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L'et dell'uomo

1. IL PENSIERO
1. Umanesimo e rinascimento
Dalla seconda met del 1300 in Italia, si maniesta la tenden!a a imitare i "alori della cultura
classica, nei #uali si indi"idua il $unto di $arten!a $er ela%orare una nuo"a "isione
dell'uomo.
&uesta tenden!a, nel 1'00, si am$lia creando il mo"imento culturale dell'Umanesimo,
ondato sulla risco$erta dei testi classici.
Il temine (Umanesimo) deri"a dall'es$ressione latine humanae literae con cui si indicano
le lin*ue e le letterature classic+e.
Nel 1,-0, uno studioso s"i!!ero conia il termine (Rinascimento) intendendo il mo"imento
culturale c+e caratteri!!a l'Italia nel ./0./I secolo, caratteri!!ato da una rinnovata
immagine dell'uomo.
I concetti di Umanesimo e Rinascimento sono strettamente le*ati1 inatti l'Umanesimo 2
l'atte**iamento di $ensiero c+e caratteri!!a la $rodu!ione letteraria e artistica del
Rinascimento. Pertanto si $u3 $arlare di civilt umanistico-rinascimentale.
4. L'antro$ocentrismo e il culto dei classici
La mentalit del 5edioe"o era di ti$o teocentrico, cio2 si $one"a Dio al centro di tutto.
Secondo #uesta conce!ione, il mondo intero era dimostra!ione della $oten!a di"ina.
Nell'Umanesimo, la mentalit era molto di"ersa1 si $arla #uindi di conce!ione
antropocentrica, in #uanto si $one l'uomo al centro della crea!ione, e lo si rende arteice
del $ro$rio destino. &uesta "isione del mondo non ne*a la reli*ione, ma "uole soltanto
attri%uire un "alore alla dimensione terrena dell'uomo.
L'umanesimo aonda le sue radici nella ci"ilt ur%ana, $oic+6 nel &uattrocento 7 a anc+e nei
secoli $recedenti8 si era diuso un dinamismo commerciale e economico, in cui si era
aermato un "alore all'atti"it dell'uomo. &uindi, l'Umanesimo nasce nel 9asso medioe"o,
anc+e se *li Umanisti aerma"ano la no"it di #uesto $ensiero.
&uesta corrente di $ensiero, trasorm3 com$letamente l'a$$roccio alla cultura classica. Si
dionde $erci3 l'idea c+e l'esempio degli antichi debba essere uno stimolo
all'emulazione nel $ro$rio tem$o.
3. La ilolo*ia
Il culto dell'antico si maniesta nel la"oro di ilolo*ia1 alcuni intellettuali ri$ortano alla luce
testi di im$ortanti autori latini 7come :icerone e Lucre!io8, ma la no"it 2 c+e i testi
"en*ono studiati secondo storico-archeologici. ;iancati al la"oro di ricostru!ione
letteraria si aianca anc+e l'im$e*no inter$retati"o. Inatti il 5edioe"o a"e"a eliminato
molti as$etti classici delle o$ere, o a"e"a sele!ionato #uelli c+e erano com$ati%ili con la
cultura cristiana.
<li Umanisti, al contrario, sono consa$e"oli delle enormi dieren!e di #uelle e$oc+e
storic+e, $erci3, aianco allo studio dei testi, si tro"a uno studio a$$assionato della storia,
della tradizione, e dell'arte antica.
In #uesto contesto, la ilolo*ia umanistica ra**iun*e anc+e un valore ideologico , in #uanto
attra"erso lo studio critico dei testi si sostituisce il $rinci$i3 di autorit della :+iesa.
9iso*na ricordare l'o$era c+e $i= maniesta ci31 Lorenzo Valla attra"erso la ilolo*ia
umanistica, dimostra la alsit della cosiddetta (Dona!ione di :ostantino).
4. L'UO5O ;L :EN>RO DEL 5ONDO
1.Il neo$latonismo
la ricerca sulla classicit *reca 2 anc+e alla %ase della riscoperta del pensiero di Platone,
a""enuta anc+e *ra!ie al la"oro di Marsilio Ficino, ondatore dell';ccademia iorentina, e
traduttore di tutte le o$ere di Platone.
Il $ensiero $latonico "enne recu$erato *ra!ie al cosiddetto (Neo$latonismo) di Plotino
7 ilosoo del III secolo8. La ilosoia $latoniana "iene "ista come il risultato di un lavoro di
ricerca sulla condizione umana, li%ero dalla ri*idit del sistema aristotelico c+e 7 *ra!ie a
>ommaso d';#uino8 a"e"a caratteri!!ato il medioe"o.
Nell'imma*ine di Platone, *li umanisti "edono una i*ura $roondamente umana, animata
dalla curiosit, e da un inatica%ile la"oro di ricerca. &uesta inter$reta!ione di Platone
inluen!a numerosi umanisti, e di conse*uen!a inluen!a numerosi am%iti d'es$ressione.
;lcuni neo0$latoniani, come iovanni Pico della Mirandola, cele%rano la posizione
centrale dell'uomo rispetto alla natura, collocandolo all'interno di un $ro*etto uni"ersale
c+e colle*a o*ni essere "i"ente in maniera armoniosa.
Per com$rendere a ondo #uesta armonia uni"ersale %iso*na conoscere i concetti di ;more e
di %elle!!a c+e Platone es$rime nel Simposio1 !more 2 il $rinci$io di tutte le cose, 2
l'essen!a stessa del mondo, e si maniesta sotto orma di 9elle!!a. La "ellezza 2 dun#ue la
or!a c+e atti"a nell'animo umano una con"ersione c+e conduce $ro*ressi"amente
all'osser"a!ione dell'esteriorit ino a *iun*ere alla contem$la!ione di Dio.
Una conse*uen!a del neo$latonismo c+e interessa la $rodu!ione scritta, 2 la #orma
dialogica $er trattare di ar*omenti inerenti alla ilosoia, alle scien!e o alla morale. In
#uesto modo, il dialo*o di"enta la orma letteraria $i= diusa $er la $rosa NON narrati"a
nell'Italia dei secoli ./ e ./I.
Intellettuali e societ.
1. La i*ura dell'intellettuale nell'umanesimo e nel rinascimento
1. Il mecenatismo si*norile
La trasorma!ione dell'or*ani!!a!ione $olitica italiana in un sistema di ti$o si*norile, induce
le ami*lie al $otere a dare $resti*io al $ro$rio dominio, circondandosi da intellettuali e
artisti. Perci3 si molti$licano i centri in cui il mecenatismo dei si*nori $ermette un'intensa
"ita culturale. Il centro $rinci$ale rimane ?iren!e, $er il mecenatismo di Lorenzo il
Magni#ico.
;ltri centri culturali sono /ene!ia, in cui a*isce il ilosoo Pietro Pomponazzi, e in se*uito
alileo alilei.
;nc+e il ducato di 5ilano, *o"ernato dai Visconti $rima e da*li $#orza $oi, d im$ulso a
una *rande $rodu!ione letteraria. ; Roma, iorisce una cultura umanistica di im$osta!ione
classica.
;nc+e ?errara 7Estensi8, 5anto"a 7<on!a*a8, Ur%ino 7?ederico de 5onteeltro8 e la corte
ara*onese di Na$oli "i"ono un $eriodo di *rande intensit culturale sia sul $iano letterario
sia su #uello arc+itettonico.
4. Intellettuali e $otere
esistono due ti$i di Umanesimo1 (L'umanesimo corti*iano) e (L'umanesimo ci"ile).
Nell'umanesimo ci"ile, i ma**iori ra$$resentanti sono sono intellettuali iorentini c+e
incarnano l'ideale di uomo$olitico del tem$o. In"ece, nell' (Umanesimo corti*iano)
il mecenatismo non 2 altro c+e un'ornamento del $otere si*norile. Nonostante #uesto, *li
artisti rivendicano la propria autonomia e indipendenza.
LOREN@O IL 5;<NI?I:O
1.Una "ita al $otere
Nasce a iren!e nel 1''A, la sua orma!ione culturale u "asta e $roonda, *ra!ie
all'inse*namento di <entile 9ecc+i e alla #re%uantazione dei pi& importanti letterati della
citt. Le sue $rime conm$osi!ioni risal*ono alla *io"ent=. Un $oemetto in otta"e, e di"ersi
com$onimenti $astorali caratteri!!ano #uesto $eriodo. &ueste o$ere erano caratteri!!ate da
una *rande s$erimenta!ione lin*uistica e stilistica.
Nel 1'-A, "i 2 la s"olta di Loren!o. S$osa :larice Orsini sta%ilendo un'allena!a con una
inluente ami*lia romana. Inoltre, in dicem%re, muore il $adre Piero e e*li assume la
re**en!a del governo di Firenze. La $rodu!ione letteraria di Loren!o, in #uesto $eriodo si
s$osta "erso temi $i= reli*iosi e morali.
E*li strin*e allean!a con il 'ucato di Milano e con la (epubblica Veneziana, contro le
mire es$ansionistic+e del Pa$a. L'a$ice del conlitto nel 1'B0, con la congiura dei pazzi,
do"e <iuliano, il ratello minore di Loren!o, "iene assasinato. Il $a$a scomunica Loren!o,
ma e*li si reca a Na$oli e nel )*+, convince il re a recedere l'alleanza con il Papa.
Loren!o muore nel 1'A4, e con la sua morte il delicato e#uili%rio $olitico italiano ini!ia a
"acillare.
4.Loren!o $oeta
Ne*li anni ottanta del ''00, Loren!o com$one il $ro$rio Canzoniere lirico, accom$a*nato da
un Commento. ; #uesto $eriodo risal*ono anc+e com$onimenti $i= $o$olari, tra cui i Canti
carnascialeschi.
La -encia da "arberino 2 un $oemetto in otta"e, data%ile intorno al 1'-,. &uesta e%%e
molto successo e inluen!3 la $rodu!ione rustica iorentina successi"a.
La costante di #uesto *enere, 2 la parodia della lirica colta, c+e si ottiene tramite la
contamina!ione de*li elementi canonici con imma*ini e termini inunsuali.
I Canti carnascialeschi sono testi $er musica 7 %allate8 da ese*uire in occasione del
carne"ale.
C $ro$rio $er il carne"ale del 1'A0 c+e loren!o com$one il .rion#o di "acco e !rianna e la
Canzone dei sette pianeti. &uesti due com$onimenti sono ati$ici nel loro *enere, $erc+2
mancano le espressioni oscene #re%uenti in %uesti componimenti. Erano comun#ue adatti
alla diusione alla massa, $er "ia del lin*ua**io sem$lice e $er il ritmo dei "ersi.
Per #uanto ri*uarda il (>riono) ci sono due inter$rea!ioni1 la $rima, #uella $i= sem$lice, 2
c+e do"e"a risultare ca$i%ile $er il $o$olo non colto, e con la $arola trioni si ricorda"ano le
silate dei carri carne"alesc+i. La critica moderna identiica al com$onimento un'altra
inter$reta!ione, c+iamando in causa le dottrine ilosoic+e del tem$o.

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