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ROMA: LA REPUBBLICA E

LA PRIMA ETÀ IMPERAILE


Quando parliamo di arte romana ci riferiamo a una tradizione di stili, generi,
e iconografia di un vasto Stato pluriculturale e multietnico. Era un tipo di
arte che soddisfaceva tutto l’impero, che si estendeva dalla costa atlantica
fino alla Mesopotamia; dall’Inghilterra all’Africa settentrionale.

Funzione principale dell’arte pubblica romana:


commemorazione di personalità ed eventi storici

Abbiamo principalmente testimonianze di artisti greci o del Vicino Oriente. → La loro arte
veniva denominata romana perché il mecenatismo aveva le fondamenta nel sistema politico e
sociale romano.

Un’arte specificamente romana nasce dalla fusione delle tradizioni italiche e delle tradizioni
greche, ma non vide la luce prima del I secolo a.C. e il pieno sviluppo durante il principato di
Augusto.

La tradizione italica (frutto di un lungo periodo di sintesi) veniva preferita nell’arte popolare
o plebea; la tradizione ellenistica in opere d’arte create per la classe aristocratica dei senatori.

Dividiamo il periodo in tre fasi:

FASE ETRUSCA VII – VI secolo Monarchia dell’inizio della storia romana

FASE ITALICA V – IV secolo fasi formative della repubblica romana

FASE GRECA III – II secolo Espansione romana nel mondo.

Sono fasi che si influenzano a vicenda – posso trovare le caratteristiche di una anche nelle altre.

FASE ETRUSCA

L’eredità etrusca visibile nell’arte romana risiede specialmente nelle istituzioni religiose di
quella civiltà e nell’architettura.

Avevano uno spazio rituale rigorosamente determinato e significava che la fronte dei templi
etruschi rivestiva un’importanza capitale. La decorazione architettonica riguardava
specialmente la facciata.

in contrasto con la maggior parte dei templi greci, che dovevano


essere ammirati su tutti i lati.
FASE ITALICA

Contesto storico e sociale:

- Lotta sociale interna tra patrizi e plebei


- Espansione militare → le popolazioni e le città conquistate non venivano semplicemente
sottomesse con la forza, ma venivano integrate nel sistema romano. → si viene a formare
una rete di relazioni che serve anche ad ampliare gli orizzonti culturali dei romani. →
entrano in contatto non solo con l’arte etrusca, ma anche con l’arte dell’Italia centrale.

Questo contatto con l’arte italica ellenizzata dell’Italia centrale permette lo sviluppo di due
generi di scultura e pittura molto caratteristici dell’arte romana:

1. L’arte trionfale (progressione di una tradizione etrusca)


2. La ritrattistica

es. Plinio tramanda che il futuro console Mancino non solo esibì uno o più dipinti del suo assalto
a Cartagine, ma vi rimase accanto per spiegarne i dettagli agli spettatori.

Livio menziona un quadro innalzato da Tiberio Gracco dopo aver vinto una rivolta in Sardegna
nel 177 a.C., contenente anche una descrizione topografica dell’isola.

Questa tradizione di quadri storici ispirati a campagne militari fosse uno dei principali elementi
che contribuirono alla creazione del genere rilievi storici durante il I sec. a.C.

(periodo in cui la scultura in pietra divenne comune a Roma


grazie agli influssi della cultura greca)

Infatti, la ritrattistica nella statuaria esisteva già dal tempo di Tarquinio il Superbo e gli autori
dell’epoca menzionano diverse statue presenti nell’Urbe durante il corso della repubblica, in
particolare in bronzo, così preservano l’effetto che la maggior parte dei ritratti pubblici doveva
ottenere.

Erano statue commemorative di persone che avevano avuto un ruolo rilevante nella politica e
nelle questioni militari romane. I modelli più remoti erano immagini piuttosto standardizzate,
seguendo lo stile arcaico etrusco.
FASE TERZA

Quadro storico
• Sconfitta di Pirro e resa di Taranto.
• Il soggiogamento dell’Italia ha fatto sì che iniziasse una concorrenza con Cartagine, che controllava
parte della Sicilia e la costa settentrionale dell’Africa = guerre fino al secolo successivo.
o Sicilia e Sardegna diventano province romane. All’inizio le città greche mantennero il ruolo
di alleate con Roma, ma durante la pericolosa controffensiva di Annibale, passarono di
nuovo dalla parte dei Cartaginesi. I Romani vincono e distribuiscono punizioni severe.
Siracusa fu completamente saccheggiata e i suoi tesori furono portati a Roma.
• Le armate romane fanno il loro ingresso in Grecia all’inizio del II sec. a.C. per punire Filippo V di
SecondoMacedonia,
quanto dice che aveva sostenuto Annibale. → La Macedonia divenne provincia romana (battaglia di
Floro, i Romani in questo periodo vedono per la prima volta da vicino le
Pidna, 168 a.C. = Fine della monarchia macedone), così come la Grecia meridionale (ad eccezione di
opere dell’arte
Atene).
greca pura, che hanno effetti contrastanti sulla popolazione: effetto abbagliante
vs oltraggio alla tradizione
• Saccheggio devastanteedell’antica
necessitàcittà
di rifuggirla.
di Corinto (146 a.C.)
• Lascito a Roma della città e del regno di Pergamo, da parte di Attalo III (133 a.C.)
Pietra miliare nell’ellenizzazione della città di Roma fu il complesso architettonico eretto da

Quinto Metello “Porticus Metelli” → primo tempio in marmo realizzato a Roma, per opera di
Ermodoro di Salamina, colui che introdusse l’utilizzo di tutti gli ordini architettonici a Roma.

La parte migliore dei monumenti pubblici deriva dalla distruzione di Corinto, ma l’eredità del
saccheggio riguarda specialmente le arti decorative (in gran numero piccoli oggetti bronzei).

ENTRO IL I SEC. A.C. ROMA DIVENTA UN CENTRO SOFISTICATO E INFLUENTE DEL


TARDO ELLENISMO

ammirare l’arte greca era un fatto rispettabile e sembrava che per gli aristocratici possedere una
collezione d’arte fosse diventata una sorta di status symbol. → sviluppo di una rete di
commercianti, restauratori, copisti e falsari → Possiamo parlare dell’origine del moderno
mercato dell’arte?

Abbiamo nomi importanti come Pasitele e Arcesilao che non solo ricevettero importanti
commissioni pubbliche, ma vendettero le loro opere per somme enormi.

Sempre nel I secolo a.C. si può vedere l’emergere dei generi artistici tipicamente romani.

SEBBENE MOSTRINO DEGLI INFLUSSI DELL’ARTE GRECA, NON HANNO


NESSUN PRECISO PRECEDENTE GRECO. E LA GENUINITÀ DELL’ARTE
ROMANA SI SVILUPPA SPECIALMEN TE NELLA RITRATTISTICA E NELLA
SCULTURA COMMEMORATIVA.

Sviluppo del ritratto ASPRAMENTE REALISTICO durante il periodo di Silla, per soddisfare
la classe patrizia.

Sviluppo delle maschere mortuarie dei loro antenati, in gesso o in cera e conservate in una teca
all’interno della casa. Quando moriva un membro della famiglia i membri viventi indossavano
queste maschere durante una processione fino ai Rostri del Foro dove veniva pronunciato un
elogio funebre. → I patrizi iniziarono a commissionare agli scultori, sicuramente greci, versioni
più durature di queste maschere.
La categoria del RITRATTO REPUBBLICANO continua a vivere durante l’impero e godette
di periodi di rinnovata popolarità quando il rispetto per le tradizioni era in voga in politica.

RILIEVO STORICO = particolare scultura romana che celebrava gli importanti rituali ed
eventi pubblici emerse nel I sec. a.C.

Creazione molto importante per il mondo romano = moderna architettura imperiale romana:
altissime cupole e le volte in calcestruzzo, le arcate maestose e le complesse piante + tempio
tuscanico = forma più comune di architettura anche nella prima età imperiale.

Per vedere la completa realizzazione del potenziale di questo movimento rivoluzionario bisogna
aspettare il I sec. d.C. → Severo e Celere si cimentano nella costruzione della Domus Aurea.

Quadro storico

• Grande differenza tra ricchi e poveri patrizi vs plebei → optimates vs populares


• Fallito tentativo delle riforme dei fratelli Gracco (133 – 123 a.C.)
• Necessità di eserciti ben addestrati + riforme militari istituite da Gaio Mario.
Il comandante era responsabile del benessere del soldato direttamente durante il periodo di servizio e
indirettamente dopo la guerra. La lealtà del soldato era diretta ad un uomo, concreto, e non all’astratta
entità di Stato.
L’esercito diviene la base del potere e per coloro che aspiravano alla supremazia politica era un’occasione
importante per manovrare la macchina del governo della repubblica: Silla, Pompeo, Cesare, Antonio e
Ottaviano.
• Augusto vince su Antonio e Cleopatra nel 31 a.C.

➢ Augusto si fa promotore e mecenate di un’arte propagandistica e ideologica, con il


proposito di promuovere nella cittadinanza romana un rispetto nuovo per le virtù morali
impersonate dagli antichi eroi. (es. nel foro di Augusto, il fregio della Basilica Emilia, il
pannello con Enea nell’ara pacis).
Trovava un corrispettivo più nell’equilibrio di Fidia e di Policleto che nell’eccessivo
realismo dell’età ellenistica. L’aspetto rugoso e austero viene sostituito da visi levigati e
imperturbabili. Lo stile classicheggiante si ritrovò anche nell'arte privata di questo
periodo.

Sviluppo coevo dell’arte plebea, caratterizzata da regole e uno stile propri, fino a
diventare nel III secolo tratti dominanti dell’arte romana.

➢ Tiberio fa fondare la Domus Tiberiana, il primo palazzo imperiale.


➢ Nerone costruisce la Domus Aurea, in seguito all’incendio del 64 d.C.
➢ Vespasiano, politica antineroniana: fa costruire l’anfiteatro Flavio su un lago prosciugato
della domus aurea.

Della scultura di questo periodo (età flavia) abbiamo molte informazioni e gli studiosi hanno
visto un tentativo di creare un’illusione della loro realtà attraverso un modello decorativo,
caratterizzato da superfici levigate ed ombre scure.
➢ Domiziano = impegno per edilizia pubblica + costruzione di una nuova ed enorme
residenza imperiale sul Palatino.
➢ Epoca traianea = mantenuti e armonizzati tutti i diversi elementi dell’arte romana che
abbiamo delineato
➢ Adriano = porta grandi cambiamenti sia a livello politico che artistico. Egli aveva una
predisposizione all’attività intellettuale ed estetica e tali aspetti della sua persona
influirono sull’arte che promosse e progettò. → Ricreò edifici venerandi che aveva vistato
nelle province (es. Stoà dipinta di Atene)

MONETE
Sono uno strumento fondamentale per gli storici perché contribuiscono a determinare l’identità
dei ritratti scultorei.

Le figurazioni sulle monete migliori della tarda repubblica eguagliavano le più belle gemme
romane.

Come venivano realizzate? Imprimendo dei pezzi grezzi ricavati da vari metalli (oro, argento,
rame, ottone) su matrici intagliate. → realizzazione tramite la glittica, tramite punzoni e trapani
da modellisti altamente specializzati. Venivano preparati due coni: uno era attaccato
all’incudine (faccia piatta = diritto) e l’altro veniva attaccato al punzone (faccia leggermente
concava = rovescio).

Spesso c’era un volto di profilo. Durante Il rovescio, invece, riportava spesso


l’impero divenne consuetudine apporre il messaggi sulle politiche.
ritratto dell’imperatore.

Raggiungevano ogni parte dell’impero = ottima forma di propaganda.

Età repubblicana: avevano la forma di lingotti bronzei privi di conio e lingotti bronzei
punzonati.

In seguito all’espansione divenne evidente la necessità di una forma di valuta più leggera e la
moneta vera e propria inizia a svilupparsi nel III secolo a.C.

A Roma venne fondata la zecca nel tempio di Giunone “Moneta” (da cui poi il nome).

All’inizio dell’impero Augusto fissò valori precisi, che rimasero tali fino alla fine dell’antichità:
- la moneta d’oro = 7-8 grammi
- la moneta argento = + 3 grammi

ANFITEATRO
Luogo in cui venivano realizzati spettacoli. Al giorno d’oggi la maggior parte delle persone
condivide l’opinione dei greci: si tratta di spettacoli crudi e primitivi. Tuttavia, gli edifici
rimangono esempi notevoli di complessa ingegneria che fondeva l’armonia del disegno con
l’efficienza della funzione.
PITTURA
Per la maggior parte: dipinti murali di tombe e case delle case di Pompei. → Ci sono rimasti
alcuni frammenti di quadri su pannelli lignei.

Tecnica dell’affresco: applico il colore sull’intonaco bagnato e anche dopo che si è seccato.

È difficile tracciare uno sviluppo stilistico, ma sono stati identificati quattro stili distinti di
decorazione parietale

(N.B. = Gli stili riguardano il progetto decorativo dell’intera parete e non la pittura delle figure):

Dipingere pannelli di stucco decorati con modanature


PRIMO STILE 200 – 80 a.C.
in rilievo per simulare rivestimenti marmorei.
Per creare illusione di uno spazio in lontananza visto
SECONDO STILE 80 – 20 a.C. attraverso una fila di colonne o di pilastri posti su uno
zoccolo reale.
Le precedenti vedute spaziali sono chiuse da pannelli
Da Augusto al I
TERZO STILE scuri. Architettura dalle forme fantastiche e
secolo d.C.
inconsistenti.

62 d.C. (terremoto) Unisce le vedute spaziali del secondo e l’architettura


QUARTO STILE
– 79 d.C. (eruzione) fantastica del terzo.

MOSAICI
Continuazione diretta della tradizione ellenistica, così diretta che i primi mosaici policromi
realizzati a Roma vengono definiti italico-ellenistici.

Uso maggiore rispetto alla tradizione greca.

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