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Autore: Leonardo da Vinci,

Ritratto di Monna Lisa


Datazione 1503-1505 circa,
olio su tavola di pioppo, cm
77 x 53.
Parigi, Musée du Louvre

La donna ritratta nel dipinto di Leonardo siede rivolta a sinistra del dipinto. Il viso però è quasi frontale e lo
sguardo diretto verso l’osservatore. Monna Lisa veste con abiti dell’epoca cinquecenteschi. Indossa una
veste decorata con piccoli motivi a spirale nel bordo superiore che lascia scoperto il décolleté e sulle spalle
porta un tessuto scuro. Il tessuto leggero crea una sottile plissettatura che scende con un panneggio fitto e
parallelo. Le maniche sono attillate e fittamente pieghettate. Le mani sono in primo piano e in basso. Il
braccio sinistro è appoggiato sul bracciolo della sedia parallelo al bordo inferiore e le dita della mano
seguono il profilo del legno. Invece la mano destra avvolge il polso sinistro e le dita si mostrano
frontalmente assumendo una posa elegante. La superficie della pelle è morbida e levigata e mostra un
leggero modellato anatomico delle dita come le unghie che sono appena accennate. I capelli sono
scriminati al centro e ricadono ai lati in morbide e scure ciocche leggermente ondulate. Inoltre un velo
leggero e trasparente copre l’acconciatura e appiattisce i capelli in alto. Lo sfondo che si intravede oltre il
parapetto, descrive un paesaggio lacustre disseminato di colline, rupi e montagne elevate. Le basi di due
colonnine si intravedono ai lati del dipinto. A sinistra una strada serpeggia tra le alture rocciose e si perde
dietro le rupi che costeggiano l’acqua. A destra invece un ponte ad arcate traversa un fiume che nasce dal
lago che si trova più in alto e al centro del paesaggio. Verso l’orizzonte le strutture rocciose, il corso d’acqua
e la vegetazione sono indistinte e si confondono nel grigio blu dell’atmosfera.

La fama universale della Gioconda

La Gioconda detta anche Monnalisa è una delle opere più importanti al mondo. Probabilmente è una vera
icona universale che rappresenta la pittura all’interno della cultura occidentale. A rendere quest’opera così
famosa sono state alcune leggende costruite nel tempo intorno al dipinto a partire dall’Ottocento. Inoltre la
tecnica rivoluzionaria di Leonardo contribuì a creare un senso di mistero intorno al personaggio dipinto.
Infatti uno dei punti di forza della Gioconda è il sorriso particolarmente ambiguo. Inoltre anche lo sguardo
sembra seguire l’osservatore che si sposta davanti all’opera. Infine l’aspetto di Monnalisa è particolarmente
ambiguo e alcuni storici hanno creduto di poter vedere in questo dipinto la versione femminile del viso di
Leonardo. La tecnica dello sfumato utilizzata da Leonardo permette di ottenere una particolare intensità
psicologica. Infatti la Gioconda assume un’espressione serena ma molto determinata. Osserva in direzione
dello spettatore e pare consapevole di essere l’oggetto del suo sguardo. Si offre così all’ammirazione del
pubblico come una grande diva protagonista del palcoscenico e dello spettacolo dei nostri tempi. Tutti
questi e altri elementi ancora hanno creato quindi un fascino ambiguo intorno a questo dipinto. Per questo
motivo negli anni si sono stratificate le letture interpretative e di conseguenza l’opera è diventata un
catalizzatore emotivo. Molti artisti hanno dedicato loro opere alla Gioconda mentre altri hanno tentato di
vandalizzarla.

La Gioconda di Leonardo da Vinci

La Gioconda non mostra segni evidenti di pennellate. Leonardo infatti sfumò meticolosamente le velature
ad olio sovrapposte per creare una superficie continua e patinata.Il confronto tra la Monna Lisa e altri
dipinti di Leonardo permette di seguire l’evoluzione stilistica del maestro. I ritratti di confronto sono la
Ginevra Benci della National Gallery di Washington, la Belle Ferroniere del Louvre, e la Donna con
l’ermellino del Museo Czartoryski di Cracovia. Nel Ritratto di Monna Lisa, non vi sono più riflessi della
pittura fiamminga come in altre opere del maestro. Infatti la vera novità della pittura di Leonardo è l’utilizzo
della prospettiva aerea. L’artista applicò anche la tecnica dello sfumato.

L’invenzione dello sfumato

Prospettiva aerea e sfumato sono, quindi, le due novità che Leonardo introdusse contemporaneamente in
quest’opera leggendaria. Lo sfumato permette di fondere l’immagine della Gioconda con il paesaggio che si
trova alle sue spalle. Si tratta di intervento di cancellazione di ogni contorno della figura che viene così a
perdersi con lo spazio pittorico adiacente. Questo espediente è anche alla base dello sguardo enigmatico e
del sorriso affascinante del Ritratto di Monna Lisa. Infatti, i bordi degli occhi e degli angoli della bocca non
sono in evidenza.

L’osservatore si confonde e non riesce ad identificare perfettamente la direzione dello sguardo del ritratto.
Inoltre, gli angoli nascosti della bocca non permettono di chiarire se Monna Lisa stia sorridendo o meno.
Infine lo sfumato determina la caratteristica introspezione psicologica e il fascino misterioso della
protagonista. Inoltre la mancanza di contorni nettamente tracciati restituisce un corpo vibrante. Infatti tra
le considerazioni indicate da Leonardo vi è quella che la vita è sempre in movimento. Si può quindi
dichiarare che per rendere tale movimento il maestro fiorentino introdusse la sfumatura delle forme
dipinte. Non si tratta così solamente di una strategia compositiva per fondere in modo efficace la figura con
lo sfondo. Lo sfumato diventa una dichiarazione poetica che Leonardo utilizzò per infondere ulteriore
realismo nelle sue opere. In questo dipinto convivono due tipologie di ritratto rinascimentale. Da una parte
la posizione della Gioconda e il paesaggio sullo sfondo ricordano il ritratto umanistico del quattrocento.
Termine di riferimento obbligato sono i due ritratti di Piero della Francesca per I Duchi di Urbino. Invece il
naturalismo della posa e l’espressione della Gioconda rappresentano una grande innovazione che favorì la
nascita della ritrattistica cinquecentesca.

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