Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Nel trattato "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori" del Vasari pubblicato nel 1550 nelle
pagine dedicate a Leonardo da Vinci viene detto: «Adunque mirabile e celeste fu Lionardo, nipote di
Ser Piero da Vinci, che veramente bonissimo zio e parente gli fu, nell'aiutarlo in giovinezza».
Le prime opere indipendenti di Leonardo sono oggi datate tra il 1469 e i primi anni settanta, ancora
prima del Battesimo. In questi lavori, su cui il dibattito critico è stato molto acceso, l'artista mostra una
forte adesione al linguaggio comune degli allievi di Verrocchio, complicando gli studi attributivi. La
piena autografia della piccola "Madonna Dreyfus" (1469 circa, National Gallery of Art, Washington) è
una constatazione recente della critica, che in passato aveva oscillato anche sui nomi di Verrocchio
e Lorenzo di Credi: stretta è infatti la vicinanza stilistica con la successiva Madonna del Garofano (1473
circa, Alte Pinakothek, Monaco).
Alla fine degli anni Ottanta risale il ritratto di Cecilia Gallerani, giovane amante di Ludovico Sforza,
nota come Dama con l’ermellino. La giovane viene ritratta all’età di quindici anni in posa contrapposta
con lo sguardo e la testa rivolti verso destra. Indossa un abito vistoso in linea con la moda spagnola, da
poco giunta a Milano.
"L'ultima cena", il grande dipinto murale, viene eseguito tra il 1495 e il 1497, per la committenza di
Ludovico Sforza che già da alcuni anni si sta occupando di ristrutturare il convento domenicano di
Santa Maria delle Grazie. L’opera, destinata ad abbellire il refettorio, rappresenta il celebre episodio
evangelico dell’ultima cena, il momento in cui Cristo celebra con i suoi discepoli la Pasqua ebraica e che
apre il capitolo drammatico della Passione.
Nel 1503 è a Firenze per affrescare , insieme a Michelangelo, il Salone del Consiglio grande nel Palazzo
della Signoria. Leonardo tra il 1513 e il 1515 dipinge per Giuliano de’ Medici, suo protettore, il ritratto
divenuto celebre. Viene raffigurata Isabella Gualandi, una gentildonna napoletana legata al de’
Medici. Stando alle notizie del Vasari, il dipinto è stato iniziato qualche anno prima come ritratto di
Monna Lisa Gherardini, poi trasformato. Il dipinto mostra una giovane donna in posa al di qua di un
parapetto e sullo sfondo un paesaggio. La figura ci viene proposta di tre quarti con il braccio sinistro
poggiante su un bracciolo e il destro su quello di sinistra. Lo sguardo della donna è rivolto verso lo
spettatore e sembra seguirlo accennando un sorriso.
Nel 1506 Leonardo è di nuovo a Milano, successivamente trascorre un periodo a Roma a seguito del
papa Leone X, il fiorentino Giovanni de’ Medici, ma qui è sorta ormai la stella di Raffaello. È il 1516 e
Leonardo da Vinci non farà più ritorno in Italia. Muore il 2 maggio del 1519 circondato dai suoi disegni
e dai tre dipinti che fino alla fine tiene con sé più cari.