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Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci di ser Piero (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) è stato


uno scienziato, inventore e artista italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento,
considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, fu scienziato, filosofo,
architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista,
ingegnere e progettista. Figlio primogenito nato da una relazione illegittima tra
il notaio ventiseienne Piero da Vinci e Caterina di Meo Lippi, donna d'estrazione sociale modesta. Nel
registro non è indicato il luogo di nascita di Leonardo, che si ritiene comunemente essere la casa che la
famiglia di ser Piero possedeva, insieme con un podere, ad Anchiano, dove la madre di Leonardo andrà
ad abitare. Il battesimo avvenne nella vicina chiesa parrocchiale di Santa Croce, ma sia il padre sia la
madre erano assenti. Nel frattempo, già nel 1452, il padre Piero si era sposato con Albiera di Giovanni
Amadori. La lieta accoglienza del bambino, nonostante il suo status illegittimo per l'epoca, è
testimoniata, oltre che dall'annotazione del nonno, anche dalla sua presenza nella casa paterna di
Vinci. Leonardo ebbe "almeno sedici" fratellastri e sorellastre, tutti molto più giovani di lui, con i quali
ebbe pochissimi rapporti.

Nel trattato "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori" del Vasari pubblicato nel 1550 nelle
pagine dedicate a Leonardo da Vinci viene detto: «Adunque mirabile e celeste fu Lionardo, nipote di
Ser Piero da Vinci, che veramente bonissimo zio e parente gli fu, nell'aiutarlo in giovinezza».

Le prime opere indipendenti di Leonardo sono oggi datate tra il 1469 e i primi anni settanta, ancora
prima del Battesimo. In questi lavori, su cui il dibattito critico è stato molto acceso, l'artista mostra una
forte adesione al linguaggio comune degli allievi di Verrocchio, complicando gli studi attributivi. La
piena autografia della piccola "Madonna Dreyfus" (1469 circa, National Gallery of Art, Washington) è
una constatazione recente della critica, che in passato aveva oscillato anche sui nomi di Verrocchio
e Lorenzo di Credi: stretta è infatti la vicinanza stilistica con la successiva Madonna del Garofano (1473
circa, Alte Pinakothek, Monaco).

Proviene dalla bottega del Verrocchio la contemporanea "Annunciazione degli Uffizi", ma la sua


paternità – se pure può considerarsi di unica mano – è stata a lungo disputata dalla critica, per
assestarsi infine sul nome di Leonardo. Il percorso giovanile si chiude con l’Adorazione dei Magi, uno
degli apici dell’intera carriera del pittore vinciano, nonché dipinto chiave per comprendere la
rappresentazione degli “accidenti mentali” di Leonardo da Vinci nelle sue opere, esattamente come
l’Ultima Cena di Santa Maria delle Grazie. Dipinta tra il 1481 e il 1482 per i monaci dell’abbazia di San
Donato in Scopeto, rimase incompiuta. Per la prima volta nella storia dell’arte, si realizza
una Epifania nel senso più letterale del termine, ovvero una manifestazione della divinità, e ce ne
accorgiamo dalle reazioni degli astanti: vediamo diverse persone che reagiscono in modo molto sentito
all’evento, vediamo espressioni di stupore, di meraviglia, di turbamento. Si tratta di un’opera fortemente
drammatica che segna un notevole distacco da tutte le “Adorazioni” precedenti, e costituisce di sicuro
un importante precedente per l’Ultima Cena. Leonardo stupisce anche per la sua capacità di
rappresentare i sentimenti delle persone con le espressioni e i movimenti del corpo, una capacità fino a
quel momento inedita. A Leonardo viene affidata la rappresentazione della Battaglia di Anghiari che
però non porterà a termine, a causa della sua ossessiva ricerca di tecniche artistiche da sperimentare o
da innovare.

Alla fine degli anni Ottanta risale il ritratto di Cecilia Gallerani, giovane amante di Ludovico Sforza,
nota come Dama con l’ermellino. La giovane viene ritratta all’età di quindici anni in posa contrapposta
con lo sguardo e la testa rivolti verso destra. Indossa un abito vistoso in linea con la moda spagnola, da
poco giunta a Milano.

"L'ultima cena", il grande dipinto murale, viene eseguito tra il 1495 e il 1497, per la committenza di
Ludovico Sforza che già da alcuni anni si sta occupando di ristrutturare il convento domenicano di
Santa Maria delle Grazie. L’opera, destinata ad abbellire il refettorio, rappresenta il celebre episodio
evangelico dell’ultima cena, il momento in cui Cristo celebra con i suoi discepoli la Pasqua ebraica e che
apre il capitolo drammatico della Passione. 

Nel 1503 è a Firenze per affrescare , insieme a Michelangelo, il Salone del Consiglio grande nel Palazzo
della Signoria. Leonardo tra il 1513 e il 1515 dipinge per Giuliano de’ Medici, suo protettore, il ritratto
divenuto celebre. Viene raffigurata Isabella Gualandi, una gentildonna napoletana legata al de’
Medici. Stando alle notizie del Vasari, il dipinto è stato iniziato qualche anno prima come ritratto di
Monna Lisa Gherardini, poi trasformato. Il dipinto mostra una giovane donna in posa al di qua di un
parapetto e sullo sfondo un paesaggio. La figura ci viene proposta di tre quarti con il braccio sinistro
poggiante su un bracciolo e il destro su quello di sinistra. Lo sguardo della donna è rivolto verso lo
spettatore e sembra seguirlo accennando un sorriso.

Nel 1506 Leonardo è di nuovo a Milano, successivamente trascorre un periodo a Roma a seguito del
papa Leone X, il fiorentino Giovanni de’ Medici, ma qui è sorta ormai la stella di Raffaello. È il 1516 e
Leonardo da Vinci non farà più ritorno in Italia. Muore il 2 maggio del 1519 circondato dai suoi disegni
e dai tre dipinti che fino alla fine tiene con sé più cari.

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