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INTRODUZIONE

Era un pittore, un architetto, scienziato, inventore e scrittore italiano. E’ considerato il massimo


esponente del Rinascimento e uno dei più grandi geni dell’ umanità per le sue scoperte e per le sue
invenzioni. Dotato di una mente curiosa e un intelletto brillante, Da Vinci studiò le leggi della scienza e
della natura, che influenzarono enormemente il lavoro.
La vita di Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci fu il primogenito nato da una relazione illegittima tra il notaio Piero Da Vinci e Caterina,
donna d’estrazione sociale modesta. La notizia della nascita del primo nipote, il 29 aprile, fu annotata dal
nonno Antonio, su un antico libro, non è indicato il luogo di nascita, si ritiene che sia la casa che la famiglia di
Piero possedeva e dove la madre di Leonardo andrà ad abitare. Per Piero si stavano preparando ben altre nozze
, mentre per Caterina fu cercato un marito che accettasse di buon grado la sua situazione «situazione»; fu così
trovato un contadino. All’ età di 20 anni, Da Vinci si qualificò come maestro d’arte nella Gilda di San Luca di
Firenze e fondò un suo laboratorio. Tuttavia, continuò a collaborare con il Verocchio per altri cinque anni.
Piero aveva lavorato a Firenze e vi ritornò con la famiglia ,
compreso il piccolo Leonardo. Il padre Piero avrebbe mostrato
Andrea del Verocchio alcuni disegni di tale fattura che
avrebbero convinto di prendere Leonardo nella sua bottega.
Nella bottega Del Verocchio, che in quelli era una delle più
importanti di Firenze, nonché una vera e propria fucina di nuovi
talenti, era in realtà alquanto improbabile che un apprendistato
cominciasse ad appena dieci anni , per cui l’ ingresso di
Leonardo nella bottega Dell’Verocchio è ritenuto posteriore .
Si pensa infatti che Leonardo restasse in campagna nella casa dei nonni, dove avvenne la sua educazione,
piuttosto disordinata e discontinua, senza una programmazione di fondo , a cura del nonno Antonio.
Piero aveva lavorato a Firenze e vi ritornò con la famiglia , compreso il piccolo Leonardo. Il padre Piero avrebbe
mostrato Andrea del Verocchio alcuni disegni di tale fattura che avrebbero convinto di prendere Leonardo nella
sua bottega. Nella bottega Del Verocchio, che in quelli era una delle più importanti di Firenze, nonché una vera e
propria fucina di nuovi talenti, era in realtà alquanto improbabile che un apprendistato cominciasse ad appena
dieci anni , per cui l’ ingresso di Leonardo nella bottega Dell’Verocchio è ritenuto posteriore . Si pensa infatti che
Leonardo restasse in campagna nella casa dei nonni, dove avvenne la sua educazione, piuttosto disordinata e
discontinua, senza una programmazione di fondo , a cura del nonno Antonio.
Negli anni precedenti alla sua morte di dedica agli studi
scientifici. A Roma tra il 153 e il 1516 dipinge la sua ultima opera
San Giovanni Battista.
Nel 1517 si trasferisce alla corte di Franceso 1 ed ad Amboise,
Leonardo si spegne il 2 maggio 1519 a 67 anni a causa di un
probabile ictus.
Il suo assistente divenne erede del suo patrimonio
Le macchine di Leonardo
Oltre alla Gioconda ricordiamo Leonardo da Vinci per i progetti di alcune delle più importanti invenzioni nella
storia dell’ingegneria meccanica.
Eccone alcuni esempi:
• Macchina volante alata
• Attrezzatura subacquea
• Il carro smovente
• Anemometro
• Cannone a 33 canne (arma automatica)
• La vite aerea elicoidale
• Ponte girevole
• Paracadute
• Cavaliere robotico (robot)
Le opere di Leonardo
L’UOMO VITRUVIANO L’ULTIMA CENA LA MONNA LISA
Il disegno leonardesco dell’ uomo Intorno al 1495 Ludovico Sforza , Nel 1503, da vinci iniziò a lavorare
vitruviano, disegnato nel duca di Milano , commissionò a sull’ opera che sarebbe diventata
1490,che raffigura una figura Leonardo di dipingere «l’ultima la più famosa, la monna lisa.
maschile nuda in due posizione cena» sulla parete della sala da L’opera commissionata
sovrapposte con le braccia e le pranzo all’interno del monastero privatamente è caratterizzata dal
gambe separate all’ interno di un di Santa Maria delle Grazie a sorriso enigmatico della donna,
quadrato e di un cerchio. Il Milano. Il capolavoro, che ha che deriva dalla tecnica dello
famoso schizzo rappresenta lo richiesto tre anni di lavoro , coglie sfumato leonardesco. Per
studio delle proporzioni e della il momento in cui Gesù informa i Leonardo Da Vinci, la Monna lisa
simmetria di Leonardo D Vinci, suoi apostoli riuniti che uno di fu un opera in corso, come era il
inoltre il suo desiderio di mettere loro lo avrebbe tradito. La suo tentativo di perfezione, e non
in relazione l’ uomo con il mondo decisione di dipingere a tempera si separò mai al dipinto. Oggi , la
naturale. e olio su intonaco ha portato al Monna Lisa è appesa al museo
rapido deterioramento dell’ del Louvre di Parigi, in Francia.
ultima cena. Anche se un restauro
improprio a causato ulteriori
danni , ora è stato stabilizzato con
tecniche di conservazione
moderne.
CURIOSITA’
1) Aveva un carattere gentile e generoso, benvoluto dai contemporanei. I primi biografi lo descrivono
come un uomo di grande fascino e carismatico. Nei suoi scritti mette in guardia contro i pericoli
rappresentati dalla tracotanza e dalla superbia immotivata, dall’appagamento dato dal proprio senso di
autostima, descrivendo poi i benefici che si ottengono attraverso la consapevolezza, l’umiltà e l’impegno
costante. Inoltre, sembra che amasse le barzellette, soprattutto adorava raccontarle

2) La scoperta della reale funzione del cuore


Scrive Paul Valéry sulla vita di Leonardo da
Vinci: “Questa è la storia miracolosa, che non
solo è vera, ma può essere dimostrata”. Al
quel tempo si credeva che il cuore servisse
solo a scaldare il sangue. Fu Leonardo a
svelarne la funzione di pompa, tanto che
alcune strutture anatomiche cardiache
portano il suo nome: la “trabecola arcuata di
Leonardo” o il “fascio moderatore di Leonardo
da Vinci”.
3)La sua scrittura: Leonardo utilizzava una scrittura 4)La Gioconda: Un’idea ancora diffusa è che la
insolita, speculare, scriveva cioè da destra verso sinistra e Gioconda sia stata rubata e portata al Louvre dai
spesso iniziava a scrivere dall’ultima pagina per poi napoleonici. Fu invece lo stesso Leonardo a
giungere alla prima. Alcuni hanno interpretato questa condurla con lui in Francia, dove il re Francesco I
particolarità come un metodo per nascondere e rendere la pagò 4 mila scudi d’oro (due anni dello
più indecifrabili le sue invenzioni e i suoi segreti, cosa stipendio di Leonardo). Leonardo diventò infatti
improbabile perché Leonardo avrebbe inventato codici negli ultimi anni della sua vita il “Primo pittore,
ben più complessi. Probabilmente si trattava ingegnere e architetto” del monarca francese. Le
semplicemente del suo modo naturale di scrivere. Egli truppe napoleoniche presero invece, senza mai
sapeva usare la calligrafia “normale”, ma con difficoltà e restituirli, alcuni manoscritti del grande Maestro.
solo se indispensabile, come per esempio fece in alcune
carte topografiche. Non a caso, Leonardo faceva scrivere 5)Un vegetariano convinto: Leonardo aveva
ad altri le sue missive e le sue lettere di presentazione. uno smisurato amore per gli animali. Si
racconta che era solito recarsi nei mercati
per liberare dalle gabbie gli uccelli pronti per
essere venduti. “Verrà il giorno in cui
l’uccisione degli animali verrà considerata
come quella degli esseri umani” scriveva
Leonardo, orientando la sua vita e la sua
alimentazione a questa filosofia puramente
non violenta.
L’Annunciazione
L'Annunciazione è un dipinto a olio e tempera su tavola (attribuito a Leonardo da Vinci, databile tra il 1472 e
il 1475 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. La storia Benché si abbiano pochissime
informazioni certe riguardo alle origini di quest'opera, si ipotizza che si tratti di una delle primissime
committenze, che Leonardo riuscì a guadagnarsi mentre era "a bottega" dal Verrocchio. Il Morelli, il
Cavalcaselle, Heindereich e Calvi non l'attribuirono a Leonardo, ma proposero il Ghirlandaio o suo figlio
Ridolfo, o Lorenzo di Credi in collaborazione con Leonardo. Lasciavano perplessi soprattutto alcuni errori,
come quello del piano del leggio allineato alle spalle ma non ai piedi della Madonna e delle mancanze non
presenti nelle altre opere leonardesche. Invece la semplicità compositiva, la freddezza del viso, la
capigliatura col "ciuffetto" dell'angelo e la presenza del paesaggio portuale erano tutte caratteristiche dello
stile di Leonardo. Pubblicata poi come opera di collaborazione tra Ghirlandaio e Leonardo, oggi è
prevalentemente indicata come frutto di una collaborazione tra la bottega del Verrocchio e Leonardo da
Vinci.
Descrizione:
Nell’opera Da Vinci utilizza una nuova tecnica Lo sfumato, dove i soggetti sono sfumati ai lati, infatti le linee
non sono nette e tutto il disegno sembra fondersi con lo sfondo

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