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VINCENT VAN GOGH

VITA
‣ arte e vita coincidono estremamente;

‣ vita breve e tormentata, durante la quale riuscì a vendere solo un quadro;

• nasce in Olanda (1853) - morto suicida a 37 anni (1890)

• glio di un pastore calvinista, inizia gli studi teologici per poi iniziare a lavorare come predicatore
protestante nelle miniere del Borinage;

• nel 1880 si avvicina al disegno e alla pittura con una forte propensione a rappresentare la
condizione delle famiglie di minatori e contadini con cui era venutoa contatto ( →vedi I
mangiatori di patate): mostrava il proprio turbamento nei confronti della tragedia della povertà;

• PERIODO OLANDESE volontà di esprimere il dolore della vita;

• Importanti solo le epistole scritte al fratello Theo, dove a ermerà di voler far disegni che
possano e ettivamente toccare il cuore delle persone e nelle quali darà descrizioni esplicite sui
quadri che stava realizzando e sugli stati d’animo che essi raccontavano;

• Rapporto con THEO: fondamentale - il fratello lo aiuterà anche economicamente.

‣ la sua pittura racconta lo squilbrio delle sue emozioni, l'esplosione di gioia di fronte alla natura,
il bisogno insoddisfatto di relazioni, il dolore del suo disagio mentale, ma allo stesso tempo
nisce per raccontare lo smarrimento e l’eccitazione di ogni uomo di fronte a se stesso.

MANGIATORI DI PATATE
- opera del periodo olandese, considerato dallo stesso van Gogh una delle opere più riuscite;

- dipinto preceduto da molti schizzi preparatori e studi di gure singole.

È rappresentata la stanza di una casa buia e spoglia, in cui è riunita una famiglia di contadini per il
pasto serale.

L’unico punto di luce: lampada ad olio appesa sopra il tavolo. La luce è oca al centro

La luce e il segno (?), in quest’atmosfera scura e cupa, de nita con crudo realismo, hanno
funzione espressiva: evidenziano i solchi delle rughe e le mani rovinate dal lavoro. Sui volti
grotteschi e le loro mani si legge, pertanto, la stanchezza di una dura giornata di lavoro.

Visi quasi caricaturali

Domina il colore marrone, lo stesso colore della terra che lavorano questi contadini.

La cena è composta da un unico piatto di patate e una tazza di ca e

Mangiano con le stesse mani con le quali hanno zappato

Hanno guadagnato onestamente la loro cena

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I GIRASOLI
Proprio a Parigi, n dal 1886, Van Gogh si appassionó al tema di girasoli

Il genere della natura morta, nato qualche secolo prima, è considerato del tutto ancillare dalla

tradizione accademica, si a erma de nitivamente come tramite dell'interiorità e della forza


pittorica dell'artista

paste cromatiche spesse, color accesi, pennellata direzionale gestuali, vibranti di energia,
generano un vero Trionfo della pittura

nel 1888 l'inguietudine interiore e l'inesauribile attenzione artistica portarono Van Gogh a spingersi
ancora più a sud di Parigi, In Provenza, per realizzare il sogno dell'atelier du Midi, una comunità di
artisti che vivessero e dipingessero insieme, in uno scambio reciproco di amicizia e di idee
paesaggi luminosi notti stellate

la campagna di Arles dove Van Gogh si stabili, la luce del Sud, gli abitanti del paese capaci di
accogliere con a etto il pittore le sue stranezze, produssero una stagione seconda di natura
felice, colori squillanti, cieli nitidi

Il clima di eccitazione penetro anche nella famosa Casa Gialla di Place lamartine, dove tra ottobre
e dicembre del 1888 giunse anche Gauguin, su invito pressante dell'amico

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