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Michelangelo Buonarroti

VITA:
Michelangelo Buonarroti Michelangelo è stato uno scultore, pittore,
architetto e poeta italiano.
Michelangelo nacque il 6 marzo 1475 a Caprese, in Valtiberina, vicino
ad Arezzo, da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni, podestà al
Castello di Chiusi e di Caprese, e Francesca di Neri del Miniato del Sera.
La famiglia era fiorentina, ma il padre si trovava nella cittadina per
ricoprire la carica politica di podestà. Michelangelo era il
secondogenito, su un totale di cinque figli della coppia.
All'epoca della nascita di Michelangelo, la famiglia attraversava però
un momento di penuria economica, il padre era talmente impoverito
che stava addirittura per perdere i suoi privilegi di cittadino
fiorentino. La podesteria di Caprese, uno dei meno significativi
possedimenti fiorentini, era un incarico politico di scarsa importanza,
da lui accettato per cercare di assicurare una sopravvivenza decorosa
alla propria famiglia.
Prime opere (1490-1492)
Al periodo del giardino e del soggiorno in casa Medici risalgono
essenzialmente due opere, la Madonna della Scala (1491 circa) e la
Battaglia dei Centauri, entrambe conservate nel museo di Casa
Buonarroti a Firenze. Si tratta di due opere molto diverse per tema
(uno sacro e uno profano) e per tecnica (una in un sottile bassorilievo,
l'altro in un prorompente altorilievo), che testimoniano alcune
influenze fondamentali nel giovane scultore, rispettivamente
Donatello e la statuaria classica.
Nel 1550 uscì la prima edizione delle Vite de' più eccellenti pittori,
scultori e architettori di Giorgio Vasari che conteneva una biografia di
Michelangelo, la prima scritta di un artista vivente, in posizione
conclusiva dell'opera che celebrava l'artista come vertice di quella
catena di grandi artefici che partiva da Cimabue e Giotto,
raggiungendo nella sua persona la sintesi di perfetta padronanza delle
arti (pittura, scultura e architettura) in grado non solo di rivaleggiare
ma anche di superare i mitici maestri dell'antichità.
Nonostante le premesse celebrative ed encomiastiche, Michelangelo
non gradì l'operazione, per le numerose scorrettezze e soprattutto per
una versione a lui non congeniale della tormentata vicenda della
tomba di Giulio II. L'artista allora in quegli anni lavorò con un suo
fedele collaboratore, Ascanio Condivi, facendo pubblicare una nuova
biografia che riportava la sua versione dei fatti (1553). A questa attinse
Vasari, oltre che in seguito a una sua diretta frequentazione
dell'artista negli ultimi anni di vita, per la seconda edizione delle
Vite,pubblicata nel 1568.

A un solo anno dalla nomina, il 18 febbraio 1564, quasi


ottantanovenne, Michelangelo morì a Roma, nella sua modesta
residenza di piazza Macel de' Corvi, assistito da Tommaso de'
Cavalieri. Si dice che fino a tre giorni prima avesse lavorato alla Pietà
Rondanini. Pochi giorni prima, il 21 gennaio, la Congregazione del
Concilio di Trento aveva deciso di far coprire le parti "oscene" del
Giudizio universale.

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