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Cigoli
Lodovico Cardi detto il Cigoli (Cigoli di San Miniato, 21 settembre
1559 Roma, 8 giugno 1613) stato un pittore, architetto e scultore
italiano. Fu attivo a cavallo tra il periodo del manierismo e il barocco.
Formatosi a Firenze, sotto la guida di Alessandro Allori e Bernardo
Buontalenti, oper a Parigi e negli ultimi anni della sua vita a Roma,
durante il pontificato di Papa Paolo V Borghese. Fu compagno di studi
e grande amico di Galileo Galilei. Durante la sua vita artistica si
occup di pittura, arti plastiche, anatomia pittorica, scenografia,
letteratura e musica. Ebbe il merito di aver portato il manierismo a
Firenze e di essere accolto tra i primi all'Accademia della Crusca.
Negli ultimi anni della sua vita fu nominato cavaliere di Malta..
Biografia
Autoritratto, Firenze, Galleria degli Uffizi
Cigoli
Origini e formazione
Figlio di Giovan Batista Cardi e Ginevra del Mazzi (Mazza o
Mazzi)[1],nacque il 21 settembre 1559 in una abitazione presso
l'odierna Villa Castelvecchio, nel castello di Cigoli, oggi borgo
medioevale posto su un colle nel comune di San Miniato, in Toscana,
dal quale il Cardi acquis lo pseudonimo de "Il Cigoli".
Inizi il suo percorso seguendo studi umanistici a Empoli sotto la guida
del prelato Bastiano Morellone[2], fino all'et di 13 anni. Nello stesso
Doppio ritratto il giovane Lodovico, Cortona,
Museo dell'accademia Etrusca
periodo la famiglia Cardi si trasfer a Firenze, e Lodovico, seguendo il
consiglio di Jacopo Salviati, si present presso la bottega di Alessandro
Allori, allievo ed erede di Agnolo Bronzino, che teneva studi di anatomia pittorica nei chiostri di San Lorenzo.
Sotto la guida dell'Allori, fervente michelangiolista, compositore freddo ma disegnatore estremamente preciso e
minuto, inizi un periodo quadriennale di apprendistato artistico, dal 1574 al 1578, trascorrendo "i giorni e talora
l'intere notti fra quelle malinconiche operazioni"[3]. Nello stesso anno partecip al concorso per l'ingresso
all'Accademia.
Fu forse lo stretto contatto con i cadaveri, sicuramente l'aria insalubre della citt, che costrinse il Cigoli ad un ritorno
alle campagne del suo borgo natio negli anni compresi tra il 1580 e il 1584[4]. A tale periodo si attesta il ciclo delle
opere giovanili del Cigoli, costituito dal Noli me tangere della chiesa del conservatorio di Santa Chiara a San
Miniato e l'Annunciazione della cappella dell'ospedale Serristori di Figline Valdarno.
Progressi artistici
Contemporaneamente oltre agli studi di architettura e disegno il Cigoli coltiv molto anche la pittura: fu proprio in
questo periodo che fu influenzato dalla "contro-maniera" di Santi di Tito, che a Firenze promuoveva la tradizione
pittorica di Andrea Del Sarto dipingendo in uno stile ispirato a Correggio e Tiziano, riscontrabile nelle due opera
della Madonnina di Budapest e della Trinit del refettorio di Santa Croce.
Nello stesso periodo gli vennero commissionati i due affreschi raffiguranti il Salvatore nel Limbo e la Vestizione di
san Vincenzo Ferreri del chiostro Grande di Santa Maria Novella e la tavola della Resurrezione del Signore, opera
Cigoli
dai connotati manieristi, destinata alla cappella del Palazzo Ducale e oggi conservata ad Arezzo.
Maturit pittorica
A questo periodo sono riconducibili le opere commissionate al Cigoli
dalle conterranee cittadine del Valdarno, Fucecchio, Empoli,
Montopoli, Pontedera, Pontorme, e da altre importanti citt della
Toscana come Cortona, Pistoia. ebbe inoltre importanti committenti
italiani, come il filosofo e medico Girolamo Mercuriale da Forl[8],il
quale ordin la Cena in casa del fariseo conservata oggi alla Galleria
Doria a Roma.
Fu sicuramente il decennio compreso tra il 1591 e il 1601, quello pi
prolifico del Cigoli, nel quale oltre che affermare e consolidare "la sua
Maniera" pittorica, inizia a rivestire le sue opere di una certa profondit
psicologica. A questo periodo appartengono quadri come la Maddalena
Penitente, San Francesco in orazione, il San Pietro Martire e il San
Francesco riceve le stimmate e l'emblematica pala d'altare per la chiesa
di Montedomini che ritrae il Martirio di santo Stefano del 1597, che
Pietro da Cortona defin "la pi bella di quante egregie pitture possiede
la nostra citt, che in ogni tempo fu madre di singularissimi
professori"[9], in riferimento alle altre opere gi presenti a Firenze.
Alla fine del Cinquecento il Cigoli riprese anche gli studi di anatomia
sotto il celebre anatomista fiammingo Teodoro Majern, che impartiva
lezioni presso l'ospedale di Santa Maria Nuova. E a questi anni
riconducibile la modellazione dello "scorticato", statuetta "intera di
circa un braccio"[10] in cera riproducente le face muscolari di un corpo
umano, oggi al Museo della Specola. Era prassi di quelle scuole
utilizzare dei modellini riproducenti parti anatomiche, sui quali gli
allievi potessero effettuare i loro studi.
Cigoli
quali diede vita a diversi scenari per teatro, carri trionfali, archi trionfanti, giochi prospettici e arazzi. I risultati di tali
scenografie furono cos apprezzati dalla regina tanto da indurla a convocarlo di nuovo nel 1610 per la realizzazione
del monumento equestre sul Ponte Nuovo a Parigi in onore del sovrano consorte venuto a mancare lo stesso anno.
Per le dolorose vicissitudini sopraggiunte, il Cigoli pot soltanto seguire la costruzione della base del monumento,
terminato in fase successiva seguendo comunque i disegni da lui prodotti. Questa statua venne distrutta durante gli
anni della rivoluzione francese.
A Roma
Prima del suo primo viaggio a Roma, il Cigoli trascorse tre anni tra
Firenze e Pisa, dove rispettivamente segu i lavori di restauro e
ristrutturazione della Cappella di San Gaggio dei Corsini fuori porta
Romana, per la quale dipinge la tavola di Santa Caterina d'Alessandria
che disputa coi dottori, e decor la chiesa di Santo Stefano dei
Cavalieri.
Nel 1605, giunto a Roma, partecip al concorso per la realizzazione
della facciata di San Pietro, in preparazione del quale produsse una
quantit innumerevole di studi senza per ottenere l'incarico. Vennero
per a lui commissionate due opere di grandi dimensioni: il San Pietro
che guarisce lo storpiato per la basilica vaticana e la Deposizione di
san Paolo per l'omonima basilica fuori dalle mura, entrambe andate
perdute a seguito del deterioramento dovuto alla scarsa qualit della
base per la prima, e dell'incendio subito dalla basilica ostiense nel
1829.
Fu comunque a Roma che il Cigoli raggiunse la sua massima
espressione pittorica con la produzione dell'opera emblematica per
San Mercuriale ammansisce il drago e libera la
eccellenza del Cardi, l'Ecce Homo, commissionato da Monsignore
citt di Forl (1606), a Forl, nell'Abbazia di San
Massimo, in concorrenza col Passignano e con il giovane Caravaggio.
Mercuriale
Altro quadro importante il San Girolamo nella chiesa di San
Giovanni dei Fiorentini. Fu inoltre la citt capitolina, allora culla artistica della penisola italiana, che dopo una breve
parentesi nel 1608, anno nel quale fu di nuovo chiamato dai Medici a Firenze per realizzare le scenografie in onore
del matrimonio di Cosimo II con Maria Maddalena d'Austria, ad ospitarlo negli ultimi intensi anni della sua vita.
Nel 1610, in occasione della costruzione della grandiosa cappella in Santa Maria Maggiore voluta da Papa Paolo V
Borghese, al Cigoli venne commissionato di affrescarne la cupola. Opera della quale, dopo due anni di minuzioso
lavoro, non fu mai soddisfatto, a causa di un errore prospettico che non ha permesso di raggiungere il risultato
voluto: "Scoperta che egli ebbe finalmente l'opera e, con essa, l'apparente grave difetto, rest come fuori di s: e fu il
primo pensiero di mandarla a terra e farla di nuovo".[11].
Nello stesso anno anche il cardinale Scipione Borghese gli ordin di affrescare la loggia di un casino della sua villa
al Quirinale, successivamente di propriet dei Rospigliosi-Pallavicini. Il Cigoli decise di rappresentare quattro storie
della favola di Psiche[12], opera che a seguito della demolizione del casino per consentire l'ampliamento di via
nazionale furono portate nella Galleria Capitolina, nella quale in un primo momento vennero attribuite ad Annibale
Carracci, poi scoperta in un angolo la sigla L.C. fu pensato di attribuirla a Lodovico Carracci zio di Annibale. Ma
con la pubblicazione nel 1913 della biografia di Lodovico Cardi-Cigoli del 1628 (opera del nipote Giovan Battista
Cardi e custodita nella Galleria degli Uffizi), venne alla luce una minuziosa descrizione dell'opera capitolina la cui
consacrazione al Cigoli avvenne con la scoperta del poemetto inedito di Francesco Bracciolini dell'Api intitolato
Psiche rinvenuto presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze: "Cigoli, la tua man pronta e spedita che il mondo
Cigoli
errante imitatrice appella, genera veramente e non imita".[13] L'attribuzione fu successivamente confermata anche da
studi effettuati da Anna Matteoli sul rapporto epistolare tra il Cardi e Galileo[14].
Riconosciuto il merito delle opere che stava realizzando, "la qualit d'animo"[15] e la profonda stima riposta nel
Cigoli da parte di Paolo V e del suo nipote cardinale, su proposta di questi ultimi all'allora Gran Maestro dell'Ordine
di Malta, fra' Alof de Wignacourt, nell'aprile del 1613 venne nominato Cavaliere dell'Ordine dell'Ospedale di San
Giovanni di Gerusalemme, come attestano i rapporti epistolari intercorsi tra il ponteficie e il frate[16].
La morte
Con la Favola di Psiche, incipit dell'affermazione artistica del Cigoli, si chiuse la sua vita a causa dell'improvvisa
morte avvenuta il giorno 8 giugno 1613 all'et di 54 anni, a seguito di una febbre violenta.
Opere[17]
Opere giovanili
Le opere facenti parti del ciclo giovanile del Cigoli risalgono al
periodo della sua formazione fiorentina presso la bottega dell'Allori e
agli anni successivi trascorsi nella sua terra d'origine a causa della
malattia.
Tra le pi importanti e rappresentative ci sono:
Noli me tangere, 1580, olio su tavola, 290x156 cm, San Miniato,
chiesa del conservatorio di Santa Chiara
Martirio di san Lorenzo, 1590, olio su tavola, 300x175 cm, Firenze,
Galleria degli Uffizi
Immacolata Concezione tra gli angeli, 1590, olio su tela, 250x185
cm, Pontorme, chiesa di San Michele Arcangelo
Sogno di Giacobbe, 1598, olio su tela, 173x134 cm, Nancy, Muse
des Beaux-Arts
Santa Chiara e san Luigi in adorazione di un dipinto raffigurante
san Francesco, 1602, olio su tela, 297x230 cm, Pistoia, Cassa di
Risparmio di San Miniato
Noli me tangere, San Miniato, conservatorio di
Santa Chiara
Cigoli
Discesa di Cristo al Limbo, 1584, affresco, 370x398 cm, Firenze, chiostro Grande di Santa Maria Novella
Vestizione di san Vincenzo Ferreri, 1584, 370x398 cm, Firenze, chiostro Grande di Santa Maria Novella
Resurrezione di Cristo, 1591, olio su tavola, 270x170 cm, Arezzo, Museo civico
Eraclio che porta la croce, 1594, olio su tavola, 350x267 cm, Firenze, chiesa di San Marco
Resurrezione di
Cristo, 1591,
Arezzo, Museo
Civico.
Cigoli
Madonna del
Rosario e i
Santi Domenico
di Guzman,
Monica e
Agostino
Vescovo
Pontedera,
Chiesa dei SS.
Giacomo e
Filippo
Madonna col
Bambino,
Firenze, Galleria
Palatina
S. Francesco riceve le
stimmate,Firenze,Galleria
degli Uffizi
Madonna e
SantiPianezzole,
Chiesa S. Michele
Arcangelo
Gli anni della maturit pittorica: Il martirio di Santo Stefano e la narrazione sacra
Martirio di santo Stefano,1597, olio su tela, 287x450 cm, Firenze, Galleria Palatina
Resurrezione di Lazzaro, 1598, olio su tela, 305x175 cm, Montopoli, chiesa del conservatorio di Santa Marta
Piet,1599, 264x190 cm, Parigi, Louvre
San Francesco in preghiera, 1599, olio su tela, 145x120 cm, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica
San Pietro cammina sulle acque, 1599, olio su tavola, 254x167 cm, Firenze, Palazzo Pitti
Cristo deposto, 1599, olio su tela, 115x115 cm, Colle Val d'Elsa, Palazzo Vescovile
Annunciazione, 1600, olio su tela, 296x186 cm, Firenze, chiesa dei Santi Francesco e Chiara
Disputa di santa Caterina dAlessandria, 1603, olio su tela, Firenze, chiesa di San Gaggio
Nozze mistiche di santa Caterina, 1604, olio su tavola, Firenze, chiesa di San Gaggio
La terza apparizione di Cristo a san Pietro, 1607, olio su tela, 370x239 cm, Firenze, Galleria Palatina
Sacrificio d'Isacco, 1607, olio su tela, 175x132 cm, Firenze, Galleria Palatina
Nativit della Vergine 1608, olio su tela, 295x200 cm, Pistoia, chiesa della Santissima Annunziata
Cigoli
Resurrezione di Lazzaro,
Montopoli, Chiesa del
conservatorio di S.Maria
La terza
apparizione
di Cristo a
san Pietro,
Firenze,
Galleria
Palatina
Sacrificio
d'Isacco,
Firenze,
Galleria
Palatina
Nativit della
VerginePistoia,
Chiesa della
SS.Annunziata
Cigoli
San Girolamo nello studio, 1599, olio su tavola, 412x206 cm, Roma, chiesa di San Giovanni dei Fiorentini
Ecce Homo, 1604, olio su tavola, 175x135 cm, Firenze, Galleria Palatina
Martirio di san Giacomo e Josia, 1605, olio su tela, 305x215 cm, Polesine, chiesa di San Giacomo Maggiore
Allegoria della Carit, 1605, olio su tela, 245x125 cm, Firenze, Palazzo Pitti
Deposizione della croce, 1607, olio su tavola, 321x206 cm, Firenze, Galleria Palatina
Entrata di Cristo a Gerusalemme, 1609, olio su carta, 43x35 cm Firenze, chiesa di Santa Croce
Entrata di Cristo a
Gerusalemme, Firenze, chiesa di
Santa Croce
Allegoria della
Carit, Firenze,
Palazzo Pitti
Cigoli
10
Immacolata
concezione,
particolare, Roma,
basilica di Santa
Maria Maggiore
Immacolata concezione,
particolare, Roma, basilica di
Santa Maria Maggiore
Favola di Psiche,
particolare, Roma, museo
di Palazzo Braschi
Altre opere
Altre opere importanti si trovano:
a Roma, nella basilica di San Pietro in Vaticano (San Pietro che guarisce un lebbroso), nella basilica di San Paolo
fuori le Mura (Conversione di San Paolo) ed alcuni affreschi a Villa Borghese (Storie di Psiche)
a Firenze, dove restano, tra le opere principali, un Martirio di Santo Stefano (alla Galleria Palatina), una Venere
con Satiro, un Sacrificio di Isacco, le Stigmate di San Francesco, ecc. Come architetto gli viene attribuito il
cortile di Palazzo Nonfinito a Firenze. Partecip anche alle decorazione del Chiostro Grande di Santa Maria
Novella dipingendo due grandi scene. Esegu una statua di cera rappresentante l'anatomia umana di un corpo
decorticato, tra i primi esempi noti di arte ceroplastica. L'opera dal titolo Lo scorticato attualmente esposta al
Museo della Specola[18].
a Napoli, nel Museo di Capodimonte conservato l'olio su tela La Piet.
a Colle di Val d'Elsa, nella chiesa di Sant'Agostino, si trova una Piet e santi.
a Forl, nell'Abbazia di San Mercuriale (San Mercuriale che sottomette il Drago)
a Pisa, a Palazzo Giuli-Rosselmini-Gualandi, si trova un San Gerolamo penitente del 1603 circa.
a Montopoli in Val d'Arno, nella chiesa del conservatorio di Santa Marta, si trova la Resurrezione di Lazzaro.
all'Ermitage, un San Francesco e una Circoncisione, entra, be degli anni novante del Cinquecento.
al Kunsthistorisches Museum, Deposizione, 1599
alla National Gallery di Washington, Adorazione dei pastori con santa Caterina (1599), Volto di Cristo
(1559-1613 circa)
Cigoli
Note
[1] Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini editori e stampatori - Pisa, 1980, p.449 albero genealogico della famiglia
Cardi da Cigoli
[2] Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini editori e stampatori - Pisa, 1980, p.56 nota 39
[3] Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini editori e stampatori - Pisa, 1980, p.57 in citazione da Filippo Baldinucci
Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702
[4] Franco Faranda, Ludovico Cardi detto il Cigoli, De Luca Editore - Roma, 1986
[5] Le muse, De Agostini, Novara, 1965, Vol. III, pag.290
[6] Filippo Baldinucci, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini
editori e stampatori, Pisa, 1980, p. 62.
[7] Filippo Baldinucci, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini
editori e stampatori - Pisa, 1980, p.62
[8] Filippo Baldinucci, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini
editori e stampatori - Pisa, 1980, p.64
[9] Filippo Baldinucci, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini
editori e stampatori - Pisa, 1980, p.68
[10] Filippo Baldinucci, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini
editori e stampatori - Pisa, 1980, p. 70.
[11] Filippo Baldinucci, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini
editori e stampatori - Pisa, 1980, p.68
[12] Giovan Battista Cardi-Cigoli, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1628, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto,
Giardini editori e stampatori - Pisa, 1980, p. 80
[13] Frammento inedito in Codice Miscellaneo N.2774, Biblioteca Riccardiana, Firenze
[14] Giovan Battista Cardi-Cigoli, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1628, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto,
Giardini editori e stampatori - Pisa, 1980, p.80
[15] Filippo Baldinucci, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini
editori e stampatori - Pisa, 1980, p.82
[16] Filippo Baldinucci, Vita di Lodovico Cardi-Cigoli, 1702, citazione in Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini
editori e stampatori - Pisa, 1980, p.82-83
[17] Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, catalogo delle opere, Giardini editori e stampatori - Pisa, 1980, p.117-321
[18] Le cere anatomiche della Specola di Firenze, Universit di Cagliari (http:/ / pacs. unica. it/ cere/ mono02_it. htm).
Bibliografia
Mario Bucci, Anna Forlani,Luciano Berti, Mina Gregori, catalogo a cura di, Mostra del Cigoli e del suo ambiente,
Accademia degli Euteleti - San Miniato, 1959
Anna Matteoli, Lodovico Cardi-Cigoli pittore e architetto, Giardini editori e stampatori - Pisa, 1980
Dilvo Lotti, San Miniato, vita di una antica citt, ed. Sagep - Genova, 1980
Franco Faranda, Ludovico Cardi detto il Cigoli, De Luca Editore - Roma, 1986. ISBN 978-88-7813-013-5
Novella Barbolani di Montauto,Miles Chappell (a cura di), Colorire naturale e vero, Figline, il Cigoli e i suoi
amici - Firenze, 2008. ISBN 978-88-596-0481-5
Luca Macchi (a cura di), Lodovico Cardi detto il Cigoli, il suo ambiente e la sua terra di origine - Pisa, Edizioni
ETS, 2009. ISBN 978-88-467-2533-2
Sandro Bellesi, Gianfranco Luzzetti, Bellezza e religiosit in Ludovico Cardi detto il Cigoli - Arcidosso, 2012.
ISBN 978-88-643-3220-8
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Cigoli
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