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Antonio Masutti

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Antonio Masutti (Aviano, 20 luglio 1813 – Torino, 11 gennaio


1895) è stato un pittore, disegnatore, incisore, litografo, illustratore e
caricaturista italiano.

Indice
Biografia
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni

Biografia
Camillo Cavour, incisione, 1860
Nasce ad Aviano il 20 luglio 1813 da Carlo, falegname, e
Marianna. Il padre lo affida al parroco per gli studi privati. La
madre, stremata dai parti, muore il 4 giugno 1820. Antonio, infatti, è il settimo di dodici figli. Si accorge di
lui il nobile Pietro Oliva del Turco, scopritore di talenti locali, che gli consente di iscriversi all'Accademia di
Belle Arti di Venezia, il 3 novembre 1829.

Si mette in luce ai vari concorsi accademici e segue le lezioni anche di scultura impartite da Luigi
Zandomeneghi. Ottiene diversi premi e accessit tra il 1830 e il 1834; in particolare vince due primi premi
nel 1831, uno per la copia della statua dal rilievo e l'altro per la copia della statua dalla stampa. Firma per lo
stabilimento tipografico Kier, per il quale lavora a partire dal 1839. Realizza le illustrazioni per la Strenna
Triestina per le edizioni del 1839 e 1840. Esegue le opere chiesastiche tra il 1840 e il 1846: Conversione di
San Paolo per il duomo di Aviano (1840), i Santi Rocco e Valentino per San Giorgio al Tagliamento (1844)
e il San Marco (1846) quale risultato del pensionato accademico a Roma.

Si trasferisce a Roma, dapprima per continuare il suo iter accademico quindi, cambia idea, entrando nel
gruppo degli incisori e illustratori che ruotano attorno alla figura dell'intellettuale e patriota Michelangelo
Pinto. Per quest'ultimo realizza i disegni per il giornale satirico Il Don Pirlone,dei quali 106 esemplari sono
oggi conservati al British Museum di Londra. Conosce il gruppo dei piemontesi: l'incisore Enrico Parmiani
che lo mette in contatto con Agostino Lauro. Realizza i disegni per l'illustrazione dell'ultimo volume di
Roberto Tapparelli d'Azeglio La Reale Galleria di Torino Illustrata, traducendo opere di Guercino, Gerrit
Dou e Francesco Albani; le incide Agostino Lauro.

Al seguito di Pinto si trasferisce nel 1849 a Torino. Continua a lavorare per Pinto a Il Don Pirlone a Roma.
A partire dal 1851 illustra il Panteon dei martiri della libertà italiana. Galvanizzato da una piccola rendita,
soprattutto derivata dall'importante lavoro di illustrazione della prima edizione del 1853 del Rodolfo di
Giovanni Prati, acquista casa direttamente da Lauro sui colli torinesi, che gli procurerà debiti drammatici.
Inizia a realizzare, per la borghesia torinese, ritratti in miniatura per i quali ottiene un buon riscontro. Nel
1856 illustra i Nuovi Misteri di Roma Contemporanea, una delle sue opere illustrative più importanti.
Instaura un rapporto stretto con Cavour, del quale realizza molti ritratti. Tra il 1860 e il 1863 illustra la
Storia d'Italia di Giuseppe La Farina (che esce in più di trecento dispense) e i cinque volumi di Pietro
Corelli La Stella d'Italia o Nove Secoli di Casa Savoia. Entra in contatto con i maggiori letterati
risorgimentali per i quali lavora in qualità di illustratore: oltre a Prati, anche Francesco Domenico Guerrazzi
e Antonio Ranieri. Il suo ritratto del re Vittorio Emanuele II, inciso da Agostino Lauro, ottiene una
risonanza nazionale.

Illustra, sempre per Pietro Corelli, Le Sirene più celebri di tutti i tempi. Nel 1871 illustra il romanzo sociale
La Capanna dello Zio Tom di Harriet Beecher Stowe. Ormai dedica i suoi lavori esclusivamente all'arte
tipografica. Lavora con gli xilografi Pietro Vajani e Giuseppe Salvioni, disegnando, come ricorda il
figlio,“direttamente sui blocchi di legno”. Nel 1873 nasce il primogenito, Carlo, mentre la moglie Catterina
dà alla luce la seconda figlia femmina, Cecilia, nel 1876. Entrambi sceglieranno di continuare la professione
paterna. Vittorio Emanuele II gli conferisce il titolo di “cavaliere” nel 1877 mentre re Umberto I, di motu
proprio, lo nomina dapprima Ufficiale della Corona d'Italia, nel 1884, e cavaliere dell'ordine dei Ss.
Maurizio e Lazzaro nel 1885. Nel 1883, per la riedizione delle Famiglie celebri di Italia di Pompeo Litta,
realizza tutti i ritratti di Casa Savoia con una perizia tecnica che, di sicuro, spiegano i titoli appena citati
ricevuti dal sovrano.

Nel 1884 realizza pure il manifesto per L’Esposizione Nazionale di Torino. Si ritrova, nonostante le varie
gratifiche ufficiali, senza lavori ed è costretto a realizzare diplomi, cromolitografie e disegni d'occasione per
racimolare qualche soldo al fine di seguire i primi passi dei figli, avviati al mondo della pittura. Subisce
anche il duro colpo di illustrare opere da lui lontane ideologicamente. Soprattutto è lo xilografo Giuseppe
Salvioni che ne segue le sfortunate sorti, passandogli diversi lavori; Masutti decide di non firmarli. La
mattina dell'11 gennaio 1895, assistito dai familiari, muore nella centralissima piazza Vittorio Emanuele a
Torino.

Per i duecento anni dalla nascita il Comune di Aviano ha realizzato il primo studio monografico e la mostra
a lui dedicata, con opere incisorie provenienti dal Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino.

Bibliografia
Matteo Gardonio, Margherita Venturelli, Antonio Masutti. Artista di Casa Savoia, Aviano,
Comune di Aviano, 2014 ISBN 978-88-909297-0-0
Matteo Gardonio, Antonio Masutti. Opere dal Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di
Torino. Catalogo della mostra (Aviano, Palazzina Ferro 22 marzo - 18 maggio 2014),
Aviano, Comune di Aviano, 2014.
Isabella Lodi, Fè Chapman, Antonio Masutti and the Political Caricatures of Il Don Pirlone,
in «Print Quarterly», XXX, 3, 2013, pp. 293–307
Matteo Gardonio, Artista disegnatore eccellentissimo: per Antonio Masutti, in «Arte in Friuli,
Arte a Trieste», 25 (2006), pp. 63–70

Altri progetti
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Collegamenti esterni

Antonio Masutti, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini
per la storia della Chiesa in Friuli.
Opere di Antonio Masutti, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
VIAF (EN ) 11027141 (https://viaf.org/viaf/11027141) · ISNI (EN ) 0000 0000 6134
9768 (http://isni.org/isni/0000000061349768) · SBN CFIV214234 (https://opac.sbn.i
t/risultati-autori/-/opac-autori/detail/CFIV214234?core=autoriall) · BAV 495/99286 (h
Controllo di
ttps://opac.vatlib.it/auth/detail/495_99286) · CERL cnp01102015 (https://thesaurus.c
autorità
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78) · WorldCat Identities (EN ) viaf-11027141 (https://www.worldcat.org/identities/viaf
-11027141)

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