Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La famiglia ed i primi
anni a Villa Castelnuovo
La famiglia di Costantino Ni-
gra era di modeste origini: suo
padre, Ludovico Nigra, cerusi-
co, esercitava l’arte medica
senza tuttavia avere conseguito
SPECIALE alcun titolo accademico o pro-
N. 163 fessionale, era cioè uno dei
5 Luglio
2007 Castelunovo Nigra
panorama invernale
Reg. Trib. Bergamo
n. 25 del 28/09/04
pagina 1 - numero 163, 5 Luglio 2007 www.tricolore-italia.com TRICOLORE
TRICOLORE
SPECIALE - COSTANTINO NIGRA
sul giornale “la Dora”, facendo acquisire dezza di proposito nella severa calma ne della sua vanità di ventenne, egli di-
popolarità al giovane. d’una affermazione. mostrò con i fatti di avere abbracciato
Costantino Nigra vinse la borsa di studio E invero Costantino Nigra seppe volere, e quegli ideali con slancio, lealtà e coeren-
per il “Collegio delle Province”, l’Univer- volle, impose a sé stesso fatiche di studi, za, fino alle estreme conseguenze, così,
sità degli Studi di Torino istituita da Vit- privazioni, disagi, e tutto sopportò con quando il Piemonte entrò in guerra contro
torio Amedeo II e finanziata da Re Carlo animo inconcusso. Dopo notti di travagli l’Austria, nel marzo del 1848, egli non
Alberto. Benché la sua inclinazione fosse mentali, di veglie angosciose fors’anco, esitò a partire volontario e, come ci ricor-
rivolta alla letteratura, egli s’iscrisse alla egli ci appariva un po’ più pallido, ma da sempre il Bersezio: “appena dichiarata
facoltà di giurisprudenza, sia per deside- colla fronte ugualmente serena, lucenti gli la guerra, fu de’ primi che quel cappello
rio del padre, sia perché riteneva che que- occhi del medesimo limpido bagliore, il di gala cambiassero con quello pure piu-
sta aprisse maggiori strade nell’esercizio solito sorriso un po’ fiero sulle labbra. mato del bersagliere, e la giubba elegante
della professione. Sebbene gli studi di Nato in povere fortune, egli pure portava nella tunica del semplice gregario…”
legge non fossero proprio il suo ideale, vi dalla nascita un sentimento sostanzial- Nigra partecipò a numerosi scontri con la
si applicò con serietà ed impegno sia per mente aristocratico; ma aristocratico nel III Compagnia di bersaglieri-studenti del
mantenere la borsa di studio che richiede- significato eletto della parola, cioè di con- luogotenente Cassinis: a Peschiera, a San-
va una media di voti molto alta, sia per trario, di repulsivo a tutto quanto sia bas- ta Lucia, a Calmasino, ai Monti della Co-
far piacere al padre. Nel tempo libero so, grossolano, volgare.” rona; il 22 luglio venne ferito nel combat-
frequentò le biblioteche, i circoli letterari Esiste presso il Museo del Risorgimento timento di Rivoli Veronese, riportando
e le persone colte, pur non disdegnando di di Torino un disegno di Elio Torrieri rica- una grave ferita al braccio destro. Per il
partecipare alla vita goliardica dell’uni- vato da un ritratto originale di ignoto che valore dimostrato venne proclamato dai
versità e di frequentare le feste ed i balli raffigura Costantino Nigra giovane stu- compagni d’armi caporale. Impossibilita-
studenteschi, numerosi soprattutto duran- dente universitario e che riproduce perfet- to a continuare il combattimento, dopo un
te il carnevale. tamente nei tratti figurativi quanto de- breve ricovero in ospedale tornò a Torino
Era un giovane che curava molto il suo scritto dal Bersezio. per curarsi. Frequentò il salotto della ba-
aspetto esteriore e che amava vestire con Il giovane Costantino, appena ventenne, a ronessa Olimpia Salvo, figlia del direttore
eleganza e cura. Siccome il padre gli in- Torino si trovò immerso nel clima acceso del Collegio delle Province, che accoglie-
viava a Torino le scarpe chiodate che era- del 1848 e non rimase estraneo alla cre- va poeti, letterati, cospiratori ed uomini
no adatte alle strade sterrate della provin- scente tensione che caratterizzava l’am- politici.
cia ma non ai caffè ed ai salotti della città, biente universitario, sposando rapidamen- Con la ripresa della guerra nel marzo del
il giovane Nigra le portava da un calzo- te le idee patriottiche. Da bel ragazzo alla 1849, finalmente guarito dalla ferita ri-
laio per farle sbullettare. Ben presto il bel moda non trascurava di manifestarle an- portata a Rivoli, Nigra si riunì al batta-
Costantino si fece notare, non solo negli che esteriormente. glione di bersaglieri studenti per affronta-
ambienti goliardici, ma anche nei raffinati Ricorda infatti Vittorio Bersezio: “Nel re nuovamente il nemico. Dopo l’armisti-
salotti torinesi ed a Torino conobbe i suoi quarantotto fu de’ primi a vestirsi, come zio di Vignale, il 26 marzo 1849, la com-
primi successi femminili. allora si disse, all’italiana, e faceva la più pagnia del Nigra si ritirò a San Germano
Per descriverne l’aspetto fisico ed il carat- bella figura del mondo col cappello piu- ed all’alba del 27 raggiunse Torino dove
tere ci rifacciamo alla testimonianza di- mato a larga tesa, il farsetto serrato al si radunò per giurare fedeltà al nuovo Re
retta di coloro che l’avvicinarono fin dalla tronco e il martelletto alla moda del cin- Vittorio Emanuele II.
prima giovinezza e che ebbero modo d’i- quecento sulla spalla”. La partecipazione alla battaglia di Novara
niziare ad amarlo ed a stimarlo per le sue Ma l’adesione di Costantino Nigra all’i- gli ispirerà anni dopo, nel 1861, il suo più
molteplici qualità. Il giornalista e comme- deale patriottico non si limitò all’esibizio- noto componimento poetico: “La Rasse-
diografo Vittorio Bersezio, che fu compa-
gno di studi di Nigra, ci ha lasciato questo La battaglia di Novara
ritratto nella sua opera “I miei tempi”:
“Alto, spigliato sottile, camminava dritto,
a capo levato; portava la ricca chioma
bionda, inanellata in giro, cadente fin sul
bavero del soprabito; gli occhi d’un grigio
azzurrognolo gli brillavano di vita, di
allegria, di pensiero; gli spuntavano appe-
na quei baffi biondi che dovevano dare al
suo volto tanta seria venustà di cavaliere.
Aveva qualcosa di femmineo nella com-
posta gentilezza delle mosse, nella voluta
graziosità del contegno, nell’abituale cor-
tesia della parola, nella temperata dolcez-
za della voce; ma sotto quella morbidezza
vellutata si sentiva pure una volontà viri-
le, la cui forza metteva talvolta dei riflessi
di lama d’acciaio nello sguardo di quelle
pupille chiare, e faceva avvertire una sal-
Walewski che si dichiarò contrario ad al disarmo ed allo scioglimento dei con- dimissioni dal ministero. Il Re accettò le
ipotesi di guerra ed il giorno dopo ebbe tingenti militari al Piemonte. Seguì, tre dimissioni ed incaricò il Generale La
un ulteriore colloquio con l’Imperatore. giorni dopo, il netto rifiuto di Torino. Marmora di formare un nuovo esecutivo.
Nel frattempo, il 25 marzo 1859, Nigra Giunse così la dichiarazione di guerra da A fine del 1859 il Re nominò Cavour
partecipò, su incarico di Cavour, come parte dell’Austria. Napoleone III reagì, primo Plenipotenziario per la Conferenza
Plenipotenziario alla conferenza sull’or- schierandosi a fianco dell’alleato piemon- di Pace di Parigi, Nigra ebbe la nomina di
ganizzazione dei Principati Danubiani. La tese contro l’Austria ed inviando in Pie- Capo di gabinetto il 27 novembre dello
sua opera fu apprezzata ed egli ebbe la monte dieci divisioni armate. Era la tanto stesso anno.
nomina a console di prima classe con un desiderata guerra del 1859! Intanto a Parigi il Conte Walewski venne
aumento di stipendio, che ora ammontava Nigra era a Torino incaricato della sostituito con il Conte Thouvenel. All’an-
a 4.000 lire. “Direzione d’Affari d’Italia”, si recò tivigilia di Natale, Cavour venne richia-
Sembrava che la diplomazia europea si quindi al Quartier Generale dell’Armata mato a guidare il governo e s’incontrò
orientasse verso un Congresso per discu- Francese, incaricato di occuparsi dei rap- con Vittorio Emanuele II, che non aveva
tere la questione italiana, dal quale però si porti amministrativi con l’armata france- più visto dopo il drammatico colloquio di
voleva escludere il Piemonte. Nigra mani- se. Monzambano. Erano passati sei mesi.
festò ovviamente al Principe Gerolamo Il 15 maggio Nigra s’incontrò ad Alessan-
l’opposizione a tale esclusione, chieden- dria con Napoleone III che si stava av- 1860
dogli di sostenere la causa sarda. viando al campo di battaglia. Il 4 giugno Il 7 febbraio 1860, Nigra venne nominato
L’Imperatore sembrava in grave imbaraz- ci fu la vittoria di Magenta, il 10 giugno il Ambasciatore a Parigi: da quel momento
zo. Tutto pareva naufragare e Cavour Re e l’Imperatore vennero accolti da rei- egli rappresentava ufficialmente il Regno
scrisse una lunga lettera all’Imperatore, terati applausi alla Scala di Milano. Il 24 di Sardegna in Francia. A Parigi, Nigra
preparata con Nigra, frutto di una notte di giugno si riprese l’offensiva ed a Solferi- fece base all’Hotel Bristol in Place Ven-
lavoro e di discussione. no ebbe luogo una delle battaglie più dome. Incontrò subito il Principe Gerola-
Si profilava un Congresso i cui negoziati cruente della storia di tutte le guerre, con mo Napoleone ed il nuovo Ministro fran-
avvenivano per via diplomatica. L’Au- 30 mila caduti e 10 mila feriti sui campi cese Thouvenel, assai meno difficile ed
stria però chiese ufficialmente come con- di battaglia. L’8 luglio i capi di Stato ostico del suo predecessore Walewski. Il
dizione alla partecipazione del Piemonte Maggiore austriaco e francese s’incontra- 13 febbraio Nigra incontrò Napoleone III.
al Congresso una previa dichiarazione di rono a Villafranca per discutere le condi- Sul tappeto vi erano importanti questioni
disarmo dello stesso. Il 7 aprile Nigra zioni dell’armistizio. da discutere: la cessione di Nizza e della
ritornò a Torino dove rivide la famiglia, Savoia e le annessioni nell’Italia Centrale.
ma prima si incontrò con l’Imperatore, Villafranca e le sue conseguenze A Parigi, Nigra, su suggerimento di Ca-
che lo esortò a confidare in lui, informan- Napoleone III e Francesco Giuseppe s’in- vour, frequentò assiduamente il salotto
dolo in via confidenziale che le operazio- contrarono il 9 luglio a Villafranca nella della Contessa di Circourt, ritrovo di per-
ni di riarmo della Francia procedevano casa del Conte Gandini Morelli per discu- sonaggi famosi di tutte le nazionalità,
celermente. tere le condizioni della pace. utile per conoscere gente di altissimo li-
La Russia intanto chiese l’esclusione del- Cavour ebbe notizia dell’armistizio a To- vello sociale, tra cui i banchieri Ro-
l’Austria dal Congresso, mentre quest’ul- rino tramite un telegramma dell’8 luglio a thschild. Intanto continuavano i negoziati
tima inviò un proclama di guerra al pro- firma del Principe Gerolamo Napoleone e politici che dovevano portare alle trattati-
prio esercito. del Generale La Marmora e partì con Ni- ve di pace. Nigra incontrò anche la Prin-
La situazione improvvisamente precipitò. gra per Monzambano la mattina del 9; vi cipessa Clotilde ad un ballo in maschera
Il 9 aprile l’Austria annunciò l’invio di giunsero verso mezzanotte e si presenta- nel palazzo del Conte Fould. Un punto
50.000 uomini in Lombardia e richiamò rono al Re. particolarmente delicato era quello della
le proprie riserve. Anche Napoleone III Vittorio Emanuele II incontrò Napoleone Toscana e della sua annessione.
richiamò alle armi i suoi 125.000 uomini III la sera dell’11 luglio a Valeggio e fir- Il 25 marzo Nigra venne ufficialmente
in congedo. Intanto il 15 aprile Nigra ri- mò a Verona i preliminari con l’Imperato- nominato Ministro Residente a Parigi.
tornò a Parigi. Mentre i volontari giunge- re d’Austria, dopo Napoleone III, aggiun- Aveva all’epoca solo trentadue anni!
vano da ogni parte a Torino, l’Austria gendo la frase: “per ciò che mi riguarda”. Contemporaneamente, su richiesta di Na-
schierò sull’Adda le proprie truppe. Consegnò poi a Nigra una copia dei preli- poleone III, l’Austria sostituì il proprio
Mentre Walewski tentava le ultime mosse minari e proseguì per Monzambano dove ambasciatore a Parigi. Al posto dell’anti
per evitare la guerra, gli eventi precipita- l’attendeva Cavour. italiano barone Hubner giunse il Principe
vano ed il 23 aprile l’Ambasciatore au- Nigra fu presente al tempestoso colloquio di Metternich con la consorte Paolina, che
striaco a Torino, Conte Buol, inviava una tra Vittorio Emanuele II e Cavour, al ter- si conquistò le simpatie della Corte e del
lettera al Cavour contenente un ultimatum mine del quale Cavour rassegnò le sue
renice di Callimaco. cesco Giuseppe ed era solito effettuare ottenne finalmente il congedo con decreto
Nigra, a causa del suo matrimonio, non battute di caccia con l’Imperatore, che un del 28 gennaio 1904.
poté tuttavia sposare la Contessa Albrizzi giorno lo convocò a Corte per annunciar-
né adottare le due figlie che lei aveva gli di avergli voluto regalare una piccola Gli ultimi anni
avute dal matrimonio con il Conte Albriz- tenuta di caccia nei pressi di Vienna. A Nigra potè così dedicarsi interamente ai
zi, morto prematuramente. Vienna, Nigra compose una serie di poe- suoi studi, all’attività di senatore e a cura-
Nigra volle portare nella sua casa di Ve- sie bucoliche che riunì sotto il nome di re i suoi reumatismi ed i malanni bron-
nezia tutti gli oggetti ed i mobili che ave- “Idilli”, nitidi e brevi quadretti di sapore chiali.
va nella dimora parigina, tra i quali il bu- agreste. Fece visita, tornato in Italia, agli scavi di
sto di Vittorio Emanuele II ed i ritratti di Nel 1902 fece parte del Consiglio diretti- Pompei, trascorse un po’ di tempo nel
Cavour e dell’Imperatrice Eugenia, con il vo dell’XI Conferenza Internazionale sud, a Napoli, e nella primavera del 1904
calco in marmo della sua mano sinistra, e Europea, che si tenne a Vienna. si trasferì a Roma nella sua abitazione a
la scrivania appartenuta a Napoleone I, Il 2 gennaio 1904 Costantino Nigra fece Trinità dei Monti e poi a Venezia.
avuta in dono dall’Imperatore Napoleone visita alla Principessa Matilde poco prima Nel novembre del 1904, Re Vittorio Ema-
III. Il 4 dicembre 1899, Re Umberto I della sua morte, a Parigi, dove incontrò nuele III lo convocò a palazzo reale per
nominò Costantino Nigra Senatore a vita. l’Imperatrice Eugenia che non vedeva consultazioni relative a problemi di politi-
A Vienna continuava la sua attività di ormai da molti anni e che vegliava la mo- ca estera, fatto che lo riempì d’orgoglio.
ambasciatore tra le tante incombenze. Ma rente. L’incontro fu l’occasione per rian- Nel periodo in cui soggiornava a Roma
in città ferveva anche il divertimento. In dare con la memoria agli anni dell’epopea frequentava i salotti intellettuali della
occasione di un corso floreale al Prater di parigina ed ai legami di forte amicizia e Contessa Lovatelli e di Donna Laura
Vienna, organizzato dalla brillante Paoli- di stima reciproca che avevano unito Ni- Minghetti, dove conobbe Carducci del
na di Metternich, Nigra, che vi partecipa- gra e l’Imperatrice. quale era estimatore.
va con Maria Pansa moglie dell’amba- Nigra, ormai stanco, aveva chiesto al mi- Trascorreva le estati a Venezia ove fre-
sciatore italiano a Budapest, aveva fatto nistro Prinetti di essere collocato a riposo quentò la più colta gentildonna di Vene-
allestire una carrozza ornata di tuberose, e dopo due anni di insistenza epistolare zia, la Contessa Adriana Marcello Zon,
gardenie e violette di Parma, in onore
della bella ambasciatrice nativa di quella
città, ottenendo un grande successo.
Nigra si recò poi a Brno, a visitare lo
Spilberg, e prima di entrare nella fortezza
morava volle trascrivere nel registro dei
visitatori gli ultimi quattordici versi del
carme che aveva composto in occasione
della morte di Silvio Pellico, nel lontano
1854.