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SPECIALE - COSTANTINO NIGRA

UN SECOLO FA TORNAVA A DIO


COSTANTINO NIGRA
Carlo Bindolini

www.tricolore-italia.com “A me fu patria e Canavese ha nome


la superba contrada. In su la riva
D’un queto lago, di ridenti ville
Coronato e di selve, antiquo s’alza
Un castello, di mura ardue e di fosse
TRICOLORE
Un dì cerchiato; a tergo alta gli sorge
Folta d’ombre la Serra e di lontano
Le sue merlate al ciel torri sospinge
La domatrice di cavalli Ivrea.”

Questi versi, scritti da Costan- Costantino Nigra descrive


tino Nigra nel 1852 in occasio- il suo luogo natio e le val-
ne del matrimonio di Alessan- late circostanti nella pre-
drina, figlia di Massimo d’A- messa alla sua opera
zeglio, con il Marchese Matteo “Natale in Canavese” del
Quindicinale d’informazione

Ricci, fanno parte di un carme 1894, che fa parte del tritti-


che il grande diplomatico del co delle “Sacre Rappresen-
Risorgimento dedicò agli sposi tazioni in Canavese”, usando età matura, nel 1903, Costanti-
e nei quali traspare tutto l’amo- queste parole: no Nigra, ormai lontano dai
re che lo legò alla propria terra clamori della vita pubblica,
natale, quella “superba contra- “E’ una delle più ridenti regio- non esita a cantare la propria
da” che egli ebbe sempre nel ni delle prealpi canavesane. A terra d’origine e ci descrive la
cuore e che mai dimenticò, chi percorre la strada provin- dura vita dei contadini di quel-
nonostante abbia vissuto la ciale da Cuorgnè ad Ivrea, fra le zone:
propria esistenza lontano dal la valle dell’Orco e quella di
suo borgo natio. Chiusella, se volge gli occhi in “E’ prossimo novembre, e
Costantino Nigra era nato l’11 alto, a sinistra, appena oltre- scendon con le prime nevi il
giugno 1828 a Villa Castelnuo- passato il breve ponte sulla freddo e la miseria…”
vo, un piccolo borgo dell’alto Malesina, dopo Castellamonte,
Canavese, che oggi in suo o- si presenta la magnifica collina Ed ancora:
maggio ha assunto il nome di ove spiccano il vecchio castel- “…Lavora: nel tugurio son
Castelnuovo Nigra e che sem- lo di Villa Castelnuovo, nel molti i bimbi dalla bionda testa
pre in quei suoi versi giovanili quale io nacqui e, più in alto, la che il nuovo
Nigra definì: chiesa di Sale, in un largo se- pan aspettano”.
micerchio chiuso a ponente dal
“Bellissima fra quante doppio vertice del monte Filia, Sembra quasi che, pur conscio
il sol riscalda a levante dalle colline di Mu- della faticosa vita dei suoi con-
E’ una terra, riaglio, e a tramontana dalle terranei, il Nigra provi una
di pampini e di messe Alpi.” nostalgia unita al desiderio di
E di gregge feconda” essere ancora là, a faticare ac-
Anche nella sua ultima opera canto a loro nella bella terra
letteraria, gli “Idilli” scritti in canavesana..

La famiglia ed i primi
anni a Villa Castelnuovo
La famiglia di Costantino Ni-
gra era di modeste origini: suo
padre, Ludovico Nigra, cerusi-
co, esercitava l’arte medica
senza tuttavia avere conseguito
SPECIALE alcun titolo accademico o pro-
N. 163 fessionale, era cioè uno dei
5 Luglio
2007 Castelunovo Nigra
panorama invernale
Reg. Trib. Bergamo
n. 25 del 28/09/04
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pochissimi fortificati del della fanciullezza di Costantino Nigra.


Canavese e che risale al Egli stesso raccontò che a dieci anni, ve-
XIII secolo, restano oggi stito da angelo, partecipò ad una di quelle
solo poche vestigia in stato rappresentazioni di carattere religioso,
di abbandono ed invase dal- che, secondo un’antica tradizione, erano
le piante che talvolta offro- in uso nel Canavese alla vigilia di Natale.
no un sostegno ai muri ca- Afferma infatti lo stesso pronipote di Ni-
denti. gra, medico a Castellamonte, che in fami-
Anche la villa, che un tem- glia si diceva che il bisnonno aveva fatto
po custodiva molti cimeli e l’ “Angelo” nella rappresentazione del
ricordi di Costantino Nigra, Natale del 1839 a Villa Castelnuovo. Du-
tra i quali la scrivania di rante la messa di mezzanotte “vestito di
ebano appartenuta a Napo- una candida tunica talare cinta d’un na-
leone I, donatagli dall’Impe- stro, e con due magnifiche ali di penne di
ratrice Eugenia, e la scultura pavone attaccate alle spalle”, il piccolo
in marmo della mano del- Costantino corse ad aprire la porta princi-
l’Imperatrice, ricevuta in pale della chiesa ad undici pastori, dopo
dono dalla stessa, che ora si che questi avevano ripetutamente bussato.
trovano al Museo del Risor- Mezzo secolo più tardi, rievocando la
gimento, è oggi vuota ed in scena, Nigra scriverà:
stato di desolante abbando- “ Nella notte oscura, per i sentieri alpestri
no. coperti di neve, gli abitanti dei più lontani
Della villa ricordiamo l’im- casolari erano venuti in lunghe processio-
menso scalone con una ba- ni al lume di favelle di paglia e scorze di
laustra in ferro battuto ador- ciliegio. Lo spettacolo era grandioso e
na di fogliame e tralci d’u- commovente…”
va, sulla parete era dipinto Un altro episodio della fanciullezza di
Il castello di Sale Castelnuovo
lo stemma comitale di Co- Costantino Nigra risale a quando egli
tanti flebotomi che in quell’epoca svolge- stantino Nigra, da lui stesso disegnato con aveva dodici anni.
vano la professione medica nelle piccole il motto “AUT E DRIT”, dopo che con Un giorno accidentalmente colpì ad un
località di campagna e nei villaggi. Ludo- “motu proprio” del 21 dicembre 1882 Re occhio il fratello minore Michelangelo,
vico Nigra in gioventù aveva militato Umberto I gli aveva concesso il titolo di che perdette l’occhio rimanendo orbo per
nelle armate napoleoniche, durante l’oc- Conte, trasmissibile ai discendenti maschi tutta la vita. Questo fatto fece sorgere un
cupazione francese del Piemonte ed ave- per ordine di primogenitura, con l’auto- senso di colpa in Costantino, che se da un
va preso parte alle ultime campagne mili- rizzazione anche di assumere il predicato lato ebbe l’effetto di temperare la naturale
tari in Germania del 1813-1814; in segui- nobiliare di Villa Castelnuovo e di fre- esuberanza del suo carattere, dall’altro lo
to aveva partecipato ai moti insurrezionali giarsi di un’arma, che in termini araldici legò maggiormente al fratello verso il
piemontesi del 1821, senza tuttavia subire viene così descritta: “Partito d’azzurro e quale egli ebbe, per tutta la vita, un affet-
conseguenze, ed aveva acquistato una d’argento, il primo al mezzo volo sinistro to tenero e quasi protettivo.
parte del castello, e soprattutto una buona di nero, colla spada di rosso attraversante Costantino Nigra apprese le prime nozio-
porzione dei terreni, che anticamente era la partizione. Cimiero: il semivolo del ni scolastiche a Villa Castelnuovo ed a
appartenuto ai Conti di San Martino di campo. Supporti: due tori al naturale con Castellamonte, imparò il latino da un sa-
Villa Castelnuovo. le teste rivolte di fuori”. Divisa: Aut e cerdote di un paese vicino, Bairo, e si
Sua madre si chiamava Anna Caterina drit. Due parole del dialetto piemontese trasferì poi a Ivrea per frequentare le clas-
Revello ed era nativa di Sale Castelnuo- che suonano “alto e diritto”, quasi a signi- si superiori ed ultimare a diciassette anni
vo, discendente di Gian Bernardo De ficare la natura del carattere di Nigra, il liceo.
Rossi, orientalista di fama mondiale. È orgoglioso ed adamantino. Si è scritto di
proprio in quel castello che ebbe i natali il lui: “E così, alto e diritto, è entrato nella La giovinezza
giorno 11 giugno 1828 Costantino Nigra. Storia”. Ad Ivrea il giovane Nigra ebbe i primi
I genitori avevano riadattato una parte Dal matrimonio tra Ludovico Nigra ed contatti con la nobiltà eporediese, in par-
dell’edificio più piccolo del vecchio rude- Anna Caterina Revello nacquero cinque ticolare con i Conti di Collaretto, ed ap-
re ed avevano a disposizione anche una figli, dei quali solo tre sopravvissero: Co- profondì la sua innata passione per la cul-
piccola casa costruita accanto ai ruderi stantino, Michelangelo e Virginia. Tanto tura e per la letteratura in particolare. Ri-
del vecchio castello, dove proprio Costan- Costatino quanto il fratello Michelangelo, sale infatti all’età di 17 anni il primo
tino farà costruire una villa negli ultimi di qualche anno più giovane, frequentaro- componimento letterario di Costantino
anni del diciannovesimo secolo, per dare no l’Università e si laurearono entrambi. Nigra, nel quale piangeva la fine dell’idil-
ai genitori una degna abitazione e, alme- Michelangelo seguì in un certo senso le lio con una sartina di Torre Balfredo che
no nelle intenzioni, a lui un sereno rifugio orme paterne, laureandosi in medicina ed lo aveva lasciato senza preavviso, intito-
negli ultimi anni di vita, anche se poi que- esercitò la sua professione a Castellamon- lato “Epitafio d’amore”. Questa sua prima
sto non avvenne. te, dove morì celibe nel 1893. composizione letteraria venne pubblicata
Di questo castello, che era stato uno dei Non vi sono molte notizie dell’infanzia e

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sul giornale “la Dora”, facendo acquisire dezza di proposito nella severa calma ne della sua vanità di ventenne, egli di-
popolarità al giovane. d’una affermazione. mostrò con i fatti di avere abbracciato
Costantino Nigra vinse la borsa di studio E invero Costantino Nigra seppe volere, e quegli ideali con slancio, lealtà e coeren-
per il “Collegio delle Province”, l’Univer- volle, impose a sé stesso fatiche di studi, za, fino alle estreme conseguenze, così,
sità degli Studi di Torino istituita da Vit- privazioni, disagi, e tutto sopportò con quando il Piemonte entrò in guerra contro
torio Amedeo II e finanziata da Re Carlo animo inconcusso. Dopo notti di travagli l’Austria, nel marzo del 1848, egli non
Alberto. Benché la sua inclinazione fosse mentali, di veglie angosciose fors’anco, esitò a partire volontario e, come ci ricor-
rivolta alla letteratura, egli s’iscrisse alla egli ci appariva un po’ più pallido, ma da sempre il Bersezio: “appena dichiarata
facoltà di giurisprudenza, sia per deside- colla fronte ugualmente serena, lucenti gli la guerra, fu de’ primi che quel cappello
rio del padre, sia perché riteneva che que- occhi del medesimo limpido bagliore, il di gala cambiassero con quello pure piu-
sta aprisse maggiori strade nell’esercizio solito sorriso un po’ fiero sulle labbra. mato del bersagliere, e la giubba elegante
della professione. Sebbene gli studi di Nato in povere fortune, egli pure portava nella tunica del semplice gregario…”
legge non fossero proprio il suo ideale, vi dalla nascita un sentimento sostanzial- Nigra partecipò a numerosi scontri con la
si applicò con serietà ed impegno sia per mente aristocratico; ma aristocratico nel III Compagnia di bersaglieri-studenti del
mantenere la borsa di studio che richiede- significato eletto della parola, cioè di con- luogotenente Cassinis: a Peschiera, a San-
va una media di voti molto alta, sia per trario, di repulsivo a tutto quanto sia bas- ta Lucia, a Calmasino, ai Monti della Co-
far piacere al padre. Nel tempo libero so, grossolano, volgare.” rona; il 22 luglio venne ferito nel combat-
frequentò le biblioteche, i circoli letterari Esiste presso il Museo del Risorgimento timento di Rivoli Veronese, riportando
e le persone colte, pur non disdegnando di di Torino un disegno di Elio Torrieri rica- una grave ferita al braccio destro. Per il
partecipare alla vita goliardica dell’uni- vato da un ritratto originale di ignoto che valore dimostrato venne proclamato dai
versità e di frequentare le feste ed i balli raffigura Costantino Nigra giovane stu- compagni d’armi caporale. Impossibilita-
studenteschi, numerosi soprattutto duran- dente universitario e che riproduce perfet- to a continuare il combattimento, dopo un
te il carnevale. tamente nei tratti figurativi quanto de- breve ricovero in ospedale tornò a Torino
Era un giovane che curava molto il suo scritto dal Bersezio. per curarsi. Frequentò il salotto della ba-
aspetto esteriore e che amava vestire con Il giovane Costantino, appena ventenne, a ronessa Olimpia Salvo, figlia del direttore
eleganza e cura. Siccome il padre gli in- Torino si trovò immerso nel clima acceso del Collegio delle Province, che accoglie-
viava a Torino le scarpe chiodate che era- del 1848 e non rimase estraneo alla cre- va poeti, letterati, cospiratori ed uomini
no adatte alle strade sterrate della provin- scente tensione che caratterizzava l’am- politici.
cia ma non ai caffè ed ai salotti della città, biente universitario, sposando rapidamen- Con la ripresa della guerra nel marzo del
il giovane Nigra le portava da un calzo- te le idee patriottiche. Da bel ragazzo alla 1849, finalmente guarito dalla ferita ri-
laio per farle sbullettare. Ben presto il bel moda non trascurava di manifestarle an- portata a Rivoli, Nigra si riunì al batta-
Costantino si fece notare, non solo negli che esteriormente. glione di bersaglieri studenti per affronta-
ambienti goliardici, ma anche nei raffinati Ricorda infatti Vittorio Bersezio: “Nel re nuovamente il nemico. Dopo l’armisti-
salotti torinesi ed a Torino conobbe i suoi quarantotto fu de’ primi a vestirsi, come zio di Vignale, il 26 marzo 1849, la com-
primi successi femminili. allora si disse, all’italiana, e faceva la più pagnia del Nigra si ritirò a San Germano
Per descriverne l’aspetto fisico ed il carat- bella figura del mondo col cappello piu- ed all’alba del 27 raggiunse Torino dove
tere ci rifacciamo alla testimonianza di- mato a larga tesa, il farsetto serrato al si radunò per giurare fedeltà al nuovo Re
retta di coloro che l’avvicinarono fin dalla tronco e il martelletto alla moda del cin- Vittorio Emanuele II.
prima giovinezza e che ebbero modo d’i- quecento sulla spalla”. La partecipazione alla battaglia di Novara
niziare ad amarlo ed a stimarlo per le sue Ma l’adesione di Costantino Nigra all’i- gli ispirerà anni dopo, nel 1861, il suo più
molteplici qualità. Il giornalista e comme- deale patriottico non si limitò all’esibizio- noto componimento poetico: “La Rasse-
diografo Vittorio Bersezio, che fu compa-
gno di studi di Nigra, ci ha lasciato questo La battaglia di Novara
ritratto nella sua opera “I miei tempi”:
“Alto, spigliato sottile, camminava dritto,
a capo levato; portava la ricca chioma
bionda, inanellata in giro, cadente fin sul
bavero del soprabito; gli occhi d’un grigio
azzurrognolo gli brillavano di vita, di
allegria, di pensiero; gli spuntavano appe-
na quei baffi biondi che dovevano dare al
suo volto tanta seria venustà di cavaliere.
Aveva qualcosa di femmineo nella com-
posta gentilezza delle mosse, nella voluta
graziosità del contegno, nell’abituale cor-
tesia della parola, nella temperata dolcez-
za della voce; ma sotto quella morbidezza
vellutata si sentiva pure una volontà viri-
le, la cui forza metteva talvolta dei riflessi
di lama d’acciaio nello sguardo di quelle
pupille chiare, e faceva avvertire una sal-

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Nigra e Cavour matrimonio.


Ben presto Costantino Ni- Emerenziana, di dieci anni più giovane di
gra fu notato anche dal Costantino, vide in lui non solo il bel gio-
Cavour, allora Ministro del vane elegante e disinvolto, ma anche il
Commercio e dell’Agricol- romantico poeta dai begli occhi limpidi
tura, che l’incaricò di com- ed azzurri. Fu lo stesso Cavour a spingere
pletare delle memorie mi- Costantino al grande passo ritenuto dallo
nisteriali urgenti. Iniziò statista utile alla futura carriera di Nigra.
così quello che diventerà Le nozze ebbero luogo il 17 settembre
negli anni successivi il 1855, nella Chiesa Parrocchiale dei SS.
sodalizio tra Nigra ed il Vito, Modesto e Crescenzia, sulla Collina
Conte di Cavour, che dal di Torino. Nel breve periodo di licenza
dicembre del 1853 aveva concessa allo sposo, egli approfittò per
assunto la Presidenza del fare conoscere ad Emerenziana le vallate
Consiglio. del Canavese, poi, ritornati a Torino, la
Con l’avvento al potere del giovane coppia andò ad abitare nella
Cavour, la carriera di Co- splendida villa dei Vegezzi-Ruscalla, do-
stantino Nigra ebbe una ve per qualche mese condusse una vita di
svolta decisiva, perché egli giovani sposi. Ben presto però tra i due
diventò uno dei collabora- emersero profonde differenze di vedute
tori più stretti e fidati del sulle aspirazioni della vita.
Presidente del Consiglio su Da un lato Emerenziana aveva un caratte-
tutte le questioni inerenti re chiuso ed aspirava ad una vita tranquil-
gli Affari Esteri, con con- la, senza particolari ambizioni, dall’altro
seguente miglioramento di Costantino era tutto preso dalle ambizioni
qualifica ed aumento di della sua carriera, che lo portavano a
Camillo Benso, Conte di Cavour stipendio. Cavour conside- guardare ben oltre l’ambito familiare.
rava il Nigra qualcosa di Terminata la guerra di Crimea con grande
gna di Novara”. più di un semplice collaboratore, egli di- battaglia della Cernaia vinta dalla coali-
Sempre del 1949 si laureò in giurispru- venne ben presto per il grande statista un zione anglo-francese alla quale aveva
denza e nel 1851 ottenne un posto di ap- uomo di fiducia che volle al suo fianco portato il suo contributo anche il Piemon-
plicato al Ministero degli Esteri, lavoro nella discussione e nella preparazione dei te, Re Vittorio Emanuele II volle recarsi
umile e non retribuito ma necessario per documenti ufficiali, cioè una specie di in visita ufficiale a Parigi ed a Londra,
la futura carriera diplomatica. segretario particolare con il quale aveva accompagnato da tutto il suo seguito e dal
Così all’inizio del 1851 Costantino Nigra grande confidenza, tanto da discutere capo del Governo, Conte di Cavour che
prese servizio al Ministero degli Esteri di ogni questione importante che annotava, desiderò che il giovane Nigra partecipas-
Torino. Ben presto ebbe modo di mettersi sulle brutte copie dei documenti con una se alla missione, dimostrando così quanto
in luce favorevole presso il Presidente del frase per lui indicativa: “ ne ho parlato apprezzava il lavoro del suo collaborato-
Consiglio dell’epoca, Massimo d’Aze- con Nigra”. re, o meglio segretario particolare.
glio, seguendolo come segretario perso- Il giovane Nigra fu sottoposto ad un su- Erano trascorsi appena due mesi dal gior-
nale nel soggiorno terapeutico di Corni- perlavoro, che richiedeva una grande dose no delle nozze e Nigra partì, a metà no-
gliano, dove il ministro si recava ogni di energie e di oculatezza, e ad estenuanti vembre, salutando la giovane moglie, per
anno per curare con i bagni di mare la tour de force. Questa sua intensa attività la sua prima missione all’estero. Egli pre-
ferita subita all’assedio di Vicenza. non gli impedì però di continuare a colti- cedette la delegazione di qualche giorno,
Guadagnatosi così la stima e la fiducia di vare la propria passione letteraria. La partendo in carrozza, per Chambery e
d’Azeglio, ebbe l’onore di essere invitato morte di Silvio Pellico, avvenuta a Tori- Lione, da dove prese poi il treno per Pari-
alle nozze della figlia di questi con il mar- no il 31 gennaio 1854, fu l’occasione per gi, poiché doveva predisporre, con le au-
chese Matteo Ricci, che ebbero luogo a un suo componimento poetico dedicato al torità francesi, l’accoglienza della delega-
Cornigliano Ligure nella primavera del grande patriota, che fu pubblicato sulla zione sarda in arrivo a Parigi.
1852. Per l’occasione il giovane Nigra prima pagina della “Gazzetta del Popolo”, Dopo quattro giorni di permanenza nella
scrisse un epitalamio, componimento po- dandogli ulteriore pubblico lustro. capitale francese la missioni ripartì per
etico in voga all’epoca, che riscosse il Per migliorare la posizione sociale del l’Inghilterra.
plauso del nonno materno della sposa, suo giovane segretario, il Conte di Ca- Rientrato a Torino verso la metà di di-
Alessandro Manzoni. vour lo introdusse presso la famiglia dei cembre, Nigra ebbe appena il tempo di
Nel 1853 si liberò un posto di applicato suoi amici, i Vegezzi-Ruscalla, che ave- trascorrere in famiglia le festività natali-
fisso presso il Ministero degli Esteri, que- vano una casa in città nella signorile Via zie, perché ai primi di febbraio dovette
sta volta retribuito con uno stipendio an- dei Ripari ed una confortevole villa in nuovamente preparare le valigie per un’-
nuo di mille lire, e il Ministro d’Azeglio collina sull’antica strada di San Vito; qui altra impegnativa trasferta che aveva per
glielo offrì. Fu così che a venticinque Costantino conobbe la giovane Emeren- meta, anche questa volta, la città di Pari-
anni, Nigra potè contare sulla propria ziana Vegezzi-Ruscalla, e tra i due sboc- gi. Nigra partì da Torino il 13 febbraio
indipendenza economica. ciò un idillio che sfociò ben presto in un 1856, ormai nominato da Cavour suo

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capo di gabinetto in modo tale che potes- 3000 lire ed il


se affiancarlo e partecipare attivamente conferimento
alle trattative dell’imminente Congresso. dell’Ordine dei
Si sistemò con il resto della delegazione SS. Maurizio e
piemontese all’Hotel de Londres di Parigi Lazzaro, con il
e si mise subito al lavoro, poiché doveva titolo di Cavalie-
redigere le note per una decina di persone re. Il 17 luglio
della delegazione Piemontese. 1856 nacque il
Durante la sua permanenza a Parigi, Ni- figlio di Nigra
gra aveva molti compiti, oltre a stendere che fu chiamato
le note per la preparazione del Congresso, Ludovico Gio-
egli doveva curare la corrispondenza del venale Costanti-
Primo Ministro e condurre indagini cono- no Corrado Lio-
scitive sulla Corte francese. Fu in quell’- nello. Villa Castelnuovo
occasione che Nigra conobbe la Contessa Nigra trascorse
di Castiglione, che si trovava a Parigi dal l’estate con la sua famiglia nella tranquil- La Contessa, condotta al più vicino posto
giorno di Natale del 1855, che gli fu per- lità di Villa Castelnuovo, ma già a metà di polizia, fu immediatamente rilasciata
sonalmente presentata da Cavour. Da lei di dicembre dello stesso anno partì nuo- per l’interessamento di Nigra che la indi-
ricevette le prime notizie sull’atteggia- vamente per Parigi, incaricato da Cavour cò come facente parte della delegazione
mento dell’Imperatore e del suo di una missione segreta, la più importante italiana, ma era fuor di sé. Nigra tenne
entourage nei confronti del problema ita- della sua vita, che doveva vederlo diven- sotto controllo la Castiglione per alcuni
liano. L’incontro ebbe luogo in casa di tare l’anello di congiunzione tra il Regno giorni, perché scoprì nella sua camera due
Lord Holland, che durante un soggiorno di Sardegna e la Francia, cioè tra Cavour pistole che senza dubbio avrebbe usato
diplomatico a Firenze era diventato amico e Napoleone III. per vendicarsi e sparare all’Imperatrice
della famiglia Oldoini, quella di Virginia. Giunto a Parigi, Costantino Nigra, il 19 Eugenia. La vicenda si concluse con l’e-
Nigra definì Virginia di Castiglione una dicembre si recò alla Legazione piemon- spulsione della Castiglione dalla Francia.
gran dama, assai scaltra e con un carattere tese per incontrarvi il Marchese di Villa- I rapporti franco-piemontesi furono poi
da prima donna, bizzoso e quanto mai marina, apparentemente per una missione turbati nel gennaio del 1858 dall’attentato
imprevedibile. di lavoro. A Parigi, Nigra incontrò e co- operato contro l’Imperatore da Felice
In quel periodo, Nigra ebbe da Cavour nobbe molte persone e si recò, quale sem- Orsini.
l’incarico di sorvegliare l’intraprendente plice visitatore, alla Corte Imperiale, inol- La coraggiosa lettera inviata a Napoleone
Virginia, come una specie di guardia del tre s’incontrava in gran segreto con la III da Re Vittorio Emanuele II nella quale
corpo, di controllarne i movimenti e le Contessa di Castiglione, sua informatrice rivendicava l’amicizia verso la Francia e
spese per impedirle mosse che avrebbero occulta, che scaltra ed intelligente cono- l’orgoglio di appartenenza ad un casato
potuto creare problemi diplomatici e poli- sceva tutto della Corte e degli intrighi che per oltre 850 anni si era sempre van-
tici, ma egli stesso ebbe a dire che la cosa politici e sentimentali connessi. Nigra tato di marciare a testa alta colpì favore-
non risultò né facile, né sempre possibile, ammise di avere provato una grande attra- volmente Napoleone. A fine maggio dello
visto il carattere bizzoso ed imprevedibile zione per la bella e disinibita Contessa, stesso anno emersero i primi segni di di-
della Contessa. ma affermò che i loro rispettivi incarichi sponibilità dell’Imperatore verso la causa
Al Congresso di Parigi fu dato scarso imponevano un comportamento pubblico italiana che culminarono l’estate succes-
rilievo alla questione italiana, se ne parlò che doveva privilegiare gli interessi so- siva nell’incontro a Plombieres tra Napo-
solo un paio di volte, a latere della firma vrani dello Stato e che quindi il loro rap- leone III e Cavour.
del Trattato di pace del 30 marzo 1855, porto, in quel periodo, fu improntato alla Nigra, dopo la sua prima esperienza pari-
tuttavia Cavour portò l’attenzione sulla simpatia reciproca, ma mai sul piano sen- gina, era ritornato a Torino dove continuò
questione italiana e, nonostante l’opposi- timentale, ancorché l’attrazione fisica con Cavour l’azione diplomatica che do-
zione dell’Austria, riuscì a fare inserire fosse tale da coinvolgerli. veva portare il Piemonte all’alleanza con
negli atti ufficiali un piccolo ma impor- La Castiglione affidava al Nigra dei mes- la Francia di Napoleone III.
tante memorandum sulla questione italia- saggi per Re Vittorio Emanuele II. La
na. Durante il soggiorno parigino, Cavour missione di “Nicchia” era infatti quella di L’alleanza con la Francia
presentò a Nigra, il dottor Henri Conneau, diventare l’amante dell’Imperatore Napo- Costantino Nigra partì per Parigi il 25
medico personale dell’Imperatore Napo- leone III per potergli strappare, nell’inti- agosto del 1858 per svolgere la sua mis-
leone III, molto influente a Corte e soste- mità, segreti e promesse ed avanzare pro- sione segreta, incaricato da Cavour. Giun-
nitore della questione italiana. poste. Ella riuscì rapidamente nel suo se a Parigi il 28 agosto successivo alle sei
Al termine del Congresso di Parigi, Ca- intento tanto che nell’ottobre del 1856 del mattino e subito si attivò per ottenere
vour proseguì per Londra e Nigra ritornò l’Imperatore era follemente invaghito di un’udienza con l’Imperatore Napoleone
a Torino, dove Emerenziana era ormai al lei. Tuttavia una sera ai primi d’aprile del III che lo ricevette nella sua residenza di
sesto mese di gravidanza. Quale premio 1857, mentre Napoleone III si recava ad Saint Cloud il 31 agosto successivo alle
per la sua fattiva attività parigina Nigra un convegno amoroso con Virginia, ci fu 9.30 di mattino. L’Imperatore lo mise al
ebbe la nomina a Vice Console di prima un attentato all’Imperatore, forse opera corrente del contenuto dei colloqui avuti
classe nella carriera consolare di terza dell’Imperatrice Eugenia, che desiderava con Cavour a Plombières, che Nigra già
categoria, con uno stipendio annuo di sbarazzarsi dell’ingombrante rivale.

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ne e se la sua persona non l’avesse ripu- Il matrimonio tra la Principessa


gnata si sarebbe decisa a sposarlo, per Clotilde ed il Principe Gerolamo
contribuire al bene del suo paese ed alla Il Principe Gerolamo partì da Parigi il 13
gloria del padre. Occorreva quindi orga- gennaio 1859 ed il 14 sera arrivò a Marsi-
nizzare anche il viaggio in Piemonte del glia. Giunse a Torino nel tardo pomerig-
Principe Gerolamo Napoleone. gio del 16 gennaio. Era latore di una lette-
Gli altri problemi erano quelli più pretta- ra dell’Imperatore per il Re e di una per
mente politici e militari e riguardavano le Cavour, Nigra precedette il Principe a
spese per finanziare l’eventuale guerra tra Torino. Aveva concluso la sua missione
l’Austria e la coalizione franco- parigina.
piemontese, il comando delle forze arma- Il 18 gennaio iniziarono i negoziati uffi-
te, il pretesto che occorreva trovare per ciali tra la Francia ed il Piemonte. Il Prin-
giungere alla dichiarazione di guerra, in cipe Gerolamo incontrò per la prima volta
modo da renderla giustificabile di fronte la Principessa Clotilde il 17 gennaio, su-
alla diplomazia ed all’opinione pubblica scitando in lei ammirazione tale che sciol-
di Francia e dell’Europa. se le sue riserve sul matrimonio già il
Nigra fu convocato d’urgenza a Torino da giorno successivo. Le nozze vennero
Cavour, ma ripartì il successivo 21 set- quindi fissate per il 30 gennaio 1859 a
tembre per Parigi, s’incontrò anche con il Torino. Anche il trattato e la convenzione
Principe Gerolamo Napoleone, che era militare vennero conclusi senza particola-
reduce da una missione in Polonia dove si ri difficoltà. Nigra approfittò di essere a
era recato per incontrare lo Zar di Russia Torino per incontrare i vecchi amici, eu-
in vista di un’alleanza con questa grande forico per i successi politici del momento.
potenza. Il matrimonio tra la Principessa Clotilde
In quei mesi Nigra ebbe diversi incontri a ed il Principe Gerolamo Bonaparte venne
Maria Clotilde di Savoia
Parigi con l’Imperatore e con il Principe celebrato a Torino domenica 30 gennaio,
Gerolamo Napoleone per discutere i di- nella Cappella Reale di San Lorenzo in
conosceva perché Cavour stesso glieli versi punti della nascente alleanza franco- Piazza Castello. Gli sposi partirono lo
aveva riassunti in una nota. piemontese. stesso giorno per Genova, due giorni do-
A quell’incontro seguirono giorni di in- Dopo aver incontrato l’Imperatore il 14 po per Marsiglia e poi per Parigi. Il 5 feb-
tensa attività per Nigra che scambiò una ottobre, Nigra ritornò brevemente a Tori- braio 1859 nel corso di un grandioso rice-
fittissima corrispondenza con Cavour, no il 18 ottobre successivo, consegnando vimento alle Tuileries, Napoleone III pre-
inviata tramite corrieri speciali, funziona- al Re una lettera dell’Imperatore. Il 13 sentò la Principessa Clotilde ai diplomati-
ri del Ministero e persone di fiducia tra le dicembre Nigra ebbe ancora un lunghissi- ci stranieri, ai marescialli, ai generali ed
quali lo stesso fratello di Costantino Ni- mo colloquio con Napoleone III. Poi ri- ammiragli, ai grandi ufficiali della Coro-
gra, Michelangelo. tornò a Torino per trascorrere le vacanze na ed ai componenti delle legazioni con
Data l’estrema segretezza della sua mis- di Natale con la moglie ed il figlio, che sede a Parigi. Seguì un pranzo di gala
sione, Nigra doveva cercare di non desta- soffrivano della sua continua lontananza, offerto dal padre dello sposo, Re Gerola-
re sospetti neppure presso la stessa Lega- ma fu una pausa di breve durata perché il mo, a Palazzo Reale.
zione sarda a Parigi, capeggiata dal Mar- mattino del 31 dicembre era di nuovo a
chese di Villamarina. Parigi per continuare la sua importante La diplomazia e la guerra
Uno dei problemi da risolvere per avviare missione ed incontrare nuovamente il Seguirono mesi difficili perché l’Europa
a buon fine le trattative che portarono Principe Gerolamo Napoleone e l’Impera- era venuta a conoscenza delle intenzioni
all’alleanza con la Francia era quello del tore alle Tuileries. Tra i vari problemi che franco-piemontesi e l’opinione pubblica
matrimonio tra il cugino dell’Imperatore, Nigra dovette affrontare vi era il fatto che si era rivoltata contro l’Imperatore. Sem-
il Principe Gerolamo, e la giovane figlia il Marchese di Villamarina, tenuto all’o- brava che l’esecuzione del progetto che
del Re Vittorio Emanuele II, la Principes- scuro delle trattative condotte al suo posto doveva portare alla guerra dovesse essere
sa Maria Clotilde, chiesto a Plombières dal Nigra, protestò con il Cavour. Inoltre momentaneamente sospeso.
dallo stesso Napoleone III. Era un’unione occorreva mettere a punto il discorso del- L’opinione pubblica in Inghilterra ed in
difficile da realizzare per la grande diffe- la Corona che Re Vittorio Emanuele II Germania era contraria alla guerra, come
renza d’età degli sposi, Maria Clotilde era avrebbe pronunciato davanti alle Camere anche a Parigi la borghesia, la Borsa, e gli
molto giovane all’epoca, essendo nata nel in occasione del nuovo anno 1859, senza orleanisti. Un articolo uscito sul quotidia-
1843, ed era molto devota e propensa alla contare che a Parigi, se l’Imperatore era no francese “Le Moniteur” sembrava ag-
vita monastica, mentre il Principe Gerola- favorevole all’alleanza con il Piemonte, il giungere ulteriori ostacoli. C’era poi il
mo era un noto libertino, che conduceva ministro degli Esteri Walewsky era filo ministro Walewski che manovrava le car-
una vita sregolata, ed era molto più anzia- austriaco ed ostile alla causa italiana. te a favore dell’Austria.
no di lei. Interpellata da Vittorio Emanue- Il 10 gennaio 1859 Vittorio Emanuele II Intanto Vittorio Emanuele II firmava, su
le II, la giovane Principessa aveva tutta- pronunciò nella sede del Senato di Sarde- proposta del Ministro della Guerra, il de-
via risposto che prima di prendere una gna il discorso della Corona che passò creto per la chiamata alle armi dei giovani
qualsiasi decisione avrebbe voluto vedere alla storia per la famosa frase del “grido di leva.
di persona il Principe Gerolamo Napoleo- di dolore”. Il 10 marzo Nigra ebbe un colloquio con

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Walewski che si dichiarò contrario ad al disarmo ed allo scioglimento dei con- dimissioni dal ministero. Il Re accettò le
ipotesi di guerra ed il giorno dopo ebbe tingenti militari al Piemonte. Seguì, tre dimissioni ed incaricò il Generale La
un ulteriore colloquio con l’Imperatore. giorni dopo, il netto rifiuto di Torino. Marmora di formare un nuovo esecutivo.
Nel frattempo, il 25 marzo 1859, Nigra Giunse così la dichiarazione di guerra da A fine del 1859 il Re nominò Cavour
partecipò, su incarico di Cavour, come parte dell’Austria. Napoleone III reagì, primo Plenipotenziario per la Conferenza
Plenipotenziario alla conferenza sull’or- schierandosi a fianco dell’alleato piemon- di Pace di Parigi, Nigra ebbe la nomina di
ganizzazione dei Principati Danubiani. La tese contro l’Austria ed inviando in Pie- Capo di gabinetto il 27 novembre dello
sua opera fu apprezzata ed egli ebbe la monte dieci divisioni armate. Era la tanto stesso anno.
nomina a console di prima classe con un desiderata guerra del 1859! Intanto a Parigi il Conte Walewski venne
aumento di stipendio, che ora ammontava Nigra era a Torino incaricato della sostituito con il Conte Thouvenel. All’an-
a 4.000 lire. “Direzione d’Affari d’Italia”, si recò tivigilia di Natale, Cavour venne richia-
Sembrava che la diplomazia europea si quindi al Quartier Generale dell’Armata mato a guidare il governo e s’incontrò
orientasse verso un Congresso per discu- Francese, incaricato di occuparsi dei rap- con Vittorio Emanuele II, che non aveva
tere la questione italiana, dal quale però si porti amministrativi con l’armata france- più visto dopo il drammatico colloquio di
voleva escludere il Piemonte. Nigra mani- se. Monzambano. Erano passati sei mesi.
festò ovviamente al Principe Gerolamo Il 15 maggio Nigra s’incontrò ad Alessan-
l’opposizione a tale esclusione, chieden- dria con Napoleone III che si stava av- 1860
dogli di sostenere la causa sarda. viando al campo di battaglia. Il 4 giugno Il 7 febbraio 1860, Nigra venne nominato
L’Imperatore sembrava in grave imbaraz- ci fu la vittoria di Magenta, il 10 giugno il Ambasciatore a Parigi: da quel momento
zo. Tutto pareva naufragare e Cavour Re e l’Imperatore vennero accolti da rei- egli rappresentava ufficialmente il Regno
scrisse una lunga lettera all’Imperatore, terati applausi alla Scala di Milano. Il 24 di Sardegna in Francia. A Parigi, Nigra
preparata con Nigra, frutto di una notte di giugno si riprese l’offensiva ed a Solferi- fece base all’Hotel Bristol in Place Ven-
lavoro e di discussione. no ebbe luogo una delle battaglie più dome. Incontrò subito il Principe Gerola-
Si profilava un Congresso i cui negoziati cruente della storia di tutte le guerre, con mo Napoleone ed il nuovo Ministro fran-
avvenivano per via diplomatica. L’Au- 30 mila caduti e 10 mila feriti sui campi cese Thouvenel, assai meno difficile ed
stria però chiese ufficialmente come con- di battaglia. L’8 luglio i capi di Stato ostico del suo predecessore Walewski. Il
dizione alla partecipazione del Piemonte Maggiore austriaco e francese s’incontra- 13 febbraio Nigra incontrò Napoleone III.
al Congresso una previa dichiarazione di rono a Villafranca per discutere le condi- Sul tappeto vi erano importanti questioni
disarmo dello stesso. Il 7 aprile Nigra zioni dell’armistizio. da discutere: la cessione di Nizza e della
ritornò a Torino dove rivide la famiglia, Savoia e le annessioni nell’Italia Centrale.
ma prima si incontrò con l’Imperatore, Villafranca e le sue conseguenze A Parigi, Nigra, su suggerimento di Ca-
che lo esortò a confidare in lui, informan- Napoleone III e Francesco Giuseppe s’in- vour, frequentò assiduamente il salotto
dolo in via confidenziale che le operazio- contrarono il 9 luglio a Villafranca nella della Contessa di Circourt, ritrovo di per-
ni di riarmo della Francia procedevano casa del Conte Gandini Morelli per discu- sonaggi famosi di tutte le nazionalità,
celermente. tere le condizioni della pace. utile per conoscere gente di altissimo li-
La Russia intanto chiese l’esclusione del- Cavour ebbe notizia dell’armistizio a To- vello sociale, tra cui i banchieri Ro-
l’Austria dal Congresso, mentre quest’ul- rino tramite un telegramma dell’8 luglio a thschild. Intanto continuavano i negoziati
tima inviò un proclama di guerra al pro- firma del Principe Gerolamo Napoleone e politici che dovevano portare alle trattati-
prio esercito. del Generale La Marmora e partì con Ni- ve di pace. Nigra incontrò anche la Prin-
La situazione improvvisamente precipitò. gra per Monzambano la mattina del 9; vi cipessa Clotilde ad un ballo in maschera
Il 9 aprile l’Austria annunciò l’invio di giunsero verso mezzanotte e si presenta- nel palazzo del Conte Fould. Un punto
50.000 uomini in Lombardia e richiamò rono al Re. particolarmente delicato era quello della
le proprie riserve. Anche Napoleone III Vittorio Emanuele II incontrò Napoleone Toscana e della sua annessione.
richiamò alle armi i suoi 125.000 uomini III la sera dell’11 luglio a Valeggio e fir- Il 25 marzo Nigra venne ufficialmente
in congedo. Intanto il 15 aprile Nigra ri- mò a Verona i preliminari con l’Imperato- nominato Ministro Residente a Parigi.
tornò a Parigi. Mentre i volontari giunge- re d’Austria, dopo Napoleone III, aggiun- Aveva all’epoca solo trentadue anni!
vano da ogni parte a Torino, l’Austria gendo la frase: “per ciò che mi riguarda”. Contemporaneamente, su richiesta di Na-
schierò sull’Adda le proprie truppe. Consegnò poi a Nigra una copia dei preli- poleone III, l’Austria sostituì il proprio
Mentre Walewski tentava le ultime mosse minari e proseguì per Monzambano dove ambasciatore a Parigi. Al posto dell’anti
per evitare la guerra, gli eventi precipita- l’attendeva Cavour. italiano barone Hubner giunse il Principe
vano ed il 23 aprile l’Ambasciatore au- Nigra fu presente al tempestoso colloquio di Metternich con la consorte Paolina, che
striaco a Torino, Conte Buol, inviava una tra Vittorio Emanuele II e Cavour, al ter- si conquistò le simpatie della Corte e del
lettera al Cavour contenente un ultimatum mine del quale Cavour rassegnò le sue

L'armistizio di Villafranca pone bruscamente fine alla seconda guerra


d'indipendenza che frutta al Piemonte la Lombardia. A Parma, Modena,
in Toscana ed in Romagna i governi provvisori reclamano l'annessione
al Piemonte che nel marzo del 1860 viene sancita dai plebisciti.
Nell’immagine un reperto del Museo del Tricolore di Reggio Emilia: una
coccarda tricolore con la scritta “annessione”, prodotta subito dopo la
prima guerra d’indipendenza

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Corpo Diplomatico accreditato alla Corte


francese.
Mentre Garibaldi partiva per la conquista
del Sud, nella notte tra il 5 ed il 6 magio
1860, a Parigi l’intera vicenda veniva
seguita senza grandi emozioni. Nigra par-
tecipava alla brillante vita di Corte, che
era un susseguirsi di feste e di ricevimen-
ti, stupendi balli in maschera, partite di
caccia a Compiègne ed a Fontainebleau.
Egli non era insensibile al fascino femmi-
nile e le donne non erano insensibili al
fascino che la sua figura di uomo e di
diplomatico irradiava. Frequentava il sob-
borgo parigino di Beaujou dove alcune
bellissime giovani donne dell’alta società
Teano
ricevevano l’elite maschile per feste più
spregiudicate di quelle di Corte.
Per arrivare ad accattivarsi le simpatie Napoleone III era rammaricato della rot- il suo posto di Ambasciatore a Parigi, e fu
dell’Imperatrice Eugenia, importante per tura diplomatica e salutò Nigra con un accolto calorosamente a Corte, nel mondo
la causa italiana, Nigra cominciò a con- caloroso “Au revoir, mon cher Nigra!” finanziario ed in quello diplomatico.
quistare tutto l’entourage dell’Imperatri-
ce. Egli aveva conoscenze nel mondo L’intermezzo napoletano La gondola
della finanza dov’era stato introdotto da- Il 26 ottobre 1860 ci fu l’incontro di Tea- Nel parco imperiale di Fontainebleau, per
gli amici banchieri Rothschild. no tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Il effettuare romantiche e sentimentali e-
Ai primi di maggio del 1860 anche l’Im- 26 dicembre 1860 Cavour nominò Nigra scursioni sul lago venne fatta arrivare,
peratrice Eugenia sembrò meglio disposta “Inviato straordinario e Ministro Plenipo- grazie all’intervento della Legazione Ita-
verso l’Italia. tenziario per le Regioni del Sud Italia” liana, una gondola a sei posti, guidata da
Nigra conobbe a Parigi, nel salone della dove il Principe di Carignano svolgeva il un autentico barcaiolo di Venezia al quale
Contessa di Circourt, la giovane e bella ruolo di reggente. l’Imperatrice Eugenia chiese di cantare
ventiquattrenne svizzera Adele d’Affry, Nigra era “segretario Generale della Luo- una canzone. Dato che il gondoliere non
già vedova di don Carlo Colonna, Duca di gotenenza”, che in sostanza significava aveva né voce né repertorio, Nigra si of-
Castiglione Altibrandi, che frequentò as- governatore di quelle province. Giunse a ferse di comporre una canzone. Nacque
siduamente nei momenti di libertà dagli Napoli con il Principe di Carignano il 28 così, due giorni dopo, la “gondola” che
impegni di lavoro e mondani e con la gennaio ed nei quattro mesi durante i qua- alla sera, al chiaro di luna, lo stesso Nigra
quale mantenne un’amicizia lunga e sin- li rimase a Napoli incontrò grandi diffi- declamò.
cera. La bionda, bella e regale giovane coltà di ogni ordine a causa degli abusi e I versi della poesia vennero dedicati da
Adele fu per Costantino un autentico col- del disordine amministrativo indescrivibi- Nigra all’amica Adele Castiglione Colon-
po di fulmine. Condivideva con lei l’amo- le. Poi, allorché il Principe di Carignano na, che aveva partecipato all’indimentica-
re per l’arte che li legava spiritualmente. rinunciò al suo incarico e fu sostituito, bile serata. “La gondola” conteneva chia-
Nigra la introdusse, come artista, nel anche Nigra ritornò a Torino. Durante la re allusioni alla povera città di Venezia,
mondo incantato della Corte di Napoleo- sua permanenza a Napoli, Cavour incari- ancora irredenta.
ne III. cò Nigra di avviare delle trattative di ri-
Nell’agosto del 1860 Nigra dovette occu- conciliazione con la Chiesa, dopo l’an- “ Me battezzò dell’Adria
parsi, su incarico di Cavour, anche di una nessione dei territori pontifici. l’irata onda marina,
questione delicata che riguardava la con- Al suo ritorno da Napoli, Nigra ricevette me la fatal Regina
dotta libertina del principe Gerolamo Na- l’insegna di Grande Ufficiale dell’Ordine dei Dogi a te inviò.
poleone. Ebbe un lungo colloquio con la Mauriziano. Ire, speranze e lagrime
Principessa Clotilde che seppe essere d’un popolo infelice,
sempre fiera e, pur vivendo tra incom- La morte di Cavour o bionda Imperatrice,
prensioni e sofferenze, non lasciava tra- L’improvvisa morte del Conte di Cavour innanzi a te porrò.
sparire dolore o gelosia. avvenuta il 6 giugno 1861 privò Nigra del ….
Mentre, dopo il ritiro del Re di Napoli a suo maestro e del suo sostenitore. Donna, se a caso il placido
Gaeta, dopo il settembre 1860, Garibaldi Nel novembre del 1861, Nigra dette le tuo lago, a quando a quando
sembrava intenzionato a marciare su Ro- dimissioni dalla Massoneria, associazione teco verrà solcando
ma, Parigi richiamava il suo ambasciatore nella quale era entrato negli anni cinquan- il muto Imperator,
a Torino, per protesta, ed anche Nigra fu ta su presentazione di Cavour. Egli rima- digli che in riva all’Adria
richiamato il 21 settembre, non senza se a Torino al Ministero degli Esteri, in povera, ignuda, esangue
però chiedere un’udienza di commiato attesa di nuovi incarichi. Con la ripresa geme Venezia e langue
all’Imperatore, che gli fu accordata il 26 dei rapporti diplomatici con la Francia, ma è viva…e aspetta ancor.”
settembre 1860. alla fine di luglio del 1861, Nigra riprese

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Per allietare i pranzi di Compiégne, offer- ne la cessione di Venezia,


ti dalla famiglia imperiale, il 19 dicembre solo dopo avere fatto con-
Nigra fece giungere da Torino un cesto quiste sicure ed equiva-
con una trentina di splendidi tartufi delle lenti in Germania, cioè
Langhe, che donò all’Imperatrice Eugenia pensava alla Slesia Prus-
con una lettera d’accompagnamento nella siana.
quale dava consigli gastronomici sull’uso La questione di Venezia
degli stessi. si risolse con lo scoppio
della guerra del 1866,
La Convenzione di Settembre inizialmente tra Austria e
Nigra fu molto impegnato dal momento Prussia, alla quale s’ag-
del suo ritorno a Parigi fino al 15 settem- giunse la dichiarazione di
bre 1864, allorché appose la propria fir- guerra dell’Italia il 20
ma, per conto dell’Italia, alla famosa giugno contro l’Austria.
“Convenzione di Settembre” con cui la La guerra si concluse il 2
Francia s’impegnava a ritirare le sue trup- ottobre con la cessione
pe da Roma, pur rimanendo la città nelle del Veneto dall’Austria a
mani del Papa. L’Italia, per ottenere il Napoleone III, che a sua
graduale ritiro da Roma delle truppe che volta, lo girò all’Italia.
la Francia teneva in presidio, si obbligava Il 7 dicembre Re Vittorio
ad impedire con la forza qualsiasi attacco Emanuele II entrò trion-
conto il territorio pontificio. La Conven- falmente a Venezia.
zione fu firmata il 15 settembre 1864.
Ai primi di ottobre del 1865, Nigra orga- Dal 1866 al 1870
nizzò la visita a Parigi del Principe Um- Nel 1866 Nigra fu colpito
berto. Sul piano internazionale stava e- da un altro lutto: la morte
mergendo la figura di Bismarck che cer- della madre alla quale
cava, in caso di guerra tra Prussia ed Au- egli dedicò una delle sue
stria, la neutralità da parte di Napoleone composizioni poetiche
III. più delicate.
Nel 1865 Nigra tornò in Italia in seguito Alla fine del 1867 la vita Monumento a Re Vittorio Emanuele II
all’improvvisa morte del padre, scompar- diplomatica assunse aspet- nel palazzo del Municipio di Torino
so il 12 luglio 1865, all’età di ottant’anni. ti più tranquilli, permet-
tendo agli ambasciatori una maggior par- che volle sondarlo sulla eventuale inten-
La questione di Venezia tecipazione alle feste ed alla vita di socie- zione di Napoleone III di fare guerra alla
La questione di Venezia era sempre og- tà. Nigra, a quell’epoca frequentò il salot- Prussia.
getto di interesse e s’inseriva nel com- to di Juliette Lambert Adam, praticò la Sempre nel 1869, Nigra fu incaricato di
plesso gioco della diplomazia europea tra caccia, spesso invitato dal Principe Gero- ripartire tra la Francia e l’Italia le spese
Austria, Prussia, Francia ed Italia. Nigra, lamo Bonaparte, frequentò uomini d’affa- relative ai lavori del traforo del Monceni-
che aveva conosciuto Bismarck sin dai ri, poeti e romanzieri da Balzac a George sio e di dirimere, con le altre potenze eu-
tempi della sua prima missione parigina, Sand, da Dumas a Flaubert, e la tenuta dei ropee, la vertenza tra la Grecia e l’Impero
lo rincontrò all’inizio degli anni sessanta Rothschild a Rambouillet. Ottomano. Trovò anche il tempo di com-
e ne intuì le doti, poi si rividero a Parigi A primavera del 1866 Nigra fondò, con pletare una ricerca su un codice del seco-
nel novembre del 1865 e Nigra gli espres- l’approvazione dell’Imperatore, la Società lo IX, conservato nella biblioteca dell’U-
se il parere che le politiche di Prussia ed di Beneficenza che aveva lo scopo di so- niversità di Torino. Si trattava di un com-
Italia avrebbero dovuto correre parallela- stenere gli italiani esuli e diseredati. mentario all’Evangelo di San Marco, nel-
mente, trovando il consenso di Bismarck. Un’altra personalità che Nigra frequentò la lingua dei Celti quando invasero l’Italia
Dato che l’Austria non avrebbe ceduto le era la Principessa Matilde, sorella del settentrionale.
Venezie se non in seguito ad una guerra, Principe Gerolamo Napoleone, aperta- La situazione internazionale si fece pre-
Nigra si rese conto che era necessario che mente filo italiana, recandosi spesso nella occupante nel luglio del 1870, quando
l’Italia si preparasse a questa eventualità, sua residenza di campagna a Saint Gratin. giunse la notizia che il Principe Leopoldo
approfittando del momento in cui l’Au- Matilde si contrapponeva all’Imperatrice di Hohenzollern aveva accettato l’offerta
stria si sarebbe trovata tra due fuochi: Eugenia, strenua sostenitrice del potere al trono di Spagna. Il 19 luglio la Francia
quello sul fronte prussiano e quello sul temporale del Papa. I rapporti italo- dichiarava guerra alla Prussia.
fronte italiano. francesi erano sempre condizionati dalla Nigra tentò di compiere un’azione di con-
Ma la Francia osteggiava la guerra che la “questione romana” e Nigra si recò nell’- ciliazione e di moderazione, ma i suoi
stessa Austria scongiurava. Napoleone III ottobre 1867 ad incontrare Napoleone III sforzi risultarono vani. Intervenne tuttavia
avrebbe voluto risolvere la questione del- a Biarritz. per scongiurare un intervento militare
le Venezie con un Congresso, tuttavia ai Nel 1869, trovandosi a Baden Baden, italiano a fianco della Francia, motivan-
primi di giugno del 1866 l’Austria fece Nigra ricevette l’invito del Re di Prussia, dolo con la nostra lontananza dai campi
sapere che avrebbe preso in considerazio- Guglielmo I, che si trovava a Karlsruhe,

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di battaglia e con l’impreparazione del Fu lo stesso Nigra, insieme all’Ambascia- Ambasciatore a


nostro esercito. tore d’Austria a Parigi, Riccardo di Met- San Pietroburgo
Questa posizione intransigente non gli ternich, che misero in salvo l’Imperatrice. Nel 1876, con l’avvento del governo della
venne perdonata da Re Vittorio Emanuele Non potendo farla uscire in pieno giorno Sinistra di Agostino Depretis, il Re Vitto-
II, che da buon padre, era in ansia per la dai cancelli delle Tuileries, contro i quali rio Emanuele II impose al Nigra il trasfe-
sorte della figlia, la Principessa Clotilde, si accalcava la folla, le fecero attraversare rimento dall’Ambasciata di Parigi a quel-
che faceva ormai parte dei destini della gli appartamenti interni del Louvre che, la di San Pietroburgo. Il Re aveva agito
famiglia imperiale francese, ma Nigra si attraverso l’intero edificio, giungevano su pressioni del genero, Principe Gerola-
era reso conto che un intervento italiano alla Piazza Saint Germain Auxerrois, an- mo Napoleone, che aveva accusato Nigra
sarebbe stato per l’Italia un suicidio inuti- ch’essa gremita dalla folla, ma meno vigi- di non avere fatto il possibile per convin-
le anche verso la Francia. lata. L’Imperatrice prese il braccio di cere il governo italiano ad allearsi con la
Metternich, mentre Nigra offrì il suo alla Francia nella guerra del 1870.
La fine del Secondo Impero fedele dama di compagnia, Madame Le- Nel giugno del 1876 Nigra lasciava Parigi
La sconfitta di Sedan del 4 settembre del breton, in modo che le due donne, protet- per San Pietroburgo. Prima di raggiunge-
1870 segnò la fine del Secondo Impero te dal velo che copriva i loro volti, si av- re la sua nuova destinazione, si fermò, ai
francese. Questo improvviso mutamento viarono, in compagnia di Nigra e di Met- primi di luglio, ad Ems, dove si trovava
dello scenario permise all’Italia, previo il ternich, sulla piazza di Saint Germain. l’Imperatore Alessandro II, che lo invitò a
ritiro delle truppe francesi da Roma, di Metternich fermò un fiacre mentre l’Im- pranzo. Il giorno dopo arrivò nella locali-
fare occupare la Città Eterna dalle truppe peratrice si avvicinò a Nigra dicendogli: tà termale tedesca anche l’Imperatore
del generale Cadorna e di conquistare la “Prendete il mio braccio, vi accorgete che Guglielmo I di Prussia, zio dello Zar, per
città, ponendo fine al potere temporale sto tremando?” Solo un ragazzino la rico- fare visita all’augusto nipote e s’incontrò
dei Papi. nobbe, ma Nigra ebbe la presenza di spi- anch’egli con Nigra.
A seguito della disfatta di Sèdan, l’Impe- rito di spingerlo da parte dicendogli con Giunto via mare a San Pietroburgo, Nigra
ratrice Eugenia aveva assunto a Parigi la fare disinvolto se quello gli pareva un prese possesso, qualche giorno dopo il
reggenza e la sua situazione si faceva luogo da Imperatrici, in modo che egli suo arrivo, della Legazione Italiana che si
difficile sul piano della sicurezza perché non potesse dare l’allarme e le due donne trovava in Quai de la Cour, e ne conobbe
domenica 4 settembre i parigini avevano poterono così salire sulla carrozza salva- i componenti. Venne poi presentato al-
invaso il Parlamento e disperso il Corpo trice. l’Imperatore per l’udienza di accredita-
Legislativo, mentre la folla tumultuava L’Imperatrice Eugenia, grazie alla prote- mento ed ebbe, nell’occasione, un collo-
sotto le finestre delle Tuileries, dove si zione dell’amico dottor Evans, s’imbarcò quio di venti minuti con lo Zar. Il 20 di-
trovava l’Imperatrice. il 7 settembre su uno yacht diretto al por- cembre, partecipò alla cerimonia di o-
to inglese di Hastings, in maggio dei diplomatici accreditati, alla
Inghilterra. quale seguì il 19 gennaio 1877, il sontuo-
Il 5 settembre aveva lasciato so ricevimento imperiale. Gli anni tra-
Parigi anche la Principessa scorsi da Nigra a San Pietroburgo furono
Clotilde, ostentando le livree anni di grande serenità e di tranquillità
della casa regnante, su una caratterizzati da pochi impegni diplomati-
carrozza scoperta, rispettosa- ci, in modo che egli ebbe molto tempo da
mente salutata dalla folla che dedicare ai suoi studi letterari ed alle bat-
si apriva al suo passaggio. tute di caccia. Nigra riprese così la raccol-
Nigra rimase a Parigi quale ta dei canti popolari del Piemonte che
Ministro Plenipotenziario aveva iniziato nel lontano 1854 e comple-
ancora sei anni, anche per tò in quegli anni il carme “La Rassegna di
non dare adito al sospetto di Novara”, alla cui stesura lavorava già da
essere stato, anziché il rap- dieci anni e che fece pubblicare a sue
presentante dell’Italia, l’a- spese, a beneficio della “Società degli
gente dell’Imperatore Napo- Ossari di San Martino e Solferino”, a ri-
leone III. cordo del grande Re Carlo Alberto e dei
Ai primi di gennaio del 1873 suoi valorosi soldati caduti nella campa-
giunse la notizia della morte gna del 1849. Questo poemetto di 234
di Napoleone III, in una villa versi sciolti fu pubblicato per la prima
a Chislehurst, una cittadina volta nel 1875, ebbe un grande successo
inglese nei pressi di Londra. editoriale, fu tradotto anche in russo e
Nel 1873, Nigra venne anche recitato in molti circoli, teatri ed accade-
in Italia, a Castellamonte, mie militari.
dove ebbe modo di coltivare È una specie di leggenda epica, di storia e
la sua passione letteraria e di fantasia, nella quale Nigra immagina che
proseguire la raccolta dei ogni anno, alla vigilia dei Morti, Carlo
canti popolari del Piemonte. Alberto sorga a mezzanotte dal suo sepol-

San Pietroburgo: museo dell’Ermitage

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cro di Superga “appoggiato sulla lunga italiano dell’elegia di Puskin


spada”, e d’intorno a lui accorrano i suoi intitolata “Il Profeta”, considera-
capitani caduti nelle patrie battaglie. Il ta ancora oggi la migliore tradu-
Sovrano sale quindi in groppa al suo can- zione in italiano di questa poe-
dido destriero di guerra, e scende giù a sia.
corsa dal colle con i suoi compagni, fin- Nigra ritornò nei periodi di con-
ché giunge sul campo di Novara ed ivi gedo più volte in Italia, passando
passa in rassegna i morti guerrieri. Con per Parigi, per curare i propri
particolare precisione vengono enumerate affari. Ritornò poi in Italia, per
le schiere che via via s’avanzano e passa- partecipare alle esequie a Roma
no, mentre il Re si pianta immobile nel di Re Vittorio Emanuele II, mor-
vallo: prima i Carabinieri, “del Re custodi to il 9 gennaio 1878.
e della legge”, poi i Bersaglieri, condotti A Parigi aveva conosciuto, negli
da La Marmora, le Guardie, i 18 Reggi- ultimi anni della sua permanen-
menti di Fanteria, i 6 di Cavalleria, le za, l’affascinante Contessa Eli-
Guide, l’Artiglieria, comandata dal Duca sabetta de Margarit Albrizzi ed
di Genova. Passano ordinati e rapidi, co- aveva, da San Pietroburgo, inva-
me solevano viventi, finché sorgono in no, tentato di stabilire con lei
cielo “i primi albori della fredda aurora”. una corrispondenza, negli anni
Allora, ottanta finalmente riuscì a rista-
bilire i contatti con l’amica Con-
“ A poco a poco tessa Elisabetta Albrizzi, con la
si spopolano cavalli e cavalieri quale intrattenne uno scambio
e all’incerto crepuscolo confusi epistolare.
van balenando in bianche righe i nudi Nigra era in fitta corrispondenza
scheletri. anche con il fratello Michelan-
Ancor palleggiano le lancie gelo, che si occupava dei proble-
le scarne destre e librano i fucili. mi di famiglia e dei rapporti con La Regina Vittoria in un ritratto giovanile
Premon gli acuti femori le vuote il figlio di Costantino, Lionello,
equine coste; e sotto ai radianti al quale Costantino inviava, tramite Mi- padre Alessandro II, ucciso in un attenta-
elmi s’infoscan le scavate occhiaje; chelangelo, l’appannaggio mensile, ma to terroristico nel marzo del 1881.
insolito clangor metton le tube che con la sua vita sregolata deludeva il Una delle prime cose che Nigra fece in
imboccate dall’aride mascelle, padre anche perché tardava a laurearsi ed Inghilterra, fu quella di recarsi a fare visi-
come squillo d’Arcangelo. accumulava debiti. ta all’Imperatrice Eugenia, che non incon-
Col Brando Nigra utilizzava i congedi annuali estivi trava da una decina d’anni, nella sua resi-
l’ombra regal dà l’ultimo saluto per curarsi dei malanni della salute, con- denza di Chiselhurst, nella Contea di
alle spente falangi e si dilegua tratti a causa del clima freddo di San Pie- Kent.
nei primi raggi del nascente sole” troburgo, alla stazione termale francese di Dato che anche il clima di Londra, con le
Aix-les-Bains, in Savoia, sulle rive del sue nebbie, non favoriva i malanni bron-
Alla funerea rassegna non sono presenti lago di Bourget. chiali di Nigra, egli si recava spesso a
solo i segnati dalla bianca croce savoiar- Nel 1882 finalmente Lionello si laureò, Parigi, dove ritrovava le sue amicizie ed
da, ma vi assistono in un drappello a sé ed il governo decise di trasferire Nigra da incontrava la Contessa Elisabetta Albriz-
“vario d’ordine e d’armi e di divise”, San Pietroburgo a Londra. zi, con la quale si era legato sentimental-
quanti pugnarono e caddero per la Patria, mente.
quanti per lei morirono sul patibolo e nel- Ambasciatore a Londra Gli impegni diplomatici a Londra erano
le carceri: i martiri dello Spilberg, i difen- Nigra lasciò San Pietroburgo a malincuo- per Nigra assai maggiori di quelli a San
sori di Venezia e di Roma, i Caduti di re, perché in quegli anni trascorsi nella Pietroburgo.
Curtatone, i vincitori in Sicilia e sul Vul- città degli Zar aveva avuto una cordialis- Egli seguiva epistolarmente le vicende
turno, le vittime delle Cinque Giornate. sima accoglienza, nessuna difficoltà poli- del figlio Lionello, che era divenuto inge-
Anch’essi, qualunque fosse la fede che tica, ottime relazioni ufficiali. gnere minerario ma che aveva effettuato
nutrirono, piegano le loro insegne a salu- Re Umberto I volle concedere al Nigra, in investimenti sbagliati.
tare il Re Sabaudo perché “ormai uno è il segno di gratitudine per l’opera svolta, il Nel gennaio del 1883, forte del suo titolo
vessil dall’ultima Alpe all’Etna”. titolo di Conte con decreto motu proprio di Conte, Nigra chiese ed ottenne un’u-
Nigra approfondì anche la conoscenza in data 21 dicembre 1882. Fresco del suo dienza privata dalla Regina Vittoria. Il 16
degli scrittori e dei poeti russi, attirato nuovo titolo nobiliare, Nigra si insediò gennaio 1883 la Regina lo ricevette nella
soprattutto da Puskin, anche perché di lui nella sua nuova Ambasciata di Londra a sua residenza di Farnborough Hill e l’in-
a San Pietroburgo, aleggiava ancora un fine 1882, in Queen’s Gate 35. trattenne amabilmente.
alone emotivo dovuto alla sua prematura Ai primi di maggio del 1883 tuttavia Ni- Da Londra, Nigra si occupò delle gestio-
e tragica scomparsa avvenuta nel 1837. gra ritornò in Russia, a Mosca, per rap- ne delle proprietà familiari ed acquistò il
Nigra, che conosceva il russo, ne apprez- presentare l’Italia all’incoronazione del castello adiacente alla villa paterna a Ca-
zò i componimenti e fece la traduzione in nuovo Zar Alessandro III, succeduto al stelnuovo, di proprietà dei Conti di San

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Martino. Venne a conoscenza, con grande Principe ereditario Vitto-


dolore, del matrimonio effettuato in se- rio Emanuele con la Prin-
greto da suo figlio Lionello il 17 novem- cipessa Elena del Monte-
bre 1884 con una giovane della Valchiu- negro, sondando la di-
sella, Teresina Martin Perolin. Gli sposi si sponibilità all’unione dei
stabilirono nella villa della madre Eme- genitori della futura spo-
renziana Vegezzi Ruscalla, sulla collina sa, i Principi del Monte-
di Torino. negro.
Nel 1885 Mancini offrì a Nigra l’opportu- Non era del resto la pri-
nità di ricoprire la carica di Ministro degli ma volta che Re Umberto
Esteri, ma Nigra, ormai lontano dall’Italia I si rivolgeva a Nigra per
da oltre ventisette anni, declinò la presti- una questione matrimo-
giosa offerta. Il posto di Ministro degli niale. Già nel 1892 quan-
Esteri venne ricoperto da Carlo Felice do si era profilata l’even-
Nicolis, Conte di Robilant, che aveva, tualità di un matrimonio
fino a quel momento, la prestigiosa carica tra il Principe Vittorio
di Ministro Plenipotenziario italiano a Emanuele e la Principes-
Vienna. sa Maud di Galles il So-
Fu così che Re Umberto I, in accordo con vrano era ricorso alle doti
il neo Ministro del Esteri di Robilant, diplomatiche di Costanti-
offrì a Nigra il trasferimento alla sede no Nigra, persona tenuta
diplomatica più prestigiosa del momento: in altissima considerazio-
Vienna, rimasta vacante. Pur lasciando ne da Re Umberto I per
Londra a malincuore, Nigra si sentì grati- la profonda competenza
ficato per la nomina nella prestigiosa sede negli affari internaziona-
di Vienna, che costituì per lui un forte li. Nigra aveva fatto pres-
richiamo al quale non seppe resistere. sioni sulla diplomazia
Dobbiamo ricordare che il 20 maggio vaticana a seguito delle
1882 l’Italia aveva sottoscritto con l’Au- quali papa Leone XIII
stria e con la Germania, a Vienna, il Patto aveva accettato di ricono-
della Triplice Alleanza, proprio tramite il scere la validità del matri- Re Umberto I
Ministro Plenipotenziario Carlo Felice di monio, purchè dopo la
Robilant, patto che ci legava agli Imperi Principessa si fosse convertita al cattoli- trovandosi Vienna, bisognerebbe sapere
Centrali. cesimo. se questo matrimonio corrisponda alle
L’Ambasciata italiana a Vienna era situa- Tuttavia nonostante le insistenti manovre idee della Principessa Elena innanzi tut-
ta a Palazzo Pallfy, in Josefplatz 1. di Nigra in favore dell’unione con la to, e poi alle sue. Ci sembrerebbe neces-
Nigra fu ricevuto per gli auguri del Capo- Principessa Maud, il progetto si arenò sario che la conversione della Principessa
danno del 1886 con gli altri ambasciatori perché la Regina Margherita, più intransi- alla religione cattolica preceda il matri-
dall’Imperatore Francesco Giuseppe. gente dello stesso pontefice, aveva e- monio; se la cosa si presentasse altrimenti
Vienna era all’epoca la capitale mondiale spressamente richiesto che la futura nuora si potrebbe suscitare degli imbarazzi che
della diplomazia e per Nigra erano fre- si fosse convertita prima del matrimonio, comprenderete perfettamente; bisogne-
quenti i viaggi di lavoro per le riunioni mentre la Casa Reale inglese avrebbe rebbe dunque sondare anche su questo
annuali a livello europeo dei corpi diplo- acconsentito all’abiura solo dopo le noz- punto importante il Principe prima della
matici, tra i quali ci fu una seduta delle ze. L’azione diplomatica di Nigra nella sua partenza, senza tuttavia farne una
Delegazioni a Budapest con uno sfarzoso vicenda delle nozze tra Vittorio Emanuele questione sine qua non. Non si tratta, be-
ballo al castello di Buda alla presenza ed Elena del Montenegro è testimoniata ninteso, che di preliminari, il cui segreto
dello stesso Francesco Giuseppe. dal carteggio intercorso tra lo stesso Ni- deve essere assolutamente mantenuto
Dotato di notevoli mezzi economici, Ni- gra e Re Umberto I. dall’una e dall’altra parte. Se la soluzione
gra fece molti investimenti nella sua terra Il primo atto di questo carteggio è un di- sarà favorevole il principe si riserva di
natale; fece costruire la tomba di famiglia spaccio segreto, in linguaggio cifrato, che recarsi a Cettigne egli stesso per trattare
a Villa Castelnuovo, fece restaurare la Umberto I inoltrò, dalla reggia di Monza, direttamente il matrimonio . Voi, mio
casa paterna per suo figlio Lionello. Il 25 alle 17.25 del 25 giugno 1896 a Costanti- caro amico, avete tuta la nostra fiducia e
marzo 1893 ebbe il grande dolore causato no Nigra, ambasciatore d’Italia a Vienna, vi prego perciò di accollarvi personal-
dalla morte dell’amato fratello Michelan- città dove si trovava Nicola del Montene- mente questa missione molto delicata che
gelo e fece erigere una cappella mortuaria gro, di ritorno dalle celebrazioni per l’in- assolverete, ne sono sicuro, con l’abilità e
che raccogliesse le sue spoglie accanto a coronazione di Nicola II. Il dispaccio di- la devozione che ci avete sempre testimo-
quelle dei suoi genitori, donò una somma ceva: “Principe di Napoli a Mosca ha niato. Mille amicizie. Umberto.”
di denaro ai suoi nipoti. Continuò ad inte- trovato molto simpatica principessa Elena Nigra fu di una solerzia senza pari. La sua
ressarsi di letteratura. del Montenegro e desidererebbe sposarla. risposta giunse appena ventiquattro ore
Si occupò, su incarico di Re Umberto I Regina ed io approviamo questo progetto dopo. “Ho sondato il Principe del Monte-
delle pratiche relative al matrimonio del di matrimonio. Principe di Montenegro negro. L’ho trovato ben disposto a dare il

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Quanto a designare una ancora la Regina non aveva espresso la


persona presso il Princi- sua opinione sul dispaccio. Replica Nigra
pe di Napoli per regolare informando che era opportuno proseguire
le condizioni del matri- le trattative con Cettigne per via di Brin-
monio, mio figlio non disi, perché la via tra Vienna e il Monte-
vuole, tanto più che il negro era lunga e le lettere rischiavano di
segreto potrebbe essere venire aperte; questo perché Umberto
mantenuto ancora meno aveva espresso il desiderio di rivolgersi
facilmente. Io divido il direttamente a Nicola. Fra il 23 luglio e
suo pensiero e vi prego, l’11 agosto il Re scrisse al Principe di
caro Nigra, di trattare Montenegro e ne ebbe risposta, di cui
voi stesso a fondo la informò così il Nigra:
questione della religione “Desidero informarvi che il Principe di
che tanto ci interessa. Mi Montenegro ha risposto alla mia lettera
urge ricevere la vostra nel modo più soddisfacente. Noi siamo
risposta su questi due d’accordo su tutti i punti. Vi ringrazio una
punti. Mille amicizie. volta ancora di tutti i vostri buoni uffici e
Umberto.” dell’interesse che ci avete dimostrato.
Manca la risposta del Molte amicizie. Vostro affezionato Um-
Nigra, ma dal successivo berto”.
dispaccio del Re, il 4 Accordo su tutti i punti voleva dire prati-
luglio se ne arguisce camente che il Principe Nicola del Mon-
facilmente la sostanza. tenegro aveva ceduto su tutti i punti: Ele-
“Vi ringrazio del succes- na sarebbe uscita di casa senza sposare ed
so che avete conseguito avrebbe abiurato alla sua religione prima
in merito al viaggio. Non del matrimonio.
afferro bene le idee del Nigra ai primi di giugno del 1892 aveva
Principe di Montenegro ricevuto da Re Umberto I la nomina a
che vorrebbe fare prece- Grande Ufficiale dello Stato con il confe-
dere il matrimonio orto- rimento del Collare della Santissima An-
dosso a quello cattolico. nunziata, nomina che lo faceva diventare
Ammettendo che la con- “cugino del Re”.
suo consenso e molto lusingato nell’ono- versione si faccia dopo la pubblicazione In questo periodo ebbe anche il tempo di
re. Le sue parole mostrano che la Princi- ufficiale del matrimonio, risulterebbe che completare il vocabolario dei termini val-
pessa Elena consentirebbe ugualmente. Il si celebrerebbe a Roma il matrimonio dostani che pubblicò a sue spese, alla fine
Principe desidera che si celebri il matri- civile e religioso. Datemi il vostro parere del 1896, e che comprendeva oltre mille-
monio e che la conversione abbia luogo e ditemi pure se sarebbe possibile, mal- duecento vocaboli in puro dialetto valdo-
più tardi. Ma io gli ho detto che la Princi- grado le difficoltà che mi avete segnalato, stano.
pessa non potrebbe entrare a Roma senza di trattare ancora questo affare con il Venne nominato Capo di Delegazione per
essere cattolica. Il Principe comprende Principe del Montenegro, prima del viag- l’Italia alla Conferenza fissata all’Aja per
questa necessità e mi ha lasciato capire gio del Principe reale, cosa questa che mi il luglio 1889, alla quale parteciparono
che si presterebbe a tutti gli accomoda- farebbe un gran piacere e libererebbe mio ventisei paesi e che si svolse sotto la dire-
menti possibili. Egli desidera che il Prin- figlio da una seria preoccupazione duran- zione dello Zar Nicola II.
cipe di Napoli vada a Cettigne, gradireb- te la sua visita. Vogliate intanto ripetere Aveva nel frattempo acquistato una pa-
be anzi che egli arrivasse ad Antivari il 9 nel vostro prossimo telegramma le ultime lazzina sul Canal Grande a Venezia, sul
luglio nostro stile. Siamo rimasti intesi frasi del precedente. Ancora grazie, mio rio Marin, già appartenente al Conte di
che gli scriverei a Cettigne per informarlo aro Conte, e mille amicizie- Umberto.” Bardi della Casa Ducale di Parma, per
se tale viaggio è possibile. Prego V.M. di Lo stesso giorno giunse la risposta del poter stare vicino alla donna che divenne
telegrafarmi in merito in caso affermati- Nigra: “Le idee del Principe Nicola, così la compagna ideale della sua maturità e
vo. Sarà bene che il Principe sia accom- come mi pare di capire, sarebbero queste: con la quale aveva una relazione che du-
pagnato da qualcuno che sia in grado di egli non ritiene opportuno che sua figlia rava ormai da diversi anni, che da sempli-
trattare con fermezza e competenza la lasci la famiglia senza essere sposata; ce amicizia, si era trasformata in un rap-
questione della religione”. d’altro canto la celebrazione del matrimo- porto più intimo: la Contessa Albrizzi.
Rispose il Re il 29 giugno: “Vi rivolgo nio cattolico a Cettigne farebbe una catti- Con lei Nigra divideva i momenti della
innanzi tutto i miei ringraziamenti più va impressione in tutto il mondo slavo. sua permanenza a Vienna, entrambi si
vivi per il modo con cui avete così felice- Malgrado ciò, ispirandomi con piacere al recavano nella dimora estiva della Con-
mente iniziato e pressoché condotto a desiderio di Vostra Maestà, potrei scrive- tessa al castello di Enn, nel Tirolo, vicino
termine la negoziazione di cui avete volu- re al Principe Nicola secondo le intenzio- a Bolzano o nella sua villa ad Este, vicino
to incaricarvi. Il Principe di Montenegro ni di Vostra Maestà”. a Padova “Villa Elsa”.
ha fissato una data e penso che non sarà Il 6 successivo Umberto avvertì Nigra che A lei Nigra dedicò la prefazione della sua
difficile ritardarla di qualche giorno. non poteva dargli nuove direttive, perché traduzione in poesia della Chioma di Be-

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renice di Callimaco. cesco Giuseppe ed era solito effettuare ottenne finalmente il congedo con decreto
Nigra, a causa del suo matrimonio, non battute di caccia con l’Imperatore, che un del 28 gennaio 1904.
poté tuttavia sposare la Contessa Albrizzi giorno lo convocò a Corte per annunciar-
né adottare le due figlie che lei aveva gli di avergli voluto regalare una piccola Gli ultimi anni
avute dal matrimonio con il Conte Albriz- tenuta di caccia nei pressi di Vienna. A Nigra potè così dedicarsi interamente ai
zi, morto prematuramente. Vienna, Nigra compose una serie di poe- suoi studi, all’attività di senatore e a cura-
Nigra volle portare nella sua casa di Ve- sie bucoliche che riunì sotto il nome di re i suoi reumatismi ed i malanni bron-
nezia tutti gli oggetti ed i mobili che ave- “Idilli”, nitidi e brevi quadretti di sapore chiali.
va nella dimora parigina, tra i quali il bu- agreste. Fece visita, tornato in Italia, agli scavi di
sto di Vittorio Emanuele II ed i ritratti di Nel 1902 fece parte del Consiglio diretti- Pompei, trascorse un po’ di tempo nel
Cavour e dell’Imperatrice Eugenia, con il vo dell’XI Conferenza Internazionale sud, a Napoli, e nella primavera del 1904
calco in marmo della sua mano sinistra, e Europea, che si tenne a Vienna. si trasferì a Roma nella sua abitazione a
la scrivania appartenuta a Napoleone I, Il 2 gennaio 1904 Costantino Nigra fece Trinità dei Monti e poi a Venezia.
avuta in dono dall’Imperatore Napoleone visita alla Principessa Matilde poco prima Nel novembre del 1904, Re Vittorio Ema-
III. Il 4 dicembre 1899, Re Umberto I della sua morte, a Parigi, dove incontrò nuele III lo convocò a palazzo reale per
nominò Costantino Nigra Senatore a vita. l’Imperatrice Eugenia che non vedeva consultazioni relative a problemi di politi-
A Vienna continuava la sua attività di ormai da molti anni e che vegliava la mo- ca estera, fatto che lo riempì d’orgoglio.
ambasciatore tra le tante incombenze. Ma rente. L’incontro fu l’occasione per rian- Nel periodo in cui soggiornava a Roma
in città ferveva anche il divertimento. In dare con la memoria agli anni dell’epopea frequentava i salotti intellettuali della
occasione di un corso floreale al Prater di parigina ed ai legami di forte amicizia e Contessa Lovatelli e di Donna Laura
Vienna, organizzato dalla brillante Paoli- di stima reciproca che avevano unito Ni- Minghetti, dove conobbe Carducci del
na di Metternich, Nigra, che vi partecipa- gra e l’Imperatrice. quale era estimatore.
va con Maria Pansa moglie dell’amba- Nigra, ormai stanco, aveva chiesto al mi- Trascorreva le estati a Venezia ove fre-
sciatore italiano a Budapest, aveva fatto nistro Prinetti di essere collocato a riposo quentò la più colta gentildonna di Vene-
allestire una carrozza ornata di tuberose, e dopo due anni di insistenza epistolare zia, la Contessa Adriana Marcello Zon,
gardenie e violette di Parma, in onore
della bella ambasciatrice nativa di quella
città, ottenendo un grande successo.
Nigra si recò poi a Brno, a visitare lo
Spilberg, e prima di entrare nella fortezza
morava volle trascrivere nel registro dei
visitatori gli ultimi quattordici versi del
carme che aveva composto in occasione
della morte di Silvio Pellico, nel lontano
1854.

”...Oh! Benedette del Castel Moravo


funeree grotte infami! Benedetto
Spilbergo, espiatrice ara, custode
delle implacate italiche speranze,
circo di nuovi martiri, Calvario
di nuove croci! In fondo al tenebroso
carcere vive occulta, alimentata
d’Italo sangue, l’inconsunta face
che un dì risplenderà sulle redente
città d’Ausonia. E nelle negre torri,
vegliate indarno,
al prigionier d’accanto,
scolta dell’avvenir, messo dei cieli,
formidabile arcangelo immortale,
muta e non vista, Libertà si posa.”

In qualità di senatore a vita partecipò alle


sedute del senato inaugurali delle legisla-
ture parlamentari. Nel 1867 aveva acqui-
stato a Roma il villino Crispi a Trinità dei
Monti, sua dimora per i soggiorni romani
nel periodo invernale.
L’8 agosto 1900 ebbe il triste compito di
commemorare a Vienna Re Umberto I.
Nigra era coetaneo dell’Imperatore Fran- La nascita di Re Umberto II in un’illustrazione della Domenica del Corriere

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amica della Regina Margherita. nella cittadina del


A Venezia, nell’estate del 1905, Nigra Tigullio fu breve.
ebbe l’onore di ricevere la visita dell’Im- Nigra morì a Ra-
peratrice Eugenia, giunta nella città con il pallo il primo lu-
suo yacht e che era ospite dell’amica glio 1907 alle 2-
Contessa Anna Morosini. Nigra e l’Impe- 3.30, da tre setti-
ratrice trascorsero qualche giorno insieme mane era entrato
ed egli le fece da guida nella città dei do- nel suo ottantesi-
gi. Visitò poi molte altre località italiane mo compleanno.
anche per fare le cure termali. Quando il lume
Un ultimo grande onore lo ricevette quan- della sua anima si
do Re Vittorio Emanuele III lo invitò, andava lentamente
come padrino, al battesimo del Principe spegnendo, uno
ereditario Umberto, nato a Racconigi nel yacht attraccò a
1904. Nel 1906 la sua salute peggiorò Rapallo ed un’Im-
ancora e nel 1907 si ammalò seriamente, peratrice scesa
tanto che suo figlio Lionello si trasferì a dall’imbarcazione, Il monumento dedicato da Castelunovo Nigra
Roma da lui. salì a Villa Tigullio al suo più illustre cittadino
Nell’estate del 1907 Nigra si recò a Ra- per raccogliersi e
pallo. Per evitare il lungo viaggio in tre- ripercorrere mentalmente tanti bei ricordi re, e nella quale già da tempo riposavano
no, viaggiò in un vagone riservato da Ro- del passato. i suoi genitori e l’amato fratello Miche-
ma a Civitavecchia, dove s’imbarcò il 22 Da Venezia, una mano di donna, inviò un langelo.
giugno 1907 su un’unità da guerra della cuscino ricamato, che conteneva una
Carlo Bindolini
Marina Militare Italiana, il cacciatorpedi- ciocca di capelli fulvi, su cui fu appoggia-
niere Elba, che lo portò a Rapallo. ta la testa di Costantino Nigra, addormen-
A Rapallo, in suo omaggio, sventolava il tata per sempre. TRICOLORE
tricolore sulla Villa Tigullio, dimora scel- I funerali di Costantino Nigra si svolsero Quindicinale d’informazione stampato in proprio
(Reg. Trib. Bergamo n. 25 del 28-09-04)
ta per la sua residenza, mentre dalle navi a spese dello Stato a Rapallo il 4 luglio in © copyright Tricolore - riproduzione vietata
si rispondeva all’omaggio con ventun tiri mattinata. Intervennero il Duca di Udine
a salve da un cannone di bordo, com’era in rappresentanza del Re, il ministro Tit- Direttore Responsabile:
Dr. Riccardo Poli
consuetudine per i decani del Corpo degli toni in rappresentanza del Governo e de-
Ambasciatori ed i Collari dell’Annunzia- legazioni ufficiali di Camera e Senato Redazione:
ta. Dopo un breve saluto all’equipaggio, giunte da Roma. Tra le personalità pre- v. Stezzano n. 7/a - 24052 Azzano S.P. (BG)
raggiunse Villa Tigullio, dove lo attene- senti il più volte ministro degli Esteri E-mail: tricolore_italia@alice.it
vano il figlio Lionello e la nuora con il Emilio Visconti Venosta. Per espressa Comitato di Redazione:
nipotino Costantino. Ma il suo soggiorno volontà dell’estinto resero gli onori mili- C. Bindolini, A. Casirati, L. Gabanizza,
tari sei plotoni di bersaglieri precedu- B. Paccani, G. Vicini
ti dalla fanfara del 4° Reggimento. Tutto il materiale pubblicato è protetto dalle leggi
Dopo il caro funebre, nettamente internazionali sul diritto d’autore. Ne è quindi proi-
separato dal corteo che seguiva, c’era bita la diffusione, con qualunque mezzo, senza il
preventivo consenso scritto della Redazione.
il fedelissimo maggiordomo Antoine Il materiale pubblicato può provenire anche da siti
recante un cuscino di velluto scuro internet, considerati di dominio pubblico. Qualora
su cui spiccavano il Collare dell’An- gli autori desiderassero evitarne la diffusione, po-
nunziata, il Gran cordone dei Santi tranno inviare la loro richiesta alla Redazione
(tricolore_italia@alice.it), che provvederà immedia-
Maurizio e Lazzaro, quello della Co- tamente. Gli indirizzi e-mail presenti nel nostro
rona d’Italia e due medaglie della archivio provengono da contatti personali o da elen-
prima guerra d’Indipendenza alla chi e servizi di pubblico dominio o pubblicati. In
ottemperanza alle norme sulla tutela delle persone e
quale Nigra aveva partecipato ven- di altri soggetti rispetto al trattamento di dati perso-
tenne. nali, in ogni momento è possibile modificare o can-
Al termine del rito religioso, celebra- cellare i dati presenti nel nostro archivio. Nel caso le
to nella chiesa di San Francesco, il nostre comunicazioni non fossero di vostro interes-
se, sarà possibile interromperle inviando una e-mail
feretro venne deposto su uno speciale alla Redazione, elencando gli indirizzi e-mail da
vagone ferroviario parato a lutto che rimuovere e indicando nell’oggetto del messaggio
giunse la sera stessa a Torino. “Cancellami".
Da qui la salma proseguì in forma
strettamente privata per Villa Castel- Tricolore aderisce al Coordinamento
nuovo, paese natio di Nigra, dove fu Monarchico Italiano
tumulata nella tomba di famiglia che
Costantino Nigra aveva fatto costrui- Questo periodico è associato alla
Unione Stampa Periodica Italiana
Castelnuovo Nigra oggi

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