Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Rinascita
Rinnovamento
Antefatti
➤ Nonostante il fallimento dei moti del ’20 ’21 e ’30 ’31 dilagano che hanno come
obbiettivo quello di ottenere: maggiore libertà, governi meno severi e autoritari e la
tanto desiderata unità nazionale.
➤ La borghesia non tollera più i governi assolutistici, che limitavano l’intraprendenza
economica dei borghesi e non permettevano loro la partecipazione alla vita politica.
➤ Una grave crisi economica colpisce operai e contadini, riducendoli alla fame. Infatti,
nelle campagne ci sono pessimi raccolti, mentre in città c’è una crisi di
sovrapproduzione, poiché, a causa della povertà, molte persone non comprano.
Aumentano, di conseguenza, la disoccupazione, la fame e la miseria.
➤ Nel 1848 si registrò una serie di moti rivoluzionari, iniziata a Palermo con la
rivoluzione siciliana, che prendono il nome di Primavera dei popoli.
Primavera dei popoli
➤ Il 12 Gennaio del 1848 esplose la rivoluzione
siciliana che si contrappose al potere
Borbonico.
➤ Re Ferdinando, nel tentativo di frenare la
rivoluzione, il 10 febbraio 1848 fece promulgare
la costituzione del 1812.
➤ A Venezia il popolo proclama la nascita della
Repubblica di San Marco e scaccia gli
Austriaci.
➤ A Milano, il popolo e la borghesia danno vita
alle cosiddette cinque giornate, durante le quali
l’esercito austriaco, guidato dal generale
Radetzky, è costretto alla ritirata. Viene istituito
un governo provvisorio.
➤ Anche Modena e Parma mettono in fuga i
rispettivi duchi
Le cinque giornate
➤ A Milano giunse la notizia dell’insurrezione di Vienna,
però il generale Johann Joseph Radetzky ritenne che la
situazione non sarebbe degenerata. Invece, la mattina del
18 marzo dovette constatare che il palazzo del governo
austriaco in Borgo Monforte era stato occupato e che
ovunque erano sorte barricate approntate con qualsiasi
cosa (materassi, panche, libri …)
➤ Il 20 marzo fu una giornata positiva per i ribelli in
quanto le truppe imperiali abbandonavano il centro di
Milano . Venne costituito un Comitato di Guerra. Fu
catturato un maresciallo, forse mandato da Radetzky per
offrire la possibilità di una tregua. Ma quando giunse la
notizia dell’eccidio compiuto dai soldati tedeschi nella
chiesa di San Bartolomeo i capi ribelli decisero di non
accettare la tregua.
➤ Dopo cinque giornate di lotta i 14000 soldati austriaci
furono costretti a ritirarsi dalla città e a ripiegare
all’interno delle fortezze del cosiddetto “quadrilatero”
Statuto Albertino VS Costituzione Italiana
Art. 32. E' riconosciuto il diritto di adunarsi Art. 17 - I cittadini hanno diritto di riunirsi
pacificamente e senz'armi, uniformandosi alle leggi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche
che possono regolarne l'esercizio nell'interesse della in luogo aperto al pubblico, non è richiesto
cosa pubblica. Questa disposizione non è applicabile preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve
alle adunanze in luoghi pubblici, od aperti al essere dato preavviso alle autorità, che possono
pubblico, i quali rimangono intieramente soggetti alle vietarle soltanto per comprovati motivi di
leggi di polizia.
sicurezza o di incolumità pubblica.
Prima guerra d’indipendenza
➤ 23 marzo 1848 il re sabaudo Carlo Alberto,
incoraggiato dagli eventi e dai successi
veneziani e milanesi, dichiarò guerra
all’Austria.
➤ Carlo Alberto pur consapevole
dell’impreparazione militare si avventurò in
una guerra contro gli austriaci soprattutto per
il timore di una preminenza delle forze
democratiche e repubblicane. Due erano
dunque gli obiettivi della guerra piemontese:
1) Impedire con ogni mezzo la vittoria dei
democratici che avevano già liberato
autonomamente tutte le principali città
lombarde, sebbene con dei governi di breve
durata;
2) attuare un ingrandimento territoriale.
La prima guerra d’indipendenza
➤ Diversi stati (il Granducato di Toscana, Parma, Modena, il regno delle due Sicilie)
contribuirono inviando soldati e volontari al fianco dei piemontesi per
combattere contro l’Austria.
➤ Praga venne riconquistata dall’Austria, mentre Budapest era ancora nelle mani dei
rivoltosi i quali la tennero sotto assedio.
➤ Carlo Alberto nel marzo del 1849 dichiarò nuovamente guerra all’Austria
pensando di poter approfittare delle rivolte che erano scoppiate nell’Italia centrale,
sconfitto duramente a Novara, non facendo in tempo ad oltrepassare il Ticino.
➤ Per tre mesi Roma resistette efficacemente a tutti questi attacchiIl 3 luglio 1849 i francesi riuscirono a
sfondare le linee e difensive e, prima di fuggire, Mazzini proclamò la Costituzione della Repubblica
romana che entrò in vigore per poche ore e rappresentava una costituzione assolutamente democratica e
avanzata. I patrioti cercarono di fuggire da Roma e tra questi Garibaldi decise di puntare rapidamente a Venezia
assieme alla moglie e a un gruppo di fedelissimi. Intanto però anche Venezia dovette cedere all’Austria. Si parla
di Seconda restaurazione in riferimento ai provvedimenti intrapresi dopo le rivoluzioni del 1848.
➤ Sembrava che tutto fosse tornato come prima, ma in realtà il 1848 aveva lasciato dei segni importanti e
determinanti per gli anni immediatamente successivi. Il Regno di Sardegna fu l’unico stato italiano che
mantenne la propria costituzione anche dopo la Seconda restaurazione.
La seconda guerra d’indipendenza
➤ Il lombardo-veneto era sottoposto ad un regime
militare da Radetzky. Lo stato pontificio, il regno
di Toscana e il regno delle due Sicilie abrogarono
la Costituzione. Al contrario, il Piemonte,
mantenne lo statuto e indisse le elezioni per
formare il Parlamento.
➤ Nell’agosto del 1866 l’Austria chiede la cosiddetta Pace di Praga che permette alla
Prussia di dirigersi verso la tanto agognata unificazione tedesca.
➤ La pace di Vienna, sempre del 1866, permette all’italia di riappropriarsi del Veneto
grazie, anche, all’intervento di Napoleone III