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Dal
1815 ad oggi - Barbagallo
Storia Contemporanea
Università degli Studi di Udine
165 pag.
Con la sconfitta di Napoleone a Waterloo nel giugno 1815, si chiudeva definitivamente la stagione di
guerre che avevano opposto la FR rivoluzionaria e napoleonica alla vecchia Europa delle dinastie.
Cominciava appunto l’età della restaurazione à ricostruzione del vecchio ordine europeo infranto prima
dell’ondata rivoluzionaria poi dalle conquiste della armate francesi.
Ø Restaurazione in primo luogo dei sovrani spodestati, ma anche degli ordinamenti prerivoluzionari.
Ovviamente il programma era irrealizzabile nella sua interezza à erano avvenuti troppi mutamenti nella
società e nelle istituzioni.
Soprattutto la dominazione napoleonica aveva portato i progressi più evidenti sul piano della certezza del
diritto e dell’uguaglianza formale tra i cittadini.
Il Congresso di Vienna si aprì il 1°novembre 1814 e si concluse con la firma dell’atto finale il 9 giugno
1815 à tenuto dalle 4 potenze vincitrici: UK, RUSSIA, PRUSSIA e AUSTRIA.
Il ministro degli Esteri austriaco Metternich fu l’autentico regista dei lavori.
I partecipanti:
→ AUSTRIA: Asburgo
→ UK
→ RUSSIA: zar Alessandro I
→ PRUSSIA
→ FRANCIA: Luigi XVIII (riconosceva i diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino).
In “Italia”
UK non partecipò, ma si fece promotore nel novembre 1815 della QUADRUPLICE ALLEANZA tra le
potenze vincitrici.
à Impegnava in contraenti a vigilare contro possibili tentativi di rivincita da parte della FR e a intervenire
contro ogni sommovimento rivoluzionario che minacciasse l’equilibrio europeo.
A partire dagli anni ’20 l’ordine imposto all’Europa e al mondo dal congresso di Vienna fu seriamente
minacciato e alla fine incrinato da una successione di moti insurrezionali che si propagavano con grande
facilità da un paese all’altro à meccanismo di reazione a catena facilitato da un comune malessere
economico.
• Coloro che lottavano contro l’ordine costituito lottavano anche per l’affermazione di ideali liberali,
democratici e nazionali e facevano spesso a capo a organizzazioni clandestine.
• In quasi tutta Europa l’espressione del dissenso politico era impedita / limitata quindi si formarono
delle sette di tendenza democratica o liberale à società segrete divenute il principale strumento di
lotta politica.
• Alcune di esse traevano ispirazione dalla Massoneria, ed ad essa collegata la più importante e più
diffusa al tempo della restaurazione: la Carboneria.
• Le società segrete poggiavano su base ristretta: artigiani e popolani erano pochissimi, qualche
membro dell’aristocrazia liberale e qualche esponente della borghesia.
o Erano soprattutto composte da intellettuali, studenti, militari.
o Militari formatisi nel periodo napoleonico à e furono proprio i militari a dare inizio alla
prima ondata rivoluzionaria in Spagna.
Politica dell’intervento: gli alleati potevano intervenire militarmente per restaurare l’ordine in uno Stato
se minacciato da moti rivoluzionari.
PORTOGALLO: re Giovanni VI fu costretto in agosto 1820 a concedere una costituzione simile a quella
spagnola.
La Santa Alleanza convocò un congresso a Lubiana: nel febbraio 1821 partecipò anche Ferdinando I
che chiese l’intervento militare austriaco per ristabilire l’assolutismo à anche se aveva giurato fedeltà alla
Costituzione.
à Vennero quindi mandati 50mila uomini dell’esercito austriaco, e venne revocata la Costituzione, che
rimase in vigore solo 9 mesi.
3. PIEMONTE
Carlo Alberto fu un personaggio ambiguo, “scontò” le sue pene andando nel 1823 a combattere contro i
liberali in Spagna.
• L’insurrezione dei greci contro il dominio turco cominciò nel 1821 e durò per quasi un decennio.
• Questa fu l’unica rivoluzione del ’20 a concludersi con un successo.
• Il successo della lotta per l’indipendenza greca si deve soprattutto a fattori di carattere
internazionale:
o L’Impero turco era uno Stato non europeo, non cristiano e non la rientrava nell’area di
intervento della Santa Alleanza.
o La Russia e la FR avevano già cominciato ad avere mire espansionistiche nell’area
mediterranea e balcanica.
• L’Impero Ottomano faticava sempre più a tenere uniti i suoi vastissimi possedimenti:
o L’Egitto agiva come di fatto se fosse uno Stato autonomo.
o Sempre più problematico era il controllo dei Balcani: greci, serbi, macedoni, bulgari,
romeni,.. à qui mancava il legame religioso anche perché la maggior parte della
popolazione era cristiana ortodossa, il resto dell’impero mussulmano.
Ma nei Balcani l’Impero Ottomano ebbe sempre una politica tollerante sul piano religioso.
o La Serbia già nel 1815 era riuscita a cacciare i turchi e a conquistare un’ampia autonomia.
• Nel 1821 insorsero i greci che svolgevano un ruolo chiave nell’economia dell’Impero Ottomano:
o Forte borghesia mercantile sviluppata nelle isole dell’Egeo.
• Setta patriottica che trovò immediato sostegno tra le masse popolari à quindi per fermare la
guerriglia dei greci attuata sia per mare che per terra, i turchi ricorsero a una serie di crudelissime
repressioni (condanna e disapprovazione in tutta Europa).
• Da tutta l’Europa accorsero volontari per unirsi alla guerra contro i turchi.
• La Russia che si atteggiava a protettrice dei cristiani ortodossi ruppe nel 1922 le relazioni
diplomatiche con la Turchia. Nello stesso anno UK riconobbe Grecia come Stato belligerante.
• Intervento delle potenze europee che distrussero nel 1927 una flotta turco-egiziana à imposero
quindi all’Impero Ottomano la firma della pace di Adrianopoli 1829 in cui si riconosceva
l’indipendenza della Grecia.
o Le potenze però vi imposero un regime monarchico-assolutista.
• Questo fu un colpo durissimo per l’equilibrio conservatore europeo, in particolare per la Santa
Alleanza che sulla crisi greco-turca si era spaccata.
• Per l’Impero Ottomano si scorgeva la fine à nell’estate 1830 FR occupò Algeri. Iniziava così la
sua penetrazione coloniale in Nord-Africa.
• In FR era salito al trono nel 1824 re Carlo X, fratello di Luigi XVIII e del ghigliottinato Luigi XVI.
• Carlo X aveva un programma di governo reazionario:
o Sospese la libertà di stampa
o Sciolse la Camera perché di prevalenza liberale
o Tentò di abolire le libertà costituzionali
→ Il 27 luglio scoppiò la rivoluzione à 3 gloriose giornate che costrinsero il re alla fuga (ultimo
Borbone sul trono di FR).
o Il movimento era guidato dai liberali moderati e dal generale Lafayette.
• Venne incoronato Luigi Filippo d’Orléans re dei francesi.
o Evento eccezionale à il re era stato scelto e incoronato per volontà dei cittadini e della
Nazione, fino ad allora il re per grazia di Dio.
o Il principio della legittimità dinastica veniva infranto al centro del sistema della
restaurazione.
• Questo regime però favorì l’avvento di un ordine borghese: banchieri e finanzieri si arricchirono e
si accentuarono le differenze e i contrasti di classe.
o Il predominio dei circoli industriali e finanziari si consolidò negli anni ’40: Guizot si oppose
all’allargamento del suffragio alla piccola borghesia.
• Il diritto di voto e partecipazione politica restò riservato ai più abbienti.
1834 – “GERMANIA"
Le rivoluzioni del 1830 ebbero scarse conseguenze in Italia perché ancora pochi pensavano all’ipotesi di
unificare la penisola.
Mazzini (1805-1872)
⎯ Attivo dal ’29 nella Carboneria.
⎯ Nel 1830 venne arrestato ed esiliato (’31)
• Nel 1831 fondò La Giovane Italia: primo partito politico della storia moderna italiana.
o Era un’associazione clandestina ma con un programma omogeneo e pubblico.
o Il programma era diffuso in tutto il Paese con i giornali e volantini à quindi non si trattava
più di società segrete.
o La giovane Italia puntava all’indipendenza, libertà e unità.
MOTI MAZZINIANI
1. MOTO IN SAVOIA
• Nel 1833 ci fu un invasione armata della Savoia à fallì
• Progettata insurrezione di Genova à sotto la guida dei garibaldini
per accendere la rivoluzione negli Stati sardi.
Mazzini commette un errore à pone scarsa attenzione al modo rurale. Questo impedì agli ideali di
diffondersi tra la maggior parte del popolo.
2. FRATELLI BANDIERA
• Nel 1844 sbarcati in Calabria per appoggiare una delle tante sommosse
• Ma vennero catturati e uccisi dalle forze borboniche.
Obiettivi generali:
1. Costituzione e istituzioni moderne à poteri reali + rappresentanza individuale
2. Libertà di stampa e di associazione
3. Separazione dei poteri giudiziario e legislativo
4. Istituzione di guardie civiche (milizie) composte dai cittadini volontari
2. FRANCIA
• In FR con Luigi Filippo d’Orléans à uno dei regimi europei meno oppressivi
o Il primo ministro era Guizot
• I democratici volevano raggiungere il suffragio universale maschile à senza distinzioni di
redditi/condizioni sociali.
• Lo strumento utilizzato era la campagna dei banchetti: riunioni svolte in forma privata e
aggiravano così il divieto governativo.
o Questi banchetti consentivano ai capi dell’opposizione di tenersi informati e fare
propaganda per la riforma elettorale.
• I banchetti vennero proibiti à innescò la crisi rivoluzionaria con grandi manifestazioni di
protesta.
• Il governo quindi mandò la guardia nazionale (usata più volte per reprimere le agitazioni)
à ma si alleò con i dimostranti!
o La guardia nazionale è un corpo volontario di cittadini armati istituito nel 1789 e rinato
dopo l’insurrezione di luglio 1830.
• Luigi Filippo d’Orléans abbandonò Parigi e la sera stessa all’Hotel de Ville si era già costituito un
governo a favore della Repubblica à Seconda Repubblica
(la Prima era quella della rivoluzione francese del 1792).
Nel 1848 venne eletta l’Assemblea Costituente a suffragio universale à vinsero i repubblicani moderati.
• Esclusi i socialisti dal governo: tra cui Louis Blanc à e di conseguenza vennero chiusi gli ateliers
nationaux.
• Ci fu una reazione dei lavoratori parigini in seguito a questa chiusura.
L’Assemblea Costituente concesse i pieni poteri al ministro della guerra: Cavaignac per procedere alla
repressione nel sangue.
3. ”GERMANIA”
5. UNGHERIA
6. ITALIA
• Le notizie della rivoluzione a Vienna, del licenziamento di Metternich e della Costituzione arrivò a
Milano:
o Dove i rapporti tra popolazione ed autorità austriache erano molto tesi,
o La popolazione provocò l’Austria decidendo di boicottare l’erario imperiale: non fumando
e astenendosi dal gioco del lotto.
• Si organizzò una manifestazione per avere:
o Libertà di stampa
o Istituzione di una guardia civica agli ordini della municipalità
→ Ma per iniziativa spontanea della popolazione Milano insorse.
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VENEZIA
• Nelle stesse giornate della rivolta milanese insorsero anche altre città del Lombardo-Veneto,
costringendo gli austriaci alla ritirata.
• Il 22 marzo venne proclamata la rinascita della Repubblica di San Marco guidata da Daniele
Manin.
Nel Regno di Sardegna Carlo Alberto aveva concesso una Costituzione liberale à lo STATUTO nel
marzo del 1848 (che diventerà la Costituzione liberale del Regno d’Italia).
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A Milano tramite un plebiscito si era decisa l’annessione al Piemonte à ma Milano venne rioccupata
dagli austriaci.
STATO PONTIFICIO
PIEMONTE
• Sconfitta piemontese accelerò il destino della Repubblica Romana che dovette cedere alle forze
austriache à 1849 venne ristabilito il potere temporale del Papa.
• Venne sospesa al Costituzione nello Stato pontificio.
VENEZIA
• A causa di una forte carestia e del colera, Venezia capitolò à tornò sotto il controllo austriaco.
Quindi i vari Stati tornarono tutti sotto i vari regimi assolutistici tranne il Piemonte:
à il Piemonte aveva uno statuto liberale e un regime politico parlamentare.
Prima che finisse l’ estate del 1849 era stato riportato l’equilibrio in tutta Europa.
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• Costituzione fu sospesa
• Ferdinando II governò imprigionando i maggiori esponenti liberali.
LOMBARDO-VENETO
PIEMONTE
• Alla vittoria politica piemontese parteciparono molti esuli venuti da diverse regioni d’Italia (dopo le
sconfitte del ’48).
• Rimase in vigore lo Statuto.
• Il Primo Ministro era Massimo d’Azeglio.
• La nuova Camera venne eletta in dicembre: prevalsero i moderati.
• La struttura liberale degli Stati sardi si consolidò:
o Abolizione tribunali ecclesiastici
o In economia ci fu una svolta liberista grazie a Camillo Benso conte di Cavour.
• Camillo Benso conte di Cavour era il responsabile della politica economica del gabinetto
d’Azeglio.
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• La partecipazione piemontese alla guerra di Crimea fu modesta ma il Piemonte venne accolto con le
grandi potenze vincitrici al congresso di Parigi 1856.
o In quest’occasione venne trattata la questione italiana e disapprovata la politica austriaca in
Italia.
• Nel 1858 convegno di Plombières venne fatto un accordo tra Piemonte e Napoleone III:
à avrebbero combattuto insieme contro l’Austria ma solo nel caso in cui fosse stata l’Austria ad
attaccare (solo quindi in caso di aggressione austriaca).
Cavour:
⎯ Basava la sua politica del libero scambio sul modello inglese
⎯ Voleva conseguire un’integrazione commerciale con FR e UK
⎯ Sviluppo dell’agricoltura e dell’industria
⎯ Progresso delle tecniche produttive
⎯ Istituzioni che potessero sostenere il capitalismo industriale:
à creata la Banca Nazionale per dar credito ad attività imprenditoriali.
• Napoleone III voleva sfruttare i movimenti nazionali per espandere l’egemonia della FR in Europa.
• Russia: lo zar Nicola I voleva riprendere il controllo del Mediterraneo Orientale e dei Balcani à
che però era un protettorato turco.
o A queste mire espansionistiche della Russia à FR e UK reagirono: guerra di Crimea
o Questa guerra modificò l’assetto delle alleanze tra Stati decise al congresso di Vienna:
à l’Austria prese le distanze dalla Russia.
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Nel 1857 venne costituita la Società Nazionale a cui aderì Garibaldi à società di patrioti liberali e
democratici disposti a combattere per l’indipendenza nazionale sotto il Piemonte.
Influenza dei gruppi che favorirono le idee cavouriane à esaurita l’egemonia dei gruppi mazziniani che
propendevano per le iniziative audaci di pochi e finivano spesso come inutili martiri.
Quindi si erano divisi in:
⎯ Piemonte monarchico e liberale per l’unità
⎯ Quelli più sensibili alle rivoluzioni sociali: ideologie socialiste = rivoluzione agraria basata sulla
ridistribuzione della proprietà..
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Cavour promosse dei plebisciti in Toscana ed Emilia-Romagna che vennero annesse al Piemonte: 1860
→ Nizza e Savoia vennero cedute alla FR come previsto a Plombières.
All’organizzazione partecipa anche Francesco Crispi (in un occasione fu proprio lui a salvare Garibaldi).
→ In seguito alle annessioni dell’Italia centrale venne risvegliato il sentimento di unità anche nel
Regno delle 2 Sicilie.
• Fallì l’insurrezione a Palermo: 1860
• Alcuni patrioti siciliani si recarono a Torino per chiedere l’intervento del Piemonte nel Regno delle
2 Sicilie à ma Cavour era contrario perché aveva paura di irritare la FR.
• I democratici siciliani allora si rivolsero a Garibaldi à che organizzò una spedizione di mille
volontari garibaldini per sbarcare a Marsala l’11 maggio.
o A questo punto Cavour decise di appoggiare l’impresa spedendo altri volontari.
o Garibaldi seppe coinvolgere le masse rurali del popolo, cosa che nessuno prima era riuscito
a fare/mobilitare.
• Dopo aver assunto il controllo della Sicilia à governo dell’isola affidato a Depretis.
• Proseguirono verso Napoli à venne sconfitto definitivamente l’esercito borbonico.
o Venne annesso al Piemonte tramite un plebiscito.
• Le truppe sabaude sconfissero anche le forze papaline, e tramite un altro plebiscito vennero annesse
al Piemonte anche Marche e Umbria.
Il 18 febbraio 1861 venne formato tramite le prime elezioni il primo Parlamento italiano e a marzo
venne proclamato re Vittorio Emanuele II, re d’Italia.
Alla base c’era lo Statuto concesso da Carlo Alberto nel 1848. Questo Statuto prevedeva:
→ Camera: eletta a suffragio sulla base del censo
→ Senato: di nomina regia
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Caratteristica del Regno d’Italia: stato unitario nato come un’espansione del Piemonte.
Profonda spaccatura tra:
→ Paese legale: ristretta classe di dirigenti e gruppi borghesi
→ Paesi reale: 22milioni di italiani, contadini analfabeti senza rappresentanza politica.
Solo il 2% della popolazione poteva votare (per aver diritto al voto bisognava avere un censo molto
alto).
Si apre qui l’età della destra liberale contrapposta ad un gruppo minoritario di sinistra democratica di
origine repubblicana.
NB. Esisteva uno Stato italiano ma non ancora una società italiana.
• Il progetto iniziale era l’unificazione amministrativa del paese à ma secondo un modello inglese di
decentramento, quindi con un autogoverno locale.
• Preparato un piano di organizzazione decentrata regionalistica.
• Ma con l’annessione del Regno delle 2 Sicilie ci furono problemi più complessi: c’era un abisso
tra il livello di sviluppo economico e sociale.
• Quindi fu necessario adottare il modello FR: accentrare à vennero istituiti i prefetti.
o L’intera struttura burocratica nazionale venne occupata dai piemontesi
o Erano nominati in ogni provincia dal ministero degli interni
o C’era un controllo politico ed economico delle amministrazioni comunali e provinciali
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2. UNIFICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
• Unificazione doganale estesa a tutto il Pase à basse tariffe del Piemonte applicate ovunque.
o Scelta liberista che stimolò le capacità imprenditoriali
o Economia italiana venne inserita nel sistema europeo
• Unificazione del debito pubblico degli antichi Stati à si ebbe un aumento dell’indebitamento anche
per costruire vie di comunicazione per unire ed estendere gli scambi commerciali (strade/ferrovie).
• La pressione fiscale gravò soprattutto sui ceti popolari e lavoratori agricoli à venne imposta la
tassa sul macinato.
NB. Al Sud c’era prima dell’unità il protezionismo borbonico: aveva portato allo sviluppo di centri
siderurgici e cotonieri, ora con l’unità entrarono in crisi.
à Il capitalismo italiano si avvierà grazie ai contadini meridionali emigranti / produttori di reddito
all’estero.
4. UNIFICAZIONE DELL’ESERCITO
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Come si poteva occupare Roma con un intervento militare senza suscitare risentimento nelle masse
cattoliche?
• Cavour aveva proposto à rinuncia dal parte del Papa al potere temporale in cambio della rinuncia
dello Stato ad ogni controllo giurisdizionale sulla Chiesa.
à In pratica il Papa avrebbe mantenuto solo il potere spirituale.
o La FR era protettrice del potere temporale del Papa.
• Uno dei motivi di differenza tra le destra e la sinistra era relativo alle modalità per completare
l’unità:
o Destra: completamento dell’unità diplomaticamente (ma i tentativi diplomatici furono
infruttuosi)
o Sinistra: tra cui Garibaldi sostenevano di passare all’azione.
C’era un accordo tra Italia e FR: la capitale doveva essere spostata a Firenze
à questa era una dimostrazione della definitiva rinuncia a Roma.
Solo in questo caso la FR avrebbe ritirato le truppe da Roma.
Intanto era in corso la guerra franco-prussiana dove l’Italia non si alleò con Napoleone III
à in questa guerra si ha la caduta di Napoleone III e quindi dato che Nap era stato sconfitto a Sedane il
governo italiano non si sentiva più vincolato a patti sottoscritti con l’Imperatore.
La guerra franco-prussiana fu il più importante conflitto combattuto in Europa tra l'epoca delle guerre
napoleoniche e la prima guerra mondiale.
à Si concluse con la completa vittoria della Prussia .
La conseguenza più rilevante fu la creazione dell'Impero tedesco,
La sconfitta francese determinò anche la fine del secondo Impero di Napoleone III e, con il crollo di
questo, la temporanea subalternità del ruolo francese rispetto alle altre potenze europee.
La fine del periodo imperiale significò per la FR l'inizio di un regime repubblicano, che - per dimensioni e
influenza - divenne il più importante tra quelli allora esistenti nel continente.
• Il 20 settembre 1870 le truppe entrano a Roma da Porta Pia à tramite un plebiscito vengono
annessi Lazio e Roma.
à Roma diventa capitale nel 1871.
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1861 morto Cavour, poche settimane dopo la proclamazione dell’unità à lui era stato l’esponente più
capace della classe dirigente moderata.
DESTRA STORICA = si intende il gruppo dirigente che governò ininterrottamente il Paese nel primo
15ennio di vita unitaria.
• Il nucleo centrale era formato dai piemontesi: Sella e Lanza, cioè quelli della vecchia maggioranza.
• Essi si erano uniti a difficoltà ai moderati lombardi, toscani (Ricasoli) de emiliani (Minghetti e
Farini).
• Meno numerosa era la rappresentanza delle regioni meridionali.
• Questi uomini diversi per provenienza geografica, formazione culturale, esperienze politiche
trascorse erano un gruppo abbastanza omogeneo dal punto di vista sia politico che sociale (famiglie
di proprietari terrieri e spesso con origini aristocratiche).
• Nei primi parlamenti dell’unità italiana la maggioranza si collocava a destra e come Destra si
intende un gruppo di centro moderato.
o La “vera destra” dei clericali e dei nostalgici dei vecchi regimi si era autoesclusa dalle
istituzioni del nuovo Stato in quanto non ne riconosceva la legittimità.
SINISTRA STORICA = fenomeno analogo a quello della Destra storica. In questo caso di parla di
sinistra democratica.
• I mazziniani, i repubblicani intransigenti si rifiutarono di partecipare all’attività politica ufficiale.
• Sui banchi dell’opposizione in Parlamento c’era la vecchia Sinistra piemontese con Depretis e quei
mazziniani o garibaldini come Crispi e Cairoli che decidevano di inserirsi comunque nelle
istituzioni monarchiche anche per cambiarle.
• La Sinistra storica si contrappose alla maggioranza facendosi portavoce delle rivendicazione della
democrazia risorgimentale:
o Suffragio universale
o Decentramento amministrativo
o Completamento dell’unità
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Sia la Destra che la Sinistra erano convinte che l’Italia dovesse puntare sull’agricoltura come base della
crescita economica, mentre lo sviluppo industriale sarebbe venuto semmai più tardi.
L’espansione dell’agricoltura nel ’60 / ’70 consentì un’accumulazione di capitali che rese possibile un
ulteriore potenziamento delle infrastrutture (strade / ferrovie) indispensabili per lo sviluppo industriale.
à Ma nel complesso dopo un ventennio di vita unitaria l’Italia aveva perso terreno nei confronti dei pasi
più progrediti, e il tenore di vita della maggioranza della popolazione non aveva registrato mutamenti, anzi
in alcuni casi era peggiorato.
à Politica fiscale durissima, dettata dalla necessità di coprire i costi dell’unificazione, sia nel campo delle
comunicazioni sia in quelli dell’amministrazione pubblica, istruzione ed esercito.
La situazione si aggravò dopo il 1866 in conseguenza di una crisi internazionale e delle spese sostenute per
la guerra contro l’Austria.
1875 si ottenne però grazie a questa politica il pareggio di bilancio.
Crisi della Destra à la borghesia imprenditoriale criticava la politica liberista del governo e spingeva per
l’introduzione di tariffe protezionistiche che avrebbero consentito lo sviluppo dell’industria nazionale.
Nella piccola borghesia meridionale si diffuse l’ostilità contro il centralismo amministrativo e la prevalenza
dell’elemento piemontese nella pubblica amministrazione.
à Interprete di questi malcontenti si fece la Sinistra con un programma di riforme tributarie ed
amministrative.
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Politica estera
• Adesione alla Triplice alleanza 1882 con Germania e Austria.
• Questo trattato sembrava aver rinunciato alle terre di Trento e Trieste ma in realtà fu il primo passo
che consentì all’Italia di uscire da un isolamento internazionale.
• L’adesione alla Triplice Alleanza segnò l’inizio della politica coloniale italiana (sviluppata
soprattutto dai governi Crispi) à colonialismo italiano avviato per motivi di prestigio.
• Insediatosi nell’Etiopia (o Abissinia) la penetrazione italiana si interruppe nell’87 perché le truppe
etiopiche soppressero e sterminarono a Dogali una colonna di 500 italiani.
o Gli italiani ripresero nel ’95 la penetrazione in Etiopia, ma gli etiopi reagirono all’invasione
e gli italiani subirono una dura sconfitta.
• Riconosciuto all’Italia il possesso della colonia dell’Eritrea.
ETÀ DI CRISPI
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La causa della caduta di Crispi fu però la sua politica estera, dovuta agli insuccessi coloniali à dimissioni
nel 1896.
• Tensione generale esplosa nel 1898 a causa dell’improvviso aumento del prezzo del pane: causa un
cattivo raccolto e le importazioni USA erano bloccate a causa delle guerra di Cuba.
o Manifestazioni popolari à risposta del governo durissima come se fosse un complotto
rivoluzionario, massicci interventi della polizia.
o Si arrivò a proclamare lo stato d’assedio à affidamento dei poteri alle autorità militari.
o Repressione giunta al culmine a Milano l’8/9 maggio con 100 morti e 500 feriti su una folla
inerme.
• Lo scontro si trasferì dalle piazze al parlamento: Rudinì decise di dimettersi.
• Gli succedette il generale Pelloux (1898-1900)
o Presentò un pacchetto di provvedimenti che:
§ Limitavano il diritto di sciopero
§ Limitazione stampa/associazione
• I gruppi dell’estrema sinistra à ostruzionismo ( = prolungamento all’infinito le discussioni in
Parlamento, bloccando quindi la maggioranza).
• I gruppi di opposizione erano anche i liberal-progressisti come Giolitti e Zanardelli.
• In questa situazione Pelloux non poté far altro che sciogliere la Camera.
Umberto I affidò la successione a Saracco (moderato) 1900-1901 à perché il re si rese conto che la
politica repressiva non era la soluzione.
à Umberto I vittima di un attentato il 19 luglio 1900 (Gaetano Bresci anarchico).
Gli succedette Vittorio Emanuele III à che aveva un atteggiamento molto più aperto del padre nei
confronti delle forze progressiste.
Con Saracco:
• Fase di distensione della vita politica italiana, favorita anche da un buon andamento dell’economia.
• Fu costretto però a dimettersi a causa di un comportamento contraddittorio tenuto durante uno
sciopero generale a Genova.
Giolitti aveva sempre sostenuto che: lo Stato non doveva temere le organizzazioni operaie, la cosa
fondamentale era NON reprimerle à lo Stato aveva tutto l’interesse a consentirne il libero svolgimento.
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Questo portò:
à Sviluppo rapidissimo delle organizzazioni sindacali, operaie, contadine che fino ad allora erano ridotte
alla clandestinità (e represse ‘98).
Impennata del numero degli scioperi à spinta al rialzo dei salari, che crebbero del 35% operai e del 50%
contadini.
Triangolo dell’industria: Milano, Torino, Genova à siderurgico, cotoniera, zucchero, gomma (Pirelli),
automobilistica (FIAT).
Problema: popolazione attiva nelle campagne ancora 55%, troppo alto il numero rispetto alle capacità
produttive dell’Italia.
Nasce il fenomeno dell’emigrazione, che invece di diminuire con lo sviluppo economico crebbe (8 milioni
tra 1900-1914). In ogni caso ebbe un effetto positivo dal punto di vista economico: allentò la pressione
demografica, rimesse degli emigranti ( = denaro inviato alle famiglie in madrepatria) à questo ha
contribuito a sanare il deficit di bilancio commerciale.
GOVERNI GIOLITTI
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• Lasciò la guida del governo a Fortis: restò al governo meno di un anno: giusto il tempo di far
approvare la legge sulla statalizzazione della ferrovia.
o Dopo di lui ci fu il governo Sonnino, ma durò solo 3 mesi.
• Nel 1906 Giolitti tornò alla guida del governo: per 3 anni.
• 1911 à Giolitti ritorna al governo: estensione del voto a tutti i cittadini maschi che:
o Avessero svolto il servizio militare
o Maggiorenni che sapessero leggere e scrivere
o Tutti quelli che avevano compiuto 30 anni
à questo equivaleva praticamente a un suffragio universale.
MOVIMENTO NAZIONALISTA
• Non voleva vedere l’Italia come una potenza di secondo rango à cominciò una campagna
martellante a favore della conquista della Libia.
• 1911: la FR impose un protettorato sul Marocco
o allora l’Italia inviò 35mila uomini in Libia à che si scontrarono con l’Impero turco.
o I turchi preferivano una tattica di guerriglia
o L’Italia dovette mandare rinforzi
§ Estendere la dichiarazione di guerra anche al Mar Egeo occupando l’Isola di Rodi e
l’arcipelago del Dodecaneso.
o Nel 1912 i turchi firmarono la pace di Losanna:
§ Rinunciavano alla sovranità politica sulla Libia
§ Ma il sultano conservava un’autorità religiosa sulle popolazioni mussulmane.
La pace di Losanna non fece cessare la resistenza araba, e questo fu il pretesto per mantenere occupati il
Dodecaneso e Rodi.
Tutto sommato la guerra fu un pessimo affare:
⎯ Costi alti della guerra
⎯ Ricchezza scarsa / inesistente
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1914 à dimissioni di Giolitti, che indicò al re Salandra come suo successore (ala della destra liberale).
Giolitti sperava in un insuccesso di Salandra per tornare al governo, ma la situazione era totalmente
cambiata …
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Situazione in cui le 13 colonie Nord Americane si ribellano vs. Madrepatria Inghilterra à nascono gli
USA.
Cause:
1. Dopo la guerra dei 7 anni (conflitto finalizzato a conquiste territoriali ed egemonia commerciale)
UK attraversa una forte crisi finanziaria.
o Conflitto moderno per la prima volta dovuto a conquiste territoriali e dominio commerciale.
o Dopo la guerra dei 7 anni la FR dovette abbandonare il Canada
o Ma UK à decreto che impedì ai coloni di insediarsi nelle terre di nuova conquista.
2. A causa di questa crisi finanziaria UK decide di prendere alcuni provvedimenti:
o Sugar act: vengono imposti dazi su prodotti importati dall’UK nelle colonie.
o Stamp act: bollo imposto sui documenti ufficiali / giornali
3. UK impediva o sviluppo autonomo delle colone per avere il monopolio industriale à le colonie
servivano come pura fonte di materie prime.
o Le colonie costrette a fornire a basso costo le MP (pellame e cotone) e acquistavano i
manufatti provenienti dall’UK.
o Vigenti leggi che ostacolavano l’impianto di manifatture nelle colonie.
Il governo inglese fu quindi costretto ad abolire molte tasse à questa fu una vera occasione per
l’esplosione dei sentimenti indipendentisti.:
1773 à UK assegnò il monopolio del commercio del tè alla Compagnia delle Indie.
• Questo voleva dire tagliare fuori dal commercio gli americani à che sostenuti dall’opinione
pubblica organizzarono il boicottaggio delle merci inglesi.
• Boston tea party = gesto eclatante à assalite le navi della Compagnia nel porto di Boston e
gettarono in mare il carico di tè.
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Benjamin Franklin nel frattempo si trovava i n UK/Europa per trattare una ragionevole transizione.
Proponeva progetti federali di larga autonomia ma rimanendo sotto la corona inglese.
Dall’Europa arrivarono molti volontari a sostegno della causa americana à grazie all’opera di
sensibilizzazione/propaganda che fece Franklin quando si trovò in Europa.
→ Anche la FR, Olanda e Spagna, ostili all’UK intervennero a fianco degli americani.
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à La spinta verso l’indipendenza non avvenne dagli strati inferiori della società ma dai creoli:
• Volevano liberarsi dal controllo dei funzionari governativi inviati dall’Europa
• Erano stufi dei vincoli commerciali che poneva la Madrepatria.
NB. Gli indipendentisti creoli avevano l’appoggio dell’UK perché voleva prendere il posto della Spagna
diventando partner principale del Sud-America.
NORD SUD
- Caraibi - Argentina
- Venezuela
- Colombia à Repubblica di gran Colombia
1819
Sotto la guida dell’indipendentista Simon Bolívar Sotto la guida dell’indipendentista José Martin
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Nel 1820 scoppia la rivoluzione liberale in Spagna (le truppe si rifiutano di partire) quindi meno afflusso di
truppe dall’Europa.
• Maggiore sostegno dall’UK e appoggio USA.
• Mancava il Perù:
o Attaccato da Nord dalle truppe di Bolivar
o E da sud dalle truppe di San Martin
Il progetto di Bolivar era di riunire tutte le ex colonie spagnole in un’unica grande confederazione su
modello degli USA à ma ci furono da subito contrasti territoriali e rivalità politiche.
Dopo l’indipendenza l’America Latina subì un altro processo di frammentazione.
30
Nuovi stati con più di 60mila abitanti potevano essere annessi all’unione.
à Metà 1800 gli stati erano già diventati 31, dai 13 iniziali.
Indiani, popolazioni nomade avevano difficoltà nella convivenza con i coloni à dopo una serie di guerre
(finite solo alla fine del 1800) furono costretti ad emigrare nel Mississippi.
1823 à dottrina Monroe. Il Presidente Monroe afferma che il continente americano non poteva più
essere oggetto di colonizzazione.
1836 à guerra con il Messico per il Texas (1845 Texas si staccò dal Messico e successivamente entrò
nell’Unione)
1848 à acquisto California. Qui c’erano importanti giacimento petroliferi.
1867 à Alaska comprata dalla Russia
Negli USA la società borghese si sviluppa senza problemi perché non c’erano passati feudali o potenti
aristocrazie.
La popolazione era in costante aumento e il paese in crescente espansione à vennero interrotti i flussi
migratori provenienti dall’Europa.
à La produzione agricola aumentò con ritmi mai visti prima:
• Coltivate nuove terre – zone di recente colonizzazione
• Sviluppo di una moderna agricoltura capitalistica – Ovest
• Enorme sviluppo industriale Nord-Est
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10 Stati del Sud decisero di staccarsi dall’Unione e di diventare indipendenti formando la confederazione
indipendente con capitale Richmond (Virginia).
à Il potere federale reagì e scoppiò la guerra civile 1861.
• Gli Stati del Sud speravano in un intervento a loro favore da parte dell’UK à loro principale
acquirente di cotone.
• Ma UK non intervenne.
• Al Sud erano ben addestrati alla guerra e c’era un bravo generale: Lee.
• Gli stati del Nord:
o Erano in superiorità numerica
o Maggior potenziale economico
à Il Nord vince nel 1865.
Finita la guerra il Sud fu sottoposto a un regime di occupazione militare.
La vittoria del Nord comunque non colmò le diseguaglianze sociali, i neri rimasero segregati di fatto e
nacquero società clandestine come il Ku Klux Klan (a fondamento razzista).
Nel 1890 à la conquista dell’Ovest era completata, raggiunte dimensioni attuali USA.
Mentre gli USA erano impegnati nella guerra di secessione, Napoleone III sotto la protezione delle truppe
francesi à voleva far nascere il nuovo impero del Messico proclamato nel 1864.
Venne offerta la corona dell’impero a Massimiliano d’Asburgo (fratello minore di Francesco Giuseppe).
• Ma i repubblicani messicani reagirono con una violenta guerriglia (le armi fornite dagli USA)
• Nel 1867 i francesi si ritirarono, ma Massimiliano fu fucilato.
• Questo fu un grave colpo al prestigio delle potenze europee ed una definitiva conferma della
dottrina Monroe: “Lasciate l’America agli americani”.
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La Prussia voleva porsi alla guida della nazione tedesca à che da dopo il congresso di Vienna era
diventata confederazione germanica di 39 Stati.
• La Prussia era strettamente integrata economicamente con la Germania
• Nel 1850 l’industria tedesca si era sviluppata con un ritmo senza uguali in Europa, soprattutto
espansione industriale nella Renania – Vestfalia.
L’Italia voleva liberarsi del controllo austriaco à stava combattendo la 3 guerra di indipendenza.
Napoleone III spinse l’alleanza Italia-Prussia per indebolire l’Austria).
à in quest’occasione l’Austria cedette il Veneto alla FR (che poi lo cedesse all’Italia) in cambio che la FR
non entrasse in guerra a fianco della Prussia.
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Guerra franco-prussiana
Il principale ostacolo per l’unificazione di tutti gli Stati della confederazione germanica era la FR di
Napoleone III che ovviamente non voleva ulteriori ingrandimenti della Prussia.
• Bismarck seppe sfruttare le tendenze bellicose dei francesi.
In Spagna il trono era rimasto vacante e la corona era stata offerta ad un parente del re di Prussia: la FR si
sentì minacciata di accerchiamento.
Si incontrarono Guglielmo I e l’ambasciatore francese à venne scritto un comunicato stampa volutamente
provocatorio: sembrava che l’ambasciatore francese fosse stato messo alla porta dal re. Questo per la FR fu
un’offesa nel suo orgoglio nazionale à dichiarò guerra alla Prussia nel luglio 1870.
• L’esercito francese venne sconfitto a Sedane à l’imperatore divenne prigioniero dei tedeschi.
• In FR nacque la terza repubblica.
• L’armistizio venne firmato nel gennaio 1871: trattato di Francoforte.
o La FR dovette pagare un’alta indennità di guerra
o Le truppe tedesche rimasero sul territorio francese fino al pagamento dell’indennità
o La FR dovette cedere l’Alsazia e la Lorena
• Questa fu un vera e propria umiliazione per la FR che nutrì un desiderio di revanche per quasi
mezzo secolo (condizionando di conseguenza la politica francese).
Nel 1870 venne proclamato l’Impero Tedesco (II Reich) à fino al 1890 guidato da Bismarck.
1871 a Versailles: luogo simbolo della potenza della FR venne incoronato il re di Prussia Guglielmo I
Imperatore Tedesco.
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3. ACCORDI BILATERALI
• La Prussia era alleata dell’Impero asburgico
• Con la Russia Bismarck stipulò un contratto di contro-assicurazione: patto di non aggressione tra
i 2 contraenti à neutralità nel caso di conflitto di uno o dell’altro con una terza potenza
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Fase di sviluppo economico senza precedenti à considerato una rivoluzione per il suo carattere
irreversibile e radicale.
Nuova forma di organizzazione sociale: industriali e scienziati, non esistono più solo nobili e militari.
Homo oeconomicus à libero scambio delle merci.
• Alla fine del ‘600 in UK c’era una produzione uguale a tutto il resto dell’Europa à l’attività
economica prevalente (80%) era l’agricoltura.
• Le attività industriali prevalentemente tessile à su scala domestica.
• Unità tipica di produzione: famiglia à prodotto destinato all’autoconsumo
• Il prodotto che veniva commercializzato à al massimo su scala locale o regionale.
• Popolazione dispersa nelle campagne.
Cause:
1. Incremento popolazione
2. Sviluppo servizi di credito à banche
3. Rivoluzione agricola: i lavoratori diventano salariati, non più piccoli proprietari terrieri ma grandi
proprietari à privatizzazione + nuove tecnologie agricole / rotazione dei campi
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3. INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
• Introduzione del sistema fabbrica à elemento di rottura con il passato
• Settore tessile à settore più sviluppato in UK
o Esistenza di metodi rudimentali di fabbricazione: permisero l’assorbimento con minori
difficoltà delle nuove tecnologie.
• Serviva solo un’ampia manodopera senza specializzazione
• Utilizzato il vapore come forza motrice (prima si usavano le ruote idrauliche lungo i fiumi)
o Inventata da Watt nel 1769 la macchina a vapore alimentata a carbone (in UK grandi
giacimenti di carbone)
• Progressiva meccanizzazione à necessarie nuove attrezzature e ferrovie (1830-50)
• 1780 inventata la ghisa à primo ponte costruito in UK
• crescente divisione del lavoro à sistema produttivo sempre più complesso
• Tutti cominciavano/finivano alla stessa ora à lavoro sempre più semplificato (nei campi era tutto
senza controlli).
• Nuova immagine topografica della città e della campagna à che mutava di conseguenza per
sfamare la popolazione urbana in aumento.
• Il lavoratore agricolo diventò un operaio salariato à formazione del proletariato industriale.
LUDDISTI = prima forma di contestazione. Principale mezzo di lotta: distruzione macchine à che
secondo loro erano la causa della disoccupazione e dei bassi salari.
I luddisti erano gli artigiani del settore tessile messi in cisi dalla fabbrica.
• La loro fu una rivola sociale caotica (1811-1813)
• Repressa dalle forze militare
Il vero problema non erano le macchine in sé ma l’uso che ne veniva fatto a danni dei datori di lavoro.
IN EUROPA:
• Questo modello produttivo si diffuse in Europa e USA solo dal 1830
• I trasporti erano lenti e cerano tante barriere doganali
Ci furono 2 grandi carestie:
1816-1817 (cattivi raccolti)
1846-1847 à soprattutto in Irlanda dove ci 1 milione morì su 9 milioni (à migrazione USA)
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NB. Economia capitalistica: andamento ciclico, a fasi di espansione seguono fasi di depressione.
Epoca vittoriana 1837 – 1901 à culmine della potenza, UK isolata da conflitti europei.
• Estensione al voto a tutti quelli che pagavano le tasse, quindi anche agli operai
Questione irlandese: dal 1800 Irlanda forzatamente annessa all’UK.
• L’85% degli irlandesi è cattolico à essi erano privati di libertà politica e religiosa.
• Guerra di indipendenza dal 1919-1921
Nel 1829 grazie ad O’Connell à diritto di associazione
→ Nella seconda metà dell’800 l’Europa Occidentale estese e consolidò la propria presenza nel
mondo.
→ Il suo prestigio si fondava sulla superiorità nel campo scientifico e tecnologico, sulla potenza
industriale e capitalistica à rafforzato in seguito alla scoperta di nuove fonti di energia:
o Petrolio
o Elettricità
o Uso di nuovi sistemi di comunicazione
o Trasporti
Le grandi potenze europee portavano a termine le conquiste coloniali spinte dal desiderio di procurarsi
nuovi mercati di vendita per i prodotti nazionali e accaparrarsi materie prime e risorse energetiche a
basso costo.
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Ø Bismarck per attenuare il disagio sociale provocato dal processo di industrializzazione e per evitare
confitti violenti / reazionari aveva introdotto dei programmi di assicurazione dei lavoratori:
malattie, infortuni, invalidità, vecchiaia,…
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Costruzione di organizzazioni politiche capaci di diffondere una critica al sistema economico vigente.
Sollecitare trasformazioni per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.
• Nasce così il partito politico moderno fornito di una struttura organizzata.
o Nella seconda metà dell’800 nascita dei partiti socialisti, mutamento organizzazione
politica.
• Nei Parlamenti europei (formati dall’opinione pubblica di orientamento liberali) non c’erano partiti
strutturati.
• Partito: grande strumento di aggregazione.
• Nel ‘900 allargamento del suffragio à formazione dei partiti di massa.
• I partiti di adesso estendono le loro basi sociali in modo da trovare legittimazione nella società
(ancor prima che in Parlamento).
• I partiti di massa diventano i maggiori mediatori tra Stato e società
• Con l’avvento dei partiti si conclude la fase storica dell’età liberale.
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STATO = soggetto istituzionale, entità politica che regolamento la vita all’interno di un territorio
NAZIONE = insieme di persone che condividono una lingua, una cultura e tradizioni
STATO-NAZIONE = situazione ideale, quando stato e nazione coincidono anche geograficamente
[Per Hobson (1902) la soluzione è attuare delle riforme sociali per aumentare il consumo interno]
Interpretazione politica = le conquiste coloniali erano simbolo di potenza. Si ispirava al mito della nazione.
Cause:
→ Interessi economici:
o Materie prime a basso costo
o Nuovi sbocchi commerciali
→ Accumulo di capitali disponibili per investimenti
→ Ideologia molto forte di nazionalismo e potenza politica, ma anche potenza religiosa (missioni
religiose, la Chiesa sostenne l’espansione coloniale per estendere la sua predicazione e avere nuovi
fedeli).
Congresso 1978 a Berlino: sistemazione della penisola Balcanica à venne fermato il tentativo della
Russia di espandere la sua egemonia.
• In quest’occasiona FR ottenuto il consenso di avviare un protettorato in Tunisia.
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SPARTIZIONE DELL’AFRICA
Nel 1870 i Paesi europei controllavano solo 1/10 del territorio africano.
Dopo 40 anni gli stati europei controllavano 9/10 del territorio africano.
Egitto e Tunisia dipendevano ancora dall’Impero Ottomano anche se formalmente avevano ottenuto
l’indipendenza.
Ø L’Egitto era sotto l’influenza francese che risaliva dal periodo napoleonico à ma era fondamentale
per l’UK dopo l’apertura del canale di Suez nel 1869.
o Nel 1882 scoppio moti nazionalisti antieuropei: gli inglesi li sconfissero inviando delle
truppe.
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2. Bisogna anche aggiungere che l’UK non si oppose alle grandi conquiste della FR perché era interessata
al controllo dell’Oceano Indiano.
• Bismark in tutto ciò si preoccupò di favorire lo sviluppo coloniale FR per risollevare il so spirito di
potenza dopo la sconfitta del 1870.
• Inoltre fu favorevole all’accrescimento del dominio dell’UK.
• La politica di Bismark era molto attenta alla connessione tra:
o Politica coloniale
o Equilibrio europeo: comunque venne creato un sistema di alleanze che isolavano la Francia:
§ Accordo dei 3 imperatori:
§ Rivalità tra FR e UK (in Oriente)
§ 1882: l’Italia neutrale
La questione del Congo portò ad una nuova Conferenza Internazionale a Berlino 1884 – 1885 per
iniziativa di Bismark.
→ Vennero codificate le norme per regolare la spartizione dell’Africa
→ L’effettiva occupazione era il titolo valido per legittimare il possesso di un territorio
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⎯ GERMANIA
o Togo
o Camerun
CONQUISTA DELL’ASIA
Nel 1858 la Compagnia delle Indie fu soppressa: simboleggiava la supremazia tecnica dell’Europa.
Facilitava l’espansione verso il continente asiatico mettendo in comunicazione il Mediterraneo e il Mar
Rosso.
Ø L’India passò sotto la diretta amministrazione britannica.
• Vennero costruite ferrovie: non solo per avere maggiori scambi commerciali ma anche per
aumentare il controllo militare.
• Nel 1876 la Regina Vittoria venne proclamata Imperatrice delle Indie.
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L’Austria avrebbe voluto attaccare la Serbia per liquidarla una volta per tutte, ma:
⎯ la Russia sarebbe entrata in guerra a fianco della Serbia
⎯ in caso di conflitto austro-russo come si sarebbero comportate le altre potenze?
à La Germania era legata all’Austria
à La Francia era legata allo Zar
Nel 1912: Serbia, Montenegro, Bulgaria e Grecia à coalizione contro l’Impero Ottomano
• In quest’occasione l’Impero Ottomano perse tutti i territori dell’Europa.
• Ma al momento della spartizione dei territori ci fu una rottura di alleanze tra Stati Balcanici:
o 1913 la Bulgaria attaccò la Serbia e la Grecia
o si venne a formare una nuova coalizione tra:
§ Serbia
§ Grecia
§ Romania
§ + Turchia
o in queste condizioni venne ovviamente sconfitta la Bulgaria
Nel 1890 venne allontanato Bismark dal potere à Guglielmo II attuò una nuova politica mondiale:
• Il trattato di contro-assicurazione tra Germania e Russia deteriorato per contrasti di natura
doganale/finanziaria.
• Quindi la Germania non rinnovò il trattato con la Russia
• Venne a formarsi una duplice alleanza tra FR e Germania.
UK comprese di non poter restare isolata e si alleò con il Giappone in funzione antirussa.
• Propose quindi un’alleanza alla Germania
o Ma la Germania era in rivalità commerciale con l’UK
o La Germania voleva diventare una potenza marittima
o Stava facendo massicci investimenti in armamenti
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• Negli USA ci fu uno sviluppo economico senza precedenti per ritmo ed intensità.
o Grandi concentrazioni finanziarie: es. General Eletric, Standard Oil Company,…
• Gli USA avevano raggiunto il primato nella produzione superando UK e Germania.
• Nelle grandi praterie del Midwest à rivoluzione agricola che faceva degli USA il granaio del
mondo.
NB. Gli USA non potevano seguire il modello coloniale europeo perché proprio la loro nazione era
costruita su quei valori-base.
→ Gli USA quindi praticarono una sorta di colonialismo informale fondato sull’esportazione di
merci e capitali:
o Verso Ovest
o America Latina: venne considerato un “aggiornamento della dottrina Monroe”
• 1895 intervento a Cuba: era in atto una violenta rivolta contro gli spagnoli.
o Gli USA avevano interessi: c’erano grandi piantagioni di canna da zucchero sull’isola.
• 1898: venne affondata una corazzata americana nell’Avana: questo portò ad una guerra con la
Spagna che venne sconfitta nelle Antille e nel Pacifico.
o La Spagna fu costretta a cedere Filippine e Portorico.
• CUBA divenne una Repubblica Indipendente ma sottoposta alla tutela USA.
• Anche i Caraibi e le Hawaii (1898) à sotto USA: importante appoggio per le rotte oceaniche.
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Un presidente non poteva ricoprire al carica per più di 2 mandati: nel 1912 Wilson vinse le elezioni (con il
partito democratico) e ridusse le tariffe protezionistiche.
• Gli Stati dell’America Latina erano retti da parlamenti repubblicani ispirati al liberismo dell’800.
• L’ultima monarchia che venne rovesciata fu quella brasiliana nel 1889.
• Molti parlamenti erano solo una facciata per coprire una realtà di corruzione e a volte di dittatura
personale.
o Questi regimi assicuravano ai paesi latino-americani una relativa stabilità.
ARGENTINA
• Ascesa al potere dell’unione radicale (espressione delle classi medie progressiste)
• Introduzione del suffragio universale 1912
MESSICO
• Problema terra: nelle mani di pochi latifondisti e 3/4 della popolazione erano braccianti senza terra
(peones) poverissimi.
• La spinata alla democratizzazione sfociò in una lotta rivoluzionaria
• 1910 à rivolta contro il regime dittatoriale di Diaz (dal 1876)
o Madero si fece promotore dell’insurrezione con Zapata e Villa Pancho
o Diaz fu costretto ad abbandonare il Pese
o Madero venne eletto presidente, ma nel 1913 eliminato da un colpo di Stato
à la guerra civile riprese e durò fino agli anni ’20. Si concluse con la presidenza di Obregòn
1921 che concesse una costituzione democratica.
• La guerra civile durò 10 anni, ma alla fine di essa il Messico raggiunse un livello di democrazia
superiore a tutti gli altri stati latino-americani.
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• Prima del 1914 per un secolo interno non c’era stata una guerra generale à una guerra nella quale
fossero coinvolte tutte le maggiori potenze.
• Tra il 1813-1814 nessuna grande potenza combatté, le uniche guerre combattute erano le spedizioni
militari delle potenze coloniali contro popoli evidentemente più deboli.
à Le cause del conflitto però NON furono le competizioni coloniali: altrimenti non si sarebbe potuta
costituire l’intesa tra le 2 maggiori potenze coloniali: FR e UK (e con la concorrente asiatica dell’UK, la
Russia).
à La Germania era frustrata nelle sue aspirazioni coloniali, quindi spostò le sue attenzioni/pressioni
imperialistiche sull’Europa orientale:
• Balcani à area di crescente conflittualità tra le potenze + aspirazioni nazionalistiche locali a loro
volta in conflitto tra loro.
L’800 si era aperto con il principio di legittimità dei sovrani della restaurazione, si era chiuso con il
principio di nazionalità e autodeterminazione dei popoli à e si era passati a regimi liberali e democratici.
Tutte le maggiori potenze parteciparono alla guerra, MA nessuno dei belligeranti voleva passare per
aggressore! Tutti dichiararono di agire per necessità, per autodifesa.
Ø Sarajevo: 28 giugno 1914 Princip, studente bosniaco uccise a colpi di pistola l’erede al trono
d’Austria, l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie.
NB. L’Austria da tempo voleva impartire una lezione alla Serbia à un attentato terroristico si trasformò in
un caso internazionale che mise in moto una serie di reazioni che portarono l’Europa in un conflitto di
dimensioni mai viste.
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• Venne introdotta la coscrizione obbligatoria, tranne in UK che venne introdotta nel 1916.
• Messi in campo eserciti di proporzioni mai viste, armati meglio di qualunque esercito ottocentesco:
o Mitragliatrici
o Cannoni potentissimi
o Fucili a ripetizione
• Ma l’errore fondamentale à vennero usate le vecchie strategie di guerra: tradizionali guerre di
movimento che ovviamente fallirono.
Infatti:
• I tedeschi arrivarono quasi a Parigi à FR sferrò però un improvviso contrattacco: arresto
dell’offensiva tedesca.
• I tedeschi sconfissero i russi nella Prussia Orientale.
à In poco tempo diventò una guerra di usura e logoramento: 2 schieramenti immobili che si
scontravano in qualche sanguinoso attacco.
Fondamentale che:
⎯ UK: aveva tante risorse grazie all’impero coloniale + superiorità navale.
⎯ Russia: potenziale umano enorme
Turchia à si alleò con gli imperi centrali nel 1915 + anche Bulgaria
Grecia, Portogallo e Romania à si allearono con l’Intesa.
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Il Papa Benedetto XV era ostile e pacifista, anche perché secondo lui l’Italia non poteva combattere contro
l’Austria, un altro Paese cattolico.
Benito Mussolini direttore dell’Avanti ebbe una conversione a favore dell’intervento à venne espulso dal
partito e fondò nel 1914 un nuovo quotidiano: Popolo d’Italia.
Re + Capo del Governo + Ministro Esteri à potere di decidere il destino del Pase in quanto alleanze
internazionali (secondo lo Statuto)
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Salandra 1914-1916
Boselli 1916-1917
Orlando 1917-1919
• Seguirono le 5 battaglie sull’Isonzo ma senza risultati tangibili à venne presa Gorizia, più valore
morale che strategico.
• Alla fine dell’anno l’esercito italiano stava combattendo sulle stessi posizioni di giugno (250mila
uomini tra morti e feriti)
• Nel 1917 Cadorna ordinò una nuova serie di offensive sull’Isonzo à ma ebbero risultati modesti.
o Cominciavano la proteste, gesti di insubordinazione, carenza di alimenti.
• Gli austriaci attaccarono le linee italiane sull’alto Isonzo à disfatta di Caporetto.
Venne allora attuata una nuova tattica: infiltrazione à per entrare più velocemente possibile nel territorio
nemico senza considerare le posizioni raggiunte, sfruttare il fattore sorpresa per mettere in crisi
l’avversario.
• Solo dopo 2 settimane un esercito praticamente dimezzato riuscì a catturare una linea difensiva sul
Piave.
• I soldati combatterono un guerra difensiva.
• I tedeschi occupavano gran parte del territorio nazionale: contribuì a rendere più chiari gli scopi del
conflitto à aumentare il senso di coesione patriottica.
• Armando Diaz al controllo dell’esercito sul Piave, era più attento alle esigenze dei soldati, licenze
più frequenti, maggior cibo,…
• Giugno 1915 i russi à controffensiva agli austriaci impegnati sul fronte italiano.
o Iniziali successi: Romania intervenne a fianco dell’Intesa.
• Allora gli austro-tedeschi in ottobre attaccarono al Romania: fece la stessa fine della Serbia.
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GUERRA DI TRINCEA
• Nel 1914 si era creata una situazione di stallo che nel 1916 non aveva praticamente subito
modifiche.
• Problema: vecchia dottrina militare à imponeva ai soldati la rottura del fronte avversario.
• Con le nuove armi automatiche ogni assalto era trasformato in una carneficina.
• Si cominciano ad usare le trincee à concepite inizialmente come un rifugio provvisorio in attesa
dell’attacco decisivo, ma divenne sede permanente dei reparti delle prime linee.
o Con il tempo vennero allargate
o Dotate di ripari
o Protette da filo spinato.
Qui, dopo pochi mesi nelle trincee, svaniva l’entusiasmo patriottico.
⎯ La vita nelle trincee logorava il morale dei soldati
⎯ Non ricevevano il cambio anche per settimane
⎯ Pessime condizioni igieniche
⎯ Esposti a periodici bombardamenti ed intemperie
L’uso del sottomarino in guerra sollevava gravi problemi politici e morali: soprattutto urtava gli interessi
commerciali USA.
• Nel 1915 un sottomarino tedesco affondò il transatlantico Lusitania, con più di 1000 passeggeri, tra
cui anche cittadini americani (ma aveva a bordo armi per l’UK).
• Cominciò una protesta USA à sospeso l’uso dei sottomarini.
IN GERMANIA
• C’era una sorta di dittatura militare di Hindenburg e Ludendorff.
• I socialisti contro la guerra volevano una pace senza annessioni e senza indennità.
Propaganda: strumento essenziale per mobilitare i cittadini, non era solo rivolta alle truppe ma in generale
alla popolazione.
RUSSIA
• Sciopero generale degli operai a Pietrogrado.
• 1917 manifestazione contro il regime zarista, lo zar abdicò e dopo 15 giorni enne arrestato con tutta
la famiglia reale.
→ I tedeschi entrarono in profondità nel territorio russo.
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BALCANI
• Estate 1917 à nuove spinte indipendentiste tra popoli slavi.
Accordo tra:
• Serbi, croati, sloveni à per la costruzione di uno stato unitario degli Slavi del Sud à Jugoslavia
AUSTRIA
• Nuovo imperatore: Carlo I. Francesco Giuseppe era morto nel 1916 dopo 70 anni di regno.
PACE
à Ricostituita la Polonia + Pomerania per avere accesso sul Baltico à porto di Danzica.
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→ 1921 à Stato libero d’Irlanda. UK concesse un regime di semi indipendenza tranne al Nord
protestante.
Ad assicurare il rispetto e salvaguardia dei trattati doveva essere al Società dell Nazioni = istituzione
proposta dai 14 punti di Wilson e accettata da tutti i partecipanti alla conferenza di Versailles.
à È un organismo sovranazionale.
Il problema era che:
1. Ne erano esclusi i paesi sconfitti, ma anche la Russia.
2. 1920 il Senato USA respinse l’adesione al nuovo organismo à cominciò una nuova stagione di
isolamento per gli USA (rifiuto delle responsabilità mondiali).
3. Società delle Nazioni finì per essere egemonizzata dall’UK.
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Già prima dello scoppio del conflitto mondiale erano in molti a pensare che il regime assolutistico degli zar
non potesse resistere a lungo e fosse destinato ad essere sostituito da forme di governo più adeguate ai
tempi.
à marzo 1917 (febbraio nel calendario russo): il regime zarista fu abbattuto dalla rivolta degli operai e
soldati di Pietrogrado (nome dal 1914 al 1929 della città di San Pietroburgo).
à La successione fu assunta da un governo provvisorio.
L’obiettivo dichiarato del governo era quello di continuare la guerra a fianco dell’Intesa e promuovere
l’occidentalizzazione del paese, modernizzando le strutture politiche e lo sviluppo economico.
Come accaduto durante la rivoluzione del 905 al potere legale del governo si era affiancato e in seguito
sovrapposto il potere dei soviet .
(= i soviet, letteralmente “consiglio” erano organismi rivoluzionari, espressi direttamente dai lavoratori.
Sorti durante la rivoluzione russa del 1905 a Pietroburgo. Avrebbero dovuto costituire la struttura dello
stato nato con la rivoluzione del 1917. Questi gruppi contestavano le forme tradizionali di rappresentanza
politica e sindacale, vedevano nei consigli un organo di democrazia diretta i delegati dovevano essere
espressi dalle assemblee e revocabili in qualunque momento).
Il soviet della capitale agiva come una specie di parlamento proletario: emanando anche spesso ordini in
contrasto con le disposizioni governative.
La rivoluzione aveva messo in moto:
⎯ una rivoluzione di massa
⎯ respingeva l’idea di un’autorità centrale
⎯ era favorevole a un diffuso potere dal basso
⎯ voleva porre fine alla guerra
Lenin era il leader dei bolscevichi e rientrò in Russia dopo un viaggio attraverso l'Europa in guerra
(viaggio reso possibile dalla copertura delle autorità tedesche che conoscendo le idee di Lenin sulla guerra
speravano di indebolire la Russia con il suo rientro, evitando la sua prosecuzione del conflitto).
à Diffuse un documento in 10 punti: tesi di aprile: poneva in termini immediati la presa del potere,
rovesciando la teoria marxista ortodossa (la rivoluzione proletaria sarebbe scoppiata prima nei paesi più
sviluppati).
Obiettivi:
1. conquistare la maggioranza nei soviet (soviet = unica legittima fonte di potere)
2. fine della guerra
3. terra ai contadini poveri
4. controllo della produzione da parte dei consigli operai
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Primo episodio di esplicita ribellione contro il governo: Pietrogrado a metà luglio: soldati e operai armati
scesero in piazza per impedire la partenza per il fronte di alcuni reparti à l’operazione fallì per intervento
delle truppe fedeli al governo (alcuni leader bolscevichi arrestati, e Lenin costretto a fuggire).
A settembre ci fu un tentativo di colpo di Stato promosso dal capo dell’esercito Kornilov, grazie all’aiuto
delle forze socialiste
à ma i principali protagonisti della mobilitazione popolare contro il colpo di Stato furono i bolscevichi à
che conquistarono la maggioranza dei soviet di Pietrogrado e di Mosca.
RIVOLUZIONE D’OTTOBRE
Venne costituito un nuovo governo rivoluzionario composto esclusivamente da bolscevichi, con Lenin
presidente à Venne chiamato Consiglio dei commissari del popolo.
Questa fulminea presa del potere da parte dei bolscevichi lasciò disorientate le altre forze politiche che
protestarono ma non organizzarono manifestazioni di aperto sabotaggio contro il governo rivoluzionario,
preferirono convocare l’assemblea costituente. I risultati delle urne furono:
⎯ socialrivoluzionari: maggioranza assoluta
⎯ menscevichi praticamente scomparsi dalla scena
⎯ bolscevichi: delusione (meno di ¼ dei seggi) à ma non avevano nessuna intenzione di rinunciare
al potere appena conquistato.
L’assemblea si riunì e fu immediatamente sciolta per un intervento dei militari bolscevichi che ubbidivano
al congresso dei soviet.
Lenin credeva che il solo proletariato aveva diritto di guidare il processo rivoluzionario attraverso le sue
espressioni dirette: i soviet.
Con lo scioglimento dell’assemblea costituente il potere bolscevico rompeva definitivamente con le altre
componenti del movimento socialista.
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• Non fu particolarmente difficile per i bolscevichi assumere il potere, ma avevano ora il compito di
amministrare un paese immenso e governare una società complessa e arretrata con tutti i problemi
ereditati dal vecchio regime, compresa la guerra.
• Inoltre, i bolscevichi non potevano contare sull’appoggio delle altre forze politiche in quanto
estromesse dal potere con la violenza.
• Gli strati sociali più elevati abbandonarono il paese dando vita al più grande fenomeno di
emigrazione politica mai verificatosi fino ad allora (oltre un milione di esodi volontari tra il 1918-
1926).
Venne costruito un uovo un nuovo stato proletario ispirato alla comune di Parigi secondo un modello di
autogoverno delineato da Lenin in una delle sue opere più famose: Stato e rivoluzione.
Lenin riprendeva la definizione di Marx sullo Stato come strumento di dominio di una classe sulle altre, e
prevedeva che – una volta scomparso questo dominio – lo Stato si sarebbe avviato verso una rapida
estinzione. Nella società socialista non ci sarebbe stato il bisogno di parlamenti e magistratura, eserciti e
burocrazia, le masse stesse si sarebbero autogovernate secondo i principi della democrazia diretta dei
soviet.
Per risolvere il problema della guerra: i bolscevichi volevano una pace equa: senza annessioni e senza
indennità ma non si fu possibile.
→ Il 3 marzo 1918 firmarono il durissimo trattato di Brest-Litovsk, in quanto senza alternative per
uscire dalla guerra.
Violenta fu l’opposizione dei social rivoluzionari compresa la corrente di sinistra che ritirò i suoi
rappresentati dal Consiglio dei commissari dei popolo à I bolscevichi così persero gli unici alleati
rimanendo completamente isolati.
→ L’Intesa vide la pace di Brest-Litovsk un tradimento: era impegnata in una durissima lotta contro
gli Imperi centrali ed era preoccupata di un possibile contagio rivoluzionario nel resto dell'Europa.
Quindi cominciarono ad appoggiare concretamente le forze antibolsceviche già dalla fine del 1917.
Nel 1918 ci furono veri e propri barchi di truppe anglo-francesi nel Nord nella Russia e nel Mar Nero,
mentre USA e Giappone penetravano dalla Siberia orientale.
L’arrivo dei contingenti stranieri servì a rafforzare l’opposizione al governo bolscevico soprattutto quella
dei monarchico-conservatori (chiamati i bianchi) e ad alimentare la guerra civile in diverse zone del
paese.
Prima minaccia venne dall’est dove un ammiraglio zarista Kolciak assunse il controllo della Siberia.
à In questa circostanza lo zar e tutta la sua famiglia – prigionieri – vennero giustiziati per ordine del soviet
locale per paura che venissero liberati dai controrivoluzionari.
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Nell’aprile 1920 la Repubblica di Polonia decise di attaccare la Russia: insoddisfatta dei confini definiti a
Versailles.
• Ma l’armata rossa giunse fino alle porte di Varsavia.
• In agosto ci fu però una controffensiva polacca e costrinse i russi ad una precipitosa ritirata.
• Dicembre 1920 armistizio: pace marzo 1921.
• La Polonia vide in parte accontentate le sue aspirazioni territoriali incorporando la Bielorussia e
l’Ucraina.
àIn Russia però la guerra contro l’aggressione straniera aveva accresciuto il senso di coesione nazionale
riavvicinando molti oppositori al regime sovietico.
TERZA INTERNAZIONALE
La vittoria dei bolscevichi nella guerra civile fu improvvisa e rese attuabile un progetto di Lenin che aveva
in mente fin dall’inizio: la sostituzione della vecchia Internazionale socialista con una nuova
“Internazionale comunista” che coordinasse gli sforzi dei partiti rivoluzionari di tutto il mondo e
rappresentasse una rottura definitiva con la socialdemocrazia europea.
à Già nel 1918 i bolscevichi avevano abbandonato la denominazione di Partito socialdemocratico per
quella di Partito comunista (bolscevico) di Russia.
La riunione venne chiamata Internazionale comunista (Comintern abbreviata) o Terza Internazionale ed
ebbe luogo a Mosca nel marzo del 1919. Ma la struttura e i compiti vennero fissati solo nel II congresso
che si tenne nel 1920 a luglio a Mosca.
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à La socializzazione delle terre si risolse nella creazione di tantissime piccole aziende che producevano
soprattutto per l’autoconsumo e non contribuivano all’approvvigionamento delle città.
Nell’estate del 1918 venne attuata una politica più energica e autoritaria definita come “comunismo di
guerra”.
• Doveva risolvere il problema di approvvigionamento delle città.
• Venne incoraggiata la formazione di comuni agricole volontarie: le fattorie collettive chiamate
Kolchoz e furono istituite anche delle fattorie sovietiche chiamate Sovchoz (gestite direttamente
dallo Stato e dai soviet locali).
• In campo industriale furono nazionalizzati tutti i settori più importanti.
• Con queste riforme il regime bolscevico riuscì ad assicurare lo svolgimento di alcune funzioni
essenziali alla vita organizzata e soprattutto ad armare e nutrire il suo esercito.
• Sul piano economico fu un totale fallimento:
o Nel 1920 la produzione industriale era 7 volte inferiore a quella del 1913.
o Le grandi città si spopolarono per la disoccupazione e la fame.
o Il commercio privato era formalmente vietato (nacquero forme di mercato nero).
à La crisi raggiunse il culmine nella primavera-estate del 1921: per effetto congiunto della guerra civile e
di un anno di siccità si ebbe una terribile carestia che colpì le campagne della Russia e dell’Ucraina:
morirono 3 milioni di persone.
à Le autorità cercarono di nascondere la catastrofe, minimizzare le dimensioni reali: durissimo colpo per
l’immagine del regime sovietico.
Inoltre fra gli operai c’era un forte dissenso, e questo era veramente imbarazzante per il potere comunista.
à Punto di maggior tensione: marzo 1921: i marinai della base di Kronstadt (Pietrogrado) si ribellarono:
invocavano maggiori libertà politiche e sindacali. Ma il governo attuò una repressione militare.
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NASCITA DELL’URSS
Fra il 1920 e il 1922 si attuò l’Unione alla Repubblica russa e comprendeva: l’intera Siberia, altre
province dell’impero zarista dove i bolscevichi erano riusciti a prendere il potere dopo aver eliminato le
altre forze politiche con l’armata rossa (Ucraina, Bielorussia, Azerbaigian, Armenia, Georgia).
à Dicembre 1922 i congressi dei soviet delle singole repubbliche decisero di dar vita all’Unione
delle repubbliche socialiste sovietiche = URSS.
La nuova Costituzione dell’URSS approvata nel 1924 aveva una complessa struttura istituzionale.
⎯ Potere supremo: Congresso dei soviet dell’Unione
⎯ Potere reale: Partito comunista (unico partito la cui esistenza fosse prevista dalla Costituzione)
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DA LENIN A STALIN
1922: Stalin viene nominato segretario generale del Partito comunista dell’URSS.
Poche settimane dopo Lenin cominciò a stare molto male (morto nel 1924). Con la malattia di Lenin e
l’ascesa alla segreteria di Stalin i dissensi interni si fecero più aspri: lotta per la successione.
• Primo grande scontro all’interno del gruppo dirigente. Trotzkij più autorevole e popolare respinse le
critiche al partito di Stalin e fecero blocco col segretario generale.
• Il problema tra i due non riguardava solo la burocratizzazione:
→ Trotzkij riteneva che l’URSS dovesse accelerare i suoi ritmi di industrializzazione e cercare di
favorire l’estendersi del processo rivoluzionario nell’occidente capitalistico.
o Trotzkij collegava l’involuzione autoritaria del partito all’isolamento internazionale dello
Stato sovietico.
→ Stalin invece sosteneva che la vittoria del socialismo in un solo paese era possibile e probabile e
che l’URSS aveva le forze sufficienti per fronteggiare l’ostilità del mondo capitalista:
quest’affermazione era una rottura con quanto sempre stato affermato dai bolscevichi, ma aveva il
vantaggio di adattarsi alla situazione reale.
o Da tempo ormai erano svanite le illusioni circa la possibilità di una rivoluzione mondiale.
o Questo faceva nascere un forte senso patriottico nel paese.
à Infatti, tra il 1924 e il 1925 anche le altre potenze decisero di riconoscere lo Stato sovietico e
cominciarono ad instaurare con esso normali rapporti diplomatici. Questo finì per rafforzare le tesi di
Stalin.
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I leader dell’opposizione vennero allontanati dagli organi dirigenti, perseguitati ed incarcerati. Trotzkij
venne deportato ed espulso dall’URSS.
à Sconfitta dell’opposizione della sinistra: chiusa la prima fase della rivoluzione comunista: continua
crescita del potere di Stalin e dal suo tentativo di portare l’URSS a diventare una potenza industriale e
militare.
Nel 1929 mentre gli Stati capitalistici combattevano la crisi, l’URSS a causa del suo isolamento economico
non venne toccata, anzi in quel periodo era protagonista di un gigantesco sforzo di industrializzazione.
à Stalin decise di pose fine alla NEP tra il ’27 e il ’28.
Era anche convito che solo con lo sviluppo dell’industria pesante l’URSS sarebbe potuta diventare una
grande potenza militare in grado di competere con le altre potenze capitalistiche.
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à Meno noti furono però i costi umani di quell’impresa: si fa fatica ad immaginare le reali dimensioni
della tragedia delle campagne.
STALINISMO
• Era sorretto dal consenso di milioni di lavoratori che vedevano in lui il successore di Lenin e
l’artefice dell’industrializzazione.
• Così Stalin finì per avere a tutti gli effetti un ruolo di capo assoluto.
• Arte, musica, letteratura dovevano svolgere una funzione propagandistica dentro i canoni del
realismo socialista: limitarsi alla descrizione della realtà sovietica.
• Persino la storia fu riscritta per mettere in meglio luce il ruolo di Stalin e sminuire quello di
Trotzkij e degli altri oppositori.
Ø A differenza di Lenin, Stalin non solo emarginò tutti i rivali reali o potenziali, ma li sterminò
fisicamente.
à Fece eliminare dirigenti del partito e cittadini semplicemente sospetti di deviazionismo.
Ø Le grandi purghe ebbero inizio nel 1934 (ma già in atto dal primo piano quinquennale e
collettivizzazione).
o Gigantesca repressione poliziesca che colpì milioni di persone e diede vita ai Gulag: campi
di lavoro forzato, dove le persone vennero deportate senza spesso nemmeno conoscere i
loro capi di imputazione.
o Ma peggiore era la sorte di chi veniva sottoposto a pubblico processo: formalmente regolari
ma in realtà basati su confessioni estorte con la tortura à gli imputati si confessavano
colpevoli di complotti.
o Nel 1937 una drastica epurazione colpì le forze armate à eliminati circa 20mila ufficiali.
o Dall’inizio della collettivizzazione allo scoppio della seconda guerra mondiale le vittime
furono 10/11 milioni.
Nel 1940 un sicario di Stalin uccise Trotzkij in Messico.
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• Inflazione: fenomeno pressoché sconosciuto in Europa occidentale (prezzi relativamente stabili tra
il 1900 e il 1915).
• Tra il 1915 e il 1918 i prezzi crebbero 3 volte e mezzo in FR, “ volte e mezzo in IT, UK, DE.
• La guerra aveva creato fortune agli industriali ma l’inflazione successiva distrusse posizioni
economiche solidissime (proprietari terrieri, di case,..). gli operai riuscirono a difendere le loro
retribuzioni reali.
• Nel dopoguerra si ebbe una ripresa di nazionalismo economico e di protezionismo doganale,
soprattutto da parte dei nuovi Stati che volevano sviluppare una propria industria.
(* vedi fascismo)
BIENNIO ROSSO
Tra la fine del 1918 e l’estate del 1920 il movimento operaio europeo fu protagonista di un avanzata
politica che assunse l’aspetto di una “rivoluzione”.
• I partiti socialisti registrarono ovunque incrementi elettorali.
• I lavoratori erano organizzati in sindacati e diedero vita a molte agitazioni che consentì la riduzione
dell’orario del lavoro ad 8 ore e di ottenere le retribuzioni a livelli reali.
• Si formarono spontaneamente consigli operai che scavalcavano le organizzazioni tradizionali dei
lavoratori (sull’esempio dei soviet russi).
• L’ondata rossa del 1919-1920 si manifestò nei singoli paesi in forme e intensità diverse:
o In UK e FR: riuscirono abbastanza a contenere la pressione del movimento operaio.
o In DE, Austria e Ungheria: tensioni sociali si sommavano ai traumi della sconfitta e del
cambiamento di regime: veri e propri tentativi rivoluzionari à tentativi rapidamente
stroncati.
Quello che era stato possibile in Russia non era possibile in altri paesi europei: la borghesia e il capitalismo
erano stati trasformati dalla guerra e il movimento operaio era legato a una lunga esperienza di azione
pacifica all’interno delle istituzioni.
La rivoluzione d’ottobre in Russia aveva accentuato la frattura con il movimento operaio ormai legato ai
partiti socialdemocratici e ai sindacati (contrasto sancito ufficialmente nel ’19 con la Terza Internazionale
comunista).
• L’esercito si era disgregato completamente e i soldati si riversarono nel paese portando con sé le
proprie armi.
• Il governo legale era esercitato da un Consiglio dei commissari del popolo presieduto da Ebert:
socialdemocratico e composto esclusivamente da socialisti.
• Nelle città i veri padroni della situazione erano i consigli degli operai e dei soldati che occupavano
aziende e sedi di giornali, requisivano viveri da distribuire alla popolazione e dettavano le loro
condizioni agli industriali.
La situazione poteva essere simile a quella del 1917 in Russia, ma:
⎯ I socialdemocratici controllavano le centrali sindacali e disponevano di un apparato organizzativo
efficiente e capillare (i menscevichi russi no).
⎯ Dopo la dissoluzione dell’esercito erano l’unica grande forza organizzata presente nel paese.
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→ Il potere d’acquisto del marco divenne praticamente nullo: “polverizzazione della carta
moneta” à 4 miliardi di marchi = 1 dollaro
Nell’agosto 1923 si formò un governo di grande coalizione presieduto da Stresemann (leader del Partito
tedesco-popolare).
Stresemann era convinto che la ripresa della Germania sarebbe stata possibile solo attraverso accordi
con le potenze vincitrici à questo portò alle proteste della destra, ma ordinò:
à la fine della resistenza passiva nella Ruhr e riallacciò i contatti con la FR.
Decretò lo stato di emergenza per reprimere un’insurrezione comunista ad Amburgo, ma anche per
fronteggiare la ribellione della destra nazionalista che aveva come centro la Baviera.
A Monaco nella notte tra l’8 e il 9 novembre 1923 gli aderenti al Partito nazionalsocialista cercarono di
organizzare un’insurrezione contro il governo centrale à il complotto era capeggiato da Hitler non ottenne
però il supporto dei militari e delle autorità locali à fu rapidamente represso (Hitler condannato a 5 anni di
carcere ma in buona parte condonati).
Una vera stabilizzazione comunque sarebbe stata impossibile senza un accordo con i vincitori sulle
riparazioni: l’accordo fu trovato nel 1924 grazie al piano elaborato da un finanziere statunitense Dawes.
à Il piano Dawes si basava sul principio che la Germania avrebbe potuto far fronte ai suoi impegni
solo se fosse stata messa nelle condizioni di far funzionare al meglio la sua industria:
o le rate da pagare fossero più graduate nel tempo
o e che la finanza internazionale (soprattutto quella americana) finanziasse lo Stato tedesco
con prestiti a lunga scadenza.
Così la Germania rientrò in possesso della Ruhr e grazie ad un massiccio aiuto per la ripresa economica
in poco tempo l’industria tedesca tornò ai primi posti nel mondo per volume di produzione.
Ma, un anno dopo 1925 le elezioni presidenziali convocate per eleggere il successore di Erbert vennero
vinte da von Hindenburg: capo dell’esercito (perse il cattolico Wilhelm Marx).
à Grazie anche alla ripresa economica la situazione politica si stabilizzò: partiti di centro / centro-destra
riassunsero la guida del governo.
à Stresemann conservò fino alla sua morte nel 1929 la carica di ministro degli Esteri per permettere la
continuità della linea di collaborazione con le potenze vincitrice: cardine dell’equilibrio europeo.
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In prigione scrisse Mein Kampf: spiega i progetti a lungo termine con molta chiarezza. Al centro dei suoi
piani c’era un’utopia nazionalista e razzista, una concezione darwiniana della vita come lotta in cui solo i
forti sono destinati a vincere. Hitler credeva nell’esistenza di una razza superiore (ariana conservata solo
nei popoli nordici) che avrebbe dovuto dominare sull’Europa e sul mondo. Per realizzare questo progetto
era necessario schiacciare i nemici interni: i primi in assoluto gli ebrei in quanto popolo senza patria (in
seguito sterilizzazione forzata per i portatori di malattie ereditarie).
Già nel 1920 Hitler aveva fondato a Monaco il Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori.
Era un piccolo partito ma fondava la sua forza soprattutto su una robusta organizzazione armata: SA.
Il programma:
→ Opposizione al trattato di Versailles
→ Riunione di tutti i tedeschi in una nuova grande Germania
→ Lotta ad oltranza contro il marxismo e gli ebrei: per formare lo Stato popolare (Volksstaat) sulla
base della comunità etnica degli ariani tedeschi sotto la guida di un capo carismatico.
à Dopo il fallito tentativo del colpo si Stato a Monaco Hitler cercò di dare al partito un volto più
“rispettabile” come aveva fatto Mussolini in Italia.
Nel 1932 le elezioni per la presidenza della Repubblica: i democratici per sbarrare la strada a Hitler
rielessero l’85enne Hindenburg à che congedò il primo ministro Bruning a cui si successero 2 uomini
della destra conservatrice ma fu un fallimento.
Le elezioni del ’32 portarono il Partito nazionalsocialista a diventare il primo partito del Reich à nel
gennaio 1933 il presidente diede ad Hitler l’incarico di cancelliere.
→ Tutti si convinsero che senza i nazisti al governo era impossibile governare.
→ Il 30 gennaio 1933 Hitler fu convocato dal Presidente della Repubblica e accettò di capeggiare un
governo.
I conservatori credettero di aver ingabbiato Hitler (com’era successo in Italia: i liberali si erano convinti di
aver neutralizzato Mussolini).
Dopo lo scoppio della crisi del ’29 Hitler ampliò i suoi consensi nelle classi medie urbane e nel mondo
studentesco, aveva l’appoggio degli industriali e finanziari à si avviò così verso la conquista del potere.
Era spalleggiato da alcune formazioni paramilitari:
→ SA: sezioni d’assalto
→ SS: reparti di protezione (capeggiate da Himmler)
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Ø Dopo l’incendio del Reichstag (Parlamento) nel 1933 probabilmente causato dai nazisti, Hitler si
fece accordare i pieni poteri.
o Legge suicida che gli permetteva di legiferare e modificare la Costituzione.
Ø In poche settimane procedette allo smantellamento dello Stato democratico e alla proclamazione del
regime totalitario à Terzo Reich
Cominciò una serie di pogrom (=distruzione) antisemita (notte dei cristalli 1938) e vennero repressi anche
gli oppositori interni al Partito nazista.
à Efficienza dell’apparato repressivo: polizia sia ufficiale, segreta (Gestapo), e l’onnipresente SS
à Campi di concentramento (Lager): dove gli oppositori venivano rinchiusi a migliaia sotto il controllo
delle SS.
ECONOMIA – ESPANSIONISMO
Prima spiegazione del consenso: ripresa economica à già nel 1933 il momento più acuto della crisi era
stato superato, e la produzione industriale superò quella precedente alla crisi nel 1938-39.
→ Alla vigilia della seconda guerra mondiale si era raggiunta la piena occupazione (durante la crisi
erano 6milioni).
Seconda spiegazione del consenso: capacità del nazismo di imporre formule e miti capaci di toccare nel
profondo l’anima popolare.
Utilizzo di manifesti, feste e cerimonie spettacolo con scenografia monumentale, film propaganda, venne
anche istituito un ministero per la Propaganda.
Chiese alla Cecoslovacchia l’immediata cessione del territorio abitato in prevalenza da tedeschi.
à A Monaco si riunì una conferenza con IT, DE, UK, FR à si costrinse la Cecoslovacchia a cedere i
territori in cambio della garzaia che la Germania non avrebbe mosso guerra.
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→ Hitler in seguito reclamò la città libera di Danzica e la creazione di un corridoio che unisse la
Prussia orientale al resto della Germania.
→ Tra Ribbentrop (ministro degli esteri tedesco) e l’URSS il 23 agosto 1939 venne stipulato il patto
di non aggressione tra Germania e URSS.
o Hitler ebbe così mano libera per aumentare le pressioni sulla Polonia provocando lo scoppio
della seconda guerra mondiale.
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Anche se l’Italia era uscita vittoriosa dalla prima guerra mondiale cadde in una profonda crisi politica e
sociale.
• Nel biennio 1919 – 1920 si scatenarono agitazioni popolari che interessarono tutto il lavoro
dipendente e portarono ad importanti conquiste sociali come riduzione dell’orario di lavoro.
• Il più alto livello di conflittualità fu raggiunto con l’occupazione delle fabbriche il 30 agosto 1920,
concluso a metà settembre con un concordato tra le parti, ma gli operai non ottennero l’obiettivo
politico di far parte del controllo tecnico e finanziario delle aziende.
o Esperimento dei consigli di fabbrica: organismi eletti direttamente dai lavoratori
(corrispettivo italiano dei soviet).
o Quasi tutti gli stabilimenti metallurgici e meccanici furono occupati da circa 400mila operai
che issarono le bandiere rosse.
o Il problema che il movimento non era in grado di uscire dalle fabbriche e di collegarsi con
tutte le altre lotte sociali.
• Ondate di scioperi, anche nel settore dei servizi pubblici, lunghe astensioni dal lavoro, lotte dei
lavoratori agricoli,…
à Ma la caratteristica delle agitazioni sociali nel primo biennio fu la mancanza di collegamento reciproco:
ci furono molte piccole rivoluzioni
2. Correnti comuniste: di Gramsci (che nel 1921 – dopo il congresso socialista di Livorno – uscirono
dal Partito socialista per dare vita al Partito comunista d’Italia) e di Bordiga
o Si battevano per un coerente impegno rivoluzionario prendendo ad esempio i russi.
o Affascinati dall’esperienza dei soviet à visti come lotta contro l’ordine borghese.
3. Partito popolare italiano (PPI): nato nel 1919 grazie al sacerdote don Luigi Sturzo composto da
un variegato fronte di esponenti cattolici.
o Reso possibile dal Papa che voleva fronteggiare la minaccia socialista.
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5. Gruppi liberal-democratici:
La classe dirigente liberale era messa in crisi dalla crescita dei partiti di massa e dalla crescita dei conflitti
sociali à ma fu incapace di fronteggiare la situazione:
In 3 anni (1919-1922) si ebbero 6 ministeri:
⎯ 2 di Nitti: fu approvata al riforma elettorale che indusse il sistema proporzionale
⎯ Giolitti: risolse al questione di fiume e delle fabbriche
o Patto di Londra: la Dalmazia abitata prevalentemente da slavi (rivendicata ora dallo Stato
Jugoslavo) fosse annessa all’Italia, e la città di Fiume (prevalenza di italiani) restasse
all’Impero austro-ungarico.
o D’Annunzio parlò di “vittoria mutilata” e nel settembre 1919 occupò la città di Fiume e ne
proclamò l’annessione all’Italia à venne istituita un’improvvisa reggenza e furono
sperimentate forme di dialogo tra capo e folla,…
o Negoziato diretto con la Jugoslavia à trattato di Rapallo: l’Italia le cedette la Dalmazia
(tranne Zara) e Fiume fu dichiarata città libera (italiana grazie ad u successivo accordo nel
’24).
⎯ Bonomi e 2 di Facta: incapace di fronteggiare la violenza scatenata dai fasci nel paese.
I FASCI
• Fino al 1920 avevano svolto un ruolo marginale nella vita politica à alla fine del ’20 il movimento
subì un mutamento: venne accantonato il programma liberaldemocratico e si cominciò a fondare su
strutture paramilitari: squadre d’azione
• Puntarono tutto sulla lotta contro il movimento socialista à squadre partivano dalle città e si
spostavano con i camion nelle campagne: l’obiettivo delle spedizioni erano i municipi, sedi delle
leghe che vennero devastate ed incendiate.
• I proprietari terrieri scoprirono nei Fasci lo strumento capace di abbattere le leghe e cominciarono a
sovvenzionarli generosamente.
• Il movimento vide affluire nuove e numerose reclute: dalla piccola borghesia ad ufficiali smobilitati
che facevano fatica a reinserirsi nella vita civile.
• Il fenomeno dello squadrismo dilagò nelle province padane estendendosi anche nel centro-nord.
Il successo fu travolgente anche perché la forza pubblica vedeva nei fasci dei naturali alleati nella lotta
contro i “rossi”.
à La stessa magistratura adottò criteri ben diversi nei confronti dei fascisti rispetto ai sovversivi di sinistra.
Lo stesso Giolitti evitando di favorire apertamente lo squadrismo, guardava il movimento compiaciuto.
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AL POTERE
Lo stesso Mussolini contava esclusivamente sulla debolezza del governo e sulla benevola neutralità della
corona à Luigi Facta si dimise proprio il 27 ottobre e l’atteggiamento del re fu decisivo: deciso ad evitare
una guerra civile re Vittorio Emanuele III rifiutò di proclamare lo stato d’assedio.
1922 à venne istituito il Gran Consiglio del fascismo: compito di indicare le linee generali della politica
fascista.
1923 à le squadre fasciste divennero Milizia volontaria per la sicurezza nazionale: corpo armato di
partito (e avrebbe dovuto disciplinare lo squadrismo) à sequestri di giornali, scioglimenti di
amministrazioni locali, arresti preventivi,… Le vittime principali furono i comunisti (costretti dal 1923 ad
una sorta di clandestinità).
1923 dimissioni forzate dei ministri popolari à il più forte e scomodo fra i suoi alleati di governo.
Sistema maggioritario: la lista che prende più voti ha la maggior parte dei seggi
Sistema proporzionale: attribuiti i seggi in base ai voti ricevuti (25% voti à 25% seggi)
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1924 delitto Matteotti: deputato del PS à i deputati dell’opposizione abbandonarono la Camera in segno di
protesta: secessione dell’Aventino.
1925 Mussolini in un discorso alla camera minacciò apertamente di usare la forza contro le opposizioni.
à si aprì così la fase del regime dittatoriale: vennero dichiarati decaduti i deputati dell’Aventino.
1939: abolita la Camera, orami con funzioni puramente formali à istituita la Camera dei fasci e delle
corporazioni. Venne mantenuto il Senato.
Politica economica:
⎯ restituzione della libera iniziativa privata: alleggerito il carico fiscale sulle imprese.
⎯ Rivalutazione della lira à quota novata = 90 lire per una sterlina (erano 145 lire per una
sterlina). Fu raggiunto con una serie di provvedimenti che limitavano il credito, e grazie ad un
prestito USA.
o Questa politica però finì per mettere in crisi molte piccole e medie aziende.
o Campo industriale: colpite aziende che esportavano.
1925: nuovo corso della politica fondata sul protezionismo e deflazione per raggiungere una
stabilizzazione monetaria, intervento statale sull’economia.
à dazio sui cereali: per favorire la produzione cerealicola.
Battaglia del grano à scopo: raggiungimento dell’autosufficienza nel settore dei cereali (aumento della
superficie coltivata e uso di tecniche più avanzate) à in buona parte raggiunto alla fine degli anni ’30 la
produzione del grano era aumentata del 50% e quindi le importazioni ridotte.
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1934: Mussolini minacciò un intervento armato contro Hitler se avesse messo in pratica i suoi propositi di
annettersi all’Austria à nella conferenza di Stresa (’35) l’Italia votò contro il riarmo della Germania.
La Società delle Nazioni come risposta dell’invasione dell’Etiopia (non potevano accettare che uno Stato
indipendente membro della Società delle nazioni fosse cancellato dalla carta geografica per un atto di
aggressione) aveva dato all’Italia delle sanzioni economiche: divieto di commercio con l’Italia di alcuni
prodotti à quindi l’Italia cominciò ad importare da nazioni non facenti parte della Società delle Nazioni
come la Germania: accostamento italo-tedesco.
à L’Italia fascista si avviò verso l’autarchia (fine del ’35): obiettivo della completa autonomia del paese:
ma ovviamente non era attuabile per la mancanza di materie prime.
Ø A seguito dell’alleanza con Hitler, Mussolini decise di introdurre anche in Italia le leggi
discriminatorie contro gli ebrei (1938) à condannata dalla Chiesa e dalla morale degli italiani
(consenso al regime cominciò a declinare).
82
In un quadro di apparente stabilità e diffusa prosperità si abbatté una crisi economica improvvisa e
catastrofica.
à Scoppiò nell’autunno del 1929 negli USA e si prolungò per buona parte degli anni ’30.
Questa crisi diede una decisiva spinta alla decadenza dell’Europa liberale e compromise seriamente gli
equilibri internazionali.
Durante la guerra gli USA diventarono il primo paese produttore e finanziatore di grandi prestiti agli alleati
in Europa à erano diventati i maggiori esportatori di capitali.
• Il dollaro era la nuova moneta forte dell’economia mondiale.
• Oltre al mercato finanziario di Londra cresceva quello di NY.
• Il superamento della depressione postbellica del 1920-1921 segnò per gli USA un periodo di grandi
prosperità:
o Diffusione della produzione in serie
o Razionalizzazione del lavoro à portarono a grandi aumenti di produttività.
o Questo però portò ad una diminuzione della quantità di lavoro necessaria a ottenere un
determinato prodotto: diminuì il numero degli occupati nell’industria.
o Crebbero le funzioni organizzative, burocratiche e l’occupazione nel settore dei servizi.
o Larga diffusione dell’automobile e degli elettrodomestici à trasformazione degli USA:
sperimentazione di un nuovo modo di vita caratterizzato da un progressivo standardizzarsi
dei consumi.
Gli USA erano diventati la più grande economia mondiale e producevano un terzo della produzione
industriale mondiale.
Tra il 1923 e il 1929 gli USA conobbero un boom economico à dovuto dall’espansione dei consumi di
massa: automobili, elettrodomestici, radio,…
Mentre in Europa nel 1914 scoppiava la guerra negli USA iniziava una nuova fase dello sviluppo
capitalistico.
Fordismo e Taylorismo
Frederick Taylor perfezionò il modello di organizzazione scientifica del lavoro in fabbrica intorno alla
catena di montaggio suddivisa in tante operazioni parcellizzate per le diverse mansioni operaie.
à La logica dello sviluppo capitalistico è spostare dalla produzione al consumo: il sistema fordista
prevede la trasformazione in consumatori gli operai e i lavoratori, i cui salari alti sono finalizzati
soprattutto all’aumento della domanda di acquisto merci.
à Produzione in serie di merci standardizzate
83
Venne introdotto il proibizionismo nel 1920 (fino al 1934) = divieto di fabbricare e vendere bevande
alcoliche à l’ubriachezza era ritenuta vizio tipico di neri e proletari.
Inoltre, nel settore industriale si formava una capacità produttiva sproporzionata alle possibilità di
assorbimento del mercato interno à i beni di consumo durevoli non avendo bisogno di essere
continuamente sostituiti tendevano a saturare il mercato.
à Questo problema venne risolto con l’aumento delle esportazioni nel resto del mondo.
⎯ Così tra economia americana ed economia europea si creò uno stretto rapporto di
interdipendenza:
⎯ L’espansione americana finanziava grandi prestiti per la ripresa europea
⎯ E l’Europa alimentava con le sue importazione lo sviluppo degli USA.
Dal 1926 era esploso negli USA un grande boom speculativo: molti risparmiatori, prima con i risparmi e
poi con il denaro preso a prestito con tassi irrisori delle banche, cominciarono ad acquistare azioni.
à La speranza di facili guadagni portò sempre nuovi clienti in borsa.
Tra il 1914 e il 1928 il valore medio dei titoli industriali a Wall Street triplicò, e si quadruplicò ad agosto
del 1929.
Ø Il crollo della borsa di NY: evento che portò alla luce tutti gli squilibri accumulati nel precedente
periodo di espansione.
o Portò gli speculatori a liquidare i propri pacchetti azionari,
o Il 24 ottobre detto giovedì nero vennero venduti 13 milioni di titoli, il 29 ottobre 16 milioni.
o La corsa alle vendite causò una caduta precipitosa dei titoli.
o A metà novembre le quotazioni si stabilizzarono su valori circa dimezzati à ma molte
fortune si erano volatilizzate.
84
→ Il crollo della borsa colpì in primo luogo i ceti ricchi e benestanti à questo portò alla riduzione
della loro capacità di acquisto e di investimento.
→ Avendo meno investimenti si ebbero conseguenze disastrose sull’economia di tutto il paese e
sull’intero sistema economico mondiale, che ormai dipendeva da quello statunitense.
Vennero ridotti i crediti all’estero fino all’effettiva sospensione. Il protezionismo indusse gli altri paesi ad
adottare misure analoghe.
Si erano innescato un dilagare della crisi a causa: un’industria chiudeva à licenziava i dipendenti à
lavoratori disoccupati erano costretti a ridurre i loro consumi à il mercato quindi provocava il crollo di
altre imprese à caduta degli esercizi commerciali à aggravamento della crisi dell’agricoltura che non
aveva sbocchi per i suoi prodotti.
→ La produzione mondiale di manufatti diminuì del 30%.
→ I prezzi caddero bruscamente
→ I disoccupati negli USA raggiunsero i 14 milioni, 15 in Europa à disoccupazione di massa
→ Gli stati per proteggere le loro monete elevarono barriere doganali sempre più alte.
Presidente della crisi del ’29: Hoover à uscente e non aveva conseguito successi nella lotta contro la crisi.
1932 sconfitto dal democratico Franklin Roosevelt à che seppe instaurare con le masse un rapporto grazie
alle sue notevoli doti comunicative: capacità di infondere speranza e coraggio nella popolazione.
à Sosteneva che i responsabili della crisi fossero i banchieri e il sistema finanziario à denuncia di un ceto
sociale come responsabile e non fenomeno casuale consentiva una mobilitazione.
Roosevelt annunciò di voler iniziare da subito il New Deal: nuovo stile di governo nella politica economica
e sociale à più energico intervento dello Stato nei processi economici.
Questi provvedimenti dovevano essere una terapia d’urto per arrestare il corso della crisi:
• Fu ristrutturato il sistema creditizio: era sconvolto da 5.000 fallimenti bancari che avevano
polverizzato i risparmi di milioni di americani
• Fu svalutato il dollaro per rendere più competitive le esportazioni
• Furono aumentati i sussidi per i disoccupati
• Concessi prestiti per consentire ai cittadini indebitati di estinguere le ipoteche sulle case
85
I risultati non furono sempre brillanti e si formò una coalizione antirooseveltiana à persino la Corte
Suprema (massimo organo del potere giudiziario) cercò di bloccare alcune riforme dichiarando nel 1935
l’incostituzionalità dell’Agricultural Adjustement Act e del National Industrial Recovery Act à vennero
apportate leggere modifiche.
Roosevelt dimostrò che l’intervento statale era indispensabile per arrestare la crisi, ma non riuscì a dare
di nuovo slancio all’iniziativa privata come avrebbe voluto.
Per tutti gli anni ’30 l’economia USA ha avuto bisogno di continue iniezioni di denaro pubblico.
à La piena ripresa si ebbe solo durante la seconda guerra mondiale con lo sviluppo della produzione
bellica.
CRISI IN EUROPA
I primi anni del dopoguerra furono caratterizzati nei maggiori paesi europei dal forte aumento dei prezzi e
da una grossa perdita di valore delle monete: crescente inflazione.
à L’aumento del costo della vita aveva prodotto la rovina dei ceti a reddito fisso (operai, impiegati).
I ceti della piccola e media borghesia erano sconvolti dalla presa di coscienza del carattere precario della
loro autonomia economica e del rischio di una loro proletarizzazione.
à Finì per prevalere ovunque una politica isolazionistica.
IN AUSTRIA E GERMANIA:
Le prime manifestazioni della crisi finanziaria si ebbero in Austria e Germania à si giunse al collasso
del sistema bancario.
à Al collasso bancario seguì la crisi monetaria.
UK à grossi investimenti in questi due paesi: ritiro precipitoso dei capitali.
86
La crisi ci fu in tutti i paesi industrializzati, che pensavano di risolverla con il classico principio economico
del pareggio di bilancio à spesa pubblica drasticamente tagliata (ridotti gli stipendi ai pubblici dipendenti)
e furono imposte nuove tasse.
Questi provvedimenti però ridussero ulteriormente la domanda interna.
à Solo nel 1933 l’economia europea cominciò a manifestare sintomi di miglioramento.
IN GERMANIA:
A causa di prestiti internazionali si era creata tra economia USA e quella tedesca una stretta integrazione.
Nel marzo 1930 alla guida del governo andò Heinrich Bruning che attuò una severa politica di sacrifici
per far vedere al mondo l’intollerabile peso a cui la Germania era sottoposta per tener fede all’obbligo delle
riparazioni: scopo in parte raggiunto in quanto nel 1932 grazie ad una conferenza internazionale vennero
ridotte le entità delle riparazioni e sospeso il versamento per 3 anni (poi mai ripresi).
IN FRANCIA:
In FR la crisi giunse in ritardo, ma durò più a lungo: dal 1931 al 1938, ritardando al ’37 la svalutazione
della moneta. La crisi economica coincise con un periodo di grande instabilità politica: tra il ’29 e il ’36 si
succedettero ben 17 governi.
à Nel 1936 le sinistre vinsero le elezioni componendo un governo composto da radicali e socialisti,
sostenuto dall’esterno dai comunisti e presieduto dal socialista Blum à primo governo socialista della
storia della FR.
à Vennero firmati gli accordi di Palazzo Matignon: consisteva nell’aumento dei salari e la riduzione
della settimana lavorativa (40 ore) e 15 giorni di ferie pagate à esigenze legittime, ma questi accordi
crearono difficoltà all’economia francese che non si era ancora ripresa dalla grande depressione.
• Improvviso aumento del costo del lavoro innescò un processo inflazionistico e la conseguente
svalutazione del franco. à Blum si dimise nel ’37.
In FR si aveva più paura della Germania per ovvi motivi, ma la paura più grande era di una nuova guerra
(troppo recente il trauma del primo conflitto mondiale).
87
Fra il 1936 e il 1939 la Spagna fu sconvolta da una guerra civile à lo scontro si trasformò in:
⎯ uno scontro tra democrazia e fascismo
⎯ tra rivoluzione sociale e conservatrice
Tutto va ricondotto ai contrasti che avevano lacerato il paese nella prima metà degli anni ’30.
• Dopo la fine della dittatura di Primo de Rivera e la caduta della monarchia la Spagna attraversò un
periodo di grande instabilità economica e sociale.
• Nel 1932 si era data una Costituzione molto avanzata e democratica.
• Le forze in campo erano divise su tutto.
o Nel ’36 le sinistre si schierarono in una coalizione: fronte popolare (prima volta che i
comunisti si erano schierati assieme ai repubblicani e socialisti) à si affermarono quindi
alle elezioni à la tensione scoppiò in tutto il paese
o Le masse proletarie vissero la vittoria come l’inizio di una rivoluzione sociale
§ I gruppi di destra risposero con la violenza squadristica (formazioni della Falange)
che si ispiravano al modello fascista.
§ I contadini si ribellarono contro i proprietari, conservatori e il clero cattolico.
• Un gruppo di militari decise di ribellarsi al governo repubblicano di José Calvo Sotelo
o In questa ribellione il ruolo predominante ce l’aveva Francisco Franco.
o I ribelli assunsero inizialmente il controllo della Spagna occidentale,
Le prime fasi sembravano favorevoli al governo repubblicano che era appoggiato da una parte delle forze
armate.
à I repubblicani avevano il controllo della capitale e delle regioni del Nord-est à più ricche e
industrializzate.
• Germania ed Italia aiutarono gli insorti franchisti à Mussolini inviò in Spagna notevoli quantità di
materiale bellico e un contingente di 50mila “volontari” (si trattava in realtà di reparti regolari).
• Hitler fornì soprattutto aerei e piloti e si servì della guerra per sperimentare l’efficienza della sua
aviazione
La Francia si astenne da ogni aiuto ai repubblicani (bloccato anche dagli alleati inglesi che avevano paura
di uno scontro aperto con gli Stati fascisti)
→ Venne stipulato tra le grandi potenze un accordo di non intervento nella crisi spagnola (1936) à
ma fu rispettato solo da FR e GB.
L’unico Stato che aiutò i repubblicani fu l’URSS à favorì attraverso la formazione di Brigate
internazionali: reparti di volontari composti in buona parte da comunisti ed antifascisti provenienti da tutti
i paesi à ma questo non bastava a controbilanciare gli appoggi internazionali di cui godevano i franchisti.
à Inoltre i repubblicani erano anche indeboliti politicamente dalle loro divisioni interne.
→ Franco era appoggiato dalle gerarchie ecclesiastiche, aristocrazia terriera, borghesia moderata à
unità di tutte le destre in un partito unico chiamato Falange nazionalista.
88
89
Fu una pace negoziata tra Hitler e le potenze democratiche, ma lo scontro inevitabile era ormai solo
rimandato.
→ La prima guerra mondiale nel ’14 era scoppiata a causa di un singolo evento tragico e
imprevedibile.
→ Ora, la guerra era nell’aria.
Hitler con il patto Molotov-Ribbentrop prevedeva un patto di non aggressione tra Germania e Russia.
L’annuncio dell’accordo tra i due regimi ideologicamente contrapposti rappresentò un colpo di scena, ma
assicurava da ambo le parti molti vantaggi.
à Quindi si era “assicurato la neutralità della Russia” à il 1 settembre 1939 la Germania invase la Polonia
con una Blitzkrieg à fece massiccio uso dell’aviazione da bombardamento (Stuka) e delle divisioni
corazzate.
A provocare il conflitto fu la politica di aggressione della Germania à nel 1939 la Cecoslovacchia venne
“distrutta”.
Germania à occupò militarmente la Cecoslovacchia: dividendola in 2 Stati
⎯ Boemia: protettorato tedesco
⎯ Moravia: repubblica Slovacca (nominalmente indipendente ma in realtà sotto il controllo della
Germania)
à L’occupazione dello Stato cecoslovacco cambiò l’atteggiamento delle potenze occidentale e venne
accantonata la politica dell’appeasement.
FR e UK diedero vita ad una vera e propria offensiva diplomatica.
à vennero stipulati patti di assistenza militare con:
• Polonia à fondamentale perché era il primo obiettivo delle mire espansionistiche di Hitler
o Hitler rivendicava Danzica e il corridoio polacco che divideva in due il Reich.
• Belgio, Olanda, Grecia, Romania, Turchia.
• A fine settembre le armate del Reich avevano già assediato Varsavia, semidistrutta dai
bombardamenti.
90
Per i successivi 7 mesi la guerra restò congelata à i francesi la chiamarono drôle de guerre
à Semplicemente questo servì ai tedeschi per riorganizzare le forze per lo scontro decisivo.
1.
La Germania colse tutti di sorpresa e attaccò improvvisamente la Danimarca (arresa senza combattere) e la
Norvegia (oppose una certa resistenza, aiutata anche da un tardivo sbarco alleato) à punti strategici perché
passava il ferro che la Svezia esportava in Germania.
2.
10 maggio: offensiva contro la Francia à ancora una volta: guerra lampo
• L’esercito francese era il più numeroso e armato d’Europa, disponeva di una forte aviazione.
• Il problema à errori dei comandi francesi, ancora legati ad una concezione statica della guerra e
troppo fiduciosi nell’efficacia delle fortificazioni difensive:
o Famosa Linea Maginot à copriva solo la frontiera franco-tedesca lasciando scoperto il
confine con il Belgio e il Lussemburgo.
→ Le truppe tedesche quindi aggirarono la linea fortificata occupando Lussemburgo, Olanda e il
Belgio.
→ I tedeschi attraversarono velocemente la foresta delle Ardenne.
→ Sfondarono le linee difensive a Sedan.
Le truppe tedesche si mossero su 2 linee: verso il mare e verso la pianura à chiusero in una morsa
l’esercito franco-inglese à reimbarcato nel porto di Dunkerque (la ritirata per gli inglesi rappresentò
comunque la salvezza, quindi la possibilità di continuare la guerra).
• Il 14 giugno i tedeschi occuparono Parigi à Reynaud fu costretto a dimettersi per lasciare il posto
al generale Pétain à convinto dell’inutilità di un ulteriore resistenza firmò un armistizio a
condizioni gravose.
o La FR venne divisa in 2_
§ Parte nord + Parigi à potere nelle mani di un governatore militare tedesco
§ Parte sud + capitale Vichy à instaurato un regime autoritario di tipo
collaborazionista (che mantenne la sovranità sulle colonie) presieduto da Pétain.
(Questo era diventato una specie di Stato-satellite della Germania à ogni rapporto
con UK fu interrotto).
91
3.
Allo scoppio della guerra l’Italia aveva dichiarato lo stato di non belligeranza à era consapevole
dell’impreparazione militare.
Mussolini era però convinto che la fine della guerra con la vittoria di Hitler fosse ormai vicina.
à Per non essere escluso dai benefici della vittoria decise di accelerare i tempi e di entrare in guerra.
Ø Il 10 giugno 1940 dal balcone di Palazzo Venezia il Duce annunciò l’entrata in guerra dell’Italia.
o Conseguente dichiarazione di guerra a UK e FR.
• L’intenzione di Mussolini era però di condurre una guerra parallela a quella di Hitler à mire
espansionistiche nei Balcani.
o Attaccò la FR (già praticamente sconfitta) ma fu una grande prova di inefficienza: il 24
giugno si arrivò all’armistizio con FR che concesse all’Italia Mentone.
4.
In UK era salito a maggio a guidare il governo Winston Churchill à sempre avuta una linea intransigente
contro le pretese hitleriane.
à Intanto UK era passata al contrattacco à superiorità dei carri armati à in meno di 2 mesi avevano
conquistato la parte orientale dell’odierna Libia (Cirenaica).
à Per evitare la definitiva cacciata dalla Libia Mussolini fu costretto ad accettare l’aiuto della Germania.
Grazie agli aiuti e allo stratega tedesco Rommel l’Asse riconquistò la Libia.
→ Nel contempo però Etiopia, Somalia ed Eritrea (difficilmente difendibili per la posizione
geografica) caddero n mano degli inglesi.
92
1.
Italia e Germania in aprile attaccarono simultaneamente la Jugoslavia e la Grecia à UK che era sbarcata
in marzo fu costretta a ritirarsi.
→ La Jugoslavia
o Serbia: amministrazione militare tedesca
o Montenegro: amministrazione militare italiana
o Slovenia: divisa tra Italia e Germania
o Macedonia: divisa tra Bulgheria e Ungheria (alleate della Germania)
o Croazia: stato fantoccio
à Ormai Mussolini doveva condurre una guerra strettamente subordinata ai piani di Hitler.
2.
Lo scontro ideologico si semplificò e si radicalizzò con il venir meno dell’anomala intesa tra nazismo e
comunismo sovietico. L’URSS costituì da sempre il principale obiettivo delle mire espansionistiche
tedesche, e Stalin si illuse che Hitler non avrebbe mai aggredito la Russia prima di chiudere la partita con
UK.
à L’attacco decisivo a Mosca fu sferrato troppo tardi, all’inizio di ottobre e fu bloccato a poche decine di
chilometri della capitale (anche a causa maltempo che rallentò gli automezzi e rese impraticabili molte
strade).
Stalin seppe mobilitare il patriottismo russo, e infatti la resistenza si rivelò più efficace del previsto.
Ma Hitler fu costretto a tenere il suo esercito immobile nelle pianure russe alle prese con un terribile
inverno e una resistenza sempre più accanita à dalla guerra lampo si era passati di nuovo alla guerra di
usura.
3.
Allo scoppio del conflitto gli USA avevano deciso di mantenere una linea di non intervento negli affari
europei.
à Una volta rieletto alla presidenza (per la 3° volta, caso unico nella storia USA) Roosevelt si impegnò in
una politica di aperto sostegno all’Inghilterra rimasta ormai sola a combattere contro la Germania.
→ Fu approvata una legge detta degli affitti e dei prestiti che consentiva la fornitura di materiale
bellico a condizioni molto favorevoli a quegli Stati la cui difesa fosse considerata vitale per gli
interessi degli americani.
In maggio gli USA ruppero le relazioni diplomatiche con Italia e Germania.
93
4.
Ø L’improvviso attacco alla flotta americana nella baia di Pearl Harbor (Hawaii) il 7 dicembre 1941
compiuto dall’aviazione giapponese.
o Così nei mesi successivi approfittando della netta superiorità navale il Giappone raggiunse
tutti gli obiettivi che si era prefissato: nel maggio del ’42 controllava Filippine, Malesia,
Birmania, Indonesia Olandese à ed era in grado di minacciare l’Australia e l’India.
Nei giorni successivi il conflitto assunse caratteri mondiali a tutti gli effetti:
→ USA dichiaravano guerra al Giappone
→ Germania ed Italia dichiararono guerra agli USA
→ L’Inghilterra dichiarò guerra al Giappone
5.
Gli anglo-americani e i sovietici si trovarono a combattere dalla stessa parte à più che altro per scelta
altrui che per volontà propria à cercarono quindi di elaborare una strategia comune per battere le potenze
fasciste.
Dicembre 1941 – gennaio 1942 à conferenza di Washington tra le 26 nazioni in guerra contro la
Germania, Italia e Giappone (oltre ai 3 “grandi”: USA, UK, URSS, paesi del Commonwealth e
rappresentanti di Stati occupati dai tedeschi) à patto delle Nazioni Unite che si impegnarono a tener fede
ai principi della Carta Atlantica e a combattere le potenze fasciste e a non concludere armistizi o paci
separate.
Questo anno segnò la massima espansione delle potenze totalitarie e l’inizio della controffensiva degli
alleati in URSS, in Africa settentrionale e nel Pacifico.
1.
Espansione delle potenze totalitarie à Germania e Italia, le forze dell’Asse controllavano direttamente o
indirettamente:
• Ungheria, Romania, Slovacchia, Serbia, Francia di Vichy,
• In FR, Boemia e Norvegia governavano alti commissari tedeschi.
• Spagna, Turchia e Svezia erano formalmente neutrali ma di fatto incluse nella sfera politico-
economica dell’Asse.
94
à Questo sistema di sfruttamento e di sterminio pianificato portò alla Germania consistenti vantaggi
immediati:
⎯ Inesauribile forza lavoro gratuita,
⎯ Flusso continuo di materie prime,
⎯ Prelievo di ricchezza e di beni di consumo, e questo permise ai tedeschi di mantenere fino al ’43 un
livello di vita molto più elevato degli altri popoli europei.
3.
I tedeschi ad agosto iniziarono l’assedio di Stalingrado à punto nodale della difesa russa e città simbolo
che portava il nome di Stalin.
Nel novembre del ’42 i sovietici contrattaccarono e chiusero i tedeschi un una morsa, ma Hitler invece di
autorizzare la ritirata ordinò la resistenza ad oltranza sacrificando così un’intera armata che fu costretta d
arrendersi (febbraio) perché annientata.
→ Stalingrado rappresentò il più grave rovescio subito dall’inizio della guerra.
4.
In Asia à giapponesi si impadronirono:
• Filippine
• Malesia
• Birmania
• Indonesia
• Nuova Guinea (parte
95
5.
In Africa
• UK (guidata dal generale Montgomery) impegnata nel deserto del Nord Africa contro il contingente
italo-tedesco (comandato dal generale Rommel) à italo-tedeschi erano giunti ad El Alamein
(80km da Alessandria).
o Gli Alleati sconfisse gli italiani e tedeschi a El Alamein
• UK à superiorità di uomini e mezzi à portò gli italo-tedeschi ad una lunga ritirata, in 3 mesi
percorsero a ritroso la Libia fino ad arrivare in Tunisia.
• Un altro contingente anglo-americano + truppe di De Gaulle sbarcarono in Algeria e Marocco à
forze dell’Asse strette in una morsa (arresi nel maggio ’43)
Questa era una strategia di Churchill: chiudere prima di tutto la questione in Africa per poi intervenire in
Europa meridionale (contrasto con Stalin che avrebbe preferito uno sbarco immediato in Europa del Nord
per alleggerire la pressione tedesca sull’URSS).
Anno favorevole agli alleati che iniziarono la controffensiva in Russia, sconfissero le forze dell’Asse in
Africa e costrinsero l’Italia alla resa.
1.
Gennaio del 1943 à conferenza di Casablanca (Marocco) dove inglesi e americani decisero che una
volta chiuso il fronte africano sarebbe stata attaccata l’Italia (obiettivo più facile per motivi logistici:
vicinanza con la Sicilia alle coste della Tunisia).
→ Si rassicurarono i russi sulla serietà dell’impegno alleato: gli anglo-americani si accordarono sul
principio della resa incondizionata da imporre agli avversari = la guerra sarebbe continuata fino a
vittoria totale senza possibilità di patteggiamenti con la Germania o i suoi alleati.
2.
La notte tra il 9 e il 10 luglio gli anglo-americani sbarcarono in Sicilia, e il 23 luglio senza aver
incontrato notevole resistenza entrarono a Palermo.
à Lo sbarco anglo-americano rappresentò il colpo di grazia per il regime fascista.
• Nel 1943 ci furono grandi scioperi operai à la popolazione viveva un profondo disagio legato al
caro-vita, lutti provocati dai bombardamenti aerei (iniziati a Torino e poi tutti i maggiori centri
industriali del Nord) à prima vera protesta di massa del periodo fascista.
96
à L’annuncio di Badoglio dell’armistizio via radio à gettò l’Italia nel caos più completo.
4.
I tedeschi inviarono in Italia truppe per contrastare l’avanzata alleata à i tedeschi procedettero ad
un’occupazione sistematica del centro-Nord dell’Italia.
→ I tedeschi cominciarono ad assumere il controllo di tutti i territori non conquistati dagli americani
→ Il 10 settembre occuparono Roma à Il re e il governo dovettero rifugiarsi a Brindisi.
→ Il 12 settembre un gruppo di paracadutisti tedeschi riuscì a liberare Mussolini prigioniero a Campo
Imperatore sul Gran Sasso.
5.
Con l’appoggio dei nazisti Mussolini installò sul lago di Garda un nuovo Stato fascista à Repubblica
sociale italiana (RSI) con un nuovo Partito fascista repubblicano e un nuovo esercito che continuasse la
guerra a fianco della Germania.
• La Repubblica sociale italiana si proponeva innanzitutto di punire gli artefici del tradimento del
25 luglio (monarchici, badogliani, fascisti moderati, i cinque gerarchi che avevano votato la sfiducia
del Duce, tra cui anche il genero di Mussolini: Ciano furono fucilati a Verona dopo un sommario
processo.
• Il nuovo Stato trasferì i suoi uffici più lontani da Roma perché troppo vicina al fronte, e avendo
alcuni ministeri spostati vicino al Lago di Garda venne chiamata Repubblica di Salò.
• Questa Repubblica non acquistò mai una vera credibilità per la sua totale dipendenza dai tedeschi
(si comportavano a tutti gli effetti come un esercito di occupazione: sfruttamento delle risorse
economiche e umane, requisizioni di ogni sorta di materiale, deportazione dei lavoratori in
Germania).
• I tedeschi applicavano ai pesi occupati le politiche razziali: l’episodio più tragico si verificò il 16
ottobre del ’43 quando più di mille ebrei (la più antica comunità israelitica d’Europa) furono inviati
ad Auschwitz.
à La principale funzione effettivamente svolta dal governo di Salò fu quella di reprimere e combattere il
movimento partigiano che stava nascendo nell’Italia occupata per opporsi ai tedeschi.
⎯ I partigiani normalmente agivano lontano dai centri abitati con attacchi improvvisi ai reparti
tedeschi.
97
6.
Togliatti scavalcando la posizione ufficiale del CLN à propose di accantonare ogni ostilità contro il re o
Badoglio e cercare di formare un governo unità nazionale per combattere la lotta al fascismo in modo
unito.
→ Venne formato il 24 aprile il primo governo di unità nazionale presieduto da Badoglio e
comprendente i rappresentanti dei partiti del CLN.
→ Vittorio Emanuele III si impegnò una volta liberata Roma di trasmettere provvisoriamente i poteri
al figlio Umberto in attesa che a guerra finita fosse il popolo a decidere la sorte dell’istituzione
monarchica.
Ø Nell’ottobre 1943 il governo Badoglio dichiarò guerra alla Germania (Italia = cobelligerante).
1.
A Roma i tedeschi risposero con spietate rappresaglie: in risposta ad un attentato (avevano morti 33 militari
tedeschi) furono fucilati alle Fosse Ardeatine 335 detenuti, ebrei, antifascisti, militari, badogliani e
qualcuno per errore.
à Il 4 giugno venne liberata Roma
• Umberto assunse la luogotenenza generale del Regno.
• Badoglio si dimise e lasciò il posto ad un nuovo governo di unità nazionale presieduto da Bonomi.
Nell’estate del ’44 con l’avanzata degli anglo-americani nelle regioni centrali il movimento della resistenza
vide la sua massima estensione.
⎯ Reclutamento si allargò anche per l’afflusso di operai e contadini.
⎯ Le azioni militari dei partigiani (oltre 100mila nel ’44) diventarono sempre più ampie e frequenti.
⎯ Molte città furono liberate prima dell’arrivo degli alleati: Firenze.
I limiti e le contraddizioni del movimento resistenziale vennero alla luce nell’autunno del ’44 quando
l’offensiva alleata sul fronte italiano (diventato secondario nella strategia degli alleati) si bloccò lungo la
linea gotica (tra Rimini e La Spezia) à offensiva ripresa solo nella primavera del ’45 che portò al
definitivo cedimento dell’esercito tedesco.
98
Ø Il 6 giugno 1944 l’esercito alleato comandato da Eisenhower sbarcò sulla costa della Normandia
o Nome in codice: operazione Overlord
o Impressionanti bombardamenti e lancio di molti paracadutisti à accanita resistenza tedesca
ma gli alleati riuscirono a sbarcare in FR con 1milione e mezzo di uomini
A fine luglio gli alleati riuscirono a sfondare le difese tedesche e a dilagare nel Nord della FR.
Il 25 agosto gli anglo-americani e i reparti di De Gaulle entrarono a Parigi (già però liberata dai partigiani).
à In settembre la FR era ormai quasi completamente liberata.
à Ormai la pratica suicida imposta da Hitler della resistenza ad oltranza era in piena crisi.
3.
L’URSS con l’armata rossa occupò i paesi baltici (parte orientale della Polonia e Romania).
⎯ Ormai gli alleati della Germania avevano cambiato fronte: sia Romania che Bulgaria.
⎯ Finlandia e Ungheria avevano chiesto l’armistizio all’URSS.
⎯ I partigiani jugoslavi erano entrati a Belgrado à il movimento partigiano guidato da Josip Broz
detto Tito.
4.
In ottobre gli inglesi liberarono la Grecia à a dicembre esplose la guerra civile tra le varie fazioni
partigiane.
5.
Alla fine del 1944 la Germania era ridimensionata nei suoi territori originari: le rimaneva soltanto la parte
occidentale della Polonia.
• Il territorio del Reich non era ancora stato toccato da eserciti stranieri à ma era sottoposto a
continui bombardamenti da parte degli alleati che ormai disponevano del dominio dell’aria.
• Bombardamenti à per colpire la produzione industriale, sistema di comunicazione ma anche di
demoralizzare il popolo tedesco per minarne le capacità di resistenza.
• Metà delle incursioni furono direte contro obiettivi non militari: Amburgo e Dresda completamente
distrutte.
Purtroppo Hitler era deciso a rifiutare ogni ipotesi di resa, ma soprattutto era convinto di riuscire a
rovesciare la situazione bellica (usando delle “nuove armi segrete” i razzi telecomandati lanciati contro le
città inglesi, ma con pessimi risultati) o pensava in una naturale rottura di alleanze: tra le democrazie e
l’URSS.
99
1.
Ø Conferenza di Yalta (Crimea, prima metà di febbraio) à Churchill, Stalin e Roosevelt decisero
che la Germania sarebbe stata divisa in 4 zone di occupazione (una delle quali sarebbe stata data
alla FR) e sottoposta a radicali misure di denazificazione.
o I popoli dei paesi liberi dovevano esprimersi mediante libere elezioni,
o In Polonia il governo sarebbe dovuto nascere da un accordo con una componente filo-
occidentale e comunista.
2.
L’URSS dopo aver conquistato Varsavia attraversarono tutto il territorio polacco, e in febbraio erano a
poche decine di chilometri da Berlino.
à Nel frattempo l’armata rossa cacciava i tedeschi dall’Ungheria per puntare su Vienna e Praga.
→ I russi occuparono la Prussia orientale, la Slesia, l’Austria e la Cecoslovacchia.
à Gli anglo-americani attaccavano sul Reno e dilagavano nel cuore della Germania incontrando per la
prima volta dall’inizio della guerra una scarsissima resistenza, i tedeschi continuavano a combattere sul
fronte orientale per ridurre per quanto possibile la zona di occupazione dell’URSS.
3.
Ø In Italia: una volta sfondata la linea gotica à il comitato di liberazione nazionale ordinò
l’insurrezione generale e la mobilitazione dei partigiani, che il 25 aprile insorsero a Milano
costringendo alla capitolazione le forze tedesche e fasciste.
à Mussolini aveva tentato la fuga in Svizzera ma fu arrestato dai partigiani sulle rive del lago di Como e
fucilato il 28 aprile à il suo cadavere fu esposto per alcune ore a Piazzale Loreto.
4.
Suicidio di Hitler il 30 aprile à 7 maggio le truppe sovietiche entrarono a Berlino.
Hitler lasciò la presidenza all’ammiraglio Karl Donitz che chiese subito la resa agli alleati.
à ostilità cessate tra l’8 e il 9 maggio del 1945.
100
à Decisivo apporto delle grandi portaerei e dei bombardieri strategici (bombardavano sistematicamente
il territorio giapponese).
à Il Giappone continuava a combattere con eccezionale tenacia rifiutandosi di arrendersi: faceva ambio
ricorso all’azione dei kamikaze (= aviatori suicidi che si gettavano sulle navi avversarie con i loro aerei
carichi di esplosivo).
→ Negli USA venne eletto il nuovo presidente Harry Truman (morto Roosevelt 12 aprile ’45).
→ Decise di usare la nuova arma “totale”: bomba atomica (a fissione nucleare, sperimentata per la
prima volta in luglio nel deserto del Nuovo Messico).
Questa decisione serviva ad abbreviare la guerra che si annunciava ancora lunga e sanguinosa, e doveva
mostrare al mondo la dimostrazione della potenza militare americana (soprattutto agli alleati-rivali
sovietici).
Ø 6 agosto 1945 sganciata la prima bomba atomica à Hiroshima (100mila + distruzione totale della
città)
Ø 9 agosto 1945 à Nagasaki (60mila morti)
o L’URSS scese in guerra contro il Giappone: occupò la Manciuria.
à Fu così che l’imperatore Hirohito firmò la resa senza condizioni, capitolazione il 2 settembre 1945.
Volontà di rifondare su basi può stabili il sistema delle relazioni internazionali e di mutarne le regole.
à Si codificò e aggiornò il diritto internazionale, includendovi un vero e proprio settore penale (per la
prima volta).
→ Questo venne applicato nel processo di Norimberga (1945-1946) contro i capi nazisti, si concluse
con la condanna a morte di alcuni principali collaboratori di Hitler.
→ E nel processo di Tokyo contro i dirigenti giapponesi.
101
à Ormai solo 2 Stati potevano aspirare al ruolo di superpotenze: dotate di immense risorse naturali,
massiccio apparato industriale, entrambe con interessi di dimensione mondiale:
→ USA: indiscussa superiorità economica e di un altrettanta superiorità militare.
→ URSS: dissanguata dalla guerra sul piano economico e demografico ma restava fortissima ed era
padrona di mezz’Europa.
Ø Si raggiunse quindi una contrapposizione globale tra USA e URSS, si giunse ad un nuovo sistema
mondiale bipolare con influenze determinanti sulla vita dei singoli Stati.
o Questo era evidente soprattutto in Europa dove c’era una linea divisoria tra area socialista e
area capitalistica, che rispecchiava le posizioni raggiunte alla fine della guerra dai due
maggiori eserciti occupanti.
Nel 1945: alla conferenza di San Francisco venne creata l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU)
al posto della vecchia e screditata Società delle Nazioni.
à Ispirato alla Carta Atlantica proponeva i principi:
⎯ uguaglianza delle nazioni à Assemblea generale degli Stati membri, che si riunisce annualmente e
ha il potere di adottare a maggioranza semplice risoluzioni che però non sono vincolanti (valore di
raccomandazione).
⎯ Meccanismo del direttorio à Consiglio di sicurezza, ovvero organo permanente che in caso di
crisi internazionale ha il potere di prendere decisioni vincolanti per gli Stati e adottare misure che
possono giungere fino all’intervento armato.
o È composto di 15 membri (USA, URSS, UK, FR, Cina = potenze vincitrici permanenti di
diritto, e gli altri 10 vengono eletti a turno tra tutti gli stati).
o Ciascuno dei membri permanenti gode di un diritto di veto con il quale può paralizzare
l’azione del consiglio quando lo ritenga contrario ai propri interessi. Questo fu introdotto per
volontà dell’URSS che diffidava di un organizzazione in cui poteva essere una minoranza.
Altri organi dell’ONU sono:
⎯ Consiglio economico e sociale: da cui dipendono l’UNESCO e FAO.
⎯ Corte internazionale di giustizia: per risolvere le controversie tra Stati che vi si rimettono
volontariamente.
L’opera di riforma fu improntata alla filosofia e agli interessi del capitalismo americano, che andavano nel
senso di dar vita ad un vasto e vitale mercato mondiale à vennero ridimensionati i vincoli protezionistici.
102
Il grande progetto di cooperazione di tra Occidente e URSS morì con Roosevelt, con l’avvento di Truman
alla presidenza degli USA (aprile 1945) coincise con un brusco cambiamento del clima e con un generale
irrigidimento americano nei confronti dei sovietici.
Ø Dottrina Truman: contenimento del comunismo nella sua espansione verso i paesi europei e
puntava sullo sviluppo economico e politico del mondo occidentale con l’aiuto finanziario e la
direzione degli USA.
o A partire dal 1949 in coincidenza con l’esplosione dell’atomica sovitica si scatenò negli
USA una campagna anticomunista.
o Essa aveva il suo principale ispiratore nel senatore repubblicano McCarthy.
o Con ‘Internal Security Act fu istituito uno strumento giuridico per epurare o emarginare i
sospettati filocomunisti.
Ø Nella conferenza di Potsdam (1945) emisero chiaramente i nodi del contrasto: futuro della
Germania e sviluppi dell’Europa orientale.
o Negli stati occupati dall’armata rossa le possibilità che l’influenza sovietica rispettasse la
volontà popolare era inesistente à impose infatti al potere i parti comunisti locali con
l’appoggio dell’esercito sovietico.
Churchill (che anche se non era più al governo aveva prestigio personale) in un discorso denunciava il
comportamento dei sovietici nell’Europa orientale una cortina di ferro è calata sul continente (Stalin
rispose a Churchill dandogli del guerrafondaio e paragonandolo ad Hitler).
Ø Nella conferenza di Parigi (1946) si giunse ad un accordo tra vincitori ma solo circa la situazione
dell’Italia, Bulgaria, Romania, Ungheria e Finlandia.
o Furono ratificati i nuovi confini tra URSS, Polonia e Germania.
o URSS aveva:
§ Prussia orientale
§ ex Repubbliche Baltiche: Estonia, Lettonia, Lituania
§ parte della Polonia est
o Ma non fu risolto il problema del futuro della Germania.
L’Italia considerata a tutti gli effetti una nazione sconfitta dovette rinunciare:
→ Alle colonie africane
→ All’Albania (indipendente)
→ Al Dodecaneso (Grecia)
→ All’Istria, città di Fiume e Zara (andata alla Jugoslavia)
L’Italia mantenne: l’Alto Adige.
Si aprì la questione di Trieste: rivendicata sia dall’Italia che dalla Jugoslavia. Si aprì il conflitto tra
italiani e slavi.
103
La conferenza di Parigi fu l’ultimo atto della cooperazione postbellica tra USA e URSS.
Nel 1946 emersero 2 nuovi problemi:
→ In Iran Stalin non voleva ritirare le truppe inviate nel corso della guerra (quindi non voleva
rispettare un accordo).
→ L’URSS chiese alla Turchia basi strategiche nei Dardanelli e nuove condizioni per l’accesso agli
stretti, ma rifiutò à queste zone ricadevano nella zona d’influenza del UK ma il governo inglese
dichiarò di non poter far fronte a nuovi impegni militari (così finì ufficialmente il suo ruolo di
grande potenza mondiale). Ma gli USA reagirono prontamente inviando una flotta e indusse Stalin
a rinunciare alle sue richieste.
à Questa fu la prima applicazione della teoria del containment sostenuta da Truman che consisteva nella
necessità di “contenere” l’espansionismo dell’URSS.
Ø Nel giugno 1947 gli USA lanciarono un vasto programma di aiuti economici per la ricostruzione
dell’Europa: European Recovery Program noto come piano Marshall (segretario di stato
americano che ne assunse l’iniziativa).
o Gli scopi economici del piano Marshall si intrecciavano con quelli strategici del
contenimento: il consolidamento di una struttura economica avrebbe stabilizzato le nazioni
europee rafforzando il consenso sociale e marginalizzando così le opposizioni comuniste.
o I sovietici respinsero il piano in quanto pensavano che fosse uno strumento per imporre la
l’influenza USA.
o Questo piano (13 miliardi di dollari) permise la ricostruzione e anche il riavvio delle
economie dell’Europa occidentale, in un ottica di economia liberista e porterà ad un
rafforzamento delle politiche moderate.
L’implicita risposta di Stalin fu nel settembre del 1947 la costruzione di un Ufficio d’informazione dei
partiti comunisti (una sorta di Terza Internazionale su scala ridotta).
USA e UK all’inizio del ’47 attuarono nelle loro zone una riforma monetaria, liberalizzando l’economia e
rivitalizzarla con gli aiuti del piano Marshall.
à Stalin reagì con il blocco di Berlino: l’URSS chiuse gli accessi alla città impedendone il rifornimento,
la speranza era di indurre gli occidentali ad abbandonare la zona a ovest da loro occupata, ma l’USA
reagì costruendo un enorme ponte aereo per rifornire la città à nel maggio ’49 allora i sovietici tolsero il
blocco.
104
La Germania occidentale nel ’49 approva la costituzione provvisoria (in attesa di una riunificazione
nazionale) à manteneva al struttura federale e l’impianto parlamentare della Repubblica di Weimar, ma
con forte limitazione dei poteri del presidente della Repubblica.
• Germania diede prova di eccezionali capacità di recupero à stimolata dalla politica di rilancio
degli investimenti e beneficiarono degli aiuti del piano Marshall.
• USA rinunciarono alle riparazioni e la integrarono nel blocco occidentale.
Nel 1949 venne firmato il Patto Atlantico: alleanza difensiva tra i paesi dell’Europa occidentale che si
fondava una comune fede della civiltà occidentale.
à Prevedeva un dispositivo militare integrato composto da contingenti dei singoli paesi membri:
NATO = ORGANIZZAZIONE DEL TRATTO NORD ATLANTICO.
⎯ Nel ’51 adesione di Grecia e Turchia
⎯ Nel ’55 adesione della Germania federale.
A questo l’URSS rispose nel ’55 con un’alleanza militare con i paesi satelliti: Patto di Varsavia
(organizzazione militare integrata).
105
Polonia:
• UK era entrata in guerra proprio per difendere l’indipendenza polacca.
• Però per Stalin la Polonia rappresentava un problema di sicurezza: per 2 volte in 30anni era stata la
via maestra attraverso cui eserciti invasori erano entrati in Russia.
• Era indispensabile quindi per l’URSS costituire a Varsavia un governo “amichevole”, e Stalin ebbe
la meglio in quanto nel 1945 a Varsavia si insediò un governo socialista, presieduto da Morawski,
ma in realtà sotto il controllo dei comunisti à nel ’47 ruppe la coalizione con i partiti borghesi e le
elezioni si svolsero sotto il controllo dei comunisti che ebbero una schiacciante vittoria: liquidate le
altre forze politiche.
Cecoslovacchia:
• La Cecoslovacchia era un paese economicamente e socialmente sviluppato di solida tradizione
democratica.
• Si formò un governo guidato da un leader comunista (Gottwald) e si fondava sull’alleanza tra i
partiti di sinistra: la coalizione si ruppe all’inizio del ’48 quando si dovette decidere l’accettazione o
meno degli aiuti del piano Marshall à osteggiata dai comunisti.
• Sotto la minaccia di una guerra civile il pre