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CRITICA D’ARTE
SCIOLLA
CAP. I LA SCUOLA DI VIENNA
Scuola di Vienna: espressione coniata da von Schlosser; è caratterizzata
dall’attenzione rivolta al singolo oggetto e alle fonti documentarie
1852: viene istituita la prima cattedra di storia dell’arte a Vienna, ricoperta da
Eitelberg (Monumenti artistici degli stati imperiali,1850-60)
Thausing: successore di Eitelberg alla cattedra viennese, nel 1873 tiene la lezione
inaugurale “La posizione della storia dell’arte come scienza”; direttore dell’Albertina
Zimmermann: Storia dell’estetica come scienza filosofica, 1858; Estetica generale
come scienza della forma, 1865. Per lui la forma è strettamente riferita agli organi di
senso
Fiedler: elabora la teoria della pura visibilità in Scritti sull’arte (1896); l’artista tramite
la vista crea nuove forme, che sono sviluppo spirituale dell’attività visiva
Hildebrand: Il problema della forma, 1893; riprende la teoria della pura visibilità. La
visione ravvicinata è tattile (manca l’unità), quella a distanza è ottica
Annuario delle collezioni storico-artistiche: rivista viennese fondata nel 1883 da von
Leitner
Wickhoff
La genesi di Vienna: 1895, sostiene l’autonomia dell’arte romana per il valore
illusionistico-spaziale della rappresentazione, per il carattere pittorico-coloristico e
per il realismo della ritrattistica
Guido da Siena: 1889
Il mosaico absidale della Basilica di S. Felice a Nola: 1890
La figura d’amore nella fantasia del Medioevo Italiano: 1890
Catalogo dei disegni dell’Albertina di Vienna: 1891-92
Che cos’è il brutto?: conferenza del 15 maggio 1900 per difendere i dipinti di Klimt
dell’Aula magna dell’università di Vienna
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Dvorak
Per lui la storia dell’arte fa parte della “storia dello spirito” (Geistesgeschichte), è uno
sviluppo continuo di forme; l’indagine artistica è essenzialmente storica.
Influenze bizantine sulla miniatura del Trecento: 1900
I miniatori di Giovanni di Neumarkt: 1901
L’enigma dei fratelli Van Eyck: 1903
Idealismo e naturalismo nella pittura e scultura gotica: 1918
Sul Greco e il manierismo: 1924 (già conferenza del 1920)
Storia dell’arte italiana all’epoca del Rinascimento: 1927-28, postumo
Catechismo per la tutela dei monumenti: 1916
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Tietze
Per lui la storia dell’arte si intende come scienza storica, e passa attraverso due fasi:
-narrativo-didattica
-didattico-genetica
La cosa specifica dell’arte è l’esperienza estetica; l’indagine iconografica è
fondamentale
Von Schlosser
Hofische Kunst: arte di corte, termine coniato da von Schlosser per indicare l’arte
internazionale che fiorì nelle corti tra fine Trecento e inizio Quattrocento
Raccolte d’arte e meraviglie del tardorinascimento: 1908
Storia dei ritratti scolpiti in cera: 1911
Letteratura artistica: 1924; nove capitoli (Medioevo, fonti prevasariane, primo
Cinquecento, Vasari, manierismo e controriforma, letteratura barocca, letteratura
artistica regionale, teoria artistica europea dei sec. XVII e XVIII
Storia dello stile e storia del linguaggio delle arti figurative: 1935
Xenia: 1938
Pietro Toesca: si forma a Torino e poi a Roma con Venturi; inizialmente si interessa al
Medioevo centromeridionale, poi a quello lombardo e piemontese (Pittura e
miniatura in Lombardia, 1912; Il Medioevo, 1913-27; Il Trecento, 1951)
Berenson
Per lui l’opera è un organismo vitale, ed è costituita da due tipi di elementi:
-decorativi (aspetti formali dell’opera, es. colore)
-illustrativi (contenuto dell’opera, es. iconografia)
Drawings of Florentine Painters: 1903, Berenson è un conoscitore e qui si vede, parte
da Morelli ma vuole migliorare il suo metodo
Aesthetics, Ethics and History in the Arts of Visual Rapresentation: 1930
Essays in Appreciation: 1958
Formalisti in Inghilterra
Roger Fry: Vision and Design, 1920; studia il problema formale da Signorelli a
Cezanne. È un conoscitore, scrive su “The Burlington Magazine”; è influenzato da
Berenson e Bell
Germania
Springer: Manuale di storia dell’arte, 1855
Von Schmarsow: lavorò a Lipsia, studiò le leggi della storia delle forme
Oriente o Roma: 1910, saggio di Strzygowski
Goldschmidt: Lavoroò a Berlino; Sculture in avorio, 1914-34
La storia dell’arte senza nomi di Wofflin
Rinascimento e Barocco: 1888, tre parti:
-caratteri stilistici del Rinascimento (regolarità delle forme, articolazione armonica,
proporzioni, assenza di contrasti chiaroscurali) e del Barocco (pittoresco,
monumentale, massiccio, senso del movimento)
-cause del Barocco
-tipologie architettoniche del XVI e XVII sec.
Introduzione a una psicologia dell’architettura: 1886, tesi di laurea di Wofflin
L’arte di Durer: 1905
Concetti fondamentali di storia dell’arte: 1915; vuole vedere come cambia il modo di
vedere le forme nel tempo. Cinque modi di vita:
1. Dalla visione lineare a quella pittorica
2. dalla v. in superficie a quella in profondità
3. dalla v. di forma chiusa a quella di forma aperta
4. dalla v. fondata sulla molteplicità a quella fondata sull’unità
5- dalla v. di chiarezza assoluta a quella di chiarezza relativa
La spiegazione dell’opera d’arte: 1921
Riflessioni sulla storia dell’arte: 1940
I costumi teatrali per gli intermezzi del 1859. I disegni di Bernardo Buontalenti e il
libro dei conti di Emilio de Cavalieri: 1895
Arte del ritratto e borghesia fiorentina: Ghirlandaio in S. Trinita: 1902
Arte fiamminga e primo Rinascimento fiorentino: 1902
Arte italiana e astrologia internazionale nel palazzo Schifanoia a Ferrara: 1912,
convegno internazionale di storia dell’arte organizzato a Roma da A. Venturi
Divinazione antica pagana in testi ed immagini dell’età di Lutero: 1920
Saxl e l’Istituto Warburg ad Amburgo e Londra
Saxl: assistente di Warburg dal 1913, saggi su Rembrandt; Ragioni della storia
dell’arte, conferenza del 1948; dal 1915 al 1953 si dedica al Catalogo dei manoscritti
astrologici e mitologici illustrati nel Medioevo; nel 1929 (fino al 1948) diventa
direttore della biblioteca e istituto di Warburg; Durer’s Melencolia I, 1923,
collaborazione con Panofsky; Zucchi e gli affreschi di Palazzo Rucellai a Roma, 1927;
Mithras, 1931; nel 1933 trasferisce l’Istituto Warburg a Londra (nel 1943 incorporato
all’Università di Londra)
Journal: rivista nata nel 1937 dell’Istituto Warburg
Mostre fotografiche dell’istituto: Quattro mostre:
-Introduzione visiva al mondo classico, 1939
-Arte indiana, 1940
-L’arte inglese e il Mediterraneo, 1941 (catalogo della mostra curato da Saxl e
Wittwoker, pubblicato nel 1948)
-Volto e carattere, 1943 (sul problema del rapporto tra artista e modello raffigurato)
Wittwoker: si concentra sulla migrazione dei simboli da Oriente a Occidente
Wind: assistente alla Biblioteca Warburg; Bellini’s fest of the gods, 1948; Giorgione’s
Tempesta, 1969; Misteri pagani del Rinascimento, 1958
Kurz: si forma a Vienna; La leggenda dell’artista, 1934; studio sul Libro dei disegni di
Vasari, 1937; si occupò di disegno antico e di contatti tra Oriente e Occidente
Panofsky e l’iconologia
Il problema dello stile nelle arti figurative: 1915
Il concetto di Kunstwollen: 1920
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Vie des formes: 1934, le forme sono entità autonome, e ogni stile attraversa varie
fasi (arcaica ovvero sperimentale/ classica ovvero funzionale/ raffinamento ovvero
eleganza/ barocca ovvero equilibrio che si spezza ed espansione delle forme). Nella
seconda edizione compare l’appendice “Eloge de la main”
Studi storico-artistici in Francia e in Belgio
Porcher: specialista di storia del libro miniato in Francia nel Medioevo (esposizione
del 1955 sui manoscritti del XIII e XIV sec. In Francia)
Grabar: arte bizantina e arte cristiana d’Oriente, concezione dinamica
dell’iconografia (evolutiva)
In Belgio sono importanti Hulin de Loo, Laurent e Lavalleye
Klingender: Art and the Industrial revolution, 1947; affronta I problemi della
produzione, distribuzione e recezione
Antal: ungherese, si forma con Wofflin e Dvorak; Florentine painting and its social
background, 1948; Classicism and Romanticism, 1966; La pittura italiana tra
classicismo e manierismo, 1977 (appunti delle lezioni tenute tra 1934-37 a Londra);
Fuseli studies, 1956; Hogarth and his place in European art, 1962
Hauser: Storia sociale dell’arte, 1951, per lui l’arte è il prodotto di forze sociali e
origine di effetti sociali
Haskell: Patrons and Painters. A study in the relations between Italian art and Society
in the Age of Baroque, 1963; studia la committenza nell’Italia del Seicento;
Rediscoveries in Art, 1976; Taste and Antique, 1981, scritto con Penny
Baxandall: Giotto and Orators, 1971; Painting and experience in XV century Italy,
1972; The limewood sculptors of Renaissance Germany, 1980; Patterns of Intention:
on the Historical Explanation of pictures, 1985
Ricerche in Francia e in Italia
Francastel: Pittura e società. Dal Rinascimento al Cubismo, 1951, la concezione
spaziale secondo lui muta come struttura sociale
Il metodo di Antal in Francia fu molto criticato; in positivo l’ha ripreso Hadjinicolau
(Storia dell’arte e lotta di classe, 1973)
Corrado Maltese: scrive il saggio Materialismo e critica d’arte, 1956, in cui evidenzia i
limiti del metodo di Antal
Bianchi Bandinelli: per la sua formazione sono importanti la scuola di Vienna,
l’esperienza dell’arte di avanguardia e l’estetica crociana; dibattito sul metodo di
Antal nel 1954 sulle pagine del “Contemporaneo” con Maltese, Fortini e Gerratana;
Introduzione all’archeologia classica come storia della critica d’arte, 1976; si avverte
l’esigenza di storicismo, es. Storicità dell’arte classica, 1943; Il problema della
scultura romana del III e IV sec., 1952; Il ritratto tardoromano, 1957; Organicità e
astrazione, 1956; in Archeologia e cultura, 1961, suggerisce un piano metodologico
per la ricerca così articolato:
1.Analisi filologica e cronologica
2.Iconografia e stile epocale
3.Committenti
4.Giudizio storico-artistico
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collaborano a uno studio sulla caricatura. Story of Art, 1950; Art and Illusion, 1959;
Meditations on a Hobby Horse, 1963: The image and the eye, 1982
Arnheim: Art and visual perception, 1954; Visual Thinking
New look on perception: movimento operante negli USA, ne fanno parte Bruner,
Postman, Frenkel-Brunsswich, Ames, Cantul, Klein. Secondo loro la percezione è
condizionata dalla cultura del soggetto percepiente e dal suo complesso legame con
il mondo; criticano la psicologia della forma (Gestalt)
Per una mappa degli studi iconologici in Europa e negli USA
Francia: Chastel sostiene l’importanza di legger le opere in relazione al tempo
presente, e che le forme si trasformano semanticamente nel tempo; Arte e
umanismo al tempo di Lorenzo il Magnifico, 1956. Fonda le riviste Art de France
(1961-64) e Revue de l’art
Klein: collaboratore di Chastel; La forma e l’intellegibile, 1970
Olanda: Van de Waal si occupa dei problemi storico-artistici sotto il profilo
antropologico e culturale; Va Gelder e Emmens; Simioulus, rivista di indirizzo
iconologico fondata ad Utrecht nel 1966
Polonia: Bialostocki, attenzione all’iconografia (Stile e iconografia. Studi sulla scienza
dell’arte, 1966, parla di “Rahmenthemen”, temi cornice, sono immagini di lunga
durata che di volta in volta si riempiono di contenuti nuovi
Italia: Farinelli nel 1928 tenne una conferenza su “Dante e le stelle” nella Biblioteca
Warburg di Amburgo; Anna Maria Brizio dirige “L’ Arte” occupandosi delle
problematiche del momento
Argan: fonda la rivista “La storia dell’arte”; è influenzato da Lionello Venturi, si forma
su Croce e poi su Warburg, concepisce la città come opera d’arte
Psicon: rivista internazionale di architettura, fondata nel 1974 da Bardeschi, Fagiolo e
Battisti
USA: Meiss pubblica nel 1951 Pittura a Firenze e Siena dopo la peste nera,
individuando mutamenti di stile, cambiamenti dei soggetti iconografici, cause a
monte di queste variazioni linguistiche
Schapiro: tra gli anni Trenta e Quaranta si occupa di arte romanica, poi studia l’arte
astratta (1937); Style, 1953; Words and pictures, 1973
Krautheimer: studia l’architettura senza isolarla dal contesto storico e culturale; nel
1956 scrive una monografia su Ghiberti insieme alla moglie Trude Hess
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Sherman: Only connect…Art and spectator in the Italian Renaissance, 1992, analizza
le modalità di ricezione dello spettatore rinascimentale
KULTERMANN
CAP. I INTRODUZIONE
Senocrate di Atene: è il padre della storia dell’arte secondo Schweitzer, si colloca
all’inizio dell’indagine teorica e sistematica sull’arte
Pausania: nel II sec. d.C. descrisse le città più importanti della Grecia per i turisti
Plinio il Vecchio: nella Naturalis Historia, libri 34-36, presenta le opere di artisti
famosi dell’epoca (V e IV sec.); pubblicata completa nel 1473, curata da Landino
Villard de Honnecourt: nel XIII sec. scrisse il Livre de portraiture, libro molto famoso
di regole
Cennino Cennini: nel 1400 c. scrisse il Trattato della Pittura
Alberti: nel 1436 pubblica il De pictura (dedicato a Brunelleschi); nel 1452 scrisse il
De re aedificatoria (pubblicato nel 1485) nel quale indica in Vitruvio il modello da
seguire
Ghiberti: I Commentarii, tre libri:
1.Autori antichi
2.3Valutazione degli artisti del XIV sec.
3.Trattazione dei fondamenti teorici della sua teoria artistica
Durer: importante è il suo diario di viaggio nei Paesi Bassi, dove descrive anche le
opere portate da Cortés dall’America
Neodorfer: pubblicò nel 1547 Notizie di artisti e artigiani
Butzbach: nel 1505 pubblicò Libellus de praeclaris picturae professoribus
Scheurl: nel 1506 pubblicò De laudibus Germaniae, sugli artisti di Norimberga
Varchi: nel 1546 organizzò un sondaggio tra gli artisti fiorentini per vedere quale arte
dovesse essere più stimata tra pittura e scultura; Cellini rispose scultura, Vasari
pittura, Michelangelo entrambe, Aretino si rifiutò di rispondere
Pietro Aretino: amico di Vasari, nato ad Arezzo visse dal 1527 a Venezia, dove morì,
amico di Tiziano e Sansovino. Nel 1537 scrisse una lettera a Michelangelo dandogli
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consigli sul Giudizio universale della Sistina, rifiutati, e definì poi scandaloso l’affresco
finale
Fischart: poeta tedesco, nel 1573 pubblicò Una lode di 28 papi, nella cui
introduzione fa riferimento a Vasari spiegando che l’ha ispirato a redigere il catalogo
dei pittori tedeschi
Van Mander: scrisse lo Schilderboek (Libro dei pittori), prima edizione del 1604,
parla anche dei suoi contemporanei
Pacheco: nel 1649 viene pubblicato il suo Sull’arte della pittura, incentrati sugli
spagnoli
Armerini: Dei veri precetti della pittura, 1587
Baglione: Le vite dei pittori, scultori…, 1642
Bellori: Vite dei pittori, scultori e architetti moderni, 1672; nel 1664 tenne il discorso
L’idea del pittore dello scultore e del architetto davanti all’Accademia di S. Luca a
Roma. Fu il primo ad affermare che l’antichità greca è l’apice dell’evoluzione artistica;
rientra nella cerchia di Poussin
Baldinucci: Notizie dei professori del disegno da Cimabue in qua, 1681; Vita di
Bernini, 1682
Von Sandrart: nel 1675 pubblica L’Accademia tedesca dell’architettura, scultura e
pittura; era un pittore e consulente artistico di Francoforte, raccoglie biografie di
artisti tedeschi e stranieri
Houbraken: Grande teatro dei pittori olandesi, considerato da lui stesso una
continuazione del lavoro di Van Mander, valuta positivamente Rembrandt
Palomino: Museo Pictorico, 1715 e 1724, raggruppa gli artisti in base al contenuto
delle loro opere (come Félibien prima di lui)
CAP. III POUSSIN E L’ACCADEMIA FRANCESE
Lomazzo: nel 1584 pubblica a Milano il Trattato dell’arte della pittura, in cui
articolare il mondo dell’arte in sette ambiti, come i setti pianeti; nel 1590 pubblica
l’Idea del tempio della pittura
Federico Zuccari: nel 1607 pubblica Idea dei scultori, pittori e architetti, in cui critica
le Vite di Vasari. Fu il primo presidente dell’Accademia romana
Fréart de Chambray: nel 1662 pubblica Idee de la perfection de la peinture, era un
matematico e cercò di applicare le leggi matematiche all’arte; il libro finisce con un
inno a Poussin
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Nacque a Stendal in estrema povertà, poi studiò a Berlino, nel 1738 andò
all’università di Halle per studiare teologia. Dal 1748 lavorò come bibliotecario a
Dresda, capitale artistica della Germania. Nel 1753 scrisse Brevi pensieri sulla
galleria. Importante per la sua formazione è il pittore Oeser, che avviava i suoi allievi
all’arte degli antichi. Non visitò mai la Grecia, e morì a Trieste nel 1768
Pensieri sull’imitazione dell’arte greca nella pittura e nella scultura: 1755, per
pubblicità scrisse un testo anonimo in cui attaccava il suo stesso scritto, e nel 1756
uno di difesa (Spiegazione dei pensieri sull’imitazione dell’arte greca e risposta alla
lettera su questi pensieri)
Nel 1755 arrivò a Roma, dove divenne amico di Mengs. I due si influenzarono a
vicenda (Mengs, Pensieri sulla bellezza e sul gusto nella pittura). Mengs articolava
l’arte pittorica in stile elevato, stile bello, stile attraente, significativo, oppure
espressivo e naturale.
La storia dell’arte nell’antichità: 1764, ne esistono quattro stesure (primo abbozzo
nel 1756), dedicato a Mengs. Il libro aveva errori nella parte storica, criticati da
Heyne. Schlegel disse che Winckelmann era il fondatore della storia dell’arte, Goethe
nel 1805 scrisse nel saggio “Winckelmann e il suo secolo” che era un lavoro unico.
Anche Madame de Stael disse che Winckelmann è stato il primo a tentare un lavoro
simile
Raffaello, nel 1832 Dizionario storico dell’architettura, nel 1834 un volume su Canova
e nel 1835 su Michelangelo
Forster: L’arte e l’epoca, 1789; Le vedute del basso Reno, 1790, nate da un viaggio in
Renania, Paesi Bassi, Inghilterra e Francia. Fu il primo a lodare il duomo di Colonia
Von Fernow: Studi romani, 1806-09
Cicognara: ammiratore di Winckelmann e Canova; Storia della scultura dal suo
risorgimento in Italia fino al secolo di Canova per servire di continuazione alle opere
di Winckelmann e di d’Agincourt, 1813-18
Milizia: nel 1768 pubblicò Le vite dei più celebri architetti di ogni nazione e di ogni
tempo; nel 1781 uscì Dell’arte di vedere nelle belle arti di disegno, dove confronta
l’arte del suo tempo (che culmina secondo lui con Mengs) con quella del passato
(che ne esce perdente); Dizionario delle arti del disegno, estratte in gran parte
dall’enciclopedia metodica, 1797
Raffaello di Urbino e suo padre Giovanni Santi, 1839-58; Peregrinazioni nella galleria
dei dipinti, 1855; Le peintre-graveur, 1860-64
Ruskin: Modern painters, 1843-60, cinque volume, giustifica Turner (titolo originale
era Turner e gli antichi); tra il 13 e il 30 maggio 1851 difende i Preraffaelliti sulle
pagine del Times; The seven lamps of architecture, 1849; The stones of Venice,
1851-53; Giotto and his work (1853-60); Mornings in Florence, 1875-77. Nel 1860
pubblica sul Cornhill Magazine saggi che criticano la struttura sociale inglese. Nel
1854 fondò la Società per la conservazione degli edifici antichi, nel 1869 divenne
professore di storia dell’arte ad Oxford
La cultura del Rinascimento in Italia, 1860, riassume tutto il sapere del suo tempo
Storia del Rinascimento in Italia, 1867, espone solo l’architettura, doveva essere
completata con pittura e scultura
1856; New History of Painting in Italy, primo volume nel 1864; Libro su Tiziano, 1877;
Raffaello, la sua vita e le sue opere, 1883-85
Kinkel: Storia delle arti figurative nei popoli cristiani dall’inizio dell’era cristiana fino
ai giorni nostri, 1845; nel 1855 fondò a Londra il giornale tedesco Hermann; I dipinti
di van der Weyden nel municipio di Bruxelles e le loro copie negli arazzi borgognoni
di Berna
Koloff: nel 1840 pubblicò L’evoluzione dell’arte moderna dall’epoca antica fino al
Rinascimento; si espresse contro la considerazione dominante che vedeva
Rembrandt come un artista minore in Vita e opere di Rembrandt, 1853
Muther: L’illustrazione tedesca a stampa nel Gotico e nel primo Rinascimento, 1884;
Storia della pittura nell’Ottocento, 1893-94. Conia il concetto di “arte per vecchi
guardoni” riguardo alle scene erotiche
Thode: Francesco d’Assisi e gli inizi dell’arte rinascimentale, 1885; dal 1884 pubblicò
con von Tschudi la rivista “Repertorium fur Kunstwissenschaft”
Gurlitt: riscoperta del Barocco, in La critica d’arte contemporanea presenta è il primo
a rivalutarlo; L’ornamento barocco e rococò in Germania, 1883
Schmarsow: Barocco e rococò, 1897
Dehio: Dottrina del metodo della storia dell’arte, 1924; Architettura ecclesiastica
dell’Occidente, scritto con von Bezold; fece l’inventario dei monumenti tedeschi
dell’Accademia di Vienna. Dal 1850 insegnò storia delle arti figurative all’Accademia,
lezione inaugurale intitolata Le istituzioni per la formazione degli artisti e la loro
evoluzione storica; le sue lezioni erano basate sull’osservazione diretta degli oggetti
dei musei. Nel 1864 fondò il Museo delle arti industriali; Monumenti d’arte dello
Stato imperiale austriaco, 1858-60, due volumi
-IL MEDIOEVO: Thausing lavorava con Eitelberger, divenne direttore dell’Albertina;
incontrò Morelli e si influenzarono a vicenda
-L’ETA’ DELLA RINASCENZA: Wickoff, ha applicato e rinnovato il metodo di Morelli;
Genesi viennese, 1895; Sull’unitarietà storica dell’intero corso dell’arte, 1898; nel
1900 pubblicò un saggio sull’arte dell’Asia orientale e su come questa avesse
preceduto i movimenti di arte moderna europei
-RIEGL: è considerato il fondatore della Scuola viennese; dal 1887-97 fu direttore
della sezione dei manufatti tessili nel Museo austriaco per l’arte e l’industria (ruolo
precedentemente di Wickoff). Per lui tutto si basava su criteri oggettivi (“Il miglior
storico dell’arte è quello privo di qualsiasi gusto personale”- Dvorak); Questioni di
stile, 1893, basato sullo studio dei tappeti orientali, matura il concetto di
Kunstwollen , principio spirituale della volontà propria di ciascuna epoca;
Grammatica storica delle arti figurative, 1897-98; Industria artistica tardoromana,
1901, approfondisce il Barocco e divide in qualità tattili e tangibili (colore e luce). Per
lui sono importanti quattro pilastri:
1.La nuova visione degli antichi di Winckelmann
2.Rinascimento italiano
3.Medioevo
4.Stili pittorici
-ESPLORAZIONE DI AMBITI NUOVI: momento di crisi dopo la morte di Riegl e
Wickoff, Strzygowski e Dvorak occuparono due cattedre in contemporanea, litigando
tra loro anche sul piano personale. Nel 1907 Strzygowski fu chiamato a redigere il
settimo Congresso internazionale degli storici dell’arte tenuto a Darmstadt e
pubblicò il libro L’arte figurativa del presente. Un libretto per chiunque; La crisi delle
scienze umane, 1923. Nel 1913 enunciò tre principi basilari per un istituto di ricerca
delle arti figurative:
1.rivolgere lo sguardo a tutti i fenomeni artistici del mondo
2.ricerca nel campo dell’arte figurativa come parte della storia della cultura
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Jantzen: Scultori tedeschi del Duecento, 1925; Lo spazio delle chiese gotiche, 1927,
formulò il concetto di “struttura diafana della parete”; Scultura tedesca nel
Duecento, 1941; Arte ottoniana, 1947, Arte gotica, 1957. Nel 1913 distinse tra
“valore autonomo” e “valore figurativo” del colore. Conferenza ad Amburgo del 1950
Tradizione e stile dell’arte occidentale, cercò di offrire una visione d’insieme dell’arte
europea
Pinder: Il problema della generazione nella storia dell’arte europea, 1926; Scienza,
lavoro e compito dei tedeschi, 1938
Brinckmann: Piazza e monumento, 1908; Urbanistica tedesca del passato, 1911
Zevi: Verso un’architettura organica, 1945; Saper vedere l’architettura, 1948, Storia
dell’architettura, 1950; Il linguaggio moderno dell’architettura, 1973
Tafuri: Teorie e storia dell’architettura, 1968; Progetto e utopia, 1973; L’architettura
del Manierismo nel Cinquecento europeo, 1966; Ricerca del Rinascimento, 1992; De
Fusco fu suo allievo, ha diretto e fondato la rivista “Op. Cit.”
Bettini: si è occupato di arte bizantina e pittura medievale in Veneto
Battisti: L’Antirinascimento. I fatti e le idee, 1962
Federico Zeri: allievo di Toesca, criticò Longhi perché parlava solo di froma senza
considerare la storia; Pittura e Controriforma. L’arte senza tempo di Scipione da
Gaeta, 1957; Due dipinti, la filologia e un nome. Il Maestro delle Tavole Barberini,
1916; Rinascimento e Pseudo-Rinascimento, 1983; Dietro l’immagine, 1987; La
natura morta in Italia, 1989
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