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28/7/2014 Astrattismo - Wikipedia

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Astrattismo
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L'Astrattismo un'esperienza artistica nata nei primi anni del XX secolo, in zone d'Europa lontane tra loro,
dove si svilupp senza intenti comuni. Il termine indica quelle opere pittoriche e plastiche che esulano dalla
rappresentazione oggettiva della vita reale.
Indice
1 Premessa storico-culturale
2 La pittura astratta
3 L'astrattismo in Italia
3.1 Le origini - I primi astrattisti
3.2 Informale
3.3 Spazialismo
3.4 Azimuth
3.5 Arte cinetica, Ottica e arte programmata
3.6 Pittura analitica
4 I capiscuola dell'astrattismo mondiale
4.1 Vasilij Kandinskij
4.2 Piet Mondrian
4.3 Kazimir Malevi
4.4 Robert Delaunay
4.5 Frantiek Kupka
4.6 Paul Klee
5 Note
6 Bibliografia
7 Voci correlate
8 Collegamenti esterni
9 Altri progetti
Premessa storico-culturale
L'industrializzazione accende lo scontro tra la borghesia e la classe operaia: questa, costretta in miseria a causa
dei frequenti soprusi dei datori di lavoro, si riunisce in sindacati e rivendica condizioni migliori.
Contemporaneamente, gli stati europei si lanciano nella colonizzazione di paesi africani e asiatici.
In filosofia si afferma l'irrazionalismo di Sigmund Freud e Nietzsche, in contrapposizione alla serenit della Belle
poque.
La diffusione sempre pi ampia dei mezzi di riproduzione delle immagini, come la fotografia, porta gli artisti ad
esaltare le peculiarit dell'arte che siano inaccessibili alla meccanicit, ovvero un'interpretazione del reale
soggettiva, propria ed esclusiva dell'artista.
Fondamentali furono le esperienze fauvista e cubista: la prima esaltava lo stato d'animo dell'artista attraverso
l'uso non tradizionale del colore, mentre il secondo perseguiva la semplificazione delle forme secondo l'ordine
della geometria e dello spazio.
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Fugue-fuga, di Vasilij Kandinskij
La pittura astratta
L'astrattismo nasce dalla scelta degli artisti di negare la rappresentazione della realt per esaltare i propri
sentimenti attraverso forme, linee e colori. Punto di riferimento fondamentale il testo di Wilhelm Worringer
Astrazione ed empatia, del 1908, dove l'arte viene interpretata in base all'intenzionalit dell'artista. La forma
viene intesa come risultato dell'incontro tra uomo e mondo, in un alternarsi di empatia, ovvero avvicinamento
alla realt, ed astrazione, cio rifiuto della realt.
[1]
Con il termine "astrattismo" vengono quindi spesso
disegnate tutte le forme di espressione artistica visuale non figurative, dove non vi siano appigli che consentano
di ricondurre l'immagine dipinta ad una qualsiasi rappresentazione della realt, nemmeno mediata dalla sensibilit
dell'artista come nel caso degli impressionisti. Tuttavia in alcune accezioni con "astrattismo" si intende (in senso
restrittivo) solamente la ricerca della forma pura per tramite di colori e forme geometriche, come nelle opere di
Piet Mondrian, Josef Albers, Mauro Reggiani e Mario Radice, mentre le altre esperienze non figurative vengono
definite con nomi propri, quali espressionismo astratto informale e simili,Kandinskij inizi da una pittura
espressionistica con l'accentuazione del colore per passare ad una pittura completamente astratta priva di figure
riconoscibili.
L'astrattismo in Italia
Le origini - I primi astrattisti
I primi, prematuri, esperimenti in Italia di realizzazione
di opere d'arte staccate dalla rappresentazione del
vero risalgono agli inizi del Novecento con alcune
visionarie pitture del bresciano Romolo Romani a
Milano, a cui fecero seguito tele di artisti futuristi, quali
Ivo Pannaggi e soprattutto Giacomo Balla, quest'ultimo
in particolare con una serie di quadri denominati
"compenetrazioni iridescenti" del 1912. Tuttavia le
esperienze di Romani e del futurismo non possono dirsi
veramente astratte, in quanto nei quadri di Romani non
vi era astrazione, ma se mai un tentativo di fissare le
forze della natura
[2]
, mentre nei futuristi l'idea del
movimento e del dinamismo non abbandona mai una
base figurativa: Balla infatti studia oggetti che appaiono visti come attraverso le lenti di un caleidoscopio mentre i
solidi tridimensionali di Pannaggi non sono altro che giocattoli o meccanismi ingranditi, come testimonia talvolta
la rappresentazione di un uomo intento ad assemblarli. Anche le forme create da Enrico Prampolini, in
apparenza astratte, traggono la loro origine da creature organiche e organismi viventi, se pur dilatati in contesto e
dimensioni. L'astrattismo vero e proprio deve invece intendersi come armonia pura distaccata da qualsiasi
riproduzione del vero. Vi fu poi l'esperienza parigina di Alberto Magnelli che raggiunse grande notoriet con
composizioni propriamente astratte sin dal 1915, influenzate dalla conoscenza diretta che ebbe con i capiscuola
dell'astrattismo. Magnelli, se pur Italiano, rimase defilato dal dibattito artistico italiano dell'epoca perch visse
costantemente in Francia aderendo dopo il primo conflitto mondiale al gruppo Abstraction-Creation,
associazione artistica fondata a Parigi nel 1931 da Herbin e Vantorgerloo per promuovere e sostenere larte non
figurativa in tutte le sue tendenze, dal costruttivismo al neoplasticismo fino allastrazione lirica, mediante
esposizioni che si tennero in tutto il mondo.
In Italia le idee dell'arte astratta pura vennero accolte piuttosto tardi, attorno agli anni trenta, ma si svilupparono
in forme di grande spessore artistico, che aprirono la strada a molti dei pi originali movimenti del secondo
Novecento. Furono due i principali gruppi di pittori astrattisti: il primo, pi eterogeneo, guidato dalle teorie
espresse da Carlo Belli nel testo "Kn", si riun attorno alla galleria "il Milione" di Milano, e annover nomi quali
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Mauro Reggiani, il giovane Lucio Fontana, Atanasio Soldati e Luigi Veronesi, il secondo, pi coeso, fior a
Como ispirato dall'architetto Giuseppe Terragni e dai pittori Manlio Rho e Mario Radice, includendo artisti
quali: Aldo Galli, Carla Badiali e Carla Prina. Ovviamente data la vicinanza fra Como e Milano furono frequenti
gli interscambi fra i primi astrattisti.
Il gruppo de "il Milione" pratic un'arte pi "istintiva", seguendo il talento di Reggiani, che costruiva mosse
geometrie partendo da linee oblique, e dalle originalissime e colorate sintesi di forme realizzate da Osvaldo
Licini. La galleria ospit nel 1934 una personale di Kandinsky voluta anche dall'architetto Alberto Sartoris,
vicino a Terragni; la mostra venne certamente vista da Mario Radice che ne port il messaggio a Como, dove,
in presenza di un terreno assai fertile, mise presto frutto.
Como era la citt della seta, e i concetti di stile e modernit nel colore erano ben presenti. Manlio Rho aveva
nella sua libreria i testi della Bauhaus, dove Kandinsky insegn fino al 1932, Giuseppe Terragni stava gi
rielaborando con il suo genio in architettura le idee del razionalismo e la scintilla dell'arte di Kandinsky esplose in
forme nuove e originalissime, con un astrattismo geometrico puro, in apparenza vicino al suprematismo russo,
ma in realt inconfondibilmente italiano.
Nascono cos le purissime campiture geometriche di colore nelle tele di Rho, nitide come cristalli ma, al
contrario della freddezza cristallina, pervase da un calore che mancava ai suprematisti come Malevic.
Il miglior simbolo dell'originalit dell'ambiente lariano forse la notissima "Casa del Fascio" di Como, realizzata
da Terragni: un parallelepipedo di candido marmo, reso leggerissimo dalle ritmiche finestrature e originariamente
affrescato all'interno dalle raffinate e colorate geometrie di Radice. Praticamente una trasposizione in chiave
attuale del palazzo comunale medievale, chiuso fuori e affrescato all'interno, sbalorditivo per la freschezza di
inventiva paragonata alla pesante retorica dell'architettura "ufficiale" dell'epoca e per l'anticipo su un gusto
estetico che si riveler attuale molti decenni dopo.
Per approfondire, vedi Manlio Rho, Mario Radice e Giuseppe Terragni.
Informale
La fase dell'astrattismo geometrico, ormai portata alla perfezione da Rho e Radice in Italia e da Mondrian e
Malevic in Europa, richiedeva un superamento e ci avvenne con l'introduzione del gesto. Seguendo le intuizioni
di Pollock, Riopelle e Dubuffet, molti artisti italiani svilupparono un percorso creativo dove il colore veniva
liberamente portato sulla tela con gesto spontaneo. I principali esponenti dell'informale italiano furono Emilio
Vedova, Afro Basaldella, Giulio Turcato, Toti Scialoja, Emilio Scanavino, Tancredi Parmeggiani, Achille Perilli,
Alfredo Chighine, Mattia Moreni Rino Destino e Gastone Novelli.
Spazialismo
Un aspetto del tutto originale dell'astrattismo italiano nasce dall'intuizione di Lucio Fontana che partendo dal
"Manifesto Blanco" scritto a Buenos Aires nel '46 teorizza un nuovo rapporto fra la luce, lo spazio e la tela, sino
ad arrivare al gesto rivoluzionario del "taglio". Oltre a Fontana i principali spazialisti furono Gianni Dova che
per trover presto una strada personale forse influenzata dal surrealismo, Mario Deluigi che esplor le
possibilit di creare scintille di luce sulla tela con la tecnica del "grattage" e soprattutto Roberto Crippa che negli
anni cinquanta tocc i vertici della sua arte creando fantasmagoriche "Spirali" che ricordano orbite atomiche
trasposte sulla superficie del quadro.
Azimuth
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Kazimir Malevich, Quadrato nero,
1915, olio su tela, Museo di Stato
Russo di San Pietroburgo
Quando verso la fine degli anni cinquanta l'informale degener con la "pittura industriale" di Pinot Gallizio che
creava pittura da vendersi "a metro" su nastri di tela, i tempi maturarono per un salto di qualit, che si realizz
per reazione con un azzeramento totale, riportando la purezza del bianco sulla tela che veniva estroflessa con
piegature, chiodi e centine secondo schemi freddi e ragionati, tesi a ricercare un nuovo modo di ottenere
un'immagine di bellezza, disegnata dalla luce sulle superfici pittoriche. I principali esponenti di questo
rinnovamento dell'astrattismo furono Piero Manzoni, Enrico Castellani, Dadamaino e Agostino Bonalumi.
Arte cinetica, Ottica e arte programmata
L'ultima evoluzione dell'astrattismo in Italia si ebbe negli anni sessanta con le ricerche relative alle illusioni ottiche
ed al tentativo di dare all'opera d'arte un ruolo attivo, capace di interagire con lo spettatore per mezzo di
immagini cangianti a seconda dei movimenti di quest'ultimo o addirittura dello stesso quadro, mosso dal vento o
da piccoli motorini. I capiscuola furono Gianni Colombo che si dedic allo studio delle illusioni della prospettiva,
Alberto Biasi che esplor la possibilit di creare immagini cangianti ed illusorie e Getulio Alviani che ide le
"superfici a testura vibratile" sfruttando i riflessi dell'alluminio molato. La mostra di riferimento dell'arte ottica fu
"The Responsive Eye" tenutasi nel 1965 al MoMa di New York.
L'Arte cinetica stato l'ultimo movimento dall'unanime consenso critico legato all'astrattismo in Italia. Per altri
artisti e movimenti non figurativi, ancora attivi all'inizio del XXI secolo il giudizio al momento (2008)
prematuro.
Pittura analitica
Nota anche come "pittura pittura" , si sviluppa dal 1968. Corrente artistica che tenta di reagire ai dettami
sostenuti dall'Arte concettuale che, proponendo il definitivo abbandono di ogni finzione rappresentativa,
considerava il mezzo della pittura come assolutamente superato. La pittura ottiene un duplice risultato: diventa
essa stessa l'oggetto d'indagine dell'artista e perde ogni connotato di referenzialit, di riferimento naturalistico o
anche semplicemente realistico. Carlo Battaglia, Claudio Olivieri, Pino Pinelli, Giorgio Griffa, Claudio Verna,
Marco Gastini, Carmengloria Morales, Elio Marchegiani, Gianfranco Zappettini, Riccardo Guarneri, Paolo
Cotani, Gottardo Ortelli, Valentino Vago, Enzo Cacciola.
I capiscuola dell'astrattismo mondiale
Vasilij Kandinskij
Per approfondire, vedi Vasilij Kandinskij.
Realizza i primi acquerelli astratti tra il 1910 e il 1912, ma non aveva
ancora conosciuto il testo di Worringer: in seguito, proprio da questo
trarr il termine astratto, che user per primo in riferimento ad
un'opera d'arte.I suoi dipinti presentano spesso tinte accese e
contrasti stridenti. Importante il rapporto con la musica, dalla quale
mutuer i titoli dei propri lavori: Composizione, Improvvisazione,
Impressione, addirittura numerati come si fa con i brani musicali,
proprio per dimostrare il legame attivo fra musica e pittura che, per
l'artista devono esprimere i sentimenti e non riprodurre la realt,
questo il principio base che distingue l'astrattismo dalle altre
avanguardie del XX secolo.
Piet Mondrian
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Per approfondire, vedi Piet Mondrian.
In seguito al contatto con Teosofia e Cubismo, l'artista approda al rifiuto della natura per rifugiarsi nella
perfezione spirituale delle forme astratte. L'oggetto viene sintetizzato in linee e colori, pur partendo da forme
reali, fino a giungere alle campiture geometriche di colori primari.
Nel 1917 fonda la rivista De Stijl, che diventa il punto di riferimento del Neoplasticismo.
Kazimir Malevi
Per approfondire, vedi Kazimir Severinovi Malevi.
Fu il fondatore del Suprematismo. Si proponeva di raggiungere l'assoluta purezza attraverso la riduzione estrema
degli elementi figurativi, fino a giungere al paradosso del Quadrato bianco su fondo bianco.
Robert Delaunay
Per approfondire, vedi Robert Delaunay.
Sin dal 1912 dipinge opere astratte della serie Ritmi Circolari e Dischi Simultanei.
Frantiek Kupka
Per approfondire, vedi Frantiek Kupka.
Paul Klee
Per approfondire, vedi Paul Klee.
Note
1. ^ Martina Corgnati, Francesco Poli, Dizionario dell'arte del Novecento
2. ^ Luciano Caramel, Commento alla mostra di Romolo Romani, Brescia, 1997
Bibliografia
Michel Seuphor, Pittori Astratti, Il Saggiatore, Milano, 1962
Martina Corgnati, Francesco Poli, Dizionario dell'arte del Novecento, Mondadori, Milano, 2001,
ISBN 88-424-9653-7
AA.VV., Arte, Mondadori, Milano, 2000, ISBN 88-04-47995-7
Storia dell'arte contemporanea in Italia, Renato Barilli, Bollati Boringhieri, Torino, 2007
Peripezie del dopoguerra nell'arte Italiana, Adachiara Zevi, Einaudi, 2005
Martina Corgnati, Egitto. Profilo dell'arte moderna e contemporanea dei paesi mediterranei,
Mesogea, Messina, 2009 ISBN 978-88-469-2077-5
Guida all'arte moderna, Roberto Salvini, Aldo Garzanti, 1956
Ultime tendenze nell'arte d'oggi, dall'Informale al Neo-oggettuale, Gillo Dorfles, Feltrinelli, 1999
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Voci correlate
Astrattismo geometrico
De Stijl
Suprematismo
Dodecafonia
Cinema astratto
Collegamenti esterni
Astrattismo (http://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=19556) in Tesauro del Nuovo Soggettario
(http://thes.bncf.firenze.sbn.it/), BNCF, marzo 2013.
Arte o fake? (http://reverent.org/true_art_or_fake_art.html)
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