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Leonardo da Vinci

cominciando con Leonardo e poi con Michelangelo e Raffaello abbiamo avuto una così alta
imitazione della natura tanto che le figure sembrano vive, in movimento e come se
esprimessero a pieno i loro sentimenti.
che cosa succede dal punto di vista degli avvenimenti storici?
a livello Italiano
● 1492: data fatidica per tutta l’Europa: scoperta dell’america
● 1492: data fatidica per l’Italia: morte di Lorenzo il Magnifico e quindi la fine della pace
e della tranquillità che c’era stata in Italia fino a quel momento: cominciano le guerre
d’Italia
● 1494: arriva in Italia re di Francia Carlo VII, il quale rivendica i diritti per la corona del
Regno di Napoli
● 1527: avviene a Roma il famoso sacco
● 1559: inizia l’egemonia spagnola in italia: portano il barocco

Il pittore che avvia la maniera Moderna è Leonardo da Vinci, un artista poliedrico. Se


dovessimo definire Leonardo lo considereremo uno scienziato; le opere pittoriche di
Leonardo sono pochissime rispetto a tutte le sue sperimentazioni scientifiche e in tantissimi
altri ambiti
nasce in Toscana, in un paesino a Vinci vicino a Firenze nel 1452 e morirà ad Arqua in
Francia nel 1519.
Leonardo è figlio illegittimo di un notaio Vivin C e vivere la sua fanciullezza con la madre e in
particolare con suo zio che lo porta spesso in giro sollecitando nel piccolo Leonardo la
curiosità nell'osservazione. il padre di Leonardo riconosce in lui la capacità innata di
disegnare, Tanto che a 16 anni lo porta a Firenze nella famosa bottega del Verrocchio. È in
questo modo che Leonardo cresce e si forma con altri giovani.
Leonardo disegno con la mano sinistra che viene indicata come la mano del diavolo il padre
lo prende in giro; Leonardo Inoltre non è solo Mancino Ma scrive addirittura da destra verso
sinistra e a volte in maniera tale che per poter leggere la sua scrittura gli studiosi utilizzano
uno specchio. Leonardo decide di scrivere in questa maniera Per cercare di mantenere
segreti i suoi esperimenti e le sue scoperte. sono scritti in questo modo ad esempio i codici
da vinci, sparsi per l’Europa ci raccontano quanta curiosità aveva Leonardo nel cercare di
capire il funzionamento delle cose

il Battesimo di Cristo- il Verrocchio e Leonardo da Vinci (pag 233)


Leonardo comincia ad applicare nei suoi dipinti, a cominciare proprio da quello fatto con il
maestro Verrocchio, un suo stile, Il quale parte dall'osservazione della natura e dei fenomeni
atmosferici.
battesimo di Cristo
Leonardo aiuta il suo maestro Verrocchio nella produzione di questo dipinto realizzando
l'angelo all'estrema sinistra e parte del paesaggio. Già In questa prima sua opera riusciamo
a riconoscere il suo stile, caratterizzato da
● sfumato leonardesco: consiste in un graduale passaggio da un tono cromatico
all’altro, in modo che il gioco delle luci e delle ombre conferisca volume ai corpi e
senso di profondità alle composizioni. viene così a cadere la netta distinzione tra le
figure e lo sfondo e scompare il disegno lineare dei contorni. (la tecnica dello sfumato
è una tecnica conosciuta sin dall’antichità; consiste in un passaggio tonale: passare
da un tono ad un altro, osservando un passaggio di gradazione di un colore:
sfumatura: lo stesso colore può essere più o meno intenso).Questo sfumato
Leonardo lo applica non solo per creare volumi ma anche in riferimento alle figure
sistemate nello sfondo. Leonardo partendo dall'osservazione reale degli oggetti, delle
cose e delle persone, si accorge che le figure sono immersi nello spazio e nell’aria,
non nel vuoto; e per questo la figura osservata non stacca dallo sfondo, non è
presenta tra i due linea netta che li separa; ma al contrario i corpi che lui dipinge si
confondono, si immergono nel contesto. ecco che lo sfumato porta a quello che è la
grande innovazione della pittura di Leonardo: capisce che non si può definire la
figura sullo sfondo attraverso una linea di contorno, ma quest’ultima si deve fondere
con il contesto
● prospettiva aerea: consiste nello sfumare dei paesaggi in lontananza e si fonde
sull’osservazione che le colline distanti assumono una colorazione sempre più
azzurrina maggiore è la distanza dall'osservatore, questo a causa del maggiore
strato d’aria che si viene a trovare tra l’osservatore e il paesaggio. questa prospettiva
si chiama anche ‘prospettiva dei perdimenti’ perchè lo sgurdo si perde in lontananza
così come l’osservatore si perde nel paesaggio

per leonardo la pittura è un mezzo per studiare la natura

Annunciazione pagina 233

questo dipinto venne commissionata per la chiesa di San Bartolomeo a Monteoliveto Ma


attualmente si trova a Firenze alla Galleria degli Uffizi. viene datata a circa il 1475. è un olio
su tavola
un tema iconografico più e più volte ripetuto nella storia dell'arte sacra Ovvero la
rappresentazione del momento nel quale l'angelo Gabriele si reca da Maria e ne annuncia
che presto diventerà madre del figlio di Dio
Descrizione
in un esterno a ridosso di uno struttura/ fabbrica (sinonimo di edificio)dal linguaggio
architettonico tipicamente rinascimentale, con queste bugne che definiscono gli stipiti della
porta e lo spigolo della fabbrica, vediamo sulla destra: Maria Vergine viene distratta dalla
lettura che sta effettuando del testo posto sul leggio, dalla presenza, alla nostra sinistra,
dell'angelo, inginocchiato di fronte a lei che la saluta, il quale è arrivato per Maria che presto
diventerà madre del figlio di Dio; Ci troviamo in un esterno e ci sono alcuni elementi tipici di
un’annunciazione sacra, a cominciare dall'hortus conclusus, cioè del giardino recintato che
fa da allegoria alla verginità di Maria. ci sono anche vari elementi che fanno riferimento a
quella che è la sperimentazione pittorica di Leonardo: in quest’opera Vediamo l'attenzione di
Leonardo per una rappresentazione più realistica possibile, Facendo riferimento a come lo
percepisce L'occhio umano. tutti i minimi dettagli
● del prato fiorito
● delle montagne, già con quella che è la sperimentazione della prospettiva aerea
● delle ali dell’angelo
● il leggio con i decori classici che omaggiano il Verrocchio (festone, piedi leonini, girali
di foglie)
Con questa annunciazione abbiamo un'adesione di Leonardo a quella che è la tradizione
iconografica che nel tempo si è sviluppata A proposito delle annunciazioni: non abbiamo
novità nei cambiamenti in merito alla presenza di Maria Vergine e l'angelo Gabriele. le
innovazioni le troviamo invece
● in questo dipinto Leonardo utilizza la prospettiva lineare è Presente infatti un unico
punto di fuga, a testimonianza del fatto che Leonardo pur sperimentando la
prospettiva aerea conosce benissimo e sa applicare la prospettiva scientifica
● per quanto riguarda la rappresentazione del paesaggio utilizza la prospettiva aerea
● Le proporzioni della figura di Maria: in questo dipinto è presente uno strano errore: il
braccio della Vergine sembra essere troppo lungo rispetto al resto del corpo;
qualcuno sostiene che Leonardo lo dipinse così deliberatamente in modo da creare
una figura anamorfica; gli studiosi Dunque sostengono che si tratta di un errore
voluto.
tecnica anamorfosi: disegno Tale per cui attraverso delle tecniche grafiche
l'immagine appare deformata dalla vista frontale; ma vista lateralmente appare
corretta secondo le regole prospettiche.
Pare che nella annunciazione Leonardo avesse scelto di allungare
sproporzionalmente il braccio perché quest'ultimo è disegnato con la tecnica
dell'anamorfosi, questo perché Leonardo già sapeva dove sarebbe stato collocato il
dipinto e dunque era già a conoscenza del fatto che esso sarebbe stato visto non
frontalmente ma lateralmente. Infatti se l'opera la si guarda in quel modo Il braccio
non appare più deformato ma proporzionato al resto del corpo

Adorazione dei magi pagina 235


L'adorazione dei magi viene commissionata Dai Frati Agostiniani per la chiesa di San
Donato, nei dintorni di Firenze, i quali desiderano un'altra immagine frequente come tema
iconografico sacro, scegliendo quindi l'adorazione dei magi.
l'opera rimane incompiuta, Così come alcuni schizzi preparatori, tra cui questo studio
preparatorio del contesto (pagina 235-14) ; ci troviamo all'interno di uno spazio aperto; in
primo piano, al centro, troviamo Maria e il bambino, accerchiati da molti personaggi, dietro ai
quali si vede l'architettura dipinta con il portico le scalinate ecc.; tra le tante figure si
riconoscono i Magi inginocchiati e poi altri personaggi in piedi attorno a loro con sguardi,
atteggiamenti, gesti diversi.
Fin da queste prime opere noi osserviamo la capacità di Leonardo di gestire la prospettiva
scientifica, la prospettiva aerea e soprattutto la resa psicologica dei personaggi, ovvero il
pathos, i sentimenti. in questo dipinto Gli sguardi e le posture assumono atteggiamenti
diversi rispetto all'evento principale posto al centro. per la prima volta Leonardo affronta e
sperimenta quella che è la sua ricerca: la possibilità attraverso l'opera d'arte di
rappresentare l'animo dei soggetti e la capacità che il pittore ha di riuscire a far trasparire
quello che i suoi personaggi provano attraverso la postura, lo sguardo, i gesti ecc: Leonardo
è e rimane sempre fedele a ciò che vede.
La composizione piramidale del dipinto ricorda l'adorazione dei magi di Botticelli, I quali si
conoscono dal momento in cui entrambi si formano nella Bottega del Verrocchio.
la rappresentazione dei cavalli, Leonardo è molto affezionato a questi soggetti; Leonardo
fa molto studio in merito ai cavalli

La Milano moderna di Ludovico il Moro e altre esperienze lombarde pagina 276


Nell'aprile del 1483 Leonardo si trasferisce a Milano. Questo succede perché Leonardo
assieme ad altri giovani viene accusato di sodomia (Siamo sicuri che questo sia avvenuto
realmente perché abbiamo al giorno d'oggi una documentazione scritta). Tra i giovani del
gruppo c'ero Un tale di nome Tornabuoni, appartenendo ad una nobile famiglia, non poteva
essere accusato, e quindi è Grazie a lui se non vengono condannati. dopo questo fatto
Leonardo decide di trasferirsi a Milano a causa della cattiva fama che si era procurato a
Firenze. Leonardo si presenta così a Ludovico il Moro, Signa di a parte appartenenza
Sforza. Leonardo si presenta quest'ultimo come un ingegnere militare, al che Ludovico
Sforza lo accoglie alla sua corte. a Milano Leonardo non si preoccuperà solo di lavorare
presso Ludovico il Moro per quanto riguarda le nuove macchine militari ( Ricordiamoci infatti
che Leonardo Progettò il primo carro armato), Ma si dedicherà anche allo studio e alla
produzione di ponti, della canalizzazione dei fiumi e delle acque per sanare la città dal
punto di vista igienico-sanitario, dal momento che in quegli anni c'era la peste (navigli).
Leonardo per gli Sforza disegna anche macchine teatrali, scrive delle commedie, disegni e
costumi teatrali, Insomma è un tuttofare.

Vergine delle rocce pagina 278


la prima commissione che Leonardo riceve a Milano risale al 1483 nella realizzazione della
Vergine delle rocce. Quest'opera viene commissionata dalla confraternita dell'Immacolata
Concezione e doveva essere collocata all'interno della Chiesa di San Francesco grande a
Milano
abbiamo due dipinti:
● Una custodita al Louvre a Parigi, risalente al 1483
● un'altra, realizzata 10 anni dopo, 1494, è custodita alla National Gallery di Londra;
pare che a questo dipinto lavorarono anche diversi aiutanti di Leonardo
Innanzitutto il titolo Noto è la Vergine delle rocce ma sarebbe MADONNA COL BAMBINO
UN ANGELO E SAN GIOVANNI
i personaggi sono: Gesù Bambino in atto benedicente, cioè sta dicendo bene (benedire) ad
un altro dei personaggi: Giovanni. Maria Vergine al centro che si presenta inginocchiata con
una mano in scorcio sulla testa del figlio e con l'altra mano il braccio si protende ad
abbracciare il piccolo Giovannino( che sarebbe San Giovanni Battista) Il quale è anch'esso
inginocchiato davanti al bambino Gesù in posizione orante (poiché ha le mani giunte); il
gesto di Maria può essere interpretato come se quest'ultima volesse portare davanti al
Piccolo Gesù San Giovannino.dietro la figura di Gesù Bambino troviamo la quarta ed ultima
figura nonché l'angelo,Il quale nella prima stesura, indica con il dito San Giovannino; pare
che con questo gesto egli voglia parlare direttamente con L'Osservatore: Guardate Giovanni
che rende omaggio e prega Gesù e fate lo stesso. c'è una sorta di dialogo muto tra i
personaggi. I personaggi sono collocati all'interno di un contesto che ricorda una sorta di
caverna, un antro roccioso. In lontananza in una sorta di secondo piano in profondità si vede
Questo paesaggio reso attraverso la prospettiva aereo Inoltre tutti i personaggi vengono
immersi nel contesto, facendo scomparire completamente la linea netta di separazione tra
figura e sfondo ( sfumato leonardesco).
Prk abbiamo una seconda proposta? succede che la prima stesura viene rifiutata perché La
confraternita dell'Immacolata Concezione che vuole questa Pala per la chiesa di San
Francesco grande la ritiene troppo Laica; secondo loro infatti le figure non erano
riconoscibili secondo Maria, Gesù, San Giovanni e l'angelo. Allora per renderla accettabile
Leonardo, assieme ai suoi collaboratori, ne realizza una seconda stesura ma dipingendo
questa volta quelli che possono essere gli attributi distintivi che fanno del bambino orante:
San Giovannino; del piccolo bambino in atto benedicente: Gesù Bambino;
è per questa motivazione che tra la prima e la seconda stesura troviamo elementi
aggiuntivi come
● le aureole sulle teste,
● la croce del Battista,
● Le piante sono diverse,
● i colori sono più brillanti ( motivo per cui si pensa che per quest'opera ci sia stato
l'intervento di altri pittori oltre che Leonardo)
● La mano dell'angelo che indica San Giovanni non esiste più
● All'Angelo vengono marcate le ali e rese più visibili e note
Dopo questi cambiamenti la seconda proposta viene accettata dai committenti, Poiché più
vicina ad una rappresentazione sacra
i personaggi sacri sono collocati all'interno di una composizione piramidale, Influenzerà
moltissimo Michelangelo e diventerà sempre più famosa Negli anni a venire.
è possibile notare la prospettiva aerea e Lo sfumato leonardesco

la Dama con l'ermellino pagina 279


siamo all'interno della corte di Ludovico il Moro. La donna pare che sia Cecilia Gallerani
dama di corte e forse prediletta da Ludovico il Moro. attualmente si trova Cracovia all'interno
del museo nazionale. risale al 1490 ed è un un olio su tavola.
Cecilia Gallerani viene rappresentata da Leonardo secondo la postura di tre quarti con l tra
le braccia un animale che secondo il titolo dell'opera dovrebbe essere un ermellino Ma che
molto probabilmente era un furetto poiché questo a differenza del primo Può essere
addomesticato. viene scelto Però come soggetto l'ermellino anche se appunto non era
verosimile che potesse essere questo l'animale che Cecilia teneva tra le braccia perché
l'ermellino nelle tradizioni medievali incarna la virtù e in questo caso è la virtù di Cecilia
ovvero l'eleganza la grazia la pacatezza la dolcezza. dunque, dal momento che la fanciulla
incarna la virtù raffigurate dall'ermellino, Leonardo decide di rappresentare i due
personaggi nella stessa posizione. hanno infatti entrambi la testa rivolta verso destra;
l'ermellino ha la zampa alzata così come lei alza il braccio e la mano a sorreggere l'animale.
quindi ancora una volta la rappresentazione del dato psicologico in questo caso è aiutato
nella comprensione della figura allegorica dell'Ermellino . Per quello che era il costume
dell'epoca vediamo la dama raffigurata con un nastro sul capo. Questo dettaglio lo troviamo
anche nell'opera ‘ il ritratto di dama’, realizzato sempre dallo stesso Leonardo, il quale
molto probabilmente raffigura la stessa Cecilia Gallerani qualche anno dopo, anche se non
ne abbiamo la certezza.

La battaglia di Anghiari pagina 319


siamo nel 1503, dopo un breve soggiorno a Venezia, Leonardo torna a Firenze dove,
assieme a Michelangelo, viene incaricato da Pier Soderini di affrescare due battaglie
all'interno del salone dei Cinquecento, nonché la Sala principale del Palazzo della Signoria
Firenze ovvero Palazzo Vecchio; le battaglie sono
● La battaglia di Anghiari realizzata da Leonardo
● la battaglia di Cascina realizzata da Michelangelo
queste battaglie sono due episodi molto importanti nella storia di Firenze perché la battaglia
di Anghiari, che fa riferimento a un avvenimento del 1440, ricorda lo scontro tra i fiorentini
esercito di Milano guidata da Filippo Maria dei Visconti dove vincono i fiorentini. mente La
battaglia di Cascina del 1364, che serviva a ricordare la Vittoria dei fiorentini contro i Pisani.
entrambe le vicende quindi non facevano altro che glorificare Firenze e i fiorentini.
I due artisti non erano per niente amici anzi si odiavano; questo perché Leonardo riteneva
che la pittura fosse più importante della scultura. Questo perché nella scultura l'artista si
sporca e quindi viene definito da Leonardo un lavoro sporco; mentre nella pittura L'artista
gestisce con il pennello il colore e quindi è un lavoro da lui considerato nobile.

Le battaglie non si trovano più nel Palazzo Vecchio. anzi Michelangelo non lavorerà mai
all'interno del palazzo vecchio né tantomeno realizzerà mai l'opera questo perché
Michelangelo viene chiamato da Filippo II proprio nel 1505 a Roma Per realizzare la volta
della Cappella Sistina.
Mentre Leonardo nella realizzazione dell'opera incontrerà alcuni problemi con la tecnica
utilizzata, motivo per cui non concluderà mai l'opera.
Pittura a encausto ( parola che fa riferimento al fuoco): è una tecnica molto antica già
utilizzata dai Romani. è una pittura che si realizza ad olio sulla parete La quale per
rimanere applicata alla parete ha bisogno di essere scaldata con il fuoco. Leonardo non fa
uso dell'affresco ma preferisce utilizzare la pittura ad encausto Perché Leonardo è molto
lento nella realizzazione delle sue opere e non solo, ha anche molti ripensamenti nel corso
del lavoro e la tecnica dell'affresco per sua natura non accetta la possibilità di ritocco
(Ricorda: Nella tecnica dell'affresco si dipinge sull'ultimo strato dell'intonaco fresco così
quando si asciuga, assorbe la pittura). Il tentativo di utilizzare la tecnica dell'encausto per
quest'opera falli in quanto Nella realizzazione il colore si scioglierà tanto che non ebbe mai
conclusione; è per questo motivo che a metà del Cinquecento viene incaricato Giorgio
Vasari. Quest'ultimo ci lascerà uno scritto, il quale invita gli osservatori a: ‘Cercare e trovare’.
voleva infatti suggerire all'osservatore che dietro la parete dipinta da lui c'è ancora il lavoro
di Leonardo

Ludovico il Moro avendo nella sua Corte Leonardo gli chiede Tra le tante cose di realizzare
un monumento equestre in bronzo che simboleggi la sua famiglia: gli sforza. Questo
momento non venne però mai concluso poiché Leonardo ci mise ben 9 anni per progettarlo
alla fine dei quali però il bronzo venne fuso per costruire le armi che servivano ai nella lotta
contro i francesi. quello che rimane a noi oggi sono i disegni (pagina 277)

il cenacolo
Siamo all'interno del refettorio, il luogo in cui si consumano i pasti, nel convento di Santa
Maria delle Grazie a Milano. siamo in un'aula rettangolare voltata. Viene incaricato
Leonardo per dipingere su una delle due pareti corte un'iconografia che la storia dell'arte
replica più e più volte, l'ultima cena. Il committente è Ludovico il Moro. i frati non erano molto
contenti della commissione data a Leonardo poiché, nonostante fosse uno dei pittori più
famosi del tempo, sanno già che Leonardo è molto lento poiché ha moltissimi ripensamenti.
per quest'opera Leonardo non volle lavorare né con la tecnica dell'encausto, reduce dal
fallimento di Firenze, né con la tecnica dell'affresco, Poiché questa presuppone che una
volta realizzato una parte Quest'ultima non può essere più modificata. Allora Leonardo
pensa di dipingere con una tecnica mista: tempera grassa su intonaco attraverso la quale
Leonardo riusciva a modificare più volte qualcosa. Inoltre la parete dove Leonardo dipinse
l'ultima cena era una parete particolare; Essa infatti divideva la stanza dove i frati
mangiavano da quella dove cucinavano; quest'ultima ambiente soprattutto era un ambiente
molto caldo Quindi il muro per ovvi motivi è un muro di conseguenza molto umido. la
tecnica a tempera grassa su intonaco fa sì che il dipinto fin da subito è soggetto allo
sgretolarsi del pigmento, poiché la tempera grassa si va a posare sul supporto del muro che
a sua volta riceve l’umidità dalla cucina; Inoltre negli anni successivi (1600) sì Aprì sulla
parete una porta Chi è collegasse la cucina con il refettorio; Andarono Così in questo modo
a rovinare definitivamente una parte del dipinto. Inoltre l'opera si salva per miracolo dai
bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Si è deciso di avviare un lungo processo di
restauro per l'opera. Restaurarono soprattutto i colori che si persero quasi del tutto durante
gli anni; si possono presumere i colori originali dell'ultima cena grazie alle varie copie che
molti artisti fecero subito dopo la sua realizzazione ;era molto frequente trovare nei refettori
dei conventi o dei monasteri iconografie sacre come l'ultima cena oppure La crocifissione.

Confronto con l’ultima cena di Andrea del Castagno

L'ultima cena è una tema iconografico fisso realizzato moltissimo in tutta la storia dell'arte
anche quella più antica. in tutte le ultime cene ci sono i personaggi, Gesù e gli apostoli,
disposti dietro il tavolo tranne uno.
Generalmente gli artisti realizzando l'ultima cena immortalavano Il momento in cui Gesù
consacra il pane e il vino, istituendo l'Eucaristia.
Leonardo essendo un attento osservatore delle cose concrete, dei fenomeni naturali, dei
sentimenti umani di che cosa si può interessare? di un evento che riguarda il mistero quindi
il pane e il vino come il corpo e il sangue di Cristo?; oppure si interessa dì qualcosa che
tutti noi possiamo sperimentare? quindi un sentimento che può attraversare la vita di tutti?.
Leonardo ovviamente si preoccupa maggiormente dei sentimenti. riproduce nel suo dipinto
il momento nel quale Gesù dice: da qui a breve Qualcuno di voi mi tradirà. Inoltre per la
prima volta gli Apostoli sono TUTTI allineati a destra e a sinistra di Gesù in gruppi di tre.
tra gli apostoli è presente anche Giuda, il quale da molti artisti veniva sempre raffigurato
davanti al tavolo, in disparte tra gli altri apostoli.
nel caso della consacrazione del pane e del vino e quindi delle solite rappresentazioni
dell'ultima cena Giudea sempre escluso, poichè era già considerato da tutti colui che aveva
tradito Gesù.
mentre nella raffigurazione di Leonardo i personaggi non sanno ancora che Giuda è il
traditore, e anzi, si stanno chiedendo chi sarà stato. Quindi non sono rappresentati in un
momento tranquillo ma anzi in un momento critico, pieno di tensione, movimento e di paura:
Un sentimento che tutti possiamo provare, Leonardo Dunque rende possibile a tutti
l'immedesimazione negli apostoli e anche in Dio: Tutti possiamo essere traditori e tutti
Possiamo essere traditi.
i personaggi vengono collocati in un ambiente che sembra l'amplificazione dell'aula del
refettorio.è Come se Leonardo volesse prolungare lo spazio e quindi avesse trovato,
partendo dalla realtà, ovvero dalle pareti reali del refettorio, le linee oblique che convergono
in un unico punto, costruendo la prospettiva basandosi sullo spazio reale. in questo modo io,
osservatore, guardando l'opera, è Come se mi trovassi nello spazio dove si trovano i
personaggi;il punto di fuga della prospettiva è l'occhio destro di Cristo. ancora oggi si può
vedere che c'è un russamento dove l'artista aveva posizionato le corde per fare le linee.
Oltre alla prospettiva centrale è presente anche la tipica prospettiva aerea di Leonardo la
quale si intravede dalle tre aperture sulla parete alle spalle di Gesù e degli Apostoli. è anche
presente lo sfumato poiché le figure non si presentano con delle linee di contorno nette a
contrasto con lo sfondo Ma si fondono con quest'ultimo. a proposito dello sfondo, i pannelli
che si vedono sulle due pareti lunghe, sembrano essere dei quadri dai quali però non si
riescono a vedere le figure. quelli probabilmente dovevano essere degli arazzi, ovvero dei
tappeti a mo di quadro, dei quali però non si è riuscito a ritrovare i disegni.
giuda, l'apostolo rappresentato più piccolo, tiene in mano il sacchetto con le monete ha
ottenuto tradendo Gesù. Inoltre giuda è raffigurato nel momento in cui fa cadere il vasetto
con il sale; questo perchè, per tradizione, forse proprio partire da questo dipinto, il sale ha
una valenza di oggetto che scaccia il male quando viene lanciato alle spalle; ma quando lo
si rovescia sulla tavola è presagio di cattiva Ventura; allora il fatto che Giuda avesse fatto
rovesciare il sale sulla tavola preannuncia la morte di Cristo.
in un interno vero organizzato con la prospettiva scientifica in primo piano c'è Gesù al
centro e Gli apostoli, che sono divisi in gruppi da tre persone, i quali creano 4 piramidi

La Gioconda Pagina 327


dopo aver lavorato per Ludovico il Moro passando per Venezia e poi passando per Imola ad
un certo punto Leonardo tornò a Firenze dove viene incaricato da un tale Francesco del
Giocondo di dipingere il volto della sua Sposa cioè Monna Lisa Gherardini. Siamo nel 1503.
questo dipinto viene portato in Francia dall'artista stesso quando il re Francesco primo invitò
Leonardo a lavorare per lui; è questo il motivo per cui la Gioconda che oggi si trova Louvre
Non può essere consegnata in mano degli italiani.
Dopo aver trascorso un breve soggiorno a Firenze Leonardo si recherà a Roma dove si
occuperà dello studio di quegli specchi ustori, i quali riescono a catturare la luce e a
respingerla provocando ustioni e fuoco. Il papà durante questo soggiorno di Leonardo
scopre che quest'ultimo pratica le diserzioni dei cadaveri,Una cosa ritenuta illegale all'epoca
, e quindi Leonardo viene gentilmente invitato dal Papa a lasciare la città altrimenti sarebbe
stato condannato. ed è per questo che Leonardo decide di recarsi in Francia dopo i vari
inviti di re Francesco I. quest'ultimo gli dona un castello ad Arquà, Residenza dove
Leonardo trascorrerà gli ultimi anni della sua vita; si racconta inoltre che Leonardo morirò
proprio tra le braccia di Francesco I

L'opera della Gioconda non verrà mai consegnata al committente perché quando Leonardo
decide di lavorare a questo dipinto decide che quest'ultimo costituirà una sorta di opera
aperta, poiché tutte le sperimentazioni pittoriche verranno realizzate su questo supporto: è
Per questo motivo che Leonardo porta la Gioconda sempre con sé nei suoi viaggi .È
probabile che la tavola sia stata tagliata sia a destra che a sinistra per facilitare il trasporto.
questa presunzione è dovuta al fatto che alle estremità si intravedono le basi delle colonne
che sorreggono il loggiato.
non solo il nome appartiene ad una persona realmente esistita ma anche il paesaggio, che
gli studiosi sono riusciti a riconoscere: Il paesaggio Ricorda quello intorno alla città di
Arezzo; Il ponte dietro alla spalla destra potrebbe essere quello di Buriano a 6km da Arezzo.
Praticamente la nostra dama è seduta e si appoggia con il braccio a quello che è il
prolungamento dello schienale. dietro di lei c'è un parapetto: Quindi praticamente lei si trova
all'interno di una loggia Aperta sul paesaggio.

Si è parlato tanto del fatto che questa figura ha uno sguardo enigmatico; sono state date
molte risposte in merito: Alcuni pensano che sia dovuto al fatto che non abbia le
sopracciglia, una cosa molto comune nelle donne di quel periodo, altri pensano che fossi
incinta, Altri pensano che fosse Addolorata per la morte del figlio subito dopo il parto, altri
ancora intravedono nel suo sguardo quello di Leonardo e molti ancora.
Il velo trasparente posato sul capo è indice del fatto che forse la donna fosse una puerpera,
ovvero una donna che ha dato da poco alla luce suo figlio e che sta allattando .
un altro punto enigmatico è la bocca della Gioconda Ride oppure no?
la tavola Ha le proporzioni di un rettangolo aureo: il parapetto divide l'immagine In modo tale
da creare una parte più piccola che è media proporzionale a quella più grande

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