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Il Manuale Del Ritratto 2015

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Il Manuale Del Ritratto 2015

INTRODUZIONE
Il mio nome è Ubaldo Schiavone, sono il fondatore del
corso online Academy Graphic e autore di questo eBook,
che come già saprai ha l’obbiettivo d’impartirti quel
bagaglio tecnico che possa aiutarti a comporre dei ritratti
realistici.
Ho sentito l’esigenza di realizzare questo volume per
creare una risorsa formativa diversa da quelle che si
trovano in commercio, io stesso nel tempo ne ho letti vari
e nonostante fossero stati scritti e dedicati all’arte della
ritrattistica li ho trovati molto basilari e incentrati
soprattutto sull’anatomia figurativa del viso, spiegandone
gli schemi costruttivi ma tralasciando la chiave principale
che permette la realizzazione di un ritratto, vale a dire la
somiglianza.
Mentre questo eBook ha l’ambizioso obbiettivo di farti
acquisire una solida base tecnica visiva, partendo da
nozioni storiche e scientifiche per arrivare a quelle più
pratiche, svelandoti i segreti della ritrattistica in grado di
identificare la somiglianza, attraverso i volumi del volto
fino agli elementi del viso che determinano la similarità
fisionomica, inoltre ti rivelerò diversi studi visivi dei
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Il Manuale Del Ritratto 2015

dettagli anatomici che determinano la somiglianza, sempre


all’interno dell’eBook troverai anche degli esercizi che
hanno lo scopo di farti sviluppare la percezione visiva .
Ti mostrerò due schemi costruttivi per ritrarre un soggetto
attraverso pratici progetti, imparerai a capire che tipo di
sfondo è più adatto ad un ritratto e tanti altri concetti e
suggerimenti che amplieranno la tua conoscenza verso la
meravigliosa arte del ritratto, ma basta con le chiacchiere;
perché è arrivato il momento d’iniziare questo percorso,
buona lettura.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

INDICE
Significato del termine ritratto Pag. 6

Cogliere la forma del volto Pag.12

La somiglianza Pag. 14

Gli elementi espressivi che determinano la somiglianza Pag. 16

Gli Occhi Pag. 17

Le Sopracciglia Pag. 23

Il Naso Pag. 26

Le Labbra Pag. 34

Le Orecchie Pag. 43

Capelli Pag. 44

Ritrarre i Bambini Pag. 48

Ritrarre gli Anziani Pag. 50

Nei volumi del volto c’è la chiave della somiglianza Pag.52


Metodo a quadrettatura Pag. 62

Schema costruttivo libero Pag. 96

Che tipo di sfondo ? Pag.120

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Significato del termine ritratto

Il ritratto è una rappresentazione di una persona secondo


le sue reali fattezze, Il termine si riferisce propriamente ad
un'opera artistica realizzata mediante vari mezzi espressivi
come la pittura, scultura o disegno. Utilizzato nella storia
come strumento di propaganda e di potere soprattutto dai
nobili, il ritratto ha rappresentato anche un oggetto di
documentazione, narrando spesso molto più di qualsiasi
altro materiale cartaceo.
Il ritratto in un certo senso, limita le possibilità creative
dell'artista perché si è vincolati a mantenere la somiglianza
con il soggetto dal vero: è per questo che alcuni artisti non
vollero mai adattarsi a praticarlo come ad esempio il
grande Michelangelo Buonarroti.
In realtà dopo aver raggiunto una certa sensibilità,
l'artista, è in grado d’interpretare quelle fattezze
fisionomiche secondo il suo gusto e secondo le
caratteristiche dell'arte del tempo in cui opera.
Vi furono artisti che praticarono ampiamente e in maniera
quasi esclusiva il ritratto e intere civiltà che rifiutarono il
ritratto quale figura cavata dal naturale, come l'arte
greca arcaica e classica.
Per parlare di vero e proprio ritratto si deve avere
un'individuazione del personaggio a partire dall'imitazione
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Il Manuale Del Ritratto 2015

delle fattezze individuali, senza altri artifici, in questo caso


si tratta del ritratto "fisiognomico", composto a sua volta
da due strati collegati: la raffigurazione dei tratti somatici e
la ricerca dell'espressione psicologica dell'individuo,
scegliendo un particolare atteggiamento da immortalare
un gesto, un'espressione.
Il ritratto può riprodurre in parte o interamente la figura
umana, può raffigurare un viso, un mezzo busto o il
soggetto per intero.
Infine esiste Il ritratto che un artista fa di sé stesso definito
autoritratto, sotto ti mostro alcuni famosi esempi come
l’autoritratto di Leonardo Da Vinci, un disegno eseguito
con la tecnica della sanguigna su carta 33,5 cm X 21,6 cm
databile circa il 1515.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Un altro famoso autoritratto è quello di Raffaello di


Sanzio che vedi raffigurato sotto, databile dal
1504 – 1506 e conservato nella galleria degli Uffizi a
Firenze, si tratta di un dipinto ad olio su tavola con
dimensioni di 47,5 cm X 33 cm.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Infine ti mostro un altro autoritratto di un famoso pittore


impressionista di nome Vincent Van Gogh, che conoscerai
sicuramente per i suoi famosi girasoli, il quale durante la
sua carriera artistica ha dipinto un grande numero di
autoritratti, e quello che vedi illustrato sotto è considerato
uno dei suoi più belli se non addirittura il migliore.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Realizzato con tecnica ad olio su tela con misure 65x54 cm


e datato 1889, ho scelto questo autoritratto per farti
comprendere che realizzare un ritratto non significa solo o
per forza attenersi a delle regole che ingabbiano
forzatamente la creatività, che come ti ho già spiegato
prima è il motivo per cui molti artisti del passato non
amavano cimentarsi in questo tipo di opere.
Infatti proprio Vincent Van Gogh, ci ha dimostrato che si
può realizzare un ritratto in un particolare stile che non
appartenga precisamente a quelle opere simili a delle foto
realistiche che sono entrate nella nostra mente come lo
stereotipo del ritratto, con questa sua opera Vincent Van
Gogh rompe quegli schemi classici a cui ci siamo abituati
nel tempo, realizzando cosi un ritratto somigliante
attraverso una corrente pittorica di nome impressionismo.
Il concetto che ti voglio far capire, è che la somiglianza di
una persona ritratta non si realizza per forza attraverso
una particolare tecnica artistica, infatti l’artista può sentirsi
libero di comunicare e utilizzare lo stile che più gli piace.
Osserva il fondale fantasioso (a Pag. 9) formato da spirali
grigio-verdi arrovellate, molto simili al fogliame dei cipressi
dipinti in quel periodo, ma anche alle fiamme di una
fornace .

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Se guardi bene questo autoritratto e osservi nel dettaglio


gli occhi, ti accorgerai di un particolare stato d’animo che
in quel momento questo artista viveva, devi sapere che in
quel periodo il pittore si era appena ristabilito da una
lunga crisi di follia durata due mesi, e durante la quale
tentò di uccidersi ingerendo dei colori.
Proprio a proposito di questa tela, Van Gogh scriverà al
fratello Theo testuali parole : "Noterai come l'espressione
del mio viso sia più calma, sebbene a me pare che lo
sguardo sia più instabile di prima", in effetti se osservi
bene riuscirai anche tu a cogliere quel particolare sguardo
che nasconde uno stato d’animo a cui si riferisce l’artista, e
tutto questo attraverso una tecnica pittorica diversa da
quegli schemi classici a cui ci siamo abituati nel tempo,
perché in fondo il concetto di somiglianza è molto più
platonico di quello che crediamo, poiché oltre a saper
cogliere le fattezze fisionomiche del soggetto è importante
saper leggere e trasmettere anche lo stato d’animo
nascosto dietro ad uno sguardo.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Cogliere la forma del volto


Una delle chiavi basilari per la somiglianza che và
individuata e impostata prima su tutte; è quella di cogliere
la forma del volto, che possiamo definire la cornice
contenente tutti gli elementi espressivi del viso.
Il volto può assumere varie forme è quindi è molto
importante saperle distinguere, come quella ovale con una
sagoma più allungata o quella quadrata con una forma più
schiacciata, come vedi nell’esempio abbozzato sotto.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Altrimenti può assumere una forma circolare con linee più


morbide o triangolare caratterizzata da un viso e mento
appuntito, osserva l’esempio sotto.

O ancora una forma rettangolare come vedi nell’immagine


sottostante.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

La somiglianza

Saper disegnare e conoscere bene l’anatomia artistica


sono delle basi principali per un artista ma non basta per
realizzare dei buoni ritratti, proprio perché non parliamo
di un semplice disegno, ma di una rappresentazione
figurativa che sia somigliante al soggetto.
Tuttavia bisogna tenere sempre presente che non si ha di
fronte un oggetto inanimato, ma una persona e quindi
occorre saper cogliere l’anima e l’ essenza interiore che si
esprime attraverso la sua fisionomia, l’espressività dello
sguardo e le fattezze della sua immagine.
Il ritrattista dovrà essere bravo nel cogliere quelle
peculiarità proprie che appartengono al soggetto e
riconsegnarle in un disegno quasi come una fotografia.
Ribadisco quasi perché un ritratto non può essere messo a
confronto con una banale fotografia per il semplice fatto
che un ritratto possiede un’atmosfera diversa in confronto
all’immagine realistica di una foto, che anche se fatta bene
non riuscirebbe mai a riprodurre e a comunicare con la
parte più profonda del soggetto, poiché la fotografia viene

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Il Manuale Del Ritratto 2015

partorita da una macchina inanimata, mentre un artista


riesce a cogliere e a trasmettere nella sua opera quei
dettagli che in una foto passerebbero quasi inosservati.
Come la possibilità di esaltare particolari espressivi
importanti, o sfumare quelli che lo sono meno, ad esempio
un riflesso di luce negli occhi o uno sfondo di diverso
colore da quello originale, a tal proposito mi viene in
mente una citazione che appartiene a Henri Cartier
Bresson che dice, “la fotografia è un’azione immediata il
disegno è una meditazione” questo aforisma di Henri C. B.
è uno dei miei preferiti lo tengo sempre presente nel
momento in cui mi accingo ad eseguire un ritratto, diventa
quindi fondamentale cercare di rendere più vivo ed
espressivo il soggetto ritratto, attraverso la propria opera.
Credo che il concetto platonico su come approcciarsi al
soggetto ti sia chiaro e quindi passerò a quello più
concreto, spiegandoti dettagliatamente quali sono gli
elementi chiave di un volto che determinano la
somiglianza e che si differenziano da un viso all’altro.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Gli elementi espressivi che


determinano la somiglianza
Come ho già detto precedentemente è molto importante
avere una buona conoscenza dell’anatomia di un volto
umano, ritengo questo il primo passo per imparare a
disegnare dei ritratti perfetti, infatti concentrarsi a ritrarre
singolarmente gli elementi del viso permette di avere un
graduale apprendimento acquistando una maggiore
conoscenza del dettaglio fino ad arrivare a riprodurre
quell’elemento del viso a perfezione.
Ti suggerisco quindi di esercitarti continuamente a
riempire fogli con tutti gli elementi che compongono un
volto, anche singolarmente allenandoti attraverso uno
studio della bocca, occhi, naso, orecchie ridisegnandoli più
volte di fronte e di profilo con espressioni differenti, per
poi delinearne il carattere, solo in questo modo riuscirai ad
acquisire una maggiore coordinazione sia dell’occhio che
della mano.
Il passo successivo sarà quello di mettere insieme, tutto
quello che hai imparato come una composizione,
elaborando ogni elemento plasmandolo in base alle
caratteristiche del soggetto da ritrarre.
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Il Manuale Del Ritratto 2015

Gli occhi
Uno dei maggiori elementi espressivi che caratterizzano un
volto sono gli occhi e proprio ad essi che bisogna prestare
particolare attenzione, cercando di comprendere la forma
distinguente, attraverso una profonda e attenta analisi.
Quando inizi a disegnare gli occhi, devi sempre tenere
presente che l’occhio ha una forma sferica (vedi
l’immagine sotto) .

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Anche le palpebre che hanno la funzione di coprire la sfera


oculare assumono un ruolo importante, poiché
conferiscono all’occhio forme svariate e singolari, che
cambiano da persona a persona (osserva gli abbozzi sotto).

Ci tengo a precisare questo concetto perché uno degli


errori più comuni che vedo fare spesso nelle prime
esperienze dei ritratti, è quello di disegnare gli occhi in un
modo troppo stereotipato, io stesso consiglio a chi
disegna per la prima volta gli occhi, di tenere presente la
forma a mandorla ma solo per far strutturare l’occhio
nella fase iniziale, successivamente bisogna lavorare per
renderli più somiglianti al soggetto ritratto, cercando
minuziosamente di catturarne le curve caratterizzanti.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Nell’immagine sottostante trovi un esempio che ti mostra


ancora più chiaramente la forma anatomica dell’occhio,
coperto dalla palpebra superiore e inferiore.
Guarda gli esempi a Pag. 20 e osserva la differenza tra i
vari occhi, una linea rossa ti mostra la curva della palpebra
superiore che cambia da occhio ad occhio.
Pertanto diventa fondamentale saper cogliere il taglio e la
forma nel modo più preciso possibile, perché gli occhi
incidono molto sull’espressione di un viso e basta cambiare
una linea per cambiare l’espressione di un volto.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Gli occhi hanno un ruolo molto importante nella


ritrattistica, perché parliamo con le labbra ma tutti
comunichiamo meglio attraverso gli occhi, e dopo aver
ultimato il ritratto vedi che le persone non osservano tanto
le labbra, ma si soffermano proprio su gli occhi .
Un errore comune e molto superficiale che vedo fare
spesso è quello d’inserire un riflesso di luce solo tra l’iride
e la pupilla, ma questo è un grave sbaglio perché essendo
l’occhio di natura umido, presenta altre aree dove la luce è
riflessa, a tal proposito ti cito uno studio visivo accurato
dell’artista Lilly M. A.
Nell’immagine sottostante trovi indicato con precisione le
altre aree dove puoi trovare punti di luce riflessa e altri
particolari da riportare.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Ho convertito l’immagine originale a colori in bianco e


nero, in questo modo riesci a percepire meglio i punti di
luce riflessa, come vedi dall’immagine trovi zone riflesse
nell’angolo dell’occhio e vicino alla pupilla lacrimale, e
sotto la zona congiuntiva bulbare. Un ulteriore particolare
che molti non riportano graficamente, è marcare la linea
circolare intorno all’iride perché quasi tutti gli occhi ce
l’hanno, soprattutto quelli chiari.
E infine uno sbaglio che vedo fare spesso, riguarda la
palpebra, perché spesso viene riportata come un foglio di
carta che copre l'occhio, mentre anch’essa ha uno
spessore e va disegnato, (guarda l’immagine a pag. 21 ).
Inoltre durante la costruzione dell’occhio è importante
considerare bene le differenze tra l’angolo interno ed
esterno degli occhi, poiché solitamente se li osservi
frontalmente ti accorgerai che l’angolo dell’occhio esterno,
si trova più in alto rispetto a l’angolo interno, puoi renderti
conto guardando l’immagine sotto e osservando con
attenzione la linea obliqua rossa.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Le sopracciglia
Infine abbiamo un elemento che ha un ruolo importante
nel completare l’espressione del viso e che incide molto
sull’espressione, mi sto riferendo alle sopracciglia, che
possono avere varie forme e inclinazioni diverse, se osservi
la tabella sotto troverai illustrate tre tipi di sopracciglia con
diverse inclinazioni tra loro:

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Quando disegniamo un ritratto è molto importante


addestrare gli occhi a catturare bene sia l’inclinazione che
la forma delle sopracciglia, come vedi dall’immagine
numero 1), a Pag. 23 esistono sopracciglia con una forma
regolare che puoi abbozzare attraverso una semplice linea
in orizzontale.
Mentre nell’immagine numero 2), la forma ha
un’inclinazione verso l’esterno a differenza della numero
3) in cui la forma ha un inclinazione che và verso l’interno,
queste sono le tre principali inclinazioni che presentano le
sopracciglia .
Oltre all’inclinazione delle sopracciglia è molto importante
fare attenzione alla forma che presentano, iniziamo dal
fatto che esiste una differenza tra i due sessi, in cui le
sopracciglia delle donne di solito sono rotonde e sottili,
mentre quelle dell’uomo si differenziano perché
presentano forme più spesse ed angolari, proprio come
vedi nell’esempio illustrato sotto.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Queste che vedi nell’immagine sottostante sono le forme


principali che possono assumere le sopracciglia, che vanno
dà una forma rotonda e sottile ad una forma angolare e
affilata, oppure possono avere anche una forma spessa e
folta sia arrotondata che angolare.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Il Naso
Continuiamo lo studio degli elementi del viso che
caratterizzano il volto, parlando adesso del naso, che ha un
ruolo di completamento e sicuramente meno rilevante nei
confronti degli occhi o delle labbra, proprio perché è
quell’elemento più immobile del viso, ma che contribuisce
comunque all’espressività generale del volto. Mi viene in
mente quando ero ancora uno studente al liceo artistico e
il mio professore di figura ci diceva che “è molto più facile
ritrarre le persone che hanno un viso più caratteristico,
come ad esempio un naso molto più accentuato”, quello
che voleva dire è che se ad esempio disegni un viso che
presenta ad un naso perfetto, diventa ancora più difficile
individuare le fattezze chiavi di un volto e quindi bisogna
concentrarsi nel riportare sfumature caratterizzanti meno
evidenti e di conseguenza più nascoste. Mentre se il
soggetto presenta un naso accentuato nella forma o nella
dimensione diviene più facile captare la somiglianza del
volto, poiché si ha già un punto peculiare di riferimento.
Inoltre con il naso si ha anche un punto di partenza
centrale che ti aiuta a dare maggiore simmetria al volto.
Ma voglio specificarti che il naso ha una rilevanza maggiore
se si ritrae un soggetto di profilo, in quel caso diventa uno
degli elementi più evidenti e principali di un ritratto.
Come ti ho già detto prima il naso può variare per forma e
dimensione da persona a persona, esiste infatti il naso
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Il Manuale Del Ritratto 2015

lungo, naso appuntito, naso più rotondo a patata, naso con


gobba o con forma aquilino, ecc. Sotto ti mostro una serie
di nasi che variano con forme e dimensioni diverse tra loro.

Ti suggerisco di esercitarti a copiare dei nasi con diverse


forme, in questo modo quando stai per comporre un
ritratto conoscerai già la tipologia di naso che ti trovi
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Il Manuale Del Ritratto 2015

davanti, mentre il consiglio che voglio darti per cogliere le


linee che caratterizzano il naso di un soggetto è quello di
concentrarti su tre punti principali (guarda l’immagine a
Pag. 29) che contraddistinguono questo elemento facciale,
come il ponte che può essere curvo, gobbo, dritto ecc.
Anche le ali del naso variano forma e possono essere
strette, lunghe, larghe e infine la punta del naso che può
essere più appuntita, più rotonda detta banalmente a
patata, oppure all’insù conosciuto come il nasino alla
francese, o all’inverso e cioè con la punta in giù, proprio la
punta può avere varie forme perché se hai studiato un po’
di anatomia artistica scoprirai che il naso è composto dal
70 % di cartilagine il quale è di primaria importanza per il
suo sostegno e partecipa in modo significativo a definirne i
lineamenti che variano da individuo a individuo.
Il naso è dunque formato da una cartilagine settale
mediana, da due cartilagini laterali e da due cartilagini alari
maggiori, cui si devono poi aggiungere un numero variabile
di cartilagini alari minori e talvolta, un numero variabile di
piccoli cartilagini accessorie dette sesamoidi.
Ultimo consiglio, quando disegni un naso frontalmente
essendo l’elemento del viso che sporge di più è quello che
raccoglie anche più luce, soprattutto sulla punta e sul
ponte, quindi cerca d’identificare le aree più importanti di
luce e ombra e cerca di farlo emergere lavorando sul
contrasto attraverso diverse sfumature, senza utilizzare
linee marcate che potrebbero appesantire il disegno e far
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Il Manuale Del Ritratto 2015

perdere il carattere somigliante. Inoltre ricordati che le


ombre che modellano le narici sono sempre più scure
(guarda l’immagine sotto).

Un altra accortezza da tenere presente è che il naso è un


elemento con protuberanza e che emerge dal viso, da
quindi origine all’ombra portata che si proietta sul viso,
pertanto devi essere attento a restituirla sul foglio nel
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Il Manuale Del Ritratto 2015

modo più fedele possibile, facendo così aggiungerai


maggiore volume e tridimensionalità al viso.
Ora ti mostro un semplice schema per creare la struttura di
un naso.

Il primo passo consiste nel tracciare una linea in verticale e


un triangolo isoscele alla base, come vedi nell’immagine
sopra.
Nel secondo passo aggiungerai un cerchio che sta ad
indicare la punta del naso, in seguito puoi iniziare a

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Il Manuale Del Ritratto 2015

completare i particolari come le narici (guarda l’immagine


sottostante).

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Nel terzo passo potrai completare anche il ponte seguendo


la lunghezza della linea guida verticale (come vedi
nell’ immagine sotto).

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Nell’esempio sottostante ti mostro come il cerchio che si


trova sulla punta del naso, può essere utilizzato anche da
punto di riferimento durante la fase di abbozzo, per
aiutarci a impostare la direzione del naso a cui è rivolto.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Le Labbra
Ma passiamo alle labbra che sono il secondo elemento più
espressivo del volto, e proprio per questo bisogna prestare
attenzione nel disegnarle in quanto è uno degli elementi
chiave per raggiungere la somiglianza.
Un famoso e storico esempio è quello della Gioconda,
celebre opera di Leonardo da Vinci, in cui il sorriso
impercettibile col suo alone di mistero, ha ispirato
tantissime pagine di critica, letteratura, ipotesi e
polemiche varie, sembra assurdo ma tutto questo
interesse generale ha avuto principio proprio dalle labbra,
esse infatti sono fondamentali per trasmettere lo stato
d’animo di una persona. Sotto trovi vari esempi di labbra
disegnate che assumono espressioni diverse.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Le labbra sono anche quell’elemento del viso che ha più


liberta di movimento e quindi consiglio uno studio
approfondito delle diverse espressioni che può assumere.
Inoltre il suo movimento e la sua distorsione si percuote
sulle altre parti del viso.
Prendiamo di nuovo l’esempio del sorriso in cui le labbra
si allargano e con esse i 12 muscoli, divisi in sei coppie: i
due levator anguli oris (sollevano i lati della bocca), i
levator labii superioris (sollevano il labbro superiore), gli
orbicularis oculi (agiscono sull’orbita oculare), i risorius
(che portano indietro le labbra), gli zygomaticus major e gli
zygomaticus minor, che sollevano gli zigomi e con l’ausilio
di questi muscoli si formano sulle guance delle rughe
espressive sia lateralmente che sotto agli occhi, proprio
come vedi nell’ illustrazione in basso.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Partiamo con il descrivere la naturale espressione che


assumono le labbra quando sono immobili, se osservi bene
l’immagine sottostante ti accorgerai che il labbro superiore
è suddiviso in tre parti mentre quello inferiore solo da due.

Quando le labbra prendono la posizione che chiamo di


riposo, come nell’immagine illustrata sopra sono più
semplici da disegnare, è anche vero che quando si esegue
un ritratto, le labbra dovrebbero avere questa posatura ma
non è per forza una regola da seguire.

Nota come il labbro superiore si presenta con la forma di


una catena montuosa con due picchi distinti, il labbro
superiore è più piccolo in confronto al labbro inferiore e
degrada verso l’interno e proprio per questo che appare di
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Il Manuale Del Ritratto 2015

tonalità più scura di quello inferiore, perché essendo più


piccolo e rientrando più all’interno raccoglie meno luce.
Il labbro inferiore è più carnoso e si presenta con
dimensioni maggiori e una struttura muscolare più forte,
mostrando una forma più a semicerchio.
Essendo più grande sono più evidenti le piccole piegature
che si trovano sulla superficie percependole come delle
piccole linee curve, inoltre per via della dimensione
maggiore raccoglie anche molta più luce nei confronti del
labbro superiore, nell’immagine che trovi in basso ti
mostro i punti di luce e le ombre che caratterizzano le
labbra.
Per cogliere la somiglianza nelle labbra, bisogna prestare
attenzione nel riportare perfettamente la “linea di
apertura” che si forma dall’incontro delle labbra superiori
e inferiori, difatti questa linea cambia forma da individuo
ad individuo.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Nell’immagine sottostante ti mostro uno schema


costruttivo semplice che attraverso quattro passi ti
permette di abbozzare delle labbra partendo da zero,
come vedi nel passo 1) ho tracciato una linea in orizzontale
che reppresenta la linea di apertura, però ricorda che si
parte da una linea retta ma durante l’abbozzo deve seguire
e conformare la forma ondulante delle labbra, nel passo
2) aggiungo il labbro superiore, mentre nel passo 3)
inserisco il labbro inferiore e con il passo 4) inizio a
lavorare su entrambi i labbri curandone i dettagli.

Infine aggiungo anche dell’ombra portata che si proietta


sotto al labbro inferiore in questo modo evito di
appiattirlo, facendolo emergere in un modo naturale dal
bianco del foglio.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Devi sapere che ci sono alcune differenze tra le labbra


maschili da quelle femminili, per prima cosa il labbro
superiore maschile è più sottile di quello femminile, inoltre
la linea centrale è spesso più definita nelle donne, e
quando si disegnano delle labbra maschili i contorni
devono essere meno marcati e delineati proprio per non
renderle troppo femminili.

Una regola che devi tenere sempre presente, valida sia per
le labbra maschili e sia per quelle femminili è che il labbro
superiore sporge di più di quello inferiore, guarda il
disegno a Pag. 40, che mostra un viso visto di profilo, se
osservi con attenzione ti accorgerai che la linea
tratteggiata indietreggia molto di più verso il labbro
inferiore, mentre sopra sporge in maniera evidente.
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Il Manuale Del Ritratto 2015

Infine per ritrarre delle labbra nel modo più fedele


possibile è importante concentrarsi nel riportare
perfettamente il volume e le dimensioni che sagomano le
labbra, osservando l’illustrazione in basso ti renderai conto
che il volume delle labbra può essere semplicemente
schematizzato attraverso tre cerchi, due che riempiono il
labbro inferiore e uno in quello superiore.

Questo è solo uno schema basilare che ti permette di


schematizzare quel volume ideale che ostentano le labbra,
naturalmente man mano che completi il disegno bisogna
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Il Manuale Del Ritratto 2015

tener presente l’obbiettivo di riportare la giusta massa


fisionomica che caratterizzano le labbra del modello
ritratto.

Dopo aver colto con precisione il volume, per avere un


effetto più realistico è indispensabile aggiungere le
pieghette che caratterizzano la superficie delle labbra
proprio come vedi indicato dalle frecce nell’esempio in
basso.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Inoltre quando disegni una bocca aperta è molto


importante tenere presente la struttura arcuata al suo
interno, che vista frontalmente dà quell’effetto prospettico
che fa apparire i denti frontali più grandi, mentre quelli
laterali diminuiscono gradualmente di dimensione, guarda
la griglia di colore rosso illustrata nell’esempio sotto e vedi
come dente per dente diventa sempre più stretta.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Le orecchie
Ho tralasciato l’argomento orecchie alla fine,
semplicemente perché è quell’elemento che esprime
meno somiglianza, anche perché in alcuni soggetti sono
nascoste dai capelli come nelle donne.
Questo non significa che vanno ignorate perché per alcuni
soggetti diviene un segno caratteristico più evidente come
ad esempio chi presenta delle orecchie a sventola, in
questo caso questo elemento acquista un’importanza
maggiore e diventa quindi importante, riportare la stessa
forma per dare maggiore similarità alla sagoma del
modello ritratto.
Un ulteriore attenzione và alla forma e alla dimensione del
lobo e alle nervature interne formate dalla conca, la fossa
scafoide e il crus superiore dell’antelice .

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Capelli
Abbiamo completato la descrizione di tutti gli elementi
espressivi del viso, ora non ci resta che affrontare
l’argomento capelli in cui ti affermo già in anticipo che la
lavorazione della capigliatura richiede molta pazienza, fino
ad ora ti ho detto che la chiave della somiglianza si trova
negli elementi del viso, anche perché una persona può
cambiare un taglio di capelli, ma le caratteristiche
fisionomiche del volto rimangono in ogni caso invariate.
Con questo non voglio dire che ti devi concentrare solo
sulle caratteristiche fisionomiche del soggetto, è
comunque importante saper cogliere la sagoma che forma
la capigliatura perché solo in questo modo l’equilibrio
globale della somiglianza sarà completo.

44
Il Manuale Del Ritratto 2015

Dopo aver colto fedelmente la sagoma dei capelli è molto


importante saper acquisire i mezzi toni che si trova tra la
capigliatura, distinguendo le zone più scure da quelle più
chiare proprio come vedi illustrato nell’immagine sotto.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Tecnicamente i capelli vanno disegnati linea per linea ma


solo nell’attaccatura e in alcune zone più evidenti come
nelle frange o nelle ciocche.

Se ci fai caso quando guardiamo una persona non vediamo


capello per capello; ma tutto l’insieme, perché se osservi
bene il resto della capigliatura ti renderai conto che la
superficie è composta da ciocche che presentano zone
omogenee più scure e più chiare, disegnate da tratti brevi
che non devono mai arrivare alla fine della ciocca proprio
come vedi illustrato nell’immagine sopra.

46
Il Manuale Del Ritratto 2015

Inoltre ricordati che i tratti devono seguire un senso tipo


onde partendo da una linea con una pressione più marcata
per poi alleggerirsi nella parte finale .

Infine voglio chiudere l’argomento con un suggerimento


tecnico, oltre ad utilizzare la gomma pane ti consiglio un
valido strumento che ti aiuterà a realizzare dei capelli dal
risultato più realistico, lo strumento in questione è il
portagomma che vedi nell’immagine sotto.

Il portagomma ha lo stesso funzionamento di un


portamina ma al suo interno si trova una lunga gomma
cilindrica che ti permette di cancellare in un modo più
preciso e sottile, inoltre puoi modificare e affilare la punta
a piacimento attraverso un semplice taglierino, ti consiglio
di utilizzarlo soprattutto quando disegni dei dettagli come i
riflessi di luce ad una frangia, o alle ciocche di capelli.
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Il Manuale Del Ritratto 2015

Ritrarre i bambini

I volti dei bambini hanno una fisionomia diversa da quella


di un adulto in cui le regole proporzionali cambiano, come
già saprai il volto può essere abbozzato partendo da una
forma base ovale, mentre per abbozzare il volto dei
bambini l’ovale deve avere una forma più schiacciata che
assomigli più ad un cerchio, inoltre la testa è
proporzionalmente più grande in confronto al corpo,
proprio come vedi illustrato nella tabella proporzionale che
trovi sotto.

Oltre alla forma del volto si trovano differenze anche tra gli
elementi del viso come ad esempio gli occhi che risultano
più grandi con sopracciglia meno timbrate, mentre il naso
è più piccolo con punta a forma di patata, anche le guance
sono più paffute e hanno una forma meno marcata.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

La bocca è più piccola con una forma a cerchio tipo


bocciolo a differenza delle orecchie che risultano più
grandi come vedi nell’immagine in basso, queste sono le
regole fondamentali che devi seguire quando ritrai dei
bambini, naturalmente altri particolari caratteristici del
soggetto ritratto, vanno letti e colti da te sul campo.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Ritrarre gli anziani


Ti posso garantire che disegnare il volto degli anziani
richiede meno difficoltà, per tali motivi; il primo è che le
linee del viso sono più morbide e meno decise, il secondo
motivo è che le rughe aiutano molto ad individuare la
somiglianza, anche se non vanno mai messe a caso perché
devono avere un senso, ed essere collocate tra i muscoli
del viso.

Nel volto dell’anziano troverai anche evidenti cedimenti


mascellari, come vedi nell’esempio sopra, mentre gli occhi
saranno più infossati e avranno una forma più assottigliata
e stretta accompagnati da visibili borse, con rughe a zampa
di gallina che troverai lateralmente, vedi l’immagine sotto.
Allo stesso modo anche le palpebre mostreranno un
ulteriore cedimento, inoltre quando disegni gli occhi cerca
di conferirgli un espressione stanca tipica delle persone
anziane.

50
Il Manuale Del Ritratto 2015

Gli zigomi sono meno evidenti e piccoli, negli uomini il


volto appare stempiato nella zona capelli.
Come vedi dal’esempio sotto, la bocca và disegnata con il
labbro superiore più rientrato e sottile con delle rughe che
lo accerchiano, inoltre le orecchie sono molto più grosse e
visibili .

Un altro particolare che contraddistingue il volto di un


anziano è il doppio mento che và maggiormente
accentuato in confronto al viso di un giovane, in
conclusione dopo averti elencato le classiche
caratteristiche che presenta il volto di un anziano ti lascio
con la stessa raccomandazione di prima, vale a dire che il
resto lo devi cogliere tu sul campo attraverso un’attenta
coordinazione dell’occhio e una precisa analisi fisionomica
del soggetto ritratto.

51
Il Manuale Del Ritratto 2015

Nei volumi del volto c’è la


chiave della somiglianza

In qualsiasi manuale di formazione o libro che illustra e


spiega come si disegna un ritratto, ci si focalizza quasi
sempre sugli elementi che fanno parte del volto, anche io
ti ho parlato dei principali elementi del viso che
determinano la somiglianza, ma devi sapere che si può
creare la somiglianza ad un soggetto, riportando anche
solo i volumi di un volto, come quello della fronte, zigomo
o anche il contorno del viso, mandibola ecc.
Il nostro occhio riconosce i volumi attraverso le luci e le
ombre, se ci rifletti un momento ti accorgerai che il nostro
cervello può riconoscere una persona da qualsiasi angolo,
sia di profilo che a tre quarti o addirittura anche di spalle,
senza ricordare con precisione certi contorni, sembra
proprio che riesca a identificare la somiglianza senza
poter osservare i principali elementi espressivi quali gli
occhi, naso, labbra; e quindi la domanda nasce spontanea
“come facciamo a riconoscere la somiglianza di una
persona, senza focalizzarci sugli elementi facciali ? ”

La risposta è che il nostro cervello riconosce e ricorda la


forma tridimensionale e il volume di un volto, come i solchi
e le concavità che caratterizzano la superficie di un viso.

52
Il Manuale Del Ritratto 2015

Per farti capire meglio questo concetto, voglio farti


osservare delle immagini riguardanti un personaggio
conosciuto a livello mondiale, mi riferisco al Presidente
degli stati uniti Barack Obama, osserva bene l’immagine
sotto, che raffigura tutta la forma e gli elementi del viso
attraverso una semplice linea.

In questo caso abbiamo un’immagine piatta realizzata da


linee che ricostruiscono perfettamente il volto del
presidente, tuttavia la somiglianza resta molto vaga,
perché pur riportando gli elementi del viso al posto giusto
restano comunque piatti.

53
Il Manuale Del Ritratto 2015

Nell’immagine che vedi sotto si trova una raffigurazione


tridimensionale del viso di B. Obama, in questa
rappresentazione è molto più facile cogliere la somiglianza
del Presidente, perché l’immagine mette ben in evidenza i
solchi e le concavità che caratterizzano il volto.

Ora invece nell’immagine a Pag. 55 si trova raffigurato il


nostro personaggio in due tonalità, in cui il bianco
rappresenta la luce che illumina il volto, mentre il nero
54
Il Manuale Del Ritratto 2015

riproduce l’ombra, ho preferito utilizzare quest’immagine


perché è priva di mezzi toni e quindi è impossibile
riprodurre con precisione tutti i particolari.
Ma nonostante ciò questa raffigurazione riesce a
trasmettere molta più somiglianza, perché il nero sagoma
il volto rendendolo più tridimensionale, in questo modo
sono molto più evidenti i solchi e le concavità che
caratterizzano il viso, come ad esempio gli zigomi, parte
caratteristica del nostro personaggio .

Ma voglio renderti il concetto ancora più chiaro,


mostrandoti un semplice esperimento grafico che puoi
effettuare anche tu da casa, questa sperimentazione

55
Il Manuale Del Ritratto 2015

consiste nel copiare un’immagine fotocopiata in bianco e


nero priva dei mezzi toni e grande una decina di centimetri
per lato.
In questo esempio mi accingo a ritrarre un’altro
personaggio famoso, Elvis Presley

Per prima cosa ho stampato una foto di Elvis Presley in


bianco e nero, (che vedi illustrata sopra) poi ho preso un
foglio di colore nero, e attraverso una matita di gesso
bianca morbida, ho cercato di catturare la luce che ricopre
il volto, la mia intenzione non è quella di realizzare un
ritratto perfetto, anche perché il disegno è grande pochi
centimetri e quindi è impossibile lavorare sui dettagli di un
volto, ma il vero obbiettivo è quello di mostrarti che basta
riempire i volumi, attraverso le luci e ombre per avere
56
Il Manuale Del Ritratto 2015

come risultato quella plasticità fisionomica, in grado di far


percepire la somiglianza.
Nell’immagine sottostante ti mostro i passaggi principali di
questo semplice esperimento grafico, naturalmente
avendo già il foglio di colore nero ho riportato solo la luce
attraverso la matita di gesso bianca, in questo modo il

volto inizia ad avere la forma e la fisionomia del soggetto


ritratto e infine avrò come risultato il disegno che vedi
nell’immagine sottostante, naturalmente come ti ho già
57
Il Manuale Del Ritratto 2015

detto prima non è un ritratto fedele per il semplice fatto


che il disegno è di piccole dimensioni e quindi è impossibile
riprodurre con precisione tutti i dettagli del viso.

Questa volta ho rieseguito l’operazione ma con un altro


personaggio anch’esso famoso, mi sto riferendo al grande

58
Il Manuale Del Ritratto 2015

Jim Morrison, anche in questo caso ho stampato un


immagine priva di mezzi toni.

Successivamente abbozzo le linee principali del volto,


cercando di rispettare le dimensioni originali
dell’immagine.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Sotto trovi il risultato finale del secondo esperimento


grafico, grazie a questi due esempi ti ho dimostrato come
basti riportare grossomodo i volumi di un volto per far
emergere la somiglianza, ti ricordo di nuovo ; e scusami se
risulto ripetitivo che in questo caso è impossibile avere un
ritratto fedele perché questi due ritratti sono solo di pochi
centimetri e quindi è impossibile riportare specificamente i
dettagli precisi di un volto.

60
Il Manuale Del Ritratto 2015

Ti consiglio vivamente di eseguire questo esperimento


anche come una sorta di esercizio, i materiali di cui dovrai
munirti sono un cartoncino 35x50 cm di colore nero, una
matita di gesso morbida, e una matita a carboncino per
correggere qualche errore e ovviamente dovrai stampare
l’immagine del personaggio che intendi ritrarre, ma ricorda
di stampare un’immagine senza mezzi toni e di pochi
centimetri, dopodiché dovrai disegnare il personaggio
cercando di rispettare le stesse dimensioni .

61
Il Manuale Del Ritratto 2015

Metodo a Quadrettatura
La quadrettatura chiamata anche griglia è un metodo che
ti permette di ritrarre un soggetto in maniera fedele, negli
ambienti artistici questo sistema ha sempre suscitato
polemiche contrastanti, alcuni sostengono che questo
metodo limita l’apprendimento perché l’occhio potrebbe
abituarsi a disegnare copiando solo quello che c’e nei
singoli quadretti ritenendolo una sorta di scorciatoia,
mentre altri considerano questo, solo un semplice sistema
schematico per riportare le proporzioni di un soggetto nel
modo più preciso possibile.
Io personalmente lo considero un valido metodo per
iniziare, e lo consiglio proprio ai principianti, inoltre penso
che sia un ottimo allenamento per osservare centimetro
per centimetro tutti i dettagli per poi ricopiarli linea per
linea gradualmente, in questo modo l’occhio si esercita
con un ritmo più graduale, perché lo spazio di
visualizzazione è molto più piccolo, per di più disegnare
con la griglia non è una strada più corta e quindi non
significa che tutti possono farlo con semplicità, è un
metodo che aiuta molto ma comunque chi disegna deve
saper dare la forma ad una visione e man mano con la
pratica se lo vorrà ne potrà fare sempre più a meno.
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Il Manuale Del Ritratto 2015

Utilizzerò come esempio un’immagine in bianco e nero,


questa volta ho scelto come personaggio Charlie Chaplin
che vedi in basso, con le dimensioni di 12,9 Cm di larghezza
x 21,5 Cm di altezza, come avrai notato la foto è
abbastanza piccola, ma devi sapere che uno dei vantaggi
della quadrettatura è che si può ingrandire l’immagine
come più si crede e quindi approfitteremo di questo
vantaggio per raddoppiare la dimensione del nostro
soggetto.

(foto Charlie Chaplin)


63
Il Manuale Del Ritratto 2015

Inizieremo facendo una fotocopia della foto, in seguito


con l’aiuto di un righello tracceremo direttamente sulla
fotocopia dei quadretti di un centimetro per lato, in questo
caso ho utilizzato una matita 6B ma potete utilizzare anche
una semplice penna Bic nera che ha una linea più marcata.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Il passo successivo sarà quello di scegliere il supporto


cartaceo, in questo caso ho utilizzato un foglio liscio di 35
Cm di larghezza x 50 Cm di Altezza, e adesso è il momento
di scegliere la dimensione del nostro ritratto, come ti ho
già detto prima ho deciso di raddoppiare le misure e quindi
moltiplicherò per due realizzando così dei quadretti con la
misura di 2 Cm per lato, come vedi nell’immagine utilizzerò
una squadretta per tracciare le linee .

65
Il Manuale Del Ritratto 2015

Oltre alle squadrette occorre munirsi anche di una matita


dura 2H adatta a tracciare linee leggere, e una gomma in
poliestere per pulire il foglio dalle linee superflue .

Come vedi nell’immagine in basso, con l’aiuto delle


squadrette realizzo prima delle linee in verticale, distanti
2 Cm tra loro.

66
Il Manuale Del Ritratto 2015

Successivamente aggiungo delle linee orizzontali distanti


sempre 2 Cm che s’intersecano, dando così forma ad un
intero reticolato, ma ricorda di tracciare delle linee molto
leggere in modo da poter facilitarne la cancellazione.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Dopo aver fissato sia la foto che il foglio alla tavola da


disegno, inizio a replicare le linee che si trovano all’interno
del reticolato.

Prima d’iniziare è opportuno contare i quadretti fino ad


arrivare a quello centrale, (guarda immagine sopra) in
questo modo il disegno sarà perfettamente centrato.

68
Il Manuale Del Ritratto 2015

Dopo aver trovato il quadretto centrale puoi iniziare a


disegnare, ogni quadretto corrisponde ad un preciso punto
del volto.
Il procedimento da seguire è molto semplice come vedi
indicato dalle frecce nell’immagine sottostante, dovrai
prestare particolare attenzione alle linee che si trovano
nella griglia, studiarle per bene cercando di capire da che
punto partono e dove finiscono.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

In quest’immagine ingrandita tutto ti sarà ancora più


chiaro, prendiamo ad esempio la narice del naso, se la
osservi bene noterai che la linea parte dall’angolo sinistro
del quadretto curva un po’ verso il centro fino a risalire
quasi nel mezzo del quadretto, inoltre è molto utile
delineare anche le zone d’ombra del soggetto in questo
modo sarai avvantaggiato durante il chiaroscuro.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Sotto ti mostro un ulteriore esempio, osserva bene la parte


del cappello indicata dalla matita e guarda come linea che
inizia dalla parte destra dei quadretti man mano che sale
curva passando e orientandosi verso il lato sinistro dei
quadretti susseguenti.

71
Il Manuale Del Ritratto 2015

Pertanto non ci resta che riprodurre la linea che forma il


cappello, partendo dalla parte destra dei quadretti e man
mano che si traccia la linea consiglio anche di contare i
quadretti per avere così una maggiore precisione dei tratti

Come vedi dall’immagine a pagina 73 replico tutte le linee


quadrato per quadrato, avendo così come risultato i tratti
principali che formano il disegno.

72
Il Manuale Del Ritratto 2015

73
Il Manuale Del Ritratto 2015

Il passo successivo è quello d’iniziare a lavorare su tutti i


particolari del volto.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Con una matita 2B Scurisco le sopracciglia, i baffi e le


labbra, e con una gomma dura inizio a cancellare le linee
superflue della griglia che perdono la propria funzione.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Successivamente cambio matita con una ancora più


morbida come la 6 B e inizio a scurire la giacca.

Queste matite hanno una mina che sporca molto e quindi


come vedi indicato dalla freccia, ti consiglio di utilizzare un
foglio per appoggiare il palmo della mano, in questo modo
eviterai di sbavare il disegno.

76
Il Manuale Del Ritratto 2015

Il passo successivo è quello di scurire tutte le altre parti


come i capelli, le orecchie e la cravatta.

Inoltre abbozzo anche l’ombra laterale al naso e quella


dello zigomo a sinistra, in questo modo inizio a dare
plasticità al disegno.

77
Il Manuale Del Ritratto 2015

Sempre con la 6 B inizio a scurire la giacca e la cravatta

78
Il Manuale Del Ritratto 2015

Nella fase successiva inizio ad annerire anche i capelli

79
Il Manuale Del Ritratto 2015

In questa fase completo tutta la giacca e l’ombra riportata


della camicia.

80
Il Manuale Del Ritratto 2015

Qui annerisco sia i capelli che il cappello.

81
Il Manuale Del Ritratto 2015

Dopo aver completato sia i capelli che il cappello, inizio ad


occuparmi degli elementi che danno forma al viso.

82
Il Manuale Del Ritratto 2015

Inizio quindi a lavorare sullo zigomo per dare volume al


volto, cercando di riprodurre le ombre che sagomano il
viso attraverso una leggera sfumatura con un movimento
morbido e rotante .

83
Il Manuale Del Ritratto 2015

Se non hai ancora una grande padronanza nello sfumare,


puoi usufruire di un semplice strumento che hai
sicuramente a casa, come avrai già capito osservando
l’immagine sotto, mi riferisco al cotton fioc valido
strumento per ammorbidire le sfumature .

84
Il Manuale Del Ritratto 2015

Ti consiglio di utilizzarlo con una certa sensibilità


afferrando bene il bastoncino, sfumando con la parte
rivestita di cotone con un movimento morbido e rotatorio.

85
Il Manuale Del Ritratto 2015

In alternativa per sfumare puoi utilizzare un altro valido e


improvvisato strumento, come un batuffolo di ovatta che
di natura ha una consistenza soffice.

Anch’esso va utilizzato con un movimento ondulatorio


senza esagerare con la pressione.

86
Il Manuale Del Ritratto 2015

Successivamente cancello tutte le linee che formano la


griglia e rafforzo il chiaroscuro su tutto il viso dando spazio
alla parte lumeggiata del viso che proviene dalla destra,
mentre scurisco sopratutto nella parte sinistra, più
precisamente tra la zona collo e la mandibola in questo
modo riesco a definire meglio la forma del viso
equilibrando le tonalità contrastanti.

Infine a pagina 88 trovi il disegno completo mentre a


pagina 89 troverai un esercizio con la foto completa di
quadrettatura, in questo modo potrai iniziare subito ad
esercitarti.

87
Il Manuale Del Ritratto 2015

88
.
Il Manuale Del Ritratto 2015

89
Il Manuale Del Ritratto 2015

Ti voglio mostrare un altro esempio in cui ho utilizzato il


metodo della quadrettatura, in questo caso ho scelto
come personaggio la splendida Marilyn Monroe,
successivamente mi munisco di squadrette mentre per
tracciare la griglia a differenza dell’esempio precedente in
cui ho utilizzato un matita 6B, questa volta usufruirò di
una semplice penna Bic nera.

90
Il Manuale Del Ritratto 2015

Dopo aver tracciato dei trattini distanti un centimetro tra


loro (vedi immagine sopra) inizio a tracciare delle linee in
verticale.

91
Il Manuale Del Ritratto 2015

Il passo successivo è quello di aggiungere le linee


orizzontali in questo modo daremo forma alla griglia.

In seguito segno il quadretto centrale per avere così un


punto di riferimento, comodo soprattutto quando si
contano i quadretti evitando così di confondersi.

92
Il Manuale Del Ritratto 2015

Poi riporto la griglia sul foglio e l’attacco alla tavola da


disegno vicino alla foto di Marilyn Monroe, proprio come
ho fatto nell’esempio precedente.

93
Il Manuale Del Ritratto 2015

Inizio a replicare tutte le linee che si trovano all’interno dei


quadretti come le labbra, il naso, la mandibola ecc.

Ricorda sempre di utilizzare una matita dura come una 2H


e cerca di non calcare troppo sia la griglia che il volto
perché potresti avere problemi nel cancellare.

Per non essere ripetitivo ti riporto solo i passaggi


fondamentali, rammenta sempre di utilizzare un foglio
94
Il Manuale Del Ritratto 2015

sotto al palmo, per non sporcare tutto il disegno


soprattutto durante il chiaroscuro, lavoro su tutti i dettagli
del viso dagli occhi ai capelli, curo la lumeggiatura delle
labbra e dei capelli rafforzando il chiaroscuro sulla spalla
sul collo e sulla parte sinistra del volto man mano cancello
il reticolato aiutandomi con la gomma pane fino ad
arrivare alla risultato finale .

95
Il Manuale Del Ritratto 2015

Schema costruttivo libero


Con il tempo e costante esercizio si acquista una maggiore
coordinazione sia dell’occhio che della mano
incrementando il senso della misura e quello della visione
globale, riuscendo così a vedere cose che l'occhio non
allenato non vede.
Ogni viso è diverso e quindi ognuno ha qualcosa di speciale
espresso attraverso lineamenti propri, prima di provare a
disegnare il volto di una persona in particolare; bisogna
prendere in considerazione alcuni principi fondamentali e
uno di questi è quello di riuscire a leggere precisamente le
proporzioni del soggetto ritratto.
Per fare questo c’è bisogno di analizzare scrupolosamente
il volto e successivamente applicare una particolare
metodologia che attraverso un semplice schema
costruttivo, ti aiuta come una sorta di unità di misura a
comprendere le proporzioni di un viso nel modo più
preciso possibile.
Ma è il momento di passare alla pratica, a Pag. 97 ti mostro
la foto del personaggio già citato in precedenza, mi
riferisco al presidente Barack Obama.

96
Il Manuale Del Ritratto 2015

Ho scelto questo personaggio perché trovo i lineamenti


del volto molto caratteristici e interessanti come ti ho già
spiegato nel paragrafo precedente, naturalmente ho
preferito una foto in bianco e nero per evidenziare meglio
le gradazioni cromatiche del volto, inizio con attaccare sia
la foto che il foglio di 35 x 50 Cm alla tavola da disegno.

97
Il Manuale Del Ritratto 2015

Il passo successivo è quello di tracciare sia la linea di


simmetria in verticale e poi in orizzontale che come già sai
hanno la funzione di centrare il disegno in modo che respiri
nel foglio.
In seguito traccio con molta leggerezza un ovale ( come
vedi nell’immagine a Pag. 99) per delineare la forma della
testa, durante l’abbozzo iniziale consiglio sempre di
utilizzare una matita con una mina dura come una 2H in
questo modo oltre ad avere un tratto leggero e meno
marcato sarà anche più semplice cancellare le linee in
eccesso.

98
Il Manuale Del Ritratto 2015

Oltre a tracciare questo schema sul foglio, ne ho eseguito


un altro anche nel grafico a Pag. 100 dove ti mostro
ricalcando digitalmente le linee guida per l’abbozzo iniziale
e guarda come la linea in verticale e quella orizzontale
centrano perfettamente l’immagine, mentre l’ovale
racchiude la forma della testa.

99
Il Manuale Del Ritratto 2015

Inoltre quando ritrai un soggetto da una foto sarebbe utile


procurarsi altre immagini del soggetto, in questo modo si
ha una maggiore visione globale, riuscendo così a studiare
meglio tutti i dettagli del volto.

Nella fase successiva (vedi l’immagine a Pag. 101) inizio a


tratteggiare i contorni del viso, del collo e delle spalle,
cancellando le linee superflue.

100
Il Manuale Del Ritratto 2015

Adesso arriva la parte più articolata che consiste


nell’aggiungere gli elementi facciali che compongono il
volto, per un disegnatore esperto viene naturale riportare
sul foglio gli elementi del viso con le giuste proporzioni, ma
devi sapere che un disegnatore alle prime armi può fare
ricorso e avere come punto di riferimento i canoni classici
proporzionali, come vedi illustrato nell’esempio a Pag. 102
in cui la linea verticale si trova al centro del volto, mentre
l’angolo interno dell’occhio finisce sulla narice, gli angoli
101
Il Manuale Del Ritratto 2015

delle labbra si trovano quasi all’altezza della pupilla,


guarda come la linea centrale passa attraverso il naso e al
centro delle labbra, un altro indizio importante da tenere
sempre presente è che il volto di norma è largo quasi
cinque volte la larghezza degli occhi, mentre gli occhi sono
distanti tra loro circa la larghezza di un solo occhio proprio
come vedi nell’illustrazione sotto, inoltre di norma il naso
finisce alla stessa altezza del lobo dell’orecchio.

Ora voglio mostrarti che anche nel volto del presidente


Obama si può fare riferimento ai canoni classici
proporzionali, guarda a Pag. 103 come la linea in verticale
passa dal naso e arriva al centro delle labbra, anche il
volto è largo quasi cinque volte la larghezza degli occhi,
inoltre anche qui la linea che parte dall’angolo interno
degli occhi arriva quasi all’estremità della narice, mentre la
102
Il Manuale Del Ritratto 2015

linea che inizia dalla pupilla degli occhi finisce grossomodo


sugli angoli delle labbra e se noti bene vedrai anche che il
naso sopraggiunge alla stessa altezza del lobo
dell’orecchio.

Quindi è opportuno prendere in considerazione lo


schema dei canoni classici per sviluppare un ritratto, ma ti
voglio anche chiarire che quest’unità di misura classica, va
presa in linea generale e se hai letto con attenzione ti
accorgerai che ho utilizzato termini come quasi o
grossomodo, perché c’e da prendere in considerazione che
non tutti i volti sono uguali.
103
Il Manuale Del Ritratto 2015

Pertanto si utilizza quest’unità di misura per posizionare gli


elementi del volto solo durante la fase iniziale, ma
successivamente resta da valutare le lievi asimmetrie e
peculiarità che cambiano da viso a viso .
Prendiamo sempre in esempio l’immagine a pagina 103, e
che trovi ingrandita sotto, e osserva come la linea che
parte dall’angolo interno degli occhi arriva quasi
sull’estremità della narice ma non raggiunge in modo
preciso il bordo, quindi questo è già un valido esempio per
farti capire che grossomodo la narice deve essere
disegnata secondo i canoni classici in prossimità
dell’angolo interno dell’occhio, ma in questo caso le narici
di B. Obama sono molto più estese.

Utilizzo la matita come strumento di misura e inizio a


prendere i vari punti di riferimento per posizionare il naso
e le labbra.

104
Il Manuale Del Ritratto 2015

Continuo con lo stesso procedimento sugli occhi ed altri


particolari, tieni presente che questa fase serve a dare una
somiglianza sommaria alla composizione.

105
Il Manuale Del Ritratto 2015

Infine nell’immagine a Pag. 107 trovi l’abbozzo completo


del volto di B. Obama, ma prima d’iniziare a lavorare sui
dettagli ti suggerisco ad intervalli alterni di allontanarti dal
disegno e osservarlo distante qualche metro sia il disegno
che la foto, in questo modo avrai una visione dell’insieme
106
Il Manuale Del Ritratto 2015

individuando possibili differenze cercando poi di


correggerle secondo la tua valutazione visiva.

Cambio matita con una morbida 2B e inizio a Lavorare


sugli occhi e sulla forma delle sopracciglia con linee più
decise e marcate.

107
Il Manuale Del Ritratto 2015

Nel passo successivo analizzo la foto in cerca dei particolari


che caratterizzano il volto di B. Obama, come ad esempio
le rughe espressive del sorriso che trovo molto accentuate
e quelle sotto agli occhi, oltre al naso pronunciato o anche
delle labbra abbastanza larghe .

108
Il Manuale Del Ritratto 2015

Questa fase analitica è molto importante perché è quella


che mi aiuta a dare somiglianza al ritratto e quindi è
fondamentale dedicare il giusto tempo e la giusta
attenzione.

Dopo aver trovato dei particolari espressivi che


caratterizzano il volto, inizio a riportarli sul foglio
lavorando sull’ombreggiatura del naso per farlo emergere,
senza usare linee marcate che lo renderebbero meno
realistico .
109
Il Manuale Del Ritratto 2015

110
Il Manuale Del Ritratto 2015

Con la gomma pane cancello le linee in eccesso


tamponando con molta delicatezza, ricalcando le linee
giuste e correggendo quelle sbagliate.

Ora scurisco i capelli lateralmente con una leggera


sfumatura.

111
Il Manuale Del Ritratto 2015

Con la matita morbida 2B disegno i capelli con un


movimento a graffio e ondulatorio, proprio per dare
l’effetto dei capelli ricci e stretti che presenta il soggetto.

Eseguo la stessa procedura fino a completare tutta la


capigliatura, (guarda l’immagine sotto).

112
Il Manuale Del Ritratto 2015

Cambio matita con una più morbida come la 6B per


iniziare a lavorare sul chiaroscuro, plasmando il volto con i
propri volumi.

Voglio di nuovo ricordarti che quando lavori al chiaroscuro


per non sporcare il disegno sarebbe opportuno munirti di
un foglio, da mettere sotto al palmo della mano per non
sporcare il disegno (Guarda l’esempio in basso).

113
Il Manuale Del Ritratto 2015

Inizio a sfumare tutto il viso cercando di far emergere la


plasticità del volto (Guarda l’esempio sotto).

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Come nel disegno precedente puoi utilizzare un cotton


fioc che ti aiuta a rendere la sfumatura più delicata.

Nel passo successivo inizio a scurire la giacca.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Sempre con la matita morbida 6B ricalco con molta


pressione per lasciare più grafite possibile sulla superficie
del foglio, inoltre lavoro anche sulla cravatta e al collo
sinistro della camicia aggiungendo l’ombra portata,
dandogli cosi una maggiore tridimensionalità.

Per avere una tonalità più contrastante incrocio le linee


prima in senso verticale e poi in quello orizzontale .

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Riprendo di nuovo a lavorare sui capelli per eliminare


l’appiattimento, oltre a ciò ti rivelo un ulteriore trucco,
nella fase in cui disegni l’attaccatura dei capelli, cerca di
lavorare con la matita appoggiata lateralmente cercando di
sfruttare il fianco della mina, in questo modo avrai un
risultato molto più realistico.

Mi concentro soprattutto sui bordi della capigliatura in


questa maniera riesco a conferirgli la forma ovale della
testa.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Scurisco la pupilla e lavoro sul contorno dell’iride, stando


attento a non coprire la luce riflessa che ha lo scopo di
trasmettere la forma sferica dell’occhio .

Prima di mostrarti il lavoro finale è importante


comprendere la metodologia nell’imparare a percepire un
ritratto; che consiste nell’incessante guardare,
confrontare, misurare le distanze tra il naso, gli occhi,
labbra, ecc… insomma; imparare a osservare con
precisione tutti i dettagli che caratterizzano un volto.
Il segreto consiste nel disegnare ogni elemento del viso in
relazione agli altri con un continuo confronto tracciando e
lavorando sempre con delle linee leggere.
Cerca sempre di allontanarti dal disegno per avere una
maggiore visione d’insieme .
Inoltre è molto importante riuscire a cogliere quei dettagli
significativi che si trovano dietro uno sguardo, come
l’espressione degli occhi, che sono definiti da sempre lo
specchio dell’anima cerca di cogliere la loro posizione, la
forma precisa e il taglio.
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Il Manuale Del Ritratto 2015

Ed ecco il ritratto completo, a questo punto per


evitare che il disegno si possa sporcare con macchie
permanenti soprattutto se utilizzi un foglio liscio, ti
consiglio di proteggerlo con uno spray fissativo, puoi
utilizzare anche una semplice lacca per capelli ma
ricordati di spruzzarla ad una certa distanza dal
disegno, vanno bene anche 20 o 30 centimetri e non
appena si asciuga è consigliabile rifare una seconda
passata di fissativo.

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Che Tipo di sfondo ?


Dopo aver completato il ritratto resta da scegliere come
riempire lo spazio bianco che si trova alle spalle del
soggetto, questo tipo di scelta potrebbe sembrarti banale
ma non è così, perché uno sfondo inappropriato e inserito
senza troppa convinzione, potrebbe far perdere di molto il
disegno fino a rovinarlo.
Uno sfondo ha il compito di tenere vivo l’interesse visivo
dello spettatore e deve essere in perfetta armonia con
l’intero contesto facendo risaltare il soggetto ritratto,
inoltre attraverso lo sfondo è possibile trovare quello
spazio per comunicare con il proprio estro è riuscire ad
esprimere le emozioni suscitate da un volto. Sotto ti
mostro un esempio di una sagoma con lo sfondo bianco.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Questa è la scelta più ovvia e più semplice ma non è la più


efficace, anche per una questione tecnica perché se
aggiungi o rimani qualche parte in bianco sul volto come le
parti illuminate, il bianco della carta che dovrebbe trovarsi
in secondo piano, si fonde con la figura ritratta che
dovrebbe trovarsi in primo piano rendendo così il disegno
privo di profondità.
Ecco perché è sconsigliabile optare per uno sfondo
totalmente bianco ma è anche vero che in alcuni disegni
troppo scuri può essere utilizzato da contrasto.
Se il disegno e abbastanza scuro puoi optare anche per uno
sfondo scuro su i bordi e che gradualmente si schiarisce
fino alle spalle della figura ritratta, proprio come vedi
nell’esempio sotto.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Nell’esempio sottostante trovi invece uno sfondo


abbastanza sobrio che parte dalla figura centrale e che
s’irradia sul bordo per poi perdersi nel bianco del foglio.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Mentre nell’immagine sotto, vedi uno sfondo realizzato da


linee a tratteggio con vari gradi d’inclinazione che
s’intersecano tra loro, per farti capire meglio ti ho
ingrandito una parte dello sfondo, lo trovi alla tua destra.

Osserva come i vari tratteggi con pressione diversa


s’incrociano tra loro dando vita a quest’interessante
effetto grafico.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

In questo esempio il tratteggio si sviluppa in senso


verticale con un gradazione più scura che và schiarendosi
da destra verso sinistra.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Nell’esempio che trovi qui in basso ti mostro uno sfondo


che definisco effetto fumo, che può essere realizzato
attraverso la tecnica della sfumatura.

Nell’illustrazione sotto ti mostro un timido chiaroscuro


sfumato, che parte dalle spalle della figura con gradazione
scura e man mano si schiarisce in senso verticale fino a
fondersi con il bianco del foglio.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Se invece il soggetto è chiaro sarebbe meglio realizzare


uno sfondo più scuro e omogeneo per far risaltare la figura
in contrasto con il fondale, proprio come vedi
nell’immagine sotto.

Questo tipo di sfondo che vedi in basso, può essere


realizzato con più strati di matita morbida, dalla 3B alla 6 B
giocando molto sulla pressione del polso.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Tuttavia esistono molteplici varietà di sfondi che si


possono applicare, ma resta alla tua creatività realizzare il
giusto fondale, in armonia alla figura ritratta e che possa
aiutare ad esprimere e comunicare la personalità del
soggetto, l’importante è che non devi mai aver paura di
sperimentare ed esprimere quello che senti dentro.

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Il Manuale Del Ritratto 2015

Purtroppo siamo arrivati alla fine di questo percorso, spero


tanto di essere riuscito passo dopo passo a comunicarti
nuovi concetti, facendoti acquisire quella solida base che
possa arricchire il tuo bagaglio tecnico artistico e portarti
alla realizzazioni di ritratti via via più complessi.

Naturalmente sai già che tutto quello che hai letto, sia i
consigli pratici che quelli teorici vanno messi in pratica ed è
fondamentale esercitarsi quotidianamente per raggiungere
gli obbiettivi desiderati, ma ricorda la prima cosa che devi
imparare è quella di essere pazienti .

Tiene sempre questo eBook a portata di mano proprio


come un manuale, per leggerlo e rileggerlo più volte
soprattutto durante la pratica.

Con questo è tutto un saluto da Ubaldo Schiavone e dallo


staff di Academy Graphic e mi raccomando impegnati con
il preciso obbiettivo per diventare un ritrattista esperto.

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