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Tucidide, storico di Atene, chiarisce il problema dell’inizio della sua civiltà, società
analfabeta, il medioevo ellenico e’ un periodo oscuro, la civiltà si riduce ad una
sopravvivenza. Es di villaggio di quel tempo e’ Karphi (Creta), adagiato in una conca
rocciosa, inaccessibile da nord per la parete rocciosa, luogo facilmente difendibile,
ma e’ un luogo inospitale, vegetazione quasi nulla e agricoltura molto di cile. E’ una
società prevalentemente pastorale, e’ una cittadina che consentiva di sfuggire a
pericoli maggiori. Non ha una struttura di città, e’ un insediamento, e’ di dimensioni
cospicua e poteva occupare 3.500 persone che per all’ora era tanto. Ha edi ci
quadrangolari con un ambiente unico con case addossate una sull’altro, unifamiliari,
ci sono percorsi stradali ricoperti di ciottoli. Gli spazi sono semplici, tra le case ci sono
spazi utilizzati come deposito. Questo insediamento vive solo un centinaio d’anni, per
siti più ospitali.
Epoca geometrica, sulla base di una convenzione, deriva dallo stile decorativo dei
vasi che rappresentano una fonte documentaria più abbondante. Gli studiosi cercano
di suddividere l’epoca in modo più dettagliato. (Antico-medio-tardo).
• Nascita della città = polis, comunità dei cittadini, comunità organizzata di persone
che vivono stabilmente e organizzati insieme in un luogo. Assetto politico
fondamentale della civiltà greca;
• Nascita dei santuari = santuari panellenici, luogo in comune dove i greci si ritrovano
per motivi religiosi, per i riti in cui portare o erte per gli dei (Del , isola di Delo,
Santuario di Era). Non e’ solo un fenomeno religioso, ma la presa coscienza di
vivere in una comunità;
• Prime colonizzazioni = sulle coste del Mar Egeo, ma anche oltre mare. Motivazione
e’ rapido crescita della popolazione, le risorse della polis pero non stanno dietro a
questa crescita. I coloni non potevano rientrare in patria prima dei 10 anni, periodo
minimo per l’insediamento, assumevano la cittadinanza della nuova colonia.
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La sepoltura di epoca geometrica= Incinerazione, bruciano i corpi e le mettono nelle
urne cinerarie e poi messa in una fossa scavata nel terreno, possono essere messi
anche oggetti della persona, collocati sottoterra insieme all’urna, oggetti di vita
quotidiana che vanno a contrassegnare lo status del defunto (armi per gli uomini,
gioielli per le donne oppure oggetti di tessitura). All’esterno viene messo il segnacolo
che marca in super cie la presenza del segnacolo, davanti messi dei vasi grossi.
Sempre in questa epoca ci si dedica a piccole sculture in terra cotta spesso usati per i
santuari e sepolture. Usati per sostituire oggetti che sono più costosi, oppure
sostituire animali. Uno dei capolavori é il Centauro di Lefkandi (Eubea), e’ un
centauro che insegnò ad Achille, Chirone e’ il centauro ed e’ scritto sulla gamba (c’era
già un patrimonio di leggende cospicuo), ma questa statua e’ concepita innestando
dei elementi concentrici, segnando cosi una conquista non banale. La decorazione e’
uguale a quelli sui vasi, cosi’ di creare una correlazione.
Anfora del Dipylon viene posto davanti al cenacolo, in super cie, sepoltura femminile
perché l’anfora era un vaso destinato a contenere cibo e rimandava ad una sfera di
competenza femminile. Questa anfora speci camente prodotta per cenacolo
funerario, alto e grosso, eccezionale qualità, forma calibrata, corpo a forma di uovo e
ha un alto collo svasato, decorato con fasce molto sottili perché esse accompagnano
ogni cambio di piano. Lo spazio rettangolare viene chiamato decorazione metopale.
Al centro della scena c’e una sepoltura, dove c’e sopra la defunta una coperta di lana
che era realizzata a forma di scacchi. Sotto al letto funebre ci sono due gure
inginocchiate a altre due sedute, non si trovano sotto al letto ma davanti, schema
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convenzionale di rappresentazione, prospettiva ribaltata. Le persone con le braccia in
alto e’ segno di dolore per la morte della defunta. Le fasce sul collo dell’anfora hanno
non solo gure geometriche ma anche teorie di animali (= la di gure tutte uguali).
Per gli uomini come cenacolo sepolcrale si usa il cratere, e non più anfora, vaso in
cui si compiva la tecnica di mescita del vino, che lo faceva l’uomo di casa durante i
banchetti. Es. Pittore di Hirschfeld Cratere 750-735 a.C.. Il cratere maschile ha una
fascia decorativa in più, caratterizzata da una s lata di guerrieri e di casi, allude alle
imprese belliche del defunto oppure dato dalla tradizione cioè al suo funerale si
celebrano giochi guerreschi.
La qualità delle botteghe pero’ tendono ad diminuire con il tempo. Con la scarsità di
attenzione per le decorazioni si inizia a decorare con meno bellezza ma con le
narrazioni dei miti.
Modello policentrico:
1) …
2) …
3) …
Altre scuole regionali decoravano a loro modo, e’ molto ridotto il corredo decorativo,
uomo sbranato da due bestie feroci, rappresentazioni del repertorio orientale dato dai
contatti che la Grecia aveva con l’oriente. Tecnica della siluette.
Corinto manifesta una spiccata padronanza gra ca, porta la ceramica sostituisce
quella di Atene. Il cratere (dx) ha una decorazione con una barca e rematori, il gusto
gra co e’ evidente nelle sottili linee oblique, ovvero il mare che si muove dai remi. Non
si vuole raccontare ma rappresentare una barca, perché Corinto aveva una asta
commerciale marittima.
La ceramica non era l’unica espressione artistica del tempo, c’erano anche altre
produzioni che mantenevano le stesse regole. Centauromachi, fatto in bronzo, ed e’
evidente la rappresentazione che avevano di fare degli uomini con gure geometriche.
Questi bronzetti sono a fusione piena, donati alle divinità e sempre di animali dove
però domina il cavallo, più nobile di tutti gli altri animali secondo loro.
Tripodi erano calderoni utilizzati per la bollitura delle carni, ma i più belli venivano
usati come o erte nei santuari agli dei. Avevano decorazioni narrative e gurative,
gure rese in forme geometriche.
Le case erano unifamiliari, per una questione sociologica, perché le altre città non
erano organizzate per famiglia nucleare, quando i gli sono grandi se ne vanno perché
la casa e’ troppo piccola. Non era ovvio questa cosa della famiglia, in altri posti
cerano ancora i clan, non cerano le case della singola famiglia nucleare.
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All’interno dei santuari di Era si trovano modellini in terracotta che rappresentano
l’o erente che dedica un tempio alla divinità, ma c’e una lettura alternativa ossia che
Era che era la divinità della famiglia i modellini rappresentavano le case degli o erenti.
Sulle navi dei mercanti fenici che importano in Fenicia e poi in occidente lunghe le
rotte del mediterraneo. I fenici importano dalla zona urartea e assira Lebeti di bronzo,
intagli in avorio e sigilli, che trasmettono in occidente il costume dell’ostentazione del
potere e in occidente i mostri del popolo orientale, che agli occhi dei greci diventano
simbolo di una realta’ orientale, il simbolismo del mondo orientale e’ estraneo al
mondo greco che accetta dal punto di vista formale. Dalla siria i mercanti esportano
oggetti di lusso come gioielli e vasi in avorio, oro e costosi in assoluto le uova degli
struzzi che simboleggiava una vita costosa e di lusso.
Prodotti egizi erano molto apprezzati, avevano colori verdi, importanti a livello
archeologico, permettono di datare. Hanno un impatto diretto nelle produzioni greche
e lo si vede dai prodotto all’interno dei tempi, prodotti da artigiani greci ma in uenzati
da questa moda orientalizzasti. I calderoni della bollitura delle carni vengono riprodotti
con grifoni e mostri che rappresentano l’oriente. I protomi di grifo sono realizzati con
forme greche e con tempi orientali. I greci aderiscono alla richiesta orientale ma
adattano tutto alle loro forme. Le lamine di bronzo erano cuciti sugli scudi di bronzo,
sfruttano la linea incisa e danno profondità spaziale. Arte di intagliare il legno o
avorio e’ una tecnica che deriva sempre dall’oriente, che si modi ca dall’oriente
all’occidente. Le forme cambiano, da rotonde e pa ute a piu asciutte e spigolose,
forme sempre geometriche. Il giovinetto ha un ne monumentale.
Xoanon statua di culto realizzata in legno, non conservati, si hanno solo delle
testimonianze attraverso le tre piccole statue trovate in provincia di Agrigento,
realizzate in legno di cipresso che appartengono alla tradizione di Xoanon, conservati
per delle particolari condizioni.
Metallurgia e’ un altro ambito in cui sono stati rilevati delle sculture con tecniche dello
Sphyrelaton, lamine metalliche martellate a freddo, sculture estremamente rigide e
schematizzate. Non erano molto numerosi. Nella triade c’e al centro Apollo che
stringeva l’arco, mentre le gure femminili sono molto piu rigidi e hanno una lunga
veste cilindrica. Questa tecnica viene poi abbandonata perché troppo rigida e ha una
resa non sempre soddisfacente. Viene sostituita dalla fusione piena, cosi e’ stata
fatta la scultura di Apollo di Mantiklos. Bronzetto di piccole dimensione e di qualità
notevole. Il corpo e’ concettualmente diviso in tre parti, capo busto gambe. Viso e
busto a forma triangolare, pettorali marcati, solo il braccio sinistro viene salvato
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perché fuso con il busto, dalla vita partono le cosce con muscolatura. Questo e’ un
paradigma formale, paradigma dedalico. Si attribuisce l’invenzione delle prime
sculture, e’ un modello estremamente rigido.
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