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Raumplan: principio compositivo secondo cui gli ambienti planimetricamente ampi richiedono
un’altezza maggiore degli ambienti contigui aventi pianta più piccola. Ne consegue che in sezione
un solo solaio non può essere utilizzato per stanze di altezza diversa.
Loos incastra verticalmente uno sull’altro locali a quote diverse, assicurando il passaggio attraverso
scale e gradini che articolano la spazialità degli ambienti.
“L’architettura è come una bolla di sapone dentro cui si soffia lo spazio” parole di Le Corbusier per
descrivere Santa Sofia a Istanbul, evidenziando come l’organizzazione interna influenzi l’esterno.
Le Corbusier identifica Loos come maestro, tuttavia risolve gli spazi in pianta non in sezione.
Più un popolo è primitivo, più è prodigo di ornamenti, di decorazioni. L’indio ricopre ogni oggetto, ogni
imbarcazione, ogni remo, ogni freccia con fitti ornamenti. Il voler scorgere nell’ornamento un elemento di
distinzione significa porsi allo stesso livello degli indios […] (Hoffman con la progettazione di vestiti e
gioielli)
Gli individui tatuati che non sono in prigione sono delinquenti latenti o aristocratici degenerati. Se avviene
che un uomo tatuato muoia in libertà, significa semplicemente che è morto qualche anno prima di aver potuto
compiere il proprio delitto.
Ogni età ha avuto il suo stile e solo alla nostra dovrà essere negato uno stile? Per stile s’intendeva
l'ornamento. Dissi allora: non piangete! Guardate, questo appunto costituisce la grandezza del nostro tempo,
il fatto cioè che esso non sia in grado di produrre un ornamento nuovo. Noi abbiamo superato l'ornamento,
con fatica ci siamo liberati dall'ornamento. Guardate, il momento si approssima, il compimento ci attende
Presto le vie delle città risplenderanno come bianche muraglie! Come Sion, la città santa, la capitale del cielo.
Allora sarà il compimento.
Estetica e veste hanno la stessa radice etimologica, ovvero il rivestimento visibile di qualcosa che è
invisibile. → forma, composta da composizione, decorazione, ecc.
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Palazzo per la sartoria Goldman & Salatsch (Looshaus) in
Michaelerplatz, 1909-1910
L’ordine architettonico divenne per Loos quasi un’ossessione. Negozio
della ditta con uffici e laboratori lungo la Ringstrasse; quattro piani
destinati ad appartamenti.
Pianterreno e ammezzato accorpati da un alto basamento rivestito in
origine in marmo dell’Eubea (sostituito nel 1959 da marmo cipollino
cambiandone completamente il colore); piani superiori a pareti lisce
intonacate a calce perché è l’intonaco tradizionale di Vienna. Tetto in rame a spioventi poco inclinati.
Loos attento alla creazione dello spazio non trascura quello che è il problema del prospetto, che non
è un foglio di carta come afferma Le Corbusier.
Da una parte Loos critica ironicamente gli edifici “tatuati”, dall’altra si pone il problema dell’ordine
architettonico che monumentalizza il prospetto. → importanza rappresentativa, valore retorico
Edificio su un lotto trapezoidale.
La facciata d’ingresso della bottega (ovvero quella laterale), dove usa un
ordine architettonico monumentale in marmo che regge una trabeazione in
metallo che a sua volta regge un mezzanino con alternanza tra bow
window e pilastro. Chiusura canonica con trabeazione ad architrave, fregio
e cornice. Continua poi con parete liscia intonacata di bianco.
Il punto di contatto tra questa facciata e la facciata rivolta alla piazza è un
paradosso a-tettonico in quanto la divisione in due livelli ha una quota di
passaggio non continua.
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Classicismi
Esiste una corrente, parallela al movimento moderno, sopravvissuta fino ai giorni d’oggi. Classicismo
inteso come linguaggio non come sistema concettuale, in modo astratto. Il classicismo che perde
progressivamente la decorazione e si concentra sulla monumentalità connessa al classicismo.
1. Germania
Anni Venti: dibattiti politici per la nuova architettura; supporto socialista per gli interventi
residenziali di grande scala, ovvero i quartieri popolari (Siedlung); → parlavano il linguaggio del
movimento moderno
1933: i nazisti salgono al potere. Immaginario dell’architettura moderna non è ritenuto adatto alla
grandiosa monumentalità civica o all’espressione regionalista.
L’architettura divenne strumento di propaganda, intervenendo sull’immaginario che si oppone
al movimento moderno ponendo enfasi sulla monumentalità.
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Significato politico che evidenzia la distanza tra il padiglione di Mies di Barcellona e il simbolismo
di quello di Speer.
2. Italia
Panorama più variegato. Il regime fascista nasce come un movimento rivoluzionario. Questa
anima rivoluzionaria-movimentista dovrà convivere in un regime totalitario-statalista.
Queste due anime della politica fascista corrispondono due anime dell’architettura di regime: una
legata al legame totalitario, ovvero classicismo astratto semplificato, e un legame all’aspetto
rivoluzionario-futurista con enfasi sulla tecnologia, ovvero il razionalismo. (Giorgio Ciucci)
Pilastri ridotti a fusto a pianta rettangolare con placchetta al posto del capitello.
Serliana con pronao che richiamano a soluzioni rinascimentali come san Sebastiano a
Mantova
Legame con le tradizioni lombarde del trattamento esterno con cotto della tradizione
medievale lombarda.
Interno: eliminazione di qualsiasi elemento decorativo per sottolineare l’aspetto
monumentale e sacro.
1919: prima scuola specifica per architetti a Roma (Scuola Superiore di Architettura) che diventa
il centro del sistema di insegnamento dell’architettura: da una scuola che privilegia una
formazione di tipo tecnico (Politecnico di Milano) a una scuola che insegue un programma
ideologico, per la costruzione della città di domani assumendo un carattere politico.
→ disciplina investita di un carattere politico
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Architettura di regime e Razionalismo
Il rinnovamento del metodo di insegnamento dell’architettura formerà una generazione di architetti
che confluirà nell’architettura del fascismo che per prima cosa è urbanistica.
Urbanistica è strumento di regime, Roma in primis. Piano per la Grande Roma nel 1925 realizzato
da Marcello Piacentini coincide con la visione di Mussolini, non prevede di riorganizzare e
modernizzare la città, è un atto politico prima ancora che tecnico.
Continuità del modello politico romano e il nuovo regime.
→ apertura di grandi assi prospettici che avviene demolendo e costruendo interi quartieri.
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