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Cos'è
1. I pilotis: L’immobile deve sovrastare la natura per questo viene elevato dal
terreno mediante l’utilizzo di colonne in calcestruzzo armato che separano
l’edificio dal terreno e dall’umidità, conferendo così leggerezza alla
struttura e sfruttando l’area sottostante come giardino, garage o passaggio
per i pedoni;
2. I tetti-giardino: per restituire il verde all’uomo che può così contemplare la
natura nonché circondarsene, vengono posti terreno seminato e piante tra
i giunti delle lastre di copertura;
3. La pianta libera:è possibile grazie alla creazione di uno scheletro portante
in cemento armato che elimina la funzione delle murature portanti,
permettendo all’architetto di costruire l’abitazione in completa libertà, in
quanto nessun piano è vincolato all’altro perché i solai poggiano sui pilastri
e i tramezzi possono essere posti a piacere;
4. La finestra a nastro: permette di creare liberamente la facciata dell’edificio
senza murature strutturali ed è anch’essa derivante dallo scheletro
portante in calcestruzzo;
5. La facciata libera:dona maggiore illuminazione all’interno percorrendo
l’intera facciata dell’edificio; inoltre consente di uniformare gli interni agli
esterni con un contatto più diretto tra le due parti;
modulor
Aalto matura un ragionato approccio illuminotecnico in grado di rispondere coerentemente al lato emozionale
dell'uomo. La luce naturale, tradizionalmente impiegata nell'edilizia come fonte primaria d'illuminazione all'interno
degli spazi abitati, è da sempre stata un elemento imprescindibile per una progettazione di qualità a causa della sua
attitudine ad arricchire la percezione spaziale, temporale ed estetica di un organismo edilizio. Alvar Aalto, nella
prospettiva di garantire un eccellente benessere psicofisico degli occupanti, non può esimersi dal progettare
consapevolmente all'interno delle sue creazioni architettoniche l'elemento luministico. In tutta l'opera aaltiana, in
effetti, è riconoscibile una tensione vitale finalizzata a ottimizzare la captazione e la distribuzione della radiazione
solare, in modo tale da esaltare le qualità architettoniche e ambientali dell'edificio facilitando al contempo il compito
visivo dell'osservatore. Per una progettazione consapevole del fattore luminoso Aalto pone l'accento sulle tessiture
materiche e visive delle superfici, sul dimensionamento degli infissi, sui colori e sulle forme dell'architettura, senza per
questo ignorare il fattore «psicologico» e più profondamente umano: la luce, secondo il giudizio dell'architetto, va
infatti gestita con un approccio empirico, inclusivo, e non ingenuamente scientifico, allorché «la fiamma gialla di una
candela, o la tendenza della decoratrice a usare drappi di seta giallo oro per abbellire i suoi apparecchi luminosi, sono
più corrette del lavoro dell'elettrotecnico con il suo luxometro e la rigida concezione della luce bianca».Alvar Aalto,
dunque, è perfettamente in grado con questo approccio progettuale di soddisfare concretamente quei bisogni più
intimamente umani, soprattutto nel caso di edifici più sensibili come gli ospedali
razionalismo organico
• L'architettura organica è una branca dell'architettura moderna che promuove un'armonia tra l'uomo e
la natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente
naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali propri dell'uomo (costruzioni, arredi, ecc.), e
naturali dell'intorno ambientale del sito. Pur partendo dai presupposti del razionalismo del Bauhaus,
l’americano Frank Lloyd Wright, il fondatore dell’architettura “organica”, realizza, invece, opere che sono tout
court in simbiosi con la natura, anzi opere che sembrano emergere dalla natura stessa come un suo
prodotto. L’architettura di Wright è, infatti, espressione di quel “processo concrescente organico” che è il
concetto base della filosofia realistica e naturalistica di N. Whitehead. Entrambi, suggerisce Pace, attuano
una lotta contro il meccanicismo, rivendicano l’appartenenza dell’uomo al processo naturale, pensano che la
ragione e la logica non sia sufficiente e che debba essere unita alla ragione dinamica dei processi naturali.
Nelle opere di Wright si evidenzia proprio il tipico approccio filosofico della filosofia di Whitehead, per cui la
natura è l’oggetto della percezione che nell’atto stesso di essere percepita o pensata si rivela come un tutto
omogeneo indipendente dalla percezione o dal pensiero. Nel suo sviluppo, dunque, l’universo è un processo
di concrescenza al quale contribuiscono ugualmente l’elemento spirituale e quello fisico. Le opere di Wright
hanno, in questo senso, il merito di conformarsi alla natura – elemento fisico – o comunque all’ambiente
circostante, introducendo, però, enfasi, valutazione, e scopi tutti umani – elemento spirituale – .
Fortuna
L'architettura razionalista è la precorritrice di quasi tutti gli stili architettonici moderni
Razionalismo italiano
• è una corrente architettonica che si è sviluppata in Italia negli anni venti e anni
trenta del XX secolo in collegamento con il Movimento
Moderno internazionale, seguendo i principi del funzionalismo, proseguendo
in vario modo in frange sino agli anni settanta. Le sue radici ideali si trovano
nella Romanità del De Architectura di Vitruvio e nel Rinascimento, con le teorie
di Leon Battista Alberti, ma anche nell'architettura di impronta Illuminista, con
le opere di Gottfried Semper.Nel 1926 un gruppo di architetti, provenienti
dal Politecnico di Milano, Luigi Figini e Gino Pollini, Guido Frette, Sebastiano
Larco, Carlo Enrico Rava, Giuseppe Terragni e Ubaldo Castagnoli, sostituito
l’anno dopo da Adalberto Libera, formarono il “Gruppo sette”, il gruppo fu
costituito ufficialmente solo nel 1930, con il nome MIAR (Movimento Italiano
per l’Architettura Razionale).
Opere principali del
razionalismo italiano
La casa del Fascio a Como
• La casa del Fascio a Como (1932) di Giuseppe Terragni è un'opera pubblicha. Zevi la definisce il
“capolavoro del razionalismo Italiano”, per quel suo volume puro disegnato sulla sezione aurea,
che possiede un solido impianto e consistenza quasi “classica”. All’interno della casa del Fascio un
tempo si poteva ammirare una decorazione astratta (ora perduta) realizzata da Mario Radice.
La stazione La stazione
Santa Maria
Novella a Firenze