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Le Corbusier
Ma colui che opera in maniera più professionale e culturale è stato Le
Corbusier. Con Le Corbusier si da innanzitutto molta importanza
all’abitazione e alla qualità abitativa, il suo studio per una abitazione
parte dalla singola cellula abitativa. Per esempio è stato colui che ha
inventato come cellula abitativa la Roulotte che deriva dall’idea di
una vecchia citroen da cui concepisce proprio l’idea di una casa come
una macchina. Le Corbusier introduce con il suo modo di fare
architettura i famosi 5 punti possibili grazie all’utilizzo del cemento
armato, questo nuovo e moderno materiale. Questi punti si
esprimono nella villa Savoye che è l’emblema della progettazione di
Le Corbusier.
Villa Savoye è una casa di lusso che si trova nei pressi di Parigi ed è
immersa in una zona completamente verde circondata dai boschi.
Viene considerato l’edificio simbolo del movimento moderno perché
rappresenta una sintesi di forma e di funzione. L’edificio è sollevato
dal terreno, perché egli riteneva che le abitazioni a diretto contatto
con la terra fossero più umide e oscure, era quindi elevata, sorretta
da una serie di pilastri che lui chiama pilotois, cioè il primo punto dei
5, molto piccoli in cui passavano anche i cavi per gli impianti. La
struttura è retta grazie ad una maglia regolare dove vengono
distribuiti tutti i pilastri. Il secondo punto è il giardino sopra la casa, il
famoso tetto-giardino di Le Corbusier, elimina la costruzione del tetto
spiovente, per lui anche il tetto doveva essere sfruttato sia come
luogo panoramico (Leon Battista Alberti) che come spazio funzionale.
Il tetto ha un pavimento leggermente inclinato per far confluire le
acque piovane. Il terzo punto è la pianta libera per cui ogni piano, in
questo caso due, ha una libera distribuzione delle pareti interne
questo perché non vi sono più i muri portanti. Il quarto punto è la
finestra a nastro, essendo la finestra libera dai pilastri si ha una
finestra che va da una estremità all’altra della facciata. L’ultimo
punto è la facciata libera anche essa libera perché i pilastri sono
arretrati, quindi si possono articolare le finestre in qualsiasi modo
secondo il gusto e la funzionalità. La casa è collegata da una scalinata
che va dal garage fino al tetto-giardino. Il piano di carpestio è
caratterizzato da un portico dove c’è anche l’appartamento per
l’autista, che ci fa capire che si tratta di una casa di lusso.
Metafisa e De Chirico
Metafisica che letteralmente significa “oltre le cose fisiche, non
intende riferirsi ne a un sistema filosofico ne a un mondo
soprannaturale. La Metafisica è da alcuni esclusa dal contesto vero e
proprio delle avanguardie. Essa, tuttavia, fornì importanti elementi
per la nascita di quella che viene considerata l’ultima tra le
avanguardie: il Surrealismo.
Giorgio De Chirico
Protagonista ed inventore di questo stile fu Giorgio De Chirico. Iniziò
a fare pittura metafisica già nel 1909, anno di nascita del futurismo.
Nel futurismo è tutto dinamismo e velocità; nella metafisica
predomina staticità. Non solo non c’è la velocità, ma tutto sembra
congelarsi in un istante senza tempo. Il futurismo vuol rendere l’arte
un grido alto e possente; nella metafisica predomina invece la
dimensione del silenzio più assoluto. Il futurismo vuole totalmente
rinnovare il linguaggio pittorico; la metafisica si affida invece agli
strumenti più tradizionali della pittura: soprattutto la prospettiva.
L’ENIGMA DELL’ORA
Il quadro «L’enigma dell’ora» fu dipinto da De Chirico nel 1911:
appartiene quindi al suo soggiorno parigino. Appartiene alla famosa
serie di quadri detti «Piazze d’Italia». Gli elementi ricorrenti di queste
tele sono spazi vuoti delimitati da edifici urbani. La prospettiva a volte
centrale e a volte accidentale mostra sempre dei voluti errori di
costruzione geometrica: i punti di fuga, ed i punti di vista, sono
sempre più di uno. In tal modo De Chirico introduce una
deformazione nell’immagine che viene percepita dall’osservatore
come un primo elemento di mistero. L’architettura è ridotta
all’essenziale, con forma geometrica pura senza alcuna decorazione.
Solitamente in questi spazi vuoti è quasi sempre assente la figura
umana; per lo più vengono inserite nelle piazze delle statue o dei
manichini. In questo quadro, invece, sono assenti le statue e presenti
due figure umane: una donna è vista di spalle ed appare in primo
piano, mentre un uomo è inserito nella seconda arcata da destra. In
questo, come negli altri quadri della serie «Piazze d’Italia», l’aria è
sempre limpida e pulita. La luce quindi non si diffonde, rifrangendosi
nell’atmosfera, ma ha una direzionalità precisa, creando una forte
differenza tra zone chiaramente illuminate e ombre nette e oscure.
Modulor
L’architettura organica
L'architettura organica è una branca dell'architettura moderna che
promuove un'armonia tra l'uomo e la natura, la creazione di
un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente
naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali propri
dell'uomo (costruzioni, arredi, ecc.), e naturali dell'intorno ambientale del
sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo, spazio
architettonico. Architettura organica corrisponde molto da vicino a società
organica. Così si può sintetizzare ciò che affermava il maestro fondatore e
il principale esponente di questa nuova maniera di concepire l'atto
architettonico: Frank Lloyd Wright.
Un'architettura che ha questa idea trainante, rifiuta la mera
ricerca estetica o il semplice gusto superficiale, così come una società
organica dovrebbe essere indipendente da ogni imposizione esterna
contrastante con la natura dell'uomo. Indipendenza quindi da
ogni classicismo, ma libertà interpretativa di affrontare qualsiasi tema,
armonizzandolo con il tutto e cercandone soluzioni che in Wright sono
formalmente perfette.