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sociale e ciò portò con sé una polarizzazione politica tra destra e sinistra. Gli artisti
speravano in una rivoluzione politica che potesse essere accompagnata da una
culturale. Walter Gropius (1883-1969) fu tra coloro che si accorsero dell’ambiguità tra la
disperazione e la speranza di un nuovo edificio sociale, e sarà questo lo spirito del
primo manifesto del Bauhaus. Al tempo la nuova Germania aveva mandato architetti a
studiare l’art and craft per rinvigorire una produzione di oggetti non solo prodotti in
serie ma che recuperavano anche dimensione artistica.
Il termine deriva da Bauhutte (tettoia come riparo all’interno dei cantieri dove
lavoravano muratori e scalpellini). Parola composita: Haus=casa che non si intende in
senso stretto, bensì luogo. Allora il genere è maschile.
Il Bauhaus era una scuola di arte e di design dove architetti e artisti di varie
nazionalità intendevano colmare quel vuoto che si era formato tra i prodotti
dell’industrializzazione e le arti tra il XVIII e il XIX secolo. La scuola nasce dalla fusione
di due istituzioni preesistenti a Weimar: l’Accademia di Belle Arti e la
Kunstgewerbeschule ovvero la scuola di arti applicate fondata sotto Henry Van de
Velde nel 1909, il quale fu allontanato nel 1933.
Dalle trattative per la fondazione della nuova scuola ne esce nominato direttore
Gropius.
Nel 1919 viene pubblicato il Programma del Bauhaus, con in copertina la xilografia
(incisione su legno) di Feininger “La cattedrale del futuro”. Questo simbolico edificio
nasce dall’unione delle tre arti sorelle: la pittura, la scultura e l’architettura. Gropius
dichiara che l’obiettivo era quello di creare una corporazione di artigiani senza lo
snobismo di classe tra l’artista e l’artigiano, ma unificando le due sensibilità riunendo
estetica e design funzionale (Werkbund). L’obiettivo dello studente era quello di
sfruttare il più profondo potenziale espressivo istintivo rivelando il mondo interiore
della sua psiche.
Johannes Itten (1888-1967) fu il primo insegnante del Vorkurs (il corso di base), il quale
produsse la teoria della forma e del colore, con il triangolo equilatero circoscritto da un
esagono e da un dodecagono. Itten era anche in stretto contatto con i Dadaisti con i
quali condivideva gli aspetti del primitivismo.
Nel 1922 entra nella Bauhaus anche Wassily Kandinsky.
Dopo uno scontro con Gropius, Moholy-Nagy sostituisce Itten: dirige il laboratorio del
metallo e si occupa di grafica pubblicitaria, facendo riferimento ai movimenti
costruttivisti. Con il suo arrivo divenne sempre più importante il ruolo della tipografia e
vennero inventati alcuni font che utilizziamo ancora oggi (come Helvetica e Futura).
In architettura si sperimenta un modo di abitare che sia più consono ai bisogni
dell’uomo dell’epoca.
● Casa Sommerfeld, Berlino, 1920-21
Nel 1920 Gropius riceve l’incarico da parte di Adolf Sommerfeld, un mercante di
legnami che aveva acquistato un’intero fasciame i teak di una nave. Nel progetto si
fece aiutare da Adolf Meyer e da alcuni studenti nella decorazione degli interni e in
alcuni elementi d’arredo. Tra questi, c’era Marcel Breuer.
La piattaforma ricorda quella di Wright, come anche l’edificio a due registri che si erge
al di sopra. Al tono medievaleggiante si mercola quello vernacolare. Da notare l’assenza
di corridoi di distribuzione.
● Georg Muche, Casa sperimentale per l’esposizione del Bauhaus, Weimar,
1923
È un prototipo senza committente. La casa fu realizzata in quattro mesi dagli studenti
del Bauhaus.
Misura 120 mq ed è organizzato come una casa a corte mediterranea (o domus
romana): una stanza al centro attorno alla quale sono disposte tutte le altre che si
affacciano su essa. Questo sistema permette di traguardare reciprocamente tutti gli
ambienti.
Il living al centro occupa un terzo della superficie e necessita di maggiore altezza per
l’illuminazione: questa avviene grazie a finestre a nastro.
Il salotto e la camera della signora affacciano sulla stanza dei bambini.
Al piano interrato sono presenti tutti i servizi.
Per la prima volta le cucine a incasso, pensate per essere pulite facilmente.