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Convegno CDD - Napoli
CDD Conference - Naples
Piattaforma web DRM
DRM Web Platform
Presentazione Report DRM alla
Conferenza Changing the Change - Torino
Discussion of the DRM Report at
Changing the Change Conference - Turin
blog
website
IMPOSTAZIONE
a. Database DRM
b. Strumenti per il
rilevamento dei dati
c. Strumenti web DRM
ANALISI
a. Raccolta dati
b. Pianicazione
Videointerviste
SINTESI
a. Elaborazione dati
b. Produzione delle
videointerviste
SETTING
a. DRM Database
b. Collecting data tools
c. DRM webtools
ANALISYS
a. Data collection
b. Planning of
videointerviews
SINTESYS
a. Data processing
b. Production of
videointerviews
DIFFUSIONE
a. Mappe infograche
b. Pubblicazione delle videointerviste
c. Pubblicazione Report DRM
DISSEMINATION
a. Infographics maps
b. Pubblication of videointerviews
c. Pubblication of DRM Report
02 03 01 04
DRM research has favored a methodology able to make explana-
tory elements emerge following the process of data collection. Ef-
forts proceeded to the classifcation of players and researches at
the national level in order then to construct, based on the data col-
lected, mapping categories which are to highlight the emerging
themes and the specifcities of the national system.
The research activities taken as samples were thus subse-
quently interpreted using categories, at times typical of the disci-
plinary context of design, and at times emerging and transferred
from other contexts.
The fnal result produced a mapping system of research which
identifed:
the nature, or rather being applied aspect, that is aimed at
the acquisition of new knowledge on artifacts and the dif-
ferent felds involved in the activity of design; instrumental,
that is aimed at the tuning up of methods and instruments
useful for designing, or fnally theoretical, that is aimed at
the acquisition of new knowledge of theories, methods and
the disciplinary foundation of design;
the typology, or rather the organizational methods of re-
search which include the nature of public and/or private
players involved and the relationships between them, their
geographic incidence, the level of internationalization and
the typology of the results produced;
the focus, or rather it being centered on specifc themes,
from those of more common classifcation inside the aca-
demic disciplinary environment of design (Design of prod-
ucts, Design of interiors, Design of communication/inter-
action, Design of systems/services, Design of material), to
categorization used in economic-productive classifcations
(code of IStat-ateco
1
activity, economic studies related to
the geography of the productive sector of Made in Italy).
1 One of the classifcation methods which has been used for the DRM analysis is
IStat ateco 2007, in force since January 2008. This classifcation is the national
version of the European nace rev.2, published in the Ofcial Journal (Regulation
(CE) n.1893/2006 of PE and Council of 20/12/2006). For further information see
the IStat website (www.istat.it). First of all the DRM staf individuated the ateco
codes to defne the very nature of design research, applying them to the diferent
research projects. Other codes have then been used to describe the diferent felds
of research activities.
La ricerca DRM ha privilegiato una metodologia in grado di far
emergere gli elementi interpretativi a seguito del processo di rac-
colta dei dati. Si proceduto quindi alla schedatura degli attori e
delle ricerche a livello nazionale per poi costruire solo dopo, sulla
base dei dati raccolti, categorie interpretative che evidenziassero le
tematiche emergenti e le specifcit del sistema nazionale.
Le ricerche censite sono state quindi interpretate a posteriori
utilizzando categorie talvolta tipiche del contesto disciplinare del
design, talvolta emergenti e trasferite da altri contesti.
Il risultato fnale restituisce un sistema di mappatura delle ri-
cerche che ne identifca:
la natura, ovvero il suo essere applicata/progettuale, cio f-
nalizzata allacquisizione di nuova conoscenza sugli artefatti
e i diversi campi oggetto dellattivit in design; strumentale,
cio fnalizzata a mettere a punto metodi e strumenti utili
alla progettazione, o infne teorica, cio fnalizzata allacqui-
sizione di nuova conoscenza sulle teorie, i metodi e i fonda-
menti disciplinari del design;
la tipologia, ovvero le modalit organizzative della ricerca che
includono la natura degli attori coinvolti pubblici e/o privati
e le relazioni tra essi, la sua incidenza geografca, il livello di
internazionalizzazione e la tipologia di risultati prodotti;
la focalizzazione, ovvero il suo essere centrata su tematiche
specifche, da quelle di pi comune classifcazione interna
allambito disciplinare accademico del design (Design dei
prodotti, Design degli interni, Design della comunicazione/
interazione, Design dei sistemi/servizi, Design dei material), a
categorizzazioni utilizzate nelle classifcazioni di stampo eco-
nomico-produttivo (codici di attivit iSTaT-aTecO
1
, studi econo-
mici legati alla geografa dei settori produttivi del Made in Italy).
1 Un metodo di classifcazione delle attivit di design ha visto ladozione della
classifcazione IStat ateco 2007, in vigore dal 1 Gennaio 2008. Questa clas-
sifcazione rappresenta la versione italiana della nomenclatura europea, nace
rev.2, pubblicata sullOfcial Journal il 20 dicembre 2006 (Regolamento (ce)
n.1893/2006 del pe e del Consiglio del 20/12/2006). Per maggiori informazioni si
rimanda al sito Internet IStat (www.istat.it) In primo luogo sono stati individuati
i codici che defniscono la natura della ricerca di design, attribuendoli ai vari pro-
getti. Successivamente sono stati utilizzati i codici che descrivono i vari settori di
attivit a cui le ricerche sono indirizzate.
La metodologia
e le categorie
interpretative
The methodology and the explanatory categories of research
iii
24 | 25
Se le categorie proposte sopra rappresentano comunque un modello
piuttosto tradizionale di classifcazione della ricerca, vi un ultimo
livello di interpretazione proposto che nasce invece dalla volont
di restituire in modo nuovo le specifcit della ricerca in design. Si
cercato di introdurre una modalit di classifcazione della ricerca
in grado di esplicitare il ruolo del design come attore primario nei
processi di trasformazione necessari allo sviluppo sostenibile delle
societ contemporanee. Questo tipo di categorizzazione organizza
infatti la ricerca in floni tematici trasversali, defniti sulla base di
una lettura di sintesi degli obiettivi strategici della ricerca elaborati
da istituzioni nazionali ed internazionali come prioritari per il futu-
ro delle comunit umane
2
.
Lanalisi di tali diferenti fonti ha portato a proporre otto floni
tematici che rappresentano una sintesi delle priorit strategiche
della ricerca sia a livello nazionale che internazionale e che sono
stati utilizzati per mappare le ricerche censite. Questa modalit di
rappresentazione pu rappresentare pertanto un modo molto efca-
ce per comunicare, anche ad interlocutori al di fuori dello specifco
contesto disciplinare del design, il ruolo che esso pu svolgere come
attore e spesso promotore di processi di cambiamento e sviluppo
sostenibile. Concorre anche a scardinare lancora difusa concezione
del design come legato prioritariamente alla dimensione estetica
degli artefatti ed ad alcuni specifci settori di applicazione come in
Italia sono larredo o il tessile e abbigliamento.
Le otto categorie utilizzate sono:
Nuovo Made in Italy e scenari dellinternazionalizzazione. 1.
Questa area di ricerca si focalizza sui tradizionali settori del
Made in Italy ovvero beni per la casa e la persona, tessile-
abbigliamento, beni strumentali, automotive e relative f-
liere produttive, e sulla loro transizione verso nuovi modelli
organizzativi, produttivi e di mercato che riconfgurano le
catene del valore e i processi ideativi, produttivi e distribu-
tivi, immaginandone anche i reltivi processi di internazio-
nalizzazione.
Identit, territorio e produzioni locali. 2. Questa area di ricerca
identifca i temi legati alla salvaguardia dei bacini di cono-
2 Alcuni riferimenti utilizzati sono: il VII programma quadro della Comunit
Europea, 2007-2013, che defnisce le linee strategiche di sviluppo delle attivit
di ricerca Comunitarie, allinterno delle quali sono molti gli ambiti tematici e le
attivit sulle quali opera la ricerca in design, ambiti ripresi dal Quadro Strategico
Nazionale 2007-2013, indicato dal Programma Operativo Nazionale del Ministe-
ro italiano per l'Universit e la Ricerca, che ha individuato quattro macro aree di
intervento e dieci priorit strategiche tra le quali:
Accrescere la qualit della vita, la sicurezza e linclusione sociale nei territori;
Energia e ambiente: uso sostenibile e efciente delle risorse ambientali per lo
sviluppo;
Potenziare le fliere produttive, i servizi e la concorrenza;
Internazionalizzare e modernizzare.
If the categories proposed above anyhow represent a rather tra-
ditional model of classifcation of research, a fnal level of inter-
pretation is proposed which is created instead from the desire to
return to the specifcities of research in design in a new way. An
efort was made to introduce a method of classifcation of research
able to make the role of design explicit as a primary actor in the
transformation processes necessary in the sustainable develop-
ment of contemporary society. This type of categorization organ-
izes research in cross-sectional thematic areas defned on the ba-
sis of reading of the summary of strategic objectives of research
conducted by national and international institutions as a priority
for the future of the human community
2
.
The analysis of such diferent sources led to the proposal of
eight thematic categories which represent a summary of the stra-
tegic priorities of research both at national and international lev-
els and were used to map the research activities sampled. This
method of representation can therefore represent a very efective
method of communication, even with interlocutors outside of the
specifc disciplinary context of design, whose roles may be those
of players and ofen promoters of processes of change and sustain-
able development. An efort was also made to unhinge the still
common conception of design as related primarily to the aesthetic
dimension of artifacts and to some specifc sectors of application
such as the sectors of furniture or textile and clothing in Italy.
The eight categories used are:
New Made in Italy and scenarios of internationalisation 1. . This
area of research is focused on the traditional sectors of
Made in Italy or rather products for the house and for per-
sonal use, textile-clothing, instrumental goods, automotive
products and the related manufacturing industry, and their
transition to new organizational, manufacturing and mar-
ket models which reconfgure the value chain and creative,
distribution and productive processes, while taking into
account the related processes of internationalisation.
Identity, territory and local production 2. . This area of research
identifes themes connected to the safeguarding of local ar-
2 Some of the sources which have been used are icluded into the eu 7th fpQ
2007-2013: it defnes the guidelines to develop European research activities, in
which there are diferent research topics suitable for design research. The same
topics are included into the Quadro Strategico Nazionale (national strategic
research program) 2007-2013 promoted by the Italian Ministry for University
and Research. This program individuates four main felds of activity and ten
strategic priorities among which:
Improve life quality, security and social cohesion;
Energy and environment: sustainable and efcient use of environmental
resources;
Development of integrated production chains and any related service systems;
Internationalization and modernization of Italian productive systems
Le categorie drm: una lettura sintetica e trasversale
drm categories: a brief and cross-sectional reading
iii.1
DRM
scenza locale, sui quali si sono costruite identit specifche e
produzioni tipiche. certo che lItalia, perno di un movimen-
to ormai globale come Slow Food, ha in questo flone un ruolo
trainante, probabilmente per la forte eterogeneit di territori
e la ricchezza di bacini identitari e prodotti tipici. In questo
flone si collocano soprattutto i settori agro-alimentari con
un attenzione sempre crescente nei confronti delle fliere
del cibo, ma anche tutte le espressioni del neo-artigianato
su base locale.
Valorizzazione dei beni culturali e ambientali. 3. Questa area di
ricerca esprime un crescente interesse verso tutto il sistema
di prodotti e servizi in grado di sviluppare e favorire la va-
lorizzazione dei beni culturali e ambientali. Questa tematica
fortemente presente a livello italiano per la presenza di
giacimenti storici e ambientali di inestimabile valore, ma
al contempo per la crescente necessit di trovare soluzioni
nuove per laccoglienza e la fruizione di tali beni che ne im-
pedisca il deterioramento e i gravi danni prodotti da logiche
di consumo culturale e ambientale.
Qualit urbana e sicurezza. 4. Questa area di ricerca accomuna
tutte le societ contemporanee poich la citt, seppure nelle
diverse forme assunte a livello geografco, rappresenta oggi il
contesto di vita di oltre la met della popolazione mondiale.
Essa ha vissuto un costante processo di crescita che le diver-
se azioni di pianifcazione non hanno saputo guidare verso
modelli realmente adatti ad ospitare le attivit, i fussi e le
reti di relazioni che in esse si intrecciano. Il tema della quali-
t urbana a livello estetico, funzionale, ambientale e sociale
importante per la defnizione delle strategie di migliora-
mento della vita quotidiana delle persone negli spazi interni
ed esterni della citt.
Inclusione sociale e servizi per la salute e la qualit della vita. 5.
Questa area di ricerca accompagna il dibattito ormai maturo
sulle politiche di welfare e rappresenta un ambito di indagi-
ne e di elaborazione di soluzioni nuove di prodotto/servizio
di grande rilevanza. La dimensione multiculturale delle so-
ciet contemporanee, lo sviluppo di nuove geografe e nuo-
ve dinamiche di emarginazione rendono urgente la messa
a punto di nuovi modelli di intervento. Il tema della salute
interpretato in senso ampio come benessere dellindividuo
e accesso ad una dimensione di qualit della vita migliore
rappresenta uno dei nodi di maggiore interesse allinterno di
questo flone di ricerca.
Innovazione, industria e sviluppo hi-tech. 6. Questa area di ri-
cerca rappresenta uno dei floni pi classici di focalizzazione
della ricerca a livello internazionale. Lo studio dei mecca-
nismi di innovazione volti al rinnovamento dellindustria e
allo sviluppo di tecnologie e processi avanzati pervade tutti
gli ambiti delle attivit umane. La natura di tali innovazioni
spesso tale da poter produrre ricadute trasversali su molti
settori industriali, basti pensare alla ricerca in campo infor-
matico o bioingegneristico o ancora alla ricerca sulle nano-
tecnologie.
Energia, mobilit e ambiente 7. . Questa area di ricerca identifca
tutte le attivit di ricerca volte a produrre nuove soluzioni
in termini di prodotti e servizi in grado di riconfgurare ver-
so modelli pi sostenibili i sistemi di produzione e consumo
di energia, con una crescente attenzione verso le fonti rin-
novabili e i prodotti/processi a basso impatto ambientale. Il
tema della mobilit strettamente correlato con il settore
dellenergia, da cui dipende per il proprio funzionamento e
eas of knowledge, in which a specifc identity and typical
production has been created. It is certain that Italy, hub
of an already global movement such as Slow Food, has a
compelling role in this area, probably because of the strong
heterogeneity of the territory and the richness of identity-
creating basins and typical products. In this area, the food
farming sectors can mostly be found with an ever growing
attention paid to the food industry, but also to all expres-
sions of locally based neo-crafsmanship.
Development of cultural and environmental assets. 3. This area of
research shows a growing interest in the whole system of
products and services able to develop and favor the devel-
opment of cultural and environmental assets. This theme
is strongly present at the Italian level due to the presence
of historical and environmental assets of inestimable val-
ue, but at the same time due to the growing necessity for
fnding new solutions for the care and enjoyment of these
assets which help to impede deterioration and serious dam-
age caused by cultural and environmental consumption.
Urban quality and security 4. . This research area unites all of
contemporary society, since the city, even in the diferent
forms assumed at the geographic level, today represents
the context of life of more than half of the world population.
It has experienced a constant process of growth which the
diferent planning actions were not able to guide towards
suitable models for the hosting of the activities, the trends
and the networks of relationships which it weaves. The
theme of urban quality at the aesthetic, functional, envi-
ronmental and social level is important in defning strate-
gies for improvement of the daily life of people in places in
and out of the city.
Social inclusion and services for health and quality of life 5. . This
research area accompanies the already old debate on wel-
fare policies and represents an area of investigation and
development of solutions of new products/services of great
relevance. The multicultural dimension of contemporary
societies, the development of new geographies and new
dynamics of alienation make it urgent to put in place new
models of intervention. The theme of health interpreted in
a broad sense as the well-being of the individual and ac-
cess to quality of life represents one of the issues of greater
interest in this area of research.
Innovation, industry and hi-tech development 6. . This research
area represents one of the more classic areas of focus in re-
search at the international level. The study of mechanisms
of innovation for the renewal of industry and the develop-
ment of technologies and advanced processes pervades all
felds of human activity. The nature of such innovations is
ofen that of being able to produce an impact across many
industrial sectors. It is enough to think of the research in
the feld of information technology or bioengineering or
even more of research in nanotechnologies.
Energy, mobility and the environment 7. . This research area
identifes all the research activities carried out in order to
produce new solutions in terms of products and services
able to reconfgure more sustainable models of systems of
production and consumption of energy, with increasing at-
tention paid towards renewable sources and products/proc-
esses with low environmental impact. It represents one of
the sectors in which research is developing new scenarios
of solutions which are increasingly hybrids of products and
26 | 27
naturalmente allambiente per limpatto che vi produce. Esso
rappresenta uno dei settori nei quali la ricerca sta elaboran-
do nuovi scenari e soluzioni che sono sempre pi espressione
dellibridazione tra prodotti e servizi.
Educazione, processi formativi e della ricerca scientifca e tec- 8.
nologica. Questa area di ricerca esprime uno degli imperativi
strategici maggiormente presenti sullagenda dello sviluppo
di tutti i paesi. Lormai maturo dibattito sulle economie con-
temporanee defnite economie della conoscenza ha portato
a porre una crescente attenzione proprio sui quei processi
in grado di supportare il trasferimento, lelaborazione e la
gestione di nuova conoscenza. La formazione e la ricerca
scientifca e tecnologica sono le leve che consentono la ri-
produzione di tali processi. La produzione di nuovi metodi,
strumenti e strategie per lo sviluppo di formazione e ricerca
rappresenta quindi unarea di lavoro prioritaria.
Le categorie sopra illustrate sono state utilizzate per mappare tutte
le attivit di ricerca in design censite a livello nazionale. Questo ci
ha consentito di elaborare una nuova lettura di tali attivit che evi-
denzia il ruolo che il design riveste in molti settori strategici delle
societ contemporanee, validandone la capacit di farsi promotore
di processi di cambiamento anche di fuori dei pi tradizionali e con-
solidati settori di applicazione di questa disciplina.
services.
Education, training and scientifc and technological research 8.
processes. This research area expresses one of the more
common strategic imperatives on the agenda for the de-
velopment of all countries. The already old debate on con-
temporary economies as economies of knowledge has caused
increasing attention to be paid to processes able to support
the transfer and development of new knowledge. Training
and scientifc and technological research are the levers
which allow the reproduction of these processes. The pro-
duction of new methods, instruments and strategies for the
development of training and research therefore represents
an area of priority work.
The categories illustrated above were used to map all the activi-
ties of research in design sampled at the national level. This al-
lowed for the elaboration of a new reading of such activities which
shows the role that design plays in many strategic sectors of con-
temporary society, confrming its capacity of being able to pro-
mote processes of change even outside of those more traditional
and consolidated sectors of application in this discipline.
...grazie anche allirruzione da quindici anni delluniversit nel
campo del design il costume della ricerca si potenziato: quelli
che erano comportamenti soggettivi individuali di singoli ope-
ratori, di singoli progettisti, o di singole aziende oggi, vicever-
sa, hanno un crisma scientifco che prima non avevano...
15 years of university presence in the Design feld has boosted re-
search: what used to be the subjective actions of individual operators,
of individual designers, or individual companies are now blessed with
a scientifc sanctioning that they did not formerly have
ALBErTO SEASSArO - polItecnIco DI MIlano
drm interview
DRM
La conclusione della campagna di rilevazione ed aggregazione dati
ha prodotto una serie di dati rielaborati ed interpretati di cui, qui
di seguito, viene restituita una prima sintesi signifcativa
1
anche in
forma illustrata.
La ricerca DRM ha mappato a livello nazionale i soggetti istituzio-
nali, pubblici e privati, che si occupano di formazione e/o ricerca nel
campo del design.
stato realizzato un primo censimento (Design Directory - Mila-
noMadeinDesign
2
) che ha individuato 139 soggetti potenzialmente
attivi nei due campi: Universit (16), Istituti Superiori per lIndu-
stria e lArtigianato (4), Accademie di Belle Arti + Accademie di Bel-
le Arti Legalmente Riconosciute (44) e Centri di ricerca e formazione
sul design pubblico/privati (75).
Da questo campione lattenzione si focalizzata sui soggetti che
operano in ambito universitario (16), isolandone il gruppo (12 sog-
getti
3
) attivo nel campo della ricerca e nel campo della formazione
alla ricerca (14 corsi di dottorato in design attivi presso 9 universit
italiane).
In Italia sono in totale 95
4
le universit in cui attivo un nu-
cleo di ricerca nei settori disciplinari di pertinenza di ciascuna sede,
quindi il campione selezionato (12 su 95) rappresenta un nucleo
signifcativo. Le sedi universitarie che fanno ricerca in design sono
infatti il 12,6 % del totale delle universit che fanno ricerca in Italia
e testimoniano che il settore disciplinare attivo su questo fronte.
1 Nella fase di validazione dei dati relativi alle ricerche censite, possono essersi
verifcati alcuni dubbi di attribuzione, stimati nell1% dei casi. Tale percentuale
non altera di fatto lesattezza, la leggibilit e lattendibilit dei dati presentati
2 Si veda in proposito la pubblicazione on-line del progetto Design Directory sul
sistema del design lombardo realizzata dal Dipartimento InDaco (Resp. Scientif-
co prof. Giuliano Simonelli, Coordinatore del progetto prof. Venanzio Arquilla)
nellambito del progetto MilanoMadeinDesign (www.designfocus.it)
3 Da questo elenco di 16 universit sono state escluse lUniversit degli Studi
di Brescia, il Politecnico di Bari e lUniversit telematica di Milano in quanto non
hanno fornito informazioni. LUniversit di Sassari ha invece aderito alla ricerca
DRM, ma avendo costituito un nucleo di ricerca sul design solo alla fne del 2007,
non ha potuto segnalare alcuna ricerca
4 Dati su fonte cRuI Conferenza Nazionale dei Rettori delle Universit Italiane:
si veda www.crui.it
The conclusion of the campaign of survey and aggregation of
data produced a series of reprocessed and interpreted data which
is shown below in an important initial summary
1
.
The research mapped institutional, public and private entities
at the national level which are responsible for training and/or
research in the feld of design.
The frst census was created (Design Directory - MilanoMa-
deinDesign
2
) which identifed 139 subjects potentially active in
two felds: University (16), Higher Institutes for Industry and
Crafs (4), Academies of Fine Arts + Legally Recognized Acad-
emies of Fine Arts (44) and public/private Centers for research
and training on design (75).
From this sample, attention was focused on subjects which
operate in the university environment (16), isolating the active
group (12 subjects
3
) in the feld of research and in the feld of
training and research (14 Ph.D. programs in design active in 9
Italian universities).
In Italy, there is a total of 95 universities
4
in which a nucleus
of research is active in the relevant disciplinary sector at each
location. Therefore, the sample selected (12 out of 95) represents
a signifcant nucleus. The main universities which conduct re-
search in design is, in fact, 12.6% of the total number of universi-
ties which conduct research in Italy and this is a testimonial to
the extremely active state of this disciplinary sector.
1 In the research data validation phase, it should occurred some doubts in the
attributions, rated in 1% of all cases. However, this percentage doesn't change the
accuracy and the releability of presented data
2 Please also see the on-line publication dedicated to the Lumbard Design Sys-
tem Directory project (created by the InDaco Department, Scientifc Coordinator
Prof. Giuliano Simonelli, Project Manager prof. Venanzio Arquilla) within the
MilanoMadeinDesign exhibition (www.designfocus.it)
3 From this list of 16 universities the following ones have been excluded: Uni-
versit degli Studi di Brescia, Politecnico di Bari and Universit Telematica Inter-
nazionale as they have not provided any information. The Universit di Sassari
has instead partecipated to the DRM project, but having constituted a research
unit only at the end of 2007, they have not developed any research
4 Source: cRuI Conferenza Nazionale dei Rettori delle Universit Italiane: see
www.crui.it
I fatti e i numeri
della ricerca
universitaria in design
Facts and figures of the university research in design
iv
La perimetrazione del campo: chi fa ricerca in design in ambito accademico
The delimitation of the field: who does research in design in the public/private field
iv.1
28 | 29
16
universit Di Design
DeSign univeRSiTieS
4
istituti superiori
per le inDustrie
Artistiche(isiA)
HigHeR inSTiTuTeS fOR
aRTiSTic inDuSTRieS (iSia)
44 AccADemie Di Belle Arti
acaDeMieS Of fine aRTS
75
Altri centri puBBlici e
privAti per lA formAzione
e lA ricercA in Design
PuBlic anD PRivaTe cenTReS fOR THe
eDucaTiOn anD DeSign ReSeaRcH
4
fAcolt Del Design*
DeSign faculTieS
10 DipArtimenti Di Design
DeSign DePaRTMenTS
40
(21+19)
corsi Di lAureA in
Design (triennAle e
mAgistrAle)
DeSign STuDy cOuRSeS
(BacHelOR anD MaSTeR)
1
consorzio per
lA ricercA in Design
cOnSORTiuM fOR DeSign ReSeaRcH
struttura e organizzazione delle
universit in design
STRucTuReS Of DeSign univeRSiTy acTORS
BaSe = 16 univeRSiTieS (fOnTe/SOuRce: DRM
ReSeaRcHSDiagency_2008)
*Una delle quattro facolt l'Universit Telematica Internazionale UNITEL, One of these faculties is
the Universit Telematica Internazionale UNITEL, a private University but ofcially recognized.
formazione e ricerca in design
in italia
DeSign eDucaTiOn anD ReSeaRcH in
iTaly
(fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcH SDiagency_2008,
RewORking fROM DeSignDiRecTORy anD iTalian MiniST-
Ry fOR THe univeRSiTy anD ReSeaRcH)
DRM
ao
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5
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8
nouo
NORTH
cen1uo
CENTRE
suo
SOUTH
Bolzano
Venezia
Firenze
Torino
Genova
Milano Camerino
Roma
Chieti - Pescara
Napoli
Aversa
Palermo
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
untveust1A
UNIVERSITIES
The success of research activity in the feld of design is an evi-
dent fact, confrmed by the increase in growth in the number of
research products.
The total growth curve which describes it shows a decisive
increase in research activity by year which seems to have grown
at a constant rate in 2006 and 2007, afer which the growth
seems to stop.
This fact can be partially attributed to the simplifcation
of the survey of data (the 2007 data is partial because it does
not consider multi-year research which will be concluded in fu-
ture years) and also to an actual slowdown in research activity
caused by the general situation of normative and organisational
transition in Italian universities together with a slowdown in
the economic cycle.
The data of the overall trend proves that a university system
exists which in a short period was able to grow its capacity of ac-
tivating and producing research for an express demand made both
by public institutions and private companies. This includes an
ofer made by private players in the market documented by the
already cited research project Sistema Design Italia conducted in
2001 (Compasso dOro aDi in 2001).
La ricerca in design: un fenomeno in crescita
Research in design: a growing phenomenon
iv.3
Il successo delle attivit di ricerca nel campo del design un dato
evidente, confermato dallandamento della crescita del numero di
ricerche prodotte.
La curva di crescita complessiva che lo descrive registra un deci-
so incremento dei progetti attivi per anno che sembra crescere con
un tasso costante fno agli anni 2006 e 2007, dopo di che la crescita
sembra arrestarsi.
Questo fatto pu essere parzialmente imputato a una sempli-
fcazione nella rilevazione dei dati (il dato 2007 parziale perch
non considera le ricerche a carattere pluriennale che si concludono
negli anni successivi) ma anche a un efettivo rallentamento delle
attivit di ricerca dovuto alla situazione di transizione normativa e
organizzativa dellUniversit italiana in generale insieme a un ral-
lentamento del ciclo economico.
Il dato dellandamento complessivo testimonia il fatto che esiste
un sistema universitario che in poco tempo ha saputo accrescere
la propria capacit di attivare e produrre ricerca per una domanda
espressa sia dalle istituzioni pubbliche che dalle imprese private e
che integra unoferta fatta dagli attori privati presenti sul mercato.
Questa attitudine era stata documentata dalla gi citata ricerca Si-
stema Design Italia realizzata nel 2001. (Premio aDi Compasso dOro
per la Ricerca 2001).
36 | 37
zoo zooa zoo zoo5 zooy
8
ao
a
)i
i)
5
5o
iz
)a
io
8
nouo
NORTH
cen1uo
CENTRE
suo
SOUTH
Bolzano
Venezia
Firenze
Torino
Genova
Milano Camerino
Roma
Chieti - Pescara
Napoli
Aversa
Palermo
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
untveust1A
UNIVERSITIES
La ricerca in design:
un percorso in evoluzione
Design research: an evolutionary path
DRM
In Italia linteresse del pubblico e del privato a fnanziare la ricerca
in design trova una reale conferma nei numeri: dei 382 progetti
censiti, il totale delle ricerche pubbliche e di quelle private con par-
tecipazione pubblica di 242 ricerche su 382 (pari al 63%), di queste
il 70% fnanziato da attori pubblici nazionali e locali (179 ricerche
su 242 ministeri ed enti di ricerca, regioni, province, comuni).
Ci testimonia la capacit delle Universit di confrontarsi con
i soggetti istituzionali: il privato (imprese, consorzi, cooperative e
associazioni dimpresa e professionali proft e no proft) si attesta
intorno ad un discreto 45,5% (174 ricerche su 382). Infne un nien-
te afatto trascurabile 22,5% delle ricerche fnanziato in maniera
congiunta da soggetti pubblici e privati.
Guardando ai progetti fnanziati da soggetti internazionali
emerge una prima caratteristica del sistema: il grado di internazio-
nalizzazione della ricerca in design non molto alto ma raggiunge
quasi la sufcienza nel rapporto con i soggetti pubblici (53 ricerche
su 382) con una percentuale del 14%. Fortemente insufciente in-
vece il grado di internazionalizzazione rispetto alla committenza
privata che scende a un dato percentuale molto basso, appena il 5%
(20 ricerche su 382).
Se pur vero che la ricerca universitaria in design giovane e
in crescita, questo dato non va comunque sottovalutato soprattutto
in una fase in cui, per lo meno in Italia, gli investimenti pubblici
e privati alla ricerca vivono una fase di contrazione in termini di
risorse e strumenti. Se il sistema vuole irrobustirsi e crescere dovr
per forza guardare allEuropa.
In Italy, public and private interest in fnancing research in de-
sign is confrmed by the numbers: of the 382 subjects sampled,
the total of public and private research activities with public par-
ticipation (242 research activities out of 382) is equal to 63%, of
which 70% is fnanced by local and national public players (179
research activities out of 242 fnanced by ministries and entities
of research, regions, provinces, municipalities).
This testifes to the capacity of the university in encounter-
ing institutional entities: those private (businesses, consortiums,
business and professional proft and non-proft associations) at-
test to about a discrete 45.5% (174 research activities out of 382).
Finally, a by no means unimportant 22.5% of the research is f-
nanced by a joint efort between public and private entities.
Taking a look at the projects fnanced by international enti-
ties, a prime characteristic of the system emerges: the degree of
internationalization of research in design is not high but almost
reaches sufciency relative to public entities (53 research activi-
ties out of 382) with a percentage of 14%. However the degree of
internationalization is strongly inadequate in relation to private
commissions which dips to a low percentage of 5% (20 research
activities out of 382).
Even if it is true that university research in design is new
and growing, this is not to be undervalued specially in a phase
in which, at least in Italy, public and private investments in re-
search are undergoing a slowdown in terms of resources and
tools. If the system wants to be stronger and to grow, taking a
look at Europe is defnitely necessary.
I soggetti finanziatori: tra pubblico e privato
The financing entities: between public and private
iv.4
54,5%
45,5%
22,0%
38 | 39
54,5%
ricerche in Design
finAnziAte DA soggetti puBBlici
DeSign ReSeaRcHeS funDeD By PuBlic SuBjecTS
45,5%
ricerche in Design
finAnziAte DA soggetti privAti
DeSign ReSeaRcHeS funDeD By PRivaTe SuBjecTS
22,0%
ricerche in Design finAnziAte
DA soggetti puBBlici e privAti
DeSign ReSeaRcHeS funDeD By PuBlic anD PRivaTe SuBjecTS
DRM
TO
GE
MI
FI
VE
CAM
CH
PE
ROMA
NA2 NA
PA
BZ
Locale | Local
UE | EU
Extra UE | Extra EU
Internazionale | International
Italiano | Italian
Privato | Private
Pubblico | Public
Regionale | Regional
Nazionale | National
%
NORD
NORTH
%
CENTRO
CENTRE
%
%
SUD
SOUTH
%
ITALIA
ITALY
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
40 | 41
TO
GE
MI
FI
VE
CAM
CH
PE
ROMA
NA2 NA
PA
BZ
Locale | Local
UE | EU
Extra UE | Extra EU
Internazionale | International
Italiano | Italian
Privato | Private
Pubblico | Public
Regionale | Regional
Nazionale | National
%
NORD
NORTH
%
CENTRO
CENTRE
%
%
SUD
SOUTH
%
ITALIA
ITALY
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
La ricerca in design:
pubblica vs privata,
locale vs globale
Design research: private vs public, local vs global
DRM
01
Il Made in Italy per la Cina: design di prodotti sostenibili
per l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Made in
Italy for China: sustainable product design for the internationalisa-
tion of Italian companies.
La ricerca ha esplorato il ruolo del de-
sign nello sviluppo di un nuovo Made
in Italy pensato per la Cina e i mercati
globali, con particolare riferimento al
tema della sostenibilit ambientale.
Nella fase di sperimentazione sono
stati realizzati progetti-pilota e wor-
kshop mirati allo sviluppo di prodotti
e servizi Made in Italy legati ai settori
arredo-abitare, Ict e agroalimentare
in collaborazione con imprese, proget-
tisti, universit e istituzioni italiane e
cinesi.
This research explored the role of
design in the development of a new
Made in Italy thought up for China and
global markets, with a particular focus
on environmental sustainability. In
the experimental stage, pilot projects
and workshops were set up aiming to
develop products and services Made
in Italy for the living-furnishing, Ict
and agro-food sectors in collaboration
with companies, designers, universi-
ties and institutions, both Italian and
Chinese.
Universit | Universities
Sapienza Universit di Roma (Coordinatore nazionale), Politecnico di Milano,
Iuav di Venezia, Universit degli Studi di Camerino, Universit degli Studi
di Palermo, Politecnico di Torino, Universit degli Studi di Genova, Libera
Universit degli Studi di Bolzano, Universit Mediterranea di Reggio Calabria,
Universit Roma Tre.
Ricerca fnanziata da | Research funded by
MIuR Ministero dellUniversit e della Ricerca (2005/2007)
MIuR Italian Ministry for the University and Research (2005/2007)
02
Cross Fertilization per l'Innovazione: nuovi strumenti e
strategie progettuali a sostegno della competitivit del
Sistema Moda Italia. Cross-fertilisation for innovation: new tools
and design strategies to support the competitiveness of the Italian
Fashion System.
La ricerca ha identifcato, codifcato
e sistematizzato i modelli organizza-
tivi e i processi dinnovazione delle
attivit di progetto che accomunano il
settore della moda con il settore del
design italiano. Questi modelli sono
stati sperimentati attraverso specifci
casi di ricerca azione a cui hanno par-
tecipato grandi imprese della moda
come Etro e cp Company, sviluppando
progetti di trasferimento di tecnolo-
gie, materiali, processi, approcci pro-
gettuali da un settore allaltro.
This research identifed, coded and
systemized the organizational mod-
els and design innovation processes
shared by both the fashion and other
Italian design sectors. These models
have been experimented through spe-
cifc action research in which large
fashion companies like Etro and cp
Company have taken part, developing
projects for transferring technology,
materials, processes, and design ap-
proaches from one sector to another.
Universit | Universities
Politecnico di Milano (Coordinatore nazionale), Universit Cattolica di Milano,
Universit degli Studi di Firenze, Seconda Universit degli Studi di Napoli
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
MIuR Ministero dellUniversit e della Ricerca (2004/2006)
MIuR Italian Ministry for the University and Research (2004/2006)
DRM01. Nuovo made in Italy e scenari dell'internazionalizzazione
DRM01. New made in Italy and the scenarios of internationalization
01 Micropiano a induzione | Heat induction micro-cooktop
02 Concept per alberghi CP Company | Concept for CP Company hotels
03 Imballaggio sostenibile | Sustainable packaging
04 Servizi per il turismo in Valdambra | Touristic services for Valdambra
42 | 43
03
Made in Sicily tra sostenibilit ed eco-efcienza. Made in
Sicily: sustainability and eco-efciency
La ricerca ha delineato il contesto pro-
duttivo siciliano verso uno sviluppo
locale sostenibile, prestando attenzio-
ne al territorio, sia per il settore indu-
striale che per i settori legati alle pro-
duzioni tradizionali (materiali lapidei,
agroalimentare, ceramica ecc.) che
hanno necessit di sviluppare innova-
zione per salvaguardare e valorizzare
il patrimonio delle risorse locali.
This research outlined the Sicilian
production context with a view to
sustainable local development, paying
particular attention to territory, both
for the industrial sector and for sec-
tors of traditional production (stone
materials, agro-food, ceramics etc.)
that need to innovate to safeguard
and enhance their heritage of local
resources.
Universit | Universities
Universit degli Studi di Palermo
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
Comieco; Scia Imballaggi; Banca Nuova; Camera di Commercio di Ragusa.
04
Me.Design: strategia, strumenti e operativit del disegno
industriale per valorizzare e potenziare le risorse dell'area
mediterranea tra locale e globale. Me.design: the strategies,
tools and operativity of industrial design to enhance and strengthen
resources in the Mediterranean area, between local and global.
La ricerca ha esplorato il rapporto tra
il design e i contesti territoriali, consi-
derando come oggetto di progetto lin-
sieme delle risorse che caratterizzano
un sistema locale. Sono stati realizzati
sette workshop in diverse comunit
locali che hanno concretamente di-
mostrato come lazione di design pu
supportare un territorio nel valorizza-
re le proprie potenzialit di crescita
attraverso progetti concreti.
This research explored the relation-
ship between design and territo-
rial context, considering the local re-
sources that together make up a local
system, as a designable entity. Seven
workshops were set up in diferent lo-
cal communities, demonstrating how
design can support an area in enhanc-
ing its growth potential through con-
crete projects.
Universit | Universities
Politecnico di Milano (Coordinatore nazionale), Universit degli Studi di Geno-
va, Universit degli Studi di Chieti e Pescara, Universit degli Studi di Napoli
Federico II, Seconda Universit degli Studi di Napoli, Universit Mediterranea
di Reggio Calabria, Universit degli Studi di Palermo.
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
MIuR Ministero dellUniversit e della Ricerca (2001/2003)
MIuR Italian Ministry for the University and Research (2001/2003)
DRM02. Identit, territorio e produzioni locali
drm02. Identity, territory and local production
DRM
Da un primo lavoro di classifcazione sulla natura delle ricerche
svolte, emerge un dato che descrive come il sistema sia principal-
mente attivo nel campo della ricerca applicata, anche se con quote
comunque importanti di ricerca di base e strumentale.
Oltre il 48,5% delle ricerche (184 su 382) applicata, mentre la
ricerca di base e quella strumentale raggiungono quote pi basse,
rispettivamente del 16% e dell11%.
Questa prevalenza di ricerche applicate evidenzia un tema cri-
tico che necessiter di un ulteriore approfondimento: il dato sulla
ricerca applicata segnala da un lato la capacit del sistema di dia-
logare con il privato e dallaltro la crescente difcolt del settore
disciplinare a riconoscersi allinterno di quadri normativi di soste-
gno alla ricerca (eu, nazionali o regionali) che siano espressamente
legati al proflo di ricerca spendibile dalla disciplina presso il mondo
istituzionale.
Molto interessante il dato riguardante le ricerche che com-
prendono categorie multiple
9
che vanno a perimetrare unarea in-
teressante della domanda di ricerca dal punto di vista del confron-
to competitivo con quei soggetti del settore del progetto (centri di
ricerca pubblico/privati e le attivit consulenziali-professionali di
alto livello). In questo caso luniversit si dimostra capace di ofrire
competenze, strumenti e pratiche per tutte le categorie (che assie-
me valgono la ragguardevole percentuale del 52,9%): dalla ricerca
di base a quella strumentale, passando per tutte le categorie miste
(base/applicata, base/strumentale, strumentale/applicata, base/stru-
mentale/applicata).
Anche escludendo le due categorie pure il valore percentuale,
25,3%, del gruppo di ricerche a categoria multipla censito, segnala
a nostro parere quello che un punto di forza della ricerca univer-
sitaria in design ovvero quello di saper muoversi su scale e livelli di
ampiezza e approfondimento diversi.
9 Ovvero che comprende categorie multiple
From the primary work of classifcation of the nature of the re-
search conducted, data emerges which describes how the system
is mainly active in the feld of applied research with a substantial
presence in the area of theoretical and instrumental research.
More than 48.5% of the research (184 out of 382) is applied,
while theoretical and instrumental research constitute lower
percentages, 16% and 11% respectively.
This predominance of applied research shows a critical theme
which necessitates greater in-depth examination: the data on ap-
plied research indicates on the one hand the capacity of the sys-
tem to dialogue with private entities and, on the other hand, an
increasing difculty in this disciplinary sector to recognize it-
self within the normative framework of support of research (eu,
national or regional) which is expressly connected to the profle
of research ofered by the discipline.
It is very interesting to note the data regarding research in-
cluding multiple categories
9
which delimit an interesting area
of demand for research from the point of view of competitive
comparison with those entities in the planning sector (centres
of public/private research and high level consulting-professional
activities). In this case, the university shows an ability to of-
fer competencies, tools and practices in all categories (which
altogether constitute a considerable percentage of 52.9%): from
theoretical research to that instrumental, including all the mixed
categories (theoretical/applied, theoretical/instrumental, instrumen-
tal/applied, basic/instrumental/applied).
Even excluding the two pure categories, the percentage val-
ue, 25.3%, of the research group in the category of multiple sam-
ples, indicates to us a strength of university research in design
or rather its ability to operate in diferent scales and levels of
breadth and depth.
9 Thats to say which includes multiple categories.
La natura della ricerca in design
The nature of design research
iv.5
44 | 45
16%
AreA DellA ricercA
teoricA
aRea Of THe THeOReTical ReSeaRcH
11%
AreA DellA ricercA
strumentAle
aRea Of THe inSTRuMenTale ReSeaRcH
48,5%
AreA DellA ricercA
ApplicAtA
aRea Of THe aPPlieD ReSeaRcH
24,5%
AreA DellA ricercA
in Design mistA
(BAse e/o strumentAle
e/o ApplicAtA)
MixeD DeSign ReSeaRcH aRea
(THeOReTical anD/OR inSTRuMenTal
anD/OR aPPlieD)
la natura della ricerca in design
THe naTuRe Of DeSign ReSeaRcH
DRM
134 35 53
11
53
35
6
17
6
42
62
42 29 184
5
5 3 8
1
36
14 4 3
5
4
2
ITALIA
ITALY
NORD
NORTH
CENTRO
CENTRE
SUD
SOUTH
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
Applicata | Applied
Strumentale + Applicata | Instrumental + Applied
Strumentale | Instrumental
Teorica + Strumentale | Theoretical + Instrumental
Teorica + Applicata + Strumentale | Theoretical + Applied + Instrumental
Teorica + Applicata | Theoretical + Applied
Teorica | Theoretical
La natura della
ricerca in design:
densit e connessioni
Design research nature: density and connections
46 | 47
134 35 53
11
53
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6
42
62
42 29 184
5
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1
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14 4 3
5
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2
ITALIA
ITALY
NORD
NORTH
CENTRO
CENTRE
SUD
SOUTH
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
Applicata | Applied
Strumentale + Applicata | Instrumental + Applied
Strumentale | Instrumental
Teorica + Strumentale | Theoretical + Instrumental
Teorica + Applicata + Strumentale | Theoretical + Applied + Instrumental
Teorica + Applicata | Theoretical + Applied
Teorica | Theoretical
DRM
Una ulteriore verifca realizzata ha riguardato unattribuzione delle
ricerche utilizzando la classifcazione generale iSTaT sulle attivit:
ne esce una interpretazione di quelle che sono le attivit di ricerca
del design dal punto di vista istituzionale: il risultato il seguente:
62 ricerche defnite con il solo codice 72. Ricerca Scientifca
e Sviluppo e relative alla ricerca di base;
184 ricerche defnite da un insieme di codici (58, 59,62,70,
71.11,72,74.10.1,74.10.2) che interpretano a livello disciplinare
le varie ricerche applicate;
unarea ibrida composta da un insieme di 136 ricerche
che combinano il codice 72 (+ uno o pi codici tra 58, 59,
62,70,71,72,74.10.1, 74.10.2) e che corrispondono alla somma
della ricerca strumentale con le ricerche in cui vi sono varie
modalit di combinazione tra le diverse tipologie e specializ-
zazioni disciplinari.
A further test performed involved the attribution of research
activity using the general classifcation IStat (activity code
ateco/nace): this resulted in an interpretation of research ac-
tivity in design from the institutional point of view: the results
are the following:
62 research activities labelled only with the code 72. Sci-
entifc Research and Development and related to basic
research;
184 research activities labelled with a set of codes (58,59
,62,70,71.11,72,74.10.1,74.10.2) which interpret the various
typologies of applied research at the disciplinary level;
a hybrid area composed of 136 research activities which
combine code 72 (+ one or more codes among 58,59,62,70,
71,72,74.10.1,74.10.2) and correspond to the sum of instru-
mental research activities and those in which there are
various combinations among the typologies.
La ricerca in design secondo listat (ateco/nace code)
The design research: the istat (ateco/nace code) classification
iv.6
...Facciamo ricerca in design perch il design si occupa princi-
palmente delle merci e dei processi attraverso i quali le merci
raggiungono i consumatori...
we do research in design because design is mainly concerned with
goods and the way goods reach consumers
FLAVIANO CELASCHI - polItecnIco DI toRIno
... fondamentale il ruolo della ricerca con la sua creativit
e il suo rigore per contrastare questa vacua dimensione este-
tizzante che sembra caratterizzare la societ contemporanea...
the role of research with its creativity and its thoroughness is funda-
mental to counter this empty aesthetic posing that seems to mark con-
temporary society
CECILIA CECCHINI - unIveRSIt DeglI StuDI DI RoMa la SapIenZa
drm interview
drm interview
48 | 49
Il Codice iSTaT aTecO, allineato con il codice europeo nace, forni-
sce la seguente codifcazione delle principali aree di attivit attribu-
ite e riconducibili al design:
Cod. 70. Attivit di direzione aziendale e di consulenza gestio-
nale: consulenza in materia di gestione del marketing: analisi e for-
mulazione di una strategia di marketing, formulazioni di politiche
in materia di servizio clienti, di prezzi, canali di pubblicit e distri-
buzione, design eccetera ()
Cod. 71.11 Attivit degli Studi di architettura: attivit di consu-
lenza in campo architettonico: progettazione di edifci e stesura dei
progetti, pianifcazione urbanistica e architettura del paesaggio.
Cod. 72. Ricerca Scientifca e sviluppo: Include tre attivit:
1) ricerca di base: lavoro sperimentale o teorico svolto principal-
mente per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti dei fenomeni
e dei fatti osservabili, non fnalizzato ad una specifca applicazione o
utilizzazione, 2) ricerca applicata: lavoro originale svolto per acqui-
sire nuove conoscenze e fnalizzato principalmente ad una pratica e
specifca applicazione, 3) sviluppo sperimentale: lavoro sistematico,
basato sulle conoscenze esistenti acquisite attraverso la ricerca e/o
lesperienza pratica, condotto al fne di produrre, sviluppare nuovi
materiali, prodotti e apparecchi, di installare nuovi processi, sistemi e
servizi e di migliorare sostanzialmente quelli gi prodotti o installati.
Le attivit di ricerca e sviluppo sperimentale, incluse in questa di-
visione, sono suddivise in due ulteriori categorie: scienze naturali e
ingegneria; scienze sociali e umanistiche.
Cod. 74.10.1 Attivit di design di moda e design industriale
design di moda (fashion design) per prodotti tessili, articoli
di abbigliamento, calzature, gioielli, mobili e altri articoli di
arredamento e di moda, nonch di altri articoli per uso per-
sonale o per la casa
design industriale (industrial design), incluse tutte quelle
attivit fnalizzate allideazione e allo sviluppo di progetti e
specifche tecniche necessarie per facilitare luso, accrescere
il valore, migliorare le caratteristiche estetiche dei prodotti.
Sono incluse anche la defnizione di materiali, meccanismi
di funzionamento e la scelta delle forme, colori, rifniture
esterne del prodotto. Tali attivit possono essere svolte an-
che tenendo conto di aspetti quali le caratteristiche e i biso-
gni umani, la sicurezza, linteresse del mercato e lefcienza
nella produzione, distribuzione, utilizzo e manutenzione.
Cod. 74.10.2. Attivit dei disegnatori grafci: grafca pubbli-
citaria, grafca di pagine web, illustratore (data la rilevanza delle
attivit presenti, questa categoria viene dettagliata in attivit dei
disegnatori grafci di pagine web e in altre attivit dei disegnatori
grafci).
Cod. 59. Attivit di produzione cinematografca, di video e di
programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore: produzio-
ne di flm, video, programmi televisivi (serie televisive, documentari
eccetera) o spot pubblicitari per la TV.
Cod. 62. Produzione di sofware, consulenza informatica e atti-
vit connesse: questa divisione include le seguenti attivit, mirate
a fornire servizi specifci nel settore delle tecnologie informatiche:
scrittura, modifca, verifca e assistenza sofware; pianifcazione e
progettazione di sistemi informatici che integrano hardware, sof-
tware e tecnologie delle comunicazioni; gestione ed utilizzo on-site
dei sistemi informatici dei clienti e/o di strutture di elaborazione
dei dati ed infne altre attivit professionali e tecniche legate al
settore informatico.
The IStat ateco Code (aligned with the European Code
nace) provides us with these categories through which design
activities can be interpreted:
Code 70. Activity geared towards companies and management
consulting: consulting in marketing management; analysis and
formulation of a marketing strategy, formulation of policies re-
garding customer service, price, advertising and distribution
channels, design etc. ()
Code 71.11 Activity in architecture studies: consulting activity
in the architectural feld: planning of buildings and implementa-
tion of plans, urban planning and landscape architecture
Code 72. Scientifc research and development: this includes
three activities: 1) theoretical research: experimental or pure
theoretical work carried out mainly for the acquisition of new
knowledge on the foundation of phenomena and observed facts,
not aimed at a specifc application or use, 2) applied research:
original work performed for the acquisition of new knowledge
and aimed mainly at practice and specifc application, 3) ex-
perimental development: systematic work, based on existing
knowledge acquired through research and/or practical experi-
ence, conducted with the aim of producing and developing new
materials, products and devices, installing new processes, sys-
tems and services and substantially improving those already
produced or installed.
The research activity and experimental development, includ-
ed in this area, are subdivided into two further categories: natu-
ral sciences and engineering; social sciences and humanities.
Code 74.10.1 Activity in fashion design and industrial design:
fashion design for textiles produced, articles of clothing,
footwear, jewellery, furniture and other articles of decora-
tion and fashion, as well as other articles for personal use
or for the home
industrial design includes all the activities aimed at the
creation and development of plans and technical specif-
cations in order to facilitate the use, increase the value,
improve the aesthetic characteristics of products. Also
included are the defnition of materials, mechanisms of
functionality and the choice of shapes, colors, external
fnishing of products. These activities may be performed
taking into account aspects of human characteristics and
needs, security, market interest and efciency of produc-
tion, distribution, use and maintenance.
Code 74.10.1. Activity of graphic designers: graphics in adver-
tising and websites, illustrators (given the relevance of present
activity, this category is detailed in the activity of graphic de-
signers of websites and in other activities of graphic designers).
Code 59. Activity in flm production, video and television pro-
grams, musical recordings and audio: production of flm, video,
television programs (television series, documentary etc.) or TV
advertisements.
Code 62. Production of sofware, information technology con-
sulting and related activity: this area includes the following ac-
tivities, aimed at supplying specifc services in the information
technology sector: writing, modifying, verifying sofware and
assisting with sofware; planning and designing of information
systems which integrate hardware, sofware and communica-
tion technologies; on-site management and use of information
systems of clients and/or facilities for the development of data
and fnally other professional and technical activities related to
the information technology sector.
I codici ateco delle attivit di design
Ateco codes for design activities
DRM
)
i
.
i
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e
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)
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BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
Strategie, Servizi e Sistemi
Strategies, Services and Systems
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti
Strategies, Services and Systems + Products
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti + Materiali
Strategies, Services and systems + Products + Materials
Prodotti + Interni
Product + Environments
Prodotti + Comunicazione e Interazione
Products + Communication and Interaction
Prodotti
Products
Prodotti + Materiali
Products + Materials
Moda
Fashion
Materiali
Materials
Materiali + Interni
Materials + Environments
Materiali + Prodotti
Materials + Products
Ambienti
Environments
Ambienti + Strategie, Servizi e Sistemi
Environments + Strategies, Services and Systems
Comunicazione e Interazione
Communication and Interaction
Comunicazione e Interazione + Strategie, Servizi e Sistemi
Communication and Interaction + Strategies, Services and Systems
I codici del design
(istat-ateco/nace code):
una visione frammentata
Design codes (istat/ateco - nace code): a fragmented vision 50 | 51
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BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
Strategie, Servizi e Sistemi
Strategies, Services and Systems
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti
Strategies, Services and Systems + Products
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti + Materiali
Strategies, Services and systems + Products + Materials
Prodotti + Interni
Product + Environments
Prodotti + Comunicazione e Interazione
Products + Communication and Interaction
Prodotti
Products
Prodotti + Materiali
Products + Materials
Moda
Fashion
Materiali
Materials
Materiali + Interni
Materials + Environments
Materiali + Prodotti
Materials + Products
Ambienti
Environments
Ambienti + Strategie, Servizi e Sistemi
Environments + Strategies, Services and Systems
Comunicazione e Interazione
Communication and Interaction
Comunicazione e Interazione + Strategie, Servizi e Sistemi
Communication and Interaction + Strategies, Services and Systems
DRM
Un altro dato collegato che focalizza meglio la diferenza tra la
ricerca-consulenza privata e la ricerca universitaria quello legato
alla produzione scientifca che scaturisce dalle attivit di ricerca. Il
dato principale ci mostra che gli output della ricerca in design si ar-
ticolano su diferenti categorie e che il 96% delle ricerche mappate
ha prodotto risultati in almeno una delle categorie considerate.
Nel 55% dei casi, le ricerche censite hanno portato allo sviluppo
di progetti relativi a nuovi concept di beni o servizi, mentre nel 39%
hanno portato alla realizzazione concreta di nuovi prodotti, intesi
come artefatti (o sistemi) materiali e/o immateriali. La ricerca di de-
sign condotta nelle universit italiane dimostra cos una certa atti-
tudine al saper fare con una chiara matrice e vocazione alla pratica
progettuale sia teorica che applicata e con una concreta capacit di
tradurre idee e attivit in output tangibili e spendibili sul mercato.
La ricerca di design si segnala anche per la sua capacit di saper
pensare. Quasi met delle ricerche condotte (189 su 382) ha visto
lo sviluppo o lafnamento di una metodologia, testimoniando cos
una capacit di codifcare, modellizzare e riconfgure le esperienze
condotte e le conoscenze accumulate, grazie anche alla variet di
situazioni e soggetti con cui essa entra in relazione.
Sul versante della disseminazione dei risultati, emerge infne
una caratteristica peculiare della ricerca in design, ovvero quella
di comunicarsi e difondersi non solo attraverso gli strumenti tra-
dizionali come le pubblicazioni e i convegni (52% e 24%), ma dando
spazio a strumenti come i seminari o alla produzione di materiale
info-comunicativo (18% e 34%) magari meno accademici e pi in-
formali, ma forse pi sintonici con le proprie necessit di comuni-
cazione dei risultati.
Another related piece of data which better focuses on the dif-
ference between private research-consultancy and university
research is that connected to scientifc production which origi-
nates from research activity. The main data shows that the out-
put of research in design can be divided in diferent categories
and that 96% of the research mapped produced results in at least
one of these categories.
In 55% of cases, the research activities sampled brought for-
ward new concepts of assets or services for the development of
the relevant project, in 39% of cases, they resulted in the concrete
creation of new products, both as artifacts (or systems) which
are material and/or non-material. Research in design conducted
in Italian universities shows a certain aptitude for know how to
do with a clear matrix and vocation for design practices, both
theoretical and applied, with a concrete capacity for translating
ideas and activities to a tangible, marketable output.
Research in design is also characterized by its ability to know
how to think. Almost half of the research conducted (189 out of
382) resulted in the development or refnement of a methodology,
thus testifying to a capacity for codifying, modelling and recon-
fguring the experiences had and the knowledge accumulated,
thanks also to the variety of situations and entities with which
relationships were entered into.
As far as the dissemination of the results, a peculiar charac-
teristic of research in design emerges, that is communicating
and spreading not only through traditional instruments such as
publications and conventions (52% and 24%), but also through
instruments such as seminars or production of info-communica-
tive material (18% and 34%) which are perhaps less academic and
more informal, but perhaps more in tune with the necessity for
the communication of the results of research in design.
Modalit di diffusione dei risultati
Methods of disseminating results
iv.7
Progettazione e realizzazione del bra-
ciere acceso per l'inaugurazione delle
Universiadi di Torino nel 2007.
Design and realization of the brazier
for the opening ceremony of the Uni-
versiadi 2007- Turin.
05
Il Braciere della XXIII Universiade - Torino 2007. The XXIII
Universiade games brazier - Torino 2007.
Universit / Universities
Politecnico di Torino
Ricerca fnanziata da / Reasearch funded by
Comitato Universiadi di Torino
DRM02. Identit, territorio e produzioni locali
drm02. Identity, territory and local production
05 Il braciere | The brazier
52 | 53
194/382
92/382
63/382
puBBlicAzioni
puBlicAtions
convegni
conferences
seminAri
seminArs
123/382
mAteriAle informAtivo
informAtive mAteriAl*
*INCLuDES: SHOwrEEL, wEBSITES, BrOCHurE, CATALOguES, ExHIBITIONS
189/382
212/382
progetti
projects
metoDologie
methoDologies
149/382
proDotti
proDucts
i risultati della ricerca in design
DeSign ReSeaRcH DeliveRaBleS
BaSe = 367 (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcH SDiagency_2008)
la comunicazione della ricerca in design
DeSign ReSeaRcH cOMMunicaTiOn
BaSe = 382 (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcH SDiagency_2008)
DRM
07
D.Cult: il design per la valorizzazione dei Beni Culturali.
Strategie, strumenti e metodologie di progetto. D.Cult: design
for the enhancement of Culture Heritage. Strategies, tools and design
methodology.
La ricerca ha esplorato l'apporto spe-
cifco che il design pu ofrire nel
processo di valorizzazione del patri-
monio dei beni culturali. I principali
temi della ricerca inquadrano il ruolo
del design su diferenti livelli: dalla
progettazione di prodotti e servizi e a
nuove forme di fruizione dei beni, arri-
vando a defnire i profli professionali
e le competenze progettuali utili per
chi opera in questo settore.
La ricerca ha collezionato un re-
pertorio di casi studio che individua-
no gli elementi di innovazione legati
alla progettazione dei beni culturali.
L'insieme di queste conoscenze stato
sperimentato sul campo lavorando ad
alcuni progetti con enti e istituzioni,
come il Museo Castiglioni con La Trien-
nale di Milano e lo sviluppo di nuovi
allestimenti per gli spazi espositivi di
Palazzo Pitti a Firenze.
This research focused on specifc con-
tribution that design can ofer to the
exploiting process of cultural herit-
age. The main research topics frame
the design role on diferent levels: the
design of products and services, new
modalities to experience of enjoyment
of Cultural heritage and defning job
profles and design skills useful for
those working in this feld.
The research has collected a reper-
toire of case studies that identify the
innovation elements related to the de-
sign for cultural heritage. All of this
knowledge was feld tested in some
projects done in collaboration with
some institutions as the Museo Cas-
tiglioni with Triennale di Milano and
the development of new concept for
the exhibition at Palazzo Pitti in Flor-
ence.
Universit | Universities
Universit degli Studi di Genova (Coordinatore nazionale), Politecnico di Torino,
Politecnico di Milano, Universit degli Studi di Napoli Federico II, Universit
degli Studi di Roma La Sapienza, Universit degli Studi di Verona
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
MIuR Ministero dellUniversit e della Ricerca (2004/2006)
MIuR Italian Ministry for the University and Research (2004/2006)
DRM03. Valorizzazione dei beni culturali e ambientali
drm03. Development of cultural heritage and environmental assets
06
Il tessile nel bacino mediterraneo: qualit ed eccellenza
tra cultura,tradizione e innovazione. Textiles in the Mediter-
ranean basin: quality and excellence through culture, tradition and
innovation.
La ricerca si propone di valorizzare e
stimolare la piccola e media imprendi-
toria femminile nel settore del tessile,
attraverso lo scambio di esperienze e
la costituzione di una rete tra soggetti
produttivi, enti e istituzioni del medi-
terraneo.
This research aims are to enhance and
stimulate small and medium female
enterprises in the textile sector by ex-
changing experiences and building a
network of Mediterranean producers,
organizations and institutions.
Universit | Universities
Universit degli Studi di Palermo
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
Regione Sicilia: Interreg III B Me.Doc 2004/2006
DRM02. Identit, territorio e produzioni locali
drm02. Identity, territory and local production
06 Progetto sviluppato con Tessiture Leo | Developed project with Tessiture Leo
07 Concept di allestimento per i Musei di Palazzo Pitti | Exhibit concept for Palazzo Pitti Museum
08 Modello virtuale del Colosseo | The Colosseum virtual model
09 Comunit creative Emude | Emude creative communities
54 | 55
09
EmuDE - Emerging user demands for sustainable solutions
eMuDe - Emerging user demands for sustainable solutions
08
Laser survey and polygonal modeling of the Plastico di
Roma Antica. Laser survey and polygonal modelling of Ancient
Rome.
Il progetto un caso di ricerca appli-
cata relativo alla realizzazione di un
modello digitale che ricostruisce la
citt di Roma antica, visitabile in mo-
dalit virtuale.
This project is an example of applied
research for creating a digital recon-
struction of Ancient Rome, visitable in
virtual mode.
Universit | Universities
Politecnico di Milano
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
University of Virginia (USA)
La ricerca ha prodotto una collezione
di casi di comunit creative, defninen-
do il concetto di impresa sociale dif-
fusa (DSe) e le sue implicazioni sulle
idee di benessere e sviluppo locale.
Su questo tema stato proposto
uno scenario e sono state individuate
delle soluzioni e delle piattaforme abi-
litanti che potrebbero implementarlo
e un apposito programma di sostegno
della ricerca industriale in questo
campo.
This research produced a collection of
case studies of creative communities,
clarifying the concept of difused so-
cial enterprise (DSe) and its implica-
tions for ideas of wellbeing and local
development.
A scenario along these lines has
emerged from the research and solu-
tions and enabling platforms have
been identifed for its implementation,
with a special programme of support
for industrial research in this feld.
Universit e centri di ricerca | Universities and research centres
Politecnico di Milano (coordinatore), National Institute for Consumer Research
(Sifo), Netherlands Organisation for Applied Scientifc Research (tno), Strategic
Design Scenarios (SDS), Doors of Perseption (Doors), Philips Design (Philips In-
ternational), Joint Research Centre/Institute for Prospective Technological Stu-
dies (JRc - IptS), Central European University, Budapest Fundation (ceu), Consu-
mer International (cI), United Nations Environment Programme (unep DtIe).
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
eu (2004-2006)
DRM04. Qualit urbana e sicurezza
drm04. Urban quality and security
DRM
Tradizionalmente si portati a pensare che il design (e la ricerca
in design) sia riconducibile e fnalizzato a stimolare linnovazione
nei processi di ideazione e produzione del prodotto industriale. Cer-
tamente questo pu ancora essere considerato come il cuore della
nostra disciplina anche se i dati rilevati dalla ricerca testimoniano
che il realt il perimetro disciplinare ormai assai pi evoluto e
composito. I dati testimoniano in maniera concreta il fatto che il
percorso evolutivo di articolazione e specializzazione che la discipli-
na ha compiuto negli ultimi quindici anni, ha portato alla luce una
geografa disciplinare complessa e avanzata.
Possiamo infatti afermare che pur restando una forte concen-
trazione di interesse nel campo del design dei prodotti, del design
della moda, del design dei materiali e dei componenti (44%, 169 ri-
cerche su 382), il design ha via via esteso la propria attenzione ver-
so nuovi territori che spaziano dalle aree del design degli ambienti
(13%, 48 ricerche su 382) a quelle del design della comunicazione
e interazione (19%, 74 ricerche su 382) giungendo infne alle aree
del design strategico e del design dei servizi e dei sistemi complessi
(23,5%, 90 ricerche su 382).
Questa presenza di una diversit disciplinare rappresenta si-
curamente uno dei punti di forza del sistema che testimonia la
capacit della ricerca universitaria di non sovrapporsi in maniera
omologata alle pratiche professionali di ricerca e progetto che sono
ancora in larga misura centrate sui settori di vocazione tipici del
Made in Italy.
Traditionally it has been thought that design (and research in
design) refers to and aims at stimulating innovation in processes
of conception and production of industrial products. Defnitely,
this could still be considered to be at the heart of our discipline
even if the data surveyed by research proves that the discipli-
nary perimeter is by now much more evolved and mixed. The
data defnitely show that the evolutionary path of articulation
and specialization which the discipline has completed in the last
ffeen years has brought to light a complex and advanced disci-
plinary geography. Indeed, we can afrm that acknowledging
that a strong concentration of interests lies in the feld of product
design, fashion design, design of materials and components (44%, 169
research activities out of 382), design has increasingly turned its
attention towards new territories which range from the design of
environments (13%, 48 research activities out of 382) to that of de-
sign of communication and interaction (19%, 74 research activities
out of 382) and fnally to the area of strategic design and services
design and design of complex systems (23.5%, 90 research activities
out of 382).
This presence of disciplinary diversity certainly represents a
strength of the system which testifes to the capacity of univer-
sity research in not passively overlapping research practices and
professional projects which are still centered on typical Made in
Italy sectors to a large extent.
Le aree disciplinari della ricerca in design
The disciplinary areas of research in design
iv.8
... sicuramente nellambito del design oggi possibile
trovare nuovi sensi per il progetto, non soltanto relativamente
al sistema degli oggetti materiali, ma anche dei sistemi sociali,
dellambiente, della citt e delle relazioni che i tessuti
produttivi hanno con il sistema sociale e abitativo...
it is certainly possible in the design feld today to fnd new meanings
for design, not only in relation to the system of material objects, but
also to social systems, to the environment, to urban areas and the re-
lationships between production networks and social and housing sys-
tems
PATrIZIA rANZO - SeconDa unIveRSIt DeglI StuDI DI napolI
drm interview
56 | 57
19%
Design DellA comunicAzione
e interAzione
cOMMunicaTiOn anD inTeRacTiOn DeSign
31%
Design Del proDotto
PRODucT DeSign
23,5% Design strAtegico,
Design Dei servizi
e Dei sistemi complessi
STRaTegic DeSign, DeSign Of SeRviceS
anD cOMPlex SySTeMS
5,5%
Design Dei proDotti
per lA moDA
faSHiOn DeSign
8%
Design Dei mAteriAli
e Dei componenti
DeSign Of MaTeRialS anD cOMPOnenTS
13%
Design Degli AmBienti
(interni eD esterni)
DeSign Of enviROnMenTS
(inTeRiORS anD exTeRiORS)
le ricerche e le aree disciplinari
ReSeaRcHeS anD DiSciPlinaRy aReaS
BaSe = 382 (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcHSDiagency_2008)
DRM
MI
MI
MI
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NA2 FI
PE
MI
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CAM
NA2
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CAM NA2
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BZ
PE
FI
Strategie, Servizi e Sistemi
Strategies, Services and Systems
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti
Strategies, Services and Systems + Products
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti + Materiali
Strategies, Services and systems + Products + Materials
Prodotti + Ambienti
Product + Environments
Prodotti + Comunicazione e Interazione
Products + Communication and Interaction
Prodotti
Products
Prodotti + Materiali
Products + Materials
Moda
Fashion
Materiali
Materials
Materiali + Ambienti
Materials + Environments
Materiali + Prodotti
Materials + Products
Ambienti
Environments
Ambienti + Strategie, Servizi e Sistemi
Environments + Strategies, Services and Systems
Comunicazione e Interazione
Communication and Interaction
Comunicazione e Interazione + Strategie, Servizi e Sistemi
Communication and Interaction + Strategies, Services and Systems
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
La ricerca in design:
il mosaico delle
aree disciplinari
Design research: the mosaic of disciplinary areas 58 | 59
MI
MI
MI
GE
NA2 FI
PE
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MI FI BZ PA PA
ROMA
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NA
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PE
FI
Strategie, Servizi e Sistemi
Strategies, Services and Systems
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti
Strategies, Services and Systems + Products
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti + Materiali
Strategies, Services and systems + Products + Materials
Prodotti + Ambienti
Product + Environments
Prodotti + Comunicazione e Interazione
Products + Communication and Interaction
Prodotti
Products
Prodotti + Materiali
Products + Materials
Moda
Fashion
Materiali
Materials
Materiali + Ambienti
Materials + Environments
Materiali + Prodotti
Materials + Products
Ambienti
Environments
Ambienti + Strategie, Servizi e Sistemi
Environments + Strategies, Services and Systems
Comunicazione e Interazione
Communication and Interaction
Comunicazione e Interazione + Strategie, Servizi e Sistemi
Communication and Interaction + Strategies, Services and Systems
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
DRM
10
11
Lo spazio terapeutico. Lambiente come metodo di cura per il
malato di demenza (Fin-Mark). Therapeutic spaces. The environ-
ment as treatment for the dementia suferers (Fin-Mark)
IDEALI - Integrare Design e Arredo per Lautonomia Indivi-
duale. IDealI - Integrating Design and Furnishing for Individual
Autonomy
DRM05. Inclusione sociale e servizi per la salute e la qualit della vita
drm05. Social inclusion and services for health and quality of life
La ricerca fnalizzata a sviluppare ar-
ticoli e arredi in campo sanitario con
un migliore confort, accessbilit e si-
curezza per categorie di utenti deboli
come disabili, anziani e bambini.
This research aims to develop articles
and furnishings for healthcare that are
more comfortable, more accessible
and safer to use for more vulnerable
users such as the disabled, elderly and
children.
Universit e imprese | Universities and companies
Riva 1920; TiQuattro; o.M.M.; Solmet Srl; Fumagalli Srl; Politecnico di Milano
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
Regione Lombardia: bando Metadistretti 2007
La ricerca ha studiato tutti gli aspetti
progettuali formali, ergonomici, tec-
nologici e produttivi relativi alla pro-
gettazione degli ambienti dedicati alla
deambulazione della persone afette
da demenza senile ed Alzheimer.
This research has studied every aspect
of formal, ergonomic, technological
and production designing relating
to the design of spaces dedicated to
people sufering from senile dementia
and Alzheimers disease.
Universit | Universities
Universit degli Studi di Genova
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
fIn-MaRk Srl, Boero Bartolomeo Spa; Monetti Spa; Festa Srl; Silent Gliss Italia
Srl; Gerfor Spa; SMec Srl; IDEA System Srl; Tunstall Italia Srl; Generali Arreda-
menti Srl (2005-2006)
10 Prototipo di sedia a rotelle | Wheelchair prototype
11 Arredi per spazi terapeutici | Furniture products for therapeutic spaces
12 Prototipi realizzati con tecnologie ibride | Prototype of object realized with hybrid technology
13 Modello virtuale di capsula per il trasporto spaziale | Virtual model of a space transport capsule
60 | 61
12
13
mmET - Motorised Momentum Exchange Tethers.
MMet - Motorised Momentum Exchange Tethers
BAYEr Ag Sviluppo di idee e applicazioni di tecnologie
ibride. bayeR ag Developing ideas and applications for hybrid
technology
DRM06. Innovazione, industria e sviluppo hi-tech
drm06. Innovation, industry and hi-tech development
La ricerca ha lavorato sullo sviluppo di
nuove tipologie di prodotto utilizzando
materiali ibridi. Sviluppo di nuovi con-
cept, piani e modelli per produzioni in-
novative di prodotti o gruppi di prodotti
in cui le tecnologie ibride permettano
nuove applicazioni.
This research worked on the develop-
ment of new types of product using
hybrid materials: new concepts, plans
and models for the innovative produc-
tion of products or groups of products
where hybrid technologies permit new
applications.
Universit | Universities
Universit degli Studi di Genova
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
Bayer ag (2003)
La ricerca ha sviluppato un sistema di
propulsione per trasferire rifornimen-
ti dallorbita terrestre allorbita di tra-
sferimento lunare, fno al deposito sul
suolo lunare. In questo ambito Space-
Lab ha contribuito alla progettazione
della capsula per il trasporto logistico
necessaria per il completamento del
sistema.
This research has developed a propul-
sion system to transfer supplies from
earth orbit to lunar transfer orbit and
deposit on the moon. SpaceLab con-
tributed to the designing of a capsule
for the logistic transport required to
complete the system.
Universit | Universities
Universit di Glasgow, Politecnico di Milano
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
eSa e Alcatel Alenia Spazio - lea Project, Lunar Exploration Architecture (2005)
DRM
Il progetto DRM stata anche loccasione per efettuare una prima
ricognizione sulla vision e sulla direzione del sistema design (ma
forse anche del sistema produttivo che con esso interagisce), ov-
vero sulla capacit della ricerca in design di anticipare nuovi temi
e nuove risposte rispetto ai grandi temi del vivere contemporaneo
e alle sfde economiche, sociali, culturali, ambientali delle nostre
societ.
Per realizzare questo esercizio di orientamento e scoperta
stata utilizzata una classifcazione per aree tematiche generali,
quelle che sono defnite come Categorie drm nella metodologia co-
struita per afrontare questo studio.
I primi risultati vedono il nostro sistema universitario impegnato
in prima linea a sostenere il processo di rinnovamento del sistema
manifatturiero nazionale, oggi particolarmente esposto ai venti
della globalizzazione, lavorando allo sviluppo del nuovo Made in
Italy e alla defnizione dei futuri scenari dellinternazionalizzazio-
ne (36%, 137 ricerche su 382).
Questo dato risulta particolarmente signifcativo se si analizza
lo stretto collegamento a questa prima area e le ricerche che fanno
parte della categoria riguardante i temi dellinnovazione, dellin-
dustria e dello sviluppo hi-tech (10% circa, 37 ricerche su 382).
Quasi la met delle ricerche censite fa parte di questarea se-
gnalando, questa volta in modo non retorico, la capacit del si-
stema universitario di contribuire fortemente alle questioni che
riguardano la competitivit produttiva ed economica del paese
(vedere dato su ricerche applicate rispetto a queste due categorie).
In queste due aree sono presenti un insieme di ricerche di si-
stema che vedono la compresenza di universit, istituzioni e im-
prese, fnalizzati al trasferimento tecnologico e alla fertilizzazione
incrociata tra settori, alla difusione e allo scambio di buone pra-
tiche per stimolare linnovazione e la competitivit delle imprese,
soprattutto le PMI, attraverso lutilizzo della ricerca in design.
Due macrotemi in cui la ricerca in design italiana sta dando un
contributo fondamentale in termini di ricerca esplorativa, anche a
livello internazionale, riguardano lidentit territoriale e le produ-
zioni locali (7,6%, 29 ricerche su 382) e la valorizzazione dei beni
culturali e ambientali (7,9%, 30 ricerche su 382). Questi temi, che
aprono a nuovi orizzonti disciplinari come quelli del design a scala
territoriale per lo sviluppo locale e del design per i beni culturali,
hanno visto la ricerca disciplinare impegnata a sperimentare stru-
menti, azioni-pilota e iniziative per favorire uno sviluppo alter-
nativo delle aree locali con ritardi di sviluppo e delle loro risorse
(fliere agroalimentari, turismo e ospitalit, neo-artigianato).
In buona parte connessa alle due precedenti la categoria
Energia, mobilit e ambiente (11,5%, 43 ricerche su 382) che vede il
tema del design per la sostenibilit impegnato a ridefnire nuove
modelli di consumo e fruizione di beni e servizi a basso impatto
ambientale e a individuare sistemi di prodotti/servizi sostenibili
per la gestione delle risorse energetiche e dei fussi di mobilit
delle persone e delle merci.
Importante anche la presenza delle categorie DRM relative allIn-
clusione sociale e servizi per la salute e la qualit della vita (4,5%,17
ricerche su 382) e alla categoria Qualit urbana e della sicurezza
(3%,11 ricerche su 382) in cui la ricerca in design sta muovendo i
suoi passi cercando soluzioni innovative rispetto ai problemi lega-
ti alle disabilit e alle strutture e i servizi per la cura alla persona,
ma anche alle nuove emergenze legate alla sicurezza e alla qualit
della vita, soprattutto nelle metropoli e sui luoghi di lavoro.
Peculiare infne limportante rilevazione della categoria Educa-
zione, processi formativi e della ricerca scientifca e tecnologica in
The DRM project was also an opportunity to perform the frst test
of the vision and direction of the design system (but perhaps also
of the productive system with which it interacts), or rather of the
capacity of research in design to predict new themes and new
answers with regard to the major themes of contemporary living
and the economic, social, cultural, environmental challenges of
our society.
In order to perform this exercise of orientation and discovery,
a classifcation of general thematic areas was used, those defned
as DRM categories in the methodology constructed for this study.
The initial results fnd the university system mainly occupied
with the sustaining processes of renewal of the national manu-
facturing system, today particularly at risk due to globalization,
working on the development of the new Made in Italy and defning
future scenarios of internationalization (36%, 137 research activi-
ties out of 382). This data is particularly important if we analyse
the close connection of this frst area to research which is part of
the category involving themes of innovation, industry and hi-tech
development (about 10%, 37 research activities out of 382).
Almost half of the research activities sampled are part of this
research area indicating, this time in a non-rhetorical way, the
capacity of the university system to strongly contribute to issues
involving the competitive productivity and economics of the
country (the fgures of applied research in the categories 1 and 6
surpass 60% with 110 research activities out of 174).
In these two areas, an array of research systems are present
which include universities, institutions and companies, aimed at
technology transfer, cross-fertilization among sectors, difusion and
exchange of best practices in order to stimulate innovation in
and competitivity of companies, specially PMI, through the use
of research in design.
The two macro themes in which design research in Italy is
making a fundamental contribution in terms of exploratory re-
search even at the international level, involve territorial identity
and local production (7.6%, 29 research activities out of 382) and
development of cultural and environmental assets (7.9%, 30 research
activities out of 382). These themes, which open new disciplinary
frontiers such as that of design on territorial scale for local develop-
ment and design of cultural heritage and enviromental assets, have
seen this disciplinary research involved in experimenting with
instruments, pilot programs and initiatives which favor alterna-
tive methods of development in slowly developing local areas
and their resources (food farming industry, tourism and hospital-
ity, neo-crafsmanship).
Connected to the two preceding ones to a large extent, there
is the category of Energy, mobility and the environment (11.5%, 43
research activities out of 382) which sees the theme of design
for sustainability involved in the redefnition of new models of
consumption and creation of assets and services with low envi-
ronmental impact and in identifcation of systems of sustainable
products/services for the management of energy resources and of
mobility trends of people and products.
The presence of DRM categories related to Social inclusion and
services for health and quality of life (4.5%, 17 research activities
out of 382) and to Urban quality and security (3%, 11 research ac-
tivities out of 382) is also important. Here, research in design is
taking the frst steps in fnding innovative solutions to problems
related to disability and to facilities and services for the treat-
ment of people, but also to new issues related to security and
quality of life, specially in metropolis and its work places.
Le categorie interpretative drm
drm mapping categories
iv.9
62 | 63
cui il sistema ofre la punta avanzata del processo di rifessione su
approcci metodologici, strumentali, operativi ai processi dellap-
prendimento e della ricerca nel campo del design (12%, 47 ricerche
su 382).
Finally, there is the peculiar but important survey of the catego-
ry Education, training and scientifc and technological research proc-
esses in which the system ofers an advanced thought process on
methodological, instrumental, operational approaches applied to
learning and research processes (12%, 47 research activities out
of 382) .
...fare ricerca di design signifca principalmente promuovere
una serie di azioni per il progressivo avvicinamento e un
dialogo tra luniversit e il mondo delle imprese distrettuali...
doing design research primarily means promoting a series of actions
to bring university and the world of industrial districts closer together,
stimulating dialogue between them
ANTONIO mArANO - unIveRSIt DeglI StuDI DI chIetI
drm interview
DRM07. Energia, mobilit e ambiente
drm07. Energy, mobility and environment
14
Teknema Veicoli ibridi a basso impatto ambientale.
Low environment impact, hybrid Teknema Vehicles
La ricerca, partendo da uno studio
approfondito sui veicoli esistenti, ha
sviluppato nuovi concept per il tra-
sporto urbano individuale ed ipotizza-
re soluzioni per lutilizzo di materiali
innovativi.
Thi research developed a detailed
study of existing vehicles, the project
developed new concepts for individual
urban transport and hypothesised de-
sign solutions for the use of innova-
tive materials
Universit | Universities
Universit degli Studi di Chieti e Pescara con lUniversit degli Studi di Roma La
Sapienza (Dip. di ingegneria nucleare)
Ricerca fnanziata da | Reasearch funded by
Teknema (2003)
14 Modello di veicolo sostenibile | Model of a sustainable vehicle
DRM
Mt Ft Ce RomA To HAz Cn - Pe Bz Ve CAm HA
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CENTRE
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NORTH
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ITALY
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Mt Ce HA To Ve Bz CAm RomA HAz
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SOUTH
DRM06
DRM05
DRM04
DRM03
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DRM01
DRM07
DRM08
Nuovo Made in Italy e scenari dell'internazionalizzazione
New Made in Italy and the scenarios of internationalization
Identit, territorio e produzioni locali
Identity, territory and local production
Valorizzazione dei beni culturali e ambientali
Development of cultural heritage and environmental assets
Qualit urbana e sicurezza
Urban quality and security
Inclusione sociale e servizi per la salute e la qualit della vita
Social inclusion and services for health and quality of life
Innovazione, industria e sviluppo hi-tech
Innovation, industry and hi-tech development
Educazione, processi formativi e della ricerca scientica e tecnologica
Education, training and scientic and technological research processes
Energia, mobilit e ambiente
Energy, mobility and environment
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
Oltre il Made in Italy:
le nuove frontiere
della ricerca in design
Beyond Made in Italy: the new frontiers of research in design 64 | 65
Mt Ft Ce RomA To HAz Cn - Pe Bz Ve CAm HA
Mt
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CENTRE
nouo
NORTH
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ITALY
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Mt Ce HA To Ve Bz CAm RomA HAz
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DRM06
DRM05
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DRM03
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Nuovo Made in Italy e scenari dell'internazionalizzazione
New Made in Italy and the scenarios of internationalization
Identit, territorio e produzioni locali
Identity, territory and local production
Valorizzazione dei beni culturali e ambientali
Development of cultural heritage and environmental assets
Qualit urbana e sicurezza
Urban quality and security
Inclusione sociale e servizi per la salute e la qualit della vita
Social inclusion and services for health and quality of life
Innovazione, industria e sviluppo hi-tech
Innovation, industry and hi-tech development
Educazione, processi formativi e della ricerca scientica e tecnologica
Education, training and scientic and technological research processes
Energia, mobilit e ambiente
Energy, mobility and environment
BASE = RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
DRM
DRM07. Energia, mobilit e ambiente
drm07. Energy, mobility and environment
15
FOTOFUN_elementi fotovoltaici multifunzionali ad elevata
integrabilit architettonica. FOTOFUN_easy-to-integrate multi-
functional photovoltaic elements
La ricerca ha defnito i criteri per una
migliore integrazione dei sistemi foto-
voltaici con gli elementi ampiamente
usati nelle tecniche costruttive come
brise-soleil, tegole e pareti ventilate.
This research has defned criteria for
the greater integration of photovoltaic
systems with widely used elements in
building such as brise soleil, roof tiles
and ventilated walls.
Universit e imprese | Universities and companies
Seconda Universit degli Studi di Napoli, Elettro Sannio snc (Benevento)
Ricerca fnanziata da / Reasearch funded by
Ministero Attivit Produttive: II Bando pIa Innovazione 2005
16
Elene TT. E-learning Network for teaching training.
Elene TT. E-learning Network for teaching training
La ricerca Elene TT si propone di
migliorare la capacit di utilizzo pe-
dagogico delle Ict degli insegnanti
attraverso la creazione di un Centro
Risorse per lApprendimento Virtuale
che mette in rete linee guida, risorse
e strumenti condivisi per docenti, stu-
denti e formatori.
The research focus behind Elene-tt is
to improve the ability of Higher Edu-
cation teachers to make pedagogical
use of Ict, through the development
of a Virtual Learning Resource Centre
providing guidelines and resources
for both teacher trainers and teachers
themselves and through student-dri-
ven teacher training actions, pooling
and testing tools and approaches de-
veloped by each of the partners in the
wider European context.
Universit / Universities
Politecnico di Milano (I), University of Bremen (De), Universitat Oberta de Cata-
lunya - uoc (eS), University of Helsinki, for the Finnish Virtual University - fvu
(fI), Helsinki University of Technology, for the Finnish Virtual University - fvu
(fI), University of Ume (Se), University of Utrecht (nl), Maria Curie Sklodowska
University, for the Polish Virtual University - pvu (pl).
Ricerca fnanziata da: / Reasearch funded by:
ue (2005-2006)
DRM 8. Educazione, processi formativi e della ricerca scientifica e tecnologica
drm 8. Education, training and scientific and technological research processes
15 Diamond dual tile pv tegola fotovoltaica | Diamond dual tile pv the photovoltaic tile
16 Home page della piattaforma l'E-learning Elene tt | Elene TT e-learning web platform home page
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37%
Drm01.nuovo mADe in itAly e scenAri
Dell'internAzionAlizzAzione
DRM01.new MaDe in iTaly anD THe ScenaRiOS Of inTeRnaTiOnalizaTiOn
8,5%
Drm02.iDentit, territorio
e proDuzioni locAli
DRM02. iDenTiTy, TeRRiTORy anD lOcal PRODucTiOn
8%
Drm03.vAlorizzAzione
Dei Beni culturAli e AmBientAli
DRM03.DevelOPMenT Of culTuRal HeRiTage anD enviROnMenTal aSSeTS
3%
Drm04.QuAlit urBAnA e sicurezzA
DRM04. uRBan qualiTy anD SecuRiTy
12,5%
Drm05.inclusione sociAle e servizi per
lA sAlute e lA QuAlit DellA vitA
DRM05.SOcial incluSiOn anD SeRviceS fOR HealTH anD qualiTy Of life
11% Drm06.innovAzione, inDustriA
e sviluppo hi-tech
DRM06.innOvaTiOn, inDuSTRy anD Hi-TecH DevelOPMenT
13%
Drm07.energiA, moBilit e AmBiente
DRM07.eneRgy, MOBiliTy anD enviROnMenT
13%
Drm08.eDucAzione, processi formAtivi e
DellA ricercA scientificA e tecnologicA
DRM08.eDucaTiOn, TRaining anD ScienTific anD TecHnOlOgical
ReSeaRcH PROceSSeS
le categorie drm per la ricerca universitaria
acaDeMic ReSeaRcH: DRM caTegORieS
BaSe = 116 (fOnTe: DRM ReSeaRcHSDiagency_2008)
DRM
Un dato assai interessante seppur non completo
10
quello riguar-
dante il valore economico complessivo dellattivit di ricerca in de-
sign.
Il dato ci parla di un valore complessivo di 23.086.000 la ricer-
ca svolta in Italia a livello universitario nel periodo 2003-2007.
Questo dato interessante perch costituisce la prima rileva-
zione storica reale della capacit produttiva del sistema della ricer-
ca universitaria, il cui valore complessivo rispecchia una indubbia
capacit di attivare e gestire in maniera professionale lattivit di
ricerca in design.
In termini di valore relativo Milano dimostra la sua capacit di
fungere da volano del sistema.
Interessanti anche i dati relativi a Genova, Torino, Roma e Na-
poli/Aversa che segnalano anche in questo caso lattivazione di una
profcua relazione con il territorio e con il sistema produttivo e isti-
tuzionale.
Unico dato comparativo possibile quello relativo alla stima
della produttivit media dei ricercatori italiani in design. Dividendo
il valore di 23.086.000 per i 123
11
docenti ricercatori icaR 13 (che
fanno ricerca come attivit part-time, in modo complementare alla
didattica) si ottiene, per il periodo 2003-2007, un valore economico
medio generato da ciascun ricercatore pari a 187.000 , circa 37.500
allanno pro capite.
Cercando un confronto dal punto di vista internazionale, il valo-
re complessivo della ricerca universitaria in design attivata in Italia
dimensionalmente paragonabile al budget stanziato annualmente
da alcuni Paesi europei per le attivit dei propri design council, de-
sign center e agenzie nazionali per la promozione del design
12
.
10 Il dato economico riferimento a un campione di 10 delle 12 universit analiz-
zate (non hanno fornito dati le sedi di Bolzano e Venezia) . Il dato economico fa
comunque riferimento alla grande maggioranza delle ricerche censite: 370 su 382
ricerche.
11 Il dato fa riferimento ai ricercatori IcaR 13 delle universit censite (123 su 127
a livello nazionale)
12 Nel 2003 il budget stanziato per il Design Council (uk) era 10.000.000 di Euro,
2.000.000 di Euro per lIf di Hannover (Germania), 5.000.000 di Euro per il DDk
Danish Design Centre (Danimarca), 1.000.000 di Euro per lapcI (France).
A very interesting though incomplete data
10
concerns the total
economic value of research activity.
The fgures speak of a total value of 23,086,000 euro for re-
search carried out on a national level in the period 2003-2007.
The fgure is interesting because it constitutes the very frst
real recording of the production capability of the university re-
search system, the overall value of which refects an indisput-
able capability of activating and managing design research ac-
tivities, in a professional manner.
In terms of relative value, Milan has demonstrated its capac-
ity to act as driver of the system.
Interesting too are the data for Genoa, Turin, Rome and Na-
ples/Aversa, which also reveal the activation of a proftable re-
lationship with their local areas and production and institution
systems.
The only comparative data possible concerns the average
productivity of Italian design researchers. Dividing the value
of 23,086,000 Euro by 123
11
IcaR 13 research teachers (operating
part-time) we get an average economic value of 186,000 Euro
generated per person in the 2003-2007 period (37.500 Euro per
year).
The overall value of university design research in Italy is
comparable to the budget earmarked yearly in some European
countries for the activities of their design councils, design cen-
tres and national agencies for the promotion of design
12
.
10 The economic value is related to 10 of 12 of the universities considered in the
survey (data have not provided by Bolzano and Venice universities). However the
economic value concerns the greater number of research surveyed (370 out of
382)
11 Data concerns the researchers included in the IcaR 13 sector of universities
included in the survey (123 out of 127)
12 In 2003, the budget for Design Council (uk) was Euro 10,000,000, for If Han-
nover Euro 2,000,000, for the DDk Danish Design Centre Euro 5,000,000, for apcI
(France) Euro 1,000,000
Il valore economico della ricerca in design
The economic value of design research
iv.10
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Le relazioni tra le
universit nelle ricerche
fnanziate dal MIUR
Research links between design universities (in researches funded by miur)
MIUR il Ministero per l'Universit e la Ricerca. Le ricerche MIUR realizzate dalle universit nel
periodo 2003-2007 sono visibili sul sito web www.miur.it o sul portale ufciale della Ricerca Italiana -
www.ricercaitaliana.it.
MIUR is the Ministry for University and Research. MIUR researches, carried out by Universities in
the 2003-2007 period, are available on www.miur.it and on www.ricercaitaliana.it (the ofcial Italian
Research portal).
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DRM
Su un totale di 16 universit censite dal progetto DRM, 9 prevedono
un Dottorato di Ricerca in Design per un totale di 15 Corsi di Dotto-
rato attivi sul territorio nazionale. Di questi il Politecnico di Milano
ofre 4 Corsi di Dottorato, il Politecnico di Torino 3 per un totale di 15
Corsi di Dottorato attivi sul territorio nazionale, di cui uno costi-
tuito in collaborazione tra Seconda Universit degli Studi di Napoli
e Universit degli Studi di Firenze.
Nel periodo 2003-2007 tra le Universit considerate risultano 8
Corsi di Dottorato con Cicli conclusi: tra quesi 5 corsi sono presenti
al Nord (62,5%), 1 al centro (12,5%), 2 al Sud e Isole (25%). Dei Corsi
di Dottorato considerati infatti la maggior parte ha una storia re-
cente. Allinterno del panorama italiano il primo Corso di Dottorato
stato quello del Politecnico di Milano, fondato nel 1990, seguito da
quello dellUniversit degli Studi di Palermo attivato nel 1991. Tra i
15 Corsi attivi non ancora conclusi quelli istituiti dall Universit de-
gli Studi di Genova, dall Universit degli Studi di Firenze, dall'Uni-
versit degli Studi di Camerino e quello avviato in collaborazione
tra l'Universit degli Studi di Firenze e la Seconda Universit di
Napoli.
In generale, ogni Corso di Dottorato aferisce a Dipartimenti di
diversa natura, in cui larea del design integrata in alcuni casi a
quelle di Architettura, Tecnologie e Arti Figurative anche perch,
storicamente, lattivazione dei Corsi di Dottorato in Design nata
nei Dipartimenti legati alle Facolt di Architettura.
Questa relazione produttiva tra Design e le altre discipline infu-
isce ovviamente sulla natura e lorientamento tematico delle ricer-
che dottorali prodotte, infuenzandone i risultati. In questo senso la
relazione con le discipline dellArchitettura forte anche per ragio-
ni storiche ed quindi quella pi rappresentata allinterno dei Corsi
di Dottorato in Design in Italia.
Among the 16 universities sampled by the DRM project, 9 provide
a Ph.D. program in Design making a total of 15 Ph.D. programs
active in the national territory. Of these, the Politecnico di Mi-
lano ofers 4 Ph.D. programs, the Politecnico di Torino ofers 3
making a total of 15 Ph.D. programs active in the national terri-
tory, of which one is constituted in collaboration with Seconda
Universit degli Studi di Napoli and Universit degli Studi di
Firenze.
In the 2003-2007 period, among the universities considered,
there were 8 Ph.D. programs already completed: of these, 5 are
present in the north (62.5%), 1 in the center (12.5%), 2 in the South
and in the Islands (25%). The Ph.D. programs considered actu-
ally have a recent history. Within the Italian panorama, the frst
Ph.D. program is that of Politecnico di Milano founded in 1990,
followed by that at Universit degli Studi di Palermo in 1991. Of
the 15 active programs not yet concluded, there are those insti-
tuted by Universit degli Studi di Genova, Universit degli Studi
di Firenze, Universit degli Studi di Camerino and that initiated
in collaboration with the sites in Florence and Naples.
In general, every Ph.D. program pertains to a Department of
a diferent nature, in which the area of Design is integrated in
some cases with those of Architecture, Technologies and Figu-
rative Arts also because, historically, the activation of a Ph.D.
program in Design was in Departments connected to the Faculty
of Architecture.
This productive relationship between Design and other disci-
plines obviously has an infuence on the thematic nature and ori-
entation of Ph.D. programs put in place and afects their results.
In this sense, the relationship with disciplines of Architecture is
strong also for historical reasons and is the one more commonly
found within Ph.D. programs in Design in Italy.
v
I fatti e i numeri
della ricerca
dottorale in design
Facts and figures of the ph.d. research in design
Natura e struttura dei Corsi di Dottorato in design in Italia
Nature and structure of design ph.d. programs in italy
v.1
72 | 73
9
corsi Di DottorAto
nel norD itAliA
PH.D.cOuRSeS in THe nORTH Of iTaly
3
corsi Di DottorAto
nel centro itAliA
PH.D.cOuRSeS in THe cenTRe Of iTaly
2
corsi Di DottorAto
nel suD itAliA e isole
PH.D.cOuRSeS in THe SOuTH Of iTaly
anD iSlanDS
1
corso Di DottorAto in
comune trA Due universit
(firenze+nApoli)
PH.D.cOuRSe SHaReD By TwO univeRSiTieS
(fiRenze+naPOli)
universit con corsi di dottorato
univeRSiTieS wiTH PH.D. cOuRSeS
(fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcHSDiagency_2008)
DRM
La modalit di organizzazione della didattica interna, per i Corsi di
dottorato presi in esame, pu essere suddivisa in due grandi cate-
gorie:
organizzazione didattica con tutorship , ovvero un modello di
formazione che prevede un percorso di apprendimento basa-
to prevalentemente sulla stretta relazione tra Dottorando e
Docente di riferimento (Tutor), con il quale il dottorando con-
corda il percorso formativo e di ricerca;
organizzazione didattica strutturata (by coursework) , ovvero
un modello che prevede una Scuola di Dottorato organizza-
ta in Corsi specifci, i quali hanno valore anche in termini di
crediti formativi.
Al primo modello si rifanno lUniversit iuav di Venezia, lUniversit
degli Studi di Firenze, lUniversit degli Studi di Roma La Sapienza
la struttura by tutorship caratterizza anche il Corso comune tra Fi-
renze e Napoli, le altre Universit al contrario prevedono una strut-
tura didattica organizzata by coursework.
Per le Universit che adottano unorganizzazione didattica strut-
turata sono state dunque individuate le diverse oferte formative
suddivise in base alla natura del programma. Risulta che tutte le 8
Universit considerate ofrono formazione propedeutica
13
, 6 di que-
ste hanno corsi di formazione di base alla ricerca
14
e formazione spe-
cialistica alla ricerca
15
. Solo 3 prevedono corsi di formazione di base
alla ricerca.
Il modello complessivo che emerge quindi ancora duplice: da
un lato un percorso formativo che impegna attivamente il Candidato
allinterno della struttura accademica coinvolgendolo in attivit di
apprendimento istituzionalizzate integrate nel proprio curriculum,
dallaltro un percorso formativo in cui il dottorando apprende pre-
valentemente grazie alla relazione maieutica ed al confronto con il
Tutor e la comunit scientifca di riferimento. da sottolineare co-
munque come la netta prevalenza della formazione strutturata dei
Corsi di Dottorato nazionali sia organizzata allinterno di Scuole di
Dottorato (11 su 14), ci comporta che per lattivit di ricerca al Can-
didato richiesto impegno e partecipazione attiva allinterno della
struttura in cui si colloca e nei confronti della comunit scientifca.
13 Con formazione propedeutica si intendono quei corsi tipicamente legati alle disci-
pline del design volti ad integrare la formazione nel settore disciplinare specifco
14 Con formazione di base alla ricerca si intendono quei corsi che mirano a fornire
gli strumenti e la conoscenza base fnalizzati alla pratica della ricerca
15 Con formazione specialistica alla ricerca si intendono quei corsi fnalizzati
allesercizio della ricerca, alla rifessione sulla ricerca e alla produzione di ricerca
The method of organization of internal didactics, for Ph.D. pro-
grams under consideration, may be subdivided into two big cat-
egories:
didactic organization with tutorship, or rather a training
model which predominantly provides a learning path
based on the close relationship with reference Ph.D. can-
didates and teachers (Tutor), together with whom the Ph.D.
candidate decides on the training course and research;
structured didactic organization (by coursework) , or rather a
model which provides a Doctorate program organized by
specifc Courses, which also have value in terms of ECTU.
The frst model is followed by Universit Iuav di Venezia, Uni-
versit degli Studi di Firenze, Universit degli Studi di Roma
La Sapienza. The structure by tutorship also characterizes the
joint Program between Florence and Naples, while the other uni-
versities follow a didactic structure organized by coursework.
For the universities which adopt a structured didactic organi-
zation, diverse training ofers have been identifed subdivided
on the basis of the nature of the program. It is seen that of the
8 universities considered, all ofer preparatory training
13
and 6
have basic training courses on research
14
and specialized training on
research
15
. Only 3 provide basic training courses on research.
The overall model which emerges is thus still dual: on one
hand a training course which actively involves the Candidate
within the academic structure with his/her participation in
learning activities which are institutionalised and integrated in
his/her own curriculum, and on the other hand, a training course
in which the Ph.D. candidate predominantly learns thanks to
the maieutic relationship and meetings with the reference Tutor
and the scientifc community. It should however be underlined
that the clear predominance is of structured training in national
Ph.D. programs organized within the Doctorate programs (11 out
of 4). This means that for research activity, commitment and ac-
tive participation at the site and in meetings with the scientifc
community is demanded from the Candidate.
13 By preparatory training we mean those courses tipically linked to design disci-
plines
14 By basic training course of research we mean those courses which aim to supply
PhD students with the basic tools and knowledge
15 By specialized training on research we mean those courses which aim both
practical research production and activities and research observation to
La struttura della didattica
The didactic structure
v.2
11
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11
corsi con orgAnizzAzione
DiDAtticA con tutorship
PH.D cOuRSeS wTH a TuTORSHiP ORganizaTiOn
4
corsi con orgAnizzAzione
DiDAtticA strutturAtA
(By coursework)
PH.D cOuRSeS wiTH a cOuRSewORk ORganizaTiOn
DRM
Per comprendere quale sia la relazione tra il numero di dottori di
ricerca in Disegno Industriale e quello nazionale sono stati confron-
tati i dati ricavati dal sito del MuR e quelli scaturiti dallattivit di
mappatura. Il campione nazionale per il periodo 2003-2007 risulta
essere di 13.903
16
candidati allinterno di tutte le aree disciplina-
ri di ricerca. Tra questi la media di dottorandi ammessi per anno
nellarea del Design un numero pari a circa 66%, dei quali il 7,6%
di stranieri
17
.
A partire dallanno di fondazione del primo dottorato di ricerca
in Disegno Industriale il numero totale di dottori iscritti risulta pari
a 220. Considerando il periodo 2003-2007 il campione si riduce a
116 candidati che hanno conferito il titolo di Dottore di Ricerca in
Disegno Industriale.
Secondo una distribuzione geografca risulta che il 70,7% della
ricerca risiede nel Nord, il 6,9% al Centro, il 22,4% al Sud. Le 116
dissertazioni considerate risultano cos suddivise: 77 Politecnico di
Milano, 18 Universit degli Studi di Palermo, 8 Universit degli Stu-
di di Roma La Sapienza, 8 Seconda Universit degli Studi di Napoli,
4 Politecnico di Torino, 1 Universit IUAV di Venezia. La numerosit
dipende dal numero dei Corsi di dottorato attivi per ognuna delle
sedi accademiche e dalla relativa fondazione, risulta comunque si-
gnifcativo che il Politecnico di Milano con i relativi 3 Corsi censiti
rappresenti esso stesso il 66,4% della ricerca dottorale nazionale
18
.
16 Dato integrato 2003-2006 (fonte: http://statistica.miur.it)
17 Le Universit che dichiarano la partecipazione di dottorandi stranieri sono
il Politecnico di Milano, lUniversit degli Studi di Genova, l Universit degli
Studi di Camerino Su questo dato non siamo in possesso delle informazioni sulla
provenienza geografca dei candidati. Sarebbe inoltre interessante comprendere
se allinterno dei Corsi sono previste borse di studio specifche per candidati stra-
nieri in modo da defnire se la partecipazione di candidati stranieri incentivata
in modo diretto.
18 Il numero dipende dallanno di fondazione e dunque dal numero di cicli di
dottorato che rientrano nel periodo 2003-2007: 5 polIMI - Disegno industriale e
Comunicazione Multimediale InDaco; 2 polIMI- Disegno e Metodi di Sviluppo
Prodotto InDaco + Dip. Meccanica; 6 polIMI - Architettura di Interni e Allesti-
mento InDaco + DIap; 3 polIto - Innovazione Tecnologica per larchitettura e
il Disegno Industriale DeneR; 5 unIpa - Dottorato in Disegno Industriale, arti
fgurative e applicate - Dipartimento di Design; 3 Sun - Design Industriale Am-
bientale e Urbano DISpaMa; 6 UNIROMA1 - Disegno Industriale. Design, Arte
e Nuove Tecnologie Itaca; 1 Iuav - Scienze del Design DaDI.
To understand the relationship between the number of Ph.D. pro-
grams in Design and national programs, data obtained from the
site of MIuR were compared to those obtained from mapping.
The national sample for the 2003-2007 period shows 13,903 can-
didates
16
in the total disciplinary area of research. Of these, the
average number of Doctorate candidates admitted each year in
the area of Design is 66%, of which about 7.6% is composed of
foreigners
17
.
Starting from the founding year of the frst Ph.D. program
in Design, the total number of candidates who enrolled was 220.
Considering the 2003-2007 period, this sample is reduced to 116
candidates who were given the Ph.D. in Industrial Design.
According to geographic distribution, it is found that 70.7%
of research takes place in the North, 6.9% in the Center, 22.4% in
the South. The 116 dissertations considered are subdivided as
follows: 77/Politecnico di Milano, 18/Universit degli Studi di
Palermo, 8/Universit degli Studi di Roma La Sapienza, 8/Sec-
onda Universit degli Studi di Napoli, 4/Politecnico di Torino, 1/
Universit IUAV di Venezia. The number depends on the number
of active Doctorate programs in each of the academic sites and
on the related establishment. However, it is seen that Politecnico
di Milano with 3 related programs sampled represents by itself
66.4% of the national Doctorate programs
18
.
16 Data integration 2003-2006 (source: http://statistica.miur.it)
17 Universities which declare that the participation to foreign Ph.Ds are Politec-
nico di Milano, Universit degli Studi di Genova, Universit degli Studi di Cam-
erino.
On these data we are not in possess of any pieces of information about the stu-
dents nationality. It would be interesting to understand if specifc grants for
foreign candidates are available, in order to clarify if the partecipation of foreign
members is somehow directly encouraged.
18 The number depends on the Ph.D. foundation year and also from the number
of Ph.D. course series in the period between 2003 and 2007: 5 polIMI - Disegno
industriale e Comunicazione Multimediale InDaco; 2 polIMI- Disegno e Me-
todi di Sviluppo Prodotto InDaco + Dip. Meccanica; 6 polIMI - Architettura di
Interni e Allestimento InDaco + DIap; 3 polIto - Innovazione Tecnologica per
larchitettura e il Disegno Industriale DeneR; 5 unIpa - Dottorato in Disegno
Industriale, arti fgurative e applicate - Dip. di Design; 3 Sun - Design Industriale
Ambientale e Urbano DISpaMa; 6 UNIROMA1 - Disegno Industriale, Design,
Arte e Nuove Tecnologie Itaca; 1 Iuav - Scienze del Design DaDI.
I numeri del Dottorato
The figures of the ph.d. programs
v.3
...il dibattito teorico e la ricerca teorica dovrebbero essere
fondamentali per orientare la ricerca [di design n.d.r.] in
senso corretto...
theoretical debate and research should be fundamental to steering
[design editors note] research in the right direction
VANNI PASCA - unIveRSIt DeglI StuDI DI paleRMo
drm interview
76 | 77
82
norD itAliA
nORTH Of iTaly
9
centro itAliA
cenTRe Of iTaly
26
suD itAliA e isole
SOuTH Of iTaly anD iSlanDS
le dissertazioni di ricerca dottorale in design concluse (2003-2007)
cOncluDeD PH.D. THeSiS (2003-2007)
BaSe= 116 (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcHSDiagency_2008)
DRM
29
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18
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n Ricerche | # Researches
n Cicli Didattici | # Didactic Cycles
(FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
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n Ricerche | # Researches
n Cicli Didattici | # Didactic Cycles
(FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
La ricerca dottorale:
i luoghi e le geografe
Ph.D. research: places and geographies
DRM
Il quadro della ricerca dottorale in Italia nel periodo 2003-2007 ci
restituisce un orientamento disciplinare articolato: sono presenti
infatti tutti gli ambiti disciplinari pi importanti come il Design del
prodotto (con anche una piccolissima quota di Design per il prodotto
moda), Design degli ambienti interni ed esterni, Design dei materiali
e dei componenti, Design dei sistemi complessi/servizi/strategie, De-
sign della comunicazione / interazione.
Per comprendere la natura dei temi afrontati dalle ricerche
dottorali stata svolta unanalisi degli abstract delle dissertazioni
che sono poi stati clusterizzati con le stesse categorie adottate per
analizzare la ricerca universitaria in design.
Il totale dei temi di ricerca vede una prevalenza dellarea disci-
plinare del Design del prodotto (29,3%) e quello del Design degli am-
bienti interni ed esterni (30,2%)
19
con una buona percentuale per le
aree discipinari del Design della comunicazione e interazione (18,1%)
e del Design dei sistemi, dei servizi e delle strategie (13,8%). A seguire
le recentemente costituite aree del Design dei materiali e dei compo-
nenti (6,9 %) e del Design dei prodotti per la moda (1,7%).
19 La prevalenza delle aree tematiche relative al Design degli ambienti interni
ed esterni rispecchia la relazione tra i dottorati di Design e quelli dellarea di
Architettura che ne hanno dato origine.
The picture of national Ph.D. programs in Italy in the 2003-2007
period refects a picture of divided disciplinary orientation: in-
cluded are the most important disciplinary areas such as Product
design (with a small quota for Fashion design), Design of internal
and external environments, Design of materials and components,
Design of complex systems/services/strategies, Design of com-
munication/interaction.
To understand the nature of the themes encountered in Ph.D.
programs, an analysis of the dissertation abstracts was performed
which were then clustered with the same categories adopted in
analysing university research in design.
The total of the research themes shows a predominance in the
area of Product design (29.3%) and Design of internal and exter-
nal environments (30.2%)
19
, with a good percentage in the disci-
plinary areas of Design of communication and interaction (18.1%),
and Design of systems, services and strategies (13.8%). This is
followed by the recently constituted area of Design of materials
and components (6.9%) and Fashion design (1.7%).
19 The high concentration of researches relevant to Interior Design is due to
the relationship between Design Ph.D. and architecture Ph.D. from which they
originated.
Le aree disciplinari della ricerca dottorale
Disciplinary areas of Ph.D. research
v.4
...Fare ricerca indispensabile (per) [...] individuare
poi nuove prospettive, nuovi orizzonti, secondo cui orientare
la disciplina...
doing research is indispensable (to) [] then identify new perspectives,
new horizons to which to orient the discipline
PAOLA gAmBArO - unIveRSIt DeglI StuDI DI genova
drm interview
80 | 81
18%
Design DellA comunicAzione
e interAzione
cOMMunicaTiOn anD inTeRacTiOn DeSign
29%
Design Del proDotto
PRODucT DeSign
14%
Design strAtegico, Design
Dei servizi e Dei sistemi
complessi
STRaTegic DeSign, DeSign Of SeRviceS anD cOM-
Plex SySTeMS
2%
Design Dei proDotti
per lA moDA
faSHiOn DeSign
7%
Design Dei mAteriAli
e Dei componenti
DeSign Of MaTeRialS anD cOMPOnenTS
3o%
Design Degli AmBienti
(interni eD esterni)
DeSign Of enviROnMenTS
(inTeRiORS anD exTeRiORS)
le ricerche di dottorato e le aree disciplinari del design
PH.D. ReSeaRcH anD DiSciPlinaRy aReaS Of DeSign
BaSe= 116 PROjecTS (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcHSDiagency_2008)
DRM
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Strategie, Servizi e Sistemi
Strategies, Services and Systems
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti
Strategies, Services and Systems + Products
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti + Materiali
Strategies, Services and Systems + Products + Materials
Prodotti + Ambienti
Product + Environments
Prodotti + Comunicazione e Interazione
Products + Communication and Interaction
Prodotti
Products
Prodotti + Materiali
Products + Materials
Moda
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Materiali
Materials
Materiali + Ambienti
Materials + Environments
Materiali + Prodotti
Materials + Products
Ambienti
Environments
Ambienti + Strategie, Servizi e Sistemi
Environments + Strategies, Services and Systems
Comunicazione e Interazione
Communication and Interaction
Comunicazione e Interazione + Strategie, Servizi e Sistemi
Communication and Interaction + Strategies, Services and Systems
BASE = DISSERTAZIONI/THESIS (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
La Ricerca dottorale:
il mosaico delle
aree disciplinari
ph.d. research: the mosaic of disciplinary areas 82 | 83
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Strategie, Servizi e Sistemi
Strategies, Services and Systems
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti
Strategies, Services and Systems + Products
Strategie, Servizi e Sistemi + Prodotti + Materiali
Strategies, Services and Systems + Products + Materials
Prodotti + Ambienti
Product + Environments
Prodotti + Comunicazione e Interazione
Products + Communication and Interaction
Prodotti
Products
Prodotti + Materiali
Products + Materials
Moda
Fashion
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Materiali + Ambienti
Materials + Environments
Materiali + Prodotti
Materials + Products
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Ambienti + Strategie, Servizi e Sistemi
Environments + Strategies, Services and Systems
Comunicazione e Interazione
Communication and Interaction
Comunicazione e Interazione + Strategie, Servizi e Sistemi
Communication and Interaction + Strategies, Services and Systems
BASE = DISSERTAZIONI/THESIS (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
DRM
Le 116 ricerche censite sono state prima attribuite e poi suddivise, at-
traverso un criterio di assegnazione multipla, alla seguenti categorie:
ricerca teorica , riferendosi alle dissertazioni il cui taglio e
fnalit sono prevalentemente di matrice teorica e il cui ri-
sultato implica la costruzione di nuovi strumenti concettuali.
Gli approcci teorici sono stati considerati come strumentali
alla ricerca.
ricerca progettuale , nel caso in cui la ricerca abbia come esito
prevalente una rifessione strettamente correlata allambito
del progetto/prodotto/servizio/comunicazione.
ricerca strumentale , se la ricerca indaga principalmente
metodi, approcci e strumenti inerenti al campo disciplinare.
Nello specifco la ricerca strumentale considerata in base
a 3 declinazioni e cio strumenti per la ricerca, strumenti per
la didattica, strumenti per il progetto.
Emerge da subito con forza il dato prevalente della ricerca strumen-
tale (59,5%) che assieme a quello della ricerca teorico-strumentale
(23,3%) sovrasta la ricerca progettuale e strumentale/progettuale
rispettivamente ad un 5,2% pi un 12,1%.
Il dato signifcativo e testimonia il carattere di ricerca per la
ricerca di molte tesi dottorali in design e, forse, ne sottolinea lauto-
referenzialit disciplinare e operativa.
La ricerca dottorale sembra essere in efetti focalizzata sulla co-
struzione di strumenti concettuali, metodologici e progettuali che
possano supportare i diversi ambiti della disciplina, dalla formazio-
ne alla pratica di ricerca e progettuale.
Questo dato ulteriormente rinforzato dall'analisi fne dellorien-
tamento della categoria della ricerca strumentale (che vale com-
plessivamente 111 su 116 ricerche ovvero il 94,8%).
Questa ulteriore sottoarticolazione sottolinea ancora di pi que-
sta interpretazione: ben l87,3% della ricerca strumentale si occupa
di strumenti per il progetto, con un 9,1% che incrocia aspetti preva-
lentemente teorici ed il 3,6% degli strumenti per la didattica.
The 116 research activities sampled were then subdivided, using
a criteria of multiple assignment, into the following categories:
theoretical research , dissertations with a prevalently theo-
retical slant, the outcome of which implicates the construc-
tion of new conceptual tools. The theoretical approaches
were considered instrumental to the research.
research by projects , where the main outcome was strictly
design/product/service/communication related.
instrumental research , where research is mainly into design
related method, approach or tools. instrumental research
is considered in terms of: research tools, didactic tools and
design tools.
The predominance of instrumental research (59.5%) emerges
immediately, which together with theoretical-instrumental
research (23.3%), crushes project research and instrumental/
project research respectively at 5.2% and 12.1%.
This data is important and testifes to the character of re-
search for research on many Doctorate thesis in design, and,
perhaps, underlines the disciplinary and operational self-refer-
encing.
The Doctorate program, in efect, seems to be focused on the
construction of conceptual, methodological and planning instru-
ments which can support the diferent felds of the discipline,
from training to the practice of research and design.
This data is further reinforced by the fnal analysis of the
orientation of categories of instrumental research ( which has an
overall value of 111 out of 116 research activities or 94.8%).
This further subdivision underlines this interpretation even
more: a good 87.3% of instrumental research involves instru-
ments for designing, with 9.1% involving predominantly theo-
retical aspects and 3.6% involving didactic instruments.
La natura della ricerca dottorale
The nature of Ph.D. research
v.5
84 | 85
59,5%
ricercA strumentAle
inSTRuMenTal ReSeaRcH
12%
ricercA progettuAle
e strumentAle
ReSeaRcH By PROjecT anD
inSTRuMenTal ReSeaRcH
23,5%
ricercA teoricA e
strumentAle
THeOReTical anD inSTRuMenTal ReSeaRcH
5%
ricercA progettuAle
ReSeaRcH By PROjecT
4%
strumenti per
lA DiDAtticA
TOOlS fOR DiDacTical acTiviTieS
9%
la natura della ricerca dottorale in design
THe naTuRe Of PH.D. ReSeaRcH in DeSign
BaSe= 116 DiSSeRTaziOni/THeSiS (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcH SDiagency_2008)
87%
strumenti per
il progetto
TOOlS fOR DeSign acTiviTieS
gli orientamenti specifici della ricerca dottorale strumentale
SPecific cOuRSeS Of inSTRuMenTal ReSeaRcH in DeSign
BaSe= 116 DiSSeRTaziOni/THeSiS (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcH SDiagency_2008)
strumenti per
lA ricercA
TOOlS fOR ReSeaRcH acTiviTieS
DRM
4 48
17 13
27
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14 6
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ITALIA
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NORD
NORTH
CENTRO
CENTRE
SUD
SOUTH
BASE = DISSERTAZIONI/THESIS (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
Progettuale | By project
Teorica | Theoretical
Teorica + Strumentale | Theoretical + Instrumental
Strumentale + Progettuale | Instrumental + By project
Strumentale | Instrumental
La natura della
ricerca dottorale:
densit e connessioni
Nature of ph.d. research: density and connections
86 | 87
4 48
17 13
27
69
14 6
4 3
1
2
7
17
ITALIA
ITALY
NORD
NORTH
CENTRO
CENTRE
SUD
SOUTH
BASE = DISSERTAZIONI/THESIS (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
Progettuale | By project
Teorica | Theoretical
Teorica + Strumentale | Theoretical + Instrumental
Strumentale + Progettuale | Instrumental + By project
Strumentale | Instrumental
DRM
La lettura delle aree di orientamento tematico della ricerca dotto-
rale restituisce un quadro dinsieme non del tutto allineato rispetto
agli orientamenti tematici della ricerca universitaria in design.
La categoria Innovazione, industria e sviluppo hi-tech risulta
come focus di ricerca prevalente (21,6%) seguita dallarea della Valo-
rizzazione dei beni culturali e ambientali (16,4%) mentre esiste una
distribuzione omogenea tra le aree del Nuovo Made in Italy e sce-
nari dell'internazionalizzazione (15,5%) e Inclusione sociale e servizi
per la salute e la qualit della vita (15,5%) seguita da quella inerente
alla categoria della Qualit urbana e sicurezza (13,8%).
Queste sono infne seguite dalle aree relative a Identit, territo-
rio e produzioni locali con il 6,9%, Energia, mobilit e ambiente con
il 6% ed Educazione, processi formativi e della ricerca scientifca e
tecnologica con il 4,3%.
I risultati descrivono dunque una ricerca dottorale impegnata a
defnire esplorazioni che non sono, almeno subito, spendibili.
La stratifcazione delle tematiche e lemergere di alcuni temi
innovativi tipicamente nazionali come la Valorizzazione dei beni
culturali e ambientali, lIdentit, territorio e produzioni locali e la
Qualit urbana e sicurezza indicano che forse esiste, maggiormente
attiva, unattitudine sociale o ambientale nella ricerca dottorale.
Loggetto dellindagine dottorale arriva ad essere rifessivo: os-
servare se stessa in termini di ricerca e formazione. Le rifessioni
che ricadono in questo ambito sono infatti mirate a strutturare, am-
pliare, decodifcare il sapere che caratterizza questa disciplina nelle
sue forme applicative e teoriche.
A reading of the areas of thematic orientation of Doctorate pro-
grams refects an overall image which is against the trend with
respect to the thematic orientation of university research in
design.
The category of Innovation, industry and hi-tech development
appear as the most relevant focus of researches (21,6%) followed
by the area of Development of cultural and environmental assets
(16,4%) while there is seen a signifcant and homogeneous distri-
bution within the area of New Made in Italy (15,5%), Social inclu-
sion and health services and quality of life (15,5%) followed by the
area of urban Quality and security (13,8%).
This is followed by the areas of Identity, territory and local pro-
duction with 6,9%, the themes of Energy, mobility and environment
6% and Education, training processes and scientifc and technologi-
cal research with 4,3%.
The results therefore describe Doctorate programs involved
in defning explorations which are not, at least not immediately,
marketable.
The stratifcation of the themes and the emerging of certain
innovative, typically national themes such as Development of cul-
tural and environmental assets, Identity, territory and local produc-
tion, urban Quality and security indicate that perhaps, there is
a social or environmental aptitude, mostly active, in Ph.D. pro-
grams.
The subject of investigation in Doctorate programs seems to
be refexive: observing itself in terms of research and training.
The observations which are made in this feld are actually aimed
at structuring, amplifying, decoding the knowledge which char-
acterizes this discipline in its applied and theoretical forms.
La relazione tra temi della ricerca dottorale e categorie drm
The relationship between themes of Ph.D. research and drm categories
v.6
88 | 89
15,5%
6%
Drm01.nuovo mADe in itAly e scenAri
Dell'internAzionAlizzAzione
DRM01.new MaDe in iTaly anD THe ScenaRiOS Of inTeRnaTiOnalizaTiOn
6,9%
Drm02.iDentit, territorio
e proDuzioni locAli
DRM02. iDenTiTy, TeRRiTORy anD lOcal PRODucTiOn
16,4%
13,8%
Drm04.QuAlit urBAnA e sicurezzA
DRM04. uRBan qualiTy anD SecuRiTy
15,5% Drm05.inclusione sociAle e servizi
per lA sAlute e lA QuAlit DellA vitA
DRM05.SOcial incluSiOn anD SeRviceS fOR HealTH anD qualiTy Of life
21%
Drm06.innovAzione, inDustriA e
sviluppo hi-tech
DRM06.innOvaTiOn, inDuSTRy anD Hi-TecH DevelOPMenT
4,3%
Drm08.eDucAzione, processi formAtivi e
DellA ricercA scientificA e tecnologicA
DRM08.eDucaTiOn, TRaining anD ScienTific anD TecHnOlOgical
ReSeaRcH PROceSSeS
Drm03.vAlorizzAzione Dei
Beni culturAli e AmBientAli
DRM03.DevelOPMenT Of culTuRal HeRiTage
anD enviROnMenTal aSSeTS
Drm07.energiA, moBilit e AmBiente
DRM07.eneRgy, MOBiliTy anD enviROnMenT
le categorie drm per la ricerca dottorale
DRM caTegORieS in PH.D. ReSeaRcH
BaSe= 116 DiSSeRTaziOni/THeSiS (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcHSDiagency_2008)
DRM
DRM05 + 06
DRM05 + 01
DRM03 + 04
DRM02 + 01
DRM01 + 06
DRM01 + 02
DRM05 + 08
DRM07 + 04
a io i5 i i i i z z
cen1uo
CENTRE
nouo
NORTH
t1ALtA
ITALY
suo
SOUTH
i i ) i i) i i) zz z i ia z
a i z i a i i a i i
To - SPDI
Mt - DIeCM
Mt - DIeCM Mt - DMSP
PA - DI.AFeA Mt - AIeA
HA - DIAeU
PA - DI.AFeA
Mt - DMSP Mt - DIeCM HA - DIAeU PA - DI.AFeA
HA - DIAeU
PA - DI.AFeA
Mt - DIeCM
Mt - DIeCM PA - DI.AFeA
Mt - DMSP Mt - DIeCM
Mt - AIeA Mt - DIeCM
Mt - AIeA Mt - DIeCM
Mt - AIeA Mt - DIeCM
Mt - DIeCM Mt - AIeA
PA - DI.AFeA
To - SPDI
RomA - DIDANT
HA - DIAeU
PA - DI.AFeA Ve - SSD
HA - DIAeU
RomA - DIDANT
PA - DI.AFeA Mt - DIeCM Mt - AIeA
HA
BASE = DISSERTAZIONI/THESIS (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
DRM06
DRM05
DRM04
DRM03
DRM02
DRM01
DRM07
DRM08
Nuovo Made in Italy e scenari dell'internazionalizzazione
New Made in Italy and the scenarios of internationalization
Identit, territorio e produzioni locali
Identity, territory and local production
Valorizzazione dei beni culturali e ambientali
Development of cultural heritage and environmental assets
Qualit urbana e sicurezza
Urban quality and security
Inclusione sociale e servizi per la salute e la qualit della vita
Social inclusion and services for health and quality of life
Innovazione, industria e sviluppo hi-tech
Innovation, industry and hi-tech development
Educazione, processi formativi e della ricerca scientica e tecnologica
Education, training and scientic and technological research processes
Energia, mobilit e ambiente
Energy, mobility and environment
I nuovi territori
della ricerca dottorale
in design
New territories of ph.d. research in design 90 | 91
DRM05 + 06
DRM05 + 01
DRM03 + 04
DRM02 + 01
DRM01 + 06
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DRM05 + 08
DRM07 + 04
a io i5 i i i i z z
cen1uo
CENTRE
nouo
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t1ALtA
ITALY
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SOUTH
i i ) i i) i i) zz z i ia z
a i z i a i i a i i
To - SPDI
Mt - DIeCM
Mt - DIeCM Mt - DMSP
PA - DI.AFeA Mt - AIeA
HA - DIAeU
PA - DI.AFeA
Mt - DMSP Mt - DIeCM HA - DIAeU PA - DI.AFeA
HA - DIAeU
PA - DI.AFeA
Mt - DIeCM
Mt - DIeCM PA - DI.AFeA
Mt - DMSP Mt - DIeCM
Mt - AIeA Mt - DIeCM
Mt - AIeA Mt - DIeCM
Mt - AIeA Mt - DIeCM
Mt - DIeCM Mt - AIeA
PA - DI.AFeA
To - SPDI
RomA - DIDANT
HA - DIAeU
PA - DI.AFeA Ve - SSD
HA - DIAeU
RomA - DIDANT
PA - DI.AFeA Mt - DIeCM Mt - AIeA
HA
BASE = DISSERTAZIONI/THESIS (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
DRM06
DRM05
DRM04
DRM03
DRM02
DRM01
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DRM08
Nuovo Made in Italy e scenari dell'internazionalizzazione
New Made in Italy and the scenarios of internationalization
Identit, territorio e produzioni locali
Identity, territory and local production
Valorizzazione dei beni culturali e ambientali
Development of cultural heritage and environmental assets
Qualit urbana e sicurezza
Urban quality and security
Inclusione sociale e servizi per la salute e la qualit della vita
Social inclusion and services for health and quality of life
Innovazione, industria e sviluppo hi-tech
Innovation, industry and hi-tech development
Educazione, processi formativi e della ricerca scientica e tecnologica
Education, training and scientic and technological research processes
Energia, mobilit e ambiente
Energy, mobility and environment
DRM
CENTRO
NORD
ITALIA
SUD
DRM01
DRM02
DRM03
DRM04
DRM05
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CENTRE
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DRM01
DRM02
DRM03
DRM04
DRM05
DRM06
DRM07
DRM08
RICERCHE UNIVERSITARIE | ACADEMIC RESEARCHES RICERCHE DI DOTTORATO | PH. D RESEARCHES
BASE = DISSERTAZIONI/THESIS RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
Ricerca accademica e dottorale:
aree complementari
e di convergenza
Academic research and ph.d. research: complementary and converging areas 92 | 93
CENTRO
NORD
ITALIA
SUD
DRM01
DRM02
DRM03
DRM04
DRM05
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CENTRE
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ITALY
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DRM03
DRM04
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RICERCHE UNIVERSITARIE | ACADEMIC RESEARCHES RICERCHE DI DOTTORATO | PH. D RESEARCHES
BASE = DISSERTAZIONI/THESIS RICERCHE/RESEARCHES (FONTE/SOURCE: DRM RESEARCHSDIAGENCY_)
DRM
A partire dal campione di 116 dissertazioni svolte nel periodo
2003 2007 sono stati anche raccolti i dati sulla carriera acca-
demica/professionale dei soggetti che hanno terminato il proprio
percorso di studi di Dottorato (sono 99 su 116, pari al 85,3% del
campione).
In particolare stato analizzato il dato riguardante lesistenza di
una collaborazione/ruolo post-doc con luniversit stessa in cui si
svolto il ciclo di studi dottorale oppure la collaborazione/ruolo con
altre universit nazionali o straniere.
Dei 99 profli presi in esame, il 45,5% (45 su 99) ha unattivit di
collaborazione permanente con la struttura accademica presso cui
ha frequentato il dottorato, il 3% (3 su 99) collabora con altre sedi
universitarie in Italia, mentre l8% (8 su 99) opera con strutture ac-
cademiche estere. Infne il 43,4% (43 su 99) svolge la propria carriera
professionale allesterno delluniversit.
Per quanto riguarda lambito accademico, analizzando i 45 sog-
getti che operano nelle universit in cui si sono addottorati, il primo
dato di rilievo riguarda coloro che lavorano come ricercatori strut-
turati nel proprio ateneo, che rappresentano una esigua minoranza
(solo 7 su 45), la maggioranza invece collabora con contratti tempo-
ranei (38 su 45).
I ricercatori a tempo determinato (contract o assistant resear-
chers) collaborano in prevalenza attraverso assegni di ricerca
20
plu-
riennali (28 casi su 45); per il resto, la relazione di lavoro invece
regolata da contratti temporanei di collaborazione occasionale o a
progetto (10 su 45).
Analizzando i 43 soggetti che svolgono la carriera professionale
allesterno, si scopre che in molti casi il legame con luniversit non
si interrompe completamente. Se la maggioranza di questi, (26 su
43, circa il 60%) decide di tagliare i ponti con luniversit, un rile-
vante numero di soggetti (17 su 43) continua invece a collaborare,
prevalentemente come professore a contratto.
Lattivit didattica coinvolge un totale di 36 soggetti su 99 (il
36,4%). Ai 17 soggetti citati in precendenza che svolgono una pro-
pria carriera professionale se ne sommano infatti altri 19 (su 99) che
gi collaborano in modo permanente allinterno delle universit.
Quindi, per oltre il 60% dei Dottori di ricerca (62 su 99) il legame
con luniversit rimane ed importante e continuo nel tempo.
20 Gli assegni di ricerca sono contratti di ricerca a tempo determinato istituiti
per una precisa linea di ricerca, sono annuali o pluriennali rinovabili.
La selezione del/dei candidato/i avviene attraverso pubblicamente attraverso un
apposito bando.
Starting with the sample of 116 dissertations written in the
2003 2007 period, data was also collected concerning the aca-
demic/professional careers of postgraduates who completed their
doctorate studies (99 out of 116, equal to 85.3% of the sample).
In particular, data was analysed concerning the existence of
a post doctorate collaboration/role in the university where post-
graduate studies were undertaken or collaboration/role in other
national or foreign universities.
Of the 99 profles examined, 45.5% (45 out of 99) collaborate
on a permanent basis with the academic institution where their
doctorate studies were undertaken, 3% (3 out of 99) collaborate
with other universities in Italy, while 8% (8 out of 99) work with
foreign academic institutions. Lastly, 43.5% (43 out of 99) are fol-
lowing their own professional career outside university
In the academic world, analysing the 45 subjects operating
in the university where they obtained their PhD, the frst im-
portant data concerns researchers working on the permanent
staf of their own universities, a tiny minority (only 7 out of 45),
while the majority collaborate with temporary contracts (38 out
of 45).
Researchers without permanent contracts (contract or assist-
ant researchers) mostly collaborate through long-term research
assignments
20
(28 out of 45); for the rest, their jobs are governed
by temporary short-term contracts (10 out of 45).
Analysing the 43 subjects who are following a professional
career outside university, we discovered that in many cases the
ties with university have not been completely broken. While the
majority (26 out of 43, about 60%) decided to break contact with
university, a sizeable number (17 out of 43) continue to collabo-
rate, mainly as contract teachers.
Didactic activity involves a total of 36 cases out of 99 (36.5%).
To the 17 cases already mentioned we must add another 19 (out
of 99) who already collaborate as contract researchers inside the
university.
So, for over 60% of research doctors (62 out of 99) their ties
with university are both important and long-term.
20 Research fellowships are temporary research contracts assigned through spe-
cial calls for applications
Le carriere post-dottorato
Post-doc careers
v.7
94 | 95
carriere post dottorato (2003-2007)
POST-DOc caReeRS (2003-2007)
BaSe = 99 (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcHSDiagency_2008)
56,5%
cArrierA AccADemicA
AcADemic cAreer
43,5%
cArrierA professionAle
professionAl cAreer
carriere post dottorato in ambito accademico (2003-2007)
POST-DOc acaDeMic caReeRS (2003-2007)
BaSe = 45 (fOnTe/SOuRce: DRM ReSeaRcHSDiagency_2008)
62%
Assegno Di ricercA
reseArch fellowship
22%
contrAtto Di ricercA
A tempo DeterminAto
temporAry reseArch contrAct
16%
ricercAtore strutturAto
lecturer/reseAcher (permAnent contrAct)
DRM
Delineare una sintesi di cosa signifchi la ricerca dottorale in Italia
implica ridurne la complessit derivante dalleterogeneit tematica.
Per questo motivo i commenti e le rifessioni riguardano prevalen-
temente due livelli di lettura:
la densit tematica in relazione alla distribuzione per aree
disciplinari;
le evidenze tematiche emerse dallanalisi delle dissertazioni,
correlate alle categorie DRM.
Per quanto riguarda il primo livello di lettura possiamo rilevare
come le dissertazioni trattino prevalentemente le aree inerenti al
design di prodotto e degli ambienti riferibili alle categorie Nuovo
Made in Italy e scenari dellinternazionalizzazione (DRM01) e Quali-
t urbana e sicurezza (DRM04); questo dato coerente da un lato con
il percorso storico di evoluzione dei Corsi di Dottorato in Design in
Italia e dallaltro con le caratteristiche del sistema produttivo nazio-
nale, fortemente caratterizzato da un grande numero di PMI.
Accanto a questi temi emergono anche le ricerche legate al de-
sign della comunicazione e interazione, come elemento che caratte-
rizza unarea disciplinare che trova applicazioni trasversali rispetto
a diferenti ambiti di ricerca, comunque prevalentemente distri-
buiti tra le categorie Valorizzazione dei beni culturali e ambientali
(DRM03), Nuovo Made in Italy e scenari dellinternazionalizzazione
(DRM01) ed Innovazione, industria e sviluppo hi-tech (DRM06).
Rispetto a questi ambiti di ricerca consolidati interessan-
te notare come anche la dimensione dei servizi abbia di fatto un
peso importante nella ricerca dottorale: il design dei sistemi, dei
servizi e strategie risulta quindi rappresentato allinterno della ri-
cerca dottorale come un ambito connesso prevalentemente ai temi
dellinnovazione e dellinclusione sociale, dei servizi per la salute e
qualit della vita oltre che per le ricerche che hanno come focus le
tematiche dello sviluppo dei sistemi territoriali legati, ad esempio,
allesperienza turistica ed ai sistemi di fruizione dei beni culturali
ed ambientali. Queste temi dunque gravitano attorno alle catego-
rie Inclusione sociale e servizi per la salute e la qualit della vita
(DRM05), Identit, territorio e produzioni locali (DRM02) e Valorizza-
zione dei beni culturali e ambientali (DRM03).
Considerando la relazione tra temi e distribuzione territoriale, si
nota che il Corso di Dottorato in Disegno Industriale e Comunicazio-
ne Multimediale del Politecnico di Milano presenti una distribuzio-
ne pressoch omogenea tra design dei prodotti, design della comu-
nicazione e interazione e design dei sistemi, dei servizi e strategie.
Per la sede milanese inoltre, nel Corso di Disegno e metodi sviluppo
prodotto, il design dei prodotti il focus unico, come il design degli
ambienti il tema dominante nel Corso di Architettura di Interni
e Allestimento.
Anche nel corso di dottorato dellateneo torinese prevale larea
del prodotto mentre, al centro, per la sede romana, esiste un interes-
se prevalente tra design del prodotto e dei materiali.
Al Sud le dissertazioni della sede di Napoli sono equamente di-
stribuite tra le aree del design di prodotto, il design dei sistemi, dei
servizi e strategie e interni mentre le dissertazioni della sede paler-
mitana risultano maggiormente centrate sul design della comuni-
cazione e interazione.
Se guardiamo meglio alla natura dellindagine vedremo che il
panorama delle dissertazioni si caratterizza come approfondimento
di metodi, approcci progettuali e strumenti prevalentemente corre-
lati al design industriale di prodotti, ambienti e servizi che da un
lato focalizzano e delineano aree di ricerca correlate ai temi stretta-
mente disciplinari (es: innovazione di prodotto e tecnologica, ergo-
nomia, arredamento, utilizzo dei materiali) e altre che al contrario
esplorano ambiti di ricerca periferici, identifcando aree di ricerca
La ricerca dottorale in design: una lettura emergente
Ph.D. research in design: an emerging interpretation
v.8
To summarise what doctoral research means in Italy means sim-
plifying our presentation of the complex range of topics addressed.
For this reason comments and refections have principally been
made at two levels of reading:
the density of themes in relation to their distribution over
areas of specialization;
the thematic indications emerging from an analysis of the
dissertations, correlated with DRM category.
On the frst level of reading, we can see that the dissertations
mainly deal with areas of product design and ambience design as
in the New Made in Italy and Internationalisation Scenario category
(DRM 01) and Urban quality and safety (DRM 04); this is consistent
on the one hand with the evolutionary history of doctoral pro-
grammes in Italy and on the other with the nature of the national
production system characterized by a large number of small and
medium sized businesses.
Alongside these we can see projects dealing with communica-
tion and interaction design, an element in a disciplinary area that
crosses many diferent research felds, but which is to be found
prevalently in the Enhancing cultural and environmental heritage
(DRM 03), New Made in Italy and internationalization scenarios
(DRM 01) and Innovation, industry and hi-tech development (DRM
06) categories.
Compared to these consolidated research felds it is interesting
to note how the service dimension carries an important weight
in doctoral research: system, service and strategy design is to be
found among doctorate projects connected mainly with social in-
novation and inclusion, and health and quality of life, as well as
projects that focus on the development of local areas, e.g. tourism
and the appreciation of cultural heritage and the environment.
These cluster around the categories of Social inclusion and services
for health and quality of life (DRM 05), Local identity territory and
production (DRM02) and, Enhancement of cultural and environmen-
tal heritage (DRM 03).
In terms of relationship between topic and territorial distri-
bution, we can see that dissertations in the Industrial Design and
Multimedia Communications doctoral programme at the Politecni-
co di Milano are more or less homogeneously distributed among
Product design, Communication and interaction design and Sys-
tems, service and strategy design. For the same university in the
programme for Design and product development methods, the only
focus is on Product design, just as Ambience design is the only
dominant research theme in the course in Interior architecture and
furnishing.
Similarly in the doctoral programme at the University of Tu-
rin the product area prevails, while in the centre of Italy, at the
University of Rome, there is an interesting prevalence shared by
product design and materials design.
In the south, dissertations at the University of Naples are
equally distributed between the product area, systems, service
and strategy design and interiors, while dissertations at the Uni-
versity of Palermo mostly centre on communication and interac-
tion design.
If we observe the nature of the research more carefully we
can see that the panorama of dissertations on industrial product,
ambience and service design takes the form of in-depth study of
method, design approach and tools. Some of them focus and de-
limit research areas associated with strictly disciplinary issues
(e.g. product and technology innovation, ergonomics, furnishing,
use of materials) and others, on the contrary, explore peripheral re-
search felds, identifying emerging areas of research (e.g. projects
96 | 97
emergenti (es: progetti per il settore aerospaziale, comunit creative,
e-learning, servizi per il turismo e per i beni culturali).
Per il Politecnico di Milano ad esempio possibile riconoscere
una vera e propria strategia allinterno del Corso di Disegno Indu-
striale e Comunicazione Multimediale che ha spinto lindagine verso
nuovi ambiti di ricerca in termini di potenzialit e di confronto con
temi di natura sociale e tecnologica (Pizzocaro, 2005): ci riferiamo
ad esempio a ricerche che afrontano temi quali le potenzialit
dellhi-tech o gli aspetti della valorizzazione territoriale in termini
di strategie e servizi e sviluppo locale. Purtroppo le informazioni
limitate sui programmi dei corsi nazionali non ci permettono di
afermare o meno la presenza di approcci simili in termini di pro-
grammi e strategie anche per gli altri Corsi di Dottorato.
Parallelamente alle considerazioni sulla natura della ricerca
interessante comprendere i dati emersi dallanalisi delle carriere
post-dottorato. In efetti, come accennato, circa la met dei Dottori
di ricerca continua la collaborazione con la struttura universitaria
in modo sostanzialmente continuativo mettendo in evidenza come
la ricerca dottorale alimenti lattivit accademica anche attraverso
la formazione alla ricerca.
La direzione emergente delle scuole di dottorato sembra quindi
essere quella di costruire vere e proprie scuole di ricerca e la conno-
tazione delle carriere post-dottorato pu confermare questa ipotesi.
A coloro che collaborano in modo permanente con le Universit, si
aggiungono i Dottori che mantengono, attraverso contratti di do-
cenza, un legame con le Universit pur avendo intrapreso una pro-
pria carriera professionale.
for the aerospace sector, creative communities, e-learning, serv-
ices for tourism and cultural heritage).
In the Politecnico di Milano for instance, we can see a real
strategy operating in the Industrial Design and Multimedia Com-
munications programme that has driven enquiry towards new
areas of research in terms of potentiality and confrontation with
other issues of a social and technological nature (Pizzocaro, 2005):
here we are referring to projects that deal for example with issues
such as hi-tech potential or aspects of territorial enhancement in
terms of strategy, services and local development. Unfortunately
the limited information on national programmes does not en-
able us to afrm or otherwise the presence of similar approaches
in terms of programmes and strategies, even for other Doctoral
courses.
Parallel to considerations on the nature of research it is inter-
esting to understand the data that has emerged from the analysis
of post-doctorate careers. In efect, as we have already mentioned,
about half the PhD graduates continue to collaborate with univer-
sities on a substantially stable basis, highlighting how doctoral
research also feeds academic activity through research training.
The emerging direction of doctoral schools would therefore
seem to be towards building proper research schools and the con-
notations of postgraduate careers bear out this hypothesis. To
those who collaborate on a permanent basis with universities,
we can add PhD graduates who maintain ties with the university
through teaching contracts, a tie with the university even though
they have taken up their own professional career.
...non riesco ad immaginare altra ricerca, altri impegni,
che non siano quelli della costruzione di un mondo migliore...
per i fenomeni complessi la ricerca va condotta insieme,
senza nessuna velleit di poter risolvere un problema
complesso allinterno delle specifche competenze
I cannot imagine any other research, any other commitment, which
is not aimed at building a better world
for complex phenomena the research must be carried out together,
without any aspiration to solve a complex problem within the realms of
single competencies
ErmANNO guIDA - unIveRSIta DeglI StuDI DI napolI feDeRIco II
drm interview
DRM
Per analizzare le evidenze tematiche afrontate nelle 116 disserta-
zioni prese in esame, dopo una prima attribuzione generale allin-
terno delle 8 categorie DRM, si passati ad un livello pi anali-
tico e dettagliato che ha fornito le basi per generare una mappa
rizomatica fenomenologica. A partire dallanalisi dei temi delle tesi
mappate, stato sviluppato un sistema sintetico attraverso luso
di parole chiave che sono state relazionate alle categorie DRM. In
questo modo stato possibile generare una mappa organizzata su
tre livelli di profondit. La lettura ad albero descrive:
livello 1 : assegnazione alla categorie DRM;
livello 2 : vicinanza tematica tra temi generali di ricerca e
categorie DRM;
livello 3 : connessioni tra contenuti specifci delle dissertazio-
ni (parole chiave) e temi di ricerca individuati.
La costruzione della mappa avviene attribuendo ad ognuna delle
116 ricerche una o pi assegnazioni alle categorie DRM. Per le dis-
sertazioni che presentano una duplice assegnazione stata messa
in luce la natura di questa interdipendenza, generando dei link con-
cettuali, oltre che visivi, tra le diverse sottocategorie.
La mappa che ne deriva in grado di fornire una vista dinsieme
delle tematiche afrontate dalla produzione dottorale nel periodo
oggetto dellanalisi, e si pone come primo strumento complessivo
per lindividuazione di aree emergenti, temi sensibili, connnessioni.
In particolare potremo notare che allinterno della categoria
DRM01 (Nuovo made in Italy e scenari dellinternazionalizzazione),
oltre ai temi pi tipicamente identifcati con il made in Italy, in que-
sto contesto concentrati su arredamento, produzione agro-alimen-
tare e moda, con un occhio verso nuovi modelli di produzione per
le piccole e medie imprese, emerge anche larea di indagine legata
agli strumenti comunicativi, che assumono una valenza strategica
per limpresa e si pongono come elementi importanti nellassetto
sia produttivo che di identit riconosciuta.
Si evince anche una propensione ad intersecare le tematiche
DRM01 con la categoria DRM06 Innovazione, industria e sviluppo hi-
tech, segno di una tendenza a ricercare nel made in Italy una nuova
valenza tecnologica, che sia di sviluppo tecnologico, di trasferimen-
to di conoscenza, che di sperimentazione progettual-produttiva sul
piano virtuale. Dato questo che pu essere letto a conferma dellipo-
tesi che le dissertazioni di dottorato siano comunque delle ricerche
di frontiera, volte ad esplorare ambiti e applicazioni davanguardia.
Di questo troviamo conferma nel confronto con il corrispettivo
delle ricerche universitarie in design, in cui la categoria DRM01 si
pone in maniera forte al primo posto (con un 35,9%), mentre tro-
viamo la categoria DRM06 soltanto al quarto posto (9,7%), classifca
completamente ribaltata se guardiamo la ricerca dottorale, in cui la
DRM06 si posiziona in testa alla classifca (con un 20,7%) e la DRM01
arriva al quarto posto (11,2%), pari merito con DRM05 (Inclusione
sociale e servizi per la salute e la qualit della vita).
Le ricerche che si focalizzano sul concetto di innovazione (clas-
sifcate nella categoria DRM06) esplorano il tema da diversi punti di
vista, concentrando lo sguardo non solo su un aspetto puramente
tecnologico, ma arrivando a pi complessi e sofsticati approcci di
sistema che mirano alla defnizione di strumenti per linnovazione
di processo, passando attraverso lo sviluppo di sofware, la proto-
tipazione virtuale e tutto il delicato dibattito che la riguarda, spo-
standosi dai settori canonici di riferimento verso lesplorazione di
aree o applicazioni sperimentali. Un capitolo importante in questo
ambito rappresentato anche dallo studio dei materiali, visti non
pi come semplice materia con cui plasmare un oggetto, ma come
oggetto della stessa progettazione, in grado di aprire nuove possibi-
Categorie drm e temi di ricerca: una mappa fenomenologica
drm categories and research topics: a phenomenological map
v.9
In order to analyse the topics dealt with in the 116 dissertations
examined, they were frst sorted into the 8 general DRM catego-
ries. They were then analysed in greater detail, supplying the ba-
sis for a phenomenological rhizomatic map. From the analysis of
the mapped dissertations, topics were synthesised in key words
that were linked to the DRM categories. In this way it was possible
to generate a map organised on three levels. A tree-like reading
describes:
Level 1: mapping through DRM categories;
Level 2: thematic vicinity of general research topics to DRM
category;
Level 3: connections between specifc dissertation content
(key words) and research topics
The map was built by assigning each of the 116 research disser-
tations to one or more DRM categories. For dissertations with a
double assignment the nature of this interdependence was high-
lighted, generating conceptual, as well as visual, links between
the diferent subcategories.
The resulting map ofers an overview of the topics dealt with
in doctoral production during the period under analysis and is the
frst all-inclusive tool for identifying emerging areas, sensitive
issues and connections.
In detail, we can see that within DRM category 01 (New made in
Italy and internationalisation scenarios), as well as topics typically
identifed as made in Italy, i.e. (in this context) those focusing on
furnishing, agro-food production and fashion with an eye towards
new production models for small and medium size businesses,
there also emerges an area of investigation associated with com-
munication tools. These play a strategic role in the production
set-up and recognised identity of a company
An intersection between DRM01 category and DRM06 Innova-
tion, industry and hi-tech development, is also evident, sign of a ten-
dency to seek a new technological value in made in Italy, whether
in terms of technological development, of knowledge transfer, or
of experiments in virtual prototyping and engineering. This can
be seen as confrmation of the hypothesis that doctorate disserta-
tions are in any case frontier research, aiming to explore avant-
guard felds and applications.
This hypothesis is borne out by a comparison with correspond-
ing university research in design, where the DRM01 category is
frmly positioned in frst place (with 35.9%), while we fnd DRMo6
category only at fourth place (9.7%), a complete reversal of the
doctoral research situation, where DRM06 is at the top of the clas-
sifcation (with 20.7%) and DRM01 falls to fourth place (11.2%),
equivalent to DRM05 (Social inclusion and services for health and
quality of life).
Projects focussing on innovation (classifed in DRM06) explore
the theme from various points of view, concentrating not only
on a purely technological aspect but also on more complex and
sophisticated systems approaches. These seek to determine tools
for process innovation through the development of sofware and
virtual prototypes, with all the delicate debate concerned, moving
on from the usual sectors of reference towards an exploration of
experimental areas or applications. An important part of this area
is the study of materials, seen not simply as matter from which to
model an object, but as object of the designing itself, able to open
new possibilities to designing, by operating not on the form, but
on the product matter , and with them determining the choice of
language, of perceptive and afective systems, as well as technical
performance.
98 | 99
lit alla progettazione, determinando un intervento non sulla forma,
ma sulla defnizione materica dei prodotti, defnendo con essi la
scelta di linguaggi, di sistemi percettivi ed emotivi, oltre che pre-
stazioni tecniche.
Come si accennato precedentemente la storia stessa dei corsi di
Dottorato in Design, che li vede nella quasi totalit nascere dai
dottorati in Architettura, giustifca la presenza signifcativa di tesi
nelle aree DRM03 (Valorizzazione dei beni culturali e ambientali
15,5%) e DRM04 (Qualit urbana e sicurezza 13,8%), che si posizio-
nano spesso in unarea di confne tra la disciplina dellarchitettura
e quella del design. In particolare in questo ambito si afrontano
da una parte i temi legati alla fruizione virtuale, con un occhio agli
strumenti della comunicazione come spunti per defnire nuove cri-
ticit nel settore; dallaltra si indaga il tema dellabitare non solo
chiamando in gioco rifessioni di natura strutturale e architettonica,
ma anche sociale, culturale e psicologica.
In generale la fotografa risultante da questa analisi presenta
una sostanziale biodiversit, sintomo di una vivacit culturale
distribuita su tutto il territorio nazionale. Si delinea quindi un ap-
proccio alla ricerca che caratterizza le diferenti scuole in modo
non dogmatico o estremamente caratterizzato. Osservato da un
altro punto di vista questo potrebbe signifcare forse la mancanza
a tuttoggi di una strategia collettiva sul piano nazionale che deter-
mini delle linee di lavoro sulle quali investire anche in termini di
politiche della ricerca.
da considerare comunque che la storia recente della maggior
parte dei corsi di dottorato possa essere elemento per giustifcare
un processo di rifessione che al momento sembra divergente ed
esplorativo, suddiviso tra attivit mirate da un lato a raforzare il
nucleo di conoscenza disciplinare, dallaltro ad ampliare e ridefnire
i relativi confni.
As we mentioned previously, the history of doctoral pro-
grammes, almost all of which grew out of doctorates in Architec-
ture, justifes the signifcant presence of theses in the DRM03 ar-
eas (Enhancement of cultural and environmental heritage 15.5%)
and DRM04 (Urban quality and safety 13.8%), which ofen lie on
the borderline between architecture and design. In particular, re-
search in this feld on the one hand tackles issues associated with
virtual fruition, with an eye to communication tools as cues for
pinpointing new criticalities in the sector; on the other, it studies
the question of living, bringing into play not only refections on
structural and architectural aspects, but also social, cultural and
psychological ones.
In general, the picture ofered by this analysis shows a sub-
stantial biodiversity, symptom of a cultural vivacity spread
throughout the country. It indicates an approach to research that
depicts the diferent schools in a way that is neither dogmatic
nor particularly marked. Observed from another point of view this
could perhaps mean a lack, even today, of a collective strategy on
a national level that determines lines of work in which to invest,
also in terms of research policy.
However, we should bear in mind that the recent history of
the majority of doctoral courses is an element that may justify a
refection that for the moment seems divergent and explorative,
divided between activities that aim on the one hand to strengthen
the nucleus of disciplinary knowledge, and on the other to widen
and redraw its boundaries.
DRM
DRM01
NUOVO MADE IN ITALY E
SCENARI DELL'INTERNAZIONALIZZAZIONE
DRM02
IDENTIT, TERRITORIO
E PRODUZIONI LOCALI
DRM03
VALORIZZAZIONE DEI
BENI CULTURALI E AMBIENTALI
DRM04
QUALIT URBANA
E SICUREZZA
DRM05
INCLUSIONE SOCIALE E SERVIZI
PER LA SALUTE E LA QUALIT DELLA VITA
DRM06
INNOVAZIONE, INDUSTRIA
E SVILUPPO HI-TECH
DRM07
ENERGIA, MOBILIT
E AMBIENTE
DRM08
EDUCAZIONE, PROCESSI FORMATIVI
E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
ARCHITETTURA
SVILUPPO SOFTWARE
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
SVILUPPO TECNOLOGICO
REALT VIRTUALE
EXPERIENCE DESIGN
DIDATTICA
RICERCA NEL DESIGN
MODELLI TASSONOMICI
PRODOTTI INNOVATIVI
INFRASTUTTURE URBANE
ABITARE
SPAZIO URBANO
PRODUZIONE LOCALE
IDENTIT TERRITORIALE
QUALIT TERRITORIALE
PAESAGGIO PRODUTTIVO - DISTRETTI
MUSEO
RETAIL
SPAZIO SCENICO
ERGONOMIA
SERVIZI
BIOMEDICA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
OSPITALIT
ISTRUZIONE
BENESSERE
COMUNICAZIONE STRATEGICA
SVILUPPO TECNOLOGICO
PICCOLE E MEDIE IMPRESE
INTERNAZIONALIZZAZIONE
MODA
ARREDAMENTO
ARTE + DESIGN
COMUNICAZIONE VISIVA
EXHIBIT DESIGN
SPAZI ESPOSITIVI
CONTEMPORANEI
SOSTENIBILIT AMBIENTALE
MOBILIT
TECNOLOGIA
PRODUZIONE
AGRO-ALIMENTARE
edilizia popolare
ciclo di vita dell'edicio
materiali intelligenti
qualit delle superci
materiali innovativi
e-learning
laboratori progettuali
ecosoware
illuminotecnica
microtecnologie
domotica
innovazione di processo
high - low tecnologies
tecnologia pneumatica
tecnologia indossabile
prototipazione virtuale capi di abbigliamento
mezzi di trasporto
ambienti virtuali
interfacce dinamiche
elettrodomestici
barriere antirumore cultura dell'esporre
musei d'impresa
parco tematico
museo virtuale
fruizione on line
comunicazione
multimediale
archivio storico
immagine coordinata
consumo energetico edilizia sostenibile
corporate identity caratteri tipograci
prodotti enologici
architettura urbana
paesaggio sonoro
cultura territoriale
sviluppo sostenibile
liera agro-alimentare
nuovo artigianato
processi di produzione
produzione seriale
arredo futurista vs
design contemporaneo
interni abitativi
mobile classico
design nautico
sorgenti luminose
per l'esposizione
nuovi format espositivi
spazi commerciali
condizioni estreme
residenze per anziani
interaction design
spazio lavorativo
centri per la salute
sicurezza
interfacce
risparmio idrico
turismo culturale
MATERIALI INNOVATIVI
piattaforma tecnologica
spazi produttivi
spazio multietnico
residenze climatiche
nel mediterraneo
luoghi pubblici
luoghi di passaggio
spazio domestico
sistemi di
ospitalit
micro abitazioni
allestimenti
temporanei
relazione tra spazio e
arte contemporanea
comunit creative
nuovi materiali
per l'edilizia
settore aerospaziale
gestione data base
movie design
DRM01
NUOVO MADE IN ITALY E
SCENARI DELL'INTERNAZIONALIZZAZIONE
DRM02
IDENTIT, TERRITORIO
E PRODUZIONI LOCALI
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BENI CULTURALI E AMBIENTALI
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QUALIT URBANA
E SICUREZZA
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INCLUSIONE SOCIALE E SERVIZI
PER LA SALUTE E LA QUALIT DELLA VITA
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INNOVAZIONE, INDUSTRIA
E SVILUPPO HI-TECH
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E AMBIENTE
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EDUCAZIONE, PROCESSI FORMATIVI
E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
ARCHITETTURA
SVILUPPO SOFTWARE
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
SVILUPPO TECNOLOGICO
REALT VIRTUALE
EXPERIENCE DESIGN
DIDATTICA
RICERCA NEL DESIGN
MODELLI TASSONOMICI
PRODOTTI INNOVATIVI
INFRASTUTTURE URBANE
ABITARE
SPAZIO URBANO
PRODUZIONE LOCALE
IDENTIT TERRITORIALE
QUALIT TERRITORIALE
PAESAGGIO PRODUTTIVO - DISTRETTI
MUSEO
RETAIL
SPAZIO SCENICO
ERGONOMIA
SERVIZI
BIOMEDICA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
OSPITALIT
ISTRUZIONE
BENESSERE
COMUNICAZIONE STRATEGICA
SVILUPPO TECNOLOGICO
PICCOLE E MEDIE IMPRESE
INTERNAZIONALIZZAZIONE
MODA
ARREDAMENTO
ARTE + DESIGN
COMUNICAZIONE VISIVA
EXHIBIT DESIGN
SPAZI ESPOSITIVI
CONTEMPORANEI
SOSTENIBILIT AMBIENTALE
MOBILIT
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PRODUZIONE
AGRO-ALIMENTARE
edilizia popolare
ciclo di vita dell'edicio
materiali intelligenti
qualit delle superci
materiali innovativi
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prototipazione virtuale capi di abbigliamento
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parco tematico
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nuovi format espositivi
spazi commerciali
condizioni estreme
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spazio lavorativo
centri per la salute
sicurezza
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risparmio idrico
turismo culturale
MATERIALI INNOVATIVI
piattaforma tecnologica
spazi produttivi
spazio multietnico
residenze climatiche
nel mediterraneo
luoghi pubblici
luoghi di passaggio
spazio domestico
sistemi di
ospitalit
micro abitazioni
allestimenti
temporanei
relazione tra spazio e
arte contemporanea
comunit creative
nuovi materiali
per l'edilizia
settore aerospaziale
gestione data base
movie design
DRM01
NEW MADE IN ITALY AND
THE SCENARIOS OF INTERNATIONALIZATION
DRM02
IDENTITY, TERRITORY
AND LOCAL PRODUCTION
DRM04
URBAN QUALITY
AND SECURITY
DRM05
SOCIAL INCLUSION AND SERVICES
FOR HEALTH AND QUALITY OF LIFE
DRM06
INNOVATION, INDUSTRY
AND HI-TECH DEVELOPMENT
DRM07
ENERGY, MOBILITY
AND ENVIRONMENT
DRM08
EDUCATION, TRAINING AND SCIENTIFIC
AND TECHNOLOGICAL RESEARCH PROCESSES
ARCHITECTURE
SOFTWARE DEVELOPMENT
TECHNOLOGICAL TRANSFER
TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT
VIRTUAL REALITY
EXPERIENCE DESIGN
DIDACTICS
RESEARCH INTO DESIGN
TAXONOMIC MODELS
INNOVATIVE PRODUCTS
URBAN INFRASTRUCTURES
LIVING
URBAN SPACES
LOCAL PRODUCTION
TERRITORIAL IDENTITY
TERRITORIAL QUALITY
INDUSTRIAL DISTRICTS
MUSEUM
RETAIL
THEATER STAGE
ERGONOMY
SERVICES
BIOMEDIC
PUBLIC ADMINISTRATION
HOSPITALITY
EDUCATION
WELLNESS
STRATEGIC COMMUNICATION
TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT
SMALL AND MEDIUM ENTERPRISES
INTERNATIONALIZATION
MODA
FURNITURE
ART + DESIGN
VISUAL COMMUNICATION
EXHIBIT DESIGN
CONTEMPORARY
EXHIBITION PLACES
ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITYE
MOBILITY
TECHNOLOGY
AGRI FOOD PRODUCTION
council housing
building life cycle
smart materials
surfaces quality
innovative materials
e-learning
design workshops
ecosoware
light design
microtechnologies
domotics
process innovation
high - low tecnologies
pneumatic technology
wearable technology
clothing virtual prototiping
public transport
virtuali environments
dynamic interfaces
household electrical appliances
noise barriers exhibition culture
industrial museumh
thematic park
virtual museum
online enjoyment
multimedia
communication
historical archive
corporate image
energy consumption sustainable housing
corporate identity typography
enological products
urban architecture
soundscape
territorial culture
sustainable development
agri-food chain
new handcra
production processes
serial production
futurist forniture vs
contemporary design
interiors
classic furniture
nautical design
lighting equipment
for exhibition
new exhibition format
commercial places
extreme conditions
elderly housing
interaction design
workplaces
wellness centres
safety
interfaces
water saving
cultural tourism
INNOVATIVE MATERIALS
technological platform
productive places
multi ethnic places
bioclimatic housing
in mediterranean area
public places
transit places
domestic places
hospitality systems
micro housing
temporary
exhibition
link between places
and contemporay art
creative communities
new material
for housing
aerospece sector
data base management
movie design
DRM03
DEVELOPMENT OF CULTURAL
HERITAGE AND ENVIRONMENTAL ASSETS
DRM01
NEW MADE IN ITALY AND
THE SCENARIOS OF INTERNATIONALIZATION
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IDENTITY, TERRITORY
AND LOCAL PRODUCTION
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ENERGY, MOBILITY
AND ENVIRONMENT
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EDUCATION, TRAINING AND SCIENTIFIC
AND TECHNOLOGICAL RESEARCH PROCESSES
ARCHITECTURE
SOFTWARE DEVELOPMENT
TECHNOLOGICAL TRANSFER
TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT
VIRTUAL REALITY
EXPERIENCE DESIGN
DIDACTICS
RESEARCH INTO DESIGN
TAXONOMIC MODELS
INNOVATIVE PRODUCTS
URBAN INFRASTRUCTURES
LIVING
URBAN SPACES
LOCAL PRODUCTION
TERRITORIAL IDENTITY
TERRITORIAL QUALITY
INDUSTRIAL DISTRICTS
MUSEUM
RETAIL
THEATER STAGE
ERGONOMY
SERVICES
BIOMEDIC
PUBLIC ADMINISTRATION
HOSPITALITY
EDUCATION
WELLNESS
STRATEGIC COMMUNICATION
TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT
SMALL AND MEDIUM ENTERPRISES
INTERNATIONALIZATION
MODA
FURNITURE
ART + DESIGN
VISUAL COMMUNICATION
EXHIBIT DESIGN
CONTEMPORARY
EXHIBITION PLACES
ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITYE
MOBILITY
TECHNOLOGY
AGRI FOOD PRODUCTION
council housing
building life cycle
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surfaces quality
innovative materials
e-learning
design workshops
ecosoware
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microtechnologies
domotics
process innovation
high - low tecnologies
pneumatic technology
wearable technology
clothing virtual prototiping
public transport
virtuali environments
dynamic interfaces
household electrical appliances
noise barriers exhibition culture
industrial museumh
thematic park
virtual museum
online enjoyment
multimedia
communication
historical archive
corporate image
energy consumption sustainable housing
corporate identity typography
enological products
urban architecture
soundscape
territorial culture
sustainable development
agri-food chain
new handcra
production processes
serial production
futurist forniture vs
contemporary design
interiors
classic furniture
nautical design
lighting equipment
for exhibition
new exhibition format
commercial places
extreme conditions
elderly housing
interaction design
workplaces
wellness centres
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INNOVATIVE MATERIALS
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in mediterranean area
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link between places
and contemporay art
creative communities
new material
for housing
aerospece sector
data base management
movie design
DRM03
DEVELOPMENT OF CULTURAL
HERITAGE AND ENVIRONMENTAL ASSETS
Sintetizzare le considerazioni fnali della ricerca un compito dif-
cile: certamente questo primo censimento e tentativo interpretazio-
ne della ricerca universitaria e dottorale in design si confgura come
il primo tentativo sistematico, ma certamente non esaurisce e non
afronta ancora sufcientemente molti argomenti.
Per questo motivo le evidenze portate dalla ricerca possono es-
sere usate come uno strumento analitico di orientamento per due
scopi, ovvero, per immaginare di costruire una rifessione capace di
orientare le politiche sulla formazione alla ricerca a livello dottorale
oppure per ragionare e sperimentare sul tema delle politiche per la
ricerca drm.
La ricerca ci consente di iniziare anche a fare un bilancio sul
rapporto didattica del design/formazione alla ricerca/ricerca.
Il sistema pubblico della formazione universitaria in design ha
una storia di soli 15 anni alle spalle e da ancora meno anni funziona
a ranghi allargati ma i risultati complessivi ottenuti sono rilevanti:
esiste efettivamente un sistema della ricerca pubblica, una
rete di luoghi, competenze, soggetti presenti in maniera ter-
ritorialmente distribuita attorno ad una polarit come quella
milanese; policentricit e difusione della ricerca sono due
parole che caratterizzano la ricerca universitaria e dottorale
in design in questo momento;
la ricerca universitaria in design non accademica, si con-
traddistinta per la buona capacit di produrre ricerca applica-
ta ed ha trovato una buona relazione sia con la committenza
privata che con la committenza pubblica anche se esiste una
criticit nella capacit di attrarre una hdomanda di ricerca
privata internazionale o di essere maggiormente competiti-
va sui grandi fronti istituzionali stranieri (eu soprattutto);
il trend di crescita delle attivit positivo e non sembra
risentire in modo rilevante del difcile momento generale
delluniversit italiana, anche se emergono segnali di ral-
lentamento e di fatica forse dovuto al pressoch inesistente
sostegno pubblico o privato;
il livello della relazione con il mondo della ricerca applicata
ad alta intensit di conoscenza (si veda in proposito il bas-
sissimo numero di brevetti realizzati) fanno pensare ad un
rapporto di interdisciplinariet con le discipline tecnoscien-
tifche che da strutturare maggiormente;
la ampia articolazione disciplinare testimonia la crescita di
una visione complessa del design presente allinterno del
sistema della ricerca (ma anche in quello della formazione
dottorale).
Particolare attenzione merita il commento dellarticolazione tema-
tica: se ipotizziamo di considerare questa ricerca come una esplo-
razione fenomenologica (Bertola P., Manzini E., 2004) allora le con-
siderazioni che possono emergere rappresentano un segnale molto
potente del segno che questa ricerca possiede.
Possiamo infatti afermare con certezza che il nostro sistema
universitario della ricerca in design sia efettivamente coinvolto
nella difesa, nella crescita e nel sostegno del nostro sistema eco-
nomico. Le tematiche legate allinnovazione di prodotto/processo
rispetto alla realt produttiva industriale sono fortemente presenti
testimoniando un radicamento forte della relazione tra il progetto
e il fare.
A fanco di questa visione che conferma la linea evolutiva stori-
ca del design italiano esiste per unaltra realt, che non ci aspetta-
vamo forse, che invece disegna una apertura tematica interessante
per la nostra disciplina.
Summarizing the fnal considerations of the research is a difcult
task: this frst census and attempt at interpreting university re-
search and Ph.D. programs in design is set up as a frst systematic
initiative, but certainly does not exhaust and sufciently detail
many topics.
For this reason the frst proofs gathered by the research may
be used as an analytic instrument of orientation for two purposes:
or rather to build ideas in order to orient training policies to re-
search at the Ph.D. level or to reason and experiment with the
theme of research policies.
The research allows us to make an efort to balance the didac-
tic relationship among design/research training/research.
The public system of education in design has a history of 15
years only and has functioned in the long term even fewer years,
but the overall results obtained are important:
a public system of research efectively exists, a network of si-
tes, competencies, entities which are developed by territo-
rial distribution around an important polarity such as that
in Milan; polycentrism and difusion are two words which
characterize university and Ph.D. research in design at this
time;
university research in design is not academic, it is distin-
guished by its ability to produce applied research and has
found a positive relationship both with private and public
demands, even though there is a criticality in its ability to
attract research demands by international private entities
or be more competitive in the considerable foreign institu-
tional front (specially eu);
the growing trend of activity is positive and does not seem
to refect the current difculties experienced at the univer-
sity level, even if there are signs of recovery and problems
experienced are perhaps related to the non-existent public
or private support.
the level of relationship with the world of applied research
at a high knowledge level (very low number of existing pa-
tents) makes one think of an interdisciplinary relationship
with better structured techno-scientifc disciplines;
the extensive disciplinary division testifes to the growth of
a complex vision of design present in the system of research
(but also in that of Doctorate training).
Particular attention is deserved by the comment on thematic di-
vision: if we hypothesize that we consider this research to be a
phenomenologic exploration (Bertola P., Manzini E., 2004), then the
considerations which may emerge represent a very powerful sig-
nal as to the characteristics which this research possesses.
We can defnitely afrm that the system of university research
in design and Ph.D. level research are efectively involved in proc-
esses of defence, growth and support of our economic, cultural
and social system.
The themes connected to the innovation of product/process with
respect to the productive industrial reality are strongly present
and testify to a strongly-rooted relationship between planning and
doing.
Besides this vision which confrms the historical path of evolu-
tion of Italian design there is another reality, which we perhaps
do not expect, but which instead creates an interesting thematic
opening for our discipline.
Considerazioni finali sui fatti e i numeri della ricerca drm
Final Considerations on drm facts and figures
v.10
104 | 105
Questa connotazione della ricerca sintetizzabile in alcune parole
chiave:
territorio , ovvero si interessa della connessione tra la qualit
e i luoghi dellabitare e dellesperienza quotidiana e lambien-
te inteso come territorio, identit sociale, risorse e beni cul-
turali e linsieme delle esperienze e dei prodotti/servizi che
rendono questa dimensione fruibile;
sostenibilit , ovvero entra in relazione con alcune grandi
questioni globali (risorse, trasporti, energia) come quella
dellecodesign e dellinnovazione sociale che produce pro-
dotti/servizi che mettono in crisi lidea di stile di vita e di
consumo tradizionale;
sociale , ovvero interpreta a partire da determinati contesti
legati alla qualit della vita personale o collettiva il tema
del rapporto tra la persona/e e i luoghi della loro esperienza
quotidiana, del lavoro, della salute;
conoscenza , ovvero (anche) coinvolta nei processi di rifes-
sione sui modelli/metodi/strumenti di creazione, utilizzo, ge-
stione della conoscenza.
C' quindi spazio per una ricerca complessa, originale e ricca che
merita di essere studiata e sostenuta. Crediamo che questo lavoro
sia il primo passo per conoscerla e svilupparla.
This research connotation can be summarized in a few key
words:
territory, or rather the connection between quality and pla-
ces to live and daily experience and the environment is in-
tended as territory, social identity, resources and cultural
assets and the collection of experiences and products/servi-
ces which makes this sector usable
sustainability, or rather some great global questions (re-
sources, transportation, energy....) as that of ecodesign and
social innovation which produces products/services which
create problems for the idea of a traditional lifestyle and
consumption;
social , or rather interpretation always starting from fxed
contexts related to the quality of personal life or collective-
ly to the theme of relationships between people and places
of daily experience, work, health;
creation of knowledge , or rather involvement in processes of
refection on models/methods/instruments of creation, use,
fruition and management of knowledge.
There is thus space for original, rich, complex research which de-
serves to be studied and sustained and we believe that this work
is the frst step in getting to know and develop it.
...nellambito dellattivit del dottorato c' da un lato
il confronto con il Collegio dei Docenti [...] dallaltro ci sono
dei corsi strutturati allinterno dei quali ti insegnano cosa
signifchi fare ricerca...
within the ambits of a research doctorate there is, on the one hand,
personal contact with the teaching staf [...] and on the other, there are
actual structured courses which teach you what doing research really
means
LuCIA rAmPINO - polItecnIco DI MIlano
drm interview
DRM
Il commento fnale ad una ricerca dovrebbe comunemente proporre
alcune conclusioni. Quello che segue, partendo efettivamente da
alcune rifessioni conclusive, apre invece nuove tematiche e nuovi
scenari di esplorazione.
La ricerca DRM ha messo in luce certamente alcuni elementi evo-
lutivi della cultura del design italiana che nel suo trasformarsi da
pratica implicita a pratica esplicita ha mantenuto alcune caratte-
ristiche di continuit con le proprie radici storiche. Tali elementi
di continuit talvolta rappresentano specifcit positive e distintive,
talvolta invece esprimono una rigidit e autoreferenzialit del si-
stema che rischia in futuro di divenire un elemento di debolezza e
inerzia. Sullo sfondo sono emerse anche problematiche di natura
pi ampia, che toccano lo statuto della ricerca in design in gene-
rale e che aprono possibili rifessioni e nuovi potenziali scenari di
indagine.
Per questo motivo il percorso di ricerca fatto non certamente
esaurito o concluso: in realt la cosa pi importante che esso ha
realizzato una perimetrazione del campo e una prima rilevazione
di questioni cruciali.
Lindagine divenuta quindi un modo per individuare in manie-
ra compiuta un insieme di possibili domande o temi di discussione
aperti, molti dei quali non riguardano solo il contesto nazionale ma
in generale le prospettive della ricerca in design e il suo potenziale
ruolo nella defnizione delle strategie di sviluppo delle societ con-
temporanee.
azioni di RiceRca e RiceRca-azione
DRM si confgurata come ricerca-azione, costruendo in maniera
parallela allefettiva rilevazione dei dati anche la dimensione delle
ipotesi e dei modelli interpretativi.
E subito, proprio in questottica, il tentativo superare la fase
del problem setting per esprimersi in unazione di elaborazione, ap-
profondimento e trasformazione in azioni concrete.
Ad un modello interpretativo generale, pur se non sistematico
o totalmente coerente, seguono quindi alcune considerazioni che,
potrebbero costituire una prima agenda per una roadmap molto pi
articolata di comprensione e trasformazione del sistema della ricer-
ca universitaria in design.
Se vero che, come diceva Maldonado
1
a partire dallelaborazio-
ne di Mauss Il disegno industriale () emerge come un fenomeno
sociale totale. Vale a dire che esso appartiene a quella categoria di
fenomeni che non si possono esaminare isolatamente, ma sempre
in relazione ad altri fenomeni con cui costituiscono un unico tessu-
1 Maldonado, Toms. 1991.Disegno Industriale: un riesame. Feltrinelli. Milano.
p.15
Conclusioni
Conclusions
vi
The fnal comment on a research project should conventionally
express conclusions. However, although it does indeed start with
some closing considerations, what follows actually opens new
themes and scenarios for exploration.
The DRM project has undoubtedly highlighted some evolutionary
elements in Italian design culture which, while changing from im-
plicit into explicit practice, has maintained some continuity with
its roots. Such elements of continuity are sometimes positive, dis-
tinguishing features, but sometimes refect a rigid, inward-looking
nature that risks becoming an element of weakness and inertia in
future. In the background, wider problem areas have also emerged
that touch on the standing of research in design in general, and
open possible areas for refection and potential new scenarios for
inquiry.
For this reason the current course of research has certainly not
come to its end or reached a conclusion: in reality the most impor-
tant thing it has done is to map out the feld and raise some crucial
issues.
The study has therefore become a way of identifying possible
questions or areas for open discussion, many of which do not con-
cern only the national context but the prospects for design research
in general and its potential role in defning strategies for the devel-
opment of contemporary societies.
ReseaRch actions and action-ReseaRch
DRM developed as action-research where during the data collection
stage hypotheses and interpretative models were also taking shape.
Right from the start we tried to go beyond problem setting and
begin processing, in-depth analysis and concrete action.
So the general interpretative model, though neither systematic
nor totally coherent, is followed by some considerations that could
form an initial agenda for a far more detailed roadmap for under-
standing and transforming university design research.
If it is true, as Maldonado
1
claimed afer an elaboration by Mauss,
that industrial design () emerges as a total social phenomenon,
meaning that it belongs to the category of phenomena that can-
not be examined in isolation, but must always be studied together
with the other phenomena with which it forms a single connective
tissue.. then we can say that this research is the starting point
from which we can envisage an exploration of the relationships
the design discipline has with diferent cultural and disciplinary
problem areas.
1 Maldonado, Toms. 1991.Disegno Industriale: un riesame. Feltrinelli. Milano.
p.15
106 | 107
to connettivo allora possiamo dire che questa ricerca il punto
di partenza con cui possiamo immaginare una esplorazione dei rap-
porti della disciplina con diferenti ambiti problematici, culturali e
disciplinari.
Reti di conoscenza e Reti di RiceRca
Un primo elemento di grande interesse emerso dalla ricerca sta nel
modo con cui ha preso forma, cio spontaneamente. Il design ita-
liano si storicamente sviluppato attraverso pratiche difuse sul
territorio, molto raramente formalizzate o supportate da strategie e
politiche esplicite. A diferenza di altri contesti nazionali come per
esempio la Gran Bretagna o il Giappone, lItalia si sempre distinta
per lassenza di politiche esplicite di sostegno al design; con la sin-
golarit che questa disciplina, prima come pratica e ora come ambi-
to di ricerca e formazione universitaria, pare trovare altri incentivi
e altri motori al proprio sviluppo, seguendo percorsi spontanei e
non formalizzati. La ricerca DRM, a sua volta espressione di questa
singolarit, nata dal basso: si tratta di una ricerca autocommissio-
nata e autofnanziata dalle universit italiane che stata in grado
di attivare, attorno ad obiettivi di ricerca condivisi, una rete di attori
difusa sul territorio.
La possibilit di funzionare come un grande network di saperi e
pratiche attraverso una rete auto-organizzata di strategie e attivit
di ricerca unita alla capacit di abilitare processi collaborativi di
scala anche grande su progetti specifci, riconfgurando e connetten-
do continuamente le risorse, ci fa immaginare una rete connettiva,
una sorta di processo di accounting relazionale, che collega luniver-
sit ai territori e ai soggetti rilevanti che ne fanno parte.
In fondo quello che i processi di ricerca universitaria in design
fanno quello di promuovere una relazione di fducia nei processi di
gestione delle competenze che parte dalle esperienze concrete per
poi defnire anche dei modelli rifessivi.
La ricerca universitaria in design quindi una pratica sociale:
non si esaurisce infatti in una dimensione dattivit che riguarda
solamente il perimetro stretto del luogo in cui viene svolta (luniver-
sit) ma coinvolge attori, competenze, attivit, culture che ne vanno
a costruire un insieme continuo con il tessuto sociale e il territorio
in cui opera.
Quindi pratica sociale perch, interagendo con diversi attori crea
un canale di connesione, un network sociale continuo a cui contri-
buiscono anche le intenzioni, le competenze e gli strumenti difusi
negli interlocutori delle pratiche della ricerca stessa.
Universit come sistema relazionale di produzione di nuova conoscenza
University as a relational system for the production of new knowledge
vi.1
Knowledge netwoRKs and ReseaRch netwoRKs
A frst element of great interest emerging from the project lies in
the way it has spontaneously taken shape. Historically, Italian de-
sign has developed through commonly used practices and is rarely
formalized or supported by explicit policies or strategies. Unlike
other national contexts such as in Great Britain or Japan, Italy has
always distinguished itself by the absence of such explicit support
to design, with the peculiarity that this discipline, frst as practice
and now as area of university study and research, seems to fnd
other incentives and other drivers for development, following spon-
taneous, unshaped paths. The DRM project is an expression of this
peculiarity, its development has been bottom-up: it was self-com-
missioned and is self-funded by Italian universities, and has been
able to activate a network of actors throughout the country around
shared research objectives.
The possibility of working as a great web of skills and knowhow
through a self-organized network of strategies and research activi-
ties, together with the capability of enabling large scale collabora-
tive processes to work on specifc projects, constantly reorganizing
and connecting resources, evokes the image of a connective net-
work: a sort of relational accounting that connects universities with
local areas and the important individuals and entities that are part
of them.
Basically, what university design research is doing is to promote
a relationship of trust in skills and competence management proce-
dures, which grows out of concrete experience and leads to refec-
tion and interpretation.
So, university research is a social process: it is not limited to a
dimension of activity that only concerns what lies within the con-
fnes of the place where it occurs (the university) but involves actors,
competences, activities and cultures that go to make up a continu-
ous whole with the social fabric of the territory where they operate.
It is a social practice because by interacting it creates a connecting
channel, a continuous social network to which the intentions, the
skills and abilities, the tools difused among the interlocutors in the
research procedures themselves, contribute.
DRM
quindi un processo di produzione collettiva
2
che luniversit e la
sua attivit sul territorio non produce totalmente e in maniera au-
tonoma quanto piuttosto abilita.
quindi un segnale della capacit della ricerca universitaria in de-
sign di proporsi come un soggetto in grado di attivare pratiche di
produzione di nuova conoscenza.
co-pRoduRRe linnovazione:
netwoRK degli attoRi e teRRitoRio
La dimensione complessiva delle attivit di ricerca che DRM ha ana-
lizzato restituisce un quadro articolato di quella che la fenomeno-
gia dei modelli/metodi/strumenti di creazione, utilizzo, fruizione e
gestione della conoscenza legata al design.
Il processo dinnovazione innescato da queste pratiche di ricerca
ci parla di un humus produttivo che tutto sommato vede il design
come un elemento interessante, al di l della pur importante ricerca
sul prodotto, per la costruzione di azioni innovative di maggior com-
plessit e profondit. Questo quadro interessante perch ci dice
che il sistema produttivo-istituzionale portatore di una doman-
da tacita di ricerca. E che questa domanda, pur presentando delle
concentrazioni attese in qualche classica area forte (Made in Italy),
racconta anche della presenza di diversit nelle aree di intervento
della ricerca che fanno immaginare anche qui una popolazione di
interlocutori evoluti (imprese, istituzioni) che certamente non rap-
presentano limmagine canonica del sistema industriale italiano.
E come se il sistema ricerca-produzione stesse tentando (in
mancanza di una qualsivoglia presenza di soggetti attuatori forti
con una delega sul tema del design e di una policy nazionale de-
gna di questo nome
3
) di individuare autonomamente nuovi percorsi
evolutivi.
Potremmo parlare allora di una sorta di intelligenza della com-
mittenza che in maniera spontanea e non guidata sta cercando una
risposta prospettica e startegica ai propri problemi dinnovazione,
ovvero di un modello evoluto dinnovazione.
Questa condizione richiama nuovamente un tratto caratteriz-
zante dellevoluzione del design a livello nazionale. Nel suo emer-
gere innanzitutto come ambito di pratica professionale, si sempre
caratterizzato per essere competenza difusa, attitudine sociale. I
nomi dei maestri del design italiano rappresentano la punta di dia-
mamente di un sistema che si potuto evolvere con successo grazie
alla presenza di una comunit di attori sensibili alla dimansione del
progetto, primi fra tutti gli imprenditori e le aziende.
La ricerca DRM pare mettere in luce lemergere della medesima
sensibilit anche verso la ricerca universitaria. Con un trend di cre-
scita costante di domanda di ricerca, le Universit paiono progres-
sivamente essersi inserire nei network relazionali che da sempre
caratterizzano i contesti locali italiani.
la domanda ha la coda lunga:
oltRe il made in italy
Altro dato da sottolineare (anche perch uno dei pochi dati cer-
tifcati che descrivono il sistema del design italiano) quello del
valore complessivo per la ricerca in design svolta nelle universit
italiane nel periodo 2003-2007. Si tratta della importante cifra di
23.086.000 . che, oltre a stabilire una prima soglia storica di rile-
vazione per le future attivit di monitoraggio, serve a riportarci un
2 Vedi Stefano Mafei, Design e distretti industriali: contesto territoriale ed ap-
prendimento collettivo situato, in Impresa e Stato, 62 (2003)
3 Si veda in questo senso le deboli premesse e la difcile evoluzione della vi-
cenda del Consiglio Nazionale del Design Italiano
It is therefore a collective
2
production process , which the university
and its activities in a particular area do not produce totally and
autonomously, but rather enable. It is thus a sign of the capacity of
university design research to put itself forward as an entity able to
activate practices for the production of new knowledge.
co-pRoducing innovation:
actoRs netwoRK and the teRRitoRy
The overall dimension of the research activities that DRM has
analysed ofers a detailed picture (of the phenomenology) of the
models/methods/tools for creating, using, enjoying and managing
design-related knowledge.
The innovation process triggered by these research procedures
tells us of a productive humus that, all being considered, sees de-
sign as an interesting element (over and above the admittedly im-
portant research into product) for building more complex and less
superfcial innovative actions.
This picture is interesting because it tells us that the institu-
tional production system carries a tacit demand for research, and
that this demand, while also presenting predictable concentrations
in some of the classic strong areas (Made in Italy), also speaks of a
diversity in the areas under study which leads us to imagine that
here too there is a population of forward-looking, progressive inter-
locutors (companies, institutions) who certainly do not represent
the conventional image of the Italian industrial system.
It is as if the research-production system were trying independ-
ently to fnd new directions for development (given the lack of any
strong activators with any authority on design issues or any na-
tional policy worthy of the name
3
).
We could talk about a sort of client intelligence, which sponta-
neously and unguided is trying to fnd a prospective, strategic an-
swer to its own innovation problems, in other words of an advanced
model of innovation.
This condition recalls once again a characterizing trait of de-
sign evolution on a national level. In its emergence above all as a
professional feld, it has always been depicted as a difused ability;
a social aptitude. The names of the masters of Italian design rep-
resent the cutting edge of a system which was able to evolve suc-
cessfully thanks to the presence of a community of actors sensitive
to the dimension of the project, frst and foremost entrepreneurs
and companies.
DRM research seems to highlight the emergence of the same
sensitivity towards university research. With a constantly growing
demand for research, universities appear to be increasingly part of
the relational network which has always characterized local con-
texts in Italy.
ReseaRch demand has a long tail:
beyond made in italy
Another fgure to dwell on (also because it is one of the few cer-
tifed data that describe the Italian design system) is the overall
value of design research carried out in Italian universities during
the period 2003-2007. It is a signifcant fgure: 23,086,000, which
as well as setting a frst historical benchmark for future monitor-
2 See Stefano Mafei, Design e distretti industriali: contesto territoriale ed appren-
dimento collettivo situato, in Impresa e Stato, 62 (2003)
3 See the weak premises and difcult evolution of the Italian National Design
Council.
108 | 109
interessante dato medio di produttivit pro-capite: 37.500 . Se guar-
diamo all'ammontare complessivo del valore della ricerca ci accorge-
remo che esso corrisponde al fnanziamento stanziato annualmente
dal governo danese per il ddK Dansk Design Center e alla met della
cifra stanziata dal governo inglese per il Design Council. Questo ci
restituisce una capacit delluniversit di muoversi in un orizzonte
di imprenditorialit della ricerca che si sposa in maniera equilibrata
con la sua necessaria visione sociale, testimoniata dai temi indagati,
e anche dal meccanismo che collega la ricerca ufciale alla ricerca
dottorale, attraverso il fusso continuo dellesplorazione tematica e il
legame tra formazione e avviamento alla ricerca come professione.
Altro dato interessante riguarda la ricerca sia per quanto riguar-
da le attivit legate a una committenza che per le attivit di ricerca
dottorale appaiono distribuite attorno a delle aree tematiche peri-
metrabili (le aree tematiche DRM) ma allo stesso tempo presentano
una capacit di dispersione su singolarit ed aspetti di ricerca carat-
teristici ad hoc che fanno rifettere sulla versatilit e sulla notevole
capacit di ascolto da parte del sistema della ricerca universitaria.
Certamente ci che emerge una concezione meno stereotipata
dal Made in Italy che forse ne mette in luce i tratti pi autentici e le
strade di possibile evoluzione. Nella ricerca non c solo il Made in
Italy, molte sono le tematiche toccate, eppure emerge una modalit
di costruire la relazione tra committente e ricercatori e di fare ricer-
ca che indubbiamente deriva da quella tradizione.
La ricerca sempre situata, non c mai in essa una concezione di
design come fattore strategico astratto: la ricerca nasce in un luogo
e per quel luogo. Recuperare qualit profonde, valorizzare saperi e
giacimenti, connettere i contesti locali con reti e risorse di conoscen-
za a livello globale: tutte le attivit censite presentano qualcuna di
queste caratteristiche. La ricerca in design ormai una realt difusa
a livello internazionale, allinterno delle universit ma anche nelle
grandi societ di consulenza, tuttavia il discorso sul design per lo
pi un discorso astratto. I nodi tematici ruotano attorno ai metodi,
agli strumenti, agli approcci utili alla ricerca e alla progettazione, ma
spesso prescindono dal dove la ricerca e la progettazione sono svolte.
DRM ha messo in luce uno scenario di ricerca del tutto diverso in cui
al centro c spesso una comunit locale, uno specifco know how,
una cultura. Il ruolo della ricerca sembra essere quello di valorizza-
re questi giacimenti utilizzando il design per riconfgurare in modo
nuovo le risorse disponibili, creando nuovi valori in grado tuttavia di
preservarne la memoria e le qualit tipiche.
Molto spesso la ricerca ha anche il ruolo di connettere conte-
sti e giacimenti locali con risorse presenti a livello globale. LItalia
non mai stata il paese della ricerca di base; anzi ha assistito ad
un processo di progressiva dismissione dei settori della ricerca di
base chimica, elettronica ecc. cosa che certamente, da alcuni
punti di vista, stato un impoverimento delle capacit innovative
del sistema. Daltro canto ha saputo elaborare una capacit sempre
pi sofsticata di reperire soluzioni scientifche altrove ed applicarle
in modo inedito in usi, settori e contesti diferenti. Questa attitudine
sembra essere stata recuperata dalla ricerca ed certamente una
delle frontiere di sviluppo strategico pi importanti per il futuro. La
tipica modalit italiana di dare valore alla conoscenza solo qualora
applicata ad uno specifco uso rischia infatti di produrre una chiu-
sura verso le conoscenze codifcate e quindi difdenza nei confronti
delle innovazioni scientifche, tecnologiche, organizzative. In questo
senso la ricerca in design pu avere un ruolo davvero importante
facendo da traino nel processo di connessione tra giacimenti locali e
reti globali di conoscenza.
ing, gives us an interesting average pro-capita production fgure of
37,500. If we take a look to the total ammont of research value we
will notice that it corresponds to the yearly funding assigned by
the Danish government to the DDk Dansk Design Center and to half
the fgure earmarked by the uk government for the Design Council.
This shows that universities are capable of moving on a horizon of
research entrepreneurship that balances the necessary social vision
testifed by the issues explored and also by the mechanism that
connects ofcial research with doctoral research through the con-
tinuous fow of thematic exploration and the link between research
training and the start of a professional career in research.
Another interesting datum that concerns research, both client-
related and doctoral research activities, is that they appear around
mappable thematic areas (the DRM areas), yet at the same time
they present a capacity for dispersion on peculiarities and ad hoc
aspects of research that make us refect on the versatility and the
notable capacity for listening to demand of the university research
system.
Undoubtedly what emerges is a less stereotyped conception of
Made in Italy, which perhaps highlights its more authentic traits
and points to directions for possible evolution. There is not only
Made in Italy in the project, many are the issues touched upon,
however there is a way of building relationships between client
and researcher and of conducting research that defnitely comes
from that tradition.
The research is always situated; it does not work from a concep-
tion of design as an abstract strategic factor: research is born in a
place and for that place. To recover underlying qualities, to enhance
knowledge and cultural reserves to connect local contexts with glo-
bal networks and knowledge resources, all the activities examined
had some of these objectives. Design research is now internationally
widespread, both within universities and in the great consultancy
companies, however, talk about design is at best abstract talk. Is-
sues cluster around the most useful methods, tools and approaches
for research and design, but ofen take no account of where the
research and design take place. DRM spotlights a completely difer-
ent research scenario ofen centering on a local community, specifc
know-how and a specifc culture. The role of research seems to be to
valorize these reserves using design to reshape the resources avail-
able, creating new value but still able to preserve some of their
memory and typical qualities.
In many cases the research activities served to connect local
contexts and cultural reserves with resources on a global level. Italy
has never been the country for basic research; indeed, it has seen
the gradual dismantling of its basic research sectors chemical,
electronic etc. which from some points of view has surely meant
an impoverishment of the systems capability for innovation. On
the other hand it has been able to develop a more and more sophis-
ticated capacity to gather scientifc solutions from elsewhere and
apply them in completely new ways to various uses, sectors and
contexts. This ability seems to have been taken up in research and
is certainly one of the most important frontiers of strategic devel-
opment for the future. The typically Italian way of attributing value
to knowledge only once it has been applied to a specifc use risks
rejecting codifed knowledge and therefore difdence towards sci-
entifc, technological and organisational innovation. In these terms,
design research could play a really important role as driver in con-
necting global knowledge networks with local reserves.
DRM
le politiche della RiceRca queste sconosciute
In questo senso le linee di sviluppo delle politiche comunitarie
4
o di
altri paesi avanzati ci danno una misura di quello che stato fatto
e di ci che rimane da fare. Lidea che esista una precisa strategia di
sviluppo dellinnovazione da parte della comunit europea basata
su di una defnizione ampia di creativit testimoniata anche dal
fatto che il 2009 sar considerato the European Year of Creativi-
ty and Innovation
5
e che una delle risorse principali sia il design.
In particolare a livello di linee guida di policy comunitaria il vice-
presidente della Commissione Europea Gunter Verheugen, parlando
con una delegazione del BeDa, ha sollecitato la Commissione Euro-
pea ad elaborate un accordo per lo sviluppo di policy che posiziona-
no il design come fattore chiave per la competitivit europea.
In particolare Verheugen ha parlato di tre EU azioni chiave
6
:
"1. La Commissione europea far emergere un documento, una re-
port
7
che sar pubblicato nel 2009 in occasione dellAnno europeo
della creativit e dellInnovazione. Questo documento di indirizzo po-
litico includer le linee guida che gli Stati membri dovranno seguire
per lo sviluppo delle strategie nazionali di promozione del design ol-
tre ad ulteriori misure per supportare la crescita le Design industries
europee e stimolare una larga difusione del design nei 23 milioni di
piccole e medie imprese europee.
2. La Commissione concentrer i suoi per costruire un patrimo-
nio di base di conoscenze per le attivit di design e le design policy
in Europa. Il Progetto Europeo aDMiRe
8
, supportato dalla Commis-
4 Si vedano in questo senso i due recenti incontri delle delegazioni del beDa
(8 October 2007, Michael Thomson, the President of beDa, accompanied by a
delegation of three beDa Members, Severin Filek of Design Austria, Henrique
Cayatte of the Portuguese Design Centre and Isabel Roig of the Barcelona Design
Centre; 21 January 2008, beDa President Michael Thomson (uk) and Vice-Presi-
dent, Jan R. Stavik, Norway) with European Commission President Jose Manuel
Barroso in Lisbon and with Vice-President of the Commission, Gunter Verheugen
at his ofce in the European Commission in Brussels.
Per i resoconti di questi incontri si vedano i link: http://www.dexigner.com/pro-
duct/news-g12412.html e http://www.dexigner.com/product/news-g13359.html
5 Si veda il testo del comunicato stampa IP/08/482, Brussels, 31 March 2008, in
which the Commission proposes 2009 to become European Year of Creativity and
Innovation: Europe needs to boost its capacity for creativity and innovation
for both social and economic reasons. That is why the Commission has today
adopted a proposal to declare 2009 the European Year of Creativity and Innova-
tion. The decision will be taken later this year by the Council and the European
Parliament.
The modern world puts emphasis on better use of knowledge and rapid innova-
tion. It therefore requires a broadening of the creative skills base involving the
whole population. In particular, there is a need for skills and competences that
enable people to embrace change as an opportunity and to be open to new ideas
in a culturally diverse, knowledge-based society. Education and training are de-
termining factors in this () The activities of the Year should focus on creating
an environment favourable to creativity and innovation and become a strong
impetus for a long-term policy priority. Emphasis should be put for instance on
education across a wide range of subjects including mathematics, science and
information and other technologies. Highlighting creativity through such skills
should foster problem-solving and the practical application of knowledge and
ideas. All forms of innovation including social and entrepreneurial innovation
should be taken into account.
Artistic creation and new approaches in culture should also receive due atten-
tion, as important means of communication between people in Europe and in the
follow-up to the ongoing European Year of Intercultural Dialogue (2008).
The European Year of Innovation and Creativity is proposed as a cross-cutting
initiative covering not only education and culture, but also other policy domains
such as enterprise, media, research, social and regional policy and rural develop-
ment. It should include information and awareness-raising campaigns, promo-
tion of good practices, debates, meetings, conferences and promote a wide variety
of projects at regional, national and European level si veda il link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/08/482&format=HT
ML&aged=0&language=EN&guiLanguage=fr
6 http://www.dexigner.com/product/news-g13359.html
7 Questa Communication on Design sar probabilmente un documento di policy
(non legislativo) indirizzato alle altre istituzioni europee ovvero il Parlamento
Europeo
8 Il progetto aDMIRe stato avviato nel Gennaio 2007. aDMIRe si occupa di
incoraggiare le imprese, specialmete le PMI a introdurre processi di design ma-
ReseaRch policies these unKnown factoRs
In these terms, development lines in European policies
4
and in
those of other advanced countries give us some measure of what
has been done and what remains to do. The idea that there exists
a precise European Community innovation development strategy is
borne out by the fact that 2009 will be the European Year of Crea-
tivity and Innovation
5
and that one of the main resources is design.
Particularly in terms of guidelines for European policy, the vice-
president of the European Commission, Gunter Verheugen, talking
with a BeDa delegation, stressed the European Commission's full
agreement with the positioning of design as a very crucial element
for European competitiveness.
In particular he talked about three eu key actions
6
:
1. The European Commission will issue a Communication on
design
7
to be published during the European Year of Creativity and
Innovation
8
in 2009. This policy document will include guidance to
EU Member States on national design promotion strategies in ad-
dition to other measures to support the growth of Europe's design
industries and to stimulate the wider adoption of design by Europe's
23 million Small and Medium-sized Enterprises.
2. The Commission will reinforce its eforts to build up a knowl-
edge base for design activity and design policy in Europe. The Europe-
an project aDMiRe
9
, supported by the Commission under PRO INNO
4 See the report of two recent meeting of the beDa (8 October 2007, Michael
Thomson, the President of beDa, accompanied by a delegation of three beDa
Members, Severin Filek of Design Austria, Henrique Cayatte of the Portuguese
Design Centre and Isabel Roig of the Barcelona Design Centre; 21 January 2008,
beDa President Michael Thomson (uk) and Vice-President, Jan R. Stavik, Nor-
way) with European Commission President Jose Manuel Barroso in Lisbon and
with Vice-President of the Commission, Gunter Verheugen at his ofce in the
European Commission in Brussels.
See: http://www.dexigner.com/product/news-g12412.html e http://www.dexigner.
com/product/news-g13359.html
5 See the the press release IP/08/482, Brussels, 31 March 2008, in which the
Commission proposes 2009 to become European Year of Creativity and Innova-
tion: Europe needs to boost its capacity for creativity and innovation for both
social and economic reasons. That is why the Commission has today adopted a
proposal to declare 2009 the European Year of Creativity and Innovation. The de-
cision will be taken later this year by the Council and the European Parliament.
The modern world puts emphasis on better use of knowledge and rapid innova-
tion. It therefore requires a broadening of the creative skills base involving the
whole population. In particular, there is a need for skills and competences that
enable people to embrace change as an opportunity and to be open to new ideas
in a culturally diverse, knowledge-based society. Education and training are de-
termining factors in this () The activities of the Year should focus on creating
an environment favourable to creativity and innovation and become a strong
impetus for a long-term policy priority. Emphasis should be put for instance on
education across a wide range of subjects including mathematics, science and
information and other technologies. Highlighting creativity through such skills
should foster problem-solving and the practical application of knowledge and
ideas. All forms of innovation including social and entrepreneurial innovation
should be taken into account.
Artistic creation and new approaches in culture should also receive due atten-
tion, as important means of communication between people in Europe and in the
follow-up to the ongoing European Year of Intercultural Dialogue (2008).
The European Year of Innovation and Creativity is proposed as a cross-cutting
initiative covering not only education and culture, but also other policy domains
such as enterprise, media, research, social and regional policy and rural develop-
ment. It should include information and awareness-raising campaigns, promo-
tion of good practices, debates, meetings, conferences and promote a wide variety
of projects at regional, national and European level si veda il link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/08/482&format=HT
ML&aged=0&language=EN&guiLanguage=fr
6 http://www.dexigner.com/product/news-g13359.html
7 This Communication would be a non-legislative policy document to the other
European institutions, notably the European Parliament and the Council of the
European Union.
8 The Commission has proposed to make 2009 the European Year of Creativity
and Innovation.
9 The aDMIRe project was launched in January 2007. aDMIRe aims to encour-
age companies, especially SMeS, to introduce design management procedures in
order to improve their competitiveness. To this end, the aDMIRe project intends
to stimulate innovation, establish a European knowledge-sharing platform, or-
110 | 111
sione PRO INNO Europeo, sta attualmente conducendo uno studio
di mappatura sul design e il design management in Europa. Questa
informazione sar integrata con dati provenienti dagli attuali stru-
menti come INNO Policy Trendchart, lInnobarometer e lo European
Innovation Scoreboard i quali, partendo dal 2008, daranno al design
un ruolo pi rilevante.
3. La Commissione assicurer lesistenza di un organismo perma-
nente per il dialogo sulle design policy come una componente chiave
delle policy di innovazione Europee, nel quadro dei risultati attesi
dalla Strategia di Lisbona relativamente ai temi alla Crescita e allOc-
cupazione
Possiamo quindi dire che il nostro lavoro arriva al momento giusto
ed perfettamente in linea con quelli che sono le prospettive e gli
strumenti che la Comunit Europea sta mettendo in campo
9
.
Ma visto da un punto di vista di quello che un processo di
strutturazione della ricerca lItalia sconta un forte ritardo: mentre
molti altri paesi a capitalismo avanzato hanno predisposto da anni
dei soggetti pubblici con la missione di sviluppare (UK, Giappone,
Corea) attivare vere e proprie politiche di sostegno del design.
Anche tra i grandi paesi emergenti del BRIC come per esempio
lIndia, esiste un vero proprio documento dindirizzo il National
Design Policy Act del febbraio del 2007 che descrive la missione e
obiettivi oltre alle attivit e ai soggetti/strumenti della ricerca.
auto-oRganizzata meglio?
La considerazione fnale riguarda la defnizione di una possibile
strategia di sostegno ai soggetti e alle attivit di ricerca universi-
taria in design.
Certamente questo lavoro ha messo in luce una questione cru-
ciale per chi si interroga sulla natura, sullo scopo e soprattutto sul
futuro della ricerca in design: essa si trova ad un bivio tra lessere
fnalmente riconosciuta come ambito autorevole di elaborazione di
conoscenza e lessere cannibalizzata da altre discipline.
Temi come linnovazione e la creativit appaiono ai primi po-
sti nellagenda Europea ma al contempo entrano in modo trasver-
sale in moltissime discipline, dal management alle scienze sociali,
rischiando di far perdere consistenza al design come motore dei
processi di innovazione e creativit. O daltro canto lasciare ai soli
operatori professionali del design il compito di farsi carico anche di
tutte le dimensioni della ricerca, esautorando le universit dal ruolo
che in questo scenario dovrebbero giocare.
In questo senso il nostro paese risulta in una posizione partico-
larmente debole, non avendo mai riconosciuto al design questo ruo-
lo. E perci molto importante disporre di strumenti adeguati a co-
municare le potenzialit della ricerca universitaria in design, le sue
ricadute sui contesti territoriali, sulle istituzioni e sulle imprese.
DRM rappresenta un primo passo in questa direzione ma certa-
mente solo una prima ricognizione che necessit di essere svolta
con continuit e auspicabilmente ampliata al di l dei confni nazio-
nali per poter divenire uno strumento utile ad accreditare le Univer-
sit come autorevole interlocutore per favorire la svolta europea.
nagement per migliorare la loro capacit competitiva. A questo scopo aDMIRe in-
tende stimolare la domanda d'innovazione costituendo una piattaforma europea
di condivisione della conoscenza organizzando uno European Design Management
Award identifcando e testando nuove attivit di promozione del design manage-
ment.
9 Forse non un caso che non esista un partner italiano per il progetto aD-
MIRe: si veda in proposito: http://www.proinno-europe.eu/index.cfm?fuseaction=page.
display&topicID=59&parentID=54#
Europe, is currently conducting a mapping study of design and de-
sign management in Europe. This information will be complemented
by data from existing tools such as the INNO-Policy Trendchart, the
Innobarometer and the European Innovation Scoreboard, which will
give design a more prominent place from 2008 onwards.
3. The Commission will ensure the existence of a permanent body
for a dialogue on design policy as a key component of Europe's inno-
vation policy, within the context of achieving the goals of the Lisbon
Strategy for Growth and Jobs
So we can say that our work has come... at the right time...and is
perfectly in line with the prospects and tools being brought into
play by the European Community
10
.
However, from the point of view of structuring research, Italy is
well behind: while many other advanced capitalist countries years
ago set up public bodies charged with a development mission (UK,
Japan, Korea...) and enact proper policies in support of design. Even
India, among the great emerging BRIC countries, has the National
Design Policy Act of February 2007, which describes the mission and
objectives as well as the activities, subjects and tools of research.
self-oRganised is best?
Our fnal consideration concerns the defnition of a possible strat-
egy in support of university design research activities and entities.
This work has undoubtedly brought to light a crucial question
for anyone refecting on the nature, purpose and, above all, the fu-
ture of design research: it is now at the crossroads between being f-
nally recognized as an authoritative feld of knowledge building and
being cannibalized by other disciplines. Innovation and creativity
issues are at the top of the European agenda but at the same time
they cross numerous other disciplines, from management to social
sciences, so that design risks losing its consistence as engine for
processes of innovation and creativity. On the other hand, leaving
all dimensions of research to professional operators alone would
deprive universities of the authoritative role they should be playing
in this scenario.
In these terms, Italy is in a particularly weak position since it
has never recognized design in this role. Thus it is especially im-
portant to have appropriate tools available to communicate the
potentialities of university design research and its impact on local
contexts, institutions and companies.
DRM is a frst step in this direction but it is certainly only an ini-
tial perusal, which requires constant revisiting and will hopefully
be enlarged beyond national confnes to become a useful tool in ac-
crediting universities as authoritative interlocutors in the European
movement towards creativity and innovation.
ganise a European Design Management Award and to identify and test new activi-
ties to promote design management.
10 It may not be by chance that there is an Italian partner in the aDMIRe
project:
cf. http://www.proinno-europe.eu/index.cfm?fuseaction=page.display&topicID=5
9&parentID=54#
DRM
Bibliografa
Bibliography
c
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Bertola, Paola, and Ezio Manzini (ed.) 2004. Design Multiverso. Milano: Edizioni Polidesign.
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Polidesign.
DRM
d
Appendice i:
Dati universit
Appendix i design universities data
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
Torino
www.polito.it
1 Facolt di Architettura First Faculty of Architecture
www.archi1.polito.it
Disegno Industriale Industrial Design
Ecodesign Ecodesign
Innovazione Tecnologica per lArchitettura e il Disegno Industriale Technological Innovation for Architecture and Industrial Design
Sistemi di Produzione & Design Industriale Production Systems & Industrial Design
Storia dellArchitettuta e dellUrbanistica / Cultura del Design History of Architecture and Planning / Design Culture
DIPRADI - Dipartimento di Progettazione Architettonica e Disegno Industriale
DIPRADI - Department of Architectural Planning and Industrial Design
www.dipradi.polito.it
Politecnico di Torino (POLITO)
Milano
www.polimi.it
Facolt del Design Faculty of Design
www.design.polimi.it
Disegno Industriale Industrial Design
Design della Comunicazione Communication Design
Design della Moda Fashion Design
Design degli Interni Interior Design
Disegno Industriale Industrial Design
Design della Comunicazione Communication Design
Design della Moda Fashion Design
Design degli Interni Interior Design
Design dellArredo Furniture Design
Product Service System Design
Progetto e Ingenerizzazione del Prodotto Industriale Design and Engineering
Design Navale e Nautico (con/with Universit degli Studi di Genova) Yacht and cruise vessel design
Disegno Industriale e Comunicazione Multimediale Industrial Design and Multimedia Communications
Disegno e Metodi di Sviluppo Prodotto Design and Product Development Methods
Architettura degli Interni e Allestimento Architecture of Interiors and Exhibitions
Design e Tecnologie per la Valorizzazione dei Beni Culturali Design and Technologies for the improvement of the Cultural Heritage
INDACO - Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda
INDACO - Department of Industrial Design, Arts, Communication and Fashion
www.indaco.polimi.it
Consorzio POLI.design
www.polidesign.net
Politecnico di Milano (POLIMI)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
Centro ricerche Research Centre
Web
114 | 115
Venezia
www.iuav.it
Facolt di Design e Arti Faculty of Design and Arts
www.iuav.it/homepage/
Disegno Industriale Industrial Design
Design della Moda Fashion Design
Disegno Industriale (presso/from Universit Rep. San Marino) Industrial Design
Disegno Industriale del Prodotto Product Design
Comunicazioni Visive e Multimediali Multimedia and Visual Communication
Scienze del Design Sciences of Design
DADI - Dipartimento di Arti e Disegno Industriale DADI Department of Arts and Industrial Design
www.iuav.it/dadi
Universit IUAV di Venezia (IUAV)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Bolzano
www.unibz.it
Facolt di Design e Arti Faculty of Design and Arts
www.unibz.it/design-art/
Design
Advanced Design
Libera Universit di Bolzano (UNIBZ)
Genova
www.unige.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.unige.it/facolta/architettura.shtml
Disegno Industriale Industrial Design
Disegno Industriale Industrial Design
Design navale e nautico (con/with Politecnico di Milano) Yacht and cruise vessel Design
Design
DSA Dipartimento di Scienze per lArchitettura DSA - Department of Science for Architecture
www.dsa.unige.it
Universit degli Studi di Genova (UNIGE)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
DRM
Roma
www.uniroma1.it
1 Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.arc1.uniroma1.it
Disegno Industriale Industrial Design
Design, Comunicazione Visiva e Multimediale Design Visual Communication and Multimedia Design
Disegno Industriale. Design, Arti e Nuove Tecnologie Industrial Design, Arts and New Technologies
Dipartimento di Industrial design, Tecnologia dellArchitettura, Cultura dellAmbiente ITACA
Department of Industrial Design, Technology of Architecture and Culture of Environment - ITACA
w3.uniroma1.it/itaca/
Chieti, Pescara
www.unich.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.architettura.unich.it
Dipartimento IDEA - Infrastruttura Design Engineering Architettura
Infrastructure Design Engineering Architecture - IDEA Department
www.unich.it/idea/
Sapienza - Universit di Roma (UNIROMA1)
Universit degli Studi di Chieti e Pescara (UNICH)
Camerino (MC)
www.unicam.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
architettura.unicam.it/
Disegno Industriale e Ambientale Industrial and Environmental Design
Disegno Industriale e Comunicazione Visiva Industrial Design and Visual Communication
Disegno Industriale e Architettura Sperimentale Industrial Design and Experimental Architecture
PROCAM - Dipartimento di Progettazione e Costruzione dell'Ambiente
PROCAM - Department of Planning and Environmantal Construction
www.architettura.unicam.it/procam/
Universit degli Studi di Camerino (UNICAM)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
Dipartimento Department
Web
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
Firenze
www.unif.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.arch.unif.it/
Disegno Industriale Industrial design
Progettazione della Moda Fashion Design
Design (dal 2008-2009 - starting to 2008-2009)
Tecnologie Technologies
Design Industriale Ambientale ed Urbano (con/with Universit Napoli SUN) Industrial and Environmental Design
TAED - Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design TAED Department of Architectural and design technologies
www.taed.unif.it/
Universit degli Studi di Firenze (UNIFI)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree
Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
116 | 117
Aversa (CE)
www.unina2.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.architettura.unina2.it
Disegno Industriale Industrial Design
Disegno Industriale Industrial Design
Disegno Industriale per la Moda Industrial design for the Fashion System
Design Industriale Ambientale ed Urbano (con/with Universit di Firenze) Industrial and Environmental Design
Dipartimento di Industrial Design, Ambiente e Storia IDEAS Department of Industrial design, Environment and History IDEAS
-
Seconda Universit degli Studi di Napoli (SUN)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
CdL Specialistica Master Degree Courses
Corsi di dottorato PhD Courses
Dipartimento Department
Web
Palermo
www.unipa.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.architettura.unipa.it
Disegno Industriale Industrial Design
Disegno Industriale per lArea Mediterranea Industrial Design for the Meditarrenean Area
Disegno Industriale, Arti Figurative e Applicate Industrial design, Figurative and Applied Arts
Dipartimento di Design Department of design
www.architettura.unipa.it/design
Universit degli Studi di Palermo (UNIPA)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
Sassari, Alghero
www.uniss.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.architettura.uniss.it
Design (da/since 2007)
Universit degli Studi di Sassari (UNISS)
Napoli
www.unina.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.architettura.unina.it/
Arredamento, Interno architettonico e Design Furniture and Architectural Interior Design
Dipartimento di Confgurazione ed Attuazione dell'Architettura - DITACA
Department of Architecture Confguration and Implementation - DITACA
www.ditaca.unina.it
Universit degli Studi di Napoli "Federico II" (UNINA)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
Dipartimento Department
Web
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
Brescia
www.unibs.it
Facolt di Ingegneria Faculty of Engineering
www.unibs.it/on-line/ing/Home.html
Disegno Industriale Industrial Design
Universit degli Studi di Brescia (UNIBS)
DRM
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
Dipartimento Department
Web
Reggio Calabria
www.unirc.it/
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
www.architettura.unirc.it
Dipartimento di Architettura ed Analisi della Citta' Mediterranea Department of Architecture and Analisys of Mediterranean City
www.unirc.it/daacm/
Universit Mediterranea Di Reggio Calabria (UNIRC)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
Bari
www.poliba.it
Facolt di Architettura Faculty of Architecture
architettura.poliba.it/didattica.asp
Disegno Industriale Industrial Design
Politecnico di Bari (POLIBA)
Sede principale Headquarters
Web
Facolt Faculty
Web
CdL Triennale Degree Courses
Milano
www.uni-tel.it/
Facolt di Architettura e Design Industriale Faculty of Architecture and Industrial Design
-
Disegno della Moda Fashion Design
Universit Telematica Internazionale (UNITEL)
118 | 119
e
Appendice ii:
Dati dottorati
Appendix ii ph.d. schools data
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Contatti Contacts
Prof. Marco Filippi
SCUDO - Scuola di Dottorato
DENER - Dipartimento di Energetica
Politecnico di Torino
2001
www.polito.it
Tel. 39 011 564.6094/5/6
email: scudo@polito.it
Politecnico di Torino (POLITO)
Innovazione Tecnologica per l'Architettura e il Disegno Industriale
PhD in Technological Innovation for Architecture and Industrial Design
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Contatti Contacts
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Contatti Contacts
Prof. Sergio Pace
SCUDO - Scuola di Dottorato
DIPRADI - Dipartimento di Progettazione Architettonica e Disegno Industriale
Politecnico di Torino
2006
www.polito.it
Tel. 39 011 564.6094/5/6
email: scudo@polito.it
Prof. Franco Lombardi
SCUDO - Scuola di Dottorato
DISPEA - Dipartimento di Produzione ed Economia dell'Azienda
Politecnico di Torino
2008
www.polito.it
Tel. 39 011 564.6094/5/6
email: scudo@polito.it
Dottorato in Storia dell'Architettura e dell'Urbanistica / Cultura del Design
PhD in History of Architecture and Planning / Design Culture
Dottorato in Sistemi di Produzione & Design Industriale
PhD in Production Systems & Industrial Design
DRM
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Contatti Contacts
Prof. Ezio Manzini
Scuola di Dottorato di ricerca del Politecnico di Milano
Dipartimento di Industrial Design, delle Arti, della Comunicazione e della Moda - INDACO
Politecnico di Milano
1990
http://www.diecm.polimi.it
Tel. +39.02.2399.7245
email: Maniscalco.Daniela@ceda.polimi.it
Politecnico di Milano (POLIMI)
Dottorato in Disegno Industriale e Comunicazione Multimediale (DIeCM)
PhD in Industrial Design & Multimedia Communications (DIeCM)
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Contatti Contacts
Prof. Cesare Stevan
Scuola di Dottorato di ricerca del Politecnico di Milano
Dipartimento di Progettazione dell'Architettura + Dipartimento INDACO + Dipartimento di Architettura e Pianifcazione
Politecnico di Milano
1990
http://www.arch2.polimi.it
Tel. +39.02.2399.7245
email: Maniscalco.Daniela@ceda.polimi.it
Dottorato in Architettura degli Interni e Allestimento
PhD in the Architecture of Interiors and Exhibitions
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Contatti Contacts
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Contatti Contacts
Prof. Francesco Trabucco o Umberto Cugini
Scuola di dottorato di ricerca, Politecnico di Milano
Dipartimento di Meccanica + Dipartimento INDACO
Politecnico di Milano
2003
http://pcsiwa12.rett.polimi.it/~phdweb/corsi/descrizioni/disemetosvil.html
email: silvia.ferraris@polimi.it
Prof. Fabrizio Schiafonati
Scuola di dottorato di ricerca, Politecnico di Milano
Dipartimento INDACO + Dipartimento di Scienza e tecnologie dellAmbiente Costruito BEST
Politecnico di Milano
2005
http://pcsiwa12.rett.polimi.it/~phdweb/corsi/descrizioni/designvaloriz.html
email: cristina.marchegiani@ceda.polimi.it
Dottorato in Disegno e Metodi di Sviluppo Prodotto
PhD in Design and Product Development Methods
Dottorato in Design e Tecnologie per la valorizzazione dei Beni Culturali
PhD in Design and Technologies for the improvement of the Cultural Heritage
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Prof. Paola Gambaro
Scuola di Dottorato in Architettura e Design
DSA - Dipartimento di Scienze per l'Architettura
Universit di Genova
2004
www.unige.it
Universit degli Studi di Genova (UNIGE)
Dottorato in Design
PhD in Design
120 | 121
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Prof. Romano Del Nord
TAED - Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design
Universit degli Studi di Firenze
2006
http://www.dotta.unif.it
Universit degli Studi di Firenze (UNIFI)
Dottorato in Tecnologia dell'Architettura e Design
PhD in Technology of Architecture and Design
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Prof. Massimo Perriccioli
SAS - School of Advanced Studies dell'Universit di Camerino
PROCAM - Dipartimento di Progettazione e Costruzione dell'Ambiente
Universit degli Studi di Camerino
2006
www.unicam.it
Universit degli Studi di Camerino (UNICAM)
Dottorato in Disegno Industriale e Architettura Sperimentale (DIAS)
PhD in Industrial Design and Experimental Architecture (DIAS)
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Contatti Contacts
Prof. Giovanni Anceschi
Scuola di dottorato dellUniversit Iuav di Venezia
DADI - Dipartimento di Arti e Disegno Industriale
Universit Iuav di Venezia
2006
http://www.iuav.it/Didattica1/SCUOLA-DI-/DOTTORATI-/scienze-de/index.htm
Tel. 041 257 1787/1865 /1845
infodottorati@iuav.it
Universit IUAV di Venezia (IUAV)
Dottorato in Scienze del design
PhD in Sciences of design
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Prof. Massimo d'Alessandro
ITACA - Dipartimento di Industrial Design, Tecnologia nell'Architettura, Cultura dell'Ambiente
Sapienza Universit di Roma
2001
www.uniroma1.it
Sapienza Universit di Roma (UNIROMA1)
Dottorato in Disegno Industriale. Design, Arti e Nuove Tecnologie
PhD in Industrial Design. Design, Arts and New Technologies
DRM
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Prof. Patrizia Ranzo
-
IDEAS - Dipartimento di Industrial Design, Ambiente e Storia (con/with Universit degli Studi di Firenze)
Seconda Universit degli Studi di Napoli
2005
http://www.architettura.unina2.it/archisito/didattica/dott01.html
Seconda Universit degli Studi di Napoli (SUN)
Dottorato in Design Industriale, Ambientale ed Urbano
PhD in Industrial and Environmantal Design
Coordinatore Coordinator
Scuola di dottorato PhD School
Dipartimento Department
Universit University
Anno di fondazione Year of foundation
Web
Prof. Gianfranco Marrone
-
Dipartimento di Design
Universit degli Studi di Palermo
1991
-
Universit degli Studi di Palermo (UNIPA)
Dottorato in Disegno industriale, Arti fgurative e applicate
PhD in Industrial Design, Figurative and Applied Arts
122 | 123
Contatti Contacts
Agenzia SDI | Sistema Design Italia
Politecnico di Milano
Dipartimento INDACO
Via Durando, 38/A
20158 Milano (ITALY)
T. +39 02.2399.5918
F. +39 02.2399.5943
info@sistemadesignitalia.it
SDI web www.sistemadesignitalia.it
DRM web www.sistemadesignitalia.it/drm
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15,00