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TECHNE

Journal of Technology for Architecture and Environment


05 | 2013

environment emergency

FIRENZE
UNIVERSITY
PRESS
TECHNE
Journal of Technology for Architecture and Environment

Issue 5
Year 3

Director
Roberto Palumbo

Scientific Committee
Ezio Andreta, Gabriella Caterina, Pier Angiolo Cetica,
Romano Del Nord, Stephen Emmitt, Gianfranco Dioguardi,
Paolo Felli, Rosario Giuffrè, Milica Jovanović-Popović,
Lorenzo Matteoli, Achim Menges

Editor in Chief
Maria Chiara Torricelli

Editorial Board
Alfonso Acocella, Andrea Campioli, Giorgio Giallocosta,
Mario Losasso, Rivka Oxman, Gabriella Peretti,
Fabrizio Schiaffonati, Ferdinando Terranova

Assistant Editors
Luigi Alini, Ernesto Antonini, Teresa Villani, Serena Viola

Editorial Assistants
Sara Benzi, Nicoletta Setola, Dario Trabucco

Graphic Design
Veronica Dal Buono

Executive Graphic Design


Federica Capoduri, Giulia Pellegrini

Editorial Office
c/o SITdA onlus,
Via Flaminia, 72 - 00196 Roma, Italy
Email: redazionetechne@tecnologi.net

Issues per year: 2

Publisher
FUP (Firenze University Press)
Phone: (0039) 055 2743051
Email: journals@fupress.com

Journal of SITdA (Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura)


05 2013
EMERGENZA AMBIENTE TECHNE

6 NOTA
Roberto Palumbo

DOSSIER E PUNTI DI VISTA


14 Spunti per una riflessione sulla questione ambientale
Ferdinando Terranova
24 Michele Munafò, Intervista di Alfredo Di Zenzo
29 Alessandro Carfi, Intervista redazionale
33 Alfredo Simonetti, Intervista di Francesca Giofré

SAGGI
35 Quaranta anni di attenzione all’ambiente nella Tecnologia dell’Architettura
Lorenzo Matteoli, Gabriella Peretti
44 Progettazione Ambientale, tra emergenza e scarsità di risorse: alcune riflessioni di metodo
Fabrizio Tucci
53 Reattività, adattabilità, trasformabilità: i nuovi requisiti dell'ambiente costruito
Filippo Angelucci, Michele Di Sivo, Daniela Ladiana
60 Sostenibilità, cultura e rigenerazione urbana: nuove dimensioni del progetto tecnologico
Daniele Fanzini, Isabella Bergamini, Irina Rotaru
66 Innovazione ambientale dei processi di trasformazione del costruito e ciclo di vita
Andrea Campioli, Monica Lavagna
74 Questione ambientale e sviluppo nei Piani di Ricostruzione del territorio del sisma aquilano
M. Cristina Forlani
81 La Valutazione d’Impatto Ambientale: strumento per una nuova qualità a conformità ecologica
Maria Teresa Lucarelli
86 Il modello organizzativo delle APEA per una governance territoriale eco-compatibile e competitiva
Paola Gallo
95 Resilienza del territorio e del costruito. Strategie e strumenti operativi per la prevenzione, la mitigazione
e l’adattamento di contesti fragili e sensibili
Serena Baiani, Antonella Valitutti

101 L’impegno dell’industria delle costruzioni per promuovere la sostenibilità dei prodotti : un approccio comune europeo
per le prestazioni ambientali diprodotto
Caterina Gargari, Chris Hamans, M. Chiara Torricelli
110 Esperienze Europee e Italiane Smart Cities a confronto: un modello per la pianificazione smart dell'ambiente costruito
Starlight Vattano
117 Il trionfo della città intelligente
Ilaria Oberti, Angela Silvia Pavesi

RICERCA E SPERIMENTAZIONE
123 Riciclare le cave di Puglia: tra paesaggio primario e infrastruttura produttiva
Vincenzo Paolo Bagnato, Spartaco Paris
129 Innovazione e sostenibilità in un paesaggio culturale
Giovanna Franco
135 Green technologies per la riqualificazione ambientale delle infrastrutture
Alessandra Battisti
141 La costruzione delle qualità urbane. Il caso di studio di Torre Spaccata, centralità di Roma
Eliana Cangelli, Maurizio Sibilla
147 Grey to Green: il verde tecnologico come risposta ambientale per le infrastrutture urbane
Oscar Eugenio Bellini
TECHNE 05 2013

154 Scuole sostenibili: obiettivo qualità integrata


Ernesto Antonini, Andrea Boeri, Jacopo Gaspari, Danila Longo
162 Dal progetto alla gestione: un processo di benchmarking per l'efficienza energetica degli edifici
Judit Kimpian, Paola Marrone, Lucia Martincigh, Dejan Mumovic
170 Meta-modelli procedurali per la prassi progettuale
Gian Luca Brunetti
177 Progettazione sostenibile nel ciclo di vita
Francesca Thiebat
184 L'approccio al ciclo di vita nella progettazione, produzione e monitoraggio di una facciata verde
Roberto Giordano, Elena Montacchini, Silvia Tedesco

NETWORK SITdA
CONTRIBUTI DALLE SEDI UNIVERSITARIE

DAL NETWORK DALLE SEDI AI CLUSTER TECNOLOGICI


192 Per una nuova rubrica: dal Network dalle sedi ai Cluster tecnologici
Carola Clemente, Christina Conti, Matteo Gambaro, Francesca Giglio, Teresa Villani, Serena Viola

194 Social Housing: un cluster tematico alla prova del PRIN


Massimo Perriccioli

196 Resilienza, tecnologia e ambiente costruito. Proposta per la costituzione di un cluster tematico
Michele Di Sivo, Filippo Angelucci, Antonio Basti, Daniela Ladiana, Giorgio Pardi

LA CULTURA TECNOLOGICA NELLE SCUOLE DI ARCHITETTURA


197 Tecnologia dell’Architettura e Design nell’Ateneo fiorentino: trent’anni di attività
Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura DiDA
Eleonora Trivellin

199 La cultura tecnologica nella scuola milanese: giornate di studio


Politecnico di Milano, Dipartimento A.B.C.
Matteo Gambaro

200 Mario Zaffagnini, memoria di un maestro: fare scuola attraverso il progetto di architettura fondato sulle necessità dell’uomo
Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura
Valentina Modugno

203 Il “pensiero progettante” di Eduardo Vittoria


Università di Camerino, Scuola di Architettura e Design
Massimo Perriccioli

204 Ricordo di Giuseppe Ciribini nel centenario della nascita


Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design
Daniela Bosia

INIZIATIVE E CONTRIBUTI DALLE SEDI


205 Housing Quality and Sustainability for Social Housing. Scenari di ricerca sulla rigenerazione dell’edilizia residenziale pubblica
Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Architettura
Sergio Russo Ermolli

208 Look at Wood. Progettare e ricercare con il legno oggi


Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze per l’Architettura
Fausto Novi, Adriano Magliocco, Chiara Piccardo

210 Le potenzialità della ricerca e della formazione per la tutela dell’ambiente


Università degli Studi di Roma Tre, Dipartimento di Architettura
Adolfo F. L. Baratta

213 Lo spazio pubblico aperto nella rigenerazione urbana smart


Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design
Rossella Maspoli
05 2013
ENVIRONMENT EMERGENCY TECHNE

06 NOTE
Roberto Palumbo

DOSSIER AND VIEWPOINT


14 Ideas for a reflection on the environmental question
Ferdinando Terranova
24 Michele Munafò, Interview by Alfredo Di Zenzo
29 Alessandro Carfi, Editorial interview
33 Alfredo Simonetti, Interview by Francesca Giofré

ESSAYS
35 Forty years of environmentally conscious building technology design
Lorenzo Matteoli, Gabriella Peretti
44 Environmental Design with regard to emergency and scarce resources: a few method reflections
Fabrizio Tucci
53 Responsiveness, Adaptability, Transformability: the new quality requirements of the built environment
Filippo Angelucci, Michele Di Sivo, Daniela Ladiana
60 Sustainability, culture and urban regeneration: New Dimensions for the Technological Project
Daniele Fanzini, Isabella Bergamini, Irina Rotaru
66 Environmental innovations in the construction sector and life cycle approach
Andrea Campioli, Monica Lavagna
74 Environment and development in Reconstruction Plans in L'Aquila territory
M. Cristina Forlani
81 The Environmental Impact Assessment: a new tool for a new quality in ecological compliance
Maria Teresa Lucarelli
86 The organizational model of the APEA for eco-friendly and competitive territorial governance
Paola Gallo
95 Land and built environment resilience. Strategies and operational tools for prevention, mitigation and adaptation
of fragile and sensitive contexts
Serena Baiani, Antonella Valitutti

101 The Building sector commitment to promote the sustainability of construction products: a common European approach
for the Environmental Product Performances
Caterina Gargari, Chris Hamans, M. Chiara Torricelli
110 European and Italian experience of Smart Cities: a model for the smart planning of city built
Starlight Vattano
117 The triumph of the smart city
Ilaria Oberti, Angela Silvia Pavesi
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RESEARCH & EXPERIMENTATION


123 The quarries’ landscape: environmental and productional valorization, between extraction and building
Vincenzo Paolo Bagnato, Spartaco Paris

129 Innovation and sustainability in a cultural landscape


Giovanna Franco

135 Green technologies for the environmental upgrading of infrastructures


Alessandra Battisti

141 The construction of urban qualities. The case study of the centrality of Torre Spaccata in Rome
Eliana Cangelli, Maurizio Sibilla

147 Grey to Green: ‘ecotechgreen’ an environmental response for urban infrastructures


Oscar Eugenio Bellini

154 Integrated quality: a target for sustainable schools


Ernesto Antonini, Andrea Boeri, Jacopo Gaspari, Danila Longo

162 From design to management: a benchmarking process for the energy efficiency of buildings
Judit Kimpian, Paola Marrone, Lucia Martincigh, Dejan Mumovic

170 Procedural meta-models for architectural design praxis


Gian Luca Brunetti

177 Life-cycle design for sustainable architecture


Francesca Thiebat
184 Life Cycle Approach to designing, manufacturing and assessing a Living Wall System
Roberto Giordano, Elena Montacchini, Silvia Tedesco

NETWORK SITdA
191 Contributions from the Universities

SIT d A
Società Italiana della Tecnologia
dell’Architettura
NOTA
Roberto Palumbo, Presidente SitdA
roberto.palumbo@uniroma1.it

Questo numero, monografico, affronta le tematiche della “emer- del patrimonio boschivo, ma anche di deterioramento del suolo,
genza ambiente”. degradazione ecologica, disordine idrogeologico, emissioni di
Si è scelto questo titolo perché di emergenza si tratta, piaccia o sostanze tossiche e di gas serra (2 milioni di tonnellate di anidri-
non piaccia. de carbonica ogni anno) e distruzione della fauna; un fenomeno
destinato a diventare sempre più grave, sia in termini di danno
Otto metri quadrati al secondo, per ciascun secondo degli ultimi ambientale sia in termini economici con costi crescenti per la
cinque anni: questo il ritmo del consumo di suolo che, in Italia, collettività.
registra una percentuale del 6,9% contro un consumo europeo
medio del 2,8%: la differenza è ben 4,1%. Ma non basta; c’è un termine che già a pronunciarlo incute ti-
Il dato è fornito dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ri- more: nucleare.
cerca Ambientale (ISPRA). Cosa se ne sa dei siti dismessi: dove sono localizzati, cosa si sta
Ora, è sufficiente per comprendere la dimensione del fenomeno facendo per metterli in sicurezza, quali le modalità, i tempi e le
“emergenza ambiente” oppure scatta, puntualmente, l’accusa di risorse necessarie.
catastrofismo? ...e se gli “otto m2 al secondo” diventano 10/12? Su questo tema, sottaciuto dai più, si è ritenuto necessario con-
…e se il delta di 4,1% sale a 5,2%? sultare uno dei massimi esperti italiani di energia nucleare, il
Prof. Maurizio Cumo che, peraltro, oltre ad aver fatto parte della
E quel che resta del territorio? Sembrerebbe, ad un calcolo som- Commissione Grandi Rischi ed in particolare della sezione “Ri-
mario, che la situazione sia ancora peggiore: sempre secondo l’I- schio industriale, nucleare e chimico” è stato per anni Presiden-
SPRA nell'ultimo decennio gli incendi hanno distrutto in media te della SOGIN, la società per la gestione degli impianti nucleari
40 mila ettari l'anno di foreste italiane (12 m2 al secondo); nel italiani, che ha il compito di smantellare le quattro vecchie cen-
2012 sono andati persi 46 mila ettari di bosco, il 20% in più ri- trali elettronucleari presenti sul nostro territorio.
spetto al 2011. Gli è stato chiesto:
Secondo l'ISPRA gli incendi sono causa non solo di distruzione Dopo il disastro di Fukushima Daikii e l’esito del referendum sul

NOTE This publication analyzes the impact of And what about the land left? It appears harmful, both in terms of environmen-
an “environment emergency”. that according to a rough calculation tal damage due to climatic changes and
This was the title picked as we are deal- the situation is even worse: as far as data economic loss with rising costs for the
ing with an emergency, whether we like reported by ISPRA pertaining to the community.
it or not. last decade, wild fires are responsible But what is even more worrisome and
for damaging an average of 40 thousand hardly pronounceable is the nuclear
Eight square meters per second in the hectares of Italian forest land per year threat. What do we really know about
last five years: this is the land use rate (12 square meters per second); in 2012 the nuclear power plants that have
reported in Italy registering a percent- we lost 46 thousand hectares of forest, been shut down; where are they locat-
age of 6,9% against a European average which is 20% more than in 2011: the re- ed, what is being done to secure them,
rate of 2,8%: the difference amounting gion of Puglia (the region with the least what procedures have been taken, what
to a good 4,1%. amount of forest land in Italy) reported are the necessary time limits and re-
The above data was collected by the na- the largest amount of burnt forest sur- sources?
tional Superior Institute for the Protec- face ( above 6 thousand hectares). With regard to this issue that most peo-
tion and Research of the Environment According to ISPRA, wildfires are not ple prefer not to discuss, we have con-
(ISPRA). only the cause of forest destruction, but sulted one of the top Italian experts on
Can these figures help understand the also of soil degradation, ecological deg- nuclear power, Prof. Maurizio Cumo,
scale of this emergency or will they be radation, loss of wood and non-wood who besides being a former member of
simply disregarded as catastrophic data, products, hydrological disorder, emis- the Commissione Grandi Rischi (Major
as usual? What if these eight square sion of toxic and greenhouse gases (2 Risks Committee) and an expert in the
meters per second should increase to million tons of carbon dioxide per year) field of “industrial, chemical and nucle-
10 or 12? And what happens if the gap and the destruction of wildlife, a phe- ar risks” was for many years President
should rise from 4,1 % to 5,2%? nomenon that will become increasingly of SOGIN, the Italian company respon-

6 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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nucleare del 2011, l’opinione pubblica italiana ha posto nel di- La seconda direttiva si riferisce specificatamente alla gestione
menticatoio il problema dei rifiuti radioattivi accumulati e dello del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, ribadendo
smantellamento (decommissioning) delle vecchie installazioni nu- l’indipendenza istituzionale dell’autorità di controllo dei singoli
cleari. Qual è ora la situazione? governi che si succedono. Fra i compiti dell’Autorità vi è quello
Un resoconto puntuale è disponibile nelle 125 pagine del docu- di dare una continua ed esaustiva informazione alla popolazio-
mento: Relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia e ne sulle attività in corso e su quelle programmate.
sulle attività connesse approvato dalla Commissione bicamerale Nei settori citati quali sono le principali attività da svolgersi in
nella seduta del 18 dicembre 2012 (relatore l’On. Susanna Cenni). Italia?
I dati principali di questo documento sono richiesti dall’Unione Storicamente in Italia, tra il 1962 e il 1964, erano entrate in fun-
Europea per gli impegni sottoscritti dal nostro Paese nell’ambi- zione le prime tre centrali elettronucleari, quella di Latina, a suo
to dei trattati Euratom. Un quadro molto più sintetico lo si può tempo la più grande centrale europea, quella di Trino e quella del
trovare nei siti di SOGIN, la Società di Stato addetto al decommis- Garigliano, le quali, sebbene con tecnologie di importazione, po-
sioning delle vecchie centrali elettronucleari dell’ENEL e degli im- nevano il Paese al terzo posto della graduatoria mondiale per pro-
pianti sperimentali del ciclo del combustibile nucleare dell’ENEA duzione di elettricità nucleare, dopo Stati Uniti e Gran Bretagna.
e nei siti dell’ISPRA: www.sogin.it; www.isprambiente.gov.it. Dopo il terremoto del’Irpinia del 1980 si rese necessario un pe-
Posso anticipare che uno dei problemi più gravosi è rappresen- sante lavoro di rinforzo antisismico che fu imposto all’ENEL
tato dall’esiguità del personale dell’apposito Dipartimento dell’I- dalla nostra Autorità di sicurezza. L’ENEL, proprietaria della
SPRA addetto alla sicurezza nucleare e alla radioprotezione, a centrale del Garigliano, calcolò che il costo di tali rinforzi sareb-
causa del pensionamento degli esperti che ivi si erano formati, be stato superiore ai guadagni che la centrale gli avrebbe procu-
per cui è assolutamente necessario un rafforzamento operativo rato nella sua vita residua, per cui fermò l’impianto che fu poi
anche sotto il profilo istituzionale. posto in fase di decommissioning.
I requisiti di indipendenza dell’autorità di controllo cogenti Negli anni ’70 fu costruita la centrale di Caorso, la più potente,
per tutti i paesi dell’Unione Europea sono stati ribaditi da due e si proseguì fino al 1986 quando avvenne il gravissimo inci-
recenti direttive, la direttiva 2009/71 EURATOM e la direttiva dente di Chernobyl. A quel punto le altre tre centrali vennero
2011/70 EURATOM. La prima richiede agli Stati membri di fermate e messe in sicurezza. Anni dopo si decise di metterle
garantire che l’Autorità di controllo sia funzionalmente sepa- tutte in stato di decommissioning. Siamo stati quindi fra i primi,
rata da ogni altro organismo o organizzazione coinvolti nella in Europa, a dedicarci allo sviluppo delle varie tecnologie del
promozione o nell’utilizzazione dell’energia nucleare, al fine di decommissioning.
assicurare una effettiva indipendenza da ogni influenza indebita Un’idea di tali tecnologie è fornita dal seguente elenco:
sul suo processo decisionale. – decontaminazione e ripulitura con processi fisici, chimici e

sible for the management of national of this document has been requested The independence requirements of the those planned in the future.
nuclear plants, in charge of disman- by the European Union for the com- Supervision Authorities binding on all Which were the main nuclear related
tling the four nuclear power plants mitments undersigned by our country European Union countries have been activities carried out in Italy?
present of our territory. in the framework of the EURATOM reaffirmed by two recent Directives; In Italy the first three nuclear plants
Mr. Cumo has been asked the follow- treaties. A much more synthetic ver- Directive 2009/71 EURATOM and Di- were activated between 1962 and
ing questions: sion is available in the SOGIN website, rective 2011/70 EURATOM. The first 1964. The one in Latina, which was
the State Company in charge of de- requires Member States to ensure that the largest one in central Europe, the
After the Fukushima Daikii disaster commissioning the old nuclear power the Supervision Authority is function- ones in Trino and Garigliano which
and the outcome of the 2011 referen- plants of ENEL and of the ENEA nu- ally separate from any other body or although benefiting from imported
dum on nuclear power, the Italian me- clear fuel cycle experimental facilities organization concerned in the promo- technology placed our country in third
dia and public opinion have shelved and in the ISPRA (Superior Institute tion or utilization of nuclear power, in position in the world rankings for the
the issues of accumulated radioactive for Environmental Protection and order to ensure effective independence production of nuclear power after the
waste and the dismantling and decom- Research) website www.sogin.it; www. from undue influence on its decision- United States and Great Britain.
missioning of old nuclear power plants. isprambiente.gov.it. making. Following the 1980 Irpinia earthquake
What is the situation today? I can begin by stating that the main The second Directive refers specifically new anti-seismic measures were im-
A detailed account is given in the 125 problem concerns the lack of ISPRA to the management of spent nuclear posed to ENEL by our safety Super-
pages long document: “Report on the personnel responsible for nuclear safe- fuel and radioactive waste, reiterating vising Authority. ENEL which owned
management of radioactive waste and ty and radioactive protection due to the institutional independence of the the Garigliano power plant estimated
related activities in Italy” approved the anticipated retirement of experts Supervising Authority of each succes- the costs of the necessary anti seismic
by the bicameral Commission in the that were trained therein for which an sive government. One of the tasks of measures that amounted to a higher
meeting of 18 December 2012 (advisor operational improvement also at insti- the authority is to keep the population figure than the profit gained by the
Honourable Member of Parliament tutional level has become absolutely constantly and fully informed on the plant in its remaining life, thus result-
Ms. Susanna Cenni). The main data necessary. activities currently in progress and on ing in the closing of the plant which

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meccanici per ridurre il livello di contaminazione radiologica; possibilità interessanti per i giovani, sia in Italia che nella con-
– tecniche di smantellamento manuali o remotizzate per tagliare federazione europea, per un giro di affari che ammonterà, per
grandi componenti attivati e demolire pareti di contenimento; la bonifica dei siti nucleari del Vecchio Continente nei prossimi
– tecniche di movimentazione dei rifiuti che si producono nel- venti anni, a 60 Mld di euro.
lo smantellamento, fra cui i trattamenti per ridurne i volumi, ad Il budget complessivo previsto da SOGIN per il completamente
esempio con tecniche di incenerimento, fusione o compattamento; del decommissioning di tutti i siti nucleari e per la realizzazione
– metodologie di caratterizzazione radioattiva di tali rifiuti e di di un deposito nazionale superficiale ove raccogliere tutti i rifiuti
protezione radiologica con misuratori di dose e schermaggi per radioattivi di sua competenza è dell’ordine di 7,5 Mld di euro. Di
non diffondere contaminazione; questi 2,5 Mld riguardano la localizzazione, progettazione, co-
– caratterizzazione e decontaminazione dei siti ed infine tecniche struzione ed esercizio del deposito che comprenderà 0,6 Mld per
per un sicuro ed efficiente trasporto dei rifiuti radioattivi prodotti. la progettazione e costruzione, 1,1 per il parco tecnologico e 0,8
In tutti questi ruoli, innovazioni scientifiche e tecnologiche sono Mld per le apposite infrastrutture. Sarebbe infatti praticamente
essenziali per guadagnarsi quote importanti del crescente merca- impossibile, in Italia come altrove, trovare un sito adatto se que-
to che si prospetta a livello europeo e mondiale. sto fosse configurato solo come una discarica di rifiuti pericolosi.
Considerando l’Unione Europea a 27, ove oggi sono in esercizio Il concetto di Parco Tecnologico può aprire delle prospettive di
133 reattori di cui un terzo raggiungerà la fine della vita opera- successo se la popolazione locale è chiamata a partecipare alla
tiva entro il 2025; la Commissione Europea ha fatto un’indagine scelta con la creazione collegata di centri di eccellenza per la
per programmare, da oggi fino al 2020, il personale nucleare che protezione radiologica e con l’assunzione di personale locale per
sarà necessario per rimpiazzare gli addetti alle centrali nucleari sorvegliare la correttezza delle procedure impiegate.
che andranno in pensione e quelli che dovranno occuparsi del La collaborazione con enti di ricerca, università e operatori di
crescente numero di impianti in decommissioning. Le conclusio- industria, sia nazionali che esteri, permetterà a SOGIN di ope-
ni sono state sorprendenti: rare in un quadro coordinato ed integrato in grado di produrre
– poco meno di 40.000 esperti nucleari (per nuove posizioni e sviluppo tecnologico in modo eccellente e sostenibile.
per rimpiazzare il personale in pensione); Occorre tenere presente che oggi in Italia, ai rifiuti ex ENEL ed
– circa 35.000 tecnici (per rimpiazzi); ex ENEA di SOGIN, si aggiungono anche quelli che provengono
– circa 32.000 ingegneri (non nucleari) e poco meno di altri da attività industriali (le radiazioni sono impiegate per steriliz-
25.000 diplomati (sempre per rimpiazzi). zare prodotti, purificare acque di scarico e per altri processi in-
Pertanto la Commissione Europea ritiene ragionevole che circa dustriali), da attività di ricerca e da attività sanitarie (produzione
il 25% delle esigenze di nuove assunzioni in campo nucleare sia- di radiofarmaci e svariati impieghi medici di una nazione mo-
no da assegnare al settore del decommissioning. Si aprono quindi derna). In Italia tali rifiuti raggiungono un flusso di circa 500 m3

was then decommissioned. - techniques for handling radioactive European Commission has estimated the remediation of the Old Continent’s
The Caorso nuclear power plant was waste produced in the dismantling pro- from this day until 2020, the necessary nuclear sites in the next twenty years)
built in the ‘70s and it was the most cess, including volume reducing treat- nuclear staff to replace the retiring staff amounting to 60 billion Euro.
powerful one until 1986 when the ments, for example by incineration, fu- and those who will have to deal with the The total budget allocated by SOGIN
tragic Chernobyl accident occurred. As sion and compacting techniques; growing number of decommissioning to complete decommissioning of all
a result of Chernobyl, the other three - methodologies for the characteriza- plants. nuclear sites and for the realization of a
plants stopped operating and were tion of such waste and radiation pro- The findings are surprising: national exterior deposit for the collec-
made safe. Years later all three nuclear tection by dose measuring gauges and - slightly less than 40.000 nuclear ex- tion of all radioactive waste of SOGIN
power plants were decommissioned. protective shields to avoid the spread- perts (new positions and replacement competence amounts to an approxi-
Italy was among the first countries in ing of contamination; of retired personnel); mate figure of 7,5 billion Euros. Part of
Europe to work on the development of - classification and decontamination of - approximately 35.000 technical ex- this sum amounting to 2,5 billion Euros
decommissioning technologies. the sites and technical safe and efficient perts (replacement personnel); will cover the location, design, 1,1 bil-
The following list is to give the reader an transport of radioactive waste products. - Approximately 32.000 engineers (non lion for the technological park and 0,8
idea of the above mentioned technolo- For all these elements, scientific and nuclear) and just under 25.000 gradu- billion for the specific infrastructures.
gies that were in use: technological innovation is essential to ates ( also replacement of retirees). It would in fact be practically impos-
- decontamination and clean up earn a major share of the growing mar- Therefore the European Commission sible in Italy as anywhere else to find
through physical, chemical and me- ket that is developing at European and has come to the conclusion that about a suitable site if this were presented as
chanical processes in order to reduce global levels. 25% of the employment demand in this a hazardous waste dump. The Techno-
the levels of radioactive contamination; Considering the European Union at 27, field will be assigned to the decommis- logical Park concept may give way to
- manual or remote control dismantling and calculating that at present there are sioning sector. This will offer interesting successful prospects if the local com-
techniques to cut large activated com- 133 operating reactors, of which one opportunities to the young population munities are involved in the choice
ponents and demolish containment third will reach the end of their opera- both in Italy and in the European con- connected with the creation of centers
walls; tional life by 2025, a survey made by the federation with a turn over (in view of of excellence for radiological protec-

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l’anno, per cui si ritiene che uno spazio del deposito dovrà essere bitat. In che misura, a suo avviso, ciò dipende dai cambiamenti
destinato ad una parte, a vita più lunga, di queste tipologie di climatici e quanto invece dall’antropizzazione non adeguatamente
rifiuti caricando l’onere finanziario a chi li produce. rispettosa delle norme a tutela dell’ambiente? Quali ulteriori misu-
Il deposito superficiale sarà definitivo per i rifiuti a bassa e media re potrebbero essere adottate?
attività, che decadono in circa 300 anni, e temporaneo per i rifiuti Certamente negli ultimi anni, ce lo dicono le statistiche, piove di
a lunghissima vita, centinaia di migliaia di anni, che dovranno es- meno su base annua ma piove in maniera più concentrata. Ciò di
sere poi sepolti in depositi geologici a grande profondità del tipo di per sé, come ci insegnano gli esperti, non ci consente di parlare
quelli per cui altri paesi europei hanno già iniziato i lavori. necessariamente di cambiamenti climatici in quanto è necessario
Infine: su un territorio reso sempre più fragile dagli irresponsa- osservare gli eventi per molto tempo e confrontare i dati rilevati
bili interventi dell’uomo, quanto una calamità naturale produce in decenni se non centinaia di anni. È evidente, però, che se tali
maggiori devastazioni? fenomeni insistono su distese libere da edifici gli effetti sono com-
pletamente differenti rispetto a quelli che si registrano, purtroppo
sempre più frequentemente, nei territori eccessivamente e male
antropizzati. Basti pensare che Genova, capoluogo di Regione,
deve fare i conti con oltre cinquanta chilometri di corsi d’acqua
‘tombati’, una pesante eredità che viene dal passato ma con la qua-
le amministrazione e cittadini devono giornalmente convivere.
Visto che non si può abbattere tutto ciò che è stato costruito in
modo inadeguato e irresponsabile, le più efficaci misure da adot-
tare, soprattutto nel breve/medio periodo, devono essere basate
su una matura cultura di protezione civile che parte dalla consa-
pevolezza dei rischi esistenti sui singoli territori: bisogna iniziare
ad affrontare la realtà stabilendo dei livelli di rischio accettabile.
Qual è la copertura finanziaria necessaria per attività di preven-
zione? In quale misura tale fragilità del territorio costringe la Prote-
zione Civile a rincorrere situazioni di emergenza in atto distoglien-
A chi porre tale domanda se non al Prefetto Franco Gabrielli, dola da misure di prevenzione?
Capo del Dipartimento della Protezione Civile. La legge 100 del luglio 2012, che ha modificato la legge 225 del
Con sempre maggior frequenza si registra che eventi meteorologici 1992 sulla protezione civile, ha sancito la distinzione tra la preven-
abbiano conseguenze devastanti sia sulla popolazione che sull’ha- zione strutturale e quella di protezione civile, sebbene entrambe

tion and the recruitment of local staff to space will be allocated to a longer life quent affecting both the population and banized areas that have been over built.
supervise and monitor the procedures part of these types of waste, loading the on our habitat. To what extent in your All we need to do is recall Genova,
employed. financial burden on those who produce opinion is this due to climatic change capital city of the region of Liguria, that
Collaborating with research institu- them. The surface deposit will be de- and how much can be attributed instead must deal with more than fifty kilome-
tions, universities and national and finitive for low and intermediate waste to man’s actions not complying with en- tres of ‘underground’ waterways, a lega-
foreign companies will allow SOGIN to types , with a decay process lasting 300 vironmental protection laws and regula- cy from the past which the citizens and
operate in a coordinated and integrated years, and temporary for the longest life tions? What further measures should be local administrations are compelled to
framework capable of producing tech- (hundreds of thousands of years) waste taken? live with. Since all the buildings that
nological development in excellent types which have to be buried in deep Although the latest statistics keep con- were irresponsibly and illegally built
and sustainable ways. geological repositories such as those firming that it rains less on an annual cannot be demolished, the most effec-
We should keep in mind that today in under construction in many other Eu- basis there is no doubt that the rain we tive measures to adopt, particularly in
Italy former ENEL and ENEA waste ropean countries. get is much more concentrated. This the short /middle term must be based
from SOGIN must be added to the fact on its own, as the experts have on a mature civil protection culture re-
waste material coming from indus- In conclusion: on a territory made in- taught us, cannot be attributed neces- lying on a deeper risk awareness with
trial activities ( radiation is used to creasingly fragile by man’s irresponsible sarily to climatic change as events must regard to the existing hazards present
sterilize products, purify waste water actions how much more damage can be scientifically monitored in the long on each specific territory: we must be-
and for other industrial procedures), natural calamities cause? term by analyzing the collected data gin to face reality by establishing levels
from research activities and health care Who should we pose this question to, through the course of decades, if not of acceptable risk.
activities (production of radiopharma- if not the Head of the Department of hundreds of years. It is clear however What is the necessary funding for pre-
ceuticals and several medical products Civil Protection: Prefect Franco Gabri- that if such phenomena insists on free vention activities? To what extent does
required by modern societies). In Italy elli. un-built territory the effects are com- such fragility of the territory force the
reaching a waste flow rate of about 500 The devastating consequences of climatic pletely different compared to those Civil Protection to chase those emer-
m3 per year, which is why some storage change are becoming increasingly fre- reported always more frequently, in ur- gency situations in progress deviating its

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abbiano come obiettivo evitare o ridurre al minimo la possibili- ha fatto la sua comparsa nella nostra Carta fondamentale; è inse-
tà che si verifichino danni conseguenti a eventi calamitosi. Per rita nell’art. 117, ovvero tra le materie di legislazione concorrente
la prevenzione strutturale, le risorse economiche per mettere in per le quali lo Stato determina i principi fondamentali, mentre
sicurezza il Paese sono esorbitanti, fuori da qualsiasi portata rea- spetta alle Regioni la potestà legislativa.
listica, almeno in questo momento: centinaia di miliardi di euro, Nel nostro Paese la responsabilità su un tema così delicato è,
visto che in materia di rischi l’Italia non si fa mancare nulla. Per quindi, condivisa tra numerosi soggetti, tutti parte di un unico
una prevenzione di protezione civile, invece, la presupposta man- complesso sistema in cui a ciascuno è affidato un compito spe-
canza di risorse rischia di trasformarsi in un alibi per non agire cifico, e nel quale ogni componente non può prescindere dalle
mai. Infatti, come è spiegato bene nella legge, la prevenzione di altre ai fini del raggiungimento degli obiettivi assegnati. In Italia,
protezione civile consiste in attività non strutturali concernenti dove sono presenti tutti i principali rischi conosciuti, creare un
l’allertamento, la pianificazione dell’emergenza, la formazione, la sistema efficiente di risposta alle emergenze è stata una necessità
diffusione della conoscenza della protezione civile, l’informazione nata dai numerosi eventi calamitosi che di volta in volta hanno
alla popolazione, l’applicazione della normativa tecnica e le attivi- colpito il territorio. Molto spesso, però, i temi della prevenzione e
tà di esercitazione. Come si può bene immaginare, per queste atti- della riduzione del rischio sono, erroneamente, considerati poco
vità, se ci sono volontà e competenza, non servono cifre eccessive. remunerativi e di difficile realizzazione, anche se ultimamente ci
Di certo, se si investisse più in prevenzione, sia strutturale sia di si sta rendendo conto che non possiamo più permetterci un siste-
protezione civile, servirebbero decisamente meno soldi da destinare ma incentrato solo sulla risposta ai disastri e non sufficientemente
alla gestione emergenziale e al ripristino dei danni evitando, tra l’al- attivo sul fronte della prevenzione e mitigazione dei rischi. Le ri-
tro, di trattare i cittadini in modo non equo a seconda delle tragedie. sorse economiche a disposizione, purtroppo, non sono illimitate
La questione sulla quale concentrerei la riflessione, quindi, non è ma è comunque necessario che per la materia della prevenzione
tanto l’impegno della protezione civile in emergenza sovradimen- sia preservato un adeguato supporto a tutti i livelli, anche finan-
sionato rispetto agli sforzi fatti per la prevenzione, quanto piutto- ziario, affinché i progressi finora fatti non vadano perduti.
sto la constatazione che l’attenzione dei cittadini e degli ammini- La International Strategy for Disaster Risk Reduction delle Nazioni
stratori locali sia sbilanciata tutta verso la gestione dell’emergenza Unite ha lanciato negli anni passati delle campagne per la messa
e non sulle attività di prevenzione e pianificazione che potrebbero in sicurezza di edifici strategici e in particolare delle scuole e degli
ridimensionare o evitare l’accadimento dell’emergenza stessa. ospedali. Il nostro Paese vi ha aderito?
A chi spetta l’identificazione e l’attuazione delle misure di mitiga- Prima di tutto bisogna ricordare che l’Italia è uno dei 168 Paesi
zione dei rischi? che nel 2005 ha adottato lo Hyogo Framework for Action (HFA),
Dal 2001, con la legge costituzionale n. 3 che ha modificato il Ti- il piano decennale promosso dalle Nazioni Unite all’interno del-
tolo V della Costituzione, per la prima volta la “protezione civile” la International Strategy for Disaster Risk Reduction (UNISDR).

efforts away from the necessary preven- structural activities that have to do with ministrations is all going in one direc- task, and in which each component can
tion measures? alert procedures, emergency planning, tion toward coordinating response and not be separated from the other in order
Law n.100 of July 2012, that amended training, dissemination of civil protec- none of it is devoted to prevention and to reach the assigned objectives. Italy
the Civil Protection Law n.225 of 1992, tion knowledge, public information, planning activities which could reduce is a country exposed to all the major
ratified the distinction between struc- application of the technical standards or even prevent the occurrence of the known risks therefore creating an ef-
tural prevention and civil protection and exercise/drill activities. As is easy disaster itself. fective emergency response has always
prevention, although both types of to imagine these activities require good Who is in charge of identifying and im- been a top priority born from the many
prevention strive for the same objec- will and skill and are not particularly plementing the necessary risk reduction disasters that have hit our territory in
tive, that is to avoid or reduce the po- demanding on the economical end. measures? the course of history. Very often, how-
tential occurrence of damages caused Of course, if more investments were Since 2001, within Constitutional Act ever, efforts spent for prevention and
by calamities or disasters. With regard made in both structural and civil pro- n.3 that amended Title V of the Ital- risk mitigation are mistakenly consid-
to structural prevention, the economic tection prevention, less funds would be ian Constitution, the “civil protection” ered to be unprofitable and hardly effec-
resources needed to secure the country needed to allocate to emergency man- made its first appearance in our Charter tive, even if ultimately we are realizing
are outrageous and beyond any realistic agement and damage recovery, avoid- of Fundamental principles, in art.117, that we can not afford a system focused
budget, particularly at this time: hun- ing also unfair treatment of the popula- among matters of concurring legisla- only on disaster response and not suffi-
dreds of billions of Euros, since Italy tion hit according to the different type tion for which the State determines the ciently prepared in the fields of preven-
is a country subject to every risk im- of calamity. fundamental principles, while legisla- tion and mitigation of risks. The avail-
aginable. In order to plan a civil protec- The issue that I would focus on, be- tive powers are vested in the Regions. able economic resources unfortunately
tion prevention program, the supposed sides the great effort spent by the civil In our country the responsibilities for are not unlimited and it is necessary to
lack of resources is likely to become protection in responding to disasters , such an intricate matter are shared ensure adequate support at all levels,
an excuse not to act. In fact as is per- over scaled with respect to its commit- among many stakeholders that are including financial, to the fundamental
fectly stated in the law, civil protec- ment to prevention, is the fact that the all part of a single complex system in issue of prevention so that the progress
tion prevention mainly consists in non attention of the citizens and local ad- which each actor is assigned a specific made so far is not lost.

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E proprio in questo ambito è nata la Piattaforma Italiana per diatamente soccorsi all’occorrenza dalla struttura pubblica, senza
la riduzione del Rischio da Disastri, istituita con il Decreto del dare in cambio nulla.
Presidente del Consiglio dei Ministri n. 66 del 2008 e coordinata Queste lacune di conoscenza incidono, inevitabilmente, sul
dal Dipartimento della Protezione Civile, che si basa sulla col- coinvolgimento della popolazione nei processi decisionali, nella
laborazione di tutti i soggetti pubblici e privati appartenenti al scelta delle priorità politiche sui singoli territori: solo cittadini
Servizio nazionale di protezione civile, nonché delle principali consapevoli possono trasformarsi in cittadini attivi ed esigenti
realtà scientifiche e sociali attive a tutti i livelli nell’ambito della nei confronti degli amministratori che loro stessi hanno eletto.
riduzione del rischio. La mancanza di conoscenza, inoltre, rischia di spostare tutta
Oltre a ciò, l’UNISDR ha promosso un’altra importante campa- l’attenzione dell’opinione pubblica verso le capacità previsionali
gna di sensibilizzazioni sui temi della prevenzione e della prepa- dei tecnici e degli esperti rispetto ai vari fenomeni, provocando
razione a eventuali emergenze dedicata ai comuni, “Making Cities due effetti perversi: una evidente distorsione della realtà secondo
Resilient: My city is getting ready”. Al momento, in Italia hanno la quale la panacea a tutti i nostri problemi sarebbe la scienza
aderito circa trenta città, tra cui Ancona, Firenze, Milano, Roma, esatta, e una presa di distanza dalle responsabilità in materia di
Savona, Torino, Venezia. Ancora molto bisogna fare sul tema del- prevenzione e pianificazione, azioni spesso determinanti per la
la costruzione di comunità resilienti, ovvero capaci di resistere salvaguardia delle vite umane e dei territori.
nell’immediato all’urto di un evento calamitoso in attesa dell’arri- Come valuterebbe la possibilità di istituire per legge l’obbligo di co-
vo degli aiuti esterni, ma non ovunque siamo all’anno zero. pertura assicurativa per gli immobili in area a rischio e in quale
In che misura, a Suo avviso, le comunità sono coscienti dei rischi misura l’onere dovrebbe essere ripartito tra proprietà e governo,
ai quali sono esposte per il solo fatto di vivere in una determinata almeno per le nuove costruzioni? Questa attività potrebbe essere
area? Per la mitigazione di tali rischi sono generalmente possibili letta in chiave di rilancio occupazionale?
diverse soluzioni con diversi costi. In che misura le popolazioni che Credo di essere uno dei maggiori sostenitori dell’introduzione
risiedono nell’area sono coinvolte nella decisione delle misure da di un’assicurazione obbligatoria per le calamità naturali, accom-
adottare e quanto dei relativi costi viene imputato a loro carico? pagnata da misure di defiscalizzazione, poiché in questi anni
Purtroppo, e lo dico con sincera amarezza, il maggiore deficit che nei quali ho guidato il Dipartimento della protezione civile ho
abbiamo oggi in materia di protezione civile è culturale. I cittadi- constatato l’impossibilità per lo Stato di garantire un trattamento
ni sono eccessivi consumatori e poco operatori di sicurezza: solo equo sul tema del ristoro dei danni tra i cittadini italiani coinvolti
una piccola fetta di italiani conosce il significato e l’importanza in diverse emergenze. In base alla congiuntura economica, alle
dell’autoprotezione che non è altro se non la messa in campo di forze politiche in campo, ci sono italiani che hanno potuto con-
azioni virtuose che permettono di salvaguardare la propria e al- tare su una copertura totale dei costi sostenuti per la ristruttura-
trui incolumità. Molti, al contrario, pretendono di essere imme- zione delle proprie abitazioni, altri che hanno ricevuto un rim-

The United Nations’ International Strat- social bodies active at all levels in the are usually possible. In what ways is the and demanding with the directors and
egy for Disaster Risk Reduction has in field of risk reduction. population living in the area hit by disas- administrators elected by themselves.
the past years launched a number of Furthermore UNISDR promoted ter involved in the decision of the meas- Lack of knowledge is also likely to shift
campaigns for the safety of strategic another important campaign called: ures to adopt and what are the costs it the public opinion’s attention toward
buildings, in particular schools and hos- “Making Cities Resilient: My city is get- will it be charged against? the forecasting abilities of technical
pitals; is Italy involved in this initiative ting ready” aimed at informing munici- Regretfully, and quite sadly, the greatest experts, causing two perverse effects: a
as well? palities on prevention and prepared- deficit that we face today in civil protec- clear distortion of reality according to
First of all, we have to recall that Italy ness in facing potential disasters. For tion is a lack of culture. Citizens are ex- which the panacea for all evils is to be
is one of the 168 countries that in 2005 the moment in Italy thirty cities have cessive consumers and very little safety looked for in science and kept at a dis-
adhered to the Hyogo Framework for already joined, including Ancona, conscious: only a small part of Italian tance from responsibilities in the fields
Action (HFA), the ten-year plan pro- Florence, Milan, Rome, Savona, Tu- citizens knows the meaning of self pro- of prevention and preparedness, activi-
moted by the United Nations in the rin and Venice. However, there is still tection which is nothing more than the ties which are often crucial for the safe-
framework of the International Strate- much to be done to build resilient com- deployment of virtuous actions to pro- guard of human lives and territories.
gy for Disaster Risk Reduction (UNIS- munities capable of resisting the imme- tect one’s own life as well as the safety of How would you rate the possibility of set-
DR). And precisely in this framework diate impact of disaster on their own others. Many, on the contrary, claim to ting up a legal requirement for insurance
the Italian Platform for the reduction of while waiting for external aid, although be immediately assisted or rescued by coverage for properties located in areas
risks from disaster was institutionalized we can claim to know more than zero the designated public institution , with- at risk and to which degree should the
by Prime Minister Decree n. 66 of 2008 on the crucial topic of resilience. out offering anything in return. cost be shared between owner and gov-
coordinated by the Department of Civil To what extent, in your opinion, are These knowledge gaps inevitably affect ernment, at least for new constructions?
Protection, based on the collaboration communities aware of the risks to which the population’s involvement in the de- Could this initiative be interpreted as an
of all public and private actors belong- they are exposed by the mere fact of cision making, the policy priorities of employment incentive?
ing to the National Service of Civil Pro- living in a given area? To mitigate such a particular territory: only aware and I consider myself as one of the biggest
tection, besides the main scientific and risks different solutions at different costs informed citizens may become active supporters of compulsory insurance

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borso parziale, altri ancora che non hanno potuto contare sull’in- Senza nulla togliere a quanti sono correttamente impegnati nel-
tervento statale. Credo che ciò non sia più tollerabile. Inoltre, con la complessa tematica della sostenibilità ambientale, non si può
una assicurazione obbligatoria – a tale proposito, le compagnie però rinunciare a delineare il necessario quadro di riferimento
assicurative hanno calcolato una spesa media a famiglia intorno che consenta di risalire alle reali cause del dissesto del territorio
ai 100 euro all’anno per creare il necessario plafond – le poche denunciandone le criticità come adeguatamente riportato nel
risorse pubbliche a disposizione potrebbero venire utilizzate per dossier, a cura di Terranova, che come consuetudine caratterizza
interventi di prevenzione strutturale. ogni singolo numero della rivista.
Inoltre, per rafforzare ulteriormente l’organizzazione “a rete”
della SITdA, a partire da questo numero, su proposta dei Soci
in occasione dell'ultima Assemblea tenutasi al MADE-Expo di
Milano, si trasforma la rubrica Network, oggi rassegna dei con-
tributi dalle singole sedi, nella sezione Cluster, espressione di un
modello organizzativo delle sinergie tra ricerca, formazione, im-
presa, finalizzato ad un dialogo più efficace con i vari livelli delle
Istituzioni.
Focalizzando l’attenzione su questioni emergenti denunciate dal-
la società civile, i cluster supportano la SITdA nel processo di ra-
dicamento nelle realtà locali, favorendo la condivisione di luoghi
– reali e virtuali (potenziando a tal fine il sito della SITdA) – ,
idee e conoscenze; la proposta di un modello organizzativo di
aggregazione dei ricercatori per cluster tematici permette di in-
quadrare, al contempo, le sinergie istituite tra i soci appartenenti
a diverse sedi geografiche e la capacità di ciascuno di interagire
Sulla base di quanto fin qui sottolineato dallo stesso Prefetto con il proprio territorio di riferimento, cooperando con Enti lo-
Gabrielli, non è più responsabile per una comunità scientifica cali, Amministrazioni, imprese, Organismi di ricerca. Tale pro-
denunciare quanto sta avvenendo e in che modo si deve interve- posta, del tutto condivisa in quanto consolida la rete attraverso la
nire per annullare la differenza di 4,1% di territorio consumato quale la SITdA si radica sul territorio, è dovuta alla formazione di
rispetto agli altri Paesi europei? un primo gruppo di lavoro di ricercatori, aggregatosi quasi spon-
Oppure si deve continuare a far credere che siano sufficienti i taneamente: un gruppo che vuole essere il più possibile "aperto"
“pannelli solari” e le “pareti verdi”? nei confronti dei Soci e "strumentale" al raggiungimento degli

against natural disaster, including tax the “network” organization of SITdA would also allow to identify the syner-
relief measures, since during my years In conclusion, I have a question based (Italian Society for the Technology gies established among the members
as Head of the Department of Civil on what has been discussed thus far: of Architecture), starting from this from different geographical locations
Protection, I have come to realize the would it not be more responsible for issue, on proposal by the Members and the ability of each to interact with
impossible conditions for the State to the scientific community to denounce at the last Meeting held at the Milan their territory of reference, cooperat-
guarantee equal treatment with regard what is happening and propose how to MADE- Expo, the Network section ing with the local authorities, govern-
to the recovery of damage to all those intervene in order to eliminate the 4,1% is being revamped, in the Cluster sec- ment, companies and research bodies.
Italian citizens hit by different disasters. difference of Italy’s land use rate com- tion, expression of an organizational This proposal, commonly shared by
According to the economic and po- pared to other European countries? Or model of synergies between research, the fact that it would help consoli-
litical situation there are Italian citizens shall we go on denying this fact foster- training, industry aimed at a more ef- date the SITdA (Italian Society for the
who could count on a total coverage ing the illusion that “solar panels” or fective exchange between the various Technology of Architecture ) network
of costs for the restructuring of their “green walls” may be the solution to our institutional levels. throughout the territory, is a result of
homes, others who were partially reim- problems? Focusing our attention on the lat- the formation of a first workgroup of
bursed, and others yet who could count Without degrading in any way those est issues denounced by civil society, researchers, that joined almost spon-
on the State’s intervention. I believe who are rightfully committed to en- the clusters support SITdA in the taneously: a group that wants to be
this is no longer tolerable. Moreover, vironmental sustainability, we cannot “rooting” process within local com- as “open” as possible toward all the
with compulsory insurance – insurance avoid looking at the necessary frame munities, encouraging the sharing members and “instrumental” to the
companies have estimated an average of reference that would clearly allow and exchange between different com- achievement of common objectives.
expense per family amounting to about us to trace the real causes behind our munities- real and virtual ( enhancing This is the first initial attempt to pro-
100 Euros per household per year to territory’s collapse by denouncing the the SITdA website to this end),of ideas mote a collaboration and methodol-
create the necessary ceiling ¬– the few critical issues, as accurately reported and knowledge; the proposal of an or- ogy comparison between researchers,
public resources available could be used in the dossier, edited by Terranova. ganizational model based on a merg- aimed at defining a “thematic struc-
for structural prevention purposes. Moreover to strengthen even further ing of researchers by thematic clusters tural grid” on which to converge the

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obiettivi comuni. Un primo, iniziale tentativo, di sperimenta- menti operativi di supporto richiede un’adeguata riflessione sul-
re la collaborazione e il confronto metodologico tra ricercatori, la specifica identità delle singole discipline che oggi confluisco-
orientato a delineare un "maglia strutturale tematica" su cui far no nelle tre Società in modo da predisporre un coerente quadro
convergere gli interessi dei soci di tutte le sedi utilizzando a tal di competenze.
fine il sito; una volta a regime, il gruppo potrà essere composto Da tali premesse è scaturito l’impegno congiunto di delineare
dai referenti dei diversi cluster attivati. e percorrere una road map per potersi porre come interlocu-
tori privilegiati nei confronti delle P.A. (alle sue diverse arti-
Infine la SITdA: la possibile sinergia con altre Società Scienti- colazioni territoriali) e della imprenditoria privata (ANCE,
fiche. CONFINDUSTRIA,ecc), per collaborare con esse, ed in comuni
I Consigli Direttivi delle Società Scientifiche: Associazione sedi, ai “processi di trasformazione del territorio”, alle varie scale
Scientifica per la promozione dei rapporti tra Architettura e Tec- di intervento, nelle differenti fasi che caratterizzano il processo
niche dell’edilizia (Ar.Tec.); Italian Society of Science,Technology edilizio e, contestualmente, nella corretta interpretazione dei bi-
and Engineering of Architecture (ISTeA); Società Italiana della sogni da soddisfare.
Tecnologia dell’Architettura (SITdA) si sono incontrati a Roma La comune riflessione sulla specifica identità delle singole disci-
nel mese di marzo con l’intento di verificare la concreta attua- pline che oggi confluiscono nelle tre Società prevede una prima
zione fra esse di possibili sinergie che le rispettive Presidenze nei occasione di confronto nel mese di giugno al Politecnico di To-
mesi precedenti avevano individuato ed auspicato. rino con un Convegno sulla figura di Giuseppe Ciribini il cui
Nel corso dell’incontro, si è sottolineata la difficile congiuntura pensiero aveva già anticipato quelle riflessioni disciplinari delle
economica che si sta attraversando e che richiede l’impiego di quali oggi si avverte l’esigenza; seguirà una tavola rotonda alla
tutte quelle specifiche competenze scientifiche che consentano quale parteciperanno i rappresentanti delle tre Società Scienti-
di rilanciare, attraverso una marcata innovazione tecnologica, fiche (Ar.Tec – ISTeA – SITdA); gli atti del Convegno saranno
la produttività del settore edilizio contribuendo in tal modo an- poi pubblicati sul n. 6 di TECHNE che, monografico, ospiterà
che a fornire adeguate risposte alle esigenze che oggi la Società ulteriori contributi dei soci delle tre Società al fine di proporre
esprime; si è valutata pertanto in termini del tutto positivi una ulteriori interazioni fra esse.
stretta collaborazione fra le tre Società Scientifiche al fine di La presentazione del numero al MADEexpo di Milano ad otto-
mettere a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni e della bre costituirà l’occasione – attraverso una possibile conferenza
imprenditoria privata un know-how maggiormente consolidato programmatica comune – per verificare con i Soci delle tre So-
in quanto prodotto da una molteplicità di esperienze, interdisci- cietà anche l’intento di andare ad una forma federativa fra esse
plinari, articolate e connotate da reciproca sussidiarietà. pur nel rispetto delle loro specifiche connotazioni culturali.
Si è anche convenuto che la conseguente elaborazione di stru-

interests of the members from all the difficult economic situation and the disciplines that converge into the ni, whose thought had already antici-
different branches by use of the site; need for a commitment by all scien- three Societies so as to create a coher- pated the kind of disciplinary analyses
once fully operational the group could tific experts to work on re-launching ent framework of competencies. we are in need of today; the Confer-
be composed of referents from the through a strong technological inno- What emerged from these premises ence will be followed by a round table
different clusters activated. vation and enhanced productivity the was a joint effort to outline and fol- participated by the representatives of
building sector, thus contributing to low a road map so as to become the the three Scientific Societies (Ar.Tec
Finally SITdA: the possible synergy provide an adequate response to the foremost interlocutors with the P.A. – ISTeA – SITdA); the proceedings of
with other Scientific Societies. growing demands of our society; a (including its different local lev- the Conference will then be published
strong collaboration among the three els) and private industry (ANCE, on the n. 6 issue of TECHNE that will
The Executive Boards of the Scientific Scientific Societies mentioned above CONFINDUSTRIA,etc) to collabo- also include other contributions by
Societies: Association for the promo- has also been considered in order to rate in common seats, toward the other members of the three Societies
tion of relations between Architecture make their ‘know-how’ available to “transformation process of the terri- with the purpose of suggesting fur-
and Building Techniques (Ar.Tec.); the Public Administrations and to the tory”, at the different scales of inter- ther interaction between them.
Italian Society of Science, Technol- private industry, a particularly valu- vention that characterize building The presentation of the issue to the
ogy and Engineering of Architecture able ‘know how’ as it is the result of processes and at the same time inter- Milan MADEexpo in October will
(ISTeA); Italian Society for the Tech- a multiplicity of interdisciplinary and preting at best the needs to be met. provide the opportunity – through a
nology of Architecture (SITdA) all articulate experience connoted by The joint consideration on the specific possible joint program Conference –
met in Rome in the month of March mutual subsidiarity. identity of the individual disciplines to test with the Societies members the
with the intent of verifying the actual It was also established that the conse- that presently converge in the three idea of proposing a federal approach
implementation of synergies that the quent development of an operational Societies provided the opportunity applied to the three Societies while
respective Presidencies had identified instrumental support would require for a Conference to take place at the preserving their specific cultural con-
and hoped for in the previous months. an adequate analysis of the specific Politecnico of Torino in the month of notations.
The meeting discussed the current identity of the individual specialized June on the figure of Giuseppe Ciribi-

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SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE DOSSIER
SULLA QUESTIONE AMBIENTALE
Ferdinando Terranova

Periodicamente nel nostro Paese accadono eventi, generica- evento si ha netta la percezione che nulla tenga, che il dissesto
mente individuati come “naturali”, che assumono caratteristi- idrogeologico sia tale che gli stessi insediamenti umani stori-
che tali da essere definiti “catastrofici”. Tali eventi hanno effetti camente consolidati stiano da un momento all’altro per andare
devastanti sui territori e sulle comunità; essi sono segnati da sottacqua o per essere distrutti.
distruzioni, danneggiamenti gravi e morti. Eventi ritenuti, an- Dato che questa situazione perdura da lunghissimo tempo, che
che se di grave intensità, usuali nelle variazioni climatiche che, le analisi scientifiche e tecniche sono state compiute e che le
oramai, hanno conseguenze imprevedibili. Il ruolo dell’uomo, dimostrazioni delle consequenzialità degli effetti sono state al-
inteso in senso lato, nell’influenzare le decisioni e le azioni delle trettanto studiate ed i problemi irrisolti, c’è da chiedersi quale
istituzioni democratiche di rappresentanza e di governo, testi- contributo possono dare gli intellettuali tecnici dell’area della
monia che gli interessi dei singoli e delle lobby sono prevalenti TdA per affrontarli.
rispetto al concetto di “bene comune”. Le istituzioni, attraverso Occorre dire che non si opera in assenza di una legislazione.
i loro apparati politici, anche se democraticamente eletti, non Essa è presente, anzi può apparire straripante. Le leggi di lotta
sono state in grado di esprimere un’egemonia morale rispetto a agli inquinamenti del suolo, dell’acqua e dell’aria ci sono. Gli
quei tecnici che istruiscono le pratiche autorizzatorie e che, per strumenti per la lotta all’erosione del suolo ci sono, come ci
limitata professionalità o per malafede ed interesse persona- sono quelli sugli squilibri idrogeologici. Si prenda ad esempio
le (corruzione) hanno reso possibile, con la traduzione in atti quest’ultimo tema, esso è in gran parte, se non esclusivamente,
concreti, la deviazione della volontà politica espressa dalle isti- dovuto al disboscamento, agli incendi, alla cementificazione
tuzioni, con conseguenze terribili per le popolazioni che sono del territorio agricolo, all’espulsione dei contadini dal lavoro
sempre le vittime designate del malaffare. La casistica è lunga della terra, all’espansione delle città ma soprattutto delle città
e la storia si ripete: dalle esondazioni del Po nel Polesine al metropolitane. La gravità del processo che sottostà agli squili-
Vajont, per arrivare alla cronaca di questi giorni con gli allaga- bri idrogeologici ha quale conseguenza la stessa convivenza ci-
menti di parte del Lazio, della Toscana e dell’Umbria, passan- vile. Come affrontare tale situazione? Rielaborando una società
do per i sismi dell’Aquila e del modenese-reggiano. Dopo ogni arcaico-rurale o attraverso processi di depotenziamento delle

IDEAS FOR A From time to time events take place Vajont up to recent events with the indeed there is an excess of it. There
in our country, generally identified as flooding of part of Lazio, Tuscany and are laws to help in the struggle against
REFLECTION “natural”, which assume characteristics Umbria, the earthquakes in L’Aquila the pollution of the soil, water and
ON THE that lead to them being defined as and the Modena-Reggio area. After air. The instruments to combat soil
“catastrophic”. These events have each event there is a clear perception erosion exist, as do those regarding
ENVIRONMENTAL devastating effects on communities that nothing is able to resist, that the hydrological inbalance. If we look
QUESTION marked by destruction, serious damage the hydrogeological instability is at this last issue, it is largely, if not
and deaths. Events, though severe such that the existence of those very exclusively, due to deforestation, forest
in intensity, considered as normal in human settlements that are historically fires, overbuilding on agricultural
terms of climatic variations, nowadays established are at any moment about to land, the expulsion of farmers from
have unpredictable consequences. The disappear underwater or be destroyed. working the land, the expansion of
role of man, understood in the broadest Given that this situation has been the cities, especially the metropolitan
sense of the decisions and actions ongoing for a very long time, that cities. The gravity of this process
of the institutions, demonstrates the scientific and technical analyses impacts on the very fabric of society.
that the interests of individuals or have been carried out and that the How to deal with this situation?
lobbies outweigh the concept of the demonstrations of the consequential Reworking an archaic-rural society or
“common good”. Not only are the effects have also been studied and the through processes of disempowering
institutions guilty, but also guilty and problems remain unresolved, we have the large concentrations of housing?
collusive are the technicians who have to wonder what contribution scientists But does this not come into conflict
made possible the translation into and technicians can give to address with the freedom of mobility of the
concrete actions, into achievements them. individual? ... and against the interests
of a deviant political will: from the It has to be said we are not working in of the lobby of the real estate agents?
flooding of the Po in the Polesine to the absence of legislation. It is present, The issue of disempowering the big

14 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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grandi concentrazioni urbane? Come garantire la libera cir- strumenti espressione di volontà popolare come, ad esempio,
colazione dell’individuo e delle merci senza intaccare l’assetto dal risultato del referendum sul mantenimento della gestione
idrogeologico? … come contenere l’avidità del profitto specu- pubblicistica dell’acqua.
lativo delle lobby dei costruttori e delle lobby degli immobi- Altre questioni solamente accennate che meritano con urgenza
liaristi? Gli interrogativi non si esauriscono in quelli proposti, approfondimenti e soluzioni in una visione di tutela e/o salva-
ma vanno ben oltre. guardia dell’ambiente sono:
La questione del depotenziamento delle grandi città nel nostro 1 – come contenere la polarizzazione della popolazione nelle
Paese è un punto nodale di politiche territoriali strategicamen- città. Come contenere nella città e diffondere sul territorio i fat-
te alternative. Quest’ultime richiedono il potenziamento dei tori attrattivi urbani (offerta di consumi formativi e culturali, di
centri urbani minori e sistemi di trasporto collettivo secondo protezione sanitaria e, soprattutto, il lavoro);
il modello delle metropolitane veloci. L’assenza di una politi- 2 – come migliorare la qualità della vita nelle grandi aree urba-
ca di programmazione dell’economia e della società fa perdere ne, soprattutto metropolitane (gestione dei rifiuti; gestione dei
incisività all’attuale legislazione ambientale tesa a prevenire i sistemi a rete dalle fognature agli acquedotti, dall’energia alle
disastri ambientali ma estremamente frastagliata per gli aspet- telecomunicazioni);
ti che affronta. Tale assenza non fa superare la settorialità delle 3 – come delocalizzare le grandi industrie innestate nelle aree
legislazioni. Essa si accompagna alla frantumazione dei cen- urbane (esemplare l’Ilva di Taranto);
tri decisionali a livello del territorio che rendono puramen- 4 – come recuperare e restituire agli abitanti la vivibilità di aree
te teorici i modelli organizzativi di un governo unitario dello investite dai fumi e dalle polveri delle industrie (es.: quartieri
stesso, ma soprattutto, tale frantumazione rende difficile l’in- Tamburi a Nord di Taranto; quartiere a ridosso della raffineria
terdisciplinarietà che è necessaria per affrontare o meglio per di Gela, del cementificio di Mazara del Vallo, ecc.) nonché tutte
prevenire o, comunque, per attenuare il rischio ambientale. La le grandi aree industriali abbandonate;
mancanza del concetto di “unicità” ed “unitarietà” del territo- 5 – come restituire al paesaggio rurale le aree delle industrie
rio, dell’ambiente naturale, del patrimonio storico-artistico e delocalizzate del nord-est e del nord-ovest.
culturale si deve ricondurre a quello di “unicità del rapporto Le città sono divenute sempre più invivibili e disfunzionali.
uomo-natura-società” in funzione della salute dell’uomo, della L’anomia urbana è un male che affligge la popolazione. Ne è
crescita, del suo essere sociale e della sua personalità, quali di- testimonianza l’epidemiologia urbana che enfatizza una mas-
ritti fondamentali del cittadino (cfr. Carta Costituzionale della siccia presenza di malattie psichiatriche e dismetaboliche (obe-
Repubblica Italiana). sità), cardiache dovute ad una competitività al di fuori delle
È intuitivo che tali diritti insidino fortemente una concezione condizioni biologiche medie di un individuo e pneumologiche
privatistica del diritto di proprietà solo in parte “contenuta” da dovute all’inquinamento urbano. I titoli dei lavori più recenti

cities in our country is a key point in the relationship between man-nature- cultural offer, health protection and, urban anomie is an evil that afflicts the
strategically alternative land policies. society” based on human health, above all, work); population. This is testified to by the
These require the strengthening of economic growth, his being social and 2 - how to improve the quality of urban epidemiology that demonstrates
smaller urban centres and public his personality, as a fundamental rights life in large urban areas, especially a strong presence of psychiatric and
transport systems along the lines of of the citizen (cf. the Constitution of the metropolitan ones (waste metabolic disorders (obesity), cardiac
fast subways. The absence of a policy the Italian Republic). management, management of network disorders due to a competitiveness that
of planning the economy and society It is intuitive that these rights lead systems from sewers to water supply, goes beyond the average biological
waters down current environmental strongly to a private conception energy and telecommunications); conditions of an individual and
legislation which aims at preventing of property rights only in part 3 - how to relocate large industries in pneumological disorders due to air
environmental disasters but is “contained” by instruments that are urban areas (e.g., Ilva in Taranto); pollution. The titles of the most recent
extremely inconsistent as regards the the expression of popular will such 4 - how to recover and return to the works on the theme of the city: Cities
issues it faces. This absence does not as, for example, from the result of inhabitants the liveability of areas without culture (Campos Venuti), The
allow us to overcome the segmentation the referendum on the maintenance struck by the smoke and dust of End of the city (Benevolo), Shattered
of the laws, the organisational models of the water management in public industries (e.g., the Tamburi and Nord City (Paone), Space and society
of unitary government of the territory hands. Other issues only hinted at neighbourhoods of Taranto, the area (Ferrarotti), The Coming Community
but above all the interdisciplinary that deserve urgent further study and near the Gela; refinery, the cement (Agaben), the work of Stefano Boeri,
system needed to address or rather solutions in a vision of protection and/ works of Mazara del Vallo, etc.) as well and so on, highlight the presence of
to prevent or, at least, mitigate the or safeguarding of the environment: as all the large industrial wastelands; a generalised metropolitan anxiety.
environmental risk. The lack of the 1 - how to contain the polarisation 5 - how to restore the rural landscape The city today is a container that is
concept of unity of the territory, the of the population in the cities. How of the areas of relocated industries in now unable to provide basic services
natural environment, the historical, to contain in the cities and spread the Northeast and Northwest. of social cohesion (from the network
artistic and cultural patrimony has to throughout the territory the urban Cities have become increasingly systems of aqueducts to sewerage) and
be traced back to the “uniqueness of pull factors (range of educational and unliveable and dysfunctional. The social services for people. Students

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sul tema delle città, Città senza cultura (Campos Venuti), La tiva Seveso), coincidendo il più delle volte con la normativa
fine della città (Benevolo), Città in frantumi (Paone), Spazio dell’antinquinamento o, meglio, con l’attuazione delle Direttive
e convivenza (Ferrarotti), La comunità che viene (Agaben), il in materia emanate da parte delle autorità europee. L’opinione
lavoro di Stefano Boeri e così via, evidenziano la presenza ge- pubblica esprimeva un’irrefrenabile domanda di consumo del
neralizzata di angoscia metropolitana. La città, oggi, è un con- territorio, trovando una complicità ed una sponda nelle auto-
tenitore oramai incapace di garantire i servizi primari della co- rità autorizzative locali in una sciagurata strategia politica fatta
esione sociale (i sistemi a rete dagli acquedotti alle fognature) di reiterazione di “sanatorie” edilizie che hanno vergognosa-
e i servizi sociali per le persone. Gli studiosi di psicologia so- mente connotato il depredamento del territorio del Paese e giu-
ciale adombrano nelle grandi aree metropolitane contesti con stificato la sua cementificazione.
la presenza di sacche marginali di popolazione ove riappaiono La questione ambientale diviene d’attualità quando i risultati
comportamenti, ampiamente studiati in laboratorio, di vero e di numerose ricerche scientifiche sul rapporto salute-ambiente
proprio cannibalismo come elemento sovrastrutturale, pronto di vita e di lavoro arrivano a conclusione e si formula una de-
a scatenarsi nell’azione individuale o di gruppi, che si aggira finizione di “prevenzione” che non può che essere collettiva e
liberamente tra popolazione divorante e popolazione divorata. che corregge e modifica quella, allora corrente, di “medicina
La violenza urbana è oramai endemica. La situazione si aggra- preventiva” che non può che essere individuale. L’avanzamento
verà ulteriormente in seguito alle politiche recessive di questi dei metodi quantitativi applicati alle scienze biologiche e me-
ultimi anni e alla totale delegittimazione delle istituzioni locali diche permette lo sviluppo di una nuova scienza: l’epidemio-
come fattore di democrazia rappresentativa ma, soprattutto, logia, lo studio dei trend di malattia in una comunità correla-
come erogatore di servizi-ammortizzatori del conflitto urbano. ti a fattori sia socioeconomici che a determinanti ambientali.
In questo contesto esiste una schizofrenia nella gestione del- Quest’ultime, all’interno dei luoghi di lavoro, sono individuate
la cosa pubblica che propone la smart city e reti informatiche nei 4 fattori di rischio: da quello microclimatico, a quello legato
ad altissima velocità compensative, attraverso medium tecno- all’utilizzo nel processo produttivo di materie prime singole o
logici, di un eccesso di comunicazione come alternativa alla in associazione, a quello legato alla fatica muscolare e a quello
solitudine urbana individuale e nel contempo strumento per mentale ed organizzativo, con i suoi ritmi produttivi, orari di
riscuotere una sorta di consenso sociale. lavoro, meccanismi premianti, ecc. colle ricadute all’esterno, nei
Si può dire - con larga approssimazione - che sino agli anni luoghi di vita. Determinanti, queste, che si sommano a quelle
’70-’80 del Novecento la “questione ambientale” non era certo ambientali dei luoghi di vita segnate da inquinamenti atmo-
tra le priorità di governo né tantomeno tra le sensibilità dell’o- sferici, inquinamenti del suolo e delle acque, inquinamenti da
pinione pubblica. La legislazione ambientale era minima ed rumore urbano, difficoltà nella mobilità, difficoltà nei rapporti
affrontava prevalentemente i grandi rischi industriali (norma- interpersonali, microcriminalità e violenza endemica urbana,

of social psychology outline contexts with an excess of communication as have shamefully characterised the associated with the use of materials
in large metropolitan areas with an alternative to individual urban degradation of the territory of the in the production process singly or in
the presence of marginal pockets of loneliness and at the same time to country and justified the overbuilding combination, to that linked to muscular
population where behaviours reappear, gather a form of social consensus. that took place. and mental and organisational fatigue,
which have been studied extensively We might say - very approximately The environmental issue became with its production rates, working
in the laboratory, of a real form of - that until the ‘70s and ‘80s the topical when the results of numerous hours, incentive schemes, etc. with
cannibalism as a superstructural “environmental question” was scientific studies on the relationship repercussions outside, in living places.
element, ready to lash out in the action not among the priorities of the between health and the environment Determinants that are added to the
of individuals or groups, who wander government nor a concern for the were concluded and a definition of environmental ones of living places
freely between devouring population public. Environmental legislation collective prevention was formulated are marked by air pollution, pollution
and devoured population. was minimal and mainly dealt with that corrected and modified the of the soil and water, pollution
Urban violence is now endemic. The the major industrial hazards (the then current notion of preventive from urban noise, difficulties in
situation will be further aggravated as a Seveso Directive), coinciding mostly medicine. The advancement of mobility, difficulties in interpersonal
result of the recessive policies of recent with the anti-pollution legislation or quantitative methods applied to relationships, endemic urban
years and the total delegitimisation rather with the implementation of the biological and medical sciences crime and violence, loneliness and
of local institutions as a factor of Directives on this subject issued by allowed the development of a new depression, etc. Translated into easily
representative democracy, but, above the European authorities. The public science of epidemiology, the study of understood terms, it is clear that only
all, as a provider of shock-absorbing expressed an overwhelming demand to the trend of disease in a community a vision that studies the complexity of
services for the urban conflict. In this consume land, finding an accomplice related to factors that were both the man-nature-society relationship
context there is a schizophrenia in the and supporter in the authorising local socio-economic and environmentally can identify and remove the risk
management of public affairs that offers authorities in an unfortunate political determining. The latter within the factors for individuals belonging to
smart city and high-speed IT networks, strategy of repeated “amnesties” workplace are identified with four risk a productive and living community.
through the medium of technology, for illegal building works that factors: from the microclimatic to that Prevention is precisely the cultural and

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solitudine e depressione, ecc. Tradotto in termini facilmente to, per altri aspetti si è ricorso a documenti ufficiali (stralci)
comprensibili si evidenzia che solo una visione che studia la e infine vi sono saggi che affrontano alcune tematiche senza
complessità del rapporto uomo-natura-società permette di in- alcuna pretesa di coprire in maniera esaustiva la “questione
dividuare e rimuovere quelli che sono i fattori di rischio per ambientale”. È una tematica, questa, che va esplorata con con-
l’individuo appartenente ad una comunità produttiva e di vita. tinuità passando dalle affermazione generaliste ed “ideali” a
La prevenzione è appunto il passaggio culturale e tecnico che sostanziosi contributi che traducano con una strumentazione
recupera, oltre la componente biologica, la componente sociale tecnica tali affermazioni che per comodità potremmo definire
di un individuo. La sistemazione normativa di tale passaggio “politico-ideali”.
è per la prima volta riportata nella legge di riforma sanitaria Tra le proposte che vengono avanzate per superare la crisi che
e di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale in Italia (L. attanaglia il Paese, oltre a quelle oramai stantie come la regola-
833/1978). mentazione della finanza degli investiment trust (e per la quale
Da quel momento si è andata formando una comunità sempre non vi è alcuna volontà di colpirne le evidenti manifestazioni
più numerosa di studiosi delle varie determinanti ambientali speculative), viene avanzata dalla parte più responsabile delle
ed un orientamento in tale direzione dei tradizionali appara- forze politiche quella che viene ritenuta l’alternativa ad un’eco-
ti disciplinari (dall’ingegneria, all’urbanistica, all’architettura, nomia immateriale o virtuale, l’economia reale dell’industria.
alla fisica, alla chimica, alle scienze mediche, ecc.), affiancati Si chiede a gran voce la scrittura di un piano industriale-ener-
da organismi ed organizzazioni molteplici, sia istituzionali che getico. Ecco un contesto dove il contributo dell’architettura di-
legate all’associazionismo, che producono materiali conoscitivi venta decisivo affinché le esperienze sviluppate nel passato non
preziosi per un avanzamento delle conoscenze. si ripetano e affinché il territorio venga salvaguardato nel senso
Nel caso dell’architettura e dell’ingegneria occorre circoscrivere più lato del paesaggio, alla tutela dei patrimoni immobiliari dei
alcune determinanti in grado di fornire un loro contributo, ad centri abitati e dei centri storici, al patrimonio delle comunità
es.: sul consumo del suolo; sugli impianti a rischio industriale e e così via. Non solo. Il ruolo dell’architettura oggi è ulterior-
infrastrutturale; sui trasporti e mobilità; sul paesaggio; ecc. Sul- mente chiamato a confrontarsi con una scenario globalizzato, a
le altre saranno altri specialismi che forniranno il loro contribu- dare delle risposte che anticipino i bisogni futuri dell’individuo
to (sulle acque; sui rifiuti; sull’inquinamento dell’aria; sul clima; e delle comunità organizzate delle istituzioni della democrazia
sugli inquinamenti di varia natura da quello elettromagnetico a rappresentativa. Se tradizionalmente il ruolo dell’architettura è
quello acustico, a quello ottico, a quello indoor; ecc.). stato legato prevalentemente alla “ricchezza”, alle sue potenzia-
Come si può vedere numerosi sono gli aspetti che andrebbero lità di evidenziare uno status symbol, oggi si ritiene necessario
affrontati ed essere oggetto di riflessione. Per alcuni si è proce- rafforzare il suo campo d’azione nella città diffusa e negli in-
duto a interviste ad attori impegnati nel settore di riferimen- sediamenti informali, ove gruppi marginali, ma con una loro

technical passage that as well as the able to provide an input, e.g.: on soil continuously moving from generalist needs of individuals and organized
biological component also retrieves consumption; on plants at industrial and “ideal” affirmations to substantial communities. While traditionally the
the social component of an individual. and infrastructural risk; on transport contributions that employ technical role of architecture has been primarily
The legislation of that passage was for and mobility; on the landscape, etc.) instruments that translate these linked to the "richness", with its
the first time included in the health while for the others there will be affirmations which, for convenience, potential to highlight a status symbol,
reform law and the establishment of other specialisations that provide their we might call “political-ideal”. Among today it is necessary to strengthen
the National Health Service in Italy contribution (on water; on waste; the proposals that are put forward to its action in the field of urban
(Law 833/1978). on air pollution; on climate change; overcome the crisis in the country, sprawl and in informal settlements,
Since then a community has grown on pollution of various kinds from the most responsible political forces where marginal groups, of people
of an increasing number of experts electromagnetic to acoustic to optical call for an alternative to virtual or consciousness and combative, self-
in the various environmental fields to indoor, etc.). immaterial economy, the real economy manage spaces for their and others'
and a guidance in that direction of As can be seen there are many aspects of the industry. It calls for an industrial- socialization in response to the silence
the traditional disciplinary apparatus that need to be addressed and be energy plan. Here is a context where of the institutions. The era of scarcity
(engineering, urban planning, the subject of reflection. For some, the architecture contribution becomes (for some) and opulence (for others)
architecture, physics, chemistry, interviews were carried out with players decisive in order the experiences of resources and materials requires
medical sciences, etc.), accompanied involved in the sector of reference, developed in the past will not be a reconfiguration of the practice of
by many agencies and organisations, in other respects official documents repeated and in order the territory is architecture in a radically new way, at
both governmental and NGO that (extracts) have been used, and finally preserved: landscape, property assets different scales of intervention from
produce precious materials for the there are studies that address some of towns and historic centers, heritage planning to design in a context of post-
advancement of knowledge. of the issues without any pretence communities and so on. Not only that. sustainability. A new ethical dimension
In the case of architecture and at attempting to cover exhaustively The role of architecture today is further and a consciousness that goes beyond
engineering it is necessary to the “environmental question”. This called to face a globalized scenario, to the elitist original sin allow the
circumscribe a number of determinants is a theme that should be explored give answers that anticipate the future architecture and architects to address

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coscienza e combattivi, autogestiscono spazi per la loro e altrui dagli Autori sulle modalità di comunicazione delle caratteristi-
socializzazione in risposta all’afonia delle istituzioni. L’era della che di sostenibilità dei prodotti, presupposto alla sostenibilità
scarsità (per alcuni) e dell’opulenza (per altri) di risorse e di degli edifici.
materiali impone la riconfigurazione della pratica dell’architet- Il secondo saggio, di Andrea Campioli e Monica Lavagna (Po-
tura in modo radicalmente nuovo alle diverse scale d’interven- litecnico di Milano), su “Innovazione ambientale dei processi
to dalla pianificazione al design in un contesto oramai di post- di trasformazione del costruito e ciclo di vita”, affronta il tema
sostenibilità. Una nuova dimensione etica ed una coscienza che della innovazione connessa alla introduzione di parametri di
superi il peccato d’origine elitario permetterà all’architettura e sostenibilità nella progettazione e valutazione degli edifici nel
agli architetti di affrontare i nuovi scenari di lotta alle disugua- ciclo di vita. Anche in questo saggio come nel primo «l’occasio-
glianze generate dalla globalizzazione. ne per un grande rinnovamento del settore edilizio [s’identifica
Quattro sono i contributi che si muovono in uno scenario eu- con]: l’occasione di innalzare la conoscenza, la cultura ambien-
ropeo. Con tali contributi si vogliono sottolineare le garanzie tale, la cultura del progetto, la cultura del costruire e di conse-
a carattere comparativo che occorre dare alla popolazione dei guenza la qualità complessiva dell’abitare».
Paesi dell’Unione Europea nel quadro della libera circolazione Il terzo saggio di Maria Teresa Lucarelli (Università di Reggio
delle merci e delle persone in un assetto di economia capitali- Calabria) affronta “La Valutazione d’Impatto Ambientale: stru-
stica dove l’ideologia della libera concorrenza, man mano che mento per una nuova qualità a conformità ecologica”. Com’è
la globalizzazione avanza, sta entrando sempre più in crisi in nota la VIA è uno strumento esistente da circa 20 anni, ma se
quanto lo scenario è occupato da attori che non rappresentano ne discute da un tempo ben più lungo. È un formidabile stru-
più le imprese bensì la finanza dei gruppi monopolistici espres- mento, complesso nella gestione, che permette al decisore pub-
si dalle multinazionali. blico di prevenire danni, il più delle volte irreversibili nell’am-
Il primo di due saggi, assai vicini nelle problematiche, affronta biente naturale come in quello antropizzato. L’applicazione
“L’impegno dell’industria delle costruzioni per promuovere la di tale strumento, unitamente a quello della Conferenza dei
sostenibilità dei prodotti: un approccio comune europeo per Servizi, è stata abbastanza diffusa nella valutazione d’impatto
le prestazioni ambientali di prodotto”, autori Caterina Gargari, delle Grandi Opere, molto meno per quanto riguarda i grandi
Maria Chiara Torricelli (Università di Firenze) e Chris Hamans impianti industriali, anche se una successiva norma sulla VIA
(European Sustainability Consulting). Il saggio analizza criti- obbliga le Società che intendono realizzare i grandi impianti
camente come nel contesto europeo la regolamentazione sulla industriali a seguire tale procedura. Il lavoro presentato dalla
sostenibilità presenti ancora evidenti lacune che diventano un Lucarelli risente dei vincoli di spazio ai quali debbono sotto-
ostacolo alla promozione del mercato dei prodotti e degli edifi- stare gli Autori. Ritengo che tematiche decisive nelle strategie
ci. Di notevole interesse sono le proposte che vengono avanzate della “questione ambientale” e soprattutto della mitigazione,

new scenarios struggling inequalities to the promotion of the market for Lucarelli (University of Reggio suffers from the constraints of length to
generated by globalization. products and buildings. Of particular Calabria) deals with “Environmental which the authors are subject. I believe
There are four contributions that interest are the proposals made by Impact Assessment: an instrument for a that decisive issues in the strategies
move in a European scenario. These the authors for the communication new ecologically compliant quality”. As of the “environmental question” and
contributions seek to emphasise the of the sustainability characteristics we know, the EIA is an instrument that above all of the mitigation, which
comparative guarantees that need to be of products, a prerequisite for the has been available for about 20 years, today represents the frontier of the
given to the population of EU countries sustainability of buildings. The second but has been discussed for a much prevention of environmental damage,
in the context of the free movement of essay by Andrea Campioli and Monica longer time. It is a powerful instrument, have to return with additional
goods and people within a framework Lavagna of Milan Polytechnic on complex in its management, which contributions that deal not only with
of free competition. “Environmental innovation of the allows the public decision-maker to the mechanism of the instrumentation,
The first of two essays deals with “The processes of transformation of the prevent damage, more often than not but produce a serious account of the
commitment of the construction built environment and life cycle”, from irreversible, to the natural and man- time and revisions required as regards
industry to promote the sustainability energy to the sustainability of buildings made environments. The application the use of the EIA for both public
of products: a common European having as a parameter the length of the of this instrument, together with works and for large private industrial
approach to the environmental life cycle of the same. In this essay too that of the decision-making process investments.
performance of the product” by as in the first, «the opportunity for a of the agencies involved, was fairly Finally, the work of Maria Cristina
Caterina Gargari, Maria Chiara major renovation of the building sector widespread in the impact assessment Forlani (University of Chieti-Pescara)
Torricelli (University of Florence) [is identified with]: an opportunity to of major works, but much less so with on “Environment and Development
and Chris Hamans (European raise awareness, environmental culture, regard to large industrial plants, even if in Reconstruction Plans” of L'Aquila
Sustainability Consulting). This design culture, building culture and a subsequent norm on the EIA requires territory, an issue that has involved
essay examines critically how in the therefore the overall quality of living companies wishing to construct large the author and her collaborators
European context the regulation has somewhere». plants to follow the EIA procedure. particularly following the disaster
obvious gaps that become an obstacle The third essay by Maria Teresa The paper presented by Lucarelli of the earthquake in L'Aquila.

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che oggi rappresenta la frontiera della prevenzione del dan- vulnerabilità e l’incremento della resilienza. Daniele Fanzini,
no ambientale, abbiano bisogno di ulteriori approfondimenti Isabella Bergamini, Irina Rotaru (Politecnico di Milano) pro-
e contributi che entrino non solo nel meccanismo della stru- pongono il tema della sostenibilità culturale della città, rivol-
mentazione ma che facciano un serio bilancio sui tempi e sulle gendosi in particolare alla progettazione tecnologica, in “Soste-
revisioni richieste per quanto riguarda il ricorso alla VIA, sia nibilità, cultura e rigenerazione urbana: nuove dimensioni del
per le OOPP che per i grandi investimenti industriali privati. progetto tecnologico”, Ilaria Oberti e Angela Silvia Pavesi (Poli-
Infine il lavoro di Maria Cristina Forlani (Università di Chie- tecnico di Milano) e Starligth Vattano (Università di Palermo)
ti-Pescara) su “Questione ambientale e sviluppo dei Piani di inquadrano criticamente esperienze europee e italiane di Smart
Ricostruzione del territorio del sisma aquilano”, tematica che Cities, proponendo dei parametri per la costruzione sostenibile
ha visto l’Autrice ed i suoi collaboratori particolarmente im- di città intelligenti, recuperando anche la qualità storica e cul-
pegnata da quando è accaduto il disastro sismico de L’Aquila. turale del patrimonio edilizio preesistente.
La proposta che l’Autrice avanza sarà sicuramente oggetto di Infine vi sono due contributi che il Dossier ospita assai volen-
un approfondito dibattito, in particolare con gli storico-restau- tieri, in quanto affrontano da un punto di vista storico e teorico
ratori nonché con i sociologi. «La riqualificazione ambientale l’evoluzione dell’area tecnologica. L’augurio è che nei prossi-
dell’esistente inizia con l’occasione posta dai necessari interven- mi numeri di Techne si abbiano altri contributi da parte degli
ti derivanti dalla ricostruzione e dalla possibilità di agire su un studiosi per arrivare a realizzare, anche a più voci, una Storia
unico cantiere –già aperto – per la realizzazione di due obietti- della Tecnologia dell’Architettura in Italia e comparativamente
vi/progetti (La ristrutturazione e la riqualificazione)». con altri Paesi, siano essi europei che di altri continenti. I due
Paola Gallo (Università di Firenze) porta ancora un contribu- contributi sono quello di Lorenzo Matteoli e Gabriella Peretti
to su strumenti di piano con “Il modello organizzativo della (Politecnico di Torino) su “Quaranta anni di attenzione all’am-
APEA per una governance territoriale eco-compatibile e com- biente nella progettazione ambientale” e di Fabrizio Tucci (Sa-
petitiva”, mentre Filippo Angelucci, Michele Di Sivo, Daniela pienza Università di Roma) su “Progettazione Ambientale, tra
Ladiana, (Università di Chieti-Pescara), con il loro saggio “Re- emergenza e scarsità di risorse: alcune riflessioni di metodo”.
attività, adattabilità, trasformabilità”: i nuovi requisiti di qualità L’auspicio è che parta da qui un impegno a ricostruire il dibat-
dell’ambiente costruito, e Serena Baiani e Antonella Vallitutti tito e le esperienze applicative svolte per la connotazione e lo
(Sapienza Università di Roma), in “Resilienza del territorio e sviluppo dell’area tecnologica.
del costruito. Strategie e strumenti operativi per la prevenzio-
ne, la mitigazione e l’adattamento di contesti fragili e sensibili”,
trattano delle politiche di recupero/conservazione dei territori,
volte alla previsioni di usi e interventi per la diminuzione della

The proposal that the author puts environment ”; and Serena Baiani (University of Palermo) introduce years of environmental awareness in
forward will surely be the subject of and Antonella Vallitutti (Sapienza European and Italian experiences of environmental planning” and Fabrizio
a wide-ranging debate in particular University of Roma) on “Land and Smart Cities, proposing applicable Tucci (Sapienza University of Roma)
with historians-restorers as well as built environment resilience. Strategies parameters for the sustainable on “Environmental Planning. Between
sociologists. «The environmental and operational tools for prevention, construction of smart cities while emergency and scarcity of resources.
redevelopment of the existing begins mitigation and adaptation of fragile also recovering the historical and Reflections on the method”. The hope
with the opportunity provided by and sensitive contexts” argue that cultural quality of the pre-existing built is that other sites too, at least those that
the necessary interventions resulting the maintenance of the security of heritage. have behind them a long history, will
from reconstruction and possibility the territory can be achieved by Finally, there are two contributions endeavour to reconstruct the debate
of acting upon a single site - already implementing recovery/conservation that the Dossier is very happy to and their experience that has been
functioning - for the achievement of policies aimed at forecasting uses welcome because from a historical developed in the technological area.
two objectives/projects (restructuring and interventions for a reduction and theoretical point of view they deal
and redeveloping)». of vulnerability and an increase in with the evolution of the technological
There is another contribution from resilience. Daniele Fanzini, Isabella area. Our hope is that in future
Paola Gallo (University of Florence) Bergamini, Irina Rotaru (Milan issues of Techne there will be other
on planning tools :“The organisational Polytechnic) propose the theme of contributions by scholars in order to
model of the APEA for an eco-friendly the cultural sustainability of the city achieve, with various authors, a History
and competitive territorial governance”. by focusing on the technological of Architectural Technology in Italy
Filippo Angelucci, Michele Di Sivo, project, on “Sustainability, culture and and comparatively with other countries
Daniela Ladiana, (University of urban regeneration: New Dimensions whether European or on other
Chieti-Pescara) on “Responsiveness, for the Technological Project”. Ilaria continents. The two contributions are
adaptability, transformability: the Oberti e Angela Silvia Pavesi (Milan those of Lorenzo Matteoli and Gabriella
new quality requirements of the built Polytechnic) e Starligth Vattano Peretti (Polytechnic of Turin) on “Forty

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Documentazione sulla “Questione ambientale”

Scheda n. 1 cementificazione è cresciuta del 166%»), ha profonde radici


Cementificazione del suolo socio-culturali.
«Le cause del fenomeno sono molteplici e complesse. Riguar-
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con dano la rendita fondiaria, la “finanziarizzazione” del mercato
la collaborazione dell’INEA, di ISPRA e dell’ISTAT ha prodotto immobiliare, i costi del vivere in città e il progressivo allonta-
recentemente un documento dal titolo abbastanza eloquente: namento di ampie fasce della popolazione che non possono
Costruire il futuro: difendere l’agricoltura dalla cementificazio- acquistare o affittare abitazioni nelle zone centrali delle città, i
ne. Perdita di terreni agricoli, approvvigionamento alimentare cambiamenti sociali che risultano nel costante abbassamento
e impermeabilizzazione del suolo, che si apre con la seguen- del numero medio dei componenti dei nuclei familiari, la mo-
te informazione: «L’Italia sta perdendo terreni agricoli in un bilità che privilegia sempre più mezzi individuali, la deregula-
trend negativo e continuo. Secondo l’ISTAT, dagli anni ‘70 del tion urbanistica, la semplificazione del rilascio del Permesso di
secolo scorso ad oggi l’Italia ha perso una superficie agricola Costruire, e i condoni».
(Superficie Agricola Utilizzata, SAU) pari a Liguria, Lombardia Per affrontare il problema secondo le Linee Guida della Com-
ed Emilia-Romagna messe insieme […]. Le molteplici variabili missione Europea , per contrastare il problema della crescente
che incidono sulla perdita di superficie agricola possono es- avanzata della cementificazione è necessario agire secondo tre
sere ricondotte a due macrofenomeni: l’abbandono dei terreni modalità:
da parte degli agricoltori e l’avanzamento delle aree edificate. Limitare: prevenendo la conversione delle aree verdi in aree
Attualmente l’abbandono riguarda la porzione più ampia dei edificabili e incentivando il riutilizzo delle aree edificate;
terreni sottratti all’agricoltura. Tuttavia, la cementificazione, o Mitigare: utilizzando materiale permeabile, costruendo infra-
impermeabilizzazione del suolo […] è il fenomeno che desta strutture verdi, implementando sistemi naturali di reggimen-
maggiori preoccupazioni. Essa, infatti, oltre ad essere irrever- tazione delle acque;
sibile e con un elevato impatto ambientale, interessa i terreni Compensare: da utilizzare in ultima istanza quando non è
migliori sia in termini di produttività che di localizzazione: possibile limitare o mitigare, riutilizzando il terreno rimosso
terreni pianeggianti, fertili, facilmente lavorabili e accessibili dell’edilizia, de-impermealizzando il suolo tramite rimozio-
quali, ad esempio, le frange urbane, le aree costiere e quelle ne dello strato impermeabile, implementando un sistema di
pianeggianti. Al contrario, l’abbandono riguarda i terreni meno certificati che attestino che chi impermealizza una porzione di
fertili, spesso situati in aree montane e/o a bassa infrastruttura- suolo ha provveduto a de-impermealizzare la stessa superfice
zione […]. La cementificazione, al contrario, non solo insidia altrove, attivando tariffe di impermealizzazione».
l’organizzazione del territorio, del paesaggio e degli ecosistemi
in maniera irreversibile, ma erode anche la sicurezza alimen-
tare sottraendo all’agricoltura i terreni maggiormente produt-
tivi[…]. Secondo l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Ricerca
Ambientale, ogni giorno in Italia vengono impermeabilizzati
100 ettari di terreni naturali».
«Per impermeabilizzazione del suolo (soil sealing) si intende
la copertura del suolo con materiali “impermeabili” quali ce-
mento, metallo, vetro, asfalto, plastica in modo tale da inibi-
re la funzionalità ecologica del suolo (European Commission,
2012,p. 39) […] l’impermeabilizzazione […] mette a repenta-
glio la biodiversità, aumenta il rischio di inondazioni e di ra-
refazione delle risorse idriche e contribuisce al riscaldamento
climatico. L’impermeabilizzazione del suolo è dovuta all’edifi-
cazione (edifici residenziali, commerciali, produttivi) e alla co-
struzione di infrastrutture (vie di comunicazioni, impianti di
approvvigionamento energetico, discariche, ecc.)».
Il documento prosegue evidenziando che il fenomeno è stretta-
mente legato alla sfera economica (industria delle costruzioni
e Comuni), non è connessa all’andamento demografico («La
popolazione dal 1950 ad oggi è cresciuta del 28% mentre la

20 F. Terranova TECHNE 05 2013


Scheda n. 2 progetto di bonifica comprende anche tale valutazione.
Siti contaminati o Siti d’interesse nazionale (SIN) Le aree ricomprese all’interno dei SIN, come in generale tutti i siti
a rischio d’inquinamento, devono essere sottoposti ad indagini
Il Dipartimento Difesa del Suolo-Servizio Geologico Nazionale ambientali e ad interventi di bonifica tesi a rimuovere le sorgenti
dell’ISPRA ha prodotto un documento sui Siti contaminati pros- di contaminazione e ripristinare le condizioni originarie delle aree.
simi o interni alle città, denominati Siti di Interesse Nazionale La valutazione dello stato d’inquinamento è effettuata mediante il
(SIN). Essi sono 57 e «sono definiti in relazione alle caratteristi- confronto delle concentrazioni di alcuni parametri chimici rileva-
che del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al te nella matrice acqua e suolo con i rispettivi valori limite definiti
rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio dalla normativa.
sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali Nel caso dei SIN, diversamente dagli altri siti, tutti gli interventi ed
ed ambientali. In molti casi queste aree sono caratterizzate anche i relativi documenti progettuali, dalle indagini di caratterizzazione
da una grande estensione, da un’alta densità di popolazione e da alla bonifica, sono valutati ed approvati dal Ministero dell’Ambien-
una molteplicità di soggetti proprietari». Per queste aree lo Stato te, individuato dalla norma come Amministrazione competente in
ha previsto interventi volti alla bonifica e al ripristino ambientale, questo tipo di procedimenti.
da realizzare attraverso un programma di finanziamenti pubbli-
ci. L’ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Le proposte di Greenpeace
Toscana) nella newsletter n.109/2011 sulle bonifiche dei siti conta- Greenpeace ritiene che le bonifiche possono favorire la ricerca e
minati scrive: «L’art. 252 del decreto legislativo 152/06 afferma che l’innovazione, creando occupazione e salvaguardando il territorio,
i siti d’interesse nazionale sono riconosciuti con decreto del Mini- le risorse naturali e la salute umana.
stero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare d’intesa Le bonifiche devono essere l’occasione per sviluppare quella “green
con le Regioni interessate, in base ai seguenti principi: economy” a cui i cittadini italiani hanno dato uno straordinario
a) gli interventi di bonifica devono riguardare aree e territori, com- supporto, votando con una maggioranza schiacciante contro l’ipo-
presi i corpi idrici, di particolare pregio ambientale; tesi di un ritorno alla produzione di energia nucleare: un segnale
b) la bonifica deve riguardare aree e territori tutelati ai sensi del di rivolta contro le imposizioni dall’alto che vincolano uomini e
Decreto legislativo 42/04; territori a situazioni prolungate di rischio: proprio come i SIN.
c) il rischio sanitario ed ambientale che deriva dal rilevato supe- Una svolta positiva, che trasformi le bonifiche da problema a op-
ramento delle concentrazioni soglia di rischio deve risultare par- portunità, richiede le seguenti condizioni:
ticolarmente elevato in ragione della densità della popolazione e – fine della gestione commissariale ed emergenziale delle bonifi-
dell’estensione dell’area interessata; d) l’impatto socio-economico che;
causato dall’inquinamento dell’area dev’essere rilevante; – abolizione dell’art.2 della legge n. 13/2009;
e) la contaminazione deve costituire un rischio per i beni d’interes- – elaborazione di un Piano Nazionale per le bonifiche dei SIN, che
se storico e culturale di rilevanza nazionale; dovrà prevedere nuovi investimenti produttivi e nuove infrastrut-
f) gli interventi da attuare devono riguardare siti compresi nel ter- ture con elevati standard di efficienza e sostenibilità ambientale,
ritorio di più Regioni». affiancati da attività di ricerca e da sistemi di monitoraggio e con-
I siti di Interesse Nazionale in Italia sono stati istituiti a partire dal trollo della qualità ambientale dei siti e degli effetti sulla salute dei
1998 con la legge 9 dicembre 1998, n.426, che prevedeva l’adozio- cittadini. Il Piano dovrà prevedere gli interventi per l’efficienza e
ne del Programma Nazionale di bonifica ed identificava un primo l’economicità delle infrastrutture e dei servizi industriali promos-
elenco di interventi di bonifica d’interesse nazionale. Tutti i siti si dalle imprese insediate, con l’obiettivo di abbattere le emissioni
di interesse nazionale, una volta riconosciuti a livello normativo, inquinanti, gestire in maniera efficiente le risorse naturali, preve-
sono stati definiti in dettaglio con appositi decreti di perimetra- nire la generazione dei rifiuti, adottare misure e programmi per
zione, approvati dal Ministero dell’Ambiente, che ne individuano l’efficienza e il risparmio energetico e la produzione di energia da
esattamente dimensioni, estensioni e confini. Per quanto riguarda fonti rinnovabili;
la validità e l’efficacia del provvedimento posto in essere dal Mini- – certezza sulle risorse finanziarie assegnate al Piano Nazionale
stro dell’Ambiente, questa autorizzazione sostituisce a tutti gli ef- bonifiche, sia da parte del Governo, sia dalle imprese interessate;
fetti tutte le autorizzazioni precedenti, costituisce, altresì, variante – allargamento alle rappresentanze dei cittadini, ai sindacati e alle
urbanistica e comporta dichiarazione di pubblica utilità, urgenza associazioni ambientaliste di ogni sorta di tavolo di confronto sul
ed indifferibilità dei lavori. tema bonifiche: tavoli che servono solo se sono rispettati i requisiti
Se il progetto prevede la realizzazione di opere sottoposte a pro- precedenti.
cedura di valutazione di impatto ambientale, l’approvazione del

21 F. Terranova TECHNE 05 2013


Scheda n. 3 Nell’ultima parte dello studio sono descritti i risultati della
Sintesi della perizia Epidemiologica svolta sull’ILVA di Taranto analisi sulle attività di sorveglianza della salute dei lavorato-
(dalla Rivista Epidemiologia e Prevenzione) ri dello stabilimento siderurgico da cui emerge che le misure
protettive più numerose sono quelle associate al rischio rumo-
I periti individuano le zone dove gli «inquinanti si presentano re e al rischio muscolo-scheletrico, mentre quelle connesse al
in concentrazioni più elevate» e cioè «in prossimità dell’impian- rischio chimico sono numericamente contenute ma con un
to e nei territori limitrofi, in particolare nei rioni Tamburi, Bor- trend temporale in aumento. L’esame delle malattie professio-
go, Paolo VI e Statte. Le concentrazioni sono variabili nel tempo nali denunciate dai lavoratori e quelle indennizzate dall’INAIL
e dipendono fortemente dalla direzione del vento». A questo ,dal 1998 al 2010, testimonia come il rischio asbesto sia un pro-
punto, identificano le malattie d’interesse nella situazione di Ta- blema reale all’interno dello stabilimento supportato da un ele-
ranto, che giudicano a priori ‘d’interesse’ nella valutazione epi- vato numero di casi riconosciuti e da un andamento temporale
demiologica condotta, suddividendo gli esiti sanitari dovuti ad in continua crescita.
un possibile danno derivante dalle emissioni dell’impianto side- Infine, dal confronto con il dato nazionale delle denuncie di
rurgico o per effetto delle esposizioni in ambiente lavorativo in: malattia professionale verificatesi nello stesso periodo nel set-
– siti per i quali esiste una forte e consolidata evidenza scien- tore industriale emerge che vi sono:
tifica, come Mortalità per cause naturali, Patologia cardiova- – una maggiore frequenza di denuncie di malattie respiratorie
scolare, in particolare patologia coronarica e cerebrovascolare, non da asbesto tra i lavoratori dell’ILVA rispetto al dato na-
patologia respiratoria, in particolare infezioni respiratorie acu- zionale;
te, broncopatia cronico ostruttiva (BPCO) e asma bronchiale – una consistente denuncia di tumori non da asbesto tra i lavo-
(Molto suscettibili i bambini e gli adolescenti), tumori maligni ratori e il dato nazionale;
nella popolazione generale e/o tra i lavoratori; tutti i tumori, – una consistente denuncia di malattie da asbesto tra i lavo-
tumori in età pediatrica (0-14 anni), tumore alla laringe, del ratori rispetto al dato nazionale, peraltro riconosciuta dall’I-
polmone, della pleura, della vescica, del connettivo edei tessuti NAIL nella maggior parte dei casi.
molli, tessuto linfoematopoietico (linfoma non-Hodgkin e leu- Nelle considerazioni finali i periti affermano che l’esposizione
cemie); continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impian-
– esiti per i quali vi è una evidenza scientifica suggestiva seppu- to siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni
re le prove non siano ancora conclusive (malattie neurologiche degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si
e renali, tumore maligno dello stomaco tra i lavoratori del com- traducono in eventi di morte. E che i modelli di analisi messi a
plesso siderurgico). punto hanno consentito di stimare quantitativamente il carico
Sono infine riportati i risultati dello studio di follow-up dei annuale di decessi e di malattie che conseguono all’esposizione
lavoratori che hanno prestato servizio presso l’impianto side- all’inquinamento.
rurgico negli anni ‘70-‘90 con la qualifica di operaio da cui si
rilevano eccessi di mortalità per patologia tumorale (+ 11%),
in particolare per tumore dello stomaco (+107%), della pleu-
ra (+71%), della prostata (+50%) e della vescica (+69%). Tra le
malattie non tumorali risultano in eccesso le malattie neurolo-
giche (+64%) e le malattie cardiache(+14%). I lavoratori anche
con la qualifica di impiegato presentano eccessi di mortalità per
tumore della pleura (+135%) e dell’encefalo (+111%). L’analisi
dei ricoveri ospedalieri evidenzia eccessi di ricoveri per cause
tumorali, cardiovascolari e respiratorie. L’esame dei dati d’inci-
denza tumorale mostra un aumento, anche se basato su pochi
casi, dei tumori del tessuto connettivo sia negli operai (3 casi)
che negli operai/impiegati (3 casi) del settore siderurgico ed un
coerente incremento dei casi di mesotelioma. Infine gli esperti
segnalano che con la presente perizia sono stati notificati i de-
ceduti per tumore della vescica, dello stomaco, malattie neu-
rologiche e incidenza del tumore dei tessuti molli per sospetta
malattia professionale.

22 F. Terranova TECHNE 05 2013


Scheda n. 4 Scheda n.5
Attuazione Direttiva Europea (Seveso 1, Seveso 2, Seveso 3) Principi guida nazionali per lo Sviluppo Sostenibile

Si definisce “stabilimento a rischio d’incidente rilevante” (stabili- […] l’impegno dell’Italia sullo sviluppo sostenibile è da rite-
mento RIR), uno stabilimento in cui sono detenute (in stoccaggio nersi un fattore prioritario di scelta anche al fine di ridurre le
o utilizzate nel ciclo produttivo) sostanze potenzialmente pericolo- disomogeneità territoriali […]. La Legge finanziaria del 2007
se, in quantità tali da superare determinate soglie. istituisce in particolare, nello stato di previsione del Ministero
La detenzione e l’uso di elevate quantità di sostanze aventi carat- dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Fondo
teristiche tali da essere classificate come tossiche, infiammabili, per lo sviluppo sostenibile […] allo scopo di finanziare progetti
esplosive, comburenti o pericolose per l’ambiente, possono portare per la sostenibilità ambientale di settori economico-produttivi
alla possibile evoluzione non controllata di un incidente con peri- o aree geografiche, l’educazione e l’informazione ambientale e
colo grave, immediato o differito, sia per l’uomo (all’interno o all’e- progetti internazionali per la cooperazione ambientale sosteni-
sterno dello stabilimento), sia per l’ambiente circostante, a causa di: bile […]. La stessa Legge riserva, inoltre, particolare attenzione
– incendio; al settore energetico – con detrazioni di imposta per la ridu-
– esplosione, zione dei consumi di energia e agevolazioni per la diffusione
– emissione e diffusione di sostanze tossiche per l’uomo e/o per delle energie rinnovabili – al settore dei trasporti – con un forte
l’ambiente. impulso ai programmi di mobilità sostenibile e agli incentivi ai
La Direttiva della Comunità Europea che prese per la prima vol- biocarburanti – all’agricoltura biologica, alla difesa del suolo, al
ta in considerazione tale tipo di stabilimenti è emanata negli anni turismo ecocompatibile […]. I recenti provvedimenti norma-
’80 con lo scopo di diminuire il verificarsi di gravi incidenti nelle tivi del governo perseguono l’obiettivo del miglioramento delle
industrie, per una maggior tutela delle popolazioni e dell’ambiente prestazioni ambientali dell’economia, la diffusione di nuove co-
nella sua globalità. noscenze e competenze per l’innovazione “tecnologica”, l’inter-
La Direttiva Seveso 1 fu recepita in Italia sei anni dopo la sua ema- nalizzazione dei costi ambientali.
nazione, con il Decreto del Presidente della Repubblica del 17 mag- (Rapporto 2007 sulla Strategia Europea per lo Sviluppo Sosteni-
gio 1988, n.175. Nel 1996, dopo quattordici anni di applicazione, la bile, Italia, dal capitolo “Principi guida nazionali per lo svilup-
Direttiva Seveso si è evoluta (grazie alle osservazioni avanzate dagli po sostenibile”)
Stati Membri della Comunità Europea nella cosiddetta Direttiva
Seveso 2, recepita in Italia il 17 agosto 1999 con il Decreto Legisla-
tivo n. 334).
Dall’esperienza applicativa delle due direttive e dagli insegnamenti
tratti da alcuni gravi incidenti, che nonostante tutto si sono verifi-
cati in Europa(per es.: Tolosa), la Seveso è stata oggetto di ulteriori
aggiustamenti che hanno portato, nel dicembre del 2003, all’ema-
nazione di una nuova Direttiva Comunitaria, chiamata anche Se-
veso 3. Tale Direttiva è stata recepita in Italia con il Decreto Legi-
slativo 238 del 21 settembre 2005.
Ai sensi delle suddette normative, al fine di ridurre la probabilità
di accadimento degli incidenti, i gestori degli stabilimenti classifi-
cati a rischio d’incidente rilevante debbono adempiere a specifici
obblighi, tra cui adeguare gli impianti al fine di renderli maggior-
mente sicuri e predisporre documentazioni tecniche e informative
specifiche. Contemporaneamente, gli stabilimenti sono sottoposti
a specifici controlli e ispezioni da parte della pubblica autorità.
Al fine di rilevare le conseguenze delle attività antropiche sono stati
predisposti alcuni indicatori relativi ai siti contaminati. In partico-
lare, viene posta in risalto l’importanza dei siti d’interesse nazionale
per la loro grande rilevanza economica e ambientale, in considera-
zione delle vastissime superfici di terra e di acqua (mare, lagune e
fiumi) coinvolte.

23 F. Terranova TECHNE 05 2013


Intervista a Michele Munafò PUNTO DI VISTA/
di | by Alfredo Di Zenzo VIEWPOINT

Michele Munafò, ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale,


responsabile del settore banche dati monitoraggio e fattori di pressione intervista del marzo 2013
ISPRA, Italian National Institute for Environmental Protection and Research, Head,
Monitoring and pressure factors database
Alfredo Di Zenzo Non esiste una definizione condivisa a livello dai limiti dell’approccio cartografico stesso che si avvale della
europeo di consumo del suolo, così come non esistono metodolo- definizione di aree omogenee. Tali aree omogenee presentano
gie scientificamente condivise per misurarlo. Qual è l’interpre- almeno due limiti intrinseci: la minima unità cartografabile,
tazione che dà ISPRA del concetto di consumo del suolo e quali che dipende dal dettaglio geometrico della cartografia stes-
sono le metodologie per la misurazione ed il monitoraggio? sa, e la varietà al loro interno di aree con uso e copertura di
Michele Munafò Il fatto che non esista una definizione uni- suolo diverse. Per superare questi limiti, ISPRA ha deciso di
voca di consumo di suolo dipende dai diversi ambiti di in- utilizzare un approccio di tipo statistico-campionario. Indivi-
teresse che esistono rispetto alle tematiche legate allo studio duando un campione stratificato di punti, si è coperto il livello
del territorio. Come ISPRA siamo principalmente interessati nazionale, regionale e delle principali aree urbane. Questa in-
alla questione ambientale e pertanto abbiamo dato una nostra dagine campionaria, nata con la specifica finalità di misurare
definizione di consumo di suolo che è abbastanza in linea con il consumo di suolo, è stata poi integrata con altre cartografie,
quelli che sono gli orientamenti della Commissione Europea. sia per garantirne la validazione, sia per assicurare una mag-
In quest’ottica abbiamo definito il consumo di suolo come giore spazializzazione dei dati. Da questo punto di vista l’in-
un’evoluzione della copertura piuttosto che del suo uso. A noi tegrazione con il programma europeo COPERNICUS, che ha
interessa quel suolo che viene scavato, manipolato, compat- prodotto una serie di servizi informativi ad alta risoluzione
tato e coperto con materiali impermeabili, dove le funzioni relativamente anche ai dati di impermeabilizzazione del suolo,
ecologiche sono state compromesse. ha permesso di derivare statistiche più attendibili.
Da questa accezione nascono una serie di difficoltà di misura-
zione perché, se è vero che la copertura è più facilmente misu- A.D.Z. Dal dopoguerra ad oggi, a causa dell’espansione edili-
rabile, è vero anche che storicamente, se si pensa alla produ- zia e degli interventi infrastrutturali, il consumo del suolo ed
zione di cartografia per l’analisi e la pianificazione territoriale, il fenomeno del soil sealing sono in continuo aumento e con
c’è stata molta più attenzione all’uso. È un dato di fatto che essi il grado di vulnerabilità del territorio. I dati presentati da
non esistono delle cartografie di copertura del suolo in grado ISPRA mostrano come in Italia negli ultimi cinquanta anni si
di avere un dettaglio tale da assicurare delle stime statistiche siano consumati in media 7 metri quadri di suolo al secondo.
affidabili e omogenee alla scala locale, regionale, nazionale o Quali sono state le cause di questo fenomeno e quali sono a suo
europea. giudizio le misure prioritarie da adottare per fermare questa
Il progetto Corine Land Cover non permette di fare questo tipo tendenza?
di analisi per via della sua scala e perché comunque, quando M.M. Le cause di questo fenomeno sono diverse e sono mu-
si vogliono ricavare delle statistiche di copertura da una car- tate nel corso del tempo. Se dal dopoguerra alla seconda metà
tografia, si ottengono una serie di errori statistici che derivano degli anni ’70 il consumo di suolo rispondeva ad una certa

An interview with Alfredo Di Zenzo There is no shared lated, compacted, and covered with avails itself of the definition of homo-
definition of land consumption at Eu- waterproof materials, where the eco- geneous areas. These homogeneous
Michele Munafò ropean level, as well as there are no logical functions have been compro- areas show at least two intrinsic li-
scientifically shared methodologies to mised. mits: minimal mapping unit, which
measure it. What is ISPRA’s interpre- A series of difficulties arise from this depends on the geometrical detail
tation of land consumption concept, situation, because if it is true that of the same cartography, and the va-
and what methodologies are used for land cover is easily measurable, it is riety of areas with different land use
its measurement and monitoring? also true that, historically, there has and cover they include. In order to
Michele Munafò The fact that the- been a greater attention to its use overcome these limits, ISPRA deci-
re is no univocal definition of land for cartography and land planning. ded to use a statistical-sampling type
consumption depends on the dif- It is a fact that no land cover carto- of approach. After having located a
ferent areas of interest existing re- graphies are as much detailed as to stratified sample of points, the entire
garding the study of the territory. ensure reliable and homogeneous national, regional, and main urban
ISPRA is mainly interested in the statistical assessments on local, re- areas level was covered. This sample
environmental issue, and therefore, gional, national, or European scale. survey, specifically aimed at measu-
we gave our definition of land con- The Corine Land Cover Project does ring land consumption, was integra-
sumption, which is quite in line with not allow carrying out this kind of ted then with other cartographies,
the directions of the European Com- analysis because of its scale and be- both to guarantee its validation and
mittee. In this perspective, we have cause, when you want to obtain land to ensure a greater spatialisation of
defined the land consumption as an cover statistics from a cartography, the data. From this point of view,
evolution of the land cover rather you obtain a series of statistical er- the integration with the European
than of its use. We are interested in rors deriving from the limits of the programme COPERNICUS, which
the land that is excavated, manipu- same cartographic approach, which produced a series of high-resolution

24 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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domanda abitativa ed urbana di una fetta sempre crescente to molto e ha definito un approccio di intervento basato su 3
di popolazione, negli ultimi decenni non è stato più possi- livelli a priorità decrescente. L‘intervento prioritario da adot-
bile individuare questa correlazione. La domanda sociale di tare dovrebbe essere quello di ridurre il tasso di conversione
abitazioni con diversi standard e con diversa qualità urbana, e di trasformazione del territorio agricolo e naturale princi-
le condizioni effettivamente disagiate della vita in città e l’au- palmente attraverso il riuso delle aree già urbanizzate. Questo
mento dei costi dovuto a fattori quali quello della rendita fon- risultato si ottiene attraverso la determinazione di target da
diaria, hanno spinto gli abitanti al di fuori dei nuclei urbani raggiungere in termini di limitazione del consumo di suolo,
consolidati. Si è riscontrata inoltre anche una mancanza di come peraltro avviene già in altri paesi come la Germania.
pianificazione adeguata. Spesso non si è cercato un disegno Il secondo livello di queste misure è quello della mitigazione.
urbano utile per valorizzare i nuclei urbani, ma si è assistito Si può tentare di ridurre la perdita di funzionalità ecosistemica
ad una diffusione urbana senza criteri che è andata a distrug- del suolo dovuta all’impermeabilizzazione, mitigando gli im-
gere aree agricole e naturali indipendentemente dal contesto patti mediante l’utilizzo di appropriate tecnologie costruttive
territoriale. quali l’impiego di materiali permeabili, l’utilizzo di sistemi di
Altre cause sono poi da ricercare in fattori quali la crisi eco- raccolta delle acque o di gestione del ciclo idrologico in ambito
nomica e finanziaria dei Comuni. L’abrogazione della legge urbano, l’utilizzo di reti ecologiche o in generale di infrastrut-
Bucalossi ha sicuramente inciso, permettendo ai Comuni di ture verdi e aree aperte.
utilizzare gli oneri di urbanizzazione per coprire le esigen- Il terzo livello è quello della compensazione e rimane come ul-
ze di spesa corrente senza vincolarle all’urbanizzazione reale. tima possibilità nel caso in cui il consumo di suolo non possa
Consumare suolo era e rimane un vantaggio per gli Enti Lo- essere evitato ed in cui la mitigazione sarebbe del tutto ineffi-
cali che hanno sempre meno risorse. Bisogna inoltre indivi- cace. Il meccanismo della compensazione può avvenire su più
duare anche una causa legata alla finanziarizzazione dell’eco- aspetti. Una compensazione ecologica avviene in un’altra zona
nomia che doveva materializzare una grossa fetta di capitale del territorio rispetto a quella che si sta occupando ed è fina-
e che ha sfruttato l’edilizia per concentrare questi fondi sullo lizzata alla rinaturazione o al recupero di un’area precedente-
sviluppo urbano. mente consumata. Una compensazione potrebbe essere anche
Per quanto riguarda le misure per contrastare il consumo di economica, a patto che sia finalizzata e vincolata al recupero
suolo si può agire sia sulle cause che sugli effetti. Agire sulle ed alla tutela del suolo e del territorio.
cause è sicuramente più difficile, perché spesso prescindono
dalle possibilità delle amministrazioni, e bisogna ricorrere a
misure “end of pipe”, cercando quindi di limitare gli effetti.
Anche su questo aspetto la Commissione Europea ha lavora-

information services, also relative to had been due to a certain housing mical and financial crisis of the town necessary to apply “end of pipe”
soil sealing, has allowed to obtain and urban demand of a constantly councils; the abrogation of the Bu- measures, thus trying to limit the ef-
statistics that are more reliable. growing part of population, in the calossi law has certainly influenced fects. The European Committee has
last decades it has not been pos- this situation, allowing them to use worked a lot also on this aspect, and
A.D.Z. From post war period to date, sible to identify this correlation. the planning fees to cover the cur- has defined an intervention appro-
due to building expansion and infra- The social demand of housing with rent expenses needs without bin- ach based on 3 decreasing priority
structural interventions, land con- different standards and different ding them to the actual planning. levels. The first intervention to be
sumption and soil sealing phenome- urban quality, the uncomfortable Land consumption was and remains carried out should be the reduction
na are constantly growing, and with conditions of living in the city, and an advantage for Local Authorities of the agricultural and natural terri-
them also the territory vulnerability the increase of prices due to diffe- whose resources are constantly de- tory conversion and transformation
level. The data presented by ISPRA rent factors such as land rent, have creasing. Moreover, another cause is rate through the reuse of the areas
show how, in the last fifty years in forced the inhabitants to move out linked to the financialised economy already urbanised. This result is
Italy, there has been an average land of the consolidated urban nucleu- that had to materialise a large part obtained through the definition of
consumption of 7 sq. m. per second. ses. A lack of suitable planning was of capital, and therefore it exploited the targets to be achieved in terms of
What were the causes of this pheno- also noticed. Very often, the urban building to concentrate these funds land consumption limitation, as it is
menon and which are, in your opi- design used was not able to valo- on urban development. already happening in other countri-
nion, the priority measures that must rise the urban nucleuses; instead, Regarding the measures to contrast es such as Germany. The second le-
be adopted to stop this trend? there was an urban diffusion wi- land consumption, it is possible to vel of these measures is mitigation.
M.M. There are different causes to thout standards, which caused the act both on the causes and on the It is possible to try to reduce the loss
this phenomenon and they have destruction of agricultural and na- effects. Acting on the causes is cer- of functionality of the soil ecosy-
changed over the years. If from tural lands independently from the tainly more difficult, because they stem due to soil sealing, reducing
post war period until the second territorial context. Other causes can often do not depend on the gover- the impacts through the use of ap-
half of the 1970s land consumption be found in factors like the econo- ning bodies possibilities, and it is propriate constructive technologies,

25 M. Munafò, A. Di Zenzo TECHNE 05 2013


A.D.Z. I disastri legati alle alluvioni in Liguria, in Toscana ed in estremi, hanno messo in discussione questo approccio, espli-
Sicilia, le frane, le calamità da dissesto idrogeologico, riportano citando la necessità di una pianificazione flessibile a questi fe-
in primo piano la vulnerabilità e la fragilità della gran parte del nomeni. Possiamo pensare che il rischio nel corso degli anni
nostro territorio. Al di là degli addetti e del mondo scientifico, possa aumentare e quindi anche zone che erano state pianifi-
esiste a suo parere una percezione da parte dei cittadini dei ri- cate in aree considerate non a rischio, potrebbero diventarlo o
schi causati dall’uso del suolo? esserlo già diventate. Uno degli obiettivi di ISPRA è la diffusio-
M.M. Esiste una percezione dei rischi, ma è sicuramente sot- ne sistematica delle informazioni, anche al fine di aumentare
todimensionata rispetto a quella che è la realtà. È vero che il la consapevolezza e la percezioni dei rischi. L’intento è quello
nostro territorio è naturalmente soggetto a fenomeni di dis- di favorire l’accesso ai dati territoriali ed ambientali attraverso
sesto, ma il rischio vero si presenta quando di fronte ad una un sistema strutturato di conoscenze che dal monitoraggio va
situazione del genere c’è qualcuno che ha cambiato qualcosa, al dato e poi all’indicatore ambientale, consentendo a tutti di
che ha costruito una città, un quartiere o una strada. L’uso del comprendere una certa situazione per permettere la costru-
suolo contribuisce esso stesso ad aumentare il rischio idroge- zione di un rapporto dialogico fra i vari soggetti in causa, dal
ologico, non soltanto in termini di maggiore esposizione, ma decisore, al tecnico, al cittadino.
anche perché nel momento in cui avviene un’urbanizzazione  
di un territorio, aumenta notevolmente l’impermeabilizzazio- A.D.Z. Il consumo del suolo in Italia è particolarmente evidente
ne del suolo stesso, stravolgendo le sue funzioni in termini di nelle aree pianeggianti e oggi caratterizza quasi tutta la fascia
influenza sul ciclo idrologico. Un’area impermeabilizzata ad costiera del nostro paese mentre contemporaneamente avviene
alta urbanizzazione di fatto inibisce quasi completamente l’in- l’abbandono dei borghi della dorsale appenninica, il cui spopo-
filtrazione in falda sia superficialmente che in profondità, au- lamento è favorito dalle politiche governative nazionali che con-
mentando considerevolmente il deflusso superficiale. A causa tinuano a privilegiare gli investimenti nelle aree metropolitane.
della presenza di superfici impermeabili si riducono i tempi Secondo Lei la rivitalizzazione dei borghi storici, ormai abban-
di corrivazione, l’acqua che deriva da eventi di precipitazione donati, di quale politiche ha bisogno?
intensa non viene più rallentata dall’infiltrazione e dalla vege- M.M.Sicuramente una normativa che possa limitare il consu-
tazione, gli effetti di laminazione delle piene vengono meno mo di suolo e guidare lo sviluppo urbano secondo le logiche
e così un evento intenso si ribalta in tempi brevissimi a valle. indicate dalla Commissione Europea, a cui accennavo prima,
C’è da dire poi che storicamente la pianificazione territoriale può essere molto utile per disincentivare un’espansione diffusa
ha agito in un contesto considerato da un punto di vista am- e contemporaneamente rivalorizzare il patrimonio esistente in
bientale stazionario. I cambiamenti climatici con il mutamen- termini ad esempio di piccoli borghi. Da questo punto di vista
to delle situazioni meteorologiche e l’aumento dei fenomeni ritengo sia importante pensare a misure, sia di semplificazio-

such as the use of permeable mate- A.D.Z. The damages linked to the remarkably, changing its functions of an adequately flexible planning for
rials, use of water collection systems flooding in Liguria, Tuscany, and Si- and completely influencing the these phenomena. We must take into
or management of the hydrologic cily, the landslides, the disasters due hydrogeological cycle. An urbanised account that in the future, the risk of
cycle in the cities, use of ecological to hydrogeological instability, bring area where soil is sealed prevents, these events may increase and there-
networks, or in general, green infra- to the foreground the vulnerability almost completely, the infiltration fore, even the areas that already have
structures or open areas. The third and fragility of most of our territory. in the stratum both superficially and a plan considered risk-free, could be
level is the one if compensation and Apart from the people in charge and in depth, thus remarkably increasing at risk, or are already at risk.
it is the only possibility in case land scientific world, do you think that the the superficial flow. The runoff times One of ISPRA’s objectives is the sy-
consumption cannot be prevented inhabitants realise the risks caused by are reduced because of the soil sea- stematic diffusion of information, in
or in case mitigation is useless. The land consumption? ling, thus water coming from precipi- order to improve public awareness
compensation mechanism can be M.M. Yes, they do realise, but it is tation events is not retarded anymore and perception of risks. The aim is
applied in many ways. The ecological certainly underestimated compared by infiltration and vegetation, floods to promote the access to territorial
compensation occurs in another area to reality. Our territory is naturally lamination effects are weakened and and environmental data through
of the territory, with reference to the subject to instability phenomena, therefore, the effects of an intense a structured system of knowledge
one occupied, and it is aimed at rena- but the real risk occurs when, even event are quickly felt downstream. that goes from monitoring to the
turation or recovery of a previously being aware of such situation, so- We must also say that, over the ye- data and then environmental in-
used area. Compensation could also meone changes something, builds ars, land planning acted in a context dicator, allowing making everyone
be economical, as long as it is finali- a city, a town, or a road. The land considered unchanged under the understand a certain situation, and
sed to the recovery and protection of consumption contributes to incre- environmental point of view. The allowing also the construction of a
the territory. ase the hydrogeological risk, not climate and meteorological changes, dialogical relationship between the
only in terms of greater exposure, as well as the increasing of extreme various subjects involved, from the
but also because when a territory is phenomena, have questioned this decision-maker, to the technician,
urbanised, the soil sealing increases approach, highlighting the necessity and the inhabitant.

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ne finalizzate alla manutenzione, ristrutturazione, restauro e la collettività. Inoltre spesso i siti dismessi si trovano in aree
risanamento conservativo di nuclei rurali abbandonati, sia di urbane dove già esistono servizi efficienti e infrastrutture di
incentivazione per favorire il recupero di questo patrimonio mobilità di buon livello, i cui costi non sono da considerare
edilizio esistente, agevolandone la valorizzazione ed evitando- differentemente da uno sviluppo urbano in un’altra area.
ne l’abbandono. Inoltre, per mantenere un tessuto sociale vivo In ogni caso, dal mio punto di vista è necessario sempre man-
anche al di fuori delle grandi realtà metropolitane è necessa- tenere e tutelare le aree aperte urbane, non è detto che sia sem-
rio e fondamentale conservare e favorire la creazione di una pre vantaggioso compattare e densificare un tessuto urbano.
rete di servizi adeguati e agevolare le attività rurali, si pensi Sicuramente sarebbe auspicabile un censimento di quelli che
ad esempio al ruolo dell’agricoltura nella salvaguardia del ter- sono gli edifici vuoti o sottoutilizzati a livello urbano e che
ritorio. possono essere indirizzati verso una riqualificazione e un ri-
utilizzo.
A.D.Z. Analizzando la questione dell’uso del suolo in un’otti-
ca “life-cycle”, l’attenzione alla riqualificazione di contesti già A.D.Z. Abbiamo visto come il problema del consumo di suolo
strutturati risulta di maggiore interesse rispetto alla prefigura- sia strettamente connesso alla questione della rendita fondiaria.
zione di nuovi insediamenti. Come va interpretato il tema del La strumentazione urbanistica appare inadeguata soprattutto
riutilizzo di suoli già urbanizzati? È possibile invertire i processi relativamente alle scale d’intervento, come segnala il recente
di impermeabilizzazione del suolo, rinaturalizzando ciò che è DDL del Ministro Catania che propone una pianificazione ad
stato cementificato? una scala più vasta. Secondo Lei quali saranno gli effetti dei
M.M. Una rinaturalizzazione è possibile, ma è costosa, diffi- provvedimenti presi dagli ultimi due governi nei confronti degli
cile e comunque non in grado di recuperare completamente Enti Locali sulla cementificazione del territorio?
le funzioni preesistenti in tempi brevi. Di fatto consideriamo M.M. Pur nei i suoi limiti, il grandissimo pregio del disegno di
il consumo di suolo come un’azione irreversibile. Ovviamente legge promosso dal Ministro Catania è stato quello di portare
se parliamo di lungo termine la prospettiva cambia, ma que- la questione del consumo di suolo all’attenzione del pubblico
sto è un problema da affrontare urgentemente, non possiamo e in particolare della politica. Sono tutto sommato ottimista
aspettare che il suolo recuperi da solo le sue funzioni. Prima perché la questione del consumo del suolo, fino a questo mo-
di andare a consumare nuovo suolo, bisognerebbe essere sicu- mento rimasta circoscritta al campo degli addetti ai lavori, è
ri che non esistano alternative ragionevoli. Operare attraverso emersa adesso con tutta la sua importanza e a livello politico
l’utilizzo dei siti dismessi è decisamente una strada priorita- ormai non si può prescindere dall’affrontare questo tema.
ria da percorrere che può essere agevolata considerando nel Per quanto riguarda i provvedimenti presi dagli ultimi due go-
processo urbano quelli che sono i costi che ricadono su tutta verni, negli ultimi cinque anni è mancata, a mio avviso, la de-

A.D.Z. Land consumption in Italy is about simplification measures aimed of lands already urbanised? Is it possi- res already exist, and therefore their
particularly evident in the areas of at maintenance, such as restoration, ble to reverse the soil sealing processes, costs should not be considered diffe-
flat land, and today it characterises refurbishment, and preservation of returning affected land to nature? rent from the urban development in
almost all the coastline of our country. the abandoned rural nucleuses, and M.M. Yes, it is possible, but very another area.
At the same time, people are moving encouragement measures to pro- expensive, difficult, and however, In my opinion, it is necessary to
out from the hamlets of the Apenni- mote the recovery and valorisation not able to recover the pre-existing keep and protect the opened urban
nes, and this phenomenon is suppor- of this heritage trying to stop aban- functions in short times. In fact, we areas, because compacting and den-
ted by the government politics that donment. Moreover, in order to keep consider land consumption as an sifyng an urban fabric is not always
privilege the investments in the metro- the social fabric active, even out of irreversible action. If we talk about an advantage. The best thing to do
politan areas. In your opinion, what the great metropolitan realities, it is long-term, the perspective obviously would be to carry out a census of all
politics are necessary to regenerate the fundamental to promote the creation changes. This is an urgent problem, the empty or not completely used
desolated historical hamlets? of a network of suitable services and we cannot wait that the land reco- buildings at urban level, which could
M.M. For sure, we need regulations help rural activities such as agricul- vers its functions. Before using a new be requalified and reused.
able to limit land consumption and ture, which has an important role in land, we should be sure that there
guide the urban development accor- the protection of the territory. are no other reasonable alternatives. A.D.Z. We have observed how the
ding to the logics indicated by the Operating through the use of the di- problem of land consumption is
European Committee, as I have alre- A.D.Z. Analysing the use of land issue sused sites is certainly the right thing strictly connected to the issue of land
ady mentioned. It can be very useful from the “life-cycle” perspective, the to do, and it can be facilitated con- rent. The town planning instruments
to discourage the diffused expansion attention for the requalification of the sidering, in the urban development, seem inadequate; especially regarding
and, at the same time, valorise again contexts already structured results at- the costs falling on the entire com- the scale of intervention that, as the
the heritage made up of the small tracting more interest compared to the munity. Moreover, the disused sites recent bill by Minister Catania has
hamlets. From this point of view, I prefiguration of new settlements. How are often located in urban areas whe- highlighted, proposes planning on a
consider necessary starting to think should we interpret the theme of reuse re efficient services and infrastructu- wider scale. According to you, what

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finizione di un quadro generale per affrontare la questione del
consumo di suolo. A parte alcune proposte non attuate, quali il
condono edilizio, che avrebbero avuto probabili ripercussioni
negative, l’unico vero intervento è stato il cosiddetto “piano
casa” che, lavorando per rilanciare il mercato dell’edilizia, an-
che attraverso una riduzione del controllo pubblico sulla città,
ha avuto degli effetti quantomeno contrastanti sul tema del
consumo di suolo. È chiaro che modificare una destinazione
d’uso di un capannone industriale e trasformarlo con un au-
mento di cubatura in appartamenti non può avvenire a costo
zero per l’ambiente. Sono poi stati ulteriormente tagliati i tra-
sferimenti ai comuni ed è stato modificato il sistema di tassa-
zione sulla casa, interventi che hanno contribuito ad aggravare
la questione del consumo di suolo. Per quanto riguarda l’ina-
deguatezza della strumentazione urbanistica relativamente
alle scale d’intervento deve sicuramente essere evidenziato che
spesso esiste una prossimità troppo elevata tra l’interesse del-
la rendita fondiaria e l’interesse delle amministrazioni locali.
Questa prossimità dovrebbe essere in qualche modo spezzata,
soprattutto in un sistema come quello nazionale dove si conta-
no 8.100 comuni di cui una gran parte piccoli o piccolissimi e
che possiedono di fatto il controllo totale sullo sviluppo urba-
no e territoriale. A mio avviso si sente la necessità, oltre che di
una norma che regoli il consumo di suolo, anche di una nuova
legge urbanistica nazionale. Non possiamo pensare che una
legge del ‘42 possa essere adeguata a quella che è la situazione
completamente mutata di questi ultimi decenni.

will be the effects of the actions taken had negative repercussions, the only of local administrators. This proxi-
by the last two governments for the intervention was the so-called “house mity should be broken in some way,
Local Authorities regarding the over- plan” that, for the re-launching of the especially in a system as the national
building of the territory? construction market, also through a one where there are 8100 towns, most
M.M. Even if within its limits, the reduction of public control over the of which are small or very small and
strong point of the bill promoted by city, had at least contrasting effects that have total control over urban
Minister Catania was to bring the on the topic of land consumption. It and territorial development. In my
issue of land consumption to the at- is clear that modifying a use destina- opinion, there is the necessity, apart
tention of the public and specifically tion of an industrial shed and tran- from a regulation that disciplines
of politics. I am optimistic because sforming it, increasing its volume, land consumption, of a new national
the issue of land consumption, up into apartments cannot occur with town planning law. We cannot accept
to now confined to the sector of its zero costs for the environment. Then, that a law of 1942 can be adequate to
workers, has now emerged with all the public contribution to town a situation that has completely chan-
its importance at political level, and councils was reduced and the tax ged in these last decades.
now the topic must be faced. system on the house was modified,
Concerning the actions taken by the these interventions contributed in
last two governments, in my opinion making the land consumption issue
in the last five years there was no de- worsen. Regarding the inadequacy of
finition of a general plan to face the the town planning instrumentation
issue of land consumption. Apart relatively to intervention scales, it
from some proposals that were not must be highlighted that often there
implemented, such as the building is a too high proximity between the
amnesty, that could have probably interest of land rent and the interest

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Intervista ad Alessandro Carfì PUNTO DI VISTA/
VIEWPOINT

Alessandro Carfì, Amministratore Delegato di Umbra Acque intervista redazionale


Chief Executive Officer at Umbra Acque dell'aprile 2013

Le recenti deliberazioni dell'Autorità per l'Energia Elettrica A fine dicembre è stato finalmente pubblicato l'atteso provvedi-
e il Gas sull'applicazione delle tariffe nel servizio idrico in- mento dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, che avrebbe
tegrato hanno riacceso l'interesse – a distanza di quasi due dovuto eliminare i profitti per i gestori e far ripartire gli inve-
anni dal referendum – su un settore oggetto di un acceso di- stimenti in infrastrutture idriche nel nostro paese. Come mai
battito tra sostenitori del pubblico e del privato. Ne parliamo tante critiche da parte dei Comitati per l'acqua pubblica?
con Alessandro Carfì, Amministratore Delegato di Umbra A.C. Con questo provvedimento, l'AEEG è riuscita a sconten-
Acque, azienda mista pubblico-privata che gestisce il servizio tare davvero tutti. Che le decisioni in materia tariffaria non
idrico integrato a Perugia e in altri 38 comuni della Provincia. avrebbero soddisfatto i comitati referendari era chiaro sin
dai primi documenti di consultazione pubblicati un anno fa:
Ing. Carfì, come mai a distanza di quasi due anni e dopo un già allora l'AEEG, in ossequio alla normativa europea, ave-
referendum il cui esito è molto chiaro, non si riesce ancora a va fatto proprio il principio del full cost recovery, cioè che
trovare un assetto definitivo per questo settore di importanza la tariffa deve coprire tutti i costi sostenuti dal gestore per
vitale per la vita delle persone? lo svolgimento del servizio, compresi gli oneri finanziari e
Alessandro Carfì Vorrei sgombrare il campo dagli equivoci. fiscali. È su quest’ultima voce che si concentrano le ire dei
Il referendum, attraverso il primo quesito, ha messo fine ad Comitati, che vedono rientrare dalla finestra ciò che è usci-
un tentativo da parte del governo Berlusconi di privatizza- to dalla porta principale grazie al referendum; a loro avviso,
re obbligatoriamente questo settore, ma non può impedire, dietro questa componente tariffaria, che comprende anche la
come peraltro prevede tutta la normativa europea, la priva- rischiosità relativa del settore rispetto alla media di mercato,
tizzazione "volontaria". Quegli enti locali che, per necessi- si nasconderebbe il profitto indebito per il gestore. Sul fronte
tà economica o volontà politica, intendono aprire ai privati opposto, i gestori lamentano l’insufficienza delle risorse mes-
la gestione del servizio hanno continuato a farlo e possono se a disposizione della nuova tariffa e in particolare il fatto
tuttora farlo. Molta gente è andata a votare nel giugno 2011 che l’onere finanziario riconosciuto, che è un costo effettivo
pensando che, mettendo una croce sul "SI", si sarebbe final- ed innegabile per le Società di gestione, sia molto inferiore al
mente avviato un processo di ripubblicizzazione dell'acqua, tasso medio con cui le stesse hanno accesso (sempre meno) al
ma non è stato e non poteva essere così. Inoltre, lontano dalla mercato finanziario.
campagna referendaria, è ormai chiaro a tutti che un conto
è la natura pubblica della risorsa idrica, che è bene pubblico
per legge, mentre altra cosa sono le diverse forme di gestione,
anch’esse contemplate dalla normativa nazionale e comuni-
taria.

An interview with The recent decisions of the Italian Re- make things clear. The referendum, lowed as well by the EU and national
gulatory Authority for Electricity and through the first question, put an end regulation – are another thing.
Alessandro Carfì Gas (AEEG) regarding the application to an attempt by Silvio Berlusconi’s
of prices in the integrated urban water government to obligatorily privatize At the end of December the long-wai-
management renewed the interest on this sector; but it cannot impede the ted measure of the AEEG was finally
a sector that, after two years from the “voluntary” privatization, as is fur- published, that should have eliminated
referendum, is the subject of a strong thermore allowed by the European the profits for distributors, making in-
debate among supporters from the regulation. Those local authorities, vestments in Italian water infrastruc-
public and private sectors. which want to open the manage- tures start again. How is it possible that
We can discuss this with Mr. Ales- ment of the service to private – for there were so many critics by the Com-
sandro Carfì, Chief Executive Officer economic needs or political will – mittees for public water?
at Umbra Acque, a corporation partly have continued doing it and still can A.C. With this measure, the AEEG
public and partly private which mana- do now. Many people voted on June has succeeded in disappointing
ges the integrated urban water mana- 2011 thinking that, putting a mark on everyone. Since the first consultation
gement in Perugia and other 38 muni- “YES”, they would have finally seen a and with documents published over
cipalities of the Province. new process of water re-promulgation a year ago, it was clear that the deci-
start again, but it didn’t happen and sions regarding the prices would have
Mr. Carfì, how is it possible that, after it couldn’t happen. Moreover, aloof not met the needs of the referendum
two years and a referendum with a from the referendum campaign, it is committees: the AEEG, in respect of
very clear outcome, it is still not pos- now clear to everyone that the pu- the European regulation, fully under-
sible to find an ultimate layout for this blic nature of water resource – public stood the principle of the full cost re-
sector which is vital for the people? good by law – is one thing, while the covery – that is, the price has to cover
Alessandro Carfì I would like to different types of management – al- all the costs incurred by the managing

29 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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Quindi nessun punto di incontro tra i due “fronti”? che il dibattito di questi ultimi due anni si sia inopinatamente
A.C. In realtà c’è una critica all’AEEG che mette d’accordo concentrato molto su “sorella acqua”, anche per ovvie ragioni
tutti: nel suo recente provvedimento tariffario l’Autorità ha di “appeal”, ma i problemi più grossi continuiamo ad averli su
allungato, quasi raddoppiandole, le vite utili di molti investi- depurazione e fognatura, con un impatto ambientale sempre
menti. Per esempio, se prima la tariffa consentiva di recupe- più critico. Di questo si parla pochissimo, anche perché for-
rare un investimento su una rete di acquedotto in un arco di se non è risaputo a tutti che i gestori che si occupano della
tempo non superiore ai vent’anni, adesso ci vuole il doppio. distribuzione dell’acqua sono spesso gli stessi che gestiscono
Volendo semplificare, è come se io avessi prestato soldi con anche la fognatura e la depurazione, e che la tariffa copre tutti
l’aspettativa di riaverli per l’appunto in vent’anni e di punto in e tre i servizi.
bianco mi viene detto che ce ne vogliono quaranta. Comitati,
gestori e istituti di credito concordano sul fatto che a queste Non crede che una gestione più partecipata, con un coinvolgi-
condizioni non si troverà più nessuno disposto a finanziare mento diretto, anche negli organi amministrativi, delle asso-
questo settore. L’AEEG ha parlato di prestiti garantiti dallo ciazioni ambientaliste, delle associazioni dei consumatori e dei
Stato, di interventi della Cassa Depositi e Prestiti, di Water lavoratori, permetterebbe di superare tante criticità anche nel
Bonds, ma siamo ben lontani da qualsiasi prospettiva con- rapporto con i cittadini?
creta. A.C. La partecipazione è sempre auspicabile e ritengo che in
poco tempo diventerà un obbligo. Anche l’Unione Europea
Ma qual è lo stato reale del servizio idrico integrato nel nostro spinge molto in questo senso. Il Comune di Napoli, che ha
paese? avviato la trasformazione di ARIN spa, gestore in economia
A.C. Tutti i recenti studi degli enti e degli istituti più accre- del servizio idrico, in Acqua Bene Comune soggetto di diritto
ditati dipingono un quadro a tinte piuttosto fosche. Le infra- pubblico, ha già intrapreso questa strada. Credo che sia un
strutture – dove ci sono – sono al collasso, in media più del percorso salutare anche per le associazioni. È molto facile cri-
10% delle acque reflue non sono depurate (con punte del 50% ticare facendo gli osservatori esterni; avere una responsabilità
in alcune province equamente distribuite tra Nord, Centro e amministrativa e dover garantire la continuità del servizio
Sud), le perdite idriche oramai raggiungono in media il 50%, non consente di semplificare e usare slogan.
con punte del 70-80% in diverse zone del paese. Se a que-
sto uniamo le due procedure di infrazione aperte oramai da Visto che ne ha parlato Lei, come giudica la scelta operata dalla
tempo dall’Unione Europea e il conseguente rischio di multe giunta di Napoli?
molto elevate, appare chiaro che senza un intervento energico A.C. Il tempo dirà se chiudere del tutto all’ingresso ai privati
questo settore avrà un destino triste e doloroso. Credo anche è stata una scelta giusta. Per mia esperienza personale ritengo

authority for the execution of the ser- criticising one thing in particular of But what is the real situation of the in- two years, unexpectedly focusing on
vice, including the fiscal and financial the AEEG: the Authority, in its recent tegrated urban water management in our precious “sister water”; neverthe-
burdens – even then. This is the part price measure, extended the life cycle Italy? less our biggest problems concern de-
that has been criticised the most by of many investments, almost doubling A.C. All the recent studies of the puration and sewers, with a more and
the Committees, which, through the them. For instance, if the first price al- most accredited authorities and in- more critical environmental impact.
referendum, see the same things as lowed recovering an investment on an stitutions paint quite a bleak scena- This is an aspect which receives very
previously; according to them, behind aqueduct net in a timespan that didn’t rio. Infrastructures – where there are little attention, perhaps because not
this price component, there would be exceed twenty years, now it takes twi- infrastructures – are on the verge of everyone knows that all the managing
undeserved profit for the managing ce the time. Let’s make a simple exam- collapse, on average more than 10% authorities which deal with water sup-
authority. On the opposite front, the ple: I lent money with the expectation of waste water is not depurated – with ply are often the same ones who also
managing authorities complain about to have it back in twenty years and, all peaks of 50% in some provinces fairly manage sewerage and depuration, and
the lack of resources put at disposal of a sudden, I’m told it will be neces- divided between northern, central that the final price covers all these th-
of the new price and in particular the sary to wait forty years. Committees, and southern Italy – and by now wa- ree services.
fact that the acknowledged financial managing authorities and credit insti- ter losses reach on average 50%, with
burden – a real and undeniable cost tutions comply with the fact that it is is peaks of 70-80% in several areas of the Don’t you think that a much shared
for the management trusts – is far very unlikely to find someone willing country. In addition, if we also take management – with a direct involve-
inferior to the medium rate through to finance this sector, with these con- into account the two infringement ment also in the administrative autho-
which the same ones have (less and ditions. The AEEG has spoken about procedures long since issued by the rities – of environmental associations,
less) access to the financial market. State-guaranteed loans, interventions European Union and the resulting risk consumers associations and workers
of the Italian bank Cassa Depositi e of very high fines, it is now clear that would allow us to resolve many pro-
So we do not have a match point betwe- Prestiti and Water bonds; however, this sector is destined to fail without a blems, also in dealing with citizens?
en the two “fronts”, do we? we are very far from any tangible per- proper intervention. I also believe that A.C. Participation is always desira-
A.C. Truth be told, everyone agrees in spective. we’ve been discussing a lot in the past ble and I think that it will soon be a

30 A. Carfì TECHNE 05 2013


che in Italia i privati abbiano un know-how gestionale che Ci sono gestioni nelle quali l’incremento tariffario in dieci anni
ancora manca alle aziende interamente pubbliche, soprattutto ha superato il 50%. È accettabile per i cittadini?
per la scarsa capacità del settore pubblico locale di mettere a A.C. Ogni caso va preso a sé ed analizzato, ma se la tariffa
fattor comune esperienze e storie di successo. iniziale era inferiore a un Euro a metro cubo e se una tariffa
che rende il sistema sostenibile dovrebbe superare i tre Euro,
L’ingresso dei privati nel settore, laddove c’è stato, non sembra il conto è presto fatto. Comunque in Italia le tariffe più alte
però aver risolto i problemi. Anzi, spesso la tariffa è aumentata ancora non superano i due Euro, quindi temo che ulteriori
e il servizio è peggiorato. aumenti siano inevitabili. Questo a meno che il settore pub-
A.C. È un discorso molto complesso e difficilmente esauribile blico non decida di allocare in maniera diversa le poche ri-
nello spazio di un’intervista. La realtà è che le tariffe idriche sorse disponibili o di utilizzare maggiormente la leva fiscale
in Italia sono molto inferiori al resto dei paesi europei. Anche per finanziare direttamente gli investimenti in infrastrutture.
a Parigi, dove dopo tanti anni di gestione interamente privata Occorrerà poi prevedere efficaci meccanismi di salvaguardia
il comune ha ripreso in mano la gestione, la tariffa media è per chi ha difficoltà economiche. Si tratta di decisioni di com-
il triplo di quella italiana. Il nostro paese si è abituato a ta- petenza della nostra classe politica.
riffe basse e a un servizio scadente, incredibilmente più del L’auspicio è che il servizio idrico integrato non venga consi-
90% degli utenti è soddisfatto del servizio che riceve e chi derato il fanalino di coda della Green Economy, ma un settore
non è soddisfatto preferisce comunque tenersi una gestione economico nevralgico per rilanciare l’economia migliorando
del servizio di scarsa qualità piuttosto che pagare di più. Poi la qualità ambientale di mari, fiumi e laghi e fornendo nuova
molti sindaci in passato, anche per far “digerire” l’ingresso e buona occupazione.
dei privati, hanno prospettato scenari non realistici con forti
abbassamenti della tariffa, ma la riduzione non è oggettiva- Torniamo alla situazione attuale. Non ritiene che una gestione
mente possibile. L’impatto economico degli investimenti è co- pubblica, che non guarda al profitto, permetterebbe di utilizza-
munque molto superiore alla diminuzione dei costi operativi re meglio le risorse economiche derivanti da una buona gestio-
ottenibile attraverso processi di aggregazione e di efficienta- ne per realizzare più investimenti e migliorare il servizio?
mento. Per esempio, c’è anche un’esigenza di salvaguardia dei A.C. Credo che il dibattito “gestione pubblica – gestione pri-
posti di lavoro: magari l’azienda è sovradimensionata, ma non vata” sia un dibattito sterile, molto buono per creare fazioni
è che il privato arriva e può licenziare il 30% del personale... e guerre di principio ma poco utile per risolvere i problemi
del nostro paese. Ci sono ottime gestioni pubbliche e ottime
gestioni private. Come ci sono pessime o mediocri gestioni
pubbliche e private.

duty. For this reason, the European private subjects in Italy have a parti- got used to low prices and a second- in ten years. Is it acceptable for the ci-
Union as well is pushing a lot. It alre- cular management know-how that is rate service: unbelievably more than tizens?
ady happened with the municipality still missing inside the entirely public 90% of our users are satisfied with A.C. We have to analyse each case
of the city of Naples, which converted enterprises, especially due to the fact the service they receive and who is singularly; but, if the initial price was
ARIN S.p.A. (managing authority of that the local public sector has an in- not, instead of paying more, people less than a single Euro for cubic meter
water supply) in Acqua Bene Comu- sufficient capacity to share common prefer to keep low-quality service. In and a price that makes the system su-
ne (subject to Italian public law). I do experiences and success stories. the past then, many mayors advanced stainable should exceed three Euros, it
believe this is the right thing to do for unrealistic scenarios with strong price is easier said than done. However, in
associations as well. It is very very easy It doesn’t seem that the admission of reductions – also to make the access to Italy higher prices do not yet exceed
to criticize as an outside observer; you privates in the sector – when it happe- private subjects “more tolerable” – but, two Euros, so I’m afraid to tell you
are not allowed to simplify and use ned – did resolve the problems, though. as a matter of fact, this reduction is not that further increases are inevitable.
slogans when you have to take on your On the contrary, the price increased possible. The economic impact of the This is what will happen unless public
administrative responsibility and you and service worsened. investments is in any case far higher sector star allocating differently its few
have the duty to ensure the continuity A.C. This is a very complex matter and than the reduction of the operating available resources or mainly using tax
of service. I doubt it could be entirely explained costs achievable through aggregation incentives in order to directly finance
in a single interview. Truth be told, and efficiency processes. For instance, the investments on infrastructures.
Since you’ve already mentioned it, how water prices in Italy are far lower com- there is also a need for safeguarding Then, for those that have financial
do you consider the choice of the Naples pared to other European countries. workplaces: perhaps the enterprise is difficulties, it will be necessary to pro-
Committee? Also in Paris – where, after many years overstaffed, but the private sector can- vide efficient safeguarding mechani-
Alessandro Carfì Only time will tell of entirely private management, the not layoff 30% of employees at once… sms. These are decisions our political
if preventing the access to private municipality once again took control class must make. My hope is that the
subjects was the right choice. From my of management – the average price is We’ve seen that, with some manage- integrated urban water management
own personal experience, I think that three times that in Italy. Our country ment, the price increase exceeded 50% will not be considered the tail-end

31 A. Carfì TECHNE 05 2013


Quello che ancora manca, in generale in Italia e in particolare
nel servizio idrico integrato, è un sistema di regolazione e di
controlli serio e puntuale, che non si faccia tirare per la giac-
chetta da nessuno.
L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha iniziato un per-
corso che tutti speriamo porti in breve tempo a questo siste-
ma. Non mi pare poi, al di là di quel che sostengono i difen-
sori del pubblico ad ogni costo, che ci sia la fila di investitori
pronti ad entrare in un settore così complesso, altamente
instabile sotto il profilo normativo, oggetto di cronico sot-
tofinanziamento da oltre vent’anni e con margini di profitto
quasi inesistenti.

Quindi quali speranze per il futuro?


A.C. Il servizio idrico integrato è un servizio a rete estre-
mamente complesso e con tante peculiarità, a cominciare
dall’impossibilità fisica di attuare concorrenza sul mercato a
differenza di quanto avviene con l’energia elettrica e il gas.
Non servono slogan e proclami, né da un campo né dall’al-
tro. Ciascuno deve fare la sua parte, ma occorre una visione
strategica a lungo termine e senso di responsabilità nei con-
fronti delle future generazioni. L’acqua e l’ambiente sono beni
troppo preziosi e su questo dovrebbero essere d’accordo tutti.
Gli investimenti si devono fare, per il bene comune e non per
il business dei privati. Se non si parte da questi presupposti
fondamentali, difficilmente si troveranno le soluzioni davve-
ro necessarie.

of the Green Economy but rather an awful or mediocre public and private network service and has also many
economic sector which is crucial to managements. What is still missing peculiarities, such as its inability to be
restart the economy, improving the – generally in Italy and particularly competent on the market, unlike gas
environmental quality of seas, rivers in the integrated urban water mana- and electricity. There’s no need for slo-
and lakes and creating new and good gement – is an accurate, transparent gans or bans, neither from a sector nor
employment. and trustworthy system of regulations from the other. Everyone must play his
and control. The AEEG has done so- part but, towards future generations,
Let’s get back to the current situation. mething in-depth and we all hope that a sense of responsibility and a long-
Don’t you think that a public manage- the same thing will soon happen to term strategic outlook are necessary.
ment – which does not seek the profit this system. Furthermore, beyond of Water and environment are precious
– would allow for a better use of eco- what is said by those who want public assets and everyone should agree on
nomic resources resulting from good management at any cost, it doesn’t that. Investments must be made for
management, in order to create more seem to me that there are so many the common good and not for private
investments and consequently improve investors willing to enter in such a businesses. It is very unlikely we will
service? complex sector, highly unstable under find truly necessary solutions if we do
A.C. I do think debating whether to the regulatory profile, which has been not take into account this fundamen-
prefer a public or private management chronically underfunded for more tal prerequisite in the first place.
is pointless; it would only create fac- than twenty years and with almost no
tions and wars of words, without sol- profit margin.
ving the true problems of our count-
ry. There are both very good public So what can we hope for the future?
managements and very good private A.C. The integrated urban water ma-
managements, just as there are very nagement is an extremely complex

32 A. Carfì TECHNE 05 2013


Intervista ad Alfredo Simonetti PUNTO DI VISTA/
di | by Francesca Giofré VIEWPOINT

Alfredo SImonetti, Direttore del Cefme-CTP


Senior executive of CEFME/CTP intervista dell'aprile 2013

Francesca Giofré Quali sono, a suo avviso, le tappe fondamenta- A.S. È vero che il periodo di profonda crisi, come quella che ora
li che hanno portato a un maggiore controllo della sicurezza nei sta attraversando il settore delle costruzioni, ha inciso anche sul-
cantieri edili, e quali le ulteriori misure che potrebbero essere oggi la riduzione degli infortuni in modo direttamente proporzionale
adottate? alla quantità di lavori in svolgimento: meno lavori, meno infor-
Alfredo Simonetti Dalla fine dell’Ottocento, periodo in cui si tuni. Ma è altrettanto vero che un insieme di fattori, iniziando
adottava una disciplina di tipo risarcitorio, passando agli anni proprio dalla continua evoluzione normativa, ha determinato e
Cinquanta del Novecento con quella di tipo prevenzionistico, contribuito a sviluppare una maggiore attenzione alla preven-
l’avvento degli anni Novanta vede la programmazione e gli anni zione e, di conseguenza, ha prodotto un sensibile miglioramento
Duemila un sistema progettuale. La sicurezza nei cantieri deve delle condizioni di sicurezza nei cantieri edili. Mi riferisco anche
essere progettata, al pari dell’opera. Non deve esserci distinzione, alla presenza, nel settore, degli Organismi Paritetici, frutto della
si deve “progettare in sicurezza”. Passi da gigante sono stati fatti lungimiranza delle Parti Sociali nel momento della contrattazio-
in poco più di cento anni, eppure resistenze ce ne sono ancora; ne. Esempio, questo, di come i principali attori del mondo delle
non credo assolutamente debbano essere adottate altre norme costruzioni, lavoratori e imprese, siano stati e siano molto attenti
e leggi, sono convinto che la legislazione attuale sia molto in- alla prevenzione degli infortuni.
novativa e profonda. Sono altrettanto convinto che si tratti di
applicazione; sì, le norme esistenti devono essere semplicemente F.G. Dal punto di vista dei lavoratori, data la sua esperienza, è cre-
applicate. Ricetta troppo semplice? C’è molto da fare ancora per sciuta la consapevolezza sulle tematiche della sicurezza? Le misure
far crescere la cultura della sicurezza, questo sì; la repressione, di prevenzione e protezione sono percepite del lavoratore come un
le sanzioni, ecc. sono strumenti ma non sono la soluzione, deve diritto?
essere una continua ma inesorabile presa di coscienza a dettare A.S. Sicuramente negli ultimi anni la cultura della sicurezza ha
i ritmi di crescita. Si deve arrivare a “pensare in sicurezza”, un visto crescere il proprio livello, da parte dei lavoratori è sempre
po’come quando si studia una lingua straniera, si considera ap- maggiore la consapevolezza del “lavoro sicuro”. La partecipazio-
presa quando “si pensa in lingua”. ne a specifici corsi di formazione, a seminari tematici, a con-
ferenze di cantiere, ha contribuito a far prendere coscienza di
F.G. Oggi, come testimoniano i dati, il fenomeno infortunistico quanto sia importante l’attenzione alla propria e altrui incolumi-
nei cantieri edili è in decrescita, fatto che deve essere necessa- tà. Proprio su quest’affermazione di percezione della sicurezza
riamente letto parallelamente a una forte contrazione dell’occu- come diritto si trova la chiave di volta: fino a che prevenzione
pazione nel settore. In che misura, a suo avviso, la legislazione e protezione sono state subite come “dovere”, non si sono avuti
corrente ha contribuito alla riduzione del numero di incidenti risultati importanti, la rivoluzione consiste nel pensare a tutto il
nei cantieri edili? sistema prevenzione come diritto, quindi personale e altrui.

An interview with Francesca Giofré What, in your opi- plication, the answer is yes, the existing as the one we’re experiencing in the con-
nion, are the fundamental stages which regulations have to be simply applied. struction sector – also contributed to re-
Alfredo Simonetti led to a greater safety control on con- Is it too simple? Undoubtedly, there is ducing injuries directly proportional to
struction sites? And, in your opinion, still so much to do in order to impro- the number of on-going works. Fewer
which further measures could currently ve the culture of safety; repressions and jobs, fewer injuries. But it is similarly
be adopted? sanctions – and so on and so forth – are true that a set of factors – starting pre-
Alfredo Simonetti At the end of 19th means but they are not the solution. The cisely from the constant regulatory evo-
century the compensation was the only rhythms of growth must be dictated by lution – has determined and contribu-
discipline adopted; in the 1950’s it was a constant but implacable awareness. ted to developing a greater attention to
the prevention; in the 1990’s it was the We must be able to “think in safety”, prevention; consequently, it resulted in a
scheduling; and now, in the 2000’s, we slightly as when we study a foreign lan- considerable improvement of the safety
adopted the planning system. Safety on guage: only once we “think in language” conditions on construction sites. And
construction sites must be planned, just we’ve truly learnt it. I’m also referring to the presence, in the
as happens with the work itself. There sector, of the Joint Institutions, outcome
must not be any distinction, we have F.C. Today, according to the data, job of the vision of Social Partners in the
to “plan safely”. Giant steps have been injuries on construction sites are decrea- moment of bargaining. This is a proof of
made in little more than a century and sing, a fact that must be read in parallel how the main actors of the construction
yet there still are resistances; I do stron- with a steep reduction of employment in sector – the workers and the enterprises
gly believe that there is no need to adopt the sector. In your opinion, to what extent – did pay and still pay the most careful
further regulations and laws since I’m has the current legislation contributed to attention to preventing injuries.
convinced that the current legislation reducing the number of incidents on con-
is very innovative and extensive. As I’m struction sites? F.C. Considering your own experience
as much convinced that it is about ap- A.S. It is true that the economic crisis – and as far as the workers are concerned,

33 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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F.G. Secondo Lei, i mezzi di comunicazione di massa come dovreb- F.G. I lunghi tempi di realizzazione, in particolar modo delle opere
bero impostare delle campagne di sensibilizzazione permanenti ed pubbliche in Italia, sono un dato di fatto. Un pezzo di città, l’area
efficaci intorno a tale tema? Se Lei fosse incaricato di condurre di cantiere, diventa un piccolo microcosmo così ‘sottratto’ al ter-
una campagna di sensibilizzazione quali istituzioni coinvolgereb- ritorio. Quale rapporto secondo Lei si dovrebbe instaurare tra le
be, quali strumenti adotterebbe e quali messaggi userebbe per ren- due entità?
derla incisiva? A.S. I tempi “lunghi” appartengono non solo alle opere pubbli-
A.S. I media trattano il problema degli infortuni sul lavoro solo che ma a tutti i settori, la burocrazia e lo “scarica barile” sono
in senso statistico: sono aumentati, sono diminuiti, servono nuo- pesi eccessivi che non fanno decollare. La costruzione d’infra-
ve leggi, ecc. Dietro un infortunio c’è il dolore che investe una strutture e di opere pubbliche in genere, necessarie a tutti i citta-
famiglia, ci sono degli affetti e, come spesso accade, l’infortunio dini, deve essere “sentita”, non deve rappresentare ostacolo allo
diventa anche un dramma economico quando l’infortunato rap- svolgimento delle attività ma, piuttosto, dovrebbe scatenare un
presenta l’unica fonte di reddito familiare. Un infortunio priva meccanismo positivo di collaborazione. La città a misura del
un individuo della capacità di produrre, lede la dignità persona- cittadino non deve essere uno slogan, deve corrispondere alla
le, fa sentire di non essere più utili. Mostriamo le immagini degli realtà, le amministrazioni e la cittadinanza devono governare e
infortuni, parliamone ai telegiornali, non lasciamo che diventi gestire lo sviluppo urbano insieme, deve essere sviluppata la ca-
un trafiletto pubblicato sempre più raramente dai giornali. Quali pacità di coinvolgere tutti facendoli sentire attori dello sviluppo
istituzioni dovrebbero essere coinvolte? Tutte, indistintamente, e della crescita comune.
Ministeri, Enti Locali, Associazioni Sindacali e Imprenditoria-
li, Associazioni dei cittadini, Partiti politici, ripeto tutti. È una
questione di civiltà, cominciamo a misurare il livello di “società
civile” conducendo tutti insieme una battaglia su tutti i fronti.
Un esempio? Parliamo di prevenzione e sicurezza dalle scuo-
le elementari, parliamone nelle scuole di ogni ordine e grado,
apriamo le Università a questa importante disciplina e ci accor-
geremo che non è solo utile e necessaria sul lavoro ma nella vita
quotidiana. Ancora oggi, nel 2013, è un messaggio che stenta a
passare nelle nostre Università, ma se non parliamo soprattutto
ai giovani, che futuro costruiamo?

has the awareness on safety themes incre- nent and efficient awareness campaigns Every single one, indiscriminately: struction site area, a little microcosm is
ased? Are the measures of protection and focused on this topic? If you were appoin- ministries, local governments, trade so “detracted” from the territory. In your
prevention perceived by the worker as a ted to run an awareness campaign, what unions, entrepreneurial associations, opinion, what kind of relationship should
right? institutions would you involve, what me- citizens associations, political parties, be established between the two entities?
A.S. The safety culture has surely seen ans would you adopt and what messages every single one. It’s a matter of civili-
an increase in its own level in the past would you use to make it incisive? zation, so let’s start measuring the level A.S. The long production times belong
few years: every worker is increasingly A.S. The mass media deals with the of “civil society” by fighting all together not only to public works but to all sec-
more aware of the “safe work”. Attending problem of job injuries only from a on all fronts. Do you want an example? tors; red tape and the so-called “blame
specific training courses, thematic semi- statistical point of view: they increased, Let’s talk of prevention and safety star- shifting” are excessive burdens that do
nars and construction site conferences they decreased, new laws are necessary, ting in elementary school, let’s talk of it not allow projects to get off the ground.
contributed to raising awareness on the and so on and so forth. Behind a job in- in the schools of every grade and rank, Building infrastructures and public
importance of one’s and other people’s jury there is sorrow which hit a family, let’s bring this important discipline to works in general – which are necessary
safety. And, through this very statement loved ones and, as it often happens, every university and then we’ll realize to all citizens – must be “felt”, it should
of perceiving safety as a right, here we becomes an economic tragedy as well that it’s not only useful and necessary not represent a stumbling block to the
have the solution: until prevention and when the injured worker represents in the workplace but also in everyday activities but rather it should trigger a
protection were considered as “duty” the only source of household income. life. Still today, in 2013, this is a message positive mechanism of collaboration.
we didn’t achieve important results, so A job injury deprives an individual of which hardly reaches our universities; The Citizen-Friendly city must not be
the revolution consists of thinking at the capacity to produce, it undermines but if we do not talk, especially with a slogan, it has to match reality. The
the whole prevention system as a right, personal dignity, it makes someone feel young people, what kind of future can administrations and citizenry together
a belonging to both the individual and useless. Let’s show pictures of job inju- we build? have to rule and manage the urban
others. ries, let’s discuss it on news channels, development, with capacity to involve
let’s not allow it to become a short ar- F.C. The long production times, parti- everyone and to make them feel like
F.C. According to your opinion, how ticle seldomly published in newspapers. cularly of the Italian public works, are actors of development and common
should the mass media set some perma- What institutions should be involved? a matter of fact. A piece of city, the con- growth.

34 A. Simonetti, F. Giofré TECHNE 05 2013


Quaranta anni di attenzione all’ambiente SAGGIO/ESSAY
nella Tecnologia dell’Architettura
Lorenzo Matteoli, Prof. Ordinario di Tecnologia dell'Architettura, già presso Politecnico di Torino matteoli@iinet.net.au
Gabriella Peretti, Dipartimento Architettura e Design, Politecnico di Torino gabriella.peretti@polito.it

Abstract. Il saggio svolge una lettura del tema ambientale nel percorso degli del progetto. Un manifesto che, ancora oggi, induce seria riflessione
ultimi quarant’anni della disciplina Tecnologia dell’Architettura, dagli elementi
costruttivi fino all’attuale attenzione per la città intelligente e per la manutenzione
e non è molto frequentato nelle scuole di architettura italiane affa-
del territorio e il retrofit urbano. Questi ambiti sono visti come attività complesse scinate da un messaggio che credono di aver letto nell’enigmatica Of
di ricerca, di strategia politica, di progetto e di impresa finalizzati alla trasforma- Grammatology di Jacques Derridà.
zione delle attuali croste urbane in tessuti organici, climatologicamente coerenti,
reattivi, user friendly, efficienti e a basso impatto ambientale. Il testo, in conclu-
La Hochschule für Gestaltung a Ulm fu diretta all’inizio da Max Bill
sione, individua alcune linee di tendenza per la ricerca e per l’insegnamento e poi per molti anni da Tomàs Maldonado, che voleva insegnare
della Tecnologia dell’Architettura volte a sollecitare il dibattito e la critica sulla un metodo progettuale scientificamente strutturato, perseguendo
prospettiva storica e sull’attuale situazione della disciplina.
l’idea di una fusione fra arte e industria secondo il manifesto del-
Parole chiave: Tecnologia dell’Architettura, Progettazione Ambientale, Ecocom-
patibilità, Tecnologia appropriata
la Bauhaus. Dal 1976 al 1984 lo stesso Maldonado insegnò Design
Ambientale presso l’Università di Bologna e successivamente Pro-
gettazione Ambientale presso il Politecnico di Milano. Il suo libro
Negli anni 1950 e 1960 la disciplina Tecnologia dell’Architettura La speranza progettuale. Ambiente e Società, una delle prime opere
si chiamava Elementi Costruttivi e veniva insegnata secondo una scritte sul rapporto ambiente e progetto, denunciava con grande
precisa grammatica: fondazioni, opere contro terra, intercapedini, forza il degrado del nostro ambiente fisico proponendo, come unica
murature in mattoni, orizzontamenti, serramenti, coperture piane e via per il recupero ambientale, la speranza progettuale.
a falde, carpenteria, cornicioni, davanzali, parapetti, grondaie, dre- Alla Hochschule für Gestaltung insegnò per qualche anno anche
naggi etc. il prof. ing. Giuseppe Ciribini che, dopo la sua esperienza a Ulm e
La gestione dell’acqua sull’involucro dell’edificio era l’unica attenzio- successivamente al Politecnico di Milano, nel 1963 venne a Torino
ne ambientale. La dialettica tra la materia Elementi Costruttivi e la come professore ordinario sulla Cattedra di Elementi Costruttivi.
Composizione Architettonica era inesistente. Quest’ultima era in- Ciribini portò nella sua nuova responsabilità l’esperienza di Ulm. Il
segnata secondo un programma astratto da qualunque competenza nome della disciplina diventa Tecnologia dell’Architettura e il con-
tecnica sul dettaglio della costruzione. La didattica consisteva nel tenuto dell’insegnamento viene cambiato concettualmente. Ciribini
far disegnare l’allievo, guardare i suoi progetti commentandoli in operò la rivoluzione di concerto con altri docenti della disciplina,
modo più o meno criptico e invitandolo ad andare avanti. L’assunto soprattutto con P. L. Spadolini, e il manifesto della disciplina ebbe
pedagogico era che andando avanti l’allievo avrebbe da solo capito, un’interpretazione omologa in tutte le sedi. Si insegnava la tecnolo-
maturato, svolto l’arcano architettonico. gia come strumentazione hard e soft per il progetto di architettura.
Questa in grande generalità la situazione in Italia. In Europa il cam- Una definizione ampia: dalla tecnologia dei materiali, agli elementi
po disciplinare era, invece, molto diverso: dal 1954 operava la Ho- costruttivi, ma anche a un campo ancora non definito di teorie e
chschule fur Gestaltung di Ulm, che dettava l’avanguardia e fondava pratiche del costruire di grande novità e di forte potenziale innova-
la dialettica scientifica fra ricerca formale e strumentazione tecnica zione: l’organizzazione del processo edilizio e del progetto, la nor-

Forty years of Abstract: This short essay analyzes the was taught to a clear syllabus: founda- their work in progress to the teachers
environmental approach throughout the tions and ground contact works, brick who cryptically commented before in-
environmentally history of Architectural Technology, starting walls, horizontal structures and floors, viting them to proceed. The pedagogical
conscious building from building details up to the present at-
tention to the smart city, land maintenance
windows and doors, flat and pitched assumption was that by proceeding on
roofing structures, carpentry, roofing their own, students would have under-
technology design and urban retrofit, seen as complex re-
elements, eaves, sills, parapets, gutters, stood, dealt with, managed and applied
search activities, political strategies, design
and entrepreneurial actions which have
drainage etc. the architectural mystery. To watch the
the scope to transform present day urban The tables were taught/drafted as a cata- works of the teachers was important and
crusts into organic textures, climatologi- logue of building construction details to copy them essential. This was the case
cally consistent, reactive, user-friendly, effi- without any reference to architectural at the Turin School of Architecture and
cient and with a low environmental impact. values. The only theoretical objectivity it is reasonable to assume that the other
The exercise identifies some research and was for traditional know-how. The only Schools in Italy did the same. In other
teaching trends for Architectural Technol- environmental aspect was how to deal parts of Europe the teaching of Technol-
ogy in order to promote debate and the with rainwater at junctions of materials ogy for designers was different. Since
analysis of the historical perspective and and how to avoid staining with proper 1954 the Hochschule für Gestaltung had
present situation of the discipline. flashings and not much else. been operating in Ulm and there formu-
Keywords: Architectural Technology, En- Exchanges between Building Details and lated the basic theory for a scientific ap-
vironmental design, Ecocompatibility, Ap- Architectural Design were non existent. proach to design and formal research. A
propriate technology Architectural Design was taught accord- manifesto that is still today a matter for
ing to an ineffable unwritten syllabus, serious thinking, though regrettably not
In the 1950s and ‘60s the subject which void of any technical competence on readily received in the Italian Schools of
is today called Architectural Technology building construction techniques and Architecture, totally charmed by the in-
was known as Building Details and it details. Students had to draw and submit terpretation they gave to the cryptic Of

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mativa, le specificazioni esigenziali e la strumentazione contrattua- zia sono i temi del dibattito che la Tecnologia dell’Architettura ha
le, performance design, industrial design, coordinazione dimensio- svolto negli anni ‘70. Centro tradizionale del confronto fu il SAIE
nale e modulare, industrializzazione dell’edilizia, prefabbricazione. (Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia) di Bologna.
Tutto ciò con un forte accento sulla qualità e sulla specificazione La speranza utopica era quella di portare, nel processo di costru-
della qualità dell’ambiente costruito: il primo passo verso la visione zione delle case, la filosofia e le logiche concettuali e organizzative
ambientale della tecnologia. che avevano dominato la produzione industriale di beni durevoli
L’ampiezza della definizione concettuale del progetto e del design e di consumo. Prefabbricazione, unificazione, coordinazione di-
scientifico proposta da Max Bill e Tomàs Maldonado e dalla scuola mensionale e modulare, approccio per sistemi e per componenti,
di Ulm, portata in Italia da Giuseppe Ciribini, fu matrice di vivace sistemi chiusi e aperti, prefabbricazione pesante, leggera, tempi e
sviluppo del campo disciplinare e aprì un periodo ricco di proposte metodi, produttività, erano i termini che dominavano il confronto
e opportunità di ricerca, non solo per la nostra disciplina, ma per fra le diverse scuole di pensiero e fra le diverse proposte industriali.
tutto il campo concettuale del progetto e del Design Industriale. Fu Il dibattito di quegli anni, nell’ambito della tecnologia, si occupava
in quegli anni che nacque la visione ambientale della disciplina, la poco di architettura e i due mondi nell’accademia, la Composizione
visione del processo edilizio come sistema, la visione della norma- e la Tecnologia, erano fra di loro lontani, nessuna comunicazione
tiva come struttura del sistema-processo. Va detto, in retrospettiva, ma insofferenza, rapporti resi ancora più difficili per il sospetto che
che la forte evoluzione concettuale provocata dalla cultura dei tec- gli studi sull’industrializzazione suscitavano negli architetti, sospet-
nologi fece molta fatica a entrare nella cultura della Composizione to confermato, anche, da disastrosi esempi di prefabbricazione che
che occupava uno spazio accademico molto forte nelle facoltà ita- invadevano le nostre periferie urbane. Una situazione che Virginia
liane, una cultura per vocazione elitaria e difesa rispetto agli stimoli Gangemi ha descritto bene nel suo saggio Architettura e Tecnologia
esterni al suo territorio accademico. appropriata.
Solo recentemente la Composizione si è avvicinata alla sostenibi- Il dibattito accademico sull’industrializzazione e sulla normativa
lità probabilmente per la forza superficiale che il concetto ha avu- viene bruscamente rallentato nel 1973, quando il cartello dei paesi
to nel pensiero conforme e per le sue potenziali implicazioni sulla OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) deci-
professione. Peraltro l’effettiva trascrizione del concetto di sosteni- de di aumentare il prezzo del barile di petrolio. La crisi energetica
bilità nell’architettura è ancora in faticosa emergenza, dopo più di costringe il mondo a un’urgente e severa riflessione sul modello di
venticinque anni dalla definizione di sviluppo sostenibile da parte sviluppo e sulla sua patologica dipendenza dai combustibili fossili.
della Dottoressa Gro Harlem Brundtland nel 1987 e a più di trenta- Improvvisamente il mondo si attiva all’ipotesi della fine del petrolio,
cinque anni dalle prime elaborazioni dell’energy conscious building anche se l’avvertimento era stato già dato nel 1972 dal Club di Roma
design impostate dai corsi della scuola Sogesta di Urbino. La razio- con il famoso libro I limiti dello sviluppo.
nalizzazione del processo edilizio e l’industrializzazione dell’edili- Dopo il 1973 la ricerca nel campo delle applicazioni dell’energia si

Grammatology of Jacques Derridà, i.e. für Gestaltung, and after his experience a wide range of new theories and build- standing of the discipline was born.
that one has to design slanted and piled at Ulm he came to Turin as full tenure ing practices. For architects this had The building process was conceived as a
up shapes. In the beginning, The Ulm professor of Building Details. great innovation potential for the organi- dynamic system and the building codes
Hochschule für Gestaltung was founded Professor Ciribini brought his Ulm ex- sation and management of the building were seen as the structure of the system
and directed by Max Bill and later, for perience to his new teaching tenure. At process and for the design process, for process. In hindsight it must be said that
many years, by Tomàs Maldonado who the beginning of the seventies the title of standardization and theory of standardi- the conceptual evolution initiated by the
tried to teach a scientifically informed the subject changed and became Archi- zation, specification and contracting,… technology culture was not readily ac-
design method interpreting the ideas of tectural Technology. The content of the performance design, industrial design, cepted by the design culture, which at
the Bauhaus manifesto. From 1976 to syllabus was radically changed. Professor dimensional and modular coordination, the time was very powerful in the Ital-
1984 Maldonado taught Environmen- Ciribini conceived the revolution with quality and quality specification of the ian architectural academic community.
tal Design at the University of Bologna the other Italian full tenure professors built environment. Architectural design was an elitist cul-
and later the same subject at the Milan with close cooperation with Professor The great opening of the conceptual ture closed to inputs from outside their
Politecnico. His book on Nature, Design Pier Luigi Spadolini, full tenure professor scientific design definition proposed by restricted circle. For many years archi-
and Revolution was one of the first works at the Florence School of Architecture. Max Bill, Tomàs Maldonado and the tectural design rejected the new technol-
on the relationship between design and As a result, at least for the first few years, Ulm School, brought to Italy by Profes- ogy approach and its later developments,
environment. It was a strong call for ac- the syllabus had a unified interpretation sor Ciribini, generated a lively develop- which are defined today as Environmen-
tion against the decay of our physical in all the schools. Building construction ment of this disciplinary field and was tal Design.
environment. Maldonado’s basic tenet details were no longer taught: we taught the beginning of a rich period of research Only in recent times did Architectural
was that the environmental recovery technology as a set of hard and soft tools and innovation, not only for our specific Design consider sustainability, possibly
could be achieved only through the de- for architectural design. This is a wide subject but for the whole architectural on account of the strength of the con-
sign hope. definition which left the door open for and industrial design culture. It was then cept in contemporary thinking and for
Professor Giuseppe Ciribini also taught even wider developments: from materi- that, among the technology academic its potential for professional success. But
for a few years at the Ulm Hochschule als science to building details, but also to community the environmental under- the effective transfer of the concept of

36 L. Matteoli, G.Peretti TECHNE 05 2013


concentra sull’ipotesi della fine delle risorse e il messaggio chiarissi- energia solare finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione.
mo arriva anche alla Tecnologia dell’Architettura. Seguirono altri studi del gruppo, che rappresentava in quegli anni
Alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino era attivo da un’avanguardia nel settore della progettazione energeticamente e
anni un laboratorio, voluto da G. Ciribini, realizzato e condotto da ambientalmente responsabile in Italia, che aprirono il campo attra-
L. Matteoli, che effettuava prove sperimentali sulle finestre e sugli verso i problemi di energia e territorio alla dialettica del progetto
elementi di facciata continua per rilasciare la certificazione, allora sostenibile. I due studi, che vennero successivamente svolti, furono
necessaria alle industrie italiane per esportare i loro prodotti. Il la- Sardegna 2010 e Applicazione di Energie Rinnovabili nell’Isola di
boratorio costituiva un interessante tramite fra la teoria della tecno- Pantelleria nell’ambito del Progetto CNR Energetica in collabora-
logia degli elementi di involucro e la realtà dell’industria. Fu luogo zione con la Facoltà di Ingegneria di Palermo. Quelle prime espe-
di intensa produzione sperimentale con importanti ricadute sulla rienze sono state fondanti per un’importante diversificazione della
prassi. Per un curioso incidente avvenuto nel 1974 a Parigi dove un nostra disciplina, quella che si è poi consolidata nel campo della
costruttore italiano di serramenti si vide contestata un’importante integrazione ambientale degli edifici: climatologia a scala regionale
fornitura, ci trovammo ad affrontare un problema di energia solare: e urbana, microclima edilizio esterno e interno, interazioni clima-
quando, nelle giornate di sole, le ante vetrate poste davanti ai pan- edificio, strumentazione tecnologica e concettuale per il controllo
nelli di poliuretano espanso di colore nero, forniti come parte fissa dei comportamenti passivi degli edifici (Matteoli, 1977).
di un serramento a scorrere, venivano lasciate aperte, i pannelli si Verso la fine del decennio, si tenne alla scuola Sogesta di Urbino un
scaldavano fino a 120°C e si gonfiavano. Era, chiaramente, un erro- corso di Energy Conscious Building Design sponsorizzato dall’ENI
re del progettista. La ditta italiana vinse la causa e noi scoprimmo il cui responsabile scientifico era il prof. Vittorio Silvestrini. Il cor-
i collettori solari. Un po’ in ritardo, visto che la tecnologia era stata po docente vedeva partecipazioni di diverse sedi universitarie ita-
proposta nel 1881 dal brevetto americano di Edward S. Morse. In liane: Palermo, Napoli, Roma, Venezia, Torino e Milano (Federico
questa occasione iniziò una vivace fase di ricerca e di studio sulla in- Butera, Teresa Cannarozzo, Gianni Silvestrini, Pier Luigi Nicolin,
tegrazione dell’energia solare nell’edilizia: una delle prime invasioni Aldo Fanchiotti, Umberto Riva, Lorenzo Matteoli, Mario Grosso,
della Tecnologia dell’Architettura nel campo dell’energia che rappre- Gianni Scudo). Fu nell’ambito dei dibattiti e delle discussioni tra i
sentava nei Politecnici italiani un settore fino ad allora di esclusiva docenti di quel corso che venne aperto un confronto fra efficienza
competenza della Fisica Tecnica. La Fisica Tecnica si occupava di energetica degli edifici e architettura. Fu proprio in quest’occasione
impianti e non aveva ancora recepito l’approccio della fisica dell’e- che alcuni fisici tecnici cominciarono ad orientare la loro discipli-
dilizia, disciplina già consolidata nelle università americane con il na sulla fisica dell’edificio superando la specificità impiantistica che
nome di “Building Physics”. Da quella esperienza si originò il gruppo l’aveva caratterizzata fino ad allora. Il significato di quel confronto
Energia Solare della Facoltà di Architettura di Torino che sviluppò venne riportato in un articolo di L. Matteoli sulla rivista Casabella,
in quegli anni il programma sperimentale per scuole riscaldate con con il titolo L’Energia nel Territorio del Progetto.

sustainability to architecture is still strug- cars and other durable consumer goods. ries was rudely interrupted in 1973 issue the quality certificate required by
gling to emerge, more than twenty-five Prefabrication, standardization, compo- when the OPEC (Organization of the the European Building Quality Agree-
years after the definition of Sustainable nent approach, closed systems, open sys- Petroleum Exporting Countries) oil ment Board for Italian manufacturers
Development by Gro Harlem Brundt- tems, heavy or light prefabrication, pro- cartel raised the price of the barrel firstly who wished to export to other European
land in 1987 and more than thirty-five ductivity, were the terms that dominated from $3 to $18 and then to $30. The first countries. The lab, a decision made by
years after the first courses of energy the debate between the various schools energy crisis, called the Kippur crisis, Professor Ciribini, was built and run by
conscious building design at Sogesta of thought and industrial strategies. In compelled the world to an urgent and Lorenzo Matteoli. The lab was a very ef-
management school of Urbino. those years technologists did not care serious assessment of the development fective connection between the theories
Building process rationalization and much about architecture and the two model and pathological oil dependence. of building envelope technologies and
building industrialization were the core academic communities, Architectural Suddenly the world was facing the end of the real world of industrial production,
topics of the debate within the Architec- Design and Architectural Technology, oil paradigm, even though an alarm bell design and trade. For many years the lab
tural Technology academic community had practically no communication or was rung in 1972 with the publication of afforded the opportunity for applied re-
during the nineteen seventies. The arena common ground, only mutual suspi- the famous Club of Rome book Limits to search with some important practical fall
of the debate was the SAIE (Salone In cion. Things were made even more dif- growth. out. In 1974 a curious accident occurred
ternazionale d ell’Industrializzazione ficult by the horrible examples of indus- After 1973 all the energy usage-related in Paris: black polyurethane foam pan-
Edilizia) Building Exhibition in Bolo- trialized buildings associated with wild research was focused on the assumption els supplied as the fixed part of sliding
gna where lively seminars and confer- speculation, which were invading Italian of peak oil. The message reached the spe- windows placed on the east facade dur-
ences were organized every year. The suburbs, an account of which Professor cific field of Architectural Technology ing sunny days, when the glazed frame
utopian hope, but absolute certainty Virginia Gangemi has clearly described and us as well. was left open in front of them, reached
for some, was to bring into the build- in the essay Architettura e Tecnologia Ap- At the School of Architecture of the Tu- temperature of approximately 120°C
ing construction process the same phi- propriata. rin Politecnico there had been a labora- and swelled blocking the movable frame,
losophy and organizational means that The scholarly debate on industrializa- tory in operation since 1967 that tested when we had to face a solar energy dis-
were the leading tenets of manufacture of tion, standardization and related theo- windows and curtain wall elements to aster and we began to study the building

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Negli anni ‘70 il tema del rapporto tra ambiente, tecnologia e Quando, nel 1987, Gro Harlem Brundtland definisce il concetto di
architettura viene svolto anche dal gruppo di ricercatori guida- sviluppo sostenibile, tutto il dibattito e l’elaborazione concettuale
ti dalla prof.ssa Virginia Gangemi della Facoltà di Architettura relativa alle relazioni edificio-contesto, scelta dei materiali, intera-
dell’Università di Napoli Federico II. I ricercatori napoletani con- zione climatologica alle varie scale, coerenza energetica, gestione,
testano l’atteggiamento produttivistico-industriale della Tecnolo- manutenzione, demolizione, riciclaggio vengono collocati all’inter-
gia dell’Architettura, che risentono subalterno alla speculazione no del concetto di sostenibilità ambientale. La progettazione am-
edilizia di bassa qualità, e sostengono la necessità di una linea bientalmente sostenibile diventa oggetto della disciplina Tecnologia
alternativa sensibile alle categorie qualitative e di ricerca formale dell’Architettura.
dell’Architettura. Il progetto più importante realizzato in questo decennio dal gruppo
Virginia Gangemi nel 1973 con il libro Tecnologia e Ambiente, di Torino fu quello per conto dell’UPSE (Unione Piemontese Svi-
propone una lettura nuova del rapporto tra tecnologia e ambiente luppo Edilizio) finanziato dalla Commissione Europea: 500 alloggi
sulla base dei lavori di Bruno Taut e Hugo Haring. Secondo questo di edilizia economica popolare in venti edifici multipiano colloca-
pensiero il mondo della natura rappresenta il riferimento teorico ti in diverse località del Piemonte. La proposta elaborata è un vero
per la costruzione del mondo artificiale. Successivamente la matri- metaprogetto, stabilisce i criteri progettuali per il controllo del com-
ce teorica viene, da lei, tradotta in proposte operative elaborando portamento passivo degli edifici, l’applicazione dei collettori solari,
le soluzioni tecnologiche dell’architettura solare attraverso una vi- le modalità di verifica delle prestazioni energetiche degli edifici re-
sione più ampia dell’ambiente e del paesaggio alla scala territoriale. alizzati.
Alla fine degli anni ‘70 Virginia Gangemi svolgeva le sue riflessioni Negli anni ‘80 anche il gruppo di Virginia Gangemi sperimenta sul
sui temi ambientali esprimendo i concetti di tecnologia appropria- territorio i temi ambientali teorizzati negli anni precedenti, che co-
ta liberandoli dalla limitazione che li legava solo ad interventi nei niuga con il recupero edilizio.
paesi del Terzo Mondo. Nel decennio 1980-90 inizia a svilupparsi la coscienza di una scala
I temi delle tecnologie per i paesi in via di sviluppo, dette appro- ambientale più ampia attraverso il confronto con l’ecologia, la bio-
priate, erano svolti con grande entusiasmo anche da Giorgio Cera- logia e le scienze naturali. Si passa dalla scala utente-edificio-clima
gioli e dal suo gruppo di ricercatori. alla scala macro, che vede il rapporto tra utente-edificio-risorse am-
Il decennio 1980-90 vede le prime grandi realizzazioni di edilizia bientali nella loro globalità. L’impronta ecologica di un edificio può
con integrazione dell’energia solare. L’UNI (Ente Nazionale Italia- avere, infatti, conseguenze a scala planetaria.
no di Unificazione) emana il codice di pratica: integrazione dell’e- La Tecnologia dell’Architettura nella sua accezione ambientale attrae
nergia solare nelle pareti esterne degli edifici, la prima raccoman- l’interesse di docenti e ricercatori da diversi settori disciplinari: la
dazione normativa relativa all’energia solare nell’edilizia pubblicata Composizione Architettonica (Salvatore Dierna, Fabrizio Orlandi,
in Europa. Bianca Bottero), la Sociologia con attenzione alla qualità ambientale

integration of solar collectors and related with these two projects the Turin group microclimate, climate/building interac- teachers of that course that a strong con-
networks. That was the first inroad of became the spearhead of energy and tions, conceptual and technical tools frontation was opened between the en-
Architectural Technology in the domain environmentally informed building de- for the control of passive cooling and ergy faction and the architectural design
of energy: until then a field strictly con- sign in Italy. Other challenges followed heating behaviour of buildings. The line faction: Energy versus Architecture. The
trolled by engineers in the Italian Engi- which opened the field of environmental is represented in the book Azione Am- debate was started by stimulating and in-
neering Schools and definitely off limits design and of energy and territory and biente by L. Matteoli, which is almost a triguing challenges to the energy faction
to architects, according to academic hence the emerging field of sustainable manifesto of the energy/climate-minded raised by Teresa Cannarozzo who com-
unwritten but severe rules. At the time, design that in 1978 was not yet named as technology and still today, after 35 years, pelled the bearers of energy certainties
engineers dealt with energy designing such. The two key contracts at this stage remains a good conceptual document to do some serious thinking. After that
and sizing HVAC (Heating Ventilation were a study for the island of Sardinia on the matter. experience some of the teachers of ener-
Air Conditioning) plants and equip- on the renewables projection to the year Towards the end of the decade there gy engineering started to integrate their
ment: the wider disciplinary approach 2010 Sardegna 2010 and the project for was another interesting episode, also as syllabus, with more attention to building
of Building Physics well established in the Island of Pantelleria on the renewa- a consequence of the 1973 energy crisis: physics overcoming the HVAC (Heating
the US, had not yet entered their vision. bles financed by the Consiglio Nazionale for two years 1978-1979, sponsored by Ventilation Air Conditioning) plant and
That experience resulted in the forma- delle Ricerche Progetto Energetica (Na- ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) at the equipment specificity.
tion of the small Solar Energy Group tional Italian Research Council Energy Sogesta management school of Urbino, The general meaning of that confronta-
of the Turin School of Architecture Project), a cooperation with Palermo an Energy Conscious Building Design tion was then reported by Lorenzo Mat-
and two important projects followed: Engineering School, that lasted for a few Course was held. The Scientific Director teoli in a short essay published by Casa-
Solar Heated Schools for the Minis- years. These were two defining experi- was Professor Vittorio Silvestrini from bella with the title Energy in the territory
try of Public Education and the UPSE ences for an important development of Naples. The teachers came from different of design.
(Unione Piemontese Sviluppo Edilizio) the discipline which later became the Italian universities: Naples, Rome, Paler- In the 1970s the relationship between en-
Solar Buildings project financed by the environmental integration of buildings: mo, Venice, Turin and Milan. It was in vironment, technology and architecture
European Commission. At that time, climatology at different scales, building the debates and discussions among the was also explored by the research group

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(Ferdinando Terranova), la Biologia e l’Igiene Edilizia fino ai temi sivi introducendo anche i più recenti concetti di LCC (Life Cycle
del metabolismo urbano (Maria Teresa Lucarelli). Il contributo di Cost).
questi studiosi arricchisce il dibattito, la didattica e la sperimentazio- La finanziarizzazione dell’economia e i limiti ambientali alla cresci-
ne progettuale che trovano altre occasioni di espressione e crescita, ta e allo sviluppo hanno radicalmente cambiato gli equilibri delle
tramite il riferimento alla Tecnologia, anche nei dottorati di ricerca logiche di mercato. Il costo dell’inquinamento, il costo della morbi-
di Milano, Roma, Napoli, Genova. lità provocata dall’inquinamento, l’insostenibile sacrificio imposto
Negli anni 1990-2000 quasi tutte le sedi accademiche italiane intro- dalle economie industriali avanzate alle economie emergenti e ter-
ducono le tematiche ambientali nella ricerca e nella didattica. zomondiali pongono problemi che, allo stato attuale della dialettica
Il tema ambientale diventa un luogo comune al punto di essere de- sociale e politica, non hanno soluzione, se non in prospettive molto
formato semanticamente dalla stessa divulgazione. Una visione li- drammatiche. La tecnologia, specialmente la nostra Tecnologia
mitata del concetto di progettazione ambientale spinge in molti casi dell’Architettura, deve collocarsi in questi limiti in modo coerente e
a visioni riduttive e semplicistiche che portano a perdere la ricchezza responsabile sul lungo termine, senza provocare strappi e inconci-
e la complessità di un campo di ricerca, ancor oggi da approfondire. liabili crisi sui tempi brevi, applicando il massimo livello di tensione
I progetti applicativi fanno emergere il conflitto non risolto tra l’eco- sopportabile dalla resilienza del sistema allo scopo di provocare il
nomia di mercato e l’economia ambientale. I grandi paradigmi che graduale cambiamento in regime di continuità: uno spazio non fa-
regolano, ancora oggi, gli scambi economici sono frutto di posizioni cile da occupare.
concettuali della fine del Settecento, inizio Ottocento, quali quelle In questi anni sono in scadenza i problemi posti dalla obsolescenza
di A. Smith, K. Marx, D. Ricardo, quando il costo dell’ambiente era dei parchi costruiti negli anni ‘50 e ’60, che in gran parte non sono
ritenuto nullo e le risorse naturali illimitate. Il risparmio di ambien- più economicamente manutenibili. Ci sarebbero grandi potenziali
te e di energia non è, quasi mai, coerente con un’economia basata opportunità per risanare le nostre periferie, ma mancano i capitali.
esclusivamente sulla remunerazione del capitale investito. O meglio, i capitali vengono distratti da impieghi speculativi molto
In pratica i vincoli dell’attuale struttura macroeconomica degli più redditizi forniti dalle transazioni finanziarie e iperfinanziarie.
scambi, ignorando i costi ambientali dei combustibili fossili, obbli- I temi, a cavallo fra le discipline del restauro e della tecnologia, della
gano allo spreco energetico e spingono i sistemi insediati al collasso diagnostica riconducibili al filone del building surveying, dello stu-
ambientale. Il prezzo del petrolio e del gas naturale pesantemente dio delle patologie edilizie e dei difetti della costruzione costitui-
sovvenzionato stronca qualunque possibilità di concorrenza da par- scono un campo di incontro tra studiosi della conservazione e della
te delle energie alternative. tecnologia della manutenzione che apre spazi di forte potenziale
In questi anni vengono poste le premesse per le ricerche nel settore per la ricerca, per la formazione e per l’attività professionale.
del LCA (Life Cycle Assessment) applicate al ciclo di vita dei manu- Gli studi sulla manutenzione, la cui valenza ambientale è oggi evi-
fatti edilizi che verranno sviluppate ampiamente negli anni succes- dente, si sviluppano in quegli anni a partire dalla consapevolezza

of Professor Virginia Gangemi at the wider environmental vision. At the end related networks to be building compo- design criteria and passive behaviour
School of Architecture of the Federico II of the 1970s Virginia Gangemi elabo- nents. It includes a set of specifications control technologies as well as energy
University of Naples. The Naples group rated her theories, extending to Italy and requirements for their integration performance control methods for the
challenged the “industrial production” the concept of Appropriate Technology, into the design and building process buildings in use. The technology of col-
attitude of Architectural Technology a term until then only applied to third from the setting out of the building stage lectors was also defined: air collectors to
which they felt subservient to low qual- world countries.. In the 1980s Virginia to the actual operation, management heat or pre-heat the ventilation air. For
ity building speculation. They supported Gangemi and her research group ap- and maintenance. When in 1987 Gro the UPSE contract we held several in-
an alternative approach which had more plied the theory of integrated building Harlem Brundtland defined sustainable struction seminars for the designers and
emphasis on quality and formal design and environmental recovery to specific development the concept encompassed produced a manual covering the basic
research. projects. Third World countries’ ap- building and environment interaction, criteria and the technologies consistent
With her 1973 book Tecnologia e Am- propriate technologies were the subject materials, climate interaction, energy with energy wise buildings in the Pied-
biente published by the Institute of of systematic commitment by the team consistency, management and main- mont Region.
Technology of the Naples University, of prof. Giorgio Ceragioli of the Turin tenance demolition recycling. Envi- In the 1980s a wider environmental vi-
Professor Gangemi defined a new way School of Architecture. During the dec- ronmentally Sustainable Design was sion emerged with the interaction of
to read the relationship between Tech- ade 1980 to1990 the first solar energy covered by the syllabus of Architectural ecology, biology and natural sciences.
nology and Environment based on the assisted buildings were completed. The Technology. The most important pro- From the user-building-climate scale
works of Bruno Taut and Hugo Haring. UNI (Ente Nazionale Italiano di Unifica- ject of those years for the Turin research to the new paradigm it considers user-
According to this line of thought nature zione) Building Commission published group was the UPSE project financed by building and global environmental re-
represents the practical reference for the a code of practice Solar Energy Integra- the European Commission: 500 apart- sources. The environmental footprint
construction of the artificial world. In tion in External Walls which was the first ments of low cost housing in twenty of a building can have planetary con-
later years their theory was brought into official standard produced in Europe on multi-storey buildings in various sites sequences. The environmentally con-
practice producing technical solutions solar energy and building. The code of in Piedmont. The proposal was drafted scious Technology calls the attention of
for solar architecture associated with a practice considers solar collectors and as a meta-design: defining insulation teachers and scholars of various subjects:

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della fine dell’esplosione edilizia che aveva caratterizzato gli anni protocolli di valutazione, favorendo il confronto con il mondo della
della ricostruzione postbellica e della crescita dei consumi, ponendo progettazione e gli ambiti accademici della Composizione Architet-
in primo piano il mercato degli interventi sull’esistente come mer- tonica.
cato prevalente per l’industria delle costruzioni. I temi del ciclo di Negli anni ’90 nell’ambito della didattica si sviluppano interessanti
vita, affrontati in questo ambito, prevalentemente in termini di costi relazioni all’interno dei laboratori con le discipline della fisica tecni-
economici di gestione, erano, peraltro, già presenti nel campo di in- ca ambientale, mentre l’interazione con la Composizione Architet-
teresse di studiosi quali G. Ciribini, M. D’Alessandro, C. Molinari e tonica è spesso ancora critica. Emerge e si afferma un ramo specifico
i loro allievi. della scienza: la Biomimicry. Definita da Janine Benyus nel suo libro
In questi anni si consolidano nella ricerca i temi della climatologia Biomimicry: Innovation Inspired by Nature, come la scienza che stu-
alle varie scale territoriali, dell’ottimizzazione energetica dell’am- dia i modelli della natura e li imita o che si ispira a questi modelli e
biente costruito, dell’utilizzo dei sistemi passivi e attivi a scala di processi per risolvere i problemi dell’uomo. Benyus invita a guarda-
edificio e micro urbana e si approfondiscono alcuni settori specifici: re la natura come modello, misura e maestra e pone la sostenibilità
la progettazione del verde, il comfort degli spazi esterni, lo studio come obiettivo della Biomimicry. Un atteggiamento che aveva avuto,
dei cicli delle altre risorse naturali quali l’acqua, i rifiuti, l’aria fino in Leonardo da Vinci, un illustre predecessore; il suo studio del volo
all’impostazione della città ecocompatibile. Si intravedono gli inizi degli uccelli è esemplare, ma poco seguito come metodo scientifico
di un futuro settore della tecnologia: l’agricoltura urbana verticale. e per nulla nel campo della tecnologia dell’insediamento. La poten-
Questo, senza trascurare la strumentazione complementare che Ni- zialità di questa linea di indagine è ancora da scoprire, ma se la città
cola Sinopoli ha chiamato delle tecnologie invisibili: gli operatori del deve diventare un bosco il metodo potrebbe essere suggestivo.
processo edilizio, i rapporti tra gli operatori, le regie tradizionali, le Il decennio 2000-2010 è segnato dalla incubazione e dalla esplosio-
regie innovative, il construction management, il project management, ne della grande crisi finanziaria. L’economia di mercato occidentale e
il management contracting. quella centralizzata dell’Est europeo entrano in una crisi che sembra
Su questi temi deve ancora crescere e affermarsi un’autentica sensi- avere connotazioni irreversibili. Gli strumenti classici del monetari-
bilità culturale e progettuale, che sappia superare approcci settoriali smo e della macroeconomia non danno risposte risolutive. I merca-
e specialistici in un’ottica di complessiva coerenza ambientale. Una ti sventrati dall’iperfinanziarizzazione e dalla grande speculazione
naturale evoluzione di queste tematiche e dell’impostazione esigen- internazionale non sono in grado di reagire, non si alimentano più
ziale-prestazionale della Tecnologia dell’Architettura è la codifica di la crescita e lo sviluppo, secondo i canoni dell’economia tradizio-
procedure per la valutazione della qualità ambientale dei progetti nale. La prima sofferenza è quella dell’insediamento sul territorio:
alle diverse scale. nuovi insediamenti e manutenzione dei parchi esistenti richiedono
Questo filone di ricerca, sviluppato anche nell’ambito di gruppi di capitali che sono stati distratti dalla voragine iperfinanziaria che ha
studio internazionali, ha portato all’elaborazione di normative e sconvolto i mercati.

architectural design (Salvatore Dierna, tive and simplistic interpretations, some- sessment (LCA) and Life Cycle Costing In the same decade the problems of the
Fabrizio Orlandi, Bianca Bottero), Soci- times plainly wrong. The potential of the (LCC) studies begin in the same decade obsolete-cheap built environment of the
ology (Ferdinando Terranova), Biology design opportunity is lost. One major and could bring about a long overdue 1950s and ‘60s fifties an sixties, largely
(Maria Teresa Lucarelli) and their contri- problem emerges: the conflict between change in the consolidated pattern. beyond economic maintenance feasi-
bution enriches the debate, the teaching market economy and environmental Financial and hyper financial mutation bility, have to be faced. There is a huge
and the design experiences which find economy. The fundamental theories of the economy and environmental limits potential opportunity to recover the dev-
in the doctorate courses (Milano, Roma, that still today rule economic exchanges to growth have thoroughly changed the astation of our urban outskirts, but there
Napoli, Genova) new opportunities of were set out at the end of the 18th cen- logic of market exchanges and balances. is no capital to invest. The money has
expression and challenge through the tury to the beginning of the 19th cen- Pollution costs, health costs provoked been diverted to high return speculation
mediation of Technology. tury when the cost of the environment by pollution, and unbearable conditions hyper financial investments and most
In the nineteen nineties many technolo- was nil and resources were thought to imposed on Third World Countries by of it has been lost in the financial black
gy teachers study and integrate environ- be unlimited. Environmental and en- developed economies are problems that hole of the American subprime deriva-
mental topics in their syllabus. Between ergy savings can seldom be consistent in the current state of social and political tive heist.
1990 and 2000 the environmental theme with a market economy the only scope affairs have dire solutions or no solutions Restoration, building pathology diag-
becomes very fashionable so much so of which is the short term remuneration at all. Technology, and our Architectural nostics and building survey represented
that even the meaning of the word is of invested capital. The structure of the Technology, must assume responsibility a common ground for researchers work-
distorted. Many technology teachers macro economy and the neglect of fos- for these limits on a long term perspec- ing on conservation and maintenance
study and integrate environmental top- sil fuels’ environmental cost implies the tive, avoiding excessive social stress or technologies, all of them promising
ics in their syllabus. The passion typical waste of energy and heavy environmen- short term clashes, applying the highest fields for research and for professional
of these years often betrays the com- tal loads pushing the built systems into possible traction which can be tolerated activities. Upgrading and transforming
plexity implied by the environmental a slow catastrophe. Heavily subsidized by the resilience of the system so as to existing buildings became the most im-
approach. A petty superficial vision of oil prices kill any possible competition induce a steady shift within continuity: a portant market for architects, builders
environmental design results in reduc- from alternative energies. Life Cycle As- difficult talk to walk. and contractors and required a highly

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Nel nostro Paese, in cui sono sopravvissute, sino alla prima metà di sione antropica e, dall’altra, per attrezzare il sistema ambientale a
questo decennio, logiche di intervento speculativo, alla bassa quali- sopportare il carico.
tà del costruito si è accompagnata l’occupazione degli spazi ancora Non è più la tecnologia che domina, sovverte, piega la condizione
liberi per l’edificazione che ha evidenziato il fenomeno dramma- ambientale, ma è la condizione ambientale che informa, controlla,
tico del consumo di suolo. Inoltre, la mancata manutenzione del impone le soluzioni tecnologiche congruenti. Il dato ambientale
territorio e l’abbandono progressivo di terre coltivate, che è stato non è più visto come limite, ma come strumento da utilizzare in
valutato negli ultimi trent’anni in Italia pari a tre milioni di ettari, una logica del tutto diversa di insediamento e di interazione siner-
oltre a privare della risorsa agricola, ha reso il territorio vulnerabile gica con la risorsa ambiente. Evidente è la conseguenza sulla cul-
per il verificarsi di frane, esondazioni e altri dissesti ambientali. tura progettuale. L’economia basata sulla trasformazione di risorse
In questa situazione si rende sempre più urgente un’azione di mes- in beni e rifiuti deve chiudere i cicli attualmente aperti; lo scarto, il
sa in sicurezza e manutenzione del territorio, sia per la riduzione rifiuto, lo sfrido devono diventare a loro volta risorsa in una econo-
dei rischi, che per il risparmio economico derivante dal minor co- mia di processi e di scambi non più catastroficamente lineari, ma
sto degli interventi preventivi, rispetto alla gestione delle emergen- sanamente circolari. Il passaggio da un’economia ad una sola dire-
ze ormai ricorrenti. Nell’ambito della Tecnologia dell’Architettura zione ad un’economia circolare richiede di introdurre nei processi
si è andato, quindi, configurando un settore di ricerca legato alla di regolazione economica anche le passività ambientali. In questo
prevenzione dei rischi e alla manutenzione alla scala urbana e ter- senso l’imitazione della natura deve essere maestra.
ritoriale, che si relaziona interdisciplinariamente con l’ingegneria Il settore dell’edilizia e in generale quello dell’insediamento sono
naturalistica, l’ecologia, l’idrografia e le tecniche di messa in sicu- quelli che insieme all’agricoltura hanno la massima responsabilità
rezza strutturale degli edifici. nella produzione di carico ambientale irreversibile e quindi sono
Oggi il concetto di sviluppo sostenibile deve affrontare la sua in- anche i settori che hanno la massima potenzialità di innescare crisi
terna contraddizione: nello spazio ambientale finito, nelle risorse e cambiamento. Il campo del retrofit ambientale urbano, industria-
a termine, nella condizione critica dell’economia di mercato lo svi- le, territoriale e quello della manutenzione del territorio finalizzata
luppo sostenibile è diventato un ossimoro. La popolazione mon- alla trasformazione dell’ambiente antropizzato in ambiente ecolo-
diale dai tempi del libro I Limiti dello Sviluppo è quasi raddoppiata gicamente compatibile, rappresentano un importante mercato dei
e dal 1987 è aumentata del 65%. Si intravede la derivata zero della prossimi trent’anni e una risorsa occupazionale di portata rivolu-
funzione di crescita: il tasso di incremento comincia a diminuire. zionaria quando dovesse venire azionata la chiave macroeconomi-
Se, dalla parte della demografia si parla di crescita, dalla parte ca della sua apertura: la speranza progettuale di Maldonado per un
dell’ambiente si parla di resilienza di capacità di adattamento, di pianeta diverso.
sollecitazione ambientale dovuta al carico antropico e, quindi, di Le tecnologie e gli strumenti di informazione, l’uso sempre più va-
strumenti sociali e tecnologici per controllare, da una parte, l’esplo- sto di modelli strumenti di simulazione, che si basano su reti di

specialized competence. Building life tate trading and procedures, managing inspired by Nature as A new science that tions. The markets swamped by hyper
cycle problems were already a field of professions, construction management studies nature’s models and then uses finance products and by the heist of in-
interest in the works of researchers like figures and interactions. One outcome these designs and processes to solve hu- ternational speculation entered a vicious
G. Ciribini, M. d’Alessandro, C. Molinari of the complex debate and of the evolu- man problems. Benyus invites us to look negative cycle. If financial savings do not
and their students. Climate integration, tionary trends described for the perfor- at Nature as model, measure, masterand encourage growth or development, the
energy optimization of the built envi- mance concept based technology is the assumes sustainability as the scope of traditional economy structure is broken.
ronment, active and passive behaviour definition of procedures and codes for biomimicry, a research attitude that had Building and territorial development in-
design at the building scale and micro the environmental quality assessment a famous predecessor with Leonardo da frastructure were the first victims: they
urban scale, all became important de- of projects at the various levels. A line Vinci, whose observation of birds’ flight required capital investment which had
velopments of the discipline, along with of study carried out at international level is an example, but with few followers in been seized by the great financial heist.
Green design, air and water quality pro- produced standards and evaluation pro- the field of human settlement technol- In our country up until 2005 low qual-
tection, urban waste recycling, external tocols that supplied the ground for co- ogy. The potential of this line of research ity speculative building was rampant
spaces comfort, urban climate pathol- operation and exchanges within the ar- is yet to be fully understood, but if cities which also implied the consumption
ogy studies and preventive technologies chitectural design academic communi- must behave like “forests” this could be of productive agricultural land. Lack of
to enhance urban climate quality. The ties. Teaching seminars and workshops an interesting suggestion. The ten years soil maintenance and the abandonment
whole set will establish an introductory enable interaction with the disciplines between 2000 and 2010 saw the incuba- of arable land - approximately three
culture to the ecosustainable city, with of energy and building, environmental tion first and later the explosion of the million hectares in the last thirty years
all the supplementary tools that Nicola physics and building physics. Interac- great financial crisis. Western market - increased the vulnerability of the land
Sinopoli qualifies as invisible technolo- tion with architectural design is grow- economies and East European central- to landslides, floods, erosion and other
gies: building process roles, contract- ing but still difficult. Through the ‘90s ised economies entered a crisis that ap- environmental disasters. Today soil
ing, surveying, quality control methods, a new scientific branch emerged called pears to have irreversible outcomes. The safety restoration is urgent and territorial
environmental impact evaluation and Biomimicry. Defined and promoted by classic monetary and macro economic maintenance strategies are badly needed
assessment of responsibilities, real es- Janine Benyus in her book Innovation tools have not produced positive reac- to contain risk and to prevent late expen-

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rilevamento e integrazione di informazioni disseminate sul terri- Una caratteristica emerge chiara dalla sintesi retrospettiva che ab-
torio elaborate attraverso piattaforme informatiche, costituiscono biamo tracciato: la Tecnologia, in questi quaranta anni, ha sempre
il presupposto per una città intelligente. La città intelligente, il ter- svolto una funzione vitale ed essenziale di mediazione interdisci-
ritorio ambientalmente congruente, non ostile sono l’obiettivo dei plinare o transdisciplinare fra molti campi di sapere scientifico e
prossimi venti o trenta anni di azione. Manca, ancora, la visione del l'architettura, recuperando l’ideale eclettico rinascimentale del co-
decisore politico: ma se ne intravedono i primi segni nelle recenti struire civile e del suo progetto. Lo svolgimento durante quaranta
decisioni strategiche della Commissione Europea sui progetti delle anni della disciplina, sottolineando la continua attenzione all’am-
Smart Cities. biente che l’ha caratterizzata, ne esprime con chiarezza le funzioni:
Il tema della Smart City, fortemente spinto dalla Commissione individuare, scegliere, tradurre, traslare, interpretare, anticipare per
Europea e denunciato come emergenza dalla attuale drammatica la progettazione e l’architettura gli strumenti conoscitivi dei diversi
crisi di tutte le grandi regioni metropolitane nel mondo, apre una campi che via via emergevano come interessanti. Oggi si riconosce
grande opportunità di ricerca e di applicazioni tecnologiche per il come, a queste specifiche funzioni e compiti, la materia sia stata
miglioramento dell’ambiente. aperta dalla visione concettuale proposta da Ciribini. Una funzione
Le basi concettuali del pensiero sul futuro e in particolare sul futuro che non si è esaurita e che, anzi, costituisce la matrice e la spinta dei
della città e sulla città intelligente sono state proposte nel convegno prossimi svolgimenti della nostra ricerca e didattica. Per questo ri-
internazionale gestito dalla nostra associazione SITdA (Società Ita- teniamo che, in questo concetto e nei suoi limiti, si pongano le linee
liana della Tecnologia dell’Architettura) organizzato a Milano nel di svolgimento possibile del campo disciplinare nei prossimi anni.
2009 in occasione del MADE Expo (Milano Architettura Design Se questa, dunque, deve essere la funzione che determina il futuro
Edilizia). contenuto del manifesto della Tecnologia dell’Architettura, è chia-
ro che tale funzione richiede un approccio organizzato all’analisi
Scenario futuro Nella sua evoluzione il manifesto delle dinamiche di cambiamento del contesto ambientale, sociale,
della Tecnologia dell’Architettu- culturale, scientifico, tecnico nel quale si deve muovere l’azione
ra ha sempre mantenuto la caratteristica di essere strumentazione progettuale a tutte le scale di intervento. È la attenta conoscenza
hard e soft per il progetto di architettura coinvolgendo competenze del contesto attraverso le tre figure canoniche del suo divenire:
disciplinari in molti campi che via via si dimostravano direttamen- continuità, crisi, cambiamento che può fornire la percezione della
te interagenti o di specifico interesse: antropologia, fisiologia, biolo- strumentazione conoscitiva necessaria all’emergenza progettuale
gia, sociologia, economia, energetica, climatologia, organizzazione (Matteoli, 2009).
dei processi, scienza dei materiali, informatica, fisica degli edifici, Nell’esplorazione sistematica sarà sempre più opportuno osservare
campi e discipline che nella Tecnologia hanno trovato lo strumento altri settori della produzione industriale e del progetto per sfrutta-
per comunicare con il progetto e con l’architettura. re al massimo tutte le opportunità di trasferimento tecnologico: i

sive emergency interventions. This state due to anthropic load. Thus we need for producing environmental load, and present crisis of the metropolitan regions
of affairs started a new line of research social tools to contain the demographic so has high potential for starting a crisis, in the World. The theme opens a vast op-
within our discipline which was aimed explosion on one side and technology shift and change cycle. Environmental portunity for studies and research and
at the prevention of risks and at territo- tools to help the environmental system retrofit to change urban devastated land for the application of technologies which
rial maintenance on regional and metro- to bear the load. No longer does tech- into environmentally compatible envi- can recover the urban crusts to liveable
politan scales. This line of study is related nology bend, dominate, overcome en- ronment is a huge market and a great conditions. The conceptual groundwork
to natural engineering, ecology, hydrog- vironmental constraints. Instead it is the occupational opportunity should the on the future of the city has been the
raphy and structural consolidation of environmental limits that inform, con- macro-economic key for its opening scope of an international conference
buildings. Today the concept of sustain- trol, dominate and originate consistent be operated. Tomàs Maldonado design organized in 2009 Cityfutures by our
able development must solve its internal technologies. The environmental con- hope for a different Planet. Technology association SITdA (Società Italiana della
contradiction: given the finished envi- straint is no longer seen as a barrier but tools, information tools and networks, Tecnologia dell’Architettura) in Milan
ronmental space, the limited resources, as a tool to be used in a totally different and design know-how are available. The at the first MADE (Milano Architettura
and the critical condition of market logic of synergetic interaction. The con- intelligent city, an environmentally con- Design Edilizia).
economy sustainable development has sequence on the design culture is clear. sistent territory, friendly and not hostile,
become an oxymoron. World popula- The economy based on transformation should be the scope of the next twenty to A possible future
tion since the book I Limiti dello Sviluppo of resources into goods and waste must thirty years of action. What is lacking is Throughout its evolution Architectural
has almost doubled and since 1987 has close the open processes: waste must be- the vision of the political decision mak- Technology has kept the original tenet
increased by 65%. Only now the demo- come a resource in a circular economic er: but the first signs are visible in the Eu- to supply a set of hard and soft tools
graphic incremental function has started system of processes and exchanges no ropean Commission strategic projects for architectural design interacting and
flattening. If from the side of demogra- longer catastrophically open ended or for the promotion of smart cities. The involving many fields of science and
phy we still speak of growth from the linear. Imitation of nature is paramount. Smart Cities strategy, strongly supported knowledge that along the way emerged
side of the environment we speak of re- Building construction and territorial by the European Commission, is a shift/ as interesting or directly necessary:
silience, adaptivity, environmental stress anthropic settlement has responsibility change urgent need emerging from the anthropology, physiology, biology, so-

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processi industriali dell’auto, degli aerei, delle navi, degli elettrodo- Gangemi, V. (Ed.) (1973), Tecnologia e Ambiente, Istituto di Tecnologia
mestici e dell’imballaggio sono luoghi nei quali vengono investiti dell’Architettura, Napoli.
miliardi in ricerche per aggiornamento e innovazione e molti ri- Grosso, M., Peretti, G., Piardi, S. e Scudo, G. (2005), Progettazione ecocom-
sultati e applicazioni, metodi, materiali, soluzioni tecniche, giunti, patibile dell’architettura. Concetti e metodi, strumenti di analisi e valutazione,
Sistemi editoriali Esselibri, Napoli.
collanti, rivestimenti, procedure di assemblaggio, movimentazio-
ne, trasporto, hardware e software informatico hanno forte poten- Gaffikin, F. e Morissey, M. (1999), City Vision: Imagining Place, Enfranchi-
sing People, Pluto Press, London.
zialità di trasferimento innovativo al processo edilizio.
Il retrofit urbano, ossia la trasformazione delle croste urbane in Losasso, M. (Ed.) (2005), Progetto e innovazione. Nuovi scenari per la costru-
zione e la sostenibilità del progetto architettonico, Clean, Napoli.
tessuti organici energeticamente intelligenti e climatologicamente
reattivi, spingerà ricerca, domanda e mercato di conoscenze e ma- Lucarelli , M. T. e Terranova, F. (1994), La qualità ambientale, CISU, Roma.
teriali alternativi. Un settore che potremmo chiamare Tecnologia Odum, E-P. (1988), Basi di ecologia, Piccin, Padova.
della manutenzione del territorio che assorbirà forti investimenti Maldonado, T. (1972), Towards an Ecological Rationalism, Harper & Row,
per i prossimi 20 anni, del quale si vedono già oggi chiaramente le New York .
fasi germinali: la continuità sta entrando nella figura critica. Maldonado, T. (1970), “La speranza progettuale. Ambiente e società”, 4 ed.,
C’è uno spazio da occupare, un enorme lavoro da svolgere, partico- in Nuovo Politecnico (1981), n. 35, Einaudi, Torino.
larmente utile in questo momento per la difficile emergenza italia- Matteoli, L. (1977), Azione Ambiente, Cortina ed. , Torino.
na. In questo senso la grande crisi finanziaria in corso va utilizzata Matteoli L., Peretti G. et al, (1981), Energia progetto: compendio per la pro-
come opportunità: anche in questo caso si tratta di capire come si gettazione energeticamente coerente di edilizia residenziale per i seminari di
sposterà la continuità dopo la crisi. informazione dell’Unione Piemontese Sviluppo Edilizio, Celid, Torino.
Matteoli, L. e Pagani, R. (Eds.) (2009), Cityfutures, Atti della conferenza
MADE/SITdA, Hoepli, Milano.
REFERENCES Meadows, D. H., Meadows, D. L., Randers, J. e Berens iii, W.W. (1972), The
Benyus, J. M. (1997), Innovation inspired by Nature, Harpers Collins Pubi- Limits to Growth,Universe Books, New York.
shers, New York. Meadows, D. H. Meadows, D. L. e Randers, J. (1993), Beyond Limits, ed. it.
Bill, M. (2008), Funktion und Funktionalismus. Schriften 1945–1988, Ben- Il Saggiatore, Milano.
teli, Bern. Pacey, A. (1983), The Culture of Technology, MIT Press Cambridge (MA).
Derridà, J. (1976), Of Grammatology, trad. Gayatri Chakravorty Spivak, Pieterse, E. (2008), City Futures: Confronting the Crisis of Urban Deve-
Johns Hopkins University Press, Baltimore. lopment, Zed Books, London-New York.
Dierna, S. e Orlandi, F. (2005), Buone pratiche per il quartiere ecologico, Ali- Sinopoli, N. (1997), La tecnologia invisibile. Il processo di produzione dell'ar-
nea, Firenze. chitettura e le sue regie, Franco Angeli, Milano.

ciology, economy, energy, climatology, appears clearly: find, select, translate, in- ropolitan, regional, global. Through the tial. Urban retrofit: the transformation
materials science, process management, terpret and sometimes anticipate, for de- careful observation of the context and of decayed highly polluted and polluting
information technology, building phys- sign and architecture, tools of knowledge through the three basic stages of con- urban crusts into organic tissues, energy
ics, fields and disciplines which have not and know-how in the various fields that tinuity, shift, change one can perceive wise and climatologically reactive will
been absorbed or substituted, but that along the way emerged as relevant or in- the tools needed for the design action. supply a market and push research for
through our technology found the way teresting. Today we can see how the dis- While systematically exploring, it will be alternative knowledge and materials.
to communicate with the culture of de- cipline has evolved since the 1964 con- more and more important to consider A sector which we can call territo-
sign and with architecture. This particu- ceptual proposal by Professor Giuseppe other areas of industrial production and rial maintenance technology will require
lar profile is clear from the brief histori- Ciribini – a task which is not exhausted design in order to exploit all the trans- huge investments in the coming years
cal perusal that we have outlined: Tech- but one that can still be the matrix and fer potential: appliances, car, planes and and the preliminary signals are now
nology in the last forty years has been the thrust for future developments of ships manufacturing processes are areas emerging: continuity is entering the shift
fulfilling a vital function of interdisci- our research and teachings. This concept where billions are invested in innovation stage.
plinary negotiation among many fields still shows the paradigm of the discipline and research. There are many results and There is a huge space to explore, a huge
of scientific knowledge and architecture, in the coming years. If this will be the outcomes applications, methods, techni- work in front of us, particularly impor-
bringing back to Architectural Design function that defines the future devel- cal solutions, joints, glues, cladding, ma- tant at the present stage of the Italian
the Renaissance, or Vitruvian, eclectic opments of the syllabus of Architectural terials, recycling technologies, electronic emergency: the current Great Financial
ideal which was lost with the bare ra- Technology the obvious consequence is hardware and information/management Crisis must be taken as an opportunity:
tionality of the Modern Movement and that such a function requires an organ- software, all of which have great trans- we have to understand how the continu-
with the subsequent gracious formalities ized approach to the analysis of the envi- fer potential to the building process. ity will shift after the crisis.
of Postmodernism or with the recent ronmental, social, cultural, scientific and Even areas apparently far from building
deconstruction fad. When we scrutinize technical context in which the design construction can be of interest, such as
the forty years journey of the discipline action takes place at the various scales: packaging techniques and materials,
and its diverse branches such function single building, city compartment, met- which have interesting transfer poten-

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Progettazione Ambientale, tra emergenza e scarsità SAGGIO/ESSAY
di risorse: alcune riflessioni di metodo

Fabrizio Tucci, Dipartimento DATA, Sapienza Università di Roma fabrizio.tucci@uniroma1.it

Abstract. Il saggio sviluppa riflessioni di metodo e di approccio progettuale su gi dell’architettura e dell’ambiente”, in quanto principali attori degli
un ambito di questioni, quelle di cui si occupa l’insieme dei saperi della “proget-
tazione ambientale”, che oggi in modo sempre più centrale e inderogabile sono
interi processi degli interventi di trasformazione dei territori e, nel-
chiamate a confrontarsi con la più ampia “questione ambientale” e a dare rispo- lo specifico, in quanto soggetti che nell’intervenire puntualmente
ste al sempre più frequente insorgere di situazioni d’emergenza fronteggiando al e diffusamente alle diverse scale e nei più articolati ambiti, siamo
contempo la progressiva scarsità di risorse nelle nostre realtà urbane e territoriali.
Il saggio pone tre domande: quali passaggi logico-cognitivi occorre tener pre-
di fatto tra i potenziali protagonisti di un possibile, concreto, cam-
sente per impostare correttamente un intervento di trasformazione? Quali criteri biamento di tendenza. È su questo ambito di questioni – quelle di
o mètacriteri è opportuno mettere in campo per indirizzare le scelte di processo, cui si occupa l’insieme di saperi stigmatizzabile con “progettazione
progetto e prodotto? Quale può essere un sistema di requisiti di riferimento che
un intervento di trasformazione, deve sempre rispettare e tener presenti? Si pro-
ambientale” – che occorre tentare di porsi correttamente alcune do-
pone di lavorare sulla base della pluridisciplinarietà dell’approccio, di mètacriteri mande sulle metodologie di approccio alla concezione dei processi
come elementi-guida, per approdare alla definizione di un sistema aperto di nove d’intervento, rivolgendo la propria attenzione innanzitutto a quelle
requisiti di metodo con cui confrontarsi nella ricerca dei corretti processi di tutela,
salvaguardia, protezione, ma anche di ripristino, trasformazione e valorizzazione
che mi sembrano tre questioni (più una) prevalenti:
ambientali. Quali passaggi logico-cognitivi occorre tener presente per imposta-
Parole chiave: Emergenza ambientale, Scarsità di risorse, Approccio evolutivo, re correttamente un intervento di trasformazione consapevole della
Progettazione adattiva, Architettura ecosistemica limitatezza delle risorse, sempre più spesso chiamato a dar risposta
a situazioni di emergenza?
Considerazioni Il presente contributo vuole offri- Quali criteri, o mètacriteri, è opportuno mettere in campo per indi-
d’inquadramento e re alcune riflessioni di metodo su rizzare le scelte di processo, progetto e prodotto?
definizione delle questioni quella che tutti i più grandi intel- Quale può essere un quadro di requisiti di riferimento che un inter-
lettuali del nostro tempo stanno vento di trasformazione, foss’anche teso alla preservazione e prote-
ormai definendo una delle sfide centrali della nostra epoca: capire zione ambientale di base, deve sempre rispettare e tener presente?
come affrontare quanto meno correttamente e con consapevolezza Ed infine, ultima ma centrale per i ‘piccoli’ attori: quand’anche si ri-
l’enorme ma inderogabile problematica della questione ambientale, uscisse ad agire in coerenza con i corretti passaggi logico-cognitivi,
caratterizzata dall’irreversibile processo di depauperamento e dimi- in accordo con i mètacriteri e nel rispetto dei requisiti richiamati
nuzione delle risorse a disposizione sulla terra, e dal crescente in- dalle prime tre questioni, quali possibilità di concreto ed efficace
sorgere di situazioni di sempre più radicale emergenza ambientale contributo al cambiamento si avrebbero con una serie di interven-
e climatica in ogni punto del pianeta. L’interesse delle riflessioni da ti puntuali (ma coordinati) nel territorio? Può venirci in contro il
sviluppare risiede anche nella consapevolezza che alla sfida ‘ambien- principio di stocasticità e di sinergetica per motivare e corroborare
tale’ – insieme alla imprescindibile, auspicabile, ma per ora in netto anche l’intervento dell’operatore puntuale?
ritardo, azione della classe dirigente dell’umanità – siamo chiamati Nonostante l’abbia posta per ultima, partirei proprio da quest’ulti-
a dare un contributo importante e strategico proprio noi “tecnolo- ma questione per innescare le prime riflessioni di metodo.

Environmental Design Abstract: The essay illustrates a few ta-criteria; the purpose is to define an process of impoverishment and dimi-
method or project approach reflec- open system with nine method require- nution of resources available on the
with regard to tions on a range of questions: the ones ments for seeking the proper processes Earth, and by the growing occurrence
emergency and faced by all branches of knowledge of
‘Environmental Design’. Today, those
for protecting, safeguarding, preserving
as well as recovering and changing the
of situations of extreme environmen-
tal and climate emergency all over
scarce resources: branches are asked to tackle the broad- environment, increasing its value.
our Planet. Developing reflections are
er ‘environmental question’ in a more Keywords: Environmental Emergency,
a few method and more crucial and binding way, and Scarce Resources, Evolutionary Ap-
based on the awareness that we, ‘the
technologists for Architecture and
reflections to provide answers to more and more
frequent emergency situations, dealing
proach, Adaptive Design, Ecosystem
Environment’ are asked to give the en-
Architecture
also with increasingly scarce resources vironmental challenge an important
in our cities and territories. A few ques- and strategic contribution – together
tions are posed: which logic-cognitive Framework remarks and question with the unavoidable, desirable, but
phases is it necessary to bear in mind definition for the time being, clearly late actions
to set a proper changing action? This contribution is meant to illus- of the world’s ruling class – as we are
Which criteria – or meta-criteria – is it trate a few method reflections on the the main actors of the whole terri-
convenient to adopt in order to direct challenge which all the most impor- tory process of change; in particular,
process, project and product choices? as entities regularly and widely oper-
tant current intellectuals are calling
Which is the ideal framework of refer-
one of the most crucial of our times: ating in different sectors, and in the
ence requirements which a changing
understanding how to face the huge most complex fields, we are actually
action should always respect and bear
in mind? A framework of possible op- and binding problems connected with some of the potential protagonists of
erative indications may be based on the environmental question prop- a possible, concrete change of trend.
the interdisciplinary approach, typical erly, with awareness. This challenge It is exactly in this kind of questions –
of Environmental Design, and on me- is characterised by the irreversible the ones dealt with by the whole and

44 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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Stocasticità e sinergetica La tesi di base da affrontare e su fondamentale passaggio obbligato per ‘decodificare’ utilmente una
nell’approccio alla cui riflettere dal particolare punto fluttuazione, onde evitare che essa venga neutralizzata nel nuovo
progettazione ambientale di vista innescato dalla questione, ambiente costruito senza essere riconosciuta (Alberti, Coe e Hepin-
sta nella consapevolezza che l’ef- stall-Cymerman, 2009).
fetto moltiplicatore delle interazioni attivate su una parte della città In altre parole è proprio tale impostazione che accredita il teorico
o del territorio ha potenzialità riorganizzative che trascendono il approccio per parti, avvalorando il concreto intervento organico
punto originario di innesto di tale processo. su una piccola dimensione spazio-temporale dell’ecosistema che lo
Illuminante è al proposito H. Haken che, nelle sue riflessioni sull’ap- ospita: il suo ruolo ‘esemplare’, caratterizzante, distintivo, richiede
proccio da parte della scienza sinergetica al problema dei sistemi un tempo di adattamento alle condizioni locali e di maturazione
complessi, afferma: «Nel caso di molti sistemi naturali, ma anche in che permetta al macro-sistema stesso di ‘accettare’ l’intervento e di
una serie di sistemi prodotti dall’uomo, lo stato macroscopico viene comprenderlo nella sua portata, soprattutto se sperimentale e inno-
ottenuto attraverso un processo di autorganizzazione degli elementi vativa, fino ad assimilarne gli output in chiave ambientale.
microscopici; il sistema ottiene quindi una specifica struttura spa- «Un intervento puntuale, integrato, radicale nel senso di coinvol-
ziale, temporale o funzionale senza uno specifico intervento globale gente soggetti, manufatti ed idee in un punto localizzato dello spa-
dall’esterno» (Haken, 2003). zio-ambiente è più fecondo, in termini di riconversione sostenibile
Alla luce delle osservazioni condotte dal fisico tedesco, è importante dell’abitare, di una politica per segmenti e tempi differenziati», ha
sottolineare che nel progetto delle trasformazioni, per evitare che affermato recentemente Thomas Herzog facendo esplicito riferi-
l’oggetto della trasformazione diventi nel tempo facilmente insta- mento alla proficuità delle teorie di Von Weizsäcker per una cor-
bile, questo non può coinvolgere l’intero sistema fin dal primo mo- retta impostazione della Progettazione Ambientale2 (Herzog, 2005).
mento: esso deve prima stabilizzare sé stesso in una regione limita-
ta, per così dire ‘isolata’ nel sistema, nella quale la più o meno rapida Passaggi logico-cognitivi Le ultime riflessioni rappresenta-
comunicazione tra le parti ne permetta il graduale riconoscimento. no un importante picchetto di ri-
Poi deve cominciare a stabilire progressivamente le relazioni e inte- ferimento per tornare alla prima delle tre questioni che mi ponevo,
razioni con ambiti allargati del sistema, cambiando e adattando il ed operare un focus sul campo di concezione dei possibili passaggi
suo stato fino alla dimensione stocastica che Ernst Von Weisecker logico-cognitivi che ci si dovrebbe imporre di operare nel processo
ha definito dell’“equilibrio in perenne dinamismo”, o del “costante di definizione (ed applicazione) dell’insieme di requisiti che si van-
dinamismo alla perenne ricerca di equilibrio”. no oggi sempre più chiaramente costituendo (ci arriveremo con la
È proprio dalla teoria classica dei cambiamenti di stato - come terza questione) ed in ragione dei quali i progettisti e in genere gli
hanno sottolineato Alberti e i suoi colleghi trattando della questio- attori degli interventi di tutela e trasformazione dovrebbero poter
ne “stocasticità”1 - che deriva la lettura di questo fenomeno quale spaziare in modo totalmente a-scalare su vari livelli:

questionable “environmental design” actors: even though one is able to act ness that the multiplying effect of the the project cannot involve the whole
– that it is necessary to try and ask consistently with the proper logic- interactions activated on one side of system right from the beginning: first
ourselves a few questions about the cognitive phases, in agreement with the town, or territory, implies reor- of all, it has to stabilise itself in a lim-
methods of approaching the concep- the meta-criteria and respecting the ganizational potentialities beyond the ited region, so to say, ‘isolated’ in the
tion of operating processes, paying at- requirements recalled by the first original point in which such process system, in which it will be gradually
tention, first of all, to three (plus one) three questions, which opportunities begins. In this respect, H. Haken is acknowledged by the more or less rap-
dominant issues. of real and effective contribution to illuminating. In his reflections on the id communication among parts. Then
Which logic-cognitive phases is it nec- change would be created by a series of approach to the problem of complex it is necessary to start to determine
essary to bear in mind to set a proper definite (and coordinated) actions in systems by synergy science, he says: the relations and interactions with
changing action, more and more often the territory? May the stochastic and “In case of many natural systems, as wider fields of the system, gradually,
meant to answer emergency situa- synergetic principle help us to moti- well as a series of systems produced by changing and adapting its state up to
tions, and taking into consideration vate and stimulate the proper action man, the macroscopic state is obtained the stochastic dimension which Ernst
the limits of resources? of the operator as well? through a process of self-organisation Von Weisecker defined the “constantly
Which criteria – or meta-criteria – is it I will make the first method reflec- of microscopic elements; therefore, dynamic balance”, or the “constant dy-
convenient to adopt in order to direct tions starting exactly from the latest the system obtains a specific space, namism of perpetual balance seeking”.
process, project and product choices? question. a temporal and functional structure, As Alberti and his colleagues pointed
Which is the ideal framework of refer- without a specific global action from out dealing with the question of ‘sto-
ence requirements which a changing Stochastic and synergetic principle outside” (Haken, 2003). chasticity’1, it is exactly from the clas-
action – though meant for basic en- in the environmental design ap- In the light of the observations by the sic theory of state changes that the in-
vironmental preservation and protec- proach German physician, it is important to terpretation of his phenomenon origi-
tion – should always respect and bear The basic thesis to be faced, and to re- point out that in the change project, to nates – as fundamental and necessary
in mind? flect on, under the particular point of avoid the object of change becoming phase to ‘decode’ fluctuation properly,
Finally, a crucial element for ‘small’ view triggered by the matter, is aware- easily unstable in the course of time, in order to avoid it being neutralised

45 F. Tucci TECHNE 05 2013


01 | 01 | I Passaggi Logico-Cognitivi
The Logic-Cognitive Phases

le studiata stabilisce con il suo immediato micro-intorno esterno


eco sistemico; 3 – rilevamento dell’equilibrio dinamico dei continui
flussi di interazioni che la parte urbana o territoriale studiata stabi-
lisce con la macrosfera più ampia dei fattori climatici e ambientali
nel loro complesso.
Le basi di tale approccio, solo apparentemente rivoluzionario nel
mondo scientifico e progettuale, affondano le loro radici in contri-
buti che non solo hanno provenienze disciplinari fortemente diver-
sificate, seppur sempre più progressivamente convergenti in questi
ultimi anni nella necessità di definire nuove modalità di concezio-
ne e impostazione della comprensione e risoluzione dei problemi,
ma registrano anche un excursus di sviluppo temporale di portata
a) Il rilevamento delle caratteristiche comportamentali in senso in- decennale. Nell’ambito di tale excursus noi “tecnologi” abbiamo
terazionale (ossia in termini di capacità di stabilire efficacemente esercitato un ruolo portante e determinante quando, esattamente
interazioni) degli elementi di base della ‘parte’ dell’organismo archi- trent’anni fa, Giuseppe Ciribini, nel suo affrontare organicamente il
tettonico, urbano o territoriale oggetto dell’intervento, indipenden- ruolo centrale e culturale della tecnologia nella concezione, impo-
temente dalla scala, quali: 1 – i singoli spazi oggetto dell’intervento stazione e realizzazione del progetto, poneva le basi per affermare
(‘Spaces in’), che regolano le transizioni in senso selettivo e poliva- la necessità di un approccio sistemico, che facesse propria la con-
lente nei modi, ruoli, prestazioni e configurazioni osservati; 2 – gli sapevolezza della centralità improcrastinabile di quella che lui de-
spazi intermedi ‘tra’ quelli oggetto dell’intervento (‘Spaces between’), finiva “etica della conoscenza” (Ciribini, 1983), dove protagonisti
che governano i processi d’interazione e di adattività; 3 - gli spazi del nuovo metodo di approccio processuale fossero le ‘interazioni’
‘fuori’ (‘Spaces out’), esterni agli intermedi e a quelli stessi oggetto tra principio di indeterminazione e concetto di irreversibilità, tra
dell’intervento, che ospitano le macro-provenienze e i macro-ritorni implicazioni del principio di irreversibilità e ricadute sul linguag-
delle transizioni e dei flussi di interazioni. gio, tra definizione del linguaggio e affermazione del principio di
b) La comprensione del complessivo comportamento della ‘parte’ evoluzione, tra approccio evolutivo e superamento della dicotomia
di sistema architettonico, urbano o territoriale analizzato, in termi- incertezza/strategia.
ni di: 1 – rilevamento dell’equilibrio dinamico dei continui flussi di
interazioni interne che caratterizzano la processualità micro della Mètacriteri di giudizio L’esplicito riferimento alla cen-
parte urbana o territoriale studiata; 2 – rilevamento dell’equilibrio tralità del ruolo delle ‘interazio-
dinamico dei flussi di interazioni che la parte urbana o territoria- ni’ apre alle riflessioni sulla seconda questione. Per poter mettere

in the new environment built without living, than a policy by segments and a) Interactive detection of conduct ance of the continuous flows of inter-
being acknowledged (Alberti, Coe different times», stated Thomas Her- characteristics (in terms of the ability nal interactions characterising the mi-
and Hepinstall-Cymerman, 2009). zog recently, with explicit reference to establish interactions effectively) cro processes of the city or territorial
In other words, it is exactly such to the profitability of the theories by of the basic elements of the ‘portion’ portion studied; 2 - detection of the
framework that fosters the theoreti- Von Weizsäcker for the proper setting of the architectural, urban or territo- dynamic balance of the interaction
cal approach by parts, and increases of Environmental Design2 (Herzog, rial system which is the subject of the flows which the city or territorial por-
the value of real organic action over 2005). action, regardless of the scale, such tion studied establishes with its imme-
a small time-space segment of the as: 1 - ‘Spaces in’: the single spaces diate ecosystem macro-area around; 3
ecosystem hosting it. The model, Logic-cognitive phases of the actions, adjusting transitions - detection of the dynamic balance of
characterising and distinctive role of The latest reflections are an important selectively and in a polyvalent way, the continuous flows of interactions
this approach needs time to adjust to package of reference to go back to the in relation to the ways, roles, perfor- which the urban or territorial portion
the local maturation conditions al- first of the three questions I asked my- mances and configurations observed; studied establishes with the broader
lowing the macro-system itself ‘to ac- self, and to focus on the field of con- 2 - ‘Spaces between’: the intermediate macro-sphere of climate and environ-
cept’ the action, and to understand its ceiving the possible logic-cognitive spaces ‘between’ the ones which are mental factors on the whole.
scope and importance, above all, if it phases which would be necessary to the subjects of the actions, governing The basis of such approach, just ap-
is experimental and innovative, until define (and implement) the whole re- interaction and adaptivity processes; parently revolutionary in the scientific
output assimilation in terms of envi- quirements emerging more and more 3 - ‘Spaces out’: the external spaces and planning world, is closely linked
ronment. clearly today. For those requirements ‘out’ of intermediates and of the ones with contributions originating from
«An accurate, integrated, radical ac- (we’ll deal with them through the which are the subjects of the actions. very different disciplines, though
tion focussing different entities, arti- third question) planners, and on the b) The understanding of the overall more and more convergent in the last
facts and ideas on a given point of the whole, the actors of changing and pro- behaviour of the ‘portion’ of city or few years, owing to the need to define
environment-space is more profitable, tection actions should be able to face territorial system analysed, in terms new ways of conceiving and setting
in terms of sustainable reconversion of different levels in different ways: of: 1 - detection of the dynamic bal- the understanding and solution of

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02 | I Meta-Criteri di Giudizio
The Meta-Criteria of Judgement

il progettista in condizione di operare correttamente ed efficace- della qualità abitativa, sociale e della salute da una parte e necessità
mente i passaggi sopradescritti, è opportuno offrire un sistema del rendimento ecologico dall’altra;
‘adattivo’ di parametrizzazione ecologica delle qualità intrinseche – il criterio della ‘ambivalenza’ delle condizioni di confine/frontiera
di luoghi esistenti o di progetto, onde pervenire a corrette logiche dell’elemento o degli elementi caratterizzante/i l’intervento ambien-
di approccio per risolvere una questione complessa quale è quella tale;
della valutazione e organizzazione delle ‘interazioni’ in atto negli – il criterio della ‘capacità di replica’3, ovvero di ‘autoconservazione’
ecosistemi insediativi e territoriali. Logiche, queste, fondate su una (replica nel tempo, rinnovamento) e di ‘riproduzione’ (replica nello
visione altrettanto complessa delle dinamiche e delle variabili loca- spazio, moltiplicazione) del sistema d’intervento ambientale;
li, socio-economiche, politico-culturali, geografico-climatiche, am- – il criterio di ‘stocasticità’, ricordato anche nelle prime considera-
bientali, ma allo stesso tempo consapevoli di dover fornire risposte zioni di questo contributo, ovvero della capacità di combinazione
a questioni paradigmatiche; logiche differenziate nell'articolazione di una componente ‘casuale’ con un processo ‘selettivo’, in modo che
delle scelte di azioni specifiche e nel rispetto di spazi diversi per solo certi risultati del casuale possano perdurare nel sistema d’inter-
configurazioni, funzioni e prestazioni, ma confrontabili in rappor- vento ambientale;
to ai comuni criteri di giudizio messi in atto. – il criterio della ‘controllabilità’ e ‘correggibilità’ delle azioni di inter-
La questione dell’individuazione di tali criteri di giudizio, da porre vento, nella consapevolezza della necessità di un continuo aggiorna-
in essere nella scelta delle specifiche azioni d’intervento, costituisce mento e aggiustamento in progress dei temporanei esiti progettuali,
un passaggio importante e imprescindibile, soprattutto se lo con- in coerenza con la concezione dell'error friendliness4;
sideriamo sempre immerso in un contesto di scarsità di risorse e
sempre più caratterizzato da situazioni di emergenza. 02 |
In ognuna delle linee d’intervento potenzialmente adottabili, in-
fatti, dovrà sempre essere riscontrabile, in senso trasversale e in-
terrelato, e in ogni momento e livello della loro applicazione sullo
spazio-ambiente, la presenza e l'impronta dei 9 mètacriteri di giudi-
zio, che la stessa letteratura scientifica, nei suoi diversi e a volte set-
toriali contributi, ma ancora una volta con un importante apporto
dal nostro settore scientifico-disciplinare, ci consegna a controllo
e riferimento di una corretta condotta d’intervento nella direzione
stigmatizzata con i termini “ecologica” e “ambientale”:
– il criterio della ‘liminalità’ delle condizioni di sviluppo del proget-
to, sempre in bilico (nel senso di: ‘in rapporto dialettico’) tra ricerca

problems. However, those contribu- between evolutionary approach and


tions take also into consideration a overcoming of the uncertainty/strat-
ten-year development within which egy dichotomy.
we, ‘the technologists’ played a fun-
damental and supporting role ex- Meta-criteria of judgement
actly thirty years ago, when Giuseppe The explicit reference to the crucial
Ciribini laid the foundations for a role of the ‘interactions’ paves the
systematic approach in the organic way to the reflections on the second
definition of the central and cultural question. In order to create the right
role of technology for conceiving, conditions for the planner to oper-
setting and carrying out the project; ate properly and effectively, following
such approach should be based on the the aforesaid phases, it is conveni-
awareness of the importance of what ent to provide an ‘adaptive’ principle
he called the ‘ethics of knowledge’ to set the ecologic parameters of the
(Ciribini, 1983), in which the mile- intrinsic qualities of existing or plan-
stones of the new method of process ning phases, in order to determine
approach are the ‘interactions’ be- proper approaches to solve complex
tween principle of non-determination questions such as the one of evaluat-
and concept of irreversibility, between ing and organising the ‘interactions’
consequences of the principle of irre- going on in the territorial and set-
versibility and consequences on the tlement ecosystems. Those logics are
language, between language defini- based on a complex vision of the local,
tion and the principle of evolution, socio-economic, political, cultural,

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– i due criteri, fortemente collegati tra loro tanto da essere enunciati dei frattali, o quella dei sistemi adattivi di tipo predittivo, nata di
insieme, della ‘flessibilità’ e ‘adattabilità’ dei processi di sviluppo e di recente ma già dirompente nelle sue implicazioni trans-disciplinari
gestione, in senso diacronico e sincronico, dei risultati dell’interven- - hanno condotto le scienze fisiche in sintonia col sentimento con-
to ambientale; temporaneo di una Natura libera di manifestarsi e di organizzarsi.
– il criterio della ‘interattività’ biunivoca, non distruttiva, con le ri- Una Natura verso la quale, negli ultimi due decenni, si è ribaltata la
sorse del sistema ambientale; visione e concezione del cittadino e dell’architetto: entità non più da
– il criterio della effettiva ‘impiegabilità’ di sistemi e tecnologie, tra- ignorare e tantomeno da sottomettere e ‘violentare’, ma piuttosto da
dizionali o innovative, in grado di promuovere e supportare un ele- osservare con rispetto, studiare, e dalla quale - come ci ha indicato
vato livello di efficacia ecologica del complessivo comportamento tra i primi proprio un architetto, il docente e progettista finlandese
dell'organismo urbano e/o territoriale sul quale si va ad operare gli Juhaani Pallasmaa - ricavare insegnamenti e direttive come una
interventi di tutela, salvaguardia o trasformazione. vera e propria Baumeister (Pallasmaa, 2010).
I passaggi logico-cognitivi e i caratteri dei mètacriteri di giudizio In ogni caso, resta comunque la necessità di «fare dell’Ambiente una
che sono andati delineandosi nelle riflessioni condotte finora, pre- grande casa come si vorrebbe che la propria casa fosse un piccolo
figurando per la concreta applicabilità un percorso evolutivo che Ambiente con le sue ricchezze e le sue complessità», e quella fonda-
tende ad una sempre maggiore complessità, concernono l’approccio mentale di attribuire un ruolo alla Progettazione Ambientale non
all’intervento artificiale in termini epistemologici (come intende- solo in termini di aumentata consapevolezza ambientale e di parte-
re l’intervento trasformativo) e metodologico-strumentali (come cipazione ai cicli naturali, ma anche in termini di individuazione e
strutturare l’intervento trasformativo). Ma non perdiamo di vista applicazione dei possibili requisiti di metodo per le azioni di costi-
l’obiettivo di tale processo: quello di indirizzare in termini tecnolo- tuzione dei corretti processi di sviluppo delle interazioni impresse
gici, prestazionali, morfologici e fisionomici i contenuti dell’innova- nelle dinamiche trasformative della realtà ecosistemica urbana e
zione in un’ottica di consapevolezza ambientale, affinché proprio le territoriale.
sue molteplici classi di ricadute rappresentino e garantiscano l’inver-
sione di tendenza verso qualità e capacità di dare risposta efficace ed Requisiti di metodo: Alla luce delle riflessioni condot-
immediata a situazioni problematiche per caratteri d’emergenza o di le conclusioni rimangono te sui possibili princìpi e mètacri-
scarsità di risorse. James Gleick ci ricorda a questo proposito che «le aperte… teri che dovrebbero indirizzare
forme semplici sono disumane. Non sono in risonanza col modo ogni intervento trasformativo
in cui la Natura organizza sé stessa o col modo in cui la percezione dell’Ambiente, si può provare a sintetizzare in nove punti quello che
umana vede il mondo» (Gleick, 2011). potremmo definire il “sistema di caratteristiche/requisiti di meto-
Teniamo presente che, in termini di valori formali, anche nuove do” che dovrebbe possedere un qualsiasi processo d’intervento im-
espressioni della matematica - ad esempio quella della geometria prontato sull’obiettivo di dar risposta all’esigenza di azioni di tutela,

geographical, climatic, environmen- environment. Through its different, at the environmental action system; sources of the environmental system;
tal variables and dynamics; but at the times sector-based contributions, the - the ‘stochastic’ criterion, recalled - the criterion of real use of systems
same time, they are meant to provide very scientific literature refers to them also in the first notes of this contribu- and technologies, either traditional or
solutions to paradigmatic questions; in terms of control and reference to a tion, that is, of the ability to combine innovative, capable of promoting and
logics are different in relation to the proper action in the direction stigma- a ‘casual’ component with a ‘selective’ supporting a high level of ecological
choice of specific actions – different tised through words such as ‘ecologic’ process, in such a way that just some effectiveness of the whole behaviour
spaces for configurations, functions and ‘environmental’ – once again, results of the casual can last in the en- of the city and/or territorial organism
and performances – but comparable with an important contribution from vironmental action system; that is the subject of protection, safe-
in relation to the common criteria of our scientific and disciplinary sector: - the criterion of ‘controllability’ and guard or change actions.
judgement followed. - the criterion of ‘liminality’ of project ‘correctability’ of actions, consistently The logic-cognitive phases and the
The question of determining those development conditions, always (in with the need for continuous updat- characters of the judgement meta-
judgement criteria, to be followed in dialectic reasoning) in between dwell- ing and adjusting in progress of tem- criteria emerged during the reflections
the choice of specific actions, is an ing, social and health quality seeking porary project results, in compliance made up to now, prefiguring the real
important and necessary phase, above on the one hand, and the need for eco- with the conception of error friendli- opportunity to follow an evolution
all, if we take into consideration it friendliness on the other; ness4; path tending to become more and
as part of a context characterised by - the criterion of ‘ambivalence’ of the - the two criterions, in relationship, of more complex, are about the approach
resource scarceness and increasing border/frontier conditions of the ele- ‘flexibility’ and ‘adaptability’ of devel- to the artificial action in terms of epis-
emergency situations. ment or the elements characterising opment and management processes, temology (the meaning of the chang-
In each of the lines of action potential- the environmental action; in a diachronic and synchronic way, ing action) and instrument-methods
ly adoptable, the mark of the nine me- - the ‘repetition ability’3 criterion, that of the results of the environmental ac- (how to structure the changing ac-
ta-criteria of judgement must always is, of ‘self-preservation’ (time rep- tion; tion). However, we must concentrate
be present and correlated, at any time etition - renewal) and ‘reproduction’ - the criterion of biunique, non-de- on the objective of such process: di-
or level of application to the space- (space repetition - multiplication) of structive ‘interactivity’, with the re- recting the contents of innovation in

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03 | I Requisiti di Metodo
The Method Requirements

salvaguardia, protezione, ma anche di ripristino, trasformazione e


valorizzazione ambientali, sempre più spesso da decidere e fornire
in condizioni di emergenza:
1 – la consapevolezza che qualsiasi tentativo, seppur in sé stesso
complesso, di riduzione parametrica dell’insieme fitto e interrelato
di azioni e relazioni improntate alla continuità degli scambi, del-
la stretta interferenza di domìni tecnologico-fisico-spaziali e degli
ambiti di trasformazione rischia, se non accompagnato sempre
da un forte controllo critico dell’elaborazione dei dati, di rendere
fragile e vacuo tale processo cognitivo, come sostiene il progettista
ambientale Gerhard Hausladen (Hausladen, Liedl e De Saldanha,
2011);
2 – la negazione della possibilità di rapportare la lettura dei feno-
meni delle interazioni architettura-tecnologia-ambiente a mecca-
nismi di causa-effetto univocamente determinati, nella consapevo-
lezza, sottolineata tra gli altri di recente dal tecnologo tedesco Klaus
Daniels (Daniels e Hammann, 2009), che ogni operazione afferente
a processi di scomposizione e ricomposizione della realtà ispirati
alla messa in essere di strutture gerarchizzate in un modo stabile
e definitivo, renderebbe di fatto sterile e meramente strumentale,
oltreché privo di fondamento realmente scientifico, il tentativo di
comprensione della realtà ecosistemica ambientale;
3 – l’affermazione della necessità di un continuo equilibrio tra em- 03 |
pirismo e questioni noumenologiche di riferimento nella convin-
zione, corroborata dagli ultimi contributi dell’architetto Thomas delle azioni specifiche, ma anche sulla ‘confrontabilità’ di tali dati in
Sieverts (Sieverts, Koch, Stein e Steinbusch, 2005), che per una rapporto a comuni criteri di giudizio messi in atto;
parametrizzazione ecologica del comportamento e delle qualità 4 – lo spostamento dell’attenzione logico-cognitiva sui “processi di
intrinseche degli aspetti tecnologici e degli spazi ambientali in inte- relazione e di interazione materiale e immateriale” che costituiscono
razione, occorra mettere in gioco logiche di approccio al tema della l’essenza del metabolismo della parte ambientale oggetto dell’inter-
valutazione dei sistemi fondate sulla ‘differenziazione’ della scelta vento e che caratterizzano il comportamento dei sistemi tecnologici

terms of technology, performance, tive systems, born recently but already cycles, but also in terms of indentify- to be decided and supplied under
morphology and physiognomy, in a explosive in their interdisciplinary ing and applying possible method re- emergency conditions:
framework of environmental aware- implications. In the last two decades, quirements for the actions meant to 1 - the awareness that any attempts
ness; the numerous and different con- the vision or conception of the citizen establish proper processes of develop- – though complex for itself – to re-
sequences should represent and grant or the architect with respect to Nature ment of the interactions impressed in duce the parameters of the whole,
trend reversal, towards quality and turned upside down. Now Nature is the changing dynamics of urban and thick and interrelated actions and
ability to provide effective and im- not ignored, or ‘raped’ any longer; on territorial ecosystem reality. relations based on exchange continu-
mediate answers to problematic situ- the other hand, it has to be observed ity, close interference of technolog-
ations for emergency cases or resource and studied with respect. Finnish ar- Method requirements: conclusions ical-physical-spatial dominions and
scarceness. chitect, teacher and designer Juhaani are open… transformation fields, run the risk
In this respect, James Gleick reminds Pallasmaa was one of the first telling In the light of the reflections made of rendering such cognitive process
us that «simple shapes are inhuman. us that Nature is to give us teachings about the possible principles and me- fragile and vacuous, unless constantly
They are not in tune with the way in and directives as a real Baumeister ta-criteria which should be followed accompanied with a strong critical
which Nature organises itself, or with (Pallasmaa, 2010). by any environment changing action, control of data processing, as environ-
the way in which the world is per- In any case, it is nevertheless neces- it is possible to try and summarise – in mental designer and planner Gerhard
ceived by humans» (Gleick, 2011). sary «to make Environment a big nine points – what may be defined the Hausladen says (Hausladen, Liedl and
Let’s bear in mind that, in terms of for- house, in the same way as one would ‘method requirement/characteristic De Saldanha, 2011);
mal values, new expressions of math- like one’s house to be a small Environ- system’ which should be followed by 2 - rejection of the opportunity to
ematics brought physical sciences ment with its richness and complexi- any operational process based on the relate the reading of architecture-
in harmony with the contemporary ties», and it is fundamental to give En- objective to answer the need of protec- technology-environment interactions
feeling of Nature free of expressing vironmental Protection a role, not just tion and safeguard actions, as well as to mechanisms of cause-and-effect
itself and organising itself, such as in terms of increasing environmental recovery, change and environmental univocally determined, in the aware-
fractal geometry or predictive adap- awareness and participation in nature value increase, more and more often ness, recently pointed out also by

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04 | Schema sinottico delle relazioni tra Passaggi logico-
cognitivi, Mètacriteri di giudizio, Requisiti di metodo, per
un approccio tecnologico ambientale alla Progettazione
degli interventi
Synoptic diagram of the relationships between Logic-
Cognitive Phases , Meta-Criteria of Judgement, Method
Requirement, for a technological and environmental
approach to Design

e dell’organismo stesso nel suo complesso, in luogo della canonica Funtowicz e Ravetz, 2012) - sta nello studiare le interazioni tra i
attenzione rivolta alle analisi-valutazioni degli aspetti univocamente diversi possibili livelli di lettura, «piuttosto che sforzarsi di scoprire
funzionali, o univocamente formali-spaziali, dell’ambiente nel suo l’unica vera e corretta scala temporale e spaziale per lo sviluppo
complesso; sostenibile, scala che non esiste»;
5 – la ‘vitalità’ del sistema morfo-tecnologico d’intervento ambien- 9 – la ‘adattività’ del sistema morfo-tecnologico d’intervento am-
tale, sempre pronto – come ci ha indicato da tempo Kevin Lynch bientale, che per sua natura non richiede (anzi, implica la negazio-
(Lynch, 1984) – a rimettersi in discussione, sempre aperto allo svi- ne) della possibilità di una presa di posizione ‘assoluta’ e ‘univoca’
luppo, in grado di dimostrarsi sensibile alla considerazione delle circa la struttura generatrice dei dati, e indirizza la concentrazione
specifiche caratteristiche socio-economico-culturali-geografiche di tutto lo sforzo di specificazione della ricerca sulla costruzione
dell’oggetto ambientale dell’applicazione trasformativa; di una ‘architettura di sistema’, la cui efficacia ‘predittiva’ - come
6 – la ‘flessibilità’ del sistema d’intervento ambientale, in grado di afferma Massimo Buscema nel suo Special issue on artificial neural
mutare coerentemente con l’evolversi degli spazi, delle interazioni network and complex systems (Buscema e Grossi, 2007) - si basa
e della maniera di vita dei fruitori di tali spazi e degli attori di tali sulla “Teoria dei giudici indipendenti” secondo la quale il ricorso a
interazioni, questione ormai imprescindibile su cui si stanno espri- una serie complessa di determinati task predittivi può essere la vera
mendo tutti le più significative figure internazionali della tecnologia chiave di volta per indirizzare correttamente ogni tipo di ricerca,
dell’architettura tra cui colei che ha ricevuto recentemente il premio di sperimentazione e di concezione processuale per gli interventi
UIA per la tecnologia, la francese Françoise Hélène Jourda (Jourda, nelle nostre realtà sempre più manchevoli di certezze operative.
2010); Forse, lavorando in questa direzione, possiamo tentare di dare
7 – la ‘tollerabilità’ di un certo margine di errore nel processo d’in- un contributo sulla via tracciata da Edoardo Vittoria quando nel
tervento ambientale, quella che la biologa tedesca Christine von convegno fondativo della Società Italiana della Tecnologia dell’Ar-
Weizsäcker ha chiamato Fehlerfreundlickeit, «la serena consapevo- chitettura affermava la necessità di una ‘officina sperimentale’
lezza ed accettazione della possibilità dell’errore o del malfunziona- (Vittoria, 2008), in nome della quale studenti, studiosi e progettisti
mento», che ha peraltro la sua controparte nella legge dell’evoluzio- lavorassero insieme «guidati da una intelligenza pluridisciplinare
ne e nell’esistenza della natura stessa; sul modo più appropriato a designare la molteplicità immanente
8 – la ‘ascalarità’ dell’approccio alla realizzazione dell’intervento am- della natura naturans, che può ben assicurare la forma del futuro
bientale, che ha il suo fulcro nella negazione della possibilità di in- paesaggio umanizzato e abitato del ventunesimo secolo» e dare ri-
dividuare una esatta e privilegiata scala di applicazione del sistema, sposte ai problemi cogenti di un ambiente in balìa delle sempre più
coerentemente con la convinzione che il vero compito della ricer- frequenti emergenze e alle prese con la crescente scarsezza delle
ca di una definizione operativa - come affermano dai loro diversi risorse, verso la costruzione di un’architettura di sistema adattiva,
punti di vista Tiezzi, Ceruti e Funtowicz (Tiezzi, 2007; Ceruti, 2009; evolutiva e flessibile.

German technologist Klaus Daniels evaluating systems based on the ‘dif- development, sensitive to the specific awareness and acceptance of the error
(Daniels and Hammann, 2009), that ferentiation’ of the choice of specific socio-economic-cultural-geographic or malfunctioning case», and which is
every operation about reality decom- actions, as well as on the ‘comparabili- characteristics of the environmental also contemplated in the law of evolu-
position and re-composition pro- ty’ of those data in relation to the com- object of the changing application; tion and existence of nature itself;
cesses inspired by the establishment mon criteria of judgement adopted; 6 - the ‘flexibility’ of the environmen- 8 - the ‘ascalarity’ of the approach to
of structures with stable and final 4 - the shifting of logic-cognitive at- tal action system, capable of changing the accomplishment of the environ-
hierarchies would make the attempt tention to the “processes of material coherently at the same time with the mental action, based on the rejection
of understanding the environmental and immaterial relation or interac- evolution of space, the interactions of the possibility of identifying an
ecosystem reality actually fruitless and tion” making up the essence of me- and the ways of living of the users of exact and preferential scale of system
merely instrumental, as well as with- tabolism of the environmental part those spaces, and of the actors of those application, consistently with the con-
out any really scientific foundations; which is the subject of the action, and interactions, a matter by now unavoid- viction that the real task of seeking
3 - need for the continuous balance which characterise the behaviour of able, about which all the most signifi- an operational definition – as stated
of empiricism and Noumenological the technological systems and of the cant international figures of architec- by Tiezzi, Ceruti and Funtowicz with
questions of reference, in the convic- organism itself on the whole, in place ture technology are expressing them- different points of views (Tiezzi, 2007;
tion – supported by the latest contri- of the usual attention paid to the anal- selves, including the French woman Ceruti, 2009; Funtowicz and Ravetz,
butions by Architect Thomas Sieverts yses-estimates of the solely functional who has been recently awarded the 2012) – is studying the interactions
(Sieverts, Koch, Stein and Steinbusch, or formal-spatial aspects of the envi- UIA prize for Technology, Françoise of different, possible reading levels,
2005) – that for identifying the eco- ronment on the whole; Hélène Jourda (Jourda, 2010); «rather than trying to discover the
logic parameters of behaviour, and the 5 - the ‘vitality’ of the environmental 7 - the ‘tolerability’ of a certain mar- only real and proper time and space
intrinsic qualities of interacting tech- action morphologic and technologic gin of error in the environmental ac- scale for sustainable development, a
nological aspects and environmental system, always ready to question itself tion process, the one which German scale which does not exist»;
spaces, it is necessary to introduce – as Kevin Lynch pointed out long ago biologist Christine von Weizsäcker 9 - for its nature, the ‘adaptivity’ of
logics of approach to the theme of (Lynch, 1984) – and always ready for called Fehlerfreundlickeit, «the serene the environmental action morpho-

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04 |

NOTE
1
In un sistema, una successione di eventi viene detta stocastica se «combina (pensiamo al momento in cui la goccia d’acqua cade nel bicchiere), la nuova
una componente casuale con un processo selettivo in modo che solo cer- fisica del comportamento caotico ha determinato che il meccanismo che pre-
ti risultati del casuale possano perdurare». Si tratta, perciò, di una casualità siede a questa transizione è molto più in-formato ed in-formatore di quanto
corretta, di una casualità che dipende sensibilmente dalle condizioni iniziali: si pensasse: il caos che caratterizza la perturbazione è piuttosto un ordine più
anche il processo creativo, in questo senso, è definibile come processo stoca- complesso, è influenzato, pilotato in una fase di transizione ‘creativa’, in cui
stico. Le scienze esatte, a questo proposito, hanno dato alcuni chiarimenti. una piccola variazione, amplificandosi, costruisce nuove figure. Semplici va-
Studiando il punto di transizione fra lo stato ordinato e quello perturbato riazioni che intervengono sul microlivello, si ripercuotono sulla struttura del

logic and technological system does he stated the need for an experimental NOTES ing through a ‘creative’ transition, in
not require (or denies) an ‘absolute’ workshop at the foundation meeting 1
In a system, a succession of events which a small variation builds new
or ‘univocal’ position about the struc- of the “Italian Society of Technology is called stochastic if «it combines figures, by extending itself. Simple
ture generating data, and concentrates for Architecture” (Vittoria, 2008), in an accidental component with a se- variations of the micro-level influ-
the whole research specification effort the name of which students, scholars lective process, in such a way that ence the structure of the system at the
on the accomplishment of a ‘system and designers could work together only certain results of the accidental macro-level, in a seemingly fortuitous,
architecture’, whose ‘predictive’ ef- «in the wake of an interdisciplinary may last». Therefore, it is a corrected unconscious way.
fectiveness – as stated by Massimo intelligence on the most suitable way chance, substantially depending on 2
Together with “stochastic” and “syn-
Buscema in its Special issue on ar- to draw the immanent multiplicity of initial conditions: in this respect, the ergetic” questions, it is important to
tificial neural network and complex natura naturans, which may as well creative process can be defined sto- recall that “vulnerability” and “resil-
systems (Buscema, Grossi, 2007) – is grant the shape of the future human- chastic process. In this respect, exact ience” questions exist; any environ-
based on the ‘Theory of Independ- ised and dwelled landscape of the sciences have given us a few explana- mentally aware change will always
ent Judges’. In compliance with such twenty-first century», providing so- tions. Studying the transition point have to deal with that. If vulnerability
Theory, the use of a complex series of lutions to the complicated problems from the order state to the unsettled and resilience mean to which extent a
some predictive tasks can be the real of an environment more and more state (let’s think about the time when system can be damaged by an external
turning point to direct properly any depending on frequent emergencies, the water drop falls into the glass), event and the measure of the ability of
kind of research, experimentation and and grappling with growing resource in compliance with the new physics such system to recover from the dam-
process conception for the actions in scarceness, towards the construction of chaotic conduct, the mechanism age suffered, respectively, we can say
our realities, missing operating cer- of an adaptive, evolutionary and flex- presiding over this transition is much - as Ervin Laszlo says - that the
tainties to a greater and greater extent. ible system architecture. more in-formed or in-formating than self-reliant (or autopoietic) system is
Perhaps, working in this direction, we one might think: chaos characteris- hardly vulnerable and highly resilient.
can try to pay a contribution follow- ing the perturbation is rather a more 3
The “replication ability” or, more pre-
ing the path of Edoardo Vittoria, when complex order, and influenced or go- cisely, the “self-conservation ability”

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sistema a macrolivello, e solo apparentemente in modo casuale, non cosciente. REFERENCES
2
Insieme alle questioni della “stocasticità” e della “sinergetica”, è importante Alberti, M., Coe, S. e Hepinstall-Cymerman, H. (2009), Using Urban Landsca-
ricordare che vi sono le questioni della “vulnerabilità” e della “resilienza”,
pe Trajectories to Develop a Multi-Temporal Land Cover Database to Support
con le quali qualsiasi trasformazione che si voglia dimostrare ambientalmen-
Ecological Modeling. Remote Sensing, Seattle.
te consapevole deve sempre fare i conti. Se s’intende con vulnerabilità e resi-
lienza rispettivamente il grado in cui un sistema può essere danneggiato da Buscema, M. e Grossi, E. (2007), Introduction to artificial neural networks, Lip-
un evento esterno e la misura della capacità di tale sistema di riprendersi dal pincott Williams & Wilkins, London.
danno inflitto, allora, come ci ricorda Ervin Laszlo, possiamo affermare che Ceruti, M. (2009), Il vincolo e la possibilità, Raffaello Cortina Editore, Milano.
il sistema self-reliant (o autopoietico) è difficilmente vulnerabile e piuttosto
Ciribini, G. (1983), Tecnologia e Progetto. Argomenti di cultura tecnologica
fortemente resiliente.
3
La “capacità di replica” o, più precisamente, la “capacità di autoconservazio- della progettazione, Celid, Torino.
ne” (replica nel tempo, rinnovamento) e di riproduzione (replica nello spa- Daniels, K. e Hammann, R. (2009), Energy Design for Tomorrow, Axel Men-
zio, moltiplicazione) di un sistema è qualcosa finora di straordinariamente ges, Kornwestheim.
non considerato negli interventi di trasformazione ambientale. V. Csànyi ci Funtowicz, S. e Ravetz, J. R. (2012), Environmental problems, post-normal
insegna che possiamo definire replica temporale «il continuo rinnovamento science and estende peer communities, Etud. Rech. Syst. Agraires Dév., Paris.
del sistema nel corso del tempo». Il processo di autoconservazione si realizza
attraverso le interazioni tra le componenti del sistema in senso direttamente Gleick, J. (2011), Chaos: Making a New Science, Open Road Media.
proporzionale al loro sviluppo: in altre parole più tali interazioni sono svi- Haken, H. (2003), Advanced Synergetics: Instability Hierarchies of Self-Organi-
luppate, più il processo evolutivo ne favorisce la conservazione e quella del zing Systems and Devices, Springer-Verlag, New York.
sistema nel suo complesso.
Hausladen, G., Liedl, P. e De Saldanha, M. (2011), Building to Suit the Climate,
4
L’error friendliness, cioè la buona disposizione nei confronti degli errori, non
Birkhauser Verlag, Basel, Munich.
è solo tolleranza degli errori, ma anche cooperazione ‘amichevole’ con essi.
Si è visto come nella teoria dell’evoluzione delle specie, l’evoluzione non com- Herzog, T. (2005), Architecture + Technologie, Prestel Verlag, Munich London
porti l’eliminazione degli errori che, anzi, ne sono un elemento indispensabi- New York.
le. Le operazioni di progettazione e di gestione delle interazioni che pongono Jourda, F. H. (2010), Petit Manuel de la Conception Durable, Archibooks +
in essere un sistema ambientale su cui stiamo intervenendo o una sua parte, Sautereau Editions, Paris.
necessiterebbero assolutamente della consapevolezza dell’error friendliness,
ovvero di una ‘flessibilità mutazionale’ in funzione della conservazione del Lynch, K. (1984), A Theory of Good City Form, MIT Press, Boston.
sistema stesso: la tolleranza alla possibilità di errori potrebbe infatti garantire Pallasmaa, J. (2010), The Thinking Hand. Existential and Embodied Wisdom in
una ricorsiva riconsiderazione del progetto, affinchè i suoi obiettivi coincida- Architecture, John Wiley & Sons, London.
no con la ‘conservazione’ del sistema oggetto dell’intervento. E al contempo Sieverts, T., Koch, M., Stein, U. e Steinbusch, M., (2005), Zwischenstadt –
permetterebbe il superamento della preoccupazione di evitare imprevedibi- inzwischen Stadt? Müller und Busmann, Wuppertal.
lità in fase di elaborazione che rende invece il progetto a-relazionato con il
contesto. Tiezzi, E. (2007), La soglia della sostenibilità, Donzelli Editore, Roma.
Vittoria, E. (2008), “L’invenzione del futuro: un’arte del costruire”, in De Santis,
M., Losasso, M. e Pinto, M. R. (Eds.), SITdA. L’invenzione del Futuro, Alinea,
Firenze.

(replication in time, renewal) and re- planning and managing the interac-
production (replication in space, mul- tions determining the environmental
tiplication) of a system is something system following our actions, or one
extraordinarily not taken into con- part of it, would absolutely need error
sideration in environmental change friendliness, that is, ‘mutational flex-
actions. V. Csànyi says that we can de- ibility’ in relation to the preservation
fine time replication «the continuous of the system itself: potential error
renewal of the system in the course of tolerance might actually grant a recur-
time». The process of self-preservation sive reconsideration of the project, in
is carried out through interactions of order to make objectives match with
system components, in proportion to the ‘preservation’ of the system that is
their development: in other words, the the subject of the action. At the same
more such actions are developed, and time, potential error tolerance would
the more the evolution process fosters grant a processing phase with no con-
their preservation as well as the pres- cern about unpredictability, actually
ervation of the system on the whole. rendering the project independent
4
Error friendliness, that is, good dis- from the context.
position with respect to errors is not
just error tolerance, but also ‘friendly’
cooperation with them. In the theory
of species evolution, evolution does
not imply error elimination, that is,
unpredictability. The operations for

52 F. Tucci TECHNE 05 2013


Reattività, adattabilità, trasformabilità: SAGGIO/ESSAY
i nuovi requisiti di qualità dell’ambiente costruito
filippo.angelucci@unich.it
Filippo Angelucci, Michele Di Sivo, Daniela Ladiana mdisivo@unich.it
Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara d.ladiana@unich.it

Abstract. Alla luce del quadro di scarsità di risorse recentemente delineatosi, un polazione totale entro il 2050 (UN, 2011). A fronte di questa ten-
processo ragionevolmente ‘sostenibile’ di recupero e qualificazione dell’ambiente
costruito, a varie scale e livelli di intervento, può attuarsi solo attraverso un ritorno
denza, le emergenze ambientali sembrano avere ormai acquisito
alla concezione intersistemica ed esigenziale-prestazionale del progetto. un posto in primo piano nel panorama degli eventi quotidiani
In questa direzione, un apporto rilevante può prospettarsi dal contributo dell’area perché coinvolgono tutti gli aspetti abitativi. Non più circoscri-
della progettazione tecnologica a partire dalla definizione di resilienza di un sistema
complesso socio-ecologico, intesa come «capacità dinamica di adattamento e
vibili a fenomeni calamitosi straordinari e localizzati (geologici,
riorganizzazione a seguito di un cambiamento» e attraverso l’interpretazione delle sanitari, umanitari, meteorologici), gli stati emergenziali si esten-
attitudini di reattività, adattabilità e trasformabilità come requisiti necessari per il dono alla molteplicità delle forme ordinarie dell’abitare, trasfor-
raggiungimento della qualità integrata dei sistemi insediativi.
mandosi in condizioni croniche di rischio per le pratiche residen-
Parole chiave: Ambiente costruito, Resilienza, Progettazione tecnologico-am-
bientale, Requisiti di qualità, Sistema socio-ecologico
ziali, lavorative e ricreative, ai vari livelli del sistema insediativo.
La situazione emergenziale diffusa non potrà tuttavia essere af-
frontata, e quindi risolta, fin quando l’approccio ai problemi si sof-
La crisi tra insostenibilità Il quadro critico economico-fi- fermerà solo sulla connotazione ‘oggettuale’ dei valori e dei beni
e qualità dei sistemi nanziario che si sta manifestan- ambientali, siano essi naturali o prodotti artificialmente. In questa
insediativi do a livello globale e locale costi- visione che tende a isolare episodi artefatti, lo stesso concetto di
tuisce, forse, il segnale di avvio di sostenibilità è stato fin troppo utilizzato per giustificare qualsiasi
una più generale crisi strutturale di valori, culture, politiche, i cui azione propositiva o produttiva, riponendo estrema fiducia nelle
sintomi precursori si sono manifestati già dalla seconda metà del potenzialità tecniche o invocando, al contrario, il ritorno a una
XX secolo. Si tratta di una crisi di saperi e pratiche che si somma visionaria condizione naturale primordiale.
al più recente scenario di scarsità di risorse (materiali, alimenta- Se, infatti, può essere obiettivamente accettata la teoria per cui la
ri, energetiche, territoriali) delineatosi, quasi sicuramente, come specie umana è intrinsecamente ‘insostenibile’, per la sua inap-
conseguenza diretta dell’uso irragionevole del capitale biologico- propriata capacità biologica di affrontare le avversità ambientali
naturale e tecnico-artificiale da parte dei singoli come delle intere (Rees, 2010), è allora importante restituire centralità al proget-
collettività. to tecnologico di costruzione dell’habitat antropico; un proces-
Nelle ricadute sulla pratica del progetto dello spazio abitativo che so fisiologicamente ineludibile per garantire la vita dell’uomo e
questo contributo intende considerare, la questione è partico- necessario per realizzare architetture e paesaggi come «ambienti
larmente legata all’attuale fase evolutiva della cultura insediativa protesici» mirati a favorire l’adattamento umano alle condizioni
umana, caratterizzata dalla più alta espansione, mai registrata, dei esterne imposte dalla natura (Fitch, 1980).
territori antropizzati. Una quota demografica pari a quasi il 50% È quindi forse più appropriato affrontare la crisi sistemica attuale,
della popolazione mondiale, infatti, si concentra nelle aree urba- ambientale e di risorse, parlando di «insostenibilità» dei processi
nizzate ed è tendenzialmente diretta a raggiungere il 70% della po- insediativi (Tiezzi et al., 2007) per trasformare la «distanza dal

Responsiveness, Abstract. In light of the recently emerged The crisis between unsustainability evolutionary phase of the human set-
situation of resource shortage, a reason- and quality of settlement systems tlement culture, characterized by the
Adaptability, ably 'sustainable' recovery process and The crucial economic and financial highest expansion of the populated
qualification of the built environment can
Transformability: be realized at various scales and levels
situation that’s present both globally territories, ever registered. A demo-
and locally, may represent the start- graphic quota equal to nearly the 50%
the new quality of intervention, only through returning
ing signal of a more general structural of the world’s population, in fact, is
to the project’s inter-systemic and per-
requirements of the built formance based concept. In this sense,
crisis of values, culture and politics, concentrated in the urbanized areas
a significant contribution can be made of which precursory symptoms had and tends to reach the 70% of the total
environment by the technological planning field, from already appeared in the second half population within 2050 (UN, 2011).
defining the resilience of a complex of the 20th Century. It is a crisis of Compared to this trend, environmen-
socio-ecological system, interpreted as knowledge and experiences that is tal emergencies seem to have gained
«dynamic capacity of adaptation and added to the most recent scenario of an important role in the scenery of
reorganization as a result of a change», resource shortage (materials, food, daily events, as they involve all living
through interpreting the attitudes of re- energy, territorial), almost certainly aspects. No longer constrained to ex-
sponsiveness, adaptability and trans- taking shape as a direct result of un- traordinary and localized calamities
formability as necessary requirements to reasonable use of the biological-nat- (geological, medical, humanitarian,
be able to achieve the integrated quality ural and technical-artificial capital, meteorological), the states of emer-
of settlement systems.
by individuals as well as entire com- gency extend to the multiplicity of
Keywords: Built environment, Resilience, munities. the ordinary forms of living, becom-
Technological-environmental design, Quality In the consequences on the practice ing chronic conditions of risk for the
requirements, Socio-ecological system
of the living space planning that this residential, recreational and indus-
work intends to consider, the question trial practices, at various levels of the
is particularly attached to the actual settlement system. The widespread

53 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
59
01 | Parco Nazionale della Majella.
Intervento di recupero e messa in
sicurezza di una cava abbandonata,
foto di Filippo Angelucci
Majella National Park. Restoration and
safety intervention of an abandoned
stone quarry, photographs by Filippo
Angelucci

punto ideale della sostenibilità» in opportunità adattative per l’uo- Il sistema insediativo, considerato come ambiente costruito in cui
mo, ponendo la natura al centro della progettualità, così da re-im- co-evolvono ecosfera e antroposfera e in cui interagiscono sistemi
postare il rapporto tra tecnica e ambiente nell’ambito di una nuova fisici, sociali ed economici, in questi termini risulta progettabile
cultura tecnologica della qualità dell’abitare (Ferracuti, 1990). in quanto ‘sistema di sistemi’ caratterizzato dalla compresenza di
azioni di conservazione e di trasformazione.
Verso una qualità La riduzione dei livelli di inso- L’idea stessa di qualità del sistema insediativo ne esce trasformata
integrata dell’ambiente stenibilità del sistema insediati- perché non più risultante da una supremazia della logica della mo-
costruito vo implica, nel processo proget- dificazione ma esito di un processo più complesso di innovazione
tuale, trasformazioni sostanziali che risponde anche a decisioni sommerse e implicite (che vedono
che presuppongono una visione simbiotica di adattamento co- il coinvolgimento diretto dell’utenza) e che sono comunque assun-
evolutivo degli utenti e dei loro sistemi di artefatti con l’ambiente te mantenendo in vita parti preesistenti del sistema (Di Battista,
naturale. È questa una condizione operativa nuova che richiede 2006). Il concetto di qualità abitativa dovrà essere quindi ridefinito
sia azioni protese a favorire cambiamenti dinamici nei comporta- come ‘limite dinamico’ che tende, virtuosamente, verso la qualità
menti delle utenze, sia soluzioni spaziali adeguate al mantenimen- integrata, a livello ecologico, sociale ed economico.
to e alla rigenerazione delle qualità abitative.
In questa direzione, il concetto di sistema insediativo si avvicina Ambiente costruito L’idea di sostenibilità del siste-
all’idea di ‘ambiente costruito’ inteso come habitat antropizzato, e resilienza ma insediativo come obiettivo
«non in senso naturalistico o estetico, ma in senso costruttivo» in di raggiungimento di uno stato
cui la costruzione dell'ambiente naturale coincide con la capacità di equilibrio perfetto costituisce un orizzonte progettuale ideale,
di configurare, gestire e trasformare, in modo responsabile e adat- difficilmente raggiungibile. Nella logica di un rapporto più ampio
tivo, lo spazio dell’abitare, compatibilmente con le risorse disponi- e bilanciato tra capacità ecosistemiche, fattori ambientali, esigenze
bili (Vittoria e Caterina, 1976). dell’utenza e conoscenze tecniche, è più vantaggioso pensare in
Ma è soprattutto un concetto che, riconoscendo la centralità della termini di capacità di adattamento del sistema insediativo, attra-
dimensione costruttiva del fare habitat, permette di ridefinire il verso la definizione di stati di equilibrio dinamici.
campo di operatività del progetto stesso. Quest’ultimo non potrà In questa direzione, può essere utile ragionare sul concetto di re-
più essere riferito alle qualità del singolo componente naturale o silienza. Il termine, sviluppato inizialmente nell’ambito dell’inge-
artificiale. Esso dovrà essere interpretato come esito di una pro- gneria dei materiali e delle scienze ecologiche, rimanda alla capa-
gettualità interdisciplinare e aperta, mirata alla conservazione, al cità di adattamento di un sistema complesso ai processi di cambia-
mantenimento e alla trasformazione delle qualità necessarie per la mento e agli effetti indotti da elementi di perturbazione endogeni
vivibilità dello spazio abitativo, ai vari livelli di intervento. ed esogeni.

01 |

54 F. Angelucci, M. Di Sivo, D. Ladiana TECHNE 05 2013


02 |

Ci si vuole soffermare, in particolare, sulla definizione di Brian costruito anticipata da Vittoria e Caterina. Ci sembrano im-
Walker di «resilienza dei sistemi complessi socio-ecologici» in portanti per il nostro ragionamento perché permettono di re-
cui si precisa che: inquadrare le condizioni di implementazione della qualità am-
– la resilienza o reattività è la capacità di un sistema di assorbire bientale in una visione dinamica ed evolutiva che può risultare
gli effetti di disturbo e di riorganizzarsi attraverso un cambia- vantaggiosa in una situazione, come quella attuale, connotata da
mento, mantenendo le stesse funzioni, la struttura, l’identità e fenomeni di frequente instabilità ecosistemica, sociale ed eco-
le retroazioni; nomica.
– l’adattabilità è la capacità degli attori del sistema di influenzare Il modello di intervento organico che esse delineano, infatti, col-
e governare il cambiamento; loca al centro delle dinamiche ambientali non più l’incremento
– la trasformabilità è la capacità di produrre nuovi sistemi/sub- delle sole potenzialità ecologiche o tecniche, ma la co-evolu-
sistemi, quando le condizioni ecologiche, economiche e socio- zione adattiva dell’intero sistema insediativo con le esigenze e
politiche rendono il sistema esistente inadeguato. i comportamenti degli utenti e con le azioni di mantenimento,
Nella definizione di Walker, la resilienza, insieme all’adattabili- rigenerazione e modificazione delle risorse territoriali2.
tà e alla trasformabilità, è vista come uno degli aspetti fonda- Si prefigura quindi un sistema insediativo socio-ecologico ad
mentali che governano le dinamiche dei sistemi socio-ecologici alta complessità, da intendersi come ambiente costruito fondato
(come i paesaggi a scala urbana o territoriale); sistemi che pos- sulla diversificazione e non più sull’omogeneizzazione delle sue
sono essere definiti complessi per il loro carattere esclusivo di in- qualità.
terscalarità1 che ne fa dipendere le interazioni dai livelli sistemici In una prospettiva tecnologica, la cura e la valorizzazione del-
sovraordinati e sottordinati (Walker et al., 2004). le capacità di resilienza/reattività, adattabilità e trasformabilità,
I tre concetti, trasferiti all’interno della disciplina del progetto possono quindi essere viste come ambiti preferenziali di inter-
dei sistemi insediativi architettonici, urbani o paesaggistici, pre- vento per una nuova progettualità mirata al miglioramento dei
sentano interessanti analogie con la già citata idea di ambiente livelli di qualità ambientale integrata dei sistemi insediativi.

emergency situation cannot, however, that is physiologically inevitable to tem’s levels of unsustainability im- 02 | Singapore. Rimodellazione degli
be faced and resolved, as long as the ensure human life and necessary to plies substantial changes in the design argini del Kallang River nelle aree di
approach to problems will focus only realize buildings and landscapes as process, which require a symbiotic drenaggio rinaturalizzate del Bishan
on the connotation of values and «prosthetic environments» aimed at vision of co-evolutionary adaptation Park, foto Wikimedia Commons
environmental heritage as ‘objects’, facilitating human adaptation to ex- of users and their artifact systems Singapore. The Kallang River banks
whether they are natural or artifi- ternal conditions imposed by nature with the natural environment. This reshaped into naturalistic flood drainage
cially produced. In this view, which (Fitch, 1980). Therefore, it is perhaps is a new working condition that re- area of Bishan Park, photographs
Wikimedia Commons
tends to isolate unnatural episodes, more appropriate to face the current quires striving action to help dynamic
the same concept of sustainability has systemic environmental and resource changes in the behaviour of users, as
been far too used to justify any pro- crisis, speaking of «unsustainability» well as appropriate space solutions for
active or productive action, giving of settlement processes (Tiezzi et al., the maintenance and regeneration of
great confidence to the technical po- 2007) to transform the «distance from housing quality.
tential or, on the contrary, invoking a the ideal point of sustainability» into In this direction, the concept of set-
return to a primordial natural vision- adaptable opportunities for man, plac- tlement system approaches the idea of
ary condition. If, in fact, it’s possible ing the nature at the centre of plan- 'built environment' intended as man-
to objectively accept the theory that ning, so as to reset the relationship made habitats, «not in a naturalistic
the human species is inherently 'un- between technology and environment or aesthetic sense, but in a construc-
sustainable' due to its inappropriate as part of a new technological culture tive way» in which the construction
biological capacity to deal with envi- of living quality (Ferracuti, 1990). of the natural environment coincides
ronmental adversities (Rees, 2010), it with the ability to configure, man-
is then important to restore centrality Towards an integrated quality of the age and transform the living space
to the technological project of build- built environment in a responsible and adaptive way,
ing anthropogenic habitats; a process The reduction of the settlement sys- compatibly with available resources

55 F. Angelucci, M. Di Sivo, D. Ladiana TECHNE 05 2013


La resilienza come vettore Il paradigma della resilienza A causa di questa sua nuova connotazione, non potrà mai confi-
della qualità ambientale può contribuire anche a modi- gurarsi in una dimensione statica e localizzata, essendo vincolata
integrata ficare e superare il concetto di alla variabilità degli assetti di contesto, a scala globale come a
qualità del sistema insediativo quella locale.
nella sua tradizionale contrapposizione tra qualità oggettive/mi- Dovrà piuttosto risultare da un progetto continuo e flessibile,
surabili (conformità di beni/prodotti a specifiche prestazionali) negli obiettivi e nelle risposte, finalizzato al mantenimento e alla
e qualità soggettive, difficilmente parametrizzabili (adeguatezza valorizzazione della reattività ecologico-ambientale, dell’adatta-
all’uso e rispondenza alle esigenze dell’utenza). Il trinomio re- bilità organizzativo-procedurale e della trasformabilità tecnolo-
attività/adattabilità/trasformabilità, nella sua specifica connota- gico-spaziale dell’intero sistema insediativo.
zione dinamica e intersistemica, permette infatti di affrontare il
nodo della qualità dell’ambiente costruito secondo almeno tre Reattività, adattabilità, Nell’ambito della fitta rete di
livelli integrati (Di Sivo e Angelucci, 2012) potendo distinguere: trasformabilità complesse dinamiche relazio-
– una qualità ecologico-ambientale, riferibile alla reattività del nali che si è instaurata tra di-
sistema e individuabile come capacità di intervento sulle dina- mensione globale e locale dell’abitare, per evitare che anche il
miche di interazione tra componenti ambientali, artificiali e na- paradigma della resilienza segua l’evoluzione/involuzione del
turali, per ridefinire, in modo adattivo, il quadro dei processi di termine sostenibilità, sarebbe opportuno ricomporre un equili-
formazione dello spazio antropizzato; brio tra capacità di innovare e costruire nuovi valori e capacità
– una qualità organizzativo-procedurale, riferibile all’adattabilità di relazionare i cambiamenti alla conservazione di specifiche
del sistema e definibile come capacità di organizzazione integra- identità, secondo una continuità evolutiva (Tagliagambe, 1998),
ta degli utenti/abitanti, dei servizi, delle procedure di sicurezza, superando così la visione vincolistica e prescrittiva a favore di
delle azioni manutentive e degli interventi in emergenza, secon- una logica di intervento inclusiva e previsionale.
do principi di coordinamento interscalare delle attività; L’approccio progettuale che tende alla costruzione delle qualità
– una qualità tecnologico-spaziale, riferibile alla trasformabilità interconnesse dell’ambiente naturale, sociale ed economico sem-
del sistema e intesa come capacità di rispondenza degli interven- bra costituire un interessante obiettivo da raggiungere per ope-
ti di modificazione sia a obiettivi generali di sostenibilità (ener- rare nella logica di un più ampio progetto ‘glocale’ che coinvolge
getici, sociali, ecologici, economici), sia agli obiettivi specifici di l’intero sistema insediativo e i suoi abitanti, nella ricerca di mol-
compatibilità con le esigenze locali (identificazione, fruizione, teplici e variabili livelli di sostenibilità. Appare soprattutto come
benessere, sicurezza, gestione). una posizione culturale che può aprire nuovi scenari operativi
La qualità ambientale assume quindi un carattere di globalità e per l’area della progettazione tecnologico-ambientale.
dinamicità (Di Sivo, 2004). Si può parlare, infatti, di una domanda, al momento ancora par-

(Vittoria and Caterina, 1976). But it and transformational actions. The the logic of a more comprehensive and turbing effects and to get reorganized
is especially a concept that helps to idea itself of the quality of the settle- balanced relationship between ecosys- through a transformation, maintain-
redefine the range of efficiency of the ment system emerges transformed, tem capacity, environmental factors, ing the same functions, the structure,
project itself, by recognizing the cen- because it is not produced any more user needs and technical knowledge, the identity and feedbacks;
trality of constructive dimension of by a supremacy of the modification it is more advantageous to think in - adaptability is the capacity of the
creating habitat. The latter one can logic, but it is the outcome of a more terms of adaptability of the settlement actors in the system to influence and
no longer be reported to the quality complex process of innovation that system, through defining states of dy- manage the change;
of a single natural or artificial com- responds also to submerged and im- namic balance. - transformability is the capacity to
ponent. It should be interpreted as the plicit decisions (that consider the di- In this direction, it may be useful to produce new systems/sub-systems,
result of an interdisciplinary and open rect involvement of users) and which think about the concept of resilience. when the ecological, economic and
planning, aimed at the conservation, are employed in maintaining existing The term, originally developed in the socio-political conditions make the
maintenance and transformation of system parts in life (Di Battista, 2006). context of material engineering and existing system untenable.
the necessary qualities for the liveabil- The concept of quality housing should ecological science, refers to the ability In Walker’s definition, the resilience
ity of living space, at different levels of therefore be redefined as 'dynamic to adapt a complex system to process- together with adaptability and trans-
intervention. limit', which tends to go virtuously es of change and to the effects induced formability, is seen as one of the
The settlement system, considered towards the integrated quality on eco- by endogenous and exogenous ele- fundamental aspects that govern the
as 'built environment' in which eco- logical, social and economic levels. ments of disturbance. dynamics of social-ecological systems
sphere and anthroposphere co-evolve We should dwell particularly on Brian (such as the landscapes on urban or
and in which physical, social and Built environment and resilience Walker’s definition of «resilience of territorial scale); systems that can be
economic systems interact, in these The idea of the settlement system’s sus- complex socio-ecological systems» in defined as complex for their exclu-
terms, it results to be projectable as tainability as a goal to achieve a state which it is stated that: sive nature of ‘interscalarity’1 making
a 'system of systems', characterized of perfect balance, is an ideal planning - the resilience or responsiveness is interactions depend on superordi-
by the coexistence of conservational horizon that is difficult to approach. In a system’s capacity to absorb the dis- nate and subordinate systemic levels

56 F. Angelucci, M. Di Sivo, D. Ladiana TECHNE 05 2013


zialmente inespressa e non del tutto decodificata, che rimanda biente costruito per sostenere, nel tempo, le funzioni ecologiche
alla necessità di pensare e modificare lo spazio antropizzato attra- e le trasformazioni antropiche, secondo criteri di compatibilità
verso una progettualità intersistemica, interscalare, riferita all’am- con le risorse ecologiche, energetiche, sociali ed economiche di-
biente costruito nella sua totalità (dal paesaggio, alle architetture, sponibili;
alle pratiche abitative, agli elementi costruttivi, ai materiali). – i requisiti di adattabilità (organizzativo-procedurali), come in-
Saremmo quindi di fronte alla manifestazione di nuove catego- sieme delle condizioni di intervento coordinato, integrato e in-
rie di bisogni della società, sintomatiche delle mutate condizioni terscalare, per la valorizzazione dei gradienti di adattamento al
culturali e insediative della fase postindustriale e dell’attuale re- cambiamento e di accettazione delle innovazioni da parte delle
gime di scarsità di risorse, riconducibili, principalmente, a una diverse tipologie di utenze e attori coinvolti nei processi di tra-
più generale e responsabile richiesta di ri-armonizzazione e otti- sformazione dell’ambiente costruito;
mizzazione delle pratiche abitative con le variabili e le dinamiche – i requisiti di trasformabilità (tecnologico-spaziali), come insie-
naturali3. me delle condizioni di rispondenza dinamica di spazi e soluzioni
A partire dai fondamenti metodologico-progettuali della tecnolo- tecniche alla variabilità delle richieste di prestazione indotte dai
gia dell’architettura, si potrebbero allora riprendere le definizioni processi di modificazione, per garantire adeguati livelli di con-
formulate da Walker rileggendole secondo un approccio proget- nessione e correlazione con i fattori topologici, antropologici e
tuale esigenziale-prestazionale. Ciò contribuirebbe a individuare tecnologici dell’ambiente costruito.
nella ‘resilienza’ l’espressione emergente di una potenziale nuova L’apporto rilevante che si delinea per l’area della progettazione
classe di esigenze qualitative dell’abitare4. tecnologica, secondo questa ipotesi interpretativa esigenziale-
Sarebbe quindi possibile affrontare la resilienza non come con- prestazionale, consiste nel superamento della concezione dell’in-
cetto astratto o extradisciplinare, ma come ambito di approfon- tervento come risposta specifica e temporalmente circoscritta a
dimento specifico della ricerca tecnologica sul progetto; come un problemi localizzati, soffermandosi invece sulla natura intersi-
nuovo obiettivo di qualità, potendo ipotizzare un quadro esigen- stemica e interscalare dei sistemi insediativi.
ziale complesso e interscalare, riferibile alla resilienza ecologico- Collocando le azioni strategiche, programmatiche, decisionali,
ambientale, organizzativo-procedurale, tecnologico-spaziale. progettuali, trasformative e gestionali in un quadro di interdi-
Nella stessa logica esigenziale-prestazionale, i concetti di reattivi- pendenze che coinvolgono la dimensione collettiva come quella
tà, adattabilità e trasformabilità dell’ambiente costruito sarebbero più individuale, si potrebbero così far convivere, in una visione
così collocabili nell’ambito di una nuova classe di requisiti riferi- integrata e coordinata, azioni di mantenimento e rigenerazione
bili alle capacità di resilienza del sistema, potendo ipotizzare: delle risorse (capitale naturale), azioni di adattamento degli in-
– i requisiti di reattività (ecologico-ambientali), come insieme dividui (capitale sociale/umano) e azioni di produzione di nuovi
delle condizioni appropriate di adattamento dinamico dell’am- valori e redditività (capitale culturale/artistico).

(Walker et al., 2004). The three con- behaviours of users and with mainte- its traditional polarity between objec- of creating man-made space, in an ap-
cepts, applied to the project guidelines nance, regeneration and modification tive/measurable quality (conformity propriate way;
of architectural, urban or landscape of territorial resources2. of goods/products for performance - an organizational-procedural quality,
settlement systems, show interesting Therefore, a socio-ecological settle- specifications) and subjective qualities which can be referred to the adapta-
similarities with the previously men- ment system of high complexity, in- that are difficult to configure (suitabil- bility of the system and can be defined
tioned idea of the built environment, tended as built environment, which is ity for use and correspondence with as the ability of integrated organiza-
anticipated by Vittoria and Caterina. based on diversification and no longer the users needs). tion of the users/inhabitants, services,
They seem to be important for our ar- on homogenisation of its qualities, The trinomial responsiveness/adapt- safety procedures, maintenance works
gument because they allow to reframe can be foreseen. From a technologi- ability/transformability in its specific and interventions in emergency, ac-
the conditions of implementation of cal point of view, the care and evalu- dynamic and inter-systematic con- cording to the principles of cross-scale
environmental quality in a dynamic ation of the capacities of resilience/ notation, makes it possible to tackle coordination of activities;
and evolutionary vision, which can be responsiveness, adaptability and the crux of the quality matter of the - a technological-spatial quality, re-
advantageous in a situation like this, transformability, can therefore be seen built environment according to at lated to the system convertibility and
characterized by the presence of fre- as favoured areas of intervention for least three integrated levels (Di Sivo defined as the ability to meet require-
quent social, economic and ecosystem a new planning, aimed at improving and Angelucci, 2012), being able to ments of modification interventions,
instability. the levels of integrated environmental distinguish: such as overall objectives of sustain-
The organic model of intervention quality of settlement systems. - an ecological and environmental ability (energy, social, ecological, eco-
that they delineate, in fact, places no quality, which can be related to the nomic), and also specific objectives of
more the growth of single ecological The resilience as a carrier of inte- system responsiveness and individu- compatibility with local requirements
or technical potentialities in the cen- grated environmental quality ated as ability to intervene on the (identification, usability, comfort, safe,
tre of environmental dynamics, but The model of resilience can help to dynamics of interaction between management).
the adaptive co-evolution of the entire change and overcome the quality natural and artificial environmental The environmental quality, therefore,
settlement system with the needs and concept of the settlement system in components, to redefine the methods assumes a dynamic and global nature

57 F. Angelucci, M. Di Sivo, D. Ladiana TECHNE 05 2013


03 |

03 | New York. Recupero della West Side Line Railway


e trasformazione nella greenway dell’High Line
Park, foto High Line Official Web
New York. The West Side Line Railway transformation
into High Line Park greenway, photographs by High
Line Official Web

NOTE
1
Walker, in particolare, definisce con il termine panarchy (panarchia) la 3
Le principali esperienze progettuali in atto per affrontare le conseguenze di
specificità dei sistemi socio-ecologici a subire influenze, di stato e di proces- questo cambiamento sono riferibili, a livello di pianificazione urbana stra-
so, da parte di interazioni che agiscono su diverse scale. tegica, alle città di Sorgoson (2010), Semarang (2010), Surat (2011), Indore
2
Tra i riferimenti documentali che affermano questa visione organica di (2012) e alle città della Gold Cost australiana. Tra le città che contano misure
intervento sull’ambiente si possono citare: il Quadro d’azione “Hyogo” (Bu- d’azione e opere già realizzate: Copenhagen (Climate Adaptation Plan), Rot-
ilding the Resilience of Nations and Communities to Disasters) definito dalle terdam (Rotterdam Adaptation Strategies), New York (Plan NYC Panel on
Nazioni Unite a Ginevra nel 2005 a conclusione dei lavori della World Con- Climate Change) e Masdar City.
ference on Disaster Reduction e lo Urban Resilience Research Prospectus, 4
In questa direzione si collocano le iniziative della commissione TG63 Disa-
elaborato nel 2007 nell’ambito delle attività della Resilience Alliance sui sters and the Built Environment del CIB - Conseil International du Bâtiment.
sistemi socio-ecologici.

(Di Sivo, 2004). Because of its new sustainability, it would be opportune narios for the area of technological- planning fundamentals of architectur-
connotation, it will never be able to to recompose a balance between the environmental design. In fact, it is a al technology, the definitions formu-
be configured in a static and localized capability to innovate and build new question, which at the moment is still lated by Walker could be reread in the
dimension, being confined to the vari- values and skills to attribute these partially unexpressed and not fully light of a performance based planning
ability of the environmental structure, changes to the conservation of specific decoded, and which refers to the need approach. This would help to identify
both on global and local scale. identities, according to an evolution- to think and change the man-made within the 'resilience' the emerging
It should rather be a continuous and ary continuity (Tagliagambe, 1998), space through an inter-systemic, expression of a new potential class of
flexible project, in terms of goals and thus overcoming the restrictive and cross-scaled planning, referred to the qualitative housing requirements4.
responses, aimed at the maintenance prescriptive vision in favour of an built environment as a whole (from It would therefore be possible to ap-
and valuation of the ecological-envi- inclusive and predictive intervention the landscape to architectures, hous- proach the resilience not as an abstract
ronmental responsiveness, organiza- logic. ing practices, building elements and or extra-disciplinary concept, but as
tional and procedural adaptability and The planning approach that tends to materials). We would be, therefore, in an area of specific in-depth examina-
technological-spatial transformability move towards the construction of front of the appearance of new social- tion of technological research on the
of the entire settlement system. interconnected quality of the natural, need categories, which are symptoms project; like a new quality target, be-
social and economic environment, of the changing cultural and settle- ing able to hypothesise a complex and
Responsiveness, adaptability, trans- seems to develop an interesting target ment conditions of the post-industrial multi-scale situation of needs, which
formability to be reached, for working within the phase and the current regime of re- is attributable to the ecological-envi-
As part of the thick network of com- logic of a larger 'glocal' project that source shortage, mainly due to a more ronmental, organizational-procedur-
plex relational dynamics that estab- involves the entire settlement system general and responsible request for al, technological-spatial resilience.
lished itself between global and local and its inhabitants, in the research of re-harmonization and optimization of In the same performance based logic,
dimensions of living, in order to avoid multiple and variable levels of sus- housing practices with variables and the concepts of responsiveness, adapt-
that the paradigm of resilience follows tainability. It is principally a cultural natural dynamics3. ability and transformability of the
the evolution/involution of the term position that can open up new sce- Starting from the methodological- built environment would be so easy

58 F. Angelucci, M. Di Sivo, D. Ladiana TECHNE 05 2013


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to place in a new class of requirements nologic and related to spaces), as a involve the collective dimension as 2005 as a conclusion to the works of
related to the system resilience, being whole of dynamic response conditions well as the most individual one, the the World Conference on Disaster Re-
able assume: of spaces and technical solutions to maintenance actions and regeneration duction; the Urban Resilience Research
- responsiveness requirements (eco- the variability of professional request of resources (natural capital), adapta- Prospectus, elaborated in 2007 for the
logical and environmental), as a set generated by processes of modifica- tion actions individuals (social/hu- activities of the Resilience Alliance on
of appropriate conditions of dynamic tion, to guarantee adequate levels of man capital), and actions of producing socio-ecological systems.
adaptation of the built environment, connection and correlation with the new values and profitability (cultural/ 3
The main planning experiences in
to sustain the ecological and human topologic, anthropologic and techno- artistic capital) could live together in act for facing the consequences of this
changes, according to the criteria of logic factors of the built environment. an integrated and coordinated vision. change are referable, on strategic ur-
compatibility with the ecological, en- The relevant contribution that is out- ban planning level, to the cities of Sor-
ergetic, social and economic resources lined for the technologic planning NOTES goson (2010), Semarang (2010), Surat
available; area, according to this interpretive 1
Walker defines with term Panarchy (2011), Indore (2012) and to the cities
- adaptability requirements (organiza- performance based hypothesis, lies the specificity of socio-ecological sys- of the Australian Gold Coast. Among
tional and procedural), as a whole of in over passing the conception of the tems that suffer influences, of state and the cities that count measures of ac-
conditions of coordinated, integrated intervention as a specific response process, caused by interactions that act tion and already realized works: Co-
and multi-scale intervention, for the that is temporally limited for local- on multiple scales. penhagen (Climate Adaptation Plan),
valorisation of the gradients of adap- ized problems, focusing instead on the 2
Among the documental references Rotterdam (Rotterdam Adaptation
tation to the change and acceptance of inter-systemic and cross-scaled nature that confirm this organic vision of Strategies), New York (Plan NYC Panel
innovations by the different types of of the settlement systems. environmental intervention, can be on Climate Change) and Masdar City.
users and actors involved in the pro- Placing strategic, programmatic, quoted: the Action Framework “Hyo- 4
The initiatives of the CIB (Conseil In-
cesses of transformation of the built decision-making, planning and man- go” (Building the Resilience of Nations ternational du Batiment) TG63 Com-
environment; agement actions in a transformative and Communities to Disasters), de- mittee for Disasters and the Built Envi-
- transformability requirements (tech- framework of interdependence, which fined by the United States in Geneve in ronment are reported in this direction.

59 F. Angelucci, M. Di Sivo, D. Ladiana TECHNE 05 2013


Sostenibilità, cultura e rigenerazione urbana: SAGGIO/ESSAY
nuove dimensioni del progetto tecnologico
Daniele Fanzini, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano daniele.fanzini@polimi.it
Isabella Bergamini, Distretto culturale DOMInUS isabella.bergamini@polimi.it
Irina Rotaru, Dipartimento ABC Politecnico di Milano irina.rotaru@mail.polimi.it

Abstract. I temi della sostenibilità ambientale e del modello di sviluppo incro- tura e fra cultura e storia» (Magnaghi, 2004). Il convincimento che la
ciano oggi quelli della cultura, della rigenerazione urbana e della nuova econo-
mia. L’industria culturale, concettualizzata a partire dagli anni ’90 e ampliatasi
sostenibilità dello sviluppo dipenda dalla capacità del modello socio-
con l’affermarsi dell’economia creativa, si sta orientando verso modelli di città economico di alimentare la conservazione e la crescita dei luoghi
e regioni creative che rappresentano l’espressione fisica dell’economia post- è oggi piuttosto diffuso, tant’è che in alcuni ambienti si comincia a
industriale. La dimensione spaziale ha un ruolo importante nel favorire lo svi-
luppo di ambienti creativi, mentre lo spazio della classe creativa rappresenta il
parlare di sostenibilità culturale come diritto-dovere di una società
nuovo ambiente lavorativo urbano. L’analisi qualitativa di questi spazi in termini di mantenere le condizioni necessarie alla riproduzione dei processi
di requisiti e prestazioni rappresenta un interessante ambito applicativo del pro- culturali (Amari, 2012) e quarto pilastro della sostenibilità.
getto tecnologico.
I processi culturali, appartenendo all’economia del simbolico, oltre
Parole chiave: Sostenibilità culturale, Rigenerazione urbana, Industrie creative e
culturali, Ecosistemi creativi, Qualità urbana
alla loro funzione sociale sono in grado di favorire sviluppo econo-
mico attraverso le industrie creative e culturali. Come la cultura della
produzione ad un certo punto dell’evoluzione industriale incrocia
Sostenibilità ambientale, «La chiave strategica della sosteni- la cultura umanistica e l’arte generando il disegno artistico per l’in-
cultura e sviluppo bilità dello sviluppo si trova nella dustria al fine di perfezionare e diversificare l’offerta, così l’industria
cultura della valorizzazione delle culturale, nel suo evolversi, richiede una sempre maggior attenzione
risorse e dell’ambiente dell’uomo da parte degli abitanti», così afferma per la forma dello scambio attraverso il quale si trasforma la risorsa
Alberto Magnaghi nel suo libro intitolato Il progetto locale, un testo culturale in valore. Nella nuova economia, infatti, i processi d’inno-
importante per ripensare il ruolo della pianificazione e del progetto vazione non si limitano unicamente al modello funzionale del pro-
attraverso i paradigmi della post-modernità. Secondo Magnaghi, il dotto/merce mediante l’uso esclusivo di tecnologie, ma si estende
territorio nasce dalla fecondazione della natura da parte della cultu- all’attribuzione di significati di natura simbolico emozionale incor-
ra: «[…] la civilizzazione tecnologica, nella sua corsa a costruire un porati - embedded - al territorio. Grazie alla creatività e all’inno-
ambiente artificiale, ha interrotto questa virtuosa contaminazione, vazione, la cultura può quindi stimolare la crescita di diversi settori
liberandosi del territorio - inteso come superficie insignificante - e produttivi (dal turismo alla produzione di beni e servizi per la frui-
seppellendolo di oggetti, opere, funzioni e veleni» (Magnaghi, 2004). zione) con evidenti benefici sia per l’ambiente che viene valorizzato,
Se da una parte la crisi economico-finanziaria ha contribuito a peg- sia per le stesse dinamiche sociali alla base della qualità della vita. Il
giorare lo stato delle cose, dall’altra si sono aperti nuovi orizzonti che, potere rigenerativo della cultura è dimostrato dai tanti interventi di
anche grazie allo sviluppo tecnologico, appaiono più raggiungibili di riqualificazione urbana cultural-based di successo attuati in diversi
un tempo. Orizzonti che mirano al riequilibrio tra ambiente natura- grandi aree urbane (in Italia nelle tre città del triangolo industriale).
le e ambiente antropizzato che può essere perseguito promuovendo Tale potere ‘rigenerante’ tende oggi a estendersi a realtà urbane di
‘nuovi atti fecondanti’ per arrivare a «produrre nuovo territorio a più ridotte dimensioni dove, come in Italia, il patrimonio culturale è
partire dalla ricerca di relazioni virtuose e alleanze fra natura e cul- diffuso sul territorio (URBACT, 2011).

Sustainability, Abstract: Today, the environmental Environmental sustainability, culture and manmade environments, an objec-
sustainability and development model and development tive that can be pursued by promoting
culture and urban are linked to culture, urban regenera- In his book Il progetto locale, Alberto ‘new generative acts’ for «producing a
regeneration: New tion and new economy. Conceptualized
in the 90s, cultural industry has flour-
Magnaghi states that «The strategic new territory starting from the identi-
key of sustainable development is to be fication of virtuous relationships and
Dimensions for the ished with the affirmation of the creative
found in the culture of resource and hu- alliances between nature and culture
economy and new systemic economic
Technological Project theories and is now advancing towards
man environment valorisation by its in- and between culture and history»
models of creative cities and regions habitants». According to Magnaghi the (Magnaghi, 2004). Now, it is widely
representing the spatial expression of territory is the result of culture being acknowledged that the sustainability of
the post-industrial economy. The terri- sown into nature: «[…] in its attempt development depends on the capacity
torial dimension has a fundamental role to build an artificial environment, the of the socio-economic model to nourish
in the development of creative environ- technologic civilisation has intercepted the conservation and growth of the lo-
ments, while the space of the creative this virtuous contamination, getting rid cation. It is so widespread that, in some
class represents the new urban work- of the idea of a territory – interpreted groups, cultural sustainability is under-
environment. The qualitative analysis of as insignificant surface – burying it in stood as a right and duty of a society
those places in terms of requests and objects, works, functions and poison» to assure the necessary conditions for
performance distinguishes it as a mo- (Magnaghi, 2004). If on the one hand the reproduction of cultural processes
tivating field for the application of the
the economic and financial crisis has (Amari, 2012) and as the 4th pillar of
technological project.
worsened the situation, on the other sustainability. Belonging to the econo-
Keywords: Cultural sustainability, Ur-
hand it has opened new perspectives my of symbolic ideals beyond their so-
ban regeneration, Cultural and creative
that seem more accessible than before cial function, the cultural processes can
industries, Creative ecosystems, Urban
quality also due to technological development. play a key role in fostering the economic
These horizons aim to rebalance natural development through cultural and crea-

60 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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Implicazioni ‘ambientali’ Negli ultimi decenni l’umanità ha dosi sulla capacità di uscire dal lock-in tecnologico imposto dai pa-
dell’economia creativa conosciuto importanti cambia- radigmi produttivi esistenti. Il modello “imprenditoriale” sembra più
e culturale menti economici e sociali dovuti adatto alla nostra epoca in quanto promuove la crescita economica
all’avanzamento della conoscenza basata su diversità, flessibilità, turbolenza, novità, innovazione, siner-
in settori strategici come quelli della comunicazione e dei trasporti. gia e clustering; mentre, all’opposto, il modello manageriale opera in
Le barriere spazio-temporali tra diversi luoghi e funzioni si sono ri- condizioni di stabilità, specializzazione, omogeneità, scala, certezza,
dotte generando nuove esigenze in termini di servizi per l’ambiente prevedibilità, nel complesso elementi non più funzionali alle odierne
e gli spazi di vita. La recessione ha inoltre evidenziato i limiti del vec- condizioni di crescita (Audretsch e Turik, 2004; Thurik, 2009).
chio modello di sviluppo in favore di pratiche basate su un uso più L’applicazione dei nuovi modelli organizzativi ai settori dell’economia
attento ed oculato delle risorse naturali. I risultati sono evidenti: sul creativa e culturale ha implicazioni dirette sui modi di organizzare gli
piano della produzione industriale i prodotti si fanno più sofisticati spazi all’interno delle città la cui strutturazione diviene l’espressione
e tendono a inglobare un sempre maggior contenuto intellettuale. fisica dell’economia post-industriale. Una caratteristica dell’economia
Questa nuova visione riguarda ovviamente i prodotti in termini di creativa è infatti quella di favorire forme di urban bias, ossia forme di
condivisione di valori e nuovi significati (Akerlof e Kranton, 2000; polarizzazione urbana e di concentrazione del lavoro specializzato
Celaschi, 2008), ma anche i luoghi ed i modi di produzione in ter- (Hutton e Pratt, 2012). La dimensione spaziale, a sua volta, assume
mini di spazi, orari, metodologie, funzioni, priorità. Le piccole e un ruolo determinante nel favorire l’insorgere di aggregazioni cre-
giovani imprese, innovative, flessibili e profittevoli, tendono a rigua- ative in quanto il carattere parzialmente tacito del sapere, e quindi
dagnare terreno rispetto a quelle di più grandi dimensioni grazie alla la possibilità di trasmetterlo mediante relazioni non codificate tra
loro capacità di sfruttare maggiormente le opportunità date dalla agenti economici, richiede spazi e contesti urbani adeguati. Tale
connettività fisica e virtuale. Questo potrebbe essere percepito come componente risulta ancora più determinante nel favorire l’innova-
una sorta di ritorno a modelli di produzione e di vita pre-industriali zione, dato che questa si qualifica come processo sociale che implica
(small business and self-employment) aggiornati e reinterpretati alla scambi di conoscenze e un denso tessuto di relazioni interpersonali
luce delle nuove conoscenze e tecnologie. Singole grandi entità ten- proprie dei contesti urbani (Casoni, 2013).
dono ad essere sostituite da reti estese di elementi discreti molto più Se non esistono più le botteghe della Firenze rinascimentale, in molti
flessibili in termini di occupazione di spazio, tempo, connessioni e contesti distrettuali italiani, nel campo della moda e più in generale
ruoli. Per rendere al meglio l’odierna mutazione organizzativa, Roy della produzione culturale materiale, la conoscenza tacita, ossia im-
Thurik (2009) considera l’emergere di una entrepreneurial economy parare guardando, rappresentano ancora eccellenti sistemi di selezio-
opposta a quella basata sulla managerialità di capitale e lavoro poco ne (Santagata, 2007).
qualificato. Mentre l’economia tradizionale si concentra sulla conti- L’importanza della dimensione spaziale nell’economia creativa è am-
nuità, quella imprenditoriale favorisce i cambiamenti concentran- piamente documentata dagli studi condotti in ambito europeo dai

tive industries. Similar to a certain point quality of life. The regenerative power new exigencies regarding available ser- sort of return to the pre-industrial way
of the industrial evolution, the produc- of culture is proved by the large number vices and life environment. The recent of working and living (small business
tion culture intersected human culture of successful culture-based urban re- recession has emphasised the limits of and self-employment) updated and re-
and art engendering the industrial ar- generation interventions implemented the old development model, orient- interpreted according to the present-day
tistic design (later on design) meant to in several large urban areas in the world ing new developments towards a more perspective, evolution of techniques and
improve and diversify the offer; so that (in Italy, in the 3 cities of the industrial careful and judicious use of the natural knowledge. Big single entities are likely
in its evolution the cultural industry re- triangle). Today, this ‘regenerative’ pow- resources. The results are evident: goods to be replaced by extended networks of
quires increasing attention to the form er tends to extend to smaller size urban have become ever more sophisticated, discrete elements which are much more
of the exchange that allows the passage settlements, particularly where the cul- tending to involve a progressively im- supple (Dioguardi, 2009) in terms of
from resource to value. In fact, in the tural heritage is widespread like in Italy portant intellectual component. This space, time, connections and roles. For
new economy, innovation processes (URBACT, 2011). new vision regards products in terms better rendering of the recent organisa-
are not limited solely to the functional of new shared values and meanings tional mutations and present day state
model of the products/goods through The ‘environmental’ implications of (Akerlof and Kranton, 2000; Celaschi, of arts, Roy Thurik (2009) considers the
the use of technology, but extend to the the creative and cultural economy 2008), but also their production, requir- emergence of a contemporary entrepre-
attribution of new highly symbolic and During the last decades, humankind ing adaptations of spaces, schedules, neurial economy as opposed to the pre-
emotional meanings embedded in the has witnessed some radical social and methodologies, functions and priori- vious managerial one based on capital
territory. Thanks to creativity and inno- economic changes owed in large meas- ties. More flexible, ingenious and cost and mostly unskilled labour. While the
vation, culture may enhance the growth ure to the fast evolution of knowledge effective, the small young ventures have traditional economy focused on conti-
of various production sectors (from in strategic sectors like communica- an increased capacity of capitalizing the nuity, the entrepreneurial one flourishes
tourism to the production of goods and tion and transportation. Due to these opportunities offered by the physical on change and even provokes it capital-
services) with evident benefits to both mutations, the spatial and temporal and virtual connectivity, thus gaining izing on the «capacity to break out of the
the environment that is valued and the barriers between various places and terrain over the large scale enterprises. technological lock-in imposed by exist-
same social dynamics supporting the functions started to dilute resulting in This tendency could be perceived as a ing paradigms». The entrepreneurial

61 D. Fanzini, I. Bergamini, I. Rotaru TECHNE 05 2013


01 | INTELI (2011), Creative based Strategies in Small and Medium sized Cities:
Guidelines for Local Authorities

02 | Approccio integrato per la promozione di un ecosistema creativo locale,


URBACT Creative Clusters Final Report (2011), From Creative Industrie s to
Creative Place
Integrated approach for the promotion of a local creative ecosystem, URBACT
Creative Clusters Final Report (2011), From Creative Industries to Creative Place

quali emerge un concetto di ecologia dell’ambiente creativo la cui Come è stato osservato «l’idea di applicare una prospettiva di tipo
efficacia dipende, oltre che dal contesto economico-sociale, dalle sue ecologico-creativo all’interpretazione dei rapporti tra impresa ed
connotazioni fisiche. Questo concetto è espresso con grande chiarez- ambiente non è certo nuova. L’elemento nuovo, risiede semmai
za nella ricerca condotta da Catherine Murray e Mirjam Gollmitzer nell’applicazione di una particolare teoria (complessa) dell’ecologia
(2008): «In a conceptual move from creative economy to creative come ecologia creativa» (Pilotti, 2009). In questa prospettiva l’am-
ecology, we stressed the importance of the local - and mostly - ur- biente svolge un ruolo ‘creativo’ (Fig. 2) nel permettere ad alcune
ban environment in which the creative industries are situated. An organizzazioni, quelle con maggiore capacità di adattamento, di co-
“inspiring” urban cultural milieu with affordable housing and visible evolvere insieme ad esso e, al contempo, nel richiamare dall’esterno
as well as invisible cultural infrastructure is considered a vital com- le migliori risorse per competere. In questa logica l’ambiente è consi-
ponent of a reworked creative economy concept». (Fig. 1) derato alla stregua di un organismo vivente che favorisce la crescita,
spostando gli obiettivi della politica urbana dall’hardware al softwa-
01 |
re e attribuendo alla cultura un ruolo di catalizzatore dei processi di
rigenerazione urbana (Lavagna, 2005).
02 |

Occorre quindi una «progettualità del mutamento in grado di in-


vestire la città nel suo insieme» (Schiaffonati, 2010). Un mutamen-
to che, «perseguendo un obiettivo di qualità urbana, presupponga

model seems more adapted to our era velopment of creative clusters. Given its ment emerges, its effectiveness depends 2009). From this perspective, the envi-
as it promotes economic growth related partially tacit nature, knowledge can be not only on the socio-economic context, ronment plays a ‘creative’ role (Fig. 2) by
to flexibility, turbulence, diversity, nov- transmitted through unencrypted con- but also on its physical connotations. allowing the most adaptive ventures to
elty, innovation, synergy and cluster- nections that require adequate urban This concept is expressed with great evolve together with it and in the mean
ing; while the managing one operates contexts and spaces. This component clarity in the research conducted by time attract from the exterior the best
in conditions of stability, specialization, is even more important for innovation Catherine Murray and Mirjam Goll- resources for the competition. Thus the
homogeneity, scale, certainty and pre- recognising it as a social process involv- mitzer (2008): «In a conceptual move environment is regarded as a living or-
dictability, no longer functional in the ing knowledge exchanges and a dense from creative economy to creative ecol- ganism favouring growth, while the ur-
actual state of development (Audretsch tissue of interpersonal relationships typ- ogy, we stressed the importance of the ban policy objectives are shifting from
and Thurik, 2004; Thurik, 2009). ical to the urban environments (Casoni, local – and mostly – urban environment the hardware to the software, attributing
The adoption of new organisational 2013). Even if the cottage industries of in which the creative industries are situ- culture a catalysing role in the urban re-
models in the cultural and creative Renaissance Florence no longer exist, in ated. An “inspiring” urban cultural mi- generation processes (Lavagna, 2005).
economy is directly impacting the con- many Italian contexts of fashion and in lieu with affordable housing and visible Therefore this mutation has to be
figuration and arrangement of urban general of material cultural production, as well as invisible cultural infrastruc- planned in order to invest in the city as
spaces, which become the physical ex- the tacit knowledge, namely learning by ture is considered a vital component of a whole (Schiaffonati, 2010) pursuing an
pression of the post-industrial economy. watching, still represents an excellent a reworked creative economy concept». urban quality objective implying func-
A feature of the creative economy is selection system (Santagata, 2007). The (Fig. 1) As recently noted, «the idea of tional and performance requirements
represented by the capacity to promote importance of the spatial dimension for interpreting the relationship between (Galdini, 2008). Technology, the disci-
forms of urban bias, namely types of ur- the creative economy has been largely business and environment from an eco- pline responsible for the management
ban polarization and skilled labour con- acknowledged through various studies logical and creative perspective is not of transformation processes, has already
centration in urban areas (Hutton and developed at the European and Extra new. The innovation resides in the appli- developed the adapted tools to deal with
Pratt, 2011). At its turn, the spatial di- European level, from which the concept cation of a particular (complex) theory such complexity. Today, the problem is
mension is essential in favouring the de- of the ecology of the creative environ- of ecology as creative ecology» (Pilotti, to «adapt the methodological models

62 D. Fanzini, I. Bergamini, I. Rotaru TECHNE 05 2013


l’esistenza di requisiti funzionali e prestazioni che devono essere Queste categorie orientano l’agire verso una maggiore complessità
riconosciuti e trattati» (Galdini, 2008). La tecnologia, disciplina del che la progettazione tecnologica, in quanto riferibile a un contesto
governo dei processi di trasformazione, ha da tempo maturato gli ampio e di carattere transdisciplinare focalizzato su conoscenze,
strumenti per affrontare una tale complessità; semmai il problema metodi e strumenti per rispondere a specifici parametri verificabili
di oggi è quello di adattare i modelli metodologici delle prime elabo- (Losasso, 2011), è in grado di trattare. Attraverso l’analisi di alcuni in-
razioni alle tematiche di rinnovamento che animano l’odierno dibat- terventi di rigenerazione urbana culturalmente fondata e di successo
tito: l’intervento sul tessuto edificato, le terotecnologie, le tematiche come Milano, Torino, Genova, Bilbao, Londra, è possibile declinare
ambientali e di contesto, la gestione della complessità come nuovo le categorie citate in nuovi temi di ricerca per il progetto.
paradigma di riferimento (Legnante, 2006). Un primo insieme riguarda i nuovi modi di organizzare e gestire lo
spazio alla scala edilizia e urbana: l’orizzonte temporale della piani-
Nuove dimensioni Nell’economia della conoscenza la ficazione si riduce poiché la sua rappresentazione, in rapido e con-
del progetto tecnologico cultura diviene il principale fatto- tinuo divenire, risulta difficilmente prevedibile e rappresentabile; le
re di cambiamento nel momento funzioni abitative tendono a fondersi con quelle lavorative secondo
in cui ad essa è collegato un progetto strategico-politico comples- modelli già visti in un lontano passato; gli spazi divengono più flessi-
sivo ed un’azione che non miri solo alla tutela (Galdini, 2008), ma bili, anche al fine di permetterne l’uso collettivo e indifferenziato; lo
anche allo sviluppo di un’economia di produzione. La cultura è an- spazio pubblico diviene luogo di incontro e di lavoro eliminando il
che considerata un importante fattore di trasformazione territoriale tradizionale concetto di soglia tra interno ed esterno (la città diviene
nell’affermare «una nuova concezione dell’urbanesimo centrata sulla un continuum ininterrotto di funzioni tra loro compenetrate); grazie
diversificazione degli stili di vita e sulla qualità e varietà delle strut- alle moderne tecnologie gli interni si smaterializzano e la presenza
ture che la città post-industriale può offrire» (Comunian e Sacco, impiantistica si fa sempre più leggera, discreta e integrata, liberando
2006). Le implicazioni fisico-spaziali di queste affermazioni investo- gli spazi a nuovi e inediti utilizzi; si estende il ciclo di vita dei fab-
no sia le modalità d’uso della città e dei contenitori esistenti, sia la bricati cralde to grave e quindi il loro possibile riutilizzo; aumentano
loro possibile trasformazione: quali modalità di riutilizzo degli edifici gli spazi fisici e virtuali connessi alle attività di interazione, di intrat-
in disuso, quale utilizzo dello spazio pubblico al fine di favorire lo tenimento, di formazione, di promozione e di stimolo culturale sia
sviluppo della creatività, quali le infrastrutture necessarie alla nuova all’interno che all’esterno degli edifici.
economia, quali i valori su cui costruire il senso di appartenenza del- Un secondo insieme deriva dai più recenti studi sulla natura degli
la collettività, quali modalità di inclusione delle professioni culturali ecosistemi dell’innovazione e su come tali sistemi possono essere ri-
e della cittadinanza nei processi di rigenerazione, quale il ruolo degli creati in contesti diversi da quelli in cui si sono generati. L’idea che
operatori immobiliari, quali le caratteristiche dei nuovi ambienti di l’ambiente «non sia più inteso come una black box, ma come una rete
vita e di lavoro (URBACT, 2006). di reti, ossia una ecologia di ecosistemi micro-macro» (Pilotti e Gan-

of the first operations to the current re- both how to use the city and existing tions of culturally based urban regenera- plans are getting lighter, discrete and
newal issues in the present day debate: containers, and their possible transfor- tion as the ones in Milan, Turin, Genoa, integrated making spaces available for
interventions on the built fabric, envi- mation. What forms of re-use of aban- Bilbao, London, it is possible to develop new functions. The works’ ‘cradle to
ronment and context aspects, complex- doned buildings, such as use of public the above mentioned categories in new grave’ life cycle is extended as well as
ity management as the new reference space best promote the development research topics for the project. In this their possible re-use. The physical and
paradigm» (Legnante, 2006). of creativity? What is the infrastructure sense, the first set of information indi- virtual spaces related to interaction, en-
necessary for the new economy? What cates the new ways of organising and tertainment, education, promotion and
New dimensions for the technological are the values on which to build a sense managing space at building and urban cultural activities are increasing both
project of belonging to the community? What levels. The time horizon of planning is inside and outside buildings. A second
At the level of knowledge economy, are the modalities for the inclusion of reducing as due to the ever changing group of hints derives from the most
when associated with a comprehensive cultural professions and citizenship in conditions it becomes difficult to an- recent studies on the nature of innova-
strategic-political project and an activ- the process of regeneration? What is the ticipate and represent. Living tends to tion ecosystems and how they could be
ity intended not only to protect but role of real estate agents? What are the melt with working, according to mod- recreated in different contexts, other
also to produce; culture becomes the characteristics of the new areas of life els already present in the ancient past than those in which they were gener-
main change factor (Galdini, 2008). It and work? (URBACT, 2006). These cat- (handcraft shops). Spaces are becoming ated. The idea that the environment «is
is also an important factor of the ter- egories guide the work toward greater more flexible, also to allow collective not similar to a black box, but to a net-
ritorial transformation by asserting «a complexity that technological design is and undifferentiated use. Public space work of networks, namely to an ecology
new conception of urbanity focused on able to deal with, as it refers to a broad becomes a meeting and working place, of micro-macro ecosystems» (Pilotti
the lifestyle diversification and on the and interdisciplinary framework fo- the traditional border between interior and Ganzaroli, 2009) that goes beyond
quality and variety of structures offered cused on knowledge, methods and tools and exterior being dismissed (city be- the antagonism between business and
by the post-industrial city» (Comunian to respond to specific and verifiable comes a continuum of interlacing func- environment, has engendered the ‘Rain-
and Sacco, 2006). The physical and spa- parameters (Losasso, 2011). Through tions). Thanks to modern technologies, forest Model’. The latter is considered
tial implications of these claims involve the analysis of some successful interven- the interiors are de-materializing, the by its author as the advancement of the

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zaroli, 2009) che travalica l’antagonismo tra impresa-ambiente, è alla mentale che si attiva da stimoli esterni e ottenere informazioni utili in
base di alcuni modelli interpretativi molto innovativi come il Rain campo pratico per la progettazione di ambienti e prodotti.
Forest Model considerato, dal suo stesso autore, come l’avanzamento Attraverso le neuroscienze è quindi possibile riformulare approcci di
della pratica del Total Quality Management nelle large corporation. metodo propri delle discipline creative, come per esempio il design
In questo modello i fattori che guidano l’avanzare dei sistemi di inno- (Biondi, Rognoli e Levi, 2009), oppure stabilire le caratteristiche degli
vazione sono la diversità dei talenti, una razionalità di breve periodo, spazi che favoriscono o stimolano le funzioni intellettive come per
la fiducia reciproca oltre le barriere sociali, le norme che promuovo- esempio la creatività.
no rapidità dell’azione, promiscuità, collaborazione e sperimentazio- Lo studio del rapporto spazio-individuo attraverso la percezione
ne tra gli individui. In tutto questo un ruolo non marginale è dedica- psicologica dell’ambiente apre un affascinante filone di ricerca le cui
to alle infrastructure, capability e community rispetto alle quali l’appli- implicazioni possono avere interessanti ricadute sulla pratica della
cazione del modello pone le seguenti domande: qual è la densità e la progettazione alla scala edilizia ed urbana.
qualità dei fornitori di servizi? Quali boundary spanning organization
esistono? Qual è il livello imprenditorialità seriale? Qual è la densità Conclusioni Nell’articolo abbiamo riferito i
e la qualità delle infrastrutture fisiche di servizio? Qual è il core-sector temi della sostenibilità dello svi-
della locale economia? (Hwang e Horowit, 2012). luppo alla cultura «considerata elemento chiave nel riaffermare l’i-
Le risposte a queste domande implicano strategie che riferiscano la dentità locale e nel contrastare le minacce dei processi di globalizza-
dimensione fisico spaziale del progetto ad altre variabili altrettanto zione» (Galdini, 2008).
importanti nel formare lo spazio della creative class come nuovo am- Il potere ‘rigenerante’ della cultura si esplica attraverso il contributo
biente di lavoro, variabili che devono essere opportunamente indaga- determinante dell’economia creativa il cui sviluppo può essere favori-
te e ricondotte al progetto. to da particolari condizioni del contesto. Le implicazioni ‘ambientali’
Un terzo insieme, che apre ad affascinanti interazioni tra il mondo dell’economia creativa e culturale, investendo sia le modalità d’uso
della progettazione e le neuroscienze, riguarda il rapporto tra la di- della città e dei contenitori esistenti, sia la loro possibile trasforma-
mensione degli spazi di vita e lavoro e le funzioni mentali che fa- zione, orientano l’agire progettuale verso una maggiore complessità,
voriscono i processi creativi. La creatività non può essere prodotta la cui caratterizzazione tematica, desunta dall’analisi di alcuni inter-
artificialmente ma può essere favorita dalle condizioni ambientali del venti di rigenerazione urbana culturalmente fondata e di successo, è
contesto nel quali operano le menti creative. stata ricondotta a tre raggruppamenti che rappresentano interessanti
Gli stati emotivi, secondo Damasio (2005) sono infatti alla base del campi di applicazione della ricerca in favore del progetto tecnologico:
principio fisico meccanico della creatività. l’organizzazione e la gestione dello spazio alla scala edilizia ed urba-
Attraverso semplici apparecchiature di biofeedback è per esempio na, la natura degli ecosistemi per l’innovazione e il rapporto spazio-
già oggi possibile misurare i parametri fisiologici collegati all’attività individuo attraverso la percezione psicologica.

Total Quality Management practice in spatial dimension with other variables tion for environment and goods design 2008). The ‘regenerating’ power of cul-
large corporations. In this model, the equally important in shaping the crea- can be obtained. Subsequently, through ture is explained through the decisive
driving factors of the innovation system tive class space as new work environ- neuroscience it is possible to reshape contribution of creative economy whose
are the diversity of talents, a short-term ment. Those have to be investigated and the proper methodological approaches development can be served by particu-
rationality, mutual trust beyond social included as well in the project. A third to the creative disciplines, like design lar context conditions. The ‘environ-
barriers, norms promoting rapid ac- collection of references that opens to for example (Biondi, Rognoli and Levi, mental’ implications of cultural and
tion, net-working, collaboration and fascinating interactions between the de- 2009), or establish the characteristics of creative economy, regarding the use of
experimentation among individuals. sign world and neuroscience concerns the spaces that favour or stimulate intel- the city and of the existing containers
In all this, a significant role is attrib- the relationships between the character- lectual functions such as creativity. The as well as their possible transformation,
uted to «infrastructure, capability and istics of the life and work spaces and the study of the space - individual relation- guiding the project work towards great-
community» depending on which the mental functions facilitating the creative ship through the environment’s psycho- er complexity, whose thematic charac-
implementation of the model raises the process. Even if it cannot be manufac- logical perception opens up a rich area terization derived from the analysis of
following questions: What is the level of tured, creativity can be stimulated by the of research, of which implication may some successful interventions of cul-
density and quality of service providers? environmental conditions of the context result in interesting outcomes for the ture-based urban regeneration has been
What ‘boundary spanning organiza- where creative minds are operating. Ac- buildings and urban design. synthesized in three groups represent-
tions’ are to be found? What is the level cording to Damasio (2005), emotional ing interesting application fields of re-
of serial entrepreneurship? What is the states are at the base of the physical and Conclusions search for the technological project: the
level of the density and quality of physi- mechanical process of creativity. Today This article investigated some of the is- organization and management of space
cal infrastructures for services? Which simple biofeedback equipment already sues related to the sustainable develop- at building and urban scale, the nature
area is the core sector of the local econ- permits to measure for instance the ment based on culture regarded as the of ecosystems fostering innovation and
omy? (Hwang and Horowit, 2012). The physiological parameters related to the «key element for reaffirming the local the type of relationship between space
answers to these questions are implying mental activity determined by external identity and opposing the threats of and individual through the psychologi-
strategies relating the project’s physical stimuli. Thus, practical useful informa- the globalization processes» (Galdini, cal perception.

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65 D. Fanzini, I. Bergamini, I. Rotaru TECHNE 05 2013


Innovazione ambientale dei processi SAGGIO/ESSAY
di trasformazione del costruito e ciclo di vita
Andrea Campioli, Monica Lavagna andrea.campioli@polimi.it
Dipartimento ABC, Politecnico di Milano monica.lavagna@polimi.it

Abstract. L’innovazione nel settore edilizio è spesso trainata dalla normativa e La spinta normativa e la domanda di mercato costituiscono
dai meccanismi di mercato. Superata la leva dell’efficienza energetica, all’oriz-
zonte si profilano nuovi obiettivi orientati alla sostenibilità degli interventi.
quindi stimoli essenziali per tutti gli operatori del settore delle
Il saggio mira a costruire, con particolare riferimento al contesto italiano, il qua- costruzioni che, malgrado il ben noto carattere conservativo che
dro delle politiche, dei percorsi normativi e delle iniziative orientate alla soste- li connota, stanno oggi muovendo i primi passi pionieristici sul
nibilità, che stanno determinando e determineranno percorsi di innovazione
ambientale. Centrale in tutti questi percorsi è l’approccio al ciclo di vita e la
fronte di una innovazione tecnologica orientata alla sostenibi-
valutazione ambientale basata sul metodo LCA. Notevole è lo sforzo che la lità: i progettisti e i costruttori con i loro sforzi di innovazione
ricerca sta producendo per raffinare gli strumenti di valutazione e supporto alle ambientale nelle scelte di progetto e di fornitura di prodotti e nei
decisioni, verso una visione sistemica della sostenibilità.
processi di costruzione-gestione-dismissione degli edifici; i pro-
Parole chiave: Innovazione, Efficienza ambientale, Life Cycle Assessment, So-
stenibilità, Approccio sistemico
duttori con i loro sforzi di innovazione ambientale nei processi
produttivi e di riduzione degli impatti ambientali nella filiera di
approvvigionamento. Risultati importanti in questo senso sono
già leggibili oggi in relazione al tema energetico. La normati-
Le leve dell’innovazione L’innovazione del processo, del va sull’efficienza energetica degli edifici è di fatto stata trainante
progetto, delle modalità di co- rispetto a percorsi di rinnovamento nei modi di costruire e ri-
struzione e di produzione è oggi pesantemente trainata dalla qualificare gli edifici e di innovazione dei prodotti edilizi. La di-
normativa e dai meccanismi di mercato. Le imposizioni norma- rettiva sugli “edifici a energia quasi zero” (2010/31/EU) prefigura
tive svolgono un innegabile ruolo di traino per l’innovazione dei già scenari di ulteriore rincorsa verso standard energetici elevati
prodotti edilizi e dei processi di produzione e di costruzione. e di integrazione impiantistica spinta. I meccanismi di mercato
Molteplici sono le norme, dalle direttive europee fino alle leggi hanno fatto il resto. Sensibilizzati gli operatori del mercato e gli
nazionali e locali, che affrontano il tema ambientale, in genere utenti, si è attivata una forte concorrenza in relazione al tema
articolate per sotto temi (energia, rifiuti, emissioni, acqua ecc.). energetico (si pensi al successo di Casaclima e alla corsa alla cer-
I meccanismi di mercato stimolano gli operatori a una concor- tificazione energetica in classe A).
renzialità che induce all’innovazione di processo e di prodotto.
Essa in genere viene attivata dall’introduzione di un vincolo Dall’efficienza energetica Ormai da anni l’Unione Euro-
normativo per poi assumere un carattere autonomo e mirare, all’efficienza ambientale pea sta indirizzando il setto-
attraverso un processo di miglioramento continuo, a obiettivi re delle costruzioni a un serio
più ambiziosi capaci di rispondere all’evolversi della domanda confronto con il problema della sostenibilità ambientale, pro-
di mercato, che è costituita dai progettisti e dai costruttori per i muovendo differenti piani di azione.
produttori e dai committenti e dagli utenti finali per i progettisti Lo stesso tema energetico è maturato proprio nel solco della
e i costruttori. questione ambientale (con particolare riguardo alla presa di im-

Environmental Abstract: Innovation in the construction The levers of innovation targets, able to respond to changing
industry is often driven by the legislation Today the innovation of the process, of demands of the market, that is made
innovations in the and by the market mechanisms. After the the project, of the methods of construc- up of designers and builders for pro-
construction sector lever of energy efficiency, new goals are
looming on the horizon towards sustain-
tion and production is heavily driven ducers and buyers and end-users for
by the legislation and by the market designers and manufacturers. The leg-
and life cycle approach ability of interventions. The essay aims
mechanisms. The laws and regulations islation push and the market demand
to build, with particular reference to the
Italian context, a framework of policies, of
play an undeniable role of driving force are therefore essential stimuli for all
regulatory pathways and of the initiatives for the innovation of building products operators in the construction sector. In
geared towards sustainability, which are and of manufacturing and construc- spite of their well-known conservative
determining and will determine the routes tion processes. There are many stand- nature, they are now moving the first
of environmental innovation. Central to ards, from European directives to the pioneering steps toward a technologi-
all these paths is the life-cycle approach national and local laws, which deal cal innovation oriented to sustainabil-
and the environmental evaluation based with the environmental theme, usually ity: designers and builders with their
on LCA. Remarkable is the effort that re- broken down by sub-themes (energy, efforts of environmental innovation
search is producing to refine the assess- waste, emissions, water, etc.). The mar- in the design choices and in the supply
ment tools and the decision support tools ket mechanisms stimulate the opera- of products and processes of construc-
toward a systemic vision of sustainability. tors to competition that drives inno- tion-management-disposal of build-
Keywords: Innovation, Eco-efficiency, vation process and product. The com- ings; producers with their efforts of en-
Life Cycle Assessment, Sustainability, petition is usually started by the intro- vironmental innovation in production
Systemic approach duction of a regulatory obligation and processes and in the reduction of envi-
then takes an independent character ronmental impacts in the supply chain.
and it aims, through a process of con- In this direction, important results can
tinuous improvement, more ambitious be already verified today in relation to

66 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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pegno per la riduzione delle emissioni di CO2 sottoscritta con il diversificate, si stanno attivando molteplici percorsi, a tratti com-
Protocollo di Kyoto). plementari, a tratti sovrapposti, a tratti in competizione, sulla cui
Ma, pur restando centrale1, il tema energetico non è l’unico efficacia permangono spesso perplessità.
aspetto considerato nelle politiche dell’Unione. Alcune diretti- La complessità del tema ambientale appare ulteriormente accen-
ve sono volte proprio a contenere alcune criticità che le norme tuata nell’applicazione all’ambito edilizio, settore molto articolato
sull’efficienza energetica degli edifici potrebbero generare2. Data e complesso. Il tentativo di definire strumenti di supporto deci-
la vastità del tema ambientale, il quadro delle direttive ambien- sionali e di valutazione dell’efficacia ambientale delle soluzioni
tali è molto articolato, per certi versi ancora frammentario, e innovative individuate ha generato diversi strumenti di ‘misura-
necessiterebbe di uno sforzo di messa a sistema e soprattutto di zione’ della sostenibilità nell’intero ciclo di vita.
verifica dell’effettiva efficacia ambientale delle strategie messe in La necessità di un approccio semplificato, facilmente comprensi-
atto in questi ultimi anni. bile dagli operatori e verificabile dai controllori istituzionali, ha
Un tentativo di approccio sistemico è rintracciabile nella Stra- in questi anni favorito la diffusione, sia in ambito volontario sia
tegia Europa 2020 e in particolare nell’obiettivo “un’Europa effi- in ambito normativo, di strumenti a check-list, come gli strumen-
ciente nell’impiego delle risorse” [COM (2011) 21 e (2011) 571], ti di valutazione a punteggio (protocolli o system rating) o i cri-
perseguito attraverso la definizione di un insieme di strumenti teri ambientali minimi per il Green Public Procurement, costruiti
adeguati (tasse, sovvenzioni, meccanismi di mercato e di defi- sulla base di un elenco molto articolato di criteri-requisiti am-
nizione dei prezzi) che rispecchino i costi effettivi dell’utilizzo bientali da soddisfare per ottenere punti premio (nel caso degli
delle risorse e che incoraggino un atteggiamento innovativo a strumenti a punteggio) o da rispettare obbligatoriamente (requi-
lungo termine delle autorità pubbliche e delle imprese verso siti minimi) per accedere alla gara di appalto (nel caso del GPP).
l’obiettivo di un uso efficiente delle risorse (materiali, energia, Il superamento di questo atteggiamento marcatamente quali-
acqua) lungo tutta la catena del valore, entro il 2020. tativo e la necessità di una verifica dell’efficacia ambientale in
Anche nell’ambito dell’efficienza ambientale agiscono due leve: termini rigorosamente quantitativi sta oggi determinando l’in-
da un lato la spinta normativa, senza la quale probabilmente il troduzione di strumenti, come il Life Cycle Assessment, capaci di
tema ambientale non verrebbe nemmeno affrontato, e dall’altro misurare quantitativamente l’aumento o la riduzione degli im-
il mercato, che sembra oggi particolarmente interessato a pro- patti ambientali legati alle innovazioni di processo e di prodotto3.
muovere la valorizzazione (anche economica) del costruito di
qualità. I protocolli ambientali La disponibilità di strumenti
Dunque obblighi normativi volti a migliorare l’intero comparto come leva di innovazione di valutazione e certificazione
e approccio volontario rivolto a valorizzare i percorsi più vir- ambientale ambientale degli edifici (in Ita-
tuosi. All’interno di questo duplice binario, che genera iniziative lia Protocollo Itaca e LEED) è

the theme of energy. The legislation on environmental sustainability, by pro- source Efficient Europe" [COM (2011) which generates different initiatives,
energy efficiency of buildings has led moting different action plans. Also the 21 (2011) 571], pursued by defining a are starting multiple paths, sometimes
in fact to the new ways to build and re- energy theme is matured in the wake of set of tools adequate (taxes, subsidies, complementary, sometimes overlap-
furbish buildings and to the introduc- environmental issues (especially with market mechanisms and pricing) that ping, sometimes competing, the ef-
tion of innovative building products. regard to the commitment to the re- reflects the actual costs of resource use fectiveness of which still raises doubts.
The Directive on "nearly zero energy duction of CO2 emissions signed in the and that encourages a long-term inno- The complexity of the environmental
buildings" (2010/31/EU) already pre- Kyoto Protocol). But, while remaining vative approach by public authorities theme is further accentuated in the
figures scenarios for a further run-up central theme1, the energy issue is not and businesses towards the goal of an application in the construction sector,
to satisfy standards oriented to very the only aspect considered in EU poli- efficient use of resources (materials, very diversified and complex. The at-
low-energy buildings and equipment's cies. Some guidelines are intended to energy, water) along the entire value tempt to define decision support tools
integrations. The market mechanisms contain some critical aspects that the chain by 2020. Even within the envi- and to evaluate the environmental
did the rest. Made aware the market rules on energy efficiency in buildings ronmental issue there are two levers: effectiveness of innovative solutions
players and the users, it has been acti- could generate2. The vastness of the on one side the thrust of the laws, with- identified has generated several tools
vate a strong competition in relation to environmental issues leads to a very out which probably the environmen- for the ‘measurement’ of sustainability
the subject of energy (think about the articulate framework of environmental tal issues would not even addressed, throughout the entire life cycle. The
success of Casaclima and the race for directives, in some ways even fragmen- and on the other the market, which need for a simplified approach, easily
energy certification in class A). tary, which would require an effort of today seems particularly interested understood by operators and verifiable
systematization and especially verifica- in promoting the development (even by institutional controllers, has in re-
From energy efficiency to the envi- tion of the environmental effectiveness economic) of the building quality. So cent years encouraged the spread, both
ronmental efficiency of the strategies implemented in recent regulatory requirements to improve in the regulatory and in the voluntary
For years now, the European Union is years. An attempt at systemic approach the entire sector and voluntary ap- field, of tools based on check-list, such
directing the construction sector to a can be found in the Europe 2020 Strat- proach aimed at enhancing the paths as scoring tools (protocols or rating
serious confrontation with the issue of egy and in particular under the "Re- most virtuous. Within this dual-track, system) or minimum environmental

67 A. Campioli, M. Lavagna TECHNE 05 2013


diventato elemento di traino di alcune innovazioni soprattutto Il Green Public Il ruolo fondamentale della do-
di processo. Tali strumenti richiedono un allargamento delle Procurement come leva di manda come elemento di trai-
competenze e professionalità coinvolte (interdisciplinarità) e un innovazione ambientale no dell’innovazione ambien-
maggiore dialogo tra gli operatori (progettisti, installatori, im- tale è stato sancito all’interno
presa di costruzione e fornitori di prodotti e materiali) a partire dell’Action plan on Sustainable Production and Consumption, e
dalle prime fasi del progetto. in particolare nelle Comunicazioni adottate dal Consiglio dei
Sul versante dei prodotti, l’innovazione riguarda soprattutto Ministri dell’Unione Europea su Consumo e Produzione Soste-
l’attivazione di una maggiore trasparenza dell’informazione am- nibile (COM 397/2008) e sul GPP (COM 400/2008), che concen-
bientale lungo la filiera. trano la loro attenzione sul “consumatore” (sia pubblico che pri-
Questo non ha per ora generato vere e proprie innovazioni di vato). In Italia, in attuazione di tale politica europea, il Ministero
prodotto; in Italia l’attenzione dei produttori nei confronti dei dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM)
protocolli ambientali (in particolare di LEED) è elevata, ma la ha attivato un Piano di Azione Nazionale4 per gli “acquisti ver-
tendenza è quella di registrare le caratteristiche dei prodotti esi- di” nel settore pubblico (Green Public Procurement), che ha già
stenti senza introdurre innovazioni. In prospettiva però, quando portato ai primi risultati, come i criteri ambientali minimi per i
l’informazione ambientale si sarà affermata più diffusamente, servizi energetici5. Nel 2012 è stato costituito un gruppo di lavo-
dovrebbe innescare la competizione e quindi l’innovazione. ro per la definizione dei criteri ambientali minimi (CAM) per la
Per esempio la richiesta di precisare il contenuto di riciclato at- costruzione e la manutenzione degli edifici. L’imposizione di cri-
tiva l’intera filiera di approvvigionamento e produzione a dover teri “minimi”, dunque a soglia e prescrittivi, almeno negli appalti
documentare tale informazione ambientale. pubblici, permette di muovere il mercato, senza una imposizione
Fino a oggi vi è una registrazione dello stato dell’arte, ma nel estesa a tutti. Oltre alle specifiche tecniche “obbligatorie”, verran-
momento in cui la domanda di mercato (resa progressivamente no definite delle specifiche tecniche “premianti” che potranno
consapevole) si orienterà a chiedere prodotti con elevato con- essere usate per definire una graduatoria di merito a parità di
tenuto di riciclato, i produttori saranno sempre più orientati a offerta economica. Le Pubbliche Amministrazioni dovranno in-
innovare i propri prodotti usando materia prima seconda. serire i criteri nel Capitolato speciale descrittivo e prestazionale
Al di là dell’uso strumentale finalizzato alla crescita del valore di contenuto nel progetto preliminare, sulla base del quale in gene-
mercato degli edifici, a questi strumenti deve essere comunque re viene indetta la gara d’appalto per i servizi di progettazione ed
riconosciuto il ruolo di diffusione della conoscenza su temi che esecuzione dei lavori. Per poter partecipare alla gara d’appalto,
fino a qualche anno fa non erano per nulla affrontati dagli opera- l’impresa deve dimostrare capacità tecnica e professionale, per
tori e il tentativo di aumentare la trasparenza dell’informazione esempio garantendo la presenza di professionisti esperti in edi-
ambientale. lizia sostenibile6 o in LCA. Questo innesca già una virtuosa mo-

criteria for Green Public Procurement, LEED) has become the driving force competition and thus the innovation. The Green Public Procurement as le-
built on the basis of a very detailed list for a number of innovations, of pro- For example, the request to specify the ver of environmental innovation
of environmental requirements to be cess above all. These tools require an recycled content leads the entire chain The role of demand as driving force for
met to obtain the award (in the case extension of the competencies and of supply and production to document environmental innovation has been en-
of scoring tools) or to comply with the professionalism involved (interdisci- this environmental information. Until shrined in the Action Plan on Sustaina-
obligation (minimum requirements) plinarity) and a greater dialogue be- now, there is a record of the state of the ble Production and Consumption, and
for access to the competitive bids (in tween operators (designers, installers, art, but when the market demand (be- in particular in the Communications
the case of GPP). The overcoming of construction companies and suppliers coming progressively conscious) will adopted by the Council of Ministers
this attitude markedly qualitative and of products and materials) from the be directed to seek products with high of the European Union on Sustainable
the need for verifying the effectiveness first phases of the project. In terms of recycled content, manufacturers will be Consumption and Production (COM
environmental in strictly quantitative products, innovation mainly concerns increasingly focused on innovating its 397/2008) and GPP (COM 400/2008),
terms is now bringing to the introduc- the activation of a greater transparency products, using secondary raw mate- that focus their attention on the "con-
tion of tools such as Life Cycle Assess- of environmental information along rial. Beyond the instrumental use in sumer" (both public and private). In
ment, able to quantitatively measure the supply chain. This has so far not order to expand the market value of Italy, for the implementation of the
the increase or reduction of environ- generated real product innovations; in the buildings, it must be however rec- European policy, the Ministry for the
mental impacts related to the innova- Italy the attention of manufacturers for ognized to these instruments the role Environment, Land and Sea (MoE) has
tion of processes and of the products3. environmental protocols (in particular of dissemination of knowledge on sub- set up a National Action Plan4 for the
for LEED) is high, but the tendency is jects that until a few years ago were not "green purchases" in the public sector
The environmental protocols as lever to record the characteristics of existing at all addressed by the operators and (Green Public Procurement), which
of environmental innovation products without introducing innova- the attempt to increase transparency of has already led to the first results, eg
The availability of assessment tools tions. In the future, however, when en- environmental information. the minimum environmental criteria
and environmental certification of vironmental information will be estab- for energy services5. In 2012 it was
buildings (in Italy Protocollo Itaca and lished more widely, should trigger the established a working group to define

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difica nel processo e nei rapporti tra gli operatori, accrescendo la Solo un protocollo, il DGNB tedesco, è nato integrando già la
conoscenza in direzione ambientale. valutazione LCA di edificio tra i primi criteri del protocollo, atti-
vando virtuosamente tutta la filiera e portando a un velocissimo
La valutazione LCA Negli strumenti a punteggio incremento dei prodotti certificati tramite EPD9. Questo consen-
come leva di innovazione viene adottato un approccio al te di uscire dall’ambiguità dell’uso di dati secondari provenienti
ambientale “ciclo di vita”, nel senso ‘filosofi- da banche dati, permettendo invece l’uso di dati primari stret-
co’ del termine (Life Cycle Thin- tamente correlati allo specifico prodotto utilizzato nell’edificio,
king), volto a introdurre uno sguardo allargato a tutte le fasi del stimolando il mondo della produzione a una concorrenzialità
processo, ma senza mai arrivare a una valutazione di sintesi che diretta e all’innovazione ambientale dei prodotti.
metta a sistema il contributo di impatto delle diverse fasi. Le EPD di prodotti edilizi hanno cominciato ad affermarsi in
La sostenibilità dei percorsi di innovazione dovrebbe invece es- Italia già dieci anni fa10, ma si tratta di una certificazione che
sere verificata tramite l’uso di strumenti di valutazione capaci non è mai decollata proprio per la mancanza di una domanda di
di misurare quantitativamente la sostenibilità sul versante am- mercato. L’inserimento della richiesta di EPD nei principali pro-
bientale (Life Cycle Assessment), economico (Life Cycle Costing) tocolli di valutazione degli edifici11, attiverebbe di conseguenza
e sociale (es. Social Life Cycle Assessment). Il ruolo di questi la domanda di mercato.
strumenti può essere sia di guida nell’individuare il percorso di
innovazione, sia di verifica che un’idea innovativa innescata da Conclusioni Le iniziative in atto delineano
altre sollecitazioni risulti efficace sul fronte della sostenibilità. un quadro molto variegato, i cui
Lo sviluppo di strumenti di questo tipo è stato attuato nell’am- strumenti operativi (direttiva ZEB, norme CEN, GPP, certifica-
bito delle strutture di standardizzazione a livello internazionale zione LEED, Protocollo Itaca, certificazione EPD, Regolamen-
(ISO), europeo (CEN) e nazionale (UNI). In tali ambiti è sta- to 305/2011/UE sui prodotti da costruzione), nati in contesti
to adottato e promosso il metodo LCA, applicato sia alla sca- diversi e con finalità differenti, su iniziativa di enti differenti,
la dell’intero edificio sia alla scala dei prodotti edilizi. Ne sono sono spesso in concorrenza se non in conflitto tra di loro (anche
derivate una serie articolata di norme tecniche7 che forniscono nell’ambito pubblico e normativo). La molteplicità di approcci,
un sistema per la valutazione della sostenibilità degli edifici ba- interpretazioni, metodi di verifica che ne deriva, pur contribuen-
sato sulla valutazione LCA dell’edificio, condotta possibilmente do su più livelli a introdurre e avviare un percorso di sostenibilità
avvalendosi dell’eco-profilo dei prodotti certificati tramite EPD in edilizia, rischia anche di ingenerare confusione e disorienta-
(Environmental Product Declaration). mento nei progettisti, un po’ come è avvenuto e sta avvenendo in
Molto lavoro si sta facendo oggi per adeguare i protocolli esi- Italia anche rispetto al tema della certificazione energetica, così
stenti alle norme CEN, integrando la valutazione LCA8. frammentata territorialmente; con l’aggravante che il tema del-

the minimum environmental criteria sustainable building6 or LCA. This al- on the social side (eg Social Life Cycle the CEN standards, incorporating the
for the construction and maintenance ready triggers a virtuous changes in the Assessment). The role of these tools LCA assessment8. Only a protocol, the
of buildings. The imposition of crite- process and in the relations between could be of help both in identifying the German DGNB, was born already in-
ria "minimum", and therefore with a operators, increasing awareness to- path of innovation, both to verify that tegrating the LCA of buildings in the
threshold and prescriptive, at least in wards the environment. an innovative idea triggered by other first criteria of the protocol, activating
public procurement, allows to move requests can be effective in terms of virtuously the supply chain and leading
the market, without a requirement ex- The LCA as lever of environmental sustainability. The development of such to a fast increase of products certified
tended to all. In addition to the tech- innovation tools has been implemented within the by EPD9. This allows to exit from the
nical specifications "mandatory", we A life cycle approach is adopted by rat- structures of standardization, at inter- ambiguity of the use of secondary data
will define the technical specifications ing systems, interpreting the term in a national (ISO), European (CEN) and from databases, while allowing the use
"rewarding" that can be used to define ‘philosophical’ way (Life Cycle Think- national (UNI). In these standards has of primary data closely related to the
a graded list for the same economical ing), just with the introduction of a been adopted and promoted the LCA specific product used in the building,
bids. The Public Administrations must broader view to all the stages of the method, applied both to the scale of the stimulating the production world to
enter the criteria in the documentation process. But they are never arrived at entire building and to the scale of build- a direct competition and to the en-
(specifications) contained in the pre- a synthesis evaluation that systema- ing products. It resulted a complex set vironmental innovation of products.
liminary draft, based on which usually tizes the contribution of the impact of technical standards7, that provide a The EPDs of building products have
it is made the public tender for design of different phases. The sustainability system for assessing the sustainability begun to assert itself in Italy ten years
services and execution of work. In or- of innovation paths should instead be of buildings based on the LCA of the ago10, but it is a certification that has
der to participate to the competitive verified through the use of assessment building, possibly conducted using never taken off because of the lack of
bid, the construction companies must tools capable of measure quantitatively the eco-profile of products certified by a market demand. The insertion of the
demonstrate technical and professional the sustainability on the environmental EPD (Environmental Product Declara- request of EPD in the main evaluation
capacity, for example through the pres- side (Life Cycle Assessment), on the tion). Much work is being done today protocols of buildings11, will activate
ence of experienced professionals in economic side (Life Cycle Costing) and in order to adapt existing protocols to accordingly the demand of market.

69 A. Campioli, M. Lavagna TECHNE 05 2013


la progettazione ambientale costituisce già un tema complesso, verso la creazione di gruppi di lavoro multidisciplinari e reti di
molto più articolato della gestione energetica, e dunque sfuggen- ricerca13. L’attività di ricerca costituisce un punto di osservazione
te negli esiti. L’Unione Europea, rendendosi conto della prolife- privilegiato perché slegata dalla relazione con situazioni speci-
razione di strumenti di valutazione ambientale degli edifici, ha fiche e dagli aspetti contingenti. Un primo versante di ricerca
chiesto uno sforzo di armonizzazione12. dovrebbe essere volto alla verifica dell’effettiva sostenibilità di al-
Sia le norme, sia gli strumenti operativi affrontano il tema am- cuni percorsi di innovazione (di processo, di progetto, di prodot-
bientale in maniera frammentaria, scomponendo l’ambiente in to) sollecitati dal miglioramento ambientale, tramite l’uso degli
sotto temi (energia, rifiuti, emissioni, acqua ecc.). Questo porta strumenti life cycle oriented (LCA, LCC, SLCA).
spesso a ricercare l’ottimizzazione di un solo aspetto (per esem- Un secondo versante di ricerca è lo sviluppo metodologico di tali
pio il risparmio energetico) a discapito di altri (qualità architet- strumenti, in particolare nell’ambito della sostenibilità sociale,
tonica, qualità degli spazi di vita in termini di comfort e vivibili- e l’individuazione di possibili integrazioni tra strumenti nati in
tà, sostenibilità ambientale complessiva, sostenibilità economica contesti disciplinari differenti, ponendo attenzione all’individua-
complessiva e sostenibilità sociale), senza un approccio sistemi- zione delle peculiarità del settore edilizio (gli strumenti utilizzati
co. Il metodo LCA costituisce un primo avvicinamento alla vi- spesso non sono nati nel settore edilizio, ma in altri ambiti di
sione sistemica della sostenibilità ambientale, poiché considera applicazione).
vari indicatori di impatto ambientale e opera una valutazione Un terzo versante di ricerca riguarda l’individuazione di scenari
sintetica nell’intero ciclo di vita. Ma questo non basta. Oltre alla innovativi basati sulla definizione di Sustainable Product-Service
dimensione ambientale, occorre affrontare la dimensione econo- Systems nel settore edilizio: in questi casi l’innovazione non ri-
mica e sociale. Le norme CEN hanno affrontato anche queste guarda tanto il prodotto quanto la modificazione delle relazioni
due dimensioni. Però l’approccio non è ancora esaustivo, soprat- tra gli operatori. In particolare l’introduzione di nuove forme di
tutto rispetto alla dimensione sociale. Inoltre il tema della qualità partenariato, verticale o orizzontale, possono indurre a costitu-
architettonica è totalmente trascurato, con una progressiva ero- ire legami privilegiati e dotati di una certa stabilità tra operatori
sione del tempo dedicato all’ideazione del progetto e una espan- tradizionalmente chiamati a interagire in modo occasionale e a
sione dei meccanismi di ingegnerizzazione, verifica e controllo. innalzare la qualità dell’offerta e i legami con il territorio locale.
Per accompagnare i percorsi di innovazione del settore, occor- Se la ricerca ha un ruolo esplorativo, la formazione ha invece il
re il sostegno della ricerca scientifica e della formazione degli ruolo di diffondere la conoscenza già maturata. Si è più volte det-
operatori. A fronte dell’elevata varietà di iniziative, il ruolo della to che l’innovazione può essere sollecitata dall’attivazione di una
ricerca deve essere quello di fare chiarezza e cercare di raffinare domanda consapevole. La costruzione di una domanda consape-
gli strumenti di valutazione e supporto alle decisioni capaci di vole vede centrale il ruolo dell’informazione e della formazione.
affrontare in maniera sistemica il tema della sostenibilità, attra- Dal momento che la domanda, nel settore delle costruzioni, è

Conclusions aggravating circumstance that the en- it considers various indicators of envi- sion support, as instruments capable of
The current initiatives outline a very vironmental design is already a com- ronmental impact and makes a sum- dealing with the issue of sustainability
mixed scenario, whose operational plex issue, much more complex than mary assessment of the entire life cycle. with a systemic approach, through the
tools (ZEB Directive, CEN, GPP, LEED the energy issue; so it is elusive in the But this is not enough. In addition to creation of multidisciplinary teams and
certification, Protocollo Itaca, EPD, outcome. The European Union, seeing the environmental dimension, it must research networks13. The research ac-
The Construction Products Regula- the proliferation of environmental as- be address the economic and social di- tivity provides a favored point because
tion (EU) No 305/2011), borned in sessment tools for buildings, called for mension. The CEN standards have ad- disconnected from the relationship
different contexts and with different an effort to harmonize them 12. dressed these two dimensions. But the with specific situations and contingent
purposes, based on the initiative of dif- Both the laws and the operational tools approach is not complete, especially in aspects. A first scenario of research
ferent bodies, are often in competition, address the environmental issues frag- relation to the social dimension. In ad- should be aimed at the verification of
if not in conflict with each other (even mentarily, by splitting the environment dition, the theme of architectural qual- the effectiveness of some paths of in-
in the public and regulatory). The mul- into sub themes (energy, waste, emis- ity is totally neglected, with a gradual novation (of process, project, product)
tiplicity of approaches, interpretations, sions, water, etc..). This often leads to erosion of time dedicated to the plan- solicited from environmental improve-
verification methods derived from it, search the optimization of a single as- ning of the project and an expansion ment, through the use of instruments
while contributing on multiple levels to pect (eg energy saving) at the expense of the work related to the engineering, oriented life cycle (LCA, LCC, SLCA).
introduce and initiate a path of sustain- of others (architectural quality, quality inspection and testing aspects. To ac- A second scenario of the research is the
ability in construction, may also lead to of living spaces in terms of comfort and company the paths of innovation in methodological development of these
confusion and disorientation among livability, overall environmental sus- the building sector, it is necessary the instruments, particularly the ones re-
the operators of the building process, a tainability, overall economic sustaina- support of the scientific research and lated to the social sustainability, and
bit as has happened and is happening bility and social sustainability), without of the operators training. Given the the identification of possible integra-
in Italy also with respect to the rules a systematic approach. The LCA is a high variety of initiatives, the role of tions between tools created in different
for the energy performance certificates, first approach to the systemic vision of research should be to try to clarify and disciplinary contexts, paying attention
geographically fragmented. With the environmental sustainability, because refine the assessment tools and deci- to the identification of the character-

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costituita a catena dagli operatori stessi, occorre incrementare 3
La Strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni e
i corsi di formazione permanente destinati agli operatori (pro- delle sue imprese (COM 433/2012) pone l’obiettivo del riciclaggio/recupero
dei rifiuti da costruzione e demolizione (riciclato post-consumo) e il recu-
gettisti, produttori, costruttori, committenti, tecnici delle Pub- pero delle risorse naturali sottoutilizzate (riciclato pre-consumo: scarti di
bliche Amministrazioni). La necessità di aumentare il numero lavorazione delle materie prime). Inoltre, entro il 2020 la direttiva quadro
di operatori competenti (soprattutto nelle sedi decisionali) deve sui rifiuti prevede di riutilizzare, riciclare o recuperare il 70% dei rifiuti da
però far riflettere anche sul ruolo della formazione universitaria: costruzione e demolizione. Inoltre nei principali protocolli di valutazione
occorre far crescere nuove figure professionali capaci di domina- ambientale degli edifici utilizzati in Italia (Protocollo Itaca e LEED) viene
premiato l’uso di materiali con contenuto di riciclato. Sebbene il riciclaggio
re il tema ambientale e di inserirsi con ruoli diversi nelle diverse sia una strategia volta al contenimento degli impatti ambientali, non sem-
fasi del processo edilizio, in modo da disseminare gemme capaci pre da una valutazione complessiva LCA emerge un beneficio ambientale. I
di attivare processi virtuosi in maniera diffusa e pervasiva, rin- prodotti con contenuto di riciclato vengono promossi senza nessuna valuta-
novando il settore. Così interpretate, le sollecitazioni derivanti zione LCA degli effettivi vantaggi ambientali ottenuti e dei costi ambientali
dall’obiettivo della sostenibilità, con le forti ricadute in termini di delle attività di riciclaggio.
4
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Decreto
modificazione dei processi, dei meccanismi di filiera, dei rappor- Interministeriale n. 135, Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei
ti tra operatori, possono costituire l’occasione per un grande rin- consumi nel settore della pubblica amministrazione (PAN GPP), 2008.
novamento del settore edilizio: l’occasione di innalzare la cono- 5
Decreto 7 marzo 2012, “Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire
scenza, la cultura ambientale, la cultura del progetto, la cultura nei bandi di gara della Pubblica Amministrazione per l’acquisto di servizi
del costruire e di conseguenza la qualità complessiva dell’abitare. energetici per gli edifici - servizio di illuminazione e forza motrice - servizio
di riscaldamento/raffrescamento”, G.U. n. 74 del 28 marzo 2012. L’obiettivo
promosso dall’Unione Europea e sostenuto dall’Italia è quello di raggiungere
la quota del 50% di appalti verdi sul totale degli appalti pubblici, tramite il
NOTE monitoraggio da parte dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di
lavori, servizi e forniture (AVCP).
1
La centralità del tema energetico è stata ribadita nella “Tabella di marcia 6
La Provincia di Trento ha deciso nel 2009 di adottare il sistema di certifi-
per l’energia 2050” [COM (2011) 885/2]. cazione LEED per i propri edifici e il Servizio Opere Civili, appartenente
2
Si pensi alle direttive “Energy using products” (2005/32/CE) ed “Energy all’Agenzia Provinciale per le Opere Pubbliche, ha, fino ad oggi, comple-
related products” (2009/125/CE), relative all’istituzione di un quadro per tato la realizzazione e certificazione di due scuole superiori: ampliamento
l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti dell’istituto tecnico Floriani di Riva del Garda (Gold); polo scolastico liceale,
connessi all’energia, oppure alla direttiva 2002/96/CE sui RAEE (rifiuti da tecnico e professionale di Mezzolombardo (Gold). Altri quattro fabbricati
apparecchiature elettriche ed elettroniche), che ha inserito i moduli fotovol- sono attualmente in fasi diverse di certificazione: scuola d’arte Soraperra a
taici tra le apparecchiature da smaltire attraverso la raccolta differenziata e Pozza di Fassa; ospedale di Mezzolombardo; istituto d’arte Depero a Rove-
da avviare al riciclo (in Italia da giugno 2012 ogni produttore è obbligato a reto; nuovo ospedale di Trento. Per raggiungere questo obiettivo, i capitolati
disporre di un adeguato servizio di riciclo degli impianti a fine vita, in base delle gare d’appalto (sia nel caso di appalto integrato di progettazione ed ese-
al DM del 5 Maggio 2011). cuzione, sia nel caso di appalto di sola esecuzione) prevedevano la richiesta

istics of the construction sector (tools gained. It is often said in this paper ing virtuous processes in a widespread NOTES
often used in the construction sector that innovation can be stimulated by and pervasive way, renewing the sector. 1
The centrality of the energy theme
are not born in it, but in other fields the activation of a conscious demand. So, the stresses arising from the obiec- was reaffirmed in the "Roadmap for
of application). A third scenario of The construction of a conscious de- tive of sustainability, with their strong Energy 2050" [COM (2011) 885/2].
research involves the identification of mand depends by the information and implications in terms of modification 2
Think about the Directives “Energy
innovative scenarios based on the defi- training, that have a cental role. Since of processes, of mechanisms of supply using products” (2005/32/EC) and
nition of Sustainable Product-Service demand, in the construction sector, is chain, of relationships between opera- “Energy related products” (2009/125/
Systems in the construction sector: in constituted by the operators, in chain, tors, can be the occasion for a major EC), which provide with consistent
these cases, the innovation is gener- it is necessary to increase the con- renovation of the building sector: the EU-wide rules for improving the en-
ally related not to the product but to tinuing training courses for operators opportunity to raise the knowledge, vironmental performance of energy
the modification of the relations be- (designers, manufacturers, builders, the environmental culture, the design related products, or about the Directive
tween the operators. In particular, the contractors, technical officers of Public culture, the culture of building and the 2012/19/EU on WEEE Recast (Waste
introduction of new forms of partner- Administration). The need to increase overall quality of living. Electrical and Electronic Equipment),
ship, vertical or horizontal, may lead the number of skilled operators (espe- which inserted the PV panels between
to establish favorite liaison and to have cially in the places where is developed the equipment to be disposed through
a certain stability between operators the decision-making process), how- the waste collection and recycling (in
traditionally called upon to interact ever, has to encourage reflection on the Italy from June 2012 every PV manu-
on an occasional basis, and to raise role of university education: it is neces- facturer is obliged to have an adequate
the quality of the supply and the con- sary to grow new professionals able to recycling service of the PV panels at the
nections with the local territory. If the dominate the environmental issues and end of life, according to the Decree of
research fulfills an exploration role, on to fit with different roles at different May 5, 2011).
the other hand the training fulfills the stages of the building process, in order 3
The Strategy for the sustainable com-
role to spread the knowledge already to disseminate gems capable of activat- petitiveness of the construction sector

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di soddisfare le specifiche tecniche volte ad ottenere la certificazione LEED 9
Per approfondimenti si veda: http://www.dgnb.de e http://bau-umwelt.de.
dell’opera realizzata. Questo processo ha portato la stazione appaltante ad 10
Le prime EPD italiane sono state realizzate all’interno dell’INTEND
avvalersi di un consulente LEED AP per definire le specifiche tecniche da project Definizione di un sistema EPD applicabile a livello internazionale e
inserire nei capitolati di appalto e seguire l’iter di certificazione e ha indot- implementazione in due stati pilota (Svezia e Italia), finanziato dal program-
tole imprese aggiudicatrici ad avvalersi di un LEED AP in grado di guidare ma europeo Life nel 2003.
le scelte progettuali e costruttive al fine di soddisfare le richieste della gara 11
L’USGBC sta elaborando la versione 4 di LEED. Nel draft, i criteri relativi
d’appalto. alla sezione “Materiali e Risorse” è stata completamente modificata, sosti-
7
Le norme tecniche ISO elaborate dal TC59/SC17 "Sustainability in building tuendo i precedenti criteri con una serie di criteri basati su informazioni
construction" sono: ISO 15392:2008 "General principles"; ISO 21931-1:2010 LCA: nel credito MRc1 “Building life-cycle impact reduction” viene richie-
“Framework for methods of assessment of the environmental performance sto, per gli edifici di nuova costruzione, di realizzare una valutazione LCA
of construction works. Part 1: Buildings”; ISO 21929-1:2011 “Sustainability dell’intero edificio e vengono assegnati 3 punti se si dimostra una riduzio-
indicators. Part 1: Framework for the development of indicators and a core ne di almeno il 10% degli impatti ambientali (GWP, ODP, AP, EP, POCP,
set of indicators for buildings”; ISO 21930:2007 “Environmental declaration PEInr) rispetto a una edificio di riferimento; nel credito MRc2 “Building
of building products”. Le norme tecniche CEN elaborate dal TC350 “Su- product discosure and optimization – environmental product declarations”
stainability of Construction Works” sono: EN 15643-1:2010 “Sustainability viene premiato l’uso di prodotti dotati di certificazione EPD.
assessment of buildings. Part 1: General framework”; EN 15643-2:2011 “As- 12
L’Unione Europea, nell’ambito del FP7, ha recentemente finanziato alcuni
sessment of buildings. Part 2: Framework for the assessment of environmen- progetti (tra cui SuperBuilding, Open House) il cui obiettivo è quello di
tal performance”; EN 15643-3:2012 “Assessment of Buildings. Part 3: Fra- individuare uno strumento europeo per la valutazione della sostenibilità
mework for the assessment of social performance”; EN 15643-4:2012 “As- degli edifici, integrando gli strumenti già esistenti e tenendo conto degli
sessment of Buildings. Part 4: Framework for the assessment of economic standard CEN. L’UE ha chiesto una forte collaborazione tra i diversi pro-
performance”; EN 15978:2011 “Assessment of environmental performance getti finanziati, al fine di definire uno strumento unico.
of buildings. Calculation method”; CEN/TR 15941:2010 “Environmental 13
Esempio di rete di ricerca è Rete Italiana LCA (www.reteitalianalca.it),
product declarations. Methodology for selection and use of generic data”; diventata nel 2012 Associazione Scientifica, nata con lo scopo di favori-
EN 15804:2012 “Environmental product declarations. Core rules for the re lo scambio di esperienze tra studiosi di ambiti disciplinari differenti, al
product category of construction products”; EN 15942:2011 “Environmen- fine di sviluppare metodologicamente gli strumenti di valutazione LCA. Il
tal product declarations. Communication format business-to-business”. Politecnico di Milano è tra i soci fondatori, insieme a ENEA, Università di
8
Proprio per poter integrare la valutazione LCA nel Protocollo Itaca, è in Bari, Università di Palermo, Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara,
fase di sviluppo, a livello nazionale, un progetto con capofila ITC-CNR, fi- Università di Padova, CIRCC Consorzio Interuniversitario Nazionale per
nanziato dalle Regioni italiane, per la definizione di una banca dati LCA dei la Reattività Chimica e la Catalisi.
materiali da costruzione, che verrà utilizzata per l’ottenimento di alcuni cre-
diti del Protocollo Itaca e del Marchio di Qualità ESIT. Inoltre è stato firmato
un accordo tra Itaca e Federcostruzioni per avviare il processo di sviluppo di
un sistema di certificazione EPD nazionale dedicato ai prodotti per l'edilizia.
Dunque le prossime versioni del Protocollo Itaca conterranno criteri LCA.

and its enterprises (COM 433/2012) 4


Ministry for the Environment, Land Service Civil Works, belonging to the in the tender contract and to follow
aims to the recycling / recovery of and Sea, Inter-Ministerial Decree n. Provincial Agency for Public Works, the certification process and led the
construction and demolition waste 135, “Action Plan for the environmen- has, to date, completed the construction construction companies to take on a
(post-consumer recycled) and to the tal sustainability of consumption in the and certification of two high schools : LEED AP to guide the design and con-
recovery of natural resources underu- field of public administration (PAN expansion of the technical institute Flo- struction choices in order to meet the
tilized (recycled pre-consumer scraps GPP)”, 2008. riani of Riva del Garda (Gold); school requirements of the tender.
of raw materials). In addition, by 2020, 5
Decree of 7 March 2012, "Adoption campus high school, technical and pro- 7
The technical standards developed
the Waste Framework Directive plans of minimum environmental criteria fessional Mezzolombardo (Gold). Four by ISO TC59/SC17 "Sustainabil-
to reuse, recycle or recover 70% of to be included in notices of Public other buildings are in various stages of ity in building construction" are: ISO
construction and demolition waste. Administration for the purchase of en- certification: art school Soraperra in 15392:2008 "General principles"; ISO
Also the main environmental assess- ergy services for buildings - service of Pozza di Fassa, Mezzolombardo's hos- 21931-1:2010 “Framework for meth-
ment protocols of buildings used in lighting and power - heating / cooling", pital, Art Institute Depero in Rovereto, ods of assessment of the environ-
Italy (Protocollo Itaca and LEED) give OJ n. 74 of 28 March 2012. The objec- Trento's new hospital. To achieve this mental performance of construction
awards to the use of materials with re- tive promoted by the European Union goal, the specifications of the tender works. Part 1: Buildings”; ISO 21929-
cycled content. Although recycling is and supported by Italy is to reach the (both in the case of integrated procure- 1:2011 “Sustainability indicators. Part
a strategy to minimize environmental 50% of green procurement on the total ment for design and build, both in the 1: Framework for the development
impacts, not always an overall assess- public contracts by monitoring by the case of contract only to build) included of indicators and a core set of indica-
ment LCA shows an environmental Authority for the Supervision of Public the request to meet the specific tech- tors for buildings”; ISO 21930:2007
benefit. Products with recycled content Contracts for works, services and sup- niques used to obtain LEED certifica- “Environmental declaration of build-
are promoted without any LCA of the plies (AVCP). tion work realized. This process led ing products”. The technical standards
actual environmental benefits obtained 6
The Province of Trento decided in the Contracting authority to take on developed by CEN TC350 "Sustain-
and of the environmental costs of recy- 2009 to adopt the LEED rating system a consultant (LEED AP) to define the ability of Construction Works" are:
cling activities. certification for their buildings and the technical specifications to be included EN 15643-1:2010 “ Sustainability as-

72 A. Campioli, M. Lavagna TECHNE 05 2013


REFERENCES
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sessment of buildings. Part 1: General in the Protocollo Itaca, is under devel- 11


The USGBC is working on version 4 sustainability of buildings, integrating
framework”; EN 15643-2:2011 “Assess- opment at the national level, a project of LEED. In the draft, the criteria relat- existing tools and taking into account
ment of buildings. Part 2: Framework led by ITC-CNR, funded by the Italian ing to the section "Materials and Re- CEN standards. The EU has called for
for the assessment of environmental regions, for the definition of a database sources" has been completely changed, a strong cooperation between the vari-
performance”; EN 15643-3:2012 “As- LCA of building materials that will replacing the previous criteria with a ous funded projects, in order to define
sessment of Buildings. Part 3: Frame- be used to obtain some credits of the set of criteria based on information a single instrument.
work for the assessment of social Itaca Protocol and of the Quality Mark LCA: the credit MRC1 "Building life- 13
An example of a network of research
performance”; EN 15643-4:2012 “As- ESIT. In addition, an agreement was cycle impact reduction" requires for is the Rete Italiana LCA (www.reteitali-
sessment of Buildings. Part 4: Frame- signed between Itaca and Federcostru- new construction, to carry out a LCA analca.it), that became in 2012 a Scien-
work for the assessment of economic zioni to start the process of developing of the whole building and are awarded tific Association, founded with the aim
performance”; EN 15978:2011 “Assess- a national system for EPD dedicated to 3 points if it shows a reduction of at of promoting the exchange of national
ment of environmental performance building products. So the next versions least 10% of environmental impacts experiences between researchers of
of buildings. Calculation method”; of the protocol Itaca will contain LCA (GWP, ODP, AP, EP, POCP, PEInr) different disciplines, in order to con-
CEN/TR 15941:2010 “Environmental criteria. compared to a reference building; in solidate and develop methodologically
product declarations. Methodology for 9
For details, see: http://www.dgnb.de credit MRc2 "Building product disco- the LCA. The Politecnico di Milano is
selection and use of generic data”; EN and http://bau-umwelt.de. sure and optimization - environmental one of the founders of the Association,
15804:2012 “Environmental product 10
The Italian EPDs were developed product declarations" is awarded the together with ENEA, Università degli
declarations. Core rules for the product firstly in the INTEND project “Defi- use of products with EPD. studi di Bari, Università degli studi di
category of construction products”; EN nition of an EPD system that can be 12
The European Union, in FP7, has Palermo, Università degli studi "G.
15942:2011 “Environmental product applied at international level and its recently funded a number of pro- D'Annunzio" di Chieti-Pescara, Uni-
declarations. Communication format implementation in two pilot countries jects (including SuperBuilding, Open versità degli studi di Padova, CIRCC
business-to-business”. (Sweden and Italy)”, funded by the Eu- House) whose objective is to identify a Interuniversity Consortium on Chemi-
8
Precisely in order to integrate the LCA ropean program “Life” in 2003. European instrument for assessing the cal Reactivity and Catalysis.

73 A. Campioli, M. Lavagna TECHNE 05 2013


Questione ambientale e sviluppo nei Piani di SAGGIO/ESSAY
Ricostruzione del territorio del sisma aquilano
M. Cristina Forlani, Dipartimento di Architettura,
Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara mc.forlani@unich.it

Abstract. L’impegno operativo sui Piani di Ricostruzione (sisma 2009) potrebbe affrontare la “crisi” - e della costruzione - quali “modalità” per
consentire di proporre uno sviluppo territoriale in termini di sostenibilità, informa-
to da considerazioni energetiche e dall’opportunità di insediare nuove attività,
fornire “prodotti sostenibili”.
inerenti le economie territoriali, basate sulla ricerca di possibili fonti di energia La “crisi” da affrontare appare di dimensioni molto vaste anche
rinnovabile e sull’uso virtuoso del ciclo delle acque e dei rifiuti. In particolare la perché (nel caso specifico) il sisma si è verificato a ridosso di
riqualificazione degli insediamenti potrebbe predisporre quegli elementi di tran-
sizione, tesi verso nuove concezioni dell’abitare, che preludono alla definizione
quella crisi più generale, che ci coinvolge tutti, dove «il crollo
di una “città” sostenibile; nello specifico, a sostegno e garanzia della vivibilità finanziario si è manifestato dentro un contesto segnato da una
dell’insediamento come parte del territorio di pertinenza, si fa riferimento alla crisi ancora più profonda, quella ecologica» (Ruzzenenti, 2011).
possibilità di sviluppare una rete “smart” di servizi e di regolamentare la dimen-
sione abitativa. È mancato, finora, il coinvolgimento della “politica regionale” per
Si tratta, in sintesi, di stimolare nuovi modi di produzione e co-
la guida e il sostegno alla configurazione di situazioni - amministrative e finan- struzione facendo riferimento alle risorse e alle capacità locali;
ziarie - adeguate ad un’ampia partecipazione per l’attivazione di finanziamenti, un’opportunità, dunque, per riconnettere le molteplici esperien-
che vadano oltre la mera ricostruzione fisica.
ze e proposte sviluppate nel dibattito sullo “sviluppo” e per con-
Parole chiave: Progettazione ambientale, Ricostruzione, Riqualificazione,
Sviluppo locale
figurare linee di innovazione per l’approccio al piano/progetto.
Nel delineare gli indirizzi per un’omogenea definizione della ri-
costruzione del territorio aquilano sono state individuate come
prioritarie le azioni inerenti l’urgenza di realizzare il recupero
Questione ambientale Il Piano di Ricostruzione1 si delle abitazioni danneggiate, con la loro messa in sicurezza, e
e nuovi approcci al presenta con carattere e confini quelle rivolte alla necessità di tener conto delle prospettive più
progetto labili: se da una parte può essere complessive di ripresa economica e sociale dei territori colpiti
assimilato ad un Piano di Recu- dal sisma, mediante la promozione di ricerche e programmi per
pero, in quanto limitato nello spazio in una perimetrazione re- innovazioni sostanziali nell’ottica della sostenibilità.
lativa alle condizioni di intervento specifiche del caso (ad esem-
pio una situazione di degrado generalmente inerente la vetustà Gli obiettivi generali e i Il primo passaggio per la de-
dell’ambito urbano considerato, come per un centro storico) riferimenti storici2 finizione del Piano di Rico-
dall’altra, invece, nel contenere i presupposti per una ripresa e/o struzione è incentrato sulla
uno sviluppo in grado di far ri-emergere l’insediamento dallo formulazione di scenari futuribili, reali, per lo sviluppo soste-
stato di grave crisi indotta dall’evento disastroso, si carica di altri nibile dell’insediamento, come auspicato dalle raccomandazioni
significati, verso un piano strategico di sviluppo. europee. Finora però un dibattito su “quale scenario/modello”
La redazione dei piani di ricostruzione nel territorio del “cratere evocare per quel particolare tipo di territorio a partire dal suo
del sisma aquilano” si è configurata, dunque, come occasione di capoluogo, non è stato mai veramente aperto e meno che mai ha
riflessione sulla questione dello sviluppo - quale “modello” per coinvolto il suo hinterland, non solo comunale ma anche pro-

Environment and Abstract: The operational engagement Keywords: Environmental design, Re- deal with is very large in size because
on the Plans for Reconstruction (earth- construction, Requalification, Local (in this case), the earthquake occurred
development in quake 2009) could allow to propose ter- development close to the more general crisis that af-
Reconstruction Plans ritorial development in terms of sustaina-
bility, informed by energy considerations
fects all of us, where "the financial col-
Environmental issues and new ap- lapse has occurred in a context marked
of L'Aquila territory and the opportunity to establish new
proaches to the project by a even deeper crisis, the ecological
activities, related to local economies,
The Reconstruction Plan1 shows blurred one "(Ruzzenenti, 2011). In short, we
based on the search for possible sourc-
es of renewable energy and virtuous use character and boundaries: on the one have to stimulate new ways of produc-
of water and waste cycle. In particular, hand it can be likened to a Recovery tion and construction with reference to
the reclassification of settlements could Plan, as it is limited in space (for exam- local resources and capacities; it is an
predispose transition elements, oriented ple a situation of degradation generally opportunity, therefore, for reconnecting
to new concepts of living, which prelude regarding the obsolescence of a histori- the various experiences and proposals
to the definition of a sustainable "city"; cal centre) on the other hand, it contains developed in the debate on "develop-
we specifically refer to the possibility of the conditions for recovery and / or de- ment" and setting up lines of innovation
developing a "smart" service network velopment able to restore the establish- for the approach to the project/plan. In
and regulating the housing dimension. ment from the state of crisis induced by outlining the guidelines for a uniform
It lacked, so far, the involvement of the the disastrous event. The preparation definition of the reconstruction of the
"regional policy" for the guidance and
of reconstruction plans for the "crater territory of L'Aquila it has been identi-
support for the configuration of admin-
of L'Aquila earthquake" is configured, fied as priority actions the recovery and
istrative and financial situations, suitable
for a wide participation in fund raising,
then, as an opportunity for reflection on safety of damaged houses and the over-
beyond the mere physical reconstruc- the issue of development-as a "model" all economic and social rehabilitation
tion. to address the "crisis" - and to provide of the areas affected by the earthquake,
"sustainable products". The "crisis" to through the promotion of research and

74 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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vinciale; i borghi del cratere non potranno affrontare la “crisi” lezza della propria storia e identità culturale, un nuovo sistema in
senza una politica unitaria e comprensiva di tutto il sistema, grado di porsi come alternativo alle megaconcentrazioni evocate
pena il rischio di produrre azioni puntuali, circoscritte e scar- per il 2050, dove andrebbero a concentrarsi il 70% circa della
samente efficaci. popolazione totale; si tratta di un sistema multipolare, in cui si
Eppure la stessa “essenza” de L’Aquila suggerirebbe un richia- conferma e accentua l’antica struttura, non più gerarchica ma
mo alla cooperazione di tutto il territorio; basterebbe ricordare integrata, al cui interno anche gli ambiti naturali assumono un
che L’Aquila si è storicamente formata a seguito della decisione ruolo (di mitigazione delle azioni inquinanti, a partire dall’as-
di associare i “castelli” che presidiavano l’intero ambito per raf- sorbimento di CO2) da considerare insieme a quelli antropici; si
forzare, in tal modo, il sistema difensivo. Oggi, quell’obiettivo proporrebbe così una via autonoma e “propria” alla sostenibilità
potrebbe assumere un nuovo significato di “difesa”, dalla crisi e (come auspicata nell’incontro di Lipsia del 2007) per la definizio-
dalla recessione, e suggerire il recupero dell’antica organizzazio- ne di una nuova, particolare città europea.
ne da attualizzare per risolvere rinnovati problemi.
L’area aquilana è caratterizzata dalla presenza di insediamenti I contenuti del piano L’elaborazione del Piano di Rico-
intervallati da vaste aree a bosco e terreni agricoli, esito di un’e- struzione è stata organizzata su
conomia di sussistenza, preindustriale. tre livelli diversi, ma strettamente connessi tra loro, che muovo-
Inoltre, la dimensione di tali insediamenti sembra essere com- no dalle indicazioni per:
misurata alla produttività agricola per le esigenze alimentari (ed – la ricostruzione fisica (interventi a livello edilizio e a livello ur-
energetiche), alla risorsa boschiva per le necessità energetiche bano);
(ed edilizie) ed ai “giacimenti” (oggi) di pietra/macerie per il – la riqualificazione ambientale (proposte di retrofit energetico
fabbisogno ri-costruttivo. per il costruito e di vivibilità dell’insediamento);
Si configura così un sistema antropizzato (l’insediamento e il – lo sviluppo territoriale (valorizzazione di settori prioritari da
territorio di competenza) che identifica quasi una pianificazione integrare in cicli chiusi: agricoltura, produzione eco-industriale,
basata su un’impronta ecologica, di particolare interesse per un energia, turismo e mobilità sostenibile).
nuovo fare sostenibile. Questo patrimonio (naturale e artificia- Le strategie d’intervento derivano dall’analisi sia della condizio-
le) costituisce altresì una risorsa culturale ed economica, un ri- ne storica, dove sono state individuate le potenzialità culturali,
ferimento strategico per un effettivo sviluppo dell’intero sistema sia degli attuali problemi e criticità.
montano, idoneo a riequilibrare le concentrazioni di attività sul-
la costa. Su queste note vengono quindi a delinearsi le strategie Le analisi e le strategie Nel mettere a punto la ricogni-
d’intervento che potrebbero configurare, nella presentazione di sottese zione sullo stato dei luoghi si è
un modello policentrico (o territoriale) forte della consapevo- voluta considerare l’ipotesi di

programs for major innovations with a territory; we have just to remember tion) that almost identifies a planning actions and absorbing Co2 emissions);
view to sustainability. that L'Aquila has historically formed as based on an ecological footprint of so we propose an autonomous and "spe-
a result of the decision to associate the particular interest for a new sustain- cific" way to sustainability (as envisaged
The general objectives and historical "castles" that guarded the entire terri- able action. This (natural and artificial) in the 2007 Leipzig meeting) to define a
references2 tory, to strengthen, thus, the defensive heritage is also a cultural and economic new, particular European town.
The first step in the definition of the system. Today, that goal could take on resource, a strategic reference for effec-
Reconstruction Plan focuses on the a new meaning of "defence" from crisis tive development of the entire mountain The contents of the plan
formulation of future real, sustainable, and recession, and suggest the retrieval system, suitable to rebalance the activ- The reconstruction plan was organized
scenarios, for the development of the of ancient updated organization to re- ity concentrated on the coast. On these on three different levels, but closely con-
settlement, as called for by the European solve renewed problems. The L'Aquila notes are then to take shape interven- nected to each other, that move from the
recommendations. So far, however, a de- area is characterized by the presence of tion strategies that could configure, in indications for:
bate on "what scenario/model" to evoke settlements separated by vast areas of presenting a polycentric (or territorial) - physical reconstruction (building and
for that particular type of territory and forest and farmland, result of subsist- model with a strong awareness of its urban interventions);
its capital has never been truly opened ence, pre-industrial economy. In addi- historical and cultural identity, a new - environmental restoration (proposal
and less than ever it involved its provin- tion, the size of these settlements seems system that can act as an alternative to for building energy retrofit and settle-
cial or municipal hinterland; the villages to be commensurate with the agricul- the mega concentrations evoked for ment livability);
of the "crater" cannot deal with the "cri- tural productivity for food (and energy) 2050, where would concentrate 70% of - territorial development (enhance-
sis" without a unified policy and under- needs, with the woodland resource for the total population; it is a multi-polar ment of priority areas to be integrated
standing of the whole system, otherwise energy (and building) needs and (to- system, which confirms and accentuates in closed cycles: agriculture, eco-in-
there is the risk of producing , punctual day) with "deposits" of stone/rubble for the ancient structure, no longer hierar- dustrial production, energy, tourism
actions, limited and poorly effective. Yet constructive re-use requirements. So it chical but integrated, in which natural and sustainable mobility). Intervention
the same "essence" of L'Aquila suggests is configured a man-made system (the areas, along with the man made ones, strategies are derived from the analysis
a reference to co-operation of the whole settlement and the territory of jurisdic- also play a role ( mitigating the pollutant of both the historical condition, where

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una sinergia politico-culturale nella complessiva “area omoge- per la realizzazione di città sostenibili, dalla Carta di Aalborg del
nea”3 capace di promuovere uno sviluppo locale come presuppo- 1994 a quella di Lipsia del 2007; in particolare si è voluto dare
sto della sostenibilità. enfasi a quanto dichiarato, per la prima volta in modo esplicito,
In particolare si è ritenuto necessario soffermarsi su un aspet- sulla necessità di operare per un’economia locale in una dimen-
to peculiare, ma raramente approfondito nei piani, riguardante sione interdisciplinare e multiscalare.
il “patrimonio” offerto dal territorio. Tale indagine è incentrata In quest’ottica le strategie d’intervento hanno perseguito moda-
sull’analisi del “sistema ambientale” dalla quale risulta il quadro lità in grado di combinare azioni immediate di ripristino delle
delle principali risorse, tra cui quelle materiali (allargato alla re- condizioni abitative, di restauro del patrimonio storico-cultura-
gione intera) e quelle climatiche (riferito all’ambito comunale). le, con la ricostruzione più complessiva delle condizioni di con-
L’obiettivo di specificare una rassegna del “capitale” ambienta- testo, mirata allo sviluppo locale (sostenibile).
le locale conferma gli indirizzi specifici del piano e la volontà Il piano, rispetto agli obiettivi, ha configurato (per ogni sistema
di basare uno sviluppo su dati e potenzialità reali, nonché sulle oggetto di studio - comprensorio comunale, insediamenti e
principali criticità: manufatti) requisiti con caratteri, seppure interdisciplinari, facil-
– la rilevazione delle risorse climatiche fornisce le conoscenze su mente traducibili in termini operativi; in particolare, gli indiriz-
cui fondare i criteri di riqualificazione indirizzate al risparmio zi delineati si propongono come guida per affrontare i problemi
energetico, sia come applicazione delle ultime disposizioni nor- specifici del caso in un approccio eco-sistemico al progetto delle
mative, sia nella prospettiva di migliorare il comfort dell’alloggio diverse scale, a partire da una conoscenza dell’ambiente costrui-
ed elevare qualitativamente le prestazioni dell’insediamento; to e della situazione socio-economica pre e post sisma; si predi-
– la conoscenza delle risorse materiali costituisce la piattafor- spongono, altresì, strumenti operativi di controllo e validazione
ma per uno sviluppo produttivo locale e per una crescita socio- esigenziale a livello di assetto insediativo, manufatto architetto-
economica del sistema in oggetto. Alla base di tali indagini si nico e dispositivo tecnico-impiantistico.
pone la conoscenza del supporto materiale, ovvero geologico,
che determina i prerequisiti delle azioni di ricostruzione e uso Le indicazioni progettuali Tale premessa implica una for-
dei sistemi materici e costruttivi; ne emerge una visione della te integrazione tra i livelli fisici
situazione dove il territorio è scomposto in siti idonei o meno e immateriali, edilizi e territoriali, per una proposta effettiva-
all’edificabilità e/o alla prevenzione dei rischi. mente commisurata ai principi di sviluppo sostenibile locale. L’e-
laborazione del Piano di Ricostruzione, quindi, si esplica sui tre
I criteri e le metodologie Alla base delle scelte prefigurate livelli scalari - ricostruzione fisica, riqualificazione ambientale,
d’intervento sono state poste le raccomanda- sviluppo locale - strettamente connessi tra loro. Le indicazioni
zioni elaborate a livello europeo inerenti la “ricostruzione fisica” muovono da alcuni strumenti

were identified the cultural potential, of basing the development on real po- sites for buildability and / or prevention its objectives, configured (for each sys-
both of the current issues and problems. tentialities and data, as well as on major of risks. tem under study - town district, settle-
criticalities: ments and artefacts) requirements with
The analyzes and the underlying strat- - the detection of climatic resources The criteria and methods of interven- characters, although interdisciplinary,
egies provides the knowledge on which to tion easily translatable into operational
During the survey on the status of base the requalification criteria accord- At the base of the prefigured choices terms; in particular, the guidelines set
places we wanted to consider the pos- ing to an energy saving policy, both as were placed the recommendations out are intended as a guide to address
sibility of a political-cultural synergy in an application of the latest regulations, made at the European level for the de- specific problems of the case in an eco-
the overall "homogeneous area"3 capa- both from the perspective of improving velopment of sustainable cities, from systemic approach to the design of dif-
ble of promoting local development as the comfort of the accommodation and the Aalborg Charter of 1994 to that of ferent scales, starting from a knowledge
a prerequisite for sustainability. In par- maximize the quality performance of Leipzig in 2007; in particular, we want- of the built environment and of the so-
ticular it was felt necessary to dwell on the settlement; ed to give emphasis to what is explicitly cio-economic situation before and after
a peculiar aspect, but rarely examined - the knowledge of material resources said for the first time about the need to the earthquake; besides, are arranged
in the plans, concerning the "heritage" is the platform for local production work for a local economy in an interdis- operational tools for monitoring and
offered by the territory. This survey and development for socio-economic ciplinary and multi-scalar dimension. validation of needs at settlement plan-
focuses on the analysis of the environ- growth of the system in question. The In this context, the intervention strate- ning, architectural artefact and techni-
mental system and its main resources, basis for such investigations is the gies pursued ways to combine immedi- cal device level.
including materials (expanded to the knowledge of material support, namely ate action to restore housing conditions
whole region) and climatic conditions geological, which determines the pre- and cultural and historical heritage, The design guidelines
(referred to the municipal ambit). The requisites of reconstruction and the use along with the most comprehensive This premise implies a strong integra-
goal of specifying a review of local en- of material and construction systems; reconstruction of the environmental tion between the physical and intangi-
vironmental "capital" confirms the spe- it is a vision of the situation where the conditions, aimed at local (sustainable) ble levels, between building and land
cific addresses of the plan and the will territory is divided into suitable or not development. The plan, with regard to for a proposal actually commensurate

76 M. C. Forlani TECHNE 05 2013


guida per la declinazione delle singole tipologie d’intervento: a accessibilità scalare. Il ché comporterebbe la sostituzione dell’at-
livello edilizio ogni azione si configura a partire dall’apprendi- tuale rete, danneggiata dal tempo e dal sisma, prevedendo opzio-
mento puntuale della tradizione costruttiva locale. La predispo- ni innovative per banda larga; al contempo sarebbe necessario
sizione di un “abaco” (schede dei principali sistemi secondo la ri-progettare il sistema dei flussi, in particolare per la gestione
scomposizione tecnologica) fornisce quegli elementi della cono- delle acque piovane e per la previsione di sistemi di fitodepu-
scenza da richiamare negli interventi di recupero e da utilizzare razione urbani per un recupero delle acque a fini irrigativi, che
per la comprensione dei punti di debolezza in relazione al degra- aprirebbe ad una prospettiva di rigenerazione del territorio che
do fisico, chimico e strutturale. Gli interventi volti al consolida- inizi dal ripristino dell’agricoltura urbana (orti).
mento e rinforzo delle parti strutturali, nonché al miglioramento
dei sistemi rispetto alle azioni del sisma, sono affrontati consi- La ricostruzione fisica: La “riqualificazione ambien-
derando ogni tipologia di guasto, ed ipotesi di causa, corredata riqualificazione ambientale tale” dell’esistente inizia con
dalle modalità e dalle prescrizioni per affrontarla; il progetto di a livello edilizio e urbano l’occasione posta dai necessari
ristrutturazione, però, non si limita al solo rispetto delle nor- interventi derivanti dalla rico-
mative e al miglioramento della risposta agli effetti del sisma, struzione e dalla possibilità di agire su un unico cantiere - già
ma tende a configurare un dialogo tra competenze geologiche, aperto - per la realizzazione di due obiettivi/progetti (la ristrut-
costruttivo-strutturali ed energetico-ambientali per affrontare il turazione e la riqualificazione).
problema in modo integrato4. Se il recupero del costruito si manifesta con un quadro di riferi-
Le soluzioni integrate per gli edifici diventano così la condizio- mento analogo in tutti i piani, la riqualificazione, in una sua cor-
ne minima per il ritorno all’abitabilità dei manufatti, ma la vi- retta interpretazione, può invece contenere elementi distintivi e
vibilità del borgo non può prescindere da un suo rinnovamen- rilevare potenzialità finalizzate a determinare proposte attrattive
to e adeguamento alle richieste di una qualità della vita sociale per contenere lo spopolamento attraverso la previsione di nuove
contemporanea; la possibilità di risiedere nei borghi montani è utenze e “residenzialità” innovative.
condizionata dal poter svolgere un lavoro, poter comunicare e La riqualificazione edilizia, intesa come azione volta alla mini-
accedere ai servizi che debbono qualificarsi al pari di quelli of- mizzazione del consumo energetico ed all’aumento dell’efficienza
ferti nella “città”5. del costruito esistente, è attuata in base alla rilevazione delle po-
Tutto ciò si potrebbe ottenere con una forte azione innovativa; si tenzialità (evidenziate dalle indagini climatiche e tecnologiche),
tratta di operare un salto di qualità rinnovando le reti esistenti6 alle prescrizioni per gli interventi (in ordine alle indicazioni di
attraverso sistemi avanzati di telecomunicazione (sia per con- legge per la certificazione energetica) e alle criticità dei sistemi
sentire il lavoro a distanza sia per usufruire dei servizi di base, a costruttivi. Per l’adeguamento energetico, obbligatorio secondo
partire dalla sanità) e promuovendo una mobilità sostenibile ad le normative vigenti, si suggeriscono indici più restrittivi al fine

with the principles of sustainable lo- ing each type of fault, and hypothesis action; it is a quantum leap accessible existing begins with the opportunity
cal development. The development of of cause, together with methods and thanks to renewing existing networks6 posed by the necessary interventions
the Reconstruction Plan, therefore, is requirements for addressing it; the res- through advanced telecommunication arising from reconstruction and the
expressed on three scalar levels strictly toration project, however, is not limited systems (both to allow telecommuting ability to act on a single already opened
linked – physical reconstruction, envi- to compliance with regulations and to both for basic services, starting from site for the implementation of two pro-
ronmental restoration, local develop- improve the response to the earthquake health) and promoting sustainable jects/ aims (requalification and restruc-
ment. The "physical reconstruction" is effects, but it tends to set up a dialogue mobility for accessibility. That would turing). If the built retrieving manifests
based on some guiding tools for each between geological, constructive- involve the replacement of the current as a framework similar in all plans, the
individual types of intervention: at energy-environmental and structural networks, damaged by time and earth- requalification, in a correct interpreta-
building level every action is based on expertise to deal with the problem in quake, including innovative options for tion, may instead contain distinctive el-
local building tradition. The prepara- an integrated manner4. Integrated so- broadband; at the same time you would ements and detect potentialities aimed
tion of an "abacus" (tabs of the main lutions for buildings thus become the need to re-design the flow system, in to determine attractive proposals to
systems according to the decomposi- minimum condition for the return to particular for rainwater management curb depopulation through the provi-
tion technology) provides those ele- livability of the artefacts, but village liv- and for the arrangement of wetland sys- sion of new equipment and residential
ments of knowledge to call in the re- ability cannot be separated from its re- tems for water recovery and irrigation, units. The building renovation, under-
covery and use to understand the weak- newal and adaptation to the demands of that would open to the prospect of area stood as action in order to minimize
nesses in relation to physical, chemical contemporary social quality of life; the regeneration through urban agriculture energy consumption and increase the
and structural deterioration. Interven- opportunity to reside in the mountain restoration (orchards). efficiency of existing buildings, shall be
tions aimed at the consolidation and villages is conditioned by being able implemented according to recognition
reinforcement of structural parts, as to perform a job, to communicate and Physical reconstruction: the environ- of potentialities (highlighted by cli-
well as to the improvement of the sys- access services which must be equal to mental requalification at building and matic and technological investigations),
tems with respect to the actions of the those offered in "town"5. All this could urban level requirements for interventions (with
earthquake, are addressed by consider- be achieved with a strong innovative The "environmental requalification" of regard to energy certification accord-

77 M. C. Forlani TECHNE 05 2013


di perseguire l’obiettivo di raggiungere un forte abbattimento finanziarie, di coinvolgimento delle popolazioni interessate, di
del fabbisogno energetico e dunque un considerevole risparmio gestione dei rischi.
energetico anche nella prospettiva prefigurata dalla Comunità In questa prospettiva è stato organizzato fin dall’inizio un per-
Europea per il 2050 (e in applicazione già in molte città italiane). corso che si configura come ampia strategia di piano, che muove
Si ritiene, infatti, che gli interventi di ristrutturazione del patri- dalla riduzione dell’anidride carbonica (CO2) e coinvolge la riu-
monio immobiliare avvengano una sola volta nell’arco di 30/50 nificazione degli ambiti tematici relativi all’aumento dell’efficien-
anni per ogni edificio, sia per l’impiego di risorse economiche, za energetica, all’introduzione delle fonti energetiche rinnovabili
sia per il dispendio di tempo e di energia da parte della com- e al miglioramento ambientale della città.
mittenza. Ne consegue un’assoluta necessità di garantire che gli Nel quadro strategico ipotizzato emergono come rilevanti alcuni
interventi di retrofit energetico, essendo probabilmente gli unici settori, ritenuti prioritari per uno sviluppo del territorio e neces-
in tale arco temporale, siano fortemente significativi e ambiziosi sari ad assicurare un benessere duraturo nell’ottica della sosteni-
in relazione alla riduzione dei consumi energetici e all’efficienza bilità ambientale, economica e sociale. In particolare sono state
dei sistemi edificio-impianto7. specificate quelle azioni della ricostruzione che più direttamente
La necessità di questi interventi straordinari, che richiede l’uso potevano essere utilizzate per promuovere progetti di agricoltu-
di molteplici materiali/componenti stimola, infine, riflessioni su ra integrata, proposte di produzione eco-industriale con risorse
quel possibile, diverso modello di sviluppo economico su cui è locali, ipotesi di turismo eco-culturale, premesse per l’utilizzo di
incentrato il Piano. Da questa ipotesi sono stati elaborati stru- risorse locali per la produzione di energie rinnovabili, proposte
menti guida per la declinazione delle singole tipologie d’inter- per una mobilità più sostenibile e ipotesi di maggiore comuni-
vento a partire dalla configurazione di una rassegna di elementi cazione.
e materiali innovativi o attualizzati dalla tradizione costruttiva Appare opportuno però precisare che il Piano Strategico, ad oggi,
locale, con schede prestazionali (presentate secondo la valuta- non è riconosciuto quale strumento di pianificazione dalla legge
zione del ciclo di vita LCA) dei principali componenti e sistemi regionale 18, del 1983, ma è stato inserito nelle procedure del
costruttivi producibili nella realtà locale per configurare produ- Piano di Ricostruzione quale esigenza di carattere preparatorio e
zioni a Km zero. di visione per la scala territoriale. Le richieste per la connessione
del Piano di Ricostruzione con l’intero territorio derivano dalla
La riqualificazione Negli indirizzi per lo “sviluppo necessità di fornire elementi di coerenza con la pianificazione
ambientale: sviluppo locale locale” o territoriale, si ricom- alla scala superiore. Ci dovranno quindi essere ulteriori momen-
alla scala edilizia, urbana pongono in modo coerente le ti ed atti amministrativi nei piani già riconosciuti dalla vigente
e territoriale politiche della ricostruzione legislazione urbanistica, quali il Piano Territoriale di Coordina-
con le strategie istituzionali, mento, dove si provvede a regolare le destinazioni d’uso nell’am-

ing to law) and criticalities of building terials / components, stimulates, finally, affected populations, risk management. sustainable mobility and greater com-
systems. For compulsory energy adjust- reflections on the possible different In this perspective was organized from munication hypothesis. It seems ap-
ment, we suggest stricter criteria in or- model of economic development on the very beginning a path that appears propriate, however, to point out that the
der to pursue the objective of achieving which the Plan is based on. From this as a broad plan strategy which moves Strategic Plan, to date, it is not recog-
a strong reduction of energy consump- hypothesis has been produced a guide- from the reduction of carbon dioxide nized as a planning tool by the regional
tion and therefore a considerable ener- line for each type of intervention start- (CO2) and involves the reunification of law 18 of 1983, but it was incorporated
gy saving even in the perspective envis- ing from the configuration of a collec- thematic areas related to the increase into the procedures of Reconstruction
aged by the European Community for tion of innovative or updated elements of energy efficiency, the introduction Plan for preparatory needs and vision
2050 (already applied in many Italian and materials, with descriptions of the of renewable energy sources and the of the whole area. The requests for the
cities); It is believed that the restructur- performance (submitted in accordance improvement of the city environment. connection of the Reconstruction Plan
ing of real estate assets occurs only once with the life cycle assessment LCA) of In the suggested strategic framework it with the entire territory derive from the
in the 30/50 years for each building, the main components and building sys- emerges as relevant some priority areas need to provide consistency with plan-
both for economic resource use, both tems that can be produced in the local for land development, necessary to en- ning at a superior scale. Therefore, there
for time and energy expenditure by community to set up a 0 mile produc- sure a lasting well-being in terms of en- must be more moments and admin-
the customer. Thus, there is an absolute tion. vironmental, social and economic sus- istrative acts in the plans already ap-
necessity to ensure that energy retrofit tainability. In particular, were specified proved by the existing urban planning
interventions, being probably the only Environmental restoration: local de- those actions that could be used more legislation, such as the Territorial Co-
ones throughout this period, are highly velopment at building, urban and re- directly to promote integrated farming ordination Plan, where it is decided the
significant and ambitious in relation gional scale projects, proposals for eco-industrial intended use at a supra municipal level,
to energy consumption reduction and The criteria for a "local or territorial de- production with local resources, eco- and the Executive Regulator Plan that
building-plant system efficiency7. The velopment" present, in a coherent man- tourism, premises for the use of local defines the Implementation Techniques
need for these extraordinary measures, ner, reconstruction policies, institution- resources for the production of renew- of the individual zones recompressed in
which require the use of multiple ma- al, financial strategies, involvement of able energies, proposals for a more any communal area. Thus emerges the

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bito più ampio dei confini amministrativi del solo comune, e il to di tre obiettivi: la “convergenza” (fondi FESR, FSE e Fondo di
Piano Regolatore Esecutivo che si occuperà di definire le Norme coesione) che intende favorire lo sviluppo delle Regioni meno
Tecniche di Attuazione delle singole zone ricompresse in ogni avanzate attraverso investimenti su risorse umane, ricerca e in-
ambito comunale. Emerge così il ruolo delle “aree omogenee”. novazione; la “competitività regionale e l’occupazione” (fondi
Pertanto ci troviamo di fronte ad un percorso amministrativo FESR e FSE) che tende al rafforzamento della competitività delle
di carattere urbanistico non consolidato, in quanto i Piani di regioni, oltre all’occupazione a livello regionale; la “cooperazio-
Ricostruzione non trovano collocazione nemmeno nella legge ne territoriale europea” (fondo FESR) che mira a promuovere
fondamentale dello stato la 1150/42; ci si aspetta un necessario la cooperazione transfrontaliera mediante iniziative congiunte a
intervento, da parte della regione e delle sue competenze, da livello locale e regionale.
mettere in campo per la condivisione di un percorso di accom-
pagnamento in questo rivoluzionario sistema.
NOTE
Rapporti istituzionali L’effettiva rivitalizzazione potrà 1
I piani di ricostruzione traggono la loro origine dalla normativa varata in
e criticità finanziarie avvenire, in ogni modo, solo seguito al secondo conflitto mondiale (D.L. n. 154, 1945) e sono strumen-
ti di programmazione urbanistica che debbono contemperare le esigenze
attraverso finanziamenti ade-
della sicurezza strutturale con il più ampio spettro della programmazione
guati per promuovere il miglioramento dell’habitat per l’intera urbana; nel caso del sisma del 6-4-2009, l’obbligo della redazione dei Piani
area montana. In questo caso è sicuramente la politica regionale di Ricostruzione è istituito nel cosiddetto Decreto Abruzzo (L. n. 77, 2009)
dell’Unione Europea che ha la possibilità di perseguire l’obiettivo dove è stabilito «che ai sensi dell’art. 14, comma5 bis, della medesima leg-
di ridurre le disparità economiche e sociali dei diversi territori ge, i Sindaci dei Comuni di cui all’art.1, comma 2, predispongono, d’intesa
con il Presidente della Regione Abruzzo – Commissario Delegato, sentito il
mediante la diffusione e promozione di strumenti che possano
Presidente della Provincia e d’intesa con quest’ultimo nelle materie di sua
aiutare ciascuna regione a realizzare le sue piene potenzialità, a competenza, Piani di Ricostruzione del centro storico della città»
migliorare la competitività e l'occupazione, investendo nei setto- 2
La parte che segue fa riferimento - nei contenuti specifici - all’esperienza
ri con un elevato potenziale di crescita attraverso anche un più del Piano di Caporciano, mettendo a confronto propositi ed esiti generali
incisivo scambio di “buone pratiche”. Ad essa dovrà essere de- con quelli particolari del caso.
3
Le Aree Omogenee sono state stabilite dal Decreto del Commissario Dele-
mandato il compito di tarare le strategie per la configurazione
gato n. 3 del 9-3-2010 che ha suddiviso il territorio interessato dal sisma in
dei Fondi strutturali che, a cadenza settennale, vengono appro- nove Aree Omogenee, talune comprendenti anche comuni non direttamen-
vati dalla Commissione Europea ed erogati attraverso la media- te appartenenti al “cratere”.
zione delle autorità di gestione nazionali, regionali o locali. 4
Gli interventi di messa in sicurezza dei manufatti dissestati adombrano
Attraverso tali Fondi la politica regionale europea, nella pro- nuove possibilità funzionali: si determinano spazi intermedi, tra l’interno
(alloggio) e l’esterno (urbano), che corrispondono anche a soluzioni de-
grammazione attuale, persegue essenzialmente il raggiungimen-

role of "homogeneous areas". Therefore, employment, investing in sectors with a level, the "European territorial coopera- Abruzzo Region - Deputy Commis-
we are facing with a non consolidated high growth potential through a more tion" (ERDF), which aims to promote sioner, after consulting the President of
urban administrative tool, as the Re- effective exchange of "best practices". cross-border cooperation through joint the Province and in agreement with the
construction Plans are not even men- EU regional policy should be entrusted initiatives at local and regional level. latter in matters within his competence,
tioned in the fundamental national the task of calibrating strategies for the reconstruction plans of the historic cen-
law 1150/42; it is expected a necessary configuration of the Structural Funds, tre of the city "
intervention by the region and its ex- which every seven years, are approved NOTES 2
The following section refers, in the
pertises for the sharing of a monitoring by the European Commission and 1
The reconstruction plans have their specific contents, to the experience of
process in this revolutionary system. carried out through the mediation of origin in legislation approved after the the Caporciano Plan, it compares the
the managing authorities at national, Second World War (DL n. 154, 1945) plan general purposes and outcomes
Institutional relationships and finan- regional or local level. Through these and are instruments of urban planning with particular cases.
cial difficulties funds the European regional policy, in that must balance the needs of struc- 3
The Homogeneous Areas have been
The actual revitalization can take place, the current programming, is pursuing tural safety with the wider spectrum established by the Decree of the Com-
however, only through adequate fund- essentially the achievement of three ob- of urban planning; in the case of the missioner no. 3 of 09.03.2010 which
ing to promote habitat improvement for jectives: "convergence" (ERDF, ESF and earthquake of 04/06/2009, the obliga- has divided the territory affected by
the entire mountain area. In this case, Cohesion Fund), which aims to encour- tion of drawing up Reconstruction the earthquake in nine Homogeneous
surely the EU regional policy has the age the development of less developed plans was established by the so-called Areas, some of which including certain
ability to pursue the objective of reduc- regions through investments in human Abruzzo Decree (Law no. 77, 2009) municipalities do not directly belong-
ing economic and social disparities in resources, research and innovation, the where it is stated that "pursuant to art. ing to the "crater".
the various areas through the dissemi- "Regional competitiveness and employ- 14, comma 5bis of the Act, the mayors 4
The securing of damaged artefacts
nation and promotion of tools that can ment" (ERDF and ESF), which aims to of the municipalities referred to in Ar- foreshadows new functional possibili-
help each region to realize its full poten- strengthen the competitiveness of re- ticle 1, paragraph 2, shall prepare, in ties: determining intermediate spaces
tial, to improve the competitiveness and gions, and the employment at regional consultation with the President of the between the inside (accommodation)

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terminate in altri ambiti del progetto per rispondere alle diverse esigenze 7
Si vuole richiamare, inoltre, la peculiarità del caso inerente gli edifici storici.
di riqualificazione; ad esempio, tali “spazi” sono proposti per migliorare il Gli strumenti della vigente normativa, infatti, non sono stati elaborati speci-
comfort degli edifici mediante serre addossate, nelle parti esposte conve- ficatamente per gli edifici storici e, nonostante siano stati prodotti abachi ad
nientemente, o spazi tampone per gli orientamenti critici. La riqualificazio- hoc di stratificazioni predeterminate che descrivono gran parte delle tecno-
ne funzionale degli alloggi, inoltre, necessita di un adeguamento alle diverse logie utilizzate (e nel PdR in oggetto sono state rilevate e fornite anche quelle
modalità di vita e, di fronte alle spontanee-personali soluzioni consistenti locali) per il calcolo della trasmittanza dell’involucro, la difficile conoscenza
in superfetazioni e ampliamenti incontrollati, si deve porre l’interrogativo e valutazione delle singole situazioni in studio (l’eterogeneità dei paramen-
su quale destino riservare a tali presenze, squalificanti per l’aspetto storico ti murari rende molto complessa la stima attendibile della trasmittanza; la
del borgo e critiche per la risposta al sisma ma pur sempre necessarie alla presenza di canne fumarie nascoste aggiunge aleatorietà alla valutazione
vivibilità dell’alloggio. La partecipazione corale alla ricostruzione, dunque, della cortina muraria; la presenza di cantine, grotte e intercapedini possono
emerge come condizione di base per fornire risposte adeguate, non solo ad causare variazioni dinamiche alle condizioni di governo degli scambi ter-
una ristrutturazione corretta ma anche ad una contemporanea riqualifica- mici; la presenza di ponti termici non è rilevabile con la termografia poiché
zione e rifunzionalizzazione per un effettivo ri-uso dell’insediamento. mancano impianti di riscaldamento attivi) rischia di pregiudicare il risultato
5
Il comune di Caporciano (ma la sorte degli altri comuni montani è ana- finale. Si ritiene, pertanto, di dover prestare maggiore attenzione all’analisi e,
loga a quella rilevata in questo territorio) ha subito (a partire dal principio comunque, di tenersi in limiti più restrittivi per assicurare con meno incer-
del secolo scorso) uno spopolamento continuo non arrestato nemmeno dal tezza il raggiungimento degli obiettivi posti.
turismo che ha fatto registrare un aumento del reddito negli ultimi anni; in
realtà il modello culturale, socio-economico contemporaneo, difficilmente
può rintracciare modalità ‘strutturali’ in grado di invertire la tendenza che REFERENCES
spinge a concentrarsi nelle grandi conurbazioni. Inoltre, i mancati riscontri Norberg-Schulz, C. (1979), Genius loci, Gruppo Editoriale Electa, Milano.
tra gli adeguati sostegni economici dei fondi strutturali e le effettive dimen- Bonomi, A. e De Rita, G. (1998), Manifesto per lo sviluppo locale, Bollati Bo-
sioni messe in campo rendono la situazione difficile da arginare; la neces-
ringhieri, Torino.
sità di operare una modificazione del sistema amministrativo appare una
“conditio sine qua non” per qualunque operazione effettivamente in grado Magnaghi, A. (2000), Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino.
di produrre esiti strutturali e non semplici palliativi che ritardino il processo Georgescu-Roegen, N. (2003), Bioeconomia: verso un'altra economia ecologi-
negativo. La fusione di più Comuni all’interno di un territorio omogeneo camente e socialmente sostenibile, (a cura di M. Bonaiuti), Bollati Boringhieri,
(Altopiano o Comunità Montana) è dunque la premessa per l’individuazio- Torino.
ne di interventi finalizzati a nuove ipotesi di sviluppo e all’inserimento in
Bevilacqua, P. (2006), La terra è finita, breve storia dell’ambiente, Editori La-
ambiti di finanziamento innovativi.
6
La Struttura Tecnica di Missione sottolineò una particolare raccomanda- terza, Roma-Bari.
zione, condivisa da tutte le amministrazioni, per l’innovazione del sistema Ruzzenenti, M. (2011), L’autarchia verde, Jaka Book, Milano.
dei sottoservizi da affiancare alla loro ri-costruzione; all’enunciazione teo-
rica non seguirono però indirizzi per progetti comuni, tantomeno linee di
finanziamento specifiche.

and the exterior (urban), which cor- also for a simultaneous re-qualification just palliatives that delay the negative that describe most of the technologies
respond to certain solutions in other and re-functionalization to achieve an process. The fusion between munici- used to calculate the transmittance (and
ambits of the project to meet the di- effective settlement re-use. palities in a homogeneous area (Plateau in the Plan in question were taken and
verse needs of redevelopment; for ex- 5
The municipality of Caporciano (but or Mountain Community) is therefore provided even the local ones), the dif-
ample, these "spaces" are proposed to the fate of other mountain settlements the prerequisite for the identification of ficult knowledge and assessment of the
improve the comfort of the buildings is similar to that encountered in this ter- interventions aimed at new hypothesis individual situations under study is
by greenhouses huddled in conveni- ritory) has been affected (starting from of development and integration in areas likely to affect the final result (heteroge-
ently exposed parts, or buffer spaces the beginning of the last century) by a of innovative financing. neity of wall surfaces makes it very dif-
for critical guidelines. Functional hous- continuous depopulation that has not 6
The Mission Technical Structure ficult to estimate reliable transmittance;
ing upgrading, moreover, requires an been stopped even by tourism that has stressed a particular recommendation, the presence of hidden chimney flues
adjustment to different lifestyles and, registered an income increase in recent shared by all the administrations, for adds randomness to the evaluation of
facing the wild-personal solutions con- years; in fact the contemporary cultural the innovation of the underground util- the curtain walls; the presence of base-
sisting of accretions and uncontrolled socioeconomic model, can hardly trace ity system along with their re-construc- ments, caves and hollow spaces may
expansion, it makes one wonder what ‘structural’ modes that can reverse the tion; the theoretical statement, how- cause dynamic changes to the monitor-
fate those presences deserve, for their trend that pushes to be concentrated ever, was not followed by joint projects ing of thermal exchanges; the presence
disqualification of the historical aspect in large conurbations. In addition, the and not by specific financing lines. of thermal bridges is not detectable by
of the village and critical response to the inadequate economic support from the 7
We want to recall, in addition, the pe- thermography due to the lack of active
earthquake but still necessary for the structural funds and the actual dimen- culiarity of the case concerning histori- heating systems). Therefore, it is be-
livability of the accommodation. Cho- sions put in place make the situation cal buildings. The instruments of the lieved necessary to pay more attention
ral participation for reconstruction, difficult to curb; the need to change the current legislation, in fact, were not spe- to the analysis and, in any case, to keep
therefore, emerges as a basic condition administrative system is a "conditio sine cifically developed for historic buildings stricter limits to ensure with less uncer-
to provide adequate responses, not only qua non" for any operation actually able and, in spite of having been produced tainty the achievement of the objectives
for an appropriate restructuring but to produce structural outcomes and not ad hoc abacus of predetermined layers we ourselves have set.

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La Valutazione d’Impatto Ambientale: strumento SAGGIO/ESSAY
per una nuova qualità a conformità ecologica
Maria Teresa Lucarelli, Dipartimento di Architettura e Territorio DArTe,
Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria mtlucarelli@unirc.it

Abstract. La crescente consapevolezza che la salvaguardia dell’ambiente rappre- creato le condizioni per l’istituzione negli USA dell’ Environmental
senta un priorità assoluta in termini etici, sociali oltre che economici, ha determina-
to a partire dagli anni ‘70 la definizione di strumenti e procedure in grado di garanti-
Protection Agency (EPA) da cui prenderanno l’avvio, diversi anni
re il controllo dei processi di trasformazione del territorio e dell’ambiente. Tra questi dopo, le Agenzie di protezione dell’Ambiente sia europee che na-
la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), introdotta nella legislazione italiana quasi zionali. Da quel momento si inizia a parlare di impatto ambientale.
trenta anni fa come strumento di conoscenza e informazione a supporto dei “de-
cisori”, rappresenta una procedura efficace anche se complessa per verificare, in
I primi anni ‘80 si caratterizzano per l’inizio della globalizzazione,
via preventiva, la compatibilità ambientale di progetti ed interventi di varia tipolo- in particolare dei consumi. Sono gli anni di Chernobyl, quelli in
gia e pericolosità. Il contributo intende evidenziarne, attraverso un’analisi critica, i cui si inizia a prendere coscienza di fenomeni, per altro denun-
passaggi caratterizzanti all’interno di una più ampia disamina, anche normativa,
che pone attenzione sia all’eventuale relazione con scelte strategiche su cui vanno
ciati negli anni precedenti dai movimenti ambientalisti, quali il
calibrate le funzioni e le attività sostenibili del territorio; sia agli aspetti dell’asses- buco dell’ozono e le piogge acide; l’inquinamento di fondo delle
sment preliminare, necessario per la sua corretta applicazione; sia ai risultati che si città e l’aumento sconsiderato dei rifiuti. Cresce la domanda di una
prefiggono per raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale alla base della stessa.
buona qualità della vita dove possano coesistere salvaguardia della
Parole chiave: Impatto ambientale, Prevenzione, Partecipazione, Danno ambien-
natura, benessere sociale e crescita economica per garantire uno
tale, Monitoraggio sviluppo sostenibile. Il rapporto Brundtland dell’‘87, meglio noto
come Our common Future, ne diviene quindi il manifesto.
Introduzione: sulla Non si può parlare della V.I.A. Si susseguono numerose conferenze ed incontri internazionali:
questione ambientale (Valutazione d’Impatto Ambien- quella di Rio de Janeiro ‘92, la più nota, sembra segnare il passaggio
tale) senza aver prima racconta- verso una maggiore e più matura coscienza ambientale ma con la
to, se pur brevemente, le ragioni che hanno portato alla sua intro- percezione di un tangibile scollamento tra le enunciazioni di prin-
duzione nella normativa europea e poi italiana; soprattutto senza cipio e la mancata traduzione in azioni concrete che ha favorito
aver fatto cenno a come si muoveva il contesto internazionale e eventi catastrofici, assolutamente annunciati, di diversa natura e
nazionale negli anni in cui si iniziava a ragionare di ambiente e portata. Uno per tutti, il cambiamento climatico!
di questione ambientale. Difficile dunque dire quale sarà lo scenario futuro perché gli inte-
Intellettuali e scienziati, come Rachel Carson, già dagli anni ‘601 ressi economici dei Paesi industrializzati, tra cui gli Stati Uniti, e
ponevano in evidenza e stigmatizzavano le aggressioni sull’am- in forte sviluppo, quali Cina, India, Brasile prevaricano gli assunti
biente generate da uno “sviluppo” che fin da allora rispondeva a della “sostenibilità”; anzi di questa sono una visibile negazione.
logiche di mero profitto, contaminando l’ambiente e depauperan- Nel nostro Paese, caratterizzato da un elevato grado di fragilità na-
do risorse. turale, sono evidenti gli effetti della “disattenzione” verso qualsia-
Anche negli anni ‘70 ci si è mossi in una generalizzata indifferen- si forma di prevenzione ambientale, molto spesso considerata un
za nei confronti delle problematiche ambientali sebbene l’innesco limite allo sviluppo. È vero però che non mancano gli strumenti
ambientalista, generato dalle preoccupazioni della Carson, abbia per farvi fronte divenendo, opportunamente interpretati o rivisti,

The Environmental Abstract: The growing awareness that en- that are intended to achieve the goals of profit, contaminating the environment
vironmental protection is a top priority in environmental protection at the base of and depleting resources.
Impact Assessment: terms of ethical, social as well as econom- the same. Even in the '70s we have moved in a
ic, has been determined since the 70's the
a new tool for a new definition of tools and procedures able to
Keywords: Environmental impact, Preven-
tion, Participation, Environmental damage,
general indifference to environmental
issues although the environmental trig-
quality in ecological ensure control of the processes of trans- Monitoring ger, generated by the concerns of Car-
formation of the territory and environment.
compliance son, has created the conditions for the
Among these, the Environmental Impact Introduction: about the environmental establishment, in the United States, of the
Assessment (EIA) included into the Italian
issue Environmental Protection Agency (EPA)
legislation almost thirty years ago as a tool
One cannot speak of the EIA (Environ- from which the Environmental Protec-
for knowledge and information in support
of the "decision-makers" both public and mental Impact Assessment) without first tion Agency both European and national
private, is an effective procedure even telling, if briefly, the reasons that led to take the start, several years later, Since
though complex to verify, in advance, the its introduction into the European and then he starts talking about environmen-
environmental compatibility of projects then Italian legislation; above all, with- tal impact.
and interventions of various types and out making mention of how the inter- The early eighties were characterized by
dangers. This paper will highlight, through national and national context moved in the onset of globalization, in particular
a critical analysis, the characterizing steps the years when we started to think of the of consumption. These were the years of
within a wider examination, also norma- environment and environmental issue. Chernobyl, the ones where you start to
tive, that draws attention: on the possible Intellectuals and scientists such as Rachel become aware of phenomena, further-
relation with strategic decisions on which Carson, since the '60s1 put in evidence more denounced in previous years by
functions and sustainable activities in the
and stigmatized assault on the environ- environmental groups, such as ozone de-
territory are calibrated; on the aspects of
ment caused from a "development" that pletion and acid rain, pollution of the city
the preliminary assessment, necessary for
its proper application, and on the results
since then responded to logics of mere and the reckless increase of waste. The

81 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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un’occasione per l’economia che va comunque rivisitata alla luce regolamentata dal Decreto del Consiglio dei Ministri 377/88, sulle
della ristrettezza delle risorse e dei visibili cambiamenti ambientali pronunce di compatibilità ambientale, nel quale vengono indicate
e sociali che caratterizzano questo secolo. le categorie di opere da assoggettare obbligatoriamente alla proce-
dura; fa seguito il D.P.C.M. 27 Dicembre 1988 dove vengono in-
La V.I.A., brevi cenni sul Nonostante lo scenario globale dicate le norme tecniche per la redazione degli studi di impatto
percorso normativo non dia segnali concreti di cam- ambientale; tuttavia a causa del non rispetto dei principi sostanziali
biamento, non si può negare della Direttiva 85/337/CEE – istitutiva della V.I.A. – limitandosi
che oggi esista una maggiore diffusa consapevolezza della necessità cioè ad individuare solo provvedimenti ponte, l’Italia viene sotto-
di salvaguardare l’ambiente in quanto priorità assoluta in termini posta a procedure di infrazione per inadempienza e, per il perdura-
etici, sociali oltre che economici; tuttavia pur in presenza di un ap- re della stessa, ad un ricorso alla Corte di Giustizia europea.
parato normativo e procedurale consistente, tanto da determinare È solo a metà degli anni ‘903 che si determina la svolta per una
soprattutto negli anni ‘90 un vero ‘inquinamento normativo’, non reale acquisizione della V.I.A., quando cioè viene dato alle Regioni
sono state molte le misure concrete e davvero efficaci per contra- un ruolo determinante per la sua attuazione; ed è con il Decre-
stare i dissesti ormai diffusi che stanno caratterizzando l’inizio di to Legislativo 152/2006 – Codice dell’Ambiente che si sancisce la
questo secolo. La natura presenta il suo conto e l’indifferenza di procedura, attraverso anche successive modifiche ed integrazioni4,
anni – ancor peggio, la “presunzione” di risolvere puntualmen- con scopo di «[…] assicurare che l’attività antropica sia compati-
te problemi che andavano affrontati già quarant’anni fa con una bile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile» nonché «[…]
visione ampia e con maggiore pragmatismo – ha generato situa- proteggere la salute umana, contribuire con un migliore ambiente
zioni di non ritorno. alla qualità della vita, provvedere al mantenimento delle specie e
Sebbene tra gli anni ‘60 e ‘80 nel nostro Paese siano state emanate conservare la capacità di riproduzione dell’ecosistema in quanto
importanti norme su acqua, aria e rifiuti, il primo atto formale che risorsa essenziale per la vita».
affronta il tema ambientale nel suo complesso si può far risalire In questa breve disamina normativa è opportuno infine ricordare
alla Legge 349/86 istitutiva del Ministero dell’Ambiente; da allora la Legge Obiettivo 443/2001 sulla valutazione ed approvazione di
all’ambiente viene data una precisa rilevanza giuridica evidenzian- progetti relativi ad infrastrutture e insediamenti produttivi ritenuti
done il significato sistemico: anche se costituito da varie compo- strategici e di preminente interesse nazionale (Grandi Opere), che
nenti ciascuna delle quali autonomamente oggetto di tutela, la sua istituisce corsie preferenziali per snellire i percorsi di approvazio-
salvaguardia non può esaurirsi nella sola protezione delle compe- ne e controllo burocratici; ed il successivo Decreto attuativo, D.Lg.
tenze di settore2. 190/2002, in cui vengono riformate specificatamente le procedure
Nella suddetta norma si introduce per la prima volta nell’ordina- introducendo un regime speciale anche in parziale deroga alla Leg-
mento italiano la procedura d’impatto ambientale successivamente ge Quadro sui lavori pubblici.

demand for a good quality of life grows Brazil go overboard the assumptions of terms, but despite a consistent regula- tion, its protection cannot be limited only
– a life where nature protection, social "sustainability", actually they are a visible tory and procedural apparatus, enough in the protection of sector expertise2.
welfare and economic growth to ensure negation of it. to determine especially in the nineties a In the above regulation is being intro-
sustainable development can coexist . The In our country, characterized by a high true ‘legal pollution’, there were not many duced, for the first time into Italian set of
Brundtland report of ‘87, better known as degree of natural fragility, are evident the concrete measures and truly effective in rules, the environmental impact proce-
Our Common Future, then becomes its effects of "inattention" to any form of en- combating the widespread disarrays that dure, subsequently regulated by the De-
poster. vironmental prevention, very often con- have characterized the beginning of this cree of the Council of Ministers 377/88,
And you will find many conferences sidered a limit to the development. But century. Nature shows its account and on preliminary environmental compat-
and international meetings: one in Rio it is true that there are plenty of tools to the indifference of years - even worse, the ibility, where are indicated the categories
de Janeiro in 1992, the most famous, it deal with it that become, properly inter- "presumption" of solving problems that of works that must be subjected compul-
seems to mark the transition towards a preted or examined, an opportunity for were dealt with a broad view and more sorily to the procedure; followed by the
greater and more mature environmental the economy that still has to be revisited pragmatism forty years ago – has cre- D.P.C.M. of the December 27th , 1988
awareness but with the perception of a in the light of resource constraints and ated situations of no return. Although in where are indicated the technical stand-
tangible disconnect between statements visible environmental and social changes the seventies and eighties in our country ards for the preparation of environmental
of principle and the failure to convert into that characterize this century. have been enacted important regulations impact studies. However the non- respect
concrete actions that favored catastrophic on water, air and waste, the first formal of the substantial principles of the Direc-
events, definitely announced, of a dif- The Environmental Impact Assessment act that deals with the environment as a tive 85/337/EEC – constitutive of the EIA
ferent nature and scope. One for all, the (EIA), brief on the normative path whole can be traced back to the consti- – limiting itself to identify only measures-
climate change! Despite the global scenario does not tutive Law 349/86 of the Ministry of the bridge, Italy is subject to infringement
Therefore difficult to say what will be the give concrete signs of change, there is Environment; since then, a precise legal proceedings for non-compliance and, for
future scenario because the economic no denying that today there is a more significance is given to the environment, the continuation of the same, to an appeal
interests of industrialized countries, in- widespread awareness of the need to highlighting the systemic meaning: even to the European Court of Justice.
cluding the United States, and rapidly de- protect the environment as a top prior- if it consists of several components, each It is just in the mid-90s3 which deter-
veloping countries such as China, India, ity in ethical, social as well as economic of which independently object of protec- mines a point in the real acquisition of

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Il percorso normativo relativo alla V.I.A. è dunque lungo, senz’al- interessata. La partecipazione assume, tuttavia, effettivo valore solo
tro articolato e complesso, ma le difficoltà per un suo completo se esiste un reale coinvolgimento in tutte le fasi della procedura ov-
recepimento devono essere attribuite in particolar modo ad una vero quando «[…] l’informazione e la partecipazione vivono in un
resistenza culturale, soprattutto a quella connessa a forti interessi rapporto di complementarietà»5. In tal modo si possono superare
economici che hanno reso ed ancor oggi rendono difficile accettare attriti e contrapposizioni caratterizzati da proteste collettive legate
una procedura che obbliga ad un controllo del progetto e ad una al timore di gravi ripercussioni sulla salute o sulla qualità della vita,
partecipazione alle decisioni dal basso; questione quest’ultima non anche a fronte di massime garanzie di sicurezza, e che trovano nel
facile per ragioni diverse che si illustreranno nel prosieguo della fenomeno noto come Sindrome di Nimby, acronimo di «not in my
trattazione. back yard», ovvero «non nel mio giardino» una esplicitazione di
tipo psico-sociologico di cui è evidente il paradosso.
La V.I.A., strumento La Valutazione di Impatto Am- È opportuno ricordare che la V.I.A. è caratterizza da una serie di
per una nuova qualità bientale viene definita, nel no- passaggi procedurali che, segnando precisi step operativi ed am-
a conformità ecologica stro ordinamento, una procedu- ministrativi, ne evidenziano il significato e soprattutto il valore di
ra tecnico-amministrativa che azione preventiva.
individua, descrive e quantifica gli effetti diretti e indiretti che un In sintesi i passaggi comprendono: la verifica di assoggettabilità o
determinato progetto potrebbe avere sulle diverse componenti am- screening dove il proponente l’opera trasmette all’autorità compe-
bientali, ivi compreso l’uomo considerato negli effetti sulla salute. tente il progetto preliminare e lo studio preliminare ambientale su
La sua funzione è articolata: in primo luogo è opportuno eviden- cui si possono far pervenire osservazioni. Se l’opera non presenta
ziare quella primaria, ovvero la prevenzione del danno ambientale impatti significativi viene esclusa dalla procedura e procede per le
attraverso l’individuazione a monte degli impatti generati dalle va- consolidate prassi autorizzative, altrimenti passa alla definizione
rie e complesse attività umane nella gestione del territorio e delle dello studio di impatto ambientale, o scoping, sempre sulla base
risorse naturali; in tal modo è possibile verificarne, per singolo pro- delle identificazioni degli impatti ambientali attesi in base al pro-
getto, l’inserimento ottimale attraverso la mediazione tra impatti, getto preliminare e su cui il proponente, pubblico o privato, può
esigenze funzionali e ricadute socio economiche del e nel contesto, chiedere una consultazione con l’autorità competente per definire
ovvero la sua compatibilità ambientale. il piano di lavoro, necessario alla redazione dello studio di impatto
La V.I.A. ha poi una significativa valenza tecnico-amministrativa ambientale (S.I.A.), le metodologie da adottare e da presentare sul
che si traduce nel migliorare la trasparenza delle decisioni pubbli- progetto definitivo, insieme ad una sintesi non tecnica. Segue la pre-
che divenendo strumento di conoscenza ed informazione a suppor- sentazione e la pubblicazione del progetto, dove la già citata azione
to dei “decisori”; nel contempo ha lo scopo di favorire la partecipa- partecipativa può avere un peso determinante potendo, chiunque
zione attraverso la raccolta delle osservazioni di tutta la comunità abbia interesse, prenderne visione e presentare osservazioni. L’at-

EIA, when it is given to the Regions a key specifically reformed procedures by in- have on different environmental compo- however, the actual value only if there
role in its implementation, and it is with troducing a special scheme in partial ex- nents including the man considered in is a real involvement in all stages of the
the Legislative Decree 152/2006 - Code ception to the law on public works. the effects on the health. procedure or when «[…]the information
of the Environment which establishes The regulatory pathway on the E.I.A. is so Its function is well-structured: firstly it and participation live in a “complemen-
the procedure, even through subsequent long, surely well-structured and complex, should be noted that the primary, or the tary relationship”»5. In this way you can
amendments and additions4, with the but certainly the difficulties for its full prevention of environmental damage by overcome friction and disputes marked
purpose of «[…] ensure that human ac- transposition should be attributed mainly identifying at the beginning the impacts by common protests linked to the fear of
tivity is compatible with the conditions to a cultural resistance and especially to generated by the various and complex serious repercussions on health or quality
for sustainable development» and «[…] that one related to economic interests that human activities in the management of of life, even in the face of high guarantee
to protect human health, to contribute have made and still make it difficult to ac- land and natural resources, so you can of safety, and that find in the phenom-
with a better environment to the qual- cept a procedure which compels to a con- verify, for each project, the optimal in- enon known as NIMBY syndrome, an
ity of life, to ensure maintenance of the trol of the project and to a participation in sertion through the mediation among acronym for or “not in my backyard”, a
species and to maintain the reproduc- decisions from below, this is an issue not impacts, functional needs and socio- psycho-sociological explanation of which
tive capacity of the ecosystem as a basic easy for several reasons which will be il- economic consequences of and in the is an obvious paradox. It is worth noting
resource for life».In this short normative lustrated later in the discussion. context, or its environmental compat- that the E.I.A. is characterized by a series
examination, it is also worth remember- ibility. The E.I.A. then has a significant of procedural steps which, marking pre-
ing the Framework Law 443/2001 on the The Environmental Impact Assessment technical-admnistrative value which cise operational and administrative steps,
evaluation and approval of infrastructure (EIA), a tool for a new quality in eco- results in improving the transparency of highlight the significance and above all
projects and industrial sites considered logical compliance public decisions becoming an instrument the value of preventive action.
strategic and of national importance (Ma- The Environmental Impact Assessment of knowledge and information in support In summary, the steps include: the in-
jor Works), establishing lanes to stream- is defined, in our set of rules, a technical- of the “decision-makers”, while intended spection of subjection or screening where
line the approval paths and bureaucratic administrative procedure that identifies, to encourage participation through the the applicant of a work transmits to the
control, and the subsequent implement- describes and quantifies the direct and collection of observations of all the inter- competent authority the preliminary
ing Decree, D. Lg. 190/2002, where are indirect effects that a given project may ested community. Participation assumes, draft and environmental study on which

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tivazione delle procedure autorizzative per le quali è necessaria definitivo, per il S.I.A. (Studio d’impatto Ambientale)6.
una Conferenza di servizi, ovvero lo svolgimento di consultazioni, È nel S.I.A. che si devono far convergere i maggiori sforzi per pre-
porterà allo valutazione dello studio di impatto ambientale del pro- venire il danno ambientale; l’obiettivo infatti è l’analisi sistemica
getto/opera presentata con i relativi esiti della consultazione. Esiti dell’ambiente dove le relazioni tra componenti, fattori ambientali7
che devono contenere le condizioni per la realizzazione, l’esercizio e processi devono essere messe tra loro in relazione e studiate su
e l’eventuale dismissione finale dell’opera. accurate basi scientifiche, superando la prassi che spesso si limita
Infine è previsto il monitoraggio degli impatti, che ha lo scopo di ad una fase meramente descrittiva anche di situazioni molto com-
controllare, durante e soprattutto ex post, le varie fasi degli inter- plesse ed altamente a rischio.
venti sottoposti a V.I.A dopo la loro approvazione. Infine qualche considerazione sulla fase finale della procedura: il
I momenti principali di questo percorso si possono quindi riassu- monitoraggio. In questa fase si deve prevedere il controllo, perio-
mere in una prima fase di assessment preliminare (fase concettua- dico o continuo, dei molteplici parametri biologici, chimici e fisici
le); una seconda di redazione dello Studio di Impatto ambientale che potrebbero interferire con le componenti ambientali interessa-
(fase tecnica); una terza che si traduce nel giudizio di compatibi- te per effetto della realizzazione e/o dell’esercizio dell’opera. In tal
lità (fase amministrativa): dato che l’obiettivo della V.I.A. è quello modo, correlando la situazione ex ante con quella ex post è possi-
di individuare i potenziali impatti di un’opera sull’ambiente e, di bile valutare eventuali cambiamenti non previsti nel S.I.A. e quindi
conseguenza, indicare possibili soluzioni, appare evidente che il intervenire tempestivamente per evitare l’irreversibilità del danno
momento di maggiore attenzione è proprio quello iniziale, quello controllando in particolare le misure di mitigazione proposte, sia di
in cui il proponente, sia pubblico che privato, inizia a sviluppare natura progettuale che tecnica.
il concept dell’opera in previsione di una sua assoggettabilità op- In sintesi, la V.I.A. va considerata una procedura dinamica in cui
pure, in caso di complessità del progetto, del vero e proprio studio sostenibilità delle azioni – ma anche delle decisioni – partecipazio-
d’impatto ambientale. È in questa fase di assessment preliminare, ne e trasparenza vengano verificate in una logica di miglioramento
a cui si ascrivono lo screening e lo scoping, che è indispensabile continuo in relazione ai cambiamenti ambientali in atto.
attivare le strategie per ridurre i danni ambientali ed identificare
reali contributi alla salvaguardia dell’ambiente, descrivendo op- Conclusioni Le molte criticità che sottendo-
portunamente le condizioni del contesto, non solo ambientale no la gestione dell’ambiente ob-
ma anche socio-economico, identificando le principali relazioni bligano sempre più ad utilizzare strumenti che, pur complessi, con-
d’impatto, individuando a monte le alternative – localizzative, sentono di prevenire danni irreversibili ponendo attenzione agli
progettuali, tecnologiche – che richiedono un livello di approfon- aspetti sociali ma anche economici, fondamentali per lo sviluppo
dimento tanto più dettagliato tanto più si procede nella diverse del contesto in un’ottica di sostenibilità locale, finalizzata a quella
fasi della progettazione: nel preliminare, per l’assoggettabilità; nel globale: tra questi la V.I.A.

you can send observations: if the work ence of services, or the carrying out of it is evident that the moment of greater It is in the EIS that you have to bring
does not have a significant impact is ex- consultations, will lead to the evaluation attention is precisely the initial one; one together the greatest efforts to prevent
cluded from the procedure and proceeds of the environmental impact study of the in which the proposer, both public and environmental damage; the target is in
through the established authorization project / work presented with the cor- private, starts to develop the concept of fact the systemic analysis of the environ-
procedures, otherwise it goes to the defi- responding results of the consultation. the work in view of its subjection, or, in ment where the relationships between
nition of environmental impact assess- Outcomes that must contain the condi- the case of project complexity, of the real components, environmental factors7 and
ment, or scoping, always based on the tions for the realization, operation and environmental impact study. It is at this processes must be put in relation to each
identification of environmental impacts eventual final disposal of the work. stage of preliminary assessment, to which other and studied on accurate scientific
expected on the basis of the preliminary Finally, the monitoring of the impacts, are ascribed the screening and scoping, bases, overcoming the practice which is
draft and on which the proponent, pub- which has the purpose of controlling, which is essential to activate strategies often limited to a purely descriptive phase
lic or private, may request a consulta- during and especially ex post, the various to reduce environmental damages and also of a very complex and highly at risk
tion with the competent authority to phases of interventions subjected to the identify real contributions to protect the situation.
define the working plan required for the EIA after their approval. environment, appropriately describing Finally a few words on the final stage:
preparation of the environmental impact The main stages of this process can there- the condition of the context, not only monitoring. At this stage we must provide
assessment (EIA), and the methods to fore be summed up in a first phase of environmental but also socio-economic for the control, periodically or continu-
be adopted and to present into the final preliminary assessment (concept stage), by identifying the major impact relations, ously, of the many biological, chemical
project, along with a non-technical sum- a second of the preparation of the En- identifying alternatives at the beginning – and physical parameters that may inter-
mary. Following the submission and pub- vironmental Impact Study (technical localizative, design, technological – that fere with the environmental components
lication of the project, where the above- phase), and a third which results in the require a level of in-depth analysis the affected due to the construction and / or
mentioned participatory action can be a assessment of compatibility (administra- more detailed the more one advances in operation of the work. Thus, compar-
decisive factor being able anyone, who is tive procedure): given that the objective the different stages of the design: in the ing the situation ex ante with the ex post
interested, to read and submit comments. of EIA is to identify potential impacts of preliminary for the subjection; in the one is possible assess potential changes
The activation of the authorization proce- a work on the environment and, conse- final for the EIS (Environmental Impact not expected in the EIS and intervene
dures for which it is necessary a Confer- quently, to indicate possible solutions, Study)6. promptly to prevent irreversible damage,

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Quanto alla sua adozione nel nostro Paese si rileva che mentre per legato IV (di competenza regionale) sono sottoposti a V.I.A. previa verifica di
le Grandi Opere di interesse strategico la procedura viene rigorosa- assoggettabilità.
5
Dai risultati di una ricerca ISFOL finanziata da Unione Europea - Fondo so-
mente applicata, pur con qualche difficoltà sulla qualità delle infor- ciale europeo e Ministero del Lavoro nel 2007 su «Sviluppo sostenibile e pro-
mazioni e sulle modalità di partecipazione pubblica alle decisioni, cessi di partecipazione».
non si riscontra una risposta altrettanto soddisfacente nell’applica- 6
Lo S.I.A., documento tecnico di riferimento per i progetti da sottoporre a
zione a livello regionale: ciò è ascrivibile non tanto alla mancanza V.I.A., contiene i dati necessari per la valutazione degli impatti sull’ambiente
di strumenti normativi (la maggior parte delle Regioni possiede che un progetto può generare attraverso la stesura dei tre Quadri di riferimen-
to: programmatico, progettuale ed ambientale.
una legge in materia) ma alla difficoltà, spesso resistenza, nel supe- 7
Le “componenti ambientali” sono gli elementi costitutivi dell’ambiente (aria,
rare l’aspetto esclusivamente decisionale ed autorizzativo a favore acqua, suolo, etc.), mentre i “fattori ambientali” sono quelli che interferiscono
della prevenzione/controllo ambientale, vero obiettivo della V.I.A. e perturbano le componenti ambientali (rumore, vibrazioni, radiazioni, rifiuti,
Va sottolineato infine che l’indifferenza di anni sulla questione am- etc.).
bientale, considerata per lo più un peso ed un onere, ha rallentato
8
Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 2012/0297.
sensibilmente la corretta applicazione della V.I.A. in contro tenden-
za con le indicazioni dell’Europa che intende dare, con una nuova REFERENCES
Direttiva, un ulteriore impulso alla procedura introducendo nuovi Fedi, A. e Mannarini, T. (2008), Oltre il Nimby. La dimensione psico-sociale
requisiti atti a valutare questioni legate all’uso delle risorse naturali, della protesta contro le opere sgradite, Franco Angeli Editore, Milano.
come la biodiversità e i cambiamenti climatici, così da raggiungere Giampietro, P. (2007), “Le nuove frontiere del diritto comunitario dell’am-
un elevato livello di protezione dell’ambiente8. biente”, Ambiente & Sviluppo, IPSOA, n. 12/07, pp. 508-620.
Margiotta, S. (Ed.) (2006), Problemi e tecniche negli Studi d’Impatto ambien-
NOTE tale delle Grandi Opere, Colombo Editore, Roma.
1
Rachel Carson nel libro Silent Spring del ‘62, tradotto in italiano nel 1966 Muratori, A. (2006), “Alla ribalta l’Alta Velocità”, Ambiente & Sviluppo, IP-
con il titolo Primavera Silenziosa, mise in evidenza come «[…] la distruzione SOA, n. 1/06, pp. 150-164.
dell’equilibrio ambientale derivata dal tentativo umano di controllare la natura Muratori, A. (2012), “Decreto «Semplificazioni»: in arrivo l’Autorizzazione
contraddice l’idea stessa di progresso e di civiltà». Ambientale Unica”, Ambiente & Sviluppo, n. 3/12, pp. 205-210.
2
Rif.: Sentenza della Corte di Cassazione n. 4362/92. Scialò, A. e Costantino, P. (2011), La nuova valutazione d’impatto ambienta-
3
Con il D.P.R. 12 aprile 1996 viene approvato l’atto di indirizzo e coordina- le, DEI Edizioni, Roma.
mento per l’applicazione delle procedure di impatto ambientale anche da parte
Verdesca, D.( 2005), Manuale di valutazione d’impatto economico-ambienta-
delle Regioni che devono legiferare in materia.
le, Maggioli Editore, Rimini.
4
Il D. Lg. 4/2008 individua l’elenco dei progetti/interventi che sono obbligato-
riamente sottoposti a V.I.A., contenuto negli Allegati II per quelli di competen-
za statale e III per quelli di competenza regionale. I progetti contenuti nell’Al-

monitoring in particular the mitigation the quality of information and modali- 1


Rachel Carson in her book Silent Spring nanced by the European Union - Euro-
measures proposed, both of design and ties of public participation in decisions, of 1962, translated into Italian in 1966 pean Social Fund and the Ministry of
technical nature. In summary, the E.I.A. we do not find a satisfactory answer into under the title Silent Spring, pointed out Labour in 2007 on «Sustainable develop-
is considered as a dynamic process in the application at regional level: this is how «[…] the destruction of environ- ment and participatory processes».
which the sustainability of the actions – not so much due to the lack of regulatory mental balance derived by the human 6
The SIA, a technical document of ref-
but also of decisions – participation and instruments (most of the Regions has a attempt to control nature contradicts the erence for projects which are subject to
transparency are audited in a logic of law on the subject) but to the difficulty, very idea of progress and civilization». EIA, contains the data required for the
continuous improvement in relation to often resistance, to overcome the exclu- 2 Ref: Judgment of the Court of Cassa- assessment of environmental impacts
environmental changes taking place. sively decision-making aspect in favor tion no. 4362/92 that a project can generate through the
of the environmental prevention/control 3
With the Presidential Decree of April writing of the three reference frame-
Conclusions that is true objective of EIA. It should be 12th, 1996 is approved the act of directing works: planning, design and environ-
The critical issues that underlie the en- stressed that the indifference of years on and coordinating for the implementation mental.
vironmental management require use of the environmental issue, which is consid- of procedures for environmental impact 7
The "environmental components" are
instruments which, although complex, ered mostly a weight and a burden, has by the regions that need to legislate. the constituent elements of the environ-
can help to prevent irreversible damage, slowed considerably the correct applica- 4
The D. Lg. 4/2008 identifies the list of ment (air, water, soil, etc.), while the
paying attention to the social aspects tion of the EIA in contrast with the signs projects / interventions that are compul- "environmental factors" are those that
but also economic, fundamental for the that Europe intends to give, with a new sorily submitted to the EIA, contained interfere and disturb the environmental
development of the context in a perspec- Directive, a further impetus to the pro- in Annexes II for those under state ju- components (noise, vibration, radiation,
tive of local sustainability, aimed at the cess by introducing new requirements to risdiction and III for those of regional waste, etc.).
global one : among them the EIA. About assess issues related to the use of natural competence. The projects contained in 8
Proposal for a Directive of the Euro-
its adoption in our country, it is shown resources such as biodiversity and climate Annex IV (of a regional responsibility) pean Parliament and of the Council
that while for the Great Works of stra- change, so as to achieve a high level of en- are subject to an EIA after verification of 2012/0297.
tegic interest, the procedure is strictly vironmental protection8. subjection.
enforced, albeit with some difficulty on NOTES 5
From the results of a search ISFOL fi-

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Il modello organizzativo delle APEA per una SAGGIO/ESSAY
governance territoriale eco-compatibile e competitiva

Paola Gallo, Dipartimento DiDA, Università degli Studi di Firenze paola.gallo@unifi.it

Abstract. La progettazione delle APEA (aree industriali con standard di qualità territoriale, la gestione dell’area industriale in tutte le sue fasi di
ecologica elevati e servizi innovativi per le imprese), tematica introdotta in Ita-
lia dal Decreto Bassanini, rappresenta una grande opportunità per coniugare
vita, ubicazione, progettazione, funzionamento, riqualificazione
salvaguardia ambientale, pianificazione territoriale e competitività delle impre- e dismissione, è caratterizzata dal coinvolgimento di una plura-
se. Questo nuovo approccio alla pianificazione territoriale a basso impatto am- lità di soggetti, privati e pubblici; tali soggetti perseguono spesso
bientale promuove le APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) quale
strumento per elevare la qualità prestazionale delle aree produttive a diversi li-
obiettivi diversi, che generano effetti con conseguenti ricadute
velli: nella pianificazione, nella progettazione e nella gestione, ma anche come specifiche sullo stesso sistema locale, vale a dire l’insieme dei si-
strumento per implementare, all’interno di queste aree, le direttive ambientali stemi Produzione – Territorio – Popolazione. Il miglioramento
dell’Unione Europea in tema di miglioramento della competitività attraverso lo
sviluppo dell’innovazione.
delle componenti ambientali, economiche e sociali non potrà
Parole chiave: Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, Ecologia Industriale,
quindi prescindere da una logica di partenariato e condivisione
Riqualificazione Ambientale, Economie di scala, Chiusura dei cicli tra le imprese insediate, gli enti e le aziende pubbliche che ope-
rano nel contesto e le altre parti interessate presenti, per poter
Introduzione La gestione sostenibile delle conseguire nuovi modelli di sviluppo che puntano su un’econo-
aree produttive è divenuta un mia diffusa, sulla capacità di migliorare la qualità della vita e il
tema cruciale nello scenario delle politiche ambientali per il si- futuro economico delle nostre città.
stema industriale. Tale settore è tradizionalmente responsabile Tale approccio, in linea con i principi di Ecologia Industriale
di ripercussioni negative sull’ambiente, conseguenti all’adozio- (Froch e Gallopoulos, 1989), offre una valida alternativa per re-
ne di modelli di produzione insostenibili. Lo sfruttamento ec- alizzare gli obiettivi di sostenibilità in questo settore, adottando
cessivo di materie prime, l’utilizzo di risorse energetiche non il principio di precauzione e prevenzione dall’inquinamento ed
rinnovabili, l’emissione di sostanze inquinanti e la produzione abbandonando l’approccio end-of-pipe tipico dei sistemi produt-
di rifiuti hanno costituito fino ad oggi un punto di debolezza tivi tradizionali di tipo lineare1.
per il comparto industriale e manifatturiero. La presenza di
un’area produttiva in un territorio genera infatti modifiche agli Presupposti per una Le prestazioni competitive di
elementi che compongono l’ambiente ecologico, ai flussi econo- nuova governance un’area produttiva sono forte-
mici ed alla domanda ed offerta di servizi sociali. I tre sistemi, competitiva mente influenzate dalle con-
Ambientale, Sociale ed Economico, sono spesso interdipenden- dizioni in cui il sistema delle
ti e le modifiche che subiscono, dovute alla presenza di un’area imprese conduce le proprie attività, organizza la produzione
industriale, possono essere negative su un sistema e, nel con- e interagisce con gli altri soggetti economici; in particolare, le
tempo, positive su un altro o ancora manifestare effetti diversi relazioni che un’impresa è in grado di instaurare con i propri
nel tempo. Proprio per i differenti ambiti di governo ed i diversi fornitori, con altre imprese e sui mercati di sbocco, sono de-
effetti che un’area industriale determina in un definito contesto terminanti dalla propria capacità di competere e di sviluppar-

The organizational Abstract: The APEA project (industrial Introduction industrial area, may be negative on
areas with high ecological standards The sustainable management of pro- a system, meanwhile positive on an-
model of the APEA of quality and innovative services for ductive areas has become a crucial is- other, or manifest diverse effects over
businesses) introduced in Italy by the sue in the scenario of environmental time. Precisely because of the different
for eco-friendly and Bassanini decree, represents a great policies for the industrial system. This spheres of government and the differ-
competitive territorial opportunity to combine environmen-
tal protection, land use planning and
sector is usually responsible for nega- ent effects that determines an indus-
governance company competitiveness. This new
tive environmental repercussions, re- trial area in a defined territorial con-
approach to territory planning, at a low sulting from unsustainable patterns of text, the industry's management in all
environmental impact, promotes the production. Over-exploitation of raw its life phases, location, design, opera-
APEA (Ecologically Equipped Productive materials, the use of non-renewable tion, requalification and dismissal, is
Areas) as a tool to improve the quality of energy resources, and the emission characterized by the involvement of
performance of production areas at vari- of pollutants and the production of a number of individuals, private and
ous levels: in the planning, in the design waste have weakened the industrial public: these individuals often pursue
and management, but also as a tool to and manufacturing sectors. The pres- different goals that generate effects
implement within these areas the envi- ence of a productive area in a territory with specific consequences within the
ronmental guidelines of the European generates changes to the elements that same local system, that is, a set of Pro-
Union in terms of improved competitive- make up that ecological environment, duction systems – Territory – Popula-
ness through development innovation.
to the economic flow and to the sup- tion. Improvements of these environ-
Keywords: Ecologically Equipped Pro- ply and demand of social services. mental, economic and social compo-
ductive Areas, Industrial Ecology, Envi-
The three systems, Environmental, nents, cannot be ignored by a logic
ronmental Recovery, Scale Economy,
Social and Economic, are often in- of sharing and partnership between
Cycle closing
terdependent, and the changes they installed businesses, institutions and
undergo, due to the presence of an public companies that operate in this

86 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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si. Gran parte di queste relazioni sono rese possibili, attivate e mensione economica e sociale dello sviluppo, l’Unione Europea
potenziate proprio grazie alla ‘dimensione territoriale’ dell’area ha aggiunto in modo esplicito la componente ambientale come
produttiva in cui le imprese operano; è grazie alla prossimità occasione per migliorare il potenziale di innovazione tecnologi-
tra le stesse, infatti, che si sviluppano le cosiddette ‘economie di ca e degli investimenti che possono così generare occupazione
agglomerazione’. Questo tipo di economie permette alle azien- e ricchezza.
de di ricavare margini di efficienza dalle relazioni economiche Ma quanto influisce questo indirizzo sulla componente sviluppo
con le altre imprese localizzate nello stesso ambito produttivo. e quanto questo può bastare affinché ci sia un rientro dell’emer-
La concentrazione di attività produttive in aree industriali per- genza per le aree industriali che insistono sui nostri territori?
mette, infatti, da un lato di raggiungere economie di scala per Sempre più frequentemente, le imprese e le loro rappresentanze
gli investimenti in infrastrutture pubbliche, dall’altro di ridurre di fronte alle nuove frontiere della competizione tecnologica ed
il più possibile gli impatti ambientali evitando la convivenza tra internazionale hanno evidenziato che la propria competitività è
ambiti residenziali e ambiti produttivi. L’obiettivo è chiaramente collegata anche a fattori di contesto e territorio: da qui la neces-
quello del raggiungimento di benefici collettivi superiori a quel- sità di una politica di sistema che punti ad un approccio inte-
li che si avrebbero mettendo assieme i benefici individuali che grato dei soggetti e delle azioni. Inoltre, nel Piano di Azione per
ciascuna impresa raggiungerebbe ottimizzando le proprie eco- le Tecnologie Ambientali (ETAP) dell’Unione Europea, adot-
nomie di scala. tato ormai nel 2004, viene espressamente riconosciuto il ruolo
Queste semplici considerazioni sono alla base di un nuovo con- dell’eco-innovazione come fondamentale per la competitività
cetto di area produttiva che, se perseguite secondo quanto pre- dell’economia europea, in quanto l’uso di tecnologie rispettose
visto dalle recenti normative vigenti (sia europee che nazionali), dell’ambiente è fattore positivo per le imprese e per l’attività eco-
può essere definita come uno strumento di valorizzazione am- nomica, e riduce la pressione ambientale contribuendo a soddi-
bientale del territorio, ma al tempo stesso è potenzialmente un sfare le aspettative di impiego per il territorio.
mezzo che garantisce una migliore gestione ambientale dell’area Ma allora ci si chiede se non è prima necessario incentrare il
produttiva a tutto vantaggio non solo delle aziende che vanno ad problema su quelle che sono le vere aspettative delle comunità
insediarsi, ma principalmente della collettività. per i propri territori, sui quali insistono le aree produttive, e se
In questi ultimi anni, grazie al determinante impulso dell’Unio- non è altresì essenziale agire anche sulla sensazione di affronto
ne Europea, è emersa la necessità di considerare gli obiettivi di che vive chi è “soggetto passivo” di una decisione di localizzazio-
sviluppo delle imprese all’interno di un concetto di competitività ne che trasforma profondamente il potere di attrazione, elevan-
nuovo che si esprime nella «capacità di un’economia di garantire dolo a fattore di rischio, dell’area in cui vive rispetto ad un’altra
alla propria popolazione, su basi sostenibili, livelli di vita elevati (vedi il caso ILVA di Taranto).
e in crescita e alti tassi di occupazione» (Lisbona, 2000). Alla di- In realtà, indirizzare il tema della realizzazione o meglio della ri-

context and other parties present in economic entities, in particular, the tures on one hand, and on the other, an Union's decisive drive, the need to
order to achieve new models of devel- relationships that a company is able to allows to minimize environmental consider the goals of developing busi-
opment that point towards economy establish with its own suppliers, with impacts as much as possible and nesses within a new concept of com-
widespread, the ability to improve the other businesses and open end mar- avoid the coexistence of residential petitiveness emerged and is expressed
quality of life and economic future of kets, are crucial in their own ability areas and production areas . The goal in «the capacity of an economy to
our cities. to compete and grow. A large part of is clearly to achieve collective benefits guarantee to its own population on a
This approach, in line with the princi- these relationships are made possible, superior to those that would be by sustainable basis, high living stand-
ples of Industrial Ecology (Frock and activated and enriched thanks to the bringing together the individual bene- ards and growth and high employ-
Gallopers, 1989), offers a valid alter- 'territorial dimension' of the produc- fits that each company would reach by ment rates» (Lisbon, 2000). To the
native to achieve the goals of sustain- tion area in which these businesses optimizing their economies of scale. economic and social dimensions of
ability in this sector, by adopting the operate, it is thanks to the proxim- These simple considerations are the development, the European Union
principle of precaution and preven- ity between them, surely enough, that basis of a new concept of productive has explicitly added the environmen-
tion of pollution and abandoning the develop so-called 'Economies of Ag- areas, that if followed in accordance tal component as an opportunity to
end-of-pipe approach that is typical of glomeration'. This type of economy with the latest regulations (European improve the potential of innovative
traditional linear production systems1. allows companies to gain efficiency and national), can be defined as an technology and investment that can
margins from the economic relation- instrument of environmental value create jobs and wealth.
Prerequisites for a new competitive ships they have with other companies for the territory, but at the same time But how does this direction affect the
governance located in the same area of produc- is potentially a way that guarantees a developmental components and how
The competitive performance of a pro- tion. better environmental management can this be enough in order for there
duction area is strongly influenced by The compactness of production activi- of the production area benefiting not to be an urgent return to the industrial
the conditions in which the business ties in industrial areas permit, indeed, only the companies settling down, but areas that are persistent in our territo-
world conducts its activities, organizes achievements of economies of scale mainly the community. ries?
production and interacts with other for investments in public infrastruc- In recent years, thanks to the Europe- More and more frequently businesses

87 P. Gallo TECHNE 05 2013


qualificazione delle aree produttive verso un concetto di resilien- Gli strumenti e gli Un’area produttiva genera del-
za, cioè di adattamento ai mutamenti ambientali e all’andamen- indirizzi operativi le ‘esternalità’2 (FEEM, 1997)
to dei cicli economici che le governano, non basta; è necessario per le APEA ambientali che sono governate
prima di tutto agire sulla percezione che l’opinione pubblica ha attraverso strumenti normativi
di questi luoghi trasformando queste aree da zone marginali e con il compito di gestire la modificazione del sistema ecologico
molto spesso, snodi strategici, in luoghi ‘figurabili’, ricchi di oc- del territorio; un modo di governare i cicli produttivi in maniera
casioni e non solo (Giorgieri e Alberti, 2013). tale che i consumi di materie prime, la gestione dei rifiuti, l’ap-
Molte amministrazioni hanno colto l’occasione, interpretando le provvigionamento energetico, i flussi di traffico in entrata e in
esigenze di rinnovo dei sistemi e dei processi produttivi, per cre- uscita e le emissioni nelle acque e nell’atmosfera seguano una
are un ambiente favorevole allo sviluppo delle imprese, ed attua- serie di regolamentazioni rispondendo a necessità economiche,
re capacità innovative, centrate non solo e non tanto sulla qualità sociali ed ecologiche. Da qualche anno, in ambito europeo, sono
del prodotto, ma anche sulla qualità del territorio che lo genera. stati individuati gli indirizzi per un’azione comunitaria che avan-
L’attenzione si è quindi focalizzata in ambito europeo e nazionale za la consapevolezza che un approccio armonico per il governo
su: di tali esternalità, esteso ad un intero ambito, è capace di coniu-
– ristrutturazione dei distretti industriali; gare in maniera più efficiente la tutela dell’ambiente e le esigenze
– implementazione dei cluster d’impresa per il rafforzamento economiche delle imprese, con particolare riferimento alle loro
della capacità competitiva del sistema delle imprese; capacità competitive.
– interazione tra logiche di sviluppo esogeno e logiche di svilup- Nonostante la presenza di tali strumenti, come il Quadro d’A-
po endogeno. zione per uno Sviluppo Urbano Sostenibile Europeo3, a livello
Le aree industriali in espansione ed in ristrutturazione rappre- nazionale la gestione unitaria e sostenibile delle aree industriali
sentano quindi l’occasione per diventare scenario di una nuova è un tema relativamente nuovo, data la mancanza, fino a circa
generazione di aree produttive pensate in un’ottica ecologica; la quindici anni fa, sia di un quadro normativo di riferimento sia
gestione ambientale dell’area industriale, infatti, deve costituire di un tessuto culturale capace di recepire questa nuova conce-
un vantaggio per le imprese a raggiungere una maggiore sosteni- zione. Sulla base delle esperienze condotte all’estero (Eilering e
bilità nelle produzioni e a manifestarsi con una maggiore qualità Vermeulen, 2004), una per tutti la realizzazione dell’Emscher
di vita all’interno dell’area industriale e nel territorio ove è loca- Park del 1999 nella Rhur, in Germania, e dell’adeguamento nor-
lizzata. Le soluzioni sono quindi di natura complessa e devono mativo in materia, la realtà produttiva italiana sta ora cambiando
tenere conto delle specificità del territorio e del vissuto dell’area approccio, evolvendo verso l’applicazione dei principi ispiratori
industriale in cui si applicano. dell’Ecologia Industriale.
Il tema delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA)

and their representatives up against lem on what the real expectations in opportunities and not just that portunity to become the scenario of
new boundaries of technological of these communities require for (Giorgieri and Alberti, 2013). a new generation of productive areas
and international competition, have their own territories which insist on Many governments have taken this perceived in an ecological sense; the
often found that their competitive- production areas and whether it is, opportunity, interpreting the needs environmental management in an in-
ness is also linked to territorial and moreover, essential to act on the feel- of renewal of systems and produc- dustrial area, in fact, must be an ad-
contextual factors, hence the need ing of confrontation that the “passive tion procedures to create a favorable vantage for businesses to reach greater
for a political system that points to type'' of a locative decision that pro- environment for the development of sustainability in the production and
an integrated approach to subjects foundly transforms the power of at- businesses and carry out innovative manifest themselves through a bet-
and actions. In addition, the Plan of traction, elevating the risk factor, in capabilities, focused not only and not ter quality of life within the industrial
Action for Environmental Technolo- the area we live in relation to another as much on the quality of the product, area and the area where it is located.
gies (ETAP), of the European Union, (see the case of ILVA from Taranto). but on the quality of the area that gen- The solutions are therefore of a com-
adopted in 2004, was specifically In reality addressing the topic of re- erates it. plex nature and should take into ac-
recognized for the role of eco-inno- alization and requalification of an The attention was then focused on a count the details of the territory and
vation as a fundamental for the Eu- industrial area towards the concept European and national range of the anything that lives in the industrial
ropean economy's competitiveness, of resilience, that is, to adapt to en- following: area in which they apply.
since the use of technology respect- vironmental changes and tendencies - restoration of industrial districts;
ful to the environment is positive for in economic cycles that govern them, - implementation of business clusters Tools and operational guidelines for
business and economic activity and is not enough; you must first of all act to strengthen the competitiveness of a the APEA
reduce pressure on the environment on the perception of what the public business system; A productive area generates environ-
by helping to meet the expectations opinion is of these places transform- - interaction between external and in- mental 'externalities'2 (EMF, 1997)
of employment for the area. ing these areas from marginal zones ternal logical development. that are governed by regulatory in-
But then the question arises whether and quite often, strategic intersec- The industrial areas that are expand- struments with the task of managing
it is necessary to first focus the prob- tions, into ‘configurable’ places rich ing and restoring represent an op- the changes in the territory's ecologi-

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è stato introdotto in Italia dal D.Lgs. n. 112/98 cosiddetto “De- Ciò comporta che in alcune Regioni l'avvicinamento delle aree
creto Bassanini”, che rimanda alle singole regioni il compito di produttive ai principi APEA, soprattutto di nuova realizzazione,
disciplinare la materia ponendo alcuni elementi di riferimento risulta obbligatorio in quanto determinato in sede di pianifica-
basilari: zione urbanistica, mentre in altre tale scelta è di carattere volon-
1 – le APEA sono dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari tario, o che le modalità di coinvolgimento delle imprese e degli
a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente; operatori privati in generale risulta troppo differenziato in quan-
2 – le APEA sono caratterizzate da forme di gestione unitaria to può avvenire attraverso accordi di programma, convenzioni e
delle infrastrutture e dei servizi; contratti, disciplinari, adesione a comitati o consorzi. Così come
3 – gli impianti produttivi localizzati al loro interno sono esone- risulta essere diversificato il tipo di atto normativo scelto dalle
rati dall'acquisizione delle autorizzazioni concernenti l’utilizza- Regioni (Tab. 1): in alcuni casi si tratta di una Legge Regionale,
zione dei servizi ivi presenti. in altre di una Delibera o di un Regolamento; tale scelta porta
Obiettivo del decreto era quello di indirizzare gli enti preposti con sé anche un livello di dettaglio differente che si spinge fino al
alla gestione e pianificazione del territorio a dare avvio alla costi- massimo livello nelle Regioni che hanno sviluppato delle Linee
tuzione di un modello innovativo di area produttiva il cui obiet- Guida (Gallo et al., 2011). Gli elementi disciplinati dalle norme
tivo strategico fosse quello di ridurre al minimo il consumo di regionali sulle APEA invece riguardano, in quasi tutte le Regioni,
risorse e l’impatto ambientale delle imprese insediate, utilizzan- la pianificazione degli ambiti produttivi, le prestazioni richieste,
do i principi propri dell’ecologia industriale (Lowe, 2001); una la realizzazione e la gestione, quale aspetto generalmente af-
evoluzione di sistema progettato per scambi energetici e mate- frontato a scala di cluster, e solo in alcuni casi anche a livello
riali, che nel contempo sviluppi, al suo interno, relazioni econo- di impresa, differenziate a seconda che vengano considerate aree
micamente, ecologicamente e socialmente sostenibili. industriali nuove, esistenti o dismesse. Gli obiettivi specifici per-
Nonostante tale decreto, i dettami legislativi regionali in meri- seguiti dalle Regioni che hanno attualmente legiferato sono:
to emanati fino ad oggi risultano essere ancora minoritari, e la – portare a sistema quello che le realtà già funzionanti (Regione
diffusione delle APEA in Italia dipende da scelte troppo disomo- Emilia Romagna, 2010) hanno prodotto, a partire dalla lettura
genee e spesso influenzate dal settore della norma madre che le dei singoli contesti e attraverso processi successivi di ‘de-conte-
genera; infatti da un’analisi della legislazione regionale di riferi- stualizzazione’, cercando di costruire modelli replicabili per in-
mento emerge che la normativa di interesse per la gestione delle terventi in altre realtà nazionali, non solo per le elevate qualità
aree industriali proviene da discipline diverse: tecniche e costruttive degli interventi previsti, ma soprattutto per
– pianificazione territoriale e urbanistica (25%); l'adozione di percorsi di partnership pubblico-privato che danno
– attività produttive (25%); un importante contributo all'innovazione e al rafforzamento dei
– ambiente (50%). sistemi territoriali;

cal system; one way of governing the opment3, at an Italian standard, the task to discipline matters by placing an evolutionary system designed to
production cycles in a way that con- unified management and sustainable some basic reference points: exchange energy and materials, mean-
sume raw materials, waste manage- development of industrial areas is a 1 - the APEA is endued by infrastruc- while developing, internally, econom-
ment, energy supply, the flow of traffic relatively new issue, given the lack tures and systems necessary to guar- ic, ecologic and socially sustainable
entering and exiting and emissions in there of, until about fifteen years ago, antee the right to good health, safety relationships.
the water and into the atmosphere fol- whether it be a regulatory framework and environment protection; Despite this decree, the regional leg-
low a series of regulations in response or of a cultural fabric that is capable 2 - are characterized by forms of uni- islative dictations in regards adopted
to economic, social and ecological ne- of incorporating this new concept. fied management of infrastructure until this day to still result in a mi-
cessities. On the basis of experiences conduct- and services; nority, and diffusion of APEA in Italy
For the past few years in the Euro- ed abroad (Eilering and Vermeulen, 3 - production facilities located within depends on disparate and often broad
pean range, community action has 2004), one of them being the realiza- are exempt from the acquisition of choices influenced by the field of the
been identified and has advanced the tion of Emscher Park in the Ruhr of permits that cover the use of the ser- initial regulations that generate them;
awareness of a harmonious approach Germany in 1999, and the adjustment vices therein. in fact due to an analysis of regional
for the government to such extended of provisions in policies, the reality of The aim of the decree was to direct the legislation of reference it comes to
externalities regarding an entire area, Italian production is now changing its individuals appointed for the manage- show that the regulations of interest
that it is capable of combining in a approach are exempt, evolving into ment and area planning to give way to the management of industrial areas
more effective manner an environ- the application of Industrial Ecology's to the establishment of an innovative come from different disciplines:
mental protection and the economic guiding principles. model of a production area whose - territorial and Urban planning
needs of businesses, with a particular The theme of Ecologically Equipped strategic goal is to reduce resource (25%);
connection to their ability to compete. Productive Areas (APEA) was intro- consumption and the environmental - productive activities (25%);
Despite the presence of these tools, duced in Italy by the so called D.Lgs. impact of installed businesses to a - environment (50%).
such as the Framework of Action for n. 112/98 “Bassanini decree'' , which minimum, using the same principles This means that in some regions the
Sustainable European Urban Devel- refers to each individual region, the of industrial ecology (Lowe, 2001), approach of the production areas to

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REGION NORMATIVE NORMATIVE HEADLINE
ACT REFERENCE

Abruzzo Resolution n. 1122 of D.Lgs. 31 march 1998, n. 112 -


regional 10 october D.P.R. 20 October 1998, n. 447 as
council 2003 amended by D.P.R. 31 march 2000, n.
440 Definition of discipline of “Area
ecologically equipped”
Calabria Regional law n. 38 of New legal regime of the Consortia
24 december for Areas, Nuclei and Industrial
2001 Development Zones
Emilia Regional law n. 20 of General regulations on the – qualificare le aree produttive ecologicamente attrezzate ca-
Romagna 24 march protection and land use ratterizzate da prestazioni infrastrutturali e gestionali tali che
2000
una volta realizzate possano consentire all’insieme delle orga-
Resolution n. 118 of Approval act of directing and
of legislative 13 june technical coordination on the nizzazioni presenti nell’area una facile adesione ai processi di
assembly 2007 implementation in the Emilia- certificazione ambientale (vedi EMAS), in modo da valorizzare
Romagna region of ecologically
equipped areas con un riconoscimento qualificante l’eccellenza ambientale con-
Liguria Resolution n. 1486 of Criteria, parameters and methods
seguita;
regional 28 december on industrial areas and ecologically – riaprire il dibattito, attraverso la costituzione di laboratori
council 2000 equipped operativi, per la creazione di nuove configurazioni di parti di
Lombardy Regional law n. 1 of Reorganisation of autonomy system città oggi maggiormente prive di margini di flessibilità, caratte-
5 january in Lombardy . Implementation
2000 of Legislative Decree n. 112 del
rizzate per decenni da successive intensificazioni d’uso, mono-
1998. Delegation of powers to the funzionalità e ghettizzazioni dello spazio.
provinces administrative functions
relating to APEA - Resolution of
Lo sviluppo ancora graduale delle APEA risente però del fatto
the Council of the Province of che le diverse norme regionali prevedono un campo di applica-
Milan n. 391 del 11 May 2009:
" Acknowledgement of design
zione molto ampio, che va dalla gestione dei rifiuti e delle risorse
Guidelines, implementation and idriche, ai trasporti e logistica, alla sicurezza, ecc. per andare a
management of Ecologically
Equipped Productive Areas in
coprire la totalità degli aspetti ambientali in maniera sistemati-
Province of Milan " ca. In questo panorama legislativo nazionale disomogeneo, tutte
Marche Regional law n. 16 Regulation of urban redevelopment le Regioni che si sono attivate in merito hanno avuto comun-
2006 and guidelines for ecologically que l’obiettivo generale di verificare l’opportunità strategica per
equipped productive areas
la realizzazione e/o riqualificazione di insediamenti produttivi
Resolution n. 157 of Guidelines for the ecologically ecologicamente attrezzati sui loro territori, per definire così un
regional 7 february equipped productive areas (APEA)
council 2005 of the Marche Region nuovo paesaggio antropico eco-sostenibile con il raggiungi-
Piedmont Regional n. 34 of Interventions for the productive mento della qualità di inserimento ambientale delle infrastrut-
law 22 november activities development ture e determinare una metodologia innovativa per rigenerare e
2004
progettare aree industriali con destinazione ad uso produttivo,
Resolution n. 30-11858 of implementation of the Guidelines allo scopo di convertire il processo di trasformazione da emer-
regional 28 july for the Ecologically Equipped
council 2009 Productive Areas genza ambientale ad opportunità di sviluppo nei territori. Tale
Puglia Regional n. 2 of Discipline of economic development processo di realizzazione o trasformazione può riguardare pa-
law 31 january interventions, productive activities, recchi anni; tuttavia i casi sul territorio nazionale che presen-
2003 industrial areas and ecologically
equipped

Resolution n. 1 of Approval of the proposed Regional the principles of APEA, especially of planning of production ranges, per-
regional 11 january Landscape Plan of Puglia Region
new productions, results obligatory formance requirements, achievement
council 2010 4.4.2 "Guidelines on landscapes and
ecologically equipped productive as well as determined during urban and management, whose aspects are
areas design" planning, while in others its a volun- generally faced in a cluster scale, and
tary choice, or that the methods of only in some cases even at a business
Tuscany Regional n. 61 of Ecologically equipped productive involvement of businesses and private level which differentiate depending on
law 22 december areas. Changes to the regional law 1
2003 December 1998, n. 87
operators in general show to be too di- whether you consider new industrial
verse from what can be done through areas, existing or disused ones.
Decree of n. 74/R of Regulations for ecologically planning, agreements and contracts,
regional 2 december equipped productive areas (APEA) disciplines, adhesions to committees The specific goals, that legislated re-
council 2009 in implementation of Article 18
or unions. gions are currently pursuing, are:
president of Tuscany Region 10 December
1998, n. 87 As this type of regulation act chosen - to bring towards a system those
by the regions appears to be diversi- whom, already operational (Emilia
Resolution r n. 1245 of Document approval "Criteria
fied (Table 1): in some cases it is re- Romagna Region, 2010), have pro-
regional 28 december for defining the environmental
council 2009 performance of ecologically ferring to a regional law, in others a duced starting from readings of in-
equipped productive areas Deliberation or a Regulation; such dividual contexts and through subse-
(APEA)" pursuant to art.13 del a choice brings with it a level of dif- quent processes of ‘decontextualiza-
D.P.G.R 2 December 2009, n. ferent details that are pushed to the tion’, trying to build replicable models
74/R, Regulations for ecologically highest level in the regions that have for operations in other nations, not
equipped productive areas (APEA) developed these guidelines (Gallo just for its superior technical and ar-
et al., 2011). These disciplinary ele- chitectural quality of planned opera-
TAB. 1 | Normativa prodotta dalle regioni italiane in materia di APEA ments of regional regulations by the tions, but mainly for the adoption of
Standard produced by the Italian Regions on APEA APEA refer to, in most cases, the public-private partnership routes that

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tano già, seppur talvolta in maniera parziale, le caratteristiche o recupero della risorsa idrica), la semplificazione amministrati-
previste dalle normative regionali non sono molti. In particolare va derivante dalla possibilità di utilizzare infrastrutture comuni
quelli per i quali gli elementi di eccellenza o le buone pratiche (es. depuratore collettivo) e di avvalersi di autorizzazioni uni-
sono relative alla fase di pianificazione e programmazione sono: ficate, o l’adozione di agevolazioni fiscali che premino la scel-
– Emilia Romagna: Spip Parma, Ponte Rizzoli a Ozzano Emilia ta localizzativa (es. riduzione delle tasse sugli immobili o degli
(BO); oneri di urbanizzazione). In generale, la gestione sostenibile di
– Liguria: Cairo Reindustria a Cairo Montenotte (SV), Apea aree produttive siffatte deve tendere alla ricerca della cosiddetta
Brugnato (SP), Apea Carrodano (SP); ‘chiusura dei cicli’ di materia, acqua ed energia e alla condivisio-
– Friuli Venezia Giulia: Area industriale Ponte Rosso a San Vito ne dei principali servizi ambientali. “Essere APEA” sul territorio
in Tagliamento (PN), Zona industriale Udine, Area industriale nazionale quindi implica tre livelli di azione:
di Amaro (UD); – la ricerca di prestazioni di eccellenza legata ad una nuova con-
– Marche: ZIPA Jesi, Apea Monte San Vito (AN); cezione degli spazi all’interno dell’area industriale, dalla proget-
– Piemonte: area produttiva Vico a Cherasco (CN); tazione delle reti tecnologiche e viarie fino alla formulazione
– Toscana: Apea Pianvallico a San Piero a Sieve e Scarperia (FI), delle regole che ne disciplinano l’urbanizzazione;
Apea Navicelli a Pisa (PI), Macrolotto di Prato (PO). – l’allestimento delle strutture dell’area che contempla ad esem-
pio l’applicazione delle migliori tecniche disponibili sotto il
Gli obiettivi strategici Il modello APEA promuove la profilo ambientale (es. reti duali per il ciclo delle acque, l’auto-
del modello APEA realizzazione e/o riconversione produzione dell’energia, ecc.) ovvero la realizzazione di spazi e
delle cosiddette ‘aree industria- impianti collettivi (quali le aree di stoccaggio dei rifiuti comuni,
li’ (una modalità di aggregazione territoriale molto diffusa in Ita- vasche di raccolta e trattamento delle acque meteoriche a servi-
lia), in modo tale che queste siano più compatibili possibili con zio di più imprese, ecc.);
l’ambiente in cui sono localizzate, mediante la disciplina della – l’ottimizzazione delle sinergie organizzative e gestionali atti-
loro creazione che ne stabilisce altresì i requisiti per la loro pia- vabili tra le diverse imprese insediate, nonché le opportunità di
nificazione, progettazione, realizzazione e gestione. Le ‘attrezza- gestione unitaria degli spazi e degli impianti centralizzati (es.
ture’ menzionate nel decreto Bassanini devono quindi essere in attivazione di una borsa per il recupero dei rifiuti, raccolta dif-
grado di stimolare la nascita di aree con elevati standard di qua- ferenziata ‘porta a porta’, mobility management, energy manage-
lità ambientale e disponibilità di servizi innovativi ed efficaci. ment, ecc.).
Questi servizi devono generare vantaggi per le imprese insediate Proprio quest’ultimo livello rappresenta l’elemento più innovati-
come l’abbassamento dei costi operativi ottenibile grazie alla ge- vo dell’approccio delle APEA e si traduce nella richiesta di iden-
stione comune degli aspetti ambientali (es. risparmio energetico tificare un “Gestore Unitario”, soggetto che può costituire il vero

make an important contribution to APEA suffers, however, many re- of transformation from an environ- - Marche: ZIPA Jesi, Apea Monte San
innovation and the strengthening of gional regulations have a very wide mental emergency to development Vito (AN);
local systems; field of standards, ranging from opportunities in the territories. This - Piemonte: area produttiva Vico a
- qualify ecologically equipped pro- waste management, water resources, process of execution and transforma- Cherasco (CN);
ductive areas characterized by man- transport and logistics, security, etc.. tion may take several years, none- - Toscana: Apea Pianvallico a San
agement and infrastructural perfor- In order to cover all environmental theless the cases made throughout Piero a Sieve e Scarperia (FI), Apea
mances, that once implemented will aspects in a systematic way. In this the country that are already present, Navicelli a Pisa (PI), Macrolotto di
all together enable organizations in inconsistent national legislative pan- though sometimes only partially, the Prato (PO).
the area with an easy approach to orama, all the regions that have been features provided by national regula- Strategic goals of of the APEA model
comply with the environmental cer- active in regards, have had a general tions are not many. In particular for The APEA model promotes the re-
tification processes (see EMAS), in objective of verifying the strategic those in which the elements of excel- alization and/or the conversion of the
order to commend with qualifying opportunity for the achievement and lence or good practices are relative so-called ‘industrial area’ , (a model of
recognition the environmental excel- / or requalification of settled produc- to the planning and programming territorial aggregation widely spread
lence achieved; tion facilities ecologically equipped phases are: in Italy), in such a way that these
- revive the debate, through the instal- in their territories, and thus define a - Emilia Romagna: Spip Parma, Ponte areas are the most compatible with
lation of operating laboratories, for new eco-sustainable anthropic land- Rizzoli a Ozzano Emilia (BO); the environment in which they are
the creation of new configurations for scape with the achievement of the - Liguria: Cairo Reindustria a Cairo located, through the setting of rules
parts of the city today mainly lacking quality of environmental integration Montenotte (SV), Apea Brugnato which establish the criteria and the
room for flexibility, characterized for of infrastructures and therefore es- (SP), Apea Carrodano (SP); requirements for the their planning,
decades of following intensified usage, tablish a innovative method to regen- - Friuli Venezia Giulia: Area industri- design, implementation and manage-
monofunction usage and ghettoisa- erate and design industrial areas tar- ale Ponte Rosso a San Vito in Taglia- ment. The facilities mentioned in the
tion of the space. geted towards productive use, with mento (PN), Zona industriale Udine, Bassanini decree need to be able to
The still gradual development of the the purpose to convert the process Area industriale di Amaro (UD); stimulate the creation of areas char-

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motore del processo di miglioramento ambientale, svolgendo un – progettazione del ciclo di vita ecologico dell’area;
ruolo di promotore e/o gestore dei servizi ambientali all’interno – principi di progettazione eco-sostenibile applicati all’area;
dell’area e rappresentando le imprese nei confronti di interlo- – integrazione di servizi territoriali, ambientali e tecnologici.
cutori esterni (anche attraverso eventuali azioni di promozione Il secondo step consiste nella creazione di consenso da parte del-
della sostenibilità dell’area e di marketing territoriale). le imprese e nello sviluppo di un clima di fiducia e cooperazione
Il primo passaggio operativo di un tale percorso prevede una co- fin dall’avvio dell’operazione per giungere poi ad una condivisio-
noscenza approfondita delle caratteristiche dell’ecosistema locale ne di servizi, infrastrutture ed apparecchiature, nell’applicazio-
e regionale; diventa quindi particolarmente rilevante riuscire a ne di elementi di gestione ambientale comuni per lo scambio di
misurare l’impatto che queste strutture hanno sul territorio su flussi di acqua, energia o materiali. Su questi elementi si devono,
cui insistono, valutandone in primo luogo l’idoneità di scelta infatti, basare le fasi progettuali e le verifiche inerenti fattibilità
della localizzazione, il livello di concentrazione territoriale del- e convenienza delle diverse soluzioni applicabili per l’area, com-
le varie attività produttive e la pericolosità indotta sull’ambien- presa la possibilità di realizzare meccanismi di scambio propri
te in termini di tipologia produttiva di appartenenza; si potrà dei sistemi di Ecologia Industriale.
così rilevare se i territori sui quali sono insediate (o andranno La fase che segue consiste nella messa in comune delle informa-
ad insediarsi) sono sottoposti a stress e progettare di conseguen- zioni aziendali, che richiede la diretta partecipazione delle im-
za interventi mirati a ristabilirne la compatibilità ambientale prese, fino ad arrivare alla costituzione di un’organizzazione che
mediante una gestione sistemica del progetto, in grado di co- le aggreghi tutte permettendo loro di:
niugare le possibili implicazioni architettonico-ambientali con i – centralizzare e gestire tutte le informazioni relative all’area
principi dell’ecologia industriale; in particolare la progettazione produttiva, comprese quelle provenienti dalle singole aziende, in
deve tenere conto dell’area nel suo insieme e considerare ogni modo da individuare bisogni comuni e possibilità di vantaggiosa
infrastruttura, edificio e attrezzatura come parte integrante di un interazione, nonché di verificare nel tempo l’efficacia delle stra-
sistema più vasto d’area. tegie attuate;
Le caratteristiche progettuali dell’area devono quindi articolarsi – dialogare con gli Enti Locali e la comunità per una stretta col-
in: laborazione alla progettazione della qualificazione ambientale
– identità architettonica; dell’area;
– integrazione visiva e paesaggistica; – sviluppare metodi per condividere la gestione di specifici
– accessibilità visiva e fisica; aspetti ambientali (ad es. consumi idrici, consumi energetici,
– facile manutenibilità, affidabilità, sicurezza, continuità di ser- smaltimento di rifiuti, ecc…)
vizio; Un’ampia diffusione ed una corretta applicazione della gestione
– efficienza ed eco-compatibilità delle risorse; delle aree industriali siffatta può avere grandi potenzialità nel

acterised by high quality environment territory means three levels of action: plants (es activation of a tank for the in the environment, carrying out the
standards and the availability of inno- - the research of excellent performanc- garbage recycling, separate collection role as a promoter and / or manager
vative and effective standards. These es connected to the new concept of the door to door) mobility management, of environmental services within the
services must generate advantages for spaces within the industrial area, to energy management). area and representing the businesses
the located industries such as the de- the design of technological and road It’s this third level that represents the in relation to external contacts (even
crease of the operational costs which network and the formulation of rules most innovative element of the APEA through actions of promoting sustain-
is given by the joint management of which govern the urbanization; approach and it can be translated in ability in the area and regional mar-
the environmental issues (such as - construction of structures within the the need to identify a unit manager, keting).
energy saving or water recycling), area such as the application of the best who consists of a subject, engine of The first step of operating such a path,
the administrative simplification that available tech-niques on the environ- the environmental improvement pro- requires a deep knowledge of the char-
comes out from the possibility to use mental side ( for example the dual net- cess, having the role to promote and acteristics of the local and regional
joint infrastructure (es collective puri- work for the water cycles, the energy manage the environmental services ecosystems; it then becomes particu-
fier) and to use unified authorization self-production) or the realization of within the area and representing the larly important to be able to measure
or exploit fiscal incentives which are spaces and collective facilities ( such companies with the external contacts the impact that these structures have
given for the locational choice (for as the stock areas for the household ( even with potential promotion ac- on the territory, assessing primarily
example the reduction of tax on prop- waste, collection tanks and treatment tions of the sustainability of the area the suitability of choice of a location,
erties or of the infrastructure costs. In of rain water as a ser-vice for many and territorial marketing. the level of spatial concentration of
general the sustainable management companies); The latter level represents the most the various productive businesses and
of such productive areas must get to - optimization of the organizational innovative element of the APEA ap- the hazards induced to the environ-
the cycle closing of different material and operational synergies to be acti- proach and is interpreted in the re- ment in terms of membership produc-
such as water, energy and the sharing vated by all the firms located, and the quest to identify a “Unit Manager”, an tion type; in this way one can detect if
of the most important environmental opportunities of a unified manage- individual that may be the real driving established (or soon to be established)
services. To be APEA on the national ment of the spaces and the centralized force of the process of improvements territories are subjected to stress and

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contesto italiano fortemente caratterizzato dalla piccola e me- diamenti. Diventano altresì necessari processi di riavvicinamen-
dia impresa, che per taglia dimensionale difficilmente detiene le to tra i campi della conoscenza scientifica e della comunicazione,
risorse economiche ed umane da dedicare all’implementazione per andare incontro alla percezione del disagio ambientale, il
di un sistema di gestione ambientale. Il tentativo di applicare il tutto per una migliore programmazione degli interventi per gli
sistema di gestione ad intere aree produttive potrebbe quindi insediamenti produttivi nel nostro paese.
offrire vantaggi in questo senso, permettendo all’area di ottenere Processi, questi, che solo marginalmente sono stati affrontati
un’immagine ambientale complessiva migliore con conseguenti nella legislazione nazionale per l’ordinamento delle APEA, ma
benefici in termini di attrazione delle imprese e di investimenti. che potrebbero rappresentare la risposta alle attese che questo
strumento ha generato, ma che ad oggi non ha ancora dato vita a
Riflessioni a margine Multifunzionalità, visione quella reale competitività territoriale ed economica tanto attesa.
condivisa dello sviluppo, uso
delle tecnologie innovative, semplificazioni procedurali, parti- NOTE
colari accordi ed una buona gestione, il tutto secondo le regole 1
Per la definizione della disciplina, un importante contributo è stato quello
della eco-compatibilità, sembrano essere gli elementi essenziali di H. Tibbs (1992) il quale ha affermato che «l’Ecologia Industriale coinvolge
per la chiave risolutiva del problema delle aree industriali che la progettazione delle infrastrutture industriali come se fossero una serie di
affligge in larga misura il nostro paese. Ma la soluzione va ri- ecosistemi artificiali interconnessi che si interfacciano con l’ecosistema glo-
bale naturale […]. Essa prende in considerazione lo schema dell’ambiente
cercata innanzitutto nello scioglimento dei conflitti tra innova- naturale come modello per risolvere problemi ambientali e creare un nuovo
zione, sviluppo e armonia con il contesto, dove per armonia si paradigma per il sistema industriale nel processo produttivo».
intende quel naturale equilibrio tra ambiente e comunità che lo 2
Si parla di esternalità quando un agente impone ad altri agenti un “danno”
condivide, mantenendo vivo il problema della mitigazione degli senza compensarli, oppure quando un agente causa “benefici” economici
effetti che un’area industriale provoca su di essi. ad altri agenti senza essere compensato. Le esternalità sono perciò costi o
benefici che non sono scambiati attraverso il mercato e perciò non hanno
E allora diventano prioritarie azioni che interferiscono innanzi- un prezzo.
tutto sulle politiche di sviluppo locale da indirizzare verso una 3
Strumento operativo elaborato nel 1998 dalla Commissione Europea.
limitazione del fenomeno della dispersione insediativa (EEA,
2006) dei sistemi produttivi, che genera un minor controllo del-
la destinazione dei suoli, consentendo di limitare il consumo di
territorio, vera emergenza nazionale (la progressiva cementifi-
cazione ha visto aumentare il territorio edificato del 166% tra il
1956 e il 2012), ad esempio attraverso il privilegio della riquali-
ficazione delle aree piuttosto che l’incentivazione di nuovi inse-

therefore plan design interventions principles applied to the area; which requires the direct participa- tential in the Italian context strongly
accordingly to re-establish the envi- - integration of local, environmental tion of the businesses, up to the estab- characterized by small and middle
ronmental compatibility through a and technological services. lishment of an organization that that sized businesses, which in size, hardly
systemic management of the project, The second step consists in the crea- aggregates them all allowing them to: ever detains financial and human re-
capable of combining architectural tion of a consensus on the businesses - centralize and manage all the infor- sources to devote to the implemen-
and environmental implications with part and the development of a climate mation related to the production area, tation of a system of environmental
the principles of industrial ecology; in of trust and cooperation from the very including those from the individual management. The attempt to apply the
particular, the design must consider beginning of the task to then reaching companies, in order to identify com- management system to entire produc-
the area as a whole and consider every out towards the sharing of services, mon needs and the possibility of ben- tion areas could therefore offer advan-
infrastructure, building and equip- infrastructure and equipment, in the eficial interactions, in order to verify tages in this sense, allowing the area
ment as part of a larger area system. application of elements of a com- over time the effectiveness of the strat- obtain a better overall environmental
The design of the area must therefore mon environmental management for egies implemented; image with consequent benefits in
be organized as follows: the exchange of water flows, energy - to hold discussions with the local au- terms of attracting businesses and in-
- architectural identity; or materials. These elements, in fact, thorities and the community for close vestments.
- visual integration and landscapes; should be the base of the design phase collaboration in the design of environ-
- visual and physical accessibility; and feasible inherent verifications mental qualification in the area; Conclusions
- simple maintainability, reliability, and the convenience of the various - develop methods to share the man- Multifunctionality, a shared vision
safety and continuity of services; solutions applicable to the area, in- agement of specific environmental as- of development, the use of innova-
- the use of efficient and environmen- cluding the possibility to carry out an pects (eg. Water consumption, energy tive technologies, simplifications in
tal-friendly resources; exchange of mechanisms of Industrial consumption, waste disposal, etc …) the procedures, special arrangements
- the design of the area's ecological Ecology systems. A wide distribution and a correct ap- and good management, all in accord-
life-cycle; The following stage consists in the plication of the management of indus- ance to the rules and environmental
- environmentally sustainable design sharing of business information, trial areas, if done, may have great po- standards, seem to be the essential

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elements towards the key to resolv- 1956 to 2012), for example through NOTES
ing the problem of industrial areas privileges of redeveloped areas rather 1
An important contribution to the dis-
that effect a large part our country. than incentives of new establishments, cipline was given by H. Tibbs (1992)
But the solution is to be found pri- just as they become necessary pro- that has defined: «Industrial Ecology
marily in the dissolution of conflicts cedures of approximations between involves designing industrial infra-
between innovation, development and fields of scientific knowledge and structures as if they were an of inter-
a harmonious environment, where communication, to go against the per- connected artificial ecosystems inter-
harmony means that natural balance ception of environmental hardship, all facing with the natural global ecosys-
in the environment, whether it be an- for a better scheduling of operations tem [...]. It takes into account the natu-
thropic and their natural communities for productive establishments in our ral environment schema as a model for
that share it, keeping alive the issue of country. The process for those mar- solving environmental problems and
mitigation caused in an industrial area ginally confronted in the national leg- create a new paradigm for the industri-
because of them. In that case priority islation to APEA standards may rep- al system in the production process».
goes to action that interfere primarily resent an answer to the anticipation 2
Externalities means that an agent
on local development policies that are these tools have generated, yet that up causes to other agents a "damage"
to be directed towards limitations in until today have not given light to that without offsetting, or when an agent
the phenomenon of dispersed build- well awaited environmental competi- produced "benefits" to other economic
ing forms installed (EEA, 2006) that tiveness. agents without being compensated.
generates less control of land destina- Externalities are costs or benefits and
tion, consenting the limitation of land are not traded through the market, so
usage, a real national emergency (an do not have a price.
progression of cementation has seen 3
Operational tool developed in 1998
an increase in built areas of 166% from by European Commission.

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Resilienza del territorio e del costruito. Strategie SAGGIO/ESSAY
e strumenti operativi per la prevenzione, la mitigazione
e l’adattamento di contesti fragili e sensibili
serena.baiani@uniroma1.it
Serena Baiani, Antonella Valitutti, Dipartimento DATA, Sapienza Università di Roma antonella.valitutti@uniroma1.it

Abstract. Un territorio resiliente non si adegua semplicemente, ma cambia co- rappresentano il volano per la competitività e la crescita dell’eco-
struendo risposte ambientali, economiche, sociali ai problemi posti dagli effetti
dei rischi naturali e antropici, dalle azioni finalizzate al consumo di suolo, dai cam-
nomia: la sicurezza del territorio, con l’obiettivo della prevenzio-
biamenti climatici intesi come “moltiplicatore di minacce”. In questo contesto il ne dei rischi, sulla base di mappe aggiornate della vulnerabilità e
controllo del consumo di suolo, la messa in sicurezza, la manutenzione diffusa della revisione degli usi del territorio, trova nel Piano Nazionale
del territorio, il riuso delle aree territoriali, costituiscono le priorità di intervento per
individuare strategie che integrano le problematiche di tutela e salvaguardia a lun-
per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la manutenzione e la
go termine con misure di mitigazione e adattamento a breve e medio termine mi- sicurezza del territorio lo strumento operativo che dovrebbe per-
gliorando la coerenza delle strategie di sviluppo locale e l’allocazione delle risorse mettere di definire le misure di ogni intervento di gestione del ri-
tecnologiche e finanziarie.
schio (2012).
Parole chiave: Consumo di suolo, Messa in sicurezza, Manutenzione diffusa, Mi-
tigazione, Adattamento
I cambiamenti climatici2, complessi e interferenti, determina-
no fenomeni estremi, differenziati sul territorio in relazione alla
Difesa del territorio e riduzio- posizione geografica ed alla topografia, diversificati anche negli
Premessa
ne del consumo di suolo, temi impatti ambientali, ecologici, sociali ed economici e nelle cause
strategici del dibattito contemporaneo sulla gestione sostenibile determinanti: è, pertanto necessario operare attraverso strategie
dell’ambiente nel quadro degli effetti determinati dai cambiamenti e politiche di mitigazione, per agire sulle cause, e di adattamen-
climatici, pongono nuove sfide che richiedono strategie e misure to, per limitare gli effetti3. L’approccio propone l’applicazione di
efficaci. concetti di trasversalità ed integrazione tra ambiti disciplinari per
Il Rapporto Ance-Cresme sullo stato del territorio italiano (2012) mettere in campo una strategia di adattamento flessibile, attra-
ha evidenziato chiaramente la stretta interdipendenza tra gli effet- verso una filiera coerente di conoscenze, in grado di modulare le
ti dei rischi naturali, sismici ed idrogeologici, ed i fenomeni deter- risposte sulla base delle diverse evidenze ed esigenze che si mani-
minati dalle azioni finalizzate al consumo di suolo, allo scriteriato festano sul territorio.
sviluppo urbanistico ed alla mancata valorizzazione del patrimo- In questo contesto, il controllo del consumo di suolo, la messa in
nio edilizio: «oltre ad un Piano nazionale per la manutenzione e la sicurezza, la manutenzione diffusa del territorio, il riuso delle aree
messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici e sismici dismesse, l’adattamento ai cambiamenti climatici costituiscono le
[…] ci vuole anche una condivisione sul modello di sviluppo ter- priorità di intervento per definire quadri strategici, programmi e
ritoriale a cui approdare che non può certo essere incentrato sulla strumenti di valutazione e attuazione che consentono di consi-
"sbornia" di cemento» (Ance e Cresme, 2012). derare in modo integrato le questioni climatiche, energetiche ed
Tra le “misure per la crescita sostenibile dell'Italia”1, incardinate ambientali. «Global change is a dynamic process that can only be
nella strategia europea (Europa 2020 ed Europa 2050), i program- understood from a holistic and ecological perspective» (UNEP –
mi, le direttive e i regolamenti per la protezione dell’ambiente IETC). L’orientamento che emerge, per un efficace processo deci-
sionale, mira a rafforzare la cooperazione e la creazione di reti tra

Land and built Abstract: A resilient land not merely with effects of climate change, define tection, represent the driving force
adapts, but changes by constructing new challenges that require efficient for competitiveness and economy
environment resilience. environmental, economic and social re- strategies and measures. growth: land security, finalised to
actions to effects of natural and anthrop- Ance-Cresme Report on Italian land risks prevention on the basis of vul-
Strategies and ic risks, to soil consumption, to climate status (2012) has clearly highlighted nerability updated maps and revi-
operational tools for changes as "threats multiplier". In this
context, soil consumption control, land
close interdependence between effects sion of land uses, found in National
prevention, mitigation security and maintenance, brownfields
of natural hazards, hydrogeological Plan for adaptation to climate change,
reuse constitute intervention priorities and seismic, and anthropic phenom- maintenance and land security (Piano
and adaptation of finalised to identify strategies that inte- ena determined by soil consump- Nazionale per l’adattamento ai cam-
fragile and sensitive grate issues of protection and long-term tion, irresponsible urban development biamenti climatici, la manutenzione e
safeguard with mitigation and adapta- and lack of architectural heritage la sicurezza del territorio) the opera-
contexts tion measures in coherence with local enhancement: «in addition to a Na- tional tool targeted to risk manage-
development strategies and financial tional Plan for land maintenance and ment (2012).
and technological resources. safeguard from hydrogeological and Climate changes2, complex and in-
Keywords: Soil consumption, Land se- seismic risk [...] it is necessary also a terconnected, determine extreme
curity, Widespread maintenance, Mitiga- shared territorial development model phenomena, differentiated for geo-
tion, Adaptation that can not be focused on "concrete graphical location and topography,
hangover». (Ance and Cresme, 2012) diversified for environmental, eco-
Introduction Among "Measures for sustainable logical, social and economic impacts
Land safeguard and reduction of soil growth of Italy"1, structured on Eu- and causes: is, therefore, necessary to
consumption, strategic issues of con- ropean Strategy (Europe 2020 and work through mitigation strategies
temporary debate on sustainable envi- Europe 2050), programs, directives and policies, to act on determinant
ronmental management in coherence and regulations on environment pro- causes, and adaptation measures, in

95 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
100
le istituzioni principali che si occupano di tutela e salvaguardia del poiché le performance ambientali della tecnologia dipendono
territorio e i provvedimenti in materia di adattamento, avvalen- dagli impatti sui sistemi biotici ed abiotici, in relazione alla loro
dosi di un approccio integrato di tipo top-down per l’integrazione specifica capacità di carico, e dalla disponibilità di strumenti di
nelle politiche settoriali, insieme ad attività di tipo bottom-up che supporto per la gestione, il monitoraggio, la manutenzione, non-
comprendono i piani di adattamento. ché dall’influenza di fattori locali (una tecnologia è compatibile
se progettata o adatta ai bisogni peculiari locali) e temporali (una
Il ruolo della Per superare le sfide del cambia- tecnologia è compatibile fino a quando non viene sostituita da
Tecnologia: innovazione, mento climatico, dell'efficienza una più pulita).
competitività e crescita delle risorse e della sostenibi- È, quindi, possibile asserire che tutte le tecnologie, basic o fully
economica lità della trasformazione sono integrated, sono potenzialmente ESTs: tecnologie derivate da un
necessarie azioni che operino a processo controllato dell’intero ciclo di vita di materiali, energia,
livelli diversi – politiche di prevenzione, protezione e precauzio- acqua, rifiuti del sistema di produzione e uso; tecnologie sviluppa-
ne, piani di azione strategica, misure ecocompatibili, tecniche di te coerentemente con i caratteri dei sistemi naturali (a prestazioni
intervento sostenibili – poiché la dinamica dei processi ambientali multiple e differenziate, resilienti, adattive, rigenerative, intercon-
è sottoposta all’azione contemporanea di forze naturali, sociali e nesse, a variazione di stato…).
tecnologiche che comportano impatti sull’ambiente costruito. La Le tecnologie compatibili con l’ambiente (ecotecnologie, secon-
gestione razionale delle risorse, quindi, presuppone di rispondere do quanto definito dal Consiglio Europeo all’interno del Piano di
ai bisogni espressi senza distruggere la capacità di rigenerazione azione per le tecnologie ambientali nel 2004, Ecological Enginee-
dei sistemi naturali, all’interno dell’ampio quadro di elementi in- ring and Ecotechnologies) si affermano, pertanto, come strumento
teragenti, ed implica l’adozione di strategie di sviluppo alternative, essenziale per la progettazione e realizzazione delle misure di pro-
ambientalmente consapevoli, correlate a tecnologie compatibili. tezione, mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici e
In tale ottica, nel Chapter 34 di Agenda 214 si definiscono le per aumentare la resilienza dei sistemi (coerentemente con i prin-
ESTs, Environmentally Sound Technologies, sistemi di tecnolo- cipi della low carbon economy5).
gie compatibili con l’ambiente, caratterizzate da un significativo L’affermazione delle ESTs è, però, sottoposto al superamento
miglioramento delle prestazioni rispetto alle singole tecniche, che di alcune sfide che, attualmente, ne contrastano l’azione: i costi
includono know-how, procedure, beni e servizi, apparecchiature e ambientali delle nuove tecnologie appaiono superiori alle tec-
procedure organizzative e di gestione, compatibili con le priorità nologie esistenti basate sui combustibili fossili; ostacoli di tipo
socio-economiche, culturali e ambientali e con gli obiettivi di svi- giuridico, normativo, istituzionale che richiedono lo sviluppo
luppo nazionali. di diversi strumenti politici integrati; la necessaria cooperazio-
L’UNEP ritiene difficile stilare una definizione assoluta di ESTs ne tecnologica tra i Paesi sviluppati e in via di sviluppo.

order to limit effects3. This approach in field of land protection, using top- needs without destroying regenera- ic impacts, in relation to their specific
offers application of transversal con- down approach to include Adaptation tion capacity of natural systems, with- load capacity, and on availability of
cepts and integration between disci- Actions into sectorial policies, togeth- in framework of interacting elements, support tools for management, moni-
plines to realize a flexible adaptation er with bottom-up activities including and implies adoption of alternative toring, maintenance, as well as on
strategy, through a coherent sequence Adaptation Plans. development strategies, environmen- local (technology is compatible if is
of knowledge", qualified to give solu- tally conscious, related to compatible designed or adapted to specific local
tions on the basis of evidence and lo- Role of technology: innovation, technologies. needs) and time (a technology is com-
cal emerging demands. competitiveness and economic Chapter 34 of Agenda 214 defines patible until is replaced by a cleaner)
In this context, control of soil con- growth ESTs, Environmentally Sound Tech- factors influence.
sumption, land security and mainte- To overcome challenges of climate nologies, as environmental friendly Is, therefore, possible to say that all
nance, reuse of brownfield sites, ad- change, resources efficiency and sus- technologies, characterized by a sub- technologies, basic or fully integrated,
aptation to climate changes, constitute tainability of transformation are es- stantial improvement in performance are potentially ESTs: technologies pro-
intervention priorities to define strate- sential to define actions working on compared to singular techniques, duced by an organised life cycle pro-
gic frameworks, programmes and as- different topics – prevention, protec- which include know-how, procedures, cess of materials, energy, water, waste
sessment tools that integrate climatic, tion and precaution policies, strategic goods and services, and organization- and use; technologies developed in
energetic and environmental issues. action plans, environmental friendly al and management procedures, com- accordance to natural systems char-
«Global change is a dynamic process measures, sustainable techniques patible with socio-economic priorities acters (multiple and differentiated,
that can only be understood from a – because dynamic of environmen- and environmental, cultural and na- adaptive, resilient, regenerating, in-
holistic and ecological perspective» tal processes is subjected to action tional development goals. terconnected, to change state perfor-
(UNEP-IETC). The focus, for an effec- of natural, social and technological UNEP considers difficult to draw up mance...).
tive decision-making process, aims to forces, involving impacts on built en- an absolute explanation of ESTs be- Environmental friendly technologies
intensify cooperation and networking vironment. Rational management of cause technology environmental per- (Ecological Engineering and Ecotech-
between main institutions that work resources, then, answers to articulated formance depend on biotic and abiot- nologies, as defined by European

96 S. Baiani, A.Valitutti TECHNE 05 2013


Nel percorso verso una condizione di equilibrio le risorse tecno- le misure di prevenzione, preparazione, risposta rapida e recupe-
logiche, tradizionali ed innovative, coesisteranno coerentemente ro ai cambiamenti climatici ed anche la condivisione delle infor-
ovunque ed è, quindi, fondamentale saper valutare, analizzare e mazioni. Il secondo livello agisce sulla pianificazione territoriale,
scegliere le tecnologie in base alle esigenze ed alle priorità di svi- definendo linee guida tecniche, specifiche, ed individuando casi
luppo, adattandole alle specifiche condizioni locali6. Il ricorso alle studio e buone prassi, al fine di determinare misure che siano
migliori tecnologie, in termini di efficienza, prestazioni ambientali economicamente efficaci. Il livello locale, infine, è volto alla ge-
e integrazione delle fonti energetiche rinnovabili, sfrutta le op- stione e all’utilizzo corretti delle risorse naturali, come le risorse
portunità di crescita economica sostenibile insite nella necessità idriche ed il suolo7.
di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico e contri- La messa in campo di azioni di intervento che agiscono sia sul-
buisce allo sviluppo di un’economia improntata su innovazione, le cause che sugli effetti attraverso interventi di mitigazione e
ricerca e basse emissioni, aumentando la competitività del sistema adattamento per adeguare i sistemi al cambiamento climatico
produttivo nazionale e regionale. moderando i danni, sfruttando le opportunità e facendo fron-
te alle conseguenze, richiede una programmazione integrata,
Il rischio multiplo, La comunità scientifica in- orizzontale-verticale, che fa convergere le esigenze locali e quel-
effetti trasversali, ternazionale ha classificato i le di area vasta secondo una logica di co‐responsabilizzazione
risposte a diversi livelli cambiamenti climatici come dei differenti livelli di governo. Tuttavia, nell’articolato scenario
un “moltiplicatore di minacce” pianificatorio e programmatico, tali interconnessioni non sono
che può portare a impatti rilevanti e ad effetti difficilmente pre- ancora ottimizzate: la maggiore difficoltà è l’assenza di comuni-
vedibili, in taluni casi anche irreversibili, alterando condizioni di cazione fra gli attori locali, la scarsa consapevolezza che i soggetti
fragilità e instabilità esistenti. Questione prioritaria da affrontare locali possono dar vita a grandi cambiamenti e la mancanza di
è la “dimensione multipla” del rischio che tiene conto degli effetti una visione comune del problema. Il contesto specifico dell’adat-
amplificativi o a catena che possono innescarsi e delle sinergie tamento ai cambiamenti climatici varia nelle diverse Regioni: in
che è possibile attivare tra azioni integrate orientate alla preven- alcune sono presenti strumenti di pianificazione per la gestione
zione/mitigazione degli impatti determinati da diverse tipologie dei rischi, ma non sono definiti strumenti per l'adattamento; in
di rischio e azioni di adattamento sui sistemi urbani o territoriali. altre sono presenti riferimenti nei quadri conoscitivi e/o nelle
A tale scopo, nel Libro Verde sui cambiamenti climatici (CE, previsioni di intervento di piani di settore.
2007) vengono delineati tre livelli di azione: nazionale, regiona- A tale riguardo bisogna considerare la necessità di valutare, at-
le e locale. Il primo riguarda principalmente la valutazione e la traverso un sistema di indicatori, l’efficacia e l’efficienza di me-
previsione dei rischi e degli impatti, l’elaborazione di metodi e todologie e strumenti di programmazione e pianificazione esi-
modelli, la preparazione di strategie di adattamento e di allarme, stenti. L’attuazione delle strategie dovrà avvenire sulla base di un

Council within Action Plan for Envi- conditions6. Use of best technologies, or correlated effects, that can be acti- use of natural resources, such as water
ronmental Technologies in 2004) are in terms of efficiency, environmental vate, and synergies between integrated and soils7.
basic tool for design and implementa- performance and integration of re- actions concerned with prevention/ Intervention actions that operate on
tion of protection, mitigation and ad- newable energy sources, takes advan- mitigation of impacts, caused by vari- both causes and effects through miti-
aptation measures to climate change tage of sustainable economic growth ous types of risk, and adaptation ac- gation and adaptation measures to
and to increase resilience of systems opportunities intrinsic in mitigation tivities aging on urban or territorial adapt systems to climate change by
(in accordance with low carbon econ- and adaptation to climate change systems. damage reducing, exploiting oppor-
omy principles5). needs and contributes to development To do this, Green Paper on Climate tunities and facing consequences, re-
ESTs action is, however, subject to of economy based on innovation, re- Change (EC, 2007) outlines three quires integrated planning, horizon-
overcoming some challenges: envi- search and low emissions, increasing levels of action: national, regional tal-vertical, which makes convergence
ronmental costs of new technologies competitiveness of national and re- and local. First focuses on assessment of local and global needs, according to
appear higher to existing ones based gional production system. and prediction of risks and impacts, co-responsibility of different levels of
on fossil fuels; legal and institutional development of methods and mod- governance. However, in an articulat-
obstacles require integrated policy in- Multiple risk, transverse effects, re- els, research of adaptation and cau- ed planning and programmatic sce-
struments development; technological sponses to different levels tion strategies, prevention measures, nario, these interconnections are not
cooperation has to run between devel- International scientific community response to climate change and also yet optimized: the greatest difficulty is
oped and developing countries. has characterised climate change as a information sharing. Second level lack of communication between local
Technological resources, traditional "threat multiplier" that can lead to sig- acts on planning, defining technical actors, lack of awareness that local ac-
and innovative ones, will coexist any- nificant impacts and effects, in some specifications, guidelines and iden- tors may increase important changes
where and is, therefore, essential to as- cases irreversible, altering existing tifying case studies and good prac- and lack of problem common vision.
sess, analyse and choose technologies instability and fragility conditions of tices, in order to determine whether It is necessary, therefore, an assess-
based on needs and development pri- land. Correlated issue is "multiple size" cost-effective measures. Local level ment based on indicators system,
orities, adapting them to specific local of risk, taking into account amplifying is aimed to management and proper of efficacy and efficiency of existing

97 S. Baiani, A.Valitutti TECHNE 05 2013


elenco di priorità all’interno delle disponibilità finanziarie dei Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PACC) della Lombar-
singoli settori, in modo da ottimizzare i costi dell’adattamento dia (2012) dimostrano la capacità di produrre modifiche nei pro-
anche con proposte di finanziamento da fondi comunitari. cessi, nelle strutture e nei metodi, al fine di mitigare gli impatti
o per sfruttare le nuove opportunità derivanti dal cambiamen-
a. livello nazionale to climatico. Le misure proposte sono state definite sulla base
I governi nazionali forniscono il legame cruciale tra le priorità dei principali campi d’azione per l’adattamento (risorse idriche,
dell'UE e le azioni di adattamento locale. Una strategia nazio- qualità dell’aria, difesa del suolo e ambiente costruito, ecosistemi,
nale per l’adattamento può diventare uno strumento chiave per biodiversità, aree protette, agricoltura, turismo, approvvigiona-
l’identificazione di: mento energetico) differenziando tra proposte di misure specifi-
– scenari climatici e “agenti stressanti” suscettibili di generare che per l'ambito della pianificazione, la gestione delle emergenze
impatti sulla struttura territoriale e socio economica nazionale; e le prospettive e raccomandazioni in R&S.
– principali tipologie di impatti conseguenti i cambiamenti cli-
matici; c. livello locale
– componenti dei sistemi naturali e umani sensibili per la valu- La dimensione di governo locale è in grado di indirizzare le scel-
tazione dei livelli di vulnerabilità e di rischio in base agli impatti; te poiché detiene il maggior livello di conoscenza sulle condi-
– misure di adattamento, in termini di efficacia, valutazione dei zioni ambientali, sociali, economiche del territorio, in termini di
costi, assegnazione delle responsabilità e scadenze temporali; criticità, rischi e opportunità. A tal fine il Comitato delle Regioni
– sistemi di monitoraggio, valutazione e miglioramento delle dell’UE ribadisce la necessità di combinare azioni a livello loca-
misure. le e regionale e promuove, come strumento efficace per azioni
efficienti, il coinvolgimento delle regioni nel Patto dei Sindaci
b. livello regionale (2008), aperto alle città europee che si impegnano nella lotta
Le Regioni si dovranno dotare di un Piano di Adattamento ai contro il cambiamento climatico attraverso la redazione di Piani
Cambiamenti Climatici che individui la vulnerabilità dei siste- di Azione per l’Energia Sostenibile, che implementano l’efficien-
mi locali e attui programmi tesi a ridurre il rischio derivante da za energetica con azioni di promozione delle rinnovabili nei set-
eventi meteorologici estremi e dal dissesto idro-geologico del tori privati e pubblici. Vale il principio di sussistenza per le città
territorio, in coerenza con la Strategia nazionale di adattamen- che non dispongono delle risorse per preparare un inventario
to. Le azioni di mitigazione richiedono una risposta comune e delle emissioni o redigere un piano di azione: in Italia, le strut-
coordinata a livello internazionale; le iniziative di adattamento ture di supporto possono essere le Regioni, le Province o le città
devono, invece, essere definite e messe in atto a livello nazionale promotrici. La nuova dimensione del rapporto tra poteri locali e
e soprattutto regionale (UE, 2009). Le Linee Guida per il Piano di sovranazionali delinea il contesto dinamico in cui tutti gli attori

planning methodologies and tools. sponsibilities and time; opportunities arising from climate involvement of regions in Covenant of
Strategies implementation requires a - systems for monitoring, assessment change. Proposed measures were de- Mayors (2008), open to european cit-
priority list within financial resources and measures improvement . fined on the basis of main fields (water ies that are committed in fight against
of specific sectors, in order to opti- resources, air quality, soil conserva- climate change through drafting of
mize costs of adaptation even by EU b. regional level tion and built environment, ecosys- Action Plans for Sustainable Energy,
financing proposals. Regions will provide Adapting to tems, biodiversity, territory safeguard, which implement energy efficiency
Climate Change Plan focused on lo- agriculture, tourism, energy supply) of with renewable energy promotion in
a. national level cal systems vulnerability, aimed to adaptation actions, differentiating be- private and public sectors. The prin-
National Governments provide cru- reduce risks from extreme weather tween proposals for planning specific ciple of livelihood supports cities that
cial link between EU priorities and events and hydro-geological instabil- measures, emergency management do not have resources to prepare an
actions of local adaptation. A national ity, in accordance with National Strat- and perspectives and recommenda- emissions inventory or draw up an ac-
strategy for adaptation can become a egy of Adaptation. Mitigation actions tions on R & S. tion plan: in Italy, support structures
key tool for identification of: require a common and coordinated can be regions, provinces or training
- climatic scenarios and "stressors" feedback at international level; ad- c. local level cities. New relationship between lo-
generating impacts on territorial, eco- aptation efforts, however, should be Local government feature is able to cal and supranational authorities out-
nomic and social systems; defined and implemented at national direct choices since holds the higher lines a dynamic context in which all
- main types of impacts resulting from and regional level (EU, 2009). level of knowledge about environ- decision-making actors are at same
climate change; Guidelines for Adaptation to climate mental, social, economic conditions, level; are crucial, therefore, political
- fragile natural and anthropic compo- change Plan (ACCP), elaborated by in terms of problems, risks and oppor- consensus or long term agreements
nents to assessment levels of vulner- Lombardy (2012), validate skills pro- tunities. EU Committee of Regions that cannot be changed to any politi-
ability and risk according to impacts; ducing changes in processes, facilities reiterates need to combine actions at cal legislation.
- adaptation measures, in terms of ef- and methods, in order to mitigate im- local and regional level and promotes,
fectiveness, costing, allocation of re- pacts or to take advantage from new as effective tool for efficient actions,

98 S. Baiani, A.Valitutti TECHNE 05 2013


decisionali si trovano sullo stesso piano; sono cruciali, pertanto, Insediamenti
il consenso politico o gli accordi stilati a lungo termine che non – raggiungere la massima efficienza energetica di edifici nuovi e
possono essere modificati ad ogni legislazioni politica. riqualificare gli esistenti;
– ridurre l’energia incorporata nel ciclo di vita dei materiali incen-
Misure per aumentare La sfera di azione locale con- tivando l’uso di risorse riciclabili, riciclate, locali;
la resilienza dei sistemi templa una serie di interventi – sviluppare un sistema di mobilità e fruibilità turistica sostenibile;
costruiti mitigativi e compensativi del – realizzare e assicurare un’adeguata manutenzione delle aree verdi.
cambiamento climatico; sono
riportati, di seguito, i principali ambiti a scala locale in termini di b. misure di adattamento
impatti e vulnerabilità e le possibili azioni e strategie perseguibili Suolo, foreste, agricoltura
di mitigazione (volte a contenere i cambiamenti climatici futuri) e – gestire e ridurre il rischio idrogeologico evitando di intensifica-
adattamento (volte a ridurre la vulnerabilità agli impatti del cam- re l’uso di aree critiche, mettendole in sicurezza con l’adozione di
biamento climatico). tecniche di ingegneria naturalistica;
– garantire la massima permeabilità del suolo (asfalti drenanti, pa-
a. misure di mitigazione vimentazioni permeabili, canali assorbenti);
Suolo, foreste, agricoltura – prevedere trincee di infiltrazione, vasche e stagni di detenzione
– contenere il consumo di suolo privilegiando interventi di riqua- negli spazi verdi;
lificazione; – promuovere pratiche agricole e colture finalizzate alla conserva-
– contrastare il fenomeno della dispersione urbana; zione dell’umidità nel suolo, all’uso efficiente delle risorse idriche,
– preservare i suoli fertili e quelli destinati a colture certificate e/o al mantenimento dei livelli di fertilità del terreno;
di pregio; – preservare i suoli agricoli delle aree periurbane.
– ricostituire e gestire gli ecosistemi forestali e le zone umide (tor-
biere) tenendo conto degli impatti indotti; Insediamenti
– aumentare la quantità di materia organica nei suoli agricoli at- – migliorare l’inserimento paesaggistico;
traverso l’uso dei compostati e dei fanghi per ridurre il fenomeno – mantenere e implementare le aree verdi in ambito urbano per
della desertificazione e aumentare la capacità di ‘sequestro’ di car- contrastare l’effetto isola di calore;
bonio dei suoli. - individuare misure per il risparmio idrico e il reimpiego delle
acque meteoriche;
– promuovere audit energetici a scala comunale e regionale;
– riqualificare, recuperare e riutilizzare l’esistente.

Measures to increase resilience of - increasing organic matter in agricul- - ensuring maximum soil permeabil- The "environmental issue" is multidi-
built systems tural soils through use of composted ity (permeable asphalts, draining pav- mensional and changeable and, in this
Local domain of action plans mitiga- sludge to reduce desertification phe- ing, absorbent channels); logic, climate adaptation is an iterative
tion and compensative measures that nomenon and increase carbon appro- - providing infiltration trenches, tanks process which should become part
work against climate changes. Are list- priation capacity of soil. and detention ponds in green areas; of a system of adaptive management.
ed below main thematic fields, at local - promoting agricultural practices and Efficacy of mitigation and adaptation
scale, correlated to actionable mitiga- Settlements crops to favourite soil humidity reten- strategies, complementary and inte-
tion (designed to contain future cli- - achieving maximum energy efficien- tion, efficient use of water resources, grated, implies adoption of proactive
mate changes) and adaptation (aimed cy of new buildings and requalifica- maintenance of soil fertility levels; measures, through environmental
at reducing vulnerability to climate tion of heritage; - preserving agricultural soils of pe- protection and reactive measures
change impacts) strategies. - reducing embedded energy in mate- riurban areas. planning to minimize negative con-
rial life cycle by encouraging use of re- sequences of future climate changes,
a. mitigation measures cyclable, recycled and local resources; Settlements thus ensuring efficiency of systems
Soil, forests, agriculture - developing sustainable mobility; - improving landscape inclusion; by lower levels of vulnerability and
- containing land use, favouring re- - establishing and ensuring proper - maintaining and increasing green gradual increase of resiliency.
qualification actions; maintenance of green areas. areas to contain urban heat island
- countering urban dispersion phe- (UHI);
nomenon ; b. adaptation measures - identifying measures for water-sav-
- preserving fertile soils, also by certi- Soil, forests, agriculture ing and reuse of stormwater;
fied crops; - managing and reducing hydrogeo- - promoting energy audits at munici-
- restoring and maintaining forest eco- logical risk without increasing critical pal and regional scale;
systems and wetlands (peatlands) tak- areas uses, securing sensible land by - regenerating, refurbishing and reus-
ing into account produced impacts; soil bioengineering techniques; ing existing built environment.

99 S. Baiani, A.Valitutti TECHNE 05 2013


La “questione ambientale” è pertanto mutevole e multidimensio- pacchetto europeo “clima-energia” 2020.
nale e, in tal senso, l’adattamento climatico si delinea come pro-
6
IETC (International Environmental Technology Centre) sta sviluppando
una metodologia di valutazione delle ESTs.
cesso iterativo che dovrebbe entrare a far parte di un sistema di 7
Cfr. anche quanto riportato nel Libro Bianco. Sfide ed opportunità dello
gestione adattiva. L’efficacia delle strategie di mitigazione e adatta- sviluppo rurale per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
mento, complementari ed integrate, implica l’adozione di misure
proattive attraverso la pianificazione della protezione ambientale
e di misure reattive per minimizzare le conseguenze negative dei REFERENCES
cambiamenti del clima futuro, garantendo così l'efficienza dei si- Ance-Cresme (2012), Lo stato del territorio italiano, Rapporto, Roma.
stemi con la riduzione dei livelli di vulnerabilità e l’aumento gra- Ance-Cresme (2012), “Nuovo rapporto Ance e Cresme: serve un Piano na-
zionale per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio dai rischi
duale della resilienza.
idrogeologici e sismici”, Urbanistica e territorio, documento online, www.
repubblica.it e www.greenreport.it , 09.10.2012.
NOTE Commissione Europea (2009), Libro Bianco, Adapting to climate change: To-
1
Cfr. “Politiche e misure per la crescita sostenibile dell'Italia. Una strategia wards an European framework for action, Bruxelles.
in 5 punti per lo sviluppo sostenibile dell’Italia”, Ministero dell’Ambiente e Commissione Europea (2007), Libro Verde, L'adattamento ai cambiamenti
della Tutela del Territorio e del Mare, 23.08.2012; “Linee strategiche per l’a- climatici in Europa quali possibilità di intervento per l'UE, Bruxelles.
dattamento ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile e la messa in
sicurezza del territorio”, inviato al CIPE come premessa al Piano, 5.12.2012; EEA Report (2012), Climate change, impacts and vulnerability in Europe
l’Agenda Verde del MATTM articolata in otto punti tra cui emergono le “con- 2012. An indicator-based, n. 12, Copenhagen.
tromisure per il clima che cambia e sul dissesto idrogeologico”, 17.01.2013. EEA Report (2012), Urban adaptation to climate change in Europe. Challen-
2
L’UNFCCC definisce il «cambiamento del clima, attribuito direttamente o ges and opportunities for cities together with supportive national and Europe-
indirettamente all’attività umana, che altera la composizione dell’atmosfera an policies, n. 2, Copenhagen.
globale e che si aggiunge alla variabilità naturale del clima osservata in un IPCC (2007), Fourth Assessment Report: Climate Change.
periodo di tempo confrontabile», UN, United Nations Framework Conven-
Loffredo, S. (2011), Cambiamento climatico e valutazione ambientale strate-
tion on Climate Change 1992.
gica guida per gli enti locali, Regione Piemonte, Direzione Ambiente, Settore
3
Agire sulle cause riducendo le emissioni e arrestarne o quanto meno ral-
Compatibilità e Procedure Integrate, Asti.
lentarne l’accumulo in atmosfera. Agire sugli effetti limitando la vulnera-
bilità territoriale e socio-economica ai cambiamenti del clima. Cfr. ENEA, Rete Rurale Nazionale (2011), Libro Bianco. Sfide ed opportunità dello svilup-
Dossier per lo studio dei cambiamenti climatici e dei loro effetti, 2007. po rurale per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, Roma.
4
Documento stilato durante la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente
e Sviluppo (UNCED) svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992.
5
L’Agenda Verde del Ministero dell’Ambiente individua nel Piano nazionale
per la “decarbonizzazione” dell’economia italiana e la riduzione delle emissio-
ni di CO2, maggio 2012, il quadro di riferimento delle politiche connesse al

NOTES 3
Act on causes, reducing emissions,
1
See “Politiche e misure per la crescita and stop or, at least, slow down
sostenibile dell'Italia. Una strategia in growth in atmosphere. Act on effects,
5 punti per lo sviluppo sostenibile reducing land and socio-economic
dell’Italia”, Ministero dell’Ambiente vulnerability for climate changes. See
e della Tutela del Territorio e del ENEA, Dossier per lo studio dei cambi-
Mare, 23.08.2012; “Linee strategiche amenti climatici e dei loro effetti, 2007.
per l’adattamento ai cambiamenti 4
Draft of United Nations Conference
climatici, la gestione sostenibile e la on environment and development
messa in sicurezza del territorio”, sent (UNCED) held in Rio de Janeiro in
to CIPE as premise, 5.12.2012; Green June 1992.
Agenda of MATTM articulated in 5
Green Agenda of Ministero
eight points including "measures to dell’Ambiente identified in Piano
climate change and hydrogeological nazionale per la “decarbonizzazione”
instability", 17.01.2013. dell’economia italiana e la riduzione
2
UNFCCC defines «climate change, delle emissioni di CO2, may 2012,
attributed directly or indirectly to hu- framework of policies related to Euro-
man activity, that modifies composi- pean "climate-energy" 2020 strategy.
tion of global atmosphere and is in 6
IETC (International Environmental
addition to natural climate variability Technology Centre) is developing a
observed over comparable time», UN, methodology for evaluation of ESTs.
United Nations Framework Conven- 7
See also instructions given in Rete
tion on Climate Change 1992. Rurale Nazionale (2011).

100 S. Baiani, A.Valitutti TECHNE 05 2013


L’impegno dell’industria delle costruzioni per promuovere SAGGIO/ESSAY
la sostenibilità dei prodotti: un approccio comune
europeo per le prestazioni ambientali di prodotto
Caterina Gargari, Dipartimento DiDA, Università degli Studi di Firenze caterina.gargari@unifi.it
Chris Hamans, European Sustainability Consulting esc@hamans.com
M. Chiara Torricelli, Dipartimento DiDA, Università degli Studi di Firenze mariachiara.torricelli@unifi.it

Abstract. L’industria dei prodotti per l’edilizia ha in Europa un ruolo importante Politiche industriali e È urgente una politica indu-
nel promuovere la sostenibilità del costruito, secondo un approccio orientato al
ciclo di vita. Nel quadro delle iniziative europee per una competitività sostenibile
ruolo dell’industria per striale, europea e nazionale, che
del settore, le industrie manifatturiere sono interessate a promuovere un approc- la sostenibilità faccia leva sulle conoscenze, la
cio che coinvolga tutto il ciclo di vita dei prodotti e degli edifici. Tuttavia molto ricerca e l’innovazione, all’in-
c’è ancora da fare, in ambito istituzionale e fra gli operatori, per definire e attuare
una politica industriale sostenibile e competitiva. Questo articolo intende descri-
terno di un quadro comune e chiaro. Occorre potenziare la ca-
vere il contesto europeo, il quadro regolamentare, identificando le lacune e le pacità innovativa e prestazionale con investimenti mirati in ri-
azioni da intraprendere per promuovere un mercato dei prodotti e degli edifici cerca e sviluppo, progressivamente diminuiti in tutta Europa in
sostenibili. In particolare l’articolo tratta della valutazione e della comunicazione,
fra gli operatori della filiera costruzioni, delle prestazioni ambientali dei prodotti
questi anni, in particolare nei settori tradizionali quali quelli dei
come presupposto per la sostenibilità del costruito, e del come corretti processi prodotti laterizi, cementizi e metallici (Federcostruzioni, 2012).
valutativi e comunicativi possano essere messi in atto. Tuttavia si deve anche sottolineare come, ad oggi, nelle costru-
Parole chiave: Sostenibilità, Settore costruzioni, Prodotti da costruzione, Life zioni ci sia un gap fra il potenziale del settore manifatturiero,
Cycle, Quadro normativo
quanto a capacità produttive e a prestazioni dei prodotti, e la
capacità politica di promuovere una società sostenibile, in par-
L’industria dei prodotti Le imprese di costruzioni in Eu- ticolare nell’ambiente costruito. Legislatori e normatori devono
per le costruzioni ropa impegnano circa il 40% del capire che la sostenibilità nel settore delle costruzioni e nell’am-
loro volume di affari per i pro- biente costruito non si realizza solo introducendo nuove dispo-
dotti da costruzione (ECORYS, 2011). A partire dal 2007 il set- sizioni per i prodotti, perché i prodotti per le costruzioni sono
tore dei prodotti per le costruzioni ha risentito gravemente della prodotti intermedi, che vanno a realizzare quello che è il prodot-
crisi in termini di volume di produzione e di fatturato, di costo to finale: l’edificio. Ed è il modo in cui i prodotti sono utilizzati
dell’energia e delle materie prime, con ricadute sul numero di negli edifici e nelle opere da costruzione che permette di avere,
impiegati e sulle remunerazioni; contemporaneamente si sono in uno specifico contesto, un costruire sostenibile. Il legislatore
verificate delocalizzazioni in paesi non europei, che hanno re- o il committente devono stabilire come misurare la sostenibilità
golamentazioni più permissive in materia di lavoro e ambiente. richiesta e quale livello prestazionale si deve raggiungere nell’o-
In alcuni paesi sono state messe in atto forme di cooperazione pera realizzata. Solo allora si può specificare per il produttore
fra le Piccole e Medie Imprese (PMI), fusioni e acquisizioni che quale informazione deve fornire con il proprio prodotto.
hanno determinato un potere economico e politico in grado di Per tutti gli operatori della filiera c’è un problema di chiarezza
orientare il mercato. e coerenza normativa sul tema della sostenibilità del costruito.
La sostenibilità parte da regole sostenibili, che restano valide nel
tempo e sulle quali si possono fare investimenti da parte di tutti.
La crisi investe il settore in tutta Europa, non si può cominciare

The Building sector Abstract: The industry of construction a proper evaluation and communication that result in a political and economical
products plays an important role in Eu- process. power which is now also able to steer
commitment to rope in promoting the sustainability of the Keywords: Sustainability, Construction the market development.
built environment in a life cycle perspec-
promote the tive. Within the framework of the Euro-
Sector, Construction Products, Life Cycle,
Regulatory Framework Industrial policies for sustainability
sustainability of pean initiatives for a sustainable competi-
tiveness, manufacturers are interested in and role of manufacturers
construction products: promoting a life cycle approach along the
The construction products Industry There is an urgent need for both an
building chain. However both, institutions The Construction sector accounts European and a national industrial
a common European and building operators, in general still in Europe about 40% of turnover for policy, that leverages the promotion
approach for the have to go a long way on designing and building products (ECORYS, 2011). of knowledge, research and innova-
applying a sustainable and competitive Since 2007, the construction prod- tion, within a clear and common in-
Environmental Product industrial policy. ucts industry seriously suffers from a stitutional framework. There is a need
Performances This paper aims to describe the European volume and sales crisis, affecting the for improved innovation capacity and
background, the regulatory framework, number of employees and wages, and increased performance that require
identifying gaps and the actions to be influenced by higher cost of energy focused investments in R&D. R&D
undertaken to promote a market for sus- and raw materials. At the same time, gradually decreased in Europe, particu-
tainable products and sustainable build- re-location of activities has started in larly in the areas of traditional indus-
ings. In particular this paper deals with the
non-European countries, where regula- tries as clay bricks, cement and metals
assessment and communication of the
environmental performance of construc-
tions on labour and the allowances for (Federcostruzioni, 2012). But even with
tion products between the operators in environmental emissions are less re- today's products performances there
the building chain, as a prerequisite for strictive. And more, in some European is a gap between the potential of the
the sustainability of the built environment, countries, SMEs cooperate intensively, production sector and the goal setting
and outlines the strategies to implement merge, and make common acquisitions to a more sustainable society, and spe-

101 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
109
dallo stabilire nuovi oneri, per i produttori, i progettisti, le stes- e ambientali), sia sul piano dello sviluppo di indicatori sull’uso
se Pubbliche Amministrazioni nel settore, senza mettere in atto efficiente delle risorse, da impiegare per comunicare le presta-
politiche di guida, supporto e semplificazione . zioni, ma anche come strumento di innovazione.
Anche le Associazioni di Produttori potrebbero avere un ruolo
importante, a livello europeo e nazionale, ma in Italia, oggi più Committenze e fornitori: Innanzi tutto c’è un gap di co-
che mai, i produttori hanno difficoltà a riconoscere i vantaggi di valutare e comunicare la municazione che può essere
condividere gli obiettivi e promuovere azioni comuni. Il mani- sostenibilità oggi superato. Lentamente in
fatturiero per le costruzioni ha dato vita nel 1988 ad una confe- Europa la comunicazione sul-
derazione europea dei produttori, il CEPMC (Council for Euro- la sostenibilità sta uscendo dalla ‘Babilonia’. Ma c’è ancora poca
pean Producers of Materials for Construction), con sede a Bru- consapevolezza del fatto che la percezione di cosa sia sostenibile
xelles, che rappresenta trasversalmente gli interessi del settore, è molto diversa fra le parti interessate. Una differenza che è giu-
per il tramite delle associazioni europee per categorie di prodotti stificata, ma che deve essere compresa prima di fare informa-
e di settore, dialogando con le istituzioni europee e le associa- zione sulle prestazioni di sostenibilità. All’interno dell’Europa,
zioni della filiera costruzioni. L’Italia è rappresentata, oltre che in una nazione, fra i diversi operatori, le politiche e gli obiettivi
dalla partecipazione alle associazioni di prodotto, da F.IN.CO possono essere molto diversi, eppure tutti possono essere piena-
(Federazione Industrie prodotti impianti e servizi per le Costru- mente giustificati.
zioni) fondata nel 1994. Nel 2009 in Italia è stata costituita Fe- Comunicare le prestazioni di sostenibilità è del resto difficile
dercostruzioni per tutta la filiera delle costruzioni, ivi compresa perché la sostenibilità si è andata definendo come un concet-
quella dei materiali. Tutte queste organizzazioni indicano la so- to pluricomprensivo: a partire dal Rapporto Brundtland (UN,
stenibilità quale risorsa strategica, con riferimento soprattutto 1987) la definizione di sostenibilità si è allargata adattandosi
agli aspetti energetici e ambientali, chiedendo misure strutturali alla crescente consapevolezza di cosa contribuisce a, o minaccia
che superino la contingenza delle politiche di incentivo, parziali la, sostenibilità. Si tratta di un concetto pluricomprensivo che
e inefficaci per lo sviluppo industriale. racchiude un crescente numero di parametri che si considera
Associazioni trasversali di settore e aziende hanno lavorato per abbiano influenza sulla sostenibilità. Ciascuno può scegliere i
la sostenibilità nell’uso delle risorse energetiche e materiali, sia parametri che ritiene più importanti, per quanto lo concerne o
sul piano dell’efficienza dei processi produttivi (riciclo dei ma- per la società cui fa riferimento. Una cosa è sostenibile in base
teriali, recupero energetico, energie rinnovabili) e di cantiere al valore che le viene attribuito o alle priorità che una società
(integrazione funzionale di prodotti, nuove accezioni di prefab- intende promuovere. Così in Italia si può sostenere una data in-
bricazione, sistemi costruttivi a secco, prodotti recuperati), sia terpretazione di cosa sia sostenibile e in Germania un'altra, con
sul piano dell’evoluzione dei prodotti (prestazioni energetiche ragioni da tutte e due le parti. Non si tratta di una ‘Babele’, pur-

cifically to more sustainable buildings. rules and requirements that last long ing sector. Italy is represented by F.IN. of products, new concepts of prefabri-
Regulators have to understand that and make profitable any investments CO since 1994. Parallel to the national cation, dry stratified construction sys-
sustainability in the construction sector by all stakeholders. All over Europe the representations almost all European tems, use of secondary products), and
and in the built environment cannot be construction sector is in a deep eco- sector associations per product type are for quantification and communication
done only by introducing another set of nomical crisis. Product manufactur- represented in CEPMC. In 2009, Feder- of contributions to sustainability. The
new rules for construction products, as ers, architects and authorities cannot costruzioni was also founded in Italy: a stakeholders in the construction chain
construction products are intermediate be burdened anymore, but rather they global association of all the building op- develop indicators on the cost-effective
products, components in the end-use ask for policies to guide, support and erators, including also manufacturers. use of resources, which then also can be
product "the building". And the way we simplify. All these associations appoint sustain- used as an innovative tool.
use products in buildings and construc- The role of Producer Associations may ability as a strategic asset for the envi-
tion works, influences the sustainability be important at European and national ronmental and energetic issues, asking Clients and suppliers: evaluation and
of our present environment. The regula- level, but in Italy it seems that manufac- for structural actions that go beyond communication in sustainability
tor or the owner of a building, should turers have difficulties to see that there is the contingency of incentive policies, There is a gap of communication that
define how to measure the sustainability much more potential in finding togeth- that are partial and ineffective for the can be filled today. Communication on
and what performance level should be er in common interests and in joining industrial development. sustainability through Europe is now
achieved. Then, as a next step, specify efforts. Manufactures of building prod- Cross-sector associations and compa- slowly starting to move away from the
for the manufacturer what product’s in- ucts have founded in 1988 an European nies worked on a sustainable use of en- ‘Babylonian’ confusion. But there is still
formation is needed. Confederation of Producers of Materi- ergy and material resources, for an in- a great lacking awareness on the fact
For all players in the construction in- als for Construction, named CEPMC, creased efficiency of industrial process- that the perception of sustainability is
dustry there is a problem of clear and based in Brussels, which is representing es (use of secondary resources, waste quite different with the stakeholders.
consistent rules on the issue of sustain- cross sector interests, which dialogues reduction, recycling, energy recovery, A difference that is justified but that
ability of the built environment. Sus- to European Institutions and other renewable energy) and construction should be understood before commu-
tainability starts with sustainable rules; European Associations in the build- site operations (functional integration nicating on performances. Within Eu-

102 C. Gargari, C. Hamans, M.C. Torricelli TECHNE 05 2013


ché si sia consapevoli del perché in un caso si dia più impor- riqualificazioni, le condizioni operative di gestione energetica.
tanza ad esempio ai rifiuti e all’uso di materie prime seconde, e Attualmente invece il GPP si concentra quasi esclusivamente
nell’altro all’uso dell’energia. sui prodotti, nell’ipotesi sbagliata che dei prodotti ‘sostenibili’
C’è nel mercato una domanda di qualità e di sviluppo sosteni- facciano un edificio ‘sostenibile’. Il GPP come è stato fino ad ora
bile del costruito, ma una domanda chiara deve emergere da non funzionerà mai, e il compito sarà anche più arduo quando
uno scenario conseguente e chiaro di politica per la sostenibili- il GPP si evolverà giustamente nell’SPP (Sustainable Public Pro-
tà, che deve in particolare riguardare i mercati in tutta Europa curement), promosso da UNEP, che fa riferimento ai tre aspetti
oggi più strategici: riqualificazione, manutenzione, infrastrut- della sostenibilità, per appalti che siano sostegno a politiche
ture e social housing. Si afferma un’attenzione ai costi nel ciclo ambientali, sociali ed economiche (UNEP DTIE, 2012).
di vita, alle soluzioni flessibili e adattabili, alle tecnologie sicu- Sul fronte dell’offerta di prodotti il Small Business Act (SBA rev
re, sane e sostenibili, in uso e nella produzione. 2011) chiede agli Stati Membri di incoraggiare le PMI a regi-
Le Pubbliche Amministrazioni e le compagnie di Real Estate strarsi in EMAS (Eco-Mangemet and Audit Schemes) e ISO
dovrebbero essere in grado di formulare una domanda chiara 14000, ma se si consulta l’elenco delle imprese registrate EMAS
nei loro mercati con piani di Property/Facility Management at- in Italia sul sito ISPRA, in ciascuno dei settori NACE riferibili
tenti alla sostenibilità. La Commissione Europea ha sviluppato alle costruzioni, il numero delle imprese si conta al massimo
alcuni strumenti di guida per il GPP (Green Procurement delle su due mani. Le aziende produttrici hanno comunque dovuto
Pubbliche Amministrazioni) (EU EC, 2011,a) e per gli Ecolabel investire sui processi industriali ambientalmente sostenibili e le
(EU EC, 2011,b), a livello di specifici prodotti edilizi e di edi- innovazioni di processo introdotte permettono loro di rispon-
fici per uffici. IL GPP è nuovo nelle costruzioni ma è uno stru- dere ad una domanda di sostenibilità ambientale, formulata
mento ampiamente diffuso e utilizzato in altri settori, tuttavia in termini di LCA (Life Cycle Assessment), volta a selezionare
nel settore delle costruzioni sembra ancora poco praticabile. i prodotti sostenibili, non solo in base alle loro prestazioni in
Il primo aspetto critico sta proprio, come già detto, nella ne- uso, ma anche in rapporto all’impatto ambientale e al consumo
cessità di relazionare opportunamente le prestazioni ambien- di risorse in produzione e nel fine vita.
tali del prodotto a quelle dell’opera costruita e del suo conte- La consultazione recentemente lanciata su E2B PPP Research
sto. Inoltre manca una comprensione di base delle procedure and Innovation roadmap beyond 2013 (Energy-efficient Buil-
e dei processi (ICLEI, 2007), per stabilire chiaramente dove e gings PPP, 2012), nel quadro degli obiettivi Horizon 2020, evi-
come debbano essere applicati i criteri di sostenibilità. Il green denzia su cosa l’industria chiede di investire per la sostenibilità.
procurement deve definire correttamente e in modo dettagliato I produttori, per il tramite di CEPMC, hanno fatto presente
solo la specificazione dei requisiti funzionali e tecnologici degli che la sostenibilità deve essere valutata e comunicata su più in-
edifici, l’uso dell’edificio adesso e in futuro, la manutenzione, le dicatori e sull’intero ciclo di vita per tutte le componenti e i

rope, within each country and with pro- social political preferences of a society in use and sustainable technologies. first crucial point. In order to develop
fessional investors, architects, private of what makes something sustainable. and correctly apply a Green Public Pro-
owners, consumers, etc. the policies and So the Italian citizen can argue with Public administrations and private real curement in the building sector, some
objectives can be very different. Even the Dutch citizen on what is sustain- estate companies should be able to for- basic understanding of processes of
if being completely different, these dif- able, and both can be right! That is not mulate a clear demand in their markets procurement procedures are still miss-
ferent goal settings all may be strongly a ‘Babylonian’ confusion provided that with Property/Facility Management ing, to clearly define where and how the
justified! they know why they have all reasons. plans to sustainability. The European sustainability criteria must be applied
It’s difficult to communicate a perfor- Why use of energy is most important Commission developed already regu- (ICLEI, 2007). Green procurement
mance of sustainability, because sus- for one while the other is giving high- lations and guidance documents for shall define and be limited to specifying
tainability developed into a container est priority to the performance of waste the Green Procurement in Public Ad- good and detailed functional require-
concept: beyond the Brundtland (UN, and the use of secondary materials. ministrations (EU EC 2011, a), for the ments for the building , for the use of
1987) the definition of sustainability A demand for quality and for a sustain- Ecolabelling (EU EC 2011, b) of a few the building during its life that is for
has been expanded and adapted to the able development of the built environ- specified construction products and its maintenance, repair, replacement,
growing understanding of what con- ment still exists on the market. for office buildings. Green Public Pro- refurbishment, operational energy and
tributes to or threatens sustainability. A clear demand should be the outcome curement are new for the construction water use. Now GPP focuses on prod-
It is a container concept filled with a of a consequent and clear defined policy sector but as instruments have been ucts, assuming that sustainable prod-
growing number of parameters that are scenario for sustainability. It concerns widely diffused and applied in other ucts make a sustainable building. The
considered to be of influence on sus- all the strategic European markets: re- sectors already. However it still seems GPP as it is now will never be successful
tainability. Everyone takes his favourite furbishment, maintenance, infrastruc- to be impractical for implementation in this context.
parameters, that he recognises of being ture and social housing. More attention in the construction sector. Linking the The task will be enhanced when the
of importance for him or for his society. is paid already to the life cycle cost. environmental performances of the GPP evolves to the SPP, Sustainable
It is the personal perception of sustain- There is now more interest for flexible building products to the environmental Public Procurement, as promoted by
ability of what we value and it will be the and adaptable solutions for safe, healthy performances of the whole building is a UNEP, which refers to the three aspects

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materiali nella costruzione. Ma hanno anche sottolineato che menti a livello europeo strettamente correlati, quali: European
occorre investire in formazione degli operatori della filiera, in Compliance Assistance Programme, Environment & Small and
particolare progettisti e imprese di costruzione, perché il gap di Medium Enterprises (SMEs), Thematic Strategy on Sustainable
comunicazione sulla sostenibilità sia superato e le innovazioni Use of Natural Resources (2005), Thematic Strategy on Waste
più sostenibili possano realisticamente affermarsi sul mercato Prevention and Recycling (2005). La principale sfida dell’attua-
(CEPMC, 2012). zione della IPP era quella di utilizzare i nuovi strumenti insie-
me con quelli esistenti in modo coerente e convergente, così
Le strategie europeee Le sfide davanti alle quali si da raggiungere gli obiettivi politici con un approccio strategico
di riferimento trova l’industria richiedono un e finalizzato (sul fronte della domanda e dell’offerta) per pro-
approccio concertato e coordi- muovere nuovi mercati, per i prodotti e i servizi green. Durante
nato a livello europeo. Si tratta di una strategia che la EU ha co- la prima fase della IPP, denominata EIPRO (Environmental Im-
minciato a mettere in atto almeno da dieci anni e che ancora è pact of PROducts), il settore residenziale fu identificato come
lontana da essere completata. A partire dalla Strategia EU per lo una delle tre aree di consumi che, insieme all’alimentazione e ai
sviluppo sostenibile 10917/06, il Consiglio Europeo ha adottato trasporti privati, sono responsabili per il 70-80% dell’intero im-
una strategia ambiziosa e comprensiva (revisionata nel 2009) patto nel ciclo di vita dei prodotti. Nella seconda fase della IPP
nei riguardi di sette sfide chiave, fra le quali: cambiamento cli- gli studi IMPRO si sono focalizzati sul settore edilizio, chieden-
matico ed energia pulita, consumi e produzione sostenibile. do di ridurre l’impatto ambientale con il miglioramento dell’ef-
Queste due sfide hanno avuto un’influenza sulla politica rivolta ficienza energetica e la riduzione delle emissioni a effetto serra
all’industria anche nel settore delle costruzioni, comportando (EC JRC, 2008 e 2009).
una completa revisione delle disposizioni europee sull’Emis- Ma la Strategia tematica sull’uso sostenibile delle risorse natura-
sion Trading (EU ETS), un ambizioso Piano di Azione per l’effi- li, sulla riduzione dei rifiuti e il riciclo, così come prevista dal VI
cienza energetica e inoltre un Piano di azioni EU per i consumi e Programma di Azione Ambientale non è ancora stata definita.
la produzione sostenibile (SCP). Il Piano di Azione per le Tecnologie Ambientali (ETAP 2004) ha
Prima che il SCP fosse lanciato (2008), altre decisioni sono portato nel 2007 alla Lead Market Initiative (LMI), che ha anco-
state prese dall’EU nel campo della politica ambientale, queste ra identificato la costruzione sostenibile come uno dei mercati
hanno orientato l’industria verso processi di produzione soste- prioritari.
nibile: il VI Programma di Azione Ambientale (EAP 2002-2012,
revisionato nel 2007), che introdusse ad esempio il sopra ricor-
dato Green Public Procurement; la Politica Integrata di Prodotto
(IPP 2003), che chiede l’impiego di una combinazione di stru-

of sustainability for a procurement that the end of life stages. approach at European level. This is a EU regarding the environmental pol-
support environmental, social and eco- The recent consultation on E2B PPP Re- strategy that the EU started laying out icy framework and they have conse-
nomic policies (UNEP DTIE, 2012). search and Innovation Roadmap beyond almost 10 years ago and that is still far quently driven the industry interest to
In term of the supply of products, the 2013 (Energy-efficient Buildings PPP, from being complete. Starting from a sustainable production process: the
Small Business Act SBA rev. 2011 re- 2012), within the Horizon 2020 frame- the EU Sustainable Development Strat- 6th Environmental Action Programme
quires Member States to encourage work, is a good example to highlight the egy 10917/06, the European Council (EAP, 2002-2012, reviewed in 2007),
SMEs to register in EMAS (Eco-Man- manufacture strategic lease for sustain- adopted an ambitious and compre- that introduced the above mentioned
agement and Audit Schemes) and ISO ability. Referring to this document, the hensive strategy (reviewed in 2009) in Green Public Procurement policy; the
14000. However when taking a look at manufactures in CEPMC pointed out respect of seven key challenges, includ- Integrated Product Policy (IPP 2003),
the list of EMAS registered companies that sustainability must be assessed for ing Climate change and clean energy, that calls the use of a combination of
in Italy, for any of the NACE construc- all building components and materials Sustainable consumption and produc- different policy instruments at EU level
tion sectors, the number of companies over the whole life cycle. CEPMC also tion. These two challenges had a big which are closely linked to: European
can be counted on two hands. Manufac- stresses “that efficient building solutions influence on Industry future policies Compliance Assistance Programme,
tures have invested in environmentally require a skilled and trained workforce”, and development even in the building Environment & Small and Medium
sustainable industrial processes and as well as competent architects and sector, because these actions included Enterprises (SMEs), Thematic Strategy
nowadays these process innovations al- companies, so to adopt a new approach a complete review of the EU Emission on Sustainable Use of Natural Resources
low them to reply to a market demand to sustainability and more sustainable Trading scheme (EU ETS), an ambition (2005), Thematic Strategy on Waste Pre-
for environmental sustainable products, innovations could realistically sustain Action Plan for Energy efficiency and vention and Recycling (2005). The main
based on LCA. Products can now be in the market (CEPMC, 2012). moreover, a proposal for a EU Sustain- challenge of IPP implementation was
selected based on their performance in able Consumption and Production Ac- to use new tools together with the ex-
use, but also according to their environ- The European Strategic Framework tion Plan (SCP). isting ones in a coherent and mutually-
mental impact and to the consumption The industry faces now challenges that Before the SCP was launched (2008), enforcing way so to achieve policy ob-
of resources during the production and require a concerted and coordinated other decisions have been taken by jectives as a strategic and target oriented

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La sostenibilità nel Il fatto più importante sul fron- nibilità, parte una procedura di “mandato” dalla Commissione
Regolamento Europeo te della valutazione e comunica- Europea ai Comitati tecnici (TC) del CEN/CENELEC di inclu-
per i Prodotti da zione della sostenibilità dei pro- dere queste “caratteristiche essenziali” fra le caratteristiche da in-
Costruzione dotti da costruzione in Europa serire nelle norme armonizzate di prodotto hEN. La Commissio-
è rappresentato oggi dal Rego- ne Europea deve affrontare la questione della ‘sostenibilità’, così
lamento europeo per i prodotti da costruzione (CPR), adottato come ha fatto con le caratteristiche ‘tradizionali’ meccaniche,
il 9 marzo 2011, che si propone di assicurare un’informazione termiche, acustiche, chimiche. Poiché infatti, adesso, sempre più
affidabile sulle prestazioni dei prodotti da costruzione, comprese Stati definiscono dei requisiti sulle prestazioni ambientali e di
le prestazioni ambientali, fornendo un «linguaggio tecnico co- sostenibilità degli edifici, occorre un mandato della Commissio-
mune» e metodi uniformi di valutazione. I metodi sono inseriti ne Europea che stabilisca che alcune e definite caratteristiche di
in norme europee armonizzate (hEN) e in documenti europei prodotto, relative alla sostenibilità, sono caratteristiche essen-
di valutazione (EAD). Il CPR è già entrato in vigore e sarà in- ziali e comportano una dichiarazione del produttore quando il
teramente applicabile a partire dal 1° luglio 2013. Quello che è prodotto è impiegato in uno o più paesi della EU.
cambiato rispetto alla Direttiva Prodotti da Costruzione EU N.
89/196/EEC è il fatto che il produttore è considerato responsa- Verso un linguaggio Per una dichiarazione di soste-
bile per le prestazioni dichiarate, non solo durante la fase di uso comune nibilità e in genere per un’infor-
del prodotto, ma anche durante la fase di installazione e messa in mazione affidabile sulla sosteni-
opera, prima dell’uso, e dopo l’uso nel ‘fine vita’. Con il CPR un bilità occorre un linguaggio comune. Ci sono voluti quasi dieci
nuovo 7° requisito base per le costruzioni (BRCW), “uso soste- anni dalla prima iniziativa per avere un set completo di standard
nibile delle risorse”, è stato aggiunto ai 6 BRCW esistenti. Questo per la valutazione di sostenibilità degli edifici e dei prodotti edili-
non vuole dire che adesso la sostenibilità sia specificata nel CPR: zi. Il settore delle costruzioni ha convenuto con la Commissione
non c’è un collegamento diretto e immediato fra il CPR e la ri- Europea di sviluppare un linguaggio comune per comunicare le
chiesta legale ad un produttore di dichiarare la sostenibilità del prestazioni ambientali dei prodotti1 e per sviluppare delle nor-
suo prodotto. Per questa occorrono molti passaggi procedurali, me europee2 a tale scopo. Obiettivo del mandato3 M/350 “So-
molte azioni amministrative e molto lavoro di normazione. E stenibilità delle costruzioni” era quello di sviluppare dei metodi
soprattutto, per avviare la procedura, occorre una richiesta ‘le- standardizzati, volontari e orizzontali per la valutazione di soste-
gale’ di informazione su questa caratteristica essenziale per un nibilità delle costruzioni e «regole fondamentali per le catego-
dato prodotto. A seguito di notifiche degli Stati Membri, che in rie di prodotto» di tutti i prodotti da costruzione. Gli standard
rapporto ai regolamenti chiedono informazioni ai produttori su del CEN TC/350 descrivono le metodologie armonizzate per la
“caratteristiche essenziali dei prodotti” connesse alla loro soste- valutazione della sostenibilità ambientale, sociale ed economi-

approach (demand-side as supply-side) vironmental Technologies Action Plan European standards (hEN) and Euro- of administrative actions and standardi-
in order to establish new markets for (ETAP, 2004) drives to the 2007 Lead pean Assessment Documents (EAD). sation work. And most of all a national
green products and services. During the Market Initiative (LMI) that identified The CPR has already entered into legal demand for this sustainability in-
first phase of IPP, called EIPRO (Envi- the Sustainable Construction as one of force and will be fully applicable start- formation on a product is required to
ronmental Impact of PROducts), hous- the 7 lead market areas. ing from 1 July 2013. There are some start this procedure.
ing was identified as one of the three key changes compared to the previous Member States shall assure a sustain-
areas of consumption (together with Sustainability in the Construction Construction Product Directive EU N. able use of resources and might develop
food and drink and private transporta- Product Regulation 89/196/EEC: manufacturer of a product rules and regulations: in case these re-
tion) that are responsible for 70-80% of Nowadays, the most important fact in is kept liable for the declared product quire new information from construc-
the whole life cycle impact of products. terms of the assessment and communi- performance not only during the use tion products, then member States have
In the second phase of IPP the IMPRO cation of sustainability of construction stage of the product but also during the to inform (notify) Europe, the Euro-
studies started focusing on the building products in Europe is represented by installation stage before use and after pean Commission, that all products
sector and asking it to reduce its envi- the Construction Products Regulation use in the end-of-life. that want to be applied in their build-
ronmental impact, mainly increasing adopted on 9 March 2011 (CPR). CPR The CPR adds a new 7th. Basic Require- ings shall provide that information: "es-
their energy efficiency and reducing aims to ensure reliable information ment for Construction Works (BRCW), sential product characteristic(s)". Then
their green house emission (EC JRC, on construction products in relation "sustainable use of resources" to the ex- procedure is started when the European
2008 and 2009). to their performances, including the isting 6 BRCW´s. This does not mean Commission mandates the Technical
But Thematic Strategies on the Sus- environmental performances. This is that sustainability is now specified in Committees (TC) of CEN/CENELEC
tainable use of natural resources and achieved by providing a “common tech- the CPR: there is no immediate and (the European Standardisation Body) to
on Waste prevention and recycling, as nical language", offering uniform as- direct link between the CPR and a legal include these "essential characteristics"
foreseen by the 6th European Environ- sessment methods of the performance demand for a manufacturer to declare in the Annex ZA of the harmonised
mental Action Programme, still have to of construction products. These meth- the sustainability for his product. It re- European product standards (hEN) for
be designed and formalized. The En- ods have been compiled in harmonised quires several procedural steps and a lot construction products. The European

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ca degli edifici e dei prodotti edilizi durante il loro ciclo di vita. la valutazione degli impatti dell’edificio nel ciclo di vita, questi
In particolare, per le prestazioni ambientali di prodotto fanno sistemi hanno la loro metodologia di qualificazione sulla base
riferimento alle dichiarazioni ambientali di prodotto denomina- di parametri ponderati e raggruppati in classi. Sfortunatamente
te EPD (secondo ISO 14025). Alcuni di questi standard (quelli questo processo di ponderazione e qualificazione non è sempre
ambientali) sono ultimati e disponibili. Il pacchetto completo si trasparente e comunicato. È giusto che i diversi sistemi di eti-
dovrebbe avere con il 2013 e il 2014. Gli standard forniscono gli chettatura competano fra di loro, ma le regole di qualificazione
indicatori, le metodologie per misurare e quantificare gli indica- delle prestazioni di sostenibilità dovrebbero essere basate anche
tori e i format per la comunicazione. I parametri per misurare esse su una metodologia standardizzata6.
la sostenibilità sono indicatori selezionati e riconosciuti come Una valutazione di sostenibilità è dunque molto di più che la
quelli utilizzati e ampiamente accettati in Europa: 22 indicato- raccolta di dati in un foglio di calcolo. Comporta esperienza del
ri ambientali, 6 categorie per descrivere gli aspetti sociali (che valutatore sulle condizioni di utilizzo dell’edificio, sul processo
danno luogo a un totale di più di 140 indicatori!) e 3 indicatori costruttivo, sui processi di fine vita e nell’adattare a questi ‘scena-
per quantificare le prestazioni economiche di un edificio4. Ov- ri’ i corrispondenti dati sui prodotti, forniti in un EPD. Allo stes-
viamente i parametri ambientali, sociali ed economici sono fra so tempo il produttore, il solo proprietario dell’EPD e respon-
di loro interconnessi e interdipendenti. sabile dei dati dichiarati, non può limitare la sua valutazione al
suo processo produttivo: tutti i processi a monte devono essere
Le informazioni sulla Gli standard forniscono dunque inclusi nella valutazione e devono essere fatte delle ipotesi (sce-
sostenibilità lungo la un ‘paniere’ di indicatori di so- nari) per gli aspetti a valle con i conseguenti impatti. Tutto ciò
filiera delle costruzioni stenibilità, non qualificano gli rende una valutazione life cycle complessa e costosa. Il funzio-
edifici o i prodotti edilizi e per namento e la prestazione tecnica di un prodotto da costruzione
questo sono applicabili in tutta Europa. Un sistema di etichet- dipendono dal sistema edificio e occorre fare delle ipotesi per
tatura5, dei regolamenti nazionali o regionali, anche una singola fornire una dichiarazione utile sul contributo quantificato del
committenza o un cliente possono stabilire, con riferimento a prodotto alla sostenibilità. Confrontare e selezionare i prodotti
determinati indicatori, livelli minimi o massimi di prestazione. sulla base delle prestazioni ambientali dichiarate in una EPD è
I sistemi di etichettatura aiutano dunque a tradurre i parametri quindi impossibile, dovrebbero essere state fatte identiche ipo-
quantitativi in qualificazioni, utilizzano (o hanno dichiarato di tesi di scenario per le diverse fasi del ciclo di vita del prodotto.
utilizzare) gli standard CEN TC 350 per raccogliere i dati sul- Gli EPD sono la base per una valutazione olistica dell’edificio,
le prestazioni di prodotto (EN15804 con riferimento a EPD) e che prende in considerazione le prestazioni funzionali e tecniche
applicarli nella valutazione ambientale, sociale ed economica in un dato contesto. Per un produttore questo vuol anche dire
dell’edificio (per gli aspetti ambientali EN15978). A seguito del- che il suo contributo per una migliore sostenibilità (ambienta-

Commission should deal with sustain- standards available for sustainability as- larations called EPD (according ISO Sustainability information down the
ability product characteristics, as they sessment of buildings and of construc- 14025). Most of the sustainability stand- construction chain
did for the "common" mechanical, tion products. The construction sector ards – all environmental assessment Then, the standards deliver a whole
thermal, acoustical, chemical product agreed with the European Commission standards – are finalised and available ‘basket’ of sustainability indicators, that
characteristics. Now more and more to develop a common language for now. The package of standards will be do not qualify buildings or construc-
countries are putting up requirements communicating environmental perfor- completed with 2013 and 2014. The tion products, therefore are applicable
to the environmental performance and mance of products1 and to develop a set standards provide the indicators, the across Europe. A program5 or national/
sustainability performance of buildings. of European standards2 for this purpose. methodologies to measure and assess regional rules or regulations, or even a
A new mandate from the European The aim of the mandate3 M/350 “Sus- the indicators, and provide the commu- building owner, or private consumer,
Commission is needed to declare that tainability of construction works”: was nication format as well. The parameters may set minimum or maximum values
certain and defined product character- to develop voluntary horizontal stand- for measuring sustainability are selected to the building performance. Programs
istics related to sustainability are “es- ardised methods for the assessment of and a set of indicators, widely accepted are helping to process all the parameters
sential characteristics” and therefore the sustainability of construction works across Europe, has been characterized. into qualifications; they use (or have
a manufacturer product declaration is and core rules for the product category We have 22 environmental parameters announced to use) the CEN TC350
required to use that product in one or of all construction products. The stand- (indicators), 6 aspect categories for de- standards for collecting the data on
more of the EU-countries. ards in the suite of CEN TC350 describe scribing social performance (resulting product performance (EN15804 based
the harmonized methodologies for as- in total of more than 140 indicators!) EPD's) and apply them in the environ-
To a common language sessment of environmental, social and and 3 indicators for quantifying the mental, social or economic assessment
We need a common language for a economic performance of buildings economic performance of a building4. of the building (amongst others the
declaration of sustainability and for re- and building products over their life Of course the environmental perfor- environmental assessment according
liable information on sustainability, in cycle. In particular, the environmental mance parameters, the social param- EN15978). After quantification of the
general. It took almost ten years from performance of product are described eters and the economic parameters are building's impact over its lifecycle these
the first initiatives to have a whole set of in the Environmental Product Dec- interlinked and inter-depending. programs have their own methodology

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le, sociale ed economica) si deve realizzare con grandi e piccoli tore che fornisce dati agli operatori della filiera, ad un sistema dove
miglioramenti ad ogni passaggio della catena delle costruzioni. gli operatori chiedono e scaricano un’informazione precisamente
formattata da un server centrale. E poiché l’Europa non ha barrie-
Presto le caratteristiche Come detto sopra, dal 1-7-2013 re per i prodotti, questo deve essere un server accessibile a produt-
ambientali dei prodotti i produttori saranno obbligati a tori, rivenditori, commercianti, imprese, progettisti e utenti finali.
saranno dichiarate comunicare tutte le caratteristi-
come tutte le altre? che di prodotto, che rientrano in Il ruolo dei Programmi Nell’attesa di decisioni della
un mandato per il loro prodotto, volontari di EPD Commissione Europea, i pro-
in una Dichiarazione di Prestazione (DoP) accanto al marchio CE duttori coinvolti ai tavoli di la-
per il prodotto7. L’inserimento delle caratteristiche ambientali in voro normativo CEN hanno promosso la costituzione di sistemi
una DoP, renderebbe le cose più facili e meno complicate che non volontari EPD e di database sugli EPD per comunicare le presta-
adesso con i programmi volontari di EPD: non dovrebbero più zioni di prodotto.
essere necessarie procedure dispendiose e ripetute se c’è la rego- Il progetto tedesco UBA (Umwelt Bundes Amt) “Umweltdeklara-
lamentazione di una procedura europea di Valutazione e Verifica tionen von Bauprodukten” è nato da un’iniziativa dei produttori di
della Costanza della Prestazione (AVCP). Inoltre non occorre- prodotti da costruzione che hanno deciso di supportare la doman-
rebbero più mutui riconoscimenti delle dichiarazioni ambientali, da di sostenibilità nel settore: il database IBU contiene 230 EPD
poiché ogni dichiarazione in una DoP deve per legge essere ac- verificati (a fine 2011) di materiali da costruzione. In Francia la
cettata. Questo semplificherebbe le barriere amministrative nella AIMMC (Association des Industrie de Produits de Construction)
comunicazione delle prestazioni ambientali lungo la catena delle ha definito uno schema nazionale per le Dichiarazioni Ambien-
costruzioni. tali e Sanitarie: FDES (Fiches de Déclaration Environnementale et
Altro aspetto importante riguarda la gestione di queste informa- Sanitaire des produits de construction) e reso pubblico il databa-
zioni, ovvero delle DoP. Il CPR prevede la «fornitura delle DoP se INIES. Lo stesso è avvenuto in UK all’interno del BRETrust
in forma cartacea o su supporto elettronico» (art. 7) e delega la project o in Olanda all’interno del Milieu Relevante Product In-
Commissione a stabilire «le condizioni alle quali una dichiarazio- formatie (MRPI) Project. Attualmente i principali Stati Membri
ne di prestazione può essere trattata elettronicamente» (art. 60). Europei hanno sviluppato i loro sistemi di valutazione secondo le
Sarebbe questo un passo importante a fronte dell’enorme quantità Dichiarazioni Ambientali di Tipo III, sulla base della ISO 14025
di dati necessari per documentare la conformità a requisiti posti dapprima, e della EN 15804 adesso. L’Italia non è stata fra i primi
da regolamenti e committenza nelle costruzioni (CEPMC, 2012). a partire. Un primo progetto per un database LCI per i materiali
Certo occorre stabilire delle regole per lo scambio di dati elettroni- da costruzione fu lanciato all’inizio degli anni ’90 dal Ministero
ci, ma soprattutto si deve passare da un sistema che vede il produt- dell’Ambiente, ma è stato rapidamente sospeso. Anche se un pro-

for qualifying it on the basis of grouped uct. This makes product life cycle as- improvements on every step in the be accepted. This would simplify the
parameters, giving different weight to sessment complex and costly. The func- building chain. administrative burden in communicat-
different parameters. Unfortunately this tional and the technical performance ing environmental performance in the
is not always very transparent and well of a construction product is depending Soon environmental characteristics building chain.
communicated. It is good and acceptable on the building system and it requires like any other product characteristics? Another important aspect concerns the
that programs compete but the rules for scenarios in order to make a useful dec- As informed here above already, by 1-7- management of this information, or of
qualifying sustainability performances laration on a quantified contribution of 2013 product manufacturers are obliged the DoP. The CPR provides that a copy
need a standardised methodology6. the product to the sustainability. Com- to communicate all mandated product of the DoP «shall be supplied either in
A sustainability assessment is much paring products and selecting products characteristics to their product in a paper form or by electronic means» (art.
more than collecting data in a spread- based on environmental performance Declaration of Performance (DoP) next 7) and delegates to the Commission
sheet. It requires competence of the stated in an EPD is only possible under to the CE-marking for the product7. The «the conditions on which a Declaration
assessor on the use of the building, the strict conditions. In practice a direct inclusion of environmental characteris- of Performance may be electronically
construction process, the end-of-life comparison by means of EPD's is im- tics in a DoP would make things easier processed» (art. 60). This would be very
processes, but also on adapting sce- possible: the scenarios in the life cycle and less complicated then they are now important because of the the enormous
narios and corresponding product data should be identical. by the voluntary EPD-programs: ex- amount of data that are necessary to
given in the EPD. But on his turn, the EPD's are the input for a holistic build- pensive and repeated verification proce- show legal compliance with private and
manufacturer, the sole owner of the ing assessment taking into account the dures are no longer necessary with the public demands in construction (CEP-
EPD and liable for his declaration, can- functional and technical performances European defined procedure of Attesta- MC, 2012). Of course the rules must
not limit his assessment to his produc- in a building context. For a producer tion and Verification of the Constancy be set about the electronic exchange of
tion process: all upstream information this also means that his contribution of Performance (AVCP). Also mutual data, but we should move from a sup-
must be included in the assessment. to an higher sustainability (environ- recognition of environmental declara- plying of data by the manufacturer to
This followed by scenario based down- mentally, socially and economically) of tions is no longer a problem then as the actors in the building chain, to a
stream aspects and impacts of the prod- course should be done by big and small all declarations in a DoP are by law to system where operators ask specifically

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getto nazionale per un database LCA è stato più volte annunciato8, ca una chiara impostazione degli obiettivi di sostenibilità e, prima
non ci sono indicazioni sulla necessità di riferirsi a dati primari di chiedere al settore di conformarsi ai requisiti, si deve istruire
forniti dai produttori. Così i produttori che maggiormente credo- la comunicazione di obiettivi e metodologie lungo l’intera filiera
no nella LCA e negli EPD, come i produttori di laterizi, hanno delle costruzioni. Nel frattempo le Dichiarazioni Ambientali di
creato i loro database LCI e i loro strumenti9. Un progetto per un Prodotto – EPD –, strumento volontario promosso da vari siste-
sistema nazionale di EPD nel settore è stato lanciato in Italia nel mi, possono svolgere un ruolo importante. Ma occorre valutare il
2011 da Federcostruzioni, ma è ancora in discussione, mentre gli fatto che potrebbe trattarsi di un ruolo limitato nel tempo e con-
altri operatori di sistemi EPD in Europa (IBU, BRE, MRPI, ENVI- siderare gli investimenti che comportano per l'industria. L’econo-
RONDEC, AFNOR, AENOR e altri) stanno definendo le regole mia italiana ha bisogno di un mercato europeo senza barriere per
per una Piattaforma Europea denominata ECOPlatform che ha lo i suoi prodotti da costruzione, e per questo sarebbe molto utile la
scopo di supportare la fornitura di informazioni, imparziali, cre- realizzazione di un database europeo centralizzato e indipenden-
dibili e scientificamente fondate, nella forma di un EPD di Tipo te per caricare e scaricare i DoP e le informazioni ambientali sui
III per i prodotti da costruzione, redatto secondo regole base e che prodotti.
abbia il riconoscimento reciproco dai vari sistemi europei.
NOTE
Conclusioni L’informazione ambientale sui 1
Mandato M350: http://ec.europa.eu/enterprise/standards_policy/mandates/
prodotti non deve diventare uno database/index.cfm?fuseaction=search.detail&id=228#.
strumento commerciale di green washing dell’immagine di un 2
CEN TC 350 standardisation: http://www.hamans.com/sustainability-stan-
prodotto o di una azienda, nella competizione fra produttori sul dards/scheme-standards.
http://www.hamans.com/sustainability-standards; http://www.cen.eu/cen/
mercato. Questo articolo ha messo in evidenza come la dichia- Sectors/TechnicalCommitteesWorkshops/CENTechnicalCommittees/Pages/
razione sulle caratteristiche ambientali di prodotto, fra le “carat- Standards.aspx?param=481830&title=CEN/TC%20350.
teristiche essenziali” in una Dichiarazione di Prestazione – DoP 3
Una richiesta di standard (mandato) è rivolta dalla Commissione Euro-
– potrebbe fornire una comunicazione chiara e corretta e costitu- pea alle Organizzazioni Europee di Normazione (ESOs) al fine di redigere e
ire la base per la progettazione di edifici sostenibili. La procedura adottare norme europee a supporto delle politiche e delle leggi europee. Le
norme europee, anche sotto mandato e per la legislazione europea, restano
per includere questi dati deve essere iniziata immediatamente per norme volontarie.
evitare ostacoli agli scambi per i prodotti da costruzione. Le me- 4
Parametri di sostenibilità: http://www.hamans.com/sustainability-stan-
todologie per la misurazione e la comunicazione delle prestazioni dards/general-themes/entry/aspects-impacts-and-indicators; http://www.
ambientali dei prodotti e degli edifici sono disponibili, grazie al hamans.com/images/articles_CEN_TC350/Summary_of_aspects_and_indi-
lavoro del CEN TC 350, e potrebbero essere utilizzate fin da subito cators_that_are_defined_in_the_CEN_TC350_standards_for_sustainabili-
ty_assessment_of_buildings_and_construction_products.pdf.
dal settore costruzioni e dalle Autorità competenti. Tuttavia man-

formatted and downloading informa- the IBU database contains 230 verified though a national project for a LCA da- Conclusions
tion from a central server. And as Eu- EPDs (end 2011) of building materials. tabase was repeatedly announced8, no Environmental product information
rope has no borders to products this In France, the AIMMC Association des reference exists for assessing on primary should not become a commercial tool
should be a central server accessible Industrie de Produits de Construction data by producers, and the manufactur- to ‘green-wash’ the product or the
for manufacturers, traders, merchants, has established a national scheme for ers who strongly believe in LCA and company image in the market com-
contractors, architects and end-users. the Environmental and Health Declara- EPD as the clay Tiles and Bricks, have petition of manufacturers. This article
tion: FDES (Fiches de Déclaration Envi- invested in R&D and created their own has highlighted that Environmental
The role of voluntary EPD-programs ronnementale et Sanitaire des Produits LCI database and tool9. product characteristics, declared as es-
Meanwhile, waiting for the European de construction) and published the A project for a national EPD programme sential characteristics in a Declaration
Commission to take a decision, manu- INIES database. Same happened in UK was launched on 2011 by Federcostru- of Performance – DoP – would pro-
factures, who have been directly in- within the BRETrust project or in the zioni, but it is still under discussion yet, vide a clear and fair communication of
volved in the round tables of standardi- Netherlands within the Milieu Relevante while other programme operators (IBU, environmental performance and pro-
sation at European level, have promoted Product Informatie (MRPI) Project. BRE, MRPI, ENVIRONDEC, AFNOR, vide the basis for designing sustainable
the establishment of EPD programs or Nowadays, the major European Mem- AENOR…) are now setting rules for an buildings. The procedures for including
database of EPDs to communicate the ber States have developed their own European Platform named ECOPlat- this information basis should be initi-
product performances on a voluntary national assessment programs based on form that aims to support the provision ated immediately to avoid barriers to
basis. Type III Environmental declarations, of unbiased credible and scientifically trade for construction products.
The German UBA (Umwelt Bundes according to ISO 14025 before, and EN sound information in form of a type The methodologies for measuring and
Amt) Project “Umweltdeklarationen 15804 now. Italy was not one of the early III Environmental Product Declaration communicating the environmental per-
von Bauprodukten”, originated from an starters. A first project for a LCI database (EPD) for construction products in a formances of products and of buildings
initiative of German manufacturers of for building materials was launched in European-wide accepted Core-EPD that are available already, thanks to CEN TC
construction products who decided to the ‘90ies by the Ministry of Environ- has mutual recognition by other pro- 350 works. Both the construction sector
support the demand for sustainability: ment, but swiftly suspended. Even grams in Europe. and the authorities can use them now.

108 C. Gargari, C. Hamans, M.C. Torricelli TECHNE 05 2013


5
Programmi di valutazione ampiamente utilizzati sono ad es.: BREEAM Energy-efficient Buildings PPP (2012), E2B PPP Research and Innovation
(UK adattamenti nazionali BREEAM tools), DGNB (Germany) , HQE Roadmap beyond 2013, available at: www.e2b-ei.eu (25 february 2013).
(France), GPR-Gebouwen (Netherlands), etc. EU EC (2007), Communication from the Commission to the Council, the Eu-
6
Il CEN TC350 sta proponendo un nuovo ambito di normazione per la me- ropean Parliament, the European Economic and Social Committee and the
todologia di qualificazione sulla base di pesature, classificazioni e comuni- Committee of the Regions – A lead market initiative for Europe, COM(2007)
cazione. 860 final.
7
EPD e DoP: http://www.hamans.com/construction-products-regulation/cpr-
EU EC (2011, a), Buying Green A handbook on green public procurement, 2nd
blog/entry/epd-cpr; http://www.hamans.com/construction-products-regula-
ed., available at: http://ec.europa.eu/environment/gpp.
tion/cpr-blog/entry/dop-and-sds.
8
ITC-CNR lavora dal 2007 ad un database di riferimento per materiali da EU EC (2011, b), EU Ecolabel work plan for 2011-2015, version 1.4 of
costruzione ad alte prestazioni ambientali, che tuttavia non è stato ancora 14.10.2011, available at: http://ec.europa.eu/environment/ecolabel.
reso pubblico. EU EC (2012), Communication from the Commission to the European Par-
9
ANDIL (Associazione Italiana delle Industrie del Laterizio) ha lanciato nel liament and the Council – Strategy for the sustainable competitiveness of the
2008 il progetto LATERLIFE, uno strumento LCA user friendly per valutare construction sector and its Enterprises, COM(2012) 433 final.
le prestazioni ambientali di elementi tecnici in laterizio. Il software compor- Federcostruzioni (2012), Primo rapporto 2011 sullo stato dell’innovazione
ta il database LATERLIFE LCI, basato su dati primari secondo la EN 15804. nel settore delle costruzioni, available at http://www.federcostruzioniweb.it/.
Database e strumento sono stati sviluppati dal Gruppo LCA della Università
di Firenze http://www.laterizio.it. Grosso, M. (2010), “Valutazione della sostenibilità degli edifici: lo sviluppo
normativo CEN.”, Il progetto sostenibile, vol. VIII, pp. 28-33.
ICLEI (2007), The Procura+ Manual, 2nd ed., Freiburg, Germany.
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luppi del life cycle assessment in Italia, ENEA 2001. UE EC (2004), The European Union 6th Environmental Action Programme
- Towards a Thematic Strategy on the Sustainable Use of Natural Resources
CEPMC 2012, Contribution to Energy-efficient Buildins PPP beyond 2012 – Pathways through Society - Working Group 2 – Use of Resources Final Report
Research and Innovation Roadmap, available at: http://cepmc.org/en/uplo- and Working Group 1 – “Supply of Resources” , Final Reports; Version Octo-
ad/News/ (25 February 2013). ber 2004.
EC JRC (2006), Environmentally extended input-output tables and models for UNEP DTIE (2012), The Impact of Sustainable Procurement Eight Illustra-
Europe, EUR 22194 EN, available at: http://ftp.jrc.es/EURdoc. tives Cases Studies, available at: http://www.unep.fr/scp/procurement (25
EC JRC (2008), Environmental Improvement Potential of Residential Buil- February 2013).
dings, EUR 23493 EN, available at: http://ftp.jrc.es/EURdoc. United Nations (1987), Report of the World Commission of Environment and
EC JRC (2009), Towards additional policies to improve the environmental Development – Our Common Future, WCED Brundtland, G.H. (Chairman),
performance of buildings Part II: Quantitative assessment, EUR 24015 EN, available at: http://www.un-documents.net/our-common-future.pdf (25 fe-
available at: http://ftp.jrc.es/EURdoc. bruary 2013).
ECORYS (2011), FWC Sector Competitiveness Studies N°B1/ENTR/06/054,
Sustainable Competitiveness of Construction Sector, www.ecorys.com.

However, the goal settings for sustain- NOTES islation, remain voluntary in their use. http://www.hamans.com/construction-
ability are still lacking understanding. 1
Mandate M350: http://ec.europa.eu/ 4
Sustainability parameters: http://www. products-regulation/cpr-blog/entry/
And before asking the sector to comply enterprise/standards_policy/mandates/ hamans.com/sustainability-standards/ dop-and-sds.
with performance requirements the database/index.cfm?fuseaction=search. general-themes/entry/aspects-impacts- 8
ITC-CNR works since 2007 on a refer-
communication of goals and meth- detail&id=228#. and-indicators; http://www.hamans. ence database for High Environmental
odologies shall be educated down the 2
CEN TC350 standardisation: http:// com/images/articles_CEN_TC350/ Performance construction materials
building chain. www.hamans.com/sustainability- Summary_of_aspects_and_indica- that hasn’t been published yet.
Meanwhile Environmental Product standards/scheme-standards tors_that_are_defined_in_the_CEN_ 9
ANDIL Italian Association of Brick
Declarations – EPDs –, although a vol- http://www.hamans.com/sustain- TC350_standards_for_sustainabil- Industries has launched in 2008 the
untary instrument submitted by various ability-standards; http://www.cen. ity_assessment_of_buildings_and_con- LATERLIFE project, an user friendly
programs, can play an important role. e u / c e n / S e c tors / Te ch n i c a l C om - struction_products.pdf. LCA tool to evaluate the environmental
However their role could be rather lim- mitteesWorkshops/CENTechni- 5
Widely used assessment programs are performance of clay brick elements. The
ited in time and investments of industry calCommittees/Pages/Standards. e.g.: BREEAM (UK and national adapt- software requires the LATERLIFE LCI
in EPD's and EPD-databases should be aspx?param=481830&title=CEN/ ed BREEAM tools), DGNB (Germa- database, based on primary LCI data
well evaluated on their efficiency. TC%20350. ny) , HQE (France), GPR-Gebouwen according to EN 15804. Both database
The Italian economy needs a barrier 3
A standardisation request (mandate) is (Netherlands), etc. and tools have been developed by the
free European wide market for our con- a demand from the European Commis- 6
CEN TC350 is proposing a new stand- LCA GROUP of the University of Flor-
struction products. This also requires sion to the European standardisation ardisation work item for standardising ence. http://www.laterizio.it.
one centralised and independent data- organisations (ESOs) to draw up and the methodology for qualification by
base for uploading and downloading adopt European standards in support of weighting, rating and communication.
for both DoP's and environmental in- European policies and legislation. 7
EPD and DoP: http://www.hamans.
formation. European standards, even developed com/construction-products-regula-
under a mandate and for European leg- tion/cpr-blog/entry/epd-cpr;

109 C. Gargari, C. Hamans, M.C. Torricelli TECHNE 05 2013


Esperienze Europee e Italiane Smart Cities: RASSEGNA/REVIEW
un modello per la pianificazione smart del costruito

Starlight Vattano, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo starlight.vattano@unipa.it

Abstract. La costruzione delle città attraverso misure smart è ad oggi una frontiera sono quelle che a livello europeo, oltre che mondiale, pianificano
raggiunta da molte città nel mondo. L’ambiente costruito necessita di una piani-
ficazione smart capace di mettere in rapporto realtà urbane che vengono invece
coerentemente l’integrazione di queste componenti; quello della
relegate ad una trasformazione marginale. Ma in che modo le smart cities possono smart city è un paradigma di riorganizzazione urbana che vede
ricucire un rapporto sostenibile e prestazionale tra le città del futuro e il loro patrimo- quali politiche di riferimento la Strategia 20-20-20.
nio? L’articolo, attraverso la presentazione di alcuni casi, mette in luce le modalità
di trasformazione urbana smart in realtà europee e italiane proponendone confronti
critici dai quali dedurre i parametri smart più utilizzati e facilmente applicabili per la
costruzione sostenibile di queste città intelligenti e analizzando i contesti urbani fonti
di recupero intelligente per la qualità storico-culturale del loro patrimonio.
Parole chiave: Smart City, Patrimonio, Smart Planning, Tecnologia, Info-strutture

Introduzione Diventano sempre più frequenti


le manifestazioni e le conferenze
organizzate in Italia e all’estero intorno al tema delle smart cities,
città intelligenti che sviluppano il loro concetto coinvolgendo una
vasta gamma di settori, dell’economia, dell’amministrazione, della
costruzione e ri-costruzione urbana, della mobilità e della società.
Ormai svincolata da ogni possibilità di schematizzazione per una
più corretta definizione, la smart city è una città realizzata dai citta-
dini secondo processi bottom-up e top-down e di governance parte- 01 |
cipata che include nella sua costruzione un costante dialogo con le Metodologia Comprendere il modello di una
nuove tecnologie infrastrutturali virtuali: le ICT (Information and smart city significa individuare
Communication Technologies) e le smart grid (griglie di scambio in- le strategie adottate dalle autorità locali, le modalità di intervento
formazioni e centrali di controllo dati che gestiscono e monitorano degli stakeholders, l’inclusione sociale nell’organizzazione dei Li-
i consumi energetici delle città). Dalle dichiarazioni del Protocollo ving Labs e la riqualificazione urbana nell’ottica della bio-architet-
di Kyoto alla proposta Europea sulle riduzioni di CO2 entro il 2020, tura e del risparmio energetico. In realtà non si dovrebbe parlare
con l’iniziativa Flagship2020, il modello della smart city ha distillato di un vero e proprio modello smart, in quanto ogni città che oggi
sei parametri per il miglioramento e la nuova edificazione di città viene così definita è il risultato di una serie di azioni scaturite dai
intelligenti, quali: smart environment, smart living, smart gover- bisogni dei propri cittadini, ogni intervento è la risposta ad una se-
nance, smart mobility, smart economy, smart people. Le città smart rie di esigenze intrinseche di un territorio, ogni proposta avanza-

European and Italian Abstract: The construction of the city velop their concept bringing together ies, such as: smart environment, smart
through smart measures is now a frontier a wide range of sectors like industries, living, smart governance, smart mobil-
experience of Smart reached from many cities in the world. The economy, urban construction and ity, smart economy, smart people. Smart
Cities: a model for the built environment requires smart planning
able to relate urban realities that are rele-
re- construction, mobility and society. cities are those that at European level,
Now separated from any possibility of as well as global, plan consistently the
smart planning of city gated to a marginal change. But how does
schematization for a better definition, integration of these components. The
the smart cities can create a relationship
built between sustainable cities of the future
smart city is a city built by the citizens, smart city model is a paradigm of urban
and their heritage? The article highlights in accordance with bottom-up and top- redevelopment that sees its policies ref-
the way of smart urban transformation of down processes and participated gov- erenced to the Strategy 20-20-20 (Fig. 1).
reality European and Italian proposing criti- ernance processes, which includes in its
cal comparisons from which to infer smart construction a constant dialogue with Metodology
parameters most used and easy to apply the new virtual and technological infra- Understanding the model of a smart city
for the sustainable construction of these structure: ICT (Information and Com- means to identify strategies adopted by
smart cities focusing on the urban sources munication Technologies) and smart local authorities, methods of action of
of intelligent retrieval for quality their histori- grids (grids of exchange information stakeholders, social inclusion in Living
cal and cultural heritage. and control centers that manage and Labs organization and the urban regen-
Keywords: Smart City, Heritage, Smart monitor the energy consumption of the eration according to bio-architecture
Planning, Technology, Info-structure city). From the statements of the Kyoto principles and energy conservation. In
Protocol to the European proposal on reality, however, we should not speak
Introduction CO2 reductions by 2020, with the initia- of a real smart model, because each city,
Become more and more frequent events tive Flagship2020, the smart city model that today is thus defined, is the result
and conferences in Italy and abroad distilled six parameters for the improve- of a series of actions resulting from the
on the topic of smart cities, that de- ment and new construction of smart cit- relative needs of its citizens, it is a re-

110 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
116
01 | Esempio di città intelligente: Amsterdam Smart City
(foto di Starlight Vattano)
Example of the Smart City of Amsterdam
(photo by Starlight Vattano)

02 | Brainport Eindhoven, archivio 5° IABR


(foto di Tijl Akkermans)
Brainport Eindhoven, archive 5° IABR
(photo by Tijl Akkermans)

ta dalle amministrazioni corrisponde esattamente alle condizioni europee e tra le prime dieci al mondo. Per permettere ciò è stato
necessarie per innestare un cambiamento volto alle best practices. istituito un triumvirato tra Governo, Mercato e Istruzione in colla-
La metodologia perseguita nell’ambito dello studio proposto si borazione attiva sull’individuazione di una strategia capace di de-
basa sull’analisi di alcune esperienze europee e italiane attraverso finire la disponibilità di conoscenze condivise e la collaborazione
la quale potrà essere delineato un quadro di possibilità proposto tra le persone come anche il riuso degli edifici e delle infrastrutture
da queste città intelligenti, ognuna secondo le proprie necessità e esistenti. Eindhoven ha una crescente concentrazione di tecnologie
opportunità. Di seguito vengono raccolte alcune delle esperienze sofisticate e conoscenza del settore industriale; si tratta di marchi
più significative in Europa e nel mondo mettendo in luce il valore noti della tecnologia e istituzioni della ricerca in genere posti al di
aggiunto dell’innovazione tecnologica per lo sviluppo sostenibile fuori della città. Attraverso l’enfatizzazione del campo di applica-
dei contesti urbani coinvolti. zione tecnologica, che spesso si manifesta virtualmente, Eindhoven
mira a rendere la sua regione tra le più smart del mondo, raffor-
Riqualificazione di aree La città è il luogo dove coesistono zando il collegamento dei cluster esistenti e cooperando con tutte
industriali dismesse differenti economie e dove i pro- le reti regionali.
cessi di industrializzazione del Anche nella regione del Kentucky (Stati Uniti) si è assistito ad un
XIX secolo hanno avuto maggiore impatto. Nell’ultima metà del simile declino del settore industriale. Per anni infatti l’industria
XX secolo i paesi occidentali hanno subito una transizione verso di carbone ha fornito un impiego sicuro, ma oggi molte centrali
un’economia fortemente legata al settore dei servizi; è stato necessa- elettriche hanno chiuso e la disoccupazione è aumentata gradual-
rio rivolgersi ad un sistema di attività e forza-lavoro che affondasse mente. La strategia oggi adottata prende il nome di Kentucky River
le proprie radici su un diverso tipo di conoscenza e di specializza- Cities e mira a rendere fondamentale il ruolo del progetto di riqua-
zioni perché, durante questo processo, lentamente è stata eliminata lificazione di dieci città del Kentucky poste lungo il fiume Ohio. Tra
la storia industriale dalle nostre città. Dopo che Amsterdam e Rot- la fine del XVIII e la metà del XX secolo, l’industria navale, il settore
terdam sono diventate i due mainports (porti principali) dei Paesi manifatturiero e l’energia a basso costo, hanno reso queste città al-
Bassi, Eindhoven ha voluto presentarsi come il brainport (porto cune tra le più importanti leader dell’economia nazionale ameri-
nevralgico) del Paese. Infatti si sta tentando di ricavare dei vantaggi cana. Guidate da una ristrutturazione economica globale iniziata
dall’impiego di un know-how potenziale e facilmente disponibile negli anni Settanta, queste Kentucky River Cities hanno assistito ad
definendo il profilo di una città creativa e innovativa attraverso il un periodo di declino accentuato dalla recessione economica del
Brainport Eindhoven. 2008. Tutto ciò ha determinato un aumento della disoccupazione
La proposta della città olandese fa riferimento ad una più ampia e una diminuzione dei budget a disposizione del governo locale.
strategia, la Brainport 2020, avente lo scopo e l’ambizione, entro La ricerca quindi ha spinto verso un’economia alternativa che ha
il 2020, di rendere il proprio Paese una fra le prime tre economie inserito infrastrutture disponibili e conoscenze nel settore energe-

sponse to a series of actions risen from Western countries have undergone a


intrinsic needs of a specific area, every transition towards a strongly connected
proposal made by the government rep- economy to the services sector; so it was
resents exactly the conditions required to necessary to refer to a system of activi-
trigger a change aimed at best practices. ties and labor force that sank its roots on
Through the analysis of some European a different kind of knowledge and skills,
and Italian experiences, it will be pos- because during this process, has slowly
sible to identify a framework of possi- eliminated the industrial history of our
bilities offered by these smart cities, each city. After Amsterdam and Rotterdam
according to its needs and opportunities. have become the two mainports of the
Following some of the most significant Netherlands, Eindhoven wished to be
collections in Europe and abroad, high- the BrainPort of the country. In fact
lighting the added value of technological Eindhoven is trying to get the benefits
innovation for the sustainable develop- from the use of potential know-how and
ment of urban contexts involved. readily available defining the profile of a
creative and innovative city through the
Recovery of Dismantled Industrial Brainport Eindhoven (Fig. 2).
Areas The proposal of the Dutch city refers to
The city is the place where coexist dif- a broader strategy, the Brainport 2020,
ferent economies and where the pro- with the purpose and ambition, by 2020,
02 | cesses of industrialization of the nine- to make their own country one of the top
teenth century have had more impact. three European economies and of the
In the last half of the twentieth century, top ten in the world too. To allow all this

111 S.Vattano TECHNE 05 2013


03 | Recupero dell’area industriale dismessa
nel Kentucky River Cities, archivio 5°
ABR (foto di Tijl Akkermans)
Recovery of industrial dismantled area
in Kentucky River Cities, archive 5° IABR
(photo by Tijl Akkermans)

tico come punto di partenza. Piuttosto che il carbone e l’energia


nucleare, è stata sviluppata una strategia per la produzione di ener-
gia sostenibile; il College of Design dell’Università del Kentucky ha
iniziato una ricerca di questo tipo e ha usato la progettazione come
mezzo per facilitare la collaborazione tra le parti locali.
I due esempi appena descritti mostrano la predisposizione di real-
03 |
tà urbane diverse alla riqualificazione attraverso un approccio che
prende pieno vantaggio dalle opportunità esistenti e dal reale po- unicamente sul collegamento con il centro della città dall’altro lato
tenziale della regione. Le due strategie adottate mirano alla ripresa del fiume. Inoltre, una serie di interventi ed una rete più complessa
economica delle città attraverso una rivisitazione del patrimonio di trasporti pubblici stanno migliorando l’accesso al lavoro e all’i-
industriale dismesso che possa contare sulle capacità di lavorazione struzione e questo è un modo indiretto per migliorare la qualità
dei metalli nel Kentucky e sulle infrastrutture esistenti altamente ambientale delle abitazioni, con lo scopo di potenziare le opportu-
tecnologiche di Eindhoven, come punto di partenza per la collabo- nità di sviluppo per i residenti a lungo termine.
razione tra Università, Governo e cittadini. Sette tra le più grandi città del mondo si sono sviluppate in aree
costiere, come le metropoli di Tokyo, New York e Londra. I mari
Interventi smart sul Un altro dei fattori che ha deter- vicini e i fiumi hanno dato loro una strategica posizione di ne-
sovraffollamento delle minato una profonda trasforma- goziazione con il resto del mondo per secoli, una posizione che
città e sulla mobilità zione urbana è stato lo sposta- virtualmente le obbliga a comprendere creatività ed innovazione
mento dalla campagna alle città, e a rendere possibile il trasporto di grandi quantità di prodotti in
causa di un conseguente sovraffollamento degli spazi della metro- modo affidabile e sostenibile. Ma probabilmente si dovrebbero
poli, di un aumento del grado di povertà e di altri problemi sociali trovare nuove soluzioni per lo sfruttamento delle risorse idriche:
che emergono maggiormente nelle baraccopoli delle grandi città, il progetto Rhine-Meuse Delta in Olanda ne è un buon esempio.
come São Paulo. Ma esistono anche altre città europee con gli stessi L’Olanda ha profondamente radicato la propria cultura sulla salva-
problemi, come nel caso dell’area di Rotterdam South, che ha rice- guardia dalle inondazioni e sulla regolazione della gestione idrica.
vuto recentemente fondi dallo stato olandese per la rigenerazione Favorendo l’inondazione delle terre quando l’acqua raggiunge
delle ex periferie, tanto espanse oggi da arrivare a contare insieme livelli critici è stato possibile ridurre la pressione esercitata altri-
un numero di abitanti pari a quello della città di Eindhoven. Le au- menti nelle dighe. Interventi smart per trasformare la città han-
torità locali hanno compreso che per il recupero del quartiere non no evitato la demolizione degli edifici esistenti mirando ad uno
sarebbe stato sufficiente rivalorizzare gli edifici in economia, così sviluppo dell’area di nuova configurazione. La maggiore vitalità e
a Rotterdam South, la proposta è stata quella di creare un accesso attività nelle città non deriva dagli edifici in sé, ma dai loro residen-
migliore alle attività economiche del porto evitando di focalizzarsi ti e utenti; Elma van Boxel e Kristian Koreman della ZUS (Zones

was established a triumvirate between the coal industry provided a secure job, able infrastructure and expertise in the Smart interventions on overcrowding
Government, Market and Education in but today many power stations closed energy sector as a starting point. Rather of cities and smart mobility
active collaboration on the identification and unemployment has gradually in- than coal and nuclear energy, has devel- Another factor leading to a profound
of a comprehensive strategy to define the creased. The strategy adopted today is oped a strategy for sustainable energy urban transformation, has been the shift
availability of shared knowledge and col- called Kentucky River Cities and aims production; the College of Design of the from the countryside to the cities that
laboration among people as well as the to make necessary the role of the rede- Kentucky University has begun a similar has led to an overcrowded spaces of the
regeneration of existing buildings and velopment of ten cities of Kentucky lo- research using the design as a means of metropolis, an increase in the degree of
infrastructure. Eindhoven has a grow- cated along the Ohio River. Between the facilitating collaboration between local poverty and other social problems that
ing concentration of sophisticated tech- end of the eighteenth century and the partners (Fig. 3). arise mostly in the slums of the big cit-
nologies and a good knowledge about mid-twentieth century, shipping indus- The two examples described above show ies, such as São Paulo. But there are other
industry sector; we are talking about try, manufacturing sector and low-cost the arrangement of different urban reali- European cities with the same problems
well-known brands in technology and energy, made these cities some of the ties to regeneration through an approach like the area of Rotterdam South, which
research institutions generally located most important American leaders of the that takes full advantage by existing op- has recently received funding from the
outside of the city. Through the empha- national economy. Guided by a global portunities and the real potential of the Dutch state for the regeneration of the
sis of the technological field, which often economic restructuration that began in region. The two adopted strategies aim former suburbs, so expanded today to
manifests itself virtually, Eindhoven aims the seventies, these Kentucky River Cit- at economic recovery of cities through count a number of inhabitants equal to
to make its region, one of the most smart ies have witnessed a period of decline an overview of dismantled industrial that one of Eindhoven. Local authori-
of the world, strengthening the connec- marked by the economic recession of heritage that can count on the ability of ties have realized that for the recovery
tion of existing clusters and cooperating 2008. All this has led to an increase of metal working in Kentucky and on the of neighborhood was not enough the
with all regional networks. unemployment and a decrease of the existing high-tech infrastructure of Ein- regeneration of the buildings in a cheap
Also in the region of the Kentucky budget available to the local government. dhoven, as a starting point for collabora- way, in fact in Rotterdam South, the al-
(United States), there has been a similar Therefore, research has led to an alterna- tion between Universities, Government ternative proposal was to create better
decline in the industrial sector. For years tive economy that has entered the avail- and citizens. access to economic activities of the har-

112 S.Vattano TECHNE 05 2013


04 | Masterplan dell’iniziativa ZUS nel Rotterdam
Central District, archivio 5° IABR (foto di Tijl
Akkermans)
Masterplan of the project of ZUS in Rotterdam
Central District, archive 5° IABR (photo by Tijl
Akkermans)

tobus di percorrere tragitti privi di congestione. La pianificazione


urbana è stata integrata con la pianificazione della mobilità. Relati-
vamente all’edificazione urbana, favorire la costruzione di edifici di
piccole dimensioni e a costo contenuto, ha permesso di limitare il
consumo di suolo; inoltre le aree verdi sono state tutelate e i parchi
urbani sono stati resi inedificabili.
04 |

Urbaines Sensible), hanno lanciato un’iniziativa locale nel Rotter- Dalla software industry A Paredes, in Portogallo, l’in-
dam Central District per promuovere iniziative attraverso degli portoghese alla sostenibilità novazione tecnologica è di-
interventi su edifici presenti nell’area e da tempo abbandonati. In- del paesaggio scozzese ventata la chiave per la riqua-
sieme ad altri stakeholders e alla IABR (International Architecture lificazione urbanistica ed eco-
Biennale Rotterdam 2012) hanno organizzato una campagna per nomica; all’intersezione fra cinque grandi Università nel raggio di
preservare lo Schieblock, un edificio abbandonato, dalla demolizio- novanta chilometri, Paredes è stata scelta da Living Plan IT. Posta a
ne. Oggi infatti la struttura è stata ripristinata e offre spazi lavoro 15 Km da Oporto è già da tempo al centro di numerose iniziative
provvisori per imprese creative, compresa la IABR. di rivitalizzazione culturale ed economica legate alla sua natura di
Questo principio, che si basa sullo sviluppo dinamico dal basso e polo del design e della creatività che ha posto con l’iniziativa Cida-
mira a trasformare la città, oggi è stato testato in tutto il Rotterdam de Criativa caratterizzata da un numero crescente di spazi pubblici
Central District. dotati di connessione wireless e più in generale da una sensibilità
Curitiba è una città smart, innovazione, integrazione ed esperien- spiccata da parte dei cittadini verso l’innovazione e la sostenibilità.
za sono state le parole chiave che hanno trasformato questa città. Paredes ha posto in rilievo le tecnologie più innovative per diven-
Valorizzando le risorse a propria disposizione, Curitiba, capitale tare un laboratorio aperto di sviluppo urbano attraverso le logiche
dello stato brasiliano del Paranà, è una città che è stata in grado di della software industry. I sensori, posizionati su una superficie di 17
trasformare radicalmente la propria struttura nel corso di pochi km2, permetteranno di mettere in rete le informazioni sul funzio-
anni. Con una popolazione di quasi due milioni di abitanti, la città namento di tutti i servizi urbani totalmente nuovi. Dall’illumina-
ha affrontato nel corso del secolo scorso un processo di rapida ur- zione pubblica fino all’edilizia residenziale e allo smaltimento dei
banizzazione, dovuta all’affermazione di nuove attività industriali rifiuti, ogni ingranaggio sarà controllato da una smart grid che ren-
a fianco delle tradizionali attività commerciali e alle massicce mi- derà la città un centro urbano ad emissioni zero.
grazioni dalle campagne verso la città. La mobilità urbana è stata Il progetto Grödians è stato sviluppato in un’area della Scozia dove
rivoluzionata grazie al miglioramento del trasporto pubblico, in- la sostenibilità va di pari passo con il rispetto del paesaggio circo-
tensificato fino a servire l’intera estensione della città attraverso la stante. Lerwick è la città più popolosa delle Isole Shetland, situate
realizzazione di corridoi della mobilità, che consentono agli au- al largo della costa settentrionale Scozzese. Questo contesto è stato

bor avoiding to focus solely on the con- in the Netherlands is a good example of organized a campaign to preserve the sive migrations from the countryside to
nection to the city center on the other this. The Netherlands has its own culture Schieblock, an abandoned building from the city. Urban mobility has been revo-
side of the river. In addition, a series of deeply rooted on flood protection and demolition. Today, in fact, the structure lutionized thanks to the improvement
interventions and a more complex net- regulation of water management, foster- has been restored and offers temporary of public transport, intensified to serve
work of public transport are improving ing the flooding of lands when the water work spaces for creative businesses, in- the entire length of the city through the
access to employment and education, reaches critical levels it was possible to cluding IABR (Fig. 4). This principle, creation of corridors of mobility, allow-
and this is an indirect way to improve the reduce the pressure otherwise exercised which is based on the dynamic develop- ing bus of traveling without congestion.
environmental quality of housing in or- dams.Smart actions to transform the city ment from below and aims to transform Urban planning has been integrated
der to enhance opportunities of develop- have prevented the demolition of exist- the city today has been tested all over the with the planning of mobility. With re-
ment for long term residents.Seven of the ing buildings aiming at the development Rotterdam Central District. gard to urban planning, facilitating the
largest cities in the world have developed of the new configuration area. Moreover, Curitiba is one of the smart city of the construction of small buildings, low cost,
in coastal areas, such as the metropolis the increased vitality and activity in the moment, innovation, integration and has limited the use of land; also the green
of Tokyo, New York and London. The city, does not derive from the buildings expertise were the keywords that have areas have been protected and urban
seas and rivers neighbors gave them a themselves, but from their residents and transformed this city. Enhancing the re- parks have been guaranteed clear made.
strategic position to negotiate with the users; Elma van Boxel and Kristian Ko- sources at its disposal, Curitiba, capital of
rest of the world for centuries, a position reman of ZUS society (Zones Urbaines the Brazilian state of Paranà, is a city that From the Portuguese software indus-
that virtually forces them to comprise Sensible), have launched a local initiative has been able to radically transform its try to the sustainability of Scottish
creativity and innovation and making in Rotterdam Central District to create structure in a few years. With a popula- landscape
possible the transport of large quantities more movement through the interven- tion of nearly two million people, the city In Paredes, Portugal, technological inno-
of products in a reliable and sustainable tions of buildings in that area and long has faced over the last century a process vation has become the key to urban and
way. But probably you should find new abandoned. Together with other stake- of rapid urbanization, due to the emer- economic regeneration; situated at the
solutions for the exploitation of water holders and IABR (International Archi- gence of new industrial activities along- crossroads between five major Univer-
resources: the project Rhine-Meuse Delta tecture Biennale Rotterdam 2012) have side its traditional business and the mas- sities within 90 kilometers, Paredes was

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coinvolto per la realizzazione di nuove abitazioni in grado di ar- dell’ambiente urbano, all’utilizzo di energie rinnovabili, alla proget-
monizzarsi con il paesaggio circostante ma al contempo di essere tazione di eco-building, quartieri ad alta sostenibilità ambientale.
all’avanguardia dal punto di vista energetico. Il progetto definito Ha adottato nuovi approcci per la realizzazione di una mobilità
Grödians si compone di 34 abitazioni singole che sono studiate sostenibile mirando alla gestione intelligente delle reti stradali, a
per sfruttare al massimo la luce naturale diurna, in considerazio- fonti rinnovabili decentrate per la ricarica di batterie, all’info-mo-
ne anche della particolare caratteristica di queste isole che in virtù bilità, all’utilizzo di combustibili alternativi e di nuovi veicoli per
della loro latitudine nei mesi estivi possono godere di diverse ore l’eco-guida. L’economia smart, basata sul concetto di conoscenza,
di luce, e per limitare la quantità di energia necessaria al fabbiso- ha considerato come materia prima la collaborazione incrociata di
gno domestico. Anche i colori scelti per queste abitazioni hanno esperienze tra Centri di Ricerca, Università, Industrie, professioni-
una propria finalità che è quella di assicurare una certa luminosità sti, cittadini, amministratori e costituirà un punto di forza per una
durante i freddi mesi invernali. La stessa disposizione di questo pic- nuova economia urbana. Inoltre la formazione di un Living Lab To-
colo nucleo di abitazioni è stata scelta nei minimi dettagli: le case rino sta permettendo di creare una piattaforma di sperimentazione
sono orientate verso la strada per favorire l’accesso e la sicurezza dei su cui verificare in scala reale le applicazioni, confrontarle, misurarle
propri abitanti e sono posizionate in modo tale da farsi scudo l’un negli impatti sociali ed economici, proporle su ampia scala, per tutta
l’altra per favorire la crescita di piante e alberi oltre che per ripararsi la città, estendendo a livello regionale, ai suoi capoluoghi, gli effetti
dal vento. Le case sono inoltre collegate tra loro da sentieri percor- della sperimentazione. In questo contesto Istituti Universitari, Ri-
ribili a piedi mentre le auto sono totalmente escluse e parcheggiate cercatori e Professionisti innovativi saranno chiamati ad allestire e
in uno spazio comune lontano dalle case, nonostante ognuna di sperimentare su larga scala nuove soluzioni, sistemi, tecnologie di
esse presenti uno spazio per il carico e lo scarico merci, da usare miglioramento della qualità e vita nella città. La strategia smart di
però soltanto quando effettivamente se ne ha bisogno. Per facilitare Torino punta a realizzare modelli di ingaggio pubblico-privato in-
gli spostamenti sono in ogni caso previsti mezzi pubblici che per- novativi, a favorire la partecipazione civica realizzando strutture per
mettono di tener ferme le auto. Il materiale primario con cui sono la condivisione di informazioni e di dati per definire le politiche di
costruite le case è in ogni caso il legno reperito direttamente sull’i- intervento. Si tratta di puntare sulla valorizzazione dei beni comuni
sola in modo da limitare il trasporto e con esso assicurare una ridu- urbani, ovvero creare un’infrastruttura tecnologica che faccia dialo-
zione delle emissioni nocive di CO2 durante la loro realizzazione. gare persone ed oggetti integrando informazioni, favorendo l’inclu-
sione sociale e migliorando la qualità della vita urbana.
Alcune esperienze smart Il caso italiano segue la suddivi- La città di Genova, per il suo progetto di smart city ha lavorato in-
Italiane sione in parametri smart fissata sieme al Comitato Tecnico Scientifico tentando di raggiungere i mi-
dall’UE con una particolare at- gliori risultati per l’efficienza energetica del costruito. Sono stati re-
tenzione al patrimonio storico da salvaguardare. La città di Torino alizzati edifici efficienti, attraverso il raggiungimento di elevati stan-
ha effettuato una serie di interventi legati al recupero della qualità dard di isolamento e l’integrazione di impianti da fonte rinnovabile

chosen by Living Plan IT. Located in 15 Grödians Project has been developed in this small group of houses was selected in smart parameters set by the EU, with
km from Oporto has already been, for a a small town of Scotland where sustain- to the smallest detail: houses are oriented particularly attention to safeguarding
long time, the focus of many initiatives ability goes hand in hand with respect towards the road to improve access and built heritage. The city of Turin has car-
related to cultural and economic revitali- for the surrounding landscape. Lerwick safety of its inhabitants and are posi- ried out a series of actions related to the
zation linked to its own nature of design is the most populous city in the Shetland tioned to shield themselves to each other recovery of the quality of the urban en-
and creativity polo that has put the ini- Islands, located off the north coast of to promote growth of plants and trees as vironment, the use of renewable energy,
tiative Cidade Criativa characterized by Scotland. This context has been involved well as shelter from the wind. Houses are the design of eco-building, neighbor-
a growing number of public spaces with for the construction of new homes able also connected by footpaths and cars are hoods high environmental sustainability.
wi-fi access and, more generally, a strong to harmonize with the surrounding totally excluded and parked in a com- Adopted new approaches to the realiza-
sensitivity on the part of citizens towards landscape, but at the same time to be at mon area away from houses, although tion of sustainable mobility aiming at the
innovation and sustainability. Paredes the forefront in terms of energy. The pro- each one of them found a space for the intelligent management of the road net-
has highlighted the most innovative ject defined Grödians consists of 34 indi- loading and unloading of goods, but work, to decentralized renewable sourc-
technologies to become an open labo- vidual houses that are designed to exploit only to be used when it needs; in order es to recharge batteries, to info-mobility,
ratory of urban development through the most of natural daylight, in consid- to facilitate the movements are provided to the use of alternative fuels and new ve-
the logic of the software industry. The eration of the particular characteristics public transport. The primary material hicles for eco-guide. The smart economy,
sensors, located on an area of seventeen of these islands because of their latitude with which the houses are built is wood based on the concept of knowledge, has
square kilometers, will allow to network in the summer months can enjoy several found directly in the island to limit the considered as a raw material, the cross-
information on the operation of all ur- hours of light, and limit the amount of transport and with it ensure a reduc- collaboration of experiences between
ban facilities totally new. From public energy needed to satisfy domestic life. tion of harmful emissions of CO2 during Research Centers, Universities, Indus-
lighting to residential construction and Even the colors chosen for these homes their implementation. tries, professionals, citizens, directors,
waste disposal, each gear will be con- have their own purpose, which is to en- which will be an asset for a new urban
trolled by a smart grid that will make sure a certain brightness during the cold Smart Italian experiences economy. In addition, the formation of a
the city a center of zero emissions. The winter months. The same provision of The Italian case follows the subdivision Living Lab Turin is allowing to create a

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e di co-trigenerazione per la produzione di energia, sia negli edifici Risultati I sei parametri smart proposti
nuovi che nelle ristrutturazioni. Nella smart city gli edifici, integran- dall’UE riguardano: la promozio-
do razionalmente la rete elettrica, di telecomunicazione e termica ne e il rafforzamento del recupero edilizio, la produzione e la ge-
al loro interno, svolgono contemporaneamente un doppio ruolo di stione integrata delle diverse fonti energetiche rinnovabili (smart
consumatori e produttori. Un aspetto di particolare importanza è environment); la promozione del proprio territorio attraverso una
rappresentato dal perseguimento degli obiettivi di sostenibilità nella virtualizzazione del patrimonio culturale, delle tradizioni e la resti-
ristrutturazione del patrimonio storico, una delle eccellenze di Ge- tuzione in rete come bene comune per i propri cittadini e visitatori
nova, studiando soluzioni intelligenti che permettano al contempo (smart living); lo sviluppo di tecnologie e sistemi funzionali per la
di preservarlo, valorizzarlo ed incrementarne prestazioni ambientali mobilità, urbana e interurbana a basso impatto ambientale (smart
e comfort interno. È stato garantito alla popolazione un sistema di mobility); il potenziamento delle opportunità di condivisione della
trasporti pubblici di elevata qualità ed efficienza a costi accessibili; conoscenza e dell’accesso al mondo del lavoro, attraverso la parteci-
in tal modo l’utilizzo dei veicoli privati si riduce ed il miglioramen- pazione dei cittadini alla promozione del territorio (smart people);
to della qualità dell’aria e della vivibilità degli spazi pubblici favori- la visione strategica del proprio sviluppo e la definizione in base
scono una maggiore diffusione della mobilità pubblica. All’interno a questo delle scelte e linee di azione in grado di coinvolgere i cit-
del sistema di trasporto pubblico e delle aree ad elevata congestione tadini nei temi di rilevanza pubblica, nella promozione di azioni
si studia l’introduzione di soluzioni ICT dedicate alla mobilità so- di sensibilizzazione ed utilizzazione delle tecnologie (smart gover-
stenibile atte a incrementare qualità, accessibilità ed intermodalità nance); gli investimenti nella ricerca, la spesa pubblica efficiente e
dei servizi. Per favorirne la diffusione, verrà creata un’infrastruttura lo sviluppo dell’imprenditoria (smart economy). Gli esempi di città
per la ricarica dei veicoli elettrici in connessione allo sviluppo della intelligenti sopra descritti, spesso prendono in considerazione sol-
smart grid. Il porto è senza dubbio la peculiarità che più caratterizza tanto alcuni di questi parametri smart, come avviene per la smart
Genova rispetto alle altre smart cities. I progetti possibili riguardanti governance e lo smart environment applicati per la riqualificazio-
l’area portuale sono molteplici, quali l’elettrificazione delle banchine ne delle aree industriali dismesse nel caso delle strategie Brainport
(cold ironing), lo sviluppo della mobilità elettrica portuale e l’auto- Eindhoven e Kentucky River Cities e la collaborazione tra Governo,
mazione dei servizi portuali. Tra i maggiori obiettivi c’è quello di Mercato e Istruzione delle città interessate. Il parametro smart li-
ridurre drasticamente la permanenza delle navi in porto (come sta ving ha riguardato interventi come quelli della città di São Paulo,
già avvenendo grazie al progetto Slim Port), con netti benefici sul- nella risposta al sovraffollamento degli spazi della metropoli, e
la qualità dell’aria. La corretta gestione del traffico da e verso l’area dell’area di Rotterdam South dove il collegamento con il centro del-
portuale si interseca con i progetti di info-mobilità e logistica e com- la città ha mutato la condizione di marginalità delle periferie. Dal
porta l’armonizzazione dei provvedimenti da attuare con altri Enti punto di vista ambientale, il progetto Rhine-Meuse Delta in Olan-
gestori o regolatori di traffico. da e il progetto Grödians in Scozia hanno mirato alla salvaguardia
dalle inondazioni, il primo, e alla riqualificazione del patrimonio

platform for experimentation to test for The city of Genoa, for its smart city pro- affordable cost; in this way the use of the project Slim Port), with net air qual-
full-scale, applications, compare them, ject, has worked together with the Tech- private vehicles is reduced and the im- ity benefits. The proper management of
measure them in the social and econom- nical and Scientific Committee, trying to provement of air quality and livability traffic to and from the port area inter-
ic impacts, proposing on a large scale achieve the best results for the energy ef- of public spaces encourages a wider use sects with the projects of info-mobility
throughout the city, extending to the ficiency of buildings. Have been realized of public mobility. Within the system and logistics involves the harmonization
regional level, to its capitals, the effects efficient buildings, through the achieve- of public transport and areas of high of the measures to be implemented with
of the trial. In this context, Universities, ment of high standards of insulation and congestion studying the introduction of other management agencies or traffic
Researchers, Professionals will be called integration of renewable energy plants ICT solutions dedicated to sustainable controllers.
to set up and test new large-scale solu- and co-trigeneration for the production mobility that increase quality, accessibil-
tions, systems and technologies to im- of energy, both in new buildings and in ity and intermodal services. To facilitate Results
prove the quality and life of the city. The renovations. Buildings, integrating ra- its dissemination, it will create an infra- The six smart parameters proposed
smart strategy of Turin, aims to build tional electricity grid, telecommunica- structure for charging electric vehicles in by the EU include: promotion and
models of public-private partnerships tions and heat inside, at the same time connection with the development of the strengthening of building restoration,
and innovative engagement, fostering play a dual role of consumers and pro- smart grid. The port is undoubtedly the production and integrated management
civic participation creating structures for ducers. A fundamental aspect is the pur- feature that most characterizes Genoa of the various renewable energy sources
sharing information and data to define suit of sustainability in the renovation of compared to other smart cities. Possi- (smart environment); promotion of its
interventional policies. It is to focus on historic heritage, one of the excellence ble projects, regarding the port area, are own territory through a virtualization
valorization of urban municipalities, or of Genoa, studying intelligent solutions manifold, such as electrification of the of cultural heritage, traditions and res-
create a technological infrastructure that that allow at the same time to preserve, docks (cold ironing), development of titution in the network as a common
makes people and objects talk by inte- enhance and increase environmental electric mobility and automation of port good for citizens and visitors (smart
grating information, promoting social performance and interior comfort. It services. Among the major objectives it living); development of technologies
inclusion and improving the quality of is guaranteed public transport system is to drastically reduce the stay of ships in and systems for functional urban and
urban life. with high quality and efficiency at an port (as is already happening thanks to interurban mobility low environmental

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esistente, il secondo, offrendo spazi lavoro provvisori per impre- mento fra soggetti pubblici e privati, condivisione delle scelte con
se creative; in questo caso, oltre all’applicazione dello smart envi- la cittadinanza. Queste esperienze sono alcune tra le migliori rea-
ronment è stata considerata la partecipazione sociale dello smart lizzate da città di tutto il mondo e l’analisi delle loro strategie può
living e dello smart people. Il parametro smart mobility ha visto la offrire un contributo di spunti ed idee ed ispirare la realizzazione
sua applicazione nelle città di Curitiba e Paredes, che hanno pro- di iniziative simili nel territorio nazionale e regionale: questi esem-
posto una nuova configurazione della mobilità urbana secondo la pi mostrano che non sono solo le grandi città a varare piani com-
visione dell’innovazione tecnologica fornendo connessione wire- plessi di infrastrutturazione tecnologica ma anche centri di medie
less, gestite e monitorate da smart grid. Nei casi italiani, oltre ai pa- dimensioni possono essere motori di sviluppo grazie ad interventi
rametri smart appena individuati si parla di provvedimenti per la mirati capaci di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
salvaguardia del patrimonio storico che dovrebbero interessare un
REFERENCES
nuovo parametro, quello dello smart heritage. Sia Torino che Geno-
va infatti hanno effettuato una serie di interventi legati al recupero AA. VV. (2012), Making City – 5th IABR 2012, pubblicato da IABR, Rotterdam.
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all’opinione pubblica un resoconto puntuale e indipendente sullo Saaty, T. L. (1990), Multicriteria decision making: the analytic hierarchy pro-
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Pittsburgh PA.
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la società e dell’economia hanno l’obiettivo di sviluppare politiche Scotto, F. C. (2008), “Centri storici accessibili nelle città di domani”, Cittalia
fondazione, disponibile in: http://sviluppourbano.formez.it/node/644 (accesso
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locale e rafforzare il ruolo delle città come motori del cambiamen- disponibile in: http://www.cittalia.it/index.php?option=com_content&view
to, produttori di cultura e giacimenti di identità. Programmare e =article&id=4127:smart-cities-le-idee-al-centro-del-dibattito-cittalia-pub-
governare l’insieme di queste dimensioni risulta essere sempre più blica-le-book-il-percorso-verso-la-citta-intelligente&catid=1:documenti-
complesso, in termini di risorse disponibili, necessità di coordina- cittalia&Itemid=14 (accesso 23 Gennaio 2013).

impact (smart mobility); exponentially cerned. The smart living parameter fo- ing wireless, managed and monitored challenges posed by the transformation
enhancing of opportunities for sharing cused interventions such as those of the by smart grid. Italian cases, in addition of society and the economy in order to
knowledge and access to the labor mar- city of São Paulo, in response to the over- to these smart parameters, focus on develop effective public policies and im-
ket, through the participation of citizens crowding of the spaces of the metropolis measures to the preservation of histori- prove their planning, management and
in the promotion of the territory (smart and to the Rotterdam South, where the cal heritage, that should consider a new evaluation, to accompany the processes
people); strategic vision of their own de- connection to the center of the city has parameter, the smart heritage. Turin of local innovation and strengthen the
velopment and the definition of choices changed the condition of marginality in and Genoa are in fact carried out a se- role of cities as engines of change, pro-
and guideline that can involve citizens in the suburbs. From the environmental ries of actions related to the recovery of ducers of culture and identity deposits.
issues of public importance, in the pro- point of view, the Rhine-Meuse Delta the quality of the urban environment, These experiences are some of the best
motion of awareness and use of infor- project in the Netherlands and the Grö- planning for sustainable mobility in experiences of cities around the world,
mation technology (smart governance); dians project in Scotland, aimed to assure their historic centers and cooperation and the analysis of their strategies can
investment in research, public efficiency the protection from floods, the first, and between Research Centers, Universities, make a contribution of ideas and sugges-
spending and development of entrepre- upgrading of existing assets, the second Industries, aiming thus to smart govern- tions and inspire the creation of similar
neurship (smart economy). Examples of offering temporary work spaces for ance, social inclusion with the formation initiatives in national and regional ter-
smart cities described above, often take creative businesses; in this case, in addi- of Living Labs and then the smart people. ritory: these examples show that not
into account only some of these smart tion to the smart environment has been Compare with the new models of plan- only large cities plan complex techno-
parameters, like the case for smart gov- considered the social participation of ning and public-private partnership that logical infrastructure but also medium
ernance and smart environment applied smart living and smart people. The smart can make forward-looking investments size centers can be engine for growth
for the redevelopment of brownfield mobility parameter has seen its applica- to improve the quality of urban living through targeted interventions that im-
sites in the case of Brainport Eindhoven tion in the cities of Curitiba and Paredes, means providing citizens and the public prove the quality of life of citizens.
and Kentucky River Cities strategies and which proposed a new configuration of a detailed account and independent on
collaboration between the Government, urban mobility according to the vision the state of innovation in cities, with par-
Market and Education of the cities con- of technological innovation by provid- ticular attention to the quality of life. The

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Il trionfo della città intelligente CASO STUDIO/
CASE STUDY

ilaria.oberti@polimi.it
Ilaria Oberti, Angela Silvia Pavesi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano angela.pavesi@polimi.it

Abstract. Nel mondo, una persona su due vive in città, le megalopoli sono più di popolazione mondiale rispetto all’attuale 9,9%. Queste città a ele-
venti ed entrambi i dati sono destinati a crescere. Davanti a questo scenario, la
grande sfida è rappresentata dalla capacità di far crescere gli agglomerati urbani
vata densità presentano una serie di sfide mai sperimentate finora
all’insegna dell’efficienza e del miglioramento della qualità della vita dei cittadini. e, se pianificate e organizzate in modo strategico, sono in grado di
Nella città del futuro, ambiente, persone e tecnologie vanno pensate in modo offrire importanti opportunità, oltre a garantire una certa prospe-
integrato e sostenibile: ciò è quanto sta alla base del concetto della smart city.
rità, come ben sottolineato anche nel rapporto State of the World’s
Parole chiave: Smart city, Risorse ambientali, Efficienza energetica, Sostenibilità
urbana, Edilizia sostenibile
Cities. Report 2012/2013 (UN-Habitat, 2012).
Alla luce di questo scenario, la grande sfida è rappresentata dalla
capacità di far crescere gli agglomerati urbani all’insegna dell’ef-
La città vivibile, equa «Le città non sono piene di ficienza, del miglioramento della qualità della vita dei cittadini e
e sostenibile1 persone povere, perché rendo- della sostenibilità ambientale; nella città dell’immediato futuro,
no povere le persone, ma per- ambiente, persone e tecnologie devono essere pensate in modo
ché attraggono le persone offrendo loro la speranza di una vita integrato e sostenibile, un modello urbano rappresentato dalla
migliore»: da questo assioma si sviluppano le riflessioni di uno smart city, secondo la sua interpretazione più ampia. Una defi-
dei più autorevoli economisti di Harvard, Edward Glaeser, rac- nizione univoca e condivisa del concetto ancora non esiste: nello
colte nel recente saggio, Triumph of the City, in cui sostiene che spazio di un decennio, l’appellativo smart ha identificato la città
sono le città a rendere le persone più intelligenti, più ricche, più digitale, in seguito la città socialmente inclusiva, per arrivare alla
ecologiche, in salute e felici. Il trionfo dell’uomo urbano e della città che assicura una qualità della vita migliore, con ancora, tut-
città è ampiamente supportato da dati oggettivi: fra i più accredi- tavia, molteplici interpretazioni che variano in funzione del sin-
tati, quelli divulgati dalle Nazioni Unite, attraverso uno specifico golo proponente. Unico fattore che accomuna le diverse accezioni
rapporto sull’evoluzione della popolazione mondiale2. Da esso si sembra essere l’idea di sostenibilità.
evince che, nel mondo, una persona su due vive in città, con una Il termine sostenibilità inteso da un punto di vista energetico-am-
previsione al 2050 che vede la percentuale salire al 72%, da 3,6 bientale, optando per scelte e avvalendosi di tecnologie che per-
miliardi di persone nel 2011 a 6,3 nel 2050, con Africa e Asia che mettano una gestione oculata delle risorse, il risparmio di energia
stanno sperimentando il più rapido aumento di popolazione ur- e l’utilizzo di energia rinnovabile. Da una prospettiva sociale, la
bana che, secondo le stime, costituirà la maggioranza rispetto alla sostenibilità vista nella qualità stessa della vita, partendo dall’idea
popolazione rurale entro i prossimi vent’anni. Altri dati riguarda- che il cittadino possa partecipare in modo attivo alla modellazio-
no la rapida crescita delle megalopoli, città che contano più di 10 ne progressiva della città secondo i propri bisogni (smart commu-
milioni di abitanti: nel 1970 erano solo due, Tokyo e New York, nities); da un punto di vista funzionale, garantendo un’elevata qua-
oggi sono 23; nel 2025 si prevede che raggiungeranno il numero lità, unita a flessibilità e dinamicità, dei servizi urbani in risposta
di 37, con una concentrazione di popolazione pari al 13,6% della alle esigenze degli utenti, dando il via al meccanismo di fornitura

The triumph of the Abstract: Globally, one in two people economists of Harvard, develops the York, today has 23, by 2025, is ex-
living in cities, megacities are more than reflections of the cities, collected in pected to reach 37, accounting for 13,6
smart city twenty, and both figures are expected the recent book, Triumph of the City, per cent of the world urban popula-
to increase. In light of this scenario, the in which he argues that cities are to tion compared to the current 9.9%.
major challenge is the ability to grow the make people richer, smarter, greener, These cities with high density have a
urban areas with efficiency and improv-
healthier and happier. The triumph number of challenges not experienced
ing the quality of citizens’ life. In the city
of the future, the environment, the people
of the urban man and of the cities is so far and, if planned and organized
and the technology have to be devised widely supported by objective data: in a strategic way, they are able to of-
in an integrated and sustainable way: among the most reliable data, those fer significant opportunities, as well as
this is what underlies the concept of the disclosed by the United Nations, guarantee a certain prosperity, as also
smart city. through a specific report about the emphasized in the report State of the
Keywords: Smart city, Environmental evolution of the world population2. World’s Cities. Report 2012/2013 (UN-
resources, Energy efficiency, Urban sus- It can be seen that, in the world, one Habitat, 2012).
tainability, Sustainable building in two people lives in the city and it’s In light of this scenario, the major
projected to reach a 72% rate in 2050, challenge is the ability to grow the
The city livable, equitable and sus- passing from 3.6 billion in 2011 to 6.3 urban built up area with efficiency,
tainable1 billion by 2050, with Africa and Asia improving the quality of life and the
«Cities aren’t full of poor people be- that are testing the most rapid increase environmental sustainability; in the
cause cities make people poor, but in urban population. city of the immediate future, the envi-
because cities attract poor people Other data concerning the rapid ronment, the people and the technolo-
with the prospect of improving their growth of megacities, cities of at least gies have to be devised in an integrated
lot in life»: from this axiom, Edward 10 million inhabitants: by 1970 the and sustainable way, an urban model
Glaeser, one of the most influential world had only two, Tokyo and New represented by a smart city, accord-

117 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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del servizio nel luogo, nel tempo e nell’intensità richiesta. Infine, 81 milioni di Euro, mentre per il 2013 il budget è stato portato a
la sostenibilità da interpretare come la capacità della città di pro- 365 milioni di Euro.
grammare una crescita armonizzata, di tutelare un equilibrato I fondi sono funzionali al cofinanziamento di progetti relativi a:
rapporto con il verde, di attivarsi per promuovere la sicurezza e edifici intelligenti e progetti di quartiere; approvvigionamento in-
per rispondere in modo organizzato alle emergenze ambientali telligente e progetti al servizio della domanda; progetti di mobilità
causate dalle attività umane. Ciò che permette la convergenza di urbana; infrastrutture digitali intelligenti e sostenibili. Sempre a
questi diversi punti di vista verso l’obiettivo finale è l’applicazione livello europeo, sono stati lanciati ulteriori bandi di ricerca in cui
della tecnologia ICT, ponendo attenzione, però, al fatto che il di- rientrano anche i temi smart city: 9 Mld di Euro a conclusione del
gitale è una condizione necessaria, ma non certo sufficiente, per 7° Programma Quadro 2007-2013 e 80 Mld di Euro con il pro-
dichiarare una città smart. Le iniziative tese a diffondere il concet- gramma comunitario Horizon 2020.
to di smart city proliferano sia in ambito internazionale sia, con In Italia, sono molte le iniziative intraprese a livello centrale a
qualche ritardo, in quello italiano. A livello europeo l’avvio può es- supporto della promozione e diffusione della smart city: le più ri-
sere fatto coincidere con il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), levanti vedono in prima fila il MIUR (Ministero dell’Istruzione,
un’iniziativa autonoma dei Comuni europei finalizzata a ridurre Università e Ricerca) e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni
le emissioni di CO2 di oltre il 20% entro il 2020 attraverso l’effi- Italiani)3. Utile a delineare lo scenario, attuale e a più lungo ter-
cienza energetica e azioni di promozione dell’energia rinnovabile. mine, di un’Italia più smart, è il modello di approfondimento ela-
Lanciato nel gennaio 2008, il Patto è sostenuto dalla Commissio- borato dal gruppo TEH-Ambrosetti, in collaborazione con Fon-
ne Europea nell’ambito del perseguimento degli obiettivi della dazione Energy Lab, da cui emergono quattro principali ambiti
Strategia 20-20-20. Nel 2011 la stessa Commissione ha promosso urbani interessati da interventi infrastrutturali a carattere tecno-
l’iniziativa Smart Cities and Communities European Innovation logico, nell’evoluzione verso il paradigma della smart city: energia,
Partnership che, per il primo anno (2012), è stata finanziata con mobilità, risorse, edilizia (tab.1).

Tab.1 Scenario attuale e a lungo termine per un’Italia


più smart, TEH-Ambrosetti-Fondazione Energy
Lab, 2012, rielaborata dall’autore
Present and long-term scenario for a smarter Italy,
TEH-Ambrosetti-Fondazione Energy Lab, 2012,
author revision

INDICATOR
AREA DIFFUSION BY 2012 TARGET BY 2030 LONG-TERM TARGET TARGET SOURCE
(NECESSARY TECN INFRASTRUCTURE)

Production from renewables 28% 56% 75% by 2050 EU, Energy Roadmap 2050

ENERGY Smart grid 5% 49% 100% by 2050 Sector target

Energy efficiency in the industry 4% 48% 100% by 2050 Sector target

100% thermal insulation of existing building by 2100


100% lighting system of latest generation by 2040
Building infrastructures 6% 19% 100% condensino boiler by 2060 Sector target
100% HVAC system of latest generation by 2080
BUILDING
100% intelligent building management by 2100

Smart domestic appliance 2% 45% 100% by 2100 Sector target

Trasport infrastructures 5% 100% 100% electrical and hybrid charging by 2030 Sector target

MOBILITY Vehicles 0% 25% 25% electric vehicles, full hybrid e biofuel by 2050 Sector target

Smart System 10% 100% 100% by 2030 Sector target

Water management 16% 80% 80% smart meters, automation and control over all the water supplì network by 2030 Sector target

RESORCES
100% smart technologies for collection/disposal and automation over all the network by 2030
Waste management 25% 97% Sector target
90% waste to energy processes by 2030

118 I. Oberti, A. S. Pavesi TECHNE 05 2013


Questi obiettivi, nel loro insieme, tratteggiano i contorni di un’I- politiche rilevanti. L’intervento comunitario non può sostituirli,
talia ideale per lo sviluppo sul proprio territorio di smart cities. ma può spronarli e sostenerli» (Draghi, 2011). Le recenti norme
Ma questo ha un costo: il mantenimento dello status quo tecno- introdotte in Italia in materia di risparmio energetico per gli edi-
logico, riferito alle categorie identificate, nel periodo 2013-2030 fici, gli obiettivi contenuti nell’Agenda 2020, correlati ai fenomeni
costerà al Paese 22 Mld di €/anno, la trasformazione in un Paese sociali ed economici che determinano la forte domanda di edili-
smart richiederebbe ulteriori 28 Mld di €/anno, dunque 50 Mld zia sostenibile, costituiscono elementi di svolta epocale che il set-
di €/anno in totale, equivalente a 3,2 punti di PIL. I benefici, tut- tore delle costruzione deve percepire nella loro forte dinamicità
tavia, sarebbero notevoli: l’introduzione massiccia di tecnologie ed emergenza e tradurre nelle prassi progettuali, costruttive e di
innovative funge, infatti, da motore per un potente recupero di gestione degli edifici.
efficienza e di produttività che si tradurrebbe in una crescita ag- In questo quadro di forte evoluzione strategica, normativa, di
giuntiva per il Paese equivalente a 8-10 punti di PIL annui4. mercato e di destinazione di risorse economiche, gli interventi
L’Italia assegna un ruolo importante al settore delle costruzioni: alla scala urbana capaci di mettere in atto soluzioni integrate vol-
nella partita della smart city, dovrebbero essere destinati al setto- te al contenimento e al controllo dei consumi, costituiscono ele-
re 9,6 Mld di €/anno, fino al 2030, con un recupero di efficienza menti di forte valorizzazione nell’ambito della sostenibilità e pos-
sui costi attuali stimati fra 4,4 e 20 Mld di €/anno. Il patrimonio sono costituire prototipi dell’applicazione del concetto di smart
immobiliare e la riqualificazione urbana, al secondo e al terzo city: è il caso di Porta Nuova a Milano. Attualmente in fase di
posto dopo le infrastrutture per la mobilità, catalizzano gli inve- cantierizzazione avanzata, l’intervento di trasformazione urbana
stimenti degli enti locali, all’interno dei Piani triennali delle ope- consiste nella riqualificazione di oltre 290.000 m2 di aree dismes-
re pubbliche, rispettivamente con risorse investite pari a 2,4 Mld se, relativa ai quartieri Garibaldi, Varesine e Isola, divisi da oltre
di € e 2,15. Anche sul versante degli investimenti privati prevale 50 anni da elementi di cesura, frutto della forte espansione della
l’intento di attivare interventi di riqualificazione e di nuove co- città industriale verso nord. Il nuovo quartiere di Porta Nuova
struzioni secondo i principi della gestione oculata delle risorse, nasce dalla connessione dei masterplan per le tre aree, sviluppati
della sostenibilità ambientale, economica e sociale e del miglio- rispettivamente dagli studi Pelli Clarke Pelli Architects, Kohn Pe-
ramento della qualità della vita dei cittadini. dersen Fox Architects e Boeri Studio.
Il progetto, realizzato da una squadra di 25 architetti, provenienti
Verso la smart city: il caso «La strategia Europa 2020 avrà da 8 differenti paesi, sotto la regia del Gruppo Hines, è il primo
Porta Nuova a Milano6 successo solo se gli indirizzi intervento di rigenerazione urbana a livello nazionale ad aver ap-
generali concordati a livello eu- plicato un sistema di certificazione ambientale in grado di carat-
ropeo si tradurranno in interventi nazionali concreti. I governi terizzare l’intervento in termini di sviluppo di reti per l’ottimiz-
e i parlamenti nazionali sono i legittimi depositari delle scelte zazione delle risorse.

ing to its broadest interpretation. A users’ needs. In the end, sustainability tion of renewable energy. Launched the dissemination of the smart city: in
clear definition of the concept does not interpreted as the ability of the city to in January 2008, the Covenant is sup- the most important ones, the MIUR
yet exist: in the space of a decade, the plan a harmonized growth, to protect ported by the European Commission (Ministry of Education, University and
name smart identified the digital city, a balanced relationship with the green, in the pursuit of the objectives of the Research) and the ANCI (National As-
then the city socially inclusive, to get to promote safety and to respond to Strategy 20-20-20. In 2011, the EC it- sociation of Italian Municipalities) are
to the city that ensures a better quality the environmental emergencies caused self has taken the initiative Smart Cities involved3.
of life; now there are multiple interpre- by human activities. What allows the and Communities European Innovation To rough out the present and longer-
tations and the single factor that joins convergence of these different points Partnership which, for the first year term scenario, of a smarter Italy, use-
the various meanings seems to be the of view toward the ultimate goal is the (2012), was financed with 81 million ful is the model developed by TEH-
idea of sustainability. implementation of ICT, paying atten- Euro, while for 2013 the budget was in- Ambrosetti with Fondazione Energy
The term sustainability is understood tion, however, to the fact that digital creased to 365 million Euro. The funds Lab, from which four main urban
from the point of view of the energy is a necessary but not sufficient condi- finance projects related to intelligent areas emerge. They are involved in the
and the environment, choosing tech- tion, to declare a city as smart. buildings, intelligent supply, urban evolution towards the paradigm of the
nologies that preserve the resources, Initiatives to disseminate the concept mobility and intelligent and sustain- smart city: energy, construction, mo-
saving energy and using renewable of smart city proliferate both the in- able digital infrastructures. Moreover, bility, resources (Table 1).
energy. From a social perspective: the ternational level and, with some delay, it was launched calls for further re- These objectives outline the profile of
idea that citizens can participate ac- also at italian one. At european level, search which also include the themes an ideal Italy for the development on
tively in the modeling of the cities the starting point was the Covenant of the smart city: 9 billion Euro at the its territory of smart cities. But all this
according to their needs (smart com- of Mayors, an independent initiative end of the 7th Framework Programme costs: to maintain the technological
munities); from a functional point of of European municipalities directed 2007-2013 and 80 billion Euro for the status quo, referring to the categories
view, providing a high quality, com- to reducing CO2 emissions even more Horizon 2020 Program. identified, in the period 2013-2030,
bined with flexibility and dynamism, than 20% by 2020 through the energy At the italian level, there are many ini- will cost 22 billion €/year, the trans-
of the urban services in response to efficiency measures and the promo- tiatives to support the promotion and formation into a smart country would

119 I. Oberti, A. S. Pavesi TECHNE 05 2013


01 | Porta Nuova Varesine - Planimetria del sito © Hines SGR
Porta Nuova Varesine - Site Plan ©Hines SGR

Per la sua centralità, le dimensioni dell’area e la storia dei quar- ranno realizzati circa 400 unità abitative (70.000 m2), nuove aree
tieri interessati, l’intervento di Porta Nuova ha i requisiti per commerciali, strutture ricettive, centri di aggregazione e cultu-
porsi come nuovo modello di progettualità urbana, nell’ottica rali: i diversi spazi funzionali risultano integrati nelle aree verdi
della smart city, allineato ai più avanzati standard internazionali. e pedonali, che costituiscono un vero e proprio elemento di con-
La scelta di realizzare un’unica infrastruttura pedonale di oltre nessione con i quartieri limitrofi. Il cuore del nuovo quartiere è
160.000 m2, in continuità con il tessuto urbano della città, che rappresentato da un grande parco pubblico di circa 90.000 m2,
consentirà di attraversare il quartiere a piedi o in bicicletta, ri- i Giardini di Porta Nuova. Dal punto di vista delle connessioni
sponde proprio all’esigenza di esplorare nuove strade in materia con il tessuto urbano milanese l’area si trova in posizione privi-
di progettazione architettonica e infrastrutturale, nel segno della legiata e facilmente accessibile da tutta la regione e da tutta Italia,
sostenibilità, della vivibilità, della qualità urbana. grazie alla vicinanza delle stazioni ferroviarie di Porta Garibaldi
Nell’area saranno sviluppati circa 360.000 m2 di nuove strutture e Centrale e di 4 linee metropolitane e dal passante ferroviario,
polifunzionali; oltre alla componente terziaria (137.000 m2), sa- nonché da diverse linee di mezzi di superficie.

require an additional 28 billion €/year, investment, it takes priority the intent phenomena that determine the high ment of more than 290,000 square
then 50 billion €/year in total, that is to activate redevelopment and new demand for sustainable building, are meters of disused areas, relevant to the
the equivalent of the 3.2 percent of construction in accordance with the the key elements of turning point that neighborhoods of Garibaldi, Varesine
GDP. The benefits, however, would be principles of a wise resources manage- the construction sector must perceive and Isola, separated for more than 50
considerable: the massive introduction ment, the environmental, economic for their strong dynamism and emer- years by elements of caesura, resulting
of innovative technologies is a power- and social sustainability and the im- gency and must translate into good from the fast-growing expansion of the
ful driving force improving efficiency provement of the citizens life quality. practices of design, construction and industrial city to the north.
and productivity that would result management of buildings. The new quarter of Porta Nuova is
in additional growth for the country Towards the smart city: the case of In this context of strong evolution of born from the connection of the mas-
equivalent to 8.10 percent of GDP/ Porta Nuova in Milan6 strategies, of applicable regulations, ter plan for the three areas, respectively
year4. «The Europe 2020 strategy will be suc- of market and of targeting financial developed from studio Pelli Clarke
Italy assigns an important role to the cessful only if the general guidelines resources, interventions at the urban Pelli Architects, studio Kohn Ped-
building industry: in the smart city agreed at European level will be trans- scale able to implement integrated ersen Fox Architects and Boeri Studio.
context, it should be allocated to the lated into real national actions. Gov- solutions designed to contain and The project, undertaken by a team of
sector 9.6 billion €/year till 2030, with ernments and national parliaments are control the energy consumptions, are 25 architects from 8 different coun-
a recovery on the current cost esti- the rightful custodians of the relevant elements of a strong enhancement for tries, under the direction of the Hines
mated between 4.4 and 20 billion €/ policy. Community intervention can- sustainability and may be prototypes Group, is the first intervention of ur-
year. The real estate and the urban re- not replace them, but it can push and of the application of the smart city ban regeneration at national level that
qualification, after the mobility infra- support» (Draghi, 2011). concept: this is the case of Porta Nuova has applied a system of environmental
structure, catalyze the local authorities The recent regulations introduced in in Milan. certification able to characterize the
investment, respectively with invested Italy in terms of buildings energy sav- Currently under advanced construc- intervention in terms of the develop-
resources that amount to 2,4 billion € ing, the objectives of Agenda 2020, tion, the intervention of urban trans- ment of networks for the optimization
and 2,15. Also with regard to private related to the social and economic formation consists in the redevelop- of resources.

120 I. Oberti, A. S. Pavesi TECHNE 05 2013


02 | Schema dei percorsi ciclabili e dell’accessibilità
pedonale nell’area di Porta Nuova © Hines SGR
Porta Nuova area - Pedestrian area and bike lanes
©Hines SGR

ribaldi, in particolare, è prevista una pensilina di copertura dei


camminamenti adiacenti agli spazi commerciali della piazza
circolare interamente ricoperta da pannelli fotovoltaici a film
sottile.
Per quanto riguarda il risparmio di acqua, dalla combinazione
di diverse strategie, fra cui un sistema di irrigazione integrato
da sensori di umidità del terreno e controlli meteo climatici che
consentiranno di irrigare solamente in condizioni di reale ne-
cessità, deriva una riduzione del consumo totale di acqua per
usi esterni che si aggira intorno al 70%. Il fabbisogno idrico ri-
manente sarà coperto al 100% da acqua di falda non potabile
proveniente dagli impianti di climatizzazione dell’intero com-
plesso. Il sistema prevede infatti l’estrazione di acqua di falda
I parcheggi saranno realizzati interamente ai piani interra- dal primo substrato acquifero non potabile e il suo utilizzo negli
ti per lasciare spazio in superficie al parco urbano, ai percorsi impianti di produzione di caldo/freddo con pompe di calore.
pedonali e alle piste ciclabili e per contribuire alla mitigazione Dopo essere stata utilizzata per la climatizzazione, l’acqua di
dell’effetto isola di calore limitando le superfici asfaltate. Ai piani falda ora definita “di processo” viene raccolta in vasche di accu-
interrati sono previsti parcheggi preferenziali per veicoli ecolo- mulo al servizio della rete di irrigazione. Il risparmio di acqua
gici e depositi per le biciclette, sia per gli edifici uffici, sia per le potabile per gli usi interni degli edifici è compreso mediamente
residenze. tra il 24% circa per le residenze e il 36% circa per gli edifici a
Tutti gli edifici di Porta Nuova sono stati modellati con l’utilizzo destinazione terziaria/commerciale.
di software specifici per la stima dei consumi e dei conseguenti La strategia impiantistica dell’intero complesso di Porta Nuova
risparmi energetici: ci si aspetta un risparmio medio sull’intero sfrutta l’acqua di falda che è estratta e utilizzata per la produzio-
complesso intorno al 20% rispetto ad un impianto tradizionale. ne dei fluidi caldi e freddi per la climatizzazione degli ambienti
Per tutti gli edifici è in corso di implementazione un processo di attraverso un sistema di pompe di calore polivalenti a recupero
Commissioning avanzato dei sistemi energetici che consentirà di totale. L’acqua di falda è inoltre utilizzata direttamente per il
prevenire possibili problemi nel funzionamento degli impianti pre-trattamento dell’aria esterna nelle unità di trattamento aria.
dovuti a una non corretta installazione e verifica di funziona- Nella costruzione è stata posta grande attenzione nella scelta
mento. Il fotovoltaico è previsto in copertura di quasi tutti gli dei materiali privilegiando i prodotti con elevato contenuto di
edifici dei tre complessi Varesine, Isola, Garibaldi. Per l’area Ga- riciclato pre-consumo e post-consumo e di provenienza regio-

Because of its centrality, of the size and centres: various functional spaces are parking for green vehicles and storage areas of the round square, entirely
the history of the areas concerned, the integrated in the green and in the pe- for bikes are provided in the basement, covered with thin-film photovoltaic
intervention of Porta Nuova is eligible destrian areas, which are a real element both for office buildings and for resi- panels.
to be considered as a new model of of connection with the surrounding dences. As regards the water saving, by a com-
urban planning, relevant to the smart neighborhoods. The heart of the new All Porta Nuova buildings have been bination of different strategies, includ-
city, in line with the most advanced in- district is represented by a large pub- designed using a specific software for ing an irrigation system integrated by
ternational standards. lic park of 90,000 sqm, the Gardens of the estimation of consumption and sensors of soil moisture and weather
The decision to create a single pe- Porta Nuova. consequent energy savings: it is ex- climate controls, which allow to ir-
destrian infrastructure of more than From the point of view of the connec- pected an average saving on the whole rigate only under conditions of actual
160,000 sqm, in continuity with the tions with the city of Milan, the area is complex of around 20% compared to a need, it is expected a reduction of the
city context, which will allow to cross a prime location and easily accessible traditional system. total water consumption for outdoor
the area on foot or by bicycle, meets from the entire region and throughout For all buildings is being implemented applications around 70%.
the need to explore new paths in the Italy, thanks to the proximity of the a process of advanced commissioning The remaining water needs will be
field of architectural and infrastructur- railway stations of Porta Garibaldi and of energy systems that will prevent covered 100% by non-potable ground
al design, in the name of sustainability, Central Station, of 4 subway lines and possible problems during the opera- water coming from the air condition-
livability and urban quality. the urban rail, as well as many lines of tion due to incorrect installation and ing of the entire complex.
In the area will be developed approxi- the surface transportation. verification. The system provides the extraction
mately 360,000 sqm of new multi- The parking lots will be built com- The photovoltaic is expected to cover of ground water from the first not-
functional facilities; in addition to the pletely in the basement to make room nearly all the buildings of the three drinkable aquifer substrate and its use
tertiary component (137,000 sqm), to the city park, to the pedestrian and complexes Varesine, Isola and Garibal- in production systems of hot/cold with
about 400 residential units will be cycle paths on the surface and to con- di. For the Garibaldi area, in particular, heat pumps. After being used for the
built (70,000 sqm), new commercial tribute to the mitigation of heat-island there is a projecting roof, covering the air conditioning, the ground water,
areas, hotels, community and cultural by limiting paved surfaces. Preferential walkways adjacent to the commercial now called processed, is collected in

121 I. Oberti, A. S. Pavesi TECHNE 05 2013


nale. Globalmente il valore del materiale riciclato sul totale del NOTE
costo dei materiali da costruzione è superiore al 20% per tutti 1
Testo di Ilaria Oberti.
gli edifici, mentre il valore dei materiali di provenienza regio- 2
Emanato ogni due anni, dal 1988; a oggi sono disponibili i dati del 2011
nale è superiore al 35%. La corretta gestione dei rifiuti ha avuto (2011 Revision of World Urbanization Prospects, United Nations, 2012).
3
Si vedano, per esempio, i progetti inerenti Le Smart city nel Mezzogiorno,
inizio già in cantiere: il 90% dei rifiuti generati dalle attività di Lo sviluppo e il potenziamento dei cluster tecnologici nazionali, L’Osservatorio
costruzione è stata inviata a centri di raccolta specializzati nello Nazionale Smart City e il Piano Nazionale per le Città messo a punto dal Mini-
smistamento e riciclaggio dei materiali; il rimanente 10% è stato stero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
conferito in discarica. 4
Dati provenienti dall’indagine ABB-TEH Ambrosetti sulle Smart cities in
Nella progettazione è stata posta grande attenzione al benessere Italia, 2012.
5
Dati provenienti da EfficienCITIES-Cittalia, 2012.
delle persone negli ambienti interni, sia per gli uffici sia per le 6
Testo di Angela Silvia Pavesi.
residenze: oltre il 90% degli spazi occupati presenta affacci diret-
ti verso l’esterno e oltre il 75% degli spazi occupati è caratterizza-
to da un fattore di luce diurna superiore al 2%. REFERENCES
La qualità dell’aria indoor è garantita dal controllo della presenza Allulli, M., d’Antoni, S. et al. (2012), Smart Cities nel mondo, Cittalia, Roma.
di inquinanti grazie all’implementazione di un piano di gestione Annunziato, M. (2012), “La Roadmap delle Smart Cities”, EAI - Energia, Am-
della qualità dell’aria interna durante la fase di costruzione e la biente e Innovazione, n. 4-5/2012 lug-ott 2012 - Parte I, ENEA, Roma, pp. 32-42.
selezione di finiture interne (sigillanti, pitture e rivestimenti) a Draghi, M. (2011), Intervento di apertura dei lavori del Convegno Europa 2020:
basse emissioni di Composti Organici Volatili (Pavesi e Verani, quali riforme strutturali per l’Italia, Roma, 21 aprile 2011.
2012). Duany, A., Lydon, M. e Speck, J. (2011), The Smart Growth Manual, McGraw-
Presso gli ex Caselli daziari di Porta Nuova, è stato inaugurato di Hill, Columbus, OH.
recente, con il patrocinio del Comune di Milano, il primo Smart Gehl, J. (2010), Cities for People, Island Press, Washington, DC.
City Point milanese, luogo di sperimentazione e di dibattito in Glaeser, E. (2011), Triumph of the City, Penguin Book, London.
materia di sviluppo urbano e sostenibilità ambientale, con l’i- Pavesi, A. S. e Verani, E. (2012), Introduzione alla certificazione LEED®: proget-
dea, secondo Andreas Kipar, architetto paesaggista Presidente di to, costruzione, gestione - Ottimizzazione del processo edilizio secondo i principi
Green City Italia e promotore del nuovo spazio culturale, di su- della sostenibilità, Maggioli Editore, Rimini.
perare la concezione della smart city come spazio iper tecnologi- Peltron, J. e Singh, I. (2009), Future Cities: Designing Better, Smarter, More Su-
co, valorizzando aspetti quali «un’atmosfera urbana fertile per i stainable and Secure Cities, BookSurge Publishing, Charleston, SC.
progetti Smart», ma anche «l’aria pulita e il verde» in linea con il UN-Habitat (2012), State of the World’s Cities. Report 2012/2013: Prosperity of
Programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020. Cities, Progress Press, Malta.

the storage tanks for the service of the ing materials is more than 20% for all of interior finishes (sealants, paints NOTES
irrigation network. the buildings, while the value of the and coatings) with low emission of 1
Text by Ilaria Oberti.
The potable water saving of the build- regional materials is greater than 35%. Volatile Organic Compounds (Pavesi 2
Emanated every two years, since
ings for domestic uses is an average Proper waste management has began and Verani, 2012). 1988, today the data of 2011 (2011 Re-
between 24% for residential and 36% already in the construction site: 90% In the former Caselli daziari of Porta vision of World Urbanization Prospects,
for tertiary/commercial. The engineer- of the waste generated from building Nuova, it was recently inaugurated, United Nations, 2012) are available.
ing strategy of the entire complex of activities has been sent to collection with the support of the Municipality of 3
For example, the projects Le Smart
Porta Nuova exploits the ground wa- centres specialized in sorting and recy- Milan, the first Smart City Point in Mi- city nel Mezzogiorno, Lo sviluppo e il
ter, which is extracted and used for the cling materials, and the remaining 10% lan, a place of experimentation and de- potenziamento dei cluster tecnologici
production of hot and cold fluids for was landfilled. bate on urban development and envi- nazionali, L’Osservatorio Nazionale
the air conditioning of the environ- In the design has been paid great at- ronmental sustainability, with the idea, Smart City and Piano Nazionale per
ments through a system of polyvalent tention to the comfort of the people in according to Andreas Kipar, landscape le Città elaborated from the Ministry
total recovery heat pumps. The ground indoor environments, both for offices architect, President of Green City Italy of the Infrastructures and Transport
water is also used directly for the pre- and for residences: more than 90% of and promoter of this new cultural Services.
treatment of the outside air in the air occupied spaces has got direct front- space, to go beyond the concept of 4
Data from ABB-TEH Ambrosetti,
treatment units. ages towards the outside and over 75% the smart city as strong technological Smart cities in Italia, 2012.
In the construction great attention has of occupied spaces is characterized space, highlighting aspects such as «an 5
Data from EfficienCITIES-Cittalia,
been paid to the choice of the materi- by a daylight factor greater than 2%. urban atmosphere fruitful for Smart 2012.
als, focusing on products with a high Indoor air quality is ensured by the projects» but also «the clean air and 6
Text by Angela Silvia Pavesi.
content of pre-consumer and post- presence of controls of pollutants by the green» in line with the Framework
consumer recycled and with regional implementing a management system Programme for research and innova-
origin. Globally, the value of the recy- for the indoor air quality during the tion Horizon 2020.
cled material on the total cost of build- construction phase and the selection

122 I. Oberti, A. S. Pavesi TECHNE 05 2013


Riciclare le cave di Puglia: tra paesaggio primario RICERCA/RESEARCH
e infrastruttura produttiva
Vincenzo Paolo Bagnato, Dipartimento ICAR, Politecnico di Bari bagnato@bdfarchitetti.it
Spartaco Paris, Dipartimento DATA, Sapienza Università di Roma spartaco.paris@uniroma1.it

Abstract. Il contributo propone una chiave di lettura sul tema del rapporto tra dello economico basato sul consumo e sulla crescita illimitata
paesaggio e luoghi dell’estrazione attraverso la declinazione dell’idea di rici-
claggio a un approccio su scale differenti, per definire strategie e metodologie
un’opportunità per un nuovo paradigma economico e culturale
operative che consentano di aggiornare e innovare i principi su cui si basa il nell’occidente (Latouche, 2009); individuano un atteggiamento
rapporto tra sfruttamento, trasformazione e dismissione delle cave. Il caso della capace di innovare e/o reinventare possibilità, modi d’uso e di
Puglia rappresenta un ambito particolarmente rilevante per almeno due ordini
di ragioni: per il ruolo che l’attività estrattiva occupa nell’economia globale della
valorizzazione delle risorse edilizie e territoriali più plausibili e
regione, seppur non affiancato da un’adeguata attività locale di trasformazione, sostenibili all’interno di un quadro di decrescita.
e per la rilevanza dimensionale del paesaggio dei bacini estrattivi e delle attività Se l’ambiente costruito è riconosciuto come risorsa “materiale”,
a essi connesse in relazione alle loro implicazioni ambientali1.
non si può più prescindere dal considerarne l’uso e la consisten-
Parole chiave: Valorizzazione ambientale, Cave, Material recycling, Redesign,
Gestalt recycling
za come parti integranti del suo processo di trasformazione. Per
un manufatto architettonico o un sistema urbano, l’idea di rici-
Il tema del “riciclaggio” delle claggio implica la consapevole accettazione della possibilità che
Dalla riqualificazione al
cave (e non “riqualificazione”) esso diventi scarto o rifiuto; significa il riconoscimento dell’in-
riciclaggio ambientale
s’inquadra all’interno di un più capacità della cultura tecnica moderna di costruire veri “organi-
vasto e condiviso cambiamento di paradigma nei modi di piani- smi” edilizi o urbani anziché “macchine” o prodotti di consumo
ficare, trasformare e gestire il territorio e ne riconosce il valore destinati a diventare rifiuti in tempi relativamente brevi (come
di risorsa appartenente ad un unico metabolismo nell’intero am- è avvenuto per gran parte della produzione immobiliare più re-
biente antropizzato. cente). Di qui la necessità di definire nuove strategie di ri-uso,
Il passaggio dalla “riqualificazione”, termine consolidato nella recupero e riduzione del consumo di risorse materiali: il “rici-
letteratura e nella prassi urbanistico-architettonica, al “riciclag- claggio” inteso quindi come insieme complesso ed articolato di
gio”, termine mutuato invece dal campo ambientale, rappresen- forme e usi diversi in grado di attivare nuove capacità di “durata”
ta una scelta affatto neutra che, superando l’equivoco di un uso e di “sostenibilità” nel ciclo economico e materiale di un intero
‘strumentale’ e propagandistico, si lega ai concetti di “rifiuto”, “ri- ambiente costruito.
duzione”, “consumo”, “materiale” e “prodotto” i quali, se applicati Per estensione, questa nuova prospettiva epistemologica si esten-
all’ambiente costruito (dalla scala del manufatto edilizio a quella de anche al territorio e all’ambiente antropizzato extraurbano,
del territorio), pongono una serie di questioni aperte ma anche dove i paesaggi dell’agricoltura e le infrastrutture produttive si
di opportunità. Essi rappresentano, infatti, il riconoscimento di configurano come insiemi di spazi residuali degradati risultanti
un ciclo di vita per la consistenza materiale dell’architettura ma da processi di modificazione ambientale che si rendono dispo-
anche per il suo uso/esercizio/smaltimento; suggeriscono un nibili come opportunità per un nuovo approccio alle azioni di
netto cambio d’atteggiamento che riconosce nella crisi del mo- trasformazione (Fig. 1).

The quarries’ Abstract: The essay suggests an inter- From the requalification to environ- well as opportunities. They represent
pretation on the topic of relationship be- mental recycling not only a way to recognize a life cycle
landscape: tween landscape and places of extrac- The topic of “recycling” of the quarries to the material essence of architecture,
tion, through the declination of re-cycling (and not “requalification”), is framed but also to its use/fruition/disposal;
environmental as an approach at different scales, to within a wide and shared change of they suggest a sharp change of behavior
and productional define strategies and metodological ac-
tivities, which allow to update and inno-
paradigm of modalities of planning, that recognize in the crisis of economic
valorization, between vate the principles upon which is based
transforming, managing the territory, model based on consumers and unlim-
the relationship between exploitation, which recognizes its value of resource ited growth an opportunity for a new
extraction and building transformation and disposal of the quar- of an unique metabolism of the built economic and cultural paradigm for
ries. The case of Apulia represents a environment. western countries (Latouche, 2009); an
significant field, considering at least for The shift from “requalification”, es- attitude capable to innovate and to re-
two issues: the role assumed by the ac- tablished in the literature and in the find possibilities and modalities of use
tivity of stone extraction in the regional planning and architecture practice, to and to change the evaluation of built re-
economy, although nowdays is not im- “recycling”, desumed from the envi- sources more plausible and sustainable
plemented by activities of transforma- ronmental sciences to architecture, it’s in a trend of decreasing.
tion of the matter in loco; also for the a non-neutral choice: overcoming the If the built environment is recognized
dimensional relevance of the landscapes misconception of an ‘instrumental’ or as a "material" resource , it is necessary
of quarries, mainly connected to private
propagandistic use, this term joins the to consider the use and consistency as
interests, and for the activities, and re-
terms “refuse”, “reduction”, “consump- an integral part of the transformation
sulting environmental implications1.
tion”, “material”, “product”; these con- process. For a built fabric architecture
Keywords: Envorinmental evaluation,
cepts, applied to the built environment or an urban system, the idea of recy-
Quarries, Material recycling, Redesign,
Gestalt recycling at different scale (from territory to built cling involves the conscious acceptance
fabric), solicits a series of question, as of the possibility that it will become

123 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
128
01 | Piano paesistico della Gola della Rossa a
Serra S. Quirico di Costantino Dardi (1985),
tratto da Casabella n. 575-576, Gen.-Feb.
1991
Landscape plannning for the “Gola della
Rossa” by Costantino Dardi, Serra San Quirico,
1985, Casabella n. 575-576, Gen.-Feb. 1991

In un certo senso le cave rappresentano oggetti caratterizzati


da un’intrinseca duplicità: paesaggio legato all’economia pri-
maria (non è un caso che sia comune il termine “coltivazione”
per descrivere l’attività estrattiva in corso) e luogo dell’economia
secondaria (le cave come infrastrutture produttive e di trasfor-
mazione); inoltre, una volta esaurito il ciclo di estrazione, esse
divengono luoghi-rifiuto, paesaggi dell’abbandono, drosscapes,
fino a confluire nell’arcipelago delle brownfields e delle waste
Il sistema delle cave tra Il tema del riciclaggio delle areas, spazi degradati dagli scarti del metabolismo urbano e in-
paesaggio primario e cave, vere infrastrutture pro- dustriale, inquinati da processi intensivi di modificazione am-
infrastruttura produttiva duttive dotate di un proprio bientale (Berger, 2007).
ciclo di vita, ha avuto negli Le attività di trasformazione, attualmente marginali e non ade-
anni più recenti un aumento d’interesse sia da parte degli spe- guatamente valorizzate, hanno avuto nel corso degli anni una
cialisti sia della collettività, in virtù dell’affermarsi di un nuovo e letteratura indirizzata ad affrontare il tema attraverso due chia-
condiviso sistema di valori che ha esteso il concetto di “sosteni- vi metodologiche contrapposte e non dialoganti: da un lato la
bilità ambientale” dal mero recupero delle cave dismesse alla de- regolamentazione e la disciplina della gestione produttiva, che
finizione di criteri “sostenibili” inerenti all’intero processo della ha incluso i bacini di estrazione lapidea all’interno di distret-
gestione dell’attività di estrazione (Fig. 2). ti produttivi con un’attenzione prioritaria (quando non esclu-
Gli ambienti e i paesaggi delle cave, nella loro perenne condi- siva) alle questioni inerenti le modalità del loro sfruttamento
zione di trasformazione che li configura come forme in divenire rispetto a quelle di un ripristino dei bacini esauriti (se non in
in un arco temporale dilatato, si trovano oggi in una condizione termini di bonifica ambientale); dall’altro lato la cultura propria
di ‘limbo interpretativo’, sia dal punto di vista delle modalità di dei paesaggisti che ha fermato l’oscillazione dell’interesse sul va-
pianificazione e gestione (governo del territorio), sia nella per- lore/disvalore della cava in chiave meramente ambientale, con
cezione e nell’immaginario culturale collettivo (opinione pub- un’attenzione per la valorizzazione estetica dei bacini non più
blica); le stesse istituzioni preposte al governo delle cave sono attivi che riconosce nel soggetto pubblico l’attore principale cui
spesso “ambivalenti” nel definirne le competenze, tra le esigenze demandare le decisioni ed il coordinamento delle operazioni
di tutela paesistico-ambientale delle porzioni di territorio inte- di bonifica. Le istituzioni pubbliche, dal canto loro, appaiono
ressate al ciclo delle attività estrattive e lo stimolo al governo e interessate prevalentemente a una sola delle fasi del processo
al controllo dello sviluppo dell’attività economica e produttiva estrattivo, cioè quella della post-dismissione: ad oggi quindi il
da esse derivato. problema delle cave, dal punto di vista della rilevanza pubblica,

scrap or waste: this implies the recogni- 02 | Centro di Eccellenza per la Produzione
tion of the inability of modern technical e lo Sviluppo di Bioenergie in cava
knowledge to build real urban or build- a Canosa di Puglia (2009) di Paolo
ing "organisms", rather than "machines" Cannata e Linda Roncaglia (Studio dAM)
or consumer products devoted to be- Excellence Center for Production and
come waste in a relatively short time Development of Bio-energies in quarry by
(as was the case for much of the recent Paolo Cannata and Linda Roncaglia (dAM
Studio), Canosa di Puglia, 2009
real estate). This new epistemological
perspective implies the need to define
new strategies for reuse, recycling and
reduction of the consumption of mate-
rial resources: a "recycling" understood
as a complex and articulated phorms
and different uses that can trigger new
abilities to "life" and "sustainability" in
the economic cycle and the material of
the entire built environment.
By extension, this idea of "recycling"
also can be applied to the land subur-
ban environment: landscapes of agri-
culture, infrastructures, production,
belongs to the set of residual spaces
degraded resulting from processes of

124 V. P. Bagnato, S. Paris TECHNE 05 2013


03 | Ortofoto del comprensorio del bacino
estrattivo di Apricena
Orthophoto of the mining district of
Apricena

si basa principalmente sul concetto di “ferita sul territorio”, in senza occuparsi della trasformazione dalla materia prima in pro-
base a cui vengono ricercate modalità di “risarcimento” attraver- dotto finito. Ciò conferma la condizione di economia “primaria”
so operazioni di bonifica, recupero o ripristino ambientale che che caratterizza oggi le cave di Puglia, la cui filiera si conclude
non annoverano quasi mai la possibilità di rimettere in vita la con il trasferimento dei blocchi cavati nei nodi regionali di tra-
vocazione produttiva di questi paesaggi. sporto internazionale (porti).
Rispetto ad altri settori del contesto produttivo, per i quali è ri-
Cave in uso e cave Le modalità di integrazione scontrabile un importante sviluppo caratterizzato da un forte
dismesse: il riciclaggio delle cave nella rete degli spazi connubio tra produzione, innovazione tecnologica e trasferimen-
come reinterpretazione pubblici costituiscono oggi il to (si pensi alla trasformazione profonda e strutturale dell’ambito
epistemologica khora dell’investigazione sia in enologico o delle energie rinnovabili), il sistema estrattivo delle
ambito economico/gestionale cave pugliesi beneficia di una sorta di ‘rendita di posizione’, che
che urbanistico/architettonico: le cave (sia attive che dismesse) legittima una filiera elementare esclusivamente legata all’estra-
appaiono lontane dall’attività dell’uomo ma soprattutto hanno zione e all’esportazione della materia prima verso contesti dove
perso il legame diretto con la dimensione “costruttiva” del terri- viene trasformata e messa sul mercato; ciò ha il multiplo effet-
torio; in Puglia ad esempio, i materiali estrattivi, dalle calcareniti to di accentuare lo sfruttamento intensivo dei bacini estrattivi,
alle argille, hanno avuto nel corso dell’Ottocento e poi fino agli di concentrare i benefici economici in gruppi ristretti e di non
anni ’60 del Novecento un ruolo centrale nella costruzione delle allungare la filiera, attraverso l’innovazione dei processi di estra-
città, sia come materiali da costruzione che come elementi orna- zione e l’introduzione di processi avanzati di lavorazione e tra-
mentali; attualmente, per effetto dell’affermarsi delle nuove tec- sformazione della materia prima in prodotto.
nologie, dei nuovi paradigmi estetico-formali e della riduzione In questo quadro, il ruolo di una cultura tecnologica consapevole
dei costi di trasporto nel bilancio complessivo della costruzione, nell’ambito della filiera delle cave, può essere concretamente si-
tale legame si è affievolito, con conseguenti fenomeni di degrado gnificativo su più aspetti e scale del processo e sempre all’interno
culturale, paesaggistico ed economico del sistema territoriale. di un sistema di strategie coordinate con le istituzioni, che favo-
La Puglia rappresenta un ambito di elevato interesse quale terri- risca forme di ottimizzazione secondo un approccio ecologico
torio che dalla pietra deriva una parte rilevante della sua econo- basato su operazioni di Riduzione, Riuso e Riciclaggio dei terri-
mia regionale: un’economia che in questo momento, in contro- tori e della materia prima (strategia delle 3R) e che intervenga sui
tendenza positiva rispetto ad altri settori, registra una continua bacini in uso e su quelli esauriti con azioni a differenti livelli ma
crescita dell’esportazione di materiale lapideo ma che si basa legate da un comune obiettivo2.
quasi esclusivamente sull’estrazione e sulla commercializzazio-
ne del materiale estratto (blocco) verso mercati su scala globale,

environmental modification, as they ‘limbo’, both from the point of view of ment landscapes, drosscapes, up to join enhancement of depleted reservoirs,
become availables as an opportunity for planning modalities and management into the archipelago of brownfields and which assigns to the public institution
a new approach to the transformation (government land), both in perception waste areas, areas degraded by waste of the main role as coordinator and ac-
actions (Fig. 1). and in the public opinion; the institu- urban metabolism and industrial pol- tuator of decisions and coordination of
tions responsibles for managing the luted by intensive processes of environ- remediation.
The system of quarries between land- quarries are often "ambivalent" in defin- mental modification (Berger, 2007). The public institutions, on their hand,
scape and primary infrastructure ing the powers, including the need to The processing activities, currently seem to be mainly interested in just one
The theme of quarries’ recycling, real protect landscape and environment of marginal and not adequately valorized, phase of the mining process: the post-
primary infrastructure with an own the areas of land involved in the cycle of had over the years a literature addressed disuse. Today the problem of "public"
life cycle, had in the recent years an in- mining and the stimulus to the govern- to tackle the issue through two opposite relevance is mainly based on the idea
creased interest by both specialists and ment and control of the development keys: on the one hand, the regulation that the quarry is a "wounded on the
the public in accordance with the emer- of economic and production derived and discipline of management methods ground", for which they are sought after
gence of a new and shared value system from it. of production, which included the areas modalities of "compensation" through
that has extended the concept of "envi- In a sense, the quarries are objects with of stone extraction within clusters, then remediation, reclamation or environ-
ronmental sustainability" from the mere an intrinsic duality: landscapes linked with priority focus on issues that affect mental restoration, which rarely include
recover of abandoned quarries to the to primary economy (it is a coincidence the modalities of exploitation of the ba- the possibility to get a chance to call into
definition of criteria "sustainable" man- that the word "cultivation" – common sins in relationship with environmental life the productive vocation of these
agement relating to the entire process of in agriculture – describes the mining clean-up of finished basins; on the other landscapes.
mining (Fig. 2). operation in progress) and sites for side a specific approach (proper of lan-
The environment and landscapes of secondary economy (quarries as infra- dascapers’ culture) that has shifted the Quarries in use and disused quarries:
quarries, in their perennial condition structures and processing) and, once oscillation of interest on the value/dis- recycling as an epistemological rein-
of transformation which determines a exhausted the extraction cycle, they value of the quarry in an environmen- terpretation
dynamic form, are still in a condition of degrade in rejected places, abandon- tal approach, with a focus on aesthetic The modalities of integration of quar-

125 V. P. Bagnato, S. Paris TECHNE 05 2013


03 |

Il paesaggio delle cave La Puglia, riconosciuta nel 2010 All’interno del distretto pugliese, che occupa una superficie totale
in Puglia: valorizzazione come Distretto Lapideo, è il se- di 9.000 ettari, il complesso più esteso è rappresentato dal bacino
produttiva e ambientale condo bacino estrattivo italia- estrattivo di Apricena (FG), ubicato ai margini del promontorio
tra estrazione e no dopo la Toscana e la quarta del Gargano tra i comuni di Apricena, Poggio Imperiale e Lesina,
costruzione regione italiana per numero di con una superficie di 14,24 km2 (Fig. 3). Il suo valore economico
cave autorizzate3. è molto elevato, soprattutto se si considera la costante crescita del
L’attività di cava in Puglia è legata a diversi ambiti che vanno dall’e- trend di esportazioni del materiale che produce; ma è anche cultu-
dilizia (produzione di cemento, calce, ecc.) all’industria dell’acciaio, ralmente e socialmente strategico per l’alto livello di professionalità
dalla cosmesi alle coltivazioni agricole (estrazione della terra ros- e specializzazione del personale cavatore, vero e proprio patrimo-
sa) e si articola in maniera differenziata e disomogenea su tutto il nio immateriale per l’intero territorio.
territorio regionale. Ogni provincia ha le sue coltivazioni (pietra Dal punto di vista morfologico quest’area estrattiva è articolata in
calcarea nella provincia di Bari e Foggia, calcareniti nella provincia arcipelaghi di cave di differenti dimensioni che possono raggiunge-
di Lecce, ecc.) e ogni territorio le sue modalità di estrazione con re fino a 100 metri di profondità, per un totale di circa 30 milioni
relative ripercussioni sul paesaggio. Come quasi in tutte le regio- di metri cubi di materiale, distinti in tre sottosistemi: l’area di San
ni del Meridione in Puglia manca un dettagliato censimento delle Sabino – Tre Fossi, costituita da cave di piccola dimensione; l’area
cave, ma dall’osservazione della Carta Idrogeomorfologica si può di Masseria del Campo, a sud est dell’abitato di Apricena (più antica
evincere che quelle dismesse rappresentano circa il 30% dell’intero e con un maggiore valore identitario), caratterizzata dalla presenza
territorio estrattivo e solo il 4% risulta essere oggetto di “riciclo”, di due cave attive e due cave dismesse; l’Area Canali, ubicata tra
indirizzato peraltro a usi prevalentemente agricoli o di discariche l’autostrada e la linea ferroviaria (Fig. 4), di grande estensione e con
R.S.U. elevato un numero di cave, e segnata dalla presenza dei ravaneti,

ries into the network of public spaces my: currently the economy (in positive tion profits by a sort of ‘advantageous an ecological approach based on opera-
are nowdays the main issue of investi- contrast compared to other sectors) position’: this legitimizes an elementary tions Reduction, Reuse and Recycling
gation, in the economic/management shows a growing export of stone, but is chain, exclusively linked to the extrac- of the territories and the raw material
field as well as in the urban planning/ almost exclusively based on the extrac- tion and export of raw materials to con- (3Rs strategy), intervening on basins in
architectural one: active and disused tion and marketing of extracted mate- texts, where it is transformed and put use and those settled at different levels
quarries are now far from human activ- rial (block) to markets that operate, on on the market place, which provokes linked by a common goal2.
ity, and at the same time have lost the a global scale, the transformation from the effect of accentuating the inten-
direct link with the sphere of the terri- raw material to the product. This con- sive exploitation of the mining basins, The landscape of the quarries in
tory’s building. In Apulia, for example, firms status of "primary" economy that to concentrate economic benefits in Apulia: productive and environmen-
materials derived form extraction activ- still characterizes the quarries of Apulia smaller groups and not to stretch the tal exploitation between mining and
ities, from limestone to clays, have had nowadays, where the chain ends with productive chain (through innovation construction
during the pre-modern age until the the transfer of blocks quarried to the re- in extraction processes) and the intro- Apulia, in 2010 acknowledged as Stone
60s a central role in the construction gional nodes of international transport duction of advanced manufacturing District, is the second italian stone min-
of the city, both as building materials (ports). processes and transformation of raw ing’s area after Tuscany and the fourth
and as ornamental elements; currently, In comparison with other sectors of the materials into products. italian region for number of authorized
due to the emergence of new technolo- productive system context, in which it The role of a conscious technologi- quarries3.
gies, new aesthetic-formal paradigms, can be found a clear and important de- cal culture within the industry of the The quarrying activity in Puglia is re-
different economic dynamics, this re- velopment characterized by a strong in- quarries, specifically in the quarries of lated to different fields of production:
lationship has weakened, resulting in tegration of production, technological Apulia, could be significant for experi- building materials and aggregates (ce-
degradation of culture, landscape and innovation and transfer (e.g. the radi- menting and can affect several aspects ment, lime, etc.), steel industry, the
economy of the territorial system. cal and structural transformation in and steps of the process: a system of co- agricultural crops (extraction of clay),
Apulia raises from the stone’s extraction the production of wine and renewable ordinated strategies with institutions to cosmetics, and is divided unevenly and
a significant part of the regional econo- energies), the system of stone’s extrac- encourage forms of optimization using varied throughout. Each province has

126 V. P. Bagnato, S. Paris TECHNE 05 2013


04 |

grandi montagne costituite da materiale di scarto accumulato ai che si possano tradurre in un primo abaco di nuove metodologie
margini delle cave (circa il 30% del volume estratto) fino ad un’al- operative finalizzate alla revisione/innovazione dei principi su cui
tezza di 50 metri e su una superficie totale di circa 1 milione di si basa il rapporto tra tecniche estrattive e tecnologie costruttive, in
metri quadrati. particolare possono riguardare:
L’analisi dell’attuale situazione del sistema estrattivo di Apricena – L’acquisizione di dati per una conoscenza dettagliata del proces-
consente di operare una valutazione critica sulle strategie possibili so/prodotto, al fine di capire modi e opportunità nella definizione
per un riciclo consapevole delle cave a partire dall’individuazione di metodologie e azioni di miglioramento della filiera produttiva in
delle sue criticità, che in questo caso riguardano prevalentemente: chiave sostenibile;
– Il degrado legato alla dismissione e all’abbandono; – la ricostruzione dei “percorsi” e dei cicli di vita dei materiali
– il ritardo culturale e la scarsa innovazione che interessa il settore estratti e la successiva proposta di revisione delle attuali metodolo-
produttivo; gie operative attraverso cui dimostrare la possibilità di preservare
– l’arretratezza delle logiche di commercializzazione che tendono a le emergenze ambientali ed utilizzare in modo più razionale i ma-
bypassare le fasi della segagione. teriali estratti (in funzione anche della valorizzazione della cultura
Inoltre, le necessità legate alla compatibilità ambientale degli in- costruttiva del territorio);
terventi di trasformazione, impongono una riflessione sul ruolo – l’individuazione di nuovi approcci operativi che rendano dispo-
della disciplina tecnologica che passi attraverso l’ottimizzazione e nibile il “materiale” a prezzo contenuto per la costruzione di abita-
la specializzazione dei processi “produttivi” con tecniche estratti- zioni collettive (social housing) o costruzioni a carattere pubblico
ve “sostenibili” e con la valorizzazione e l’innovazione della filiera nel contesto della regione;
produttiva del materiale da costruzione. Le strategie, nell’ipotesi – l’analisi preventiva delle ricadute sul territorio delle possibili

its own quarries (limestone in the prov- value is really high, especially according by the presence of “ravaneti”, consisting role of technology in this fiell, which
ince of Bari and Foggia, calcareous rock to the steady growing trend in the mate- of stockpile of waste production, accu- should estabilish new standards for op-
in the province of Lecce) and each ter- rial’s exportations; but it’s also culturally mulated on the edge of the quarries (ap- timizing and specializing the processes
ritory has its own modalities of mining and socially strategical due to the high proximately 30% of the extract volume) of "production" through new mining
and the impact on the landscape. As in level of the professional and skilled min- up to a height of 50 meters and an area techniques "sustainable" and the use and
most of the southern italian regions, in ing hands, real intangible property for of 1 million square meters. the aim to innovate the production of
Apulia there is a lack of a detailed census the entire territory. The analysis of the current situation in building materials. The strategies can be
of quarries, but it is clear that nowdays From the morphological point of view Apulia and particularly on the Apricena translated in the definition of new oper-
most of them are in disuse (30% of the the mining area of Apricena is divided basin suggests to make a critical assess- ative methods that allow to review and
entire mining area) and in few cases into slots of different sizes that reach ment of the possible strategies for a innovate the principles upon which is
they have been treated in a strategy of up to 100 meters of deep, for a total of conscious recycling of the quarries that based the relationship between mining
recycling (4% of the whole area), more- about 30 million cubic meters of mate- passes through the individuation of the techniques and building technologies:
over mostly addressed to landfills for rial extracted, divided into three areas: main criticalities, that in this case con- - Acquisition of data for a detailed
waste. Area San Sabino – Tre Fossi, character- cern: knowledge of understanding current
In the Apulia Stone District, that oc- ized by small quarries; Area Masseria - The decay due to disuse and abandon- modalities and opportunities in the
cupies a territory of 9.000 hectares, the del Campo, in the south east of the town ment; definition of methods and actions to
largest complex is represented by the of Apricena (ancient and with a par- - the cultural delay and the insufficient improve the productive chain in a sus-
mining area of Apricena (FG), located ticular value identity), characterized by innovation of the productive sector; tainable key;
on the edge of the Gargano promontory the presence of two active quarries and - the backwardness of the logic of mar- - rethinking the "paths" and life cycles
between the towns of Apricena, Poggio two abandoned quarries; Area Canali, keting that tends to pass by the sawing of the extracted materials, in order to
Imperiale and Lesina, and affects an between the highway and the railway phases. define a set of proposals to review the
area of 14,24 square kilometers, the larg- line (Fig. 4), with a hugesize and num- Otherwise, new consciuos needs linked operational methods; this could help to
est in the region (Fig. 3). Its economic ber of quarries and also characterized to sustainability require to rethink the demonstrate the possibility of preserv-

127 V. P. Bagnato, S. Paris TECHNE 05 2013


04 | Veduta aerea del comprensorio delle
cave dell’Area Canali, elaborazione
degli autori
Aerial view of the quarry district –
“Area Canali”

scelte riguardanti le “infrastrutture” territoriali e produttive, dalla 22/05/1985 e, nel quadro nazionale, dal R.D. n. 1443 del 29 luglio 1927, dall’art.
gestione del territorio alla gestione del materiale, dalle scale della 117 della Costituzione e dal DPR n. 620 del 28/06/1955, oltre ai decreti D.P.R.
del 14/01/1972 e n. 616 del 24/07/1977 relativi al trasferimento delle com-
pianificazione alle scale del dettaglio dei componenti; petenze a livello regionale. Nel 2010, con il D.G.R. n. 445 del 23/02/2010, la
– infine, l’integrazione delle cave nella rete degli spazi pubblici, Regione Puglia ha approvato il P.R.A.E. (Piano Regionale Attività Estrattive),
attraverso la definizione di strategie progettuali capaci di definire attraverso cui ha individuato le aree nelle quali vincolare l’attività estrattiva
strumenti e modalità di valorizzazione compatibili del loro intero all’approvazione preventiva di un Piano Particolareggiato (tra queste vi è il
ciclo di vita. “giacimento marmifero di Apricena”) al fine di una maggiore tutela dell’am-
biente e del paesaggio.

NOTE
1
Il contributo è una testimonianza degli autori che s’inquadra nell’ambito di REFERENCES
una ricerca in corso al Politecnico di Bari (Prof. Arch. Nicola Martinelli, Prof. Battaino, C. (2010), Extrascapes. Oltre le cave, Edizioni Della Laguna, Gorizia.
Arch. Spartaco Paris, Prof. Arch. Vincenzo P. Bagnato) come unità associata Berger, A. (2007), Drosscape: Wasting Land in Urban America, Princeton Ar-
all’Università Federico II di Napoli all’interno del progetto di ricerca finanziato chitectural Press, New York.
d’interesse nazionale PRIN 2010-11 «Re-cycle Italy. Nuovi cicli di vita per ar-
chitetture e infrastrutture della città e del paesaggio». Latouche, S. (2009), La scommessa della decrescita, Feltrinelli, Milano.
2
In particolare, sulle cave attive: Reduce: riduzione degli areali estrattivi e del Manzini, E. e Velloni, C. (1998), Lo sviluppo dei prodotti sostenibili, Maggioli
materiale estratto, ottimizzazione delle estrazioni con l’impiego di tecnologie Editore, Rimini.
innovative, riduzione della quantità di scarti di estrazione e loro reimpiego nel- Pavan, V. (2010), Architetture di cava, Motta Architettura, Milano.
la produzione di inerti, riduzione dei costi economici e ambientali del traspor-
Pizzi, R. (2013), Terre e rocce da scavo. Manuale pratico per l'utilizzo dopo il
to e incentivazione per la realizzazione di filiere di trasformazione a “km zero”;
D.M. 161/2012, Procedure operative, modulistica, normativa, Maggioli Editore,
Reuse: strategie di riuso degli scarti di estrazione e loro impiego come materie
Rimini.
prime seconde (scorze); Recycle: dispositivi e metodologie tecnologiche e pro-
gettuali transcalari che, muovendo dalla necessità di riciclare il materiale di Regione Puglia – Assessorato Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica
scarto, ripensino gli elementi di detrimento del paesaggio (ravaneti). (2009), Atlante contemporaneo dei marmi e delle pietre di Puglia. Cave, mate-
Sulle cave dismesse: Reduce: mitigazione dell’impatto ambientale attraverso in- riali, architettura, Bari.
centivi al riempimento dei bacini estrattivi con materiali compatibili (es. scarti Regione Puglia – Assessorato Sviluppo Economico e Innovazione Tecnolo-
dell’estrazione); Reuse: dispositivi e metodologie progettuali per la valorizza- gica (2008), Oltre la pietra, Federico Motta Editore, Milano.
zione economica e la compensazione ambientale dei bacini con agevolazioni Viale, G. (1999), Governare i rifiuti, Ed. Bollati Boringhieri, Torino.
per la conversione della produzione energetica da fonti rinnovabili (impianti
di fotovoltaico, secondo politiche di localizzazione razionale e consapevole) o Viale, G. (2000), Un mondo usa e getta. La cività dei rifiuti e i rifiuti della civil-
per uso agrario, a seconda della ‘vocazione’ di ciascuna cava e del rapporto con tà, Ed. Feltrinelli, Milano.
il suo territorio. Zerbi, S. (2011), Construction en pierre massive en Suisse, Tesi di Dottorato di
3
In Puglia la disciplina dell’attività estrattiva è regolata dalla L.R. 37 del Ricerca in Scienze, Advisor: Luca Ortelli, Lausanne, EPFL.

ing environmental emergencies and NOTES use: strategies for reuse of production cultural use, according to the "vocation"
optimize the extracted materials within 1
The contribution of the authors is waste extraction and their use as sec- of each quarry and the relationship with
and beyond the local economy; extracted from of an ongoing research ondary raw materials (use of selected its territory.
- identifying new strategies to make program within the research unit of production waste - like “scorze” (irregu- 3
In Apulia the mining activity is
available the "material" at an affordable the Politechnic of Bari (Prof. Arch. lar “crusts” of stone plates); Recycle: de- regulated by the Regional Law 37 of
price, as building material for collec- Nicola Martinelli, Prof. Arch. Spartaco vices and technological methodologies 22/05/1985 and, in the national context,
tive housing (social housing) or public Paris, Prof. Arch. Vincenzo P. Bagnato), and multiscale design strategies, which, the R.D. n. 1443 of 29 July 1927 (Mining
building; joined to the University “Federico II” starting from the need to recycle waste Act), art. 117 of the Constitution and
- preventive analysis of the effects of of Naples, within the national research material, could eliminate the element of Presidential Decree 620 of 06/02/1955,
choices on the territory, related to the project PRIN 2010-11 «Re-cycle Italy. detriment to the landscape (“ravaneti”, in addition to the decrees of 14/01/1972
"infrastructures” and production, from New life cycles for architecture and in- stockpile of waste production). Regard- and 616 of 24/07/1977 relating to
land management to the management frastructure of city and landscape». ing the abandoned or run out quarries: the transfer of powers to the regional
of material, at different scales from 2
In particular, regarding the quarries “in Reduce: environmental impact’s mitiga- level. In 2010, with the D.G.R. 445 of
planning to that of building compo- use”: Reduce: reduction of areas suitable tion through incentives to fill the basins 23/02/2010 the Apulia Region has ap-
nents; for mining and the extracted material, with compatible materials (eg waste proved the P.R.A.E. (Regional Plan
- integration of quarries into the net- optimization of mining using innova- extraction); Reuse: devices and design Mines), through which it identified
work of public spaces , through the tive technologies, reducing the amount methodologies for the economic valori- areas where mining is bound to an ap-
recovery of the role of the design in of production waste and their re-use in zation and environmental compensa- proval of a detailed plan (among them
recycling processes, by overcoming the the production of aggregate, reduction tion of the basins, through incentives is the "areas of marble of Apricena)" in
approach of "environmental clean-up", of economic and environmental costs for conversion to energy production order to better protect the environment
moving the center of thinking from of transportation and incentive for the from renewable sources (photovoltaic and landscape.
an end-of pipe re-development of the realization chains of transformation plants, according to rational and con-
quarries to a process of strategic design. based on the principle "Zero Km"; Re- scious policies of planning) or for agri-

128 V. P. Bagnato, S. Paris TECHNE 05 2013


Innovazione e sostenibilità in un paesaggio culturale RICERCA/RESEARCH

Giovanna Franco, Dipartimento di Scienze per l’Architettura (DSA), Scuola Politecnica, Università degli Studi di Genova francog@arch.unige.it

Abstract. Il sito UNESCO Cinque Terre, Portovenere e isole (Palmaria, Tino e morfologia, per la relativa difficoltà di accesso, per una politica
Tinetto), nell’estremo levante ligure, costituisce forse uno dei più noti esempi di
paesaggi salvaguardati ma, nonostante ciò, vulnerabile alle azioni naturali (inon-
di tutela che ha avuto inizio ancora prima della Seconda Guer-
dazioni e frane) e antropiche (abbandono dei presidi agricoli e del delicato siste- ra Mondiale, il territorio ha potuto salvarsi dalle trasformazioni
ma dei terrazzamenti, modificazioni incontrollate nel patrimonio costruito). A ciò novecentesche guidate dal «principio che lo spazio fisico possa
si aggiungono, oggi, piccoli e disseminati interventi di adeguamento impiantisti-
co che sfuggono a un reale governo del territorio. L’articolo intende descrivere
essere reso uniforme rispetto a quello della società industriale e
motivazioni, metodologia ed esiti della ricerca condotta per elaborare criteri in che le nuove infrastrutture ne definiscano accessibilità e valori»
base ai quali gli Enti di tutela dovranno a breve codificare Linee Guida per l’eco- (Olmo, 2010, p. 24)
efficienza degli edifici rurali e per l’inserimento di piccoli impianti alimentati da
fonti energetiche rinnovabili.
Il sito delle Cinque Terre rappresenta una delle più significative
Parole chiave: Paesaggi culturali, Eco-efficienza, Micro-generazione, Creatività,
testimonianze di una millenaria civiltà dell’abitare, che ha saputo
Mimesi modellare e plasmare, con fatica quotidiana, un territorio aspro
per ottenere un paesaggio terrazzato assai suggestivo. L’intera-
Territorio, territorialità Le rivoluzioni economiche e zione tra modi di abitare e contesto naturale ha dato forma a
e cambiamento culturali che hanno interessato, un ecosistema ambientale che ha continuato a evolvere per oltre
nel ventesimo secolo, la crescita un millennio, incarnando in modo esemplare quel concetto di
urbana e periurbana, mutando profondamente le regole che sot- ‘territorialità’ come punto di incontro di conoscenze, credenze e
tendevano la città ‘consolidata’, hanno avuto profonde ripercus- saperi che stratificano segni e significati, oggetto della memoria
sioni sul territorio. Lo sviluppo dei sistemi di reti, prima infra- collettiva.
strutturali, poi immateriali, l’annullamento dei limiti della città Enti territoriali e organismi preposti alla tutela esercitano il ruo-
metropolitana, oltre a uno sfruttamento scellerato del territorio, lo di salvaguardia che è loro proprio, promuovendo azioni di
hanno contribuito a negare quel concetto di ‘territorialità’ che sensibilizzazione degli abitanti, come ribadito nella Convenzio-
storicamente ha governato il rapporto tra pubblico e privato, tra ne Europea del Paesaggio. L’Ente Parco, per esempio, ha favorito
modi di abitare e di vivere in comunità. Ben prima dell’affermar- azioni di sviluppo alla ricerca di un delicato equilibrio tra com-
si della città globale, discontinuità e contraddizioni del «seco- petitività economica e mantenimento della qualità del paesag-
lo breve» (Hobsbawm, 1994) hanno enfatizzato il conflitto tra gio, incentivando la riattivazione di meccanismi virtuosi basati
sviluppo e necessità di identità, accompagnato da fenomeni di sulla sostenibilità nel lungo periodo, sull’equa ripartizione della
abbandono fisico, ma anche di oblio culturale, di territori che ricchezza, in grado di sostenere un sistema sociale ‘resiliente’. In
raccontavano storie di antiche e recenti miserie, povertà e fatica. questo modo sono stati di nuovo attratti, oltre ai turisti, residenti
Il sito UNESCO Cinque Terre, Portovenere e isole (Palmaria, che, materialmente, stanno contribuendo a recuperare, ripristi-
Tino e Tinetto), nell’estremo levante ligure, costituisce forse uno nandolo, il paesaggio tipico fatto di vitigni e monocolture.
dei più noti esempi di paesaggi salvaguardati. Per la particolare Neanche questo territorio, tuttavia, è esente da rischi, come di-

Innovation and Abstract: The UNESCO site Cinque Territory, Territoriality and Change tieth Century» (Hobsbawm, 1994)
Terre, Portovenere and Islands (Palma- Economic and cultural revolutions have emphasised the conflict between
sustainability in ria, Tino e Tinetto), in the eastern part that have influenced, during the development and need of identity
of Liguria Region, is one of the best- twentieth century, urban and subur- which provokes the effects of physical
a cultural landscape known examples of protected land- bia growth, by deeply changing the abandon but also cultural oblivion of
scapes; nevertheless it is vulnerable to
rules implied in what is considered territories which relate stories of old
natural actions (floods, landslips) and
human ones (abandonment of argicul-
the modern city, still have great re- and recent misfortunes, poverty and
tural landscapes and terraced system, percussions on the change of the ter- strife.
uncontrolled transformations on the built ritory. The development of network The UNESCO Cinque Terre, Portove-
heritage even due to the insertion of systems, firstly infrastructural, then nere and Islands (Palmaria, Tino and
technical installations).The paper intends immaterial, the expansion of the met- Tinetto) site at the extreme east of the
to briefly describe motivations, method- ropolitan city and the nullification Liguria Region, is perhaps one of the
ology and results of the research aimed of its limits, the diffusion of interna- best-known examples of protected
to identify criteria to set up Guidelines tional architectural language, along- landscapes. Due to its particular mor-
for the eco-efficiency of traditional rural side the atrocious treatment of the phology and the relative difficulty in
heritage and the insertion of small size territory have recently contributed in getting to the territory, a conserva-
renewable energy disposals. invalidating the concept of ‘territori- tion policy, which began before the
Keywords: Cultural landscape, Eco- ality’ which historically governed the Second World War, has managed to
efficiency, Micro-generation, Creativity, relations between public and private save it from the drastic nineteenth
Mimesis
and between life-style and communi- century transformations guided by
ty living. Long before the affirmation the principle that physical space can
of the global city, discontinuity and be made uniform in relation to that
contradiction of the «short Twen- of an industrial community and that

129 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
134
01 | Il paesaggio rurale scosceso sul mare
costituito da terrazzamenti e case rurali
in pietra. Sull’altro lato del versante si
intravede la struttura di pannelli solari
montati a terra
Typical steep landscape on the sea, made of
terraces and rural buildings. On the other side
it is possibile to see the steel structure of solar
panels founded on the ground

lizzazione alla decentralizzazione diffusa, cioè alla produzione


di piccole quantità di energia per forme di auto-consumo lo-
cale (Andreta, 2011). Si aprono quindi nuovi interrogativi sulla
compatibilità e sulla reale integrabilità di tali tecnologie nel pa-
esaggio, non sempre in grado di assorbirle in modo durevole,
nonché sulla debolezza di strumenti autorizzativi in grado di
gestire i cambiamenti.
mostrano le recenti alluvioni (ottobre 2011) che ne hanno deva- I tempi sono ormai maturi per dare risposta a tali interrogativi
stato una significativa porzione. Inoltre, la progressiva riduzio- anche con riguardo al patrimonio storico, paesaggistico e cultu-
ne delle attività è stata accompagnata dalla costituzione di una rale, poiché i rischi di un eccessivo tecnicismo sono in agguato.
rendita di posizione invidiabile, attrattiva a livello nazionale e Il rapporto tra innovazione tecnologica e ricerca della qualità
internazionale. Piccole ma disseminate modificazioni edilizie, architettonica e ambientale è, infatti, ancora prevalentemente
motivate da scelte di gusto, oltre che da rinnovate richieste di un processo di semplice applicazione di prodotti e tecnologie
comfort e funzionalità, hanno indotto, negli ultimi decenni, (Arthur, 2009), che non costituisce una reale innovazione. Ciò
mutamenti nel paesaggio costiero e, sensibilmente, anche in determina, spesso, un rapporto di squilibrio e di sudditanza ver-
quello collinare. so la sola componente tecnica in cui, alla ricerca tecnologica,
La salvaguardia e la gestione del patrimonio architettonico, pae- non corrisponde un effettivo avanzamento culturale, ossia la
sistico e culturale, in equilibrio tra conservazione e cambiamen- capacità di assimilare e modificare la tecnologia stessa per con-
to, è una delle chiavi fondamentali attraverso cui possono essere seguire più alti obiettivi di lungo respiro (Staudenmaier, 1985).
perseguiti obiettivi di sviluppo e crescita sostenibili coniugando, Per governarne responsabilmente la crescita, tra rigenerazione e
nel sito in esame, il risparmio di risorse con la crescita economi- modificazione, occorre interrogarsi, a monte, sulle leggi che po-
ca, per esempio in forme di turismo sostenibile. tranno regolare i meccanismi di trasformazione, da una parte, e
sui reali significati di memoria culturale, dall’altra.
Emergenza ambientale e Già da tempo i paesi occi- Sulla scorta di queste riflessioni è stata condotta la ricerca sul
innovazione tecnologica: dentali si sono attrezzati per sito UNESCO in esame, di cui l’Autore è responsabile scien-
opportunità affrontare una delle sfide del tifico, commissionata all’Università dalla Direzione Regionale
e conflitti nuovo millennio, quella delle per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria1. La ricerca,
tecnologie energetiche pulite che ha per oggetto la definizione di criteri per redigere Linee
ed efficienti. Indipendentemente da considerazioni di ordine Guida per l’eco-efficienza degli edifici rurali sparsi e per l’in-
globale, assistiamo indubbiamente al passaggio dalla centra- serimento di impianti alimentati da fonti energetiche rinnova-

values are defined by the new infra- aware of their situation by focusing and neglect of the wood area adjoin- any type of reasoning which merely
structures (Olmo, 2010, p. 24). on shared values and constant relation ing the coastline. Furthermore, the evokes, or rediscovers (sometimes ar-
The Cinque Terre site is one of the between the institutions and the peo- substantial reduction of agricultural tificially), sustainability in traditional
most significant examples of a millen- ple as intended in the European Land- activity and the progressive partial building process able to provide an
nial cultural lifestyle which has been scape Convention. The Park Authority degradation of the Cinque Terre ter- efficient and effective response to
able to shape and form a rugged land has promoted development projects ritory have been accompanied by the constructive, social and climatic
into an evocative terraced landscape in order to create an equilibrium be- exploitation of its enviable position as problems. More broadly, in fact, the
through daily hard work. The inter- tween economic competitiveness and a national and international attrac- discussion about the relationship be-
action between way of life and the landscape quality and maintenance by tion. As well as fulfilling renewed re- tween Sustainability and Heritage, in-
natural context has given shape to an encouraging the reactivation of virtu- quests for amenities and functional- cludes topics such as: the increase in
environmental ecosystem which has ous mechanisms based on long period ity, small but diffused building modi- cultural vitality, both in terms of tra-
continued to evolve for over a mil- sustainability, on the equal division fications have influenced the change dition and local identity; a long term
lennium and embodies the concept of gain able to withstand a ‘resilient’ in the coastal landscape in the last ten view on education regarding environ-
of ‘territoriality’ in an exemplary way social system. In this way, besides years and even the internal one. mental responsibility and conserva-
as a meeting point of knowledge, be- the tourists, residents have been once The safeguarding and management of tion of resources; economic growth,
liefs and know-how that stratify signs again enticed by their area and are architectural heritage, both in terms such as sustainable tourism.
and meanings held in the collective materially contributing to retrieve it of landscape and culture, by creat-
memory. by redeveloping the typical landscape ing a balance between conservation Environmental Emergency and
Territorial authorities and proposed of vineyards and single-crop farming. and change, is really one of the key Technological Innovation: Oppor-
preservation organisations have been Nevertheless, not even this territory is foundations from which it is possi- tunities and Conflicts
active exerting their role of safeguard- risk free as shown by the recent floods ble to pursue the goal of sustainable Since few years western countries are
ing this particular portion of terri- (October 2011) which devastated a development and growth. Sustain- well equipped to face one of the chal-
tory but also making the inhabitants large section also caused by abandon able growth, in this sense, overcomes lenges of the new millennium, that of

130 G. Franco TECHNE 05 2013


bili, prevalentemente finalizzati all’auto-consumo, affronta un Il lavoro è stato finalizzato ad alcuni semplici obiettivi, oltre a
tema del tutto nuovo per tale tipologia di siti, ormai ineludibi- quelli già esplicitati:
le, anche in considerazione dell’impatto di impianti di piccole – l’efficace gestione delle risorse naturali;
dimensioni che sfuggono, spesso, a un effettivo governo dei – la valutazione attendibile del comportamento energetico dei
nostri territori. manufatti tradizionali;
Questo lavoro, sulla linea delle recentissime Guide per la conser- – la possibilità di prevedere sistemi integrati edificio-impianto
vazione sostenibile del patrimonio storico predisposte in ambito (ad alta efficienza);
europeo e nord americano (Advisory Council on Historic Pre- – la possibilità di installare piccoli dispositivi alimentati da fonti
servation, 2011; Canada’s Historic Places, 2010; U.S. Department rinnovabili;
of Energy, 2011; Grimmer, Hensley, Putrella e Tepper, 2011) co- – l’attenzione alle specificità del contesto e alle soluzioni innovative.
stituisce un’esperienza fondamentale per avviare un dialogo con In continuità con gli studi già avviati sui Parchi, la ricerca ha
gli Enti preposti alla tutela, le cui azioni di controllo sono state fatto tesoro del patrimonio di conoscenze che negli anni si è ac-
fino ad ora guidate dalla discrezionalità del singolo funzionario. cumulato, selezionando alcuni casi campione rappresentativi del
Una particolare questione di metodo è, infatti, l’esplicitazione sistema territoriale, delle morfologie insediative (case aggregate,
dei criteri, in modo chiaro e non riduttivamente normativo o case coloniche e case sparse) e delle caratteristiche costruttive,
eccessivamente tecnicistico, per l’ammissibilità degli interventi, privilegiando il patrimonio più vulnerabile.
fondata su principi di tutela e valorizzazione. Due principi hanno guidato lo sviluppo della ricerca. Da una
parte un continuo passaggio di scala, da quella territoriale al det-
Linee guida per l’eco- Il settore dei Beni Culturali e taglio costruttivo. Il problema del miglioramento dell’efficienza
efficienza: innovazione, Paesaggistici, che più lenta- e dell’auto-produzione di energia a uso agricolo, abitativo o turi-
mimesi e creatività mente rispetto ad altri si sta stico-ricettivo è stato impostato in modo ‘sistemico’, esplicitando
affacciando al tema delle tec- le relazioni tra i sistemi (geomorofologico, climatico, ambientale,
nologie ambientali, può svolgere un ruolo chiave nel riportare costruttivo, antropico…) e individuando le possibili soluzioni, e
la discussione e la ricerca su un piano meno riduttivo e più con- le conseguenze da esse indotte, tese a ottimizzare le relazioni tra
sapevole delle molte implicazioni che i temi sollevati hanno per i sistemi stessi più che a massimizzarne uno rispetto agli altri.
l’ambiente di vita umano presente e futuro. Esso può cioè contri- Dall’altra parte, fondamentale è stato il costante dialogo, in un
buire a un sempre più necessario ribaltamento degli obiettivi e team trans-disciplinare, tra specialisti che abitualmente fanno
dei riferimenti culturali finora assunti come esclusivi, ponendo ricorso a metodologie di ricerca tra loro molto diversificate.
in primo piano, oltre al risparmio di risorse, la tutela del bene e A livello metodologico, la ricerca è stata sviluppata in fasi paral-
suggerendo la ricerca di nuove forme di compatibilità. lele e disciplinarmente integrate.

02 | I punti critici della renewable and efficient energy tech- the risk of an excessive technicism is
costruzione rurale rispetto nologies. Independently from con- under attack.
a infiltrazioni di umidità siderations at the global scale, some The relationship between technologi-
e dispersioni termiche: likely scenarios that will shortly af- cal innovation and architectural and
coperture, serramenti, fect the building environment can environmental research is still largely
murature contro terra, certainly be shared. With all prob- a process of the simple application of
solai contro terra (disegno ability, in the next few decades it will products and technologies, in other
arch. M. Caraffini)
help to have a reversal in the way we words, applied science (Arthur, 2009),
Critical points of a produce and distribute energy, with which does not constitute real innova-
traditional stone buildings
a move from centralization (by large tion. This often leads to a unbalanced
for dampness infiltration
and thermal losses: roofs,
producers) to diffuse decentralization, relationship and a greater emphasis
windows and external doors, specifically to the production of small on just the technical components
walls and floors on the quantities of energy which will then which do not correspond to effec-
ground (drawing by arch. be self-consumed locally (Andreta, tive cultural advancement. Neither
M. Caraffini) 2011). New questions are opened, do they improve the capacity to as-
regarding compatibility of such tech- similate and modify the technology to
nologies with environmental context achieve higher long-term objectives
and landscape, and on the weakness (Staudenmaier, 1985).
of procedural tools aimed to control The theme of environmental sustaina-
these transformations. bility, and its most common definition
It is the right time to start providing in terms of energy efficiency, cannot
answers to these questions, even in be separated from a wider definition
terms of historical heritage. However, that includes not only the technical

131 G. Franco TECHNE 05 2013


Alla scala territoriale sono stati analizzati, per le diverse aree in- interstiziale e di muffe superficiali) e graficizzate le percentuali
sediate, risorse, vocazioni e sensibilità (orografia, esposizione, di miglioramento degli indici di prestazione energetica dell’in-
litologia superficiale e profonda, uso del suolo, presenza di siste- volucro per le soluzioni alternative.
mi terrazzati, accessibilità…) anche per selezionare le tipologie Infine, sono stati esplicitati, anche con il ricorso a foto-simula-
impiantistiche più idonee a essere integrate con le risorse natu- zioni, i criteri di compatibilità tra tutela del paesaggio e disposi-
rali (acqua, sole, biomasse). tivi alimentati da fonti di energia rinnovabile, che dipendono da
Si è proceduto poi a una lettura del paesaggio come sistema, del- fattori di natura localizzativa (rispetto alle vocazioni territoriali
le relazioni visive significative, delle visuali e dei punti panora- e alle visuali), di natura quantitativa (a seconda che si tratti di
mici legati alla memoria collettiva dei luoghi. sistemi isolati o ripetibili/aggregati, in base al grado di coper-
Alla scala edilizia è stata condotta una ricognizione sul compor- tura del suolo e all’orografia) e di natura qualitativa (morfologia
tamento termico e sui fabbisogni energetici, sulla base dell’ana- del dispositivo, sua eventuale cromia, possibilità di mitigazione
lisi dettagliata delle caratteristiche costruttive (Musso e Franco, dell’impatto visivo). La valutazione degli impatti non rimane a
2006) del Regolamento n. 1/2009 della Regione Liguria e delle livello esclusivamente percettivo: giocano un ruolo importante
norme UNI TS 11300, valutando anche le variazioni degli indi- anche lo stato di conservazione dei sistemi costruttivi su cui si
ci di prestazione energetica in funzione dell’orientamento degli vuole intervenire e l’eventuale rimozione di materiali tradizio-
edifici. nali, il grado di invasività sulla struttura del suolo e sul sistema
È stato costruito un quadro degli interventi di miglioramen- dei terrazzamenti. Le foto-simulazioni visualizzano possibili
to termico, completo di un panorama delle soluzioni tecniche interventi di integrazione di tecnologie solari (in coperture tra-
adottabili (sistemi di isolamento e sistemi impiantistici per la dizionali, in casi di totale rifacimento di coperture per avanzato
produzione di acqua calda sanitaria anche alimentata da energia dissesto strutturale, in manufatti a servizio del fondo agricolo,
solare, per il riscaldamento/raffrescamento tramite pompe di in pensiline in aggetto, in superfetazioni esistenti), per costruire
calore e biomasse, per la produzione di energia elettrica e per il un quadro il più possibile ricco di interventi proponibili, da ri-
riciclo dell’acqua meteorica). Per i punti critici dell’edificio, fonti tenersi ammissibili o, al contrario, incongruenti.
di dispersioni termiche e di infiltrazione di umidità, sono state L’inserimento di sistemi impiantistici innovativi compatibile e
indicate le modalità di isolamento ritenute più compatibili con integrabile (meglio se su elementi aggiunti nel tempo, a servizio
la tutela, nonché individuate le tecnologie impiantistiche più del fondo agricolo o dell’abitazione, piuttosto che su tetti tradi-
idonee, anche in termini di sostenibilità economica. Sono state zionali) pone in primo piano il ruolo della creatività, in forme
valutate, in modo alternativo, soluzioni combinate per il sistema di mimetismo oppure di deciso contrasto. La creatività si può
edificio-impianto, con impiego di diversi tipi di materiali isolan- esprimere attraverso il disegno di componenti più facilmente in-
ti e in diverso spessore (con verifica di formazione di condensa tegrabili con l’architettura tradizionale, di pari passo con le più

choices that bear reference to the val- domestic or agricultural use, faces a Tepper, 2011), represents an impor- and cultural references which until
ues associated with the cultural herit- real new theme for such a kind of site. tant experience to start a dialogue now have been considered exclusive.
age, or only economic gain, but with Nevertheless, the problem of authori- with Institutions devoted to the safe- Apart from the issue of conservation
regards to social values. To govern zation of these kind of installations, guard and control of interventions in of resources the concern for the pro-
growth responsibly, between regen- represents a real urgence. The issue protected areas. tection and the importance of sug-
eration and modification, it should be of method, technique and strategy is gesting research into new forms of
questioned which rule will be able to in fact one of clarification, (a priori, Guidelines for Eco-efficiency: Inno- compatibility may be pushed to the
effectively regulate the mechanisms of of the criteria, in a clear and not re- vation, Mimesis and Creativity foreground.
transformation on the one hand and ductively prescriptive or excessively The Cultural Heritage and Landscape The research has been aimed to few
maintain real meaning for cultural technical way) which will allow those sector, more slowly than others facing simple objectives, besides those al-
memory on the other. responsible for the control of the the theme of eco-efficiency, is giv- ready mentioned:
Following these reflections, the Au- building activity to retain a permissi- ing more weight to the importance - the effective management of natural
thor, as Scientific Responsible, car- ble intervention, or at least one based of environmental technologies. This resources;
ried out a research on the UNESCO on principles of protection, enhance- might even play a key role beyond the - the reliable evalutation of energy be-
site in question, commissioned to the ment and regeneration. confines of this specific discipline; in haviour of traditional buildings;
University by the Liguria Regional The research, in line with the recent leading the discussions and research - the possibility to combine building
Direction of Cultural and Landscape guidelines for the sustainable conser- on a less reductive and more con- isolation and high efficiency technical
Heritage (1). The research, focused vation of historic heritage developed scious plan for the various implica- plants;
in formulation of criteria to set up in Europe and North America (Ad- tions that the issues raised have for the - the possibility to install small dis-
Guidelines for eco-efficiency in scat- visory Council on Historic Preserva- human environment, both now and in posal supplied by renewable energy;
tered rural buildings and for the in- tion, 2011; Canada’s Historic Places, the future. - the attention to specific features of
stallation of renewable energy source 2010; U.S. Department of Energy, This may contribute to an even more the landscape and technical innova-
applications mainly intended for 2011; Grimmer, Hensley, Petrella and necessary overturn in the objectives tion.

132 G. Franco TECHNE 05 2013


03 | recenti sperimentazioni nel campo dei nuovi materiali (come
per esempio la produzione di celle fotovoltaiche di tipo organi-
co, di film e pellicole sottili che possano aderire a supporti come
un processo di stampa fotografica, di elementi in fotovoltaico su
membrane non rigide, più adatte quindi per la realizzazione di
tende ed elementi aggiunti).
La creatività, dunque, non deve essere intesa come espressione
di un gesto spettacolare, ma come un processo di organizzazio-
ne di informazioni e conoscenze, anche in modo imprevisto
(Lumer e Zeki, 2011; Barrow, 1995). Rispetto a tanta ricerca ar-
chitettonica contemporanea, governata dalla ricerca dell’inedito
tramite processi di morfogenesi e con il ricorso di tecnologie
digitali, la cultura della salvaguardia richiama invece una poe-
tica dell’interstizio e, talvolta, dell’invisibilità, rivelando luoghi
e caratteri, magari dimenticati, grazie alla sapiente distribuzione
04 | delle aggiunte necessarie (Reichlin, 2011, p. 29).

NOTE
1
Responsabile per la Committenza è l’arch. Luisa De Marco. Hanno parteci-
pato alla ricerca gli architetti Antonella Serafino, Guglielmo Parodi, Marco
Guerrini e il geologo Enrico Olivari (Elisas ambiente). La valutazione del
comportamento termico degli edifici e dell’efficienza impiantistica è stata
affidata alla responsabilità scientifica della prof.ssa ing. Anna Magrini, Uni-
versità di Pavia.

03 | Foto-simulazione dell’intervento di rifacimento di una copertura crollata con un nuovo


manto in tegole solari in rame (arch. G. Parodi)
Photo-simulations of the substitution of a collapsed roof with a new one finished with solar
tiles in copper (arch. G. Parodi)
04 | Foto-simulazione dell’intervento di sostituzione di una tenda di ombreggiamento con
lastre in elementi fotovoltaici vetro-vetro (arch. G. Parodi)
Photo-simulations of the substitution of a tent with pv glass elements (arch. G. Parodi)

In line with the studies already set up, over the other. On the other hand, the buildings chosen as representative es, the reserach has been focused to
the new research has learned from the constant dialogue between special- both in isolated forms and in aggre- investigate technical operations suit-
heritage of knowledge that has been ists within a trans-disciplinary team, gated forms has been set up, based on able for the safeguard of buildings
accumulated over the years, relating that normally make use of extremely specific constructive details (Musso and landscape. The isolation system
to the morphological, constructive diversified research methodology, has and Franco, 2006), on Rule n. 1/2009 (considering also alternative materi-
and environmental characteristics of been fundamental. of Liguria Region and norm UNI TS als and thickness) has been evaluated
the site. From the methodological point ov 11300, including the effect, on ther- together with alternative technical
Two factors have guided the devel- view, the research has been developed mal behaviour, of different building installation (heat pumps or high ef-
opment of the research. On the one in parallel integrated phases. orientation. ficiency boiler), including the inves-
hand, a continuous passage of scale, Territorial resources (orography, A complete framework of suitable tigation on possible condensation
from the territorial to constructive esposition, geology, land use, acces- thermal enhancement operations has phenomena and percentage of energy
detail, following a circular process. sibility) have been analised to select been set up, as result of a survey on saving for all the alternative solutions.
The problem of improving the effi- the most suitable integration between the conditions of applications, ef- Finally, photo-simulations have been
ciency and domestic-production of technical devices and natural resourc- ficiency and effectiveness (isolation used to set up a series of criteria of
energy has been set in a systemic way, es (water, sun, wood). and installation systems for produc- compatibility between landscape safe-
clarifying the relationship between Secondly, the landscape has been tion of hot water also supplied by guard and renewable energy systems,
geo-morphological, climatic, envi- intrerpreted as a system, revealing solar energy, for heating/cooling by related to localisation (in respect of
ronmental, constructive, anthrotopic visual relations, views and panoramic heated pumps and biomass, for the territorial vocation and views), quan-
systems…. and outlining the possible places that are extremely spread out production of electricity and for the tity (isolated or aggregated systems,
solutions and the subsequent conse- and attentive because they are con- recycling of rain water). pecentage of covering of the land) and
quences meant to optimise the rela- nected to the collective memory of In some critical points of the tradi- quality (shape, colour, visual impact).
tionship between the systems them- those places. tional building, considering possible Impact evaluation doesn’t remain
selves as opposed to maximising one At the building scale, energy need of water infiltration and thermal bridg- exclusively linked to perception: it is

133 G. Franco TECHNE 05 2013


REFERENCES Grimmer, A. E., Hensley, J. E., Petrella, L. e Tepper, A. T. (2011), The
Advisory Council on Historic Preservation (2011), Sustainability and Secretary of the Interior’s Standards for Rehabilitation & Illustrated Guidelines
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important also to understand wich is and redevelopment of historical her- cess of organisation of information NOTES
the real state of conservation of build- itage (old or recent), brings into focus and knowledge, even if in unexpected 1
Responsible for the Regional Direc-
ing components and materials to be the necessity for a creative approach. ways (Lumer and Zeki, 2011; Barrow, tion is arch. Luisa De Marco. The fol-
substituted (dealing for example with This should be developed in different 1995). Much of modern architectural lowing specialists took part in the re-
solar panels to be installed on tradi- forms from that which is commonly research is dominated by unpub- search: architects Antonella Serafino,
tional roofs or to be founded on the accepted at present. Creativity can be lished work developed through pro- Guglielmo Parodi, Marco Guerrini
terraced landscape). expressed through the design of com- cesses of morphogenesis and draws and geol. Enrico Olivari (Elisas am-
Photo-simulations visualize possible ponents which can be more easily on digital technology. The culture of biente). Scientific responsible for the
integration of solar technologies (in integrated with traditional architec- safeguarding and conservation, on evalutation of thermic behaviour of
traditional roofs, in cases of lack- ture. This can go hand in hand with the other hand, calls for a poetry of rural buiding and efficiency of tech-
ing of roof structures, in small and the most recent experiments in the hidden space and values, revealing nical installation is prof. ing. Anna
new buildings used for agricultural field of new materials, for example in places and characteristics, that have Magrini, University of Pavia.
scopes, in small shelters and tents), in the production of organic solar cells, perhaps been forgotten, due to the
order to set up, as much as possible, a or thin film which can attach to sup- intelligent distribution of necessary
complete frame of interventions that ports and act like a photograph print- additions (Reichlin, 2011, p. 29).
could be proposed by owner and to ing process, or elements in solar cells
define, together with Regional Direc- on a non rigid membrane and there-
tion and Supertintendance, if they fore better adapted for the produc-
result compatible or not. tion of awnings and other additional
The ever more frequent adoption of elements.
innovative technology and equip- Creativity, therefore, should not be
ment powered by renewable energy understood to be a spectacular ges-
sources in projects of conservation ture of research but rather as a pro-

134 G. Franco TECHNE 05 2013


Green technologies per la riqualificazione ambientale SPERIMENTAZIONE/
delle infrastrutture EXPERIMENTATION

Alessandra Battisti, Dipartimento DATA, Sapienza Università di Roma alessandra.battisti@uniroma1.it

Abstract. Il fenomeno della globalizzazione da un punto di vista economico, presenta il tema generale del presente contributo.
culturale e politico ha determinato negli ultimi decenni, tra gli aspetti che lo
caratterizzano, lo sviluppo esponenziale dei flussi di traffico e del numero dei
I casi specifici dei tre progetti di nodi infrastrutturali illustrati
mezzi e delle infrastrutture di comunicazione e di scambio, che rappresentano sono stati assunti per le loro caratteristiche fisiche, che interseca-
al contempo una delle più problematiche questioni ambientali della contem- no situazioni locali – paesistiche ed urbane – assai differenziate,
poraneità ma anche forse la più importante opportunità di innestare processi
di riqualificazione del territorio e del costruito, di rigenerazione ambientale e di
e che generano inevitabilmente nei luoghi e nei punti di tali in-
riorganizzazione sociale capaci a loro volta di produrre e irradiare (come in alcuni tersezioni il problema della "forma" e del "ruolo" dei manufatti,
esempi di riqualificazione infrastrutturale già realizzati) forme innovative e più so- delle infrastrutture e degli edifici, questione che comporta un
stenibili di vita urbana. Il contributo muove dallo sviluppo di una serie di ricerche
e sperimentazioni in diversi ambiti infrastrutturali, commissionate da enti pubblici
ripensamento delle strategie e delle azioni specifiche intese come
che operano nel settore e in particolare illustra tre ricerche progettuali: la messa strumenti di lettura dell’ambiente costruito e per la trasforma-
a punto di modelli meta progettuali ambientalmente sostenibili per il corretto zione.
impiego di “green technologies” nelle piccole stazioni ferroviarie; l’ampliamento
e riqualificazione di Roma Termini; la sperimentazione progettuale di alcune fer-
Reti e nodi costituiscono una grande opportunità per la riquali-
mate di metropolitana a basso consumo energetico nella Capitale. ficazione morfologica del territorio e di parti di città, ma insieme
Parole chiave: Nodi infrastrutturali, Sostenibilità ambientale, Green Technolo- sollecitano l’urbanistica, l'architettura, la tecnologia, a pensare
gies, Efficienza energetica, Trasformazione urbana insieme le corrette modalità di trasformazione dell’ambiente co-
struito e naturale. Qualcosa deve cambiare nelle prospettive di
Nel suo famoso libro Un etnologo nel metrò, il francese Marc progettazione e realizzazione: dai paradigmi interpretativi agli
Augé studia la metropolitana parigina e i suoi ‘indigeni’, pro- strumenti operativi, dal modo di costituire singoli manufatti in-
vando ad applicare alla vita quotidiana di una società europea frastrutturali alle complesse modalità di riqualificazione di inte-
quell'approccio normalmente utilizzato per l'‘altro’ culturale, ri contesti locali, dalla rilevazione dei caratteri determinanti di
e da esso fa scaturire un originale studio di tutte quelle storie un luogo e della sua storia alla sovrapposizione ed interrelazione
personali e collettive che si sfiorano, si sovrappongono secondo delle azioni possibili. Si pensi alla vision delle smart cities, alle
un fitto schema di reti, nodi e storie, e si interrelano in modi azioni che necessitano di un aggiornamento degli statuti tradi-
e forme che normalmente sfuggono all'occhio reso pigro dalla zionali di intervento e mettono in gioco il rapporto con altre
consuetudine. discipline e con altre figure di operatori al di fuori di quelle ar-
Rileggere il progetto e il recupero delle infrastrutture di traspor- chitettoniche in senso stretto1.
to nella direzione indicata dall’etnologo francese, come luoghi Emergono in maniera preponderante tre questioni: in quale
specifici dell'architettura a partire dalle loro potenzialità di porsi modo i nuovi aspetti green della tecnologia possono rappresen-
come capisaldi di un sistema di spazi urbani e sociali a rete in tare il materiale privilegiato del progetto delle infrastrutture di
grado di riqualificare parti di città e di territorio in senso am- trasporto? E viceversa: quale ruolo può giocare la tecnologia nei
bientale, antropologico, sociale, tecnologico ed energetico, rap- progetti complessi, dei quali la disciplina ambientale, dato il dia-

Green technologies Abstract: Over the last few decades, of “green technologies” in: meta-project are interrelated in ways and forms
the globalization phenomenon has de- research for small mobility facilities; ex- that normally escape the eye, since it
for the environmental termined the exponential development – pansion and redevelopment works for has become inattentive out of habit.
from an economic, cultural and political the Stazione Termini; experiments in The central theme of this paper is to
upgrading of standpoint – of traffic flows, the number design for some energy-efficient under- reconsider the design and upgrading
infrastructures of means and infrastructures involved in
communication and exchange. At the
ground metro stops in Rome.
of transportation infrastructures (ac-
Keywords: Infrastructure Hubs, En- cording to the directions offered by
same time, these represent one of the vironmental sustainability, Green Tech-
most complicated environmental issues the French ethnologist) as specific
nologies, Energy efficiency, Urban Trans-
of contemporary times, but perhaps also places of architecture, beginning with
formation
one of the most outstanding opportuni- their potential as cornerstones of a
ties for setting up processes aimed at system of urban and social network
In his famous book In the Metro, the
upgrading the territory and its construc- spaces capable of upgrading parts of
French ethnologist Marc Augé has
tions, towards environmental regenera- the city and of the area as a whole
conducted studies on the Paris un-
tion and social reorganization. These, in in the environmental, anthropologi-
turn, would produce and spread (as in derground system and its ‘natives’. He
cal, social, technological and energy
some already established examples of has attempted to apply an approach,
sense.
infrastructure upgrading) innovative and that is normally employed for the
The specific cases of the three illus-
more sustainable forms of urban life- cultural ‘other’, to the daily lifestyles
trated infrastructure hubs have been
styles. of European society. This has led to
assumed for their physical charac-
The present contribution aims at illus- an original study of all those personal
teristics (which intersect extremely
trating the former, beginning with re- and collective stories that brush up
different local rural and urban situ-
search and experiments involving the against one another, that overlap with
development of eco-friendly meta-de- ations) and inevitably generate the
each other according to a dense fabric
sign models for the correct employment problem of “form” and “role” of the
of networks, nodes and stories. These

135 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
140
01 | Ricerca Linee guida per la progettazione ecoefficiente delle piccole/medie strutture
per la mobilità, referenti scientifici: A. Battisti, F. Tucci
(gruppo di lavoro: L. Pedata, L. Rossi, G. Misso)
Meta-project research for small infrastructures, scientific supervisor: A. Battisti, F. Tucci
(Team: L. Pedata, L. Rossi, G. Misso)

logo aperto e incontrastato che le infrastrutture intessono con il


paesaggio, si dispone ad essere protagonista?
E ancora: come la progettazione ambientale dei nodi e della rete
può contribuire ad evitare che lo spostamento quotidiano degli
abitanti da una parte all'altra delle aree metropolitane possa es-
sere causa di collasso ambientale?
Considerazioni come queste ci portano a pensare al tema dei
nodi infrastrutturali come a una nuova frontiera che vedrà con-
frontarsi sulla sua linea di confine cinque fattori principali, da mentale di massimizzare la qualificazione bioclimatica del nodo
quello della vivibilità/accessibilità alla intermodalità, dallo sfrut- attraverso strategie mirate da un lato ad una congruente inte-
tamento delle energie rinnovabili al monitoraggio e, quale meta grazione tipologica, dall’altro alla ricerca di un sistema di tecno-
fattore trasversale a tutti, quello della sostenibilità ambientale2. logie e materiali, di non elevato input economico, applicabile ai
Nei tre progetti presentati si prova a dare delle risposte, sono differenti obiettivi e scale di progetto, in grado di costituire una
progetti dove prevale l’integrazione disciplinare e la complessi- base di riferimento per gli aspetti tecnico-attuativi in funzione
tà metodologico-applicativa, sviluppate in termini di efficienza di interventi anche diversificati dal punto di vista formale e fun-
energetica, ecologia urbana e sostenibilità economica, per ri- zionale.
spondere alle attese e alle aspettative del SETPLAN 2020 della I criteri di ricerca che ne hanno caratterizzato il concept della
Comunità Europea, e alle profonde trasformazioni di natura cul- proposta metaprogettuale sono:
turale e sociale, che impongono alle infrastrutture il rapportarsi 1 – un criterio di realizzabilità che da una maglia-base modulare
con le nuove richieste tecnologiche, telematiche e informatiche, e e flessibile possa procedere nel tempo secondo un principio di
con gli ulteriori profondi cambiamenti in atto nei comportamen- aggregabilità, che di volta in volta sia in grado di caratterizzare
ti e nei bisogni, che stanno modificando le esigenze di mobilità. le differenze funzionali e d’uso pur nel rispetto della ripetibilità
tipologica implicita in un sistema modulare;
Progetto di ricerca La ricerca affronta un tema- 2 – l’articolazione delle coperture e dei tamponamenti attraverso
metaprogettuale chiave nella trasformazione differenziazioni stratigrafiche capaci di innestare attraverso l’in-
per piccole infrastrutture strutturale e nella modernizza- volucro una mediazione dei flussi di materia, energia e informa-
zione della città contempora- zione a seconda delle diverse situazioni tipologiche e, ancora una
nea quale quello dei nodi infrastrutturali di piccola dimensione volta, delle differenti condizioni funzionali e d’uso;
collocati sia in siti urbani centrali quanto in quelli periferici. Il 3 – lo studio e la sperimentazione di soluzioni architettoniche
processo progettuale seguito si è fondato sull’obiettivo fonda- bioclimatiche e l’impiego di specifici materiali bioedili.

products, infrastructures and build- teristics of one place and its history, what role can be played by technol- We attempt at providing answers to
ings in the places and/or points of the to the overlapping and interrelation ogy in complex projects of which the the three projects in question. These
said intersections. This issue entails a of possible actions. One should take environmental discipline, given the are projects where disciplinary inte-
reconsideration of the strategies and into consideration the vision of the open and unchallenged dialogue that gration and complex methodologies-
the specific actions intended as instru- Smart Cities platform, as it set off us- infrastructures interweave with the applications prevail, developed in
ments for interpreting the built envi- ing human and cultural resources to landscape, prepares itself towards hav- terms of “energy efficiency, urban
ronment and as reference points for its build up skills, methods and integra- ing a leading role? ecology and economic sustainabil-
transformation. tion. These actions that need to update Hence a further issue comes to the ity” to meet the expectations of the
Networks and hubs represent a great traditional intervention procedures, forefront: how can one prevent the European Commission's SET-Plan
opportunity for the morphological treading on new contexts in the di- daily commuting of inhabitants be- 2020. All of the aforesaid in addition
upgrading of the territory and parts rection of broader borders, are com- tween one side of metropolitan areas to the profound transformations of a
of the city – while together soliciting pounded into planning while placing to another from becoming the cause cultural and social nature that oblige
town-planning, architecture and tech- the relationship with other disciplines of environmental collapse? Consid- infrastructures to deal with new tech-
nology into joining together to come and other figures of operators beyond erations of the kind lead us into think- nological, telecommunications and
up with correct procedures for the those working in the architectural ing about the topic of infrastructures information technology demands, in
transformation of the built and natural field (in the strict sense) at stake2. as a sort of new frontier where 5 prin- addition to ulterior profound ongoing
environment. Something must change Considering the upsurge of interest cipal factors with be confronting each changes in behaviours and needs that
in planning and building prospectives: and funding sufficient for establishing other on their boundaries: Liveability are modifying mobility demands in a
beginning with interpretation para- some significant changes, one ques- and Inter-modal passenger transport, very obvious manner.
digms and operational instruments, tion arises predominantly: how can Exploitation of renewable energy and
from how to set up single facilities to new green technologies best represent Monitoring/connectionand, and as
the upgrading of entire local contexts, materials used in transportation in- trasversal meta-factor Environmental
from recognizing the crucial charac- frastructure projects? And vice-versa: sustainability2.

136 A. Battisti TECHNE 05 2013


02 | Ampliamento e riqualificazione della Stazione Termini a Roma, Committente: Grandi
Stazioni S.p.A., Capogruppo: G. Fioravanti, Aspetti architettonici bioclimatico-ambientali:
A. Battisti, F. Tucci
Expansion and redevelopment works for the Stazione Termini (railway station) in Rome,
Commissioned by: Grandi Stazioni S.p.A., Design Team Leader: G. Fioravanti,
Architectural and bioclimatical-environmental aspects: A. Battisti, F. Tucci

Ampliamento e Nel processo di ampliamento


riqualificazione della e riqualificazione della Stazio-
Stazione Termini a Roma ne di Roma Termini un ruolo
importante ha avuto l’integra-
zione disciplinare nelle fasi progettuali, per il coordinamento
tra intervento infrastrutturale e progettazione architettonica, tra
innovazione tecnologica ed aumento dell’efficienza energetica.
Questo rapporto si è sviluppato attraverso una sperimentazione ai lati degli elementi lucernario che sono incastrati nella grande
che ha visto e messo in discussione un profondo ripensamento maglia reticolare si è posto un sistema di captazione solare passi-
delle soluzioni architettoniche e l’avvio di una ricerca progettuale va che, per effetto serra, riscalda aria al suo interno e d’estate di-
in grado di dare risposte alle esigenze bioclimatico-ambientali venta canale privilegiato di ventilazione naturale in connessione
in termini architettonici, da quelle di ottimizzazione dell’illumi- con l’apertura delle grandi vetrate sottostanti;
nazione naturale a quelle di massimizzazione della captazione 3 – la progettazione attenta degli elementi vetrati e della scher-
passiva e dell’impiego di ventilazione naturale. matura dell'involucro, in grado di controllare e ridurre il sur-
In questa prospettiva il progetto dell’ampliamento si è basato su riscaldamento e le dispersioni per ottenere benefici in termini
tre aspetti principali: energetici e di comfort interno, accompagnata anche da strategie
1 – l’ampliamento dei servizi passeggeri della stazione, posta al di di raffrescamento naturale.
sopra della testata del fascio dei binari, e una piastra parcheggio
a due livelli. I due livelli della piastra servizi dal punto di vista Sperimentazione Il terzo progetto presentato –
architettonico sono sormontati da un’ampia copertura realizzata progettuale di alcune una delle fermate della futura
con un intradosso corrispondente a quello della galleria esistente fermate della linea D metropolitana D di Roma che
e con ricorsi di lucernari posti ad ogni passo ai lati delle travatu- della metropolitana prevede l’automatizzazione del-
re longitudinali fondamentali per l’ottimizzazione dello sfrutta- di Roma: Stazione la linea – mette in luce un’atti-
mento della luce naturale; Piazza Verbano vità complessa che coinvolge il
2 – la concezione della copertura quale grande contenitore in delicato equilibrio fra moltepli-
grado di ospitare al suo interno importanti volumi funzionali ci fattori spesso conflittuali: le esigenze della mobilità, il rispetto
trasparenti che, sospesi sui binari, includono le nuove funzioni delle attività di superficie e della struttura urbana, il rispetto del
aggregative e comunicative e una forte integrazione architetto- patrimonio storico ed archeologico del territorio ed infine le op-
nica di tecnologie attive e passive. Per favorire l’inserimento del portunità di rinnovamento insite nelle trasformazioni che accom-
fotovoltaico si è proposta una particolare copertura metallica e pagnano questi progetti.

Meta-project research for small mo- in terms of interventions that might 3 - in the use of specific sustainable natural illumination, all the way to
bility facilities also be diversified from the formal materials, that have strictly and nec- passive uptake and natural ventilation.
The research is presented as a key issue and functional standpoint. essarily been chosen with the aim of According to this perspective, the
in the structural transformation and The research criteria that has charac- singling out functional solutions and extension project is based upon three
modernization of contemporary cit- terized the concept of a meta-project environmental sustainability. principal aspects:
ies, investing the urban areas as much proposal for these service build- 1 - expansion of passenger services in
as the suburban ones. The design pro- ings used as small railway stations is Expansion and redevelopment works the station, located over the head of
cess in question is founded upon the strongly related to the three above- for the Stazione Termini. Rome the tracks, and a two-storey parking
fundamental objective of maximizing mentioned aspects: The role obtained from disciplines in- lot area. From an architectural stand-
the qualification of the project from 1 - a design criterion that, from a mod- tegration during the planning stages, point, the two floors of the passenger
the usability and functionality point- ular and flexible modular foundation, which preceded expansion and re- services deck are surmounted by a
of-view, through strategies that on one should proceed according to a princi- development works for the Stazione wide roofing made up of a soffit corre-
hand are aimed at congruent integra- ple of aggregation while defining some Termini (railway station) in Rome, sponding to the existing gallery, with
tion with specific characteristics close- simple aggregation guidelines in turn represent an important example of rows of skylights placed at every step
ly linked to the typology – also fore- characterizing typological differences; coordination between infrastructural along the sides of longitudinal beams,
seeing (when possible) exploitation 2 - as the configuration of coverings intervention, architectural design, which are fundamental in optimizing
and utilization of its potentials; on the and layered claddings that would en- technological innovation and energy the exploitation of natural light;
other hand in search of a system of able, as they are peeled off, the pro- efficiency. The said has viewed and 2 - concept of the roofing as a large
technologies and materials (with lim- gressive approaching between interior questioned a profound reconsidera- container capable of hosting some
ited economic input) applicable to dif- and exterior; engaging the mediation tion of architectural solutions and the important transparent and functional
ferent objectives and different project of material, energy and information launch of new design research capable spaces which, suspended over the
scales, capable of setting up a baseline flows through the casing – depending of planning according to the guidelines railway tracks, include new aggrega-
for technical-implementation aspects upon different typological situations; of environmental design, envisaging tion and communication functions

137 A. Battisti TECHNE 05 2013


La stazione si inserisce nel consolidato quartiere Trieste di della sola componente diretta; operazione questa che – oltre a
Roma, caratterizzato da edifici a corte a maglia regolare, ed in- garantire un'ottima qualità della luce diurna all'interno della
siste nel centro di Piazza Verbano a distanza relativamente bre- piazza ipogea durante tutto l’anno – ne consente un maggiore
ve dal Cimitero dei Giordani e dalla Catacomba di Via Anapo, irraggiamento durante l’inverno, con relativo contributo di ri-
il che ha comportato che il nodo infrastrutturale, in via pru- scaldamento passivo, e un deciso ostacolo al surriscaldamento
denziale, fosse inserito nella tipologia prevista per i manufatti durante l’estate;
delle ‘stazioni a rischio archeologico’. 3 – Ambienti totalmente ipogei/controllo dell’illuminazione
L’impostazione progettuale della stazione, che si inserisce nella naturale: il progetto dell’illuminazione degli ambienti ipogei
serie di stazioni previste a suo tempo per la gara della nuova mira a garantire condizioni ottimali di comfort e bassi costi di
Linea D di Roma (vinta nel 2007) si articola su tre temi princi- gestione, integrando i sistemi impiantistici sia con l’uso della
pali, scanditi ognuno da un binomio, ossia dal rapporto tra una luce diurna, che con l’impiego di tecnologie ad alta efficienza
componente morfologico-spaziale e un fenomeno bioclimatico energetica. In quest’ottica si è scelto di utilizzare dei sistemi led
prevalente in essa controllato: dimmerabili, con controllo automatizzato regolato in base alla
1 – spazio di accesso/controllo della ventilazione naturale: uno disponibilità di luce naturale e alla presenza di occupanti, ridu-
spazio di accesso prevalentemente vetrato che si sviluppa dalla cendo in tal modo gli sprechi e limitando il consumo di energia
quota stradale, che ottimizza lo sfruttamento della ventilazione elettrica alla quantità di luce necessaria, innescata nei momenti
naturale durante il periodo estivo a fini raffrescativi e di con- opportuni.
seguenza migliora il comfort reale e percepito durante tutto il Pensare i progetti infrastrutturali con tecnologie ‘green’ e in-
periodo caldo romano nella parte della stazione che si estende centivare la popolazione all’impiego dei mezzi pubblici diven-
fino alle banchine ipogee a quota -28.80 m; terà una scelta consapevole, non una rinuncia, sarà uno dei più
2 – piazza semiipogea/controllo del soleggiamento: la piazza importanti veicoli per produrre un miglioramento delle condi-
semiipogea di forma circolare a quota -7.80 m che svolge il ruo- zioni di vita, non una fonte di ‘limitazioni’ all’uso dei mezzi pri-
lo di ingresso alla stazione in grado di accogliere al suo interno vati, rappresenterà, in una parola, uno degli elementi-cardine
vari servizi. È coperta da una pensilina cilindrica e sovrastata su cui impostare la necessaria, improcrastinabile inversione di
nella parte centrale da un sistema a doppio vetro con all'interno tendenza per dare risposta alla questione ambientale e al pro-
una griglia in plastica rivestita di puro alluminio che permette, blema della crescente scarsità di risorse, materiali e immate-
attraverso opportune inclinazioni della sua struttura, di ottene- riali.
re al contempo due semplici effetti: d’estate di riflettere la com-
ponente diretta dell'irraggiamento solare e di farne passare solo
la componente indiretta, d’inverno di permetterne il passaggio

and architectural integration of active Experiments in design for some en-


and passive technologies. In order to ergy-efficient underground metro D
foster the application of a photovoltaic line stops in Rome: Piazza Verbano
system, a proposal has been made for station
a particular kind of metallic inverted The third project presented (namely
roof structure; an integrated passive one of the stops of the future under-
solar system has been located to the ground D line in Rome that stipulates
sides of skylights set in the great large automation of the line) brings to light
reticular mesh, in turn set inside the complex activities involving the deli-
roofing structure. They represent cate balance between multiple factors
actual buffer spaces which (by green- often conflicting with one another: the
house effect) heat up the air within demands for mobility, respect for sur-
and become privileged channels of face activities and urban fabric, taking
natural ventilation during the summer into account the historical and archae-
months, in connection with the open- ological heritage of the territory, and
ings of the large windows below; ultimately renewal opportunities in-
3 - careful planning of glazed elements herent to the transformations brought
and the shielding of the casing itself, about by these projects.
controlling and reducing overheating The station in question is part of the
and dispersions in order to gain ben- consolidated Trieste quarter in Rome, 03 | Stazione Piazza Verbano per la linea D della metropolitana di Roma, Capogruppo: G.
efits in terms of energy and interior characterized by courtyard buildings Fioravanti, Aspetti architettonici bioclimatico-ambientali: A. Battisti, F. Tucci / Piazza Verbano
comfort – also accompanied by natu- with a regular layout; and is repeated underground D line station in Rome, Commissioned by: Roma Metropolitane S.p.A., Design Team
ral cooling strategies. in the middle of Piazza Verbano, a rel- Leader: G. Fioravanti, Architectural and bioclimatical-environmental aspects: A. Battisti, F. Tucci

138 A. Battisti TECHNE 05 2013


NOTE mento nel contesto ambientale e paesaggistico. D’altra parte la sostenibilità
1
Con la Legge di stabilità per il 2013 si registra un aumento di risorse per deve riguardare non solo gli aspetti paesaggistici ed ambientali, ma anche
nuove infrastrutture: +19,8% in termini reali rispetto al 2012, un segnale quelli sociali, economici – quale finanziamento e con quale meccanismo, il
importante che interrompe la pesante caduta degli stanziamenti registrata risparmio energetico, la riduzione del consumo di energia e dell’emissione
nel quadriennio 2009-2012 (- 44%). di elementi inquinanti.
Si tratta di 4.035 milioni di euro tra il 2013 e il 2016, di cui 1.627 milioni
nel 2013, destinati per il 71%, a grandi opere infrastrutturali, per il 15% agli REFERENCES
interventi di manutenzione straordinaria e per il restante 14% a interventi di AA.VV. (Eds.) (2002), Attraverso Roma programmi e strategie per la mobilità,
protezione civile. Infine, la quantificazione delle risorse tiene conto dell’an- Comune di Roma Dipartimento VII - Politiche per la mobilità, Roma.
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2
La vivibilità – L’infrastruttura si dovrà rileggere come una parte di città Guerrucci, E. e Laudati, P. (Eds.) (2010), “Roma Termini infrastrutture
vivibile sia in termini di coesione sociale, sia in termini di spazi verdi che complementari alla stazione”, in Giulio Fioravanti opere e progetti,
riuscirà a garantire, un elemento che possa unire le persone in un cross- Edilstampa, Roma, pp. 124-129.
disciplinare e culturale. Johnson, S. (2010), Where Good Ideas Come From: The Natural History of
L’intermodalità – L’intermodalità come possibilità di passaggio da un mezzo Innovation, Riverhead, New York.
di trasporto a un altro, ottimizzando tempi di trasferimento; addirittura si Matteoli, L. e Pagani, R. (Eds.) (2009), City Futures. Architettura Design
potranno identificare scenari in cui i veicoli circolanti sulle infrastrutture Tecnologia per il futuro delle città, Hoepli, Milano.
potrebbero appartenere agli stessi enti di gestione dei nodi dell’infrastrut-
turazione e non ad un singolo privato, ed essere alimentati con energie rin- Salerno, M. (2007), Metrò Roma: ingegneria del sottosuolo, Edilizia e
novabili. Territorio, 11-16 giugno 2007.
Lo sfruttamento di energie rinnovabili – Sistemi di pannelli solari collegati Schiaffonati, F. (2008), “La tecnologia nelle trasformazioni del territorio”,
alla rete dell’energia da integrare sulle ampie coperture di porti, aeroporti in Mussinelli, E., Tartaglia, A. e Gambaro, M. (Eds.), Tecnologia e progetto
e stazioni, così come lungo lo sviluppo della rete infrastrutturale accanto urbano. L’esperienza delle STU, Maggioli editore, Santarcangelo di Romagna
ai guardrail all’interno della fascia di rispetto stradale, ed ancora sistemi di (RN), pp. 37-43.
microeolico integrabili nelle coperture o nel paesaggio autostradale.
Il monitoraggio/connessione – Il controllo di flussi di materia, energia e in-
formazione attraverso un sistema di monitoraggio capace di segnalare fun-
zioni e disfunzioni nei vari componenti dell’infrastruttura e delle tecnologie
ad essa applicate: funzionamento dei dispositivi digitali e dei sensori con-
nessi, dei dispositivi di sicurezza, dei tempi di attesa, il coordinamento delle
azioni di individui e organizzazioni, e delle informazioni più in generale.
La sostenibilità ambientale – La sostenibilità prenderebbe le mosse dalla mi-
tigazione dell’impatto delle opere infrastrutturali e dal loro corretto inseri-

atively short distance from the Cimit- perceived comfort inside the station allows the indirect component to pass of natural light and to the presence
ero dei Giordani graveyard and from during the hot Roman season – all the through; vice-versa, during the winter of occupants (in service areas). This
the Catacomb located in Via Anapo. way to the underground platforms lo- months, it allows the passage of a large thereby significantly reduces waste
This led to the precautionary measure cated at -28.80 metres; portion of the direct component. This and limits energy consumption to the
that envisages the hub being inserted 2 - semi-hypogeum square/sunlight operation, in addition to guaranteeing quantity of light that is strictly neces-
into the building category denomi- control: the circular shaped semi- the excellent quality of daylight inside sary by triggering the system at the
nated ‘railway stations at archaeologi- hypogeum square at an altitude of the underground square in the sta- right time.
cal risk’. -7.80 metres, conceived as suitable to tion throughout the year, also allows Conceiving infrastructural projects
The station plan (competition won in being transformed into an irregular greater radiation (with a relative heat- using ‘green’ technologies and encour-
2007) is articulated into three main shape should archaeological findings ing contribution) during the winter aging the population into using public
themes. Each one of these is marked come to light, acts as the entrance and represents a significant obstacle means of transportation will become
by a combination, namely by the to the station and can accommodate to overheating during the summer; a conscious choice and not a sacrifice.
relation between a morphological- various services inside. It is covered 3 - entirely underground spaces/natu- It will be one of the most important
spatial component and the prevailing by a steel cylindrical canopy segmen- ral illumination control: illumination means for producing better lifestyles
bio-climatic phenomenon controlled tal arch with a 34 metre opening; the design for underground spaces aims and not a source of “limitations” in the
therein: central part is surmounted by a dual- at ensuring optimum comfort and low use of private vehicles. In summary,
1 - access/control space for natural glass system containing a plastic grid operating costs by integrating instal- this represents one of the pivotal ele-
ventilation: a principally glassed-in coated with pure aluminium that fos- lation systems both with the use of ments upon which we must base a
access space that develops from the ters (through appropriate inclinations daylight and with the employment of necessary and urgent turnabout in
street level, optimizing the exploita- of its structure) two simple yet effec- energy-efficient technologies. That order to provide answers to the envi-
tion of natural ventilation during the tive results: during summer months, is why dimmable LED systems have ronmental issue, and to the problem
summer season for cooling purposes; it reflects the direct component of been chosen, with automated controls of an increasing lack of both tangible
consequently improving actual and solar radiation backwards and only regulated according to the availability and intangible resources.

139 A. Battisti TECHNE 05 2013


SCHEDE DI PROGETTO | PROJECT SHEETS

Progetto di ricerca metaprogettuale per piccole infrastrutture


Meta-project research for small mobility facilities

Tipologia della ricerca | Type of research Ricerca di Ateneo / MIUR (Italian Ministry of Education, Universities and Research) /
Research for the Federated Faculties of “La Sapienza” University of Rome
Responsabili scientifici | Scientific Supervisors Alessandra Battisti, Fabrizio Tucci
Riconoscimenti | Acknowledgements Selezionato dall’UIA per la Triennale di Architettura a Sofia 2009 / UIA
selected for the XII – World Triennial of Architecture – the exhibition took
place in Sofia form May 17th–20th, 2009
Anno | Year 2008-2009

Ampliamento e riqualificazione della Stazione Termini a Roma


Expansion and redevelopment works for the Stazione Termini (railway station) in Rome

Committente | Client Grandi Stazioni S.p.A.


Capogruppo | Design team leader Giulio Fioravanti

Aspetti architettonici bioclimatico-ambientali |


Architectural and bioclimatical-environmental aspects Alessandra Battisti, Fabrizio Tucci

Aspetti strutturali e impiantistici |


Structural Mechanical and Plumbing (MEP) aspects Via Ingegneria s.r.l.

Progetto | Design 2003-2007

Stazione Piazza Verbano per la linea D della metropolitana di Roma


Piazza Verbano underground D line station in Rome

Committente | Client Roma Metropolitane S.p.A.


Capogruppo | Design team leader Giulio Fioravanti, con ATI Condotte per l’Acqua per Roma S.p.A., Pizzarotti S.p.A.

Aspetti architettonici bioclimatico-ambientali |


Architectural and bioclimatical-environmental aspects Alessandra Battisti, Fabrizio Tucci

Aspetti strutturali e impiantistici |


Structural Mechanical and Plumbing (MEP) aspects Geodata S.p.A.

Progetto | Design 2006-2008

NOTES and in terms of green areas capable tegrated within highway coverings or – such as funding and mechanism op-
1
The 2013 Stability Law registers an of joining people together in a cross- the surrounding environment. tions, energy efficiency, reduction of
increase of resources for new infra- discipline and cross-cultural manner. Monitoring/connection – Controlling energy consumption and lower emis-
structures: +19.8% in actual terms Inter-modal passenger transport – flows of material, energy and infor- sion of pollutants.
compared to 2012, which is an impor- Mixed-mode commuting implies go- mation through a monitoring system
tant marker interrupting the dramatic ing from one means of transportation that can notify functions and mal-
fall of funding registered during the to another, which optimizes travel functions over the various parts of the
2009-2012 (-44%) period. duration; some scenarios may be infrastructure and the technologies
This involves €4,035-million between singled out where vehicles travelling applied therein: operation of digital
2013 and 2016, of which €1,627-mil- over infrastructures might belong to devices and connected sensors, safety
lion in 2013, 71% of which is ad- the same management bodies of in- devices, waiting time devices, coordi-
dressed to large infrastructure pro- frastructure hubs and not to single nation of actions by individuals and
jects, 15% for extraordinary mainte- private individuals, and be powered organizations, and information in
nance actions and the remaining 14% by renewable energy. general.
for civil protection interventions. Exploitation of renewable energy – So- Environmental sustainability – Sus-
Finally, resource quantification takes lar panel systems connected to power tainability is prompted by mitigating
into account the year 2013 of the Road networks that may provide integra- the impact caused by infrastructural
and Railway Infrastructure Fund with tion to large roof coverings in ports, works and their correct integration
an amount equal to approximately € airports and railway stations; also within the environment and the land-
800-million. the development of infrastructure scape. On the other hand, sustain-
2
Liveability – Infrastructures must networks alongside guardrails inside ability must not only envisage land-
be reinterpreted as part of a liveable the buffer road zone; moreover small scape and environmental aspects, but
city both in terms of social cohesion wind turbine systems that can be in- also the social and economical ones

140 A. Battisti TECHNE 05 2013


La costruzione delle qualità urbane. Il caso di studio SPERIMENTAZIONE/
di Torre Spaccata, centralità di Roma EXPERIMENTATION

eliana.cangelli@uniroma1.it
Eliana Cangelli, Maurizio Sibilla, Dipartimento DATA, Sapienza Università di Roma maurizio.sibilla@uniroma1.it

Abstract. L’evoluzione degli assetti insediativi di Roma sarà determinata, per l’impoverimento dell’ecosistema urbano; dal programma Civi-
una consistente parte, dalle modalità di attuazione delle 18 centralità previste
dal Nuovo Piano Regolatore, che costituiranno un banco di prova per sperimen-
tas al programma Concerto, fino ad arrivare all’iniziativa del
tare nuovi profili dell’abitare. Gli autori illustrano, attraverso il caso di studio di VII Programma Quadro: Efficienza Energetica e Smart Cities.
Torre Spaccata, il contributo del progetto ambientale alla costruzione di un mo- Diverse sperimentazioni in cui emerge come filo conduttore
dello di sviluppo urbano, attento ai caratteri energetici ed ambientali degli assetti
insediativi. La sperimentazione si configura come momento di verifica dell’ap-
il binomio innovazione tecnologica e qualità ambientale qua-
proccio metodologico del progetto ambientale, operando un trasferimento del le perno per l’attivazione di processi tesi a mettere a sistema
corpo di conoscenze disciplinari in un iter attuativo, in cui si delineano linee di «priorità di interventi strategici: il ri-equilibrio policentrico, la
ricerca da approfondire per il sapere professionale e progettuale.
rigenerazione ambientale della città, il controllo del metabo-
Parole chiave: Centralità urbane, Progetto integrato, Organizzazione eco-effi-
ciente, Innovazione tecnologica, Qualità ambientale
lismo urbano, la valorizzazione delle risorse locali» (Orlandi,
2008). Assi strategici, questi, di certo non esaustivi ma rappre-
«A partire dagli anni ‘60 del sentativi del contributo del progetto ambientale finalizzato alla
Centralità urbane
‘900, una maglia isotropica risposta programmatica che si ritrova nelle 18 centralità previ-
e progetto ambientale:
di grandi reti standardizzate ste dal NPRG di Roma.
la programmazione per
di infrastrutture tecniche si Le centralità sono luoghi ad alta densità programmatica e
la città di Roma
è estesa su scala planetaria» vocazione pubblica, pianificati con l’obiettivo primario di in-
(Choay, 2008); un processo che troppo spesso ha messo in nescare processi di riorganizzazione urbana trasformando la
secondo piano le complesse componenti di qualità delle città. struttura della città da monocentrica a policentrica, un’opera-
Per la cultura tecnologica e ambientale, mettere al centro la zione chiave per «introdurre la variabile ecologica nei processi
questione ecologica ha significato mettere in discussione l’or- di infrastrutturazione territoriale» (Pagani, 2010). Un’introdu-
ganizzazione del sistema città; un sistema sostenuto da model- zione spesso disattesa, per cui il progetto ambientale, focaliz-
li involutivi, caratterizzati da un impoverimento costante dei zandosi sulle strategie di gestione tecnologica e ambientale dei
servizi eco sistemici, come esaustivamente messo in evidenza processi insediativi, ha avviato un percorso di perfezionamen-
nel rapporto di ricerca del Millennium Ecosystem Assessments to, di metodi e strumenti di valutazione e verifica, per favorire
(MEA, 2005). l’integrazione transdisciplinare all’interno del processo pro-
Il MEA è tra gli studi che riconosce la città come luogo pri- gettuale. Un’integrazione volta ad associare intrinsecamente le
vilegiato di sperimentazioni progettuali, con l’accezione am- qualità urbane ai diversi livelli progettuali, deviando da facili e
bientale del termine. Dal V Programma Quadro fino ad oggi, postume applicazioni di tecnologie sofisticate.
si sono succedute sperimentazioni che hanno contribuito alla In questo quadro di intenti complessi, si inserisce la progettua-
costruzione di metodi e strumenti appropriati ad affrontate lità della centralità di Torre Spaccata, nelle sue fasi di Schema
di Assetto Preliminare (SAP) e Progetto Urbano. Torre Spac-

The construction of Abstract: The evolution of the settle- Urban centralities and environ- leged place of design experiments
ment arrangements in Rome is deter- mental project: planning for the in the environmental sense of the
urban qualities. The mined, in large part, by the implemen- city of Romee word. From the Fifth Framework
tation of the 18 centralities under the «Ever since the early 60's, an iso- Programme to date, there have been
case study of the New Town Planning, which will be a tropic mesh of large, standardized experiments that have contributed
centrality of Torre testing ground for experimenting with
new living profiles. Using a case study
networks of technical infrastruc- to the construction of appropriate
Spaccata in Rome of Torre Spaccata, the authors dem-
ture has expanded on a global scale» tools and methods to tackle to the
onstrate the contribution of the envi- (Choay, 2008). A process that has impoverishment of the urban eco-
ronmental project to the construction too often overshadowed the complex system, from the Civitas program
of an urban development model that components of the city's quality. For to the Concerto program, up to the
is attentive to the energy and environ- the technological and environmen- initiative of the Seventh Framework
mental characteristics of the settlement tal culture, putting the ecological Programme: Energy Efficiency and
arrangements. The experiment is set question in focus means challenging Smart Cities. Several experiments
up as verification of the methodological the organization system of the city; from which the common theme
approach of the environmental project, a system supported by regressive appears to be the combination of
serving as a transfer of the disciplinary models, characterized by a steady technological innovation and envi-
knowledge body in a implemental pro- impoverishment of ecosystem ser- ronmental quality as the pivot for
cess which sets out research lines to
vices, as has been exhaustively high- the activation of processes to sys-
deepen professional knowledge and
lighted in the research report by the tematize «strategic intervention pri-
planning.
Millennium Ecosystem Assessments orities: polycentric re-balancing, en-
Keywords: Urban Centrality, Integrated
(MEA, 2005). vironmental regeneration of the city,
Project, Eco-Efficient Organization,
Technological Innovation, Environmen- The MEA is amongst the studies controlling urban metabolism, using
tal Quality that recognize the city as a privi- local resources» (Orlandi, 2008).

141 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
146
cata costituisce un esempio emblematico del trasferimento 1 – inquadramento e Analisi Territoriale e Ambientale: qua-
di intenti qualitativi in una pratica progettuale, integrando e dro conoscitivo strutturale-ambientale, incentrato sulla lettu-
coordinando numerosi aspetti progettuali: infrastrutturali, ra delle variabili cicliche ambientali e sulla loro integrazione
urbanistici, paesaggistici e di sostenibilità energetica ambien- all’interno dell’assetto esistente, mettendo a sistema gli intenti
tale. Questo ultimo aspetto è stato oggetto del Conto Terzi, in di progetto con le prescrizioni ambientali presenti negli stru-
corso, tra la Quadrante SpA e il Dipartimento DATA1, il cui menti pianificatori, comunali e sovra-ordinati;
obiettivo è quello di sperimentare un orientamento metodolo- 2 – definizione dei Caratteri di Sostenibilità Energetica e Am-
gico-operativo per un contributo in chiave eco-efficiente, ope- bientale del SAP: quadro delle interazioni tra progetto e am-
rando per la definizione di coordinate energetiche ambientali biente nella costruzione delle qualità urbane proprie dell’as-
a-scalari tese a caratterizzare le componenti prioritarie nella setto insediativo proposto. La caratterizzazione è costruita
costruzione dell’assetto di progetto. attraverso un processo ricco di feedback, in cui l’ambiente è
interno al processo progettuale ed è teso verso l’identificazione
L’approccio del Il contributo di valenza tec- di soluzioni ottimali;
Progetto Integrato per nologica si è strutturato in 3 – scrittura dei Caratteri di Sostenibilità Energetica e Am-
la caratterizzazione relazione alla necessità di svi- bientale del Progetto Urbano: quadro di strategie tecnologi-
dell’assetto della luppare una proposta proget- che, raccolte in un disciplinare tecnologico ambientale a sup-
centralità di Torre tuale con specifici caratteri di porto dei caratteri di appropriatezza tecnologica per le solu-
Spaccata sostenibilità energetica e am- zioni adottabili a scala dell’organismo edilizio.
bientale, come risposta prag- L’obiettivo generale è costituito dalla lettura delle dinamiche
matica alle volontà enunciate dal NPRG di Roma. che vanno a caratterizzare il profilo geografico climatico del
La procedura del Progetto Urbano, prevista dal NPRG, è obbli- caso di studio. L’attenzione si focalizza sulla definizione del
gatoria per la definizione degli interventi nelle Centralità me- contributo dato dal profilo geografico climatico al processo
tropolitane e urbane, ed è avviata mediante la predisposizione progettuale-decisionale. L’ipotesi è che i caratteri ambientali
di uno Schema di Assetto Preliminare (SAP), di iniziativa pri- possano costituire lo strumento atto a delineare l’appropriatez-
vata nel caso di Torre Spaccata, e formulato dalla Quadrante za tecnologica, la cui caratterizzazione specifica è perseguibile
S.p.A. in quanto proprietaria dell’86% dell’area. Sulla base del in diversi momenti e scale di progettazione, fino alla struttura-
SAP è redatto il Progetto Urbano nel suo assetto definitivo, dal zione di prescrizioni e raccomandazioni utili a definire l’appa-
quale saranno stralciate le diverse fasi attuative. Nell’ambito rato tecnico per il ripristino della condizione geografica locale.
questa procedura il contributo in tema di sostenibilità energe-
tico- ambientale si articola in 3 fasi1:

These strategic priorities, though cation methods and tools, in order to experiment with a methodological ventions in metropolitan and urban
certainly not exhaustive, are repre- foster cross-disciplinary integration orientation - operational due to a centrality and it has been initiated
sentative of the contribution of the within the design process. An inte- contribution in eco-efficiency, work- via the preparation of a Preliminary
environmental project aimed at the gration process aimed at intrinsically ing to define a-scalar environmental Planning Scheme (SAP), a private ini-
programmatic response that is found associating urban qualities at dif- energy coordinates aimed at charac- tiative in the case of Torre Spaccata,
in the 18 centralities provided for by ferent levels design, deviating from terizing the main components in the and formulated by Quadrante SpA,
NPRG of Rome. easy and posthumous application of construction of the project structure. owner of 86% of the area. The Urban
The centralities are places of high sophisticated technologies.The cen- Project has been drafted in its final
density programmatic and public trality planning of the Torre Spac- The approach of the Integrated Pro- form based on the SAP and the vari-
vocation, planned with the primary cata, in its early stages of Preliminary ject for the characterization of the ous phases of implementation will be
goal of triggering processes of urban Planning Schemes (SAP) and Urban centrality structure of Torre Spac- withdrawn. With regard to this pro-
redevelopment by transforming the Design, fits into this complex inten- cata cedure, the contribution in the field
structure of the city from monocen- tions framework. Torre Spaccata is The technological contribution has of energy and environmental sustain-
tric to polycentric, a key operation to a prime example of the transfer of been structured in relation to the ability is divided into three stages2:
«introduce the ecological variables qualitative intent in a design prac- need to develop a project proposal 1 - territorial and Environmental
in the processes of territorial infra- tice, integrating and coordinating based on energy and environmental Classification and Analysis: environ-
structure» (Pagani, 2010). An often many aspects of the project: infra- sustainability as a pragmatic response mental-structural cognitive frame-
neglected introduction, such as the structure, urban planning, landscape to the requests of NPRG in Rome, work, which focuses on reading the
environmental project, focusing on and environmental energy sustain- about the urban quality attributes of cyclic environmental variables and
technological and environmental ability. This last point was the subject the new centrality. their integration into the existing
management strategies of settlement of Conto Terzi, an ongoing work, be- The Urban Project procedure, com- structure by systemizing the intent of
processes, has initiated a course of tween Quadrante SpA and the DATA prised in the Rome NPRG, is man- the project with the environmental
refinement, of assessment and verifi- Department (1), whose goal is to datory for the definition of inter- requirements found within the plan-

142 E. Cangelli, M. Sibilla TECHNE 05 2013


01 | Area di progetto e planivolumetrico, 01
in progress, della proposta di SAP
(Elaborazione: studio Labcis)
Project Area and volumetric plan,
in progress, of the SAP draft (Labics)

L’assetto urbano di Torre Il progetto della Centralità di


Spaccata e l’integrazione Torre Spaccata (Fig. 1) si svi-
del profilo geografico luppa su una superficie terri-
climatico toriale di circa 57 ettari con di-
ritti edificatori pari a 187.500
m2. L’area, il cui perimetro è approssimabile ad un parallelo-
gramma che sviluppa il proprio asse maggiore in direzione
NO-SE, è caratterizzata a NO dal parco di Centocelle mentre i stare forme di determinismo tecnologico che, nonostante sia
restanti confini costituiscono i margini netti di una città densa considerato dalla cultura tecnologica della progettazione un
e consolidata. approccio obsoleto, risulta ancora fortemente presente nel fare
Il progetto, quindi, ruota attorno a due principi organizzatori, in edilizia (Fig. 2).
individuati dallo studio Labics in qualità di coordinatori del L’esperienza progettuale parte dalla lettura dei parametri cli-
progetto urbano: il “vuoto” e il “margine”. Il tema del “vuoto” matici, temperatura, umidità dell’aria, precipitazioni, descri-
fa riferimento all’area di progetto in quanto isola di Agro Ro- vendo il profilo geografico climatico, con l’obiettivo di fornire
mano, inglobata nel tessuto metropolitano e mortificata nel suo al processo di trasformazione tre sostanziali requisiti: un ot-
valore eco-sistemico. Il tema del “margine” fa riferimento alle timale equilibrio energetico, attraverso l’efficienza della forma
connessioni tra l’area d’intervento e il territorio circostante, solare e l’individuazione di distanze critiche; un’ottimizzazione
estremamente disomogeneo sotto il profilo urbanistico: i due delle condizioni di confort degli spazi confinati e non confi-
versanti dell’area, SO-NE, di Torre Spaccata hanno subito nel nati, attraverso la valutazione della permeabilità ai venti e alla
tempo uno sviluppo urbanistico estremamente differenziato, luce naturale; un’ottimizzazione dei servizi eco sistemici, nel-
entrambi caratterizzati da una indifferenza per gli elementi la permeabilità dei suoli e nella gestione idrica ed energetica.
climatici del contesto geografico, particolarmente evidenti nei Così utilizzato, il profilo geografico climatico diviene l’anello
tessuti densi e con pochissimo verde. di giunzione tra Progetto e Ambiente, mettendo a disposizione
La sfida del contributo disciplinare al Progetto Integrato è di della sensibilità dei progettisti una forma di conoscenza am-
fare intervenire le logiche delle variabili cicliche ambientali bientale in grado di essere interpretata secondo coordinate
nella configurazione complessa dell’assetto insediativo, “vuoto” energetico-ambientali traducibili in indicazioni tipo-morfolo-
e “margine” sono declinati nella loro accezione bioclimatica e giche a-scalari (Fig. 3).
diventano le componenti centrali per innescare un processo di Il profilo geografico climatico diviene anche strumento di va-
valorizzazione e ricomposizione territoriale, utilizzando il pro- lutazione delle vocazioni dei sistemi sostenibili di approvvi-
filo geografico-climatico come strumento in grado di contra- gionamento energetico in relazione alle caratteristiche fisiche

ning, municipal and above-ranking The overall objective is the reading cata (Fig. 1) is spread over a land area tremely uneven for town planning:
instruments; of the dynamics characterizing the of about 57 hectares with building the two sides of the Torre Spaccata
2 - defining Characters of Energy geographic climate profile of the case rights amounting to 187,500 square area, SW-NE, have undergone highly
and Environmental Sustainability study. The focus is on developing po- meters. The area, whose perimeter is differentiated urban development
of SAP: a framework of the interac- tential modalities of interaction and approximated with a parallelogram over time, both of which are charac-
tion between design and environ- contribution of said geographic cli- that develops its major axis in the terized by a disregard for the climatic
ment in the construction of the mate in the planning and decision- NW-SE direction, is characterized elements in the geographical context,
urban qualities of the proposed set- making process. The hypothesis is in the NW by the Centocelle Park, made particularly evident by the
tlement structure. The characteriza- that environmental features could while the remaining boundaries are dense settlement patterns and very
tion is constructed through a process be the instrument for outlining tech- the net margins of a dense and con- little greenery.
abundant in feedback, in which the nological appropriateness, whose solidated city. The challenge of the disciplinary con-
environment is internal to the de- specific characterization is liable The project therefore revolves tribution to the Integrated Project is
sign process and extends towards the throughout various times and scales around two organizing principles to intervene with the logic of cyclical
identification of optimal solutions. of design, up to the structuring of identified by the Labics study, urban environmental variables in the com-
3 - writing up of Energy and Envi- requirements and recommendations project coordinators: the “empty” plex configuration of the settlement
ronmental Sustainability Characters used for defining the technical ap- area and “margin” area. The “empty” structure. The “empty” and “margin”
of the Urban Project: a framework paratus for the restoration of local area refers to the project as an Agro areas are embodied in their biocli-
of technological strategies, collected geographic conditions. Romano island, englobed in metro- matic sense, and become the core
in a disciplinary technological envi- politan settlement patterns and im- components to trigger a process of
ronment to support the technologi- The urban structure of Torre Spac- paired in its eco-system value. The territorial development and recon-
cal appropriateness for solutions to cata and the integration of geo- “margin” part refers to the connec- struction, using a geographic-climat-
be adopted in terms of the building graphical climate tions between the project area and ic profile as a tool to combat forms
organization. The centrality design of Torre Spac- the surrounding area, which are ex- of technological determinism which,

143 E. Cangelli, M. Sibilla TECHNE 05 2013


dell’assetto insediativo, e favorisce così una visione di sistema
tecnologico-energetico centralizzato e altamente differenziato,
connesso all’ottimizzazione delle risorse locali e all’autogestio-
ne dell’energia da parte della comunità locale, attraverso l’au-
tomazione informatica interattiva.

I caratteri di La caratterizzazione spaziale-


sostenibilità energetica ambientale del SAP in termi-
ed ambientale della ni volumetrici e tipologici è
centralità di Torre avvenuta attraverso una suc-
Spaccata cessiva valutazione all’accessi-
bilità solare e alla permeabi-
02 | lità del vento. Le elaborazioni analitiche hanno permesso la
costruzione di un modello dinamico, consentendo di avviare
un progetto di ottimizzazione dei flussi di energia. Le indi-
cazioni tipo-morfologiche sviluppate hanno sottolineato spe-
cifiche caratterizzazioni, il cui controllo, ponderato attraverso
le indicazioni riportate nel protocollo Itaca, ha permesso di
declinare in senso bioclimatico le tematiche del “vuoto” e del
“margine”. Ai temi principali si associano vettori di flussi ener-
getici, caratterizzati da direzioni e intensità, che ad ogni livello
di osservazione-progettazione manifestano strade percorribi-
li per la definizione dei caratteri di sostenibilità energetica ed
ambientale del SAP.
Emerge dalle analisi condotte che le difficoltà nel trasferire in-
formazioni sulle potenzialità ambientali in specifiche tecnico
progettuali richiede l’abilità di costruire un modello aperto,
pronto ad interagire con le condizioni di contesto, nella consa-
pevolezza che mentre lo stato ottimale di un ambiente interno
di un edificio è stazionario, l’ambiente esterno ha un carattere

02 | Variabili cicliche ambientali in relazione


all’assetto esistente
Cyclical environmental variables in relation
to existing structure
03 | Studio bioclimatico preliminare per
l’ottimizzazione e la differenziazione
del rapporto pieno e vuoto all’interno
dell’assetto insediativo
Preliminary bioclimatic study for the
optimization and differentiation of the
full and empty report within settlement
structure

03 |

144 E. Cangelli, M. Sibilla TECHNE 05 2013


dinamico inalienabile. La connessione tra forma ed energia, Conclusioni e aperture Attraverso il caso di Studio
cara a Ralph Knowles, risulta essere rinvigorita dell’apparto di Torre Spaccata è stato de-
strumentale noto come Information Communication Technolo- scritto un possibile contributo del progetto ambientale alla de-
gies, in cui i caratteri statici delle forze ambientali, misurati in finizione dei caratteri di sostenibilità degli assetti insediativi.
termini di intensità e direzione, sono arricchiti dalle dinami- L’approccio adottato si è incentrato sulla valutazione e sull’in-
che dell’informazione, in termini di variazione e intervallo. Sul terpretazione del profilo geografico-climatico inteso come ap-
piano progettuale questo ha significato concentrare l’attenzione parato strumentale atto a coniugare i fattori presenti nel Pro-
sulla gestione tecnologica ambientale dei sistemi di regolazione getto Integrato. I risultati ottenuti hanno delineato proprietà
caratterizzanti l’assetto insediativo. tecnologiche e ambientali aperte ad essere approfondite nei
Il sistema di controllo sulle qualità urbane, affidato anche ai successivi livelli di progettazione, favorendo un approccio alla
criteri del protocollo Itaca, da un lato ha fornito i primi dati ricerca di organizzazioni spaziali e ambientali innovative e cre-
quali-quantitativi per il riconoscimento di qualità ecologiche ative. Infine, il richiamo ai nuovi apparati strumentali imma-
e ambientali, dall’altro i dati raccolti in termini di direzione, teriali, per un intervento dalle considerevoli consistenze come
intensità, variazione ed intervallo, in virtù delle proprietà of- quello di Torre Spaccata, è d’obbligo. Le possibilità offerte per
ferte dall’inedito apparato strumentale informatico oggi a di- l’integrazione e il controllo da parte degli utenti finali di dispo-
sposizione. Tali dati hanno permesso di ipotizzare delle regole sitivi tecnologici per l’ottimizzazione dei flussi energetici e le
di infrastrutturazione del territorio, tanto per gli aspetti fisici possibilità offerte nell’integrazione dei sistemi sostenibili per la
degli assetti insediativi, con ovvie ricadute sui costi ambientali produzione energetica, proiettano l’interesse della ricerca verso
associati ai costi di costruzione, quanto esplicitando le possibi- l’opportunità di qualificare le centralità urbane come nodi di
lità di un controllo strategico finalizzato all’equilibrio dei costi micro reti locali caratterizzati dalla massima diversità tecno-
di esercizio. logica, in antitesi con quella maglia isotropica di reti standar-
dizzate con cui si è aperto questo contributo e che costituisce
ancora una sfida verso l’orizzonte 2020.

NOTE
1
Conto Terzi Quadrante S.p.A. e Dipartimento DATA, Responsabile Scien-
tifico per DATA Eliana Cangelli, coordinatore del GdL Maurizio Sibilla.
2
La fase 1 e 2 sono concluse e i risultati sono oggetto di argomentazione del
presente contributo; la fase 3 costituisce il prossimo livello di sviluppo della
ricerca, attualmente in corso.

despite being considered an obsolete the geographical climate becomes The characters of energy and envi- ways to define the characteristics of
approach by technological culture the ring junction between the Pro- ronmental sustainability of the cen- energy and environmental sustain-
of design, is still heavily involved in ject and Environment by providing trality of Torre Spaccata ability of the SAP.
building construction (Fig. 2). the designers with some form of The spatial-environmental charac- It is evident from the analyses car-
The designing begins with the read- environmental awareness that can terization of SAP, in volume and ty- ried out that the difficulties in trans-
ing of climatic parameters, tempera- be interpreted according to energy pological terms, took place through a ferring information on the envi-
ture, humidity, precipitation, wind, - environmental coordinates and subsequent evaluation of solar power ronmental potentiality in technical
and solar radiation, whose systemic translated into morphological-type- accessibility and wind permeability. design specifications requires the
reading provides a description of to-scalar information (Fig.3). The analytical processing has ena- ability to construct an open model,
the geographical climate, aimed at The geographical climate also be- bled the construction of a dynamic ready to interact with the contextual
providing the transformation pro- comes an evaluation tool of vo- model, allowing the start up of a conditions, with the awareness that,
cess with three substantive require- cations of sustainable systems of project for optimizing energy flow. while the optimal state of an interior
ments: an optimal energy balance, energy supply in relation to the The morphological- type indications of a building is stationary, the exter-
for example, through the efficiency physical characteristics of the set- developed have highlighted specific nal environment is an inalienable dy-
of solar energy and the identification tlement structure, and thus favours characterizations and their control, namic. The connection between form
of critical distances; optimization of a vision of a centralized and highly weighted using the information in and energy, dear to Ralph Knowles,
the comfort conditions of confined differentiated technological-energy the Ithaca protocol, has allowed a de- is reinvigorated by the instrumental
and unconfined spaces, for example, system, connected to optimizing lo- cline in the “empty” and “margin” is- apparatus known as Information and
through the evaluation of the wind cal resources and self-management sues in a bioclimatic sense. The main Communication Technologies, in
and natural light permeability; an of energy by the local community issues are associated with vectors of which the static characters of envi-
optimization of ecosystem services through technological innovation in energy flows, characterized by direc- ronmental forces, measured in terms
in the permeability of the soil and a telematics and computer automa- tion and intensity, that every obser- of intensity and direction, are en-
water management. Used in this way, tion sense. vation-design level show possible riched by the dynamics of informa-

145 E. Cangelli, M. Sibilla TECHNE 05 2013


SCHEDA DEL CASO DI STUDIO| PROJECT SHEET

Piazzale Moroni (2003-2012), Italia, Savona | Riqualificazione sostenibile


Piazzale Moroni (2003-2012), Italy, Savona. | Sustainable re-qualification

Località | Location Centralità Urbana di Torre Spaccata, Roma


Committente | Client Quadrante S.p.A.
Progettazione urbanistica | Urban designer LABICS _ Maria Claudia Clemente, Francesco Isidori
Progettazione paesaggistica | Landscape design LAND Milano _ Andreas Kipar

Progettazione energetica e ambientale | Dipartimento DATA _ Eliana Cangelli, Maurizio Sibilla a
Energy and Environmental Design

Ingegneria del traffico | Traffic Engineering I.T. Ingegneria dei Trasporti _ Miriam Maiorino, Giovanni D'Alessandro
Reti per la mobilità | Mobility networks Domenico Colasante
Impatto ambientale | Environmental Impact Studio Caravaggi Cresciani _ Lucina Caravaggi

REFERENCES
AA.VV. (2005), Millennium Ecosystem Assessment, Ecosystem and human
well-being: the assessment series, Island Press, Washington D.C.
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growth, MIT Press, Cambridge, Mass.
Orlandi, F. (2008), “Sistemi ed elementi per l’incentivazione della
competitività e della sostenibilità urbana”, in Ginelli, E., La ricerca a fronte
della sfida ambientale, Firenze University Press, Firenze, pp.79-88.
Pagani, R. (2010), “Il concetto di Smart cities per il futuro della città”, in
Matteoli, L. e Pagani, R., Cityfutures. Architettura Design Tecnologia per il
futuro della città, Hoepli, Milano, pp. 11-15.

tion, in terms of variation and range. with the construction costs, where the call for new immaterial instru- NOTES
On a design level, this has meant fo- exploiting the possibility of a control mental equipment for a significant 1
Conto Terzi Quadrante SpA and
cusing attention on the technologi- strategy aimed at the equilibrium of and consistent intervention such as DATA Department, Head of Scien-
cal management of environmental operating costs. that of Torre Spaccata, are a must. tific for DATA Eliana Cangelli, WG
control systems that characterize the The possibilities for integration and Coordination Maurizio Sibilla.
settlement structures. Conclusions and apertures control by the end-users of techno- 2
Phase 1 and 2 are completed and
The control system on urban quali- Through the case study of Torre logical devices for the optimization the results are the subject of discus-
ties, also based on the ITACA proto- Spaccata, the environmental project of energy flows and opportunities sion of this paper, phase 3 is the next
col criteria, provided the first quali- has been described as a potential for the integration of sustainable level of development of research cur-
tative/quantitative data, transferable contribution to defining the charac- systems for energy production all rently underway.
to the scale of the building and then ters of sustainability of the settlement spur research interest on towards the
translated into environmental ener- structures. The approach focused on chance to qualify the urban centres
gy classes for individual housing. In the evaluation and interpretation of as nodes of local micro networks
addition, the data collected in terms geographic-climatic, understood as characterized by a high technologi-
of the direction, intensity, variation an instrumental apparatus designed cal diversity, in contrast to the stand-
and range, concerning the properties to combine the factors present in the ardized network of isotropic mesh
offered by the unedited instrumental Integrated Project. The results have that opened this paper and which is
computing apparatus, made it possi- outlined technological and environ- still a challenge in the Horizon (of)
ble to assume the rules of territorial mental properties open to be studied 2020.
infrastructure, both for the physical in the next levels of design, favouring
aspects of the arrangement of settle- a research approach of spatial and
ments, with obvious consequences environmental organizations that are
on environmental costs associated both innovative and creative. Finally,

146 E. Cangelli, M. Sibilla TECHNE 05 2013


Grey to Green: il verde tecnologico come risposta RICERCA/RESEARCH
ambientale per le infrastrutture urbane

Oscar Eugenio Bellini, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano oscar.bellini@polimi.it

Abstract. La domanda di città sempre più ecologiche sta sollecitando il ripen- paesaggio urbano. Da simbolo di quella modernità eroica e sen-
samento dell’estetica e della natura delle grey infrastructures che deturpano
il paesaggio urbano e per le quali è sempre più richiesta una nuova sensibili-
za limiti che ha caratterizzato lo sviluppo della città nella prima
tà ambientale e paesaggistica. L’impiego della vegetazione come materiale di metà del Novecento, esse sono diventate emblema dello svilup-
progetto può aiutare la loro mitigazione e il loro inserimento nei contesti ad po estensivo dell’urban sprawl assumendo, involontariamente, il
alta densità anche in termini di recupero e riqualificazione in chiave sostenibile.
Intervenendo su molti aspetti ambientali, il verde tecnologico può diventare il
ruolo di testimoni silenti dell’abbassamento della qualità della
presupposto per una nuova progettazione in grado di trasformare le città in vita urbana. Proprio per la molteplicità di ricadute che esse pro-
ecosistemi più efficienti e vivibili. Il saggio presenta gli esiti parziali di una ricerca ducono e, indirettamente, per la loro elevata visibilità, sono oggi
in corso sui differenti approcci progettuali relativi a queste componenti urbane,
altrimenti puramente tecniche1.
oggetto di grande interesse nell’ambito della ricerca progettuale
Parole chiave: Verde tecnologico, Infrastrutture urbane, Camouflage ambientale,
e delle politiche della sostenibilità ambientale.
Sostenibilità, Paesaggio Nella prospettiva della città densa, quale risposta ecologica alla
sempre più massiccia urbanizzazione (AA.VV., 2009), il ruolo di
Contesto di riferimento Con il termine infrastrutture queste attrezzature è destinato a diventare nevralgico, non solo
vengono genericamente indica- per l’organizzazione e il funzionamento della città, ma soprattut-
te quelle attrezzature del territo- to per le pesanti ricadute che riescono a produrre sulla qualità
rio a sostegno delle strutture economiche-politiche che servono dell’ambiente e del paesaggio antropizzato (Wong, 2010).
per organizzarlo. Nella progettazione urbana le infrastrutture Tutto ciò sta spingendo a ricercare modi innovativi per la loro
rappresentano l’insieme delle opere necessarie ad assicurare lo ‘estetizzazione’, così da rispondere da un lato, alla nuova sensibi-
svolgimento dei rapporti di relazione tra le diverse attività di uso lità culturale e ambientale che si è via via affermata e, dall’altro,
del suolo all’interno della città (Portoghesi, 2005). al cambio di prospettiva culturale che ha portato alla rielabora-
In relazione al tipo di prestazione che svolgono, esse sono ricon- zione di un nuovo rapporto con la natura.
ducibili a due categorie tecnico-funzionali: quelle della mobilità,
dette infrastrutture a rete, e quelle tecnologiche, denominate in- Prerogative del verde Il verde tecnologico, da inten-
frastrutture puntuali o di base. tecnologico dersi come artificiosa modalità
Dietro la dizione di infrastrutture urbane si nasconde quindi di messa in opera della materia
un’ampia ed eterogenea gamma di oggetti di forte interesse pub- vegetale sul costruito tramite la sua manipolazione e trasforma-
blico e privato, che hanno prevalentemente il compito di erogare zione, costituisce un‘interessante innovazione con cui perseguire
servizi di vario genere e natura (Tab. 1). finalità di mitigazione e riqualificazione del paesaggio antropiz-
Nel contesto ambientalista della città contemporanea, le “Grey zato.
Infrastructures” rappresentano certamente il manifesto più evi- La sua più evidente prerogativa risiede nella possibilità di ‘demi-
dente della crisi di consonanza che si è venuta a creare con il neralizzare’ la città attraverso l’implementazione e proliferazione

Grey to Green: Abstract: The question posed by Context reference hidden therefore a wide and hetero-
ever more ecological towns requires With the term infrastructure we geneous range of objects subject to
‘ecotechgreen’ an a rethinking of the aesthetics and of mean all the works and installations a strong public and private interest,
the nature of ‘grey infrastructures’ that realized in a territory that sustain the that have the main function of sup-
environmental response deface the urban landscape and for politico-economic structures that plying services of various types (Tab.
for urban infrastructures which a new planning and landscape
sensitivity is called for. The employment
serve to organize it. In urban plan- 1).
of vegetation as the project material can
ning the infrastructures represent In the context of current environ-
assist the mitigation and insertion into all the necessary works and assure mental thinking in the contempo-
the high density context also in terms the execution of the relationships rary town, the Grey Infrastructure
of recovery and requalification for a between the different activities of the certainly represents the most evident
sustainable solution. Intervening in many use of the land in the town. example of the crisis in the harmony
environmental aspects, ‘ecotechgreen’ To be specific, the urban infrastruc- that has come about in the urban
becomes the premise for a new tures are ascribable, as regards the landscape. From the symbol of an
environmental planning with which to type of performance that they carry heroic and without limits modernity
transform towns into more efficient out, into two technical function- that characterised the development of
ecosystems. This paper presents partial alities: that of mobility, the so called towns in the first half of the twenti-
results in the ongoing research into network infrastructure, and that of eth century, they have in fact become
different planning approaches relative to
a technological nature, denominated the emblem of extensive develop-
these urban components1.
precise infrastructure, or basic, in- ment, urban sprawl that has added to
Keywords: Ecotechgreen, Urban in-
cluding the structures necessary for the urban transformation in the last
frastructure, Green camouflage tech-
the functioning of the town, with re- decades, assuming the role of a silent
niques, Sustainability, Landscape
spect to the specific demands. Behind witness to the lowering of the quality
the expression urban infrastructure is of life.

147 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
153
GRAY INFRASTRUCTURE TYPOLOGIES GREEN INFRASTRUCTURE TAB.1 | Elementi che compongono
l’infrastruttura “grigia” e “verde”
Transport Infrastructure: Northwest Green Infrastructure (Fonte: NENW, 2009)
Motorways Guide Typologies (based on PPG17) Elements of the infrastructure, "gray"
Roads Parks and public gardens and "green" (Source: NENW, 2009)
Car Parks Railways General amenity space
Ports/Freight terminals Outdoor sports facilities
Airports School playing fields
Commercial Infrastructure Woodland
Factories & Industrial Watercourses & waterways
Offices Water bodies ne, ma non è praticabile, e il tetto intensivo, più tradizionale, che
Grassland and heathland
Retail consente l’impiego di una più ampia gamma di essenze vegetali
Coastal habitat
Mines and quarries
Moorland
sia per migliorarne il ruolo decorativo sia per favorirne la frui-
Utilities & distribution of services
Agricultural land bilità (Fiori, 2011).
Sewers
Allotments, community gardens Lo spettro delle soluzioni adottabili per il verde verticale è ri-
Cables (underground & overhead)
Water and gas pipelines
and urban farms conducibile a due sistemi/prodotti: le green façades, pareti ve-
Cemeteries, churchyards and burial
Sewage treatment getali ottenute con piante di tipo rampicante che crescono ge-
grounds
Energy generation
Derelict land
neralmente dal suolo aggrappandosi a supporti di varia natura
Social Infrastructure Private gardens e i living walls o murs végétalisés che fanno prevalentemente uso
Schools, Universities & Colleges Street trees della tecniche dell’idroponica e che si differenziano in ragione
Hospital, Clinics & healthcare facilities della natura del substrato di coltivo che utilizzano (Bellini e Da-
Gymnasia, Swimming and sports buildings
Housing
glio, 2009).
Coastal defences & flood control Nell’ambito dell’inverdimento delle infrastrutture urbane è
MOD & govt establishments possibile sostenere l’opportunità di ricorrere a soluzioni a ri-
dotta complessità tecnologica e a basso costo, cioè quelle che
delle superfici vegetali, sia verticali sia orizzontali. Questo verde permettono la crescita e lo sviluppo della pianta con il minimo
rappresenta, infatti, un’interessante opportunità per favorire il intervento manutentivo e con il minor investimento economico
reinserimento creativo della vegetazione in città e per aprire a iniziale. Per raggiungere questo risultato è necessario avvalersi,
scenari futuribili che anticipano la sfida del XXI sec. per la “città sin dalle fasi iniziali della progettazione, di collaborazioni inter-
fertile”, così da superare il tradizionale binomio città/campagna disciplinari fornite da agronomi e botanici specializzati.
e ampliare la presenza dell’agricoltura nel contesto urbano.
Oggi il verde tecnologico offre, mediante soluzioni a complessi- Funzioni del verde Al di là del “sostenibilismo” di
tà variabile, una ricca gamma di sistemi e prodotti in grado di tecnologico maniera, che sovente identifi-
consentirne l’utilizzo come materiale di progetto, determinan- ca e confonde le scelte ecologi-
done l’esito iconografico finale. che semplicemente con ciò che è di colore verde, i vantaggi che
Dal punto di vista costruttivo si possono individuare due distin- la vegetazione riesce a produrre sono ormai scientificamente
te tipologie: le coperture verdi e gli involucri naturalizzati. Le appurati (Tab. 2).
coperture verdi, o giardini pensili, di più consolidata applicazio- Il verde tecnologico può svolgere una ricca varietà di funzioni,
ne e sperimentazione, possiedono poche varianti: il tetto verde apportando benefici per la salute e il comfort dell’uomo. Questi
estensivo, che offre minori costi di realizzazione e manutenzio- ultimi, che possono essere di tipo estrinseco ed intrinseco, sono

Exactly because of the multiple re- ity that is being affirmed in reason of tion of ecotechgreen represents an Green cover, or hanging gardens,
percussions that they produce and, that change of prospective that has led interesting opportunity to help the which has more consolidated applica-
indirectly, because of their high vis- to the reworking of a new relationship creative reinsertion of open spaces in tions and experiments, possesses few
ibility, they are today of great interest with nature and the vegetal world. towns and to open future scenarios applicative variations: the extensive
the field of planning research, above that anticipate the challenge of the green roof, that offers less mainte-
all with reference to the promotion The ‘ecotechgreen’ prerogative 21st century of the “fertile town”, nance and implementation costs but
of policies of environmental sustain- The implementation of ecotechgreen, which presupposes the overcoming is not feasible, and the more tradi-
ment. is understood as a new way to imple- of the town/country problem and the tional, intensive roof that allows the
In the prospective of the crowded ment projects using built-up vegetal amplification of the presence of agri- use, even if only for aesthetic ends, of
town, which is a possible reply to the material through their manipulation culture in the urban context. a wider range of vegetal substances be
ecological solution (AA.VV., 2009), and transformation, create an in- Today it is ecotechgreen, using solu- it to improve the decorative role or to
the role of these facilities is destined teresting innovation with which to tions and variable complex technolo- facilitate the utilisation (Fiori, 2011).
to become a crucial point, not only pursue important practical ends, gies, that offers a rich range of systems The spectrum of the possible solu-
for the organization and the func- connected to the principles of envi- and products in a position to propose tions for open spaces in vertical is,
tion of the town, but above all for the ronmental sustainability and to the the use of vegetation as an element of on the contrary, referable to two ty-
heavy repercussions that it can have environmental health of the man af- planning, in a self-evident manner to pologies of systems/products: green
on the quality of the environment and fected landscape. The most explicit determine the iconographic outcome façades, obtained by the use of climb-
the man effected landscape (Wong, and evident proof lies in the progres- of the intervention and to condition ing plants that generally grow from
2010). sive ‘demineralization’ of the urban the referential environmental context. the ground attaching themselves to
All this is heading in the direction of landscape that is obtained by means From the purely technical and con- supports and frames of different types
searching for new strategies for their of the implementation and prolifera- structional point of view it is possible and technologies, and living walls, or
‘aestheticisation’ as a reply to the new tion of vegetal surfaces be they verti- to identify two distinct typologies: murs végétalisés, that make use, main-
cultural and environmental sensitiv- cal or horizontal. The implementa- green cover and natural wrapping. ly, of hydroponic techniques, without

148 O. E. Bellini TECHNE 05 2013


Climatic Compared TAB. 2 | Parametri climatici di aree urbane
Characteristic
parameters to the surrouding area edificate comparati alle zone rurali
circostanti (Fonte: Gilbert, 1994)
Air pollution Gaseous pollution 5-25 times more Climatic parameters of built-up areas
compared with surrounding rural areas
Global solar radiation 15-20% less
(Source: Gilbert, 1994)
Solar radiation Ultraviolet radiation 15-20% less
Duration of bright sunshine 5-15% less
Air Annual mean average 0.5-1.5 °C higher
temperature On clear days 2-6 °C higher
Annual mean average 15-20 % less
Wind speed componenti dello smog, come polveri sottili e ozono urbano. La
Clam days 5-20% less
Relative Winter 2 % less
vegetazione riesce anche a ridurre l’accumulo di energia termica
humidity Summer 8-10 % less sulle superfici costruite, favorendo il raffrescamento naturale e
Clouds Overcast 5-10% more abbattendo l’isola di calore (Leung, 2010). Un'altra sua preroga-
tiva è quella di poter agire sulle onde sonore provocate soprat-
Precipitation Total rainfall 5-10% more
tutto dal traffico urbano, in quanto riesce ad assorbirle, rifletterle
e dissiparle (Chiuppani, 2008).
particolarmente acuiti nelle aree urbane popolate dove lo spazio I legami di tipo intrinseco sono di natura ecologica e possono
verde è tradizionalmente limitato. condizionare la qualità della vita dell’ecosistema naturale. Essi
I benefici di tipo estrinseco sono di natura igienica ed ambienta- sono riconducibili ad alcune peculiarità dei sistemi vegetali qua-
le e prevedono ricadute positive sul microclima urbano (Foster, li resilienza, resistenza, connettività che possono essere sinteti-
2011). L’utilizzo della vegetazione può contribuire alla gestione camente ricondotte nella capacità omeostatica del sistema eco-
delle acque meteoriche in quanto controlla il volume del loro logico (Cannon, 1929).
deflusso nei sistemi fognari e ne riduce i flussi di picco attraver- La vegetazione ha infatti la capacità di creare condizioni microe-
so meccanismi naturali di assorbimento. La componente verde cologiche adatte all’inserimento nel sistema di vari animali rico-
è anche in grado di controllare i livelli di infiltrazione al suolo stituendo forme di biodiversità. In base alle teorie della biofilia,
delle piogge, regolando la velocità con la quale le falde acqui- la presenza di spazi verdi può intervenire positivamente anche
fere sotterranee vengono alimentate. In questi casi la vegeta- sulla salute umana, per cui gli individui trarrebbero benefici dal
zione consente di prevenire il trasporto di sostanze inquinanti contatto con la natura in termini di produttività lavorativa, ap-
nelle acque di superficie una volta che sono defluite nel suolo, in prendimento e guarigione da malattie (Wilson, 1984). In ambito
quanto filtra e abbatte naturalmente gli inquinanti comuni che si urbano la presenza di verde sarebbe anche in grado di ridurre il
trovano nelle acque di dilavamento (EPA, 2010). livello di criminalità e violenza con ricadute positive sul senso
La vegetazione può agire sui tre principali fattori che modificano di comunità e appartenenza ad un luogo (Senseable City Lab,
il microclima urbano: temperatura, umidità e velocità del vento 2011). Un ultimo, ma non meno importante, vantaggio risiede
(Jesionek, 2011). Le piante riescono a catturare l’anidride carbo- nell'aumento dei valori fondiari degli immobili e delle aree inte-
nica attraverso la fotosintesi e altri processi naturali, immettendo ressate da questi interventi di inverdimento, cosi come testimo-
nell’atmosfera vapore acqueo che rinfresca l’aria rendendola più niano i valori di mercato degli edifici posti lungo la High-Line e
umida e ricca di ossigeno. Un altro effetto positivo che il verde di quelli riferiti ad interventi similari.
produce sull’aria è di purificarla assorbendo e abbattendo alcune

soil, and that are distinguished by the Ecotechgreen is able to perform a va- the regulation of the manner and the The action of vegetation on the air
nature of the cultivated substratum riety of environmental and economic velocity with which the underground also improves its quality, as it manages
used (Bellini and Daglio, 2009). functions, bringing benefits to human aquifers are fed. The presence of veg- to absorb and destroy certain compo-
In the field of urban infrastructure health and comfort. These advantages etation on the infrastructure, also pre- nents of smog such as fine particles
greening it is possible to sustain the are particularly acute in the well pop- vents the transport of pollutants in the and urban ozone. By reducing the ac-
necessity to resort to less artificial ulated urban areas where open spaces surface water: once they have run into cumulation of thermal energy on con-
technological solutions, and even less are usually limited. They can be of two the ground, plants and microbes can structed surfaces, natural refreshment
costly, that is those that permit the types, extrinsic and intrinsic. The first naturally filter and destroy common occurs, destroying the urban heat is-
growth and the development of the are of a hygienic and environmental pollutants that are found in the water land, with a reduction in demand for
plants with minimum maintenance nature and foresee positive repercus- (EPA, 2010). energy for air-conditioners (Leung,
interventions and with a lower initial sions on the urban microclimate (Fos- Another important environmental 2010). Another quality of vegetation
economic investment. ter, 2011). The integrated vegetation of indicator on which vegetation has an is the ability to act on sound waves,
the Grey Infrastructure contributes to effect is the quality of the external caused mainly by urban traffic (Chi-
The functions of ‘ecotechgreen’ the management of rainwater in that air and the urban microclimate. It uppani, 2008).
Other than custom sustainability that it consents the control of the volume can intervene in three principle fac- The ties of the intrinsic type are of
often identifies and confounds eco- of the flow of rainwater and reduces tors: temperature, humidity and wind an ecological nature and can condi-
logical choices simply with that of the peak surge by natural means of speed (Jesionek, 2011). Plants capture tion the quality of life of the natural
the colour green, the advantages that absorption by the vegetation and the carbon dioxide through the process of ecosystem. They are a result of special
vegetation manages to produce are soil. The green component moreover photosynthesis and other natural pro- properties of vegetal systems, such as
numerous, of which some are by now is in a position to control the rainwater cesses, they emit into the atmosphere resilience, resistance and connectivity
acclaimed by innumerable scientific infiltration levels in the soil, in such a water vapour that refreshes the air and they can be synthetically traced to
contributions and many researches way as to reduce the volume of the making it more humid but above all the homeostatic capacity of the eco-
(Tab. 2). flow in the sewer systems. This allows they emit oxygen into the atmosphere. logical system (Cannon, 1929).

149 O. E. Bellini TECHNE 05 2013


Esemplificazioni applicative Il verde tecnologico non deve trano anche negli interventi di riqualificazione di infrastrutture
essere considerato sostitutivo, dismesse, come nel caso dalla Promenade Plantée, che a Parigi
bensì integrativo del verde tradizionale dei parchi e giardini, e si sviluppa dalla Bastiglia, fino a Bois de Vicennes, e dalla High
non può offrire un alibi per la massimizzazione dello sfrutta- Line di New York che si snoda all’interno di Manhattan. Que-
mento edificatorio dei suoli. ste realizzazioni denunciano come il verde tecnologico possa
La ri-attualizzazione del legame tra vegetazione e infrastrutture costituire una validissima soluzione progettuale per riportare
è oggi sostenuto sia da spinte che nascono spontaneamente dal la vegetazione in luoghi dove non esisteva e per riqualificare in
basso (guerrilla gardening), sia da pianificate politiche imposte termini ambientali e funzionali molte delle malinconiche in-
dall’alto (urban policies), tant’è che il suo impiego può essere frastrutture urbane dismesse che, come rovine post-industriali,
considerato, dopo il protocollo di Kyoto, una delle manifesta- costellano le città.
zioni più evidenti per ricercare, nei tessuti densamente abitati,
un nuovo rapporto tra artificiale e naturale. Estetiche del camouflage Alla luce delle indubbie innovazio-
Le linee di tendenza che emergono da queste azioni sono in- ni di processo e di prodotto che il
coraggianti non solo per i risultati positivi raggiunti, ma anche settore del verde tecnologico sta promuovendo, è utile eviden-
per le interessanti prospettive che stanno offrendo sul piano di- ziare come quest’ultimo stia aprendo a interessanti prospettive
sciplinare in termini di possibili generatori di nuove forme di ecologiche e ad inusuali politiche di tipo sperimentale, non pu-
spazialità urbana e di incubatori di soluzioni tecno-tipologiche nitive, e comunque estranee all’ambientalismo dei divieti e delle
innovative (Tab. 3). negazioni.
Una interessante esemplificazione è offerta, ad esempio, da MFO La sincrasi “infrascape", neologismo disciplinare privo di ottimi-
Park di Zurigo. Si tratta di un nuovo parco ‘tridimensionale’ che smi tecnicistici, ma che ha in sé un forte potere evocativo, allude
introduce un modo alternativo di disegnare e concepire il tema a una differente idea di infrastruttura, di urbanistica e di natura,
dello spazio verde urbano. La vegetazione, fatta crescere su ap- e rinvia a un modo diverso di progettare e concepire la città sul
positi supporti, genera un grande volume verde dentro il quale è piano della sostenibilità ambientale e paesaggistica.
possibile sostare e rilassarsi. La riscoperta dell’elemento vegetale come componente impre-
Nel caso di Ecoboulevard di Vallecas a Madrid, si è di fronte ad un’i- scindibile dell’habitat umano sta delineando, soprattutto nei
nusuale attrezzatura bioclimatica capace di innescare, grazie anche confronti delle grandi città, nuovi scenari, certamente non privi
alla vegetazione, un meccanismo di evapo-traspirazione particolar- di incognite e incertezze, dove il confine tra utopia e distopia può
mente apprezzabile d’estate che raffresca l’aria di 10-15 ºC. risultare sorprendentemente labile.
Gli esiti di indubbio successo mediatico e di pubblico derivanti Il repertorio di infrastrutture vegetalizzate con la ricerca, sugge-
dall’integrazione della vegetazione alle infrastrutture si riscon- risce, l’adozione di soluzioni progettuali accomunate dal perse-

Vegetation, even if is of limited exten- and surrounding properties affected one of the more direct examples of by the MFO Park in Zurigo, a new
sion, manages to create micro-eco- by these interventions, as is witnessed research into a new environmental ‘three dimensional’ park that intro-
logical conditions that are suitable for by the market values of buildings situ- equilibrium and re-establish a direct duces an alternative way to design
the insertion of various animals into ated along the High Line and of those relationship between the artificial and and conceive the urban green space,
the surrounding ecosystems thus eas- affected by similar interventions. natural in the densely populated cit- the vegetation, grown on appropriate
ily recreating forms of biodiversity. ies. supports, is designed as a large ‘veg-
Based on the theories of biophilia Effective examples The tendencies that emerge from etalized’ space in which it is possible
the presence of green spaces can in- Ecotechgreen must not be considered these actions are encouraging not to stay and relax.
tervene positively on human health, as substitutive, rather integrative with only for the positive results obtained, In the case of the Ecoboulevard di
where individuals, by being in contact respect to the traditional open spaces but also for the interesting opportuni- Vallecas in Madrid, one is faced by
with nature, are better off in terms of of parks and gardens, and must not ties that they are offering, on occupa- an unusual bioclimatic apparatus that
productive work, learning and cur- offer an alibi for the maximization of tional planning, in terms of the gener- is capable of triggering, through the
ing of diseases (Wilson, 1984). The the exploitation of the territorial con- ation of new forms of urban spatiality vegetation, an evaporation/transpira-
presence of vegetation in the urban structions. and in the incubation of innovative tion mechanism that cools the air by
context can also help to reduce the The revival of the ties between veg- techno-typological solutions. All this 10-15 °c and is particularly appreci-
level of criminality and violence with etation and infrastructure is today can be easily recognised by means of ated in summer.
positive repercussions on the sense of sustained by both the drive that is the dynamic and futuristic ecological The undoubted l media successes
community and the citizens’ sense of born more or less spontaneously infrastructures, in a position to over- resulting from the integration of veg-
belonging (Senseable City Lab, 2011). from below (guerrilla gardening) and come, in the compact town, its tradi- etation and infrastructure can also be
One last, but not less important, ad- planned policies imposed from on tional organizational layouts and the verified in requalification cases. Two
vantage of the presence of vegetation high (urban polices), as a result the installation of new relations and new interesting examples are firstly the
applied to urban infrastructures is use of vegetation can be considered, urban spatiality (Tab. 3). Promenade Plantée which in Paris
relative to the increased value of land considered, after the Kyoto protocol, One first interesting example is given leads from the Bastille to the Bois

150 O. E. Bellini TECHNE 05 2013


guire una sorta di ”estetica della sparizione”, rielaborata a partire invisibile o, almeno, stemperarsi nell’ambiente.
dalle tecniche del camuffamento: un maquillage ecologico da in- La strategia del “disruptive camuoflage” agisce sull’immagine
tendersi come metodo per nasconderne il contenuto, potenzial- dell’infrastruttura spezzandone forma e contorni. Il manufatto
mente controverso e indesiderato, raggiunto tramite un’artificio- diventa esso stesso supporto per la vegetazione in modo che il
sa simulazione naturalistica. verde appaia come un qualche cosa di indefinito e di mutevole;
Questo approccio si autoalimenta sul piano dei contenuti teori- una caratterizzazione naturale che si contrappone in modo evi-
ci nel considerare il paesaggio una dimensione prevalentemente dente ed esplicito alla forza artificiale del manufatto.
statica, un’immagine bloccata e da preservare in tutte le sue com- Una terza modalità di applicazione del camouflage è data dal
ponenti, per cui la sola azione ammissibile diviene quella di mi- “breaking into pieces”. Con questa tecnica il manufatto viene tap-
nimizzare o mimetizzare tutte le trasformazioni che potrebbero pezzato con inserimenti vegetali appositamente studiati e valuta-
alterarne l’equilibrio. ti in modo che perda la sua aggressività artificiale, per assumerne
In questa visione convenzionale di paesaggio, di palese matrice una più naturale ed ecologica.
sette-ottocentesca, l’idea di rendere immateriali o di naturaliz- Un ultimo espediente progettuale è offerto dalla tecnica del
zare le infrastrutture, sfocia quasi spontaneamente nella pratica “blurring” che persegue la totale sparizione dell’infrastruttura
del camouflage. sotto un soffice strato di vegetazione. Questa tecnica si compie
Attraverso l’impiego delle diverse tecniche che esso contempla è con il completo rivestimento vegetale del manufatto così da crea-
possibile sottoporre le infrastrutture grigie della città a una me- re una sorta di maschera naturale che prova a celarne la presenza
tamorfosi, un mascheramento, che ne controlla l’impatto visivo, rendendola, involontariamente, ancora più accentuata (Tab. 4).
ne cambia l’identità e ne attenua la presenza (Cesarin, 2010). Il
camouflage è infatti in grado di creare una sorta di complicità tra Considerazioni finali Il verde tecnologico può offrire,
l’essere e l’apparire, utilizzando strategie che riescono a rendere se adoperato correttamente, una
queste attrezzature diverse da quello che sono nella realtà. serie di interessanti prerogative ambientali e paesaggistiche.
La prima di queste tecniche è il “blending”. Grazie al verde tecno- Esso può costituire il presupposto per una rinnovata progetta-
logico l’infrastruttura vegetalizzata confonde i normali rapporti zione ambientale, introducendo ad interessanti prospettive di
percettivi che sussistono tra la sua figura e il contesto in cui s’in- trasformazione e rinnovamento delle nostre città in ecosistemi
serisce. Il verde tecnologico diventa un espediente con cui co- più efficienti e vivibili, aiutando a migliorare la qualità abitativa,
prire, nascondere e, nei limiti del possibile, dissolvere la presen- soprattutto nei contesti urbani ambientalmente, socialmente e
za del manufatto su uno sfondo naturale della stessa sostanza e culturalmente disagiati.
composizione di quello che lo riveste. Il manufatto si mimetizza In questa prospettiva il suo impiego induce a ipotizzare che at-
confondendosi con il suo sfondo verde nel tentativo di divenire torno ai differenti processi di inverdimento urbano si possano

de Vicennes and secondly the High TAB. 3 | Categorie con analisi


Line in New York that winds through funzionali nella
Manhattan. These projects show how progettazione delle
ecotechgreen is able to offer a very Infrastrutture Verdi
valid planning solution to bring (Fonte: East Midlands,
2005)
vegetation to places where it didn’t
exist and to implement the value of Functional category
with functional analysis
environmental requalification and
in green infrastructure
the functional revitalization of many design, (Source: East
gloomy urban infrastructures that Midlands, 2005)
have fallen into disuse, post-indus-
trial ruins that are scattered through-
out towns.

The aesthetic of camouflage


In the light of the undoubted inno-
vations, procedural and productive,
that the productive sector is promot-
ing in the field of green technology,
it is important to highlight how the
last mentioned, is opening up an in-
teresting ecological prospective and
unusual polices of an experimental

151 O. E. Bellini TECHNE 05 2013


TAB. 4 | Le fenomenologia del camouflage nelle infrastrutture urbane
The phenomenology of camouflage in urban infrastructure

nature, it is not punitive and is extra- The rich repertoire of selected veg- obviously of eighteenth or nineteenth
neous to the environmentalism of pro- etal infrastructures leads to planning century origins, the idea of rendering
hibitions and deprivations. techniques commonly shared in the immaterial or naturalizing the infra-
The expression “infrascape”, an oc- pursuit of a ‘disappearing aesthetic’, structures, naturally leads to the dif-
cupational neologism that doesn’t researched starting from the possible fuse practice of camouflage.
express technical optimism, but has techniques of camouflage and con- Through the adoption of several tech-
in itself a strong evocative power, to- cealment: an ecological maquillage niques that camouflage offers it is
day alludes exactly to a different idea understood as a method to conceal the therefore possible to subject the grey
of infrastructure, town planning and content, potentially controversial and infrastructures of the town to a meta-
nature and refers to a different ap- undesired, by means of a contrived morphosis, a masking, that reduces
proach as to how to plan and conceive naturalistic simulation. the visual impact, that changes their
the town from the environmental and This planning approach feeds and identity and that lightens their physi-
landscape prospective. justifies itself on the theoretical and cal presence, for which they renounce
The rediscovery of the vegetal com- conceptual contents of the plan in their own identity to become some-
ponent as a planning material is out- considering the landscape as a mainly thing else (Cesarin, 2010).
lining new scenarios from the urban static dimension, a blocked image to By means of methods and mecha-
landscape design point of view, cer- preserve in all its components, for nisms different between themselves,
tainly not without unknowns and which the only admissible action is camouflage is able to create a type
uncertainties, where, it must be rec- that of minimizing or camouflaging of complicity between being and the
ognized, the border between utopia all the transformations or alterations appearance, using strategies that can
and dystopia can prove to be, in some that could change this equilibrium. render the urban infrastructure differ-
cases, surprisingly transient. In this conventional idea of landscape ent to what it really is.

152 O. E. Bellini TECHNE 05 2013


legittimamente sviluppare e consolidare nuove competenze di- Foster, J., Lowe, A. e Winkelman, S. (2011), “The value of green infrastructure
sciplinari e infradisciplinari e, attraverso l’ibridazione dell’archi- for urban climate adaptation”, The center for clean air policy, February, pp.
tettura con altri saperi (agronomia, biologia, botanica, etc.), si 1-35.
possa giungere alla prefigurazione di competenze e professiona- Fiori, M. (2011) (Ed.), Coperture a verde: ricerca, progetto ed esecuzione per
l'edificio sostenibile, Hoepli, Milano.
lità altamente specialistiche e innovative.
Gilbert, O. L. (1994), The Ecology of Urban Habitats, Champman& Hall.
London, UK.
NOTE
Jesionek, K. e Bruse, M. (2011), Impacts of vegetation on the microclimate:
1
Questo contributo è parte di un più generale lavoro di ricerca, attualmente modeling standardized building structures with different greening levels,
in corso presso il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano a cura di Institute of Geography, University of Bochum, Bochum.
Oscar Eugenio Bellini e Laura Daglio, che ha la finalità di studiare modi,
forme, tecniche e potenzialità con le quali la vegetazione si integra al costru- Leung, D.Y.C. et. al. (2011), “Effects of Urban Vegetation on Urban Air
ito, nuovo o esistente. Quality”, Lanscape, Research, vol. 36, n. 2., pp.173-188.
Portoghesi, P. (2005), “Infrastruttura”, in Dizionario enciclopedico di
architettura e urbanistica, Istituto Editoriale Romano, Roma, pp. 189, 190.
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Bellini, O. E. e Daglio, L. (2009), Verde verticale. Aspetti figurativi, ragioni Wilson, E. O. (1984), Biophilia, Harvard University Press, Cambridge.
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façades, Maggioli, Rimini. Wong, N. H. e Chen, Y. (2010),“The role of urban greenery in high-density
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Cesarin, C. e Fornari, D. (2010), Estetiche del camouflage, Et al. Ed., Milano. Security through Green Environmental Design, U.N.I.C. - J.R.I., M.I.T.
Chiuppani, A. e Prest, T. (Eds.), (2008), La progettazione del verde. Il
controllo microclimatico, Edicom, Monfalcone.
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EPA United States Environmental Protection Agency (2010), “Green
Infrastructure Case Studies: Municipal Policies for managing stormwater
with green infrastructure”, EPA-841-F-10-004, August 2010, pp.1-70.

The first of these techniques, which vegetation in such a way that the open the new ecological conscience, tries nary competences, which, through
allows the infrastructure to renounce spaces appear as something indefinite to hide the presence, rendering it, in- the hybridization of architecture with
its own identity, is ‘blending’. In this and changeable: a natural characteri- voluntarily, even more visible (Tab. 4). other cognitions (agronomy, biology,
case, thanks to ecotechgreen the aes- zation that contrasts in an evident and botany, etc.), can lead to the prefigu-
thetic of the infrastructure is charac- explicit way with an obviously artifi- Final considerations ration of highly specialized compe-
terized in a way to confound the nor- cial definition. Ecotechgreen can offer, if imple- tences and an innovative profession-
mal relationship between its nature A third method of applying cam- mented correctly, a series of inter- alism.
and the environmental background ouflage is offered by “breaking into esting environmental and landscape
in which it is inserted. It becomes a pieces”. With this technique the con- prerogatives. It can constitute the NOTES
material that covers and conceals, struction becomes carpeted with ap- premise for a renewed environmental 1
This contribution is part of a more
within the possible limits, dissolves propriately studied and valued veg- programme, opening up new inter- general research study currently be-
the construction into a background etation insertions in such a way that esting prospectives for change and ing carried out in the Department
of vegetation of the same nature as the construction loses its artificial ag- renewal of our towns in more efficient ABC of Politecnico di Milano under
that which covers it. The construction gression and assumes a more natural and liveable ecosystems, helping to the guidance of Oscar Eugenio Bell-
camouflages, confounding itself with and ecological one. improve the quality of life above all ini and Laura Daglio, which has the
the background in an attempt to be- One last planning expedient is offered in the urban environmental context aim of studying and investigating the
come invisible, an indistinct dilution by the technique of “blurring”, which of the socially and culturally disad- ways, forms, techniques and prospec-
with the surrounding environment. pursues the aim of the total disap- vantaged. tives with which vegetation integrates
The strategy of “disruptive camou- pearance of the infrastructure under In this prospective its use leads to the with constructions, new or existing.
flage” acts on the image of the infra- a thin layer of vegetation. This tech- hypothesis that through the different
structure breaking up its shape and nique, relying on a complete vegetal processes of urban greening one can
outline. The construction becomes cover of the construction, creates a legitimately develop and consolidate
its own framework for the growth of sort of natural mask that, faced with new disciplinary and inter-discipli-

153 O. E. Bellini TECHNE 05 2013


Scuole sostenibili: obiettivo qualità integrata RICERCA/RESEARCH

ernesto.antonini@unibo.it
andrea.boeri@unibo.it
Ernesto Antonini, Andrea Boeri, Jacopo Gaspari, Danila Longo, jacopo.gaspari@unibo.it
Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Bologna danila.longo@unibo.it

Abstract. Recenti indagini sullo stato del patrimonio italiano di edilizia scolasti- annuo. Gli edifici scolastici anteriori al 1940 sono circa il 26%
ca ne registrano i livelli di sicurezza sismica e di prevenzione antincendio, ma
non forniscono informazioni sulle condizioni di comfort termoigrometrico né
al Nord, il triplo che al Sud, mentre quasi il 50% delle scuole
sul comportamento energetico degli edifici, benché le prime incidano sensibil- del Sud e il 53% di quelle delle Isole è stato costruito dopo il
mente sulla fruibilità e salubrità degli spazi e il secondo sia causa di una quota 1974 (e per oltre la metà addirittura dopo il 1990), quando in-
rilevante dei costi di esercizio. Uno studio condotto su un campione di edifici
scolastici italiani, documentato in questo articolo, conferma gli elevati livelli di
vece al Centro e al Nord gli edifici scolastici nati dopo il 1974
consumi, ne individua le principali cause tramite l’applicazione di una specifica ammontano rispettivamente al 42% e al 30% del parco. Nell’ul-
metodica di analisi e suggerisce alcune possibili strategie di intervento per la timo quinquennio, oltre un terzo degli edifici ha continuato
riqualificazione energetica e ambientale, simulandone gli effetti e verificandone
i benefici.
a richiedere interventi di manutenzione urgente, anche se più
Parole chiave: Edifici scolastici, Sostenibilità, Riqualificazione, Efficienza ener-
della metà del parco è stata oggetto di manutenzione straor-
getica, Involucro edilizio dinaria, evidentemente insufficiente, stante anche la sensibile
riduzione del valore degli investimenti (Tab. 1).
Consistenza e condizioni La recente pubblicazione dei Degli indicatori del livello di sicurezza e benessere degli utenti,
del patrimonio di edilizia primi dati dell’Anagrafe Na- tanto l’Anagrafe Nazionale MIUR quanto le indagini Legam-
scolastica zionale dell’Edilizia Scolastica1 biente rilevano quelli legati al rischio di incendio e al rischio
conferma quanto già più volte sismico, mentre non forniscono riscontri della qualità dell’aria
rilevato dalle indagini “Ecosistema scuola” di Legambiente2 in e del benessere termoigrometrico all’interno dei locali, né in-
merito al preoccupante livello di obsolescenza della maggior formazioni riguardo ai livelli di consumo degli edifici.
parte degli edifici scolastici italiani, inadeguati a soddisfare i La qualità dell’aria indoor risulta in media molto scadente, con
requisiti normativi di salubrità, fruibilità ed economia di eser- livelli di polveri sottili, NOx, Formaldeide e CO2 che superano
cizio, e ancor più le esigenze emergenti, indotte dall’adozione ampiamente le soglie raccomandate3.
di nuovi modelli pedagogici e di più severi standard funzionali. L’insufficiente ventilazione dei locali è il principale fattore di
Il parco italiano di edilizia scolastica attualmente in uso con- amplificazione dei fenomeni, che presentano cause molteplici,
siste in oltre 40.000 edifici, frequentati da circa 10 milioni di ma sulla cui intensità incidono in misura decisiva l’assenza di
studenti di varie fasce d’età. Oltre il 60% delle scuole italiane efficaci sistemi di ricambio dell’aria, cioè condizioni stretta-
risale a prima del 1974, e di queste quasi un terzo è anteriore mente dipendenti dalle caratteristiche dell’edificio e delle sue
al 1940. Le scuole realizzate dopo il 1990, invece, sono meno dotazioni funzionali e impiantistiche4,5.
del 7%: negli ultimi venti anni, cioè, sull’intero territorio na- Sul versante dell’efficienza energetica, le conseguenze dei con-
zionale si sono costruiti mediamente meno di 140 nuovi edifici sumi di combustibile sui costi di gestione del parco costruito si
scolastici all’anno, che significa una scuola nuova ogni 280 in impongono spesso come fattore critico per l’edilizia scolastica,
servizio, con un tasso di rinnovo del parco inferiore allo 0,4% il cui mantenimento in esercizio è vincolante, costoso, e pesa in

Integrated quality: a Abstract: Recent surveys on the condi- Keywords: School buildings, Sustain- built before 1974, and almost one
tion of the Italian school building stock ability, Retrofitting, Energy efficiency, third of it before 1940. Schools built
target for sustainable provide information on its relevant seis- Building envelope after 1990 amount to less than 7%:
schools mic behavior and fire safety levels, how-
ever no information is made available on
this means that during the last twenty
Size and characteristics of Italian years less than 140 new schools per
its thermo-hygrometric conditions and school building stock year were built in Italy, meaning one
energy behaviour, despite the fact that
The Italian National Registry for new school building per 280 in exist-
the former has a considerable impact
School Buildings1 attests to the results ence, with a renewal rate of less than
on the use and physical conditions of in-
door environments and the latter plays a
of “Legambiente” surveys2 concern- 0.4% per year.
fundamental role in limiting the buildings ing the severe level of obsolescence In the northern part of Italy, the per-
operating costs, as literature abundantly of the Italian school building stock centage of school buildings resulting
shows. and its non compliance with the cur- pre-1940 is equal to about 26% , three
This paper reports the results of a study rent health, safety and energy saving times higher than in the South. Nearly
carried out on a sample of Italian school standards, and even more so with the 50% of the schools located in the South
buildings, substantiating their high levels new emerging needs that are rising of Italy and 53% of the ones located on
of energy consumption, and describes from the adoption of new educational its major islands were built after 1974
the application of a specific method of models and from the much more re- (and more than half of them even af-
analysis used for identifying the main stricting functional standards. ter 1990), whereas school buildings
causes of these, therefore allowing to Over 40.000 school buildings out of built after 1974, located in the central
propose some possible strategies for this stock are currently used by ap- and center-northern parts of Italy,
retrofitting, aimed to improving the build- proximately 10 million students be- amount to 42% and 30%, respectively,
ing energy efficiency and environmental
longing to different age groups. Over of the total stock. Urgent maintenance
quality, by way of simulations and valida-
tion of their relevant effects and benefits.
60% of these school buildings was interventions are increasingly needed

154 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
161
misura rilevante sui bilanci sempre più risicati degli Enti locali, ni dovute all’inefficienza degli involucri e alle perdite per ventila-
ai quali spetta il compito di provvedervi. zione (Antonini, Boscolo e Romagnoni, 2009). Perché le scuole
Uno screening energetico condotto nel 2009 sulle scuole della pubbliche possano conseguire, insieme a standard accettabili di
Regione Veneto6 ha rilevato livelli di dispersione annuali che si sostenibilità ambientale e di contenimento delle emissioni climal-
aggirano tra i 250 kWh/m2 e i 350 kWh/m2 (media 290 kWh/ teranti, anche adeguati livelli di servizio, appare indispensabile
m2), equivalenti a circa 80-110 kWh/m3, per contrastare i quali, agire in modo combinato su più fattori: ridurre i costi di esercizio,
ai prezzi attuali, è necessario sostenere una spesa per combustibili razionalizzare la manutenzione e migliorare i livelli di salubrità e
dell’ordine di 40 €/m2. L’indagine segnala che la causa largamente comfort, orientando coerentemente a questi obiettivi le strategie
prevalente di simili livelli di consumo è imputabile alle dispersio- di intervento in occasione di operazioni di riqualificazione.

MAINTENANCE YEAR YEAR YEAR YEAR

2008 2009 2010 2011

Buildings requiring urgent maintenance 32,82% 36,10% 36,47% 35,79%

Buildings object of extra-ordinary maintenance


48,95% 56,00% 55,21% 56,40%
during the last five years

TOTAL FUNDING TOTAL FUNDING TOTAL FUNDING

FUNDS 2009 2010 2011

Extra-ordinary maintenance € 208.186.758 € 179.642.866 € 168.361.086

Planned maintenance € 52.408.810 € 45.576.021 € 47.662.389

TAB. 1 | Quadro sintetico degli interventi di manutenzione e degli investimenti (dati: Legambiente, 2012)
Summary table of maintenance interventions and funds (From: Legambiente, 2012)

on more than a third of these build- (PM10), NOx, CO2 and formalde- very costly, therefore a considerable operating costs, rationalize the main-
ings, even if more than half of them hyde far exceeding the recommended burden on the increasingly limited tenance interventions and improve
has undergone extra-ordinary main- thresholds. budgets of the local authorities re- the health and safety and indoor com-
tenance interventions (Tab.1), during The levels of CO2 result just as severe, sponsible for their management. fort levels, these could be achieved
the last five years. almost always twice – if not three An energy screening carried out in through the adoption of effective
Both the Italian National Registry data times – higher than the 1000 ppm 2009 on the schools of the Veneto Re- strategies for retrofitting.
and the Legambiente surveys offer no OMS recommended threshold for gion6, detected levels of energy losses
information concerning the levels of school buildings3. ranging between 250 kWh/m2 and Diagnostics
energy consumption of school build- The main factor of magnification of 350 kWh/m2 (average 290 kWh/m2), Since 2008, the University of Bolo-
ings, and no parameter is made avail- the phenomena above is the insuffi- per year, equal to about 80-110 kWh/ gna-Department of Architecture has
able on the air quality or on the levels cient ventilation of the premises, that, m3, resulting in costs, at today’s rate, of been carrying out a research program
of the indoor thermo-hygrometric even if due to multiple causes, mainly about 40 €/m2 (Antonini, Boscolo and concerning the development of effec-
comfort, as well as on the energy per- depends on a lack of an efficient air- Romagnoni, 2009). tive design criteria for a sustainable
formance of the buildings. change, a condition strictly related This survey reported that the main retrofitting of school buildings7 to
However, several studies have shown to the building characteristics and its cause of such levels of consumption investigate the possible strategies to
that most of the Italian school build- functional equipment, such as plants is related to the heat transmission be adopted to meet the many crucial
ing stock is largely deficient as it re- and systems4,5. through the envelope and to the losses issues reported above. Although the
sults not compliant with the basic With reference to the issue of energy due to ventilation. case studies carried out are not yet suf-
standards of comfort level and pre- efficiency, the influence of fuel con- In order to reach acceptable levels of ficient to support a statistical evalua-
sents a very high level of energy con- sumption on the operating costs of both environmental sustainability and tion, they made possible a definition
sumption. this stock is considered a crucial fac- energy efficiency, as well as proper and testing of a diagnostic protocol
The quality of indoor air is on average tor, since the keeping in operation is levels of use, it is essential to intervene based on which a specific methodol-
very poor, with levels of particulate compulsory for school buildings and on more than one factor: reduce the ogy, even if currently evolving, was

155 E. Antonini, A. Boeri, J. Gaspari, D. Longo TECHNE 05 2013


Diagnostica preliminare Nella prospettiva di indagare BUILDING 1 BUILDING 2 BUILDING 3
le possibili strategie adottabili
Pre-school
per far fronte alle molte criticità registrate, presso il Diparti- Nursery + + primary+ Secondary
mento di Architettura dell’Università di Bologna è in corso dal Type of school
pre-school secondary school
2008 un programma di ricerca riguardante la progettazione e la school
riqualificazione degli edifici scolastici7. La casistica affrontata, Location BERTINORO (FC) CESENA (FC) BERTINORO (FC)
anche se ancora insufficiente per elaborazioni statisticamente Year of
1980 1972 1990
significative, ha tuttavia consentito di definire e collaudare una construction
diagnostica delle criticità, di sviluppare ed applicare una speci- Floor area - m2 1250 5250 3500
fica metodica per l’individuazione delle cause di inefficienza e Pupils nr. 130 720 132
di simulare gli effetti di interventi di riqualificazione correttivi
degli inconvenienti riscontrati. Climatic area E E E

Tre casi rappresentativi delle più ricorrenti tipologie di edificio Degree Day 2.435 2.130 2.435
analizzate consentono di esemplificare l’applicazione del pro-
EP tot 54.81 kWh/m³a 51,60 kWh/m3a 61,64 kWh/m3a
cedimento e di evidenziarne gli esiti. I tre casi differiscono per
tipologie di utenza, per epoca di costruzione e per dimensioni, TAB. 2 | Quadro sintetico delle informazioni relative ai tre casi analizzati
mentre sono accomunati da condizioni climatiche e geografi- Characteristics of the case-studies
che molto simili, nonché da profili di consumo analoghi, atte-
stati su livelli elevati, sebbene inferiori a quelli medi nazionali. Strategie d'intervento A seguito delle attività diagno-
Gli edifici sono stati oggetto di una preliminare diagnostica stiche condotte sui vari casi,
che ne ha rilevato il comportamento energetico, censiti i fattori sono emersi alcuni deficit ricorrenti che, pur manifestandosi
di criticità e rilevati i principali deficit prestazionali (Tronchin con differente intensità, consentono una sistematizzazione dei
e Fabbri, 2008). Dopo un accurato rilievo che ha determina- fenomeni per tematiche tra loro correlate, sia in termini di ri-
to dimensioni e caratteristiche degli elementi costruttivi e dei cadute sui consumi energetici, sia rispetto ai livelli di comfort
dispositivi impiantistici installati, tramite l’ausilio di software e fruibilità dell’ambiente confinato:
idonei8 sono state verificate le prestazioni energetiche dello – inefficienza dei sistemi di chiusura (isolamento delle porzio-
stato di fatto, considerando le condizioni di irraggiamento in ni opache dell’involucro, trasmittanza e tenuta all’aria dei ser-
relazione all’esposizione e all’orientamento (Tab. 2). ramenti, ponti termici);
– inadeguatezza dei sistemi di ventilazione (qualità dell’aria in-
door, dispersioni);

developed to identify the causes of energy performance was validated Given the comparable conditions of lished in order to proceed by succeed-
non performance and to simulate through a relevant software8, taking the three buildings in question and to ing approximation in formulating the
the effects of any corrective measure also in consideration the conditions of establish a common reference for all possible actions capable of improving
adopted. irradiation in relation to solar expo- the situations analyzed, the achieving the energy performance of the build-
Three case studies, representing the sure and orientation (Tab. 2). of an Energy Class "A" (Emilia Ro- ing envelope different elements, start-
most common types of building ana- magna region) was set as final target ing from those deemed responsible for
lyzed, allowed us to typify the pro- Strategies of intervention for the retrofitting interventions. the most considerable thermal losses
cedure and highlight the results. The The diagnostic activity carried out To this purpose, effective strategies due to high transmittance. Technically
three schools selected differ by type of highlighted some recurrent deficits were fine-tuned and a first ‘minimum feasible solutions were configured and
users, year of construction and size, which, despite their different degrees intervention’ was set up for each case their effects on the building energy
however they all share similar climatic of concentration, allowed a grouping study, consisting in improving the balance were assessed.
conditions, geographic context and of the phenomena by main topics, building envelope transmittance val- Even if the three case studies showed
levels of energy needs, that proved to in terms of their impact on both the ues to the levels required by law. The some relevant differences in their
be very high even if below national energy consumption and the comfort consequent energy behaviour of the functional programs, once the recur-
average. The buildings were made ob- and usability of indoor spaces: relevant building was simulated and ring critical factors were identified the
ject of preliminary investigative tests, - failings of building envelope (insula- the resulting energy need was calcu- simulations and the tests demonstrat-
that recorded their energy behaviour, tion of opaque elements, heat trans- lated and compared with the original ed that the contribution of the build-
identified the critical factors and their mission and air tightness of windows, one (Boeri, Longo and Olivieri, 2011). ing envelope is a key element for a suc-
performance main deficits (Tronchin thermal bridges); Subsequent to this first step, the pro- cessful retrofitting action and that the
and Fabbri, 2008). After a careful - insufficient ventilation systems (in- cess focused on the deficits affect- effectiveness of only upgrading plants
survey concerning the size and char- door air quality, air leakages); ing the building and on assessing the and systems often results negligible as
acteristics of the building elements - no control of natural/artificial light- causes of the critical factors detected. regards the improvement of the level
and their installed devices, the current ing and their efficient combination. Then, a step by step process was estab- of indoor comfort.

156 E. Antonini, A. Boeri, J. Gaspari, D. Longo TECHNE 05 2013


– mancanza di controllo dell’illuminazione naturale, di quella Implementazione per step Nel caso della scuola materna
artificiale e della loro efficace combinazione. successivi di Bertinoro, la sostituzione di
Al fine di fissare un riferimento comune a tutte le situazio- alcuni componenti dell’involu-
ni analizzate, si è stabilito come obiettivo degli interventi di cro, al fine di rientrare nei limiti di trasmittanza fissati dalla
riqualificazione il conseguimento della classe energetica A normativa (step 1), ha conseguito una riduzione dei consumi
dell’Emilia Romagna. pari al 14% rispetto allo stato di fatto.
Per calibrare meglio le strategie sugli edifici campione si è pre- Lo step 2 ha quindi previsto l’abbattimento del 40% del valore
liminarmente ipotizzato un ‘intervento minimo’ che permet- di trasmittanza delle porzioni opache di involucro, tramite l’a-
tesse di conseguire i valori limite di trasmittanza degli elementi dozione di un rivestimento isolante a cappotto, e l’installazione
di involucro prescritti dalla normativa, verificandone gli effetti di serramenti dotati di vetrocamera basso emissivi. In questo
sul fabbisogno termico totale dell’edificio (Boeri, Longo e Oli- modo si è diminuito del 42% il fabbisogno energetico rispetto
vieri, 2011). alla situazione di partenza, introducendo anche un significati-
Procedendo per successive approssimazioni, sono stati quindi vo miglioramento degli apporti di luce naturale.
ipotizzati gli ulteriori miglioramenti delle trasmittanze dei di- Lo step 3 ha previsto l’installazione di un impianto di ventila-
versi elementi di involucro, a partire da quelli a cui risultavano zione meccanica con recuperatore di calore, al fine di control-
imputabili le più rilevanti dispersioni, configurando soluzioni lare il grado igrometrico e il tasso di inquinamento all’interno
tecnicamente fattibili e quindi verificandone gli effetti sul fab- degli ambienti, limitando le dispersioni per ventilazione, inci-
bisogno termico totale. denti per il 37% sul consumo totale. Con questa azione, l’indice
Nonostante il programma funzionale dei tre interventi presen- Ep si è ridotto del 57% e si è ottenuto il tasso di ricambio dell’a-
tasse alcune non marginali differenze, in tutti i casi considerati, ria prescritto dalla normativa.
una volta individuate le aree di criticità ricorrenti, le simula- Con lo step 4 si è intervenuti sulle centrali impiantistiche, ri-
zioni e le verifiche hanno dimostrato che il contributo dell’in- ducendo il fabbisogno energetico del 71% e raggiungendo un
volucro risulta decisivo per il successo dell’azione di riqualifi- indice Ep di 15,90 kWh/m³a (Fig. 1).
cazione e che l’efficacia del solo aggiornamento impiantistico Nel secondo caso, relativo al plesso pluricomprensivo di Cese-
risulta spesso di entità modesta e pressoché irrilevante rispetto na, in cui era richiesta una quota consistente di ampliamento,
al miglioramento delle condizioni di benessere. lo step 1 interviene sul rapporto di forma dell’edificio, studian-
Per ogni edificio considerato, il processo di definizione delle done le strategie di possibile ottimizzazione. Con la soluzio-
soluzioni progettuali è stato condotto per fasi successive (step) ne prospettata dall’Amministrazione Comunale proprietaria,
verificate passo-passo tramite il modello di simulazione, grazie l’edifico ampliato presentava un rapporto S/V pari a 0,75, che
al quale è stato possibile verificare i miglioramenti conseguiti. ipotizzando i valori minimi di trasmittanza degli elementi di

01 | Schematizzazione dei
livelli di illuminamento
ottenuto all’interno
delle aule (da: Bruschi
e Giunchi, 2010)
Outline of the lighting levels
achieved in the classrooms
(From: Bruschi and Giunchi,
2010)

157 E. Antonini, A. Boeri, J. Gaspari, D. Longo TECHNE 05 2013


02 |
02 | Strategia adottata e conseguente classe energetica raggiunta
(da: Castellani e Montalti, 2009)
Implementation strategy and consequent energy class reached
(From: Castellani and Montalti, 2009)
03 | Il complesso scolastico di Bertinoro prima e dopo l’intervento di riqualificazione
(da: Milandri e Ugolini, 2010 )
The school complex of Bertinoro before and after retrofitting
(From: Milandri and Ugolini, 2010)

involucro imposti dalla normativa consegue un indice Ep tot di


51,60 kWh/m³a, equivalente alla classe E. Mantenendo invaria-
te le stratigrafie di involucro, lo step 2 propone una soluzione
volumetrica più compatta (S/V=0,43), che consente di ridurre
l’Ep tot a 24,50 kWh/m³a, classe C. Assunta come fissata questa
conformazione volumetrica, lo step 3 ha migliorato le trasmit-
tanze di involucro rispetto ai limiti di norma, riducendo l’indi-
ce Ep tot a 15,97 kWh/m³a, classe B.
Nello step 4, il software di modellazione è stato impiegato per
l’ottimizzazione delle dimensioni e della disposizione delle
parti finestrate, in modo da configurare soluzioni in grado di
rispondere alle prescrizioni normative sul comfort visivo de-
gli ambienti interni e di caratterizzare formalmente le facciate.
L’esito è un edificio scolastico ad alta efficienza energetica: Ep
tot 5,08 kWh/m³a, classe A Emilia Romagna (Fig. 2).
Nel caso della scuola media di Bertinoro, lo step 1 prevede l’im-
plementazione dell’involucro attraverso l’adozione sul fronte
nord-ovest di un sistema di facciata leggera ventilata a mon-
tanti e traversi in legno, dotata di 20 cm di isolamento in lana
di roccia e ridotte aperture vetrate, con trasmittanza di 0.17
W/m2K. I fronti sud-est vengono invece dotati di una nuova
facciata leggera a montanti e traversi in legno e alluminio, in
gran parte vetrata, schermata da pannelli frangisole girevoli sul
loro asse verticale. In copertura è previsto l’uso di verde tecnico
estensivo. Il consumo di energia viene ridotto del 55% per un
valore EP pari a 28,12 kWh/m³a (classe energetica C).
Lo step 2 prevede di intervenire sulla centrale termica, portan-
do l’indice Ep a 23,17 kWh/m³a, con una riduzione del consu-
mo di energia pari al 62%. Lo step 3 interviene ulteriormente
sulla dotazione impiantistica, con l’installazione di un genera-
03 |

A step-by-step approach was applied emission glazing, resulting in a 42% of the possible volumetric patterns of the dimensions and the arrange-
to progressively increase the energy reduction in energy needs when com- was studied. The extension proposed ment of the glazed elements in order
efficiency of each building, and the pared to the original status and in an by the municipal authority increased to meet the visual comfort regulatory
performance of each specific solution improvement of the natural lighting. by 0.75% the S/V ratio of the build- requirements and formally character-
was assessed through the simulation Step 3 provided for the installation of ing, when compared to the actual one. ize the facade. This approach resulted
model and the levels reached and the a mechanical ventilation system with For this configuration, Step 1 assumed in an energy efficient school build-
induced effects on the building's en- heat recovery , in order to ensure suit- that all components of the building en- ing, with an Ep tot of 5.08 kWh/m³y,
ergy balance were verified. able airflows and limit the losses due velope were achieving the minimum equivalent to Class A for the Emilia
to bad ventilation, responsible for transmittance level required by law, Romagna region (Fig. 2).
Step by step implementation about 37% of the total energy needs. with consequent Ep tot index of 51.60 For our case-study nr. 3, Bertinoro
In the case of the Bertinoro pre-school, This action resulted in the achieve- kWh/ m³y, equivalent to Class E. The secondary school, Step 1 provided for
the replacement of some components ment of the air exchange rate required same stratigraphy applied to a more the implementation of the building
of the building envelope, to meet the by law and in a reduction of the Ep in- compact volumetric solution (S/V = envelope through the addition of new
limits of thermal transmittance pro- dex equal to 57%. 0.43), as performed above, in Step 2, facades. A ventilated façade on the
vided by law (step 1), resulted in a re- Step 4 provided for an upgrading of resulted in a reduction of the Ep tot to building north-west side, provided
duction in consumption equal to 14% the heating system, resulting in a re- 24.50 kWh/m³y, equivalent to Class C. with 20 cm of rock wool insulation
when compared to the actual status duction in energy needs equal to 71%, Step 3 provided for a further improve- and small glazed openings, resulted
quo. A further reduction of 40% in reaching an Ep index of 15,90 kWh/ ment of the envelope transmittance in a level of transmittance equal to
the envelope thermal transmittance m³a (Fig. 1). ratio of this volumetric pattern result- 0.17 W/m2K. The building south-east
was obtained in Step 2 through the As regards the school complex in Ce- ing in a reduction of the Ep tot index to side was also provided with a new and
application of an additional insula- sena, our case study nr. 2, a significant 15.97 kWh/m³y, equivalent to Class B. light ventilated façade, mostly glazed
tion coating and the installation of extension was requested by the au- Step 4 contemplated the use of a mod- and sun shielded through screen pan-
high performance windows with low thorities. Therefore, the optimization eling software for the optimization els swiveling on their vertical axis. An

158 E. Antonini, A. Boeri, J. Gaspari, D. Longo TECHNE 05 2013


tore a pompa di calore con recuperatore integrato, che permet- Conclusioni L’esperienza applicativa ha per-
te di coprire sia il fabbisogno per il riscaldamento invernale, messo di delineare una metodi-
che quello per la climatizzazione estiva, portando l’indice Ep ca con cui orientare la fase progettuale, grazie all’impiego di
a 8,68 kWh/m³a (classe energetica B), corrispondente ad una adeguati strumenti diagnostici e conoscitivi, quindi di indiriz-
riduzione globale del consumo di energia dell’86%. Lo step 4 zare l’intervento di riqualificazione controllando, con l’ausilio
prevede l’applicazione di un impianto fotovoltaico su parte del- dei software di simulazione, le ricadute che ciascuna scelta
la copertura, che permette di conseguire un indice Ep finale di tecnologica compiuta produce sul comportamento energetico
2,98 kWh/m³a (classe energetica A), con consumi energetici complessivo dell’edificio, non solo in termini di consumo ener-
inferiori del 95% rispetto allo stato di fatto (Fig. 3). getico, ma anche in relazione al controllo delle condizioni di
soleggiamento e ai livelli di comfort indoor.
BUILDING 1 BUILDING 2 BUILDING 3 Ne deriva un approccio integrato alla progettazione in cui i
vari fattori sono analizzati secondo una matrice multicriteriale,
Kindergarten+
Nursery + primary+ Secondary confrontati nei loro effetti e quindi combinati in modo tale da
Type of school ottenere la configurazione più favorevole (Gaspari, 2012).
kindergarten secondary school
school Malgrado la relativa eterogeneità dei casi analizzati, l’imple-
Location
BERTINORO CESENA BERTINORO mentazione dell’involucro esistente tramite l’applicazione di
(FC) (FC) (FC)
una nuova ‘pelle’ si propone sempre come il più efficace inter-
EP tot current vento di riqualificazione, in grado di costituire la soluzione più
54.81 -- 61,64
status (kWh/m³a)
adeguata per integrare in modo ottimizzato isolamento, dispo-
EP tot step 1
47,14 51,60 28,12 sitivi di schermatura, serramenti, reti e terminali degli impianti
(kWh/m³a)
di ventilazione meccanica (Fig. 4).
EP tot step 2
(kWh/m³a)
31,79 23,50 23,17 La verifica della fattibilità economica e della redditività degli
investimenti necessari per le riqualificazioni, rispetto ai bene-
EP tot step 3
(kWh/m³a)
23,57 15,97 8,68 fici che essi inducono sui futuri costi di gestione degli edifici
EP tot final sarà oggetto di una successiva fase della ricerca. Tuttavia, la
15,90 5,08 2,98 sola applicazione di metodiche mutuate dall’analisi finanziaria
(kWh/m³a)
risulta inadeguata a formulare stime efficaci, se esse non per-
Δ EP tot % - 71% -90% - 95%
mettono di contabilizzare nei bilanci anche i benefici indotti
TAB. 3 | Riduzione dei fabbisogno energetico ottenuta nei successivi step dal miglioramento delle condizioni di comfort e salubrità of-
di intervento ipotizzati per i tre casi studio / Reduction in energy demand
related to the subsequent steps of intervention on the three case studies ferti dagli edifici.

extensive technical green was imple- duction in energy needs equal to 95% beneficial solutions (Gaspari, 2012). Nonetheless, the application of meth-
mented on the roof. These interven- when compared to the original condi- Despite the diversity of the cases ana- ods based mainly on a financial analy-
tions resulted in a reduction in energy tion (Fig. 3). lyzed, the improvement of the energy sis appears to be insufficient for an
consumption of 55% equal to an EP of and comfort performance of the exist- effective evaluation if a value is not
28.12 kWh/m³y (Class C). Conclusions ing school buildings through the ap- assigned to the benefits induced by
Step 2 foresaw the improvement of the The application of this methodology plication of a new ‘skin’ appears to be the improvements in health and safety
heating system performance, Ep index to real case studies provided us with the most effective retrofitting action, and indoor comfort conditions in the
down to 23.17 kWh/m³y, resulting in a validation of an approach useful to capable of optimizing the integra- relevant balance sheets.
a reduction in energy consumption guiding the design process towards tion of insulation, shading elements,
equal to 62%. Step 3 provided for a more suitable environmental targets. windows and ventilation systems, as NOTES
further improvement of the systems As regards each design option, a defi- well as providing a new image to the 1
In September 2011, the Italian Min-
through the installation of a heat nition of the effects of each decision building. istry for Education (MIUR) published
pump with a built-in heat recovery on the building energy behaviour, in An additional benefit consists in dras- a first set of data (9,806 on 10,219
system, therefore meeting the needs terms of energy consumption and level tically reducing the need for invasive schools) of the Anagrafe Nazionale
for both winter heating and summer of indoor comfort was made possible operations on elements located inside dell’Edilizia Scolastica, a registry of
air-conditioning, resulting in an Ep in- through the application of effective di- the existing volume with consequent public school buildings as provided
dex reduction to 8,68 kWh/m³y (Class agnostic tools and of relevant software. non operational periods for the build- by Art. 7 of Law 01/11/1996 n. 23
B), corresponding to an overall reduc- This procedure is based on an inte- ing (Fig. 4). "Norme per l'edilizia scolastica".
tion in energy consumption of 86%. grated design approach, where several The assessment of the financial feasi- 2
The thirteenth edition of this sur-
The installation of a photovoltaic sys- factors are analyzed by a multi-crite- bility and profitability of the invest- vey provides a set of information on
tem on the roof, envisaged in step 4, ria matrix, their effects are assessed ments required by the retrofitting a large sample of school buildings of
allowed to achieve a final Ep index of and subsequently combined and actions will be the subject of further different type throughout Italy ( Le-
2.98 kWh/m³y (Class A), with a re- selected in order to obtain the most studies at a later stage of this research. gambiente, 2012).

159 E. Antonini, A. Boeri, J. Gaspari, D. Longo TECHNE 05 2013


04 | Riduzione dei fabbisogni
energetici nei diversi step
di intervento (da: Bruschi
e Giunchi, 2010)
Reductions in energy needs
resulted from the different steps
of intervention (From: Bruschi and
Giunchi, 2010)

160 E. Antonini, A. Boeri, J. Gaspari, D. Longo TECHNE 05 2013


NOTE REFERENCES
1
La pubblicazione da parte del MIUR, a settembre 2012, di una prima serie Antonini, E., Boscolo, M., Cappelletti, F. e Romagnoni, P. (2009), “Riquali-
di dati (9.806 istituzioni scolastiche su 10.219) dà tardiva applicazione al ficazione degli edifici scolastici: risultati di una campagna di monitoraggio
compito di redazione dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica, previ- energetico”, in AA.VV., Atti del 4° Energy Forum, Bressanone, Energy Fo-
sto dall’art. 7 della Legge 11-01-1996 n. 23 "Norme per l'edilizia scolastica". rum, pp.139-143.
2
L’indagine “Ecosistema scuola”, giunta alla sua XIII edizione, fornisce un
Antonini, E., Boscolo, M. e Romagnoni, P. (2009), “Riqualificazione degli
insieme di informazioni sulle condizioni di un esteso campione di edifici
edifici scolastici. L’esperienza della Regione Veneto”, Il progetto sostenibile,
che ospitano scuole di diverso ordine e grado, in tutte le regioni italiane
n. 22-23, pp. 104-107.
(Legambiente, 2012).
3
Indagini eseguite su 55 classi di 13 scuole italiane nell’ambito dello stu- Boeri, A., Longo, D. e Olivieri, G. (2011), “Analytical simulation tools for
dio SEARCH (School Environment And Respiratory Health of Children) energy retrofitting school buildings”, in Solar Building Skins, Munich, EF
hanno registrato valori superiori agli 80 µg/m3 per le polveri sottili (PM10) Economic Forum 2011, pp. 155-159.
e concentrazioni di formaldeide di 35 µg/m3 in media (con picchi di 100 Bruschi, E. e Giunchi, C. (2010), Percorsi di sostenibilità Progetto di riqualifi-
e oltre), sensibilmente più elevate rispetto alla media delle scuole europee cazione energetico-funzionale e ampliamento della scuola materna "Coccinel-
(Ministro della Salute, 2012). la" a Bertinoro, Tesi di Laurea in Architettura, Università di Bologna, A.A.
4
Nel campione di scuole italiane rilevato dallo studio-pilota HESE (Health 2009-10, Relatore Prof.: E. Antonini.
Effects of School Environment) le concentrazioni medie di CO2 sono risul- Castellani, M. e Montalti, V. (2009), Progetto d’ampliamento dell’istituto com-
tate pari a 1900 ppm. Il tasso di ricambio d’aria di 7,5 litri al secondo per prensivo Villarco a Cesena: per-corsi verso la sostenibilità, Tesi di Laurea in
persona raccomandato da ASHRAE viene raggiunto solo nel 6% delle aule Architettura, Università di Bologna, A.A. 2008-09. Relatore Prof.:A. Boeri.
(Simoni, 2010).
Fontanone, R. e Starnini, F. (2002), Qualità dell’aria indoor negli edifici sco-
5
Misure eseguite nel 2001 in tre scuole di Torino hanno registrato concen-
lastici. Caso studio di due Scuole elementari di Torino; Tesi di laurea in Ar-
trazioni di CO2 sistematicamente superiori a 1800 ppm, con picchi prossi-
chitettura, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura 1, Relatore Prof.:
mi a 3000 ppm dopo circa tre ore di permanenza degli alunni ( Fontanone
G. Peretti.
e Starnini, 2002).
6
La campagna “Accendi il risparmio” condotta nel corso del 2009 da Le- Gaspari, J. (2012), Trasformare l’involucro: la strategia dell’addizione nel pro-
gambiente, Regione Veneto e Ance del Veneto, ha analizzato oltre 50 com- getto di recupero, Edicomedizioni, Monfalcone (GO).
plessi edilizi pubblici ad uso scolastico valutandone stato di conservazione Legambiente (2012), Ecosistema scuola 2012. XIII. Rapporto di Legambiente
e comportamento energetico ( Antonini, Boscolo, Cappelletti e Romagno- sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi, Legambiente,
ni, 2009). Roma.
7
Il programma è inquadrato nell’ambito del Laboratorio di laurea “Archi- Milandri, G. e Ugolini,S. (2010), “Scatola di luce, un polo scolastico per Ber-
tettura Sostenibile”, il cui staff è costituito da: Andrea Boeri (Responsabile), tinoro: riqualificazione e ampliamento della scuola media "P. Amaducci"”,
Ernesto Antonini, Kristian Fabbri, Andreina Milan, Tomaso Trombetti, as- Tesi di Laurea in Architettura, Università di Bologna, A.A. 2009-2010, Rela-
sistiti da Francesca Dallacasa, Giulia Olivieri e Valeria Zacchei. tore: prof.: E. Antonini.
8
Per le verifiche sono stati impiegati i software Ecotect di Autodesk ed EC7
di Edilclima, validato per la certificazione energetica in ambito nazionale. Ministero della Salute (2012), “La qualità dell’aria indoor nelle scuole: rischi
per malattie respiratorie e allergiche - Quadro conoscitivo della situazione
italiana e strategie di prevenzione. Atti del Workshop, Roma 15 dicembre
2011”, Igiene e Sanità Pubblica, vol. LXVIII,1.2012, pp. 107-147.
3
SEARCH (School Environment close to 3000 ppm after about three Simoni, M. et al. (2010), “School air quality related to dry cough, rhinitis and
And Respiratory Health of Chil- hours of students permanence (Fon- nasal patency in children”, European Respiratory Journal, April 1, 2010 vol.
dren) investigated 55 classes at 13 tanone and Starnini, 2002). 35 no. 4, pp. 742-749.
Italian schools, recording PM10 lev- 6
The campaign "Accendi il rispar-
els of more than 80 µg/m3 and for- mio" carried out in 2009 by Legam- Tronchin, L. e Fabbri, K. (2008), “Analysis of buildings energy consumption
maldehyde concentration of 35 µg/ biente Veneto,Veneto Regional Gov- by means of energy method”, International Journal of Exergy (IJEX) ,Vol.5,
m3 (with peaks of 100 and above), ernment and Ance Veneto, analyzed Issue 5/6 2008, pp. 605-635 .
significantly higher than the average more than 50 public school, assessing
recommended for European Schools the state of conservation and energy
(Ministry for Health, 2012). behaviour (Antonini, Boscolo, Cap-
4
The Italian schools analyzed by the pelletti and Romagnoni, 2009).
pilot study HESE (Health Effects of 7
The program is part of the Gradu-
School Environment) shows an av- ation Workshop "Sustainable Archi-
erage concentration of CO2 equal to tecture"; the staff of the Laboratory
1900 ppm. The rate of air change of are: Andrea Boeri (Head), Ernesto
7.5 liters per second per person rec- Antonini, Kristian Fabbri, Andreina
ommended by ASHRAE is reached Milan, Tomaso Trombetti, assisted
only in 6% of all classrooms (Simoni, by: Giulia Olivieri, Francesca Dal-
2010). lacasa and Valeria Zacchei.
5
Measurements made in 2001 in 8
The softwares used for the assess-
three schools in Turin recorded con- ments are Autodesk “Ecotect” and
centrations of CO2 systematically Edilclima “EC7”, compliant with CE-
higher than 1800 ppm, with peaks EPBD standards.

161 E. Antonini, A. Boeri, J. Gaspari, D. Longo TECHNE 05 2013


Dal progetto alla gestione: un processo di RICERCA/RESEARCH
benchmarking per l’efficienza energetica degli edifici
Judit Kimpian, Director of Sustainable Architecture & Research, Aedas R&D Judit.Kimpian@aedas.com
Paola Marrone, Dipartimento di Architettura, Università Roma Tre paola.marrone@uniroma3.it
Lucia Martincigh, Dipartimento di Architettura, Università Roma Tre lucia.martincigh@uniroma3.it
Dejan Mumovic, University College of London (UCL), Faculty of Built Environment, Bartlett School of Graduate Studies, London d.mumovic@ucl.ac.uk

Abstract. La qualità ambientale e l’efficienza energetica sono obiettivi strategici combinati con descrittori della forma fisica, delle caratteristiche
che possono far luce sulla ‘bontà’ di scelte progettuali e tecnologiche, sull’im-
patto delle strategie di gestione e del comportamento degli utenti. Ricerche
ambientali interne, dell’uso dello spazio e dei comportamenti
dimostrano che il divario tra consumi energetici attesi e in uso può essere ridotto degli utenti influisce sull’accuratezza delle previsioni di progetto
se si considerano in modo integrato prestazioni tecniche, comportamento degli dei consumi energetici e impedisce lo sviluppo di strategie tra-
occupanti e sistemi di gestione. Nel Regno Unito, industrie e università hanno
realizzato “Carbon Buzz” secondo i principi dell’Evidence Based Design. A se-
sparenti e validate per la modellizzazione degli usi energetici ne-
guito di questa esperienza, l’Università Roma Tre con l’UCL e Aedas R&D sta gli edifici (Prodromou et al., 2009). Queste considerazioni sono
sviluppando una piattaforma che, attraverso dati strutturati e confronti, aiuta a state suffragate dall’opinione di 286 professionisti britannici, che
mettere in relazione scelte progettuali, tecnologiche e di gestione con le presta-
zioni energetiche e le emissioni di CO2.
hanno reputato l’incapacità di prevedere i reali consumi degli
Parole chiave: Qualità ambientale, Prestazioni in uso, Efficienza energetica,
edifici come uno dei fattori di rischio chiave per la progettazione
Consumi energetici, Benchmark di edifici a basse emissioni (Dasgupta et al., 2011). La discordan-
za tra prestazione di progetto e in uso, ulteriormente evidenziata
Dal monitoraggio La qualità ambientale e l’effi- dalle valutazioni in fase d’esercizio POE (Post Occupancy Evalua-
alle prestazioni cienza energetica sono obiet- tion), spinge progettisti e ingegneri a dover fornire sia la stima
tivi ormai strategici, non solo accurata dei consumi energetici, sia indicazioni per raggiungere
a livello europeo, definiti da l’obiettivo di riduzione delle emissioni. Sebbene gli studi di POE,
protocolli e direttive che hanno fissato, com’è noto, una ridu- che già dai primi anni ’80 si prefiggono di valutare le presta-
zione dei consumi di energia primaria e delle emissioni di CO2, zioni degli edifici dopo un certo tempo dalla loro occupazione
nonché un incremento nell’uso delle fonti rinnovabili, del 20% (Preiser e Vischer, 2005), siano essenziali, essi sono condotti dai
al 2020. Il monitoraggio delle prestazioni energetiche del patri- pochi interessati, in ambito accademico e industriale, su un nu-
monio edilizio sembra essere lo strumento più appropriato per mero limitato di edifici, perché richiedono campagne di indagi-
mettere in luce sia l’effettiva validità delle soluzioni progettuali ne lunghe e costose, limitando la possibilità di formulare linee
e tecniche, scelte allo scopo di ridurre i consumi energetici e le guida progettuali su solide prove. I dati raccolti, inoltre, sono
emissioni di CO2 garantendo il comfort indoor, sia l’impatto delle raramente organizzati in un database e utilizzati per sviluppare
strategie gestionali adottate e dei comportamenti assunti dagli ricerca.
utenti (Gupta et al., 2010). Per questa ragione, soprattutto in ambito anglosassone, sul mo-
Occorre osservare, tuttavia, come recenti studi hanno dimostra- dello dei protocolli decisionali dell’Evidence-Based Medicine,
to, che gli sforzi attuali nel realizzare edifici a basse emissioni, si sta sviluppando l’Evidence-Based Design (EBD) fondato su
pur mantenendo livelli accettabili di qualità ambientale interna, decisioni responsabili, motivate da informazioni significative,
abbiano avuto scarso successo (Dasgupta et al., 2011). Inoltre, tratte dalla letteratura scientifica e dalla buona pratica delle re-
l’assenza di dati facilmente disponibili sui consumi energetici alizzazioni nel campo della progettazione edilizia (Hamilton e

From design to Abstract: Environmental quality and en- From monitoring to performance maintain acceptable levels of indoor
ergy efficiency are strategic objectives Environmental quality and energy environmental quality (Dasgupta et
management: a which can highlight the ‘effectiveness’ efficiency are strategic objectives not al., 2011). Furthermore, the absence
of design and technological choices, only in Europe; they are defined by of readily available energy use data
benchmarking process as well as the impact of management protocols and directives which, as we matched with descriptors of physical
for the energy strategies and user behaviour. Studies
show it is possible to narrow the gap
all know, promote a reduction in pri- form, indoor environmental quality
efficiency of buildings between expected and actual energy
mary energy consumption and CO2 parameters, use of space, and user
consumption if technical performance, emissions, and a 20% increase in the behaviour, affects the accuracy of
occupant behaviour, and management use of renewable sources before 2020. predicted energy consumption at the
systems are considered together. In the Monitoring the energy performance design stage and prevents the devel-
United Kingdom, industries and universi- of the housing stock appears to be opment of transparent and validated
ties have created ‘Carbon Buzz’ based the most appropriate tool to high- strategies for modelling the energy
on the principles of Evidence Based light the effective validity of design use of buildings (Prodromou et al.,
Design. Following on from this project, and technical solutions, adopted to 2009). This has been further substan-
Rome Tre University, together with UCL reduce energy consumption and CO2 tiated by the opinion of 286 British
and Aedas R&D, are developing a plat- emissions and thereby guarantee in- professionals who consider that one
form using structured data and com- door comfort, and also the impact of of the key risks in the design of low
parisons to create a link between energy
management strategies and user be- carbon buildings is the inability to
performance and CO2 emissions, and
haviour (Gupta et al., 2010). predict the actual energy consump-
choices regarding design, technology,
and management. However, recent research studies tion of the buildings (Dasgupta et al.,
have shown that ongoing efforts to 2011).
Keywords: Environmental quality, Ac-
tual performance, Energy efficiency, En- deliver low carbon buildings have The discrepancy between design
ergy consumption, Benchmark had little success, despite the fact they figures and actual readings, further

162 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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01 | Un caso studio della piattaforma Carbon Buzz
A case study of the Carbon Buzz platform

Watkins, 2008). Parimenti, in campo energetico, si stanno spe- se organizzazioni coinvolte (674 organizzazioni); traccia il consu-
rimentando e coordinando processi (es. The Softlandings Fra- mo energetico di edifici appartenenti a diverse tipologie e desti-
mework), programmi (es. Building Energy End-Use Study, BEES) nazioni d’uso, dalla fase di progetto a quella in uso, associandolo
e strumenti di supporto alla progettazione (es. The Building alle emissioni di CO2; fornisce informazioni su come migliorare le
performance sketch), che cercano di utilizzare in modo efficace prestazioni energetiche attraverso un processo di benchmarking,
le lezioni delle procedure di Monitoring & Evaluation (M&E) e ossia di confronto con edifici similari in rapporto a prestazioni di
POEs, dal progetto alla gestione (Donn et al., 2012). riferimento definite da specifiche norme.
La piattaforma è organizzata in due parti: dati della fase di proget-
Dall’esperienza anglosassone Nell’ambito di questi studi, to e di esercizio, descritti in dettaglio per ciascun caso studio. La
alla messa a punto di un un’interessante esperienza struttura dei dati si basa sul sistema del Display Energy Certifi-
prototipo di benchmark è rappresentata dalla piatta- cation (DEC) e sull’Energy Assessment and Reporting Methodo-
italiano forma anglosassone “Carbon logy (CIBSE TM22) (Fig. 1).
Buzz”1 che raccoglie e con- Anche se le caratteristiche morfologiche e geometriche, costrut-
fronta casi studio (a oggi circa 400); condivide i dati con le diver- tive e tecnologiche non sono ancora ben rappresentate nella

emphasised by post occupancy are being used as a template to de- esting project which collects and com- building, and technological charac-
evaluation (POE), has forced designers velop Evidence-Based Design (EBD) pares case studies (now roughly 400), teristics are not well illustrated in the
and engineers to provide not only an based on responsible decision-mak- shares data across the organisations current version2, and case study data
accurate estimation of energy use, but ing backed by meaningful informa- (674 organisations), and tracks en- is sometimes incomplete, the plat-
also indications about how to achieve tion in scientific literature and by ergy consumption and associated CO2 form provides a thorough and struc-
emission reduction. Although POE best practices of site-specific build- emissions according to apartment tured picture of the main character-
studies are crucial – and as far back ing design (Hamilton and Watkins, type and function, from the design istics (size, technology, use, function)
as the early eighties these studies were 2008). Likewise, as regards energy, stage to occupancy; it provides infor- of the equipments which need to be
already evaluating post-occupancy experimentation and coordination in- mation about how to improve energy monitored.
building performance (Preiser and volve processes (e.g., The Softlandings performance using benchmarking, in The aim of the research conducted by
Vischer, 2005) - they are conducted Framework), programmes (e.g., Build- other words by comparing the build- Roma Tre University together with
by very few interested academic ing Energy End-Use Study, BEES), and ing in question with other buildings Aedas R&D and the Bartlett School
or industrial parties on a limited design support tools (e.g., The Build- according to the reference perfor- was to develop a similar computer-
number of buildings due to the fact ing performance sketch), which try to mance defined by specific norms. based platform in Italy. By bench-
that campaigns take time and are efficiently use the procedural lessons The platform is divided into two parts: marking design solutions, products,
expensive; this limits the possibility of M&E and POEs, from design to detailed description of the design fig- and technologies, the platform was
to develop design guidelines based management (Donn et al. 2012). ures and actual readings of each case intended to help architects, engineers,
on solid evidence. Furthermore, study. The data is structured accord- producers, and builders make more
collected data is seldom organised in From the Anglo-Saxon experience ing to the Display Energy Certification informed and conscious choices re-
a database and used for research. to the fine-tuning of an Italian (DEC) system and the Energy As- garding their role in improving the
This is why, above all in the Anglo- benchmarking prototype sessment and Reporting Methodology energy efficiency of buildings by not
Saxon world, the decisional protocol Of all these studies, the Anglo-Saxon (CIBSE TM22) (Fig. 1). considering theoretical values alone3
models of Evidence-Based Medicine platform “Carbon Buzz”1 is an inter- Even if the morphological, geometric, (Fasano, 2011). It is a well-known

163 J. Kimpian, P. Marrone, L. Martincigh, D. Mumovic TECHNE 05 2013


versione attuale2 della piattaforma, e i dati sui casi studio sono La piattaforma permette, infatti, un duplice confronto: da un
a volte incompleti, la piattaforma restituisce un organico e strut- lato, selezionando un certo campione di edifici, per esempio
turato quadro delle principali caratteristiche dimensionali e tec- appartenenti alla stessa destinazione d’uso, si possono compa-
nologiche, d’uso e di funzionamento degli impianti cui prestare rare i consumi energetici, elettrici e non, e le emissioni di CO2;
attenzione. dall’altro, si possono confrontare per ogni singolo edificio i dati
La ricerca, condotta dall’Università Roma Tre con Aedas R&D e di progetto, inclusi quelli relativi ai certificati energetici prece-
la Bartlett School, si è posta l’obiettivo di sviluppare anche in Ita- denti all’utilizzazione, e i dati in uso, relativi al monitoraggio dei
lia un’analoga piattaforma informatica che, attraverso il bench- consumi attraverso la bollettazione effettiva.
marking di soluzioni progettuali, prodotti e tecnologie, potesse Da queste analisi è possibile, in una fase più approfondita, sepa-
indirizzare sia architetti e ingegneri, sia produttori e costruttori rare gli usi finali dell’energia per capire dove agire per rendere
verso scelte più consapevoli del loro reale contributo al miglio- maggiormente efficiente l’edificio analizzato.
ramento della prestazione energetica degli edifici, non tenen- Attraverso il confronto sistematico di soluzioni e tecnolo-
do conto solo dei valori teorici3 (Fasano, 2011). È noto, infatti, gie, dunque, si cerca di mettere in condizione i progettisti e le
come l’Italia, rispetto ad altri paesi (per es. Regno Unito), soffra aziende produttrici che usano la piattaforma a compararsi con i
della mancanza di adeguate procedure di M&E, di protocolli di progettisti e le aziende migliori e, soprattutto, ad apprendere da
POE o di benchmarking, finalizzati a monitorare e comparare le questi per migliorare.
prestazioni di un edificio. Il progetto italiano è partito dalle premesse di quello britannico,
ponendosi l’obiettivo di:
La piattaforma italiana Attraverso la condivisione dei dati – individuare logiche comuni al sistema italiano;
sui consumi di energia, stimati e – modificare i parametri che non trovano riscontro nella legi-
reali, di edifici realizzati e il con- slazione italiana;
fronto tra le singole caratteristiche dei casi inseriti, la piattafor- – sviluppare, in una fase successiva, ulteriori parametri.
ma che l’Università Roma Tre sta sviluppando intende contri- Per raggiungere questi obiettivi, la ricerca si è posta come pri-
buire a fornire ‘prove’ utili per la valutazione dell’efficacia delle mo traguardo quello di comprendere la finalità dell’inserimento
soluzioni progettuali e per il contenimento dei consumi energe- dei dati in entrambe le piattaforme. Nella piattaforma inglese
tici. È un’applicazione on line accessibile a tutti, che può essere la finalità è verificare che l’emissione di CO2, relativa ai dati di
utilizzata anche da semplici utenti, fruitori degli edifici inseriti consumo calcolati in fase di progetto e in fase di esercizio, sia
nel database e diventare, quindi, in linea con gli sviluppi della inferiore a un valore di benchmark (DEC), definito in base alla
crowd science, uno strumento per ottenere un feedback anche categoria di edificio e alla sua destinazione d’uso e calcolato in
dal punto di vista della gestione e dell’utilizzo dell’edificio stesso. CO2 kg/m2 anno.

fact that compared to other countries tain feedback including data regard- to allow the designers and manufac- lower than a benchmark value (DEC)
(e.g., the United Kingdom), Italy has ing the management and use of the turing companies using the platform defined according to building type
insufficient and inadequate Monitor- building itself. to work with designers and state-of- and function, and calculated in CO2
ing & Evaluation (M&E) procedures, In fact, the platform allows a double the-art companies and, above all, to kg/sq m · year.
and POE or benchmarking protocols comparison: on the one hand, by se- learn from the latter to improve and In Italy, relevant legislation has still
to monitor and compare building lecting a certain number of buildings, progress. not elaborated an effective CO2 rated
performance. for example all used for the same pur- The Italian project is based on the output (despite it being indicated in
pose, it is possible to compare energy same premises as the British project; the new Directive 2010/31/EU): legal
The Italian platform use (electric and other energy types) its objectives are: limits are established based only on
By sharing forecast and actual data and CO2 emissions; on the other, it is - identify approaches similar to the the Energy Performance Index (EPi
about the energy consumption of possible to compare the project data Italian system; lim) of winter heating indicated
buildings and comparing the individ- of each building, including the energy - modify the parameters not present in kWh/sq m · year (residential
ual characteristics of the case studies certificates issued prior to use, as well in Italian legislation; buildings) and kWh/cu m · year
in the project, the platform currently as monitor consumption data based - develop further parameters at a later (non-residential buildings).
being developed by Roma Tre Uni- on actual invoicing. stage. To date the National Guidelines for
versity intends to supply useful ‘evi- During the next more in-depth stage, To achieve the above goals, the the Energy Certification of Buildings
dence’ to evaluate the effectiveness of the data can be broken down and research began by trying to (Ministerial Decree 26/06/2009)
design solutions to reduce energy use. separated according to final energy understand the reason why data was only specify that the energy class of
Anyone can use the online applica- use, thereby identifying where to in- inserted in both platforms. In the a building be calculated using the
tion, from simple users to individuals tervene to achieve greater efficiency British platform the objective was to Global Performance Index formula.
who use the buildings in the database; of the building in question. verify whether CO2 emissions, based To make this complex calculation
in line with developments in crowd This systematic comparison of solu- on consumption data calculated procedure compatible with the
science, the platform is a tool to ob- tions and technologies is designed during design and actual use, was English benchmarking concept and

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02 | Confronto della struttura dei dati nelle due piattaforme
Comparison between structure of the data in both platforms

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In Italia la legislazione in materia non ha ancora elaborato ou- normativi per sviluppare una misurazione dei consumi distinta
tput di calcolo relativi alle emissioni di CO2 (nonostante ciò sia a seconda degli usi finali (riscaldamento, raffrescamento, illumi-
un’indicazione della nuova Direttiva 2010/31/UE): i limiti di leg- nazione, altri carichi, ecc.). La Figura 2 confronta la struttura di
ge sono fissati sull’Indice di Prestazione Energetica (EPi lim) che entrambe le piattaforme.
valuta in kWh/m² anno (per edifici residenziali) e kWh/m3anno
(per edifici non residenziali) esclusivamente le prestazioni per il Casi studio, In una seconda fase, è iniziata la
riscaldamento invernale. acquisizione ed sperimentazione della piattaforma
A oggi, le Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energeti- elaborazione dei dati e la costruzione del database con
ca degli Edifici (D.M. 26/06/2009) prescrivono solamente che la sei edifici campione, selezionati
classe energetica di un edificio sia calcolata secondo la formula nel patrimonio edilizio dell’Università degli Studi Roma Tre, per
dell’Indice di Prestazione globale. rappresentare diversi aspetti architettonico-morfologici, tipolo-
Per omologare questa complessa procedura di calcolo al con- gici, funzionali, costruttivo-tecnologici, impiantistici, energetici
cetto di benchmark inglese e alla tendenza normativa della le- e gestionali.
gislazione comunitaria, la versione italiana si è posta l’obiettivo Tale scelta è stata operata perché:
di trasformare l’EPi lim, relativo ai dati di input dell’edificio, in – l’ateneo è costituito da edifici pubblici diversi per epoca di co-
emissioni misurabili in CO2 kg/m2 anno, utilizzando i fattori di struzione, morfologia, sistemi costruttivi, sistemi impiantistici;
conversione dell’energia impiegata (in KWh) in base al combu- – l’ateneo ha un numero significativo di utenti da sensibilizzare
stibile e al fattore elettrico dell’Italia. In questo modo, è possibile sul tema dell’efficienza energetica e della riduzione di consumi,
ottenere una sorta di benchmark anche per la versione italiana nonché sui comportamenti più sostenibili nell’uso delle risorse
che rende i dati degli edifici inseriti in entrambe le piattaforme energetiche, fungendo da catalizzatore verso una low carbon
confrontabili almeno da un punto di vista delle unità di misura. economy;
Rispetto all’impostazione di Carbon Buzz, la piattaforma italiana – i dati e gli edifici sono facilmente accessibili ed è facile interagi-
ha affrontato ulteriori problematiche che hanno richiesto l’inse- re con i responsabili della loro gestione e degli impianti;
rimento di nuovi campi di dati: a) il modus costruendi della cul- – l’università, per la sua stessa essenza, può far evolvere quest’e-
tura mediterranea che privilegia edifici compatti, massivi, con sperienza da progetto pilota a vero e proprio servizio per tutti gli
tamponamenti ad alta inerzia termica; b) la mancanza di una edifici dell’ateneo, nell’ottica di una nuova politica di sostenibili-
banca dati completa relativa all’embodied carbon4 del ciclo di vita tà, e presentarla poi come best practice strutturata e sperimenta-
secondo la metodologia CEN TC350; c) la presenza di una va- ta da applicare anche in altre realtà pubbliche e private.
rietà di protocolli di sostenibilità ambientale (ITACA, BREEAM, In questa seconda fase sono stati effettuati sopralluoghi per rac-
LEED Italia, CasaClima, Passivhaus); d) la mancanza di requisiti cogliere dati di tipo qualitativo relativi alla gestione dei consumi

the regulatory trend in community methodology; c) the presence of sev- This selection was made because: a structured and tested best practice
legislation, in the Italian version the eral environmental sustainability - the university uses several public to be used in other public and private
EPi lim of the building input data was protocols (ITACA, BREEAM, LEED buildings constructed during venues.
turned into emissions measurable in Italia, CasaClima, Passivhaus); d) the different periods in history and with During this second stage, inspections
CO2 kg/sq m · year, using used energy absence of regulatory requirements different morphologies, building and took place to collect qualitative data
conversion factors (in KWh) based to develop a method to measure con- plant systems; regarding energy use management
on the fuel type and related to the sumption based on final use (heating, - the university has a significant and end users; finally, the data was
emission factor for electricity in Italy. cooling, lighting, other loads, etc.). number of users who should be processed to compare consumption,
This procedure will provide a sort of Figure 2 compares the structure of informed regarding energy efficiency, building characteristics, plants, and
benchmark for the Italian version, both platforms. consumption reduction, and more use (Fig. 3).
making the building data in both sustainable behaviour vis-à-vis the
platforms comparable, at least with Case studies, data acquisition and use of energy resources, and thereby Preliminary results
regard to unit of measure. processing act as a catalyst for a low carbon Early analyses made it possible to es-
Compared to the Carbon Buzz ap- During the second stage, the platform economy; tablish potential separation between
proach, the Italian platform tackled and creation of the database were - the data and buildings are easily final uses, as well as reflect on the
other problems involving the inser- tested using six sample buildings accessed and it is easy to interact energy performance of the selected
tion of new data fields: a) the modus from amongst the ones used by with the person responsible for their buildings. After data was inserted
costruendi of Mediterranean culture Roma Tre University; they were management and plants; in the platform, it was possible to
prefers massive, compact buildings, selected to represent different - the university itself can turn not only interpret the information
with high inertia thermal plaster; b) architectural, morphological, this pilot project into a service provided by the case studies either
the absence of a comprehensive data- typological, functional, constructive, which can be used in all university individually or synoptically, but also
base of the embodied carbon4 of the technological, energy, management, buildings, based on a new policy of compare their characteristics (fig. 4).
lifecycle according to the CEN TC350 and plant features. sustainability, and then present it as The forecast consumption or energy

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03 | Caratteristiche dei casi studio
Characteristics of the case studies

energetici e agli utenti finali; infine, sono stati elaborati i dati per tivi all’indice di prestazione energetica globale (EPgl) che a oggi
mettere in relazione consumi, caratteristiche edilizie, impianti- si riferisce solo all’aliquota del riscaldamento e della produzione
stiche e d’uso (Fig. 3). di acqua calda sanitaria, sono stati ridotti, per renderli confron-
tabili con quelli reali, tramite fattori correttivi che tengono conto
Primi risultati Con le prime analisi si è riusciti dell’“effetto di intermittenza” degli impianti e che sono definiti
a compiere una possibile separa- in funzione dell’inerzia della struttura dell’edificio e delle ore di
zione degli usi finali e a fare alcune riflessioni sulla prestazione maggiore utilizzo degli impianti stessi. Dal confronto tra consumi
energetica degli edifici campione. I dati sono stati inseriti nella reali e stimati è risultato che i dati reali sono nettamente più bassi.
piattaforma, in cui è possibile leggere sia singolarmente sia in Infine, sono state confrontate entrambe le categorie di dati con il
modo sinottico le informazioni relative ai casi studio, nonché valore di EPi lim: in quasi tutti i casi sia i consumi reali, sia quelli
confrontarli per caratteristiche (Fig. 4). previsti nei certificati energetici sono risultati più alti del limite.
Per il singolo edificio sono stati messi a confronto i dati di con- Sulla base di questo primo campione di edifici universitari è sta-
sumo di progetto o contenuti nei certificati energetici e quelli in to possibile comparare diversi parametri energetici e di consumo
uso derivati dalle bollette (m3 di gas naturale convertiti in KWh divisi per fonte energetica (elettrica/non-elettrica) in rapporto
di energia primaria). I dati dei certificati energetici (2009), rela- alle caratteristiche dell’involucro, dei sistemi costruttivi e degli

certificate data of each building was Based on this first sample of univer- Conclusions - use of quality projects such as best
compared against actual data based sity buildings, it was possible to com- The research conducted so far has practices in future design;
on invoices (cubic metres of natural pare different energy and consump- revealed several critical areas and the - identification of the gaps and uses
gas converted into KWh of primary tion parameters according to the need for future work to be focused, not controlled by regulations.
energy). The energy certificate data energy source (electric/non-electric) on the one hand, on fine-tuning
(2009) regarding the global energy in relation to the characteristics of the systematic survey system and The limits and possible developments
performance index (EPgl) – which the envelope, building system, and computerised data management, of the Italian platform include:
today refers only to heating and the plants; comparison is currently ongo- and on the other, on improving the - the need to enhance the importance
production of sanitary hot water – ing regarding management and users. energy efficiency of the buildings in of data about the envelope and
were reduced to make them compa- It is therefore possible to begin to un- question. As a result, it is possible to building systems in order to improve
rable with actual data; corrective fac- derstand which are the best measures state that: comprehension of the building’s
tors, which took into account the “in- needed to improve building man- The advantages of ‘Carbon Buzz’ energy performance;
termittence effect” of the plants, were agement and maintenance, as well compared to the Italian version are: - the difficulty associated with
defined according to the inertia of the as user behaviour. Processing is also - creation of a category database with critically understanding the
building structure, and the hours of ongoing to separate the ‘energy vec- which to compare CO2 emissions differences between several buildings
greatest plant use. The comparison tors’ according to final use (especially data; with the same function;
between forecast and actual con- heating-cooling-lighting, air condi- - comparison between forecast or - the need to weight user data in re-
sumption showed that actual data is tioning, other electrical uses) and the certification consumption and actual lation to presence, timing, available
decidedly lower. Finally, both groups separated quantification of electric consumption; space, and behaviour, so as to un-
of data were compared with the value heating and cooling consumption us- - study of the composition of final derstand its influence and succeed in
of EPi: in nearly all cases, both actual ing diagrams based on hour curves. energy uses; intervening on the unregulated loads
use and the forecast use in energy cer- - simple use and sharing of data for not included in regulatory calcula-
tificates were higher than the limit. users; tions and which reduce usability and

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04 | Confronto tra i consumi elettrici di due edifici con
diverse caratteristiche costruttive (muratura portante
vs telaio in calcestruzzo armato), di ventilazione
(naturale vs meccanica) e impiantistiche (senza vs con
raffrescamento estivo)
Comparison between the electricity use of two buildings
with different construction characteristics (load-bearing
walls vs. reinforced concrete frame), ventilation (natural vs.
mechanical) and plants (no plant vs. summer cooling plant)

impianti; si sta ora avviando tale comparazione anche per gli I limiti e possibili sviluppi della piattaforma italiana riguardano:
aspetti gestionali e fruitivi. Ciò permette di cominciare a capi- – necessità di rendere significativo l’inserimento dei dati sull’in-
re quali siano gli interventi appropriati a rendere più mirate la volucro e sui sistemi costruttivi per la comprensione delle pre-
manutenzione e gestione degli edifici e più corretti i comporta- stazioni energetiche dell’edificio;
menti dell’utente. Sono in corso elaborazioni relative anche alla – difficoltà a cogliere in modo critico le differenze relative a più
separazione dei ‘vettori energetici’ in base agli usi finali (in parti- edifici che hanno la stessa destinazione d’uso;
colare riscaldamento-raffrescamento-illuminazione, trattamen- – necessità di dare peso anche ai dati sugli utenti, in rapporto alle
to dell’aria, altri usi elettrici) e alla distinzione e quantificazione, presenze, ai tempi, agli spazi fruiti e ai comportamenti, per com-
tramite i grafici elaborati sulle curve orarie, dei consumi elettrici prendere quanto questi influiscono, proprio in virtù di riuscire
del raffrescamento e del riscaldamento. ad agire sui carichi non regolati che esulano dai calcoli normativi
e riducono la fruibilità e il comfort;
Conclusioni Il lavoro di ricerca, fin qui svolto, ha – possibilità di aggiungere al valore finale risultante, relativo alle
evidenziato alcuni aspetti critici e la emissioni di carbonio dovute ai consumi degli impianti, il valore
necessità di future azioni rivolte, da un lato, alla messa a punto del deducibile dallo studio del cosiddetto embodied carbon che in-
sistema di rilevazione sistematica dei dati e alla loro gestione in- fluisce notevolmente sulla carbon footprint complessiva.
formatizzata, dall’altro, al miglioramento dell’efficienza energetica Fattori problematici nell’analisi e valutazione degli edifici sono
degli edifici presi in esame. Si può, pertanto, osservare che: individuabili:
le potenzialità di ‘Carbon Buzz’ in rapporto all’esperienza italia- – nella fase progettuale (fattori influenti sull’energia consumata e
na sono: sulle emissioni CO2: localizzazione delle superfici maggiormen-
– creazione di un database per categorie con cui confrontare i te disperdenti rispetto all’orientamento, disposizione dei locali
dati delle emissioni di CO2; e localizzazione delle funzioni, morfologia dei volumi rispetto
– comparazione tra consumi di progetto o di certificazione e di alle superfici a disposizione, scelta dei materiali, dispositivi di
esercizio; controllo, utilizzo di fonti rinnovabili, ecc.);
– studio della composizione degli usi finali dell’energia; – nella fase di gestione e di esercizio degli edifici (mancanza di
– semplicità di utilizzo e di condivisione dei dati per gli utenti; sistemi di contabilizzazione suddivisa per usi finali, di sistemi di
– acquisizione di progetti di qualità come best practice per la termoregolazione degli impianti, di Energy Manager; eccessivo
progettazione futura; arbitrio nell’accensione e nello spegnimento degli impianti, di-
– individuazione dei gap e dei consumi al di fuori del controllo sponibilità e qualità della documentazione tecnica dell’edificio,
della normativa. ecc.);

04 |

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– nell’attendibilità dei dati di progetto o contenuti nei certificati REFERENCES
energetici (valori di trasmittanza dell’involucro troppo elevati, Dasgupta, A., Mumovic, D. e Prodromou, A. (2009), Consultation on the
valori di indici di prestazione energetica che non tengono conto School Carbon Management Plan: UCL Evidence, Accompanying Evidence
dell’intermittenza degli impianti, ecc.); Document, CIBSE Knowledge Bank, London.
– nell’arretratezza delle leggi nazionali e nell’eccessiva parcelliz- Dasgupta, A., Mumovic, D. e Prodromou, A. (2011), “Operational vs.
zazione delle normative tecniche locali, che non consente agli Designed Performance of Low Carbon Schools in England: Bridging a
strumenti di progetto di essere competitivi in merito alle previ- Credibility Gap”, ASHRAE HVAC & Research Journal, n.1-2, pp.37-50.
sioni dei comportamenti reali. Donn, M. et al. (2012), "The building performance sketch", Building Research
& Information, 40, 2, pp. 186-208.
Fasano, G. (2011), L’Efficienza Energetica nel Settore Civile, Edizioni ENEA.
NOTE
Gupta, R. e Chandiwala, S. (2010), “Understanding occupants: feedback
1
“Carbon Buzz” (www.carbonbuzz.org) è diretta da Aedas R&D con l’Uni-
techniques for large-scale low carbon domestic refurbishments”, Building
versity College of London (Bartlett School, Faculty of Built Environment),
con il Technology Strategy Board, RIBA, CIBSE e BRE, nonché con nume- Research & Information, Vol. 38, n.5, pp. 530-548.
rosi partner industriali. Hamilton, D. K. e Watkins, D. H. (2008), Evidence-Based Design for Multiple
2
Sta per essere pubblicata una nuova edizione nella quale è dato maggior Building Types: Applied Research-Based Knowledge for Multiple Building
risalto alle caratteristiche tecnologiche dell’edificio. Types, John Wiley & Sons Inc.
3
In Italia, accanto all’aggiornamento del quadro legislativo di riferimen- Preiser, W. F. E. e Vischer, J. C. (2005), Assessing Building Performance,
to (D.Lgs 2005/92, D.Lgs 2006/311, D.Lgs 2008/115, DPR 2009/59, D.Lgs
Elsevier, Oxford.
2011/28) e all’adeguamento delle relative norme tecniche (UNI-TS 11300),
ulteriori impegni si rendono ancora necessari per sostenere gli interventi
in questo settore. L’Attestato di Qualificazione Energetica (AQE) e quello
di Certificazione Energetica (ACE) restano degli strumenti esclusivamente
teorici, calcolati con software basati esclusivamente sul calcolo lineare e in
regime continuo, senza tener conto dell’intermittenza degli impianti negli
usi finali e impostati su temperature stagionali medie.
4
Sono in corso ricerche (ITACA, ITC-CNR e Università Politecnica delle
Marche) per costruire la prima banca dati istituzionale di materiali e pro-
dotti per l’edilizia secondo l’analisi del ciclo di vita.

comfort; ager, excessive arbitrary switching NOTES (ACE) are merely theoretical tools,
- the possibility to add the final value on and off of plants, availability and 1
“Carbon Buzz” (www.carbonbuzz. calculated using software based ex-
of carbon emissions caused by plant quality of the technical documents of org) is run by Aedas R&D together clusively on linear and continuous
use, the value deduced from the study the building, etc.); with the University College of Lon- calculation, without taking into ac-
of so-called embodied carbon which - reliability of forecast or energy cer- don (Bartlett School, Faculty of Built count the intermittency of the plants
strongly influences the overall carbon tification data (excessively high en- Environment), and the Technol- in final uses and based on mean sea-
footprint. velope transmittance values, energy ogy Strategy Board, RIBA, CIBSE sonal temperatures.
performance index values which do and BRE, as well as several industrial 4
Research is currently underway
Building analysis and evaluation account for plant intermittency, etc.); partners. (ITACA, ITC-CNR, and the Poly-
problems relate to: - outdated national laws and extreme 2
The new edition about to be pub- technic University of the Marche) to
- the design stage (factors influencing parcelling of local technical regula- lished attributes more importance to create the first institutional database
energy consumption and CO2 emis- tions which prevents forecast tools the technological characteristics of a of building materials and products
sions: identification of surfaces with from being competitive vis-à-vis ac- building. according to their lifecycle.
greater dispersal due to orientation, tual behaviour forecasts. 3
In Italy, apart from the updating of
room layout, location of functions, the regulatory frame work (D.Law
volume morphology compared to 2005/92, D.Law 2006/311, D.Law
available surfaces, choice of materi- 2008/115, DPR 2009/59, D.Law
als, control devices, use of renewable 2011/28) and adjustment of related
sources, etc.); technical rules (UNI-TS 11300), fur-
- building management and mainte- ther commitment is still required
nance (absence of separate account- to support measures in this sector;
ing systems for final use, thermoregu- the Attestation of Energy Qualifica-
lation systems of plants, Energy Man- tion (AQE) and Energy Certification

169 J. Kimpian, P. Marrone, L. Martincigh, D. Mumovic TECHNE 05 2013


Meta-modelli procedurali per la prassi progettuale RICERCA/RESEARCH

Gian Luca Brunetti, Dipartimento DASTU, Scuola di Architettura e Società, Politecnico di Milano gianluca.brunetti@polimi.it

Abstract. Questo articolo presenta una procedura per l’esplorazione delle op- riguarda campi discontinui di opzioni ed effetti, caratterizzati
zioni progettuali nella progettazione preliminare. Tale procedimento è basata
sull’applicazione di procedure di morphing, tipiche degli strumenti per l’anima-
non solo da variazioni quantitative, ma anche da ‘salti’ qualitati-
zione di modelli geometrici 3D, all’analisi parametrica delle prestazioni degli edi- vi; cosa che determina la grande utilità del cosiddetto “pensiero
fici. Esso opera attraverso la produzione di sequenze di valutazioni effettuate su laterale” nella progettazione.
modelli dinamici virtuali appositamente preparati ed è finalizzato alla predisposi-
zione di campi di dati per la rappresentazione delle conseguenze prestazionali
Ma è proprio nelle fasi iniziali del progetto che una mappatura
di scenari progettuali tra loro alternativi. Tale rappresentazione, necessariamen- delle relazioni tra costi e benefici delle scelte sarebbe più utile,
te multidimensionale, è basata su grafici a coordinate parallele. Nell’articolo si specialmente quando sono chiamate in gioco questioni riguar-
descrive inoltre l’implementazione di un’applicazione specifica della procedura,
finalizzata a valutarne l’utilizzabilità. La procedura fa uso di sistemi e strumenti
danti la morfologia architettonica. E questo è soprattutto vero
di analisi e rappresentazione contemporanei; nello specifico, ESP-r, Radiance, per situazioni non usuali, rispetto alle quali vi sono maggiori
Ggobi e OPTS, uno strumento per il morphing dinamico di modelli virtuali attra- probabilità di riscontro di influenze non anticipate di determi-
verso criteri specificati dall’utente, ad opera dell’autore.
nati parametri progettuali sulle prestazioni; dalla qual cosa con-
Parole chiave: Progettazione ambientale, Progettazione architettonica, Analisi
parametrica, Progettazione preliminare, Modellazione dinamica
segue che i metodi di indagine in grado di segnalare l’esistenza di
relazioni contro-intuitive e non anticipate sono di grande utilità
nella progettazione preliminare.
Introduzione L’architettura deve rispondere Sia le situazioni progettuali inusuali, sia quelle complesse pos-
a obiettivi molto diversificati e sono tuttavia risultare difficili da investigare attraverso tecniche
interdipendenti. Questo rende difficile la definizione di procedu- di esplorazione basate su computer, data appunto l’ampiezza
re di supporto decisionale alla progettazione preliminare. Non a delle possibili combinazioni di soluzioni in gioco, a meno che
caso, gli strumenti di supporto al progetto architettonico hanno non si riesca ad operare una drastica riduzione dei parametri,
oggi una funzione prevalentemente di verifica post-decisionale, cosa possibile nel caso in cui la ricerca stessa sia adeguatamente
cosa che contribuisce a spingere i progettisti verso un tipo di progettata. Quando questo non avviene, vi è il rischio che i pro-
approccio non sistematizzato alla progettazione preliminare. cessi per l'esplorazione di soluzioni progettuali prendano strade
Attualmente le fasi preliminari della progettazione sono suppor- controproducenti, le più comuni delle quali portano agli estre-
tate soprattutto da criteri e metodi di valutazione approssimati, mi dell’arbitrarietà e del funzionalismo.Interessanti esperienze
che risultano affidabili in situazioni di contesto ordinarie, ma di ricerca hanno prodotto applicazioni come GenOPT (Wetter,
non sempre in situazioni non ordinarie, anche per effetto dell’ac- 2000), JEPlus (Zhang, 2011-12) e ZEBO (Attia, Gratia, De Herde
cumulo di errori che può avvenire nella non rara situazione in e Hensen, 2012), mirate all’esplorazione parametrica di opzio-
cui essi siano usati in sequenza (Scudo e Brunetti, 2007). ni progettuali attraverso l’utilizzo di programmi di simulazione
La difficoltà del progetto preliminare non è solo causata dalla termica in regime dinamico, come EnergyPlus and Trnsys. Al-
complessità delle relazioni in gioco, ma anche dal fatto che esso

Procedural Abstract: This article discusses a pro- Keywords: Environmental design, Build- design today are still generally sup-
cedure for the exploration of options ing analysis, Parametric analysis, Early- ported by rules-of-thumb and ap-
meta-models for in preliminary design. The procedure is design analysis, Dynamic modelling. proximate evaluation methods and
based on the application of morphing guidelines, which have the unques-
architectural design procedures, which are typical of ani- Introduction
Architecture has to respond to many tionable merit of usually being valid
praxis mation software, to building parametric
analyses. The procedure is based on goals. It has to be both affordable, in ordinary situations (with regards
partially overlapping sequences of evalu- sustainable and valuable, at both eco- to climatic and on-site environmental
ations targeted on dynamic ad-hoc test- nomic and environmental level, and conditions, for instance), but can be
models and is aimed at the creation of has to be comfortable at both ther- less reliable – or sometimes plainly
data fields for the representation of the mal, lighting and acoustic level. This unreliable - in the case of extra-ordi-
performance consequences of compet- has probably hindered the develop- nary context conditions. The inade-
ing design sceneries. This representa- ment of preliminary design methods quacies of approximate methods can,
tion is necessarily multidimensional and
in history. moreover, add up for accumulation
is based on parallel coordinates plots.
Most advanced support tools for of errors in the non-rare situation
The implementation of a specific test in which they are used in sequences
procedure of the kind described above architectural design mostly have a
post-decision control purpose, which (Scudo and Brunetti, 2007).
is also discussed. The procedure has At an early stage, addressing design is
been supported by the use of contem- contribute to push architectural de-
signers toward a tentative kind of notoriously difficult not only because
porary analytical and representational
approach during the early phases of of the complexity of the relations in
systems and tools; namely, ESP-r, Ra-
diance, Ggobi, and an extensible tool design, which often ends up being play, but also because it often requires
for the dynamic morphing of models based on nearly blind samplings in the scrutiny of discontinuous fields
through user-specified criteria, named problem space. of options, characterized not only
OPTS, by the author. Early design phases in architectural by quantitative variations, but also

170 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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tre esperienze interessanti sono state finalizzate all’esplorazione siano ancora necessarie ricerca e innovazioni. In questo, le tecni-
di opzioni progettuali attraverso la combinazione di strumenti che di morphing possono essere di aiuto. Il morphing può essere
CAD (Sketchup) con programmi per il morphing (software per visto come una soluzione finalizzata all’esplorazione virtuale di
la produzione di animazioni a partire da modelli 3D), sempre ipotesi progettuali attraverso percorsi di indagine specificati dal
combinate con strumenti di simulazione in regime dinamico progettista.
(Franconi, 2011).
Ma le fasi preliminari della progettazione continuano ad esse- Ipotesi di una procedura La ricerca qui presentata è finaliz-
re poco supportate da procedure consolidate. Questo espone al per la valutazione di zata alla definizione di una proce-
rischio di ottimizzazione prematura, dovuto a una carenza ana- opzioni progettuali dura per la valutazione di opzioni
litica nelle fase iniziali di indagine ed a una proporzionalmente progettuali supportata da compu-
elevata attenzione alle fasi definitive ed esecutive. Si tratta di un ter potenzialmente valida anche in situazioni di contesto non
rischio che non ha riguardato l’architettura della tradizione, in ordinarie.
quanto basata su modelli testati nel tempo e nell’uso (Rapoport, Si tratta di una procedura messa a punto dall’autore a partire dal
1969)1. 2008 e perfezionata, dal 2010, nel contesto di una ricerca PRIN
L’ottimizzazione prematura comporta il rischio che le soluzioni 2008, dal titolo Integrazione di tecnologie da fonti energetiche rin-
progettuali vengano a fissarsi su massimi prestazionali locali in- novabili nell’ambiente costruito. Tale ricerca è stata coordinata a
vece che assoluti e picchi prestazionali invece che plateaux; cosa livello nazionale dal prof. Gianni Scudo del Politecnico di Milano
che è invece tipica delle soluzioni affidabili, ‘robuste’, il cui effetto e ha coinvolto unità di ricerca del Politecnico di Milano, dell’U-
non dipende da un precario bilanciamento di condizioni, ma da niversità di Firenze (coordinatore: prof. Marco Sala), dell’Univer-
solide combinazioni di condizioni, valide per ampie gamme di sità di Genova (coordinatore: prof. Giorgio Giallocosta) e della
valori di parametri. Seconda Università di Napoli (coordinatore: prof Sergio Rinaldi).
Negli ultimi decenni, il rischio di ottimizzazione prematura è Strategia adottata nella procedura in questione è quella di ana-
ulteriormente aumentato a causa della rigidità funzionale de- lizzare non solo le condizioni climatiche e microclimatiche dei
gli strumenti CAD delle prime generazioni. L’utilizzo dei CAD progetti, ma anche il comportamento ambientale di oggetti vir-
ha reso più indistinta la transizione dalle bozze progettuali alla tuali appositamente posizionati sulle scene architettoniche, come
versione definitiva dei progetti, che costituiva un’importante op- misuratori complessi di prestazione. Tale obiettivo può essere
portunità di rimessa in questione iterativa delle idee generatrici perseguito se il progetto dei modelli è accompagnato da quello
dei progetti stessi. delle procedure da impiegarsi per ricavare risposte da essi; cosa
Per sfruttare appieno i vantaggi degli strumenti digitali senza che, risultando attualmente piuttosto laboriosa, può essere pro-
doverne scontare necessariamente gli svantaggi è probabile che posta al progettista come modifica di oggetti procedurali formati

by qualitative ‘leaps’ - which may be But both non-ordinary and complex EnergyPlus and Trnsys. And other in- of robust design solutions; that is, so-
the main reason why so-called "lateral design conditions may make tech- teresting experiences have been made lutions whose effect does not depend
thinking" is particularly useful in ar- niques for the automatic exploration by combining CAD tools (Sketchup) upon a precarious balance of condi-
chitectural design. of building design options less viable with morphing software (software for tions, but on strong combinations of
Nonetheless, it is in early design too, due to a too great population of the production of animations, serial- conditions, valid for broad ranges and
phases that a cost/benefit mapping of variables, unless those are stream- izing modifications of models along combinations of variables' values.
possible choices would be more use- lined for a drastic reduction of those user-specified modification paths) In last decades, the risk of premature
ful, since the analysis in those phases variables; in other words, unless the and with energy simulation tools optimization in design has also been
regards relations that are particularly search process itself is properly de- (Franconi, 2011). increased due to the rigidity of first
complex, mutual and numerous, es- signed. If this does not happen, pro- But early design procedures are today generations CAD and CAD related
pecially when morphology is implied. cesses for the exploration of solutions still weakly established by architectur- tools. The advent of these tools has
And this is most of all true for unordi- may take counterproductive routes; al procedures. Due to this, that con- blurred the distinction between a
nary context situation, that are likely the commonest of which is to fall into temporary architectural projects are draft of a project and a final versions
to be the ones in which the probabili- the trap of the arbitrariness, or, at the always at the risk of being marred by of it, that was an opportunity for their
ties that counterintuitive conclusions opposite, functionalism. premature optimization. This didn’t iterative re-discussion. To fully exploit
could be the right ones are higher. Interesting research paths have regard traditional architecture, which the advantages of digital tools without
From which derives that methods sig- brought to the production of appli- was tested by time and use (Rapoport, assuming their disadvantages it is
nalling the validity of counterintuitive cations, like GenOPT (Wetter, 2000), 1969)1. likely that research and innovations
conclusions are very valuable in early JEPlus (Zhang, 2011-12), and ZEBO, Premature optimization notoriously are required. Here is where morphing
building design. One more reason for (Attia, Gratia, De Herde and Hensen, brings the risk of fixing design hy- may come of aid. It may be viewed as a
that is that unordinary situations are 2012) operating parametric explora- potheses on local maxima instead of solution aimed to the explorations of
far from rare in building design, par- tions of design options by directing targeting absolute maxima, or safe, design options explicitly specified by
ticularly in urban contexts. energy simulation programs, like robust plateaus, which is the objective the inquirer through digital models

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da modelli e da procedure ad essi correlate, preparati e testati an- è la capacità di guidare la mutazione dei modelli attraverso un
ticipatamente. meccanismo di propagazione di vincoli (condizioni) specificati
dall’utente, così da rendere possibile la trasmissione dell’effetto
Condizioni Una definizione di procedura del delle variazioni di determinati parametri su altre qualità descrit-
per una procedura tipo descritto è stata prototipata tive dei modelli, con questo riducendo il numero delle variabili
dall’autore attraverso l’utilizzo di in gioco e ottenendo la possibilità di operare sui modelli varia-
un’applicazione software chiamata OPTS (Brunetti, 2008) fina- zioni simili a quelle che sarebbero ottenibili nel caso in cui essi
lizzata alla creazione automatica di serie di modelli attraverso fossero creati con tecniche di programmazione a oggetti, anche
il programma di simulazione energetica ESP-r. L’obiettivo del- nel caso in cui non lo siano. Un’altra caratteristica saliente di
la procedura in questione è quello di creare e mettere a punto OPTS è la capacità di prendere in considerazione ‘salti’ esplo-
informazioni utili alla progettazione preliminare in un modo e rativi nell’evoluzione delle ipotesi progettuali, non solo all’inizio
con una logica che possano risultare rilevanti e comprensibili ai dei processi di morphing, ma anche nella loro parte intermedia.
progettisti di Architettura. Si tratta di una procedura che mira a Questo è stato fatto per rendere più agevole la mappatura dei
gettare alcune basi di giudizio informato attraverso la produzione percorsi di scelta propri del pensiero laterale.
di dati che possano essere usati per successive analisi finalizzate Quando i parametri oggetto di variazione in un modello sono
al progetto e basate sulle prestazioni (Performance-based Design, troppo numerosi per esplorane gli effetti in una sola procedura,
PBD) (Kalay, 2000). la ricerca può essere divisa o stratificata in più parti.
OPTS può essere definito come uno strumento mirato alla meta- La connessione tra ciascun scenario di valutazione e il successi-
progettazione dettagliata. Il nucleo delle sue funzionalità sta nella vo – cioè le strategie per la scelta dei valori dei parametri da pas-
creazione automatica di serie di modelli attraverso procedure di sare alle fasi seguenti di esplorazione – possono essere affidate al
morphing. Questa funzionalità è stata perseguita nella convinzio- giudizio umano o basate su procedure automatiche.
ne che quando le decisioni progettuali coinvolgono aspetti mor- Nella procedura proposta, gli oggetti virtuali definiti sulla scena
fologici, la possibilità di testare con flessibilità l’effetto delle varia- di progetto non sono necessariamente coincidenti con gli og-
zioni morfologiche sia cruciale per ottenere capacità conoscitiva. getti da progettare (potrebbero, per questo, essere definiti meta-
Ciò che distingue OPTS da strumenti simili è l’enfasi sull’obietti- modelli) e sono accompagnati da procedure mirate ad essi (dalla
vo di fornire all’utente una possibilità di controllo dinamico sulle prescrizione di azioni, che ne governano i processi di morphing)
operazioni di morphing, grazie alla capacità di specificare relazio- così da formare sistemi costituiti da meta-modelli procedurali.
ni dinamiche tra parametri in gioco e programmare percorsi di L’obiettivo è quello di ottenere che l’apparato procedurale si
esplorazione sofisticati. mantenga semplice all’interfaccia con l’operatore, attivando
Più specificamente, la caratteristica distintiva dello strumento però un’analisi conoscitiva complessa e articolata. Con questa

and tools. Giallocosta), and Second University and tested in advance. tions, producing data which may be
of Naples (coordinator: prof Sergio used as input for subsequent, finer
Hypotheses for a procedure for the Rinaldi). Conditions for a procedure analyses, and in Performance-based
search of design options A solution here proposed to avoid A provisional definition of a pro- Design (PBD) approaches (Kalay,
The here presented research is aimed the risk of oversimplification or even cedure exploiting advanced energy 2000).
to the definition of a computer-as- wrong guessing in non-ordinary con- simulation programs to support early OPTS could be defined as a tool
sisted procedure pontentially suit- text conditions is to analyse the fac- building design has been attempted aimed to address detailed meta-de-
able to support design decisions in tors determining those conditions by the author through the use of an sign. Its focus is in the automated cre-
non-ordinary context conditions. not only by themselves, but also by application named OPTS (Brunetti, ation of samples through dynamically
The procedure has been conceived examining the environmental behav- 2008) that he has written to manage controlled morphing procedures.
from 2008 by the author and refined, iour of virtual test objects purpose- the automatic creation and inquiry of This feature has been pursued be-
starting from 2010, in the framework fully positioned in design scenes, as test models by the means of the ESP-r cause when morphology is concerned
of a nationally-funded PRIN 2008 re- performance measurers. Which is an energy simulation program. in a decision process, practical expe-
search titled Integration of renewable objective that can be pursued pro- The objective of the procedure in rience suggests that the existence of
energy sources in the built environ- vided that both an appropriate setting question is to create and set up infor- a means to flexibly control morpho-
ment. The research in question was up of the test models and the defini- mation useful to early architectural logical variations is a key to versatility
coordinated at National level by prof. tion of effective procedures to analyse design in a way and with a logic that and power of understanding. This is
Gianni Scudo of Polytecnic Univer- their behaviour are accomplished; are both relevant and understandable an entirely pragmatic statement.
sity of Milan, and involved research which being presently a time-con- by professional designers. What distinguishes OPTS from other
units from Polytecnic University of suming operation, may be proposed The here presented procedure at- software of the kind is the emphasis
Milan, University of Florence (coor- to the designer as an editing of proce- tempts to lay out some bases for the on giving to the user a dynamic con-
dinator: prof. Marco Sala), University dural objects formed by models and expert's judgment about the environ- trol over the morphing of architectur-
of Genua (coordinator: prof. Giorgio procedures targeting them, prepared mental implications of design solu- al models, thanks to the capacity of

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strategia è possibile definire procedure multidimensionali avan- to livello di comunanza, così da aumentare la solidità e la coeren-
zate con un investimento di tempo relativamente modesto per za del processo di esplorazione, riducendone i rischi di fragilità
produrre informazioni di utilità conoscitiva. L’idea è quella di funzionale.
invitare l’utente a scegliere un meta-modello già preparato e la Le prime due procedure sono state mirate alla caratterizzazione
procedura che mira a governare il suo processo di “metamor- morfologica e materica dell’edificio. Questo, in termini genera-
fosi”, e di modificarli per soddisfare le necessità di casi specifici. li, è stato fatto mutandone la posizione sul sito, le proporzioni,
La speranza che motiva questo lavoro è che i sistemi di ricerca la dimensione (assieme la forma e la posizione delle finestre), il
conoscitiva formati da meta-modelli e dalle procedure ad essi grado di convessità/concavità, modificandone l’orientamento, e
connesse possano essere intesi come oggetti procedurali auto- aggiornando rispetto a questi cambiamenti sia l’esposizione alla
nomi, e che la definizione di sistemi per la ricerca di soluzioni radiazione solare e al vento, sia il comportamento luminoso (at-
progettuali possa divenire, con il tempo, un’attività utile e rico- traverso l’interfaccia di ESP-r al programma per la simulazione
nosciuta professionalmente. luminosa Radiance).
Più specificamente, obiettivo della prima sotto-ricerca è stato
Implementazione di una Come test per la verifica della per- quello di investigare la posizione sul sito, la morfologia e le so-
procedura a scopo di corribilità del tipo di approccio de- luzioni costruttive proprie del modello (Fig. 1). A questo fine,
verifica scritto, l’autore ne ha definito degli essa ha preso in considerazione variazioni riguardanti: (a) la po-
esempi e ne ha studiato i risultati. sizione x e y in planimetria; (b) la proporzione tra lunghezza,
Nel quadro della ricerca PRIN sopra menzionata sono stati defi- larghezza e profondità edilizia; (c) l’estensione delle vetrazioni;
niti vari modelli procedurali analoghi a quello che ci si appresta (d) la qualità delle principali stratificazioni materiche relative
a descrivere, mirati a modellare sistemi per il guadagno solare all’involucro (per un totale di 7 variabili e 2187 campionamenti).
passivo (collettori solari e serre). La seconda sotto-ricerca è stata più specificamente finalizzata
Lo scopo dell’istanza di procedura in questione è stato quello di alla morfologia (Fig. 1). Essa ha assunto la posizione risultata
analizzare la vocazione di un sito nelle condizioni climatiche di più vantaggiosa nella prima procedura e ha introdotto nuove va-
Milano, caratterizzato dalla presenza di ostruzioni (considera- riazioni morfologiche nel processo di mutazione: una mirata a
zione sia nella componente solare, sia in quella ventilativa), per variare il grado di convessità del modello, una volta a valutare
determinare posizione, forma, dimensioni e qualità costruttive l’effetto di ulteriori variazioni delle finestre e una terza dedicata a
vantaggiose per un piccolo edificio di volume costante da pre- operare variazioni di orientamento (per un totale di 7 variabili e
vedere in esso. 3645 campionamenti).
La procedura di ricerca di opzioni è stata strutturata in tre parti La sovrapposizione tra le sotto-ricerche 2 e 3 è stata minore di
(sotto-ricerche), parzialmente sovrapposte, incorporanti un cer- quella tra 1 e 2. La sotto-ricerca 3 ha riguardato un meta-mo-

specifying dynamic relations between to ease the possibility to take into ac- or by automated criteria. a ready-made meta-model and the
the variables in play in morphing, so count qualitative ‘leaps’ in the design In the proposed procedure, early de- morphing procedure targeting it, and
to give to the user the ability to design hypotheses, that is, discontinuities sign options are studied directly by modify them to suit the needs of spe-
elaborate ‘paths’ of explorations. in the variations of both parameters' the means of ready-made, ad-hoc vir- cific cases.
The key-feature of OPTS, which values and morphing processes, not tual test-objects on the design scene, The hope here is that each one of the
presently differentiates it from simi- just at the start at the morphing pro- not necessarily coinciding with the design search systems formed by a
lar tools, is indeed the possibility to cesses, but also somewhere in the objects that will have to be designed meta-model and the compound pro-
manage variations of models through middle. This feature has been pursued (they may be defined, for this, from cedure targeting it could be intended
propagation of constraints (condi- because it may be of use to address the architectural point of view, meta as a separate tool, a procedural ob-
tions) specified by the user; that is, the lateral thinking, which is, as said, so models) coupled with ad-hoc proce- ject, and that the definition of design
possibility to define conditions for the an important operative strategy for dures to morph and test them, so to search systems may become in time a
morphing of models by applying con- building designers. form, conceptually, systems consti- useful and recognized activity in the
straints to them, to propagate the ef- When the parameters of a model are tuted by procedural meta-models. profession.
fect of variations of some model's pa- too complex and numerous to be tak- The objective is to obtain that the
rameters on some other models' de- en into account in a whole search, the procedural apparatus retains the sim- Implementation of a test procedure
scriptive quality, in order to keep the search may be split or layered into two plicity of a plain tool at the interface As a test for the viability of the pro-
number of both varying parameters or more parts. for the operator, while triggering an posed type of procedure, the author
and parameters’ values low, and to be The bridging from one evaluation articulate and in-depth analysis. This has defined some examples of it and
able to operate variations on them of scenery to the next – that is, the strat- way, multidimensional, advanced test has analysed them. Several proce-
the kind which could obtained if the egies for the choice of the parameters’ procedures could be set up in minutes dural models similar to the one here
models were coded like objects, even values to pass on to the following pro- to produce very valuable informa- presented, aiming to model passive
if they aren't. cedural steps (sub-searches), present- tion, often in a matter of hours. The solar gain systems (like solar collec-
Another defining feature of OPTS is ly may be done by human judgment idea here is to invite the user to pick tors and greenhouses) have been de-

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01 | Sequenza di morphing relativa alle sotto-
ricerche 1 (sopra) e 2 (sotto). Le soluzioni di
involucro testate sono state tre, caratterizzate
dall’utilizzo della medesima quantità di
materiali (laterizi pieni, strati termoisolanti
in lana minerale e intonaci bianchi) e da
differenze nella distribuzione degli strati, così
da ottenere la stessa quantità di resistenza
e differenti livelli di capacità termica utile,
effettiva, per tutte le soluzioni. Per brevità, nei
grafici si farà riferimento alle tre soluzioni di
involucro qui testate con i termini “leggera”,
“media” e “pesante”, dipendentemente dalla
loro capacità termica effettiva (soluzioni di
involucro diversificate per le pareti e i solai
sono poi state valutate con la procedura
3). I vetri presi in considerazione sono tripli
a bassa emissività con cavità riempite con
argon. I controlli delle aperture delle finestre
sono attivati per temperature estive superiori
a 26° C
Morphing sequence for procedure 1 (above)
and 2 (below). With respect to envelope's
construction, three solutions have been tested
with the same materials and with a different
sequence of layers, so to obtain the same
amount of thermal resistance and a different
amount of effective thermal capacity. For brevity,
these solutions will be referred to as “light”,
“medium” and “heavy”, depending from the
quantity of effective thermal capacity implied.
The walls and floors in the building models
were composed by 24 cm of brick and 10
cm of glasswool, differently distributed in the
three solutions (next to the external face, as a
01 | central internal layer, and next to the internal
face, respectively). Window glasses were triple
layer low-e with insulating fill gas, and window
flow controls were activated above room
temperatures of 26° C in summer, measured as
80% convective and 20% radiant

02 | Sequenza di morphing relativa alla sotto-


ricerca 3
Morphing sequence for procedure 3

02 |

fined in the framework of the cited amoeba, moving it along the site, and through the first procedure, and ventilation at room level, and cross
PRIN research. updating the effects of those changes featured some of the same morphol- them with construction information,
The aim of the procedure's instance on solar and wind exposure, while, if ogy variations of that one, plus addi- like that regarding the opportunity
in question was to investigate the de- wished, lighting calculations though tional ones, featuring other morphing to combine “light” construction solu-
sign vocation of a site in the climatic the ESP-r interface to Radiance were “movements”: one controlling build- tions for walls with “heavy” construc-
conditions of Milan, bordered by ur- updated. Then each model was simu- ing's convexity through warping in tion solutions for floors2.
ban obstructions (which were taken lated, and the results retrieved and plan, other ones making variations of The viability of the derived compound
into account in their solar and wind aggregated. the glazed openings' areas more inde- procedure, based on so-called direct
effects), and then to place, shape and Procedure 1 was mainly aimed to in- pendent one from another, and one search strategies (local and derivative-
dimension in it a small building of vestigate position on site, morphology acting on orientation (for a total of 7 free, in which the results of each sub-
constant volume, and define its basic and construction solutions (Fig. 1). To parameters and 3645 samples). search are used as inputs for the fol-
construction qualities. do this, it took into account variations The overlap between procedures 2 lowing sub-search), clearly depends
The search procedure has been struc- in: (a) positions in the x and y axes; and 3 was smaller than that between on the suitability of the criteria that
tured in three sub-searches, which (b) rotation; (c) proportions between procedures 1 and 2. Procedure 3 re- are adopted to pass parameters’ values
were partially overlapping and there- width, length and height; (d) percent- garded a room, of which it varied from one level of the procedure as in-
fore included a certain level of com- age of glazed openings' areas; (e) basic shadings' depth, position and dimen- puts to the next.
monance, so to increase robustness building construction layering (for a sions of windows, and construction A peculiar difficulty in this operation
and coherence in the exploration total of 7 parameters and 2187 sample solutions for walls and floors inde- stems from the typical multiobjectiv-
process. evaluations). pendently (for a total of 4374 samples, ity of architectural problems, which
Procedures 1 and 2, in a sense, went Procedure 2 was more specifically 8 variables). makes the selection of the fittest un-
in search for a form, stretching and aimed to morphology. It focussed Windows were here modeled with reliable as a selection criterium for
squashing (and varying windows’ on the building placed in a suppos- more detail, to investigate their com- “traits” to pass to the following stages
sizes accordingly) the building like an edly advantageous position defined bined stack-effect and wind-driven of inquiry, because it is prone to pro-

174 G. L. Brunetti TECHNE 05 2013


03 | Esempio di grafico a coordinate parallele a colori
continui basato sui risultati della sotto-ricerca 1
e riguardante le temperature risultanti massime
per il mese di luglio. In blu scuro i risultati più
vantaggiosi (temperature minori) e in azzurro
chiaro i meno vantaggiosi. Vi si possono notare: le
situazioni di vantaggio connesse alle dimensioni
delle finestre; all’ orientamento; alle situazioni
di edifici di larga base e modesta altezza; alle
soluzioni caratterizzate da capacità termica utile
media ed elevata
Example of parallel-coordinates plot of the results
of the first procedure with regards to maximum
resultant temperatures in July . In darker blues
are the most advantageous performances (lower
temperatures), and in lighter blues the least ones.
The following situations may be noted: advantage
related to windows sizes; to the position; to the
greatest building width combined with the greatest
building depth; to heavy and medium construction
solutions

dello della sezione orizzontale dell’edificio, nel quale la dimen- zate. Tale rischio deriva dal fatto che, mentre l’obiettivo è quello
sione delle finestre era variata in modo ancora più specifico e della selezione del “tratto” che presenta la maggiore ‘attitudine’ a
si valutavano differenti soluzioni di involucro per pareti e solai produrre una progenie di casi ben performante nelle esplorazio-
(per un totale di 8 parametri e 4374 campionamenti). Il fine del- ni successive, esso è perseguito attraverso la soluzione del tratto
le variazioni sulle finestre era in questo caso quello di ricavare più “performante”, anche le due cose, performatività ed attitudi-
informazioni sull’effetto combinato della ventilazione da vento ne nel senso sopra descritto, non necessariamente coincidono.
e per effetto camino nei vani e di combinarle con le informazio- Le funzioni-obiettivo che sono state prese in considerazione
ni materiche (derivandone, per esempio, informazioni relative come indicatori di prestazione sono state nel caso specifico i fab-
all’opportunità di combinazione di soluzioni costruttive “legge- bisogni mensili per il riscaldamento a febbraio e le temperature
re” per le pareti e “pesanti” per i solai)2. massime risultanti in situazioni free-floating (adottate per rica-
La validità di una procedura come quella descritta, basata su una vare informazioni circa la capacità di evitare surriscaldamento).
strategia di ricerca detta “diretta”, (di tipo locale, non globale, in Queste funzioni-obiettivo sono state aggregate (ponderandole
quanto utilizzante il risultato di ciascuna sotto-ricerca come in- 1:1) in un fattore di prestazione multi-obiettivo normalizzato
put per quella successiva, e non implicante l’uso di derivate ma- compreso tra 0 e 1.
tematiche) dipende, chiaramente, dall’appropriatezza dei criteri Un terzo obiettivo, costituito dai fattori medi di luce diurna, è
adottati per il passaggio dei valori parametrici da ciascuna sotto- stato usato come criterio-soglia di selezione (istanze non rag-
ricerca alla successiva. Una difficoltà peculiare di questa ope- giungenti fattori di luce diurna superiori alla soglia del 3% sono
razione deriva dal tipico carattere multi-obiettivo dei problemi stati scartati).
architettonici, che rende inaffidabile il criterio della selezione dei Oltre a confermare l’utilizzabilità pratica della procedura, i risul-
“tratti” (caratteristiche) più performanti come criterio per la se- tati ottenuti hanno sottolineato l’importanza di un adeguato li-
lezione dei valori parametrici da passare alle sotto-ricerche suc- vello di comunanza tra sotto-ricerche per garantire integrazione
cessive, con il rischio di produzione di soluzioni sovra-ottimiz- tra esse, possibilità di articolazione e un adeguato flusso di infor-

duce overfit solutions. The risk here as a multi-objective indicator. A third resentation method carry with them building types born
stems from the fact that, while the objective constituted by mean day- The three described procedures con- in previous, different climatic envi-
objective is the spotting of the aptest light factors near floors was used as a veyed raw quali-quantitative, multi- ronments. The implanted house types
for the following explorations (the filtering condition (factors lower that dimensional information in a telling, then usually undergo processes of
aptest to produce a well performing 3% were pruned out). pictorial mode through the use of adaptation to the new climatic con-
offspring of solutions), this is pursued All search results stressed the fun- parallel coordinates plots (Inselberg, ditions. One of the most notorious
through the spotting of the fittest (the damental importance of a suitable 2009) in both discrete and continu- cases in history is that of the Japanese
fittest, “strongest” solution, or group degree of commonance, of sharing ous colours, which seems particularly lightweight traditional wooden house
of solutions), even if the two things of structure, between sub-searches to suited to multivariate problems like on stilt, imported into the temperate
– performativity aptness in the above favour integration, structural flexibil- that in question. climates of mid-latitude Japan from
described sense, are not necessarily ity and a proper flow of information Parallel coordinate plots have here the hot-humid climates of south-east
coinciding. through the exploration process. This been obtained through the script- Asia.
The objective functions which have commonance has resulted to be par- able open source tool Ggobi (Swayne, 2
Thermal connections at the ceiling
been here taken into account as per- ticularly useful in combination with Temple Lang, Buja and Cook 2003). and floor interfaces of the third mod-
formance indicators in this specific direct search strategies, like the ones el were set to adiabatic. Only thermal
case were February heating loads and here adopted, to which it brings the NOTES exchanges of the walls were taken into
August mean maximum resultant advantage of both warranting infor- 1
There are certainly cases which account in that model.
temperatures (to monitor overheat- mation coherence and reducing the might be assimilated to premature
ing avoidance) in free-floating condi- risk of entrapment of searches in lo- optimization in traditional architec-
tions. These objective functions have cal, non optimal maxima. ture. They are often caused by migra-
been compounded (pondering them tions (displaced optimization may
1:1) in a performance ratio normal- therefore be a more fitting term), hap-
ized from 0 to 1, which has been used Considerations on the adopted rep- pening when migrant ethnic groups

175 G. L. Brunetti TECHNE 05 2013


mazione nel corso del processo esplorativo. Il ruolo della suddet- REFERENCES
ta comunanza appare particolarmente utile in combinazione con Scudo, G. e Brunetti, G. L. (2007), “Progettazione ambientale: strumenti e
strategie di ricerca del tipo diretto quali quelle adottate, rispetto tecniche”, Il Progetto Sostenibile, Edicom Edizioni, Monfalcone, vol. 16, pp.
alle quali oltre a fornire coerenza informativa, essa riduce il ri- 1-4.
schio che i percorsi di esplorazione rimangano intrappolati in Rapoport, A. (1969). House, Form and Culture, Prentice Hall, New York.
massimi locali, non ottimali. Brunetti, G. L. (2008), “A Design Optimization Tool for Building Energy
Simulation”, WREC X Conference Proceedings, Glasgow, pp. 781-784.
Considerazioni sul metodo L’applicazione della procedura ha Brunetti, G. L. (2008-2013), OPS v0.55., Applicazione software. Residente
di rappresentazione prodotto un’informazione quali- sulla pagina web dell’autore presso il Politecnico di Milano.
adottato quantitativa multidimensionale Kalay, Y. “Performance-based design”, Automation in Construction. 1999; n.
che è stata restituita in modo pit- 8, pp. 395–409.
torico ed eloquente attraverso l’uso di grafici a coordinate paral- Wetter, M. (2000), Design Optimization with GenOpt, Research Report,
lele (Inselberg, 2009) a colori sia continui, sia discreti. Quest’ul- Simulation Research Group, Laerence Berkeley Laboratory.
timo tipo di rappresentazione sembra particolarmente adatto nei Zhang, Y. (2011-2012), JEPlus User's Manual. Web document, http://www.
casi in cui, come quelli in questione, i risultati più utili ai fini iesd.dmu.ac.uk/~jeplus/wiki/doku.php?id=docs:manual_1_3.
decisionali siano quelli riguardanti le soluzioni più performan- Attia, S., Gratia, E., De Herde, A. e Hensen, J. L. M. (2012), “Simulation-
ti e quelle meno performanti. Tali grafici a coordinate parallele based decision support tool for early stages of zero energy building design”,
sono stati ottenuti attraverso lo strumento open-source Ggobi Energy and Buildings, n. 49, pp. 2-15.
(Swayne, Temple Lang, Buja e Cook, 2003). Franconi, E. (2011), “A method for the design and analysis of parametric
building energy model”, in IBSPA Conference, Sidney.
NOTE Inselberg, A. (2009), Parallel Coordinates: Visual Multidimensional Geometry
1
Esistono casi assimilabili a ottimizzazione prematura nell’architettura and its Applications Springer, New York.
tradizionale. Essi sono in genere causati da migrazioni (la definizione di Swayne, D. F., Temple Lang, D., Buja, A. e Cook, D. (2003), “GGobi:
ottimizzazione decontestualizzata potrebbe dunque essere appropriata) im- Evolving from XGobi into an Extensible Framework for Interactive Data
plicanti il trasferimento di etnie, con il loro bagaglio di cultura materiale, Visualization”, Computational Statistics & Data Analysis, n. 43, pp. 423-444.
da una situazione climatica a un’altra. I tipi edilizi trapiantati usualmente
vanno incontro in seguito a processi di adattamento al nuovo contesto cli-
matico. Uno dei casi più noti della storia è quello dell’abitazione tradizio-
nale giapponese, leggera e rialzata dal terreno, importata nelle zone a clima
temperato del Giappone da quelle a clima caldo-umido del sud-est asiatico.
2
Le interfacce superiore e inferiore del terzo modello non danno luogo a
scambio termico con l’intorno, in quanto poste adiabatiche.

04 | Esempio di grafico a coordinate parallele


a colori continui basato sui risultati della
sotto-ricerca 2 e riguardante i fabbisogni per
il riscaldamento in febbraio. In rosso scuro i
risultati più vantaggiosi e in rosa chiaro i meno
vantaggiosi. Vi si possono notare: le situazioni
di vantaggio connesse agli orientamenti sud e
quasi-sud; alle larghezze di corpo di fabbrica
elevate o medie; alle profondità di corpo di
fabbrica basse o medie; alla convessità verso
nord; alla superficie delle finestre; alle soluzioni
caratterizzate da alta capacità termica utile
Example of parallel-coordinates plot of the
results of the second procedure with regards to
heating loads in February. In darker reds are the
most advantageous performances (lower heating
loads), and in lighter reds the least ones. The
following situations may be noted: advantage of
south and near-south orientations; of the largest
and medium building widths; of the shallowest
and medium building depths; of the warping
angle bringing convexity to the north; of the
window size; of the heaviest construction solution

176 G. L. Brunetti TECHNE 05 2013


Progettazione sostenibile nel ciclo di vita RICERCA/RESEARCH

Francesca Thiébat, Dipartimento Architettura e Design, Politecnico di Torino francesca.thiebat@polito.it

Abstract. In architettura il concetto di sostenibilità è strettamente legato agli parate in due entità intellettualmente distinte – strutture archi-
aspetti ambientali e sociali, ma anche agli aspetti economici di un progetto. Di
solito, per un team di progettazione il costo di un edificio rappresenta un vin-
tettoniche, da una parte, e dall’altra servizi meccanici» (Banham,
colo imprescindibile rispetto al suo grado di qualità ambientale. In quest’ottica, 1969).
come fare a spingere committenti e imprese a introdurre sul mercato edifici che A favore di una progettazione più integrata si evidenziano due
considerino l’aspetto sociale, che rispettino i vincoli economici e che, contem-
poraneamente, non compromettano la sfera ambientale?
importanti fenomeni avvenuti nel secolo scorso. Il primo è
L’articolo intende mostrare uno strumento, indirizzato a progettisti e committenti rappresentato dall’introduzione del termine «sostenibilità» nel
pubblici o privati, da applicare alla progettazione edilizia per valutare la sosteni- 19871, inizialmente applicato ai grandi temi di scala globale
bilità globale di un edificio secondo le tre prospettive, ambientale, economica e
sociale, considerando l’intero ciclo di vita.
e poi associato a politiche nazionali e locali2 anche al mondo
Lo sviluppo di strumenti da applicare nel processo progettuale, a scala di edi- dell’edilizia (Haapio e Viitaniemi, 2008), settore, in Europa,
ficio, che si basano sull’analisi dell’intero ciclo di vita rende possibile la concre- maggior responsabile dei consumi di energia primaria con un
tizzazione di un’architettura integrata e sostenibile. La ricerca presentata, che
ha come oggetto la messa a punto di uno strumento che combina metodi in
valore di 39% (Saheb, 2012)3.
ottica Life Cycle Thinking, si inserisce all’interno del sistema progettuale rappre- Il secondo fenomeno è rappresentato dal cambiamento di or-
sentando un’evoluzione del concetto di qualità, così come definita nel secolo ganizzazione degli studi di progettazione che ha come obiet-
scorso dal Project Management attraverso la teoria time-cost-quality triangle. Ai
tradizionali tempo, costo e qualità si includono “ambiente”, “società” e “valore
tivo principale la ‘qualità’ del processo. Dagli anni ‘50 del No-
estetico”. vecento si inizia a ripensare la struttura di progettazione che
Parole chiave: Architettura, Sostenibilità, Qualità, Life Cycle Assessment, Life deve guidare un processo sempre più complesso, che inizia dal
Cycle Costing progetto e continua per tutto il ciclo di vita del prodotto (edi-
ficio o componente edilizio). L’obiettivo è di ridurre i tempi di
II mio concetto di «architettura» è nell’unione e nella collaborazione delle arti, in
realizzazione e di mantenere inalterati i costi di costruzione e
modo che ogni cosa sia subordinata alle altre e con esse in armonia, e quando userò
tale parola, questo sarà il significato, non uno più ristretto. (William Morris, 1881) manutenzione
pianificati per le opere, in modo da ottimizzare gli investimenti
Introduzione «L’architettura cosciente, a dif- e dominare le crisi economiche e l’inflazione (Ciribini, 1984).
ferenza della costruzione spon- Si applica l’approccio alla progettazione definito dal Project
tanea, dovrebbe essere in grado di fornire in modo razionale Management che si fonda sul concetto di qualità secondo lo
soluzioni particolari a problemi specifici» (Banham, 1969). È schema del time-cost-quality triangle o iron triangle (PMBOK
il 1969 quando Reyner Banham evidenzia che, dalla rivoluzio- Guide, 2008) (Fig.1). In campo architettonico, il concetto di so-
ne industriale in avanti, molteplici parametri sono entrati in stenibilità insieme con quello di qualità costituisce l'obiettivo
gioco nel nuovo processo progettuale e concorrono alla qualità comune di ciascuna azione specialistica che rientra nel proces-
ambientale dell’edificio. «Sarebbe stato chiaro da molto tempo so progettuale. Il raggiungimento di tali obiettivi potrebbe allo-
che l’arte e la professione del costruire non possono essere se- ra rappresentare il fine di una progettazione integrata (Fig. 1).

Life-cycle design for Abstract: Sustainability in architecture Keywords: Architecture, Sustainability, the design process, concurring to the
should involve environmental and social Quality, Life Cycle Assessment, Life Cy- environmental quality of buildings.
sustainable architecture aspects and also economic aspects. cle Costing «It would be apparent long ago that
However, in a design process budget the art and business of creating build-
issues usually outweigh ecological as- It is this union of the arts, mutually ings is not divisible into two intel-
pects. How can we then drive clients helpful and harmoniously subordinat- lectually separated parts – structures,
and builders to put more socially re-
ed one to another, which I have learned on the one hand, and on the other
sponsible buildings on the market that
to think of as Architecture, and when mechanical services» (Banham, 1969).
do not exceed the fixed budget but are
environmentally friendly?
I use the word to-night, that is what I In the 20th Century integrated design
This paper propose an economic and shall mean by it and nothing narrower. was favored by two important devel-
environmental assessment tool to aid (William Morris, 1881) opments. The first was the introduc-
private or public building designers and tion of the term ‘sustainability’ in
owners to find the global sustainability Introduction 19871. While initially it was used to
value of a green building within a life cy- «Conscious architecture, as distin- define great issues on a global scale, it
cle perspective. guished from vernacular building, was later linked to national and local
Sustainable life cycle tools for buildings should be able to reason out the politics2 and to the world of construc-
design and construction help to achieve unique solutions to specific prob- tion (Haapio and Viitaniemi, 2008).
successfully integrated architecture. lems» (Banham, 1969). In Europe, the building sector is re-
The research here presented proposes
In 1969, in his classic The Architec- sponsible for 39% of the total primary
a new point of view of the “time-cost-
quality triangle” of Project Management,
ture of the Well Tempered Environ- energy consumption (Saheb, 2012)3.
by introducing three further aspects: en- ment, Reyner Banham pointed out The second development was a change
vironment, society and aesthetics. that since the Industrial revolution a in the organization of design firms,
number of new parameters entered whose major goal is the ‘quality’ of the

177 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
183
01 | Integrazione tra sostenibilità e
qualità nel processo progettuale
Integration of sustainability and
quality approaches into design
process

Occorre ancora evidenziare un


elemento critico che si genera
parlando di qualità e sostenibi-
lità nel processo architettonico:
la relazione con il concetto di
architettura. Il dizionario della
lingua italiana Devoto-Oli defi-
nisce l’«architettura» una «elaborazione artistica degli elementi Valutazione del ciclo di Alla luce della complessità in-
strutturali, funzionali ed estetici della costruzione». Il termine vita per la progettazione trinseca ai concetti di “architet-
è di origine greca, ἀρχιτέκτων, ‘capo costrutore’ (Devoto e Oli, architettonica tura” e “sostenibilità”, l’obiettivo
2000). In De Architettura Vitruvio definisce i tre requisiti essen- della ricerca è di sviluppare uno
ziali di ogni architettura: Utilitas (utilità nella funzione), Firmi- strumento che possa facilitare i progettisti e indirizzare tutti gli
tas (solidità nella statica e nei materiali) e Venustas (venustà, attori coinvolti nel processo verso una progettazione sostenibi-
bellezza, estetica). le, come suggerisce il crescente interesse verso sistemi più com-
Il processo di progettazione architettonica sostenibile potrebbe es- prensibili e semplificati (Mateus e Bragança, 2011). Il presente
sere rappresentato dall’evoluzione dell’Iron Triangle includendo tre studio non intende essere esaustivo, ma propone un punto di
altri aspetti (Fig. 2): ai tradizionali tempo, costo e qualità si potreb- partenza per lo sviluppo futuro di uno strumento più definito
bero, infatti, aggiungere “ambiente”, “società” e “valore estetico”. e completo coerente con linee guida del Life Cycle Sustainable
Assessment (Valdivia et al., 2011), come in seguito esaminato.
02 | Processo di progettazione Futuri sviluppi del metodo dovranno includere l’impatto sulla
architettonica sostenibile
Architecture sustainable
società e il valore estetico, che richiedono una valutazione più
design approach complessa per le loro caratteristiche intrinseche di soggettività.
A questo livello il metodo potrebbe evolvere a strumento globa-
le di critica architettonica capace di superare i limiti della critica
tradizionale basata su criteri da storia dell’arte.
Il settore delle costruzioni dagli anni ’90 ha preso coscien-
za dell’impatto provocato dalla propria attività nei confronti
dell’ambiente e ha iniziato a orientarsi verso i temi della soste-
nibilità focalizzando l’attenzione sui modi di progettazione, co-
struzione e gestione degli edifici (Haapio e Viitaniemi, 2008).

process. This rethinking of the organi- discussion about the quality and sus- Life-cycle assessment for sustainable evaluation tool to the level of all-around
zation of the design work began in the tainability of the architectural process, architecture architectural criticism, thus surpassing
Fifties, driven by the need to guide an namely its relationship with the very Starting from the complexity of con- the kind of limited art history criticism
ever more complex process, which be- concept of architecture. cepts like “architecture” and “sustaina- on which most architectural history is
gins at design stage and goes on for the Analyzing the term «architecture», it bility”, the research here presented aims traditionally based.
whole life cycle of the product (build- is defined as the «artistic processing at developing a tool that can guide de- From the 1990s building sector started
ing or component). The final goal is of structural, functional and aesthetic signers and stakeholders toward a sus- to recognize the impact of its activ-
to reduce contract time while keeping elements of a construction» (Devoto tainable design, in line with the growing ity on the environment and focused
construction and maintenance costs and Oli, 2000). The term has Greek or- interest for user-friendly and simplified on how buildings has to be designed,
unchanged, thus allowing the opti- igins, ἀρχιτέκτων, that means ‘builder systems (Mateus and Bragança, 2011). built and operated (Haapio and Vii-
mization of investments and limiting chief ’. Historically, in De Architettura The study does not pretend to be ex- taniemi, 2008). The development of
the effects of recessions and inflation the Roman architect Vitruvio con- haustive, but it would suggest a start- environmental impact indicators and
(Ciribini, 1984). Project Management sider that architecture should have ing point for the future development the raise of assessment methods and
defines the design approach, which is three qualities: Utilitas (functional of a more defined and comprehensive tools carried on by prime research or-
based on the time-cost-quality triangle utility), Firmitas (solidity) and Venus- tool in line with the Life Cycle Sustain- ganizations, become a leading topic at
or iron triangle (PMBOK Guide 2008) tas (beauty and aesthetics). A sustain- able Assessment guidelines (Valdivia international congresses and a chal-
(Fig. 1). In architecture sustainability able design approach in architecture et al., 2011) as will be discussed below. lenge also for architects, clients and
and quality are the common goals of can be describes as an evolution of the Future developments of the method builders (Mateus and Bragança, 2011).
each individual step in the design pro- iron triangle which includes the three described shall include the impact on In the last two decades, the normative
cess. Meeting these goals is the aim of further aspects of environment, soci- society and the aesthetic value, which system has made great advances on
integrated design (Fig. 1). ety and aesthetics (Fig. 2). require a more complex evaluation due the issue of building sustainability as-
It is necessary to highlight a further to their subjective nature. At this stage sessment with the effort of all levels of
critical aspect which arises from the the method would evolve from simple standardization committees, the Inter-

178 F. Thiébat TECHNE 05 2013


Lo sviluppo di indicatori ambientali e di strumenti di valuta- grare e associare il principio di sostenibilità all’interno delle
zione, portato avanti dai maggiori enti di ricerca, è diventato il fasi dell’LCA, motivati dalla sempre crescente importanza di
focus principale di dibattiti internazionali e, oggi, rappresenta fondere l’approccio life cycle nella valutazione della sostenibili-
una sfida anche per i soggetti direttamente coinvolti nel processo tà. Tuttavia, solo nel 2011 l’UNEP (United Nations Environment
costruttivo, architetti, committenti e costruttori (Mateus e Bra- Programme) concretizza la valutazione sostenibile nel ciclo di
gança, 2011). vita nel concetto di LCSA, Life Cycle Sustainable Assessment
In ambito normativo, il tema della valutazione della sostenibili- Framework (Klöpffer, 2008; Valdivia et al., 2011), che combina
tà degli edifici è stato, nell’ultimo ventennio, oggetto di svilup- l’LCA con il Life Cycle Costing e il Social Life Cycle Assessment.
po da parte dell’ISO, del CEN e in Italia dell’UNI. In Europa,
l’attività del CEN/TC 350 (Sostenibilità in Edilizia) attraverso Modello di valutazione del Prendendo il via da questi pre-
diversi gruppi di lavoro ha sviluppato alcune norme sia a livello ciclo di vita €CO supposti, la ricerca si è incen-
di prodotto e sia a livello dell’edificio. In particolare, le norme trata sullo sviluppo di una me-
pubblicate a scala di edificio, la serie UNI EN 15643 e la UNI todologia di valutazione per determinare l’efficienza economico-
EN 15978 «Sostenibilità delle costruzioni», costituiscono uno ambientale di edifici o componenti edilizi, basandosi su alcuni
strumento di verifica della sostenibilità degli edifici e si basano studi recenti che hanno analizzato i tre temi della sostenibilità.
sull’approccio life cycle (Grosso, 2011). Parallelamente in Italia In particolare si citano:
l’attività del gruppo di lavoro UNI «Sostenibilità in edilizia», – l’Environmental LCC sviluppato dal gruppo di lavoro del SE-
della Commissione «Prodotti, processi e sistemi per l'organi- TAC a partire dal 2003 (Hunkeler, Lichtenvort e Rebitzer, 2008);
smo edilizio», sta uniformando il quadro di riferimento delle – il Life Cycle Costing definito dalla norma ISO 15686-5:2008 che
fasi del ciclo di vita con quello stabilito dalla commissione tec- si basa sui risultati dall’attività dell’ISO/TC 59/SC 14 iniziata nel
nica europea e illustrato nelle norme precedentemente citate 1997;
(Peretti e Thiébat, 2012). – il Life Cycle Assessment definito dalle norme ISO 14040/44:2006
Lo slogan «dalla culla alla tomba» che identifica l’approccio Life che si basano sui risultati dall’attività dell’ISO/ TC 207/SC 5 ini-
Cycle Thinking è stato applicato per la prima volta a valutazioni ziata nel 1993.
ambientali di prodotto negli Stati Uniti alla fine degli anni ‘60, Il modello, seguendo le recenti tendenze internazionali (Klöpf-
soprattutto con il supporto di grandi aziende e dell’EPA (En- fer, 2008; Hunkeler, Lichtenvort e Rebitzer, 2008; Swarr et al.,
vironmental Protection Agency). Nel 1998 viene pubblicata la 2011; Valdivia et al., 2011), utilizza la struttura a quattro fasi de-
prima norma della serie ISO 14040/44 sull’Environmental Ma- finita dall’ISO14040 per valutare sia gli aspetti ambientali (con
nagement – Life Cycle Assessment. l’analisi LCA) sia economici (con l’analisi LCC) di uno o più so-
A partire da quel momento nascono diversi tentativi di inte- luzioni progettuali:

national ISO, the European CEN and firstly in the 1960s in the United States ment of a methodology to evaluate the cal aspects (through LCC method). The
the local ones (i.e. UNI in Italy). The for environmental assessments in con- economic-environmental efficiency of mentioned phases are listed here:
European Technical Committee CEN/ junction with industry and EPA (Envi- buildings and building components. In 1 - Goal and scope definition.
TC 350 developed standards to assess ronmental Protection Agency) and in order to work out and validate the tool 2 - Life Cycle Inventory analysis – LCI.
the sustainability of construction and 1998 was published the first standard three significant studies, based on life 3 - Life Cycle Impact Assessment – LCIA.
products. Specifically UNI EN 15643 of series ISO 14040/44 «Environmental cycle, have been analyzed: 4 - Life Cycle Interpretation.
(part 1, 2, 3 and 4) and UNI EN 15978 Management – Life Cycle Assessment». - the Environmental LLC developed LCA is characterized by an ‘open’ frame
«Sustainability of construction works», From that time, several methods start from the SETAC workgroup since 2003 which allows the user to locate and de-
point out frameworks and methods to to combine sustainability principles (Hunkeler, Lichtenvort and Rebitzer, fine the system borders and the func-
evaluate the sustainability of a building, into LCA, aiming at integrating life 2008); tional unit basing on the specific target
in term of environment, economic and cycle approach into sustainable assess- - the Life Cycle Costing defined by the of the analysis. This peculiarity is func-
social performances, through a life cycle ment. However, only in 2011 the United ISO 15686-5: 2008, based on the results tional to the main goals of this research
approach (Grosso, 2011). The Italian Nations Environment Programme of the ISO/TC/59/SC 14 started in 1997; because it allows, on one hand, to imple-
Technical Commission «Prodotti, pro- (UNEP) has been formalized that into - the Life Cycle Assessment defined by ment the number of possible applica-
cessi e sistemi per l'organismo edilizio» is the LCSA, Life Cycle Sustainable As- ISO 14040/44:2006, based on the results tions favoring the use of the method in a
working on the same building life cycle sessment Framework (Klöpffer, 2008; of the ISO/TC 207/SC 5 started in 1993. clear and simplified way (borders more
stages in order to ensure the consistency Valdivia et al., 2011), where LCA is com- The model, following the recent interna- or less extended) and, on the other hand,
between the results of the European bined with Life Cycle Costing and Social tional trends (Klopffer 2008, Hunkeler to adapt the method to the user needs
Technical Committee CEN/TC 350 and Life Cycle Assessment. Lichtenvort and Rebitzer 2008, Swarr et (choice of the functional unit on the
the ones achieved by UNI «Sostenibilità al. 2011, Valdivia et al., 2011), adopts the basis of the performance needed). For
in edilizia» (Peretti and Thiébat, 2012). €CO life cycle evaluation tool four-phases structure defined by ISO instance, the assumed number of years
The slogan «from cradle to grave» of Life Moving from those premises, the 14040 to evaluate both environmental in the life cycle of a building can change
Cycle Thinking approach, was adopted research is centered on the develop- (through LCA analysis) and economi- according to geography or intended use.

179 F. Thiébat TECHNE 05 2013


1 – Definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione. ambientali, attraverso indicatori scelti. Lo studio si è concentrato
2 – Analisi di inventario. su due indicatori che stimato effetti ambientali a scala globale:
3 – Valutazione degli impatti. – Il Global Warming Potential (GWP). Quantitativo potenziale
4 – Interpretazione. dei principali gas che provocano l’effetto serra;
Una struttura ‘aperta’ come quella dell’LCA permette di indivi- – il Gross Energy Requirement (GER). Energia primaria comples-
duare e definire specifici confini del sistema e unità funzionale siva, richiesta per la produzione di un prodotto, che deve essere
in base all’obiettivo dell’analisi. Questo consente un utilizzo del prelevata dalla natura.
metodo più semplificato, chiaro e intuitivo (confini del sistema L’impatto economico si misura attraverso il calcolo del Costo del
più o meno estesi) e il rispetto delle esigenze dell’utente (scelta Ciclo di Vita (LCC). Costo da sostenere per soddisfare specifici
dell’unità funzionale in base al tipo di prestazione da soddisfare), requisiti prestazionali di un edificio o parti di esso, nel suo arco
obiettivi principali della ricerca. Ad esempio, l’assunzione del di vita, che include i costi di costruzione, uso, manutenzione e
numero di anni di vita utile di un edificio può cambiare in base dismissione (ISO 15686-5:2008).
al contesto geografico o alla destinazione d’uso, analogamente Il confronto tra i risultati fin qui ottenuti rappresenta il primo li-
l’unità funzionale varierà se l’analisi è condotta su un singolo vello di valutazione (livello oggettivo). Si tratta di risultati ‘quasi’
componente o elemento tecnico (chiusura verticale, copertura, oggettivi che si basano su ipotesi definite, anche se caratterizzate
involucro trasparente, ecc.) o sull’edificio intero, oppure in base da un certo grado di incertezza come qualsiasi studio compreso
al livello prestazionale richiesto da soddisfare con scelte tecnolo- nel campo dell’LCA.
giche e architettoniche specifiche (inerzia termica, trasmittanza Tuttavia la ricerca, orientata verso la creazione di uno strumento
termica, ecc.). user-friendly, ha allargato i suoi confini verso l’ambito più sog-
gettivo del tema della valutazione focalizzandosi sullo sviluppo
Indicatori economici Attraverso l’analisi di inventario di uno strumento ‘utilizzabile’ da parte di progettisti e da altri
e ambientali si quantificano i flussi in entrata attori coinvolti nel processo costruttivo. In particolare, il secon-
e in uscita del sistema, riguar- do livello di valutazione esprime, attraverso pesi e punteggi, il
do ai processi che avvengono nelle varie fasi del ciclo di vita. I valore di efficienza economico-ambientale più soggettivo e opi-
dati possono essere diretti o indiretti e riguardano gli scambi nabile4, ma utile come strumento guida per la progettazione da
di materia e di energia. Allo stesso modo, si aggiungono i flussi applicare nelle fasi iniziali del processo, dal concepimento dell’i-
concernenti i costi che possono essere tratti da prezzari, dalla dea architettonica.
letteratura o dal contatto diretto con le aziende.
La fase successiva è rappresentata dall’analisi degli impatti che
è finalizzata alla valutazione della portata dei potenziali impatti

In the same way the functional unit will Analysis where potential environmental marked by a certain degree of uncer- obtained from the first level impact
vary if the analysis is run on a single impacts are evaluated through selected tainty as any LCA study. Nevertheless, analysis (see fig. 3: tot LCC, tot LCA(GWP)
component (wall, roof, glazing façade, indicators. This study focused on two the research presented includes a fur- and tot LCA(GER)) are turn into inputs for
etc.) or on the whole building or on the environmental indicators which esti- ther more subjective step that consist the economic-environmental efficiency
basis of the performance level required mate effects at global scale: in the development of a user-friendly factor.
which must be reached through specific - global Warming Potential (GWP). instrument for designers and other sub- Therefore, the primary aim of €CO is the
technological and architectural choices Potential quantity of greenhouse gases jects involved in the building process. comparison between a building tech-
(thermal mass, thermal transmittance, released; In particular, this second level of evalu- nology representing the ordinary con-
etc.). - gross Energy Requirement (GER). ation expresses, through points and struction over the last few decades (the
Primary energy required to produce a weights, an economic-environmental business as usual solution) with innova-
Economic and environmental indica- product which must be extracted from efficiency value4, which is more subjec- tive or greener construction alternatives.
tors nature. tive and controversial but useful as a Firstly, a component or a building repre-
Inputs and outputs flows of the system The economic impact is measured guiding tool for design process from senting the standard construction for a
are quantified through the Inventory through the calculation of Life Cycle architectural starting concepts. specific location or use, the business as
Analysis, in relation to all the processes Cost (LCC): cost of a building or parts usual «b», will be chosen and then com-
taking place in the various phases of of it throughout its life cycle, while ful- €CO economic-environmental efficien- pared with further solutions «j» in order
the life cycle. Data can be direct or in- filling the performance requirements, cy factor to get both the economic performance
direct and concern matter and energy including costs of construction, opera- The factor named €CO combines the and the environmental performance for
exchanges. In the same way direct or tion, maintenance and end-of-life (ISO effects of environmental impact of a each one (Fig. 3). In almost all the case
indirect costs flows are added, extracted 15686-5:2008). building or part of it with its overall studies analyzed the business as usual
from price lists, public knowledge, or The comparison of the results obtained costs through the entire life cycle and technology represent the best solution
directly from suppliers. at this stage represent the objective it can be used to compare and evaluate for the constructor. Actually, environ-
A further phase is the Life Cycle Impacts first level of evaluation, even if they are different building options. Each result mental issues and innovation technol-

180 F. Thiébat TECHNE 05 2013


Fattore di efficienza Il fattore di sintesi, denominato zate, «j», al fine di ottenere un valore di performance ambientale
energetico-ambientale €CO €CO, si basa sulla relazione tra ed economica di ognuna di esse (Fig. 3). Osservando i casi studio
aspetto economico e aspetto analizzati, si deve evidenziare che spesso la tecnologia individua-
ambientale, ed è finalizzato al confronto tra componenti edilizi ta come business as usual coincide con la soluzione scelta dal co-
ed edifici alternativi. I valori ottenuti dall’analisi di impatto se- struttore. Gli aspetti ambientali e l’innovazione tecnologica non
condo gli indicatori specifici (in fig. 3: tot LCC, tot LCA(GWP) e tot sono generalmente considerati criteri di scelta da parte dei co-
LCA(GER)) costituiscono i dati di input per il calcolo del fattore di struttori, che preferiscono adottare tecniche costruttive abituali,
efficienza energetico-ambientale. di cui conoscono i modi di approvvigionamento dei materiali e
la metodologia di messa in opera, e che scelgono sulla base del
prezzo di mercato più vantaggioso.
tot LCCb-tot LCCj La fase successiva di €CO è l’attribuzione dei pesi, secondo i
Xj(LCC) =
tot LCCb
criteri individuati all’inizio dell’analisi, a tutti gli impatti. Infine
si calcola il fattore di sintesi che mette in rapporto ciascuna so-
tot LCAb(GWP)-tot LCAj(GWP) luzione alternativa con il business as usual secondo la seguente
Xj(GWP) = formula:
tot LCAb(GWP)

tot LCAb(GER)-tot LCAj(GER) €CO=(X LCC* η LCC) + (X GWP * η GWP) + (X GER* η GER)
Xj(GER) = dove:
tot LCAb(GER) X LCC = Performance economica
X GWP = Performance ambientale in relazione all’impatto GWP
03 | Performance economica (LCC) e performance ambientali X GER = Performance ambientale in relazione all’impatto GER
(GWP e GER) dell’alternativa j in relazione al business as usual b
η LCC η GWP η GER = Pesi relativi ai tre indicatori di impatto
Relationship in term of economic performance (LCC) and environmental
performance (GWP and GER) between solution j and business as usual b
Il valore che si ottiene, compreso tra 0 e 1, è adimensionale e rap-
Scopo del modello €CO è di confrontare tecnologie costruttive presenta l’indice di efficienza economico-ambientale (il business
che rappresentano lo “standard tecnologico” degli ultimi decen- as usual ha valore 0). Più l’indice si avvicina al valore 1, migliore
ni (il business as usual) con altre alternative, più innovative ed è la performance complessiva del componente edilizio/edificio.
ecocompatibili. In quest’ottica, si sceglie un componente/edificio
rappresentativo della pratica corrente, «b» il business as usual,
che viene messo a confronto con le soluzioni alternative analiz-

ogy aspects aren’t usually taken into ac- The values in the range 0 through 1 rep- been built in relation with the function- with big investments due to the huge
count by the constructor, who considers resent the economic-environmental ef- al unit definition. Energy requirements complexity of them;
only his previous experience to find and ficiency factor. ‘Zero’ value correspond of envelope, such as thermal transmit- - the assessment tool €CO, aiming at a
assembly certain material or element in to the business as usual while the higher tance or thermal mass, are considered winning design strategy, should be ap-
an easy way and, at least, its price on the score is 1, so the closer to 1 the better and further technological and environ- plied in the early stage of the process
market. the overall performance of the solution. mental requirements are introduced, as a decision-making methodology to
In the following phase it is assigned a as for instance: high speed assembly/ define the construction solutions that
weight to all impacts, as establish at the Results disassembly of construction elements, affect all the building life stages and to
beginning of the analysis, and finally, it The €CO model has been applied to a long expected service life materials, re- define the level of sustainability that will
is calculated €CO factor for each build- number of case studies as guidance for cycled/recyclable materials, shockproof be reached.
ing option put in relation with the busi- the evaluation of building materials and systems, etc.
ness as usual by the following formula: components. The table below shows key Looking at the results, some considera- Conclusion
information of the analysis and results tions arise: A sustainable design approach requires
€CO = (X LCC* η LCC) + (X GWP * η GWP) + in summary (Fig. 4). Case studies were - although weighting of results can be investigation of all stages of a build-
(X GER* η GER) published in journals and presented at helpful to understand outcomes of the ing life cycle right from the design and
Where: international and national congresses analysis also to who is not expert, the construction stage, considering the
X LCC = Economic performance (Thiébat, 2009, 2009, 2010, 2012). They simplified results must be linked to different perspectives of the stakehold-
X GWP = Environmental performance at- are focused on the life cycle sustainabil- a detailed survey to avoid misunder- ers involved in the period of study.
tributed to GWP ity assessment of buildings character- standing; Although sustainability assessment cri-
X GER = Environmental performance at- ized by different uses (office, residential, - the use of the techniques described teria is a core issue on several excellent
tributed to GER school and industrial buildings). in this research (LCA, LCC and social researches, oriented towards interna-
η LCC η GWP η GER = weights of the three For each solution a requirements and LCA) is possible only in the case of tional standards and original method-
impacts performances-based framework has big projects or pilot/prototype projects ology (Zamagni, 2012), we must point

181 F. Thiébat TECHNE 05 2013


Risultati Al fine di sperimentare l’operati-
vità del modello, il fattore €CO è
stato applicato a casi studio con lo scopo di guidare la scelta di
materiali e componenti edilizi. Una tabella riassume i dati che
si riferiscono agli studi condotti e i risultati ottenuti (Fig. 4). I
casi studio, pubblicati in riviste e presentati a congressi nazionali
e internazionali (Thiébat, 2009, 2009, 2010, 2012), hanno come
oggetto la valutazione della sostenibilità nel ciclo di vita di com-
ponenti di edifici con destinazioni d’uso diverse (terziario, resi-
denziale, scolastico e industriale). Per ciascuna è stato costrui-
to un quadro esigenziale-prestazionale diverso che si è riflesso
nella definizione dell’unità funzionale. Oltre alle caratteristiche
prestazionali energetiche richieste all’involucro, come la trasmit-
tanza e l’inerzia termica, si è cercato di introdurre requisiti di ca-
rattere tecnologico-ambientale quali la rapidità di posa in opera/
disassemblaggio dei componenti, la stima della loro durabilità
nel tempo, la riciclabilità dei materiali, la resistenza agli urti dei
sistemi, ecc.
Analizzando i risultati ottenuti, si possono fare alcune conside-
razioni:
– la pesatura è una semplificazione che facilita la comprensibi-
lità dei risultati ai non addetti ai lavori favorendo la diffusione
del metodo, ma che potrebbe portare a risultati contestabili se
il valore finale fosse estrapolato da un’analisi dettagliata che ne
attesti la validità;
– l’applicazione di metodologie a elevata complessità quali LCA,
LCC e S-LCA è praticabile solo a fronte di una grande opera o
progetto pilota per il quale si prevedano investimenti di grande
entità;
– al fine di ottenere una strategia progettuale vincente, lo stru-

out that the concept of ‘quality’ in ar- NOTES


chitecture, even linked to sustainability 1
The Brundtland Report defined sus-
approach, rarely can be evaluated or as- tainable as «development that meets the
sessed in an objective way. However, in needs of the present without compro-
the last decade, the widespread growth mising the ability of future generations
of assessment tools, often effectively to meet their own needs».
used as design guidelines, and the grow- 2
Agenda 21 is a voluntarily implement-
ing attention of society to environmen- ed action plan point out at United Na-
tal and energy issues, have enhanced tions Conference on Environment and
building construction quality. For these Development (UNCED) held in Rio de
reasons energy consumption and pol- Janeiro, Brazil, in 1992. It is an action
lution are decreasing and the demand agenda for the UN, other multilateral
of environmentally-friendly products is organizations, and individual govern-
rising. This new trend is producing posi- ments around the world that can be exe-
tive effects both on the market and on cuted at local, national, and global levels.
the society: a reduction of the delta in 3
Data source IEA, International Energy
construction costs ascribed to sustain- Agency, and year 2010 04 | Applicazioni del modello €CO
ability, a growing sensitivity to green 4
Normalization, aggregation and a casi studio scelti
products from company and clients, the weighting are optional steps accord- Examples of €CO model apply
implementation of research & develop- ing to ISO 14040. to selected case-studies
ment activity within company and the
launch of new sustainable actions.

182 F. Thiébat TECHNE 05 2013


mento di valutazione dovrebbe essere applicato nella fase preli- Grigoriadis, D. (2009), Project management e progettazione architettonica.
minare di progetto, momento determinante sia per le scelte pro- Gestione e controllo del progetto: dalla ideazione alla costruzione, DEI Edi-
tore, Roma.
gettuali/costruttive delle fasi successive sia per la definizione del
Grosso, M. (2011), “La valutazione della sostenibilità degli edifici: lo svilup-
livello di sostenibilità da raggiungere.
po normativo CEN”, U&C – Unificazione e Certificazione, n. 4, pp. 54-58.
Haapio, A. e Viitaniemi, P. (2008), “A critical review of building envi-
Conclusioni Adottare un approccio pro- ronmental assessment tools”, Environmental Impact Assessment Review, n.
gettuale sostenibile significa 28, pp. 469–482.
esplorare tutte le fasi del ciclo di vita di un edificio già in fase di Hunkeler, D., Lichtenvort, K. e Rebitzer, G. (2008), Environmental Life Cycle
progettazione e costruzione, considerando i diversi punti di vista Costing, SETAC Books, CRC Press, New York.
degli stakeholders che interverranno nel periodo di analisi ana- Klöpffer, W. (2008), “Life Cycle Sustainability Assessment of Products”, The
lizzato (Zamagni, 2012). Nonostante l’attività di ricerca, attraver- International Journal of Life Cycle Assessment, Vol. 13 No.2, pp. 89-94.
so la messa a punto di metodi e di norme, continui a potenziare ISO 15686-5:2008 Buildings and constructed assets -- Service-life planning
le opportunità per misurare la sostenibilità, occorre evidenziare -- Part 5: Life-cycle costing.
che in architettura la qualità, seppur fondata sulla sostenibilità, Mateus, R. e Bragança L. (2011), “Sustainability assessment and rating of
difficilmente può essere misurata e valutata in modo oggettivo. buildings: Developing the methodology SBToolPT–H”, Building and Envi-
Tuttavia, la diffusione crescente negli ultimi dieci anni dei me- ronment, Vol. 46 n. 10, pp. 1962–1971.
todi di valutazione, utilizzati spesso in modo efficace come linee Peretti, G. e Thiébat, F. (2012), “La valutazione della sostenibilità degli edi-
fici” in Buscemi, V. (Ed.) Dossier. Un Futuro sostenibile ed ecocompatibile,
guida progettuali, e la conseguente attenzione verso i temi am- U&C. Unificazione e Certificazione, Mediavalue srl, Milano, n.4, pp. 35-37.
bientali ed energetici hanno permesso di migliorare la qualità del
Project Management Institute (2008), A Guide to the Project Management
costruito, riducendo i consumi e le emissioni inquinanti nella Body of Knowledge (PMBOK Guide) - Fourth Edition.
fase d’uso e facendo aumentare la domanda di prodotti ecocom- Saheb, Y. (2012), “Buildings Are we on track in Europe?”, paper presented
patibili, con relativi effetti positivi sul mercato e sulla società, at ECEEE – The challenge of the IEA-WEO: European Policies and Mea-
come ad esempio: la diminuzione del delta-costo iniziale impu- sures to deliver the needed efficiency improvements November 21st, 2012,
tabile alle scelte progettuali sostenibili, la sensibilizzazione delle Brussels.
aziende e dei committenti verso nuovi prodotti ecocompatibili, il Swarr, T., Hunkeler, D., Klöpffer, W., Pesonen, H.L., Ciroth, A., Brent, A.C. e
potenziamento dell’ambito della ricerca & sviluppo nelle aziende Pagan, R. (2011), “Environmental life cycle costing: a code of practice”, Int J
Life Cycle Assess, n. 16, pp. 389–391.
e l’avvio di nuove azioni collettive sostenibili.
Thiébat, F. (2009), “Valutazione economico-ambientale di soluzioni di invo-
lucro edilizio”, Costruire in Laterizio, Vol. 132., pp. 48-54.
NOTE
Thiébat, F. (2009), “Sustainable Design: economic and environmental life
1
Il Rapporto Brundtland definì lo sviluppo sostenibile quello «sviluppo ca- cycle assessment model”, poster presented at SETAC Europe 19th Annual
pace di soddisfare I bisogni del presente senza compromettere le capacità Meeting, Goteborg.
delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni».
Thiébat, F. (2010), “Integrazione tra LCA e LCC in edilizia: sviluppo di un
2
Nel 1992 la conferenza mondiale sull’ambiente tenutasi a Rio de Janeiro modello di valutazione economico-ambientale basato sul ciclo di vita”, Il
fissa i contorni della Local Agenda 21. Piano di azione per la diffusione del- Progetto Sostenibile, Vol. 27, pp. 62-67.
lo sviluppo sostenibile da applicare a livello globale, nazionale e locale in
Thiébat, F. (2012), “LCC evaluation of building components including envi-
ogni area in cui l’intervento dell’uomo può generare impatto sull’ambiente
ronmental impacts”, poster presented at 6th SETAC World Congress/SETAC
naturale.
Europe 22nd Annual Meeting, Berlin.
3
Dati relativi al 2010. Fonte: IEA, International Energy Agency.
Torricelli, M. C. e Mecca, S. (1996), Qualità e gestione del progetto nella co-
4
Normalizzazione, aggregazione e ponderazione sono elementi facoltativi struzione, Alinea, Firenze.
per l’ISO 14040 che devono essere giustificati.
UNI EN ISO 14040:2006 Environmental management -- Life cycle asses-
sment -- Principles and framework.
REFERENCES UNI EN ISO 14044:2006 Environmental management -- Life cycle asses-
Banham, R. (1969), The Architecture of the Well Tempered Environment, 1st sment -- Requirements and guidelines.
edition, London, The Architectural Press, Chicago, trad. italiana a cura di Valdivia, S., Ugaya, C.M.L., Sonnemann, G. e Hildenbrand J. (2011), To-
Morabito, G. (1995), Ambiente e tecnica nell'architettura moderna, 2a ed. La- wards a life cycle sustainability assessment. Making informed choices on pro-
terza, Roma, Bari. ducts, UNEP, Paris.
Benevolo, L. (1975), Enciclopedia del Novecento, Treccani, disponibile sul sito: Zamagni, A. (2012), "Life cycle sustainability assessment", The International
http://www.treccani.it/enciclopedia/architettura_%28Enciclopedia_No- Journal of Life Cycle Assessment, Vol. 17 No.4, pp. 373-376.
vecento%29/ (accesso 12.02.2013).
Zevi, B., Saper vedere l’architettura, Einaudi, Torino, 1948.
Ciribini, G. (1984), Tecnologia e Progetto. Argomenti di Cultura Tecnologica
della Progettazione, CELID, Torino.

183 F. Thiébat TECHNE 05 2013


L’approccio al ciclo di vita nella progettazione, RICERCA/RESEARCH
produzione e monitoraggio di una facciata verde
roberto.giordano@polito.it
Roberto Giordano, Elena Montacchini, Silvia Tedesco, elena.montacchini@polito.it
Dipartimento Architettura e Design, Politecnico di Torino silvia.tedesco@polito.it

Abstract. L’interesse per l’approccio al ciclo di vita di un edificio negli ultimi patibilità di un edificio, che possono essere classificati come se-
anni è evidenziato dall’implementazione di norme tecniche (CEN/TC 350) e dallo
sviluppo di strumenti dedicati (ITACA, LEED®). Sebbene il quadro di riferimento
gue (San-josè Lombera, 2010):
possa essere giudicato completo e articolato, i requisiti attraverso i quali è pos- – sistemi a check-list e/o sistemi pesati, che prevedono la verifi-
sibile esprimere il livello di ecocompatibilità di un prodotto hanno delle difficoltà ca di determinate strategie secondo un principio di presenza vs
a essere contemplati in fase di progettazione e, laddove considerati, sono ricon-
dotti a metodi eccessivamente semplificati di valutazione.
assenza;
Il progetto GRE_EN_S ha costituito un importante caso studio per dimostrare – sistemi a punteggio, basati su un approccio di tipo esigenziale
che è possibile, attraverso un processo di collaborazione interdisciplinare e una (esigenze-requisiti-prestazioni);
metodologia di ricerca appropriata, progettare e costruire prodotti a basso im-
patto ambientale.
– sistemi suddivisi per categorie di impatto, organizzati attra-
Parole chiave: Progettazione esecutiva, Produzione edilizia, Approccio al ciclo
verso indicatori specifici (ad esempio, Fabbisogno di Energia
di vita, Life Cycle Assessment, Facciata verde Primaria ed Effetto Serra equivalente) che sono il risultato di un
processo di caratterizzazione ambientale di informazioni prece-
L’approccio al ciclo di vita La valutazione delle prestazio- dentemente raccolte.
dell’edificio ni di un edificio in un’ottica di
ciclo di vita – o secondo l’ac- I limiti attuali La maggior parte dei sistemi
cezione anglosassone Life Cycle Approach – è il risultato di un nell’applicazione dell’LCA precedentemente descritti uti-
percorso evolutivo associato all’esigenza di connotare in chiave in edilizia lizza come standard di riferi-
ecocompatibile l’intero processo edilizio, valutando, accanto ai mento la UNI EN ISO 14040:
consolidati requisiti di efficienza energetica del sistema edificio- “Life Cycle Assessment (LCA)”, oppure definisce un perimetro
impianto, altri requisiti, in particolare, i requisiti ambientali dei di analisi e verifica che si riferisce ai principi del Life Cycle De-
prodotti edilizi. sign (Giordano, 2010; Keoleian, 1993).
Uno dei principali, nonché recenti, strumenti normativi cui Sebbene questi sistemi abbiano raggiunto, al pari dello standard
fare riferimento è certamente lo standard CEN/TC 350 – “Su- CEN, un livello di maturità tale da essere considerati efficaci nel
stainability on constructions works”. Lo standard propone una valutare l’ecocompatibilità di un edificio, vi sono alcuni elementi
metodologia omnicomprensiva finalizzata alla valutazione delle che ne riducono le potenzialità come strumenti strategici in gra-
prestazioni ambientali e dei costi delle fasi del ciclo di vita dell’e- do di orientare i processi progettuali e costruttivi. Uno di questi
dificio, includendo nel processo di valutazione anche aspetti è da imputare alla loro incapacità di incidere in modo signifi-
connessi al benessere e al comfort degli occupanti. cativo in alcune fasi del processo di progettazione e nelle fasi di
Lo standard CEN si accompagna ad altri strumenti e metodi svi- produzione fuori opera e in opera (inclusa la demolizione). Altri
luppati a partire dalla seconda metà degli anni ’90. elementi sono strettamente correlati alla metodologia LCA, la
Tra questi sono annoverati i sistemi di valutazione dell’ecocom- cui articolazione e complessità richiede competenze specifiche,

Life Cycle Approach Abstract: In recent times Life Cycle Ap- Keywords: Detailed design, Building aspects of new and existing construc-
proach in building design and construc- manufacturing, Life Cycle Approach, Life tion works. The CEN standard de-
to designing, tion was set up by means technical Cycle Assessment, Living Wall System scribes a harmonized methodology for
manufacturing and standards (e.g. CEN/TC 350) as well
as comprehensive impact assessment
(LWS) assessing the environmental perfor-
mance of buildings and the life cycle
assessing a Living methods (e.g. LEED® and ITACA). Al- The life cycle approach to building cost performance. Further the standard
though standards and methods may be The environmental impact assessment
Wall System considered as accurate and exhaustive,
of a building over its life cycle – known
intends to assess those aspects related
product and system design needs a fur- to health and comfort of a building.
as Life Cycle Approach – can be as- The CEN standard, even if may be con-
ther organisation and systematisation of
those environmental requirements tricky
sumed as an outcome of an evolution- sidered as the most exhaustive method
to take into account in preliminary de- ary process aimed at characterising currently available, follows-up the de-
sign. It stands to reason such trickiness as green the whole building process. velopment of several methods aimed
becomes more important in industrial re- Besides mandatory requirements such at assessing the environmental perfor-
search projects. as those related to building energy effi- mance of buildings. These methods
Starting with the assumption that there ciency, building design should encom- were set up starting from the second
is an urgent need to overcome the gap pass a larger number of requirements, half of the nineties and they are based
between design and production, the pa- especially those one related to materials on the following assessment systems
per deals with the outcomes of a research and building systems. (San-josè Lombera, 2010):
project focused on detailed designing, With reference to the notion of build- - Score cards or project check list, such
manufacturing and monitoring of a Living ing life cycle the CEN/TC 350 - Sus- as LEED International® and SB100 (I);
Wall System (LWS) aimed at carrying into tainability on constructions works – is - Eco-indicator or Eco-points, such
action a Life Cycle Approach. one of the main standard available in as ENVEST (UK), CASBEE (J) and
order both to assess the sustainability ITACA (I);

184 ISSN online: 2239-0243 | ISSN print 2240-7391 | © 2011 Firenze University Press | http://www.fupress.com/techne TECHNE 05 2013
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un’elevata mole di dati da elaborare nonché tempi di attuazione zione, estendendone l’utilizzo a tutte le fasi della progettazione.
piuttosto lunghi, spesso incompatibili con i tempi ordinari di Inoltre, occorre stabilire nuovi meccanismi di collaborazione
progettazione e di realizzazione di un qualsiasi manufatto edi- con il settore produttivo, introducendo nel processo decisionale
lizio. le strategie e i criteri che fanno capo al Life Cycle Approach e
Un ultimo aspetto che contribuisce a limitare le potenzialità di utilizzando la metodologia LCA in modo efficace per lo svilup-
applicazione della metodologia LCA in edilizia è da imputare al po di prodotti ed elementi tecnici.
carattere ‘accessorio’ che gli attori del processo edilizio le hanno Il progetto di ricerca e sperimentazione di seguito illustrato ha
sino ad oggi attribuito, utilizzandola come strumento per l’auto colto le sfide appena descritte come opportunità per innescare
certificazione ambientale o, peggio, per il green-washing, man- un meccanismo di partecipazione tra i diversi attori del processo
tenendo invariate le logiche di produzione fuori opera dei pro- edilizio e per porre il concetto di ciclo di vita a denominatore co-
dotti secondo l’approccio “end of pipe”. mune delle attività di progettazione, produzione e monitoraggio.

Le opportunità La portata innovativa della me- Il progetto GRE_E_S Gli effetti ambientali della vege-
di interazione tra todologia LCA è stata per molti (GREen_Envelope_ tazione a scala urbana ed edili-
progettazione esecutiva, anni sminuita dall’attenzione System): una facciata verde zia sono indagati nella lettera-
produzione edilizia e posta alla verifica di requisiti le- in un’ottica di ciclo di vita tura scientifica internazionale
valutazione sistemica gati alla progettazione prelimi- fin dagli anni Settanta.
nare (basti pensare agli indica- Le prestazioni ecologico-ambientali, attribuibili alle tecnologie
tori utilizzati da sistemi di valutazione come LEED® o ITACA), di verde verticale, green façades e Living Walls System (LWS),
trascurando l’importanza della valutazione in fase di progetta- si riferiscono alla riduzione dell’effetto isola di calore, al miglio-
zione esecutiva e, successivamente, di produzione. ramento del comfort acustico, alla riduzione dei fabbisogni per
La progettazione preliminare non riesce a verificare se il prodot- raffrescamento e riscaldamento, alla diluizione di alcuni inqui-
to è il risultato di un processo di selezione accurato di materie nanti come i Composti Organici Volatili (VOC) e al manteni-
prime o, meglio, di materie prime secondarie, oppure se le stesse mento della biodiversità (Weinmaster, 2009).
provengono da una filiera di produzione locale. Recentemente alle facciate verdi sono state riconosciute anche
Nell’ambito delle strategie da mettere in atto per migliorare la altre importanti funzioni, quali, ad esempio, quelle di natura
sostenibilità del processo edilizio, è necessario incoraggiare il economico-sociale, legate alla possibilità di coltivare in vertica-
trinomio: progettazione esecutiva, produzione edilizia e valuta- le, oppure di natura psicopercettiva, legate alla riduzione dello
zione sistemica, affrontando alcune sfide cruciali. Innanzitutto stress e al miglioramento della salute degli utenti (Bringslimark
è necessario superare i limiti imposti da molti sistemi di valuta- et al., 2006).

- Impact categories (e.g. Cumulative supposed as a highly data-demanding How to enhancing the environmental Architectural technology would have
Energy Demand and Global Warm- and work intensive method. The latter sustainability in the construction sec- had encouraging a closer cooperation
ing Potential), such as BREEAM (UK), is related to the difficulties – ascribable tor with building manufactures in order to
Eco/Quantum (NL). to assessment systems – to create a cor- The attention paid to systems such as promote a broader adoption of life cycle
relation between the design stages and LEED® or ITACA played a role to weak- strategies.
Life Cycle Assessment: why did not it between design and building manufac- en the LCA diffusion in the construc- It should be encouraged the environ-
succeed? turing or building deconstruction. tion sector. mental sustainability in the construc-
The above mentioned systems include Additionally LCA requires lot of efforts The preliminary design or conceptual tion sector through a close cooperation
as reference method the ISO 14040: regarding the data collection, the inter- design has become the main field for among: detailed design, building pro-
Life Cycle Assessment (LCA) otherwise pretation of results as well as expertise assessing the building environmental duction and comprehensive assessment
they set up a methodology based on the in specific software. sustainability. methods. Such synergism need to be
Life Cycle Design criteria (Giordano, As consequence a full LCA of a build- Preliminary design often does not allow tackled in the next future as follows:
2010; Keoleian, 1993). Within Life Cy- ing is definitely not a straightforward to taking into account if the building - on the one hand it is crucial a better
cle Design, LCA is assumed as a refer- process like for other products and sec- materials are local, or if “ceteris pari- environmental requirements character-
ence standard within a larger number tors. bus” they are manufactured through a isation in the design process in order to
of standards and tools. The ancillary bestowed to LCA from high percentage of secondary raw ma- overcome the current limits (e.g. split-
Despite the CEN standard as well as the construction stakeholders may be as- terials. Thus passing-over the detailed ting up the assessment procedure into
described systems can be assumed as sumed as another critical issue to design the mentioned systems make stages consistent to the design ones:
reliable to assess the environmental im- tackle. Until now LCA studies were trickier the implementation of some preliminary, detailed, etc.);
pacts of a building, two aspects lessen mainly used within the well known environmental strategies such as: prod- - on the other hand the architectural
their potentiality and their broad use as “end of pipe” approach as a simple self- uct system and material life extension, technology should “have a hand at”
strategic tool in the design process. The environmental labelling for marketing material intensiveness reduction, effi- implementing the life cycle design in
former is strictly related to LCA. It is or greenwashing purposes. cient distribution, etc. the production system bridging the gap

185 R. Giordano, E. Montacchini, S. Tedesco TECHNE 05 2013


Per la progettazione di una parete verde tali prestazioni sono so- una struttura modulare per pareti assemblate a secco (brevetto
stanziali, ma non possono assumersi come esaustive laddove vi BYBOX® dell’azienda CEIT) e un pannello modulare per facciate
sia l’obiettivo dell’ecocompatibilità in tutte le fasi del ciclo di vita. verdi (brevetto REVIWALL® della società REVIPLANT).
Una parete verde è realizzata attraverso un elevato numero di Il progetto ha visto il coinvolgimento di più organismi di ricerca
materiali, elementi e componenti. Nel rispetto dei requisiti pre- e di partner industriali, la cui collaborazione ha consentito di
visti dallo standard tecnico europeo CEN/TC 350, la valutazio- sistematizzare e valorizzare le diverse esperienze e competenze
ne della fase di produzione è da considerarsi fondamentale per di ognuno, attraverso un processo di condivisione di studi/speri-
minimizzare gli impatti ambientali, attraverso la riduzione del mentazioni, di ricerche aventi come oggetto materiali e compo-
numero di materiali e componenti impiegati e l’ottimizzazione nenti riciclati o riciclabili, di database e software a disposizione
dell’utilizzo di materie prime e materie prime seconde. degli organismi di ricerca e del know how tecnologico maturato
Oltre alla fase di produzione, è necessario considerare gli impatti dalle imprese coinvolte.
a fine vita, affinché materiali e componenti non debbano esse-
re smaltiti come rifiuti speciali e pericolosi. Come evidenziato Metodologia e fasi Il progetto di ricerca e svilup-
in alcuni articoli (Bianchini e Hewage, 2012; Vila et al., 2012), po industriale ha previsto le
è essenziale considerare nuovi materiali che possano sostituire seguenti fasi fondamentali:
quelli attualmente utilizzati, sopratutto quelli derivanti da mate- – selezione di materiali e prodotti;
rie prime non rinnovabili, al fine di assicurare una complessiva – progettazione e produzione del prototipo;
compatibilità ambientale del sistema. – monitoraggio e restituzione dei risultati.
Obiettivi
Coerentemente con un approc- Selezione di materiali Per orientare le successive fasi
cio legato al ciclo di vita, GRE_EN_S (GREen Envelope System) e prodotti di progettazione e produzione
è un progetto di ricerca finalizzato alla progettazione, alla realiz- dei prototipi, sono state con-
zazione e al monitoraggio di un “sistema parete verde” LWS mo- dotte due tipologie di analisi, il cui risultato è stato lo sviluppo
dulare, costituito da materiali selezionati da filiere di recupero di di specifiche banche dati: una relativa a “Schede Prodotti_LWS”,
scarti industriali, nell’ottica di ridurre la quantità complessiva di l’altra relativa a “Schede Materiali”. La banca dati “Schede Pro-
materiali e semilavorati e di ottimizzare le fasi di assemblaggio, dotti_LWS” è finalizzata alla comparazione delle caratteristiche
esercizio, manutenzione e smaltimento. dei più diffusi sistemi di parete verde presenti sul mercato.
In particolare obiettivo del progetto è lo sviluppo di un nuovo Ogni scheda prodotto è strutturata in due parti:
brevetto di LWS, a partire dall’ibridazione tecnologica e dal mi- – Parte 1 - Dati tecnici e dati prestazionali;
glioramento prestazionale di due prodotti industriali esistenti: – Parte 2 - Informazioni generali.

between research, design and manufac- since the beginnings of the seventies. design but they are not enough. A green Aim of the research project
turing. A variety of ecological benefits can be wall is built up through a large number Consistently to life cycle approach cri-
Finally the efforts should be directed ascribed to green façades and Living of materials, intermediate goods (semi- teria GRE_EN_S (GREen Envelope
toward an implementation of LCA as Wall Systems (LWS). Such benefits can finished products) and substances such System) is the acronym of a research
tool to supporting the decision making. be listed as follows: heat island effect as highly absorbent hydro-polymers. project aimed at designing, manufac-
Next paragraphs describe the experi- mitigation, noise pollution insulation, According to CEN/TC 350 require- turing and monitoring a LWS, shaped
ence carried out in a research project heating and cooling energy demand ments, the production planning be- by modular boxes, covered with vegeta-
called GRE_EN_S. In order to enhance reduction, absorption of particulate comes a crucial stage in order to mini- tion and made up of recycled materials.
the environmental sustainability in the matters as well as of Volatile Organic mise the environmental impacts and In particular, the research was focused
construction sector, the project was Compounds (VOC’s), enhancement of to reduce the materials intensiveness on a patented LWS re-design, in order
based on a great involvement of several biodiversity (Weinmaster, 2009). or the raw materials exploitation. Be- to reduce the total amount of needed
stakeholders: manufactures, designers, Recently to green façades and LWS have sides end-of-life design is needed since materials and semi-finished products as
researchers, etc, but above all a carefully been recognized other functions. Ur- the materials must be disconnect thus well as in order to improve the assem-
analysis of a building system over its life ban agriculture (e.g. vertical farms) may to avoid a hazardous or special wastes bling, dismantling and maintenance
was carried out thus to put into effective be assumed as an effective response to disposal. As pointed out in some papers stages.
the life cycle design criteria. social needs occurred due to economi- and articles (Bianchini and Hewage, The research was carried out by a
cal crises. 2012; Vila et al., 2012) it is essential to group of researchers leaded by the De-
GRE_EN_S: GREen_ENvelope_Sys- Finally living walls may have a positive explore materials that can be replace partment of Architecture and Design
tem. A Living Wall System based on a impact on both physical and mental the current use of no-renewable mate- (Politecnico di Torino) along with: a
life-cycle-approach health and wellbeing (Bringslimark et rials to enhance a whole environmen- leading enterprise in advanced wall sys-
Environmental effects referred to use al., 2006). tal sustainability of vegetated building tems, a nursery specialized in green fa-
vegetation in urban, architectural and The above mentioned benefits are obvi- systems. çades and green roofs, a domestic small
indoor design are objective of surveys ously decisive in a green façade or LWS enterprise for material recycling and an

186 R. Giordano, E. Montacchini, S. Tedesco TECHNE 05 2013


La prima parte, di tipo analitico, fornisce informazioni su parame- mento lo standard LCA, sono stati integrati con informazioni di
tri tecnici e prestazionali, permettendo il confronto puntuale tra tipo quantitativo e qualitativo derivanti da prove di laboratorio,
specificità di sistemi diversi; la seconda, di tipo grafico, illustra la simulazioni software e dalla raccolta di dati diretti presso pro-
soluzione tecnologica attraverso disegni e immagini utili a una mi- duttori e fornitori.
gliore comprensione delle caratteristiche formali e morfologiche.
Le informazioni tecniche contenute all’interno di ciascuna sche- Workshop di progettazione Le analisi su prodotti e materia-
da sono relative a: dimensioni, peso, fabbisogno idrico, numero e di produzione del li hanno consentito di acquisire
di piante per unità di superficie, tipo di substrato, altri materiali prototipo un’approfondita conoscenza
che compongono la stratigrafia (struttura, finitura, isolamento, delle soluzioni più idonee, in
ecc.), luogo di produzione (Italia, Europa, extra UE). termini di connessioni tecnologiche e di elementi stratigrafici,
Sulla base delle analisi condotte in fase di schedatura dei pro- per il progetto di un sistema parete verde.
dotti, è stata successivamente sviluppata una banca dati “Schede Le fasi successive della ricerca hanno previsto l’organizzazione
Materiali” (fig. 1) con l’obiettivo di individuare i materiali pre- di workshop di progettazione e di realizzazione del prototipo.
stazionalmente idonei all’impiego in un sistema parete verde. I workshop di progettazione hanno consentito di individuare
Tale selezione è stata effettuata in due fasi; nella prima i materia- soluzioni capaci di sostituire i materiali originariamente in uso
li sono stati classificati in base all’origine, in: naturali (vegetali, nel pannello REVIWALL® e nella parete modulare BYBOX® e di
animali o minerali), ceramici, polimerici, metallici, compositi; integrare e connettere i due prodotti in un nuovo sistema a più
nella seconda ad ogni materiale sono state associate prestazioni elevato valore tecnologico e prestazionale.
di tipo meccanico, termofisico ed ecologico, selezionate in base La progettazione esecutiva si è concentrata su aspetti di tipo tec-
a soglie minime. nologico, fisico-tecnico, agronomico e ambientale e su requisiti
Ogni scheda contiene, oltre alla denominazione commerciale legati al ciclo di vita, con particolare riferimento alla demateria-
del materiale/prodotto e dell’azienda produttrice, dati relativi a lizzazione, al disassemblaggio, all’ottimizzazione della vita utile
due macro-ambiti: dei prodotti e alle relative procedure di smaltimento.
– tecnologico, in cui sono riportate le prestazioni di tipo mecca- L’approccio legato al ciclo di vita è stato adottato nello specifico
nico, termofisico e chimico del materiale considerato; per i seguenti strati:
– ambientale, in cui sono incluse informazioni relative a: Embo- – strato di accrescimento delle piante: costituito da scarti di pro-
died Energy (Mj/kg), Embodied Carbon (kgC/kg), TVOC (μgh/ duzione di feltrini sottosedia sminuzzati e fibra di cocco, in per-
mq), frasi di rischio, frasi di pericolo, composizione, scenario centuali variabili (dal 50% al 100%);
di riciclaggio (upcycling, downcycling, no cycling), certificazione – strato isolante: realizzato attraverso l’assemblaggio di scarti
ambientale (se disponibile). Tali dati, che assumono come riferi- della lavorazione di solette in sughero per scarpe;

enterprise producing geo-textiles and 01 | Esempio di scheda


felts for building constructions. materiali elaborata
dal gruppo di ricerca
Methodology and phases DAD
The paper deal with the outcomes and Example of a
the outlooks of a research methodol- material card
ogy based on the following tasks: LWS’s compiled by DAD
featuring (available on the market),
material sorting, designing meetings,
prototyping workshops and monitor-
ing activities.

LWS’s featuring and material sorting


In order to make possible a proper de-
sign and manufacturing of GRE_EN_S
LWS a comparative analysis among
several LWS’s was carried out.
Several parameters were set up and col-
lected in “product_datasheets”.
Every “product_datasheet” was divided
in two-parts:
- Part 1 – Technical data and perfor-
mance data;
 
187 R. Giordano, E. Montacchini, S. Tedesco TECHNE 05 2013
02 | Prototipo del sistema parete GRE_
EN_S, foto di Elena Montacchini
GRE_EN_S prototipe; photo by
Elena Montacchini

03 | Schema del sistema parete GRE_EN_S,


disegno del gruppo di ricerca DAD
Isometric of GRE_EN_S assembly;
sketch by DAD

Il prototipo definitivo, realizzato con Lonicera nitida, è costitu-


ito da una struttura di supporto in alluminio, una geogriglia in-
terna per l’ancoraggio dell’appartato radicale e una serie di strati
in feltro, di diversi materiali, per il rivestimento del pannello, la
sua protezione e l’alloggiamento delle specie vegetali (figg. 2 e 3).
In aggiunta all’aumento di stabilità geometrica e di resistenza
meccanica rispetto al pannello modulare REVIWALL®, è stata
notevolmente migliorata la modalità di assemblaggio, dimi-
nuendo il numero di operazioni manuali.

Monitoraggio e risultati In aggiunta alla valutazione


congiunta di aspetti legati alla
selezione dei materiali, al sistema di produzione e assemblag-
gio e alle modalità di dismissione e riciclo, il progetto ha posto
particolare attenzione anche alla valutazione delle prestazioni in
– strato di protezione: realizzato attraverso l’abbinamento di un fase di esercizio, determinanti per la competitività sul mercato
feltro in PE e viscosa, in grado di ridurre lo spessore e il peso di un sistema parete verde. Sono state monitorate le prestazio-
della parete verde. ni tecnologiche, agronomiche, termiche, acustiche e di qualità
Complessivamente sono stati realizzati tre progetti esecutivi, che dell’aria (in accordo con gli scenari previsti dalla CEN/TC 350),
hanno portato alla realizzazione di rispettivi prototipi, successi- nel periodo compreso tra gennaio 2011 e aprile 2013.
vamente testati e monitorati. In fase di esercizio il monitoraggio è stato condotto attraverso
Analoga modalità workshop è stata adottata per realizzare i pro- due modalità:
totipi. La scelta di avvalersi delle competenze di ciascun partner − in apposite celle di prova in condizioni ambientali controllate
e delle sinergie derivanti dalla collaborazione interdisciplinare (fig. 4);
si è dimostrata la metodologia ottimale per verificare le presta- − in un edificio campione, suddiviso in due blocchi indipenden-
zioni dei prototipi (valutazione dell’idoneità dei materiali, dell’a- ti, uno realizzato con il sistema parete GRE_EN_S, l’altro con
deguatezza delle connessioni, della facilità di montaggio, ecc.). tipiche tecnologie di rivestimento leggere.
In funzione della durata limitata del progetto (36 mesi) e della Nello specifico, il rilevamento dei dati nelle celle di prova e l’ana-
necessità di testare il sistema attraverso successivi monitoraggi, lisi dei risultati ha previsto la valutazione di:
sono stati realizzati complessivamente tre prototipi. – prestazioni agronomiche, individuando nell’indice LAI (Leaf

- Part 2 – General information. - Location: the record provides infor- The “material cards” (see fig. 1) can be Designing meetings and prototyping
Part 1 provides information about tech- mation about the manufacturing site assumed as main outcome of materials workshops
nical featuring, materials and product (Italy, Europe and non EU Countries). sorting activities. Every “material card” Product datasheet and materials sorting
performances. Data functional at the Material sorting was the further task is divided in three tags: provide both a broad knowledge about
comparison among different systems based on the knowledge achieved with - Tag-material 1. It provides basic com- the technological connections as well
were collected. This part can be as- LWS’s featuring. The sorting was divid- mercial information (countries of ori- as the suitable materials to be used in
sumed as the “core” of the datasheet. ed in two activities. The former was car- gin, availability on local market, etc); GRE_EN_S LWS.
Part 2 takes account of information re- ried out according to materials’ source - Tag-material 2. It provides environ- Designing meetings started by a wall
lated to architectural design solutions, encompassing: natural fibres and ma- mental information (embodied energy, system re-design. A couple of patented
detailed drawings as well as pictures terials (plants, animals and minerals), embodied carbon, toxicity, recycling systems were chosen: Reviwall® and By-
taken from selected buildings. Such in- glass and ceramic materials, polymeric scenario, environmental labelling if box®. Reviwall® is self standing vegeta-
formation are useful for a better under- fibres and materials, metallic materials available, etc.); tive cover. It is mainly used for indoor
standing of formal and morphological and composite materials. - Tag-material 3. It provides technologi- ornamental purposes. Bybox® is a light-
aspects. The latter was achieved focusing the re- cal information (mechanical, thermal weight wall system. Initially Reviwall®
Other technical data included in the search on mechanical, thermals as well and chemical properties). and Bybox® were two systems unfitted
“product_datasheets” are summarised as ecological selection criteria. Some Environmental data were characterised to be connected in whole building sys-
as follows: attributes (e.g. UV resistance, U-value, assuming as reference the LCA standard. tem. Detailed design focused its atten-
- Materials: the record was split up in etc.) were selected in a predetermined The LCA methodology was integrated tion both to thermal, agronomical and
two according to main layers featuring range of values. The range of value was with numerical and non numerical in- air-quality properties and to life cycle
a LWS; the former concerns the soil and a crucial phase within the material formation achieved by means of mailing requirements, with regards to material
the plants; the latter concerns the stud- sorting since it allowed to sifting-out and phone interviews with manufactur- intensiveness, connections among lay-
frame and materials aimed at insulating those materials unsuitable to be used in ers and LWS experts, laboratory analysis ers and materials, materials lifespan,
and finishing the LWS itself; GRE_EN_S LWS. and software modelling as well. etc. In order to match different proper-

188 R. Giordano, E. Montacchini, S. Tedesco TECHNE 04 2012


04 | Celle di prova per il monitoraggio
delle prestazioni termiche (a sinistra)
e di qualità dell’aria (a destra),
foto di Silvia Tedesco
Chamber test for GRE_EN_S LWS
thermal monitoring (on the left) and IAQ
monitoring (on the right);
photo by Silvia Tedesco

– prestazioni acustiche, attraverso la valutazione del coeffi-


ciente di assorbimento acustico. Dai risultati ottenuti emerge
che il sistema GRE_EN_S ha un elevato coefficiente di assorbi-
mento acustico, soprattutto alle medie e alte frequenze. I valori
misurati sono infatti paragonabili a materiali altamente fono-
assorbenti, quali la lana di roccia;
– qualità dell’aria, in relazione alla capacità di abbattimento
di VOC. I risultati conseguiti allo stato attuale evidenziano la
tendenza alla diluizione dei TVOC, sebbene non siano anco-
ra disponibili risultati specifici sulle potenzialità di riduzione
della concentrazione di singoli composti organici volatili.
Area Index) il parametro fondamentale per correlare variabili Il monitoraggio delle succitate prestazioni nell’edificio campio-
energetiche e ambientali. Infatti la superficie fogliare influenza ne è tuttora in corso.
sia le capacità termiche della parete sia le potenzialità di dilui- Maggiori informazioni sui risultati dei monitoraggi, in termi-
zione di inquinanti dell’aria. Gli scarti di produzione di feltrini ni quantitativi, non sono al momento divulgabili per ragioni di
sottosedia sminuzzati, all’interno del substrato, hanno consen- riservatezza. Dati sensibili derivanti da una ricerca industriale
tito un migliore sviluppo dell’apparato aereo, aumentando il e di sviluppo sperimentale, come quella descritta nel presente
numero di foglie e la superficie fogliare (Bianco et al., 2012); articolo, sono infatti da tutelare fino alla conclusione del proget-
– prestazioni energetiche, relativamente alla misura delle to, all’eventuale deposito della domanda di brevetto e/o all’indu-
temperature superficiali e dei flussi termici. I risultati finora strializzazione del sistema.
ottenuti dimostrano l’efficienza del sistema parete sia durante
la stagione invernale sia durante quella estiva. Ad esempio, in Conclusioni e prospettive Sebbene siano ancora limitati i
una giornata tipo invernale e nuvolosa, il sistema parete GRE_ progetti di sviluppo e sperimen-
EN_S riduce le perdite di calore del 56% rispetto ad una parete tazione industriale in cui vengono presi in considerazione tutti gli
di benchmark, realizzata con un sistema a cappotto tradizio- impatti di un prodotto nelle diverse fasi del suo ciclo di vita, l’e-
nale e con un equivalente valore di trasmittanza teorica. Inol- sperienza maturata nel progetto GRE_EN_S dimostra quali pos-
tre, rispetto al substrato utilizzato nel pannello modulare RE- sano essere le potenzialità innescate dalla sinergia progettazione
VIWALL®, quello utilizzato nel pannello GRE_EN_S consente esecutiva, produzione edilizia e valutazione sistemica.
di ridurre la trasmittanza del pacchetto tecnologico (Bianco et Il progetto di ricerca GRE_EN_S ha messo in evidenza come
al., 2012); l’applicazione nell’intero processo decisionale della metodologia

ties each decision was the outcome of Altogether three LWS’s detailed de- The frame of galvanized aluminium ber south façade was built up with two
technical advices provided by research’s signs were carried out. Every design was used in order to keep stable and technological systems. The former
partners and experts attending at de- was manufactured and subsequently to avoid bending during either the with GRE_EN_S LWS; the latter with
sign meetings. tested and monitored. To get a quickly construction or the maintenance or, conventional plastered wall (bench-
Consistently to a life cycle approach, technological assessment a couple of eventually, if a substitutions might be mark). The same theoretical u-value
priority was given to following materi- prototyping workshops were arranged. occurred. Such technological solution was assumed as reference (fig. 4).
als: Such workshops allowed GRE_EN_S’s allows a dramatically minimization in Afterwards a modular installation was
- growing medium: felt-pad wastes partners to assess if the selected ma- the manual operations (figg. 2-3). built in order to let a further monitor-
were added to the coconut peat in sev- terials were really suitable to expected ing and test (fig. 5).
eral percentages (50% up to 100%) as functions and if designed connections Monitoring activities The test period was carried out be-
alternative growth-media material; were easy-assembling. Correlation among material selec- tween January 2011 and April 2013.
- insulation layer: assembled board The number of prototypes manufac- tions, system manufacturing and recy- The GRE_EN_S LWS effectiveness
made of recycled and overlapped in- tured was three. Such number is de- cling was carefully taken into account was demonstrated by the capability
dustrial residues of cork-insoles were pendent on the one hand on the time in the previews described phases. Ob- of leaves to reduce heating losses. For
proposed as insulation material; available (36 months) and on the one viously the market competitiveness of instance in a typical winter cloudy day
- nonwoven fabrics: combined materi- other on the monitoring results. a LWS entails an operational stage as- the calculation of total daily energy
als made with a polyester felt and vis- The third prototype, covered with Loni- sessment. Energy performance, agro- loss shows that GRE_E_S LWS can
cose were chosen to reduce LWS weight cera nitida, was made up as follows: nomical behaviour, sound insulation reduce the heating losses somewhere
and thickness. frame of galvanized aluminium; double properties as well as plants VOC’s ab- about 56% if compared with the
The replacement in the LWS of per- geogrid for roots anchorage; growing sorption were monitored (according benchmark (Bianco et al. 2012).
manent connections with reversible medium; two layers of rootable non- to CEN/TC 350 scenario) in a cham- The conductance measured by the
ones was a further goal set up in the woven synthetic fabrics (polyester and ber test built up immediately after the sensors (thermocouples) positioned
design meetings. viscose). first prototype production. The cham- behind the GRE_EN_S LWS shows

189 R. Giordano, E. Montacchini, S. Tedesco TECHNE 05 2013


05 | I due blocchi dell’edificio campione,
foto di Fabio Marzano
Modular installation with GRE_EN_S LWS;
photo by Fabio Marzano

LCA, dalla scelta dei materiali, alle modalità di assemblaggio, REFERENCES


fino alla fase di esercizio e fine vita, consenta di migliorare le Bianchini, F. e Hewage, K. (2012), “How ‘green’ are the green roofs? Life
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Come richiamato nell’articolo, la stretta collaborazione tra gli at-
tori del processo edilizio è la chiave di volta per implementare la Bianco, L., Serra, V., Larcher, F. e Perino, M. (2012), “Experimental asses-
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that in a comparison with conven- higher TVOC’s removal efficiency if pretation. Low cost and user-friendly eration with the Department of Agron-
tional Reviwall® made up with stand- chamber has plants. database and software should be soon omy and Selviculture of Univesity of
ard growing medium, the latter has a More information on monitoring re- developed in order to enable a broad Turin and the Department of Energy of
higher conductivity value. This may sults are not currently disclosed for use of LCA. Politecnico di Torino.
be due by two effects: the felt-pads reasons of confidentiality. Sensitive As highlighted in the paper a close The authors wish to thanks CEIT a
property to improve the LWS insula- data resulting from industrial research cooperation among stakeholders is a leader enterprise in lightweight build-
tion and/or the higher reduction of and experimental development, as de- key-issue to be encouraged in the con- ing systems for its participation in
surface heat exchange coefficients. scribed in this article, need to be pro- struction sector. In the future such co- design meetings and manufacturing
With regards to agronomical featur- tected until the project conclusion in operation may increase the awareness workshops.
ing the results of leaf area measure- order to allow the patent deposit and/ on sustainability, it may carry in effect Material sorting and the prototyping
ments shows that felt pad does not or the industrialization of the LWS. the environmental design strategies workshops were carried out with the
reduce both the leaf numbers and the and it may improve the skill and the precious help of 13 RICREA, experts
leaf area. Nonetheless the reduction of Conclusion and outlook qualification. in material recycling, and SAFI-TECH,
growth media the felt pads increase As described in the paper a compre- specialised in fabrics and geo-textile
the aerial part of the plants. hensive assessment of building life cy- Acknowledgments manufacturing.
Indoor air quality test shows the plants cle is still characterised of open issues GRE_EN_S was financed by Pied- Mr Secondino Lamparelli is acknowl-
ability to remove VOCs. The test was difficult to be overcome soon. Never- mont Region through the European edged for his contributes in plants
carried out for several days in a non- theless the paper demonstrates that a Regional Development Fund (ERDF nursing.
ventilated test chamber. A chamber “step-forward” was carried out. 2007-2013). Finally special thanks go to Arch. Ga-
facade was covered with plants and In the project LCA was essential for the Department of Architecture and De- briele Druetta for his support in all
afterward the plants were removed. materials selection although it is still sign of Politecnico di Torino are ac- research phases and to Environment
Dioxide carbon and TVOC’s were a time consuming methods and it still knowledged for the equipments used Park for hosting the modular installa-
detected. The data collected proved a requires expertises in the data inter- in the experiments and the close coop- tion in its site.

190 R. Giordano, E. Montacchini, S. Tedesco TECHNE 05 2013


NETWORK SITdA
Contributi dalle sedi universitarie

DAL NETWORK DALLE SEDI AI CLUSTER TECNOLOGICI


Per una nuova rubrica: dal Network dalle sedi ai Cluster tecnologici
Carola Clemente, Christina Conti, Matteo Gambaro, Francesca Giglio, Teresa Villani, Serena Viola
Social Housing: un cluster tematico alla prova del PRIN
Massimo Perriccioli
Resilienza, tecnologia e ambiente costruito. Proposta per la costituzione di un cluster tematico
Michele Di Sivo, Filippo Angelucci, Antonio Basti, Daniela Ladiana, Giorgio Pardi

LA CULTURA TECNOLOGICA NELLE SCUOLE DI ARCHITETTURA


Tecnologia dell’Architettura e Design nell’Ateneo fiorentino: trent’anni di attività
Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura DiDA
Eleonora Trivellin
La cultura tecnologica nella scuola milanese: giornate di studio
Politecnico di Milano, Dipartimento A.B.C.
Matteo Gambaro
Mario Zaffagnini, memoria di un maestro: fare scuola attraverso il progetto di architettura fondato sulle necessità dell’uomo
Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura
Valentina Modugno
Il “pensiero progettante” di Eduardo Vittoria
Università di Camerino, Scuola di Architettura e Design
Massimo Perriccioli
Ricordo di Giuseppe Ciribini nel centenario della nascita
Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design
Daniela Bosia

INIZIATIVE E CONTRIBUTI DALLE SEDI


Housing Quality and Sustainability for Social Housing. Scenari di ricerca sulla rigenerazione dell’edilizia residenziale pubblica
Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Architettura
Sergio Russo Ermolli
Look at Wood. Progettare e ricercare con il legno oggi
Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze per l’Architettura
Fausto Novi, Adriano Magliocco, Chiara Piccardo
Le potenzialità della ricerca e della formazione per la tutela dell’ambiente
Università degli Studi di Roma Tre, Dipartimento di Architettura
Adolfo F. L. Baratta
Lo spazio pubblico aperto nella rigenerazione urbana smart
Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design
Rossella Maspoli

191 ISSN
ISSNonline:
online:2239-0243
2239-0243| |ISSN
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Per una nuova rubrica: dal Network dalle sedi ai Verso una "rete di esperienze": Dalla sua istituzione, la
Cluster tecnologici i cluster tematici per SITdA ha definito parole
una nuova competitività chiave d'ambito che potessero
Carola Clemente, Christina Conti, Matteo Gambaro, Francesca mettere in relazione i membri
Giglio, Teresa Villani, Serena Viola della comunità scientifica, identificando i denominatori comuni
che l'area tecnologica ha ereditato dai Maestri della Tecnologia
A partire da questo numero, la ri- dell'Architettura valorizzandoli ed innovandoli rispetto alle mutate
Introduzione
vista Techne, raccogliendo le pro- condizioni di riferimento. Condizioni che, rispetto ad esigenze di
poste avanzate dalla comunità scientifica in occasione dell'ultima competitività, ricerca e sviluppo, contribuiscono a far evolvere
Assemblea dei Soci tenutasi lo scorso ottobre al MADE-Expo di l'assetto disciplinare, in un confronto costante, e necessario, con
Milano, trasforma la rubrica “Network SITdA”, oggi rassegna dei i settori di innovazione tecnologica sul territorio: formazione-
contributi dalle sedi universitarie, nella sezione “Cluster”, espres- impresa-competitività.
sione di un modello organizzativo delle sinergie tra ricerca, for- Le potenzialità delle esperienze condotte in questi anni attraver-
mazione, impresa, finalizzato ad un dialogo più efficace con i vari so la SITdA, appaiono evidenti, considerando la continuità delle
livelli delle Istituzioni. Catalizzatori di nuove risposte alle sfide am- diverse azioni di ricerca e le conseguenti applicazioni in risposta
bientali, economiche e sociali, i cluster hanno valenze interdiscipli- a specifiche richieste. Dall'insieme spiccano molteplici specializ-
nari ed internazionali, per la creazione di 'nuova imprenditorialità zazioni alle quali la SITdA deve fare riferimento per creare quella
dai saperi'. I cluster potrebbero aprire, pertanto nuove opportunità "rete di esperienze" necessaria per fornire un servizio funzionale
per la società e il mercato, in termini di prodotti, servizi, settori all'attuazione di politiche condivise di ricerca applicata mettendo
produttivi, modalità di organizzazione e interazione. Il numero in relazione il mondo della ricerca alla formazione e all'impresa e
5 della rivista è occasione per introdurre una svolta nell'impegno privilegiando i diversi apporti multidisciplinari, trandisciplinari ed
della rivista stessa che intende promuovere la configurazione di infradisciplinari.
cluster tematici nel campo della Tecnologia dell'Architettura sulla Il modello più adeguato per esprimere i contenuti della rete, anche
scorta di quanto già proposto dal MIUR per i 'Nuovi cluster tecno- alla luce delle significative esperienze sviluppate in contesti inter-
logici', avvalendosi del quadro delle esperienze già in essere tra i nazionali, è il cluster: luogo deputato alla trasmissione organica
gruppi di ricerca delle diverse sedi. delle informazioni, conoscenze e competenze.
Catalizzatori di risposte alle sfide ambientali, economiche e sociali,
Premessa: La necessità di descrivere e mo- i cluster perseguono l'obiettivo della creazione di una nuova im-
un gruppo di lavoro tivare il passaggio di metodo che prenditorialità dai saperi. Essi sono espressione dei bisogni della
per nuovi metodi di ricerca ha portato la Società Italiana della società contemporanea a cui la Tecnologia dell'Architettura è in
Tecnologia dell'Architettura SITdA grado di prefigurare nuove competenze per contribuire ad una
a promuovere il superamento di una organizzazione per "sede", crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.
per favorire le sinergie tra risorse interne al settore disciplinare
della Tecnologia dell'Architettura e altri ambiti disciplinari e im- Il ruolo dei cluster Focalizzando su questioni
prenditoriali, ha portato alla formazione di un primo gruppo di all'interno della SITdA emergenti, i cluster supportano
lavoro di ricercatori, aggregatosi quasi spontaneamente in risposta la SITdA nel processo di radi-
ad una comune esigenza. Si tratta di un gruppo che vuole essere camento nelle realtà locali, favorendo la condivisione di luoghi –
il più possibile "aperto" nei confronti della SITdA e "strumenta- reali e virtuali – , idee e conoscenze. La proposta di un modello
le" al raggiungimento degli obiettivi comuni. Un gruppo, quindi, organizzativo di aggregazione dei ricercatori per cluster tematici
che, attraverso il proprio metodo di lavoro, rappresenta un primo, permette di inquadrare, al contempo, le sinergie istituite tra i Soci
iniziale, tentativo di sperimentare la collaborazione e il confron- appartenenti a diverse sedi geografiche e la capacità di ciascuno di
to metodologico tra ricercatori, orientato a delineare una "maglia interagire con il proprio territorio di riferimento, cooperando con
strutturale tematica" su cui far convergere gli interessi dei Soci di Enti locali, Amministrazioni, Imprese, Organismi di ricerca. Si su-
tutte le sedi. Una volta a regime, il gruppo potrà essere composto pera, pertanto, il concetto di "sede" per confluire verso tematiche di
dai diversi referenti dei diversi cluster proposti, interessati a parte- interesse e studio comune, quale indicatore di competitività e com-
cipare attivamente. petenza tematica di ricercatori e docenti all'interno della disciplina.
In questo modo la SITdA può ridisegnare una mappa tematica dei
legami esistenti sul territorio, tra reti di ricerca, società e mercati,
con l'obiettivo di localizzare e descrivere l'impatto esercitato in ter-

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mini di buone pratiche avviate, innovazione tecnologica e crescita La formazione dei cluster I cluster sono rispondenti alle spe-
economica prodotta. cificità dei componenti e in quan-
La mappatura dei cluster già attivi è una opportunità non solo per to tali possono essere proposti dai
tracciare lo stato della ricerca, ma principalmente per prefigurare Soci stessi e condivisi da tutti. Affinché ciò avvenga, ferma re-
nuovi scenari di impegno, in risposta alle sfide della società, al fine stando la flessibilità del sistema a seconda delle mutate esigenze
di aumentare la prosperità, migliorare la qualità di vita, promuo- individuali e del contesto, l'adesione dei componenti la comu-
vere la tutela dei beni pubblici, creare nuove opportunità di lavoro nità scientifica deve essere finalizzata e dedicata ad un numero
e di collaborazione con Enti ed Imprese. Un approccio incentrato limitato di cluster. Di conseguenza, riconoscersi in un cluster
sulle sfide permette quindi di promuovere sinergie tra risorse in- significa condividere un interesse e mettere a disposizione le
terne al settore disciplinare della Tecnologia dell'Architettura con proprie competenze contribuendo in questo modo allo sviluppo
saperi e conoscenze provenienti da altri ambiti, favorendo l'istitu- ed attuazione di programmi di ricerca di base o applicata, se-
zione di collegamenti anche con reti internazionali. dimentando la cultura dell'internazionalizzazione e sviluppando
diverse strategie d'intervento nazionale.
L'impatto dei cluster tematici Il risultato atteso prevede la Ogni cluster, una volta costituito, è autonomo per quanto con-
sul territorio formulazione di un corpo or- cerne l'organizzazione delle informazioni e la relativa promo-
ganico di cluster tematici rap- zione attraverso il sito internet www.tecnologi.net e la rivista
presentativo delle specificità della Tecnologia dell'Architettura e Techne. Il sito e la rivista saranno adeguatamente organizzati per
rispondenti a specifiche esigenze di ricerca e sperimentazione di dare visibilità ai cluster stessi, quali fulcri tematici intorno ai qua-
base ed applicata. li costruire una nuova propositività per gli Enti e le Istituzioni.
I cluster sono transdisciplinari, concepiti come strumenti flessibili La riconoscibilità sul territorio di gruppi di competenze speci-
per l'attuazione di strategie d'ambito, anche con la collaborazione fiche e, quindi, la creazione di rapporti di continuità tra Uni-
di Organismi di ricerca, di Enti ed Istituzioni, di Associazioni di versità, Enti, Istituzioni ed imprese, può diventare un obiettivo,
categoria ed in generale del settore della produzione, con l'obietti- contemporaneamente, di domanda e offerta di innovazione, ol-
vo di promuovere programmi ed interventi in risposta alle diverse tre che di avvio di iniziative per migliorare la progettualità tra
opportunità offerte dal contesto scientifico (nazionale ed interna- ricerca e sviluppo sul territorio.
zionale).
L'attuazione del modello dei cluster tematici potrebbe incentivare Nota: L'attuale gruppo di lavoro,
la comunità scientifica a sperimentare nuove modalità di concepire i prossimi passi del gruppo nonostante la sua fase di spe-
la ricerca, anticipando ed orientando i cambiamenti in atto al fine di lavoro per i cluster rimentazione, prevede, tra le
di valorizzare e rendere più efficace ed incisivo il contributo delle attività precedentemente defi-
competenze interne alla SITdA in funzione di scenari fortemente nite, una prima proposta di programma che individua alcune
dinamici che si delineano sempre più complessi e articolati. principali azioni:
Tra le attività che i cluster tematici, una volta costituiti, potranno – proporre la predisposizione di una call sui cluster, rivolta alle
svolgere si prefigurano: diverse sedi, insieme alle regole di funzionamento dei Cluster
– trasferimento di conoscenze dal mondo della ricerca a quello stessi;
dell'impresa; – organizzare, nell'ambito della prossima Assemblea ordinaria
– management e accompagnamento in progetti di ricerca e svilup- SITdA a Torino, una parte della giornata dedicata alla discussio-
po a livello locale, nazionale ed internazionale; ne sui cluster;
– networking e collaborazione con partner istituzionali, aziende le- – avanzare l'approvazione, nell'ambito della prossima Assemblea
ader nazionali e internazionali, distretti tecnologici, per lo sviluppo ordinaria SITdA a Torino, dei cluster nazionali;
e l'innovazione di prodotto e di processo; – impostare la sezione cluster del numero 6 di Techne a partire
– istituzione di tavoli tecnici sui temi individuati. dalla raccolta dei contributi, rispetto ad una proposta tematica.
Le azioni da intraprendere per dare visibilità ai risultati delle attivi- Sul prossimo numero della rivista, nella rubrica preposta, sarà
tà svolte potranno riguardare: dato ampio spazio ai programmi ed agli obiettivi dei cluster
– riorganizzazione del sito www.tecnologi.net; tematici, così come presentati, discussi ed approvati dai Soci
– newletter trimestrali sulle attività dei cluster; nell'ambito dell'assemblea ordinaria annuale della SITdA.
– pubblicazione semestrale delle attività dei cluster all'interno della
rivista Techne;
– pubblicazione di numeri monografici della rivista Techne, orga-
nizzazione di giornate di studio, seminari e convegni per la sensi-
bilizzazione su temi emergenti e la divulgazione dei risultati degli
ambiti tematici.

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Università di Camerino, Scuola di Architettura e Design

Social Housing: un cluster tematico alla prova del al di fuori di un ripensamento del contesto socio-economico e
PRIN tecnologico-ambientale di riferimento che comporti un cambio
di paradigma che affianchi alle istanze di sostenibilità nuove e
Massimo Perriccioli più coerenti modalità operative che rendano fattibili interventi
di questo tipo.
Nel corso dell’Assemblea annuale dei Soci della SITdA, svoltasi Il bando PRIN 2012 ha costituito l’occasione ed un primo banco
lo scorso ottobre al MADE-Expo di Milano, al fine di rilanciare di prova per testare il cluster tematico e la nuova modalità di la-
l’azione della Società, è stato deciso di individuare per i prossimi voro; intorno al tema del Social Housing è stata costruita una rete
anni alcune linee di ricerca strategiche, organizzate secondo clu- di circa 80 ricercatori, articolata in 7 Unità Operative rappresen-
ster tematici, costituiti da ricercatori accomunati da competenze tative di otto sedi universitarie - con carattere fortemente interdi-
mature ed interessi convergenti. Tale scelta potrebbe costituire sciplinare grazie al concorso di sociologi, fisico-tecnici, urbanisti,
per la comunità scientifica un’importante opportunità per defi- economisti, strutturisti - che ha proposto una ricerca nazionale di
nire nuove modalità di pensare e di fare ricerca, in sintonia con carattere metodologico e progettuale orientata ad intercettare le
i cambiamenti in atto dentro e fuori le Università, basate sulla esigenze di rilancio del settore delle costruzioni, la domanda so-
costruzione di reti di ricercatori che si riconoscono su progetti di ciale di abitazioni a costi contenuti e fitti calmierati e le politiche
ricerca comuni, di alto livello scientifico, di interesse internazio- ambientali di rigenerazione del costruito per ridurre il consumo
nale, aperti al confronto con la realtà delle trasformazioni socio- di suolo, dal titolo Emergenza abitativa e nuovi modelli di processo
economiche in atto. edilizio. Strategie operative per la rigenerazione sostenibile del pa-
Una delle linee di ricerca individuate dalla Società è quella del trimonio residenziale sociale.
Social Housing, una tematica di grande attualità, al centro del La proposta di ricerca si concentra su un aspetto specifico, ca-
dibattito architettonico e delle agende politiche delle pubbliche ratterizzante e potenzialmente qualificante del contesto italiano:
amministrazioni italiane ed europee che si sta trasformando in la rigenerazione urbana ed ambientale dei quartieri di edilizia
un’emergenza abitativa che coinvolge fasce di utenza sempre più residenziale pubblica esistenti con l’obiettivo di limitare l'impie-
diversificate e diffuse. A render ancor più complessa la temati- go di risorse materiche ed energetiche, di diminuire gli impatti
ca contribuiscono le implicazioni tra la questione abitativa ed il sull'ambiente naturale e culturale provocati dalla demolizione,
tema della sostenibilità che impone limiti alle azioni di trasfor- salvaguardando l'identità dei luoghi e di promuovere un tipo di
mazione del territorio e che responsabilizza la comunità scienti- sviluppo e di occupazione in linea con la sostenibilità complessi-
fica sui problemi del consumo di suolo e della riqualificazione del va degli interventi.
patrimonio edilizio. La rigenerazione della residenza sociale si manifesta come un
Il tema del Social Housing vede impegnati da anni un gran nu- tema complesso ed al tempo stesso strategico che evidenzia come
mero di ricercatori dell’area della Tecnologia dell’Architettura, at- le azioni di upgrade del patrimonio edilizio esistente, pensato
traverso ricerche teoriche e sperimentali, progetti e convenzioni come un sistema più ampio ed integrato di edifici e spazi aperti,
con enti e P.A. L’area della TdA vanta una tradizione di studi di non possano limitarsi al solo riequilibrio di condizioni abitative
notevole livello nel campo dell'edilizia residenziale, fondata su non più idonee, ma devono proporre soluzioni che sappiano co-
un approccio aperto, sistemico e processuale che ha contribuito niugare l’impatto degli interventi con la capacità di salvaguardare
a rendere "scientifico" il progetto tecnologico per l’ambiente co- le identità del contesto abitativo, di gestire in maniera efficiente
struito, nel senso della verificabilità dei risultati e della ripetibilità le risorse, di promuovere lo sviluppo locale, di garantire la fatti-
delle sperimentazioni condotte. Per rilanciare questi studi e ritro- bilità economica. La ricerca punta, quindi, a definire strumenti
vare la sintonia con i cambiamenti socio-economici e tecnologici metodologici ed operativi a supporto degli enti e delle pubbliche
in atto occorre creare le condizioni per ristabilire un circolo vir- amministrazioni che operano nel settore in grado di definire un
tuoso tra la domanda abitativa (mutata nelle forme e nelle tipolo- possibile quadro nazionale a partire dai contesti locali. La di-
gie d’utenza), le esigenze del settore delle costruzioni (sempre più mensione locale è il campo intorno a cui si articolano le proposte
condizionato dalla mancanza di finanziamenti pubblici), le ine- delle sette Unità Operative che partecipano al progetto di ricerca
ludibili istanze energetiche ed ambientali (sempre più cogenti per nazionale e la loro dislocazione sul territorio ha l’obiettivo di po-
effetto di livelli standard normativi da rispettare) e gli strumenti ter costruire uno spaccato rappresentativo dell’intera situazione
operativi di programmazione, progettazione e gestione degli in- nazionale.
terventi (non sempre adeguati a favorire e supportare interventi La ricerca si articola secondo quattro assi portanti: aggiorna-
pubblici e privati). Risulta difficile immaginare infatti, in un mo- mento dei modelli di processo, nuove forme di utenza, tipologie
mento di profonda crisi e di grandi mutazioni, poter perseguire di insediamento, tecnologie e sistemi eco-compatibili. Tali assi
qualsiasi tipo di innovazione nel campo della residenza sociale costituiscono il riferimento necessario alla formalizzazione degli

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ambiti di interesse di ciascuna unità operativa, con l’obiettivo più sistemi impiantistici smart-grid e smart-home finalizzati alla sicu-
ampio di trovare una strategia comune atta a garantire uno svi- rezza, all’autonomia, al risparmio energetico.
luppo della ricerca che tenga nella giusta considerazione il con- In linea generale la ricerca si propone di delineare un supporto
fronto tra il livello europeo e nazionale e i vari contesti locali. tecnico-scientifico che, attraverso lo sviluppo e la definizione di
Gli obiettivi della ricerca, fondati sull’esigenza di elaborare cono- conoscenze scientifiche, strumenti operativi (linee guida, indica-
scenze e proposte operative, basandosi sulle complessità e sulle tori, best practice, ecc.) ed applicazioni dirette (progetti pilota),
connessioni interdisciplinari per la riqualificazione dell’ambiente possa contribuire a orientare le strategie di politica tecnica e del
costruito, sono riferibili ai quattro temi portanti e alle due scale di governo del territorio nazionale con il coinvolgimento delle isti-
azione, quella locale e quella nazionale. tuzioni locali quali interlocutori privilegiati e destinatari finali. In
Nel dettaglio: tale ottica un ulteriore obiettivo è quello di elaborare strumenti
– con riferimento all’aggiornamento dei modelli di processo, la operativi a supporto delle pubbliche amministrazioni, finaliz-
ricerca si pone l’obiettivo di analizzare il rapporto costi/benefici zati alla reale diffusione di tecnologie innovative e sostenibili
degli interventi edilizi al fine di valutarne la fattibilità e la compa- nell’housing sociale all’interno di un quadro concreto di fattibilità
tibilità in funzione delle soglie di convenienza socio-economica economica e sociale degli interventi.
e finanziaria che possano suggerire la conservazione o la demoli- In merito alla questione della rigenerazione urbana, occorre evi-
zione e successiva ricostruzione in situ degli edifici; di elaborare denziare che recentemente in Europa sono state formulate propo-
una metodologia progettuale che sia strumentale alla fase di va- ste legislative per la politica di coesione 2014-2020 (rapporto Bar-
lutazione della pre-fattibilità degli interventi di rigenerazione da ca) che includono una vasta gamma di priorità di investimento,
realizzare sui quartieri, sugli spazi aperti e sugli edifici presi in tra cui il “Fondo per lo Sviluppo Europeo” il quale permette inter-
esame; di proporre uno studio di fattibilità finalizzato alla prefi- venti di infrastrutturazione, compresa la rigenerazione fisica e so-
gurazione di scenari gestionali e d’uso alla scala microurbana che ciale delle aree urbane e dell’edilizia popolare. La costituzione di
favoriscano la condivisione del progetto da parte degli utenti; di un cluster tematico, fondato su un sistema complesso di compe-
mettere a sistema i contenuti normativi e procedurali che gover- tenze accreditate sul tema dell’alloggio sociale, può rappresentare
nano il processo di riqualificazione, con l’insieme di soluzioni e una significativa occasione per l’accesso a finanziamenti comuni-
tecniche innovative finalizzate all’aggiornamento del patrimonio tari, con nuove opportunità di interazioni, sinergie e partnerships
edilizio esistente, puntando alla “modulazione” della normativa con soggetti sociali ed imprenditoriali, nonché con altre strutture
rispetto alle esigenze e alle caratteristiche del contesto nazionale e di ricerca pubbliche e private, anche internazionali, sia per la de-
locale; di elaborare linee guida multicriteriali, indirizzate ad ope- finizione dei modelli di governance, programmazione e norma-
ratori pubblici e privati, per la valutazione delle trasformazioni zione (ambiti nei quali il nostro Paese appare tuttora particolar-
nelle fasi di prefattibilità, di concertazione partecipata, di contrat- mente carente), sia per lo sviluppo di progettualità riferibili alla
tualizzazione pubblica per l’affidamento della progettazione, ese- riqualificazione e valorizzazione dei patrimoni abitativi pubblici.
cuzione e gestione - alle differenti scale del quartiere, dell’edificio Tale attività di ricerca potrà favorire inoltre ricadute positive sul
e dell’alloggio; contesto occupazionale, tramite lo sviluppo di nuove competenze
– con riferimento alle nuove forme di utenza, lo scopo è quello di e know-how riferibili all’industria delle costruzioni, integrando in
individuare criteri di analisi e di valutazione mirate alla verifica tal modo le istanze derivanti dal settore pubblico della residenza
di nuove destinazioni d’uso relazionate a nuove forme di utenza; sociale con quelle dei promotori e dell’imprenditoria del compar-
di fornire una lettura critica aggiornata delle iniziative attuate in to edilizio privato.
altri contesti territoriali e di valutare l’efficacia di nuovi modelli Al fine di rendere più incisiva l’attività di ricerca che il cluster
abitativi; di sistematizzare le caratteristiche prestazionali quali- tematico Social Housing ha avviato, la SITdA si sta impegnan-
quantitative in termini di benessere, fruibilità, flessibilità, dura- do per definire intese istituzionali e forme di partenariato con
bilità, sicurezza (alla scala dell’alloggio e dell’edificio) in relazione associazioni di categoria e di P.A. a livello nazionale e locale. Il
ad un nuovo quadro esigenziale determinato dai profondi muta- coinvolgimento, già nelle fasi di avvio dell’attività di ricerca di
menti sociali indotti dai fenomeni di migrazione, di mobilità, di stakeholders e di potenziali interlocutori, conferirà sicuramente
instabilità sociale, ecc.; maggiore attendibilità e visibilità ai risultati che si raggiungeran-
– con riferimento alle tipologie di insediamento, la ricerca intende no, contribuendo ad una reale “spendibilità” dei prodotti scienti-
verificare le potenzialità degli spazi funzionali per assecondare fici che sotto varie forme scaturiranno dal lavoro che sarà svolto
nuove esigenze abitative e nuove forme di utenza; di individuare nei prossimi anni.
le connotazioni degli spazi ad uso sociale-aggregativo e di quelli
privati; di valorizzare le potenzialità tipologiche dell’edilizia esi- Bando PRIN_2012
stente rispetto ai criteri di risparmio ed efficienza energetica; Proposta di ricerca interateneo: Emergenza abitativa e nuovi modelli
– con riferimento alle tecnologie e sistemi eco-compatibili, la ri- di processo edilizio. Strategie operative per la rigenerazione sosteni-
cerca persegue l’obiettivo di individuare i criteri di intervento per bile del patrimonio residenziale sociale.
l’adeguamento ed il miglioramento strutturale degli edifici richie- UO Università di Napoli “Federico II”: resp. prof.ssa Dora Francese
sti dalle normative vigenti; di verificare l’integrazione funzionale (Principal Investigator)
di dispositivi ambientali per migliorare le prestazioni energetiche UO Roma “La Sapienza”: resp. prof.ssa Tiziana Ferrante
degli edifici e degli alloggi; di definire soluzioni per migliorare le UO Chieti-Ferrara: resp. prof.ssa Cristina Forlani
condizioni di comfort ambientale degli spazi aperti di relazione e UO Politecnico di Milano: resp. prof.ssa Elena Mussinelli
UO Politecnico di Torino: resp. prof.ssa Rossella Maspoli
degli spazi comuni anche attraverso il supporto di logiche e solu-
UO Università di Reggio Calabria: resp. prof.ssa Maria Teresa Lucarelli
zioni mutuate da altri settori produttivi; di individuare e definire

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Resilienza, tecnologia e ambiente costruito. ne del patrimonio costruito edilizio, urbano e paesaggistico
Proposta per la costituzione di un cluster reinterpretandoli – in chiave dinamica e intersistemica – nel-
la logica di un rapporto più ampio e bilanciato tra capacità
tematico ecosistemiche, fattori ambientali, esigenze e comportamenti
dell’utenza, procedure organizzativo-gestionali e conoscenze
Michele Di Sivo (coord. scientifico), Filippo Angelucci,
tecnico-costruttive.
Daniela Ladiana

Nell'ambito dell’iniziativa coordinata dalla SITdA per l’atti-


vazione di cluster di lavoro tematici, la proposta “Resilienza,
Tecnologia e Ambiente Costruito”, formulata dal laboratorio
di ricerca BETHA dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di
Chieti-Pescara, intende collocarsi sia in continuità con gli stu-
di condotti negli anni passati presso il DiTAC, Dipartimento
di Tecnologie per l’Ambiente Costruito, sia in una prospetti-
va di sviluppo interdisciplinare delle ricerche nel campo del-
la Progettazione tecnologica dell'architettura sulle tematiche
dell’innovazione dei processi costruttivi, della trasformazione
sostenibile dell'habitat antropico, del recupero e della gestione
del patrimonio costruito, alla scala edilizia, urbana e territo-
riale.
Il tema proposto nasce da alcune riflessioni condotte sull’evo-
luzione degli scenari e dei processi insediativi contemporanei,
ormai sempre più caratterizzati da scarsità di risorse materia-
li, energetiche, alimentari e territoriali; scenari che possono
considerarsi come il risultato di una crisi di saperi, modelli e
pratiche progettuali e costruttive che hanno progressivamente
alimentato l'uso irragionevole del capitale naturale e artificiale
da parte dei singoli e delle intere collettività. Per affrontare
l’attuale crisi sistemica ambientale e di risorse e per trasforma-
re gli attuali livelli di insostenibilità dei processi insediativi in
opportunità adattative per spazi, utenti e artefatti dell'ambien-
te costruito, un apporto rilevante può prospettarsi a partire
dalla definizione di resilienza di un sistema complesso, intesa
come “capacità dinamica di adattamento e di riorganizzazione
del sistema stesso a seguito di uno shock o di un cambiamen-
to”.
In questa direzione, il contributo dell’area della Tecnologia
dell'architettura può delineare un nuovo orizzonte operativo
per la ricerca scientifica e la sperimentazione finalizzata alla
progettazione dell'ambiente costruito, facendo convergere le
sue specificità metodologiche, fondate su principi sistemici
ed esigenziali-prestazionali, verso un coordinamento e una
ricomposizione degli apporti interdisciplinari necessari per
affrontare la complessità della pratica e della costruzione del
progetto contemporaneo.
Il cluster intende quindi affrontare il tema della “modificazio-
ne resiliente dell'ambiente costruito” reinterpretando i nodi
problematici del processo di ideazione, realizzazione e gestio-

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Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura DiDA

Tecnologia dell’Architettura e Design nell’Ateneo to indicare con chiarezza il proprio progetto culturale ed evolverlo
fiorentino: trent’anni di attività anche in funzione delle persone che lo hanno seguito in questo cam-
mino. Chiari erano anche gli elementi fondamentali dei primi venti
Eleonora Trivellin anni di vita del dipartimento perché la distanza storica ha permesso
in modo naturale di far affiorare nettamente le emergenze. Nel terzo
A trent’anni esatti dalla fondazione del Dipartimento di Processi e capitolo i numerosi contributi che si sono resi funzionali al migliora-
Metodi della Produzione Edilizia, poi rinominato Dipartimento di mento del lavoro hanno sottolineato il moltiplicarsi delle competen-
Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini”, è stata ze e della ricchezza delle ricerche.
organizzata una festa alla quale sono stati invitati tutti coloro che ne Infine, la quarta parte raccoglie i titoli di tutte le ricerche svolte nel
hanno fatto parte dal 1983 fino ad oggi. Festa che, oltre a ricordare Dipartimento, di una selezione delle pubblicazioni del personale
l’anniversario, sancisce anche il passaggio della precedente struttura oggi in servizio, i nomi di tutti coloro che ne hanno fatto parte, i
nel nuovo Dipartimento di Architettura DiDA. Nell’occasione sono nomi dei dottorandi che hanno conseguito il titolo.
stati presentati due volumi: il primo raccoglie gli atti del convegno Ripercorrendo le vicende di questi trenta anni appare evidente quali
su Pierluigi Spadolini, organizzato da Paolo Felli, svolto alla fine del siano state le figure preminenti, gli ambiti di ricerca sui quali si sono
2010 e intitolato La concretezza del progetto, al quale parteciparono concentrate le maggiori attenzioni e come tutte le scelte siano in re-
dieci relatori provenienti da diverse sedi universitarie italiane che lazione tra loro.
con Spadolini avevano avuto rapporti prevalentemente accademici. Proprio partendo dalla raccolta degli argomenti delle ricerche, sud-
Vista l’occasione, il lavoro ha assunto il valore di omaggio a colui che divise per tipologie di finanziamento, si evince che una delle cifre
è stato uno dei più significativi maestri italiani del design e della tec- caratteristiche della struttura è stata proprio quel legame con la realtà
nologia e che ha determinato la nascita accademica di queste due concreta a cui abbiamo prima accennato. Scrive Roberto Bologna
discipline, oltre ad essere stato il reale demiurgo della struttura di- nell’introduzione al volume di cui abbiamo illustrato la struttura
partimentale fiorentina, pur non avendo mai ricoperto in essa ruoli poco sopra: « sin dalla individuazione delle linee programmatiche
istituzionali. fino alla produzione scientifica, il Dipartimento ha sempre cercato
Nell’altro volume, intitolato La Tecnologia dell’architettura e il Design di incidere sulla realtà concreta, di proporre l’innovazione e l’avanza-
nell’Ateneo fiorentino, sono trattate le vicende scientifiche delle don- mento della conoscenza a fini pratici, di collocare in una dimensione
ne e degli uomini che della struttura hanno fatto parte. operativa i risultati delle proprie attività».
Il lavoro si articola in quattro parti, delle quali le prime tre ricostru- Lo spirito dell’iniziativa ha voluto avere un carattere propositivo per
iscono cronologicamente le vicende più significative della struttura ciò che si sta costruendo e, in merito a ciò, scrive sempre Bologna:
scegliendo come inizio non il 1983, cioè la data di entrata in vigore «L’intento è di rappresentare il profilo di conoscenze e di competenze
della legge che istituì i dipartimenti, ma risalendo alla costituzione che il Dipartimento può portare “in dote” alla nuova struttura di-
della cattedra di Progettazione artistica per l’industria come mo- partimentale più ampia: non tanto quindi “memoria” conclusiva, ma
mento di nascita di tematiche nuove e di un nuovo modo di rappor- soprattutto spunto per un “investimento” di capitale umano ed intel-
tarsi alla realtà contemporanea. lettuale sul futuro del nuovo assetto della ricerca e della didattica».
La prima parte sintetizza le condizioni che resero possibile la fon- Una evoluzione, quindi, coerente anche con quelle che sono state le
dazione del Dipartimento nel 1983 e ne determinarono i caratteri impostazioni culturali della struttura fino ad oggi. Da sempre, infatti,
principali. il Dipartimento non ha avuto un carattere strettamente monodisci-
La seconda, che va dalla data di fondazione a quella del cambio del plinare, ricercando e accogliendo contributi di singoli o di gruppi
nome avvenuta nel 2001, ad un anno dalla morte di Spadolini, è che non appartengono all’ambito accademico della Tecnologia e del
quella nella quale si definiscono le modalità operative del fare ricerca Design. Valutatori, impiantisti, semiologi, storici, hanno costituito,
e che portano a configurarsi come struttura attenta alle richieste del- assieme ai docenti delle discipline del Design e della Tecnologia,
le strutture di governo del territorio a carattere nazionale e locale. La un’aggregazione di operatori diversi che hanno saputo accrescere le
terza parte ha il carattere più della cronaca che della storia e in essa loro competenze e quelle della struttura in un ambiente favorevole.
si moltiplicano i campi della ricerca, si diversificano gli interessi pur Oltre alla presentazione dei volumi dobbiamo ricordare anche l’ini-
nella comune impostazione scientifica e didattica. ziativa in sé, che ha portato a ritrovarsi persone che hanno svolto la
In questi primi tre capitoli, nell’avvicinarsi alla contemporaneità, la propria attività nel Dipartimento e lì concludendo la loro carriera
storia ha dovuto lasciare man mano il passo alla cronaca, non tanto o altri che si sono formati ed hanno iniziato il loro cammino uni-
per quanto riguarda le vicende ma per il metodo di lavoro adottato. versitario portando poi le loro competenze in altri Atenei. Un po-
Esistevano riferimenti nitidi per il primo periodo, che ruota preva- meriggio di confronto che è stato aperto dall’intervento del Rettore,
lentemente attorno alla figura di Pierluigi Spadolini il quale ha sapu- il quale ha affermato l’importanza strategica dell’architettura all’in-

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terno dell’Ateneo e di come questa abbia saputo essere un’eccellenza Nel nuovo assetto previsto dalla legge 240 del 2010, la didattica e la
riconosciuta a livello accademico nazionale e internazionale. È poi ricerca sono amministrate da un’unica entità, cioè il Dipartimento,
intervenuto Saverio Mecca, direttore del nuovo DIDA Dipartimento nel quale i docenti dell'originario Dipartimento TAD si sono orga-
di Architettura. Formatosi all’interno del Dipartimento di Tecnolo- nizzati in due sezioni quella tecnologica, alla quale afferiscono anche
gia e Design, egli ha sottolineato quanto questo patrimonio sia stato i docenti dell’estimo e della valutazione, e quella del design.
importante per la sua carriera fuori sede e come adesso questa aper- In questo modo il ruolo dei docenti del Dipartimento nel più va-
tura a tutte le discipline dell’architettura rappresenti una nuova sfida sto ambito degli insegnamenti è stato, fino ad oggi, quello, non solo
ed una nuova risorsa coerentemente a quello che era stato lo spirito di partecipare, ma anche di orientare un’originale formazione del-
della passata stagione. Sono seguiti poi gli interventi di coloro che le nuove figure e di quelle tradizionali delle professioni progettuali,
hanno ricoperto la carica di direttore, dal più recente al primo che ha mentre, nel nuovo assetto, didattica e ricerca potranno assumere un
rivestito questo ruolo. rapporto più organico.

02 | La copertina
01 | La locandina della del libro
manifestazione presentato

Se ognuno di essi ha dato una propria interpretazione del ruolo che Chi vive questo passaggio si augura di riuscire a contribuire al di-
gli era stato affidato, è apparso chiaramente che si è sempre cercato di battito scientifico così come è stato fatto fino ad oggi in un progetto
valorizzare le competenze e le attitudini di ogni persona che del Di- rinnovato, ma fondato su solide radici.
partimento ha fatto parte. Un’aggregazione di uomini liberi e diversi
che hanno costituito una comunità intellettuale aperta ad ogni tipo
di confronto e disponibile ad avere un rapporto forte con la realtà.
Roberto Bologna ha sintetizzato lo spirito dell’intera operazione, le
pubblicazioni e il convegno/dibattito, ricordando che il Dipartimen-
to ha rappresentato un interlocutore privilegiato sia per Ministeri,
Amministrazioni, Aziende, senza dimenticare i contributi che ha
saputo dare negli organi di governo di Ateneo.
Vincenzo Legnante ha ricordato di avere vissuto con la sua direzione
il delicato passaggio nel quale l’offerta didattica delle Facoltà si an-
dava moltiplicandosi e articolandosi in diversi Corsi di Laurea. E a
questo cambiamento fu in parte legato anche il cambio del nome del
Dipartimento che, oltre all’omaggio al fondatore, esplicita quelli che
sono i settori scientifici disciplinari prevalenti.
Romano Del Nord ha ripercorso analiticamente quelle che sono sta-
te le tappe più significative dell’esperienza, evidenziandone i caratteri
di maggiore originalità.
Pierangelo Cetica ha svolto un breve intervento, nel quale ha mani-
festato il suo apprezzamento per la scelta del ‘grande’ Dipartimento
nel quale, più facilmente, è possibile superare i margini disciplinari
per potenziare la qualità della ricerca e della didattica.
Sono poi intervenuti docenti che hanno fatto parte del Dipartimento
e che hanno saputo evidenziare l’esistenza di un gruppo di lavoro
che, pur essendo profondamente cambiato durante gli anni, è rima-
sto vitale e propositivo.

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Politecnico di Milano, Dipartimento ABC

La cultura tecnologica nella scuola milanese: oggetto di dibattito più ampio nell'ambito dei settori ICAR, che in
giornate di studio autunno dedicheranno a questo tema un seminario specifico.
Le Giornate di studio rappresentano prioritariamente un momento
di confronto tra i docenti dell’area, e dei settori affini ricompresi nella
Matteo Gambaro
macroarea 08C1, ma sono comunque occasioni di dibattito aperto a
tutti i docenti dell’Ateneo.
Stiamo vivendo un momento caratterizzato da rinnovamenti in ogni
L'iniziativa è stata ideata dal coordinamento dei ricercatori di Tecno-
settore della società e, in particolare, per quanto riguarda il mon-
logia dell'Architettura del Politecnico di Milano che costituiscono il
do universitario, una svolta che mette in discussione radicalmente
Comitato scientifico delle Giornate di studio (Oscar Eugenio Bellini,
il sistema che per molti anni ha disciplinato le attività di docenti e
Stefano Bellintani, Roberto Bolici, Gian Luca Brunetti, Gianandrea,
ricercatori.
Ciaramella, Emilia Costa, Laura Daglio, Mario Dejaco, Maria Luisa
Si tratta di una grande sfida, come tutti i cambiamenti, difficile ed
Del Gatto, Valentina Dessì, Maria Fianchini, Matteo Gambaro, Mo-
incerta che può però determinare ricadute positive e stimolanti e che
nica Lavagna, Marzia Morena, Massimiliano Nastri, Ilaria Oberti,
per l’area della Tecnologia dell’Architettura, così come per altri setto-
Ingrid Paoletti, Raffaella Riva, Andrea Tartaglia).
ri scientifico disciplinari, è accompagnata da un progressivo e rapido
rinnovamento generazionale.
Partendo da queste considerazioni, i ricercatori di Tecnologia
dell’Architettura si sono interrogati criticamente sul futuro dell’area,
in particolare all’interno della Scuola milanese, anche alla luce del
recente accorpamento nel macro-settore del Design e Progettazione
Tecnologica dell'Architettura con i colleghi di Architettura Tecnica,
Produzione Edilizia e Disegno Industriale, e dell'ampliamento dello
storico dipartimento di Tecnologia dell'Architettura1, ragionando
anche sulle forme più opportune per coinvolgere i docenti in un di-
battito propositivo e costruttivo. Ne è nata la decisione di organizzare
tre giornate di studio, intese come momento di confronto tra diver-
se generazioni di ricercatori/docenti con l’obiettivo di condividere e
delineare il programma culturale e scientifico per i prossimi anni.
02 | Locandina della prima giornata di
Il primo incontro, intitolato “Radici e prospettive. Riflessioni sulla studi “Radici e prospettive. Riflessioni
Tecnologia dell’architettura”, il 21 marzo, attraverso la testimonianza sulla Tecnologia dell'architettura”
di Fabrizio Schiaffonati, Claudio Molinari, Valerio di Battista, Maria NOTE
Bottero e Antonio Scoccimarro, si è posto l’obiettivo di ripercorrere 1 Negli anni '70 è stato fondato l'Istituto di Tecnologia, che ha avuto anche come
il contesto culturale in cui è stata fondata la disciplina e sono state direttore Marco Zanuso, successivamente, in attuazione della legge di riforma
definite le peculiarità che hanno caratterizzato, dagli anni Ottanta universitaria n. 382 del 1980, viene istituito il Dipartimento PPPE (Program-
ad oggi, la linea culturale della Tecnologia dell’Architettura. Al ter- mazione, Progettazione, Produzione Edilizia), quindi il Dipartimento DiTec
mine degli interventi, nell'ambito di una tavola rotonda, i relatori si (Disegno Industriale e Tecnologia dell'Architettura), nel 2002 il Dipartimento
sono confrontati con 5 ricercatori (Oscar Bellini, Gian Luca Brunet- BEST (Scienza e Tecnologie per l'Ambiente Costruito) ed oggi il Dipartimento
ti, Laura Daglio, Matteo Gambaro e Marzia Morena) sul futuro della ABC (Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito).
2
Prima giornata di studi, 21 marzo 2013 ore 14.30, Politecnico di Milano – aula
disciplina, introducendo e delineando nuove prospettive e scenari
E.N. Rogers, Piazza Leonardo da Vinci, 32 – Milano.
che saranno poi approfonditi nelle successive Giornate2.
Radici e prospettive. Riflessioni sulla Tecnologia dell’architettura
La seconda giornata, intitolata “La ricerca in area tecnologica”, pre- 14.30 Introduzione
vista per il mese di giugno, sarà dedicata alla ricerca ed in particola- Matteo Gambaro
re ad un confronto sui temi emergenti ed attuali anche in relazione 14.45 Interventi
alle mutate prospettive derivanti dalla situazione socio-economica Fabrizio Schiaffonati, Il contesto culturale e la nascita della disciplina
del Paese. Anche in questo caso dopo le relazioni, sarà promosso un Claudio Molinari, Le prospettive di re-identificazione della tecnologia
dibattito tra docenti e ricercatori di diverse generazioni. dell’architettura
La terza giornata, intitolata “La didattica di area tecnologica”, a con- Valerio Di Battista, La tecnologia dell’architettura nell’intervento sul costruito
clusione del ciclo, affronterà il tema della didattica, riflettendo sull’e- Maria Bottero, La progettazione ambientale
sperienza di questi ultimi anni e sulla necessità di rinnovamento Antonio Scoccimarro, Alla ricerca dell’identità
degli strumenti, delle tecniche e dei modelli d’insegnamento. Il tema 16.45 Tavola rotonda
della didattica è già stato affrontato in una Conferenza di Ateneo, Oscar Eugenio Bellini, Gian Luca Brunetti, Laura Daglio, Matteo Gambaro,
promossa dal Senato Accademico nel 2011, e sarà ulteriormente Marzia Morena
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Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura

Mario Zaffagnini, memoria di un maestro: fare precursore per il dibattito architettonico dei primi anni ’90, affronta
scuola attraverso il progetto di architettura il tema del paesaggio come argomento trasversale a tutte le altre disci-
pline e, in particolare, a quello della progettazione ambientale, così
fondato sulle necessità dell’uomo approfondito nell’esperienza fiorentina. Il ritorno verso l’architettura,
attuato nell’ateneo ferrarese, alla disciplina della composizione archi-
Valentina Modugno tettonica, è arricchito dall’enorme bagaglio di cultura tecnologica e
di innovazione precedentemente indagato.
Durante il 2012, complici due particolari coincidenze temporali, Sempre attento alla preoccupazione che l’esigenza tecnologica non si
quali il ventennale della Facoltà di Architettura di Ferrara XfafX anteponesse ai bisogni dell’uomo, facendo tesoro della propria atti-
(2001-2011), evento che ha visto ospiti fra i più considerevoli volti vità scientifica e didattica (maturata a partire dalle prime esperienze
dell’architettura contemporanea, e il quindicinale dalla scomparsa di con Adalberto Libera, suo primo Maestro, quindi quelle condotte
uno dei suoi fondatori e docenti, l’architetto Mario Zaffagnini (1936- a Firenze insieme all’amico prof. Pierluigi Spadolini) ha portato a
1996), si è sentita forte e doverosa la necessità di dare il giusto spazio compimento – proprio nel suo ultimo periodo di attività scientifica
conoscitivo e di approfondimento critico e storiografico, sia della fi- a Ferrara – l’elaborazione concettuale di quella che potremmo oggi
gura del docente sia dell’architetto: non “un tecnologo che parlava di definire il lascito culturale che meglio connota il suo modo di essere
architettura, ma un architetto che parlava di tecnologia”1. e fare l’architetto, e quindi il docente: una scuola di architettura fon-
Stimato professionista bolognese, fu tra i fondatori del Gruppo Ar- data sulle necessità dell’uomo.
chitetti Urbanisti “Città Nuova” di Bologna (1962-70). Si dedicò alla Questo percorso di approfondimento critico della figura del mae-
ricerca scientifica esplorando i campi dell’innovazione tecnologica stro, ha esplorato modalità differenti di lettura e contestualizzazione
e del processo edilizio, prediligendo il tema della prefabbricazione, dell’operato di Zaffagnini, dal convegno, alla mostra temporanea e
costruendo nuovi rapporti con gli operatori del settore attraverso il declinandosi in ultimo anche in attualissimi supporti multimediali.
coinvolgimento di questi ultimi in un dialogo aperto fra l’industria Ha toccato differenti generi di fruitori, dai colleghi professionisti e
delle costruzioni e il mondo accademico, per trovare nuovi punti di docenti, agli studenti e ricercatori, ai committenti e amici, replican-
riferimento per una produzione edilizia qualificata2. do – di fatto – lo scenario di confronto e attività con cui lui era solito
«Dalla ricerca alla divulgazione, tramite la verifica pratica della pro- relazionarsi in vita.
gettazione e della costruzione, e dalla pratica ancora alla ricerca e alla Gli intenti delle manifestazioni organizzate in ricordo del docente e
comunicazione, in ciclo continuo, egli ha prodotto conoscenza e occa- architetto bolognese sono chiaramente esplicitati nelle parole pro-
sioni di lavoro, molti progetti, metaprogetti, sistemi tipologici e tecno- nunciate a Ferrara da Theo Zaffagnini 4:
logici, opere costruite, saggi tecnici, manuali e ricerche scientifiche»3. «la vera ambizione di questo percorso è di far conoscere agli studenti
Mario Zaffagnini era un architetto: ogni suo progetto era esito di di oggi, ai dottorandi di ricerca, ai dottori di ricerca e ricercatori –
una ricerca molto approfondita, in cui le ipotesi confluivano nella che sono il futuro del nostro microcosmo di cultura – una figura, che
necessità di una verifica per la determinazione dei risultati acquisiti; si ritiene, oggi sarebbe quanto mai preziosa.
l’esperienza accademica affiancava e si fondeva nella grande capacità In un momento come questo, così difficile, per quella che era la sua
professionale, a favore di una progettazione a tutto campo, in cui la amata università, sarebbe infatti d’aiuto che questi lo conoscessero.
ricerca architettonica era riconosciuta capace di poter influire positi- Per la cultura che sapeva far amare, ma soprattutto per la sua capa-
vamente sulle relazioni della società in cui viviamo. cità riconosciuta di valorizzare e di aggregare l’eccellenza al di là di
Dopo una lunga e brillante carriera accademica nella ‘storica’ Facoltà ogni sterile steccato disciplinare. Vi era in lui una negazione del sin-
di Architettura di Firenze, il prof. Mario Zaffagnini, è tra i fonda- golare in favore del plurale, l’esaltazione del metodo (rigoroso), unito
tori della Facoltà di Architettura di Ferrara. Fondamentale è stato alla volontà di generare contenuti scientifici nell’ambito di gruppi
l’impegno nel Comitato Tecnico per la sua fondazione, dove, senza di studiosi e docenti accomunati da una visione armoniosamente
cambiare metodo di lavoro e obiettivi, ha spostato il suo interesse programmata e condivisa del futuro. Per lui infatti i giovani studiosi
culturale dall’approccio tecnologico e ambientale a quello compo- erano il futuro».
sitivo. Infatti composizione e tecnologia sono stati per lui, sempre, Il primo appuntamento ha avuto luogo in quella Facoltà – oggi Di-
i due aspetti complementari del progetto di architettura, assoluta- partimento di Architettura – da lui strutturata e avviata con l’aiuto
mente da non separare. di molti colleghi nel 1991, all’interno del programma appunto del
Lo contraddistingueva la volontà di dar vita a progetti in continuità ventennale della Facoltà di Architettura di Ferrara, XfafX curato dal
con la tradizione, ma al contempo con evidenti e sistematici conte- prof. Alfonso Acocella: un convegno tenutosi il 13 marzo 2012 pres-
nuti di innovazione, propri della sua formazione universitaria e cul- so palazzo Tassoni Estense. (foto 1)
turale. Ne è testimonianza l’ultimo tema ricerca che egli ha appro- In questa sede si sono dati appuntamento prima, alcuni fra i docenti
fondito, quello dell’architettura rurale della pianura padana, dove, e colleghi, in larga parte suoi ex-allievi, che hanno condiviso con lui

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01 | Ferrara, Palazzo Tassoni Comune di Bologna, nella Sala Borsa, sede in cui si completa ed
Estense, convegno approfondisce l’esplorazione dell’importante figura del docente e
svolto il 13 marzo 2012
all’interno del programma
progettista, questa volta rivolgendosi con particolare attenzione
per il ventennale della al più ampio pubblico dell’intera città, dove Zaffagnini ha lascia-
fondazione della facoltà to numerose e significative opere. (foto 3)
di architettura di Ferrara,
La struttura della mostra ha mirato a dare conto dell’insieme
in omaggio a Mario
Zaffagnini, architetto dell’opera e del pensiero. Il nucleo fondamentale del percorso
e docente, nonché espositivo è stato caratterizzato da un regesto sintetico della pra-
fondatore della facoltà tica professionale5, dalle prime esperienze alle opere più impor-
stessa.
tanti per ruolo e dimensione che, ancora oggi, possono essere
considerate esemplificative della capacità di Mario Zaffagnini di
il periodo fiorentino, quello di prima nomina per Mario Zaffagnini “fare scuola” attraverso il progetto.
come docente – Cosimo Carlo Buccolieri, Giorgio Giallocosta, Sempre qui, una sezione tematica della mostra documentava,
Michela Toni, Graziano Trippa (per lunghi anni preside di Facoltà) con una selezione di esempi significativi di una produzione
e Giovanni Zannoni – poi, in un secondo momento, quelli che sono molto più estesa, l’attività scientifica e sperimentale: ricerche,
stati i suoi ultimi allievi e colleghi e che ora costituiscono buona concorsi, pubblicazioni; a testimonianza della primaria figura di
parte del corpo docente dell’attuale Dipartimento di Architettura di Mario Zaffagnini all’interno dei gruppi di ricerca a cui partecipò,
Ferrara – Alfonso Acocella, Marcello Balzani, Pietromaria Davoli, fautore egli stesso di innovazione, promotore di un decisivo con-
Alessandro Gaiani, Michele Ghirardelli, Gaspare Inglese, Gabriele tributo alla ricerca della tecnologia dell’architettura, attraverso
Lelli, Nicola Marzot, Andrea Rinaldi e Theo Zaffagnini. pubblicazioni di rilevo, che hanno costituito a lungo strumenti
Dal convegno è emersa la completa integrazione fra il ruolo del do- per la didattica in più ambiti disciplinari.
cente e quello dell’architetto, peculiarità unanimemente riconosciuta Nelle architetture, negli studi e soprattutto negli insegnamenti in
alla figura di Mario Zaffagnini: docente universitario autorevole, ma cui è stato costantemente impegnato, i rapporti fra tecnologia e
anche raffinato progettista. Non esercitava infatti la professione sen- progetto assumono un ruolo fondamentale, e con essi, le analisi
za che questa fosse permeata dalla ricerca progettuale, spaziando da e le elaborazioni inerenti gli aspetti tipologici dei manufatti, che
valutazioni critiche sulle dinamiche urbane nazionali ed internazio- vengono affrontati sempre in sinergia con i primi e in relazione
nali, alla ricerca sul processo edilizio, fino alla minuziosa attenzione ai differenti contesti di intervento.
per il dettaglio tecnologico, che spesso sfociava nel campo del design
(foto 2).
02 | Bologna, via delle Donzelle 2, sede 03 | Ingresso dell’Urban Center del
della Fondazione del Monte, vista Comune di Bologna, presso la Sala
della scala in acciaio inox, legno Borsa, che ha ospitato la mostra
e vetro, magistrale progetto tra temporanea dedica al maestro
architettura e design di Mario Mario Zaffagnini.
Zaffagnini. In primo piano il
manifesto della mostra temporanea
a lui dedicata.

Ogni progetto per lui era un prodotto di ricerca, affrontato con A corredo della mostra inoltre sono stati resi visibili alcuni prodotti
una metodologia rigorosa, per la quale sentiva la necessità di cir- multimediali dedicati a Mario Zaffagnini, a partire dal video “I ma-
condarsi di numerosi collaboratori per portare avanti ed affian- estri dell’Architettura e del design: Mario Zaffagnini” del regista Al-
care linee diverse di ricerca. berto Di Cintio (Unifi), in cui il ricordo di colleghi e amici, autore-
Il percorso di memoria è poi continuato e ha preso la forma di voli docenti e professionisti come Pierluigi Cervellati, Cosimo Carlo
un ulteriore strumento conoscitivo, una mostra temporanea Buccolieri, Paolo Felli, Maria Chiara Torricelli, Romano Del Nord,
nel mese di giugno 2012, che ha avuto luogo dapprima presso Giorgio Giallocosta e Nicola Sinopoli insieme a molti altri, diventa
la Fondazione del Monte (di Bologna e Ravenna), nella presti- un prezioso compendio di ricerca e professione di architettura con-
giosa sede di via delle Donzelle, 2 a Bologna, opera memorabile temporanea. Tra essi sono stati realizzati per l’occasione una serie
di restauro dell’architetto Zaffagnini, eseguita negli anni ’70, un di documenti audiovisivi originali: un repertorio cronologico delle
luogo emblematico per la testimonianza del valore delle opere opere e pubblicazioni per immagini a cura di Theo Zaffagnini con
architettoniche da lui realizzate e la qualità del rapporto instau- Michele Manzella, un video dell’Arch. Raffaello Scatasta con foto ori-
rato con la Committenza. La mostra è successivamente approda- ginali inedite scattate da Zaffagnini dal titolo “La Città Nuova di Ma-
ta dal 09 Ottobre al 15 Novembre 2012 presso l’Urban Center del rio Zaffagnini”, e un prodotto audiovisivo inedito, creato per l’evento

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da Theo Zaffagnini e implementato graficamente dall’arch. Marghe-
rita Bissoni dal titolo “Messaggi in bottiglia”6, che ripropone una let-
tura con immagini di un significativo, per quanto poco conosciuto,
testo tratto da una presentazione di Mario Zaffagnini intitolata “La
lunga strada verso la qualità urbana”7.
Nell’ambito temporale di queste esposizioni, si segnalano anche
diversi appuntamenti, oraganizzati dai curatori delle mostre
Michele Ghirardelli e Theo Zaffagnini, che hanno promosso
approfondimenti conoscitivi e confronti tecnici circa i progetti
di Mario Zaffagnini e gli innovativi temi di ricerca che hanno
caratterizzato la sua attività.
Tra essi si annovera una esperienza di trekking urbano con succes-
siva tavola rotonda svoltasi il 22 settembre 2012, che ha coinvolto
amministratori, professionisti, cittadini e rappresentanti dell’asso-
ciazionismo locale, in una “lettura” diretta del quartiere Castelde-
bole, progettato e realizzato sotto la guida di Mario Zaffagnini nel
1976 e tuttora esempio vitale dell’esperienza dei “Quartieri satellite”
di Bologna e non solo.
Quindi, in linea con tali approfondimenti, si ricordano anche una
visita guidata al Centro eliografico ELIOS, in via Testoni 10 a Bo-
logna – realizzato nel 1966 – e una visita alla sede restaurata da
Zaffagnini nel 1971-73 della Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna, svoltesi in concomitanza con l’inaugurazione della mostra
presso l’Urban Center del Comune di Bologna il 09 Ottobre 2012.
In conclusione e a rimando dei contenuti ivi presentati è doveroso
ricordare l’importante stesura di un numero monografico della rivi-
sta i Quaderni di “ARCHITETTARE” 8 dal titolo “Mario Zaffagnini
Architetto e Docente”, che la Fondazione Architetti Reggio Emilia ha
dedicato all’iniziativa grazie anche al contributo della Fondazione
del Monte9.

NOTE
1
Dall’intervento del prof. Roberto Di Giulio durante il convegno del 13 marzo
2012 presso palazzo Tassoni a Ferrara.
2
Si ricorda a tal fine il suo ruolo nell’ambito dei Saloni dell’Industrializzazione
Edilizia di Bologna e la sua successiva fondazione del gruppo Edinricerche di
Bologna.
3
Da Bucolieri C.C. (2012), “La realizzazione dell’architettura/officine Edinricer-
che” in Rinaldi A., Zaffagnini T. (Eds.), Mario Zaffagnini, architetto e docente,
Quaderni di ARCHITETTARE n. 2, Maggioli Editore, Rimini, pag.24.
4
Dall’intervento del prof. Theo Zaffagnini, a nome del comitato scientifico orga-
nizzatore degli eventi in apertura del convegno tenutosi 13 marzo 2012 presso
palazzo Tassoni a Ferrara.
5
La biografia e il regesto delle opere di Mario Zaffagnini, curato da Theo Zaffa-
gnini è consultabile al link:
http://www.materialdesign.it/it/post-it/mario-zaffagnini_13_256.htm
6
Il video è visibile on line al seguente indirizzo:
http://www.materialdesign.it/it/post-it/messaggi-in-bottiglia-accezioni-etiche-
e-pratiche-del-significato-di-architettura-secondo-mario-zaffagnini-un-pen-
siero-autobiografico-ritrovato-_13_331.htm
7
Prefazione di Mario Zaffagnini del volume Lombardi E. (1980), Modelli abi-
tativi e utenza: l’esperienza danese. La lunga strada verso la qualità urbana, BE-
MA Editrice, Milano.
8
Rinaldi, A., Zaffagnini, T. (2012), (Eds.), “Quaderni di ARCHITETTARE” n. 2,
Maggioli Editori, Rimini.
9
La pubblicazione è disponibile in formato pdf all’indirizzo http://www.architet-
ti.re.it/Sezione.jsp?titolo=Quaderni+02+-+Mario+Zaffagnini&idSezione=1061

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Università di Camerino, Scuola di Architettura e Design

Il “pensiero progettante” di Eduardo Vittoria to dominante di produttività e che ritrovava nella “fatticità”, intesa
come capacità trasformativa propria dell’uomo-artigiano, le tracce
Massimo Perriccioli di un’inventività industriale e di una nuova cultura materiale. Vitto-
ria si è sempre considerato un fiero avversario delle contrapposizioni
Eduardo Vittoria (1923-2009), dopo essersi laureato presso la facoltà ideologiche tra una cultura fondata sul sapere umanistico-letterario
di Architettura di Napoli (1947), nel 1951 viene chiamato ad Ivrea ed un’altra basata sul sapere scientifico-tecnologico. E da questo
da Adriano Olivetti, dove inizia una lunga ed importante collabora- punto di vista, un ruolo importante nella sua formazione, più che di
zione con l’azienda piemontese che si protrarrà fino agli inizi degli architetto di intellettuale, lo ha svolto la rivista “Civiltà delle macchi-
anni ’70. Per la Olivetti realizzerà, oltre al Centro Studi (1954), al ne”, fondata da Leonardo Sinisgalli nel 1953, che tentò in quegli anni
Centro Comunitario di Palazzo Canavese (1953) ed alle Officine di di grande crescita industriale e produttiva di presentare contributi
attrezzaggio di San Bernardo (1960), gli stabilimenti di Crema, Scar- provenienti da culture diverse, cercando di ricondurre il discorso
magno e Marcianise. Nel 1975, chiuso lo studio di Roma, si trasfe- sull’industria e sull’avanzamento tecnico-scientifico ad una sintesi in
risce a Napoli dove svolge attività politica ed amministrativa, prima grado di produrre realmente innovazione in tutti i campi del sapere.
come assessore della giunta di sinistra guidata da Maurizio Valenzi Eduardo Vittoria non ha mai nascosto la sua passione per il ‘Secolo
e poi come consigliere regionale. Nel 1973 cura la Sezione italiana dei Lumi’ ed in particolare per pensatori come Diderot, D’Alembert
della XV Triennale di Milano sul tema “Lo spazio vuoto dell’habitat”. e Voltaire, capaci di stabilire nelle loro opere un intenso dialogo tra
Le sue realizzazioni, sia nel campo dell’architettura che del disegno arte e scienza, tra filosofia e tecnica. La lezione dell’Illuminismo si
industriale, sono state pubblicate sulle più importanti riviste di set- ritrova nel suo approccio intellettuale che coltivava insieme Ragione
tore ed hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti (Premio e Sentimento, Natura e Civiltà, Tecnica e Cultura, un metodo nel
INARCH 1964, Compasso d’oro 1967). Ha svolto una lunga ed in- quale i saperi, le tecniche, ma anche i modi di vivere, potessero dia-
tensa attività universitaria, contribuendo alla fondazione della Fa- logare, per insegnarci che senza questo dialogo, questa capacità di
coltà di Architettura di Pescara e di Ascoli Piceno, e di Dipartimenti tenere insieme punti di vista diversi, non può esserci autentica cono-
universitari (DIPE dell’Università di Roma, Procam dell’Università scenza e reale avanzamento. «Occorre intrecciare i due saperi, quello
di Camerino). Accademico di San Luca dal 1977, nel 2008 è stato no- “letterario-filosofico” e quello “scientifico-tecnologico”, afferma Vit-
minato primo socio onorario della Società della Tecnologia dell’Ar- toria, in una poetica dell’immaginazione sperimentale che restitui-
chitettura (SITdA). sca alla dizione “tecnico del progetto” l’antico significato della parola
Eduardo Vittoria, pur considerato uno dei “padri fondatori” della greca technè, propria di una “arte” che esprime l’inesausto divenire
Tecnologia dell’Architettura, ha sempre assunto una posizione la- della poiesis tra concretezza ed astrazione. […] Il mondo dei saperi,
terale, per certi versi eterodossa, rispetto alle questioni ed ai temi dall’arte alla scienza, dalla poesia alla filosofia, non può continuare
dominanti della disciplina, rivendicando al progetto di architettura a riproporre esperienze passate; la progettazione, anche se nel pas-
una dimensione sperimentale che attribuisce un carattere inventivo sato ritenuta marginale, è parte integrante di questo mondo: non è
alla tecnologia, intesa come “poter fare” piuttosto che come “saper conoscenza immediata ma attività che agisce secondo schemi e col-
fare”. In questo senso, l’idea di innovazione, che accompagna qual- legamenti contrapposti. Un’attività che illustra la capacità di trovare
siasi forma di trasformazione dell’ambiente, risiede in un “pensiero combinazioni nuove, partendo da elementi conosciuti o intuiti attra-
progettante” in cui si compongono insieme manualità, materia, in- verso gli scritti e le immagini di poeti, filosofi, scienziati, ed in genere
ventiva ed intuito. Coerente con tale approccio, Vittoria ha sempre di quanti hanno saputo interpretare e raccontare le forme dell’im-
combattuto contro la logica delle consuetudini e dei pregiudizi di un maginario». La tensione verso il ripensamento e la riorganizzazione
sapere progettuale ripetitivo e tradizionale, incarnato dai manuali e delle conoscenze necessarie alla formazione di una moderna cultura
dagli stili architettonici, spazzato via dal Movimento Moderno e dai del progetto, si condensa in uno dei suoi ultimi scritti in cui sollecita
quei maestri come Mies e Le Corbusier che ha sempre amato e mai dottorandi e dottori di ricerca a “pensare creativamente”, gettando
rinnegato. Per contro, la sua visione dell’Architettura come attività continuamente ponti tra il materiale e l’immaginario «per delineare
intellettuale ed inventiva, intimamente connessa alla dimensione un intreccio di percorsi possibili, fondato su livelli conoscitivi aperti
sperimentale della tecnica, si è sostanziata nell’inquietudine e nella e pluridisciplinari, indirizzati ad una complessiva visione di quel che
curiosità di una ricerca progettuale continua, paziente e dialogante. si auspica per la formazione intellettuale di un ricercatore che si spo-
Gli anni ‘olivettiani’, durante i quali ebbe modo di collaborare con sta continuamente lungo i margini disciplinari e lungo la frontiera
valenti ingegneri e designers come Natale Capellaro e Marcello delle sue letture e riflessioni sulla teoria e la pratica della “cultura ma-
Nizzoli, rappresentano il milieu culturale entro cui matura la sua teriale”, vera ispiratrice della sapienza progettistica della modernità».
curiosità per il “paesaggio industriale” che ha alimentato nel tempo
un atteggiamento intellettuale che guardava criticamente al concet-

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Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design

Ricordo di Giuseppe Ciribini nel centenario Considerato da molti uno dei fondatori della disciplina Tecnologia
della nascita dell’Architettura, così come oggi la intendiamo, è stato certamente
uno studioso poliedrico quanto rigoroso e intelligente, che ha sa-
Daniela Bosia puto intuire anzi tempo le potenzialità degli strumenti tecnologici
e dell’interdisciplinarità, che ha profondamente innovato il campo
Nel corso della consueta giornata di studi che accompagna l’Assem- disciplinare, aprendolo a più ampie prospettive di ricerca.
blea annuale dei soci, in programma per il prossimo mese di giugno Molti docenti dei settori disciplinari di Tecnologia dell’Architettura,
a Torino, la SITdA ricorderà, in occasione del centenario della sua di Architettura Tecnica, di Produzione Edilizia e di Disegno Indu-
nascita e a poco più di vent’anni dalla morte, la figura di Giuseppe striale sono stati suoi allievi, collaboratori o colleghi.
Ciribini, Professore Emerito di Tecnologia dell’Architettura1. All’interno della giornata di studi SITdA, organizzata in collabora-
Ospiterà la giornata di studi e la commemorazione la sede del Poli- zione con le Società Scientifiche ArTec (Associazione Scientifica per
tecnico di Torino, presso il quale Giuseppe Ciribini, nato a Milano la Promozione dei Rapporti tra Architettura e Tecniche dell’Edilizia)
nel 1913, ha svolto gran parte della sua carriera accademica. Pro- e ISTeA (Italian Society of Science, Technology and Engineering of
veniente dal Politecnico di Milano, presso il quale si era laureato in Architecture) e con la famiglia Ciribini Guarnerio, il Professor Giu-
Ingegneria Civile nel 1936, e con un significativo bagaglio di espe- seppe Ciribini sarà ricordato proprio da alcuni dei suoi allievi e col-
rienze, come l’insegnamento presso la Hochschule für Gestaltung di laboratori più stretti.
Ulm, Giuseppe Ciribini approda alla Facoltà di Architettura del Po- La giornata di studi costituirà, soprattutto per i giovani che lo hanno
litecnico di Torino nel 1963, su proposta di Cesare Bairati, come ti- conosciuto solo attraverso la sua vasta opera editoriale, un’occasione
tolare della cattedra di Elementi costruttivi, poi di Tecnologia dell’ar- non solo di commemorazione ma anche di approfondimento e di
chitettura, e qui rimarrà dirigendo l’Istituto di Elementi Costruttivi, riflessione, orientata al futuro. Uno dei principali insegnamenti del
poi Istituto di Tecnologia dell’Ambiente Costruito e chiudendo la sua Professor Giuseppe Ciribini, infatti, è stato quello di non fermarsi
carriera come direttore del Dipartimento di Progettazione Architet- troppo a guardare solo il passato, ma piuttosto di guardarsi intor-
tonica. no, aprendosi ad altri campi disciplinari, e, soprattutto, di guardare
Il suo percorso di ricerca teorica e sperimentale prende il via dal avanti, al futuro, non solo immediato, in una prospettiva che direm-
tema della casa rustica, affrontato a partire dalla tesi di laurea, re- mo di progetto (da pro jacere, gettare avanti, come soleva ricordare
latore Giovanni Sacchi, intitolata “Indagini e ricerche intorno alla il Professore ai suoi allievi).
casa italiana”. Dai primi anni del dopoguerra, si dedica ai problemi Il progetto del futuro della società, del settore edilizio, della tecno-
dell’industrializzazione nel campo delle costruzioni e alle relazioni logia dell’architettura, ma non solo, oltre l’orizzonte del presente e
fra architettura e costruzione, ricoprendo ruoli operativi e di rilievo dell’immediato futuro, assume oggi connotazioni sempre più com-
presso centri di ricerca, come il Centro Studi sull’Abitazione del Con- plesse che richiedono approcci, metodi, strumenti, confronti sempre
siglio Nazionale delle Ricerche, e partecipando ad attività di ricerca più complessi e interdisciplinari, ma necessita forse anche di qualche
innovativa, come i Programmi Sperimentali della CECA (Comunità sforzo di semplificazione.
Europea del Carbone e dell’Acciaio) e i Progetti del AEP (Agenzia Nel corso della giornata sarà anche presentato il libro che traccia le
Europea di Produttività) dell’OECE (Organizzazione Europea di linee generali della figura di Giuseppe Ciribini e della sua complessa
Cooperazione Economica). e articolata opera di ricerca intellettuale e sperimentale.
Negli ultimi anni i suoi interessi, in una visione ampia e sistemica
non solo del settore edilizio ma anche dell’ambiente e della società, NOTE
esplorano le potenzialità delle innovazioni tecnologiche conseguenti 1
Il titolo di Professore Emerito è stato conferito al professor Giuseppe Ciribini
alla diffusione dell’informatica e della telematica, ponendosi come con decreto del Presidente della Repubblica Italiana datato 11 settembre 1989,
reale precursore dei tempi che oggi stiamo vivendo. su proposta del Consiglio di Facoltà della Facoltà di Architettura del Politecnico
di Torino.
Com’è stato ricordato in occasione del conferimento del titolo di Pro-
fessore Emerito, «il prof. Ciribini si è distinto nella ricerca scientifica
attinente i settori della Tecnologia dell’Architettura, dimostrandosi
raffinato conoscitore e attento ricercatore negli ambiti della standar-
dizzazione edilizia, della coordinazione modulare, della produzione
edilizia, dei problemi dell’ambiente costruito, e perseguendo linee di
studio tendenti a sottolineare il ruolo sempre più importante assunto
dalle scienze dell’uomo nel mondo dell’architettura».

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Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Architettura

Housing Quality and Sustainability for Social maggior spazio all’investimento privato e alle sue ricadute sull’intera
Housing. Scenari di ricerca sulla rigenerazione comunità. Per raggiungere tale obiettivo risulta chiaramente priori-
tario il ruolo dell’investimento pubblico, ma soprattutto come ‘in-
dell’edilizia residenziale pubblica nesco’ a quello privato, per attrarre il quale bisogna partire dall’uso
efficace del patrimonio residenziale pubblico.
Sergio Russo Ermolli
Una serie di obiettivi integrati, quindi, che mettono in luce la com-
plessità dei temi coinvolti e quanto l’intervento di update fisico dell’e-
Il Cecodhas1 definisce il Social Housing come «l’insieme delle attività
dilizia residenziale pubblica (energetico, tecnologico, distributivo,
atte a fornire alloggi adeguati, attraverso regole certe di assegnazio-
ecc.), costituisca solo una delle azioni di rigenerazione connesse alla
ne, a famiglie che hanno difficoltà nel trovare un alloggio alle condi-
più ampia questione della qualità dell’abitare sociale.
zioni di mercato, perché incapaci di ottenere credito o perché colpite
Tematiche diversificate e interconnesse che hanno costituito il leit-
da problematiche particolari». L’attualizzazione dello scenario e la
motiv del Simposio Internazionale svoltosi a Napoli2 all’interno delle
centralità del fenomeno di crisi che ha investito il nostro Paese negli
attività del Dottorato di ricerca in Tecnologia dell’Architettura e Ri-
ultimi anni, evidenzia la crescente richiesta di abitazioni proveniente
lievo dell’Università “Federico II”3, e che ha visto il coinvolgimento
dai settori sociali più deboli, alle quali si aggiungono nuove categorie
attivo della SITdA. L’incontro, come ha evidenziato il Presidente Ro-
appartenenti alla fascia media che, per l’innalzamento dei valori del
berto Palumbo, ha rappresentato la premessa per approntare i con-
mercato immobiliare privato, sia residenziale che locativo, rischia-
tenuti di un cluster tematico sul Social Housing, attraverso l’indivi-
no di restare coinvolti in processi di esclusione territoriale, sociale
duazione delle competenze specifiche della comunità scientifica che
e, quindi, economica. Tale fenomeno, che si manifesta in Italia con
fa riferimento alla Tecnologia dell’Architettura, integrate con quelle
caratteristiche di reale emergenza, richiede innanzi tutto il ricono-
provenienti da altre società scientifiche, per metterle a disposizione
scimento della significativa presenza sul nostro territorio di ‘risorse’
delle pubbliche amministrazioni. Un panel di competenze che siano
fisiche e sociali che possono essere valorizzate e che attualmente si
capaci di gestire conoscenze e processi complessi, di avviare attivi-
trovano in una condizione particolarmente problematica, per diver-
tà conto terzi e specifiche consulenze sul tema della rigenerazione
si e noti motivi: obsolescenza edilizia, abbandono e degrado degli
dell’edilizia residenziale pubblica. Il Simposio ha permesso inoltre di
spazi esterni, isolamento (fisico e psicologico) rispetto alla città, mo-
delineare scenari futuri di indagine, da parte di protagonisti dell’in-
nofunzionalità dei ‘quartieri dormitorio’.
dustria delle costruzioni, di docenti e studiosi di varie Università, che
La rigenerazione delle aree residenziali realizzate per iniziativa pub-
da anni fanno di tale tematica il nucleo centrale dei loro interessi di
blica nelle espansioni urbane del dopoguerra risulta infatti, da più
ricerca.
di vent’anni, un tema strategico nelle politiche urbane nazionali ed
La complessità delle esigenze provenienti dall’utenza si intreccia
europee. Gli attuali indirizzi a livello comunitario evidenziano la ne-
oggi, come messo in evidenza dalla prof.ssa Dora Francese, con
cessità di intervenire sulle ampie parti degradate delle città, piuttosto
l’urgenza delle questioni dell’inquinamento del pianeta, con la ne-
che continuare a espanderle occupando nuovo suolo, sottolineando
cessità di risparmiare risorse energetiche e materiche, con l’obbligo
differenti temi e approcci da seguire. Non esistono, infatti, soluzio-
di ridurre i fenomeni di tossicità e degrado dell’ambiente. Il concet-
ni uniformemente valide per tutti i quartieri di edilizia residenziale
to di alloggio sociale richiede infatti di essere declinato integrando
pubblica che possano essere adottate nei processi di rigenerazione;
le questioni della sostenibilità ambientale all’interno dei contenuti
esiste tuttavia la possibilità di individuare una serie di possibili per-
progettuali degli interventi, riducendo in tal modo gli impatti degli
corsi che, nell’affrontare le differenti criticità abitative, tengano con-
edifici sul territorio, e riconoscendo, allo stesso tempo, l’urgenza di
to delle specificità normative, produttive, economiche e sociali del
fornire spazi abitativi ad elevata vivibilità, in linea con la domanda di
contesto nel quale si opera. Le numerose esperienze svolte in diffe-
‘salubrità’ psicologica, sociale e culturale delle comunità che li occu-
renti paesi mettono in evidenza l’esigenza comune di determinare
pano. Le ricerche svolte sul tema della sostenibilità ambientale degli
processi di intervento integrati che, insieme agli obiettivi di rifunzio-
interventi hanno messo in luce la necessità di applicare in maggior
nalizzazione e innalzamento delle qualità formali e d’uso, associno
grado le metodologie di controllo ex post dei risultati attesi, allo sco-
obiettivi di riqualificazione fisica dell’esistente, di retrofit energetico,
po di verificare la reale efficacia, ad esempio, degli interventi di effi-
di riconnessione sociale e relazionale, attraverso strategie e politiche
cientamento energetico degli edifici attraverso il monitoraggio dei
di inclusione degli abitanti finalizzate a rendendoli promotori e atto-
consumi per singolo alloggio.
ri delle trasformazioni.
Per poter rispondere adeguatamente alla domanda di qualità abi-
Specialmente nell’attuale congiuntura economica diventa essenzia-
tativa, espressa o ancora inespressa, che proviene dai residenti dei
le, inoltre, individuare i presupposti finanziari ottimali per le azioni
complessi di edilizia sociale, è necessario avviare un processo fina-
di riqualificazione, favorendo in particolare le condizioni che diano
lizzato alla sua codificazione. Il prof. Massimo Perriccioli ha sottoli-

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neato come, in anni di ricerca, il settore scientifico-disciplinare della abitative, specie per quanto riguarda il comportamento energetico
Tecnologia dell’Architettura abbia sviluppato teorie e metodologie degli alloggi. Gli impegni assunti dal governo olandese di assegnare,
di carattere esigenziale-prestazionale capaci di interpretare una do- entro il 2050, lo standard Nearly Zero Energy a tutta l’edilizia resi-
manda spesso disorganica e confusa, individuandone specifiche mo- denziale e, al contempo, almeno la classe energetica B al patrimonio
tivazioni e caratteristiche. Tali metodi di indagine hanno permesso di housing sociale, stanno incontrando ostacoli non solo di natura
di comprendere che la complessificazione della nuova domanda abi- finanziaria, ma soprattutto di tipo tecnico-procedurale. L’attività
tativa non è tanto l’esito della crescita demografica, quanto piuttosto di monitoraggio dei risultati post-occupancy ha mostrato infatti un
del perdurare della crisi economica, del processo di invecchiamen- elevato scarto tra le prestazioni energetiche attese e quelle reali, evi-
to della popolazione, dello sviluppo di nuove forme di convivenza, denziando la necessità di avviare un maggior controllo del processo
della crescita della mobilità per ragioni lavorative e di studio. Tutti progettuale e cantieristico, nonché lo sviluppo di soluzioni tecniche
fenomeni che stanno trasformando profondamente le esigenze abi- altamente performanti e capaci di garantire elevata adattabilità alle
tative, rendendo antiquati quegli standard prescrittivi ancora oggi differenti condizioni di utilizzo. Nonostante tali limiti, in poco più di
alla base delle norme tecniche regionali per la realizzazione di edi- un decennio numerosi edifici sono stati oggetto di riqualificazione
lizia residenziale pubblica. A questi aspetti di natura qualitativa si tecnologica6, alcuni dei quali sono considerati best practice for high-
aggiungono quelli di tipo quantitativo, che delineano un panorama level renovation, venendo a costituire una fondamentale banca dati,
difficilmente riconducibile a predefinite soluzioni abitative: nume- progressivamente implementabile, su processi, prodotti e soluzioni
rosità delle famiglie, co-housing, incontro-scontro tra differenti cul- tecniche capaci di assicurare elevate prestazioni energetiche.
ture che le molteplici minoranze etniche apportano ai nuovi modi Operare concretamente nel settore dell’edilizia sociale del nostro Pa-
di abitare, richiesta di personalizzazione dello spazio privato. Negli ese vuol dire, in molti casi, confrontarsi con una significativa serie di
interventi di edilizia sociale risulta quindi centrale la considerazione ostacoli, diffidenze, veti e incomprensioni che vedono coinvolti sia
dell’utenza come variabile non più indipendente, ma come compo- soggetti pubblici che privati: amministrazioni pubbliche, fondazioni
nente fortemente in gioco nella definizione dei contenuti progettuali. bancarie, imprese private, cooperative edilizie, abitanti e utenti. La
Esperienze di edilizia sociale, illustrate dalla prof.ssa Maria Teresa condizione di crisi finanziaria e di limitatezza di risorse richiede il
Lucarelli, mettono in risalto l’importanza della partecipazione di de- superamento della difesa pregiudiziale dei singoli perimetri di com-
stinatari e fruitori alle trasformazioni degli edifici e degli spazi, non- petenza e lo sviluppo di una identità d’intenti, di una «cultura del
ché alla loro gestione nel tempo, riconoscendo in tale processo di partenariato», capace di fare emergere le sinergie pubblico-privato.
coinvolgimento un elemento fondamentale nell’individuazione dei La collaborazione tra i protagonisti del settore della ricerca e quelli
reali bisogni. Le applicazioni progettuali evidenziano, ad esempio, del comparto edilizio, come le Associazioni dei costruttori, diventa
la crescente richiesta tipologica verso sistemi abitativi ‘protetti’, che infatti essenziale per individuare strade innovative di investimento
reintroducano la piazza come momento di aggregazione e che ri- basate, per esempio, su condizioni di convenienza economica per
pristinino il senso di sicurezza (inteso in maniera ampia), nonché i promotori finanziari nel campo della riqualificazione dell’edilizia
un corretto rapporto outdoor-indoor, troppo spesso trascurato nella pubblica. Diego Vivarelli von Lobstein ha messo in luce quanto,
proposizione degli spazi residenziali. dal punto di vista imprenditoriale, la parola «sostenibilità» coinci-
Recenti interventi, sia di riqualificazione che di ex-novo, così come da sempre più con «fattibilità degli interventi», principalmente da
le considerazioni espresse da alcuni network di stakeholder, tratteg- un punto di vista economico. Il soddisfacimento dell’ampia serie di
giano segnali di cambiamento che richiedono di essere adattati alle bisogni connessi all’edilizia sociale non può naturalmente prescin-
singole realtà locali, alle condizioni del contesto ambientale, econo- dere dalla diretta partecipazione del soggetto privato, che può però
mico e sociale di riferimento. Questi cambiamenti si traducono, o individuare motivi di coinvolgimento solo all’interno di un quadro
dovrebbero tradursi, in una riformulazione del quadro esigenziale di convenienza economica, in assenza del quale diventa pretestuoso
nei suoi aspetti tipologici, spaziali, volumetrici, materici e tecnici, per ipotizzarne la presenza. Tale scelta, infatti, determinerebbe notevoli
assicurare la effettiva rispondenza tra i requisiti, sia di tipo materiale tensioni all’interno del sistema imprenditoriale, già fortemente pro-
che immateriale, che guidano i progetti degli interventi e le presta- vato da un insieme di condizioni negative, prima tra tutte i ritardati
zioni dei complessi abitativi. pagamenti alle imprese.
Sul tema dell’housing sociale è possibile individuare suggerimenti, Nella valutazione della sostenibilità finanziaria di un progetto, legata
idee concrete e soluzioni progettuali, anche attraverso l’analisi delle all’opportunità e alla convenienza economica dell’azione di riqualifi-
scelte di politica tecnica di altri paesi europei, nei quali l’intervento cazione, diventano inoltre necessarie competenze di ingegneria dei
sul patrimonio residenziale pubblico è diventato essenziale per ot- sistemi e di modellizzazione dei sistemi complessi che risultano an-
temperare agli impegni comunitari sulla riduzione delle emissioni cora poco diffuse nel panorama italiano. Esigenza principale dell’im-
climalteranti. La partecipazione al Simposio del prof. Henk Visscher4 prenditoria edilizia è naturalmente capitalizzare l’investimento nel
ha permesso un confronto critico con lo scenario dell’edilizia resi- più breve tempo possibile: un obiettivo che, sia a livello locale che
denziale olandese: un paese che, su un totale di poco più di 7 milioni nazionale, si confronta con normative e procedure avvertite come
di alloggi, presenta la più alta percentuale di tipo sociale in Europa fortemente vincolanti allo sviluppo dei processi di riqualificazione
(36%), per la quasi interezza di proprietà di Housing Association, e, in modo particolare, all’impiego di soluzioni e tecniche innovative
indipendenti, da un punto di vista finanziario, dal governo centra- finalizzate all’aggiornamento funzionale, tecnologico ed energetico
le5. Un settore, quindi, particolarmente ampio e che costituisce una del patrimonio edilizio residenziale.
riserva ‘strategica’ per avviare processi innovativi di ricerca applica- Per riuscire ad attrarre capitali in tale settore, riducendo il «rischio
ta, anche di tipo sperimentale, volti a implementare le performance di impresa», risulta essenziale attuare sinergie locali e strategie di ca-

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rattere nazionale, pensando ad accelerazioni delle procedure e a for-
me innovative di finanziamento e di investimento, che siano capaci
di sostenere le piccole e medie imprese nel settore delle costruzioni
(asse portante dell’economia nazionale e locale), promuovendo una
politica tecnica rivolta più ad interventi a scala medio-piccola diffusi
sul territorio, piuttosto che a grandi opere. Proprio il tema della ri-
qualificazione è particolarmente non contendibile da parte di grandi
imprese internazionali, perché è il settore nel quale è più facile capi-
talizzare le competenze locali, i saperi contestuali che, in quanto rap-
presentativi della cultura materiale del luogo, non sono facilmente
internazionalizzabili. E tale aspetto definisce un ambito nel quale le
imprese italiane non sono più al riparo o protette, ma possono com-
petere con maggiore forza con i grandi attori internazionali.
Il Simposio ha permesso di individuare una attività di ricerca parti-
colarmente dinamica, costituita da differenziate e articolate exper-
tise, che ha evidenziato quanto il patrimonio residenziale pubblico
rappresenti una consistente risorsa attraverso la quale sviluppare
innovazione sotto diversi punti di vista (urbanistica, tipologica,
tecnico-costruttiva, energetica, ecc.). Un patrimonio che costituisce
inoltre una fondamentale leva di sviluppo economico e di rilancio
occupazionale, fonte di nuove professionalità, strumento di integra-
zione e coesione sociale, attraverso misure di rigenerazione mirata in
settori di città caratterizzati da situazioni di marginalità o di degrado
fisico, sociale ed economico. In questi temi risiede una grande sfida,
e dunque una grande opportunità, sia dal punto di vista della ricerca
che delle forze imprenditoriali, ma che richiede una visione di lungo
periodo, capace di governare la molteplicità dei complessi fattori che
concorrono ai processi di rigenerazione urbana e riqualificazione
edilizia.

NOTE
1
Housing Europe - Cecodhas (Comitato Europeo per Europeo per la Promo-
zione del Diritto alla Casa). Fondata nel 1988, ad essa aderiscono 45 Federazioni
Regionali e Nazionali che insieme rappresentano oltre 39.000 organizzazioni in
19 Paesi, e assicurano la presenza di 21 milioni di alloggi.
2
Housing Quality and Sustainability for Social Housing, International Sym-
posium, Palazzo Gravina, Napoli, 22 gennaio 2013. Relatori: Gaetano Manfre-
di, Prorettore Università di Napoli “Federico II”; Mario Losasso, Direttore del
Dipartimento di Architettura, Università di Napoli “Federico II”; Sergio Russo
Ermolli, Università di Napoli “Federico II”; Henk J. Visscher, Delft University of
Technology; Dora Francese, Università di Napoli “Federico II”; Massimo Perric-
cioli, Università di Camerino; Maria Teresa Lucarelli, Università Mediterranea di
Reggio Calabria; Diego Vivarelli von Lobstein, Direttore ACEN - Associazione
Costruttori Edili Napoli; Roberto Palumbo, Sapienza Università di Roma, Presi-
dente SITdA. Coordinamento: Sergio Russo Ermolli. Organizzazione: Carolina
Girardi.
3
Dottorato di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura e Rilievo e Rappresentazio-
ne dell’Architettura e dell’Ambiente, coordinatore: Mario Losasso.
4
Henk Visscher è direttore della School of Architecture and Built Environment
della Delft University of Technology, membro del Research Institute for Housing,
Urban and Mobility Studies, docente di Housing Quality and Process Innovation,
responsabile del programma di ricerca Sustainable Housing Transformations,
coordina una ventina di ricercatori su progetti di ricerca che hanno come tema il
governo della qualità e dell’innovazione nei processi di riqualificazione urbana, il
risparmio energetico, la riduzione dell’impatto degli edifici sull’ambiente.
5
Dati TU Delft, 2012.
6
Ogni anno vengono realizzati interventi di retrofit energetico su circa 20.000
alloggi (dati TU Delft, 2008).

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Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze per l’Architettura

Look at Wood. Progettare e ricercare La giornata si è articolata attraverso tre sezioni:


con il legno oggi – Relazione fra tecnologia e progetto, che ha illustrato lo stato
dell’arte del settore legno-edilizia in Italia, insieme alle applica-
Fausto Novi, Adriano Magliocco, Chiara Piccardo zioni attuali del legno nell’ambito dell’architettura e del design,
dimostrando le potenzialità tecniche ed estetiche del materiale.
Oggi l’affermazione di una coscienza ambientale, unita alla ne- Relatori: Arch. Ignasi Perez (Barcellona, Spagna), Prof. Andrea
cessità di ricercare nuove aree di mercato in un periodo di crisi Bernasconi (Haute Ecole Spécialisée de la Suisse occidentale),
economica, ha catalizzato più che mai l’attenzione sulle poten- Dott. Paolo Gardino (Paolo Gardino Consulting).
zialità della risorsa forestale e sulle opportunità offerte dal legno – Relazione fra produzione-ricerca-utilizzazione, che ha messo in
in ambito edilizio. evidenza i rapporti intercorrenti fra gli attori del settore legno-
Affrontare il tema delle tecnologie del legno e del loro svilup- edilizia (nello specifico, produttori, costruttori e progettisti), af-
po nel contesto edilizio italiano richiede necessariamente un frontando alcuni temi sensibili come quello della cultura tecno-
approccio multidisciplinare, che consideri tutte le implicazioni logica degli utilizzatori; inoltre, sono illustrate alcune esperien-
economico-produttive, ambientali e culturali. ze di ricerca che dimostrano l’importanza di delineare strategie
Non si può prescindere, inoltre, dal complesso sistema produt- condivise fra produzione, ricerca e utilizzazione.
tivo che ruota intorno al legno, dalla fase di approvvigionamen- Relatori: Arch. Valerio Rao (Rao & Sartelli Legnami - Consor-
to della materia prima a quella di lavorazione, fino alla messa zio Stile 21), Arch. Carola Ginocchio (Facoltà di Architettura di
in opera degli elementi edilizi; la produzione industriale è ca- Genova), Prof. Marcello Balzani, Arch. Carlo Bughi e Ing. Giu-
ratterizzata da una forte segmentazione delle lavorazioni e da seppe Dosi (Università di Ferrara), Prof. Marco Togni (Univer-
una molteplicità di attori coinvolti, che operano su diversi piani sità di Firenze), PhD Chiara Piccardo (Facoltà di Architettura
(dai semilavorati intermedi ai prodotti finiti) e a diverse scale di Genova).
(dall’impresa artigianale al centro di trasformazione medio- – Ciclo virtuoso delle realtà territoriali: esperienze in atto, che ha
grande). dimostrato alcuni interessanti casi di sviluppo e valorizzazione
Questo ‘sistema legno-edilizia’ si articola, quindi, attraverso una delle risorse locali.
vasta rete di figure professionali, la quale necessita di un conti- Relatori: Dott. Paolo Lavisci (Legnopiù, Casa S.p.a.), Prof. Guido
nuo scambio informativo e della condivisione degli obiettivi per Callegari e PhD Antonio Spinelli (Politecnico di Torino), Dott.
mantenersi viva ed attiva. Paolo Derchi (Consorzio Forestale Valli Stura ed Orba).
Per molto tempo, in gran parte d’Italia, non solo questa rete si La varietà degli interventi e delle figure professionali partecipan-
è andata indebolendo e frammentando ma si è smarrita quel- ti a questo incontro ha permesso di fare alcune riflessioni tra-
la consapevolezza anticamente legata alla risorsa, sulla quale si sversali, che vanno al di là dei singoli ambiti disciplinari e delle
fondavano naturalmente alcune consuetudini costruttive locali specifiche competenze dei relatori.
e regionali. Pur riconoscendo alcuni elementi di criticità attuali del settore
L’innovazione di prodotto e di processo che ha interessato il legno-edilizia in Italia, ad esempio riguardo ai gap culturali ed
settore legno-edilizia, insieme alla recente crescita del mercato informativi che lo contraddistinguono, il seminario ha aperto
delle costruzioni lignee, ci fa comprendere le lacune di questo interessanti spunti di riflessione circa le nuove opportunità of-
complesso ‘sistema legno-edilizia’. ferte dalle tecnologie costruttive in legno, sia sul piano edilizio
A tal proposito, è stato pensato il seminario “Look at Wood. Pro- sia, come feedback, sul piano della gestione attiva delle risorse
gettare e ricercare con il legno oggi”, organizzato nell’ambito del- forestali locali.
la Scuola di Dottorato della Facoltà di Architettura di Genova, il La diffusione di una cultura del legno in Italia, infatti, appare
16 Maggio 2012. L’incontro ha visto l’intervento di professionisti ancora in una fase embrionale; ciò è parzialmente dimostrato
e ricercatori di rilievo, esperti nel settore della progettazione e dalla carenza di figure professionali competenti, provenienti
della realizzazione di costruzioni lignee; l’intento è stato quel- sia dall’ambito dell’ingegneria che da quello dell’architettura, a
lo di offrire una panoramica sull’uso contemporaneo del legno fronte di una importante e ridondante offerta commerciale di
in architettura e sullo stato della ricerca italiana nel settore, con prodotti in legno. Per questo motivo, è importante che il sistema
uno sguardo al contesto produttivo ligure e alle sue opportunità universitario e della ricerca si impegnino nella diffusione di una
di sviluppo. maggiore consapevolezza nell’utilizzo di questo materiale, anco-
ra relativamente ‘nuovo’ nel panorama edilizio italiano.
La progettazione con il legno offre, inoltre, all’architetto la pos-
sibilità di riacquistare un ruolo di primo piano all’interno del

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processo edilizio, grazie all’importanza rivestita dal progetto
esecutivo. Quest’ultimo diventa elemento centrale dell’approccio
progettuale alle costruzioni in legno, oltre che un prerequisito
indispensabile alla loro realizzazione, diversamente da quanto
accade nell’ambito di altre tecnologie costruttive.
Sempre al fine di guidare il progettista verso questo ‘nuovo’ tipo
di approccio, è emersa l’importanza di elaborare strumenti al suo
servizio, in grado di coadiuvare l’attività di progettazione fino
alla fase esecutiva dell’opera, ma anche di creare un’interfaccia
comune fra professionista ed azienda costruttrice, al fine di faci-
litare il processo progettuale ed operativo (a favore delle tempi-
stiche e della flessibilità di progetto).
Infine, si affronta il tema del circolo virtuoso delle realtà ter-
ritoriali, inteso come una combinazione stabile di due o più
condizioni tali per cui il mantenimento di ciascuna condizione
contribuisce al mantenimento di tutte le altre attraverso un mec-
canismo di feedback, facendo particolare riferimento al sistema
di relazioni interne alle filiere produttive locali.
A tal proposito, si sottolinea l’importanza di una rivalutazione e
valorizzazione della risorsa legnosa locale, che può avvenire solo
attraverso una sensibilizzazione sul tema delle parti politiche ed
una collaborazione multidisciplinare, fra enti di gestione foresta-
le, istituti di ricerca e produzione.
Alla luce di quanto emerso nel corso della giornata, il seminario
evidenzia l’importanza di tali occasioni di scambio e confronto
multidisciplinare sul tema del legno e della sua utilizzazione per
scopi edilizi, soprattutto in una momento storico così determi-
nante e ricco di prospettive.

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Università degli Studi di Roma Tre, Dipartimento di Architettura

Le potenzialità della ricerca e della formazione procedure di Monitoring&Evaluation.


per la tutela dell’ambiente L’esperienza CarbonBuzz nasce proprio da questi presupposti:
edifici realizzati e monitorati diventano casi di studio da con-
Adolfo F. L. Baratta frontare, o con cui confrontarsi, per verificare il divario tra pre-
stazione stimata, in fase di progetto, e reale, in fase d’uso.
La crisi economica internazionale impone di individuare nuo- La rete di collaborazione, coordinata da Paola Marrone con la
vi scenari del costruire attraverso atteggiamenti culturali che partecipazione di Lucia Martincigh, Dejan Mumovic e Judit
mettono in primo piano la responsabilità dell’architettura, inte- Kimpian, è composta dai dipartimenti di Architettura e Infor-
sa come azione sociale preposta a dare risposte innovative alle matica e Automazione dell’Università di Roma Tre, University
questioni originate dalle mutate esigenze. In tal senso, il dibat- College of London, Aedas R&D, Università di Ferrara, Universi-
tito si sostanzia anche in politiche ambientali in cui gli obietti- tà di Bologna, Enea Casaccia e Federcostruzioni.
vi dell’ottimizzazione dei consumi energetici e materici e della L’esito conclusivo e sintetico della ricerca consta nella redazio-
minimizzazione degli impatti sono inderogabili. In relazione ne di una piattaforma informatica dal contenuto sperimentale
all’apporto scientifico che la sede di Roma Tre offre al dibattito costruito nella prospettiva di servire come riferimento per fu-
ambientale, non è possibile in questa sede, per ragioni di spazio turi processi valutativi e di programmazione, come strumento
e competenza, approfondire tutte le attività in essere ma pare di lavoro e di decisione, di indirizzo alla gestione dell’esistente
interessante declinarne i contributi di ricerca e formazione più per gli operatori pubblici e privati del settore. Infatti, attraverso
rilevanti. la condivisione di dati relativi ai consumi di energia, stimati e
Per scelta o per necessità, vista la piccola dimensione della sede, reali, di edifici esistenti, quali quelli di Roma Tre già rilevati,
le ricerche sono caratterizzate da una forte matrice transcalare la piattaforma contribuisce a fornire prove della reale efficacia
e transdisciplinare che attrae in modo continuativo ricercatori e delle soluzioni realizzative e gestionali per il contenimento dei
docenti di aree disciplinari diverse e di sedi universitarie italiane consumi energetici.
e internazionali, favorendo importanti sinergie.
Il carattere multidisciplinare dei contributi riflette la convinzio- Training Tools for Il Lifelong Learning Programme
ne che solo un'integrazione di competenze plurime e comple- Sustainable Buildings 2007-2013 è un programma
mentari permetta la comprensione delle trasformazioni in atto dell’Unione Europea che, con
alle diverse scale e la gestione di processi complessi come quelli uno stanziamento di 7 miliardi di euro, sostiene la diffusione
che interessano la gestione efficiente delle risorse e la ricerca di dei sistemi educativi e formativi promuovendo interscambi di
qualità ambientale degli edifici. conoscenze, viaggi studio ed attività di networking. Il progetto
è articolato in quattro sotto-programmi: in quello dedicato
Ricerche Carbon Buzz. Dal progetto alla all’istruzione e alla formazione professionale (Leonardo da
gestione: un processo di bench- Vinci) si inserisce il progetto Training Tools for Sustainable
marking per definire come intervenire per migliorare le pre- Buildings (TTSB).
stazioni energetiche degli edifici. Coordinato da Chiara Tonelli e con la partecipazione di Ilaria
Un’informazione correttamente organizzata, attraverso la Montella e Adolfo Baratta, il TTSB è il frutto di un consorzio
comparazione di dati desunti dal monitoraggio di edifici re- tra cinque Paesi europei [Università di Roma Tre, Technische
alizzati, permette di valutare il consumo in ragione del rea- Universität Wien (A), Comune di Zwischenwasser (A), Lang
le utilizzo di un edificio. CarbonBuzz, che prende spunto da Consulting (A), Association pour la Recherche sur la Ville et
un’analoga esperienza inglese, individua le prestazioni di una l'Habitat (F), OMADA 80 (GR), BBM (RO)] che integrando in
serie di consumi non regolati che includono usi non previsti, un database online contributi accademici e professionali mi-
inefficienze, ecc. e, attraverso il confronto sistematico di solu- rano a ridurre le lacune esistenti nella formazione sull’edilizia
zioni e tecnologie (benchmark), elabora e restituisce dati e infor- sostenibile. Infatti, nonostante la domanda sia considerevole,
mazioni che possono sostenere gli attori del processo edilizio in l’offerta di conoscenza in questo settore risulta ampia ma talvol-
scelte energeticamente consapevoli. ta dispersiva e fuorviante, dunque inutilizzabile ed inutilizzata.
I progettisti e la stessa industria delle costruzioni soffrono, Il progetto impegna i partners nella creazione di una piattafor-
infatti, di una mancanza di informazione sull’effettiva qualità ma multilingue online per l’e-learning, con un database, istituito
del costruito, attualmente difficilmente prevedibile o valutabile dall’agenzia ARVHA in qualità di coordinatore del progetto, or-
con gli strumenti a disposizione, mancando in Italia adeguate ganizzato in tre sezioni:
una con accesso gratuito al pubblico, al fine di stimolare il coin-

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volgimento di nuovi partners e di nuovi Paesi; Il progetto è stato presentato in occasione di eventi nazionali
una a pagamento, con il corpus di contenuti, immagini, disegni, (MADE Milano, Solar Expo Verona, CasaCima Bolzano, Ecopo-
testi, legislazioni, caratteristiche dei materiali, approfondimenti lis Roma) ed internazionali (Construmat Barcellona, ACP&CE
sull’energia, ecc.; Foz do Iguazu Brasil), è stato esposto in una sezione dedicata del
una a pagamento, per l’e-training e la creazione di corsi per ap- SAIE 2012 ed è stato oggetto di numerose pubblicazioni.
prendimento universitario e per la formazione professionale su
vasta scala. Solar decathlon 2014:
L’obiettivo è di aggiornare le informazioni esistenti attraverso RhOME Il progetto RhOME è il contributo che l’Università
il sapere di esperti e di perseguire un trasferimento tra ricerca Roma Tre porterà all’edizione 2014 di Solar Decathlon: per la
universitaria e divulgazione dell’educazione. Questo comporta seconda volta il team di Roma Tre, sempre composto da Chiara
l’obbligo di iniziare dalla formazione sistematica in ognuno de- Tonelli, Gabriele Bellingeri, Stefano Converso e Mario Grimau-
gli ambiti di interesse per educare gli attori coinvolti, a partire do, è stato selezionato come unico partecipante italiano.
dai giovani studenti, a saper progettare la materia sostenibile in Nella nuova edizione una maggiore rilevanza è attribuita al tema
ognuno dei suoi complessi, ma interconnessi, aspetti. della città, riducendo l’interesse sulla produzione energetica e
accrescendo al contrario quello tout court della sostenibilità. Il
Solar decathlon 2012: team ha individuato come area di studio il territorio romano, da
MED in Italy MED in Italy è il progetto che ha partecipato alla cui l’accostamento tra “Rome” e “Home” combinata in RhOME
competizione Solar Decathlon Europe 2012, un concorso che che però suggerisce anche il tema “Re-Home”, vale a dire l’inter-
prevede la realizzazione di prototipi abitativi innovativi, soste- vento nell’esistente.
nibili ed autosufficienti grazie, in particolare, all’energia solare. Le aree su cui intervenire sono potenzialmente due:
Nata nel 1999, la competizione promossa dal Dipartimento di la “città allargata”, frutto delle ricerche compiute dal gruppo di
Energia del Governo USA nel 2012 ha selezionato 20 team uni- urbanisti di Roma Tre, coordinato da Giovanni Caudo, che ha
versitari provenienti da tutto il mondo (Brasile, Cina, Francia, studiato i fenomeni di delocalizzazione degli abitanti da Roma ai
Germania e Inghilterra, solo per citarne alcuni) che sono stati comuni limitrofi e non;
coinvolti nel processo ideativo e realizzativo. i “vuoti nei tessuti storici”, per i quali le ricerche del gruppo di
Coordinati da Chiara Tonelli e Gabriele Bellingeri, con la colla- restauro urbano di Roma Tre, coordinato da Michele Zampilli e
borazione anche di Stefano Converso e Mario Grimaudo, stu- Francesca Geremia, hanno individuato un primo terreno di spe-
denti e docenti di Architettura, Economia ed Ingegneria dell’U- rimentazione nel Comune reatino di Vejano.
niversità di Roma Tre e un team dell’Università La Sapienza di In parallelo a questo fenomeno di delocalizzazione, c’è quello
Roma hanno creato un partenariato a cui hanno aderito, in qua- delle nuove categorie di abitanti, che genera una domanda solo
lità di consulenti per gli aspetti energetici, la Libera Università di parzialmente contemplata dall’attuale offerta abitativa: si tratta
Bolzano e il Fraunhofer Italia. di famiglie non tradizionali quali giovani coppie, city users tem-
L’edificio affonda le sue radici nella tradizione mediterranea, ap- poranei, immigrati multietnici, ecc.
plicando i seguenti postulati: Le risposte a tali sollecitazioni sono interventi con strategie di
“passivo”, nello specifico clima le soluzioni più performanti sono densificazione attuate con edifici di nuova concezione: costru-
quelle che prevedono accumulo inerziale e protezione dall’irrag- zioni realizzate con processi e materiali sostenibili e con tecnolo-
giamento solare; gie innovative mirate all’annullamento dei consumi e al raggiun-
“attivo”, energeticamente autarchico; gimento del massimo comfort, ambientale e urbano, utilizzando
“rapido”, con tempi di realizzazione limitati dall’impiego di un soluzioni che garantiscono qualità e tutela dell’esistente.
processo produttivo e realizzativo fortemente industrializzato; Oltre all’ATER e alla Rubner Haus, tra i partner tecnici che ade-
“eco-attento”, per la scelta di materiali e prodotti naturali, rici- riscono al progetto spiccano Schneider Electric, CGA Technolo-
clati e riciclabili; gies, Daikin, Energie Est, Eurotherm, Metra e Valcucine.
“denso”, che riduce il consumo di suolo ed energia con costi con-
tenuti. Iniziative nell’ambito Dottorato di Ricerca “Progetto
I molteplici apporti tecnico-scientifico-procedurali, ottenuti an- della formazione Urbano Sostenibile”.
che attraverso il coinvolgimento di partner industriali quali la Una delle quattro sezioni della
Rubner Haus, non sono stati affrontati in una tradizionale suc- Scuola Dottorale in “Cultura della trasformazione della città e
cessione a cascata ma in parallelo, secondo un metodo interatti- del territorio” è dedicata al “Progetto Urbano Sostenibile”: la se-
vo di messa a punto simultanea e progressiva delle proposte, fino zione invita allo studio di metodi, procedure tecniche e linguag-
ad arrivare alla prototipazione. Peculiare è stato il forte carattere gi della progettazione edilizia e urbana sostenibile, oltre che le
partecipativo degli studenti e l’articolata attività di comunicazio- pratiche del recupero del patrimonio esistente e dell'innovazione
ne e di diffusione dei risultati raggiunti. nel campo della produzione edilizia.
Il team ha portato a Madrid una casa che è stata testata sulle Le attività formative e didattiche comprendono ricerche di ca-
dieci prove del Decathlon ottenendo il terzo premio e numerosi rattere teorico, metodologico e storico con laboratori finalizzati
riconoscimenti. anche alla progettazione e alla realizzazione di prodotti specifici

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ovvero attività corsuali e di laboratorio sia interdisciplinari, sia
specifiche dei singoli dottorati.
In particolare, la didattica è articolata in lezioni frontali, soprat-
tutto per il primo anno di corso, incontri seminariali, tra cui uno
annuale di riflessione sulle finalità generali, workshop, seminari
intensivi e scuole estive in collaborazione con altri dottorati e
scuole dottorali nazionali e internazionali.

Master di I livello “Progettazione ecosostenibile”.


Il Master, diretto da Francesco Bianchi e che vede coinvolti an-
che Lucia Martincigh e Gabriele Bellingeri, propone l’utilizzo
degli strumenti metodologici e operativi oggi richiesti a fronte
dell’urgenza che i temi della sostenibilità e della riqualificazione
urbana impongono: con l’obiettivo di verificarne efficienza ed
integrabilità, vengono studiati sistemi e tecnologie e la loro rela-
zione con i sistemi attivi e passivi.
Ciò consente di favorire nuovi scenari in quei settori che ne-
cessitano di professionisti in grado di affrontare e risolvere le
problematiche legate alla tutela dell’ambiente, integrando l’ap-
plicazione delle norme tecniche prescrittive con soluzioni di ca-
rattere prestazionale. Il corpus del Master è costituito da lezioni
frontali, seminari, workshop, conferenze ed un periodo di stage
presso enti e/o aziende pubbliche; il Laboratorio di sintesi finale,
cui concorrono i tutor universitari e aziendali, completa l’iter
formativo.
Alla realizzazione del Master concorrono CREIA-Regione La-
zio, INBAR, EuroAcustici, Beni Culturali ICCD e Ordine degli
Architetti di Roma.

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Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design

Lo spazio pubblico aperto nella rigenerazione Tosi5 ha evidenziato le fasi di passaggio, nella città occidentale,
urbana smart prima da un modello dell’abitare tradizionale come esperienza
integrata nel locale ad uno ‘moderno’ in termini ideal-tipici, ri-
Rossella Maspoli ferito ad uno spazio delimitato e valorizzato dalla famiglia, che
rimanda ad un sistema definito di valori, con una rigida distin-
zione residenza/lavoro, in un meccanismo “standardizzato” di
Introduzione Smartworkshop - Arte e la città. Ar-
produzione della casa e dello spazio pubblico aperto, coerente
chitettura degli spazi pubblici aperti
alla dispersione urbana. La fase contemporanea, dalla fine degli
nelle Smart Cities1 è stato sviluppato attraverso contributi semi-
anni ’70, si caratterizza invece per una crescente frammentazio-
nariali ed attività laboratoriali, con interventi di architetti, desi-
ne dei modelli e per l’apertura di un nuovo immaginario e di
gner, performer, artisti plastici e multimediali, filosofi, esperti di
un’idea dell’abitare come relazione complessa, in cui alcuni auto-
tecnologie ambientali, energetiche e multimediali, amministra-
ri ravvedono “una nuova convergenza” verso l’abitare collettivo,
tori locali. Al workshop hanno partecipato 40 studenti dei corsi
con «l’affermarsi di un nuovo irrigidimento attorno ad un’idea
di secondo e terzo livello delle Scuole di Architettura e Design
del lusso, del confort, del funzionalismo, ma anche di un nuovo
italiane, selezionati per concorso.
movimento verso la condivisione (di luoghi, beni, principi, rischi,
Smartworkshop è stato occasione per ridefinire il contesto pre-
insicurezze)»6.
stazionale nel progetto dello spazio pubblico aperto, testando
La tendenza alla condivisione diviene essenziale nella defini-
condizioni emblematiche della periferia storica della città esi-
zione dello “smart citizen”, in quanto portatore di una diversa
stente e del suo margine urbano, nell’area urbana nord-est di
cultura di governance, di una responsabilità personale e civile in
Torino, oggetto di piani urbani di trasformazione2.
una visione della città intelligente, in coerenza ad un processo di
ridefinizione del bene e dello spazio pubblico, nella prospettiva
Rigenerazione urbana Negli anni ’80 le esperienze dell’I-
non solo di accrescimento dell’efficienza delle reti infrastruttu-
e modelli dell’abitare BA berlinese e del recupero urbano
rali, ma di apertura del senso di possibilità, come ha sottolineato
a Barcellona3 anticipano quell’at-
Bruce Sterling7.
tenzione alla ricostruzione della tradizione del vivere urbano
L’abitare lo spazio esterno è, quindi, considerato come confluenza
europeo, in cui il potenziamento dello spazio pubblico viene af-
di più modelli e tradizioni, differenziati e articolati in funzione
fermato come base delle politiche comunitarie di rigenerazione
della cultura, dell’etnia, della religione e dell’accessibilità alla co-
urbana e poi di costruzione di “Smart Cities and Communities”.
noscenza attraverso le reti di relazioni sociali, fisiche e virtuali8.
Nella prospettiva della qualità urbana, da una parte la preva-
Agli obbiettivi di sostenibilità ambientale e di rafforzamento cul-
lenza del tema tipologico e morfologico, dall’altra l’attivazione
turale, di socializzazione e di comunicazione, di gradevolezza e
di forme partecipative sono parse sovente insufficienti a fornire
di comfort, deve rispondere una progettualità che, citando Felix
un indirizzo condiviso alle trasformazioni – in opposizione alla
Guattari (1996), introduca al concetto di trasversalità, implichi
gentrification – ed a costruire linee guida e pratiche capaci di
di abbandonare le prospettive disciplinari, che sono in crisi come
rendere lo spazio pubblico uno spazio leggibile e condivisibile,
modello di produzione / socializzazione dei saperi, per mettere
adattivo e plurifunzionale. Tale riflessione è significativa nel caso
in gioco la capacità di comprensione e di espressione.
di un’esperienza come quella di Torino4, in cui le politiche di ri-
generazione hanno avuto rilevanza positiva ed hanno affrontato
la criticità della definizione della domanda e della progettualità Qualità innovativa Temi generali e prospettive pre-
dal basso, da cui un primo tema di riflessione riguarda i modi negli spazi pubblici aperti stazionali per accrescere la qua-
di ricostruzione della partecipazione e dell’uso inclusivo dello lità fisica, funzionale e sensoriale
spazio pubblico. degli spazi esterni urbani ad uso pubblico, sono stati declinati ed
approfonditi nella parte seminariale di Smartworkshop (2012).
Per lo spazio aperto è essenziale riconoscere il mutare ed il com-
plessificarsi della domanda esigenziale che corrisponde all’evo-
luzione dei modelli dell’abitare, analizzare quali potenzialità – Smart community revitalization - Smart/gentle city life. Negli
nella transizione sociale verso la città futura – sono date dalla interventi sulle periferie è emerso che l’accrescimento funzionale
crescente diffusione della tecnologia digitale e disponibilità di e il ri-sviluppo sostenibile locale – nella prospettiva di place-
open-source locale e, in conseguenza, approfondire come lo svi- making – deve essere coerente ad affrontare le marginalità
luppo di nuovi spazi mediali digitali influenzi la progettazione. e la frammentazione sociale. La prospettiva è di interventi
Nell’approccio interdisciplinare degli “house studies”, Antonio che apportino nuove attività ed attrezzature plurifunzionali
e sostenibili come risultato di pratiche partecipative, e con

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l’accompagnamento di azioni immateriali, per stimolare il degli abitanti/utenti, apportando innovazione dei materiali e
risviluppo locale. delle tecniche, accrescendo il piacere sociale dei frequentatori.
Per rispondere alla pluralità di aspettative delle comunità urba- Nella prospettiva di culture connettive è la promozione della
ne e stimolare l’incontro, un tema centrale è la contrapposizione creatività giovanile verso nuove ecologie urbane (installazioni,
fra “loose space”, inteso da Franck e Stevens (2007) come luogo cantieri creativi, piattaforme virtuali per la valorizzare, itinerari
accessibile, libero ma riconoscibile (dove gli elementi fisici di ar- turistico-culturali, laboratori locali, ecc.) con la collaborazione
redo e di disegno del micropaesaggio aprono alla possibilità di dei soggetti sul territorio. Nelle esperienze analizzate, emerge
svolgere diverse attività) e il tradizionale “tight space”, sito che come la percezione e la finalizzazione del progetto debbano es-
permette solo un particolare tipo di uso predefinito. Lo spazio è sere affrontati secondo prospettive socio-economiche e cultura-
‘loose’ non in quanto trascurato e sotto-codificato, ma flessibile e li-ambientali, considerando il ruolo della facilitazione sociale e
fluido, confortevole e piacevole, dotato di attrezzatura multifun- la conciliazione fra obiettivi di marketing urbano e di soddisfa-
zionale e di barriere penetrabili, tale da stimolare a sperimentare zione degli abitanti, con attenzione non secondariamente alla
usi creativi innovativi e non programmabili. In opposizione alla gestione manutentiva11.
crescente privatizzazione, lo spazio residuale – il terrain vague Giuliana Bruno (2007) ha evidenziato, inoltre, i contributi
di Ignasi de Solà-Morales (1995) – può essere riconnotato come dell’arte digitale alla ricostruzione di uno spazio del vissuto e
luogo esterno da abitare – per rilassarsi, osservare, avere benes- dell’intimità nella sfera pubblica, in tale prospettiva sono, ad
sere fisico, migliorare la forma fisica, acquistare, protestare, fe- esempio, i lavori di Rebecca Horn.
steggiare, lavorare, ecc. – che è dinamicamente ridefinibile attra-
verso le azioni di singoli e di gruppi, che permette di accrescere Smart media system. I sistemi di informazione in tempo reale e
l’accettazione sociale e di sperimentare pratiche – informali e/o la connettività mobile influiscono sul rapporto dei cittadini con
autorizzate – di valenza culturale ed economica. la città, producono cambiamenti nei comportamenti e nei modi
Il diritto alla città comprende – affermava Lefebvre (1996) – il di abitare la città.
“diritto alla libertà ed alla individualità” così come “alla parte- Le tecnologie per infrastrutture informazionali urbane distribu-
cipazione ed alla riappropriazione del luogo, in quanto lo spa- ite e per responsive urban environments – quali urban screen,
zio (sociale) è un prodotto (sociale)” di oggetti e di relazioni, di mobile comunication, sensori per ICT system, installazioni me-
scambio e d’informazione. Nella transizione verso la città intel- dia, ecc. – aprono a nuove potenzialità d’uso negli spazi aper-
ligente, gli spazi pubblici urbani devono re-inventarsi dalla pro- ti. I flussi di comunicazione attraverso la rete digitale possono
pria tradizione. Le qualità fisiche, prestazionali e di immagine declinarsi in sistemi di controllo diretto dello spazio – come la
assumono un ruolo essenziale per veicolare un’identità collettiva video sorveglianza – o di identificazione a fini promozionali-
del territorio in coerenza all’assunzione di valori simbolici ed commerciali delle preferenze degli abitanti – come i sistemi di
identitari – la valorizzazione di risorse d'eccellenza e memorie AIDC (Automatic Identifing and Data Capture), basati sulla
della storia con pratiche creative, attività di comunicazione e capacità di memorizzare ed accedere a distanza a dati rilevati
promozione, ecc. – che anche in un contesto metropolitano pos- elettronicamente – o di miglioramento dell’accessibilità ed effi-
sono stimolare lo sviluppo di una comunità resiliente, potenzia- cienza di servizi pubbliche locali – come dati in open source su
le attore nella costruzione di una marca territoriale collettiva e di condizioni ambientali, livello degli inquinanti, traffico stradale,
un marketing territoriale sostenibile9. disponibilità di servizi socio-assistenziali, attività di condivisio-
ne sociale, ecc.
Smart creative city. L’arte civica/pubblica e le pratiche spaziali L’integrazione di sistemi informativi, gestionali e di relazione
hanno ruolo per prospettare una qualità polisemica degli spa- nella ‘sentient city’12 permetterà di vivere in una città che ha ca-
zi pubblici, per migliorarne la percezione sensoriale e la gra- pacita sensibili, che riesce a ricordare, correlare ed anticipare.
devolezza, per far riconoscere le culture e le storie, per aiutare Tale condizione pone, da una parte, il rischio del controllo e
a ricostruire un’identità locale e per accrescere l’attrattività del della privatizzazione della sfera pubblica, dall’altra apre alla pos-
luogo. Nella rigenerazione urbana la ri-creazione di micropae- sibilità di attivare reti di interesse e conoscenza locale, ad esem-
saggi urbani vede l’integrazione di interventi di public art10, di pio attraverso applicazioni di georeferenziazione e di cartografia
sound e light design, ambientali, di land art, di multimedialità, collaborativa.
con l’utilizzo di materiali costruttivi tradizionali e di tecnologie L’emergenza di intersezioni fra architettura dello spazio fisico ed
innovative. Come insegnano l’esperienza di Barcellona e poi di esperienza mediale dello spazio – dalla rappresentazione cine-
molte città europee, l’applicazione delle politiche dell’arte pub- matografica a quella web, dall’introduzione di digital screen a
blica può portare all’accumulazione di segni, a quella che Antoni quella di dispositivi interattivi – tende a mutare la connotazione
Remesar (2012) definisce “urbanalizzazione”, in quanto tematiz- dello spazio esterno, ad aggiungere una dimensione dinamica e
zazione nelle funzioni e nel disegno ed estetizzazione omologa- narrativa. Le progettualità rivolte a promuovere “loose space”
ta, non coerente agli obiettivi della rigenerazione urbana. L’arte non possono non affrontare l’effetto che le pervasive tecnologie
pubblica deve, quindi, guardare al complesso ed esigente conte- digitali tendono ad avere sullo spazio aperto e le sue barriere e,
sto dello spazio pubblico attraverso forme adattive al locale, di in conseguenza, sul comportamento degli fruitori, in proiezione
partecipazione e di processo, contribuendo alla costruzione cri- spazio-temporale.
tica dell’identità e alla promozione del risviluppo locale, proprio Smart energy grid. La qualificazione eco-energetica dei siti com-
a partire dalle diversità delle radici storiche, del paesaggio come porta meccanismi di controllo e contabilizzazione, consideran-

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do che la scelta di produzione dell’energia a livello decentralizza- lo sviluppo di attrezzature di base per l’attività fisica e motoria
to da fonti rinnovabili – tecnologie solari, fotovoltaica, eolica e adatte a diverse fasce di età, distribuite negli spazi comuni e fa-
successivamente bioenergia, geotermia, microturbine ad acqua, cilmente accessibili a livello di quartiere. L'idea di pedonabilità
ecc. – deve essere valutata in relazione ai costi di produzione, e di esercizio all’aperto sono, infatti, comunemente correlate alla
alla maggior efficienza e all’integrazione paesaggistica con il salute negli studi di fisiologia come di sociologia sociale, l’ado-
patrimonio storico, archeologico e naturale. Il passaggio a reti zione di stili di vita sani è fondamentale fattore di prevenzione e
intelligenti locali può essere legato a sistemi alternativi di po- limitazione dell’incidenza delle patologie tipiche da aree urbane.
ligenerazione negli spazi aperti, che l’attuale regime normativo Dalle analisi condotte in diversi paesi, emerge che l’incremento
e di incentivi non sembra favorire. Occorre considerare come dell’attività fisica nello spazio pubblico è fortemente correlato
la domanda energetica sia prevalentemente serale e notturna, in alla percezione di sicurezza dalla criminalità, alla riduzione dei
funzione di illuminazione e security, e richieda quindi sistemi di pericoli dovuti al traffico veicolare, alle relative emissioni di in-
accumulo locale per la produzione di origine solare. quinanti e alla limitazione dell'effetto isola di calore. Si è eviden-
L’evoluzione dell’energy grid prospetta, inoltre, una potenzialità ziato come l’adattabilità ed i costi per fornire ambienti esterni più
di trasformazione dell’ambiente urbano. Nei sistemi di telecon- inclusivi, disponibili per l’attività fisica di persone con diversa
trollo degli impianti di illuminazione stradale, la rete di alimen- abilità, siano crescenti in relazione all’età ed alla morfologia co-
tazione diventa mezzo trasmissivo che permette l’ampliamento stitutiva dei quartieri e dei sistemi di infrastrutture15.
dell’offerta di servizi fisici e digitali. La PLC (Power Line Com-
munication) trasporta i dati su un conduttore utilizzabile con- Smart innovative materials. I materiali e le tecnologie innovative
temporaneamente per la distribuzione di diverse applicazioni, prospettano crescenti possibilità di intervento per le sistemazio-
dalla domotica all'accesso a Internet, alla condivisione video e ni di suolo, di barriere, di opere di arredo e di arte civica nello
dati, alla fornitura di dispositivi di ricarica elettrica. spazio esterno. In particolare i rivestimenti superficiali a base
nanotecnologica su superfici cementizie, ceramiche, metalliche,
Smart outdoor comfort. Le azioni da prospettare per migliorare e laterizie e bituminose consentono sia prestazioni cosiddette “au-
controllare il benessere nello spazio esterno riguardano princi- topulenti” migliorando la protezione dagli agenti atmosferici e
palmente la climatizzazione estiva – come riduzione delle tem- anche dagli atti vandalici, accrescendo i tempi dei cicli manu-
perature superficiali del paesaggio radiante estivo, controllo della tentivi, sia l’azione di agenti di fotocatalisi – come il biossido di
radiazione solare, utilizzo climatico di superfici vegetali ed om- titanio – favorisce una più rapida decomposizione degli inqui-
breggianti, incentivazione degli scambi radiativi solari e termici nanti aerei, evitandone l’accumulo e abbattendo in modo signi-
invernali, uso della ventilazione per il raffrescamento, ecc. –, il ficativo lo smog atmosferico. L’efficacia dei materiali fotocatali-
comfort visuale ed acustico – come controllo dell’inquinamento tici é fortemente influenzata dalle condizioni di irraggiamento,
e anche caratterizzazione del paesaggio sonoro e luminoso – , di ventilazione e dalla concentrazione degli agenti inquinanti
la riduzione dell’impatto di inquinanti dell'aria, il controllo dei stessi; la loro applicazione richiede, quindi, l’attenta valutazione
campi elettromagnetici, la depurazione e il riciclo delle acque re- delle condizioni. La diffusione dell’innovazione tecnologica e la
flue urbane, l’inattivazione degli inquinanti di suolo e di falda nel conseguente decrescita dei costi pone condizioni favorevoli per
caso di intervento su siti oggetto di inquinamento industriale. l’applicazione allo spazio pubblico aperto, in relazione al ciclo di
L’attenzione è ad un approccio olistico alle proprietà fisiche dello vita degli elementi tecnici.
spazio urbano, in cui le analisi – dalle mappe di comfort termico
ai modelli di ottimizzazione del paesaggio sonoro e luminoso – Smart recycled materials. Nella costruzione di habitat tempora-
devono portare alla definizione di valori prestazionali coerenti al nei, la contaminazione fra tecnologie povere, a basso impatto nel
soddisfacimento di diverse tipologie di attività ed utenti13 ed alle ciclo di vita, e tecnologie innovative tende ad assumere valenze
compatibilità economica. Nel comfort dello spazio esterno – che significative.
in modo rilevante ne induce l’uso – assumono importanza, infat- Il riuso si pone come alternativa ecologicamente ed economica-
ti, la morfologia come l’esposizione, la visibilità, i materiali, i tipi mente vantaggiosa nella riqualificazione di spazi pubblici mar-
vegetativi e l’arredo urbano attraverso. Una dimensione spesso ginali, mantenendo – come afferma Schittich (2010) – l’energia
ignorata è quella acustico-sonora, in termini sia di controllo del grigia e la materia inglobate nei processi di produzione edilizia.
disturbo – in quanto traffico stradale, sorvoli aerei e altre sor- Se il riciclo è pratica comune in funzione di tecnologie ed im-
genti di rumore urbano possono influenzare negativamente ed pianti dedicati, i rifiuti di materiali e componenti tradizionali
addirittura impedire gli usi previsti degli spazi aperti – che di – in legno, pietra, laterizi – possono essere oggetto di riutilizzo
riconoscimento e tutela di “soundmark” – definiti come simbolo creativo, considerando il crescente costo dei materiali e la po-
sonoro dell’identità di un quartiere14 – che di elaborazione cre- tenzialità di attivazione di nuove attività artigianali locali. Nelle
ativa del suono ambientale, come componente aggiuntiva dello esperienze indagate, ad esempio nei lavori dei RaumlaborBer-
spazio intelligente. lin16, il ready-made creativo con materiali di recupero e scarti
di cantiere dà forma a luoghi d’incontro, spazi temporanei per
Smart health city. Nella città, la gradevolezza dello stare all’ester- attività ludiche, incubatori di idee per il quartiere.
no e l’ambiente complessivamente favorevole sono fattori fon-
damentalmente correlati alla salute e prevenzione medica. Nella Smart ecology of urban space/ urban agricolture. Il verde urbano
costruzione di condizioni di benessere, ruolo rilevante assume ha funzioni non solo di regolazione dell’ecosistema ambientale,

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di accrescimento della vivibilità nella ri-naturalizzazione, ma condivisione si sono posti, nello Smarworkshop, come mete nel
di sperimentazione di edible landscaping negli spazi margina- ri-disegno dello spazio pubblico aperto.
li. Orti urbani e pratiche di agro-community favoriscono stili
di vita più sensibili verso una riduzione dell’impatto ambienta- NOTE
le, principi di ecologia quotidiana e accesso ad un mercato di 1
Art and the city. Architecture of outdoor public places in the Smart Cities,
qualità e locale con nuove forme imprenditoriali. La valorizza- (Torino, 24-29 settembre 2012, Politecnico di Torino, Castello del Valenti-
zione dei vuoti urbani come risorse ambientali, paesaggistiche no) coordinato da Lattes F. e Maspoli R., con i contributi fra gli altri di D'A-
e cultuali richiede un approccio multidisciplinare, che unisca le gostini F. (filosofa della scienza) Ruolo dei media, spazio e governo della città;
competenze agronomiche, urbanistiche, umanistiche e sociali17. Fracasso L. (geografa), Identità territoriale e senso del luogo; Arcagni S. (Uni-
versità di Palermo) Abitare lo spazio pubblico e nuovi media; Saccomandi M.
(Accademia Albertina delle Belle Arti), Pratiche spaziali negli spazi pubblici
Smart local governance. Nella promozione di azioni di trasfor- aperti; Gasparini K. (IUAV Venezia), Potenzialità degli schermi urbani negli
mazione dello spazio che coinvolgono gruppi e comunità locali, spazi pubblici; Gavazza G. (Conservatorio Ghedini di Cuneo), Scenari e rie-
si prospetta, inoltre, il passaggio da forme di appropriazione in- laborazione musicale del suono negli spazi pubblici urbani; Latina V. (SDSA,
formale – quali siti occupati dai ragazzi per il gioco, comunità Università degli Studi di Catania), Archeologie antiche e contemporanee.
che organizzano pranzi conviviali, gruppi di “guerrilla garden”, Costruire con i “vuoti”; Mazzucchelli C. (Green design) Genius loci, spazio
ecc. – a forme di partenariato fra pubblico e privato. I fruitori/ verde e varietà botaniche; Bruna F. (Isolarchitetti srl) Progetto, processo, esiti
urbani; Turi P.G. (Laboratorio Città Sostenibile, Città di Torino) Communi-
cittadini sono incentivati a prendersi cura di spazi pubblici aper-
ty Garden; Peano C. (Dipartimento di Colture Arboree, Università di Tori-
ti di quartiere, attraverso processi che potenziano il senso di ap- no), Ecosistema ed agricoltura urbana; Aghemo C. (DENERG Politecnico
partenenza e permettono di affiancare l’ente locale nel controllo di Torino), Taraglio R. (LAMSA Politecnico di Torino), Sistemi innovativi
e nella gestione-manutenzione. Le esperienze indagate mostrano per l’illuminazione e il comfort visivo negli spazi pubblici aperti. Esperienze;
come il partenariato debba prospettarsi come forma contrattuale Fracastoro G. V. (DENERG, Politecnico di Torino), Le fonti rinnovabili in
collettiva fin dalla fase del progetto di intervento, coinvolgendo ambiente urbano; La Malva F., Astolfi A. (DENERG Politecnico di Torino), Il
diverse tipologie di attori (enti locali, gruppi di cittadini organiz- controllo del rumore ed il comfort acustico negli spazi pubblici aperti.
2
Il contesto definito di “Spina 4” dal piano regolatore comunale, coerente al
zati, fondazioni, soggetti privati). Condizioni di successo sono
nuovo asse di penetrazione urbana sull’interramento del sedime ferrovia-
l’adozione di procedure autorizzative semplici, di strategie di rio con lo spazio di rinaturalizzazione, ha considerato un’area residuale alla
promozione e di forme controllo dei risultati. L’intervento deve ricostruzione, per cui è in corso la realizzazione di un nuovo piccolo parco
promuovere la conservazione attiva e condivisa, evitare fenome- urbano.
ni di vandalismo e tendere ad incentivare anche l’introduzione di Il contesto di Bertolla, storicamente borgata di margine e di servizio fra la
attività di microeconomia. città densa ed il fiume, sviluppata dalla metà dell’800 attorno all’attività dei
lavandai, caratterizzata da numerosi canali (bialere), oggetto di un insedia-
tivo produttivo minore negli anni ’60, che mantiene superfici prative non
Spazio pubblico L’informazione, la gradevolezza, la in uso ed orti urbani nel parziale sviluppo residenziale retto dalla maglia
potenziato sicurezza, l’ergonomia, il comfort, infrastrutturale ancora rurale, dove la trasformazione in corso di progetta-
la rinaturalizzazione sono emersi zione - Variante parziale n. 228 al P.R.G. - prospetta un forte accrescimento
come fattori di qualità che indu- di densità urbana secondo un modello di architettura sostenibile, ma senza
cono all’utilizzo di uno spazio urbano aperto. Una dimensione coerenza alla valorizzazione del genius loci, in termini di storia e di valore
esperienziale emergente dello spazio ad uso pubblico – aree pe- naturalistico.
3
In particolare Bohigas, O. (1985), Reconstruccio de Barcelona, Edicions 62,
donali, strade e punti di incontro, luoghi di “riposo”, spazi com-
Barcelona.
merciali, strutture per manifestazioni temporanee o per l'arte 4
Dagli anni ’90, gli interventi straordinari con risorse locali, nazionali ed
urbana – è quindi legata alla multifunzionalità e alla realtà au- europee, hanno riguardato processi di recupero e riqualificazione ambien-
mentata – data da reti di informazione e di interattività digitale. tale-sociale urbana e dello spazio pubblico nelle emiperiferie (Porta Palazzo,
Si evidenzia l'importanza dello spazio pubblico per fornire sup- San Salvario), nelle periferie storiche (i Programmi di iniziativa comunitaria
porti che facilitino l’interazione sociale con le nuove tecnologie Urban II – Mirafiori nord e Urban III – Barriera di Milano, in corso fino al
mediatiche, per superare il digital divide. Gli spazi residuali e di 2014) e nei quartieri di edilizia residenziale pubblica (i Programmi di recu-
pero urbano, i Contratti di quartiere, le Azioni di sviluppo locale).
bassa qualità possono diventare un ambiente intelligente e vivi- 5
Tosi, A. (1994), Abitanti. Le nuove strategie dell’azione abitativa, Il Mulino,
bile attraverso interventi di recupero leggero e creativo. Bologna.
Nella prospettiva dell’ICT, gli spazi urbani pubblici possono co- 6
Sampieri, A. (Eds.) (2011), L’abitare collettivo, FrancoAngeli, Milano.
niugare accessibilità wireless, sistemi basati sull’interoperabilità, 7
Fra gli altri, Sterling, B. (2013), “Essay: On the smart city; Or, a ‘manifesto’
sportelli virtuali e info-point di servizio. for smart citizens instead”, Wired, n. 48.
Lo sviluppo di tali spazi di cooperazione è definito da Norbert
8
Pierre Levy ha introdotto alle potenzialità della comunicazione telematica
Streitz come un design orientato alla condizione umana: dalla per la gestione della conoscenza e per la formazione di nuove tipologie di
gruppi comunitari, le cui preferenze si traducono non secondariamente in
‘Città Ibrida’, come integrazione della città reale e virtuale paral-
cambiamenti di consuetudini e di modi dell’abitare.
lele, all’’immaginario della ‘Città dell'uomo’ come luogo in cui le 9 In tale prospettiva si vedano gli apporti di Magnaghi A. (1998), Il territo-
persone abbiano più opportunità di sfruttare il loro potenziale e rio dell'abitare. Lo sviluppo locale come alternativa strategica, FrancoAngeli,
condurre una vita creativa, sostenendo la cittadinanza responsa- Milano; Magnaghi A. (2011), “Il progetto locale. Coscienza di luogo e auto
bile e inclusiva18. sostenibilità”, Il progetto sostenibile, n. 29.
Dare un’immagine identitaria, modulare l’offerta di servizi fisici
10
Il percorso storico di ricerca dell'arte pubblica considerato fa riferimen-
to a un'attività artistica che dalla rappresentazione nell'ornamento e nella
e digitali, costruire una nuova qualità sostenibile dei luoghi di

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monumentalizzazione si è sviluppata dagli anni ’60 – a livello internazio- Maspoli, R., (2012), “Tecnologie per micropaesaggi urbani nella Smart City/
nale – come lavoro creativo in relazione alle pratiche nel contesto urbano, Technologies for urban microlandscapes in the Smart City”, in Maspoli, R. e
in cui fondamentale non sono i caratteri fisici, ma lo scambio sociale me- Saccomandi, M., (Eds.), Arte, architettura e paesaggio, Alinea, Firenze.
diante azioni, dialoghi e forme di interazione, come new genre public art
per stimolare la ripresa di coscienza. Si fa riferimento in particolare a Lacy Porter, L. e Shaw, K. (2009), Whose Urban Renaissance?: An international
S. (1995), Mapping the terrain. New Genre Public Art, Bay Press, Seattle; Pe- comparison of urban regeneration, Routledge, Oxon
relli L. (2006), Public Art. Arte, interazione e progetto urbano, FrancoAngeli, Remesar, A. (2012), “Strategie di rigenerazione urbana: l’arte e lo spazio pub-
Milano. blico / Strategies for urban regeneration: art and public space”, in Maspoli,
11
Maspoli, R. (2012), “Dialogo sociale, arte pubblica e progetto e spazio
R. e Saccomandi, M., (Eds.), Arte, architettura e paesaggio, Alinea, Firenze.
pubblico / Social dialogue, pubblic art and public space” in Maspoli R., Sac-
comandi M., (Eds.), Arte, Architettura, Paesaggio, Alinea, Firenze. Schittich, C., (2010), “Architektur + Recycling”, Detail, n. 12.
12
Si veda Shepard, M. (2009), Toward the Sentient City, Architectural Lea-
gue of New York, New York.
13
In tale prospettiva il progetto RUROS - Rediscovering the Urban Realm
and Open Spaces, coordinato dal CRES, Buildings Department (http://alpha.
cres.gr/ruros).
14
In questo filone le ricerche sulla definizione dell’identità sonora di quar-
tiere di Balay O., Amphoux P. del Centre de Recherches sur l’Espace Sonore
et l’Environnement Urbain (CRESSON, Ecole d’Architecture de Grenoble,
UMR CNRS).
15
Si fa riferimento in particolare agli studi: McGranahan G, Jacobi P,
Songsore J. (2001), Citizens at risk: from urban sanitation to sustainable
cities. Earthscan Ltd, London; Foster S, Giles-Corti B. (2008), “The built
environment, neighborhood crime and constrained physical activity”, Pre-
ventive Medicine n. 47; AA.VV. (2012), Shaping cities for health: complexity
and the planning of urban environments in the 21st century, The Lancet, n.
379: 2079–108.
16
L’utopia urbana è descritta in Maier J. (2008), Raumlaborberlin: Acting In
Public, Jovis, Berlin.
Fra gli interventi recenti (2011-12) Costruiamo una barca a Barca?, nel
quartiere torinese oggetto di Smartworkshop, in cui il collettivo di archi-
tetti-artisti in collaborazione con Città di Torino, Fondation de France,
Goethe-Institut Turin, Fondazione Merz e associazioni locali ha dato vita ad
un’esperienza di autocostruzione e di reinterpretazione del territorio con la
partecipazione di giovani artisti, design ed abitanti, per rivitalizzare e recu-
perare un centro di servizi e un giardino pubblico degradati.
17
In questa direzione l’attività dell’ENUPA (European Network for Urban
and Periurbain Agriculture), Designing Edible Landscape, RUAF, Terres en
Ville e le esperienze della Città di Vancouver - Social planning department
con l’University of British Columbia per l’Edible Landscaping Project (2005)
e della Città di Detroit per il Garden Resource Program (2011), in collabo-
razione con Greening of Detroit, EarthWorks Urban Farm, Michigan State
University Extension e Detroit Agriculture Network.
18
Streitz & G., (2009), “Privat: Ambient Intelligence”, in Stephanidis, C.
(Eds.), The Universal Access Handbook, Taylor & Francis, London.

REFERENCES
AA.VV. (2010), In favour of Public Space. Ten years of the european prize for
urban public space, ACTAR, Barcelona.
Bruce, S. (2006), La forma del futuro, Apogeo, Milano.
Bruno, G. (2007), Public Intimacy, MIT Press, Cambridge.
Deleuze, G. e Guattari, F. (1996), Che cos'è la filosofia?, trad. it. di De Loren-
zis A., Einaudi, Torino.
Franck, K. A. e Stevens Q. (2006) (Eds.), Loose Space. Possibility and Diversi-
ty in Urban Life, Routledge, Oxon.
Ignasi de Solà-Morales, R. (1995), “Terrain vague”, Anyplace, Mit Press,
Cambridge.
Lefebvre, H. (1974), La Production de l’espace, Anthropos, Paris; trad. it.
(1978), “La produzione dello spazio”, Moizzi, Milano.
Levy, P. (1996), L’intelligenza collettiva. Per un’antropologia del cyberspazio,
Feltrinelli, Milano.

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Finito di stampare nel mese di Maggio 2013
dallo Stab. Tipolit. Ugo Quintily S.p.a. - Roma

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