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F E B B R A I O 2 0 2 4 ITALIA

85
Inchiesta

idee per
un mondo
più nuovo

La
MODA
del
How to:
Sanremo

2024
Performance
Ceramiche
Rumori
Magliai
Lotterie
Boschi
Detox
HMI ITALIA - ANNO 22 - N° 2 FEBBRAIO 2024 - IN EDICOLA DAL 19/01/24 - MENSILE
Sommario

85 domande per la Terra, 20 modi di vestire il 2024, una lotteria dei desideri, mille boschi incantati,
una nuova generazione di magliai, un suono segreto, nove mondi beauty sostenibili.

P16. EDITORIALE
P20. Social PLAYLIST le colonne sonore di Marie Claire
P22. LETTERA alla bimba che zittì il mondo di Severn Cullis-Suzuki
P24. DOMANDA Perché Sanremo è Sanremo?
MC P26. Agricoltura CAFFÈ & microeconomie dall'Uganda
P34. Mecenatismo AL LOUVRE di Abu Dhabi i gioielli di Cartier
P38. Ceramiche EROTICHE da assaggiare
P41. Decoder BORSE e dettagli gotici by Dsquared2
P42. Volti REBECCA Antonaci tra normalità e sorpresa
P44. Documentario LA SAUNA delle confessioni
Storie P44. 85 DOMANDE e risposte per salvare il mondo
P62. Performance ADDIO smettiamo tutti insieme
P66. Artigianato GENERAZIONE MAGLIA con Fendi
P78. Tutto SUONA il potere di ciò che ascoltiamo
P82. Portfolio LA LOTTERIA dei desideri
P90. La storia BIOGRAFIA di Chiara Boni
Moda P92. Nuova stagione GLI ABITI del 2024
P112. Accessori TANGIBILI fatti per restare
P126. Wishlist SHOPPING e desiderata
P128. Moda etc GIOIELLI & NEWS del mese
Bellezza P134. Shopping COSMETICI come li scegliamo
P138. Suggestioni FIDUCIA green
P140. Tracce UN VOLO profumato
P144. Benessere DETOX nel resort Lanserhof
Lifestyle P149. Arte Sella IL BOSCO che cambia
P160. Oroscopo FEBBRAIO dolce e straordinario
P162. Ultima pagina IL TEATRO dell'assurdo

Cappa e abito in tulle cangiante con ricami all over di strass, GIORGIO ARMANI.

Servizio Ivana Spernicelli. Foto Stefano Galuzzi. Modella Anna Francesca Gosselbauer
(Special Management). Capelli Astor Hoxha using Bumble and Bumble. Trucco Tanja Friscic
using Mac Cosmetics (entrambi per Blend Management). Casting Simone Bart Rocchietti
@simobartcasting.
Editoriale

L'ENTUSIASMO NON È UN PUNTO ESCLAMATIVO ALLA FINE DI


UNA FRASE PIATTA. Per me ha più a che fare con i disegni fatti con il dito sul vetro
appannato della doccia. Per i prossimi mesi mi sono data l'obiettivo di calibrare molto
meglio l'entusiasmo, a chi darlo, con chi condividerlo, per chi trovarne l'ultima goccia
rimasta. Non amo chi si specchia nelle vetrine per rimirarsi e non guarda cosa c'è nelle
vetrine, che siano amici o sconosciuti mi verrebbe da chiedere loro di che cosa hanno
paura, o perché cercano così tanto di piacersi. Ci si può anche non piacere sempre, o
piacere meno. Ma viviamo in una bolla così ben lucidata che vetri e specchi non servono
più per far scendere la neve (presunta o immaginaria): c'è bisogno che la bolla protegga
dal futuro, altro che leggerlo, e se possibile ci faccia sentire sempre molto belli e molto
in forma. Mentre mi godevo il verde e il velluto amaranto toscano mi sono imbattuta in
un ex cinema di Firenze dove hanno creato un museo con uno dei più grandi plastici di
trenini al mondo. Lì, in miniatura, si trovano tutti i vizi umani incastrati tra le forme
microscopiche di ingegneria, ma per assurdo c'è anche più libertà della vita che ci creiamo in quartiere
(o nei circoli del lavoro, poco cambia). In una spianata di precisione c'è la riproduzione di una scena del
crimine sotto il ponte più isolato di una città immaginaria, ci sono i tecnici che riparano le antenne e la
fuga di due amanti in cerca di privacy. C'è il treno svizzero con la sua linea così netta e un po' scorbutica,
è identico a quello che ho preso anche io tutti i giorni per cinque anni. C'è una stazione enorme, bordata
da un soffitto metallico, dove le persone si dicono addio o arrivano per crearsi una nuova vita. C'è la
percezione profonda, seppure finta visto che è un plastico, che la vita possa essere riassumibile in molte
piccole scene che viviamo tutti.

E allora in questo giro di treni che vanno piano, si fermano, prendono le curve, entrano nelle
montagne ed escono a sfioro su un lago, ci siamo anche noi che guardiamo fuori dal finestrino (o
ci guardiamo nel finestrino, che noia), consapevoli che ci sia tempo a disposizione all'infinito per
fare tutto, per conoscere chiunque e per dispensare entusiasmo senza fine. Invece no. Quando
il museo chiude quel mondo in miniatura si spegne, si ferma e tutte le precisioni non le guarda
più nessuno. I vetri che delimitano il contatto tra visitatori e plastico ritornano puliti dalle ditate
dei bambini, i binari non servono più, i treni arrivano al deposito o si fermano dove il caso - e
l'orologio del museo - ha deciso di farli fermare. E noi non siamo più su quel treno finto ma in
questo mondo vero. Dove gli sforzi e le missioni si possono frantumare in poche conversazioni
sbagliate, le luci dei lampioni non si accendono più o saltano come bit impazziti, le risate diven-
tano commenti rapidi in chat sempre spuntate di blu e poche volte ricordate per sempre. Fuori
dal plastico non notiamo gli amanti che si infrattano per vivere sereni il più primordiale degli
amori, non notiamo chi legge cosa di fronte a noi su un vagone dove fa troppo caldo, e non ci
emoziona vedere che le strade brulicano di botteghe tenute in piedi da personaggi che, magari, si
sono indebitati per non deludere i genitori che quel business lo avevano avviato in tempi ancora
peggiori. Fuori dai plastici non sappiamo più immaginare storie come questa, che non esiste.
Forse dai plastici dovrei imparare l'arte dell'ordine e della precisione, due strumenti da usare con
il solo scopo di accorgermi di tutto, accorgermi meglio, accorgermi a pelle di chi ha sacche di
entusiasmo tenute per quando non piove da un po'.
di Manuela RAVASIO
direttore responsabile
@ravasiomanu
MATTEO BIANCHI

LA PLAYLIST DI MC SU SPOTIFY
Balliamo, ricominciamo a farlo se qualcuno di noi ha smesso prima del tempo perché questo mese
la colonna sonora del numero è dedicata alle velocità da raggiungere con calma, ai picchi di gioia,
e alle serate in cui il sole inizia a non volersene andare. Più eros, più pigrizia, più telefoni staccati.

16 MC FEBBRAIO
Senior Int

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HEARST. VIVERE MEGLIO


MC Social

ASCOLTARE LE NOSTRE PLAYLIST


di Federica ROMAGNOLI Ogni mese una storia, un album su misura creato per intrattenere
durante la lettura, suscitare reazioni e scoprire nuovi artisti.

Colonne sonore, luoghi da vivere ancora, soundtrack nostalgiche e novità da


sentire in loop. Ogni mese sul profilo Spotify di @marieclaireitalia una raccolta
delle canzoni che hanno ispirato le storie di ogni numero, una playlist per tenerci
compagnia nel quotidiano, da un viaggio in treno di domenica mattina a una
serata in casa con gli amici di una vita.

THE FUTURE ISSUE


Dalla playlist da ascoltare mentre
serviamo un calice agli amici che
THE REAL LIFE ISSUE arrivano per primi e abbiamo ancora
Luoghi, tendenze, moda, mostre, film, inchieste, le mani nel forno, all'ultimo brano da
interviste, momenti che vale la pena scoprire cantare quando dovremo abbassare
nelle lunghe serate autunnali. E una domanda: il volume, il divano ancora pieno di
siamo pronti a un'immersione nel reale? persone, gossip e carte dei regali.

THE TRUTH ISSUE


Il suono di un corpo che si
muove, la colonna sonora
per un viaggio nel deserto,
le musiche dei film di
Massimo Troisi, il Cile da
attraversare a piedi con
un podcast mantra, il jazz
caldo in una casa anni 70,
il nuovo rap marocchino,
il suono dei profumi.

THE INVISIBLE ISSUE


Quante volte avete detto "Ti amo"? Qual è la prima
canzone che avete imparato a memoria? In quale
discoteca - oggi chiusa - tornereste per ballare
tutti i suoni del mondo? Abbiamo provato a
rispondere con questa colonna sonora romantica.
20 MC FEBBRAIO
MC Lettera

da Severn CULLIS-SUZUKI

MIA CARA BAMBINA,


ricordo bene e con chiarezza il giorno in cui hai parlato al Summit della Terra delle Nazioni Unite.
Ricodo bene la tua determinazione, la tua trasparenza e la tua rabbia controllata. Ricordo la tua
risolutezza quando hai detto a tutti quei delegati che venivano da ogni parte del mondo che, in
ultima analisi, loro erano i responsabili per i bambini e le generazioni future.
Ebbene, sono orgogliosa di dirti che non hai mai perso quello spirito. Né da adolescente, né da ge-
nitore e non lo perderai neppure da nonna. Resterai fedele a quel messaggio e questo caratterizzerà
tutta la tua vita. Incontrerai e lavorerai con tantissime altre persone che operano per la giustizia.
Sarà lo scopo della tua esistenza e, quando avrai figli, con questa tua risolutezza ti potrai permet-
tere di guardarli negli occhi e loro capiranno che per il
cambiamento climatico hai fatto tutto quello che potevi. Ma, nel momento più cupo, i giovani del vostro futuro rac-
I leader mondiali cercheranno di ignorare la verità. Le coglieranno la chiamata: SVEGLIATEVI. E allora i ragazzi
élite si aggrapperanno ai combustibili fossili, a metodi scenderanno in piazza e le loro voci si amplificheranno
inquinanti e ai modi in cui hanno costruito la loro fino a quando non potranno più essere ignorate.
ricchezza. I responsabili non cambieranno facilmente e E i genitori, le zie, gli zii, i nonni, raccoglieranno la sfida
non impediranno i mutamenti climatici. Permetteranno lanciata dai loro figli.
alla Terra di surriscaldarsi. Agli incendi di bruciare in Insieme metteranno fine all'era della supremazia dei com-
tutto il mondo. Alle inondazioni di travolgere milioni bustibili fossili! Lo faranno utilizzando le energie rinnova-
di persone. Altri milioni soffriranno siccità e fame. E bili (che diventeranno le forme di energia più economiche
disuguaglianza e iniquità aumenteranno. I miliardari entro il 2023), sistemando il trasporto pubblico, producen-
continueranno a impadronirsi di ricchezze mentre gli do cibo locale e dando potere ai produttori a km zero. Im-
altri si faranno carico del degrado ambientale. plementando processi antirazzisti, sostenendo e seguendo
la leadership indigena in una transizione equa e giusta.

«DIREMO AI Saranno in grado di aumentare la resilienza e trasforme-


ranno i centri urbani in comunità. Di più: diventeranno
NOSTRI FIGLI comunità che sostengono il futuro dei giovani.

CHE LI AMIAMO E alla fine i leader mondiali, dopo aver tentato di mistifi-
care la verità, seguiranno il movimento della gente. Pur-
E, ALLA FINE, LE troppo, avremo pagato alti costi ecologici e perdite umane.

NOSTRE AZIONI
Una cosa è però certa: nel corso della tua vita, tu vedrai la
trasformazione.
RIFLETTERANNO Diremo sempre ai nostri figli che li amiamo e, alla fine, le

LE NOSTRE PAROLE»
nostre azioni rifletteranno le nostre parole.
Tu, mia cara, lo vedrai.

SEVERN CULLIS-SUZUKI Attivista canadese, sin da bambina si occupa di ambiente. A nove anni fonda la sua
prima organizzazione, l'Environmental Children's Organization, e a 12, nel 1992, sale sul palco a Rio de Janeiro
al primo Vertice mondiale Onu sulla Terra, e pronuncia, davanti ai capi di stato, un discorso con cui zittisce il
mondo parlando di responsabilità degli adulti nei confronti dell'ambiente e del pianeta. Da allora ha continuato a
battersi per il rispetto della diversità tra gli uomini e nel mondo animale, di giustizia climatica intergenerazionale,
di etica economica e di diritti degli indigeni. Oggi vive a Vancouver, è madre di due figli, ed è Executive Director
dell'organizzazione non-profit David Suzuki Foundation. Questa lettera è dedicata a se stessa bambina.

22 MC FEBBRAIO
MC Domanda

Perché Sanremo
è SANREMO? Testo di Silvia NUCINI

Oppio dei popoli, combattimento con i leoni, funziona da potente anestetico


che ci tramortisce anche quando non ci piace per niente. E che bello consumarlo
nella solitudine affollata di Twitter che ora è X.

L'INVERNO NON MI PIACE ma un po' sì fa molteplici miracoli: promuove l'unità nazionale, trasfor-
perché c'è Sanremo. La musica italiana pop ma insopportabili intellettuali contriti nel ruolo in urlato-
FOTO DE BON / COURTESY TEATRO ARISTON

non è il mio genere, a meno che sia un pez- ri di ritornelli di Giusy Ferreri, offre un raggio di luce nel
zo di Sanremo. Non trovo mai una grande buio pesto dell'inverno e forse anche di questi tempi grami.
idea fare le 2 di notte sul mio divano, però L'hanno mandato in onda anche in piena pandemia, senza
se c'è Sanremo... San Remo è il patrono delle pubblico. Un caso? Io non credo.
mie contraddizioni, il santo che ogni anno Il Festival è l'oppio dei popoli, il combattimento coi leoni:
un potente anestetico che per cinque giorni ci tramortisce
anche quando non ci piace per niente, ma come tossici lo
guardiamo lo stesso.

24 MC FEBBRAIO
sciare. Ho nitide due immagini: io che cerco di convincere
i miei figli che "settimana bianca" non vuol dire veramente
settimana, ma solo 2 giorni. E poi quella di noi la sera della
finale prigionieri di qualche rifugio ad alta quota in cui non
c'è campo, e nemmeno la tv, io che cammino nel buio e nella
neve a cercare almeno una tacca. Insomma qualche Festival
l'ho saltato contro la mia volontà.
La memoria di quei giorni a me rimane ap- So bene che ci sono molti a cui di Sanremo non frega niente,
piccicata per sempre: so come mi sentivo ma è gente che ha rinunciato a capire il mondo, o per lo me-
l'anno in cui Arisa cantava Malamorenò no l'Italia, quindi la cosa è reciproca: a noi non frega niente
(era il 2010. Di merda) e quando Noemi di- di loro. Gente che non ha compreso che Blanco - adolescente
ceva che Sono solo parole (2011. Sempre di etero bresciano - in trasparenze e pizzi è un segno di evo-
merda). Al Festival ci sono andata anche tre luzione non solo del costume, ma forse anche della specie.
volte, per lavoro. Ricordo hotel carissimi Che La terra dei cachi di Elio era una fotografia perfetta del
che avrebbero decisamente bisogno di una Paese. Che i comici che non fanno ridere su quel palco, rac-
rinnovata al look (questa è "la mia Liguria", contano che gli italiani hanno nuove categorie di umorismo
tanto per citare lo spot sanremese interpre- e quindi di pensiero, ma loro sono rimasti indietro.
tato dalla sarda Elisabetta Canalis) e potenti Vorrei raccontarvi che il Festival lo guardo da sempre, che
mal di testa della mattina post-finale, la sala la mia famiglia si ritrovava unita sul divano a cantare, ma
stampa che canta e fa i balletti. Ma la mia non è vero. Dei Sanremo di un tempo conservo solo un flash:
visione preferita di Sanremo è a casa, da so- Vasco Rossi coi jeans bianchi che canta Vita spericolata e io,
la (cioè ci può essere anche qualcuno, non che ho 13 anni e non so che cosa sia la nostalgia, improvvi-
devono uscire per forza, basta che non di- samente capisco cos'è.
sturbino) con il telefono in mano. So che la Ci sono tre cose che non ho fatto prima dei 25: mangiare
modalità "gruppo d'ascolto" - tutti nel sog- l'insalata verde, bere la birra e guardare Sanremo. Mi dico
giorno di un amico, con le pizze e il vinello che è perché ai tempi miei non c'era Amadeus che portava
- piace molto, ma io preferisco la solitudine Lazza sul palco dell'A riston: Sanremo era una cosa per si-
affollata di Twitter (pace all'anima sua) ora gnore che cercavano emozioni dentro melodie all'italiana.
X. Per anni ho twittato (adesso si dice: "po- Poi mi ritrovo a cantare "che giri fanno due viteeee" e penso
stato") commenti, gli stessi che avrei fatto a che una di quelle signore adesso sono io.
voce coi miei famigliari se non
li avessi ridotti al silenzio. Conservo un solo flash:
Mi è sempre piaciuta l'idea di
lanciare parole nel vuoto, come Vasco Rossi
messaggi in bottiglia depositati
tra le onde. Mi piace non sapere
coi jeans bianchi
chi la troverà quella bottiglia, canta Vita Spericolata e io,
che ho 13 anni e non so
che cosa penserà del messag-
gio, se e come risponderà. A
volte la bottiglia me l'hanno
poi tirata in fronte, ma fa par-
cosa sia la nostalgia,
te del gioco dei social che ho
voglia di giocare davvero so-
improvvisamente capisco cos'è.
lo nei giorni del Festival. Che
poi di solito sono i giorni di
Carnevale ambrosiano (quello
di Milano: viene dopo l'altro),
quelli della settimana bianca,
quando si portano i bambini a

25 MC FEBBRAIO
Mc Agricoltura

RICONOSCERE TALENTI I nostri risvegli domani


avranno il loro
CORAGGIO
Non c'è più tempo e ci vuole concretezza: Caffè Borbone e Ofi ci
portano in Uganda tra donne e giovani che stanno rendendo la terra Testo di Manuela RAVASIO
un tesoro prezioso da trattare con tutta la cura del mondo. Foto di Ally KAHASHY

KABARISA HA 37 ANNI, DONDOLA MEN- del finito che giunge nelle nostre case e che ha
TRE È SEDUTA a raccontarci perché siamo qui, scalato rapidamente il settore delle cialde casa-
sulle colline di Ibanda, una delle regioni più ver- linghe di qualità, il secondo come rete interna-
di dell'Uganda. Intorno a lei interpreti, giornali- zionale delle materie prime di massima eccellen-
ste, colleghi agricoltori e dirigenti di due aziende za mondiale - hanno una missione che è ardua
con cui lavora - anche se hanno sedi dall'altro e che non può aspettare oltre. Il programma da
capo del mondo. Quando la timidezza è troppa loro lanciato si chiama Mwanyi che in ugandese
Kabarisa tuffa lo sguardo nel cellulare dove due significa caffè, vuole impiegare il maggior nu-
bambini la guardano sorridenti. «Prima di que- mero di donne nella cura e diffusione di questo
sto programma non conoscevo il valore reale del oro nero per l'Uganda (tra i leader mondiali in-
caffè, ora lo coltivo sapendo che posso mandare sieme a Brasile e India) e formare le giovani ge-
i miei figli a scuola, vorrei si realizzassero. Vole- nerazioni nel campo dell'agricoltura e tutela del
vo fare l'infermiera ma non ho potuto studiare, territorio per scongiurare un abbandono delle
per questo desidero che loro abbiano un'ottima terre rurali che spiccano di potenziale e biso-
educazione». Quattro giorni dopo a sorridere gno di idee. L'obiettivo sono mille agricoltori nei
in una fabbrica ai bordi di Kampala, la capitale prossimi cinque anni (a oggi siamo a 500). Tra
ugandese, è Ruth, donna che assaggia i caffè e le colline verdissime e la terra rossa si animano
insegna a nuove leve l'arte di osservare l'aroma villaggi dove orgoglio ed equilibrio sono sfide
prendere forma: davanti a lei un tavolo pieno di quotidiane vinte: giorno dopo giorno entriamo
tazze trasparenti dove la miscela cola e deposita nelle case di donne che possiedono terreni cu-
una schiuma in superficie. Ruth la spacca con rati e alimentati grazie a questo programma di
il cucchiaino e assaggia. Sono due donne molto sviluppo dove vengono forniti strumenti tecni-
diverse, con due timidezze ben diverse ma en- ci. Ma ancora più importante è offrire corsi di
trambe chiudono un cerchio. Il cerchio in que- formazione per crearsi un futuro nel campo più
stione si snoda tra bananeti, piantagioni di caffè, prezioso per questo mondo che sta andando in
reti di supporto alle comunità locali e nursery pezzi: leggere la materia prima e capirla, dalla
per i chicchi di domani. Mentre fuori scroscia semina alle malattie della pianta, dal raccolto
l'acqua, su jeep dalle ruote ben salde e strade mai alla gestione delle risorse che lavorano la terra.
ALLY KAHASHY PER CAFFÈ BORBONE

finite attraversate da motorini che trasportano La forza di questo programma è di coprire una
persone, letti, bottiglie d'acqua e porte di ferro fetta di Paese enorme e differente dove, quando
battuto, iniziamo il nostro viaggio nel program- non è la stagione del caffè, le banane e i frutti
ma promosso da Caffè Borbone e Ofi, Olam della passione aiutano l'economia del villaggio.
Food Ingredients, che è fornitore del marchio Poche ore e qualche collina dopo incontriamo i
partenopeo. Insieme i due mondi del caffè - uno Service Provider, un gruppo di ragazzi con tuta

26 MC FEBBRAIO
e caschetto rossi e blu: sono studenti di agronomia che, tra libri e un gruppo ristretto ma essenziale per una futura
maceti, analizzano il terreno, le malattie delle piante e procedono, società (anche ben più grande). Certo, l'obiettivo
su chiamata dei singoli agricoltori, a intervenire per risolvere o di non lasciare nessuno indietro, anche in conte-
migliorare le condizioni dei campi. Ciò che ricevono economica- sti piccoli e di nuova trasparenza, è più che diffi-
mente per il lavoro rimane interamente come loro stipendio e pia- cile, ma c'è qualcosa di battagliero e concreto in
no piano si specializzano: chi viene chiamato per agire in prima queste donne che appongono una stella per ogni
battuta e chi per uno specifico servizio. Il giorno dopo siamo a Bu- risparmio siglato in quel mercoledì di conteggi
shneyi, altra dimensione verdissima dove le piantagioni di caffè e timbri. C'è la stessa concretezza di Denaven-
macchiano di opportunità il territorio: Janet ci aspetta sotto a un ce (che vedete in questa foto sopra), che dopo
grande albero, ha un berretto di lana rosso in testa, sul muro della un'accoglienza splendida con un ballo propizia-
sua casa c'è una scritta bianca quasi invisibile "Etta Love", prima torio accanto alla coffee nursery ci porta con sé e
del caffè coltivava fagioli, avocado, banane e quando arrivano i con la sua comunità (di donne, principalmente,
momenti di non stagione dei chicchi ha una mucca e delle capre dall'eleganza fuori dalle noiose remore occiden-
con cui non ferma mai la sua economia. «Ho 53 anni e da quan- tali) nella vasta piantagione che coltiva insieme
do sono entrata nel programma sono riuscita a non interrompere ad altre amiche e colleghe. Rimasta vedova le ha
mai il lavoro a causa delle stagioni, perché ora ho più strumenti radunate e ha scelto di lavorare principalmente
per capire come sfruttare al meglio tempo e terreno». Ha sei figli, con loro, chi si occupa del campo di pomodori
e principalmente si occupa degli appezzamenti da sola. Tra gli (una novità per il territorio), chi è più minuta e,
strumenti che il programma sostenuto da Caffè Borbone e Ofi vista la bassezza dei rampicanti, si rifugia sot-
ALLY KAHASHY PER CAFFÈ BORBONE

mette in campo c'è anche un progetto di microcredito autonomo to il tetto di foglie dei fiori della passione, chi la
del villaggio, il Village Savings and Loan Associates, gestito con aiuta nelle ricche terre dedicate al caffè. Queste
un calendario (appuntamento ogni mercoledì) dove si analizza la donne si muovono insieme, come le stagioni, si
situazione finanziaria, i libretti di risparmio e si prende in ma- ascoltano raccontare le loro storie con sguardi
no la scelta collettiva di ottimizzare lavori e opportunità grazie d'intesa. Ti arrivano dritte, più dell'aroma di un
a casse sociali per spese extra ordinarie, sostenibilità umana in buon caffè.

28 MC FEBBRAIO
L'archivio
COSA SCOPRIRE

dei GIOIELLI Testo di Cristina MANFREDI

Un viaggio in epoche lontane tra gemme preziose e collane d'antan: GemGenève è


l'appuntamento che racconta di mani artigiane che hanno cesellato antichi pezzi con
oro, pietre. E le avventure (notevoli) di chi li ha conquistati e ora li mostra al mondo.

30 MC FEBBRAIO
MC Storie

SEMBRANO USCITI DA UN LIBRO di fiabe, aver girato ogni angolo del mondo a caccia del pezzo mozzafiato.
Thomas Faerber e Ronny Totah. Entrambi vi- Dalle vetrine occhieggiano splendenti degli oggetti talmente belli
vono in Svizzera e hanno storie simili, che a un da farti venire il dubbio: ma sono proprio veri? Smeraldi grandi
certo punto si sono intrecciate. Grandi esperti come olive tagliati con precisione sopraffina, rubini che sareb-
di gioielli, o meglio di jewellery d'epoca che, sta- bero piaciuti a Elizabeth Taylor, diamanti dall'impressionante
gione dopo stagione, si incontrano in giro per numero di carati.
il mondo partecipando alle più importanti fiere Di primo acchito ti fermi quasi di nascosto ad ammirare la ma-
del settore, un giorno decidono: basta adattarsi estria con cui mani artigiane hanno scolpito le pietre, cesella-
a format in cui non ci riconosciamo appieno, to l'oro, infilato le perle. Il consiglio invece è quello di superare
organizziamone uno noi. l'imbarazzo e farsi avanti. Chi tratta gioielli di quel genere pro-
Detto, fatto, nel 2018 nasce GemGenève, appun- babilmente riconosce a distanza chi è lì per comprare e chi può
tamento semestrale dove si raduna il meglio soltanto guardare, ma il trattamento non cambia. E forse, ancora
della gioielleria vintage e delle stones naturali più grande della soddisfazione per un buon affare, è il piacere
che riempiono gli occhi dei visitatori. Che Gi- per loro di raccontare una storia. «Sono qui solo per curiosare»,
nevra sia da tempo un punto di riferimento per spiego dopo aver trovato il coraggio di auto-denunciarmi quando
il comparto è un fatto, ma partecipare a Gem- mi affaccio in uno stand. Sono rimasta folgorata da una collana
Genève è un'esperienza particolare. Quello che con orecchini en pendant, un girocollo d'oro da cui pendono dei
di norma è un mondo iper-protetto, lì si apre volti di donne (che mi paiono antiche romane) incisi in un deli-
al pubblico: commercianti, collectors e anche cato corallo rosa e con dei diamanti al posto degli occhi. Non è
semplici visitatori. Ci si registra in anticipo, si il pezzo più importante di quella collezione, per me però è come
superano i controlli comprensibilmente rigorosi se parlasse. Ho gli occhi aperti mentre me l'immagino al collo di
e ci si ritrova nel paese del bengodi. La gioielle- Giuseppina di Beauharnais, magari un bottino di guerra trasfor-
ria d'antan non è solo un vezzo da big spenders mato in dono da Napoleone prima che la ripudiasse.
o da appassionati: sta diventando sempre più Non faccio in tempo a riprendermi da quel sogno a occhi aperti
rilevante perché le risorse necessarie al settore che il mio sguardo viene rapito da un choker a multi fili di perle
non sono infinite. Gli anelli, le collane, i brac- che trattengono sul davanti una struttura rigida in oro su cui
ciali, gli orecchini meravigliosi prodotti dalle poggiano motivi floreali fatti di diamanti e madreperla. Non po-
maison più blasonate stanno diventando anco- trò mai possederlo, ma vorrei provarlo almeno per un minuto.
ra più difficili da realizzare dato che le gemme Mi aiutano ad allacciarlo e nel porgermi lo specchio mi dicono:
non sono materiali rinnovabili. Se ne stanno «È la prima volta che lo vediamo indossato, di solito è troppo
nelle profondità della Terra e, una volta trova- piccolo per chiuderlo».
te, "preleviamo" un tesoro che non ha modo di Restiamo tutti in silenzio a rimirarlo. Chissà a chi apparteneva,
replicarsi, se non forse nel corso di millenni. Ci chissà chi lo comprerà.
sono poi altri due aspetti, il primo legato
ai costi di estrazione in costante crescita, Gli oggetti meravigliosi prodotti dalle
tanto che già agli inizi degli anni Duemi-
la diverse miniere sono state chiuse (un
maison più blasonate stanno diventando
esempio su tutti, i giacimenti di zaffiro ancora più difficili da realizzare, dato che
in Australia). Il secondo legato a proble-
mi politici che ne impediscono l'accesso, le pietre non sono materiali rinnovabili.
come nel caso della Russia in guerra con Se ne stanno nelle profondità e, una volta
ELENA OKUTOVA - HERON RING SKETCHING

prelevate, non hanno modo di replicarsi,


l'Ucraina: il commercio di diamanti ex
sovietici da soli rappresenta il 30% della
produzione mondiale.
Tra gli stand di GemGenève s'incontra
se non forse nel corso di millenni.
la crema dei commercianti di vintage
e di pietre. Aspettano i clienti come un
ragno quando si dondola nella sua tela,
con l'eleganza quasi indolente di chi sa di

31 MC FEBBRAIO
MC Sostenibilità

INDOSSARE Note molto MORBIDE Testo di Federica ROMAGNOLI

Sulle vie della transumanza, antiche tecniche naturali per preservare territori, sconfiggere la
distruzione del pianeta e trovare un nuovo modo di vestire la bellezza.

A QUATTROCENTO CHILOMETRI a nord di Madrid esiste un ha sulla Terra. Durante il loro percorso le pecore spostano da
paesino di montagna dove osservare uno dei patrimoni cultura- pascolo a pascolo i semi rimasti nella lana fertilizzando così il
li immateriali dell'Unesco: la transumanza, il movimento delle terreno, si nutrono di erbacce che altrimenti possono scatena-
greggi da un pascolo all'altro secondo il ritmo delle stagioni. È re incendi. Con il loro pascolare producono azioni naturali che
da questo rituale della natura che prende vita un progetto spe- contribuiscono a portare vita in terre incolte e a preservarne
ciale voluto da Ecoalf, brand spagnolo dal modello di business la biodiversità. Un progetto che parte dal passato per riappro-
basato sulla salvaguardia delle risorse naturali del pianeta. Qui priarsi di luoghi dimenticati e conservare tradizioni perdute.
COURTESY ECOALF

nasce una capsule collection premium di capi in lana merino Una visione che abbraccia i mono-materiali per permettere al
proveniente al 100% dalla transumanza: una lana speciale non capo non solo una seconda vita ma una terza, una quarta (etc.)
solo per la sua origine, ma per l'impatto che la sua realizzazione attraverso una circolarità infinita della materia.

32 MC FEBBRAIO
MC Libri

Viaggi
PARTIRE

per TORNARE A CASA Testo di Marta CERVINO

Amori salvifici a Trinidad e la bara di Lenin che parte per la Repubblica della Leninesia.
Poi un rimpatrio in Italia alla scoperta delle proprie radici, le battaglie femminili
per il diritto all'aborto. E una guida letteraria per immergersi nel verde dei parchi.

QUANDO AVEVAMO FANTASMI


LE ALI DI AYANNA DI NEW YORK
LLOYD BANWO DI JIM LEWIS
(EINAUDI, € 19,50) (SUR, € 19)
Port Angeles, Trinidad: Storie che si sfiorano e
qui si incontrano Darwin, si intrecciano (quella di
che, suo malgrado, trova una fotografa tornata a
lavoro al cimitero, e Yejide New York dopo anni, di
che come tutte le donne un mercante d'arte, di un
della famiglia comunica cantante di strada e di
con i defunti. Amori uno studente di relazioni
salvifici, realtà, sogno, vivi internazionali africano) in
e morti: un esordio che un romanzo polifonico,
conquista. in cui risuona un'intera
città.

L’ULTIMO VIAGGIO CLANDESTINE


DI LENIN DI MARTA STELLA
DI FRANCESCO PALA (BOMPIANI, € 20)
(NERI POZZA, € 18) Una studentessa
Russia, 1941. Per evitare milanese che abortisce
che la salma di Lenin clandestinamente
cada in mani nemiche, nell'Italia degli anni 60.
il sergente Dorotov la È lei la protagonista di
carica su un camion e questo libro denso che
con un soldato e una ci parla di battaglie,
contadina parte per conquiste, diritti e delle
fondare la Repubblica donne (Elvira Banotti,
popolare di Leninesia. Carla Lonzi…) che
Un libro visionario e hanno combattuto
irresistibile. per cambiare le cose.

LA FELICITÀ
TANGERINN È NEL GIARDINO
DI EMANUELA DI GUIDO DAVICO
ANECHOUM BONINO
(E/O, € 18) (IL SAGGIATORE, € 15)
Mina ha 30 anni e vive Una guida letteraria che
a Londra lontana dal ci conduce tra piante
paesino sul mare in cui e giardini attraverso
è cresciuta, ma la morte le pagine di poeti e
del padre, Omar - che scrittori italiani (da
dal Marocco era arrivato Marco Polo, a Petrarca,
in Italia a costruirsi e poi Foscolo, Leopardi,
un futuro - la riporta Fogazzaro, De Roberto,
a casa. Un romanzo etc). E fa venire voglia
intenso di padri, figlie, di immergersi nel verde.
radici e identità.

33 MC FEBBRAIO
MC Mostre

Quando le liaison sono


MECENATISMO

INDIMENTICABILI Testo di Alessandro ARGENTIERI

Gli storici manufatti Cartier splendono come scintille di un passato ancora attuale:
da riscoprire nell'esposizione al Louvre di Abu Dhabi.

ORIGINI PRIMORDIALI. Oggi potrebbe ap- tica spesso fiorita da principi filosofici o da ricordi del passato
parire scontato e normale ma, un secolo fa, più prossimo. C'è stata una famiglia però che ha guardato ben
essere influenzati nella creazione di gioielli da oltre, andando appassionatamente a visitare Paesi sconosciuti
eventi e Paesi al di fuori dei confini europei ai più, tra commercianti e inventori di bellezza: parliamo dei
era qualcosa di nuovo, un atto di estrema cul- tre fratelli Louis, Pierre e Jacques Cartier che dal 1899 par-
tura e curiosità. A quei tempi infatti erano gli tirono per proporre, ma anche carpire, il bello che il mondo
Stati a noi vicini a dettare le regole di un'este- offriva senza connessioni social e altre facilità tecnologiche.
Trasferte che si rivelavano veramente esotiche perché l'arte
del viaggiare era un lusso per pochi, soprattutto quando si era
alla ricerca del nuovo e sensazionale. In quegli anni Cartier
importava anche oggetti d'arte rinascimentale e di altri Paesi,
COURTESY CARTIER

i concetti baudelairiani di modernità non erano ancora pre-


senti, seppure se ne sentisse inconsciamente l'esigenza come
dimostreranno gli anni dopo il 1925. Guardando oggi i più di

34 MC FEBBRAIO
Occhiello

400 pezzi esposti al Louvre di Abu Dhabi per la collane sontuose come quella voluta dalla Duchessa di Windsor
mostra Cartier, Islamic Inspiration and Modern con più di 300 carati di ametista oltre a turchesi e diamanti.
Design, si rimane sorpresi da quanto linee pre- Anche il motivo persiano Boteh (un mix fra goccia e palma)
cise e geometrie vivaci fossero rivoluzionarie subisce una metamorfosi e diventa un altro elemento nella pre-
per il gusto del tempo. Lo stile ghirlanda, tan- ziosa grammatica ornamentale Cartier. Altrettanto lo sono i
to romantico e arzigogolato, è parallelo a certi cipressi, alberi allegorici in Persia e simboli nazionali in Iran,
tratti veloci e netti che si stavano definendo che da decorazione per antichi piatti diventano miniature in oro
nei sautoir e nelle spille di allora. Se il primo o ceselli finissimi su pietre preziose. L'astrazione continua con
a toccare terra straniera fu Jacques Cartier nel i toni del blu pavone in cui un astuccio per sigarette del 1930
1912, si scopre che, sempre quell'anno, il fratel- attira l'attenzione per i suoi tondi in lapislazzuli e quadrati in
lo maggiore Louis aveva nella sua collezione di- turchesi. Così di rottura che attese sette anni prima di essere
versi pezzi in giada, avorio e agata. Lo specifica venduto, visto l'ardire delle forme. Anche i bijoux indù e tibetani
il catalogo dell'Exposition des Arts Musulmans nel 1913 fecero scalpore a New York creando un interesse mai
che lo menziona nei personaggi che prestarono visto prima. Oggi i métissage di referenze si sprecano nei pezzi
alcuni oggetti. I libri e gli archivi della Maison contemporanei, come con il collier in oro e diamanti del 2000.
svelano invece gli schizzi preparatori di Char- Potrebbe sembrare un aggregato di atomi e strutture chimiche
les Jacqueau che rielaborava gli stimoli che il ma racchiude un'innovazione tecnica e rappresenta un'astratta
mondo arabo aveva connaturati in sé. Come veduta di una moschea osservata dal basso.
il necessaire del 1924 con decorazioni in pla-
tino, madreperla, turchesi, smeraldi e perle PARALLELISMI CULTURALI Cartier, Islamic Inspiration and
Modern Design è la mostra al Louvre di Abu Dhabi all'interno
che nasce da un baule iraniano Khatamkari.
del centro culturale dell'isola Saadiyat, dove i capolavori francesi
Le stelle e i pavage Girih, che sono intricate si uniscono a pezzi d'epoca per testimoniare l'evolversi di stili
tracce geometriche, diventano gli spunti per confluenti da varie realtà. Fino al 24 marzo 2024 (louvreabudhabi.ae).

35 MC FEBBRAIO
MC Moda

di Alessandro ARGENTIERI

SOGNI Couture SENZA TEMPO


UN INCANTO AGGIORNATO. Con oltre duemila foto,
Givenchy. Sfilate (Ippocampo) è il volume che raccoglie i 179
show del marchio francese: dal 1952 fino a quelli dell'ultimo
direttore artistico Matthew M. Williams. Il giornalista Anders
Christian Madsen ne ha curato la parte più attuale mentre lo
storico Alexandre Samson ha sintetizzato le ere in bianco e
nero, ritirandosi per un mese in un monastero e rileggendo
tutte le cartelle stampa del tempo. In più ha anche aggiunto
informazioni inedite sulla società e i couturier di allora.

MITI

Silenziosa RIBELLIONE
RADICALE E POETICO. Cardi B, Michelle Obama,
Julia Roberts... il pubblico che ama lo stilista americano
Thom Browne è assai variegato. L'omonimo volume
(Phaidon) svela come in vent'anni di creazioni (prima
maschili poi, dal 2011, anche femminili) il designer sia
riuscito a costruire un impero con codici moda molto
essenziali. Idee così chiare e precise da aver generato
variazioni all'infinito. I capi più importanti sono stati
fotografati ex novo da Johnny Dufort. Nel libro sono
anche presenti scatti mai visti dei suoi spettacolari show.

LEGGENDE L'opulenza di un'ISOLA


DESIDERATI ECCESSI. A Venezia, Codognato è un mito
dal 1866 grazie a Simeone, commerciante d'arte che rese
COURTESY IPPOCAMPO - PHAIDON - ASSOULINE

preziosi i teschi del memento mori. Suo figlio Attilio


introdusse anche elementi archeologici etruschi, antichi
intagli e cammei, nei gioielli della casa. Gabrielle Chanel, Jean
Cocteau e Diana Vreeland li amavano come Elizabeth Taylor,
Maria Callas, Jacqueline Kennedy. Oggi Assouline gli dedica il
volume Codognato Masterpiece scritto da William Middleton.

36 MC FEBBRAIO
MC Retrospettive

Passi che sono ancora


IL GENIO ITALIANO

SPETTACOLO Testo di Alessandro ARGENTIERI

Inusitati materiali, forme ancora oggi stravaganti e donne


leggendarie hanno reso mitico Salvatore Ferragamo. Il suo museo
lo celebra svelando anche...

ETERNO RINASCIMENTO. La scusa per ri- sua terra. Un successo in crescita fino al 1960, anno in cui
scoprire i capolavori di Salvatore Ferragamo Salvatore mancò. La personale sull'artista (undicesimo di 14
nel suo museo di Piazza Santa Trinita a Firen- fratelli e sorelle) a differenza di altre mostre, che optano per
ze è quella che 100 anni fa il talentuoso irpino un'esposizione cronologica, introduce il contesto sociale in cui
aprì uno store a Hollywood. E non in un luogo erano state ideate le sue calzature. Nelle nove sezioni si svela
sperduto, ma proprio di fronte al Grauman's così anche il contributo alla rinascita dell'artigianato nel do-
Egyptian Theater, dove si tenevano impor- poguerra e di quel design italiano emergente, che il mondo
COURTESY FERRAGAMO MUSEO

tanti prime cinematografiche. Dopo questa ci avrebbe poi invidiato (proprio come il sandalo Ferragamo
boutique, Marlene Dietrich iniziò a chiedere della foto con tomaia in soutache e cellofan del 1957). Da non
i modelli più di tendenza, che indossava al perdere il podcast su Spotify che introduce storie, riflessioni
massimo due volte, Ingrid Bergman voleva i e curiosità su uno dei migliori marchi del made in Italy.
tacchi bassi mentre Evita Perón esigeva ma- Salvatore Ferragamo 1898-1960 fino al 4 novembre 2024
teriali esotici argentini che le ricordavano la museo.ferragamo.com/it

37 MC FEBBRAIO
MC Instagram

Le ceramiche
COSA REGALARE

che RICORDEREMO Testo di Fabrizia MIRABELLA

Finito il cibo dentro al piatto arriva la sorpresa: messaggi subliminali, provocazioni


scaldate per realizzare le stoviglie più preziose, disegni come piccole opere d'arte
di una creatrice parigina con il desiderio di farci divertire.

SE ALLA STORIA DEL FOOD AFRODISIA- magici per pozioni altrettanto magiche: condire con le sue
CO non crede più nessuno, davanti a quella stoviglie i ristoranti pop-up di chef su cui mettere gli occhi e
dei complementi per la tavola erotici ci stia- i palati. Nel frattempo affondiamo le posate nelle ciotole per
mo iniziando a sciogliere più o meno tutti. scoprire le figure svelate: una sorpresa, un tocco erotico, una
Piatti, sottopiatti, ciotole, tazze da sakè che concentrazione maggiore verso l'atto di mangiare. E se anche
aumentano salivazione, battiti cardiaci ed alla storia dei fondi di caffè non crede più nessuno, magari a
esplosioni di intenti: sono le opere à manger quella dei messaggi subliminali di Karla, sì.
di Karla Sutra, ceramista e artista parigina.
Nel suo atelier, pensato come un microcosmo
che racconta il suo modo di creare, si focaliz-
za sulle sfumature e sulle forme dell'amore,
dentro e fuori dalla tavola (del resto come
scriveva Adam Gopnik nel suo bestseller, In
principio era la tavola, ogni relazione senti-
mentale ed erotica inizia a un tavolo, davan-
ti a un menu, e si concretizza con dei piatti
che diventeranno felicemente vuoti). Nelle
sue creazioni troviamo un'ammucchiata di
albicocche dal titolo Apricots just wanna ha-
ve fun, seni esplosi su limoni tagliati a vivo,
figure fruttamorfiche come a voler scrivere
una nuova mitologia millennial, metà gambe
metà pesca, metà bocca, metà fico nero.
In equilibrio tra un hentai giapponese e un
azulejo portoghese, le ispirazioni di Karla
appartengono a un personalissimo «sensual
manifesto», così lo chiama lei, che si muove
tanto tra l'arte contemporanea quanto nella
nuova corrente dell'artigianato che esce dalle
botteghe e debutta su Instagram, diventando
facilmente un brand click to buy. La destina-
PORTATE IN TAVOLA
zione finale di questi oggetti sono le case dei Ciotole che, impilate, disegnano un mondo,
trentenni tanto quanto le maison di moda piatti tutti diversi per arredare una tavola
(Jacquemus e Nike sono alcune tra le colla- dalle personalità differenti, piastrelle che
diventano sculture: da questo QRCode
borazioni speciali che ha creato Karla). Nel
planate nel mondo e negli store di Karla
presente di questa ceramista c'è il legame più Sutra per scoprire le collabo (come per le
stretto con la ristorazione, quella che colla- etichette di vino) e i moodboard da cui
bora coi talenti e mette insieme ingredienti prende ispirazione.

39 MC FEBBRAIO
MC Pop

Per chi sono


COSA INDOSSARE

le COLLABORAZIONI Testo di Federica ROMAGNOLI

Uniscono storie e brand diversi, leggono i desideri


dei consumatori, superano il concetto di prezzo
accessibile perché legato alla stagionalità: viaggio
con Mango nelle limited edition.

2023 2022 2023


JEN CEBALLOS X MANGO CAMILLE CHARRIÈRE X MANGO SIMONMILLER X MANGO
Leggerezza, trasparenze, vibrati 90s Linee soffici, dettagli ricercati ed Vitaminica, estiva, gommosa, la combo tra il
minimalisti per nuovi grandi classici. eleganza che abbracciava diverse età. brand e l'estetica di una vacanza senza fine.

UNA TAVOLA APPARECCHIATA TRA LE OPERE D'ARTE prospettiva con creazioni contraddistinte da
del Rubell Museum di Miami per Jen Ceballos, una cena placée una propria identità di stile e di comunicazione,
in una cava di marmo a Minorca per SIMONMILLER, una online e offline. Risultato: design potente,
serata nel ventre di Parigi per Camille Charrière. Aumentano valori comuni e un buon gioco di squadra. La
le puntine sul mappamondo delle collaborazioni di Mango creatività di Mango continua a unire forze e
presentate attraverso momenti speciali in cui mostrare le anime menti ma soprattutto a leggere bene il mercato
e i moodbord delle capsule collection disegnate a quattro mani che desidera collezioni che non invecchino:
con profili molto influenti e internazionali. Ma è in Spagna, «Perché crediamo le collaborazioni giochino
patria del marchio, che si orchestra la creatività, sotto la guida un ruolo chiave e sappiamo che i nostri clienti
di Justicia Ruano, Head of Woman Design di Mango. «Ho apprezzano questo tipo di prodotto, più
un ricordo molto bello della prima collaborazione a cui ho qualitativo e speciale».
preso parte. Era la stagione Autunno Inverno 2007 e abbiamo
lavorato con Penélope e Mónica Cruz per creare una collezione
COURTESY MANGO

dalla doppia anima: una urbana e una notturna», racconta la


designer. Quasi vent'anni dopo, continuano i matrimoni creativi
con influencer, artisti e brand scelti per portare una nuova

40 MC FEBBRAIO
MC Decoder

SPACE AGE
LOGO SMALTATO
Disponibile anche in una
taglia più piccola (foto),
ricorda una pochette,
stretta però in vita da
una cintura. Con in più la
fibbia a contrasto.

SOLARE
IRONICA-ICONICA
Nata con la collezione
invernale 2023, la nuova
favorita (larga 33 cm)
di Dan e Dean Caten
ha questa stagione una
doppia tracolla in metallo
e pelle coordinata.

LOGO BELT
HEAVY BLACK
Come il più dark dei
denim, la sacca riprende
con la sua zip la parte
frontale e più alta dei tipici
pantaloni Dsquared2. A
contrasto ci sono
le cuciture bianche.

ATTITUDINI Ed è subito GOTHIC


Un paio di jeans e una cintura diventano una cosa
sola: nasce la nuova borsa Dsquared2. Testo di Alessandro ARGENTIERI

SOTTILI TRASFORMAZIONI. Fin dal 1994 i due gemelli perché la Gothic Belt Bag rappresenta un altro
Dean e Dan Caten, (nati a Willowdale, in Canada, da genitori cromosoma del dna stilistico del marchio. Oltre
italiani il cui nome di famiglia è Catenacci) hanno avuto una al font gotico caratterizzato da linee e spigoli,
passione costante per la musica, rock incluso. Oltre a Britney la borsa può essere tenuta in mano grazie alla
Spears, Rihanna o Fergie anche David Bowie, Madonna e fibbia laccata oppure a spalla usando la tracolla
Marilyn Manson hanno indossato i loro look in pelle, metallo a catena o in pelle. Per completare il look, si
e borchie. Più che ribellione e trasgressione, questi codici possono abbinare anche pouch, scarpe e la vera
del vestire sono un'altra faccia del glamour contemporaneo, cintura da cui è iniziato tutto.
COURTESY DSQUARED2

un modo per lasciare il segno o vivere le sfaccettature del


nostro tempo. Un desiderio ancora attuale per i due fratelli
che, già quando frequentavano la Parsons School of Design di
New York nel 1983, non si perdevano nessun concerto. Ecco

41 MC FEBBRAIO
MC Incontri

Da cose normalissime
DEBUTTANTI

SPUNTANO SORPRESE
Nessun genitore artista, un tranquillo liceo di Viterbo, la curiosità di
cercarsi le poesie che non insegnano a scuola: è il magnetismo semplice
di Rebecca Antonaci, protagonista del nuovo film di Saverio Costanzo. Testo di Sara DEL CORONA

ALL'INIZIO SGRANA GLI OCCHI che diven- miei scrittori preferiti. Ho collegato un po' delle sue poesie a
tano rotondi al punto che tutto quello che guar- tutti i passaggi del film fino ad arrivare a quella che si ascolta
da, e guardiamo con lei nel film, gira di stupore. nel finale, molto importante.
Ma poi Mimosa cresce, lo fa in una notte e Final- Da dove arriva questa passione poetica? Ho avuto un pro-
mente l'alba (di Saverio Costanzo, in uscita il 14 fessore di italiano strepitoso, al liceo. Con lui c'era un rapporto
REBECCA ANTONACI @ M.PUNTO COMUNICAZIONE. FOTOGRAFO GIORGIO CODAZZI @ VALERIA ELLE AGENCY. STYLIST: SAMANTA PARDINI. HAIR & MAKE UP: VALERIA IOVINO @ COTRIL

febbraio) la vede trasformarsi in donna. Intor- speciale. Vedeva che mi interessavo molto alla letteratura e mi
no le vorticano Lily James, Willem Dafoe, Alba portava dei libri da leggere a casa, mi consigliava. Poi sono andata
Rohrwacher, però la protagonista è Mimosa ed a cercarmi altre cose guidata dalla mia curiosità, perché le poesie
è interpretata da Rebecca Antonaci, 19 anni, che non ti fanno studiare a scuola sono le più belle. Oltre a Pavese
esordiente. È lei il perno, la saggezza della notte. amo Brecht, Borges, Alda Merini, García Lorca.
Il suo volto sconosciuto la rende fortissima. Ha Nella notte del film, a Mimosa accade tutto. Tu hai una
speso sul set i primi mesi della quinta liceo e do- notte speciale e incredibile da ricordare? Quella in cui mi
po «è stata durissima tornare a chiudermi nella sono esibita per il mio primo live. Ho suonato i miei pezzi e ho
cameretta a studiare per la verifica di storia». avuto una risposta inaspettata, mi sono sentita bene. Non ho fatto
Comprensibile. nient'altro, sono tornata a casa, ma ricordo di aver registrato un
Come si costruisce un esordio col botto? video che ho ancora e mi restituisce una me emozionata e felice,
Sono nata e cresciuta a Viterbo, dove ho frequen- con questa grande luna dietro, la luna mi ha sempre attratto mol-
tato il liceo musicale. Poi mi sono dedicata solo tissimo, abbiamo una relazione molto forte.
alla recitazione. Mio padre è un agente di com- Amo i testi delle tue canzoni, ma le sonorità mi sono sem-
mercio di un brand di caffè e mia madre lavora brate un po' più "già sentite". Mi sembra accada spesso
per l'azienda del Bimbi. Insomma cose norma- nella musica pop contemporanea, tu cosa ne pensi? Che
lissime. Eppure non mi hanno mai chiesto: "Ma è vero. Purtroppo il mondo discografico ti vincola molto, se non
sei sicura di quello che fai?". Forse perché vede- fai dei pezzi in un certo modo, che loro definiscono "radiofonico",
vano che ero sicura. ti dicono no. A me è capitato. Per Morfina ho avuto tante limita-
Puoi decidere il cast del tuo prossimo film zioni, mi dicevano se non fai così non ti ascoltano, Spotify non
senza limitazioni. Chi scegli? Al Pacino e Ro- ti mette nelle playlist, le etichette non ti vogliono. Con il nuovo
bert De Niro. album sto cercando di lottare per tenere insieme quello che voglio
Ancora lì stiamo? Sono i miei capisaldi. fare realmente e le benedette logiche commerciali.
In Finalmente l'alba il tema della poesia Riuscirai a tenere insieme anche musica e recitazione?
è molto presente. E nella tua vita? Per Per me sono complementari. E nei momenti di pausa tra un set
me è l'arte più completa, più elevata. In po- e l'altro ti serve avere qualcosa che ti occupa la testa, se no rischi
che parole riesce a esprimere concetti com- davvero di stare male, a me è successo.
plessi, emozioni inspiegabili. Quindi è un'ef- Senti la pressione di dover confermare i tuoi successi?
ficacissima forma di comunicazione. Anche Molto. Per Venezia tutti spingevano perché fossi al massimo della
quando scrivo i testi delle mie canzoni alla forma, perfetta, e questa cosa è rimasta dentro, mi sento in colpa
fine è come se componessi delle poesie. E per se non faccio e non sono, se passo una giornata a casa tranquilla.
questo film ho intrapreso una ricerca mia E non dovrebbe essere così. Non siamo nati per questo. Già il fatto
personale su quelle di Cesare Pavese, uno dei di essere vivi è in sé una gran cosa.

43 MC FEBBRAIO
44 MC FEBBRAIO
MC Docu

Soltanto
INTIMACY

UNA SAUNA LO SA
In Estonia un gruppo di donne condivide il calore, il fumo della
legna e pezzi di vita decisivi, nascosti molto in fondo.

Testo di Sara DEL CORONA È COME SE LA PRIMA TIRASSE UN FILO


della maglia, poi lo passasse alla seconda che ne
disfa ancora un po', poi toccasse alla terza e così
via. In realtà non ci sono vestiti, le protagoniste
di Smoke Sauna - I segreti della sorellanza sono
completamente nude dentro una casupola di
legno tra un lago e un bosco, in Estonia. Ma
la loro nudità ha ancora bisogno di spogliarsi.
Attraverso ciò che si raccontano nella sauna, in
un'intimità intensificata dal calore e dal fumo
della legna e dalle eroiche incursioni nell'acqua
gelata del lago, insieme ai minerali del sudore
si sciolgono le incrostazioni lasciate dai traumi
delle loro vite. Quale vita infatti potrebbe
esistere, senza traumi. A partire dal primo,
quello della nascita, sono piccoli e grandi
shock a intagliare un'identità. Se sei donna, di
più. Sedute sui gradini di legno, bagnandosi
ogni tanto i capelli per evitare che sfrigolino
(come farà la gente nei gironi dell'inferno?),
le protagoniste iniziano a parlare. Di madri
incapaci di amare, o di accettare il tuo corpo
di figlia grassa. Di peli pubici che cadono due
settimane dopo la chemio - e a quello non eri
preparata. Di aborti scelti, oppure no. Del sangue
delle mestruazioni arrivato all'improvviso,
senza che nessuno te ne avesse parlato. Di
innamorarsi delle donne da donna, per destino
o curiosità, mentre ancora per molti non è un
amore come un altro. Di frasi della nonna sulla
necessità di mantenerti pura. Delle violenze
degli uomini. C'è spazio anche per ridere del
senso dei dick pic (i peni fotografati e inviati via
social) o di certe richieste di lui mentre si fa del
sesso. Poi tutta questa nube ingombrante viene
invitata ad andarsene, coi gesti millenari di un
rito che rende la purificazione così tangibile e
liberatoria. Diretto da Anna Hints, vincitore
degli EFA 2023, il docu sarà in sala dal 29 al 31
gennaio.

45 MC
45FEBBRAIO
MC MESE
Inchiesta

57 sono gli anni trascorsi da quando due climatologi - Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann - hanno
ideato il primo modello per capire come e quanto le attività umane influenzano il clima terrestre,
+ 28 che sono le Conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fa 85. E noi, per capire a che
punto siamo e cosa possiamo fare, abbiamo intervistato intellettuali, registi, cuochi, alpinisti, esploratori,
scrittori, attivisti, stilisti, imprenditori, economisti, cantanti, architetti e streghe a cui abbiamo fatto

DOMANDE
SULLA
TERRA

Testi di Valeria BALOCCO, Sara DEL CORONA, Cristina TORLASCHI


Foto di Mikiko HARA

46 MC FEBBRAIO
LUCA • CHE CLIMA CI SARÀ NEI PROSSIMI Più caldo e più estremo. Qualunque sia il nostro atteggiamento, il
MERCALLI
ANNI? danno ormai è fatto.
57 anni,
climatologo,
Presidente
• COP28 A DUBAI A FINE 2023. DI C'è stato un passo in avanti: hanno citato la necessità di uscire dai
della Società NUOVO UN GRANDE CONVEGNO combustibili fossili. È caduto un velo di ipocrisia, ma non si sono
Meteorologica
Italiana e AMBIENTALISTA DI FACCIATA? specificati tempi e modi, ora servono passi giganteschi. Più aspettiamo
direttore della più il clima peggiora: il 2023 è stato l'anno più caldo della storia.
rivista Nimbus

• QUANDO SI È INIZIATO A PARLARE DI 100 anni fa con il premio Nobel per la chimica Svante August
RISCALDAMENTO CLIMATICO? Arrhenius, mentre il primo modello matematico per capire come e
quanto le attività umane influenzano il clima è del 1967, a firma di due
climatologi - Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann - premiati tre anni
fa con il premio Nobel per la Fisica insieme a Giorgio Parisi.

• CHI SONO I RESPONSABILI? Tutti noi. Non è colpa del sole né tanto meno dei vulcani e già così
sfatiamo alcuni dei luoghi comuni dei negazionisti.

• CI DÀ UNA BUONA NOTIZIA? Non si può più guarire, ma si può arrestare il problema. L'accordo di
Parigi (entrato in vigore nel 2016, ndr) dice che la temperatura salirà
dai 2 ai 5 gradi, se diminuiamo le emissioni entro il 2050 possiamo
ancora farcela.

SEVERN • SUMMIT DI RIO 1992: PRIMA Una canadese, Severn Cullis-Suzuki, che zittì il mondo per 5 minuti.
CULLIS-SUZUKI
CONFERENZA MONDIALE Vivevo nella British Columbia con i miei genitori ambientalisti.
43 anni, SULL’AMBIENTE. UNA 12ENNE PARLÒ Mio padre David mi diceva come già in quegli anni le cose stessero
Executive
Director della
DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO. CHI cambiando, soprattutto lungo le coste, nelle terre dei nostri
David Suzuki ERA? amici indigeni. Così in quinta elementare con 5 amiche ho creato
Foundation
(è sua la lettera l'Environmental Children's Organization.
a pag. 22)

• E COSA HA DETTO A RIO QUANDO Non siete in grado di richiudere il buco nell'ozono, riportare i salmoni
HA PARLATO? in un fiume inquinato, far ritornare in vita una specie animale estinta
e le foreste che crescevano dove ora c'è un deserto. Ma se non siete
capaci di riparare, almeno smettete di distruggere.

• CHE DIFFERENZA C'È TRA LEI E Non lo so: quando abbiamo scoperto del summit, ci siamo dette: "Wow,
GRETA THUNBERG? ci saranno tanti vecchi seduti a prendere decisioni per il nostro futuro.
Noi dobbiamo esserci per la nostra generazione". Abbiamo fatto una
colletta, ci siamo iscritte, nessuno immaginava fossimo delle bambine.

• QUAL È LA PRIMA LINEA DELLA I giovani, che hanno il coraggio della verità, di dire che il re è nudo.
RIVOLUZIONE? La gente è più disposta ad ascoltarli. Così è stato per me, e anche per
Greta: lei però è diventata virale perché il mondo era pronto.

• CHI È OGGI QUELLA BAMBINA CHE Un'attivista in giro per il mondo: ho lavorato per le donne di
PARLÒ NEL 1992? Fukushima e per gli indigeni canadesi. Vivo a Vancouver (con marito e
due figli), sono executive director della Fondazione David Suzuki per la
giustizia climatica. Fino a 2 anni fa ero a Charlotte Island, una remota
isola con foresta pluviale della British Columbia abitata da indigeni. I
miei figli sono cresciuti imparando a ringraziare questa terra. →

47 MC FEBBRAIO
48 MC FEBBRAIO
SARA • 5 ANNI FA È NATO FRIDAYS FOR Non so, ma è stata l'occasione di fare arcipelago per tante persone che
SEGANTIN
FUTURE. È SERVITO? si sentivano isole nell'oceano. Non si parlava così tanto come ora di
25 anni, giustizia climatica, del rapporto fra diritti umani e pianeta. È nata una
alpinista
e attivista,
nuova consapevolezza, una rete in Italia e nel mondo. Abbiamo fatto
una delle insieme un percorso che non si fermerà più.
fondatrici
dei Fridays
for Future • COSA VUOL DIRE CRISI CLIMATICA? Guerra, disuguaglianze, carenza di cibo, di energia. Noi giovani
in Italia
abbiamo paura perché lo sentiamo accadere ora prima ancora che
proiettarlo nel futuro. Vogliamo essere umani responsabili e attivi: il
costo dell'inazione è peggiore e più grave di quello dell'azione.

• DI CHI SONO LE COLPE MAGGIORI? Le responsabilità appartengono a tutte le generazioni che ci sono
qui oggi. E per uscirne, come nelle situazioni di emergenza,
dobbiamo agire insieme, con l'esperienza da un lato, la genuinità,
l'intraprendenza, le nuove idee dall'altro.

GIOVANNI • COSA SIGNIFICA FARE Far entrare nelle stanze della società e della politica problemi che
LUDOVICO
MONTAGNANI
ASSOCIAZIONISMO CLIMATICO non sono ancora colti come importanti e farli diventare strutturali.
E CLARA OGGI? E CHI È L’ATTIVISTA? L'attivista è una persona che sposta le sue sensibilità da un piano
POGLIANI
personale a uno collettivo e può portare all'attenzione di tutti il
33 e 34 anni, pensiero degli scienziati.
ingegnere
e storica
dell'arte, • AVETE CREATO GLI STATI GENERALI Un work in progress partito a settembre 2022 mettendo insieme circa
fondatori
del collettivo DELL'AZIONE PER IL CLIMA: COSA 70 associazioni. Con loro speriamo di redigere un documento finale
di attivisti
SONO? a maggio da consegnare ai politici prima delle Elezioni europee (6-
climatici
Ci Sarà Un 9/6/2024, ndr). Non facciamo solo opposizione, ma anche proposte.
Bel Clima

• CHE RELAZIONE SI DEVE AVERE CON Ogni partito ha una sua storia e una visione, ma è necessario dialogare
LA POLITICA? con tutti.

• SE IL CAMBIAMENTO AVVIENE AI Oltre ad avere un beneficio diretto sulla nostra vita, servono per
PIANI ALTI, A COSA SERVONO LE sensibilizzare e rendere credibili le richieste collettive. Una dieta
AZIONI INDIVIDUALI? più vegetale, andare in bici al lavoro, acquistare consapevolmente,
cucinare con un fornello a induzione. Non sono sacrifici, ma benefici
che permettono di radicalizzare il problema.

MIGUEL • CHE ATTIVISMO SARÀ EFFICACE? Non abbiamo più un potere centrale, un palazzo d'inverno da assaltare
BENASAYAG
per cambiare le cose. Ora il potere è diffuso, la colonizzazione digitale
70 anni, ha la stessa natura del neoliberalismo. Ma noi possiamo attivare un
filosofo,
psicoanalista
potere orizzontale in grado di frenare la distruzione e dare spazio ad
argentino, altre possibilità. Io lo faccio da 25-30 anni in America Latina con gli
autore insieme
a Teodoro indios, i contadini, ma anche con le cooperative.
Cohen di
Dall’insicurezza
all’intranquillità: • SE SIAMO STATI NOI A FARE DEL È un'idea antropocentrica secondo cui "ho il potere di fare e
Un sogno MALE ALLA TERRA, POSSIAMO disfare". Invece dobbiamo sperimentare il limite, lasciare indietro
per le nuove
generazioni SEMPRE GUARIRLA. O NO? l'onnipotenza dell'umano occidentale bianco maschio patriarcale. Io
(Vita e Pensiero)
ho una doppia cultura e vedo come fanno gli indios: loro coabitano
con le forze della natura, non vogliono dominarle e non si lasciano
sottomettere. →

49 MC FEBBRAIO
• POSSIAMO MUOVERCI Non dobbiamo liberare l'individuo dal potere, ma liberarci dal potere
NELL’INCERTEZZA IN CUI VIVIAMO E dell'individuo. Quanto tempo passo al servizio del mio interesse
TRASFORMARLA IN OCCASIONE? individuale, dei miei desideri? E quanto invece al servizio delle
cose comuni? Se c'è un bimbo che ti sveglia di notte tu non ti giri
dall'altra parte perché hai voglia di dormire: siamo fatti di legami, io
sono anche questo bimbo.

DAWN KING • È LONTANO IL FUTURO DISTOPICO Quando la pièce è stata rappresentata a Milano (al teatro
44 anni, CHE LEI RACCONTA IN THE TRIALS? Filodrammatici, lo scorso autunno, ndr), c'era un allarme sugli
drammaturga
inglese,
elevati livelli di inquinamento atmosferico e in sala faceva caldissimo
autrice per l'ondata di calore anomala. Gli attori sudavano, uno di loro
della pièce
The Trials apriva una finestra per fare entrare aria e tutti venivano soffocati
in cui i giovani dallo smog, in quel momento in cui la vita reale ha incontrato l'arte.
mettono alla
sbarra gli
adulti • IL CRIMINE PEGGIORE DELLE Il nostro delitto più grande è stato accettare la bellissima e
GENERAZIONI PASSATE? conveniente bugia che potevamo vivere esattamente come volevamo
senza conseguenze.

• I GIOVANI CAMBIERANNO DAVVERO Hanno un'energia incredibile e la mente aperta, ma in realtà siamo
LE COSE? noi che dobbiamo cambiare davvero le cose. Non possiamo lasciare a
loro questo compito, non è giusto. Chi vuole che pensiamo che non si
possa fare niente ha semplicemente paura.

VERONICA • PERCHÉ SI È ACCOSTATA AL TESTO L'ho scelto per la sua visione urgente: presenta un Pianeta che non
CRUCIANI
DI DAWN KING? può più sostenere la sua popolazione, dove l'aria è così inquinata,
48 anni, i voli e il consumo di carne sono vietati. È un'allegoria, ma anche
regista di
The Trials
un'esplorazione dell'oggi.

• THE TRIALS, COME ALTRE OPERE Quando provavamo lo spettacolo mi ha colpito la notizia di sei
CHE TRATTANO QUESTI TEMI, PUÒ ragazzi portoghesi di età compresa tra gli 11 e i 24 anni che hanno
DIALOGARE CON LA REALTÀ? deciso di portare a processo sul clima ben 32 Stati di fronte alla
Corte europea per i diritti umani.

STEFANO • NEL 2050 I FIUMI DEL NORD ITALIA Innovare le tecniche agricole con sistemi irrigui più efficienti o colture
FENOGLIO
AVRANNO UN QUARTO DI ACQUA IN meno idroesigenti, migliorare le reti di distribuzione idriche, creare
53 anni, autore MENO. COSA POSSIAMO FARE? (laddove servono realmente) bacini per trattenere più a lungo le acque.
di Uomini e
fiumi - Storia
di un’amicizia • LEI INVITA A INTRAPRENDERE Sì, risparmiare acqua, usarla meglio e meno. Non possiamo più
finita male
(Rizzoli), INIZIATIVE SEMPLICI, COME permetterci di mandare in asciutta interi tratti fluviali: da un lato
professore al L’AMMODERNAMENTO DELLA RETE questo comporta una perdita di biodiversità, dall'altro ricordiamoci
dipartimento
Dbios IDRICA NAZIONALE CHE HA BUCHI che i nostri depuratori immettono i loro scarichi nei fiumi, ma se
dell'università DA TUTTE LE PARTI. BASTA POCO questi hanno poca acqua o ne sono privi, allora gli scarichi non sono
di Torino e
cofondatore PER FARE LA DIFFERENZA? più diluiti e le conseguenze possono essere drammatiche.
di Alpstream
- Centro per
lo Studio dei • PERCHÉ SI PARLA SEMPRE DEI FIUMI Il fiume si è trasformato in un servitore da spremere senza misura.
Fiumi Alpini
QUANDO C’È UNA CATASTROFE? Per la maggior parte delle persone i corsi d'acqua sono scomparsi non
solo dall'esperienza quotidiana ma anche dalla realtà del paesaggio:
scavalcati da ponti e viadotti, imbrigliati e canalizzati, rappresentano
una chiazza di colore da osservare dal finestrino di un'auto in corsa.

50 MC FEBBRAIO
• PRIMA DI PENSARE ALLE GRANDI La classe politica sa di avere un grande ritorno di consenso se
OPERE SAREBBE MEGLIO PENSARE magnifica la realizzazione di grandi opere. Sarebbero più utili semplici
A QUELLE PICCOLE. PERCHÉ NON ristrutturazioni e ammodernamenti.
SIAMO COSÌ SAGGI?

VICTOR • IL MARE SOFFRE. LEI CHE COSA HA Gigatonnellate di plastica e microplastiche, microparticelle invisibili
VESCOVO
VISTO NEGLI OCEANI? che si disperdono non appena un pezzo cade nel mare. Le abbiamo
57 anni, trovate ovunque facendo analisi dell'acqua. Sono un vero pericolo,
esploratore
dello Spazio
rifiuti invisibili che entrano nella catena alimentare. Non possiamo
e degli Oceani filtrare l'oceano: dobbiamo impedire che accada. Quando col mio
sommergibile ho toccato il fondo dell'Oceano Pacifico a Challenger
Deep, nella Fossa delle Marianne (10.928 metri sotto il livello del
mare, il 28 aprile 2019, ndr), ho visto qualcosa di "umano". Nel luogo
più profondo e remoto che l'uomo conosce c'era un pezzo di... forse
plastica dai bordi netti e un grande logo, una "S", incredibile.

• E IL MEDITERRANEO COME VA? La più grande quantità di contaminazione umana che abbia mai
visto si trovava nel Calypso Deep, il punto più profondo, quello della
Fossa Ellenica, costa occidentale della Grecia. Così tanta spazzatura
- sacchetti, attrezzatura da pesca, corde e molto altro - che non sono
riuscito neppure a identificarla.

• QUALI SONO I NUOVI PARADOSSI DI In ogni luogo remoto che raggiungo - dai deserti ai poli - la
UN ESPLORATORE? pattumiera è sempre lì ad accogliermi. Il motto dell'esploratore è:
non lasciare traccia. Che vuol dire: ovunque vai, fai del tuo meglio
per lasciare tutto come se non ci fossi stato. Eppure.

PAOLA • COSA SIGNIFICA CLEAN BEAUTY? Dedicarsi a prodotti privi di una serie di ingredienti controversi,
MALASPINA
come parabeni, siliconi, tensioattivi, derivati del petrolio e in
56 anni, maniera più estesa pensare a packaging riciclati o riciclabili.
founder di
Beautyaholic's
Oggi ci sono brand che si occupano di ritirare il prodotto
e The completamente utilizzato, per poi riciclarlo.
Beautyaholic's
Shop
• COME SI CAPISCE SE UN BRAND Primo step: un'analisi dettagliata dell'Inci (etichetta sulla
GREEN È AUTENTICO? confezione che riporta l'elenco degli ingredienti, ndr) e un test dei
prodotti, al di là di quello che le aziende produttrici professano.
Poi ci sono le certificazioni etiche e sociali, come B Corporation e
Positive Luxury, che tengono anche conto di altri parametri, come
gli investimenti sulle risorse umane e l'utilizzo di energia pulita.

• QUAL È IL PAESE PIÙ AVANZATO NEL Gli Stati Uniti. In Italia refill fa rima con risparmio, mentre in realtà
CAMPO DELLA CLEAN BEAUTY? IL il valore del prodotto è soprattutto nella formula. L'impatto del
NOSTRO MERCATO È PRONTO? packaging sul prezzo complessivo è minimo e quindi non essendoci
molta convenienza tanti riacquistano il cosmetico "intero".

• C'È ANCORA IL PREGIUDIZIO CHE Grazie alle biotecnologie c'è stata un'evoluzione nelle formule.
UNA COSMETICA GREEN SIA MENO Se in passato si doveva scegliere tra una crema efficace e una
EFFICACE? naturale, oggi le performance della skincare green sono addirittura
superiori. →

51 MC FEBBRAIO
52 MC FEBBRAIO
MARIA • COSA PUÒ FARE LA FOTOGRAFIA Per i temi sociali come la guerra e la pace nel mondo le fotografie
TERESA
SALVATI
PER LA CAUSA DEI CAMBIAMENTI stimolano un'azione immediata (una donazione per esempio), ma
CLIMATICI? nel caso dei temi climatici non sono sufficienti, perché la reazione
47 anni, richiesta prevede un cambiamento del proprio modo di vivere che
fondatrice
e direttrice
passa dall'innovazione sociale più che dalla semplice divulgazione.
di everythingis
connected.eu,
progetto trans- • IL MONDO DELL'ARTE INQUINA? Stima indicativa dell'impronta di carbonio globale prodotta dal
disciplinare sistema dell'arte: 70 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. Il
per il public
engagement e 26% circa è dovuto all'edilizia, alle spedizioni di opere d'arte e
comunicazione ai viaggi d'affari. La maggior parte (74%) dell'impronta è dovuta
sulla crisi
ambientale alle emissioni dei viaggi dei visitatori (52 milioni di CO2). Circa
11 cartucce al secondo e 1 milione di cartucce di inchiostro e
toner vuoti al giorno finiscono nelle discariche (1000 anni per
decomporsi).

LORENZO • COME SI PUÒ DIMINUIRE L'IMPATTO Giulia Cenci, artista presente nelle collezioni di diversi musei Amaci,
BALBI
DEI PROCESSI DI PRODUZIONE utilizza da sempre oggetti di recupero e recentemente ha sostituito
41 anni, ARTISTICA SULL’AMBIENTE? l'uso di certi composti plastici con sostanze più sostenibili. Un'altra
curatore,
critico,
via è quella che intraprendono artisti come Tino Sehgal, che si
docente, impegna nella riduzione dell'impatto ambientale degli spostamenti
direttore del
MAMbo - che lui e le sue compagnie compiono per realizzare i progetti.
Museo d’Arte
Moderna
di Bologna, • COSA FANNO E POSSONO FARE Estendere la durata delle mostre, evitare di costruire pareti in
presidente I MUSEI? cartongesso riutilizzando quelle già esistenti. Riconvertire gli spazi
di Amaci -
Associazione come ha fatto MAMbo, che ha trasformato la sala delle ciminiere
dei Musei
dell'antico forno in studi d'artista: il Nuovo Forno del Pane.
d’Arte
Contemporanea
Italiani
• IL TRASPORTO DI OPERE D'ARTE È Aderire alla Gallery Climate Coalition, organizzazione che consente
UNO DEI PRINCIPALI GENERATORI di stimare l'impronta ecologica di varie attività tra cui il trasporto
DI EMISSIONI DI GAS SERRA NEL internazionale, gli imballaggi e i viaggi dei courier. Reduce Art
MONDO. CHE FARE? Flights è un'altra interessante iniziativa, una campagna dell'artista
Gustav Metzger per ridurre l'uso degli aerei da parte del mondo
dell'arte.

VITTORIO • CHE DIFFERENZA C'È TRA BENI Sono tutti beni, nel senso che usufruirne soddisfa dei bisogni.
PELLIGRA
PUBBLICI E BENI COMUNI E PERCHÉ I beni privati non sono a disposizione di tutti e si consumano.
52 anni, QUESTI ULTIMI SARANNO SEMPRE I beni pubblici sono un'acquisizione collettiva e "rinnovabile". I beni
professore
di Politica
PIÙ IMPORTANTI IN FUTURO? comuni, per esempio le risorse naturali, si consumano come i beni
economica privati ma a nessuno si può impedire di usufruirne, come accade
all'Università
di Cagliari, per i pubblici. Il fatto che siano a libero accesso e si consumino li
ha scritto rende fragili, soggetti a essere sfruttati più del necessario e quindi
La cura delle
radici. Beni perennemente a rischio.
comuni, bene
comune (Vita
e Pensiero) • QUALI SONO I BENI COMUNI NON Il problema saranno i beni comuni di cui né lo Stato, né il mercato
TANGIBILI E PIÙ SOTTOVALUTATI? sono in grado di occuparsi completamente. Il paesaggio, ma anche
la fiducia nelle istituzioni, la salute globale e la qualità del dibattito
democratico. Viviamo nell'era della post-scarsità dei beni privati
che sono anche troppi e di quelli pubblici, accessibili a un numero
sempre crescente di persone. Quelli comuni invece sono a rischio. →

53 MC FEBBRAIO
• È POSSIBILE SPIEGARE L'ESSERE Per varie ragioni ci siamo concentrati su un modello focalizzato
UMANO SOLO ATTRAVERSO unicamente sull'interesse individuale. Per fortuna negli ultimi
MODELLI ECONOMICI? anni il dialogo con le scienze cugine, la psicologia, l'antropologia,
la sociologia, si è fatto più fecondo e per questo la nostra capacità
di economisti di vedere nuovi fenomeni è cresciuta. La psicologia
ci ha restituito dei soggetti economici dotati di emozioni, con una
razionalità limitata, fallibile, ma anche altruista. L'antropologia
poi ci ha allargato gli orizzonti insegnandoci il valore enorme
dell'evoluzione culturale, del vivere insieme, del darsi delle regole
comuni imparando a rispettarle e a tramandarle.

• QUALI COMPORTAMENTI POSSONO Non esiste scelta inutile. Per quanto piccola, produce conseguenze,
INNESCARE PROCESSI VIRTUOSI? a volte grandi. Le nostre azioni sono spesso visibili, mandano
segnali, possono essere imitate, generano nuova consapevolezza.
Le rivoluzioni di velluto partono e crescono così. Come
consumatori possiamo votare con il portafoglio, è diventata una
leva potente per influenzare il comportamento dei mercati. Poi c'è
la comunicazione. Se diciamo che 20 italiani su 100 non pagano
le tasse o che 80 su 100 le pagano, stiamo descrivendo lo stesso
identico dato, ma veicolando un messaggio diverso: negativo il
primo, positivo il secondo. Siccome noi siamo influenzati da quello
che fanno gli altri, il primo contribuirà a far aumentare l'evasione
fiscale, mentre il secondo può contribuire a ridurla.

• UNA STORIA CHE LE HA DATO Frank Sherwood Rowland, chimico americano, negli anni 70,
SPERANZA RISPETTO A CIÒ CHE con Mario Molina, intuì che alcune sostanze chimiche usate nel
ACCADRÀ A QUESTO PIANETA? mondo causavano un assottigliamento dello strato di ozono.
Organizzò conferenze, testimoniò davanti a commissioni
internazionali, si fece conoscere dal grande pubblico. Le industrie
chimiche iniziarono una campagna diffamatoria. Ma ormai le
sue idee influivano sulle scelte dei consumatori in molte nazioni,
che iniziarono a votare con il portafoglio. Il consumo di queste
sostanze iniziò a ridursi.

CLAUDIA • COS'È SMILY ACADEMY? Acronimo di Sustainable Mindset and Inner Level for Youth, è
LARICCHIA
il progetto fondato da Matteo Salerno, Rituraj Phukan, Jadav
46 anni, Molai e Munmuni Payeng e da me, all'interno della Ong Forum
appena
nominata Chief
mondiale delle popolazioni indigene sulla Giustizia Climatica.
of Strategic Il suo obiettivo è accelerare l'impatto sociale e ambientale delle
Cooperation
dal Global azioni climatiche, unendo la biodiversità protetta e detenuta per
Indigenous l'85% dalle popolazioni indigene, con la tecnologia e la cultura
Peoples'
Climate imprenditoriale occidentale e dando la leadership alle nuove
Justice generazioni. Ha appena selezionato 40 futuri imprenditori under 30
Forum
che, dal 20 al 26 marzo 2024, andranno ad Assam in India, ospiti
delle popolazioni indigene per fare esperienza di co-progettazione
di eco-impresa sul campo.

• COS'HANNO IN COMUNE GLI Come diceva Ennio Morricone, la capacità di dimenticare il


INNOVATORI? mestiere, dopo esserne diventati esperti.

54 MC FEBBRAIO
• UN UOMO DA CUI IMPARARE? Jadav Molai Payeng, del documentario Forest Man. Negli anni 80
il Dipartimento delle Foreste indiano aveva ideato un piano per
riforestare un'area di circa 200 ettari vicino al fiume Brahmaputra
per proteggere l'isola dalle alluvioni, piano abbandonato dopo tre
anni. Tra le poche persone rimaste nell'area c'era lui, di 16 anni.
Ha deciso di lasciare la scuola per piantare ogni giorno semi di
bambù. Oggi la foresta ha raggiunto una grandezza e una diversità
fenotipica tale da garantirle l'autosufficienza.

DANIELA • CHE RAPPORTO C'È TRA LE PAROLE "Scarto" non è nel mio vocabolario: ciò che avanza può essere
DUCATO
"SCARTO" E "UP-CYCLING"? sempre riutilizzato. Ho ideato, con persone competenti, un
64 anni, protocollo, Edizero Architecture for Peace, che mette in contatto
innovatrice
e realizzatrice
aziende, università e centri di ricerca per realizzare da materiali di
del protocollo scarto oggetti di design, prodotti di bellezza o per la pulizia della
Edizero per
l'uso dagli casa. A costo zero.
scarti

• REALIZZARE A COSTO ZERO È No, il mio protocollo spiega che si può produrre usando materiali
UN'UTOPIA? di scarto con pochissima o zero acqua, zero coltivazioni, zero
pesticidi, zero CO2, zero spreco di denaro pubblico, zero uso di
materie prime, zero ocean grabbing, zero land grabbing.

• ABBIAMO GIÀ OCCUPATO IL 73% Proteggendo il suolo, cioè il terzo paesaggio: ne abusiamo.
DELLE TERRE DEL PIANETA. RESTA Cementifichiamo, costruiamo discariche, legittimiamo il degrado,
IL 27%, IL NOSTRO CAPITALE immersi in un grande equivoco cognitivo: che siano solo gli alberi
NATURALE. COME POSSIAMO a catturare CO2. Vero, ma poi la rilasciano, mentre il suolo cattura
USARLO AL MEGLIO? il 70% di CO2 e rimane lì stoccata per migliaia di anni.

DOUNIA • TRE REGOLE PER UN GUARDAROBA Scegliere pezzi senza tempo che superino i trend. Abbracciare la
WONE
ECO-SOSTENIBILE? qualità invece della quantità. Comprare capi preloved (indossati,
37 anni, amati e rimessi in circolo) quando si desidera una novità.
Chief Impact
Officer di
Vestiaire • IN CHE MODO SELEZIONATE I I venditori possono inserire liberamente capi e accessori ma
Collective
BRAND CHE SONO SULLA VOSTRA abbiamo un rigoroso processo di autenticazione digitale per
PIATTAFORMA? assicurare che i nostri pezzi siano selezionati, autentici e di qualità.
Nel 2022 abbiamo annunciato un piano triennale per bandire dalla
piattaforma il fast fashion. 63 marchi, tra cui molti brand tra quelli
giganti, sono già stati vietati.

• QUANTO FA BENE LA Prolungare la vita degli abiti anche solo di nove mesi riduce
CIRCOLARITÀ? l'impronta di carbone, acqua e rifiuti fino al 30%.

• IERI SI RAMMENDAVANO GLI ABITI. Se il prezzo del capo nuovo è inferiore al costo della riparazione,
OGGI SI COMPRA E SI BUTTA. SI quest'ultima è disincentivata. Vogliamo incoraggiare la nostra
PUÒ INVERTIRE LA TENDENZA? comunità a considerare la moda un investimento. Vediamo i
risultati: il 70% degli acquirenti sono incoraggiati a prendersi
cura dei propri capi grazie al valore di rivendita. Lo chiamiamo
"incentivo di durata". Quando si aggiunge un nuovo pezzo,
prendiamo in considerazione di separarci da un capo esistente e di
rivenderlo. Una tecnica che scoraggia l'inutile accumulazione. →

55 MC FEBBRAIO
56 MC FEBBRAIO
VALERIO • LA NOSTRA VITA TECH È ESPOSTA Brave per navigare online, Signal per inviare messaggi, Protonmail
BASSAN
AD AGENTI PSICOLOGICAMENTE per le mail. Ma nelle impostazioni di ogni smartphone ci sono già
37 anni INQUINANTI. ESISTONO SERVIZI PER diversi strumenti: per disattivare le notifiche non urgenti, bloccare
Digital
Strategist,
DIFENDERSENE? la pubblicità invasiva, cancellare le cronologie e impostare un tempo
Product limite per il nostro screen time nelle app che ci creano più dipendenza.
Manager,
curatore della Si può cominciare questa pulizia per poi passare alle caselle di posta.
newsletter Ci vuole tempo e pazienza, ma poi i miglioramenti si vedono.
Ellissi

• COS'È IL BACKCASTING E COME Il forecasting è il tentativo di prevedere il futuro basandosi su fatti e


POTREBBE MIGLIORARE LA VITA avvenimenti di ieri e oggi, il backcasting è l'opposto: si immagina un
SULLA TERRA? futuro auspicabile per l'umanità, per poi individuare le politiche, le
azioni e le tecnologie da usare per raggiungerlo. Ed è più efficace.

• I GIORNALI SONO IN CRISI. Si devono rimettere al centro i lettori, grazie ad abbonamenti digitali;
POSSONO ANCORA MIGLIORARE IL prima di chiedere di pagare bisogna riabituare le persone a investire
MONDO? sulle inchieste e sui reportage. Il rischio è che chi ha qualche anno in
meno di me cresca senza nemmeno avere avuto l'opportunità di vedere
cos'è il vero giornalismo, quello che non è fatto per compiacere gli
algoritmi e scalare le classifiche di Spotify, ma per denunciare senza
paura le disuguaglianze della società.

• L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE L'A.I. è uno strumento a nostra disposizione, non è né buona né


È COMPETITOR DI QUELLA cattiva. Più impareremo a conoscerla e a usarla, meno sbilanciata sarà
NATURALE? la nostra relazione con lei. Serve una regolamentazione chiara: intanto,
limitando la commercializzazione di sistemi instabili e imponendo alle
aziende di aprire le scatole nere dei propri algoritmi, affinché i processi
che guidano le A.I. siano trasparenti e verificabili.

LINDSAY • A COSA SERVE LA STREGONERIA? È connessa al senso di responsabilità ambientale: i suoi incantesimi e i
SQUIRE
rituali hanno una stretta relazione con le stagioni, le erbe e gli alberi.
39 anni
strega,
autrice di
• QUALI MODI PER RESTARE IN Passate un po' di tempo in uno spazio verde: vale anche il
Guida alla CONTATTO CON LA NATURA parchetto di casa a cui non davate due lire. Se non potete andare
Astrology
Magick
ANCHE SE VIVIAMO IN CITTÀ? nella natura, fate che lei venga a voi: con un vaso di fiori, una
(Hoepli) pianta da appartamento, una casetta per gli uccelli o una cassetta-
@thewi-
tchoftheforest
alveare per le api in balcone.

DAVIDE • L'EDILIZIA È RESPONSABILE DEL 39% Limitando l'uso di cemento o materiali energivori, a favore di altri
ANGELI
DI TUTTE LE EMISSIONI GLOBALI naturali, rigenerabili (come il legno che è il materiale d'elezione dei
41 anni, DI CO2 NEL MONDO. COME IL nostri progetti) e a minore impatto, che comportino la riduzione dei
Deputy
Managing SETTORE DELLE COSTRUZIONI PUÒ costi di trasporto e del consumo di energia. Creando ambienti che
Director Amdl CONTRIBUIRE A RIDURLE? instillino una responsabilità intellettuale e di rispetto nei confronti
Circle (studio
di architettura della vita che ci circonda.
fondato
da Michele
De Lucchi) • LE CITTÀ DIVENTANO SEMPRE PIÙ Ragionare su un modello che tenga conto di aspetti fondamentali quali
GRANDI E LA POPOLAZIONE È la convivenza e la collaborazione con la tecnologia e la felicità delle
DESTINATA A CRESCERE: CHE SI FA? persone, in un nuovo dialogo con l'ambiente. Noi parliamo di "muri
non muri", pareti non divisorie ma in grado di far percepire il senso di
partecipazione a una comunità. →

57 MC FEBBRAIO
• SEMPRE PIÙ CONSUMO DEL SUOLO, Certo, è una scelta di sostenibilità e di cultura. Bisogna effettuare
SEMPRE PIÙ CASE. NON SAREBBE interventi capaci di integrarsi nel tessuto storico e sociale della
MEGLIO RISTRUTTURARE? città, dando nuova forma all'esistente. Esempi di nostri progetti
recenti sono le Gallerie d'Italia a Torino, caveau di una banca
trasformati in museo, Portrait a Milano, ex-seminario convertito in
hotel, e Horti, complesso residenziale di un ex istituto religioso.

• I VISIONARI SONO PARTE Dal 2018 portiamo avanti un piano di ricerca senza committente,
INDISPENSABILE DEI CAMBIAMENTI. le Earth Stations, riflessione architettonica per favorire le relazioni
QUALI SONO I PROGETTI DEL umane. L'intento è aiutare le società a diventare più resilienti
VOSTRO STUDIO? e capaci di rispondere ai bisogni profondi degli umani e delle
loro comunità, proponendo una visione architettonica in cui
sostenibilità, benessere, salute e felicità siano alla portata di tutti
gli abitanti del Pianeta.

TIBOR • IN WHITE PLASTIC SKY, GLI ESSERI Nell'animazione, il tempo è un fattore chiave, e durante la
BANOCZKI
E SAROLTA
UMANI A 50 ANNI SI CONSEGNANO produzione diventa una massa collosa e gelatinosa. Ti immergi
SZABO PER TRASFORMARSI IN ALBERI in questo lavoro spesso ascetico e monotono e ti dimentichi
46 e 48 anni, ED ENTRARE NELLA CATENA del mondo fuori. Abbiamo impiegato 7 anni a realizzarlo, e nel
registi del film
d’animazione
ALIMENTARE. COM'È LAVORARE mentre il mondo si è avvicinato maggiormente alla nostra storia,
White Plastic A STRETTO CONTATTO CON UN rendendola più attuale. E più paurosa, onestamente. In un batter
Sky
TEMA DISTOPICO? di ciglia, con l'esplodere del Covid, ci siamo trovati sul bordo del
giorno del giudizio.

PAOLO • IL 40% DEL CIBO PRODOTTO Senza buttare via, tutto può essere utilizzato. Faccio un esempio:
GRIFFA
FINISCE IN PATTUMIERA. COSA le mele. Con la polpa si preparano i dolci, dalla buccia si estrae
32 anni, FACCIAMO PER EVITARLO E COME pectina per gelatine e marmellate. Bisogna ragionare sugli acquisti.
chef stellato
del ristorante
SI CUCINA SENZA SPRECHI? Una regola aurea che vale in un ristorante quanto in una casa. Si
Caffè compra in base a ciò che deve essere cucinato.
Nazionale
di Aosta
• SECONDO I DATI FAO IL 30% Seguire la stagionalità dei prodotti e rifornirsi nei mercati locali. Io
DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA È ho fatto anche un accordo con agricoltori del posto per comprare
DOVUTO AI SISTEMI ALIMENTARI frutta e verdura assolutamente buona scartata - per colore e forma
(AGRICOLTURA E ALLEVAMENTI - dalla grande distribuzione. Per la carne scegliere produttori che
INTENSIVI). COSA SI PUÒ FARE? rispettino la vita degli animali. La ricetta migliore? Quella di non
avere avanzi. E cucinare con fantasia: le patate bollite possono
diventare gnocchi o finire nelle passate di verdure. Le verdure
grigliate arricchire un ragù.

LESSICO • COM'È IL FUTURO DELLA MODA? Nella sua forma più alta, quella fatta di cura, ricercatezza, sogno,
FAMILIARE
wow e tormento, ci auguriamo sarà slow. Serve un'inversione di
brand di moda marcia umana, così potrebbe calare la fame, quasi ingordigia, di
circolare
fondato
capi nuovi ogni settimana a favore di qualche chicca acquistata
da Riccardo saltuariamente.
Scaburri,
Alice Curti e
Alberto Petillo • QUAL È LA VOSTRA RISPOSTA? L'approccio di Lessico, quello del riutilizzo di capi o anche oggetti
per la casa, è nato in primis dal nostro amore per il vintage, la
vestibilità e i materiali, unito alla noia del primo lockdown nel
2020. Siamo figli degli anni 90, di colori e giochi artificiali.

58 MC FEBBRAIO
• COM'È UNO STILE PER TUTTI? Lessico è familiare. Vorremmo che indossando i capi, chiunque
sapesse scovare un dettaglio di ieri, dalle passamanerie della nonna
alle stampe anni 80. Siamo cantastorie, crediamo nella moda come
fotografia di oggi ma vogliamo che il ritratto che ne esce sia ironico.
I nostri capi sono no-season perché quella che stiamo vivendo è una
realtà senza stagione. Lo vediamo settimanalmente, non esiste più la
stagionalità meteorologica.

• QUAL È LA PARTE PIÙ POETICA NEL È nelle taschine interne o nelle fodere: c'è sempre qualcosa rimasto lì,
RECUPERARE UN CAPO CHE HA GIÀ un bottone, una mentina, un fermaglio. O monete scappate da buchetti
VISSUTO UNA O PIÙ VITE? e finite sul fondo del capo. Ci sono elementi che ricostruiscono la
persona che l'ha posseduto: il profumo, una bruciatura di sigaretta, un
colletto usurato. Cerchiamo di conservare tutto, aggiungendo parole a
un lessico che già esiste.

ELASI • COSA PUÒ FARE LA MUSICA PER Un po' come il cibo, unisce le anime come poche altre cose al
30 anni, QUESTO PIANETA? mondo. E quando si è uniti si è più rispettosi del prossimo. Se più
cantautrice,
compositrice
canzoni esprimessero il desiderio di aver cura dell'unico pianeta
e producer che abbiamo, magari potrebbero trasformarsi in un incantesimo
collettivo potente.

• UN VERSO DELLE TUE CANZONI A "Lì c'erano conchiglie/Ora solo siga e bottiglie/E se il mare sotto tutto
CUI TIENI MOLTO? questo male/Ci smettesse di abbracciare?" da Cocoricò.

• CHE AZIONI AMBIENTALI PUÒ FARE Un artista che conosco, che vive con un salario minimo, ha
LA MUSICA? rifiutato una quantità di soldi che gli avrebbe davvero cambiato
la vita per non associare una sua canzone a un brand sponsor che
pratica allevamenti intensivi. Invece altri di successo si lasciano
sponsorizzare da qualsiasi tipo di schifezza. Mi rivolgo a loro:
impegniamoci, dai, le persone vi ascoltano.

FRANCESCA • OGGI CON ONLINE E SOCIAL IL Va recuperato Davanti al dolore degli altri di Susan Sontag e il suo
MANNOCCHI
MONDO SI È RIMPICCIOLITO E NOI insegnamento: legare la visione di guerre e crisi alla responsabilità.
42 anni, SIAMO PIÙ INDIFFERENTI? Essere spettatori significa essere testimoni. E prendersi in carico non
giornalista
e scrittrice,
solo la compassione, ma l'urgenza di modificare ciò che vediamo.
si occupa di
migrazioni
e conflitti • COSA DEI PROCESSI MIGRATORI Erroneamente chiediamo da dove vengono le persone che arrivano da
NON VEDIAMO, O NON VIENE noi, e troppo poco spesso dove vogliono andare. Domandiamoci non
DETTO ABBASTANZA? cosa possiamo dare noi a loro, ma come loro possono contribuire ad
arricchire le nostre società: considerare l'Altro da noi come pari.

• UNO DICE: TERRA. QUAL È LA Un bambino che cresce in un campo profughi, dove l'ombra è un
PRIMA SCENA CHE LE VIENE IN lusso, il diritto al gioco non esiste, l'istruzione va guadagnata. La Terra
MENTE? è l'esercizio di entrare nei panni di un altro privato di tutto.

• C’È QUALCOSA DA CUI PENSA DI Difendo mio figlio, che ha 7 anni, dalla violenza di alcune immagini
DOVER DIFENDERE SUO FIGLIO? che è prematuro mostrargli. Quando è iniziata l'invasione russa in
Ucraina un giorno mi ha detto: Mamma, quando arriverà la guerra da
noi? Non mi ha chiesto se sarebbe arrivata, ma quando. →

59 MC FEBBRAIO
60 MC FEBBRAIO
DARIO FABBRI • PERCHÉ NON POSSIAMO Non possono niente senza la comunità che presiedono, ne sono
43 anni, ASPETTARCI CHE SIANO I LEADER A espressione fisiologica, con tutti i tic e le idiosincrasie: un leader
giornalista
e analista
METTERE A POSTO LE COSE? non viene assegnato esternamente come nel calciomercato,
geopolitico, comprato altrove e poi portato laggiù.
direttore della
rivista Domino
e autore di • PARLA DI UN'"INCONDONABILE Non capiamo ciò che accade intorno a noi se non conosciamo
Geopolitica
umana. Capire ESIGENZA DI ADOTTARE LA anche l'altro punto di vista. Come? Studiando la storia. E poi basta
il mondo dalle PROSPETTIVA DEGLI ALTRI" SE con l'inglese, è sopravvalutato, studiamo tutte le lingue degli altri.
civiltà antiche
alle potenze VOGLIAMO CAPIRE LE DINAMICHE Altrimenti siamo suggestionabili, guardiamo a ciò che succede
odierne
MONDIALI. PERCHÉ? in modo apocalittico, e non razionale. "Non è mai accaduto",
(Gribaudo)
"Viviamo il più pericoloso dei tempi". Non è vero, è già accaduto,
questi non sono per niente i tempi più pericolosi dell'umanità.

• COSA DEVE ACCADERE PERCHÉ Gli occidentali pretendono che la causa ambientale sia universale.
LE PRATICHE AMBIENTALISTE Ma in Siberia in questo momento per l'alzarsi delle temperature
PENETRINO NELLE AZIONI DEI si riesce a coltivare il grano. Difficile spiegare ai russi che sia
GOVERNI? negativo. Gli indiani sono convinti che l'Occidente utilizzi la causa
ambientalista per limitarne la produzione, e così anche i cinesi.
In passato l'abbiamo fatto e adesso è difficile spiegare che non è più
così.

• QUALI SONO LE GRANDI Siamo convinti che il mondo tenda tutto verso noi occidentali e
NARRAZIONI INFONDATE SU CUI quindi i diritti politici inventati da francesi e statunitensi siano
BASIAMO LE NOSTRE OPINIONI SU universali. I giovani iraniani vogliono rovesciare il regime attuale
COME VA IL MONDO? non per creare uno Stato come i nostri, come ci si ostina a credere,
ma per vivere un modello che è il loro, autoctono, uno Stato
imperiale iraniano che sia finalmente non teocratico.

• QUALI SONO LE GRANDI L'invecchiamento drammatico della popolazione cinese, che avrà
TRASFORMAZIONI A CUI CI STIAMO un effetto di lunghissima durata sulla traiettoria del mondo. Il
PREPARANDO? prossimo scontro tra Stati Uniti e Messico, che entro qualche
decennio si incresperà e diventerà decisivo. L'India, che non è né
una nazione né un impero, dovrà decidere quale delle due cose
essere, altrimenti resterà fuori dalla storia. E poi, cosa succederà
alle popolazioni occidentali esclusa quella americana che rimane
giovane, dico quelle europee che diventano le più anziane e
senescenti del pianeta che va verso gli 8 miliardi di abitanti, e
supererà questa cifra con miliardi molto giovani? Tutte queste
trasformazioni facciamo molta fatica a coglierle chiusi nelle nostre
camerette e convinti che il resto dell'umanità non sogni altro
che di vedere le serie televisive. Non è così, e prima o poi ce ne
accorgeremo.

Le immagini di questo servizio mostrano come i temi ambientali tocchino ogni aspetto della nostra vita,
a partire dalla casa. Fanno parte del libro Small Myths della fotografa giapponese Mikiko Hara (Chose
Commune). Finalista all’Aperture Foundation PhotoBook of the Year Award, è un documento intimo
della vita quotidiana. Nel QRCode a fianco le interviste integrali da cui sono tratte queste risposte.

61 MC FEBBRAIO
Propositi

Addio
PERFORMANCE
Stabilire confini e limiti di un successo lavorativo è diventato
molto complicato. Lo ha capito bene il thriver,
ovvero colui che rallenta i ritmi e sogna unicamente ciò che può avere.
E che in ufficio sta bene ma non perde mai di vista la via d'uscita.

di Giovanni DE STEFANO
Foto di Roberto DERI

63 MC FEBBRAIO
realizzato che il successo di un individuo potrebbe costituire
il pieno fallimento di un altro, soprattutto se suo dipendente.
Il tentativo stesso di definire il successo sembra un fallimento
in attesa di accadere, un po' come dedicare troppo tempo fosse
pure al più bel lavoro del mondo, figurarsi uno che non ci piace
del tutto, sotto un capo che non ci piace per niente. Quanti suc-
cessi plateali somigliano improvvisamente a fallimenti latenti,
se li osserviamo da una nuova prospettiva e dalla giusta distan-
za; magari mentre valutiamo le differenze negli approcci tattici
tra padel e pickleball; oppure quando una conversazione con
degli esseri umani sconosciuti al nostro LinkedIn ci fa venire
in mente una nuova idea da realizzare al lavoro.
Ma anche se si riuscisse a definire il successo, resterebbe da
risolvere un dubbio: è il successo che definisce una persona?
I primi a rispondere sono stati i quiet quitter. Per alcuni di essi
la soluzione ai problemi del mondo del lavoro contemporaneo è
semplicemente lavorare in modalità risparmio energetico; per
altri, i più audaci, è una danza delicatamente coreografata tra
il restare in azienda e l'essere mandati a quel paese. È tutto un
equilibrio sopra il licenziamento per giusta causa. Si collocano
tra la fine della hustle culture, secondo la quale bisognava dedi-
care tutta la vita al lavoro, e gli esordi delle grandi dimissioni,
secondo le quali bisognerebbe immolare tutto il lavoro alla vita.
È evidente che l'atteggiamento del quiet quitter, nonostante le
Uno spettro si aggira per l'Europa (e non buone intenzioni, non sia sostenibile a lungo termine. Voglia-
solo, giacché raramente le grandi tendenze mo sul serio un mondo in cui gli insegnanti scuotano il capo,
odierne partono dal Vecchio Continente, con riferendoci del rendimento di nostro figlio, rivelandoci che
l'eccezione delle crisi del debito sovrano e purtroppo è intelligente ma si applica? In altre parole, se ci ac-
delle Birkenstock). È lo spettro del successo contentassimo tutti di lavorare al minimo dello sforzo, fisico e
socio-economico. Denudato di ogni completo mentale, ci sarebbero innovazioni e progressi tecnologici o cre-
monopetto, i polsi sguarniti anche di un solo ativi se non nel campo delle aberrazioni del tennis, destinate a
gemello spaiato, si specchia nel retrovisore chi non ha fatto lezioni individuali da piccolo? Se fossimo tutti
della Lambo e non distingue più il suo volto quiet quitter, è vero, non ci sarebbero neppure capi incapaci di
da quello della sua nemesi, che gli sorride dal coinvolgerci o motivarci. Ma forse, in quel caso, non ci sareb-
lato passeggero con qualche dente in meno, ma bero neppure capi in generale, perché in fondo non ci sarebbe
sereno: il bilanciamento vita-lavoro. più nemmeno del lavoro.
Un tempo, che sembra tanto più lontano dei Come ulteriori aggravanti per la posizione del quiet quitter ci
quarant'anni che ci separano dal primo Va- sono il nome un po' confuso, che deriva dall'intuizione di un
canze di Natale, era facile definire il succes- TikToker dimessosi, in verità, in modo alquanto rumoroso; e
so. Era rappresentabile graficamente con un una definizione ambigua, che equivale in sostanza a dire che
istogramma direttamente proporzionale alle la vita coniugale, a meno che non siate Edoardo VIII e Wallis
dimensioni dei nostri veicoli, possibilmente Simpson, è una forma di divorzio sottaciuto.
natanti (v. Sapore di mare). Il livello evolutivo successivo sono i cosiddetti thriver, segnalati
Complici i postumi da Covid, negli ultimi anni tra le parole chiave del 2023 anche da un report di Euromonitor
molti di noi hanno scoperto o ricordato che International, insieme a espressioni quali "Budgeteer" (chi è
c'era vita oltre l'ufficio e, se è per questo, anche attento ai bilanci economici) e "Qui e ora".
oltre la casa. Improvvisamente le definizioni Mentre alcuni celebri modelli utopistici hanno finito per postu-
di successo lavorativo sono apparse talmente lare che il successo assoluto della collettività sarebbe corrispo-
contraddittorie e inconcludenti che abbiamo sto al fallimento relativo di ciascun individuo, la rivoluzione dei

64 MC FEBBRAIO
thriver consiste nell'essere un sognatore che sogna solo cose che
può avere o, meglio ancora, già ha. Perché se anche fosse vero
che il lavoro - soprattutto quello degno e stimolante - nobilita
l'uomo, razionalizzare l'idea di non ammazzarcisi non è che lo
imborghesisca più di tanto. È tutto qui il segreto del suo succes-
so (o del suo fallimento, s'intende).
L'idea di benessere psicofisico del thriver non ha come condi-
zione necessaria l'asfissiamento del prossimo o di sé stesso,
come nel violentissimo gioco del Monopoli (altro che vide-
"Caro Ceo, non potrai mai
ogame di simulazione bellica!), quel raro caso di inscatola-
mento del lato oscuro del capitalismo; e nemmeno la disfatta
pagarmi tutto il tempo
monetaria totale, come in quel geniale antidoto al Monopoli e la passione che ti dedico,
tanto vale che te ne dedico
che si chiamava Crack ("L'emozione di vincere perdendo un
miliardo") - e come forse accadrebbe se decidessimo di darci

un po' di meno"
all'unisono al quiet quitting (essendo un trend su TikTok, il
rischio non è ancora escluso).
I thriver sono molto più che lavoratori insoddisfatti che non
cercano lo scontro diretto coi capi o sono privi di inclinazione precarie che li hanno portati a queste scelte, o
per le grandi uscite di scena in stile Broadway. Al dolce far sono state queste scelte che li hanno condotti
niente degli assenteisti storici di matrice fantozziana - e all'a- (e ci stanno conducendo) a condizioni eco-
marissimo fare troppo dei ritmi pre-Covid - hanno provveduto nomiche sempre più precarie? È nato prima
a sostituire, gradualmente, come piace a loro, un sapido fare ab- l'uovo o la gallina che non aveva, in fin dei
bastanza. La loro non è improduttività affaccendata; semmai, conti, così tanta voglia di covarlo perché ne
produttività disimpegnata. facessimo una frittata?
Un thriver è insomma figlio naturale di una quiet quitter della Inoltre: se un successo fatto di una sequen-
prima ora che, nel frattempo, ha perso la testa per uno di quegli za precisa e predeterminata di obiettivi da
yuppie a scoppio ritardato che, anche negli anni 20, fanno di raggiungere non ha davvero più senso, non
tanto in tanto capolino sul mercato. È come se la ex premier sarebbe meglio, per assurdo, avere la certez-
dimissionaria neozelandese Jacinda Ardern avesse messo su za di fallire dignitosamente per tutta la vita,
famiglia con Tommaso Paradiso. piuttosto che provare a farcela con sofferenza,
Della madre quiet quitter il thriver ha declinato le lezioni fon- senza speranza, per lo stesso lasso di tempo?
damentali in un mood più attivo-propositivo: "Caro Ceo, non Il thriver non si pone questi problemi, impe-
potrai mai pagarmi tutto il tempo e la passione che ti dedico, gnato com'è a prosperare umanamente nella
tanto vale che te ne dedico un po' di meno. Ma non per questo dissoluzione della società e delle ragioni sociali
non te ne dedico, se mi stimoli e rispetti. Un abbraccio. T". Dal che lo hanno preceduto. Secondo il Diritto
padre yuppie ha tirato fuori invece un gusto per l'edonismo - all'ozio del rivoluzionario francese Paul La-
che ha fatto poi deviare più sull'epicureismo - nonché per la fargue, la fabbrica capitalista era il minotau-
sussistenza economica. È realmente il meglio dei due mondi. ro moderno. Lavorare onorevolmente senza
I thriver - le cui fila provengono perlopiù dalla Generazione Z, perdere di vista la via d'uscita dall'ufficio sia
ma non disdegnano di includere qualche millennial avanguar- allora il mestiere del nostro Teseo contempora-
dista - amano sì stare bene, ma sanno rinunciare di buon gra- neo. Se c'è un domani, il thriver è il lavoratore
do ai compromessi e ai piccoli e medi soprusi che conducono di domani.
agli avanzamenti di carriera e di stipendio necessari per un'au-
QUESTIONE DI PROSPETTIVE
tomobile e una casa di proprietà. La loro è una vita con poco Saintes-Maries-de-la-Mer in Camargue, sud della Francia,
hardware e molto software; anzi in streaming, un'esistenza che il fotografo italiano Roberto Deri (@roberto.deri) riprende
non gira su un disco fisso necessariamente collocato in casa, un momento di sospensione: un pubblico in lontananza e
un'arena ancora vuota dove un solo uomo, il "razeteur",
ma su server esterni piazzati ovunque (qui e ora). I thriver (in
attende l'arrivo del toro con cui dovrà destreggiarsi per
questo, molto budgeteer) vogliono vivere al migliore rapporto strappare la coccarda posta fra le corna. Lo scatto è nel libro:
dignità-prezzo. Sono le condizioni economiche sempre più 100 Great Street Photographs di David Gibson (Prestel).

65 MC FEBBRAIO
Come è fatto

Punto GENERAZIONALE
Siamo stati a Teramo dove Fendi supporta nuovi artigiani e magliai affinché
una delle arti più antiche del made in Italy possa prosperare e scaldare territori
con grandi potenziali. Da non lasciare indietro.
Testo di Fabrizia MIRABELLA
Foto di Luigi FIANO

66 MC FEBBRAIO
lusso a cui appartiene. La ragione del nome non è da ricercare
in un albero genealogico nobiliare, ma nell'idea di una dipen-
dente che si perde nella notte dei tempi. Voleva che suonasse
così, francese, poetico, un po' internazionale, quasi inconsape-
vole che quella ricchezza artigianale potesse essere in grado di
scavalcare cliché, epoche, confini. Oggi a scavalcare gli stessi
cliché ci pensano magliaie sessantenni che parlano agli occhi
vispi di sedicenni, condividendo esperienze trentennali con chi
i 30 anni li raggiungerà tra molto tempo. Nelle campagne della
provincia abruzzese, con i suoi boschi verdi e i tempi scanditi
da un vivere giusto e sano, sembrerebbe che tutto si sia fermato.
Eppure il tempo scorre veloce come le vite dei giovani che non
sanno ancora chi vogliono diventare ma che in questo atelier,
con lo sguardo attento sui punti e sulle macchine, imparano
l'arte di pianificare il futuro. «Mamma lavorava al Maglificio
Gran Sasso e ai lavoratori migliori davano possibilità di poter
tenere dei macchinari tutti per sé… Il resto è storia». A parlare
è Silvia Scarpantonii, erede della Famiglia Scarpantonii, oggi
proprietaria del maglificio. Per realizzare questo grande sogno
italiano la famiglia teramana si è unita a un'altra grande fami-
glia, quella romana di Fendi. Che dopo esserne diventata socia
di maggioranza - sancendo così la collaborazione per la fornitu-
ra di maglieria che va avanti da oltre 15 anni - ha sponsorizza-
to anche il progetto Adotta una Scuola, programma ideato per
promuovere il mestiere dell'artigiano nell'industria del lusso,
attraverso cui si adottano, letteralmente, alcuni tra i migliori
istituti d'istruzione secondaria tecnica e professionale (indivi-
duati con il supporto del Ministero dell'Istruzione). Formare
gli artigiani di domani che sappiano, a loro volta, tramandare
i valori del fatto a mano: questo è lo scopo con cui Fendi ha
adottato l'Istituto Omnicomprensivo Primo Levi di Sant'Egidio,
non lontano dal nuovo polo calzaturificio di eccellen-

«Ci hanno spiegato che per arrivare za Fendi di Fermo. Qui, tra atelier dedicati alla lavo-
razione dei filati e corsi di ideazione, progettazione e

in alto dobbiamo fare tutto il giro, industrializzazione dei prodotti moda, chimica appli-
cata e marketing delle aziende del lusso, 12 allievi del
partiremo dalla base, quarto e quinto anno di scuola superiore apprende-
ranno in un percorso di circa due anni le conoscen-
mano a mano ci sarà tempo ze e le tecniche necessarie per diventare specialisti

di imparare, di andare su, dal filo,


nella creazione della maglieria. «Adotta una Scuola è
un'iniziativa che risponde al problema della carenza

al tessuto al mondo»
di profili e competenze nell'industria dell'eccellenza
italiana: abbiamo stimato che saranno circa 346.000
le figure tecnico professionali che, nei diversi settori
Sant'Egidio alla Vibrata. Si chiama così il borgo dell'alto di gamma, verranno a mancare nel quinquennio 2022-
che lambisce la vallata abruzzese in provincia 2026» spiegano a Fondazione Altagamma, partner del progetto,
di Teramo, dove a vibrare sono gli animi di chi che dal 1992 riunisce le migliori imprese del lusso e promuove
LUIGI FIANO

abita il futuro del maglificio più silenzioso d'I- nel mondo l'eccellenza e lo stile di vita italiani. Ridurre il di-
talia, il Maglificio Matisse. Silenzioso come il vario tra offerta e domanda circa i profili e le competenze del

68 MC FEBBRAIO
RITRATTI ITALIANI
Nelle pagine in apertura a sinistra Cindy,
18 anni e a fianco Paride, 17 anni. In questa
e nelle successive immagini momenti di
lavorazione presso il Maglificio Matisse,
supportato da Fendi grazie al progetto
Adotta una Scuola. Nell'ultima foto del
nostro reportage, Marah, 16 anni.
comparto è solo il prologo del progetto che in
primis mira a scucire gli stigmi ricamati at-
torno agli istituti tecnici. «Non esistono scuole
di serie A e scuole di serie B» ci racconta la
Preside dell'istituto abruzzese, Lucia Condolo,
«l'importante è aiutare i ragazzi a trovare la
propria strada, noi lo facciamo avvicinandoli
ai mestieri artigianali, tramandando il saper
fare italiano». È così che Martina e Giada, 17 e
18 anni, imparano lo scioglilingua più antico
della maglieria. «La cosa più bella è che non
apprendi mai veramente tutto di questa arte,
ogni giorno c'è sempre una tecnica o un filato
diverso da scoprire» spiega Maria, da 30 anni
magliaia al Matisse, praticamente dal giorno
della sua apertura, che racconta: «A 18 anni in-
vece di comprarmi la macchina con i soldi che
mi aveva dato mio nonno, mi sono comprata
la Brother (macchina da cucire molto in voga
all'epoca, ndr)». La ascoltano anche Fatim, 16
anni, e una passione per il vintage, e Paride,
17, piccoli occhi allegri dietro un telaio grande
quanto la storia d'Italia che ha intessuto. Jeans
e maglietta viola, Sofia, 18 anni fra poco, ha
scelto «questa scuola perché mia nonna è sar-
ta, mi ha trasmesso lei questa passione. Voglio
diventare stilista, lei modellista (indica la sua
compagna di classe, che forse vorrebbe al suo
fianco anche dopo aver scavalcato i banchi)».
«Un mio vecchio professore mi diceva: ognuno
è imprenditore di se stesso, più investi in te e più fai carriera. Lo da: «Hai sempre voluto lavorare nella moda?»
so che ai miei tempi era tutto diverso rispetto a oggi, queste ge- «Sì. Anche perché questo progetto c'è solo in
nerazioni fanno più fatica a emergere e lo leggiamo ogni giorno poche città d'Italia». Anche i corsi dell'Istituto
su tutti i giornali e negli occhi di questi ragazzi» racconta Fe- Statale Russell-Newton di Scandicci e l'Istitu-
derico, 45 anni, addetto alla programmazione. «A dirla tutta io to Ostilio Ricci di Fermo, fanno parte della
volevo disegnare, però da quando ho scoperto la programma- collaborazione con Ime, l'Istituto dei Mestie-
zione mi sto appassionando, c'è uno scontro nella mia testa in ri d'Eccellenza LVMH (gruppo della maison
questo momento, fra la parte analitica e quella creativa» replica Fendi) coinvolto nella creazione di numerosi
Roberto, felpone di un gruppo metal e il punk delle idee che progetti dedicati alla trasmissione dei métiers
solo a 17 anni hai. «Questo Pcto (Percorsi Per Le Competenze alle nuove generazioni. «Molti pensano che i
Trasversali e l'Orientamento, ndr) ci aiuta perché se usciamo creative director siano già nati creative direc-
dalla scuola e veniamo qua a lavorare sappiamo già cosa dob- tor. Ci hanno spiegato che per arrivare in alto
biamo fare. Poi il maglificio è anche vicino a casa, non tutti dobbiamo fare tutto il giro, partiremo dalla
vogliamo scappare via dalla nostra terra» racconta Andrea, 18 base, mano a mano ci sarà tempo di impara-
anni e maxi ciuffo a penzolone su uno schermo. Sorride Cindy, re, di andare su, dal filo al tessuto al mondo»
una cascata di extension bionde e anfibi più grandi di lei. Lei sì conclude Martina, occhiali tondi e appannati.
che vuole partire, forse a Milano, forse a Londra, «voglio fare Come qui al maglificio, si parte dalla cruna di
LUIGI FIANO

cose particolari». «Siamo stati scelti, è un onore», Marah parla un ago. Anche se a volte sembra impossibile
con una convinzione che fa presagire la risposta alla doman- da trovare.

70 MC FEBBRAIO
THE NEW YORK TIMES / REDUX / CONTRASTO
Intervista

Testo di Sara DEL CORONA


Foto di Camila FALQUEZ

ISABELLA
ROSSELLINI
Ha una vita così intensa, variegata ed extralarge che, nella conversazione, dopo un po' ci si dimentica chi è perché si è
troppo concentrati su quel che dice. In occasione del debutto italiano del monologo Il sorriso di Darwin, dialogo con l'attrice,
modella, regista ed etologa che fa stare nel concetto di star più cose di chiunque altra.

73 MC FEBBRAIO
non puoi essere diretta da David Lynch, Robert Zemeckis e Peter Weir, sposare
Martin Scorsese (poi divorziare, ma che c'entra), fidanzarsi con Gary Oldman,
recitare con Meryl Streep, diventare modella a 28 anni (quando le altre sono lì
lì per smettere) ed etologa dopo i 40, non puoi dirigere dei video (Green Porno,
Seduce me, Mamas) in cui interpreti una calamara, una salmona, una criceta,
una ragna e un lombrico - ermafrodito -, trovarti nel fiore degli anni nei tuoi 71 e
poi accontentarti di essere considerata diva. A volte tutte le risposte stanno in una
sola foto, ed è quella su Instagram che ci mostra sogghignando alla fine, mentre
sta cercando altro: all'interno della rimessa della sua fattoria Mama Farm, a
Long Island, è parcheggiato un trattore col muso rivolto alla parete in fondo, e
sulla parete sono appese alla bell'e meglio tante Isabelle Rossellini superglamour,
ritratte per le cover di patinatissimi magazine. Come fossero quei quadretti con
le campanule o i girasoli che finiscono nel garage in campagna perché non si ha
il coraggio di buttarli via. «Non sapevo dove metterle», spiega divertita.
La Vie est Belle Iris Absolu è un profumo ma anche un nome, la cui pa-
rola più intrigante è "Absolu". Per lei cos'è l'assoluto? Ah ah ah (ride di
gusto, a un certo punto dell'intervista dirà: «La curiosità è il mio motore e il
carburante sono le risate», ndr). In Italia è incredibile, le domande sono sempre
filosofiche, e io non so mai cosa rispondere, i giornalisti americani vogliono
fatti, la sua equivalente mi avrebbe chiesto qual è il mio profumo preferito,
invece lei mi spinge a domandarmi se non ci sia di mezzo la religione! Non so
rispondere a questa domanda.
Passiamo a qualcosa di concreto! Il primo ricordo di makeup da piccola?
Non avevo il permesso di usare il trucco ma ricordo che coi pennarelli mi facevo
le lentiggini. Le trovavo carine, poi mi hanno spiegato che no, bisogna toglierle.
Lo sguardo attraversato da un guizzo sornione, Però nella costruzione dei personaggi non sembra che si faccia intimo-
seduta su un divanetto di velluto dell'Hotel de rire da ciò che dicono sia o non sia appropriato. O è un'impressione?
la Ville di Roma (è in corso la Festa del Cinema Lynch mi ha lasciato spazio per trovare il volto di Dorothy Vallens in Velluto blu e
che le sta per tributare il Premio alla Carriera), Perdita Durango in Cuore Selvaggio. E poi mano a mano che si acquista sicurezza
Isabella Rossellini si sottopone alla miliardesi- ed esperienza, si riesce ad avere voce in capitolo. Per La chimera di Alice Rohrwa-
ma intervista della sua vita senza un'ombra di cher, in cui il mio personaggio doveva avere un piede di qua e uno nell'al di là, due
insofferenza. E questa è classe pura. Ce l'aveva mondi che il film descrive in maniera così magica, sono invecchiata moltissimo.
già trasmessa durante quella telefonica del Può bastare anche solo un vestito per fare un personaggio? Mi viene in
2016, quando Lancôme l'ha rivoluta indietro mente il mio ruolo in Joy, dove sono la nuova compagna del padre di Jennifer
come testimonial a 63 anni. Da allora la mai- Lawrence. Mi dicevo, come posso essere attratta da una persona così sporca e
son l'ha tenuta stretta coinvolgendola nelle volgare? Poi il costumista mi ha proposto dei vestiti e sono stati loro a darmi
sue campagne, come quella de La Vie est Belle una chiave: indossavo solo cashmere bianchi o beige, e lì in mezzo alla sua
che vede riunite le ambassador in un unico officina meccanica piena di grasso, ho capito l'assurdità visiva. Due mondi
video, donne-icone (da Penélope Cruz a Zen- che non avevano niente a che vedere uno con l'altro si scontravano in una
daya passando per Julia Roberts) con un'allure fantasia personale, in un'attrazione.
che le rende uniche anche oggi che, pare, non E nella vita reale, cosa si può ottenere con un vestito? Durante il
esistono più le cosiddette dive. Forse perché Covid Lancôme mi ha chiamato e mi ha chiesto: "Come possiamo vendere
nel ruolo divino si sta strette, se la società i prodotti di bellezza se la gente sta a casa?" - perché prima le modelle do-
evolve e gli orizzonti delle proprie possibilità vevano essere solo belle e non parlare, poi sono diventate spokesperson, poi
si allargano. Isabella Rossellini ci sta stretta di ambasciatrici e ora un po' oracoli (ride) -. Ho pensato a me che rimanevo di
sicuro. Non puoi nascere da Roberto Rossellini, più in pigiama perché tanto non andavo da nessuna parte. A come mi de-
il regista di Roma città aperta, Germania anno primeva, e a come cambiava tutto se mi facevo una doccia e mi truccavo.
zero e Stromboli, e da Ingrid Bergman, l'attrice C'è un potere nel mettersi insieme, prepararsi. È un dialogo, come una mu-
di Giovanna d'Arco, Casablanca e Notorious, sica con cui raccontarsi. Siamo animali sociali, abbiamo bisogno degli altri.

74 MC FEBBRAIO
Occhiello

«Oggi sappiamo che i delfini arrossiscono, la pancia


gli diventa rosa quando si emozionano. Gli scimpanzé
non si può dire perché hanno troppi peli»
A proposito di fauna, finalmente è in produttrice e regista francese che conoscevo, Muriel Mayette-Holtz, direttrice
tournée in Italia (ultima tappa il 23/1 del Teatro Nazionale di Nizza (e, precedentemente, la prima donna a dirigere
a Firenze) Il sorriso di Darwin, un "one la Comédie-Française in 600 anni). Mi ha chiesto di farne un monologo, sono
woman show" che parla di continuità tra andata a Nizza e durante un seminario di un mese lo abbiamo provato... Un
animali ed esseri umani. Ce lo racconta? conto è scrivere, un altro mettere in scena, è stato meraviglioso lavorarci.
Il Musée d'Orsay di Parigi nel 2021 ha allesti- Delle volte Muriel si metteva in piedi e mi faceva imitare gli animali, ma io ho
to una mostra che raccontava come la teoria la schiena rigida e non riuscivo a fare certi movimenti, allora imitava me che
dell'evoluzione fosse riflessa nell'arte. Pensia- imitavo gli animali, diceva "ti devi vedere! Fatti dei video". Poi lo spettacolo
mo a King Kong, un animale che si innamora l'abbiamo portato in tournée in America e in Europa, in due lingue, e adesso
di una donna che a sua volta un po' si inna- lo sto imparando in italiano per farlo qui.
mora di lui, rendendo labile il confine tra una Cosa dice qui Darwin, oltre a quello che insegnano a scuola? Ha scritto
specie e l'altra. Oppure a moltissimi quadri un libro, Le espressioni delle emozioni negli uomini e negli animali, molto per-
del periodo romantico in cui si vedono le roc- tinente rispetto al lavoro degli attori. Nota che alcuni gesti degli uomini sono
ce, il primo elemento studiato che abbia dato culturali e "locali", ma abbiamo anche delle espressioni che vengono capite
l'idea che ci fossero degli strati e che quindi universalmente, il sorriso per esempio. Da dove arrivano? Si chiede se non
la storia del pianeta fosse molto più vecchia di siano anch'esse frutto dell'evoluzione. E poi si domanda se le stesse espressioni
5mila anni, come risultava dalla Bibbia. Per appartengano anche ad altre specie, per esempio tremare quando si ha paura,
l'occasione mi è stata chiesta una conferenza urlare, che è diverso da parlare. Arrossire lui dice di no...
di 40 minuti su Darwin, e ho scritto lI sorriso E invece? Oggi sappiamo che i delfini arrossiscono, la pancia gli diventa rosa
di Darwin (anche L'emicrania di Darwin, che quando si emozionano. Gli scimpanzé non si può dire, perché hanno troppi
VIRGINIE LANÇON

ora ho un po' combinato insieme). peli. In ogni caso l'espressione delle emozioni è ciò su cui lavoriamo recitando,
Com'è passata dalla conferenza ai palco- per cui ho mischiato il mestiere con le teorie di Darwin e mi sono divertita
scenici? Il mio intervento è stato visto da una parecchio, realizzando nuovi video e indossando cinque costumi diversi.

75 MC FEBBRAIO
Fa piacere questa fratellanza tra scienza e arte in tempi di no vax e mercato ha dimostrato che la gente, che
terrapiattisti, vero? Terrapiattisti? oggi non studia ma pretende di poter capire
C'è chi ritiene che la terra sia piatta. Anche se è stata fotografata come dei concetti rapidamente, diceva "ma dai,
pianeta tondo dicono che è piatta? bello, non c'è più l'inverno...". Così adesso
È una lunga storia complottista. Lei si è fatta un'idea del motivo si dice "cambiamento climatico", che è più
della resistenza sociale rispetto alle evidenze scientifiche? Queste inquietante.
risposte le può dare meglio chi fa dei sondaggi, perché così... Tornando a Il sorriso di Darwin , perché
Ci sta dando una grande lezione, visto che siamo diventati tutti ci ha messo tanto ad arrivare in Italia?
opinionisti. Contano i fatti, come dice la scienza? Sì, anche se l'eto- Racconto spesso di quell'articolo italiano in
logia è abbastanza giovane, è nata negli anni 30 in Germania con Konrad cui c'era scritto "Isabella Rossellini ha 45
Lorenz, che ha vinto anche il Nobel. Poi c'è stata una lunga interruzione a anni e ancora non sa cosa fare da grande".
causa della guerra. Quando l'hanno ripresa, una corrente inglese è riparti- Qui non sanno come prendermi, faccio
ta da Darwin e assolutamente non negava che gli animali potessero avere troppe cose diverse. Non mi sarei potuta
emozioni e anche una forma di intelligenza: qualcosa di diverso dall'istinto permettere la vita che mi sono permessa
inteso come risposta meccanica a uno stimolo, che non è possibile perché se non avessi vissuto in America, là se ne
il mondo varia troppo. La fame (lo stimolo) è sempre uguale, ma non la fregano, vale tutto.
decisione di dove andare a cacciare. Se per esempio la lucertola laggiù ieri Reciterà in italiano? Certo. Sa non è facile
ha trovato il gatto, oggi cercherà cavallette di qua. C'è una memoria di cui cambiare lingua per un monologo. In fami-
tenere conto. glia diciamo una parola in inglese, una in
E di cos'altro si dovrebbe tenere conto? Questa mattina ho letto un francese, come capita, ma per un testo tea-
dibattito sulla menopausa. Pare che gli animali non ce l'abbiano, che esista trale di 40 pagine... Per due giorni mi chiu-
solo nei crostacei e nelle balene. Per le balene c'è una teoria che chiamano do in casa e devo parlare solo quella lingua,
"delle nonne". Le anziane si occupano dei nipotini, li proteggono, aiutano se no il rischio è una babele sul palco.
le mamme. Del resto se siamo nati per riprodurci, perché le donne vivono
metà della loro vita in menopausa? E infatti questo studio portato a termine
in Uganda sembra dimostrare che anche tra gli scimpanzé ci siano le nonne
e abbiano un ruolo. E mi sono anche detta: io ho delle galline - che non
mangio non perché sia vegetariana ma solo ipocrita, non ne ho il coraggio
- e loro invecchiando fanno meno uova.
Quindi non è vegetariana? No, ma non voglio incoraggiare gli alleva-
menti intensivi e non mangio ciò che viene da lì. Solo che viaggio molto,
sono sempre in albergo o in giro nei festival e non so se mi danno sempre
le cose che vengono dai posti giusti. Ma non la faccio tanto lunga. Credo sia
importante essere coscienti dei problemi e cercare di aiutare come si può.
Ma non sono radicale e punitiva.
Che dice, cambieremo il mondo anche senza essere radicali? Non lo
so, ma mi pare ci sia la spinta a cercare soluzioni. Per tornare a Lancôme,
ha fatto come me con la fattoria. Grazie a questo ragazzo, Antoine Leclef,
che ha studiato botanica e ingegneria idraulica e discende da una famiglia
di profumieri, la maison ha restituito all'orticoltura ecologica ettari di ter-
reno in Provenza col Domaine de la Rose, che tutti possono visitare.
Un buon modo perché la scienza si avvicini a un pubblico e si faccia ATTIVISTA DI FELICITÀ
capire? Ecco che mi vuole far parlare da sociologa mentre sono una mo- Isabella Rossellini è global ambassador di
Lancôme e partecipa alla campagna corale
della, una regista e un'attrice! Comunque, la difficoltà di capire la scienza del profumo La Vie est Belle. Il bouquet
dipende dal fatto che, nel tentativo di esprimersi in modo preciso (ma ha un ingrediente star, l’iris pallida, a cui
le parole non sono precise, in ognuna si nascondono più significati!), ha si uniscono gli accordi intensi di patchouli
e vaniglia da fonti sostenibili. Il profumo è
elaborato un linguaggio che gli scienziati capiscono solo tra loro, come gli
diventato più eco-friendly, sia per le materie
avvocati o i medici. E poi hanno creato espressioni boomerang. Ha notato prime, sia per il flacone, ricaricabile e
che nessuno dice più "effetto serra"? Hanno smesso perché una ricerca di riciclabile e con meno vetro.

76 MC FEBBRAIO
TUTTO

Il mondo fa musica (e che musica) a 8 Hertz. E anche se noi non la sentiamo,


siamo parte di questo concerto infinito che fa collaborare le cellule tra loro.
Indagine da una frontiera quasi sconosciuta che ci sta per cambiare.
78 MC FEBBRAIO
Scoperte

SUONA

Testo di Enrica BROCARDO


Foto di Claudio ORLANDI

79 MC FEBBRAIO
brulichio di vita che, se sfugge a noi umani, altre creature sono in grado di
percepire. Gli uccelli, per esempio, che ascoltano il movimento dei vermi sot-
toterra per afferrarli col becco al momento giusto. O certi insetti che sanno
ascoltare le piante. Suoni che gli umani sono riusciti a captare solo di recente
grazie alla tecnologia, a invenzioni come il convertitore del bioritmo Plants
Play di Edoardo Taori e Federica Zizzari, che trasforma l'attività dei vegetali
in musica. Un primo passo per arrivare un giorno, forse, a decifrare questo
linguaggio per noi ancora sconosciuto.
Non sono trascorsi molti anni, infatti, da quando si è scoperto che non solo
tutto ciò che è vivo si muove, ma anche che tutto ciò che si muove emette un
suono. La Terra stessa che pensavamo fosse muta, in realtà, «è uno strumen-
to musicale che suona a 8 Hertz, una frequenza troppo bassa per l'orecchio
umano, che percepisce solo i suoni compresi tra 20 e 20mila Hertz» dice Ema-
nuele Toso. Biologo molecolare e compositore, Toso ha lavorato per 17 anni
nei laboratori dell'industria farmaceutica, coltivando a parte la sua passione
per la musica. «All'università avevo studiato il mondo delle cellule sui libri.
Cellule morte e quindi silenziose. La musica per me era quella che ascoltavo e
componevo la sera quando tornavo a casa. Poi, a 40 anni, ho capito che questi
due mondi, quello della biologia e della musica, si potevano unire».
Nel 2020, è stato il primo al mondo a entrare in una sala operatoria con il
suo pianoforte. Mentre i chirurghi eseguivano un complicato intervento su
un bambino per asportare un tumore al midollo spinale, Toso suonò per ore
le sue composizioni. I risultati stupirono persino lui: «Il tracciato dell'elettro-
encefalogramma mostrava che quando la musica s'interrompeva, alcune aree
del cervello del bimbo si spegnevano per riaccendersi ogni volta che ripren-
devo. Sebbene fosse sotto anestesia, percepiva in qualche modo le melodie».
Chi li ha ascoltati dice che non ci sono paro- Per quella che ha chiamato Translational music, Toso compone e suona su
le nel nostro vocabolario per descriverli, che un pianoforte accordato a 432 Hertz. Spiega: «Per convenzione, ottant'anni
servirebbero definizioni nuove. Sono i suoni fa si decise che ogni strumento musicale dovesse essere accordato alla stessa
in cui siamo immersi senza saperlo, perché maniera, in modo da poter suonare tutti insieme, e che il La centrale do-
non udibili all'orecchio umano. Una sinfonia vesse vibrare a 440 Hertz, un punto di riferimento per definire le frequenze
che arriva dai pianeti e dalle stelle, dalle cel- di tutte le altre note. Ma anche se a orecchio non percepiamo la differenza,
lule di cui ogni essere vivente è composto, ma uno strumento accordato a 432 Hertz ha un'influenza positiva sulla nostra
anche dai suoni delle piante e delle loro radici salute perché vibra in sintonia con i suoni delle nostre cellule, della natura
che crescono, degli insetti e dei microorgani- e del pianeta». Ovvero quel mormorio a 8 Hertz con cui parla la Terra e che
smi che vivono sotto i nostri piedi. Marcus corrisponde a un Do così basso da sfuggire all'orecchio umano. Ma non al
Maeder si accorse per caso dell'esistenza di nostro organismo. Perché gli effetti dei suoni sul nostro corpo sono di due
questi ultimi, un vero e proprio concerto,
quando, anni fa in montagna, conficcò nel
terreno un microfono speciale che aveva Una cellula di lievito vibra mille volte
inventato lui stesso. Da allora la sua vita è
cambiata e oggi, oltre che musicista, è anche
al secondo e, come un microscopico
un ecologista acustico e un esperto di sonifi-
cazione. In pratica, dà voce all'ambiente per
strumento a corda, emette un ronzio
aiutarci a conoscerlo meglio e a preservarlo. che amplificato si traduce in una
melodia. Bellissima, dicono quelli che
Quel giorno, ciò che fino a quel momento le
sue orecchie avevano percepito come silen-

hanno avuto la fortuna di ascoltarla.


zio si trasformò in una sequenza di tintin-
nii, ronzii, raschi. Il rumore prodotto da un

80 MC FEBBRAIO
tipi: biochimici e biofisici. Nel primo caso, le frequenze udibili arrivano al ULTIMO PAESAGGIO
nostro cervello stimolando la produzione di ormoni, serotonina, dopamina Questi scatti sono parte del progetto
fotografico a lungo termine Ultimate
e così via, ovvero quei messaggeri che modificano la funzionalità dei nostri Landscapes del fotografo romano
organi. «Mentre i secondi, gli effetti biofisici, che si sono cominciati a studiare Claudio Orlandi. Iniziato nel 2008, indaga
solo negli ultimi anni, sono causati dai suoni che non percepiamo, ma che una possibile soluzione per rallentare
arrivano comunque come un'onda al nostro corpo e alle nostre cellule. In un lo scioglimento dei ghiacciai: la loro
copertura con appositi teli geotessili.
certo senso, siamo fatti di musica. E saperlo ci rende consapevoli della nostra Veronica De Angelis, presidente della no
leggerezza, che va al di là della chimica e della materia», dice Toso. profit Yourban 2030, che ha permesso la
Se tutto ciò che è organico ha un suono, anche le cellule, in quanto organismi divulgazione di questo lavoro, racconta:
«Sposa i nostri valori e il tema è di
viventi, producono una loro musica. Una cellula di lievito, per esempio, vibra
immediata importanza. Per far sì che tutti
mille volte al secondo e, come un microscopico strumento a corda, emette un lo ascoltino, abbiamo deciso di rendere
ronzio che amplificato abbastanza da essere udibile si traduce in una melodia. “udibile” il grido dei ghiacciai attraverso
Bellissima, dicono quelli che hanno avuto la fortuna di ascoltarla. la sonorizzazione di Alessio Mosti nello
smart wall sonoro di Noto (SR)».
«Tutte le cellule contengono una trama, un tessuto di filamenti che, muoven-
dosi, produce suoni. Attraverso questa musica comunicano e collaborano tra
di loro. E, viceversa, la musica influisce sul loro benessere, ma anche sulle che sale con l'aumento di anidride carbonica
loro "decisioni"». Ovvero sui loro comportamenti. Una scoperta recente che nell'atmosfera. E li ha usati nel suo album
potrebbe rivoluzionare la medicina. Tra i pionieri in questo campo c'è il bio- The Matter of the Soul. «C'è voluto parecchio
logo molecolare e cardiologo dell'Università di Bologna Carlo Ventura che, tempo per raggiungere il risultato che avevo
ascoltando la voce delle cellule grazie a un microfono delle dimensioni di in mente ma, all'improvviso, l'ho sentito: un
un atomo, ha potuto distinguere il suono di una cellula in buona salute da ronzio sommesso e un clic. Avevo trovato il
quello di una cellula che non sta bene o morente. Ma, soprattutto, Ventura suono di un iceberg che si scioglie e muore».
ha dimostrato come una determinata successione di suoni possa "convincere" Adesso, nel suo workshop intitolato In Search
per esempio le staminali a differenziarsi in cellule della pelle piuttosto che of Wilderness, guida le persone ad ascoltare la
cardiache o di altro tipo, un risultato che fino a poco tempo fa si poteva fare musica della natura. «Prima ci concentriamo
solo tramite la chimica. Per divulgare questa nuova frontiera, lavora con mu- sui suoni che udiamo. Poi, tramite microfo-
sicisti e artisti, portando sul palcoscenico le scoperte della ricerca scientifica. ni speciali e un sistema di amplificazione,
Lo ha fatto con il progetto Cell Melodies quando, grazie a un microscopio e a ci mettiamo in ascolto di un intero universo
una telecamera speciale, ha fatto vedere al pubblico gli effetti della musica del di suoni che non sono accessibili alle nostre
jazzista Milford Graves sulle cellule staminali. E con Alessandro Bergonzoni, orecchie. Ascoltare la musica di tutto ciò che
mostrando in uno spettacolo in che modo le cellule vibrassero diversamente a vibra intorno a noi è l'inizio di un processo
seconda del tono surreale o drammatico dell'attore, come se fossero in grado di cambiamento, perché ci mette in relazio-
di decifrare le intonazioni della voce umana. ne con il pianeta. È parlando, ascoltando che
E sempre Ventura, nel suo contributo contenuto nel libro di Emanuele Toso, empatizziamo con i nostri simili e, con i suo-
In armonia. Un viaggio alla scoperta del sorprendente legame tra la musica e ni delle altre creature viventi, funziona alla
le nostre cellule (Mondadori), uscito lo scorso marzo, ha scritto che la Tran- stessa maniera. Possiamo creare un legame
slational music «commuove le cellule, nel senso che le fa muovere insieme». con entità molto più grandi e complesse di
Ma la musica, come sappiamo da sempre, sa anche mettere in moto dentro noi, come un fiume, un intero ecosistema».
di noi una danza di emozioni. Ed è per questo che molti artisti stanno speri- Un'apertura all'ascolto inedita che, secondo
mentando nuove espressioni sonore per dare voce alla natura e agli effetti del Toso, rispecchia un'energia femminile, «non
cambiamento climatico. Trasformando in melodie il suono della Terra, degli analitica, ma fondata sulla condivisione, sul
oceani. O dello scioglimento dei ghiacci causati dal riscaldamento globale, fare cerchio, sul creare rapporti tra esseri vi-
come ha fatto la musicista e ambientalista Kat Austen. «Il mondo in cui vi- venti e mondi diversi». Come quelli dell'arte e
viamo è un flusso costante di materia che produce musica. Le microparticelle della scienza che, conclude, «devono impara-
di plastica nei mari o l'inquinamento dell'atmosfera cambiano le proprietà re a darsi la mano se vogliamo trovare metodi
dell'acqua e dell'aria, modificandone il suono», spiega. più efficaci per prenderci cura del benessere
Austen ha tradotto in suoni udibili le sue misurazioni condotte nelle acque delle persone. Si tratta di partire dall'essere
dell'A rtico canadese, dati relativi alla conduttività, più alta nell'oceano ri- umano nella sua interezza per aprire nuove
spetto all'acqua dolce di cui è composto il ghiaccio, e al livello di acidità, prospettive di evoluzione».

81 MC FEBBRAIO
WANTED Su questo mantello sono applicati i portafortuna in latta realizzati dagli abitanti dei quartieri Nord di Marsiglia,
chiamati a raccontare le proprie aspirazioni. È l'immagine simbolo di Le désir de regarder loin, il progetto di Ilaria Turba.

82 MC FEBBRAIO
Portfolio

Testo di Emanuela MIRABELLI


Foto di Ilaria TURBA

Desideri
Sono l'anticamera e il motore delle trasformazioni ma in questo tempo iperconnesso
e mordi e fuggi - che rende così difficile l'ascolto e la calma - è diventata un'impresa
trovarli dentro di noi. Un'artista ha deciso di aiutarci con un'opera vivente, in divenire
e molto concreta, fatta di laboratori, mani in pasta e partecipazione.

83 MC FEBBRAIO
Il desiderio di vedere ragazzi e ragazze che danzano dappertutto

84 MC FEBBRAIO
Il desiderio di far uscire le cose dalla propria testa

85 MC FEBBRAIO
Il desiderio di essere leggeri

86 MC FEBBRAIO
Il desiderio di sentire la terra cantare

87 MC FEBBRAIO
questo territorio non avvezzo all'arte, in cui si è trasferita ad abitare per tutta la
durata del suo incarico, nella creazione di un rito collettivo, qualcosa di semplice
che potesse essere condiviso da tutti: il tema erano i desideri. Una volta espressi e
raccolti dopo lunghe interviste agli abitanti, li ha tradotti insieme a loro in parole,
disegni, illustrazioni, foto, oggetti portafortuna per propiziarli, e anche in forma di
cibo, perché Turba li ha coinvolti a realizzare dei pani rituali a forma delle loro aspi-
razioni. All'interno dei quartieri Nord, ha avuto a disposizione un atelier/capanno
per accogliere le persone interessate al progetto, farle partecipare e mostrare loro l'a-
vanzamento del lavoro, trasformando l'arte in un rapporto quotidiano e informale,
un ambiente domestico. «Mi sento una custode, curo un processo, creo uno spazio
dove il desiderio può essere espresso, perché in questo tempo c'è poca pratica di
ascolto e calma, abbiamo i telefoni che ci interrompono continuamente, è un mordi
e fuggi nonstop. Siamo obbligati a fare sempre di più e in questo continuo più-più-
più gli interstizi della vita si riducono molto, è un sentimento comune. Le persone
si sono fidate, si sono aperte». Una volta tradotti in forma artistica, i desideri sono
stati diffusi e restituiti all'intera città in una serie di eventi pubblici: una passeggiata
di 12 km lungo cui erano esposti tutti in forma di mini-installazioni, una lotteria
in cui si redistribuivano portafortuna e desideri, una mostra al Mucem visitata da
24mila persone che ha prodotto anche un libro, Le désir de regarder loin, non un
catalogo, ma una sorta di scatola magica con oggetti di carta che raccontano tutto
il percorso. Questo progetto attiva nuovi immaginari: «Sono delle formule aperte,
come le canzoni, le ascolti, una frase ti risuona e in un momento diventa tua». Per
Avere il mondo alla propria tavola e orientarsi questo motivo Turba li ha fatti viaggiare materialmente, come rockstar in tour, per
con le narici. Inventare camminando e ritrovare generare nuove esperienze artistiche: a Firenze, invitata a una residenza di un mese
qualcosa che stiamo cercando. Sentire tutto ac- da le Murate Art District, ha scelto di coinvolgere i cittadini del quartiere attorno,
canto a sé e lasciar parlare il ritmo di ciascuno. Sant’Ambrogio. Li fermava per strada ed entrava nei negozi con una lista di desi-
State leggendo i desideri di persone sconosciute deri e una borsa frigo contenente i pani, raccontando il progetto e proponendo ad
(alcune le vedete in queste pagine). Qualcuno abitanti e proprietari dei negozi di prestare per tre mesi un loro oggetto personale e
ha investito tempo e prodigato cura per metterli di affezione che fosse veicolo di desideri e storie perché diventasse protagonista di
al mondo. Davvero abbiamo bisogno di essere una mostra assieme a tutto il resto. «Interrompevo completamente il loro quotidia-
aiutati a farlo? Siamo abituati a desideri che no con qualcosa che apriva immaginari totalmente altri»: una sorta di arte porta
si esaudiscono ed esauriscono velocemente e a porta, che nasce sempre dal tempo per ascoltare e dialogare e che si confronta
quelli da realizzare in un futuro lontano sono con il luogo più misto del mondo, la strada. Recentemente è approdata a scuola,
diventati più complicati di prima, ma forse nel invitata da Milano Mediterranea a fare una residenza di due mesi nell'Istituto Ga-
mezzo c'è un mondo di desideri, nostri e altrui, lilei - Luxemburg, Turba ha coinvolto circa 70 studenti a interpretare i desideri di
che aspettano di manifestarsi e di incontrarci Marsiglia in foto, ma anche a scegliere un unico desiderio, stabilito collegialmente,
come risorse. Non si tratta delle ultime teorie da realizzare. Hanno ristrutturato una stanza in disuso dell'istituto trasformandola
di coaching, ma del frutto di una pratica unica, in un piccolo altrove nella scuola, battezzato Shelter of Desire, Il rifugio del deside-
quella dell'artista Ilaria Turba, che in uno spazio rio: «Soprattutto in contesti giovanili voglio mostrare concretamente dei processi
lontano dalle logiche del quotidiano, un picco- di cambiamento innescati dal desiderio, che ne è l'anticamera e il motore». Questo
lo altrove molto immediato e concreto, invita mese è possibile partecipare a due sue pratiche artistiche. Presso Fondazione Prada
chiunque a dare una forma artistica accessibile a Milano a partire dal 3 febbraio e per 2 mesi terrà dei laboratori per bambini dai
a temi umani universali. Nel 2018 un teatro di 3 agli 11 anni: i piccoli entreranno in uno spazio bianco vuoto e creeranno una
Marsiglia, Le Zef, l'ha chiamata come artista micro-dinamica collettiva di un'ora sperimentando con diapositive, immagini, luci
associata per un progetto a lungo termine a sua e ombre. Mentre l'11 febbraio, in occasione dei 20 anni del Mufoco, il museo di foto-
scelta, della durata di 4 anni, sui quartieri Nord grafia di Cinisello Balsamo, Turba organizzerà una lotteria in cui si vincono oggetti
di Marsiglia, dove c'è un tasso di povertà molto donati dai cittadini e dagli amici del museo «come messaggi in bottiglia, qualcosa
alto e i problemi delle banlieues delle grandi città che si sente il bisogno di affidare agli altri perché è prezioso, porta un cambiamento,
francesi. Turba ha avuto l'idea di coinvolgere per scoprire cosa, nel 2024, le persone vogliono scambiarsi».

88 MC FEBBRAIO
Il desiderio di considerare la strada come una pepita d'oro

89 MC FEBBRAIO
La mia storia

La vita, cogliendo OGNI ATTIMO


Stilista lungimirante, è stata donna ribelle negli anni 70, intervistatrice per Domenica In,
concorrente di Ballando con le stelle, assessore alla comunicazione della Regione Toscana
e designer molto amata anche negli Usa con il suo marchio La Petite Robe (alle sue sfilate
a New York con folle notevoli). Oggi, a 75 anni, Chiara Boni ci regala un'autobiografia.

Testo raccolto da Alessandro ARGENTIERI

A Firenze, sono stata la prima ragazza del dopoguerra con i fisicità, che la baschina ondulata può rendere
genitori separati. Ho fatto tutte le elementari a casa, e quando aggraziato anche un manico di scopa e che lo
agli esami mi ritrovai in mano dei gessetti per la lavagna, non stretto ti fa bella sempre e comunque.
avevo idea di cosa farne. Dopo i 18 anni iniziai a girare con la mia ami-
Nonostante mia madre venisse da una lunga tradizione di ca Letizia Bargagli Bardi Bandini, che si cori-
medici papali, nella linea materna, Masetti Fedi, i matri- cava truccata e con il toupet in testa. E dopo
moni non erano per la vita, anche se si poteva contare sul il liceo linguistico Londra mi aprì gli orizzonti
COURTESY CHIARA BONI

buon esempio dei nonni. Eppure mia mamma ha vissuto facendomi diventare una fan di Biba, del ri-
per amore, era molto bella e non l'ho mai sentita parlar ma- storante San Lorenzo dove arrivava Twiggy,
le di nessuno. Vestiva divinamente e io l'accompagnavo in i Rolling Stones, Julie Christie... Eravamo tut-
sartoria. Lì ho capito che il taglio in sbieco dona a qualsiasi ti belli, giovani, un po' folli ma non cattivi.

90 MC FEBBRAIO
Ero ancora vergine e, con grande dispiacere di
mia madre, ero e sono rimasta semiastemia.
Quando sono tornata nessuno mi riconosceva,
con i miei look londinesi. Per le vie, la mamma
stava dietro di me e mi riferiva gli scandalosi
commenti fiorentini. Volevo aprire una boutique,
ma prima mi sposai con un uomo occhi azzurro
piscina, Titti Maschietto, con cui aprimmo un
ristorante a Forte dei Marmi, che poi trasfor-
mammo in cinema. È lì che cominciai a vendere
le mie cose.
«Per stampare il giornale
Un giorno indossavo due sottogonne dell'Otto- del movimento Potere Operaio divenni
cento ricamate, una al posto della gonna e l'al-
tra come top, un uomo mi fermò per farmi i
di notte uno degli angeli del ciclostile.
complimenti. Era Giorgio Armani. Il negozio si Fui anche un'abilissima autostoppista.
sarebbe poi chiamato You Tarzan, Me Jane, da
uno spettacolo visto a Londra, in cui la donna
C'era un altro clima, meno violento
è Tarzan. Sì, ero molto impegnata ma riuscivo a e misogino di quello che c'è adesso»
fare tutto, manifestazioni politiche comprese, a
cui partecipai con una pelliccia azzurra che fece scalpore. Titti Lo sposai che aveva già un tumore ma visse set-
era entrato nel movimento Potere Operaio e io per stampare te anni diversamente da quanto predetto, sono
il loro giornale divenni di notte uno degli angeli del ciclostile. convinta grazie anche alle mie attenzioni e cure.
Fui anche un'abilissima autostoppista. C'era un altro clima, Oggi c'è Fabrizio Rindi che ho anche trattato
meno violento e misogino di quello che c'è adesso. male prima di capire i suoi sentimenti, mol-
Comunque nel 1972, a 24 anni, nacque Giacomo e io sei anni to protettivo, un angelo mandato da Angelo
dopo decisi di aprire la mia boutique a Milano. Mi stavo co- (Rovati, ndr). Oggi? Non è ancora arrivato il
struendo una carriera, grazie all'aiuto delle mie amiche. Mi momento di dire: confesso che ho vissuto.
cercarono quelli del collettivo Moda Nostra, un gruppo di paz- Il mio compito è quello di aiutare le donne a
zi con molta voglia di fare. C'erano Adriano Goldschmied, in- sentirsi belle. Inventando un'estetica che viag-
ventore del jeans all'italiana, Ermanno Daelli, che poi si chia- gi a braccetto con l'etica.
merà Scervino, e altri creativi che non pensavano di diventare
ricchi e famosi. Facevano e basta. Vivevamo cogliendo ogni
attimo. Ricordo quando tornò un amore di gioventù, Daniele
Boatti, che amavo ma essendo sposato... Al suo posto si fece
avanti Vittorio Sgarbi, che scriveva di notte e veniva a letto
alle sei di mattina. Ma il mio cuore batteva per Daniele, che
un giorno mi disse: «Sto partendo, ti raggiungo». Non arrivò
mai. Durante il viaggio ebbe un incidente e morì. Al suo po-
sto si presentò Vittorio Sgarbi. Mi disse che era finita perché
non poteva competere con un morto. E io per tre giorni non
pronunciai una parola. Fortuna volle che la mia amica Laura
Bernabei organizzò una festa e il mio vestito, che lei indossava,
piacque molto a Marco Rivetti, presidente del GFT, che ai tem-
pi produceva per Valentino e Ungaro. Con lui inaugurai la mia
omonima linea e lì conobbi Cesare Romiti. E non il contrario
come molti hanno detto. Era un uomo interessante ma anche MEGLIO DI UNA SERIE TV
Io che nasco immaginaria è l'autobiografia di Chiara
molto interessato a tutto e a tutti. Aveva 25 anni più di me ma
Boni, a cura di Daniela Fedi, che fa rivivere mondi
non importava. Ci allontanammo per Mani Pulite, e poi arrivò e amori di una donna inarrestabile. Pubblicato da
Angelo Rovati. Baldini+Castoldi, contiene foto inedite della stilista.

91 MC FEBBRAIO
Foto di Stefano GALUZZI
Servizio di Ivana SPERNICELLI
Reggiseno in pelle
ricamato con strass.
Shorts in lana effetto
minigonna. Cintura
in pelle e mocassini
Jordaan con
morsetto. GUCCI.
Nella pagina accanto.
Abito in maglia
stretch con
drappeggio frontale
e retro a costine,
ISSEY MIYAKE.
Sandali con lacci
in gomma naturale,
AGL.
STEFANO GALUZZI
Body in maglia di seta
tecnica con motivi
geometrici. Gonna a
portafoglio in pelle
traforata. HERMÈS.
Nella pagina accanto.
Parka e shorts
in lyocell. Zoccoli
in pelle. ISABEL
MARANT.
Chemisier in Compact
Popeline con plastron
ricamato da motivo
Altorilievo Hibiscus,
VALENTINO.
Slingback e orecchini
VLogo Moon,
VALENTINO
GARAVANI.
Nella pagina accanto,
Giacca e gonna
oversize in seta.
Bauletto Petite Malle
in pelle e tela
Monogram
con decoro in rosso
ispirato alla firma
del filantropo
Albert Kahn.
LOUIS VUITTON.

STEFANO GALUZZI
Mantella in tweed
con bottoni gioiello.
Costume in jersey.
Infradito in velluto.
CHANEL. Nella
pagina accanto.
Polo in maglia di
cotone. Occhiali
Etromacaron
in PVC. ETRO.
STEFANO GALUZZI
Giacca e gonna
destrutturate in lana
con taglio a vivo.
Maglia in cotone.
Ballerine-stivali
in pelle. MARNI.
Nella pagina accanto.
Giacca oversize in drill
di cotone. Bustier in
gabardine di cotone.
Gonna in chiffon
di seta con bretelle.
MAX MARA.

STEFANO GALUZZI
Giacca doppiopetto
in lana. Camicia
in cotone. Jeans a vita
alta. Ballerine in pelle
con strass. LOEWE.
Nella pagina accanto.
Abito multistrato
in organza e gazar,
PRADA.
STEFANO GALUZZI
Abito a strati
in viscosa compatta
indossato con
pantaloni
in viscosa fluida.
Borsa Hug in pelle
verniciata. Mules con
tacco design.
FERRAGAMO.
Nella pagina accanto.
Abito in jersey
di seta. Borsa
Flip Bag in pelle.
FENDI.
STEFANO GALUZZI
Maglione in cotone
ricamato a quadri.
Gonna in cotone.
Orecchini in metallo.
BOTTEGA VENETA.
Nella pagina accanto.
Abito in raso con
spacco e coulisse
sul davanti, ALBERTA
FERRETTI. Infradito
in pelle, MIU MIU.

STEFANO GALUZZI
Blazer in twill di lana.
Abito in eco
mousseline. Gonna
con spacco in lana
e mohair. Collana
dégradé con perle
e cristalli. GIVENCHY.
Ballerine N21 BY
ALESSANDRO
DELL'ACQUA.
Nella pagina accanto.
Giacca cropped
e minigonna
in tessuto bouclé,
DSQUARED2.
STEFANO GALUZZI
Giacca e shorts
in seta, VERSACE.
Collant
CALZEDONIA.
Sneakers VANS.
Nella pagina accanto.
Blusa asimmetrica
in popeline di cotone.
Collana rigida e
orecchino in metallo
dorato. DIOR.

Servizio
Ivana Spernicelli.
Ha collaborato
Gabriele Ciciriello.
Foto Stefano
Galuzzi.
Modella Anna
Francesca
Gosselbauer
(@superfertig -
Special
Management).
Capelli
Astor Hoxha
using Bumble
and Bumble.
Trucco Tanja Friscic
using Mac Cosmetics
(entrambi per Blend
STEFANO GALUZZI

Management).
Casting Simone
Bart Rocchietti
@simobartcasting.
Moda

ESSERE

Foto di Nicola GALLI Servizio di Giulia FORONI

112 MC FEBBRAIO
Moda

TEMP0

Slingback con tacco leggermente a rocchetto, punta sfilata in vernice


e fibbia quadrata, SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO.
Nella pagina accanto. Borsa Alma 103 in pelle Épi con tracolla staccabile
in tessuto jacquard, LOUIS VUITTON.

113 MC FEBBRAIO
Moda

Borsa a mano Gerla in nappa intrecciata, FURLA. Nella pagina accanto.


Borsa secchiello in tessuto Original GG e finiture in pelle con chiusura a moschettone, GUCCI.
NICOLA GALLI

114 MC FEBBRAIO
Moda

115 MC FEBBRAIO
Moda

NICOLA GALLI

116 MC FEBBRAIO
Moda

Borsa Birkin Spalla 39 in veau swift e denim e sullo sfondo mocassini in pelle stampata,
HERMÈS. Nella pagina accanto. Borsa shopping Edera in pelle intrecciata e tinta in capo,
CAMPOMAGGI. Opera d'arte in legno sagomato, Denis Riva.

117 MC FEBBRAIO
Moda

Dall'alto. In pelle nera con mini cinturino argentato, fodera interna a contrasto azzurra,
POLLINI. Sandali Kyda in pelle bicolore, JIMMY CHOO. Nella pagina accanto.
Borsa Baguette in pelle con patchwork multicolor, FENDI.
NICOLA GALLI

118 MC FEBBRAIO
Moda

119 MC FEBBRAIO
Moda

NICOLA GALLI

120 MC FEBBRAIO
Moda

Stivali cowboy Westy in denim effetto slavato ton sur ton, VIC MATIÉ. Nella pagina accanto.
Borsa Amanda in pelle e dettagli satinati, GIANNI CHIARINI.

121 MC FEBBRAIO
Moda

Mocassini in pelle con fibbia di metallo, GEOX BY PENÉLOPE


E MÓNICA CRUZ. Nella pagina accanto. Borsa in pelle con tracolla in stampa Geo
Classic e maxi morsetto frontale, ALVIERO MARTINI 1A CLASSE.
NICOLA GALLI

122 MC FEBBRAIO
Moda

123 MC FEBBRAIO
Moda

124 MC FEBBRAIO
Moda

Borsa Ghiera M dalla forma arrotondata con bordi bombati, in morbida pelle,
LORO PIANA. Opera d'arte in legno sagomato, Denis Riva. Nella pagina accanto. Sandali
vegani con platform e cinturino alla caviglia, TAMARIS. Servizio di Giulia Foroni.
Foto di Nicola Galli. Si ringrazia il Lanificio Paoletti di Follina (Treviso)
e il laboratorio-studio dell’artista Denis Riva.

125 MC FEBBRAIO
Wishlist

1 2 3

4 5

WEEKEND 1. Borsa Classica in denim,


CHANEL. 2. Sneakers
di Elisabetta MASSARI Gel-nimbus 9 vint tech, ASICS
©LAUNCHMETRICS/SPOTLIGHT - I PREZZI SONO INDICATIVI.

ha collaborato Sabrina BEARZOTTI (160 €). 3. Anello Tiffany


HardWear in oro con perla dei
Il denim non è più una mari del Sud, TIFFANY & CO.
4. Running in nabuk, pelle e rete,
questione di tendenza VIC MATIÉ (299 €). 5. Sneakers
ma una certezza intima. in pelle, CINZIA VALLE (190 €).
Tonalità preferite: light 6. Borsa hobo Fendigraphy
indaco e bianco per le Mini in denim, FENDI (990 €).
Al centro. Dalla sfilata P/E 2024
prime fughe al mare, DRIES VAN NOTEN.
dopo il lungo inverno.
6

126 MC FEBBRAIO
Wishlist

1 2 3

4 5

BORGOGNA 1. Slingback in vernice,


MARIO VALENTINO.
di Elisabetta MASSARI
2. Collana Chance Infinie in pavé
©LAUNCHMETRICS/SPOTLIGHT - I PREZZI SONO INDICATIVI.

ha collaborato Sabrina BEARZOTTI


di diamanti e onice, FRED PARIS.
3. Ballerine in vernice, TAMARIS
Versatile ed elegante, (69,95 €). 4. Orologio Constellation
la sfumatura del bordeaux, in acciaio con cinturino in pelle,
OMEGA (13.500 €). 5. Lady Dior
appena contaminata My ABC in pelle, DIOR. 6. Veretta
dal nero, profuma di Orizzonti in oro bianco con
impareggiabile classe. diamanti e rubini, DONNAORO
Anche abbinata ai look JEWELS.
Al centro. Dalla sfilata
più street. P/E 2024 GUCCI.
6

127 MC FEBBRAIO
News

1 2 3

Moda
4
ETC. di Alessandro ARGENTIERI

1. MASCHILE MA NON TROPPO. Silvia Olcese nasce in


Liguria ma è nel Northamptonshire che fa produrre le
calzature Macian. Il brand deriva da un verbo inglese, che
significa creare in senso artigianale e artistico. E così ride-
finisce per la digital age i modelli britannici più classici.
2. GEOMETRIE FACILI. Concepiti grazie a teoremi matema-
tici, i capi 132 5. Issey Miyake prendono forma da tessuti
tagliati e cuciti con logiche aritmetiche. Sperimentazioni
di ago e filo oltre a sostenibilità di materiali per abiti senza
stagione o trend imperante.
3. DOPO SCI. La Mountain Series Capsule di Brunello
Cucinelli abbina pregiati tessuti a materiali tecnici dalle
5 proprietà isolanti (anche con imbottitura Thermore). Per
esempio: le flanelle hanno un finissaggio idrorepellente e
una membrana in poliuretano che ne aumenta la protezione.
4. VERO CALORE. I fattori di traspirabilità, termoregola-
zione e impermeabilità talvolta sminuiscono la bellezza
di un capo. Non succede con Geox: il giaccone Palmaria
ha unito queste qualità senza nulla togliere all'estetica. Da
provare anche la seconda versione in tweed chiaro.
5. UN CLUB? Hailey Bieber e Naomi Campbell sono state tra
le prime a indossare Frame x Ritz Paris, la capsule dedicata
all'hotel parigino. Alla sua terza stagione il direttore creati-
vo Erik Torstensson ha esteso la linea a 37 capi, disponibili
nel concept store dell'hotel o su frame-store.com.
6 7

6. SIMBOLI SOFISTICATI. In occasione del suo centenario


il reparto gare di Colmar si è legato a Maserati, con una 8
collezione neve dalla doppia anima. La capsule si divide
in Corse e Futura in cui spicca anche il famoso Tridente. 9
7. LIBERTÀ D'ESPRESSIONE. Il marchio per il freddo
Brekka è diventato più street con i due hoodie Cairo
e Graz e la felpa Memphis. Si notano i dettagli Emoj Flag
cuciti sulle etichette, e all'esterno dei capi la scritta Express
Your Self ricamata sul retro.
8. STRATEGICI. Con il progetto Friends of Fendi, Kim Jones
e Silvia Venturini Fendi hanno chiamato il fondatore di
Fragment per l'anno del drago. Protagonisti della collezio-
ne le borse Peekaboo e Baguette con tanto di draghi Pokém-
on fra cui Dratini, Dragonair e Dragonite.
9. SAGOMATISSIME. Barbara Rizzi è una donna d'affari
milanese che ha voluto creare una sua omonima linea di
prêt-à-porter «per rendere potenti le donne, accendere la 10
loro magia e sostenere il loro posto nel mondo». Creazioni
da giorno contemporanee e mise da sera che sottolineano
una femminilità senza esitazioni.
10. NUOVA MORBIDEZZA. Da Cains Moore sono già
arrivate le proposte per la mezza stagione. Oltre alle nuove
sahariane in filati pregiati, non sono pochi i top fluttuanti,
quasi cappe o mini mantelle da indossare a ogni ora.
11. EQUILIBRIO E SUPPORTO. Gli Scarpa Rush 2 Gtx sono
11
scarponcini speed hiking da montagna per donne agili e
veloci. Comode grazie al cushioning interno, hanno un
nuovo sistema anti torsione mentre la membrana in Gore-
Tex garantisce una prolungata impermeabilità.
12 13

14

15

12. TRADIZIONE REINTERPRETATA. La collezione di gioiel-


li Giorgio Armani Privé si caratterizza per i suoi diamanti
e i tre colori, zaffiri blu e oro bianco, tzavoriti verdi e oro
giallo, rubini e oro rosa. Ogni tonalità ha una parure com-
posta da orecchini, collier, bracciale, anello e spilla.
13. RIFLESSI DIVERSI. Se il brevetto di Van Cleef & Arpels

16 per la tecnica di incastonatura Serti Mystérieux è del 1933,


i festeggiamenti per i 90 anni proseguono anche nel 2024.
Per scoprire i cinque tipi di lavorazione, fra cui quello Tra-
ditionel della spilla Chrysanthème (foto), scoprite l'appro-
fondimento e le curiosità sulla sua nascita su marieclaire.it
14. ABBINAMENTI. Ispirata alle opere di Constantin Brânc-
uși, la collezione Eclisse di Vhernier si rinnova con Eclisse
Endless. Moduli che si fanno notare anche per gli abbina-
menti con oro rosa e titanio o titanio e diamanti.
15. RISCOPERTE. «Condividi i tuoi ricordi, entra a far parte
della nostra storia» è il motto di Buccellati per ritrovare e
catalogare i preziosi dei suoi clienti, completare gli archivi
e poi esporli in future mostre. Per chi può, l'appuntamen-
to conoscitivo è tramite email a vintage@buccellati.com.
16. SCRIGNI SVELATI. Torna in Italia la Haute Joaillerie di
Chanel. A Milano, oltre all'orologeria e alla moda, in via
Montenapoleone 7 non sono pochi i pezzi da sogno ispirati
al profumo N.5. in versione amuleto.
17. PIÙ DI UNA FAMIGLIA. Ci sono tre secoli e tre gene-
razioni nel libro di preziosi Collezione Pennisi di Alba
Cappellieri (Skira Editore). Da Catania a Milano la storia
di Giovanni Pennisi raggiunge il suo apice con una dedica
di Miuccia Prada: «Sono affascinata da come questi oggetti
racchiudano e trasmettano non solo la storia e il gusto di
un'epoca, ma anche quella di chi li ha portati».
17

130 MC FEBBRAIO
News

18 19

20 21

22
18. FASCINO D'OLTRALPE. Da Parigi, Akillis porta in Italia la
sua visione rock del gioiello. Tattoo, bersagli o trappole come
Capture Me (indossati nella foto da Caroline Gaspard, la fon-
datrice greca del marchio francese). Un manifesto di liberata
femminilità per gioielli memorabili.
19. VALORI SICURI. A Milano, in via Verri, da qualche sta-
gione brilla, oltre a Pisa Orologeria, anche Pisa Diamanti.
Una linea dall'estetica contemporanea, soprattutto quando
reinterpreta modelli storici, come l'anello Chevalier (foto).
20. LA PRIMA VOLTA. Recarlo è da sempre uno dei marchi pre-
feriti da chi si sposa e vuole celebrare l'inizio di un percorso
d'amore. Da questa stagione oltre all'oro bianco è in arrivo
anche il platino, per rendere ancora più prezioso ogni istante.
21. È SEMPRE ESTATE. Mediterranea è il titolo e l'ispirazione
di Chantecler che omaggia il mare d'inverno. L'azzurro delle
tormaline Paraiba o il blu più tenebroso degli zaffiri contrasta
con le onde in diamanti. Le incastonature asimmetriche ri-
producono gli imprevedibili riflessi delle grotte di Capri.
22. WEARABLE MIX. I gioielli Gucci Link to Love svelano la
personalità di chi li indossa a seconda di come si abbinano.
I preziosi anelli e bracciali di Gucci hanno diverse altezze,
pietre colorate e sfumature d'oro per esprimere con sottili
geometrie e volumi attuali l'individualismo di ognuna.
23. MARINARO. L'orologio Nautilus di Patek Philippe diventa
ancora più di culto nella versione Haute Joaillerie. In oro
bianco ha un pavé lucente grazie ai 1.500 diamanti a onda e ai 23 24
876 zaffiri blu incastonati a neve. Gesto intimo: apprezzarne il
movimento esclusivo tramite il fondello trasparente in zaffiro.
24. COMPONIBILI. Internamente gli anelli in oro Eva di Salvini
celano un segreto: la ceramica rossa ibrida. Dettaglio da sco-
prire nella nuova boutique in Piazza Duomo 21 a Milano.

131 MC FEBBRAIO
BEAUTY

Edizione limitata e decori porte-bonheur per The Serum, che celebra il Lunar New Year. La sua formula cancella la fatica
e regala un colorito luminoso, incoraggiando la pelle a sviluppare la propria capacità intuitiva di ripararsi e difendersi,
CLÉ DE PEAU BEAUTÉ.
Shopping

Come scegliamo
un COSMETICO Testo di Cristina TORLASCHI
Foto di Stefano GALUZZI

Cambiamenti in corso. Le ricerche ci dicono che per i consigli beauty ci


affidiamo non solo a influencer e a family and friends, ma anche a dermatologi
ed esperti di settore. Desideri trasversali: concretezza ed emozione.

S
iate curiosi, andate oltre l'ingrediente di grido. È un invito, che parte dai co-
smetologi, a esplorare il mondo della cosmetica senza farsi attirare dalle hit
del momento. La Generazione Z, che entro il 2030 rappresenterà un quarto
della popolazione mondiale, condivide le stesse priorità dei Millennial ri-
guardo alle abitudini beauty, con un focus su autenticità e diversità. È quanto
emerge dall'ultima McKinsey Beauty Consumer Survey in collaborazione con
The Business of Fashion. I Gen-Zers non scendono a compromessi e acquista-
no, con una maggiore attenzione rispetto alle generazioni precedenti, cosmetici che diano
sì performance elevate, ma di brand di cui si fidano perché ne condividono i valori di
sostenibilità, attenzione alla salute mentale e climate change. Anche se c'è il desiderio di
provare novità e testare marchi diversi ogni due o tre mesi - quasi la metà dichiara di fare
ricerche e informarsi molto prima dell'acquisto, specialmente su ingredienti e benefit - cir-
ca il 60% afferma di comprare sempre prodotti dei propri brand di riferimento. Una forma
SERVIZIO IVANA SPERNICELLI. TRUCCO NIHAL MOHAMMED (LUNDLUND). CAPELLI PIERPAOLO LAI (JULIAN WATSON AGENCY)

di lealtà per una generazione che ha un ampio potenziale di guidare la crescita del mercato
cosmetico e la trasparenza delle aziende. Il loro beauty shopping esige concretezza, empatia
e affidabilità. Inaspettatamente non sono ossessionati digitalmente. Se il 50% dichiara di
GESTI SPECIALI imparare a conoscere le novità grazie a protagonisti influenti dei social media, in partico-
La pelle sensibile è un lare TikTok, il 41% ritiene gli store un canale di informazione e acquisto.
fenomeno globale in
continua crescita. Le
Secondo Andrea Bovero, founder di Lifexcellence (lifexcellence.it), la sfida dei prossimi
conseguenze di stress mesi sarà quella di riuscire a soddisfare le esigenze di chi ha sempre meno tempo e dena-
ambientale, climatico ro a disposizione e desidera rituali di benessere intensi e profondi. Un trend che l'esperto
o microbico, sono ha definito cheap & deep, che si traduce in un minimalismo dal forte impatto emotivo.
segnali silenziosi come
formicolio, disagio, ma I protocolli dei trattamenti nei centri benessere si accorceranno, mentre le manualità
anche elementi visibili e le procedure di accoglienza si arricchiranno di nuovi dettagli effetto wow. "Tutto e
che si manifestano sul subito" è la richiesta dei nuovi consumatori, che desiderano risultati immediati a livello
viso, come arrossamento
fisico, mentale e spirituale. Un altro trend è all in one, la cosmetica multifunzione, stile
e secchezza. Matis ha
creato una linea ad hoc smartphone. Oggi infatti sappiamo che è possibile integrare in un solo prodotto varie
con due novità. Réponse funzioni che agiscono ad ampio spettro.
Délicate Sensi-Cold La piattaforma Beautystreams ha elaborato per Cosmetica Italia i cambiamenti che av-
Cream, confortevole e
avvolgente, con burro
verranno nello stile di vita, in particolare nella bellezza, nei prossimi tre anni. Una delle
di karité, olio di camelia tendenze sarà Private Heaven, cioè la creazione di una bolla di benessere personale. Poiché
ed estratto di elicriso, e molti continuano a condurre uno stile di vita semi-remoto e a trascorrere più tempo in
Cold-Lip Balm, balsamo casa, diventa importante creare un ambiente confortevole. Pensare al proprio nido come
nutriente e burroso,
per labbra indebolite, a un ecosistema intimo e un'espansione del nostro corpo, indica che la bellezza ha il po-
arricchito con cera d'api. tenziale per evolversi ulteriormente in ambiti legati alla cura e al benessere domestico.

135 MC FEBBRAIO
1. GIOCO DI MANO Coffret in
edizione limitata che racchiude
tre creme per le mani, con le
note fiorite delle declinazioni
di Chanel Chance. Da portare
sempre in borsa, per un nuovo
gesto di profumazione (75 e).

2. VIAGGIO SENSORIALE
Giorgio Armani Beauty My Way
Nectar Eau de Parfum contiene
ingredienti di derivazione
sostenibile, tra cui tuberosa
e vaniglia, le cui note sono
ottenute grazie a un processo di
estrazione molecolare (115 e).

3. NUTRIMENTO Clarins Lip 1 2


Perfector è un gloss in crema che
lascia le labbra brillanti. Tip: da
provare anche sugli zigomi, per
un effetto glow. In sei nuance,
qui Soft Pink Glow (24 e).
3
4. BONNE MINE Kiko Milano
Galactic Duo Blush, con due
texture, in crema e polvere
setosa e illuminante. Fa parte
della collezione di San Valentino
Stellar Love (16,99 e).

5. VISIONE ILLUMINATA Dior


Diorshow 5 Couleurs, palette
limitata della primavera 2024,
veste lo sguardo con toni soft per
un look fresco e armonioso. In
due versioni cromatiche, questa è
Pink Organza (72 e).

6. COLORE SOFT Caudalie


Vinocrush Crème Teintée 4 5
contiene acqua d'uva bio,
acido ialuronico, niacinamide
e squalano d'oliva. In cinque
nuance (31,90 e).

7. RIVITALIZZANTE Antiossidante
e anti-aging, Miamo Nourish
3-Biotic Rich Serum combina
l'azione dei pre-biotici e pro-
biotici, che aumentano il numero
dei batteri buoni, con quella
dei post-biotici, per un effetto
benefico continuativo (69 e).

8. SENSIBILITÀ Avène Antirougeurs


Rosamed Concentrato Rossori
I PREZZI SONO INDICATIVI

Persistenti è iper lenitivo. Si


utilizza da solo, dopo procedure
dermatologiche come il laser,
o in associazione a trattamenti
farmacologici (27,90 e). 6 7 8

136 MC FEBBRAIO
9. COMPLICITÀ Hermès
Hermessance Oud Alezan accosta
l'oud all'ossido e all'idrolato di
rosa che richiamano il profumo
dei petali, per una fragranza
calda e singolare. Tocco deluxe, il
tappo in cuoio (325 e).

10. HAUTE COUTURE Realizzati in


Provenza, i Bar Soap di Celine
Haute Parfumerie, qui nella
profumazione Parade, sono
realizzati con il 96% di materie
prime naturali. Pelle morbida e
cassetti profumati (90 e, 3 pezzi).
10
11. MATURITÀ Shiseido Vital
Perfection Concentrated
Supreme Cream ha utilizzato un
nuovo estratto di cartamo per
formulare SafflowerRed, un attivo
9 che migliora la microcircolazione,
essenziale per il nutrimento e
l'ossigenazione della cute del viso
(155 e, refill 131 e).

12.ORO FUSO Liquide Imaginaire


propone Liquide Gold, fragranza
alchemica dalle note ambrate,
fruttate e speziate, che ha nel
cuore accordi di patchouli, vaniglia
e semi di coriandolo (250 e).

13. MULTITASKING Tre in uno:


Yves Rocher Anti-Age L'Ultime
Grand Soin Régénérant Crème
11 12 Jour/Nuit & Mask de Nuit
ridensifica e rassoda viso, collo e
décolleté grazie a un processo di
biotecnologia vegetale.

14. LEGAME ARTISTICO Rituals


Tulip & Japanese Yuzu Body
Cream unisce due mondi. In
edizione limitata, celebra la
partnership con il Rijksmuseum
di Amsterdam e il design si ispira
alle porcellane di Delft (21,90 e).
13 15. COCOON Con burro di karitè,
olio di cartamo e acido ialuronico,
Matis Réponse Body Nourishing-
Cream nutre e addolcisce la pelle
secca e regala un comfort che
dura a lungo (36 e).

16. IN EQUILIBRIO Cellula+ Restore


Mask Maschera Regolatrice del
pH lenisce le alterazioni cutanee,
stimola il microcircolo capillare e
rinforza le difese della pelle. Per
14 15 16
la routine notturna (42 e).

137 MC FEBBRAIO
Fiducia s. f.
"Atteggiamento positivo, che
produce un sentimento di sicurezza
e tranquillità".

Testo di Francesca VARASI

NUOVE GENERAZIONI
Floreale ambrato legnoso,
Valentino Beauty Born In
Roma Green Stravaganza
sprigiona insolite note di
tè Lapsang Souchong,
assoluta di gelsomino,
estratto di vaniglia. Si
IN TEMPO
ispira all'energia e alla
Pensare solo alla
personalità sopra le righe
prevenzione:
dei cool kids di tutte
filosofia di Beauty
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NOTTI SOFFICI Ci piacciono le federe di


Golevy perché sono un'idea di due ragazze
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138 MC FEBBRAIO
Suggestioni

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e preserva le popolazioni
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prato appena tagliato:
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Tracce

Note di VOLO Testo di Maria DE BATTISTI

Una collezione di profumi haute couture oggi si amplia con una fragranza
che regala emozioni visive e olfattive. Si ispira alla vita temeraria dello scrittore
Antoine de Saint Exupéry ed è un omaggio agli orizzonti colorati d'Africa.

«D
isegnami una pecora». La conoscono tutti, questa frase de
Il Piccolo Principe, che dà inizio a uno dei più affascinanti in-
contri della letteratura, quello tra Antoine de Saint Exupéry
e il bambino venuto da un pianeta lontano. L'aviatore-po-
eta convinto che «non bisogna imparare a scrivere, ma a
guardare», intingeva la penna nella realtà per trasfigurarla
in narrazione. Come avviene per il profumo, che dagli ele-
menti naturali prende la materia prima per signature olfattive immateriali. Se-
guendo quest'esempio, Delphine Jelk, parfumeur di Guerlain, è andata a respirare
l'aria delle montagne africane dell'Atlante per comporre il nuovo profumo della
maison, ispirato a un altro libro, meno noto, di Saint Ex (il diminutivo con cui è
conosciuto in Francia). Il suo primo romanzo, Corriere del Sud, nel quale racconta
l'esperienza di pilota incaricato di trasportare la posta da Tolosa a Dakar. Néroli
Plein Sud, della collezione L'Art & la Matière (nella foto), è un omaggio agli oriz-
zonti tinti d'Africa dell'aviatore, con una scelta di materie prime in tensione tra il
blu del cielo delle latitudini sud (un vivido bergamotto) e l'ocra della terra bruciata
dal sole (un accordo speziato zenzero-curcuma-zafferano), il tutto inondato dalle
note verdi e floreali dei fiori d'arancio bio coltivati a Khemisset, a un'ottantina di
km a sud di Rabat. Delphine ha registrato queste emozioni visive e olfattive in un
VOL DE NUIT, CLÉMENT SERVEAU, 1948, ARCHIVES GUERLAIN, COURTESY GUERLAIN. I PREZZI SONO INDICATIVI

quadernetto, simile a quei carnet de voyage che avevano gli esploratori ottocente-
schi, con disegni e collage.
«Mi sono raffigurata un volo notturno sugli aranceti, con l'aria fresca impregnata
del loro sentore come avviene in primavera quando fioriscono. Un'immagine forte,
che evoca la relazione che lega da quasi un secolo Saint Exupéry a Guerlain». Questa
panoramica olfattiva presa dal cielo richiama dunque un vincolo già esistente. Il
nome Vol de nuit (Volo di notte) vi dice qualcosa? Per gli appassionati di letteratu- SPIRITO D'AVVENTURA
ra è il titolo del secondo libro dell'aviatore, scritto nel 1931, incentrato sul tragico Guerlain è sempre alla
ricerca di materie prime
volo notturno del protagonista Fabien in America Latina; per i fan dei profumi è il d'eccezione che trasferisce
nome di una fragranza di Guerlain del 1933, un chypre con note verdi e speziate. nelle sue creazioni olfattive.
L'opera letteraria ha avuto eco in una fragranza, portavoce dell'amicizia nata negli L'eau de parfum Néroli Plein
anni 20 tra Jacques Guerlain e lo scrittore. Saint Exupéry amava il profumo, gli Sud fa parte della collezione
L'Art & la Matière e si ispira
ha dedicato delle belle riflessioni, dando piena legittimità al progetto che la casa ai racconti del celebre
francese vara in quest'occasione con la Fondation Antoine de Saint Exupéry pour scrittore Antoine de Saint
la Jeunesse. Che ha autorizzato la riproduzione di illustrazioni e schizzi provenienti Exupéry. La freschezza dei
fiori d'arancio del Marocco
da documenti e manoscritti dello scrittore per decorare il packaging dell'edizione
si unisce al calore delle
limitata (1.000 esemplari) di Néroli Plein Sud. Sul quale si legge anche una citazione spezie. Come un vento
dal libro Terre des Hommes: «D'un parfum, je fais un empire». Una profezia, la cui fresco che soffia sulle dune
eco oggi risuona ancora. del Sahara. Da 325 x.

141 MC FEBBRAIO
Beauty
ETC.
di Cristina TORLASCHI

3. ESSERE PRECISI. Time-Filler


Shot 5XP è la prima novità del
2024 di Filorga. Obiettivo: mini-
mizzare le rughe d'espressione.
Oggi la soluzione più efficace in
medicina estetica sono le inie-
zioni di tossina botulinica, a cui
si ispira questo cosmetico che si
integra in ogni beauty routine.
La formula, a base di un com-
plesso peptidico che agisce sulle
contrazioni muscolari e distende
la pelle, si concentra sui segni di
fronte, contorno occhi, labbro
superiore, rughe del leone e della
1. NOTE DIVINE. The Merchant of marionetta. La punta di metallo
Venice ha creato il primo profumo dall'effetto freddo rilascia la dose
ufficiale dedicato alla soprano Ma- giusta. E ci dà libertà d'espressio-
ria Callas. «È come immaginarsi ne. Costa 65 x.
su un palco, con lo scricchiolio dei
pavimenti in legno, le tende di vel- 2. COSA ACCOMUNA TUTTI? Secondo
luto, le luci», spiega Yann Vasnier, Rajan Tolomei e Alioscia Mussi, la rispo-
uno dei nasi. «Il fondo legnoso sta è il vizio. Entrambi international ma-
I PREZZI SONO INDICATIVI

crea vibrazione ed energia in tut- keup artist, hanno creato no.nu Parfum
ta la fragranza. All'anima chypre Couture, sette fragranze esplicite: Acci-
si uniscono neroli del Marocco e dia, Lussuria, Gola, Superbia, Avarizia,
mandarino giallo». Da 136 x. Ira, Invidia. Attendiamo le virtù. A 195 x.

142 MC FEBBRAIO
News

4. ROSSO COME LA CILIEGIA che ha


nell'anima. Il nuovo Black Opium Eau
de Parfum Over Red di Yves Saint
Laurent Beauty ha una firma olfat-
tiva ricca e succosa, grazie alle note
liquorose del frutto protagonista. La
delicata assoluta di fiore di arancio si
tinge di cremisi e la profondità dell'ac-
cordo di caffè intenso, presente nel
profumo capostipite, assume sfuma-
ture rubino. Il blend è mitigato dalla
dolcezza dell'infusione di vaniglia del
Madagascar. Da 85 x.

5. SISTEMA INTEGRATO. È la filosofia di AWvi, nuovo brand di


wellbeing ideato da Alexander Werz con un team di esperti. È
una routine efficace per tutti i generi, le età e i tipi di pelle che si
fonda su un metodo scientifico e olistico. La salute epidermica è
frutto di fattori interni come genetica e metabolismo e influen-
ze esterne, vedi ambiente e lifestyle. Ecco perché servono una
strategia completa e una skincare che agiscano sinergicamente.
La linea debutta con un integratore a base di tre probiotici, un
detergente delicato, un siero e una crema. Da 48 x, awvi.life.

6. ESTETICA BLU. Stina Seger, soprannominata Bibbi, è


una designer svedese con la passione per i profumi e
il desiderio di indagare il legame tra il senso dell'ol-
fatto e la mente umana. Così ha deciso di chiamare
con il suo nickname il brand di profumi deluxe creato
con il marito Jan Vilhelm Ahlgren. La collezione di
fragranze BIBBI è visionaria e genderless, e si ispira
alle suggestioni che Stina sperimenta durante le sue
meditazioni, in cui la coscienza è trasportata in un'al-
tra dimensione. Un universo blu onirico in cui le nove
fragranze (nella foto Boy of June), combinano elementi
classici e contemporanei in un unicum che sorprende.
La collezione è frutto di processi produttivi rispettosi
dell'ambiente e si presenta con innovative confezioni
eco-sostenibili. Da 120 x.

143 MC FEBBRAIO
Experience

Diventa la nostra
DA PROVARE

BEAUTY TESTER
E poi scrivi la recensione. Da lettrice a sperimentatrice. Testo di Cristina TORLASCHI

I prodotti messi alla prova con Experience Beauty sono Paul SEI APPASSIONATA DI BELLEZZA?
Mitchell Hydrasoft Shampoo e Hydrasoft Conditioner. En- Adori il mondo della cosmetica e ti pia-
cerebbe ricevere a casa le novità da pro-
trambi fanno parte della Awapuhi Wild Ginger Hydrate Col- vare sulla tua pelle e sui tuoi capelli? Al-
lection. Cuore della gamma lo zenzero selvatico delle Hawaii e lora sei perfetta per iscriverti all’iniziativa
Experience Beauty di Hearst Italia. Se
una miscela di aminoacidi, che nutrono i capelli secchi e dan- sarai scelta, avrai la possibilità di testare
neggiati, estratti botanici marini, acido ialuronico e collagene i trattamenti più innovativi per viso, cor-
vegano. I due prodotti, dalle performance professionali, sono po e capelli e le collezioni di makeup. La
tua recensione sarà pubblicata online, su
ideali per tutti i tipi di capelli, in particolare quelli secchi e cre- marieclaire.it. Basta solo registrarsi dal
spi. Nota ambientale: sia i packaging sia le formule sono frutto 18 al 28 gennaio 2024 su https://www.
marieclaire.it/experience-tester-prodot-
dell'impegno costante di Paul Mitchell verso la sostenibilità. ti/ e rispondere ad alcune domande sul-
la tua routine di bellezza. E poi controlla
via mail, per sapere se sei diventata una
delle nostre tester.

144 MC FEBBRAIO
Benessere

Scelte di PANCIA Testo di Francesca VARASI

Volare sull'isola più a nord della Germania. Destinazione un celebre


Health Resort, dove ci si concentra su un'alimentazione basic, si scava
nel profondo e si torna a casa con abitudini - e ricette - migliori.

P
osso venire solo per tre giorni?». «Nein! Non servirebbe a nulla». «Per cinque incluso
il viaggio?». «Nein! Rischierebbe di sentirsi male durante il rientro». La voce dall'altra
parte del telefono è cordiale, ma ferma: «Non si può venire al Lanserhof per meno di
una settimana». Il mio capo si avvicina mentre cerco un compromesso: «Ma sei proprio
sicura di voler andare in un posto così "punitivo"?». Perché in questo lussuoso Health
Resort si sperimenta il vero detox, anche digitale, il vero digiuno, il vero mind-reset.
Tutto farcito da un menu di diagnostica futurista, una gamma di check-up e terapie
personalizzate a complemento dell'approccio naturopatico. Questa "ricetta" di benessere deve avere
il tempo di interagire con corpo e cervello, ma anche con i sentimenti, il cuore e i pensieri, ma in
particolare con il gut, l'intestino, la parte più importante del corpo. Quella dove, secondo il Lans
Med Concept, fondato sul lavoro del medico austriaco Dr. F. X. Mayr, «nascono la maggior parte
delle infiammazioni, per questo gli obiettivi sono la disintossicazione, la purificazione e la disaci-
dificazione del corpo», mi spiegherà il dottor Jan Stritzke, direttore medico del Lanserhof Sylt. Qui
non esistono "beauty therapist", ci sono solo medici (dodici per l'esattezza), più nutrizionisti e
fisioterapisti. Qui si fa sul serio. Io, che amo il cibo di ogni angolo del mondo, ma anche la disciplina
di alcuni regimi nutrizionali, non vedo l'ora di provare uno dei famosi programmi iper-personaliz-
zati. Parto con l'entusiasmo di una single che sta andando a conoscere il suo match di Tinder dopo
aver scrollato mille foto e aver condiviso informazioni personali per qualche settimana. Ma il

145 MC FEBBRAIO
Tra innovative scoperte mediche,
primo approccio non è esattamente
macchinari spaziali, naturopatia
quello immaginato durante il volo:
io che amo il caldo, la vivacità sus-
tradizionale e digiuno. Il futuro
surrata degli aperitivi a Formente-
ra, atterro sull'isola più a nord del-
del benessere inizia su un'isola
la Germania. Pioggerellina, grigio silenziosa e un po' surreale.
Da vivere in modo viscerale.
lattiginoso, dieci gradi in meno di
Milano e una morbida nebbia che
avvolge l'isola. «A Sylt c'è vento 352
giorni all'anno, questa è una giornata davvero molto strana...», ci accolgono alla reception. Lo
prendo come un segno, e abbraccio l'inizio della mia settimana.
Il resort profuma di legno e ha un'architettura minimalista, che ricorda le case tradizionali
con il tetto di paglia, a List, quasi sulla punta dell'isola. Sullo sfondo il mare di Wadden, il
Lanserhof Sylt è nascosto tra le dune e l'erba di Marram, quella con i ciuffi alti, il cui ondeggiare
ipnotizza e rilassa durante la permanenza. In camera c'è una boule vicina al letto con un invito:
"Fai ogni giorno un impacco addominale caldo per 20 minuti sul lato destro dello stomaco". Fino
a sabato mangerò praticamente le stesse cose: a colazione e a pranzo latte o yogurt, e una sola
sottilissima fetta di "pane curativo" (di farro, grano saraceno fermentato, segale, oppure cialda
di mais o ceci) e a cena brodo. Si chiama comunque Energy Cuisine, come quella della mia
compagna di viaggio, che però non deve perdere peso, ma solo disintossicarsi, e quindi godrà
delle variopinte e molteplici portate, con ingredienti basici, create dallo chef. Da replicare a casa.
«Ma non svenivi dalla fame?», mi ripetono da quando sono tornata. No, perché il magnesio e
gli altri integratori prescritti su misura, compensano. E poi perché alla fine si ha sempre qual-
cosa da ingerire, tanto che ricordarsi tutto al momento giusto, è sfidante: al mattino, a stomaco
vuoto, i Sali di Epsom, così amari che fanno passare la fame solo a pensare di doverli bere di
nuovo il giorno dopo. Tre volte al giorno invece si diluisce la Basic Powder, con minerali basici e
oligoelementi che regolano l'equilibrio acido-basico del corpo. Prima di ogni pasto le Med Bitter
Drops, erbacee, amare e alcoliche, servono a disintossicare il fegato, l'intestino e lo stomaco, e
poi sfumano il senso di fame (ne ho fatto scorta prima di rientrare) in aggiunta al The Green
Shot, fatto di erba di grano e un po' di succo di cetriolo appena spremuti, un cucchiaino di olio di
alghe: dentro c'è clorofilla, vitamine, minerali ed enzimi, è disintossicante e antinfiammatorio.
Immancabile la smorfia di disgusto tra gli ospiti una volta ingerita.
Lunedì. Fino a sabato dalle 7:30 fino alle 16:00 circa avrò un trattamento o un esame. Non
riesco a fare nulla delle attività (dall'aquafit, alla nordic walk, alla cooking class...). Si inizia
con approfonditi esami del sangue (lo prelevano anche dalla parte alta delle orecchie), della
bioimpedenziometria, della pressione, di quella sanguigna, dell'attività metabolica in tutte le
sue sfaccettature, del carico acido respiratorio... Poi per un'ora abbondante ci si confronta con
la dottoressa Mari Arens, con cui si avranno più incontri, su abitudini, obiettivi, stato emoti-
vo - c'è anche la possibilità di parlare con uno psicologo. Nel pomeriggio invece un Massaggio
Terapeutico su misura di 50 minuti. E la giornata è già finita, perché tra le 17:00 alle 18:30 si
cena. E si è stanchissimi. Martedì. Fra i trattamenti più particolari nel mio programma c'è
la CellGym: non c'è sforzo fisico, si resta semi-sdraiate su una poltrona, vista isola (foto nel-
la pagina precedente) per 40 minuti e con una mascherina si respira un'alternanza di aria a
basso contenuto di ossigeno e ad alto contenuto, riproducendo gli effetti simili a quelli dell'al-
lenamento tradizionale in quota. E anche HRV (Heart Rate Variability): si misura lo stress,
la capacità di rilassarsi, la reattività e l'attività cerebrale (cioè la capacità di non pensare a
nulla). E il Trattamento Addominale con la dottoressa Arens: un profondo massaggio di 20
minuti che si concentra su stomaco e intestino. «Cerco di percepire come lavorano gli organi

146 MC FEBBRAIO
in questa zona, se collaborano e se tutto funziona bene», mi spiega. Mercoledì. Scopro tra le
varie sedute il 3D Body Mapping Micro: si entra in una specie di astronave, sembra di essere
sul set di Dune 2, e si viene fotografati nudi. All'uscita si vedrà il proprio corpo roteare in 3D
su un mega schermo: il macchinario intercetta con un sensore di allarme macchie o nei da
valutare e li fotografa macro. Documenti che verranno valutati a un successivo appuntamento
dermatologico. Giovedì. Alla CellGym è abbinata una trasfusione di vitamine, e provo il Na-
tural Detox Hay Pack, cioè un trattamento con impacco di fieno da 50 minuti. Venerdì. Esami
finali, cioè si ripetono esattamente quelli dell'arrivo per verificare i progressi. Io ho perso un
paio di kg, e tutti gli esami già buoni sono migliorati ulteriormente. Al check-up dermatologico
viene valutata la mappatura fatta due giorni prima sull'astronave e si aggiunge la visita iper
AVERE UNA GUIDA accurata. Un altro Therapeutic Massage e un giro con la bici elettrica attraverso l'isola. Non
The Healing power
of a Healthy Diet
importa se il sole è sempre timido e l'aria pungente, mi sento coccolata e protetta dall'isola.
(Gräfe und Unzer), a Sabato. Dopo l'ultimo trattamento, Detox Drainage con coppette, abbiamo il tempo di visita-
cura degli esperti del re la spa. Sì, c'è anche una pura area di benessere con sauna, bagno turco e la piscina salata.
Lanserhof: ricette e Domenica. Al posto della bag con manicaretti di cibo basico mi faccio preparare il brodo che
info sull'importanza metto in una borraccia. Non sarei rimasta altri giorni, ma di sicuro tornerei. E ancora oggi
dell'alimentazione
almeno tre sere a settimana sorseggio un brodo caldo, certo il mio compagno non riesce ancora
basica e dei nutrienti
per la salute. a farlo saporito come quello del resort, ma mi fa sentire davvero accudita. Una settimana da
6.400 x, lanserhof.com.
I PREZZI SONO INDICATIVI

147 MC FEBBRAIO
Lifestyle

Arte Testo di Manuela RAVASIO

IN NATURA
Una delle opere che
accolgono all'ingresso
GIACOMO BIANCHI

di Arte Sella: è
0121-1110=115075
dell'artista Jaehyo Lee
realizzata nel 2015.
TUTTO RESTA
Una casa con finestre,
un luogo di pensiero,
un'architettura dove
la luce fa crescere
piante e inquadrare
il punto di vista:
è la commovente
opera Simbiosi,
creata da Edoardo
Tresoldi nel 2019. Si
entra e, tra pareti di
maglia metallica, si
osservano i sassolini
guadagnarsi spazio
e volume, mentre i
rampicanti salgono
calmi verso il cielo.
S
silenzio, rispetto, attenzione ai dettagli. Istruiti a
dovere su questi comportamenti da tenere in luo-
ghi museali, abbiamo imparato a muoverci con
cura tra le sale, a mantenere le distanze tra noi e
l'opera, a lasciarci intimorire quanto basta con gli
allarmi che suonano, le ore che passano mentre
fuori non ci accorgiamo di che colore si è fatto il
cielo. Arte Sella, il (non) museo che vedete in que-
ste pagine, invece non ha nessuno di questi vincoli
perché richiede, unita all'intelligenza di chi arriva
qui, la completa partecipazione alle opere. Non si
tratta di land art scenograficamente spiazzante,
ma di arte in natura, il che significa osservare in-
stallazioni che cambiano a seconda dei cicli delle
stagioni in cui ci troviamo. In questo fazzoletto di
mondo le mastodontiche o minimali opere d'arte
di architetti, artisti e sognatori abitano il bosco
della Val di Sella, canalone che non ha piste da sci
o attrattive da turismo invernale ma che è esem-
pio di continuità della montagna. Arte Sella è nata
nel 1986 dall'idea di tre fondatori locali del borgo
Valsugana (dove sorge Val di Sella, così chiamata
per la sua forma a U e che divide la valle): dopo
esperienze anche nelle vicine seduzioni artistiche
austriache, Enrico Ferrari, Emanuele Montibeller
e Carlotta Strobele sono tornati nella loro area di
nascita e, a partire da una casa con giardino (Villa
Strobele, oggi prima tappa del tour museale) hanno
iniziato a creare idee fatte per radicarsi nel terreno, ag-
grapparsi alle radici e germogliare. E come ogni ribalta-
mento culturale il trio diede vita a un manifesto sintetico i
cui punti essenziali sono: "L'artista non è protagonista assoluto
dell'opera d'arte ma accetta che sia la natura a completare il proprio
lavoro; La natura va difesa in quanto scrigno della memoria; La natura non
viene più solo protetta, ma interpretata anche nella sua assenza: cambia quindi il rap-
porto con l'ecologia; Le opere sono collocate in un hic et nunc e sono costruite privi-
legiando materiali naturali. Esse escono dal paesaggio, per poi far ritorno alla natura".
GIACOMO BIANCHI

151 MC FEBBRAIO
NODO PERENNE
Un gigantesco tronco
si annoda al centro
e giace orizzontale
in contrasto con la
crescita verticale
del verde: Radice
Comune è opera
dell'ingegno
dell'artista Henrique
Oliveira che la realizza
nel 2019.
GIACOMO BIANCHI
SOGNI INVISIBILI
Lo stilo (del 2015) di
Gianandrea Gazzola è
una poesia di 19 metri
la cui punta tocca un
micro lago, al minimo
soffio di vento la
penna di legno
scrive sull'acqua.
Nella pagina
accanto: si nasconde
nell'architettura
boschiva il Quadrato
di Rainer Gross,
apparente meteorite
di legno conficcato
nel terreno dal 2014.
GIACOMO BIANCHI
FAVOLE E BOSCO
Si intitola Memoriale
della luce che fu
l'opera del 2020
dell'artista ceco Krištof
Kintera realizzata con
neon usati nelle aree
urbane e che ora qui
rivivono una nuova vita
fiabesca, quasi come
una stalagmite che
sale dal terreno.
Lifestyle

Chiunque sia invitato a inserire un'opera deve dunque osservare molto bene il ter-
ritorio su cui sarà eretta. Qui il legno torna legno, i sassi chiamano sassi, il ponte di
risme di carta stampata sparisce (vedi il Ponte II di Steven Siegel del 2009, realizzato
con quotidiani locali), gli aghi giganti di legno vivono, i neon recuperati da un passato
urbano si immergono nelle texture di un bosco che seduce e attira a sé. Anno dopo
anno, questo fitto luogo di idee si rigenera, non solo perché erba, foglie, e purtroppo
anche disastri naturali (come la tempesta Vaia del 2018 che ha massacrato parte della
collina che sfiora la casa d'ingresso del museo) dettano il naturale evolversi del proget-
to. Muta perché stiamo finalmente cambiando anche noi. Il richiamo delle montagne,
non solo delle vette ambiziose, ci porta a riflettere, a passeggiare con la consapevolezza
che la natura va ascoltata con le corde più sensibili: sguardo, spostamento del corpo
ed equilibrio tra noi e natura compresi. Opere simbolo di questo processo si lasciano
visitare dall'interno, come nidi e caverne di legno che accolgono e portano alla simu-
lazione di tempi antichi o animali. Cattedrali a cielo aperto, senza porte né richiami
religiosi, sono delineate da colonne di rampicanti che dividono le navate, ora gialle
dal foliage, ora verdi brillanti con il sole che vi passa attraverso (simbolo è Cattedrale
Vegetale di Giuliano Mauri realizzata nel 2001). Alcune installazioni, negli anni, sono
state riassorbite dal terreno, scomparendo (o in parte rimosse per la loro criticità come
il Teatro di Sella "Il Cubo", Rainer Gross, del 2015 che sarà presto sostituito) diventano
ancora più rare e legate al momento in cui le abbiamo viste per la prima volta, come ci
racconta un appassionato e iper sensibile presidente di Arte Sella, Giacomo Bianchi. A
sostenere questo mondo in mutazione costante vi sono sponsor che oggi più che mai
ascoltano anche le esigenze di una nuova generazione che esplora comunità montani-
ne e mondi collinari con la consapevolezza del valore immenso di questo patrimonio
verde, come il marchio di outdoor Montura, recentemente acquistato dal fondatore di
Herno, amante di una natura da proteggere e celebrare, Claudio Marenzi, a ribadire
come anche un brand di abbigliamento per addetti ai lavori delle montagne possa
diventare uno strumento di esplorazione capace di attrarre nuove età e avventure.
L'arte qui è montagna e rimando a nuove percezioni in tutti e tre i percorsi proposti:
si parte dal Giardino di Villa Strobele, inaugurato nel 2016, che ospita architetti da
tutto il mondo, dove si respira legno e luce in Dentro Fuori di Michele De Lucchi, poi
si prende il Sentiero Montura che unisce in 4 km di passeggiata il giardino di Villa
Strobele all'area di Malga Costa e nel percorso si incontrano i lupi, i cinghiali e i cervi
di Shally Matthews e le panchine d'artista di Aldo Cibic e Giulio Iacchetti, infine si
entra nell'Area di Malga Costa dove il bosco prende vita con le opere monumentali e
segrete, anima di Arte Sella dove mutare e mimetizzarsi è l'avamposto di una nuova
forma di sorpresa. Tra tutti il tappeto erboso che si muove sotto ai nostri piedi grazie a
un maxi cuscino d'acqua su cui è cresciuta l'erba che stravolge il nostro senso di equi-
librio e di controllo del corpo nello spazio, Liquid Landscape di Daan Roosegaarde.
GIACOMO BIANCHI

157 MC FEBBRAIO
In&Out

Lifestyle
ETC.
di Alessandro ARGENTIERI

1 2

3 2. MUSEO IN MINIATURA. La Fab-


brica del Cioccolato è la collezione
Amedei che celebra la storia del suo
sito produttivo a Pontedera. La confe-
zione offre 10 tavolette e 12 Napolitains
(più piccole e squadrate) per riscoprire
i gusti famosi del cioccolato toscano.
3. 740 MQ DI VITA. In via Tivoli a Mi-
lano (zona Brera) debutta un colosso
dalle sinuose influenze sia nei menu
che negli arredi: è Gloria, nuovo indi-
rizzo del gruppo francese Big Mamma
che, dopo più di 20 locali in giro per
l'Europa, ha scelto Milano per unire,
in un club stile 70s, soufflé al cioccola-
to, ostriche e pomodori datterini dello
chef Manuel Prota.
4. SORSI FELICI. Ecco le nuove gift box di
Portofino Dry Gin: la Panorama (foto)
ricrea la vista della baia, la Mario Luca
Giusti ha i suoi bicchieri e la Glassware
due tumbler logati. Tutte le scatole sono
in carta FSC e senza cloro.
5. FRAGRANTI SAPORI. Dal 1908 la
pasta Felicetti nasce dall'acqua di sor-
gente della Val di Fiemme (Tn). Oggi,
4 5 6 grazie ai nuovi impianti, si esalta in
maniera nuova il lato artigianale in
1. PLACE TO BE. Al Grand Hotel et de Milan la tra- ogni tipo di grano e varietà.
dizione condivide spazio col nuovo: il ristorante 6. SENSAZIONI UNICHE. Il Dom
Caruso, aperto anche ai non ospiti dell'albergo, Pérignon Rosé 2009 esplora nuove
da fine anno si è immerso nell'atmosfera traboc- possibilità alternando complessità e
cante pensata dal duo di Dimorestudio, Britt Mo- leggerezza. Grazie a quella estate calda
ran ed Emiliano Salci, mentre il menu è curato e secca, che ha permesso una perfetta
da Gennaro Esposito - due stelle Michelin - con il maturazione, dolcezza e acidità sono
compito di portare il sole in ogni suo piatto. perfettamente bilanciate.

158 MC FEBBRAIO
Oroscopo

ARIETE TORO GEMELLI


Anche i cammini più lunghi iniziano dai Sarà l'effetto di un Giove che ha fretta Ciò che ci pare straordinario oggi
piccoli passi, da cose che non si nota- di recuperare il tempo perso (quasi che potrebbe sembrarlo un po' meno fra
no. Ma Giove, stavolta, non si accon- fosse colpa vostra), o di mille stelle che qualche giorno, e viceversa. Per que-
tenta: il pianeta si aspetterebbe da voi spingono per ottenere risultati veloci sto è sempre importante metterci leg-
grandi dimostrazioni e progetti. Que- e concreti, ma febbraio vi darà parec- gerezza, più pazienza, più equilibrio,
sto febbraio davvero vi sorprenderà, chio da fare. Questo è il momento per più tutto. I mille trigoni d'aria sono già
sarà generosissimo di ispirazioni, di co- ricominciare, per agire, sapendo che il una promessa di cose belle, di idee e
se in cui credere o contare, ma senza segreto per una vita ricca e fortunata passioni che sanno come farlo, quando
fermarsi ai dettagli, senza preoccuparsi è proprio l'avere molti più inizi che fi- agire e cosa dire. Puntate sulla prima
troppo della fortuna. L'amore vivrà un ni. Poi, nell'ultima parte del mese, tan- metà del mese per le grandi imprese,
momento magico intorno al 22, mentre te cose si distenderanno perdendo di sapendo che poi, al momento dei fatti,
passioni e dolcezze si incontreranno in vista la fretta, concedendovi maggiori il cielo vi chiederà di essere forti con
una rete di tanti piccoli, invisibili appun- possibilità per riflettere e costruire in gli altri, inflessibili con le distrazioni: il
tamenti. Fate spazio alle possibilità. perfetto stile Toro. vero cruccio del segno.

LA TIP KARMICA: INUTILE ASPETTARE LA PER- L A TIP K ARMIC A: NON SIAMO MAI STATI L A TIP K ARMICA: LEGGEREZZ A SIGNIFICA
SONA GIUSTA, L'AMORE È UN APPUNTAMENTO PADRONI DEL TEMPO, SIAMO TUTTAVIA PA- NON OFFRIRE TROPPA RESISTENZA ALLA VITA,
PER IL QUALE NON SI È MAI PRONTI. DRONI DI DARGLI ALMENO UN SENSO. FREQUENTANDO LA GRAZIA E IL DISTACCO.

FEBBRAIO, DOLCE E STRAORDINARIO


Tempo di essere leggeri, di usare stelle e pianeti morbidissimi
per fare spazio ai pensieri, alle idee pungenti che sanno come cambiare
la percezione del tutto. Un mese che dà più importanza alla mente,
un momento che non si accontenta.
Testo di Stefano VIGHI

160 MC FEBBRAIO
CANCRO LEONE VERGINE
Febbraio sarà una lenta ma costante Forse, un tempo, gli dèi interagivano Ci ripetiamo sempre che non ce la fa-
promessa, un momento fatto di bellez- con gli uomini, ma ora si è persa la con- remo, ma quanto siamo poi disposti a
za a cui non smettere mai di credere, di nessione. Eppure, in febbraio, ci pen- impegnarci per farcela? In febbraio la
stringere a sé. Perché saranno davvero serà proprio il cielo a tenervi sempre Vergine ce la metterà tutta, e non per
tanti i pianeti che interromperanno le collegati, disponibili e in posizione di obbligo, ma per scelta. Farete tutto ciò
loro tensioni migliorando la qualità del ascolto rispetto a stelle che vi osserva- che serve e che è importante senza
presente, facendovi fare la pace con la no e non hanno paura di guardarvi ne- risparmiarvi, sapendo però che, già in
realtà. Fidatevi insomma di quello che gli occhi. Fatica? Forse, ma volete met- questo mese, non mancheranno i primi
succede, di ciò che si muove, perché vi tere la soddisfazione di essere al centro risultati. Dunque, siate convinti di ogni
farà bene, perché ve lo meritate. Poi, dei pensieri del cosmo? Accettate che singolo gesto, delle buone azioni, per-
nell'ultima settimana, non abbiate pau- siano gli altri a decidere, date ascolto a ché tutto poi vi ringrazierà. E la Luna
ra di alzare l'asticella delle ambizioni: la chi vi consiglia con le giuste intenzioni. del 24 sarà quella voce gentile e sincera
complicità delle stelle sarà al massimo. Tempo di chiarimenti a fine mese. che vi aiuterà a darvi un giudizio.

LA TIP K ARMICA: SIATE COME ANGELI CON LA TIP KARMICA: SMETTETE DI CREDERE CHE LA TIP KARMICA: LA VITA È DAVVERO PREZIO-
UN'ALA SOLTANTO, COSÌ CHE POSSIATE VO- LA RELAZIONE PIÙ IMPORTANTE, DIFFICILE ED SA. NON INSULTATELA, PIUTTOSTO TRATTA-
LARE SOLO RESTANDO ABBRACCIATI. EMOZIONANTE SIA QUELLA CON VOI STESSI. TELA MEGLIO E RENDETELA MIGLIORE.

BILANCIA SCORPIONE SAGITTARIO


Siate un po' come l'arte che deve pren- Casa è dove conosciamo gli spazi così Si dice che il Sagittario sia simbolo di
dere la realtà di sorpresa, come quelle bene da riuscire a orientarci persino al ragione e di pensieri in crescita. Me-
cose che chiamiamo imprevisti ma che buio. E, a ben pensarci, non funziona poi glio così, perché in febbraio le stelle
sono esattamente ciò in cui sperava- diversamente con le persone che amia- vorranno sentire ciò che avete da dire,
mo. Perché solo così la vita prende mo. Le mille energie celesti che, in feb- e avere le idee chiare certo vi servirà.
sapore, vibra e ci rende felici. Febbraio braio, brilleranno nel punto più nascosto Dovrete saper scegliere le parole giu-
sarà un mese generoso, ricchissimo di del vostro cielo, raccontano di un tempo ste e gli aggettivi azzeccati, evitando
sogni e di fantasie, dunque un tem- in cui dare importanza all'intimità, così tensioni e parando fatiche, mentre
po che vi vedrà sempre accanto alle da nascondere quelle debolezze che Giove sbobina la fortuna. Dunque,
stelle giuste. Riprovateci con bellezza, non potete condividere. Ma poi, con il dialogate, ricercate consigli e spunti,
scherzando col presente, sapendo che passare del tempo, tutto si farà un po' così da accendere nuove proposte. Il
poi il cielo saprà sempre perdonarvi e più divertente e spensierato, così che 24 siate sinceri con voi stessi, quando
trovare un significato per ogni azione. nulla vi pesi o vi rallenti. la Luna vi chiederà un parere.

LA TIP KARMICA: CONVINCETEVI CHE LE STEL- LA TIP K ARMICA: DAV VERO A CASA NON SI LA TIP KARMICA: LE PAROLE SONO FINESTRE
LE SIANO ILLUMINATE AFFINCHÉ ANCHE VOI VA, A CASA SI TORNA, E, MOLTE VOLTE, IL MA ANCHE MURI. POSSONO ESSERE PROIET-
POSSIATE, UN GIORNO, TROVARE LA VOSTRA. VIAGGIO DURA QUASI UNA VITA INTERA. TILI O ABBRACCI. DIPENDE DA NOI.

CAPRICORNO ACQUARIO PESCI


Andateci piano con i buoni propositi, Nella vita c'è sempre "un turno per", Il silenzio è la parte più gentile dell'uni-
perché poi arriva sempre il momento di persino per nascere, anche se poi nessu- verso, peccato non abbia sempre voglia
realizzarli. Sapendo che febbraio sarà no conosce il suo numero. Febbraio è il di farsi notare. Ma in febbraio abiterete
un mese che agisce, che dà seguito alle tempo che vi festeggia, quello che racco- spesso lontani dal rumore, in dimensio-
intenzioni, che mette in pratica i pensieri glie i pianeti, e questa volta loro saranno ni capaci di pensare e riflettere, perché
e rompe le abitudini. Peggio ancora in tanti. Sarà, dunque, un "turno" ricco protette dai movimenti dei pianeti ve-
la pigrizia. Saturno aiuta, però dovrete di idee, energie, passioni, di un modo loci, quelli che spesso ci confondono i
abituarvi all'idea di fare con determi- di amare che vi somigli sempre un po'. destini. Dal 19, invece, molte energie si
nazione, tenacia e poca distrazione. I Tempo di quella leggerezza che non si avvicineranno a voi, imponendovi scel-
vantaggi? Una discreta soddisfazione, immischia mai troppo con le solite cose, te e reazioni, domandandovi di essere
una nuova chiarezza e la sensazione di rendendo tutto unico e speciale. E poi, più allineati alla realtà. E anche l'amore,
essere a posto. E, dopo il 23, avrete il 29, i confronti con un'onestissima chia- dopo un inizio di mese complesso, ini-
voglia di condividere le vostre imprese. rezza che dovrete scegliere di indossare. zierà a piacervi e a riscaldarvi.

LA TIP KARMICA: LE PAROLE NON SONO AZIO- LA TIP KARMICA: EVITATE LA CATTIVA ABITU- LA TIP KARMICA: DOVRESTE IMPARARE A SCE-
NI. PERÒ UNA BUONA PAROLA PUÒ VALERE DINE DI ESSERCI SEMPRE, MA DA LONTANO, GLIERE LE PERSONE CON IL VOSTRO OREC-
ALMENO QUANTO UNA BUONA AZIONE. DI ESSERCI SEMPRE, MA A DISTANZA. CHIO, PIUTTOSTO CHE CON L’OCCHIO.

161 MC FEBBRAIO
SYDNEY, 2010 DI LARS EIDINGER DAL LIBRO O MENSCH (HATJE CANTZ VERLAG)

Ultima pagina

IL TEATRO DELL'ASSURDO
Sapere se il proprietario dell'auto stesse cercando di uscire o entrare nel garage è irrilevante. Anche se la carrozzeria
ha subito un brutto colpo. Comunque sia, Lars Eidinger, noto attore berlinese classe 1976, si è divertito a riprendere
il paradosso della situazione. Lui che all'amore per il teatro unisce quello per la fotografia - questo scatto Sydney è nel suo libro
O Mensch (Hatje Cantz Verlag), mix di foto realizzate col cellulare e la reflex - ama ritrarre i non luoghi, il vuoto e la solitudine
delle città. Per toccarci col potere dell'assurdo e dell'ambiguità umana, che (forse) non è un fotomontaggio.

162 MC FEBBRAIO

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