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Magna Charta maggio 2017

INDICE
Magna Charta

EDITORIALE
4 Giampaolo Schvarcz, Il teatro dellassurdo
Redazione
MEMORIA
Arru Isabella 2D
5 Francesca Novo, Il viaggio della memoria
Baltag Gabriela 4C
Barosso Elena 5D
Blajin Emanuela 2D NEWS
Bragante Pietro 4A 10 Virginia Scapolo, Tutti possono scrivere?
Chinello Chiara 3C 11 Anna Salmaso, Beatrice Veronesi, Le contraddizioni
Giovagnini Umberto 4C della societ
Gnocco Davide 4G 12 Sofia Maggiolo,Vittoria Trevisan, Noi impugnamo una
Lorenzoni Matteo 1D penna, loro un fucile
Maggiolo Sofia 1D 13 Elisa Turato, Dottor clown
Matteotti Andrea 4G
Meththasinghe Sanjala 1E
SCIENZE
Pettenuzzo Silena 4G
14 Davide Gnocco, La morte dei fiori
Salmaso Anna 4G
Scapolo Virginia 5G
Scarabello Beatrice 4D FOCUS: GIORNI PRIMA DEGLI ESAMI
Schvarcz Giampaolo 5E 15 Michele Baldassarre Torchio, La tesina: problema o
Tombolato Beatrice 4D risorsa?
Torchio Michele 5E 16 Chiara Chinello, Il countdown agli esami 2017 e i pi
Trevisan Vittoria 1D diffusi riti propiziatori
Tritoni Daniele 4G
Turato Elisa 5E DENTRO IL NIEVO
Veronesi Beatrice 4G 17 Luigi Rinaldi, Nicole Bajari e Aurora Rizzo, Digital
Zennaro Ambra 3C
Storytelling Project
Zordan Agnese 3A

Docenti RECENSIONI
Fontana Emanuele 18 Silena Pettenuzzo, Demian
Rocco Valentina 19 Anna Salmaso, Paterson

Grafica e copertina di STORIE


Bragante Pietro Tommaso 20 Agnese Zordan, Passiflora e re Dulcino
Font Helvetica Neue di propriet di Apple Inc.
disegnato da Max Miedinger 22 PERLE
a cura di Elena Barosso
Grafica realizzata con Adobe InDesign 9.0
Copertina realizzata con Adobe Photoshop 15.0

Illustrazioni di
Blajin Emanuela
Zennaro Ambra
Foto
Damiano Pedron 5G

Contatti
www.liceonievo.it
Il giornalino disponibile anche sul sito del liceo pro manuscripto

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EDITORIALE

IL TEATRO DELLASSURDO
Non avere il computer o non avere il cellulare?

Scrollando su Facebook, tra infinite im- fermata del bus, in ufficio, in macchina, al
magini trash e video insensati, mi capi- bar e perfino al cinema, arrivando addirittu-
t di trovare un meme contenente questa ra a disturbare la quiete pubblica.
domanda. Subito interessato mi lanciai a Sarebbe forse opportuno placare questin-
visualizzare i commenti che, stranamente, cessante sete di Internet, magari installan-
mi colpirono molto. Secondo una statistica do unapplicazione alternativa che regoli
mondiale, circa l80% di coloro che pos- luso dei nostri dispositivi e che ci permetta
siedono un cellulare non riescono a distac- di approfittare di alcuni rari, ma appaganti,
carsene per pi di un giorno. Questa nuova momenti di pausa. Lo stesso Papa France-
dipendenza stata denominata dai medici sco ha suggerito un uso pi consapevole
Mobile Addiction e supera di gran lunga dei Social Network. Sarebbe dunque consi-
la tossicodipendenza e la ludopatia. Si trat- gliabile lasciar passare almeno dieci minuti
ta essenzialmente di una necessit, costan- tra un sms e laltro, anche solo allo scopo di
te nel tempo, di mantenersi connessi con prevenire eventuali tendiniti. Ma, dopotutto,
il mondo virtuale. Ma cosa ci spinge a far- abbiamo dieci dita
lo? Principalmente i Social Network: quelle Dunque, tutto ci che postiamo finisce su
graziose icone colorate che compaiono su- Internet, e questo un dato di fatto! Il Web
gli schermetti dei nostri telefonini e paiono inghiotte ogni giorno decine di migliaia di
invitarci a cliccarle. foto, messaggi, video, momenti unici che
Ma sono davvero tutti necessari? Ultima- forse preferiamo condividere con gli altri,
mente quotidiano entrare nei vari Social e invece che viverli a pieno. Spesso non sia-
trovare le stesse foto delle stesse persone mo in grado di trovare un momento della
nello stesso momento alla stessa ora. Che giornata da dedicare a noi stessi, magari
monotonia! E ti senti pure in dovere di met- perch troppo stressati o semplicemente
tere like a tutte. stanchi. O forse siamo ancora troppo occu-
Tralasciando fake, like tattici e stalker, si pati a presentare il nostro spettacolo tea-
pu osservare come i vari mondi dei So- trale sul palcoscenico dei Social Network.
cial Network si assomiglino molto tra loro. Cosa ne pensate?
Ormai tutti fanno tutto. Si possono scatta- E, mentre riflettete per rispondere degna-
re foto con particolari filtri per nascondere mente a questermetica domanda, vi invito
brufoli e punti neri, possibile creare storie a mettere un bel like alla pagina Facebo-
e chattare con i propri amici (ovviamente ok del Nievo. Grazie e buona lettura!
tutto questo disponibile solo per chi pos-
siede i dati per la connessione o non li ha di Giampaolo Schvarcz
ancora esauriti). Tutti devono fotografare
tutto e postare ogni singola novit sui So-
cial a loro disposizione.
Camminando per la citt si pu osservare
come, a differenza degli altri esseri viventi,
lHomo Sapiens in qualsiasi momento della
giornata vaghi imperturbato a testa bassa
con lo sguardo rivolto verso il suo dispo-
sitivo elettronico. Ovunque: per strada, alla

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MEMORIA

IL VIAGGIO DELLA MEMORIA


Che cos la memoria? Di che cosa possiamo di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei.
propriamente far memoria? Richiamando alla Pertanto la Risiera lunico campo propriamen-
mente Friedrich Nietzsche, oserei dire che ci te definito di sterminio presente in Italia, in
che contraddistingue lessere umano dagli ani- quanto presenta al suo interno un forno crema-
mali. Tuttavia la moderna biologia smentirebbe torio di cui oggi visibile solamente la base.
facilmente tale affermazione, dimostrando che In seguito, giunti a Budapest, abbiamo potuto
anche gli animali sono dotati di memoria, e il filo- ripercorrere le tracce del celebre Giorgio Per-
sofo tedesco non mi aiuterebbe ad approfondire lasca, visitando le case protette dallAmbascia-
la risposta al mio interrogativo, preferendo cer- ta di Spagna, in cui leroe padovano proteggeva
tamente alla memoria la tanto agognata dimen- gli ebrei destinati alla deportazione; il tragica-
sione delloblio. Allora riformulo nuovamente il mente noto monumento delle Scarpe ed il Pon-
quesito, o mio lettore, e ti chiedo nuovamente te delle Catene, che congiunge le due sponde
che cosa sia la memoria. Ricorrendo alla de- del Danubio; il Giardino dei Giusti, situato nella
finizione classica di memoria, essa ci appare sinagoga della citt.
come quella specifica funzione psichica in grado Successivamente, una volta arrivati nella pic-
di riprodurre nella mente lesperienza passata, cola citt di Oswiecim, abbiamo visitato i due
di riconoscerla come tale e di localizzarla nello campi di sterminio di Auschwitz e di Birkenau.
spazio e nel tempo. Basandosi sulla definizione Infine, dopo una tappa a Brno e una breve visita
classica, ha dunque senso parlare di memoria allo Spielberg (dove furono rinchiusi numerosi
laddove essa non ci coinvolga direttamente? Ha patrioti italiani, tra cui il celebre Silvio Pellico)
senso evocare gli orrori della Storia se non ne abbiamo potuto far ritorno nellurbe patavina.
siamo stati partecipi? Personalmente non saprei
rispondere, posso solamente raccontarvi la mia Questa, in breve, stata la nostra esperienza.
esperienza. stato un viaggio a suo modo diverso per cia-
scuno di noi partecipanti, ma nel complesso di
Come ogni anno stata offerta al nostro Istitu- fondamentale importanza, non soltanto perch
to la possibilit di partecipare al Viaggio della stata unoccasione straordinaria per poter in-
memoria. Questa opportunit stata accolta crementare le nostre conoscenze relative allar-
positivamente e con un certo entusiasmo da gomento trattato, ma anche perch credo che
noi studenti. Infatti un gruppo considerevole di questo viaggio abbia dato a tutti noi la possibi-
persone ha aderito al progetto, decidendo cos lit di maturare alcune riflessioni personali, oltre
di immergersi in unesperienza di fondamentale ad averci fatto provare diverse sensazioni, che
importanza. non star qui a descrivere, perch credo sia giu-
Il viaggio, tenutosi dal 12 al 15 febbraio, ha con- sto che rimangano nellintimit della persona.
sentito a 25 ragazzi di poter visitare alcuni tra i Infine, tornando alla memoria... un filosofo da-
pi tragici e noti luoghi che furono il teatro di quel nese di nome Soren Kierkegaard (s, mi piace la
drammatico e crudele evento che fu la Shoah. filosofia), circa due secoli fa, in una sua opera
Accompagnati da un gruppo di esperti (la profes- chiamata In vino veritas oper limportante di-
soressa Chiara Saonara, lingegner Davide Ro- stinzione tra memoria e ricordo, affermando che
manin Jacur, presidente della comunit ebraica questultimo fosse pi di tipo intimo e affettivo,
di Padova, e Luciana Amadio, della fondazione legato ad una particolare sensazione. Ecco,
Perlasca) noi ragazzi, recandoci inizialmente a vorrei concludere dicendo che questo viaggio,
Trieste, abbiamo avuto modo di osservare la nonostante non sia stato un viaggio della no-
Risiera di San Sabba, stabilimento che origina- stra memoria (dato che la memoria presa in
riamente era preposto alla lavorazione del riso. esame stata quella dei sei milioni di ebrei vit-
Essa, dopo l8 settembre 1943, venne utilizzata time della Shoah) stato quantomeno un viag-
dai nazisti come campo di prigionia e fu desti- gio del nostro ricordo, poich ciascuno di noi
nata, in seguito, allo smistamento dei deportati ha conservato e conserva tuttora intatte tutte
diretti in Germania e in Polonia, al deposito dei le sensazioni provate durante questimportante
beni razziati e alla detenzione ed eliminazione esperienza. di Francesca Novo

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NEWS

TUTTI POSSONO SCRIVERE?


ormai diventato un luogo comune, e pure mentarsi nella scrittura di racconti pi o meno
supportato dalle statistiche, affermare che in brevi, e di sicuro positiva lidea che si abbia
Italia si legge poco e che gli studenti stanno un mezzo per condividere la propria passione
mano a mano diventando incapaci di espri- senza obblighi n limiti. Tuttavia, piuttosto in-
mersi per iscritto. Sintomi palesi di ignoranza quietante notare come, spesso, anche in questi
dilagante? Pu essere. Ma anche prendendo lidi le storie pi popolari non siano altro che le
in considerazione quella percentuale sempre pi squallide, una volta sottoposte allesame di
pi ristretta di giovani e non solo che ancora un occhio davvero critico. Ancora peggio, ini-
ama dedicarsi a hobby quali scrittura e lettura, zia a diventare meno raro che alcuni di questi
ormai diventato necessario porsi unulterio- prodotti vengano adocchiati per la pubblicazio-
re questione: cosa, esattamente, viene letto, ne vera e propria e tutto ci che ne consegue.
scritto e pubblicato ogni giorno? Ma a cosa serve concedere a lavori cos acerbi
Ormai da tempo larte una merce e la lette- di finire in vetrina, mentre i classici se ne stan-
ratura ne lesempio pi lampante. Le case no rintanati in un cantuccio del retrobottega?
editrici sono forse le pi prolifiche industrie di Non servono forse una revisione dei valori della
cultura, e in quanto tali rischiano di piegarsi, e cultura, una limatura pi severa, una maggiore
non poco, alle esigenze del mercato. Sceglie- cura di ci che viene proposto al pubblico? O
re ci che vende, racimolarci un gruzzolet- meglio, ancora possibile che questo accada
to e passare al prossimo testo, sperando che o ormai dobbiamo rassegnarci definitivamen-
qualche autore abbia davvero fortuna e regali te?
introiti pi consistenti. E il vero dramma sco- Certo che, andando avanti di questo passo,
prire cosa vende, nel campo della narrativa: i giovani rischiano di cadere in trappola con-
la qualit del lavoro non sembra pi essere un siderando come un valido esempio qualcosa
fattore discriminante. Basta aprire una pagina che non lo affatto. Non si legge o, spesso, si
a caso di un qualsiasi volumetto in esposizione legge male: il problema tutto qui. Sar meglio
sugli scaffali perlopi si tratta di romanzi rosa correre ai ripari e impegnarsi di pi nel riscat-
e la verit se ne sta l, chiara e lampante dopo to degli autori davvero degni di questo nome
appena poche righe scorse in fretta: stili acerbi, o forse saremo presto costretti ad ammettere,
punteggiatura arbitraria, vocabolario povero, e una volta per tutte, che la narrativa e la poesia
questo solo per quanto riguarda grammatica si stanno spegnendo per sempre.
e sintassi. Un rapido esame delle sinossi die- di Virginia Scapolo
tro alle copertine e ci si rende conto di quanto
anche le trame siano ripetitive e spesso niente
affatto mirate alla trasmissione di un messag-
gio al lettore, anzi. Leggere per svago non
un reato, n si pretende che Guerra e pace
sia nelle corde di ciascuno di noi; ma quando
pseudo-romanzi che riducono la donna a figu-
retta romantica e schiava di altri individui, che
di tratti positivi presentano solo quelli del volto,
hanno successo mondiale, tempo di fermarsi
e chiedersi: che cos diventata la letteratura?
giusto alimentare lillusione che tutti possano
scrivere raccattando un po di metafore e un
lieto fine?
Siti di pubblicazione amatoriale e non a sco-
po di lucro, come ad esempio la piattaforma
Wattpad, cominciano a diventare sempre pi
popolari. Da un lato pu sembrare un buon se-
gno, che tanti giovani provino il desiderio di ci-

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NEWS

LE CONTRADDIZIONI DELLA SOCIET


Qui non si vuole fare la morale n indicare uno pi vicini a quelli di un ristorante di lusso che a
stile di vita da seguire. Si tratta solo di una ve- quelli di unosteria.
loce panoramica di alcune incoerenze in cui ci
si pu imbattere quotidianamente. Bob non accetta caramelle dagli estranei. E
non racconta tutta la sua vita privata agli sco-
Passa un uomo che ascolta la musica prove- nosciuti. Perch Bob intelligente, e sa che
niente dalle sue cuffiette e canta allegramente non bisogna mai fidarsi troppo. A casa, per,
e senza dimostrare particolare talento. Il suo Bob scrive tutto sui social network. Il mondo
entusiasmo contagia i passanti. Un gesto sem- del web molto pi vasto della strada. Sei si-
plice, a cui la maggior parte della gente rinun- curo di voler fare come Bob?
cerebbe per paura di essere giudicata o per
vergogna. Giorgio luomo pi antirazzista del suo quar-
Questo dimostra come, pur di non essere repu- tiere. Si batte contro lignoranza, le discrimina-
tati pazzi, si reprimano degli atteggiamenti che zioni. Tuttavia, quando sua figlia gli annuncia di
in realt sarebbero ben accolti dagli altri. voler sposare un uomo di colore, il suo umore
si fa nero. Chi dice non sono un razzista ma /
Uscendo da scuola dopo una lunga giornata di un razzista ma non lo sa (Willie Peyote).
sei ore, la fame ti stringe lo stomaco e non vedi
lora di mettere qualcosa sotto i denti. Purtrop- di Anna Salmaso
po la tua amica a dieta, come sempre. Cos e Beatrice Veronesi
ti impone di peregrinare per tutti i locali bio/ve-
gan della citt. La ricerca si rivela infruttuosa: vi
ritrovate infatti al McDonald e lei ha un hambur-
ger pi grande del tuo. Alla faccia della dieta...

Una signora entra in un negozio di cosmetici


e chiede alla commessa una crema per il viso.
Ci tiene molto ad accertarsi che questa non sia
stata testata sugli animali e si lancia in una di-
scussione su quanto sia abominevole il sopru-
so nei confronti di quelle povere creature. Sod-
disfatta, estrae il bancomat dal suo portafoglio
di coccodrillo.

stata da poco approvata la legge sulle unioni


civili, che inevitabilmente largomento pi di-
battuto alle cene di famiglia. Tutti si animano e
vogliono dire la loro, tranne lo zio Walt, che alla
domanda Tu cosa ne pensi, zio? risponde:
Mah che si sposino pure, per che schifo.

Gli studenti, si sa, sono sempre al verde. Per


questo, ci sono alcune cose che la loro sensibi-
lit da squattrinati non pu sopportare. Una di
queste la natura ingannevole del mondo, che
appare come in realt non . Come quei locali
che vogliono sembrare rustici, economici, ac-
coglienti. Ma evidente che c qualcosa che
non quadra, che puzza di stantio. Sono i prezzi,

11
NEWS

NOI IMPUGNIAMO UNA PENNA,


LORO UN FUCILE
Quante volte ci siamo lamentati della scuola, a causa della droga che ci davano. Ero come
dello studio, dei professori controllato da demoni. Ma io so che sono quel-
In tutto questo non ci siamo mai resi conto di lo che ha commesso di tutto e mi sento male
quanto siamo realmente fortunati. quando penso a tutto ci che ho fatto. Non esi-
Infatti nel mondo, ancora oggi, a migliaia di ste niente peggio della guerra.
bambini e bambine negato il diritto allistru- Omaba, dal Myanmar:
zione, che noi diamo per scontato. Molte sono Riempirono il modulo e mi chiesero let, ma
le cause che portano a questa situazione, in quando dissi che avevo 16 anni, lui mi diede
primo luogo le guerre tra Stati, interne, di reli- uno schiaffo e disse: Tu ne hai 18. Rispondi
gione, di potere. Il sistema scolastico il primo 18. Mi fece di nuovo la domanda e io risposi
a subirne le conseguenze. Le scuole vengono Ma questa la mia vera et. Il sergente chie-
distrutte o usate come quartier generale delle se allora: Perch sei entrato nellesercito?.
milizie o per accogliere la popolazione sfollata. Io risposi: Contro la mia volont. Sono stato
Seguono cause come lo sfruttamento minorile catturato. Allora mi disse: Ok, tieni la bocca
spesso inflitto proprio dagli stessi genitori e, chiusa, e riemp il modulo. Io volevo tornare a
per le bambine, i matrimoni gi in tenera et e casa e lo domandai, ma ricevetti solo un altro
la convinzione generale che il loro ruolo sia solo schiaffo, pi forte del primo.
quello di occuparsi delle faccende domestiche
e dei figli. Non ci vuole molto per capire che questi bam-
Nel mondo ci sono 115 milioni di bambini che bini sono stati testimoni di atrocit impensabi-
non vanno a scuola. Di questi, 43 milioni sono li: lo dimostrano i frequenti disturbi psicologici
bambini-soldato, ossia sono bambini che vivo- che in seguito riscontrano. Tutto questo costi-
no in un Paese in guerra o reduce da un con- tuisce, per loro, un ostacolo insormontabile per
flitto. Sono nostri coetanei, se non pi piccoli, ritrovare un qualsiasi equilibrio nel presente,
ma hanno una vita profondamente diversa dal- con gravi problemi di inserimento nella loro co-
la nostra. La mattina non si alzano per andare munit, che si aggravano poi a scuola, se mai
a scuola, ma imbracciano un K-47, spesso pi si ha la forza e la possibilit di riprenderla: infat-
lungo della loro statura; anzich imparare a leg- ti, a guerra finita, il sistema scolastico spesso
gere e scrivere, combattono. privo di personale, ci sono pochi docenti, spes-
Questo fenomeno ha radici lontane e riguarda so non qualificati.
quasi tutte le regioni del mondo: lAfrica, so- Uno degli obiettivi del millennio quello di ri-
prattutto, con le sue tredici guerre civili in cor- durre notevolmente il numero di bambini-sol-
so, poi il Medio Oriente, lIraq e lo Yemen, ma dato e di rendere il diritto allistruzione acces-
anche lAsia, lEurasia e lAmerica. Ovunque sibile a tutti.
i bambini, in misura maggiore o minore, ven- Per questo, ogni volta che impugniamo una
gono chiamati alle armi, senza troppi scrupoli. penna, dobbiamo ricordarci che siamo fortuna-
Vengono scelti perch non si lamentano, non ti a non avere tra le mani un fucile.
si aspettano di essere pagati e se dici loro di
uccidere, loro uccidono, cos dice lufficiale di Sofia Maggiolo e Vittoria Trevisan
dellesercito nazionale del Chad.
Molte sono le testimonianze. Ecco cosa dicono
bambini e ragazzi ai volontari dellUNICEF.
Henri, dalla Liberia:
Ci davano tonnellate di droga tutto il tempo,
per farci sentire forti e coraggiosi e per obbe-
dire ai loro ordini, non importava quali fossero.
Spesso prendevo oppio e valium. Penso che
siano molte le cose che non riesco a ricordare

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NEWS

DOTTOR CLOWN
venerd sera, ore 21. Siamo nel reparto di che un palloncino non sarebbe bastato. Come
chirurgia pediatrica dellospedale di Padova e se non ci fosse alcun problema, la dottoressa
tra le luci soffuse del corridoio si intravedono Stellina tira fuori dal camice un altro palloncino
due medici che percorrono le corsie con passo rosa e comincia a gonfiarlo, lo lega allaltro e
altalenante. Le infermiere li salutano e una di compone anche il corpo della giraffa. Seconda
loro probabilmente la caposala del reparto regola di un clown: la creativit risolve qualsiasi
fornisce alcune indicazioni riguardo ad alcuni problema!
bambini che avevano chiesto di loro. Sul viso di Giorgia appare un enorme sorriso
Dietro i camici si legge Dottor Zio Tibia e che porta il buonumore in tutta la stanza e,
Dottor Stellina, e i due camminano alle estre- soddisfatti della felicit della bambina, anche i
mit del corridoio tenendo luno lestremit di due clown continuano i loro trucchi di magia, le
un lungo palloncino e laltro laltra, in modo che bolle e le barzellette. Dopo una decina di minu-
le persone debbano passarvi sotto. ti, visti i numerosi sbadigli di Giorgia, gli strani
Si fermano davanti alla prima stanza del reparto dottori raccolgono i loro simpatici strumenti da
e, luno sistemandosi i riccioli dorati della par- medici e escono dalla stanza salutando la pic-
rucca e laltro tirando fuori una colorata bac- cola terza regola di un clown: mai lasciare la
chetta magica, bussano alla porta della stanza stanza senza aver reso felice qualcuno e ri-
e procedono lentamente in punta di piedi. cevendo un sacco di grazie dai genitori, rico-
permesso? chiedono sbirciando allinter- noscenti di aver passato qualche minuto senza
no, e gi dalla soglia della stanza si sente la pensare a problemi ben pi grossi del collo di
voce di una bambina che li accoglie. seduta una giraffa.
a gambe incrociate su un lettino dalle lenzuola di Elisa Turato
bianche e guarda incuriosita questi due strani
medici che, nel frattempo, stanno tirando fuori
dalle loro borse (o forse meglio dire valigie)
degli strani oggetti.
La bambina dice di chiamarsi Giorgia, ha ad
occhio e croce 5 anni, ed un po pallida, pro-
babilmente a causa della stanchezza la prima
regola di un clown non chiedere mai come
stai? inizialmente un po timida, non par-
tecipa molto ai trucchi di magia che propone
il Dottor Zio Tibia, ma il suo faccino triste non
scoraggia affatto i due clown.
Cos la Dottoressa Stellina chiede alla bimba
quale sia il suo animale preferito e lei immedia-
tamente risponde: La giraffa!. La dottoressa
continua: E se io ti facessi vedere una giraffa
rosa?. Fra lo sguardo di Giorgia a met tra il
perplesso e lo stupito e lattenzione che presta-
no i genitori seduti ai piedi del letto della bimba,
la dottoressa comincia a gonfiare un palloncino
e a dargli la forma di una giraffa; ma ecco un
problema di vitale importanza: quanto lungo
lo facciamo il collo? Nonostante la dottores-
sa continui a proporre una lunghezza sempre
maggiore, Giorgia non mai contenta e, alla
fine, il collo avrebbe dovuto essere cos lungo

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SCIENZE

LA MORTE DEI FIORI


La grande estinzione di massa delle specie vi- Quali sono le cause di un cos grave declino
venti minaccia tra le molte creature un picco- demografico?
lo, ma fondamentale membro dellecosistema:
lape. Ci concentreremo soprattutto sulla spe- Le cause vanno ancora ricercate e conferma-
cie domestica o Apis Millifera. Limportanza di te, ma le ipotesi su di esse sono molteplici, sia
questo insetto sempre pi sottovalutata e la naturali che artificiali. Parassitosi, stress da no-
gravit del problema che lo coinvolge conti- madismo, malnutrizione ecc. sono tra le cause
nuamente sminuita e taciuta. Tuttavia la recente naturali irrimediabili, ma non frequenti. Spes-
pubblicazione dei nuovi dati evidenzia lobbligo so, invece, la morte degli esemplari dovuta
di diffondere un allarme rosso a livello globale. allintervento senza scrupoli delluomo: che
La popolazione di api in tutto il mondo in ra- si tratti di pesticidi, aggressivo inquinamento,
pido calo. Negli ultimi anni deceduta una per- eliminazione delle aree naturali o intrusione di
centuale di individui superiore al 50%: in Italia predatori invasivi, milioni di esemplari muoiono
la cifra si attesta sul 40%, negli Stati Uniti in- ogni giorno per mano delluomo pi che della
torno al 30%. Solo in alcune zone del pianeta natura. Il continuo declino della specie Apis, un
le percentuali sono ridotte: si tratta soprattutto giorno, potrebbe culminare con una delle estin-
di zone del continente africano dove linquina- zioni pi rapide della storia.
mento non elevato come in altri Paesi e le Luomo distrugger anche lessere pi picco-
specie di api sono meglio evolute, risultando lo finch un giorno non si sar autodistrutto.
pi resistenti.
Tuttavia, le regioni interessate dal calo subisco- di Davide Gnocco
no gravi danni: la problematica pi eclatante in
cui incorrono un graduale arresto della ripro-
duzione dei vegetali che necessitano di impol-
linazione, la quale svolta per l80% dalle api
ed interessa il 70% delle specie orto-fruttico-
le, senza trascurare limportanza fondamenta-
le nella riproduzione di gran parte delle specie
vegetali spontanee.
quindi evidente come il crollo delle popola-
zioni di api possa influire, oltre che sullambien-
te, anche sul settore economico da molteplici
punti. In primo luogo, se scomparissero tutti gli
esemplari, il tasso di impollinazione crollerebbe
drasticamente arrestando gradualmente la pro-
duzione di vegetali dipendenti da essa; e cos
anche un mercato, che globalmente vale 256
miliardi di euro, decadrebbe precipitosamen-
te. In secondo luogo noto che le api siano
dirette produttrici di miele, ingrediente vendu-
to a grandi quantit in ogni parte del mondo
sin dallantichit. La scomparsa degli sciami e
labbandono degli alveari portano ad una crisi
produttiva di miele: lArgentina, che il mag-
gior produttore di miele a livello mondiale, ha
ridotto del 27% le sue 75.000 tonnellate annue;
lItalia ha addirittura dimezzato la produzione,
creando una falla di 250 milioni di euro nel mer-
cato italiano.

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FOCUS: GIORNI PRIMA DEGLI ESAMI

LA TESINA: PROBLEMA O RISORSA?


Eccoci qui, -100 giorni alla maturit! Una data sto al colloquio.
che fa sicuramente riflettere tutti quelli che, La tesina, dunque, un aspetto dellesame
come me, questanno dovranno affrontare la da non prendere assolutamente sottogam-
fantomatica sfida dellesame di Stato. ba, perch il nostro biglietto da visita e,
Una data che oltre ad alimentare voglia di cam- se fatta bene, aiuter soprattutto noi stu-
biamento e di libert, porta con s anche un
denti ad apparire pi a nostro agio di fronte
po di malinconia e sicuramente tanta ansia e
preoccupazione.
alla commissione e a riuscire ad esprimere
Infatti -100 giorni non solo una data simbolo al meglio tutte le qualit e le conoscenze
nella quale si viene a scuola vestiti elegante- che, nel corso di questi cinque anni, siamo
mente, si fanno le foto in cortile e si scherza riusciti ad acquisire.
riguardo al proprio destino comune, ma anzi In conclusione vorrei rivolgere un grandissi-
una data che ci ricorda, per lennesima volta, mo in bocca al lupo in primis a tutti i matu-
tutto quello che si dovrebbe iniziare a fare, ma randi, ma anche a tutti quelli che passeran-
che si rimanda sempre a data da definirsi (come no ancora qualche anno in questa scuola, e
la dieta che si inizia sempre il luned successi- specialmente a coloro che stanno lottan-
vo) adducendo svariate scuse che molto spes- do per non avere debiti nelle varie materie.
so risultano poco credibili persino a noi stessi.
La preoccupazione pi grande la tanto te-
muta tesina, che potrebbe essere lancora di
salvezza per partire con il piede giusto allesa- di Michele Baldassare Torchio
me, oppure la rovina del candidato, perch
potrebbe portare i commissari a fare domande
del tutto inaspettate.
Il problema principale di questo lavoro il tema
da cui partire: una domanda che tormenta
tutti.
I professori consigliano sempre: Fate qualco-
sa che vi appassioni. ll problema di questaf-
fermazione che non sempre le cose che ci
appassionano possono collegarsi in modo fa-
cile ad argomenti scolastici o comunque con
materie che permettano un discorso ampio;
quindi questa frase non sempre di grande
aiuto agli studenti.
Certamente bisogner evitare di cadere su ar-
gomenti classici come la Seconda Guerra Mon-
diale, perch abbastanza scontati e sicuramen-
te gi trattati da molti studenti in difficolt con
la scelta del tema: infatti ci potrebbe essere
motivo di noia per i commissari che ascoltereb-
bero per lennesima volta le stesse cose.
Insomma, quello che serve unidea brillante,
innovativa, che possa tenere accesa lattenzio-
ne dellascoltatore e suscitare anche qualche
domanda e curiosit riguardo a qualcosa che
prima il proprio interlocutore non conosceva.
Questa, infatti, potrebbe essere una strategia
vincente per chi vuole partire con il piede giu-

15
FOCUS: GIORNI PRIMA DEGLI ESAMI

IL COUNTDOWN AGLI ESAMI 2017 E I


PI DIFFUSI RITI PROPIZIATORI
Si sta avvicinando lestate per la maggior prima consiste nello scrivere sulla sabbia il
parte degli studenti sinonimo di libert e re- voto finale desiderato e aspettare che londa
lax dallo studio; per altri invece, i pi grandi del se lo porti via per sperare di rivederlo, poi,
nostro liceo, questo significa solo una cosa: alla fine della maturit. La leggenda narra che,
esami di maturit. Gli esami di Stato sono tutto se il voto non viene completamente cancella-
ci per cui si sono impegnati e hanno sudato to dallonda, il maturando prender 10 punti in
durante questi 5 anni, sono il giudizio finale e meno! La seconda versione del rito consiste
un ulteriore passo di crescita. nello scrivere il voto sulla sabbia abbinando il
passata ormai da tempo la fatidica data del lancio di una manciata di sale nellacqua; lul-
countdown che separa i maturandi dallinizio tima versione, infine, consiste nello scrivere il
degli esami 2017, ma come hanno festeggia- voto atteso maggiorato di 10 punti per poi spe-
to questi 100 giorni gli studenti italiani? rare di raggiungere questo risultato finale.
Forse non tutti sanno che i maturandi di tutta Inoltre ci sono coloro che ritengono pi op-
Italia, di ieri e di oggi, si sono sperimentati nel- portuno chiedere aiuto alle cosiddette forze
la creazione dei pi fantasiosi riti portafortuna divine ed effettuano dei veri e propri pellegri-
e propiziatori, al fine di giungere al termine naggi insieme ai loro compagni. Per esempio,
della maturit sani e salvi e, magari, con il voto a Livorno gli studenti si recano al Santuario di
desiderato. Montenero, dove devono salire i gradini in gi-
Un rito famoso e molto diffuso, per esempio, nocchio e accendere una candela; a Teramo e
il Rito della Lucertola, che consiste nel toc- in Umbria gli studenti si recano rispettivamente
care la lucertolina di bronzo a due code scolpi- al santuario di S. Gabriele e al santuario di S.
ta sulla porta centrale del Duomo di Piazza dei Rita da Cascia per la benedizione delle penne
Miracoli a Pisa. Si tratta di un rito portafortuna, con le quali poi si sosterr lesame.
la cui origine si perde nelle notti dei tempi. Il Non mancano poi festeggiamenti in disco,
suo significato spiegato da Mariano Pava- scampagnate, balli popolari e cene con i pro-
nello, gi professore ordinario di Discipline et- fessori. Insomma, i metodi che si sono inventati
noantropologiche dellUniversit di Roma La gli studenti per sopprimere la paura da esame
Sapienza: La lucertolina a due code una- e iniziare nel migliore dei modi il countdown alla
nomalia che deriva da un fenomeno di duplica- fatidica data della prima prova non sono pochi.
zione. Da sempre tali fenomeni sono interpre- E voi, maturandi del Nievo, come avete festeg-
tati come segni a volte fasti, altre volte nefasti. giato i vostri cento giorni?
Basti pensare alle nascite gemellari, interpreta-
te come segno di abbondanza o come segno
di disgrazia. Se associata a qualcosa di posi-
tivo, la duplicazione diventa un fatto negativo.
Nel caso della lucertola invece, un animaletto
buono a nulla, la duplicazione diventa presagio
di abbondanza e quindi di fortuna. Sfortuna-
tamente, per, hanno potuto usufruire di que-
sto privilegio solo i maturandi di qualche anno
fa, poich oggigiorno il rilievo stato protetto
con transenne per evitare che si rovini. I giovani
tuttavia non si sono dati per vinti: infatti hanno La lucertola portafortuna
optato per altri riti propiziatori, come girare 100 scolpita sulla porta centrale del
Duomo in Piazza dei Miracoli
volte attorno al battistero facendo lo zoppo, a Pisa
ossia con un piede solo.
A Viareggio, invece, gettonato il Rito dellon- di Chiara Chinello
da, del quale esistono tre diverse varianti: la

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DENTRO IL NIEVO

DIGITAL STORYTELLING PROJECT


Our class, supervised by our English teacher Miss Frazzarin, decided to embrace
a digital storytelling project. Rather than teaching grammar through exercises, this
project consisted in writing a story then enhanced with audios and visual images. The
stories has been written in pairs and this way we could learn how to apply the gram-
mar rules in a real scenario.
The project was simplified in two main steps: writing through Storybird, a visual
storytelling platform and Voice thread, a cloud application. The first steps consisted in
choosing a set of images we liked and we built a story out around that. Then we used
Google Drive and its online word document in order to write our drafts in a co-writing
mode. In this way the pair could have access to the document. The teacher as well
could check the progress and so she could evaluate our contribution to the story.
Once the draft was finished we then uploaded the story in Storybird and publish it so
anyone could see it.
Afterward we moved on to step two. We had to create voice recordings matching the
story and upload them to voice thread. For this step we had complete creative fre-
edom since we used an application known as Audacity, recommended to us by the
teacher, to add music and sound effects in order to engage the viewer. Once this step
was complete the project was finished and we could send it to the teacher.
Each step had its own deadline and thanks to Edmodo platform we could communi-
cate with our teacher and receive instant feedback therefore making the project much
better.
When the work was finished we published it in order to be evaluated by the teacher.
It was also greatly appreciated by the creators of voice thread which praised us for
the outstanding work.

Digital storytelling links: https://docs.google.com/document/d/1DyCEiTuxz-bn91fF-


dZ0_oaAGl936RhFTx2sFKGAyyZo/edit?usp=sharing

Luigi Rinaldi, Nicole Bajari and Aurora Rizzo

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RECENSIONI

DEMIAN
un libro per imparare qualcosa di pi
Ci sono libri che non sono fatti per essere done una vera e propria recensione, per-
letti semplicemente e poi abbandonati da ch non avrebbe senso. Infatti ci farebbe
qualche parte nella libreria o riportati in bi- perdere allopera tutto il suo valore. Posso,
blioteca. Ci sono libri che sono stati scritti per, consigliarvene la lettura. Compratelo,
per rimanere con noi. Ci sono libri per in- non prendetelo in biblioteca, tenetelo vicino
segnarci qualcosa che va un po pi in l a voi, non abbandonatelo sopra una libre-
dellinchiostro sulla pagina. Demian di Her- ria polverosa e triste. Imparerete da Demian
man Hesse uno di questi. quello che ho imparato io quando lho sco-
Il libro racconta la storia di un ragazzo, perto in una situazione completamente di-
Sinclair, e della sua infanzia tranquilla, tra versa da quella attuale. Leggetelo, merita!
le avventure con gli amici e la casa dove i
genitori lo aspettano a braccia aperte. Ad di Silena Pettenuzzo
un certo punto, per, una bugia inizia a
cambiare le cose. Infatti il ragazzo prende
consapevolezza del potere dellimbroglio,
ma allo stesso tempo si sente oppresso
dalle persone a lui vicine, come i genitori,
le sorelle e Franz Kromer, che hanno capito
la sua fragilit. Franz Kromer il demonio,
come dichiara lui stesso, che spinge Sin-
clair a ingannare i genitori, a rubare e a ven-
dersi a lui.
La paura si fa spazio in Sinclair fino a quan-
do non compare Demian, ossia il personag-
gio che d il titolo al romanzo: un suo
compagno di classe, ma non solo. Demian
quel genere di persona che riesce a far
capire agli altri gli aspetti di se stessi che
neppure loro conoscevano. Egli incarna
quellelemento esterno che esiste nella vita
di ognuno e che porta a focalizzarsi su quel
qualcosaltro che ci fa realizzare quanto la
nostra vita abbia un senso, uno scopo, una
meta. La ricerca costante a cui siamo co-
stretti, in realt, dentro di noi e non alle-
sterno.

Luccello lotta per uscire dalluovo. Luovo


il mondo. Chi vuole nascere deve prima
distruggere un mondo. Luccello vola verso
Dio. Il nome di quel Dio Abraxas
(H. Hesse, Demian)

Io non voglio parlarvi di questo libro facen-

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RECENSIONI

PATERSON
Stati Uniti dAmerica, 2016 con le immagini e con latmosfera della pel-
regia: Jim Jarmush licola -anchesse infatti sono piuttosto mi-
nimaliste- creando un nuovo tipo di poesia.
Le parole scorrono sullo scenario offerto
dal bus che attraversa le strade di Pater-
son, alternandosi alle conversazioni dei
passeggeri. Personaggi secondari cos im-
mediati da apparire quasi troppo puliti; le
loro conversazioni spontanee e apparente-
mente banali creano un forte contrasto con
il protagonista di cui a volte ci riesce difficile
intuire i pensieri, perch spesso si limita ad
ascoltare. Non riusciamo ad etichettarlo,
a farlo rientrare in categorie e proprio per
questo ne restiamo affascinati, anche gra-
zie ad un credibilissimo Driver ad interpre-
tarlo.
Paterson un film che parla di piccole Le giornate si susseguono quindi costan-
cose, della quotidianit, eppure in grado ti, cos come le inquadrature che mostra-
di sorprendere e incantare. La spiazzante no il risveglio della coppia di protagonisti
semplicit dei suoi personaggi credibile dallalto, il tragitto fino al lavoro che presen-
nonostante una forte nota ironica che ac- ta sempre le stesse angolazioni, la casset-
compagna lambientazione. ta della posta sempre storta, il cane della
La trama si basa su una settimana della vita coppia che aspetta Paterson fuori dal bar
di Paterson (Adam Driver), un giovane auti- ogni sera. Eppure ogni giorno c qualche
sta di autobus che vive a Paterson e scrive elemento che sorprende lo spettatore. Pu
poesie sul suo taccuino senza pretendere trattarsi dellautobus che si rompe, o un
di pubblicarle, come vorrebbe invece la sua incontro con un rapper, o qualcosa che ti
ragazza che insegue ogni giorno un sogno aspetteresti ( il rapimento del cane Marvin)
diverso. che per non accade.
Come in altre opere di Jarmusch il tempo Probabilmente proprio questa la sfida che
scandisce la narrazione. Le giornate, infatti, il regista si pone: non solo fare un film sulla
si ripetono sempre uguali a loro stesse. Lu- poesia,ma rendere il film stesso poesia; e
nico elemento di evasione la poesia, vera non si pu certo dire che non ci sia riuscito.
protagonista del film.
A differenza di quanto si potrebbe pensare di Anna Salmaso
per, il tema della poesia non trattato con
pesantezza. Il poeta non solo e incompre-
so come accade spesso nell immaginario
comune, invece circondato di persone
che lo comprendono tanto sul piano emoti-
vo quanto su quello artistico.
Le poesie di Paterson, scritte appositamen-
te dal poeta Padgett per il film, si fondono

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STORIE

PASSIFLORA E RE DULCINO
Di ragazze come Passiflora al mondo ce nera- di gelato, che a quelle altezze non si scioglieva.
no veramente poche, nessuno sa se per disa- Arancia, menta, amarena e chi pi ne ha pi ne
stro o per fortuna. Indossava in ogni occasio- metta! Larcobaleno era pallido a confronto.
ne una giacca di pelle robusta, copriva i begli Passiflora per non si fece distrarre, anzi, si di-
occhi dietro a lenti scure e sfrecciava tutto il resse a passo di marcia verso il portale di cioc-
giorno avanti e indietro con la sua rombante colato, al quale buss con forza.
motocicletta. Il soldato che le apr, quando seppe le sue in-
Amante dellavventura comera, non cerano tenzioni, la minacci con unaffilatissima spada
limiti che potessero esserle imposti, sfide che di pane e marmellata, intimandole di andarse-
non avrebbe accettato. ne.
Una volta le capit di curvare a destra invece Nessuno pu vedere il re!.
che a sinistra, e raggiungere cos un luogo a lei Ma Passiflora diede un gran morso allarma e
totalmente estraneo. lo obblig a condurla dal re, che si chiamava
Si trattava di un villaggio, ma che villaggio! I Dulcino Pollarrosto.
tetti delle case erano di puro cioccolato fon- Dovete sapere che questo re era un vero golo-
dente, le porte di caramello e le pareti, udite sone: aveva un pancione tondo e largo, un na-
udite, erano edificate in pastafrolla. sone rosso come un pomodoro maturo e brac-
Passiflora, attonita, credette di sognare, ma cia muscolose degne di un atleta, con mani che
poi, massaggiandosi il braccio dolorante di piz- stavano sempre a stringere la forchetta.
zicotti, fin per convincersi della realt di quel Dovunque andasse era seguito da due servitori
luogo. con vassoi carichi di cibo, e guai a loro se era-
Buongiorno, dolce ragazza la salut cordial- no vuoti!
mente un piccolo uomo, che prima non aveva Nel momento in cui arriv Passiflora, lui era
notato. Avresti mica un soldo per un panino?. tutto impegnato a divorare una coscia di pollo
Eppure non sembrava un mendicante come affogata nel burro e nel formaggio. La salsa gli
quelli a cui Passiflora era abituata. Era ben ve- colava dal mento e, quando addentava la co-
stito e ben pettinato, e dove solitamente si por- scia, schizzava ovunque.
ta un fiore, aveva un grosso biscotto rotondo. La ragazza arricci il labbro, disgustata. Si av-
Notando il suo stupore, lomino aggiunse: Non vicin al re e sbatt con violenza il casco della
sei di qui?. sua motocicletta sul tavolo imbandito.
Scosse la testa. Si pu sapere disse furibonda per quale
Perch fai lelemosina, quando qui tutto por- motivo i vostri sudditi sono costretti a patire la
tata di bocca? fame mentre voi, chiuso nel vostro palazzo, vi
Lomino sintrist: Sembra sia cos, ma non lo date allingrasso?.
affatto! Il nostro re ci ha obbligati ad abbatte- Sorpreso, re Dulcino lasci la coscia, che ri-
re le nostre case per sostituirle con quelle che cadde nella scodella della salsa con un sonoro
vedi, ma non ci concesso mangiarle, pena la splaf.
prigione! Cos dicendo mostr il braccio, ed Afferr un lembo del largo tovagliolo che por-
era un braccino magro, ma cos magro che tava annodato al collo (anche se era un man-
Passiflora sent montare dentro di s indigna- gione, teneva alla pulizia) e lo pass sui baffoni
zione. con gesto elegante.
Sal nuovamente a bordo della sua motociclet- Dato che era completamente calvo, cercava di
ta e percorse la strada laccata di caramelle. curare al meglio quei pochi peli che gli rimane-
La via proseguiva stretta e ripida, alzandosi cos vano.
tanto lungo il versante di un monte che Passi- Passiflora esaur la poca pazienza che le rima-
flora si ritrov a battere i denti per il freddo. neva: Allora, mi volete rispondere?
Raggiunta la cima e svoltato langolo, Passiflo- Mi stai dicendo che fuori di qui il mio popolo
ra simbatt in un immenso castello, cos gran- soffre? disse il re con una vocina sottile e pre-
de da lasciarla senza fiato, ed interamente fatto occupata, mal intonata alla sua immensa staz-

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STORIE
stazza, ma ottima per sperare. furono chiamati tutti i bambini delle citt e dei
Come sarebbe a dire, non lo sapete? Che raz- paesi vicini.
za di re siete, se non vi preoccupate del benes- Anche il Gran Consigliere ricevette un gela-
sere dei vostri sudditi?. to, ma alla menta, che, si sa, di tutti il gusto
Re Dulcino si aggrapp allo schienale del trono meno buono.
di biscotto e menta piperita, impaurito. Passiflora invece torn sulla sua motocicletta e
Ritrov poi il coraggio caratteristico dei monar- ripart a tutto gas verso la prossima citt.
chi: Dulcino Pollarrosto un gran re, altroch!
E non fa soffrire i suoi sudditi! di Agnese Zordan
Passiflora sbuff, per nulla intimidita: Ah, s?
Allora per quale ragione avete dato ordine di
far costruire case di cibo che non si possono
mangiare?.
Re Dulcino sbarr gli occhi, cos tanto che do-
vette aiutarsi con le dita per farli rientrare nelle
orbite. Ma io non ho mai dato ordini del gene-
re! si lament.
Eppure cos, e la situazione invivibile tor-
n alla carica Passiflora.
Sire sintromise in un sussurro il Gran Consi-
gliere, Mimangio Limacchern Colsugo sono
stato io a dare lordine.
Cosa? fece re Dulcino, stralunato Perch
mai?
Limacchern Colsugo gonfi il petto, indigna-
to: Quegli zoticoni non sapevano riconosce-
re il vostro vero valore: un re della dinastia dei
Pollarrosto doveva essere adeguatamente ce-
lebrato!.
Il Gran Consigliere incroci le braccia sul petto,
permaloso.
Allora re Dulcino si alz in piedi e, perdindirin-
dina, la testa coronata quasi sfiorava il soffitto!
A quella vista Limacchern Colsugo si fece pic-
cino piccino, tutta la sua superbia e la sua irri-
tazione erano gi belle che sparite. Con un filo
di voce, aggiunse: Per quello che fatto si
pu disfare ....
Si pu disfare, s! re Dulcino si gratt i baffoni
E non si deve pi rifare!.
Stava per mollare al Consigliere uno sberlotto,
quando Passiflora linterruppe.
E il popolo?.
Cos la mano aperta fin per scontrarsi sonora-
mente sulla fronte di Dulcino Pollarrosto, che
se ne era gi dimenticato.
In quattro e quattrotto e due dieci il palazzo
venne fatto a pezzi, e se ne ricavarono tantis-
simi coni gelato di tutti i gusti, che furono poi
distribuiti al popolo. Ce nerano cos tanti che
tutti gli abitanti furono sazi per una settimana, e
anche cos ne avanzarono, tanto che per finirli

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Magna Charta maggio 2017

PERLE
Pensate ad esempio a papa Alessandro VI: aveva quattro figli. Come voto di ca-
stit ho visto di meglio!
Sorio

La professoressa Pillepich, controllando varie bozze di progetti: Cos questa,


una stanza del Due Palazzi? E questa, una casa per gatti?

Cera: Che vulcani conosci?


Alunno: Beh, Pompei

Pensate che Galilei chiam Pianeti Medicei i satelliti di Giove, come se adesso
qualcuno scoprisse altri pianeti e li chiamasse Matteo o Renziani Sorio

Quando attaccate un triangolo, non abbandonatelo a met, colpitelo finch a


terra Pignatelli

Stiamo in piedi perch abbiamo un bel sedere; gli scimpanz mica hanno il bel
sedere che abbiamo noi
Cera

M. parla.
Toniolo: M., con quale oggetto preferisci che ti colpisca?

Pignatelli legge il testo di un quesito: Enuncia il teorema di Rolle


Alunno: Cosa vuol dire enunciare?
Pignatelli: Devi scriverlo, non enunciarlo ad alta voce durante lesame di Stato

La Polonia molto polacca, ehm scusate, ortodossa Fornasier

Una casa senza lEneide come una casa senza un bagno Fornasier

La professoressa Fornasier, mostrando una foto di Piton: Ecco, questo linse-


gnante cui mi ispiro

Nessuno sa tutto. Abbiamo solo diversi livelli di ignoranza: chi pi alto e chi pi
basso Sorio

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