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VENERDÌ — 7 APRILE 2023 - IL RESTO DEL CARLINO 17 ••

DUE MINUTI

Spettacoli DI STORIA
Daniele
SACCO

IL NUOVO VIDEO SU
Pesaro Cultura / Spettacoli / Società www.dueminutidistoria.it

«Come vorrei conoscere


Ritrovato lo Schifano “smarrito“ i pensieri nascosti
del mio cane Biagio»
Nel 1964 si persero le tracce di un’opera mandata alla Biennale di Venezia. Ora è a Urbino, per restauri
LA RUBRICA

ASIA
URBINO
di Francesco Pierucci
di
Lo Schifano ritrovato. Potrebbe Asia
essere il titolo di un romanzo
giallo di grido internazionale ma Chissà a cosa pensano i cani…
invece è realtà. Un quadro del Nella mia vita ho sempre avuto
accanto un amico a quattro zam-
più grande artista italiano della
pe. Da piccola, quando ancora
pop art, Mario Schifano (1934 -
non ne avevo uno tutto mio, gio-
1998), si credeva perduta per cavo con i cani di mia zia: un la-
sempre e invece sta per tornare brador dal manto dorato, so-
alla luce nei laboratori della prannominato Attila per la sua
Scuola di Conservazione e Re- propensione a distruggere tutto
stauro di Urbino. “Parte superio- ciò che incontrava nel suo cam-
re“ è il nome dell’opera realizza- mino; e un San Bernardo che,
ta nel 1964 dall’artista romano nonostante le sue enormi di-
(anche se nato in Libia da geni- mensioni facessero preoccupa-
re del contrario, era l’essere più
tori di origine siciliana) e ora in-
elegante e delicato del regno
viata a Urbino per essere studia- animale.
ta al microscopio ed essere sot- Oggi sono la “padroncina“ di
toposta a una serie di indagini Biagio, un piccolo barboncino
diagnostiche, finalizzate alla co- di appena 2,300 kg ricoperto
noscenza dei materiali costituti- da riccioli color champagne. Lo
vi, i cui dati consentiranno la so, Biagio è un nome «troppo
progettazione dell’intervento umano» per un cane, ma appe-
conservativo. Alcuni lacerti di na l’ho visto, l’ho preso e ho
esclamato: «Tu hai la “faccia“
carta, bianchi e azzurri, sarebbe-
da Biagio!». È sempre con me,
ro l’indizio che hanno portato al
se potessi lo porterei anche in
ritrovamento e che hanno attira- ospedale durante i soliti e noio-
Sopra, Mario Schifano fotografato da Mulas con l’opera in lavorazione; a lato e sotto, dettagli del lavoro ritrovato
to il collezionista nell’acquisto. si controlli annuali. Riesce a de-
L’opera proviene dalla collezio- cifrare ogni mio cambio d’umo-
ne Domenico Catanese che con opera inviata. “Parte superiore“, que di uno dei pannelli che com- re e gli basta uno sguardo per
l’Università di Urbino ha un rap- che era l’opera centrale, e com- ponevano l’opera centrale ritrat- GABICCE MARE capire ciò che può e che non de-
porto da tempo consolidato. posta da due pannelli orizzonta- ta da Mulas che Schifano ha riu- ve fare. È dolce, indipendente,
Molte opere di Schifano sono li, di cui si erano perse le tracce, tilizzato cambiandone il verso e Mostra di pittura coraggioso e amorevolmente te-
disegnando le figure in movi- stardo: quando si impunta su
già passate nel laboratorio di ar- sappiamo, dallo scambio episto- con Guido Di Carlo qualcosa difficilmente si riesce
te contemporanea, dove gli stu- lare tra Calvesi e Schifano, che mento. L’indagine da parte di
un restauratore dei materiali co- Allestita nella sala a distrarre.
denti hanno la possibilità, sotto era stata realizzata utilizzando
A volte, quando mi guarda con
la guida della restauratrice Ma- carta incollata sulla tela e dipin- stitutivi di un’opera, con le ap- del consiglio comnuale
i suoi occhietti profondi sembra
riella Gnani, che della collezio- ta con colori azzurro per il cielo propriate ricerche delle fonti e rimarrà fino al 16 aprile voler dire qualcosa, è proprio
ne Catanese è conservatrice, di e bianco per le nuvole. degli archivi, con la comparazio- vero quando dicono che ai cani
studiare e preparare il loro futu- «La tela in arrivo ad Urbino, il ne attraverso dei procedimenti «Il periodo Pasquale dà manca solo la parola. Ogni tan-
ro di conservatori. La vicenda cui soggetto rappresenta uomi- digitali dei segni, delle dimen- inizio alla stagione degli to mi capita di immaginare i di-
ni in movimento, riporta lacerti sioni dei lacerti come in questo eventi di Gabicce Mare – segni dei suoi pensieri e dei
storica della tela in arrivo in cit-
caso, possono contribuire alla ri- spiega il sindaco suoi piccoli ragionamenti che al-
tà inizia negli Stati Uniti, in parti- di carta con tracce di colore az-
scoperta di opere la cui presen- Domenico Pascuzzi –. Un la fin dei conti sono perfetti. Sa-
colare a New York quando l’arti- zurro e bianco, ottenuti dalla ri- lungo weekend
mozione a strappo di fogli più za era divenuta sconosciuta. rei curiosa di sapere se si rende
sta si trasferisce da Roma per all’insegna dello sport,
L’opera che abbiamo adesso è conto di sognare mentre dorme
iniziare l’avventura americana. ampi su cui l’artista è intervenu- della cultura e
quindi uno dei due pannelli che e soprattutto venire a conoscen-
A metà anni Sessanta realizza to con il disegno. Il telaio di so- dell’intrattenimento che
componevano l’opera più gran- za di che cosa sogna. Mi piace-
delle opere che invia poi alla stegno riporta l’etichetta della anche quest’anno vede rebbe imparare a riconoscere il
de ed è a tutti gli effetti un’ope- forte la sinergia tra le
Biennale di Venezia su invito di Biennale del 1964 – spiega la suo linguaggio espressivo fatto
ra compiuta. Mentre l’altra par- associazioni del territorio
Maurizio Calvesi. La prima intito- professoressa e restauratrice di piccoli movimenti spesso im-
te non si sa dove sia. La ricerca e l’Amministrazione
lata “I remember Giacomo Bal- Mariella Gnani –. Si tratta dun- percettibili, e vorrei poter sco-
è stata molto lunga, mi sono sec- comunale». Si parte con
la“, 1964, smalto e graffite su prire i viaggi delle sue emozio-
cata all’Asac (l’archivio storico la mostra di pittura “Le
carta intelata, la seconda “Parte UN LABORATORIO SPECIALE ni. Sono dispensatori di amore
della Biennale di Venezia) a con- Vele“ di Guido Di Carlo,
vero, puro. «Quando adotti un
superiore“,1964, smalto e graffi- La Scuola di trollare etichette e registri assie- fino al 16 aprile, nella Sala
del Consiglio Comunale. cane, vizialo, vizialo da morire,
te su carta intelata, riprodotta Conservazione me al collezionista che si dedica-
La mostra è visitabile tutti perché tu potrai averne quanti
nel catalogo della Biennale con ta alla ricerca e alla conservazio- ne vuoi nella tua vita, ma lui, nel-
titolo e tecnica sbagliata, “Bee-
e Restauro di Urbino i giorni dalle 16 alle 18 e
ne», conclude Gnani. la sua, avrà solo te».
non si occupa solo nei festivi e prefestivi
be’s Garden Summer Morning“, Francesco Pierucci anche dalle ore 10 alle 12. Asia D’Arcangelo
che in realtà e il titolo della terza di dipinti antichi © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

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