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itinerando
SLOW FOOD BOLOGNA
Vinitaly, i dati
made in Italy
STEPHANIE SAYMOUR
welcome spring!
nel suo salotto letterario di Perugia
GenovARTE2011
Free Press - Anno XV - Num. 150 aprile 2011
Franca Valeri:
"bugiarda no, reticente"
Catania
Via del Bosco, 62 - tel. +39 095 7335100 - fax: +39 095 7335103
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RIALE
EDITO
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare»
(Giacomo Leopardi)
Il Direttore,
Stefania Legumi
***Con la banda porpora “dimore di charme” ERA2000 Cultura&Turismo intende segnalarVi la presen-
za di specifici redazionali pubblicitari realizzati per esaltare la singolare qualità di quelle strutture ricettive territoria-
li di4 ERA2000
cui ha avuto esperienza diretta! ERA2000 promuove per Voi le migliore rappresentanze del savoir faire italiano!
SOMMARIO
Num.150 Anno XV aprile 2011
N A Z I O N A L E
Direttore Editoriale
Stephanie Seymour pag. 08
Antonio Guerrieri
Alessandro Costantini pag. 14
Direttore Responsabile
Stefania Legumi Franca Valeri pag. 18
Caporedattore Giordano Bruno pag. 20
Caterina Guerrieri
Monnalisa sepolta pag. 24
Hanno Collaborato: Genovarte 2011 pag. 25
Sara Paradisi, Renato Rovetta,
Cassandra Nail, Maria Scoscia,
Talenti Emergenti pag. 27
Cinzia Mortolini, Rossana Furfaro, Glue... cinema pag. 28
Franco Baccarini, Agata Preziosa,
Francesco Fiumarella, Maria Stella Oddi
Elogio del dubbio pag. 29
Michele De Luca, Umberto Zonin, Giovani e arrabbiati pag. 30
Armando Zonin, Luciana Iannaco,
Luisa De Salvo, Silvia Antonini
Arcimboldo pag. 31
Lorenzo Lotto pag. 34
Progetto Grafico/Impaginazione
Caterina Guerrieri
Piero Leonardi pag. 38
Direzione e Amministrazione Fosco Giulianelli pag. 39
Via Hanoi, 2 LeitMotiv pag. 40
06083 • Bastia Umbra (PG)
Tel. 075 8005389 Euroflora 2011 pag. 41
Fax.075 8004270 Memorie dalla Cambogia pag. 42
redazione@era2000online.net
Artigianato e Palazzo pag. 45
Marketing e Pubblicità Artieri Domani pag. 46
Altea Natalino
Aprea Carmela Slow Food Bologna pag.48
Potager Royal pag. 49
Editore
E.G.I. s.r.l. Mortadella Bologna igp pag. 50
Reg. Tribunale di Perugia Vinitaly pag. 51
N. 24 del 18/07/1996
Soldoro pag. 52
Stampa Bonton educational AIS pag. 53
Properzio srl di
Bastia Umbra (PG) Agricola Romanelli pag.56
Degustando il Canada? pag.58
Le opinioni espresse impegnano solo la
responsabilità dei singoli autori. Vermiglio di Rosciate pag.59
Tutto il materiale inviato, anche se non Venezia... itinerando pag.61
pubblicato, non sarà restituito e resterà
di proprietà dell’editore. Onorio Bravi in mostra pag.60
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U na suggestiva ed aristocratica dimora
dove riposare e vivere bene,
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Gubbio (PG) in Via Galeotti, 19 Tel: 075 9220157 Fax: 075 9220159 info@relaisducale.com
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ERA 2000 promuove le “Dimore di Charme”
Relais Ducale
Il fascino del tempo
di Stefania Legumi
redazionale pubblicitario
ria. Nel centro storico del “libero
comune” prende forma la magnifi-
cenza del Relais Ducale; struttura-
to in un edificio del'300, offre una
splendida vista sulla vallata, servizi
e comfort di alto livello quali came-
re arredate con cura, un giardino,
un ottimo snack bar, 3 sale riunio-
ni dotate delle ultime novità tecno-
logiche, un internet point ADSL e
una deliziosa terrazza panoramica.
Tra i palazzi gotici senza tempo e le
strette vie medievali si respira un'at-
mosfera magica e sognante. Le suites
e le camere del Relais sono arreda-
te con gusto e rispettano i parame-
tri storici e architettonici dell'epo-
ca. Le volte maestose accolgono con
dolcezza l'ospite che coglie fin dalla
prima occhiata la bellezza dell'arre-
do. Per un soggiorno di charme e re-
lax. Per chi ama le dimore d'epoca
accoglienti e lussuose. Per un tuffo
nel morbido sapore del passato che
risveglia l'animo e riscalda il cuore.
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Il mondo di Stephanie
L'artista poliedrica Stephanie Seymour
promuove la cultura
di Stefania Legumi
L
o scorso 15 marzo mi trovavo nel salotto lettera- per far sollevare il nostro spirito dalla routine quotidiana.
rio di Stephanie Seymour a Perugia sorseggiando Osservando Stephanie parlare ci si rende subito conto della
un ottimo bicchiere di vino. Mi circondavano le sua unicità, che emerge anche dalle sue innumerevoli pro-
opere d'arte ironiche e originali di Stephanie che raccon- duzioni artistiche. Fotografa, pittrice, creatrice di scarpe-
tano la sua idea di donna e il suo modo davvero unico di scultura, le strabilianti Delishoes, illustratice e scrittrice.
leggere la vita e svelare la sua anima. Intorno a me artisti, Tutto questo si nasconde in una splendida signora ama-
poeti, musicisti e amici che amabilmente discutevano di bile, appassionata e imprevedibile che da sempre si dedica
cultura. Un vero e proprio salotto letterario che ripropone all'arte e alla cultura. Attenta al differente, al diverso, sof-
come un tempo un simposio tra sostenitori della sapienza ferma il suo sguardo nell'irregolare che trasmette energia e
che si ritrovano a trattare di lettere e poesia. La padrona di fa pensare. Utilizza l'ironia come arma trascinandola nelle
casa, ottimo anfitrione, ci rivela la sua forte volontà di svi- sue opere e trasportandola nella sua vita per rendere ogni
luppare questi incontri per amore della cultura ma anche cosa più soffice e raffinata.
Intervistando Stephanie
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tante persone creative. Artisti come Ge- Da giovane, fotografare per me significa- mi soffermo su un’unica tecnica, TUT-
orgio O’Keefe, Andy Warhol, Elizabeth va “copiare” dal vero, una cosa che non TO è arte, non faccio limiti, mi esprimo
Peyton, mi hanno ispirato, anche se non mi è mai piaciuto, volendo essere sem- con spontaneità. E’ bellissimo risolvere il
ho mai provato a dipingere o creare come pre originale nelle mie opere. Dopo un problema di inventare una scatola o bor-
altri. Conservare la mia originalità è sem- soggiorno in Cina nel 2007, dopo aver sa originale, oppure creare uno slogan e
pre stato l'obiettivo primario. Ho scelto fotografato le persone e ricevuto sorri- marchio per un evento, o titolo e alle-
di vivere in Europa, però, perchè amo so dopo sorriso senza poter comunicare stimento per una mostra. Non riesco a
molto la bellezza storica, artistica e cul- verbalmente, ho scoperto una grande concepire di avere un unico e solo mezzo
turale: i palazzi, il panorama, la ricchezza passione per la fotografia: sia del ritratto per esprimermi, per sentire libera. E an-
culturale, e soprattutto tutto ciò che è che mi appassiona (la mia sfida è spesso cora, ho un animo ribelle, lo sono sem-
naturale. Cerco da sempre la genuinità di poter fotografare le persone che dico- pre stata. E’ piacevole toccare e lavorare
sia nelle cose che nelle persone, e spesso no che non vengono bene in foto) e di con la carta, vedere il potere che hanno
la mia arte prende in giro ciò che non creare delle fotografie artistiche, spesso certi colori uno vicino all’altro, ed è bella
è naturale, che comunque, mi attrae, mi utilizzando le mie opere. Ho avuto diver- anche la solitudine quando scatto delle
incuriosisce. La bellezza mi ispira, come se mostre fotografiche negli ultimi anni, fotografie. Amo avere una sfida per risol-
un bosco colorato che diventa cornice anche abbinate ai miei dipinti. Giorni fà vere problemi di design anche tecniche,
per un vestito che creo con la carta, ed ho saputo che una mia fotografia è sta- perché amo l’inventare, sia dal disegno
il tutto diventa alla fine, un quadro, in ta selezionata per una mostra, autunno di un oggetto da regalare, ad uno slogan
forma fotografica. Il viso affascinante di 2011, presso la Fondazione Sandretto pubblicitario; da una borsa ad un tema
una persone mi può spingere a fotogra- Re Rebaudengo (Torino) durante il VI per un evento. Non riesco a pensare a
farla in un setting che si abbina bene ad Concorso Letterario Nazionale Lingua seguire un unico mezzo per esprimermi,
essa. I miei dipinti e fotografie diventa- Madre. cambiare costantemente, sentirmi libera
no sfondo per un collage che confonde nella mia creatività. E poi, sono ribelle,
lo spettatore che non capisce bene cosa Inventore, pittore, designer, fotografa, lo sono sempre stata. Amo trovare so-
sta guardando, foto o dipinto. Amo sor- vignettista, scrittrice,quale è la defini- luzioni creativi per problemi “difficili”
prendere, provocare. E più di tutto, amo zione che ti appartiene di più? Forse – sperimentare con materiali, inventare
l’ironia, i doppi sensi visivi e verbali. creativo ma forse anche pittrice: amo oggetti d’arte che muovono. Ma amo
variare, esprimermi con libertà. Come anche scrivere…di esperienze vissute in
Tu che ora sei appassionata della foto- amo conoscere persone di tutto il mon- viaggio, oppure di piccoli problemi di
grafia dici che una volta la odiavi…. do, così è la mia passione per l’arte – non ogni giorno, sempre con ironia però, e
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Nel caso in cui il giorno del compleanno coincida con la chiusura dei luoghi, l’ingresso omaggio sarà valido per il giorno successivo a quello di ch
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di chiusura. Le categorie già destinatarie di agevolazioni riceveranno un ingresso omaggio per un accompagnatore che non goda degli stessi benefici.
spesso illustrato con le mie vignette. vertita tanto a disegnare dieci personaggi
diversi, proprio per avvicinarmi a questa
Come affronti da Americana la vita in persona, ed alla mia sorpresa, dopo che
Umbria, ti senti accettata? gli ho mandato la vignetta mi ha risposto
Quando pensi fuori dagli schemi, devi per la prima volta, anzi, ringraziandomi
trovare altri che vedono la vita e il mon- per la mia arguzia! Credo che l’umori-
do un po’ come te, solo così puoi sentir- smo ha una fortissima capacità qualcuno
ti accettata completamente. Ma se non ha perso la capacità di ridere a causa di
sono come te, magari sono affascinati da circostanze della vita. A me piace aiutare
un modo di vivere, vedere, esprimersi la gente ad alleggerirsi, a sorridere. Spes-
completamente diverso…e fanno bene! so è una grandissima sfida, ma quando
Perché gli artisti hanno molto da dire, e si eliminano le barriere, e finalmente le
qualche volta, vedono soluzioni nuove, persone si fanno conoscere per quello
che non hanno a che fare con l’arte, pro- che sono, comprese le loro debolezze,
prio perché sono creativi. Credo davvero per me è un’enorme soddisfazione. Una
che gli artisti, messi insieme potrebbero sfida grande spesso è far capire alla gente
risolvere tanti problemi del mondo. Pro- che il sorriso ha un’enorme potere. Mi
prio perché sono creativi. dicono da sempre che sono coraggiosa.
Ho amici che mi capiscono veramente, Non temo di affrontare anche le persone
ma non tutti. Forse accetto più facilmen- “difficili” pensando che anche loro sono
te il vivere in una piccola realtà perché persone con anima, anche se delle volte
c’è quel lato di me che ama aiutare gli difficili da comprendere. Amo far sorri-
altri a scoprire cose diverse: alle persone dere la gente con la mia arte: se l’arte non
timide, mi piace aiutarle ad essere più ti fa stare bene, per quale ragione uno lo
aperte, alle persone che vogliono fare vorrebbe davanti agli occhi ogni mattino
qualcosa ma ne hanno paura, provo ad quando si sveglia? Le sfide, mi piacciono,
aiutarle a capire quanto è facile provare. ma spesso essere sensibile davanti all’arte
Sono dell’idea che le cose che vogliamo ed il mondo, è difficile far capire a chi ha
dobbiamo provare a conquistarle. Non la testa troppo quadrato, chi non riesce
trovo la necessità di avere paura di perso- a lasciarsi andare…. Vedo che ho molto
ne o cose, la paura non porta a niente, e da dire in riguardo alla parola “sfida”! La
le persone sono più o meno tutti uguali vita da artista è un’enorme sfida di per sé.
dentro di loro. Devi lavorare da solo, organizzare la pro-
prio vita privata mentre vai avanti con
La tua sfida più grande, artisticamente l’arte, trovare sempre delle idee nuove
parlando, quale è stata? La vita d’arti- (per me, la parte più affascinante), pro-
sta è difficile, piena di sfide, un’artista, muovere quello che fai. La sfida spesso
se non avesse sfide costanti si occupe- è trovare chi ti dà supporto, incoraggia-
rebbe solo della sua arte senza nessuna mento, aiuto quando necessità. Se non
difficoltà, ma non è proprio così. Invece, lo ricevi, vai avanti lo stesso perché credi
le sfide esistono e bisogna anche saperle (lo devi) in te stesso. La strada non è non
affrontare, delle volte in modo creativo. è facile. E’ proprio una sfida, continua,
Negli ultimi anni ho scoperto il potere sempre.
che hanno le vignette. Tramite queste vi-
gnette sono riuscita delle volte ad avvici- Le tue Delishoes , un marchio brevet-
narmi a persone che all’inizio sembrano tato e un successo enorme per queste
avversari ed alla fine, riesco a farle ridere, “scarpe deliziose”, come è nata l'idea
sorridere. Tramite qualche vignetta sono della collezione di scarpe? A vent'anni
riuscita ad ottenere risposte, avere quello circa ho vinto un concorso dove si dove-
che cercavano altri ma non riuscivano ad va disegnare scarpe, in un grande nego-
avere, e avere il rispetto di certe perso- zio a Los Angeles. Ho sempre mille idee
ne che all’inizio non mi ascoltavano. E’ in testa, perciò disegnare una collezione
incredibile! La gente vuole sorridere, ed di scarpe per me era puro divertimento.
a qualcuno viene fuori anche ridendo di Le Delishoes sono state create proprio su
se stessi. In una vignetta ho disegnato il vere scarpe, così uno stilista molto cono-
protagonista (una persona vera) comple- sciuto a New York mi ha commissionato
tamente diverso in ogni scena, perché ad utilizzare le sue bellissime scarpe per
non conoscevo il suo aspetto; mi sono di- creare un’altra collezione da esporre nelle
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vetrine delle sue boutique a New Yorke che nella tua vita, questo è il segreto cominciato queste serate per stare bene,
a Chicago. Le scarpe, in generale, sono del tuo successo? Se uno ama l’umori- per allontanarsi dai soliti problemi, con-
sempre state presenti in molte mie opere smo, vive meglio. Senz’altro aiuta anche vivendo dei momenti di cultura -- una
(come le Cactus Ladies) ma come base, gli altri a vivere con più leggerezza. Sono volta ascoltando un pianista, un’altra sera
potrei inventare ventisei scatole, macchi- stata parecchio seguita dalla stampa, e a fare improvvisazioni teatrali, un’altra
nette, forchette, ognuno diversa; quan- hanno fatto anche diverse riprese televi- volta con amici di madre lingue inglese.
do un artista disegna, le idee ci sono, la sive delle mie mostre. L'Umbria ancora,
Non so proprio che cosa possa succedere,
base non importa. E’ possibile disegnare a mio avviso, non è pronta a capire l’i-
ma nel frattempo vedo tantissima gente e
qualsiasi oggetto, basta che uno abbia le ronia, perciò spero di potare sempre più
ci sto bene. Senz’altro da cosa nasce cosa,
idee, le soluzioni vengono fuori. spesso le mie opere fuori, in altre regioni
o altri paesi dove sono capite meglio. ma soprattutto mi piace circondarmi con
Tra le altre tue “opere d'arte” crei an- gente che ama la cultura, che è creativa,
che splendidi libri per bambini, quale Umbria, New York, Toscana, Chicago, e che apprezza l'arte e la cultura. Questo
sarà il tuo prossimo obiettivo edito- la tua arte valica i confini degli Stati mi arricchisce la vita.
riale? E’ vero, ho creato dei libri scritti e ma è davvero così facile vivere d'arte
illustrati da me. Uno di questi l'ho ven- oggi? Non è facile vivere d’arte oggi! Co- La cosa più bella che potrebbe regalar-
duto ad un editore giapponese, poi ho munque, “fare arte” nel mondo di oggi mi questa esperienza ? Ci devo riflettere
fatto un libricino sponsorizzato da Mu- ti aiuta a vivere. Fare arte aiuta a soprav- un attimo...potrei essere commissionata
lino Bianco. Ho tante idee di libri che vivere in un mondo così difficile; è dav- a scrivere un libro di idee di “Come stare
vorrei produrre: un libro delle mie De- vero un’enorme aiuto poter esprimersi, insieme in modo originale, non la solita
lishoes, racconti della mia vita in Italia sperimentare, comunicare. Non posso cena, ma in modo divertente, interessan-
, illustrato con le mie vignette, un libro immaginare una vita senza la possibilità te”. Ho mille idee per feste, eventi, in-
scritto in rima, in due lingue (ho anche di creare.
contri completamente diverse da come
un blog scritto in Italiano e Inglese, See
la gente si incontra, la solita cena con
More Worlds (http://stephanieseymour- Dal mese di febbraio hai cominciato
discorsi banali o noiosi. Invece, con uno
delishoes.blogspot.com/) a fare delle serate letterarie nella tua
Amo abbinare la parola con il disegno, casa, hai inaugurato la nascita di un spunto diverso, la gente potrebbe vera-
mi piace molto l’illustrazione, ma sem- nuovo circolo culturale, che ti aspetti mente rilassarsi, o divertirsi con qualche
pre mi esprimo meglio me stessa quando da questo progetto? Adoro stare insieme idea completamente nuova. Da sempre
c’è un tocco di ironia… a gente interessante, amo mettere insieme organizzo feste, cene, ma ora con un
L'umorismo e la creatività sono ingre- persone differenti tra loro e passare delle tocco più culturale, è ancora più bello,
dienti essenziali nella tua arte ma an- ore in modo piacevole e divertente, ho anche per me.
www.stephanieseymour.it
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ALESSANDRO COSTANTINI
A
lessandro Costantini nasce a Roma nel 1965. dal noto critico cinematografico Mario Sesti, come colon-
Inizia a suonare il pianoforte all'età di 4 anni e na sonora dei contenuti extra dei films “Provincia Mecca-
manifesta immediatamente un talento non co- nia” di Stefano Mordini, con Stefano Accorsi, e “Se devo
mune per la musica, che viene subito assecondato dalla essere sincera” di Davide Ferrario, con Luciana Littizzetto
sua famiglia. Studia al Conservatorio di Perugia dove si e Neri Marcorè. E’ autore delle musiche del documenta-
diploma in pianoforte nel 1987. Viene premiato in con- rio “Battiti, il respiro del Vesuvio”, per la regia di Maria
corsi di interpretazione classica pianistica nazionali e in- Totaro, che vince il premio “Napoli Filmfestival” come
ternazionali come il “Premio Friederic Chopin” di Roma, miglior documentario nel 2005. E' di recente pubblica-
primo premio assoluto al “Città di Locorotondo”, “Città zione il suo ultimo lavoro “LINPHA”, edito dalla Warner
di Genova”, “Città di Velletri” e il “Premio internazionale
Chappel Musica Italiana e distribuito in tutto il mondo
di Sigonella”. Contemporaneamente studia all’Ars Aca-
dalla Halidon. Linpha è un lavoro di pianoforte solo,
demy di Roma con il noto Maestro Fausto Di Cesare, e
dove l'autore firma la quasi totalità dei brani, ad eccezio-
composizione con il Maestro Valentino Di Bella. Nel
ne di due brani firmati da Fiorenzo Carpi, autore della
2003, con il suo progetto Akkallàramah, è finalista del
concorso “DEMO” indetto da Rai Radio1, condotto da celebre colonna sonora dello sceneggiato tv “Le avventure
Michael Pergolani e Renato Marengo, e su più di 7.000 di Pinocchio” di Luigi Comencini (1972). Il cd è stato
partecipanti, con l’unico brano interamente musicale del- presentato al MIDEM di Cannes 2011, la fiera mondiale
la rassegna (Dakiwuta), si piazza al 47° posto. Nel 2004 delle etichette discografiche. Costantini è stato il primo,
il suo brano “Il Dizionario” fa parte della colonna sonora e sinora l'unico al mondo, ad incidere le celebri musiche
del film “Volevo solo dormirle addosso” (Warner Chappel del famoso sceneggiato. I suoi video relativi ai due brani,
Music Italiana) per la regia di Eugenio Cappuccio, che sono risultati i più visti su YouTube, con più di 100.000
partecipa al Festival del Cinema di Venezia, e che vince visualizzazioni complessive in un anno. Un vero record
il premio FEDIC. Sue composizioni sono state utilizzate per un video autoprodotto e non ufficiale.
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e gradevole, per tutti, le sue note placano gli spiriti di musicista? Ne ho incontrate tantissime. Questo è
agitati e innalzano quelli imperfetti. Da ascoltare e ri- stato il motivo principale per il quale decisi di lasciare
ascoltare. la musica nel 1996. A partire da quelle economiche.
Quando non insegnavo e non collaboravo con gli allievi
Fin da piccolo si dedica alla musica, dopo tanti anni del conservatorio, per sbarcare il lunario d'estate facevo
che tipo di rapporto ha con essa? Ho scoperto da il “busker”, il musicista di strada esattamente. Quelli
qualche anno che la musica per me è una “terapia” vera che per la maggior parte delle persone sono considerati
e propria. Avevo interrotto per circa 12 anni lo studio mendicanti, per intenderci. A volte attaccavo il mio pia-
e il rapporto con essa per motivi personali. Sono stato no digitale alla corrente di un bar e mi mettevo a suo-
davvero male, finchè non ho capito che il malessere che nare in mezzo alla strada. Era un bel lavoro, conoscevo
sentivo era dato da quell'assenza che si era fatta insop- tantissime persone e a volte guadagnavo bene. Ma non
portabile. Posso tranquillamente affermare che la musi- ero ben visto dalle “istituzioni” che mi creavano qual-
ca per me è assolutamente vitale, e come tutti i rapporti che problemino. Una volta, un vigile urbano sulla costa
vitali sono composti da amore e odio, ma sicuramente marchigiana, mi fece una multa di 2 milioni di lire per
più amore. “esercizio di mestiere ambulante senza permesso”. Poi,
proponendo musica mia, non trovavo molti spazi per
Quali sono stati i suoi maestri e punti di riferimen- potermi esibire dal vivo. I luoghi dove potevo suonare
to? Ho iniziato a credere di poter fare il compositore erano principalmente pub. E in un pub era dura suona-
verso i 15 anni, ascoltando i Preludi per pianoforte di re quel tipo di musica. A quei tempi non esistevano gli
Debussy. Ho l'inimitabile incisione di Arturo Benedet- studi di registrazione digitali casalinghi che ci sono ora,
ti Michelangeli, che ascoltavo per giorni interi. Ecco, e per registrare un demo bisognava spendere parecchio
quella forma armonica e strutturale così libera mi ha in studio, pagare i musicisti, spostarsi per le prove. Era
aperto la mente. Ho capito che si poteva scrivere della diventato un mestiere veramente troppo difficile.
musica libera dagli schemi rigidi dei classici, che pur
apprezzo moltissimo, ma che fosse più rappresentativa Quali sono i suoi prossimi obiettivi? Promuovere il
del mio essere musicista un po'......ribelle. mio lavoro dal vivo e dargli visibilità. La cosa che pre-
ferisco di questo mestiere è il concerto. Voglio andare
Nelle sue composizioni è molto libero, senza legami all'estero. Al momento mi interessa molto la Francia e
commerciali o di piaggeria, è per questo che sono la Germania.
così godibili e piacevoli? Quando scrivo musica non
penso mai a quello che potrebbe piacere o no. Ho Il gotha italiano della musica come promuove nel
senz'altro rispetto per l'eventuale ascoltatore, e mani- giusto modo i suoi artisti? Il gotha italiano della mu-
festo questo mio rispetto con quella che credo sia “one- sica è molto condizionato dalle direttive imposte dal
stà intellettuale” da parte mia mentre scrivo. Non mi governo e dal taglio dissennato dei fondi. Credo che
nascondo. Non faccio finta. Faccio quello che amo e sia dura fare una giusta promozione artistica se non si
sono sempre esposto. In parole povere non sono ruffia- hanno i soldi per farlo. Le case discografiche non az-
no. Forse è questa la risposta. Poi ognuno ha i suoi gusti zardano nessuna operazione se non sono già sicure del
musicali, e sono ben consapevole che non a tutti può successo, e quindi producono soltanto copie dell'origi-
piacere la mia musica. nale famoso. Non investono sull'artista sconosciuto. Se
non ci fossero i cosiddetti mecenati dell'arte, credo che
Il suo imprinting classico non lo ha trasformato nel la promozione del nuovo artista sarebbe ridotta a zero.
perfetto e troppo ingessato pianista di Conservato- Quale musica consiglia di ascoltare a un giovane per
rio, quale è il suo segreto? Se di segreto si può parlare, formarsi culturalmente? La musica è tutta buona e fa
credo che sia il fatto di essere stato permeato da tutte sempre bene a mio avviso. Ma se parliamo di forma-
le espressioni musicali. Sin da piccolissimo ho ascoltato zione culturale, sono convinto che la musica classica
veramente di tutto. Mi piace la techno così come la sia qualcosa di più elevato. Educare i bambini a questo
musica etnica. I cantautori italiani come il rock duro ascolto è sicuramente pedagogico. Ma ripeto, ognuno
o progressivo. A me basta che sia musica onesta e vera, ha la sua musica a lui più congeniale, e di musica ce n'è
che non sia il prodotto confezionato da produttori che per tutti i gusti, l'importante è che si ascolti.
pensano soltanto ai numeri e a classificare tutto. Credo
che da quello che scrivo si percepisca tutto questo. Tra una buona cena, una bella donna e un buon con-
certo cosa lascia cadere dalla torre? Sicuramente una
Quali difficoltà ha incontrato nel fare il mestiere buona cena!
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In Umbria,
su una collina che domina a
360 gradi uno scenario
d’incomparabile bellezza, nasce il
Relais & spa Resort Borgo Brufa...
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FRANCA VALERI:
BUGIARDA NO,
RETICENTE
I
l 17 marzo Franca Valeri assieme a Pino
Strabioli ha presentato ad Ancona il suo
ultimo libro “Bugiarda no, reticente”.
Grande successo di pubblico al Ridotto del Te-
atro delle Muse dove la meravigliosa e sempre
energica artista ha accolto amici, fans e colleghi
attori. Strabioli ha raccontato al pubblico pre-
sente l'opera di Franca che in circa 100 pagine
racconta la sua vita, con ironia e semplicità, re-
galando a chi lo leggerà i suoi più cari ricordi, i
genitori, gli amici, il trasferimento da Milano a
Roma, i suoi primi passi nel mondo dello spet-
tacolo e gli amori.L’incontro con Franca Valeri,
è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del
Comune di Ancona con la collaborazione della
Libreria Feltrinelli ed è curato da Gabriella Pa-
pini e Lucio Benenati. Uno spaccato di storia
anche del nostro paese nella storia personale di
un incredibile personaggio che ha ricevuto dal
Presidente della Repubblica lo scorso 8 marzo il
di Maria Stella Oddi titolo di Cavaliere di Gran Croce per i suoi me-
riti artistici e culturali. Da leggere subito, Bu-
giarda no, reticente. Edito da Giulio Einaudi.
«Mi ribello
considerando
sembrerebbe troppo, avendola anche vissuta».
Più che un'autobiografia, Bugiarda no, reticente
è un vitale, indisciplinato, liberissimo confidarsi
di Franca Valeri come fa la notte con se stessa, o
che parlo
con i suoi cani. I ricordi di un'esistenza febbri-
le si fanno strada a modo loro sgomitando nel
buio. E Franca Valeri è lì, pronta a infilzarli uno
ad uno con l'ironia puntuta e l'intelligenza sin-
tetica e spiazzante, per trasformarli in racconto.
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i genitori, gli amici, la scuola, le leggi razziali, la guerra,
il trasferimento da Milano a Roma; gli episodi più im-
portanti della lunga carriera, dagli inizi in Francia, con il
Teatro dei Gobbi, all'ultima commedia appena scritta. La
nascita dei personaggi più celebri, dalla Signorina Snob
alla signora Cecioni. E gli amori, anche: due uomini da
raccontare senza imbarazzi come grandi traditori. E, net-
tissimo, il ritratto di una generazione di donne libere e
anticonformiste, uscite dalla guerra ventenni con una sto-
ria tutta da inventare. Ma quello che conta, e che resta, è
il sorriso storto con cui Franca Valeri commenta e valuta
ogni episodio, è la qualità dello sguardo, la grana della
voce che trasfigura tutto, l'incontro con Charlie Chaplin
dietro le quinte di un teatro come la descrizione di un
scansione ordinata di fatti, le priorità di un'intera esisten-
vestito di georgette. Capita, leggendo questo libro, di tor-
za si possono anche riassumere in poche splendide righe,
nare indietro. Si sorvola su una frase e mentre si legge
se si possiede l'etica disciplinare della sintesi: «A vent'anni quella successiva si è colpiti da una freccia sulla nuca. È
era affondare il fascismo, a trenta avere in pugno il teatro, una sensazione bellissima seguire un'intelligenza che va
a quaranta tutto, a cinquanta occhiali e quasi tutto, e... dove vuole, capace di sorridere sui grandi e sui piccoli
eccomi». Fra una virgola e l'altra, e disseminati in queste eventi senza compiacimenti e senza retorica, offrendo ai
pagine, ci sono naturalmente i fatti, gli affetti, gli eventi: nostri tempi ridondanti una irripetibile lezione di stile.
LA BIOGRAFIA
Franca Valeri nasce a Milano il 31 luglio 1920 da una famiglia borghe- cole e una lunga serie di commedie, spesso al fianco di Alberto Sordi o
se con padre di origine ebraica e madre cattolica. A carriera già avviata, di Totò. Le ultime apparizioni cinematografiche di Franca Valeri sono
verrà poi scoperta nell'albero genealogico della famiglia la presenza di da posizionare tra gli anni settanta e gli anni ottanta, quando figura
una attrice vissuta nel XVIII secolo di nome Fanny Norsa. Franca Va- in alcune pellicole minori che fanno parte degli ultimi fuochi della
leri inizia recitando delle caricature per parenti ed amici, già prima commedia all'italiana. Oltre che attrice famosa è autrice di commedie
della guerra, durante l'adolescenza. Il nome d'arte Franca Valeri viene di successo, come Lina e il cavaliere, Meno storie, Tosca e altre due
scelto solo più tardi, nei primi anni cinquanta, su suggerimento dell'a- (portata anche sul grande schermo nel 2003) e Le Catacombe, ma si è
mica Silvana Ottieri, che in quel periodo stava leggendo un libro del cimentata anche come regista di melodrammi. Franca Valeri è colonna
poeta Paul Valéry, e su spinta del padre ingegnere che non era convinto portante anche del varietà televisivo dagli anni sessanta, spesso diretta
della carriera d'attrice della figlia. Approda in teatro quasi per caso, da Antonello Falqui in trasmissioni come Le divine (1959), Studio
dopo aver rivelato le sue doti satiriche nei salotti mondani e intellet- Uno (1966) e Sabato sera (1967). Durante gli anni settanta parteci-
tuali milanesi, dove dà vita a personaggi ispirati al costume contem- pa alla fertile stagione degli sceneggiati televisivi della RAI. Nel 1995
poraneo, fatto di frivolezze e ipocrisie, fedeli specchi di un ambiente è stata co-protagonista con Gino Bramieri della sit-com di Canale 5
borghese. Cresce nella trasmissione radiofonica "Il rosso e il nero", "Norma e Felice" e, un anno più tardi con la fiction "Caro maestro".
dalla quale tra l'altro nasce una generazione di attori della cosiddetta Nel 2000 è stata protagonista accanto a Nino Manfredi di "Linda,
"commedia all'italiana". È qui che Franca Valeri per la prima volta fa il brigadiere e...", fiction di successo di Raiuno, e del film tv "Come
conoscere al grande pubblico il personaggio della "Signorina Cesira", quando fuori piove", diretto da Mario Monicelli. Nel 2001 è tra i
che passando successivamente dalla radio alla televisione, diventa la protagonisti di "Compagni di scuola" (RaiDue). La Valeri è anche
"Signorina Snob", nevrotica signora milanese, ritratto delle ipocrisie scrittrice: il suo primo libro “Il diario della signorina snob”, pubblicato
della borghesia contemporanea. Più tardi fa la sua comparsa la "Si- nel 1951 dalla Mondatori, fortemente sostenuto dal suo amico Indro
gnora Cecioni" (nel programma "La regina ed io", 1960), popolana Montanelli, è frutto della celebrità ottenuta dal personaggio della "si-
romana perennemente al telefono con "mammà" e caratterizzata da gnorina snob" alla radio, alla fine degli anni Quaranta. Nel 2005 ha
bigodini giganti: il personaggio riscuote un successo enorme. Il suo pubblicato “Animali e altri attori”. Nel dicembre 2010 Franca Valeri
esordio teatrale risale al 1951, quando il "Teatro dei Gobbi" (da lei pubblica il libro autobiografico “Bugiarda no, reticente”, un racconto
fondato con Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli, diventato poi suo di un centinaio di pagine nel quale traccia i principali avvenimenti del-
marito), recita negli spettacoli "Carnet de notes n.1" e "Carnet de no- la sua esistenza, che l'hanno portata a intraprendere la carriera artistica
tes n.2", che proponevano senza ausilio di scene e costumi, una serie come autodidatta. L’8 marzo 2011 il Presidente della Repubblica Gior-
di sketch satirici sulla società contemporanea. Nello stesso anno recita gio Napolitano l’ha insignita dell’onorificenza di Cavaliere di Gran
nel suo primo film "Luci del varietà", di Alberto Lattuada e Federico Croce per la maestria e l’intelligente ironia che hanno caratterizzato la
Fellini (al suo esordio come regista); a questo seguono molte altre pelli- sua lunga carriera teatrale, cinematografica e televisiva.
Era2000 19
GIORDANO BRUNO E LA
CULTURA ROSACROCIANA
IN ITALIA E IN EUROPA
Alla fine del 2010 è stato dato alle stampe dalla casa ed. Di
Renzo la Summa terminorum metaphysicorum, uno dei te-
sti latini più importanti, dettato da Giordano Bruno al suo
allievo Raphael Egli. Il traduttore e curatore , Guido Del
Giudice, introduce il testo di Bruno con un saggio: “Bru-
no in Svizzera, tra alchimisti e rosacroce”. E’ proprio questo
scritto a riaprire un dibattito sui rapporti tra Bruno e gli
illuminati, attraverso la ricostruzione degli spostamenti del
filosofo tra la Svizzera e la Germania e i contatti che riuscì
ad intessere con esponenti della Confraternita che “proba-
bilmente” si stava già formando in Germania. La tavola ro-
tonda che si è tenuta a Perugia il 12 marzo, ha cercato, anche
confrontandosi con i testi appena citati che hanno elaborato
una riflessione profonda delle opere di Giordano Bruno, e
con le pubblicazioni rosacrociane, di attraversare dubbi, aggiungere conoscenze. La speculazione filosofica si è aperta,
necessariamente, alla riflessione sulle drammatiche situazioni storiche che insanguinarono l’Europa del ‘500, le guerre
di religione del tempo di Bruno e la guerra dei trent’anni (1618-1648) del tempo dei Rosacroce, ma ha cercato anche di
entrare nel profondo della filosofia del grande Nolano per meglio comprendere, forse, il nostro tempo di conflitti, molti
dei quali ancora religiosi, e la battaglia delle idee per cui il filosofo sacrificò la sua vita.
20 ERA2000
a cui appartenevano non solo filo-
sofi ma anche matematici, lette-
rati, musicisti, a rendere possibile
lo sviluppo della cultura rosacro-
ciana. Questo il pensiero di Fran-
ces A. Yates che nel 1964 pubbli-
cò un’importante monografia su
Giordano Bruno e la tradizione er-
metica. Si trattava, però, di un’in-
terpretazione che, risolvendo il
pensiero di Bruno nell’ermetismo-
il complesso di testi e di posizioni,
attribuiti all’antichissima sapienza
di Ermete Trismegisto, scritti tra il
I° e II° secolo d.C-, non valutava la
lunga e complessa riflessione di Bruno intorno alla magia e soprattutto sul rappor- importanti, dettato dal No-
to che la lega alla “nova filosofia” e alla concezione di Vita-materia infinita da cui lano al suo allievo Raphael
essa teoricamente è fondata. Alla luce della riforma della “magia” e delle cosiddette Egli. Il traduttore e curato-
opere “magiche” pubblicate nel 1891, segnalate già da Abraham Noroff nel 1868, re G.Del Giudice, introdu-
è possibile cogliere il valore che il Nolano attribuisce alla politica e alla religione. ce il testo di Bruno con un
Per comprendere in maniera più profonda il progetto di una riforma del sapere e saggio “Bruno in Svizzera,
le radici teoriche dell’interesse bruniano per la prassi magica come si evolve dal tra alchimisti e rosacroce”.
Sigillus sigillorum (1583) alle ultime opere, bisognerà considerarne alcune che E’ proprio questo scritto
scrisse durante il suo soggiorno ad Helmestedt. Per conoscere l’originalità del a riaprire un dibattito sui
pensiero di Bruno occorrerà attendere il 2000, anno in cui uscirà la nuova edi- rapporti tra Bruno e gli il-
zione delle opere magiche (con la traduzione italiana a fronte) curate da S.Bassi, luminati, attraverso la rico-
E.Scapparone e N.Tirinnanzi per Adelphi. Nel 2010 viene dato alle stampe dalla struzione degli spostamenti
casa ed. Di Renzo la Summa terminorum metaphysicorum, uno dei testi latini più del filosofo tra la Svizzera e
no elaborato una riflessione profonda delle opere di Giordano Bruno, e con le pubblicazioni rosacrociane, di attraversare
dubbi, aggiungere conoscenze. La speculazione filosofica si è aperta, necessariamente, alla riflessione sulle drammati-
che situazioni storiche che insanguinarono l’Europa del ‘500, le guerre di religione del tempo di Bruno e la guerra dei
trent’anni (1618-1648) del tempo dei Rosacroce. Si è cercato nel profondo della filosofia del grande Nolano per meglio
comprendere, forse, il nostro tempo di conflitti, molti dei quali ancora religiosi, e la battaglia delle idee per cui il filosofo
sacrificò la sua vita.
Prof.ssa Luciana Iannaco
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Era2000 23
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Vasari. Il Vasari, contemporaneo della donna e autore
tra l’altro di un famoso trattato sulle biografie dei grandi
artisti italiani, afferma che il quadro fu commissionato
proprio dal marito di lei al grande Leonardo Da Vinci.
Il condizionale è d’obbligo perché alcuni studiosi
nutrono ancora delle riserve sull’identità della modella
ritratta. Anche per dissolvere questi dubbi il 27 aprile si
procederà al primo atto di un progetto più ampio che ha
l’ambizione di riportare alla luce i resti della nobildonna
per farne oggetto di un attento studio. Attraverso lo
strumento avanzato del georadar, che consente di
individuare eventuali reperti sotto la pavimentazione, si
setaccerà il sottosuolo dell’ex convento di Sant’Orsola a
Firenze dove si ritiene riposino le spoglie di Monna Lisa.
Mille metri quadrati circa sotto esame, 12.000 euro il
costo sostenuto dalla Provincia di Firenze (proprietaria
dell’edificio) per realizzare l’iniziativa coordinata da
un team di esperti riuniti nel Comitato nazionale per
la valorizzazione dei beni storici culturali e ambientali
di Roma, il cui presidente è lo storico dell’arte Silvano
Vinceti, già cacciatore delle ossa del Caravaggio. Grazie
alle ricerche condotte dallo studioso Giuseppe Pallanti
presso l’Archivio di Stato di Firenze sappiamo che Lisa
Gherardini ha passato gli ultimi due anni di vita tra le mura
del convento di Sant’Orsola (dove la figlia divenuta Suor
Ludovica, se ne prese cura fino alla morte sopraggiunta il
15 luglio 1542) e qui fu seppellita. Sempre dalle ricerche
del Pallanti apprendiamo che la tomba di Francesco del
Giocondo si trova nella chiesa fiorentina della Santissima
Annunziata, dove vennero sepolti in seguito anche i
figli Bartolomeo e Piero. Il suo contributo però si ferma
qui. Giuseppe Pallanti, biografo di Lisa Gherardini, ha
commentato: ‘’Non partecipo alla ricerca in S.Orsola che
tuttavia mi sembra legittima, nonché molto complessa.
Aspettiamo i risultati di queste verifiche’’. Il professore
della
e del conte Ugolino, ha affermato che “verrà ricercato
Monnalisa
lo scheletro di una donna di 63 anni con particolari
caratteristiche storico-documentarie e qualora fosse
ritrovato sarà restaurato, consolidato e sottoposto a vari
test tra i quali la comparazione del Dna con le spoglie
sepolta
dei figli per stabilirne la familiarità. Successivamente si
ipotizza anche la ricostruzione fisiognomica del volto in
modo da confrontare la vera Monna Lisa con il quadro
di Leonardo”. Ma c’è chi ritiene inutile la ricerca. Da
di Rossana Furfaro Liverpool il giornalista inglese Chris Johnson afferma che
i resti, qualora vi fossero stati, sarebbero andati perduti in
seguito ai lavori che hanno interessato l’edificio negli anni
C’è una donna di nome Lisa, vissuta nella Firenze ‘80 allo scopo di ospitare una caserma militare con un
rinascimentale, che a distanza di secoli tiene ancora connesso posteggio sotterraneo proprio in corrispondenza
alta l’attenzione su di sé. Lisa Gherardini, moglie del di un chiostro. I detriti sono stati portati in una discarica,
probabilmente quella di Case Passerini, e attualmente
mercante fiorentino Francesco del Giocondo (per questo
non rimarrebbero che le mura esterne e qualche arco
detta anche “la Gioconda”), sarebbe la protagonista del del XIV secolo. Le diverse destinazioni d’uso dell’ex
dipinto a olio su tavola di pioppo (77x53 cm, databile convento lasciano poco spazio all’ottimismo: fin dal ‘300
1503-1514 circa, conservato al Museo del Louvre a fu un luogo religioso e tale rimase fino al 1810 quando
Parigi) secondo una ormai accreditata versione di Giorgio venne trasformato in una manifattura per tabacchi.
24 ERA2000
Negli anni ’40 e ’50 del ‘900 ospitò sfollati di guerra definitiva nell’identificazione della misteriosa modella di
e aule universitarie fino a raggiungere l’attuale stato di Leonardo? La caccia ai resti è aperta e senza dubbio il
abbandono. Ma Vinceti replica prontamente che ogni fascino emanato dal quadro più ammirato del Louvre
avvenimento intervenuto nella storia della costruzione ha non smetterà di ammaliare le generazioni future qualora
lasciato intatto il sottosuolo, dove si troverebbero anfratti, venissero alla luce elementi nuovi. Nel bene e nel male
nascondigli, sepolcreti che il georadar potrebbe facilmente si continuerà a parlare di lei, del suo sottile sorriso, dei
individuare. I discendenti non sono esattamente entusiasti suoi occhi che nasconderebbero simboli misteriosi a detta
dell’iniziativa. Sul sito adnkronos.it viene riportata la di Luigi Borgia, membro del Comitato. Difatti Leonardo
dichiarazione di una di loro, Natalia Strozzi Guicciradini, vi lavorò anni e anni ritornando più volte con nuove
datata 5 aprile: “Lasciate in pace Monna Lisa, la sua pennellate quasi a ricercare la perfezione, inducendo
storia, il suo passato. Lasciate alla Gioconda quel mistero a pensare che ogni ritocco equivale ad un nuovo
che l’ha resa famosa in tutto il mondo”. E poi aggiunge: messaggio del genio- artista. Dal canto suo Monna Lisa
“Da anni la mia famiglia sapeva che i resti di Monna o chiunque ella sia continuerà a seguire con lo sguardo
Lisa potevano essere nell’ex convento di Sant’Orsola ogni ammiratore dietro il vetro a cui l’hanno costretta per
a Firenze, ne parlavamo spesso con mia nonna. Un proteggerla da ladri, vandali e flash invadenti. Con quella
racconto affascinante per noi bambine, come del resto tranquillità nel volto così disteso da provocare invidia e al
tutta la storia della nostra famiglia”. Scavare nel passato tempo stesso mistero, con le braccia adagiate sul grembo
di quell’edificio, rintracciare le ossa di ignari soggetti che e le mani sciolte come a godersi uno spettacolo, in attesa
dovrebbero riposare in pace, porterà davvero ad una svolta paziente che qualcuno faccia luce sulla sua storia.
GenovARTE 2011
di Caterina Guerrieri
P
resto ”La Suprema” si presterà nuovamente da
scenario alla biennale d’arte contemporanea Ge-
novArte 2011; capitale europea della cultura nel
2004, Genova ha saputo affermarsi come uno tra i più
ricchi centri artistici, storici, scientifici, industriali e tu-
ristici del Bel Paese... sviluppando negli anni un sempre
più vivido fermento per la valorizzazione e la celebrazio-
ne delle prestigiose risorse del proprio patrimonio. Vicoli
caratteristici, il Porto Antico, il Polo Museale di Via Ga-
ribaldi ed alcuni tra i palazzi storici più belli d’Europa,
molti dei quali sono stati dichiarati patrimonio mondiale
dell’umanità dall’UNESCO; si tratta di una città che,
oltre a vantare il prestigio di opere architettoniche moder-
ne d’avanguardia firmate Renzo Piano, è la preziosa te-
stimonianza tanto dell’epoca medievale quanto di quella
barocca e risorgimentale. Genova racconta di una “storia
dell’arte” in continuo divenire... ed è proprio in virtù di più per esporre all’analisi critica e all’indagine popolare
questo che il centro per la diffusione e la promozione del- gli approcci sperimentali della produzione artistica con-
le arti Satura Art Gallery di Genova - con il patrocinio temporanea.
di strutture pubbliche e private - sostiene questa bien-
nale, per promuovere l’interesse comune per l’arte, crea-
re contatti e sinergie interessanti, offrire un’opportunità
di scambio interculturale e, se vogliamo, di educazione
REGOLAMENTO
Con il Patrocinio di Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, Mu-
al linguaggio alternativo; GenovArte offre un motivo di nicipio 1 Centro Est, SATURA art gallery, con sede in Genova, indice la IV
confronto tra artisti e cifre stilistiche ed un’occasione in Biennale d’Arte Contemporanea GenovARTE 2011.
Era2000 25
Art. 1 Destinatari del concorso Il concorso è rivolto ad artisti di tutte le briche dedicate al premio.
nazionalità operanti in Italia, nelle discipline di: pittura, scultura, fotografia.
Il montepremi complessivo sarà arricchito da premi istituzionali che saran-
Art. 2 Tecniche, formato e tema Ciascun artista può partecipare con una sola no resi noti il giorno della premiazione. Il Comitato Organizzatore si riser-
opera, in piena libertà stilistica e tecnica (tempera, olio, inchiostro, acrilico, va di individuare, tra i partecipanti, artisti emergenti, cui proporre possibilità
vinile, acquerello, grafite, collage, fotografia, etc.) e su qualsiasi supporto (tela, espositive personalizzate. Le esposizioni sopra indicate sono comprensive di
carta, legno, ferro, plastica, etc.) Le dimensioni sono libere purché dentro le allestimento, vernice e comunicati stampa che verranno realizzati a cura della
misure massime di cm. 200hX150. Le sculture non dovranno superare cm. segreteria organizzativa del premio. Le spese di trasporto (andata e ritorno) e le
50X50X120h e 40 Kg di peso. Il tema è libero. eventuali assicurazioni delle opere saranno a carico e cura degli Artisti. Le opere
rimarranno di proprietà degli Artisti.
Art. 3 Come partecipare E’ necessario inviare una fotografia a colori di dimen-
sioni non inferiori a cm. 12X18 e non superiori a cm. 24X30 o tramite CD. Art. 7 Catalogo Tutti gli artisti che supereranno la prima selezione (Art. 4)
La fotografia potrà essere inviata anche per posta elettronica in formato jpeg saranno ammessi alla IV Biennale d’Arte Contemporanea GenoARTE 2011,
(almeno 300 dpi). dovranno versare un contributo di € 60,00 a parziale copertura delle spese per
il catalogo della mostra e per quelle organizzative, con le medesime modalità
Il modulo di partecipazione, la fotografia, la ricevuta dell’avvenuto paga- elencate all’art.4. Una copia del catalogo sarà data gratuitamente a ogni artista
mento ed eventuale materiale documentario/biografico dovrà pervenire en- partecipante che potrà essere ritirata durante i giorni dell’esposizione; l’even-
tro il 30 aprile 2011 a: SATURA art gallery, piazza Stella 5/1 16123 Ge- tuale spesa di spedizione postale del catalogo nei giorni successivi alla chiusura
nova o all’indirizzo di posta elettronica info@satura.it Dal momento che della rassegna sarà a carico dell’artista.
la selezione avverrà sulla base delle fotografie ricevute, si consiglia l’invio di
fotografie professionali. Le fotografie e tutto il materiale documentativo non Art. 8 Premiazione La premiazione dei vincitori avverrà alle ore 17.O0 del 18
sarà restituito. Per consentire un coordinamento organizzativo adeguato s’invita giugno 2011 in concomitanza con l’inaugurazione della rassegna, alla presenza
ad inviare nel più breve tempo possibile il modulo di partecipazione. Il modulo delle Autorità e di personalità di spicco del mondo artistico e culturale.
di partecipazione è scaricabile dal sito: www.satura.it o www.facebook.com/
satura.genova oppure può essere richiesto presso la segreteria del premio. Art. 9 Restituzione delle opere ammesse Le opere ammesse alla mostra po-
tranno essere ritirate personalmente dall’artista, o da un suo incaricato munito
Art. 4 Prima selezione La selezione di tutte le fotografie ricevute avviene attra- di delega, a partire dal 2 al 9 luglio 2011 durante l’orario di apertura della se-
verso il vaglio della Giuria del concorso, il cui giudizio è insindacabile ed i cui greteria. Gli artisti che faranno pervenire le loro opere tramite corriere espresso,
nomi saranno resi noti il giorno dell’inaugurazione. Le opere così selezionate dovranno richiederne la restituzione incaricando un loro corriere di fiducia ed
parteciperanno alla IV Biennale d’Arte Contemporanea GenovARTE 2011 a proprie spese. Le opere dovranno essere inviate in un’ apposita cassa con viti
ospitata negli splendidi locali di Palazzo Stella. Alla rassegna parteciperanno, riutilizzabile per il ritorno. Le opere non ritirate entro i termini stabiliti saranno
inoltre, artisti invitati direttamente dal comitato organizzatore, per i quali non considerate lascito degli artisti all’Associazione Culturale Satura.
è prevista alcuna selezione. La rassegna s’inaugurerà sabato 18 giugno 2011 e
rimarrà aperta fino al 02 luglio 2011. Data la natura spiccatamente culturale Art. 10 Liberatoria Gli organizzatori, pur avendo la massima cura delle opere
del Concorso, è richiesto un contributo di € 20,00 per spese di segreteria ed or- ricevute, non si assumono alcuna responsabilità per eventuali danni di traspor-
ganizzative, che dovrà avvenire unitamente alla spedizione del materiale. Il ver- to, manomissioni, incendio, furto o altre cause durante il periodo della mani-
samento potrà essere effettuato con bonifico bancario intestato a: Associazione festazione, del magazzinaggio, dell’esposizione e della giacenza. Agli artisti è
Culturale Satura, Banca Intesa, Piazza Leonardo da Vinci 9/R Genova (C/C demandata la facoltà di stipulare eventuali assicurazioni contro tutti i danni che
numero 59630260158 codice ABI 3069 codice CAB 1495 IBAN IT37 G030 le opere potrebbero subire.
6901 4950 5963 0260 158) o tramite vaglia postale intestato a: Associazione
Culturale Satura, piazza Stella 5/1 16123 Genova, oppure assegno circolare Art. 11 Accettazione delle condizioni Gli artisti sono garanti dell’originalità
non trasferibile inviato all’indirizzo dell’Associazione. dell’opera che presentano e partecipando alla IV Biennale d’Arte Contempora-
nea GenovARTE 2011 accettano implicitamente tutte le norme contenute nel
Art. 5 Presentazione delle opere Agli artisti selezionati sarà richiesta l’opera presente regolamento, nessuna esclusa.
originale. L’opera dovrà essere senza vetro, senza cornice e provvista di un’uni-
ca attaccaglia (le opere fotografiche potranno essere presentate con vetro). Le Art. 12 Immagine delle opere Il Premio sarà largamente pubblicizzato sia in
opere dovranno giungere presso SATURA art gallery, (piazza Stella 5/1 16123 ambito locale sia nazionale e, a tal fine, lo sfruttamento delle immagini delle
Genova) entro la data che sarà successivamente comunicata agli artisti selezio- opere esposte resterà ad esclusivo vantaggio degli organizzatori.
nati. Le opere inviate per corrispondenza saranno accettate solo con spese e
rischio a carico del partecipante, sia per l’andata sia per il ritorno (restituzione). Art. 13 Privacy Le informazioni custodite nel nostro archivio verranno utiliz-
zate per la partecipazione al concorso e per l’invio del materiale informativo. È
Art. 6 Premi Sarà individuato tra i partecipanti un primo premio assoluto prevista la possibilità di richiederne la rettifica o cancellazione, come previsto
nelle diverse sezioni: pittura, scultura, fotografia, cui sarà offerto una mostra dalla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali.
personale nel corso del 2012, un servizio ad hoc di tre pagine, con intervista
e pubblicazione delle opere, sulla rivista SATURA arte letteratura spettacolo.Al
secondo e al terzo classificato saranno dedicati, nel corso del 2012, una mostra Organizzazione Generale: SATURA art gallery
collettiva presso la sede dell’Associazione e un servizio di due pagine, con associazione culturale – centro per la promozione e divulgazione delle arti
intervista e pubblicazione delle opere, sulla rivista SATURA arte letteratura Riferimenti telefonici: 010.246.82.84 – 010.66.29.17 cell.338.291.62.43
spettacolo. La rivista SATURA arte letteratura spettacolo dedicherà ampie ru- E-mail: info@satura.it http://www.satura.it
26 ERA2000
Giorgio Andreotta Calò, Meris Angioletti, Riccardo Be-
nassi, Rossana Buremi, Ludovica Carbotta, Alessandro
Ceresoli, Loredana Di Lillo, Patrizio Di Massimo, Va-
lentino Diego, Luca Francesconi, Invernomuto, Mar-
gherita Moscardini, Giovanni Ozzola, Luigi Presicce,
Antonio Rovaldi, Alberto Tadiello. Insieme alla mostra
un premio per aiutare nel loro percorso artistico non
sempre facile i giovani emergenti.Il vincitore riceverà il
finanziamento della Fondazione Palazzo Strozzi per una
monografia dedicata al suo lavoro, pubblicata da Sil-
vana editoriale. “Il CCCS - sottolinea Franziska Nori,
direttore della Strozzina - coerentemente con la sua po-
litica, vuole essere un punto di riferimento per lo stato
di Umberto Zonin dell’arte italiano e internazionale, non solo organizzan-
do mostre ed eventi, quanto promuovendo il lavoro di
giovani artisti. In quest’ottica s’inserisce il premio bien-
nale Talenti Emergenti che vogliamo riproporre dopo il
successo della prima edizione. In un panorama artistico
così ricco di riconoscimenti, Talenti emergenti si distin-
gue per la sua formula innovativa che garantisce serietà
e qualità della scelta, attraverso una doppia selezione
fatta, in prima battuta, da una giuria italiana, e in segui-
to da una internazionale, coinvolgendo personalità di
primo piano del panorama artistico europeo e mondia-
le. La novità di quest’anno risiede nella possibilità che
verrà data al premiato di poter pubblicare una propria
monografia, che permetterà al pubblico e alla critica di
conoscere e apprezzare la sua ricerca”. Il vincitore del
premio Talenti Emergenti è Luigi Presicce, è stato giu-
dicato da professionisti internazionali come Achim Bor-
chardt-Hume (Whitechapel Gallery, Londra), Barbara
Gordon (Hirshhorn Museum, Smithsonian Institution,
Washington D.C.) e Adam Szymczyk (direttore della
Kunsthalle Basel).Tutti gli artisti presenti nel percorso
A
espositivo sono stati scelti dopo un accurata selezione
l Centro di Cultura contemporanea Strozzina,
da importanti curatori italiani: Luca Massimo Barbe-
Fondazione palazzo Strozzi di Firenze fino a mag-
ro (MACRO, Roma), Chiara Bertola (HangarBicocca,
gio la mostra poliedrica e caleidoscopica di giovani
Milano), Andrea Bruciati (GC.AC, Monfalcone) e Gia-
talenti italiani. La particolarità dell'evento riguarda una cinto Di-PietrantonioGAMeC,Bergamo).
visione dell'arte a 360 gradi. Pittura,disegno, scultura, vi-
deo, installazione, fotografia saranno presenti in differen- Info: Orari: martedì – domenica 10.00 - 20.00, giovedì 10.00 - 23.00.
Lunedì chiuso. Speciale biglietto congiunto con la mostra Picasso,
ti forme e comunicazioni per rappresentare al meglio la Mirò, Dalì - Giovani e arrabbiati. La nascita della modernità: 10 euro
ricerca di 16 talenti italiani.Gli artisti in mostra saranno website: www.strozzina.org www.palazzostrozzi.org
Era2000 27
P.zza Costituzione, 10 Cagliari
il Glue, l’Alternative Concept Space di Firenze presenta:
IN UN MONDO MIGLIORE…
- nuova rassegna cinematografica -
D
opo il ciclo “interattivo” eccoci di nuo- spensierati e divertenti (o perlomeno non solo spensie-
www.gluefirenze.com www.gluefirenze.com www.gluefirenze.com
vo a proporre una serie di film “a tema” rati e divertenti). Aspettatevi degli ottimi film che, ol-
con un pizzico di ottimismo… Quello che tre a portare un messaggio “positivo” (più o meno tra
è successo al Glue in questa prima stagione è una pic- le righe), vi “aiutino” ad essere ottimisti, almeno verso
cola magia ed è per questo che si è pensato ad un ci- il mondo del Cinema che, nonostante la chiusura delle
clo che parlasse di un atteggiamento che ci ha portati sale fiorentine, continua a regalarci belle sorprese… Vi
fino a questo punto… l’ottimismo! Non aspettatevi film aspettiamo al Glue sperando in un mondo migliore…
28 ERA2000
Lungomare Trieste - Roseto (TE) - Tel: 085.8944163 085.8936126
Venezia, Punta della Dogana: “Elogio del dubbio”
di Caterina Guerrieri
D
al prossimo 10 aprile fino al 31 dicembre del dazione Pinault; inoltre vi saranno alcune opere assoluta-
2012, la Punta della Dogana a Venezia ospiterà mente inedite, appositamente realizzate “site specific” per
la mostra curata da Caroline Burgeois per la Fon- l’occasione da due giovani artiste contemporanee: l’etiope
dazione François Pinault “Elogio del dubbio”. Punta della Julie Mehretu e la francese Tatiana Trouvè. Tra gli altri
Dogana, come saprete, è uno artisti coinvolti ci sono sia
splendido edifico seicentesco nomi noti alla critica che già
a pianta triangolare tra il Ca- godono di grande approva-
nal Grande ed il Canale della zione... che talenti per lo più
Giudecca... ed è collegato a emergenti, ancora sconosciu-
Palazzo Grassi, sede di mo- ti al grande pubblico: Mau-
stre d’arte di particolare inte- rizio Cattelan, Jeff Koons
resse nonchè palazzo tra i più e Jeff Bauman, anche Adel
prestigiosi di Venezia; l’opera Abdessemed, Marcel Brood-
di recupero commissionata thaers, Dan Flavin, Subodh
dal magnate François Pinault Gupta, David Hammons,
nel 2009 ha reso anche Punta Roni Horn, Thomas House-
della Dogana uno splendido ago, Donald Judd, Edward
centro d’arte contempora- Kienholz, Paul McCarthy,
nea. Le opere dell’ “Elogio Sigmar Polke, Thomas Shut-
del dubbio”, tra capolavori te, Elaine Sturtevant, Chen
storici e produzioni di più Zen... ed altri ancora. Pur
attuale realizzazione, saranno conservando identità distinte
sessanta e circa 20 gli artisti e programmazioni di diverso
coinvolti. Il percorso indaga tipo, la sinergia tra Palazzo
il sentimento dell’inquietu- Grassi e Punta della Dogana
dine, l’identità individuale rappresenta un grande mo-
nella crisi delle certezze non- tore culturale per Venezia...
chè l’intensità del legame che un’interessantissima intera-
intercorre tra l’opera d’arte e l’intimità del suo stesso au- zione complementare tra una realtà destinata, per lo più,
tore... sul cui stato d’animo, appunto, va a strutturarsi la ad esposizioni temporanee ed un’altra che si presta invece
poetica del dubbio . Più della metà della ricca selezione alle permanenti della collezione François Pinault. Per in-
di opere esposte in occasione di questa mostra, non sono formazioni o prenotazioni chiamate l’199139139 o visita-
mai state mostrate nelle precedenti esposizioni della Fon- te il sito www.palazzograssi.it
Era2000 29
Picasso, Miró, Dalí
in corso a Firenze
F
ino al 17 luglio Palazzo Strozzi ospiterà la mo-
stra Picasso, Miró e Dalí. Giovani e arrabbia-
ti: la nascita della modernità. La mostra par-
te da una idea contemporanea della comunicazione
differente dalla maggior parte delle esposizioni in
cui sono stati protagonisti i tre artisti. L'obbiettivo
è soprattutto quello di far conoscere al visitatore in
maniera approfondita il periodo dei primi del no-
vecento dove iniziavano a muoversi artisticamente
Miró, Dalí e Picasso. Si inizia infatti con un film
che racconta i vari incontri e approcci dei tre fa-
mosi Spagnoli. Tutti e tre condividono un interesse
comune, l'anarchia verso le istituzioni, le classi più
abbienti, tutti e tre rivoluzionari che a loro modo
sconvolsero l'arte e la cultura dell'epoca. Nel per-
corso espositivo è possibile ammirare 60 opere di
Picasso, Dalí e Miró, cento schizzi picassiani pro-
venienti da collezioni private e dai più famosi musei
spagnoli. Organizzata dall'Ente cassa di Risparmio
di Firenze e dalla Fondazione Palazzo Strozzi con la
collaborazione della Soprintendenza del Polo mu-
seale fiorentino. Curata da Eugenio Carmona, pro-
fessore di Storia dell'arte all'università di Malaga e
Christoph Vitali,direttore dello Shirn Kunsthalle
di Francoforte, della Fondation Bayeler di Basilea e
della Kunst-und Ausstellungshalle der Bundesrepu-
blik Deutschaland di Bonn. Il visitatore attraversa
la mostra tra spazi chiamati “pensieri”da fil rouge
tra le varie opere il famoso “Cahier n.7”, si percor-
rono 5 sezioni che comprendono quasi 30 anni nei
quali si sottolineano i vari incontri tra i tre artisti.
Il primo incontro, la visita di Dalí a Picasso a Parigi
nel 1926, ed ancora l'incrocio tra Miró e Picasso
nel 1917, si conclude con l'arrivo del giovane Pi-
casso a Parigi nel 1900. Al termine del percorso tre
opere fondamentali dei splendidi maestri spagnoli
che sconvolsero la visone della storia dell'arte : il
capolavoro cubista di Picasso Donna che piange
del 1937, la Composizione geometrica di Miró del
1933, l'Arlecchino di Dalí del 1926.
30 ERA2000
Arcimboldo, artista milanese
IL GRANDE PITTORE “TORNA” NELLA SUA CITTÀ IN UNA BELLA MOSTRA AL PALAZZO REALE
di Michele De Luca
V
ista come una singolare anticipazione di certi aspetti nista del Cinquecento milanese viene idealmente collocato
del surrealismo, la sua opera ha trovato nel Nove- nella mostra “Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo
cento – a distanza quindi di ben quattro secoli – ha e Caravaggio”, curata da Sylvia Ferino-Pagden ed allestita
incontrato una particolare fortuna. Parliamo di Arcimboldo nelle sale di Palazzo Reale (superbo il catalogo realizzato da
(al secolo Giuseppe Arcimboldi (Milano, 1527 – 1593), ar- Skira). La curatrice dirige la Pinacoteca del Kunshistorisches
tista ormai da tutti conosciuto e celebrato per la sua pittu- Museum di Vienna, cui si deve il prestito del nucleo più
ra illusionistica, insieme fantastica e minuziosa, legata sia al corposo di opere che vengono esposte in un’articolazione in
manierismo sia all’allegorismo tardocinquecentesco; caratte- nove sezioni che introduce e coinvolge il visitatore nella Mi-
ristici i suoi ritratti caricaturali e allegorici realizzati con l’ac- lano cinquecentesca, in un percorso affascinante tra disegni,
costamento di fiori, frutta, ortag- pittura e preziosi oggetti usciti dalle
gi e animali, che rivelano un suo officine artigianali milanesi, all’epoca
stretto rapporto con il manierismo rinomatissime per la qualità e l’eccel-
nordico. Artista profano e bizzarro, lenza dei propri manufatti artistici,
Arcimboldo deve la sua “fortuna” inteso a restituire Arcimboldo al suo
all’ambiente delle corti europee, in contesto d’origine. Si parte dall’ana-
particolare quella di Rodolfo II di lisi dei poli principali attorno ai quali
Boemia, che a quello lombardo, ruota la cultura artistica milanese del
anche se a Milano è radicata la sua Cinquecento: da un lato il genio leo-
formazione, all’inizio come colla- nardesco, dall’altro le grandi officine
boratore del padre Biagio, maestro artistiche milanesi, con una scelta di
di vetrate del Duomo e, nell’am- disegni grotteschi di Leonardo ac-
bito lombardo, realizzò nel 1558 i compagnati da disegni e dipinti di
cartoni per una serie di arazzi per il seguaci come Girolamo Della Porta,
Duomo di Como e collaborò poi Bernardino Luini, Francesco Melzi,
con Giuseppe Meda nella deco- Giovanni Paolo Lomazzo e Giovanni
razione del transetto meridionale Ambrogio Figino, che attestano l’in-
del Duomo di Monza. Celebrato fluenza di Leonardo nello studio della
come emblema dell’artista di cor- fisionomia caricata e della figura, della
te, la figura di Arcimboldo viene di natura, della flora e della fauna; per
nuovo riproposta al centro di un passare poi al a stupendi cammei, vasi,
grande evento espositivo nel capo- scudi, preziose armi e armature, tessu-
luogo lombardo, teso a mettere nuovamente a fuoco la sua ti raffinati, libri, medaglie, sculture, stampe, tutte opere di
opera in relazione con la realtà artistica della Milano del suo artisti e artigiani milanesi. Si entra poi nel vivo della mostra
tempo per evidenziare e far comprendere come le invenzioni con la sezione “Arcimboldo a Milano”, che presenta le opere
fantastiche da lui realizzate a Vienna e a Praga possano es- giovanili dell’artista e dei suoi maestri, a confronto con esem-
sere spiegate solo alla luce della tradizione lombarda che, a pi rappresentativi dell’illustrazione naturalistica in Italia.
partire da Leonardo aveva incominciato ad interessarsi alla Seguono le intricate composizione di fiori, frutti e animali
rappresentazione degli aspetti fisiognomico-caricaturali e a che celano un complesso significato allegorico, cui maggior-
volgersi con nuova attenzione all’universo variegato della na- mente è ricondotta l’originalità fantasiosa e per certi versi
tura. Un’indagine che, com’è noto, culminerà alla fine del stravagante di Arcimboldo, il quale svolse inoltre un’intensa
secolo e gli inizi del successivo con Caravaggio e con la na- attività di inventore, animatore e regista di feste e tornei, ed
scita del genere della “natura morta”. Va anche ricordato che, inventore di prodigiose attrezzature e strabilianti mascherate.
come Leonardo, Arcimboldo fu anche ideatore di costumi e L’ottava sezione si concentra sul ritorno di Arcimboldo a Mi-
di scenografie per le feste di corte, a testimonianza del genio lano dopo i successi all’estero e si apre con un “Autoritratto”
inventivo ed innovativo dell’arte lombarda del Cinquecento, del maestro del 1587 in cui si raffigura come “testa cartacea”,
al cui tessuto artistico l’opera di Arcimboldo appare stretta- quasi a volersi “eternare”, più che come pittore, in veste di
mente connessa, benché svolta per lunghi anni lontano dalla letterato e poeta. Chiude la mostra la strepitosa serie delle
città natale. Tra il genio toscano, creatore della “Gioconda”, “teste reversibili” e delle nature morte, con alcuni capolavori
e i “cesti di frutta” di Michelangelo Merisi, questo protago- assoluti della pittura italiana ed europea del secolo XVI.
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archeologiche di un anfiteatro romano.
Dalla piscina si può ammirare un'anti-
ca scala in calcare rosa, sulla quale sorge
un podio rettangolare porta di accesso
di un tempio dedicato alle acque, opera
di antiche maestranze romane del I se-
colo D.C. Inoltre all'interno del percor-
so termale si incontrano due cisterne
romane con volta a botte che ospitano
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LOTTO,
INQUIETO E “CONTRO CORRENTE”
La grande mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma
di Michele De Luca
“
Gli occhi dell’Annunciata di è stato considerato un esempio nega-
Recanati, si pensa di poter dire tivo, da additare per mostrare come
siano i più commoventi del- non bisognava dipingere; grazie allo
la pittura. Spalancati, con le pupil- studioso americano, tra i più grandi
le grandi come laghi cupi nel buio; amanti ed esperti dell’arte italiana si
laghi del cuore, dove un’anima s’af- è potuto assistere al grande recupero
faccia e spaura, timida di confessarsi, del Lotto, da considerare sicuramen-
torbida quasi per troppa innocenza. te come una delle maggiori conqui-
Capolavoro della trepidazione, della ste del Novecento: le composizioni
tristezza: i sentimenti inevitabili del religiose e, soprattutto, i ritratti sono
Lotto”. Sono parole di Francesco oggi considerati dagli studiosi e dal
Arcangeli, che meglio non potrebbe- pubblico tra i dipinti più emozio-
ro introdurci nel vivo della vicenda nanti del XVI secolo. Più che delle
artistica di Lorenzo Lotto (Venezia tendenze pittoriche venete a lui con-
1480 – Loreto 1556), in cui si pone temporanee va detto che Lotto risen-
tra l’altro, come culmine della sua te dell’inquieto influsso di Albrecht
potenza pittorica, un’opera che uno Durer e di quelle voci pur presenti in
dei più grandi protagonisti del nostro area veneta ma estranee alla predomi-
Cinquecento realizzò nel 1508 (“Po- nanza creativa e stilistica segnata da
littico di Recanati”) nella città che sa- Giorgione e dal grande Cadorino a
rebbe poi diventata famosa in tutto il cui si era adeguata la maggioranza di
mondo per aver partorito il genio as- artisti locali; fin dall’inizio della sua
soluto della poesia lirica italiana, cioè carriera Lotto manifesta una sorta di
Giacomo Leopardi. Nella sua città insofferenza per questo “andazzo” e
natale il giovane artista si scontra ben per l’atteggiamento riverenziale verso
presto con un ambiente dominato costoro manifestando una personali-
da Tiziano, troppo lontano dal suo tà artistica spiccatamante autonoma.
modo di concepire l’arte. Scontro Non si hanno notizie precise circa la
che pagò con una sorta di “ostraci- sua formazione, che dovette comun-
smo” che lo emarginò da importanti que avvenire nella Città Lagunare e a
committenze ( basti pensare che in Treviso, dove il pittore eseguì le sue
vent’anni riceverà la richiesta di tre prime opere documentate, fra cui il
soli dipinti) nonché dalla considera- ritratto del “Vescovo Bernardo de’
zione dovutagli dalla critica d’arte più Rossi” (1505), già indicativo del suo
prestigiosa ed influente, che lo terrà originale orientamento che da subito
nel dimenticatoio addirittura fino trascura le novità tonali della pittura
al XX secolo. Solo nel1895, infatti, veneziana per ricollegarsi piuttosto
grazie a Bernard Berenson (il quale alla tradizione figurativa, anch’essa
scrisse: “Per capire bene il Cinque- veneziana, che da Giovanni Bellini
cento, conoscere Lotto è importante risale ad Alvise Vivarini e ad Anto-
quanto conoscere Tiziano”), i critici nello: tale tradizione offre al giovane
e gli storici dell’arte hanno osato ri- Lorenzo spunti linguistici antitetici
scoprire un maestro che, nel passato, rispetto alla pittura senza disegno del
34 ERA2000
Giorgione, e più consoni ad espri- camente belliniane e ad introdurre suo forte sentimento religioso (passò
mere la caratteristica inclinazione del accenti dinamici ed emozionali che gli ultimi anni della sua vita, in po-
pittore all’indagine penetrante della sottraggono il quadro religioso a vertà, come “oblato” nella Santa Casa
realtà. Già nei primi lavori, infatti, i quella tradizionale e rassicurante cal- di Loreto). La vita di Lorenzo Lotto
suoi colori concorrono ad una defini- ma contemplativa. Nel 1509 Lotto si è stata spesso segnata da un’inquie-
zione plastica della forma, ritagliata recò a Roma, attirato dai grandi avve- tudine dovuta all’incapacità di cedere
nei suoi contorni da un segno niti- nimenti artistici del momento; il suo
a compromessi in campo artistico o
do ed incisivo; anche la trasparenza soggiorno nella Città Eterna fu ricco
anche spirituale. Non cercò mai il
della luce, lontana dalle vibrazioni di esperienze, ma di esse purtroppo
atmosferiche dei dipinti dell’autore non rimangono tracce se non in do- facile successo e perciò si trovò ripe-
della “Tempesta” , viene sfidata per cumenti che testimoniano della sua tutamente in difficoltà economiche.
una cruda descrizione di ogni aspet- collaborazione con l’Urbinate nelle Piuttosto che tradire i propri ideali
to della vita reale, con il risultato – stanze vaticane. Circostanze scono- preferì una vita raminga in cerca di
come nel ritratto citato – di rendere sciute lo riconducono nelle Marche, committenti che potessero capirlo ed
nella lucida e tesa immagine fisica la dove porta a conclusione, nel 1512, apprezzarlo. Una grande mostra alle
verità psicologica del personaggio, una pala per la chiesa di San Floria- Scuderie del Quirinale a Roma (otti-
contro ogni forma di idealizzazione no a Jesi rappresentante la “Depo- mo catalogo edito da Silvana), curata
classicheggiante. Costretto a svolgere sizione”; molto importante perché da Giovanni Carlo Federico Villa,
il proprio lavoro lontano da Venezia, appartiene ad un momento di vivace attraversa tutta la produzione artisti-
Lotto ottenne la commissione di un sperimentazione che approda – sulla ca di questo straordinario e solitario
grande polittico per la chiesa di San base anche delle esperienze matu- maestro del Rinascimento italiano
Domenico a Recanati, in cui egli rate a Roma – ad un più libero ed
che si autoproclamava “solo, senza
giunge ad una compiuta sintesi delle armonico ritmo compositivo basato
fedel governo e molto inquieto nella
diverse componenti del proprio ori- su un’articolazione più duttile delle
ginale linguaggio; pur ritrovandovi, forme, mentre anche il colore sembra mente”. In tutto ben cinquantasette
infatti, l’ambientazione architettoni- come ammorbidirsi grazie alla lezio- opere fondamentali per comprende-
ca dei dipinti di Giovanni Bellini, è ne raffaellesca. Ciononostante, alla re pienamente il percorso artistico e
l’influsso di Durer a prevalere, por- base dell’ispirazione dell’artista re- biografico di Lorenzo Lotto ed esal-
tando il pittore a sovvertire l’ordine sta, ed affascina, una interpretazione tarne la visione e la poetica. Da non
armonico delle composizioni tipi- emozionata e patetica, generata dal perdere, assolutamente.
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Piero Leonardi
Stili di Vista
e la loro relazione con la pittura
L'approccio innovativo che Piero Leonardi illustrerà nel Fotografo, prima dello scatto, proietto nell'immagine la
corso della sua Conferenza, e che lo condurrà alla rifles- mia visione, per vestirla di sensazioni e stato d'animo: il
sione sul rapporto dicotomico tra Pittura e Fotografia, mio Stile di Vista. La Fotografia, dunque, per me non è
poggia sui concetti di Calligrafia Fotografica® e Stile di mai una foto-copia della realtà, ma la sua trasfigurazione
Vista®, individuati, elaborati e argomentati da Leonar- attraverso il media della mia percezione.” Il pensiero di
di stesso che sintetizza così i concetti fondanti della sua Leonardi sembra quindi ricondurre al bisogno-finalità
ricerca: il mio dialogo con la Fotografia si caratterizza dell'Arte di sublimare l'accessibilità.
attraverso un continuo percorso di indagine quasi episte-
mologica: sono certo occorra acquisire la consapevolezza
I panorami surreali di Leonardi rivelano, una nuova per-
di una propria Calligrafia Fotografica per rappresentare
cezione del paesaggio apuano, incline all'individuazione
il nostro modo di vedere il mondo: è questo nuovo ap-
dei valori pittorici della pietra penetrata da simboliche
proccio alla Fotografia, che passa attraverso la scoperta
del proprio Stile di Vista, ad aver segnato le tappe nello pennellate di matrice geologica. Con queste parole la fo-
sviluppo della mia ricerca. tografia di Piero Leonardi è stata apprezzata dal critico
d'arte Sabrina Falzone.
Piero Leonardi ci spiega:
“Seguo ed inseguo L'Anima delle Cose allo scopo di sve- www.pieroleonardi.com
lare legami impercettibili tra il mondo e chi lo osserva, Ufficio Stampa
nel tentativo artistico, e prima ancora filosofico, di cat- Sabrina Falzone: info@sabrinafalzone.info
turare aspetti che vanno oltre al comune vedere. Come www.sabrinafalzone.info
Era2000 37
Stefania Legumi intervista Piero Leonardi
Lei spiega che negli oggetti parte della nostra anima vie-
ne trasportata in essi, quale è il segreto per fermarla e tra-
sportarla in una fotografia? Per “fermarla” è certamente
la sensibilità che abbiamo nell’osservare, ma soprattutto
la sensibilità che abbiamo nel comprendere non tanto
ciò che vediamo ma come lo vediamo. Konrad Fiedler
teorizzava alla fine dell’800 che l’arte è un mezzo di co-
noscenza ed espressione di un mondo mediato dalla
vista, non una semplice fotografia della realtà ma espres-
sione di forme, la cosiddetta “pura visibilità”, secondo
Benedetto Croce. Siamo tutti in grado di ….“puramen-
te di vedere”, la differenza sta nel capire, noi stessi, come
lo facciamo. Il resto è tecnica fotografica.
Quali sono le differenze più importanti tra fotografia in-
terpretativa e fotografia documentativa?
La fotografia documentativa è una foto-copia della real-
tà, la fotografia interpretativa è l’immagine della realtà
interpretata dal fotografo, c’è poi quella che io chiamo
“fotografia percettiva”, con la quale cerco di fotografare
non la materia, piuttosto il messaggio che ricevo da que-
sta. Il messaggio non è altro che il transfer emozionale
tra me e l’oggetto-soggetto. Nella fotografia documen-
tativa non faccio altro che trasportare l’immagine, ad
esempio di un fiore, da una realtà tridimensionale ad
una a due dimensioni, se invece voglio mostrare la mia
interpretazione del fiore, parto dal concetto che intorno
ad esso ho uno spazio a disposizione, scelgo l’angolazio-
ne che mi è più congeniale, scelgo l’illuminazione che
preferisco e fotografo il mio fiore. In tutti e due i casi ho
la foto di un fiore. Nella fotografia percettiva l’oggetto
della mia foto è il messaggio tra me e il fiore ed il risulta-
to non è necessariamente il fiore, può essere altro se quel
fiore per me è altro, se vedo altro.
Nel 2006 nasce il programma didattico “Calligrafia fo-
tografica”, ce ne vuole parlare brevemente?
Così come nella scrittura, solo dopo aver conosciuto e
sviluppato una graduale capacità e competenza per com-
porre un testo, comincia ad emergere la calligrafia, quale
"segno" inconfondibile ed univoco della propria scrittu-
ra, anche nella Fotografia può essere tracciato un simile
percorso. Al contrario di altri corsi, dove il livello del
programma si basa sulle conoscenze tecniche dei par-
tecipanti, il format di “Calligrafia Fotografica”, pur af-
frontando e premettendo in maniera esaustiva l’aspetto
tecnico, comunque approcciato in modo ‘creativo’, ana-
lizza e propone un aspetto filosofico indispensabile per
raggiungere la conoscenza e quindi la competenza della
propria chiave di lettura del mondo, il proprio “Lin-
guaggio del Vedere”: la propria "Calligrafia Fotografica".
38 ERA2000
Come si è avvicinato alla fotografia e quali sono i suoi prendere coscienza di questa capacità. Da lì alla consape-
maestri? Nel 1979, passeggiando per una via di Roma vidi volezza del nostro “Stile di Vista” il passo è breve.
in una vetrina una Nikon FM, non sapevo nulla di foto- Che tipo di rapporto c'è , secondo lei, tra pittura, foto-
grafia, quell’”oggetto” mi affascinò per la forma, per tutti grafia e filosofia? Credo che la filosofia sia uno stile di
i numerini colorati che c’erano sull’obiettivo, lo acquistai pensiero trasversale a tutte le attività dell’uomo, quindi
più come oggetto che come macchina fotografica, poi anche alla fotografia e alla pittura.
usandolo mi resi conto che la fotografia era un hobby co- Tutti possono sperimentare la calligrafia fotografica?
stoso, così decisi che o smettevo o trasformavo l’hobby in Tutti abbiamo capacità di instaurare un feeling con gli
una professione. Tra i miei maestri c’è sicuramente Tazio oggetti. Qualsiasi cosa ci appartiene porta con sé un po’
Secchiaroli, che frequentavo spesso, mi aiutò nella scelta di noi, scegliamo il cover per il telefonino, i nostri abiti,
delle foto della mia prima mostra: la ricostruzione dell’Ir-
attacchiamo ciondoli nella nostra auto, sono tutti gesti
pinia ad un anno dal tragico terremoto; da lui ho appreso
che ci aiutano a sentirli nostri. Queste operazioni traspor-
un aspetto filosofico della fotografia che mi era sconosciu-
tano in essi un po’ della nostra anima. In questo modo
to e che ha influenzato l’approccio della mia ricerca.
riconosciamo loro una personalità. Esserne consapevoli è
Tra gli autori che apprezzo ci sono sia pittori come An-
selm Kiefer, Sam Francis, Jackson Pollok, che fotografi il primo passo verso una lettura di quest’anima. C’è poi
come Aron Siskind, Franco Fontana, Mario Giacomel- chi la rappresenta con una poesia, chi con un quadro, io
li… sarebbe lungo però citarli tutti. lo faccio con la fotografia e credo possano farlo tutti.
Quanto tempo occorre per sviluppare il personale lin- La fotografia è comunicazione. Quanto questo linguag-
guaggio del vedere ? Non si può dire: ci sono persone gio ha influenzato la nostra società? Qualsiasi immagine è
predisposte a sognare ed altre che fanno più fatica. comunicazione e l’uomo ha da sempre usato le immagini
Ai miei corsi si iscrivono persone che fotografano con il per rappresentare il suo rapporto con il mondo, dai graf-
telefonino, fotoamatori e professionisti. La tecnica foto- fiti nelle caverne, alla fotografia. Più viviamo circondati
grafica è fatta di numeri, si impara, ciò che invece abbia- da immagini, più queste condizionano la nostra vita e le
mo tutti è proprio la capacità di percepire, dobbiamo solo nostre scelte, perciò esserne consapevoli è già un antidoto.
F
osco Giulianelli, fotografo di origini umbre, nei giorni della viaggiatori della mente, indossate da Alessia di Paolo, dalla model-
Milano Fashion Week 2011 è stato protagonista quale coau- la e conduttrice televisiva finlandese, Saimi Hoyer e dalla scrittri-
tore e conduttore di un documentario-reality sulla vita delle ce perugina Marta Cassieri, sono state immortalate dagli scatti di
modelle a Milano prodotto dalla Fremantle Media per la televisione Fosco durante tutta la Milano Fashion Week. Leitmotiv trova la
finlandese. Sotto i riflettori delle telecamere, nel lavoro di condu- sua origine nel vincente sodalizio di Juan Caro e Fabio Sasso. Juan,
zione, è stato affiancato dalla bellissima modella finlandese Saimi colombiano di nascita, si trasferisce in Europa specializzandosi in
Hoyer. Il programma televisivo ha visto la prestigiosa partecipazio- arte visuale; Fabio, cresciuto artisticamente al Dams di Bologna, si
ne di Leonardo Vecchiarelli, Renzo Rosso, Giovanni Gastel, Elio forma come sarto; dal loro incontro sboccia una nuova forma di co-
Fiorucci, Franca Sozzani, Diego Dolcini, Lapo Elkan ed Alessia municazione che stupisce e sollecita la mente dei fruitori delle loro
Giacobino. Fosco, nato a Perugia, 17 anni fa si è trasferito a Stoc- creazioni. La gamma completa dei colori, dal verde delle piante,
colma, dove ora vive con la moglie svedese e 4 splendidi bambini, all’azzurro dei ruscelli, alle tonalità dei fiori, è il motivo dominante
rimanendo tuttavia sempre legato alla sua terra natia. Oltre a svolge- della stagione F-W 2011-12, con uno spiccato richiamo alle storie
re l'attività di fotografo, è un volto per spot pubblicitari nelle televi- fiabesche e surreali.( www.leit-motiv.com ). Fosco Giulianelli con
sioni scandinave, uno showman del piccolo schermo ed un seguito il suo lavoro è grande motivo di vanto per l'Umbria. Nella foto
cool hunter con il suo blog The Fashionist ( www.thefashionist.se Juan Caro e Fabio Sasso, Leitmotiv, con la scrittrice perugina Marta
). Per la sua propensione a scoprire novità nel mondo della moda, Cassieri.
oltre che per l'innata disinvoltura dietro le telecamere Fosco è stato
l'anima del programma, muovendosi con naturalezza e professiona-
lità tra i grandi nomi presenti alla settimana di moda milanese. Tra
gli stilisti coinvolti nel programma citiamo Juan e Fabio del brand
rivelazione Leitmotiv, che Giulianelli stima tra le realtà giovanili di
maggior livello. Linee, forme e giochi cromatici della loro collezione
sono stati un irresistibile stimolo per l'arte fotografica di Fosco. Le
creazioni ricche di stampe vive, quasi in movimento, dedicate ai
Era2000 39
Leitmotiv
www.leit-motiv.com
I
l successo dei Leitmotiv, al secolo Juan Caro milioni di pixel, mentre i bassorilievi diventa-
e Fabio Sasso, dimostra almeno tre cose, no software sofisticati in grado di convertire
che dovrebbero essere di buon auspicio per la biosfera in cyber-natura. La gorgiera appog-
i giovani designer che vogliono tentare la strada giata su un lineare abito dalla stampa mosaico
della moda. Primo: si può emergere anche sen- pixellata sintetizza il mood di una collezione
za vivere e lavorare nell'epicentro del Made in multidimensionale e atemporale a cavallo
Italy, Milano. Fabio e Juan vivono (felicemente) tra passato e futuro. Cappotto aureo aperto
a Bologna, e non hanno nessuna intenzione di e mani nelle tasche della gonna per metter in
lasciare portici e tagliatelle. Secondo: non sono evidenza il dettaglio prezioso ed inaspettato
le scorciatoie, le amicizie e gli "agganci" l'uni- della fodera in seta printed multicolor. Gold
ca strada per farsi notare e conoscere. I due ra- connection a tutto tondo. La ricerca materica
gazzi mantengono, nonostante i tanti successi sul tessuto approda sulla pelle dei guanti. Per
che hanno maturato nel giro di una manciata un total look dal tocco aureo. L’effetto stampa
di anni, uno spirito incredibilmente naif, quasi mosaico destrutturato e multicolor abban-
stralunato. Eppure la stampa specializzata più dona le fodere e trionfa sull’abito a strascico
attenta li segue, li pubblica e non risparmia che verticalizza la silhouette femminile. Sfila-
complimenti nei loro confronti. Terzo: le com- ta d'eccezione oggi con quei due geniacci dei
mistioni culturali non possono che generare Leitmotiv che hanno portato ad AltaRoma la
frutti interessanti. Colombiano l'uno, italia- loro moda fantasiosa e colorata. Come hanno
nissimo l'altro, percorsi formativi decisamente spiegato alla stampa, "la fiaba è un racconto
diversi alle spalle, Fabio e Juan sono la dimo- di meraviglie. In essa l'elemento fantastico
strazione che il mix and match (non solo come ha la prevalenza sul reale, pur essendo vissuto
trend!) è sempre una forza, mai una debolezza. come ordinario e naturale. Nella fiaba uomini,
A Roma i Leitmotiv sfilano, per la prima volta animali, esseri fantastici e strani condividono
nella loro storia, da soli in pedana. Emoziona- tutti il medesimo universo, vivono nello stesso
ti? Molto. Ma la collezione riscuote applausi a mondo, nella medesima dimensione. La no-
scena aperta, e tutti i timori del pre-show svani- stra "Light-Motiv" è una fiaba moderna, un
scono nel backstage, dove amici e giornalisti si territorio onirico intessuto di colte rivisitazio-
accalcano per complimentarsi. «La città è stata ni del passato, di febbrile fantasia e sospeso
l'ispirazione per questa collezione, una città in- in una dimensione temporale immobile ed
tesa come luogo nel quale si incontrano passa- acronica, in cui formule quali "c'era una vol-
to e futuro» racconta Juan, «ma non ci sono le ta" e "vissero tutti felici e contenti" sono or-
nevrosi della vita urbana contemporanea. Qui mai inattuali". Ed è questo viaggio misterioso
ci sono solo positività e colore». La collezione che Fabio Sasso e Juan Caro, le due anime
ha un grosso pregio: quello di essere portabi- del brand Leitmotiv, oggi ci hanno invitato a
lissima e - di conseguenza, vendibilissima. Ma compiere insieme a loro con silhouette, forme
i Leitmotiv la vorrebbero vedere indossata da e colori metropolitani, dalle forme avvolgenti
una donna «colta, eclettica, raffinata, come Ch- e fluide, ma anche corpose e tridimensionali.
loe Sevigny». Immancabili le stampe, da sempre Leitmotiv seducono con la loro verve ed ener-
"leitmotiv" delle collezioni dei Leitmotiv: «na- gia che piace e coinvolge a livello profondo.
sco da studi artistici» continua Juan, «l'amore C'è molta poesia underground nelle loro crea-
per le stampe è nel mio dna: l'immagine dise- zioni al contempo eleganti, sensuali, giocose e
gnata e dipinta è sempre stata una parte molto vivaci. Anche le stoffe assecondano le esigenze
importante del mio essere». La passerella di Lei- della donna dinamica e contemporanea che
tmotiv ad AltaRoma è un viaggio, un' avven- nel suo guardaroba quotidiano alterna volut-
tura, un cammino misterioso che Fabio Sasso tuose sete, morbidi velour e innovativi tessuti
e Juan Caro ci invitano a compiere insieme a tecnici. Semplicemente uniche le borse in jac-
loro. Un viaggio tra passato e futuro, tra storia e quard ricoperto di poliuretano e le collane con
modernità lungo il quale i mosaici brillano con i microchip racchiusi nelle gocce di cristallo.
40 ERA2000
euro
flora
2011
Dal 21 aprile al 1° maggio sboccia EUROFLORA 2011.
A Genova percorsi spettacolari tra fiori e piante da
cinque continenti.
C
onto alla rovescia per Euroflora 2011, in pro- quadrati affacciati sul mare, all’impatto di colori, riflessi
gramma in Fiera a Genova dal 21 aprile al 1° e fragranze naturali. Euroflora è la manifestazione floro-
maggio prossimi. L’edizione di quest’anno, la vivaistica internazionale più prestigiosa del Mediterraneo,
decima nella storia della manifestazione che ha cadenza la più importante al coperto e presenta tutte le specificità
quinquennale, è stata presentata oggi a Milano, al 31° del settore: dalla ricerca all’ibridazione, dal fiore reciso alle
piano del Grattacielo Pirelli, da Paolo Lombardi e Rober- fronde, dalle piante in vaso all’arboricoltura, dal giardi-
to Urbani, rispettivamente presidente e amministratore naggio al paesaggismo. E’ riconosciuta dall’AIPH – As-
delegato di Fiera di Genova SpA, con gli interventi del sociation Internationale des Producteurs Horticoles, e fa
presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, parte di AIF – Association of International Floralies. Per
del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e questa edizione Euroflora ha ottenuto l’adesione del
della sindaco di Genova Marta Vincenzi. Piante, fiori, Presidente della Repubblica. Euroflora fornirà anche l’oc-
colori ed essenze in arrivo da ogni angolo d’Italia e casione per fare il punto sulla situazione del settore floro-
da cinque diversi continenti trasformeranno il quartiere vivaistico, che in Italia, seppure in un contesto ancora de-
fieristico in un grande giardino affacciato sul mare, capa- bole, ha saputo cogliere nel 2010 gli stimoli provenienti
ce di stupire, di sensibilizzare e di appassionare visitatori dalla domanda internazionale, giocando con successo la
provenienti da tutto il mondo. Euroflora 2011 attraverso carta dell’export (+9% rispetto al 2009). Qualche ulte-
percorsi altamente spettacolari offrirà stimolanti spunti di riore difficoltà è emersa invece sul mercato interno, per
conoscenza e metterà in luce le eccellenze produttive del un settore che, secondo l’Ismea, sta ancora accusando i
settore presentando novità in anteprima a fianco di esem- condizionamenti determinati da un inasprimento dei co-
plari di valore assoluto. Più di 800 le aziende florovivai- sti di produzione.
stiche presenti nelle collettive o singolarmente, cinque-
cento i concorsi estetici e tecnici che ne valorizzeranno
le capacità e l’impegno professionale, con un montepre-
mi di quattrocentoventimila Euro. Oltre al Palasport, da
sempre cuore scenografico dell’evento, al padiglione C,
e ai grandi spazi all’aperto, per la prima volta anche il
nuovo padiglione Blu progettato da Jean Nouvel e inau-
gurato nel 2009 – contribuirà, con i suoi ventimila metri
www.euroflora2011.it Era2000 41
Memorie
dalla Cambogia
di Silvia Antonini
42 ERA2000
favore dei Khmer Rossi, creduti allora essere porta dei propri alloggi, delle camerate, le accusato pensò che fosse morto a causa sua
difensori dei popoli. La sera nello sperduto pentole con gli escrementi che venivano ri- e non resse il colpo. Confessò le sue respon-
...dal mondo
villaggio ai piedi della collina del Phra Wie- tirate ogni mattina. Sì le pentole. Perché sabilità e Phrom allora venne slegato e libe-
har ceniamo in un punto di ristoro locale a non potendole utilizzare per cucinare l’An- rato. Ci impiegò molti giorni per riprender-
due passi dalla casa della famiglia khmer gkar aveva disposto che la gente le utilizzas- si, mi disse mostrandomi i segni delle corde
che ci ospita. Phrom e io ordiniamo due se per raccogliere gli escrementi “domestici” che porta tutt’ora sui bicipiti. Del bimbo
piattoni di noodles saltati con pollo e verdu- perché tutto doveva avere un’utilità per esi- non seppe più nulla. Era stato rieducato,
re e ci mettiamo in un tavolino a parte, lon- stere. Phrom, al suono della campana, face- aveva fatto la fine che avrebbe fatto lui stes-
tano dalla luce dei neon che sono infestati va il suo giro di raccolta, poi recuperato so, se la verità non fosse saltata fuori. L’ulti-
da insetti di ogni tipo. Finalmente c’è una tutto, mescolava i rifiuti umani con il leta- mo boccone di spaghetti mi va giù un po’ a
bella brezza fresca. E’ una manna visto il me vero e proprio e si assicurava che il ferti- forza. Ordiniamo il tea. Phrom ha perso sei
clima afoso e umido che c’è da queste parti. lizzante fosse dosato nel modo migliore, fratelli. Non sa più che fine abbiano fatto.
Phrom divora i suoi noodles e mentre man- perché l’Angkar per i campi voleva il meglio Rieducati, dispersi, uccisi, eliminati. Non
racconti
gia avidamente inizia a raccontare in modo e disponeva che i suoi compagni lavoratori voleva più fare il raccoglitore di fertilizzante.
animato il suo vissuto durante gli anni bui addetti ai fertilizzanti tastassero con mano e Così si è inventato di essere un provetto
di Pol Pot. Tra gli undici e i quindici anni gusto il prodotto del lavoro che avrebbe fat- massaggiatore. E’ stata la sua salvezza. Il ge-
Phrom ha vissuto in un campo per bambini to crescere raccolti rigogliosi. Tutti i giorni rarca del suo campo lo prese in simpatia,
maschi dell’Angkar. Già...solo bambini ma- Phrom, finiti i lavori di produzione del fer- anche per la forza con cui si era ripreso dalle
schi. Perché poi c’erano i campi delle bam- tilizzante, vomitava di nascosto. Una sera torture. Una volta all’anno, in occasione
bine femmine, quelli degli adulti maschi e arrivò da lui un bimbo più piccolo con un dell’anniversario della liberazione dai colo-
quelli delle adulte femmine, quelli dei vec- serpente in mano. la fame dev’essere una nizzatori francesi l’Angkar permetteva alle
chi anche loro divisi per sesso. Mamme se- gran brutta cosa. Un bimbo guardiano ov- famiglie di riunirsi. Un giorno solo all’anno.
parate dai figli, mogli separate dai mariti, viamente se ne accorse. Fu così che il bim- Ma non sempre era possibile. A volte le fa-
nonni separati dai nipoti. La famiglia, come betto del serpente, spaventato, disse che
miglie erano troppo distanti per riuscire in
noi siamo abituati a pensarla, non esisteva Phrom lo aveva mandato a caccia di serpen-
un solo giorno a raggiungersi. Quando il
più, la famiglia era l’Angkar, ed era nel cam- ti, disse che Phrom era il suo comandante.
padre di Phrom era in fin di vita, lui non ha
po dove appunto l’Angkar stesso forniva Phrom fu arrestato. Lasciato qualche giorno
fatto in tempo a vederlo per l’ultima volta,
alloggio, cibo e tutto ciò che era strettamen- in una cella angusta e buia senza cibo e poi
neanche il fatto di essere apprezzato dal ge-
te necessario ai suoi abitanti secondo i suoi interrogato sulla sua disobbedienza. Lui
rarca del suo campo aveva potuto essergli
canoni. Sottolineo “strettamente”. Tutte le negò ogni responsabilità in merito. La sua
d’aiuto. Suo padre morì di stenti ucciso dal-
persone avevano una divisa nera, i colori unica colpa era stata dar retta a un bimbo
la malaria in un campo di lavoro e Phrom
erano superflui e non erano permessi. La più piccolo di lui e affamato. Lo portarono
non lo vide mai più. Di sua madre seppe
sveglia alle 6 con una campana appesa a un fuori, davanti a tutti i compagni del campo.
che, essendo troppo vecchia e priva di forze,
albero portava tutti nei campi. Donne, uo- Venne legato su una grossa asse di legno e
mini, vecchi e bambini, tutti dovevano la- quindi inutile, venne lasciata spegnersi sen-
gli dissero che se non avesse confessato lo
vorare ed essere operosi per l’Angkar. Chi avrebbero torturato. Io ascoltavo Phrom za cibo ne acqua presso il suo campo di la-
non poteva lavorare era inutile, un peso. nelle sue descrizioni così precise e vivide che voro con altre donne anziane e, quando fu-
Non era concesso non essere produttivi. La- sembrava gli fossero successe il pomeriggio rono quasi tutte morte in fin di vita,
vorare è un dovere di tutti per il benessere di appena passato. Gli spaghetti oramai erano vennero gettate nella foresta in pasto ai cani.
tutti, tutti dovevano essere impegnati nella freddi. Lui negò ancora una volta. Allora i Phrom mi racconta tutto questo con con-
coltivazione dei campi. Non era ammesso gerarchi cosparsero il suo corpo di chilli tri- citazione, con gli occhi vitrei, sgranati, an-
non lavorare. Il pasti erano cucinati dall’An- tato, glielo misero nel naso, nelle parti inti- cora scosso, dopo tutto questo tempo, dalla
gkar e consistevano in tre cucchiai di riso al me, ovunque. Lui resistette ancora. Allora crudeltà infinita di quegli anni. La nostra
giorno accompagnati da un brodo. Il resto gli tapparono il naso e gli cacciarono giù a serata continua fino a notte fonda con al-
era superfluo. Non era permesso cucinarsi il forza quasi due chili di chilli. Fu allora, sen- tri agghiaccianti aneddoti. Quando rientro
cibo da se, il popolo non aveva questo com- tendosi morire, che dichiarò il falso, che si alla casa khmer penso che ho avuto davve-
pito. Doveva essere umile e dignitoso e ac- dichiarò colpevole di aver chiesto al bimbo ro una gran fortuna a incontrare un uomo
cettare come più che sufficiente quello che di procurare del cibo per entrambi, che di- come lui. Phrom è la storia del suo paese in
l’Angkar offriva. Chi veniva sorpreso a cuci- chiarò di essere pentito e di aver sempre persona, un esempio più unico che raro di
nare o a procurarsi del cibo era in evidente creduto nei precetti dell’Angkar. Così da- forza, determinazione, un uomo che è so-
disaccordo col sistema e quindi andava rie- vanti a tutti fu slegato, fatto alzare a forza e pravvissuto, che è rinato, che ha perso tutto
ducato. I bambini avevano il compito di legato nuovamente con le braccia al tronco ma si è reinventato. Phrom e la Cambogia
assicurarsi che tutti seguissero le regole e di un albero, affinché meditasse sul suo sono una cosa sola. I suoi occhi sono gli oc-
dovevano riferire alle autorità eventuali in- comportamento deviato. Lo legarono tal- chi della Cambogia, il suo corpo è la sua
frazioni commesse dalle persone. Phrom si mente stretto che pian piano gli si fermò la terra, il suo vissuto, è quello di altri milioni
occupava di raccogliere il fertilizzante per i circolazione delle braccia e poi, con tutto il di persone che hanno visto sotto i loro oc-
campi e di far si che rendesse il più possibile. peperoncino ingerito, presto svenne, sem- chi sparire altri tre milioni di connazionali
Le persone, erano obbligate a lasciare sulla brando quasi morto. Il bimbo che lo aveva nel nulla.
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U S T
J
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ARTIGIANATO E PALAZZO XVII edizione
MAGGIO 2011: PER TRE GIORNI FIRENZE TORNA CAPITALE DELL’ARTIGIANATO
UNA NUOVA SELEZIONE DI OLTRE OTTANTA MAESTRI DI BOTTEGA PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA E DALL'ESTERO
L
a XVII edizione di AR- avvicinarsi ai segreti delle lavo-
TIGIANATO E PA- razioni artigianali e alla prezio-
LAZZO - atteso ap- sità del fatto a mano. Per capire
puntamento fiorentino con i e conoscere ancora di più que-
protagonisti della manualità e sto mondo ARTIGIANATO
degli antichi mestieri - si terrà E PALAZZO ha prodotto - in
nel seicentesco Giardino Cor- collaborazione con la Fonda-
sini e nelle sue Limonaie da zione per l’Artigianato Artistico
venerdì 13 a domenica 15 di Firenze - la mostra di foto-
maggio 2011. La mostra, nata grafie di Juri Ciani “Mani che
nel 1995 da un’idea di Neri raccontano”: 15 ritratti di al-
Torrigiani e promossa dalla cuni protagonisti della più alta
principessa Giorgiana Corsini, manualità immortalati mentre
è unica nel suo genere. Essa in- lavorano nelle loro botteghe,
fatti seleziona rigidamente e riu- luoghi magici e pieni di fascino
nisce per tre giorni oltre ottanta dove si tramandano i segreti che
maestri artigiani provenienti da hanno reso Firenze una Capita-
tutta Italia e dall'estero che, ri- le, famosa e unica nel mondo.
costruendo un angolo delle loro Per i visitatori più attenti sono
botteghe, eseguono dimostra- previste delle VISITE GUIDA-
zioni pratiche su come realizza- TE GRATUITE con gli storici
no i loro manufatti. Ogni anno dell’arte dell’Associazione Città
il pubblico fiorentino può così Nascosta al Giardino Corsini,
scoprire ed interessarsi a deci- considerato uno dei più in-
ne di lavorazioni “nuove” e or- teressanti esempi di giardino
dinare oggetti su misura unici, all’italiana della Toscana, opera
innovativi e personalizzati sulle seicentesca di Gherardo Silvani.
proprie esigenze. Il pubblico ad Vari punti di sosta e ristoro sa-
esempio potrà ammirare la lavo- ranno a disposizione dei visita-
razione del vetro, l'intaglio del tori e il ristorante “Sotto i tigli”
legno, del ferro e del cuoio; la offrirà nel corso della giornata
realizzazione di tessuti stampati, prelibatezze toscane rigorosa-
di scarpe su misure, di penne re- mente di produzione casalin-
alizzate in profumati legni eso- ga. Da questo anno sarà possi-
tici, di gioielli di foggia antica e bile acquistare in prevendita sul
moderna. Queste ed altre mera- sito www.boxol.it il biglietto di
viglie si potranno ammirare dal ingresso allo speciale prezzo di
vivo in questa rara occasione per 6 euro.
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ARTIERI DOMANI
di Caterina Guerrieri
S
embrerebbe fu proprio a Tori- Un percorso emozionante tra quella lestimento multimediale piuttosto
no che, in occasione del cente- materia che, nell’intelligenza delle suggestivo, che va ad esaltare quello
nario dell’Esposizione Interna- mani, ha trovato il suo senso... un che è l’artigianato sofisticato rappre-
zionale di Arte Decorativa Moderna panorama delle conquiste dell’arti- sentato dalle tecnologie digitali. Le
del 1902, si prese coscienza delle re- gianato ad oggi. La mostra si articola Nuove Officine infine presentano
ali potenzialità dell’artigianato come in tre sezioni espositive. La Galleria progetti e manufatti di noti artigiani
modello produttivo; l’intelligenza delle Botteghe è la sezione che ospita di fama mondiale esponendone le
delle mani si afferma come avanguar- l’eccellenza dell’artigianato italiano avanguardie nel campo della tecno-
dia, come garanzia logia meccanica, dei mo-
occupazionale per le tori, degli effetti speciali,
nuove generazioni... di artefatti tradizionali e
nonchè come nuovo sperimentazioni musica-
orizzonte di crescita li. Di grande contribu-
economica sospinta to per l’iniziativa sarà la
dall’esigenza di un la- presenza del carrozziere
voro alternativo, fatto meccanico italo svizzero
ad arte. “Il Futuro Franco Sbarro - che ha
nelle mani. Artieri saputo conquistare l’at-
Domani”, l’origina- tenzione dei grandi pro-
le mostra laboratorio duttori di automobili con
allestita alle Officine prototipi di auto e moto
Grandi Riparazioni dalle soluzioni geniali e
di Torino nell’ambito dalle forme uniche, quasi
del ricco calendario Esperienza Italia moderno, in rappresentanza della futuristiche - e quella dell’italo ame-
150, è un’iniziativa che, in tutta ri- nostra cultura materiale e del pro- ricano Giancarlo de Astis - speciali-
sposta all’aggressività delle economie getto, delle nostre risorse territoriali sta nella creazione futurista di arredi
massificate, esorta a riflettere sull’al- e della forza innovativa delle diverse ottenuti impiegando nell’assemblag-
to valore qualitativo, estetico e cul- aree del paese; una mostra mercato gio componenti di aeroplani - . “Il
turale del lavoro fatto ad arte... con di arti e mestieri... dove osservare e Futuro nelle mani. Artieri Domani”
le mani. Un vetrina spalancata sulle comprare articoli di qualità garan- si protrarrà fino a novembre 2011.
eccellenze dell’artigianato italiano... tita anche unici, prestigiosamente Per informazioni o prenotazioni
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Era2000 47
BOLOGNA
di Caterina Guerrieri
N
e avrete già sentito parlare nell’ambito di “top events” come doveri di tutela... per il nostro personale benessere e per quello della
Il Salone Internazionale del Gusto di Torino , la biennale terra che abbiamo sotto i piedi. Tra gli eventi Slow Food Bologna che
dei formaggi di qualità che si tiene a Cuneo Cheese, Terra voglio segnalarvi c’è anzitutto “Il Mercato della Terra”... ogni sabato
Madre e ancora Slow Fish di Genova... Slow Food è un’associazio- mattina dalle 9 alle 14 infatti, nel cortile del Cinema Lumière di Bolo-
ne attiva a livello internazionale per la promozione della cultura del gna in via Gardino, verranno allestiti stand per oltre 20 agricoltori che
cibo.. del cibo come identità ed educazione, come rispetto dell’eco- venderanno prodotti stagionali nostrali di qualità, a kilometri zero.
sistema e delle tradizioni, come piacere dotto Questo mercato fa parte di una rete internazionale
e responsabile, come diritto di tutti i popoli. di mercati, gli “Earth Markets”, che oltre ad essere
Una filosofia spessa quella dell’Associazione centri spesa, vogliono rappresentare un’occasione
Slow Food che - senza fini di lucro - sostie- di incontro culturale, di confronto e di educazio-
ne sinergie internazionali per la realizzazione ne al gusto. Un interessantissimo master al Centro
di piccole economie locali nei paesi in via di Natura di via degli Albari invece, vi condurrà attra-
sviluppo (“Mille Orti in Africa” ad esempio); verso un percorso di addestramento all’identifica-
difende l’ambiente e sostiene la biodiversità zione delle caratteristiche organolettiche dell’olio
delle colture affinchè venga tutelata la prezio- extravergine d’oliva e al riconoscimento della sua
sa varietà di prodotti tipici di tutto il mondo; qualità; un docente, Cristiano de Riccardis, illu-
promuove iniziative che coinvolgono agricol- strerà ai presenti le tecniche di coltivazione e di
tori, ristoratori e consumatori nell’esaltazione produzione dell’olio, la classificazione merceologi-
di prodotti ed elaborazioni di qualità, nella va- ca, le proprietà nutrizionali, gli impieghi e gli ac-
lorizzazione - attraverso specifici presidi (ga- costamenti in cucina. “L’appetito vien leggendo” è
ranzie di qualità)che coinvolgono oltre 1300 invece uno dei numerosi piacevoli eventi conviviali
piccoli produttori - di produzioni, distribu- in programma; si svolgerà dalle 20.30 del 14 aprile
zioni e consumi buoni, puliti e giusti. Tuttavia presso l’Alce Nero Caffè Bio di via Petroni e con
Slow Food è anche un insieme di realtà locali una quota di massimo 28 euro per i non soci, avre-
che, dislocate tanto in Italia quanto all’estero, te modo di partecipare ad una “tavola di primave-
operano nel medesimo interesse. Indagando ra in cerca d’autore” dove il menù verrà creato in
un pochino, ci siamo resi conto che Slow Food Bologna ad esempio è base alle sublimazioni di quegli autori che, in onore del cibo, hanno
una delle Condotte più attive in assoluto in Italia... soprattutto per la speso ed impresso parole memorabili... parole che verranno lette per i
consistenza degli eventi programmati. Per quanto riguarda l’anno in commensali durante la cena, nel tentativo che questi ne individuino la
corso, gli appuntamenti hanno avuto inizio a febbraio e termineranno penna. Nell’invitarvi a consultare bene il calendario con tutte le pro-
a maggio. Si tratta di un vivido e degno omaggio al nostro ineguagliato poste di Slow Food Bologna, vi ricordo che - nonostante gran parte
Made in Italy... a quell’italianità tipica che è sinonimo mondiale di un degli eventi siano destinati indistintamente a soci e non, con quote di
savoir faire inevitabilmente oggetto di continue contraffazioni. E Bo- partecipazione comprese tra i 20 ed i 40 euro - ci sono anche appun-
logna, per iniziativa di Slow Food... invita, soci e non, ad approfondire tamenti esclusivi riservati ai soli tesserati. Nel caso in cui facciate parte
la cultura enogastronomica tipica attraverso degustazioni, laboratori, dei tanti appassionati dell’ambito e vogliate ricevere maggiori infor-
mercati a kilometri zero, cene con prodotti presidiati Slow Food, valo- mazioni circa l’attività della Condotta Slow Food Bologna, o deside-
rizzazione delle piccole produzioni di filiera corta, orti urbani, lezioni riate prenotare alcuni eventi, tesserarvi o anche solo collaborare come
di cucina e di storia delle pietanze, master in olivicoltura ed enologia volontari, visitate pure il sito www.slowfoodbologna.it o contattate i
ed altro ancora. Un’occasione da non perdere... in virtù di quel piace- seguenti referenti: Roberto Ferranti Tel. 051522516; Artemio Assiri
re di cui abbiamo si diritto, ma verso il quale abbiamo anche dei seri Tel. 051227129; Laura De Merciari Cell. 335 7977983.
48 ERA2000
TORINO ED IL SUO STRAORDINARIO
D
al prossimo 16 aprile a Torino, nell’ambito della pro- produrre piantine proprie; il Compostaggio è un percorso che
grammazione Esperienza Italia 150, aprirà il Potager insegna cos’è e come si prepara quel “compost” che è preziosa so-
Royal dei Giardini della Reggia Venaria. Circondati da stanza organica per il nutrimento del terreno; il Noccioleto infine
boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi, è una passeggiata tra le piante di nocciole che illustra le proprietà
gli 80 ettari dei Giardini della Reggia sono di una vastità e di una del frutto ed il suo potenziale impiego. Un viaggio conoscitivo
magnificenza che non ha precedenti fra i giardini storici italiani. che dalle tecniche di coltivazione, alle proprietà dell’alimento,
La grande opera di restauro iniziata nel 2000 e conclusasi nel alla scelta sensoriale dello stesso, al suo assaggio... fino alle tec-
2008 ne ha permesso il recupero degli originari segni storici non- niche di trasformazione che si sviluppano in cucina. Si tratta di
chè la loro perfetta coniugazione con prestigiose opere contem- vera e propria educazione alimentare e del gusto... che guarda al
poranee. Il Potager è un’area di 10 ettari a sud dei Giardini della cibo come nutrimento, ma anche come cultura, piacere e convi-
Reggia, destinata alla produzione agricola dall’800 circa. Un’at- vialità. Potager Royal organizza 4 ulteriori incontri... “Educazio-
tenta lettura delle testimonianze storiche in fase di restauro, ha ne Sensoriale” è una guida all’analisi sensoriale degli alimenti e
permesso di desti- delle loro qualità
nare l’area alle me- organolettiche;
desime coltivazioni “Orticoltura Eco-
di un tempo. In logica” è invece
questi 10 ettari si un incontro volto
alternano prati, or- all’insegnamen-
taggi e cereali tipici to delle pratiche
del territorio a col- di realizzazione
ture estensive, oltre e mantenimento
1700 alberi da frut- di un orto senza
to di diversa specie l’impiego di so-
autoctona (pesco, stanze chimiche;
susino, albicocco, “Spesa Quotidia-
pero, melo), gio- na” promuove la
chi d’acqua, spazi consapevolezza
coperti e gallerie nell’acquisto de-
verdi. L’orto ed il gli alimenti quo-
frutteto sono stati tidiani, fornendo
realizzati secondo i gli strumenti per
principi dell’agroe- la scelta e degu-
cologia e, per que- stando alcune va-
sto, l’area rappresenta un modello unico nel suo genere, con sco- rietà di frutta e ortaggi; “Tecniche di Cucina” infine è un corso
pi ricreativi, estetici, educativi, storici e gastronomici. L’apertura dedicato alle migliori tecniche di trasformazione degli alimenti
al pubblico del Potager infatti, offre ai propri visitatori percorsi dagli antipasti alle zuppe, dai contorni alle confetture. Questi 4
di visita botanici, culturali e gastronomici... nonchè laboratori di appuntamenti non sono compresi nel biglietto d’ingresso, han-
educazione sensoriale, orticoltura, tecniche di cucina e degusta- no un costo che varia dai 25 ai 40 euro e sono aperti ad un mas-
zione dei prodotti dell’orto e dei piatti delle cucine regionali ita- simo di 20/30 partecipanti per sessione. L’apertura del Potage
liane. Nel biglietto d’ingresso è compresa la libera fruizione di 5 Royal è un appuntamento da annoverare senz’altro nel vostro
aree attrezzate: L’Orto Giardino, attrazione tra le più significative itinerario torinese... tanto per la suggestione evocata dai Giardini
dei Giardini della Reggia, è un percorso di conoscenza delle ca- della Reggia - con le sue grotte seicentesche, il Tempio di Diana,
ratteristiche delle piante del Potager dal punto di vista botanico, la Fontana dell’Ercole, la Peschiera Grande, il Gran Parterre, il
scintifico e gastronomico; L’Apiario è un percorso soprattutto Giardino delle Rose - ... tanto per la bellezza delle scenografiche
educativo sul mondo delle api, del loro ruolo nel panorama agri- composizioni floreali ed orticole e per l’incanto del contatto con
colo e della loro incredibile organizzazione sociale; il Semenzaio la magnificenza di questo vastissimo teatro naturale. Per qual-
è un percorso che, illustrando la natura del seme, affronta il tema siasi informazione su date, costi, prenotazioni ecc. chiamate lo
della trasmissione della vita e dell’importanza della biodiversità, 011.4992333, scrivete a prenotazioni@lavenariareale.it o visitate
insegnando ai presenti come realizzare un semenzaio proprio e il sito www.lavenariareale.it
Era2000 49
speciale: MORTADELLA BOLOGNA IGP
di Caterina Guerrieri
V
ittima illegittima del pregiudizio, il consumo della morta- (denominazione di origine protetta) è un prodotto le cui caratte-
della è sempre stato considerato dannoso per la salute. Vo- ristiche qualitativamente superiori in toto - dalla materia prima
lendo spezzare una lancia in favore di questo gustosissimo impiegata al risultato finale - si devono alla sua origine, ai fattori na-
salume, fregiato - nel caso della straordinaria Mortadella Bologna turali ed umani del territorio di provenienza, area delimitata in cui
- del riconoscimento IGP europeo, abbiamo svolto una piccola questo viene elaborato e trasformato. Quello distinto dal marchio
ricerca sul valore nutrizionale di questo alimento. Sembrerebbe in- IGP invece (indicazione geografica protetta) è sempre un alimen-
fatti che 100 grammi di mortadella abbiano, di fatto, meno calo- to di grande qualità prodotto, elaborato e trasformato in un’area
rie della stessa quantità di pasta o di un formaggio spalmabile per delimitata... ma non è necessario che tutte le caratteristiche dello
esempio: 317 kcal. E’ vero, tra gli ingredienti della mortadella c’è stesso (materie prime ad esempio) siano legate in modo esclusivo al
il grasso... e da questo non si sfugge. Tuttavia si tratta per lo più di territorio di origine del prodotto. Questa la sostanziale differenza.
grassi monoinsaturi e polinsaturi, assolutamente buoni per il no- Ogni prodotto distinto da marchio disciplinare, ha una o più zone
stro organismo. L’evoluzione delle tecniche di allevamento inoltre si
di produzione... e nel caso della Mortadella Bologna IGP i territori
sono adeguate a quelle che sono le esigenze dell’uomo di oggi e, va-
autorizzati sono l’Emilia Romagna naturalmente, il Piemonte, la
riando l’alimentazione dei suini con una dieta vegetariana arricchita
Lombardia, il Veneto, la Toscana, le Marche, il Lazio e la provincia
di vitamine, hanno ottenuto carni più magre a ridotto contenuto di
di Trento. Il marchio disciplinare IGP della Mortadella Bologna
colesterolo. In proporzione infatti, 100 grammi di mortadella con-
descrive le caratteristiche organolettiche, chimiche e fisiche del sa-
tengono una quantità di colesterolo pari a quella contenuta in al-
trettanto pollo o per esempio in altrettanta spigola: 70 milligrammi. lume, nonchè la sua tradizionale ricetta di preparazione; questo per
A renderla ancora più appetibile la nostra cara mortadella, l’assenza
di polifosfati ed il corretto apporto di proteine nobili e di minerali
importanti come il ferro e lo zinco. La denominazione della Mor-
tadella Bologna ha delle radici storiche che risalgono al 1600, secolo
in cui nel capoluogo emiliano viene ufficialmente stabilito una sorta
di disciplinare della produzione dell’insaccato; da allora la ricetta
viene trasmessa di generazione in generazione e, lasciando tracce
del suo consumo e della sua diffusione anche tra le testimonianze
storico letterarie, si afferma come uno tra gli alimenti più tipici del-
la tradizione italiana... fino a conquistare l’attuale riconoscimento
europeo IGP Indicazione Geografica Protetta. Ma cosa significa
esattamente? Per tutelare la tipicità di alcuni tra i migliori prodotti
della nostra tradizione, l’Unione Europea ha voluto coniare dei di-
stintivi che permettessero al consumatore di identificare tra i tanti,
i prodotti DOP e quelli IGP a garanzia della qualità che la presenza
di certi requisiti può assicurare. Quello distinto dal marchio DOP
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www.mortadellabologna.com
garantire al consumatore caratteristiche conformi ai principi stabi- composto cremoso. A parte, vengono lavorati i lardelli, il pregiato
liti ed approvati dalla Commissione Europea. A tutela della Morta- grasso di gola di suino: tagliato a cubetti, viene riscaldato, lavato,
della Bologna IGP nel 2001 è stato costituito persino un vero e pro- asciugato e tritato insieme al composto di carne con l’aggiunta di
prio consorzio: il Consorzio Mortadella Bologna. Questa realtà, in sale e grani di pepe. Il composto viene poi insaccato in budelli di
collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali diverso calibro (da 500g a 100kg), sottoposti a cottura in forno ad
- oltre a promuovere questo straordinario prodotto tipico della no- aria secca e successivamente raffreddata. Durante l’impasto è possi-
stra tradizione attraverso una costante attività di valorizzazione delle bile aggiungere pistacchi, ulteriore zucchero o altre parti ancora di
sue caratteristiche, dell’alto valore nutrizionale, dell’inconfondibile suino. A celebrare annualmente dal 2007 la regina bolognese degli
ed ineguagliato gusto e della qualità garantita - svolge, attraverso insaccati è il Festival Internazionale della Mortadella di Zola Pre-
l’Istituto Nord Est Qualità (INEQ), indispensabili funzioni di con- dosa che si svolge nelle piazze di Bologna e provincia: Mortadella
trollo sul rispetto del disciplinare di produzione (tecniche, ricetta, Please. Una rassegna dedicata a questo tipico prodotto della cultura
origine, materie prime e tutto ciò per cui è IGP) attraverso ispezio-
gastronomica italiana che a Zola Predosa vanta la sua capitale mon-
ni aziendali durante il processo produttivo e verifiche sul prodotto
diale... con due aziende leader assolute della sua produzione: Alcisa
finito. Le attività consortili inoltre hanno l’obiettivo di contrastare
e Felsineo. Mortadella Please si svolge a ottobre ed è un’iniziativa
tutte quelle imitazioni e contraffazioni che, naturalmente, attenta-
nata per esaltare la mortadella insieme con tutte le eccellenze gastro-
no impietosamente al made in Italy, conducendo in sofferenza le
nomiche del territorio, sapientemente proposto anche dal punto di
filiere dei prodotti tipici nazionali. La Mortadella Bologna IGP è
un insaccato cotto di puro suino dalla forma tendenzialmente ovale, vista naturale, storico, architettonico e tradizionale. In virtù di un
dal colore rosa, il profumo intenso e leggermente speziato... che al Made in Italy che va assolutamente celebrato e saputo riconoscere e
taglio si presenta quasi vellutata. Il sapore è pieno ed equilibrato... saputo “vendere” come il meglio della nostra tradizione e del nostro
soprattutto per merito del pregiato grasso di gola di suino impiega- savoi faire, ecco un altro evento che sa mietere consensi di sempre
to nella preparazione, ingrediente che conferisce al preparato una maggiore consistenza tra i suoi visitatori. Ma voi, come la preferite...
maggiore dolcezza. Le quadrettature bianche di tessuto adiposo de- affettata sottilmente a macchina su una bella fetta di pane fresco e
vono essere ben aderenti all’impasto e non devono superare il 15% fragrante, tagliata in più consistenti sfiziosissimi cubetti o, maga-
della massa totale di ogni fetta. Il suo processo produttivo è unico al ri, chessò, bella calda di brace con una bella fetta di torta? avete
mondo. Vengono impiegati esclusivamente i tagli nobili del suino: l’acquolina in bocca forse?? fatevi un giro alla prossima edizione di
spalla, prosciutto fresco, magro di gola e trippini. La carne inizial- Mortadella Please... ma nel frattempo anche uno dal salumiere di
mente viene triturata ed omogeneizzata fino all’ottenimento di un fiducia... e, mi raccomando, chiedete Mortadella Bologna IGP!
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SONO ITALIANI GLI OLI D’OLIVA
EXTRAVERGINE MIGLIORI DEL MONDO
N
ell’unico concorso di livello internazionale 2° e 3° classificato. Ai primi venti campioni di ciascuna cate-
per l’olio di qualità, organizzato da Vero- goria che abbiano comunque ottenuto una valutazione supe-
nafiere con un importante panel d’assaggio, riore o uguale a 70/90, è stato rilasciato un diploma di Gran
composto da professionisti italiani ed esteri altamen- Menzione (l’elenco completo è sul sito www.sol-verona.it).
Tutte le 9 medaglie totali assegnate sono state vinte da azien-
te qualificati, su 218 oli da 5 Nazioni trionfano gli
de italiane: un successo che conferma la qualità del prodotto
italiani in tutte e tre le categorie fruttato intenso, me- made in Italy. Di seguito, la classifica dei vincitori:
dio e delicato. Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia, l’olio extravergine d’oliva italiano risulta il migliore Categoria: Oli con fruttato leggero.
del mondo al termine della settimana di degustazioni della Sol d’Oro all’ Azienda Agricola Luigi Guadalupi di Brindisi,
9^ edizione di Sol d’Oro, l’unico concorso di livello inter- Puglia;
nazionale per l’olio di qualità, organizzato da Veronafiere. Sol d’Argento all’Azienda Agricola Tenuta Piscoianni di Son-
Cinque giorni di valutazioni che hanno impegnato il Panel nino (Latina), Lazio;
della giuria - guidato dal dott. Marino Giorgetti (responsabile Sol di Bronzo all’Azienda Agricola Alfredo Cetrone di Son-
tecnico del concorso dalla prima edizione, docente di analisi nino (Latina), Lazio.
sensoriale e responsabile promozione oli e prodotti tipici della
Regione Abruzzo) e composto da tredici esperti italiani, greci, Categoria: Oli con fruttato medio.
sloveni, cileni e spagnoli -, nell’assaggio professionale di 218 Sol d’Oro all’ Azienda Agricola Laura De Perri, di Canino
campioni finalisti provenienti da tutte le regioni produttri- (Viterbo), Lazio;
ci italiane e da Spagna, Portogallo, Cile, Slovenia e Croazia. Sol d’Argento all’Azienda Agricola Paola Orsini di Priverno
«Stiamo registrando a ogni edizione un costante aumento dei (Latina), Lazio;
campioni in concorso e a partire da quest’anno gli oli vincito- Sol di Bronzo all’Azienda Agrobiologica Rosso di Ragusa,
ri di medaglia possono fregiarsi, con finalità promozionale e Sicilia.
di marketing, di un’etichetta di riconoscimento di Sol d’Oro
– sottolinea Claudio Valente, vice presidente vicario di Ve- Categoria: Oli con fruttato intenso.
ronafiere -. Il concorso si configura come il più importante Sol d’Oro all’Azienda Agricola Villa Zottopera di Ragusa,
riconoscimento mondiale per l’olio di qualità e rappresenta Sicilia;
anche l’evento propedeutico a Sol, il salone internazionale in Sol d’Argento all’Az. Agr. Pasquale Librandi di Vaccarizzo
programma con Vinitaly, Agrifood Club ed Enolitech dal 7 Albanese (Cosenza), Calabria;
all’11 aprile prossimi». Tre i premi per ogni categoria: Sol Sol di Bronzo all’Azienda Agricola De Carlo di Bitritto
d’Oro, Sol d’Argento e Sol di Bronzo, rispettivamente, al 1°, (Bari), Puglia.
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Associazione Italiana Sommeliers
EDUCATIONAL DI BONTON:
L'ARTE DELLA TAVOLA E DEL GALATEO
Primo Incontro: Perugia Hotel Brufani Palace - martedì 29 marzo 2011 - ore 20:30/23:00.
Secondo Incontro: Assisi Ristorante “La Locanda del Cardinale”
- giovedì 28 aprile 2011 - ore 20:30/23:00.
Terzo Incontro: Foligno Arnaldo Caprai Gruppo Tessile - sabato 7 maggio 2011 - ore17:00/19:30
e Montefalco: una “Cena da Sogno” Hotel Villa Pambuffetti - sabato 7 maggio 2011 - ore 20:00
G
li argomenti trattati riguardano le seguenti tematiche: migliore tradizione italiana per una più alta qualità della vita.
il galateo in tavola, nella sua accezione più moderna, Iniziativa aperta a soci AIS e non soci. Il costo del Corso è di
l'arte e il design nell'arredo della tavola, come servire € 100,00 a partecipante e comprende:
il vino. Parleremo del Galateo come codice non scritto e realtà - le due lezioni serali del 29 marzo a Perugia e del 28 aprile
viva ed in evoluzione, come tutti gli aspetti del costume. L'ap- ad Assisi, - la visita presso Arnaldo Caprai Gruppo Tessile di
parecchiatura, l'uso delle posate, il corredo, l'accoglienza degli sabato pomeriggio e - la Cena presso l'Hotel Ristorante Villa
ospiti, il corretto comportamento a tavola. L'arredo della tavola Pambuffetti a Montefalco di sabato sera. Per gli amici o accom-
sarà invece visto a partire dalla storia, dall'arte, dalla cultura e pagnatori dei Soci AIS che volessero partecipare solo alla cena
dal design: saranno mostrati degli allestimenti che partono da da sogno del sabato, presso Villa Pambuffetti, il costo è di €
spunti eleganti e colti, con gli oggetti che rendono più bella la 40,00 a persona.
tavola e l'illustrazione delle idee e dei principi ai quali è possi- Dove si tengono gli incontri:
bile ispirarsi. Protagonisti lo Stile e il Vino: come servirlo, con - Perugia - Hotel Brufani Palace: Piazza Italia, 12 – 06100 (PG)
cosa accompagnarlo, il giusto calice, la temperatura di sevizio - Assisi - Ristorante “La Locanda del Cardinale”: Piazza del Ve-
ideale....e altro ancora. Tre incontri di stile ed eleganza...non scovado, 8 – 06081 (PG)
solo al femminile ma rivolti anche a curiosi appassionati a que- - Montefalco – Hotel Villa Pambuffetti: Viale della Vittoria,
sto mondo “in rosa”. Il Corso dell’Arte del Ricevere e come 20 – 06036 (PG)
servire il vino sarà presieduto da un Esperto del Servizio del Vi-
no-Master di Servizio e da un Esperto-Storico del Cerimoniale,
Per informazioni e prenotazioni contattare:
che ci sveleranno come conferire bellezza a gesti del quotidiano: Delegata di Assisi: Cristina Mantilacci, cell. 339.2545369,
il preparare la tavola, l'ora del tè e l'after dinner, il sottolineare e-mail cristina.mantilacci@tin.it
con oggetti di pregio momenti particolari della vita, di godere Delegata di Montefalco/Spoleto: Alessandra Angelucci, tel. 0742.379417,
e-mail info@villapambuffetti.it
di un lusso che non è ostentazione ma capacità di circondarsi di Delegata di Perugia: Lucia Cruccolini, cell. 328.4165636,
cose belle nella vita di tutti i giorni, di recuperare aspetti della e-mail aisperugia@libero.it
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L’umbra agricola Romanelli al top della rivista
inglese “Decanter”, una delle più prestigiose
del mondo, nel rapporto qualità-prezzo
Con i suoi vini di prima qualità, sale in classifica tra i prodotti um- aromi e volume, dove dentro si respiri la terra dell’Umbria”. Vino
bri superando cantine già affermate. Ma l’agricola Romanelli si e natura: i due elementi si fondono per garantire eccellenza all’agri-
distingue anche per la sua sensibilità alla natura con un progetto cola Romanelli, che da tre generazioni trasmette l’arte di produrre
innovativo che vanta pochi altri nel mondo, visibile gratuitamente: vino nel cuore verde dell’Umbria, con rispetto per il sostentamento
posizionerà nelle sue vigne cam live per riprendere specie anima- dell’ambiente scommettendo sul concetto di ecosostenibilità. È in
li come gheppio, allocco e rondine. Fresco, diretto, armonico e in questa ottica che la sezione Romanelli Natura con grande sforzo
totale equilibratura. È questo il giudizio lasciato dalla rivista britan- posizionerà nelle sue vigne nidi con cam live per riprendere in di-
nica “Decanter”, una delle più prestigiose riviste del mondo, del Sa- retta specie animali come gheppio, allocco, cinciarella e rondine.
grantino prodotto dall’agricola Romanelli di Montefalco nel suo re- Un originale progetto per osservare più da vicino questi volatili, ma
cente articolo dedicato all’Umbria. Un’analisi in chiave di rapporto senza alterare né disturbare in alcun modo gli equilibri dell’ecosiste-
qualità/prezzo dei prodotti dell’Umbria attraverso la selezione con- ma. L’eccezionalità è che chiunque può visionarli gratuitamente in
dotta da un esperto del vino che ha segnalato le migliori etichette tempo reale accedendo semplicemente al portale natura.romanelli.
“degne di attenzione”. Tra le aziende indicate c'è Romanelli, che da se Questo progetto è stato integrato con un originale percorso gui-
sempre ha investito nella qualità dei prodotti, nella professionalità
dato che permette di immergersi nella natura passeggiando tra ulivi,
e nella natura. La prestigiosa rivista Decanter di Londra ha iniziato
noci, vigne e boschi osservando e curiosando tra le diverse specie
sette anni fa a pubblicare interessanti e autorevoli valutazioni di vini
animali che popolano il nostro territorio, le loro abitudini ed il loro
con le sue stelle date alle migliori cantine, “una specie di “cartina
perfetto ciclo riproduttivo. Il progetto è aperto in modo particolare
di tornasole” che indica se si è sulla strada giusta. E i vini l’Umbria
anche agli studenti del territorio per un approfondimento diretto
– come cita l’articolo - stanno lentamente emergendo, con il Sa-
grantino di Montefalco che apre la strada grazie al suo profilo tipi- con e dentro l’ambiente. Per maggiori informazioni: turismo.roma-
camente italiano: ricco, con aromi di uva nera matura, ma, quando nelli.se Il gheppio è uno dei rapaci più diffusi nell'Europa centrale
non gestita con attenzione, pungente acidità e tannini feroci. Tra i che si caratterizza per il suo tipico volo oscillante a "Spirito Santo",
recenti arrivi in questa produzione c’è Devis Romanelli, una tenuta durante il quale si mantiene totalmente fermo in aria, con piccoli
- continua l’autore dell’articolo – da tenere sott’occhio: un giovane battiti delle ali e tenendo la coda aperta a ventaglio, sfruttando il
di talento, già innovativo produttore di armonici vini, che gli hanno vento per mantenersi stabile e osservare il suolo in cerca di prede.
permesso di brillare con le sue cinque stelle Decanter superando L'allocco, dal capo grosso e tondeggiante, è una specie colpita dalla
in classifica aziende come Caprai e Lungarotti. “Ha un grande va- lotta ai nocivi e in diminuzione per il fenomeno del disboscamen-
lore per noi aver ricevuto questo riconoscimento - sottolinea con to e dell'allargamento delle città. Può essere tenuto in domesticità
orgoglio Devis Romanelli, giovane titolare - anche come biglietto tanto da essere allevato per l'utilizzo in falconeria. La cinciarella,
d’ingresso per il mercato inglese e internazionale e per i ristoran- riconoscibile dal piumaggio molto vivace e dalle sue acrobazie tra
ti migliori, il mondo del vino sa benissimo quanto sia importante i rami, è un animale estremamente combattivo se disturbato, tale
e referenziale la rivista Decanter. Questi risultati e i giudizi della da renderlo l'incubo degli inanellatori. La rondine è il piccolo e agi-
stampa specializzata ci aiuteranno a consolidare le nostre quote di le uccello migratore che più di tutti si avvicina agli insediamenti
mercato, mentre premiano le strategie attivate in questi anni. Credo umani, annidando di regola sotto i cornicioni dei tetti. Si nutre di
molto nelle potenzialità del nostro vino e da subito abbiamo voluto mosche e zanzare ed è proprio a causa della sua utilità per l'uomo
creare e sperimentare, cercando di fondere metodo scientifico ed durante l'estate che la sua scomparsa sta preoccupando.
innovazione con la tradizione delle nostre origini. Un impegno co-
stante teso a ricercare vini più attraenti, vibranti, con una soavità di Info: Ufficio stampa Agricola Romanelli Montefalco, Stangoni Sara
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Roseto Degli Abruzzi
Lungomare Trento, 49 - Roseto Degli Abruzzi (TE) - Tel. (+39)085.8996278 Era2000 57
e-mail: info@residencemarechiaro.it www.residencemarechiaro.it
DEGUSTANDO... IL CANADA?
www.sommelierfriend.it
O
ggi in una veste internazionale tina di Ali Babà, pensate 18 mila botti- presto e di poter contraccambiare con
saremo in Canada, per cono- glie divise per annate, categorie, paesi, e degustazioni importanti, durante il suo
scere e apprezzare l’ospitalità, i quando dico annate intendo dal 1927 in soggiorno. A proposito devo anche dirvi
ristoranti, le degustazioni e le Cantine, poi, grandi Chateau, Champagne, Bor- che gli amici canadesi sono stati piace-
deaux e Bourgogne ma anche i Sassicaia, volmente coinvolti dal nostro Moscato
gli Chef, ed i Sommeliers che mi hanno
il Chianti, l’Amarone, ed il barolo. Devo di Scanzo Doge della Brugherata e dal
aiutato durante tutta la settimana cana-
naturalmente ringraziare Christian, il Satèn oltre al Franciacorta Brut Docg
dese. Arrivato a Montreal, sono stato ac- sommelier del “Bistro a Champlain” che dell’Azienda le Cantorie. Ci siamo fat-
colto con il calore di chi conosce l’ospi- appena arrivati ci ha accolto con una ti onore e nelle prossime occasioni non
talità e ne ha fatto un prestigio personale. cordialità disarmante, gentilissimo e so- mancherò di presentare altre aziende del
Sto parlando di Louis-Martin Boudrias, prattutto con una coppetta di Roederer nostro grande territorio.
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Vermiglio di Rosciate
www.sommelierfriend.it
di Renato Rovetta
O
ggi vi presento il Vermiglio di Rosciate, o meglio vi mentre al naso i profumi erano ben presenti, ma la persistenza
presento l’anteprima di un vino che vedrà la sua pre- era corta, vero anche che i campioni erano ad una temperatu-
sentazione al Vinitaly 2011 senza le pretese e le aspet- ra inferiore a quella che vorremmo per una degustazione, ma
tative di un vino fuori dal comune, ma che sicuramente vuole proprio mentre ci chiedevamo il perché di questo vino, l’eno-
essere rappresentativo del nostro territorio. Descrivere un vino logo Giuseppe Bassi, ci ha spiegato che proprio sul “base” si
è impegnativo, e quella di oggi non sarà semplicemente una sta lavorando per ottenere una persistenza più accentuata ed
descrizione legata alle sue caratteristiche, cercheremo il terri- un bouquet caratteristico ma non prevalente, cercando di dare
torio, il Terroir, e questo vino che lo vuole rappresentare. Già un tocco più intrigante al colore. Vorremmo un vino con le ca-
conosciamo Scanzorosciate, appena fuori Bergamo per via del ratteristiche piacevoli che abbiamo trovato nella degustazione
suo Scanzo Docg, oggi voglio parlarvi di Rosciate, quella parte del primo campione del Vermiglio di Rosciate , sicuramente
cioè di paese legata ad un personaggio romano già amico di Ci- meno incisive del secondo e terzo, dove traspariva al naso il
cerone, Quintus Roscius, da qui Rosciate dove nell’ ottocento
profumo caratteristico del Moscato di Scanzo ma poi in bocca
venne edificata una chiesa. Dietro Rosciate le colline, i dossi
lasciava poca fantasia. Ora credo sia importante lasciar lavo-
quasi tutti vitati, e le vie che portano in vigna, piccole e strette,
rare i cantinieri, e il tempo dell’affinamento ci riserverà belle
lo spazio per un trattore. Qui alcuni Vigneron in questi ulti-
sorprese. In questi giorni di Unità d’Italia sarebbe bello parlare
mi anni hanno pensato di sottolineare l’aspetto territoriale con
di un vino che leghi tutti i viticultori della provincia di ber-
un vino che ci rappresentasse ovunque vinificando il Moscato
di Scanzo a secco, con la compagnia di Merlot e Cabernet in gamo. Come è stato detto, il Vermiglio di Rosciate non vuole
diverse percentuali. E’ di questi giorni la presentazione a gior- sostituire nessun’altra tipologia di vino della nostra splendida
nalisti, ristoratori, sommeliers e produttori, di questo progetto Valcalepio, ma ci piace pensare di poter trovare in giro per il
vinoso, il Vermiglio di Rosciate. Lo definisco progetto, anzi un mondo un vino che sia il Vino di Bergamo. E il piacere diventa
bel progetto dove alcuni produttori della Valcalepio e altri del entusiasmo nel pensare al Vermiglio di Rosciate che parli la
Moscato di Scanzo si sono uniti per creare un vino rappresen- lingua dei vitigni più autoctoni di Bergamo, come il Franconia,
tativo del territorio, che sia insomma, il vino di Bergamo, e il Moscato di scanzo e perché no della Schiava, re e regine della
questo doveva essere lo spirito dell’invito, trovarci intorno ad viticultura bergamasca di tempi ormai lontani. Avremo modo
un tavolo per esprimere le considerazioni di questa couvè che sicuramente di riparlare del Vermiglio di Rosciate, e magari di
vuole utilizzare il moscato di scanzo come vitigno di Bergamo. fare con voi amici lettori una degustazione proprio a Vinitaly,
I campioni per la degustazione sono stati presentati partendo quindi nell’attesa, io vi ringrazio per esservi fermati qualche
dal Vermiglio di Rosciate “base”, dove i colori erano tenui, minuto in mia compagnia, e come sempre… In alto i Calici
San Marco
Calle dei Fabbri 4680 Era2000 59
Tel: 041.2963111
I SOGNI DI ONORIO BRAVI
In mostra al Palazzo Albertini di Forlì i lavori
dell’artista romagnolo
di Michele De Luca
“
I dipinti di Onorio Bravi ci of- mo nel testo introduttivo della cu-
frono una via di salvezza. Opere ratrice, “Onorio Bravi non racconta
di ritmo e di colore. Paesaggi e ma è parte viva e partecipe dell’indi-
figure dove tutto si rende necessario, viduazione autentica della sua pittu-
dove tutto è sviluppo compiuto, at- ra. Così tutto è vento, stasi, silenzio
mosfera di rappresentazione plastica, e colore: paesaggio e visione, riverbe-
stato d’animo di uno stato di cose, ro e sogno. Il mare diventa «un gran
dove tutto diventa naturale predomi- pozzo d’acqua» dalle sembianze uma-
nio del fatto in sé. Ecco allora che ne e i pini che si stagliano netti nel
la realtà onirica si fonde nell’emo- cielo plumbeo «scricchiolando come
zione come unica nuda verità di vita. alberi di nave» entrano e si fissano
I fiori, le ombre di stilizzati uomini nella nostra memoria”. Bravi ci rac-
cristallizzati nella terra o nel cielo”. conta, cioè, di una ineluttabile soli-
Con queste suggestive ed illuminanti tudine, di un segreto cammino dove
parole Marisa Zattini ci fa entrare nel le stilizzate sagome di uomini-ombra
cuore dell’arte di Onorio Bravi (Por- si intrecciano nell’aria dei giochi oni-
tico di Romagna, 1955) e ci introdu- rici. Enigmi, assorbimenti: è come se
ce nel percorso della mostra dei suoi ci attendesse una rivelazione. Un
lavori allestita nelle sale di Palazzo
universo in bilico tra vita sognata e
Albertini a Forlì in piazza Aurelio
vita vissuta, intessuta di sogni che
Saffi. La mostra, intitolata “Momen-
però altro non sono riflessi inconsci
ti contingenti” e curata dalla stessa
di pulsioni reali e pressanti, che pare
Zattini, si avvale di un consistente
ricreato nel misticismo di un tra-
catalogo pubblicato dalla casa editri-
monto carico di valenze simboliche,
ce “Il Vicolo” di Cesena, cui si deve
avvolto nel fruscio di silenziosi ter-
anche la pubblicazione del raffinato
periodico “Graphie”. Viene proposto reni fioriti, nei pleniluni dorati delle
un corposo numero di opere, selezio- danze notturne, nei profili misurati e
nate dal recente lavoro dell’artista, incantevoli di nude figure femminili
composto da oltre cento lavori, fra che magicamente trascolorano negli
tecniche miste su tavola, xilografie, sfondi pastosi e surreali. I quadri di
incisioni e graffiti, a dimostrazione Onori, carichi di forza rivelatrice di
di come la pittura di Onori si inseri- un mondo inconscio, intimamente
sca pienamente in quel “solco” strug- appartenente all’universo dei lin-
gente di una riconosciuta tradizione guaggi e dei segni che corrodono il
del Novecento romagnolo: pennella- suo “sentire”, ma che una volta ma-
te materiche dai toni caldi, vocazione terializzati e e resi visibili nella pittu-
altamente poetica e onirica, paesag- ra diventano a loro volta “luogo” di
gi surreali che creano una sorta di suggestivi percorsi per l’osservatore,
“spaesamento” nel soffermarsi dello che sente in qualche modo stimolato
sguardo sulla loro intrigante superfi- ed “evocato” il suo stesso, misterioso
cie in cui si riflette una originale e ed insondato mondo di sensazioni e
fantasiosa “tavolozza”. Come leggia- di interne “visioni.
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ITINERARI
VENEZIA, per scoprirla in modo diverso...
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Garantire un prodotto ottimale ed un servizio di assistenza continuativo ed affidabile: è questo l’obiettivo di MB TEC. Il migliora-
mento costante delle prestazioni è la nostra ambizione.
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L’impiegno dei migliori materiali, il know how acquisiti in anni di esprerienza, la tecnologia più avanzata e la rinnovata passione
fanno di MB TEC un punto di riferimento sicuro su cui contare.
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26 aprile, 31 maggio, 28 giugno, 26 luglio, 30 agosto, 27 settembre, 25 ottobre, 29 novembre, 27 dicembre.
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