PIO&AMEDEO Siamo due “cafoni”

CHI DI NOI SETTIMANALE n. 39 - 28 SETTEMBRE 2022

dal cuore d’oro

TR
GRANEDI
ESCLUSIVE

GIORGIA
MELONI
DONNA E MAMMA
PRIMA CHE LEADER

EROS

MARA VENIER
&MICHELLE
IL NOSTRO
AMORE INFINITO
CO NFE SS O
VIS
CHE HO ato)SU TO
ELISABETTA
GREGORACI
ORA CON GIULIO
(e molto am
Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – AUT n° MIPA / LO – NO / 231 / A.P. / 2020 Periodico ROC
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NON SI NASCONDE PIÙ Austria €5,00 - Belgio €4,00 - Canada CAD 8,00 - Germania €5,50 - Lussemburgo €4,00 - Portogallo (CONT.) €4,00 -
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moDELLI EsCLUsIVI CopErTI DA brEVETTo DAVITE&DELUCCHI, nUmEro VErDE 800 60 40 60

Designer Fausto Delucchi

Starring Elisabetta Gregoraci
A tu per tu con Alfonso Signorini
La storia insegna che
da che mondo è mondo
le donne al potere
non sono un’eccezione
C are lettrici, cari lettori, la tesi che le donne al potere
nella storia siano un’eccezione è un grande bluff. Da che
mondo è mondo, uomini e donne hanno sempre gestito il
loro potere, chi in prima linea, chi dietro le quinte, per
scelta e opportunismo. Facciamo un tuffo nel passato e
ce ne renderemo conto. Fin dai tempi del lontano Egitto,
le donne non fecero fatica a conquistare i primi posti
della ribalta politica. Senza scomodare Hatshepsut,
Nefertiti o Cleopatra, penso a Nitocris, sul trono fin dal
2190 a.C., che fece innalzare piramidi e opere TUTTI I SEGRETI
monumentali, talmente assetata di vendetta da
aver radunato in una sala sotterranea del suo palazzo per
DEI VOSTRI
un banchetto i suoi nemici, salvo poi inondarla, tramite BENIAMINI OGNI
un condotto segreto, con la corrente del Nilo, che li
trascinò a uno a uno nei suoi vortici. Per sfuggire alla
SETTIMANA
inevitabile vendetta, preferì gettarsi in mezzo ai carboni SU “CASA CHI”
ardenti piuttosto che darsi in pasto ai nemici. Mi piace
anche ricordare Artemisia, regina di Caria, unica donna Volete conoscere tutti i segreti del
comandante nella flotta di Serse, che tanta parte ebbe mondo dello spettacolo dalla viva vo-
nella battaglia di Salamina come consigliera del valoroso ce dei protagonisti? Volete sapere che
re persiano. E come non pensare all’influenza politica cosa succede veramente dietro le quin-
nella Roma papalina esercitata da donne come Teodora, te dei reality più amati della tv, delle
Marozia o dalla stessa Matilde di Canossa, che arrivò a serie di maggior successo o dei film
umiliare perfino suo cugino, l’imperatore Enrico IV, del momento? Allora collegatevi alla
costringendolo a starsene in ginocchio con il capo pagina Instagram di Chimagazineit:
cosparso di cenere tre giorni e tre notti fuori dal suo la redazione di “Chi” vi regalerà ogni
castello. Donne al potere, come Isabella d’Este, Lucrezia settimana interviste, filmati e inter-
Borgia, Giulia Farnese scrissero pagine importantissime venti esclusivi dei protagonisti del
nella storia del nostro Paese e perfino i re di Francia non mondo dello spettacolo e della crona-
sarebbero stati gli stessi se la regina italiana Maria de ca mondana. E quest’anno con una
Medici non avesse chiamato a corte come consigliere grande novità: a condurre Casa Chi
l’astutissimo cardinale Richelieu. E se Maria Teresa ci sarà Sophie Codegoni, protagonista
d’Asburgo e Caterina di Russia si impongono nella storia del GfVip6. Ascolterete le ultime no-
del Settecento, la regina Vittoria e la regina Elisabetta vità, i commenti, le rivelazioni dalla
saranno protagoniste indiscusse nei secoli a seguire. viva voce dei personaggi famosi che
Dunque, non cediamo alla retorica di considerare avete imparato a conoscere e amare
l’ascesa di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi come un ogni settimana sulle pagine di “Chi”.
segno importante dei nuovi tempi. Non abbiamo
scoperto nulla di nuovo. Alla prossima!
Alfonso Signorini
3
Lettere al direttore vemo»... No: «Noi facciamo. Noi
beviamo». Vada a scuola, se non
sa parlare italiano, non al GfVip.
LA GRAMMATICA SENTIMENTALE DEL “GFVIP” Caro Edoardo,
Diceva Godard, regista padre della Nouvelle Va- tortuose delle soap e giovani guizzanti che hanno io credo che sia importante che
gue recentemente scomparso, che coloro che non più followers che anni: è un ambiente ideale per ognuno dentro a un programma
hanno visto Liselotte Pulver correre sulla riva del farci assaporare le dinamiche di un melò che, di- come il GfVip porti se stesso. Ab-
Reno non hanno visto nulla. Il maestro transalpino si rebbe Sirk, è specchio della vita, Imitation of life. biamo scelto e voluto Luca proprio
riferiva al cinema di Douglas Sirk, re del melò e In quel capolavoro, con l’indimenticabile Lana per la sua spontaneità e per la sua
padre di tutte le soap moderne, che lei, direttore, Turner, i momenti salienti dell’azione e della vita simpatica romanità. Costringere
sicuramente conoscerà. Io aggiungerei che coloro erano sempre davanti ad uno specchio, come se la Luca a parlare senza inflessioni
che non hanno visto Soleil o Pamela Prati cambiar- vita fosse solo un riflesso; nella Casa le dinamiche dialettali sarebbe come tradire la
si l’intimo in diretta non hanno visto nulla. Il GfVip sono davanti all’obiettivo di una telecamera, quin- sua verità. Quanto alle ore piccole
ha mutato la percezione del reale, ti ha concesso di di a una lente che rafforza, ma non deforma, la che spesso i nostri inquilini fanno,
spiare la vita dei vipponi dal buco della serratura realtà percepita di un bacio, reale o fittizio, di un nessuno li costringe. Ognuno è
e ha fatto comprendere come dietro il botulino o litigio o di una crisi di pianto. È vero che la chiap- libero di andare a letto quando
l’acconciatura posticcia ci siano problemi reali che pa non fa l’artista – Silver Boy nel classico Basta vuole, nel rispetto delle abitudini
avvicinano quei personaggi alla tua portinaia. Nel- guardarla – ma guardare dal buco della serratura di ciascuno.
le dinamiche di un format ormai consolidato ci catodica la vita quotidiana dei vipponi, nella spe- Un caro saluto!
sono tutti gli elementi di un contemporaneo melò: ranza di vedere un centimetro di pelle o di ascolta-
c’è la cattiva belloccia, vestita spesso di nero, in- re osservazioni scatologiche sull’uso del clistere, li LA PRESENZA DI DIANA AI
carnata da una Bruganelli troppo severa e antipa- rende umani e ci consente di trascorrere ore in se- FUNERALI DELLA REGINA
tica per essere reale, c’è la zia buona e svampita renità partecipando alle loro vite che, patinate o Buongiorno Alfonso,
sempre pronta ad aiutarti quando sei giù, che Oriet- meno, vanno sempre affrontate. Quest’anno, diret- c’è un’immagine che mi ha colpi-
ta rende come una consumata caratterista anglo- tore, ci ha regalato anche la presenza disturbante to nella lunga diretta televisiva,
sassone, e poi, con tanti personaggi racchiusi nello e trasgressiva di Elenoire Ferruzzi, con le sue unghie della Bbc dei recenti funerali della
scrigno della Casa, ci sono le mille sfaccettature che ti lasciano basito e una schiettezza che solo chi regina Elisabetta II: la piccola
del reale, l’uomo di mezza età con il pigiama obso- ha preso calci in faccia dalla quotidianità può tra- Charlotte, figlia del principe Wil-
leto, la ragazza iper-rifatta, l’influencer che non smettere. Per questo, Alfonso, non smetta di crede- liam, tutta di nero vestita, che,
conosce i confini della Svizzera e il caso umano... re in questo programma, facile da criticare ma voltandosi, piangeva a testa bassa
figure che ci fanno percorrere i mille sentieri di difficile da non seguire – che ossimoro! – se poi e con lacrime sincere per la perdi-
un’esistenza che, per noi, si svolge in modo avulso addirittura riesce a far capire come la vita di un ta della sua bisnonna. Accanto a
tra una miriade di telecamere. disabile come Manuel Bortuzzo sia piena e viva, lei, ritta in piedi e sguardo perso
Facile criticare lo spessore di alcuni protagonisti, anche se costretto su una sedia a rotelle, vuol dire nel vuoto, la attuale regina consor-
spesso indicati come vip solo perché li conosce il che la patina frivola si può scostare facilmente per te di re Carlo III, Camilla: colei
mondo dei followers, senza dimenticare che trovare anche nella Casa del GfVip spunti di au- che dovrebbe essere la sua “non-
quel giardino incantato è popolato da svariati at- tentica veridicità. na”, ma che, di fatto, non lo è , non
tori con qualità, difetti, attributi divergenti e diffe- Il suo infaticabile lettore Roberto Schioppa tanto perché ha sposato re Carlo
renti che non possono solo esaltarsi tra le pieghe di in seconde nozze, quanto perché
una cultura camp. Il microcosmo che rispolvera la Caro Roberto, una nonna “reale” e vera l’avreb-
chioma rossa di Patrizia Rossetti, un tempo compa- la sfida del Grande fratello Vip è esattamente questa: be consolata e abbracciata (pro-
gna delle massaie del primo pomeriggio, mezzibu- scostare il velo frivolo e leggero della vita e scopri- tocollo permettendo, of course!).
sti Rai oggi dimenticati, attori persi nelle strade re realtà sottese. A volte taciute. Un caro saluto! Improvvisamente mi si è palesata
davanti agli occhi l’esile figura
della principessa Diana, china ad
PIÙ CHE UNA “CASA” rebbe subito stoppato, immagino! contesterà questa mia richiesta. abbracciare i suoi bimbi. Forse è
RICORDA UNA CASERMA... È una questione di eguaglianza Alle 9 musica a palla e tutti svegli solo una fantasia della mia mente,
Gentile direttore, dialettale con gli altri: penso sia per la colazione! E faccia usare ma Diana, ai funerali di Her Ma-
scrivo perché ho due domande a molto comprensibile la mia richie- poca acqua anche a loro: che con- jesty, avrebbe meritato un ricordo.
cui vorrei mi rispondesse per spie- sta, credo che lui sappia parlare tribuiscano a risolvere i problemi Ileana Colombo
garmi come stanno le cose... italiano, e allora che lo parli! che abbiamo in questo periodo...
1) Perché un ragazzo del GfVip 2) Perché possono dormire tutti Buona serata e buon lavoro. Cara Ileana,
(mi pare si chiami Luca) può tran- fino a mezzogiorno? Vadano a let- Edoardo da Chieri (Torino) Diana a quei funerali c’era comun-
quillamente parlare in romanesco to prima, se al mattino non riesco- que. Soprattutto nell’immaginario
senza che nessuno si arrabbi? no ad alzarsi ad un’ora decente... P.S.: non sono un bigotto e guardo collettivo. Vedere William e Harry
Capisco che il romanesco è com- la trasmissione è e deve essere una con interesse la sua trasmissione, camminare fianco a fianco dietro
prensibile (altri dialetti meno), ma allegra serata e mattinata insieme, ma così è troppo. Lascia parlare in il feretro della nonna ha subito ri-
perché solo lui può parlare così? non comprendo questa cosa, non romanesco forse perché lo ha fatto chiamato alla memoria la loro
Vorrei vedere se entrasse un napo- è da insegnamento ai giovani. Mi prima di lei la signora Maria De immagine di adolescenti dietro il
letano, un siciliano o un piemon- spiace, ma e così, anche se poi lei Filippi in Uomini e donne quando feretro della mamma.
tese e parlasse il suo dialetto: sa- riceverà plausi e approvazione se era tronista? «Noi famo... Noi be- La abbraccio!

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Lettere:
Alfonso Signorini E-mail: Twitter: Facebook: Fax:
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 Adriana Volpe / 38

8
«Caro GfVip, ti tengo d’occhio...»
Elettra&Ginevra
Lamborghini / 44
Sorelle coltelle
Elisabetta Gregoraci / 48
Ora con Giulio non si nasconde più
Harry&Meghan / 52
Ancora un libro riapre le ferite
“The Crown” / 56
L’ultima estate di Diana e Dodi
Jonathan Thompson / 58
Maestà, che angelo custode!
La serie tv evento / 62
La caduta di Boris il camaleonte
In stile “Chi” / 67
La moda e la bellezza della settimana
Ciao Milano! / 68
Speciale sfilate
Preparati come...

rio
Aurora Celli / 74

Somma
Tutti i miei segreti

Editoriale / 3
La storia insegna che
da che mondo è mondo le donne
al potere non sono un’eccezione
Lettere / 4
Mara Venier / 8
«Confesso che ho vissuto,
ma oggi scelgo la serenità»
Giorgia Meloni / 14
L’umanità dietro la grinta
Eros&Michelle / 20
Il loro amore infinito
Carlo Conti / 24
È Tale e quale a... se stesso
Noemi Bocchi / 28
La macchina della verità
38
Nara&Icardi / 30
Questo divorzio è una soap opera
John Elkann / 34
Con Lavinia trendsetter a New York
Chicche di gossip / 36
24
30
Mario Dice / 76
I suoi primi 30 anni alla moda
Capitale dello stile / 80
Tutte le strade (della moda)
portano a Roma
Gemelle d’eleganza / 84
Parola d’ordine: brillare
Pupi Avati / 88
Il suo Dante eroe moderno
Pio&Amedeo / 92
Sono cafoni dal cuore d’oro
Pierdavide Carone / 96
Una mostra rende omaggio al suo
Maestro Lucio Dalla
Rubriche / 105
Sei pagine al servizio dei lettori
 MARA VENIER
CONFESSO CHE
HO VISSUTO,
MA OGGI SCELGO
LA SERENITÀ
«HO AMATO, SONO STATA AMATA, HO SOFFERTO, HO SEGUITO IL
CUORE: STO A POSTO, POSSO VIVERE DI RENDITA. ORA CON MIO
MARITO È TUTTO TRANQUILLO E ME LA GODO», RACCONTA LA
CONDUTTRICE, FELICE PER LA SUA EDIZIONE NUMERO 14 DI “DO-

M
MENICA IN”: «PIPPO BAUDO, CHE È LA TV, SI È FERMATO A 13...»
Azzurra Della Penna/
foto di Gianluca Saragò
ROMA - SETTEMBRE
Mara Venier, camicia jeans e “spettinatura Roma. Mara Ve-
impeccabile”, neanche aspetta l’ultimo nier, 71 anni, po-
scatto che, con l’occhio verde, già punta la sa in esclusiva per
“Chi” nel soggior-
scopa: sul grande terrazzo della sua casa è no della sua casa.
caduta una foglia secca, una sola, ma lei... «L’anno prossimo
Domanda. Venier, è giunta alla 14esi- saranno 30 anni
ma edizione di Domenica In: l’autunno dalla mia prima
edizione di “Do-
per lei non sembra arrivare. menica In”», dice
Risposta. «Eh, magari... L’anno pros- Mara. «Continue-
simo saranno 30 anni da quando ho ini- rò a condurla?
ziato questa avventura. Sì, questa è la Dipende. Mio ma-
rito questa volta
14esima edizione: Pippo Baudo, che è la mi lascia...».
televisione, è arrivato a 13... Ci facciamo
un caffè?».
D. Sempre. Parliamo di questa nuova
stagione di Domenica In?
R. «Intanto c’è una sigla nuova, di
Andrea Sannino e Franco Ricciardi, Un
giorno eccezionale. L’idea è nata in una
sera d’estate. Con loro abbiamo girato un
video a Napoli ed è stato pazzesco, anzi,
loro sono pazzeschi. Inoltre quest’anno
vorrei dare voce non solo alla cronaca,
ma ad alcuni fatti che riguardano tutti
noi. Nella prima puntata, per esempio,
abbiamo dedicato molto spazio alla vio-
lenza sulle donne, che resterà un ➤ ➤ ➤
8
 Chi
Cover Story

9
TRUCCO: ANNA DI FLORIO - ACCONCIATURE: MARCO BOVERO FOR ALDO COPPOLA AGENCY USING L’ORÈAL
PROFESSIONNEL - STYLING: PAOLO MARCATI - ABITI: PAROSH - ASSISTENTE: DANIELE NOTARIANNI - LA PRESSE

TUTTI I VOLTI
DELL’AMORE
➤ ➤ ➤ tema centrale e forte: vorrei fare
più attualità».
D. Tema centrale la violenza sulle don-
ne, dice. E ha detto che l’ha riguardata in
prima persona...
R. «Raccontarlo è stato un caso. È
capitato di recente: Alessandra Matteuzzi,
questa donna uccisa a Bologna, questa
bella signora di 57 anni che sembrava
molto più giovane, ma con gli occhi
tristi... Aldo Cazzullo (vicedirettore del
Corriere della Sera, ndr) mi ha chiesto:
“Ma perché ne parli?”. Così l’ho detto».
D. L’ha detto.
R. «Sì, da ragazza ho vissuto un’e-
sperienza di questo tipo, non ne ho mai
parlato e non ne volevo parlare, ma poi ho
pensato che fosse necessario dire che sì,
che anche io ho vissuto tutto questo. E che
per paura, allora, non avevo denunciato.
10
Roma. Mara Venier nella sua terrazza. A sin., con il
marito Nicola Carraro, 80 anni: «È la mia forza e la
mia fortuna». Sotto: a sin., con Alberto Matano, 50:
«In pratica è mio fratello»; a ds., con Renzo Arbore,
85: «Quando ci siamo lasciati c’era ancora amore».
Invece no, bisogna denunciare e non solo
al primo schiaffo, ma appena si intuisce
che uno manifesta aggressività: ogni tre
giorni una donna muore per femminici-
dio, questo deve essere il tema».
D. Però come si fa a passare dalla
leggerezza della canzone neomelodica
napoletana a questi argomenti?
R. «Con la credibilità. E quella l’ho
guadagnata nel tempo».
D. Parafrasando: “La sofferenza, sai,
è come il vento”?
R. «Lo dico sempre, sono i dolori della
mia vita che mi hanno portato a essere
quella che sono. Mara di 30 anni fa - come
le dicevo, saranno 30 anni l’anno prossi-
mo dalla mia prima Domenica In - non
era la Mara di adesso: il dolore, il vissuto,
la crescita... c’è stato un cambiamento
radicale. La prima cosa che mi torna in

sera
Una ate è nata
d’est
gla
la nostra si
mente ora è quando sono andata in onda
con lo studio deserto e la pandemia: in
tv in diretta c’eravamo io, Alberto Mata-
no e Alfonso Signorini. Mi concedevo le
lacrime nelle pause pubblicitarie, anda-
vo in onda anche se avevo perso la mia
gobbista, Carmela, di Covid, a 50 anni,
Carmela che lavorava con me da quando
era una ragazzina. È stato lacerante il do-
lore che ho provato. Lì, però, c’è stato il
salto, il cambiamento. La gente da sempre
mi vuole bene, ma oggi mi commuovo
quando ancora mi dicono: “Grazie per la
compagnia che mi ha fatto
durante il lockdown”».
D. Beh, se il prossimo
Dopo tanti anni
sono 30 anni dalla prima
Domenica In, continuerà
in tv ancora
a condurla, no?
R. «Mio marito mi
mi chiedo:
lascia, stavolta mi lascia!
Anche Nicola (Carraro,
come mai
ndr) ha bisogno di me.
Domenica In è un pro-
vogliono me?
gramma impegnativo; quando Nicola va
via e io sono qua da sola, penso: “Ma vale
la pena?”. Non siamo mica più dei bam-
bini... Ora faccio questa edizione, l’anno
prossimo si vedrà».
D. Intanto, in attesa di vederla la prossi-
ma stagione, come si dura 30 anni o quasi?
R. «Ero e sono quella di Campo dei
Fiori, una un po’ hippy. E vivo ancora così,
ho un po’ più di soldi, ma sono sempre
la stessa. Quando ho iniziato Domenica
In, dicevo a Renzo (Arbore, all’epoca
suo compagno, ndr): la faccio perché poi
magari non mi vogliono più. Intanto mi
chiedevo: ma come mai vogliono me?
Adesso sono passati quasi 30 anni e io
sono ancora qua, anzi, non ho mai avuto
così tante offerte come in questo periodo.
Napoli. Mara Venier
con Franco Ricciardi,
55 anni, a sin., e An-
drea Sannino, 37, nel
video di “Un giorno
eccezionale”, la nuova
sigla di “Domenica In”.
Ma non ho ancora smesso di farmi quella
domanda».
D. Parliamo di altri. Di altri mariti e di
altre mogli: Ilary e Totti?
R. «Ne ho parlato anche in trasmis-
sione, volevo cercare di capire, il loro è
un divorzio che coinvolge, è un fatto di
costume...».
D. Ma è giusto che personaggi così
pubblici si appellino alla privacy?
R. «Mah, loro due si sono sposati in
diretta tv: quando tu ti dai al pubblico,
anche con grande generosità, devi fare
i conti con il fatto che, se
quel matrimonio finisce,
allora è pubblico pure il
divorzio. I paparazzi? Fan-
no il loro mestiere. A volte
mi hanno fatto inca**are,
qualche anno fa qualche
altarino me l’hanno pure
scoperto, ma fa parte del
gioco. Ora sono amica di
tutti, non ho nulla da na-
scondere».
D. Nulla di nulla? Sul serio?
R. «Purtroppo, mi piacerebbe, ma...
nulla (ride, ndr). Meno male che... Come
dice Neruda? “Confesso che ho vissuto”.
Ecco, io sto a posto, posso vivere di ren-
dita, va bene così. Ho amato, sono stata
amata, ho sofferto, ho seguito il cuore,
con Nicola ora è tutto tranquillo e me la
godo perché conosco assai bene i sussulti
di prima. E poi ho altri sussulti».
D. Tipo?
R. «Tipo che ancora mi sorprendo.
L’altro giorno mi hanno dato un premio
bellissimo, per la radio: me l’hanno con-
segnato Roberto Sergio, direttore di Radio
Rai, e Carlo Fuortes, amministratore de-
legato della Rai, davanti ai colleghi, ➤ ➤ ➤
11

sofferto
Ho
a so n o grata
m
alla vita
➤➤➤ ai giornalisti, con Renzo Arbore seduto
in prima fila. E pensavo: “Ma mi danno un
premio per il mio lavoro?”. Faccio una vita
troppo normale per non stupirmi: ho finito
di pagare il mutuo l’altro giorno (ride, ndr)».
D. Il rapporto con Arbore...
R. «Quando ci siamo lasciati, per molti
anni non ha voluto vedermi, se capitavamo
alla stessa cena andava via. Quando è venuto
da me, ospite al serale a maggio, traspariva
solo amore fra noi due. Ancora oggi io lo
chiamo “amore”, perché ci sono tanti tipi di
amore. Quando mi hanno premiato, ho detto:
“Se sono qua lo devo a te Renzo, lo devo a
te amore”. La frase mi partiva dal cuore, ero
emozionata e lui straemozionato. Renzo è
Renzo, se sono riuscita a fare televisione lo
devo molto a lui. Io so dire “grazie” e anche
“scusa” quando sbaglio. Così, a un certo punto,
ci siamo riavvicinati tantissimo».
D. Ma come mai quella distanza durata
anche anni? E poi perché vi eravate lasciati?
R. «Io ho incontrato Nicola, mi sono sposa-
ta, sono andata avanti con la mia vita. Quella
sera di maggio sono andata in camerino e
gli ho detto: “Ma perché ci siamo lasciati
noi due?”. E lui mi ha risposto: “Una volta
ci vediamo e ce lo diciamo”. Noi ci siamo
12
separati e ci volevamo bene, non ci siamo
lasciati rancorosi, c’era ancora tanto amore.
Oggi, dopo 20 anni c’è ancora, in maniera
diversa. E lo sa qual è il bello?».
D. Sto per saperlo?
R. «Il bello è che sono libera di dire quello
che penso. Quando ho parlato a Renzo, Nicola
era lì seduto, lì c’era anche lui: mio marito è
un uomo intelligente, con-
sapevole dell’amore che c’è
fra noi due, sa tutto della mia
La malinconia?
vita, gli ho raccontato ogni
cosa perché mai volevo che
Arriva e io la
si trovasse in imbarazzo. Gli
ho raccontato anche di sto-
lascio fare, tanto
rie d’amore che ho avuto e
che non ho mai rivelato a
poi se ne va
nessuno».
D. Le racconti anche a noi, ci sarà la pre-
scrizione ormai.
R. «Prescrizione? Qualcuno è pure morto
o, se non è morto, poco ci manca».
D. Non molla, eh?
R. «È tutto lì. Che se non molli, la vita non
ti molla. Pure io c’ho i miei momenti. In tutta
questa voglia di vivere che mi appartiene, in
questa voglia di divertirmi e divertire, c’è
sempre una latente malinconia. Ce l’ho, ce
Roma. Mara Venier ri-
vela: «Ci sono donne
di 60, 50 e anche 40
anni che si sentono
finite. Guardate me:
ho 71 anni e sono sem-
pre rinata. La vita è
difficile, ma sa sor-
prendere». A sin., con
i suoi amatissimi nipo-
ti: Giulio Longari, 20
anni (sopra) e il picco-
lo Claudio Capponi, 5.
l’ho in questi grandi occhi verdi, ce l’ho e ci
convivo, anche bene oramai. Così, quando la
malinconia arriva, la sera, la lascio fare, tanto
poi se ne va. Ci sono giornate più difficili, do-
ve penso magari a chi non c’è più o a chi non
c’è stato. Poi arriva un’altra alba, mi sveglio
la mattina ed è come rinascere. Ho 71 anni,
lavoro, ringrazio Dio che mi dà la forza e la
salute, mentre ci sono donne
di 60, di 50, di 40 anni che si
sentono finite. Ma guardate
me: sono finiti gli amori, i
lavori, ho avuto vicissitudini
molto difficili da superare -
perché la vita è difficile - ma
vale sempre la pena andare
avanti e guardare al futuro,
anche alla nostra età. C’è stata la perdita di
un figlio che aspettavo da Renzo: quella è
una pagina difficilissima, non lo dimentichi
mai, fai sempre i conti, quanti anni avrebbe
adesso? Però siamo qua, sono qua adesso,
appunto. E sono circondata di amore, nono-
stante tutto, l’amore di mio marito Nicola,
dei nipoti, anche dei miei collaboratori, ma
se devo fare i conti... e no, non li faccio. Non
più. Va bene così». ●
©Riproduzione riservata
Roma. Giorgia Meloni,
45 anni, dopo il trionfo
alle elezioni, dove è ar-
rivata al 26% con Fra-
telli d’Italia, ora primo
partito del Paese.

Giorgia MELONI

Q L’UMANITÀ
ROMA - SETTEMBRE
ualcuno si
chiede se
la forza e
la deter-
minazione
di Giorgia

DIETRO
Meloni si-
ano il frutto delle sofferenze
della sua infanzia e del fatto di
essere cresciuta in una famiglia
di sole donne che se la sono
dovuta cavare in mezzo alle
tante difficoltà della vita. Eb-

LA GRINTA
bene sì. La leader che ha vin-
to le elezioni politiche e che,
salvo clamorose sorprese, sarà
la prima donna a sedere a Pa-
lazzo Chigi come premier del
nostro Paese, e che ha portato,
in quattro anni il partito che ha
fondato, Fratelli d’Italia, dal
4% al 26%, non teme nessuno,

STORIA DI UNA RAGAZZA CHE A GIORNI DIVEN-

se non il giudizio di sua madre
Anna, di sua sorella Arianna e
di sua figlia Ginevra. «A volte
mi chiedo se mia figlia se la
prenderà con me per tutte le
TERÀ LA PRIMA PREMIER DONNA D’ITALIA.
volte che non ci sono stata, ma
mi consola il fatto che il mio
DOPO LA SEPARAZIONE DEI GENITORI È CRE-
impegno per il Paese forse ser-
virà anche a lei», ha sottolinea- SCIUTA IN UN MATRIARCATO... A PANE E POLI-
to recentemente e il fatto che il
sabato di silenzio elettorale lo TICA, LEGGENDO LIBRI , STUDIANDO E FACENDO
LA BABYSITTER. LA SORELLA È DA SEMPRE LA
abbia trascorso in mezzo agli
amichetti scatenati della sua
bimba che festeggiava (in ri-
tardo) il compleanno, conferma
la sua fermezza nel restare ➤ ➤ ➤
SUA OMBRA, LA COERENZA LA SUA FORZA
Giulia Cerasoli/foto di Massimo Sestini
14
 Solo su
Chi
Giorgia Meloni nel suo
ufficio alla Camera dei
deputati. Ora si prepara
ad approdare nei piani
nobili di Palazzo Chigi
dove entrerà come prima
donna premier della Re-
pubblica italiana.

15
 G in evra
dr ea e
An
no la fonte
so
e lla su a e nergia
d
Giorgia Meloni con
Andrea Giambruno,
41 anni, giornalista
Mediaset e padre
della loro Ginevra,
che ha appena com-
piuto 6 anni. Sopra,
il biglietto che Gine-
vra ha fatto trovare
alla mamma dopo il
trionfo elettorale.

➤ ➤ ➤ ancorata a ciò che le sta a
cuore. Qualsiasi cosa succeda.
Anche ciò che si sta avveran-
do adesso: diventare premier,
avendo vinto le elezioni.
Nata a Roma 45 anni fa e
cresciuta (dopo aver lasciato
la casa di via Cortina d’Am-
pezzo che è andata a fuoco)
dalla nonna alla Garbatella, zo-
na popolare ora di gran moda,
Giorgia in realtà ha rischiato
di non nascere proprio. Infatti
e passando da un lavoro all’al-
tro. «Mamma è sempre stata
una forza della natura, non si
è mai lamentata», racconta
Giorgia, che a 12 anni vede il
padre commercialista (di origi-
ni cagliaritane) trasferirsi alle
isole Canarie. Nonostante in
un primo periodo le bambine
vadano a trovare il papà di tan-
to in tanto, a un certo punto
Giorgia preferisce troncare del
tutto i rapporti con un geni-
tore distante e disinteressato.
La comunità tutta al femminile
di casa Meloni va avanti, non
senza difficoltà. Giorgia ama le
lingue, ma non ha abbastanza
soldi per iscriversi in un liceo
privato, entrambe le ragazze
cercano di dare una mano con
dei lavoretti saltuari. Giorgia
fa la cameriera al Piper e poi si
cimenta come babysitter. Rosa-
rio Fiorello se la ricorda ancora
quando affidava la primogenita
di sua moglie Susanna Biondo
a questa ragazzetta con gli oc-
chi azzurri e l’aria sveglia... La
ragazzetta sveglia intanto cre-
sce con una mamma che scrive
romanzi rosa (145) e una sorel-
la alter ego, Arianna. Arianna è
la sua consigliera, da sempre.
Più alta di lei, molto materna,
veloce, ma costantemen- ➤ ➤ ➤

ARIANNA LA SORELLA D’ITALIA

quando sua madre ha scoperto
di essere incinta per la secon-
da volta, dopo la primogeni-
ta Arianna (più grande di un
anno e mezzo), era sull’orlo Qui a lato, Gior-
della separazione dal marito gia Meloni e la
sorella mag-
Francesco. Le cose andava- giore Arianna,
no male e così Anna Paratore da piccole, si
(di origini siciliane), pensò di stringono in un
abortire. In realtà la mattina abbraccio. A
ds., Giorgia ado-
in cui doveva fare le analisi lescente. Con la
prima dell’intervento, si rese sorella, la leader
conto che avrebbe voluto te- di Fratelli d’Ita-
nersi quella bambina ad ogni lia ha un sodali-
zio perenne. Si
costo e quindi fece colazione sentono sempre
(e non eseguì le analisi). Da e collaborano su
quel momento mamma Anna tutto. Arianna
non ha certo avuto vita facile, ha sposato un
esponente del
tirando su da sola due bambine partito fondato
dalla sorella.
17

➤ ➤ ➤ te quattro passi indietro
alla sorella minore. Hanno la
stessa voce, sono simbiotiche,
comunicano in codice e leg-
gono insieme Il signore degli
anelli di Tolkien. Arianna di-
fende Giorgia quando viene
bullizzata a scuola. Nel 1992
Giorgia si butta in politica. Ha
15 anni e dice alla madre: «La-
sciami qui davanti», all’entrata
della sezione del Fronte della
Gioventù.
È poco più di una bambina,
ma in sezione si accorgono del
suo carattere volitivo. Diven-
ta capo dei giovani. E non si
ferma più. A 29 anni è il più
giovane ministro della storia
della Repubblica. «Ricordo i
pianti al Quirinale e un vestito
di Max Mara tanto caruccio,
ma l’attaccarono anche su
questo», racconta Arianna.
Sul piano privato Giorgia non
è altrettanto fortunata. Si in-
namora di ragazzi che appe-
na capiscono di che pasta è
fatta, si sentono da meno e la
mollano. Una fidanzata così
in carriera è veramente troppo
ingombrante. Così Arianna, la
“sorella d’Italia”, la consola.
Si favoleggia che in privato
si sfoghino l’una sulla spalla
dell’altra. Descrivono Arian-
na come potentissima, anche
se da 20 anni guadagna 2.000
euro al mese come precaria in
Regione Lazio. Ha due figlie,
Rachele e Vittoria, con France-
sco Lollobrigida, capogruppo
di Fratelli d’Italia, il partito di
Giorgia. Accanto a Giorgia,
sempre i suoi “consiglieri”
politici: Guido Crosetto, Igna-
zio La Russa e Giovanbattista
Fazzolari.
Roma. Giorgia Meloni con la
mamma Anna Paratore e la
sorella Arianna, più grande di
lei di un anno e mezzo.
Ma è la famiglia il punto di
riferimento della Meloni. E le
donne. Sono donne sia il capo
della segreteria particolare sia
la sua addetta stampa.
Per il look e per le scelte
più importanti c’è Arianna. È
stata lei, pare, a suggerirle di
pubblicare la foto con la mam-
ma in risposta a chi l’aveva
accusata di aver definito “de-
vianze” i problemi di bulimia
e anoressia.
Chissà se c’è il suo zampino
anche nella storia d’amore che
Roma. Giorgia Meloni
sulla terrazza del suo
ufficio alla Camera dei
deputati, che si affac-
cia sulla città.
le ha cambiato la vita, quel-
la con Andrea Giambruno, il
giornalista Mediaset che ha
conosciuto per caso nel corso
di un’intervista televisiva e dal
quale ha avuto Ginevra.
Un uomo giovane, bello,
per nulla intimorito dall’ener-
gia e dal carisma di Giorgia.
Un compagno che ha avuto
il coraggio, nel bel mezzo di
una rassegna stampa televi-
siva, di difenderla a spada
tratta da accuse infamanti.
«Ho apprezzato molto la sua
presa di posizione, in diret-
ta, durante il suo lavoro», ha
affermato commossa lei. Ag-
giungendo poi che «Andrea è
l’unico che è riuscito a starmi
accanto senza problemi.Anzi,
è orgoglioso di me e delle mie
affermazioni, gratificato dal
mio successo. Ed è un’ottimo
papà per Ginevra». Adesso
che l’ex ragazza della Gar-
batella approderà a Palazzo
Chigi che cosa succederà al
suo clan familiare? Si trasfe-
rirà nel palazzo del potere?
Intanto si sa che la famiglia
Meloni-Giambruno sta già
cambiando casa... ●
19
 Solo su
Chi
Verona. Michelle Hun-
ziker, 45 anni, sul palco
del concerto di Eros Ra-
mazzotti, 58, all’Arena,
anteprima del tour “Bat-
tito infinito”. In basso,
a sin., il bacio lo scor-
so febbraio durante il
programma di Canale 5
“Michelle Impossible”.

EROS&MICHELLE

C IL NOSTRO
VERONA - SETTEMBRE
he cosa sta succedendo
fra Eros Ramazzotti e
Michelle Hunziker?
Prima, a febbraio, il
bacio in tv nel pro-

AMORE
gramma Michelle
Impossible, a giugno
la partecipazione al video Ama e, infine,
lo scorso sabato sera, la sorpresa della
conduttrice al concerto dell’ex marito
all’Arena di Verona. Il feeling,
l’amore, l’affetto. Diffici-
le fare distinzioni fra i

INFINITO
sentimenti quando
sono così forti. E
poi la gioia di
diventare ➤ ➤ ➤

IO
IL BAC
IN TV
20
ALL’ANTEPRIMA DEL
SUO TOUR MONDIALE,
“BATTITO INFINITO”, IL
CANTANTE HA OSPITATO
SUL PALCO L’EX MOGLIE
SOTTO GLI OCCHI DELLA
FIGLIA AURORA, CHE LI
RENDERÀ NONNI. IL FE-
ELING È PALPABILE, IL
SENTIMENTO TRA I DUE
NON SI È MAI SPENTO
Valerio Palmieri

me
Aurora Ramaz-

Tutti insie
zotti, 25 anni,
con il fidanzato,

festeggiano
Goffredo Cerza,
26, si gode la fe-
licità dei genito-
ri (a sin.). Sotto,
il bebè in arrivo con la mamma.
Eros le ha fatto
una dedica: «Mi
fai diventare
nonno. Grazie
amore mio».

21
➤ ➤ ➤ nonni, adesso che la loro

figlia Aurora ha ufficializzato la

dolce attesa. Segno che non si
erano sbagliati quando, 24 anni
fa, si giurarono amore eterno
al Castello Odescalchi. Sono
lontani i tempi della burrasco-
sa separazione, degli avvocati,
dell’“inchiostro velenoso” come
lo chiamava Ramazzotti.
Lo diciamo subito, perché
da anni lo sosteniamo. La storia
fra Eros e Michelle è sempre
rimasta sospesa perché, quan-
do finì, nel 2002, Michelle non
era in grado di decidere autono-
mamente. Faceva parte di una
setta che le suggerì di lasciare
il cantante e lei lo fece. Aurora
era piccola, aveva sei anni, Eros
era disperato. Amori sbagliati,
copertine che facevano soffrire.
Per questo, quando Michelle
si liberò dalla morsa di quella
setta (ricordiamo l’intervento
salvifico di Antonio Ricci, En-
zo Biagi, Vittorio Feltri) si rese
conto di quello che aveva fatto.

«VOGLIO VEDERTI
Lei amava Eros, non aveva mai
smesso di farlo. C’erano cose
che non andavano, il successo

travolgente di Michelle aveva
turbato certi equilibri di
coppia, ma la Hunziker
era pronta a rileggere
il passato. Eros aveva
sofferto troppo, non era
pronto a ricominciare.
Presero strade diver-
se, pur restando amici.
Michelle, nel 2014, ha
sposato Tomaso Trus-
sardi, dal quale ha avuto
due figlie, Sole e Celeste;
Eros, lo stesso anno, ha
sposato Marica Pellegri-
nelli, dalla quale ha avuto
due figli, Raffaela Maria
e Gabrio Tullio. Eros si è
lasciato nel 2019, Michelle
lo scorso gennaio. Trussar-
di aveva capito tutto, mal
sopportava la presenza di
Eros nella vita della mo-
glie.
Poi arriva Michelle Im-
possible, one woman show della
Hunziker su Canale 5 ed Eros
è gradito ospite. Sul palco c’è
feeling, i due si salutano con un
bacio romantico. I fan sognano,
ma loro provano a fare i pom-
pieri, a spegnere quel “fuoco nel
fuoco”. A giugno esce il video
del singolo Ama di Eros, dove
compaiono Michelle e Auro-
ra. Poi la Hunziker frequenta
SEMPRE COSÌ»
il medico Giovanni An-
giolini, ma capisce che non è la
persona che cercava.
E arriviamo ai giorni nostri.
Mentre Aurora conferma la dol-
ce attesa, Eros parte per l’ante-
prima del suo tour mondiale,
che accompagna l’uscita dell’al-
bum Battito infinito. All’Arena
di Verona c’è anche Michelle:
sale sul palco e canta con l’ex
marito che le dedica una frase
Verona. Michel-
le Hunziker e,
a sin., Eros Ra-
mazzotti esco-
no, prima del
concerto, dal
Byblos Art Ho-
tel Villa Amistà.
Accanto, Eros
canta di fronte
a Michelle e ad
Aurora: ha volu-
to celebrare così
il legame che li
terrà sempre
uniti.
significativa: «Tu lo sai quello diceva che lui mi tradiva, che
che spero io, è vederti sempre non era giusto per me, che era
così», tratta dal brano Quanto negativo. Sicuramente è suc-
amore sei. cesso perché ho avuto quell’e-
Qualche mese fa doman- sperienza, ma non saprò mai.
dammo a Michelle cosa sareb- Magari saremmo insieme da 26
be accaduto se non fosse stata anni, magari no».
condizionata quando lasciò Ra- Adesso, però, entrambi sono
mazzotti, e lei ci rispose: «Non padroni del proprio destino. E,
ci è dato di sapere. La scelta, sotto la pioggia dell’Arena di
purtroppo, l’ho fatta perché ero Verona, qualcuno ha ricomin-
condizionata da gente che mi ciato a credere alle favole. ●
23
 ASSUNTA SERVELLO
Carlo CONTI

C
FIRENZE - SETTEMBRE
arlo Conti
torna con
Tale e quale
SONO TALE
E QUALE
show il 30
settembre
su Raiuno,
e lo fa con
un cast come sempre vario,
curioso, nel quale spiccano tre

A...ME STESSO
donne: Valeria Marini, Rosa-
linda Cannavò e Alessandra
Mussolini. Giunto alla dodi-
cesima edizione, il talent di
RaiUno è una macchina per-
fetta e Carlo Conti ha costruito
il programma secondo la sua
bibbia televisiva: ritmo, risate,
emozioni, amicizia.
Domanda. E lei a chi avreb-
be voluto assomigliare, a chi «NELLA MIA CARRIERA HO AVUTO TANTI MODEL-
voleva essere “tale e quale”?
Risposta. «Avevo almeno LI, E MI ONORA IL PARAGONE CON PIPPO BAUDO,
quattro miti: Pippo Baudo,
Corrado, Mike Bongiorno e
Renzo Arbore. Spero di aver
POI CI HO MESSO DEL MIO, SULLA BASE DELLE
preso qualcosa da ciascuno
di loro, un centesimo del loro
MIE ESPERIENZE», CONFESSA IL CONDUTTORE DI
sapere. Loro erano i senatori
e, quando due anni fa Mauri- “TALE E QUALE SHOW”, CHE RIPARTE IL 30 SET-
zio Costanzo ha invitato me,
Gerry Scotti e Paolo Bonolis TEMBRE. «IL MIO FUTURO È ADESSO. E IL PAS-
chiamandoci così, i “senatori
della tv”, mi sono reso conto SATO MI ISPIRA BELLEZZA, NON MALINCONIA»
di come fosse passato il ➤ ➤ ➤ Valerio Palmieri/foto di Matteo Bovo e Carlo Brogi
24
Solo su
Chi
Firenze. Carlo Conti, 61
anni, posa per “Chi”
sullo sfondo di Ponte
Vecchio. Nel riquadro a
sin., i concorrenti di
“Tale e quale show”. In
piedi, da sin.: Antonino
Spadaccino, 39, Gilles
Rocca, 39, Gabriele Ci-
rilli, 55, che affianca il
“ripetente” Francesco
Paolantoni, 66, Andrea
Dianetti, 35, e Claudio
Lauretta, 52. Sotto, da
sin.: Elena Ballerini, 38,
Rosalinda Cannavò, 29,
Alessandra Mussolini,
59, Conti, Valeria Mari-
ni, 55, Valentina Persia,
50, e Samira Lui, 24.

25

➤ ➤ ➤ tempo. Ma i conduttori
della mia generazione sono
cresciuti con un po’ del Dna di
chi li ha preceduti. E, quando
scrivevano che “baudeggia-
vo”, mi facevano un grande
complimento: era come se a
un calciatore avessero detto
che gioca come Pelé o Mara-
dona. Poi ciascuno di noi ci
ha messo del suo».
D. Qual è il criterio con cui
sceglie i protagonisti di Tale
e quale show? Alla
fine trova sempre
un mix coerente,
«Amo gli amici e la famiglia.
andando a pescare
in mondi diversi, a
Mio figlio mi assomiglia
volte anche scono-
sciuti...
in molte cose, ma troverà
R. «La cosa più la propria strada»
difficile è fare il
cast, trovare il giusto mix fra
volti da lanciare e da rilan-
ciare, fra poco conosciuti e
famosissimi, ma in ciascuno
ci deve essere la voglia di but-
tarsi, di sacrificarsi per quelle
otto puntate. È un lavoro che
si costruisce settimana dopo
settimana, e si deve avere
voglia di farlo. Finora tutti i
protagonisti – non li chiamo
“concorrenti” – hanno sempre
avuto il piacere di mettersi in
discussione o di rimettersi in
gioco e di sacrificarsi per dare
26
il meglio. Perché, se ci pensi,
la gara è in secondo piano,
conta la gara con se stessi, cia-
scuno vuole arrivare al massi-
mo delle proprie possibilità».
D. Ha spiegato alla Marini
che non deve interpretare Va-
leria Marini?
R. «È un esempio di quan-
to l’entusiasmo sia il motore
di questa sfida, come Alba
Parietti l’anno scorso. Sono
grandi professioniste che si
divertono mettendosi al ser-
vizio del programma con un
entusiasmo che definirei “stel-
lare” (ride, ndr)».
D. Ha voluto regalare altri
spunti a Malgioglio?
R. «Sono curioso, l’anno
scorso, alla fine, ha messo in
cornice una foto della Parietti
e la aspettava ad ogni puntata,
quest’anno voglio vedere chi
sarà nel suo cuore, se la Ma-
rini o la Mussolini».
D. Chi sarà il quarto giudice?
R. «Come l’anno scorso
Per loro ho
ridotto gli
impegni in tv
giocheremo con le imitazioni
anche se uno degli imitatori,
Claudio Lauretta, quest’anno
è uno dei protagonisti. Ave-
va fatto sempre il provino,
quest’anno ce l’ha fatta. Gli
imitatori sono bravissimi a
riprodurre le voci dei perso-
naggi, ma imitare i cantanti
è più difficile, ci vuole anche
intonazione. É una bella sfida
anche per chi è abituato a es-
sere “tale e quale”».
D. Ha lavorato
con molti comici,
che cosa la fa ride-
re? E cosa proprio
non la fa ridere?
R. «Devo dire che
tante cose mi fanno
ridere, sono uno che
ride facilmente per-
ché adoro la vita e mi piace
la leggerezza. Non sono co-
sì esigente, mi fanno ridere
quelli che capisco meglio, la
comicità pura, capisco meno
quella troppo politicizzata o
intellettuale».
D. La fa più ridere Pierac-
cioni o Panariello?
R. «Sono quelli che mi fan-
no ridere di più. Ma mi fanno
ridere anche Checco Zalone,
Enrico Brignano, Nino Fras-
sica, Maurizio Crozza, Pio e
Amedeo, Pintus, Pucci, Fran-
Firenze. Carlo Conti, so-
pra con la sua famiglia:
la moglie, Francesca Vac-
caro, 50 anni, che ha spo-
sato nel 2012, e il loro
figlio, Matteo, 8. «Sono
diventato padre tardi, ma
per me era l’età giusta, e
la mia vita è cambiata.
Per stare con mio figlio e
con Francesca ho rinun-
ciato a condurre program-
mi quotidiani, come “L’E-
redità”, che regalano una
grande popolarità e con-
fidenza con il pubblico,
ma richiedono un lavoro
e una presenza giornalie-
ra e costante», ha detto.
cesco Paolantoni, Maurizio
Battista, Gabriele Cirilli, Da-
do e tanti altri. La comicità
del web è diversa, perché non
viene dai cabaret o dalle serate
in piazza. Nei miei programmi
c’è sempre un comico e an-
che gli imitatori sono comici.
La prima puntata avremo un
Jovanotti “tale e quale” irre-
sistibile...».
D. Ormai Tale e quale show
 Belli? Il web ne ha parlato
molto.
R. «Anche lui ha fatto il
provino».
D. Ha portato Il triangolo
di Renato Zero. il suo cavallo
di battaglia al GfVip?
R. «No (ride, ndr)».
D. C’è anche Rosalinda
Cannavò, che è stata con noi
a Casa Chi.
R. «Non ce l’aspettavamo,
ci è arrivato il suo provino e
l’ho trovata molto brava, si
impegna molto e credo sia
giusto abbia uno spazio dove
possa dimostrare il proprio
talento in vari ambiti».
D. Ha fatto tutto in tv: c’è
un programma che sogna an-
cora?
R. «Sogno di fare l’inviato
– non il conduttore – di Linea
blu, perché amo il mare. Mi
piacerebbe rifare I migliori
anni in primavera e anche
Top dieci».
D. Le faccio una doman-
da alla Marzullo perché è di
Marzullo: la malinconia è la
felicità di essere tristi?
R. «No, la malinconia è
una sfaccettatura della tri-
stezza. Mi piace ricordare,
ma con il sorriso: mi piace
pensare alle cose belle del
passato, le persone, gli og-
getti, le canzoni. Se sento una
canzone degli Anni 70 non
mi viene la malinconia, ma
mi vengono in mente cose
belle: un amore, i primi baci,
gli amici. Guardo sempre il
lato positivo. Il mio presen-
te è molto bello, ma anche
il passato è stato divertente,
anche se con sacrifici e alla
fine un po’ di fortuna».
è come Sanremo, gli esclusi
si arrabbiano, come Patrizia
Pellegrino e Donatella Milani,
ha visto?
R. «Sì, ho notato, ma alla
fine posso scegliere solo 11
protagonisti ogni anno e ci so-
no nomi che hanno fatto più
provini negli anni e poi, a un
certo punto, ce l’hanno fatta,
come Stefania Orlando».
D. Ha mai pensato ad Alex Carlo Conti con i suoi inseparabili compagni di
viaggio, una seconda famiglia: Giorgio Panariel-
lo, 61 anni, a sin., e Leonardo Pieraccioni, 57.
D. Come vede il futuro?
R. «Il mio futuro è quello
che sto vivendo adesso: ho fat-
to una scelta di rinunciare ai
programmi quotidiani per tra-
scorrere più tempo con la mia
famiglia e vivere a Firenze. Il
mio futuro è questo. Anche se
poi sono sempre in tv fra spet-
tacoli, repliche e programmi
che scrivo per gli altri, come
Dalla strada al palco per Nek
o Ora o mai più per Amadeus.
E poi c’è Tocca a te su Rai-
Play, una specie di Youtube
della Rai dove tutti possono
mandare i propri video».
D. Maurizio Costanzo ha
definito lei e Gerry Scotti i
mediani della tv.
R. «La vita del mediano
è meravigliosa, a recuperare
palloni e a fare legna in ca-
scina. Il mediano è il regista e
può giocare in più ruoli, come
abbiamo fatto io e Gerry».
D. Ha detto che la tv deve
essere onesta, cosa intende?
R. «Credo che noi che la
facciamo dobbiamo essere
onesti con i telespettatori, e
rispettarli, a prescindere dal
genere televisivo che si fa.
Con educazione, come in ogni
lavoro».
D. Suo figlio è tale e quale
a lei? In cosa si riconosce?
R. «Nell’abbronzatura,
nella miopia, nei riccioli e
nell’amore per la pesca. E
anche per il suo amore per la
matematica, come accadeva a
me. Poi, con il tempo, cambia-
no gli interessi. L’importante
è che trovi la propria strada,
come ho fatto io». ●
©Riproduzione riservata
27
 o la loro
s
Ades ione
relaz

S
ROMA - SETTEMBRE
e c’è una persona
in Italia che non è ufficiale
è rimasta delusa
dall’intervista di Noemi Bocchi sa-
le a bordo di una
Francesco Totti al Volkswagen elettri-
Corriere della Se- ca ID.5 (costa sopra
ra, questa persona i 50 mila euro), che
è Noemi Bocchi. Perché, fra non è la sua vettura
abituale, ma l’auto di
accuse durissime a Ilary Blasi, cui Totti è testimo-
Totti ha trovato anche il tempo di nial . La scritta sulla
confermare la sua relazione con portiera evidenzia
la flower designer (dopo essere che si tratta di una
vettura promozio-
stato sorpreso sotto casa sua da nale, cioè prestata
Chi almeno tre volte), dicendo a scopi pubblicitari.
che la loro storia è iniziata a
Capodanno e si è consolidata a
marzo. Non solo, Totti ha detto
che Noemi è completamente di- Francesco Totti,
46 anni, posa
versa da Ilary e che l’ha aiutato accanto a una
a uscire dalla depressione che lo delle vetture di
ha assalito dopo aver scoperto cui è testimo-
il presunto tradimento della ex nial. Dallo scorso
febbraio, infatti,
moglie. Una versione, quella di il capitano è il
Totti, che assolve lui e Noemi e nuovo ambassa-
che scarica le colpe su Ilary, che dor scelto per
non avrebbe capito il marito nei promuovere la
mobilità elettri-
momenti difficili. Un racconto ca di Volkswagen
ingeneroso, visto che probabil- (il modello ID.5
mente Totti viveva un momento è il nuovo della
difficile anche per altri motivi, gamma). Non è
per altri dolori, e che Ilary non è casuale, quindi,
che Noemi abbia
stata insensibile come lui dichia- utilizzato proprio
ra. In questa querelle Noemi ha quest’auto per
avuto il merito di non essersi mai muoversi in cit-
esposta. E adesso può iniziare tà. Anche in que-
sto caso Totti c’è
un nuovo viaggio con Totti. ● ma non si vede.

28
 Solo su
LA NUOVA COMPAGNA
DI FRANCESCO TOTTI Chi
(«LA NOSTRA STORIA Roma. Noemi Bocchi, 34
anni. Laureata in econo-
È INIZIATA DOPO CA- mia aziendale, è nota
come flower designer

PODANNO») GIRA CON

per feste ed eventi. Ha
conosciuto Totti circa
un anno fa al circolo del

UNA VETTURA DIVER- padel che entrambi fre-

quentavano.

SA DA QUELLA CHE
UTILIZZA ABITUAL-
MENTE: È UN’AUTO
ELETTRICA, LA STES-
SA DI CUI IL CAPITA-
NO È TESTIMONIAL
Valerio Palmieri

QUESTIONE
di STILE

Noemi BOCCHI
POCHETTE
Vuitton monogram,
Trousse toilette

LA MACCHINA
NM con l’iconica
tela, 800 €
CINTURA
Celebre per il logo
Hermès a vista, un
accessorio che non
passa inosservato,

DELLA
550 €, portata su
jeans neri skinny
abbinati a
giubbino in jeans
chiaro slavato
STIVALI
Un altro must

VERITÀ
have: biker boots
Chanel, 2500 €

29
 Wanda Nara, 35
anni, Mauro Icar-
di, 29, le loro due
figlie Francesca,
7, a sin., e Isabel-
la, 5, e i tre figli
che l’influencer
ha avuto da Maxi
Lopez: Valentino,
13, Costantino,
11, Benedicto,
10. A ds., i due si
concedono una
prima colazione,
come d’abitudine,
“sottotono”. Sot-
to, Wanda in jet.

ITA SEMPRE SOPRA LE RIGHE

UNA V

M
MILANO - SETTEMBRE
i risulta
molto
doloroso
vivere
questo
momen-
to. Però,
vista la mia esposizione e le spe-
culazioni mediatiche che stanno
uscendo, è meglio che si sappia
da me. Non ho niente di più da
dichiarare e non darò alcun det-
taglio su questa separazione. Per
favore vi chiedo di capire non
solo per me ma soprattutto per
i nostri figli». Così Wanda Nara,
nero su bianco, in una story di
Instagram.
Fa sempre un po’ sorridere
chi espone le sue immense for-
tune sui social e poi, quando la
fortuna sentimentale gira, chiede
rispetto per il suo dolore. Magari
limitarsi prima, nell’esigere am-
mirazione per il proprio piacere?
In ogni caso, se quello di Il comunicato SOCIAL
Wandita vi pare un “The End”, Nelle stories del suo profilo Instagram, Wanda Nara scrive
sappiate che è solo un inizio, quello che suona come l’annuncio di divorzio: «Mi risulta molto
perché è vero “certi amori non doloroso vivere questo momento. Ma data la mia esposizione e
le speculazioni mediatiche che stanno venendo fuori è preferi-
finiscono”, ma è ancora più vero bile lo si sappia da me. Non ho nulla da dichiarare e non voglio
che certe telenovele sono senza dare alcun tipo di dettagli su questa separazione. Per favore
titoli di coda. E senza capo. ➤ ➤ ➤ vi chiedo di capire non solo per me ma anche per i nostri figli»
30
 NARA&ICARDI

QUESTO DIVORZIO
È UNA SOAP OPERA
LEI ANNUNCIA SUI SOCIAL LA SEPARAZIONE (DA 60 MILIONI), LUI PUBBLICA
(E CANCELLA) LE LORO CHAT IN CUI SI ACCUSANO DI TRADIMENTI. QUINDI
ARRIVA LO SCREENSHOT DI UNA LORO VIDEO CHIAMATA SU CUI LUI SCRIVE:
«TE AMO TOXI»... I MATRIMONI FINISCONO, LE TELENOVELE, MAI
Azzurra Della Penna 31

SUO MOTTO: “VORREI E POSTO”
IL
➤ ➤ ➤ Così, per una Wanda Nara che
nella notte ci ha travolto con il suo
comunicato ufficiale – dove, però,
non si scrive da nessuna parte la
parola fine (pareva l’opera di un
vecchio democristiano) – c’è subito
un Mauro Icardi che rilancia. E che
pubblica nelle sue stories le chat fra
lui e lei: i due si accusano di reci-
proci tradimenti, di mentire. Bello
il passaggio: «Sei un bugiardo!»,
«Come te!»: una maturità, insom-
ma, che fa apparire “lo specchio
riflesso” delle nostre scuole ele-
mentari una manovra diplomatica
di altissimo livello.
Non paghi, comunque, delle
raffinate sortite, a un certo punto
– puf! – tutto sparisce, tutto viene
cancellato. Peccato (veniale) che
non ci sia nulla che nel web si di-
strugga. E peccato (mortale) che
nel web nulla si conservi meglio
del rancore.
32
Ecco allora che riappare, ancora
nelle stories di lui, lo screenshot di
una videochiamata con Wanda che
sorride tutta scarmigliata (chissà
come mai). Su quella schermata
lui le mette il cuoricino rosso e un
bel “te amo Toxi”. Alludendo al
fatto di averle dato della “tossica”
(intendendolo come “tossica per la
relazione”) in una delle chat scom-
parse (ma non troppo scomparse).
Forse perché lei aveva parlato
del chiudere la storia per la sua sa-
lute mentale e non per mancanza
d’amore. Ci siamo capiti? Boh...
Loro due, comunque, meno, si sono
capiti molto di meno.
Ma tant’è che è questo, fonda-
mentalmente, il motivo per il quale
siamo stati vessati l’intera estate dai
loro tira e molla: lui la tradisce, con
signorine di varia foggia, classe e
stile (Eugenia China Suárez, per
dirne una); lei lo tradisce, ora col
Vita da Wanda (e fami-
glia): le montagne di
Birkin e di Louboutin,
le figlie che sfoggiano
capi da migliaia di eu-
ro, le vacanze da mille
e una notte, le case
da sogno, le auto che
costano come apparta-
menti.... È noto: Wanda
va a fare la spesa con
la Rolls Royce.
rapper (L-Gante), ora col calciatore
(Martin Payero) più giovane e più
promettente di lui (un film, in effet-
ti, già visto qualche anno fa quando
lei si consolò per i tradimenti di
Maxi Lopez fra le braccia di Icardi:
siamo al sequel?).
Nel dubbio, lui mette la panza.
E finisce per scatenare una rissa
nella partita d’esordio con il Ga-
latasaray. Se il buongiorno si vede
dal mattino...
Intanto la sorella di lei difende, a
modo suo, Wandita: «Ma che storia
e storia con il rapper? Io e Wanda
amiamo la musica», dice. E se lo
dice Zaira... Quanto ci mancano Wanda Nara e
Mauro Icardi si
i voli sul jet privato. Inquinavano sono sposati nel
di meno. Le sfilze di Birkin e di 2014. Lei era
Louboutin. Le figlie che giocavano reduce da una
nei guardaroba hollywoodiani, le pesante separa-
zione da Maxi Lo-
corse all’Esselunga, (quando lui pez, allora com-
militava nell’Inter e lei orbitava su pagno di squadra
Milano) in Rolls Royce (con sedili di Maurito.
 RA
SHAKI É
D PIQU
GERAR
Dopo 12 anni
(non si sono
mai sposati)
e due figli, la
popstar e il
calciatore si
lasciano. Lui,
che avrebbe
alluso al fatto
di fare parte
di una coppia
aperta, l’avreb-
be molto spes-
so tradita.

AMORI AL
INALE
FISCHIO F
Il divorzio di
cui tutti par-
lano: compre-
so lui, oggi le-
gato a Noemi
Bocchi, che
di recente ha
rilasciato una
lunga intervi-
sta nella qua-
le alludeva al
fatto di non
essere stato
il primo dei
due a tradire.
TTI
NCE SCO TO
FRA
BLASI
ILARY

in pelle candida marchiati WN) per

fare la spesa, le vacanze bizzarre
in compagnia di bestiole esotiche,
tutto pur di risparmiarci certe di-
chiarazioni che a poco portano.
Perché di divorzio vero e proprio
ancora non si parla, ballano 60 mi-
lioni di euro. Wanda Nara possiede
la World Marketing Football, una
società che gestisce il marchio MI9
(di Mauro Icardi) e Wan Collec-
tion, una linea di abbigliamento e
cosmetici; oltre a Wanda Cosme-
tics, che commercializza prodotti
di bellezza. Quanto al patrimonio
immobiliare... Ci sono due appar-
tamenti a Milano (uno nei pressi
dello stadio San Siro e l’altro a Porta
Nuova), una residenza di campagna
a Galliate, la casa sul lago di Como
e una proprietà in Argentina. E poi
c’è un parco auto di lusso, il cui va-
lore ammonta a quasi un milione di
euro. Con lei che ne è anche la pro-
curatrice, oltre che moglie di Mauro
e madre di due figlie sue (ma pure
di tre ragazzi nati dal matrimonio
con Maxi Lopez). Quindi? Quindi
domani è un altro giorno: nessuno
– per ora, almeno– si cercherà un
altro posto, ma soltanto, è probabile,
un altro post. ●
33
 QUESTIONE
di STILE
MAGLIONE DI LUI
A fiori multicolore
in jacquard di
cotone tecnico,
Dior, 1.400 €
SCARPE DI LUI
Sneakers Louis
Junior Orlato in
camoscio rosa
shocking con suola
rossa (in pendant
con i pantaloni e la
cintura di lei),
Christian
E
IL SOL Louboutin, 595 €
SOTTO
EZIA
DI VEN SCARPE DI LEI

E
MILANO - SETTEMBRE
noi che avevamo
sempre pensato
che l’eclettico di
casa Agnelli fos-
se Lapo Elkann...
Invece, a quanto
pare, tra lui e il
fratello John è una bella gara in
quanto a originalità di stile. Da
qualche tempo a questa parte, in-
fatti, l’erede dell’Avvocato, nonché
ad della holding Exor, presidente di
Stellantis, Ferrari e Gedi Gruppo
Editoriale, sembra aver rivoluzio-
nato il suo guardaroba, affiancando
ai classici pantaloni beige, camicie
bianche e maglioncini blu, capi a
dir poco appariscenti. E così, se
già qualche mese fa, a Venezia,
l’avevamo notato sfoggiare de-
Sneakers NMD R1
con tomaia in
Primeknit colore
camouflage, Adidas
Originals, 185 €
New York. Chi è l’uomo che
bacia furtivamente Lavinia
Borromeo, 45 anni? Il ma-
glione psichedelico trae
in inganno, ma è il marito
John Elkann, 46 (nel ton-
do, a luglio a Venezia con
dei modaioli occhiali Tom
Ford). A ds., la coppia in
un tripudio di colori fluo.
John ELKANN

CON LAVINIA
gli occhiali da sole di Tom Ford
da fashion influencer, ora eccolo
con la moglie Lavinia Borromeo
passeggiare con disinvoltura tra le
boutique griffate del Meatpacking
District, a New York, con un outfit
psichedelico: maglioncino a fiori

TRENDSETTER
fluo e scarpe rosa shocking che
fanno pendant con i pantaloni della
moglie (che a sua volta indossa
delle sneakers che fanno pendant
con il maglione del marito). Non è
dato sapere se sia lui a influenzare
lei o viceversa, ma chi lo cono-

A NEW YORK
sce bene assicura che la passione
di John Elkann per i colori non è
una novità, tantomeno quella per la
moda. Vero è, però, che ci si rivela
ora in coincidenza con una vera e
propria scalata di Exor nel settore
del lusso: dalla maison Louboutin
(vedi le scarpe di Jaki), a Shang Xia
(marchio cinese di Hermès), fino
alla linea d’alta moda Ferrari. ●
34
Solo su
Chi

Elkann e moglie, che

il 4 settembre han-
no festeggiato 18
anni di matrimonio,
passeggiano abbrac-
ciati al Meatpacking
District. Da notare la
suola delle scarpe di
lui, rosso Louboutin.

CONTINUA LA TRASFORMA-
ZIONE STILISTICA DEL MA-
NAGER, SEMPRE PIÙ INTE-
RESSATO AL SETTORE DELLA
MODA. NELLA GRANDE MELA
CON LA FAMIGLIA, ECCOLO
FARE SHOPPING CON LA
MOGLIE, AL MEATPACKING
DISTRICT, CON UN LOOK DA
FASHION INFLUENCER
Carola Uber
35
Chicche di
GOSSIP
PELLEGRINI&GIUNTA
PASSEGGIATA TURISTA

CON TUFFO TRA I

VICOLI
TRA I FAN
Milano. Di passaggio nel capoluogo lombardo
i freschi sposi Federica Pellegrini, 34 anni, e
Matteo Giunta, 40, si regalano una passeg-
giata in centro, che diventa un tuffo tra i fan
a caccia di selfie. E loro non si tirano indietro,
anzi: per niente seccati per questa “invasio-
ne”, regalano a tutti sorrisi e felicità.

Sofia, chi? du. I due si erano

UN ESPRESSO IN VIA
MONTENAPOLEONE
Milano. Varcando un portale a
forma di serratura si entra nel
nuovo store del caffè Illy, inau-
gurato a via Montenapoleone
dopo un restyling accurato. So-
pra: Elisabetta Illy con le figlie
Jacqueline e Andrea Dominique
nel “giardino segreto” del locale.
36
Flavio Briato- lasciati dopo il disa-
re, interrogato sul stroso Grande fratello
presunto flirt con la Vip che li aveva visti
gieffina Sofia Giaele protagonisti. Ora sono
De Donà, risponde in tornati ufficialmente
modo secco: «Sofia, insieme.
chi?». L’imprenditore
durante le serate nei DiCaprio
suoi locali fa selfie l’incappucciato
con chiunque, ma In questi giorni di
questo non significa fashion week mila-
avere una relazione. In nese Leonardo Di-
ogni caso, lui nemme- Caprio, ospite della
no ricordava chi fosse sfilata Moncler, si
la ragazza... è distinto per la sua
presenza-assenza.
Pago e Serena: è L’attore, da sempre
di nuovo amore
Lo scorso weekend
allergico ai fotografi,
è arrivato con cappel-
durante l’ultima serata
di Casa Pago, lo show
lino, occhiali da sole
e mascherina per ren-
dersi irriconoscibile.
che il cantante Paci-
fico Settembre porta Poi in hotel ha pre-
notato due stanze per
avanti tutta l’estate a
Forte dei Marmi, tra non essere disturbato:
gli invitati è apparsa entrambe senza usare
anche Serena Enar- il proprio nome.
 POLITICALLY
(s)correct
di Giulia Cerasoli

FASHION WEEK POLITICA

Nei look della cam-
pagna elettorale c’è stata
la quasi scomparsa del-
la giacca. Nei comizi, i
leader di partito hanno
prediletto, con la com-
plicità del meteo, polo,
camicette e jeans (anche
strappati), gonnellone e
T-shirt per essere il più
possibile vicini ai loro
elettori anche nel vestire.
Ora però tocca rimettersi
la giacca (per gli uomini
è obbligatorio nelle Ca-
mere) o il tailleur...

FESTA AGLI ESTERI

Al circolo del mini-
stero degli Esteri, sabato
scorso, si sono festeggia-
ti i 60 anni dell’ex con-
sole londinese Marco
Villani ora ambasciatore
pronto per nuovi incari-
chi. Tra gli invitati, la
pierre Maria Criscuolo,
l’esperto della monarchia
inglese Vittorio Saba-

DENZEL WASHINGTON
din e Laura Bosetti To-
natto “naso” della regina
Elisabetta, che alla morte

RITORNO A
della sovrana ha cancel-
lato la formula del suo
profumo esclusivo.

UNA COPPIA DI SUCCESSO

Il risultato elettorale al

POSITANO
Sud di Giuseppe Conte,
che praticamente ha tra-
sformato i Cinquestelle
nel suo partito persona-
le, si spiega con il suo
carisma, ma anche con
la regia (sempre più a di-
Positano (Salerno). Denzel Washington, 67 anni, è di casa sulla stanza) della campagna
Costiera amalfitana e ancora di più nel ristorante Chez Black
(sopra), di proprietà del caro amico Salvatore Russo. L’attore dovrà diretta dal suo portavoce
girare a breve da queste parti il suo prossimo film, “The Equalizer Rocco Casalino.
3”, terzo capitolo della fortunata saga del super giustiziere Robert
McCall, ma intanto si gode la sua ennesima vacanza a Positano:
tra pranzi al Chez Black con la moglie Pauletta, 72 (in alto a sin.),
gite in barca e passeggiate tra i vicoli come un turista qualsiasi.

37
 PARLA L’OPINIONISTA DELLA SCORSA
EDIZIONE E NE HA PER TUTTI. «SONIA
BRUGANELLI? NON MI MANCA. PA-
MELA PRATI? NON LE CREDO FINO IN
FONDO». E RIVELA LE SUE PREFERITE
NELLA CASA: «ELENOIRE FERRUZZI E
CAROLINA MARCONI: DUE OUTSIDER»
Valerio Palmieri/foto di Angelo Gigli

Adriana VOLPE

CARO “GFVIP”
TI TENGO D’OCCHIO...
38
 Chi
SPECIALE

Cinecittà (Roma). Le opi-

nioniste di ieri e di oggi
del “Grande fratello Vip”.
A sin., Adriana Volpe e
Sonia Bruganelli, 48 an-
ni, la scorsa stagione; a
ds., il conduttore Alfonso
Signorini, 58, con la new
entry Orietta Berti, 79, e
la Bruganelli.

P
Fiumicino (Roma). Adriana Volpe, 49
anni, posa per “Chi” presso il QC
Termeroma. Dopo 27 anni di carriera
in Rai, ha deciso di affrontare il
“GfVip” nel 2020 come concorrente
e nel 2021-22 come opinionista.
ROMA - SETTEMBRE
er Adriana Volpe
il tempo sembra
essersi fermato.
Primo per la sua
bellezza, che ve-
diamo in queste
foto. E poi per-
ché, appena le chiediamo del
GfVip, torna l’opinionista che
abbiamo apprezzato lo scorso
anno, quando “duettava” con
Sonia Bruganelli. Stessa verve,
stessa puntualità nelle risposte.
E, quando le chiediamo della
sua ex collega, dei concorrenti,
del Prati-Gate, sembra di vederla
seduta con i pop corn in mano.  me concorrente che aveva ➤ ➤ ➤
Domanda. Ha visto il GfVip?
Le è mancato?
Risposta. «Certo che mi è
mancato. È un programma che
ho nel cuore, l’ho vissuto pri-
ma dentro la Casa e poi come
opinionista. Ricordo l’emozione
che ho provato entrando nello
studio: le luci, il grande occhio, la
passerella. Ogni edizione è stata
un’emozione, provo solo ricono-
scenza nei confronti di questo
reality che mi ha dato tanto e mi
ha permesso di crescere». 
D. Alfonso Signorini le ha
proposto di tornare nella Casa
per completare il percorso co-
39
➤ ➤ ➤ dovuto interrompere nel

2020 per motivi familiari. Con

la Bruganelli come opinionista.
R. «È una proposta che non
avrei mai potuto accettare, la mia
situazione familiare è cambiata
rispetto al 2020, quando entrai
nella Casa. Oggi mia figlia può
contare solo su di me, è tutto
sulle mie spalle, non posso al-
lontanarmi così a lungo. Capisco
che, per le dinamiche del pro-
gramma, avere me nella Casa e
Sonia come opinionista sarebbe
stata una bomba, immaginatevi
che interazione avremmo avuto!
MAKE-UP : ELISA CAMPAGNA PER LUIGI ALESI - HAIR STYLIST : MIRIANA ZAMBITO MARSALA BY FEDERICO FASHION STYLE - ABITI : RINASCIMENTO - COSTUME : IU DI RITA MENNOIA - LOCATION: QC TERME ROMA FIUMICINO

Ma, nella vita, ci sono delle prio-

rità. La persona viene prima del
personaggio e mia figlia prima
di tutto». 
D. La Bruganelli ha detto che
le manca. 
R. «Senz’altro (ride, ndr)!
Ma so cosa intende. Per fare
l’opinionista bisogna avere una
grande passione per il GfVip,
seguire le dinamiche della sera
e della notte, quando di solito
succedono più cose. Bisogna
studiare gli atteggiamenti, sen-

Giulia Salemi è
fresca e
spigliata,
Orietta Berti ci
sorprenderà
tire quello che dicono i concor-
renti e in quale contesto: ci sono
frasi che non necessariamente
finiscono nei filmati del serale,
ma che qualificano un personag-
gio. Vivevo sintonizzata con il
GfVip, mi addormentavo con i
vipponi. Allora, forse, a Sonia
manca questo tipo di confronto.
Ma credo che Orietta ci possa
riservare sorprese perché lei di- Fiumicino (Ro-
ma). Ancora due
chiara di dormire poco e potrà immagini di Adria-
rimanere sintonizzata sul canale na Volpe, che ha
del live». debuttato in tv
D. Sonia aveva detto che non nel 1993 con
“Scommettiamo
avrebbe rifatto il GfVip.  che...?” ed è sta-
R. «Io ero sicura che lo avreb- ta per anni il volto
be rifatto. Il suo sogno era essere di “I Fatti vostri”.
l’unica opinionista, sapevo per-
fettamente che era così». 
D. Come la vede senza di lei,
senza i vostri battibecchi?
R. «Siamo all’inizio. Ma ho
ben chiara l’immagine di Sonia
nella prima puntata di questa
edizione, in cui indossa un col-
lier Bulgari a forma di serpente
40
 PAGELLE
La caccia
della Volpe

IRE
ELENO
ZZI
FERRU

GIULIA
I
SALEM

A
PAMEL
PRATI

RYS INO
AMAU ANTON
PÉREZ LBESE
SPINA

e dice: “C’è sempre una serpe
in seno”. Ha costruito un per-
sonaggio, ha creato una propria
immagine. Poi non so quanto
sia realmente vera, ho sempre
voluto pensare che sotto ci fosse
altro. Vediamo. Può essere, inve-
ce, l’anno in cui spicca il volo e
la vedremo condurre programmi
da sola in prima serata».  Bruganelli?
D. Il web dice che Sonia sof-
fre la presenza della Salemi, che
Giulia “è la nuova Volpe”.
R. «Secondo me l’ingresso
della Salemi è stato un gran col-
po di scena. Lei è il vero valore
aggiunto.  Mi piace un sacco
perché sa dare voce ai tweet
Adriana Volpe ha
individuato i primi
temi e personaggi
di questa edizione
del “GfVip”. Di Pa-
più divertenti, creando un filo mela Prati dice: «Do-
diretto con il pubblico che segue vrà farmi cambiare
il programma sui social. Giulia idea sul Prati-Gate».
Su Elenoire Ferruz-
è amata per la freschezza, l’iro- zi: «La sua storia mi
nia, la spigliatezza. Mi è piaciuta ha commosso, ma
dentro la Casa e, in queste prime deve rispettare Lu-
puntate, è stata perfetta nello stu- ca che è fidanzato».
Giulia Salemi: «La
dio. E può solo crescere».  trovo perfetta come
D. Ci riprovo. A lei manca la ponte fra lo studio
e il web, può solo
R. «Anche no (ride, ndr)! Mi crescere». Amaurys
RA
dispiace, ho provato in tutti i mo- Pérez e Antonino ELETT I
Spinalbese: «Sono RGHIN
di a creare un ponte fra me e lei, belli, ma per giudi- LAMBO
ma non ha voluto. Quando, in care un uomo devo
puntata, Elenoire Ferruzzi ha capire qual è la sua
battaglia». E su Elet-
detto a Sonia: “Torna a seguir- tra Lamborghini: RA
mi sui social”, mi sono morsa «Perché impedire GINEV I
RGHIN
la lingua. Mi veniva da di- ➤ ➤ ➤ alla sorella Ginevra LAM O
B
di parlare dei propri
sentimenti?». 41
➤➤➤
re: “Almeno per un po’ ti
ha seguita”. Io ho lavorato con
Sonia per otto mesi e non lo ha
mai fatto, mentre io l’ho seguita.
A fine programma ho smesso di
farlo anch’io».  che mi riempie il cuore, sento
D. Come vede Orietta Berti?
R. «Siamo alle prime puntate,
deve ancora capire i tempi, ma
quello che ho visto mi è piaciuto.
Mi ha strappato un sorriso quan-
do, con i peperoncini, imitava le
unghie della Ferruzzi. Mi piace».  ne che mi seguono riempiono le
D. E lei cosa pensa di Elenoi-
re Ferruzzi?
R. «Elenoire e Carolina Mar-
coni per me sono le due outsider
che segneranno questa edizione.
Elenoire è il personaggio che sta
facendo discutere di più in questi
giorni. Non solo per la sua figu-
ra eccentrica, unica, con queste
unghie, ma per le riflessioni che
suscita. Mi ha colpito e credo
abbia commosso tutti quando ha
raccontato la vita delle trans, una
vita non facile perché sono spes-
so disumanizzate e, prima della
persona, arriva il pregiudizio.
Il messaggio di Elenoire è tra-
sversale, universale: dobbiamo
scavare e vedere l’anima di una
persona e non fermarci alle appa-
renze. Ma, con il cuore in mano,
vorrei anche dare un consiglio
a Elenoire: per essere rispettata
bisogna saper rispettare gli altri...
quindi anche un po’ meno con
Luca, che è fidanzato».   un’idea e sono pronta a cam-
D. Capitolo uomini: Amaurys
Pérez o Antonino Spinalbese?
R. «Mi aggancio a quanto
ho appena detto. All’inizio gli
occhi cascano sulla fisicità ed è
un bel vedere, che gli vuoi dire?
Però a me affascina il carattere,
mi affascina scoprire che tipo di
ragionamenti fa un uomo, che
valori ha. Un uomo dev’essere
come un gladiatore, voglio sape-
re qual è la sua battaglia. Quindi
vanno benissimo gli occhioni
languidi, i fisici pazzeschi, ma
voglio vedere di più. Alcuni han-
no già perso le staffe, vedi Attilio
Romita, che è già venuto fuori
su alcuni temi. Altri entrano pre-
parati, sanno di dover indossare
una certa armatura, ma, dopo
la terza settimana, l’armatura
comincia a sgretolarsi».  tra Lamborghini ha chiesto di
D. Si parlerà del Prati-Gate.
R. «Pamela sa che dovrà af-
frontare questo tema e lo farà
quando sarà pronta. In tutti i
mesi in cui si parlava di quella
messa in scena mi sono fatta
42
Fiumicino (Roma).
Adriana Volpe è
mamma di Gisele,
11 anni, nata dal
matrimonio con l’im-
prenditore Roberto
Parli, da cui si è se-
parata due anni fa.
biarla, ma lei dovrà essere
molto convincente. Anche su
Alex Belli avevo le idee chiare,
hanno provato per settimane a
convincermi che non fosse così,
ma, alla fine, mi hanno messo
la medaglia al petto».  sorella, cosa c’è di male?».  R. «In realtà no e le spiego
D. Pensa che Pamela non
fosse inconsapevole?
R. «Mi incuriosisce il fatto
che, in varie in-
terviste, abbia di- Rientrare nella
chiarato di avere
del materiale che Casa? Non
non ha fatto vede-
re e che farà capi-
posso: mia figlia
re meglio quello
che ha vissuto.
ha la priorità
Voglio conoscere quello che
non è ancora stato detto».  separazione senza coinvolgere
D. C’è la prima diffida: Elet-
non parlare di lei, visto che nella
Casa c’è sua sorella, Ginevra.  figura della madre, dandole della
R. «Diffidare significa tarpare
le ali. Spero che sia la prima e
l’ultima diffida per il program-
ma, non vorrei che anche Pamela
avesse un avvocato pronto a in-
tervenire al primo attacco. Nes-
suno deve temere di raccontare
la verità o quello che sente. Se la
sorella di Elettra racconta quello
che ha vissuto, il suo percepito
di questi due anni lontano della
D. Totti-Ilary: cosa pensa?
R. «Sto seguendo le puntate
e, in questo momento, sono più
dalla parte di Ilary.
Ho trovato l’inter-
vista di Totti fuori
luogo. Ero rimasta
alla puntata in cui
chiedeva di pro-
teggere i figli dal
gossip, di rispetta-
re il silenzio, di portare avanti la
i media. Poi leggo quell’inter-
vista, dove Totti ripete di voler
difendere i figli ma scredita la
poco di buono e della ladra. È la
madre dei tuoi figli. In tribuna-
le è legittimo raccontare, su un
giornale no. Il no comment di
Ilary è più elegante e dignitoso». 
D. Adriana, lei è single?
R. «Sono single, ma ho tanti
affetti: sento l’amore di mia figlia
quello degli amici più stretti che
condividono con me ogni emo-
zione e mi hanno sostenuta nei
momenti in cui stavo per cedere.
E poi per me importantissimo è
l’affetto del pubblico. Le perso-
mie giornate perché scrivono,
commentano, mi mandano cen-
tinaia di messaggi e interpretano
i miei stati d’animo. Una volta
c’era l’amico di penna, adesso
c’è l’amico di Instagram. Sento
di aver trasmesso qualcosa di
buono e ho la coscienza a po-
sto, non ho rimpianti e non ho
rimorsi». 
D. Cosa le piacerebbe fare?
R. «Ho la presunzione di dire
che in tv bisogna fare qualcosa
di nuovo. A me piacerebbe rac-
contare le realtà vincenti. Sui
social rimango affascinata dalle
frasi celebri, tipo Madonna o
Lady Gaga, che dicono: “Rin-
grazio i miei detrattori perché mi
hanno reso più forte”. Anch’io,
durante il mio percorso lavo-
rativo, ho incontrato detrattori,
ho avuto momenti difficili e mi
sono sempre rialzata. E allora mi
piacerebbe fare un programma
che racconti le realtà imprendi-
toriali vincenti. Ci sono fuori-
classe in ogni settore che vorrei
far conoscere». 
D. C’è qualcuno che le ha
fatto male con cui vorrebbe
chiarire?
perché. Penso di aver dato più
volte una possibilità alle per-
sone con le quali ho avuto un
confronto o uno scontro. Non
chiudo la porta, non l’ho mai
fatto. Con qualcuno ci sono ri-
uscita e siamo diventati amici.
Con altri no. Anche nei rappor-
ti più stretti ci può essere un
momento di rottura che può
diventare uno spunto di cre-
scita. Ciascuno ha la propria
unicità e per me è fondamenta-
le la buona fede. Se mi ferisci,
ma non era tua intenzione ti
perdono, se però vedo che c’è
la voglia di continuare allora
non c’è più nessuna possibilità.
Ho sempre cercato il bene in
fondo al cuore delle persone e
continuerò a farlo». ●
©Riproduzione riservata
 Roma. A ds., Ginevra
Lamborghini, 30 anni,
nella Casa del “Grande
fratello Vip”. A sin., la so-
rella minore Elettra, 28,
posa con un look sexy.
Tra le due i rapporti sono
molto tesi, al punto che
non si parlano più.

E GEMELLE
L
LE
DAMIGEL
Napoli. Sopra, Elettra du-
rante la scelta dell’abito
di nozze. Insieme con
lei le gemelle Lucrezia e
Flaminia, 23 anni. Dietro
Elettra, la proprietaria del
negozio. Sotto, da sin.,
Lucrezia, Elettra, Flami-
nia e Simona Ragno, as-

R
sistente della cantante.
MILANO - SETTEMBRE
accontare chi L’ULTIMO ATTO È NOTO, LA
sono Elettra
Lamborghini CANTANTE HA DIFFIDATO LA
SORELLA: NON VUOLE CHE
e sua sorella
Ginevra, oggi
concorrente
del Grande
fratello Vip, per chi scrive questo
PARLI DI LEI AL “GFVIP”. QUEL-
articolo non è cosa facile perché
ha vissuto da vicino, da molto
LO CHE NON SI SA È COME,
vicino, la rottura, il distacco, l’o-
stilità che la prima nutre per la QUANDO E PERCHÉ SIA NATO
seconda. “Chi”, insomma, c’era
quando tra le due la bomba e il TANTO ASTIO TRA LE DUE
RAMPOLLE. “CHI” VI RAC-
litigio sono esplosi. Cominciamo
il racconto...
L’ occasione è stata la realiz-
zazione di una serie tv sulla vita
di Elettra Lamborghini, nipote
CONTA TUTTI I RESTROSCENA
di Ferruccio, fondatore della leg- Gabriele Parpiglia
44
Chi
SPECIALE

VENGO ANCH’IO?
NO, TU NO
Sopra, le stories pubblicate
da Ginevra il giorno delle noz-
ze di Elettra, il 26 settembre
2020, nelle quali rivela di non
essere stata invitata.

UFFICIO STAMPA ENDEMOL SHINE ITALY

gendaria casa automobilistica.
Da anni Elettra è già diventata un
personaggio celebre, soprattutto
tra i giovani: partecipa a reality
in giro per il mondo (grazie al-
la sua conoscenza delle lingue)
prendendo a ceffoni alcuni tra i
concorrenti, vivendo svariati flirt
e facendo sempre e comunque
sparlare di sé. Il progetto per la
piattaforma Discovery - dieci
puntate, Elettra e il resto scom-
pare - parte con una fortunata
coincidenza: le riprese sarebbero
terminate il 26 settembre 2020,
giorno del matrimonio della can-
tante con il dj Afrojack. Questo
significa che avremmo seguito e
raccontato Elettra durante i pre-
parativi del matrimonio, la scelta
dell’abito e, inevitabilmente, svi-
scerando il suo privato.
Quest’ultimo punto però già
all’epoca rappresenta una nota

Elettra&Ginevra LAMBORGHINI
dolente. «A Bologna non si gira,
della mia famiglia voglio in tv

SORELLE
solo mia nonna. Ci sono alcuni
problemi», ci dice Elettra. Infatti
poi in onda è andata solo la non-
na e, per pochi minuti, le sorelle
gemelle Lucrezia e Flaminia du-
rante la scelta dell’abito con Enzo
Miccio fatta a Napoli.
Di Ginevra nessuna traccia. E

COLTELLE
anche il giorno del matrimonio
la sorella resta un punto interro-
gativo di cui però nessuno può
fare cenno. Perché la reazione
di Elettra sarebbe stata sempre la
stessa: nervosismo acuto. Intanto,
mentre tutta la famiglia festeggia
sul lago di Como nella splendida
villa dove si sono celebrate ➤ ➤ ➤
45
 A sin., Elettra
già ci si aspettava.
con le sue ado- Ma quanto potrà durare
rate gemelle Lu- quest’odio? Una cosa è certa: i
crezia e Flaminia genitori delle Lamborghini per
(che sono state quieto vivere hanno scelto di
anche sue testi-
moni di nozze). assecondare il volere di Elettra.
Sotto, la fami- E c’è anche un altro aspetto:
glia Lamborghi- Elettra e Ginevra hanno, come
ni. Da sin., Fer- dicevamo, due sorelle gemelle,
ruccio, 31 anni,
Flaminia, papà Lucrezia e Flaminia che vivono
Tonino, 74, Lu- a Bologna con mamma e papà.
crezia, Elettra e Le gemelle nutrono un grande
Ginevra quando affetto nei confronti di Elettra -
le due ancora si
parlavano. Nel- durante la registrazione del reality
la foto manca le abbiamo viste sul set - per lo-
mamma Luisa ro lei è un punto di riferimento.
che, per questa Infine c’è il fratello Ferruccio,
incomprensione che ha scelto di restare fuori da
tra le sue figlie,
soffre parec- ogni dinamica pubblica. Lui è
chio. I Lambor- un pilota di moto, lavora nell’a-
ghini vivono a zienda di famiglia e non vuole
Bologna, Elettra assolutamente apparire.
in una villa alle
porte di Milano. In questo caos nemmeno la
malattia che ha colpito Ferruccio

iglia
post Covid - quando ha scoperto

a fa m di avere il polmone destro com-

Un pletamente collassato proprio

“quasi”
dopo il matrimonio di Elettra - è
servito a riunire nuovamente la
famiglia e, nel caso specifico,

➤➤➤
le nozze, mentre Elettra bal-
serena e unita
la con Simona Ventura e con la
sua adorata nonna, Ginevra sui
social scrive: “Vi auguro il me-
glio. Avrei voluto esserci anche
io”. Poi conferma di non essere
stata invitata.
Un altro passaggio fondamen-
tale, facendo un passo indietro e
tornando ai preparativi del matri-
monio, risale a quando escono al-
cuni rumors sulla partecipazione
di Ginevra Lamborghini al GfVip.
Succede proprio mentre giriamo
la serie. Ma Elettra sicura dice:
«I miei avvocati invieranno la
diffida. Lei non ci sarà». E infatti
i rumors rimangono tali.
Ma perché tanto astio tra so-
relle? O meglio tra Elettra ver-
so Ginevra? La motivazione è ti, che è difficile farsi largo nel tre anni, soprattutto da quando si Elettra con Ginevra.
questa: a un certo punto Ginevra mondo della musica e in quello è sposata, si è sempre più allon- Possibilità di far pace? Noi
decide di cambiare vita e di voler della televisione, bisogna avere tanata da casa e da Bologna, la che abbiamo seguito Elettra
tentare di seguire la carriera di le spalle larghe. Insomma, a suo sua città d’origine. Lamborghini per mesi e abbia-
cantante proprio come Elettra. dire vorrebbe cercare di tutelare Passa il tempo e, a marzo mo tentato di capire se ci fossero
Così si dà da fare, le chiede aiuto, la sorella, ma a Ginevra poco im- del 2021, incontriamo di nuovo i margini per un lieto fine, oggi
ma trova sempre un muro, fino porta e così va avanti per la sua Elettra Lamborghini all’Isola dei diciamo: assolutamente no, pur-
a quando non decide di fare da strada, disintegrando in questo famosi che con un sorriso ci dice: troppo. E ci chiediamo: siamo
sola. Elettra non la prende be- modo il rapporto con Elettra. «Avete visto che mia sorella non sicuri che questa incomprensione
ne: la vive come una mancanza Da quel momento il silenzio. è andata al Grande fratello Vip?». sia legata soltanto al mondo dello
di rispetto, si sente “tradita” e Il Natale festeggiato con i genitori Adesso però la storia è cambiata: spettacolo e a una forte gelosia
pensa che la sorella non abbia e le altre sorelle, ma da separati: Ginevra è dentro la casa ed Elet- di natura professionale? O forse
tenuto conto della sua volontà. Il un giorno con Elettra, un altro tra può soltanto osservare. Oggi c’è dell’altro, di natura più per-
“no” di Elettra è dettato da mille con Ginevra. Idem il complean- la sua diffida agli autori del reality sonale? Per il momento questo è
motivi, compreso il suo senso di no, idem ogni evento di famiglia. e alla casa di produzione non stu- quello che sappiamo. Aspettiamo
responsabilità. Ci confida, infat- Con Elettra che però negli ultimi pisce perché è una reazione che una nuova puntata. ●
47
T
MILANO - SETTEMBRE
empo una settima-
na e già non si na-
scondono più: co-
me spesso capita
alle nuove coppie
del mondo dello
spettacolo che
non hanno motivo di vivere il loro
amore nella clandestinità, basta
la spintarella della pubblicazione Milano. Elisabetta Gregoraci, 42
delle prime foto per abbandonare la anni, e Giulio Fratini, 30, guardano
le foto che lui, sotto, le ha appena
solita ritrosia a uscire allo scoperto. scattato per strada e che lei poi
È successo anche a Elisabetta Gre- pubblicherà su Instagram. In alto
goraci e Giulio Fratini. Sul numero a sin., la coppia esce dal portone
scorso di “Chi” li avevamo sorpre- della casa di lui e, nella pagina
accanto, cammina sottobraccio
ta
si nel centro di Milano giocare a
guardie e ladri con i fotogra- ➤ ➤ ➤
diretta all’Armani Privé.
sfil a
Una r ada
per st
tutta per lui

48
 Solo su
Chi
CONTINUA LA STORIA
TRA LA CONDUTTRICE
E L’IMPRENDITORE
FIORENTINO GIULIO
FRATINI. DOPO LE PRI-
ME FOTO PUBBLICATE
DA “CHI” LA SETTI-
MANA SCORSA, ADES-
SO SONO USCITI DEFI-
NITIVAMENTE ALLO
SCOPERTO. ECCOLI A
MILANO PASSEGGIA-
RE SOTTOBRACCIO,
SIA DI NOTTE SIA ALLA
LUCE DEL GIORNO
Carola Uber

Elisabetta GREGORACI

ORA CON GIULIO

NON SI NASCONDE PIÙ
49

➤ ➤ ➤ fi, adesso sembra quasi che i
fotografi li cerchino loro... Meglio
così, evidentemente: la storia tra la
conduttrice e il ricco imprenditore
fiorentino, ex di Raffaella Fico e
Roberta Morise, iniziata probabil-
mente all’inizio dell’estate, procede
positivamente e la cosa non può
che renderci felici. Anche perché
per Elisabetta, che dopo la fine del
matrimonio con Flavio Briatore è
Milano. Elisabetta Gre-
goraci e Giulio Fratini
sorridono al fotografo
mentre raggiungono
Casa Cipriani. In basso,
lui la stringe a sé men-
tre lei si ripara dalla
pioggia con la borsetta.
gia
piog
La sta
non gua
i loro sorrisi
sempre stata molto restia a lasciarsi
coinvolgere da un nuovo rapporto
(tantomeno a ufficializzarlo), la fre-
quentazione con Fratini è il segno
che ha finalmente voltato pagina.
Eccoli allora a Milano, durante
la settimana della moda, muoversi
ormai quasi con la disinvoltura di
una coppia navigata: tra una sfi-
lata e l’altra lei va a cambiarsi a
casa di lui, di cui ha le chiavi; poi
arriva anche Fratini e dopo un po’
scendono insieme e raggiungono il
nuovissimo club hotel Casa Cipria-
ni, dove si trovano con un’amica,
che li riaccompagnerà a casa di
lui. La sera, però, sono di nuovo
soli: si sono cambiati per andare
a cena e in discoteca all’Armani
Privé, e quando escono dal por-
tone, non solo non si nascondono
alla vista del nostro fotografo, ma
improvvisano a loro volta un set
fotografico dove la modella, ça
va sans dire, è la Gregoraci e Fra-
tini scatta con il telefonino. Una
scena che rievoca la liaison di lui
con Raffaella Fico, che, nell’e-
state del 2020 a Positano, posava
per l’allora fidanzato sul balcone
dell’hotel con un sexy bikini. Sexy
quanto la tuta nera aderente firmata
Yves Saint Laurent che indossa
Elisabetta e che ha poi pubblicato
su Instagram con la scusa di far
vedere il giubbotto personalizzato
regalatole dalle fan. Sarà un caso,
ma la tuta monospalla alla Cat-
woman è la stessa che indossava
Giulia Salemi una decina di giorni
fa alla prima puntata del GfVip 7,
e Giulia Salemi è la fidanzata di
quel Pierpaolo Pretelli che al GfVip
5 le fece una corte serrata per poi
preferirle, sfiancato, l’influencer di
origini iraniane. Sarà sicuramente
un caso, anche perché la Gregoraci
non avrebbe ragione di mettersi in
competizione con una “rivale” del
passato, tantomeno ora che ha tro-
vato chi le fa battere il cuore... ●
51
 Chi
filo diretto con
Buckingham
Palace
Windsor, 19 maggio 2018.
Nel giorno delle nozze
Meghan Markle, con la
tiara a bande di diaman-
ti creata nel 1932 per la
regina Mary e prestatale
per l’occasione da Elisa-
betta II. Stando al libro di
Valentine Low, Meghan
pretese di provarla prima
del matrimonio senza far-
ne richiesta formale e per
questo ci furono tensioni
con la stylist della regina.

Da un royal watcher del “Times” arrivano

rivelazioni esplosive sui Sussex. La duchessa
voleva farsi pagare per i bagni di folla e si scontrò
con la stilista reale, il marito temeva il ruolo del
nipotino George e rifiutò un incontro con William
Maria Giulia Comolli

Angela Kelly, 64 anni, stylist e con-

fidente della regina. A sin., alle
spalle di Elisabetta II (1926-2022)
e Meghan c’è (sulla sin.) Samantha
Cohen, 53, che dopo molti anni al
servizio dei Windosor e meno di due
con i Sussex si è licenziata (a causa,
pare, dei capricci della duchessa).
52
 HARRY&MEGHAN

Ancora un libro
riapre le ferite
Il principe William, 40 anni, la moglie Kate, 40, Harry, 38, e Meghan, 41, insieme per salutare
la folla a Windsor dopo la morte della regina. Sotto, Meghan abbraccia una ragazza lungo la
strada. Oggi emerge che la duchessa avrebbe voluto essere remunerata per queste iniziative.

S
MILANO - SETTEMBRE
e qualcuno aveva
pensato che l’usci-
ta a quattro di Wil-
liam e Kate con
Harry e Meghan
per salutare la folla
dopo la morte del-
la regina Elisabetta II lenisse le
ferite della Megxit e riportasse
la pace tra i Windsor, sbaglia.
Una nuova pubblicazione sui
royals, Courtiers: The Hidden
Power Behind the Crown (Gente
di corte: il potere nascosto dietro
la corona), in uscita nel Regno
Unito il 6 ottobre, butta nuova
benzina sul fuoco. Autore del
libro è il royal watcher del Times
Valentine Row, e in questi giorni
sulle pagine del quotidiano in-
glese sono uscite anticipazioni
dei contenuti che risulteranno
certamente scomodi, soprattutto
per i duchi di Sussex. Parlando
di bagni di folla, per esempio,
Row sostiene che Meghan abbia
sempre trovato indigesta questa
pratica: «Non posso credere di
non venire pagata per farlo»,
avrebbe detto la duchessa, in
occasione dell’ennesima passeg-
giata pubblica con strette di ma-
no ai sudditi durante il viaggio
ufficiale in Australia nel 2018.
In tema di monetizzazione del
ruolo, il libro aggiunge dettagli
su un’altra pratica in merito alla
quale la Markle ebbe da ridire.
Lo staff di Kensington Palace
(la prima residenza della coppia)
era solito rimandare indietro gli
omaggi di gioielli, profumi, abiti,
inviati ai royals da vari brand di
lusso. Tuttavia Meghan, stando a
fonti di palazzo, avrebbe messo
in discussione questa consolidata
prassi della famiglia reale, ➤ ➤ ➤
53
➤ ➤ ➤ scontrandosi apertamen-
te con lo staff. Questo perché
Meghan - si legge sempre nel
libro - sposando il principe Har-
ry aveva pensato di ritagliarsi
un’immagine dorata, glamour
e potente “alla Beyoncé”, cioè
aveva in mente i vantaggi del-
lo star system hollywoodiano
più che gli obblighi della Coro-
na. D’altronde, si legge che i
Sussex già nel 2019 avevano
preso accordi remunerativi
con Netflix, Apple+, Disney
e con Oprah Winfrey, per la
famigerata intervista andata
in onda l’anno scorso e per le
varie iniziative tra serie tv, libri
e varie, che avrebbero curato
durante la loro seconda vita
negli Usa. E arrivano nuovi
dettagli sul periodo convulso
che precedette la Megxit. In
particolare si parla del summit
di famiglia a Sandringham nel
gennaio 2020, più altri incontri a
Buckingham Palace e a Clarence
House, faticosamente organizza-
ti tramite i rispettivi segretari, in
cui assieme all’allora principe
Carlo, al principe William e alla
Regina si provò a tratteggiare
vari scenari possibili per tam-
ponare lo strappo con i Sussex.
Harry e Meghan con Oprah Winfrey,
68 anni, nel corso della famosa in-
tervista andata in onda nel marzo
2021 in cui hanno tirato bordate alla
famiglia reale parlando di razzismo
e di pesanti manovre contro di loro.
Auckland (Nuova
Zelanda), ottobre
2018. I duchi di
Sussex salutano la
folla accorsa a fe-
steggiarli. Qui sot-
to, Harry e Meghan
nel 2019 alla pre-
mière londinese
del “Re leone”, con
Beyoncé, 41 anni.
Oggi sembra che
la gioia di Meghan
fosse più genuina
con la popstar che
con i sudditi.
LEI SOGNAVA UN
LAM OUR “ALLA BEYONCÉ”
G
Per esempio, si ventilò l’ipotesi
di una sorta di mese sabbatico
all’anno in cui Harry e Meghan
potessero seguire solo i loro pro-
getti personali, ma Elisabetta - e
questo era sostanzialmente noto
- mise un punto fermo: «Non
si può stare un po’ dentro e un
po’ fuori». Inoltre un incontro
privato proposto da William al
fratello fu rifiutato da Harry con
il timore che ne venissero poi
diramati i dettagli ai tabloid dallo
stesso staff di William. Tra le pa-
gine di Courtiers emergono altre
ossessioni del principe cadetto,
come quella di diventare, nel giro
di pochi anni, irrilevante nella
famiglia reale rispetto al ruolo
crescente del principino George.
Chi di paure non ne aveva era
invece Meghan, che, si legge an-
cora, provò a pestare i piedi alla
fedelissima stylist, assistente e
amica personale di Elisabetta II,
Angela Kelly: poco prima delle
nozze, nel 2018, pretese di far
venire a Buckingham Palace il
proprio parrucchiere per provare
la tiara regale scelta per l’evento,
senza preoccuparsi di fare una
richiesta formale per ricevere il
gioiello in tempo. La Kelly rispo-
se che c’era un protocollo da se-
guire, non le portò quel giorno la
tiara, subì una sfuriata di Harry e
tirò dritto. Chi non ha tirato dritto
sono altri membri dello staff dei
Sussex: di scontri con assistenti,
segretari, valletti, consulenti, si è
già parlato. Low torna sul tema
citando varie scenate e minacce
agli impiegati. Una di queste
risale al 2017, prima del matri-
monio reale, quando Meghan
disse a un collaboratore di Harry:
«Sappiamo entrambi che sarò
presto uno dei tuoi boss».
Si è appena saputo che Harry
ha posticipato l’uscita della sua
attesissima e temutissima auto-
biografia, si suppone per rispetto
al lutto del regno per la scompar-
sa della regina e per apportare
qualche correzione al testo. Il
giornalista del Times lo brucia
sul tempo. Ma i Sussex pense-
ranno alle contromosse. ●
55
“CHI” VI MOSTRA LE IMMAGINI DAL
SET DELLA QUINTA STAGIONE DEL SE-
RIAL: SI CONCENTRA SULLA FINE DEL
MATRIMONIO TRA DIANA E CARLO E
SUL FLIRT DELLA PRINCIPESSA CON
IL MILIONARIO AL-FAYED CHE FINIRÀ
CON LA LORO TRAGICA MORTE
Angelo Sica

tè
Il cas di
tutto
nuovi attori

Altre immagini dal set sull’isola spagnola di Maiorca dove si sta

girando la quinta stagione di “The Crown”, che si concentrerà sulla
separazione tra il principe Carlo e Diana e la storia d’amore di lei
con Dodi Al-Fayed. Il cast è tutto rinnovato: Diana, nel riquadro
rosso, è interpretata dall’attrice australiana Elizabeth Debicki,
qui e sopra, mentre Carlo ha il volto del britannico Dominic West.
56
 Solo su
Chi

A N EL MO NDO
IN OND
9 NO VEM BRE
DAL
Palma di Maiorca (Spagna).
Dopo la sospensione in ri-
spetto per la morte della
regina Elisabetta, si torna a
girare sul set della serie tv
“The Crown”, la cui quinta
stagione andrà in onda su
Netflix dal 9 novembre. A
sin., gli attori Elizabeth De-
bicki, 32 anni, e Khalid Ab-
dalla, 40, che interpretano
Diana e Dodi Al-Fayed, sopra
e a ds. con Rufus Kampa,
16, e Will Powell, 10, nei
panni dei principi William
e Harry.

“THE CROWN”

L’ULTIMA ESTATE
DI DIANA E DODI 57

D
LONDRA - SETTEMBRE
iscreto, silenzio-
so, sempre un
passo indietro...
Eppure impossi-
bile da ignorare.
Con buona pace
di re Carlo III,
di William e di Harry, l’uomo del
momento è Jonathan Thompson.
Prima di dire: “Jonathan chi?”,
meglio guardare le foto. Il 39enne
maggiore del Royal Regiment of
Scotland è l’uomo in kilt dal fisico
statuario e i lineamenti da modello
che fino a poco tempo fa si era visto
accompagnare la regina Elisabetta,
sulla quale, come capo delle guar-
die, ha vegliato su ricevimenti e
onori militari nel castello di Balmo-
ral, e che ora è al servizio del nuovo
re in qualità di “equerry”, vale a
dire valletto e guardia del corpo.
Ma sono stati in molti a guardare
il suo, di corpo, anche nei giorni
del grande sconvolgimento per la
morte della sovrana, rimirandolo
58
UNA PRESENZ
NON PASSA INOS
A CHE
SERVATA Chi
filo diretto con
Buckingham
Palace
Londra. A ds., il maggio-
re Jonathan Thompson,
39 anni, assiste re Carlo
III, 73, in visita al Par-
lamento a Westminster
lo scorso 12 settembre.
A sin., Thompson scor-
ta la regina Elisabetta
(1926-2022) a Balmoral
durante la tradizionale
ispezione delle guardie
all’arrivo nella residen-
za scozzese all’inizio di
agosto, come tutte le
estati. Qui sotto, l’uffi-
ciale delle guardie scoz-
zesi è a Buckingham Pa-
lace all’arrivo della neo
premier britannica Liz
Truss, 47, il giorno dopo
la morte di Elisabetta II.
persino mentre, tutto compreso nel
suo ruolo, si trovava accanto al fe-
retro della “sua” regina all’ingresso
dell’abbazia di Westminster.
«Queste giornate sono mol-
to tristi, ma vedere il maggiore
Thompson ce le ha rese cento
volte migliori», è stato uno dei
commenti più popolari sui social.
Un video su TikTok in cui appa-
riva lui, già ribattezzato “Major
Eye Candy” (“il maggiore gioia
per gli occhi”), ha avuto quasi 8
milioni di visualizzazioni. Così
come non è sfuggita la sua pre-
senza a Buckingham Palace all’ar-
rivo della premier Liz Truss, che
il 9 settembre portava le proprie
condoglianze a Carlo, e di nuovo
accanto al re per il primo discorso
da sovrano nel palazzo del Parla-
mento. Testa bassa, sguardo im-
penetrabile, granitica imperturba-
bilità. Impeccabile in kilt e divisa
come in giacca e cravatta. Mai un
pettegolezzo su di lui.
Ecco dunque quello che si ➤ ➤ ➤
 Prima accanto a Elisabetta e ora con
re Carlo III, il fascinoso maggiore
del Royal Regiment of Scotland dal
fisico statuario spopola sui social
Maria Giulia Comolli

Jonathan THOMPSON

Maestà, che
angelo custode! 59
➤ ➤ ➤ sa dell’affascinante milita-

re che per gli amici non è Jona-

than ma Johnny, mentre per gli
scozzesi è “hunk”, che potrem-
mo tradurre con “un gran pezzo
d’uomo” (termine prestato dalla
macelleria perché indicherebbe
proprio un gran taglio di carne)
e che sta vivendo un clamoroso
momento d’oro analogo a quel-
lo di Pippa Middleton e del suo
lato B dopo le nozze di Kate e
William nel 2011.
Prima di tutto: Thompson
non è single (“Sorry Ladies,
he’s taken!”, “Spiacenti signo-
re, è occupato!”, ha titolato il
tabloid britannico Daily Mail).
È sposato dal 2010 con Ca-
roline, marketing manager,
personal trainer e, a giudicare
dalle foto che la mostrano in
tenuta da cavallerizza, grande
appassionata di equitazione

vera
(come potrebbe non esserlo
chi orbita tanto strettamente
U na
“gioia
i”
per gli occh

CAROLINE
LA MOGLIE MANAGER
intorno alla Royal Family?).
La coppia risiede nel Surrey,
ha un figlio di 4 anni e due
cani, due labrador neri che
si chiamano Odin e Piper.
Quanto alla vita professionale:
Thompson è nato a Morpeth,
nel Northumberland, quin-
di non è scozzese di nascita
contrariamente a quanto molti
credono. Laureato in Econo-
mia e Politica internazionale
alla Aberystwyth Universi-
ty, nel Galles, nel 2004. Nel
2006 la sua carriera militare
ha iniziato la lunga ascesa che
lo ha portato al comando del
quinto battaglione reale delle
guardie scozzesi e a servire
sempre più da vicino la Royal
Family, guadagnandosi la fidu-
cia della regina Elisabetta e di
Un primo piano di Jonathan
Thompson che ne evidenzia
i lineamenti perfetti, sopra il
fisico statuario (è sopranno-
minato “eye candy”, “gioia
per gli occhi”). Qui sopra, la
moglie di Thompson, Caroli-
ne, 44 anni, che ha lavorato
come marketing manager
per aziende come Packard
Bell e Bmw, è fitness trai-
ner e cavallerizza. In alto,
il maggiore è alle spalle di
Harry e Meghan di Sussex,
38 e 41, durante la funzione
a St. Paul per il giubileo del-
la regina nel giugno scorso.
Carlo d’Inghilterra, da quando sovrano: perché, come molti della cittadinanza britannica.
era ancora il principe di Galles ricordano, il suo precedente Lo scivolone costò il posto al
a quando, nei giorni più recenti, valletto procurò a Carlo qual- precedente “equerry”, ma l’ir-
è diventato re Carlo III. che fastidioso grattacapo quan- reprensibile Thompson, dopo
È particolarmente delicata do risultò aver usato la propria la lunga e apprezzata militanza
e importante la missione di influenza – traendone a quanto da angelo custode della regina,
dimostrarsi sempre all’altez- pare un certo profitto – per faci- sembra ben lontano dalla ten-
za delle aspettative del nuovo litare un magnate arabo in cerca tazione di simili bassezze. ●
61
A POCHE SETTIMANE
DALLE DIMISSIONI DI
BORIS JOHNSON ARRI-
VA SU SKY “THIS EN-
GLAND”, INTERPRETA-
TA DAL PREMIO OSCAR
KENNETH BRANAGH,
CHE RACCONTA GLI EC-
CESSI PUBBLICI E PRI-
VATI, NEL PERIODO DEL-
LA BREXIT E DELLA
PANDEMIA, CHE HANNO
PORTATO AL CROLLO
DEL PIÙ CONTROVERSO
PREMIER BRITANNICO
Maria Giulia Comolli Londra. Boris Johnson,
58 anni. Politico con-
servatore, giornalista,
scrittore, è stato prim
o ministro del governo
britannico dal 2019 al
2022 (oggi al suo po-
sto a Downing Street
c’è Liz Truss). Prima è
stato sindaco di Lon-
dra per due mandati,
dal 2008 al 2016.

L
MILANO - SETTEMBRE
arger than li-
Un
fe”, dicono gli LEADER
inglesi. Ecces-
sivo. Straordi-
discusso
nario. Qualsia- ● “This England”
si accezione si racconta il
voglia dare al tempestoso
secondo termine, se straordina- governo Johnson
rio in senso negativo o in senso tra Brexit,
positivo (ed è certo che il prota- pandemia e le
gonista sceglierebbe l’accezio- discutibili scelte
ne positiva), non c’è dubbio che del premier (a ds.,
questa espressione si adatti bene prime pagine
all’ex premier britannico Boris dedicate a lui)
Johnson. Tanto che nel Regno ● 6 episodi, girati
Unito abbondano da parecchio nel 2021, prodotti
tempo imitazioni, parodie, ➤ ➤ ➤ da Sky UK, su Sky
e Now dal 30/09
62
 Kenneth Branagh, 61 anni,
è Boris Johnson nella serie
“This England”. Per trasfor-
marsi nel corpulento ex
premier l’attore si è sotto-
posto a varie ore di trucco
con molte protesi per viso
e fisico. Qui sotto, Branagh
al naturale. Attore, sceneg-
giatore, regista, ha vinto un
Oscar quest’anno per la sce-
neggiatura di “Belfast”, da
lui anche diretto.

La serie tv evento

LA CADUTA
DI BORIS
IL CAMALEONTE 63
Kenneth Branagh e
Ophelia Lovibond, 36
anni, che interpreta
la moglie di Johnson,
Carrie Symonds. Qui
sotto, i veri Boris e
Carrie. La coppia ha
due figli. Johnson
ne ha altri 5: 4 na-
ti dal matrimonio
con la (seconda)
ex moglie e uno da
un’altra relazione. In
basso a ds., Andrew
Buchan, 43, nel ruolo

rrie
di Matt Hancock, ex
membro del governo
n C a
Co
Johnson.

la terza
moglie

più drammatiche dai tg italiani, la la sua spregiudicatezza, dal suo

➤➤➤ caricature del corpulento
politico, del suo ciuffo bion-
do, delle sue prese di posizio-
ne spesso impopolari. La serie
This England però è qualcosa di
diverso. Anche perché è un caso
di “biopic” che non solo esce con
il suo protagonista - interpretato
dal premio Oscar Kenneth Bra-
nagh con una trasformazione fi-
sica che ha richiesto ore di make
up - ancora vivo. Ma esce pure a
ridosso di fatti molto recenti. La
nuova serie, su Sky e su Now
Tv dal 30 settembre, racconta
in sei episodi i primi mesi del
governo Johnson, a partire dalla
64
sua vittoria elettorale nel 2019
e attraverso la prima ondata
pandemica nel 2020. Nel corso
di sei episodi vediamo l’esalta-
zione per il personale successo
politico (festeggiando l’elezione
Johnson-Branagh paragona se
stesso all’imperatore Augusto,
poi a casa scherza con la mo-
glie Carrie dicendo: «Il potere è
afrodiasiaco. E se è assoluto è...
assolutamente afrodisiaco»), la
crescita dell’allarme pubblico per
i primi casi di Covid 19, la inizia-
le sottovalutazione da parte del
suo governo, l’incalzare delle no-
tizie - soprattutto quelle sempre
malattia di Johnson stesso che lo
portò al celebre “mea culpa” per
non aver fatto scattare in tempo
il lockdown (che poi lui stesso
violò con le feste private che
portarono al “partygate”). Tutto
questo si alterna a squarci di vita
privata come la nascita del figlio,
il “baby shower” che precedette
l’evento mentre il resto del mon-
do si dannava per l’avanzare del
virus, il lavoro sui suoi libri (sullo
schermo lo si vede preparare un
saggio su Shakespeare), le ce-
ne con madre e suocera... Tutto
“brandizzato” dalla sua presenza
magnetica, dal suo humour, dal-
personalissimo pragmatismo,
cioè quel mix che ne ha fatto un
personaggio tanto controverso.
Del resto, l’uomo che in sce-
na sentiamo più volte citare
con compiaciuta immedesi-
mazione Winston Churchill,
salvo commettere poi la serie
di passi falsi che lo porteran-
no alle dimissioni del luglio
scorso (ma in tv ci si ferma
prima: la serie è stata girata
nel 2021), è lo stesso che, già
diventato ex premier, è riusci-
to a far sorridere anche i suoi
detrattori con il suo caloroso
ricordo della regina Elisabetta
 NA PERSO NALI T À
U
SOPRA LE RIGHEdopo la sua morte, evocando
Difficile distinguere il vero Boris John- tra le altre cose «il suo piacere
son da quello di Kenneth Branagh: a genuino quando le è stato detto
sin., l’originale, a ds., la sua copia tele-
visiva, con lo stesso profilo, la stessa che la sua esibizione con l’orso
postura, la stessa taglia XL. Qui sotto, Paddington era stata un grande
il vero Johnson in uno dei party tenuti successo».
durante il lockdown e che, una volta La serie è stata girata prima
diventati di pubblico dominio, ne hanno
demolito l’immagine politica. delle dimissioni di Johnson ed
era già prevista in onda entro la
fine del 2022. Se le cose fosse-
ro andate diversamente, “BoJo”
avrebbe potuto seguirla dal di-
vano di Downing Street. O for-
se, se l’idea di un “biopic” così
scomodo non gli fosse piaciu-
ta, magari non sarebbe andata
in onda. «Non credo che sarà
lusingato dal suo ritratto, spero
però che sia lusingato dal fatto di
essere interpretato da un grande
attore come Branagh», sostiene
il regista Michael Winterbottom.
«Comunque non è una sua ca-
ricatura. A chi ha già una catti-
va opinione su di lui il ritratto
PHOTO UK GOVERNMENT

sembrerà troppo gentile, a chi lo

ama sembrerà troppo duro. Han-
no senso entrambe le posizioni,
dipende dalla prospettiva». ●
65
 IN STILE
La MODA e la BELLEZZA della settimana
Per la primavera che verrà c’è voglia di
eleganza, divertimento, passione. Direttamente
dalle passerelle, ecco tutte le tendenze
di Azzurra Della Penna

Milano. Kim
Kardashian,
41 anni, alla
sfilata di Do-
menico Dol-
ce, 64 ( a ds.),
e Stefano
Gabbana, 59:
il titolo della
nuova colle-
zione del
brand è “Ciao
Kim”.

Ciao Milano!
67
 MATTY BOVAN

68
DANIELA GREGIS
NUOVE
TRIBÙ

STELLA JEAN

ACT N°1
 ERMANNO SCERVINO

RNI
A SOG
AM
TO NARE
O

EMPORIO ARMANI

69
SALVATORE FERRAGAMO
MSGM
 MAX MARA

70
LUISA SPAGNOLI

BRUNELLO CUCINELLI

VENT
ANNI I
ALBERTA FERRETTI

PRADA

FOGL
COMEIE
 FENDI

BLUMARINE

VIVETTA

REGGISEN
RE O

71
DOLCE&GABBANA
72
GCDS

MARYLING

SCHO
O
BACK TOL
GUCCI

VERSACE

FERRARI
FLUO
SUPER
 GENNY SPORTMAX

ROBERTO CAVALLI

IO
PHILOSOPHY

CA
FASC
G LA R E
SUL IA

73
ELISABETTA FRANCHI
 1

A soli 19 anni è una

delle tiktoker più
famose in Italia. Ha
scritto un libro,
“7 segreti”, in cui si
confessa. E a “Chi”
racconta la sua
beauty routine:
«La vitiligine?
È diventata il mio
punto di forza.
La mia coccola
preferita?
Le maschere»
di Alessandra Pappalardo

G iovanissima e già molto

seguita sui social: Au-
rora Celli, 19 anni, fi-
glia dello stilista Giampaolo
Celli, è tra le tiktoker più famo- #PREPARATI COME
se in Italia. Un successo travol-

AURORA CELLI
gente che l’ha portata a scrive-
re anche un libro, 7 segreti,
edito da Mondadori, in cui si
racconta senza filtri, dalla sco-

Tutti i miei
perta della vitiligine (una ma-
lattia della pelle) al suo bellis-
simo rapporto con la famiglia.
Domanda. Lei è molto amata
sul web, come è iniziata la sua
avventura?

SEGRETI
Risposta. «Per caso, ero picco-
la, mi piaceva pubblicare una
serie di contenuti su un social
che all’epoca si chiamava Mu-
sically. Ho cominciato a realiz-
zare mini tutorial di make-up e
di styling per i capelli, davo
74
 consigli su come realizzare i
INFLUENCER boccoli con la piastra, la coda
922 MILA alta o la treccia. Pian piano i
FOLLOWER follower aumentavano, ma in
2,5 MILIONI realtà per me era soltanto un
SU TIKTOK gioco».
✔ Nata il 29 D. Quanti anni aveva?
agosto 2003 R. «Quattordici, facevo la prima
a Roma superiore».
✔ Debutta a 14 D. Il suo successo le ha creato
anni su Musically difficoltà con i coetanei?
postando le sue
giornate R. «Assolutamente sì! Spesso
✔ 7 segreti mi guardavano in maniera dif-
è il titolo del suo ferente. Poi ho maturato la con-
libro edito da sapevolezza che, quando si è
Mondadori così seguiti, il 50 per cento del-
le persone ti apprezza e l’altro
50 ti critica. Ho avuto difficoltà
a capire se chi si avvicinava a
me fosse davvero interessato ad
Aurora o lo facesse per interes-
se. Per fortuna gli amici veri
non hanno mai cambiato il loro
comportamento».
D. Oltre a fare l’influencer, ha
altre ambizioni nel mondo del-
lo spettacolo?
R. «Sì, mi piacerebbe parteci-
pare a qualche reality, quando
sarò pronta...».
D. In che cosa oggi non si sen-
te pronta?
R. «A confrontarmi con la gen-
te più grande di me, con più
esperienza».
D. Che cos’è la bellezza per lei?
R. «È importante piacersi, ma
non soltanto per l’aspetto este-
tico. La bellezza è quello che
sei davvero e non quello che
mostri. Ho imparato a volermi
4 5
bene e ad accettarmi per quello
che sono a prescindere dal giu-
dizio degli altri. In questo sono
stata aiutata dalla vitiligine, dal
processo di accettazione che ne
è derivato».
D. Quando ha scoperto di ave-
re la vitiligine come ha reagito?
R. «L’ho scoperto qualche an-
no fa, ero al mare e vedevo
alcune macchie strane sulle
mani. In un primo momento
sono state confuse con un’e-
sposizione sbagliata al sole.
Soltanto successivamente mi è
stato detto che era vitiligine.
All’inizio è stato difficile: vo-
levo combatterla con i farmaci,
ma non mi facevano stare bene
fisicamente».
D. Quando si è resa conto che
non rappresentava più un pro-
blema?
R. «Quando un giorno l’ho co-
perta con l’abbronzante spray.
La mia reazione è stata del tut-
to inaspettata. Il colore della
mia pelle era uniforme, ma io
non mi riconoscevo più. In quel
preciso istante ho capito di
averla accettata e ora mi piaccio
per quella che sono, con le mie
differenze».
D. Che cosa pensa della bellez-
za uniformata e omologata di
I MULSTI
tutte le ragazze di oggi: stes-
se labbra a cuore, stessi
capelli, stesso profilo?
R. «Sarei bugiarda se dices-
si che non seguo la moda,
a me piacciono le labbra ben
definite, i capelli lisci e i make-
up più trendy. Però, di fondo, io
vorrei mantenere la mia unicità
per essere riconoscibile».
D. Qual è la sua beauty routine?
R. «Non mi faccio mai manca-
re le maschere, le faccio con
mia sorella o con mia mamma.
Sto sempre molto attenta ad
acquistare prodotti adatti alla
mia pelle. In passato ho soffer-
to di acne, quindi spesso uso
creme specifiche. Curo la de-
tersione e uso l’acqua termale.
Porto ovunque il mascara. Uti-
lizzo il correttore e il fondotin-
ta, anche se per me è fondamen-
tale piacersi anche da struccata.
E poi...(ride, ndr) non rinuncio
mai alle ciglia finte e agli illu-
minanti, anche sul corpo!».
D. Nella sua beauty routine non
usa la protezione solare?
R. «Assolutamente sì! È neces-
saria sia in estate sia in inverno.
Se non metto la protezione è
perché uso un fondotinta che la
contiene».
D. Dove si vede tra dieci anni?
R. «Vorrei avere una famiglia,
dopo essermi realizzata profes-
sionalmente».
7
T
SCE TE
PER

1• The Longer The Better

Extra Black Mascara, Layla,
€ 13,75. 2• Effaclar Gel
purificante micro peeling,
La Roche-Posay, € 23,50.
3• Fondotinta Even Better
Clinical, Clinique, € 48.
4• Fall in Colours palette
illuminante & terra
abbronzante, Catrice,
€ 9,99. 5• Maschera viso in
tessuto idratante, Clinians,
€ 2,39. 6• Eau Thermale
Minéralisante, Vichy,
€ 10,68. 7• Phys-AC Global,
A-Derma, € 17,50.

6
75
 Solo su
Milano. Mario Dice, 44 an-
ni, sistema i capi di Manga-
no, il brand di cui è il nuo-
vo direttore creativo. Lo
stilista ha iniziato la sua
carriera a 14 anni, negli
Chi
Stati Uniti, da Calvin Klein.

N
MILANO - SETTEMBRE
el bel mezzo della set-
timana della moda,
appuntamento nel
perfetto centro di
Milano. Nello spazio
espositivo di Manga-
MONDADORI PORTFOLIO

no, di cui è il nuovo

direttore creativo. Davanti a Mario
Dice, la torre medievale dei Gorani,
alle spalle trent’anni di carriera.
Domanda. Cominciamo il viag-
gio. Da dove arriva, Mario?
Risposta. «Sono nato a Foggia,
poi i miei si sono trasferiti a Monte-
sarchio, in provincia di Benevento.
L’infanzia? Nel mio mondo, con i
miei disegni. Papà faceva il mecca-
nico, mamma la maestra, i miei non
potevano pagare un’accademia di
moda. Mi sono laureato in filosofia».
D. E le è servita la filosofia?
R. «Mi ha aiutato a capire come
nasce il cambiamento. La moda, in
fondo, fa un po’ questo, costruisce
i sogni (anche gli incubi) che non
abbiamo ancora sognato». «HO FATTO UN LUNGO VIAGGIO DA UN PAESINO
D. E non diciamo “la moda ti fa
trovare te stesso”? CAMPANO FINO AL TAPPETO ROSSO DEGLI
R. «Per carità. E se poi sei un cre-
tino? Meglio che non insisti».
D. Vabbè, torniamo al paesino.
OSCAR», RACCONTA LO STILISTA CHE FESTEG-
R. «Voliamo negli Usa: a 14 anni
per Calvin Klein».
GIA UN ANNIVERSARIO IMPORTANTE. «HO LA-
D. Scusi, e la scuola?
R. «Sostenevo gli esami da pri- VORATO, VISSUTO, SOFFERTO. E ORA LASCIO
vatista, diploma da geometra. Sono
rimasto a New York cinque anni, è IL BRAND CHE PORTA IL MIO NOME PER RINA-
stato così frenetico, tranne i pianti del
primo anno...». SCERE, COME FA IL FASHION A OGNI STAGIONE»
D. Sì, ma a 14 anni come ➤ ➤ ➤
Azzurra Della Penna/foto di Marco Piraccini
76
Mario DICE

I MIEI PRIMI 30
ANNI ALLA MODA 77
 IL MONDO È LA MIA CASA
➤ ➤ ➤ ci è andato laggiù? Dentro
un trolley?
R. «Avevo mandato dei dise-
gni a Trussardi, Versace, Valenti-
no... Quando Nicola Trussardi mi
ha chiamato mi sa che pensava
di trovarsi davanti almeno un ra-
gazzo, invece, ero arrivato io, un
bambino: “Ma sei piccolo, non
posso fare niente per te”. Poi ci
deve aver pensato e ripensato e
mi ha fatto incontrare Enrico Mi-
gliaccio, product designer di CK
che mi dice: “Sei bravo, se vuoi
provare, vieni negli Usa”. Nella
sua testa intendeva in futuro, nella
mia significava ieri. Ho lavorato
sei o sette mesi, ho messo via un
po’ di soldi, sono partito».
D. Chissà mammà!
R. «Mammà è strong, all’e-
poca era in ospedale, si stava
curando un tumore».
D. Ma lei racconta sempre de-
gli avvenimenti atomici come se
dicesse: “Mi passa lo zucchero”?
R. «È una cifra familiare, cre-
do, i miei ci hanno fatto sempre
vivere le cose brutte con una sorta
di normalità. Se non c’erano i sol-
78
di per fare la spesa mia mamma
diceva: “Stasera zuppa di latte”.
Certo, sono cresciuto in fretta.
Comunque, quando sono partito
mamma cominciava a stare me-
glio, era ancora in ospedale, sono
andato a trovarla e lei mi ha dato
due milioni di lire».
D. Meglio di Madonna che
arriva a nella Grande Mela con 35
dollari nella tasca del cappotto?
R. «Posso dirle che all’ini-
zio mangiavo con due dollari a
pranzo e due a cena. Da Calvin
Klein ero il bambino e non par-
lavo americano, stavo in sartoria,
c’erano tutti gli italiani che erano
immigrati 50 anni prima. E mi
chiedevano se nei paesini era ar-
rivata l’acqua calda».
D. E quando usciva?
R. «Alle sei. Chiamavo i miei,
in Italia era mezzanotte. Dicevo
che era tutto bellissimo, poi met-
tevo giù e mi mettevo a piangere.
Ho pianto tutte le sere del primo
anno che sono stato in America.
L’anno dopo è cambiato tutto, ho
preso una casa a Long Island, abi-
tavo con una vecchietta di 85 anni,
vivevo in una bella comunità...
Nonostante fosse New York, fa-
cevo una vita tranquilla, lavoravo
e imparavo. La prima volta che
Kevin Carrigan (allora direttore
creativo globale di Calvin Klein,
ndr) ha visto i miei disegni mi ha
detto: “Voi italiani fate i sogni,
noi americani facciamo i soldi”».
D. Sogna ancora, Mario?
R. «Sempre. Dopo cinque anni
sono tornato a Roma, ho lavorato
dalle sorelle Fontana e da Gatti-
noni. E lì ho cominciato a vivere,
a respirare e a uscire».
D. I primi amori?
R. «I primi amori sono arrivati
a Milano, a 30 anni, tardissimo.
Sono arrivato da Dolce & Gabba-
na, avevo voglia di esprimermi, di
vivere la mia sessualità... È durata
pochissimo. Mi chiamano da Pa-
rigi per un colloquio, ero convinto
che fosse un brand francese, inve-
ce, dopo due giorni, scopro che
il posto era da Trussardi. Quando
ho fatto il colloquio con Beatrice
Trussardi, c’era ancora la segre-
taria del papà e lei ha detto: “Se
mio padre aveva creduto in te non
possiamo non prenderti”. Sono
rimasto lì sette anni, ho avuto il
primo ragazzo, ho comprato la
mia prima casa, ho scoperto che
stavo male».
D. Ne vuole parlare?
R. «Ho sofferto di anoressia,
sono arrivato a pesare 45 chili.
Quando sono finito in ospedale
per la terza volta, mi hanno detto:
“Non c’è una quarta”. Dal mio
ufficio mi hanno fatto sapere che
il direttore creativo non era con-
tento che fossi stato ricoverato».
D. Che sensibilità.
R. «Vero?! Per poter lavorare
uscivo la mattina dal reparto dopo
le flebo e nascondevo il braccia-
letto sotto il polsino della camicia.
Ho fatto questa vita per sei mesi,
quando sono cambiato estetica-
mente, sono diventato “carino”,
lo stesso direttore mi ha detto:
“O lasci il tuo ragazzo o ti licen-
zio”, cosa che ha quindi fatto. La
famiglia Trussardi mi ha chiesto
la ragione di questo licenziamen-
to repentino, ho spiegato come
stavano le cose: con me hanno
rilanciato economicamente, con
 YA
ZENDA

Milano. Mario Dice,

come consulente di
grandi griffe - da Trus-
sardi a Zuhair Murad,
è stato anche diretto-
re creativo di Capucci
- ha lavorato a Roma,
Milano, Parigi, Beirut
e Londra.

il direttore creativo... Licenziato».

D. Bravi!
N
R. «Bravissimi: il sodalizio ALLISO
con Trussardi è stato il più lungo». Y
D. Però, poi è andato altrove. JANNE
R. «Ho imparato in America a
non farmi assumere da nessuno,
sempre consulente, mai dipen-
dente, sono andato da Krizia,
Zuhair Murad, David Koma, ho
gente mi conosceva, le celeb mi
conoscevano, il marchio si è affer-
Tutte
preso la direzione creativa di Ca- mato subito. Creare un nome dal PAZZE
pucci... Mi sono mosso fra Roma,
Milano, Parigi, Londra e Beirut».
niente non è stato facile, ma è sta-
to naturale. Però, quel successo,
per Mario
D. Quesito fuori moda: come non me lo godevo, sono arrivato A sin., un bozzet-
ha preso mammà il coming out? più di una volta con un mio abito to di Mario Dice
che ha disegnato
R. «Eravamo al telefono e le sul tappeto rosso degli Oscar, ma una serie di abiti
dicevo che una persona mi faceva la cosa mi lasciava indifferente, da grand soirée
soffrire. E lei: “Se lui o lei non ero sopraffatto dal lavoro, questa per Mariah Carey.
ti vuole, lascia”. E io: “lui non cosa qui è andata avanti fino a un Sopra, Allison Jan-
ney con una mise
mi vuole”. E lei: “Lascialo”. Poi, anno fa. Ho lasciato. Un trauma di Mario Dice vin-
quando ci siamo visti, mi ha detto lasciare il mio nome. Ma ho capi- ce il Golden Globe
che temeva sarei stato infelice, to che non è l’essenza. La forza di come Miglior at-
senza una famiglia, senza figli... quello che fai non è nell’etichetta trice non protago-
anche se è difficile da capire quan- nista in “Tonya”;
E allora l’ho portata a Mykonos H
in vacanza. Comunque una cosa do parliamo di moda: è come in MARIA vincerà anche
l’Oscar (sempre
è vera, sapere che non avrò figli amore, se compri una persona non CAREY vestita da lui). In
mi dà infelicità». puoi comprare il suo sentimento, alto, Zendaya in
al massimo puoi comprare la sua un look di Mario
D. Torniamo ad altri figli, la Dice (omaggio a
Maison che porta il suo nome... frustrazione». ● Coco Chanel) per
R. «Quando siamo partiti, la ©Riproduzione riservata il Chrysalis Ball
del 2017.
79
Roma. Il finale del sfilata vede al centro Lavinia Biagiotti con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Il gruppo Biagiotti, che si è già occupato
del restauro della Scala cordonata del Campidoglio, disegnata da Michelangelo, con i due Dioscuri che la custodiscono, ora con Intesa
Sanpaolo restituirà all’originale bellezza la Fontana della Dea Roma, punto focale della facciata del Palazzo Senatorio in Campidoglio.

Sopra, da sin., Santo

Versace, la moglie
Francesca De Stefa-
no, Lavinia Biagiotti e
il compagno Francesco
Iovine. A sin., Massi-
miliano Rosolino e la
compagna Natalia Ti-
tova. A ds., Rosa Per-
rotta, Caterina Balivo e
Anna Safroncik. Nella
foto grande, nell’altra
pagina, avvolta in un
abito nero e sensuale,
Clizia Incorvaia con il
compagno Paolo Cia-
varro.
80
SOCIETY
In Campidoglio,
prima della fashion
week milanese, sfila
la collezione di
Laura Biagiotti.
Lavinia, erede e
guida della Maison,
invita i tanti amici
e le tante amiche del
brand: star del
cinema, della tv e
dello sport. E
all’appello non
manca nessuno
Azzurra Della Penna

CAPITALE DELLO STILE

TUTTE LE
STRADE
(DELLA MODA)
PORTANO
A ROMA
COURTESY OF BIAGIOTTI GROUP

81
 “Amor per Ro-
ma” è il titolo
della collezio-
ne, che sublima
le icone della
città, l’opulen-
za artistica, la
grande bellezza
cinematografi-
ca, lo stile di
vita. 1. Bellis-
sime, la bionda
e la mora, da
front row: le
attrici Laura
Chiatti (a sin.)
e Michela Quat-
trociocche. 2.
L’influencer
Maryna. 3. La-
vinia Biagiotti
con Nancy Bril-
li, amica di una
vita e da sem-
pre fedelissima
della Maison.
4. Simona Qua-
darella e Ales-
sandro Fusco.
5. Eliana Miglio.

2
4

6
SOCIETY
Roma. «Mettere lo straor-
dinario nel quotidiano»: è
l’insegnamento che Laura
Biagiotti ha lasciato a sua
figlia Lavinia, che nelle ulti-
me stagioni ha voluto strin-
gere ancora di più il già for-
tissimo legame con Roma.
E lo ha fatto riportando le
sue sfilate nella capitale.
Una scelta di certo strate-
gica, ma soprattutto det-
tata dal cuore. 6. Ludovi-
ca Valli con il compagno
Gianmaria Di Gregorio e la
piccola Anastasia. 7. Sere-
na Rossi con il compagno,
l’attore Davide Devenuto. 7
8. Serena Autieri.
83
 SOCIETY
Un tripudio di
paillettes per
illuminare in
qualsiasi momento
della giornata, e
poi pizzo, colori
pastello e fantasie
jungle. Tantissimi
gli ospiti accorsi
alla presentazione
della collezione
S/S 23 Le Twins, di
Sara e Tania Testa,
durante la fashion
week milanese
di Carmen Pugliese

GEMELLE D’ELEGANZA

PAROLA
D’ORDINE:
BRILLARE
Milano. A sin., dall’alto, Federica Panicucci con il compagno, Marco Bacini, e Giorgio
Restelli, direttore artistico Mediaset, tra la moglie Sara Testa (a sin.) e la modella
Valeria Mazza, alla presentazione della collezione Spring/Summer Le Twins. A ds.,
Sara e Tania Testa, gemelle, proprietarie e creative director del brand Le Twins.
84
Milano. Sopra, da sin., Tania Testa, Gabriella Perino, compagna di Gerry
Scotti, Sara Testa e Gerry Scotti. In basso, da sin., Costanza Caracciolo,
Federica Nargi con Alessandro Matri, Bianca Atzei con Stefano Corti.

85
 Qui sopra, Sara e Tania Testa con Daniele Ghi-

SOCIETY selli e Savina Capuzzolo, circondati dalle mo-

delle che indossano gli abiti della collezione
Primavera/Estate 2023 di Le Twins. In basso:
«Le paillettes, che so- Sara e Tania Testa con Barbara D’Urso.
no sempre esistite nelle
nostre collezioni, oggi
più che mai rappresen-
tano la luce dopo il buio.
La nostra è un’elegan-
za non urlata, un elogio
della normalità. Vestire
bene il proprio tempo è
diventata una cosa an-
cora più preziosa. Siamo
gemelle e dal confronto
quotidiano nascono le
nostre creazioni», spie-
gano Sara e Tania Testa,
proprietarie e creative
director Le Twins. A Mi-
lano hanno presentato
la loro collezione S/S
23: un inno alla vita.

A sin., Guenda Goria con il fidanza-

to Mirko Gancitano; sopra, Elenoi-
re Casalegno e Ana Laura Ribas;
NA
accanto a loro, Juliana Moreira ed
ALL’INSEG
OUR
Edoardo Stoppa; qui a ds., Sara

DEL GLAM 87
Testa, Jonathan Kashanian, Tania
Testa e Valentina Manzo.
Perugia. Sergio
Castellitto, nel-
le vesti di Boc-
caccio, sul set
in Umbria con
il regista Pupi
Avati durante
una pausa della
lavorazione.

o
p iegat
o im i per
«H a n n
vent’ film»

A
u es to
fare q
ROMA - SETTEMBRE
scuola han-
no fatto di
tutto per far-
mi sentire
inadeguato
di fronte a
Dante e alla
sua opera. Io ho 83 anni, quella
di allora era una scuola tardo
medioevale e io non capivo per
quale motivo dovessi studiare la
Carlotta Gamba è Divina Commedia. Nessuno ci
Beatrice Portina- ha mai spiegato sui banchi che
ri, il grande amore uomo fosse Dante: le sue incer-
di Dante. Sotto, il tezze, le sue sofferenze, le sue
poeta (Alessandro
Sperduti) al lavoro. cadute nel peccato, i suoi errori,
il suo amore adolescenziale. Ho
voluto girare questo film per sve-
lare che uomo era in realtà: solo
così i ragazzi potranno amare
e capire davvero la sua opera».
Pupi Avati ha trascorso 20 anni a
studiare Dante, mentre girava gli
altri film della sua lunga carriera,
e solo ora che lo ha finito – e che,
dopo la presentazione applaudita
dal presidente Sergio Mattarella
e da tutti i ministri, sta uscendo
nelle sale, dal 29 settembre – può
dire che si è trattato di un “risar-
cimento”.
88
Domanda. Perché ha voluto
“risarcire” Dante?
Risposta. «Leggendo la Vita
Nova ho pensato che avrei voluto
condividere con altri ciò che ho
provato: mi sono così riconosciu-
to nel racconto in prosa e poesia
della lunghissima storia d’amore
per Beatrice, cominciata quan-
do aveva solo 9 anni! Quel suo
amore profondo e adolescenziale
era quello che provavo anche io
da ragazzo. Nessuno nella vita
adulta riesce a raggiungere l’in-
tensità totalizzante dell’amore
giovanile. Il “per sempre” esiste
solo da ragazzi, ma per lui è du-
rato tutta la vita».
D. La storia di Dante è quindi
il racconto di una storia d’amore
eterna e senza speranza?
R. «Non solo. Dante era un
uomo che ha sofferto tanto: ha
perso la madre da bambino, ha
amato perdutamente una ragazza
fino alla morte, ha dovuto sposa-
re una donna che non amava, è
arrivato a mandare in esilio il suo
migliore amico e per problemi
di denaro è stato costretto a fare
politica. È arrivato a una consa-
➤➤➤
 Il film
sull’uomo
emoziona
● Dante esce
nelle sale il 29
settembre.
● Il regista ci ha
lavorato 20 anni.
● Si basa sul suo
romanzo L’alta
fantasia, il
viaggio di
Boccaccio alla
scoperta di
Dante.

Alessandro
Sperduti per im-
personare Dante
ha dovuto enfa-
tizzare il naso,
rendendolo più
importante.

Pupi AVATI

IL MIO DANTE
EROE MODERNO
«DIMENTICATE QUEL CHE CI INSEGNAVANO A SCUOLA E CHE CI AL-
LONTANAVA DA LUI», SPIEGA IL REGISTA AUTORE DI UN FILM SUL
SOMMO POETA: «ERA PIENO DI CONTRADDIZIONI E DI AMORE, COSÌ
SIMILE AI NOSTRI RAGAZZI CHE, SPERO, TORNERANNO AD AMARLO»
Giulia Cerasoli 89
 VA BEAT RICE
«AMA SURIOSO»
A UN LU S
M A ER
Perugia. Boccaccio-Castellitto con Dona-
to degli Albanzani-Enrico Lo Verso. In alto,
Dante segue Beatrice, che andrà sposa a
un uomo che non ama e ne morirà.
➤ ➤ ➤ pevolezza così estrema del-
la vita da creare un capolavoro
come la Divina Commedia. Ma
per quale motivo nessuno ha mai
raccontato da vicino un uomo
così straordinario?».
D. Veramente se ne sono oc-
cupati studiosi di tutto il mondo...
R. «Hanno dissertato sul Dan-
te politico e sull’intellettuale, ma
nessuno ha raccontato delle sue
fragilità, del suo essere un lus-
surioso e nello stesso tempo un
eterno ragazzo...».
D. E lei come ha avuto questo
coraggio?
R. «Non l’ho avuto fino a
quando non ho scoperto ciò
che ha scritto Boccaccio, del
90
suo lungo viaggio per risarcire
la figlia di Dante che si era fatta
suora. Così ho deciso di farlo:
timoroso del giudizio dei danti-
sti, ovviamente. Che, però, alla
fine hanno apprezzato la mia
iniziativa. Adesso tocca al pub-
blico innamorarsi
del mio Dante se- «Amo i lati
ducente e molto
umano. Non credo oscuri di
si possa compren-
dere la complessità Alighieri»
della Divina Commedia senza
conoscere il travaglio e la soffe-
renza del suo autore».
D. Perché ha scelto Sergio
Castellitto per impersonare
Boccaccio?
R. «Sergio ha lo sguardo di
Boccaccio. Boccaccio ha sof-
ferto per la perdita dei figli e in-
traprende un viaggio complicato
perché ama Dante: è un tenero-
ne, e Castellitto è il più umano
degli attori italiani».
D. Quali sono i la-
ti oscuri del sommo
poeta?
R. «Gli piaceva-
no troppo le donne:
un vero lussurioso,
lo definisce Boccaccio. Di so-
lito, pensando a Dante ci viene
in mente l’amore platonico per
Beatrice, ma non è tutto qui. E
poi Guido Cavalcanti, il migliore
amico, spedito in esilio... La sua
Il giovane Dante:
«Altro che amo-
re platonico per
Beatrice», spiega
Pupi Avati. «A
Dante piacevano
troppo le donne.
Un vero lussurio-
so, lo definisce
Boccaccio»
quotidianità non è sempre eccel-
sa, eppure è riuscito a scrivere un
poema senza eguali».
D. Dante nel suo film – che a
volte ricorda il pathos di Fratello
Sole, Sorella Luna di Zeffirelli –
è sempre ragazzo...
R. «È vero. La poesia nasce
da ragazzini. Tutti i quattordicen-
ni sono potenziali poeti, perché
la loro visione del mondo è tra
l’irrazionale e il sogno, avulsa
dai problemi concreti. Io da
giovane a quante ragazzine di
Bologna ho giurato amore eter-
no? Ecco, i poeti veri restano in
parte degli adolescenti».
D. È vero che lei ha provato
da giovane un profondo senso
 di inadeguatezza?
R. «Si, ero troppo sensibile e
mi sentivo inadeguato. Poi sono
cambiato...».
D. C’è un mistero nel raccon-
to di Boccaccio?
R. «Sì, la bambola matrimo-
niale che viene donata a Beatrice
è la stessa che Boccaccio regale-
rà alla sua ultima figlia (gli altri
due sono già morti)... Purtroppo
poco dopo anche la terza figlia
perderà la vita».
D. L’anno scorso è stato quel-
lo delle celebrazioni dantesche: è
servito a farci conoscere meglio
Dante?
R. «Assolutamente no. Anzi,
forse ci ha allontanato da Dante,
che invece è attualissimo e sem-
pre commovente. Quella di Dan-
te è una grande storia d’amore,
struggente e totalizzante. Nella
Vita Nova Dante sogna Beatrice
che mangia a morsi il suo cuore:
così sarà suo per sempre».
D. Il suo è un Dante moderno?
R. «A 83 anni ho un rapporto
molto complicato con la moder-
nità. Io mi commuovo e cerco di
allontanare il mio Dante dalla
fiction che annacqua tutto: il mio
Dante interpreta l’emozione del
Mondo».
D. Il suo primo lavoro, gio-
vanissimo, era in una fabbrica
di surgelati. Come si arriva dai
bastoncini di pesce a un film su
Dante Alighieri?
R. «Ognuno di noi ha dei so-
gni, all’inizio: molti poi vi rinun-
ciano, crescendo, e ricorrono al
cosiddetto piano B. Io non l’ho

in esilio mai fatto: ho pensato sempre

dò
che fosse possibile (e lo penso
«Man ancora) che il grande sogno sia
il suo
alla mia portata». ●
©Riproduzione riservata
ico»
migliore am
Dante di fronte a Guido
Cavalcanti (Remo Reggia-
ni) morto e a sin. quando
erano grandi amici.«Eppure,
per motivi politici, Dante lo
spedì in esilio», dice Avati.

91
 Solo su
Chi
«NEI NOSTRI PERSO-
NAGGI C’È MOLTO
DELL’ITALIA, DELL’ARTE
DI ARRANGIARSI, CHIE-
DERE FAVORI, AIUTAR-
SI», RACCONTANO I
COMICI FOGGIANI, PRO-
TAGONISTI DI “EMIGRA-
TIS-LA RESA DEI CON-
TI”. «IN BRASILE AB-
BIAMO VISTO LA PO-
VERTÀ ESTREMA E CI
SIAMO CHIESTI: VALE
LA PENA CORRERE,
SCALARE LA MONTA-
GNA? BISOGNA VIVERE
CON LEGGEREZZA, PER-
CHÉ CHI NON HA PRO-
BLEMI SE LI FA»
Valerio Palmieri

G
MILANO - SETTEMBRE ti, in onda dal 28 settembre su giarsi, di far leva sulle amicizie, Milano. Pio D’Antini,
irano il mon- Canale 5: sono il cortocircuito di aiutarsi in una terra straniera». 39 anni (a sin.), e
Amedeo Grieco, 39
do scherzan- in un mondo anestetizzato dal Pio. «C’è anche goliardia, (anche sopra, a
do sui vizi politicamente corretto. l’italiano in vacanza si sente li- sin.). Insieme forma-
degli italiani Domanda. Quanto c’è di voi e bero, anche il notaio diventa il no la coppia
all’estero, quanto c’è di noi nei vostri cafoni più simpatico del gruppo». Pio&Amedeo, che è
che interpretate? esplosa dieci anni fa
ma nella va- Amedeo. «L’italiano è quello grazie a “Le Iene”
ligia portano Amedeo. «Interpretiamo dei che, se ha un parente all’estero, (facevano “Chiun-
STEFANO TROVATI/SGP

anche la loro simpatia, la loro
sensibilità, la storia di un’amici-
zia sincera. Pio e Amedeo sono
più dei cafoni che interpretano
in Emigratis-La resa dei con-
personaggi, ma, in realtà, di- lo chiama per andare a dormire
ventiamo quei personaggi e ci gratis da lui. Anche gli influencer
divertiamo a esserlo. Tutti siamo
fanno così oggi: fanno un post e
stati come loro almeno una volta, gli regalano la vacanza. Lo vo-
c’è tanta Italia, tanta arte di arran- glio fare anch’io». ➤➤➤
que può” e gli “Ul-
tras dei vip”) e poi
con “Emigratis”, che
approda su Canale
5 il 28 settembre
per quattro puntate.

92
 PIO&AMEDEO

SIAMO CAFONI
DAL CUORE D’ORO 93

Milano. Pio&Amedeo nel loro fortunato
show “Felicissima sera”, che tornerà con
una seconda edizione. Qui li vediamo nella
prima con due ospiti d’eccezione: Claudio
Baglioni, 71 anni, e Francesco Totti, 46.
➤➤➤
Pio. «Anche noi nella vita
siamo stati “emigratis”: quando
siamo arrivati a Milano, dieci
anni fa, eravamo sulle spalle di
amici e parenti».
D. Quando avete iniziato non
sarà stato facile, in un Sud bello
e ferito dove non c’era lavoro.
Pio. «Al Sud sono tutti artisti,
quindi è difficile emergere: han-
no tutti qualcosa in più, ci devi
credere. Avere problemi ti porta
a sviluppare una sensibilità, e
riuscire a farcela è una conquista
fatta di coraggio e incoscienza».
D. Le vostre famiglie?
Amedeo. «Ci dicevano: “Do-
ve andate? Perché non fate il
concorso alle poste o ai vigili?”.
Adesso si sono tutti rassegnati, e
noi abbiamo lo stesso spirito di
quando a Telefoggia guadagna-
vamo 50 euro a puntata».
D. Avete iniziato alle Iene con
la rubrica Chiunque può. Pio fer-
mava un vip per fare domande
serie e irrompeva Amedeo, l’uo-
mo della strada, dicendo: “Io mi
sveglio alle sei del mattino per
lavorare e voi state qui a bere
champagne”. C’era già una se-
conda chiave di lettura.
Pio. «In tutto quello che fac-
ciamo ci sono più chiavi. La
prima è la risata di pancia, ma
poi ci mettiamo dentro tutto».
D. Fiorello disse che al villag-
gio vacanze aveva una regola:
“Quando prendi in giro uno del
pubblico, immagina che sia tuo
padre o tua madre”.
Pio. «Noi abbiamo seguito
un’altra strada, nel senso che
prendiamo in giro noi stessi, ci
sfondiamo, carichiamo su di noi
94
O I VIP
CON LOR
ORMANO
SI TRASF
il peso della battuta».
D. Che cosa vi imbarazza?
Amedeo. «Tutto quello che
facciamo ci mette in imbaraz-
zo, ma è questo che fa ridere. Il
brivido che proviamo ci piace e
ci carica, ci vogliamo spingere
oltre la soglia della vergogna».
Pio. «Quello che avete vi-
sto finora è niente. Nella nuova
serie di Emigratis non ci chia-
miamo più Pio e Amedeo, per
sottolineare che interpretiamo
due personaggi. Così è im-
possibile prendersela con noi,
sarebbe come prendersela con
Ciro di Gomorra. Solo che noi
siamo due personaggi che si
muovono in un mondo reale,
e fanno cose reali».
D. Come siete arrivati a casa
di Mike Tyson?
Pio. «Nel racconto partiamo personaggio. Così come siamo peggio, ci devono calmare, rom-
dal tema dell’ecosostenibilità, arrivati a Neymar. Il nostro sco- piamo le scatole a tutti. Il nostro
e cioè dal fatto che le bollette po è sempre scroccare, siamo lavoro è soltanto mettere ordine
sono aumentate e noi pensiamo il primo programma in cui gli a quello che siamo».
che sia colpa di Greta Thunberg. ospiti non vengono pagati, ma, D. E con i vostri figli come
Così andiamo all’Expo di Du- alla fine, pagano loro». siete?
bai e lì capiamo che il “green” D. Avete formato entrambi Amedeo. «Siamo iperaffet-
è un business e una famiglia, co- tuosi, forse troppo. Cerchiamo
cerchiamo di ar- Prendiamo in me fanno a sop- di compensare il tempo che
ricchirci. La boxe portarvi le vostre passiamo lontano da loro. Non
è un’occasione per giro il business donne? ci arrabbiamo mai con i figli,
Pio. «Ci vuole
cambiare il mon-
do, pensa a Ro- della green pazienza e mia
questo è motivo di discussione
con le loro mamme, che devono
cky e alla “guerra
fredda”, e allora ci
economy moglie è molto
paziente, non è
essere severe al posto nostro».
D. Il successo che avete avu-
ritroviamo da Mike Tyson». facile. Ma a casa cerchiamo di to è stato travolgente, avete mai
Amedeo. «Nella realtà ci sia- tenere lontano il lavoro e il fatto “perso la brocca”?
mo fatti aiutare dalla sua agente che lei non frequenti il mio stesso Amedeo. «È difficile rispon-
italiana, Cristina Catullè, dalla ambiente è un vantaggio». dere, se lo chiedi a quelli che si
Canalis e da Marvin Vettori (un Amedeo. «Io ho detto che face- sono montati la testa ti dicono
lottatore, ndr). Tyson ha visto le vo il rappresentante (ride, ndr)». “ma no, resto umile”».
cose che facciamo e ha accetta- D. Nella vita come siete? Pio. «Io non mi sono monta-
to, perché poi decide sempre il Amedeo. «Nella vita siamo to la testa, mi sono montato la

es ciuti
m o cr
uesto
Sia e q
e simili in questo. Ci hanno dato la
insiem
o
è il risultat
Pio e Amedeo nel-
la versione cafoni
di “Emigratis”.
Insieme sono pro-
tagonisti di due
film scritti da loro,
“Amici come noi”
e “Belli ciao”. So-
no cresciuti insie-
me a Foggia, de-
buttando sulle tv
locali: Telefoggia,
dove conduceva-
no un programma
sportivo, e Tele-
norba, dove nasce
il loro tormentone
“Chiunque può”.
Playstation. Sappiamo di fare il
lavoro più bello, siamo dei pri-
vilegiati».
D. Pio un po’ si è montato la
testa, è andato a vivere a Milano,
Amedeo è rimasto a Foggia.
Pio. «Milàn l’è un gran Milàn
(ride, dnr). Vuoi la verità? Ho più
parenti a Milano che a Foggia,
siamo tutti qui, a casa mia si parla
sempre in dialetto».
Amedeo. «Io vengo a Milano
come uno straniero che prende
i soldi e poi li porta giù al suo
paese (ride, ndr)».
D. Sembrate più maturi, che
cosa è cambiato?
Amedeo. «Così dicono, che
con il tempo si matura, ma non
è il nostro caso. C’è ancora
quell’inconsapevolezza anche
se ci sono più pressioni, attese,
aspettative».
D. C’è un messaggio che vo-
lete lanciare?
Pio. «Il messaggio è pren-
dere la vita con leggerezza
perché, a volte, chi non ha
problemi se li fa».
ABBIAMO DONNE PAZIENTI...
Ed ecco l’ar-
ma segreta di
Pio&Amedeo. A
sin., Pio con la
moglie, la modella
e influencer Cristi-
na Garofalo, dalla
quale ha avuto la
figlia Chiara, di 6
anni; a ds., Ame-
deo con Maria Fi-
nizio, dalla quale
ha avuto i figli Fe-
derico, di 7 anni, e
Alice, di 4.
D. Qual è la cosa che vi ha
più emozionato dei vostri viaggi?
Amedeo. «Quando siamo an-
dati in Brasile e abbiamo visto
situazioni al limite, condizioni
umane precarie, bambini per stra-
da abbandonati, due riflessioni le
abbiamo fatte. Passiamo la vita
a correre, pensiamo a scalare la
montagna, ma ne vale la pena?».
D. Dove volete arrivare? Qual
è la vostra montagna?
Pio. «Noi ci saremmo fermati
anche prima, quello che arriva è
oro colato. Campare di questo
per noi è un successo».
Amedeo. «Il vero successo è
divertirsi, il giorno che non mi
diverto più vado a fare il con-
corso ai vigili».
D. Avete conquistato Maria
De Filippi e Pier Silvio Berlu-
sconi, non è facile.
R. «Sono persone semplici
che amano le cose semplici, sono
possibilità di fare tutto, ci hanno
detto: “Questa è casa vostra”,
e noi ci siamo accomodati. Il
successo non è mai un caso, ci
vuole grande intelligenza e loro
ci fanno sentire liberi».
Amedeo. «A loro rischio e
pericolo (ride, ndr)».
D. Siete molto legati. Da pic-
colo Pio era sempre a mangiare
a casa di Amedeo, c’è qualcosa
che non vi siete mai detti?
Amedeo. «Veniva a casa mia
per risparmiare, ho sempre avuto
il sospetto che mangiasse prima a
casa sua e poi a casa mia».
Pio. «Io una cosa te la voglio
dire: sai il caricabatterie che ti ho
prestato? Puoi tenerlo. Alla fine
passiamo più tempo fra di noi
che con chiunque altro, la prima
telefonata al mattino e l’ultima
la sera è sempre la sua, a vol-
te ci mandiamo i messaggi da
una stanza all’altra, pensa come
siamo messi. E comunque ho
cominciato a scroccare a casa di
Amedeo e sono finito a scroccare
a casa di Mike Tyson!». ●
©Riproduzione riservata
95
 UNA GRANDE MOSTRA CE-
LEBRA IL CANTAUTORE BO-
LOGNESE A DIECI ANNI DAL-
LA SCOMPARSA. E “CHI” LO
RICORDA CON IL CANTANTE
(EX DI “AMICI”), CHE HA
PARTECIPATO CON LUI A
SANREMO, POCHE SETTI-
MANE PRIMA DELLA SUA
MORTE: «MI HA INSEGNATO
IL CORAGGIO DI RACCONTA-
RE STORIE SCOMODE»
Angelo Sica

A
ROMA - SETTEMBRE
Lucio Dal-
la piaceva
essere dis-
sacrante, la
sua follia era Roma. Alcune immagini della mostra “Lucio
la noncha- Dalla - Anche se il tempo passa” al museo
lance con Un genio dell’Ara Pacis: qui, una delle pellicce del
cantautore bolognese, sotto, le locandine
cui la metteva in atto. Ricordo
i pranzi e le cene a Sanremo, MESSO dei film in cui aveva recitato o di cui aveva
composto brani delle colonne sonore.
quando eravamo in gara al Fe-
stival poche settimane prima
a nudo
che morisse: si appiccicava un ● La mostra
tappo di bottiglia sulla fronte evento Lucio
e poi ti parlava. Discorsi seri, Dalla - Anche se
profondi. Con questo tappo in il tempo passa
fronte... E io, non dovevo fare è all’Ara Pacis
una piega, anzi conversare con di Roma fino al
altrettanta serietà: bisognava 6 gennaio.
stare al gioco». Pierdavide Ca- ● Un viaggio
rone ha partecipato con Lucio sensoriale che
Dalla a Sanremo 2012, con il svela l’arte di
brano Nanì: lui cantava, Dalla, Dalla, ma anche
autore delle musiche, dirigeva l’umanità e le
l’orchestra. Ora che ricorrono i grandi passioni
dieci anni dalla scomparsa del del musicista.
96
 Solo su
Chi
Sanremo (Imperia). Lu-
cio Dalla, nella pagina
a fianco con Pierdavi-
de Carone, con cui ha
partecipato al Festival
di Sanremo 2012 con
il brano “Nanì”: Dalla
dirigeva l’orchestra e
aveva firmato le mu-
siche, Carone il testo.
Poche settimane dopo,
il 1° marzo, muore per
infarto, tre giorni prima
di compiere 69 anni.

grande cantautore bolognese – si

è spento il 1° marzo del 2012 – e
che una mostra lo celebra nel
museo dell’Ara Pacis a Roma
(vedi riquadro nella pagina a
fianco), Carone svela a “Chi”
i suoi ricordi dell’uomo che ha
lasciato un’impronta indelebi-
le nel suo destino e nella storia
della musica italiana.

ARCHIVIO FOTOGRAFICO PRESSING LINE - FOTO DI M. VIOLA

Domanda. Partiamo dall’i-
nizio: come è nata la collabo-
razione artistica tra il giovane
Pierdavide Carone, che all’epoca
aveva 23 anni, e Lucio Dalla?
Risposta. «È cominciato tutto
perché per una volta ho sbattuto
i pugni sul tavolo. Venivo da un
primo disco con la Sony che era
andato bene, ma il secondo ave-
va funzionato molto meno. Alla
riunione per il terzo album ho
dato un ultimatum: o mi fate la-
vorare con qualcuno che mi aiuti

Pierdavide CARONE
a sviluppare il mio linguaggio,
o me lo faccio da solo. Pensavo
mi avrebbero cacciato, invece mi

LUCIO
hanno portato da Lucio Dalla».
D. Com’è stato il vostro pri-
mo incontro?
R. «Sono andato a casa sua
a Bologna. Mi ha accolto su
una sedia a rotelle: si era rotto
il femore durante un’esibizione

MI LEGGEVA
prima di una sfilata di Armani.
Camminava sulla passerella
mentre cantava Caruso, non
si è accorto che era finita e si
è trovato il vuoto sotto i piedi.
Mi raccontò che cadde in piedi
proprio nel ritornello, senza che

NEL CUORE
la voce facesse una piega, e che
sembrò a tutti una trovata sce-
nica. Stava romanzando, come
faceva spesso... per molti era un
bugiardo, ma le sue erano solo
iperboli. All’incontro succes-
sivo, comunque, era già quasi
guarito». ➤➤➤

97
Roma. Lucio Dalla
alla prima di “The
Beggar’s Opera”,
da lui diretta nel
2008 al Teatro co-
munale di Bologna,
in una delle foto
esposte all’Ara
Pacis. Sotto, altre
immagini in cui re-
citava da bambino
e, a ds., il suo pri-
mo microfono.

LUCIO ERA STATO

UN ENFANT PRODIGE
➤➤➤
D. Poi, quella prima vol-
ta, cosa è successo?
R. «Avevo portato il cd con le
canzoni, chitarra e voce. Arriva-
to alla terza, Nanì, ha premuto
stop e siamo andati a pranzo.
Per me voleva dire che non gli
era piaciuto, pensavo fosse un
“No”. Una settimana dopo mi
ha telefonato e ho capito che lui
aveva già iniziato a lavorare con
me. Lo aveva colpito Nanì, che
io avevo messo in terza posi-
zione perché la ritenevo meno
interessante».
D. Come si faceva musica con
Lucio Dalla?
R. «Per me era una novità
assoluta: mentre registravamo
in studio una canzone mi diceva
di cambiare la tonalità. Non mi
MONKEYS VIDEO LAB

avvisava prima, tutto avveniva

sul momento. Non capivo mai
dove andassimo a parare, ma
quando riascoltavo il risultato
finale... Tutto era perfettamente
incasellato!».
D. Fu Dalla che volle portarla
a Sanremo.
R. «Sì. Credo che Gianni Mo-
randi lo corteggiasse per averlo
all’Ariston, ma lui si tirava in-
dietro. Poi, le posizioni si ➤ ➤ ➤
99
Roma. La sala del-
la mostra “Lucio
Dalla - Anche se il
tempo passa” con
la collezione di cap-
pelli e berretti del
cantautore. Sotto,
la scultura raffigu-
rata sulla copertina
dell’album “Ciao”
e, a fianco, alcuni
premi discografici.
SCOPRIAMO DALLA
«I materiali inediti regalano molte sorprese
sull’artista», dice il curatore Alessandro Nicosia
L a mostra Lucio Dalla -
Anche se il tempo passa,
all’Ara Pacis di Roma fino al
6 gennaio, non è solo un viag-
gio nella musica e nella storia
umana del cantautore bolo-
gnese: «La visita sarà una
scoperta di aspetti sconosciu-
ti, grazie alla ricchezza di ma-
teriali inediti», spiega l’idea-
tore e curatore Alessandro
Nicosia, nel tondo, che cono-
sceva Dalla e che da 30 anni
organizza eventi culturali.
Un esempio riguarda l’in-
fanzia del cantautore. Rac-
conta Nicosia: «Siamo riu-
sciti a ottenere le foto di
quando aveva sei anni e an-
dava in tournée il sabato e la
domenica con una compa-
gnia teatrale nel Nord Italia.
Lui ballava, cantava, faceva
le imitazioni, i giochi di
magia, era persino
un trasformista.
All’epoca usci-
rono degli ar-
ticoli sui quo-
tidiani locali
100
di Rovigo e di Verona: “Chi
è questo bambino prodigio?”,
si chiedevano».
Poi, c’è il mondo emotivo
di Dalla, le sue passioni: il
mare, le isole Tremiti, le bar-
che («Su una fece allestire
uno studio di registrazione,
nel caso gli fosse venuta un’i-
spirazione durante la navi-
gazione»), gli amori («Anche
quelli femminili»), i motori,
lo sport («Andava a vedere le
partite di basket della Virtus
Bologna e, con Gianni Mo-
randi, il Bologna calcio. Do-
po una sconfitta col Napoli
conobbe Maradona, che gli
regalò la maglia»).
Dopo Roma, la mostra si
sposterà a Napoli, il 4 marzo
dell’anno prossimo, a 80 an-
ni dalla nascita di Dalla, e da
luglio sarà a Pesaro.
E in seguito? «La
vogliono in altre
città italiane e
all’estero... An-
che a Buenos
Aires!».
➤➤➤
ribaltarono: Dalla chiese a
Morandi se potevo andare in gara,
Morandi rispose qualcosa del tipo
“O entrambi, o nessuno dei due”».
D. E Dalla partecipò dirigendo
l’orchestra, mentre lei cantava...
R. «Dimostrando la sua ele-
ganza. Se avessimo cantato in
duetto mi avrebbe schiacciato:
io ero un ventenne, lui era Dal-
la! Così, era al mio fianco, ma
dall’orchestra: ha lasciato a me
tutto il palco».
D. Nanì si classificò al quinto
posto: fu una delusione?
R. «Per me no, in quel San-
remo il livello era altissimo. Sul
podio salirono Emma, Arisa con
La notte, forse la sua canzone
più bella, Noemi. Lucio, prima
di ogni esibizione, diceva all’as-
sistente: “Prepara la macchina
che stasera ci buttano fuori”.
Chissà se scaricava la tensione
o se era una scaramanzia...».
D. Ha visitato la mostra a
Roma Lucio Dalla - Anche se
il tempo passa?
R. «Ero all’inaugurazione. È
speciale, sembra di cammina-
re al fianco di Lucio. Di solito
queste cose sono statiche proprio
perché fermano la storia. Stavol-
ta no, è una mostra viva».
D. Ha scoperto qualcosa di
Dalla che non conosceva?
R. «Io ho studiato tutto di lui,
ma mai potevo immaginare che
da bambino fosse un enfant pro-
dige, non nel canto, ma come te-
atrante! Mi riconosco in lui: ero
anch’io un bambino timidissimo
che però voleva stare sul palco:
solo lì perdo tutte le inibizioni».
D. Qual è l’eredità che Dalla
le ha lasciato?
R. «Il coraggio di raccontare
storie scomode. Mi ha insegnato
che la solennità in una canzone
non è un peso: è un valore».
D. L’ultimo ricordo?
R. «Due giorni prima che lui
morisse ero a casa di Ornella
Vanoni, un incontro che aveva
organizzato Lucio: mi telefonò
per sapere come andava e per fa-
re due chiacchiere. Io ero preoc-
cupato per come stava andando il
disco che avevamo fatto insieme,
ma non gli dissi nulla. Non vo-
levo dargli fastidio con i miei
problemi. Finita la chiamata, mi
mandò un lungo messaggio. Il
senso era: non ti preoccupare di
quello che sta succedendo ades-
so, tu sei destinato a fare grandi
cose nella musica. Non so come,
mi aveva letto nel cuore».
D. Il brano di Dalla che pre-
ferisce?
R. «Cara: una bellissima can-
zone d’amore». ●
©Riproduzione riservata
 Jürgen Scholz Gold-Edition
Collezione di palline per l’albero di Natale

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Scholz dipinti
lungo l’arco della
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SET 1
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NUMERO PERSONALE DI RIFERIMENTO: 18886 Garanzia di resa valida 365 giorni

Scadenza dell’offerta: rispondere entro il 7 novembre 2022

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Libri
LIBRI Ecco la saga che BOOK Chi
mi faceva tremare Dopo il romanzo sul primo
lockdown a Wuhan,
Fang Fang scrive un libro sul
«Temevo di non avere la maturità professio- dovere della memoria; i sogni
nale per un progetto tanto ambizioso», dice di uno scrittore-musicista; la
vita su una carrozzina va
Pierre Lemaitre. «Mi sono concentrato sul- affrontata con entusiasmo; la
magica abilità del “maestro”
di Nicoletta Sipos
la guerra dimenticata dell’Indocina» Simenon sulla misura del
dei vietcong che combattevano con racconto; l’orgoglio di
MUSICOTERAPIA metodi di guerriglia. Il governo capì superare i propri limiti

1
di Ilaria Squaiella che non avrebbe potuto vincere, e
tentò di comprare il favore dei viet- COME UN SEME
ROBERTO FRANKENBERG

SEPOLTO DAL TEMPO

namiti con esiti disastrosi». Una madre smemorata
D. Strano che gli americani abbiano e un figlio che vuole
preso il posto dei francesi... sapere nel romanzo di
R. «Gli americani pensano sempre Fang Fang su 50 anni
di essere i migliori». di storia cinese e la
riforma agraria di
D. Ha un suo metodo di scrittura? Mao nel 1952. (Rizzoli)
R. «Studio a fondo periodo storico,

“L’autunno è talmente
innamorato dei tramonti
da dipingerne uno
su ogni singola foglia”
S 2
ognavo da tempo di scrivere personaggi e trama, lasciando però SOGNAI TALMENTE
una saga familiare, un romanzo spazio all’invenzione. Seguo Pierre FORTE
storico sulla falsariga de I Bud- Corneille, che diceva: “Ho finito il mio Massimo Bubola affida
al fittizio Callimaco
denbrook di Thomas Mann. Mi sono lavoro, non mi resta che scriverlo”». i ricordi di una vita
trattenuto temendo di non avere la D. E da lì procede senza problemi?
scandita da canzoni
maturità professionale necessaria R. «Al contrario! Spesso la trama e musica. Per un
per un progetto così ambizioso. Ho che sembrava solida fa acqua, i ambizioso progetto
deciso di lanciarmi perché ho av- personaggi stonano, i dialoghi si letterario. (Mondadori)

3
Massimo Lo Pilato vertito il morso dell’età che avanza». arenano, le scene si bloccano. Ci UNA VITA DA SIRENETTA
Pierre Lemaitre, romanziere vuole un lavoro di bricola-
BENVENUTO francese tra i più noti e pre- ge. A volte, però, ho delle
La difficile vita su una
carrozzina di Benedetta
AUTUNNO! miati, ci parla del suo Il gran sorprese positive con una De L