Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
CONQUISTE ED EMOZIONI
"~ rande e immediato è stato il successo della nuova rivista "II
Anno I-N. 1 mio Acquario", e questo fa bene sperare sul futuro dell'ac-
Direttore: Mario Sprea
quariofilia. Se l'allevamento dei pesci in acquario non ha anco-
a cura di: Alessandro Mancini ra avuto in Italia la stessa diffusione che in altri Paesi le cause posso-
no essere molte (di cultura, di tradizioni, perfino di clima) ma tra
Art Director: Silvia Taietti
Redazione: Marco Moresco
queste c'è sicuramente una scarsa informazione intorno a questo
Photo Editor: Piermichele Servi
hobby che tutti noi definiamo (non senza fondamento) il più bello del
Segreteria: Désirée Conti mondo. Siamo quindi ben consapevoli che una rivista specializzata
Grafica:
come la nostra può assumere un ruolo fondamentale per la diffusio-
PromEdit
ne di una passione che discende direttamente dall'amore per la natu-
via Sorano, 30 - 00178 Roma ra. Perché se molti uomini, più o meno consapevolmente, operano
Tei. 06/7183644 per inquinare e distruggere il nostro pianeta, per fortuna ve ne sono
a cura di: altrettanti che vanno nella direzione contraria. Gli abitanti dell'acqua,
Fabrizio Conti
progenitori di tutte le specie, portano in casa nostra lo spettacolo affa-
E-mail: fconti@mix.it
scinante della vita con i suoi ritmi, i suoi riti, i suoi misteri. Nel picco-
SPREA & GUSSONI PERIODICI s.r.l. lo ecosistema affidato alle nostre cure si verifica il miracolo sempre
Presidente: Gianni Gussoni
uguale e sempre diverso della natura che perpetua prodigiosamen-
Amministratore delegato: Luca Sprea
Consiglieri d'amministrazione:
te se stessa. Accudire un acquario richiede non solo amore e pazien-
Mario Sprea, Danilo Chiesa, za ma anche cultura, intelligenza, capacità di risolvere problemi da
Natale Catalano cui dipende il benessere e la vita di queste creature. Ma non tutti lo
Direzione e redazione:
sanno: molti, che hanno capacità e interessi da acquariofilo, non hanno
via Gières 48, 20060 Vignate MI ancora scoperto questo mondo magico e pieno di sorprese. Il nostro
Tei. 02/95.934.1 - Fax 02/95.36.08.58 compito è dirglielo, contagiarli col nostro entusiasmo, spingerli a fare
E-mail: sprea@comm2000.it il primo passo. Vogliamo indurii ad allestire il primo acquario, maga-
Responsabile pubblicità:
ri solo per capriccio o per arredare la loro casa (e non c'è dubbio che
Gianluigi Moro un acquario rende più bella, più viva qualunque casa). È vero che
Tei. 02/95.934.23 - Fax 02/95360858 qualcuno scoprirà le prime difficoltà, si spaventerà per l'impegno e
Traffico pubblicità: Erika Colombo
la responsabilità che questo hobby comporta, ma la gran parte di loro
entrerà per sempre a far parte della nostra schiera.
Manifestazione e fiere:
È con questo intento che abbiamo voluto realizzare il primo "specia-
Alberto Panigalli Tei. 02/95360330
le" de "II mio Acquario", dedicato ai pesci tropicali d'acqua dolce, di
Fotolito: Effeci gran lunga i più popolari tra gli appassionati. È destinato ai potenziali
Stampa: acquariofili, coloro che forse ci hanno già fatto un pensierino ma non
Roto 3 - Industria Grafica, si sono ancora decisi. E anche a quelli che hanno già fatto i primi passi
Castano Primo (MI) - Tei. 0331-889611 ma esitano a proseguire il cammino. Il nostro messaggio è: "fate il
Distribuzione per l'Italia: primo passo e scoprirete emozioni a cui non vorrete più rinunciare".
DEADIS s.r.l. Non illuderemo nessuno dicendo che è facile, ma cercheremo anche
Via del Monte Feltro, 6/A - 20156 Milano di sgombrare il campo dalle troppe preoccupazioni che bloccano sul
L'invio di fotografìe alla redazione ne autorizza implicita- nascere la voglia di acquario. La tecnologia e il mercato in questo
mente la pubblicazione gratuita su qualsiasi supporto settore hanno fatto tali conquiste (e ancora di più ne faranno in futu-
cartaceo e su qualsiasi pubblicazione anche non della ro) da rendere il nostro hobby più abbordabile. E, per chi ha passio-
Sprea & Gussoni Periodici s.r.l. Le fotografìe inviate alla
ne autentica, più ricco di possibilità. L'acquariofilia moderna ha di
redazione non porranno essere restituite.
fronte a sé orizzonti sconfinati. Non c'è un punto d'arrivo ma solo
C O P Y R I G H T S P R E A & G U S S O N I P E R I O D I C I S.R.L. continua ricerca, scoperte senzafine,conquiste entusiasmanti sempre
testi, fotografie e disegni, pubblicazione onche parziale vietata.
davanti a noi.
Direttore responsabile: Luca Spreafico
E a chi già vive questa esaltante esperienza diciamo: aiutateci a fare
II mio Acquario Annual: pubblicazione annuale ]
registrata al Tribunale di Milano
dell'apostolato, convinciamo gli scettici, sollecitiamo gli indecisi,
il 7/4/1999 al n. 269 aiutiamo quelli che temono di non farcela. Ne vale la pena!
Sped. abb. post 45% comma 20/b
art 2 L 662/96-Mi
L'Editore
Som
firn*
U N A FIORENTE INDUSTRIA CHE RUOTA INTORNO ALL'ACQUARIOFILIA
30 DOMANDE (E 30 RISPOSTE)
1 PER COMINCIARE 12
•
PC*
_1
L
9 11
QUINDICI IDEE PER UN ACQUARIO
I BAMBINI E LA NATURA:
LEZIONI DI VITA Pag- 72
La foto principale di copertina
è di Alessandro Mancini.
MB, •
IL PRIMO ACQUARIO
Cuore e mente del mondo acq
PESCI E PIANTE:
DAI GRANDI
ALLEVAMENTI AL
NOSTRO ACQUARIO
La gran parte dei pesci e delle piante con cui popoliamo i nostri acquari,
e che un tempo venivano prelevati in natura, provengono da allevamenti e vivai specializzati,
che si trovano in gran parte in Oriente, ma da qualche anno anche nei Paesi europei.
Questi impianti, che spesso si awaigono di tecnologie molto avanzate, con la loro produzione
massiccia e di buon livello, hanno il merito di preservare la natura da un saccheggio
selvaggio e consentono prezzi ragionevoli al dettaglio
F
ino a non molti decenni fa, tura, stabulata brevemente nei dell'acquariofilia, completa-
la stragrande maggioran- rudimentali impianti degli mente cambiata: solo una picco-
za dei pesci e delle piante esportatori e quindi spedita sui la minoranza di specie viene an-
tropicali per l'acquario ve- nostri mercati. Oggi la situazio- cora prelevata in natura (qual-
niva raccolta direttamente in na- ne è, per fortuna dell'ambiente e che pesce sudamericano o africa-
no, nonché quelli d'acqua salma-
stra spesso difficili da riprodurre
in cattività), essendo il fabbiso-
gno di "vivo" del mercato acqua-
riofilo ampiamente soddisfatto
da allevamenti, serre e vivai spe-
cializzati sorti un po' ovunque
nel mondo. Ciò è di fondamen-
tale importanza per il futuro
dell'acquariofilia, visto che la
L'aquariofilia
nacque probabilmente
in Cina, oltre mille
anni fa, con la selezione
del Pesce rosso,
e si diffuse in seguito
nel vicino Giappone
prima di approdare,
secoli dopo, nel mondo
occidentale.
ttàft
IL PRIMO ACQUARIO
Tutto cominciò
in Oriente
L'estremo Oriente è la "culla"
dei pesci ornamentali: l'aquariofi-
lia nacque probabilmente in Cina,
oltre mille anni fa, con la selezione
del Pesce rosso, e si diffuse in se-
guito nel vicino Giappone prima di
approdare, secoli dopo, nel mondo
;nte del mondo acquatico
Serre e vivai
per le nostre piante
Anche se notevolmente ridi-
mensionato rispetto al passato,
Singapore resta uno dei maggiori
centri al mondo per la produzio-
ne non solo di pesci ma anche di
piante per i nostri acquari. In vi-
vai all'aperto e bacini in terra al-
lagati (e svuotati) periodicamente,
vengono coltivate oltre un centi-
naio di specie e numerose varietà
I Paesi dell'Est europeo, un tempo separati artificiali. L'insolazione è sempre
molto elevata, pH e durezza del-
dal resto del continente dalla "cortina di ferro", vantano l'acqua sono generalmente molto
una tradizionale e consolidata produzione di più bassi di quelli misurabili nel-
la maggior parte degli acquari do-
pesci ornamentali, fornita da centinaia di piccoli allevatori. mestici: ciò spiega forse, almeno
in parte, perché molte di queste
piante stentano ad acclimatarsi nei
te dalla rigida "cortina d i ferro", tici. Sempre dall'Europa orientale nostri acquari, pur essendo dav-
vantano una tradizionale e conso- proviene ormai la maggioranza vero splendide al loro arrivo.
lidata produzione di pesci orna- dei Cardinali (Paracheirodon axelro- Minori problemi sembrano
mentali, fornita da centinaia di pic- di) che si trovano nei nostri acqua- avere le piante nelle serre euro-
coli allevatori che, con ingegno e ri, un grande successo se si pensa pee, moderne e altamente specia-
passione, suppliscono a inevitabi- che fino a pochi anni fa questi Ca- lizzate. Si tratta di colture idro-
li carenze tecniche ed economiche, racidi così amati e ricercati veni- poniche in vasetto, dunque so-
nonché alla cronica mancanza di vano quasi esclusivamente cattu- prattutto specie palustri (Crypto-
spazio essendo per lo più concen- rati in natura! coryne, Echinodorus, Anubias, Mi-
trati presso le grandi città, da Mo- Allevamenti di pesci tropicali crosorum, ecc.) coltivate con i "pie-
sca a Praga e Varsavia. Oggi da non mancano nel resto dell'Euro- di bagnati" in acqua bassa ben
questi Paesi giungono nelle vasche pa, dove però i costi di gestione as- fertilizzata, con ambiente sovra-
dei nostri negozi numerosi inte- sai più elevati (energetici, di per- stante molto umido. Laboratori
ressanti esemplari, in particolare sonale, ecc.) rendono necessaria specializzati provvedono alla
Ciclidi africani (Pseudotropheus, una produzione particolarmente produzione (a partire da cellule
Melanochromis, Neolamprologus, qualificata e selezionata rivolta germinali) di "piantuie" che ver-
Tropheus. Nanochromis, ecc.) e nu- principalmente a pesci costosi, co- ranno poi messe in coltura, non-
merose altre specie piuttosto inu- me Discus e certi Ciclidi africani e ché alla selezione di varietà spes-
suali e difficilmente reperibili sui sudamericani. Da segnalare infine so spettacolari per morfologia e
listini dei grandi esportatori asia- il vicino Israele, dove ultimamen- colorazione. <»<
10
IL PRIMO ACQUARIO
30 DOMANDE
(E
S
30 RISPOSTE
ER COMINCI/
•
12
Cuore e mente del mondo acqui
-| \Per cominciare, è
_L I meglio un acquario
marino o d'acqua dolce?
Gli organismi marini tropicali
(pesci e invertebrati) si sono adat-
tati a vivere in un ambiente - quel-
lo delle barriere coralline - estre-
mamente stabile e, di conseguen-
za, mal sopportano variazioni an-
che minime dei valori fisico-chi-
mici dell'acqua. Inoltre, sono di
difficile riproduzione e quasi tut-
ti gli esemplari commerciati ven-
gono catturati in natura. Per con-
tro, pesci e piante d'acqua dolce
sono assai più adattabili e, ormai
da decenni, vengono regolar-
mente riprodotti in allevamenti e
serre risultando quindi partico-
larmente robusti e indicati anche
per l'acquario del principiante.
13
IL PRIMO ACQUARIO
Le vasche realizzate
in tutto vetro
(spessore tra 4 e 20 mm),
con i bordi delle
lastre molati e saldati
tra loro con silicone
speciale, sono oggi di gran
lunga le più diffuse nel
mondo, rappresentando
il miglior compromesso
tra estetica e funzionalità.
11
nte del mondo acquatico
/l \ Q u a l è la spesa minima
T ! Iper avere un acquario
d'acqua dolce bello e
funzionale?
Un acquario di media capacità
(circa 80 1) di produzione indu-
striale, completamente accessoria-
to e garantito dal produttore, costa
dalle 600 mila lire in su, a seconda
del livello di rifinitura della vasca
e della qualità degli accessori. Ac-
cessoriando, invece, una vasca di
produzione artigianale è possibile
risparmiare un centinaio di mila li-
re circa. È bene diffidare di acqua-
ri nuovi proposti a prezzi sensibil-
mente più bassi: in acquariofilia,
l'economicità quasi mai si sposa
IL PRIMO ACQUARIO
A Le acque dei biotopi d'origine dei pesci tropicali sono spesso molto diverse quelle delle nostre
condutture domestiche (risposta n. 17).
-l /l \Qual è il migliore
\- TI I impianto di
illuminazione per l'acquario?
In passato gli acquari erano il-
luminati essenzialmente con lam-
pade a incandescenza, oggi ab-
bandonate per l'eccessivo calore
emesso e per la difficoltà di iso-
larle dall'umidità.
Oggi le lampade più diffuse
sono quelle fluorescenti o "neon",
di cui sono disponibili numerosi
modelli con diverso spettro di
emissione con potenza variabile
da 8 a 58 W. Di comparsa relati-
vamente recente sono le lampade
A Per il fondo dell'acquario è preferibile utilizzare i ghiaietti in a vapori di mercurio (HQI e si-
vendita nei negozi specializzati (risposta n. 16). mili), ad ampio spettro ed eleva-
17
IL PRIMO ACQUARIO
<i E consigliabile
inserire le piante almeno
10/15 giorni prima
dei pesci (risposta n. 19).
18
Cuore e mente del mondo acquati
21
IL PRIMO ACQUARIO
O C\ \ Qual è la malattia
ÌJ \J Ipiù comune tra i
pesci tropicali d'acqua dolce e
come è possibile curarla?
La malattia più frequente in ac-
quario è senz'altro la cosiddetta
"malattia dei puntini bianchi",
causata da un Protozoo Ciliato
(Ichthyophthirius multifiliis). Può
colpire praticamente tutte le spe-
cie e in particolare i soggetti in-
deboliti da stress ambientali (bru-
sche variazioni di temperatura e
altri parametri fisico - chimici del-
l'acqua). Si manifesta con la com-
parsa, prima sulle pinne poi su
tutto il corpo, di minuscole cisti
biancastre simili appunto a "pun-
tini" in rilievo. I pesci colpiti mo-
strano nervosismo e ipersensibi-
lità, spesso si sfregano insistente-
mente su rocce e sabbia. Le specie
più piccole (come Neon e Cardi-
nale) sono anche le più vulnera-
bili e possono morire in poche ore.
Fortunatamente la cura (se effet-
tuata per tempo) è molto efficace,
grazie agli appositi medicinali a
base di verde malachite in vendi-
ta nei negozi di acquari. «<
IL PRIMO ACQUARIO
FACILI. MENO
FACILI E
QUALCUNO
IMPEGNATIVO
Volendo dedicare questo primo speciale de "II mio Acquario" ai nuovi acquariofili,
ossia coloro che desiderano un acquario ma non hanno sufficienti conoscenze per cimentarsi
nell'impresa, ci è sembrato che la cosa migliore fosse quella di offrire dei "progetti" già pronti
e completi, in cui tutto sia già risolto: pesci, piante, arredi e caratteristiche della vasca.
Provate: allestire il primo acquario è una delle più grandi emozioni che sia dato conoscere
26
Cuore e mente del mondo acquatici
ti) e quindi ogni singolo compo- no comunque di una guida per cessori vi rimandiamo a un altro
nente dell'acquario (gli altri pe- la realizzazione dell'acquario articolo su questa stessa rivista.
sci, le piante, gli arredi, le carat- dei loro sogni. Il riscaldamento. I termori-
teristiche chimico-fisiche del- scaldatori - ovvero riscaldatori a
l'acqua) è pensato in funzione di provetta con termostato incorpo-
quel pesce. A parte il progetto n. L'acqua è la cosa rato - costituiscono il metodo più
1, "un misto per cominciare" (il
cosiddetto acquario di comunità,
più importante sicuro ed economico per riscal-
dare un acquario tropicale. Nel
in cui si cerca di far convivere Ed ecco una breve guida per consigliare la potenza (in watt)
senza problemi specie diverse e la lettura dei vari elementi di cia- più adatta, abbiamo considerato
quindi con differenti esigenze) la scuna scheda: circa un watt per litro di capacità
maggior parte degli altri 14 "pro- La vasca. Viene suggerita una della vasca, potenza generalmen-
getti" sono in funzione di pesci vasca di dimensioni ottimali per te sufficiente a portare l'acqua al-
scelti tra quelli più popolari tra realizzare il progetto di acquario la temperatura suggerita in un
gli acquariofili e di più facile re- proposto. Ciò non vuoi dire, na- appartamento riscaldato durante
peribilità sul mercato. turalmente, che non si possa alle- l'inverno.
Ognuno di questi progetti è stire un acquario più grande o più L'acqua. Sono stati presi in
presentato in forma di scheda tec- piccolo, o di uguale capacità ma considerazione i principali para-
nica comprendente tutte le indi- con dimensioni diverse, ottenen- metri chimico-fisici: la tempera-
cazioni essenziali per poter alle- do ugualmente buoni risultati. tura (T°C), l'acidità (il pH), la du-
stire un acquario che, oltre che L'illuminazione. Viene consi- rezza carbonatica (°dKH), e la du-
"bello", sia anche equilibrato, derato l'impianto di illuminazio- rezza totale (°dGH). La prima è
funzionale e in grado di dare al- ne più comune in acquario, ov- misurabile con un semplice ter-
l'appassionato le meritate soddi- vero quello con lampade fluore- mometro per acquari, gli altri pa-
sfazioni. scenti (tubi al neon), di spettro e rametri si misurano agevolmente
Ma prima di esaminare le va- tonalità diversi secondo le neces- con gli appositi test in vendita nei
rie "schede" è necessario spiega- sità. Va ricordato che la potenza negozi specializzati.
re gli elementi di cui sono com- (o "wattaggio") di una lampada Il fondo e l'arredamento.
Ogni acquario si può arredare se-
condo gusto personale, senza
Tra le "voci" presenti, quella più importante però sottovalutare le esigenze de-
gli organismi ospitati. I materiali
riguarda i principali parametri dell'acqua: temperatura, suggeriti sono tutti in vendita nei
negozi specializzati e si possono
acidità, grado di durezza carbonatica e grado utilizzare senza necessità di la-
di durezza totale; sono nozioni indispensabili per chi vaggio e sterilizzazione se esco-
no da una confezione sigillata.
si accosta a questo meraviglioso hobby. Le piante. Nel suggerire le
piante per ciascun progetto di ac-
quario viene precisato quali sono
poste. Tra le "voci" presenti quel- è direttamente correlata alla sua quelle più adatte per il fondo, per
la meno facile - ma la più impor- lunghezza; sono state quindi scel- il primo piano, le piante protago-
tante - riguarda i parametri del- te lampade della massima lun- niste e, quando è il caso, quelle
l'acqua. Quelli presi in conside- ghezza (= potenza) consentita galleggianti.
razione sono quelli principali: dalla vasca proposta. Grado di difficoltà. Il nume-
temperatura, acidità, grado di Il filtraggio. Il filtro è un po' il ro dei pesciolini indica tre diver-
durezza carbonatica e grado di "cuore" dell'acquario, contri- si gradi di difficoltà nell'allestire
durezza totale. Sono nozioni in- buendo a mantenere l'acqua sem- il "progetto" relativo:
dispensabili (si può dire che ogni pre idonea alla vita di pesci e pian- «»< Acquario consigliabile al
pesce vuole la sua acqua) che però te. Esistono in commercio nume- neofita alle prime armi;
si possono apprendere in breve rosi modelli di filtri, noi ci siamo <»<<»< Acquario adatto a chi
tempo senza difficoltà. Chi legge limitati a citare i più comuni e fun- ha già acquisito un minimo di
"II mio Acquario" sa già tutto sui zionali, dunque i più adatti al neo- esperienza;
parametri dell'acqua, agli altri fita: il "biologico" (o filtro batteri- •<<»<•< Acquario riservato
non resta che rimediare alla pro- co a scomparti) innazitutto, in- all'esperto.
pria ignoranza al riguardo con corporato lateralmente o poste- Un'ultima raccomandazione:
l'aiuto del proprio negoziante di riormente alla vasca; il "filtro ra- fate ogni cosa con calma, senza
fiducia e mediante la letterura di pido", o a circolazione forzata, in- fretta, con estrema attenzione,
un buon libro. terno o esterno; in casi particola- senza mai trascurare una verifica
Nel pensare i quindici "pro- ri anche i filtri interni a spugna o un controllo. L'acquariofilia ri-
getti" ci siamo regolati su vari ("Brillantfilter" e simili), che han- chiede tenacia e perseveranza.
gradi di difficoltà, in modo da no il vantaggio di non aspirare pe- Chi non ha queste doti, insieme a
non trascurare nemmeno coloro sci molto piccoli come gli avan- un pizzico di spirito d'avventura,
che hanno già una qualche espe- notti. Per una più dettagliata spie- non è "tagliato" per questo me-
rienza in materia ma necessita- gazione del filtro e degli altri ac- raviglioso hobby. <»<
27
IL PRIMO ACQUARIO
UN "MISTO"
PER COMINCIARE
DIFFICOLTA: <m mente. Materiali filtranti: lana di perlon, spugna a po-
rosità grossolana (prefiltraggio); elementi ceramici,
L'AMBIENTE: graniglia lavica, spugna a porosità fine (filtraggio bio-
II "primo acquario" consigliato al neofita ospiterà logico); carbone attivo, zeolite (filtraggio chimico).
una piccola comunità di pesci robusti e di facile al- Pompa: 300 1/h.
levamento, insieme a piante di agevole coltivazione.
IL RISCALDAMENTO:
LA VASCA: Termoriscaldatore 75 W.
80 x 35 x 40(h) cm.
L'ACQUA:
L'ILLUMINAZIONE: T 24/26° C; pH 7; 4/8° dKH; 10/15° dGH.
2 lampade fluorescenti 18/20 W (una "fitostimo-
lante" + una "luce bianca"). IL FONDO:
Sottofondo fertilizzato (materiale minerale, argilla,
IL FILTRAGGIO: laterite) ricoperto da ghiaietto siliceo, quarzifero o
Filtro biologico incorporato lateralmente o posterior- ceramizzato a granulometria media. »
28
Cuore e mente del mondi
Guppy
robabilmente il pesce d'acquario più noto e dif-
P fuso al mondo è il Guppy (Poecilia maculata),
un Pecilide originario del Venezuela e isole limi-
trofe così chiamato in onore del reverendo John
L Guppy che fu tra i primi a scoprirlo nelle acque
dell'isola di Trinidad. Le femmine si distinguono fa-
cilmente, oltre che per la taglia maggiore (5/6 cm
contro i 2/3 cm dei maschi), per la livrea più scial-
ba, le pinne più ridotte e l'assenza del gonopodio
(pinna anale modificata in organo copulatore). coppiarsi, è perciò consigliabile non acquistare
il Guppy è un pesce ideale per piccole vasche (da questo pesce a coppie bensì in gruppetti formati
30/40 litri in su), con acqua mediamente dura e al- da nuclei di un maschio e due/tre femmine. Scon-
calina e T 22/26° C. sigliata la convivenza con specie che spesso si ac-
Gradisce molto la presenza dì piante come Egeria, caniscono (danneggiandole) sulle magnifiche pin-
Ceratophyllum e Myriophyllum, che possono co- ne dei maschi, come Barbus tetrazona, Cymno-
stituire anche un ottimo rifugio per gli avannotti corymbus ternetzi e Betta splendens. La longevità
in assenza di una "sala parto" I maschi sono in- media in acquario di questo pesce è di 2/3 anni.
stancabili "amatori" che non danno tregua alle Il Guppy è di "bocca buona" e accetta tutti i tipi di
femmine con cui cercano continuamente di ac- mangime.
29
IL PRIMO ACQUARIO
L'ARREDAMENTO:
Rocce non calcaree (lava, ardesia, quarzo, zeolite,
ecc).
PIANTE:
Sagittaria spp., Echinodorus tenellus, Lobelia cardinalis,
Cryptcoryne wendtii (1° piano); Ceratopterìs thalictroi-
des, Anubias barteri, Cardamine lyrata, Hygrophila
difforrnis (protagoniste); Limnophila spp., Vallisneria
spp., Cabomba caroliniana (sfondo).
PESCI:
Xiphophorus spp. (Platy e Portaspada, tutte le va-
rietà), Barbus spp. (specie di piccola taglia come cum-
mingi e oligolepis)), Brachydanio rerio, Trichogaster tri-
La Felce di Sumatra, Ceratopterìs thalictroides, chopterus, Corydoras aeneus, C. paleatus, Crossocheilus
una pianta versatile e robusta. siamensis, Poecilia reticulata (Guppy), Colisa Mia.
30
Cuore e mente del mondo acquatico
32
nte del mondo acquatica
DIFFICOLTA: «w
L'AMBIENTE:
I Molly Foto Labat/Lanceau/Ailleurs
L'acquario è dedicato principalmente ai Pecilidi, pe- n gruppo di Pecilidi
sci originari del continente americano e assai popo-
lari tra gli acquariofili per robustezza, varietà di for-
U molto apprezzato in
acquariofilia è quello dei
me e colori e, soprattutto, per la facilità con cui si ri- "Molly", nome derivato
producono in cattività (sono tutti ovovivipari, le dal genere Mollienisia
femmine cioè partoriscono piccoli già autosuffi- cui questi pesci erano
cienti). Proprio per far posto ai "nuovi arrivi" che ascritti in passato. Le
presto allieteranno l'acquario, conviene prevedere specie più note e diffuse
in commercio sono Poe-
una vasca di buona ampiezza, pur trattandosi di pe- cilia latipinna e P. velife-
sci allevabili anche in spazi relativamente esigui. ra, originarie dei corsi
d'acqua dolce e nelle la-
LA VASCA: gune salmastre dell'A-
100 x 40 x 50(h) cm. merica centrale. Al solito numerose sono le va-
rietà di forma e colorazione di queste specie se-
L'ILLUMINAZIONE: lezionate in acquario: la più nota e comune in
2/3 lampadefluorescenti25/30 W (una "fitostimo- commercio è completamente nera ("Black mol-
ly"), diverse altre sono le varietà cromatiche
lante" + una /due "luce bianca"). ("oro", "argento", "cioccolato", eco nonché
quelle di forma ("palla", "coda a lira", "coda a ve-
IL FILTRAGGIO: lo", eco. Oltre al solito gonopodio, in questi Pe-
La presenza quasi continua di pesciolini appena na- cilidi il maschio possiede generalmente una pin-
ti (avannotti) consiglia l'uso, per questo acquario, di na dorsale assai più sviluppata della femmina, che
due filtri a spugna (tipo "Brillant Filter"), azionati viene eretta in tutto il suo splendore durante il
da un unico aeratore da almeno 200 I/he collocati corteggiamento o nelle contese con altri maschi.
agli angoli opposti della parete posteriore della va- I Molly sono più vegetariani degli altri Pecilidi
sca. Con questi filtri non c'è pericolo che gli avan- e, oltre a mangimi con base vegetale, gradi-
scono molto "brucare" le alghe che crescono
notti vengano aspirati dal flusso dell'acqua. su rocce e vetri. I Molly sono molto prolifici e
per giunta poco aggressivi nei confronti dei lo-
IL RISCALDAMENTO: ro avannotti, contrariamente alla maggioranza
Termoriscaldatore 150 W. degli altri Pecilidi: in acquario, la presenza dei
piccoli viene solitamente tollerata dagli adulti
L'ACQUA: senza episodi di "cannibalismo", malgrado la
T 24/26° C; pH 7,0/7,5; 5/10° dKH; 10/20° dGH. notevole differenza di taglia e la completa as-
senza di cure parentali.
IL FONDO:
V. progetto n° 1.
33
IL PRIMO ACQUARIO
Platy e Portaspada
Lnoapolari
famiglia dei Pecilidi comprende i pesci più po-
in acquariofilia. Tutte le oltre 150 specie so-
ovovivipare: sviluppo e schiusa delle uova, cioè,
avvengono dentro il corpo materno (di solito nel-
l'ovidotto), contrariamente alla maggioranza degli
altri pesci, perciò, le femmine non depongono uo-
va bensì partoriscono direttamente avannotti già
autosufficienti. Perché ciò sia possibile la feconda-
zione deve essere interna: la pinna anale del ma-
schio è quindi modificata in organo riproduttore
(gonopodio) mediante il quale avviene il trasferi-
mento degli spermi nell'ovidotto. La riproduzione
in acquario di questi pesci è semplicissima: esisto-
no in commercio delle apposite "sale parto" galleg- grande esuberanza dei maschi (peraltro comune
gianti in cui isolare le femmine gravide (la gestazio- a tutti i Pecilidi), è consigliabile allevarli non in cop-
ne dura in media da 2 a 4 settimane), facilmente ri- pie bensì in gruppetti formati da un maschio e
conoscibili per il ventre rigonfio. Veri beniamini de- due/tre femmine.
gli acquariofili sono i Platy e i Portaspada, che in- Le forme selvatiche, diffuse nelle piccole raccolte
sieme compongono il genere Xìphophorus. d'acqua poco profonde del Cenro America (dal Mes-
I primi devono il loro nome al vecchio genere Platy- sico all'Honduras), sono ormai quasi introvabili in
poecilus, sotto cui erano classificati in passato. Tut- commercio. Lo stesso vale per le numerose varietà
ti gli esemplari reperibili in commercio derivano selvatiche dei Portaspada (Xiphophorus helleri la
dalle forme selvatiche di due specie: Xiphophorus specie più allevata in acquario), diffuse nello stes-
maculatus e X. variatus. so areale ma con maggiore preferenza per i corsi
Accettano ogni tipo di mangime, sia in fiocchi (con d'acqua a corrente piuttosto rapida. Il nome co-
base vegetale) che liofilizzato e surgelato (molto mune è dovuto allo sviluppo dello "spadino" cau-
gradite le larve di zanzara e i chironomi). Vista la dale nei maschi, assai più marcato che nei Platy.
L'ARREDAMENTO:
v. progetto n° 1.
PIANTE:
Lobelia cardinalis, Cryptocoryne wendtii, Anubias nana,
Lilaeopsis novae - zelandiae, Micranthemum umbrosum,
(1 ° piano); Hygrophila difformis, H. poly sperma, Ludioi-
gia spp., Echinodorus bleheri (protagoniste);Vaffisneria
spp., Cabomba spp., Hygrophila corymbosa, Limnophila
spp., Heteranthera zosterifolia, Najas spp., (sfondo)
PESCI:
Xiphophorus spp., (Platy e Portaspada, tutte le va-
rietà); Poecilia reticulata (Guppy); Poecilia spp., (Mol-
ly); Aljaro cultratus, Phalloceros caudimaculatus, Limia
nigrofasciata.
Cuore e mente del mondo acquatico
II trattamento
dell'acqua dell'acquario,
con Tetra è un gioco eia ragazzi!
L
W acqua di rubinetto, utilizzata per riproduttivo, stimolando la maturazio-
* riempire l'acquario e per i successivi ne delle gonadi e quindi favorendo l'at-
cambi d'acqua, contiene tutta una se- tività riproduttiva.
, rie di sostanze (eloro, metalli pe- Tetra Bactozym è un prodotti specifico per
santi, etc.) poco o per nulla idonee accelerare i processi di maturazione del-
alla salute dei pesci e delle piante tropicali, men- l'acquario. Grazie alle sostanze enzimatiche
tre alcuni dei suoi parametri chimici (quali il e colloidali di cui è composto, aiuta lo svi-
grado di acidità e la durezza carbonatica) pos- luppo della flora batterica, che è indispensa-
sono raggiungere valori non compatibili con bile per neutralizzare le sostanze tossiche pre-
gli organismi acquatici presenti nella vasca. senti nell'acqua. I colloidi infatti favoriscono
Il cambio parziale dell'acqua, d'altro canto, la formazione rapida del terreno (tipico dei fil-
è un intervento che va effettuato periodica- tri ben avviati) su cui i batteri si depositano e
mente e che è indispensabile per mantene- crescono. In questo modo il processo di matu-
re il biotopo acquatico nel suo giusto equi- razione dell'acquario avviene molto più rapida-
librio. Molti acquariofili quindi si trovano a do- mente. Le sostanze enzimatiche controllano la
ver conciliare quest'operazione con la necessità di man- formazione dei nitriti consentendo di popolare,
tenere stabili i valori dell'acqua ma soprattutto di mante- sia pur moderatamente, la vasca sin dall'allestimento.
nere sano l'habitat dei loro pesci. ToruMin è un prodotto naturale in grado di creare le
Per risolvere questo problema in modo semplice e velo- condizioni favorevoli per la vita dei pesci. È adatto in par-
ce, Tetra ha creato per loro una gamma di prodotti speci- ticolare per quelle specie che preferiscono acque non trop-
fici per il trattamento dell'acqua, in grado di neutralizza- po chiare (come per esempio i pesci originali del bacino
re le sostanze nocive e al contempo di accelerare il pro- Amazzonico), perché, grazie alla presenza di acidi umici,
cesso di maturazione dell'acqua "nuova". rende la colorazione dell'acqua leggermente ambrata.
AquaSafe Doppia Azione rende infatti l'acqua del rubi- Inoltre, ostacola lo sviluppo delle alghe e favorisce la cre-
netto immediatamente disponibile, rendendola adatta al- scita delle piante.
la vita dei pesci: agisce sui metalli pesanti (rame, piombo, Tetra PH/KH Plus è un prodotto specifico per acque
zinco e cadmio) e sul eloro, annullando l'aggressività del- molto tenere e quindi troppo carenti di sali. Innalza e
l'acqua del rubinetto, che altrimenti potrebbe danneggia- mantiene stabile la durezza carbonatica, portando il
re le parti più sensibili dei pesci (branchie, mucose, etc.). pH a valori superiori a 7. Adatto sia per l'acqua dolce
AquaSafe non è però semplicemente un biocondizionato- che per il marino, è particolarmente indicato per i Ci-
re, è molto di più, perché svolge una doppia azione posi- clidi Africani (Lago Malawi, Tanganica, etc) o comun-
tiva, sia sui pesci che sulle piante. Infatti, protegge le sen- que nel caso di specie d'acqua dolce che prediligono
sibili branchie e mucose dei pesci grazie a sostanze col- acque dure. È utilissimo negli acquari marini per ri-
loidali in esso contenute e favorisce la salute dei pesci gra- portare il KH su valori ottimali.
zie allo Iodio e al Magnesio di cui è stato arricchito e alla Tetra PH/KH Minus agisce in maniera opposta, riducen-
Vitamina Bl che ha una specifica funzione antistress, ma do la durezza carbonatica fino ai valori ottimali. Da usa-
agisce anche sulla crescita delle piante, re esclusivamente in acqua-
stabilizzando e rendendo disponibili gli ri di acqua dolce, è partico-
elementi indispensabili per il loro nu- larmente utile nel caso di
trimento. cambi parziali con acqua
Tetra Vital è un attivatore biologico che troppo dura (come quella
esalta la colorazione e la vitalità dei pe- ..òtta ' del rubinetto) e alcalina. Te-
sci e ne stimola la riproduzione. Con- \qiiaS;ilif VquiiSa *ra PH/KH Minus, infatti,
JetraVitóJ tiene infatti vitamine del gruppo B, oli-
goelementi ed è arricchito di iodio, che
svolge anche u n azione sul
ffijl K pH, portandolo su valori
controlla, favorendola, la crescita dei leggermente acidi e ren-
pesci e la cui carenza può portare a gra- dendolo quindi ideale per
vi disfunzioni a livello della tiroide o tutte quelle specie tropicali
ad altre patologie importanti (come la che necessitano di valori di
"bocca aperta" nei Ciclidi, etc.). Inol- pH inferiori a 7 e di acque
tre, lo iodio agisce anche sull'apparato poco ricche di sali.
IL PRIMO ACQUARIO
UN AC UARIO
PERIL BIRINTIDI
DIFFICOLTÀ:^*» LA VASCA:
100 x 40 x 40(h) cm.
L'AMBIENTE:
Le risaie, gli stagni e le acque calme in genere del L'ILLUMINAZIONE:
sud-est asiatico sono l'habitat più caratteristico dei V. progetto n° 2.
Labirintidi, cosiddetti per la presenza di un organo
respiratorio accessorio ("labirinto") che consente lo-
ro di sopravvivere anche in acque molto povere di IL FILTRAGGIO:
ossigeno, salendo di tanto in tanto in superficie per V. progetto n° 1. Il getto di rientro dell'acqua fil-
prendere una "boccata d'aria". Trattandosi di pesci rata in vasca dev'essere opportunamente smor-
piuttosto territoriali, specie durante la riproduzio- zato per ridurre al minimo la turbolenza in su-
ne (praticano amorevoli cure parentali), conviene al- perficie. Consigliabile l'inserimento di torba atti-
lestire per loro una vasca di buona capacità. va nel filtro.
36
i e mente del mondo acquatico
IL RISCALDAMENTO:
V. progetto n° 2.
L'ACQUA:
T 24/28° C; pH 6,5 /7,0; 3/6° dKH; 8/15° dGH.
IL FONDO:
Sottofondo fertilizzato (minerale, lateritico, argillo-
so) ricoperto da sabbia silicea fine.
L'ARREDAMENTO:
Legni e radici di torbiera e savana, canne di
bambù, cortecce di sughero (terrazze), rocce non
calcaree.
PIANTE:
Cryptocoryne wendtii, C. lingua, C. nevillii (1° pia-
no); Limnophila spp., Hygrophila polysperma, H.
difformis, Cardamine lyrata, Nymphaea stellata,
Barclaya longifolia (protagoniste); Vallisneria spp.,
Hygrophila corymbosa, Aponogeton undulatus, Ro-
tala wallichii, R. rotundifolia (sfondo); Salvinia mi-
nima, Ceratopteris cornuta, Fistia stratiotes (gal-
leggianti).
° PESCI:
Aplocheilus spp., Colisa spp., Trichogaster spp., Macro-
| podus concolor, Betta splendens, Helostoma temminckii,
-• Rasbora spp.
I Gurami
olti pesci, per poter sopravvivere in acque po-
M vere di ossigeno come quelle di stagni e ri-
saie, hanno sviluppato diverse modifiche dell'ap-
parato respiratorio al fine di integrare lo scarso os-
sigeno disciolto in acqua con quello, sempre ab-
bondante, dell'aria sovrastante. È il caso di un
gruppo di pesci dell'Africa centrale e del sud-est
asiatico, gli Anabantoidei, noti anche come "Labi-
rintici" per via del loro organo respiratorio acces-
sorio {labirinto), una complessa struttura ricca di
vasi sanguigni posta tra le branchie e la faringe. Le Un maschio di pesce combattente.
branchie, pur presenti e funzionali, non sono in
grado di assicurare una respirazione completa,
pertanto questi pesci sono obbligati a salire pe- rami nani, come la graziosa colisa lalia lunga al mas-
riodicamente in superficie a "prendere una boc- simo 5/6 cm e di cui esistono in commercio di-
cata d'aria", con frequenza inversamente propor- verse varietà di colore, una più bella dell'altra. Con-
zionale all'ossigenazione dell'acqua. I Labirintici sigliabili anche al neofita, sono un'ottima compa-
più diffusi in acquario appartengono alla famiglia gnia per Neon, Rasbore, Danio e altri piccoli e pa-
dei Belontidi, in particolare molto apprezzati da- cifici pesci di branco. Tutti i Gurami si riproduco-
gli appassionati sono i cosiddetti Curami, caratte- no facilmente in acquario: i maschi costruiscono
rizzati dalle pinne ventrali trasformate in lunghi fi- un vero e proprio "nido" galleggiante, una specie
lamenti, originari delle acque dolci stagnanti del- di zattera formata da bolle d'aria da loro emesse
l'Asia sud-orientale, dalla Penìsola indiana all'In- e detriti di ogni genere, soprattutto vegetali. L'ac-
donesia. I Curami del genere Trichogaster accetta- coppiamento, consistente in una serie di "abbrac-
no tutti i mangimi e sono particolarmente ghiot- ci" ripetuti più volte con varie pause, avviene sot-
ti di larve di zanzara e chirqnomi. I sessi sono di- to il nido stesso, tra le cui bolle vengono inserite
stinguibili solo negli adulti: i maschi hanno le pin- le minuscole uova in seguito sorvegliate dal solo
ne dorsale e anale più sviluppate, nonché livrea maschio fino alla schiusa. Le piccole larve vanno
più brillante rispetto alle femmine, inoltre sono nutrite inizialmente con infusori e altro cibo mi-
piuttosto litigiosi tra loro specie se tenuti in spa- croscopico, prima di passare ai naupli di artemia e
zi ristretti. Più adatti ai piccoli acquari sono i Cu- al mangime secco finemente triturato.
37
IL PRIMO ACQUARIO
RE DISCUS
E LA SUA CORTE
DIFFICOLTA: IL FILTRAGGIO:
Filtro biologico incorporato come progetto N° 1, con
torba al posto del carbone e pompa 600/800 1/h.
L'AMBIENTE:
Le rive e le insenature di molti affluenti del Rio del- IL RISCALDAMENTO:
le Amazzoni, spesso ingombre di rami e radici con- Termoriscaldatore 300 W meglio se accoppiato a un
torte provenienti dalle adiacenti foreste inondate, cavetto termico a basso voltaggio sotto la sabbia.
costituiscono l'habitat d'elezione del più prestigio-
so tra i pesci d'acquario: il Discus. L'ACQUA:
T 27/30° C; pH 6,5; 2/4° dKH; 8/12° dGH.
LA VASCA: IL FONDO:
120 x 50 x 60(h) cm. Sottofondo fertilizzato ricoperto da sabbia fine non
troppo chiara né scura (policroma).
L'ILLUMINAZIONE: L'ARREDAMENTO:
3 lampade fluorescenti 30/36 W (una "fitostimo- Qualche legno di torbiera o radice di savana, cor-
lante" + una "bianca" + una "calda"). tecce di sughero.
Cuore e mente del mondo acquati
Il Discus
e si chiedesse a neofiti, purché con
Sdi dare
un acquariofilo
un nome al
le dovute attenzioni
riservate a pesci co-
"Re" dei pesci da ac- munque non "facili".
quario, quasi sicura- Ideale è acquistarne
mente risponderà: il un gruppetto di al-
Discus! Con questo meno 4/5 giovani,
termine latino, or- nell'ambito del qua-
mai entrato nel ger- le si instaurerà col
go universale degli tempo una rigida
appassionati, ci si ri- gerarchia e, con un
ferisce in realtà a po'difortuna, si avrà
due splendide spe- la formazione spon-
cie di Ciclidi amaz- tanea di almeno una
zonici: Symphyso- coppia. Anche se al-
don discus e levati ormai da mol-
Symphysodon ae- te generazioni in ac-
quifasciatus. La pri- quario, i Discus re-
ma, presente so- stano tra i pesci
prattutto nel bacino più... schizzinosi in
del Rio Negro, è 1 M I fatto di cibo. È im-
piuttosto rara in portante abituarli
commercio e di non fin da giovani alla più
facile allevamento ampia scelta di man-
in acquario. Ben più gimi, da quelli secchi
frequente in com- ai liofilizzati e ai sur-
mercio è invece S. gelati (esistono in
aequifasciatus, re- commercio appositi
peribile in natura in gran parte dei bacino amazzo- alimenti per questi pesci). È pressoché impossibile
nico con almeno 3 sottospecie: S. a. aequifasciatus distinguere esternamente i maschi dalle femmine,
(Discus "verde"), S. a. axelrodì (Discus "marrone") e S. eccetto che durante la riproduzione, quando ven-
a. haraldi (Discus "blu"). In realtà, le numerossime va- gono estroflesse le papille genitali con forme diver-
rietà commerciali hanno poco o nulla a che vedere se nei due sessi. Come nello Scalare, l'ovodeposizio-
con quelle selvatiche e si avvalgono di nomi accatti- ne avviene su superfici lisce, verticali o inclinate (pa-
vanti e fantasiosi, come "Royal blue", "Red turquoi- reti della vasca, legni o rocce, grosse foglie di piante
se", "Mariboro red", "Pigeon blood", ecc. Le magni- come gli Echinodorus, ecc), preventivamente scelte
fiche e sgargianti livree di certi Discus non sono a e ripulite dalla coppia.
volte frutto solo di pazienti e calcolati incroci, ma Il Discus si distingue però per una particolarità qua-
purtroppo anche della somministrazione di sostan- si unica tra i pesci da acquario, che rende la sua ri-
ze coloranti e ormoni che le rendono abbastanza... produzione affascinante forse come nessun'altra:
effimere! Riserve morali a parte, oggi i Discus repe- per un certo periodo dopo la nascita, gli avannotti
ribili in commercio sono sicuramente più adatti alla restano letteralmente attaccati ai fianchi dei geni-
vita in acquario dei loro progenitori di qualche de- tori, nutrendosi di uno speciale muco altamente nu-
cennio fa, tanto da poter essere allevati perfino da triente secreto dagli stessi.
LE PIANTE:
Echinodorus tenellus, Saururus cernuus, Samolus sp. (1°
piano); Echinodorus spp. (bleheri, amazonicus, osiris,
maior, schlueteri, ecc), Ceratopteris thalictroides (pro-
tagoniste); Cabomba spp., Hydrocotyle leucocephala,
Myriophyllum mattogrossense (sfondo); Limnobium
laevigatum, Salvinia auriculata (galleggianti).
I PESCI:
Symphysodon aequifasciatus (tutte le sottospecie e va-
rietà, eventualmente associabili) Paracheirodon axel-
rodi, Hemigrammus bleheri, Gasteropelecus laevis, Nan-
nostomus spp., Farlowella acus, Sturisoma panamense.
39
IL PRIMO ACQUARIO
UN ACQUARIO
PER LO SCALARE
DIFFICOLTA: •< «e cino amazzonico, preferendo le zone a canneti ric-
che di vegetazione palustre e sommersa.
L'AMBIENTE:
Uno dei pesci più popolari in acquariofilia, lo Sca- LA VASCA:
lare, vive in natura lungo le rive tranquille del ba- 120 x 50 x 60(h) cm.
40
Tetra®
Cuore e menle del mondo acquatico
L'ILLUMINAZIONE:
V. progetto N° 4
IL FILTRAGGIO:
V. progetto N° 4, torba non necessaria.
IL RISCALDAMENTO:
V. progettoN0 4.
L'ACQUA:
T 24/28° C; pH 6,5/7,2; 4/8° dKH; 10 - 15° dGH.
IL FONDO:
V. progetto N° 4.
Lo Scalare
uella dei Ciclidi è una delle più numerose fa-
Q miglie di pesci, annoverando oltre un migliaio
di specie conosciute.
I Ciclidi sono dei veri beniamini degli acquariofl-
li, non solo per la bellezza di molte specie ma an-
che e soprattutto per l'interessante comporta-
mento riproduttivo: tutti, infatti, praticano cure
parentali consistenti nella sorveglianza e nella di-
fesa della prole fino alla sua emancipazione. Lo producendosi con regolarità.
Scalare [Pterophyllum scalare) è sicuramente il Ci- Se introdotti fin dall'inizio, è senz'altro possibile
clide più popolare in acquariofilia. Originario del tenere in compagnia dei giovani scalari anche pic-
bacino amazzonico, è da decenni riprodotto re- coli pesci di branco come Neon, Cardinali, Rasbo-
golarmente in cattività al punto che gli esempla- re, ecc.; è invece piuttosto rischioso introdurre
ri selvatici in commercio sono divenuti una vera questi pesciolini in acquar! in cui vivano già degli
rarità. Scalari adulti, che potrebbero scambiarli per gu-
La colorazione originaria zebrata è stata man ma- stoso... cibo vivo! Lo Scalare si riproduce facil-
no affiancata da innumerevoli varietà seleziona- mente in acquario, la maggiore difficoltà consiste
te dagli allevatori, tra cui le più apprezzate sono nel disporre di una coppia ben affiatata e assorti-
la nera, la marmorata e la dorata; molto belle an- ta, che porti avanti con scrupolo la cura delle uo-
che le varietà "pinne a velo". Oggi lo Scalare è un va (deposte su qualunque superficie liscia vertica-
pesce consigliabile anche al principiante. Accet- le o inclinata, dalle grosse foglie di piante alle stes-
ta tutti i mangimi secchi e liofilizzati, come gli al- se pareti della vasca) e degli avannotti. Questi ul-
tri Ciclidi è però indispensabile che la sua dieta timi richiedono una dieta sostanziosa e variata per
sia completata da cibi surgelati e freschi (artemie, poter crescere bene, in particolare è indispensa-
chironomi, cuore di bue, eco. Conviene partire bile nutrirli con cibo vivo (naupli di artemia, so-
da un gruppetto di almeno 5/6 giovani individui prattutto) per almeno un paio di settimane dopo
per consentire la formazione spontanea di una il riassorbimento del sacco vitellino, che avviene
coppia che spesso resta unita per tutta la vita, ri- 2/3 giorni dopo la schiusa.
ti
IL PRIMO ACQUARIO
L'ARREDAMENTO:
Radici e legni di savana e torbiera, canne di bambù,
quarzi e rocce non calcaree.
PIANTE:
V. progetto N° 4, consigliabile inoltre la presenza di
piante nastriformi (Vallisneria, Crinum) tra le canne.
PESCI:
Pterophyllum scalare nelle sue innumerevoli va-
rietà, eventualmente associabile a molti Caracidi
(Hemigrammus spp., Paracheirodon spp., Moenkhau-
sia spp., ecc), vari Corydoras, Ancistrus, Otocinclus,
ecc.
CONSIGLI:
Acquistare gli Scalari in giovane età (gruppetto di
almeno 5/6 esemplari), lasciando che col tempo
le coppie si formino spontaneamente. Introdurre
i Caracidi più piccoli (come Neon e Cardinali) con-
temporaneamente ai giovani Scalari, che crescen-
do non li attaccheranno; viceversa, Scalari adulti
possono divorare piccoli Caracidi appena intro-
dotti. Nutrire gli Scalari con cibi sostanziosi, co-
me mangimi granulati, mangimi liofilizzati e sur-
Le canne di bambù sono una componente gelati. Disturbare il meno possibile le coppie in ri-
essenziale dell'arredamento. produzione.
42
Cuore e mente del mondo acquatico
,*
o
o
UN ACQUARIO
PER I CICLIDI NANI
DIFFICOLTA: •<•< IL RISCALDAMENTO:
Termoriscaldatore 100 W.
L'AMBIENTE:
I piccoli corsi d'acqua che attraversano savane e fo- L'ACQUA:
reste, affluenti di fiumi maggiori, sono l'habitat più T 24/28° C; pH 6/7; 3/6° dKH; 8/12° dGH.
tipico di molte specie di Ciclidi nani sudamericani,
spesso vivacemente colorate e dal comportamento IL FONDO:
riproduttivo assai interessante. V. progetto N° 1, preferire materiali scuri.
LA VASCA: L'ARREDAMENTO:
80 x 40 x 40(h) cm (per un paio di coppie). Qualche legno e radice di savana, lastre di ardesia,
tronchetti cavi di sughero.
L'ILLUMINAZIONE: PIANTE:
V. progetto N° 1. Echinodorus tenellus, Glossostigma elatinoides (1° pia-
no); Echinodorus spp. (amazonicus, maior, parviflorus,
IL FILTRAGGIO: ecc), Ceratopteris thalictroides, Ludwigia spp. (prota-
V. progetto N° 1, consigliabile l'impiego saltuario di goniste); Vallisneria spiralis, Myriophyllum hippuroi-
torba. des, Cabomba spp. (sfondo).
44
Il Gelide nano
olti Gelidi restano al di sotto dei 10 cm di
M lunghezza massima e, pur mantenendo il
comportamento territoriale tipico della fami-
glia, sono adatti anche ai piccoli acquar! (a par-
tire da 60 I) dove possono convivere con altri
pesci di taglia ridotta. Molto apprezzati dagli
acquariofili sono i Ciclidi nani sudamericani dei
generi Apistogramma, Papiliochromis, Nanna-
cara e Laetacara. Sono generalmente pesci
tranquilli, che non danneggiano in alcun mo-
do le piànte e non sconvolgono il fondo come
molti dei loro cugini maggiori. Spesso questi
pesci non gradiscono i mangimi secchi, co-
munque insufficienti per allevarli al meglio e
quindi da alternare con cibi surgelati e freschi,
come artemie, tubifex e chironomi. Il dimorfi-
smo sessuale è abbastanza evidente in quasi
tutte le specie: di regola i maschi sono più co-
lorati e con pinne più ampie delle femmine. Le
uova vengono deposte su rocce e legni som-
mersi, entro un piccolo territorio ben difeso
da entrambi i genitori, che si occupano amo-
revolmente della cura della prole fino alla com-
pleta emancipazione.
45
IL PRIMO ACQUARIO
UN ACQUARIO
PER I CICLIDI
DEL MALAWI
46
Cuore e mente del mondo acquali
DIFFICOLTA: L'ACQUA:
T 24/26°C; pH 7,8; 6/8° dKH; 6/15° dGH.
L'AMBIENTE:
I Ciclidi dell'immenso lago Malawi (grande quanto IL FONDO:
la Lombardia e la Liguria messe insieme!) sono tra Sabbia silicea o ghiaietto policromo (o ceramizzato)
1 più richiesti dagli acquariofili, grazie non solo al- di granulometria piccola-media.
l'interessante comportamento ma anche alla ma-
gnifica livrea che ha ben poco da invidiare a quella L'ARREDAMENTO:
dei più variopinti pesci corallini. L'ambiente del Ma- Rocce di varie forme e dimensioni, preferibilmente
lawi più conosciuto e popolato dalle specie più bel- non calcaree.
le e senza dubbio quello dei litorali rocciosi, situato
a pochi metri di profondità. PIANTE:
Non necessarie in quanto pressoché assenti da que-
LA VASCA: sto biotopo. Importante piuttosto un buon svilup-
150 x 60 x 60(h) cm. po di alghe sulle rocce e sui vetri secondari.
L'ILLUMINAZIONE:
4 lampade fluorescenti 36/40 W (una "fitostimo- PESCI:
lante" + una "bianca" + una "calda" + una "attini- Varie specie dei generi Pseudotrapheus, Melanochro-
ca" o blu). mis, Cynotìlapìa, Làbeotropheus, Labidochromis.
IL FILTRAGGIO: CONSIGLI:
V. progetto N° 1, con pompa da 1000 1/h. In alter- Mantenere l'acqua sempre limpida e ben ossigena-
nativa: filtro rapido esterno da 15001/h, o filtro per- ta, pulire regolarmente il fondo. Acquistare i Cicli-
colatore con volume di filtraggio pari ad almeno il di in giovane età, mantenendo un rapporto per ogni
10% di quello dell'intera vasca. specie di un maschio per due/tre femmine. Nutri-
re i pesci prevalentemente con cibi surgelati (com-
IL RISCALDAMENTO: posti per Ciclidi "alghivori", artemie), verdure,
2 termoriscaldatori da 200 W. mangimi secchi a base di alghe.
47
IL PRIMO ACQUARIO
PROGETTO n.
* 2 w-0 • •
* f •!•'
FAMIGERATI
PIRANHA & C.
Cuore e mente di Ido acqua,
DIFFICOLTÀ:^ IL FONDO:
V. progetto N° 1.
L'AMBIENTE:
Buona parte dello sconfinato bacino amazzonico è L'ARREDAMENTO:
popolata dai ben noti "Piranha", di cui soprattutto Legni di savana e torbiera, cortecce di sughero (evi-
le specie carnivore (sottofamiglia dei Serrasalmidi) tare rocce con spigoli taglienti).
godono di una sinistra fama e sono anche per que-
sto ricercate dagli acquariofili. PIANTE:
1 Piranha preferiscono le anse tranquille, i canali a Echinodorus spp., Heteranthera zosterifolia, Cabomba
corso lento che si snodano nella foresta, nonché le spp., Anubias spp., Ceratoperis thalictroides, Ludwigia
zone inondate della foresta amazzonica. spp.
LA VASCA:
150 x 60 x 60(h) cm. PESCI:
Varie specie del genere Serrasalmus, evitare la coa-
L'ILLUMINAZIONE: bitazione con altri pesci.
2 lampade fluorescenti 36/40 W (una "fitostimo-
lante" + una "calda"). CONSIGLI:
Filtraggio molto potente, con frequenti e regolari
IL FILTRAGGIO: cambi parziali dell'acqua. I giovani devono essere
V. progetto N° 1, con pompa da 1000 1/h. In alter- nutriti più volte al giorno con cibo vivo e surgealto
nativa: filtro rapido esterno da 1500 1/h. (tubifex, lombrichi, chironomi, strisce di carne bo-
vina, pesciolini, gamberetti, ecc), gli adulti almeno
IL RISCALDAMENTO: una/due volte al giorno con pesci interi o a pezzi,
2 termoriscaldatori 200 W. gamberi, carne trita, ecc. In caso di assenza prolun-
gata, occorrerà fornire ai Piranha un'adeguata "ri-
L'ACQUA: serva" di cibo vivo (pesciolini, gamberetti) per i gior-
T 24/26° C; pH 7; 4/6° dKH; 10/15° dGH. ni a venire.
I Piranha
Lè aaffine
famiglia dei Serrasalmidi è
ai Caracidi e anch'essa
largamente diffusa in Sud
America, in particolare nel baci-
no amazzonico. Alcune specie
vegetariane raggiungono di-
mensioni imponenti (un metro
di lunghezza e oltre 10 kg di pe-
so!) e vengono pescate a scopo
alimentare, più ricercate dagli
acquariofili sono invece quelle
carnivore, ovvero i "famigerati"
Piranha e, in particolare, il "Pi-
ranha rosso" (Serrasalmus nat-
tereri). Questa specie è regolar-
mente riprodotta in cattività ed
è facilmente reperibile in commercio con gio- do, realizzati con radici e tronchi, evitando roc-
vani esemplari sui 3/4 cm, di colore argenteo, ce taglienti contro cui i pesci potrebbero ferir-
molto graziosi ma già piuttosto voraci. Di cre- si: i Piranha, infatti, malgrado la fama di "duri"
scita molto rapida, da adulti raggiungeranno i sono timidi e ipersensibili, spaventandosi facil-
30 cm di lunghezza. mente per un nonnulla. Poche e robuste pian-
È consigliabile acquistarne fin dall'inizio un te, anche galleggianti per attenuare l'intensità
gruppetto di 6/8 esemplari, rassegnandosi a dell'illuminazione. I giovani devono essere nu-
qualche perdita durante lo sviluppo in quanto i triti più volte al giorno con cibo vivo e surgela-
soggetti più piccoli e deboli finiscono inesora- to (tubifex, chironomi, piccoli lombrichi, strisce
bilmente divorati dagli altri, il filtraggio deve es- di fegato e cuore di bue, polpa di pesce e di gam-
sere molto potente, con regolari cambi parziali bero, ecc), gli adulti almeno una volta al giorno
dell'acqua. con pesci interi o a pezzi, gamberi, carne magra,
È importante disporre tane e nascondigli sul fon- ecc.
49
IL PRIMO ACQUARIO
UN ACQUARIO PER
I PESCI DELL'AFRICA
OCCIDENTALE 50
Tetra®
Cuore e mente del mondo acquatico
*(.'
Il Pesce elefante
I Mormiridi sono conosciuti in acquariofilia con
I il curioso appellativo di Pesci elefante, nomi-
gnolo che ben si addice ad alcune specie provvi-
ste di una bizzarra "proboscide" costituita dal
prolungamento della mascella inferiore, un'ap-
pendice mobile e sensibile usata da questi pesci
soprattutto per cercare il cibo (vermi e larve di
insetti acquatici) sui fondali melmosi da essi fre-
quentati. I Pesci elefante possiedono organi elet-
trici che emettono brevi impulsi, la cui funzione
è sia di orientamento nelle acque torbide (sup-
plendo così ad una pessima vista), sia di marca-
mento del territorio, trattandosi di pesci piutto-
sto aggressivi e poco tolleranti verso i loro simi-
li, ancorché praticamente innocui per le altre
specie anche a causa della loro minuscola bocca
con la quale si limitano a "risucchiare" dal fondo
prede come tubifex, piccoli lombrichi e chirono-
mi. I mangimi secchi vengono quasi sempre ri-
fiutati, quelli liofilizzati accettati solo dopo una
lunga acclimatazione. Anche per questo i Mor-
miride non sono consigliabili ai principianti, tra
l'altro richiedono vasche ampie (minimo un cen-
tinaio di litri), con illuminazione attenuata e se
possibile un buon filtraggio su torba. Convivono
bene con specie pacifiche e tranquille, anche di
piccola taglia, il Mormiride più comune in ac-
quario è certamente Cnathonemus petersii, dei
fiumi dell'Africa occidentale e centrale, lungo fi-
no a 25 cm. La riproduzione in cattività dei Pesci
elefante è molto difficile e, ancor oggi, essi figu-
rano tra i pochi pesci da acquario importati di-
rettamente dai loro luoghi d'origine.
DIFFICOLTA:
L'AMBIENTE:
I fiumi che si gettano nel Golfo di Guinea e zone li-
mitrofe (in particolare lungo le coste nigeriane) ospi-
tano un'ittiofauna di grande interesse per l'acqua-
riofilo, comprendente molte specie bizzarre (dai
"pesci elefante" ai "pesci farfalla") che meritano un
acquario loro dedicato.
51
LA VASCA: PIANTE:
100 x 40 x 50(h) cm. Anubias spp., Nesaea spp., Ceratopteris thalictroides (an-
che galleggiante), Bolbitis heudelotii, Microsorum pte-
L'ILLUMINAZIONE: ropus (su legni e cortecce).
2 lampade fluorescenti 25 W (una "fitostimolante" +
una "bianca" o "calda").
PESCI:
IL FILTRAGGIO: Pantodon buchholzi, Gnathonemus petersii, Xenomystus
V. progetto N° 1, con pompa 600 1/h. nigri, Ctenopoma ansorgii, Polycentropsis abbreviata,
Physailia pellucida, Gymnallabes opus, Synodontis ni-
IL RISCALDAMENTO: grita, S. ocellatus, Pelvicachromis spp., Arnoldichthys
Termoriscaldatore 200 W. spilopterus.
L'ACQUA:
T 24/26° C; pH 6,5/7,2; 3/5° dKH; 10/15° dGH. CONSIGLI:
Molti esemplari ospitabili in questo acquario sono
IL FONDO: di cattura diretta, è bene quindi controllare che al
Sabbia silicea o ghiaietto policromo a grana fine. momento dell'acquisto siano sani e ben acclimata-
ti. Specie all'inizio è comunque necessario offrir lo-
L'ARREDAMENTO: ro cibo vivo e surgelato, come lombrichi, tubifex, lar-
Radici e legni di savana, cortecce di sughero. ve d'insetto, ecc.
Le Anubias
are e costose in passato, oggi le belle piante
R del genere Anubias sono tra le più apprezza-
te e diffuse in acquariofilia, grazie soprattutto al-
la facilità con cui si adattano alle situazioni am-
bientali più diverse. Originarie dell'Africa centra-
le e occidentale, queste Aracee devono il loro no-
me alla preferenza per i biotopi ombreggiati o
fiocamente illuminati, come i torrenti che scor-
rono sotto la volta impenetrabile delle foreste.
Di solito vengono sommerse dall'acqua in piena
solo per brevi periodi, in acqua bassa tendono
sempre ad emergere con le foglie più alte. Epifi-
te, queste piante crescono spesso abbarbicate
con le robuste radici a rocce e legni, non neces- lenta, vengono spesso attaccate dalle alghe se
sitando di fondali particolarmente ricchi di so- coltivate in acquari troppo illuminati, con pH ele-
stanze nutritive. Le forme "nane" (come A. nana vato e acqua ricca di fosfati e nitrati. Si possono
e A. barteri var. nana) sono ottime piante per il fissare a legni e rocce porose (come quelle lavi-
primo piano dell'acquario, altre più imponenti che), altrimenti è meglio piantarle su fondi "po-
(come A. barteri, A. congensis e A. gilletll) vanno veri", costituiti da semplice ghiaietto eventual-
inserite come piante protagoniste. Di crescita mente misto a un po' di argilla per acquari.
Cuore e mente del mondo acquatico
UN ACQUARIO
PER I CARACIDI
DIFFICOLTÀ:^** IL FILTRAGGIO:
V. progetto N° 1, consigliabile filtraggio
L'AMBIENTE: saltuario su torba.
La famiglia dei Caracidi comprende quasi un mi-
gliaio di specie, in maggioranza diffuse nel conti-
nente sudamericano e in particolare nelle acque del- L'ACQUA:
l'immenso bacino amazzonico, da dove provengo- T 23/26° C; pH 6,5; 3/5° dKH; 8/12° dGH.
no le specie più belle e richieste dagli acquariofili.
LA VASCA: IL FONDO:
80 x 40 x 45(h) cm. V. progetto N° 1, preferibile un fondo scuro.
L'ILLUMINAZIONE:
V. progetto N°1. Consigliabile l'aggiunta di una ter- L'ARREDAMENTO:
za lampada 'luce "calda") in presenza di piante gal- Rocce non calcaree (quarzi, lava, ardesia, ecc.) legni
leggianti e/o filtraggio su torba. e radici di savana.
54
nic ilei mondo acquatico
LE PIANTE:
Echinodorus tenellus, Sagittaria tercs, Cryptocoryne
wendtii (1° piano); Echinodorus spp., Hydrocotyle leu- Neon e Cardinale
cocephala, Nymphoides peltata, Ludwigia spp. (prota-
goniste); Vallisneria spp., Mayaca vandellii, Cabomba ca-
roliniana, Heteranthera zosterifolia (sfondo). Ipopolari
I Neon (Paracheirodon innesì) e il Cardinale (Pa-
racheirodon axelrodi) sono certamente tra 1 più
pesci da acquario. Questi piccoli Caracidi
(taglia massima 3/4 cm) sono entrambi originari
PESCI: dell'immenso bacino amazzonico ma, come del
Hemigrammus spp. (erythrozonus, bleheri, rhodostomus, resto la maggioranza dei pesci ornamentali, ven-
pulcher, armstrongi, ecc), Hyphessobrycon spp. (serpae, gono ormai regolarmente riprodotti negli alleva-
herbertaxelrodi, bentosi, pulchripinnis, eccj, Pristella menti specializzati, sia asiatici che europei. Si trat-
riddici, Gymnocorymbus ternetzi, Thayeria spp, ta di due specie molo simili, che si distinguono su-
Moenkhausia spp., Paracheirodon spp. (axehvdi, innesì, perficialmente soprattutto per la colorazione: il
simulans), ecc, associabili con varie specie di Cory- Neon ha il ventre argenteo, mentre nel Cardinale
doras, Otocinclus, Rineloricaria e Ancistrus. tutta la metà inferiore del corpo è rossa.
Entrambi sono assai socievoli e pacifici, ideali da
allevare in branco (minimo 10/15 esemplari) e
CONSIGLI: adatti anche per piccoli acquari, purché in com-
Acquistare i Caracidi sempre in branco. Esemplari pagnia di pesci tranquilli e poco aggressivi.
isolati possono divenire aggressivi o troppo timidi. Accettano tutti i mangimi purché di taglia ade-
guata alla loro piccola bocca. Se possibile, è con-
sigliabile nutrirli poco e spesso durante l'intero
arco della giornata per consentire loro di assi-
milare meglio il cibo. La riproduzione è simile a
quella degli altri Caracidi ma è sconsigliabile al
principiante, il dimorfismo sessuale è poco ac-
centuato, i maschi si riconoscono solo per le mi-
nori dimensioni e il corpo più snello.
Sia il Neon che il Cardinale sono talvolta affetti
da una caratteristica malattia, detta "malattia del
Neon", che si manifesta con sbiadimento della
colorazione, inappetenza e isolamento dal resto
del branco dei soggetti colpiti. Secondo recenti
studi, si tratterebbe di una forma particolare di
una batteriosi frequente nei pesci da acquario (la
"malattia colonnare"), curabile con la sommini-
strazione di appositi medicinali e con il tempe-
stivo allontanamento dei soggetti malati per evi-
tare il diffondersi del contagio.
Un piccolo gruppo di Neon
(Paracheirodon innesi).
UN ACQUARIO
PER I PESCI
ARCOBALENO
DIFFICOLTA: LA VASCA:
100 x 40 x 50(h) cm.
L'AMBIENTE: LILLUMINAZIONE:
Piuttosto rari sono i pesci d'acquario originari dei 3 lampade fluorescenti 25 W (una "fitostimolante"
fiumi e dei laghi del continente australiano e della + una "bianca" + una "blu").
Nuova Guinea, tra questi i Melanotenidi, o Pesci ar-
cobaleno, stanno diventando molto popolari tra gli IL FILTRAGGIO:
appassionati grazie sia alla loro robustezza che alla V. progetto N° 1. In alternativa: filtro rapido esterno
livrea sempre attraente. da 600 1/h.
56
Cuore e mente del mondo acquatico
Vallisneria gigantea.
Pesci arcobaleno
Iinrietà
n commercio si trovano numerose specie e va-
dei Glossolepis e Melanotaenia, originarie
maggioranza delle acque dolci della Nuova Gui-
nea ma da tempo ormai riprodotte regolarmen-
te in cattività. Si tratta di pesci di buona taglia
(10/15 cm in media) e ottimi nuotatori in acque
libere, che richiedono perciò vasche ampie con
sufficiente spazio libero da piante e oggetti d'ar-
redamento.
Le loro delicate livree iridescenti sono particolar-
i Al mente valorizzate da un'illuminazione frontale,
per cui è consigliabile posizionare le lampade il più
/A vicino possibile alla parete anteriore della vasca.
J m Onnivori, accettano ogni tipo di mangime per pe-
sci da acquario, con una marcata predilezione per
ì&A m M i cibi surgelati come chironomi e artemie. Socie-
mm ^^H voli e pacifici, vanno sempre tenuti in gruppo e
convivono senza problemi con gli altri pesci,
ospiti Ideali dunque degli acquar! "misti". In cer-
te specie (come Glossolepis incisus)} maschi so-
no spesso litigiosi tra loro e possono perciò con-
vivere solo in vasche particolarmente spaziose.
IL RISCALDAMENTO:
Termoriscaldatore 200 W.
L'ACQUA:
T 24/26° C; pH 7,0/7,5; 5/8° dKH; 10/20° dGH.
IL FONDO:
V. progetto N° 1, evitare fondali troppo chiari.
L'ARREDAMENTO:
Rocce non calcaree (quarzo, ardesia, granito, ecc).
PIANTE:
Lilaeopsis novae-zelandiae, Glossostigma elatinoides (1°
piano); Aponogeton boivinianus, A. ulvaceus, Nymphaea
sp., Eusteralis stellata (protagoniste); Vallisneria spp.,
Elodea, Myriophyllum spp. (sfondo).
PESCI:
Melanotaenia spp., Glossolepis spp., Chilatherina spp.,
Iriatherina werneri e specie di famiglie affini come
Tdmatherina ladigesi e Pseudumugil spp.
CONSIGLI:
Lasciare nell'arredamento ampi spazi liberi per il
nuoto. Acqua sempre limpida e ben filtrata, fre-
quenti cambi parziali con pulizia del fondo. Ossi-
genazione elevata. Tenere questi pesci sempre in pic-
coli gruppi, mai solitari. La loro bella livrea viene
valorizzata dalla luce proveniente frontalmente e
dall'alto.
57
IL PRIMO ACQUARIO
UN ACQUARIO
PER I PICCOLI
CIPRINIDI
DIFFICOLTÀ:*^ LA VASCA:
80 x 40 x 45(h) cm.
L'AMBIENTE:
I fiumi, i laghi e i piccoli corsi d'acqua che innume-
revoli scorrono tra le foreste e le pianure del sud-est L'ILLUMINAZIONE:
asiatico ospitano una ricchissima ittiofauna, in cui 2 lampade fluorescenti 18/20 W (una "fitostimo-
un ruolo importante è svolto dai Ciprinidi, un'e- lante" + una "bianca" o "calda").
norme famiglia di oltre 1600 specie diffusa anche in
Europa, Africa e Nord America.
Molti piccoli Ciprinidi asiatici sono assai ricercati IL FILTRAGGIO:
dagli acquariofili e, oltre ad adattarsi molto bene V. Progetto N° 1.
agli acquari di comunità, possono da soli "riempi-
re" una vasca di media capacità vivacizzandola con L'ACQUA:
i loro colori e il movimento incessante. T 23/26° C; pH 7; 3/5° dKH; 10/15° dGH.
58
Cuore e mente de] mondo acqui
Foto A. Mancini
IL FONDO:
V. progetto NQ 1.
Piccole "zebre" in acquario
L'ARREDAMENTO:
piccoli Ciprinidi
I del genere Bra-
chydanio sono pe-
Rocce non calcaree (ardesia, zeolite, lava, ecc).
UN ACQUARIO
PER I PESCI ROSSI
DIFFICOLTA: to per loro, in particolare le splendide varietà sele-
zionate in Estremo Oriente che nulla hanno da in-
vidiare ai più bei pesci tropicali.
L'AMBIENTE:
Generalmente destinati ad anguste vaschette di pla-
stica o, se fortunati, a fontane e laghetti da giardi- LA VASCA:
no, i pesci rossi meritano in realtà un acquario tut- 100 x 50 x 50(h) cm.
60
Cuore e mente del mondo acquatico
Foto Hermeline/DR
II Pesce rosso
llevato in Cina già oltre mille
A anni fa, il Pesce rosso (Caras-
sius auratus) è il pesce orna-
mentale per eccellenza, ancor
oggi popolarissimo ospite di ac-
quari, laghetti o semplici bocce
di vetro. Per l'acquario sono in-
dicate soprattutto le varietà, più
0 meno pregiate, selezionate In
Oriente: Orifiamma (corpo globoso e lunga coda
"doppia"), Oranda (con una vistosa escrescenza car-
nosa sulla testa), testa di leone (simile all'oranda ma
priva di pinna dorsale), Telescopio Black moor (un
Orifiamma interamente nero con occhi globosi),
Piagnone o Occhi a bolla (enormi globi oculari ri-
gonfi e pieni di liquido), ecc.
È bene che l'alimentazione sia variata il più possi-
bile, per prevenire avitaminosi spesso causa di sbia-
dimento del colore. Oltre ai consueti mangimi sec-
chi, va somministrato cibo vivo, fresco e surgelato
(chironomi, dafnie, artemie, tubifex, ecc).
È pressoché impossibile distinguere esternamen-
te i maschi dalle femmine. Spesso si osserva la ri-
produzione spontanea in acquario, specialmente
durante i mesi primaverili: vengono deposte mi-
gliaia di minuscole uova adesive, preferibimentefra
1 cespugli di piante acquatiche dove In parte rie-
scono a sfuggire alla voracità dei genitori e degli
altri pesci. Subito dopo il riassorbimento del sacco
vitellino (3/4 giorni dopo la schiusa) i piccoli pesci
rossi si possono nutrire con naupli di artemia e man-
gime polverizzato per avannotti. Cominciano a co-
lorarsi a partire dal 2°/3° mese di vita.
L'ARREDAMENTO:
Rocce (lava, travertino, ardesia, ecc), elementi de-
corativi in resina.
PIANTE:
L'ILLUMIN AZIONE: Spesso attaccate e divorate dai pesci rossi, non so-
2 lampade fluorescenti 25/30 W. no indispensabili e possono essere al limite sosti-
tuite da quelle in plastica. Si può tentare con Crinum
IL FILTRAGGIO: thaicinum, Microsorum pteropus, Anubias spp.
Filtro rapido esterno o interno di grande potenza
(800/10001 / h). Materiali filtranti: spugna a porosità PESCI:
grossolana, zeolite, carbone attivo. Tutte le numerose varietà di pesce rosso (Carassius
auratus), in particolare i vari Oranda, Testa di leone,
IL RISCALDAMENTO: Telescopici, Piagnoni, Celestiali, Squama a perla, ecc.
Non necessario, d'inverno la temperatura può scen- Sconsigliabile l'associazione con altri pesci e, in ac-
dere fino a 15° C e meno. quario, con le carpe.
L'ACQUA: CONSIGLI:
T15/20°C(inverno);pH7/8; 6/8° dKH; 15/25° dGH. I pesci rossi "sporcano" molto, è necessario pulire
frequentemente il filtro aspirando periodicamente i
IL FONDO: detriti dal fondo ed effettuando regolari cambi par-
Ghiaietto policromo grossolano. ziali dell'acqua.
61
HUÀL IL PRIMO ACQUARIO
UN ACQUARIO
D'ACQUA
SALMASTRA
DIFFICOLTA: «•<•< L'ILLUMINAZIONE:
3 lampade fluorescenti 30/36 W (una "fitostimo-
L'AMBIENTE: lante + due "luce bianca"),
Molti interessanti pesci da acquario sono eurialini,
in grado cioè di vivere sia in acque dolci che più o IL FILTRAGGIO:
meno salate. In natura questi pesci si incontrano Filtro biologico incorporato (pompa 800 1/h), filtro
soprattutto nelle acque salmastre costiere (lagune, rapido esterno (800/1000 1/h) o filtro percolatore
foci dei fiumi, mangrovieti), molto ricche di fauna (volume di filtraggio pari al 10% almeno del volu-
e flora malgrado siano soggette a notevoli varia- me della vasca). Importante la presenza di zeolite
zioni ambientali, in particolare riguardo proprio la tra i materiali filtranti. Il riscaldamento: termori-
salinità. scaldatore 300 W.
LA VASCA: L'ACQUA:
120 x 50 x 60 (h) cm. T 25/28° C; pH 7,2/7,5; 5-6° dKH; 12/18° dGH.
62
Pesce palla
onosciuti da tutti per la loro ben nota capa-
C cità di gonfiarsi d'aria se estratti dall'acqua o
se spaventati, i Tetraodontidi o Pesci palla sono
diffusi in natura nelle acque non solo marine, ma
anche dolci e salmastre. In acquario sono molto
richieste soprattutto le specie africane ed asia-
tiche dei generi Tetraodon e Carinotetraodon,
meno diffuse quelle amazzoniche del genere co-
lomesus. In natura questi pesci si nutrono so-
prattutto di molluschi ("lumache") e crostacei.
In acquario accettano malvolentieri i mangimi
secchi, in compenso sono implacabili cacciatori
di lumachine e si mostrano ghiotti di gambe-
retti, chironomi e artemie, sia vivi che surgelati
e liofilizzati. Tratti in inganno dai graziosi e ac-
cattivanti "pallini", molti acquariofili commetto-
no l'errore di acquistarli per inserirli nei loro ac-
quari "misti", con conseguenzetalvoltatragiche:
spesso questi pesci si rivelano molto aggressivi
verso gli altri ospiti dell'acquario, prendendo di
mira soprattutto le loro pinne con morsi feroci
e devastanti. Anche tra loro i Pesci palla sono tal-
volta tutt'altro che tolleranti, giungendo a fe-
rirsi seriamente in mancanza di spazio e na-
scondigli sufficienti. A parte questi non trascu-
rabili inconvenienti, i Tetraodontidi sono ottimi
pesci da acquario, longevi e facilmente addo-
mesticabili, da allevare beninteso in compagnia
di specie robuste e di buona taglia. Le specie ori-
ginarie di acque salmastre (come l'asiatica Te-
traodon fluviatilis) richiedono una piccola ag-
giunta di sali marini (10/15 g/l), mentre quelle di
acqua dolce (come Carinotetraodon torteti, del-
la Tailandia, e Tetraodon lineatus dell'Africa) si IL FONDO:
possono allevare senza problemi anche in nor- Sabbia silicea o ghiaietto policromo o quarzifero.
male acqua di rubinetto.
L'ARREDAMENTO:
Rocce non calcaree (zeolite, lava, quarzo, ecc),
PIANTE:
In basso, Pesci arciere {Toxotes Jaculatoi), tipici La loro presenza è in funzione della salinità, se
abitanti delle acque superficiali del mangrovìeto. molto bassa (entro il 5%o) si può tentare la colti-
In alto a destra, un branco di "Pesci vetro" vazione di specie quali Crinum thaianum, Microso-
(Chanda sp.). rum ptero-pus, Ceratophyllum demersum e Crypto-
coryne aliata.
PESCI:
Scatophagus argus, Monodadylus argenteus, Toxotes ja-
culator, Tetraodon fluviatilis, Brachygobius minus, Etro-
plus maculatus, Poecilia spp., Chanda spp.
CONSIGLI:
Per ottenere l'acqua salmastra è preferibile usare
gli appositi sali marini piuttòsto del comune sale
da cucina. Meglio variare periodicamente la sali-
nità, in occasione dei cambi parziali da effettuare
con cadenza regolare: la salinità potrà variare tra
il 3%o (3 g di sale per litro) e il 10/12%0 (10/12 g
di sale per litro). Con rare eccezioni, i pesci d'ac-
qua salmastra non si riproducono in acquario per
cui la maggioranza degli individui commerciati
viene raccolta in natura: ci può essere perciò ini-
zialmente qualche difficoltà riguardo l'alimenta-
zione (provare con cibo vivo e surgelato prima di
passare al "secco").
63
IL PRIMO ACQUARIO
PROGETTO
. ! ^
f^%^ * -:, • wm* - .
1 ^
": '-'A
1 ' •'*"•
>
;
^W- i» i mi
&*&•-•
-
' " ..' - peg
u
£Z
'H Bm - ^Bi Ir
<
O
,... • ' « i l ^^H •^^-' • " - Z
2
UN PALUDARIO
TROPICALE
DIFFICOLTA: IL RISCALDAMENTO:
Termoriscaldatore 75 w (parte sommersa), cavetto
L'AMBIENTE: termico 25W (parte emersa).
II paludario (o acquaterrario) ci consente di ri-
produrre nella stessa vasca sia l'ambiente acqua- L'ACQUA:
tico che quello ripario, quindi di allevare - oltre T 25/28° C; pH 7; 4/6° dKH; 10/15° dGH.
ai pesci - vari animali semi-acquatici come Anfi-
bi e Rettili, nonché di coltivare nelle migliori con- IL FONDO:
dizioni possibili piante palustri e galleggianti. La Sabbia silicea o ghiaietto quarzifero sia per la parte
parte acquatica sarà allestita come un vero e pro- sommersa che per quella emersa. Nella parte ac-
prio acquario. quatica si può impiegare un sottofondo fertilizzato.
LA VASCA: L'ARREDAMENTO:
80 x 50 x 60(h) cm. Radici e legni di savana e mangrovia, cortecce di su-
ghero.
L'ILLUMINAZIONE:
3 lampade fluorescenti 20/25 W (una "fitostimo- PIANTE:
lante" + una "luce bianca" + una "luce calda"). Sagittaria spp., Echinodorus tenellus, Utricularia spp.,
Limnophila spp., Ceratophyllum demersum, Glossadelphus
IL FILTRAGGIO: zollingeri, Vesicularia dubyana, Microsorum pteropus,
Filtro interno rapido a cartuccia (spugna e carbone Cryptocoryne spp., Fistia stratiotes, Salvinia auriculata,
attivo) o filtro interno a spugna (tipo Brillant filter), Limnobium spongia (acquatiche e galleggianti); Cera-
entrambi ideali per lavorare con una profondità del- topteris thalictroides, Spathiphylìnm wallisii, Syngonium
l'acqua piuttosto bassa (intorno ai 25 cm). spp., Hemigmphis colorata, Acorus spp. (palustri).
64
Cuore e mente del mondo acquai.
Foto A. Mancini
ANFIBI:
Hymenochirus spp., Rana limnocharis, Paramesotriton
hongkongensis, Cynops spp., Axolotl (Ambystoma mexi-
canum).
INVERTEBRATI:
Ampullaria spp., Sesarma spp.
CONSIGLI:
Specie durante l'estate, mantenere sempre elevata
l'umidità dell'aria nella parte emersa, con frequen-
• • , . ti nebulizzazioni di acqua tiepida.
65
IL PRIMO ACQUARIO
Gli acquati pubblici sono luoghi dove, con modica spesa e senza bisogno di indossare
maschera e pinne, è possibile venire in contatto con animali e habitat acquatici di tutto il mondo.
Purtroppo nel nostro Paese sono ancora pochi, e quasi del tutto trascurati
dalle istituzioni, che dovrebbero invece sostenerli per la loro alta funzione educativa.
Ciò nonostante svolgono un'intensa attività culturale allo scopo di diffondere
l'amore per la natura in generale e per il mondo sommerso in particolare
indii acquatico
La vasca dei Delfini e, nella L'universo sommerso e le innumerevoli forme di vita che
foto sopra, una splendida
Tartaruga in mostra si celano sotto le onde rimangono tutt'ora per la maggior
nell'Acquario di Genova. parte delle persone qualcosa di estraneo e misterioso.
I
l nostro Paese è circondato dal tutto il mondo, si comprende bene vasche oceaniche nelle quali nuo-
mare e da questa particolare come tale funzione educativa ven- tano in ampi spazi foche, squali di
posizione geografica ha sem- ga ad assumere oggi un ruolo più varie specie - quali squalo grigio
pre tratto non pochi benefici. che mai fondamentale. È incorag- (Carcharhinus plumbeus) e squalo
Pesca e commerci marittimi rap- giante perciò sapere che esistano angelo (Squatina squadrici) - delfini
presentano per tradizione voci diverse realtà di questo tipo - alcu- (Tursiops truncatus) e tante altre
d'importanza primaria nell'econo- ne di consolidata tradizione, altre specie di pesci collocate in sugge-
mia delle popolazioni rivierasche più recenti - che si adoperano quo- stive ricostruzioni ambientali che
e, negli ultimi decenni, il flusso tu- tidianamente, con serietà e impe- ne riproducono nel modo più fé- »
IL PRIMO ACQUARIO
Cuore e mente del mondo acquali:
dele possibile l'habitat di origine. Con le sue 59 vasche, Oltre alle specie più comuni,
All'interno della Grande Nave l'Acquario di Napoli ospita anche
Blu troviamo la vasca tattile, una 5.000 esemplari, 4 milioni specie di difficile allevamento in
tra le più suggestive tappe del per- cattività e specie rare, come il ca-
corso. Questa particolare vasca, che di litri d'acqua e valluccio marino (Hippocampus hip-
si presenta come uno specchio d'ac- 1.400.000 visitatori annui, pocampus), il corallo rosso (Coral-
qua sul quale i visitatori si posso- lium rubrum) e la Posidonia oceanica,
no affacciare, è stata pensata per l'Acquario di Genova è una pianta marina che forma sui
permettere a tutti di accarezzare le senza dubbio uno fondali del Mediterraneo delle pra-
razze e gli altri pesci che nuotano terie, spesso danneggiate e addi-
al suo interno. dei più importanti a rittura distrutte dall'inquinamen-
to, che hanno un'importanza fon-
livello europeo. damentale nell' ecosistema del no-
L'acguario di Napoli stro mare.
il più antico grotte e anfratti che offrono ripa-
Affacciato sul golfo di Napoli e ro a corvine, cernie, murene, gron- Imola ha il suo
immerso nel verde della Villa Co-
munale, troviamo l'Acquario Pub-
chi, castagnole e guarracini. in al-
tri acquari è curata la ricostruzio-
Zoo-Acquario
blico del capoluogo campano che, ne dell'ambiente coralligeno, for- Risaliamo lo stivale sino all'E-
fondato nel 1874, è certamente la mato da alghe calcaree (Litophyl- milia, dove troviamo una struttura
più antica struttura di questo ge- lum e Lithotamnium), gorgonie e impegnata da anni nello studio,
nere del nostro Paese. Al suo in- colonie di madrepore del genere nella ricerca e riproduzione degli
terno sono allestite 25 vasche, di Astroides. L'ambiente bentonico, ambienti naturali. Ponendo parti-
capacità compresa tra i 250 e i che comprende le forme di vita colare attenzione ai fattori fonda-
70.000 litri, che riproducono fedel- animale e vegetale che vivono a mentali che permettono l'esistenza
mente le ambientazioni più tipiche stretto contatto con il fondale ma- della vita, quali luce, temperatura
del Mediterraneo, permettendo ai rino, è rappresentato da diverse e qualità dell'acqua, lo Zoo Ac-
visitatori di osservare da vicino specie di pesci, come sogliole, tor- quario di Imola si è impegnato nel-
specie animali note e meno note pedini, tracine e triglie, e di in- la meticolosa ricostruzione di di-
dei nostri fondali. vertebrati, come oloturie (cetrioli versi ambienti acquatici e terrestri.
In alcune vasche possiamo am- di mare), Pettini (cappesante), Angoli di foreste e di fiumi tropi-
mirare la flora e fauna delle zone Squille (Pannocchie) e cerianti. cali, fondali marini, barriere coral-
dette "secche", scogli di lava sui Nella grande vasca da 70.000 li- line, mangrovieti, savane brune e
quali trovano rifugio Scorfani, tri, infine, si incontrano spigole, pozze d'acqua da bassa marea,
Astici, Serranidi e Aragoste, men- orate e ricciole, tipici rappresen- consentono ai visitatori di ammi-
tre in altre troviamo ricostruite tanti dell'ambiente pelagico. rare spettacolari microcosmi palpi- |
I BAMBINI
E LA NATURA:
LEZIONI DI VITA
In molte scuole straniere, soprattutto negli Stati Uniti, da tempo è stato introdotto
l'acquario, e qualche esperimento si comincia a fare anche in Italia, dove solo di recente
si è scoperto la grande quantità di materie scolastiche legate all'osservazione
e alla cura dei pesci. Ecco l'opinione di un esperto
della materia e il resoconto della sua personale esperienza
72
Cuore e mente del mondo acquatic
II dott. Mosconi,
autore
dell'articolo,
guida una]
scolaresca in visitai
a un acquario.J
sembra non avere gravita. La ve- me quelli che vedono i pesci, rap- Desideriamo, a questo punto,
scica gassosa, chiamata comune- presentano le bande cromatiche sottolineare quante opportunità
mente vescica natatoria, consen- della luce, che non sono assorbi- offre un acquario per sviluppare
te di contrastare il peso specifico te dall'oggetto che osserviamo. specifiche tematiche inserite nei
di un pesce, determinando così Ciò vuoi dire che se un oggetto ci Programmi didattici della scuola
un'apparente assenza di peso. appare rosso, questi ha assorbito primaria, "D.P.R. 12/02/85 n.
Nei pesci da fondo come Corydo- tutta la banda cromatica della lu- 104: "...favorire gli atteggiamenti
ras, Ancistrus, Plecostomus, ecc. ce ad eccezione del rosso, che, ve- di base nei confronti del mondo
che non utilizzano la vescica gas- nendo riflesso potrà essere da noi come la tendenza a porre do-
sosa, questa mancanza li costrin- percepito. Anche i pesci vedono i mande, motivare l'osservazione,
ge a stazionare sul fondo o a fis- colori e, tramite la propria livrea, la ricerca, la scoperta, la formula-
sarsi a un vetro, alle decorazioni trasmettono specifici messaggi. zione di ipotesi e spiegazioni at-
e alle piante tramite le labbra del- In mancanza di luce, i colori non traverso l'acquisizione di cono-
la bocca modificate a ventosa. possono essere apprezzati e, man scenze di base relative agli esseri
mano che si procede in profon- viventi, delle loro strutture e fun-
dità, l'acqua filtra la luce, annul- zioni, del loro ambiente di vita..."
I colorì come mezzo landone lo spettro. L'acquario come occasione-
di comunicazione Che senso avrebbe, quindi, la co-
lorazione in un pesce, che vive al
stimolo per lo sviluppo di abilità
linguistiche a vari livelli: dalla
Abbiamo accennato alla man- buio, in acque scure o in profondità? espressione orale e scritta di testi
canza di colorazione nei pesci che Questi tipi di pesci hanno svilup- descrittivi, argomentativi e nar-
vivono in acque scure o profon- pato altri organi per la trasmissio- rativi. Gli ospiti dell'acquario co-
de.' Si potrà spiegare che i colori ne dei messaggi, che compensano me oggetti-stimolo per le diffi-
percepiti dai nostri occhi, così co- egregiamente l'assenza dei colori. coltà ortografiche (ci riferiamo a
scolari di una prima elementare):
q-cq, sci-sce, ghi-ghe, ecc, o per
L'acquario è un micro habitat che riproduce stimolare l'esposizione di emo-
zioni vissute.
le caratteristiche di una nicchia ecologica. Una nicchia ecologica acqua-
Imparare a conoscere le differenti realtà geografiche, tica come occasione-stimolo per
lo sviluppo di abilità di tipo
fa capire l'importanza di rispettare espressivo-figurativo: dipingere,
disegnare, modellare, ecc. osser-
e mantenere inalterati gli equilibri biologici. vando i colori e le sfumature dei I
74
IL PRIMO ACQUARIO
del mondo acquatici
jl ruolo di un acquario
in classe
L'acquario è un'importante oc-
casione-stimolo anche sotto il pro-
filo della socializzazione degli
scolari. Consente infatti di creare
e sviluppare un'identità del grup-
po, della classe ed il senso di ap-
partenenza ad essa. Stimola la so-
cializzazione e la responsabiliz-
zazione in quanto tutti, indivi-
dualmente, periodicamente e a ro-
tazione, devono compiere sem-
plici operazioni di manutenzione.
Si radicherà in questo modo Gli alunni collocano i sacchetti con i pesci nell'acquario.
nei bambini la consapevolezza di
essere i veri soggetti protagonisti,
in quanto la vita delle piante e de- fattori psicologici e soggettivi.
gli animali è affidata e connessa Lafìsicae la biologia Tutti noi abbiamo trascorso i pri-
alla scrupolosa metodicità dell'e-
secuzione degli interventi (ali-
vengono chiamate in causa mi nove mesi della nostra esi-
stenza immersi nel liquido am-
mentazione, parziale cambio del- per spiegare come niotico e, quindi, a maggior ra-
l'acqua, fertilizzazione delle pian- gione in un bambino c'è una pro-
te, controllo della temperatura e un pesce riesca a pensione ancestrale ad immede-
della funzionalità del filtro). contrastare la forza di simare e inserire se stessi nel mi-
Ben presto i pesci diventeran- cro habitat acquario.
no i testimoni della vita di grup- gravita. Il pesce, infatti, Questo ricordo ancestrale tra-
po e contribuiranno a sviluppare pur possedendo un suo smette piacere e sicurezza: ri-
il senso di responsabilità di cia- specchia un periodo della nostra
scuno. La creazione di un album- peso, nell'acquario sembra esistenza in cui, ovattati nel ven-
diario, o di schede riguardanti le tre materno, nella più completa
notizie relative alla vita nell'ac- non essere soggetto alla tranquillità e protezione da qual-
quario, costituiranno una tangi-
bile motivazione all'apprendi-
forza di gravita. sivoglia genere di condiziona-
mento esterno, abbiamo svilup-
mento, all'espressività ed alla for- pato tutto di noi stessi.
mulazione di pensieri articolati. L'acquario appare poi agli oc-
È utile, inoltre, evidenziare l'e- la società umana. È indispensabi- chi di un bambino (ma anche di
sempio di equilibrio biologico- le che ognuno di noi ricopra un noi adulti), un ambiente inconta-
sociale offertoci dall'acquario. ruolo attivo, che deve essere pro- minato, asettico, cristallino, qua-
L'importante funzione di depu- ficuo per tutta la collettività: il si autonomo, un'oasi felice dai co-
razione svolta dalle piante nei motivo per cui si va a scuola e si lori caldi che rilassa e trasmette
confronti degli altri esseri viven- studia per tanti anni è proprio fi- un senso di benessere.
ti e, soprattutto, il ruolo ed il ser- nalizzato a migliorarci per spe- Tutto ciò in un silenzio totale,
vizio che ogni specie di pesce ri- cializzarci a svolgere meglio il no- che contrasta con l'esuberante vo-
copre nei confronti dell'habitat stro ruolo sociale. ciare dei bambini e con l'insieme
acquatico che popola: pesce spaz- degli elementi stressanti, che que-
zino, pesce mangiatore di alghe, sti ultimi accumulano quotidiana-
pesce pulisci vetro, pesce caccia- Un acquarlo polarizza mente. Così, a livello subconscio,
tore di chiocciole, pesce mangia-
tore di parassiti, ecc. Si tratta di
l'attenzione ciascuno di essi immagina di po-
tersi inserire in un idilliaco mon-
un esempio di sinergia di ruoli so- È certamente lo spontaneo do di fiabe in cui, in assenza di pe-
ciali, che può aiutare a far com- amore verso la natura e gli ani- so specifico, potersi librare a pia-
prendere le differenti funzioni mali dei bambini che determina cimento nell'aria (da sempre l'uo-
che ciascuna persona riveste nel- il feeling, che viene rafforzato da mo ha desiderato volare, awalen- »
76
IL PRIMO ACQUARIO
ile J d monilu acquai