Venerdì 1 maggio

2020

ANNO LIII n° 104

1,50 €
San Giuseppe
lavoratore
Festa del lavoro

Opportunità
di acquisto
in edicola:
Avvenire
+ Luoghi dell’Infinito
4,20 €

Quotidiano di ispirazione cattolica w w w. a v v e n i r e . i t

Quotidiano di ispirazione cattolica w w w. a v v e n i r e . i t

■ Editoriale LA FEDE Stasera a Caravaggio la cerimonia voluta dal presidente dei vescovi. Pronto il protocollo per i funerali da lunedì, parla il segretario della Cei
Questo tempo e questo Primo maggio

IL LAVORO, La Chiesa Russo: prima

VERAMENTE
LUIGINO BRUNI
affida l’Italia la salute
Q
uando la vita, senza chiederci il
permesso, ci rallenta la corsa, si
possono fare grandi scoperte. Si
a Maria delle persone
può finalmente entrare in un
nuovo rapporto con quegli esseri viventi GUALTIERO BASSETTI VINCENZO CORRADO
che per essere visti e "parlarci" hanno
bisogno di tempi più lenti, più profondi e In questo nostro tempo nel quale purtroppo Monsignor Stefano Russo spiega la posizione
dilatati. I vecchi, i malati, la natura, le la pandemia continua ad espandersi, diventa dei vescovi riguardo alle disposizioni contenu-
piante, i fiumi, sono portatori di una necessario, come ci ha vivamente raccoman- te nell’ultimo Dpcm, alla luce dell’invito del Pa-
qualità della vita che resta muta se dato il Santo Padre, intensificare la preghiera pa alla prudenza, e illustra a che punto è l’in-
costretta a intonarsi ai ritmi sfrenati del della comunità cristiana, in particolare con terlocuzione con il governo per l’elaborazione
business. In questi mesi di immenso l’Adorazione Eucaristica. del Protocollo per le celebrazioni eucaristiche.
dolore, abbiamo imparato in tanti le
prime parole dei linguaggi dei tempi Gambassi e Roncalli nel primopiano a pagina 7 La statua della Madonna al Santuario di Caravaggio / Luca Merisio Spagnolo nel primopiano a pagina 6
rallentati; alcuni hanno persino imparato
a parlare con gli angeli, altri coi demoni,
qualcuno con entrambi. Ripercorrendo
ogni giorno gli stessi duecento metri, IL FATTO L’Organizzazione mondiale della sanità prevede ritorni del Covid. Tensione con la Calabria sulle aperture. No dei sindaci
abbiamo finalmente visto, conosciuto e

Attenti alle ondate

riconosciuto l’ambiente attorno casa; ci
siamo accorti di quante cose erano lì,
appena oltre l’uscio, che eravamo
circondati da moltissima vita, e non lo
sapevamo. Precipitati in questo enorme
rallentamento collettivo abbiamo visto
diversamente e meglio anche il lavoro.
Non potendo, molti, lavorare – o non
potendo lavorare come sapevamo e
volevamo fare –, in questo letargo
dell’homo faber e dell’homo oeconomicus
Il richiamo dell’Oms, mentre i dati italiani migliorano. Conte: materne e nidi forse agibili in giugno
si è liberato spazio ad altre dimensioni
della vita. L’economia è stata costretta a
Renzi: crisi se il premier userà ancora i dpcm. La replica: mai agito da solo. Nuove ripartenze dal 18
ritrarsi – non lo avrebbe mai fatto
spontaneamente –, obbligata a diventare Quando la prima ondata ■ I nostri temi
una tra le molte parole della vita (non più LA FESTA Mattarella: salute e lavoro non sono nemici del coronavirus sarà passa-
l’unica né la prima né l’ultima, ma solo INTERVISTA/1 ta «è essenziale prepararsi
una parola accanto ad altre). E in questo a una seconda o una ter- REPORTAGE
spazio liberato ci siamo accorti di quanta Bonaccini: facile za, particolarmente se
vita avevamo immolato e sacrificato a
chiudere, ma ora non c’è ancora un vacci- Nel Sahel il virus
una economia cresciuta troppo, no disponibile». A lancia-
velocemente e in maniera squilibrata.
si rischiano fischi re il nuovo monito è Hans ora favorisce
Non lo dimentichiamo. Kluge, il direttore regiona-
Innanzitutto abbiamo visto quanta le per l’Europa dell’Oms. l’avanzata
economia si svolge dentro casa, nella Il governatore emiliano chiede «Bisogna essere prepara-
nostra famiglia. Nell’eclisse dell’economia forti impulsi all’economia. ti. Dobbiamo avere una del jihadismo
politica è rinata l’economia domestica, sanità pubblica forte».
l’oikos nomos: l’amministrazione della Fatigante In Italia per ora si regi- ANTONELLA NAPOLI
casa. In questo grande silenzio delle nel primopiano a pagina 11 strano importanti miglio-
A pagina 3
fabbriche, degli uffici e delle piazze, la ramenti nei dati del con-
prima realtà che è emersa con una forza tagio e un decreto del mi- L’INTERVENTO
straordinaria è stata la casa. Tutte le belle INTERVISTA/2 nistro Speranza permette
innovazioni che abbiamo sperimentato,
dallo smart work ai webinar, che hanno Brugnaro: Venezia nuove aperture dal 18
maggio. Si pensa anche
Un centro
consentito al nostro Pil e alle nostre
istituzioni di non sprofondare in abissi riavrà gli eventi bambini più piccoli. Fa in-
vece litigare governo, Re-
di gravità
troppo profondi, sono state possibili
grazie alla presenza di un corpo
intermedio, fondamentale e
meraviglioso, situato tra le organizzazioni
Primo maggio a partire da luglio
Il sindaco:città allo stremo. O-
gione e sindaci il via libe-
ra ai bar in Calabria.
Sul fronte politico tensioni
Renzi-Conte. Ancora occu-
permanente
e di futuro
e il singolo individuo: la famiglia, e in essa
in modo tutto speciale le donne e le
madri. Chi ha visto all’opera padri e
soprattutto madri che lavorando da casa
Primopiano
pagine 8-9 con mascherina ra si acceleri, noi siamo pronti.
Dal Mas
nel primopiano a pagina 12
pazioni delle Aule parla-
mentari da parte della Lega.

Primopiano alle pagine 5-16

ROBERTO ROSSINI
A pagina 3
hanno dovuto coordinare una
"amministrazione" divenuta molto più
complessa e complicata – accompagnare INTESE DA 3 ANNI DOPO IL LOCKDOWN
la didattica online, fare code divenute
lunghissime per la spesa e magari seguire
CON LA LIBIA Ammissioni a Malta: I ragazzi e la Fase 2:
EGITTO
La repressione di Sisi
genitori lontani o in una struttura
residenziale... –, se ha guardato bene ha
improvvisamente visto il contributo
respingimenti segreti proposta del Forum sfrutta lʼepidemia
Scavo a pagina 17 Moia a pagina 15 Zoja a pagina 16
essenziale dato dalle famiglie, dalle
donne alla gestione e al superamento di
questa crisi inedita. Le abbiamo viste, e
non dobbiamo dimenticarlo più. E così Malebolge
abbiamo anche capito, finalmente, dove Aldo Nove
si trova veramente il cuore del sistema
economico. Senza quel lavoro essenziale
e invisibile alla contabilità nazionale, i L’uomo, terrorizzato, annuisce. La
prodotti delle fabbriche e i servizi della Cosa fa la paura Morte, ineffabile, svanisce, e s’avvia
scuola sarebbero incapaci di creare a compiere la sua missione. Ma, con

benessere. Perché le merci diventano
beni dentro le nostre case, dove un pacco
di pasta e un barattolo di pelati subiscono
un’alchimia e diventano un pasto che
nutre il corpo, i legami e l’anima.
L’esperienza di chi ha vissuto questi mesi
tremendi da solo e quella di chi li ha
vissuti in una famiglia sono state molto,
troppo diverse; il giogo dell’isolamento è
diventato più leggero e soave se
l’isolamento esterno era compensato da
una compagnia interna. Queste cose le
sapevamo "per sentito dire", ora, durante
la lotta, le abbiamo viste "faccia-a-faccia",
e non dobbiamo dimenticarlo più. Poi, ad
un certo punto, abbiamo capito che cosa
è il lavoro, cosa è veramente.
continua a pagina 2
U
na piccola storia
tramandataci da una
confraternita di Sufi è un
ottimo spunto di riflessione per il
momento presente. Assomiglia a
quella resa nota dal grande successo
discografico di Roberto Vecchioni,
«Samarcanda» ma, mentre in quella
potente metafora della condizione
umana esistenziale ci si riferiva al
destino individuale, questa
contempla un destino collettivo. Il
nostro. Adesso. La storia narra di un
uomo che incontra la Morte, che gli
riferisce di avere un appuntamento
importante, e gli dice dove. Si tratta
di una delle città più floride
dell’Arabia, e il suo compito è di
sterminare diecimila persone.
clamore in tutto il mondo, i morti, in
quella città, saranno non diecimila,
ma dieci volte tanto. Anni dopo,
quando la Morte viene a prendersi SCENARI
quell’uomo che per caso la
incontrò, ne ascolta l’ultimo Dal centro alla periferia
desiderio. «Morte, sto per
abbandonarmi a te – dice l’uomo –
Così le grandi città
ma prima voglio che mi riveli guardano al dopo-Covid
perché, la volta che ci incontrammo Crippa e Fantoni Minnella a pagina I
mi dicesti di dover uccidere
diecimila persone mentre ne hai SPETTACOLI
uccise centomila». La Morte replicò
sbrigativamente: «Quanto sbraitate, Sale tristemente chiuse,
uomini, senza cercare mai di leggere
la verità. Io ne ho uccisi, come ti ma il popolo del Cinema
dissi, esattamente diecimila. Gli altri è pronto per ripartire
li ha uccisi la paura».
Calvini e Milani a pagina VI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 Il cristianesimo non è solo una dottrina, un modo di comportarsi, una cultura. Sì, è anche tutto questo,
2 LETTERE E IDEE Venerdì 1 maggio 2020
ma il nocciolo del cristianesimo è un incontro: è l’incontro con Gesù. Una persona è cristiana perché ha
incontrato Gesù Cristo, si è lasciata incontrare da Lui. Papa Francesco

A voi la parola CILE DISORDINI DA ORMAI UNA SETTIMANA Vite digitali

Avvenire, Piazza Carbonari, 3 - 20125 Milano. Email: lettere@avvenire.it; Fax 02.67.80.502

Se il Papa e Gesù
Parlamento occupato? CAMBIAMO ARIA ALLE CITTÀ:
MA LUCCA VA NEL VERSO SBAGLIATO diventano videogiochi
Il senso dello Stato Caro direttore,
ho letto con grande interesse l’articolo di
Franco La Cecla e Giuseppe Onufri, «E ades- GIGIO RANCILIO
e la preoccupazione so cambiamo aria alle città, ma davvero» ("Av-

che invece vorremmo
Caro direttore,
l’iniziativa della Lega di occupare il Parla-
mento, ovvero le aule della Camera dei de-
putati e del Senato della Repubblica, mi ha ri-
cordato l’iniziale furia distruttiva di Beppe
Grillo, con l’aggravante che oggi il Governo in
carica deve gestire una drammatica emer-
genza. In nessun Paese l’opposizione ha rag-
giunto livelli così alti di irresponsabilità. An-
che nella maggioranza vi sono settori che su-
bordinano gli interessi generali a miseri tat-
ticismi personali, evidenziando l’inadegua-
tezza di una parte rilevante dell’attuale clas-
se politica. Serve una nuova progettualità po-
litica con leader autorevoli che abbiano il sen-
so dello Stato.
Bruno Cassinari
Piacenza
Ho sempre pensato e molte volte scritto
che in democrazia l’opposizione deve fare
il proprio mestiere, che è di controllare e
incalzare il governo nell’interesse dei cit-
tadini e del bene generale. Non di fare sce-
ne, usando come palco persino il Parla-
mento. Un’idea romantica e irrealistica del-
la responsabilità politica? Sarà, ma me la
tengo cara, gentile e caro amico, come fa lei
e come fanno tanti altri nostri concittadi-
ni. Credo anche, pensi un po’, che i diversi
livelli istituzionali – Stato centrale, Regio-
ni e Comuni – debbano lavorare in sinto-
nia per fronteggiare al meglio la crisi da co-
ronavirus e non esibire in continuazione
davanti agli occhi degli italiani stridenti di-
saccordi. Condivido, insomma, la sua a-
marezza e la sua invocazione di un’ampia
"lealtà repubblicana" che esprima la qua-
lità e l’autorevolezza dell’intera classe diri-
gente. Certo, l’occupazione delle aule di Ca-
mera e Senato da parte del principale par-
tito d’opposizione, la Lega, è e sarà sostan-
zialmente simbolica. Ma è di altri segni e
impegni, è di sensate preoccupazioni e non
di inutili occupazioni che l’Italia piagata
dalla pandemia ha oggi bisogno. (mt)
SE LA MESSA È GIOIA, LA RINUNCIA
PUÒ DIVENTARE UN’OFFERTA
Caro direttore,
mi chiedo: andare alla Messa la domenica,
per un cristiano praticante, è un obbligo o,
magari, è una gioia? È vero, il terzo coman-
damento ci dice: «Ricordati di santificare le fe-
ste», ma... questo non toglie che partecipare
alla Messa possa essere anche un motivo di
gioia. E allora, penso, aiutiamoci a capire me-
glio il senso di questa gioia: forse, se riuscire-
mo a capirlo bene, la rinuncia che dobbiamo
accettare in questo tempo potrà diventare
un’offerta gradita al Signore, oltre che una pri-
vazione.
Andrea Vellutini
venire", mercoledì 22 aprile), che con com-
petenza e chiarezza ha dato voce a tanti dub-
bi e a tante esigenze che sentivo non solo io.
Purtroppo sono stata anche pervasa da una
profonda amarezza. Vivo infatti a Lucca, una
città che negli ultimi anni ha conosciuto un
processo di miglioramento che l’ha resa più
bella e vivibile: il miglioramento è legato per
una parte essenziale alla installazione di una
Ztl, controllata da varchi telematici, che com-
prende gran parte del suo centro storico e che
permette di passeggiare in tranquillità per le
vie cittadine. Sono abbastanza vecchia per ri-
cordare come era la città prima dei varchi te-
lematici: quando è nato il mio primo figlio, nel
2000, dovevo aggirarmi con il passeggino per
le strette vie del centro scansando furgoni,
auto e moto e fare lo slalom fra auto par-
cheggiate ovunque, impedendo in molti ca-
si l’accesso a passeggini e, neanche a dirlo, a
disabili. Ebbene, in questa situazione di e-
mergenza, l’amministrazione cittadina (che
pure, come molte altre, pochi mesi inneggia-
va ai Fridays for Future) ha preso la disgra-
ziata decisione di riaprire la Ztl. Faccio pre-
sente che il centro storico di Lucca è percor-
ribile senza difficoltà a piedi o in bicicletta, e
che la situazione difficile che stiamo vivendo
poteva essere un modo per incentivare uno
stile di vita più "verde". E invece sperimen-
teremo purtroppo, sciaguratamente, su noi
stessi se davvero esiste un rapporto tra in-
quinamento e diffusione del coronavirus…
Lucia Galli
Lucca
UN GIORNALE INTERESSANTE
PER UN TEMPO DIFFICILE
Caro direttore,
"Avvenire" è sempre, per tutto l’anno, il mio
giornale top. In questo tempo difficile il "suo"
giornale è interessantissimo: informa, fa ri-
flettere, educa. La ringrazio sinceramente e
con lei ringrazio gli autori dei vari articoli: tut-
ti da incorniciare. Grazie. Buona Pasqua con
un grande augurio di bene.
Maria Colombo
PER ANDARE A MESSA CI VORRÀ
UNO CHE FACCIA IL MORTO…
Gentile direttore,
dopo aver letto su "Avvenire" di oggi 30 apri-
le lo scritto del signor Alessandro Mucciante
sul "numero chiuso" ai funerali, mi permet-
to anch’io una battuta sulla Fase Due: "La
Messa? Si può. Massimo 15 persone. Più uno
che faccia il morto". Con tutta la mia stima.
Raffaele Tenderini
Il signor Mucciante mi ha scritto in sostan-
za ciò che abbiamo messo nel titolo: «Nu-
mero chiuso ai funerali? Ho detto: al mio re-
sto fuori io…». Lei, gentile signor Tenderini,
capovolge la prospettiva e anche questa bat-
tuta ci sta. Fa bene sorridere con garbo su
cose molto serie. E speriamo aiuti a trovare
presto una giusta soluzione. (mt)
la vignetta
S
i può giocare con la fede? La
domanda è semplice, ma la
risposta non lo è affatto. Perché è
vero che il gioco ha da sempre un valore
(costruisce relazioni, porta sollievo, diverte e
spesso fa crescere) ma è altrettanto vero che
non tutti i giochi sono uguali. Se poi parliamo
di videogiochi, la diffidenza di molti cresce a
dismisura. Eppure, quello dei videogiochi non
solo è un mercato ormai enorme (vale 148
miliardi di dollari l’anno), ma assolutamente
trasversale. Non giocano solo i ragazzini (come
comunemente si crede), ma anche tantissimi
adulti. Al punto che l’età media dei giocatori
digitali è di 34 anni.
Non solo. In Italia, secondo, un’indagine di
Euromedia Research e Multiplayer.it, «l’81,4%
delle persone ha utilizzato un videogioco
almeno una volta negli ultimi sei mesi». Mentre,
A Santiago il virus non ferma la piazza: secondo l’americana AARP, «il numero di utenti
di età pari o superiore a 50 anni che giocano
ancora proteste contro il governo Piñera regolarmente ai videogiochi è pari al 44%». I
giochi più amati dagli «over 50» sono i puzzle,
seguiti da solitari e sudoku. Mentre agli ultimi
«Il sistema cileno è più crudele del coronavirus». Non si ferma la posti si piazzano i cosiddetti «sparatutto». Resta
protesta a Santiago. Congelata dall’inizio di marzo a causa il fatto che, qualunque sia la nostra opinione sui
dell’emergenza sanitaria, la rivolta di ottobre è ripresa con forza questa videogiochi («sono divertenti», «no, sono una
settimana. Ad accendere la miccia, la dichiarazione del presidente, perdita di tempo») il risultato finale non
Sebastián Piñera, di un ulteriore rinvio del referendum per cambiare la cambia: giochiamo (quasi) tutti e sempre di più.
Costituzione. Il voto, cavallo di battaglia dei manifestanti, inizialmente Il videogioco, grazie agli smartphone, è infatti
previsto per il 26 aprile, è stato spostato al 25 ottobre. La scelta del diventato una componente importante nelle
governo non aveva scatenato reazioni particolari data la pandemia di nostre vite. E in questo periodo di emergenza –
Covid-19. L’ipotesi di un nuovo slittamento, però, ha provocato la secondo McKinsey – il 62% degli italiani ha
rabbia dei dimostranti per i quali Piñera, da sempre contrario al incrementato il tempo dedicato ai videogiochi.
referendum, cerca di prendere tempo per aggirarlo. La Magna Carta Torniamo alla domanda iniziale: si può giocare
cilena è stata redatta durante il regime di Augusto Pinochet. con la fede? Sì, si può. Ma cosa succede se il
mondo dei videogiochi scopre la fede? Il primo
caso importante è datato 2018, quando una
Dalla prima pagina società spagnola ha prodotto Follow JC Go, che
rileggeva il fenomeno Pokémon Go in salsa
cattolica. Al posto di andare a caccia di
IL LAVORO, VERAMENTE "mostriciattoli" come Bulbasaur, Charmander o
Pikachu, si dovevano «catturare» santi, beati e
A bbiamo, tutti insieme, capito
meglio la profezia dell’Articolo
1 della nostra Costituzione. Ci sia-
ra al progresso materiale o spiri-
tuale della società». Eppure ci vole-
va questo dolore per capire che, gra-
altri personaggi biblici.
Adesso però l’industria dei videogiochi sembra
avere fatto un salto in avanti. Sono in uscita due
mo accorti tutti che siamo davvero zie al lavoro, il progresso materiale titoli destinati a fare rumore. Il primo è «Pope
fondati sul lavoro. Stando fermi, e quello spirituale possono essere la Simulator» e permette di vestire i panni di un
quando ogni tanto ci affacciavamo stessa cosa. Quando la pandemia Papa e gestire la Chiesa. Scelto stemma e motto,
dalle finestre abbiamo visto e rivi- ha svelato il lavoro, siamo riusciti a ha inizio la vita quotidiana del Pontefice. Come
sto il lavoro e i lavoratori. Ci siamo vedere il lavoro nella sua essenza, spiegano gli autori, «tra le possibili attività,
accorti che non saremmo soprav- quando è stato denudato di tutte le spiccano l’organizzazione di pellegrinaggi, la
vissuti dentro casa senza camioni- altre dimensioni che durante le promozione della pace nel mondo, la
sti, spazzini, manutentori delle li- condizioni ordinarie occupano il moderazione dei conflitti, ma anche la gestione
nee elettriche, vigili urbani. I nostri primo posto. E arrivati all’essenzia- della strategia vaticana in più ambiti».
malati li hanno curati, insieme a le del lavoro non abbiamo trovato Ancora più impegnativo appare «I Am Jesus
medici e infermieri e operatori so- né gli incentivi né lo sfruttamento: Christ», «un simulatore che permette di vivere
ciosanitari, anche centinaia di mi- abbiamo trovato una parola abusa- la vità di Gesù Cristo». Sarà presente sulla
gliaia di operai, trasportatori, com- ta, logorata, offesa; abbiamo trova- piattaforma Steam, che vanta 20 milioni di
messe, scaricatori di porto, idrauli- to la parola amore. E siamo rimasti utenti. «Il gioco simula realisticamente la vita di
ci. E finalmente l’intelligenza delle senza fiato, non pensavamo che il Gesù, coprendo il periodo che va dal Battesimo
mani ha avuto la stessa dignità del- lavoro fosse, veramente, questo, alla Resurrezione. I giocatori potranno
l’intelligenza intellettuale. Non mi quella cosa che ci fa di poco infe- compiere tutti i miracoli più famosi descritti nel
era mai successo di ringraziare un riori agli angeli (Salmo 8). Il lavoro Nuovo Testamento. Sarà possibile, per esempio,
corriere con l’intensità e la since- è la più alta forma di amore scam- moltiplicare i pani e i pesci, camminare sulle
rità con cui l’ho ringraziato ieri: in bievole e di reciprocità che la civiltà acque, curare i malati, restituire la vista ai non
quella mano che mi stendeva il pac- moderna ha realizzato su larghissi- vedenti e riportare in vita i morti». In totale
co c’era un valore e una sacralità ma scala. saranno 30 i miracoli presenti nel gioco. «Non
che non avevo mai visto prima, e Sarà anche questa rivelazione del mancheranno momenti fondamentali della vita
non mi è parsa meno solenne di lavoro una delle eredità di questa di Gesù, come la Resurrezione o il digiuno nel
quella che mi porgeva, mesi fa, la grande crisi. Un amore civile, non deserto, ostacolato dalle tentazioni del diavolo».
comunione in chiesa. Quei valori e romantico, a volte anonimo, ma fe- Sarà proprio contro Satana che si svolgeranno
quella sacralità c’erano anche pri- dele all’antica etimologia econo- alcune delle battaglie presenti nel gioco. Anche
ma, ma non l’avevo mai viste così. mica di carità – ciò che costa, che è se non è chiaro come si svolgeranno.
Ci voleva tutto il dolore dei Golgo- caro perché vale. In questi mesi non Non ci sono ancora date ufficiali di uscita per
ta di questi mesi perché si "squar- c’è stato nulla di più caro del lavo- questi due giochi a tema religioso (sono
ciasse il velo" che ci impediva di ve- ro. Ci vogliamo bene in molti mo- annunciati genericamente per il 2020), ma è
dere e capire cosa fosse veramente di, ma nella sfera civile non c’è a- facile prevedere che faranno discutere. Perché è
il lavoro. Avevamo letto in molti do- more più serio e grande del lavoro, vero che quello dei giochi (e delle tecniche di
cumenti della Chiesa e nelle opere del lavorare gli uni per gli altri, gli gioco) è uno dei modi più efficaci per
di filosofi che il lavoro è servizio, uni con gli altri. Presto dimenti- diffondere cultura e idee (e quindi anche
che il lavoro è contributo essenzia- cheremo molto di questo tempo, spiritualità e religione), ma non è secondario il
le al Bene comune; avevamo impa- forse dimenticheremo quasi tutto. messaggio che si veicola. In questo caso:
rato a memoria l’articolo 4 della Co- Ma non dimentichiamo il lavoro prevarranno gli intrighi e le strategie del
stituzione: «Ogni cittadino ha il do- svelato. Vaticano o la fede? Ripercorreremo la vita di
vere di svolgere, secondo le proprie Buon Primo Maggio. Gesù Cristo o quella di una sorta di supereroe
possibilità e la propria scelta, una Luigino Bruni con una tunica?
attività o una funzione che concor- © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

WikiChiesa Il santo del giorno

GUIDO MOCELLIN MATTEO LIUT
Giuseppe lavoratore
«come privacy o come intimità»; luogo «di igiene». Di qui mettendo a frutto i talenti e i
Da una serie di post casalinghi l’ipotesi della teologa: farne il teatro di «tre conversio- Il lavoro, opera di libertà carismi che ci sono stati dona-
ni/rinnovate alleanze etiche». La prima: convertirsi dal- ti. Un orizzonte del quale oggi
un’etica per abitare diversamente l’individualismo del «lavarsene le mani» all’orizzonte co- che ci porta al cuore di Dio percepiamo in profondità la
munitario del «lavarsi le mani». La seconda: riflettere sul- ricchezza: provati della nostra
la «forza etica» dei desideri oltre che dei bisogni. La ter- libertà in questo momento

S ul blog Moralia ( bit.ly/3cWyQDW ), curato dai teolo-

gi moralisti dell’Atism e ospitato sul sito de “Il Regno”,
Gaia De Vecchi ha avviato dal 15 aprile una serie di post
za: rinnovare l’alleanza tra etica e (forza) estetica: non
quella generata dalle leggi del mercato, ma «quella che ci
spinge ad andare “oltre” e “dentro”», che invita «alla ve-
I l lavoro è dignità, è libertà, è
speranza, perché lavorando
si collabora con Dio e con la
sentiamo la necessità di torna-
re a costruire il mondo di do-
mani. La memoria liturgica o-
intitolata «Abitare diversamente», che fonda sulla condi- rità» e «alla Verità», dice chiamando a testimone l’«uomo sua opera creatrice. Per questo dierna fu istituita nel 1955 da
zione di casalinghi imposta a tutti dal Coronavirus alcu- dei dolori» descritto dal profeta Isaia. Mentre metto il mio i lavoratori possono trovare an- Pio XII proprio per testimonia-
ni criteri su come abitare la casa nel futuro differente che «like» penso che per partire dal bagno e arrivare a uno dei che nel proprio impiego la via re l’importanza del lavoro nel-
ci aspetta. Nella prima puntata ha sostato sulla soglia, passi più vividi dell’Antico Testamento non bastano a Gaia per diventare santi e in questo la visione cristiana.
«confine» e insieme «varco». Chiedendosi con quale cri- De Vecchi i molti titoli e incarichi accademici: occorre an- obiettivo hanno un testimone Altri santi. San Geremia, pro-
terio l’attraverseremo nuovamente (quando ci sarà con- che un allenamento a spiegare le «grandi questioni» muo- privilegiato: san Giuseppe, il feta (650–587 a.C.); san Riccar-
sentito), se penseremo a difenderci o a relazionarci. La vendo dai «piccoli gesti», che sospetto le venga dal suo es- carpentiere di Nazareth. Con il do Pampuri, religioso (1897–
seconda puntata, rilanciata anche da Re–blog ( sere (anche) insegnante di religione. Attendo le prossime suo lavoro lo sposo di Maria so- 1930).
bit.ly/2Yk7Aew ), l’ha condotta – scelta sorprendente so- stanze: sperando che la casa che fa da scenario a questa stenne la famiglia destinata a Letture. Gen 1,26–2,3; Sal 89;
lo all’apparenza – in bagno. È, inscindibilmente, luogo serie di post sia abbastanza grande da prolungare quan- diventare casa di Dio in mezzo Mt 13,54–58.
«dello scarto e della cura» di sé; luogo di una «relazione to più possibile l’utile e il dolce della lettura. all’umanità. E tutti siamo chia- Ambrosiano. At 9,10–16; Sal 31
tra il nostro corpo e la nostra anima» che si può vivere © RIPRODUZIONE RISERVATA mati a seguire il suo esempio, (32); Gv 6,22–29.
 www.avvenire.it
@ Sul sito il libretto della celebrazione di questa sera alle 21 da
Caravaggio per seguire l’affidamento dell’Italia alla Vergine Venerdì 1 maggio 2020 IDEE E COMMENTI 3

ANALISI L’emergenza sanitaria sta aggiungendo un fattore di insicurezza nella regione africana

Il Sahel chiede aiuto: il virus

L
a pandemia di Covid 19 avanza in tut-

favorisce l’avanzata jihadista

ta l’Africa ma non ferma gli attacchi
e l’azione dei gruppi terroristici isla-
mici, che continuano a imperversare sulle
piste che si alternano lungo la fascia del
Sahel. Il “bordo del deserto”, 5mila chilo-
metri che si estendono dal Sahara Occi-
dentale alla savana del Sudan meridiona-
le, resta terreno di conquista jihadista. L’ag-
gravarsi della situazione ha spinto a riunirsi
il 28 aprile in videoconferenza, in un verti-
ce di emergenza, il gruppo G5 Sahel con i
rappresentanti dell’Unione Europea. I ca-
pi di Stato dei paesi membri della coalizio-
ne saheliana (Mali, Burkina Faso, Ciad,
Mauritania e Niger) attraverso il portavoce
di turno, il presidente mauritano Moha-
med Ould Cheikh Ghazouani, hanno evi-
denziato l’importanza del sostegno al grup-
po per preservare i risultati ottenuti nel con-
trasto al terrorismo islamico. In particola-
re hanno chiesto l’invio “il prima possibi-
le” di un battaglione di 500 militari a rinfor-
zo della strategia antiterrorista regionale.
G hazouani ha anche posto l’accento sul-
la pericolosità delle conseguenze che
la pandemia sta causando in termini di si-
curezza, stabilità e sviluppo in tutto il Sahel.
La diffusione del coronavirus ha destabi-
lizzato ulteriormente la situazione, essen-
do i paesi coinvolti nell’operazione milita-
re gravati anche dall’azione di contrasto al-
l’emergenza sanitaria. Il vertice straordi-
nario mira quindi a far crescere in Europa
la consapevolezza che le scarse risorse e-
conomiche destinate al contingente impe-
gnato sul terreno rischiano di vanificare i
successi ottenuti. Attraversando già nei me-
si scorsi Mauritania, Mali e Burkina Faso, a
sud dell’Algeria, si avvertiva la tensione cre-
scente che avvicinandosi a Niger e Ciad di-
ventava vera e propria allerta: la regione è
più instabile che mai. I conflitti in corso
nella parte settentrionale e occidentale del
continente, compresa la guerra ci-
vile in Libia e gli scontri tra militan-
ti tuareg e forze del Mali, hanno fa-
vorito il proliferare di bande arma-
te jihadiste.
giorno in media
D all’inizio del 2020 sono stati re-
gistrati un centinaio di attac-
chi che hanno causato un migliaio
di morti. I principali responsabili
delle azioni terroristiche sono i mi-
liziani del Daesh (lo Stato islamico) mettersi in salvo
in Africa occidentale, fazione se-
cessionista di Boko Haram, che col- 800mila persone
pisce sia obiettivi civili che militari.
Stesso quadro in Burkina Faso, do-
ve a fine anno le vittime degli attac-
chi erano oltre 1.800. Dati dell’A-
genzia delle Nazioni Unite per i Ri-
fugiati rilevano che le violenze han-
no determinato una media giornaliera di
4.000 persone in fuga dal Burkina Faso per
cercare di mettersi in salvo. Ad oggi circa
800mila persone, delle quali l’80% negli ul-
timi 12 mesi, sono state costrette a lascia-
I capi di Stato di 5 Paesi della «cintura
del deserto» si appellano all’Europa
Con la pandemia di Covid-19 aumenta
l’instabilità. La sofferenza dei cristiani
ANTONELLA NAPOLI
re le proprie case. Un numero 16 volte mag-
giore rispetto a quello registrato nello stes-
so periodo lo scorso anno.
«Gli attacchi nei villaggi sono continui,
come i raid di gruppi di giovani armati,
a volte molto giovani, contro missiona-
ri e cooperanti – racconta padre Mauro
Armanino, missionario della Società del-
le Missioni Africane che opera in Niger
–. Spesso se la prendono con persone
singole con l’intento di promuovere l’i-
slam radicale o fanno irruzione nelle
strutture scolastiche, distruggendo e
bruciando tutto. Le famiglie che man-
dano a scuola i bambini, sia alle ele-
mentari che alle superiori, sono costret-
te a fuggire. I jihadisti impongono agli
abitanti dei villaggi l’osservanza dei pre-
cetti del profeta Maometto: niente feste,
alcool, tabacco, taglio di alberi, scuole
occidentali e cristiani. Le donne devono
usare il velo se vogliono essere al sicuro
e proteggere i loro bambini».
Le violenze del
Daesh spingono
4.000 persone al
a fuggire dal
Burkina Faso
per cercare di
A oggi circa
sono state
costrette a
lasciare le
proprie case
L a situazione per i cristiani è ormai in-
sostenibile. Già prima della pandemia
bisognava pregare nelle case, nelle fami-
glie, in piccoli gruppi e di nascosto, con i vi-
cini “fidati”. Nonostante nei Paesi del Sahel
sia formalmente riconosciuta la libertà di
religione, di culto e di lingua, secondo pa-
dre Mauro, è sempre più diffusa una sorta
di “dittatura” jihadista che si sta imponen-
do in tutta la regione. «Con l’intimidazio-
ne e le minacce si stanno modificando gli
stili di vita, le scelte quotidiane delle per-
sone – sottolinea il missionario – e soprat-
tutto si vuole sradicare totalmente il culto
cristiano». Il pretesto religioso sembra far
breccia sulle comunità stremate dalla pau-
ra, dalla miseria e dalla disoccupazione, il
tutto gravato dall’assenza cronica dello Sta-
to. La sensazione di abbandono da parte
dei governi che accentrano interessi e in-
vestimenti intorno alle capitali disinteres-
sandosi delle periferie, favorisce il rancore
nelle province dove le emergenze sanitarie,
la fame e l’insicurezza toccano la maggio-
ranza della popolazione. In questo conte-
sto i gruppi armati offrono servizi di “wel-
fare” che vanno a sopperire le lacune delle
autorità locali.
«S tiamo assistendo a una crescita e-
sponenziale dell’influenza islamista
nella regione – conferma Abubakar Kava-
sala, analista burkinabe e consulente del-
le Nazioni Unite – un fenomeno pericolo-
so quanto l’aumento delle violenze. La sen-
sazione è di un crescente vuoto di sicurez-
za nelle aree rurali dove lo Stato si è rivela-
to incapace di fornire prima servizi pub-
blici basilari e poi di frenare l’espansione dei
gruppi armati». La comunità internazio-
nale, che per cercare di limitare l’azione
jihadista aveva sostenuto nel 2014 la na-
scita del “G5 du Sahel”, alleanza promossa
principalmente dalla Francia. Presenti in
Mali già dal 2013, i francesi hanno avviato
l’operazione anti–terrorismo “Barkhane”,
4.500 unità militari organizzate in tre bat-
taglioni, destinata a sostenere e razionaliz-
zare gli eserciti regionali. Ma l’azione di
«coordinamento per l’attività securitaria»,
come è stata definita la missione, è appar-
sa da subito poco efficace. Non si riesce a
garantire neanche l’incolumità dello stes-
so contingente.
P er fronteggiare l’aumento delle violen-
ze regionali, il presidente Emmanuel
Macron aveva convocato lo scorso 13 gen-
naio un incontro straordinario dei leader
del G5 Sahel. A inizio febbraio i capi della
Militanti di Boko Haram in Nigeria / Reuters
difesa dell’Eliseo avevano ordinato, in ri-
sposta alle conclusioni molto allarmanti
del summit, il dispiegamento di ulteriori
600 soldati per rafforzare l’operazione
Barkhane. «La maggior parte dei militari è
stata inviata nella zona delle tre frontiere tra
Mali, Burkina Faso e Niger – sottolinea Ka-
vasala –. L’altra parte dei rinforzi sarà di-
rettamente coinvolta nei combattimenti
tra le truppe del G5 Sahel e i terroristi». I
soldati sono arrivati nella zona di conflitto
a fine di febbraio, viaggiando con carri ar-
mati, veicoli corazzati leggeri e materiale
di supporto logistico. Il governo
La Francia ha
francese, dopo l’annuncio del
nuovo impegno, ha voluto rimar-
care che quell’ennesimo e «signi-
lanciato un
avvertimento:
ficativo passo in avanti» rappre-
sentava un momento chiave per
«la mobilitazione dei partner eu-
la lotta al
terrorismo
ropei e il rafforzamento delle for- continua ma
ze del G5».
non possiamo
portarla avanti
I n sostanza, la Francia ha volu-
to lanciare un avvertimento: la
lotta al terrorismo nel Sahel con-
da soli
tinua ma non possiamo portarla avanti da
soli. In tale contesto, si inserisce il viaggio
che ha inaugurato le visite ufficiali nel 2020
della ministra della Difesa francese, Flo-
rence Parly, negli Stati Uniti, dove ha in-
contrato il suo omologo, Mark Esper, nel
tentativo di convincere gli americani a con-
fermare il loro coinvolgimento in Africa,
dove la logistica e l’intelligence messe in
campo dal Pentagono sono considerate
cruciali per l’operazione Barkhane.
I l segretario di Stato alla Difesa statuni-
tense, anche in risposta alle pressioni del-
l’Eliseo, ha predisposto una revisione glo-
bale delle truppe volta a liberare risorse da
poter impiegare sul terreno africano come
ha confermato il generale Stephen Town-
send, considerato il più grande stratega a
stelle e strisce in Africa, durante un’audi-
zione al Congresso mettendo in guardia
sul proliferare, e di conseguenza del con-
solidamento, dei gruppi jihadisti nella re-
gione africana. Gli attori internazionali
coinvolti sul terreno saheliano sanno di
dover compiere uno sforzo in più. Già nel-
l’agosto del 2019, al G7 di Biarritz, il pre-
sidente Macron e la cancelliera tedesca
Angela Merkel avevano lanciato un ap-
pello per rafforzare ed espandere il G5
Sahel. Ma il quadro che si è delineato suc-
cessivamente è rimasto frammentario,
nulla di più deleterio a fronte di una si-
tuazione che rischia di implodere per l’as-
senza di una politica condivisa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lavoro: tre elementi per ripartire e un nuovo ruolo per lo Stato debole rischierà di indebolirsi di più.
Il distanziamento fisico può tradursi
UN CENTRO DI GRAVITÀ in distanziamento reddituale, socia-
le e infine umano. La strada che ci
PERMANENTE E DI FUTURO porta fuori da questa tragedia ci chie-
de di assumere un pensiero com-
plesso, collettivo e concreto: molto
concreto. Il Papa aveva sintetizzato la
materiali, con orari sempre più dila- concretezza con le 3T di terra (cibo,
ROBERTO ROSSINI
tati. Questi semplici fatti quotidiani natura), tetto (casa, famiglia) e lavo-
Lavoro: il senso della prova nella crisi e della libertà che riacquisteremo l’incertezza per il futuro.
Ogni cristiano è “Chiesa” e, malgra-
PRENDERSI CURA DEL MONDO do i propri limiti, in unione con Cri-
sto può immettere l’amore di Dio
E DI COLORO CHE LO ABITANO «nel torrente circolatorio della so-
cietà», secondo un’immagine usa-
ta da san Josemaría Escrivá, che
predicò il messaggio della santità
tuazione naturale dell’essere uma- attraverso il lavoro professionale.
FERNANDO OCÁRIZ
no nell’universo. Lavorando, stabi- Anche con il nostro lavoro e il no-

C C
aro direttore,
dal 4 maggio si a-
prirà la fase di
convivenza col virus. C’è
chi tornerà allo stesso lavoro di pri-
ma. C’è chi, invece, sarà sostenuto
dagli ammortizzatori sociali, perché
la sua attività aprirà più avanti. Qual-
cuno non troverà più il suo lavoro, e
dovrà mettersi alla ricerca o in for-
mazione. Qualcuno lavorerà a sin-
ghiozzo, con attività più ridotte o di
smart working, con presenze a rota-
zione, se si tratterà di mettere a nor-
ma gli ambienti o adattarsi a spazi or-
mai vincolati. La questione degli spa-
zi, a causa del distanziamento fisico,
diventerà una questione di tempi, di
orari, per consentire il soddisfaci-
mento della domanda. A queste evi-
denze del mondo del lavoro s’affian-
cheranno a settembre quelle della
scuola. La scuola – quasi un milione
di lavoratori, otto milioni di studenti
e sedici di genitori – non avrà gli stes-
si orari di prima: si alterneranno le-
zioni online a presenze a scacchiera,
anche di pomeriggio. Per tenere in-
sieme gli spostamenti, in entrata e in
uscita, del lavoro e della scuola, ser-
virà una nuova offerta di orari dei ser-
vizi pubblici e commerciali e una ri-
chiesta di informazioni sempre ag-
giornate attraverso app e siti web. Si
vivrà tra beni e servizi materiali e im-
sottolineano almeno tre elementi su
cui si dovrà... lavorare.
Primo: cambiando i tempi del lavo-
ro, cambieranno i tempi delle città. A
questo scopo sarà necessario un pia-
no degli orari delle città, che tenga
presente “il tutto”, perché tutto è col-
legato. Il secondo: l’elettronica colle-
gherà e farà funzionare molte realtà.
La riconfigurazione e il potenzia-
mento dei servizi pubblici e com-
merciali si baserà su sistemi digitali
sempre più avanzati. Secondo: la tec-
nologia sarà usata anche per il con-
trollo del Covid–19 (ad esempio, stru-
menti wearable, cioè indossabili), fis-
sando bene i limiti al controllo sul cit-
tadino e lavoratore. Terzo: il ruolo del
welfare sarà essenziale nel sostenere
in modo intelligente e concreto i tem-
pi, i redditi, la salute, l’assistenza, la
previdenza e la formazione al lavoro,
in particolare le politiche attive del
lavoro. Servirà un welfare più poten-
te. Tutte le misure a sostegno del red-
dito saranno le benvenute, soprat-
tutto in fase di emergenza. Dopo di
ché si dovranno mettere a punto del-
le politiche anche a sostegno del la-
voro, coinvolgendo il sindacato e l’as-
sociazionismo economico e sociale.
Di fronte a cambiamenti così grandi
bisognerà porre particolare attenzio-
ne ai più deboli e ai più fragili. Chi è
forte, se la caverà comunque. Chi è
ro, in spagnolo trabajo. Quella del
Papa è una saggezza concreta che
traduce l’idea dello sviluppo umano
integrale e dell’opzione preferen-
ziale per i poveri. Detta così è più
semplice e chiaro: 3T per tre obiet-
tivi evidenti. Nessuna astrazione. In
questo senso anche la proposta di
un reddito universale sottintende la
preoccupazione concreta, ossia ri-
durre le distanze tra i periodi di la-
voro e di non lavoro, che molti di noi
sperimenteranno. Ma per conse-
guire le 3T occorrerà la capacità di
gestire la complessità e di poterlo fa-
re insieme ai tanti attori sociali del-
la civitas, che si muovono ogni gior-
no. Insieme si può.
Morta l’idea che basti il meccanismo
del mercato a risolvere tutto, ora di-
venta evidente che servirà più pro-
grammazione partecipata. Il ruolo
dello Stato tornerà a essere centrale:
è importante che questa centralità
non sia unicità, perché sono i molti
soggetti sociali, istituzionali e civili
che danno spessore alla comunità re-
pubblicana. La Repubblica fondata
sul lavoro: il lavoro potrebbe essere il
centro di gravità permanente della ri-
partenza. L’Italia che verrà sarà il ri-
sultato di queste scelte sul futuro del
lavoro.
Presidente nazionale Acli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
aro direttore,
quest’anno la gior-
nata del lavoro invi-
ta a riflettere sulle realtà e
gli aspetti diversi che la crisi del co-
ronavirus ha messo più in rilievo:
che nel mondo sono tantissime le
persone buone, che il progresso de-
ve andare unito a un dominio della
natura che contemporaneamente
corrisponda a rispettarla, che di-
pendiamo gli uni dagli altri, che sia-
mo vulnerabili e che una società,
per essere umana, deve essere an-
che solidale.
Nella risposta alla pandemia ven-
gono messe in evidenza soprattut-
to le professioni che si occupano
della cura delle persone. I titoli dei
giornali contengono parole colle-
gate a «prendersi cura»: tenere com-
pagnia, piangere, proteggere, ascol-
tare... Questa situazione ci fa riflet-
tere sul «perché» e sul «fino a che
punto» di qualsiasi lavoro. In qual-
che modo comprendiamo meglio
che il servizio è l’anima della società,
ciò che dà un senso al lavoro.
Il lavoro è qualcosa di più di una ne-
cessità o di un prodotto. Il libro del-
la Sacra Scrittura che racconta le o-
rigini dell’umanità informa che Dio
creò l’uomo «perché lavorasse» e cu-
stodisse il mondo (cfr. Genesi 2, 15).
Il lavoro non è un castigo, ma la si-
liamo una relazione con Dio e con
gli altri, e ognuno può crescere me-
glio come persona.
La reazione esemplare di tante e
tanti professionisti, credenti o me-
no, in occasione della pandemia ha
messo in evidenza questa dimen-
sione di servizio e di aiuto pensan-
do che il destinatario ultimo di qua-
lunque attività o professione è qual-
cuno con nome e cognome, qual-
cuno con una dignità irrinunciabi-
le. Ogni lavoro nobile è riconduci-
bile, in fin dei conti, al lavoro di
«prendersi cura delle persone».
Quando ci sforziamo di lavorare be-
ne e a vantaggio del prossimo, il no-
stro lavoro, qualsiasi lavoro, acqui-
sta un significato completamente
nuovo e può diventare la strada per
un incontro con Dio. Fa molto bene
inserire nel lavoro, anche il più ri-
petitivo, la prospettiva della perso-
na, che è quella del servizio, che va
ben oltre l’impegno dovuto per la
retribuzione da ricevere.
Come nei primi tempi del cristia-
nesimo, anche ora si avverte con for-
za il potenziale di ogni laico che
cerca di essere testimone del Van-
gelo, gomito a gomito con i propri
colleghi, condividendo la passione
professionale, l’impegno e l’uma-
nità in mezzo all’attuale sofferen-
za provocata dalla pandemia e dal-
stro servizio possiamo fare capire
quanto Dio si preoccupi per o-
gnuno di noi.
Oggi la celebrazione del 1° maggio
è anche preoccupazione per il futu-
ro, vista l’insicurezza lavorativa a
breve o medio termine. Noi cattoli-
ci ricorriamo con particolare forza
all’intercessione di san Giuseppe la-
voratore, affinché nessuno perda la
speranza e si sappia adeguare alla
nuova realtà, illumini coloro che
debbono prendere le decisioni e ci
aiuti a capire che il lavoro è per la
persona e non il contrario.
Nei prossimi mesi o anni sarà im-
portante «fare memoria» di ciò che
abbiamo vissuto, come ha chiesto
papa Francesco, e ricordare che «ci
rendiamo conto che siamo tutti nel-
la stessa barca, tutti fragili e diso-
rientati; ma, nello stesso tempo, im-
portanti e necessari, tutti chiamati
a remare insieme».
Speriamo che questo 1° maggio ci
faccia desiderare che la libertà riac-
quistata al termine dell’isolamento
sia veramente una libertà «al servi-
zio degli altri». Il lavoro consisterà al-
lora, secondo l’originario disegno di
Dio, nel prendersi cura del mondo
e, in primo luogo, delle persone che
lo abitano.
Prelato dell’Opus Dei
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Coronavirus:
il mondo
LUCA MIELE
Q
uando la prima onda-
ta del coronavirus sarà
passata «è essenziale
prepararsi a una seconda o una
terza, particolarmente se non
c’è ancora un vaccino disponi-
bile». Il monito (l’ennesimo) ar-
riva da Hans Kluge, il direttore
regionale per l’Europa dell’Or-
ganizzazione mondiale della
Sanità, a tre mesi esatti dalla di-
chiarazione dell’emergenza.
«Bisogna essere preparati», ha
spiegato Kluge,
sottolineando
che d’ora in a-
vanti la sanità
pubblica «deve
avere una mag-
giore forza.
Dobbiamo ave-
re una sanità
pubblica forte».
Il bilancio dei
casi di corona-
virus a livello
mondiale ha su-
perato ieri mat-
tina quota 3,2
milioni: secon-
do i dati aggior-
nati forniti dal-
la Johns
Hopkins Uni-
versity nel mo-
do si registrano
ora 3.207.248
contagi e distanziamento
227.971 morti,
mentre le per-
sone guarite so-
no 984.161. Nel-
la sola Europa, secondo l’Oms,
«i casi sono aumentati del 15%
negli ultimi 7 giorni e ora si at-
testano a 1.408.266. Le morti so-
no aumentate del 18% nello
stesso periodo. Tragicamente,
129.344 persone in Europa han-
no perso la vita. Oggi l’Europa
– ha aggiunto l’esperto – rap-
presenta il 46% dei casi e il 63%
dei decessi a livello globale: sia-
mo ancora in preda a questa
pandemia».
Per il rappresentante dell’agen-
zia Onu, è necessario un
profondo ripensamento del si-
stema socio-sanitario al quale
affidiamo la tutela della nostra
salute: «Una volta che saremo
fuori dalla pandemia, cerchia-
mo di non dimenticare la lezio-
ne: si deve trovare un bilancia-
mento fra salute, economia e
benessere della popolazione,
ma la sanità deve essere la prio-
rità nelle agende politiche».
«Vivremo un periodo di uscita
dall’emergenza e di ritorno del
virus – ha precisato Kluge – dob-
biamo imparare e prepararci
nei momenti di pausa. Noi ab-
biamo dato una serie di linee
guida per attuare misure pre-
ventive in scuole, uffici, ed è ur-
gente che le autorità le appli-
chino. Questo richiede collabo-
razione, per arrivare a una nuo-
va normalità dove la sanità pub-
blica viene messa in primo pia-
no, puntando sulla medicina
territoriale: laddove questa è
GERMANIA
Merkel ha convinto i presidenti dei länder:
si riparte lunedì da chiese, musei e parchi
VINCENZO SAVIGNANO
Berlino
D
a lunedì la Germania
riapre musei, zoo, par-
chi giochi per bambi-
ni e le chiese. Lo ha comunica-
to la cancelliera Angela Merkel
nella conferenza stampa di ie-
ri subito dopo l’incontro tele-
matico con tutti i ministri-pre-
sidenti dei 16 länder. Le scuole
restano ancora chiuse, la nuo-
va data è l’11 maggio, «ma il 6
maggio verificheremo nuova-
mente se e come sarà possibi-
le avviare nuove attività fonda-
mentali e strategiche per il Pae-
se». Merkel ha confermato la
sua preoccupazione per l’au-
mento della disoccupazione
L’Oms frena l’entusiasmo: non è finita
«L’Europa si prepari a nuove ondate»
forte, le cose hanno funzionato
meglio e i servizi sono stati più
resilienti».
Per l’Oms la situazione in Eu-
ropa è tutt’altro che risolta: «O-
ra, come nelle scorse settimane,
la situazione rimane grave».
Non manca qualche segnale
positivo: «Spagna, seguita da I-
talia, Regno Unito, Germania e
Francia hanno ancora il mag-
gior numero di casi di Covid.
Ma a seguito delle misure di di-
stanziamento sociale e fisico in-
DUBBI DOPO LE PAROLE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ
«La Svezia può insegnare»
Ma il tempo dirà se è vero
PAOLO M. ALFIERI
T
rattata finora alla stregua di un
reietto dalla comunità scien-
tifica internazionale per non
aver imposto restrizioni totali contro
il coronavirus, la Svezia si ritrova ora
indicata a esempio dall’Oms per a-
ver compreso «come convivere con
il virus in tempo reale», contando su
«una forte fiducia e collaborazione
da parte della comunità», ha detto
Mike Ryan, capo del Programma di
emergenze sanitarie dell’Oms, se-
condo cui «se dobbiamo raggiunge-
re una nuova normalità» senza lock-
down, la Svezia «possa essere un e-
sempio da seguire».
Non si è lasciato sfuggire l’occasione
Donald Trump (della sua battaglia
contro l’Oms ormai ha fatto motivo
di campagna elettorale), che ha dife-
so la sua decisione di sostenere il lock-
down negli Usa, dimenticando di a-
ver nei giorni scorsi twittato contro i
governatori statunitensi che non al-
lentano le restrizioni. «Nonostante
notizie che affermano il contrario, la
Svezia sta pagando duramente la de-
cisione di non ordinare il lockdown –
(300mila nuovi disoccupati in
un mese) e per il gran numero
di aziende che hanno chiesto la
cassa integrazione (oltre
750mila). Il tasso di infezione
del coronavirus è diminuito al-
lo 0,75: il che vuol dire che 10
persone contagiate ne infetta-
no in media 7,5. I contagiati so-
no oltre 160mila i contagiati,
più di 6.200 le vittime.
La cancelliera ha sottolineato
come tutti i ministri-presiden-
te dei 16 Länder sono stati d’ac-
cordo sull’apertura delle chie-
se e dei luoghi di culto, dove
sarà necessario rispettare le mi-
sure anti-coronavirus ma dove
si potrà tornare a pregare e a
svolgere funzioni religiose.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Venerdì 1 maggio 2020 PRIMO PIANO 5
trodotte alcune settimane fa, mento dei contagi nei Paesi del- Turchia la situazione si sta sta- dell’Oms. Gli Usa vorrebbero TRE MESI DOPO
stiamo assistendo a un plateau l’Est. Per l’agenzia Onu nella bilizzando. In queste zone, dob- attuare la riforma dopo aver so-
o a una riduzione del numero di parte orientale della regione eu- biamo mantenere l’intero arse- speso i fondi all’organizzazio- Hans Kluge, il
nuovi casi. Dobbiamo monito- ropea (Bielorussia, Federazio- nale di misure per sopprimere ne accusandola di aver gestito
rare da vicino questo sviluppo ne Russa, Kazakistan e Ucrai- la trasmissione. Come dimo- male la prima fase dell’epide- direttore regionale
positivo». A preoccupare l’Oms na) i casi sono aumentati nel- strano queste cifre, la situazio- mia e di aver nascosto alcuni dell’istituto Onu:
è in particolare il rapido au- l’ultima settimana, mentre in ne nella nostra Regione non è u- dati insieme alla Cina. Le pro- «La situazione
niforme. Ogni Paese sta map- poste sono state condivise dal rimane grave
Nel Vecchio Continente «i casi sono pando il suo percorso verso u- ministero della Salute statuni-
cresciuti del 15% negli ultimi 7 giorni na nuova normalità e ognuno si tense ma non è chiaro se rap- anche se stiamo
e si attestano a 1.408.266. Le vittime sono trova in un punto diverso». presentino una lista completa assistendo
aumentate del 18% nello stesso periodo. In
Tutto questo mentre gli Usa delle condizioni per riattivare i a una riduzione
hanno presentato ai loro part- suoi finanziamenti. dell’emergenza
totale hanno perso la vita 129.344 persone» ner del G7 un piano di riforme © RIPRODUZIONE RISERVATA
Dobbiamo
puntare molto
su una sanità
pubblica forte»
Da sapere
La speranza
danese
In Danimarca,
primo Paese ad
allentare le misure
di contenimento,
non ci sono segni
IL CONFRONTO
Un poster che la diffusione
a Stoccolma sul del virus stia
accelerando. Lo
fisico
Stato/ Abitanti Superficie Abitanti Contagiati Morti Morti per
hanno reso noto le
Sopra, un medico regione (km2) per km2 100mila autorità sanitarie.
a Mosca/ Reuters abitanti L’indice di contagio
R0, che misura il
Svezia 10,23 milioni 450.295 22,51 20.302 2.462 24,1 numero medio di
infezioni causate
199,8 205.463 27.967 46,3
Italia 60,36 milioni 301.338 da una persona
con il virus è
Lombardia 10,06 milioni 23.844 421,6 75.732 13.772 136,9 aumentato di poco
da metà aprile ma
rimane al di sotto
367 25 4,4
Basilicata 562.869 9.995 57,4
dell’1,0. Nel Paese
le scuole hanno
iniziato a riaprire
due settimane fa,
ha scritto Trump –. Ad oggi, 2.462 per- non ha prodotto maggiori conse- dei suoi morti ogni 100mila abitanti. seguite da
sone sono morte, un numero molto guenze negative che in Italia o in al- Materiale per gli statistici, certo è che parrucchieri e altre
più alto dei Paesi confinanti come tri Paesi, con il vantaggio di mante- due mesi di restrizioni diverse nei due piccole imprese.
Norvegia, 207, Finlandia, 206 e Dani- nere aperta gran parte dell’economia. Paesi rendono altamente problema-
marca, 443». Numeri reali, ma par- La disoccupazione è salita dal 7,4 tico questo tipo di comparazione.
ziali. La Svezia conta infatti 24 morti all’8%, mentre per l’Italia Goldman In Svezia il picco di morti in un gior-
ogni 100mila abitanti, metà dell’Italia Sachs stima la disoccupazione al 17% no è stato lo scorso 21 aprile con 185,
a quota 46 e molti di meno dei 137 a metà anno. I «conti», ovviamente, si due giorni fa erano 107; in calo anche
morti ogni 100mila abitanti della so- faranno a epidemia finita. A favore i nuovi contagi. Secondo l’Oms, per Le emissioni
la Lombardia. Più al- della Svezia una Stoccolma cruciale «è stato il rappor-
ta della Svezia anche La bassa densità di densità abitativa in- to con la popolazione, che ha avuto u- di CO2
la mortalità in Spa- abitanti tra i fattori feriore a quella ita- na forte volontà di aderire al distan- sono crollate
gna (52 morti ogni liana o spagnola e ziamento fisico e di auto–regolarsi. In
100mila abitanti),
che aiutano il Paese, che aiuta nel distan- più, il sistema sanitario è sempre ri-
dell’8%
Regno Unito (39), anche se Stoccolma ha ziamento fisico, an- masto al giusto livello di capacità di ri-
Francia (36), tutti una media abitativa che se gran parte del sposta all’emergenza». Per strada, la La pandemia di Covid-
Paesi in lockdown superiore a Bergamo territorio svedese vita com’era nel resto del mondo fino 19 dovrebbe portare a
come l’Italia. Simile non ha centri urba- a due mesi fa: rare le mascherine, gli una caduta senza
al livello di mortalità
Trump attacca però ni e la densità abita- alunni fino ai 15 anni sono sempre precedenti delle
svedese c’è invece i morti giornalieri sono tiva di Stoccolma andati a scuola, parchi e negozi sono emissioni di Co2 dal
l’Olanda (27), altro in calo dopo il picco (4.800 persone per sempre rimasti aperti, i bar e i locali settore energetico nel
Paese in Europa che chilometro quadra- pubblici pure, con il servizio al tavo- 2020, un calo dovuto
ha rifiutato la strategia del tutto chiu- to) è superiore a quella di Bergamo lo. Vietati solo gli assembramenti con alla minore domanda
so e adottato restrizioni più leggere. (3mila) e di poco inferiore a quella di più di 50 persone e raccomandato lo di carbone, petrolio e
La Svezia, fin dall’inizio, ha preferito Madrid (5.400). La Lombardia, che ha smart working. La Svezia, sottolinea il gas. È la previsione
una «strategia di mitigazione»: con- 10 milioni di abitanti come la Svezia, ministro degli Esteri, Ann Linde, «vuo- dell’Agenzia
sentire al virus di diffondersi lenta- ha una densità 20 volte superiore ma le salvare vite e fermare la diffusione internazionale per
mente senza ingolfare il sistema sa- «solo» cinque volte i suoi decessi; la del virus. Ma la consideriamo una l’energia (Aie). La
nitario e senza restrizioni draconia- Basilicata ha una densità più che dop- maratona, non uno sprint». riduzione calcolata è
ne. Un rischio certo, ma che finora pia rispetto alla Svezia ma un quinto © RIPRODUZIONE RISERVATA intorno all’8 per cento,
il livello più basso dal
2010. Si tratta del più
UNA SCOPERTA IMPORTANTE VERSO IL VACCINO MASSIMO CALVI grande calo mai
registrato, sei volte
maggiore di quello
L
e certezze intorno al
virus Sars–CoV–2
continuano ad essere
È certo: tutti i guariti cinese «è buona notizia in
funzione del vaccino». An-
che se non si sa ancora
che si è verificato nel
2009 a seguito della
crisi finanziaria
limitate, tuttavia ogni gior-
no la ricerca scientifica fa re- hanno gli anticorpi quanto può durare la pro-
tezione, guardando a virus
globale. Secondo
l’Agenzia, che fornisce
gistrare passi avanti inco- simili gli esperti dicono che consulenza ai Paesi
raggianti. Di uno di questi pazienti sospetti che sono ri- dopo averla superata. Tut- potrebbe rappresentare un sviluppati sulla loro
si è saputo nelle ultime ore e sultati negativi al tampone, tavia ci sono già studi che ombrello per almeno uno politica energetica,
riguarda il fatto che pare or- ma anche identificare gli a- correlano la risposta degli o due anni. inoltre, quest’anno la
mai assodato che tutte le sintomatici che hanno con- anticorpi con la protezione. I tradizionali tamponi, in domanda di energia
persone guarite dal Covid– tratto il virus. Certo, occorre La ricerca ha rilevato che nel sostanza, continueranno a dovrebbe scendere
19, anche quelle senza sin- che i test siano affidabili, co- 100% dei pazienti analizza- essere fondamentali per del 6 per cento, il
tomi, sviluppano sempre gli me quelli validati dal mini- ti (285, un campione in confermare l’infezione, ma i tonfo annuale
anticorpi. La conferma arri- stero, ma poter contare an- realtà un po’ ristretto) dopo test sierologici potranno sta- maggiore dalla
va da uno studio della che su questo tipo di esame 17–19 giorni dalla compar- bilire se chi è negativo al Seconda guerra
Chongqing Medical Univer- permetterà di avere una sa dei sintomi erano presen- tampone ha già superato la mondiale. Di fatto,
sity pubblicato sulla rivista mappa molto utile nella lot- ti i cosiddetti anticorpi IgG, malattia (ed è “potenzial- solo le energie
Nature Medicine. ta al virus. quelliche proteggono a lun- mente” e temporaneamente rinnovabili, i cui costi
La scoperta è importante Va chiarita una cosa: avere go termine. Giovanni Rezza, immune), oppure nel moni- sono in diminuzione,
perché dimostra l’utilità dei gli anticorpi non significa direttore del dipartimento di torare chi è entrato in con- stanno andando bene,
test sierologici, cioè quelli che questi siano anche im- Malattie infettive dell’Istitu- tatto con un malato ma non mentre il carbone ha
che prevedono un esame del munizzanti, cioè che metta- to superiore di sanità, non a ha sintomi. subito forti perdite per
sangue, nel diagnosticare i no al riparo dalla malattia caso ha detto che lo Studio © RIPRODUZIONE RISERVATA lo stop cinese.
6 PRIMO PIANO Venerdì 1 maggio 2020

Coronavirus:
la fede
Russo: da lunedì di nuovo i funerali
Con il governo confronto e dialogo quelle parole non c’è con- Come Chiesa stiamo condivi- che si leva da tutto il territo- perai dell’Ilva di Genova il Pa- IL FATTO
VINCENZO CORRADO
Roma trapposizione con la Chiesa i- dendo le limitazioni imposte rio italiano, da ogni compar- pa disse: «Il lavoro è una prio-
taliana: il Papa sostiene da a tutti dall’emergenza sanita- to produttivo, dai lavoratori rità umana. E pertanto è una Intervista

N al segretario
el giorno dell’Atto di
affidamento dell’Ita-
lia a Maria, monsi-
gnor Stefano Russo, segreta-
rio generale della Cei, riflette
sul significato di questo gesto
per la comunità ecclesiale e
civile. Intervistato per i media
della Cei dall’Ufficio naziona-
le per le comunicazioni so-
ciali, monsignor Russo spie-
ga la posizione dei vescovi i-
taliani riguardo alle disposi-
zioni contenute nell’ultimo
Dpcm, alla luce dell’invito
del Papa alla prudenza e al-
l’obbedienza, e illustra a che
punto è l’interlocuzione con
il governo per l’elaborazione
del Protocollo per le celebra-
zioni eucaristiche. Infine, si
sofferma sul valore della festa
dei lavoratori, in un tempo in
cui il mondo del lavoro è
messo a dura prova dall’e-
mergenza sanitaria, gettan-
do uno sguardo al domani
che chiama in causa la re-
sponsabilità di ciascuno.
Eccellenza, la Chiesa italiana
affida il Paese a Maria. Qual è
il significato di questo gesto?
È un affido che giunge dopo
un periodo doloroso, in cui
tante persone hanno vissuto
nella preghiera questa fase co-
sì complicata e difficile. Ma-
ria è colei che si fida e si affi-
da al Signore, crede nono-
stante tutto all’amore di Dio:
vogliamo presentarci a Maria
e affidare a lei questo tempo,
le nostre passioni, la volontà
di camminare con lei e come
lei verso il Signore. È l’affido
di tutte quelle persone che si
sono spese per gli altri – pen-
siamo agli operatori della sa-
nità –, di tante famiglie che
vivono situazioni di soffe-
renza o hanno visto lutti. È
l’affido anche del mondo del
lavoro, tra i più colpiti: il 1°
maggio è la memoria di San
Giuseppe lavoratore, sposo
di Maria. È un affido dell’in-
tero nostro Paese.
Avverrà nella basilica di San-
ta Maria del Fonte presso Ca-
ravaggio. Perché la scelta è
caduta proprio su questo
Santuario?
La scelta ci è sembrata op-
portuna per due aspetti signi-
ficativi: anzitutto perché si
trova in Lombardia, Regione
colpita dall’epidemia più di
altre; poi perché, sorgendo in
provincia di Bergamo e nella
diocesi di Cremona, unisce
due territori flagellati dal vi-
rus. Caravaggio, inoltre, è un
Santuario riconosciuto da tut-
ti i lombardi come punto di ri-
ferimento per la venerazione
a Maria.
Nei giorni scorsi, papa Fran-
cesco ha invitato “alla pru-
denza e all’obbedienza alle
disposizioni, perché la pan-
NOTA DEI VESCOVI E CIRCOLARE DEL VIMINALE CON LE DISPOSIZIONI PER CELEBRARE LE ESEQUIE IN SICUREZZA
Il vescovo Stefano Russo
Il Papa sostiene da
sempre e con paternità il
nostro agire. Non tenere
conto della prudenza
e dell’obbedienza alle
disposizioni vorrebbe
dire essere ciechi
e decontestualizzati
Dunque nessuna fuga in
avanti, irresponsabilità
verso le regole o strappo
istituzionale
demia non torni”. Le sue pa-
role sono state interpretate
da alcuni quasi come una
presa di distanza rispetto al-
la posizione espressa dalla
Cei nella nota in cui espri-
meva il disappunto dei ve-
scovi per il Dpcm.
Le parole del Santo Padre so-
no la cifra essenziale per il
cammino da compiere da qui
alle prossime settimane. In
sempre e con paternità il no-
stro agire. La Chiesa ha un’ar-
monia polifonica, non con-
trapposta nelle sue voci, ma
unita dalla comunione e dal-
l’umanità. Non tenere conto
della prudenza e dell’obbe-
dienza alle disposizioni signi-
ficherebbe essere ciechi e de-
contestualizzati rispetto al
vissuto di tristezza e dolore
con cui stiamo ancora facen-
do i conti. Nascono da questa
passione per l’umanità anche
le parole dei vescovi italiani.
Nessuna fuga in avanti, dun-
que; né tanto meno irrespon-
sabilità verso le regole o strap-
po istituzionale. Il confronto e
il dialogo con le Istituzioni go-
vernative – anche in qualche
passaggio dai toni forti – non
è mai venuto meno, all’inse-
gna di una reciproca stima.
A che punto è l’elaborazione
del Protocollo per le celebra-
zioni eucaristiche?
Il dialogo con le Istituzioni go-
vernative è quotidiano e al-
l’insegna di una collaborazio-
ne leale. Da lunedì avremo la
possibilità di celebrare le ese-
quie; stiamo lavorando da un
paio di settimane su un Pro-
tocollo per le celebrazioni eu-
caristiche, che minimizzi al
massimo il rischio del conta-
gio: preservare la salute di
tutti deve essere un interesse
primario.
Molti fedeli hanno sofferto
per la mancanza di accesso ai
sacramenti, invocando la ri-
presa delle celebrazioni con
il popolo. Che cosa dice loro?
ria. Abbiamo cercato di reagi-
re moltiplicando proposte che
hanno potuto contare sul
supporto decisivo dei media e
della rete. Mi auguro che que-
sta sofferta privazione, come
ogni digiuno ben motivato, a-
limenti il desiderio e sosten-
ga anche l’attesa della cele-
brazione, di quel culto – che
per chi crede – è sostegno a o-
gni forma di libertà. Allo stes-
so tempo, la Chiesa è pre-
senza viva del Signore, che si
incarna in coloro che acco-
gliendo la sua Parola se ne
fanno testimoni: le opere di
carità e di prossimità in que-
sto tempo si sono moltipli-
cate in modo straordinario.
Il sito https://chicisepare-
ra.chiesacattolica.it dà visi-
bilità a molte di queste, e-
spressione della vivacità del-
le comunità locali.
Il calo del pil potrebbe far se-
gnare un –15% nel 2020. Mi-
gliaia di posti di lavoro persi
e attività commerciali chiuse
saranno l’effetto sull’econo-
mia di una crisi sanitaria che
cambierà la vita di molti ita-
liani. Nella ricorrenza della
festa dei lavoratori, che mes-
saggio vuole dare la Chiesa i-
taliana al Paese?
È un primo maggio difficile.
La crisi sanitaria ha generato
una crisi economica che si ri-
verbera drammaticamente
sul lavoro. Nulla sarà come
prima, hanno scritto i vesco-
vi italiani nel messaggio per il
1° maggio di quest’anno. A-
scoltiamo il grido di dolore
autonomi, dagli stagionali,
da coloro che subiscono la
duplice vessazione del lavo-
ro in nero e del caporalato. In
quanti temono di non riapri-
re la loro attività, di non tro-
vare più il proprio impiego,
di sprofondare nella disoc-
cupazione? Non manca chi si
Il futuro si fonderà
sulla nostra capacità
di fare squadra,
partendo dagli ultimi,
sulla solidarietà
rispetto all’egoismo
È necessario ripensare
le priorità e ridisegnare
una nuova economia,
rispettosa dell’uomo
e del creato, sulle orme
della Laudato si’
approfitta di questa situazio-
ne per imporre salari indeco-
rosi a chi, per necessità, ac-
cetta impieghi sfiancanti. Il
lavoro è dignità, ricorda an-
che il Santo Padre. E quando
la Chiesa parla del lavoro non
descrive un principio astrat-
to, ma parla degli uomini e
delle donne che lavorano e lo
fa perché è un dovere che le
appartiene. Parlando agli o-
priorità cristiana».
La Chiesa e il lavoro, un lega- generale della
me che viene da lontano.
La spiritualità benedettina se- Cei: stiamo
gue il motto “prega e lavora” e lavorando a un
i Santi, a ben guardare, sono protocollo per
spesso dei grandi lavoratori.
Non a caso ogni professione,
le celebrazioni
ogni mestiere, ogni arte, ha un eucaristiche che
suo patrono. Non è solo de- riduca al minimo
vozione popolare, ma il segno il rischio contagi
di una prossimità autentica
della Chiesa, risalente nel
Preservare
tempo, ai lavoratori tutti: oltre la salute deve
ad intervenire con aiuti ma- essere primario
teriali, si è anche pensato a un
affidamento spirituale, una
tutela integrale. E ancora, co-
me non pensare che anche
Gesù ha lavorato in bottega
con Giuseppe? Avrà piallato e
scalpellato; avrà sudato e si
sarà ferito. Gesù conosceva la San Gennaro,
fatica e la preziosità del lavo-
ro e per questo, come sotto- Sepe da solo
linea la dottrina sociale del- non ci sarà
la Chiesa, ne riconosce sem-
pre il valore e l’importanza.
processione
Non poche delle sue parabo-
le hanno a che fare con il La preghiera di
mondo del lavoro: il semina- intercessione per
tore, gli operai e la messe, i l’auspicato prodigio di
vignaioli, i talenti non fatti san Gennaro sarà in
fruttare. Ai discepoli dice: “Vi diretta streaming
farò pescatori di uomini”, co- domani alle 19. Si
sì chiarendo che l’evangeliz- vedrà solo il cardinale
zazione non è automatica, Crescenzio Sepe a
ma è lo sforzo del pescatore presiedere la
di mettere la barca in acqua, celebrazione
l’attesa paziente, la fiducia eucaristica durante la
nella raccolta della rete, il ri- quale la diocesi prega
cominciare ogni giorno. il santo patrono e
Cosa succederà nei prossimi aspetta la liquefazione
mesi? Come si risolleverà la del sangue.
società? Tre volte l’anno san
È nel “dopo” che si vedrà la te- Gennaro rinnova il suo
nuta della nostra società. Il fu- legame con Napoli e il
turo si fonderà sulla nostra ca- suo sangue viene
pacità di “fare squadra”, par- esposto di fronte a
tendo dagli ultimi, sulla soli- migliaia di fedeli. E
darietà rispetto all’egoismo. Il ogni volta si spera che
dopoguerra in Italia per i no- si sciolga. Nel sabato
stri genitori fu un momento precedente la prima
straordinario di ricostruzione domenica di maggio, il
collettiva: uscita dalle deva- 19 settembre e il 16
stazioni e dalle privazioni del dicembre, i napoletani
conflitto, la comunità si trovò accorrono in Duomo
coesa, pronta non solo a “fa- per assistere alla
re”, ma a “fare insieme”. Inol- liquefazione;
tre, i cittadini erano accom- quest’anno a causa
pagnati da aziende ben radi- dell’emergenza
cate sul territorio e dà garan- sanitaria,
zie reali sul fronte dello stato l’arcivescovo sarà da
sociale. Oggi molte delle con- solo a implorare la
dizioni che c’erano allora non benedizione del
ci sono più: il lavoro è diven- patrono sulla Città e
tato flessibile, liquido, preca- sulla Chiesa. Alle 19
rio. Il contesto è poi reso in- Sepe porterà il
stabile da una congiuntura reliquiario con la teca
che non ha eguali e che ha e le ampolle con il
colpito forte proprio laddove sangue del santo
qualcuno pensava risiedesse martire dalla cappella
il punto di forza del sistema: di san Gennaro fino
la globalizzazione. È neces- all’altare maggiore
sario ripensare le priorità e ri- dove darà inizio alla
disegnare una nuova econo- celebrazione.
mia, rispettosa dell’uomo e È la prima volta che
del creato, sulle orme della Napoli non vedrà il
Laudato si’. busto e il reliquiario
© RIPRODUZIONE RISERVATA con la teca e le
ampolle, insieme ai
busti d’argento dei
santi compatroni,
sfilare dal Duomo a

La Cei ai sacerdoti: termoscanner, distanza e comunione senza contatto Santa Chiara, in

ricordo della prima
traslazione delle
Il ministero VINCENZO R. SPAGNOLO dizioni a cui parroci e sacerdoti dovranno idonei contigui alla chiesa, il sacerdote do- «ancora nella situazione attuale richiede reliquie del santo da
dell’Interno attenersi per celebrare in sicurezza le ese- vrà considerare «la possibilità di celebrare la limitazione di diversi diritti costituzio- Pozzuoli a Napoli. La

L
risponde a sanificazione dei locali, la distri-
buzione dell’Eucaristia senza con-
al «quesito» tatto fisico fra celebrante e fedeli, il
avanzato controllo col termoscanner della tempe-
dai vescovi, ratura corporea dei partecipanti da parte
di un addetto alla sicurezza, con l’inibizio-
chiedendo ne a partecipare a chi abbia più di 37,5 gra-
di evitare di. Sono alcune delle disposizioni precau-
sia i cortei zionali previste dalla Conferenza episco-
funebri, sia pale italiana per la celebrazione dei fune-
rali, che riprenderà da lunedì 4 maggio, co-
il rischio di me anticipato ad Avvenire dal ministro del-
assembramenti l’Interno Luciana Lamorgese e poi previ-
sto dal presidente del Consiglio Giuseppe
Conte nell’ultimo Dpcm.
Le indicazioni dell’episcopato italiano so-
no contenute in una «nota complementa-
re» al testo diffuso ieri dal ministero del-
l’Interno. Nella nota, firmata dal segretario
generale della Cei, il vescovo Stefano Rus-
so, sono dettagliamente descritte le con-
quie dei defunti. Ad esempio, si legge, «nel
momento della distribuzione della Comu-
nione eucaristica si evitino spostamenti».
Dovrà essere il celebrante «a recarsi ai po-
sti, dove i fedeli – al massimo quindici – so-
no disposti nel rispetto della distanza sa-
nitaria». Il sacerdote dovrà igienizzarsi ac-
curatamente le mani, indossare «la ma-
scherina, avendo cura di coprirsi adegua-
tamente naso e bocca» e mantenere «un’a-
deguata distanza di sicurezza».
Davanti alla chiesa saranno affissi cartelli
informativi e, come detto, qualora qualcu-
no dei partecipanti dovesse avere 37,5 gra-
di corporei, gli verrà interdetto l’accesso.
Ancora, s’invita a restare a casa chi accusi
sintomi di influenza o sia stato in contat-
to nei giorni precedenti con persone risul-
tate positive al virus. Inoltre, «al termine di
ogni celebrazione si dovrà favorire il ri-
cambio dell’aria» e, laddove ci siano spazi
le esequie all’aperto» (col rispetto delle di- nali, fra i quali anche l’esercizio della li- processione veniva
stanze di sicurezza e delle altre indicazio- bertà di culto». infatti detta ««degli
ni) o, in alternativa, valutare l’ipotesi di «ce- Il Viminale raccomanda che le cerimonie infrascati», per la
lebrare le esequie funebri all’aperto nelle si svolgano «in un tempo contenuto» e che consuetudine del clero
aree cimiteriali». In apertura della nota si i «partecipanti si allontanino quanto pri- di proteggersi dal sole
ricorda come, nel confronto con le istitu- ma dal luogo della celebrazione, evitando coprendosi con
zioni governative e il Comitato tecnico– la formazione di assembramenti o di cor- corone di fiori, durante
scientifico, la segreteria generale della Cei tei di accompagnamento al trasporto del il tragitto nei vicoli del
«sta affrontando le condizioni con le qua- feretro». Ancora, il ministero dell’Interno centro storico.
li, gradualmente, riprendere le celebrazio- prescrive che «i partecipanti indossino i- Quest’anno i
ni con il popolo e le attività pastorali». donei dispositivi di protezione delle vie re- napoletani
Sempre ieri, il prefetto Michele di Bari, ca- spiratorie e mantengano le distanze pre- attenderanno il
po dipartimento Liberta civili e immigra- viste». In caso di celebrazione della Mes- prodigio seguendo la
zione del Viminale, ha inviato un’articola- sa, si invita i fedeli a evitare contatti fisi- diretta streaming su
ta comunicazione alla Cei, diramando con- ci come «lo scambio del segno della pa- MariaTv e la
temporaneamente una circolare ai prefet- ce, in continuità con le disposizioni ec- celebrazione sarà
ti, con allegata la lettera, affinché prenda- clesiastiche già emanate». Infine, se il fu- videotrasmessa da
no visione delle nuove disposizioni. Nel nerale dovesse svolgersi in un luogo chiu- Tv2000 e dall’emittente
documento, che ha la veste di una rispo- so (la chiesa), si chiede che esso sia pre- locale Canale 21.
sta a un «quesito» avanzato dalla Cei, si af- viamente sanificato. (Rosanna Borzillo)
ferma che la tutela della salute pubblica © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Venerdì 1 maggio 2020 PRIMO PIANO 7

Coronavirus:
la fede
La Chiesa affida l’Italia alla Vergine
Stasera al Santuario di Caravaggio l’invocazione della speciale protezione. A farla a nome di tutti i vescovi
del nostro Paese sarà il pastore di Cremona Antonio Napolioni, guarito dal Covid-19. Diretta alle 21 su Tv2000
GIACOMO GAMBASSI
L
e lettere sono tutte in un angolo del
grande tavolo che accoglie chi entra nel
suo studio al primo piano del palazzo
arcivescovile di Perugia. Centinaia di lettere in-
dirizzate al cardinale Gualtiero Bassetti, arri-
vate per posta o per mail, in cui si chiede al
presidente della Cei di consacrare a Maria l’I-
talia piegata dal coronavirus. Oggi, primo gior-
no di maggio, mese dedicato alla Vergine e ac-
compagnato dal Rosario, avverrà l’atto di affi-
damento alla Madre di Dio. L’ha voluto Bas-
setti a nome dell’intera Chiesa italiana e a “so-
stegno” di tutta la nazione. Ma non sarà lui a
presiedere il rito. Perché l’appuntamento ma-
riano si terrà nel Santuario di Caravaggio, ca-
ro alla devozione dei lombardi. Un luogo scel-
to dalla Cei perché sorge in provincia di Ber-
gamo ma nella diocesi di Cremona, quasi a vo-
ler toccare due delle zone più colpite dalla pan-
demia che racchiudono la sofferenza e il do-
lore di tutto il Paese. E proprio il vescovo di Cre-
mona, Antonio Napolioni, guiderà la liturgia,
lui che dal virus è stato contagiato ed è stato
ricoverato in ospedale. Il tutto si svolgerà a por-
te chiuse, ma l’evento potrà essere seguito, a
partire dalle 21, su Tv2000 e su InBlu Radio.
La telefonata con cui il presidente della Cei ha
annunciato a Napolioni che l’affidamento si
sarebbe tenuto a Caravaggio «è stata una sor-
presa», spiega il vescovo. «Il Santuario il cui ab-
braccio è simile a quello di piazza San Pietro –
prosegue – significa accoglienza incondizio-
nata. Non ci sono primogeniture, ma una re-
lazione fraterna che alimenta la speranza, fa-
cendo in modo che la fragilità di questo diffi-
cile momento diventi, in positivo, la nostra ve-
ra forza». Una pausa. «La nostra gente ha sete
LA TRADIZIONE PARLA DELL’APPARIZIONE A UNA CONTADINA
me un grido: «Madre santa, ti supplichiamo: LA RIFLESSIONE IL GESTO
accogli la preghiera delle donne e degli uomi-
Maria, nelle tue mani Centinaia le
ni del nostro Paese che si affidano a te. Libera-
ci dal male che ci assedia». Alla Vergine si chie- lettere arrivate in
de di sostenere «le famiglie smarrite, soprat-
tutto le più povere», ma anche i bambini e i
giovani. Poi di rendere «sapienti i genitori», di
la fatica e la speranza queste settimane
al presidente
dare «vigore agli anziani, salute agli ammala-
ti, pace eterna a chi muore». I governanti sono
invitati a prendere «decisioni sagge e appro-
di tutta la comunità della Cei Bassetti
per chiedergli di
priate». E si sollecita «forza» per «i medici, gli
compiere questo
GUALTIERO BASSETTI
infermieri, gli operatori sanitari, chi si occupa gesto. L’invito
del Papa
I
dell’ordine pubblico». Un richiamo agli scien- n questo nostro tempo nel quale purtroppo la
ziati perché le loro menti siano «acute» e le ri- pandemia continua ad espandersi, diventa ne- a riscoprire il
cerche «efficaci». Rivolgendosi anche a san Giu- cessario, come ci ha vivamente raccomandato il
seppe, si invoca di custodire «il lavoro di tutti» Santo Padre, intensificare la preghiera della comunità
Rosario a casa
e di favorire la «condivisione soprattutto con cristiana, in particolare con l’Adorazione Eucaristica. in questo mese
chi soffre» donando «il gusto dell’essenziale». Forse stiamo intravedendo un bagliore di luce in fon- di maggio
Napolioni legge nel gesto di oggi un soccorso do al tunnel, ma il cammino da fare resta certamen-
L’interno del Santuario di Caravaggio “celeste” che «possa aiutare l’Italia a continuare te lungo. E noi pastori dobbiamo fare di tutto perché
ad essere unita, come è stato nelle prime set- la fede dei piccoli, dei poveri, in una parola, del tutto
di libertà, ha sete di salute, ha sete di futuro», timane della pandemia», dice. Il rischio, in ca- popolo di Dio, non vacilli.
aggiunge Napolioni. Il riferimento è al titolo so contrario, «è che la stanchezza e le polemi- Abbiamo già sfiorato la tragedia, anche in Italia, con
con cui la Vergine, apparsa “con le lacrime” nel che politiche possano avere la meglio». Ai pie- decine di migliaia di morti, fra cui tantissimi anziani,
1432, viene venerata in questo angolo della di della Madonna ci sarà l’intera Penisola, a co- medici, infermieri, operatori sanitari, suore, sacerdo-
Lombardia: “Maria della fonte”. Come la fon- minciare dalle zone dell’epicentro Covid. «Qui ti: tutti di animo grande. Papa Francesco li ha defini- Santa Marta,
te che sgorga sopra il battistero e che è meta di – racconta il vescovo – il traffico delle ambu- ti "i Santi della porta accanto". Troviamo inoltre fa-
pellegrinaggio, soprattutto dei malati, da tut- lanze insieme con il suono delle sirene è stato miglie preoccupate e la preghiera
ta la regione. la nostra colonna sonora. Ora è diminuito, ma disorientate per la gra- per i defunti
La preghiera di stasera verrà scandita dal Ro- quando ne sentiamo una si risveglia il nostro ve crisi economica. Tut-
sario. E saranno contemplati i misteri doloro- dolore. Sappiamo che la lotta va avanti, nelle ti questi motivi e mol-
«anonimi»
si. All’inizio verrà accesa una lampada perché terapie intensive e non solo. Ci vuole vigilan- tissime lettere e telefo-
dalla luce della Vergine i suoi «figli ricevano za sul territorio e rispetto delle misure di di- nate ricevute mi hanno «Preghiamo oggi per i
conforto», si legge nel libretto. Quindi l’atto con stanziamento fisico. Dobbiamo andare avan- spinto a promuovere defunti, coloro che
cui i vescovi italiani pongono l’Italia sotto «la ti con pazienza, esercitando un grande discer- con la Presidenza della sono morti per la
protezione della Madre di Dio come segno di nimento che ci consenta di non cadere nel pa- Cei un atto di affida- pandemia; e anche in
salvezza e di speranza». Nella preghiera rivol- nico o nella superficialità. È un esame, una pro- mento a Maria presso il modo speciale per i
ta a Maria si parla di un «tempo velato dalle om- va di maturità». Santuario di Caravag- defunti – diciamo così
bre della malattia e della morte». Poi si alza co- © RIPRODUZIONE RISERVATA gio, in Lombardia, la re- – anonimi: abbiamo
gione d’Italia più colpi- Il cardinale Bassetti visto le fotografie delle
ta dal coronavirus. fosse comuni.
La presenza silenziosa Tanti…». Con queste
della madre è più eloquente di mille parole. Essa ci fa parole il Papa ha

Un luogo di devozione dal XV secolo capire che vuol stare con noi, particolarmente con
tutti i suoi figli crocifissi. Stabat Mater. Sta nel nostro
smarrimento e ci rischiara la strada. Ci orienta, ci scal-
da il cuore e riaccende in noi la speranza di una vita
introdotto ieri la
Messa a Casa Santa
Marta. «Nessuno può
conoscere Gesù senza

meta di pellegrinaggio di molti santi nuova. Particolarmente in questa nostra condizione

ci chiede di sostare con Lei e di guardare le cose in u-
na prospettiva nuova. Chi più di Lei può chiedere a o-
gni cuore trafitto di non fermarsi al buio del Venerdì
Santo? Chi più di Lei, che ha allattato con premura il
che il Padre lo attiri»
ha detto nell’omelia
commentando il
Vangelo, «questo è
valido per il nostro
MARCO RONCALLI Figlio di Dio infante, lo ha protetto dalle insidie di E- apostolato, per la
rode, lo ha aiutato a crescere «in età, sapienza e gra- nostra missione

S
imbolica la data: primo giorno
del mese dedicato alla Vergine,
nonché festa di san Giuseppe,
patrono dei lavoratori. Simbolico il luo-
go: Santa Maria del Fonte a Caravaggio,
diocesi di Cremona e provincia di Ber-
gamo. Stasera, proprio qui, la preghie-
ra guidata dal vescovo Antonio Napo-
lioni ha al centro l’affidamento a Maria
del popolo italiano in uno dei periodi
più drammatici della sua storia. Un ge-
sto deciso sulla spinta – come altre vol-
te – di richieste provenienti dai credenti.
Da qui la risposta della presidenza del-
la Cei e la scelta di quello che è il più vi-
sitato santuario mariano della Lom-
bardia, luogo privilegiato dall’episco-
pato della regione, associazioni, movi-
menti ecclesiali, gruppi parrocchiali,
nella terra più colpita dalla pandemia
nel nostro Paese ora in procinto di “ri-
cevere” l’abbraccio della Vergine. Co-
me è stato in Spagna e Portogallo nel
marzo scorso, senza dimenticare il “pre-
cedente italiano” del 13 settembre 1959,
quando alla fine del XVI Congresso eu-
caristico nazionale, l’Italia fu consacrata
al cuore immacolato di Maria dal lega-
to pontificio cardinale Marcello Mim-
mi, a nome dell’episcopato e del po-
polo italiano, e un radiomessaggio di
Giovanni XXIII esortò tutti ad operare
affinché quell’atto divenisse «un moti-
vo di sempre più serio impegno nella
pratica delle cristiane virtù, una difesa
validissima contro i mali, e una sor-
gente di prosperità anche tempora-
le…». Stasera, innanzi all’immagine di
“Maria della fonte” si chiederà aiuto per
i malati, i medici, gli operatori sanitari,
i lavoratori dal futuro incerto, le fami-
glie… Si ricorderanno i defunti. E si sup-
plicherà dalla Madre di Dio protezione
per quest’Italia alla vigilia di una “Fase
2” che necessita ancora senso di re-
sponsabilità. Non è tutto. I collegamenti
attraverso la televisione, la radio e la Re-
te offriranno a molti la possibilità di sco-
prire o riscoprire questo centro di de-
vozione che ha le sue origini nel XV se-
colo quando si moltiplicarono asserite
apparizioni che nell’entusiasmo dei fe-
deli spinsero alla costruzione di San-
tuari (successivamente prevalsero im-
magini miracolose, lacrimazioni, effu-
sioni di sangue, prodigi). Da quel pe-
riodo, di generazione in generazione,
si tramanda che la Vergine apparve ad
una contadina tribolata, Giannetta de’
Vacchi, affidandole l’incarico di porta-
re messaggi di pace, non senza esorta-
zioni alla penitenza e alla conversione,
ma anche al rendimento di grazie, di-
cendole poi che la sua catapecchia sa-
rebbe divenuta un Santuario. Alla veg-
gente anche l’annuncio dell’arrivo del-
la pace in famiglia, tra Venezia e Mila-
no allora in lotta fra loro, e persino fra
Chiese d’Oriente e d’Occidente. La pri-
ma notizia è su una pergamena del 31
luglio 1432. A seguire ecco continue
conferme delle autorità religiose e civi-
li, poi via via nei lasciti testamentari o
resoconti di opere di carità. Nasce co-
sì, al centro di una pianura, il primo nu-
zia», può additarci la luce del Risorto e può asciuga- apostolica come
re ogni nostra lacrima? cristiani. Penso anche
L’atto di affidamento avviene non solo all’inizio di alle missioni. “Cosa
maggio, il mese dedicato alla Madre di Dio e scandi- vai a fare nelle
to dal Rosario, ma anche nel giorno in cui la Chiesa fa missioni?” – “Io, a
memoria di san Giuseppe lavoratore, sposo della Ver- convertire la gente” –
gine. Già nelle passate settimane abbiamo compreso “Ma fermati, tu non
che l’emergenza sanitaria porta con sè una nuova e- convertirai nessuno!
mergenza economica. E saranno in tanti, troppi a pa- Sarà il Padre ad
gare un alto prezzo: giovani, donne, padri di famiglia attirare quei cuori per
che sono già senza lavoro o rischiano di perderlo; im- riconoscere Gesù”.
prenditori che potrebbero dover chiudere le loro a- Andare in missione è
ziende; negozianti, artigiani, liberi professionisti che dare testimonianza
vedono bloccate le attività. Nella figura silente e fedele della propria fede;
di san Giuseppe si riconosce la dignità del lavoro u- senza testimonianza
mano. Sul suo esempio facciamoci testimoni di carità non farai nulla».
concreta, soccorrendo coloro che saranno toccati dal- Andare in missione
la piaga della disoccupazione e chiedendo a chi ha quindi «non significa
ruoli di responsabilità sociale e politica di permette- fare strutture grandi,
re che sia sempre assicurato il pane alla povera gen- cose… e fermarsi
te, come diceva Giorgio La Pira. così», «tu puoi fare una
Invochiamo l’intercessione della Vergine di fronte al struttura ospedaliera,
difficile tempo che ci attende. Maria, per quanto la educativa di grande
notte possa sembrare oscura, non ci smarriremo af- perfezione, di grande
fidandoci a Te, e Tu ci orienterai a tenere accesa la sviluppo, ma se una
lampada della nostra fede e della nostra speranza per- struttura è senza
ché tu, madre di Dio, hai portato nel tuo grembo la spe- testimonianza
ranza e la salvezza di tutto il mondo: Gesù Cristo. cristiana, il tuo lavoro
Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve lì non sarà un lavoro di
e presidente della Conferenza episcopale italiana testimone, un lavoro di
vera predicazione di
Gesù: sarà una società
ta una cupola dal quale si staccano lun- di beneficenza, molto
go l’asse est ovest due braccia a navata buona – molto buona!
Il Santuario unica conclusi da portici che quasi cir- – ma niente di più». Il
mariano di condano la basilica. Una chiostra che Pontefice ha quindi
Caravaggio dove ieri come oggi serve, insieme al viale re- sottolineato il valore
si svolgerà l’atto staurato dopo il 2000, quale introdu- della preghiera:
di affidamento zione all’incontro con gli ambienti più «Senza testimonianza
dell’Italia sacri: il Sacro Fonte e – dentro la chie- e preghiera non si può
alla Vergine sa – l’altare delle celebrazioni, i confes- fare predicazione
sionali per la riconciliazione, il Sacro apostolica, non si può
Speco. Vanno poi sottolineate la fama fare annuncio. Farai
cleo dell’attuale complesso. Con una
Qui nel 1992 Giovanni sempre più vasta del Santuario specie una bella predica
chiesa eretta per volere del duca di Mi- Paolo II incontrò 50mila nel ‘700, le opere d’arte nella sagrestia morale, farai tante
lano Filippo Maria Visconti e consa- giovani lombardi con gli affreschi mariani sulla volta, il fa- cose buone, tutte
crata nel 1451; quindi i successivi am- parlando loro anche della scino esercitato dal posto su tanti pel- buone. Ma il Padre
pliamenti voluti da Carlo Borromeo e legrini famosi: compresi non pochi bea- non avrà la possibilità
affidati nel 1575 a Pellegrino Tibaldi,
necessità di riconciliarsi ti e santi, futuri Papi e un Pontefice re- di attirare la gente a
anche se occorrerà attendere sino al con la morte e di gnante: Giovanni Paolo II qui il 20 giu- Gesù». Oggi inizia il
1709 per vederne la conclusione (in- accogliere sino in fondo gno ‘92. Quella volta Wojtyla parlò a mese di maggio e nei
sieme al viale con tanto di Arco trion- la vita, come pure cinquantamila giovani anche della ne- giorni scorsi
fale recante nell’attico un gruppo mar- cessità di riconciliarsi con la morte e Francesco ha
moreo). I lavori al tempietto poi inglo-
della malattia e della di accogliere sino in fondo la vita; co- pubblicato una lettera
barono sotto l’altare maggiore, in una sofferenza. «Non castighi me pure della malattia e della soffe- invitando i fedeli a
cripta, il luogo dell’apparizione e della o condanne, ma occasioni renza: «non castighi o condanne, ma riscoprire in questo
fonte sgorgata – si narra – prodigiosa- per entrare nel cuore occasioni per entrare nel cuore del mi- tempo a casa propria
mente. Tutto l’insieme è costituito da stero dell’uomo». la recita del Rosario.
un corpo centrale quadrato dove svet-
del mistero dell’uomo» © RIPRODUZIONE RISERVATA (Red.Cath.)
8 PRIMO PIANO Venerdì 1 maggio 2020

Coronavirus:
Primo maggio
«Concentriamoci sui più fragili»
Gardini: disoccupati e lavoratori poveri devono essere la priorità in questa nuova fase di ripresa lenta
Mi saperei aspettato protocolli più stringenti per il rientro. E la liquidità alle imprese stenta ad arrivare
L’INTERVISTA LUCA MAZZA
Il presidente di
U
na festa che arriva in
Confcooperative: una fase del tutto sin-
sono molto golare, anche se mai
come quest’anno le dediche so-
preoccupato per no tante: «Impossibile non
la tenuta del Non pensare oggi agli eroi silenzio-
profit e della si del nostro tempo, dai medi-
ci agli operatori sanitari e dei
cooperazione servizi socio–assistenziali che,
sociale, anche in alcuni casi, hanno prestato
perché c’è una servizio anche senza dispositi-
parte della vi di protezione adeguati, pas-
sando per il personale dei su-
politica che permercati, del trasporto, dei
pensa di poterne servizi di pulizie, facchinaggio
fare a meno e sanificazione. Adesso più di
prima dobbiamo concentrarci
sui più fragili, a partire dai di-
soccupati ma senza dimenti-
carci dei tanti lavoratori pove-
ri, in quanto senza adeguate tu-
tele o con un reddito insuffi-
ciente per condurre una vita di-
Trentamila gnitosa». Maurizio Gardini,
presidente di Confcooperati-
clic ve, invita a trascorrere questo
per il Cash Primo Maggio nell’epoca del
lockdown ponendo la massi-
Mob Etico ma attenzione a non lasciare
indietro nessuno: «È una festa
Il 29 aprile si è svolta di attesa. Pensavamo di esse-
la quinta edizione del re proiettati sull’avvio Fase 2,
Cash Mob Etico di invece ci ritroviamo con una
NeXt - Nuova ripresa lenta».
Presidente, si attendeva una ri-
partenza più decisa?
Premetto che nessuno vuole
sottovalutare o venir meno a-
gli aspetti della sicurezza e del-
la salute, ma va anche detto che
l’Italia è stato il primo Paese a
chiudere tutto e probabilmen-
te sarà l’ultimo a riaprire. Stia-
mo già pagando un prezzo e-
conomico salatissimo, con cen-
tinaia di migliaia di persone che
rischiano di perdere l’impiego.
Dalla politica mi sarei aspetta-
to l’attuazione di protocolli più
stringenti per il ritorno al lavo-
ro; test rapidi per operatori sa-
nitari e pazienti in situazioni
più fragili (negli ospedali, nel-
le Rsa e nelle comunità) per ge-
stire le situazioni di particola-
re criticità; ossigeno immedia-
to per le imprese, mentre le ri-
sorse previste dal “decreto li-
quidità” stentano a essere ero-
gate. Non si può festeggiare il
Primo Maggio senza dare la
necessaria importanza alla
salvaguardia dei posti di lavo-
ro, alle filiere che forniscono
per le Pmi e alla tenuta di set-
tori strategici per l’economia
italiana come il turismo e il
commercio.
Andiamo incontro a un au-
mento della disoccupazione.
Maurizio Gardini
Le risorse sul lavoro andreb-
bero destinate di più ai sussidi
oppure è meglio dare incenti-
vi per creare nuova occupa-
zione?
Non è sufficiente affidarsi agli
ammortizzatori sociali. Anche
perché gli interventi che si fan-
no sono tutti “a debito” e dun-
que esasperano il rapporto de-
ficit/Pil e rappresentano un’i-
poteca sul futuro delle ultime
generazioni. È chiaro che, so-
prattutto in questa fase, occor-
re trovare un equilibrio tra sus-
sidi e investimenti che consen-
tano a imprese condizioni di
generare e sviluppare lavoro.
«Impossibile non
pensare oggi agli eroi
silenziosi del nostro
tempo, dai medici agli
operatori sanitari e dei
servizi socio–
assistenziali
Per bilanciare le
ricadute del lockdown
occorre trovare un
equilibrio tra sussidi e
investimenti»
Ma non è solo una questione e-
conomica: ci sono provvedi-
menti a costo zero che verreb-
bero incontro alle imprese,
sburocratizzando alcune pro-
cedure, ma non vengono nean-
che presi in considerazione.
Le nuove modalità di lavoro
con cui tante persone sono sta-
te costrette a convivere – a par-
tire dallo smart working – por-
teranno cambiamenti struttu-
rali anche nella cooperazione
sociale?
La stagione del coronavirus –
che sta provocando ferite, sof-
ferenze e disagi – ha avuto qual-
che risvolto positivo, come nel
caso dell’accelerazione sullo
smart working. È un sistema
che ci spinge all’innovazione,
aiutandoci a essere più effica-
ci, più brevi e anche più con-
creti. Naturalmente ci sono si-
tuazioni, professioni e impie-
ghi in cui è indispensabile la
presenza fisica. Tuttavia, anche
se a un ritmo ridotto rispetto
ad ora, il lavoro da remoto sarà
un punto di non ritorno per il
Paese. Non solo: lo smart
working ci consentirà anche di
affrontare meglio il più grande
ostacolo del (lento) ritorno al-
la normalità: la gestione della
mobilità. Nelle grandi città ol-
tre l’80% delle persone per rag-
giungere i luoghi di lavoro uti-
lizza metro, bus o treno. Ridur-
re le presenze sui mezzi pub-
blici, dunque, aumenta le pos-
sibilità di rispettare il distan-
ziamento sociale.
Quanto è serio il pericolo che
con la recessione si acuiscano
le diseguaglianze?
Il rischio esiste ed è alto. Basti
ricordare cosa è accaduto con
la Grande Crisi esplosa nel
2008. Ogni fase di ciclo econo-
mico negativo, se non gover-
nata bene, produce squilibri
sociali. Oltre al timore di un au-
mento della disoccupazione,
c’è quello di un’impennata dei
lavoratori poveri. Nei prossimi
giorni uscirà un focus di Cen-
sis–Confcooperative dedicato
proprio al peso degli occupati
fragili nella nostra società. È un
tema che riguarda tutti: mi-
granti, colf, badanti, ma anche
tanti giovani o over 50 italiani.
Il Non profit come uscirà da
questa crisi?
Il nostro mondo è stato messo
a dura prova negli ultimi mesi.
Chi è rimasto in attività non si
è mai tirato indietro, produ-
cendo sforzi straordinari. Men-
tre chi si è fermato adesso ha
bisogno di risorse finanziarie
adeguate per ripartire. In ge-
nerale, sono molto preoccupa-
to per la tenuta Terzo settore e
della cooperazione sociale, an-
che perché c’è una parte della
politica italiana che pensa di
poter fare a meno di questa e-
sperienza fondamentale del
nostro Paese. Piuttosto che fa-
re proclami di ripristino di pro-
cessi di statalizzazione, mi
preoccuperei di recuperare un
senso vero e autentico dell’im-
pegno di sussidiarietà. Chi pen-
sa che il pubblico possa fare
tutto, dalla sanità al welfare, è
fuori dalla storia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Economia per Tutti, in

collaborazione con
Fim-Cisl: l’annuale IL GRIDO D’ALLARME ARTIGIANI

«Noi addette alle mense

appuntamento per
raccontare storie di Cassa
aziende e lavoratori
impegnati sulla strada integrazione
della sostenibilità che sui conti
quest’anno si è tenuto
in maniera "virtuale"
vista l’emergenza
sanitaria. Tante realtà
siamo state dimenticate» correnti
Ci sono lavoratori che,
aziendali hanno MAURIZIO CARUCCI ha ancora provveduto a versare un centesimo». in Italia, hanno già ri-
potuto raccontare il Ma al ritardo dei pagamenti da parte dell’Istituto cevuto la cassa inte-

loro impegno a oltre
30 mila cittadini e
consumatori italiani,
convertiti in "click" sui
siti delle aziende
coinvolte, alla
scoperta di storie di
sostenibilità e prodotti
che aiutano i territori.
Grazie all’azione
condivisa di
Altremani, Botteghe
del Mondo di
Altromercato,
Consorzio Sale della
Terra, Fairtrade,
Cooperativa La
Semente, Mercato
Circolare, Madre Terra
Caffè, NaturaSì circa
50 mila persone anche
sui social hanno
potuto "assaggiare"
virtualmente
l’impegno e i progetti
di tutte.
Pellegrini
riapre
la sua rete
in sicurezza
A
ddette e addetti alle mense scolastiche di- di previdenza, bisogna aggiungere anche la dura- grazione. FSBA, il Fon-
menticati dallo Stato. Con la chiusura del- ta del contratto, che prevede la sospensione esti- do di Solidarietà Bila-
le scuole a causa dell’emergenza Corona- va, per cui la retribuzione – che va da settembre terale dell’Artigianato
virus hanno perso il lavoro e molti non hanno al- al 10 giugno – cessa di esistere con la chiusura del- (costituito da Confarti-
cuna tutela. «Scrivo queste righe a nome mio e di le scuole in estate e la situazione diventa ancor gianato, Cna, Casarti-
tutte le 20mila e più colleghe che in Italia versano più grave. Da anni il sindacato chiede a gran vo- giani, Claai, Cgil, Cisl e
nelle medesime condizioni – spiega una di loro – ce di modificare le parti che penalizzano i dipen- Uil), ha già effettuato
. Siamo una categoria tra le più denti "in maniera eclatante e bonifici a quasi 170mi-
fragili e abbandonate del no- disumana" senza riuscire nel la persone (169.887)
stro settore e nelle attuali cir- loro intento. «Da parte nostra – per un totale erogato di
costanze non è stata spesa dichiara Massimo Stronati, pre- 80 milioni di euro circa
neanche una parola nei nostri sidente di Confcooperative La- (79.727.180,24). «Ab-
confronti. Siamo ferme dal 24 voro e Servizi – garantiamo tut- biamo già evaso un im-
febbraio. Alcune aziende han- te le tutele possibili alle nostre portante numero di
no anticipato il Fis-Fondo d’in- lavoratrici e a i nostri lavorato- pratiche -dichiara Fau-
tegrazione salariale, altre, non ri. In questo periodo di chiusu- sto Cacciatori, presi-
potendo farsi carico di tale in- ra di scuole e Università a cau- dente di FSBA. E, que-
combenza, hanno preferito de- sa del Coronavirus, abbiamo sto, grazie al prezioso
legare il pagamento all’Inps». assicurato gli ammortizzatori lavoro delle 21 artico-
Nel settore la maggior parte del sociali agli addetti e alle addet- lazioni territoriali degli
personale sono mamme single Le scodellatrici te delle mense scolastiche. An- Enti Bilaterali Regiona-
o separate la cui unica fonte di sono 20mila in Italia: che nel periodo estivo, per chi li e alla collaborazione
reddito proviene appunto dal- molte mamme single non vuole andare in ferie e in- decisiva dei sindacati a
l’attività lavorativa nell’ambito tende avere una continuità re- livello nazionale e lo-
della ristorazione scolastica, che già normalmente tributiva, cerchiamo di utiliz- cale». Sono 174.917mi-
che serve a far fronte seppur fanno fatica zare il personale in altre atti- la le aziende artigiane
con tante difficoltà al manteni- ad andare avanti vità». Tuttavia una gran parte che hanno richiesto la
mento della famiglia in toto: fi- degli addetti e delle addette prestazione prevista da
gli, affitto, bollette e cibo. Alcune hanno contrat- alle mense scolastiche si ritrovano ogni anno FSBA e oltre 658mila i
ti da 15 ore settimanali. «Non penso sia difficile ca- nei mesi estivi senza nessuna fonte di reddito e lavoratori. A regime,
pire le difficoltà che la nostra categoria – sostiene nessun sostegno da parte di alcuna istituzione per le nove settimane,
l’addetta – già nella normale vita quotidiana, a che pensi a dare una dignità anche a loro, co- verranno erogati sus-
maggior ragione in questo momento: stipendio strette – quando è possibile – a farsi mantene- sidi per circa due mi-
sostituito dagli ammortizzatori sociali e ridotto re dai genitori. liardi di euro.
quindi del 40%, come se non bastasse l’Inps non
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pellegrini riapre in L’ALTRA FACCIA DEL DELIVERY NELLA MILANO DEL LOCKDOWN MASSIMILIANO CASTELLANI
sicurezza la rete delle
proprie mense a
partire da lunedì
prossimo. L’azienda
spiega di aver I
l cibo al tempo del Coronavirus segue la rotta del delivery. E
probabilmente sarà un “delivery universale” - secondo le ulti-
me e caotiche indicazioni governative - per i ristoratori italiani.
Il ristorante di pesce rimasti invariati (una media di 80 euro), perché offrire un menù
completo a 10 euro, come stanno facendo illustri colleghi, signifi-
ca lanciare il messaggio distorto».
«messo in sicurezza i
propri 600 ristoranti
presso aziende,
Noi intanto ci siamo messi a ruota, un’intera giornata, dalle 11 al-
le 20, sulla scia di uno di loro: Dante Di Paolo. A distanza di mas-
simo rispetto l’abbiamo seguito mentre con la sua Vespa consegna
fa le consegne in taxi Ciò che fino a ieri sembrava impossibile era l’utilizzo dei taxi co-
me nuovi pony-express. «Vedendo tanti tassisti fermi e senza clien-
ti per il lockdown in corso, abbiamo pensato: ma certo, loro sì che
ospedali, comunità a domicilio il pranzo e la cena ai milanesi golosi del suo apprez- da nord a sud, in meno di mezz’ora. Sembra di stare al mio pae- possono darci una mano per le consegne», spiega Giuseppe. Tassi-
religiose e case di zatissimo menù di mare. Dante è il titolare di uno storico ristorante se». I Di Paolo sono aspri e gentili come il loro borgo d’Abruzzo, Piz- sti in appoggio per consegne in città «nelle quattro macroaree che
riposo». Grazie alla di pesce a’Riccione, fondato dai romagnoli fratelli Metalli nei pri- zoferrato (Chieti). Una storia dannunziana, sono arrivati sotto la ci siamo spartite» fino in Brianza. Una cena recapitata in una ca-
collaborazione con mi anni ’50 come ritrovo per camionisti e diventato con Gianni Bre- Madonnina per fare i camerieri e oggi sono titolari di una società sa privata di Lecco, il tratto più lungo di questo delivery. Il merca-
Roberto Burioni e al ra il buon ritiro enograstronomico del “Club del giovedì”. Dopo il con 45 dipendenti. Ora tutti in cassa integrazione, tranne lo staff to del pesce di Milano, uno dei bazar ittici più forniti al mondo,
supporto della centenario della nascita di Brera, caduto nel 1919, «il Club sareb- del delivery: «Lo chef Vittorio con tre aiutanti cuochi nella cucina non ha praticamente mai chiuso e lì, dalle 2 alle 6 del mattino, i
società Lifenet be rinato nella saletta fumatori del ristorante, proprio in questi del Bistrot dove prepariamo i menù. Io, mio fratello Giuseppe e due fratelli Di Paolo vanno a fare la spesa. «A volte, muniti di regolare
Healthcare, «la giorni, avevamo appena messo appunto un calendario di incon- dipendenti siamo invece gli addetti alle consegne». Un lavoro di autocertificazione, arriviamo fino a Bergamo, all’Orobica Pesca,
Pellegrini ha potuto tri», dice Loredana, la moglie di Dante, mentre lo saluta per quel- preparazione certosino, quanto faticoso e veloce. Lo staff confezio- in una zona tra le più colpite dal virus». Dante, in sella alla Vespa
così realizzare un la che sarà «una giornata campale. Io e mio fratello Giuseppe, ti- na i piatti, usa imballaggi e appositi cabaret plastificati per quel- sfreccia tra le poche auto e arriva alla casa della sciura Maria «90en-
protocollo relativo tolare dell’altro nostro locale a’Riccione Bistrot, appena abbiamo la che è la prima spedizione di pranzo: partenza alle 11 con il il ci- ne pensionata che aspetta il branzino alla siciliana per cenare con
all’attività di sparso la voce che portavamo il pesce cucinato a domicilio si è sca- bo in spalla nello zainetto di Dante o riposto nelle auto dei colla- il marito» o nella villa del cumenda che ha apparecchiato in pi-
ristorazione, con tenata la corsa alla prenotazione. Oggi, tra pranzo e cena sono più boratori. Viaggi tempestivi «ovviamente con guanti e mascherina scina e «al suo plateau di ostriche non ci rinuncia, mai». È calata
regole e di 50 le richieste, faremo mangiare, bene, più di 100 persone». Dan- d’ordinanza» per arrivare con il menù nelle condizioni di massi- la sera su Milano quando Dante e Giuseppe sono sfiniti ma sod-
raccomandazioni per te si muove agilmente in moto per le vie di una Milano ancor più ma freschezza. «Noi abbiamo deciso di sperimentare, prima degli disfatti per aver terminato un altro giorno di delivery, forse, una
i propri dipendenti e affascinate, quanto desolatamente deserta: «L’unica nota positiva altri, il delivery con la consapevolezza che potevamo garantire ai delle poche novità positive di questo tempo confuso e sospeso.
per i commensali». di questa emergenza Covid-19 è la possibilità di percorrere la città, clienti la stessa qualità di sempre. E per questo anche i prezzi sono © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Venerdì 1 maggio 2020 PRIMO PIANO 9

Coronavirus:
Primo maggio
NICOLA PINI
L
a Festa del lavoro cade
quest’anno cade nel pie-
no dell’emergenza coro-
navirus, la crisi più devastante
degli ultimi decenni. Nei pros-
simi mesi gli effetti dell’epide-
mia rischiano di aprire una vo-
ragine nell’occupazione. Il Def
appena varato dal governo sti-
ma per quest’anno un calo de-
gli occupati di 550mila unità di
cui nemmeno la metà verreb-
be recuperata nel 2021. Ma il
terremoto covid-19 può rio-
rientare anche i modelli occu-
pazionali futuri, vedi lo smart
working, sulla spinta delle
profonde trasformazioni tec-
nologiche già in atto da tem-
po. In altre parole il mondo del
lavoro post-epidemia potreb-
be non essere lo stesso di pri-
ma anche quando l’economia
avrà trovato una strada per la
ripresa. Restando al presente,
Il lavoro in tempi di lockdown
I primi dati sulla disoccupazione con il blocco delle attività: 267mila persone hanno smesso di cercare un posto
Il messaggio di Mattarella: viviamo questa Festa con il pensiero all’Italia che vuole costruire il suo domani
posto di lavoro. Intanto l’Istat
ha misurato i primi effetti del-
la crisi sull’occupazione. Nel
mese di marzo il dato più si-
gnificativo è la caduta del nu-
mero dei disoccupati: in un
mese 267mila persone hanno
smesso di cercare lavoro, e non
perché l’abbiano trovato, ov-
viamente. Gli occupati invece
sono scesi solo di 27 mila unità,
dato che non tiene conto dei
milioni di lavoratori in cassa
integrazione.
«In Italia, come in tutto il mon-
do, le conseguenze della pan-
demia mettono a rischio tanti
posti di lavoro», scrive il presi-
dente della Repubblica Sergio
Mattarella in un messaggio per
la Festa del Lavoro. «Viviamo
questo Primo maggio con il
pensiero all’Italia che vuole co-
struire il suo domani» e «il mo-
do di essere di un Paese matu-
ro e forte come l’Italia va ridi-
segnato a partire dal lavoro».
Con la sviluppo delle nuove
tecnologie, aggiunge il presi-
dente, «molto cambierà nella
vita delle nostre società». Un
cambiamento che «andrà sa-
pientemente governato affin-
ché la nuova fase non comporti
condizioni di ulteriori preca-
rietà ed esclusioni ma sia l’oc-
casione, al contrario, per af-
frontare efficacemente ritardi
antichi come quelli del lavoro
per i giovani e le donne, parti-
colarmente acuti nel Mezzo-
giorno. Come il lavoro in nero
o irregolare, da fare emergere
per esigenza di giustizia e con-
tro l’insopportabile sfrutta-
mento».
I segnali di marzo. Il mese
scorso è stato investito pesan-
temente dall’epidemia ma an-
cora in misura parziale: .il lock-
down è scattato dall’8 del me-
se. È facile prevedere che in a-
prile gli effetti della crisi sa-
ranno più ampi. L’occupazio-
ne a marzo ha registrato una
«sostanziale tenuta», afferma
l’Istat, anche per effetto dei
provvedimenti del governo, dal
divieto di licenziare alla cassa
integrazione. Ma va tenuto
conto che in questi report sta-
tistici i dipendenti cassintegrati
vengono considerati come oc-
cupati nei primi tre mesi an-
che se non stanno lavorando e
così i lavoratori autonomi, se
la loro attività è ancora in es-
sere. La quasi stabilità dell’oc-
cupazione è quindi un dato so-
lo virtuale. A dirci qualcosa di
più sulla crisi è la caduta della
disoccupazione, che non peg-
giora (come ci si potrebbe at-
tendere) ma al contrario scen-
de al 7,5% dall’8,6 di febbraio,
mentre in parallelo si allarga il
popolo degli inattivi, ovvero gli
inoccupati che non cercano la-
voro: un balzo di 301mila unità
in un mese che porta l’area del-
la inattività al 35,7% popola-
zione in età di lavoro.
I conti della ripartenza
Durante il lockdown solo il 25%
degli italiani ha svolto la sua at-
tività sul posto di lavoro, infor-
ma l’Inail: «7,3 milioni di lavo-
ratori sono stati sospesi e mol-
ti lavorano in smart working.
Ma dal 4 maggio ritorneranno
a lavorare in presenza 4,5 mi-
lioni di persone». Fino al 21 a-
prile l’istituto ha registrato
28mila denunce di infortunio
legate al covid-19, con 98 casi
mortali. Quasi la metà degli
infortuni riguarda gli infer-
mieri, il 18,9% gli operatori so-
cio sanitari e il 14,2% i medici.
Intanto i cassintegrati sono 7,7
milioni: tra questi quasi 5 mi- LA RICORRENZA
lioni hanno ricevuto in antici-
Nei prossimi mesi
po dalla propria azienda il sus-
sidio, per gli altri l’erogazione gli effetti
da parte dell’Inps sta proce- dell’epidemia
dendo a rilento. Un po’ più spe-
dito il pagamento del bonus da rischiano di aprire
600 euro agli autonomi: su ol- una voragine
tre quattro milioni di richieste nell’occupazione.
ne sono state esaudite quasi
3,5 milioni. Nel complesso co-
Il Def appena
munque ci sono circa 11 milo- varato dal
ni di lavoratori appesi al soste- governo stima per
gno pubblico ai quali aggiun- quest’anno un
gere i destinatari del reddito di
emergenza (precari, atipici,
calo degli
sommerso) e del bonus ba- occupati di
danti, misure previste dal pros- 550mila unità
simo decreto governativo. L’in-
cognita è quanti di costoro
manterranno il loro lavoro nei
prossimi mesi. Il governo sti-
ma per il 2020 un calo degli oc-
cupati del 2,2% (circa 550mila
unità). Ben più netto il calo
previsto delle ore lavorate, pa- Il Fondo
ri a -6,3 punti. Ciò significa che

4,5 milioni 550mila 7,7 milioni 35,7%

il primo maggio in Italia arriva I numeri anche tra i "posti" di lavoro sal- di solidarietà
dopo il lockdown e alla vigilia
del lavoro vati, ci sarà molto più part time. della diocesi
di una parziale ripartenza. Da Inevitabile la riduzione dei red-
lunedì prossimo – la stima è in pandemia
I lavoratori I posti di lavoro che I lavoratori italiani Gli inattivi che non
diti da lavoro, che il Def cifra in di Torino
dell’Inail – circa 4,5 milioni di coinvolti dall’avvio si perderanno nel attualmente in lavorano e non -5,7 quest’anno.
lavoratori torneranno al loro della "fase due" 2020 (stime Inail) cassa integrazione cercano un lavoro © RIPRODUZIONE RISERVATA Famiglie numerose,
lavoratori o micro
imprese impoveriti. E
■ LE STORIE DI RESILIENZA E RINASCITA persone che hanno
perso il lavoro, giovani
e adulti sospesi o
L’IMPRENDITORE working, webinar, seminare per il futuro, LA SCELTA espulsi che devono

«I miei consulenti fare un paio di settimane di vacanza, scri-

vere libri: tutte cose utili, ma nessuna di
queste cose ci motivava o ci accendeva...».
«Noi riapriremo, riciclarsi. Sono i
protagonisti delle
"zone grigie" di chi

gratis per aiutare Ruggeri, insieme a Enrico Tosco, ha dato

vita tempo fa all’associazione "Impren-
ditore non sei solo", per affiancare gra-
ma non lo faremo non riuscirà a rientrare
nei sostegni del
governo. Per loro le
le aziende in crisi» tuitamente imprenditori in forte diffi-
coltà. Forte anche di questa esperienza,
ecco l’idea nata in questo tempo ecce-
più di domenica» diocesi di Torino e
Susa, guidate da
monsignor Nosiglia,
MAURIZIO CARUCCI zionale: «L’unica cosa che ci motivava e- ROBERTO DALLA BELLA propongono un fondo
ra far ripartire l’Italia – continua Ruggeri Mantova di solidarietà, lanciato

P
aolo Ruggeri è un imprenditore che –, aiutare tutte le piccole e medie impre- in questi giorni in

gestisce 13 aziende in diversi Pae-
si nel mondo. È socio fondatore di
Osm, società italiana di consulenza con
più di 15 sedi distribuite in Europa, Stati
Uniti, Canada, Russia e Medio Oriente. I-
noltre, dirige o possiede partecipazioni in
aziende in svariati altri settori intorno al
mondo: dall’immobiliare all’editoria, dal-
la consulenza per l’internazio-
nalizzazione d’impresa al
marketing e alla ristorazione.
In questo momento difficile
sta mettendo in campo un’o-
perazione enorme per aiutare
quante più imprese possibili.
«Da qualche giorno – raccon-
ta – non ho più un’azienda. Sì, Paolo Ruggeri tato: oltre 15mila aziende i-
perché i quasi miei 300 consu-
lenti in Italia sono impossibilitati a recar-
si presso le imprese clienti o a organizza-
re eventi formativi. Certo, con lo smart
working e con le soluzioni tecnologiche
stiamo facendo del lavoro da casa e pro-
babilmente chiuderemo marzo con solo
il 50% del fatturato in meno. Tutto consi-
derato un risultato discreto ma, comun-
que, una perdita da svariate centinaia di
migliaia di euro. E siamo solo all’inizio.
Man mano che le misure restrittive au-
mentavano mi sono riunito virtualmen-
te con i miei soci e con i miei colleghi e ci
siamo interrogati sul da farsi, e ancor di
più ora che le misure sono andate verso
un blocco totale delle attività». Fare smart
se italiane a passare indenni questo pe-
riodo difficile e a far sì che fossero pron-
te per la ripartenza. Questo non solo ci
piaceva, ma ci motivava, ognuno di noi».
Ne è nato il più massiccio programma di
formazione e consulenza gratuita mai ef-
fettuato da un’azienda italiana: «Abbia-
mo aperto una Scuola Virtuale gratuita
sul nostro Gruppo Mbs - Mind
Business School dove ogni
giorno, per tre settimane, ab-
biamo fatto tenere tre inter-
venti in diretta da top impren-
ditori ed esperti nel loro setto-
re, uno alle 14:30, uno alle
18:30 e uno alle 20:30». Risul-
scritte. «Abbiamo offerto un
palinsesto davvero ampio: come pro-
muovere e fare marketing, costruirsi un
personal brand di successo, gestire le ban-
che, resilienza, gestione finanziaria di cri-
si, fare grandi vendite, gestire situazioni
con il fisco, acquisire grandi clienti, co-
struire un progetto di vendite online, de-
legare eccetera. Tutti interventi tenuti da
alcuni dei nostri massimi esperti. In po-
che parole, in tre settimane, gratuita-
mente, abbiamo formato più imprendi-
tori possibili ai massimi livelli, di modo
che, finita l’urgenza, siano pronti a parti-
re con grande forza e recuperare così il
terreno perduto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
N
ell’epoca della globalizzazione, del con- occasione del Primo
sumismo sfrenato e del profitto a ogni co- Maggio. Si chiama
sto, c’è chi riscopre il tempo come bene "Sorriso", e sarà
primario, più importante persino del guadagno. È gestito dalla
questa convinzione che ha portato Luca Carrare- Fondazione Operti in
si, amministratore delegato del centro casalinghi collaborazione con
“Dal Toscano”, in provincia di Mantova, a una scel- Unicredit. La
ta radicale: mai più aperture la domenica. «È ne- caratteristica
cessario tornare a una dimensione più umana – af- principale è che nel
ferma al telefono –, fatta di rapporti e di tempo da Fondo vengono
trascorrere a casa, in famiglia, o nel modo in cui si coinvolte le
decide liberamente. L’importante è avere più tem- parrocchie e le
po per noi, mettere l’uomo al centro. Non solo co- comunità civili del
me consumatore, ma soprattutto come persona». territorio: saranno loro
Il negozio si trova a Borgo Virgilio, poco distante dal- ad indicare le
la città, è un’attività storica che vende prodotti per situazioni difficili per le
la casa. L’anno scorso ha tagliato il prestigioso tra- quali è più necessario
guardo del mezzo secolo di vita, grazie alla fami- intervenire. Il Fondo
glia Carraresi che l’ha portata avanti generazione prevede prestiti sociali
dopo generazione. Oggi impegna quindici perso- fino a un massimo di
ne, tra dipendenti e collaboratori. A causa dell’e- 3mila euro da
mergenza coronavirus, il negozio è chiuso dall’8 restituire in 60 mesi, a
marzo, cioè prima ancora che il decreto del gover- interessi zero e senza
no imponesse lo stop. Nel frattempo l’attività è pro- spese per i beneficiari.
seguita solo tramite acquisti dal sito ufficiale. Una Marco Bonatti
situazione inedita e complicata che ha portato Car-
raresi a riflettere: «In questi anni ci siamo abituati
ad avere tutto quello che volevamo – continua l’Ad
–. Questo ha portato a negozi aperti sette giorni su
sette e ritmi sempre più frenetici. La pausa forza- Inapp: misure
ta ha cambiato il modo di vivere. Abbiamo dovuto
abituarci a capire che ogni nostra scelta ha degli ef- di sostegno
fetti sugli altri e che ciascuno di noi ha importanti ai lavoratori
responsabilità». Il negozio riaprirà in maggio, co-

ronavirus permettendo, ma non la domenica. La

privati
settimana di lavoro sarà spalmata su sei giorni (non
MASSIMO IONDINI
PRODOTTO DA INAZ, OGGI SU CORALLO ta, ma che invece oggi più che mai è necessa- più sette) con turni da sette ore ciascuno (anziché «Sono necessarie forti

L’Italia che lavora rio valorizzare» spiega Linda Gilli, presidente otto). «Questo permette di distribuire meglio le for- misure di sostegno ai

F
attore umano, non capitale. Tanto per
distinguersi da un altro film e soprat-
tutto per chiarire ancor meglio la cen-
tralità della persona che lavora. Così come san-
cisce, nel primo articolo, la nostra Carta costi-
tuzionale. E come mostra, nella sua laboriosa
e preziosa attività quotidiana, una operatrice
sanitaria intenta a rifare il letto a un paziente
(«non lo faccio tanto per fare, ma perché ha un
senso» dice) mentre viene ripresa nel docu-
film Il fattore umano. Lo spirito del lavoro del
regista milanese Giacomo Gatti. Presentato nel
2018 alla Festa del Cinema di Roma, il docu-
mentario sarà trasmesso quest’oggi, Primo
Maggio, in occasione della Festa dei Lavorato-
ri, dalle emittenti del Circuito Corallo, dalla
Lombardia alla Sicilia, dal Veneto alla Puglia.
Un ideale e concreto ponte e punto di contat-
to tra Nord e Sud attraverso l’Italia che lavora
e l’Italia che resiste, in questo difficile e dram-
matico momento di emergenza sociale e sa-
nitaria. Prodotto da Inaz – Osservatorio Im-
prese Lavoro in collaborazione con Fondazio-
ne Ente dello Spettacolo e con il patrocinio del-
nel docufilm tv
"Il fattore umano"
la Federazione Nazionale dei Cavalieri del La-
voro, il docufilm si è avvalso della consulenza
scientifica dell’economista Marco Vitale.
Così, tra filari di viti fra le montagne del Tren-
tino, strisce di pasta che scorrono in un pasti-
ficio a Gragnano e frese ad alta tecnologia in
una fabbrica umbra, il regista si chiede e in-
daga su chi siano i quotidiani attori di questa
Italia, gli uomini e le donne che, con i loro so-
gni e il loro mestiere, trasformano ogni giorno
l’impresa in realtà. Gatti si proietta con le sue
telecamere tra le maglie di una quindicina di
eccellenze italiane: aziende diversissime per
storia, settore e territorio, ma unite da un filo
invisibile, quello della responsabilità. «Sono
storie italiane che non arrivano mai alla ribal-
e amministratore delegato di Inaz. Realtà che ze – aggiunge Carraresi – e credo avrà un impatto lavoratori privati di
declinano tutte, a loro modo, una stessa visio- positivo sia sull’ambiente di lavoro sia sulla pro- reddito a causa delle
ne: l’impresa non è solo profitto, ma sviluppo,
cultura e creatività. «Questo modo di intende-
re il lavoro, ovvero come via per realizzare la
duttività. È un cambiamento forte ma ponderato.
Abbiamo fatto questa riflessione pensando alla no-
stra vita, ma anche a quella dei collaboratori che
misure di
contenimento
dell’epidemia anche
fondamentale vocazione umana alla condivi-
sione dell’esperienza comunitaria, con l’ap-
porto del proprio contributo intelligente e crea-
da anni sono al nostro fianco».
A chi sostiene che si tratti di una scelta anacroni-
stica, Carraresi risponde in base all’esperienza di-
nell’ottica di mantenere
un adeguato livello di
domanda aggregata
tivo, è quanto è necessario oggi, nel momen- retta: «Grazie a Internet e alla tecnologia – spiega – necessario per
to in cui l’economia del pianeta è paralizzata oggi abbiamo strumenti che permettono di com- supportare la ripresa
a causa degli effetti del Coronavirus e sembra pensare la chiusura fisica di un negozio. Tant’è che dell’offerta». Così il
venire meno la voglia di scommettere sul fu- in questo periodo le vendite sono continuate e sia- presidente dell’Inapp,
turo» dice monsignor Davide Milani, presi- mo riusciti a far fronte alle necessità. Per certi ver- Sebastiano Fadda in
dente di Fondazione Ente dello Spettacolo. «In si è assurdo tenere aperto la domenica». Negli ul- occasione della festa
un’epoca in cui la finanza e le nuove tecnolo- timi giorni sono arrivati numerosi messaggi di so- dei lavoratori. «Un
gie sembrano scalzare il fattore umano dal cen- stegno, anche dagli stessi clienti che apprezzano la primo maggio inedito –
tro dell’economia, la nostra convinzione è che voglia di tornare a uno stile di consumo più soft. afferma Fadda –
esistano uomini e donne capaci di fare la dif- «Il mondo attuale è pieno di prodotti e vuoto di sospeso tra attività
ferenza – spiega Gatti, regista e autore con E- contenuti – conclude Carraresi –. C’è stato un im- produttive ancora
lia Gonella del film –. Sono le mani e i cervelli poverimento culturale, perciò bisogna riscoprire bloccate e una crisi
delle imprese italiane, le cui storie meritano di determinati valori, come il tempo. Spero che altre che rischia di lasciare
essere raccontate anche attraverso il linguag- attività condividano la nostra scelta in futuro e fac- segni profondi molto
gio del cinema». ciano altrettanto». più a lungo del
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA lockdown».
10 PRIMO PIANO Venerdì 1 maggio 2020

Coronavirus:
la politica
Conte si difende: mai agito in solitaria
Renzi gli manda un avviso: sei al bivio
MARCO IASEVOLI
T
occa vette auliche, lo scontro or-
mai aperto tra Giuseppe Conte
e Matteo Renzi. L’emiciclo del
Senato amplifica parole pensate e pe-
santi per il futuro del gover-
no. «Noi poniamo al centro
dell’azione di governo l’epi-
steme, non la doxa», arrin-
ga il premier richiamando
la “conoscenza autentica”
contro la “mera opinione”.
Doxa ed episteme sollecita-
no il senatore di Rignano.
Che, arrivato il suo turno,
sciorina il «non licet tibi» di
Seneca per accusare Conte
di andare oltre la Costitu-
zione sulla limitazione del-
le libertà personali e il fa-
moso «la politica è altrove,
vi aspetteremo là» con cui
Nino Martinazzoli volle ri-
badire la differenza tra po-
litiche e altre arti.
Sono le citazioni che con-
ducono al bivio della crisi.
Perché la difesa del premier
non ha convinto Renzi.
«Non ho mai agito in solita-
ria, e questo che presento –
la fase 2 ieri oggetto del-
l’informativa urgente alle Camere – non
è un programma per una futura cam-
pagna elettorale», sono le parole con
cui Conte rigetta l’accusa di Italia Viva
e delle opposizioni di utilizzare l’emer-
genza Covid–19 a fini politici persona-
li. E i principi della Carta, prosegue, non
sono stati «né affievoliti né trascurati».
L’ex premier non ci crede: «La guardo
negli occhi, con trasparenza. Lei è sta-
vide e illegittime» le iniziative dei sin- la partita delle nomine nelle parteci- vid–19 l’ha solo congelata. Ora – se il
goli governatori sulle aperture. Il resto pate, cui Italia Viva ha partecipato in- contagio non riporta tutti sotto coper-
è, appunto, «doxa», opinione. E a suo sieme a tutta la maggioranza. In ogni ta – è pronto ad esplodere. Questione
avviso anche molto sospetta, visto che caso è lo svelamento dell’ovvio: la cri- di giorni, di settimane, e uno dei due
lo scontento è venuto fuori solo dopo si Renzi–Conte cova da febbraio e Co- sarà di troppo nel governo. Nonostan-
Giuseppe
Conte,
Luigi Di Maio
e Matteo
Renzi al
Senato
durante
l’informativa
del presidente
del Consiglio
dei ministri
sulle iniziative
anti Covid-19
del governo/
Fotogramma
LE SCELTE DIETRO LE QUINTE DEI CAPI POLITICI
Il leader di Iv: unità nazionale o meglio stare all’opposizione
Voto impossibile, Zingaretti alla finestra. L’incognita Berlusconi
te ciò che segue allo scontro in Senato IL CONFRONTO
sia un profluvio di dichiarazioni rassi-
L’ex premier:
curanti e rasserenanti.
Lo stesso Conte, d’altra parte, uscendo «Non ho tolto i
da Palazzo Madama prova a gettare ac- pieni poteri a
qua sul fuoco: «Renzi vuole politica? È
quello che stiamo facendo, la maggio- Salvini per darli
ranza c’è». E siccome tra gli indiziati a Conte, scelga
della crisi c’è anche il Pd, in serata pu- tra politica o
re Nicola Zingaretti prova a placare gli
animi. Con una formula che, però, non
populismo o
rasserena del tutto Palazzo Chigi: «I non ci avrà a
provvedimenti che si sono presi e an- fianco»
che le somme che si sono stanziate so- La replica:
no veramente immense, non hanno
precedenti. Bisogna correre di più, que-
la maggioranza
sto sì, perchè stiamo affrontando pro- c’è, non cerco
blemi immensi, legati alla burocrazia, consenso
a meccanismi troppo complessi e le
persone non debbono essere lasciate
sole proprio ora che hanno bisogno di
un intervento pubblico. Bisogna scon-
figgere il virus, questo deve farlo un go-
verno che una maggioranza ce l’ha con
un confronto con l’opposizione». Ba-
stone e carota, insomma. Che non ser-
vono a dissipare i dubbi sul futuro. A
schierarsi con il premier è M5s con il
capo politico Vito Crimi, che taccia di
«irresponsabilità» chi ora fa «manovre
di palazzo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Silvio
BERLUSCONI
Leader
Forza Italia
«Non si può lasciare il
Paese bloccato per
sempre, ma si tratta di
contemperare le
esigenze sanitarie con
quelle economiche. E
qui il governo non c’è».

to molto bravo a rassicurare il Paese.
Ma ora c’è da ricostruire. Se vuole por-
tarci sul crinale del populismo, noi non
saremo al suo fianco. Guardi meno i
sondaggi e più i dati Istat».
I dossier al centro del contrasto sono
vari. L’uso massiccio del Dpcm, che per
Renzi esprimono una «visione pater-
nalista» in cui il governo «concede le li-
bertà, anziché riconoscerle». Insomma,
«ho voluto questo governo per evitare
i pieni poteri di Salvini, non per far a-
vere i pieni poteri a lei». L’altro focus è
la ripresa delle attività produttive. Ita-
lia Viva – ma non solo Iv, anche nel Pd
c’è malcontento – la reputa troppo pru-
dente. Per spiegarlo, Renzi fa anche un
passaggio infelice sui morti che – parer
suo – «chiedono di ripartire». Una fra-
se aspramente stigmatizzata dal sin-
daco di Bergamo, Giorgio Gori.
Ma il premier è ferreo nel difendere la
linea della prudenza adottata. E in mo-
do altrettanto fermo giudica «improv-
M
atteo Renzi si affida alla
«realtà dei fatti». Una
realtà, prevede l’ex pre-
mier, che inizierà a presentare il
conto già da lunedì, già dalla ripre-
sa del 4 maggio. Una realtà fatta di
serrande abbassate, produzioni al
minimo, disagio sociale al massimo
e una fetta grossa di Paese che ini-
zierà a puntare il dito contro il go-
verno in carica e il presidente del
Consiglio Giuseppe Conte. Saran-
no i numeri dell’economia e del-
l’occupazione a «portare per ma-
no» la politica verso uno scenario
diverso, in cui il grosso delle forze
parlamentari si fa carico insieme
della ricostruzione. Che si parli di
unità nazionale o governo istitu-
zionale, poco cambia. E tutto, se-
condo questa lettura, accadrà an-
che piuttosto in fretta: entro giugno
al massimo.
Tuttavia, l’ex premier ha messo in
conto che quello che per lui è lo sce- pe Conte uscirne in piedi. L’ex pre- Solo dopo che Berlusconi avrà sve-
nario più «ragionevole» non si rea- mier sarà colui che muoverà le ac- lato le sue carte, si muoverà anche
lizzi. Per una serie di fattori parla- que, ma non sarà il perno della cri- Zingaretti. La sensazione è che nes- Vincenzo
mentari non perfettamente con- si incombente. Non appena Renzi suno nel Pd farà le barricate per sal- DE LUCA
trollabili, in base ai quali la crisi, avrà fatto i suoi passi, infatti, i ri- vare Conte. Ma il segretario non Governatore
semplicemente, potrebbe tradursi flettori si accenderanno su Silvio presterà l’accendino agli incendia- Campania
nella sostituzione di Italia Viva in Berlusconi. Caduta completamen- ri. Il Pd è ricettivo su un nome co-
maggioranza con un drappello di te la pregiudiziale degli ex diessini me Draghi ma non trascura nem- «Le ordinanze di questo
responsabili o ad- nei suoi confronti, meno la possibilità di indicare il periodo hanno valore e
dirittura con l’in- A giugno il “redde il Cav ha due stra- nuovo premier. E M5s? L’ultima in- aiutano, ma è decisivo il
gresso di Forza Ita- rationem”. Il bivio tra de: la prima, soste- cognita sono i pentastellati e Di comportamento di ogni
lia. «Poco male», governo di ricostruzione nere Renzi nella ri- Maio. Un loro veto può bloccare o- cittadino italiano, il
commentano i chiesta di un nuo- gni alternativa all’attuale assetto. senso di responsabilità
vertici del partito nazionale e Conte–ter. vo governo di rico- Ma senza la minaccia del voto an- verso la comunità».
di Renzi. Finire al- Senza numeri una struzione naziona- ticipato – impossibile nelle condi-
l’opposizione non soluzione del Colle le, preservando zioni attuali del Paese – si tratta di
è certamente il anche il rapporto un’arma spuntata. Di fronte ad un
“piano A” dell’ex con Salvini; la se- Parlamento senza numeri e un Pae- Dal Copasir
premier, ma non sarebbe un dram- conda, prendere il posto di Italia Vi- se in ginocchio, i 5s non potrebbe-
ma, data anche la necessità di ini- va con la motivazione della partita ro che accettare le soluzioni che, a richiesta di
ziare un recupero elettorale. europea in corso, appoggiando l’at- quel punto, verrebbero dal Colle informazioni
Insomma Renzi ha messo in conto tuale premier e, di fatto, favorendo più alto.
anche di “perdere” questa sua nuo- la nascita di un Conte–ter diven- Marco Iasevoli
su task force
va sfida politica e di vedere Giusep- tandone l’azionista moderato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Comitato
parlamentare per la
LA MOSSA SOLITARIA DELLA LEGA CONTESTATO PURE IL PREMIER PER NON PORTARLA sicurezza della

Camere "occupate", In scena la disfida

Repubblica (Copasir),
«vista l’importanza
delle tematiche
attribuite alle "Task
force" istituite per

centrodestra in tilt delle mascherine collaborare con il

governo e la
particolarità
strategica di alcune

L Si dividono le strategie dei

a fase 2 serve ai partiti di cen- Roma coi questori. Se c’è qualche problema, si di esse, avendo
trodestra per riposizionarsi tre partiti. Fi pensa a un torna in conferenza dei capigruppo e ri- appreso che le

sulla curva dei sondaggi. Do-
po lo smarcamento di Silvio Berlu-
sconi, deciso a sostenere il governo
per la ripartenza del Paese, anche
Matteo Salvini e Giorgia Meloni
marcano i rispettivi territori e si dif-
ferenziano nella protesta contro il
premier. Il leader della Lega si era
sentito spiazzato dalla manifesta-
zione davanti a Palazzo Chigi pro-
mossa da Fdi a cui il Carroccio non
era stato invitato, e in risposta ha ri-
lanciato con l’occupazione delle au-
le parlamentari, snobbata dalla lea-
der di destra. Ma entrambi replica-
no a brutto muso a Giuseppe Con-
te, di cui non condividono metodo
e merito degli interventi.
«Lei ha fatto un Dpcm, poi una con-
ferenza stampa e solo ora è venuto
a informare il Parlamento delle sue
insindacabili decisioni», stigmatiz-
za Meloni in aula alla Camera. «Lo
abbiamo tollerato all’inizio: ora so-
no passati tre mesi dallo stato di e-
mergenza, due mesi dal primo de-
creto e non c’è ragione di conti-
nuare se non per il governo di ac-
crescere il suo potere e la sua visi-
bilità personale», insiste la presi-
dente di Fdi. «L’Italia non è un rea-
lity show e non consentiremo che lo
diverso governo, gli altri
due criticano il premier.
Meloni: «Ci sta chiedendo
di approvare una legge che
le attribuisce pieni poteri».
Salvini: «Lei è pagato
per risolvere i problemi,
non per elencarli»
diventi», incalza. Tanto più, accusa
ancora rivolta al premier, che «ci sta
chiedendo di approvare una legge
che dice che Giuseppe Conte ha i
pieni poteri: mi ricordo quando lei
disse a Salvini che la sua concezio-
ne di pieni poteri la spaventava».
Nel merito Meloni contesta il ri-
chiamo alla «relazione stabile»
contenuto nella nuova disposi-
zione di Palazzo Chigi, ma anche
la «discrezionalità che ha con-
sentito di impedire alle persone
di celebrare i funerali ma allo stes-
so tempo di permettere le mani-
festazioni del 25 aprile», o, anco-
ra, secondo Meloni, «che ha con-
sentito di impedire agli italiani di
uscire di casa ma di permettere ai
mafiosi di uscire di galera».
N
on aveva ancora iniziato a rife- facciamo daccapo la discussione». Le re- stesse si riuniscono
rire, il premier Conte, e subito gole, insomma, le hanno decise i depu- attraverso
Matteo Salvini al Senato si è scatenata la tempesta. Il ba- tati: chi vuole parlare senza mascherina teleconferenza, ha
rometro ieri a Montecitorio ha segnato scende nell’emiciclo, chi resta al suo inteso richiedere al
bufera perché il premier, seduto sugli scranno deve usarla per le distanze di si- presidente del
Temi condivisi con Salvini, verso cui scranni del governo, non indossava la curezza minori. Consiglio
i toni sono comunque concilianti: mascherina. Un argomento che ha of- Ma la Lega non si arrende: il deputato informazioni sulla
«Abbiamo scelto di fare una mani- ferto il fianco alla polemica perché alla Paternoster si sfila la sua mascherina in tipologia e sulla
festazione solo con i parlamentari Camera il pericolo virus è molto sentito, segno di protesta. «Non può funzionare sicurezza delle
per mantenere le distanze». Allo dopo che 7 parlamentari si sono conta- così, lo dico per rispetto dei suoi colle- piattaforme
stesso tempo Fdi fa sapere di non giati e dopo che un deputato leghista è ghi», lo riprende ancora Fico che so- utilizzate». A renderlo
essere stata informata dell’occupa- stato messo quasi all’in- spende la seduta per al- noto è lo stesso
zione del Parlamento da parte del- dice per essere entrato Clima effervescente cuni minuti: «È inutile presidente del
l’alleato. nel palazzo con una in aula. Proteste questo braccio di ferro». Comitato Raffaele
«Rimarremo in Aula sino a che non temperatura (riferita da dell’opposizione La protesta va avanti. Volpi. «Constatato
si daranno risposte concrete agli i- un infermiere) alterata. Anche quando parla il poi che molti
taliani: basta chiacchiere», dice il L’uso delle mascherine Fico: così è stato capogruppo M5s, Crip- componenti delle
segretario leghista. Per Salvini il go- viene inoltre sollecitato deciso dai pa, Fico più volte è co- "Task force" hanno
verno è riuscito a scontentare tutte anche come comporta- capigruppo stretto a richiamare al- rapporti organici di
mento di esempio, co-
le categorie con l’ultimo Dpcm:
«Qualcuno sta trattando gli italiani me dimostrato anche
Finora 7 contagiati l’ordine, in particolare il
leghista Zoffili. Il clima è
varia natura con
soggetti terzi anche
come bambini dell’asilo che vanno dal presidente Mattarel- in Parlamento teso e Crippa fatica a in Paesi stranieri -
accuditi. Invece sono stati rispetto- la al Milite ignoto. concludere. Eppure è continua Volpi -, ha
si, ricchi di dignità e generosità. Re- E così l’informativa inizia subito tra le proprio sul partito di via Bellerio che si richiesto al
stituiamo questa generosità: dite proteste delle opposizioni: «Mascheri- concentra il timore di contagi. Un leghi- presidente del
poche cose e quelle facciamo. Lei na! Mascherina!», gli gridano costrin- sta ha costretto altri sette colleghi alla Consiglio di
non è pagato per elencare quello gendo subito il presidente della Came- quarantena mentre la scorsa settimana conoscere se ai
che non va, ma per risolvere quello ra, Roberto Fico, a prendere le sue dife- è stato un altro deputato leghista ad es- singoli membri sia
che non va». Sull’occupazione iro- se perché Conte è autorizzato a parlare sere intercettato ai controlli con una stato richiesto di
nizza la 5 stelle Maiorina: «è durata senza alcuna protezione in quanto ri- temperatura corporea alterata. A Mon- sottoscrivere
il tempo di un selfie». (R.d’A.) spetta la distanza necessaria: «Lo abbia- tecitorio 7 i casi, tutti poi guariti. specifici impegni di
© RIPRODUZIONE RISERVATA mo detto in conferenza dei capigruppo, © RIPRODUZIONE RISERVATA riservatezza».
 Venerdì 1 maggio 2020 PRIMO PIANO 11

Coronavirus:
le misure
ROBERTA D’ANGELO
J
ole Santelli rimette in mo-
to la Calabria e spiazza il
governo deciso dal primo
momento a impugnare la sua
ordinanza, ma anche i presi-
denti delle altre regioni, e l’ese-
cutivo accelera per dare una ri-
sposta organica contro la ria-
pertura del Paese a macchia di
leopardo. Le linee-guida arriva-
no dal ministro della Sanità Ro-
berto Speranza, che fissa in un
decreto i criteri per dare il via al-
la ripresa delle attività in modo
diversificato dal 18 maggio, tra i
quali l’indice di contagio, i po-
sti disponibili nelle terapie in-
tensive, la capacità di monito-
rare l’andamento del virus. La-
sciando sempre all’esecutivo la
parola per chiudere eventuali
nuove "zone rosse" in cui do-
vesse riesplodere l’emergenza.
Di nuovo in collegamento via
web, i venti presidenti ieri si so-
no confrontati con la ministra
dei Trasporti Paola De Micheli,
delle Regioni Francesco Boccia
e hanno atteso le comunicazio-
ni del titolare della Salute. Un
clima meno teso rispetto alla
riunione del giorno preceden-
te, secondo Boccia, malgrado
l’accelerata a sorpresa della pre-
sidente della Calabria, che ha
scatenato il malcontento anche
di molti sindaci della regione, e
non solo. Da Bari è partita la ri-
chiesta di «un’unica regia» dal
INTERVISTA A STEFANO BONACCINI, PRESIDENTE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Il governo valuta più riaperture dal 18
In un decreto gli indici per accelerarle
primo cittadino Antonio Deca-
ro, che ha aperto un dibattito ac-
ceso tra i sindaci. Santelli ha co-
munque difeso la decisione che
consente tra l’altro l’apertura di
bar e ristoranti all’aperto. Ora,
secondo la governatrice, «siamo
in una fase diversa. Abbiamo un
obiettivo importante che è sem-
Cosa si può fare, e cosa no, a partire dal 4 maggio
Principali contenuti del Dpcm del 26 aprile sulla fase 2
Visite ai parenti
Visite ai fidanzati
Visite agli amici
Autocertificazione
Spostamenti nella regione
Spostamenti fuori regione
Ristorante
Shopping
Mezzi pubblici
Cinema, teatri, discoteche
Parrucchieri
Funerali
Matrimoni
Santa messa
Passeggiate
Jogging
Palestra (e altri centri sportivi)
Allenamento personale
Allenamento di squadra
Parco
Area giochi per bambini
Musei e mostre
* Non sono soggetti all’obbligo i bambini sotto i 6 anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina o i soggetti che interagiscono con i predetti
pre la salute ma abbiamo anche spazio alla criminalità. Di qui la
iniziato a conoscere la perico- richiesta della governatrice (che
losità del virus e dobbiamo im- incassa anche il placet di Matteo
parare a conviverci. Su questo, Renzi: «Là dove si può ripartire
tutti dobbiamo essere consape- in sicurezza facciamolo») di una
voli che l’Italia non si presenta «cornice» da parte dell’esecuti-
in modo uniforme». Anzi, sen- vo, entro la quale far decidere le
za un’iniziativa forte del gover- singole realtà regionali.
no locale, per Santelli si lascia Un lavoro che il governo aveva
Dal 4 maggio Prossimo Uso della
step mascherina*
Sì - X
Sì - X
NO - -
Sì - -
Sì - -
NO - -
NO 1 giugno X X
NO 18 maggio X X
Sì - X
NO - -
NO 1 giugno X X
Sì - X
Sì - X
NO - -
Sì - X
Sì - X
NO - -
Sì - X
NO 18 maggio - -
Sì - X
NO - -
NO 18 maggio X X
iniziato a fare e che lo stesso pre- combattuto uniti e non a caso il L’AGENDA
mier Conte aveva anticipato nel virus sta calando», concorda il
Ok al testo di
suo intervento in Parlamento. governatore del Lazio e leader
Boccia ha quindi rassicurato i del Pd Nicola Zingaretti. Speranza: tra i
governatori, con i quali ha fis- Più collaborativo anche il go- criteri indici di
sato un nuovo incontro l’11 per vernatore del Veneto Luca Zaia
verificare lo stato delle cose. (che spera il voto delle regiona- contagio e posti in
«Quando abbiamo trovato in- li non slitti a dopo l’estate), che terapia intensiva
sieme le soluzioni, abbiamo dall’inizio della pandemia ha I governatori
viaggiato solo, e ha deciso in au-
tonomia le soluzioni da pren-
chiedono «abiti su
dere per combatterla. «È giusto misura» a
che ci sia una sorta di abito sar- seconda delle
toriale», è la sua immagine in ri- zone. Santelli
Distanziamento Note ferimento alle differenze tra le
sociale Regioni, «fatto salvo il parere
(Calabria) difende
X della comunità scientifica». la scelta di riaprire
X E se il presidente della Liguria bar e ristoranti
- Giovanni Toti parla di un «pia-
- Aggiornata no improvvido» fatto dal pre-
- Con autocertif. mier, lo stesso Fontana assicu-
- Con autocertif. ra che «noi non proporremo
delle ordinanze che vadano ad
allargare quanto previsto dal
X Dpcm, elimineremo tutte le re-
- strizioni che avevamo posto». In Pisano:
sostanza, dunque, «allarghere-
Su appuntamento
Max 15 persone mo dove avevamo ristretto» ri- Bending non
X
X Solo coi testimoni spetto alle direttive del governo. avrà accesso
Resta però ancora da capire co-
-
me si rimetteranno in moto in
a dati dell’app
X
sicurezza i trasporti pubblici.
X
Un vero rompicapo per il go- «Stiamo discutendo
- All'aperto
vernatore della Lombardia, sul per far sì che ci sia il
X
quale ieri De Micheli ha rac- 100% di pubblico nelle
colto pareri e preoccupazioni. società che
X Dalla Lombardia l’idea di Fon- gestiscono l’app
- tana «di organizzare una diffe- Immuni, che sono
renziazione dell’inizio dell’o- due: Sogei, per il
rario di lavoro». server di gestione dei
© RIPRODUZIONE RISERVATA dati, e PagoPa per lo
sviluppo, insieme al
dipartimento». Così la
ministra

«Ora rischiamo fischi, serve svolta

dell’Innovazione,
Paola Pisano, sentita
ieri in commissione
Affari costituzionali
della Camera, sulla

Scaricherò senza problemi la app» app per il

tracciamento da
diffondere nella "Fase
2". Quanto alla
EUGENIO FATIGANTE ho avuto a che fare con ben 4 go- alberghi e campeggi. Ho firma- società Bending

S
tefano Bonaccini lo dice verni differenti: oltre il 90% del- to un’ordinanza che permette Spoons, a cui si deve
subito: «Anche se da pre- le volte abbiamo sempre appro- l’avvio dei lavori nelle strutture, il progetto, «essa non
sidente della Conferen- vato all’unanimità decisioni e nei parchi tematici, negli stabi- fornirà alcun servizio:
za Stato-Regioni non mi sono accordi. Verrà il momento in cui limenti balneari e negli esercizi ha fornito il codice
mai permesso di giudicare le ci divideremo di nuovo, magari commerciali. Ma da soli non ba- sorgente e alcune
decisioni di altri governatori, anche aspramente. Ma questo stiamo. Il governo deve garanti- linee di codice. Non
stavolta faccio un’eccezione: non è il momento degli steccati re al settore - tra i più colpiti e avrà accesso ai dati,
considero una forzatura sba- politici o geografici. che rischia di partire più tardi che saranno sugli
gliata quella di Jole Santelli, pur Quando partirà, lei scaricherà (perché non esporta merci, ma smartphone tranne
non mutando la mia stima e a- la app Immuni? importa persone) - proroga una minima percen-
micizia per lei». Lo farò, senza problemi. Dovrà d’imposte, ma anche risorse a tuale su un server
Cosa non sta funzionando nel garantire la massima garanzia di fondo perduto, accesso al credi- centrale, in cui
dialogo fra governo e Regioni? protezione dei dati personali, in- to, bonus per le vacanze da finiranno cifrate però».
Il dialogo è stato costante dall’i- sieme all’efficacia ovviamente, e spendere nelle strutture ricetti-
nizio dell’emergenza. Resto con- allora potrà essere davvero fon- ve del Paese.
vinto che da questa crisi ne u- damentale per contribuire a ga- Compiti fatti sulle liste per la
sciamo solo se restiamo uniti e rantire la sicurezza nella ripar- Cassa in deroga?
lavoriamo insieme. Il ministro tenza. Sì, siamo stati la prima Regione Good Lobby:
Boccia ci ha riconosciuto che nel Non trova assurda la difficoltà a firmare gli accordi. Mi auguro
95% dei casi le ordinanze delle italiana nel reperire dispositivi si acceleri al massimo l’arrivo restano
Regioni sono assolutamente come le mascherine? delle risorse a tutti. A destra: Milano si aperti alcuni
corrette e conformi ai vari La loro produzione era stata ab- Quale merito riconosce al go- prepara alla Fase 2
Dpcm, il che fa giu- verno Conte? E cosa Sopra: Stefano punti chiave
stizia di tante inesat- Il governatore: «Da Santelli una forzatura si attendeva di più? Bonaccini, presidente
tezze che circolano. sbagliata, il 95% delle ordinanze sono state Il governo si è trova- dell’Emilia Romagna «Finalmente l’app è un
Quale linea va tenu- corrette. Non è il momento di steccati to a gestire una si- decreto e non più un
ta sulle aperture? tuazione di una gra- segreto, ma
Serve mantenere la politici o geografici. Turismo, da soli non vità senza preceden- rimangono ancora
massima cautela e bastiamo: urge il rinvio delle imposte. ti. Siamo stati il pri- CARTABIA CORREGGE LE INTERPRETAZIONI DATE ALLA SUA RELAZIONE aperte alcune
attenzione affinché i Adesso comincia la fase più difficile: mi mo Paese occidenta- questioni chiave», è
contagi non riparta-
no. Allo stesso tem-
po, se il contagio
aspetto tanta liquidità. Ma sempre al
primo posto la tutela della salute»
le a fronteggiare l’e-
pidemia. Il premier
ha fatto moltissimo
«La Corte non scende nella contesa» l’allarme di Priscilla
Robledo di "The Good
Lobby". «Nulla è stato
continuerà a scen- nell’emergenza e Roma cora che succedessero questi fraintendi- chiarito rispetto a chi
dere, mi auguro possano essere bandonata in tutta Europa, non credo si percepisca che sia stato menti» - al Corriere della sera, nella quale «è avrà l’accesso e la

anticipate le aperture già pro-
grammate per inizio giugno, co-
me bar e ristoranti o parruc-
chieri ed estetiste: è la richiesta
che abbiamo avanzato al gover-
no.
Impossibile definire una linea
univoca fra i governatori?
Io sento costantemente i miei
colleghi. E sottolineo che nella
quasi totalità delle scelte abbia-
mo adottato decisioni restritti-
ve, ognuno per le peculiarità pe-
raltro del proprio territorio, as-
solutamente corrette.
Vede aprirsi una frattura fra
Nord contro il Sud o fra Regio-
ni di centrodestra contro il cen-
trosinistra?
Qualora dovesse verificarsi uno
di questi scenari, sarebbe un gra-
ve errore. E io continuo a lavo-
rare perché ciò non avvenga. So-
no presidente da quasi 5 anni e
U
solo da noi, per il bassissimo va- molto apprezzato. Ora però co- na chiara sottolineatura dell’indi- spiegato bene che il significato delle mie gestione materiale dei
lore aggiunto. Tutti i Paesi occi- mincia la fase della "ripartenza" pendenza della Consulta dal di- parole - sottolinea - era un richiamo ai prin- dati, il cosiddetto
dentali inizialmente si sono tro- e, se prima a ogni misura re- battito partitico. Marta Cartabia, cipi, non l’applicazione di quei principi a "responsabile del
vati spiazzati. Però nella nostra strittiva si prendevano applausi, presidente della Corte costituzionale, lo ri- casi concreti». È vero, aggiunge, che «non e- trattamento" –
regione ci sono numerosi esem- ora si rischiano i fischi, specie di badisce con forza in un incontro in strea- siste lo stato di eccezione: è un’affermazio- continua l’esponente
pi di aziende che si sono ricon- quanti temono di non riaprire ming con la Stampa estera. ne, quasi ovvia, che qualunque professore dell’organizzazione –.
vertite in poche settimane. Noi più la propria azienda o di per- «Trovo sia inappropriato attribuire al pre- direbbe ad allievi del primo anno, e il fatto Riguardo poi al tema
abbiamo predisposto un vade- dere il proprio posto di lavoro. sidente della Corte l’intendimento di che la Costituzione non preveda uno stato della cancellazione
mecum e ci sono due laborato- Al primo posto la tutela della sa- scendere nell’agone politico: se c’è una di eccezione non significa che sia insensi- dei dati, il decreto si
ri che ne testano la validità pri- lute - ci mancherebbe -, ma, fa- virtù, un principio, che il presidente del- bile al contesto della realtà. Ho parlato di contraddice: da un
ma della distribuzione. cendo rispettare i protocolli fir- la Corte tiene a preservare è quello di es- principi come "finestre aperte sulla realtà"». lato indica come essi
Si deve fare qualcosa di più per mati tra sindacati e imprese, do- sere super partes». Poi aggiunge: «Sono Cartabia chiarisce che «sarebbe gravis- dovranno essere
il settore-chiave del turismo? vremo cercare di far ripartire stata soprattutto sorpresa, e anche di- simo che un presidente della Corte co- cancellati (indicando
Stiamo già al lavoro perché si quanto pià il mondo della pro- spiaciuta, che il richiamo a ripartire dal stituzionale volesse entrare nella di- un termine
possa ripartire in sicurezza. E ci duzione e del lavoro, pur te- fondamento dell’ordinamento giuridico scussione per dire "questo atto del go- perentorio), dall’altro
affidiamo alla genialità degli o- nendo alta l’attenzione dal pun- che è la Costituzione abbia potuto essere verno non va bene"». ammette che possano
peratori romagnoli. È un setto- to di vista sanitario. Dal prossi- speso in riferimento a singoli aspetti po- La presidente poi invita a una leale colla- essere poi anonimiz-
re troppo importante per noi: in mo decreto mi aspetto un forte litici del momento o a singole contese di borazione tra istituzioni centrali e locali: zati o aggregati per
5 anni è cresciuto dall’8 al 13% impulso all’economia e tutele ai tipo politico che erano in corso». «Sarebbe meglio se lo Stato e le Regioni si fini di ricerca. Il punto
del Pil regionale, una crescita più deboli. Servono, anche con Secondo Cartabia, «è doveroso» per un pre- parlassero fra loro, prima di sollevare un e- va chiarito, questi dati
straordinaria. Abbiamo definito l’aiuto dell’Europa, tanta liqui- sidente della Corte «dire "ripartire dalla Co- ventuale confitto», è il suo auspicio. Anche sono sensibilissimi e il
dei protocolli e ci sono già di- dità e un gigantesco piano di in- stituzione perché è la bussola"». La presi- perché, sottolinea, «il pluralismo è una ric- rischio di hackeraggio
versi milioni di euro a disposi- vestimenti. dente della Consulta richiama il contenu- chezza, ma può anche diventare un caos». non può venire
zione per le sanificazioni di bar, © RIPRODUZIONE RISERVATA to della sua intervista rilasciata - «prima an- © RIPRODUZIONE RISERVATA sottovalutato».
12 PRIMO PIANO Venerdì 1 maggio 2020

Coronavirus:
i territori
Calabria, l’apertura è un autogol
Il governo all’attacco: parte la diffida. Anche i sindaci di centrodestra contro la governatrice Santelli
Bar ancora chiusi e strade semideserte. Giro di vite intanto contro il rientro degli studenti fuorisede
FEDERICO MINNITI no ancora chiusi». IL CASO
Reggio Calabria Il resto del centrodestra, però, fa scudo. In pri-
mis il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto: La Regione, che

È conta 1.108 casi

l’alba del 30 aprile, ma nessun bar in
Calabria sta aprendo. L’ordinanza in
seconda serata ha colto alla sprovvista
gli esercenti calabresi: in tanti invocavano ma-
glie più larghe per la Fase 2, pochi si aspetta-
vano la sortita della governatrice poche ore
prima. Riportando indietro le lancette, tor-
niamo alle 22 del 29 aprile quando la Calabria
“strappa” col governo: non c’è più tempo da
perdere, riaprire vuol dire fiducia. Almeno se-
condo Jole Santelli.
Così, la Regione – che conta 1.108 casi e una
curva in costante decrescita – prova a gioca-
re d’anticipo. I calabresi, a differenza di altri
italiani, potranno fare jogging fuori dal pro-
prio Comune, andare in barca o consumare
aperitivi, pranzi e cene all’aperto. Un allenta-
mento che pone, però, diversi limiti operati-
vi. Leggendo l’ordinanza, infatti, sono man-
tenute le distanze di sicurezza, oltre che in-
trodotto l’obbligo di mascherine e prenota-
zioni anticipate. Dallo Stretto al Pollino, l’or-
dinanza viaggia sui social network. Auspici e
polemiche si intrecciano. Tanto basta affin-
ché bar e ristoranti rimangano ancora par-
zialmente chiusi e le strade semideserte. Un
vero e proprio boomerang. Ma alla gover-
natrice va anche peggio. Bastano sei ore per
capire che l’ordinanza firmata dalla Santel-
«Pienamente d’accordo con il provvedimen-
to di Jole Santelli». Poi il deputato reggino e e una curva in
plenipotenziario di Forza Italia in Calabria,
Francesco Cannizzaro plaude all’iniziativa decrescita, ha
della presidente: «I primi a chiudere, i primi provato a giocare
a ripartire». Fino al turno della Lega che, per d’anticipo. Ieri
la prima volta siede tra i banchi del Consiglio
regionale calabrese. A parlare è Tilde Minasi:
era già possibile
«Non comprendo davvero queste proteste: fare jogging fuori
perché dovremmo restare ancora chiusi se la dal proprio
nostra è una delle regioni meno colpite?». Comune e
Nel pomeriggio, qualche bar a Cosenza ini-
zia a popolarsi. La governatrice Santelli con-
consumare
tinua le sue presenze sulle reti televisive na- aperitivi
zionali: «I calabresi sono stati attentissimi al- all’aperto
le regole: sono certa della maturità del mio
popolo, per questo possiamo e dobbiamo
riaprire». Tra un’ospitata e l’altra, la presi-
dente trova il tempo per firmare una nuova
ordinanza: riguarda il rientro dei fuorisede.
La Calabria diventa un’armonica: si apre al
suo interno e alza i muri verso i suoi concit-
tadini che vivono o studiano lontano. Lo fa, Il Tribunale
però, a metà: chi rientra in Calabria, deve se-
gnalarsi alle Autorità e mettersi in quaran- di Ferrara:
tena obbligatoria. Un bar in Calabria resta chiuso nonostante l’ordinanza della Regione / Ansa buoni spesa
agli stranieri
I DUBBI DEGLI IMPRENDITORI

«Basta con pericolose fughe in avanti»

li è un atto di guerra al governo: «Parte la dif- L’assistenza e la
fida – fa sapere a sera, dopo una giornata di solidarietà sociale
polemiche, il ministro degli Affari regionali devono essere
Francesco Boccia – e se non verrà ritirata, riconosciute non solo
l’ordinanza sarà impugnata. Così si mette a al cittadino italiano
rischio la salute dei cittadini». Ma la mossa
è soprattutto mal digerita da gran parte dei
sindaci calabresi.
Il primo a ribellarsi è Giuseppe Falcomatà, fa-
Anche le località turistiche si ribellano ma anche a quello
straniero. È il
principio introdotto
dal giudice del
scia tricolore di Reggio Calabria: «La Lega DOMENICO MARINO con darsena e centinaia di alla meno peggio sedie e sagi economici», racconta mattina possiamo riparti- tribunale di Ferrara
Nord ha messo il timbro su questa ordinan- Cosenza posti barca, oltre a due tavolini. Organizzandosi uno dei gestori, al lavoro re. Poi abbiamo due dire- Mauro Martinelli,
za – incalza il sindaco – per creare uno scon- cantieri nautici interessa- con percorsi differenziati tra tavolini da spolverare zioni diverse per entrare nell’ordinanza in cui

«C
tro frontale col governo». E ancora: «Ho rite- apisco la sin- ti dall’ordinanza della go- per ingresso e uscita, ac- e frigoriferi da rifornire. ed uscire, tutto a norma di definisce
nuto opportuno ribadire l’illegittimità di que- cera volontà di vernatrice che dà il via li- quisto di macchine per la Poco lontano i vigili urba- legge». «discriminatoria» la
sta ordinanza – dice Falcomatà – a Reggio Ca- alcune attività, bera tra l’altro alla siste- sanificazione dei locali, ni fanno controlli. «In L’altro volto dell’emergen- delibera del Comune
labria rimangono in vigore i dettami del Dpcm in grave difficoltà, di apri- mazione delle barche. E plexiglass per tenere di- Lombardia la metro fun- za Covid–19 in Calabria, emiliano dove si
annunciato da Conte lo scorso il 26 aprile». Le re e mi spiace, ma questo ancora molti altri ammi- stanziati i clienti al banco. ziona, anche noi vogliamo lontana da polemiche e fissava il permesso di
parole di Falcomatà trovano eco in tutta la non è il momento di fare nistratori di mete vacan- riaprire, con prudenza – scontri di palazzo, è rac- soggiorno tra i criteri
Calabria, grazie anche a un assist istituziona- confusione. Il ritorno alla ziere importanti, interes- A Cosenza, mercoledì spiega un altro barista – contata da dietro le sbar- per la concessione
le di prim’ordine. Il premier Conte sta rife- quotidianità dev’essere sati a dare respiro a picco- notte, è stata una ma non possiamo atten- re del penitenziario co- dei buoni spesa per
rendo alla Camera e, tra i primi appunti del ponderato». Frena sulla fa- li e grandi imprenditori, pizzeria il primo dere ordini dal nord». Un sentino dove nei giorni l’emergenza Covid.
suo lungo discorso, c’è la dichiarazione di «il- se 2 Flavio Stasi, sindaco ma senza pericolose fughe terzo, ancora, aggiunge: scorsi associazioni hanno «Nei limiti in cui poi si
legittimità» del provvedimento varato dalla di Corigliano Rossano, in avanti: Soverato e Palmi locale a riaprire i «Io ho anche la vendita dei portato beni di prima ne- rifletta sul diritto alla
Regione Calabria. quarta città della Calabria tra i tanti. Già poche ore battenti, seguita al tabacchi e non abbiamo cessità. In una lettera fat- alimentazione, quale
All’arma bianca contro l’ordinanza partono e ad alta densità turistica. dopo lo sblocco regionale mattino da alcuni mai chiuso, se non la par- ta recapitare alle varie si- bisogno primario di
un po’ tutti. Anche i commilitoni: da Sergio A- Prende le distanze dalla era corso ai ripari pure te del bar. Ma oggi ripar- gle del volontariato, i de- ogni essere umano,
bramo, sindaco di Catanzaro, a Paolo Ma- forzatura della presidente Mimmo Lo Polito, primo
esercizi commerciali tiamo anche se finora i tenuti di media e alta si- la disciplina
scaro, primo cittadino di Lamezia Terme. En- della Regione, Jole Santel- cittadino di Castrovillari. aperti al pubblico clienti sono stati pochissi- curezza scrivono: «Con normativa finisce per
trambi di centrodestra, ma entrambi iper cri- li. Come lui, i primi citta- A Cosenza mercoledì not- mi. Ho investito nelle pa- immensa gioia sentiamo il incidere», prosegue il
tici con la misura varata da Jole Santelli, so- dini di altre perle turisti- te una pizzeria è stata il Altri si stanno attrezzando ratie in plexiglass e ci sia- dovere morale ed infinito giudice, su «quel
stenuta appena 3 mesi fa in campagna elet- che: Franco Mundo di Tre- primo locale a riaprire i per i prossimi giorni. mo attrezzati con una senso di gratitudine nel- “nucleo irriducibile”
torale. «A Catanzaro rimangono invariate le bisacce e Gianni Papasso battenti. Seguita ieri mat- «Non possiamo aspettare macchina ad ozono per la l’estendere i nostri più ca- di diritti fondamentali
disposizioni del Dpcm del 26 marzo», affer- di Cassano all’Jonio che tina da alcuni bar che han- che calino i contagi a Mi- sanificazione. Due o tre ri e sentiti ringraziamenti della persona che lo
ma Abramo. Il sindaco del capoluogo di Re- tra l’altro coi Laghi di Si- no rialzato le saracinesche lano, noi qui dobbiamo la- volte alla settimana inter- per il vostro pensiero». Stato deve
gione precisa: «Quindi bar e ristoranti saran- bari ha un porto turistico spolverando e sanificando vorare, abbiamo molti di- veniamo la sera, così la © RIPRODUZIONE RISERVATA riconoscere a tutti».
La magistratura ha
accolto così un
L’INTERVISTA ricorso presentato da
Asgi (Associazione

«A Venezia eventi pubblici da luglio» degli studi giuridici

sull’immigrazione) e
dai sindacati e ha
ordinato quindi
all’amministrazione
Brugnaro: città allo stremo, troppi due choc in pochi mesi. Si acceleri, noi siamo pronti «di riformulare i criteri
e le modalità di
accoglimento delle
FRANCESCO DAL MAS 2021. Ripartiremo gradualmen- Il primo cittadino, per rendere altissima la qualità posticipato a “maggio” e intan- richieste
Venezia te con i Musei, la Fenice, le preoccupato per il della nostra offerta turistica. to le persone, le attività, come consentendo la
spiagge del Lido. L’altro giorno lockdown mondiale, ha Tutte queste persone sono a ca- fanno a pagare le bollette? Il Go- presentazione di

D
opo l’”Aqua granda”
dello scorso autunno,
Venezia sta facendo i
conti con l’emergenza corona-
virus che sta mettendo in gi-
nocchio non solo la sua tenuta
sociale ma anche il suo intero
sistema produttivo ed econo-
mico. In primis la filiera turisti-
ca, che ora paga, più di tutti gli
altri, un lockdown mondiale
che, come anticipa il sindaco
Luigi Brugnaro, non permet-
terà un vero e proprio riavvio
prima di 12 mesi.
Intanto, però, lei sindaco pro-
gramma la ripartenza. Qualche
anticipazione?
Faremo cose straordinarie. Il
primo grande evento pubblico
che confermiamo, per il terzo
sabato di luglio, è la festa del SS.
Redentore. Guarda caso, ricor-
da, ogni anno, il voto della Re-
pubblica Serenissima a Cristo
per la fine della pestilenza del
1576. A fine agosto la Biennale
cinema. In settembre le prime i-
niziative per celebrare i 1600 an-
ni della nostra città che ufficial-
mente compirà il 25 marzo
abbiamo presentato, assieme a
66 categorie economiche e so-
ciali, il programma #Rimbal-
zaItalia con proposte al Gover-
no per rispondere a urgenze e
bisogni del mondo produttivo.
In questi giorni ha detto: «Sia-
mo sull’orlo di una crisi di ner-
vi». Perché?
Probabilmente non moriremo
di coronavirus, ma sicuramen-
te rischiamo di morire di fame.
Da quel 23 febbraio in cui ab-
biamo sospeso il Carnevale, a
Venezia è sceso un silenzio as-
sordante. E in questi mesi, sia-
mo stati ligi e obbedienti a tut-
ti i Dpcm del presidente del
Consiglio Conte, abbiamo giu-
stamente rispettato tutte le or-
dinanze nazionali e regionali.
Ora però è tempo di ricomin-
ciare a vivere. Nessuno dal Go-
verno ha ritenuto di doversi
confrontare con i sindaci, che
hanno vissuto questo periodo
in trincea, praticamente senza
alcun aiuto.
Che cosa non ha capito il Go-
verno?
Non ha capito cos’è la filiera tu-
sa senza un reddito e con que-
inviato a Conte le sti codici Ateco si è fatta una
proposte per ripartire: confusione pazzesca, anche nel
serve un sostegno a tutte concedere le casse in deroga.
E quindi?
le persone collegate alla Bisogna garantire un sostegno
filiera turistica effettivo per almeno 12 mesi a
tutte le persone collegate alla fi-
ristica veneziana. Non è sola- liera turistica. Ad oggi ci siamo
mente ristoranti e alberghi, ma aiutati da soli. Ci siamo auto-
tante altre professionalità, arti- prodotti gel igienizzante, ci sia-
giani, guide turistiche, tassisti, mo comperati autonomamen-
commessi nei negozi, stagiona- te oltre un milione di masche-
li nei servizi aeroportuali, nei rine, siamo riusciti a rinviare
musei, nelle spiagge: piccole at- tutti i pagamenti delle tasse lo-
tività che sono il vero segreto cali. Il decreto “aprile” è stato
Volontari in barca per la distribuzione del cibo / Reuters
verno deve sostenere i Comuni
per garantire la continuità dei
servizi prioritari come il tra-
sporto pubblico locale.
A quanto ammontano le per-
dite?
Il Comune avrà minori entrate
per circa 115 milioni di euro e la
nostra società di trasporti un
minore incasso di circa 80 mi-
lioni di euro. Non siamo più in
grado di tenere e si sappia che
le persone sono molto, molto
arrabbiate. Il governo dia pote-
re ai sindaci e alle regioni, per-
ché ogni territorio ha delle sue
specificità.
Sta pensando agli alberghi, ai
bar, ai ristoranti?
Non solo. L’altra sera abbiamo
fatto illuminare la torre del cam-
panile di San Marco, quello che
qui definiamo ”el Paron” con la
scritta #RisorgiamoItalia. Ho a-
derito alla manifestazione na-
zionale di tutti quei settori che
sono stremati e chiedono al go-
verno di poter riaprire e di far-
lo in sicurezza. Poi, però, ho in
mente i bambini piccoli e le lo-
ro mamme che devono tornare
nuove domande». «La
decisione del
tribunale è un attacco
all’Italia e alle
persone che hanno
Il sindaco Luigi Brugnaro sempre lavorato e
pagato le tasse e che
mantengono già a
a lavorare. Come Comune, ab- proprie spese i
biamo anticipato il contributo richiedenti asilo da
alle scuole paritarie, che sono troppo tempo» è la
in forte crisi. Penso anche alle risposta del sindaco
chiese, alle parrocchie, all’atti- leghista, Alan Fabbri,
vità liturgica e pastorale che de- secondo il quale la
ve riprendere, perché, tra l’al- pronuncia del giudice
tro, è un importante fattore di «mette a rischio i
coesione sociale. Per le chiese, buoni spesa per
qui a Venezia, stiamo velociz- tantissime famiglie e
zando le pratiche per il rimbor- beffa le categorie
so dei danni dell’acqua alta di produttive».
novembre. «Incredibile e
Lei si è sottoposto al test siero- gravissimo!»
logico. Con quale risultato? commenta il
Negativo. Questo è un grande segretario della Lega,
lavoro silenzioso che si affianca Matteo Salvini. «Non
alle numerose azioni messe in cambiamo idea:
campo da inizio emergenza. Tu- aiutare prima gli
telare chi opera in prima linea è italiani in difficoltà
una priorità per la garantire la per il virus non può
salute di dipendenti e cittadini. essere illegittimo!».
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Venerdì 1 maggio 2020 PRIMO PIANO 13

Coronavirus:
l’economia
Fondi Mes, battaglia sulla sorveglianza
La Commissione studia la via d’uscita
Un’ipotesi sul tappeto è che la l’unica condizionalità su cui la landia, Austria), ma sulla veri- meranno gli Stati che chiede- tagemma: poiché il Trattato L’EUROPA
GIOVANNI MARIA DEL RE
Bruxelles Commissione, responsabile Commissione vigilerà è la coe- fica a decidere è Bruxelles. ranno i fondi. In questo modo Mes richiede la valutazione
della verifica, presenti all’Eu- renza tra le spese e gli obietti- Del resto tutta l’operazione del si soddisfa la necessità del Trat- della sostenibilità del debito Timori sul nuovo

L strumento, ma
a politica prevarrà sulle
vecchie regole Ue. Paro-
la del commissario Pao-
lo Gentiloni che ieri ha voluto
rassicurare sulla possibilità di
una «sorveglianza rafforzata»
(contenuta in una bozza riferi-
ta ieri da Repubblica) per gli
Stati che chiedano accesso al-
le nuove linee di credito da 240
miliardi di euro (36 per l’Italia)
del Mes per rispondere agli ef-
fetti della pandemia. Della
questione discuterà l’8 maggio
una nuova videoconferenza
dell’Eurogruppo, che entro i-
nizio giugno dovrà rendere o-
perativo l’intero pacchetto che,
oltre all’uso del Mes, prevede
Sure (il finanziamento delle
casse integrazioni da 100 mi-
liardi di euro) e il piano di in-
vestimento da 200 miliardi di
euro della Bei.
È il cosiddetto "Two Pack", par-
te della governance economica
Ue, a prevedere che gli Stati
dell’euro che abbiano chiesto
aiuti al Mes debbano restare
sotto una «sorveglianza raffor-
zata» della Commissione fino
a che non avranno ripagato il
75% dei prestiti, con rapporti
dettagliati ogni tre o sei mesi.
Imporre questo al nuovo "Mes
rogruppo una lettera interpre-
tativa molto morbida che ri-
duce la sorveglianza a poco più
di una formalità. La decisione
di Eurogruppo e leader Ue, sot-
tolinea Gentiloni, «prevede che
vi di spesa sanitaria e di pre-
venzione in campo sanitario».
Dunque niente «troika» o con-
trolli di riforme o bilancio. Non
è da escludere qualche prote-
sta dei «falchi» (Olanda, Fin-
«Mes sanitario» è all’insegna tato Mes di un impegno dello del richiedente, la Commissio-
dei trucchi giuridici. Così, sul Stato richiedente, ma renden- ne procederà a un’analisi ex per Gentiloni la
fronte delle condizionalità, si dolo standard per tutti si eli- ante per tutti gli Stati dell’Eu-
è usato lo stratagemma di crea- mina il negoziato individuale rozona, con esito scontato vigilanza è solo
re un documento standardiz- e l’obbligo di un programma di (nessun debito è al momento su «coerenza»
zato, uguale per tutti, che fir- riforme e risparmi. Altro stra- insostenibile). delle spese
Sulla scorta della disastrosa sti-
ma flash pubblicata ieri da Eu-
sanitarie
«No soldi agli italiani» rostat (crollo del 3,8% del pil La soluzione:
IL dell’Eurozona nel primo tri- valutazione
CASO Così l’olandese Rutte mestre 2020), Gentiloni ha i- preventiva sulla
rassicura un operaio noltre chiesto un’accelerazio-
sostenibilità dei
ne del Piano di ripresa, su cui
Il premier olandese Mark Rutte si con- hanno trovato un’intesa di debiti. Merkel:
ferma tendenzialmente anti-italiano. Non principio i leader. «Ci serve un «Noi con l’Italia»
a caso i Paesi Bassi sono il Paese che Piano - ha detto - che sia suffi-
più di ogni altro sta contrastando il pro- cientemente ampio, mirato al-
getto di emettere eurobond per affron- le economie e ai settori più col-
tare l’emergenza coronavirus. Ecco ora piti e attivabile nei prossimi
un video che pare confermare questo mesi. Se non ora, quando?». In-
sentimento. Nelle immagini si vede un o- tanto, rispondendo a una let-
peraio che si avvicina a Rutte e gli dice: tera del fondatore della Co-
«Per favore, non date soldi agli italiani e munità di Sant’Egidio, Andrea Cade il Pil
agli spagnoli». E lui, tra le risate, rispon- Riccardi, la cancelliera Angela
de: «No, no», e alza il pollice. È la scena Merkel ha assicurato che «la (-4,7%). Meno
ripresa dalle telecamere dell’olandese Germania e l’Europa stanno di Francia
Nos, che ha pubblicato il siparietto sul con forza dalla parte dell’Ita-
suo sito web, sottotitolando lo scambio lia», aggiungendo che «sarà ne-
e Spagna
di battute in olandese. Il breve dialogo è cessario fare di più, siamo
avvenuto durante una visita di Rutte a u- pronti ad agire nello spirito Il coronavirus si
no stabilimento per il trattamento dei ri- della solidarietà europea». abbatte, come
fiuti, in cui è girato il video. © RIPRODUZIONE RISERVATA previsto, sui conti
italiani ed europei: il
Belpaese sconta così
IN CRESCITA LE DOMANDE DI PRESTITI. RAPPORTO DI BANKITALIA SULLA STABILITÀ un calo del 4,7% del

Il Pd accusa le banche
sanitario" vanificherebbe però Pil (il massimo dal
il faticoso accordo dell’Euro- 1995, inizio delle serie
gruppo del 9 aprile (avallato storiche). Ma fa
dai leader Ue il 23 aprile) che meglio di Francia (-
prevede come unica condizio- 5,8%) e Spagna (-
ne l’utilizzo delle linee di cre-
dito per spese sanitarie dirette
e indirette. «C’è un gran lavo-
ro - afferma Gentiloni - su co-
Bilanci, mina da 15 miliardi 5,2%) anche se va
peggio della media
europea (-3,8%
l’Eurozona). E fa
me adattare regolamenti figli Roma piate a 56mila, rilevano Abi e Mcc, di cui 37mila meglio anche delle
di un’epoca precedente alle de- sono quelle fino a 25mila euro. Certo sono anco- previsioni del governo

cisioni politiche, ma le deci-
sioni politiche sono quelle che
verranno rispettate». Si tratta
di trovare il trucco giuridico.
IL PREMIER CONTE ASSICURA ANCHE «PIÙ FONDI PER LA DISABILITÀ»
Soldi a chi fa i lavori antisismici e di efficienza energetica
La nuova idea per il decreto: una maxi-detrazione fino al 110%
Roma
P iù fondi per straordinari e protezioni del-
le forze dell’ordine e dei militari dell’ope-
razione Strade sicure, impegnati da due mesi
nei controlli anti-coronavirus. E un rilancio dei
cantieri, non appena potranno riaprire anche
quelli per le ristrutturazioni private, con una
grossa novità: l’aumento di ecobonus e si-
smabonus, forse fino al 110%.
In attesa del via libera europeo a un nuovo allen-
tamento delle regole sugli aiuti di Stato, il gover-
no continua il lavoro sul nuovo decreto in deficit
per 55 miliardi che dovrebbe arrivare, ora, entro
metà della prossima settimana (forse il 6 mag-
gio). La novità sui bonus per l’edilizia è stata an-
nunciata ieri alla Camera direttamente da Con-
te, che ha parlato di «un meccanismo articolato
che consenta ai cittadini di beneficiare di sconti
pari al costo pressoché totale dei lavori anti-si-
smici e di efficientamento energetico» (ci lavora-
no il Mise e il sottosegretario Riccardo Fraccaro).
P
rova a prendere velocità il meccanismo dei ra una frazione delle richieste arrivate alle ban- che nel Def aveva
prestiti bancari alle imprese garantiti dal- che visto che la sola Intesa Sanpaolo, tra erogate indicato un -5,5%. Il
lo Stato, con un raddoppio delle domande e in via di erogazione, ne ha 100mila con una cre- calo del Pil nel primo
Il premier olandese Rutte e l’operaio anti-italiano giunte al Fondo. Ma dalla politica giungono del- scita di 15-20mila al giorno. trimestre dell’anno, in
le critiche sulla lentezza nelle erogazioni e si guar- La politica così protesta: dopo «l’atto d’amo- assenza di variazioni,
da ora alle modifiche alle norme per semplifica- re» chiesto alle banche dal presidente del Con- determinerebbe un
re il processo e proteggere dai rischi di infiltrazioni siglio Conte (che ieri ha sottolineato l’impor- calo acquisito del -
criminali. Gli istituti di credito tuttavia devono
affrontare i rischi crescenti del-
tanza di "monitorare" l’erogazione delle risor-
se), il vicesegretario del Pd, An-
4,9% sull’anno. Ma,
avverte l’Istat, il dato
la crisi economica globale e ita- Il dem Orlando: «Non drea Orlando, in aula alla Ca- raccolto nel contesto
liana che rischiano di contagia- stanno facendo il loro mera lamenta che «le misure del lockdown è meno
Conte ha confermato pure il "bonus turismo" da re il comparto, come avverte la lavoro». Via Nazionale: non stanno arrivando alla me- consolidato del solito
500 euro per le famiglie (a basso reddito) che fa- Banca d’Italia nel rapporto sul- ta non perché non ci sono, ma e il risultato definitivo
la crisi rischia di
ranno vacanze in Italia quest’anno e annuncia-
to più fondi per la disabilità. Mentre ai Comuni
dovrebbero andare circa 4 miliardi, comprese
la stabilità finanziaria, trasfor-
mando gli Utp (inadempienze
probabili) nei bilanci in una "mi-
perché le banche non stanno
contagiare gli istituti di facendo il loro lavoro».
credito per la probabile E sul fronte delle aziende medie,
potrebbe essere
peggiore.
Intanto ad aprile
risorse ad hoc per le Province delle "zone rosse" na" di 15 miliardi di rettifiche, a-
che avranno «un riconoscimento» specifico, ha spirando così la redditività e gli
crescita d’inadempienze la Sace sottolinea come siano al-
lo studio 2,5 miliardi di euro di
l’inflazione cala e si
azzera, scendendo ai
chiarito il premier. utili. Il blocco dei tribunali ren- Al Fondo di garanzia operazioni con 150 banche che minimi dall’ottobre
Per tutte le imprese, poi, ci saranno diverse derà poi più lenta la cessione de- arrivate 56mila richieste saranno presentate attraverso il del 2016, ma il
misure, dai ristori a fondo perduto per quelle gli Npl che negli ultimi mesi a- di finanziamento «processo semplificato». La fa- «carrello della spesa»
micro ai rafforzamenti di capitale per le a- veva accelerato. Certo le misure se istruttoria bancaria prende si impenna, con un
ziende fino a 249 dipendenti, insieme ad aiu- del governo (la moratoria sui prestiti, il sistema del tempo visti anche gli importi di una certa rincaro del 2,6%. A
ti per gli affitti (per 3 mesi) e le bollette (equi- delle garanzie), frenano la crescita dei crediti de- importanza, che arrivano fino a 365 milioni di raffreddare l’indice è
parando le utenze a quelle domestiche e ri- teriorati e aiutano a sostenere le famiglie e la fi- euro. «Quando poi il dossier arriva in Sace, in invece l’energia,
ducendo, di conseguenza, gli oneri di siste- ducia dei risparmiatori verso il comparto non è 48/72 ore la garanzia potrà essere rilasciata al- come accade anche
ma). In tutto si muoveranno circa 15 miliardi, stata «intaccata», rileva l’istituto centrale, non la banca», spiega l’amministratore delegato nel resto
cui si aggiungono i 50 miliardi a Cdp per soc- materializzandosi la fuga dei depositi bancari che Pierfrancesco Latini. A queste si aggiungono le dell’eurozona (dove
correre le grandi imprese in crisi. Altri 25 mi- possono così finanziare i prestiti. operazioni allo studio per le grandi imprese, l’inflazione si ferma
liardi andranno al pacchetto per il lavoro, tra Il meccanismo messo in piedi dal governo, dopo per un ammontare totale di circa 10 miliardi di allo 0,4%): il crollo
Cig e Cassa in deroga, bonus autonomi e pro- le prime fasi di messa a punto organizzativa e euro, che saranno presentate attraverso il «pro- delle quotazioni del
roga degli aiuti per le famiglie. (r.r.) normativa, comincia quindi a macinare. Le do- cesso ordinario». (r.r.) petrolio si riflette sui
© RIPRODUZIONE RISERVATA mande giunte al Fondo garanzia sono raddop- ©RIPRODUZIONE RISERVATA carburanti: (-9,0%
benzina, -10,7%
diesel). Non è invece
LA STRATEGIA DI FRANCOFORTE contemplata nel
paniere Istat la voce

La Bce rafforza gli stimoli. «Spread? Evitiamo frammentazioni» "mascherine". La

PIETRO SACCÒ cui le banche possono raccogliere
Milano fondi per aumentare il credito alle
imprese (le aste Tltro); una nuova se-
misurazione dei
prezzi è d’altra parte
ferenza stampa rispondendo a una rispetto ai massimi di metà febbraio. tarato sul modo ante-
domanda sull’Italia ha chiarito: «Non Nei fatti tutta l’espansione moneta- epidemia. Certo è che
tollereremo alcun rischio di fram- ria della Bce favorisce gli Stati più in non era mai stata

La sede della Bce a Francoforte
Alleggeriti i costi delle
operazioni di rifinanziamento
per le banche e introdotte
nuove aste di liquidità
Borse in calo alla fine di un
mese di recupero. Tasso Btp
scende dopo una giornata tesa
S
econdo i calcoli della Banca
centrale europea quest’anno
il Pil della zona euro crollerà
come non era mai successo prima:
la caduta prevista è tra il 5 e il 12%, a
seconda di quanto dureranno le mi-
sure di contenimento e dell’efficacia
delle soluzioni che i governi trove-
ranno per sostenere l’economia. La
Bce sta facendo la sua parte con il
piano anti–crisi introdotto a marzo
e con le diverse misure di allenta-
mento del credito introdotte nelle
ultime settimane. Chi sperava in
nuovi interventi sostanziosi dalla riu-
nione (a distanza) del consiglio di-
rettivo non è stato accontentato. La
Bce si è limitata a rafforzare gli sti-
moli monetari con due novità: un al-
leggerimento delle condizioni delle
operazioni di rifinanziamento con
rie di operazioni di rifinanziamento,
sempre dirette alle banche, così da
garantire che la liquidità resti ab-
bondante (queste nuove operazio-
ni sono state chiamate Peltro, sigla
che sta per Pandemic emergency
longer–term refinancing opera-
tions, cioè operazioni di rifinanzia-
mento a lungo termine per l’emer-
genza pandemica).
L’arma più forte anti–crisi resta quel-
la schierata a metà marzo: il Pepp, il
programma di acquisto di titoli pub-
blici e privati per 750 miliardi di eu-
ro nel 2020. È in base a questo piano
che la Banca d’Italia, per conto del-
l’Eurosistema, e la Bce in queste set-
timane stanno acquistando diversi
miliardi di titoli di Stato italiani per
tenere sotto controllo lo spread. Il
presidente Christine Lagarde in con-
mentazione» della zona euro. Un si-
gnificativo (e ulteriore) passo avan-
ti rispetto all’infelice «non siamo qui
per chiudere gli spread» della confe-
renza stampa dello scorso 12 marzo.
Gli investitori che avevano aspetta-
tive molto alte su nuovi interventi di
emergenza delle banche centrali
(prima della Bce toccava alla Fed) so-
no rimasti delusi dalla strategia più
cauta adottata tra Washington e
Francoforte. Le Borse europee han-
no chiuso in calo (–2,1% Milano, tor-
nata sotto i 18mila punti) al termine
di un mese che, in generale, è stato
comunque di forte recupero. Per Wall
Street, in particolare, il Dow Jones ha
chiuso il mese migliore dal 1974 (con
un rialzo del 12%). Per Milano il rial-
zo mensile è stato superiore al 4%,
ma il FtseMib è ancora sotto del 30%
difficoltà, come l’Italia. Secondo le rilevata una forbice
stime degli analisti, a fine anno tra il così ampia tra il tasso
piano di acquisti tradizionale (il generale e quello
Pspp) e il Pepp quest’anno la Bce relativo ai prodotti
comprerà tra i 190 e i 220 miliardi di della spesa
euro di titoli di Stato italiani. Già og- quotidiana, che in
gi quasi il 17% del debito pubblico i- tempi di Coronavirus
taliano (409 miliardi su 2.447 a mar- assorbe la gran parte
zo) era nel bilancio della Banca d’I- degli esborsi familiari.
talia, che lo ha acquistato per conto Il che significa che
della Bce. Dieci anni fa nei bilanci neppure i prezzi
della Banca d’Italia c’erano Btp per aiuterebbero a
65 miliardi in tutto. Il tasso sui Btp tamponare
decennali alla fine di una seduta mo- l’impoverimento degli
vimentata in cui si è mosso tra un italiani, attanagliati in
minimo dell’1,68% e un massimo una sorta di
dell’1,85% ha chiuso all’1,74%, in ca- stagflazione
lo di 3 centesimi rispetto all’apertu- "subdola": il tasso
ra e con uno spread di 235 punti sui ufficiale si appiattisce
Bund tedeschi. ma i prodotti più
© RIPRODUZIONE RISERVATA sensibili rincarano.
14 PRIMO PIANO
Coronavirus:
l’epidemia
Giù i malati, è record di dimessi
Quasi 5mila guariti in un giorno, ricoveri in calo, un’altra frenata nella curva (anche in Lombardia)
L’Iss: «L’R0 sotto l’1 ovunque, va mantenuto». Scontro sugli scenari prospettati a Conte: «I dati? Giusti»
VIVIANA DALOISO s’intende.
I presupposti perché dal 4
U
n record assoluto di maggio le cose cambino, d’al-
guariti e dimessi: tronde, ci sono tutti e a con-
quasi 5mila in un fermarlo oltre a Borrelli c’è an-
giorno. E, di conseguenza, u- che Luca Richeldi, primario di
na diminuzione altrettanto ec- Pneumologia della Fondazio-
cezionale nel numero degli i- ne Policlinico Gemelli Irccs di
taliani attualmente positivi al Roma e membro di spicco del
coronavirus: -3.106. Il segnale Comitato tecnico scientifico:
è talmente confortante, sul «Con le misure che abbiamo
piano epidemiologico, da con- adottato in senso restrittivo,
vincere il capo negli ultimi 15
della Protezio- Gli esperti del giorni di lock-
ne civile Angelo Comitato tecnico down abbiamo
Borrelli a dare scientifico avevano dimezzato i de-
un annuncio ceduti e rad-
atteso in vista prospettato al doppiato i gua-
della Fase 2, ma premier un picco di riti. Si sono di-
comunque sor- 151mila ricoveri in mezzate anche
prendente: «Ci le persone rico-
avviamo verso
terapia intensiva. verate e se
una nuova fase Numeri esagerati, guardiamo a
dell’emergenza secondo alcuni un mese fa i
e dunque ab- numeri sono di
biamo deciso di interrompere
qui la nostra conferenza stam-
molto superiori». Insomma,
«stiamo andando nelle dire-
pa». Niente più appuntamen- zione giusta». Ora la sfida sa-
to delle 18 in tv dunque (che nitaria sarà tutta da giocare sul
per altro era già stato “taglia- territorio, nella convivenza
to” a due volte a settimana). I “controllata” col virus, forti di
dati del contagio continue- «una gestione più calma, dia-
ranno ad essere diffusi quoti- gnosi più veloci e maggiore e-
dianamente, ma il Paese può sperienza dei medici».
tornare, anche da questo pun- I numeri, dunque, ancora una
to di vista, alla sua “quasi nor- volta. La curva epidemica na-
malità”. Se e finché durerà, zionale dei contagi totali gior-
LO STUDIO
«Polmoniti negli asintomatici»
Quelle radiografie di Codogno
che mettono in allerta i medici
VITO SALINARO ca Maria Sconfienza, responsabi-
le della Radiologia diagnostica e
S
i può essere asintomatici al interventistica al Galeazzi e pro-
Covid-19 e al tempo stesso a- fessore alla Statale di Milano, tra
vere una polmonite intersti- gli autori del paper – si è focaliz-
ziale bilaterale. Non è un contro- zato sull’analisi retrospettiva del-
senso ma una preoccupante con- le radiografie al torace eseguite
statazione che emerge dalle radio- post-quarantena. I pazienti che ri-
grafie eseguite, in una sola setti- chiedevano la radiografia non ri-
mana, su 100 dei 170 cittadini del- ferivano malesseri», al massimo
la "zona rossa" di Codogno (Lodi). «solo sintomi vaghi, come febbri-
A riferirlo è un team di ricercatori cola (sotto 37,5 gradi) e avvisaglie
dell’Irccs (Istituto di ricovero e cu- parainfluenzali».
ra e carattere scientifico) ortope- Eppure 100 radiografie al torace su
dico Galeazzi e dell’Università Sta- 170 – circa il 60% – presentavano
tale di Milano che svela un alto «immagini riconducibili a una pol-
coinvolgimento polmonare in per- monite interstiziale bilaterale,
sone residenti nella zona. quindi altamente sospette e riferi-
Lo studio è stato pubblicato sulla bili alla polmonite correlata a Co-
rivista Radiology ed è stato con- vid-19. Il coinvolgimento era bila-
dotto con gli atenei terale in tutti i casi:
di Pavia e Palermo, Su 170 esami eseguiti simmetrico nel
con il centro Medi- 54% dei pazienti,
al torace, ben 100
cal radiologico di
Codogno e la radio-
logia della Casa di
hanno evidenziato
patologie riferibili
mentre le anomalie
dei raggi X al torace
erano maggiori su
cura San Camillo di al Covid-19 un lato del torace
Cremona. I ricerca- nel 46% dei casi».
Intanto, sempre
tori documentano Polmonite, occorre
in maniera detta- in Lombardia, nove specificare, che non
gliata «la compro- persone tornano ha poi provocato
missione polmona- positive dopo essere conseguenze gravi
re in persone al- nei pazienti. I raggi
l’apparenza non in- state dimesse comunque hanno
tensamente colpite dagli ospedali fornito informazio-
da Covid-19». ni preziose sull’in-
Il 23 febbraio, ricordano gli autori teressamento polmonare in un
dell’indagine, dopo la scoperta del campione interessante. «Questi ri-
paziente 1 avvenuta all’ospedale sultati – evidenzia Sconfienza –
di Codogno il 20 febbraio, è stata supportano i dati in merito alla tra-
imposta alla popolazione della smissione della patologia in sog-
stessa cittadina e di 10 comuni li- getti asintomatici o poco sintoma-
mitrofi una quarantena di 14 gior- tici, che quindi possono risultare
ni. Al termine di questo periodo, positivi al virus e pertanto conta-
un centro radiologico codognese giosi anche in assenza di sintomi
ha ricevuto «un’alta e anomala ri- e anche dopo due settimane di
chiesta di radiografie al torace da quarantena». Insomma, il sospet-
parte della popolazione», ma non to che ci sia una quota di malati
perché i richiedenti presentassero non identificati dal punto di vista
particolari sofferenze o accusasse- clinico «è reale».
ro sintomi riconducibili al coro- E proprio ieri, fonti sanitarie lom-
navirus. «Alcune persone – spie- barde hanno fatto sapere che ci so-
gano gli esperti – sono state invia- no casi di persone tornate positi-
te dai medici di base, altre invece ve (con polmoniti che hanno ri-
si sono presentate spontanea- chiesto nuovi ricoveri oppure che
mente per sottoporsi ad un con- hanno provocate solo forme lievi di
trollo», preoccupati dal generale e- malattia) anche dopo essere state
volversi della malattia. Tutti però dimesse dagli ospedali e dichiara-
provenivano da un ambiente «ad te "negative" al virus. Al momen-
alto contagio» e ad «elevato ri- to sono nove e si concentrano nel-
schio» di trasmissione del virus. le Asst di Lodi e Cremona. Segno
«Il lavoro dei ricercatori del Ga- che sappiamo ancora troppo poco
leazzi e dei colleghi delle univer- sul Sars-Cov-2.
sità e delle radiologie – spiega Lu- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Venerdì 1 maggio 2020
no su giorno ieri ha segnato un vano a casa, con sintomi lievi cord assoluto anche per i tam- l’indice di contagiosità sotto IL PUNTO
aumento del +0,9%, contro il o senza sintomi: una percen- poni elaborati: 68.456 contro i l’1, e questa è la naturale con-
Calo senza
+1,0% del giorno precedente tuale schizzata ormai oltre 63.826 di giovedì. Il rapporto seguenza del lockdown». Con-
(1.872 i nuovi casi): il valore l’80%. In calo per il 27esimo tra tamponi fatti e casi indivi- seguenza che tuttavia diventa precedenti anche
non è mai stato così basso dal- giorno consecutivo i pazienti duati è di 1 malato ogni 36,6 un monito per le settimane a dei malati, scesi
l’inizio dell’epidemia. I conta- in terapia intensiva: 1.694 (- tamponi fatti, il 2,7%: negli ul- venire: dato che gli asintoma-
giati totali in Italia sono 101 sui 1.795 di ieri): col risul- timi giorni questo valore era tici sono probabilmente «tra il a 101.551, con
205.463, con 101.551 infezioni tato che gli ospedali del nostro stato in media del 4,1% (gio- 4 e il 7%» degli italiani, la ri- un decremento
in corso. A fronte di 18.149 per- Paese, alla vigilia della Fase 2, vedì era sceso al 3,2%). E per la presa non potrà essere uno di 3.106 in un
sone ricoverate (-1.061 rispet- possono contare su oltre 7mi- prima volta, anche se il bilan- scriteriato “liberi tutti”, «muo-
to a giovedì), ben 81.708 si tro- la posti letto liberi. Numero re- cio resta sempre drammatico, viamoci passo dopo passo non
colpo solo.
il dato dei morti scende sotto è solo uno slogan di buonsen- Scendono a 286
quota 300, a 285 per l’esattez- so, significa rilassiamo le mi- i morti. Mai così
I PRIMI ESAMI za. Confortanti, in particola- sure ma teniamo quell’indice tanti i tamponi
re, i numeri della Lombardia: sotto 1». È scontro, invece, sul
effettuati: oltre
Ad Alzano e Nembro con un aumento dei casi del documento “segreto” con i
68mila, e solo
+0,7% (sotto la media nazio- possibili scenari legati alla ria-
positivo il 61% degli abitanti nale) e coi nuovi contagi au- pertura del 4 maggio elabora- il 2,7% positivi
mentati di sole 598 unità, por- to dagli esperti del Comitato
Il 61% degli abitanti di Nembro e Alzano Lombardo sot- tando però il conteggio alla ci- tecnico scientifico e che a-
toposti al test sierologico è risultato avere gli anticorpi fra da capogiro di 75.732. An- vrebbe convinto il premier
e, dunque, essere entrato in contatto con la malattia. Si cora in forte calo il numero Conte alla stretta sull’ultimo
tratta di una percentuale sul campione di 750 test effet- dei pazienti ricoverati (-286) Dpcm: «Il documento non è
tuati tra giovedì scorso e martedì. In tutto, i test riguar- e buona riduzione di quelli in mai stato secretato» ha preci-
deranno 2.500 cittadini dei due paesi già epicentro lom- terapia intensiva (-29). sato Brusaferro, sottolinean-
bardo del contagio da coronavirus. Finora ne sono sta-
ti eseguiti 1.500, ma la metà è ancora in analisi nei la-
Se la situazione sta miglioran-
do sotto tutti i punti vista,
do che «i dati sono giusti». Nel-
le ultime ore, infatti, alcuni
■ Le notizie
boratori dell’ospedale Bolognini di Seriate. però, il presidente dell’Istitu- statistici avevano evidenziato
1
Intanto, 650 cittadini delle 700 famiglie di Suello, picco- to superiore di sanità Silvio come il dato dei 151mila rico-
lo centro di 1.800 abitanti in provincia di Lecco, hanno Brusaferro ribadisce che «il vi- verati nelle terapie intensive
aderito all’opportunità di eseguire il test sierologico sul rus non è sconfitto». «La cur- entro l’8 giugno (lo scenario a-
Coronavirus al prezzo politico di 45 euro, in una pale- va – ha spiegato ieri mattina pocalittico che si sarebbe ve-
stra. Un’occasione offerta, su base volontaria, dal Co- presentando le tabelle e gli rificato se si fossero allentate Bimbo col Covid
mune, per ora limitata ai residenti. Ieri si sono sotto- studi dell’Istituto – continua in un colpo solo tutte le misu- operato al cervello
posti al prelievo del sangue i primi 350 residenti, sostanzialmente a decrescere re di lockdown) fosse notevol-
tra coloro che devono rientrare al lavoro. nel numero di sintomatici e mente sovrastimato. Per guarire dalla sua
dei casi in tutte le regioni, con © RIPRODUZIONE RISERVATA malattia, l’idrocefalo,
Luca – che ha 8 mesi –
aveva già subito un
intervento chirurgico,
con cui gli erano state
posizionate delle
speciali valvole capaci di
ridurre i liquidi in
eccesso e quindi di
preservare il cervello. A
un certo punto però le
valvole hanno iniziato a
non funzionare bene, e
così all’inizio di aprile i
genitori lo portano al
Policlinico. La situazione
è urgente, ma dal
tampone risulta che sia
la madre che il piccolo
sono positivi al nuovo
coronavirus. I medici del
Policlinico di Milano non
si arrendono, tentano un
primo intervento, poi un
secondo. Luca alla fine
ce l’ha fatta: è il primo
caso noto di un bimbo
così piccolo positivo a
Covid-19 sottoposto a
intervento
neurochirurgico. E vivo.
Il murales in omaggio agli operatori sanitari realizzato a Milano, vicino all’ospedale Auxologico San Luca / Ansa
2
LA RICERCA NEI LABORATORI
Test diagnostici, la corsa a trovare i più affidabili Vaccino, si accelera
«Dosi a dicembre»
ENRICO NEGROTTI in cui avviene la reazione, possono es- ne prodotto dal nostro spinoff accade- «Vogliamo essere pronti
sere più di una. E il test si può svolge- mico (In3diagnostic)». lanciare e fornire fino a
T
ra gli argomenti più dibattuti in re sia in modo automatizzato (con un Ai test rapidi messi a confronto con il 100 milioni di dosi di
vista della gestione della fase 2 robot), sia manualmente con pipette test molecolare (il tampone) è invece vaccino entro la fine
dell’epidemia c’è quella dei test multicanali». «Il nostro test – aggiunge dedicato lo studio clinico avviato al- dell’anno». Lo ha detto
sierologici, per verificare la presenza di Rosati – utilizza un metodo immu- l’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Ca- ieri l’amministratore
anticorpi che indichino che l’avvenu- noenzimatico semiquantitativo e si è labria di Negrar (Verona). Da oltre un delegato di
to contatto con il Sars-CoV-2. In attesa dimostrato molto specifico: individua mese i ricercatori guidati da Francesca AstraZeneca, Pascal
dell’analisi su 150mila persone che ver- le IgG, cioè gli anticorpi che aumenta- Perandin, responsabile dell’Unità sem- Soriot, in merito
ranno testati con la strumentazione no quando si supera l’infezione, a 2-3 plice di Microbiologia afferente al Di- all’accordo fra la stessa
Abbott, in tanti sono al lavoro per in- settimane dall’inizio della stessa». Il te- partimento di Malattie infettive e tro- AstraZeneca e Oxford.
dividuare altri strumenti utili. st «correla molto bene con gli anticor- picali (diretto da Zeno Bisoffi), punta- Si accelerano dunque i
All’Università di Torino, presso il di- pi neutralizzanti, quelli in grado di pre- no a verificare quale dei test rapidi sia tempi per il vaccino anti-
partimento di Scienze veterinarie, Ser- venire il legame del virus con le cellu- più affidabile per una diagnosi di infe- Covid al quale sta
gio Rosati, Barbara Colitti e Luigi Ber- zione da Sars-CoV-2. «Lo studio – spie- lavorando lo Jenner
tolotti hanno realizzato un test (regi- All’Università di Torino ga Perandin – valuterà 400 pazienti sin- Institute della Oxford
strato come strumento di diagnostica sviluppata una piattaforma tomatici (già arruolati 300) che sono University con la
in vitro al ministero della Salute) che per l’analisi sierologica giunti al Pronto Soccorso dell’Ospeda- partnership dell’azienda
può essere utilizzato su larga scala per- le di Negrar (che è impegnato nell’as- italiana Advent-Irbm di
ché utilizza metodiche presenti in mol- con il metodo Elisa sistenza con 100 posti per pazienti Co- Pomezia. Un primo
tissimi laboratori. «Abbiamo sfruttato E all’ospedale di Negrar vid, anche di terapia intensiva, ndr) che stock, se i test in corso
– spiega Rosati, docente di Malattie in- (Verona) si confrontano dopo essere stati visitati da un infetti- avranno esito positivo,
fettive – la nostra esperienza dei labo- vologo sono risultati clinicamente so- potrebbe già essere
ratori degli Istituti zooprofilattici che
i risultati di analisi rapide spetti di avere contratto la malattia». disponibile a dicembre
svolgono attività di monitoraggio per e tamponi su 400 pazienti Oltre a tre diversi test molecolari su per le categorie di
malattie degli animali utilizzando la tampone naso-faringeo, il confronto popolazione più fragili,
tecnica Elisa. Per il nostro test basta un le. Anche se non c’è ancora un dato cer- avviene tra cinque test rapidi: «Quat- ma per la produzione su
investimento di contenuto, per una to – osserva Rosati – la permanenza di tro sono test classici, immunocroma- larga scala i tempi
strumentazione che è già presente in una memoria immunitaria dovrebbe tografici, e uno a immunofluorescen- saranno più lunghi. La
moltissimi laboratori, sia pubblici, sia essere garantita. Ed è il presupposto su za: la differenza è che i primi vengo- sperimentazione clinica
convenzionati, sia privati, sia appunto cui si fondano le speranze di sviluppa- no letti da una persona e quindi in- sull’uomo, dopo i
negli Istituti zooprofilattici. E consen- re un vaccino efficace». terpretati, il quinto da uno strumen- risultati positivi già
te quindi di non dipendere dalle gros- «I pazienti – conclude Rosati – sono sta- to. Si valuta la presenza di IgM e IgG. ottenuti in laboratorio e
se piattaforme dedicate dei colossi del- ti arruolati dagli ospedali torinesi Città Incrociando i dati dei diversi test e i da- sulle scimmie, è partita
la diagnostica in vitro, che solo gli o- della salute, Mauriziano e San Luigi, e ti clinici dei pazienti si vuole vedere in 5 centri in Inghilterra
spedali e i grandi laboratori si possono della collaborazione del dipartimento quale sia il più accurato per la diagnosi lo scorso 23 aprile su
permettere». Il risultato è disponibile in di Chimica della nostra università e dal- dell’infezione». 550 volontari sani.
due ore, ma «le piastrine a 96 pozzetti l’Istituto zooprofilattico di Brescia; vie- © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Venerdì 1 maggio 2020 PRIMO PIANO 15

Coronavirus:
il tema
Ragazzi e Fase 2, ecco come fare
Il Forum: avviare da subito attività ricreative e formative dai 3 ai 18 anni. Piccoli gruppi in sicurezza
Coinvolte scuole, parrocchie, Comuni, oratori, associazioni. «Serve un albo comunale degli animatori»
LUCIANO MOIA «Il nostro obiettivo è chiaro –
spiega Ciccarelli, lunga mili-
– potranno ospitare attività di
animazione per piccoli gruppi
con la presenza, tra l’altro, del-
l’Autorità garante per l’infan-
Diario Italia IL PROGETTO

B
ambini e ragazzi finora
dimenticati dai decreti
del governo, recuperati
nei buoni propositi di alcuni
ministri ma con progetti anco-
ra tutti da definire, attendono
di sapere cosa sarà di loro nel-
la Fase 2.
A dare concretezza alle gior-
nate che verranno per i nostri
ragazzi ha pensato il Forum
delle associazioni familiari con
un programma, già presentato
al ministro della famiglia Ele-
na Bonetti, che prevede tra l’al-
tro di istituire albi comunali
degli animatori – divisi per
quartieri nelle grandi città –
con il coinvolgimento di par-
rocchie, associazioni, oratori.
E poi utilizzo di spazi pubblici
e privati, suddivisione per fasce
d’età, rigidi criteri per la sicu-
rezza, coinvolgimento dei ge-
nitori che non lavorano. A met-
tere a punto il progetto, nato
con la collaborazione delle ol-
tre 50 associazioni del Forum,
con i centri giovanili e gli scout,
hanno pensato la vicepresi-
dente del Forum Emma Cicca-
relli e la componente del con-
siglio direttivo Cristina Riccar-
di, entrambe con una lunga e-
sperienza in campo educativo.
L’una milanese, l’altra romana,
mamme di famiglia. Insomma,
una proposta che nasce dal
basso – la prima bozza è stata
stesa da Nino Sutera, già pre-
sidente del Forum regionale
della Lombardia – non dalle
teorie di presunti esperti.
L’APPUNTAMENTO IL 3 MAGGIO L’APPLAUSO PER LE FAMIGLIE
tanza nell’associazionismo sa- di minori e giovani». zia e l’adolescenza (a livello ter- Il piano messo
lesiano – quello di consentire la
ripresa sui territori delle atti-
Chi potrà gestire queste atti-
vità? «La nostra proposta – di-
ritoriale), dei servizi sociali co-
munali e di alcune associazio- Il lutto nel cuore dʼAfrica a punto dal
cartello delle
vità di animazione sociale gio- cono ancore le esperte del Fo- ni che si occupano di educa-
vanile e di permettere ai geni-
tori di poter rientrare al lavo-
rum – è quella di istituire degli
albi comunali degli animato-
zione, come Foi (Forum na-
zionale degli oratori), Arci ra-
e i nostri morti lombardi associazioni
ro». Da qui l’idea di coinvolge- ri/educatori (in possesso di re- gazzi, Agesci, Scout d’Europa MARINA CORRADI
familiari è già
re associazioni- quisiti di mora- e altri. «Nessuna preclusione all’esame del
ministro Elena
D
smo, parroc- lità, competen- naturalmente, siamo aperti a opo un tg, nel pomeriggio la tv resta accesa,
chie, oratori, za ed esperien- tutti i contributi positivi». Il senza che nessuno la guardi. Ma, distratta, Bonetti. Nella
centri aggrega- za), da accerta- piano entra anche nel detta- alzo gli occhi, e non riesco più a staccarli. cabina di regia
tivi ed altre re con curricu- glio di attività ricreative e for- Non avevo mai visto quei documentari della Bbc girati con
realtà educative la e lettere di ac- mative (pensate per rispettare telecamere mimetizzate nella giungla, o fra i ghiacci del spazio a realtà
con proposte i- compagna- il distanziamento fisico), orari, Polo. Telecamere a forma di rocce, tronchi, o tartarughe, o territoriali
donee a creare mento garanti- formazione dei gruppi (2 edu- pinguini. Che con assoluta discrezione spiano la fauna e aggregazioni
iniziative di a- te dai vari enti catori ogni 15 persone di cui selvatica senza spaventarla, senza interferire con la vita
nimazione e (parrocchie, almeno uno dei due maggio- dei branchi. Una cosa straordinaria: vedi giocare i
giovanili
formazione a- movimenti, as- renne), modalità per accedere leoncelli bambini, e come i pinguini scavano nella neve
deguate al ri- sociazioni). al servizio (richiesta on line al un nido per attirare una femmina, che vi deponga le
schio Covid- L’albo potrà es- Comune di residenza compi- uova. Mi viene in mente il Libro di Giobbe: «Sai tu
19, vista l’im- Emma Ciccarelli (Forum) sere utilizzato lando un apposito modulo o quando figliano le camozze, e assisti al parto delle
possibilità di sia dagli enti segnalazione agli enti presen- cerve?»… «Vieni, guarda», dico alla figlia, e anche lei si
riattivare i tra- che si occupe- ti sul territorio, come associa- ferma davanti allo schermo, incantata.
dizionali centri La proposta ranno dell’ani- zioni, parrocchie, società spor- Ma ciò che mi colpisce di più, è un branco di giraffe. Una L’esercito
estivi, campi preparata da Emma mazione, sia tive, ecc...), formazione dei compagna giace morta nella savana, forse di vecchiaia. La
dei piccoli
gruppi dei minori in fasce di
scuola e grest.
In questa pro-
Ciccarelli e Cristina dalle famiglie
per richiedere – età e per quartieri di residenza.
cosa sbalorditiva è che il branco, ignaro della telecamera
nascosta, converge verso la sorella immobile sull’erba, e a ignorato
spettiva nessu- Riccardi entra nel in caso di parti- E gli spazi? Possono essere va- decine le si fermano attorno, e rimangono immobili a
na delle risorse dettaglio di spazi, colari esigenze lorizzati i cortili, le terrazze dei osservarla. Muovono leggermente i lunghi colli eleganti, si
dal “Palazzo”
presenti sul ter- orari e contenuti –un servizio di palazzi, i giardini pubblici, a- chinano verso terra, la guardano con i grandi occhi miti. Il
ritorio dovreb-
be andare di-
spersa. «Le scuole pubbliche
baby–sitting».
Va detto che la
maggior delle realtà che do-
ree messe a disposizione del-
l’ente territoriale, i cortili del-
le scuole. Gli educatori do-
sole cala ed è il tramonto, rosso fuoco: le giraffe, in circolo,
ancora vegliano la compagna. Osservano, si direbbe, con
stupore la loro simile, che il giorno prima correva insieme a
9,8 milioni
Gli under 18 Italia
per esempio – osserva Cristina vrebbero entrare in questo vranno essere retribuiti con i loro. Incredibile, eppure la telecamera lo testimonia: il
Riccardi, che tra l’altro è anche progetto già lavorano con e- vaucher e sono previste sche- branco, nella notte che cala, sembra in lutto. Allora penso (16,2% dei residenti).
vicepresidente di Aibi – po- ducatori di esperienza conso- de di valutazione del servizio ai nostri morti lombardi, portati via a centinaia coi Erano quasi 15 milioni
tranno essere utilizzate come lidata. Ma potrebbero essere da avviare mensilmente alle camion, senza funerali. Il tempo dovuto ai morti, a metà degli anni ‘80
luoghi di animazione di sup- coinvolti, con tutte le verifiche famiglie. Mamma e papà non nell’epidemia cancellato: quel tempo del lutto, che è
porto, per garantire le attività a del caso, anche i giovani del sono però esclusi, anzi, visto indispensabile a chi rimane. Talmente iscritto nel codice
piccoli gruppi di ragazzi. Ma
anche i cortili condominiali e i
terrazzi – laddove esistono e ri-
servizio civile. Il progetto Fo-
rum prevede che il coordina-
mento di queste attività sia as-
che l’obiettivo rimane quello
di favorire coesione e solida-
rietà sociale.
della vita che, scopro, misteriosamente se ne vede eco anche
in un branco di animali selvaggi. (L’orma di Dio troppo
grande, per non lasciare traccia in ogni sua creatura).
61 giorni
Tanti sono ormai
sultano fruibili ed in sicurezza segnato a una cabina di regia © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
quelli senza scuola
nelle regioni del Nord:
era il il 24 febbraio

«Tutti affacciati dai balconi

per ringraziare dell’impegno
564
Le associazioni del
mamme, papà, figli e nonni» Forum delle famiglie
(47 realtà nazionali e
Affacciati da balconi e finestre ad applaudire e 18 forum regionali)
ringraziare: genitori, bambini e nonni che non
uscendo di casa hanno dato un contributo
decisivo al bene comune. È il flash-mob
nazionale #graziefamiglie, lanciato dal Forum
delle associazioni familiari, domenica alle ore
18. È un’occasione per ribadire che continua Bruno (Cgm):
l’impegno per le famiglie nel fare da
ammortizzatore sociale, vivendo in spazi ai minori
stretti per mesi, evitando tensioni sociali, un servono
modo per tributare un riconoscimento per
quanto hanno saputo organizzare, sacrificare,
scambi tra pari
superare, sopportare in oltre due mesi di
lockdown: «nella “fase 2” bambini, mamme, «Mantenere la
papà, nonni meritano di essere protagonisti dimensione collettiva
della narrazione e delle misure economiche e del servizio come
sociali». «Abbiamo giustamente ringraziato valore educativo
medici e sanitari, ma non le famiglie che irrinunciabile. Va
hanno risposto con responsabilità trovando accettata la sfida del
soluzioni e imparando al volo a fare mille distanziamento,
mestieri: tenere i figli a tempo pieno, diventare preservando la
insegnanti e assistenti informatici, lavorare in relazione tra coetanei.
smart-working e poi fare la spesa anche per Bambini e ragazzi
genitori e anziani, o la riabilitazione per un hanno bisogno di uno
parente disabile non più assistito dai centri scambio fra pari, il
chiusi per l’emergenza: le famiglie meritano di solo mondo degli
essere ringraziate», afferma il presidente adulti va loro stretto»,
nazionale del Forum Famiglie, Gigi De Palo. è quanto indicato da
© RIPRODUZIONE RISERVATA Giuseppe Bruno
Presidente di CGM
(Consorzio Gino
LA POSSIBILITÀ AL VAGLIO DEL GOVERNO LA SVOLTA Mattarelli), la più
importante rete di

Conte: «Si sta valutando la riapertura di asili nido e centri estivi» Disabili, dal 4 maggio
tornano i centri diurni
imprese sociali e
cooperative italiane, a
proposito della Fase 2
ALESSIA GUERRIERI ché, è il passaggio successivo del suo La responsabile del dicastero di viale tecnico scientifico», la rassicurazione per l’infanzia. Occorre
Roma ragionamento, è condivisibile «l’ur- Trastevere Lucia Azzolina da giorni ha del ministro Elena Bonetti sugli stan- Quello di Conte è l’annuncio che tan- anche «garantire la
genza di ripensare gli spazi educativi dato la disponibilità, ribadita anche dard di sicurezza che saranno predi- te famiglie attendevano: dal 4 mag- possibilità di uno

D
opo la possibilità di passeg-
giate, alla fine pare che an-
che i più piccoli avranno set-
timane più impegnate e soprattutto
fuori casa dal 4 maggio. Dopo un pri-
mo momento di titubanza, dovuto
anche al parere contrario degli esperti,
la conferma di un piano dedicato ai
bambini con la riapertura di centri e-
stivi ed asili è arrivata direttamente
dal premier Conte, riferendo ieri in
aula alla Camera. «Occorrerà valuta-
re la possibile riapertura, in modalità
sperimentale, di nidi e scuole dell’in-
fanzia – le parole del presidente del
Consiglio – oltre ai centri estivi e ad al-
tre attività ludiche ed educative de-
stinate a nostri bambini». Anche per-
in forma dilatata, anche tramite una ieri, «a mettere a disposizione i loca- sposti. Anche perché l’ostacolo è pro- gio riapriranno i centri diurni per di- scambio
nuova progettazione degli ambiti ur- li delle scuole, i cortili e le palestre af- prio il via libera del Cts, anche se ieri sabili. Persone che non saranno di- intergenerazionale
bani e l’utilizzo degli finché si possano or- uno dei suoi membri, Luca Richeldi, menticate neppure nelle prossime immaginando luoghi
spazi di prossimità». Anche da Azzolina ganizzare i centri e- non si è detto preoccupato da questa misure che saranno prese. Ovvia- come spazi di incontro
Ovviamente in sicu- la conferma: a luglio e stivi». Questo ovvia- possibilità. Certo c’è chi si spinge più mente tutto seguendo protocolli di dove nonni e bambini
rezza. Il piano infan- ad agosto potremmo mente una volta fi- in là, come il leader di Noi per l’Italia sicurezza che allontanino lo spettro possano, in un
zia è quello su cui nita l’attività didat- Maurizio Lupi, per cui si può riaprire del contagio per loro, così fragili. «E- ambiente educante,
stanno lavorando il mettere a disposizione tica, dunque a luglio «con gradualità asili nido, scuole ma- ra un segnale che aspettavamo da “imparare” a stare di
ministero dell’Istru- i cortili e le palestre ed agosto. Nel frat- terne ed elementari», vista la bassa in- tempo», dice il presidente nazionale nuovi vicini anche
zione e quello della delle scuole. Bonetti: tempo però si pensa cidenza del virus sui minori. «Quale di Anffas Roberto Speziale, per cui a- senza toccarsi e
futuro stiamo riprogettando se non
Famiglia, basato su
piccoli gruppi segui-
presto un protocollo all’immediato, con
un protocollo che si ci occupiamo dell’infanzia?», si chie-
desso «è essenziale che le parole di-
ventino fatti concreti». Ecco perché
alimentare un
continuum fra il
ti dallo stesso edu- sta mettendo a pun- de infine il presidente di Cgm (la più ci si augura che Regioni ed enti locali progetto educativo del
catore, anche utilizzando gli spazi del- to insieme a enti locali e Terzo setto- importante rete di imprese sociali i- «capiscano che il loro intervento è servizio e quello che
le scuole lasciate vuote fino a settem- re per riaprire in sicurezza i parchi a taliane) Giuseppe Bruno, che ricorda necessario per rendere realmente e- avviene in famiglia con
bre. Anche per aiutare tutti quei ge- maggio e i centri estivi da giugno. come «i servizi educativi siano molto sigibili queste misure». (A.Guer.) una co–costruzione e
nitori che nelle prossime settimane «Stiamo lavorando a un documento di più di un bonus baby–sitting». © RIPRODUZIONE RISERVATA co–attuazione del
torneranno a lavorare in ufficio. da sottoporre al parere del comitato © RIPRODUZIONE RISERVATA percorso»
16 PRIMO PIANO Venerdì 1 maggio 2020

Coronavirus:
il mondo
FEDERICA ZOJA
C
on un numero ufficia-
le di casi superiore a
5mila e in costante au-
mento, l’Egitto contende il tri-
ste record di contagi da Covid-
19 al Sudafrica e di decessi al-
l’Algeria. La presidenza di Ab-
del Fattah al-Sisi ha disposto il
rinnovo per altri tre mesi del-
lo stato di emergenza già in vi-
gore per fare fronte a condi-
zioni «pericolose» in termini
sanitari e di sicurezza: in par-
ticolare, si legge nel testo pub-
blicato nella Gazzetta ufficia-
le, «le Forze Armate e la Poli-
zia devono adottare tutte le
misure necessarie per la dife-
sa dal terrorismo, per garanti-
re la sicurezza e tutelare le pro-
prietà pubbliche e private e la
vita dei cittadini».
Anche in tempi di virus, dun-
que, il nemico numero uno ri-
mane il terrorismo. E si con-
fermano vittime collaterali
delle reti a strascico di eserci-
to e polizia tutti gli oppositori
politici, veri e presunti. Per il
Paese, nei fatti, il cambiamen-
to rispetto allo scenario pre-
epidemia è relativo: la legge
marziale è operativa da tre an-
ni in Egitto, disposta nell’apri-
le 2017 dopo un duplice at-
tentato contro la minoranza
cristiana. Sono sospesi diritti
LE MISSIONI
Mercenari Usa
e truppe francesi
in fuga da Sahel
e Afghanistan
FRANCESCO PALMAS
Al-Sisi aumenta ancora i suoi poteri:
in Egitto il virus è anche il dissenso
costituzionali fondamentali, metterle a disposizione di moschee e siti turistici riman- finanziario del coronavirus as- pendent lancia l’allarme di- IL GIRO DI VITE
come quello di manifestazio- quelle pubbliche, disporre la gono sigillati. Allentato, mo- sume proporzioni apocalitti- soccupazione: almeno 200mi-
Il rais potrà
ne e di espressione. Questa chiusura delle scuole, sospen- deratamente, il coprifuoco che per una nazione di 100 mi- la cittadini egiziani hanno per-
settimana, però, l’introduzio- dere determinati settori lavo- notturno mentre, di giorno, lioni di cittadini impegnata a so il lavoro a seguito della chiudere scuole e
ne di un nuovo emendamen- rativi del pubblico e porre in negozi e centri commerciali rilanciare lo sviluppo. Secon- chiusura di alberghi, resort, ri- attività e requisire
to alla legge sullo stato d’e- quarantena i viaggiatori. Sen- sono aperti. Contenimento do il ministro del Turismo, storanti, bar, negozi sul Mar
mergenza ha attribuito ulte- za l’assenso e il vaglio di altri del virus, sicurezza del Paese e Khaled el-Enany, la perdita de- Rosso. Gli fa eco al-Araby al- i centri medici
riori prerogative al presidente poteri dello Stato. pure controllo del dissenso rivante dallo stop del settore è Jadid, che calcola la perdita di senza l’avallo
tra cui quella di requisire le Nel frattempo, nella pratica, i- fanno a pugni, però, con le ra- di un miliardo di dollari al me- posti di lavoro su tutto il terri- di altri organi
strutture mediche private per stituti scolastici, università, gioni economiche: l’impatto se. Il quotidiano Egypt Inde- torio in almeno 3 milioni. Il tu-
rismo, in tempi di stabilità, as-
Rinnovato
sicura 12,5 miliardi di dollari per 3 mesi lo stato
l’anno al Cairo. d’emergenza. Con
Nel frattempo, la caduta libe- oltre 5mila casi,
ra del prezzo del petrolio ha
assestato un altro fendente al
il Paese contende
Paese: non è solo una que- il «primato»
stione di entrate minori a pa- al Sudafrica
rità di export, ma anche di fles-
sione di rendite derivanti dai
lavoratori impiegati nel com-
parto petrolifero nel Golfo e o-
ra disoccupati. Il Cairo ha
chiesto al Fondo monetario
internazionale un nuovo pre-
stito. L’obiettivo macro-eco- Libano, vince
nomico è non rendere vani i
sacrifici sopportati finora: sva- la rivolta:
lutazione della moneta, taglio chiesto aiuto
dei sussidi, riduzione dei po-
sti pubblici. Ma quello micro
al Fmi
è altrettanto importante per il
sistema politico-militare: pre- Il Libano chiederà
venire, o almeno attutire, lo aiuto al Fondo
scontento sociale. Quello e- monetario
sploso nel settembre 2019 e internazionale (Fmi)
oggi, a maggior ragione, die- nell’ambito di un
tro l’angolo. piano di salvataggio
Pompiere al Cairo, con rigorosa mascherina, annuncia la fine del digiuno quotidiano del Ramadan con un colpo di cannone / Ansa © RIPRODUZIONE RISERVATA economico per uscire
dalla peggiore crisi
degli ultimi decenni.
Una recessione che la
La diffusione del coronavirus 187 quarantena dovuta
alla pandemia di
nel mondo Paesi colpiti Covid-19 ha
ulteriormente acuito.
Nei giorni scorsi, i
manifestanti sono
tornati per le strade in
Libano per esprimere
la rabbia contro le
Oceano condizioni di vita
Atlantico insostenibili e

È
un primo fuggi fuggi dal- chiedere al governo di
l’Afghanistan. Più delle trat- rivolgersi al Fmi. A
tative con i taleban ha po- Tripoli, la protesta ha
tuto la paura del coronavirus. Il incendiato le ultime
Pentagono ha mobilitato in tutta tre notti: negli scontri
fretta la flotta da trasporto strate-
gico ed evacuato mille contractor.
3.249.022 Oceano Oceano
è stata ferita una
trentina di persone.
Attualmente operano nel Paese Totale contagi Pacifico Tensioni notturne si
centrasiatico più di 26.500 merce- Indiano sono registrate anche
nari, tutti sul libro paga del Penta- a Beirut. Il crollo
gono; solo 10.500 sono cittadini
statunitensi. Per questi, Washing- 230.804 economico è stato
uno dei fattori
ton ha un trattamento di riguardo: Totale VITTIME scatenanti nell’ottobre
il rimpatrio è una misura preven- 2019 di una rivolta
tiva, per evitare altre contamina- senza precedenti
zioni, dopo i tre casi di inizio apri- contro l’intera classe
le. Allora era stato necessario tra- TOTALE CONTAGI TOTALE VITTIME politica, accusata di
sferire gli infettati a Ramstein, in Stati Uniti 1.053.036 Iran 94.640 Svizzera 29.586 Stati Uniti 61.547 Iran 6.028 Irlanda 1.232 corruzione e
Germania, a bordo di aerei appo- Spagna 213.435 China 83.944 Portogallo 25.045 (New York) 18.076 Brasile 5.541 India 1.151 incompetenza.
sitamente equipaggiati. In Afgha- Italia 205.463 Brasile 80.246 Ecuador 24.934 Italia 27.967 Paesi Bassi 4.711 Russia 1.073 Secondo la stampa, ci
nistan sarebbe stato impossibile Regno Unito 172.478 Canada 53.907 Arabia saudita 22.753 Regno Unito 26.711 Cina 4.637 Portogallo 989 vogliono 80 miliardi di
curarli. Non c’è nemmeno un la- Francia 166.628 Belgio 48.519 Svezia 21.092 Spagna 24.543 Turchia 3.174 Ecuador 900 dollari per uscire dalla
boratorio ad hoc per la profilassi. 39.512 20.612
recessione in corso.
Germania 162.123 Paesi bassi Irlanda Francia 24.376 Svezia 2.586 Perù 943
Per l’Istituto Johns Hopkins si re-
Turchia 120.204 India 34.780 Messico 17.799 Belgio 7.594 Svizzera 1.737 Romania 792
gistrerebbero nel Paese più di un
migliaio di casi di coronavirus. Nel- Russia 106.498 Perù 33.931 Singapore 16.169 Germania 6.518 Messico 1.732 Indonesia 784
l’altro fronte caldo della guerra al FONTE: Johns Hopkins University & Medicine Dati aggiornati a ieri 30 aprile ore 21.00
terrorismo, i francesi sono pru- Johnson:
denti, colpiti al cuore dello stato
maggiore saheliano dall’epidemia TRUMP MEDITA RITORSIONI SULLA CINA E RIPRENDE A VIAGGIARE «Raggiunto
di coronavirus. Per ora si tratta di il picco
una decina di casi, ma le fonti ri-
feriscono anche di operativi infet-
tati. Il ritmo dei combattimenti
Più di mezza America riapre, l’orrore dei cadaveri a New York dei contagi»
non ne avrebbe ancora risentito.
L’area è in pieno fermento. Gli a-
mericani stanno spostando le for-
ELENA MOLINARI
New York
ti fissati dall’Amministrazione, a par-
tire dalla riduzione dei casi negli ul-
timi 15 giorni.
stra come l’emergenza abbia soffo-
cato gli obitori e le camere mortua-
rie di ospedali e cimiteri della Gran-
nanziari» alla Cina per i costi della
crisi, biasimando la sua gestione del-
la pandemia di coronavirus. Fra le i-
674
i morti ieri nel Regno

ze speciali da Arlit, in Niger, alla re-
gione turbolenta della triplice fron-
tiera. Non partiranno più, come
minacciato a gennaio.
Nel Sahel, il coronavirus fa un po’
meno paura. Diversa la situazione
nel Corno d’Africa. La task force
statunitense per l’area ha rilancia-
to lo stato d’emergenza sanitaria
appena dichiarato dal generale co-
mandante la guarnigione di Gibu-
ti. La misura preventiva durerà un
mese, condizionando i 4.500 mili-
tari e civili del Pentagono e le cen-
tinaia di contractor dislocati fra
Camp Lemonnier, il porto di Gi-
buti e l’aerodromo di Chabelley.
Sebbene non si registri nessun ca-
so di coronavirus nella guarnigio-
ne, a Gibuti la pandemia sta dila-
gando, con oltre un migliaio di ca-
si in due settimane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
D
a oggi, più di mezza Ameri-
ca tornerà al ristorante, dal
parrucchiere e a fare shop-
ping, e anche l’altra metà non sarà
più tenuta a rispettare le direttive sul
distanziamento sociale. Nonostante
gli avvertimenti delle autorità sani-
tarie e nonostante la conta giorna-
liera dei morti da Covid-19 superi an-
cora le 2mila vittime, sono almeno
28 su 50 gli Stati che da oggi allente-
ranno le restrizioni contro i contagi
da coronavirus, proprio mentre sca-
dono le linee guida decise dalla Ca-
sa Bianca 45 giorni fa.
Tra i primi a ricominciare c’è stata la
Florida, che da almeno una settima-
na ha riaperto le sue spiagge, e il We-
st Virginia, dove oggi potranno a tor-
nare a lavorare anche i dentisti, una
delle categorie più a rischio. Molti
Stati hanno dato il via alla riapertu-
ra anche se non rispettano i requisi-
Il presidente Donald Trump aveva già de Mela, dove sono decedute più di potesi esportare c’è quella di cancel-
ventilato la possibilità di non esten- 18mila persone. I gestori dell’agenzia lare parte dei debiti obbligazionari Unito arrivati a 26.711
dere i provvedimenti federali prima funebre di Brooklyn sono stati inter- con Pechino. Trump ha anche chie- complessivi: per Boris
di Pasqua, ed era stato persuaso a far- rogati e rischiano pene gravi, mentre sto ai servizi di intelligence di inda- Johnson «è il picco»
lo dal suo staff. Ma la crisi sanitaria non si hanno notizie di dove i corpi gare sulle origini del virus e sulla ri-
nel Paese resta rinvenuti verran- sposta delle autorità di Pechino alla
grave, soprattutto
in alcune città. A
ricordarlo, tragi-
Su un camion a Brooklyn no ora portati.
decine di corpi ammassati Nonostante le ria-
perture, dunque,
sua diffusione, e questi hanno con-
cluso che il nuovo coronavirus non
è stato «creato dall’uomo o geneti-
500 milioni
i nuovi poveri,
camente, è stato il da giorni. Il presidente la realtà sul terre- camente modificato» ma stanno an-
macabro ritrova- ventila la possibilità di no lascia la mag- cora esaminando se le origini della secondo il segretario
mento a New York «indennizzi finanziari» da gior parte degli a- pandemia siano legate al contatto Onu Guterres, che la
di una montagna
Pechino. Ma per gli 007 il mericani profon- con animali infetti o a un incidente crisi potrebbe creare
di cadaveri in de- damente timoro- in un laboratorio cinese.
composizione Covid non è stato creato si, anche se le Ma un vero ritorno alla normalità, in
ammassati den-
tro un furgone e all’interno del ri-
morchio di un camion, parcheggiati
chiusure forzate
per contenere i contagi hanno avu-
to un prezzo enorme, portando alla
Cina come negli Usa, dipende dalla
disponibilità di un vaccino, e
Anthony Fauci, l’autorevole virologo
100mila
sono gli esponenti di
davanti a un’agenzia funebre di una perdita di oltre 30 milioni di posti di della task force della Casa Bianca
delle strade più affollate di Brooklyn. lavoro. Il presidente Usa, che ieri ha contro il coronavirus, non esclude equipaggi bloccati sulle
La scena dell’orrore segue le terribi- ripreso a spostarsi in aereo, andan- che gli Stati Uniti possano produrne navi da crocere a causa
li immagini delle fosse comuni ad do in Arizona, sta esplorando la pos- uno entro gennaio. della crisi sanitaria
Hart Island, l’isola dei disperati, e mo- sibilità di chiedere «indennizzi fi- © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Venerdì 1 maggio 2020 ATTUALITÀ 17

IL NAUFRAGIO ■ Continenti

Sulla “Strage di
Pasquetta”, Gafà,
mediatore con la
Malta, prime ammissioni: VATICANO

Provvedimenti
per inchiesta Londra

Libia, rivela: «L’ho
fatto su ordine del
premier Abela, come
altre volte». Intanto
La Valletta avverte
l’Ue: porti chiusi
per coronavirus,
«Respingimenti da 3 anni»
«Sono stati disposti provvedi-
menti individuali per alcuni di-
pendenti della Santa Sede, al-
la scadenza di quelli adottati
all’inizio dell’indagine sugli in-
NELLO SCAVO poli. Sulla stessa barca c’erano razioni negli ultimi tre anni». tare nei dettagli la ricostruzio- tra cui il Jesuit Refugee Service, vestimenti finanziari e nel set-
cinque cadaveri». Incalzato dal- Nei giorni scorsi Gafà aveva ne e visionare i documenti in la Daphne Caruana Galizia tore immobiliare della Segre-

da ora barconi
quarantena
IL FATTO
Alla deriva
per 5 giorni:
12 le vittime
Nei giorni scorsi
l’agenzia Ue Frontex ha
confermato ad
Avvenire che tra il 9 e
l’11 aprile i suoi aerei
avevano avvistato vari
barconi, tutti segnalati
a Malta e Italia. Un
gommone è stato
soccorso da Malta, due
dalle navi umanitarie. Il
quarto, con 63 persone,
è stato lasciato alla
deriva per 5 giorni.
Nella notte del 15 aprile
un peschereccio inviato
segretamente da Malta
ha soccorso 56
persone: 7 erano
A
ltri 57 migranti sono sta-
ti intercettati dal solito
motopesca libico–mal-
tese dalla tripla identità, sta-
volta in vista di un trasbordo su
una nave quarantena: Malta
non vuole rischiare l’ennesimo
respingimento illegale. A La Val-
letta, infatti, c’è stato un colpo
di scena. Nell’inchiesta sulla
“Strage di Pasquetta” ha fatto le
prime ammissioni Neville Gafà,
l’uomo che ha rivendicato il ne-
goziato con le fazioni libiche
per organizzare la cattura e il
respingimento di migranti.
Davanti al giudice Joe Mifsud,
Gafà ha dichiarato di avere
coordinato personalmente
anche il respingimento con-
clusosi con 12 morti nei gior-
ni seguenti la Pasqua. E di a-
verlo fatto per ordine del pri-
mo ministro Robert Abela, a
sua volta indagato per l’omis-
sione di soccorso.
Non solo. Rispondendo alle do-
mande di Newsbook, il portale
d’informazione di ispirazione
cattolica a Malta, Gafà ha pre-
cisato di suo pugno: «Confer-
mo che nella notte di Pasqua e
nei giorni seguenti sono stato
coinvolto in una missione in cui
una nave con 51 migranti irre-
golari tra cui 8 donne e 3 mino-
ri è stata portata in porto a Tri-
Ue: in Grecia
la giornalista Sylvana Debono,
il negoziatore maltese, già no-
to per la sua dichiarata avver-
sione nei confronti della repor-
ter Daphne Caruana Galizia,
uccisa nell’ottobre 2017, ha ag-
giunto: «Ho fatto tutto questo
su istruzioni dell’Ufficio del Pri-
mo Ministro, dopo che il sud-
detto ufficio mi ha chiesto di
aiutare attraverso il coordina-
mento diretto con il ministero
degli Affari interni libico e la
Guardia costiera libica. Mi è sta-
to chiesto di farlo poiché sono
stato coinvolto in queste ope-
La Ue non nasconde la preoccupazione
per la condizione dei profughi nei centri
pubblicamente attaccato pub-
blicamente Avvenire. Ma ora
Newsbook, che ha avuto acces-
so a fonti investigative, scrive
che «questa dichiarazione giu-
rata è arrivata dopo che il gior-
nale Avvenire ha rivelato, con
una inchiesta che ha smentito
colpo su colpo le dichiarazio-
ni ufficiali de La Valletta ciò che
è accaduto nelle fatidiche ore
in cui Malta, l’Italia e l’Ue han-
no fatto del loro meglio per sot-
trarsi al loro dovere di salvare
vite umane». E ieri il Tribunale
della capitale ha voluto ascol-
in cui non può essere praticato il
distanziamento sociale» ha dichiarato il
possesso del nostro giornale,
in vista dell’interrogatorio del
primo ministro Abela, atteso
per i prossimi giorni.
Sull’isola c’è un certo scettici-
smo per gli sviluppi di un’in-
chiesta che rischia di mettere
alla sbarra l’intero governo e i
vertici delle forze armate. Già
nei mesi scorsi Malta aveva vi-
sto cadere un intero governo a
causa dell’inchiesta sul mo-
vente e i responsabili dell’omi-
cidio di Daphne Caruana Gali-
zia. E ora una ventina di orga-
nizzazioni della società civile,
A sinistra: una delle “navi
fantasma” utilizzate per
catturare i migranti. Sopra:
il mediatore Neville Gafà
non c’è capacità medica per affrontare
una potenziale esplosione del virus.
Foundation, l’Ong Repubblika
e numerose altre, hanno chie-
sto al premier di «dire la verità»
sulle intese segrete con la Libia,
e alle autorità di non spegnere
i riflettori e indagare sulle re-
sponsabilità dei respingimenti
vietati dal diritto internaziona-
le e compiuti segretamente in
questi tre anni. Non è dato sa-
pere, infatti, quanti episodi sia-
no avvenuti, quanti altri morti
e dispersi in mare vi siano sta-
ti, e se davvero Malta ha potu-
to agire indisturbata senza che
il principale vicino, l’Italia, si ac-
corgesse di nulla.
Per ore intanto si erano perse
notizie di un altro gommone
partito dalla Libia con 57 per-
sone. Ieri il motopesca “Mae Ye-
manje”, che viaggia anche con
il nome di “Dar al Salam 1”, ma
risulta registrato anche come
“Maria Christina” – secondo u-
na modalità di registrazione na-
vale vietata da tutti i codici – ha
raggiunto i naufraghi. Verran-
no trasbordati su una motona-
ve turistica maltese, che do-
vrebbe poi sostare a 13 miglia
dall’isola per il periodo di qua-
rantena. Il governo di Malta ha
già avvisato l’Ue: da ora mi-
granti al largo su "barconi qua-
rantena".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
teria di Stato». Lo ha confer-
mato il direttore della Sala
Stampa vaticana Matteo Bru-
ni, rispondendo alle domande
dei giornalisti.
LIBIA
Al-Sarraj dice no
alla tregua di Haftar
Il Governo di accordo nazio-
nale libico (Gna) guidato da
Fayez al–Sarraj ha respinto la
tregua proposta dal generale
Khalifa Haftar nel mese sacro
del Ramadan. In una nota, il
Gna sottolinea che per rag-
giungere una vera tregua ser-
vono delle «garanzie» e ha det-
to di non fidarsi dell’uomo for-
te della Cirenaica che lunedì
scorso in tv si è autoprocla-
mato rais della Libia.
COLOMBIA
Trucidati attivista
e la famiglia
Un commando ha ucciso l’at-
tivista Alvaro Narváez Daza,
presidente della Giunta di a-
zione comunale di El Bado, nel
dipartimento del Cauca. Insie-
me a lui sono stati massacrati
anche il figlio, la nipote 15en-
ne e la moglie. L’altro figlio è ri-
masto ferito in modo grave.

disperse in mare. situazione in Grecia. «La situazione dei migranti e commissario Ue per la Gestione delle Lavoriamo con Onu e ong» e vari
Durante il lungo viaggio dei profughi, specialmente nei campi» crisi, Janez Lenarcic. «I campi sono strumenti «per fornire l’assistenza ISRAELE
verso Tripoli altri 5 sono
preoccupante delle isole in Grecia «è una grande sovraffollati, perciò estremamente necessaria, sperando di essere in
poi deceduti. preoccupazione perché sono situazioni vulnerabili alla diffusione del virus e grado di evitare la diffusione del virus». Dieci Paesi della Ue:
stop alle colonie
Guidati dalla Gran Bretagna, 10
LO STUDIO CHE PREOCCUPA DOPO L’ESAME DELLE OSSA NEL CIMITERO TEUTONICO, CHIUSO IL CASO ambasciatori europei, Italia

Allarme clima: «Resti più antichi di un secolo

compresa, hanno presentato
«un passo formale» al governo
israeliano sia sull’avvio il pros-
simo 3 maggio del bando di co-
struzione di nuove case a Gi-

al Polo Nord +20° Non sono di Emanuela Orlandi» vat Hamatos, oltre la Linea Ver-
de a Gerusalemme est sia sul-
la eventuale annessione di par-
ti della Cisgiordania. Passi «u-

M
entre l’intero pianeta è al- cussioni naturali e ambientali. Tra Roma sigillati, presso la Gendarmeria». rizzato l’accesso alla sepoltura e l’a- nilaterali» che potrebbero dan-
le prese col coronavirus, è cui la "spinta" dell’aria gelida al di Come si ricorderà i resti umani erano pertura non di una, ma di due tom- neggiare – hanno aggiunto – gli

sempre più alto anche
l’altro allarme, quello del riscalda-
mento globale. Gli ultimi studi in
particolare registrano un caldo re-
cord al Polo Nord. Con una tempe-
ratura che addirittura raggiunge an-
che i 20 gradi in più rispetto alle me-
die climatiche di riferimento per il
Circolo polare Artico. Secondo le
mappe del Centro meteo america-
no Gfs (Global forecast system) il cal-
do che si registra al Polo nord sareb-
be dovuto all’alta pressione prove-
niente dall’Asia che è riuscita ad ar-
rivare alle aree artiche, colpendo la
zona, come per esempio la Siberia.
La diretta conseguenza del riscalda-
mento al polo Nord potrebbe essere
una probabile accelerazione del tas-
so di fusione dei ghiacci artici, che
già si trovano al di sotto della media.
Questo potrebbe avere gravi riper-
fuori dell’Artico, e che potrebbe an-
dare verso il nord America, ripor-
tando l’inverno in alcuni Stati del Ca-
nada e degli Stati Uniti. Inoltre le cor-
renti polari potrebbero ritrovarsi di
fronte a quelle più calde, in salita,
provenienti dal Golfo del Messico,
innescando così delle "super-celle"
negli Stati centrali, e il conseguente
rischio della formazione di tornado.
Intanto l’attivista per il clima Greta
Thunberg ha lanciato una campa-
gna in favore dei diritti dei bambini
per sostenere gli sforzi dell’Unicef in
risposta alla pandemia di Covid-19.
«Come la crisi climatica, la pande-
mia di coronavirus è una crisi dei di-
ritti dei bambini – ha detto Thunberg
– Colpirà tutti i bambini, ora e nel
lungo termine, ma i gruppi vulnera-
bili saranno i più colpiti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
R
isalgono ad almeno 100 anni
fa i resti umani rinvenuti in al-
cuni ossari del Camposanto
Teutonico in Vaticano. Per questo mo-
tivo il procedimento relativo alla pre-
sunta sepoltura nello stesso cimitero
di Emanuela Orlandi «è stato archi-
viato dal giudice unico dello Stato
della Città del Vaticano, che ha inte-
gralmente accolto la richiesta del-
l’Ufficio del promotore di giustizia».
Lo rende noto un comunicato della
Sala Stampa della Santa Sede, pub-
blicato ieri, in cui si precisa anche
che in spirito di collaborazione e di
attenzione alle istanze dei familiari
della ragazza scomparsa, «il provve-
dimento di archiviazione lascia alla
famiglia Orlandi di procedere, priva-
tamente, ad eventuali ulteriori ac-
certamenti su alcuni frammenti già
repertati e custoditi, in contenitori
stati ritrovati lo scorso mese di luglio
negli ossari adiacenti alle due tombe
aperte su richiesta della famiglia di E-
manuela, la figlia di un dipendente
della Santa Sede che risiedeva con la
famiglia all’interno dello Stato, scom-
La decisione è del giudice
unico dello Stato della
Città del Vaticano. Ma la
famiglia può continuare
in proprio gli accertamenti
parsa il 22 giugno 1983 in centro a Ro-
ma. Il tutto in seguito a una segnala-
zione anonima che indicava una tom-
ba del Cimitero Teutonico come pos-
sibile luogo di sepoltura di Ema-
nuela. Il promotore di giustizia, Gian
Piero Milano e il suo aggiunto Ales-
sandro Diddi, avevano perciò auto-
be vicine ubicate all’interno del
Camposanto. Entrambe le tombe e-
rano risultate vuote.
Da successivi accertamenti era emer-
so che tra gli anni ‘60 e ‘70 del secolo
scorso erano stati effettuati lavori di
ampliamento del Collegio Teutonico.
Erano stati così individuati due ossa-
ri collocati sotto la pavimentazione di
un’aerea all’interno dello stesso Col-
legio, chiusi da una botola. Le verifi-
che sulle ossa – si legge nella nota di
ieri – «effettuate dal prof. Giovanni Ar-
cudi, perito d’ufficio, alla presenza dei
consulenti della famiglia Orlandi, han-
no portato a concludere che i fram-
menti rinvenuti sono databili ad epo-
ca anteriore alla scomparsa della po-
vera Emanuela». Il legale della fami-
glia però annuncia la volontà di con-
tinuare negli esami. (r.r.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
generosità il dono della paternità.
sforzi di riavvio dei colloqui di
pace. I rappresentanti europei
hanno chiesto il congelamen-
to del bando per le nuove ca-
se dei coloni.
I preti del decanato di Monza,
con il Vicario Episcopale,
affidano al Signore della vita il
papà di don Gaudenzio
ALDO
SANTAMBROGIO
e pregano il Signore perché
l’accolga nella sua casa per
donargli la ricompensa di chi ha
vissuto con responsabilità e
MONZA, 1 maggio 2020

NORD DEL MOZAMBICO
Grido d’allarme del vescovo di Pemba:
«È in corso una guerra per le risorse»
Maputo
«C
i sono stati
centinaia di
morti, migliaia
di persone sono state cac-
ciate dalle proprie case.
Nella nostra provincia ab-
biamo oltre 200mila rifu-
giati. Il popolo qui ha po-
chissimo e il poco che ha lo
sta perdendo a causa di
questa guerra». È un grido
disperato quello di monsi-
gnor Luiz Fernando Lisboa,
vescovo di Pemba, nella re-
gione mozambicana di Ca-
bo Delgado. Nell’area è in
corso un conflitto dimenti-
cato, la cui violenza è au-
mentata nelle ultime setti-
mane, ha detto il pastore
ad Aiuto alla Chiesa che
soffre (Acs). Di recente, nel
mirino sono finite le chie-
se, più volte bersaglio di fe-
roci attentati in cui sono
morte decine di persone.
«Non sappiamo chi sia die-
tro tutto questo ma imma-
giniamo abbia a che fare
con le risorse naturali», af-
ferma il vescovo.
La matrice religiosa, legata
all’estremismo islamista,
sarebbe dunque solo un
pretesto. Anche perché, co-
me ha sottolineato monsi-
gnor Lisboa, le autorità mu-
sulmane di Cabo Delgado
e dell’intera nazione han-
no condannato gli attacchi.
COME USA E ISRAELE CONTRO GLI SCIITI LIBANESI
Berlino mette Hezbollah fuori legge
CAMILLE EID
I
l governo tedesco mette
al bando le attività di
Hezbollah sul proprio
territorio. Lo ha annunciato
il portavoce del ministro del-
l’Interno, confermando la
notizia anticipata dalla Bild.
«Hezbollah – aveva dichiara-
to al quotidiano il ministro
dell’Interno Horst Seehofer
– è un’organizzazione terro-
ristica che ha commesso un
gran numero di attacchi e ra-
pimenti in tutto il mondo»,
aggiungendo che «le sue at-
tività illegali e la preparazio-
ne dei suoi attacchi si svol-
gono anche sul suolo tede-
sco». Centinaia di agenti di
polizia hanno condotto ieri
mattina una serie di raid in 4
moschee e organizzazioni a
Berlino, Dortmund, Munster
e Brema ritenute legate al
movimento sciita.
Secondo i servizi di intelli-
gence tedeschi, in Germania
si trovano circa 1.050 mem-
bri e sostenitori di Hezbol-
lah, anche se non riuniti in
un’organizzazione vera e
propria. Il premier israelia-
no ha salutato la decisione di
Berlino, che segue in questa
mossa gli Usa, Gran Breta-
gna, Canada e Australia. «Le
nazioni amanti della pace –
ha detto Benjamin Ne-
tanyahu – devono condan-
nare questa organizzazione
I preti ’98 sono vicini a don
Gaudenzio Santambrogio in
occasione della morte
del suo caro
terroristica e non darle aiuti
papà
né diretti né indiretti». Plau-
ALDO
so anche da parte di Wa-
shington. Il divieto tedesco, e pregano perché la luce della
ha detto l’ambasciatore Usa Pasqua sia fonte di consolazione.
a Berlino, Richard Grenell, VENEGONO INFERIORE,
«rispecchia la determinazio- 1 maggio 2020
ne dell’Occidente a far fron-
te alla minaccia globale rap-
presentata» dal movimento,
al quale «non può essere NECROLOGIE
consentito di utilizzare l’Eu- Per E-MAIL:
ropa come rifugio sicuro per necrologie@avvenire.it
Per FAX allo 02/6780.446
sostenere il terrorismo». SI RICEVONO
Gli Stati Uniti, ha affermato dalle ore 14 alle ore 19.30
il diplomatico, sono pronti a al numero 02/6780.200
€ 3,50 a parola + Iva
lavorare con gli alleati euro- adesioni
pei «per negare» a Hezbollah € 5,10 a parola + Iva
con croce € 22,00 + Iva
«qualsiasi spazio di opera- con foto € 42,00 + Iva
zione» in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
NECROLOGIE
18 CATHOLICA Venerdì 1 maggio 2020

IL FATTO
Le nomine di
Francesco hanno
puntato su preti che
Chiese di Milano e Agrigento in festa
Due vescovi ausiliari, un coadiutore
già ricoprivano
ruoli importanti
all’interno delle
proprie diocesi.
L’annuncio nelle
Chiese siciliane alla
presenza di pochi
collaboratori a causa
della pandemia SICILIA LOMBARDIA

Prete cresciuto a Trapani Sono don Giuseppe Vegezzi

Nocera-Sarno
Il «Discorso
alla città»
di Giudice
Non si è potuto
svolgere come
sempre in apertura
della novena per san
Prisco, patrono della
diocesi di Nocera
Inferiore–Sarno e della
città di Nocera
Inferiore, ma il
vescovo Giuseppe
Giudice ha voluto
comunque rivolgere il
proprio Discorso alla
città, un
appuntamento atteso
dai fedeli del territorio.
«Il nostro cuore è
cambiato, la
pandemia ha scavato
nell’intimo e messo a
nudo fragilità, ferite,
paure – dice il il
vescovo
nell’introduzione del
Discorso alla città –.
Ma ha tirato fuori
anche risorse e
capacità che non
pensavamo di
possedere. Tra le
lacrime ci ha fatto
intravedere il mondo
che vorremmo
costruire, quando
tutto sarà finito, a
livello personale,
sociale, politico ed
ecclesiale. Ed ecco
allora – aggiunge il
vescovo – la cornice
di riferimento in cui
collocare il Discorso
alla città di
quest’anno: riflessioni
e indicazioni
indirizzate al mondo
sociale ed ecclesiale
per continuare a
tessere la tela del
bene ed educarci ad
un nuovo modo di
gestire la vita, più
attenti alle relazioni
familiari e amicali, più
parsimoniosi nella
gestione delle risorse,
per rimetterci in
cammino ancora più
ricchi di fede e di vita
nuova». Non manca
anche una carrellata
attenta e puntuale di
aspetti critici, nella
speranza di poter
invertire la rotta.
don Damiano affiancherà
il cardinale Montenegro
LILLI GENCO meraviglie di Dio nella propria
Trapani vita».
Una vocazione adulta quella di
D «D
on Alessandro Da- don Alessandro, cresciuto nel-
miano, 59 anni, vica- la comunità della Cattedrale
rio generale della dio- negli anni dei primi sbarchi di
cesi di Trapani, è il nuovo ve- immigrati a Trapani. Dopo il di-
scovo coadiutore di Agrigento. ploma e una breve esperienza
L’annuncio, alle 12, è stato da- lavorativa, gli studi presso il Se-
to, contemporaneamente alla minario Romano maggiore e
Sala Stampa vaticana, a Trapa- l’ordinazione il 24 aprile 1987 a
ni dal vescovo Pietro Maria Fra- Trapani, città nella quale è na-
gnelli e ad Agrigento dal cardi- to il 13 luglio 1960. Da allora di-
nale Francesco Montenegro versi incarichi in cui ha alter-
che ha voluto precisare di ave- nato le responsabilità diocesa-
re chiesto lui stesso la nomina ne alla vita in parrocchia. Dal-
di un coadiutore al Papa. la prima esperienza di "Unità
«Per poter vivere insieme que- pastorale" vissuta in diocesi a
sti mesi fino alla quella di Cancellie-
scadenza del mio La richiesta re della Curia per
mandato», ha chia- di un aiuto poi assumere la gui-
rito l’arcivescovo «per questi da della comunità
che il prossimo me- parrocchiale "Cristo
se compirà 74 anni, ultimi mesi Re" in uno dei quar-
e ha inviato il subi- di mandato» tieri più popolari
to il suo saluto in di- è stata fatta della città. Nel frat-
retta facebook al- tempo le licenze di
l’arcivescovo eletto
dal presule teologia morale e in
e alla Chiesa di Tra- al Papa diritto canonico per
pani «nel segno di nuovi servizi: al
una comunione che sorge tra fianco della pastorale familiare,
le due Chiese e che potrebbe nella cura dei separati e divor-
continuare». Con semplicità ha ziati, dei disabili del centro "Vil-
condiviso la lettera del nuovo la Betania", poi vicario giudi-
arcivescovo coadiutore con i ziale, e dal 2013, giudice del tri-
saluti all’arcivescovo emerito di bunale ecclesiastico siculo. Nel
Agrigento, Carmelo Ferraro, al- 2014 il vescovo Pietro Maria
le autorità civili e militari e ai Fragnelli lo ha nominato vica-
«laici, presbiteri, diaconi, se- rio generale. Commosso, sep-
minaristi, religiosi e religiose, pur nella sobrietà richiesta dal-
uomini e donne di buona vo- l’emergenza sanitaria, il mo-
lontà». «In questo tempo ine- mento vissuto a Trapani. Il ve-
dito – ha scritto don Alessan- scovo Fragnelli, tra la commo-
dro nel suo primo messaggio al zione dei pochi presenti - i
cardinale Montenegro – espri- membri del Collegio dei con-
ma la mia vicinanza agli am- sultori e i vicari foranei - ha do-
malati e a quanti se ne prendo- nato all’arcivescovo eletto "l’a-
no cura, alle famiglie e ai lavo- nello del concilio". «In questo
ratori preoccupati per l’avveni- momento di rinnovata tessitu-
re, ai migranti che giungono ra dei rapporti tra le nostre dio-
nelle nostre coste. La disponi- cesi, non posso fare a meno di
bilità espressa a papa France- ricordare come Agrigento ha
sco è il nuovo "sì" che rivolgo a donato settant’anni fa alla no-
Gesù e alla Chiesa, il "sì" degli stra Chiesa il vescovo santo Fi-
operai del Regno, l’ottavo che lippo Jacolino. Da allora sono
ripeto in questi 33 anni di mi- cambiate tante cose nella Chie-
nistero presbiterale», ministero sa e nella società ma – ha con-
di chi «non va in cerca di suc- cluso Fragnelli – oggi come ie-
cessi personali ma nella consa- ri, contano solo testimoni cre-
pevolezza delle proprie fragi- dibili della "gioia del Vangelo"».
lità, si sforza di riconoscere le ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il vescovo di Fidenza, Ovidio Vezzoli, ha
Fidenza apre annunciato un’importante iniziativa,
un fondo di insieme alla Caritas diocesana, intitolata
«Insieme per Ricominciare». «Le famiglie
aiuto ai poveri che vivevano in uno stato di fragilità
preesistente alla crisi sanitaria, hanno fatto
A sinistra, il vescovo coadiutore eletto Damiano con Fragnelli
Il vescovo ausiliare eletto di Milano Giuseppe Vegezzi
Il vescovo ausiliare eletto di Milano Giovanni Luca Raimondi
sentire la loro voce rilevando che, chi era
fragile prima, lo è ancor di più ora». Di qui
l’iniziativa di una raccolta fondi, partendo
da «una cifra consistente messa a
disposizione dalla diocesi». Dal 4 maggio il
Fondo inizierà la raccolta delle domande
e don Giovanni Raimondi
scelti tra i vicari episcopali
ENRICO LENZI comunione con il Papa e con il
Milano collegio episcopale e a essere
presenza disponibile e operosa
esidero esprime- nella Conferenza episcopale
re a nome di tut- lombarda e nella Conferenza e-
ta l’arcidiocesi la piscopale italiana». L’emergen-
mia più sentita riconoscenza a za, oltre a impedire l’annuncio
papa Francesco che conferma secondo una prassi consolida-
la sua attenzione, la sua stima, ta, al momento «impedisce an-
la sua sollecitudine per la no- che di fissare la data della con-
stra Chiesa diocesana». È il pas- sacrazione episcopale e – ag-
saggio centrale del messaggio giunge ancora l’arcivescovo
che l’arcivescovo di Milano, Delpini – non consente di e-
Mario Delpini ha rivolto alla sprimere in modo adeguato la
Chiesa ambrosiana per annun- gioia di tutti noi e in particola-
ciare, in contemporanea con la re delle comunità e delle per-
Sala Stampa vaticana, la nomi- sone che hanno con gli eletti
na di due nuovi vescovi ausilia- legami speciali di affetto e di
ri. Si tratta di mon- riconoscenza».
signor Giuseppe L’arcivescovo Dunque la data per
Natale Vegezzi, fino- Delpini l’ordinazione epi-
ra vicario episcopa- esprime la sua scopale verrà fissa-
le per la zona pasto- ta quando l’emer-
rale II (Varese) del- gratitudine e genza consentirà di
l’arcidiocesi di Mila- della Chiesa tornare a una nor-
no e di monsignor nei confronti male attività pasto-
Giovanni Luca Rai-
mondi, finora vica-
del Pontefice rale con la celebra-
zione anche delle
rio episcopale per la per le nomine Messe con la pre-
zona pastorale IV senza del popolo.
(Rho) dell’arcidiocesi ambro- Monsignor Giuseppe Natale Ve-
siana. In contemporanea alla gezzi è nato a Nerviano, in pro-
nomina dei due nuovi ausilia- vincia di Milano, il 30 gennaio
ri, il Papa ha anche accettato la 1960. Ha quindi 60 anni com-
rinuncia all’ufficio di ausiliare piuti. Si è formato nel Semina-
presentata da due vescovi am- rio ambrosiano, ricevendo l’or-
brosiani: Luigi Stucchi ed Er- dinazione sacerdotale il 9 giu-
minio De Scalzi, che hanno rag- gno 1984. È stato viceparroco a
giunto il limite d’età dei 75 an- Luino e a Cerro Maggiore (en-
ni. L’annuncio dei nuovi vesco- trambe in provincia di Varese) e
vi ausiliari non ha potuto avve- dal 1993 al 2002 ha svolto il ruo-
nire secondo la prassi consue- lo di oblato vicario per le Vica-
ta con la convocazione in curia rie. Nel 2002 è diventato parro-
del clero e dei fedeli ambrosia- co a Milano di San Cristoforo e
ni e l’annuncio dato dall’arci- Santa Maria delle Grazie al Na-
vescovo in modo solenne. Que- viglio, mentre nel 2012 aveva as-
sta volta, a causa dell’emergen- sunto la guida della parrocchia
za sanitaria legata alla pande- di San Vittore in Rho. Dal 2018
mia provocata dal coronavirus, era stato nominato vicario epi-
l’arcivescovo Delpini ha scelto scopale per la zona pastorale II
una lettera all’arcidiocesi per dell’arcidiocesi corrisponden-
comunicare la nomina di que- te alla provincia di Varese.
sti due nuovi vescovi ausiliari, Compirà 54 anni il prossimo 22
chiamati a diventare ancora di novembre, invece, monsignor
più suoi stretti collaboratori. Giovanni Luca Raimondi, nato
«Monsignor Raimondi e mon- nel 1966 a Cernusco sul Navi-
signor Vegezzi – ricorda lo stes- glio in provincia di Milano. An-
so Delpini – già ricoprono in che per lui la formazione verso
diocesi ruoli di grave responsa- il sacerdozio è avvenuta nel Se-
bilità. L’elezione all’episcopato minario diocesano. Sacerdote
li chiama a una più profonda dal 13 giugno 1992 ha svolto la
sua missione in diverse parroc-
chie: viceparroco a Busto Arsi-
zio dal ’92 al 2000, poi a Desio
dei disoccupati dal 1 marzo, di chi ha fino al 2008 quando è diventa-
ridotto drasticamente le occasioni di to responsabile della Comunità
lavoro, di chi non è beneficiario di altre pastorale a Bernareggio. Dal
misure pubbliche o non ha entrate familiari 2018 è il vicario episcopale del-
superiori a 400 euro al mese a persona la zona pastorale IV che corri-
(info: www.caritasfidenza.it). (Q.Cap.) sponde al territorio di Rho.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LE RICHIESTE DEI GENITORI AL GOVERNO

Una Fase 2 anche per le scuole: sono un elemento determinante per la ripartenza
A
lcuni Paesi europei hanno
deciso la riapertura della
scuola ancora prima della ri-
presa delle attività economiche per-
ché l’istruzione è considerata stra-
tegica, non solo un obbligo per la
formazione delle nuove generazio-
ni. Il governo italiano, invece, ha de-
ciso di non riaprire a maggio, rin-
viando tutto a settembre. Perché gli
adulti possono andare in ufficio o
sul tram mantenendo quella di-
stanza e gli studenti no? Oggi non
possiamo ragionare sulla scuola sol-
tanto per il suo valore culturale, che
nessuno discute, la scuola può ave-
re un valore aggiuntivo, può diven-
tare un elemento abilitante per la ri-
partenza. Tra l’altro, la scuola di ba-
se è una scuola di prossimità, che
non comporterebbe spostamenti
complessi e contribuirebbe a quel
recupero delle comunità di vicina-
to di cui molto si parla.
Perché non utilizzare il tempo fra
metà maggio e l’inizio di settembre
lasciando alle scuole (che sono au-
tonome,) la possibilità di speri-
mentare forme di riapertura che ri-
spettino i parametri generali di si-
curezza e tutela di studenti e inse-
gnanti, continuando ad utilizzare
forme di insegnamento misto, in
presenza e a distanza (quasi super-
fluo notare che parametri di sicu-
rezza concretamente inapplicabili
avrebbero l’effetto contrario).
Molte scuole, statali e paritarie, so-
no in grado di partire subito, non
solo fornendo ai ragazzi e alle loro
famiglie un aiuto prezioso, ma con-
tribuendo alla soluzione comples-
siva del problema. Coinvolgere i ge- quelli che vivono in aree non facil- gano i bandi per consentire a tutte nonché per la necessaria connetti-
nitori in questo processo servireb- mente raggiungibili dalla rete inter- le scuole di poter fruire del perso- vità di rete e con estensione del
be anche a renderlo più condiviso, net o le cui famiglie vivono un disa- nale docente necessario. provvedimento anche a favore degli
oltre che a fornire qualche possibi- gio socio economico tale da non Inoltre il rimborso alle famiglie studenti dei Centri di formazione
le buona idea. Ma le vacanze? Se si consentire il libero accesso alla di- delle spese scolastiche (comprese professionale; l’apertura di centri e-
“spalma” la scuola, si possono spal- dattica a distanza. le rette) sostenute per il periodo stivi utilizzando tutti gli spazi e le
mare le vacanze. Solo così può venir garantita la li- marzo/giugno 2020 e detraibilità strutture rese disponibili dalla so-
L’Agesc chiede una riflessione ri- bertà di scelta educativa da parte totale per la frequenza scolastica cietà civile per garantire un servizio
spetto al prossimo anno scolastico, delle famiglie e la libertà di inse- e per i servizi educativi nelle scuo- ai minori fino alla ripresa dell’atti-
che preveda prima di tutto la sicu- gnamento delle scuole paritarie me- le paritarie nel corso del 2020 ri- vità scolastica a settembre 2020; la
rezza di alunni ed insegnanti. Poi u- diante adeguati stanziamenti stata- maste a carico. creazione di un fondo statale straor-
na maggiore flessibilità nelle moda- li straordinari per scuole e Centri di Inoltre, Agesc chiede l’attivazione dinario e strutturale di contributo
lità di ritorno in classe e alla didat- Formazione Professionale assieme immediata di provvedimenti a so- aggiuntivo per le scuole paritarie e
tica a distanza, per alla previsione di stegno delle famiglie con figli in età i Centri di formazione professiona-
garantire il diritto di Fra metà maggio e poter assumere scolare (assegno unico o provvedi- le per l’anno scolastico 2019/2020.
accedere alle scuole settembre gli istituti personale docen- menti similari); l’aumento da 2 a 10 Possiamo solo chiedere – purché ri-
di ogni ordine e grado potrebbero te munito di ido- milioni dello stanziamento a favore gorosamente da casa – a san Giu-
e all’Istruzione e For- degli alunni delle scuole paritarie seppe da Copertino, protettore de-
mazione Professio-
sperimentare forme di neo titolo di stu-
dio anche se in per l’acquisto di dispositivi digitali gli studenti di metterci lui una buo-
nale (IeFP) a tutti gli riapertura che rispettino assenza di abilita- individuali per la fruizione delle na parola.
studenti, soprattutto i parametri di sicurezza zione e si dispon- piattaforme di didattica a distanza, © RIPRODUZIONE RISERVATA
20 SPECIALE CISL Venerdì 1 maggio 2020

Pagina a cura della

Confederazione Italiana
SISTEMA Sindacati Lavoratori
Coordinamento

SERVIZI Ufficio Stampa Nazionale

Via Po 21, Roma

LOMBARDIA E SICILIA

Patronato Inas in campo Sportello

telefonico
per un futuro di sussidiarietà e ascolto on-line
L
a triste vicenda
del giovane
25enne d’origi-

A
zzerare le distanze nonostante la distanza: un compito
che il patronato della Cisl sta portando avanti con e-
norme impegno dall’inizio della quarantena. "Sono
giorni di fuoco per noi: tra l’assistenza per le domande per il
bonus di 600 per i lavoratori, quelle per il conge-
do straordinario per prendersi cura dei bimbi e
quelle per medici, infermieri e altri operatori che
hanno contratto il Covid-19 sul lavoro, in tutta I-
talia i nostri esperti stanno supportando senza so-
sta le persone", spiega Gigi Petteni, presidente del-
l’Inas Cisl. "Anche se non possiamo guardare ne-
gli occhi chi ha bisogno di noi, c’è una linea attiva diretta - il no-
stro numero verde 800 249307 - che per molti, in questi gior-
ni, rappresenta una vera àncora di salvezza, perché ’porta’ i no-
stri operatori, la loro esperienza e la loro umanità, dritte nelle
LA TUTELA DEI CONSUMATORI
Sospensione mutui e credito al consumo per arginare la crisi
case della gente, anche se a distanza. La nostra quotidianità
cambia forma ma resta un’azione di frontiera; ci auguriamo
che si colga l’opportunità per valorizzarla", dice Petteni.
Le richieste di assistenza sono moltissime: in un momento di
grande incertezza, sia umana che economica,
molti chiedono aiuto per accedere a sostegni so-
cio-previdenziali. "In tanti si rivolgono a noi per
ottenere l’indennità di disoccupazione perché, al-
la riapertura delle attività, purtroppo molti non
torneranno al lavoro", spiega il presidente dell’I-
nas.
Ma nessuno dei bisogni sociali è andato in quarantena: "C’è chi
deve fare domanda di pensione, chi per il bonus per il figlio ap-
pena nato, chi deve chiedere i permessi per assistere un fami-
liare disabile o la reversibilità per aver perso il coniuge. Non
possiamo mollare su nessuno di questi fronti, perché le perso-
ne contano su di noi, a maggior ragione adesso", sottolinea Pet-
teni. In molti casi, infatti, avere un pin per l’accesso alle pre-
stazioni non è sufficiente: quando si tratta di attivare un dirit-
to, spesso l’iper-semplificazione risulta poco efficace; per af-
frontare la complessità legata alla formulazione di risposte so-
ciali complete e coerenti, l’elemento umano si rivela indispen-
sabile e l’ascolto un valore. "Quello che ci guida - spiega il pre-
sidente dell’Inas - è la volontà di fare la nostra parte nel rimet-
tere in moto il Paese, mantenendo viva la prossimità che ci con-
traddistingue e mettendoci, come sempre, in ascolto dell’altro.
Sono questi strumenti di solidarietà e sussidiarietà che, ci au-
guriamo, diventino generativi di una società post-Coronavis
più orientata ai bisogni delle persone". Per ricevere tutela e as-
sistenza chiama il numero verde 800 249 307.
ricevere un anticipo del 40% dell’importo deliberato dalla
Commissione tecnica; la firma di un nuovo protocollo con
Netcomm, l’Associazione dei siti di vendita online, con la rea-
lizzazione di un Decalogo per effettuare in sicurezza gli ac-
ne Senegalese suicida-
tosi a Milano, poco do-
po aver ricevuto la co-
municazione di esse-
re stato collocato in cassa integrazione dal
datore di lavoro, per via del calo delle ven-
dite dovuto all’emergenza coronavirus, ci
pone una grande riflessione, soprattutto
sulla necessità di condividere e rafforzare i
servizi di aiuto psicologico. Le emozioni so-
no importanti e non vanno mai sottovalu-
tate. Il periodo prolungato d’isolamento so-
ciale, la lontananza dalla sede di lavoro, di
convivenza con la famiglia senza momen-
ti per sè, la morte improvvisa di un proprio
caro, possono mettere a dura prova la no-
stra pazienza. Proprio per questo, segna-
liamo due iniziative messe in campo a li-
vello Regionale: "Sportello di ascolto e
counselling dedicato ai migranti" dell’A-
nolf Lombardia per contattare il servizio e

N
ell’emergenza sanitaria che ha colpito così dura-
mente il nostro Paese, non ci siamo mai fermati, so-
prattutto ora che questa emergenza si sta trasfor-
mando in emergenza economica. Anche grazie al nostro ser-
vizio di chat GRATUITO siamo stati sempre in contatto con i
consumatori e abbiamo cercato di dare voce alle loro richie-
ste, ai loro dubbi, alle loro paure e abbiamo presentato al Go-
verno una serie di proposte, alcune delle quali sono state ac-
colte come speravamo. Tra queste ricordiamo: la sospensio-
ne dei pagamenti delle rate dei mutui prima
casa (Fondo Gasparrini), dei mutui ipoteca-
ri e dei prestiti chirografari, del credito al con-
sumo (quest’ultima grazie ad un’azione di
moral suasion nei confronti di Assofin, l’Associazione che rag-
gruppa le finanziarie). Abbiamo inoltre chiesto e ottenuto dal
Ministero dell’Economia e delle Finanze, più tempo per pre-
sentare la domanda al Fondo Indennizzo Risparmiatori (al
momento prorogata fino al 18 giugno 202) e la possibilità di
quisti online ai quali moltissime famiglie stanno ricorrendo;
la fornitura delle mascherine a prezzi calmierati. Invitiamo i
consumatori a continuare a contattarci, rivolgendosi sia ai
nostri sportelli territoriali o via telefono, via mail o via social
sia attraverso la nostra Chat GRATUITA, alla quale al mo-
mento sono arrivate, e sono state evase, più di 7.000 richieste
di info e assistenza, accessibile dalla home page del sito adi-
consum.it dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 al-
le 18 presidiata da un pool di esperti dell’Associazione.
per un primo colloquio è possibile inviare
una mail a anolf.lombardia@cisl.it e "Spa-
zio Amico, Sportello On Line di ascolto e o-
rientamento" lanciato dalla Cisl Sicilia con
le associazioni Anolf e Anteas. Sarà acces-
sibile chiamando il numero verde
800065501. Si rivolgerà ai cosiddetti "invi-
sibili: famiglie fragili, anziani, immigrati,
non autosufficienti, nuovi poveri, minori".

DICHIARAZIONE REDDITI LE INIZIATIVE DEGLI ENTI

730 al via:
consegnata
la certificazione
unica
I I
eri era l’ultimo giorno utile
per i datori di lavoro per
consegnare ai dipendenti e
Via Tevere 20, 00198 Roma collaboratori la Certificazione
Unica relativa ai redditi 2019.
In via straordinaria, a causa
dell’emergenza COVID-19, la
scadenza è stata prorogata al
30 aprile, anziché a fine marzo.
Ricordiamo invece che per i
pensionati, e altri beneficiari
di prestazioni INPS come la di-
soccupazione, le Cu sono di-
sponibili sul sito dell’Istituto e
possono essere scaricate diret-
tamente dal Caf su delega del-
l’interessato.
La Certificazione Unica è, di so-
lito, l’ultimo documento da al-
www.ialnazionale.it, ial.nazionale@ialcisl.it, twitter: @IAL_Nazionale legare alla dichiarazione dei red-
diti e quindi la disponibilità del-
la CU scandisce
l’avvio della cam-
pagna fiscale, con
i contribuenti
che hanno final-
mente tutto quel-
lo che serve per
rivolgersi al Caf a
La formazione professionale
è un’opportunità per i giovani
l blocco di attività scola-
stiche e formative per l’e-
mergenza Covid ha obbli-
gato a chiudere anche i Centri
di Formazione Professionale o-
ve circa 170.000 ragazzi del-
l’IeFP, IFTS, ITS assolvono al-
l’obbligo di istruzione, acqui-
siscono una qualifica o un di-
ploma, si specializzano nei
percorsi tecnici superiori.
Gli Enti di Formazione Profes-
sionale, fra cui IAL, si sono su-
bito impegnati per avviare le
attività a distanza, consapevo-
li della funzione sociale della
formazione, in termini educa-
tivi e per l’alta capacità di in-
clusione ed emancipazione so-
cioeconomica.
DECRETO "CURA ITALIA"
Novità per gli inquilini
Nel nostro Paese restano ampie
le disparità di opportunità fra i
giovani, in funzione del per-
corso scolastico o formativo se-
guito e del contesto familiare e
socio-economico di prove-
nienza, per alcuni difficile e
complesso.
In questa fase
emergenziale
inoltre, il digi-
tal divide, la
differente
possibilità di avere accesso al-
la tecnologia digitale, che è al
contempo effetto e causa del
divario sociale e culturale, può
esasperare tali disuguaglianze
e accrescere le condizioni di e-
sclusione.
EPIDEMIA E POVERTÀ
Da Focsiv e Caritas raccolta fondi
per aiutare le popolazioni più povere
Anche per questo IAL, con al-
tri Enti di formazione profes-
sionale, sta chiedendo a Go-
verno e Parlamento misure che
prevedano per gli allievi dei
Centri di Formazione profes-
sionale interventi per favorire
l’accesso alla
tecnologie
digitali e alla
rete, analoghi
a quelli as-
sunti a soste-
gno di scuole e università pub-
bliche o paritarie. Un impegno
necessario perché nessuno re-
sti indietro, perché il Paese in-
vesta su tutti i giovani, sulle lo-
ro capacità, sulle loro aspira-
zioni, sui loro sogni.

fare il loro 730.
Da quest’anno possiamo assi-
stervi per la presentazione del
Viale Castro Pretorio 116 730 e dell’Isee anche online: re-
00185 Roma gistrandosi al Portale Personal-
Caf dal sito Caf Cisl potete i fo-
tografare e inviare i documenti
all’operatore della vostra sede di
fiducia che, se necessario, vi
contatterà al telefono o via e-
mail per completare la dichia-
razione. Una procedura molto
semplice, con la quale potrete
contare sull’assistenza di sem-
pre ma senza uscire di casa.
Per informazioni e consulenze,
sono sempre a vostra disposi-
zione gli sportelli a distanza Caf
Cisl attivati in tutte le provincie.
Nel rispetto delle misure di si-
curezza e distanziamento, l’ac-
cesso ai nostri uffici avverrà so-
lo su appuntamento, che pote-
te prenotare sul sito [
http://www.cafcisl.it ]www.caf-
cisl.it o al numero verde gratui-
to 800800730.
S L’
i registrano alcune im-
portanti novità nella
legge di conversione
del decreto ’Cura Italia" per
quanto riguarda il capitolo ca-
sa. In primo luogo, la sospen-
sione di tutte le esecuzioni
immobiliari è stata estesa fino
al 1° settembre 2020. È stata
anche introdotta
la sospensione di
ogni procedura e-
secutiva per la
durata di 6 mesi
decorrenti dalla
data di entrata in
vigore della legge di conver-
sione. Il Sicet segnala inoltre
due nuove disposizioni (art.
65 comma 2, ter e quater) vol-
te ad accelerare la distribu-
zione dei fondi per il sostegno
affitto (FSA) e la morosità in-
colpevole (FMI) che erano
stati stanziati con le ultime
due leggi di bilancio e non an-
cora ripartiti. Si tratta di 69,5
milioni di euro di cui 60 mi-
lioni relativi al FSA (50 milio-
ni per il 2020 più 10 milioni
per il 2019) e 9,5 milioni che
corrispondono al FMI previ-
sto per il 2020. Per favorire un
rapido utilizzo di questi fondi
le norme prevedono che en-
tro 10 giorni dall’entrata in vi-
gore della legge di
conversione il mi-
nistero delle Infra-
strutture deve tra-
sferire queste ri-
sorse alle Regioni
ed entro i succes-
sivi 30 giorni le Regioni devo-
no fare altrettanto rispetto ai
Comuni. È stata anche con-
fermata la possibilità per i Co-
muni di procedere all’unifi-
cazione delle risorse previste
dai due diversi fondi, come
stabilito nel decreto con cui il
ministero ha ripartito i 46,1
milioni relativi al fondo mo-
rosità incolpevoli 2019.
emergenza provo-
cata dalla diffusio-
ne del COVID-19,
sta producendo, non solo in I-
talia, ma in tutto il mondo si-
tuazioni molto pesanti di ve-
ro stress economico e sociale,
soprattutto per le popolazioni
più povere e fragili. Per i pae-
si più vulnerabili
non è solo emergen-
za sanitaria, per la
quale mancano
strutture ospedalie-
re adeguate, respira-
tori, dispositivi di
protezione, medicine, ecc. È
un dramma sociale che porta
alla disoccupazione, alla fame,
all’indigenza, alla povertà as-
soluta. In questo scenario, è
importante - per il nostro DNA
- agire insieme e impegnarci
una volta di più anche per le
nostre comunità lontane e più
fragili, nei paesi in cui operia-
mo. Per questo come ISCOS
raccogliamo l’appello della
FOCSIV a partecipare a una
"Campagna di comunicazio-
ne e raccolta fondi" in colla-
borazione con la Caritas Ita-
liana, che sostenga le nostre i-
niziative, i nostri progetti di
sviluppo in tante parti del
mondo. Una Campagna na-
zionale da sviluppa-
re nei prossimi gior-
ni sino alla fine del
2020, rivolta al gran-
de pubblico italiano
con il coinvolgimen-
to in primis dei me-
dia cattolici e poi di quelli di
maggiore diffusione in Italia.
Affinché non si dimentichi
che, come ci ricorda papa
Francesco, se è vero che anche
noi siamo stati duramente col-
piti e che il virus ci ha obbli-
gato a fermarci, non possiamo
non preoccuparci dei nostri
fratelli e sorelle delle tante pe-
riferie del mondo.
 TELEVISIONE 21
Venerdì 1 maggio 2020

Le radio cattoliche Tv2000 Dulcis in fundo

Scrittura ironica
contro le paure

Domani
SABINA LEONETTI

Oggi
U
n laboratorio di scrittura
ironica ai tempi del
coronavirus, per provare a
Le nostre scelte elaborare insieme, attraverso la
scrittura, la quotidianità sospesa che
LA 7/ore 14.15 RAI 3/ore 20.00 TV2000/ore 22.30 TV2000/ore 20.50 RAI STORIA/ore 21.10 ITALIA 1/ore 21.25 tutti stiamo sperimentando,
Bread and roses Concerto Primo Maggio Giorni e nuvole Soul. Testimoni Lunga vita alla signora Trolls cercando di ritrovare la leggerezza
In occasione della Festa Ci sarà anche Sting, dal Film di Silvio Soldini con Nuova veste del Leone d’Argento alla Film d’animazione del che servirà poi a ricostruire il mondo.
dei Lavoratori il film di suo studio di Londra, nel Margherita Buy e Antonio programma con Monica Mostra del Cinema di 2016 targato Dreamworks Una sfida insolita e coraggiosa,
Kean Loach su cast del Concertone in Albanese: una coppia Mondo che racconta i Venezia 1987, il film di diretto da Mike Mitchell e
messa in campo dalla compagnia

Domani
immigrazione e dignità versione tv in diretta colta e benestante che protagonisti di questo Ermanno Olmi racconta di Walt Dohrn, basato sulle
umana: Maya è costretta a anche su Rai Radio2. Tra i all’improvviso si trova a tempo di pandemia: un giovane chiamato a bambole Troll dolls ideate Bottega degli Apocrifi di
Oggi

lasciare sua madre per
emigrare da clandestina
negli Stati Uniti.
tanti collegati: Patti
Smith, Gianna Nannini,
Vasco e Zucchero.
dover fare i conti con
difficoltà economiche e
lavorative.
l’infettivologo Amedeo
Capetti e Cristiana Forni,
infermiera consacrata.
servire come aiuto
cameriere ad un sontuoso
pranzo di gala.
da Thomas Dam: creature
fantastiche che vivono nei
boschi.
Manfredonia (Foggia), e raccolta da
48 partecipanti provenienti da
Puglia, Marche, Campania, Emilia
Romagna, Lombardia, fino a Svizzera
e Inghilterra. Sei gruppi di lavoro
misti, a dimostrazione che è possibile
accorciare ogni distanza, allargare la
comunità anche nella condizione di
isolamento. «Ci è capitato di leggere
spesso in giro #ilteatrononsiferma –
spiega Stefania Marrone,
drammaturga della Bottega degli
Apocrifi e guida del laboratorio –
eppure noi siamo una compagnia
teatrale e siamo fermi. Questa
iniziativa non è il teatro, quindi, ma
nasce grazie a esso». Il laboratorio ha
generato un rito collettivo più forte
dell’isolamento, che per tutto aprile è
stato amplificato, aprendo la stanza
virtuale. «Ogni partecipante –
racconta Stefania – ha invitato due
persone ad assistere alla lettura dei
testi finali, nati dalle paure di
ognuno. Un’esperienza che del teatro
ha conservato ritualità, confronto e
bisogno di essere insieme».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

meteo

Oggi in tv

domani

AVVENIRE Direttore Generale Segreteria di redazione STEC, Roma

Nuova Editoriale Italiana Alessandro Belloli (02) 6780.510 via Giacomo Peroni, 280
Tel. (06) 41.88.12.11
SpA - Socio unico Riciclato PEFC
Piazza Carbonari, 3 Registrazione Redazione di Roma E.TI.S. 2000 SpA
Caporedattori centrali 20125 MILANO Tribunale di Milano Strada Ottava / Zona Industriale Avvenire è realizzato
Andrea Lavazza Piazza Indipendenza, 11/B con materia
n. 227 del 20/6/1968 95121 Catania
QUOTIDIANO DI ISPIRAZIONE CATTOLICA Francesco Riccardi Presidente 00185 Roma prima riciclata e da
Redazione di Milano L’UNIONE SARDA SpA fonti controllate
LA CONSAPEVOLEZZA CAMBIA IL MONDO Marcello Semeraro Telefono: (06) 68.82.31 Via Omodeo - Elmas (Ca)
Massimo Calvi Consiglieri Piazza Carbonari, 3 Fax: (06) 68.82.32.09 Tel. (070) 60131 PEFC/18-31-746 www.pefc.it
Antonella Mariani Franco Anelli 20125 Milano
Francesco Ognibene Vincenzo Corrado Distribuzione:
Danilo Paolini (Roma) Centralino Edizioni teletrasmesse: PRESS-DI Srl La testata fruisce dei contributi
Linda Gilli statali diretti di cui alla legge
Gigio Rancilio (Social Media) (02) 6780.1 (32 linee) C.S.Q Via Cassanese 224 Segrate (MI)
Luciano Martucci Centro Stampa Quotidiani Poste Italiane 7 agosto 1990, n. 250
Direttore responsabile Massimo Rinieri Paolo Nusiner Servizio Clienti Via dell’Industria, 52 Spedizione in A. P. - D.L. 352/2003 e successive
Marco Tarquinio Giuliano Traini (Art Director) Barbara Zanardi 800.82.00.84 Erbusco (Bs) Tel. (030)7725511 conv. L. 46/2004, art.1, c.1, LO/MI modifiche e integrazioni

FEDERAZIONE
ITALIANA EDITORI GIORNALI
CERTIFICATO ADS
n. 8511 del 18-12-2018
LA TIRATURA DEL 30/4/2020
È STATA DI 125.563 COPIE
CODICE ISSN 1120-6020
CODICE ISSN ONLINE 2499-3131
Privacy - Regolamento (UE) 2016/679 RGPD CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ BUONE NOTIZIE e NECROLOGI SERVIZIO CLIENTI
Informativa abbonati e-mail: buonenotizie@avvenire.it Per attivare un nuovo
Ai sensi degli artt. 13 e ss del RGPD, La informiamo che i Suoi dati AVVENIRE NEI SpA - Socio unico
personali verranno trattati con modalità informatiche o manuali per l’in- Piazza Carbonari 3 - Milano - Tel. (02) 67.80.583 necrologie@avvenire.it abbonamento, informazioni
vio del quotidiano. I suoi dati potranno essere comunicati a terzi inca- pubblicita@avvenire.it per fax allo (02) 6780.446; tel. (02) 6780.200 / sul proprio abbonamento
ricati di svolgere o fornire specifici servizi strettamente funzionali all’invio (02) 6780.1; si ricevono dalle ore 14 alle 19.30. e richiesta di copie arretrate calmo mosso
del giornale. I dati non saranno trasferiti al di fuori del territorio dell’U-
nione Europea e saranno conservati fino all’esaurimento dell’obbligo TARIFFE PUBBLICITÀ in euro a modulo* mm 38.5 x 29.6 € 3,50 a parola + Iva Numero Verde 800 82 00 84 sereno poco variabile nuvoloso pioggia
contrattuale da parte di Avvenire di invio del quotidiano. EDIZIONE NAZIONALE FERIALE FESTIVO Solo necrologie: adesioni € 5,10 a parola + Iva; Dalle 9.00 alle 12.30 nuvoloso molto agitato
mosso
Per l’esercizio dei diritti di cui agli artt. 15-22 del RGPD l’interessato può COMMERCIALE* 375,00 562,00 con croce € 22,00 + Iva; con foto € 42.00 + Iva; e dalle 14.30 alle 17.00
rivolgersi al Titolare scrivendo a Avvenire NEI S.p.A. - Socio unico FINANZIARI, LEGALI, SENTENZE* 335,00 469,00 L’editore si riserva il diritto di rifiutare (da lunedì a venerdì)
Piazza Carbonari 3 - 20125 Milano o scrivendo al RPD anche via e-mail var. rovesci temporali neve nebbia 1-3 1-4 7-9 variabili
all’indirizzo privacy@avvenire.it. EDIZIONE MI/LOMBARDIA FERIALE FESTIVO insindacabilmente qualsiasi testo e-mail: pioggia
Potrà consultare l’informativa completa sul nostro sito www.avvenire.it. COMMERCIALE* 95,00 117,00 e qualsiasi inserzione. abbonamenti@avvenire.it
 Venerdì 1 maggio 2020
INDICE
Quell’affabulazione
chiamata Sardegna
Il “non-Stato”
di Moresnet III
La Parigi fantasma
di Atget e Mac Orlan
Figurine, 60 anni fa
il primo album
MAURIZIO FANTONI MINNELLA
F
ino a pochi decenni fa parlare
di periferie era diventato un pre-
testo per fare i conti con la mo-
dernità dando a quest’ultima un voto
negativo. Nella maggior parte dei casi
si preferisce ignorare l’esistenza di que-
sti frammenti “infelici” di territorio ur-
bano contemporaneo concentrandosi
sui luoghi centrali, istituzionali o su
quelli di produzione di cultura, di e-
venti o di studio. Succede oggi, tuttavia,
che taluni di questi luoghi, almeno per
ciò che riguarda metropoli come Mila-
no, Torino e in misura minore Genova,
solo per citare alcune città del nord I-
talia, siano ubicate proprio entro il pe-
rimetro di zone comunemente ritenu-
te periferia, le quali a loro volta, per ef-
fetto delle trasformazioni avvenute, si
ritrovano in una posizione centrale, o
meglio, in una nuova centralità. Si rea-
lizza o si realizzerebbe così una parzia-
le sutura fra centro e periferia, laddove
a prevalere erano le lacerazioni e le me-
tastasi di un territorio vasto sul quale
pesano due stratificazioni: quella se-
colare del contado e quella ben più re-
cente dello sviluppo industriale.
Per molti anni in Italia si è smesso di
parlare di periferie urbane dopo che tra
gli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, cru-
ciali in merito allo sviluppo economi-
co e demografico, era esploso il dibat-
tito, in ambito urbanistico e tra gli ar-
chitetti, sulla progettazione di nuovi
spazi e luoghi per la gente più sfortu-
nata, immigrati dal sud italiano o citta-
dini autoctoni esclusi, per ragioni di
censo, dalle aree centrali. L’ampio di-
battito e il concorso di idee che ne se-
guì aveva messo in moto il cortocircui-
to dell’utopia per sempre più ampi seg-
menti umani, risultando poi alla prova
dei fatti incapace di dare risposte plau-
sibili e sostenibili per un vivere umano
accettabile e compatibile con gli stan-
dard di civiltà. Lo abbiamo visto in tan-
ti complessi di edilizia popolare, ma
con drammatica evidenza nell’ormai
famigerato, diremmo perfino leggen-
dario, quartiere napoletano di Secon-
digliano. Le cosiddette “Vele”, nel tem-
po, sono diventate il paradigma del fal-
limento del sogno di un’architettura au-
tenticamente democratica. E non è cer-
to risultata sufficiente la difesa dei pro-
gettisti circa la bontà originaria del pro-
getto che si sarebbe “guastato” in cor-
so d’opera. L’urgenza di fornire le città,
soprattutto le grandi e le medie, di nuo-
vi alloggi e infrastrutture in grado di
soddisfare le esigenze portò a un’eufo-
ria e a una vertigine costruttiva nei cui
gangli e zone d’ombra s’inserivano ma-
fia, camorra e più in generale il malaf-
fare che caratterizza la nostra epoca.
Alla fase di progettualità delle periferie
urbane subentra, in seguito, la fase sto-
rica del recupero e riqualificazione dei
centri storici di cui l’Italia possiede un
vero giacimento prezioso, accompa-
gnato da una visione perlopiù conser-
vativa del passato quasi in contrasto
con gli interventi che in passato sosti-
tuivano edifici antichi con manufatti
moderni snaturandone il contesto
complessivo. Anche in questo caso la
definizione ormai abusata di centro
storico diventava un brand per gli in-
vestitori. Tuttavia vi è anche un risvol-
to positivo nell’interesse rivolto verso gli
antichi sedimenti delle nostre città, il
loro nucleo originario. Dunque, dal
cuore delle città, non solo italiane ma
europee, si preannuncia una sorta di
rinascita del vivere collettivo attraver-
so la valorizzazione estetica del tessu-
to urbano e alla creazione di isole pe-
donali grandi o piccole a seconda del-
le dimensioni delle aree in questione.
L’allontanamento delle automobili da
tali aree ha spesso comportato tempi
lunghi e non pochi conflitti tra le am-
ministrazioni pubbliche e le associa-
zioni di categoria, primi tra tutti i com-
mercianti, nella convinzione che val-
ga l’equazione secondo cui la circo-
lazione delle automobili garantireb-
be la certezza dei guadagni. Infine in
una prospettiva economica neolibe-
rista i centri storici, riportati, talora in
maniera discutibile, all’antico splen-
dore, diventano un lucroso affare la
cui principale conseguenza è la fine
del centro storico come spazio col-
lettivo interclassista.
Se l’onda lunga del dibattito sui centri
storici pare essersi esaurita nelle sue
stesse contraddizioni e ambiguità, ne-
gli ultimi decenni si è inteso affrontare
la questione delle periferie come sno-
II
IV
VI
SCENARI
Negli anni del boom
al centro del dibattito
e di una crescita disordinata
tra teoria e speculazione,
i vecchi e nuovi bordi delle città
tornano alla ribalta. Non senza rischi
Periferie tra utopia
e nuova centralità
ANTICIPAZIONE
Non solo sicurezza, le città dopo il virus
avranno bisogno di uno sguardo nuovo
MARIA ANTONIETTA CRIPPA
D
ue esigenze elementari accomunano
tendenzialmente tutti gli abitanti del
pianeta in questo frangente pandemi-
co: il bisogno di una dimora sicura, che proteg-
ga dal contagio, e l’esigenza di un ambito di re-
lazioni, oggi per la gran parte degli uomini di ca-
rattere urbano, che garantiscano la continuità
della vita. Il confinamento entro quattro mura,
spesso avvertito come costrittivo e da qualcuno
ritenuto addirittura lesivo delle libertà persona-
li, ha dato densità inusuale alla percezione del
proprio dimorare in un luogo, più o meno al chiu-
so, con continuità.
Contemporaneamente ne ha esasperato la
drammaticità il tendenziale svuotamento di stra-
de e di luoghi di vita collettiva, lasciando in vista
solo l’alternanza di pieni e vuoti, figure di pros-
simità e di distanze pensate a scala umana. Co-
me è noto, vuota di presenze è la gran parte del-
le fotografie d’architettura; dal vivo però quel
vuoto vibra di un’attesa che solo fotografi e regi-
sti con talento d’artista hanno raramente prean-
nunciato. In tre casi di pochi giorni fa quest’inu-
suale abitare ha assunto una straordinaria evi-
denza simbolica della condizione umana, amo-
rosa e fragile al tempo stesso: nella solitudine di
papa Francesco nella vasta piazza San Pietro in
Vaticano, in comunicazione con il mondo inte-
ro nella sera piovosa del 27 marzo scorso; nella
desolazione del piazzale di un garage di Las Ve-
gas, dove gli homeless dormono sdraiati a terra
entro il recinto di un perimetro rettangolare, che
delimita l’area di pavimento alla quale hanno di-
ritto; nella folla di casse per persone morte in o-
spedali, gli unici luoghi di legittimo affollamen-
to, nei quali personale medico e paramedico,
medicine e mezzi di cura risultano insufficienti.
Queste immagini consegnano, saldate in un’u-
nità di tempo, tre figure finora altamente im-
probabili del nostro bisogno di speranza; ci ri-
cordano le invisibili presenze che possono po-
polare ogni solitudine, il valore di dignità per
tutti e di equità fra tutti inscritto nel diritto, fon-
damentale ma misconosciuto, alla casa; il ri-
spetto per i malati fino al loro congedo dalla co-
munità dei vivi. […]
Il confinamento cui siamo oggi costretti dovreb-
be far cogliere l’importanza dell’esperienza di u-
na dimora sicura e la tragicità di condizione di
chi ne è privo. Certo, una dimora può anche di-
venire una prigione dorata se le sue porte risul-
tano ermeticamente chiuse. Tuttavia non si può
sottovalutare il fatto che essa protegga il nucleo
sociale primario, familiare o individuale, nell’o-
rizzonte più vasto della città. Per questo Leon
Battista Alberti identificò, nel suo De re aedifica-
toria, la città come una grande casa comune, a-
naloga a quella privata e con essa luogo di rico-
noscimento di una cittadinanza, ritenuta diritto
e regola di vita di tutti i suoi abitanti.
Per indicare il sistema residenziale cittadino, gli
architetti hanno coniato l’espressione tessuto
urbano, o insieme di trama e ordito di strade e
costruzioni nel quale si incastonano, come e-
mergenze di maggiore o minor forza, gli edifici
pubblici: il palazzo comunale, le scuole, gli o-
■ gno di progetti ideali o utopici. Registrano che l’e-
La rivista / “Munera” e il mondo che cambia
È dedicato a “Il mondo che verrà” il
nuovo numero della rivista europea di
cultura Munera, disponibile in down-
load gratuito dal sito di Cittadella (cit-
tadellaeditrice.com). Nata nel 2012, con
questo fascicolo Munera intende av-
viare una riflessione sui cambiamenti
indotti dall’attuale pandemia di coro-
cultura
religioni esterni, ancor prima di quello etico e
scienza civile determinato, appunto, dalla mas-
siccia presenza dei lavoratori della ca-
tecnologia morra.
tempo libero A porre l’attenzione su questo lembo
spettacoli di periferia napoletana sono stati due
sport fattori determinanti: il film Gomorra di
Matteo Garrone (2015), dal libero di Sa-
viano, che sfruttava l’ambientazione
delle Vele per raccontare, con un taglio
fenomenologico da cinéma verité, il su-
burbio popolare amplificando l’impat-
to devastante del malaffare sulla vita
degli abitanti, i quali, almeno in parte,
faticano tuttavia a identificarsi con i
personaggi del film. In altre parole, e-
siste una parte “sana” delle Vele, che
non ha mai accettato l’idea di essere
assimilata a quella “malata”, e quindi si
ribella. L’altro fattore riguarda la de-
molizione in atto delle Vele, per ora av-
venuta parzialmente e in due fasi di-
stinte, fino alla conclusione dei lavori di
abbattimento che lasceranno in piedi
soltanto una unità abitativa. Questo si-
gnifica una volontà di cambiamento,
di trasformazione degli spazi alienati
in luoghi sostenibili a misura delle per-
sone, che per ora non sappiamo quali
risultati effettivi sarà in grado di dare.
Al contrario, nella metropoli milanese
il risanamento delle più antiche peri-
do necessario alla città del futuro. Un ferie urbane passa, almeno nei casi più
primo elemento indicatore è la crea- noti, attraverso i meccanismi econo-
zione della città policentrica, capace di mico–finanziari della globalizzazione,
saldare tra loro le parti slabbrate di un ossia attraverso società d’investimenti
tessuto urbano lacerato dal tempo in multinazionali o addirittura stati so-
cui l’urgenza di creare periferie e sob- vrani come il Qatar. Il segno dominan-
borghi in larga parte non lasciò spazio te è quello della verticalità, con gratta-
a una pianificazione urbana degna di cieli high tech e “giardini sospesi”, ver-
un paese avanzato, secondo le rifles- ticalità che peraltro non sembra ap-
sioni di Renzo Piano. Un altro elemen- partenere alla tradizione di Milano città
to è dato dall’attualità dell’ecomostro di orizzontale, intesa come nuovo mo-
Scampia, sia in virtù di un’interpreta- dello di sviluppo urbano e di rappre-
zione sociologica del malessere socia- sentazione in una scena che mette in-
le intimamente collegato alle logiche sieme società multinazionali, assicura-
camorristiche di sfruttamento dello zioni, nuovi ricchi e cittadini comuni,
spaccio, sia in chiave prettamente ur- desiderosi di sentirsi parte della nuova
banistica che rimanda innanzitutto al grandeur milanese.
degrado fisico degli ambienti interni ed © RIPRODUZIONE RISERVATA
A sinistra,
un’opera
di street art
/ M. Fantoni Minnella
A destra,
le Vele
di Scampia
spedali, le chiese; quell’abitare che col passare de- quinamento. Cresceranno insieme i timori per
gli anni ci diventa familiare. La loro lunga dura- l’ampliarsi a dismisura della scala di pochi cen-
ta è per noi essenziale. Occorre infatti che edi- tri urbani megalopolitani sempre più intercon-
fici, quartieri e città in cui abitiamo durino più nessi. Fin d’ora però si impone una questione
di noi, ha affermato Hannah Arendt in Vita ac- urbana veramente nuova, per imponenza e va-
tiva, per non essere disorientati dal continuo rietà di modi, nella distinzione di due categorie
mutamento dei fenomeni naturali. La guerra, di cittadini: i poveri e i ricchi.
in questo nostro confinamento, non ci è pas- Sono tre i nuclei tematici affrontati da Secchi. Il
sata vicino con la sua violenza distruttiva; per primo è l’identificazione della nuova questione
questo la città ci attende intatta, come prezio- nell’emergenza di diseguaglianze sociali con-
so bagaglio di memorie dal quale ripartire, co- nesse a ingiustizie spaziali imponenti, identifi-
me dono di rinnovata cittadinanza. Dimora si- cabili non solo nella nota contrapposizione tra i
cura e cittadinanza inclusiva costituiscono in- nuclei di abitati marginali – come le villas mise-
fatti diritti fondamentali, dei quali nessuno do- ria o le favelas – e le città istituzionali, o nelle ga-
vrebbe essere privato. ted cities per soli ricchi o soli pensionati diffuse
Tra le molte riflessioni che occorrerebbe qui ri- in certe aree, ma anche nella mescolanza, nel
chiamare, ha importanza assoluta il tema della cuore stesso delle città storiche, di nuclei distin-
coesistenza oggi, in tutte le aree urbanizzate del ti delle due categorie.
mondo, della città dei ricchi con quella dei po- Il secondo riguarda la coincidenza di questo fe-
veri. Ne ha fatto oggetto di indagine l’urbanista nomeno con i mutamenti in corso dei modelli so-
Bernardo Secchi (1934–2014). La città contem- cioeconomici e con l’emergere di conflitti colle-
poranea più che già realtà è, a suo parere, intri- gati alle inequità sociali. Il terzo, il più innovati-
cato e confuso fenomeno in attesa di un proget- vo, afferma che i luoghi, palinsesti storici di lun-
to. Esso potrà certo generare crescente consa- ga durata, non sono modellabili all’infinito in
pevolezza delle responsabilità comuni nei con- corrispondenza dei mutamenti dell’economia e
fronti dell’ambiente, della tutela da rischi idro- della politica, non solo per inerzia propria ma
geologici o di terremoti, della protezione dall’in- anche perché in sé stessi condizione imprescin-
dibile del cambiamento.
Si tratta di messe a fuoco molto lontane dal so-
quità sociale non è più garantita a priori dalla ge-
nialità di un progetto umano, al quale oggi si
contrappone la durezza di una povertà, connes-
navirus. La prospettiva è come sempre sa non solo a imponenti movimenti migratori
interdisciplinare, con interventi di Ste- ma anche ai modi di vita che il mondo occiden-
fano Biancu, Sergio Astori, Pierluigi tale ha assunto.
Galli Stampino, Ghislain Lafont e nu- È illusorio ritenere che il freno che la pandemia
merosi altri. In questa pagina antici- ci impone oggi sia occasione per apprendere a
piamo una parte dell’articolo di Maria “vedere” i poveri tra noi e per contribuire a pro-
Antonietta Crippa su “Speranze e ti- poste costruttive di solidarietà tra noi e loro?
mori nelle città del mondo”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
II
Venerdì 1 maggio 2020

ROMANZO/1
Partendo dal mitico
Cagliari dello scudetto
la narrazione
familiare di Deiana
si insinua nel fascino
misterioso e ancestrale
che può fare dell’Isola
il punto d’arrivo
di una vita La
campagna
nei pressi

Il labirinto
NARRATIVA

MASSIMO ONOFRI di Giara

di Gesturi,

A
ngelo Deiana scopre le sue in
esistenziale carte sin dalla prima riga: «Ci
sono viaggi che sembrano
Sardegna

di Soldini destini». Stiamo senz’altro parlan-

do di personaggi di fantasia, sicché
in gioco è sempre il personaggio–
uomo: ma ci sono ragioni per pen-
FULVIO PANZERI sare che lo scrittore, che vive in u-
na bella città dell’Etruria ed è di o-

L’
immagine di copertina di
Vendi Vernic ben si
adatta, non solo a
introdurre, ma anche a dare una
prospettiva visiva al nuovo
rigini sarde, abbia proiettato non
poco di sé in queste pagine, a co-
minciare dall’infatuazione per il Ca-
gliari, vincitore dell’unico scudetto
nel 1970, di cui infante già cono-

romanzo di Tommaso Soldini,
scrittore ticinese, classe 1976, assai
attivo nella Svizzera italiana anche
come presenza culturale. Uno
scrittore in crescita, che al terzo
romanzo torna sul tema delle
ossessioni e dell’irrisolutezza della
propria esistenza, in una Paese che
diventa sempre più specchio, vista
la contiguità dei territori, delle
fratture esistenziali che
caratterizzano il Nord Italia. Del
resto Soldini, già nel titolo del
romanzo indica quanto il ricorso a
questo tema possa essere
importante, visto lo stato di
impossibilità alla cura che
caratterizza “l’inguaribile”, ovvero il
protagonista di questa storia che
dosa, con effetti sperimentali e
giochi linguistici una commedia
tragicomica, che a volte sconfina in
un impietoso sguardo sul grottesco
di certe situazioni e su un uso per
nulla retorico del kitsch nelle
situazioni al limite, quando ad
esempio Michele, il protagonista,
alla ricerca della moglie, che crede
di aver visto entrare in un locale
Quell’affabulazione
sceva a memoria e ripeteva come
una litania, la formazione: «Alber-
tosi, Martiradonna, Zignoli, Cera,
Niccolai, Tomasini, Domenghini,
Nenè, Gori, Greatti, Riva».
Del resto, come sarebbe possibile di-
menticarsi d’una impresa del gene-
re, ottenuta a scapito della solita Ju-
ventus, che travalica di molto (come
sanno tutti i Sardi non necessaria-
mente indipendentisti) la mera di-
mensione sportiva. Ecco: «Due gol
al Bari, la Juventus che perde in ca-
chiamata Sardegna
sa della Lazio e scudetto vinto con lui deve partire per l’isola, gli fa no- sto viaggio in Sardegna c’era qual- serenata (seppure eseguita con una Ma per quale ragione Damiano è co-
due giornate di anticipo». A sovra- tare subito che, in spagnolo, destino cosa di più, di ancestrale, come di- tempistica non ortodossa), a San stretto a partire per la Sardegna? Per
stare tutti, però, non è il mitico Gigi vuole «anche dire destinazione». In ceva babbo, ed era il caso che io an- Quirico (come sognato), realizzan- il fatto che Poretti, il vicedirettore del
Riva, la cui bellezza spirituale non effetti, il romanzo di Angelo Deiana dassi e ricercarlo al di là del Tirreno, do il più grande desiderio di lei, con settimanale per cui lavora, decide di
possiamo non continuare ad ammi- è senz’altro anche questo: una ri- nonostante il mal di mare». Luigi e Tiziano testimoni, e in chie- inviarlo al posto di un’altra giornali-
rare ogni volta che lo sentiamo in flessione sulle radici, in funzione, di- Non reputando così importante il fi- sa, sedute in seconda fila «dietro bab- sta prediletta dal direttore (e sulla ba-
un’intervista. A sovrastare tutti è ciamo così, d’un oroscopo persona- nale d’un romanzo, almeno sino al bo e mamma», due figure cruciali di se della convinzione che, in quanto
Claudio Olinto de Carvalho, l’«uomo le; una meditazione, anche implici- punto di rinunciare ad anticiparlo in questa storia, Gavino e la zia Bona- sardo, sarebbe stato avvantaggiato
che tutti chiamavano Nenè». ta, su quell’isola che resta, appun- una recensione, soprattutto quando catta (la «carta vincente»). Viaggio di nella comunicazione) per un «re-
Il protagonista è Damiano Marras to, destinazione privilegiata – e i- si tratta d’un lieto fine (come qui), a nozze previsto a Bosa. E una canzo- portage sui paesi sardi destinati a
(fratello di Luigi, commercialista, e pnotica – anche per tanti continen- meno che, però, non se ne infici il ne, Non potho reposare (che consiglio scomparire», oltre trenta, da collo-
di Tiziano, neurochirurgo come il pa- tali, come si dice qui (io vivo ad Al- gusto della lettura (e non è questo il di ascoltare nella straordinaria ver- care nella prestigiosa «Rubrica Cen-
dre di cui è l’orgoglio). La sua fidan- ghero). Si legge a pagina 54: «Forse caso), diciamo subito che Damiano sione di Maria Carta), a fare da leit- trale». Poco importa aggiungere qui,
zata, Fabiola, una volta appreso che aveva ragione Fabiola: dietro a que- e Fabiola si sposeranno, con tanto di motiv sotterraneo. sulla trasferta, ciò che veniamo a sa-
pere già dalla prima pagina: «E com’è
andata a finire? Male, secondo il di-
ROMANZO/2

per lo scambio di coppie, la segue

iniziando una sorta di avventura
ipnotica. Soldini supera qualsiasi
forma di luogo comune
identificando la figura dell’uomo
con quella di Alice, trasformando il
Fratelli a Bilbao fra terrorismo e perdono
ALESSANDRO ZACCURI
schia, pur senza perdere nulla in originalità,
può essere considerato un libro sintomatico
cando i figli in una sorta di Euskadi domesti-
ca. Con risultati fallimentari, considerata la pa-
rettore, l’azienda, la mia famiglia e,
soprattutto, secondo la mia com-
pagna. Non ho rispettato la conse-
gna che mi era stata imposta, sono
stato licenziato e ho rischiato anche
di perdere la persona che al mo-

suo ingresso in questo “paese delle
meraviglie”, gestito a livello di
immaginario, tra echi felliniani e
rimandi a Paolo Poli, in una ricerca
ossessiva che mette a nudo le
fragilità, le debolezze, l’ossessione
come proiezione di un mondo
immaginario in cui si è intrappolati
e che riesce a liberarsi in una sorta
di inseguimento, tra labirinti,
tranelli, sfide. La vicenda ha un
antefatto: di punto in bianco, una
sera, la moglie Gemma dice a
Michele che il loro matrimonio è
finito, mettendolo praticamente
alla porta. Lui, giornalista
d’inchiesta, non riesce a capire le
ragioni: le scoprirà quando la
moglie chiederà il divorzio, senza
cercare un compromesso con l’ex–
marito, anche sull’affido dei figli.
Lui, nel frattempo, lavora a un caso,
quello di un neonazista che truffa
un amico e, per non farsi scoprire,
tenta di farlo fuori. Così Michele
vive in una sorta di doppia
inchiesta, quella a cui lo obbliga il
lavoro e, l’altra che riguarda il
comportamento della moglie, le
sue ambiguità, la traccia di un
cappello rosso, che le ha regalato
durante un weekend a Londra, che
vede indossato da una donna nei
pressi del locale per scambisti. Da
qui la necessità di attraversare una
situazione labirintica, per ritrovare
una moglie che non capisce, ma
che ama ancora. Soldini ha il pregio
di trasformare una vicenda che,
S
embrerà strano, ma tra il romanziere
che racconta e il poliziotto che verba-
lizza è proprio quest’ultimo, l’agente
Duval, a nutrire le maggiori preoccupazioni
sullo statuto di realtà e sul principio di falsifi-
cazione che della letteratura dovrebbero es-
sere costitutivi. Dominique Luque, il narrato-
re di professione, ha invece scritto il suo libro
senza troppo riflettere, attingendo alle vicen-
de private della figlia Germana e di un giova-
ne basco, Jokin, che a pubblicazione avvenu-
ta è stato identificato come latitante dell’Eta.
Da qui l’ordine di cattura eseguito dalla poli-
zia francese, da qui la mole di documenti che
il coscienzioso Duval sta raccogliendo me-
diante le testimonianze di amanti e di cono-
scenti, di cartomanti ed editori. Compreso
quello del romanzo di Luque, un esasperato
direttore editoriale che a un certo punto se ne
esce con una curiosa affermazione program-
matica: «La letteratura è fuori controllo».
In apparenza “fuori controllo”, ma in effetti
controllatissimo nella sua struttura labirinti-
ca e stratificata, è La mischia, il romanzo d’e-
sordio di Valentina Maini nel quale la storia
di Jokin risulta inscindibile dalle peregrina-
zioni di sua sorella gemella Gorane, che nel
frattempo ha abbandonato Bilbao per met-
tersi sulle tracce del fratello. Gorane è il pri-
mo personaggio a entrare in scena, attraver-
so un resoconto in terza persona nel quale
Maini imprime alla sua scrittura un anda-
mento deliberamente lirico e sincopato. Que-
sto, del resto, è uno degli aspetti per cui La mi-
della tendenza diffusa in molta narrativa (non
soltanto italiana) degli ultimi anni: un an-
dare della prosa verso la poesia, in un certo
senso, che consegna al lettore la responsa-
bilità ultima di decifrare la trama e ricono-
scerne le implicazioni. Un’intenzione stili-
stica che nella fattispecie non è contrad-
detta, ma semmai ribadita, dai numerosi in-
serti di materiale burocratico, tra i quali fi-
La complessa storia
di Goranne che racconta
quella del gemello Jokin
militante dell’Eta
Intreccio di ferite, drammi
psicologici, poliziotti,
genitori superficiali e amore
fraterno: il romanzo
d’esordio di Valentina Maini
gurano anche le relazioni stilate dal dottor
Jespersen, lo psicoanalista di origine dane-
se che, dopo aver avuto in cura Gorane, do-
vrebbe ora redarre la perizia su Jokin.
Ma ci sarebbe un’altra indagine da intra-
prendere, quella relativa ai genitori dei gemelli,
una coppia di militanti dell’Eta che, dalla metà
degli anni Sessanta in poi, ha perseguito con
ogni mezzo l’ideale dell’indipendenza, rifiu-
tando qualsiasi legame con la Spagna ed edu-
tologica introversione di Gorane e la tossico-
dipendenza in cui si è rifugiato Jokin.
Ambientato tra il 2007 e il 2008, quando nel
Paese basco il terrorismo sta entrando in fa-
se regressiva, La mischia ha una sua tipicità
anche nel ridurre un dramma collettivo a mi-
sura di tragedia familiare, seguendo il filo di
una morbosità che si fa del tutto evidente so-
lo nell’ultima parte del romanzo. La costru-
zione si regge su dilatazioni improvvise (in
almeno un paio di casi gli interrogatori di Du-
val assumono quasi la consistenza di racconti
autonomi) e sintesi addirittura concitate, la-
sciando molto spazio a un non detto che
sconfina spesso nell’indicibile.
Il peso maggiore della narrazione cade, come già
accennato, su Gorane, la cui voce si sviluppa
sempre più in forma autobiografica, con una
cadenza ora di confessione, ora di requisitoria.
Jokin e gli stessi genitori sono stati i primi a for-
nire direttamente la loro versione dei fatti, ma
alla fine rimane soltanto Gorane, col suo talen-
to d’artista disseminato per le strade di Parigi at-
traverso una strategia che ricorda quella del-
l’insondabile Banksy. E sarà ancora lei, che por-
ta dentro di sé il mistero della parola basca ar-
reba, “sorella”, a trovarsi nell’unica posizione
che permette di chiudere il cerchio tra violen-
za e violenza o, forse, tra la ferita e il perdono.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Valentina Maini
La mischia
Bollati Boringhieri. Pagine 500. Euro 18,50
Minima
mento della partenza in nave, dal
porto di Civitavecchia, ritenevo la
più importante: Fabiola». Occorre
sottolineare, invece, che nel suo
viaggio Damiano ha trovato «per-
sone, case e storie» che gli «hanno
cambiato la vita». Già, le persone
dell’isola, tra le quali il già citato Ga-
vino Ore, uno che «ricordava tutto:
per ogni dettaglio, una parola».
Ecco: «Gavino e nonno Antioco si co-
noscevano da quando erano in fa-
sce, abitavano l’uno di fronte all’al-
tro e fino alla seconda elementare e-
rano anche stati compagni di classe,
dopodiché, abbandonata la scuola,
via a lavorare nei campi e a badare al-
le pecore». Siamo al punto cruciale:
Damiano, infatti, sin dai primi anni
di scuola, aveva capito una cosa fon-
damentale, che lo rendeva subito di-
verso dai suoi fratelli: che gli «piace-
va scrivere», gli «piaceva raccontare
storie». Fatto che gli fa avvertire im-
mediatamente che, su quei paesi sar-
di, non vuole fare reportage, ma «ro-
manzo». Al centro del quale – e sia-
mo finalmente a Nenè – stanno ap-
punto nonno Marras, Gavino e il
grande calciatore, un uomo super-
stizioso che, coi suoi sacchetti di stof-
fa odorosi di caffè, guarisce dalle ma-
lattie. Ma anche un trauma, senza
cui Damiano non sarebbe mai nato:
«Ho scoperto, proprio poco prima di
partire per il mio viaggio in Sarde-
gna, che il motivo principale per cui
non si sono più presi è legato al fat-
to che mio nonno, pastore, non tol-

all’apparenza, poteva diventare una
semplice commedia degli equivoci,
in un romanzo che riprende echi
della tradizione del Novecento
lombardo: il gioco linguistico di
lasciare certe frasi a metà o un’idea
che avrebbe potuto osare anche
Testori, di elidere la lettera iniziale
ai nomi dei luoghi, tanto che si
parla ad esempio di “abitanti della
Vizzera”, con un effetto di stampo
rodariano, nonché l’uso della
postilla come divagazione, già
usato da Gadda e Arbasino, che
arricchisce un romanzo che osa il
gioco, nelle parole e nelle situazioni
più critiche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il dialogo,
D
agli scaffali delle nostre biblioteche personali,
vecchi libri ci guardano forse aspettando che
ci ricordiamo di loro. In questo periodo mi
unʼarte sono accorto che di solito preferisco rileggere libri che
ho già letto, che anni prima mi ripromettevo di leggere
ostacolata o che ho iniziato ma non portato a termine. Chi
potrebbe negare che nella gara di qualità fra libri
dai partiti? vecchi e libri nuovi, i nuovi non siano
assolutamente svantaggiati? Senza parlare
dell’intera storia della cultura scritta, i libri
pubblicati nei cinquant’anni fra il 1920 e il 1970,
ALFONSO BERARDINELLI non sono forse migliori di quelli usciti nell’ultimo
mezzo secolo? Quando dal 1992 al ‘93 l’amico
Piergiorgio Bellocchio tenne sull’Unità una rubrica
dedicata a “Vecchi libri”, sembrò che la sua dichiarata
distanza dal presente fosse un po’ eccessiva. I libri di
cui parlava, però, oltre che vecchi erano anche
introvabili da troppi anni e la sua polemica era rivolta
Jaeger, c’è un libro più contingente di Guido Calogero lerava che mio padre preferisse an-
del quale, quando ero all’università, seguii le lezioni dare a giocare a calcio invece che ba-
sui presocratici, i sofisti, Socrate e la dialettica di Hegel. dare al gregge».
Si tratta di Le regole della democrazia e le ragioni del
socialismo. Amico di Aldo Capitini, di Norberto Bobbio
E chi se la dimentica più l’immagine
di Nenè in carrozzina, a settantadue
e del più giovane Carlo Azeglio Ciampi, Calogero è
stato sia il filosofo del dialogo come strumento della
anni, in una casa di riposo? Sarà Ga-
vino a raccontare a Damiano della
logica che teorico del liberal–socialismo. In un saggio
del 1944 scritto per aiutare i giovani antifascisti a
morte di Nenè: dentro un romanzo
familiare gremito di non pochi colpi
discutere democraticamente si legge che «la di scena. Di quella mitica squadra
democrazia è una maniera di comportarsi» e che «non che vinse lo scudetto, ben sette gio-
c’è la democrazia o la non–democrazia, c’è l’uomo che catori rimasero a vivere in Sardegna:
agisce più o meno democraticamente». La prima Gigi Riva, Ricciotti Greatti, Beppe To-
regola della discussione democratica è saper ascoltare masini, Adriano Reginato, Cesare Po-
prima di saper parlare, è «il tener conto degli altri». La li, Mario Brugnera e Mario Martira-
vera dialettica è «conversazione organizzata». C’è donna. Una ragione ci deve per for-
tuttavia un punto che sembra trascurato da Calogero: za essere. Io la conosco.
il ruolo antidialogico che esercitano i partiti. C’è © RIPRODUZIONE RISERVATA

contro editori già allora sempre più privi di memoria e
Tommaso Soldini senso del passato. Fra i vari libri che recentemente mi
L’inguaribile hanno inviato tacite richieste di attenzione, oltre a Miti
Marcos y Marcos e misteri di Kerényi, La rinascita del paganesimo antico
Pagine 320. Euro 17,00 di Warburg, Cristianesimo primitivo e paideia greca di
dialogo se si è disposti a cambiare idea dopo aver
ascoltato. Ma questa è una cosa che l’appartenenza a Angelo Deiana
un partito ostacola fino a renderla impossibile. A Diosa
Diciamo perciò che la partigianeria partitica è un grave La leggenda di Nenè
intralcio al comportamento democratico. L’Erudita. Pagine 242. Euro 20,00

STORIA
La cittadina
mineraria tra Belgio,
Olanda e Germania
non venne assegnata
dal Congresso
di Vienna
e per un secolo visse
in apolide neutralità:
tale «meraviglioso
errore della storia»
mostra l’illusorietà
di ogni confine
LORENZO FAZZINI
M
etti una miniera di un
materiale ancora poco
conosciuto (lo zinco), ma
che si rivela con il passare degli an-
ni sempre più importante per l’e-
conomia europea, e non solo. Met-
ti il periodo post–napoleonico, con
le potenze europee impegnate a di-
segnare nuovi confini sulla mappa
del Continente, a tracciare nuove
influenze geopolitiche e a distan-
ziare popoli l’uno dall’altro. Metti
un triangolino di terra boschiva tra
quelli che un tempo erano i Paesi
Bassi (poi diventato territorio bel-
ga) e la Prussia, una zona che vien
«dimenticata» nelle trattative del
Congresso di Vienna. Metti tutti
questi, e altri, ingredienti, mesco-
lali insieme, e ti salta fuori la sto-
ria incredibile, Moresnet, al confi-
ne delle attuali Germania, Olanda
e Belgio, uno Stato–non Stato che
tale è rimasto dalla sua nascita
(1816) fino al congresso di Versail-
les (1920), quando – dopo la prima
guerra mondiale – il fazzoletto di
terra (3,4 chilometri quadrati) pas-
sa al Belgio.
A raccontare questa curiosissima
vicenda, appoggiandosi su una mo-
numentale ricerca storica fatta di
documenti dell’epoca, archivi di co-
muni, aziende e Stati, testi specia-
listici ma anche memorie di sem-
plici cittadini, è il saggista olande-
se Philip Dröge in un libro godibi-
lissimo, che intreccia la grande sto-
ria europea e la piccola vicenda di
questo borgo centro–europeo, per
un secolo oggetto di un esperi-
mento socio–politico particolaris-
simo. E che è giustamente definibi-
le come recita il titolo, Terra di nes-
suno (in libreria da inizio maggio).
Con sagacia narrativa, Dröge parte
da Vienna, 1815, quando i Grandi
della storia «tracciano i confini con
delle matite dalla punta grossa, co-
sì grossa che interi paesi scom-
paiono sotto le linee». E si dimen-
ticano di una miniera di zinco tra
Prussia e Olanda, un angolo di
mondo che compare già nelle me-
morie di Plinio il Vecchio: nel 49 c.C.
in un suo scritto c’è citato il nome
di Kelmis, il centro abitato più rile-
vante (sponda prussiana) nei pres-
si di Moresnet. Il soldato romano e
scrittore «giunge nei pressi della mi-
niera – annota Dröge –. Vede degli
abitanti che scavano il terreno in
cerca di pietre. Le sue note sulla mi-
niera costituiscono il primo docu-
mento che indica il Paese come luo-
go di ritrovamento della preziosa
calamina», dal quale si ricava lo zin-
co e da cui il nome della città.
Quando nasce concretamente Mo-
resnet? La data clou è il 26 giugno
1816 quando vien firmato l’accor-
do tra Paesi Bassi e Prussia: «Fino a
quando il confine non sarà stabili-
to, i due Paesi amministreranno
congiuntamente il territorio conte-
so e si divideranno i proventi della
miniera – scrive Dröge –. Prende-
ranno una decisione solo quando
si troveranno d’accordo tra loro.
Concordano di non inviare milita-
Anche
nelle librerie
cʼè voglia
di guarire
A CURA DI REBECCALIBRI
Moresnet, il “non-Stato”
dimenticato dai Grandi
ri in questa zona di frontiera. Il ter-
ritorio diventa neutrale». Il lettore si
in quale esercito, quello prussiano
o quello olandese?».
farà tante domande, Dröge le ver- Ecco dunque sorgere quello che Ca-
ga a nome di tutti: «Ci sarà una do-
gana? Quale legge si applica al ter-
mille Piccioni, docente della facoltà
di diritto della Sorbona, definisce
ritorio? Cosa succede se un ladro si
rifugia al di là della frontiera del Mo-
resnet neutrale? Chi si occuperà
con parole quanto mai chiare, e al
contempo indefinite: «Il Paese è u-
nico nel suo genere, un meraviglio-
dell’amministrazione pubblica e in so errore della storia». Né Olanda
che modo? Chi riscuote le imposte né Germania. Gli abitanti di More-
e a quanto devono ammontare? Gli snet – nel 1816 sono 250; nel 1853,
abitanti di sesso maschile devono sono quintuplicati, nel 1859 si sale
prestare il servizio militare? E se sì, a 695 – non appartengono a nessu-
Il Tevere di Mian, un sistema–mondo
SAGGISTICA
sospeso tra storia, cinema e cronaca
GIORGIO FERRARI
A
che cosa pensiamo quando parliamo
del Tevere? A un fiume che mai come
altri al mondo ha visto scorrere la Sto-
ria, che è stato padre, padrino, ammonitore,
testimone, perfino dio? Oppure a una lutu-
lenta discarica di rifiuti urbani, a un cimitero
del consumismo, ingombro di spazzatura, di
carcasse di animali morti, di scheletri di bar-
che? O forse addirittura la parola “Tevere” non
vuol significare più nulla, corso d’acqua ab-
bandonato dai ricordi e dal fasto dei tempi an-
dati e quindi inutile e dimenticabile in un
mondo che corre forsennato sul binario della
modernità? A queste domande tenta di ri-
spondere Marzio G. Mian, giornalista e viag-
giatore innamorato dei fiumi e soprattutto del
loro passato. In questo suo Tevere controcor-
rente Mian ne risolca le acque con piglio di-
sincantato fin dalle prime righe: «Vista da qui
– scrive –, dalla foce dove muore il Tevere, l’I-
talia è in decomposizione».
Il torvo umore del litorale di Ostia, il “mare ne-
ro” dei Teucri di Enea, gli Scipioni, la borgata
delle felliniane Notti di Cabiria, l’artiglio ra-
pace della speculazione edilizia che sogna un
waterfront per gli yacht dei ricconi, il Savoia–
Con la riapertura parziale delle librerie, a orari e giorni limitati e non
su tutto il territorio, i “Best seller della fede” ritornano nella versio-
ne originale. Con il richiamo alle sofferenze della pandemia L’arte di
guarire (libro appena uscito) Rosina si conferma al vertice. Spicca-
no anche i libri dei papi, tra cui il nuovo volume di Benedetto XVI, e
spazio anche per il romanzo del premio Pulitzer Elizabeth Strout.
1 ▲▼
L’arte di guarire
2 ▲
San Giovanni Paolo Magno
Fabio Rosini Francesco (Jorge Mario Bergoglio),
San Paolo Luigi M. Epicoco
Pagine 336. Euro 16,00 San Paolo. Pagine 128. Euro 12,00
6 7
▲ ▼
Cercare le cose da lassù Qualcuno a cui guardare
Benedetto XVI Luigi M. Epicoco
Paoline Città Nuova
Pagine 136. Euro 12,00 Pagine 160. Euro 12,00
no stato. Oh sì, hanno una loro na-
zionalità: nel 1853 852 di loro sono
belgi, 807 prussiani, 204 olandesi,
ma ben «695 sono neutrali, ovvero
discendenti di coloro che abitava-
no nel territorio neutrale al mo-
mento della sua nascita nel 1816».
Come fa a reggersi uno Stato–non
Stato così? Prussia e Paesi Bassi (e
poi Belgio, quando questo si stacca
dall’Olanda e Moresnet farebbe
«parte» del Belgio) decidono non
decidendo: ovvero, che su quel ter-
Il “Moresnet Neutrale” in una cartolina del 1900
Marchetti di Italo Balbo che scivola sul Teve-
re facendo ingelosire il Duce, la Roma augu-
stea e quella papalina, i clan degli Spada e dei
Casamonica, il Tevere di Henry James («Rapi-
do e sporco come la Storia»), l’Idroscalo di Pa-
solini, la Rive Gauche che vide la fondazione
di Roma, passato e presente s’inseguono e si
intrecciano in una mesta ricognizione: il Pa-
dre Tevere come metafora della Storia, gran-
de serbatoio di significati e di memorie che
ingloba e inghiotte Roma stessa e se ne fa di-
sincantato portavoce. Come il Father Thames
per gli inglesi o il Mississippi per gli america-
ni, illustri comprimari che Mian convoca sul-
la scena per raccontare il respiro del Tevere, le
sue Aquae Magnae, la sua Cloaca, la sua Ac-
qua Marcia, le sue foreste perennemente di-
sboscate fino alla verdissima Umbria per da-
re navi, pece, attrezzi e fuoco domestico a Ro-
ma, l’ostilità di Garibaldi che lo vuole storpia-
to, deviato, lontano dalla capitale (ricordate
Carlo Verdone nel film Il gallo cedrone che lo
vorrebbe interrare e coprire d’asfalto?), l’Iso-
la Tiberina dove nell’età imperiale i riti magi-
ci e misterici soppiantavano le cure medicali,
e poi i gabbiani, il loro slang metropolitano af-
finato sulle discariche che avvolgono il fiume
come una lebbra, il collasso dell’Ama, l’azien-
La classifica dei libri più venduti nelle librerie religiose viene elaborata da "Rebeccali-
bri" rilevando i dati dalle librerie Ancora, Messaggero, Paoline, San Paolo. Sono esclusi
i titoli inferiori a 5 euro e non sono compresi la Bibbia, i testi liturgici, la catechesi, i sus-
sidi. Info: www.rebeccalibri.it, il portale dell’editoria religiosa italiana.
LEGENDA: ▲ in ascesa; ▼ in discesa; ▲▼ stazionario;
3 ▲
L’arte di ricominciare
4 ▲▲
Van Thuan. Libero tra le sbarre
Fabio Rosini Teresa Gutiérrez de Cabiedes
San Paolo Città Nuova
Pagine 312. Euro 14,50 Pagine 349. Euro 20,00
8 9
▲▲ ▲ ▲▲
Diario. La Misericordia Divina Olive, ancora lei
nella mia anima Elizabeth Strout
M. Faustina Kowalska Einaudi
Lev. Pagine 984. Euro 12,00 Pagine 272. Euro 19,50
Venerdì 1 maggio 2020
ritorio un tempo napoleonico deb-
ba restare in vigore la legge di Bo-
naparte, pre–Congresso di Vienna.
Moresnet deve la sua fortuna ap-
punto alla cava di miniera di pro-
prietà della Veille Montaigne, una
società belga. Ma attorno agli sca-
vi e alla lavorazione della calamina
si accatastano i problemi delle città
della prima rivoluzione industriale:
mancanza di sanità, di istruzione,
l’epidemia del gioco d’azzardo, la
piaga della prostituzione. Tutto,
senza un’autorità pubblica ricono-
sciuta (solo un gendarme in azio-
ne). Dunque, Moresnet – dove si
può pagare in moneta prussiana,
belga, olandese e francese – è uno
Stato o no? «Non vi è dunque una
vera identità nazionale, si tratta di
una società multiculturale avant la
lettre – afferma Dröge –. Ogni con-
fine è arbitrario, a seguito di una
spartizione ci sarebbe sempre qual-
cuno che finirebbe nel Paese “sba-
gliato”». Tanto che sarà oggetto di
un tentativo linguistico molto no-
to: i fautori dell’esperanto cercano
di renderlo «il» territorio in cui si
parla quella lingua che si voleva
franca per un’Europa priva di na-
zionalismi. E che invece soccombe
alla furia delle armi dal 1914 al 1918:
dopo la Grande Guerra anche l’e-
sperimento apolide di Moresnet fi-
nisce. Curiosità, a pochi chilometri
dal «meraviglioso errore della sto-
ria» c’è Maastricht, la città olande-
se dove venne firmato il celebre
Trattato, inizio dell’Europa unita.
Ma questa è, evidentemente, un’al-
tra storia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Philip Dröge
Terra di nessuno
Keller. Pagine 286. Euro 17,50
da municipale per la raccolta e lo smaltimen-
to dei rifiuti, e il ricordo secolare delle belve,
dei lupi, degli orsi, dei leoni, non meno feroci
di quei clan baronali – nobiltà, banchieri e
grandi elettori di papi – che sul Tevere spa-
droneggiavano all’epoca di Cola di Rienzo e-
sattamente come spadroneggiano oggi sotto
altro nome, sotto altre maschere; ed entram-
bi, lupi e predatori, si aggirano famelici lungo
le rive del fiume come hanno fatto per secoli.
Nell’immane sforzo di accreditare il Tevere co-
me un sistema–mondo, Mian non tralascia
nulla, sommerso – è il caso di dirlo – dalla sua
storia impetuosa che lo porta a ritroso, fino al-
la Romagna del Monte Fumaiolo, dove il Te-
vere nasce in una polla cerulea per gettarsi
nell’Aretino, poi nella Tuscia, nella Sabina, fi-
no al corso maestoso e lento che giunge fino
a Roma. Un atto d’amore, questo denso rac-
conto di Mian, crepitante di voci, di fatti, di
gente. E di un’incancellabile nostalgia per
qualcosa che forse abbiamo irrimediabil-
mente perduto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marzio G. Mian
Tevere controcorrente
Neri Pozza. Pagine 286. Euro 14,50
I best seller della fede
▲ nuovo ingresso; ▲▲ rientro in classifica
5 ▲
Diario di un cardinale (1936–1944)
Domenico Tardini
San Paolo
Pagine 288. Euro 20,00
10
Dal profondo del nostro cuore
Robert Sarah (con Joseph
Ratzinger–Benedetto XVI )
Cantagalli. Pagine 144. Euro 18,00
III
E Del Noce
FILOSOFIA
illuminò
Cartesio
MAURIZIO SCHOEPFLIN
C
he la figura e l’opera di
Renato Cartesio (1596–
1650) abbiano giocato un
ruolo decisivo nella storia della
filosofia occidentale è una certezza
che nessuno può e vuole mettere
in discussione. Questione assai
più complessa e ampiamente
dibattuta è stata invece, e
continua a essere,
l’interpretazione di tale ruolo. A
questo proposito, un contributo
di notevole rilievo è stato
apportato da Augusto Del Noce
(1910–1989), il famoso pensatore
cattolico che dedicò molte
energie allo studio del
cartesianesimo, esaminandone in
particolare, e con grande lucidità,
i riflessi da esso
avuti in campo
religioso. Ciò si
rende
chiaramente
manifesto nel
corposo ed
eccellente
lavoro Riforma
cattolica e filosofia. I. Cartesio,
che risale al 1965 e non
casualmente segue di un solo
anno la pubblicazione del
Problema dell’ateismo, uno dei
testi chiave della produzione
delnociana. Il libro è diviso in due
parti, i cui rispettivi titoli –
L’interpretazione religiosa di
Cartesio e L’ambiguità religiosa
del pensiero di Cartesio –
costituiscono già di per sé
un’indicazione preziosa per
comprendere il percorso seguito
dall’autore, che si dimostra
convinto della presenza nella
filosofia cartesiana di una chiara
componente religiosa, la quale,
tuttavia, risulta caratterizzata da
un’evidente ambivalenza. Afferma
Del Noce: «Intendo dire che in
ogni tesi filosofica cartesiana
nuova… si trovano
indissolubilmente uniti il motivo
religioso, nel senso del trasporto
in filosofia dell’idea della
rivoluzione teocentrica… e il
motivo che permette, nel suo
sviluppo, l’apparire di ogni forma
di successivo pensiero laico che
non sia più ritorno all’antico». Si
tratta, a giudizio di Del Noce, di
una svolta critica tanto
importante quanto necessaria: «Il
carattere propriamente teoretico
di questa ambiguità – egli scrive –
è stato generalmente
disconosciuto dagli storici. Di
ambiguità pratica si è invece
troppo, e costantemente, parlato,
dalla prudenza alla maschera. È
ora appunto nel passaggio al
senso puramente teoretico,
almeno in primo luogo,
dell’ambiguità che io vorrei
vedere una svolta essenziale della
critica cartesiana». Del Noce si
riferisce al fatto che si è discusso
molto intorno alla personalità del
celebre pensatore francese che di
sé disse larvatus prodeo (procedo
mascherato), mentre egli ritiene
assai più importante andare a
“smascherare” la sua filosofia,
soprattutto al fine di chiarirne
l’influenza esercitata sulla
modernità, di cui, a giudizio di
non pochi studiosi, Cartesio deve
essere considerato il padre.
Nell’illuminante postfazione di
Enzo Randone e Giuseppe
Riconda il lettore troverà alcuni
utilissimi suggerimenti per
avvicinarsi a un’opera che fa luce
con particolare acutezza su di un
filosofo e un’epoca che hanno
lasciato tracce ancora ben presenti
nella cultura contemporanea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Augusto Del Noce
Riforma cattolica e filosofia
I. Cartesio
Scholé. Pagine 742. Euro 35,00
IV
Venerdì 1 maggio 2020

La Parigi fantasma
Un’antologia di testi

FOTOGRAFIA
sparsi del grande
autore del “Porto
delle nebbie” dedicati
alla nuova arte: oltre

di Atget e Mac Orlan

al ritratto dell’erede
di Nadar, anche
Kertész, Abbott,
Chartier–Bresson,
Man Ray, Ronis
in rapporto
Benché giovani alla poetica
del “fantastico
A questo nostro sociale”

maggio diamo PIERRE MAC ORLAN

la speranza
I
l passato sentimentale di Parigi
si associa molto bene alla sotti-
di antichi riti gliezza letteraria che può pos-
sedere un vecchio semplice, un vec-
chio venditore ambulante, come di-
GOFFREDO FOFI venne Atget.
Parigi non è una città che si offre

L
a notte tra il 30
aprile e il
primo maggio,
era d’uso, almeno nell’Italia
centrale e certamente nel paese
umbro dove sono nato e
cresciuto,
che i giovani maschi
adolescenti si organizzassero in
piccoli gruppi con qualche
strumento e girassero le
campagne cantando stornelli
sotto le finestre delle case
coloniche, corteggiando le
ragazze di casa, che
rispondevano a tono sotto
l’attento sguardo dei genitori.
Un rito di passaggio, una
celebrazione per l’apertura
della stagione più intensa
dell’anno, per i lavori e per gli
amori. L’ultimo stornello diceva
«suvvia biondina metti lo zinale
/ e vien giù la cantina col
boccale» (lo zinale, voce
dialettale
In questi per il
giorni grembiule).
senza festa, Le ragazze
scendevano
usciamo nell’aia
dalle paure offrendo a
e le forzate ciascun
giovane un
clausure, bicchiere di
dalla morte vino e due
di tanti uova fresche,
una delle
quali era d’obbligo bere sotto i
loro occhi mentre le altre
finivano in un cestino e
venivano divise prima di
tornare, all’alba, alle proprie
case. Aver visitato molte case
nel corso di una notte voleva
dire aver bevuto molti bicchieri
di vino e molte uova, ma
tornare a casa ubriachi e spesso
vomitanti faceva parte del rito, e
quando successe anche a me i
miei genitori mi assistettero con
affettuoso compiacimento:
voleva dire che stavo
diventando adulto. Queste
tradizioni durano ancora, e
sono antichissime. Ai tempi del
Rinascimento si chiamavano
Cantalmaggio, e il Poliziano vi
ha scritto sopra una poesia
famosa: «Ben venga ‘l maggio /e
il gonfalon selvaggio» (e il
gonfalone era un ramo di
glicine o di acacia, festosi fiori
primaverili da appendere alle
porte delle fanciulle). Non so se
questo rito, ancora vivo nella
mia Gubbio pur se appena un
poco inquinato dalle Pro Loco,
immediatamente al primo deside-
rio di un fotografo–poeta. Occorre
tempo perché le case adottino un
passante che non è del quartiere.
Essere del quartiere non significa
neppure che l’arrondissement vici-
no ci accolga in libertà. Le strade di
Parigi sono accoglienti, alla moda
francese, che è leggera e molto su-
perficiale. Bisogna essere partico-
larmente simpatici per ottenere in
pochi giorni quel diritto di cittadi-
nanza che permette di contempla-
re una copia fotografica della Place
du Tertre con un sorriso spontaneo
di complicità amichevole e colta.
Una visione fotografica di Parigi si
complica più facilmente quando la
città si fregia di un internazionali-
smo molto pittoresco. Ma questo
crocevia d’Europa nasconde istin-
tivamente i suoi volti familiari. At-
get che conosceva benissimo le
strade di Parigi fu certo uno dei poe-
ti più puri di questo formicaio di
versi liberi.
Gli elementi fotografici di Parigi,
quelli che conferiscono forza a que-
sta raccolta d’immagini ad opera di
Berenice Abbott, sono quelli che i
nostri padri consideravano “di com-
mercio al minuto”. Il piccolo nego-
ziante di Parigi, l’operaio dell’am-
ministrazione comunale occupano
un posto importante. È lì che s’in-
contra l’élite popolare, quella che
rappresenta la storia della strada, le
sue angosce e i
suoi trionfi. Sa-
rebbe necessa-
rio che un perso-
naggio come At-
get, un uomo co-
scienzioso e sce-
vro da ogni va-
nità, venisse al
mondo in cia-
scuna delle
grandi città del
mondo per la-
sciarcene un’im-
magine esatta,
perché sono u-
manamente ve-
re solo le visioni
ispirate dalla E. Atget, “Coin in rue de Seine” la dispersione
sentimentalità
collettiva.
Atget non cercava le complicazioni
della notte e dell’alba piene di im-
previsti affascinanti, non sprecava
mai i suoi scatti fotografici allo sco-
po di oltrepassare per caso il terri-
torio di cui era il padrone. La sua o-
pera è onesta, prima di tutto. Rap-
presenta il reportage di qualità ec-
cezionale e spesso uno stupore pu-
ramente plastico. Nessuno più di lui
un ritratto di Nadar evoca tutto ciò
che un’immagine sensibile può de-
siderare di preciso sulla vita di Pa-
rigi tra il 1854 e il 1900.
Atget e Nadar aprirono uno stesso
diaframma su immagini del loro
tempo che dovevano dare vita a
quella malinconia letteraria provo-
cata dalla contemplazione di foto-
grafie antiche.
L’opera di Atget, per la scelta dei
soggetti è più fe onda e più ricca in
estensione poetica. Il vecchio te-
stimone delle strade di Parigi sa-
peva scegliere le sue testimonian-
ze nell’elemento popolare di que-
sta Parigi il cui segreto presto ci ap-
parirà come quello in cui viveva
François Villon.
Un reportage fotografico della rue
de la Juiverie, nell’ora in cui le gio-
vani prostitute sollevano la gonna
per sedersi accanto agli studenti di
Navarre varrebbe, senza dubbio,
molto più di cento scatti sulle ceri-
monie del campo del Drappo d’O-
ro, per esempio. Gli spettacoli sem-
plici sono più difficili da riprodur-
re nell’immaginazione rispetto ad
altri forniti ufficialmente di tutte le
risorse del loro tempo. Uno scorcio
Eugène Atget, “Giovane prostituta attira i clienti” (1921); in alto a destra, Anonimo, “Ritratto di E. Atget” (1890 c.) della rue Lepic nell’ora del traffico
rappresenterà per i nostri discen-
denti un’umanità
seau il Doganie- ti di noi la Parigi di Atget non è più scomparse. L’ho più poetica e sag-
re, ma bisogna che un ricordo di una delicatezza visto un paio di gia dell’arrivo di
tener conto che misteriosa. Vale tutti i libri scritti su volte: place du un sovrano alla
Atget era un uo- questo argomento. Senza dubbio Tertre e rue Nor- stazione del Bois
mo colto, ossia permetterà di scriverne altri. vins, il treppiede de Boulogne.
perfettamente sulla spalla e la Atget, infaticabi-
consapevole del- * camera fotogra- le pedone delle
le risorse degli fica nera in pa- strade di Parigi
strumenti e della Lo chiamavano il “bonhomme At- lissandro avvol- sapeva, forse per
tecnica di cui si get”, il “père Atget”, perché aveva l’a- ta in un tessuto caso, ma io credo
serviva. spetto di un vecchio artigiano un verdastro. Ama- che il suo gusto
Il vecchio poeta po’ curvo. Da vivo, passò inosser- va il suo mestie- personale gli ser-
di strada, manca- vato. Appoggiava il suo apparecchio re con convin- visse da lanterna,
to di recente, do- un po’ dappertutto, davanti a un zione. Poteva vi- mettere insieme
veva a Berenice muro, un negozio, un’insegna al- verne senza de- una collezione
Abbott di non l’angolo di una strada. Gli piaceva- siderare di più. d’immagini com-
sprofondare nel- no alcune pareti, come anche a- Oggi la sua figu- moventi. Molti
desso a Utrillo, questo per il colore, ra è inseparabi- E. Atget, “Boulevard de Strasbourg” giovani artisti, dal
delle sue opere l’altro per scoprire nella luce del suo le dalla Parigi tra 1918 in poi, han-
tra le tante foto- obiettivo la rivelazione delle fonti il 1900 e il 1914, no studiato le fo-
grafie anonime. La giovane artista a- poetiche delle vecchie strade già a- una Parigi ricca di avventure locali. tografie calde, viventi, ricche di par-
mericana è riuscita a mettere insie- docchiate dai demolitori. Poche A quel tempo, un viaggio notturno ticolari, scattate dall’anziano si-
me la parte migliore della persona- persone lo conoscevano. Non ap- tra la Chapelle e Montmartre pote- gnore. Man Ray, Berenice Abbott,
lità di Atget... La forza di una im- parteneva né all’arte né alla lette- va creare più avventure di un viag- Germaine Krull e molti altri lo sti-
magine fotografica sta nel fatto che ratura. Era solo un artigiano co- gio nel 1939 tra Colomb–Béchar e mavano molto. Ma sono forse i re-
la si può guardare più a lungo di scienzioso che conosceva bene il Gao. Per forza di cose l’opera foto- porter fotografici degli ultimi anni
quanto sia necessario per ammira- suo mestiere. Si consultavano le sue grafica di Atget riflette quel miste- che, con profonda sensibilità, pro-
re un quadro o un disegno. Per mol- carte per scoprire delle immagini ro come un cappello a cilindro in lungheranno la tradizione senti-
mentale della collezione Atget. La
storia quotidiana del nostro tempo
IL LIBRO

si ripeterà anche quest’anno,

ma in questo caso avrebbe un
significato ben più vasto, quello
dell’uscita, si dice, ameno in
conosceva Parigi, dal Fort–Monjol,
ormai scomparso, fino alle belle
aiuole dei giardinetti pubblici. In o-
gni cosa sapeva cogliere la sfuma-
Scrivere con il “terz’occhio” riprodotta da loro ispirerà molti li-
bri e molti poeti.
Quando sfoglio una raccolta di fo-
tografie di Atget, penso a quella

Italia, dal periodo più brutto di
una brutale epidemia.
Aspettiamo tutti il Maggio, in
questi giorni senza festa, come
il mese della liberazione dalle
forzate clausure, dalle paure,
dalla morte di tanti. Non una
festa, e se un passaggio, non
certo verso un domani senza
paure, pieno anzi di nuove
preoccupazioni su quel che
potrà fare una classe dirigente
malata quanto il paese, quanto
il pianeta. Una svolta che non
possiamo neanche chiamare
epocale, perché temiamo
perfino che possano non esserci
altre epoche dopo questa, e che,
se ci fossero, possano essere
tremende e forse, ci dice
l’inconscio, definitive. Ma è
importante in ogni caso, e fino
all’ultimo se necessario, non
arrendersi. Insieme agli altri. E
dunque: «en venga maggio»!
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tura che le dava valore.
Atget morì in tarda età e forse inti-
mamente scoraggiato. Ma io non lo
penso. Ho incontrato Atget, una vol-
ta, per caso. In quel periodo vende-
va dei ritratti di ragazze e di negozi
che potevano servire all’ispirazio-
ne dei pittori. Quest’uomo di tea-
tro ormai anziano era impenetra-
bile. Prima di tutto perché nessuno
cercava di capirlo e di comprende-
re il profondo valore della sua ope-
ra. Atget era un uomo di strada, un
artigiano Poeta dei crocicchi di Pa-
rigi. Non annunciava il suo mestie-
re con frasi di rito, come facevano
tutti gli altri, ma la sua figura era in-
confondibile, un po’ curva, con il
suo apparecchio fotografico e il
treppiede, tra la fruttivendola, l’im-
pagliatore di sedie e il capraio con
il flauto di Pan.
Le modelle lo accoglievano con
simpatia. Lavorava e amava i risul-
tati del suo lavoro con una tenerez-
za comparabile a quella di Rous-
P
ierre Mac Orlan – il grande scrittore del Por-
to delle nebbie e di sagaci libretti come Pic-
colo manuale del perfetto avventuriero – è
stato uno dei più profondi conoscitori della vita pa-
rigina fra le due guerre. Mac Orlan scoprì molto pre-
sto che esistevano due modi di fare letteratura: la
scrittura e la fotografia e come
questa fosse la continuazione del-
l’altra con altri mezzi, un modo
straordinario per esprimere la
poetica del “fantastico sociale”. O-
ra i suoi saggi sparsi dedicati alla
fotografia e ad alcuni autori tra i
più importanti dell’Otto–Nove-
cento vedono la luce in un’anto-
logia per la prima volta in tradu-
zione italiana, edita da Medusa col
titolo Saggi sulla fotografia (pagi-
ne 128, euro 15). Nella prefazione
Simone Paliaga ricorda che «foto- Autoritratto di P. Mac Orlan un’arte primaria curiosamente per-
grafo amatore da quando, a par-
tire dai primi mesi del 1920, acquista una Rolleiflex,
Mac Orlan comincia a fare scatti della sua casa a
Saint–Cyr–sur–Morin, del giardino e degli interni,
contagiando con la passione anche la moglie Mar-
guerite. Di foto diventa anche, ben presto, collezio-
nista. Lo appassionano sia le immagini antiche, o i
primi lavori di Eugène Atget di cui è tra i più accesi
estimatori. Non sfuggono al suo occhio neppure gli
scatti di artisti contemporanei come Germaine K-
rull o Claude Cahun. E poi anche Kertész, Bereni-
ce Abbott, Man Ray, Maurice Tabard, Moholy–
Nagy, Albert Renger–Patzsch... Per
lui è sempre l’occasione per fare e-
mergere non tanto i tratti caratteri-
stici, lo stile o la poetica dell’artista,
gli interessano non le intenzioni del
fotografo ma quali aspetti della
realtà le fotografie riescono a strap-
pare e a rivelare».
«La conoscenza fotografica dell’u-
manità in bianco e nero – scrive nel
1939 – è inquietante. Si confonde
con la personalità di ciascuno senza
provocare le noie della cultura. È
fida come la canzone ascoltata a
vent’anni e che ci perseguita per tutta la vita». Pub-
blichiamo in questa pagina due brani dedicati a
Eugène Atget, il fotografo che più di ogni altro in-
carna la poetica letteraria di Mac Orlan. (R.A.)
©
RIPRODUZIONE RISERVATA
pubblicata da Jonquières, ho la cer-
tezza d’imparare qualcosa, senza
sforzo, con naturalezza. La cono-
scenza fotografica dell’umanità in
bianco e nero è inquietante. Si
confonde con la personalità di cia-
scuno senza provocare le noie del-
la cultura. È un’arte primaria cu-
riosamente perfida come la canzo-
ne ascoltata a vent’anni e che ci per-
seguita per tutta la vita.
Atget, curvo sotto il peso della sua
enorme camera nera, era un gran-
de chansonnier delle strade di Pari-
gi, amico delle ragazze di Belleville
e delle casupole sui vicoli medieva-
li. Per associazione d’idee, fa pen-
sare a Aristide Bruant, a Gérard de
Nerval, a Eugène Sue. Non chiede-
va tanto. Le sue doti si diffondeva-
no a sua insaputa. Sapeva che la
magia futura e clandestina che re-
gistrava sulle lastre di buona qualità
era, prima di tutto, figlia del tempo
di pausa e della luce ben calibrata.
©
RIPRODUZIONE RISERVATA
VI
Venerdì 1 maggio 2020

Sale chiuse, ma il cinema

Lorini (Anec):

INCHIESTA
«Persi 125 milioni
di euro, urge riaprire
in estate». Lonigro
(Anica): «Lavoriamo uniti

è pronto per ripartire

per rilanciare il mercato
in tempi brevi e offrendo
un prodotto importante»

Dischisacra
ANGELA CALVINI
Il Vespro
C
ome dice Carlo Verdone, che
il cinema in Italia possa ri-
partire dai “drive in” è «un’i-
di Monteverdi dea romantica» che non corrispon-
de alla nostra realtà. La crisi, dati al-
“arrangiato” la mano forniti da Anec, dalla chiu-
sura totale del 7 marzo sino al 3 mag-
da Bestion gio farà perdere alle 1100 strutture
sul suolo nazionale (in totale 3850
schermi) ben 19 milioni e 500 mila
spettatori, per un 125 milioni di eu-
ANDREA MILANESI ro di incassi bruciati.
E mentre le sale italiane restano chiu-
conferma l’iscrizione un paio di gior-
ni fa all’Anica del colosso americano
del web Netflix, annunciata dal Pre-
sidente dell’Associazione Nazionale
Industrie Cinematografiche Audio-
visive e multimediali, Francesco Ru-
telli. In questa fase di grande tra-
sformazione dell’ecosistema cine–
audiovisivo, la filiera del cinema ita-
liano ora sta pure cercando una so-
luzione per fare sopravvivere le sale
italiane all’emergenza coronavirus.
Come dice Luigi Lonigro, presiden-
te sezione distributori Anica: «Le as-
sociazioni stanno lavorando ad un
comitati scientifici sia rispetto ai
tempi che alle modalità per la ria-
pertura in sicurezza delle sale al chiu-
so e delle arene in spazi aperti». L’u-
scita in digitale dei film in questo pe-
riodo è un fatto «assolutamente ec-
cezionale e strettamente collegato
alla chiusura di tutti i cinema sul ter-
ritorio nazionale» prosegue annun-
ciando uscite di peso presto in sala.
«Al momento sono previsti per fine
luglio titoli importantissimi come Te-
nent il nuovo film di Christopher No-
nantola e Mulan mega produzione
della Disney. Inoltre ci sono tanti im-
viduali, promuovendo i progetti del-
le singole sale con l’hashtag #Cultu-
raACasa. «Tante le sale della Diocesi
di Milano che si sono messe in pista
– afferma don Gianluca Bernardini,
presidente Acec Milano – ci sono
proposte di film da vedere in salotto
con commenti e dibattito online fi-
no a “call comunitarie”, moderate
dall’associazione». Si va dal Dopoce-
na con Dante ai “radiodrammi” del
CinemateatroNuovo di Magenta, dal
supporto alla didattica a distanza del
Centro Asteria di Milano, alle visio-
ni collettive pensate per i più picco-
sta caratterizzando gli italiani: da qui
dobbiamo ripartire e ragionare in
maniera strategica». Lo Stato sta dan-
do una mano ma «il vero problema
sarà un piano a lungo termine, c’è
bisogno di un sostegno anche per la
stagione 2021– 2022».
Mario Lorini, presidente dell’Anec,
l’associazione che raduna gli eser-
centi del cinema, sottolinea come
questo tsunami si sia abbatutto do-
po un anno positivo: «Il 2019 si era
chiuso chiusa con la miglior perfor-
mance a livello europeo, più 14,5 per
cento di crescita. Grazie al lavoro di

A
l vaglio dei secoli, le se, nell’attesa di uno spiraglio dei progetto comune finalizzato a far ri- portanti film italiani ,che sarebbero li offerte dall’Excelsior di Cesano Ma- Movie–ment, progetto coordinato di
musiche che nel prossimi decreti governativi, qual- partire il mercato in tempi brevi e dovuto uscire nel periodo del lock- derno, dal Cinemateatro Stella di Mi- tutta la filiera cinema sostenuto dal
1610 Claudio che nuovo film ha cominciato ad u- con una presenza di prodotto im- down , pronti per arricchire la pro- lano e dal Cinema Rondinella di Se- Mibact, prima della chiusura stava-
Monteverdi (1567–1643) ha scire sulle piattaforme online. Come portante. Siamo in attesa di cono- posta in occasione della riapertura sto San Giovanni. Il motto è “essere mo a un incremento del + 22% di
portato sotto il manto protettivo l’ultimo film dei fratelli D’Innocen- scere quali saranno le decisioni dei dell’intero parco sale italiano». vicini agli spettatori” come fa “Casa spettatori. Oggi completamente fer-
della Madonna sono passate alla zo che ha vinto l’Orso d’argento per Ma chi sta reagendo meglio in que- Tiberio”, dove il Cinema Tiberio di mi, la nostra interlocuzione princi-
storia come alcune tra le pagine la miglior sceneggiatura al Festival sto periodo di emergenza sono le sa- Rimini propone film, opere, balletti pale è col Mibact, grazie al fondo e-
più complesse e ispirate di Berlino 2020, Favolacce, la cui u- Giraldo (Acec): «Dopo le di comunità, proprio perché, no- e documentari. C’è poi chi, come il mergenze di 130 milioni per il set-
dell’intero repertorio sacro; con scita in sala era prevista il 16 di apri- la pandemia servono nostante le immense difficoltà, non Piccolo Teatro di Padova propone tore cinema audiovisivo e spettaco-
il Vespro della Beata Vergine il le, che arriverà on demand dall’11 investimenti, ma il vero sono strettamente legate alle regole film sul tema del “cambiamento del- lo. Ora – aggiunge – chiediamo che
compositore cremonese ha maggio su Sky ed altre piattaforme. problema sarà un piano del profitto. Chiuse da fine febbraio, le proprie abitudini”. Nella Settima- gli ammortizzatori sociali vengano
costruito un edificio sonoro in Sempre su Sky arriverà il 7 maggio il tenaci nella loro vocazione di aggre- na Santa, poi, è stata seguitissima l’i- proprogati». Resta il nodo della ria-
cui ha raccolto antiche pratiche e trionfatore degli Oscar e di Cannes a lungo termine. Ci sarà gatore sociale nel nome di un an- niziativa Passio contemporanea – La pertura. «I cinema sono i luoghi do-
moderni stili consacrandoli alle Parasite del coreano Bong Joon–ho. bisogno di un sostegno nuncio di bellezza e speranza, stan- Passione tra cinema e arte. Altre ini- ve la popolazione troverà i primi mo-
più alte forme di devozione Piattaforme web e mondo del cine- anche per la stagione no dimostrando la loro capacita di ziative vedono le “catechesi a do- menti di ripresa controllata e sicuri.
mariana, sfidando così le ma tradizionale stanno intessendo 2021– 2022» adattamento meglio delle multisale micilio” attraverso il cinema e la Le sale cinematografiche, ricordia-
inesorabili leggi del tempo. Ai un dialogo sempre più stretto, come da blockbuster. Capaci di riorganiz- messa in scena live di Roberto An- mocelo, non sono solo luoghi di in-
giorni nostri la sfida è stata zare le proprie risorse e metterle a glisani nello spettacolo vincitore de tratteninemto, sono presidi socia-
raccolta da Simon–Pierre servizio della comunità in modo o- I Teatri del Sacro (2017) Giobbe, sto- li, che siano nei centri storici come
Bestion che, per sua espressa riginale, ecco che le 650 sale Acec di ria di un uomo semplice. Mille le i- nei centri commerciali. Aiutano gli
intenzione, ha scelto di offrirne tutta Italia hanno adottato, ciascuna niziative da scoprire sulla pagina Fa- uomini a crescere insieme – ag-
una lettura fortemente a suo modo, gli strumenti digitali per cebook AcecSdC, sotto l’hashtag #a- giunge Lorini –. Gli spazi verranno
personale e originale; il punto di raggiungere i loro spettatori e racco- casaconAcec. rimodulati, ma stiamo lavorando
partenza, nobile e condivisibile, glierli, ancora una volta, attorno a un «I tempi incerti in cui viviamo han- anche sulla distanza di gruppo,
è quello di nobilitare e progetto comune. Per esempio, de- no cambiato il modo in cui si dialo- permettendo di stare insieme allo
attualizzare il capolavoro cine sono le iniziative delle sale coor- ga con il pubblico, ma non hanno in- stesso gruppo familiare. E stiamo
monteverdiano, sottolineandone dinate dall’Acec Milano, che ha fat- taccato la voglia e la capacità di re- lavorando a un progetto che rico-
l’intensa carica spirituale. Nelle to da collettore delle creatività indi- stare vicini, con la motivazione for- minci da spazi all’aperto. I cinema
note di copertina del disco il te di tornare presto a incontrare tut- da sempre sono nati per racco-
direttore francese afferma infatti: ti gli amici della sala, nuovamente gliere in sicurezza i grandi nume-
«In questa registrazione ho “in presenza” – spiega Francesco Gi- ri, siamo abituati alla sanificazio-
voluto catturare le emozioni di SPETTACOLO raldo, segretario generale Acec – U- ne, siamo in grado di garantire un
un ufficio serale dei Vespri:
quella sorta di “lunghezza
Agis, le proposte na volta usciti da questa situa-
zione pandemica sarà giunto
flusso, spalmato su più giorni e più
orari. Macché “drive in” con spet-
d’onda celeste” che ci rapisce per la ripartenza il momento che il modo tatori chiusi in auto, ripartiamo
nell’istante, ci estranea dal cattolico investa più de- dalle arene che abbiamo in mera-
mondo esterno per tutto il Anticipato in una lettera inviata al Mini- cisamente sulla cultura vigliose rocche, giardini, castelli».
tempo della sua durata, stro dei Beni e delle Attività Culturali e del che insieme alla fede Ripartire sì, ma con quali film? «Sa-
imponendoci un ritmo a cui non Turismo, Dario Franceschini, l’Agis (Asso- popolare potranno rebbe bello partire con i film del-
siamo abituati e facendoci vivere ciazione Generale Italiana dello Spettacolo), segnare la Chiesa del l’Accademia dei David Donatello.
momenti di grazia e di ha presentato ieri, il documento “Lo spetta- prossimo futuro. Una delle offerte potrebbe essere
meraviglia». Le scelte stilistiche e colo in Italia nella fase 2 – Proposte per la ri- Linguaggio cinema riproporre alcuni dei film più im-
interpretative appaiono partenza delle attività e per la riapertura al pub- e teatro servire a portanti della stagione e quelli che
estremamente coraggiose e blico”, realizzato con tutte le componenti ade- metterci in contat- sono rimasti in mezzo al guado co-
stranianti; nulla di “blasfemo”, renti all’associazione, dallo spettacolo dal vivo al- to con il mondo». me Volevo nascondermi di Giorgio
s’intenda, ma alcune libertà l’esercizio cinematografico. Cinque i punti prin- Come ripartire in Diritti, e qualche blockbuster per la
negli “arrangiamenti” risultano a cipali del documento illustrato da Carlo Fonta- pratica? «Il pub- famiglia».
tratti disorientanti e na, presidente Agis, Filippo Fonsatti, residente blico che ci fre- Coglie l’assist Piera Detassis, Presi-
provocatorie, a partire Federvivo, Francesco Giambrone, presidente quenta, non è un dente dei David di Donatello, che
dall’organico impiegato (che Anfols. Al primo posto la richiesta di un calen- pubblico generali- verranno trasmessi in diretta su Rai
viene arricchito con strumenti dario di ripresa delle attività di spettacolo dal sta da block buster, 1 in prima serata l’8 maggio con la
derivati da diverse culture vivo e delle proiezioni cinematografiche, dif- è un pubblico che conduzione di Carlo Conti e pre-
popolari), da alcune discutibili ferenziato per tipologia architettonica (spa- coccoliamo da sem- miazioni virtuali: «C’è un’ipotesi, in
scelte di tempo, dalle intonazioni zi aperti o edifici chiusi). Il secondo punto pre con rassegne e at- caso di riapertura delle arene, che il
delle antifone (che sembrano riguarda le misure di sicurezza per l’atti- tività educational. Per David possa essere il filo condutto-
attingere alla tradizione vità di pubblico spettacolo fra cui una noi importante è l’espe- re con i suoi protagonisti: speriamo
bizantina e ortodossa) oppure deroga dalle misure di distanziamen- rienza, più che il prodotto. di sì perché ci teniamo. Abbiamo vo-
dall’utilizzo diffuso della tecnica to per coppie e/o gruppi conviven- E il web andrà ad aumentare luto fortemente la diretta dell’8 mag-
vocale del “falsobordone”. Ne ti. Poi vengono richieste la ri- l’esperienza cinematografica, gio: si parlerà della crisi, certo, ma
deriva una versione in qualche presa delle attività produtti- non va a sostituire la sala. Co- sarà un momento importante per la
modo “destrutturata”; niente (o ve e fondi integrativi per munque da questa emergenza è e- riaffermazione del cinema italiano».
quasi) da eccepire sulla prova la ripartenza. mersa una forte voglia di cinema che © RIPRODUZIONE RISERVATA

generale dei musicisti e dei

cantori dell’ensemble La
Tempête, ma è bene sapere che
qui ci si trova di fronte a un
“Vespro di Bestion a partire dalle
È vero, non si vive di soli film
musiche di Monteverdi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ma neanche senza... i suoi sogni
L’INTERVENTO

DAVIDE MILANI i provvedimenti, anche ultimi, che nel no- sogno, senza ideali, senza passione, senza no un potenziale che nessun piano Mar-
stro Paese normano il comportamento dei slanci, sarebbe un mostruoso animale fat- shall culturale centralizzato potrà mai ot-

I
n molte case scarseggia il pane, fallisco-
no filiere produttive, sta scomparendo
una generazione. Editoria libraria, mu-
sei, teatri, spettacoli dal vivo, musica, festi-
val, cinema (produzione, promozione cul-
turale, esercizio) sono azzerati da mesi e
lo saranno chissà ancora per quanti. Può
apparire sgraziato invocare interventi
pubblici per la cultura, per il cinema, per
ciò che non è pane «con tutti i problemi
che ci sono». È un settore – fa bene ricor-
darlo – che in Italia da stipendio a 800mi-
la persone. «Non di solo pane vivrà l’uo-
mo» risponde Gesù al demonio tentatore
che vuole indurlo a usare la sua potenza
divina per trasformare i sassi in cibo, per
limitare ad azioni materiali la sua reale
Claudio Monteverdi (1567-1643) missione di annunciatore di parole di vi-
ta, senso, speranza.
Monteverdi Per orientare e sostenere la ripresa morale,
Vespro sociale, civile e non solo economica del Pae-
La Tempête, Simon–Pierre Bestion se questo pane è fondamentale. L’esperien-
Alpha Classics. Euro 30,00 – Cd za della fede, per i credenti, è la sintesi più
doppio piena di questa fame spirituale. Leggendo
cittadini in vista della riapertura graduale to semplicemente di istinto e di raziocinio, tenere. Si tratta infatti di realtà che non o-
di tutte le attività, fa specie constatare co- una specie di cinghiale laureato in mate- perano per un proprio pubblico ma per la
me prevalga un’idea di uomo che deve sta- matica pura». Nell’indecisione di questo stessa comunità in cui tutti stiamo, per i na-
re in salute, per consu- limbo, è urgente, in am- viganti «nella stessa barca», come ha po-
mare e lavorare affinché Un’industria ferma bito culturale, una ri- tentemente ricordato papa Francesco. Chi
alimenti il mercato. Offri- che così mette a rischio flessione per capire come lavora nella cultura agisce per attivare e-
re l’orizzonte e le moda- 800mila posti di lavoro agire affinché questo set- sperienze di senso e bellezza: una delle mis-
lità per riaprire – con re- tore, in tutte le sue arti- sioni più nobili.
sponsabilità e gradualità, Noi, come Fondazione colazioni, sopravviva. Fondazione Ente dello Spettacolo è una di
nel rispetto delle norme Ente dello Spettacolo, Non si tratta solo di sal- queste realtà, la Rivista del Cinematografo
comunque stabilite – siamo feriti ma non vare posti di lavoro. Il vi- ne è la voce: siamo come tutti feriti ma non
scuole, chiese, musei, e-
venti culturali significa
a morte e ora chiediamo rus non ha bombardato
palazzi ma la fiducia nel
a morte, invochiamo interventi politici di
orizzonte, di sistema oltre che economici.
tornare a offrire la possi- alla politica interventi futuro, nelle relazioni, Alle competenti Istituzioni dello Stato, al
bilità di alimentare l’u- economici e di sistema nel senso dell’esistere. A Mibact offriamo la disponibilità per pro-
manità della persona. La milioni di italiani, come gettare, confrontarci, collaborare: noi ci sia-
ripresa del Paese – il do- tutti così abbattuti, spa- mo per ritessere le trame della società, nu-
poguerra lo insegna – non può realizzarsi ventati, umiliati, mancano le esperienze e trire l’umanità di ciascuno, ridare forza al
solo con progettualità economiche. Senza l’alimento della cultura. Occorre un piano, popolo, infondere il coraggio per tornare ad
la fede e le chiese, senza la cultura e i suoi da varare con chi progetta e realizza cultu- abitare con fiducia, le nostre piazze e le re-
santuari laici, la possibilità della speran- ra, non solo a favore. Esistono già: sono lazioni sociali.
za, la natura stessa del soggetto rischiano di realtà attive, dinamiche, spesso piccole, con Sacerdote, presidente Fondazione
essere compromesse. Era la convinzione an- potenzialità straordinarie. Sono da ascol- Ente dello Spettacolo
che di Fabrizio De André: «Un uomo senza tare: se sostenute e indirizzate scateneran- © RIPRODUZIONE RISERVATA

STORIE DI CUOIO
Nella primavera
di sessant’anni fa nello
stabilimento modenese si
lavorava al primo storico
Album delle figurine
dei calciatori, in edicola
per la stagione di Serie A
1960-’61. Un mito che
continua con i millennials
FURIO ZARA
P
er chi non lo ha mai sfogliato – ma
esiste qualcuno? – l’Album Panini
è una raccolta di facce con un e-
lenco di nomi, numeri, partite.
Chi ha maturato questa balzana idea,
pensa anche che la Divina Commedia
sia la storia di uno che va all’Inferno, il
resto non lo spoileriamo. In realtà l’Al-
bum Panini – da sessant’anni a questa
parte – si offre come il più grande A-
tlante sentimentale d’Italia e si assume
il compito – etico verrebbe da dire – di
dare contezza e contabilità ai nostri a-
mori, alle tante vite che viviamo, al
«naufragar che ci è dolce» in quel ma-
re di figurine. L’album Panini – di sta-
gione in stagione – ci restituisce l’arco-
baleno che dà forma al mondo che ci
circonda, con la certezza che – per noi
appassionati – «la bellezza del gioco del
calcio risiede nella forma sferica del pal-
lone, che sembra quasi voler mimare la
prodigiosa armonia dei mondi» (cit.
Gianni Brera). All’alba di quel favoloso
decennio dei ’60, l’Italia si era ormai la-
sciata la guerra alle spalle.
Ogni giorno era una promessa di felicità.
Da conquistare però con il sacrificio. I
fratelli Benito e Giuseppe Panini trova-
rono a Milano un lotto di vecchie figuri-
ne invendute, che appartenevano alle e-
dizioni milanesi Nannina.
Vi erano fotografati i calciatori delle
squadre di Serie A. Pensarono che ac-
quistarle fosse un affare, non si sa mai.
Erano del settore: avevano fondato a Mo-
dena l’Agenzia Distribuzione Giornali
Fratelli Panini. Così divisero e imbusta-
rono il malloppo in bustine bianche con
cornicette rosse. Dentro ogni bustina c’e-
rano due figurine ciascuna. Una bustina
veniva venduta a 10 lire. Si dissero: ve-
diamo come va. Sembrava che gli italia-
ni non aspettassero altro. Il successo fu
straordinario, i fratelli Panini vendette-
ro tre milioni di bustine. La storia del-
l’Album comincia così, con una raccol-
ta – quella della stagione 1960-61 – che
unisce il lavoro delle Edizioni Nannina e
dei Fratelli Panini. L’anno successo i Pa-
nini decidono di fare da soli. Stampa-
no le figurine, confezionano l’album e
distribuiscono le bustine. E’ una cate-
na di montaggio che farà la loro fortu-
na. La collezione del campionato 1961-
62 vendette 15 milioni di bustine. In co-
pertina c’è Nils Liedholm, centrocam-
pista svedese del Milan, due anni pri-
ma (1958) si è laureato vicecampione
del mondo, dopo la finale persa con il
Brasile del 17enne Pelè.
Lo chiamano il “Barone”: per la classe,
la posa elegante, l’ironia tagliente. Sta
colpendo di testa un pallone che si pre-
sume pesantissimo. L’album si apre con
un’avvertenza: consegnando 100 figuri-
ne valide al rivenditore, si riceverà in re-
galo un magnifico pallone n.5 di cuoio
Gran Marca. Nella stessa pagina si ricor-
da anche ai collezionisti che – per com-
pletare la raccolta – si potrà richiedere
un massimo di 10 figurine inviando Li-
re 100 anche in francobolli all’indirizzo
modenese dell’azienda Panini. Lettere
cestinate quelle che richiedevano il
“Gronchi Rosa”: la misteriosa “figu” di
Pier Luigi Pizzaballa, introvabile. Forse
perché non veniva ristampata apposta
per far uscire di testa i collezionisti. Nel
risfogliare quell’album, inevitabilmente
si viene assaliti da quella nostalgia che
per definizione è canaglia. Conta nulla
essere nati in quel periodo o in anni suc-
cessivi. Il fascino degli Album Panini è
l’aura di eternità che li ammanta. A-
prendo a caso una qualsiasi pagina si en-
tra in un mondo magico, in un’altra di-
mensione. Ogni squadra contempla 13
al massimo 14 figurine. La sezione “Altri
titolari” ci riporta ad un calcio antico,
quando le sostituzioni a partita in corso
non erano previste.
Sfogliamo e puntiamo il dito a caso, co-
me quando da bambini si viaggia con la
fantasia indicando un punto sul map-
pamondo: Scagnellato Aurelio, media-
no destro del Padova, nato a Fortezze
(Bolzano) il 26-10-1930. Scagnellato ha
un viso contadino, rughe profonde, uno
sguardo truce, è stato bambino durante
la guerra. Avanti, pagina del Milan: Rivera
Gianni, mezzala sinistra, nato ad Ales-
sandria il 18-8-1943. La foto è chiara-
mente ritoccata. La faccia di Rivera è in-
castonata in un mezzobusto che non è
il suo. Alle spalle di questo ragazzino non
ancora ventenne ma già con le stimma-
te del campione riluce di azzurro un cie-
lo finto, da studio televisivo di Barbara
D’Urso. Continuiamo: alla pagina della
Roma Manfredini Pedro sfoggia un ta-
60 anni di generazioni
cresciute a pane e Panini
glio di capelli da divo del cinema di
quel periodo, da Hollywood sul Te-
vere. È arrivato due anni prima in
giallorosso, lo chiamano “Piedone”
perché quando sbarcò a Ciampino,
acquistato per 78 milioni di lire dal
Racing di Avellaneda, il fotografo
scattò la foto dal basso verso l’alto e
in primo piano ne uscì un piede gi-
gantesco che colpì la fantasia dei let-
tori e suggerì ai cronisti il sopranno-
me. E ancora: Dell’Omodarme Car-
lo, ala destra della Spal (Società Po-
lisportiva Ars et Labor). Concentria-
moci sul nome: Dell’Omodarme.
Sembra uno scioglilingua. Pronun-
ciarlo – per l’eterno bambino che cu-
stodisce tra le mani la sua figurina –
significa sempre recitare un mantra.
È una password che abbiamo di-
Aspettando Euro 2021 esce la “Preview”
IL CASO
Europei di calcio
slittati di un anno
ma la Panini
ha stampato
lo stesso quella
che rimarrà
una raccolta unica
In commercio
120 pacchetti
in vendita on-line
per completarla
L’Album Panini degli
Europei di calcio del 2020
menticato e ci torna alla memoria,
all’improvviso, con quel cognome
che non entra tutto in una riga del-
la figurina e la Panini lo pubblica Del-
l’Omodar e porta a capo il “me”. Un
altro unicum tra quelle fotografie
spesso in bianco e nero e colorate a
mano. Si attaccavano con la colla. La
coccoina, una sorta di “madeleine”.
La Serie B ebbe diritto di cittadinan-
za poco dopo, a partire dal campio-
nato 1963-64. I giocatori di Serie B
andavano a coppie, a due a due, in-
dissolubili, facili da ricordare come
una filastrocca. Alla fine degli anni
’60 comparvero i primi scudetti. E-
rano laminati in argento, autoadesi-
vi. Possedere uno scudetto - per un
bambino dell’epoca - significava es-
sere il padrone del mondo. Uno scu-
LORENZO LONGHI
N
on saranno le figurine a sal-
varci, ma forse serviranno
per farci sembrare questa
estate un po’ meno lontana da ciò
che ci saremmo aspettati. Quella
dell’Europeo che non ci sarà - po-
sticipato al 2021 ma con significa-
tive probabilità che il logo Euro 2020
rimanga lo stesso - potrà comun-
que contare sulle figurine dedicate
alla manifestazione. Sarà un uni-
cum imperdibile per i collezionisti:
l’album di un torneo che non an-
drà in scena, magari non un altro
“Gronchi rosa” delle figu (vedi l’in-
trovabile Pizzaballa), ma di certo
oggetto di culto a futura memo-
ria di una quotidianità stravolta.
Anche per questo Panini, licen-
ziatario ufficiale, l’album già
stampato lo ha ribattezzato in
extremis Euro 2020 Preview: la
scelta di uscire ugualmente con
la raccolta - già disponibile in
Germania sullo store online
dell’azienda, che a breve la
lancerà in Italia - risponde a
scelte di tipo produttivo e di
partnership commerciale
con altri sponsor dell’Euro-
peo, per una serie di iniziative con-
giunte predisposte da tempo. Ora
però il classico celo manca delle fi-
gurine non sarà scontato: il distan-
ziamento sociale non permetterà
Foto grande:
il primo Album
dei calciatori della
Panini, stagione
di Serie A
1960-’61
Dall’alto in basso
le storiche
figurine di Pier
Luigi Pizzaballa
(«L’introvabile»)
portiere
dell’Atalanta
Carlo
Dell’Omodarme
(«Scioglilingua»)
centrocampista
della Juventus
Pedro Waldemar
Manfredini
(«Piedone»)
attaccante
argentino
della Roma
detto nel taschino era una respon-
sabilità, un’investitura, un regalo
concesso dalla combinazione divina
che regolava la distribuzione delle
figurine. In sessant’anni sono cam-
biate molte cose.
La posa plastica dei giocatori, le
loro facce sempre più inclinate al
selfie, la lucentezza del materiale,
le statistiche a corredo di ogni no-
me. È rimasta invariata la magia,
è rimasta la stessa anche la geo-
grafia dei nostri sentimenti. E l’al-
bum Panini è una bussola che ci
orienta e ci salva, nel mare tem-
pestoso in cui navighiamo cer-
cando un mediano di sostegno
che dia consolazione ai nostri ri-
cordi e accenda la nostra fantasia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
lo scambio come lo abbiamo sem-
pre conosciuto, meno che mai fra i
bambini dimenticati dall’emer-
genza e che con gli amichetti non
potranno stare a stretto contatto
ancora per un po’.
Anche per questo l’azienda ha pen-
sato a un’iniziativa per agevolare il
completamento della raccolta e
metterà in vendita online un box da
120 pacchetti. Lo ha confermato E-
zio Bassi, managing director di Pa-
nini Svizzera, dove la raccolta è già
uscita: «Abbiamo cambiato le re-
gole del gioco – ha detto al Corriere
del Ticino – studiando una scatola
grazie alla quale uno dovrebbe riu-
scire a finire la collezione senza ri-
correre ad aiuti esterni». Si perde
l’aspetto della socializzazione, si
guadagna una normalizzazione vir-
tuale: per tanti ragazzini infatti l’al-
bum rappresenta un appuntamen-
to ancora più importante dell’e-
vento in sé. «Sarà una raccolta da
avere per la sua specificità – dice il
modenese Gianni Bellini, univer-
salmente riconosciuto quale mag-
gior collezionista mondiale di al-
bum di figurine calcistiche – anche
se avrà solo il suo valore di merca-
to, e credo che la scelta di Panini si
rivelerà azzeccata. I veri pezzi di nic-
chia ora diventano le raccolte non
ufficiali prodotte e ritirate dalle a-
ziende che non hanno i diritti. Qual-
cuna esiste, e la sta già cercando».
Venerdì 1 maggio 2020
L’anno prossimo arriverà la raccol-
ta vera e propria, nuova e diversa
anche perche, quando uscirà, si sa-
ranno già svolti i play off (origina-
riamente in programma lo scorso
mese di marzo) e nelle pagine del-
l’album ci sarà spazio anche per le
ultime qualificate. Inoltre saranno
differenti anche i convocati: lo spo-
stamento del torneo consentirà a
certi sicuri esclusi del 2020 - l’az-
zurro Zaniolo, su tutti - di riguada-
gnarsi il posto sull’album e, mentre
per gli ultratrentenni un anno in più
rischia di fare la differenza in nega-
tivo, qualche giovane che nella Pre-
view non c’è (tipo Castrovilli e Or-
solini), scalpita per diventare pro-
tagonista del rettangolo adesivo più
amato. E i portieri? Nelle figurine
2020 si trovano Donnarumma, Si-
rigu e Gollini: Meret ha un anno a
disposizione per scalzare uno dei
tre. L’emergenza sanitaria ha spari-
gliato le carte dei collezionisti, del
resto. Su ebay, ad esempio, le rac-
colte in vendita sono aumentate a
dismisura nell’ultimo mese: diver-
si appassionati, alle prese con pro-
blemi economici causati dalle con-
seguenze del lockdown, hanno
messo sul mercato le loro collezio-
ni. Certe sono in effetti considera-
bili veri e propri beni-rifugio e, in
momenti difficili, possono essere
davvero d’aiuto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VII
Spadafora:
«Ok protocollo
o stop al calcio»
«In questi giorni il Comitato
tecnico scientifico sta incontrando
le varie componenti del mondo
del calcio, non solo la Figc, per
avere approfondimenti sul
protocollo presentato per la
ripresa degli allenamenti. Se verrà
trovata una sintesi tra il Comitato e
la Figc gli allenamenti potranno
riprendere e questo avrà una
ricaduta positiva anche sulla
possibile ripartenza del
campionato. Viceversa sarà il
governo a decretare, per motivi di
evidente emergenza sanitaria
mondiale, la chiusura del
campionato anche creando, nei
limiti del possibile, le condizioni
affinchè ilmondo del calcio paghi
meno danni possibile». Lo ha
detto il ministro per le Politiche
giovanili e lo sport, Vincenzo
Spadafora, al programma “Mi
manda Raitre”. Parole apprezzate
dal presidente della Lega Serie A,
Dal Pino: «Da parte nostra c’e’
stata e sempre ci sarà disponibilita’
a un dialogo costruttivo».
Bundesliga,
Merkel frena
Psg campione
Niente via libera dalla cancelliera
tedesca Angela Merkel sulla ripresa
della Bundesliga. Le autorità
calcistiche speravano di ricevere
l’ok per riprendere le partite di
campionato senza tifosi già dal 9
maggio. La Merkel ha incontrato i
16 governatori statali del paese e
ha avvertito che esiste ancora il
pericolo che le infezioni da Covid–
19 possano aumentare: «Deciderò
il 6 maggio». Intanto arriva la
conferma ufficiale del Paris Saint–
Germain campione di Francia. Il
presidente Nasser Al–Khelaifi: «Lo
dedichiamo a tutto il personale
sanitario».
La Nba pensa
a Disney World
per ripartire
La Nba è al lavoro per poter
riprendere la regular season
interrotta da quasi due mesi a
causa dell’emergenza coronavirus.
La Lega sta cercando di
organizzare la conclusione della
stagione immaginando il minor
numero di spostamenti possibile e
concentrando le squadre in un
unico posto. Si era parlato di Las
Vegas e adesso è venuto fuori un
altro possibile luogo dal quale
ripartire: il Disney World Resort a
Orlando, in Florida: il paradiso dei
bambini e di tutti gli amanti dei
cartoni animati. La notizia,
riportata da The Athletic, rientra in
quella logica che più volte è stata
definita della “bolla”: portare tutte
le squadre nello stesso posto, farle
soggiornare lì nello stesso sito per
il tempo necessario, evitando
esposizione con l’esterno e ogni
tipo di spostamento. Nel Disney
resort non manca la disponibilità
di hotel e di strutture in grado di
rispondere a tutte le esigenze dei
giocatori e degli addetti ai lavori.
Una distesa immensa, isolata dal
resto della città, in cui poter creare
un vero e proprio ecosistema
indipendente dall’esterno.
Nell’area sono presenti tre arene
che permetterebbero di giocare in
contemporanea, oltre a tante
strutture d’allenamento. Diverse
reti televisive inoltre sono già
equipaggiate per rendere
disponibili le dirette e trasmettere
le sfide senza grossi problemi.
 Cronaca
Venerdì 1 maggio 2020
IN EVIDENZA
La Regione: pronte 5.6 milioni di mascherine
«Una nuova e ingente fornitura di mascherine chirurgiche ad

di
MILANO
uso civile è pronta per essere distribuita in tutta la Lombar-
dia nei prossimi giorni». Lo ha reso noto la Regione, spie-
gando che dal magazzino Areu di Rho partiranno oltre 5,6
milioni di dispositivi di protezione individuale, destinati prin-
cipalmente ai Comuni grazie alla collaborazione con le Pro-
vince lombarde. Per l’assessore regionale alla Protezione

&Lombardia cronaca@avvenire.it
Civile, Pietro Foroni, è «l’ennesimo straordinario risultato re-
so possibile dall’impegno dei nostri volontari di Protezione
civile, e alla collaborazione di tutti gli enti interessati.

«Convertiamoci alla solidarietà»

Primo Maggio, l’appello di Delpini zione, noi – ha scandito l’arcive- L’arcivescovo ha vinta al popolo di Dio in cammi- ranti, crudeli, conflitti, invoca u-
ANNAMARIA BRACCINI
scovo – sappiamo che vi è un’al- guidato la veglia per la no nella storia, è possibile la per- na conversione alla solidarietà.

U
na veglia del lavoro di-
versa da ogni altra, una
veglia con l’arcivescovo
al tempo del coronavirus. È ov-
viamente virtuale – e trasmessa
ieri sera dai media, alla vigilia del
Primo Maggio – la tradizionale
celebrazione annuale in occasio-
ternativa, una città in cui vivere Festa dei lavoratori. severanza che affronta le sfide e “Senza una visione di insieme
non per fare profitti». non si lascia abbattere dalle scon- non andrà bene a nessuno”, come
La disastrosa rovina di Babilo- Virtuale, quest’anno, fitte». Una resistenza il cui altro dice il Papa. Senza una pratica
nia e la contemplazione di Ge- come esige l’epidemia. nome è solidarietà. «L’umanità quotidiana, strutturale della so-
rusalemme «aiutino a pensare, Serve una «cultura del così umiliata dalla globalizzazio- lidarietà – conclude l’arcivesco-
a cercare insieme; a tener viva la ne della pandemia, così tribolata vo – tutti prima o poi saremo tra
cultura del lavoro, il pensiero cri-
lavoro» che sa ascoltare dalla globalizzazione dell’ini- le vittime».
tico e il pensiero costruttivo, il «il gemito dei poveri» quità, così minacciata da logo- © RIPRODUZIONE RISERVATA

ne della festa del lavoro. In una pensiero che sogna e il pensiero

piazza del Duomo deserta, plum- che organizza, quello che pro-
bea, con tutte le saracinesche ab- duce cultura e non solo slogan.
bassate attorno alla Cattedrale, Il pensiero che sa ascoltare an-
che sono l’emblema del dramma che la voce dei semplici e il ge- Sopra: la
occupazionale e commerciale mito dei poveri». veglia per il
che stiamo vivendo, l’arcivescovo Infine, la resistenza di chi si radi- 1° Maggio
Mario Delpini ha rivolto la sua be- ca in un Dio che non delude e non guidata da
nedizione, la sua preghiera, la sua abbandona. «La forza della resi- Delpini lo
riflessione partendo dall’icona bi- stenza viene dall’essere insieme, scorso anno.
blica dell’Apocalisse con quelle insieme. Nell’appartenenza con- A lato: Messa
due città – Babilonia e Gerusa- senza popolo
lemme – che tanto possono dire causa Covid.
anche in questo momento. Sulla sinistra:
L’arcivescovo viene preceduto mons. Bruno
dall’introduzione del responsa- Marinoni/ foto
bile del Servizio per la Pastorale Stefano Mariga
sociale e il lavoro, don Walter Ma-
gnoni e da sei testimonianze: di
chi è impegnato all’aeroporto di
Malpensa e nella scuola, di chi si
è dovuto “reinventare” come me-
dico, del presidente di Confcom-
mercio Carlo Sangalli e del diret-
tore di Caritas Ambrosiana, Lu- CHIESA IN CAMMINO. DENTRO E OLTRE L’EMERGENZA COVID-19
ciano Gualzetti, per arrivare al di-
rettore del carcere di San Vittore,
Giacinto Siciliano. «Si confronta-
no Babilonia, l’arrogante prepo-
tenza, la dimora gaudente che si
compiace di quanto gli procura
«Fase 2, tempo di annuncio del Vangelo»
la sua intraprendenza senza scru-
poli, la città che precipita disa- Marinoni: oltre mille mail di risposta alla consultazione tra i fedeli lanciata dalla diocesi
strosamente, e Gerusalemme, la
città santa, solida perché fonda- Il moderator LORENZO ROSOLI tempo della pandemia di Covid–19. zione. Il documento rimarrà riserva- soro delle esperienze, delle buone pras-
ta sulla storia della fedeltà di Dio Curiae: «L’80% Una sfida portata avanti nel dialogo to – spiega il moderator Curiae – per si, delle energie positive sviluppate in

alla sua alleanza», ha detto, a-
prendo il suo intervento, monsi-
gnor Delpini. «Quale città voglia-
mo costruire? La questione si po-
ne in modo particolarmente
drammatico in questo Primo
Maggio. Naturalmente dobbiamo
chiederci se possiamo scegliere o
se è già stato tutto deciso dai pa-
droni del mondo, dai registi di u-
na recita con milioni di compar-
se in cui i protagonisti sono solo
una manciata».
Come fare, allora, per scegliere la
città della speranza? Tre le paro-
le–chiave: «In primis, lo sguar-
do», per alzare gli occhi «verso
la città promessa e la rivelazio-
ne di un’alternativa alla tiranni-
de di Babilonia».
Anche se tutti «vogliono convin-
cerci a un’ossessiva concentra-
zione sull’emergenza, quasi a
predisporci alla resa, quasi a dire
che, quando si riprenderà, biso-
gna lavorare a qualsiasi condi-
dei messaggi
ricevuti riguarda
il riavvio delle
celebrazioni con
il popolo». Lo
stesso tema del
tavolo convocato
dalla prefettura
«da cui è nato un
testo condiviso
affidato a Conte
e alla Cei»
«L
a Chiesa di Milano deve vi-
vere la Fase 2 dell’emergen-
za coronavirus non in mo-
do passivo, come fosse soltanto un
tempo di transizione verso un auspi-
cato ritorno alla normalità, ma come
occasione per la missione, come tem-
po nuovo, esigente, originale, per an-
nunciare il Vangelo. È per interpretare
questo tempo – che non sarà breve –
con indicazioni pastorali condivise, che
abbiamo lanciato una consultazione
tra i fedeli via mail. Ci sono già arriva-
te più di mille lettere: e per l’80% ri-
guardano il tema del riavvio delle cele-
brazioni con il popolo. Il nostro auspi-
cio è che questa riflessione possa coin-
volgere sempre più i consigli pastorali
parrocchiali e tutti gli organismi di cor-
responsabilità e compartecipazione
alla vita della Chiesa». Con queste pa-
role il moderator Curiae monsignor
Bruno Marinoni, vicario episcopale
per gli Affari generali, restituisce il pro-
filo della sfida che interpella la dioce-
si ambrosiana nel suo cammino al
con le istituzioni e nel segno di una co-
stante sollecitudine verso il bene co-
mune. Così le idee e le proposte arrivate
alla Curia in materia di ripresa della vi-
ta liturgica in presenza di fedeli, sono
state portate al tavolo ad hoc auspica-
to dalla diocesi e convocato dalla Pre-
fettura. «Un tavolo presieduto perso-
nalmente dal prefetto, Renato Saccone,
al quale partecipano, oltre alla diocesi,
la Regione Lombardia, il Comune di
Milano e l’Ats. A questo tavolo – ri-
prende monsignor Marinoni – abbia-
mo consegnato una nostra proposta. E
dal confronto fra tutti è nato un docu-
mento semplice, snello, da tutti condi-
viso, che la diocesi di Milano ha invia-
to alla Conferenza episcopale italiana
e che il prefetto ha consegnato al pre-
sidente del Consiglio, Giuseppe Con-
te, in occasione della sua visita a Mi-
lano, lunedì scorso. I criteri delle so-
luzioni che suggeriamo sono, eviden-
temente, in coerenza con il distanzia-
mento tra le persone, lo scagliona-
mento, l’uso dei dispositivi di prote-
permettere a chi di competenza a li-
vello nazionale di decidere racco-
gliendo anche altre istanze dal resto
d’Italia: il Governo e la Conferenza e-
piscopale italiana decideranno se e
come rendere pubbliche le istanze lo-
cali a loro pervenute. Il lavoro del ta-
volo proseguirà anche su altri temi da-
ta la buona intesa trovata tra le diver-
se competenze presenti».
Secondo il «desiderio» dell’arcivesco-
vo di Milano, Mario Delpini, la parte-
cipazione a questo percorso condivi-
so «non avviene per rivendicare dirit-
ti o privilegi – sottolinea monsignor
Marinoni – ma con l’intenzione di pre-
sentare e descrivere la nostra vita li-
turgica per aiutare il decisore politico–
istituzionale e quanti lo affiancano
con competenze tecnico–scientifiche
a comprendere cosa è irrinunciabile,
cosa modificabile e identificare così
regole e soluzioni praticabili».
Riguardo alla consultazione tra i fede-
li lanciata dalla diocesi lo scorso 21 a-
prile: «Ci muove il desiderio di fare te-
questo tempo d’emergenza dentro le
singole comunità, oltre che dei loro de-
sideri e difficoltà, per farne un patri-
monio condiviso per affrontare insie-
me la Fase 2 – ribadisce il vicario epi-
scopale –. Sono cinque i temi fonda-
mentali che abbiamo identificato. In
ordine d’urgenza: la liturgia, l’oratorio
estivo e i campi scuola, l’azione carita-
tiva che va oltre la gestione delle e-
mergenze come ad esempio i centri
diurni per disabili, le scuole paritarie
ed infine la progettazione per il pros-
simo anno pastorale. Per ogni tema si
è costituito un tavolo di lavoro pre-
sieduto dal vicario episcopale com-
petente, affiancato dagli uffici di cu-
ria e coinvolgendo esperti laici e le al-
tre diocesi lombarde. Per il popolo d’I-
sraele – conclude il moderator Curiae
– il deserto non è stato solo un pas-
saggio o una parentesi, ma un’espe-
rienza. Così dev’essere la Fase 2 per la
nostra esperienza di fede e per il no-
stro cammino di Chiesa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

VERSO LA RIPARTENZA FORMAZIONE A DISTANZA

Il prefetto: lunedì restano controlli e posti di blocco
L I
a (mini) ripartenza si avvicina ma
non sarà un liberi stutti. Il prefet-
to, Renato Saccone ha disposto u-
na «particolare attenzione ai movimen-
ti extraregionali». Il piano prevede la pro-
secuzione di «posti di blocco» lungo le
strade e di «controlli in serie per l’ac-
cesso ai treni di lunga percorrenza».
Quello del 4 maggio sarà un test impor-
tante anche per il trasporto pubblico e
il piano elaborato con le Forze dell’ordi-
ne prevede «un impegno particolare».
«Un piano – ha spiegato il prefetto – che
prevede flessibilità di interventi e di o-
rientamento finalizzati a prevenire ed
evitare gli assembramenti che po-
trebbero formarsi». Saccone ha spie-
gato, però, che «si fa molto affida-
mento sulla capacità di informazione
e sull’autodisciplina, perché questo
periodo ha dimostrato che si può es-
sere in tanti pur rispettando le di-
stanze».
Intanto, in vista della ripartenza, il Co-
mune punta a potenziare i veicoli in
sharing, monopattini e biciclette ’free
floating’, quelle che possono essere
Saccone: attenzione
ai movimenti tra le regioni. E
il Comune annuncia l’arrivo
di oltre seimila monopattini
elettrici e l’incremento fino a
16mila delle bici free–floating
parcheggiate liberamente e non ap-
poggiate negli stalli. L’obiettivo è arri-
vare ad avere da 8 mila a 16 mila bici
free floating in città e per i monopat-
tini da oltre 2200 a 6 mila.
Lavori, inoltre, sono previsti sulle strade.
Oltre alle piste ciclabili, Palazzo Marino
valuta la possibilità di allargare i mar-
ciapiedi che non permettono il rispetto
delle distanze di sicurezza tra le perso-
ne, ricavando spazio dalla carreggiata e
separandolo con elementi temporanei
e altri strumenti di urbanistica tattica.
Gli spazi della città verranno modifica-
ti, ad esempio con pedonalizzazioni
temporanee vicino ai parchi da dedica-
re ai giochi dei bambini e all’attività fi-
sica. Gli spazi all’aperto e nel verde po-
tranno essere usati per eventi culturali,
i condomini saranno incentivati a con-
sentire il gioco negli spazi comuni.
La mobilità delle auto sarà perlopiù al
limite di 30 km/h : il documento Strade
aperte prevede una implementazione
delle zone 30 su circa il 60% di tutta la re-
te stradale urbana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Scuola-Natura va online con 200 video
n tempi di epidemia anche
la natura utilizza internet.
È il caso dei progetti di
"scuola natura" che ogni anno
vengono proposti ai ragazzi del-
le scuole cittadine e che ora do-
vranno diventare virtuali. Due-
cento video nell’arco di cinque
settimane raggiungeranno do-
centi e famiglie per riproporre
una consuetudine apprezzata
e seguita. Da oggi, sospesa l’at-
tività che si sviluppa durante
l’anno scolastico, gite e ap-
prendimenti sul campo saran-
no garantiti da remoto grazie e
strumenti che permetteranno
ai docenti di proporre comun-
que momenti formativi a di-
stanza. Gli interventi saranno
gestititi da educatori e verte-
ranno su tematiche coerenti
con i programmi di Scuola Na-
tura e in grado quindi di stimo-
lare nei giovani autonomia e
creatività. Ogni settimana ver-
ranno pubblicati sulla piat-
taforma progettoscuolanatu-
ra.it/scuolanaturaacasa 40 vi-
deo per un totale di 200 clip a
cui insegnanti e famiglie po-
tranno accedere previa regi-
strazione al sito. I filmati per le
famiglie saranno 120 di cui 80
pensati per i ragazzi delle scuo-
le primarie e 40 per gli studen-
ti delle secondarie di primo gra-
do. Ci saranno momenti di
scrittura creativa guidata e let-
ture, quindi attività psico mo-
torie, di mimo e sportive, labo-
ratori e giochi. E poiché l’obiet-
tivo è quello di stimolare il di-
vertimento in modo leggero ed
educativo non mancheranno
quiz e interazioni con coordi-
natori ed educatori tramite una
casella di posta elettronica. Agli
insegnanti, invece, saranno de-
dicati 80 filmati sulle discipline
che caratterizzano Scuola Na-
tura: territorio e ambiente, e-
cologia e sostenibilità, educa-
zione e cultura. «Anche in que-
sto momento difficile il Comu-
ne vuole proporre occasioni di
immersione nel mondo della
natura per acquisire consape-
volezza e responsabilità sul-
l’ambiente» ha commentato
l’assessore all’Educazione Lau-
ra Galimberti. (M.Luc.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
II MILANO E LOMBARDIA Venerdì 1 maggio 2020

■ In città

Emergenza
Coronavirus
«Lavoro, la festa più difficile»
Dolzadelli (Cisl): oltre 900mila lavoratori sono in cassa integrazione in Lombardia
MUSEO CAPPUCCINI

Mini clip di arte,

oggi si parla
di san Giuseppe
Per l’esponente
La ripartenza di lunedì non sarà facile, applicare al meglio i protocolli sanitari Proseguono le “Pillole del-
la direttrice”, clip d’arte a
lombardo con delega cura di Rosa Giorgi, diret-
al mercato del lavoro CARLO GUERRINI realtà produttive». politiche attive per il lavoro, per con- toriale – rilancia il segretario della Ci- trice del museo dei Cap-
Brescia Ma il sindacato insiste anche su altre sentire agli addetti di utilizzare le ore di sl Lombardia – affinchè il calo delle puccini, che ogni venerdì
nella Fase 2 servono questioni. «È necessario accompagna- mancata attività per fare formazione, ore di lavoro, sia bilanciato da un in- alle ore 12 racconta un’o-
politiche attive per
U
n Primo Maggio di sofferenza re la fase 2 con ammortizzatori sociali aumentare la competitività anche nel- cremento della produttività. Il tutto pera o un simbolo icono-
l’occupazione e preoccupazione, alimentata – prosegue Dolzadelli – che però non l’ottica di riconversioni produttive». Ol- per contribuire al rilancio del sistema grafico in tre minuti dalla
da una diffusa incertezza, per devono servire soltanto per evitare i li- tre a questo, «va promossa una forte produttivo e a gestire un nuovo pe- pagina Facebook del mu-
il mondo del lavoro in Lombardia. «È si- cenziamenti, bensì devono tradursi in contrattazione, sia nazionale che terri- riodo segnato dalle ripercussioni e- seo. Non visite virtuali, ma
curamente il più conomiche e sociali dell’emergenza spiegazioni in pillole di al-
difficile nella storia coronavirus. Purtroppo la crisi attua- cune opere per offrire uno
Repubblicana – sot- le ha colpito i territori e i settori por- scorcio, secondo un ricco
tolinea Mirko Dol- tanti dell’economia lombarda». calendario, in attesa di po-
zadelli, segretario Per Dolzadelli si dovrà fare i conti con ter accedere nuovamente
Inchiesta Rsa della Cisl Lombar- le ricadute dell’emergenza, almeno alle sale del museo. Se il
dia con delega al per tutto il 2020 e parte dell’anno pros- mese di maggio sarà dedi-
Da lunedì mercato del lavoro simo. «Considerate queste prospetti- cato principalmente alla fi-
i colloqui –. Dopo gli ultimi ve – conclude – bisogna far presto e, gura della Vergine Maria,
anni, segnati anche puntando anche su una nuova coe- per la giornata di oggi, fe-
coi testimoni da manifestazioni sione, lavorare per costruire il futuro sta dei lavoratori, il prota-
molto partecipate, consapevoli che ci sono settori, ini- gonista sarà san Giuseppe
Cominceranno la in cui si pensava fi- ziando da turismo e commercio, am- attraverso l’iconografia del
prossima settimana le nalmente di vedere piamente da rilanciare». santo carpentiere.
audizioni dei testimoni la luce in fondo al Nel Primo maggio senza manifestazio-
nell’ambito delle tunnel di una lunga ni, comunque, non mancano iniziati-
indagini della Procura crisi, dobbiamo ve. A Brescia, ad esempio, i segretari ge- VIA PALIZZI
sulle morti nelle Rsa. confrontarci con l’e- nerali di Cgil, Cisl e Uil, in rappresen-
Negli uffici della polizia mergenza corona- tanza di tutti i lavoratori, questa matti- Spaccia in strada
giudiziaria prenderà il
via la sfilata dei parenti
virus che ha prodot-
to conseguenze pe-
na alle ore 9 saranno in Piazza della Log-
gia e deporranno i fiori davanti alla ste-
Arrestato
degli anziani deceduti e santissime». le che ricorda le vittime della strage del dai carabinieri
degli operatori sanitari Effetti che trovano ‘74; poi, alle 11 si recheranno all’ospe-
che metteranno a riscontro nei nume- dale Civile per un riconoscimento agli I carabinieri lo hanno arre-
verbale le loro versioni ri determinati dal occupati nel comparto sanitario e assi- stato l’altro pomeriggio
di quanto è accaduto lockdown: ad oggi i stenziale. mentre, in strada, stava ce-
durante l’emergenza lavoratori costretti a © RIPRODUZIONE RISERVATA dendo una dose di shaboo
Coronavirus. Le fare i conti con gli a un cliente. Lo spacciato-
Residenze nel mirino ammortizzatori so- re, un cittadino filippino di
della magistratura, tra ciali a livello regionale sono oltre 900mi- IL BANDO PUBBLICO 58 anni e con precedenti di

Caro affitti, dal Comune 3 milioni

cui il Pio Albergo la. Tra i settori più colpiti, oltre all’in- polizia, si trovava in via Pa-
Trivulzio, stanno dustria, figurano anche commercio, tu- lizzi, zona Quarto Oggiaro,
raggiungendo quota 20 rismo e altri servizi. Nel computo tota- insieme a un connazionale
e già alcuni le si inseriscono i circa 200mila addet- e aveva in tasca anche
amministratori come il ti (sono almeno 66mila le domande pre- un’altra dose di droga.
dg dello stesso Pat
sono iscritti nel registro
degli indagati. Molti i
fronti su cui fare
sentate) alle prese con la Cassa inte-
grazione in deroga prevista per far fron-
te alla situazione attuale, penalizzati an-
che da qualche ritardo nell’anticipo del-
per disoccupati e nuovi poveri Successiva perquisizione
domiciliare ha portato al
sequestro di 5 grammi di
shaboo.
chiarezza. Si va dalle le somme. E sempre nel dato comples- CATERINA MACONI proprietari di abitazioni in Lombar- feriore alla quota proporzionale che
direttive sull’uso sivo si inseriscono gli oltre 134mila oc- dia, con un’attestazione Isee fino a le spetterebbe in base al peso demo-
VIALE MONTE CENERI

S
dispositivi di protezione cupati nelle ditte artigiane interessati ostenere un affitto a Milano era 26mila euro, titolari di un contratto di grafico e al numero di contratti, e as-
individuali e sulla loro dal Fondo bilaterale di settore (più di difficile anche prima del coro- locazione da almeno un anno e che solutamente insufficiente al bisogno.
carenza, ai capitoli 34.100 le domande accolte finora). navirus, ma ora la situazione si non siano sottoposti a procedure di Abbiamo chiesto al Comune e alla Re- Violenza su donne
tamponi e ingresso dei
parenti. Dal
Ma la Festa dei lavoratori di quest’an-
no si celebra alla vigilia di un’attesa ri-
è ulteriormente complicata. Studen-
ti, giovani lavoratori e famiglie su cui
rilascio. Criteri preferenziali per ave-
re un posto in graduatoria sono l’in-
gione di intervenire con risorse pro-
prie». I sindacati chiedono anche «u-
nel sottopasso,
trasferimento dei partenza: almeno 1,8 milioni di addet- si è abbattuta la falce della cassa inte- sorgere di problemi legati all’emer- na moratoria sulla possibilità di atti- arrestato 22enne
pazienti dagli ospedali ti, stima il sindacato, sono interessati in grazione, dei contratti a termine non genza: la perdita di lavoro, il ricovero vare nuove procedure di sfratto: gli i-
nelle Rsa, in base alla Lombardia, anche se non tutti «torne- rinnovati o delle chiusure forzate, ini- per Covid–19, il decesso di un fami- nadempimenti contrattuali nascono Un nigeriano di 22 anni è
delibera regionale dell’8 ranno in attività considerate le aziende ziano a non riuscire a onorare i paga- liare o la presenza di persone con in- da impedimenti oggettivi». stato arrestato dalla polizia
marzo (il Pat non li ha alle prese con ammortizzatori sociali – menti, spesso alti, delle case o delle validità maggiore del 66% in famiglia. Mappare quanti siano i nuovi poveri per violenza sessuale: gli so-
accettati), fino alla precisa Dolzadelli –. Inoltre, il rientro stanze dove abitano. Un supporto ar- Sul piatto ci sono tre milioni di euro è molto difficile, ma per capirlo è uti- no stati attribuiti due episo-
presunta non sarà subito a regime considerate le riva ora dal Comune che intende aiu- che verranno erogati tramite l’agenzia le guardare i dati di Caritas ambro- di avvenuti entrambi nel sot-
«commistione» tra problematiche sul fronte degli ordini, tare 2mila famiglie con un versamen- MilanoAbitare. siana: da inizio emergenza il nume- topassaggio che collega via
pazienti e anziani. delle materie prime e dei trasporti, sen- to fino a 1.500 euro a nucleo, erogato Una misura utile, ma che per i Sinda- ro di chi si è rivolto ai suoi centri so- Duprè a via Govone. Il pri-
Inoltre si dovrà za dimenticare il tema centrale della si- in quattro mesi, per far fronte alle cati inquilini non è abbastanza. «Si prattutto per ricevere cibo è aumen- mo risale a sabato 18 apri-
ricostruire la «catena» curezza in un territorio colpito duro dal- prossime mensilità da versare. tratta di fondi regionali per la moro- tato del 25%. Per questo, Caritas am- le: la donna è stata aggredi-
delle disposizioni e l’impatto del coronavirus». Anche per L’avviso pubblico per richiedere que- sità incolpevole, in gran parte prove- brosiana ha raddoppiato il suo Fon- ta dal 22enne e palpeggiata
comunicazioni tra questo, soprattutto in prospettiva, «di- sto contributo è online sul sito del- nienti da stanziamenti non usati dai do diocesano di assistenza, che di- ma poi è riuscita a divinco-
Regione, Ats e strutture. venta fondamentale l’applicazione dei l’amministrazione: possono chieder- Comuni tra 2014 e 2019 – accusano – spone ora di un budget di 700mila larsi e scappare. Il secondo
Anche Regione protocolli sanitari – sottolinea il segre- lo – fino al 20 maggio – i residenti mi- . A Milano, a causa della complicata euro per sostenere chi è in difficoltà, episodio è avvenuto il gior-
Lombardia si sta tario Cisl –. Se l’obiettivo è tornare a pie- lanesi che hanno un contratto di af- procedura di ripartizione dei fondi anche con l’affitto. no dopo: in questo caso la
muovendo, con anche no ritmo, allora vanno attuati in tutte le fitto sul libero mercato che non siano non utilizzati, è destinata una cifra in- © RIPRODUZIONE RISERVATA donna è stata abusata.
una commissione, sulle
Rsa. «I controlli noi
continuiamo a mandarli,
le nostre Ats Azienda di Tirano Un servizio di sanificazione delle carrozze del Trenino Rosso ma della partenza della corsa successiva della Ferrovia Reti-
continuano a svolgere del Bernina, patrimonio dell’Unesco, ma anche interventi a- ca - spiega Giacomo Besseghini, amministratore di Comser-
indagini e ad essere
sanifica il “trenino naloghi in ristoranti e alberghi della Valtellina in vista della ria- vice di Tirano - provvediamo ad analoghi servizi in moltissime
presenti», ha detto il rosso” del Bernina pertura e lo stesso diverse squadre stanno operando nelle altre realtà. Siamo sommersi dalle richieste in questo perio-
Governatore Attilio province di Bergamo e Brescia, tra le più colpite da Covid- do. Gli imprenditori vogliono ripartire in totale sicurezza e ci
Fontana. 19. «Oltre a servizi di sanificazione ad ogni cambio treno, pri- cercano da ogni dove».

Meteo Lombardia CONFCOMMERCIO

«Commercio al dettaglio:
il 37% delle imprese a rischio»
A Milano, Monza Brianza e Lodi, nell’intero 2020,
il commercio al dettaglio chiuso ora per il lock-
down «pagherà un conto pesantissimo con u-
na perdita di 4,9 miliardi di euro del volume d’af-
fari: - 40% rispetto a una situazione di norma-
lità. 4,2 miliardi soltanto a Milano e Città Metro-
politana». La stima è dell’Ufficio studi della Conf-
commercio sulla base di una ripartenza dal 18
maggio. Soltanto a fine anno si può ipotizzare
un parziale ritorno a scenari di mercato meno
drammatici. Le attività commerciali al dettaglio
completamente ferme sono oltre 22.700 per
123mila addetti. Sono più di 42.300 i lavoratori
già stimati in cassa integrazione. Particolar-
mente grave la situazione delle aziende più pic-
Numeri cole, fino a 9 dipendenti - molte sono imprese

e link 112 NUMERO UNICO DI EMERGENZA carabinieri, polizia, soccorso sanitario, vigili del fuoco
Biblioteche comunali Numero verde 800.88.00.66
Siti utili:
Diocesi di Milano
www.chiesadimilano.it
familiari - che costituiscono il 65% del totale
delle attività commerciali chiuse. La caduta del
02.40221 Vigili Urbani
utili Guardia medica
(territorio di Milano) 800.193.344
San Carlo
San Paolo 02.81841 Guardia di Finanza
020208
117 www.comune.milano.it/biblioteche InformaGiovani
loro reddito quest’anno sarà quasi del 60% ed
è molto elevato il rischio di cessazione definiti-
Guardia medica San Raffaele 02.26431 Centro Aiuto alla 02.884.68390 - 68391 Comune va dell’attività. Senza interventi di sostegno con-
pediatrica vita Mangiagalli 02.55181923 www.comune.milano.it/giovani www.comune.milano.it
Centro antiveleni creti, rapidi ed efficaci Confcommercio stima
(territorio di Milano) 800.193.344 ospedale Niguarda 02.66101029 Ast Milano 02.8578.1 Ufficio Tutela Animali almeno il 25% di chiusure: 3.700 imprese.
Fatebenefratelli 02.63631 Centro ustioni Comune di Milano 020202 Segnalazioni e informazioni Regione Lombardia © RIPRODUZIONE RISERVATA
Policlinico 02.55031 ospedale Niguarda 02.64442381 Emergenza anziani 020202 02.884.64056 - 64557 www.regione.lombardia.it

Emergenza
Coronavirus
Nelle prime
settimane della
diffusione del Sars-
Cov-2, sono stati 362
i casi contro i 229
dello scorso anno
Malattia viso,
operato
a 17 giorni
a Monza
Un neonato di 17
giorni, affetto da una
grave patologia
malformativa facciale
nota come "Sequenza
di Pierre Robin", è
stato operato e
salvato dall’équipe
dell’Unità operativa e
Cattedra di Chirurgia
maxillo facciale
dell’ospedale San
Gerardo di Monza. A
causa della
malformazione, che
consiste in un ridotto
sviluppo della
mandibola e la caduta
posteriore della
lingua, il piccolino
avrebbe potuto
soffocare per
problemi respiratori
ostruttivi. Dalla
nascita respirava e si
alimentava
artificialmente. In
piena emergenza
Coronavirus il piccolo
è stato sottoposto
all’intervento dei
chirurghi maxillo
facciali Fabio
Mazzoleni e Giorgio
Novelli, in tandem con
gli anestesisti
pediatrici Alessandra
Moretto e Giovanni
Alberio. Al neonato è
stato inserito un
dispositivo per
l’allungamento
mandibolare che gli
restituirà la possibilità
di mangiare e
respirare
autonomamente. «In
un momento
drammatico è una
"storia" positiva, un
messaggio positivo
del Sistema sanitario
pubblico lombardo –
ha dichiarato il
direttore generale di
Asst Monza Mario
Alparone –, abbiamo
operato e curato un
neonato di 17 giorni
che necessitava di un
intervento chirurgico
indispensabile per la
sua sopravvivenza, nel
mezzo dell’emergenza
Covid». (Pfr)
LA PROMESSA: «TI REGALERÒ LA PAPALINA»
Papa Francesco telefona a ragazzo disabile
MARIA CHIARA GAMBA
Cremona
«C
iao Andrea, come stai?
Sai che ti invierò la pa-
palina che mi hai chie-
sto?» Parole al telefono di una voce
che Andrea, un ragazzo disabile di Ca-
ravaggio, ha riconosciuto subito. Pa-
pa Francesco lo ha chiamato merco-
ledì per ringraziarlo della lettera che
gli aveva inviato. E quel timbro di vo-
ce è stato per Andrea Pirotta, (19 an-
ni tra qualche giorno) come una ca-
rezza che lo ha emozionato, ricor-
dandogli l’appuntamento delle 7 del
mattino con la messa in diretta da
Santa Marta, quella celebrazione al-
la quale non vuole mai mancare.
«Ero in coda al supermercato – spie-
ga la mamma Maria Teresa Baruffi Pi-
Zone rosse: gli arresti cardiaci
sono cresciuti di oltre il 50%
VITO SALINARO
S
ono 362 i casi di arresto
cardiaco verificatisi al di
fuori dell’ospedale, in u-
na vasta area della Lombardia,
durante le prime settimane
dell’emergenza coronavirus,
contro i 229 del 2019: oltre il
50% in più. È quanto emerge
da uno studio pubblicato sul-
la rivista scientifica The new
England Journal of Medicine;
la ricerca porta anche la firma
del direttore della Cardiologia
del San Matteo di Pavia, Luigi
Oltrona Visconti, e del cardio-
logo Simone Savastano dell’o-
spedale pavese
(nonché "principal
investigator" del
Registro degli arre-
sti cardiaci extrao-
spedalieri in Lom-
bardia). Lo studio
parte da un’analisi
dei dati relativi alla
parte sud della re-
gione: Pavia, Lodi,
Cremona e Manto-
va. In particolare,
sono stati confron-
tati gli arresti car-
diaci extraospeda-
lieri avvenuti in
queste quattro pro-
vince durante i pri-
mi 40 giorni dell’e-
pidemia di Covid-
19 (dal 21 febbraio
al 31 marzo 2020)
con quelli verifica-
tisi durante lo stes-
so periodo dell’an-
no precedente.
Gli aumenti di arresti cardiaci
sono considerevoli: 58% in più
per tutto il territorio analizza-
to; ancora più drammatico per
le zone più colpite dalla pan-
demia, ovvero Lodi (+187%) e
Cremona (+143%). «I numeri
sono davvero impressionanti –
sottolinea Simone Savastano
–. Abbiamo scoperto che c’è
stato un aumento in tutto il
territorio analizzato e questo
può essere dovuto a molte
cause. Tuttavia, secondo noi,
il Covid-19 gioca un ruolo im-
portante perché è emerso che
circa il 70% delle persone col-
pite da arresto cardiaco, nei
giorni precedenti, aveva ma-
nifestato sintomi sospetti per
Covid-19, come febbre, tosse,
dispnea, oppure, aveva già u-
na diagnosi accertata».
«Molte possono essere le cau-
se – aggiunge Luigi Oltrona Vi-
sconti –, probabilmente è l’e-
spressione anche del fatto che
tante persone a casa hanno
sottovalutato i sintomi e ritar-
dato la chiamata ai soccorsi».
Dati dalla regione:
scendono positivi,
decessi e ricoveri
rotta – quando mi è squillato il te-
lefono. Era il Papa, non ho avuto
dubbi sentendo quella voce. Ma
Andrea non era con me. Quindi
mi ha richiamato più tardi». An-
drea viene avvisato e la zia riesce
a riprendere la seconda chiama-
ta. «Per mio figlio e noi – prosegue
la mamma – è stata fonte di una
grande gioia e serenità. Abbiamo
sentito nelle parole del papa la te-
nerezza e la pace. È stata una ven-
tata di sole e speranza in questo
momento dove la nostra terra è
Il 19enne aveva scritto
una lettera al pontefice,
chiedendogli di non dire
più la frase “Scambiatevi
il segno della pace”
Venerdì 1 maggio 2020 LOMBARDIA III
■ In regione
IL DONO
Rotary: 1,3 milioni
per aiutare Milano
«Il sistema di emergenza terri- to da Marco Metra, docente è stata del 36%, contro il 15% senza una malattia cardiaca.
Per aiutare l’area metro-
politana di Milano il Di-
stretto Rotary 2041 (area
Milano e hinterland), gui-
dato dal governatore Si-
monetta Tiezzi, ha donato
toriale, nonostante il conside- dell’Università di Brescia e di- dei non cardiopatici. In pub- Età media 67 anni, con l’81% 1,3 milioni di euro. Il Ro-
revole aumento di chiamate e rettore dell’unità di Cardiolo- blicazione sull’European Heart dei pazienti maschi. «La no- tary ha garantito agli o-
di casi di arresto cardiaco, ha gia dell’Asst-Spedali Civili del Journal, lo studio descrive, per stra analisi ha mostrato che i spedali dell’area metro-
risposto adeguatamente – capoluogo, da cui risulta che la prima volta nella letteratu- pazienti Covid-19 con conco- politana milanese, alle R-
spiega Alessandra Palo, coau- per i cardiopatici la mortalità ra mondiale, i dati demografi- mitante cardiopatia hanno u- sa, alle associazioni di
trice del lavoro e responsabile ci, le caratteristiche cliniche e na prognosi estremamente se- pubblica assistenza e di
del 118 della provincia di Pavia Intanto uno studio la prognosi dei pazienti Covid- vera, significativamente peg- volontariato e all’istituzio-
–. I cittadini non devono te- bresciano descrive, 19 cardiopatici e confronta giore rispetto agli altri – spie- ne carceraria, oltre 70 mi-
mere di attivare i soccorsi». per la prima volta, questi dati con quelli di pa- ga il professor Metra –. Cause la mascherine, ai princi-
Ma c’è un altro studio che con- zienti senza malattia cardiaca principali di mortalità sono pali ospedali pubblici 11
ferma che se si è cardiopatici i dati demografici, le concomitante. In totale sono state la sindrome da distress ventilatori polmonari e al
la prognosi può essere «signi- caratteristiche cliniche stati considerati 99 pazienti ri- respiratorio acuto (Ards), e- Pio Albergo Trivulzio 500
ficativamente peggiore di e la prognosi dei coverati per polmonite da Co- venti tromboembolici, tra cui camici. Allo stesso modo
quella già grave dei non car- vid-19 tra il 4 e il 25 marzo l’embolia polmonare, e lo i singoli club hanno dona-
diopatici con polmonite da
pazienti Covid-19 con 2020: 53 di essi erano anche shock settico». to tablet e sim card e atti-
Covid-19». È quello coordina- cardiopatia associata cardiopatici, mentre 46 erano vato call center di assi-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
stenza.
BERGAMO CON PIÙ POSITIVI
FASE 2
Oltre 17mila test sierologici Più traghetti
effettuati dal 23 aprile su Lago Como
«Sono 17.278 i test sierologici sui soggetti sottopo- Da lunedì sul lago di Como
sti a quarantena fiduciaria domiciliare effettuati dal torneranno a circolare con
23 aprile scorso in alcune Ats della Lombardia. Dal- maggiore frequenza i tra-
l’analisi dei primi esiti, fatta dal professor Fausto ghetti con trasporto auto
Baldanti del San Matteo di Pavia, sembra emergere tra Menaggio, Bellagio e
che sono stati in quarantena più soggetti di quanti Varenna dalle 5.40 del mat-
non siano entrati realmente in contatto con il virus». tino fino alle 19.55, in vista
Così l’assessore al Welfare Gallera, commenta i ri- della riapertura di molte at-
sultati della prima settimana di test sierologici, che tività e la conseguente
vedono la zona di Bergamo con la percentuale più maggiore necessità di spo-
alta di casi positivi. «Se sarà confermato l’andamento stamento di lavoratori e
di queste analisi, la ripartenza dovrà tener conto che mezzi. Lo rende noto la Na-
la maggior parte dei cittadini è potenzialmente su- vigazione Lago di Como,
scettibile e si rende quindi necessaria la massima che, da lunedì, ripristinerà
prudenza in vista della ripartenza», evidenzia Bal- le corse in battello nel ba-
danti, direttore della Virologia molecolare del- cino di Como tra il capo-
l’Irccs San Matteo. luogo lariano, Tavernola,
Cernobbio, Moltrasio, Tor-
no e Urio, con corse tra le
6.50 e 20.35. Per gestire la
LA RICERCA
N
uova diagnostica per il Sars- situazione sui battelli, sono
Humanitas: allo studio
CoV-2, «in grado di fornire state approntate apposite
informazioni con una grande misure di sicurezza.
sensibilità nell’arco di un’ora». E un
aiuto alle valutazioni dei medici dal-
l’intelligenza artificiale. Sono alcuni ACQUANEGRA S. CHIESE
dei fronti – circa 50 che impegnano cir-
ca 70 tra medici e ricercatori – che ve-
dono impegnato l’Istituto clinico Hu-
manitas di Rozzano (Milano), come
diagnosi in un’ora «Assisto anziana»
Falso, denunciato
annuncia il direttore scientifico del- ra a cogliere aspetti che possano esse- ri clinici, biochimici e la prognosi Un 57enne milanese domi-
l’Irccs, Alberto Mantovani, che offre re di supporto per identificare i pa- dei pazienti, per capire se la gravità ciliato nel Bresciano, L.T., è
anche una panoramica del lavoro in zienti più a rischio per lo sviluppo di del decorso della malattia sia dovu- stato fermato dai militari
corso su Covid-19. «Accanto alla ri- complicanze respiratorie gravi». Con- ta al sistema immunitario, al corre- della stazione carabinieri di
cerca fondamentale, in immunolo- tro «un virus che non conosciamo» ser- do genico, o ad entrambi», eviden- Acquanegra sul Chiese
gia e genetica, abbiamo in atto nu- ve «un approccio a 360 gradi, con il pa- zia Mantovani. (Mantova) durante un con-
merosi studi traslazionali e clinici. ziente al centro». Lo scienziato, assieme ai docenti Mau- trollo, e alla domanda sul-
Sono in corso sperimentazioni lega- E poi c’è la clinica: «Stiamo svilup- rizio Cecconi (Humanitas University), le generalità e al suo spo-
te alla valutazione dell’utilizzo sia di pando e applicando protocolli clinici, e Guido Forni (Università di Torino), stamento ha fornito un’au-
nuovi farmaci, quali tocilizumab o fino all’area di terapia intensiva, per la ha anche firmato un documento con tocertificazione che indi-
remdesivir, sia di diagnostici basati gestione dei pazienti Covid-19. A que- cui la Commissione Salute dell’Acca- cava come motivo di spo-
su anticorpi», elenca. sti si affiancano studi osservazionali demia nazionale dei Lincei prende po- stamento l’assistenza ad
Sul fronte diagnostico, si guarda alla mirati a stabilire correlazioni tra fatto- sizione sulla gestione dell’epidemia di un’anziana del posto inesi-
possibilità di «identificare velocemen- Covid-19 contro le fake news. Questo stente. I militari, insospet-
te i pazienti potenzialmente infetti nel- L’istituto di Rozzano documento, che è aggiornato tutti i titi dalle dichiarazioni e dal-
l’arco di un’ora», illustra Mantovani. ha mobilitato 70 medici mesi per assicurarne la validità, af- l’atteggiamento dell’uomo,
Ancora sul versante diagnostico, ag- e ricercatori per affrontare fronta con criteri esclusivamente me- hanno fatto un controllo.
giunge lo scienziato, uno studio per la dico-scientifici tutti gli aspetti del co- L’uomo è stato denunciato.
valutazione delle Tac toraciche con l’u- «a tutto tondo criticità e ronavirus Sars-CoV-2. (V. Sal.)
tilizzo dell’Intelligenza artificiale «mi- interrogativi sull’infezione» © RIPRODUZIONE RISERVATA
ROZZANO
Un chilo di coca
598
Sono i nuovi casi positivi
93
È il numero dei decessi
-29
Scende ancora il numero
-286
Scende anche il numero
in zaino: arrestato
La polizia di Milano ha ar-
registrati nelle ultime 24 di ieri, mercoledì erano di pazienti ricoverati di pazienti negli altri
restato a Rozzano un ma-
rocchino di 31 anni per de-
ore in Lombardia stati 104, martedì 126 nelle terapie intensive reparti ospedalieri tenzione di sostanza stu-
pefacente ai fini di spaccio,
resistenza a pubblico uffi-
ciale e danneggiamento
BRESCIA, IL CONTINGENTE ALBANESE BRINDAVA ALLA FINE DELLA MISSIONE aggravato. Gli agenti del
commissariato Scalo Ro-
Festa in hotel, multa a sanitari mana hanno individuato un
uomo che, sceso da un’au-
to con uno zainetto in spal-
più che mai colpita». Brescia sato in corsia per l’emergenza Covid- la, si è diretto verso i box
Il giovane aveva scritto al Santo 19, è stato denunciato dalla Polizia con sotterranei di uno stabile.
D
Padre sottolineando l’uso impro- ispiace che un gruppo di profes- multe fino a 500 euro. Secondo le pri- Alla vista dei poliziotti, si è
prio della frase “Scambiatevi il se- sionisti accorso in Italia per aiu- me ricostruzioni sembra che mercoledì liberato dello zaino, per ri-
gno della pace”, gesto non am- tarci contro il Covid-19 sia stato sera in dieci si fossero incontrati in una fugiarsi nel vano cantine.
messo di questi tempi. E poi ave- sanzionato proprio mentre festeggiava la delle camere occupate per una im- Raggiunto dagli agenti ha
va chiesto il dono di una papali- fine della missione umanitaria e ormai provvisato momento di relax e disten- opposto una forte resi-
na. Mercoledì mattina, durante alla vigilia del ritorno nel Paese di origi- sione seguito ai duri giorni in corsia. U- stenza e dopo una collut-
la Messa a Santa Marta, papa ne. Anche se, beninteso, la legge non può na "festa", tuttavia, che in tempi di Co- tazione, i poliziotti sono
Francesco aveva citato quella fare eccezioni. È accaduto mercoledì se- ronavirus non può essere fatta, neppu- riusciti a fermarlo. Nello
lettera come esempio della ra, in una stanza dell’albergo di Brescia re tra medici e infermieri arrivati in Ita- zaino c’era un panetto di
spontaneità dei ragazzi, della dove una decina di appartenenti al con- lia per aiutarci. cocaina del peso di 1.086
«loro concretezza, della loro li- tingente di medici e infermieri albane- In tutto sarebbero una decina i sanzio- grammi. Nell’auto dalla
bertà di dire le cose come sono», si, impegnato nei giorni scorsi negli Spe- nati per l’inosservanza dei divieti, più quale era sceso, invece,
non risparmiando nemmeno dali Civili del capoluogo, stava festeg- due denunce per resistenza e oltraggio. sono stati trovati 615 eu-
«un rimprovero »al papa. Poi è giando la fine della missione italiana, be- Davanti agli agenti, infatti, qualcuno del ro ed un mazzo di chiavi
arrivata la telefonata, un gesto vendo birra e ascoltando musica. Tanto contingente albanese ha reagito male, che hanno portato i poli-
di attenzione che ha donato spe- è bastato per spingere il proprietario del- incredulo di quanto stesse accadendo. ziotti a un appartamento
ranza, ma anche un nuovo l’hotel a chiamare le forze dell’ordine. Sul fatto sta comunque indagando la dello stabile, al cui inter-
sguardo sulla disabilità. Così il gruppo di specialisti albanesi, che questura del capoluogo. (V. Sal.) no sono stati trovati ulte-
© RIPRODUZIONE RISERVATA ieri è tornato a Tirana dopo un mese pas- © RIPRODUZIONE RISERVATA riori 1.355 euro.