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B E AT U S P OPU LU S , C U I U S D O M I N U S DE U S E I U S
SOMMARIO 4119
EDITORIALE
209 LA RIELEZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA
Tra le inquietudini e le speranze degli italiani
La Civiltà Cattolica
Sergio Mattarella è stato rieletto Capo dello Stato. Il suo nome ha raggiunto i 759 voti alla ottava votazio-
ne. I grandi elettori hanno, infine, confermato la situazione precedente alle elezioni presidenziali, optando
per non mutare il quadro che ha garantito al Paese governabilità e stabilità. Ci sembra opportuno tornare
al Messaggio augurale per il nuovo anno, che ha concluso il primo settennato del Presidente, che descri-
veva un sogno di speranza per il futuro del Paese. Nelle parole di Mattarella non c’era traccia di ottimismo
ingenuo, ma piena consapevolezza degli ostacoli da superare. Tre rapporti di ricerca possono aiutare a
scorgere alcune delle ferite che alimentano il senso di inquietudine degli italiani: il crollo delle nascite, il
disorientamento e la grave frattura nel Paese che evidenzia le carenze strutturali nel Mezzogiorno.
ARTICOLI
218 LAICI COME DOCENTI NELLA CHIESA
Scrittori, registi, artisti e compositori
Gerald O’Collins S.I.
Il Vaticano II ha in parte smentito la separazione tra la gerarchia come insegnanti (ecclesia docens)
e i laici come destinatari dell’insegnamento (ecclesia discens). Il Concilio ha affermato il ruolo
profetico dei laici battezzati, in particolare le funzioni didattiche dei genitori e dei catechisti. Do-
vremmo anche riconoscere il posto nella «Chiesa docente» di molti scrittori, artisti, compositori
e registi. Così, dobbiamo comprendere come, insieme a tantissimi altri laici, i particolari carismi
personali di Dante abbiamo incoraggiato e rinnovato la vita di fede di innumerevoli credenti.
L’Autore è professore di teologia presso il Catholic Theological College di Melbourne (Australia).
Il papa san Gregorio Magno (590-604) ha scritto un vero trattato sull’arte di predicare, cioè
di comunicare il Vangelo: la Regola pastorale. Prendendo lo spunto da questo e da altri scritti,
nell’articolo viene sintetizzato il pensiero di Gregorio in quattro forme di comunicazione, da
lui chiamate: aut mala male, aut bona bene, aut mala bene, aut bona male. Dopo di lui, proba-
bilmente nessun papa ha insistito così tanto sulla predicazione come «arte» di comunicare il
Vangelo quanto papa Francesco, che ne ha dato l’esempio con la sua stessa predicazione. Noi
pensiamo che le riflessioni di questi due Papi sull’arte della predicazione possano offrire spunti
validi anche per chi opera al di fuori dell’ambito ecclesiale, nello spazio pubblico.
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Il vescovo di Magonza, il barone von Ketteler (1811-77), non accettava affatto il principio
assolutistico secondo cui il potere dello Stato, incarnato in un monarca oppure nella maggio-
ranza della popolazione, si pone al di sopra del diritto. Guardando alla privazione dei diritti
civili – per esempio, dell’Ordine dei gesuiti –, già 150 anni fa egli aveva chiesto la creazione
di un’istanza di controllo, come una Corte costituzionale, che fosse al di sopra del governo di
Bismark. In questo articolo si esaminano le posizioni dei liberali, dei nazionalisti e dei cattolici
durante la fondazione dell’impero. L’Autore è professore emerito di storia della Chiesa presso
l’Istituto Sankt Georgen, a Francoforte sul Meno.
FOCUS
253 L’EURO COMPIE VENT’ANNI
Étienne Perrot S.I.
Le banconote e le monete in euro celebrano il loro 20° anniversario. Hanno la virtù simbolica
di unire i 19 Paesi che usano l’euro (tra i 27 Paesi dell’Unione Europea). L’euro probabilmente ha
promosso la stabilità dei prezzi e dei tassi di cambio, ma la politica della Banca centrale europea
di abbassare i tassi di interesse ha provocato l’enorme problema sociale della disparità di ricchezza
tra chi possiede titoli o proprietà e i più poveri. Inoltre, la fissazione di un tasso di cambio unifor-
me per Paesi con esigenze diverse ha favorito Germania, Olanda e Austria, a scapito dei Paesi del
Sud (Italia, Spagna, Francia), senza dare all’euro un peso sufficiente rispetto al dollaro. L’Autore
è economista, professore invitato presso l’Università di Friburgo (Svizzera).
Dal 21 al 28 novembre 2021, si è tenuta a Città del Messico la I Assemblea ecclesiale dell’America
Latina e dei Caraibi. L’evento si è posto nel cammino che porterà, nel 2023, al Sinodo generale in
programma in Vaticano. Il card. Pedro Barreto, arcivescovo di Huancayo (Perù) e presidente della
Rete ecclesiale panamazzonica, e Mauricio López Oropeza, membro delle «Comunità di Vita
Cristiana» (CVX) e dell’équipe coordinatrice dell’Assemblea, indicano come la Chiesa del conti-
nente sia chiamata a una «conversione missionaria» e a una «maggiore responsabilità pastorale».
Vera «esperienza di sinodalità», di «ascolto reciproco e discernimento comunitario», l’Assemblea ha
rivolto la sua attenzione alle diverse realtà della regione, «ai suoi dolori e alle sue speranze».
PARTE AMENA
290 «DES PIEDS ET DES MAINS»
«CON I PIEDI E CON LE MANI»
Jean-Pierre Sonnet S.I.
Sette piccole prose estratte da una raccolta di prossima pubblicazione, Sapiens. Nul n’échappe
à l’origine. La raccolta esplora i mille modi con cui i nostri antenati più lontani, Sapiens e,
indirettamente, Neanderthal, continuano ad abitarci: le nostre vite sono legate. I testi della
presente pubblicazione sono stati selezionati sulla base di un criterio tematico: prendono tutti
i piedi o le mani come spunto dell’elaborazione poetica.
PROFILO
296 IL «MIRACOLO» DI RUTILIO GRANDE
Martin Maier S.I.
Il 22 gennaio 2022 il gesuita Rutilio Grande, con i suoi due compagni Nelson Rutilio Lemus
e Manuel Solórzano, e il francescano Cosme Spessotto sono stati beatificati in El Salvador.
Essi rappresentano il nuovo risveglio della Chiesa latinoamericana dopo il Concilio Vaticano
II. Incarnano una Chiesa missionaria che è andata alla periferia, ai margini sociali ed esisten-
ziali. Rappresentano una Chiesa perseguitata che ha generato numerosi martiri per la fede e
la giustizia. In particolare, a Rutilio va riconosciuto il «miracolo» di aver suscitato il grande
impegno di san Oscar Romero per i poveri. L’Autore è direttore dell’organizzazione umani-
taria dei cattolici tedeschi per l’America Latina Adveniat.
SOMMARIO 4119
Erdő P. 307 - Esposito B. 307 - La Valle R. 302 - Martin A. 304 - Politi A. 309 - Timossi R.
G. 305 - Tortello L. 309
LA RIELEZIONE
DEL PRESIDENTE MATTARELLA
Tra le inquietudini e le speranze degli italiani
Sergio Mattarella è stato eletto Capo dello Stato per la seconda volta.
Il suo nome ha raggiunto i 759 voti alla ottava votazione. Ne sarebbero
stati sufficienti 505. I capigruppo dei partiti della maggioranza si erano
recati al Quirinale intorno alle ore 15 di quel giorno, il 29 gennaio, per
209
chiedere al Presidente la disponibilità a essere rieletto. I capigruppo, non
i segretari di partito, come a dire che la base e non solamente i vertici gli
hanno chiesto disponibilità: un bel segno di rispetto sia del Parlamento
sia dello stesso Presidente. Con i capigruppo anche le delegazioni del-
le Regioni. I grandi elettori hanno, dunque, confermato la situazione
precedente alle elezioni presidenziali, optando per non mutare il quadro
che ha garantito al Paese governabilità e stabilità.
Non faremo qui la cronaca delle singole votazioni che i media han-
no seguito istante per istante. Ci preme solo evidenziare le dinamiche
fondamentali che hanno caratterizzato queste elezioni. I voti, sin dall’i-
nizio, si sono orientati verso una figura super partes e non divisiva, de-
cisione che non si adatta alle candidature politiche. La ricerca di questa
figura non è andata a buon fine.
Dopo la decisione di Silvio Berlusconi – candidato «di parte» – di
ritirare la propria candidatura, i veti incrociati degli schieramenti si
sono sovrapposti fino alla candidatura della seconda carica dello Stato,
la presidente del Senato Elisabetta Casellati, da parte del centrodestra.
L’operazione si è trasformata in un boomerang che ha fatto implodere
lo schieramento. «Il centrodestra parlamentare credo che non esista»,
è giunta ad affermare Giorgia Meloni. D’altra parte, anche il centrosi-
Il declino demografico
La terza sfida si può rintracciare nel Rapporto «Qualità della vita 2021»,
pubblicato da Il Sole 24 Ore. Esso ci mostra un’Italia a due velocità, che ri-
propone la grande frattura tra i territori del Nord e quelli del Mezzogiorno.
A uno sguardo complessivo sui dati relativi agli indicatori di be-
nessere utilizzati nel Rapporto, appare un panorama positivo rispetto
215
all’anno passato. Dopo l’avvento della pandemia, la ripresa delle attivi-
tà economiche e sociali, anche per merito dei vaccini, mostra segnali
positivi nei diversi ambiti: da ricchezza e consumi ad affari e lavoro; da
società e salute ad ambiente e servizi; da giustizia e sicurezza a cultura
e tempo libero. Rispetto all’anno precedente, nel 2021 la produzio-
ne per abitante è cresciuta del 7,5%; i depositi bancari sono cresciuti
dell’8,2%; è ripresa la mobilità della popolazione, come evidenziano le
iscrizioni e cancellazioni anagrafiche, cresciute del 69,9% e dell’81,4%.
Quando però si esaminano le classifiche delle province, le posi-
zioni mostrano una forte disuguaglianza territoriale, specialmente in
alcuni settori strategici. Tante province settentrionali si collocano nei
primi posti, mentre tra gli ultimi ci sono sempre province meridiona-
li. Se si eccettuano gli indicatori sulle proposte culturali e quelli sulla
sostenibilità ambientale, in tutti gli altri casi le posizioni rimangono le
stesse. Nella classifica, le differenze emergono negli aspetti economici:
i maggiori redditi da lavoro o da pensione di vecchiaia si trovano nel
Nord, mentre i numeri più alti di beneficiari di reddito di cittadinanza
sono nelle province del Mezzogiorno. E si verificano situazioni simili
quando si considerano la raccolta differenziata o i km di piste ciclabili,
la spesa sociale nei comuni o l’indice di lettura e l’indice di sportività.
Come è suggerito nel Rapporto, le risorse stanziate dal Piano nazio-
nale di ripresa e resilienza (Pnrr) per i territori del Meridione potrebbe-
ro dare un forte stimolo a ridurre le distanze. Sarebbe però importante
promuovere gli attori economici che con le loro imprese e le filiere pro-
EDITORIALE
duttive sono presenti sui territori e già protagonisti sul territorio insieme
alla società civile, che rimane una delle realtà più vitali. D’altra parte, gli
estensori del Rapporto segnalano che dovrebbero emergere una maggio-
re fiducia dei cittadini e una maggiore capacità delle amministrazioni,
che risultano meno organizzate e meno efficaci nel proporre progetti. In-
fine, si auspicano azioni di contrasto alle diverse realtà pubbliche o private
che sopravvivono grazie a un sistema assistenzialista, perché esse finiscono
per consumare la qualità della vita dei cittadini, invece di promuoverla.
217
L’appello ai giovani
La Civiltà Cattolica
ARTICOLI
Scrittori e registi
cristiani laici. Ma non è il solo. Tra gli esponenti della «Chiesa do-
cente» ce ne sono tantissimi altri, uomini e donne. Possiamo citare
poeti come Thomas Stearns Eliot e John Milton; apologeti come
Gilbert Keith Chesterton, Clive Staples Lewis, Romano Guardini
e Dorothy L. Sayers; autori di narrativa come Georges Bernanos,
Miguel de Cervantes, Fëdor Dostoevskij, Flannery O’Connor e
Lev Tolstoj. Tutti costoro hanno aiutato innumerevoli uomini e
donne a comprendere e a vivere il messaggio di Gesù, dimostran-
dosi così maestri della Chiesa.
In questo contesto, non dobbiamo dimenticare le mistiche classi-
che, come Giuliana di Norwich, Ildegarda di Bingen e Caterina da
Siena. Il contributo all’insegnamento sulla preghiera e su altri aspetti
della vita spirituale dato da Ildegarda, Caterina, Teresa d’Ávila e Teresa
224
di Lisieux è stato ufficialmente riconosciuto, ed esse sono state annove-
rate tra i «dottori della Chiesa». Queste sante non hanno ricevuto mai
l’Ordine sacerdotale, eppure da tempo si sono affermate come creative
maestre per la Chiesa cristiana, e anche al di là dei suoi confini.
Artisti
Conclusione
cio: «Pregate voi per noi, affinché siamo in grado di operare per voi
come si conviene, perché la lingua non resti inceppata nell’esortare,
e il nostro silenzio non condanni presso il giusto giudice noi, che
abbiamo assunto l’ufficio di predicatori» (OmVang I, 17, 3). A volte
il predicatore tace a motivo dei suoi peccati; a volte sono i peccati
del popolo a impedire la parola. Comunque, «si sa con tutta certez-
za che il silenzio del pastore nuoce talvolta a lui stesso, e sempre ai
fedeli a lui soggetti» (ivi).
Conclusione
1. Cfr C. Waagen, Der unfehlbare Papst oder die große Häresie des 19.
Jahrhunderts. In aphoristischen Bemerkungen populär besprochen, München, L.
Finsterlin, 1871, 30; 37. Su questo intreccio tra anti-infallibilismo e nazionalismo
tedesco, cfr K. Schatz, Vaticanum I 1869-1870, vol. III, Paderborn, F. Schöningh,
1994, 245 s.
2. Cfr T. Bendikowski: 1870/71. Der Mythos von der deutschen Einheit,
München, C. Bertelsmann, 2020.
3. Qui citato secondo l’edizione completa delle sue opere: W. E. von
Ketteler, Sämtliche Werke und Briefe, Mainz, Hase & Koehler, 1977-2001, I, 1-5;
II, 1-6.
I CATTOLICI E LA FONDAZIONE DELL’IMPERO TEDESCO
16. Una descrizione di questi dibattiti si trova negli scritti sul partito di Centro
e il Kulturkampf; nella prospettiva cattolica, specialmente nello scritto di W. E. von
Ketteler, Die Centrums-Fraktion auf dem ersten Deutschen Reichstage, Mainz, F.
Kirchheim, 1879. Sulla Adressdebatte, cfr W. E. von Ketteler, Sämtliche Werke und
Briefe, cit., I, 4, 77-84; sulla Grundrechtsdebatte, cfr ivi, 84-94. Per quanto riguarda i
discorsi di Ketteler sulla Adressdebatte, cfr ivi, 1-8; sulla Grundrechtsdebatte, cfr ivi, 9-20.
I CATTOLICI E LA FONDAZIONE DELL’IMPERO TEDESCO
22. Cfr W. E. von Ketteler, Sämtliche Werke und Briefe, cit., I, 4, 225 s.
23. Cfr ivi, 226-230.
24. Ivi, 228.
ARTICOLI
Il simbolo dell’euro
1. C. Lager, L’ Europe en quête de ses symboles, Berne, Peter Lang, 1995, 58.
L’EURO COMPIE VENT’ANNI
Le questioni politiche
Il pericolo dell’inflazione
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L’EURO COMPIE VENT’ANNI
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FOCUS
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L’EURO COMPIE VENT’ANNI
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FOCUS
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L’EURO COMPIE VENT’ANNI
bi, per far abbassare il suo prezzo – non presenta solo vantaggi.
Aumentando il costo delle valute estere, la svalutazione fa salire i
prezzi dei prodotti importati, con una duplice conseguenza: sfa-
vorire le importazioni, divenute più costose, e favorire l’inflazio-
ne interna. Questo meccanismo non è più possibile dal momento
in cui l’euro viene fissato sui mercati dei cambi a un tasso che
riflette non le esigenze di un particolare Paese – Italia, Spagna o
Francia –, ma di un insieme europeo con esigenze diverse.
La conseguenza è insidiosa. La relativa stabilità monetaria, sia
all’interno in termini di inflazione sia all’esterno in relazione al tas-
so di cambio, provoca una disparità di crescita molto visibile nelle
statistiche del Pil dei Paesi membri dell’Unione. Se il relativo calo
dei prezzi dei manufatti è un vantaggio per il consumatore, esso ri-
263
flette un inasprimento della concorrenza industriale per le imprese
stabilite sul territorio nazionale. Ciò spiega la deindustrializzazione
e le difficoltà che incontrano i Paesi del Sud Europa nel raggiungere
la piena occupazione.
Lavorando sulle statistiche europee tra il 1999 e il 2019, il
Centre for European Policy (Cep), con sede a Bruxelles, ha calco-
lato quanto la Germania e l’Olanda hanno guadagnato dall’eu-
ro. A parità di condizioni, secondo questo studio, ogni tedesco
avrebbe guadagnato poco più di 23.000 euro in più in vent’anni,
mentre ciascun italiano avrebbe perso quasi 56.000 euro, ovvero
circa 246 euro al mese, e il francese poco meno. Queste cifre
sono state molto dibattute, ma non è stata messa in discussione
la tendenza di fondo.
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FOCUS
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L’ETIOPIA CONTRO IL TIGRAY: DA UNA
GUERRA A UN CONFLITTO MINORE?
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FOCUS
266
Reazione di fronte a una reazione
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L’ETIOPIA CONTRO IL TIGRAY
popolare di Liberazione del Tigray (Fplt) per far cadere il regime comunista di Mengistu.
8. Cfr M. Duteil, «Pouvoir militaire et tradition impériale», in Autrement
10. D. Machulka, «Les voies étroites d’un pays à l’équilibre fragile», cit., 1085.
Trova questo quotidiano o rivista molto prima sul sito eurekaddl.wtf , su https://t.me/eurekaddlquotidiani e su https://t.me/eurekaddlriviste
FOCUS
11. Ch. Clapham, «40 ans après la mort d’Hailé Sélassié, le décollage de
l’Éthiopie», in The Conversation (https://theconversation.com/40-ans-apres-la-
mort-dhaile-seliasse-le-decollage-de-lethiopie-46757), 25 settembre 2015.
12. Ivi.
13. Ivi.
14. Cfr H.-H. Kibangou, «Le Tigré: une crise aux accents profonds», in L’E-
sprit libre (https://revuelespritlibre.org/le-tigre-une-crise-aux-accents-profonds),
3 ottobre 2021.
15. Cfr D. Machulka, «Les voies étroites d’un pays à l’équilibre fragile», cit.,
1085.
16. Cfr Ch. Clapham, «40 ans après la mort d’Hailé Sélassié…», cit.
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L’ETIOPIA CONTRO IL TIGRAY
storia ancora una volta si ripetesse. In effetti, uno sguardo alla storia
recente di questo Paese indica che ogni regime ha dovuto affron-
tare diverse forme di dissenso. Così, gli anni Settanta del secolo
scorso furono segnati dalla carestia a Wollo, accompagnata dall’in-
stabilità politica, che portò alla deposizione del re Hailé Sélassié nel
1974, al suo rapimento dal palazzo del «Vecchio Guébi» il 12 set-
tembre 197431, e poi al suo assassinio, il 27 agosto 1975, da parte di
un regime militare brutale e violento, il Derg (nome derivato dalla
lingua ecclesiastica ge’ez, che significa «comitato»), a capo del quale
c’era Mengistu32.
Una ribellione in parte tigrina (Fplt) ed eritrea pose fine al
dominio militare nel 1991. «È questa la situazione che ha eredita-
to il Fronte rivoluzionario e democratico dei popoli d’Etiopia»33.
272
Secondo Haji, «i tentativi di integrare nell’Impero società estrema-
mente eterogenee per quanto riguarda i valori e la cultura della
classe dirigente sono falliti; essi rimangono all’origine degli attuali
conflitti politici»34.
Alcune osservazioni
37. L. Kelly, «Biden appoints special envoy for Horn of Africa amid conflict in
Ethiopia», in The Hill (https://thehill.com/policy/international/africa/549971-biden-
appoints-special-envoy-for-horn-of-africa-amid-conflict-in), 23 aprile 2021.
38. Cfr OCHA, «Ethiopia: Tigray Región Humanitarian Update. Situation Re-
port», in https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/Situation%20Report%20
-%20Ethiopia%20-%20Tigray%20Region%20Humanitarian%20Update%20-%20
14%20May%202021.pdf
39. L. Lonas, «UN warns sexual violence being used as war wea-
pon in Ethiopia’s Tigray region», in The Hill (https://thehill.com/policy/
international/548574-un-warns-sexual-violence-being-used-as-war-weapon-
in-ethiopias-tigray), 15 aprile 2021.
40. Ivi.
FOCUS
41. Ivi.
42. Cfr L. Kelly, «US expresses “grave concern” over harrowing reports of
atrocities in Ethiopia», in The Hill (https://thehill.com/policy/international/547159-
us-expresses-grave-concern-over-harrowing-reports-of-atrocities-in), 8 aprile
2021.
43. Ivi.
44. «L’administration de Joe Biden a annoncé, samedi, avoir exclu l’Éthio-
pie, le Mali et la Guinée de l’Agoa, un accord commercial liant les États-Unis
à l’Afrique», in https://amp.france24.com/fr/am%C3%A9riques/20220102-les-
%C3%A9tats-unis-excluent-l-%C3%A9thiopie-le-mali-et-la-guin%C3%A9e-
de-l-accord-commercial-agoa
45. Cfr «Tigré: les rebelles accusent l’Union africaine de “partialité”», in https://
fr.africanews.com/amp/2021/08/29/tigre-les-rebelles-accusent-l-union-africaine-
de-partialite/, 29 agosto 2021.
46. Cfr Ch. Châtelot, «L’Union africaine manque de dirigeants à la vi-
sion réellement panafricaine», in Le Monde (https://www.lemonde.fr/afrique/
L’ETIOPIA CONTRO IL TIGRAY
article/2022/01/l-union-africaine-manque-de-dirigeants-a-la-vision-reellement-
panafricaine_6108185_3212.html), 4 gennaio 2022.
47. Cfr D. F. Runde, «Conflict in Ethiopia creates opening for WHO re-
form», in The Hill (https://thehill.com/opinion/international/546146-conflict-in-
ethiopia-creates-opening-for-who-reform), 2 aprile 2021.
48. Cfr «En Éthiopie, les rebelles tigréens contrôlent de nouveau la ville de La-
libela», in https://amp.france24.com/fr/afrique/20211213-en-%C3%A9thiopie-
les-rebelles-tigr%C3%A9ens-contr%C3%B4lent-de-nouveau-la-ville-de-
lalibela
49. Cfr «Le gouvernement affirme avoir repris deux villes clés aux rebelles», in
La Presse (www.lapresse.ca/international/afrique/2021-12-06/ethiopie/le-gouver-
nement-affirme-avoir-repris-deux-villes-cles-aux-rebelles-ph), 29 gennaio 2022.
50. Cfr «Comment les drones ont fait basculer le conflit en Éthiopie», in
Flipboard (www.i.fr/fr/afrique/comment-les-drones-ont-fait-basculer-le-conflit-
en-ethiopie), 23 dicembre 2021.
FOCUS
Per concludere
LA I ASSEMBLEA ECCLESIALE
DELL’AMERICA LATINA E DEI CARAIBI
L’esperienza concreta di un processo sinodale
Card. Pedro Barreto Jimeno S.I. - Mauricio López Oropeza
Jean-Pierre
SONNET
DES PIEDS ET DES MAINS
La droiture de Dieu
L’homme se dresse, oscille sur ses pieds,
s’enracine et s’élève dans l’éclaircie du lieu.
Il emprunte au pin, au mélèze, et au cèdre,
aux graminées, d’abord,
la verticale de l’être, la droiture de Dieu.
La rettitudine di Dio
L’uomo si alza, oscilla sui suoi piedi,
si radica e si eleva nella schiarita del luogo.
Prende dal pino, dal larice e dal cedro,
dalle graminacee, innanzitutto,
la verticale dell’essere, la rettitudine di Dio.
Cinquante-deux os
292 Cinquante-deux mots, autant que d’os dans
nos pieds, pour en faire l’éloge.
D’être au matin de ce jour ce qu’ils furent au
premier jour :
les acteurs de notre insurrection.
Nous nous mîmes debout et nous vîmes plus
loin,
en tutoyant la terre sur la plante des pieds.
L’invention de la paix
Ils firent les fiers, ils firent les forts
d’ignorer la main franche, et levée,
la paume ouverte et nue, et tout ce qu’elle disait.
Il essayait la paix, ils pratiquaient la guerre.
«Beat»
De la paume et des mains, il prodigue entendu
la cadence complice :
mélopée de la peau à la peau, litanie impromptue
et propice.
Le tempo fait écho à l’écho, à la stase et l’extase
des cœurs,
à la vie qui bat, de la mère à l’enfant.
JEAN-PIERRE SONNET
Cinquantadue ossa
Cinquantadue parole, tante quante le ossa dei 293
nostri piedi, per farne l’elogio.
Per essere al mattino di questo giorno ciò che essi
furono il primo giorno:
gli attori della nostra insurrezione.
Noi ci mettemmo in piedi e vedemmo più
lontano,
dando del tu alla terra sulla pianta dei piedi.
«Beat»
Con i palmi e con le mani, egli prodiga inteso la
cadenza complice:
melopèa da pelle a pelle, litania improvvisata e
propizia.
Il tempo fa eco all’eco, alla stasi e all’estasi
dei cuori,
alla vita che batte, dalla madre al figlio.
PARTE AMENA
Une trace
Quand tu marches à bon pas,
ils sont là par milliers à te suivre à la trace:
la cohorte des hommes,
les yeux sur la nuque, les reins, les chevilles, de
celui qui précède.
Elle migre, notre espèce, jusqu’à la Terre de Feu,
jusqu’au pied sur la lune,
294 et ne laisse qu’une trace.
Una traccia
Quando tu cammini di buon passo,
loro sono lì a migliaia a seguire la tua traccia:
la coorte degli uomini,
gli occhi sulla nuca, le reni, le caviglie, di colui che
precede.
Migra, la nostra specie, fino alla Terra del Fuoco,
fino al piede sulla luna,
e lascia solo una traccia. 295
Un pastore
Rutilio e Romero
nodo dell’Amazzonia, che nella sua visione di una Chiesa dal volto
amazzonico doveva aprire nuove strade per la Chiesa. Un importante
passo avanti è stato fatto con l’istituzione della Conferenza ecclesiale
amazzonica Ceama, con il fine di mettere in pratica le conclusioni del
Sinodo. Nella nuova Conferenza sono rappresentati vescovi, sacerdoti,
diaconi e membri delle popolazioni indigene di tutti e nove gli Sta-
ti dell’Amazzonia. Un grande evento innovatore ha avuto luogo in
Messico dal 21 al 28 novembre 2021: la I Assemblea ecclesiale dell’A-
merica Latina e dei Caraibi. In realtà, nella serie delle grandi assemblee
episcopali latinoamericane seguite ad Aparecida 2007, questa doveva
essere la sesta. Ma papa Francesco desiderava esplicitamente che non
si tenesse un’assemblea di vescovi, bensì un’assemblea ecclesiale, con il
coinvolgimento di sacerdoti, religiosi e laici2.
301
Molto di quello che oggi si trova nell’agenda del rinnovamento
della Chiesa in America Latina e nei Caraibi era stato già anticipato
da Rutilio Grande nel suo progetto di una pastorale missionaria
rurale ad Aguilares: il nuovo slancio missionario, la nuova parteci-
pazione dei laici, il riconoscimento delle tradizioni indigene, il con-
tributo profetico della Chiesa alle trasformazioni politiche e strut-
turali. Così, le beatificazioni del 22 gennaio sono state un segnale
che incoraggia la Chiesa a percorrere la sua strada di conversione
sociale, culturale, ecologica e sinodale.
302
RANIERO LA VALLE
N O, NON È LA FINE.
SE IL MONDO CI SFUGGE DI MANO
Bologna, EDB, 2021, 158, € 13,00.
ID.
O RA SI PUÒ
Torino, Giappichelli, 2021,
104, € 11,00.
Nei due testi Raniero La Valle, già direttore de Il Popolo con Aldo Moro e
dell’ Avvenire d’Italia negli anni del Concilio, affronta un controverso proble-
ma dei nostri giorni: stiamo davvero andando verso la distruzione del mondo?
Il primo volume, No, non è la fine. Se il mondo ci sfugge di mano, sintetizza
il più profondo terrore dell’uomo: la perdita del controllo; e la morte, indivi-
duale o come fine del mondo, è la realtà incontrollabile per eccellenza. L’A.
esamina gli aspetti economici, politici, sociali, ecologici di un mondo che si
sta distruggendo: il clima impazzito, l’aumento delle temperature, i ghiacciai
che si sciolgono, il buco dell’ozono, la pandemia inquietante ecc. Tutto sem-
bra indirizzarci verso una fine; ma il mondo finirà davvero? Forse la fede ci
salverà dalla fine? C’è un Dio che potrà salvarci dalla catastrofe?
Il 4 ottobre 2020 papa Francesco pubblicava l’enciclica Fratelli tutti, dove la
parola che incoraggia e cancella le differenze non è tanto «fratelli», ma «tutti».
Proprio tutti siamo nel cuore di Dio. Non a caso, la figura emblematica posta
al centro dell’enciclica è il Samaritano: il suo farsi prossimo indica l’essere pros-
simo a tutti. Ecco la ragione dell’enciclica: se vogliamo salvare la Terra, non
Giancarlo Pani
ALDO MARTIN
La sinodalità appare come una questione attuale, eppure era presente fin dalle
origini della storia della Chiesa. Nel tentativo di mettere in luce le radici bibliche
di questo tema, un dato di cui si deve prendere atto è che il termine non ricorre
nel canone neotestamentario. Aldo Martin, professore di esegesi del Nuovo Te-
stamento presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Vicenza, nel tentativo di
mostrare che questo dato non deve sorprendere, intraprende un percorso esegetico
attraverso il canone biblico, con l’intenzione di riscoprire le radici della sinodalità.
L’analisi si muove attraverso una sequenza storico-narrativa, articolata in cinque
tappe: quelle di una Chiesa «convocata, attuata, strutturata, inviata ed escatologi-
camente orientata». Le singole sezioni non solo sono orientate a mostrare i luoghi
biblici a cui fanno riferimento, ma a partire da questi aprono spazi del possibile, per-
corsi di quella sinodalità che nella sua radice greca significa «camminare insieme».
Il primo dato da acquisire per una comprensione dell’ecclesiologia sinodale
è che la Chiesa si configura come realtà convocata: fin dal canone anticotesta-
mentario è infatti Dio che chiama. La Chiesa è istituita da Dio come comunità,
come popolo credente fra le genti (cfr Es 12,6). Ma quali sono le caratteristiche
di questa sua dimensione sinodale? La Chiesa si realizza quando si raduna in as-
semblea per celebrare l’Eucaristia o per risolvere questioni teologiche e pastorali,
mostrando la propria natura di comunità di persone che vivono un legame di
fratellanza alla luce della Parola di Dio e sono un soggetto collettivo di un’ini-
ziativa di salvezza (cfr Gal 3,26–28). Da qui deriva un metodo: le modalità della
celebrazione, come nella risoluzione delle problematiche, sono sempre corali (cfr
At 15,6–29); richiedono la partecipazione di più persone in forza dei loro compiti
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Mattia Vicentini
tarsi, senza troppe difficoltà, nel complesso panorama delle «ipotesi su Dio»,
antiche quanto la filosofia, eppure perennemente attuali.
Il problema dell’esistenza di Dio è anzitutto questione di teologia natu-
rale, filosofica, attenta alle domande fondamentali che da sempre albergano
nel cuore di ognuno, credente o meno, che si dichiari ateo o agnostico, che
lo ammetta oppure no. Specialmente quando gli eventi pongono un uomo
davanti ai propri limiti, l’interrogativo sul senso della vita si impone, anche
a coloro che hanno saputo abilmente aggirarlo per lungo tempo, e allora
l’esigenza di una risposta sembra farsi più urgente. Ciò accade perché l’uo-
mo, per sua natura, ha bisogno di capire il «perché» della propria esistenza in
questo mondo. Ma le questioni di senso circa la sua identità, l’origine e il fine
della sua vita lo conducono inevitabilmente a interrogarsi su Dio.
È così che, citando Cornelio Fabro, noto filosofo cattolico, l’A. può affer-
mare che «l’esistenza di Dio è il problema dei problemi»; e ancora, «è il pro-
blema essenziale dell’uomo essenziale, dal quale ogni altro problema dell’e-
306
sistenza prende la sua ultima chiarezza» (p. 16). Non è un caso se, in ambito
filosofico, attorno a tale questione si muovano varie correnti di pensiero,
secondo diverse prospettive, talvolta persino radicate in prese di posizione
a priori. Correnti atee, agnostiche e/o credenti, spesso non prive di errori e
contraddizioni, ma pur sempre in cerca di una risposta di senso. In questo
volume esse vengono presentate dall’A. nelle loro linee essenziali e negli svi-
luppi più recenti, per essere sottoposte a un’attenta analisi critica.
Il libro si articola in quattro capitoli, con una «Premessa», una «Con-
clusione» e interessanti «Suggerimenti bibliografici», per chi volesse appro-
fondire l’argomento. Il lettore viene introdotto gradualmente nella com-
plessa tematica in questione, con chiarezza di linguaggio e un incedere
lineare e scorrevole, cosicché essa risulta pienamente comprensibile an-
che ai non esperti di filosofia naturale. Occorre dunque riconoscere la
capacità dell’A. di rivolgersi a un pubblico assai ampio, rendendo acces-
sibili questioni tanto articolate, per orientarsi all’interno delle quali si
richiede non poco senso critico.
Leggendo le pagine di questo libro, qualcuno potrebbe persino scoprirsi
«erede» inconsapevole di alcune correnti filosofiche, e individuare in esse le
origini del proprio modo di pensare e giudicare la vita e il mondo. Non sarà
difficile, per un occhio sufficientemente critico, attento ai risvolti della cul-
tura contemporanea, individuare, in certe tendenze del pensiero su Dio che
hanno attraversato la storia e sono attualmente in voga, i motivi ispiratori
di espressioni culturali, pedagogiche, politiche e sociali dei nostri giorni. Ad
esempio, si può forse negare, come dichiara l’A., che «l’ateismo è sempre più
un protagonista del nostro tempo, in una misura in cui nelle epoche passate
non sarebbe stato neppure lontanamente immaginabile» (p. 40)?
Non si tratta semplicemente di teorie, ma di prassi che vanno conso-
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
lidandosi in tanti campi del nostro sapere e della vita comune: prassi che
plasmano la mentalità del secolo, dando forma a intere generazioni, con
tutto ciò che ne consegue. Secondo Timossi, eludere il problema, o aggi-
rarlo «sostenendo magari che in fondo nessuno è veramente ateo» (p. 40),
non può essere la soluzione.
La confutazione delle principali obiezioni dell’ateismo teorico all’esisten-
za di Dio e alle posizioni degli agnostici condotta in questo volume può
senz’altro aiutare a riflettere sull’inconsistenza di certe posizioni. E, in defi-
nitiva, è da apprezzare il tentativo dell’A. di «analizzare con obiettività la ra-
gionevolezza o meno dell’ipotesi dell’esistenza di Dio», con l’invito esplicito
«rivolto ai credenti, agli atei e agli agnostici a confrontarsi in modo aperto e
moderno con un problema antico quanto l’umanità» (p. 8).
Pamela Salvatori
307
PÉTER ERDŐ
Patrick Valdrini
l’impopolarità, facendosi carico di tutti gli onori e oneri che sarebbero de-
rivati dalle sue scelte. Gli esempi, al riguardo, non mancano di sicuro: dalla
«Dichiarazione di Berlino» del 2007, passando per il celebre «Wir schaffen
das», pronunciato nel 2015, fino alle scuse rese nel marzo del 2021 – du-
rante una trasmissione televisiva – per un lockdown forse intempestivo ed
eccessivamente severo.
Grazie alla notevole abilità negoziale, all’instancabile ricerca del com-
promesso, alla cultura della responsabilità e della discrezione, la cancelliera
è riuscita a gestire le tante crisi che ha dovuto fronteggiare. Ed è interes-
sante notare come i principali partecipanti alla recente contesa elettorale
possano essere considerati, in definitiva, suoi eredi, dal momento che non
sembrano affatto intenzionati a utilizzare altri strumenti. Ci si chiede però
se, avvalendosi di un simile armamentario, i suoi successori siano in grado
di imprimere una direzione alle radicali trasformazioni che vanno profi-
landosi nel contesto globale.
310
Enrico Paventi
OPERE PERVENUTE
ARTE SCIENZE
BUTERA R., La morale del deseo. La BRANCATO F., L’uomo e la sua origine. Tra
dimensione etica dei film di Pedro Almodóvar, creazione ed evoluzione, Milano, Mimesis, 2021,
Roma, LAS, 350, € 24,00. 320, € 26,00.
ECONOMIA SPIRITUALITÀ
FARINA F., Lo Stato sociale. Storia, politica, BERTOLUCCI M., Care sorelle. Omelie alle
economia, Roma, Luiss University Press, 2021, suore, Teramo, Palumbi, 2021, 240, € 12,00.
682, € 25,00. BIFFI G., Se Cristo è Risorto ed è vivo cambia
tutto (E. GHINI), Castel Bolognese (Ra), Itaca,
2021, 224, € 18,00.
LETTERATURA FORTUNATO E., E se tornasse Gesù? La
Gilgamesh. Il poema epico babilonese e altri domanda al cuore del Cristianesimo, Cinisello
testi in accadico e sumerico (A. GEORGE), Milano, Balsamo (Mi), San Paolo, 2021, 128, € 14,00.
Adelphi, 2021, 308, € 24,00. PINOTTI F., La setta divina. Il movimento
GUZZETTA L. F., La scrittura autoriflessiva. dei Focolari fra misticismo, abusi e potere, Milano,
«Una vita» di Svevo e altri saggi, Pesaro, Metauro, Piemme, 2021, 496, € 19,90.
2021, 352, € 24,00. SIMONELLI C., Juana Inés de la Cruz. «Volgi
ZANGRILLI F., Una scrittura fantastica. te stessa gli occhi e troverai che è possibile», Cinisello
Massimo Bontempelli narratore, ivi, 2021, 260, Balsamo (Mi), San Paolo, 140, € 14,00.
€ 24,00. SOLDI P., Poveri a palazzo. Carlo Tancredi
e Giulia, marchesi di Barolo: una santa storia
d’amore, Castel Bolognese (Ra), Itaca, 2021, 224,
PASTORALE € 18,00.
FRANCO S., Prima che l’abuso accada. La TILLETTE DE CLERMONT - TONNER-
finestra del padre, Milano, Sugarco, 2021, 268, RE É., Un’audace speranza, Magnano (Bi), Qiqajon,
€ 18,80. 2021, 192, € 20,00.
LAVIGE J. C., Un cammino ancora possibile?
La vita religiosa nel nostro tempo, Magnano (Bi), TEOLOGIA
Qiqajon, 2021, 128, € 20,00.
NARO M., Protagonista è l’abbraccio. Temi PASQUALE G. - MURIĆ B., Teologia
teologici nel magistero di Francesco, Venezia, fondamentale. Il «Logos» tra comprendere e credere,
Marcianum, 2021, 312, € 26,00. Roma, Carocci, 2021, 572, € 52,00.
STAGLIANÒ A., Pop - Theology per giovani.
Autocritica del cattolicesimo convenzionale per
PEDAGOGIA un cristianesimo umano, Soveria Mannelli (Cz),
Rubbettino, 2021, 148, € 14,00.
Viaggio nelle Character Skills. Persone, relazioni,
valori (G. CHIOSSO – A. M. POGGI – G. VIT
TADINI), Bologna, il Mulino, 2021, 320, € 23,00. VARIE
MILITELLO S., Spiritualità della musica,
SACRA SCRITTURA Cinisello Balsamo (Mi), San Paolo, 2021, 128,
RAVASI G., Biografia di Gesù. Secondo i € 14,00.
Vangeli, Milano, Raffaello Cortina, 2021, 252, ORLANDI M., Romena. Porto di terra, ivi, 2021,
€ 19,00. 224, € 18,00.
NOTA. Non è possibile dar conto delle molte opere che ci pervengono. Ne diamo intanto un annuncio
sommario, che non comporta alcun giudizio, e ci riserviamo di tornarvi sopra secondo le possibilità e lo
spazio disponibile.
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