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Mensile - Anno XII - N° 124 - PRIMA IMMISSIONE 13 Febbraio 2019 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. Postale - D.L.

353/03 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 - Comma 1 - Aut C/RM/65/2011 - Rm €9,90


Periodico mensile
Numero 124 FEBBRAIO 2019 - Anno XII - Prima uscita 10 Febbraio 2019
Sede Legale
Via Francesco D’Ovidio n. 64 - 00137 ROMA
Redazione
Via Monti Sabini n°148 - 00015 Monterotondo (RM)

L
Tel/fax 06.9065049 - E-mail: info@xpublishing.it a Sacra Sindone è sempre argomento di interesse, ma un recente studio
Direttore Editoriale Adriano Forgione scioglie altri dubbi legati alla Reliquia. Lo studio ha confermato che
(adriano.forgione@xpublishing.it) l’Uomo della Sindone ha il braccio destro più lungo di 6 centimetri
Direttore Responsabile Giuseppe Morelli rispetto a quello sinistro. Un particolare che potrebbe essere ricondotto ad
(pino.morelli@xpublishing.it) una frattura al gomito o di una lussazione alla spalla, compatibile con la cro-
Direttore Artistico e Progetto grafico Alberto Forgione cifissione. Questo studio è il frutto del lavoro di un team di medici torinesi,
(alberto.forgione@xpublishing.it) guidato da Filippo Marchisio, primario di Radiologia dell’Ospedale di Rivo-
Amministratore Unico Adriano Forgione li. Tutto ciò non lo si può vedere direttamente sulla Sindone, in quanto una
(amministrazionexp@gmail.com) parte di braccia e spalle è andata perduta in seguito a un incendio nel 1532
Direttore BOOXTORE Mike Plato che ha fuso il contenitore d’argento che la preservava, con alcune gocce di me-
(mike.plato@xpublishing.it) tallo che penetrando il Telo piegato, lo hanno perforato. Quei fori sono stati
Segreteria e Abbonamenti (info@xpublishing.it) rammendati con toppe applicate delle suore di Chambery.
(mike.plato@xpublishing.it) Per realizzare lo studio è stato necessario l’impiego di un volontario con le
Traduzioni Mikaela Zanzi stesse caratteristiche dell’Uomo del Telo per poter sovrapporre le immagini e
confrontarle. Proprio per questo motivo, Marchisio ha utilizzato per la prima
Articoli scritti da: volta la TAC e un volontario di 32 anni per ricostruire le parti mancanti del
Adriano Forgione, Frank Joseph, Mike Plato, Robert Schoch, Richard Smoley,
Valentina Ferranti, Costanza Bondi, Matteo Agosti, Laura Lee, Stefano Romanini, Sacro Telo andate perdute nell’incendio di Chambery. La scansione è stata
Claudia Salazar eseguita con un fascio di raggi X a basso dosaggio, grazie alla macchina di ul-
Stampa tima generazione dell’Istituto di Radiologia di Torino. Lo studio è stato re-
TUCCILLO ARTI GRAFICHE srl datto con il medico legale Pierluigi Baima Bollone, rinomato esperto della
Trav. Via P. DONADIO snc
80024 Cardito (Napoli) Sindone, e sarà pubblicato a breve. Inoltre, questa ricerca ha confermato an-
Distributore esclusivo per l'Italia che la veridicità delle macchie di sangue, le quali erano state messe in dub-
Pieroni Distribuzione srl - Via C. Cazzaniga, 64 - 20132 Milano bio da un precedente studio, di cui ci siamo occupati criticamente nel nu-
Centr. Tel 02.25823176
mero 119. Dunque, grazie alla TAC si è riusciti a fare luce su uno dei tanti
Editore enigmi della Sindone, ovvero l’asimmetria delle braccia. La TAC permette di
X Publishing srl
Via Francesco D’Ovidio n. 64 - 00137 ROMA avere una riproduzione perfetta delle volumetrie del corpo, consentendo di ri-
Mensile costruire le parti mancanti. L’incoerenza della posizione di spalle e mani av-
Sped. in A.P.- 45% Art.2 comma 20/B Legge 662/96 - Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 434/2008 del 15/12/2008 valora l’ipotesi che l’uomo della Sindone sia stato davvero crocifisso. A quale
FENIX esce il 10 di ogni mese (12 numeri l’anno) falsario sarebbe venuto in mente di fare un braccio più lungo dell’altro? At-
Prezzo traverso le immagini fornite dalla TAC, il primario è riuscito anche a indivi-
€ 9,90 (esclusi allegati). Arretrati: €10 ciascuno (tranne i numeri speciali indicati nel-
la pagina degli abbonamenti e arretrati) duare l’esatto punto in cui la lancia ha trafitto il costato, spiegando così l’au-
Finito di stampare il 03 Febbraio 2019 tenticità delle macchie di sangue. Per Marchisio il sangue è colato sopratutto
• La Direzione Editoriale non è responsabile per il contenuto degli articoli che non ri- a destra e si è raccolto a formare la cintura di sangue nella regione lombare.
specchiano necessariamente il punto di vista della redazione.
• Gli articoli, pubblicati o meno, fino a successiva comunicazione, non vengono retribuiti.
A confermarlo i rapporti anatomici svelati dalla ricostruzione delle parti man-
• Gli articoli pubblicati rimangono ad uso esclusivo della redazione per due mesi dalla da- canti. «È la dimostrazione della straordinarietà e della coerenza della Sindo-
ta di pubblicazione. ne. Più la si studia e più riserva sorprese», ha detto il primario di Radiologia.
• Lettere, fotografie e articoli, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.
• L’editore ha soddisfatto tutti i crediti fotografici. Nel caso gli aventi diritto siano sta-
Certo, questo importante studio suggerisce che l’Uomo del Sacro Lino sia sta-
ti irreperibili questi è a disposizione per eventuali spettanze. to davvero crocifisso, ma non offre certezze sul fatto che quell’uomo fosse Ge-
INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI sù. Tuttavia, questo aspetto certamente non può essere avvalorato da nessuno,
Il Decreto Legislativo n.196 del 30 giugno 2003 ha finalità di garantire che il trattamento sebbene non sia noto alcun altro individuo nella storia che abbia subito lo
dei dati personali dei lettori si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e stesso martirio. Si può obiettare che la crocifissione sia stata inflitta a diverse
della dignità delle persone, con particolare attenzione alla riservatezza dell’identità per-
sonale. I dati raccolti durante lo svolgimento della nostra attività e dai lettori stessi for- persone di cui si è perduta memoria, ma un particolare è rivelatore. I Roma-
niti potranno essere trattati per finalità relazionate alla vita produttiva di questa azien- ni, dopo un certo numero di ore sullo strumento del supplizio, spezzavano
da. Questi saranno raccolti, archiviati, organizzati per lo più attraverso mezzo informa- gli arti inferiori ai condannati al fine di velocizzare il processo di asfissia e,
tico, sempre rispettando le regole di riservatezza e sicurezza richieste dalla Legge. Il ti-
tolare del trattamento dei dati personali è il legale rappresentante della X Publishing Srl, quindi, causarne la morte. Di Gesù, però, è noto che non furono spezzate le
Via Francesco D’Ovidio, 64 00137 Roma. Incaricati del trattamento sono dipendenti della gambe. Questo è esattamente quanto si riscontra sulla Sindone. In effetti,
stessa X Publishing Srl. Il conferimento dei dati personali è facoltativo ma la mancata co- mettendo a confronto Sindone e Vangeli, i segni presenti sull’Uomo del Te-
municazione degli stessi impedirà fondamentali attività quali l’adempimento di spedizioni
agli interessati delle categorie merceologiche di nostra competenza (abbonamenti e ar- lo rispecchiano in tutto e per tutto il narrato evangelico. Dai segni del flagel-
retrati di riviste, libri e allegati). Possono accedere ai dati i soggetti cui disposizioni di lum sul corpo, a quelli del patibulum sulle spalle, alla corona di spine, sino
Legge lo consentano o per ordini di Autorità. La Legge prevede che lettori possono con- alla ferita sul costato. Se l’Uomo della Sindone è davvero deceduto in quel
sultare, modificare, opporsi, cancellare i propri dati su diretta richiesta ai sensi del-
l’Art.7 del Codice, il tutto mediante Raccomandata A/R da inviare a X Publishing Srl, Via modo, come dice quella parte della scienza non scettica, di quanti uomini
Francesco D’Ovidio, 64 00137 Roma. Per maggior informazioni si può visitare il testo com- nella storia si può testimoniare che abbiano subito lo stesso identico suppli-
pleto del Decreto Legislativo n.196 del 30 giugno 2003 sul sito ufficiale dell’Autorità Ga- zio in tutto e per tutto? Uno solo, e quell’Uomo è il Gesù storico.
rante www.garanteprivacy.it
Adriano Forgione
Scarica FENIX in versione digitale da www.xpublishing.it adriano.forgione@xpublishing.it
Sommario
03 - EDITORIALE- a cura di Adriano Forgione
06 - 12 FENIX News a cura di Adriano Forgione
14 - 20 Fortezze Vetrificate
di Frank Joseph
22 - 23 AKASHA - Libri di Conoscenza
24 - 31 I Misteri Gnostici dell’Eros
di Richard Smoley
32 - 33 AGGIORNAMENTO BOOXTORE
34 - 39 LO SCIENZIATO ERETICO
Quando la Scienza Boicotta Se Stessa
di Robert Shoch
40 - 41 SACRO E ARTE
Q - Il Legame
a cura di Costanza Bondi
42 - 48 ITALIA MISTERIOSA
Le Rivelazioni di Enrico Calzolari
di Matteo Agosti - II Parte
50 - 56 ANTICHE CONOSCENZE
Il Suono Visibile
di Laura Lee
58 - 63 AGGIORNAMENTI
Piramidi e Spirali in Amazzonia
di Stefano Romanini e Claudia Salazar
64 - 70 Il Mistero dei Drusi
di MIke Plato - II Parte
71 ABBONAMENTI & ARRETRATI
72 - 78 SYMBOLICA
Il Femminino Sacro nel Cristianesimo
di Valentina Ferranti
80 - 81 IL VIGILANTE
L’Occhio dell’Eternità
di Mike Plato

•4
I TEMI DI QUESTO NUMERO
Frank Joseph entra nel cuore del mistero delle fortezze vetrificate di Scozia e
d’Europa attraverso i tentativi di replicarle e l’analisi della possibilità di una tec-
nogia perduta • Richard Smoley ha intervistato lo studioso di gnosticismo
Thobias Churton sulla relazione tra Eros e Sapienza Gniostica • Lo Scienziato
Eretico Robert Shoch ci parla, da scienziato accademico, delle contraddizioni
dello scientismo • Matteo Agosti, per Italia Misteriosa conclude l’analisi degli
studi di Enrico Calzolari rivelando alcune esperienze paranormali vissute dal
professore durante le sue ricerche • Laura Lee illustra in “Antiche Conoscenze”
il significato profondo della Cimatica e del Suono, i cui codici geometrici so-
no insiti nei luoghi sacri • Stefano Romanini e Claudia Salazar, direttamen-
te dal Perù, in Aggiornamenti, presentano in esclusiva la scoperta di piramidi e templi spiraliformi nel-
la selva amazzonica peruviana • Mike Plato continua l’analisi della enigmatica quanto affascinante
conoscenza dei Drusi • Valentina Ferranti per Symbolica offre una splendida trattazione del femmi-
nino sacro nella Bibbia attraverso le figure di Maria Vergine e Maria Maddalena • Per Il Vigilante Mike
Plato stavolta ci parla del simbolo dell’Occhio Divino • Buona lettura •

Attenzione!!! Il nostro sito “www.xpublishing.it” è stato hackerato da ignoti. Al momento non è


funzionante, per cui invitiamo i nostri lettori a non effettuare acquisti o abbonamenti digitali. Per
chi volesse acquistare copia digitale c’è il sito www.ezpress.it. Per i libri potete collegarvi a
www.booxtore.it - Sarà nostra premura avvisarVi appena tutto sarà tornato alla normalità

5 •
FENIX NEWS
Il mistero della statua degli La Scozia e il rivestimento della
Affamati di Saqqara Grande Piramide
The Scotsman, 9 Gennaio
Le Scienze, 12 dicembre

L’Scotland
Egitto mette in guardia il National Museum of
(NMS), circa un’antica pietra apparte-
nente alla Grande Piramide di Giza, destinata a essere
esposta nel museo scozzese, contrabbandato illegal-
mente nel Regno Unito. I funzionari dell’ambasciata
egiziana hanno contattato il NMS per chiedere la pro-
va che possiedono legalmente il raro artefatto. Si tratta
di una rara pietra di rivestimento della Grande Pirami-
de e sarà esposta al museo per la prima volta da quan-
do è giunta a Edimburgo nel 1872. Sarà l’unica pie-
tra della piramide ad essere esposta fuori dall’Egitto.
Il reperto verrà messo in mostra per celebrare il bi-
G li Affamati di Saqqara è il nome dato a un’antica scul-
tura egizia che si ritiene risalga al periodo pre-dina-
stico. Poco si sa sulle origini e la provenienza di questa sta-
centenario della nascita dell’uomo che ha provveduto
a portarlo nel Regno Unito, Charles Piazzi Smyth.
tua, oggi presso la Concordia University di Montreal. Non
è chiaro cosa rappresenti. C’è stato anche un dibattito sul-
l’autenticità del manufatto. Alta 67 cm, con un peso pari
a circa 80 kg, la statua rappresenta una coppia di figure nu-
de sedute una di fronte all’altra, di cui una è un maschio
e l’altra è spesso considerata una femmina con un bambi-
no. Le figure sono notevoli per le loro teste allungate e gli
arti sottili. Tracce di pigmenti sulla statua suggeriscono che
una tempo fosse dipinto. Ci sono alcune antiche iscrizio-
ni scolpite sulla base della statua, in linguaggio non anco-
ra identificato. La storia moderna degli Affamati di Saqqa-
ra iniziò durante il XX secolo. La statua venne in possesso
di Vincent e Olga Diniacopoulos, avidi collezionisti di an- Tuttavia, il Ministero delle Antichità Egiziane ha di-
tichità egizie, greche e romane, prima degli anni ‘50. Non chiarato che ne chiederà la restituzione qualora non
è chiaro come e dove la famiglia Diniacopoulos abbia ac- fosse fornita della documentazione di un’importazio-
quisito la statua. Vincent e Olga Diniacopoulos emigraro- ne legale. Il grande blocco di calcare bianco fine è una
no a Montreal dalla Francia, e la statua fu uno delle arte- delle poche pietre del rivestimento esterno della
fatti che portarono con sé nel loro viaggio. Nel 1999, Ol- Grande Piramide sopravvissute. Formerà il fulcro del-
ga Diniacopoulos chiese all’università Concordia di colla- la nuova galleria, Ancient Egypt Rediscovered, dall’8
borare alla gestione della collezione di antichità della fa- febbraio. Questi blocchi formavano la superficie ester-
miglia. L’uomo responsabile di questa impresa è stato Cla- na delle piramidi e sono identificabili dalle loro facce
rence Epstein, che ha riportato alla luce la statua, ormai in triangolari inclinate. Il Museo Nazionale Scozzese so-
frammenti. Dopo aver riassemblato la scultura, il passo stiene che la pietra “incriminata” fu scoperta tra le ma-
successivo fu darle un senso. Data l’incertezza sulle origini cerie alla base della piramide nel 1869 e portata nel Re-
e la storia della statua, furono contattati ricercatori dal Bri- gno Unito tre anni dopo dall’ingegnere inglese Wayn-
tish Museum, all’Università di Cambridge fino al Museo man Dixon. Dixon stava svolgendo un lavoro investiga-
di Israele, ma nessuno è stato in grado di dire cosa fosse tivo a Giza per Smyth, che allora era l’Astronomo Rea-
con certezza. Epstein ritiene che possa provenire da un le per la Scozia. Smyth era interessato al calcolo delle
luogo di sepoltura e che rappresenti il popolo conquistato dimensioni della Grande Piramide e la pietra fu porta-
da un antico sovrano egiziano. Le caratteristiche fisiche ta a Edimburgo per lui. La pietra è stata originaria-
delle figure suggeriscono che potrebbero essere state pen- mente esposta nella sua casa di Edimburgo in una teca
sate per rappresentare i nubiani. Altri, tuttavia, hanno sug- di vetro fatta su misura. A quanto pare esisterebbe una
gerito che la scultura potrebbe essere stata creata nel pe- nulla osta di fine Ottocento dell’Ambasciata della Re-
riodo in cui gli ebrei furono esiliati dall’Egitto. pubblica Araba d’Egitto.

•6
Il Codice nascosto nelle linee astronomiche dei tesori di Giada di Lingjiatan
Ancient Origins, 7 Gennaio colosa che analizza i simboli geometrici
presenti in tutte le tradizioni del mondo,

P iù o meno nello stesso periodo


in cui fu costruita Stonehenge,
i cinesi crearono osservatori astro-
notando che gli schemi arcaici sono stati
utilizzati come un “Codice”. In questo
raffronto gli angoli delle linee incise sul-
nomici e circoli di pietre. Uno dei la Placca Geometrica di Lingjiatan for-
siti più intriganti in tal senso è nel niscono precisi valori, non solo mate-
Lingjiatan, dove un’antica cultura, matico-astronomici ma anche foneti-
vissuta tra i 5.500 e i 4.000 anni fa, ci. Si tratterebbe di un tipo di “Alfa-
erse sorprendenti cerchi di roccia. Ed beto Originale”, in cui a ogni linea
è proprio qui, tra migliaia di reperti può essere assegnata una consonan-
recuperati, che gli archeologi e gli sto- te, in relazione all’angolo che for-
rici cinesi hanno individuato due ele- ma, e una vocale, determinata dalla
menti sorprendenti. Il primo è una sua posizione, sopra o sotto le li-
Placca Geometrica, trovata nel 1987 tra nee orizzontali, e a destra o a si-
due gusci di tartaruga di giada, che raffi- nistra di quelle verticali. L’uso dei
gura un’arcaica descrizione del Cielo e vari testi antichi per cercare di de-
della Terra. L’incisione riporta un insieme terminare i valori fonetici di tali li-
di linee, che s’irradiano attraverso due cer- nee produce un testo relativamente semplice,
chi concentrici, delimitate da 4 simboli a for- che corrisponde ai valori fonetici Ogham successivi.
ma di freccia, posti sulla circonferenza più esterna. Al In tal caso, i nomi dei corpi celesti sarebbero: GeGo
centro di questo complesso disegno si trova una stella (Terra); ShyiShyu (Mercurio); Ish (o) Ishe (Venere);
a 8 punte, ancora oggi utilizzata sugli abiti tribali lo- NuNi (Marte); IsheIsh (o) Giove); NiNu (Saturno);
cali. Tale simbolo è menzionato in un documento ci- Ish (o) Hes (la Luna); ShyuShyi (il Sole). Lo stesso
nese chiamato “I-Ching - Il Libro dei Mutamenti”, do- “Codice” appare su un altro manufatto del Lingjiatan:
ve si dice che l’Universo abbia avuto inizio da uno sta- un’Aquila di Giada
to di caos, il Taiji, centrato sulla che identifica sei pia-
rotazione del Polo Nord. Il nuo- neti, la Luna e il Sole,
vo ordine si sarebbe sviluppato seguendo uno schema
creando 2 Yi: il primo Yi fu di triangoli invertiti,
chiamato “Yiang” (Cielo), il se- quasi tutti simmetrici.
condo “Yin” (Terra). La Terra si Interessante è l’ecce-
sviluppò nella forma di un “qua- zione, costituita da un
drato” e il Cielo ruotò attorno solo accoppiamento
ad essa 3 volte. Nel libro “La 5,1 e 18,6 gradi, valori
Giada Cinese”, l’autore Ming Yu astronomici legati al-
afferma che Yin creò i 4 Xiang, l’angolo del piano or-
raffigurati da 4 frecce, gli stessi bitale della Luna rela-
simboli disegnati sulla placca di tivo alla Terra e al suo
giada di Lingjiatan, che risale a ciclo orbitale attorno al nostro pianeta. Una relazione
5.300 - 5.600 anni fa. Un nu- che per Cunningham è riportata anche a Stonehenge,
mero di diagrammi simili sono dove la dimensione dei cerchi è legata ai rispettivi pa-
nel Canone Taoista dell’era rametri che legano tra loro Luna e Terra. Se si consi-
Ming. Tale ricostruzione è il dera il cerchio di megaliti interno come un riferimen-
tassello centrale dell’ultimo lavo- to alle fasi lunari, in base ai più recenti dati LIDAR, il
ro di Derek (& Robert) Cunnin- terrapieno esterno che circonda Stonehenge sarebbe
gham “The Babel Texts” (“I Te- una rappresentazione ragionevole della dimensione
sti di Babele”), che approfondi- stessa della Terra. Il che equivale a ipotizzare che i me-
sce gli studi emersi nel suo pre- galiti di Stonehenge riflettano il rapporto apparente
cedente libro “The Map That delle dimensioni della Luna all’apogeo e al perigeo. A
Talked”, su un’affascinante tavola quale scopo ancora dobbiamo scoprirlo. La conclu-
dell’Età della Pietra. In “The Ba- sione di Cunningham è che lo stesso “Codice Astro-
bel Texts” Cunningham com- nomico” sia stato usato in tutto il mondo durante l’Età
pie, in modo sincretico e com- della Pietra e che un tempo l’Uomo parlava un’Unica
parato, una ricostruzione meti- Lingua, come è scritto nella Bibbia.

7 •
I Megaliti Sacri del Borneo
LiveScience, 12 Dicembre

L e culture megalitiche di
solito sono associate al-
l’Europa preistorica, ma ci so-
no molti esempi da trovare
tra gli arcipelaghi dell’Indo-
nesia e del Pacifico. La straor-
dinaria fotografia in questo
articolo, scattata circa un se-
colo fa sull’isola di Nias, al
largo della costa occidentale
di Sumatra (foto a destra), do-
cumenta una cerimonia in
cui oltre 500 persone hanno
sollevato una pietra gigante-
sca per commemorare un ca-
po deceduto. Su altre isole, le
cerimonie di questo tipo so-
no ancora ricordate. Negli al-
topiani della giungla del Bor-
neo, vicino al confine moderno tra lo stato malese del Sa- tragliette. Con la resa giapponese e la fine della guerra, il re-
rawak e il territorio indonesiano del Kalimantan, i Kelabit sto del mondo moderno arrivò sotto forma di commer-
hanno sempre vissuto lontano dal resto del mondo. Il loro cianti e missionari, e le credenze animiste tradizionali dei
altopiano isolato, che ospita il resto degli indigeni del Sa- Kelabits furono presto soppiantate dal cristianesimo angli-
rawak, è accessibile solo dopo giorni di trekking attraverso cano. Nel corso dei sessanta anni successivi, i megaliti so-
pericolosi passi di montagna. Il primo contatto col mondo no stati in gran parte dimenticati, inghiottiti dalla giungla
moderno fu nel 1944 quando un antropologo britannico, che rivendica il suolo nel giro di poco tempo e da una fe-
Tom Harrisson scese con il paracadute in un mondo di de cristiana che considera il passato animista come un
nebbia sospesa. Harrisson era impegnato in una missione “tempo delle tenebre”. Ma ci sono ancora membri della
segreta: infiltrarsi tra le tribù collinari degli altopiani del vecchia generazione che sono cresciuti in quel periodo, e
Borneo e cooptarle nella resistenza alleata contro i giappo- che hanno un vivido ricordo del mondo cerimoniale e ri-
nesi che avevano preso il controllo della costa del Sarawak. tuale che i megaliti rappresentano, e almeno di essi uno
Ma era anche sbarcato nel paradiso degli antropologi, una che ha ricordi molto chiari di partecipazione a una ceri-
cultura incontaminata la cui intricata rete di miti, rituali e monia di erezione di un megalite. Nel corso di alcune se-
credenze si estendeva inviolata fino all’antichità. I Kelabits rate nella casa di campagna di Pa Umor, la sua sala comu-
vivevano in comune in case lunghe, costruite su palafitte; ne poco illuminata da dozzine di focolari, il capo del vil-
tenevano le ossa dei loro antenati in antichi vasi di cerami- laggio, Tama Pasang, è lieto di raccontare la sua storia. Ta-
ca che esprimevano lo stato e l’identità della loro famiglia. ma Pasang aveva 15 anni quando suo padre morì; sebbene
Ma un aspetto della loro cultura era particolare e unico: il calendario moderno non fosse ancora in uso tra i Kela-
erigevano megaliti. Il loro altopiano era costellato di pietre bits, la data doveva essere il 1945, poiché suo padre morì
erette disposte ad arte, enormi massi scolpiti con simboli un paio di mesi dopo la fine della guerra e il suo megalite
criptici e trincee cerimoniali scavate attraverso valli fluviali fu uno degli ultimi ad essere eretto nel modo tradizionale.
in commemorazione dei loro antenati. I Kelabits erano La cerimonia ebbe luogo come parte di un “Irau” , l’ela-
una cultura senza scrittura ma, come i tatuaggi sui loro cor- borata festa funebre tenuta per commemorare la morte del
pi, ognuna di queste trasformazioni del paesaggio raccon- padre. Era una delle poche occasioni in cui la più ampia
tava una storia. Attraverso di essi, i vivi tenevano compagnia comunità di Kelabit si sarebbe mescolata provenendo da
ai morti, mentre passavano la loro vita quotidiana attraver- villaggi lontani. La pietra era, e rimane, una sostanza carica
so una terra incisa con i loro ricordi. Era una pratica che di magia per i Kelabits. Il loro altopiano è alluvionale, com-
risaliva a tempi immemorabili, ma sopravvisse alla visita di posto da fango e limo, e raramente si trovano pietre, tran-
Harrisson solo un paio d’anni. La sua missione portò i Ke- ne nei letti dei fiumi, dove vengono trasportate giù dalle
labits a stretto contatto con l’uomo occidentale, con il qua- montagne. Ci sono macigni isolati sparsi per la pianura, le
le collaborarono nello smantellare le truppe giapponesi. loro ubicazioni note e popolate da spiriti. Molti di questi
Questo li presentò alla modernità e, in particolare, alle mi- massi sono stati scolpiti con simboli i cui significati sono

•8

e sta gradendo questo quotidiano venga a leggerlo MOLTO PRIMA su: WWW.MARAPCANA.LINK troverà anche riviste,fumetti,libri,musica,apps,software,giochi,serie,film
FENIX NEWS
ormai dimenticati, sebbene si ritenga che commemorino
i morti di tempi lontani. Alcuni presentano facce stilizza-
te, spesso con una serie di linee al di sotto di esse (secon-
do alcuni il numero di teste prese dall’antenato durante la
sua vita); altri raffigurano animali totem come i buceri.
Questi massi potrebbero essere stati reclamati da “grandi
uomini” o capi per le loro cerimonie funebri mentre era-
no ancora vivi. Allo stesso modo, qualsiasi pietra non mar-
cata che giace nella giungla, anche lontana dalle abitazio-
ni umane, sarebbe stata notata da molte persone nel corso
degli anni, e potrebbe essere ricordata e acquisita durante
il periodo dell’Irau per commemorare un grande capo.
Quando il padre di Tama Pasang morì, la sua famiglia si
riunì per scegliere la data per il suo Irau. Una volta fatto
ciò assoldarono un “invocatore di spiriti”, che mediasse chi caduti e oltre i resti in rovina della vecchia abita-
con i morti. Per determinare se la data fosse propizia, lo zione, le cui travi sono ricoperte di piante rampicanti e
sciamano a sua volta convocò un’aquila, che volò alta nel- orchidee. Un’ora o due di cammino da lì (in base alle
la giusta direzione: se avesse volato basso, o in una dire- condizioni) si trova un megalite dalla forma particolare:
zione infausta, la data avrebbe dovuto essere cambiata. Ora una pietra a forma di sella poggiante su blocchi a sedile,
iniziava la lunga preparazione all’Irau. Durante questi pre- incastonata in una radura nella giungla (foto in alto). La
parativi, la famiglia concepì l’idea di erigere un megalite sua storia è ancora ricordata: fu eretta alcuni anni prima
per commemorare il padre e ricordò la posizione di una della nascita di Tama Pasang da una famiglia vicina. Fino
pietra adatta che era stata vista in un luogo lontano molti ad oggi, però, nessuno avrebbe tentato il destino sedendo-
anni prima. Una volta che gli ospiti giunsero dai villaggi la vici sopra. Oltre questo punto la giungla tace, umida e cu-
famiglia propose l’idea dell’erezione del megalite; gli ospi- pa e il terreno diventa una palude di tronchi d’albero mar-
ti riconobbero il diritto del deceduto a tale monumento e cio e fango. Ci troviamo a muoverci attraversando il sen-
accettarono la sfida. Un gruppo di uomini, incluso il gio- tiero, arrampicandoci su e giù per i pendii, margini erosi
vane Tama Pasang, viaggiò nella foresta per trovare la pietra. di fossati cerimoniali dimenticati. Alla fine inciampiamo
Sollevarla e trasportarla fu un lavoro improbo nel calore nel megalite del padre di Tama Pasang. Si erge esatta-
dell’umidità di quelle zone: ci vollero otto uomini alla vol- mente come l’aveva ricordato, in un avvallamento tra
ta per sostenerla tra due pali trasportati sulle spalle, e an- due collinette, una conferma muta ma eloquente di
che così poterono sopportare lo sforzo solo per brevi di- una storia che presto sopravviverà ai suoi ultimi testi-
stanze. Lo trascinarono a turno, mantenendo le loro ener- moni umani. È passato almeno un decennio da quan-
gie con il canto e con il borak, il buon vino di riso. Quan- do qualcuno ha visitato il vecchio megalite di Tama Pa-
do gli uomini tornarono al villaggio con sang, ma la sua riscoperta potrebbe
il megalite, lo piazzarono nel punto con- avere un valore più che sentimentale.
cordato: sul sentiero tra la vecchia casa, La giungla profonda in cui giace è mi-
che era stata abbandonata di recente, e nacciata dagli interessi di sfruttamento
quella nuova, sentiero che il morto aveva del legname della foresta vergine del
percorso migliaia di volte. La festa quin- Sarawak che si stanno avvicinando
di continuò per altri giorni. Il sito del sempre più agli altopiani dei Kelabit.
megalite di Tama Pasang potrebbe essere Sembra che la migliore difesa legale
stato importante nel 1945, ma oggi si tro- dei Kelabits contro questa incursione
va in una remota zona della foresta visi- possa risiedere proprio nei megaliti e
tata solo occasionalmente dai cacciatori. nei lavori funerari con cui hanno ador-
Il vecchio sentiero, infestato dalle sangui- nato il loro paesaggio per così tanti se-
sughe e ricoperto di canne affilate come coli. La distruzione di siti religiosi è
rasoi, oltrepassa un altro imponente mo- vietata dalla legge malese; i megaliti ri-
numento funebre: un fosso, profondo fi- cordati e dissotterrati possono formare
no alla vita, che attraversa una valle buia un anello difensivo attorno all’altopia-
e boscosa per diverse centinaia di metri. no, che proteggerà la patria dei Kela-
Tama Pasang e sua moglie ricordano en- bits dalla distruzione ambientale.
trambi lo scavo di fossati come questo. Queste strutture, il cui linguaggio si
Tali progetti non avevano alcun uso pra- sta perdendo nel passato, potrebbero
tico: erano cerimoniali, progettati per rivelarsi protettive per chi le ha co-
essere associati per sempre con l’ante- struite in un modo che non avrebbero
nato che onoravano. Quel sentiero mai potuto prevedere: gli antenati po-
prosegue su fiumi attraversati da tron- trebbero salvare i loro discendenti.

9•
Scheletri decapitati ritualmente in Inghilterra
East Anglian Daily Times, 9 Gennaio ni, rappresentano fino al 40% delle tombe registrate nel si-
to. Secondo l’archeologo Andy Peachey, il 60% delle tom-

R ari scheletri decapitati sono stati scoperti durante lo be del sito risale al IV secolo d.C.. Peachey, della società di
scavo di un sito nel Suffolk, a Great Whelnetham, vi- scavi Archeological Solutions, ha spiegato che i resti non
cino a Bury St. Edmunds, per un totale di 52 scheletri, di indicano presenza di esecuzioni: «Sembra essere un at-
cui 17 con la testa posizionata tra le gambe o tra i piedi. tento rito funebre, associato a un particolare gruppo al-
Le sepolture, che comprendono uomini, donne e bambi- l’interno della popolazione locale, probabilmente legato a
un sistema di credenze, a un culto o a una pratica porta-
ta da un gruppo che si è insediato nella zona». Le inci-
sioni attraverso il collo risultano essere state inferte post
mortem e sono state effettuate ordinatamente proprio die-
tro la mascella. «Un’esecuzione - spiega – presenterebbe
una taglio più in basso, attraverso il collo e incisioni pra-
ticate con molta violenza, ma questo non è stato riscon-
trato». Probabilmente si tratta di un gruppo che conserva-
va una forma di culto tra le più antico del mondo: il cul-
to del cranio, che veniva considerato sede dell’anima (FE-
NIX 123, pag.34). Dalle analisi emergono dati che indi-
cano la presenza di un gruppo abbastanza omogeneo, con
un paio di scheletri giovani (9-10 anni), ma la maggior par-
te erano almeno di mezza età se non più anziani. Erano
ben nutriti, e molti avevano braccia e tronco robusti, in li-
nea con una popolazione agricola attiva.

Studi sulle piramidi berbere dell’Algeria


LiveScience, 4 Dicembre imponenti, raggiungono anche
altezze di 18 metri. Ogni Jedar

L e tombe a piramide dell’Al-


geria sono reliquie uniche di
un’epoca antica, ma la mancan-
contiene almeno una stanza prin-
cipale, che lascia il posto a un la-
birinto di 20 compartimenti, tra
za di ricerche ha lasciato i Jedar cui camere funerarie. Alcune ca-
avvolti nel mistero. I 13 monu- mere sono dotate di panchine,
menti, le cui basi di pietra qua- aree che i ricercatori ritengono
drata sono sormontate da tumu- possano essere state utilizzate per
li angolosi, sono arroccati su un l’adorazione. All’interno delle
colline vicino alla città di Tiaret, tombe sono incisi, sopra le porte,
a circa 250 chilometri (155 mi- tradizionali simboli cristiani, sce-
glia) a sud-ovest della capitale Algeri. Costruite tra il IV e ne di caccia e figure di animali. Tracce d’iscrizioni ritenute
il VII secolo, alcuni studiosi ritengono fossero luoghi di ri- latine segnano le pareti, ma il tempo le ha rese illeggibili.
poso finale per i reali berberi, sebbene nessuno sappia chi Tra gli strati della storia, i ricercatori dicono di aver trovato
vi sia sepolto. Sparsi tra il monte Lakhdar e il monte Arou- anche alcune lettere greche. Quando furono costruiti i Je-
ri, furono costruiti diversi secoli dopo altri imponenti mo- dar, i re berberi governarono l’area in piccoli feudi. «Per se-
numenti funerari pre-islamici, che si trovano nell’attuale coli questi monumenti remoti sono rimasti ignorati, con-
Algeria settentrionale, rendendoli gli ultimi del loro gene- segnati alle ingiurie del tempo e ai saccheggiatori. Le au-
re eretti prima dell’arrivo dell’Islam. «La caratteristica più torità e gli archeologi algerini hanno recentemente avviato
distintiva è la loro data di costruzione. - spiega l’archeolo- le pratiche per far rientrarli nell’elenco dell’UNESCO.
ga algerina Rachid Mahouz - I monumenti mostrano l’e- L’obiettivo è preservare questo patrimonio, un’eredità an-
voluzione delle pratiche di sepoltura nella zona. Dai sem- cestrale di valore incommensurabile», ha detto Mustapha
plici tumuli di terra e pietra, noti come tumuli, alle tom- Dorbane dell’Università di Algeri 2.
be con pareti in pietra chiamate “bazinas”». Decisamente

• 10
Fenix NEWS
Il primo tempio del dio Scorticato
La Repubblica, 3 Gennaio 2019

D ue sculture di teschi e un busto di roccia che rap-


presentano il dio Xipe Totec, sono stati trovate nel
sito archeologico di Popoloca, nello stato di Puebla. È il
primo ritrovamento di un luogo completamente dedica-
to a una delle divinità più importanti del Messico pre-
colombiano nonostante il culto fosse diffuso in tutto il
centro America e nel Golfo del Messico. Protettore della
fertilità, del raccolto e della guerra, il dio è rappresentato
nell’iconografia come uno scheletro scuoiato ricoperto
da una pelle, probabilmente appartenente a una vittima
sacrificale. Il ritrovamento è avvenuto nell’area archeolo- due altari sacrificali e tre frammenti di sculture in pietra
gica del Ndachjian–Tehuacán, Puebla, che ospita le ro- vulcanica, alte quasi un metro e pesanti 200 chili. Due
vine della civiltà dei Popoloca risalenti al periodo tra il teste e un busto. Non solo le sculture rappresentano esat-
100 d.C. e il 1200. «Il culto a lui dedicato prevedeva sa- tamente l’immagine del dio tramandata nell’iconografia,
crifici umani di prigionieri di guerra. In queste occasio- ma anche la disposizione degli altari è la stessa riportata
ni le vittime erano scuoiate e la loro pelle indossata dai dalle fonti. I ricercatori dell’Istituto Nazionale Messicano
sacerdoti per poi essere donata alla divinità per assicura- di Antropologia e Storia (INAH) ritengono che le statue
re alla popolazione abbondanza del raccolto e il natura- votive venissero fatte a pezzi per completare il rituale. Tra
le susseguirsi delle stagioni. Sono numerose le tracce di le tradizioni del Messico antico, una delle feste più im-
questa divinità in diverse culture, ma fino ad ora non era portanti era la festa del Tlacaxipehualiztli, letteralmente
mai stato trovato un tempio interamente dedicato a lui. “mettersi ai piedi dello scorticato”. Durante la festività era-
Il ritrovamento del sito di Puebla è di particolare rile- no allestiti due altari, su uno dei quali si praticavano i sa-
vanza perché tutti gli elementi rinvenuti sembrano con- crifici umani, sull’altro i sacerdoti scuoiavano le vittime.
fermare le notizie tramandate dai documenti storici», af- Le pelli erano poi conservate in cavità scavate nel terreno.
ferma Noemí Castillo Tejero, direttrice del progetto. Al- Secondo gli archeologi, le teste di pietra rinvenute servi-
l’interno di un basamento piramidale sono stati ritrovati vano a sigillare queste cavità.

Il più antico Temazcal è in Guatemala


Science in Poland, 7 Gennaio

U n teamdi archeologi polacchi ha individuato il primo bagno di vapore,


o Temazcal, scolpito nella roccia circa 2.500 anni fa, nell’antica città
Maya di Nakum, in Guatemala. «Una conferma di quelle che sino a oggi era-
no semplici speculazioni, dell’uso da parte di tale civiltà dell’acqua sotterra-
nea e delle grotte come luoghi di purificazione simbolica dell’Anima e di ri-
torno alle Origini», ha spiegato Wies aw Koszkul, dell’Istituto di Archeolo-
gia dell’Università Jagellonica di Cracovia , che ha supervisionato gli scavi. Se-
condo lo scienziato, infatti, nelle credenze Maya, oltre la loro funzione pura-
mente pratica, i bagni di vapore erano associati all’attività rituale. «Per i Maya
le grotte e i bagni di vapore erano i luoghi in cui sono nati gli Dèi e i primi
uomini, porte di accesso al mondo sotterraneo, abitato dalle divinità e dagli
antenati, ed erano associati al luogo di origine dell’Acqua vitale», ha aggiun-
to Jaros Zralka che co-conduce gli scavi. Il bagno è composto di più parti. Oltre al tunnel di scolo esterno, ne esiste
uno di collegamento di 2 metri, che conduce a una stanza rettangolare. Su entrambi i lati sono ubicate le scale per en-
trare nel bagno, dotato di panchine di pietra per sedersi. Di fronte all’ingresso si trova una nicchia ovale, una sorta di fo-
colare molto grande ripetutamente utilizzato, come testimonia lo spesso strato di fuliggine. Nel canale di scarico sono
stati rinvenuti anche frammenti di vasi in ceramica e strumenti di ossidiana, forse utilizzati per i rituali tenuti durante
i bagni di vapore. Il lavacro fu attivo fino al 300 a.C. poi fu completamente coperto di malta e macerie.

11 •
Fenix NEWS
Il Frattale di Sierpinski e gli elettroni SCIENCE NEWS
Science News, 12 Gennaio

I fisici hanno creato una strana struttura, conosciuta co-


me frattale quantico, che potrebbe rivelare nuovi tipi di
comportamenti degli elettroni. «I frattali sono schemi
che si ripetono su diverse scale di lunghezza: se li in-
grandisci la struttura si mantiene sempre identica a sé
stessa, così che vediamo lo stesso “disegno” sia da vici-
no che da lontano, nel micro come nel macro», spiega
la fisica Cristiane Morais Smith dell’Università di Utre-
cht nei Paesi Bassi. Essi rappresentano la struttura del
mondo naturale. Un fulmine, ad esempio, si divide in
molti rami, ognuno dei quali ha la stessa struttura a for- con sufficienti triangoli per renderla evidente. Gli elet-
cella dell’intero lampo. Eppure nel piccolo regno quan- troni di un frattale non vivono in 3-D come noi. Né esi-
tistico, i frattali non sono così facili da trovare. Ora gli stono in un mondo bidimensionale o in una linea mo-
scienziati hanno creato artificialmente un frattale quan- nodimensionale. Occupano, piuttosto, un numero di
tico, posizionando molecole di monossido di Carbonio dimensioni intermedie e frazionarie, che nel caso del
su una superficie di Rame. Confinati tra le molecole, gli triangolo di Sierpinski si assestano sul valore di 1.58.
elettroni nel Rame formano una forma frattale triango- «Le particelle quantiche tendono ad agire in modi in-
lare che contiene al suo interno una sequenza identica soliti quando sono confinate a una o due dimensioni.
di triangoli, chiamata Triangolo di Sierpinski. Tale strut- Gli scienziati non sanno ancora come si comportano
tura triangolo conterrebbe un numero infinito di trian- gli elettroni in dimensioni frazionarie - afferma Morais
goli. Per poter mostrare la sua struttura ripetitiva, gli stu- Smith - e quello che può uscire dal nostro lavoro è un
diosi hanno creato un’approssimazione di quella forma, territorio completamente inesplorato».

Una scriba medievale scoperta grazie al blu oltremare


CNN, 9 Gennaio donne erano scribi. «Basandoci sulla distribuzione del
pigmento in bocca, abbiamo concluso che lo scenario

S tudiando i resti di sepoltura di un cimitero medie-


vale in Germani, collegato a un monastero femmi-
nile del X secolo, i ricercatori hanno scoperto un inso-
più probabile sia che la donna stesse dipingendo con
il pigmento e abbia bagnato con la saliva il pennello
mentre lavorava» ha spiegato Monica Tromp, coautrice
lito e costoso pigmento blu nella placca dentaria dello e microbioarcheologa dell’Istituto Max Planck per la
scheletro di una donna morta tra il Scienza della Storia Umana. Se di
997 e il 1162. Le analisi spettrogra- per sé lo scheletro è insignificante,
fiche hanno rivelato che si tratta del senza segni visibili di traumi, le
blu oltremare, molto raro e ottenuto macchie blu incastonate tra i denti
dal lapislazzulo. «Oltre ad essere della donna sono l’unica testimo-
costoso come l’oro, era estratto da nianza dell’attività del monastero,
una precisa regione in Afghanistan distrutto all’epoca da un incendio,
e solo a scribi o pittori di eccezio- «inserito in una vasta rete, che an-
nale talento era affidato il suo uso, dava dalle miniere dell’Afghanistan,
probabilmente per manoscritti mi- attraverso le metropoli dell’Egitto
niati illustrati e libri di lusso», spie- islamico e della Costantinopoli bi-
ga Alison Beach, storico e co-autore zantina», aggiunge Michael McCor-
dello studio promosso dalla Ohio mick storico dell’Università di Har-
State University. Eppure le donne vard. La pittura con un pigmento
dell’epoca non sono note come illustratori dell’epoca. molto raro e costoso e in un posto davvero insolito, se-
In base allo studio nelle biblioteche dei monasteri si re- condo Christina Warinner, antropologa senior al Max
gistra solo il 15% di nomi femminili e, prima del XII Planck, «sottolinea ancora una volta come le donne te-
secolo, tale numero scende all’1%. Solo alcune opere ra- desche nelle comunità monastiche medievali erano
re, sopravvissute fin dal VIII secolo, rivelano che alcune spesso aristocratiche o nobili altamente istruite».

• 12
MISTERI ARCHEOLOGICI

Fortezze
Vetrificate

di Frank Joseph

In Scozia, decine di fortezze costituite da mura di roccia presentano chiari segni di vetrificazione, come
fossero state sottoposte improvvisamente a una potente fonte di calore che ne ha fuso i blocchi.
I tentativi di replicare queste caratteristiche inspiegabili hanno prodotto risultati insoddisfacenti. Cosa
bruciò e trasformò queste fortezze? Il parallelismo con i blocchi vetrificati del Perù.

N
el 1991, stavo viaggiando at- Beauly Firth a nord, e sulla foce del In apertura ,
traverso la Scozia per vedere fiume Ness a nord-est. La vista - così una delle fortezze di Scozia.
di persona alcuni dei miste- panoramica quanto imponente - sug- Nella paginaa fronte, in basso, la
ri più intriganti di quella geriva le originali intenzioni militari fortezza di Craig Phadrig, visitata
antica nazione. Il più importante tra della vecchia struttura. La rovina stes- dall’autore.
questi era un antico sito di età oscu- sa sembrava non eccezionale sotto
ra che incorona una collina boscosa ogni aspetto. Le sue pareti interne di
che si eleva a 170 metri sopra il bor- rocce ammucchiate accatastate rac-
do occidentale di Inverness, la città chiudevano un’area ovale di 75 x 23
più settentrionale della Gran Breta- metri, che si ergeva per un’altezza per
gna. Si affaccia tutt’oggi sulla baia di niente impressionante di poco più di

• 14
un metro. Al di là si stendeva un altro bastione
esterno con sezioni di un terzo ad est. Un re, Bri-
dei mac Maelchon avrebbe governato i Pitti Celti
da questo luogo per 34 anni durante la fine del VI
secolo. Strumenti per il lavoro dei metalli dei Pit-
ti, oltre a ceramica francese di 200 anni dopo, so-
no stati trovati in quel luogo, ma niente di più.
Questi comuni dettagli sono incidentali al reale si-
gnificato del forte sul colle, che appare solo a un
esame ben più attento delle sue goffe e ininterrot-
te pietre: un esame che rivela il mistero che lo cir-
conda, enormi blocchi risultano fusi con macerie
più piccole a formare una massa dura e vetrosa. La
parete rocciosa, in qualche momento della storia, è
stata letteralmente fusa in quella che viene chiama-
to “processo di vetrificazione” - un cambiamento
molecolare nella superficie di una roccia causato
da alte temperature, che trasformano la superficie
rocciosa naturalmente ruvida in una finitura lucida
e brillante. Questa modifica molecolare causata da
alte temperature produce una “pelle”, uno strato
superficiale vetroso sulla roccia. L’uso combinato
di modanature e calore ha dato alla pietra grezza
una finitura a specchio e lucentezza metallica.

Finalmente una risposta?


Avevo scelto specificamente di visitare Craig Pha-
drig, perché – di tutti gli altri, circa settanta luoghi
in Scozia - era tra i meglio conservati, un valido
rappresentante relativamente incontaminato delle
cosiddette “fortezze vetrificate” delle Highlands. Il
modo in cui i suoi costruttori preistorici raggiun-
sero, applicarono e sostennero temperature suffi-
cientemente alte e ben superiori ai 1.000 gradi Fah-
renheit richiesti per la vetrificazione, è in contrasto
con le fornaci celtiche conosciute, che raggiunge-
vano un valore che non supera un quarto di quel-
l’intensità. Nel maggio 2018 una notizia sembrava
apportare luce a questo mistero millenario grazie
agli studi del Forest Enterprise Scotland. Il comu-
nicato affermava che «gli archeologi ritengono di
aver risolto il mistero di uno dei forti dell’Età del
Ferro le cui pietre si sono fuse in un processo chia-
mato vetrificazione. Il team di esperti ha studiato
il forte vetrificato, noto come Dun Deardail, nelle
Highlands, vicino al Ben Nevis (1340 metri, la
montagna più alta della Scozia), concludendo che
è possibile spiegare il modo in cui le sue pietre si
siano fuse. Gli esperti della Forest Enterprise Sco-
tland, che lavorano con la Stirling University, ri-
tengono di aver risolto l’enigma. Credono che
un’ampia struttura di legno, posta sopra le pareti
di pietra, fu incendiata e che le fiamme raggiunse-
ro una temperatura tale da fondere le pietre. Il
team guidato da un archeologo dell’Università di
Stirling ritiene sia questa la spiegazione più plau-
sibile per il fenomeno della vetrificazione delle cit-
tadelle di pietra”. “Lo studio ha dimostrato che
una sovrastruttura in legno, che comprendeva ba-
stioni e torri, fu appiccata la fiamma risultante ri-
scaldò le rocce”, ha affermato l’archeologo Matt

15 •
FORTEZZE VETRIFICATE

cheologo dell’Università di
Edimburgo. Come ha scritto
Nick Redfern, nel marzo del
1934, «iniziarono a cercare di
replicare il processo che portò
alle rocce vetrificate di Scozia.
Costruirono con cura una serie
di muri costituiti da mattoni di
argilla refrattaria, legname e de-
triti di basalto. Poi procedettero
a posizionare non meno di
quattro tonnellate di sottobosco
e legname extra contro le pareti
e gli diedero fuoco. Il muro spe-
In alto, rimentale era largo e alto circa 1
ricostruzione metro e 80, secondo quanto te-
della fortezza stimonia l’edizione del 1966-67
di Craig di “The Proceedings of the So-
Phadrig. ciety of Antiquaries of Sco-
In basso, do- tland”, con legni orizzontali in-
cumentazio- trecciati con lastre di pietra. Do-
ni dell’esperi- po l’accensione dei fuochi del
mento di sottobosco attorno alla parete, il
Vere Gordon muro iniziò a bruciare e dopo
Childe del tre ore crollò. Il nucleo di detri-
1934. ti di basalto si ridusse rapida-
mente, raggiungendo una tem-
Ritchie, del Forest Enterprise lizzato al tentativo di vetrificare peratura probabilmente tra
Scotland. “Il fuoco dovette esse- qualcosa di più di una manciata 800 e i 1200 C, e dopo aver
re così intenso che fu in grado di macerie, è fallito, essendosi scavato, la parte inferiore delle
di sciogliere le pietre a causa del- concluso con un risultato ben macerie risultò presentare gocce
l’ambiente anaerobico che si svi- lontano dalla massa vetrificata di fusione e gruppi di legname
luppò, con le fiamme che pene- che copre anche la più piccola conservato».
trarono le rocce. L’assenza di os- delle sei dozzine di forti della Alcune gocce di fusione furono
sigeno in condizioni anaerobi- Scozia. Gli archeologi non so- l’unico risultato di oltre quattro
che rese il fuoco molto più in- no stati in grado di tenere acce- tonnellate di legna da ardere
tenso e permise di raggiungere si i loro fuochi abbastanza a bruciata. È chiaro, quindi, che
temperature che bruciarono le lungo da raggiungere, e tanto- una fonte di calore concentrata,
lastre rocciose fino a quando meno sostenere, le temperature molto più potente e duratura,
non fusero disciogliendosi”». necessarie affinché il fenomeno dovette vetrificare Craig Phadrig
Ovviamente agli scettici di pro- si verificasse. e le sue fortezze associate. Ba-
fessione non è sembrato vero po- sandosi sullo sforzo di Childe e
ter sbandierare un’arma scientifi- I test precedenti Thorneycroft, il dott. Ian Ral-
ca, inimmaginata sinora, per po- Il loro tentativo è stato, inoltre, ston (del Dipartimento di Ar-
ter porre questi luoghi al di fuo- ridondante in quanto è servito cheologia dell’Università di
ri dell’ambito misterioso e in- solo a replicare un simile esperi- Edimburgo) intraprese un pro-
spiegabile cui appartenevano. mento intrapreso 84 anni prima getto ancora più ambizioso nel
«Abbiamo, così, imparato che la da Vere Gordon Childe, un ar- nord-est della Scozia, nel 1980,
tecnologia necessaria per creare
le fortezze vetrificate non era co-
sì straordinaria. Nulla di ciò che
si trova in questi siti richiede al-
cun riesame della storia della co-
noscenza», ha concluso il divul-
gatore scientifico Brian Dun-
ning, direttore esecutivo di Skep-
toid Media.
Quello che non viene detto è
che, purtroppo, l’esperimento
dell’Università di Stirling, fina-

• 16
MISTERI ARCHEOLOGICI
LE ANALISI SULLE PIETRE DEL PERÙ

D
Le pietre vetrificate del Perù furono per la prima volta
portate all’attenzione popolare da Erich von Daniken ne-
gli anni ‘70. Questi notò la vetrificazione a Sacsayhua-
man e lo riportò nel suo libro “Chariots of the Gods”. In prece-
denza già Alfredo Gamarra, peruviano, aveva identificato tale
caratteristica. La catalogazione di queste intriganti pietre è sta-
ta portata avanti dal figlio di Alfredo, Jesus Gamara, e da Jan Pe-
ter de Jong. La vetrificazione appare su diversi tipi di pietre e
strutture. Sembra che ci sia stata una ancora sconosciuta tec-
nologia antica adatta a questo tipo di lavoro. Un elenco di ve-
stigia peruviane in cui sembra essere stata trattata la pietra con
questa tecnologia sono alcune mura della città di Cusco: Kori-
cancha, Loreto Street, Sacsayhuaman, Kenko, Tetecaca, Tem-
plo de la Luna (o Amaru Machay), Zona X, Tambo Machay, Pu-
ca Pucara, Pisac, Ollantaytambo, Chinchero, Machu Picchu, Ra-
qchi e, in Bolivia, Tiahuanaco. Normalmente si presume che
queste parti siano state semplicemente lucidate dagli Incas. Du-
rante molte visite alle vestigia menzionate, Jesus Gamarra e Jan
Peter de Jong hanno esaminato queste rocce dalle superfici al-
tamente riflettenti. Attraverso osservazioni personali e analisi
del materiale video, hanno concluso che deve essersi verificato
qualcosa di diverso dalla lucidatura. I punti vetrificati mostrano
scolorimento e levigatezza intorno alle aree particolari. Sembra
chiaramente che la pietra si sia sciolta e solidificata proprio in
quei determinati punti. Per avere una idea di cosa sia accaduto
a questi intriganti strati di pietra, è stato testato un piccolo cam-
pione prelevato del sito peruviano di Tetecaca, analizzato dal-
l’Università di Utrecht, in Olanda (seconda foto in alto). Al mi-
croscopio mostra due regioni distinte, lo strato superficiale e la
pietra del corpo roccioso. C’è una zona intermedia meno di-
stinta tra i due strati che sembra mutare dal corpo di roccia a
quello superficiale. I campioni di tutte e tre le regioni sono sta-
ti sottoposti ad analisi dettagliate. La pietra del corpo è calca-
rea, ma la sua superficie è più complicata. Il suo spettro mostra
alcune somiglianze con la Wollastonite, che si forma quando il
calcare impuro è soggetto a temperature e pressioni elevate.
Tuttavia, le impurità che si vedono nella superficie non sono
presenti in simili quantità nel corpo roccioso. Ciò indica che i
composti nello strato superficiale sono stati probabilmente ag-
giunti. Altri tipi di pietre possono essere comparabili, ma non
possono essersi formate naturalmente sullo strato superficiale.
Sembra che tale livello di roccia superficiale sia stato applicato
e trattato con il calore per fonderlo con la roccia sottostante.
Questa opzione ci muove verso l’arcano mondo del ceramista.
Mentre lo spettro di rifrazione non mostra esplicitamente che
la superficie sia vetrificata, la composizione è comunque quella
di una glassa. Ha un aspetto molto diverso dal corpo roccioso
calcareo. La diversa composizione chimica rende molto impro-
babile che queste superfici siano state create mediante lucida-
tura. Lo strato ha proprio la composizione, la lucentezza, la du-
rezza e la consistenza vetrosa di una glassa. Ciò significa che è
molto probabile che lo smalto sia stato realizzato con una pa-
sta ceramica applicata sulla superficie del calcare. Ma come? Ulteriori analisi devono essere eseguite. Il metodo
di trattamento potrebbe essere stato simile alla tecnologia utilizzata per le paste ceramiche, ma su una scala mol-
to più ampia, e ciò richiede un livello di calore enorme. Saranno necessarie ulteriori indagini a livello geochimico
per chiarire meglio cosa sia successo a queste pietre e quale tecnologia fosse stata utilizzata nell’antico Perù.

17 •
FORTEZZE VETRIFICATE

non possono datare nessuno di


questi siti vetrificati, salvo un
presunto riferimento dovuto a
materiali organici trovati sul sito.
Come tali, le ossa di pollo trova-
te a Craig Phadrig e datate al C-
14 al 300 a.C. indicano solo che
qualcuno, in quel luogo, nel-
l’Età del Ferro, mangiò un pasto
a base di pollo. Concludere da
queste ossa che la struttura fu ef-
fettivamente costruita in quel
momento storico è saltare a con-
clusioni che non possono essere
confermate dai dati applicabili.

Non solo in Scozia


A causa della natura sigillante
della loro vetrificazione, i forti
stessi sono virtualmente impene-
In alto, quando realizzò la sua ricostru- mostrò che la roccia poteva esse- trabili all’erosione, il che signifi-
la fortezza di zione parziale di un forte in pie- re fusa accumulando legni ar- ca che la vera età di queste strut-
Whiteside Hill, tra, lunga 7 metri e mezzo circa. denti. Allo stesso modo, però, ture miracolose potrebbe essere
Scozia. Muratori professionisti di pietre provò che per vetrificare i 70 o
A destra, a secco lavorarono duramente più forti presenti in quest’area
documentazioni per giorni per costruire il muro scozzese, come stabilito dal rap-
dell’esperimento di roccia unito da legnami, che porto tra il fuoco di Aberdeen e
di Ian Ralston, fu poi incendiato. Per quasi un i pochissimi ciottoli vetrificati ri-
Università di giorno intero, tonnellate di legna scontrati, era necessario bruciare
Edimburgo, arsa, oltre a un carico di vecchi almeno la metà delle foreste di
svoltosi nel mobili recuperati dal rigattiere pini originarie della Scozia, per
1980. locale, si dimostrarono l’unico un’area di almeno 30.000 miglia
modo per mantenere la tempera- quadrate. Tale esperimento ri-
tura alta. Più tardi, un’altra con- velò, inoltre, che la parte più
segna di legna, arrivò per mante- “fredda” di tali incendi si verifica
nere i fuochi accesi. Mentre la proprio sul fondo della struttura,
notte scendeva su Aberdeen, gli alla sua base, dove l’efficienza ter-
esausti aiutanti cominciano a mica è più bassa e le possibilità
rendersi conto della reale portata di vetrificazione risultante sono
del mistero dei forti vetrificati, e minime. I dati ufficiali dei test al
a chiedersi non solo come i co- Radiocarbonio, ottenuti dai col-
struttori del forte avessero potuto leghi di Ralston in vari siti vetri-
raggiungere le assurde tempera- ficati, vanno dal VI secolo a.C. al
ture necessarie per fondere la IV secolo d.C.. Questo periodo
roccia, ma come riuscirono a tra- di tempo, ampio e vago, com-
scinare grandi quantità di legno prende numerose culture che ap-
fino alle cime delle colline con paiono e decadono nel nord del-
forme di trasporto primitivo. La la Gran Bretagna, definendo
mattina successiva, 22 ore dopo qualsiasi legame tra una di esse, molto, molto più antica di quan-
che il primo fuoco era stato ac- o addirittura una combinazione to si sia portati a credere. Sono,
ceso, il risultato sembrò delu- di alcune di queste, e le fortezze dopo tutto, anomalie culturali
dente. Non risultavano bastioni vetrificate, come impossibile ac- che non possiedono nulla in co-
di pietra fusa. Iniziarono quindi certare. Lo stesso dottor Ralston mune con le culture Celtiche,
le ricerche delle più piccole trac- confessò che «il processo non dei Pitti o con gli scozzesi me-
ce di fusione. La manciata di presenta alcun significato crono- dievali o dell’l’antichità scozzese,
esemplari che il dottor Ralston logico e si riscontra sia durante ma attribuite loro dagli archeo-
recuperò dal luogo dell’esperi- l’Età del Ferro che nelle fortezze logi senza una causa credibile.
mento entrò nel coperchio di un medioevali in Scozia» (Ralston, Più probabilmente, questi inu-
piccolo cartone, con spazio suffi- Celtic Fortifications, UK, Tem- suali luoghi appartengono a un
ciente. Questo esperimento di- pus, 2006). Inoltre, i test C-14 periodo più antico. I forti furo-

• 18
MISTERI ARCHEOLOGICI
smantellato nel secolo successivo - era vicino a A lato,
Bourneville. Come pubblicato in un articolo del- tracce
l’epoca pubblicato su American Antiquarian «oc- vetrificate
cupa la cima di una alta collina distante dodici mi- a Craig Phadrig.
glia a ovest di Chillicothe. La collina è alta circa In basso,
12 metri ed è rimarchevole per la brutalità delle la fortezza di
sue pareti. Essa si proietta a metà strada nella va- Traprain Law,
sta valle di Paint Creek ed è un oggetto ben visi- Scozia.
bile sotto tutti i punti di vista. Le difese sono co-
stituite da un muro di pietra, che si allunga intor-
no alla collina un po’ al di sotto del fronte colli-
nare stesso, attraversando gli speroni rocciosi. Il
muro è rozzo, offrendo scarse prove che le pietre
siano state poste una sull’altra in modo da pre-
no, più probabilmente, costruiti da una società sentare facce verticali ...»
dell’Età del Bronzo. Questo periodo, infatti, fu te- Questa descrizione del sito di Bourneville è spe-
stimone di una diffusione di genti attraverso tutta culare a quella di Craig Phadrig o delle altre for-
Europa e nel Vicino Oriente, come ho documen- tezze collinari europee. American Antiquarian
tato nel mio libro “Survivors of Atlantis” (Soprav- continuava a riferire l’osservazione di Squier e Da-
vissuti di Atlantide - Bear & Company, 2004, ine- vis secondo cui la struttura dell’Ohio esibiva «i se-
dito in Italia). Tra i reperti del sito di Cambridge- gni dell’intenso calore, che ha vetrificato le super-
shire c’erano mattonelle finemente decorate fatte fici delle pietre e le ha fuse insieme. Evidenti trac-
con corteccia di tiglio, indice di una cultura avan- ce di fuochi sono visibili in altre aree del muro, in
particolare nel punto che domina la più ampia
estensione della vallata. Qui ci sono due o tre pic-
coli tumuli di pietra che sembrano stati bruciati
completamente. Nulla è più certo del fatto che
potenti fuochi siano stati mantenuti per lunghi
periodi in numerosi punti della collina».
La vetrificazione pre-colombiana ebbe luogo an-
che in Sud America, nei centri sacri più impor-
tanti degli Inca. I visitatori della loro capitale pe-
ruviana, Cuzco, possono ancora ammirare le gran-
di mura pre-conquista di Loreto Street, i blocchi
vetrificati montati insieme con la precisione di un
gioielliere. Vicino alla città si trova Amaru Machay,
la “Grotta dei Serpenti”. Un tempio sotterraneo di
zata. Recentemente, nel 2016, gli archeologi scoz- andesite lavorata, una pietra estremamente dura e
zesi hanno scoperto una delle più grandi ruote del- difficile da intagliare, ma che tuttavia si scioglie in
l’Età del Bronzo che sia mai stata portata alla luce. condizioni di alta temperatura controllata. Sebbe-
La ruota misura un metro di diametro e 3,5 centi- ne gli Inca occuparono questi luoghi impressio-
metri di spessore. Anche se gli studiosi tradiziona-
li presumono che i forti vetrificati siano esclusiva-
mente celtici, più precisamente dei Pitti, le stesse
strutture si trovano al di fuori dalla Scozia, nella
Contea di Londonderry e nella Contea di Cavan,
in Irlanda. Esse si trovano anche in altre parti del
mondo, a volte molto lontane dalle isole britanni-
che. Ce ne sono oltre 200 nel solo continente eu-
ropeo, in Francia, a Sainte-Suzanne (Mayenne), a
Châteauvieux (vicino a Pionnat), a Péran, a La
Courbe, a Sainte-Suzanne, a Puy de Gaudy e a
Thauron. Contraddicendo l’identificazione con-
venzionale dei forti vetrificati come appartenenti
all’Età del Ferro e al periodo altomedievale euro-
peo, prove inconfutabili di pareti rocciose di un’in-
stallazione militare deliberatamente fusa nella prei-
storia furono scoperte in Ohio, nel 1890, da im-
portanti archeologi del nostro tempo, E.G. Squier
e Edwin Davis. Il forte di pietra da loro indagato -

19 •
FORTEZZE VETRIFICATE

A destra,
la fortezza di
Dunsinane Hill.

nanti, non furono loro a co- Crizia. Si dice che i Milesiani ab- sto dell’umanità era stato sopraf-
biano avuto origine in “Annwn”,
struirli. Persino gli studiosi orto- fatto»., Avallenau (l’Avalon bri-
dossi ammettono che Sac- terra nota in tutto i miti celtici tannico) inoltre si chiamava
sayhuamán fu eretta da ingegneri come “Terra sotto le onde”, dal “Ynys-vitrius”, “l’isola delle torri
edili della poco conosciuta cul- bretone “An” (“abisso” o “profon- di vetro”, un’isola dei morti, in
tura Killke che fiorì nell’area didità”) e “Dwfn” (“mondo” o “re- passato sede di un grande regno
Cuzco secoli prima che gli Inca gno”). Conosciuta anche come nell’Oceano Atlantico. I forti ve-
la conquistassero. Quando lo “Castello Girevole” (Caer Sidi), trificati dell’Irlanda sono quindi
studioso Brien Foerster visitò era un’isola fortificata di grande richiamati dal nome “Ynys-vi-
Amaru Machay, osservò come bellezza naturale, con ruscelli trius”, l’affondata “isola delle tor-
«le superfici scolpite... con i pe-
d’acqua dolce e una città di for- ri di vetro”. Tradizioni orali sup-
santi segni di erosione, mostra- ma circolare circondata da pareti plementari riaffermano una in-
no chiaramente che questo po- concentriche riccamente decora- terpretazione atlantidea della di-
sto è molto più antico della pre- te con luccicanti fogli di metallo vinità più popolare dell’Irlanda
senza degli Inca, che giunsero prezioso. Questa descrizione pre-cristiana, Lugh. Lugh arrivò
qui nel 1200 d.C.. Il vero pensa- corrisponde, punto per punto, al da Murias, un’isola-regno di alta
tore noterà che i modelli di in- resoconto dettagliato di Atlanti- magia che tuttavia affondò nel-
vecchiamento della pietra prece- de nel Crizia di Platone. Il pa- l’Oceano Atlantico per l’iniquità
dono gli Inca di un periodo di lazzo centrale di Caer Sidi si dei suoi stregoni. Indicato come
tempo molto lungo». chiamava “Emahin Ablach”, cioè “Ildánach” (“abile in molte arti”),
“Emhain degli Alberi di Mele”. Lugh era un dio del sole, che im-
Tecnologia atlantidea? La casa lontana di Eremon, tut- pugnava “Sleg”, una lancia onni-
Uno studioso del sedicesimo se- tavia, si trovava nell’Isola di Man, potente che sputava grandi getti
colo, William O’Flaherty, regi- dove il castello di Reel presumi- di fuoco. Questi riferimenti miti-
strò che i Milesi, i pre-invasori bilmente copriva il suo sito fu- ci suggeriscono, secondo il mio
celtici dell’Irlanda, giunsero in nebre, e uno dei pochi forti ve- parere, l’intervento di genti predi-
quei luoghi molto prima del trificati sopravvissuti in Irlanda luviane che possedevano tecnolo-
1000 a.C.. Il loro capo era Ere- che può ancora essere trovato. gie e azionavano lenti ad alta in-
mon, nome che presenta un’ap- Nei “Libri di Pheryllt” e “Scritti tensità o specchi che concentrava-
parente influenza linguistica del di Pridian”, scritti druidici, no i raggi del sole sulle delle roc-
greco classico e dal nome di Emahin Ablach, Ynys Avallach ce per fonderle. A quale scopo,
“Euaemon”, il quarto re di Atlan- o Avallenau erano «più antichi tuttavia, allo stato attuale della ri-
tide citato da Platone nel suo del Diluvio, quando tutto il re- cerca non possiamo saperlo.

• 20
a cura di Mike Plato

Akasha Libri di Conoscenza


La Sindone e Bernini
Daniela di Sarra, € 14.50, pagg. 126
G li scatti per la preparazione di una mostra fotografica. Una fotografa che nota una straordinaria
somiglianza, la verifica e scopre che il Salvatore del Bernini e il volto della Sindone coincidono
incredibilmente. Questo non è un romanzo alla Dan Brown, ma una ricerca autentica che porta alla
domanda: è questo l'aspetto che aveva Gesù quando percorreva le strade insegnando alla gente? E
che ebbe nel sepolcro, avvolto in un lenzuolo di lino? Il Busto del Salvatore è stata l’ultima opera del
Bernini, “il suo beniamino”, quella che l’Artista amò di più, e in cui infuse tutta la sua maestria, il suo
genio, la sua devozione e, in ultima istanza, tutta l’esperienza della sua sublime arte. L’Opera fu rea-
lizzata non a favore di qualche illustre mecenate, ma perché il Bernini, uomo di profondissima fede,
dopo tanti ritratti fatti nella vita a grandi del mondo, a Papi e a Re, voleva ritrarre il Re dei re, nelle
sembianze del “Più Bello dei Figli d’Uomo”, e onorarlo, dall’immagine partendo dall'immagine del-
l’Uomo de Dolori della Sindone”. Per quali vie il Bernini è riuscito a ritrarlo in un busto, che si credette
perduto per lunghi anni? La fotografia ha scoperto casualmente il sottile filo che unisce le due im-
magini, quella dell'"Uomo dei dolori" e quella del "Più bello dei figli d'uomo".

Le società segrete in Cina


Benoit Favre, Mediterranee, € 13.50, pagg.144

L es Sociétés secrètes en Chine, pubblicato nel 1933, è un’opera che, secondo René Guénon –
che la consultò per la stesura di La Grande Triade –, ha avuto il pregio d’intravedere cose che
di solito sfuggono ai sinologhi e, lungi “dall’aver risolto tutti i problemi sollevati in proposito, ha
comunque il merito di averli posti in modo abbastanza chiaro”.Un testo cardine, che è stato il
riferimento obbligato perchiunque volesse avvicinarsi alle società segrete cinesi,a lungo mal co-
nosciute a causa di una totale assenza studi seri e di documentazione sufficiente al riguardo.So-
lo la Triade e qualche altra Società sono state oggetto di ricerche approfondite da parte di cul-
tori della Cina, particolarmente favoriti da felici circostanze. Favre ha attinto largamente alle lo-
ro opere come anche ai fondi cinesi ed europei delle biblioteche, e alle riviste di orientalismo.
Ha utilizzato fonti particolari, cercando sempre di porsi nella speciale atmosfera in cui si sono
evoluti questi organismi, la cui attività e potenza sono, la maggior parte delle volte, tanto più
grandi quanto è fitto il mistero che li avvolge.

Fabbricanti d’Oro
Gustav Meyrink, Studio Tesi, € 15.50, pagg. 288

M olti oggi in Italia conoscono i testi di narrativa e saggistica dell’esoterista austriaco Gustav
Meyrink, soprattutto i primi, stampati innumerevoli volte specie negli ultimi anni. Ma ri-
corderei L’Angelo alla Finestra d’Occidente, Il Volto Verde, il Golem. Tuttavia in questo accaval-
larsi di riedizioni era finora sfuggito un singolare volume, Goldmachergeschichten, pubblicato
nel 1925. Si tratta di trestorie di tre alchimisti, Laskaris, Sendivogius e Sehfeld, in cui, per la pri-
ma e unica volta, Meyrink usa un registro a metà fra la narrazione e la ricostruzione storica, fra
cronaca e racconto. Insomma, una storia romanzata che oggi forse si definirebbe docufiction:l a
vita, le avventure, le fortune e le disgrazie di alcuni alchimisti tra la fine del Cinquecento e l’ini-
zio del Settecento, cioè un periodo che i lettori non particolarmente edotti della storia dell’er-
metismo occidentale potrebbero considerare insolito, abituati forse a immaginarsi gli alchimisti
collocati in ambienti e atmosfere medievali.

• 22
I libri presentati in questa pagina sono tutti
ordinabili attraverso il catalogo BooXtore
telefonando allo 06.9065049 oppure
scrivendo a: mikeplato@gmail.com
Per altri titoli vedete le pagine 32-33.
Visitate www.booxtore.it e visionate il
catalogo completo.

Cosmogonie e Cosmologie
Pietro Oliva, Lepre, € 28.00, pagg.160
U n libro pieno di bellissime illustrazioni a colori, che offre un’ampia rassegna di come le diverse ci-
viltà hanno immaginato le origini del nostro Universo. Uno splendido arazzo, che attinge alla mi-
tologia, all’antropologia, alla filosofia, alle fiabe e alla storia delle religioni, non trascurando ma anzi
dando ampio spazio alle moderne teorie della fisica sull’origine del Cosmo. L’autore si chiede se la vi-
sione scientifica del cosmo abbia qualcosa in comune con i miti del passato, fin dai primi graffiti sulle
pareti delle caverne. Particolare cura viene dedicata al significato di molte parole, che troppo spesso
vengono utilizzate in modo scorretto nel linguaggio comune. Parlare male spesso significa pensare an-
cora peggio. Oliva, Astrofisico, appassionato di simbolismo e storia delle religioni, si è specializzato ad
Heidelberg presso il Max-Planck-Institut für Kern- physik e presso la Bergische Universität Wuppertal.
Dal 2012 lavora come Ricercatore Associato e Professore Aggregato di Fisica Generale II con l’Univeri-
stà Niccolò Cusano di Roma. Dal 2016 collabora inoltre con l’Università RomaTre di Roma presso la
sezione di Nanoscienze e nanotecnologie del Dipartimento di Scienze nel gruppo di Fisica, in stretta
collaborazione con il Prokhorov general physics institute dell’Accademia delle Scienze Russa di Mosca.

Breve storia del Tutto


Ken Wilber, Spazio Interiore, € 25.00, pagg. 416
K enneth Earl Wilber Jr. è un saggista e filosofo americano. È uno dei fondatori del pensiero in-
tegrale e della psicologia transpersonale. Attinge dalla psicologia, sociologia, filosofia, yoga, mi-
sticismo, postmodernismo, per costruire quello che lui chiama una Teoria Integrale della Coscien-
za. Breve storia del tutto presenta in forma rivista e aggiornata l'avvincente resoconto delle ricerche
di Ken Wilber in merito al ruolo svolto dall'essere umano all'interno di un universo dinamico e in-
terconnesso, fatto di materia, mente, anima e Spirito. Rispondendo alle domande del suo interlo-
cutore in un linguaggio semplice e ricco di esemplificazioni, l'autore esamina il corso dell'evoluzio-
ne, intesa come manifestazione dello Spirito dalla materia alla vita biologica alla mente, fino a con-
siderare gli stadi superiori di sviluppo della coscienza nei quali lo Spirito stesso diviene cosciente di
sé. Attraverso il dialogo e il confronto, emerge la sua straordinaria prospettiva evolutiva in merito al
“grande disegno” dell'universo e a molte criticità controverse ancora irrisolte, quali la guerra di ge-
nere, il multiculturalismo, l'etica ambientale, il rapporto tra tecnologia ed ecologia, cultura e natu-
ra, trascendenza e immanenza, e le trasformazioni che interessano l'avvenire dell'intera umanità.

La Bibbia. Antico e Nuovo Testamento (cofanetto 2 voll.)


Bart Ehrman, Carocci, € 57.00, pagg. 916
L' Antico Testamento. «In questo libro la Bibbia viene considerata come una raccolta di testi che
possono essere studiati nello stesso modo in cui si studiano le altre opere letterarie, utilizzando
qualunque dato si renda disponibile per ricostruire il passato. Ciò equivale a dire che non proverò a con-
vincervi a credere o a non credere in ciò che afferma la Bibbia; mi limiterò a descrivere il suo contenu-
to e la sua origine. Non dirò se la Bibbia è o non è la parola di Dio ispirata; spiegherò come si è formata,
qual è il contenuto dei libri che la compongono e come li hanno interpretati gli studiosi. Per il lettore
credente, queste informazioni potranno rivelarsi forse utili, ma lo saranno certamente al lettore (cre-
dente o no) appassionato di storia e letteratura, in particolare della storia e della letteratura dell’antico
Israele». Il Nuovo Testamento. «Questa introduzione al Nuovo Testamento non si rivolge solo ai cre-
denti, ma a tutti. E perciò non ne affronta lo studio alla luce di un determinato punto di vista confes-
sionale. Lo affronta invece in una prospettiva storica, alla ricerca di che cosa possiamo sapere dei con-
tenuti del Nuovo Testamento, dei suoi autori, dell’epoca in cui scrissero e delle questioni che cercaro-
no di affrontare. Nella convinzione che un’indagine storica di questo tipo si riveli preziosa per tutti, cre-
denti e non».

23 •
ANTICA SAPIENZA

di Richard Smoley

I Misteri Gnostici
dell’Eros
La conoscenza gnostica e come questa si è rapportata al concetto di Eros trasmutatore. L’Eros, secondo
alcune correnti gnostiche, è una via di reintegrazione con l’unità divina. Un argomento profondo e deli-
cato discusso da uno dei massimi esperti contemporanei di gnosticismo al mondo.

T
obias Churton è uno degli ne delicata incentrata su uno dei suoi
scrittori europei contempora- ultimi libri. Un argomento che è diffi-
nei della Tradizione esoterica cile discutere, anche per un esperto
occidentale più noti e prolifi- erudito. Churton, però, è la persona
ci. Si fece notare per la prima volta dal più indicata per questo difficile com-
pubblico del Regno Unito nel 1987, pito…
con una serie televisiva in quattro pun-
tate, chiamata “Gnostici”. Da allora ha Richard Smoley: Il tuo ultimo libro
scritto diciannove libri, tra cui “La Fi- è intitolato “Misteri Gnostici dell’E-
losofia Gnostica”, “La Storia Invisibile ros”. Potresti iniziare spiegando chi
dei Rosacrociani”, e le biografie di erano gli gnostici?
William Blake, esoterista britannico Tobias Churton: «Non tutti gli Gno-
del XIX secolo, Elias Ashmole e Alei- stici si definivano tali; in realtà possia- Nella pagina a fronte
ster Crowley. Ha conseguito un master mo dire che è un appellativo attribui- In alto, Tobias Churton.
in Teologia presso l’Università di to dai Padri della Chiesa, tra il II e il V A destra, il Demiurgo in una opera di
Oxford ed è socio onorario dell’Uni- secolo d.C., ai promotori di gruppi spi- William Blake
versità di Exeter, nel Regno Unito. Ho rituali cristiani che, deviando dall’orto-
deciso di intervistarlo su una questio- dossia imperante, consideravano la lo-

• 24
ro esperienza o “Conoscenza” (dal greco: “Gnosi”) la dimensione materiale è vincolata dal tempo, a dif-
quale principio fondante della Salvezza rispetto agli ferenza dello Spirito che è Eterno. L’unico mezzo di
altri culti cristiani. Poiché gli Gnostici vantavano una fuga è il ritorno all’Origine e la realizzazione del De-
propria originalità, perseguendo rivelazioni personali stino Divino, la Gnosi. Questo significa essere “Spi-
e intuizioni esoteriche, il numero delle dottrine col- ritualmente Svegli”, in grado quindi di vedere oltre il
legate ai loro insegnamenti è considerevolmente va- mondo materiale e oltre l’inganno del Demiurgo.
rio, pur condividendo tutte alcuni insegnamenti spe- Per portare a compimento tale realizzazione il Cristo
culativi. scese sulla Terra, apparendo in una veste di carne
Il primo e più importante è che l’Universo percepi- mortale, per convocare gli Spiriti Risvegliati e solle-
bile ai sensi derivi da una deformazione dell’Essere vare i deboli, ridestando a sua volta la psiche dor-
spirituale in qualcosa di non voluto dalla fonte stessa miente dei figli smarriti dell’Anima, prole della Sa-
che lo ha generato. Questo inconoscibile “Padre”, la pienza Divina (Sophia). Gli scrittori gnostici presen-
Conoscenza del quale viene trasmessa allo Gnostico tano Gesù come un filosofo esoterico che detiene le
da Gesù, è chiamato “Profondità”, come un Oceano Chiavi della porta dell’Eternità, per cui i governanti
o un Abisso Insondabile. L’universo materiale deriva, del mondo cospirano per distruggere lui e coloro che
dunque, da una catastrofe originale: una caduta dal- lo seguono.
l’Ideale all’essere relativo. In questo dramma di defor- Per tale ragione gli gnostici riflettono e discutono
mazione, le scintille del Seme Divino si sono aliena- ogni aspetto dell’insegnamento stabilito dal Vangelo,
te in un regno non familiare, dove provano dolore e creando una religione esoterica di ampio spettro, at-
desiderio. Nella misura in cui l’universo è imperfetto, tingendo a presunte fonti segrete, applicabile ad ogni
il Demiurgo o “Artefice” opera su un essere relativo, difficoltà esistenziale dell’Uomo caduto, come se la
del quale non è comunque il Principio Assoluto. Ta- Gnosi non avesse nulla da trasmettere a chi si trovi a
le essere non riconosce altri che sè stesso, come un suo agio nel mondo materiale così com’è.
egoista pimordiale. Talvolta identificato con gli Gli insegnamenti morali tra gli gnostici variano a se-
Elohim (“Dio” o “Déi”) della Genesi, il creatore del conda della corrente di appartenenza, intimamente
mondo materiale è considerato il nemico dell’Uomo, legati a una visione che eleva lo “stato mentale” a un
concepito come Essere Spirituale e si oppone impla- rango di importanza vitale, superiore, nella sostanza,
cabilmente alla sua Illuminazione. “Signore di questo alla condotta reale. Vi erano correnti d’interpretazio-
mondo”, il creatore intuisce che c’è qualcosa di spe- ne alquanto contraddittorie nel pensiero e nella pra-
ciale nell’essere umano, che possiede qualcosa dentro tica gnostica, ma i loro nemici non ebbero scrupoli a
di lui. Il padrone della materia è geloso di questa So- fare di tutta l’erba un fascio, dal momento che tutti
stanza Spirituale, pertanto, pur essendo incapace di gli Gnostici erano considerati una pericolosa “mi-
comprenderla, la vuole ma, non potendola ottenere, naccia” alla fede ortodossa. Gli Gnostici erano, in ge-
decide di tenere l’Uomo nella sua condizione di es- nerale, indifferenti alle autorità religiose e il loro ra-
sere caduto, ingannandolo, affinché non sfugga alla dicale individualismo divenne intollerabile per l’epi-
sua presa e torni ad essere libero. scopato monarchico della Chiesa Cattolica o Orto-
L’essere iliaco o “materiale” (l’Adamo terreno), appar- dossa. Brillanti nemici della Gnosi, come Tertulliano
tenente all’universo dei sensi, muore con esso, poiché tra la fine del II e la metà del III secolo d.C., hanno

25 •
I MISTERI GNOSTICI DELL’EROS

Divino era stato seminato ovun-


que, come sostenevano gli Alchi-
misti Gnostici o gli “Ermetisti”.
Vero è che non possiamo divide-
re, né concepire, l’Esoterismo oc-
cidentale contemporaneo e le sue
radici storiche dal fenomeno gno-
stico della tarda antichità. E nella
misura in cui l’Esoterismo pro-
spera ancora, così fa la Gnosi, an-
che se mediata come sempre in di-
verse forme, inclusa la Filosofia
della Religione».

R.S.: Una delle figure più affa-


scinanti del tuo libro è Simon
Mago. Potresti dire qualcosa su
di lui e le sue opinioni sull’E-
ros?
T.C.: «È un personaggio affasci-
nante, non trovi? Questo mago sa-
maritano che “incanta” con i suoi
racconti contraddittori, che com-
paiono in varie opere patristiche e
apocrife. Era ovviamente una
grande minaccia agli sforzi apo-
stolici della Chiesa primitiva.
Non è del tutto chiaro, infatti e
specialmente dagli Atti, dove e co-
semplicemente liquidato gli Gno- ne esistenziale della vita umana in me cerca di acquisire il potere del-
stici come pensatori che hanno questo mondo. Dio l’ha voluto, e lo Spirito Santo. A modo suo ci
cercato di trasformare la “Fede ha pensato che fosse bello che gli racconta lo stile di vita del “mago”,
Salvifica” in Filosofia, rendendola uomini potessero vederlo, che pia- che riconosceva l’esperienza dello
conforme al ragionamento socra- cesse loro o meno. È comunque Spirito Santo come un “fenome-
tico. Questo non è del tutto cor- importante riconoscere che una no psichico”, che poteva essere in-
retto, poiché alla Chiesa dei Gen- delle correnti dominanti della dotto, qualora se ne conoscesse il
tili fu richiesto sin dal principio Gnosi era più assimilabile a una “trucco”.
di esprimere le proprie dottrine religione magica, che individuava Nulla di nuovo per un uomo per
alle persone, usando la filosofia Dio in ogni cosa, negli effetti più il quale quella che oggi chiamia-
per giustificare le pratiche religio- bassi come nelle cause più alte. mo “ipnosi” era una merce di
se. Si pensi a San Paolo nell’Areo- Vale a dire che per alcune scuole scambio. Negli Atti, però, non si
pago (Atti 17: 16-34). Dopo tutto, gnostiche lo Spirito Divino o il menziona il dettaglio cruciale che
la fede ebraica non ha mai chiari- Pneuma non era solo disperso Simone si accompagnò a una pro-
to perché l’universo sia stato crea- nell’uomo, ma era nascosto nei re- stituta, Elena (la “torcia”), salvata
to in termini filosoficamente spie- cessi della Natura: tali intuizioni da un bordello di Tiro per essere
gabili e coerenti con la condizio- vitalizzarono l’Alchimia. Il Seme la sua consorte. Gli Gnostici li
adorarono entrambi, almeno dal
II secolo, tanto che da quel perio-
do si iniziò ad affermare che fu il
primo eretico gnostico e che tutte
le correnti gnostiche derivavano
da lui. Per quanto riguarda i suoi
presunti insegnamenti (non ab-
biamo prove del I secolo per le
sue specifiche dottrine) abbiamo
resoconti affascinanti negli scritti
del II secolo del cristiano ortodos-
so Ippolito. Forse sono il primo a
rendersi conto che, mentre i rac-
conti di Ippolito sulle dottrine di

• 26
ANTICA SAPIENZA
Simone cercano di ridurle alla stregua di un’assurda lo che viene definito “Demiurgo” e rendendo inevi-
filosofia greca, trasmettono, probabilmente senza tabile la distorsione. L’Idea di sigize armoniose dei
che l’autore se ne rendesse conto, un sistema abba- poteri divini diviene squilibrata attraverso l’atto del-
stanza completo di magia legata all’Eros, espressa in la creazione. Lo stesso principio deve essere applica-
simboli. Quello che Ippolito ha frainteso come filo- to all’esistenza di uomini e donne: l’Uomo perfetto,
sofia era, credo, la base per la pratica magica del la- a immagine e somiglianza di Dio, è nel pensiero gno-
voro. stico Androgino e contiene caratteristiche sia ma-
La dottrina Simoniana ritiene che l’Eros abbia un schili che femminili, in perfetta Armonia.
potenziale magico: potrebbe essere “rivalutato” qua- Nella sfera della manifestazione, tale Armonia si per-
le mezzo per creare superuomini e superdonne. Os- de e l’uomo e la donna appaiono disarmonicamente
separati e in disaccordo. La Gnosi, però, può avviare
il processo di ritorno all’Armonia. Gli gnostici leg-
gono nella storia della Genesi e della costola di Ada-
mo da cui deriva la donna, la trascrizione di questa
distorsione. La costola fu estratta quando Adamo
dormiva, e “dormire” per uno gnostico indica l’In-
conscio o l’Amnesia Cosmica e Spirituale caratteri-
stici della coscienza materiale. L’uomo e la donna di-
ventano i tentatori l’uno dell’altra nel mondo della
natura, e tale dicotomia si riflette nella prima proge-
nie umana, Caino e Abele, che sono immediata-
mente antagonisti, dando impulso all’opposizione
che conduce al primo omicidio.
Seguendo la logica dell’Androginia, quale forma
umana originale in senso spirituale, ne consegue che
un’unione sessuale perfetta può diventare una pre-
promulgazione sacramentale e spirituale dell’Unità
servare Simone sotto questa nuova ottica è stato uno cui tende lo Spirito, restituita al Pleroma o “Pienez-
dei lavori più interessanti nello scrivere il libro ed è za” della Divinità. Lo scambio reciproco, intima-
diventato un vero apripista. Scioccante forse, ma de- mente teso all’Unità, di un uomo e di una donna
cisamente rivelatorio. Non sorprende, dunque, che enuncia e prefigura l’Apocatastasi, la Restaurazione
proprio a Simon Mago sia stata attribuita l’opera in- o ciò che gli Gnostici chiamavano “Guarigione dalle
titolata “La Grande Rivelazione”. Ancora più intri- passioni della materia”: il Ritorno all’Uno. Ovvia-
gante è il fatto che sembra abbia avuto un legame im- mente tale comunione sessuale deve essere un Atto
portante con Giovanni il Battista». Spirituale dedicato. Le interpretazioni di questa di-

R.S.: Tema principale nel tuo libro è la connes-


sione tra Eros e Illuminazione. Come vivevano gli
Gnostici questa relazione?
T.C.: «È una domanda che richiederebbe una disa-
mina amplia e dettagliata, ed è probabilmente ridut-
tivo cercare di rispondervi nello spazio concesso da
un’intervista. Potrei dire che la risposta è nella so-
stanza stessa del mio libro. Molto brevemente, la
comprensione gnostica dell’Eros era influenzata dal-
la visione platonica secondo la quale nel Mondo
Eterno esiste un’Unità di Sostanza. Il Mondo Eter-
no, o Mondo degli Eoni, fornisce le “Idee Eterne”,
che sono usate per modellarne una copia, o un ri-
flesso, e per farle manifestare nelle condizioni finite
del Tempo e dello Spazio. Quelle caratteristiche
eterne si deformano e si dissolvono nel processo o
nel dramma del Puro Spirito Radioso che scende
nelle “tenebre”. Per creare, dobbiamo passare da
un’Unità a due: riflessione e manifestazione. Ogni ri-
flessione comporta una misura della distorsione. Per-
tanto possiamo dire che nei sistemi gnostici si ritie-
ne che, per manifestare la Mente Divina, la Saggezza
Divina (nella forma di Sophia) compie uno sforza
precoce e imperfetto, creando in tale processo quel-

27 •
I MISTERI GNOSTICI DELL’EROS

namica essenziale dell’Eros gnosti- a una sorta di edonismo. Cosa


co variavano molto ampiamente, ha ispirato queste diverse posi-
ma si possono vedere echi nelle zioni?
teorie successive associate alle tra- T.C.: «Il corpo è il luogo dell’u-
dizioni tantriche Indù e Buddiste. nione e della disarmonia. È mor-
L’Illuminazione viene dalla mani- tale e contiene, o meglio impri-
festazione e dalla glorificazione giona, il Pneuma o Spirito Im-
del Seme Divino. Questo seme è mortale, che per tale ragione ha
identificato in molte tradizioni bisogno di essere risvegliato. Poi-
gnostiche come il Pneuma o lo ché il corpo è mortale, ciò che la
Spirito. In alcuni gruppi, questa carne fa con sé stessa non può ave-
identificazione è stata presa per- re un significato ultimo. Il suo
fettamente alla lettera, ma è una ruolo è strettamente quello di un
caratteristica che ho trovato perti- veicolo per lo Spirito. Il corpo è
nente a tutte le tradizioni gnosti- collegato ai mondi inferiori, quin-
che, sia intemperanti sia ascetiche di lo gnostico può permettersi di
(poli gemelli della morale gnosti- disprezzarlo o, in alternativa, usar-
ca). Penso che molto di ciò che lo per gli scopi dello Spirito. Gli
ho scoperto sconvolga chi è abi- gnostici, specialmente i seguaci di
tuato all’esposizione “soft” con- Carpocrate e quelli della tradizio- tro, devono condurre alla pulizia
temporanea del pensiero e della ne di Seth, tendevano a credere spirituale o all’astensione da essi.
pratica gnostica. Un posto specia- che lo Spirito fosse talmente su- Gli gnostici radicali, a loro volta,
le lo dedico all’identità e all’origi- periore alla carne che essa non po- hanno dato a tali insegnamenti la
ne dell’Arcangelo gnostico “fem- tesse danneggiarlo. Secondo Ire- propria impronta. Essere radicali
minile” chiamato “Barbelo”. Do- neo, tali gnostici sostenevano che verso il mondo per loro significa-
vrebbe cambiare le menti in mo- “lo Spirito è come l’Oro: può es- va capovolgere le follie della mate-
do considerevole, dato il tempo». sere mescolato a sterco ma ri- ria e il loro creatore. Sostenevano,
splendere”. D’altra parte, l’inse- infatti, che il mondo era spiritual-
R.S.: Gli gnostici sembrano aver gnamento ortodosso era che gli at- mente distruttivo e che il De-
abbracciato una vasta gamma di ti del corpo offuscano lo Spirito, miurgo era il falso “Dio della Leg-
atteggiamenti nei confronti del- lo feriscono e quindi tali atti sono ge”. Essa governa la carne, non lo
l’Eros, che vanno dall’ascetismo colpevoli; le scelte morali, di con- Spirito, poiché il governatore del-
lo Spirito è il Padre Celeste. Egli
In alto, il non è, secondo il pensiero gnosti-
saggio di To- co, l’autore della Legge. Hanno
bias Churton preso e distorto il concetto di li-
bertà che Paolo ha offerto al Gen-
tile redento, libero dalla Legge per
grazia e nella misura in cui pratica
l’Amore Spirituale con Coscienza
(Romani 2: 10-15). In breve, alcu-
ni Gnostici usavano l’Eros come
arma contro il Demiurgo e il suo
ordine e lo consideravano un’e-
nergia eroica. Sembra anche che
ci sia stato un movimento, che
prese piede nel III secolo e fiorì tra
il IV e il V secolo, chiamato “En-
cratismo” (da “enkràteia” greca,
che significa “dominio di sé”, “au-
to-moderazione”). I flussi encratiti
di gnosi sostenevano l’ascetismo
severo, la continenza corporea e il
mantenimento del seme in purez-
za, come comunemente inteso.
Gli gnostici di Seth, d’altra parte,
credevano che i fluidi genitali
cambiassero stato quando veniva-
no trattati come sacramenti, poi-
ché il pane e il vino potevano es-

• 28
ANTICA SAPIENZA
sandria), l’Encratismo ha trionfato su gran parte del- A sinistra,
le chiese cattoliche e ortodosse, creando una morale vetrata poli-
a due livelli: una per il clero, i monaci e le monache, croma con
e una per i laici che aspiravano alla classe dei Salvati Gesù e Maria
attraverso la rinuncia. Curiosamente, Isaac Newton e Maddalena
altri credevano che l’Encratismo fosse originario dei
gruppi gnostici, sulla base dell’ala ascetica di quel
“movimento”. Penso piuttosto che l’Encratismo fosse
una dottrina che s’insinuò attraverso tutte le chiese,
comprese le assemblee gnostiche, dividendo alla fine,
e probabilmente dissipando, il fermento gnostico.
È come se al crepuscolo dell’Impero Romano, nel II
secolo, si fosse innescato un nuovo stato d’animo, un
passaggio di testimone, che molti interpretarono co-
me un’assunzione di responsabilità. In un simile con-
testo, non fu difficile assumere la dottrina Cristiana,
secondo la quale il peccato è scaturito dalla debolez-
za di Adamo, trasmesso ogni volta che un bambino
nasceva. Così come non è stato difficile concludere
che, astenendosi dalla procreazione e dal sesso, si sta-
va effettivamente contribuendo alla Salvezza delle
anime, poiché si riteneva che la lussuria condizio-
nasse la maggior parte, se non tutte, le nascite. Alcu-
ni hanno ribattuto che la nascita ha dato l’opportu-
nità a Cristo e alla sua Chiesa di mostrare l’Amore
Salvifico di Dio. Ma questo fu, ed è, un contentino
per confortare i membri ordinari della Chiesa non
clericale, laddove fornisce un alibi ai pastori “ases-
suati” di un gregge di procreati».

R.S.: Una parte del tuo libro che ho trovato par-


ticolarmente interessante è stata la discussione
sulla Risurrezione del corpo fisico interpretata da
diverse sette paleocristiane. Appare evidente che
l’apostolo Paolo negò specificamente l’idea della
sere cambiati in corpo e sangue di Cristo con Inten- risurrezione fisica. Eppure un paio di secoli dopo
zione elevata. Il mio libro sviscera tutte queste com- un’eresia lo mise in discussione. Puoi parlarne?
plessità, alcune affrontandole per la prima volta. Un T.C.: «Paolo ha ispirato molti gnostici con le sue pa-
argomento che ha una sua valenza, ancor più oggi role, dicendo “che carne e sangue non possono ere-
che ci troviamo di fronte a dirimenti questioni mo- ditare la Vita Eterna” (1 Corinzi 15:50). Egli poneva
rali per stabilire il comportamento giusto e univer- l’attenzione solo sul Destino del Divino Pneuma e
salmente valido, e quale sia l’Autorità Spirituale die- dello Spirito. Il corpo non aveva alcun ruolo nella
tro di esso». Salvezza. Tuttavia, i maggiori eresiologi (Ireneo, Ter-
tulliano, Ippolito, Clemente di Alessandria) la consi-
R.S.: Il cristianesimo cattolico è diventato sempre deravano una delle eresie principali promulgate dagli
più puritano nel corso dei secoli. Si giunse al gnostici, per i quali, appunto, il corpo era privo di si-
punto in cui si considerava l’Eros come negativo, gnificato nella Salvezza. Quindi, anche se i circoli or-
sia in un senso che nell’altro. Cosa ha ispirato todossi avrebbero potuto rispettare gli scritti di Pao-
questa tendenza? lo, c’era chiaramente una tradizione più forte che la
T.C.: «L’Encratismo prese piede principalmente nel Resurrezione del corpo, prefigurata da Cristo, era as-
movimento monastico con l’egiziano Pacomio (III se- siomatica e sostenuta nelle profezie dell’Antico Te-
colo d.C.) e i suoi numerosi seguaci, che persistono stamento come quella della vivificazione della “valle
ancora. La fondamentale paura dell’Eros da parte delle ossa secche” di Ezechiele. Per loro era molto
dell’Encratismo divenne sempre più dirompente, più importante di quanto oggi i cristiani possano
proprio a ridosso del periodo finale di formazione comprendere. Come spiego nel libro, nessuno che
della dottrina Cattolica e tutt’oggi è molto presente, accetti la cremazione crede veramente nella Resurre-
anche se in crescente contrasto con la potente com- zione del corpo, anche se la liturgia cristiana si rife-
mercializzazione della libido, che ha radicalmente risce ancora esplicitamente alla Resurrezione del cor-
cambiato i costumi sociali. Originariamente consi- po e alla Vita Eterna. Ora sappiamo che la crema-
derata un’eresia (ad esempio da Clemente di Ales- zione è diventata accettabile solo recentemente nella

29 •
I MISTERI GNOSTICI DELL’EROS

storia della Chiesa. Vale a dire pensato nella sua gelosia di poter R.S.: Ci sono molte discussioni
che molti cristiani moderni sem- frustrare l’Essenza di Cristo e di sulle tecniche gnostiche per
brano condividere oggi le priorità assoggettarlo inchiodandolo alla muovere l’energia dell’Eros, ma
degli gnostici, in quanto non si “croce”. Come dice il vangelo la maggior parte di esse sono
aspettano che la loro carne risorga. gnostico di Filippo: Gesù venne piuttosto vaghe. Cosa pensava-
Gli gnostici consideravano l’im- “crocifiggendo il mondo”. Vedi, no di ottenere?
magine ortodossa del corpo di qui c’è una grande sottigliezza T.C.: «Nel mio libro, ho cercato
Gesù sulla croce come una “falsa nella dottrina gnostica e mancar- di individuare e descrivere le di-
visione”. Il vero Corpo di Cristo la rende facile alle menti orto- verse tecniche utilizzate dai vari
era Spirituale. Piuttosto, riferen- dosse asserire e che gli gnostici sodalizi gnostici, confrontandole
dosi alla cecità di quelli senza gno- fossero malvagi, perché negavano con quelle del Kundalini Yoga,
si, era “l’uomo” che era stato in- che il Salvatore soffrisse sulla delle pratiche tantriche e dei do-
chiodato alla croce; ed era la loro croce, e che quindi non possa es- versi gruppi, specialmente Sethia-
idea, la loro convinzione di ciò serci Salvezza nella Gnosi. Non ni, Simoniani e Valentiniani. La
che pensavano fosse l’uomo, che è così semplice. comprensione poteva essere vaga
veniva crocifisso. I nemici di Cri- È affascinante, però, che oggi la prima, ma non ora. Gli gnostici
sto si sono così condannati a mor- dottrina gnostica sia stata accet- sembrano aver trasmesso pratiche
te da soli. Il “signore di questo tata dalla maggior parte dei cri- esplicite di ciò che, sin dai tempi
mondo” aveva sconfitto se stesso, stiani in un modo o nell’altro, di Theodor Reuss (gnostico crow-
come insegnava San Paolo, poiché anche se ricorre alla dottrina di leyano), all’inizio del XX secolo,
“non conosceva l’Antico Segreto Paolo, a un “Corpo Spirituale”, gli esoteristi hanno definito “Ma-
gia dell’Eros” o semplicemente
“Magia”. Direi che le affermazioni
di alcuni gruppi esoterici moderni
ora hanno una base più concreta».

R.S.: Alcune sette gnostiche fu-


rono accusate di celebrare un
sacramento in cui venivano con-
sumati liquidi sessuali, come lo
sperma e il sangue mestruale.
Infatti, molte tradizioni magi-
che attribuiscono un notevole
potere a queste sostanze. Pensi
che ci sia del vero?
T.C.: «Non spetta a me stabilir-
lo. Questa è la credenza di alcu-
ne persone. Descrivo ciò che al-
cuni Gnostici hanno creduto e
praticato, lasciando un giudizio
all’interesse e all’esperienza del
lettore. Credo sia più corretto
porsi questi interrogativi: il po-
tere occulto è nella sostanza
stessa o nel modo in cui è con-
cepita? Potrebbe essere che il
potere risieda nella relazione tra
della distruzione finale del De- sollevato e Incorruttibile. Tutto sostanza e mente? Quando i pa-
miurgo dai processi della Reden- ciò dice molto. Potrebbe esserci gani vedevano o sentivano parla-
zione Divina”. Come gli gnostici di più nella relazione tra “Spirito” re dell’eucaristia cattolica, pote-
lo vedevano, il vero Uomo, lo Spi- e “carne” di quanto non com- vano solo concludere che man-
rituale, “il Gesù vivente” era in prendiamo correttamente. Certa- giare carne e sangue del Salvato-
realtà sopra ogni cosa, in alto so- mente questi dibattiti servivano re era una sorta di cannibalismo.
pra il luogo del cranio (“il Golgo- ad animare le conferenze degli Gli gnostici, naturalmente, han-
ta”) o “Terra”, e rideva della “loro” spiritualisti del 1890, in un modo no avuto il loro modo di espri-
follia. Non rideva tanto agli uo- che oggi consideriamo assoluta- mersi e questo lo rivelo nel li-
mini che non potevano vedere la mente strano, ma forse la ruota ha bro».
Realtà Spirituale, ai crocifissori e fatto il suo giro e dobbiamo guar-
agli spettatori ciechi, ma al De- dare nuovamente a cosa si intende R.S.: Parli anche di William
miurgo stesso, a colui che aveva veramente per “corpo”». Blake e di una tradizione di

• 30
ANTICA SAPIENZA

cui potrebbe essere stato erede. Puoi spiegarci re il mio punto di vista personale, credo che la mo-
come s’inserisce in questo contesto? ralità non sia così relativa come sostengono alcuni
T.C.: «Ero molto interessato alla relazione tra la gnostici antinomiani, e che comprendere i Dieci Co-
poesia di Andrew Marvell, “Alla sua timida Amante”, mandamenti sia un primo passo fondamentale sulla
scritta nel 1650, un secolo e mezzo prima, e l’e- strada per la compenetrazione l’Amore Divino. Pos-
nigma di Blake nel suo poema epico “Gerusalem- siamo affrontare le cose spirituali meglio con la Pu-
me” (non l’inno chiamato con quel nome): rezza della Mente, anche se non penso che ciò sia
“Ti do la fine di una stringa d’oro esattamente la stessa cosa del “puritanesimo della
Solo avvolgerlo in una palla mente”. Se voglio “l’Illuminazione”, devo andare alla
Ti condurrà al cancello del paradiso fonte dell’Illuminazione. “La Magia dell’Eros”, da
Costruito nel muro di Gerusalemme”. quel che ho capito, è una disciplina che non è per av-
In entrambi vi sono indizi di una potente Magia, venturieri alle prime armi o per chiunque sia alla ri-
o Misticismo se preferite, legata all’Eros e in linea cerca di una rapida ascesa. In un certo senso, il cam-
con la convinzione di Blake che la Nuova Era sa- mino che ci pone davanti potrebbe essere addirittu-
rebbe caratterizzata dalla raffinatezza della Cono- ra più in salita e sembrare alla fine più lungo diffici-
scenza “sensuale”. Fu formato all’idea di una Gno- le e infido. Ci sono rischi esagerati. Ma se l’alternati-
si intimamente legata a tale energia, che tuttavia va è asserire che l’Eros è una “energia negativa” e che
doveva essere avvicinata in una forma controllata saremmo tutti più sani e santi senza, o che sia uti-
per non essere svilita da menti degradate. Questo lizzabile solo per procreare, beh, credo che allora
è il problema perenne delle dottrine esoteriche lo si riduca a un azione meccanica, senza gioia.
che studiano l’Eros. Sono state tenute segrete per Quando eravamo giovani, il sesso non era forse
cercare di prevenire la loro perversione. Natural- “un’indicazione delle cose celesti”? E non abbiamo
mente chi le avversa pensa sempre che simili argo- rovinato tutto col passare del tempo, quando il ro-
menti siano da pervertiti, ma questo può solo in- manticismo innocente si è trasformato in lussuria
dicare la corruzione insita nelle loro menti. Il ve- egoistica? Il vero matrimonio gli restituisce il valo-
ro valore spirituale può essere compreso solo da re originale, purché comprendiamo cosa sia real-
chi le vive e le interpreta spiritualmente». mente inteso e implicito nella parola “Unione”.
Gli gnostici valentiniani hanno davvero inventato
R.S.: Cosa ne pensi della connessione tra Eros e l’Amore Spirituale, anche se, come mostro nel li-
Spiritualità? È un’Energia che può realmente con- bro, era sorprendentemente diverso da ciò che po-
durre verso l’Illuminazione? tremmo pensare quando leggiamo quelle parole
T.C.: «Siamo esseri che si manifestano in questa di- oggi. L’uomo è tutto in potenza, una preziosa pic-
mensione attraverso un atto fisico. Vale a dire, che in cola realizzazione. Gli gnostici ci danno un indi-
questa dimensione siamo esseri spirituali in potenza. zio su cosa potrebbe essere, forse anche su ciò che
L’Eros è il mezzo della creazione. Da Uno, due, da dovrebbe essere. Possiamo imparare qualcosa dal-
due: tutti. La Spiritualità eleva di contro il creato al le loro convinzioni, così come i loro presunti er-
suo massimo potenziale, in teoria. Se poi vuoi sape- rori? Penso proprio di sì».

31 •
“il vostro libraio di fiducia...”
Fenomeno UFO Il Peccato Originale nel pensiero moderno Il Labirinto nel mondo antico
Riccardo Gramantieri AA.VV. Giancarlo Germanà
ILa visione dei dischi volanti fu qualcosa Accogliamo con grande favore la ri- Con il termine labirinto indichiamo
di socialmente rilevante durante i pri- cerca sul tema del peccato originale, un percorso che da un punto di ac-
mi decenni del dopoguerra americano. affidando la redazione dei contributi cesso conduce ad un centro attra-
psicologi e psicoanalisti come Leon Fe- sui singoli momenti e figure a storici verso una serie di circonvoluzioni, in
stinger, Carl Gustav Jung e Wilhelm Rei- della filosofia che sono esperti nei di- genere sette, con andamento pendo-
ch formulano le loro teorie sul caso; si versi settori. Ad emergere è una plu- lare (ambagi), che rendono necessa-
assiste al boom editoriale della fanta- ralità di interpretazioni del male, del- rie almeno tre inversioni nel percor-
scienza. Il libro si concentra su quello la libertà dell'uomo e di Dio, che ridi- so. Il labirinto, formato da meandri e
che qui viene chiamato il “decennio lungo” degli ufo, e cioè il segna e arricchisce il profilo della filosofia moderna e del- spirali, divenne rappresentazione dell'andata e del ritor-
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scritto in lingua copta probabilmen- cismo, religione naturale e rivelata, moni- straordinaria di casi tra i più scon-
te nella seconda metà del III secolo. smo e teismo, la visione di Dante, il pote- certanti relativi al paranormale. Par-
Come altri vangeli gnostici contiene re dell’alfabeto ebraico e i molti altri ele- la di episodi UFO, Bigfoot, poltergeist,
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aveva detto nel suo capolavoro "Eros viaggiare dagli Stati Uniti in Ecuador e però, abusarono talmente della loro divinità
e magia nel Rinascimento": il in Perù, dove vive attualmente, alla che Brahma, signore degli dei, decise di pri-
"Picatrix" e il "De Radiis", benché scoperta dei segreti del curanderismo varli del potere divino e di nasconderlo in un
proibite e circolanti in maniera occul- e delle piante sacre dell’Amazzonia. posto dove fosse impossibile trovarlo. Brah-
ta, erano le opere che più avevano Rituali, percorsi iniziatici e guarigioni ma, a quel punto, disse: "Ecco ciò che faremo
influenzato il pensiero e i sogni dei miracolose, per quelli che vogliano della divinità dell'uomo: la nasconderemo nel
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Cos’è lo gnosticismo Daimon Dalla Nigredo alla conquista dell’Albero
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Lo gnosticismo è una via di salvezza gran- L'Autore ci racconta, senza veli, come Dopo aver introdotto il lettore alla
diosa,quanto sconosciuta. Si parte dal- trasformare la propria coscienza e il Qabbalà e all'Alchimia, con il Sèfer Bet
l’inganno che forze ostili hanno tessuto proprio corpo in un laboratorio sempre entriamo nel dettaglio della prima fase
intorno all’uomo: gli hanno fatto credere all'opera. Dalla meditazione alla magia alchemica, la Nigredo, e specifichiamo
di essere la «misura di tutte le cose», ma cerimoniale, dalle esperienze di altera- meglio l'Albero Sefirotico, o Albero della
in realtà è niente più che un escremento. zione della percezione all'erotismo ma- Vita, così come la tradizione, cabalistica
Il mondo esclude Dio, mentre Dio mette fi- gico-mistico e alle possessioni dionisia- ebraica ed ermetica, lo ha fatto arrivare
ne al potere che il mondo esercita sull’uo- che, un lungo e affascinante viaggio lun- fino a noi. La Qabbalà è una scienza molto
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comunque ritardare la pubblicazione dei in questo libro rituali e insegnamenti, e golare storia del grande architetto
testi di Qumran? Cosa nascondono o di- segreti, del sistema iniziatico occiden- egizio Imhotep e della sua ascesa
cono questi testi? Quando, da chi e dove tale, tra cui quelli del più antico ordine nell’Olimpo degli dei. Eppure di lui si
sono stati ritrovati? L'intento di Diser- rosacrociano, la Societas Rosicruciana sa poco: le statuette lo raffigurano
tori non è rivelare verità sconosciute op- in Anglia, o quelli del misterioso Rito egi- seduto con un foglio di papiro sro-
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a cura di Robert Schoch
(Geologo - Università di Boston)

Quando la Scienza Boicotta Se Stessa


Le riflessioni del nostro scienziato eretico Robert Schoch sulle dinamiche che generano le idee che tendono
a rivoluzionare lo Status Quo accademico. Una esperienza diretta preziosa per comprendere come può
cambiare un paradigma.

Oltre i paradigmi
“S
ei in regola”? Questo mes-
saggio mi ha letteralmente Nei primi anni ‘90 ho viaggia-
“aggredito”, inciso a grandi to per la prima volta in Egitto
lettere rosso vivo su un gigantesco per studiare la Grande Sfinge
schermo elettronico, mentre uscivo da una prospettiva geologica
dal mio ufficio universitario in pie- (ho ricevuto il mio dottorato in
na notte. Senza sapere chi e perché Geologia e Geofisica presso la
mi avesse inoltrato tale “inquietan- Yale University nel 1983). Per
te” domanda, il mio primo pensie- farla breve, vi è una chiara evi-
ro è stato che molti colleghi, mem- denza della presenza di pioggia
bri dell’Università, mi considerano e di erosione dell’acqua sulla
“non conforme” quando si tratta de- Sfinge che è incompatibile con
gli argomenti che studio e delle il regime iper-arido del deserto
conclusioni cui sono pervenuto. del Sahara negli ultimi 5.000
Anzi, possiamo dire che mi sono anni, luogo dove si trova. Se ne
scontrato con il mondo accademi- deduce che la scultura origina-
co più di una volta. Per tre decenni le risale a molto prima, mi-
ho sostenuto la teoria secondo cui l’o- gliaia di anni prima, rispetto al-
rigine della Grande Sfinge d’Egitto ri- l’origine della Civiltà, nel 3500
salirebbe a migliaia di anni prima del- a.C. circa, condivisa dal mondo
la data riconosciuta comunemente da- accademico, e che abbia subito
gli egittologi, il 2500 a.C. circa. Una modifiche successive, compreso il
Sfinge più antica capovolgerebbe la vi- restauro della testa.
sione classica di quando e dove sorsero Negli anni che seguirono il mio
la Civiltà e la Cultura. iniziale lavoro sulla Sfinge, fu sco-
Personalmente, in netto contrasto con perto l’incredibile sito di Göbekli
le teorie consolidate, credo che le po- Tepe, nella Turchia sud-orientale,
polazioni antiche non fossero total- tutt’oggi parzialmente scavato. Si
mente isolate le une dalle altre, ma fos- tratta di un complesso monu-
sero in contatto attraverso i continenti mentale costituito da enormi pi-
e attraverso gli oceani, con il concomi- lastri di pietra, alti fino a cinque
tante scambio d’idee e persino di beni metri e mezzo, che pesano circa
materiali, migliaia di anni prima di Co- quindici tonnellate, disposti in
lombo. Le prove che ho raccolto indi- cerchi simili a quelli di Sto-
cano, infatti, una civiltà primordiale, nehenge. Vari pilastri sono splen-
sorta verso la fine dell’ultima Era Gla- didamente decorati con rilievi di
ciale, diffusasi poi in tutto il mondo. animali e simboli; alcuni hanno

• 34
una forma umanoide, con braccia, mani, cinture e addi- In alto, ricostruzione immaginaria di un tempio di Gobekli Tepe.
rittura perizomi. L’aspetto più sorprendente del sito è la Nella pagina a fronte, Robert Schoch e il suo saggio da noi
sua datazione: usando il radiocarbonio, l’archeoastrono- pubblicato e disponibile per chi ne faccia richiesta.
mia e altri metodi scientifici, le porzioni più antiche so-
no state datate al periodo tra il 10000 e il 9700 a.C., che battuta d’arresto, piombando in un’età buia che durò mi-
corrisponde alla fine dell’ultima Era Glaciale! Siamo mi- gliaia di anni, solo per riemergere intorno al 3500 a.C..
gliaia di anni prima della Civiltà che si sarebbe manife- Nell’elaborare i miei studi, per comodità, ho definito ta-
stata sulla Terra secondo il paradigma convenzionale. La le era oscura, dal 9700 a.C. al 3500 a.C. circa, come “So-
scoperta di Göbekli Tepe, la sua struttura e l’epoca cui lar-Induced Dark Age” (Età oscura indotta dal Sole), ab-
appartiene conferma le ipotesi avanzate nel mio lavoro a breviato “SIDA”, anche se è ironico che proprio il Sole,
Giza, basato sulla ri-datazione della Grande Sfinge, di- portatore di luce e calore, abbia prodotto un “età buia”.
mostrando che la Civiltà ha avuto origine molto prima È interessante notare, però, che le gesta di Atlantide nar-
di quanto generalmente si creda. La fioritura della Prima rate da Platone, riportino la stessa storia. Se traduciamo
Civiltà risale, dunque, a circa 12.000 anni fa, virtual- la cronologia tracciata dallo storico e filosofo greco nel
mente estirpata dai cambiamenti climatici generati dai nostro sistema calendariale, Atlantide fu distrutta da ca-
gravi cataclismi avvenuti alla fine dell’ultima Era Glacia- taclismi proprio intorno al 9600 a.C.. Una corrispon-
le. Cambiamenti che credo siano stati innescati da in- denza di non poco conto con la moderna datazione geo-
tense esplosioni solari. La Civiltà subì, allora, una forte logica della fine dell’ultima Era Glaciale, circa 9700 a.C..

35 •
I Consigli utili di Robert Schoch ne precedenti (e dei mesi o degli anni, se lo stai tenendo da
tempo). Come sono cambiate le tue convinzioni? Come si è

A
volte mi viene chiesto se ci sono "esercizi" che racco- evoluto il tuo pensiero nel tempo? In che modo le tue convin-
mando per aiutare le persone a comprendere le proprie zioni grandi e piccole s’inseriscono in un insieme coerente? Al-
convinzioni personali, e anche a mettere in discussione cune delle tue convinzioni contraddicono le altre? Si alternano
quelle stesse convinzioni per espandere la loro visione del mon- tra loro nei giorni? O le tue convinzioni cambiano in base al
do e le loro esperienze, e sviluppare il loro apprezzamento e la contesto in cui ti trovi? Una volta conoscevo un accademico e
percezione cosciente del mondo che li circonda. uno scienziato “religioso” che aveva una serie di credenze dal
Ecco alcuni suggerimenti per iniziare: lunedì al sabato, ma un altro insieme di credenze per la dome-
1. Ogni giorno stabilisci di mettere in discussione almeno una nica che trascorreva abitualmente in chiesa. Non sembrava es-
convinzione fondamentale. Scrivila in un “diario delle creden- sere in grado conciliarle tra loro.
ze”. Queste convinzioni possono essere grandi o piccole, 4. Prova ad applicare la causalità retroattiva su te stesso. Un
profonde o banali. Non ignorare quelle che sembrano sempli- aspetto chiave per il successo è che non si deve conoscere il ri-
cemente di “buon senso”. Ho scoperto che le convinzioni che sultato finale dei risultati quando si tenta di applicare la retro-
inizialmente possono sembrare banali spesso portano a cre- causalità. Nell’esempio citato prima gli studenti hanno fatto il
denze più profonde, proprio se non sono messe in discussione. loro studio retroattivo prima di apprendere come hanno fatto
Chiediti: perché hai questa convinzione? È semplicemente un’i- nei loro test.
potesi, si è insinuata in te da quando eri bambino o è suben- 5. Sperimenta con la Telepatia: prova a “passare” pensieri nel
trata crescendo, come se fossi stato indottrinato dalla società? cervello di qualcuno vicino a te senza far sapere loro cosa stai
Qual è la prova genuina di questa convinzione? Quali prove esi- facendo. Per favore, fallo senza malizia, lavora solo su pensieri
stono che potrebbero contrastare questa convinzione? Tale cre- buoni e positivi! Annota in un diario i frutti del tuo lavoro, e re-
denza è valida per tutti o solo per alcune persone? Il concetto gistra come quando l’altra persona ha ricevuto e ha risposto ai
che una credenza è “corretta” o “errata”, “giusta” o “sbaglia- tuoi pensieri intenzionali. Quanto successo ha avuto questo
ta” è sempre valida? La convinzione può essere sia giusta sia esercizio? Puoi aumentare il tasso di successo nel tempo? Qua-
sbagliata contemporaneamente o in momenti diversi? li fattori sembrano promuovere lo scambio telepatico?
2. Su base settimanale, o più spesso se ne hai il tempo, cerca
seriamente una delle credenze fondamentali che hanno messo
radici dentro di te. Puoi perseguire questa ricerca attraverso In-
ternet e il World Wide Web, leggendo libri e articoli, interro-
gando i tuoi amici e colleghi, “sperimentando” (vedi i suggeri-
menti che seguono) e riflettendo profondamente. Assicurati di
ricercare tutti i lati, le opinioni e gli angoli del soggetto in que-
stione, in particolare le opinioni con cui non ti senti d’accordo.
Prendi nota di ciò che hai trovato e includilo nel tuo “diario del-
le credenze”.
3. Rivedi settimanalmente il tuo “diario delle credenze”, esami-
nando la tua lista, compreso le note dei giorni e delle settima-

Questione dei punti di vista redoira e C. C. Perelman, “Against the Tide”), ci sono di-
Il mio modo di indagare sulla storia antica è decisamente verse strategie da perseguire come scienziato. La maggior
non convenzionale e di per sé considerato “abbastanza gra- parte degli studiosi costruisce le proprie carriere accettan-
ve”, ma con dispiacere di alcuni dei miei colleghi accade- do e lavorando all’interno del paradigma consolidato nel-
mici, ho deliberatamente voluto approfondire i miei studi la propria epoca di pertinenza, aggiungendo al quadro ge-
confrontandoli con contributi esoterici e nerale una serie di dati attentamente cali-
occulti, studiando seriamente anche argo- brati e magari elaborando e modificando
menti come la parapsicologia e il para- le teorie esistenti. D’altra parte, possiamo
normale. Ora, essendo anche io uno considerare come “autore di rischi scienti-
scienziato accademico, non ho mai mes- fici”, chi persegue idee speculative o inso-
so in discussione le nozioni tradizionali lite, perché non ignora dati anomali e fi-
per partito preso. Il mio desiderio è di da- nisce per mettere in discussione il model-
re un senso al mondo nel suo complesso. lo dominante.
Non sono soddisfatto della semplice La posta in gioco è alta. Se il dissidente
comprensione di un piccolo pezzo del riesce ad avere una nuova idea o teoria ac-
puzzle. Così, come molti scienziati sono cettata dalla maggioranza, i benefici in ter-
specializzati in un settore, anch’io ho la mini di prestigio possono essere enormi.
mia specializzazione. Tuttavia, le probabilità giocano contro il
Come osservano gli storici della scienza vero innovatore, e tale percorso è difficile,
Juan Miguel Campanario e Brian Martin per non dire altro. Non solo, esiste un’al-
(nel libro del 2008 a cura di M. L. Cor- ta probabilità che la teoria o le idee spo-

• 36
sate dall’innovatore siano false in senso assoluto, ma qua- e risultati, e definendomi uno pseudo scienziato. Poi ve-
lora così non fosse, è innegabile il muro di pregiudizio locemente, prima che potessi rispondere, è scomparso tra
nei confronti delle nuove idee che gli scienziati ergono la folla. Fu tutto abbastanza sconcertante. Chiaramente,
per mantenere lo status quo. Come affermò il fisico vin- aveva preparato la sua messa in scena, se gli fosse capitato
citore del Nobel, Max Planck (1858-1947), uno dei fon- di incontrarmi. Non voleva aprire un dialogo sull’argo-
datori della meccanica quantistica, «una nuova verità mento. Ero semplicemente il nemico! In seguito appresi
scientifica non trionfa convincendo i suoi avversari e fa- che tale persona e i suoi colleghi di Archeologia stavano
cendo vedere loro la luce, quanto piuttosto perché gli av- facendo tutto il possibile per crearmi problemi dietro le
versari alla fine muoiono e una nuova generazione cresce quinte, tentando di impedirmi di aumentare il salario e
e ne è a conoscenza». Di fatto, qualora una teoria inno- diffondendo voci sulla stampa egiziana che non ero un
vativa, considerata rischiosa perché potrebbe riscrivere la membro della facoltà dell’Università di Boston. Queste
Storia, si dimostri corretta, spesso la sua conferma non è sono tattiche classiche per emarginare chi osi sfidare il pa-
immediata, ma arriva più facilmente a molti anni di di- radigma dominante. L’obiettivo è generalmente rendere
stanza, quando lo scienziato che l’ha dimostrata è ormai miserabile la vita del “dissidente”, con la speranza che sul-
deceduto. le sue teorie cali il silenzio.

Se la Scienza boicotta se stessa Argomenti di frontiera


Uno scienziato che studia seriamente l’idea di una civiltà Alcuni argomenti sono semplicemente tabù nei circoli
primordiale nei recessi profondi del passato (prima di scientifici che si definiscono “rispettabili”. Un esempio è
quando convenzionalmente si crede abbia avuto origine l’ipotesi della possibilità di un contatto alieno intelligen-
la Civiltà sulla Terra, intesa in senso lato) o ricerca feno- te extraterrestre con la Terra. Se si cerca di portare una si-
meni paranormali, può essere etichettato come un ciarla- mile ipotesi su un piano diverso, da quello di un conte-
tano o uno pseudo scienziato. A una persona etichettata sto umoristico o beffardo, immediatamente si erge un
come tale, possono essere respinte eventuali richieste di fi- muro di scherno e la sola ipotesi diventa una ragione per
nanziamento e possono essere negate promozioni o ad- mettere in discussione la competenza scientifica dell’au-
dirittura aumenti. dace studioso, se non la sua sanità mentale. È una chia-
Per quel che riguarda l’amarezza degli scontri tra accade- mata alle armi. Quando il defunto psichiatra e professo-
mici, ho imparato la mia lezione molti anni fa durante un re dell’Università di Harvard, John E. Mack, MD, ebbe
incontro per le festività natalizie tra docenti e personale la temerarietà di indagare seriamente su possibili incon-
della facoltà di Boston. Erano i primi anni ‘90. Durante tri alieni e fenomeni di rapimento nei primi anni ‘90,
la festa, un membro della facoltà del Dipartimento di Ar- non fu solo apertamente ridicolizzato, ma anche indaga-
cheologia mi ha sottoposto al ludibrio dei presenti tiran- to da una commissione speciale che riferiva direttamen-
do in ballo il mio lavoro sulla Grande Sfinge. All’improv- te al Preside della Harvard Medical School. Alla fine fu
viso apparve davanti a me, mentre cercavo di godermi gli determinato che Mack aveva il diritto di studiare qual-
antipasti. Ha lanciato una diatriba a squarciagola, in pra- siasi materia gli piacesse, ma certamente un’indagine di
tica sputandomi in faccia, accusandomi di falsificare dati quel tipo era considerata “estremamente inquietante”, se
non palesemente molesta.
Non c’è nulla di scientifico di per sé nella discussione su-

Max Planck John Mack

37 •
puter. Cioè, gli studenti hanno “studiato” metà delle pa-
role dopo aver superato il test. Per buon senso, pensare a
questo studio post-fatto non dovrebbe avere alcuna in-
fluenza su come gli studenti hanno fatto il test. Tuttavia,
non è così. Gli studenti hanno ricordato durante il test
molto meglio le parole sulle quali hanno poi praticato,
anche se la pratica ha seguito il test! Per citare diretta-
mente il lavoro del Dr. Bem, «i risultati mostrano che
esercitarsi con una serie di parole dopo il test di richia-
mo, torna indietro nel tempo per facilitare il richiamo di
quelle parole». Questi sono risultati sbalorditivi: confer-
mano una vasta gamma di dati, che gli scettici e i de-
bunker hanno costantemente rifiutato di riconoscere, so-
stenendo l’idea che il futuro possa influenzare il presente
gli alieni. Così come il semplice contatto con gli extrater- e il passato.
restri non infrange obbligatoriamente le leggi di natura
generalmente accettate. Ci sono altri argomenti che van- L’indagine ha confini?
no oltre le leggi riconosciute dalla Scienza, come quelli Esistono molte prove concrete della Telepatia (comunica-
che gravitano intorno ai così detti “fenomeni paranorma- zione diretta mente-a-mente) e dei relativi fenomeni pa-
li”. Come l’ipotesi del contatto alieno, il Paranormale è ge- ranormali e parapsicologici, ma quando si tratta di di-
neralmente tabù tra gli scienziati ortodossi, perché stra- scussioni serie su simili argomenti, la maggior parte degli
volge il rapporto fenomenicamente registrabile tra causa accademici li respinge e mostrano una forte avversione
ed effetto e ipotizza la possibilità di una comunicazione emotiva. Questi sentimenti sono spesso rivolti diretta-
telepatica tra individui. mente nei confronti del ricercatore che si occupa di in-
dagare il Paranormale, e chiunque mostri un interesse per
Causalità retroattiva il soggetto può ritrovarsi oltraggiato ed emarginato, guar-
Viviamo in un mondo di causa-effetto. Le cause vengono dato dall’alto in basso, deriso e licenziato senza alcuna
prima dei loro effetti, non viceversa. Il tempo è unidire- udienza imparziale. Come scrisse il parapsicologo Dr.
zionale, passando dal passato, al presente, al futuro. Po- Stephen E. Braude, professore di Filosofia presso l’Uni-
tremmo rimpiangere o amare il passato, ma non possia- versità del Maryland (Contea di Baltimora): «…mi stupisce
mo tornare indietro nel tempo. Insegno, i miei studenti ancora che quando mostro il tema della Parapsicologia
studiano e poi sostengono l’esame. Non avrebbe senso ai miei colleghi accademici, spesso non trovo altro che
per loro sostenere prima l’esame e poi studiare. Bene, po- un linguaggio del corpo rigido, sarcasmo e a volte persi-
trebbero farlo, ma dubito che questo li aiuterebbe nell’e- no oltraggio. Non è esattamente il modo in cui ti aspet-
same che hanno già sostenuto! Si tratta di buon senso, teresti che risponda chi cerca la verità di fronte a un’in-
cui la maggior parte della gente conosce e crede. Eppure dagine empirica e filosofica seria e riflessiva» (da Braude,
non è così scontato come sembra. Il Dr. Daryl J. Bem, del- “The Gold Leaf Lady e Other Parapsychological Investi-
la Cornell University, ha riportato i risultati di una serie gations”, 2007, p. XVI. Per una sintesi delle prove classi-
di esperimenti sulla “facilitazione retroattiva di richiamo” che a sostegno della Telepatia, si veda “The Parapsycho-
(“Feeling the Future: Experimental Evidence for Ano- logy Revolution: A Concise Anthology of Paranormal
malous Retroactive Influences on Cognition and Affect”, and Psychical Research” R.M. Schoch and L. Yonavjak,
Journal of Personality and Social Psychology, marzo 2008).
2011). Agli studenti sono state mostrate 48 parole (nomi Molto tempo fa ho deciso di unirmi ai veri cercatori di ve-
comuni di animali o alimenti), e poi è stato chiesto di ri- rità. Faccio del mio meglio per seguire questa via a volte
cordare quante più parole potevano. Dopo il test di ri- solitaria, non importa quanto sia difficile il viaggio, no-
chiamo, gli studenti sono stati sottoposti allo studio del- nostante le conseguenze personali. Adesso è troppo tardi
la metà delle stesse parole, scelte casualmente da un com- per tornare indietro. Sono in pace con la mia decisione.

Il Dr. Daryl J. Bem Il Dr. Stephen E. Braude

• 38
di Costanza Bondi

Sacro e ARTE
Q - IL LEGAME
L a Q è la quindicesima lettera dell’alfabeto
italiano e la diciassettesima di quello latino.
Il suo capostipite è la qof fenicia, nel
significato di corda, dalla quale derivò la qoppa del
greco arcaico, poi caduta in disuso nel greco
antico. Archetipo di legame, la sua funzione di
unione si individua, in seguito, a livello pagano nel
mito di Teseo e Arianna, e nella tradizione
evangelica in Mt 3,11; Mc 1,7; Lc 3,16; Gv 1,27; At
13,25: «… dopo di me viene il più forte di me, uno verso il
quale io non sono in grado di chinarmi a s legare la stringa
del sandalo». Interpretata di primo acchito come
dichiarazione di umiltà nei confronti della
superiorità del proprio Messia, in realtà la frase
cela un concetto ancora più profondo riferito al
“legame” e che riguarda il (c)halitzàh ebraico, cioè il
rito giuridico descritto dalla legge del levirato dello
scalzamento = togliersi i sandali, simboleggiando in tal
modo la rinuncia al diritto pregresso = lascio ad altri
il mio diritto, pur potendone godere per legge. Nella frase
di Giovanni Battista, quindi, il passo evangelico
può essere interpretato col seguente significato:
“Gesù è lo sposo del popolo di Israele, quindi io mi tiro
indietro non per umiltà, quanto al contrario perché ne ha
diritto Lui che viene dopo di me”. Quella che Mike
Plato definisce “staffetta ontologica” tra Giovanni
Battista e il Cristo Gesù intesi come un essere
unico, per cui diminuendo il primo si dà facoltà
all’altro di accrescere.
La Q si trova sempre davanti a u semiconsonantica, con la
quale forma il nesso labiovelare/prevocalico,
necessario per la pronuncia. Avendo lo stesso
valore fonologico della C nell’ortografia italiana,
è stata definita un “grafema sovrabbondante”:
infatti, ricorrenti si sollevano i dubbi per una
corretta grafia di una parola che, nella pronuncia, arrivò ai latini, passando prima per gli umbri e gli
ha invece lo stesso valore fonetico, sia che si scriva osci. Certo è che si tratta di una consonante occlusiva
con la C che con la Q. Dubbi che si risolvono solo velare sorda che corrisponde in tutto e per tutto,
con una corretta conoscenza del dizionario, tranne che per quanto riguarda la grafia, alla c
poiché, appunto, non vi è in merito regola alcuna. gutturale e dura. Nel sistema alfabetico greco la Q
Sembrerebbe – il condizionale è d’obbligo – che rappresentava il valore 100, numero che per i
gli etruschi e gli abitanti della Magna Grecia ne pitagorici era divino, ma anche in molte culture è
abbiano utilizzato la variante che ritroviamo anche associato alla rappresentazione del Dio nel
nel popolo dei Calcidesi di Cuma, tramite i quali significato di santità. Si tratta infatti del quadrato

• 40
di 10, a sua volta contenente l’intero universo
poiché formato dalla somma di 1+2+3+4. Quindi
legame e congiunzione, connessione e
collegamento.

per poter essere interiore. Ma ciò può accadere


solo sciogliendo i legami che incatenano l’ego,
abbandonando se stessi e il proprio portato
personale, che ci rende schiavi nell’effimera
materialità, nell’attaccamento a persone e cose.
Percorso difficilissimo, per quanto necessario,
Ora, qui in Terra, qual è il legame per eccellenza, questo del distacco.
se non il cordone ombelicale, che infatti nella
grafica della lettera Q è precisamente raffigurato «Mi piacerebbe essere libero, perdutamente libero. Libero
dalla stanghetta del tondo/utero racchiudente il come un nato morto.»
feto? C’è però anche un’altra parte importante del Emil Cioran
corpo umano, atta al collegamento, quindi sempre
associata alla Q: il collo (da cui, appunto, la nostra In ciò sta il liberarsi, soprattutto, dei vizi di cui si è
parola collegamento). Innanzitutto, il collo per prigionieri, quindi anche delle nostre paure, delle
antonomasia che unisce testa e busto, poi la serie nostre illusioni fino ad abbandonare l’ego delle
anatomica di collo del piede, della vescica e abitudini.
dell’utero; a cui possiamo aggiungere il botanico Tornando all’aspetto sociale e per dirla alla
collo della spiga e il geografico collo dell’estuario: Zygmunt Bauman, la dispersione dei legami
tutti termini che riconducono al concetto del all’interno di una società – quale quella attuale –
legame di due importanti parti tra di loro. porta all’individualizzazione estrema così da
Inoltre, dal punto di vista psicologico, il “legame minare l’elemento fondante della società stessa:
tra persone” è l’unica condizione che nutre e quindi, solidarietà e legami durevoli, rimanendo
sostiene: amore filiale, amore sessuale, amore concetti allo stato puro, rendono difficile (per
platonico, amore religioso, amicizia, fratellanza e usare parole sue) vedere la società come
sorellanza… mentre in chimica si parla di legame contraddistinta da una foresta, in quanto si tratta di
tanti singoli alberi.

Costanza Bondi, autrice per la nostra casa editrice


di “ARCHETIPI ALFABETICI, segni e simboli
svelati dalle lettere” e “SVASTICA, simbolo sacro
universale”. Possono essere ordinati alla nostra
redazione: info@xpublishing.it oppure al numero
069065049

quando una forza di natura elettrostatica tiene


uniti più atomi o più molecole. Fin qui, quindi,
tutti concetti votati alla positività, ma non la
pensano così gli gnostici.
Se, infatti, il futuro è relazionato sempre al proprio
passato, come fosse in linea orizzontale, il
cambiamento deve allora avvenire in linea verticale
41 •
di Matteo Agosti - Seconda Parte

Italia
Misteriosa
Le Rivelazioni di Enrico Calzolari
Prosegue l’analisi degli studi e delle scoperte del professor Enrico Calzolari. In questa se-
conda e ultima parte vengono analizzate le origini dei popoli che occuparono la zona ligu-
re, il loro legame con la Grande Madre Tara. Inoltre sono presentate alcune ipotesi relative
alla funzione energetica e trasmutativa di determinati siti megalitici in relazione al DNA
umano e sono rivelate alcune esperienze oltre l’ordinario dello stesso Calzolari

S
ulla scia del contemplato studio di Enrico Cal- Dal termine del precedente articolo (FENIX 123,
zolari e Brian Sykes dell’università Oxford, si pag.42), l’indiziata matrice afro-mesopotamica allusa
contempla nel lunigianese promontorio del Ca- alla Lunigiana, fu sottintesa al canone migratorio sug-
prione un presidio sciamanico collocato al 17.000 a.C. gerito da Zecharia Sitchin: una frangia dell’uomo afri-
con elementi relativi al culto di Shiva, e forse precedu- cano giunto in Mesopotamia migrò nella valle dell’In-
to da una antichissima diaspora del 30.000 a.C., a sua do da dove si sarebbe originato un esodo verso l’attua-
volta antecedente una migrazione dell’8.000 a.C. arri- le zona di La Spezia. A sostegno, spiccano sanscrite
vata in Lunigiana dalle sponde orientali del Mar Nero. scritture Veda e Indù denuncianti emigrazioni a ovest,
A desta,
mappa geo-
grafica di
Brian Sykes,
relativa
all'ubicazio-
ne delle 7
figlie di Eva,
Dee madri
che diffusero
ceppi geneti-
ci in Eurasia..
Nel riquadro
la Dea TARA

• 42
Tara, capostipite etnica sancita dal A lato,
luminare oxfordiano al titolo di due petrogli-
una delle 7 figlie di Eva (quella fi sciamanici
mitocondriale). Di queste sette misteriosa-
Dee, si hanno i ceppi: in Grecia mente
Ursula/45.000 a.C.; in Georgia scomparsi in
Xenia/25.000 a.C.; in Dordogna a Lunigiana.
Lascaux Helena/20.000 a.C. (sito In basso,
datato al 30.000 a.C. da Chantal reperti prei-
Jègues Wolkiewez); in Cantabria storici circa
ad Altamira Velda/17.000 a.C.; il Culto della
nel Golfo di Venezia Katri- Fecondazio-
ne/15.000 a.C.; in Siria Jasmi- ne, presen-
ne/10.000 a.c.; e Tara con prima tati da Cal-
datazione al 17.000 a.C. retrodata- zolari al Val-
bile per aggiornamenti successivi camonica
agli esami dell’Istituto di Medici- Symposium
na molecolare di Oxford, previa 2007. So-
analisi citoplasmatico-mitocon- pra: petro-
driale eseguita su campioni san- glifo scoper-
guigni eurasiatici. to nell'Oasi
La genia di Tara, si evolse nella zo- di Dakhla a
na costiera della Lunigiana che un occidente di
tempo costituì una fertile pianura Luxor, Egit-
ove confluivano le acque termali to. Sotto:
del Caprione con quelle dei fiumi reperto del-
Magra e Serchio, area che dal l'area mega-
9.500 al 5.500 fu sommersa da un listica presso
innalzamento marino di 110 me- Villa S.Anto-
tri, comportante esodi sui litorali nio (Orista-
occidentali di Britannia, Galles, no).
Scozia, prima che il pedonabile
tratto terrestre di Doggerland fosse
in oriente fondamenta d’istruzio- alla sopravvivenza e adatto a profi- sommerso a formare il canale del-
ne universitaria al titolo di Storia lare l’alba di un nuovo DNA. Qui la Manica. Un genoma ivi dira-
Ufficiale, e non mito partorito da svettano gli studi di Sykes e Cal- mato su coste bretoni, riviere ligu-
autoreferenziate cattedre occiden- zolari, nella certezza che la Luni- ri e litorale franco-iberico (Dna
tali, titubanti a retrodatare ciò che giana fu il fulcro di una genesi evo- costituente il 9% dell’attuale po-
frontieristici accademici ambisco- lutiva subordinata alla Dea Madre polazione mondiale, dal quale
no a riscrivere: la storia dell’uomo.
Migrazioni pervenute in Lunigia-
na, risultano credibili anche al cal-
colo delle probabilità composte,
dove il comune di Luni trova to-
ponimo nel Rajasthan nell’omo-
nima località indiana di “Luni”,
fondata sulla riva del fiume con lo
stesso nome, e in una regione do-
ve la cultura religiosa contempla
una Dea Madre denominata Tara,
svelata in Lunigiana grazie agli stu-
di di Sykes (ad abolire il credo che
Luni derivi da Luna).

Discendenti di Tara
Perchè approdare sul Caprione? È
ipotizzabile che l’evento migrato-
rio fu specifico a trovare un conte-
sto geologico ad alta densità ener-
getica prodotta dalla Master Fault
lunigianese con clima favorevole

43 •
ITALIA MISTERIOSA
del Quadrilite, e la territoriale
Dea Madre Tara, un insieme
simbolico rivelante il Culto della
Fecondazione, ampiamente espo-
A destra, sto da Calzolari al Valcamonica
Culto della Fe- Symposium del 2007 con ele-
condazione. menti utili a destabilizzare un fal-
Sopra: pitture so immaginario collettivo sull’uo-
rupestri dell'A- mo preistorico.
natolia, scoper-
te dall'archeolo- Scienza della Levitazione
go turco Bassorilievi, incisioni, pitture ru-
Mehmet Ates. pestri parlano chiaro: etnie pa-
con ovuli e leolitiche e neolitiche conosceva-
spermatozoi. no ovulo, spermatozooi e ciclo ri-
Sotto: il “Disco produttivo (ivi sul disco genetico
Genetico” sco- di Sutatausa, 6.000 a.C. Colom-
perto a Suta- bia) a sottintendere che l’Homo
tausa (Colom- Sapiens preistorico sarebbe stato
bia) e di pro- un sopravissuto, scampato a qual-
prietà del prof. cosa di globalmente terrorifico e
Jaime Gutierrez. costretto a ripartire da zero, con
rudimenti elaborati da quelle co-
noscenze che già possedeva (solo
nel 1677, Antonie Van
Leeuwenhoek scoprì, con l’avven-
to del microscopio, cosa si cela
nello sperma e ovaie uterine!).
Sykes afferma di esserne discen- smi, pure in steli con abrasioni su La conservazione di tali sapienze,
dente lunigianese! E la Dea Tara iscrizioni pagane, ad opera di in luoghi come il Caprione sa-
da egli scoperta, risulta apparte- qualche prete intento a cristianiz- rebbero rinati con l’evidente me-
nere al Pantheon induistico zarle nel 1602, nonchè recente galitismo antropico, fruibile tra-
ascritto al culto di Shiva). Dai pe- barbarie sulla pietra fallica rice- mite rocce grezzamente tagliate o
troglifi lunigianesi esposti da Cal- vente la proiezione della Farfalla modellate per il funzionale uso
zolari e sottoposti allo studio se- Dorata al Trilite del Caprione: lo cerimoniale, medianico, energeti-
mantico del geologo e petrografo schermo roccioso è monco di un co, astronomico, medico, e magi-
Roberto Chiari (Università di lembo scomparso (nota al lettore: camente sciamanico. E quando si
Parma), si scoprì essere stati pro- questo Trilite dotato di 3 elemen- parla di magia, lo scherno ab-
dotti da genti ereditarie di sim- ti strutturali, sarà definito d’ora in bonda tra coloro che ne ignorano
boli vedico-induisti, liturgici al poi Quadrilite, perchè il distacca- l’antico significato, inscindibile
Dio Shiva con esempi tipo: cer- to quarto masso posto traversal- da mistici poteri che un tempo
chio a croce decussata detto Ka- mente a terra per permettere il di- gli antichi manifestavano grazie a
pala Yantra (ipotetico a stimare segno della Farfalla Dorata, lo potenzialità intrinseche al loro
latitudini, poi in auge Templare), qualifica come tale). Non più pra- DNA, le cui proprietà, trasmesse
bacchetta iniziatica (o bastone di ticato ovviamente, il culto solare ai discendenti, su alcuni sarebbe-
comando, rituale nella magia), del Caprione che iniziava matri- ro geneticamente decadute col
verga rabdomantica, doppio tri- moni, nascite o funerali simbolici tempo (anche dovuto a ibridazio-
dente annoverato alle folgori, lo- all’ascensione solare della Farfalla, ni?). Calzolari e sostenitori sono
sanghe, e altro raccolto nel libret- tesa a infondere la conoscenza convinti che il trasporto dei pe-
to di Chiari Uguale da tanto tem- trasmigratoria delle anime (Mo- santi blocchi megalitici non sia
po (1997 ed. Corriere Apuano), nadi, spiriti incarnati) che all’atto esclusivamente avvenuto per lievi-
presto archiviato poichè supposto della morte lievitano dal corpo tazione antigravitazionale prodot-
“scomodo” alla testimonianza per elevarsi alle stelle d’origine in ta da macchine volanti (Vimana-
d’una primordiale civiltà qui forma alata o d’angelica sembian- Ufo) ma dal potere mentale che
giunta dall’est indiano, e ancora za. Questo è il motivo, per cui taluni sciamani e grandi antichi
occultata grazie alla trafugazione questo perduto rito conferisce possedevano e manifestavano col-
di due massi con petroglifo scia- unicità planetaria all’area megali- lettivamente se il fine richiedeva
manico (fatto accaduto al rileva- tica del Caprione, legata all’arche- grandi sforzi. Come per la kilo-
mento di Calzolari, quando ne tipa espressione del principio metrica provenienza dei massi di
denunziò l’esistenza alla soprin- energetico femminile insito nel- Stonehenge, Carnac e altri lidi,
tendenza archeologica). Vandali- l’elemento della losanga, l’orifizio anche la Lunigiana nutre incer-

• 44
esseri umani nutrivano straordi- In alto a sini-
narie facoltà cerebrali tali da far stra: l'ener-
lievitare pesi enormi, non è fol- getica Pietra
lia. Piuttosto un segreto indagato Madre del
dal prof. Fran De Aquino del di- Caprione. A
partimento di Fisica all’Univer- destra: La
sità di Maranao (Brasile), artefice sessola di
della Kinetic Quantum Theory Branzi con
of Gravity, ossia la Formula del foro
Tutto o Formula dell’Universo d'entrata per
con la quale egli rivela come sa- ricevere l'ac-
rebbe possibile il controllo della qua ad uso
gravità basandosi sul pensiero di sciamanico.
diversità fra massa gravitazionale In basso,
e massa inerziale. Un concetto sopra: la ro-
per certi aspetti interiorizzato vina dell'Ese-
dai monaci tibetani (auto-lievita- dra della Vi-
zione) e correlato a soggetti pa- ta sul Caprio-
droni di facoltà psico-cinetiche. ne. Sotto, il
Tecnica che sciamani, stregoni, Quadrilite
tezze sull’ubicazione circa cave d’estrazione per mas- druidi, maghi, avrebbero esercitato con evocazioni ca- del Caprione
si utili all’erezione di Menhir, Statue Stele e posizio- nore sostenute dall’isofrequenza vocale di gruppo osservato da
namento di rocce megalitiche molto pesanti. Come (odierni mantra e rosari, il lascito per compiere Mi- Ovest
venivano spostati in un territorio impervio e scosce- racoli?). E se tale potenziale latente è dentro di noi,
so come quello ligure? A Branzi, uno dei 5 siti sacri ben venga chi possa insegnarci a manifestarlo come
al Caprione (costituenti la costellazione di Cassio- predica il prof. De Aquino con il motto: Benedictus
pea) è visibile una pietra fallica, una vulviforme, una qui venit in nomine veritas.
ludica, e un rozzo altare pesante circa 3 tonnellate Verità che Calzolari ha indagato a lungo, ivi con l’ap-
formato da Dolomia saccaroide-luminescente estra- porto dei migliori esperti paranormali reperibili in
nea al sito e ricavabile solo nelle Alpi Apuane. Come Italia. Con lui, un sensitivo rabdomante piemontese
arrivò lì quel blocco? Considerare la possibilità che esperto di escavazione artesiana, durante uno stato di
trance ebbe una visione presso
il Quadrilite del Caprione, rive-
lando che gli uomini che vive-
vano lì furono consapevoli di
perdere poteri sulla forza di gra-
vità. La visione seguì nel vederli
riuniti in bianche vesti per lie-
vitare la pietra-losanga da pog-
giare sul Quadrilite, e che die-
tro di essi vi era una bassa co-
struzione che ai contorni del-
l’ingresso presentava decorazio-
ni simili a “Greche”. Citazioni
che richiamano un ennesimo
subliminale messaggio cinema-
tografico: nel finale del film “X-
Men giorni di un futuro passa-
to”, il sacerdote En Sabah Nur
con i suoi poteri telecinetici co-
struisce una piramide. Nel pas-
sato, tale perdita di poteri avreb-
be spinto gli sciamani all’utiliz-
zo di sassi e legni energetici per
compensare il deficit frequen-
ziale. Perciò come miti traman-
dano, ecco l’utilizzo di pietre
sciamaniche, bastoni e bacchet-
te, torque, e altri strumenti mi-
rati a manovrare certe energie, e
la forza di gravità per il suppo-

45 •
ITALIA MISTERIOSA
testimonianza di un medico in-
ternazionale al convegno O.M.S.
2005 di San Marino. Assistette al
prodigio di uno stregone su se-
In alto, menti agricole ammuffite, utili
Oggetti volanti sfamare la tribù. Le fece stendere
non identificati su un telo e, pronunciando un ar-
fotografati da cano rituale, queste, con strana
Monte Marcello. luminescenz,0,a lievitarono dal
Foto di Enrico suolo per riversarsi prive di muffa
Calzolari. nelle giare; le sementi erano rige-
In basso, nerate. Non è possibile sapere se
sopra: la maci- l’attività sciamanica sul Caprione
na preistorica comportò simili avvenimenti, ma
del Caprione, almeno, una macina rudimentale
con solco ado- rivela la lavorazione di cereali vici-
perato per ma- no al Trilite, dove vicino ad essa
cinare i cereali. un c’è un altare deputato a sacra-
Sotto: l'altare lità matrimoniali, riti funebri, e
sciamanico po- sto trasporto di massi, Menhir e Nel frangente, mi sentii pervaso gestanti che avrebbero ricevuto
sto nel sito della Statue Stele che per standard ar- da uno stato vibratorio di rima- sul ventre acqua energetica per
Farfalla Dorata cheologico, nel museo di Pontre- terializzazione mio e dell’auto propiziare la maternità. Tale asser-
sul Caprione. moli vengono sommariamente che mi riportò a scendere sulla zione, fu evinta da sensitive che in
descritte a riassumere la forma strada, alla stessa velocità e dire- loco ebbero una visione con Cal-
“astratta” di figure maschili e fem- zione che avevo in precedenza. zolari, poi col medico energetico
minili, quando per altri studiosi Sotto shock, continuai la corsa (definizione di odierni sciamani)
riferirebbero a idoli d’ignota pro- per tenere lezione a scuola, ri- Vincenzo De Benedetto, attestan-
venienza. Contemplando l’India serbandomi per anni quello te che sul posto una Sciamana
in Lunigiana, tornano alla mente sconosciuto e salvifico evento». provocava nelle fanciulle reazioni
i Vimana, forse oggetti volanti fo- fisiologiche del parto previa iper-
tografati da Calzolari durante un Rituali di unione ventilazione, vampate e tachicar-
sopralluogo su Monte Marcello Genetica, energia, lievitazione, dia. Il luogo delle partorienti fu
adiacente il Caprione; anonime sciamani da scoprire, come in un identificato presso una roccia de-
entità che osservano e magari pro- villaggio africano (località Top Se- nominata Pietra del Parto, risul-
teggono eletti particolarmente le- cret) per cui Calzolari raccolse la tata all’analisi di ostetriche lì con-
gati a questo promontorio ricco
di ancestrali segreti. Quale mi-
glior candidato se non l’esimio
professore, denunciante al sotto-
scritto una scioccante vicenda a
lui capitata «in prossimità del Ca-
prione, con l’auto percorrevo in
salita la statale 331 Romito Ma-
gra-Lerici. Incautamente sorpas-
sai in semi-curva una Renault 4
che mi procedeva lentamente,
quando improvvisamente dal
senso opposto fui sorpreso da
un camion che ad alta velocità
annunciava la mia morte per
un’inevitabile urto frontale.
Nell’istante in cui pensai “è la
fine”, mi sentii sollevato in alto
per scavalcare il camion in uno
stato di smaterializzazione.
Mentre mi trovavo in alto mi
passò per la mente come avrei
potuto riscendere a terra! Era
una sensazione logicissima, di
chi si sentiva elevato senza com-
prendere cosa stava accadendo.

• 46
somma di un lato rivela il biblico In alto,
666), un menhir inclinato e orien- Enrico Calzolari
tato all’alba equinoziale, e due mas- in differenti
si Polissoir per affilare lame. L’eti- posture
mologia celtica del toponimo deri- operatorie
va dal sanscrito Bhram: girare o presso la Pietra
danzare intorno a un Menhir (ri- del Parto del
corda la danza dei pellerossa in cer- Caprione.
chio al Totem); altresì il significato In basso,
di Bra (ardere) è carnalmente indi- sopra: Menhir
cativo nel bramare il fallo simbo- inclinato presso
leggiato dai Menhir. E se di brama la Cava
sessuale si può parlare in ambito Megalitica del
medianico, la visione di una vec- Bramapane.
chia sciamana fu captata dal già Sotto: la Canoa
menzionato medico energetico, Tantrica
che descrisse l’amplesso di costei a doppia sella
con giovani maschi per insegnare presso il sito di
loro l’esperienza del coito, irando Scornia sul
così le giovinette prossime al matri- Caprione.
monio, la cui preparazione nuziale
(al risultato di studi antropici e sen-
vocate, idonea ad espellere il neonato in obliqua po- sitivi) sarebbe avvenuta presso la Canoa Tantrica a
sizione con perfetto ancoraggio degli arti inferiori fa- doppia sella nel sito di Scornia, dove la coppia avreb-
cile allo sforzo del dorso, sterno e addominali. A po- be poggiato “schiena contro schiena” per iniziarsi al-
chi metri la Pietra Madre, così definita perchè fun- la simbiosi energetica priva di contatto visivo, poi
zionale ad avvolgere chiunque nel levigato involucro concesso ad avvenuta fusione energetica (si considera
semi circolare, ove un tempo da aperture vulviformi che la Canoa sarebbe anche stata adoperata per sen-
vi sgorgavano terapeutiche acque termali, le cui falde tenziare l’adulterio). Un sito da cui si è aperto un in-
risultano sprofondate di 15 metri. Ciò nonostante quietante susseguirsi di fenomeni paranormali, spe-
oggi, in essa vi si immettono pellegrini in posizione rimentati da medium al cospetto di Calzolari.
fetale o meditativa, mirata all’apertura di Chakra (due
uomini estranei tra loro confessarono a Calzolari di Apparizioni e Ritorni
essersi ricongiunti al femminile dopo avervi sostato); Un sensitivo della Val di Magra ebbe la visione di un
ambito contemplato dalla comunità buddista Tem- vecchio Sciamano invocante protezione agli elemen-
pio senza Forma, non a caso radicata nel Caprione. ti del cielo, terra e acqua, perché un giovane stregone
Esperienze collegate al locale primordiale energetico,
dove le coppie prescelte dagli sciamani beneficiavano
di effetti prodotti dalle acque e campi elettromagne-
tici prodotti dalle faglie (interazione masse/biomasse)
stimolanti l’eros enzimo-ormonale adito la feconda-
zione. Dagli studi di Calzolari, in San Lorenzo al Ca-
prione uomini e donne si raccoglievano nell’Esedra
della Vita, presieduta dagli Sciamani che impartiva-
no dogmi eugenetici, regole nuziali e di gestazione,
regole processionali-solari, cure e preservazione dai
rischi, e invocazione degli antenati per proteggere le
giovani incinte. Per rituale antitesi, nel sacro sito di
Combara vi è l’Esedra della Morte, avvertita da sen-
sitivi come antro ove avvenivano processi e funerei
eventi, ed è sita all’interno di una grotta dove il sole
vi giunge sul fondo al tramonto del solstizio d’inver-
no. È il quinto dei luoghi sacri delineanti Cassiopea,
tutti situati su un campo energetico così ampio da
interferire sul Dna degli alberi nel Caprione (defini-
ti Radiofili dai Druidi celtici, con penuria di rami
sul tronco e in cima abbondanti). Nel distretto, altre
sacralità abbondano d’enigmi come il pseudo Dol-
men di Codina, le Rocchette di Scornia, e la cava me-
galitica del Bramapane con preziosi reperti quali un
pietrone monolitico con incise linee parallele (cui la

47 •
ITALIA MISTERIOSA
esempio, al congresso internazio-
nale Environnement et Identité
en Méditerranée del 2002 gli fu
assai riconoscente per aver scoper-
In alto, to l’orientamento paleoastronomi-
sopra: l'allinea- co solare preminente il sito di Fi-
mento equino- litosa, dove un megalite di promi-
ziale di Filitosa nenza vulvica risulta orientato al
in Corsica presso tramonto equinoziale in un im-
l'antropico me- mutato allineamento preistorico, e
galite a per aver scoperto che tutti i rileva-
carattere vulvico. menti archeoastronomici sul Trili-
Sotto: Spiriti te corso di Niolu e francese di
ascendenti/di- Lozère, costituiscono quella trian-
scendenti raffi- golazione isoscele citata nel primo
gurati nell'Ipo- articolo: la geografia indiana dei si-
geo sardo di San ti sacri di Valmiki Ashram e Bha-
Concas ratkupa avvalla l’ipotesi che un
(Tomba dell'Emi- gruppo indo-lunigianese, avrebbe
ciclo). voleva ucciderlo a causa di un’e- poi d’un lampo dissolta nel nulla. eretto i tre Triliti percorrendo cen-
In basso, clissi solare non prevista dall’an- Visione che sul Caprione fu iden- tinaia di kilometri tra terra e mare
A sinistra: figura ziano; è sconcertante come l’even- ticamente vissuta dal medesimo (più basso di 110 metri), sotto il
sciamanica simi- to paranormale fu concomitante medico energetico, e similmente segno della paterna fecondità sola-
le al Dio Cerm- l’eclissi solare dell’11 Agosto 1999. occorsa a Calzolari con un impie- re sulla fertile madre Terra. Miste-
nunos, con Tor- Per motivi cautelari, oggi sul posto gato bancario nella limitrofa loca- riosi ipogei, medianiche presenze,
que a bracciale Calzolari non vi conduce più nes- lità di Campazzo: l’impiegato fu irrisolti enigmi come l’Amphiora-
sul polso suno perché da egli considerato ri- scosso dalla visione di un uomo ma, fenomeno denunciato da un
destro, e serpen- schioso; teatro di esperienze eso- antico vestito di solo perizoma, contadino di Luni alla Conferen-
te eretto alla sua teriche come il fenomeno dell’ac- con pelle scura e lunghi capelli ne- za delle Anomalie Geologiche ed
sinistra. A destra: qua bollente, lì avvenuto quando ri, puntante l’indice verso di lui Energetiche di Pozzuolo nel
riproduzione del il professore spruzzò sulle rocce come a chiedergli cosa fosse quel- 1997, testimoniando di aver visto,
petroglifo sco- Acqua Benedetta che, all’atto puri- lo strano oggetto che teneva in ma- dall’altura della Castellana in fron-
perto in ficatorio.. surriscaldava nel reci- no, e che nella sua apertura lo ri- te al Caprione, una proiezione di
Valcamonica, piente! E lì ancora, succitato me- parava dalla pioggia (un ombrello); 5 minuti che mostrava in cielo
con sciamano dium canalizzò una Sacerdotessa codesta presenza, gestualmente oceani e continenti di tutto il
sovrastato da un Celtica che malediva in latino la col dito ripetè il cenno di far scor- mondo. Prodigio scoperto nel
archetipo di Far- Romana Gens. Storie pazzesche a rere liberamente sul corpo l’acqua 1869 dal biologo anglo svizzero-
falla ascendente. credersi, ma che sul Caprione che scendeva dal cielo, perchè be- francese Francois Trafford, che dal-
coinvolsero persino un’operazio- nefica. Riluttante ad assistere al- la Castellana osservò per 270 mi-
ne notturna dei corpi speciali del- l’assurda scena ed esaudire tale ri- nuti l’identica proiezione, i cui in-
la Marina, già avvenuta in silenzio chiesta, terrorizzato fuggì dal sito credibili dettagli planetari li de-
per non turbare la quiete e cani lasciando Calzolari interdetto. scrisse nel libro Amphiorama ou
dell’abitato. Un drappello militare Rincarando la dose, alla presenza la vue du monde des montagne
prossimo alla rovina della Chiesa del professore si presentarono in de La Spezia (1874). Fu Calzolari
Templare in San Lorenzo (limitro- incognito due ufficiali della Mari- a confidarmi che la Castellana è
fa al Trilite) incappò nella visione na per chiedergli cosa avvenisse di satura di noduli di magnetite, for-
collettiva di una figura in veste strano sul posto; in risposta disse se pertinenti al fenomeno, o irri-
bianca con capigliatura candida, che in loco avvenivano fenomeni levanti per altri studiosi che di
a mezzo di visioni e percezioni le- Farfalle ne ignoravano l’esistenza,
gate ai trapassati che vissero sul rinnovata da una ricerca semanti-
Caprione. Elocubrazioni? Stanti- ca che il professore nel 2018 mise
bus sic rebus, chi vuol credere cre- in luce con l’ennesima Farfalla
da, e chi non auspica a farlo si me- rinvenuta su un petroglifo in Val
ravigli di analisi e scoperte ar- Camonica. Si consolida la vo-
cheoastronomiche ad opera di un lontà dell’uomo antico, che te-
uomo dotato di conoscenze che stimoniava la continuità della vi-
in parte possono essere assunte ta dopo la morte, e che questa
dai suoi libri, conferenze, e siti in- arriva dalle stelle scendendo sul-
ternet, probabilmente esentati di la terra per affrontare un banco
segreti che egli terrà per sè. L’uni- di prova esistenziale, per poi tor-
versità di Corte in Corsica ad nare.. a “Casa”.

• 48
di Laura Lee

Scienze
PERDUTE
Il Suono Visibile
L’esperienza di una ricercatrice con esperti di Acustica e Cimatica. Gli esperimenti
nella Grande Piramide e in una piccola cappella medievale inglese provano la
conoscenza dei principi acustici e dell’uso suono da parte degli Antichi.

L’
invito mi era arrivato da David Elkington, al-
la fine di un’intervista di due ore sulla riso-
nanza, il mito e il linguaggio: «Dovresti ve-
nire in Inghilterra e unirti a noi per la nostra pros-
In alto, sima serie di esperimenti di cimatica: saranno svolti
i test di in una cappella del XII sec.». Abbiamo discusso mol-
Cimatica di to su come il nostro punto di vista attuale sia limita-
Hans Jenny. to dalla cieca fiducia nella spiegazione scientifica:
«La scienza – secondo l’autore – spiega la percezio-
ne del suono meramente come intercettazione delle
onde sonore da parte dell’orecchio, che attiva i fila-
menti dell’orecchio medio, i quali trasformano le
onde in stimoli elettrici, che a loro volta producono
segnali chimici, che vengono percepiti come rumori.
Ma ci sono aspetti più sottili che vengono trascura-
ti da questa spiegazione. Credo che il suono convo-
gli molte più informazioni di quante ce ne rendia-
mo conto e che a qualche livello riusciamo comun-
que a raccoglierle e interagire con esse».
Ho passato gli ultimi dodici anni della mia vita
esplorando le reali conoscenze dei nostri antenati e
il modo in cui riuscivano a intensificare la percezio-
ne dei reami sottili. Tutto ciò prometteva di diventa-
re un nuovo capitolo della mia ricerca.
«Vogliamo provare questa teoria – ha continuato
Elkington – per vedere se c’è qualcosa nell’udito che
va oltre le spiegazioni razionali». Finora, i risultati sug-
geriscono una risposta positiva al suo quesito, associa- In una recente intervista, Jeff Volk, meritevole di aver
ta all’idea che la Terra stessa ci parli direttamente, e che portato all’attenzione del pubblico la Cimatica negli
noi registriamo queste informazioni come simboli, ultimi vent’anni, ci aveva fatto una veloce panorami-
forme, linguaggi e miti. «Per capire – spiega Elkington ca storica del fenomeno: «Duecento anni fa, il fisico
– come antiche strutture fossero ideate per propositi tedesco Ernst Chladni aveva dimostrato come si po-
acustici, John Reid e io abbiamo ideato una nuova se- teva rendere il suono visibile. Aveva gettato della sab-
rie di esperimenti». Avevo intervistato l’ingegnere acu- bia su una placca d’acciaio e, quindi, sfregando un
stico John Reid appena un mese prima, per sapere dei archetto da violino sul bordo, fece “cantare” la plac-
suoi test basati sull’impiego della Cimatica nella Ca- ca in un tono ben udibile. La sabbia rispose imme-
mera del Re della Grande Piramide. diatamente a quella vibrazione, creando una vasta

• 50
gamma di disegni piuttosto in-
tricati, che cambiavano secondo
la frequenza e dell’ampiezza del
tono. Negli anni Sessanta e Set-
tanta, uno scienziato svizzero,
Hans Jenny, utilizzò strumenti
elettroacustici per studiare que-
sti fenomeni con maggiore pre-
cisione. Egli, fu il coniatore del
termine “Cimatica”, dal greco
“kyma”, che significa “onda”, e
documentò più di quattordici
anni di esperimenti in filmati e
in centinaia di fotografie. Im-
piegò innumerevoli tipi di mate-
riali e modalità per dimostrare il
potere formativo del suono e
della vibrazione sulla materia
inerte. Si avvalse di svariati mez-
zi, da raggi laser riflessi da gocce
di mercurio, a placche d’acciaio
cosparse delle spore naturalmen-
te sferiche del licopodio, sino al-
la sabbia e membrane elastiche.
Tutti questi oggetti produceva-
no disegni bellissimi e intricati e
rendevano visibile il vasto e mi-
sterioso regno del suono, che in
un certo senso anima tutto il immagini cimatiche che genera- in qualche modo, il suono inte- In alto,
creato manifesto». Volk è stato va il suono che interagiva con es- riore della Piramide si sia mani- John Reid prima
meritevole anche nel rieditare il so assomigliavano fortemente a festato in tali straordinarie figu- dell’esperimento
libro di Jenny, Cymatics. geroglifici. Mentre le immagini re, e l’osservazione di quei trac- di acustica nella
si formavano sulla membrana, ciati abbia portato alla formazio- Camera del Re
Nella Camera del Re mi resi conto che ero la prima ne di forme geometriche impie- nella Grande
John Reid ci aveva raccontato co- persona a vederle – con l’unica gate anche come base per alcuni Piramide.
me si fosse recato in Egitto, a par- eccezione degli antichi Egizi! elementi della scrittura». In basso,
tire dal 1997, ben preparato a Era un grandissimo privilegio». Jeff Volk.
condurre esperimenti di Cimati- Tornato in albergo, Reid incon- Scoprendo forme nascoste
ca in situ. Sapeva che avrebbe trò Eklington e gli mostrò le im- Ciò ha fatto riflettere entrambi:
avuto a disposizione un tempo magini. Insieme si misero al la- se la Cimatica può rivelare glifi
limitato nella Camera del Re, e voro per spiegare risultati così nascosti e la loro incorporazione
che avrebbe avuto bisogno di sorprendenti e interessanti. In se- nell’arte e nel linguaggio locale,
avere un controllo sugli esperi- guito Eklington mi ha confidato: si può fare lo stesso in altri luo-
menti. Per questo costruì un pa- «Ho riconosciuto, in ognuno di ghi oltre che in Egitto? Cosa
rallelepipedo di compensato del- quei segni, geroglifici e simboli avrebbe potuto permettergli di
le esatte dimensioni del sarcofa- dei diversi dèi egizi. Sembra che, trovare nel loro stesso paese, l’In-
go di granito e provò tutte le pro-
cedure. Mise un altoparlante nel-
la cassa così ottenuta e vi stese so-
pra una membrana di PVC, che
ricoprì con sabbia di quarzo.
Quindi, fece emettere dall’alto-
parlante diversi suoni provenien-
ti da un oscillatore, per vedere
quali forme ne potessero venir
fuori.
«Mentre la scatola di legno –
spiegò Reid – mostrava sola-
mente una serie di striature lon-
gitudinali, il sarcofago di granito
fu fonte di grande sorpresa: le

51 •
SCIENZE PERDUTE
ghilterra, ricco di templi lasciati ma” armonica. Io credo che la festavano (invisibilmente) su
da genti estremamente attente causa principale delle immagini tutte le membrane dei corpi
alle energie della terra? E così che ho rilevato sia la “firma” cu- dell’operaio, la pelle, gli occhi e
A destra, iniziarono la ricerca di siti adat- mulativa degli innumerevoli per ogni cellula. È possibile che
alcuni risultati dei ti alla sperimentazione con la frammenti di quarzo presenti gli scribi-sacerdoti fossero pre-
test di Cimatica Cimatica. A quel punto mi ven- nel sarcofago e nel resto della senti almeno durante parte del
di John reid nel ne spontanea una domanda: co- Camera. Si consideri che, du- lavoro, forse per verificare i pro-
sarcofago della me potevano i materiali e le di- rante la lavorazione del granito gressi, e anche loro ne sarebbe-
Grande Piramide. mensioni della stanza incidere nell’officina di un artigiano, la ro stati influenzati, pur in mo-
sul modo in cui il suono si pro- pietra risuonava come una cam- do subliminale. Potrebbe non
paga e vibra nella maniera indi- pana a ogni colpo di martello. I essere una coincidenza, quindi,
cata dai testi cimatici? modelli del campo sonoro ri- che la prime prove del lavoro
Reid lo spiega così: «Senza po- sultanti si irradiavano e si mani- sul granito in Egitto (circa
3.900 a.C.) si siano verificate al-
l’incirca nello stesso periodo in
cui gli egittologi datano l’emer-
gere della scrittura geroglifica,
entrambi avvenuti nell’antica
Nekhen. È possibile, quindi,
che la nascita della lingua scrit-
ta egiziana e la lavorazione del
granito siano inestricabilmente
collegate.». Il libro di John Reid,
Egyptian Sonics, contiene l’inte-
ra storia in dettaglio.

L’acustica di Santa Caterina


Non potevo quindi mancare al-
la loro nuova serie di esperi-
menti. Mi misi subito in marcia,
per arrivare appena in tempo
per l’evento organizzato da Clive
ter isolare acusticamente il sar- e Linda Greenslade, gli editori
cofago, non sono in grado di di Elkington, in una piccola
quantificare l’influenza dell’acu- cappella del XII secolo dedicata
stica della camera sui tracciati a Santa Caterina a Abbotsbury,
che ho fotografato. Tuttavia, l’e- nel Dorset. Una delle poche
sperienza acquisita con il mio cappelle intatte dell’epoca, sfug-
apparecchio in diversi luoghi gita al destino di moltissime
mi ha insegnato che l’energia chiese cattoliche, rase al suolo
delle onde stazionarie in un da- da Enrico VIII (1509-1547),
to spazio può avere un impatto per rimpiazzare il Cattolicesimo
significativo nei tracciati che si con la Chiesa d’Inghilterra
formano. Anche il tipo di pietra (1531), più accondiscendente
scelta ha un ruolo importante nei confronti del divorzio. La
nel processo. Ad esempio, la cappella venne risparmiata per
Camera del Re è di granito, co- la sua posizione su una collina
me il sarcofago. Il quarzo con- che si affaccia sull’Atlantico, ri-
tenuto nel granito possiede del- vestendo quindi un essenziale
le proprietà di risonanza armo- ruolo di punto di riferimento
nica se eccitato da un tono pu- per la navigazione.
ro, sia che provenga da un oscil- Per Elkington e Reid, la proba-
latore o da una persona che in- bile connessione con i Templari
tona delle armoniche superiori rendeva il sito ancora più inte-
(componenti di toni complessi ressante. Elkington, un tempo
di altezza maggiore di quella sacerdote, conosceva perfetta-
fondamentale, come accade, ad mente la vita dei santi, e mi
esempio, nei canti mongoli, spiegò esattamente chi fosse
N.d.T.). Quando viene eccitato, Santa Caterina. Nella tradizione
il quarzo emette la propria “fir- cristiana è una santa del IV sec.

• 52
che visse ad Alessandria d’Egitto. Era una donna contenere vasi di terracotta vuoti, posti a intervalli In alto e in basso,
molto colta, legata al culto di Iside e all’eresia po- regolari per modificare l’acustica del luogo con ca- esterno e interno
steriore dei Catari. Venne martirizzata su una ruo- mere di risonanza interne. All’esperimento hanno della Cappella di
ta, e il suo nome in greco significa “pura”. La for- partecipato circa 40 persone. Reid ci ha fatto no- Santa Caterina,
ma della cappella è poco usuale, più alta che am- tare che tutta quella gente avrebbe falsato i risulta- Inghilterra, dove
pia. Le mattonelle che coprivano il pavimento so- ti dell’esperimento, seppure di poco, in quanto il sono stati svolti i
no scomparse, lasciando il posto alla terra battuta. tessuto dei nostri vestiti e del nostro corpo avreb- test di Acustica.
Non ci sono banchi, né altari, né decorazioni mu- bero assorbito le onde sonore. Ma quel giorno era
rali, solamente intonaco bianco tra le pietre nude, anche stato concepito come un’esperienza di
disadorne. Joseph MacDermott, restauratore e stu- gruppo. C’era stata una discussione in precedenza,
dioso della tradizione esoterica occidentale, sug- senza peraltro aver raggiunto un qualsiasi accordo,
gerisce che le spesse mura di pietra potrebbero sulla possibilità che l’acustica potesse essere po-
tenziata o menomata dal
tempo atmosferico. Reid
era preoccupato che gli
ululati del vento avrebbero
influenzato negativamente
la “firma” acustica della
cappella. MacDermott si
chiedeva invece se le pietre
porose delle pareti, impre-
gnandosi d’acqua, avrebbe-
ro vibrato con un effetto
migliore.
Questi venti di burrasca
per poco non ci spazzava-
no giù dalla collina, men-
tre ci arrampicavamo. L’ap-
parecchiatura cimatica di
Reid, che comprendeva
computer, un grande tam-
buro, microfoni, un grande

53 •
SCIENZE PERDUTE
schermo di proiezione e una le chiese di quel periodo, ma so- sualizzarla, questa matrice
pletora di equipaggiamenti a no presenti anche altrove, in di- avrebbe l’aspetto di una scac-
cui non avrei saputo dare un no- verse tradizioni. chiera, con aree di grande inten-
me, occupavano una parte della Elkington era sorpreso e delizia- sità di suono (gli antinodi) e
cappella. Il primo cantante in- to dal fatto che, sebbene accor- aree di bassa intensità (i nodi).
tonò qualche nota nel microfo- data con i toni vocali femminili Tuttavia, la scacchiera, in que-
no per vedere quali tracciati si e maschili, la cappella risuonas- sto caso, sarebbe tridimensiona-
potessero manifestare nella sab- se con precisione in particolare le, quindi, il tracciato si ripete-
bia posta sulla sommità del tam- con le voci femminili, mentre la rebbe anche in verticale, sino al
buro e visibile sullo schermo. maggior parte delle cattedrali go- soffitto. Un paio di scale a pioli
MacDermott fece da “direttore tiche sono accordate con la voce sarebbe un ottimo mezzo per
d’orchestra”. Per i primi cantan- maschile (canti gregoriani). Ciò provarlo!».
ti, la sabbia si dispose a formare è in linea con il fatto di essere Reid ci fece mettere in fila e
un semplice anello all’interno un luogo dedicato a una santa e camminare lentamente intorno
di un altro anello. Molto presto, teatro di un’antica usanza popo- al suo muro del suono. La ma-
però, MacDermott mostrò di lare: per secoli le donne del vil- trice cimatica tridimensionale,
aver capito di quali toni avevano laggio vi si recavano a pregare sebbene invisibile perché for-
bisogno, con una grande abilità per i mariti per un’unione felice mata di onde sonore, era chia-
per identificare e ricordare l’al- del maschile e del femminile. ramente percepibile. Una cosa
tezza delle note. Mentre comu- è vedere le linee piene di un’on-
nicava ai cantanti quali note in- Il Muro del Suono da sonora disegnate dalla sab-
tonare, cominciarono a emerge- In seguito venne effettuato quel- bia su un tamburo, un’altra è
re sullo schermo tracciati molto lo che Reid chiama esperimento sentire che ti circondano: fai
complessi. MacDermott e del “muro del suono”: «Questo un passo, ti fermi e senti ogni
Elkington interpretarono i trac- esperimento consiste dapprima cellula del tuo corpo vibrare.
ciati, trovando relazioni con l’ar- nell’identificare la frequenza di Fai un altro passo, ti fermi e
te e il mito. Un segno ricorren- risonanza primaria della sala senti un assoluto silenzio. Allo-
te raffigurava un labirinto di cer- usando un test specifico. La fre- ra capii come si formavano i
chi concentrici. quenza è vicina ai 125 Hz, pros- tracciati cimatici, con la sabbia
Reid mi ha rivelato che molte sima a quella della Camera del che veniva allontanata dagli an-
delle forme viste quel giorno era- Re. Ho regolato, quindi, l’oscil- tinodi per trovare rifugio nei
no uniche, non avendole mai os- latore per produrre un’onda si- nodi. Per Reid, il tracciato
servate prima nella sua carriera nusoidale di 125 Hz, trasmessa emerso in questa fase era una
di studio nel campo della cima- da un piccolo altoparlante che chiave importante. «Gli amplifi-
tica. Era particolarmente interes- la propagava longitudinalmente. catori – spiegò - che trasmette-
sato a una figura ricorrente, un L’energia sonora si propagò in vano all’interno della membra-
cerchio circondato da petali, una tutta la sala e si stabilizzò se- na vennero spenti, cionono-
sorta di rosa. Le rosette sono un condo una matrice di onde sta- stante vedemmo formarsi sulla
motivo decorativo ricorrente nel- zionarie. Se fosse possibile vi- membrana un’immagine che
raffigurava una sorta di cellula
In basso, primordiale con il nucleo e le
un particolare altre componenti. La cellula si
delle onde che era formata senza nessun ap-
formano una porto energetico diretto all’in-
classica figura terno del tamburo cimatico!
geometrica di L’energia era indiretta, provoca-
Cimatica tratto ta dall’edificio e non dallo stru-
dagli esperimen- mento. Quella era la prova as-
ti di John Reid. soluta di quale effetto può ave-
re la camera stessa su un’imma-
gine cimatica».
La giornata ebbe termine con
una serie di canti conosciuti
come “keening”, un tipico can-
to femminile celtico (la cantan-
te Enya usa il keening per faci-
litare la comprensione di chi
legge) che portò la maggioranza
dei presenti alle lacrime, dimo-
strazione del fatto che non c’è

• 54
Nuove teorie per la storia dell’arte
Disegni astratti trovati nell’arte rupestre un po’
dappertutto sono stati interpretati come rappre-
sentativi del viaggio visionario dello sciamano e a
ciò che si vede in uno stato di alterazione della co-
scienza. Similmente, potrebbe darsi che il nostro
subconscio sia accordato in modi che ci ispirano
a ripetere, nei simboli e nelle forme, nel linguag-
gio e nel racconto, tracciati energetici che giaccio-
no invisibili, appena al di sotto della superficie del
mondo visibile?
I nostri antenati sapevano come potenziare queste
connessioni e come, direttamente e interattiva-
mente, parlare con questa fonte? Se così fosse, i tre
studiosi britannici avrebbero aperto la via a nuove
strumento più potente della voce umana. Linda interpretazioni dell’arte, i miti e l’architettura anti-
Greenslade ci rese tutti partecipi della sua espe- chi: un aspetto dimenticato della coscienza che
rienza: durante i funerali, il keening permette a porta con sé profonde implicazioni e nuove possi-
coloro che portano il lutto di piangere i propri bilità estremamente eccitanti.
cari esternando la mancanza e
il bisogno causati dalla separa- Labirinti e forme
zione attraverso melodie osses- concentriche nei
sive. Ai matrimoni, il keening petroglifi
celebra il nuovo amore, che preistorici
unisce gli uni agli altri attra- potrebbero
verso canzoni armoniose che essere risultato
rallegrano e ricongiungono. E della
a Santa Caterina, quando i conoscenza, in
cantanti cominciarono ad ar- epoche remote,
monizzare la voce intorno alla dei principi del
nota che maggiormente risuo- suono.
nava con l’edificio, provai un
senso di comunione profonda.
Sentii che conoscevo la Madre
Terra, che avevamo risvegliato
insieme quel giorno.

IL SUONO E GLI ANTICHI


I l primo a interessarsi alle forma d’onda, cioè l’intera-
zione tra suono e materia, fu il fisico e musicista Ernst
Chladni (1756–1827) che rilevò il rapporto esistente tra
il suono ha un’interazione stretta con la materia e i suoi
processi fisici. Dopo Chladni, nel 1815, il matematico
americano Nathaniel Bowditch prese in esame le forme
vibrazione e forma. Egli pose una sabbia finissima su un (in gergo tecnico chiamate patterns) che venivano a
disco metallico e vi fece agire delle vibrazioni generate crearsi attraverso l’intersezione di due onde sonore si-
da un arco di violino, suonato perpendicolarmente lun- nusoidali, generate da due sorgenti perpendicolari l’u-
go la sua circonferenza. Mentre l’arco creava le onde so- na rispetto all’altra.
nore, Chladni osservò che la sabbia si ordinava istanta- Le figure, oggi osservabili attraverso un oscilloscopio,
neamente sul piatto, generando forme simmetriche in sono chiamate “Curve di Bowditch” o ancora “Figure di
risposta al suono prodotto dall’arco di violino. Il mecca- Lissajous”, in quanto anche il matematico francese Jules-
nismo era il seguente: le vibrazioni sonore creavano una Antoine Lissajous, nel 1857, condusse le proprie ricer-
forma d’onda, una vibrazione, che si distribuiva lungo che su questi sistemi. Nei suoi esperimenti è interessan-
la superficie, presentando punti di convergenza in cui la te notare che se le due onde non erano in fase l’una con
sabbia si concentrava. Chladni osservò nei suoi esperi- l’altra, ovvero le loro frequenze differivano, il risultato
menti molte di queste figure geometriche, che oggi era l’apparizione di una figura a rete più o meno armo-
portano il suo nome, e dimostrò, per la prima volta, che nica. Se, invece, le onde si trovavano in fase, cioè in per-

55 •
di licopodium. Questi “mezzi” generarono for-
me tridimensionali complesse. Jenny notò che a
ogni frequenza corrispondeva una determinata
In alto, sequenza figura geometrica. Incrementando la frequenza,
di formazione di i mezzi rispondevano generando una figura più
una figura cima- complicata, formata da un maggior numero di
tica durante i elementi, in genere caratteristici di ciò che viene
test di Hans definita “Geometria pitagorica”. Pitagora af-
Jenny. fermò, ben 200 anni prima di Platone, che la
In basso, geometria delle forme era “musica solidificata”.
schemi di Questo, non soltanto apre il campo a ipotesi le-
Giordano Bruno gate al fatto che gli antichi fossero a conoscen-
e corrisponden- za delle forme d’onda, ma anche alla convinzio-
ze cimatiche. ne che fossero ben consci del ruolo del suono o
delle vibrazioni/oscillazioni nei processi creativi
cosmologici. In effetti, tutti i miti della Creazio-
ne associano l’atto creativo al “Verbo” o alla “Pa-
rola”. Per gli antichi Egizi il dio solare Ra si espri-
meva attraverso Thot, la sua “Parola” e dio del-
la Sapienza, mentre Ptah era la “Lingua”. Poiché
Ptah creò il mondo attraverso il potere della pa-
rola egli svelava attraverso il suono il proprio po-
tere creativo. La stessa fenice o uccello Bennu di
On (Eliopoli), si era posato sul monte primor-
diale Meru dando vita al tempo attraverso il suo
primo grido. Nella Tradizione ebraica, cristiana
e musulmana, Dio manifestato è il “Verbo”. Per
gli antichi Greci è Atena a “soffiare” sulla creta
per dare vita all’Uomo (proprio come nella Ge-
fetta simmetria, la figura risultante era un cerchio. Nel nesi biblica), mentre in India il dio Krishna compiva la
1827, fu la volta del fisiologo Charles Wheatstone, che Creazione attraverso il suono del flauto. Cosmogenesi
realizzò una strana apparecchiatura chiamata “Calei- similari sono presenti nel pensiero sciamanico ameri-
dofono”, un insolito insieme di asticelle metalliche con cano dove, ad esempio, gli Indios Kagaba della Co-
appendici piccole e lucide alle estremità, il tutto mon- lombia, indicano la loro divinità suprema come “la ge-
tato su una base di legno. Ponendo in vibrazione le nitrice di tutte le canzoni”, oppure quello africano ove
aste grazie a una leggera spinta, alla luce di una can- il suono presiede alla genesi nella maggior parte delle
dela, il riflesso di questa sorgente luminosa sulle pic- culture tribali. Quale migliori metafore per indicare l’a-
cole superfici riflettenti all’estremità delle asticelle vi- zione del suono o meglio delle frequenze sonore, nel
branti generava una serie di forme relative alla velocità creare la realtà? Oppure per distruggerla, se pensiamo
e al moto vibratorio. Questi esperimenti gettarono le all’effetto distruttivo delle trombe impiegate dal pa-
basi per comprendere il legame tra vibrazione, luce, triarca biblico Giosuè nell’abbattimento delle mura di
suono e materia. Lo studio di tali interazioni ebbe, Gerico, oppure nel vedico Mahabarata dove il suono è
però, il suo principale esponente in Hans Jenny. Nel impiegato per costruire e per distruggere.
1967, questo fisico svizzero partì dallo studio pionieri- Adriano Forgione
stico di Chladni per dare vita alla “Cimatica”, cioè lo
studio delle forme d’onda, chia-
mata anche “Acustica non linea-
re”. Le ricerche di Jenny vennero
pubblicate nel libro Cymatics –
The Structure and Dynamics of Wa-
ves and Vibrations (cioè Cimatica –
struttura e dinamica delle onde e
delle vibrazioni). Jenny impiegò
nei suoi esperimenti ciò che chia-
mava “oscillatori cristallini” e una
sua invenzione chiamata “Tono-
scopio”. Attraverso queste appa-
recchiature fu in grado di gene-
rare suoni modulati e sequenziali
e di osservarne la risposta in flui-
di e polveri sottili come il polline

• 56
di Stefano Romanini e Claudia Salazar

AGGIORNAMENTI
Piramidi e Spirali
in Amazzonia
A Jaén e nell'estremo nord di Cajamarca, sono state scoperte piramidi e un'enigmatica tomba
a spirale, vecchia di cinquemila anni, che contiene le prove archeologiche di un'antica civiltà
amazzonica. Parla l’archeologo Quirino Oliveira Nuñez. Un’inchiesta esclusiva di FENIX

D
ieci anni fa, i residenti di
Montegrande, alla perife-
ria di Jaén, in Perù, si chie-
devano cosa stessero facendo i “paz-
zi “ che lavoravano sulla collina che
serviva da discarica sanitaria della
zona. Qualche tempo dopo, sco-
prirono che il sito non era solo più
pulito, ma era visitato dalle autorità
politiche e accademiche della re-
gione. La sorpresa fu ancor più
grande quando fu ufficializzata la
scoperta di resti archeologici che ri-
velavano l’esistenza di una misterio-
sa civiltà amazzonica, forse la più
antica del Perù. «Si credeva sempre
che i tumuli attorno a Jaén fossero
colline naturali e che le occupazio-
ni corrispondenti ai Bracamoros, la
cultura sviluppata a nord di Caja-
marca, erano state costruite sopra
questi tumuli naturali - ha affermato l’archeologo pitati. Ceramiche raffinate sono state trovate anche
Quirino Olivera Núñez, direttore degli scavi - ma i con l’iconografia di Chavín, che dimostra la raffina-
risultati a Montegrande promettono di riscrivere la tezza di questa misteriosa cultura del Marañón e
storia dell’antico Perù». Montegrande è oggi il più che supporta la teoria di Julio C. Tello - padre del-
grande enigma archeologico dell’Amazzonia peru- l’archeologia peruviana - che postulò l’origine amaz-
viana, ma è solo la punta dell’iceberg degli insedia- zonica delle civiltà andine. Quirino Olivera Núñez
menti archeologici nei pressi di Jaén e Maynas. Nel ha fatto un’altra scoperta, quasi al confine tra Caja-
complesso archeologico di San Isidro - nella perife- marca e Amazonas, alla confluenza dei fiumi Cha-
ria di Jaén e vicino a Montegrande - lo stesso ar- maya e Marañón. Il primo di acque limpide e il se-
cehologo ha portato alla luce la tomba di un perso- condo di acque terrose. Lì vi sono sorgenti calde ric-
naggio chiamato “Il Signore delle Lumache”, insie- che di zolfo e ferro. Sull’altro lato si trova una mi-
me ad altre vestigia che hanno sorpreso gli archeo- steriosa collina ricoperta da una fitta vegetazione. La
logi: i resti scheletrici di una donna quasi adole- sua presenza non è legata al paesaggio geologico del-
scente con un bambino in braccio... entrambi deca- l’area ed è qui che Quirino Olivera ha identificato

• 58
Nella pagina a
fronte e in questa
pagina,
il tempio spira-
liforme di
Montegrande,
scavato dall’ar-
cheologo Quirino
Oliveira Nuñez.
In basso, parti-
colare del punto
di origine della
grande spirale di
pietra.

una piramide ancora da investi- Rentema in Perù. Da questo in- pata in questa parte dell’Amazzo-
gare. “Costruirono grandi monu- contro abbiamo assunto l’impe- nia dell’Ecuador e del Perù. Que-
menti all’incrocio dei fiumi - di- gno di collaborare a un progetto sta cultura avanzata – che Franci-
ce Olivera - e ci sono numerosi di ricerca archeologica bi-nazio- sco Valdez chiama la cultura
recinti ancora da scoprire. Que- nale Ecuador/Perù». Mayo, Chinchipe-Marañón - pre-
sti tumuli non sono naturali, so- senta prove del più antico cacao
no piccole piramidi o forse tu- S.R. - C.S.: Avete seguito la del mondo, risalente a 5.300 anni
muli funerari che nascondono teoria autoctona di Julio César fa. Poiché il cacao era bevanda ri-
segreti sulle antiche civiltà amaz- Tello? tuale reputiamo che sia qui che va-
zoniche». In effetti, l’Amazzonia Q.O.N.: «A quel tempo abbia- da ascritta la nascita di questa tra-
sta svelando sempre di più i suoi mo orientato la nostra ipotesi dizione sacra e quindi delle basi
segreti millenari (si ricordino an- nella scoperta di siti archeologi- religiose spirituali delle culture
che la Stonehenge amazzonica ci con evidenza della cultura di centro e sud-americane».
scoperta un decennio fa e i tu- Bracamoros, contemporanea delle
muli geometrici tra Perù e Brasi- culture Chachapoya, Chimus, S.R. - C.S.: Qual è stata la ra-
le). Per approfondite queste affa- Lambayeque e Tallan di Piura. gione per avviare un’indagine
scinanti scoperte, abbiamo in- Tuttavia, andando avanti con le archeologica nella città di
contrato personalmente l’archeo- indagini, abbiamo scoperto qual- Jaén?
logo Quirino Olivera Núñez cosa di inaspettato, l’esistenza di Q.O.N.: «Giunsi a Jaén nel
che ha accettato di farsi intervi- una cultura antica che si è svilup- 2009 con il mio team per effet-
stare per i lettori di FENIX.

S.Romanini - C. Salazar:
Com’è nato il progetto di ri-
cerca con l’archeologo Franci-
sco Valdez tra il fiume Mayo e
Chinchipe?
Quirino Olivera Nuñez: « Nel
2004 ho incontrato Francisco
Valdez a Quito (Ecuador), in oc-
casione di un congresso di ar-
cheologia, poi nel 2005 abbia-
mo navigato insieme lungo il ba-
cino del fiume Chinchipe dalla
sua sorgente formata dalle gole
della Palanda e dal fiume Valla-
dolid in Ecuador fino allo sboc-
co nel Marañón nel Pongo de

59 •
AGGIORNAMENTI
sione urbanistica e rurale. Nel
2010 abbiamo iniziato le ricer-
che e abbiamo scoperto per la
prima volta testimonianze di
un’architettura monumentale a
carattere pubblico-religioso in
questa parte dell’Amazzonia. Da
questo momento il tempio di
Montegrande, che segna le origi-
ni della civiltà di Jaén, è stato og-
getto di diverse fasi di ricerche ar-
cheologiche. Roger Atwood del-
la rivista statunitense “Archeo-
logy” ha pubblicato un articolo
che include il tempio di Monte-
grande come uno tra i dieci prin-
cipali al mondo. Questo ci dà l’i-
tuare una documentazione ar- sua vita al recupero e alla con- dea di che tipo di cultura è stata
cheologica e indagare alcuni siti servazione del patrimonio ar- scoperta. Questa grendezza è
in territorio peruviano che aves- cheologico nel nord-est del confermata da quanto abbiamo
sero una connessione con il sito Perù, dopo aver esaminato alcu- trovato nell’ultima fase di scavi
di Palanda in Ecuador, che era ni frammenti di ceramica con- condotti in Montegrande a Jaen
stato già oggetto di indagine da servati nel Museo di Jaen, mi nel 2016. È stata portata alla lu-
parte di Francisco Valdez nel condusse sino al tumulo di ce una splendida architettura a
2002. Ulises Gamonal, che ha Montegrande, che era stato sal- forma di spirale, costruita nello
dedicato più di 40 anni della vato miracolosamente dell’inva- stesso stile architettonico di
un’altra architettura, sempre in
In alto, forma di spirale, scoperta dall’ar-
la struttura cheologo Francisco Valdez in
spiraliforme di
Palanda, Ecuador.
Palanda (Ecuador).
In basso, l’ar-
cheologo Quirino S.R. - C.S.: Chi potrebbe es-
Oliveira Nuñez al sere sepolto nella tomba a for-
lavoro. ma di spirale: un sacrificio o i
resti di un personaggio im-
portante?
Q.O.N.: «Le prove indicano
che l’architettura di Montegran-
de è stata costruita dall’interno
verso l’esterno, dove il centro
della spirale è una sorta di Axis
Mundi, l’asse del mondo, dove
sarebbe stata sepolta la tomba
del leader più importante della
gerarchia religiosa del tempio.
Un concetto simbolico-religio-
so applicato all’architettura mo-
numentale. Sosteniamo l’ipotesi
che al centro della spirale, dove
l’inizio e la fine della vita sem-
brano convergere, sarebbe se-
polta la tomba del personaggio
della più alta gerarchia religiosa
del tempio. Nel 2016, nel ten-
tativo di scoprire questa tomba,
siamo riusciti ad approfondire
gli scavi finché non abbiamo tro-
vato le pietre allungate che bloc-
cano l’ingresso alla tomba. Pre-
sto potremmo avere risposte».

• 60
S.R. - C.S.: Come è avvenuta la di scoperta di bolo della dea, dell’utero, della fertilità, la forza
questa incredibile architettura spiraliforme? del serpente femminino, il continuo cambiamen-
Q.O.N.: «È accaduto subito dopo aver registrato to e l’evoluzione dell’universo. Tutti questi signi-
il sito archeologico di Montegrande e aver preso ficati della spirale, da tempi remoti, costituirono i
accordi con l’Istituto Nazionale di Cultura per di- simboli più universali della storia dell’umanità.
chiararlo patrimonio culturale della nazione. Nel Nel corso di questo 2018, la signora Patricia Bal-
maggio 2010, abbiamo iniziato gli scavi archeolo- buena, ministra della cultura, ha dato il suo so-
gici nella parte superiore della collina di Monte- stegno finanziario per continuare gli scavi a Mon-
grande; tre mesi più tardi nella parte orientale di tegrande per altri due mesi (novembre e dicem-
questo tumulo, abbiamo rinvenuto l’architettura bre). Questi scavi hanno lo scopo di portare alla
complessa di forma semicircolare le cui pareti luce l’architettura dei settori Nord, Sud e Ovest
sembravano racchiudere l’altare principale o l’a- per integrare le informazioni scientifiche che so-
trio principale del tempio. Nel 2012 tornammo
nella zona dove si doveva trovarsi l’altare maggio-
re e, invece che questo, abbiamo trovato la com-
plessa architettura spiraliforme che, a quanto pa-
re, era stata costruita su concetti ideologici sacri,
rappresentanti le diverse sfere del mondo reale e
spirituale. Nel 2016, facendo un ulteriore sforzo
per provare a scoprire l’esistenza di questa possi-
bile tomba, lavorammo in una intera stagione di
scavi, potendo tuttavia raggiungere solo il livello
in cui le pietre coprono l’ingresso alla tomba, co-
me ho appena detto. Tuttavia, la stagione 2016 è
servita a definire meglio l’architettura a spirale. In
tutte le culture antiche, la spirale è la forma na-
turale di sviluppo e movimento ed è stata un sim-
bolo del viaggio verso la vita eterna. È anche il
simbolo mistico della ricerca dell’anima, attraver-
so il sentiero che, girando su se stesso, arriva al
centro del divino. La spirale è anche l’antico sim-

61 •
AGGIORNAMENTI
nella zona di Almendral e sono
sicuro che essa fornirà informa-
zioni preziose».

S.R. - C.S.: Ci sono indicazio-


ni di altre piramidi nella zo-
na?
Q.O.N.: «Il libro Jaén, Archeo-
logia e Turismo, pubblicato nel
mese di agosto 2018, ci ha per-
messo di presentare l’esplorazio-
ne dei 13 distretti che compon-
gono la provincia di Jaen. Data
la presenza di queste piramidi-
tumuli sono convinto che più
di 5000 anni fa, questa zona fu
teatro di uno sviluppo culturale
In alto, no state prodotte durante gli ot- siamo riusciti a registrare la sco- che porterà a dover riscrivere la
la struttura to anni di ricerca archeologica perta del tumulo archeologico storia dell’Amazzonia peruvia-
piramidale di
Montegrande.
nel tempio sacro di Montegran- El Almendral (che si può anche na».
In basso, de. L’ago di rame che abbiamo definire piramide), situato sulla
Julio Tello, trovato, insieme con i resti ossei riva destra del fiume Chamaya, S.R. - C.S.: Le vestigia scoper-
fautore di un ragazzo adolescente nel proprio dove si unisce il fiume te a quale cultura o società ap-
dell’ipotesi della settore settentrionale di Monte- Maranon. Appartiene alla giuri- partenevano?
genesi
amazzonica per le
grande, fa riferimento a sepoltu- sdizione del distretto di Choros, Q.O.N.: «Credo sia ancora
grandi civiltà re di epoche successive che te- provincia di Cutervo, ma, geo- troppo presto per dare un nome
del Perù. stimoniano la rilevanza e il ca- graficamente, è molto vicino alla allo sviluppo culturale esistente
rattere sacro riconosciuto al strada di accesso alla giungla, la in questa parte dell’Amazzonia
tempio Montegrande». Fernando Belaunde Terry. Nel peruviana, tuttavia per la presen-
1802, Alexander von Hum- za del fiume Maranon, che se-
S.R. - C.S.: Come siete arriva- boldt, prima di raggiungere To- gna l’inizio del grande Rio delle
ti a ubicare la piramide tra i mependa si accampò nella zona Amazzoni, penso che sarebbe
fiumi Chamaya e Marañón? dell’Almendral, ma all’epoca opportuno menzionare la cultu-
Q.O.N.: «Alla giunzione dei questa regione probabilmente ra Marañón».
fiumi, e generalmente sul margi- era pura vegetazione, infatti nel-
ne destro dove si incontrano le le sue descrizioni egli menzionò S.R. - C.S.: Questa cultura ha
acque, stiamo individuando im- solo l’unione dei fiumi e le col- qualche somiglianza o relazio-
portanti siti archeologici come line presenti nel paesaggio cir- ne con altre di cui siete a co-
Tomependa, ubicato all’incro- costante. Nei prossimi anni ini- noscenza?
cio dei fiumi Chinchipe e Utcu- zieremo la ricerca archeologica Q.O.N.: «Il tempio archeologi-
bamba nel Marañón: in co di Montegrande a Jaén,
questa zona si forma il gran- è costruito secondo un
de Tinku (Tinku è un ter- modello architettonico
mine quechua e Aymara speculare a quello di Pa-
che significa “unione”, landa in Ecuador. Franci-
“coincidenza”) relativo a sco Valdez e io siamo
questa parte di Amazzonia convinti che questa parte
peruviana e, quindi, luogo dell’Amazzonia sia stata il
sacro per eccellenza per ren- luogo in cui si è sviluppa-
dere omaggio all’acqua. To- ta una grande cultura. È
mependa è una zona che fu importante sottolineare
visitata da numerosi scien- che gli attuali confini po-
ziati del Seicento, come litici che dividono Ecua-
Alexander von Humboldt e dor e Perù sono sorti su-
il botanico italiano Antonio bito dopo che i nostri po-
Raimondi, così come l’e- poli sono riusciti a libe-
sploratore francese La Con- rarsi dal giogo spagnolo.
damine. Fu durante questa In ogni caso, l’importanza
ricerca di siti archeologici si- del Rio delle Amazzoni è
tuati alla foce dei fiumi che fondamentale per lo svi-

• 62
luppo delle culture della costa e dell’altopiano del S.R. - C.S.: Potrebbe questa scoperta non solo
Perù. Il Giaguaro o Otorongo, che è il più im- riscrivere le origini delle culture costiere, ma
portante tra le divinità delle antiche culture pre- anche rappresentare la culla della nascita dei
colombiane, proviene dalla Amazzonia, così come vari gruppi etnici che compongono la cultura
un insieme di elementi amazzonici sono presenti Chachapoyas?
in tutti i contesti archeologici delle culture pre- Q.O.N.: «Le scoperte che stiamo facendo in que-
colombiane dell’antico Perù». sta parte del Rio delle Amazzoni indicano che,
come sulla costa e sui monti del Perù, anche la fo-
S.R. - C.S.: Secondo i dati radiometrici analiz- resta amazzonica è stata la culla della civiltà. Non
zati da campioni presi dal sito di Montegran- importa quale sia la più antica, la cosa più im-
de e San Isidro, questa cultura è anteriore alla portante è che l’Amazzonia peruviana, che occu-
cultura di Caral, nel Perù preistorico? pa il 60% del territorio peruviano, aveva raggiun-
Q.O.N.: «Le 11 indagini al carbonio 14, realiz- to alti livelli di sviluppo culturale. Stiamo valu-
zate a Montegrande, coincidono con una data- tando l’ipotesi che le culture che si svilupparono
zione pari a 5.300 anni fa. Caral nasce nello stes- nel Basso Rio Utcubamba, presenti in Casual e in
so periodo, ma ancora più importante è che lo svi- Las Juntas in Bagua, sono state le stesse che suc-
luppo culturale del Rio delle Amazzoni, che co- cessivamente costruirono l’architettura monu-
stituisce il 60% del territorio peruviano, è stato mentale di Kuelap in Chachapoyas».
sempre denigrato perché si credeva che non ci sa-
rebbe potuto essere stato un importante sviluppo
A sinistra,
culturale, analogamente a quanto avvenuto sulla l’autore Stefano
costa e sui monti del Perù. Le nostre indagini Romanini con
stanno però dimostrando che Julio C. Tello, l’archeologo
quando sosteneva l’ipotesi che l’origine della ci- Quirino Olivera
Nuñez.
viltà in sud-America fosse da ricercare in Amaz-
zonia, aveva ragione».

S.R. - C.S.: È noto che all’interno del Rio del-


le Amazzoni sono stati trovati diversi tumuli
che potrebbero apparentemente riscrivere la
genesi culturale dell’area.
Q.O.N.: «Partendo dalle scoperte archeologiche
di Montegrande con architettura monumentale
in forma di spirale, che sembrano esprimere l’ini-
zio e la fine della vita, fino al sito di San Isidro, a
un chilometro da Montegrande, dove è stata sco-
perta la tomba del “Signore dei Los Caracoles” le
cui offerte votive erano rappresentate da alcune
collane fatte con il guscio delle conchiglie
Spondylus, provenienti dalle rive lontane del Pa-
cifico, nel Golfo di Guayaquil in Ecuador, ci han-
no indicato che la rete stradale sviluppata dagli In-
cas, come la grande Qapac Ñan, è iniziata proprio
con queste antiche culture amazzoniche già
5.300 anni fa. A Casul e Las Juntas a Bagu, Amaz- S.R. - C.S.: Pensa che il mito del civilizzatore
zonia, la nostra ricerca archeologica ha portato al- bianco sia solo una fantasia o esiste un fonda-
la luce i primi murales amazzonici d’America». mento storico nella tradizione antica che par-
la di Viracocha?
S.R. - C.S.: Quanto è importante il mito per Q.O.N.: «Per quanto riguarda il mito non posso
comprendere la genesi delle culture dell’A- rispondere non avendo sufficienti elementi. Per
mazzonia? quanto riguarda la storia conosciuta, un civilizza-
Q.O.N.: «Molte delle domande che noi archeo- tore bianco è venuto a sterminare una delle più
logi ci facciamo per indagare il passato sono pre- importanti civiltà del mondo. Nel nome della re-
senti nella maggior parte degli ultimi popoli indi- ligione e della conquista sono state commesse le
geni del mondo, che vivono proprio in Amazzo- peggiori atrocità. Forse, all’inizio gli Incas spera-
nia. In questo senso, l’etno-archeologia dovrebbe vano che questi bianchi potessero essere davvero
essere sviluppata come una delle alternative per i figli del mitologico dio Viracocha, ma poi si so-
completare gli studi della ricerca in tal senso. Mol- no resi conto che erano venuti solo in cerca di
te aree oscure potrebbero essere coperte dagli ele- oro e ricchezza, senza preoccuparsi dello stermi-
menti magico-animisti delle culture della selva». nio dei nativi».

63 •
STUDI TRADIZIONALI

di Mike Plato
2a parte di 2

Il Mistero dei Drusi


Popolo Esoterico
• 64
Prosegue il nostro viaggio nel mistero dei Drusi. In questa seconda e ultima parte, approfondire-
mo la conoscenza degli elementi del credo essoterico ed esoterico druso

I
l concetto di ciclicità si estende anche alla visione
drusa sulla reincarnazione (arabo: taqammus), se-
condo cui è solo attraverso una serie di rinascite
che le singole anime umane, originate come scin-
tilla dell’Uno, possono crescere ed evolvere. Il Taqam-
mus, o reincarnazione, filosoficamente correlato al
concetto indista di Samsara, è un punto chiave del
credo druso, nonostante non sia menzionato nel Co-
rano e sia respinto dalla maggior parte dei musulma-
ni come un principio eretico. Le reincarnazioni av- A fianco,
vengono istantaneamente alla morte perché esiste donne druse
un’eterna dualità del corpo e dell’anima, ed è impos- Sotto,
sibile per l’anima esistere senza il corpo. Un’anima schema sintetico
umana si trasferirà solo in un corpo umano, in con- del ciclo
trasto con i sistemi di credenze indù e buddista, se- reincarnativo.
condo cui le anime possono trasferirsi in qualsiasi sta Carta. Il druzismo sostiene che il numero di gior-
creatura vivente e regredire a forme bestiali. Inoltre, un ni nella vita di una persona è fisso. Mentre il corpo è
druso maschio può reincarnarsi solo in altro druso soggetto alla decomposizione e alla morte, l’anima è
maschio e lo stesso dicasi per una drusa femmina. Un vista come immortale. Altri drusi contestano questa
druso non può reincarnarsi nel corpo di un non dru- visione, insieme alla nozione generalmente accettata
so. Viene meno però così il presupposto della rein- che non sia possibile che un maschio si incarni come
carnazione: fare esperienze diverse e molteplici. Se gli femmina e viceversa, dicendo che non solo queste co-
ebrei credessero nella reincarnazione (la maggior par- se non siano referenziate nelle Epistole, ma anche che
te dei cabalisti crede nell’analogo concetto del Gilgul), non siano in armonia con la logica e il concetto del-
certamente giungerebbero a considerazioni e sistema la giustizia divina che non consente alcuna discrimi-
di credenza analoghi: un ebreo non può non reincar- nazione. L’incarnazione partirebbe da una posizione
narsi che in un ebreo. Inoltre, le anime non possono neutrale poiché fornisce l’unica impostazione per la
essere divise e il numero di anime esistenti nell’uni- libera scelta, e la responsabilità. Peraltro, secondo il
verso è finito. Il ciclo di rinascita è continuo e l’unica concetto del Tawhid, l’unico meccanismo che livella il
via di fuga è attraverso successive reincarnazioni che campo di gioco è un’estensione della durata della vi-
portano ad una definitiva liberazione. Quando ciò ac- ta umana ai limiti dell’esistenza attraverso la reincar-
cade, l’anima si unifica con la Mente Cosmica e rag- nazione. Nel corso di molte vite, un’anima subirà una
giunge la felicità ultima. Il Patto del Custode del gamma completa di esperienze. Se una particolare ri-
Tempo (Mithaq Walley El-Zaman) è considerato nascita è benedetta o sfortunata, ciò dipende dalle
l’ingresso nella religione drusa, e i drusi credono che proprie azioni, in un modo che può essere paragona-
tutti loro nelle loro vite passate abbiano firmato que- to al concetto di Karma. È importante sottolineare che

65 •
IL MISTERO DEI DRUSI, POPOLO ESOTERICO

ogni anima ha l’opportunità di


progredire in cicli successivi di in-
carnazione fino a raggiungere uno
stato di elevata purezza e saggezza,
potendo persino giungere a fon-
dersi con la sua fonte spirituale.
Basandosi sulla figurazione cabali-
stica in cui i numeri sette e settan-
ta sono prominenti, molti drusi
ritengono che ci siano state settan-
ta incarnazioni di Dio. Altri so-
stengono che volte Dio si sia in-
carnato in forma umana sulla ter-
ra. Il druzismo insegna inoltre che
il “vero Cristo” sia una reincarna-
zione dell’intelligenza cosmica
sulla terra. In armonia con certe soffrire e morire e non il Cristo, prenderebbe forma nel graduale
concezioni teosofiche di Gesù ma che Gesù sia la stessa identità intreccio karmico dell’anima in
Cristo, viene fatta una distinzione dello Spirito Santo. una catena di causa-effetto qui sul-
la terra, e quindi nella necessità di
A fianco, nuove incarnazioni. Quindi, il pa-
il Tahwid radiso e l’inferno sono stati di co-
è l’unione scienza. Il paradiso è l’emancipa-
con l’assoluto. zione dall’ignoranza (jahl) e dall’e-
sistenza illusoria. L’inferno è il do-
lore che viene dall’essere privati
della Presenza divina. Alcuni
membri della comunità drusa cre-
dano in un Giorno del Giudizio
(Yom al-din, Sura 1 del Corano),
altri no. Coloro che credono nel
Giorno del Giudizio o “Giorno
della Fede” credono anche che
quello sarà il periodo in cui al-
Hakim ritornerà di nuovo e af-
fronterà ogni anima con il ricordo
di tutte le sue vite precedenti e le
loro conseguenze. Altri lo consi-
derano più esotericamente come
il culmine di una lunga serie di
trasmigrazioni dell’anima verso l’il-
luminazione e l’unione mistica, o
come l’Età dell’oro in cui la morte
continuerà, ma sarà indolore per
coloro che hanno raggiunto una
vera unione con se stessi o
tra Gesù, il figlio di Giuseppe e il Il Paradiso e l’Inferno Tahwid. Altri ancora vedono
Cristo suo maestro, che i drusi dei Drusi questo giorno come un giudizio
credono secondo solo a Dio. Phi- Il paradiso e l’inferno,, nella visio- che si infligge a causa di una
lip Kuri Hitti, studioso americano ne drusa, sono visti in un contesto perdita di speranza e dell’inca-
libanese, afferma che il Gesù (‘ sa metafisico e spirituale. Il paradiso pacità di rendersi conto che non
ibn-Y suf) dei manoscritti drusi è è visto come la conquista della co- esiste un’opposizione assoluta
un po’ diverso dal Gesù del Nuo- noscenza divina e di se stessi, e la tra Esistenza e Non Esistenza.
vo Testamento. Sarebbe vicino dimostrazione esteriore della mas-
piuttosto al Gesù musulmano sima perfezione dell’anima. L’in- Altri punti della fede
modellato dopo il suo concepi- ferno è quindi l’incapacità di rag- Credono vi siano tre tipi di in-
mento dall’antica setta eretica giungere questo stato, è l’ignoran- termediari tra Dio e gli uomini:
gnostica dei Doceti che sosteneva za. Ricompensa e punizione sono 1) I profeti o portavoce (Natiq),
che Cristo soffrì solo in apparen- visti come auto-generanti nella fe- che includono Adamo, Noè,
za. Altri sostengono che fu Gesù a de drusa. La punizione eterna Abramo, Mosè, Gesù , Muham-

• 66
STUDI TRADIZIONALI

mad; 2) I seguaci (asas) del profeta, che diffondono il clude moschee, chiese e sinagoghe, ritiri e templi del-
suo messaggio e lo aiutano nella sua missione profe- le religioni dell’Estremo Oriente. Non è più ac-
tica; 3) i luminari (Hudud) che non sono nè profeti creditata invece l’ipotesi che metteva in dubbio l’o-
nè aiutanti, ma esseri spirituali su cui cala la benedi- rigine islamica ismailita del movimento adducen-
zione e la luce di Dio. Essi venerano il Nuovo Testa- do l’argomentazione che i drusi, per il fatto di co-
mento ed il Corano ma leggono anche le proprie stituire un’eterodossia piccola e senza particolare
scritture (Khalwa) nei luoghi di riunione. I testi sacri forza politica o economica, si sarebbero spacciati
includono il Kitab Al Hikma (Epistole di saggezza). come seguaci di un movimento con una base isla-
Altri scritti drusi antichi includono il Rasa’il al-Hind mica, sia pur ampiamente modificata, per sfuggire
(Epistole dell’India) e i manoscritti precedentemente alle repressioni islamiche. Per i drusi, Dio è tal-
persi (o nascosti) come al-Munfarid bi-Dhatihi e al- mente sacro che non si può nominare.
Sharia al-Ruhaniyya e altri, compresi trattati didatti-
ci e polemici. Jethro, comunemente conosciuto co- La morale
me suocero di Mosè, è il più grande santo nel La morale viene tradizionalmente vista da due punti
pantheon dei profeti drusi. Lui è un madianita, una di vista:: 1) come un sistema fisso di valori e principi
tribù discesa dai figli di Keturah che sono stati invia- di condotta che regolano il comportamento umano
ti da Abramo ad Est. L’analisi del rapporto tra Mosè nell’interesse del bene comune; e 2) un insieme di re-
e Jethro rivela che Mosè ha accettato spesso il ruolo gole o comandamenti stabiliti da un essere divino.
di studente di Jethro. Si suggerisce che Mosè fosse il Sebbene la moralità drusa sia costituita da un rigido
discepolo di Jethro in pratica, così come per le que- codice di condotta etica, che rappresenta uno degli
stioni spirituali. Ciò è conforme con l’ipotesi madia- aspetti più importanti della vita spirituale, respinge i
nita-kenita circa l’origine del sistema religioso ebrai- tradizionali sistemi di moralità come inadeguata. Dal
co. Contrariamente a ciò che si pensa, i drusi non so- punto di vista druso, l’esistenza è la proiezione del
no influenzati dalla filosofia sufi. La maggior parte Divino; la moralità e la virtù sono la norma divina e Sotto, Jethro
dei drusi considera le loro radici essere indiane. Le lo- parte della nostra natura originale e non sono basati istruisce Mosè ne
ro credenze sono pervase da concezioni tipicamente su risultati specifici. La virtù non è un mezzo per un I 10 Comanda-
vediche. Per esempio, le loro scritture, come i Purana fine. Il motivo è importantissimo: le azioni di una menti. Jethro ap-
vedici e l’Itihasa, a differenza delle cronache delle re- persona devono essere basate sull’umiltà, sul deside- pare come il san-
ligioni del Medio Oriente, descrivono la storia che ri- rio di sminuire l’ego e volte a facilitare la conoscenza to patrono dei
sale a centinaia di milioni di anni, con incarnazioni o l’espressione dell’unità. La moralità drusa è basata Drusi.
di Dio in forma umana che appare a intervalli rego- sui seguenti sette precetti, che devono essere volonta-
lari. Questo è simile al concetto vedico di apparizio-
ni regolari di avatara. Inoltre, la trasmigrazione dell’a-
nima è un principio centrale della filosofia drusa. In
realtà, per descrivere questo principio i drusi utiliz-
zano la stessa analogia, come Krishna l’utilizza nella
Bhagavad-gita [2.22]: “Come una persona indossa ve-
stiti nuovi, rinunciando a quelli vecchi, l’anima ac-
cetta similmente nuovi corpi materiali, rinunciando
a quelli vecchi e inutili”.

I luoghi di culto pubblico


I luoghi di culto pubblico dei drusi possono essere
classificati inizialmente in due sezioni, cioè quelle
strutture che sono costruite specificamente per il cul-
to e la preghiera, e servono le persone in tempi di op-
pressione per fornire un obbligo religioso. Questo in-

67 •
IL MISTERO DEI DRUSI, POPOLO ESOTERICO

della voce interiore. Sviluppare la


mente in questo modo consente
lo sviluppo della “consapevolezza
originaria” e la realizzazione intui-
tiva del significato dietro il mondo
fenomenico dell’esistenza. Questa
facoltà è descritta come “intuizio-
ne esistenziale”, che aggira il pro-
cesso analitico della ragione per
servire da perfetto specchio che ri-
fletta la volontà e il proposito di
Dio. Per i drusi quindi, la mente è
il mezzo con cui l’umanità nel suo
insieme può evolversi per diventa-
re una coscienza intelligente o
un’unica universale mente nella
Mente di Dio. Anche la mente
riamente seguiti: a) Veridicità e ve- mente individuale è concepita co- gioca un ruolo significativo circa il
racità nella parola: l’amore per la me la rappresentazione microco- modo in cui i drusi interpretano i
verità; b) Compagnia, Fratellanza e smica della Mente universale e in- loro testi sacri. Sebbene riconosca-
aiuto ai fratelli lungo la via verso la distruttibile rispetto alla nozione no il significato del Corano, della
Verità; c) Rinuncia a tutte le forme di tempo. Essendo la mente, nel si- Torah, della Bibbia e altri testi sa-
di adorazione precedente (in parti- stema druso, ritenuta essere supe- cri, come la letteratura teologica e
colare, credo non validi) e false cre- riore all’anima, e unica per gli es- filosofica vedica e greca, questi, co-
denze che negano l’unità fonda- seri umani, è vista come “un pre- me li descrive Robert Engelbach,
mentale di Dio; d) Rifiuto dell’e- requisito per lo sviluppo spiritua- “sono visti come gusci da cui il si-
goismo, della confusione e di tut- le”. In sostanza, essa equivale allo gnificato interiore va estratto”. I
te le forze del male o del dispoti-
smo; e) La realizzazione dell’U-
nità di Dio e la sua espressione nel
mondo; f) Tolleranza che implica
forza morale, coraggio e resistenza;
g) Assoluta sottomissione alla divi-
na volontà divina (taslim) e servi-
zio attraverso il giusto pensiero, pa-
rola e azione. Legati a questi sette
precetti sono: la purezza della
mente, lo spirito e il corpo, la com-
passione, la giustizia, la tolleranza
e la fortezza, che implicano la pra-
tica del distacco e la necessità di
realizzare uno stato mentale pacifi-
co a prescindere dalle circostanze, Spirito del sistema esoterico cri- drusi credono che molti insegna-
austerità e dignità. stiano. La mente, nella visione dru- menti dati da profeti, leader reli-
sa, è capace di modellare, creare e giosi e libri sacri, abbiano signifi-
Il ruolo dell’Intelletto-Mente controllare la materia, e ciò la ren- cati esoterici preservati per quelli
nel sistema filosofico- de l’agente evolutivo per eccellen- dell’Intelletto, in cui alcuni inse-
Spirituale druso za. Inoltre, la mente e la cono- gnamenti sono di natura simboli-
I drusi, la cui filosofia è fondata scenza sono viste come la porta ca e allegorica e dividono la com-
sulle nozioni di liberazione greche verso la consapevolezza o la verità, prensione dei libri e degli insegna-
e pitagoriche attraverso la cono- e il mezzo dell’unione con il Di- menti sacri in tre strati. Questi li-
scenza, pone un’enfasi enorme sul vino. Ma raggiungere l’unione con velli, secondo i drusi, sono i se-
ruolo dell’Intelletto. In tal senso, la Sorgente Suprema comporta guenti: 1) l’ovvio o essoterico
essi sostengono che gli esseri uma- avere un’etica sana, un’apertura (zahir), accessibile a chiunque pos-
ni siano esseri pensanti con la li- mentale, pensieri puri, attenzione sa leggere o ascoltare; 2) il nascosto
bertà di esplorare senza restrizioni distaccata e la capacità di ragionare, o esoterico (batin), accessibile a co-
tutto ciò che è possibile conoscere. discriminare o vedere le cose come loro che sono disposti a cercare e
Come già riferito, il Druzismo sono nella realtà. L’unione dipen- imparare attraverso il concetto di
pone l’Intelletto Universale all’api- de anche dall’ascolto dei fonda- esegesi; 3) e il nascosto del nasco-
ce del suo schema evolutivo. La mentali dettami della coscienza o sto, un concetto noto come anago-

• 68
STUDI TRADIZIONALI
membri della comunità. Così, l’a-
spirante affronta non solo il giudi-
zio dei maestri ma anche quello
della società in cui vive. Se il candi-
dato è ritenuto degno, viene sotto-
posto a un test preliminare, che
consiste nell’interrogazione da parte
del maestro. Una volta entrato co-
me principiante o apprendista
(Mubtadi), il candidato deve sotto-
porsi a un periodo di prova di due
anni. Se supera il primo test inizia-
tico, che Rawson descrive come un
calvario di un giorno progettato per
testare rigorosamente l’autocontrol-
lo e la resistenza fisica e mentale del
candidato, lui o lei deve fare un giu-
ramento solenne e fare un contratto
gia, inaccessibile a tutti tranne alcuni individui vera- scritto prima di entrare in un ciclo di iniziazioni. Il
mente illuminati che comprendono veramente la na- giuramento, tratto da una sezione delle Epistole del-
tura dell’universo. I drusi non credono che il signifi- la Saggezza, come spiega Rawson, implica l’inequivo-
cato esoterico abroghi o necessariamente abolisca cabile riconoscimento dell’Unità o Unità di Dio
quello essoterico-letterale. Se l’interpretazione esoteri- (Tawhid) e la sottomissione alla Volontà di Dio. Il
ca del taharah (purezza) è purezza del cuore e dell’a- contratto scritto ne fa un garante segreto della religio-
nima, ciò non significa che una persona può scartare ne unitaria. Si pensa anche che l’iniziato debba im-
la sua purezza fisica, in quanto la salat (preghiera) è pegnarsi a partecipare alla ricostruzione del Tempio
inutile se una persona è falsa nel suo discorso. Inol- di Salomone. Ciò non è così sorprendente come po-
tre i significati esoterici ed essoterici si completano a trebbe sembrare, dato che i drusi in Libano afferma-
vicenda. Nella filosofia induista, questi sono chiama- no di aver fornito i “Cedri” (un simbolo per “Grandi
ti rispettivamente Sabdartha, Bhavartha e Guhyartha. Uomini” o “alberi della Giustizia”) usati nella co-
Questi tre livelli di interpretazione sono anche equi- struzione dell’arco del primo Tempio. Da qui l’anti-
valenti al metodo descritto dal mahatma Djwhal co e accettato rito scozzese del druso, cioè l’ascia rea-
Khul attraverso il lavoro di Alice A. Bailey, metodo le o principe del Libano al 22 grado. Ad ogni ini-
che sviluppa l’intuizione attraverso lo studio del sim- ziazione, il candidato riceve un graduale accesso ai va-
bolo. Sono 1) l’interpretazione essoterica, basato in ri manoscritti antichi. Alcuni di questi manoscritti
gran parte sulla sua utilità oggettiva e la natura della fanno parte di una lunga catena iniziatica offerta solo
forma; 2) l’interpretazione soggettiva o concettuale, in a coloro che sono stati preparati a riceverli. Una par-
cui si svela l’idea nascosta dietro la manifestazione og- te di questi manoscritti, secondo Kamal Jumblatt, un A fianco
gettiva; 3) il significato spirituale dietro il soggettivo, Albert Leighton
cioè, il suo effetto energetico e il suo scopo. Rawson,
della Teosofica
L’Iniziazione alla “setta” americana,
Si sa molto poco del sistema iniziatico druso. Tutta- iniziato dai Drusi.
via, il teosofo orientalista Albert Leighton Rawson Sopra a sinistra,
(1829-1902), della Theosophical Society di New Giudizio
York, comunicò un po’ di ciò che sapeva a Bernard Universale
Springett, che ha scritto sulla questione nel saggio Le
Sette Segrete di Siria e Libano (1922). Anche il più
recente Secrets Initiatiques en Islam et Rituels Mac-
coniques (2008) di Jean-Marc Aractingi fornisce buo-
na descrizione dell’ammissione e dell’iniziazione nel-
lo schema iniziatico druso. Aractingi descrive l’am-
missione nella setta drusa come l’inizio di un perio-
do di sei mesi o più in cui i maestri (Shayk) e i mem-
bri dell’Uqqal osservano il comportamento generale
del candidato. Rawson dice che la prova è lunga e se-
vera. Nel valutare il carattere e le azioni del candidato,
vengono prese in considerazione le sue circostanze
passate e presenti. Le testimonianze sulla dignità e la
sincerità del candidato sono assunte dai suoi soci e

69 •
IL MISTERO DEI DRUSI, POPOLO ESOTERICO

iniziato druso libanese, sono “ope- Quindi sarebbe ancora più impos- terna ed una propria leadership ri-
re dell’antico Egitto, in particolare sibile farne un’esposizione ai non conosciuta da tutti.
il segreto lavoro di Hermes Tri- massoni. I veri segreti, peraltro, so-
smegisto, noto a noi sotto il nome no orali e non scritti. Conclusioni
di Imhotep … il costruttore della Secondo i critici e i detrattori, i
prima piramide di Sakharah, uno
La Religione come drusi, sono come la maggior parte
dei primi centri iniziatori dell’an- fondamento della delle religioni che pretendono es-
tichità”. Invece dei nove gradi isti- società drusa sere l’unica religione pura. Questo
tuiti alla Gran Loggia del Cairo, si Sebbene, alla base, la religiosità e il movimento dichiara l’originalità
dice che i drusi abbiano cinque culto vengano visti come elementi della fede, eppure la sua identità
gradi. Secondo Rawson, i “primi che riguardano solo il singolo (i è mutuata da varie filosofie/reli-
tre gradi sono caratterizzati dai tre drusi non sono obbligati ad osser- gioni orientali e occidentali che
piedi del candelabro del Santua- vare la maggior parte dei rituali re- fa di esso un gruppo eclettico
rio interno …. I tre piedi sono l’Ap- ligiosi) e che, dunque, non possa- che ha omogeneizzato gli ele-
plicazione santa, l’Apertura e il no essere in alcun modo imposti, menti di altre visioni del mondo
Fantasma. Questi tre corrispondo- la religione drusa forma un im- con le quali altrimenti non sa-
no all’anima interiore ed esteriore pianto fondamentale nell’azione rebbe sopravvissuto. Questa man-
dell’uomo e al suo corpo, che è vi- sociale di ciascuno sia sul versante canza di unicità gli conferisce
sto come un fantasma o un’ombra pratico (con il rifiuto di tabacco, una crisi di personalità in quan-
che passa. I cinque gradi sono em- alcool, consumo di carne di maia- to questa fede è stata generata da
blematici dei cinque elementi mi- le e, contrariamente alla maggior influenze straniere nel definire la
stici o principi cosmici, con “gli ul- parte delle sette islamiche, poliga- sua presunta realtà. Quindi, il fat-
timi due considerati i più impor- mia) che su quello morale (con to che i drusi facciano afferma-
tanti e terrificanti nella loro gran- principi che si concentrano su zioni circa il fatto che la loro fe-
dezza”. Nel paragrafo conclusivo onestà, lealtà, pietà filiale, altrui- de sia la verità definitiva, fonden-
della sua lettera a Blavatsky sulla smo, sacrificio patriottico e mono- do tutte queste dottrine mutuate
sua iniziazione alla setta drusa, teismo e che, a differenza dell’I- in un complesso sincretico, è
Rawson, cui fu data una speciale slam classico, portano a diversi gra- semplicemente privo di senso. Se
dispensa per attraversare veloce- di di reincarnazione): solo questo la struttura è costruita sulle fon-
mente le fasi dell’aspirante e del- può spiegare il senso di unità che damenta di altre fedi, allora è al-
l’apprendista, conclude dicendo esiste tra i drusi sparsi in tutto il trettanto debole o difettosa di que-
che l’iniziazione drusa è così pe- mondo e l’esistenza di enclave co- ste altre fedi. In realtà, essa è un in-
culiare da non poter essere trasferi- sì coese da riuscire a formare, al- teressante sistema esoterico sincre-
ta a qualcuno che non sia stato “la- l’atto pratico, veri e propri stati a sé tico di tipo aperto, con un più che
vorato” attraverso la “camera”. stanti, con una propria politica in- accettabile impianto spirituale.

• 70
di Valentina Ferranti

Simbolica
Il Femminino Sacro nel Cristianesimo
La Divinizzazione di Maria
È diffusa l’idea che il Cristianesimo sia una fede patriarcale. Ma quanto è vera questa
idea? L’autrice la smentisce e approfondisce alcuni punti che fanno emergere la
presenza del femminino sacro nella Bibbia.

«I
n principio Dio creò il cielo e la terra. La ter- principi, anche se uno è attivo e l’altro passivo sono
ra era informe e deserta e le tenebre ricopri- imprescindibili e indivisibili. Come in cielo così in
vano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sul- terra. Da allora le due polarità tentano di riunirsi. Ma
le acque» (Gn 1,2) cosa è successo affinché la Dea Madre fosse rimossa -
L’abisso acquatico primordiale, “Theom”, è l’abisso ad un livello di racconto della storia dell’umano nar-
d’acqua caotico e pre-ordinato su cui il creatore aleg- rata dagli uomini - dall’atto creazionistico, così come
gia, è il vuoto apparente su cui Dio, tramite la sua po- è avvenuto? La detronizzazione, frattura supposta e
tenza, attua la separazione – creazione. È la Grande non documentabile con certezza di date, è in realtà la
Madre, Theom-Tiamat, “abisso”, dal semintico scissione tra principio maschile e femminile, avvenuta
tiham-(at), mare, tehoma, profondità,
voragine, significante lo stato caotico
delle acque da cui tutto nacque, la vi-
ta increata in potenza d’essere. Il
principio femminile. L’incontro del-
la luce-Padre, con le tenebre acquose
e caotiche della Madre. Da queste
mistiche nozze, si generò dall’increa-
to, il tutto.

La Porta
Il principio spirituale femminile è
sempre associato alle acque nei sim-
bolismi delle storie sacre. Il principio
femminile mediato dalla cultura, è as-
sociato ai molteplici aspetti della ferti-
lità terrena, alle mille sfaccettature della Dea. Questa gradualmente con la divisione dei ruoli sociali. In ori-
divisione, in realtà, non era importante per le antiche gine quindi, non era la Dea, ma l’inestimabile valore
civiltà sapienziali, poiché immerse in un panteismo creativo dei principi complementari uniti. Questo ha
collegato alla visione mistica del tutto. Ma è parso evi- portato ad una “caduta”, poiché è il principio femmi-
dente con la burocratizzazione della società e sua ge- nile che detiene l’attivazione di quello maschile, dato
rarchizzazione. Così è avvenuta la frattura e la Madre che il femminino sacro era adorato in quanto attivato-
primordiale è stata spodestata e scollegata dal princi- re del principio maschile, così come viene ben espli-
pio maschile. In realtà è la co-creatrice. È il caos in- citato nei testi sacri vedico-induisti. Ciò non toglie che
definibile che necessita del Padre per creare. I due in alcuni momenti della storia umana, è stato più evi-

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dente come il femminino, posse- Maria Madre potenza del divino femminile.
dendo in sé la natura trascenden- Le sfumature d’indagine in base
te, che il maschile deve conqui- e Maria Maddalena ai contesti sono molteplici ed il
stare, sia stata adorata come la È indubbio però che da un pun- campo è minato. Attuando una
porta per l’eternità, contenente in to di vista letterale e materiale riduzione dell’analisi interpreta-
sé il mistero della vita. L’emble- questi passi siano applicabili a tiva, l’attenzione cade su due fi-
matica Venere di Villendorf, la un apparente accantonamento gure storiche che rappresentano
cui vulva, seno e pancia della polarità femminile, che la summa di tutti gli elementi
prorompenti eviden- però in realtà, non lo è mai simbolici del femminino sacro e
ziano il culto della stata. A una analisi esote- che l’hanno definito ma mai in
Dea Madre nel Pa- rica della Bibbia, possia- forma assoluta, rendendolo sem-
leolitico, ne sono la mo addirittura traccia- pre attivo. Maria, la Theotokos,
prova. re le vie segrete in cui grazie alla quale si ritorna alla ge-
Archetipo quello della rileviamo l’assoluta rarchia celeste, e la Sophia (sedes
fondatrice-Madre del
Al centro,
mondo presente nella Venere paleoliti-
mente degli uomi- ca di Willendorf.
ni come fossile A sinistra,
simbolico im- la Vergine Madre
prescindibile. di William
Borgereau.
Questa visione
è decaduta (ad
una analisi stori-
co-antropologica)
quando le varie ci-
viltà hanno aderito,
da una concezione
panteistica, ad una
gerarchico-monotei-
stica. È possibile che
con la divisione dei
ruoli e conseguente con-
cetto di proprietà privata,
le cose cambiarono e la scis-
sione si fece evidente. Il progressi-
vo passaggio, si accompagna alla
perdita di prestigio delle divinità
femminili nella gerarchia celeste.
Possiamo prendere ad esempio la
questione del popolo eletto, ma
la frattura-separazione era già av-
venuta prima. Il dio ebraico dona
all’uomo il possesso della terra,
dividendo e dominando, donan-
do ad un solo popolo, quello che
la Madre (Padre) aveva dato a tut-
ti gli uomini! Ed il dominio sulla
terra è dominio sul genos, sul ge-
nerare vita. Così si chiarisce il pas-
so del Genesi 15,5. «Guarda le
stelle, riesci a contarle? Così sarà
la tua progenie». È qui un uomo
che genererà vita, la Madre è stata
detronizzata. Questo però è solo
un aspetto della questione in
quanto esiste un significato più
profondo per questi passi associa-
bile non a un popolo carnale, ma
a un Israel spirituale, pertanto es-
si vanno letti in altra maniera.

73 •
Simbolica

A lato,
Maria Maddalena
di Hugues Merle.

Sapientiae), Maria di Magdala,la Maddalena. co culto di Artemide, vergine e donna libera da


Ma mentre Maria, madre di Gesù e di Dio è stata sottomissioni del principio maschile, nel 431 si
mitizzata e divinizzata, la Maddalena è colei che tenne l’animato concilio che la decretò Theotokos,
traccia la via ed è la vera Regina poiché incarna la colei che genera Dio, Madre di Dio.
Sophia. Su di lei la trasformazione non ha preso
piede se non a livello popolare e quando Papa Dea Sotterranea
Gregorio Magno (540, 604) la identificò con la Maria ha assorbito in sé i culti pagani, in questo è
prostituta. Lei è la maestra depositaria per lignag- veramente madre. È la Magna Mater Deorum ed
gio spirituale della dottrina sapienziale. È rimasta è l’unica che, poiché ascesa al cielo, torna a essere
la vigile discendente e la vera maestra gnostica ga- la co-creatrice. Non sorprende l’analisi di uno dei
rante della sapienza del Cristo. È lei la sposa mi- miti cosmogonici meno conosciuti, ma che con-
stica, per questo il Cristo le appare una volta ri- tiene in sé il simbolismo universale che ci riporta
sorto. Su Maria invece viene attuato un processo con forza all’immagine iconografica di Maria
di alfabetizzazione mitica. Mentre la Maddalena Theotokos. È un antichissimo mito pelasgico,
conserva la sua essenza, Maria la dipana, l’espan- quindi pre-ellenico, che narra la creazione delle
de, la disperde e la riassembla, divenendo conte- cose esistenti per volere di una Dea. Ed eccola, so-
nitore infinito di ogni assetto leggendario fondan- pra il mondo creato che schiaccia il serpente. Que-
te il femminile. La sua potenza è manifesta poiché sta immagine è quella della dea Eurinome, la va-
panteistica. La Maddalena attiene al divino, è la gante in ampi spazi, dea di tutte le cose.
depositaria della conoscenza, Maria ai voleri del- Così narra questa storia sacra: Nel caos-acqua pri-
l’uomo e lo fa paradossalmente incarnando tutte mordiale, la dea scelse di separare il mare dal cie-
le dee. Maria era presente già prima della sua in- lo per desiderio di poggiare i piedi e danzare sul-
consistente apparizione nei vangeli canonici. Era le onde. E danzando creò il vento di borea e pen-
già Dea. L’iconografia ne tradisce l’origine, è lega- sò di iniziare con lui la creazione. Così strofinan-
ta alle pre-esistenti divinità femminili, una su tut- dolo tra le mani lo trasformò nel serpente Ofione
te: Iside con Horus tra le braccia. Ed è inevitabile che preso dal desiderio avvolse la dea e la fecondò.
sottolineare come proprio ad Efeso, sede dell’anti- Eurinome prese così forma di colomba e volando

• 74
A lato,
allegoria della
Sophia gnostica.
In basso, la Dea
Iside come
Madre Divina
del faraone.

sul mare depose l’uovo cosmico e ordinò al ser- Iside Regina come dea sotterranea, principio ma-
pente Ofione di avvolgerlo sette volte per farlo schile e femminile, dea dal volto nero, dai molte-
schiudere. Quando l’uovo si ruppe, ne uscirono plici nomi, come tutte le dee madri.
tutte le cose. Quando i due si stabilirono sul mon- «Io sono la genitrice dell’universo, la sovrana di
te Olimpo, Ofione rivendicò la creazione. Eurino- tutti gli elementi, l’origine prima dei secoli, la re-
me gli calpestò la testa e lo esiliò nelle oscurità sot- gina delle ombre, la prima dei celesti; io riassumo
terranee. L’immagine, al di là del simbolismo caos- nel mio volto l’aspetto di tutte le divinità maschi-
ordine-acque-uovo-co- li e femminili: sono io
lomba-serpente etc…è che governo col cen-
quella della Vergine Ma- no del capo le vette lu-
ria che poggiando i pie- minose della volta ce-
di sul creato, schiaccia il leste, i salutiferi venti
serpente. Maria è quin- del mare, i desolati si-
di Eurinome, è Iside, lenzi dell’Averno. In-
Innana-Isthar, Hator, divisibile è la mia divi-
Demetra, Kore-Persefo- na essenza, ma nel
ne… non solo, come le mondo io sono vene-
dee madri è anche lei rata ovunque sotto
mediatrice e psicopom- molteplici forme, con
po. Ne il Libro del Ri- riti diversi, sotto diffe-
poso etiopico e nel renti nomi. Perciò i
Transito Siriaco (II – V Frigi, i primi abitatori
sec) viene narrata la di- della terra, mi chiama-
scesa negli inferi di Ma- no madre degli dèi,
ria, affinché possa inter- adorata in Pessinunte;
cedere e alleviare le pe- gli Attici autoctoni,
ne dei dannati. E come Minerva Cecropia; i
tutte le dee anche la ma- Ciprioti bagnati dal
dre-Maria si ritrova in mare, Venere di
questo inno, tratto dal Pafo; i Cretesi abili
Libro IX delle Meta- arcieri, Diana Dictin-
morphosi di Apuleio, a na; i Siciliani trilingui,

75 •
Simbolica
fratelli e di sua madre «Chi è
mia madre?». ( Mc 3,33). Solo i
vangeli di Matteo e Luca parla-
no dell’infanzia del Messia. L’e-
vangelista Luca parla della forza
creatrice di Dio-Ruah-Spirito
nel concepimento del Figlio di
Dio. Ma qui l’interpretazione
che ne hanno dato i Padri della
Chiesa è assolutamente da inda-
gare e si fonda su una afferma-
zione: «non conosco uomo»
(Lc1,34 ). È qui che il termine
“Vergine”, ha creato un pattern
dogmatico che è divenuto un
marchio di riconoscimento sulla
figura storica di Maria, renden-
dola ancora una volta Dea-mi-
tizzata. Il termine è “Almah” che
in realtà significa “donna non
soggetta a uomo” o “giovane
donna”, ma che è stato tradotto
in greco dai Settanta con
Pharthenos (Vergine in senso
biologico, ma non in forma così
definitiva e in riferimento ad
una specificità fisiologica). Il ter-
mine ebraico per indicare la ver-
ginità fisica era “B-tullah”, ma
neanche in Isaia viene usato. Il
concetto di verginità di Maria,
anche dopo il parto, infatti, così
come con forza lo esplica il Pro-
tovangelo di Giacomo, apocrifo,
è frutto di un passo che ritrovia-
mo appunto nel profeta Isaia, in
In alto, cui si afferma che la Vergine con-
Divina Alchimia, cepirà e partorirà un figlio. An-
opera di Greg
Spalenka.
che Isaia però usa il termine “Al-
mah”. In realtà della verginità di
Maria non interessava alcunchè
Proserpina Stigia; gli abitanti l’ha resa vergine. E qui è oppor- a nessuno, e tantomeno di Ma-
dell’antica Eleusi, Cerere Attea; tuno puntualizzare che della ria, se non durante i primi e suc-
alcuni, Giunone, altri Bellona, storica figura della madre del cessivi concili ecumenici in cui,
gli uni Ecate, gli altri Rammusia. Cristo, abbiamo scarna docu- anche a suon di spada, si decise
Ma le due stirpi degli Etiopi, gli mentazione, nulla in confronto la sua sorte. Ma è interessante ri-
uni illuminati dai raggi nascenti alla straordinaria evoluzione che levare come il termine Ruah-
del sole all’alba, gli altri da quel- la sua figura ha avuto nel corso Spirito, sia considerato in genere
li morenti al tramonto, e gli Egi- dei secoli. come femminile. L’operazione-
ziani cui l’antico sapere conferi- Nel Nuovo Testamento viene ci- invenzione messa in atto sulla
sce potenza, mi onorano con ri- tata da Paolo, ma mai per nome madre del Cristo, tradisce in
ti che appartengono a me sola, e e solo come «nato da una don- realtà verità mitico-sapienzali
mi chiamano, col mio vero no- na», (Gal 4,4) in riferimento al che l’hanno resa figura sincretica
me, Iside Regina».. figlio di Dio. Null’altro, tanto- contenente ogni divinità femmi-
meno l’accenno alla sua vergi- nile.
Anima Vergine nità. In Marco si chiarisce con Vergini, come lei erano le dee da
Modello assimilabile, plasmabi- forza che per il Messia non era- cui nascevano divinità maschili
le, contenitore sempre aperto, da no importanti i legami familiari, di infinita saggezza, atte a tra-
riempire di suggestioni quello di tant’è che risponde con la do- sportare le umane creature ad un
Maria-Dea, come quello che manda a chi chiedeva dei suoi livello superiore di coscienza.

• 76
L’atto sessuale nel generare divinità
ha sempre avuto assetto straordina-
rio. Il passaggio dal Dio alla carne,
dal trascendente al concreto, si at-
tua sempre per mezzo della donna.
Allora potremmo supporre che
“Vergine” voglia significare “donna
non soggetta alla corruzione uma-
na” ma spiritualmente collegata al
Padre, non all’uomo inteso come
entità terrena, quindi “anima pura”.
Vergine quindi è semmai, a livello
simbolico, riassumibile nel cammi-
no dell’anima verso l’assoluto. In
questo le dee-Madri sono canali,
Pizie celesti; la stessa Madonna vie-
ne chiamata con l’appellativo “Ja-
nua Coeli”, porta del cielo.
Donna incorrotta e incorruttibile
in quanto spiritualmente pura e
pertanto Dea! Questo attua il pas-
saggio dalla storia al mito. Ed il mi-
to è detentore di realtà insondabili.
Anche la nascita del Figlio di Dio
doveva essere non ordinaria. È qui
che questa madre ridiventa, da fi-
gura storica appannata, Dea, nono-
stante forse questo non era l’inten-
to dei partecipanti ai concili eccle-
siali. Il processo storico della tra-
sformazione dogmatica non inte-
ressa, ora, quanto la trasformazione
di una figura storica sfocata, e per
nulla importante presso i primi cri-
stiani, gli gnostici della vera fede,
in quella di una divinità sincretica
che anche a livello popolare resta
viva multiforme ed operante presso
la comunità umana tutta. Così co-
me lo è nei santuari di fede. Lour-
des ne è solo un esempio, e l’acqua
miracolosa la riporta all’origine, al
legame della dea con le acque.
Ma leggendo tra le pieghe della vi-
cenda, Maria è comunque, nelle
sacre scritture, donna fuori dall’or-
dinario e quindi con connotati sa-
cri. Forse qui converge la traccia
della sua natura insolita, scevra da
ogni costruzione dogmatica. La
sua gravidanza è fuori dal matri-
monio. È lei, donna ebrea sottopo-
sta a uomo, ad accettare la divina
fecondazione senza consultare
Giuseppe, passivo in tutto. Lei de-
cide. In questa prospettiva Maria
racchiude in sé, espandendolo,
l’ambivalenza propria del vero sim-
bolo. Ambivalenza insita nel fem-
minino.

77 •
Simbolica
nella sua trasformazione e suc-
cessiva divinizzazione. Se di lei
all’inizio si sapeva quasi niente,
ad oggi si sa troppo e la trasfor-
mazione non cesserà. Ha la po-
tenza di essere un infinito conte-
nitore sacro. E saranno le misti-
che medioevali che, con forza
estatica, ne dichiararono la natu-
ra divina, così come scrisse Ma-
tilde di Magdeburgo, nella sua
opera: “La luce fluente della di-
vinità”.
«Presso il trono sta la Nostra Si-
gnora, santa Maria. (…) Suo fi-
glio è Dio ed ella è una dea, nes-
suno può starle alla pari». (III,1)
Grazie a Maria si ritorna al mito
dalle creazione, ai miti delle dee
madri in cui la Madre-acqua vie-
ne colmata d’amore dal Padre
per generare (termine legato al
femminile) Creare (termine lega-
to al maschile) tutto ciò che, ac-
quisendo nome, divenne forma
di vita. Questo è l’atto straordi-
nario che nella realtà attua ogni
donna generando e non, consa-
A lato, pevole o meno di riprodurre un
Maria Maddalena modello divino femminino.
vestita dei suoi
soli capelli in una
vetrata policroma
scozzese.
In basso,
la Sapienza Alata
sorregge il mondo.
Scultura nella
cattedrale di
Exeter, Inghlterra.
Entrambe le foto
© Adriano
Forgione

Il Figlio e il femminino terica, il Graal.


È proprio lei che partorisce mi- Due donne che la storia del Cri-
racolosamente un uomo in car- stianesimo ha reso distanti. A
ne ed ossa, ma Figlio di Dio che conti fatti questa è una realtà.
riconosce il femminile. Salva l’a- Come già espresso, l’una è sog-
dultera dalla lapidazione, acco- getta a continua plasmazione.
glie la prostituta, non giudica la Infatti, in Maria confluiscono
Samaritana, concubina che aveva tutte le dee madri e insieme tut-
avuto cinque mariti. Il Cristo ri- ti i voleri dei potenti della chie-
baltò le carte in tavola. È lui che sa e dei burocrati della fede. Un
crea e autorizza il femminino sa- contenitore cavo e costantemen-
cro a essere tale. Libera, a livello te riempito. L’altra, la Maddale-
storico, dalle categorie giudican- na, è invece colonna di fede vera.
ti il femminile e lo farà con for- In questo una è spuria e l’altra
za con Maria di Magdala, mae- ha mantenuto la purezza.
stra a suo pari e donna cui lui ha Ma la forza di Maria, madonna
trasmesso e colmato, come fosse popolare, madre del figlio di
vaso divino, la sua dottrina eso- Dio e madre di Dio, è proprio

• 78
di Mike Plato

IL VIGILANTE
L’Occhio dell’Eternità
…perché non sei ancora al sicuro dal giudizio dell’on- rie cospiratrici, ad un governo ombra, ad un potere ne-
nipotente Dio che tutto vede (2 Maccabei 7:35) ro che controlla le nostre esistenze. Aggiungeteci an-
che il simbolo della nota trasmissione “il Grande fra-
Al tempo attuale, se mostrate ad un uomo di cultura tello”, e avrete il pervertimento tipicamente arcontico
media, con un minimo di interesse per il mistero, il di un simbolo sacro. Dobbiamo partire da un punto
simbolo dell’occhio iscritto in un triangolo equilatero, fermo: Dio crea, gli Arconti imitano. Essi non posso-
lo assocerà nel 99% dei casi a qualcosa di non proprio no che imitare, perché tutto sgorga da Dio, sempre.
pulito, a qualcosa di legato agli Illuminati, a massone- Ma essendo nemici di Dio, nell’economia del gioco
cosmico, essi non si limitano ad imitare, ma a rove-
sciare e svuotare. La storia pullula di sovvertimenti sim-
bolici. Per capire questa dinamica, cito il fondamenta-
le versetto 13 del vangelo gnostico di Filippo, che sem-
pre va meditato quando scrutiamo simboli, concetti e
parole, rivelazioni: “Gli arconti vollero ingannare l’uo-
mo ... Essi presero il nome delle cose che sono buo-
ne e lo diedero alle cose che non sono buone, per po-
tere, per mezzo dei nomi, ingannare gli uomini e le-
garli alle cose che non sono buone. E poi, se essi fan-
no loro un favore, li allontanano da ciò che non è
buono e li collocano in ciò che è buono, quello che
essi conoscono. Perché essi hanno deliberato di pren-
dere l’uomo libero e fare di lui un loro schiavo, per
sempre”. Quel che è detto dei nomi (parole o termini)
vale altrettanto per i simboli e la loro interpretazione e
conseguente demonizzazione e associazione. E poi-
chè trattasi di Mastema (il Male assoluto), esso tende
ad intercettare un simbolo sacro-divino per svuotarlo
ed associarlo al male onde demonizzarlo e dissacrarlo.
Il simbolo dell’Occhio Onniveggente è un classico
esempio di come si muovano gli Arconti in questo si-
stema, impuri intermediatori mentali tra Dio e le men-
ti umane. La Bibbia in quattro versetti cita l’Occhio di
Dio: Numeri 24,3 Egli pronunziò il suo poema e dis-
se: «Oracolo di Balaam, figlio di Beor, e oracolo del-
l’uomo dall’occhio penetrante; Salmi 32,18 Ecco, l’oc-
chio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nel-
la sua grazia; Salmi 65,7 Con la sua forza domina in
eterno, il suo occhio scruta le nazioni; Matteo 6,22 La
lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio
è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce. Nei Salmi,
si allude all’Occhio di Dio, mentre in Numeri e Mat-
teo ci si riferisce all’occhio dell’Uomo interiore, all’In-
telletto trascendente (Metatron), all’occhio del Figlio
che comunque coincide con l’occhio del Padre. Il sim-

• 80
bolo ha la sua origine nell’icono- motto è Novus Ordo Seclorum della Coscienza divina per
grafia cristiana, mostrando un oc- (Nuovo Ordine delle età); un altro gli Egizi in quanto Occhio
chio spesso circondato da raggi di motto appare sul recto del sigillo di Horus o di Falco, su cui
luce o gloria e solitamente racchiu- stesso: E plururibus Unum (Dai gli esoteristi hanno tanto
so in un triangolo. Rappresenta molti, l’Uno).. Tratto dalle parole speculato. Lo era anche
l’occhio di Dio che veglia sul mon- latine annuo (terza persona singo- per i primi cristiani tant’è
do (la Divina Provvidenza). Volen- lare presente o perfetto annuit), “an- che il simbolo del Pesce
do attingere a principi cabalistici, il nuire” o “approvare”, e coeptum (Ikthios) non era altro che
simbolo allude al triangolo supe- (plurale coepta), “inizio, impresa”, un occhio. Oggi l’Occhio
riore del palazzo sephirotico è tradotto letteralmente, “[Dio] fa- di Pesce, in ottica, è un
(Kether-Hokmah-Binah) che si vorisce le nostre imprese” o “[Dio] obiettivo grandangolare,
congiunge col resto delle sette ha favorito le nostre imprese”. Si simbolo di percezione al-
sephiroth. Nell’era moderna, una scelse l’Occhio in quanto si pensa- largata. Talmente impor-
notevole rappresentazione dell’Oc- va che fosse il simbolo più efficace tante è il suo «significato» che per-
chio è presente sulla banconota da nell’esprimere il Dio inesprimibile fino Gustav Jung se n’è occupato:
un dollaro degli Stati Uniti, ove è ed ineffabile. Secondo altra versio- «il triangolo con dentro un occhio
stampato il triangolo piramidion ne, fu Charles Thomson, inse- s’impone immediatamente ad
(simbolo eminentemente egizio gnante di latino, a mantenere, nel ogni osservatore (a livello incon-
antico) che scende sul tronco di pi- rovescio del sigillo, la piramide e scio) indipendentemente dal livel-
ramide, come fosse una testa che si l’occhio, ma cambiando i due mot- lo di coscienza di chi lo sta guar-
congiunge ad un corpo allo scopo ti, collocando Annuit Cœptis e dando». Ciò significa che va a lavo-
di infondergli vera vita e vera intel- Novus Ordo Seclorum. Quando rare direttamente a livello incon-
ligenza. È come la colomba scio bypassando la parte
dello Spirito Santo che scen- consapevole. Per gli alchimi-
de sul Cristo nel battesimo sti e gli ermetisti, l’occhio
per trasmutarlo e riportarlo stesso presentava la Trinità: il
a se stesso. E’ lo Spirito in bianco corrisponde al Padre,
quanto superiore gerarchico l’Iride al Figlio, e la pupilla
vibratorio sull’ Io animico e allo Spirito. Il nome ebraico
sull’Io fisico. Tale simbolo è di Dio, Io Sono, ovvero
prettamente massonico e Eyeh, presenta un’analogia
ciò non fa meraviglia in non casuale con il termine
quanto gli Stati Uniti sono inglese “Eye” (occhio); lad-
una nazione fondata da dove lo stesso termine ebrai-
massoni su basi massoni- co per Occhio (Ayn) signifi-
che. Nel 1782, l’Occhio ca anche “Nulla”, uno dei
della Provvidenza iscritto in nomi di Dio. Per il mistico
un triangolo fu adottato co- esoterista Jacob Bohme, l’oc-
me parte del simbolismo sul retro diede la propria spiegazione uffi- chio magico dell’Eternità era l’Un-
del Grande Sigillo degli U.S.A. È ciale sul significato del motto, scris- grund, Dio visto come abisso in-
stato inizialmente proposto come se: «L’occhio sovrastante [la pira- sondabile che tutto sonda. Secon-
elemento del Gran Sigillo dal pri- mide] ed il motto Annuit Cœptis do Bohme, l’occhio divino e quel-
mo dei tre comitati di progettazio- alludono alle molte manifestazio- lo sacro dell’anima umana devono
ne nel 1776 e si ipotizza suggerito ni di segni che la provvidenza ha essere uno e uno solo, e l’occhio
dal consulente artistico Pierre Eu- espresso in favore della causa ame- con cui Dio contempla l’uomo è
gene du Simitiere, anche egli mas- ricana». Nonostante tutto, molte lo stesso di quello con cui l’uomo
sone. Nella sua proposta originale organizzazioni massoniche hanno contempla Dio. I Cabalisti dello
al comitato, Du Simitiere pose esplicitamente negato ogni connes- Zohar scrivono: “Due occhi sono
l’Occhio sugli scudi che simboleg- sione con la creazione del Sigillo. tornati Uno. Dal suo guardo ogni
giano ciascuno dei tredici stati ori- Il Delta luminoso è oggi chiamato cosa trae nutrimento. Se quest’oc-
ginari dell’Unione. Sulla versione dagli amanti della cospirazione: chio abbassasse la palpebra, nulla
del sigillo infine approvato, l’Oc- «Piramide del Controllo» o anche potrebbe più esistere. Per questo è
chio fu posizionato sopra una tron- «L’occhio che tutto vede». Ma per detto Occhio Aperto, Occhio su-
co di piramide di tredici gradini i Massoni è un monito al fatto che premo, Occhio santo, un Occhio
(che simboleggia ancora gli Stati i pensieri e le azioni dell’umanità che non dorme, un Occhio custo-
originali, ma incorpora il potenzia- sono sempre osservati da Dio (a de e garante dell’esistenza del Tut-
le della nazione per la crescita fu- cui si fa riferimento nella Masso- to”. Insomma, Occhio come Sim-
tura). Il simbolismo è spiegato dal neria come G.A.D.U. o Grande ar- bolo del Centro e del Sole mistico.
motto che appare sopra l’Occhio. chitetto dell’Universo), secondo un Come siamo passati da tutto ciò al-
Infatti, Annuit cœptis è uno dei antico motto: Attento attento, Dio la demonizzazione del simbolo,
tre motti del sigillo. Il secondo ti guarda. L’occhio era un simbolo solo gli Arconti lo sanno.

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