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UN SEGRETO TREMENDO

<<Sauni�re nascose i resti della Maddalena,


dopo averli prelevati dalla falsa tomba della marchesa�>>

UN SEGRETO TREMENDO CELATO


IN UN MISTERIOSO SCRITTO ALCHEMICO
CHE FA TREMARE LE FONDAMENTA
DELLA CHIESA DI ROMA

Intervista di Giuseppe Cosco a Pietro Marino

"LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS" � un
misterioso testo redatto da Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker,
deceduti misteriosamente dopo la pubblicazione. Si disse che si erano suicidati.
Maxent e De Koker furono trovati impiccati il 6 marzo e Feugere il giorno dopo, il
7 marzo del 1967.
"LE SERPENT ROUGE" � in lingua francese. Fu scritto nell�Ottobre del 1966 e
pubblicato il 17 di Gennaio del 1967. Si presenta composto da tredici strofe. Ogni
strofa corrisponde ad un segno dello zodiaco. La tredicesima, la terz�ultima in
ordine di apparizione, � simbolizzata da Ofiuco o Serpentario.
Il linguaggio � oscuro, simbolico, ermetico. Il suo contenuto � un segreto di
incredibile portata, che ci riconduce ai misteri di Rennes-Le Ch�teau. Sono
ritornato da Pietro Marino, uno dei pi� grossi esperti italiani dei fatti di
Rennes-Le Ch�teau, il piccolo paese del dipartimento dell�Aude, in Francia dove si
verificarono fatti memorabili. L�intervista che segue ha dell�incredibile.

COSCO: Marino, Lei ha detto di aver studiato a fondo il misterioso testo de Il


Serpente Rosso, "LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT
SULPICE DE PARIS" di Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, che
morirono subito dopo la pubblicazione, tutti e tre misteriosamente. Asserisce di
averlo decifrato. Ci parli del terribile segreto da lei scoperto e mai svelato
prima d�ora.

MARINO: Aspetti, prima devo fare un breve riepilogo di cosa vi � nella chiesa di
Rennes. Sotto l'altare si pu� ammirare un bassorilievo che rappresenta Maria
Maddalena, opera dello stesso Sauni�re e dell'abate Courtauly. Maria Maddalena
contempla una croce grezza, da cui si alza un germoglio frondoso, al suo fianco vi
� un libro aperto, un cranio e vi � anche un melo. Come sfondo il paesaggio di
Rennes-le-Ch�teau. L�albero del melo rappresenta l�albero della conoscenza del
paradiso. Adamo mangi� il frutto proibito e port� la morte nel mondo, ma per mezzo
di un albero diverso venne riportata la salvezza. La mela nella religione celtica
era simbolo del sapere tramandato. La croce con rami viene sempre paragonata
all�albero genealogico. Vi era anche una scritta distrutta da un vandalo:

JESUS MEDELA VULNERUM SPES UNA POENITENTIUM PER MAGDALENAE LACRYMAS PECCATA NOSTRA
DILUAS.
"Ges� rimedio per i nostri peccati e speranza per noi pentiti. Tu cancellerai i
nostri peccati grazie alle lacrime della Maddalena".
Questa scritta � riportata, anche, su una delle pergamene. Sull'ultimo arco in
corrispondenza del Coro vi � un affresco raffigurante un'anfora, una Croce ed una M
a forma di Omega capovolta, per� chiusa alla base, intrecciata con una S. Cosa pu�
significare? L'anfora � riferita alla Maddalena e la Croce a Ges�. Forse che
dall'unione dell'anfora e della croce � sorto quello strano simbolo formato dalla M
e dalla S? O pi� semplicemente significa Santa Maddalena? Eppure questo simbolo lo
troveremo nel Serpente Rosso abbinato alla scritta Rosa-Croce.
COSCO: Vuole essere pi� chiaro?

MARINO: Nella prima strofa si parla dei manoscritti di un amico, che viene definito
"viaggiatore dell'incognito". Sono pi� di uno e li vede separatamente ma noi
dobbiamo considerarli come se fossero un tutt'uno, se vogliamo scoprire qualcosa.
Noi dobbiamo essere come un artista che sa che dai colori dell'arcobaleno sorge il
bianco e che � capace di far nascere il nero dall'unione dei 6 colori. Ma l'artista
chi �: l'iniziato, lo gnostico, l'alchimista?. E qui abbiamo un primo riferimento
al dualismo (bianco-nero). Si � gi� parlato della fortificazione templare sulla
collina di Blanchefort, che ha preso il nome dall'omonima famiglia. Guardando le
rocce della collina, salta subito all'occhio il loro colore bianco, che continuando
verso la Roc N�gre, cambiano colore e ne acquistano uno nerastro. Boudet sosteneva
che la collina si chiamava Blancfort, proprio per il colore della roccia e che la
parola derivava dal celtico (Blank= in fr. Blanc=bianco; forth=in fr. en avant= in
avanti). Poi abbiamo il numero sei che viene ripreso nella seconda strofa quando
gli autori ci dicono che non sveleranno mai il nome dell'amico ma che il suo numero
� quello di un celebre sigillo, il sigillo di Salomone. Ed ecco che torna il
concetto del bianco-nero (dualismo). Il nostro amico si trova ancora sulla collina
di Blanchefort e sta guardando al di l� della Roc N�gre. Ma il suo sguardo dove
arriva? A Blazel, Cap de l�Homme o Rennes-les-Bains, secondo come ci si posiziona.
Se ci poniamo con le spalle alla I stazione della Via Crucis, avremo di fronte la
XIV stazione, che rappresenta la sepoltura di Ges�. Da Blanchefort, dopo Roc N�gre,
vi � la collina di Blazel dove, dice Boudet nel suo libro, si trova una pietra che
misura pi� di 8 metri di lunghezza, 2 di larghezza e 2 di altezza. Boudet dice:
"Questo masso di circa 32 metri cubi � stato sollevato, inclinato in una direzione
precisa, e bloccato ad una delle sue estremit�, cos� che il suo peso enorme non lo
facesse spostare verso il pendio ripido della montagna. Bisogna vedere con i propri
occhi, questa opera gigantesca, che causa un vero stupore: nessuna descrizione pu�
dare un'idea esatta di questo lavoro prodigioso".

COSCO: Cosa pu� aver voluto dire Boudet? Forse ha cercato di nascondere qualcosa
per sempre? E cosa?

MARINO: Mi segua attentamente. Devo premettere che subito dopo Roc N�gre, guardando
sempre da Blanchefort vi � Cap de l�Homme, dove � stata trovata incisa una croce di
35 cm.
Per� dopo Roc N�gre vi � anche Rennes-les-Bains. Andiamo a vedere cosa pu� attrarre
la nostra attenzione. Nella Chiesa di Rennes-les-Bains esiste un quadro, che � una
riproduzione di una tela di Van Dick, che era di propriet� di Paul-Urbain de
Fleury, nipote della Marchesa d�Hautpoul; rappresenta la Vergine che veglia Ges� in
una grotta. Nell�originale ci sono le figure della Maddalena e di Giuseppe
d'Arimatea. Nella copia no; al loro posto un dolmen. Di dolmen, di cromleck, si
interess� Boudet. Con questo si vuol fare intendere che bisogna leggere "bene ed in
un certo modo" il libro di Boudet. Nel cimitero vi � una tomba della madre e della
sorella di Boudet; se tracciamo una linea dalla croce che vi � sopra la tomba, ai
lati della quale vi � una freccia che ci indica la direzione, osserveremo che la
linea passa dalla riproduzione del quadro di Van Dick, dal menhir decapitato di
"Cap de l�Homme" e giunge alla Chiesa di Rennes-le-Ch�teau. Il nostro viaggiatore
guarda, per�, a mezzogiorno; questo vuol dire che sta guardando verso Bazel. Per
proseguire, si afferma nel Serpente Rosso, bisogna districarsi tra molte
difficolt�, come se ci si trovasse in un Labirinto. Si deve trovare la casa della
Bella Addormentata.

COSCO: Ma chi � la Bella Addormentata?

MARINO: Ecco che stiamo per entrare nel punto cruciale dell�enigma ma prima di
svelarglielo devo spiegare delle cose. Il poeta Andr� Chenier, massone, era devoto
alla Vergine nera di N�tre Dame de Marceille a Limoux. Chi potr� dare la soluzione,
continuano gli autori, sono le pergamene. Ed ecco che egli scopre le 64 pietre del
cubo perfetto (sono 64 le mattonelle poste nella Chiesa di Rennes-le-Ch�teau ai
piedi di Asmodeo, sono 128, il doppio di 64, le parole aggiunte al testo originale
in latino della seconda pergamena). Ma chi possedeva le pergamene? I 4 Catari che
erano fuggiti da Monts�gur durante la tregua; Monts�gur � il forte. Adesso occorre
sistemare le 64 pietre e ci� si pu� solo fare con la squadra ed il compasso,
tracciare una linea da Est ad Ovest, poi da Sud a Nord, tracciare una linea negli
altri sensi e cercare le 14 pietre con impressa una croce. Ho pensato cosa
potessero essere le 14 pietre impresse con la Croce e, dopo tante ipotesi, sono
giunto alla conclusione che altro non sono che le 14 stazioni della Via Crucis
della Chiesa di Rennes-le-Ch�teau. Ho pensato molto a come poter rimettere a posto
le 64 pietre del cubo perfetto. Per quanto riguarda le 128 pietre (le lettere in
pi� delle pergamene), ci avevano pensato altri, decifrandole. Per�, secondo il mio
giudizio, quando si parla di 64 pietre del cubo perfetto ci si riferisce alle 64
mattonelle sorvegliate da Ges� ed Asmodeo, all'interno della Chiesa. Ho pensato
anche che mi poteva aiutare il testo trovato con la decodifica della seconda
pergamena nella parte in cui si parla delle mele blu. Queste vengono proiettate
dalla vetrata posta a sud sulla parete di fronte. Le statue poste a sud sotto le
vetrate sono quella della Maddalena e quella di San Rocco. La prima operazione da
fare era di disegnare il quadrato con le 64 mattonelle. Bisognava adesso tracciare
la linea meridiana che va da Est ad Ovest, poi due linee perpendicolari a questa e
tra loro parallele, che partivano dalle due statue anzidette sino alle due (S.
Germana e S. Antonio l'Eremita) poste di fronte. Ci dicono che bisogna guardare,
poi, in tutte le direzioni. Allora bisogna tracciare le linee oblique che uniscono
le statue della Maddalena e di San Rocco rispettivamente con quelle di S. Antonio
l'Eremita e di San Germana. Si trova, cos�, un punto di intersezione. Ma il
serpente rosso ci suggerisce che dobbiamo tracciare un cerchio e che un punto di
esso corrispondeva alla statua della Maddalena (essendo il cerchio l'anello e
corona�). Tracciato il cerchio, mi sono accorto che si poteva costruire il sigillo
di Salomone, il primo triangolo formato dalle statue di S. Antonio l'Eremita, Santa
Maddalena ed il punto del quadrato con le 64 mattonelle rivolto ad est, il secondo
dalle statue di Santa Germana, San Rocco e da un punto che, secondo me, sta ad
indicare l'ingresso della cripta della famiglia Blacheford. Ecco trovata la dimora
della Bella Addormentata ( vedi fig. 1).

COSCO: La prego continui.

MARINO: Era l� che Sauni�re ha trovato i resti della Marchesa ed era l� dove
Sauni�re nascose i resti della Maddalena, dopo averli prelevati dalla falsa tomba
della marchesa.

COSCO: Lei sta parlando della tomba di Maria Maddalena?

MARINO: Esattamente. E che sia il sepolcro di Maria Maddalena che si cerca ce lo


dicono gli autori e ci confermano che lei ha avuto il "Graal" che conteneva il
sangue di Cristo, che una volta era conosciuta come ISIDE che chiamava a raccolta
tutti i sofferenti per dare loro sollievo. La stessa frase la troviamo nella Chiesa
di Rennes-le-Ch�teau, e precisamente nell'affresco della collina fiorita; � Ges�
che chiama a raccolta i sofferenti. Perch� la stessa frase � messa in bocca una
volta alla Maddalena ed una volta a Ges�?

COSCO: Ma la falsa tomba dove si trova o, meglio, dove si trovava?

MARINO: Sappiamo che per scoprire il segreto bisogna disegnare anche una Croce (CON
QUESTO SEGNO TU LO VINCERAI). Ma dove? Se Ges� ed Asmodeo guardano il pavimento con
le 64 mattonelle, perch� non tracciare una perpendicolare alla meridiana gi�
disegnata e passante per il punto del quadrato posto ad Est? Dopo averlo fatto, �
stato disegnato il prolungamento della retta che unisce la statua della Maddalena
con quella di Santa Germana, che ha intersecato in un punto la suddetta
perpendicolare lunga esattamente quanto la lunghezza della navata della chiesa. Si
� formata, cos�, una croce con i due bracci uguali. Per verificare se il punto
trovato rivestisse una certa importanza, � stato tracciato un cerchio fissando il
compasso sul punto posto ad est del quadrato e puntandolo sulla statua della
Maddalena. Con meraviglia mi sono accorto che il punto trovato era anche un punto
del cerchio, come lo era il punto opposto della stessa perpendicolare ed ho notato
che, anche in questo caso, si poteva disegnare il sigillo di Salomone (vedi fig.2)
(si pu� ammirare anche una proiezione della chiesa. Il punto trovato sta ad
indicare il luogo dove era collocata la falsa tomba della marchesa sotto il
campanile, dove inizialmente Bigou aveva portato i resti della Maddalena).

COSCO: E� una storia avvincente. Qual � il prosecuzione degli avvenimenti?

MARINO: Successivamente, nel Serpente Rosso, la Maddalena viene chiamata NOSTRA


SIGNORA DES CROSS. Sappiamo che solo la Vergine Maria viene chiamata con
l'appellativo di Nostra Signora� E allora perch� � rivolta alla Maddalena? Bisogna
scoprire cosa voglia dire CROSS, che non � una parola francese; per� potrebbe
essere una parola inglese che significa CROCI. Perch� al plurale? E se le croci
fossero quelle che portavano sulle tuniche i Crociati? A Gerusalemme Goffredo di
Buglione, come abbiamo visto, aveva fondato l'Ordine dei Cavalieri di Nostra
Signora di Sion, dopo aver trovato l'Abbazia di Nostra Signora del Monte di Sion,
conosciuta anche come Madre di tutte le Chiese. Se NOSTRA SIGNORA DES CROSS
significa Nostra Signora delle Croci (dei Crociati), vuol dire che l'abbazia di
Sion era dedicata a Maria Maddalena. C'� da dire, per�, che esiste un Santuario a
Counes dedicato a N�tre Dame du Cros. Ha preso questo nome da una croce incisa su
una pietra della montagna vicina; per� vicino la croce vi � una statua della
Vergine. A Sion Vaudemon, vicino la Cattedrale, vi � la scritta: "AUX AMIS DE NOTRE
DAME DE SION" e sull'arco esterno della cappella all'aperto leggiamo NDS. La S �
diversa dal carattere delle altre due ed � identica a quella che troviamo nella
decorazione di Rennes-le-Ch�teau.

COSCO: Possono aiutarci a capire meglio i pittori Poussin e Delacroix? In tutta


questa incredibile storia qual � il ruolo di questi artisti famosi?

MARINO: Gli autori de Il Serpente Rosso, a questo punto, fanno un riferimento al


quadro di Poussin, copia del quale aveva acquistato l'abate Sauni�re dove � dipinta
una bara con la famosa scritta. E finalmente il curato capisce, comprende quale sia
il segreto. Cosa significano i salti dei quattro cavalieri? E chi sono i quattro
cavalieri? Il riferimento � sempre ai 4 Catari. Hanno lasciato un segno che ha
impresso Delacroix in uno dei tre quadri: San Michele sconfigge il demonio, Lotta
di Giacobbe con l'Angelo e Eliodoro scacciato da Tempio, che si trovano nella
Cappella degli Angeli, gi� cappella del fonte battesimale, della Chiesa di San
Sulpice a Parigi. E poi di nuovo un riferimento al Graal. Ma, cosa significa: due
volte IS? IS+IS=ISIS=ISIDE, Dama bianca delle Leggende. Maria Maddalena, nazzarea
laica, faceva parte dell'Ordine regionale di Dan, e aveva diritto di vestirsi di
nero come i sacerdoti di Iside; anche le Madonne nere sono vestite di nero. La
Madonna nera deriva da Iside: entrambe conoscevano il nome segreto di Dio, come la
Maddalena, "la donna che conosceva il Tutto", custodiva un segreto di Dio. Ecco
perch�, quando si parla di Madonna nera, di Iside, di Dama Bianca, ci si riferisce
alla Maddalena.

COSCO: Tutto ci� � oltremodo interessante, ma la Maddalena non �, frequentemente,


raffigurata anche con un manto rosso?

MARINO: La Maddalena veniva rappresentata vestita di nero ed anche con un manto


rosso, simbolo di alta carica ecclesiastica. Di nero � vestita in un dipinto del
Guercino, che la rappresenta con due angeli, poggiata su una tomba. Rosso � il suo
mantello nel bassorilievo in Rennes-le-Ch�teau, rosso � pure il mantello del
"presunto" Giovanni, nell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci.

COSCO: Cosa dice ancora Il Serpente Rosso? Qual � il proseguo?

MARINO: Il viaggio � al termine. Ormai il nostro viaggiatore conosce il segreto. Ma


qual � la casa diroccata a cui si fa riferimento? Forse la casa vicino al cimitero,
che aveva utilizzato Sauni�re e dalla cui finestra si vedeva la montagna? Cosa
significa la Croce di Creta che si scioglie sotto il sole? Sembra veramente una
Croce con i sui 35 centimetri. Mi fa ricordare la croce grezza che guarda Maria
Maddalena nel bassorilievo sotto l'altare, ma potrebbe essere anche un riferimento
alla 14a stazione. La croce si � sciolta al sole e nella 14a stazione non vi �,
infatti, alcuna croce. Ma, forse, la montagna � quella di Cap de l'Homme, dove,
secondo Boudet, esisteva una pietra con su scolpito il volto di Ges�, montagna dove
� stata trovata una pietra con la testa tagliata, al posto della quale c'era il
quadrato magico, conosciuto come quadrato SATOR, montagna dove si trovano delle
croci scolpite nella roccia, una delle quali misura 35 cm. Nell'originale le 5
parole del quadrato sono in greco.

(Marino mi porge dei fogli con le lettere del quadrato magico e con delle sue note
scritte a matita che riporto)

? ? ? ? ?
? ? ? ? ?
? ? ? ? ?
? ? ? ? ?
? ? ? ? ?

S A T ? R
A R ? ? ?
T ? ? ? T
? ? ? R A
R ? T A S

Il quadrato magico, che � un simbolo dei cristiani gnostici, presenta questa


particolarit�: da qualsiasi lato si legga si trovano sempre le stesse parole. E'
formato con le 8 lettere del PATER NOSTER prese due volte eccetto la N utilizzata
una sola volta, con l'aggiunta di 2 "A" e 2 "O".

P
A
T
E
R
A P A T E R N O S T E R
O
O
S
T
E
R

Alchimisti, astrologi, cabalisti, filosofi, umanisti hanno tentato di capirci


qualcosa, senza risultati. Si � inoltre visto che, posizionato in altro modo,
l'effetto � sempre lo stesso. Si leggono sempre le stesse parole.

R O T A S
A
R
E
P
O
T E N E T
O
P
E
R
A
S A T O R
O
P
E
R
A
T E N E T
A
R
E
P
O
R O T A S

�fine del secolo XIXesimo �Rivart scopr� una pietra enigmatica, che fu distrutta
durante la guerra del 1914/1918. Anno 1890, trovata riproduzione, ora conservata in
una sala del "Cercle Saint Dagobert II" de Stenay.

Codice per decifrare il quadrato magico: SRNPR

S A T O R
A R E P O
T E N E T
O P E R A
R O T A S

COSCO: SRNPR. Cosa significa questa specie di anagramma?

MARINO: In un autoritratto di Poussin, dipinto sul suo anello troviamo il simbolo


della pietra trovata a Stenay. Egli era, quindi, un cristiano gnostico. Nello
stesso dipinto notiamo sullo sfondo una immagine che ci conferma che era anche un
iniziato (Sul copricapo vi � disegnato un terzo occhio).

COSCO: Il pittore Poussin era, dunque, un iniziato, che riportava nelle sue tele i
misteri di cui era a conoscenza. ..
MARINO: Si. Dopo questa divagazione, ritorniamo al Serpente Rosso. Adesso c'� un
richiamo alle opere di Signol sul Meridiano di Parigi. Signol ha dipinto una
rappresentazione di Dagobert II e dei quadri simbolici del meridiano di Parigi, che
si trovano nella Chiesa di San Sulpice a Parigi. Si parla della scritta PS, che noi
troviamo sulla pietra tombale della Marchesa d'Hautpoul, sulla pietra di Coume-
Sourde, sulla prima pergamena e del modo alquanto oscuro di come decifrare le
lettere. L'autore capisce la verit�. Ma, qual � la verit�? Si fa riferimento a
Jean-Jacques Olier (1608-1657), curato della chiesa di S. Sulpice, il cui maestro
era stato Sain Vincent de Paul. Olier fond� nel 1641 la Compagnia dei Preti del
Seminario di S. Sulpice; cre� anche il seminario di Clermond Ferrand; era stato
abate del Monastero di P�brac. P�brac � la cittadina di S. Germana, la cui statua
si trova nella Chiesa di Rennes-le-Chateau.

COSCO: Ma non sono troppi i riferimenti a San Sulpice per essere considerati
casuali?

MARINO: Certamente. La Chiesa fu costruita, per volont� di Olier, nel quartiere di


Sain Germain des Pres, vicino all'omonima Chiesa, sulla stessa linea del meridiano
di Parigi che passa dalle due Chiese e sul comune di Rennes-les-Bains. Nelle Chiese
di Sain Germain des Pres, di Sain Denise e di Rennes-le-Ch�teau sono stati sepolti
re merovingi. La Chiesa di San Sulpice � conosciuta come il nuovo Tempio di
Salomone. Oltre quello che abbiamo detto, nella Chiesa possiamo ammirare la Via
Crucis che, come a Rennes-le-Ch�teau, � posizionata da sinistra a destra, cio�
sinistrocentrica. Dobbiamo ricordare che Saint Vincent de Paul e Jean-Jacques Olier
erano molto vicini al Priorato di Sion. La Compagnia che cre� Olier, l�abbiamo gi�
visto, era il circolo esterno del Priorato. Saint Vincent de Paul � venerato,
anche, nella basilica di N�tre-Dame de Marceille, dove � venerata una Vergine Nera,
a nord di Limoux, di cui abbiamo gi� detto. Il vescovo Billard, quello che nomin�
Sauni�re curato di Rennes-le-Ch�teau, acquist� tutte le quote della propriet� di
detta basilica. Picknett e Prince ne "La Rivelazione dei Templari" ci dicono che
sotto la basilica esisteva una cripta costituita da 2 camere di circa 6 metri di
altezza. L�ingresso � costituito da un tunnel alto un metro. Queste stanze sono
state utilizzate fino all�inizio del XX secolo.

COSCO: Come venivano utilizzate queste stanze?

MARINO: Prince ed il fratello, nel 1995, erano entrati nella prima stanza,
calandosi da uno sfiatatoio, ma, per un incidente occorso al fratello, nello
scendere, dovettero abbandonare la ricerca. Ritornarono nel 1996 e cercarono di
entrare dal cunicolo; trovarono, per�, la porta murata ed una inferriata
arrugginita risalente a circa 100 anni prima. Considerato che le autorit� locali
non conoscevano l�esistenza della cripta, chi avr� murato quell�ingresso? Tutto fa
pensare a Billard, il quale aveva fatto di tutto per divenire il proprietario della
basilica. Il ricercatore olandese Joseph Fhijs aveva scritto che era riuscito a
decifrare il libro di Boudet e che nella cripta vi era un reliquario contenente la
testa di un "re sacro". Continuando a leggere il Serpente Rosso, nasce una domanda:
chi � che � passato facendo del bene? Nella Chiesa di Rennes-le-Ch�teau esiste un
affresco che raffigura Ges� su una collina fiorita. A Rennes-le-Bains vi sono due
tombe della stessa persona, Paul-Urbain conte di Fleury, nipote della Marchesa
d'Hautpoul. Su una tomba risulta morto il 7.8.1856 e nato il 3.5.1776, sull�altra
invece risulta deceduto nel 1836 all�et� di 60 anni; sarebbe nato, quindi, nel
1796. La data della morte giusta � quella del 1836. Non � morto a Rennes-les-Bains
ma i suoi resti vi furono portati successivamente. Sulla tomba vi � scritto: "E�
passato facendo del bene". Fleury (Fleuri) in francese vuol dire fiorito.

COSCO: In tutta questa storia ha una parte l�enigmatico Priorato di Sion? E Il


Serpente Rosso, nome dato all�ermetico documento, ha qualche particolare
significato?
MARINO: Mi lasci proseguire con ordine. Il viaggiatore ci dice che ci sono stati
dei profanatori, che non hanno potuto prendere tutto. Qualcosa � rimasto. Non tutto
il tesoro � stato utilizzato. Infine un riferimento alla Costituzione dei Fanciulli
di S. Vincenzo, cio� i Prodi, cio� il Circolo esterno del Priorato di Sion.
Dopo la maledizione dei profanatori, gli autori chiariscono di aver scoperto il
segreto del sigillo di Salomone e riferiscono di aver visitato il luogo dove era
posta la tomba della Maddalena. Di questo ho gi� detto. Ci avvertono di stare
attenti e di non cambiare quello che troviamo scritto, perch� solo in questo
scritto � la verit�. E di nuovo la collina bianca. La collina bianca � la collina
di Blanchefort. Ma, perch� si fa riferimento al battesimo del Cristo? Qualcuno � di
guardia ed � rosso per la rabbia. E' il Serpente Rosso, di cui parlano le
pergamene. Il Serpente Rosso � il demonio guardiano. Ed ecco che l'autore ci dice
che si tratta solo di un sogno fatto il 17 gennaio (data costantemente presente nel
mistero di Rennes).

COSCO: Quanto, secondo Lei, � veritiero Il Serpente Rosso? Potrebbe trattarsi solo
di un falso?

MARINO: Gli autori erano ben documentati, perch� conoscevano nei minimi particolari
non solo Rennes-le-Chateau, ma anche i luoghi circostanti, la cultura egizia,
celtica, la storia del meridiano di Parigi, di S. Sulpice, il Priorato di Sion, i
Prodi, la storia di Olier, nonch� le opere di Delacroix, Teniers, Poussin legate al
Mistero di Rennes-le-Ch�teau. Cio�, a loro non era sfuggito nulla.

COSCO: Lei a quali altre conclusioni � pervenuto?

MARINO: Io ho motivo di ritenere che i versi non sono una invenzione. Gli autori
sono morti, suicidi, dopo 2 mesi dalla pubblicazione del libretto. E' impensabile
che tre persone, sane di mente, si uccidano senza motivo e quasi
contemporaneamente. Ho pensato che, forse, sono stati costretti a compiere questo
insano gesto, o perch� sono venuti meno ad un giuramento solenne (sarebbero,
quindi, stati degli iniziati), o perch� si sono impossessati del libretto riservato
a pochi, scritto da altri. Mi sono, infine, convinto che Sauni�re trov�, anche
all'interno della chiesa, la tomba di Sigebert IV, la cripta della famiglia
Blanchefort dove era sepolta la Marchesa Marie d'Ables d'Hautpoul e, forse, come
sostiene Plantard i successori di Sigebert IV, e cio� Sigebert V e Bera III. Se si
d� credito a tutti gli indizi che abbiamo esaminato, sono, anche, convinto che i 4
Catari portarono fuori da Monts�gur i manoscritti dei Vangeli, poi modificati da
Bigou e i documenti di una parte della dinastia dei Merovingi. Per�, esiste qualche
altra cosa nascosta sulla collina di Blazel. Non ci sono prove per dire che si pu�
trattare di una tomba pi� importante di quella della Maddalena...

COSCO: Sauni�re ricevette strani personaggi�

MARINO: S�, nel 1897 ricevette delle visite ed a queste persone restitu� qualcosa
di molto prezioso. I visitatori altri non erano che discendenti dei Catari,
appartenenti al Priorato di Sion. Alcuni sostengono che quello che fu restituito �
stato nascosto nella Cattedrale di Barcellona, costruita dall'Architetto Gaud�, su
incarico dei Confratelli del Priorato. Se Sauni�re ha restituito tutto quello che
ha trovato, diede di sicuro le pergamene originali, i manoscritti contenenti la
dinasta merovingia e i resti della Maddalena. Per� era rimasto qualcosa ancora da
scoprire; per questo Sauni�re continu� il lavoro nel cimitero e nelle colline
circostanti.
COSCO: Cosa scopr� ancora il parroco? E fu questa ulteriore scoperta confessata, in
punto di morte, a fargli negare l�assoluzione?

MARINO: Consideriamo la fine di Sauni�re. Egli non ebbe l'assoluzione. Se avesse


confessato, soltanto, di aver trovato un tesoro (sia esso visigoto, quello dei
Templari o dei Catari) o le pergamene con la dinastia merovingia, che motivo c'era
di non ricevere l'assoluzione e l'estrema unzione? Le pergamene non erano altro che
passi del Vangelo e la dinastia merovingia sarebbe solo la prova che Sigebert IV
non era morto e che la discendenza era continuata. Se avesse confessato soltanto di
aver trovato la tomba della Maddalena, che motivo c'era di non essere assolto? Si
diceva gi� che la Maddalena era giunta in Francia per predicare il Vangelo e si
festeggia nella citt� di Baume, dove "erroneamente" si pensa fosse morta e dove
"erroneamente" � conservato il sepolcro. Egli avr� confessato qualcosa di molto
grave, contrario al credo della Chiesa cattolica. Chi aveva visto il confessore,
dopo l'incontro con il nostro abate, sosteneva che era molto turbato e che non
riusciva a profferire parola alcuna e che non fu pi� lo stesso. Io sono convinto,
per�, che Sauni�re non voleva confessarsi, ma soltanto tramandare il segreto ad un
altro curato come avveniva dai tempi di Bigou e come � richiesto dalle pergamene.
Solo che prima il segreto era costituito dalla conoscenza del nascondiglio del
tesoro e di qualcos'altro di cui non si conosceva l'esatta ubicazione. Boudet
utilizz� il tesoro per dare la possibilit� a Sauni�re di scoprire questo qualcosa.

COSCO: Ma cosa?

MARINO: Le pergamene servirono, quindi, a Sauni�re soltanto per fargli trovare la


tomba della Maddalena e per fargli conoscere il grande segreto che c'era dietro. I
Templari, i Catari detenevano un segreto che metteva in serio pericolo il
cattolicesimo. Per questo furono sterminati. La Chiesa ha commesso tanti errori;
con il tempo si sta correggendo. Secondo le profezie di S. Malachia, vescovo
irlandese ed amico di San Bernardo, il prossimo Papa sar� l'ultimo e sar� quello
che dir� la verit�. Ma l'uomo � pronto a ricevere le sue rivelazioni? Sar� capace
di giudicare e decidere secondo il suo pensiero? Quale sar� la reazione della
gente? Certe volte la tanto attesa verit� � spesso la pi� difficile ad accettare.
Poi, bisogna ammettere, che la verit� � diversa per ognuno: per il Corano Ges� non
era altro che un importante profeta, per i Romani i Cristiani erano eretici. Ma
noi, uomini liberi e di buoni costumi, siamo pronti, perch� da sempre ricerchiamo
la verit�.

COSCO: Marino, qual � questo terribile segreto?

MARINO: Sulla collina di Blazel vi � nascosto qualcosa di molto importante ed il


guardiano non � altri che lo stesso serpente rosso - demonio guardiano (Asmodeo).
Che vi sia solo il tesoro del Tempio di Salomone o vi � ancora dell�altro?

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