"LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS" � un
misterioso testo redatto da Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker,
deceduti misteriosamente dopo la pubblicazione. Si disse che si erano suicidati.
Maxent e De Koker furono trovati impiccati il 6 marzo e Feugere il giorno dopo, il
7 marzo del 1967.
"LE SERPENT ROUGE" � in lingua francese. Fu scritto nell�Ottobre del 1966 e
pubblicato il 17 di Gennaio del 1967. Si presenta composto da tredici strofe. Ogni
strofa corrisponde ad un segno dello zodiaco. La tredicesima, la terz�ultima in
ordine di apparizione, � simbolizzata da Ofiuco o Serpentario.
Il linguaggio � oscuro, simbolico, ermetico. Il suo contenuto � un segreto di
incredibile portata, che ci riconduce ai misteri di Rennes-Le Ch�teau. Sono
ritornato da Pietro Marino, uno dei pi� grossi esperti italiani dei fatti di
Rennes-Le Ch�teau, il piccolo paese del dipartimento dell�Aude, in Francia dove si
verificarono fatti memorabili. L�intervista che segue ha dell�incredibile.
MARINO: Aspetti, prima devo fare un breve riepilogo di cosa vi � nella chiesa di
Rennes. Sotto l'altare si pu� ammirare un bassorilievo che rappresenta Maria
Maddalena, opera dello stesso Sauni�re e dell'abate Courtauly. Maria Maddalena
contempla una croce grezza, da cui si alza un germoglio frondoso, al suo fianco vi
� un libro aperto, un cranio e vi � anche un melo. Come sfondo il paesaggio di
Rennes-le-Ch�teau. L�albero del melo rappresenta l�albero della conoscenza del
paradiso. Adamo mangi� il frutto proibito e port� la morte nel mondo, ma per mezzo
di un albero diverso venne riportata la salvezza. La mela nella religione celtica
era simbolo del sapere tramandato. La croce con rami viene sempre paragonata
all�albero genealogico. Vi era anche una scritta distrutta da un vandalo:
JESUS MEDELA VULNERUM SPES UNA POENITENTIUM PER MAGDALENAE LACRYMAS PECCATA NOSTRA
DILUAS.
"Ges� rimedio per i nostri peccati e speranza per noi pentiti. Tu cancellerai i
nostri peccati grazie alle lacrime della Maddalena".
Questa scritta � riportata, anche, su una delle pergamene. Sull'ultimo arco in
corrispondenza del Coro vi � un affresco raffigurante un'anfora, una Croce ed una M
a forma di Omega capovolta, per� chiusa alla base, intrecciata con una S. Cosa pu�
significare? L'anfora � riferita alla Maddalena e la Croce a Ges�. Forse che
dall'unione dell'anfora e della croce � sorto quello strano simbolo formato dalla M
e dalla S? O pi� semplicemente significa Santa Maddalena? Eppure questo simbolo lo
troveremo nel Serpente Rosso abbinato alla scritta Rosa-Croce.
COSCO: Vuole essere pi� chiaro?
MARINO: Nella prima strofa si parla dei manoscritti di un amico, che viene definito
"viaggiatore dell'incognito". Sono pi� di uno e li vede separatamente ma noi
dobbiamo considerarli come se fossero un tutt'uno, se vogliamo scoprire qualcosa.
Noi dobbiamo essere come un artista che sa che dai colori dell'arcobaleno sorge il
bianco e che � capace di far nascere il nero dall'unione dei 6 colori. Ma l'artista
chi �: l'iniziato, lo gnostico, l'alchimista?. E qui abbiamo un primo riferimento
al dualismo (bianco-nero). Si � gi� parlato della fortificazione templare sulla
collina di Blanchefort, che ha preso il nome dall'omonima famiglia. Guardando le
rocce della collina, salta subito all'occhio il loro colore bianco, che continuando
verso la Roc N�gre, cambiano colore e ne acquistano uno nerastro. Boudet sosteneva
che la collina si chiamava Blancfort, proprio per il colore della roccia e che la
parola derivava dal celtico (Blank= in fr. Blanc=bianco; forth=in fr. en avant= in
avanti). Poi abbiamo il numero sei che viene ripreso nella seconda strofa quando
gli autori ci dicono che non sveleranno mai il nome dell'amico ma che il suo numero
� quello di un celebre sigillo, il sigillo di Salomone. Ed ecco che torna il
concetto del bianco-nero (dualismo). Il nostro amico si trova ancora sulla collina
di Blanchefort e sta guardando al di l� della Roc N�gre. Ma il suo sguardo dove
arriva? A Blazel, Cap de l�Homme o Rennes-les-Bains, secondo come ci si posiziona.
Se ci poniamo con le spalle alla I stazione della Via Crucis, avremo di fronte la
XIV stazione, che rappresenta la sepoltura di Ges�. Da Blanchefort, dopo Roc N�gre,
vi � la collina di Blazel dove, dice Boudet nel suo libro, si trova una pietra che
misura pi� di 8 metri di lunghezza, 2 di larghezza e 2 di altezza. Boudet dice:
"Questo masso di circa 32 metri cubi � stato sollevato, inclinato in una direzione
precisa, e bloccato ad una delle sue estremit�, cos� che il suo peso enorme non lo
facesse spostare verso il pendio ripido della montagna. Bisogna vedere con i propri
occhi, questa opera gigantesca, che causa un vero stupore: nessuna descrizione pu�
dare un'idea esatta di questo lavoro prodigioso".
COSCO: Cosa pu� aver voluto dire Boudet? Forse ha cercato di nascondere qualcosa
per sempre? E cosa?
MARINO: Mi segua attentamente. Devo premettere che subito dopo Roc N�gre, guardando
sempre da Blanchefort vi � Cap de l�Homme, dove � stata trovata incisa una croce di
35 cm.
Per� dopo Roc N�gre vi � anche Rennes-les-Bains. Andiamo a vedere cosa pu� attrarre
la nostra attenzione. Nella Chiesa di Rennes-les-Bains esiste un quadro, che � una
riproduzione di una tela di Van Dick, che era di propriet� di Paul-Urbain de
Fleury, nipote della Marchesa d�Hautpoul; rappresenta la Vergine che veglia Ges� in
una grotta. Nell�originale ci sono le figure della Maddalena e di Giuseppe
d'Arimatea. Nella copia no; al loro posto un dolmen. Di dolmen, di cromleck, si
interess� Boudet. Con questo si vuol fare intendere che bisogna leggere "bene ed in
un certo modo" il libro di Boudet. Nel cimitero vi � una tomba della madre e della
sorella di Boudet; se tracciamo una linea dalla croce che vi � sopra la tomba, ai
lati della quale vi � una freccia che ci indica la direzione, osserveremo che la
linea passa dalla riproduzione del quadro di Van Dick, dal menhir decapitato di
"Cap de l�Homme" e giunge alla Chiesa di Rennes-le-Ch�teau. Il nostro viaggiatore
guarda, per�, a mezzogiorno; questo vuol dire che sta guardando verso Bazel. Per
proseguire, si afferma nel Serpente Rosso, bisogna districarsi tra molte
difficolt�, come se ci si trovasse in un Labirinto. Si deve trovare la casa della
Bella Addormentata.
MARINO: Ecco che stiamo per entrare nel punto cruciale dell�enigma ma prima di
svelarglielo devo spiegare delle cose. Il poeta Andr� Chenier, massone, era devoto
alla Vergine nera di N�tre Dame de Marceille a Limoux. Chi potr� dare la soluzione,
continuano gli autori, sono le pergamene. Ed ecco che egli scopre le 64 pietre del
cubo perfetto (sono 64 le mattonelle poste nella Chiesa di Rennes-le-Ch�teau ai
piedi di Asmodeo, sono 128, il doppio di 64, le parole aggiunte al testo originale
in latino della seconda pergamena). Ma chi possedeva le pergamene? I 4 Catari che
erano fuggiti da Monts�gur durante la tregua; Monts�gur � il forte. Adesso occorre
sistemare le 64 pietre e ci� si pu� solo fare con la squadra ed il compasso,
tracciare una linea da Est ad Ovest, poi da Sud a Nord, tracciare una linea negli
altri sensi e cercare le 14 pietre con impressa una croce. Ho pensato cosa
potessero essere le 14 pietre impresse con la Croce e, dopo tante ipotesi, sono
giunto alla conclusione che altro non sono che le 14 stazioni della Via Crucis
della Chiesa di Rennes-le-Ch�teau. Ho pensato molto a come poter rimettere a posto
le 64 pietre del cubo perfetto. Per quanto riguarda le 128 pietre (le lettere in
pi� delle pergamene), ci avevano pensato altri, decifrandole. Per�, secondo il mio
giudizio, quando si parla di 64 pietre del cubo perfetto ci si riferisce alle 64
mattonelle sorvegliate da Ges� ed Asmodeo, all'interno della Chiesa. Ho pensato
anche che mi poteva aiutare il testo trovato con la decodifica della seconda
pergamena nella parte in cui si parla delle mele blu. Queste vengono proiettate
dalla vetrata posta a sud sulla parete di fronte. Le statue poste a sud sotto le
vetrate sono quella della Maddalena e quella di San Rocco. La prima operazione da
fare era di disegnare il quadrato con le 64 mattonelle. Bisognava adesso tracciare
la linea meridiana che va da Est ad Ovest, poi due linee perpendicolari a questa e
tra loro parallele, che partivano dalle due statue anzidette sino alle due (S.
Germana e S. Antonio l'Eremita) poste di fronte. Ci dicono che bisogna guardare,
poi, in tutte le direzioni. Allora bisogna tracciare le linee oblique che uniscono
le statue della Maddalena e di San Rocco rispettivamente con quelle di S. Antonio
l'Eremita e di San Germana. Si trova, cos�, un punto di intersezione. Ma il
serpente rosso ci suggerisce che dobbiamo tracciare un cerchio e che un punto di
esso corrispondeva alla statua della Maddalena (essendo il cerchio l'anello e
corona�). Tracciato il cerchio, mi sono accorto che si poteva costruire il sigillo
di Salomone, il primo triangolo formato dalle statue di S. Antonio l'Eremita, Santa
Maddalena ed il punto del quadrato con le 64 mattonelle rivolto ad est, il secondo
dalle statue di Santa Germana, San Rocco e da un punto che, secondo me, sta ad
indicare l'ingresso della cripta della famiglia Blacheford. Ecco trovata la dimora
della Bella Addormentata ( vedi fig. 1).
MARINO: Era l� che Sauni�re ha trovato i resti della Marchesa ed era l� dove
Sauni�re nascose i resti della Maddalena, dopo averli prelevati dalla falsa tomba
della marchesa.
MARINO: Sappiamo che per scoprire il segreto bisogna disegnare anche una Croce (CON
QUESTO SEGNO TU LO VINCERAI). Ma dove? Se Ges� ed Asmodeo guardano il pavimento con
le 64 mattonelle, perch� non tracciare una perpendicolare alla meridiana gi�
disegnata e passante per il punto del quadrato posto ad Est? Dopo averlo fatto, �
stato disegnato il prolungamento della retta che unisce la statua della Maddalena
con quella di Santa Germana, che ha intersecato in un punto la suddetta
perpendicolare lunga esattamente quanto la lunghezza della navata della chiesa. Si
� formata, cos�, una croce con i due bracci uguali. Per verificare se il punto
trovato rivestisse una certa importanza, � stato tracciato un cerchio fissando il
compasso sul punto posto ad est del quadrato e puntandolo sulla statua della
Maddalena. Con meraviglia mi sono accorto che il punto trovato era anche un punto
del cerchio, come lo era il punto opposto della stessa perpendicolare ed ho notato
che, anche in questo caso, si poteva disegnare il sigillo di Salomone (vedi fig.2)
(si pu� ammirare anche una proiezione della chiesa. Il punto trovato sta ad
indicare il luogo dove era collocata la falsa tomba della marchesa sotto il
campanile, dove inizialmente Bigou aveva portato i resti della Maddalena).
(Marino mi porge dei fogli con le lettere del quadrato magico e con delle sue note
scritte a matita che riporto)
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T E N E T
A
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P
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R O T A S
�fine del secolo XIXesimo �Rivart scopr� una pietra enigmatica, che fu distrutta
durante la guerra del 1914/1918. Anno 1890, trovata riproduzione, ora conservata in
una sala del "Cercle Saint Dagobert II" de Stenay.
S A T O R
A R E P O
T E N E T
O P E R A
R O T A S
COSCO: Il pittore Poussin era, dunque, un iniziato, che riportava nelle sue tele i
misteri di cui era a conoscenza. ..
MARINO: Si. Dopo questa divagazione, ritorniamo al Serpente Rosso. Adesso c'� un
richiamo alle opere di Signol sul Meridiano di Parigi. Signol ha dipinto una
rappresentazione di Dagobert II e dei quadri simbolici del meridiano di Parigi, che
si trovano nella Chiesa di San Sulpice a Parigi. Si parla della scritta PS, che noi
troviamo sulla pietra tombale della Marchesa d'Hautpoul, sulla pietra di Coume-
Sourde, sulla prima pergamena e del modo alquanto oscuro di come decifrare le
lettere. L'autore capisce la verit�. Ma, qual � la verit�? Si fa riferimento a
Jean-Jacques Olier (1608-1657), curato della chiesa di S. Sulpice, il cui maestro
era stato Sain Vincent de Paul. Olier fond� nel 1641 la Compagnia dei Preti del
Seminario di S. Sulpice; cre� anche il seminario di Clermond Ferrand; era stato
abate del Monastero di P�brac. P�brac � la cittadina di S. Germana, la cui statua
si trova nella Chiesa di Rennes-le-Chateau.
COSCO: Ma non sono troppi i riferimenti a San Sulpice per essere considerati
casuali?
MARINO: Prince ed il fratello, nel 1995, erano entrati nella prima stanza,
calandosi da uno sfiatatoio, ma, per un incidente occorso al fratello, nello
scendere, dovettero abbandonare la ricerca. Ritornarono nel 1996 e cercarono di
entrare dal cunicolo; trovarono, per�, la porta murata ed una inferriata
arrugginita risalente a circa 100 anni prima. Considerato che le autorit� locali
non conoscevano l�esistenza della cripta, chi avr� murato quell�ingresso? Tutto fa
pensare a Billard, il quale aveva fatto di tutto per divenire il proprietario della
basilica. Il ricercatore olandese Joseph Fhijs aveva scritto che era riuscito a
decifrare il libro di Boudet e che nella cripta vi era un reliquario contenente la
testa di un "re sacro". Continuando a leggere il Serpente Rosso, nasce una domanda:
chi � che � passato facendo del bene? Nella Chiesa di Rennes-le-Ch�teau esiste un
affresco che raffigura Ges� su una collina fiorita. A Rennes-le-Bains vi sono due
tombe della stessa persona, Paul-Urbain conte di Fleury, nipote della Marchesa
d'Hautpoul. Su una tomba risulta morto il 7.8.1856 e nato il 3.5.1776, sull�altra
invece risulta deceduto nel 1836 all�et� di 60 anni; sarebbe nato, quindi, nel
1796. La data della morte giusta � quella del 1836. Non � morto a Rennes-les-Bains
ma i suoi resti vi furono portati successivamente. Sulla tomba vi � scritto: "E�
passato facendo del bene". Fleury (Fleuri) in francese vuol dire fiorito.
COSCO: Quanto, secondo Lei, � veritiero Il Serpente Rosso? Potrebbe trattarsi solo
di un falso?
MARINO: Gli autori erano ben documentati, perch� conoscevano nei minimi particolari
non solo Rennes-le-Chateau, ma anche i luoghi circostanti, la cultura egizia,
celtica, la storia del meridiano di Parigi, di S. Sulpice, il Priorato di Sion, i
Prodi, la storia di Olier, nonch� le opere di Delacroix, Teniers, Poussin legate al
Mistero di Rennes-le-Ch�teau. Cio�, a loro non era sfuggito nulla.
MARINO: Io ho motivo di ritenere che i versi non sono una invenzione. Gli autori
sono morti, suicidi, dopo 2 mesi dalla pubblicazione del libretto. E' impensabile
che tre persone, sane di mente, si uccidano senza motivo e quasi
contemporaneamente. Ho pensato che, forse, sono stati costretti a compiere questo
insano gesto, o perch� sono venuti meno ad un giuramento solenne (sarebbero,
quindi, stati degli iniziati), o perch� si sono impossessati del libretto riservato
a pochi, scritto da altri. Mi sono, infine, convinto che Sauni�re trov�, anche
all'interno della chiesa, la tomba di Sigebert IV, la cripta della famiglia
Blanchefort dove era sepolta la Marchesa Marie d'Ables d'Hautpoul e, forse, come
sostiene Plantard i successori di Sigebert IV, e cio� Sigebert V e Bera III. Se si
d� credito a tutti gli indizi che abbiamo esaminato, sono, anche, convinto che i 4
Catari portarono fuori da Monts�gur i manoscritti dei Vangeli, poi modificati da
Bigou e i documenti di una parte della dinastia dei Merovingi. Per�, esiste qualche
altra cosa nascosta sulla collina di Blazel. Non ci sono prove per dire che si pu�
trattare di una tomba pi� importante di quella della Maddalena...
MARINO: S�, nel 1897 ricevette delle visite ed a queste persone restitu� qualcosa
di molto prezioso. I visitatori altri non erano che discendenti dei Catari,
appartenenti al Priorato di Sion. Alcuni sostengono che quello che fu restituito �
stato nascosto nella Cattedrale di Barcellona, costruita dall'Architetto Gaud�, su
incarico dei Confratelli del Priorato. Se Sauni�re ha restituito tutto quello che
ha trovato, diede di sicuro le pergamene originali, i manoscritti contenenti la
dinasta merovingia e i resti della Maddalena. Per� era rimasto qualcosa ancora da
scoprire; per questo Sauni�re continu� il lavoro nel cimitero e nelle colline
circostanti.
COSCO: Cosa scopr� ancora il parroco? E fu questa ulteriore scoperta confessata, in
punto di morte, a fargli negare l�assoluzione?
COSCO: Ma cosa?