Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
La differenza alle norme sostituite si trova soprattutto anche nelle definizioni e nei termini diversi. Questo da osservare nell'applicazione della norma.
Con la nuova norma viene riportato il nuovo stato
della tecnica nel campo della protezione contro i
fulmini su base attuale europea. Le parti 3 e 4 della
CEI EN 62305 sono le parti di norma che indicano il
metodo di protezione con la scelta dei metodi e l'applicazione delle protezioni. Le parti CEI EN 62305-1 e
-2 invece sono le due norme che servono a definire
se un impianto di protezione serva o meno, soprattutto con la seconda parte che descrive il metodo
adatto per la valutazione del rischio.
CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1): Principi generali
Questa parte contiene le informazioni relative al
pericolo da fulmine, alle caratteristiche del fulmine e ai parametri significativi per la simulazione
degli effetti prodotti dai fulmini. Inoltre viene fornita una visione d'insieme sulla serie di norme CEI
EN 62305. Vengono altres illustrati i procedimenti
e i principi di protezione che costituiscono la base
per le parti successive.
La classificazione come norma CEI EN 62305, CEI 8110 con le parti 1 fino a 4 ha dimostrato che essa
divisa nel suo contenuto in modo notevolmente
diverso di quello delle norme vecchie. Con la suddivisione della norma in parti stata data una suddivisone molto chiara sui contenuti degli argomenti trattati.
Classificazione
CEI EN 62305-1
(CEI 81-10 Parte 1): 2006-06
CEI EN 62305-2
(CEI 81-10 Parte 2): 2006-06
CEI EN 62305-3
(CEI 81-10 Parte 3): 2006-06
CEI EN 62305-4
(CEI 81-10 Parte 4): 2006-06
www.dehn.it
BLITZPLANER 11
12 BLITZPLANER
www.dehn.it
secondo quest'ultima. Non sufficiente che la prestazione sia stata data in corrispondenza allo stato
dell'arte al momento della sua messa in opera, se tra
il contratto, la messa in opera ed il collaudo sono state raggiunte nuove conoscenze tecniche e di conseguenza cambiato lo stato dell'arte.
Opere che sono state eseguite, quando erano valide
le vecchie norme e che sono gi state collaudate,
non diventano difettose, anche se con le nuove norme attualizzate venisse richiesto uno standard
migliore.
Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, escluso gli impianti nucleari, sono sempre da
adattare allo stato attuale dell'arte.
Impianti gi esistenti che sono da verificare nell'ambito dei controlli periodici, sono da verificare secondo la norma in base alla quale sono stati eretti.
www.dehn.it
BLITZPLANER 13
PRIME NORME
TEDESCHE
ATTUALE
(valido da 04.12.2004)
CEI EN 61643-11
(CEI 37-8)
Scaricatore
di classe di prova B
SPD-Tipo 1
Scaricatore
di classe di prova C
SPD-Tipo 2
Scaricatore
di classe di prova D
SPD-Tipo 3
14 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 15
Leader
Leader
16 BLITZPLANER
www.dehn.it
Leader
Leader
www.dehn.it
Le correnti da fulmine composte da correnti impulsive e da correnti di lunga durata sono correnti
impresse, cio gli oggetti colpiti non esercitano
alcun effetto di ritorno sulle correnti da fulmine.
Nei percorsi delle correnti da fulmine indicati nelle
figure 2.1.7 e 2.1.8 vengono indicati quattro parametri di effetto significativi per la tecnica della
protezione contro i fulmini:
ampiezza della corrente da fulmine I;
carica della corrente da fulmine Qfulmine, composta dalla carica della corrente impulsiva Qimp e
dalla carica della corrente di lunga durata Qlungo;
energia specifica W/R della corrente da fulmine;
ripidit di/dt del fronte d'onda della corrente
da fulmine.
Nei capitoli seguenti verranno descritti gli effetti
dei singoli parametri e il modo in cui tali parametri
influenzano il dimensionamento degli impianti di
protezione contro i fulmini.
BLITZPLANER 17
I
Primo colpo breve
Colpo lungo
Positivo o negativo
Positivo o negativo
Negativo
-I
Negativo
Colpi brevi
sovrapposti
Colpo breve
Colpo lungo
Positivo o negativo
Negativo
Negativo
Positivo o negativo
18 BLITZPLANER
www.dehn.it
U=I R
Potenziale relativo al
punto di riferimento
r Distanza dal
punto dimpatto
Captatore
Calata
Dispersore
distante
Corrente
Tempo
www.dehn.it
BLITZPLANER 19
I = 100 kA
L1
L2
L3
PEN
Stazione di trasformazione
U = M i / t
M
UE
Distanza r
Figura 2.2.4 Messa in pericolo di impianti elettrici attraverso l'aumento di potenziale dell'impianto di messa a terra
20 BLITZPLANER
Struttura
Calata
/ T1
1
s1
1000 kV
s3
UE
s2
2
3 Spira di installazione
con possibile distanza
di innesco s3
Corrente
RE = 10
90 %
10 %
t
Fronte d'onda T1
RB
U
T1
www.dehn.it
Metallo fuso
M2 (H)
10
1
1
Corrente
0.1
a=3m
0.01
a=1m
0.001
tempo
a = 0,1 m
0.1
a = 0,3 m
a = 0,03 m
a = 0,01 m
0.3
10
30
Colpo lungo
Corrente
0.1 10-3
0.01 10-3
Corrente da
fulmine
a = 10 m
s (m)
tempo
Esempio di calcolo
con una spira dinstallazione (p. es. impianto dallarme)
i
t
10 m
3m
i
t
150 kA
s
(richiesta elevata)
Punta di captazione
Figura 2.4.1 Conversione di energia nel punto di abbattimento del fulmine attraverso la carica della corrente di fulminazione
Per la stima della massima tensione indotta in circuiti di conduttori viene perci utilizzata la pendenza di salita della corrente da fulmine del fulmine susseguente.
Un esempio di stima della tensione indotta in un
circuito di conduttore raffigurato in figura 2.3.2.
Q = idt
della corrente di fulminazione determinante per
la conversione di energia direttamente sul punto
di abbattimento di un fulmine e in tutti gli altri
www.dehn.it
W = Q U A, K
Q
BLITZPLANER 21
W / R = i 2 dt
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Acciaio zincato
Rame
100 kA (10/350 s)
100 kA (10/350 s)
Figura 2.4.2 Effetti dell'arco elettrico della corrente impulsiva da fulmine su superficie metallica
W = R i 2 dt = R W/ R
R
10,00 mm
10,00 mm
Alluminio
Rame
10,00 mm
10,00 mm
Acciaio inossidabile
Acciaio
Il calcolo del riscaldamento di conduttori attraversati da corrente di fulmine pu diventare necessario quando durante la progettazione e l'installazione di sistemi di protezione contro i fulmini
devono essere considerati i rischi relativi alla protezione delle persone, al pericolo di incendio e di
esplosione. Nel calcolo si parte dal presupposto
che l'energia termica totale viene creata dalla resistenza ohmica dei componenti del sistema di proEnergia
specifica W/R
10,00 mm
Acciaio zincato
d = 0,5 mm; 200 A, 100 ms
Forza sui
conduttori
paralleli
2.5
Energia specifica
22 BLITZPLANER
Riscaldamento
Forza
Corrente di
fulmine
Tempo
Figura 2.5.1 Effetti del riscaldamento e della forza prodotti dallenergia specifica della corrente da fulmine
www.dehn.it
Sezione
[mm2]
Alluminio
W/R [MJ/]
Materiale
Acciaio
W/R [MJ/]
Rame
W/R [MJ/]
Acciaio
inossidabile
W/R [MJ/]
10
16
25
50
F
2,5
564
146
52
12
5,6
454
132
28
F
10
283
52
12
2,5
1120 211
37
5,6
913
96
20
10
211
37
2,5
169
56
22
5,6
542
143
51
12
10
309
98
22
2,5
940
190
45
5,6
460
100
10
940
190
F (t ) = 0 / 2 i 2 (t ) l / d
F(t) forza elettrodinamica
i
100
corrente
www.dehn.it
BLITZPLANER 23
Valori massimi
(criteri di dimensionamento)
Valori minimi
(criteri di intercettazione)
Livello di
protezione
Massimo
valore della
corrente di
picco
Probabilit che i
parametri della
corrente da
fulmine effettiva
siano
inferiore
ai valori massimi
della corrente
da fulmine
Livello di
protezione
200 kA
99 %
3 kA
99 %
20 m
II
150 kA
98 %
II
5 kA
97 %
30 m
III
100 kA
97 %
III
10 kA
91 %
45 m
IV
100 kA
97 %
IV
16 kA
84 %
60 m
Tabella 2.6.1 Valori limite dei parametri di protezione contro i fulmini e rispettive probabilit
Minimo
Probabilit che i Raggio
valore della parametri della
della
corrente di
sfera
corrente da
picco
fulmine effettiva rotolante
siano
superiori
ai valori minimi
della corrente da
fulmine
Tabella 2.6.2 Valori limite dei parametri di protezione contro i fulmini e rispettive probabilit
24 BLITZPLANER
www.dehn.it
Luoghi di pubblico spettacolo con palcoscenico oppure tribune coperte per eventi o
spettacoli cinematografici, se le aree appartenenti hanno, singolarmente o complessivamente, una capacit di oltre 100 persone;
Luoghi di pubblico spettacolo dove le aree
appartenenti hanno, singolarmente o complessivamente, una capacit di oltre 200 persone; per scuole, musei e strutture simili questa raccomandazione riguarda soltanto i servizi tecnici nelle sale per riunioni con oltre
200 persone e le rispettive vie di fuga;
www.dehn.it
Grattacieli;
10
Strutture:
BLITZPLANER 25
Il seguente elenco d una panoramica dei principi generali validi in Italia, che hanno come contenuto la necessit, l'esecuzione e la verifica degli
impianti di protezione contro i fulmini.
CEI EN 62305-3
CEI 81-10/3: 2006-04
Protezione contro i fulmini
Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo
per le persone
Contiene informazioni sulla progettazione, realizzione, verifica e manutenzione delle misure di protezione contro i fulmini per le strutture.
CEI EN 62305-4
CEI 81-10/4: 2006-04
Protezione contro i fulmini
Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle
strutture
Contiene informazioni sulla progettazione, realizzazione, manutenzione, verifica periodica, manutenzione e sulle prove dei sistemi di protezione
contro gli effetti LEMP per strutture contenenti
impianti elettrici e particolarmente sistemi elettronici sensibili (concetto di protezione a zone)
26 BLITZPLANER
www.dehn.it
CEI EN 50162
CEI 9-89: 2005-11
Protezione contro la corrosione da correnti vaganti causate dai sistemi elettrici a corrente continuaVengono stabiliti i principi generali da adottare
per minimizzare gli effetti della corrosione da correnti vaganti su strutture interrate o immerse in
acqua e la scelta di misure adeguate per la protezione.
CEI 11-1: 2000-01
Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in
corrente alternata
Nel capitolo 7.5 e nell'allegato H sono descritte le
misure di protezione contro i fulmini e le sovratensioni.
CEI 11-37: 2003-07
Guida per l'esecuzione degli impianti di terra nei
sistemi utilizzatori di energia alimentati a tensione
maggiore di 1 kV
Nel capitolo 5 di questa norma sono indicati i vantaggi di un collegamento totale di tutti gli impianti di terra della rete che si pu assimilare ad una
prestazione di mutuo soccorso non solo per le fulminazioni dirette dei sostegni, ma anche per le fulminazioni molto pi frequenti delle linee.
www.dehn.it
BLITZPLANER 27
28 BLITZPLANER
www.dehn.it
CEI EN 61663-1
CEI 81-6: 2000-05
Protezione contro i fulmini delle strutture - Linee
di telecomunicazione
Parte 1: Installazioni in fibra ottica
CEI EN 50281-1-2
CEI 31-36: 1999-09
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per
la presenza di polvere combustibile
Parte 1-2: Costruzioni elettriche protette da custodie - Scelta, installazione e manutenzione.
CEI EN 61663-2
CEI 81-9: 2003-09
Protezione delle strutture contro i fulmini - Linee
di telecomunicazione
Parte 2: Linee in conduttori metallici
CEI EN 61400-2
CEI 88-2: 1997-08
Sistemi di generazione a turbina eolica
Parte 2: Sicurezza degli aerogeneratori di piccola
taglia
Riguarda la sicurezza, la garanzia della qualit e
l'integrit tecnica relativa ai sistemi che generano
corrente ad una tensione a 1000 V c.a. o 1500 V c.c.
Impianti particolari
CEI EN 61173
CEI 82-4: 1998-04
Protezione contro le sovratensioni dei sistemi
fotovoltaici per la produzione di energia
La norma fornisce una guida sulla protezione contro le sovratensioni per sistemi fotovoltaici, sia isolati che connessi in rete. Aiuta a identificare le fonti di pericolo derivanti da sovratensioni e fulminazioni e definisce i tipi di protezione quali sistemi di
captazione dei fulmini (LPS) e dispositivi di protezione (SPD).
CEI EN 60079-14
CEI 31-33: 2004-05
Costruzionie elettriche per atmosfere esplosive
per la presenza di gas
Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo
di esplosione per la presenza di gas
(diversi dalle miniere).
Nel capitolo 6.5 viene precisato, che
devono essere osservati gli effetti dalle
scariche di fulmini.
www.dehn.it
BLITZPLANER 29
30 BLITZPLANER
R=N P L
dove:
N
la perdita, che significa la valutazione quantitativa dei danni: quali effetti, ammontare,
entit, conseguenze ha un determinato danno?.
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 31
Cd
0,25
0,5
N L = N g Al Ce Ct 10 -6
Per la frequenza di fulmini diretti ND sulla struttura, viene utilizzata la seguente relazione:
N D = N g Ad Cd 10
-6
N M = N g Am 10
-6
Linea aerea
Al
LC 3 ( H a + H b ) 6 H C
LC 3 ( H a + H b )
Ai
1000 LC
25 LC
32 BLITZPLANER
m2
www.dehn.it
Am
250 m
Ai
2 . Di
3Hb
Ad
Linea
lato a
Linea
lato b
Aa
Ha
Wa
Lc
Figura 3.2.3.3 Area di raccolta Ad, Am, Al, Ai dei fulmini in prossimit di una struttura
LC lunghezza (m) della linea, misurata dalla struttura fino al primo nodo di distribuzione /
il primo punto nel quale sono installati dispositivi di protezione da sovratensione, fino ad
una lunghezza massima di 1000 m;
H
Al
Hb
3H
3Ha
N l = N g Ai Ct Ce 10 6
L'area Ai (Figura 3.2.3.3) dipende anche in questo
caso dal tipo di conduttore (linea aerea, cavo interrato), dalla lunghezza LC della linea, in caso di cavi
interrati dalla resistivit del terreno , mentre per
linee aeree dipende dall'altezza da terra del conduttore HC (Tabella 3.2.3.3). Nel caso estremo
(worst-case) valgono le stesse assunzioni. L'area di
raccolta Ai di solito nettamente pi grande
Ambiente
Ce
0,1
0,5
Rurale
La
1:3
www.dehn.it
BLITZPLANER 33
rispetto a AI. In questo modo si tiene conto del fatto che le sovratensioni che causano dei disturbi o
guasti ai sistemi elettrici ed elettronici possono
essere provocate anche da fulminazioni distanti
dalla linea.
I fattori di correzione Ct e Ce corrispondono ai fattori gi sopra nominati. La frequenza Nl da verificare singolarmente per il servizio entrante nella
struttura.
Classe dellLPS
PB
IV
0,2
III
0,1
II
0,05
0,02
Struttura con sistema di captazione conforme ad un LPS di Classe I e con uno schermo
metallico continuo o organi di discesa costituiti dai ferri darmatura del calcestruzzo
Struttura con copertura metallica od organi di captazione, eventualmente
comprendenti componenti naturali, atti a garantire una completa protezione contro
la fulminazione diretta di ogni installazione sulla copertura e con organi di discesa
costituiti dai ferri darmatura del calcestruzzo
0,01
0,001
Tabella 3.2.4.1 Probabilit di danno PB per la definizione delle misure di protezione contro i danni materiali
34 BLITZPLANER
www.dehn.it
LPL
PSPD
III IV
0,03
II
0,02
0,01
0,005 - 0,001
Tabella 3.2.4.2 Probabilit di guasto PSPD per la definizione delle misure di protezione - dispositivi di protezione dalle sovratensioni (SPD),
subordinato al livello di protezione LPL
www.dehn.it
Lt
Lf
BLITZPLANER 35
Struttura
Punto dimpatto
Esempio
Sorgente
di danno
Tipo di danno
Tipo di perdita
S1
D1
L1, L4b
D2
D3
L1a, L2, L4
Fulmine in prossimit
della struttura
S2
D3
L1a, L2, L4
Fulmine su un servizio
entrante
S3
D1
L1, L4b
D2
D3
L1a, L2, L4
D3
L1a, L2, L4
Fulmine in prossimit
di un servizio entrante
S4
a Solo nel caso di strutture con rischio di esplosione, di ospedali o altre strutture in cui guasti di impianti interni provocano immediato pericolo per la vita umana.
b Nel caso di strutture ad uso agricolo (perdita di animali).
Tabella 3.2.5.1 Tipi di danno e tipi di perdita subordinati al punto d'impatto del fulmine
36 BLITZPLANER
www.dehn.it
ru
rp
rf
hz coefficiente di incremento del valore della perdita dovuta a danno materiale in presenza di
condizioni di pericolo particolari (p. es. panico,
pericolo per l'ambiente o le strutture circostanti).
Sorgente
di danno
Tipo di danno
Fulminazione
diretta sulla
struttura
Indiretta
S2
Fulminazione
in prossimit
della struttura
D1
Shock elettrico di
esseri viventi
S4
S3
Fulminazione
Fulminazione
diretta sul servi- in prossimit del
servizio entrante
zio entrante
RU = (NL + NDA)
PU ra Lt
RA = ND PA ra Lt
Rs = RA + RU
D2
Incendio, explosione, RB = ND PB r h
rf Lf
effetti meccanici e
chimici
RV = (NL + NDA) PV
r h rf Lf
Rf = RB + RV
D3
Guasti di
sistemi elettrici
ed elettronici
RC = ND PC Lo
Rd = RA + RB + RC
RM = NM PM Lo
RW = (NL + NDA)
PW Lo
RZ = (NI NL)
PZ Lo
Ro = RC + RM
+ RW + RZ
Ri = RM + RU + RV + RW + RZ
Tabella 3.2.7.1 Alle componenti di rischio RU, RV e RW oltre al numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta sul servizio NL si aggiunge
anche il numero di eventi pericolosi per fulminazioni dirette sulla struttura connessa NDa (vedi Figura 3.2.3.3). Per la componente di rischio RZ il numero di eventi pericolosi per fulminazioni in prossimit del servizio NI deve essere per ridotto per il
numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta sul servizio NL.
www.dehn.it
BLITZPLANER 37
Rd = RA + RB + RC
in caso di fulminazione indiretta in prossimit
della struttura:
Ri = RM + RU + RV + RW + RZ
38 BLITZPLANER
RS = RA + RU
per danni materiali dovuti a incendio, esplosione, azione meccanica e chimica per effetto
meccanico e termico da fulminazione:
R f = RB + RV
per guasti di sistemi elettrici ed elettronici
dovuti a sovratensioni:
RO = RC + RM + RW + RZ
R RT
R rappresenta la somma di tutti i componenti di
rischio riferite ad un determinato tipo di perdita
L1 - L3:
R = RV
La CEI EN 62305-2 indica dei valori massimi tollerabili RT per questi tre tipi di perdita (Tabella 3.2.8.1).
www.dehn.it
Tipi di perdita
RT
L1
10-5/anno
L2
10-3/anno
L3
10-3/anno
R > RT
No
Struttura
protetta
installato
lLPMS ?
S
installato
lLPS ?
Calcolare nuovi
valori delle
componenti di rischio
No
RB > RT
No
No
S
Installare un tipo
adeguato di
LPS
Installare un tipo
adeguato di
LPMS
Installare
altre
misure di protezione
Figura 3.2.9.1 Diagramma a flusso per la scelta delle misure di protezione per i tipi di perdita L1 ... L3
www.dehn.it
BLITZPLANER 39
da verificare se il rischio per danni materiali dovuto alla fulminazione diretta nella struttura RB,
supera il rischio tollerabile RT. In caso affermativo
deve essere installato un sistema di protezione
contro i fulmini completo con un'adeguata protezione interna ed esterna. Se RB sufficientemente
ridotto, nel secondo passo viene controllato se il
rischio dovuto all'impulso elettromagnetico da fulmine (LEMP) pu essere ridotto sufficientemente
tramite ulteriori misure di protezione.
Seguendo la procedura indicata nella figura
3.2.9.1 possono quindi essere scelte le misure di
protezione per la riduzione delle componenti di
rischio che presentano dei valori relativamente
alti, cio misure di protezione di un'efficacia relativamente elevata nel caso analizzato.
ottimale verr realizzata, cio quella con i pi bassi costi delle perdite per il pericolo da fulminazione rimanenti. Si possono e si dovrebbero quindi,
analizzare diverse varianti di protezione.
La procedura fondamentale indicata nella figura
3.2.10.1, la figura 3.2.10.2 raffigura il diagramma
di flusso pertinente secondo CEI EN 62305-2. Questo nuovo metodo inizialmente apre sicuramente
nuove discussioni nel settore, premettendo che gi
prima della progettazione vera e propria delle
misure di protezioni contro i fulmini sono possibili
delle valutazioni (indicative) dei costi.
Una dettagliata e attualizzata banca dati in questi
casi pu dare degli ottimi servizi.
Nelle strutture, oltre al tipo di perdita L4, di solito
sono rilevanti anche uno o pi degli altri tipi di
perdita L1L3. In questi casi da proseguire inizialmente con la procedura dimostrata in figura
3.2.9.1, questo significa che il rischio R per i tipi di
perdita L1L3 deve essere inferiore al rischio tollerabile RT. Se questa situazione data, in un secondo passo viene controllata l'utilit delle misure di
protezione pianificate secondo la figura 3.2.10.1 e
figura 3.2.10.2.
Anche qui ci sono nuovamente diverse possibilit
nelle varianti di protezione, dove infine dovrebbe
essere realizzata quella pi economica, per sempre a condizione che per tutti i rilevanti tipi di perdita di interesse pubblico L1 L3 valga: R < RT.
Costi annuali
Senza
misure di protezione
Con
misure di protezione
variante 1
Costi complessivi
Variante
economica
conveniente
Ammontare
delle misure di
protezione
Compresi:
Ammontare della perdita: costi del ripristino
pi costi consecutivi (p. es. fermo produzione,
perdita di dati)
Probabilit di perdita: relativa alle misure di
protezione
Con
Misura di protezione
misure di protezione
variante 2
Figura 3.2.10.1 Procedimento principale per la sola valutazione economica e il calcolo dei costi annuali
40 BLITZPLANER
www.dehn.it
numero annuo dei fulmini N (eventi pericolosi), dove si fanno in particolare dei calcoli sulle
aree di raccolta equivalenti (allegato A);
Non conveniente
adottare misure
di protezione
No
conveniente adottare
misure di protezione
Figura 3.2.10.2 Diagramma a flusso per la scelta delle misure di
protezione per le perdite economiche
www.dehn.it
In parte nelle equazioni sono stati adeguati soltanto alcuni parametri, ovvero i loro valori, in parte i
calcoli sono stati modificati totalmente, cos che
non sempre possibile un confronto dei risultati
parziali tra norma vecchia CEI 81-4 e nuova
CEI 81-10 parte 2, bens soltanto un paragone dei
risultati finali di un determinato progetto. Dato
che l'utente per effettua raramente il calcolo della valutazione del rischio manualmente, ma piuttosto con l'aiuto di un software, non se ne accorger nemmeno di tante variazioni. Le variazioni
diventano per evidenti dal fatto che sono stati
cambiati i simboli per alcuni parametri, altri parametri non vengono pi esaminati e ancora altri
parametri sono totalmente nuovi.
Se viene confrontata la nuova CEI 81-10/2 con la
vecchia CEI 81-4, si possono riassumere le
seguenti modifiche:
I calcoli del numero degli eventi NX, secondo
l'allegato A, sono stati cambiati solo leggermente.
I calcoli e rispettivamente le definizioni delle
probabilit di danno PX nell'allegato B hanno
subito cambiamenti sostanziali. Adesso i valori
risultano direttamente da tabelle (PA, PB, PC),
dalla comparazione di due valori che possono
essere estratti direttamente dalle tabelle (PU,
PV, PW, PZ), e solo in un unico caso, per ricavare
il valore dalla tabella, deve essere effettuata
una moltiplicazione di quattro parametri (PM).
Il calcolo della probabilit di danno tramite
alcune semplici probabilit basilari P e fattori
di riduzione k, conosciuto dalla vecchia CEI
81-4, sostituito.
I danni medi X vengono cambiati nell'allegato
C in perdite (meglio: fattori di perdita) LX. Le
BLITZPLANER 41
Enorme importanza nel futuro ha anche la valutazione dell'utilit economica delle misure di protezione contro i fulmini (tipo di perdita 4: perdite
economiche). Se questa valutazione nella vecchia
norma CEI 81-4 veniva effettuata indirettamente e
in modo incompleta attraverso la scelta del rischio
tollerabile, adesso avviene sulla base di un procedimento strettamente economico: vengono confrontati i costi annuali che derivano con e senza misure
di protezione (sezione 3.2.10). Si fa notare ancora
una volta che questa procedura giustificabile soltanto per il tipo di perdita L4: perdite economiche,
ma naturalmente non per i tre tipi di perdita L1-L3
di cosiddetto interesse pubblico: perdita di vite
umane, perdita di servizio (tecnico) pubblico e perdita di patrimonio culturale insostituibile. Qui valgono tuttora valori per il rischio tollerabile che
devono essere rispettati.
Gi per la vecchia norma CEI 81-4 tra gli utilizzatori si sentiva il bisogno di supporti come p. es.
software di calcolo, senza i quali una corretta
applicazione era praticamente impossibile. La
nuova CEI EN 62305-2 nella sua composizione
risulta anch'essa di simile complessit, in alcune
parti addirittura molto pi complessa, cos che
anche qu sono indispensabili dei supporti, se si
vuole che la norma si affermi sul mercato. Questi
software di calcolo possono essere:
Programmi di calcolo a foglio elettronico come
EXCEL.
42 BLITZPLANER
3.2.12 Riassunto
L'applicazione nella pratica delle procedure indicate e dei dati molto impegnativa e non sempre
semplice. Questo, tuttavia, non deve esimere gli
esperti nel campo della protezione contro i fulmini, e soprattutto le persone pratiche della materia,
dall'occuparsi di questo argomento.
La valutazione quantitativa del rischio da fulminazione per una struttura costituisce un miglioramento notevole rispetto alla situazione riscontrata
finora in cui le decisioni a favore o contro le misure di protezione contro i fulmini erano spesso unicamente soggettive e non sempre basate su riflessioni comprensibili per tutti i soggetti coinvolti.
Una tale valutazione quantitativa quindi rappresenta un presupposto significativo per decidere se,
in che misura e quali misure di protezione da fulmini devono essere previste per una determinata
struttura. Cos, a lungo termine, verr fornito
anche un contributo all'accettazione della protezione da fulmini ed alla prevenzione di danni.
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 43
pletamento della costruzione, devono essere ispezionati durante il loro posizionamento nella struttura. Tali parti comprendono p. es.:
dispersore di fondazione
impianto di messa a terra
collegamenti delle armature
armature in calcestruzzo utilizzate come schermatura
sistemi di calate e le loro connessioni che vengono poi annegate nel calcestruzzo
La verifica comprende il controllo della documentazione tecnica cos come l'ispezione a vista con la
valutazione della qualit di esecuzione svolta.
Collaudo
Il collaudo si effettua dopo il completamento del
sistema di protezione contro i fulmini. In tale occasione devono essere esaminati completamente:
il rispetto del concetto di protezione secondo
le norme (progettazione),
l'esecuzione (regola dell arte)
tenendo conto di:
tipologia d'uso,
equipaggiamento tecnico della struttura e
condizioni sul luogo.
Ispezione a vista
I sistemi di protezione contro i fulmini delle strutture, come le zone critiche dei sistemi di protezione contro i fulmini (ad esempio in caso di influenza consistente dovuta a condizioni ambientali critiche), devono essere sottoposti a ispezioni visive tra
un'ispezione periodica e l'altra. Queste dovranno
essere eseguite con intervalli da 1 a 2 anni (Tabella
3.3.1.1).
Ispezione supplementare
Oltre alle ispezioni periodiche necessario effettuare una verifica del sistema di protezione contro
i fulmini in caso di:
modifiche consistenti della tipologia ,d'uso
modifiche della struttura,
aggiunzioni,
Ispezione periodica
Le ispezioni effettuate regolarmente sono il presupposto per l'efficacia continuativa di un sistema
di protezione contro i fulmini. Devono essere eseguite ad intervalli variabili da 1 a 4 anni. La tabella
3.3.1.1 contiene dei suggerimenti per gli intervalli
tra le ispezioni complete di un sistema di protezione contro i fulmini in condizioni ambientali medie.
Se esistono degli obblighi imposti per legge dai
Livello di protezione
decreti con dei termini di verifica, tali termini valgono come requisiti minimi. Se attraverso specifici
obblighi di legge, vengono prescritte, delle ispezioni regolari dell'impianto elettrico della struttura, nell'ambito di tale verifica dovr essere anche
esaminata la funzionalit delle misure di protezione contro i fulmini interne.
ampliamenti oppure,
riparazioni
su una struttura protetta.
Queste ispezioni devono essere eseguite anche
quando si accerta un caso di fulminazione sul sistema di protezione contro i fulmini.
Ispezione visiva
Ispezione completa
(anni)
(anni)
Ispezione completa di
impianti critici
(anni)
I e II
III e IV
Nota: Gli LPS utilizzati in applicazioni su strutture con rischio di esplosione opportuno siano ispezionati ogni 6 mesi.
opportuno che le verifiche elettriche siano effettuate una volta all'anno.
Un'eccezione accettabile alla verifica annuale programmata quella di eseguire prove ad interavalli di 14 - 15
mesi quando questo sia considerato vantaggioso per la verifica della variazione stagionale della resistenza del
terreno.
Tabella 3.3.1.1 Intervalli massimi delle verifiche dell'LPS
44 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
3.3.3 Documentazione
Per ogni ispezione deve essere redatto un rapporto. Questo dovr essere conservato - unitamente al
progetto dell'LPS e ai rapporti delle ispezioni precedenti - presso il committente della struttura/
sistema oppure presso l'ufficio amministrativo
competente.
Per la valutazione del sistema di protezione contro
i fulmini devono essere messi a disposizione del
verificatore, ad esempio, i seguenti documenti:
criteri di progettazione;
descrizione del progetto;
BLITZPLANER 45
Tipo di ispezione
d) ispezione periodica
e)
ispezione supplementare
Generalit
f)
ispezione a vista
a)
proprietario, indirizzo;
anno di costruzione.
a)
c)
Risultato dell'ispezione
a) modifiche riscontrate nella struttura e/o nel
sistema di protezione contro i fulmini;
b) scostamenti da norme, decreti, vincoli e direttive di applicazione corrispondenti al momento della costruzione;
a)
c)
locazione;
b) tipologia;
c)
tipo di costruzione;
difetti riscontrati;
Verificatore
c)
c)
e)
data dell'ispezione;
f)
Un esempio di rapporto di ispezione corrispondente ai requisiti della norma DIN V VDE V 0185-3
riportato nel sito web www.dehn.de.
a)
46 BLITZPLANER
3.3.4 Manutenzione
La manutenzione e le verifiche dei sistemi di protezione contro i fulmini devono essere coordinate.
Dovrebbero essere fissate, per tutti i sistemi di protezione contro i fulmini, oltre alle ispezioni, anche
delle manutenzioni periodiche.
www.dehn.it
ispezione a vista di tutti i dispositivi di protezione da sovratensione (tipicamente i dispositivi di protezione da sovratensione sulle linee
di ingresso del sistema di alimentazione e del
sistema informatico) per rilevare eventuali
danneggiamenti o interventi;
www.dehn.it
BLITZPLANER 47
Sistema di protezione
contro i fulmini (LPS)
Equipotenzialit antifulmine
Distanze di sicurezza
Impianto di terra
Sistema di calate
Sistema di captatori
48 BLITZPLANER
www.dehn.it
Distanza
di sicurezza
Sistema di captatori
Sistema di calate
Quadro di
consegna
energia
Scaricatore di
corrente da fulmine
per 230/400 V,
50 Hz
Impianto di terra
Scaricatore di
corrente da fulmine
per linea telefonica
Sistema equipotenziale
antifulmine
Figura 4.2 Sistema di protezione contro i fulmini (LPS - Lightning Protection System)
www.dehn.it
BLITZPLANER 49
Per stabilire la disposizione e le posizioni dei dispositivi di captazione, possono essere utilizzati tre
metodi:
metodo della sfera rotolante;
metodo della maglia;
metodo dell'angolo di protezione.
Il metodo della sfera rotolante il metodo di progettazione pi universale, raccomandabile soprattutto per i casi pi complicati dal punto di vista della geometria.
In seguito vengono descritti i tre diversi metodi.
aste;
fili e funi tese;
conduttori amagliati
Nel caso di fulmini nube-terra, un canale discendente avanza con passi tortuosi verso terra. Quando il canale discendente vicino alla terra, da alcune centinaia a poche decine di metri, viene superata la rigidit dielettrica dell'aria vicina alla terra. A
questo punto parte dalla terra un'altra scarica
"leader" simile al canale discendente in direzione
della punta del canale discendente: cio una con-
Asta di captazione
Larghezza maglia M
Calata
h2
Angolo di protezione
Sfera rotolante
h1
Dispersore
5x5m
10 x 10 m
15 x 15 m
20 x 20 m
Figura 5.1.1 Metodo per la disposizione dei dispositivi di captazione su edifici alti
50 BLITZPLANER
www.dehn.it
Sfera rotolante
Canale
discendente
Punta del
canale discendente
Punto distante
dalla punta del
canale discendente
Controscarica
ascendente
Controscarica
ascendente
Punto pi vicino
alla punta del
canale discendente
a
nz
hB
sta
ale
Di
fin
ica
ar
sc
www.dehn.it
r = 10 I 0 , 65
r
in m
in kA
BLITZPLANER 51
Livello di protezione
LPL
IV
0,84
0,97
60
16
III
0,91
0,97
45
10
II
0,97
0,98
30
0,99
0,99
20
Tabella 5.1.1.1 Relazioni tra livello di protezione, criterio di intercettazione Ei, distanza della scarica finale hB e il minimo valore di cresta della corrente I. Fonte: Tabella 5,6 e 7 della CEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1)
52 BLITZPLANER
tutte le direzioni sopra l'oggetto in esame. Di nuovo vengono segnati tutti i punti di contatto. Si rileveranno cos sul modello tutti i punti di un eventuale abbattimento del fulmine; possono anche
essere rilevate zone di abbattimenti laterali. Si
potranno individuare chiaramente anche le zone
protette che derivano dalla geometria dell'oggetto da proteggere e dal suo ambiente circostante.
In questi punti non necessario installare un
dispositivo di captazione (Figura 5.1.1.3).
Occorre tuttavia osservare che in cima a torri sono
gi state rilevate tracce di fulminazione su alcune
parti che non erano state toccate direttamente
dalla sfera rotolante. Questo si pu spiegare con il
fatto che in caso di fulmini multipli, la base del fulmine si spostata a seconda delle condizioni del
vento. Pu, perci, accadere, che intorno ai punti
di abbattimento rilevati si crei una zona di circa un
metro, anch'essa soggetta a possibili abbattimenti
di fulmini.
Sfera rotolante
r
r
r
r
Struttura
www.dehn.it
www.dehn.it
Figura 5.1.1.5 Nuovo edificio della sede amministrativa dell'assicurazione DAS: zone a rischio di fulminazione per il livello
di protezione I nella vista dall'alto (estratto)
Fonte: WBG Wiesinger
Figura 5.1.1.6 Duomo di Aquisgrana: modello con ambiente circostante e sfere rotolanti per i livelli di protezione II e III
Fonte: Prof. Dr. A. Kern, Aquisgrana, Germania
BLITZPLANER 53
Penetrazione p
Conduttore
di captazione
2
p = r r 2 ( d / 2 ) 2
I
20
30
45
60
Classe dell'LPS
II
III
IV
onale
iag
d D
54 BLITZPLANER
www.dehn.it
p. es. grondaia
Distanza tra
le aste di Classe dell'LPS con raggio della sfera rotolante
in metri
captazione
[m]
I (20 m)
II (30 m) III (45 m) IV (60 m)
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
23
26
29
32
35
0,03
0,10
0,23
0,40
0,64
0,92
1,27
1,67
2,14
2,68
3,64
4,80
6,23
8,00
10,32
0,02
0,07
0,15
0,27
0,42
0,61
0,83
1,09
1,38
1,72
2,29
2,96
3,74
4,62
5,63
0,01
0,04
0,10
0,18
0,28
0,40
0,55
0,72
0,91
1,13
1,49
1,92
2,40
2,94
3,54
0,01
0,03
0,08
0,13
0,21
0,30
0,41
0,54
0,68
0,84
1,11
1,43
1,78
2,17
2,61
Tabella 5.1.1.2 Flessione della sfera rotolante con due aste oppure
due conduttori di captazione paralleli
www.dehn.it
Lato di magliatura
5x5m
II
10 x 10 m
III
15 x 15 m
IV
20 x 20 m
BLITZPLANER 55
80
70
r
60
50
Angolo di
protezione
40
30
Identico contenuto
ddi superficie
Asta di
captazione
20
Base
II
III
IV
10
0
02
10
20
30
40
50
60
h (m)
Angolo
h1
Angolo
h2
h1
Fune di captazione
h1
h1
h1: Altezza fisica dell'asta di captazione
56 BLITZPLANER
Nota:
L'angolo di protezione 1 si riferisce all'altezza del dispositivo di
captazione h1 sopra la superficie del tetto da proteggere (livello di
riferimento);
L'angolo di protezione 2 si riferisce all'altezza h2 = h1 + H, dove
il livello di riferimento a livello del suolo.
Figura 5.1.1.16 Volume protetto da un'asta di captazione verticale
www.dehn.it
Altezza asta di
captazione
h in m
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
LPL I
Angolo
Distanza
a in m
Angolo
71
71
66
62
59
56
53
50
48
45
43
40
38
36
34
32
30
27
25
23
2,90
5,81
6,74
7,52
8,32
8,90
9,29
9,53
10,00
10,00
10,26
10,07
10,16
10,17
10,12
10,00
9,81
9,17
8,86
8,49
74
74
71
68
65
62
60
58
56
54
52
50
49
47
45
44
42
40
39
37
36
35
36
32
30
29
27
26
25
23
Angolo
LPL II
Distanza
a in m
3,49
6,97
8,71
9,90
10,72
11,28
12,12
12,80
13,34
13,76
14,08
14,30
14,95
15,01
15,00
15,45
15,31
15,10
15,39
15,07
15,26
15,40
16,71
15,00
14,43
14,41
13,76
13,66
13,52
12,73
Angolo
77
77
74
72
70
68
66
64
62
61
59
58
57
55
54
53
51
50
49
48
47
46
47
44
43
41
40
39
38
37
36
35
35
34
33
32
31
30
29
28
27
26
25
24
23
Altezza h
dell'asta di captazione
Distanza a
LPL III
Distanza
a in m
4,33
8,66
10,46
12,31
13,74
14,85
15,72
16,40
16,93
18,04
18,31
19,20
20,02
19,99
20,65
21,23
20,99
21,45
21,86
22,21
22,52
22,78
24,66
23,18
23,31
22,60
22,66
22,67
22,66
22,61
22,52
22,41
23,11
22,93
22,73
22,50
22,23
21,94
21,62
21,27
20,89
20,48
20,05
19,59
19,10
Angolo
79
79
76
74
72
71
69
68
66
65
64
62
61
60
59
58
57
56
55
54
53
52
53
50
49
49
48
47
46
45
44
44
43
42
41
40
40
39
38
37
37
36
35
35
34
33
32
32
31
30
30
29
28
27
27
26
25
25
24
23
LPL IV
Distanza
a in m
5,14
10,29
12,03
13,95
15,39
17,43
18,24
19,80
20,21
21,45
22,55
22,57
23,45
24,25
24,96
25,61
26,18
26,69
27,13
27,53
27,87
28,16
30,52
28,60
28,76
29,91
29,99
30,03
30,03
30,00
29,94
30,90
30,77
30,61
30,43
30,21
31,05
30,77
30,47
30,14
30,90
30,51
30,11
30,81
30,35
29,87
29,37
29,99
29,44
28,87
29,44
28,82
28,18
27,51
28,02
27,31
26,58
27,05
26,27
25,47
Tabella 5.1.1.4 Angolo di protezione dipendente dal livello di protezione contro i fulmini
www.dehn.it
BLITZPLANER 57
Gli organi di captazione di un sistema di protezione contro i fulmini esterno non isolati per la protezione di una struttura possono essere realizzati nei
seguenti modi:
Se il tetto fatto in materiale non infiammabile, i
conduttori di captazione possono essere disposte
sulla superficie della struttura (ad esempio tetto a
Figura 5.1.1.17 Protezione di piccole strutture sul tetto da fulminazione diretta con aste di captazione
58 BLITZPLANER
www.dehn.it
falda oppure tetto piano). Di solito vengono utilizzati materiali da costruzione non infiammabili. In
questo modo le componenti del sistema di protezione contro i fulmini esterno possono essere montate direttamente sulla struttura (Figure 5.1.1.18 e
5.1.1.19).
Se il tetto composto da materiali facilmente
infiammabili, come ad esempio nel caso di tetti
morbidi fatti p.es. di paglia, la distanza tra le parti
infiammabili del tetto e l'impianto di captazione
costituito da aste, funi o maglie non deve essere
inferiore a 0,4 m.
Le parti facilmente infiammabili della struttura da
proteggere non devono trovarsi a contatto diretto
con le parti del sistema di protezione dai fulmini
esterno. Non possono nemmeno trovarsi sotto la
copertura del tetto, la quale in caso di fulminazios
ne potrebbe venire perforata (vedere anche capitolo 5.1.5 sugli edifici con copertura morbida).
In caso di dispositivi di captazione isolati, l'intera
struttura viene protetta dalla fulminazione diretta
attraverso aste di captazione, pali di captazione
oppure con funi tese su pali di captazione. Gli
organi di captazione devono essere installati in
modo da rispettare la distanza di sicurezza s dalla
struttura.
Le figure 5.1.1.20 e 5.1.1.21 illustrano un tipo di
struttura con dispositivi di captazione isolati.
La distanza di sicurezza s tra gli organi di captazione e la struttura deve essere rispettata.
Questi impianti isolati dalla struttura vengono
spesso utilizzati quando sono presenti sul tetto dei
materiali infiammabili, come ad esempio la canna
palustre, oppure anche in caso di ambienti a
rischio d'esplosione, quali distributori di benzina.
Si rimanda anche al capitolo 5.1.5 "Impianto di
captazione per edifici con copertura morbida".
Palo di
captazione
Palo di
captazione
Struttura
protetta
Piano di riferimento
s1
Fune di captazione
orizzontale
Palo di
captazione
s2
s2
Struttura
protetta
Palo di
captazione
Piano di riferimento
Figura 5.1.1.21 Sistema di protezione contro i fulmini isolato, composto da due pali di captazione isolati, collegati
tramite una fune di captazione: proiezione su una
superficie verticale attraverso due pali
www.dehn.it
BLITZPLANER 59
Classe
dell'LPS
I a IV
at
Materiale
Spessore a Spessore b
t mm
t` mm
piombo
2,0
acciaio (inox,
zincato)
0,5
titanio
0,5
rame
0,5
alluminio
0,65
zinco
0,7
b t` solo
Se il collegamento elettrico continuo non assicurato, questi elementi devono essere ulteriormente
collegati ad esempio tramite bandelle o cavi di
ponticellamento.
Se lo spessore della lamiera metallica non inferiore al valore t indicato nella tabella 5.1.1.5 e se non
rilevante la perforazione della copertura sul punto di abbattimento del fulmine n l'accensione dei
materiali combustibili sottostanti, questo tipo di
lamiera pu essere utilizzato come dispositivo di
captazione.
Non prevista alcuna differenziazione degli spessori per livello di protezione.
Se, tuttavia, fosse necessario prendere provvedimenti contro il rischio di perforazione o riscaldamento inammissibile sul punto di abbattimento
del fulmine, lo spessore della lamiera metallica
non dovr essere inferiore al valore t indicato nella tabella 5.1.1.5.
Questi spessori t dei materiali richiesti, in genere,
ad esempio per coperture metalliche, non possono
essere rispettati.
Per tubi o serbatoi esiste tuttavia la possibilit di
rispettare questi spessori minimi (spessore di parete). Tuttavia, se l'aumento di temperatura (riscaldamento) sui lati interni del tubo oppure del serbatoio risultasse pericoloso per il fluido contenuto
(pericolo di incendio o di esplosione), questi non
dovranno essere utilizzati come organo di captazione (vedere anche capitolo 5.1.4).
Se i requisiti relativi allo spessore minimo non ven-
60 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 61
Staffa portafilo
per tetto tipo FB2
Art. 253 050
Elemento
di dilatazione
Treccia di ponticellamento
art. 377 015
Collegamento
flessibile
Distanza delle
staffe ca. 1m
Staffa portafilo
per tetto tipo FB
Art. 253 015
62 BLITZPLANER
www.dehn.it
impianti di aerazione. Il modo in cui queste strutture devono essere trattate, verr spiegato nel
capitolo 5.1.8.
Ponticello
Sfera rotolante
Punta di captazione
Scossalina metallica
Parapetto
Figura 5.1.3.5 Esempio per la protezione di un attico metallico quando non ammessa la perforazione
(vista frontale)
www.dehn.it
BLITZPLANER 63
Distanza
delle staffe ca. 1 m
~70
00
00
~3
~3
~9
0
Collegamento
flessibile
Figura 5.1.3.6 Guaina impermeabilizzante staffa portafilo per tetto piano tipo KF / KF2
della guaina. In questo modo viene evitato lo slittamento del tondino di captazione sulle coperture
piane.
Con una pendenza del tetto superiore al 5%, ogni
staffa portafilo deve essere provvista di fissaggio.
Le staffe portafilo, con guaine impermeabilizzanti
fissate meccanicamente, devono essere posizionate immediatamente accanto al fissaggio della
guaina.
Durante questi lavori occorre osservare, che i lavori di saldatura e incollatura sulla copertura impermeabile possono avere delle conseguenze sulla
garanzia per l'impermeabilizzazione.
I lavori devono quindi essere eseguiti solo dopo
aver consultato la ditta esecutrice della copertura,
oppure devono essere eseguiti direttamente da
quest'ultima (Figura 5.1.3.6).
Dettaglio B
Dettaglio A
64 BLITZPLANER
Abitazione
www.dehn.it
0,15 m
4m
0,25 m
5m
0,35 m
6m
0,45 m
*) valori consigliati
Tabelle 5.1.4.1 Protezione contro i fulmini per coperture in metalloAltezza delle punte di captazione
Punta di
captazione
Figura 5.1.4.3 Impianto di captazione per coperture in metallo - Protezione contro la perforazione
1
2
Connettore parallelo
Fe/tZn
Art. 307 000
Punta di
captazione
2 Staffa portafilo
per coperture metalliche
guida libera,
staffa portafilo DEHNgrip
INOX
Art. 223 011
Al
Art. 223 041
3 Staffa portafilo
per coperture metalliche
guida fissa,
con cavallotto
INOX
Art. 223 010
Al
Art. 223 040
Staffa portafilo
a guida libera
Treccia di
ponticellamento
Connettore KS
Connessione
alla copertura
Ponticello
Figura 5.1.4.4a Staffa portafilo per tetto in metallo - Lamiera con ribordatura tonda
www.dehn.it
BLITZPLANER 65
Occorre osservare che, nel percorso del conduttore, la staffa portafilo che si trova nel punto pi alto
del tetto deve essere con blocco fisso del tondino,
mentre tutte le altre staffe portafilo, a causa della
dilatazione termica dovuta alla variazione di temperatura, devono essere a guida libera (Figura
5.1.4.4b).
66 BLITZPLANER
www.dehn.it
Legenda
conduttore di captazione
punto di connessione
punto di sezionamento
conduttore di terra
calata
Distanze importanti (misure minime)
a 0,6 m captatore / colmo
b 0,4 m captatore / copertura
c 0,15 m gronda / staffa per gronda
d 2,0 m conduttore di captazione /
rami degli alberi
Cos, i captatori a fune su tali tetti (in canna palustre, paglia o stiancia) devono essere stesi su sostegni isolanti. Anche nella zona della gronda devono
essere rispettate determinate distanze.
Per il montaggio successivo di un sistema di protezione contro i fulmini su un tetto, le distanze devono essere mantenute maggiori, in modo che anche
dopo una nuova copertura del tetto le misure
minime vengano in ogni caso rispettate.
Se ci non fosse possibile, da realizzare un efficiente sistema di protezione contro i fulmini tramite impianto LPS esterno isolato con aste di captazione vicino all'edificio, oppure con funi o reti di
captazione tese tra dei pali di fianco alla struttura.
2
3
Pos
1
2
3
4
5
6
Descrizione
cappello con asta
palo di legno
staffa portafilo per tetto
staffa per gronda
tirante
captatore p. es. corda Al
sec. DIN
48811 A
48812
48827
48827 B
Art.
145 309
145 241
240 000
239 000
241 002
840 050
www.dehn.it
BLITZPLANER 67
Se un tetto morbido
confina con una
copertura metallica
e l'edificio deve
essere protetto con
un impianto LPS
esterno, tra il tetto
morbido ed il resto
del tetto dovr essere
inserita
una
copertura non conduttiva
elettricamente, p. es. mateFigura 5.1.5.3 Tetto in canna palustre
riale plastico, di
almeno 1 m di larghezza.
I rami degli alberi devono essere tenuti ad una
distanza di almeno 2 m dal tetto morbido. Se gli
alberi si trovano molto vicini ad un edificio e lo
superano in altezza, sul bordo del tetto di fronte
agli alberi (spigolo della grondaia, colmo) dovr
essere installata una fune di captazione, che deve
essere collegata all'impianto di protezione dai fulmini. Le distanze necessarie devono essere mantenute.
Un'altra possibilit per proteggere gli edifici con
tetto morbido dalla fulminazione, l'installazione
di un palo di captazione, che pone l'intero edificio
all'interno del volume protetto.
Questo descritto nel capitolo 5.1.8 "Impianti di
captazione isolati" (palo di captazione componibile in acciaio per la protezione contro i fulmini).
Una nuova possibilit della protezione contro i fulmini, architettonicamente gradevole, l'impiego
di calate isolate.
68 BLITZPLANER
Esempio per linstallazione di calate isolate: ristrutturazione del tetto di una fattoria storica (Figura
5.1.5.4).
In riguardo ai sempre maggiori danni nel settore
fulmini e sovratensioni dalla parte di alcuni assicuratori, esiste la richiesta di adottare misure di protezione contro i fulmini e sovratensioni nella stipulazione o nella modifica di contratti esistenti. La
base per l'estimazione del rischio la valutazione
del rischio secondo CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2)
Per la fattoria storica venne eseguito un sistema di
protezione contro i fulmini con livello di protezione III.
Per la progettazione del sistema di captazione
sono in prima parte da determinare, con l'aiuto
della sfera rotolante, le rispettive zone protette.
Secondo le definizioni normative, per il livello di
protezione III il raggio della sfera rotolante di 45
m. Cos per il sistema di captazione venne calcolata un'altezza di 2,30 m, che mette in zona protetta
i due camini sul colmo e i tre nuovi lucernari su un
lato del tetto (Figura 5.1.5.5)
Per un sostegno sufficientemente elevato del sistema di captazione e il collocamento delle calate isolate venne scelto un tubo portante in vetroresina.
Per dare sufficiente stabilit meccanica, nella parte
inferiore il tubo portante realizzato in alluminio.
Da quest'area per effetti induttivi possono formarsi delle scariche pericolose verso parti metalliche
nelle vicinanze. Per evitare questo, nel raggio di
1 m dall'organo di captazione non si trovano delle
parti collegati a terra o delle apparecchiature elettriche.
L'isolamento elettrico tra dispositivo di captazione
e di calata da una parte e tra i corpi metallici e i
componenti dell'impianto elettrico e del sistema
informatico all'interno della struttura da proteggere dallaltra, pu essere raggiunto rispettando la
distanza di sicurezza s tra queste parti non isolate.
La distanza di sicurezza deve essere calcolata
secondo CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3). La calata isolata HVI corrisponde a una distanza di sicurezza
equivalente in aria di s = 0,75 m oppure in caso di
muratura s = 1,50 m. La sistemazione della calata
raffigurata in figura 5.1.5.6.
La conduttura HVI, viene installata all'interno del
tubo portante. L'equipotenzializzazione, dovuta
www.dehn.it
1m
1,5 m
Sostegno in
vetroresina-AL 50 mm
nte
con
r=
45m
ola
ot
ar
Sfe
10 m
2m
condttura HVI
(sotto tetto)
conduttore di terra
punto di sezionamento
copertura in canna
13 m
Sostegno con
conduttura HVII interna
Pellicola
impermeabile
Colmo di canna
Travetto
EBB
Passaggio del
cornicione
Legenda:
calata
conduttura HVI
(sotto tetto)
Conduttura HVI
interna
conduttore di terra
E-EBB
punto di sezionamento
copertura in canna
Figura 5.1.5.6 Descrizione di principio e illustrazione della posa della calata lungo le capriate
www.dehn.it
BLITZPLANER 69
Fungo di captazione
dopo l'asfaltatura
Attenzione:
Vietato l'accesso al parcheggio durante i temporali!
h = 2,5 m + s
r
Fune di
captazione
supplementare
Fungo di captazione
Art. 108 001
70 BLITZPLANER
www.dehn.it
da fulmine, che possono essere condotte all'interno dell'edificio attraverso i conduttori di alimentazione. L'equipotenzialit antifulmini per tali conduttori assolutamente necessaria.
www.dehn.it
ne a maglie, una larghezza delle maglie dipendente dal livello di protezione scelto (vedere capitolo
5.1.1, tabella 5.1.1.3). Un dispositivo di captazione
installato nello strato di copertura dopo alcuni
anni difficilmente da controllare, dal momento
che le punte o i funghi di captazione, a causa della
crescita della vegetazione, non sono pi visibili e
possono essere danneggiati durante i lavori di
manutenzione. A questo si aggiunge il pericolo di
corrosione per i conduttori di captazione inseriti
nel manto di copertura.
I conduttori delle maglie di captazione distribuite
in modo regolare sopra il manto di copertura sono,
malgrado la crescita della vegetazione, controllabili, e possibile in qualsiasi momento, attraverso
le punte e le aste di captazione, alzare il livello dell'impianto di captazione e farlo "crescere insieme
alla vegetazione". Per la creazione di impianti di
captazione esistono diverse possibilit. Di solito
viene installata sulla superficie del tetto, indipendentemente dall'altezza dell'edificio, una rete di
captazione con una larghezza di maglie di 5 x 5 m
(classe di LPS I) fino ad una larghezza massima delle maglie di 15 x 15 m (classe di LPS III). La posizione delle maglie deve essere determinata soprattutto favorendo gli spigoli esterni del tetto ed eventualmente le costruzioni metalliche utilizzate
come impianto di captazione.
Come materiale per impianti di captazione su tetti
verdi si affermato il tondino in acciaio inossidabile (INOX) AISI 316.
Per l'installazione del tondino nel manto di copertura (nel substrato di terra o granulato) non deve
essere utilizzato tondino in alluminio (Figure da
5.1.7.1 a 5.1.7.3).
BLITZPLANER 71
72 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 73
la protezione contro i fulmini viene fornita in singoli elementi componibili, particolarmente comodi per il trasporto.
Ulteriori informazioni (ad esempio montaggio,
costruzione) su questi pali telescopici in acciaio per
la protezione contro i fulmini sono reperibili nelle
istruzioni di montaggio n 1574 (Figure 5.1.8.8 e
5.1.8.9).
74 BLITZPLANER
www.dehn.it
Navata
La navata dovrebbe avere una protezione contro i
fulmini propria, che, in caso di campanile annesso,
deve essere collegata attraverso la via pi breve ad
almeno una calata del campanile.
In caso di navata trasversale, il conduttore di captazione lungo il colmo trasversale deve avere una
calata su ogni estremit.
www.dehn.it
BLITZPLANER 75
Campanile
I campanili con un'altezza fino a 20 m devono essere provvisti di una calata. Se il campanile e la navata fanno parte della stessa costruzione, la calata
deve essere collegata attraverso la via pi breve
con il sistema di protezione dai fulmini esterno
della navata (Figura 5.1.9.1). Se la calata del campanile coincide con la calata della navata, pu
essere utilizzata una calata comune. Campanili pi
alti di 20 m dovrebbero avere almeno due calate.
Almeno una di queste calate deve essere collegata
con la protezione contro i fulmini esterna della
navata attraverso la via pi breve.
Le calate dei campanili generalmente devono essere posate sull'esterno dei campanili stessi. La posa
all'interno del campanile non consigliata. Anche
la distanza di sicurezza s verso parti metalliche e
impianti elettrici del campanile (ad esempio orologi, campane) e sotto il tetto (ad esempio impianto
di condizionamento, aerazione e riscaldamento)
deve essere rispettata attraverso una disposizione
della protezione contro i fulmini esterna adeguata. La distanza di sicurezza richiesta pu - in particolare per quanto riguarda l'orologio del campanile - costituire un problema. In questo caso, per evitare scariche pericolose in alcune parti del sistema
di protezione contro i fulmini esterno, la parte
conduttiva verso l'interno pu essere sostituita con
Calata
76 BLITZPLANER
www.dehn.it
vengono collegati attraverso un conduttore metallico (conduttore piatto Fe/tZn 30 x 3,5mm oppure
corda in rame 50 mm2) con il mozzo. Spazzole di
carbonio oppure spinterometri ponticellano poi a
loro volta i cuscinetti a sfera nella testa della navicella, per evitare saldature degli elementi costruttivi rotanti.
Per proteggere in caso di fulminazione le costruzioni sulla navicella, come ad esempio l'anemometro, vengono montate delle aste di captazione o
"gabbie di captazione" (Figura 5.1.10.2).
Come calata viene utilizzata la torre metallica
oppure, per esecuzioni in calcestruzzo precompresso, una calata annegata nel calcestruzzo (filo
Ricettore
Reticolato
tondo Fe/tZn 8.10 mm oppure conduttore piatto Fe/tZn 30 x 3,5 mm). La messa a terra dell'impianto a energia eolica viene realizzata con un
dispersore di fondazione nel basamento della torre e con un collegamento alla maglia di terra dell'edificio operativo. In questo modo viene creato
un "piano equipotenziale", per evitare delle differenze di potenziale in caso di fulminazione.
www.dehn.it
BLITZPLANER 77
Raggio della
sfera (r)
20 m
30 m
45 m
60 m
Lato di
magliatura (M)
5x5m
10 x 10 m
15 x 15 m
20 x 20 m
Lato di magliatura M
Calata
Angolo di protezione
Asta di captazione
con punta
h2
Asta di captazione
Sfera
rotolante
r
h1
Controventatura
Dispersore
78 BLITZPLANER
Treppiede
variabile
www.dehn.it
Zona
1
2
3
4
5
6
7
8
9
sicurezza delle
aste di captazione contro
il ribaltamento;
Figura 5.1.11.4 Mappa italiana con le zone di ventosit e i relativi valori per la pressione del vento e la
massima velocit del vento
www.dehn.it
rispetto delle
distanze di sicurezza
necessarie verso l'oggetto da proteggere, anche
sotto l'effetto del carico
di vento (evitare flessioni
inammissibili).
BLITZPLANER 79
80 BLITZPLANER
www.dehn.it
Momento
flettente
(Nm)
Asta di captazione
senza sostegno
(Lunghezza = 8,5 m)
Momento
flettente
(Nm)
Asta di captazione
con sostegno
(Lunghezza = 8,5 m)
Figura 5.1.11.5 Confronto del momento flettente su aste di captazione indipendenti senza e con sostegno (lunghezza = 8,5 m)
www.dehn.it
BLITZPLANER 81
zione. I carichi dovuti al vento provocano la flessione delle aste di captazione. La flessione dell'asta ha
come conseguenza una variazione del volume da
proteggere. Gli oggetti da proteggere non si trovano pi nel volume protetto e/o le distanze di sicurezza non vengono pi rispettate.
L'utilizzo del modello di calcolo su un'asta di captazione indipendente senza e con sostegno conduce
ai risultati seguenti (Figure 5.1.11.6 e 5.1.11.7).
Dal calcolo risulta, per l'esempio selezionato, uno
spostamento di ca. 1150 mm della punta dell'asta
di captazione con sostegno. Senza sostegno si verificherebbe uno scostamento di ca. 3740 mm, un
valore teorico, che supera il limite di rottura dell'asta di captazione in esame.
Realizzazione:
I sostegni creano un "punto di posizionamento"
supplementare attraverso il quale le sollecitazioni
di flessione presenti nell'asta di captazione vengono ridotte considerevolmente. Senza sostegno
supplementare le aste di captazione non resisterebbero alle sollecitazioni con velocit del vento a
145 km/h. Per questo motivo le aste di captazione
a partire da un'altezza di 6 m sono dotate di sostegni.
Oltre ai momenti flettenti, il calcolo FEM fornisce
anche le forze di trazione che si verificano nei
sostegni e per le quali deve pure essere garantita
la resistenza.
Determinazione della flessione dell'asta di captazione causata dal carico dovuto al vento
Un altro risultato di calcolo importante del modello FEM la flessione della punta dell'asta di capta-
82 BLITZPLANER
Realizzazione:
Sostegni supplementari al di sopra di una determinata altezza dell'asta portano a una notevole riduzione di tali deviazioni. Inoltre, si riduce anche il
carico di flessione sull'asta.
Conclusione
La resistenza al ribaltamento, alla rottura e alla
flessione sono fattori decisivi per la progettazione
delle aste di captazione. Basamento e asta di captazione devono essere coordinati, in modo che le
sollecitazioni che si verificano a causa della velocit del vento corrispondente alla zona di installa-
www.dehn.it
5.2 Calate
Per calata si intende il collegamento elettrico tra il
dispositivo di captazione e l'impianto di messa a
terra. Le calate devono condurre la corrente da fulmine captata verso l'impianto di messa a terra,
senza creare danni all'edificio, ad esempio a causa
di un eccessivo riscaldamento.
Per ridurre il rischio di danni durante la scarica della corrente da fulmine verso l'impianto di terra, le
calate devono essere posate in modo tale, che dal
punto d'impatto del fulmine verso terra
esistano diversi percorsi paralleli della corrente,
la lunghezza dei percorsi della corrente sia la
pi corta possibile (diritta, verticale, senza spire),
i collegamenti verso i corpi metallici della
struttura siano realizzati in tutti i punti necessari (distanza < s; s = distanza di sicurezza).
www.dehn.it
Classe LPS
Distanza tipica
10 m
II
10 m
III
15 m
IV
20 m
BLITZPLANER 83
q
mm2
Classe LPS
Alluminio
III + IV
II
III + IV
Ferro
II
III + IV
Rame
II
III + IV
INOX
II
146
454
1120
56
143
309
12
28
52
37
96
211
12
22
190
460
940
78 10 mm
4
9
* fusione / evaporazione
17
15
34
66
78
174
310
16
50
8 mm
Tabella 5.2.2.1 Aumento massimo della temperatura T in K di diversi materiali per calate
In primo luogo le calate vengono ancorate direttamente sull'edificio (senza alcuna distanza). Un criterio per la posa direttamente sull'edificio l'aumento di temperatura che si verifica in caso di fulminazione sul sistema di protezione controi fulmini.
Se la parete composta da materiale difficilmente
o moderatamente infiammabile, le calate possono
essere installate direttamente sul muro o al suo
interno.
In base alle indicazioni contenute nei regolamenti
edilizi dei vari paesi, solitamente non vengono utilizzati materiali di costruzione facilmente infiammabili. Perci le calate possono essere montate
direttamente sugli edifici.
Il legno con una massa specifica di oltre 400 kg/m2
e uno spessore di oltre 2 mm viene considerato
come moderatamente infiammabile. Per questo, la
calata pu essere applicata anche su pali in legno.
Se la parete costituita da materiale facilmente
infiammabile, le calate possono essere installate
direttamente sulla superficie della parete, a condizione che l'aumento di temperatura prodotto dal
passaggio di corrente non sia pericoloso.
L'aumento di temperatura massimo T in K dei
diversi conduttori, a seconda del livello di protezione, riportato nella tabella 5.2.2.1. In base a
questi valori di solito permesso posare le calate
anche dietro ad un isolamento termico, dal
momento che questi aumenti di temperatura non
costituiscono pericolo di incendio per l'isolamento.
L'utilizzo di un rivestimento in PVC supplementare, in caso di calata posata dentro o dietro un iso-
84 BLITZPLANER
l2
l3
www.dehn.it
www.dehn.it
Pluviali possono
essere utilizzati
come calate soltanto se saldati
o rivettati
Tondino INOX
10 mm
BLITZPLANER 85
Profilato verticale
Ancoraggio da parete
Fuga di
dilatazione
Supporti orizzontali
Fuga di
dilatazione
Ponticello
Art. 377 115
Ponticello
Art. 377 015
Figura 5.2.2.2.1 Utilizzo di elementi naturali - Nuove strutture in elementi prefabbricati in calcestruzzo
Nota:
In caso di calcestruzzo precompresso, deve essere
considerato il particolare rischio di eventuali
influenze meccaniche inammissibili, dovute alla
corrente da fulminazione e derivanti dalla connessione al sistema di protezione contro i fulmini.
In caso di calcestruzzo precompresso il collegamento tramite tiranti o funi pu essere effettuato
solo se si trova al di fuori della zona di tenditura.
Prima dell'utilizzo di tiranti o funi tenditrici come
calate, deve essere richiesta l'approvazione del
costruttore della struttura.
Se l'armatura delle strutture esistenti non collegata in modo elettricamente continuo, essa non
pu essere utilizzata come calata. In questo caso
dovranno essere posate delle calate esterne.
86 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 87
Passaggio/collegamento
Copertura
Isolamento termico
Rivestimento in legno
Scossalina
metallica
Distanza di
sicurezza s
45 m
7,5 m
15 m
Struttura metallica
Figura 5.2.2.4.1 Dispositivo di captazione per tetti di grandi dimensioni Calate interne
88 BLITZPLANER
Cortile
Perimetro > 30m
30 m
Calata interna
www.dehn.it
Fissaggio meccanico
s
s
Calata
www.dehn.it
base al livello di protezione. Tutte le parti meccaniche utilizzate devono poter resistere alla corrente
parziale da fulmine prevista. Per molti gestori del
radiomobile tutte le strutture in acciaio e di sostegno dell'antenna devono essere eseguite per
ragioni di standardizzazione secondo la classe di
protezione I. Il collegamento deve essere effettuato sulla via pi breve: questo, tuttavia, non rappresenta un problema, dal momento che sui tetti piani, i conduttori di captazione sono di solito disposti a maglia. Se sull'edificio ospitante installato
un LPS esterno funzionante, questo possiede una
priorit pi alta rispetto all'impianto di messa a
terra per l'antenna.
In base al modello di progettazione in una riunione di cantiere sar da stabilire il tipo di LPS esterno
da realizzare:
Se anche le apparecchiature del sistema (shelter) si trovano sul tetto, da preferire la posa
del cavo di alimentazione all'esterno del fabbricato.
Se le apparecchiature del sistema si trovano sul
tetto ed prevista una costruzione con palo
(unico) centrale, l'impianto verr dotato di LPS
isolato.
Se le apparecchiature del sistema si trovano
all'interno dell'fabbricato, preferibile la realizzazione di un LPS isolato. In questo caso
occorrer prestare attenzione a limitare le
dimensioni superficiali dell'impianto per contenere i costi per LPS isolato entro un limite
commercialmente accettabile.
L'esperienza ha dimostrato che in molti casi, su
impianti di protezione contro i fulmini esistenti,
sono presenti dei vecchi difetti, che compromettono l'efficacia dell'impianto. Anche se il "collegamento" dell'impianto di trasmissione all'LPS esterno effettuato correttamente, questi difetti possono causare dei danni all'edificio.
BLITZPLANER 89
5.2.4.1
5.2.4.2
Conduttore
interno
Isolante
90 BLITZPLANER
Prossimit
Figura 5.2.4.1.1 Sviluppo teorico di una scarica in superficie su una calata isolata senza rivestimento speciale
www.dehn.it
lante. Gi con tensioni impulsive indotte relativamente piccole, si innescono delle scariche superficiali sugli avvicinamenti (p. es. tra staffe portafili
metalliche collegate a terra e il punto di connessione), che possono portare a una scarica totale lungo
la superficie per grandi distanze del conduttore.
Critiche, riguardante l'innesco di scariche superficiali sono zone, nelle quali si incontrano materiale
isolante, metalli (a potenziale di alta tensione o
messi a terra) e aria. Questo ambiente, visto sotto
l'aspetto dell'alta tensione, fortemente sollecitato perch pu essere il punto di partenza per scariche superficiali e causare una ridotta rigidit dielettrica. Scariche in superfice possono istaurarsi
ogni qual volta, quando componenti normali
(diretti in verticale sulla superficie isolante) del
campo elettrico superano la tensione d'innesco per
la scarica superficiale e componenti di campo che
tangenzialmente (in parallelo alla superfice isolante) propagano l'estensione della scarica superficiale (Figura 5.2.4.1.1).
La tensione di innesco della scarica in superficie
determina la tenuta del sistema isolante e ha valori intorno ai 250 - 300 kV di tensione impulsiva da
fulmine.
Con il cavo unipolare di esecuzione coassiale raffigurato in figura 5.2.4.1.2 - conduttura HVI - si
possono evitare le scariche in superficie e condurre
a terra in sicurezza le correnti da fulmine.
Calate isolate con controllo del campo e guaina
semiconducente, tramite condizionamento mirato
del campo elettrico nella zona del punto di collegamento, evitano le scariche in superficie. Permettono di condurre la corrente da fulmine nel cavo
speciale e assicurano di scaricare in sicurezza la corrente da fulmine, rispettando la distanza di sicurezza s necessaria. Lo schermo semiconduttore del
Collegamento al
sistema di captazione
Lmax =
km s
ki kc
Terminale
Accoppiamento
della corrente
da fulmine
Conduttore
Isolamento di tenuta
all'alta tensione
Guaina
semiconduttore
Collegamento al
sistema equipotenziale
www.dehn.it
BLITZPLANER 91
LPS isolato
Nota: Rilevare situazione esistente
Punta di captazione
Coduttura HVI II
Zona
terminale
Sostegno in vetroresina/Al
Messa a terra cavo antenna
Dispositivo di captazione
Alimentazione BT
BTS
Terminale
Conduttore nudo
Conduttori equipotenziali
Figura 5.2.4.2.1 Integrazione di una nuova antenna 2G/3G nell'esistente impianto di protezione contro i fulmini, tramite uso del conduttore HVI
92 BLITZPLANER
www.dehn.it
Conduttore ad anello
Copertura metallica
nel volume protetto
del captatore isolato
Terminale
Collegamento
equipotenziale
Struttura metallica
collegata a terra
Canaletta
Distanza di
sicurezza s
Conduttura HVII
Armatura
Discesa con
conduttura HVI
Canaletta
Dispersore di fondazione
Figura 5.2.4.2.4 Rispetto della distanza di sicurezza necessaria con
la calata isolata a potenziale regolato (HVI)
www.dehn.it
BLITZPLANER 93
Conduttura HVI
4
3
1
Anello isolato
94 BLITZPLANER
La posa dei cavi (cavi coassiali) delle quattro antenne agli angoli della superficie del tetto stata
effettuata in prossimit dell'attico fino all'angolo
a sud-ovest. Da qui i cavi sono stati condotti attraverso una canalina metallica, che collegata con
l'attico del tetto del 7 e 6 piano, al locale BTS al
6 piano.
La discesa dei cavi dall'antenna centrale stata
realizzata anch'essa per mezzo di una canalina
metallica direttamente al 2 locale BTS sul lato nordest dell'edificio fino al 6 piano. Anche questa
canalina collegata con gli attici perimetrali.
L'edificio era equipaggiato con un impianto di
protezione contro i fulmini. La nuova installazione
dell'LPS esterno per la protezione dell'edificio e
delle persone stata progettata secondo la norma
di protezione contro i fulmini CEI EN 62305-3.
Durante la realizzazione degli impianti di antenne
sono stati presi degli provvedimenti di equipotenzialit e di messa a terra dell'impianto secondo CEI
EN 60728-11.
La messa a terra dei sistemi per non stata effettuata al dispersore a livello del suolo separata dal
LPS esterno esistente, ma direttamente al sistema
di captazione.
Di conseguenza, in caso di scarica di un fulmine, le
correnti parziali da fulmine vengono condotte
all'interno dell'edificio attraverso gli schermi dei
cavi coassiali. Queste correnti parziali da fulmine
non solo mettono in pericolo le persone, ma anche
www.dehn.it
anello perimetrale isolato eseguito separatamente su sostegni isolati in poliestere rinforzato, altezza dei sostegni secondo il calcolo della
distanza di sicurezza necessaria;
calate provenienti dall'anello perimetrale isolato che passano attraverso i rispettivi attici in
metallo e la facciata metallica, condotte verso
le calate al 6 piano con la necessaria distanza
di sicurezza rispetto all'attico inferiore (Figura
5.2.4.3.3)
anello perimetrale supplementare, interconnessione di tutte le calate, all'altezza di ca. 15
m dell'edificio, per ridurre la necessaria distanza di sicurezza s del dispositivo di captazione e
di calata (Figure 5.2.4.3.4 e 5.2.4.4.1).
I diversi passi di implementazione, descritti nel dettaglio, sono riassunti nella figura 5.2.4.3.4. E'
importante anche sottolineare, che il concetto di
realizzazione stato discusso nel dettaglio con
l'installatore dell'impianto, per evitare errori in
fase di esecuzione.
Durante la progettazione della protezione contro i
fulmini esterna si fatta attenzione a mantenere
all'interno del volume protetto/angolo di protezione dell'impianto di captazione anche il terrazzo
sul tetto al 6 piano (Figura 5.2.4.3.1) e le strutture
pi basse (Figura 5.2.4.3.4).
Punta di captazione
Conduttura HVI
Conduttore
ad anello
isolato
Collegamento
equipotenziale
Conduttura HVI
Anello perimetrale
www.dehn.it
BLITZPLANER 95
7 piano
6 piano
L2
kc2
5 piano
4 piano
Conduttore ad anello
3 piano
Calata
kc3
L3
2 piano
1 piano
PT
96 BLITZPLANER
Conduttore equipotenziale
kc1
L1
Come calata isolata stato utilizzato un cavo speciale, DEHNconductor, di tipo HVI, con il quale
stato possibile mantenere la distanza di sicurezza s
= 0,75 (aria) / 1,5 m (muratura).
2)
3)
Il sistema di calata composto da sei calate dall'anello, ad altezza +27,3 m, fino all'anello supplementare, a livello + 15,0 m. L'anello a livello + 15,0
m collegato al dispersore ad anello tramite le sei
calate della struttura residenziale e quattro ulteriori calate sulle parti dell'edificio annesso.
Questo produce una distribuzione della corrente
diversificata nelle singole zone, che doveva essere
considerata durante la progettazione dell'impianto di protezione contro i fulmini.
L'equipotenzialit necessaria e la messa a terra
delle componenti dell'antenna sulla superficie del
tetto (considerando le canaline, le facciate metalliche e gli attici sulle due superfici del tetto) sono
state ottenute attraverso due ulteriori cavi di messa a terra H07V-R 1 x 25mm2, collegati al sistema
equipotenziale delle singole stazioni BTS.
Con la realizzazione di questo impianto di captazione isolato sul piano del tetto e sulle strutture
dell'antenna, nonch con le calate isolate nelle
zone con parti metalliche dell'edificio, viene evitata l'infiltrazione di correnti parziali da fulmine
all'interno dell'edificio.
www.dehn.it
Materiale
Configurazione
Sezione
Commento10)
minima mm2
Rame
nastro massiccio
tondo massiccio7)
cordato
tondo massiccio3), 4)
508)
508)
508)
2008)
2 mm di spessore minimo
8 mm di diametro
1,7 mm di diam. min. di ciascun cond. elementare
di diametro 16 mm
Rame
stagnato1)
nastro massicio
tondo massiccio7)
cordato
508)
508)
508)
2 mm di spessore minimo
8 mm di diametro
1,7 mm di diam. min. di ciascun cond. elementare
Alluminio
nastro massiccio
tondo massiccio
cordato
70
508)
508)
3 mm di spessore minimo
8 mm di diametro
1,7 mm di diam. min. di ciascun cond. elementare
Lega di
alluminio
nastro massiccio
tondo massicio
cordato
tondo massicio3)
508)
50
508)
2008)
Acciaio
zincato a
caldo2)
nastro massiccio
tondo massiccio9)
cordato
tondo massiccio3), 4), 9)
508)
50
508)
2008)
Acciaio
inox5)
nastro massiccio6)
tondo massiccio6)
cordato
tondo massiccio3), 4)
508)
50
708)
2008)
2 mm di spessore minimo
8 mm di diametro
1,7 mm di diam. min. di ciascun cond. elementare
16 mm di diametro
1)
2)
Il rivestimento dovrebbe essere liscio, continuo e privo di fondente con uno spessore minimo di 50 m.
3)
Utilizzabile solo per aste di captazione. Per applicazioni dove le sollecitazioni meccaniche come l'azione del
vento non sono critiche, pu essere utilizzata un'asta di max. 1 m di lunghezza con diametro 10 mm con
ancoraggio addizionale.
4)
5)
6)
Per l'acciaio innossidabile immerso nel calcestruzzo e/o in contatto diretto con materiali infiammabili , la
sezione minima dovrebbe essere aumentata a 78 mm2 (10 mm di diametro) per il tondo massiccio e a 75 mm2
(3 mm di spessore) per il nastro massiccio.
7)
In alcune applicazioni, dove la resistenza meccanica non essenziale, i 50 mm2 (8 mm di diametro) possono
essere ridotti a 28 mm2 (6 mm di diametro). In questo caso dovrebbe essere considerata la diminuizione della
distanza tra gli elementi di ancoraggio.
8)
Se i requisiti termici e meccanici sono importanti, queste dimensioni possono essere aumentate a 60 mm2 per
il nastro massiccio e a 78 mm2 per il tondo massiccio.
9)
La minima sezione per evitare la fusione, assumendo un'energia specifica di 10.000 kJ/, pari a 16 mm2
(rame), 25 mm2 (alluminio), 50 mm2 (acciaio) e 50 mm2 (acciaio innossidabile). Per ulteriori informazioni
vedere Allegato E.
10) La
Tabella 5.3.1 Materiale, forma e sezioni minime di conduttori di captazione, aste di captazione e conduttori di discesa
www.dehn.it
BLITZPLANER 97
0,3 m
0,15 m
1,0 m
e = 0,2 m
distanza
adeguata
1,5 m
0,3 m
0,5 m
1,0 m
1,0 m
0,05 m
il pi
possibile vicino
al bordo
Figura 5.4.1 Esempi dettagliati di una protezione contro i fulmini esterna su una struttura con
tetto a falda e tegole
1m
Edificio
0,5 m
Protezione
dalla corrosione
0,3 m
0,3 m
1m
98 BLITZPLANER
www.dehn.it
Acciaio (tZn)
Alluminio
Rame
INOX
Titanio
Stagno
Acciaio (tZn)
no
Alluminio
no
Rame
no
no
no
INOX
Titanio
no
Stagno
www.dehn.it
BLITZPLANER 99
Materiale Coefficiente L
di dilatazione
Formula per il calcolo
106
Acciaio
11,5
1,1 mm/m
Inox
16
Rame
17
Alluminio
Tabella 5.4.1.1
23,5
2,3 mm/m
In seguito verranno riportati come esempio gli elementi attualmente utilizzati (Figura 5.4.2.1a e b e
Tabelle 5.4.2.1a e b).
Non sono state prese in considerazione le misure di
protezione contro i fulmini interne, come ad esempio l'equipotenzialit antifulmine e la protezione
da sovratensioni (vedere a questo proposito il capitolo 6).
In particolare si rimanda ai sistemi di staffe
DEHNsnap e DEHNgrip.
La serie di staffe in materiale plastico DEHNsnap
(Figura 5.4.2.2) idonea come componente base
(tetto o muro). Con il semplice inserimento del
cappuccio il conduttore viene fissato nella staffa
pur mantenendo una sua completa libert di movimento. La particolare tecnica di innesto non esercita alcun effetto di sollecitazione meccanica sulla
chiusura.
Acciaio
Acciaio
innossidabile/Rame
Alluminio
duro,
p. es. tegole
o muratura
Distanza
elementi di
dilatazione
in m
15
20
10
15
10
Utilizzo degli elementi di dilatazione, se non esiste altra compensazione della lunghezza.
Tabella 5.4.1.2 Elementi di dilatazione nella protezione contro i fulmini - Applicazione raccomandata
100 BLITZPLANER
www.dehn.it
16
3
7
1
6
4
11
EBB
13
15
12
14
10
Art.
840 008
840 018
810 335
860 010
202 020
204 109
204 249
204 269
206 109
206 239
204 149
204 179
202 010
202 050
202 080
206 209
206 309
204 006
207 009
275 160
273 740
339 050
339 059
339 100
339 109
10
11
12
13
Art.
Fe/tZn 390 050
INOX 390 059
Fe/tZn 343 000
423 020
301 000
301 009
390 051
377 006
377 015
480 150
275 260
273 730
480 006
14
480 005
15
305 000
306 020
Morsetto a croce
319 201
Morsetto SV
Fe/tZn 308 220
Morsetto SV
INOX 308 229
16 Asta di captazione con attacco per connettore KS 100 100
Asta di captazione bombata da ambo i lati
483 100
Morsetto per asta
380 020
www.dehn.it
BLITZPLANER 101
9
10
11
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
Descrizione articolo
Tondino in acciaio inossidabile 10 mm INOX
Asta di adduzione-Set
Fe/tZn
Morsetto a croce
INOX
Tondino DEHNALU
AlMgSi
Staffa portafilo DEHNsnap
Treccia di ponticellamento
Al
Asta di captazione
AlMgSi
con zoccolo in cemento e base di supporto
Tabella 5.4.2.1b
Art.
860 010
480 150
319 209
840 008
204 120
377 015
104 200
120 340
Pos.
8
9
10
Descrizione articolo
Staffa portafilo per tetto piano
Distanziatore DEHNiso
ZM-Fe/tZn
Conduttore ad anello sollevato
con zoccolo in cemento e base di supporto
e distanziatori
INOX
11 Asta di captazione indipendente
Art.
253 050
106 100
102 340
106 160
105 500
102 BLITZPLANER
www.dehn.it
Staffa portafilo
DEHNsnap
Cappuccio
Corpo base
Staffa portafilo
DEHNgrip
280 mm con regolazione laterale del conduttore per conduttori tondi da 8 mm.
Forza di tensione permanente attraverso molla INOX. Campo di serraggio universale di 180-
Su colmi senza presa a malta, la staffa portafilo DEHNsnap (1) (Figura 5.4.3.3) viene innesta-
www.dehn.it
Figura 5.4.3.2 SPANNsnap con staffa portafilo Figura 5.4.3.3 FIRSTsnap per il montaggio su
in materiale plastico DEHNsnap
staffa di colmo gi esistente
BLITZPLANER 103
Sagomatura
a mano
Piegare il gancio interno
per linstallazione su
coperture in ardesia
Questa applicazione con una graffa in alluminio permette un facile adattamento alla sagoma della scanalatura. E' prevista una rientranza per l'eventuale gancio di sicurezza esistente.
La graffa della staffa pu anche essere fissata
con chiodi (graffa forata).
Staffe portafilo per tetti con graffa preformata, per agganciarle alla scanalatura inferiore
della tegola (Figura 5.4.3.8).
104 BLITZPLANER
www.dehn.it
Sollevare la tegola
Sollevare la tegola
Infilare
la staffa
Infilare
la staffa
Premere
sulla tegola
Premere
sulla tegola
Figura 5.4.3.8 Staffa portafilo per tetti per aggancio nella scanalatura inferiore della tegola
1
1
DEHNsnap
DEH
Nsn
ap
4
3
www.dehn.it
BLITZPLANER 105
Definizioni
Terra
Il terreno come conduttore il cui potenziale elettrico in ogni punto convenzionalmente considerato
uguale a zero. La parola "terra" utilizzata anche
per indicare sia la terra come luogo che la terra
come materiale, ad esempio il tipo di terreno:
humus, argilla, sabbia, ghiaia e roccia.
Terra di riferimento (terra lontana)
Parte superficiale della terra, fuori dall'area di
influenza di un dispersore o di un impianto di terra, nel quale tra due punti qualsiasi non si hanno
percettibili differenze di potenziale dovute alla
corrente terra (Figura 5.5.1).
Dispersore
Conduttore in contatto elettrico con il terreno, o
conduttore annegato nel calcestruzzo a contatto
con il terreno (include anche dispersori di fondazione).
Impianto di terra
Sistema limitato localmente costituito da dispersori o parti metalliche in contatto con il terreno di
efficacia uguale a quella dei dispersori (ad esempio
armature di fondazioni in calcestruzzo, guaine
metalliche di cavi a contatto con il terreno, ecc.).
Conduttore di terra
un conduttore che collega una parte dell'impianto da mettere a terra con un dispersore o che collega tra loro pi dispersori, posato fuori dal terreno o interrato nel terreno e da esso isolato.
Si possono distinguere:
piatto/bandella di terra, dispersore con profilo a
croce e dispersore tondo (innestabile).
106 BLITZPLANER
Tipi di resistenza
www.dehn.it
UT Tensione di terra
UB Tensione di contatto
UB1 Tensione di contatto senza controllo del
potenziale (al dispersore di fondazione)
UB2 Tensione di contatto con controllo del
potenziale (dispersore di fondazione +
dispersore di controllo)
US Tensione di passo
Potenziale di superficie
FE Dispersore di fondazione
SE Dispersore di controllo (annello)
SE
FE
1m
UB2
UT
FE
US
UB1
FE + SE
Terra di riferimento
Figura 5.5.1 Potenziale di superficie e tensioni su dispersore di fondazione FE e dispersore di controllo SE percorso da corrente
Resistenza di terra
RA di un dispersore la resistenza tra il dispersore
e la terra di riferimento. RA praticamente una
resistenza ohmica.
Resistenza di terra impulsiva
Rimp la resistenza che si riscontra durante il passaggio delle correnti da fulmine tra un punto dell'impianto di terra e la terra di riferimento.
www.dehn.it
BLITZPLANER 107
Linee di livello
a) Elettrodo a sfera
in profondit
b) Elettrodo a sfera
vicino alla superficie
R = E
RA = 161
160
Resistenza di terra RA ()
l
q
calcestruzzo
ca. 90%
140
palude, torba
agricolo, argilla
120
sabbioso umido
100
sabbioso secco
terreno pietrisco
80
terreno ghiaioso
60
calce
40
fiume, lago
acqua marina
20
0,1
1
10
100
2 3 4 5
Distanza x (m)
108 BLITZPLANER
1000
10000 E
in m
www.dehn.it
e
+ E in %
30
Profondit > 1,5 m
20
10
Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov.
0
Dic.
10 Gen. Feb. Mar. Apr. Mag.
20
30
E in %
Strumento
di misura
volmente a seconda della profondit di interramento del dispersore. A causa del coefficiente di
temperatura del terreno negativo ( = 0,02 ...
0,004), le resistenze specifiche del terreno raggiungono il valore massimo in inverno e il valore minimo in estate. Si consiglia, quindi, di convertire i
valori di misura dei dispersori in valori massimi presunti, dal momento che anche in condizioni di
tempo sfavorevoli (temperature minime) non
devono essere superati i valori ammessi. Il percorso
della resistivit del terreno E dipendente dalla stagione (temperatura del terreno) pu essere rappresentato con un'approssimazione abbastanza
buona attraverso una curva sinusoidale, che presenta il valore massimo circa a met febbraio e il
valore minimo circa a met agosto. Analisi approfondite hanno inoltre dimostrato, che per dispersori interrati a una profondit non superiore a 1,5
m, le variazioni massime della resistivit del terreno rispetto al valore medio sono di circa 30%
(Figura 5.5.5).
Per dispersori interrati a una maggiore profondit
(in particolare i dispersori verticali) le variazioni
non superano il 10%. Sulla base del percorso
sinusoidale della resistivit del terreno riportata
nella figura 5.5.5, la resistenza di terra RA di un
impianto di terra, misurata in un determinato giorno, pu essere convertita facilmente nel valore
massimo prevedibile.
RA =
E 100
2 rK
rK
2t
2
1+
profondit di interramento in cm
rK
www.dehn.it
Misura
Per la determinazione della resistivit del terreno
E si utilizza un ponte di misurazione con 4 morsetti, che lavora secondo il metodo dellazzeramento.
La figura 5.5.6 illustra lo schema di questo metodo
di misura denominato metodo WENNER. La misura
BLITZPLANER 109
E = 2 e R
R
resistenza misurata in
Dispersore ad anello
Dispersore a maglia
Dispersore a piastra
Formula empirica
Grandezza ausiliaria
RA =
2 E
l
RA =
E
l
RA =
2 E
3 d
d = 1,13
RA =
E
2 d
d = 1,13
RA =
E
4,5 a
RA =
E
d
d = 1, 57
RA
E
l
d
A
a
Resistenza di terra ()
Resistivit del terreno (m)
Lunghezza del dispersore (m)
Diametro del dispersore ad anello, dellarea equivalente o di un dispersore a semisfera (m)
Area (m2) circondata da un dispersore ad anello o a maglie
Lato (m) di un dispersore a piastra quadrata, con piastra rettangolare per a da inserire: b c ,
dove b e c indicano i due lati del rettangolo
V Volume (m3) di un singolo dispersore di fondazione
Tabella 5.5.1 Formule per il calcolo della resistenza di terra RA per i diversi tipi di dispersori
110 BLITZPLANER
www.dehn.it
Resistenza di terra RA ()
100
E = 100 m
0,5
Figura 5.5.9
E = 500 m
50
l
E
ln
r
l
Dipendenza della resistenza di terra RA dalla lunghezza I del dispersore orizzontale con diversa resistivit
del terreno E
Direzione longitudinale
UE
100
80
40
20
50 cm
t = 0 cm
a
Distanza a (m) dal dispersore
Direzione laterale
UE
100
80
40
20
100 cm
50 cm
60
100 cm
60
t
2m
100
1,5
RA =
Figura 5.5.7
Profondit di interramento
E = 200 m
50
%
100
80
60
40
20
t = 0 cm
a
Distanza a (m) dal dispersore
RA =
2 E
l
Figura 5.5.8 Tensione di terra UE tra il conduttore di terra e la superficie del terreno, in base alla distanza dal dispersore per
una bandella (lunga 8 m) a profondit diverse
www.dehn.it
BLITZPLANER 111
Dispersore verticale
La resistenza di terra RA di un dispersore verticale
si calcola utilizzando la formula:
RA =
l
E
ln
r
2 l
RA resistenza di terra in
E resistivit del terreno in m
l
RA =
E
l
Combinazione di dispersori
Quando vengono posati alcuni dispersori verticali
in vicinanza (condizionato dalla situazione locale),
la distanza tra i singoli dispersori dovrebbe corrispondere almeno alla loro profondit d'inserimento. I singoli dispersori sono da collegare tra di loro.
Le resistenze di terra calcolate in base alle formule
e i risultati di misura riportati nei diagrammi valgono sia per la corrente continua che per la corrente
alternata a bassa frequenza e a condizione che il
dispersore abbia unestensione relativamente limitata (poche centinaia di metri). Per lunghezze
maggiori, ad esempio per dispersori orizzontali, si
deve aggiungere l'impedenza per la corrente
alternata.
Inoltre, le resistenze di terra calcolate non valgono
per le correnti da fulmine. Qui prevale la parte
induttiva, che, per una maggiore estensione dell'impianto di messa a terra, pu portare a dei valori pi elevati della resistenza di terra impulsiva.
Aumentando la lunghezza dei dispersori orizzontali o verticali oltre i 30 m, si ottiene solamente una
Resistenza di terra RA ()
Resistenza di terra RA ()
E = 200 m
14
100
12
80
l = 10 m
10
8
E = 500 m
60
6
l = 25 m
4
40
E = 200 m
20
0,5
E = 100 m
l
6
10
12
14
16
18
1,5
20
112 BLITZPLANER
l = lunghezza lato
Figura 5.5.11 Resistenza di terra RA dei dispersori radiali incrociati
(90) in base alla profondit di interramento
www.dehn.it
RA =
l
E
ln + 1, 75
r
4 l
RA =
E
2 d
Tensione
%
100
80
II
60
d=
40
4A
I
20
A
20
30 m
isu
ra
10
45
Di
re
zio
ne
d = 1,1 b
Direzione misura II
Lunghezza lato 25 m
Figura 5.5.12 Tensione totale di terra UE tra conduttore di terra e superficie del terreno del dispersore radiale (90) in base alla
distanza dal punto centrale di incrocio (profondit di interramento 0,5 m)
www.dehn.it
BLITZPLANER 113
Z
RA
n
nl
160
140
= 150
= 10
= 1 ... 4
= 300 m
20
n = 20
10
120
10
n=4
100
n=1
80
60
3
40
2
2
RA = 10
20
0,5
0
Z
RA
n
l
t s
p
n
a
l
10
a
l
fattore di riduzione
numero dei dispersori in parallelo
distanza media tra i dispersori
lunghezza media del dispersore
Figura 5.5.13 Resistenza di terra impulsiva Rimp di dispersori orizzontali a uno o pi elementi radiali di pari lunghezza
Dispersore di fondazione
La resistenza di terra di un conduttore metallico
nella fondazione in calcestruzzo pu essere calcolata approssimativamente con la formula per
dispersori emisferici:
RA =
E
d
d = 1, 57
V
Per il calcolo della resistenza di terra occorre osservare, che il dispersore di terra pu essere efficace
solamente, se il corpo in calcestruzzo presenta una
grande superficie di contatto con il terreno circostante. I rivestimenti isolanti e idrorepellenti
aumentano notevolmente la resistenza di terra
oppure isolano il dispersore di fondazione
(Figura 5.5.2).
114 BLITZPLANER
RA =
RA '
p
RA la resistenza di terra media del dispersore singolo. Il fattore di riduzione p pu essere ricavato
dalla figura 5.5.14 in base alla lunghezza del
dispersore, la distanza tra i dispersori singoli e il
numero dei dispersori.
Combinazione di dispersori orizzontali e verticali
Se con i dispersori verticali si ottiene una resistenza di terra sufficiente, ad esempio per la maggiore
umidit del terreno nei strati pi profondi, i
dispersori verticali devono essere infissati il pi
vicino possibile agli oggetti da proteggere. Se
necessario un collegamento lungo, sar utile posa-
www.dehn.it
RA
E
lorizzontale + lverticale
Dispersore ad anello
Per dispersori ad anello a forma circolare con grande diametro (d > 30m), la resistenza di terra viene
calcolata in modo approssimativo con la stessa formula utilizzata per il dispersore orizzontale (per la
lunghezza del dispersore viene utilizzata la circonferenza d):
RA =
r
E
d
ln
r
d
2
raggio del tondino oppure un quarto della largezza del dispersore a bandella in m
RA =
2 E
3 d
d=
A 4
Esecuzione
Secondo le norme in vigore, per ogni impianto da
proteggere necessario un impianto di terra separato, che deve essere perfettamente funzionante
anche senza l'utilizzo di tubature metalliche o conduttori dell'impianto elettrico messi a terra.
www.dehn.it
Il valore della resistenza di terra RA per la protezione contro i fulmini di un edificio o di un impianto
riveste solo un'importanza secondaria. E' invece
importante, che il collegamento equipotenziale a
terra venga effettuato coerentemente e la corrente da fulmine si distribuisca nel terreno senza creare pericolo.
L'oggetto da proteggere viene elevato, rispetto al
potenziale di riferimento di terra, attraverso la
corrente di fulmine i sulla tensione di messa a terra UE
U E = i RA +
1
di
L
2
dt
Il potenziale di superficie diminuisce con l'aumentare della distanza dal dispersore (Figura 5.5.1).
La caduta di tensione induttiva sul dispersore durante l'aumento della corrente di fulminee deve essere
considerata solo per impianti di messa a terra estesi
(ad esempio per lunghi dispersori orizzontali, necessari in terreni con sottosuolo roccioso ad alta resistivit). In generale la resistenza di terra viene solo
determinata dalla parte ohmica.
Rispetto ai conduttori isolati entranti nell'edificio,
il potenziale di terra UE presenta il suo valore massimo.
Per evitare il rischio di scariche disruptive, tali conduttori vengono collegati con l'impianto di messa
a terra attraverso spinterometri o dispositivi di
protezione da sovratensione (vedere catalogo
DEHN protezione da sovratensioni) in modo da
realizzare un collegamento equipotenziale.
Per ridurre al massimo le tensioni di contatto e di
passo, necessario limitare i valori della resistenza
di terra.
L'impianto di messa a terra pu essere realizzato
come dispersore di fondazione, dispersore ad anello e, per edifici con grandi superfici, anche come
dispersore a maglie; in casi particolari anche come
dispersore unico.
I dispersori nelle fondazioni devono essere conformi alle prescrizioni della norma CEI EN 62305. Il
dispersore di fondazione deve essere realizzato
come anello chiuso e deve essere posto nelle fondazioni delle pareti esterne dell'edificio oppure nelle
piastre di fondazione secondo CEI EN 62305. Per
edifici di pi grandi dimensioni, il dispersore di ter-
BLITZPLANER 115
leff = 0, 28 E
dispersore verticale:
leff = 0, 2 E
Ieff lunghezza efficace del dispersore in m
116 BLITZPLANER
www.dehn.it
Dispersore orizzontale
Resistenza di terra RA ()
80
Dispersore verticale
70
60
50
E = 400 m
40
30
E = 100 m
20
15
10
5
0
0 5 10 15 20
30
40
50
60
70
80
90 100
se
las
50
LPS
40
S II
e LP
s
Clas
30
20
10
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
E (m)
Figura 5.5.1.1 Lunghezze minime dei dispersori
www.dehn.it
BLITZPLANER 117
lr = l1 r
lv =
l1 r
2
118 BLITZPLANER
equipotenziale
secondo
www.dehn.it
12 m
Area A1 da
considerare
5m
Area cerchio A2
raggio
medio r
12 m
Area A1 da
considerare
5m
Area cerchio A2
raggio
medio r
7m
7m
A = A1 = A2
A
r =
r
l1
A = A1 = A2
r =
r
A1 = 109 m2
r =
l1
m2
109
3,14
Non servono
ulteriori
dispersori!
r = 5,89 m
20 m
Bandiera di collegamento
lunghezza min. 1,5 m, contrassegnato
Bandella 30 x 3,5 mm
Tondino INOX 10 mm
Tondino 10 mm con guaina PVC
Punto fisso di terra
20 m
Dispersore di fondazione
Bandella 30 x 3,5 mm
Tondino 10 mm
Suggerimento:
Diversi punti di collegamento
p. es. in ogni locale tecnico
Bandiera di
collegamento
www.dehn.it
BLITZPLANER 119
Connessione al dispersore
Terreno
Coibentazione
perimetrale
Calcestruzzo
Morsetto MV
Art. 390 050
Morsetto a croce
Art. 318 201
Strato impermeabilizzante
Distanziatore
Art. 290 001
Pavimentazione
Piastra di fondo
Magrone
Dispersore di fondazione
Drenaggio
Figura 5.5.2.5 Disposizione del dispersore di terra per una fondazione a strisce (parete dell'interrato isolata)
Connessione al dispersore
Calcestruzzo
Terreno
Coibentazione
perimetrale
Morsetto MV
Art. 390 050
Punto fisso di terra per EBB
Art. 478 800
Morsetto a croce
Art. 318 201
Isolamento
Strato impermeabilizzante
Strato di separazione
Distanziatore
Art. 290 001
Pavimentazione
Piastra di fondo
Magrone
Drenaggio
Dispersore di fondazione
Figura 5.5.2.6 Disposizione del dispersore di terra per una fondazione a strisce (parete dell'interrato e piastra di fondazione isolate)
120 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 121
Terreno
Connessione
al dispersore
Coibentazione
perimetrale
Calcestruzzo
Morsetto MV
Art. 390 050
Punto fisso di terra per EBB
Art. 478 800
Morsetto a croce
Art. 318 209
Isolamento
Strato impermeabilizzante
Piastra di fondazione
Pavimentazione
Magrone
Dispersore ad anello
INOX AISI 316
Armatura
Figura 5.5.2.7 Disposizione del dispersore di terra con platea di fondazione chiusa (completamente isolata)
122 BLITZPLANER
www.dehn.it
Collegamento
al dispersore
Calcestruzzo
Morsetto MV
Art. 390 050
Terreno
Morsetto a croce
Art. 318 201
Barra equipotenziale
principale
Isolamento
Impermeabilizzazione
Morsetto di connessione
Art. 308 025
Piastra di fondazione
Pavimentazione
Conduttore equipotenziale
Drenaggio
Pellicola
Magrone
Armatura
Figura 5.5.2.9 Disposizione del dispersore di fondazione con platea di fondazione chiusa "vasca bianca"
www.dehn.it
Per il rispetto dei requisiti di messa a terra, secondo diverse norme necessaria l'installazione di un
dispersore, ad esempio un dispersore ad anello
esterno intorno all'edificio oppure sotto limpermeabilizzazione nello strato di magrone. Negli
edifici con vasca nera il lato della maglia dovrebbe
essere di max. 10 m x 10 m.
Il collegamento del dispersore esterno al sistema
equipotenziale nell'edificio dovrebbe avvenire se
possibile sopra l'impermeabilizzazione dell'edificio (Figura 5.5.2.10), per garantire anche a lungo
termine l'impermeabilit dell'edificio. Un attraversamento stagno della vasca nera solo possibile
con apposito dispositivo passante terra-edificio
stagno.
Piastre di fondazione in fibrocemento
Si tratta di un tipo di calcestruzzo che viene formato con l'aggiunta di fibre d'acciaio al calcestruzzo
liquido, e che dopo l'asciugatura costituisce una
lastra di calcestruzzo con elevata portata.
Le fibre di acciaio hanno una lunghezza di ca. 6 cm
e un diametro di 1-2 mm. Le fibre in acciaio sono
BLITZPLANER 123
Calcestruzzo
Connessione al
dispersore in INOX
(AISI 316)
Livello massimo
della falda aquifera
Impermeabilizzazione
Barra equipotenziale principale
Morsetto di connessione
Art. 308 025
Morsetto a croce
Art. 318 201
Terreno
Piastra di fondazione
Conduttore equipotenziale
Magrone
124 BLITZPLANER
www.dehn.it
Tipo S
Tipo Z
Tipo AZ
EBB
non possibile, deve essere effettuato un collegamento per chiudere l'anello all'interno dell'edificio.
L'80% dei conduttori del dispersore deve essere a
contatto con il terreno. Se 80% non pu essere
raggiunto, necessario verificare se servono
dispersori di tipo A supplementari.
I requisiti riguardo alla lunghezza minima dei
dispersori per ogni livello di protezione devono
essere rispettati (vedere capitolo 5.5.1).
Durante la posa del dispersore ad anello necessario accertarsi che questo venga posato ad una profondit di > 0,5 m e a una distanza di 1 m dall'edificio.
Se il dispersore viene inserito come descritto in
precedenza, riduce la tensione di passo e serve in
questo modo al controllo del potenziale intorno
all'edificio.
Il dispersore ad anello dovrebbe essere posato nel
sottosuolo preesistente. L'inserimento in terreno
di riporto oppure riempito di calcinacci peggiora la
resistenza di terra.
Per quanto riguarda la scelta del materiale del
dispersore ai fini della corrosione devono essere
considerate le condizioni locali. E' vantaggioso
l'utilizzo dell'acciaio inossidabile. Questo materiale per dispersori non corrode e non richiede in
futuro interventi di risanamento impegnativi e
costose dell'impianto di messa a terra, come la
rimozione di selciato, coperture di asfalto o anche
scale, per posare un nuovo conduttore.
www.dehn.it
Inoltre i punti di collegamento devono essere protetti in modo particolare contro la corrosione.
BLITZPLANER 125
Figura 5.5.4.2 Installazione del dispersore di profondit con supporto e martello vibratore
126 BLITZPLANER
www.dehn.it
Officina
Deposito
Amministrazione
Centrale energia
Entrata
Produzione
Produzione
Produzione
www.dehn.it
BLITZPLANER 127
gi nota da molti anni. Per molti versi ancora sconosciuta invece la cognizione, che anche armature di fondazioni in calcestruzzo possono diventare
il catodo di un elemento e come tali provocare corrosioni su altri impianti.
Con il metodo di costruzione modificato - strutture in cemento armato sempre pi grandi e superfici metalliche libere nel terreno sempre pi piccole
- il rapporto della superficie anodo/catodo diventa
sempre pi sfavorevole, e il pericolo di corrosione
di metalli meno nobili aumenta inevitabilmente.
In molti casi sono state sospettate altre cause di
corrosione, ad esempio le correnti alternate. Grazie a ripetute misure, tuttavia, stato provato che
le correnti alternate con frequenza 16 2/3 e 50 Hz e
con le densit di corrente riscontrate in pratica,
non possono essere la causa della corrosione riscontrata sui materiali nudi usati di solito nel terreno.
Una separazione elettrica di impianti con effetto
anodico, per evitare questa formazione di elementi, possibile solo in casi eccezionali. Oggi, l'obbiettivo che viene perseguito, l'integrazione di
tutti i dispersori, incluse le parti metalliche in contatto con il terreno, in modo da ottenere un collegamento equipotenziale e quindi la massima sicurezza contro tensioni di contatto troppo elevate in
caso di guasto e di fulminazione.
Negli impianti ad alta tensione, i dispersori della
terra di protezione ad alta tensione vengono sempre pi spesso collegati alla terra d'esercizio per
l'impianto in bassa tensione. Inoltre la CEI 64-8/4
richiede l'integrazione delle tubazioni e degli altri
impianti nelle misure di protezione dal contatto
diretto/indiretto. Per evitare o comunque ridurre i
pericoli di corrosione, l'unica via potrebbe rimanere quindi la scelta dei materiali pi idonei per i
dispersori.
Esperienza decennale nella tecnica della messa a
terra e ampi studi preliminari danno molteplici
1
2
3
4
5
6
1
2
3
4
5
6
128 BLITZPLANER
risultati interessanti, che sono rilevanti per i dispersori, anche per quelli utilizzati in impianti di protezione contro i fulmini.
Di seguito vengono descritti i processi di base che
determinano l'effetto corrosione.
Da questi e dalla grande quantit di materiali per
dispersori finora elaborata, verranno dedotte speciali misure di protezione da corrosione specialmente per quanto riguarda i dispersori per la protezione contro i fulmini.
Termini utilizzati nella protezione contro la corrosione e nelle misurazioni relative alla corrosione
Corrosione
la reazione di un materiale metallico con il suo
ambiente circostante, che porta ad un peggioramento delle caratteristiche del materiale metallico
e/o del suo ambiente circostante. La reazione
nella maggior parte dei casi di carattere elettrochimico.
Corrosione elettrochimica
una corrosione, durante la quale si verificano dei
processi elettrochimici. Si verificano esclusivamente in presenza di un elettrolito.
Elettrolito
una materia che conduce ioni (ad esempio terreno, acqua, sali disciolti).
Elettrodo
un materiale in un elettrolito che conduce elettroni. Il sistema elettrodo-elettrolito forma una
semi-cella.
Anodo
un elettrodo dal quale fluisce corrente continua
verso l'elettrolito.
Catodo
un elettrodo verso quale fluisce corrente continua dall'elettrolito.
Elettrodo di riferimento
un elettrodo di misura usato per determinare il
potenziale di un metallo nell'elettrolito.
Solfato di rame/elettrodo
un elettrodo di riferimento difficilmente polarizzabile, costituito da rame in una soluzione di solfato di rame saturo.
L'elettrodo in solfato di rame l'elettrodo di riferimento pi comune per la misura del potenziale di
oggetti metallici che si trovano sotto terra (Figura
5.5.7.1.1).
www.dehn.it
Elemento di corrosione
un elemento galvanico con densit di corrente
parziale localmente diverse per lo scioglimento dei
materiali. Anodi e catodi dell'elemento di corrosione si possono formare:
sul materiale
a causa di metalli diversi (corrosione di contatto) o componenti diversi di una materia (corrosione selettiva o intercristallina)
sull'elettrolito
a causa di concentrazioni diverse di determinate sostanze aventi caratteristiche stimolatorie
o inibitorie per lo scioglimento dei metalli.
Potenziali
Potenziale di riferimento
Potenziale di un elettrodo di riferimento riferito
all'elettrodo di idrogeno standard.
Potenziale elettrico
il potenziale elettrico di un metallo o di un corpo
solido che conduce elettroni in un elettrolito.
Elettrodo II
Cu
Elettrodo I
Elettrolita
Figura 5.5.7.2.1 Elemento galvanico: ferro/rame
www.dehn.it
Elettrodo II
Elettrolita I
Elettrolita II
BLITZPLANER 129
1
2
3
4
Denominazione
Potenziale di corrosione
libero nel terreno1)
Potenziale di protezione catodica nel terreno1)
Equivalente
elettrochimico
Tasso di corrosione lineare con J = 1 mA/dm2
Simbolo Unit
UM-Cu/CuSO4 V
Rame
0 a 0,1
UM-Cu/CuSO4 V
0,2
m
It
s
Wlin =
t
K=
Piombo
0,5 a
0,6
0,65
Stagno
0,4 a
0,62)
0,652)
Ferro
0,5 a
0,8 3)
0,854)
Zinco
0,9 a
1,15)
1,25)
33,9
19,4
9,1
10,7
mm/anno
0,3
0,27
0,12
0,15
0,12
1)
2)
I valori vengono controllati con le prove eseguite al momento. Il potenziale di rame stagnato
dipende dallo spessore del rivestimento di stagno e si colloca - considerando i rivestimenti di
stagno abituali di pochi m - tra i valori di stagno e rame nel terreno.
3)Questi
valori valgono anche per acciaio a bassa lega. Il potenziale di acciaio nel calcestruzzo (ferri
per armatura di fondazione) dipende fortemente dalle influenze esterne. Misurato su un elettrodo
di rame/solfato di rame saturo ammonta generalmente da -0,1 a -0,4 V. Per un collegamento
conduttivo metallico con impianti di grande superficie sotterranei, realizzati in metallo con
potenziali pi negativi, viene polarizzato catodicamente e raggiunge valori fino a circa -0,5 V.
4)
5)
L'acciaio zincato a caldo, con rivestimento in zinco, secondo la tabella sopra illustrata, presenta
uno strato chiuso esterno di zinco puro. Il potenziale dell'acciaio zincato nel terreno corrisponde
perci circa al valore indicato per lo zinco. In caso di perdita del rivestimento in zinco, il potenziale
diventa pi positivo e pu raggiungere, nell'eventualit di una perdita completa del rivestimento,
il valore dell'acciaio. Il potenziale dell'acciaio zincato a caldo nel calcestruzzo presenta circa gli
stessi valori iniziali. Nel corso del tempo, il potenziale pu diventare pi positivo, anche se valori
pi positivi di -0,75 V non sono finora stati riscontrati. Il rame zincato a caldo con un rivestimento
di zinco di almeno 70 m possiede anch'esso un rivestimento esterno chiuso in zinco puro. Il
potenziale del rame zincato a caldo nel terreno corrisponde perci al valore indicato per lo zinco
nel terreno. Per uno strato di zinco pi sottile o in caso di corrosione dello strato in zinco, il
potenziale diventa pi positivo, ma valori limite sono al momento ancora incerti.
Tabella 5.5.7.2.1 Valori potenziali e tassi di asporto dei metalli comunemente usati
130 BLITZPLANER
www.dehn.it
Ancora pi interessante, in termini pratici, tuttavia la previsione se e in che lasso di tempo si verifichino crateri o buchi in seguito a corrosione su
dispersori, contenitori in acciaio, tubi ecc. quindi
importante sapere se l'attacco della corrente deve
essere supposto su tutta la superficie o solo in singoli punti.
Per l'attacco da corrosione non solo determinante la grandezza della corrente di corrosione, ma in
particolare la sua densit, quindi la corrente per
unit di superficie.
Questa densit di corrente spesso non pu essere
determinata direttamente. In questi casi vengono
utilizzate come aiuto le misure di potenziale, dalle
quali si pu ricavare l'entit della "polarizzazione"
esistente. Verr ora spiegato brevemente il comportamento di polarizzazione degli elettrodi.
Analizziamo il caso, in cui una bandella di acciaio
zincato, che si trova in un terreno sia collegata con
l'armatura in acciaio (nera) di una fondazione in
calcestruzzo (Figura 5.5.7.2.4). Secondo le nostre
misure, si verificano le seguenti differenze di
potenziale rispetto all'elettrodo di solfato di rame:
- 200 mV
- 800 mV
Elettrodo I
Fe
Elettrodo II
Fe
Elettrodo I
Fe/tZn
Elettrodo II
Fe
i
Cemento
Terreno
Figura 5.5.7.2.3 Elemento di concentrazione: ferro nel terreno / ferro
nel calcestruzzo
www.dehn.it
Terreno Cemento
Figura 5.5.7.2.4 Elemento di concentrazione: acciaio zincato nel terreno / acciaio (nero) nel calcestruzzo
BLITZPLANER 131
JA =
Materiali con superficie grande
Materiali con
Acciaio Acciaio Acciaio in Rame
superficie piccola zincato
cemento
+
Acciaio zincato
+
asporto zinco
Acciaio
Acciaio in cemento
Rame/INOX
+ pu essere collegato
132 BLITZPLANER
UK UA
A
K in A/m 2
AA
K
JA
UA, UK
www.dehn.it
ca. 1 m2
ca. 5 m2
Rame nudo
Il rame nudo molto resistente per via della sua
posizione nella graduatoria dei potenziali elettrolitici. Inoltre, nella interconnessione con dispersori
o altre installazioni nel terreno, realizzati in un
materiale "meno nobile" (ad esempio acciaio), viene protetto ulteriormente a livello catodico, tuttavia a scapito dei metalli "meno nobili".
Acciai inossidabili
Certi acciai inossidabili altolegati nel terreno sono
passivi e resistenti alla corrosione. Il potenziale di
corrosione libero di acciai inossidabili altolegati
nei terreni solitamente aerati si colloca nella maggior parte dei casi nelle vicinanze dei valori del
rame. Materiali per dispersori in acciai innosidabili, per la passivazione della loro superficie dopo
alcune settimane, si comportano neutri verso altri
(pi e meno nobili) materiali.
Acciai inossidabili dovrebbero contenere almeno
16% di cromo, 5% di nichel e 2% di molibdeno.
In seguito ad ampie misure risultato che solo un
acciaio inossidabile altolegato ad esempio AISI 316
sufficientemente resistente alla corrosione nel
terreno.
Altri materiali
Altri materiali possono essere utilizzati, se sono
particolarmente resistenti alla corrosione per
determinati ambienti, oppure se sono almeno
equivalenti ai materiali elencati nella tabella
5.5.8.1.
www.dehn.it
BLITZPLANER 133
AK
> 100
AA
In generale, si pu partire dal presupposto che il
materiale con il potenziale pi positivo diventi il
catodo. L'anodo di un elemento di corrosione
effettivamente presente pu essere riconosciuto
dal fatto che questo, dopo l'apertura del collegamento conduttivo, presenta il potenziale pi negativo.
Dopo un'interconnessione con installazioni in
acciaio interrate, i seguenti materiali per dispersori si comportano, nei terreni (che costituiscono lo
strato di copertura), sempre in modo catodico:
rame nudo,
rame stagnato,
134 BLITZPLANER
5.6 Isolamento elettrico della protezione contro i fulmini esterna Distanza di sicurezza
Esiste il pericolo di scariche incontrollate tra parti
della protezione contro i fulmini esterna e impianti metallici ed elettrici all'interno dell'edificio,
quando insufficiente la distanza tra l'impianto di
captazione o discesa da una parte e le installazioni
metalliche ed elettriche all'interno di una struttura
da proteggere dall'altra parte.
www.dehn.it
Materiale Configurazione
Cordato3)
Rame
Tondo massiccio3)
Nastro massiccio3)
Tondo massiccio
Tubo
Piastra massiccia
Piastra a graticcio
Acciaio
Acciaio
inossidabile7)
1)
Dimensioni minime
Picchetto Conduttore Piastra
mm
mm
50 mm2
50 mm2
50 mm2
158)
20
500 x 500
600 x 600
169)
Tondo massiccio
zincato1), 2)
Tubo zincato1), 2)
25
Nastro massiccio
zincato1)
Piastra massiccia zincata1)
Piastra a graticcio zincata1)
14
Tondo massiccio
ricoperto di rame4)
Diametro
10 mm
Tondo massiccio
grezzo5)
Nastro massiccio
grezzo o zincato5), 6)
Cordato zincato5), 6)
Diametro
10 mm
75 mm2
Tondo massiccio
500 x 500
600 x 600
70 mm2
3 mm di spessore minimo
Sezione 30 mm x 3 mm
250 m di rivestimento
min. radiale del rame con
99,9 % contenuto di rame
3 mm di spessore minimo
1,7 mm diam. min. di ciascun
conduttore elementare
Diametro
10 mm
100 mm2
Nastro massiccio
90 mm2
15
Commento
2 mm di spessore minimo
Il rivestimento in zinco deve essere liscio, continuo e privo di residui, valore medio 50 m
per materiali tondi e 70 m per materiali piatti.
2)
3)
4)
5)
6)
Ammesso soltanto se correttamente connesso almeno ogni 5 m ai ferri d'armatura delle parti esposte
della fondazione.
7)
Cromo
8)
9)
Aste di adduzione sono usati e in alcuni paesi per connettere la calata nel punto in cui essa entra nel terreno.
16 %, nichel
5 %, molibdeno
2 %, carbonio
0,08 %.
www.dehn.it
BLITZPLANER 135
s = ki
kc
l (m)
km
considerando che:
ki
kc
km
QG = Quadro generale
s = Distanza di sicurezza
s
Impianto elettrico
s
s
Calata
Calata
QG
Masse metalliche
EBB
Terreno
Terreno
Dispersore
Dispersore di fondazione
Figura 5.6.1
136 BLITZPLANER
Figura 5.6.2
www.dehn.it
per i prodotti di impianti di captazione isolati della DEHN+SHNE (DEHNiso-distanziatore, DEHNiso-Combi), viene specificato il fattore 0,7. Tale fattore pu essere impiegato nel calcolo come gli altri
fattori di materiale.
La lunghezza l la distanza reale lungo il dispositivo di captazione e di calata, misurata dal punto al
quale dovr essere calcolato la distanza di sicurezza, fino al prossimo collegamento equipotenziale o
al prossimo livello d'equipotenzialit antifulmine.
Ogni struttura con unequipotenzialit antifulmine ha, in prossimit della superficie del terreno, un
livello equipotenziale del dispersore di fondazione
o di terra. Tale livello rappresenta la quota di riferimento per la determinazione della distanza l.
Se per un edificio di altezza elevata deve essere
creato un livello dequipotenzialit antifulmine,
questo deve esser eseguito ad esempio su un'altezza di 20 m per tutti i conduttori elettrici ed elettronici nonch per tutte le installazioni metalliche. Il
collegamento dequipotenzialit antifulmine deve
essere realizzato con gli dispositivi di protezione
da sovratensioni di Tipo 1.
Altrimenti, anche per edifici alti, come base per la
lunghezza l deve essere considerato come riferimento il livello equipotenziale del dispersore di
fondazione.
Pi alti sono gli edifici, pi diventa difficile rispettare le distanze di sicurezza richieste.
La differenza di potenziale tra le installazioni dell'edificio e le calate uguale a zero vicino al livello
del suolo. Con l'aumento dell'altezza aumenta
anche la differenza di potenziale. Questo pu
essere rappresentato come un cono rovesciato
(Figura 5.6.2).
Da questo si evince che la distanza di sicurezza da
rispettare in cima a un edificio o sul tetto massima e diminuisce in direzione dell'impianto di messa a terra.
Pu, quindi, risultare necessario calcolare pi volte
la distanza dalle calate, con una diversa distanza l.
Il calcolo del coefficiente di distribuzione della corrente kc risulta spesso difficile a causa della diversa
costruzione degli edifici.
Se viene eretta una singola asta di captazione, ad
esempio vicino all'edificio, la corrente da fulmine
scorre tutta in questa unica asta. Il fattore kc
quindi uguale a 1.
La corrente da fulmine in questo caso non si pu
distribuire e quindi spesso difficile mantenere la
distanza di sicurezza. Nella figura 5.6.3 questo pu
essere ottenuto posizionando il palo ancora pi
lontano dall'edificio.
Angolo di protezione
kc = 1
s
Terreno
Figura 5.6.3
www.dehn.it
Figura 5.6.4
BLITZPLANER 137
Figura 5.6.5
Figura 5.6.6
kc =
h+c
2h + c
L'esempio seguente mostra il calcolo del coefficiente per un tetto spiovente con due calate (Figu-
138 BLITZPLANER
kc =
kc =
9 + 12
= 0, 7
2 9 + 12
1
+ 0,1 + 0, 2
2n
c
h
kc =
1
+ 0,1 + 0, 2
2 4
12
4
Risultato: kc 0,51
www.dehn.it
Si presume che le distanze tra le calate siano uguali. Se la distanza non uniforme, per c viene considerata la distanza pi lunga.
c
Il calcolo del coefficiente di distribuzione della corrente kc per il proseguimento dell'impianto di captazione e di calate avviene come descritto sopra.
Per un ulteriore chiarimento viene determinata ora
la distanza di sicurezza s per un tetto piano con
strutture sul tetto.
Esempio:
Figura 5.6.7
Per edifici con tetti piani il coefficiente di distribuzione della corrente viene calcolato come segue.
Viene presupposta una disposizione di dispersori
di tipo B (Figura 5.6.8).
1
kc =
+ 0,1 + 0, 2
2n
c
h
Dati dell'edificio:
lunghezza 40 m
larghezza 30 m
altezza 14 m
impianto di terra , dispersore di fondazione di
tipo B
numero delle calate: 12
distanza tra le calate:
min. 10 m
max. 15 m
altezza dei lucernari con azionamento elettrico: 1,5 m
km = 1
km = 0,5
Figura 5.6.8
Valori del coefficiente kc in caso di una rete di conduttori di captazione a maglia e un dispersore tipo B
www.dehn.it
Figura 5.6.9
BLITZPLANER 139
kc =
1
+ 0,1 + 0, 2
2 11
15
14
Risultato: kc 0,35
Il fattore kc per l'asta di captazione non deve essere calcolato, quindi kc = 1.
In riferimento alla ripartizione della corrente viene
considerato che l'asta di captazione posizionata
sullo spigolo del tetto e che si trova al di fuori della maglia di captazione.
Calcolo della distanza di sicurezza per lo spigolo
superiore del tetto dell'edificio:
Come fattore di materiale km viene scelto quello
relativo alla muratura km = 0,5.
s = 0, 05
0, 35
14 ( m )
0, 5
Risultato: s 0,49m
Calcolo della distanza di sicurezza per l'asta di captazione:
A causa della posizione dell'asta di captazione sul
tetto piano il fattore di materiale km = 0,5.
s = 0, 05
1
1,5( m )
0, 5
Risultato: s = 0,15 m
Questa distanza di sicurezza calcolata sarebbe corretta, se l'asta di captazione fosse posata a livello
del suolo (livello dell'equipotenzialit antifulmine).
Per ottenere la distanza di sicurezza completa e
corretta, occorre aggiungere la distanza di sicurezza dell'edificio:
Stot = sedificio + sasta di captazione
= 0,49 m + 0,15 m
Stot = 0,64 m
140 BLITZPLANER
sg =
ki
kl lg + kc 3 l3 + kc 4 l4
km
www.dehn.it
Ic
Nella norma CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3) viene fatto notare, che in casi particolari all'esterno di un
edificio in prossimit delle calate, la tensione di
contatto o di passo pu essere mortale, anche se il
sistema di protezione contro i fulmini stato progettato a norma.
Ig
Per strutture particolarmente esposte (a rischio fulminazione) che sono liberamente accessibili al
pubblico, possono pure essere necessarie delle
misure contro le tensioni di passo e di contatto.
Queste misure (ad esempio regolazione del potenziale) vengono applicate in primo luogo a chiese,
torri di osservazione, rifugi, pali di illuminazione
negli impianti sportivi e ponti.
hn
h4
Id
h3
Ib
h2
sg
sd
If
Ia
h1
sf
sb
sc
Casi particolari sono, ad esempio, le zone di ingresso, zone coperte di strutture con alta frequenza di
visitatori come teatri, cinema, centri commerciali,
nei quali sono presenti le calate nude e i dispersori
nelle immediate vicinanze.
(A)
sa
superiori dell'edificio vengono poste a 0. Lo svantaggio di questa forma di esecuzione dato dal
fatto che tutti i conduttori, le installazioni metalliche, ad esempio le armature, le guide dell'ascensore ed anche le calate conducono corrente da fulmine. Gli effetti di queste correnti su sistemi elettrici
ed elettronici devono essere considerati durante la
progettazione del sistema di protezione contro i
fulmini interno (protezione da sovratensioni).
www.dehn.it
I raggruppamenti di persone possono essere diversi a seconda del luogo (ad esempio la zona di
ingresso di centri commerciali o zone di salita delle torri di osservazione). Sono cos necessarie misure per ridurre la tensione di passo e di contatto
solo nelle zone ad elevato rischio.
Qui viene applicato il controllo del potenziale, isolamento del suolo o altre misure descritte pi
avanti. Le singole misure di protezione possono
anche essere combinate tra loro.
BLITZPLANER 141
FE
Tensione di terra
Tensione di contatto
Tensione di passo
Potenziale di superficie
Dispersore di fondazione
FE
1m
Ut
US
UT
FE
Terra di riferimento
Figura 5.7.1
142 BLITZPLANER
www.dehn.it
Se molte persone possono trovarsi frequentemente in una zona a rischio vicino alla struttura da proteggere, dovrebbe essere prevista la regolazione
del potenziale per la protezione delle persone.
3m
3m
2m
3m
Terra di
riferimento
1m
1,5 m
1m
0,5 m
Andamento di principio
Figura 5.7.2
www.dehn.it
BLITZPLANER 143
1m 3m
3m
3m
Palo
Tra i singoli anelli devono essere effettuato almeno due collegamenti (Figura 5.7.4).
5.7.1
L'area pericolosa, per le tensioni di passo di contatto, per le persone che si soffermano all'esterno di
un edificio si estende ad una distanza fino a 3 m
dall'edificio e ad un'altezza di 3 m. Questa aria da
proteggere in altezza corrisponde alla distanza di
sicurezza s in aggiunta all'altezza massima raggiungibile di una persona con braccio teso verso
l'alto (Figura 5.7.1.1).
144 BLITZPLANER
3m
3m 1m
Palo
3m
Collegamento alla
p. es. esistente fondazione (calcestruzzo armato)
Punti di connessione
Distanza dalla
struttura
Profondit
1 Anello
1m
0,5 m
2 Anello
4m
1,0 m
3 Anello
7m
1,5 m
4 Anello
10 m
2,0 m
Particolari richieste per misure di protezione valgono per zone di ingresso e parti aggettanti di
strutte con elevata frequenza di pubblico come
teatri, cinema, centri commerciali, scuole ed asili,
dove nelle immediate vicinanze non siano presenti
delle calate isolate e dispersori per la protezione
contro i fulmini.
Per strutture particolarmente esposte (pericolo di
fulmine) dove possibile il libero accesso al pubblico, come per esempio rifugi, possono pure essere
necessari delle misure contro le tensioni di contatto troppo elevate.
Nella valutazione del rischio per una struttura
secondo CEI EN 62305-2 viene considerato il pericolo per le persone nel parametro L1 (perdita di
vite umane in una struttura).
Il pericolo da tensioni di contatto pu essere ridotto con le seguenti misure:
www.dehn.it
La calata viene ricoperta con materiale isolante (min. 3 mm polietilene reticolato; con rigidit dielettrica di 100 kV (1,2/50 s))
La posizione delle calate viene modificata (p.
es. non posizionare le calate nella zona di
ingresso di una struttura)
La resistivit dello strato superficiale del terreno a una distanza fino a 3 m dalla calata non
inferiore a 5 km.
La probabilit di affollamento di persone pu
essere ridotta con cartelli indicatori o ammonitori, possono essere installate anche delle barriere.
Le misure di protezione contro le tensioni di contato non sempre sono sufficienti per una efficace
protezione delle persone. La richiesta, per esempio
della copertura di isolante a tenuta di alta tensione di una calata esposta, non sufficiente se non si
prendono contemporaneamente delle misure di
protezione dalle scariche in superfice dell'isolamento. Questo di particolare importanza, quando devono essere considerate anche condizioni
atmosferiche come p.es. precipitazioni (umidit).
In una calata isolata, come anche in una calata
nuda, in caso di fulminazione, si istaura una tensione molto elevata. Questa tensione viene per
separata dalla persona tramite l'isolante. Siccome
il corpo umano, in riferimento all'isolante pu
essere considerato un buon conduttore, lo strato
isolante viene sollecitato con quasi la totale tensio-
ne di contatto. Se l'isolamento non resiste alla tensione, identica alla calata nuda, una parte della
corrente da fulmine, pu circolare verso terra
attraverso il corpo umano. Per una affidabile protezione delle persone dalle tensioni di contatto
quindi indispensabile di evitare, sia la scarica
disruptiva dellIsolamento, che anche una scarica
in superficie lungo la distanza isolata. Un sistema
coerente, come il conduttore CUI soddisfa tutti i
requisiti della tenuta alla scarica disruptiva nonch
la tenuta alla scarica in superficie per la protezione
dalla tensione di contatto.
Costruzione del conduttore CUI
Il conduttore CUI composto dal conduttore interno in rame con una sezione di 50 mm2 e ricoperto
da una guaina isolante di polietilene reticolato
resistente all'alta tensione con spessore di ca. 6
mm (Figura 5.7.1.2).
Per una migliore protezione dagli agenti atmosferici il conduttore ricoperto da un ulteriore strato
sottile di polietilene (PE). La calata isolata viene
collocata sull'intera zona pericolosa, significa che il
conduttore CUI viene installato in verticale per 3 m
sopra il livello del suolo. Il terminale superiore del
conduttore viene collegato alla calata proveniente
dal sistema di captazione e il terminale inferiore
connesso all'impianto di terra.
Oltre alla tenuta alla scarica disruptiva dell'isolamento, deve essere osservato anche il pericolo delle scariche in superficie tra il punto di connessione
della calata nuda e la mano della persona in contatto con il conduttore. Questa problematica delle
scariche in superficie, gi conosciuta nella tecnica
dell'alta tensione, viene ulteriormente aggravata
dalla presenza di strati estranei come per esempio
la pioggia. E' stato dimostrato in esperimenti, che
Conduttore
in rame
2,50 m
Guaina in PE
Isolante in
polietilene reticolato
Figura 5.7.1.1 Zona di protezione per una persona
www.dehn.it
BLITZPLANER 145
cie lungo la guaina isolante. Con le prove di tensione in condizioni di pioggia viene dimostrata la
sicurezza di funzionalit del conduttore CUI sia in
riferimento alla tenuta alle scariche disruptive che
relativa alla tenuta alle scariche in superficie con
tensioni impulsive fino a 100 kV (1,2/50s). Con
queste prove sotto pioggia, una definita quantit
d'acqua, con una stabilita conducibilit elettrica e
un raggio del getto d'acqua a ca. 45, viene spruzzata sul conduttore (Figura 5.7.1.3).
Il conduttore CUI viene gia preconfezionato con
elemento di connessione per il collegamento alla
calata (punto di sezionamento) e se necessario pu
essere accorciato sul posto per il collegamento
all'impianto di terra. Il prodotto e fornibile ad una
lunghezza da 3,5 m e da 5 m e con adatte staffe
portafilo di materiale plastico oppure in metallo
(Figura 5.7.1.4).
Con il conduttore speciale CUI possono essere controllate le tensioni di contatto sulle calate con semplici provvedimenti e modesto dispendio per linstallazione. Cos il pericolo per le persone, nelle
zone ad alto riscio, viene ridotto sensibilmente.
Elemento di
connessione
a)
b)
i/t
Aletta
i/t
Ui
a
M = 0, 2 h ln
rconduttore
i
Ui = M
t
Staffa per
conduttore
146 BLITZPLANER
Bild 5.7.1.5
www.dehn.it
www.dehn.it
tazione della tensione diventa troppo elevata, provoca una scarica disruptiva o in superficie dell'isolamento. La tensione indotta trascina di seguito
attraverso questa spira una corrente, con grandezza dipendente dalle resistenze e l'induttanza propria della spira, con possibile pericolo di vita per la
persona soggetta. L'isolamento deve quindi resistere a queste sollecitazione di tensione. La prescrizione normativa di 100 kV con forma dell'impulso
1,2/50s include questi impulsi di tensione elevati
ma molto brevi, che si manifestano soltanto durante la fase di salita della corrente (0,25 s con impulso susseguente da fulmine negativo). Aumentando
la profondit d'interramento della calata isolata si
estende anche la spira e cosi anche l'induttanza
mutua. Cos aumenta gradualmente la tensione
indotta e la sollecitazione dell'isolamento, che
deve essere considerato nell'osservazione del
rispettivo accoppiamento induttivo.
BLITZPLANER 147
e il
collegamento equipotenziale supplementare
Ogni edificio deve possedere, secondo le norme
sopra indicate, il collegamento equipotenziale
principale (Figura 6.1.1).
Il collegamento equipotenziale supplementare
previsto nei casi in cui le condizioni di sezionamento non possono essere eseguite o per particolari
zone secondo CEI 64-8/7.
230/400 V
Antenna
Impianto di telecomunicazione
Collegamento equipotenziale bagno
1 Barra equipotenziale
(Equipotenzialit principale)
kWh
2 Dispersore di fondazione
3 Morsetto
4
1
5 Connettore
6 Collare per tubo
7 Conduttore di terra
Giunto isolante
Z
Gas
Acqua
Fognatura
7
4
Rete di distribuzione
Quadro
rete
Riscaldamento
sistema di telecomunicazione
8 Spinterometro
al PEN
Z
Dispersore di fondazione antifulmine
Connessione
allLPS esterno
Figura 6.1.1 Principio del equipotenzialit antifulmine comprendente il sistema equipotenziale principale e il sistema equipotenziale per la protezione contro i fulmini
148 BLITZPLANER
www.dehn.it
impianto di riscaldamento
tubo metallico dell'acqua
parti conduttive dell'edificio (ad esempio guide dell'ascensore, struttura portante in acciaio, canali di aerazione e di condizionamento)
tubo metallico di scarico acqua
tubature del gas interne
conduttore di messa a terra per antenne
(secondo CEI EN 61728-11)
conduttore di messa a terra per impianto di
telecomunicazione secondo CEI EN 61663-1)
conduttore di protezione dell'impianto elettrico secondo CEI 64-8 (conduttore PEN per sistemi TN e conduttori PE per sistemi TT e IT)
schermature metalliche di condutture elettriche ed elettroniche
guaine metalliche di cavi di alimentazione fino
a 1000 V
sistema di messa a terra per impianti di alimentazione superiore ai 1 kV, se non pu essere
trasferita una tensione di terra troppo elevata,
non permessa
Definizione normativa nella CEI 64-8/2 di una massa estranea:
parte conduttrice che non fa parte dell'impianto
elettrico in grado di introdurre un potenziale elettrico, generalmente il potenziale di terra.
Nota: tra questi corpi estranei conduttivi vi sono
anche pavimenti, pareti ed infissi conduttivi, se
attraverso questi pu essere introdotto un potenziale elettrico, compreso il potenziale di terra.
I seguenti elementi devono essere integrati indirettamente attraverso spinterometri nel collegamento equipotenziale principale:
impianti con protezione da corrosione catodica e di protezione contro correnti vaganti
sistemi di messa a terra per impianti elettrici
con tensione superiore a 1 kV secondo CEI 11-1,
www.dehn.it
Nella figura 6.1.1 sono rappresentati i collegamenti e i rispettivi componenti del collegamento equipotenziale principale.
Esecuzione dell'impianto di terra per il sistema
equipotenziale
Poich l'impianto utilizzatore in bassa tensione
rende necessarie determinate resistenze di terra
(condizioni per il sezionamento automatico dellalimentazione) e il dispersore di fondazione offre
buoni valori di terra se posato correttamente, il
dispersore di fondazione rappresenta un completamento ottimale ed efficace del sistema equipotenziale. Per l'esecuzione del dispersore di fondazione rilevante la CEI 64-12, che richiede, ad
esempio, l'utilizzo di conduttori uscenti o punti fissi di terra per le barre equipotenziali. Descrizioni
pi dettagliate sul dispersore di fondazione si trovano nel capitolo 3.2.
Se si utilizza il dispersore di fondazione come terra
di protezione contro i fulmini, devono, se necessario, essere osservati i requisiti aggiuntivi secondo
CEI EN 62305-3 allegato E.5.4.3.2
Conduttori equipotenziali
I conduttori equipotenziali devono, nella misura in
cui possiedono una funzione di protezione, essere
contrassegnati come conduttori di protezione,
cio giallo/verde.
I conduttori equipotenziali non portano corrente
di servizio e possono quindi essere nudi o isolati.
Determinante per la definizione dei conduttori
equipotenziali principali secondo CEI 64-8/5 la
sezione del conduttore di protezione principale. Il
conduttore di protezione principale il conduttore che proviene dalla sorgente di alimentazione o
dal punto di consegna del distributore oppure dal
quadro generale.
In ogni caso la sezione minima del conduttore
equipotenziale principale deve essere 6 mm2 Cu.
BLITZPLANER 149
minimo
6 mm2
Barre equipotenziali
La barra equipotenziale un elemento centrale
del sistema equipotenziale e deve garantire il contatto sicuro di tutti i conduttori collegati a sezioni
usuali, deve sopportare il passaggio di corrente ed
essere resistente alla corrosione.
I requisiti minimi delle barre equipotenziali per il
collegamento equipotenziale principale solita-
150 BLITZPLANER
Nella norma CEI EN 50164-1 (CEI 81-5) sono descritte le caratteristiche per i componenti di connessione per la protezione contro i fulmini.
Se sono soddisfatte le prescrizioni nella norma
sopra indicata, questo componente pu essere utilizzato anche per il sistema equipotenziale antifulmini secondo CEI EN 62305-1-4 (CEI 81-10/1-4).
www.dehn.it
E' altres necessario un collegamento equipotenziale supplementare per ridurre i rischi dipendenti
dalle condizioni ambientali in impianti o parti di
impianti particolari.
Nella serie CEI 64-8/7 viene fatto riferimento al collegamento equipotenziale supplementare per stabilimenti produttivi, locali e impianti di tipo particolare.
Ad esempio
www.dehn.it
BLITZPLANER 151
152 BLITZPLANER
www.dehn.it
aste di captazione
funi tese
www.dehn.it
Impianto di captazione
isolato
(DEHNconductor)
230 V~
DATA
230 V~
Figura 6.3.1 Sistema equipotenziale per la protezione contro i fulmini con sistema di captazione isolato DEHNconductor
per impianti d'antenna professionali secondo
CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3)
BLITZPLANER 153
Punto di ingresso
Zona terminale
Punta di
captazione
Ctollegamento
equipotenziale
Tubo portante
Calata isolata
(conduttura HVI)
Antenne
s^
= 0,75 m in aria
s^
= 1,5 m in muratura
s = distanza di sicurezza
Impianto
di terra
154 BLITZPLANER
www.dehn.it
Telecom
Utente
TO
Sistema di
telecomunicazione
BLITZDUCTOR
3 OUT 4
1 IN 2
BLITZDUCTOR CT
BCT MLC BD 110
5 kA (10/350 s)
APL
Figura 6.3.4 Equipotenzialit antifulmine con BLIZDUCTOR CT per
l'allacciamento di telecomunicazione
(Autorizzazione TELEKOM Germania)
Figura 6.3.5 Quadro equipotenziale DEHN (DPG LSA) a tenuta di corrente da fulmine per allacciamenti in tecnica a striscie
per LSA-2/10
www.dehn.it
BLITZPLANER 155
Dispositivo di captazione
Schermatura locale
Utilizzatore
Ventilazione
Calata
Alimentazione in
bassa tensione
Terra di fondazione
Sistema di
telecomunicazione
Armatura in acciaio
Equiopotenzializzazione antifulmine
scaricatori di corrente da fulmine (SPD Tipo 1)
Equiopotenzializzazione antifulmine
scaricatori di corrente da fulmine
Impulso elettromagnetico
da fulmine
Impulso elettromagnetico
da manovra
156 BLITZPLANER
www.dehn.it
Figura 7.1.2 Esempio per l'esecuzione del concetto di zone di protezione da fulminazione LPZ
Zone interne
LPZ 1 correnti impulsive limitate dalla ripartizione di corrente e tramite dispositivi di protezione da sovratensioni (SPD) sui confini delle
zone. Il campo elettromagnetico del fulmine
pu essere attenuato attraverso la schermatura locale.
LPZ 2 ... n correnti impulsive limitate ulteriormente dalla ripartizione di corrente e tramite
dispositivi di protezione da sovratensioni (SPD)
sui confini delle zone. Il campo elettromagnetico del fulmine quasi sempre attenuato
attraverso la schermatura locale.
I requisiti per le zone interne devono essere definiti a seconda del grado di tenuta dei sistemi elettrici ed elettronici da proteggere.
Al confine di ogni zona interna deve essere eseguito il collegamento equipotenziale per tutte le parti metalliche e i servizi entranti. Questo pu essere
eseguito direttamente oppure attraverso SPD. Il
confine della zona viene definito dalle misure di
schermatura.
www.dehn.it
BLITZPLANER 157
Passo
Obiettivo
Studio di progettazione
Verifiche periodiche
a
b
Tabella 7.2.1 Gestione della protezione LEMP per nuovi edifici e per modifiche sostanziali della costruzione o dell'utilizzo di edifici
secondo CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4)
158 BLITZPLANER
www.dehn.it
Fulminazione diretta
su struttura schermata
dr
dw
H1 = kH io
viene seguito il piano di gestione LPMS secondo tabella 7.2.1. (CEI EN 62305-4 Articolo 8)
Una valutazione del rischio conclusiva dovr
dimostrare che il rischio residuo risulta inferiore al rischio accettabile.
www.dehn.it
w
dw dr [A/m]
Volume Vs
per utenze
elettroniche
Distanza
di sicurezza
fulminazione
diretta:
ds/1 = w
ds/1
Figura 7.3.3 Volume per apparecchi elettronici all'interno della zona LPZ 1
BLITZPLANER 159
Questo volume di sicurezza considera i valori massimi dell'intensit del campo magnetico
direttamente sulla struttura a
maglia, non considerata esaustivamente nella formula approssimata. Gli apparecchi informatici devono essere installati solo
entro il volume Vs.
La base per il calcolo dell'effetto
schermante degli schermi a
maglia con fulminazione ravvicinata viene spiegata pi in dettaglio con le figure 7.3.4 e 7.3.5.
Campo
del canale
del fulmine
Campo
del canale
del fulmine
H0
H0
sa
sa
H0 = i
2 Sa
[A/m]
H1
senza schermo
con schermo
H0 = i
2 Sa
H1 =
H0
10 SF1/20
Figura 7.3.5 Campo magnetico in caso di fulLa figura 7.3.4 mostra la forma- Figura 7.3.4 Campo magnetico in caso di fulminazione (LEMP)
minazione remota (LEMP)
zione del campo elettromagneCEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4)
CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4)
tico come un'onda piana, la cui
densit di campo si riduce in
modo inversamente proporMateriale
Fattore di schermatura SF (dB)
w = larghezza maglia (m)
zionale alla distanza sa.
25 kHz (primo colpo di fulmine) 1 Mhz (colpi susseguenti) (w 5 m)
La grandezza del campo
20 log (8,5/w)
Rame o
20 log (8,5/w)
r = raggio barre della
magnetico in un volume proAlluminio
rete (m)
tetto, ad esempio zona di pro(8, 5 / w)
Acciaio
20 log
log (8,5/w)
tezione LPZ 1 (Figura 7.3.5), si
20
r 200 (permeabilit)
1 + 18 10 6 / r 2
pu descrivere attraverso la
qualit della schermatura.
Esempio: rete in acciaio
Il fattore di schermatura SF
w (m)
r (m)
dB a 25 kHz
dB a 1 MHz
pu essere calcolato secondo
tabella 7.3.1.
0,0010
44
57
0,012
I risultati di questo calcolo del
0,100
0,0060
37
39
campo magnetico sono validi
0,200
0,0090
32
33
per un volume di protezione Vs
(Figura 7.3.3), che si trova
0,400
0,0125
26
27
all'interno della zona di proteTabella 7.3.1 Attenuazione magnetica delle maglie in caso di fulminazione ravvicinata
zione da fulmini ad una distanCEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4)
za ds/1 dalla schermatura.
d s /1 = w ( m )
w
160 BLITZPLANER
www.dehn.it
maglie l'armatura verr "agganciata elettricamente" alla distanza tipica b 1 m. Questo pu essere
effettuato in fase di costruzione, ad esempio con
dei collegamenti a regola d'arte delle armature.
Le reti elettrosaldate nel calcestruzzo sono adatte
per l'uso come schermatura. Per l'installazione successiva in impianti esistenti le reti elettrosaldate
possono essere posate anche in un secondo tempo.
Per questa forma di esecuzione necessario zincare la rete per proteggerla dalla corrosione. Le reti
vengono poi, ad esempio, posate sovrapposte sui
tetti o applicate alla parete esterna o interna per la
schermatura dell'edificio.
Le figure 7.3.7a e 7.3.7b illustrano l'installazione
successiva delle reti elettrosaldate zincate sul tetto
di un edificio.
Per il ponticellamento dei giunti di dilatazione, per
il collegamento dell'armatura dei prefabbricati in
calcestruzzo e per gli allacciamenti all'impianto di
messa a terra esterno o per il sistema equipoten(Dimensioni tipiche: a 5 m, b 1 m)
a
4
1
ziale interno, necessario prevedere nella costruzione un numero sufficiente di punti fissi di messa
a terra.
La figura 7.3.8 illustra una installazione di questo
tipo, che deve essere considerata nella fase di
costruzione preliminare.
Il campo magnetico all'interno della costruzione
viene ridotto su un'ampia gamma di frequenze
attraverso spire di riduzione, che si creano attraverso la rete equipotenziale a maglie. La larghezza
tipica delle maglie di 5m
Con l'interconnessione di tutte le componenti
metalliche all'interno e anche sulla struttura si
ottiene cos una rete equipotenziale interconnessa
tridimensionale.
La figura 7.3.9 illustra una rete equipotenziale
interconnessa con rispettivi collegamenti.
Se una rete equipotenziale viene installata nelle
zone di protezione da fulmine, il campo magnetico, che stato calcolato in base alle formule sopra
2
b
3
6
7
5
9
8
1
2
3
4
5
6
7
8
9
www.dehn.it
Figura 7.3.7b Utilizzo della rete elettrosaldata zincata per la schermatura, ad esempio in caso di tetto verde
BLITZPLANER 161
Collettore ad anello
Facciata in
calcestruzzo
Colonna in
calcestruzzo
Colonna in acciaio
Pavimentazione
minimo 50 mm2
Collettore di terra
Collegamento al
collettore di terra
Armatura
162 BLITZPLANER
www.dehn.it
Scmin = ( I f c Lc 10 / U w )[ mm ]
6
www.dehn.it
Materiale schermo
Rame
Piombo
28,264 . 10-9
214 . 10-9
Acciaio
138 . 10-9
Alluminio
Esempi
Tenuta allimpulso
Cavo BT
15 kV
Cavo TC
5 kV
1,5 kV
Utenza TC
Impianto CMR
0,5 - 1 kV
BLITZPLANER 163
EBB 1
EBB 2
Figura 7.3.1.1 Schermo non collegato - Nessuna protezione contro l'accoppiamento capacitivo/induttivo
EBB 1
Da osservare:
resistenza di accoppiamento impulsivo
dello schermo!
EBB 2
Figura 7.3.1.2 Schermo collegato su entrambi i lati - Protezione contro l'accoppiamento capacitivo/induttivo
Messa a terra
indiretta tramite
scaricatore a gas
EBB 2
Figura 7.3.1.3 Schermo collegato su entrambi i lati - Messa a terra della schermo diretta e indiretta
164 BLITZPLANER
www.dehn.it
Morsetto di
connessione schermo
I = 5 kA
Schermo
l = 200 m
Tensione di isolamento Uiso = 2 kV
Richiesto: resistenza di disaccoppiamento RKh massima ammissibile dello schermo
Cavo
RKh =
Guida C
l = 200 m:
Figura 7.3.1.4 Connessione schermo
RKh =
0,4
200 m
=2
10-3
m
Figura 7.3.1.5 Collegamento dello schermo sui due lati - schermatura contro l'accoppiamento
capacitivo/induttivo
diminuito e gli apparecchi finali vengono sollecitati ancora meno. Lo scaricatore BLITZDUCTOR CT
dispone di un inserto brevettato che, se necessario,
pu ospitare uno scaricatore a gas. Questo si inserisce tra la schermatura del conduttore e la terra
locale. Lo scaricatore a gas pu essere inserito o
rimosso durante lavori di manutenzione per poter
commutare tra schermatura diretta e indiretta
(Figura 7.3.1.3).
Messa a terra dello schermo a bassa impedenza
Gli schermi dei conduttori possono essere percorsi
da correnti impulsive fino a diversi kA. Le correnti
impulsive da fulmine fluiscono attraverso la schermatura e il morsetto di messa a terra dello schermo
verso terra. Attraverso l'impedenza della schermatura del conduttore e il morsetto di collegamento
dello schermo si creano delle differenze di potenziale tra schermatura e terra. In questo caso possono istaurarsi delle tensioni fino ad alcuni kV che
potrebbero distruggere l'isolamento dei conduttori a degli apparecchi collegati. Particolarmente critiche sono gli schermi a grandi maglie e l'intrecciamento dello schermo dei conduttori (pig-tail) per il
collegamento alla morsettiera. La qualit dello
schermo del conduttore influisce sulla quantit dei
collegamenti a terra di necessarie. In certi casi
necessaria una messa a terra ad intervalli di poche
decine di metri per ottenere un effetto di schermatura sufficiente. Per il collegamento dello schermo
si raccomandano dei morsetti a grande superficie
www.dehn.it
Uiso
2000 V
=
= 0,4
I
5000 A
BLITZPLANER 165
canali, passerelle
canali di aerazione
guide di ascensori
pavimenti in metallo
linee di alimentazione.
Deve essere posta, come obiettivo, una struttura a
griglia della rete equipotenziale di circa 5 m x 5 m.
In questo modo il campo elettromagnetico del fulmine all'interno di una zona LPZ viene tipicamente
ridotto con un fattore di 2 (corrispondente a 6 dB).
I contenitori e i rack di apparecchi e sistemi elettronici devono essere integrati con collegamenti corti
verso la rete equipotenziale. Inoltre, nella struttura, deve essere previsto un numero sufficiente di
166 BLITZPLANER
Figura 7.4.3 Collegamento del collettore ad anello al sistema equipotenziale attraverso punto fisso di messa a terra
www.dehn.it
Disposizione a stella S
Disposizione a maglia M
Disposizione
di principio
Rete equipotenziale
Conduttore equipotenziale
Utenza
Punto di connessione alla
rete equipotenziale
ERP
Integrazione
nella rete
equipotenziale
Ss
Mm
Ms
Ss
Combinazione 2
Ms
ERP
ERP
Mm
Mm
www.dehn.it
BLITZPLANER 167
Sezione
Cu
14 mm2
Al
22 mm2
Fe
50 mm2
168 BLITZPLANER
www.dehn.it
SPD
SPD
0/1
0/1
L'influenza dovuta alla circolazione di correnti parziali da fulmine nella zona LPZ 0 su parti di impianti / sistemi nella zona LPZ 1, deve essere evitata con
ulteriori misure di schermatura della linea di media
tensione entrante.
2
1
3
10
4
8
6
7
9
Figura 7.5.2.3 Esempio del sistema equipotenziale in una struttura con diversi punti di entrata
delle masse estranee e con un collettore ad anello interno come collegamento
delle barre equipotenziali
www.dehn.it
BLITZPLANER 169
Impianto utilizzatore
Apparecchi elettronici
Riscaldamento
Contatore
Impianto antenna
Contatore gas
EBB
Energia
Gas
Acqua
Contatore acqua
Dispersore di fondazione
Figura 7.5.2.4 Esecuzione della protezione contro i fulmini interna con un punto di entrata comune a tutti i servizi
170 BLITZPLANER
www.dehn.it
Livello di protezione
nel sistema TN
100 kA / m
100 kA / m
100 kA
II
75 kA / m
75 kA / m
75 kA
III / IV
50 kA / m
50 kA / m
50 kA
www.dehn.it
BLITZPLANER 171
2.
25
Corrente impulsiva (8/20s) in kA
numero dei singoli fili utilizzati nel cavo, da ottenere la corrente impulsiva per filo. Per cavi con
molti fili la sollecitazione di corrente parziale da
fulmine per filo risulter inferiore a quella dei cavi
con pochi fili singoli. Per ulteriori informazioni si
rimanda al paragrafo 6.3.
20
15
10
5
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
0/1/2
172 BLITZPLANER
www.dehn.it
1,0
to energetico sicuro verso i dispositivi di protezione da sovratensioni nella zona di protezione antifulmini LPZ 2 oppure verso gli elementi di limitazione della sovratensione nei circuiti di ingresso
delle apparecchiature da proteggere.
Gli scaricatori combinati della famiglia di prodotti
DEHNventil sono predisposti per questo tipo di
applicazione e permettono all'utilizzatore la combinazione di equipotenzialit antifulmine e protezione degli apparecchi terminali in un unico dispositivo (Figura 7.6.2.2).
Poich nel passaggio da LPZ 0 a LPZ 2 le due zone
di protezione si trovano inevitabilmente una a
contatto dellaltra assolutamente necessario un
elevato grado di schermatura al confine delle due
zone. Generalmente viene suggerito di ridurre al
minimo la superficie di contatto delle zone di protezione LPZ 0 e 2. Nella misure in cui questo possibile in base alla struttura, la LPZ 2 dovrebbe essere dotata di uno schermo di zona supplementare,
installato separatamente dallo schermo di zona
attraversato dalla corrente da fulmine sul confine
della zona 0, in modo che - come illustrato nella
LPS
esterno
Limitatore di sovratensione
Classe scaricatore H
Utilizzatore
(livello di immunit 1)
Scaricatore combinato
Cavo schermato
Classe scaricatore M
Utilizzatore
(livello di immunit 1)
www.dehn.it
BLITZPLANER 173
Quando viene eseguito il collegamento equipotenziale dalla zona LPZ 0 alla zona LPZ 2, per prima
cosa occorre scegliere il luogo di installazione e
determinare la corrente parziale da fulmine per i
singoli fili e schermi, procedendo esattamente
come descritto nel paragrafo 6.3.
Tuttavia cambia il requisito dell' SPD da impiegare
nel punto di passaggio della LPZ e il requisito del
cablaggio a valle di tale passaggio. Il dispositivo di
protezione deve fungere da scaricatore combinato
e deve essere coordinato in termini energetici con
il dispositivo terminale (Figura 7.6.3.1). Gli scaricatori combinati possiedono da un lato una capacit
di scarica molto elevata e dall'altro un livello di
disturbo residuo basso per la protezione dell'apparecchio terminale. Inoltre va osservato che la linea
uscente dal dispositivo di protezione verso Il dispositivo terminale deve essere schermato e lo schermo del conduttore deve essere collegato al sistema
equipotenziale su entrambe le estremit.
L'utilizzo di scaricatori combinati viene suggerito:
armatura dell'edificio
tubi di protezione metallici per conduttori
altri sistemi di tubazioni metallici o parti conduttive (ad esempio aria compressa)
Devono essere utilizzate le stesse sezioni per i conduttori di collegamento della barra equipotenziale agli impianti di messa a terra e ad altre barre
equipotenziali, come gi descritto nel capitolo
7.5.1.
Per la connessione delle installazioni metalliche al
collegamento equipotenziale possono essere uti-
174 BLITZPLANER
www.dehn.it
I0, H0
H0
H1
H2
Schermo
2
Schermo
Sistema elettronico
(vittima)
U2, I2
Schermo (involucro)
U1, I1
Corrente
parziale
da fulmine
Figura 7.7.2.1 Sistema di protezione contro i fulmini con schermatura locale e protezione dalle sovratensioni coordinata
Sezione
Cu
5 mm2
Al
8 mm2
Fe
16 mm2
www.dehn.it
BLITZPLANER 175
LPZ 1 2 e oltre
Nei passaggi LPZ all'interno di edifici devono essere prese ulteriori misure che diminuiscono ulteriormente il livello di disturbo (Figura 7.7.3.1). Poich
nella zona LPZ 2 o oltre generalmente sono installati degli apparecchi terminali, le misure di protezione devono garantire un livello di disturbo residuo che si trovi sotto ai valori sopportabili dagli
apparecchi terminali.
installazione dei dispositivi di protezione da
sovratensione vicino agli apparecchi utilizzatori
integrazione delle schermature dei conduttori
nel sistema equipotenziale
sistema equipotenziale a bassa impedenza dellSPD nel sistema informatico verso l'utilizzatore
e all'SPD del sistema di alimentazione
rispetto del coordinamento energetico dell'SPD
verso l'apparecchio utilizzatore
la distanza di installazione tra conduttori di
telecomunicazione e lampade a scarica di gas
deve essere di almeno 130 mm
la distribuzione elettrica e distributori di telecomunicazione dati devono essere installate in
quadri diversi
i conduttori in bassa tensione e i conduttori di
telecomunicazione devono incrociarsi con un
angolo di 90
le intersezioni dei cavi devono essere eseguite
sul percorso pi breve
176 BLITZPLANER
www.dehn.it
Per la definizione del coordinamento occorre prestare attenzione affinch venga considerata, come
maggiore minaccia per l'intera catena di scaricatori, la forma dell'onda impulsiva con la durata di
impulso pi lunga. Anche se i dispositivi di protezione da sovratensione sono per definizione provisti solo con forma d'onda impulsiva 8/20 s, per il
coordinamento tra limitatore di sovratensione e
scaricatore di corrente da fulmine, anche per il
dispositivo di protezione da sovratensione indispensabile determinare la capacit di condurre la
corrente impulsiva parziale di fulmine con forma
d'onda 10/350 s. Per evitare i pericoli di un coordinamento errato e del risultante sovraccarico
degli stadi a bassa energia, stata creata la linea di
prodotti con coordinamento energetico Red/Line.
Questi dispositivi di protezione da sovratensioni
coordinati, sia tra loro sia con l'apparecchio da
proteggere, offrono all'utilizzatore la massima
sicurezza. Attraverso le esecuzioni come scaricatore di corrente da fulmine, limitatore di sovratensioni e scaricatore combinato, rappresenta la soluzione ideale ai requisiti dei relativi passaggi LPZ
(Figure 7.8.1.1. - 7.8.1.3).
www.dehn.it
BLITZPLANER 177
IIN ITE
UIN ITE
SPD 2
IP2
UP2
IIN2
UIN2
SPD 1
UP1
IP1
ITE
Figura 7.8.2.1 Coordinamento secondo il metodo dellenergia passante di 2 dispositivi di protezione e un apparecchio utilizzatore,
cascata secondo CEI EN 61643-21, CEI 37-6
Corrente da fulmine
Livello di immunit
secondo CEI EN 61000-4-5, CEI 110-30
Utenza
finale
1
Sovratensione
Livello di imminit
secondo CEI EN 61000-4-5, CEI 110-30
Utenza
finale
1
Il coordinamento energetico
della Yellow/Line
dipendente dalla
lunghezza della linea
Q
H
Capacit di scarica
+
Disaccoppiamento per
il coordinamento con
altro limitatore (
)
Protezione specifica
Limitatore coordinabile per utenza finale
con altro scaricatore, CEI EN 61000-4-5,
(
+)
CEI 110-30
Figura 7.8.2.2 Esempio per il coordinamento energetico nell'applicazione degli scaricatori secondo la classe degli scaricatori Yellow/Line e attribuzione del simbolo della classe scaricatore Yellow/Line
178 BLITZPLANER
www.dehn.it
Caratteristica
Capacit di scarica
dello scaricatore
(in categorie secondo
CEI EN 61643-21, CEI 37-6)
Simbolo Descrizione
singolo
Impulso D1 (10/350 s), corrente impulsiva 2,5 kA/filo risp. 5 kA/totale
A
supera la capacit di scarica di B D
B
Sollecitazione < C
M
Efficacia di protezione
dello scaricatore
L
(limitazione sotto il livello
K
di immunit secondo
CEI EN 61000-4-5, CEI 110-30) K
Coordinamento energetico
(verso un altro scaricatore
Yellow/Line)
Provenienza linea
Sistema di
scaricatori
da LPZ 0A
Scaricatore combinato
A cascata
da LPZ 0B
Come da LPZ 0A
vedi sopra
Limitatore di sovratensione T o Q
da LPZ 1
A cascata
Scaricatore combinato
Limitatore di sovratensione
da LPZ 2
Come da LPZ 1
ToQ
vedi sopra
Limitatore di sovratensione
Per stabilire le condizioni di coordinamento esistono diversi metodi (IEC 60364-5-53), che presuppongono in parte determinate conoscenze nella
costruzione del dispositivo di protezione. Un
metodo "black box" il cosiddetto metodo "Letthrough-energy" (l'energia lasciata passare), che si
basa sul parametro di impulso standard e perci
www.dehn.it
BLITZPLANER 179
Questi metodi sono tuttavia difficilmente applicabili per gli utenti, dal momento che sono molto
impegnativi. Per risparmiare tempo e fatica, la norma permette di utilizzare le indicazioni del
costruttore relative al coordinamento.
Gli scaricatori di corrente da fulmine nelle zone
LPZ 0/1 o oltre vengono solitamente certificati per
una capacit di scarica con forma di onda 10/350
s. I limitatori di sovratensione invece solo con una
forma di onda 8/20 s. Questo dipende dal fatto
che i limitatori di sovratensioni sono stati sviluppati principalmente per i disturbi di accoppiamento
induttivo e capacitivo. Se per in una linea che si
estende oltre ledificio viene inserito un sistema a
cascata formato da scaricatore di corrente da fulmine e limitatore di sovratensione, in base alle
condizioni di coordinamento si devono fare le
seguenti deduzioni:
180 BLITZPLANER
ad intervalli periodici
www.dehn.it
Quadro generale
Scaricatore di corrente da fulmine
Quadro secondario
Limitatore di sovratensione
RCD
F1
Wh
Cassetta
rete
L1
L2
L3
N
PE
F2
F3
MEBB
EBB locale
Figura 8.1.1 Utilizzo di scaricatori negli impianti di alimentazione elettrica (schema di principio)
www.dehn.it
BLITZPLANER 181
Norma
Tipo/Denominazione
Scaricatore di corrente da fulmine
Scaricatore combinato
Limitatore di sovratensione per
distribuzione, distribuzione secondaria
Limitatore di sovratensione per
prese/apparecchi utilizzatori
CEI 81-8/4:2002
(gi abrogata)
SPD di Classe di Prova I
SPD Tipo 1
SPD class II
SPD Tipo 2
SPD Tipo 3
Tabella 8.1.1 Classificazione dei dispositivi di protezione secondo CEI, IEC und EN
cano tra fase e neutro nel sistema elettrico. Si tratta in particolare di sovratensioni di commutazione.
I diversi compiti, disposizioni e requisiti per gli scaricatori sono elencati nella tabella 8.1.1.
di corrente ha la forma d'onda 8/20 s ed il riferimento per la classificazione delle prove su SPD
del Tipo 2 cos come per il condizionamento degli
SPD per le prove di Tipo 1 e Tipo 2.
Livello di protezione Up
182 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
Coordinamento
Per garantire un'azione selettiva dei diversi SPD,
indispensabile un coordinamento energetico tra i
singoli SPD. Il principio di base del coordinamento
energetico caratterizzato dal fatto che ogni stadio di protezione scarica solo lenergia di disturbo,
per la quale l'SPD predisposto. In caso di energie
di disturbo maggiori, lo stadio di protezione a
monte, ad esempio SPD Tipo 1, deve rilevare la scarica della corrente impulsiva e togliere il carico ai
dispositivi di protezione a valle. Un tale coordinamento deve considerare tutti i disturbi, come le
sovratensioni di manovra, le correnti parziali da
fulmine, ecc. Una prova di coordinamento energetico secondo 62305-4 Allegato C "Coordinamento
degli SPD" deve essere fornita dal costruttore.
I dispositivi della famiglia Red/Line sono coordinati tra loro e provati per quanto riguarda il coordinamento energetico.
Tensione TOV
Con il termine TOV (TOV = Temporary Over Voltage) si intendono le sovratensioni temporanee, che
possono verificarsi a causa di guasti nella rete in
bassa o media tensione.
Per sistemi TN e per il percorso L-N nei sistemi TT,
vale per una durata di 5 secondi, UTOV = 1,45 x U0,
considerando che U0 rappresenta la tensione alternata nominale delle fasi verso terra. Nei sistemi
230/400 V per gli SPD tra L e N risulta una tensione
TOV UTOV = 333,5 V.
In caso di sovratensioni TOV, che si creano a causa
di guasti di terra all'interno di un sistema ad alta
tensione, per il percorso N-PE nei sistemi TT vale
con una durata di 200 ms, UTOV = 1200V.
I dispositivi della famiglia Red/Line sono predisposti e controllati in conformit alle tensioni TOV
secondo norma EN 61643-11
La norma IEC 60346-5-534 richiede per gli SPD utilizzati negli impianti in bassa tensione di resistere
alle tensioni TOV. I dispositivi della famiglia di prodotto Red/Line, sono dimensionati per tensioni
TOV secondo CEI EN 61643 e soddisfano le prescrizioni secondo IEC 60346-5-534.
BLITZPLANER 183
l'utilizzo dei dispositivi di protezione dalle sovratensioni (SPD), verranno di seguito descritti i sistemi TN, TT e IT e il rispettivo impiego degli SPD in
questi sistemi. Le correnti elettriche che scorrono
attraverso il corpo umano possono avere effetti
pericolosi. Perci sono necessarie, in ogni impianto
elettrico, delle misure di protezione adeguate per
evitare questo rischio. I componenti che si trovano
in tensione durante il normale funzionamento
devono essere isolati, rivestiti, schermati o sistemati in modo da impedire il contatto diretto con parti del corpo umano. Queste misure di protezione
vengono denominate "protezione contro i contatti diretti". Inoltre, naturalmente, non deve esistere
pericolo per le persone, quando a seguito di un
guasto, ad esempio un isolamento difettoso, la
tensione viene trasferita sull'involucro metallico
(corpo dellapparecchio elettrico). Questa protezione contro i pericoli, che potrebbero derivare dal
contatto con corpi metallici o masse estranee in
caso di guasto, viene denominata "protezione
contro i contatti indiretti".
condizioni di messa a terra degli involucri delle apparecchiature negli impianti elettrici utilizzatori.
184 BLITZPLANER
messa a terra diretta di un punto del generatore elettrico (di solito il centro stella dell'avvolgimento del trasformatore)
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 185
U0 = 230 V AC
L1
L2
L3
PEN
Uc
255 V AC
U0 = Tensione nominale
delle fasi verso terra
RA
Figura 8.1.3.2 Circuito di protezione 3-0 nel sistema TN-C
U0 = 230 V AC
L1
L2
L3
N
PE
U0
1,1 U0
255 V AC
230 V AC
U0 = 230 V AC
L1
L2
L3
N
PE
1,1 U0
255 V AC
230 V AC
U0
186 BLITZPLANER
www.dehn.it
Quadro generale
Quadro secondario
LPS
esterno
Utenza finale
Limitatore di sovratensione
Protezione secondo CEI EN 62305 (CEI 81-10)
Protezione secondo IEC 60364-4-443 (CEI 64-8-443)
Wh
Cassetta
rete
PEN
L1
L2
L3
N
PE
RCD
F1
F2
F3
MEBB
EBB locale
Quadro secondario
Utenza finale
Limitatore di sovratensione
F1
RCD
LPS
esterno
Quadro generale
Wh
Cassetta
rete
L1
L2
L3
N
PE
F3
F2
MEBB
EBB locale
Figura 8.1.3.5 Utilizzo degli SPD nel sistema TN-S
www.dehn.it
BLITZPLANER 187
L1 L2 L3 N PE
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Prese elettriche
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
S-Schutz
DEHNflex
lunghezza
linea 5 m
1 x DSA 230 LA
per canaline portacavi
DEHNflex
1 x DFL M 255
Art. 924 396
per sistemi sotto pavimentazione
1 x DFL M 255
per prese gi esistenti
16 A
125 A 1
DG MOD 275
PE
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
lunghezza linea 15 m
Scaricatore di corrente
da fulmine
Tipo 1
315 A 1
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
DEHNbloc Maxi
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard.
Scaricatore di corrente
da fulmine coordinato
Tipo 1
315 A 1
DEHNventil
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
Scaricatore combinato
Tipo 1
315 A 1
L1
L3
L3'
L'
L'
L1
L3
L3
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
N/PEN
N/PEN
N/PEN
N/PEN
D
S
I
N/PEN
3x
1x
alt. 3 x
1x
DBM 1 255 L
MVS 1 8
DBM 1 255
MVS 1 8
D
S
I
!
N/PEN
D
S
I
DV MOD 255
DBM 1 255 L
DEHNventil
N/PEN
EBB
L2
DEHNbloc DB 3 255 H
1 x DB 3 255 H
alt. 3 x DB 1 255 H
1 x MVS 1 8
L2
L'
DEHNventil
L2'
DV MOD 255
L2
DEHNventil
L1'
DV MOD 255
L1
N/PEN
PEN
1 x DV M TNC 255
alt. 1 x DV M TNC 255 FM
disponibile come variante
1 x DV M TNS 255
alt. 1 x DV M TNS 255 FM
1) solo necessario, se nellimpianto a monte non gi presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
Figura 8.1.3.6 Utilizzo degli SPD nel sistema TN - esempio palazzina uffici con separazione del PEN nel quadro generale
188 BLITZPLANER
www.dehn.it
Distribuzione principale
1 x DG M TNS 275
Distribuzione secondaria
PE
Segnalazione guasti
DG MOD 275
DG MOD 275
DEHNguard
L3
DEHNguard
L2
DG MOD 275
DG MOD 275
DEHNguard
L1
DEHNguard
DG MOD 275
DEHNguard
L3
DG MOD 275
DEHNguard
L2
DG MOD 275
DEHNguard
L1
DEHNguard
125 A 1
L1 L2 L3 N PE
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Prese elettriche
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
berspannungsschutz
S-PROTECTOR
Defect
230V~
SFL-Protector
lunghezza
linea 5 m
1 x NSM PRO EW
1 x SF PRO
1 x S PRO
1 x SFL PRO
16 A
PEN
DG MOD 275
Segnalazione guasto
L3
DEHNguard
DEHNguard
L2
DG MOD 275
DEHNguard
L1
DG MOD 275
PEN
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
lunghezza linea 15 m
Scaricatore di corrente
da fulmine
Tipo 1
315 A 1
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
DEHNbloc Maxi
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard.
Scaricatore di corrente
da fulmine coordinato
Tipo 1
315 A 1
DEHNventil
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
Scaricatore combinato
Tipo 1
315 A 1
L1
L3
L3'
L'
L'
L1
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
N/PEN
N/PEN
N/PEN
DEHNventil
N/PEN
N/PEN
D
S
I
N/PEN
EBB
L2
L3
L3
DEHNbloc DB 3 255 H
1 x DB 3 255 H
alt. 3 x DB 1 255 H
1 x MVS 1 8
L2
L'
3x
1x
alt. 3 x
1x
DBM 1 255 L
MVS 1 8
DBM 1 255
MVS 1 8
D
S
I
!
N/PEN
D
S
I
DV MOD 255
L2'
DEHNventil
L2
DV MOD 255
L1'
DEHNventil
L1
N/PEN
PEN
1 x DV M TNC 255
alt. 1 x DV M TNC 255 FM
Distribuzionre principale
1 x DG M TNC 275
DV MOD 255
DEHNguard
L3
DG MOD 275
DEHNguard
L2
DG MOD 275
DEHNguard
L1
Distribuzione secondaria
125 A 1
DG MOD 275
125 A 1
1) solo necessario, se nellimpianto a monte non gi presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
Figura 8.1.3.7 Utilizzo degli SPD nel sistema TN - esempio palazzina uffici con separazione del PEN nel quadro di distribuzione secondario
www.dehn.it
BLITZPLANER 189
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
16 A 1
senza filtro di
rete NF 10 sono
possibili 25 A
3
3A 1
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
IN
function
DEHN SPD
SPS PRO
DEHNrail
DR MOD 255
/ IN
NETZFILTER
N L1
PLC
PLC
L2
L'
L'
N' N'
N L1
1 x SPS PRO
L2
L3
10 A 1
linea 5 m
Apparecchio
elettronico
DR 230 3N FML
OUT
OUT / FM
lunghezza
L3
1 x DR M 2P 255 FM
1 x NF 10
1 x DR 230 3N FML
L1 L2 L3 N PE
16 A
DEHNguard
DG MOD 275
PEN
DEHNbloc Maxi
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard.
Scaricatore di corrente
da fulmine coordinato
Tipo 1
315 A 1
315 A 1
L1
DEHNbloc NH
DEHNbloc NH
DB NH00 255
DB NH00 255
L'
L'
L1
DEHNsignal
DSI DBM
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
N/PEN
N/PEN
N/PEN
1 2 3
D
S
I
N/PEN
EBB
3 x DB NH00 255 H
alt. 3 x DB 1 255 H
1 x MVS 1 8
3 x DBM 1 255 L
1 x MVS 1 8
alt. 3 x DBM 1 255 S
D
S
I
!
N/PEN
L2
L2
L3
L3
L'
DEHNventil
DEHNbloc NH
DB NH00 255
D
S
I
N/PEN
PEN
1 x DV M TNC 255 FM
alt. 1 x DV M TNC 255
Segnalazione guasto
14 11 12
DV MOD 255
315 A 1
Scaricatore combinato
Tipo 1
DEHNventil
Scaricatore di corrente
da fulmine
Tipo 1
DEHNventil
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
DV MOD 255
lunghezza linea 15 m
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
DEHNventil
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
1 x DG M TNC 275
Art. 952 300
con contatto di telesegnalamento:
1 x DG M TNC 275 FM
Art. 952 305
DV MOD 255
Segnalazione
guasto
3 x V NH00 280
Distribuzione principale
V NH 00 280
DEHNguard
VNH
V NH 00 280
L3
DG MOD 275
VNH
V NH 00 280
DEHNguard
VNH
L2
DG MOD 275
L1
Distribuzione secondaria
125 A 1
1) solo necessario, se nellimpianto a monte non gi presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
2) senza prefusibile supplementare con cablaggio protetto da guasto a terra e da corto circuito
Figura 8.1.3.8 Utilizzo degli SPD nel sistema TN - esempio impianto industriale con separazione del PEN nel quadro di distribuzione secondario
190 BLITZPLANER
www.dehn.it
DR MOD 255
DEHNrail
Caldaia
1 x DR M 2P 255
16 A
KW h
PEN
L1
DEHNventil ZP
DV ZP TNC 255
L2
230V~
1 x S PRO
1 x SF PRO
1 x SFL PRO
Nota:
In alternativa pu essere utilizzato un limitatore
di sovratensione
(p.es. DG M TNC 275
Art. 952 300)
se non esiste:
- protezione contri i fulmini esterna
- alimentazione elettrica in linea aerea
- antenna sul tetto
1 x DV ZP TNC 255
Art. 900 390
disponibile in alternativa per sistemi a 5 conduttori
1 x DV ZP TT 255
Art. 900 391
L3
PEN
315 A gL/gG
S-PROTECTOR
Scaricatore combinato
Tipo 1
Prese elettriche
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Regolazione caldaia
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Defect
Distribuzione centrale
L1 L2 L3 N PE
EEB
PEN
L1
L2
L3
www.dehn.it
cata in caso di innesco degli SPD di Tipo 1, verrebbe danneggiato meccanicamente. In questo modo
il dispositivo per la "protezione contro i contatti
diretti" verrebbe danneggiato e le misure di protezione verrebbero vanificate. Una tale situazione,
che pu avere come conseguenza la messa in pericolo delle persone, deve naturalmente essere evitata. Perci, nel sistema TT, la disposizione degli
SPD di Tipo 1 e anche degli SPD di Tipo 2, deve
avvenire in linea di massima a monte dell'interruttore differenziale. Gli SPD di Tipo 1 e 2 nel sistema
TT devono essere disposti in modo che le condizioni per l'utilizzo dei dispositivi di protezione da
sovracorrente per la "protezione contro i contatti
indiretti" vengono rispettate:
In caso di guasto, cio in caso di SPD difettoso,
devono scorrere delle correnti di cortocircuito che
determinino l'interruzione automatica dei dispositivi di protezione da sovracorrente entro 5 s. Se la
disposizione degli scaricatori fosse effettuata per il
sistema TT, come mostrato nelle figure 8.1.3.4 e
8.1.3.5, per il sistema TN, in caso di guasto, non si
formerebbero correnti di cortocircuito, ma solo
BLITZPLANER 191
U0 = 230 V AC
L1
L2
L3
N
PE
II
Iimp 75 kA (10/350 s)
III/IV
192 BLITZPLANER
Tuttavia, anche in questo caso consigliato di utilizzare un RCD resistente alle correnti impulsive.
www.dehn.it
LPS
esterno
Quadro generale
Utenze finali
Quadro secondario
Limitatore di sovratensione
RCD
F1
Wh
Cassetta
rete
F2
F3
MEBB
EBB locale
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
2
DR MOD 255
DEHNrail
Caldaia
1 x DR M 2P 255
16 A
DEHNflex
1 x DFL M 255
Scaricatore combinato
tipo 1
Nota:
In alternativa pu essere utilizzato un limitatore
di sovratensione
(p.es. DG M TNC 275
Art. 952 300)
se non esiste:
- protezione contri i fulmini esterna
- alimentazione elettrica in linea aerea
- antenna sul tetto
DV MOD NPE
50
DEHNventil
DV MOD 255
L3
DEHNventil
L3
DV MOD 255
L2
DEHNventil
L2
DV MOD 255
L1
DEHNventil
L1
125 A
1 x DV M TT 255
PE
Prese elettriche
Regolazione caldaia
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Distribuzione centrale
L1 L2 L3 N PE
EBB
www.dehn.it
BLITZPLANER 193
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
S-Schutz
DEHNflex
lunghezza
linea 5 m
1 x DSA 230 LA
per canaline portacavi
1 x DFL M 255
Art. 924 396
per sistemi sotto pavimentazione
1 x STC 230
per prese esistenti
Prese elettriche
L1 L2 L3 N PE
16 A
RCD
DG MOD NPE
DG MOD 275
PE
PE
315 A 1
Scaricatore combinato
Tipo 1
315 A 1
L1
L1'
L2
L2'
L3
L3'
L'
L'
L1
N/PEN
Durchgangsklemme
DEHNgap B/n
DK 35
DGP BN 255
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
N/PEN
N/PEN
N/PEN
N/PEN
D
S
I
!
EBB
1x
alt. 3 x
1x
1x
1x
DB 3 255 H
DB 1 255 H
DGP BN 255
DK 35
MVS 1 4
N/PEN
D
S
I
N/PEN
D
S
I
!
N/PEN
L2
L2
L3
L3
N'
DGP M255
DEHNventil
DEHNbloc DB 3 255 H
L'
DV MOD NPE
50
L1
D
S
I
!
PE
Segnalazione guasto
3x
alt. 3 x
1x
1x
DBM 1 255 L
DBM 1 255
DGPM 255
MVS 1 8
1 x DV M TT 255 FM
alt. 1 x DV M TT 255
1) solo necessario, se nellimpianto a monte non gi presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
194 BLITZPLANER
www.dehn.it
Distribuzione principale
Scaricatore di corrente
da fulmine coordinato
Tipo 1
DEHNventil
315 A 1
DEHNbloc Maxi
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard.
DV MOD 255
Scaricatore di corrente
da fulmine
Tipo 1
DEHNventil
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
DEHNventil
lunghezza linea 15 m
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
DV MOD 255
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
DEHNventil
DV MOD 255
1 x DG M TT 275
Segnalazione guasto
DEHNguard
L3
DEHNguard
DG MOD 275
DEHNguard
DG MOD NPE
DEHNguard
L2
DEHNguard
L1
DG MOD 275
DEHNguard
L3
DG MOD 275
DEHNguard
L2
DG MOD 275
DEHNguard
L1
Distribuzione secondaria
125 A 1
DG MOD 275
125 A 1
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
Limitatore di sovratensione
Tipo 3
16 A 1
senza filtro di
rete NF 10 sono
possibili 25 A
3
3A 1
IN
DR MOD 255
function
DEHN SPD
SPS PRO
DEHNrail
/ IN
NETZFILTER
N L1
PLC
PLC
L'
L'
Apparecchio
elettronico
N' N'
N L1
1 x SPS PRO
L2
L3
10 A 1
linea 5 m
L3
DR 230 3N FML
OUT
OUT / FM
lunghezza
L2
1 x DR M 2P 255 FM
1 x NF 10
1 x DR 230 3N FML
L1 L2 L3 N PE
16 A
PE
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
DEHNventil
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
DEHNbloc Maxi
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard.
Scaricatore di corrente
da fulmine coordinato
Tipo 1
315 A 1
315 A 1
L1
DEHNbloc NH
DEHNbloc NH
DB NH00 255
DB NH00 255
L'
L'
L1
DEHNsignal
DSI DV
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
DBM 1 255 L
N/PEN
N/PEN
N/PEN
1 2 3 4
D
S
I
N/PEN
EBB
3 x DB NH00 255 H
1 x DGP B NH00 N 255
3x
alt. 3 x
1x
1x
D
S
I
!
DBM 1 255 L
DBM 1 255
DGPM 255
MVS 1 8
N/PEN
D
S
I
!
N/PEN
L2
L2
L3
L3
N'
DGP M255
DEHNventil
DEHNbloc NH
DB NH00 255
L'
DV MOD NPE
50
DEHNbloc NH
DB NH00 255
DEHNventil
14 11 12
DV MOD 255
315 A 1
D
S
I
!
PE
Distribuzione principale
Scaricatore combinato
Tipo 1
DEHNventil
Scaricatore di corrente
da fulmine
Tipo 1
DV MOD 255
lunghezza linea 15 m
DEHNventil
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
DV MOD 255
Segnalazione
guasto
1 x DG M TT 275
Segnalazione guasto
PE
DG MOD NPE
DEHNguard
DG MOD 275
L3
DEHNguard
L2
DEHNguard
DEHNguard
L1
DG MOD NPE
DEHNguard
DG MOD 275
DEHNguard
L3
DG MOD 275
DEHNguard
L2
DG MOD 275
DEHNguard
L1
Distribuzione secondaria
125 A 1
DG MOD 275
125 A 1
DG MOD 275
RCD
Segnalazione guasto
1 x DV M TT 255 FM
alt. 1 x DV M TT 255
1) solo necessario, se nellimpianto a monte non gi presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
www.dehn.it
BLITZPLANER 195
196 BLITZPLANER
UL-L
L1
L2
L3
PE
500 V AC
UL-L
500 V AC
U0 = 230 V AC
L1
L2
L3
N
PE
3 U0
U0
RA
3 x scaricatore con Uc
1 x scaricatore con Uc
398 V AC
230 V AC
U0 = 230 V AC
L1
L2
L3
N
PE
1,1 U0
253 V AC
230 V AC
U0
RA
www.dehn.it
LPS
esterno
Quadro generale
Utenze finali
Quadro secondario
Limitatore di sovratensione
Protezione secondo CEI EN 62305 (CEI 81-10)
Protezione secondo IEC 60364-4-443 (CEI 64-8-443)
F1
L1
L2
L3
Wh
Cassetta
rete
PE
F2
F3
MEBB
EBB locale
3 x DG S 440
1 x MVS 1 4
Distribuzione secondaria
Segnalazione guasto
DG MOD 440
DEHNguard
DG MOD 440
DEHNguard
DEHNguard
DG MOD 440
DG MOD 440
DG MOD 440
DEHNguard
125 A
DEHNguard
125 A
DG MOD 440
DEHNguard
L1 L2 L3PE
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
L'
PE
PE'
3 x DBM 440
L'
PE
PE'
L'
PE
Figura 8.1.5.3 Utilizzo di SPD nel sistema IT 400 V - esempio senza neutro distribuito
www.dehn.it
PE'
Distribuzione principale
DEHNbloc Maxi
1
250 A
BLITZPLANER 197
L1 L2 L3 N PE
125 A
4 x DG S 275
1x MVS 1 8
1x DK 35
Durchgangsklemme
DG MOD 275
DEHNguard
DG MOD 275
DEHNguard
DG MOD 275
DEHNguard
DG MOD 275
DEHNguard
DK 35
Distribuzione secondaria
Limitatore di sovratensione
Tipo 2
Distribuzione principale
DEHNbloc
L'
L'
L'
L'
Durchgangsklemme
DEHNbloc Maxi
DBM 1 255 L
DK 35
DBM 1 255 L
N/PEN
D
S
I
!
198 BLITZPLANER
N/PEN
DBM 1 255 L
N/PEN
D
S
I
!
N/PEN
DBM 1 255 L
N/PEN
D
S
I
!
N/PEN
N/PEN
D
S
I
!
N/PEN
www.dehn.it
iImp
usp
UTot
UTot = usp
iImp Corrente impulsiva scaricata
usp Tensione di limitazione del dispositivo
di protezione
UTot Tensione residua ai morsetti
dellapparecchio finale
Figura 8.1.6.2 Principio del "morsetto di collegamento doppio" (ZAK) rappresentazione unipolare
corrente nominale permesso per il fusibile di protezione del dispositivo di protezione da sovratensioni, la diramazione del dispositivo di protezione
da sovratensioni deve essere dotata di un proprio
fusibile di protezione per lo scaricatore di sovratensione (Figura 8.1.6.4) oppure vengono utilizzati
degli SPD con prefusibile integrato (Figure 8.1.6.5
e 8.1.6.6).
All'innesco del dispositivo di protezione da sovratensioni nella diramazione, altri elementi (conduttori, fusibile) vengono attraversati dalla corrente
impulsiva, che provoca sulle relative impedenze
delle cadute di tensione dinamiche.
Qui si pu notare che la componente ohmica
rispetto alla componente induttiva trascurabile.
di
udyn = i R + L
dt
e delle velocit di variazione della corrente (di/dt)
per processi transienti di alcune 10 kA/s, la caduta
di tensione dinamica udyn viene determinata per lo
pi dalla componente induttiva.
Per mantenere ridotta questa caduta di tensione,
l'induttanza del collegamento e quindi la sua lunghezza devono essere tenuti al minimo possibile
dall'installatore specializzato che esegue i lavori.
Nella IEC 60364-5-534 viene perci suggerito di prevedere una lunghezza complessiva del collegamen-
L/N
udyn 1
usp
iImp
UTot
udyn 2
PE
iImp
usp
UTot
www.dehn.it
BLITZPLANER 199
a
SPD
E/l
SPD
E/l
EBB
b1
EBB
b2
a + b 0,50 m
200 BLITZPLANER
www.dehn.it
l1
la
EBB
Installazione 1
l2
EBB
A
non favorevole
favorevole
F5
L1
L1
F6
L2
L2
L3
L3
F1 - F3
> 125 A gL/gG
DV MOD 255
DEHNventil
DV MOD 255
DEHNventil
DV MOD 255
DEHNventil
F1-F3
PEN
L1 L2 L3 PEN
Cavo di alimentazione
F4 - F6
125 A gL/gG
EBB
Figura 8.1.6.10Cablaggio a V
Figura 8.1.6.11 Cablaggio a V dello scaricatore combinato DEHNventil M TNC tramite pettine
www.dehn.it
L1'
L2'
L3'
PEN
F4
Installazione 2
L1
L2
L3
PEN
lb
L1
L2
L3
PEN
ne e da sovratensione in un unico
dispositivo di protezione, in conformit alla serie di norme CEI EN 62305parte 1-4.
Questo permette di realizzare un
cablaggio a V direttamente sul dispositivio. La figura 8.1.6.10 illustra lo schema funzionale di un cablaggio a V.
Dalla figura 8.1.6.11 visibile come
pu essere utilizzato in modo vantaggioso un cablaggio a V con l'aiuto di
pettini di collegamento.
Il cablaggio a V (detto anche passante)
per la relativa capacit di carico termico dei morsetti doppi impiegati eseguibile fino a 125 A.
Per carichi con delle correnti nominali
> 125 A, il collegamento dei dispositivi
di protezione da sovratensioni viene
effettuato tramite una diramazione
(cablaggio parallelo). Qui devono essere rispettate le lunghezze massime di
collegamento secondo IEC 60364-5534. Un'esecuzione del cablaggio
parallelo raffigurata nella figura
8.1.6.12.
A questo proposito occorre tuttavia
osservare, che sul collegamento lato
terra, pu essere sfruttato il doppio
morsetto di terra. Come illustrato in
figura 8.1.6.12 spesso possibile senza
sforzi, raggiungere una lunghezza
BLITZPLANER 201
L1'
L2'
L3'
PEN
F4
F5
F6
s
CAR
L1
s
L1
L2
s
L2
L3
L3
F1 - F3
> 315 A gL/gG
DV MOD 255
DEHNventil
DV MOD 255
DEHNventil
DV MOD 255
DEHNventil
F1-F3
PEN
L1 L2 L3 PEN
Cavo di alimentazione
Figura 8.1.6.12
F4 - F6
315 A gL/gG
EBB
Cablaggio in parallelo
ok
IN (OUT)
IN (OUT)
OUT (IN)
OUT (IN)
8.1.7 Dimensionamento delle sezioni di collegamento e della protezione di backup per dispositivi di protezione da
sovratensioni
I collegamenti degli scaricatori possono essere soggetti a correnti impulsive, di servizio e di cortocircuito. I singoli carichi dipendono da vari fattori:
tipo di circuito di protezione one-port (Figura
8.1.7.1) / two-port (Figura 8.1.7.2)
tipo di scaricatore: scaricatore di corrente da
fulmine, scaricatore combinato, limitatore di
di sovratensione
prestazioni dello scaricatore in presenza di correnti susseguenti: estinzione/limitazione della
corrente susseguente
Se i dispositivi di protezione dalle sovratensioni vengono installati come indicato in figura 8.1.7.1, i collegamenti S2 e S3 devono essere dimensionati solo in
base ai criteri della protezione contro il corto circuito secondo CEI 64-8/4 e in base alla capacit di tenuta alle correnti da fulmine. Nella scheda tecnica del
dispositivo di protezione dalle sovratensioni viene
indicato il valore massimo della protezione da sovracorrente, che pu essere utilizzato come protezione
di back-up per lo scaricatore.
Durante l'installazione dei dispositivi, occorre
accertarsi, che la corrente di corto circuito che scorre effettivamente determini l'intervento della protezione di back-up. Il dimensionamento della
sezione del conduttore dato dalla seguente
equazione:
k2 S2 = I 2 t
Figura 8.1.6.13
202 BLITZPLANER
Occorre inoltre osservare che le indicazioni riguardanti i valori dei dispositivi di protezione da sovracorrente massimi riportati nella scheda tecnica del
dispositivo di protezione dalle sovratensioni, valgono solo fino al valore di tenuta alla corrente di
corto circuito del dispositivo di protezione.
www.dehn.it
S2
S3
Materiale
conduttore
Cu
PVC
115
Al
76
Materiale isolante
EPR / XLPE
Gomma
143
141
94
93
L1
L2
L3
PEN
L1'
L2'
L3'
PEN
F2
S2
L1
L1
L2
L2
L3
L3
L1
L1'
L2
L2'
L3
L3'
H1
H2
H3
DV MOD 255
DEHNventil
DEHNventil
DEHNventil
DV MOD 255
DV MOD 255
PEN
- only for DEHNsignal - nur fr DEHNsignal PEN
S3
MEBB
Se la corrente di corto circuito nel luogo d'installazione maggiore della corrente di cortocircuito
indicata per il dispositivo di protezione, deve essere scelto un fusibile di protezione, di valore inferiore, in rapporto 1:1,6 rispetto al valore indicato
nella scheda tecnica dello scaricatore.
F2 315 A gL / gG
F2
F1 315 A gL / gG
F2
25
35
40
50
63
80
100
125
160
200
250
315
> 315
10
10
10
10
10
10
16
16
25
35
35
50
50
16
16
16
16
16
16
16
16
25
35
35
50
50
------------------------ 315
Le sezioni di collegamento e la protezione di backup per gli scaricatori di corrente da fulmine e combinati, di Tipo 1, sono indicati nell'esempio riportato in figura 8.1.7.4.
www.dehn.it
La figura 8.1.7.5 riporta le sezioni dei collegamenti e la protezione back-up per i dispositivi di protezione dalle sovratensioni di tipo 2, mentre la figura 8.1.7.6 riporta gli stessi valori per i dispositivi di
Tipo 3.
BLITZPLANER 203
S2
DG MOD NPE
DEHNguard
DG MOD 275
DEHNguard
L3
DG MOD 275
DEHNguard
L2
DG MOD 275
L1
DEHNguard
Osservare portata
di corrente
del pettine
PE
L1'
L2'
L3'
S3
A
EBB locale
35
40
50
63
80
100
125
160
200
250
315
400
4
4
6
10
10
16
16
25
35
35
50
70
6
6
6
10
10
16
16
16
16
16
16
16
------------125
125
125
125
125
125
Zona 3: esplosione
Se l'energia della corrente impulsiva da fulmine
molto pi elevata dell'integrale di fusione del fusi-
F1
L
N
PE
1
204 BLITZPLANER
DEHNrail
F1 25 A gL / gG
Apparecchio
elettronico
F1
L
N
PE
F2
F2 25 A
Apparecchio
elettronico
DEHNrail
se in confronto a sollecitazione con correnti di corto circuito o correnti impulsive, in particolare con
correnti impulsive da fulmine con forma d'onda
10/350 s.
In base alla corrente impulsiva da fulmine stato
determinato il comportamento d'intervento dei
fusibili (Figura 8.1.7.7).
DR MOD 255
F2
DR MOD 255
F1
L1
L2
L3
N
PE
www.dehn.it
250 A/1
75 kA
22 kA
200 A/1
20 kA
160 A/00
50 kA
9,5 kA
100 A/C00
25 kA
63 A/C00
5,5 kA
20 kA
35 A/C00
4 kA
15 kA
20 A/C00
1,7 kA
8 kA
10
70 kA
20
30
fusione
40
50
60
70
80
90
100
I (kA)
esplosione
kA
4,0
3,5
Corrente impulsiva
kV
2,0
1,5
1,0
0,5
0
0
200
400
600
800
Figura 8.1.7.8 Corrente e tensione su un fusibile 25 A-NH che sta fondendo durante la sollecitazione con corrente impulsiva di fulmine (10/350 s)
www.dehn.it
L1
L2
L3
N
2,5
-200
F1
F2
F3
3,0
5
4
F4 F5 F6
US
UP
PE
BLITZPLANER 205
Tensione dellarco U
U (V)
400
Tensione
di rete
200
0
U0
-200
-400
effettiva corrente
susseguente If
I (kA)
I (kA)
70
0,5
35
0
0
0
0
Figura 8.1.7.10
10
15
20
10
15 t (ms)
25 t (ms)
Integrale di fusione
del fusibile
I2 t in A2 s
I2 t di una
semionda (10 ms)
250A
100 000
100A
Corrente nominale
inserto fusibile
NH-gG
10 000
63A
32A
25A
1 000
Nessuna corrente susseguente
20A
16A
100
0,1
Figura 8.1.7.11
10
50 100
Selettivit della corrente susseguente del DEHNventil M allintervento di fusibili NH con diverse correnti nominali
206 BLITZPLANER
www.dehn.it
energie da scaricare
disposizione dei dispositivi di protezione
immunit ai disturbi degli apparecchi finali
protezione da disturbi simmetrici e/o asimmetrici
requisiti di sistema, p. es. parametri di trasmissione
t in s
t in s
800
700
600
500
400
300
800
700
600
100
500
200
2
400
300
300
400
200
200
U in V
500
100
800
t in s
100
l in kA
10
700
600
500
400
300
200
100
800
700
600
500
100
400
200
2
300
300
200
400
100
t in s
M_ = limitatore di sovratensione
In = 10 kA (8/20 s)
per filo
800
t in s
U in V
500
l in kA
10
B_ = scaricatore combinato
Iimp = 2,5 kA (10/350 s)
per filo,
livello di proetzione per identico
al limitatore di sovratensione (M)
700
600
500
400
300
200
100
100
800
200
2
700
300
600
400
500
400
U in V
500
300
Livello di protezione
l in kA
10
200
Codice di tipo
Capacit di scarica
100
BCT MLC _ _ _ _ _
BCT MOD _ _ _ _ _
t in s
www.dehn.it
BLITZPLANER 207
BCT MLC _ _ _ _ _
BCT MOD _ _ _ _ _
BCT MLC _ _ _ _ _
BCT MOD _ _ _ _ _
Codice di tipo
Codice di tipo
C
= Limitazione fine
delle sovratensioni
filo terra
(limitazione
longitudinale)
Up
Up
D = Limitazione fine
delle sovratensioni
filo filo
(Limitazione
trasversale)
Up
BCT MLC _ _ _ _ _
BCT MOD _ _ _ _ _
Codice di tipo
Il valore della tensione nominale indica il campo della tensione di
segnale tipica, che entro condizioni nominali non dimostra alcun
effetto di limitazione attraverso il dispositivo di protezione. Il valore
della tensione nominale viene indicata come valore DC.
Le tensioni nominali per i singoli tipi sono indicati come segue:
Tensione nominale UN
_E
_D
_E C
_D HF
Ufilo-filo
BLITZDUCTOR CT
2
BLITZDUCTOR CT
208 BLITZPLANER
Tipo
MLC B
MLC BE
MLC BE
MLC BE
MLC BE
MLC BE
MLC BE
MLC BE
MLC BE
MLC BD
MLC BD
MLC BD
MLC BD
MLC BD
MLC BD
MLC BD
MLC BD
MLC BD
MLC BE C
MLC BE C
MLC BE C
MLC BE C
MLC BD HF
MLC BD HFD
MLC BD HFD
110
5
12
15
24
30
48
60
110
5
12
15
24
30
48
60
110
250
5
12
24
30
5
5
24
MOD B
MOD ME
MOD ME
MOD ME
MOD ME
MOD ME
MOD ME
MOD ME
MOD ME
MOD MD
MOD MD
MOD MD
MOD MD
MOD MD
MOD MD
MOD MD
MOD MD
MOD MD
MOD ME C
MOD ME C
MOD ME C
MOD ME C
MOD MD HF
MOD MD HFD
MOD MD HFD
110
5
12
15
24
30
48
60
110
5
12
15
24
30
48
60
110
250
5
12
24
30
5
5
24
MOD MD EX
24
MOD MD EX
30
MOD MD EX HFD 6
Tabella 8.2.1 Marcatura dei moduli di protezione BCT
www.dehn.it
Tensione
du/dt = 1 kV/s
U in V
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Velocit di salita
della tensione
du/dt = 1 kV/s
Tensione di
limitazione
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1,0
1,1
1,2
t in s
Ognuna di queste grandezze elettriche del segnale pu contenere l'informazione effettiva da trasmettere.
Dati tecnici:
Perci il segnale non deve essere influenzato negativamente attraverso l'utilizzo di scaricatori di corrente da fulmine o di sovratensione negli impianti
CMR (controllo, misura e regolazione). In tale contesto devono essere osservati alcuni punti per la
scelta dei dispositivi di protezione per impianti
CMR, che verranno descritti di seguito per i nostri
dispositivi di protezione BLITZDUCTOR CT e che
verranno illustrati tramite specifici esempi di utilizzo (Figura 8.2.1 - 8.2.4 e Tabella 8.2.1).
Marcatura dei tipi di moduli di protezione
C
limitazione della tensione trasversale aggiuntiva e resistenze di disaccoppiamento supplementari nell'uscita del BLITZDUCTOR CT per il
disaccoppiamento dei diodi di protezione del
BLITZDUCTOR dai diodi eventualmente presenti all'ingresso dell'apparecchio da proteggere (ad es. diodi clamping, diodi per accoppiatori ottici)
HF forma costruttiva per la protezione del percorso di trasmissione ad alta frequenza (utilizzo di
una matrice di diodi per la limitazione fine delle sovratensioni), limitazione dei disturbi di
modo comune e differenziale
EX dispositivo di protezione per l'utilizzo in circuiti di misura a sicurezza intrinseca, con omologazione ATEX e FISCO (resistenza alle tensioni
alternate verso terra di 500 V AC)
www.dehn.it
Livello di protezione Up
Il livello di protezione un parametro del dispositivo di protezione da sovratensioni, che caratterizza l'efficienza a limitare la tensione ai suoi terminali di connessione. Il valore del livello di protezione deve essere superiore al valore massimo delle
tensioni residue misurate.
La tensione residua misurata la tensione massima
misurata ai morsetti del dispositivo di protezione
da sovratensione quando questultimo viene alimentato con correnti e/o tensioni impulsive a forme donda e ampiezza prestabilite.
Tensione residua con una ripidit di 1 kV/s della
tensone dellimpulso di prova
Questa prova serve per individuare le caratteristiche di innesco degli scaricatori a gas. Questi elementi di protezione possiedono una "caratteristica
di commutazione". La modalit di funzionamento
di uno scaricatore a gas pu essere equiparata ad
un interruttore, la cui resistenza al momento del
superamento di un determinato valore di tensione
pu "automaticamente" passare da > 10 G (stato
inattivo) a valori < 0,1 (stato attivo), in modo che
la tensione venga quasi cortocircuitata. Il valore di
tensione, a cui avviene l'innesco dello scaricatore a
gas, dipende dalla pendenza della tensione dellonda di prova entrante (du/dt).
Di regola vale:
Maggiore il rapporto du/dt maggiore sar la tensione di innesco dello scaricatore a gas. Per permettere un confronto dei valori di innesco di diversi scaricatori a gas, allo scopo di individuare la del-
BLITZPLANER 209
la tensione di innesco dinamica, pu essere applicata una tensione con pendenza di 1kV/s sull'elettrodo dello scaricatore a gas, fino a determinarne
linnesco (Figure 8.2.5 e 8.2.6).
Tensione residua con corrente di scarica nominale
Questa prova serve per l'individuazione del comportamento degli elementi di protezione con caratteristica a limitazione costante (Figure 8.2.7 e 8.2.8).
Corrente di carico nominale IL
La corrente di carico nominale del BLITZDUCTOR
CT caratterizza la corrente di esercizio permessa
nel circuito di misura da proteggere. La corrente di
carico nominale del BLITZDUCTOR CT viene determinata dal carico di corrente sopportabile e dallenergia dissippata dalle impedenze utilizzate per
il disaccoppiamento tra scaricatore a gas e elementi di protezione fine, nonch dalla capacit di
estinzione della corrente susseguente da parte
degli scaricatori a gas. Il risultato indicato come
valore in corrente continua (Figura 8.2.9).
Le correnti di carico nominali dei singoli moduli di
protezione del BLITZDUCTOR CT
sono indicate nella tabella 8.2.2.
Corrente i
B
BE
BD
BE C
BD HF
BD HFD
1A
1A
1A
0,1 A
0,1 A
0,1 A
ME
MD
ME C
MD HF
MD HFD
MD EX
MD EX HFD
Caso a:
In questo caso di applicazione, l'apparecchio finale
da proteggere si trova in un edificio con impianto
di protezione contro i fulmini esterno oppure l'edificio possiede delle costruzioni metalliche sul tetto,
a rischio da fulminazione (ad es. pali di antenne,
impianti di condizionamento). Il cavo CMR o di
telecomunicazione che collega l'apparecchio finale (Figura 8.2.11), un cavo che si estende al di fuori delledificio. Poich sull'edificio presente una
protezione contro i fulmini esterna, sar necessario utilizzare uno scaricatore di corrente da fulmine. A questo scopo si pu utilizzare uno scaricatore BLITZDUCTOR CT di tipo B oppure B.
U in V
sn
Tensione di limitazione
60
40
20
0
20
40
Figura 8.2.7
Figura 8.2.8
90
f in Hz
3 dB
1.
210 BLITZPLANER
100
t in s
Criteri di scelta
Quale capacit di scarica
necessaria?
Il dimensionamento della capacit di scarica del BLITZDUCTOR CT
dipende dal tipo di protezione
che lo scaricatore deve eseguire.
Per semplificare la scelta vengono esaminati i casi da a fino a d.
80
70
60
50
40
30
20
60
10
Frequenza limite fG
La frequenza limite descrive il
comportamento di uno scaricatore in base alla frequenza. La frequenza limite la frequenza, che
provoca in determinate condizioni di prova un'attenuazione di
inserzione (aE) di 3 dB (vedere CEI
EN 61643-21).
In assenza di altre indicazioni, la
frequenza si riferisce ad un sistema di 50 Ohm (Figura 8.2.10).
1A
1A
0,1 A
0,1 A
0,1 A
0,5 A
4,8 A
BLITZDUCTOR CT
IL
2
aE in dB
Figura 8.2.9 Corrente nominale del
BLITZDUCTOR CT
www.dehn.it
Caso c:
Nel caso c, nellambito del cablaggio CMR e di telecomunicazione, non ci sono linee che si estendono
oltre l'edificio. Malgrado l'edificio disponga di un
LPS esterno, nel sistema di telecomunicazione non
pu essere accoppiata alcuna corrente da fulmine
diretta. Per questo, vengono utilizzati dei limitatori da sovratensione, appartenenti alla famiglia di
prodotti BLITZDUCTOR CT tipo BCT MOD M
(Figura 8.2.13).
Se questo pu essere escluso, il modulo BLITZDUCTOR CT BCT MOD M (Figura 8.2.12) pu essere
utilizzato come protezione dalle sovratensioni di,
Tipo 2.
Caso d:
Il caso d si distingue dal caso c, in quanto l'edificio
in questione non possiede un LPS esterno, e non
possiede alcuna linea di CMR / telecomunicazione
Caso b:
Esempio a:
LPS esterno
Dispositivo
di protezione
Dispositivo
di protezione
Cavo CMR
Cavo telecomunicazione
Utenza finale
Figura 8.2.11 Edificio con LPS esterno e cavi installati tra due edifici
secondo il concetto di protezione da fulminazione a
zone
Esempio c:
Esempio b:
LPS esterno
Cavo CMR
Cavo telecomunicazione
Utenza finale
Esempio d:
Trasduttore
Trasduttore
Dispositivo
di protezione
Utenza finale
Figura 8.2.13 Edificio con LPS esterno e linee interne posate secondo il concetto di protezione da fulminazione a zone
www.dehn.it
Dispositivo
di protezione
Utenza finale
BLITZPLANER 211
212 BLITZPLANER
4.
www.dehn.it
www.dehn.it
derando che il livello di prova 1 comprende i requisiti minimi di immunit ai disturbi (sugli apparecchi
da proteggere), mentre il livello di prova 4 garantisce i massimi requisiti di immunit ai disturbi dellapparecchio stesso.
Per quanto riguarda la protezione fornita da un
dispositivo di protezione da sovratensioni questo
significa che, "l'energia passante" in riferimento al
livello di protezione deve essere cos bassa, da
rimanere sotto all'immunit ai disturbi del relativo
apparecchio da proteggere. Perci i prodotti della
Yellow/Line sono suddivisi in classi, con l'aiuto delle quali viene reso possibile un utilizzo coordinato
per la protezione delle apparecchiature di automazione. La prova di immunit ai disturbi per queste apparecchiature stata presa come punto di
partenza per i simboli delle classi degli scaricatori.
Se ad esempio una apparecchiatura di automazione viene provato con livello di prova 1, il dispositivo di protezione dovr avere solo una energia passante massima corrispondente a questo livello di
disturbo. In pratica, questo significa che le apparecchiature di automazione, provate con livello di
prova 4, possono lavorare senza disturbi quando
l'uscita del dispositivio di protezione presenta un
livello di protezione corrispondente al livello di
prova 1, 2, 3 o 4. Per gli utenti in questo modo
molto semplice scegliere i dispositivi di protezione
adatti.
10. La protezione dell'impianto deve essere eseguita a uno o due gradini?
In base all'infrastruttura dell'edificio ed ai requisiti
di protezione definiti attraverso il concetto di protezione da fulminazione a zone, pu essere necessario installare degli scaricatori di corrente da fulmine o di sovratensione in locali separati oppure in
un unico punto dell'impianto. Nel primo caso si
pu utilizzare un BLITZDUCTOR CT con modulo di
protezione BCT MLC B come scaricatore di corrente da fulmine, oppure il BLITZDUCTOR CT con
modulo di protezione BCT MOD M come limitatore di sovratensione. Se sono necessarie misure di
protezione da fulmine e da sovratensione in un
unico punto dell'impianto, si pu invece utilizzare
lo scaricatore combinato, BLITZDUCTOR CT, tipo
B .
Nota:
I seguenti esempi di soluzione mostrano la scelta di
dispositivi di protezione da sovratensione della
famiglia BLITZDUCTOR CT in base ai 10 criteri di
scelta finora descritti. Il risultato di ogni passo del-
BLITZPLANER 213
Pt 100
Sonda
Pt 100
Collegamento
Alimentazione 230 V
4 ... 20 mA
Trasduttore Pt 100
214 BLITZPLANER
www.dehn.it
Descrizione - Esempio
1
Risultato intermedio
Risultato finale
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD M...
Il rischio dalle sovratensioni sia per la sonda Pt 100 sia per il trasduttore
Pt 100 si verifica tra conduttore di segnale e terra.
Quindi necessaria una limitazione fine longitudinale.
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME 5
BCT MOD ME 5 V
ha una tensione nominale
di 5 V DC filo terra, quindi
filo filo 10 V DC, nessuna
influenza del segnale di misura
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME 5
Tramite l'utilizzo di un circuito a quattro fili per la misura della temperautura con
il Pt 100, si ottiene l'eliminazione totale dell'influenza della resistenza del conduttore
e le relative variazioni sul risultato della misura, dovute alla temperatura. Questo
vale anche per l'aumento della resistenza del conduttore causato dalle impedenze
di disaccoppiamento del BLITZDUCTOR CT.
Nessuna influenza
Il trasduttore Pt 100 possiede una immunit ai disturbi condotti appartenente alla
catergoria di immunit 2 secondo CEI EN 6100-4-5. L'energia passante, legata al
livello di protezione del dispositivo di protezione dalle sovratensioni, pu corrispondere
al massimo alla categoria di immunit 2 secondo CEI EN 61000-4-5.
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME 5
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME 5
Q
Energia passante secondo livello
di immunit 1
Energia passante del dispositivo
di protezione inferiore allimmunit ai disturbi dellutilizzatore
Q ok.
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME 5
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME 5
limitatore di sovratensione
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME 5
Risultato di selezione:
BLITZDUCTOR CT
BCT MOD ME 5
www.dehn.it
BLITZPLANER 215
Corrente in ingresso IF
Corrente in uscita IC
4
Radiazione
Involucro
Ricevitore
Connessioni
3,4
Connessioni
1,2
216 BLITZPLANER
www.dehn.it
ri nominali, i tempi di commutazione, i valori limite per gli allarmi e il relativo software.
Al livello pi basso, cio al livello campo, si trovano
gli apparecchi di campo, come attuatori e sensori.
Questi rappresentano l'interfaccia tra le funzioni
di comando e regolazione e il processo. Gli attuatori trasformano un segnale elettrico in un'altra
grandezza fisica (motori, valvole ecc.). I sensori trasformano una grandezza fisica in un segnale elettrico (sensore di temperatura, interruttore di fine
corsa ecc.).
A causa del collegamento in rete delle stazioni
DDC e dell'integrazione nei sistemi per la supervisione dell'edificio ad esse collegate, l'intero sistema risulta esposto ai disturbi causati da correnti da
fulmine e sovratensioni. Tali disturbi possono causare un guasto dell'intero sistema di controllo dell'illuminazione, della climatizzazione o del riscaldamento; questo non determina solo principalmente costi di natura tecnologica, ma anche costi
relativi alle conseguenze del guasto sull'impianto.
Possono ad esempio determinarsi significativi incre-
Livello gestionale
Livello automazione
Livello campo
www.dehn.it
BLITZPLANER 217
BD
FD
TO
(optional)
Sottosistema
dorsale di comprensorio
Sottosistema
dorsale di edificio
Sottosistema
cablaggio orizzontale
218 BLITZPLANER
www.dehn.it
Utenza
finale
Token Ring,
Ethernet 10 base T,
Fast Ethernet 100 base TX,
Gigabit Ethernet 1000 base TX.
TO
TO
TO
FD
LPS
esterno
FD
FD
FD
FD
BD
CD
www.dehn.it
BLITZPLANER 219
220 BLITZPLANER
www.dehn.it
BLITZDUCTOR
Tr
Linea segnale
Trasduttore con
ingresso Ex(i)
(max. Lo, Co)
LBXT
Llin
CBXT
2
BLITZDUCTOR XT
BLITZDUCTOR XT
1
BLITZDUCTOR
LBXT
Clin
2
Sonda
Lut
CBXT
2
Cut
2
EB/PE
EB/PE
Lo
www.dehn.it
BLITZPLANER 221
tipica di ogni materiale, che caratterizza il comportamento di innesco di gas, vapori o polveri su
superfici calde. Per ragioni economiche quindi, i
gas e vapori vengono suddivisi in determinate classi di temperatura. La classe di temperatura T6 indica che la temperatura di superficie massima dell'elemento non deve superare in caso di esercizio
come in caso di guasto gli 85 C, mentre la temperatura di innesco dei gas e vapori deve essere superiore a 85 C.
Con la classificazione T6, BLITZDUCTOR CT soddisfa
anche da questo punto di vista i massimi requisiti
stabiliti.
A seconda del certificato di conformit della KEMA
devono essere osservati anche i seguenti parametri.
Criteri di scelta per SPD - BLITZDUCTOR XT
Con l'esempio del BLITZDUCTOR XT, BXT ML4 BD
EX 24 vengono di seguito spiegati i criteri di scelta
specifici per questo componente (Figure 8.2.4.2a e
8.2.4.2b). Tale componente possiede un certificato
di conformit emesso dalla KEMA.
Il dispositivo di protezione dalle sovratensioni ha
la seguente classificazione:
II 2(1) G EEx ia IIC T4, T5, T6.
Questa classificazione specifica:
II
Utilizzatore a
sicurezza intrinseca protetto
1
protected
222 BLITZPLANER
Figura 8.2.4.2b
BLITZDUCTOR XT 3
Circuito
Figura 8.2.4.2a
Esempio
www.dehn.it
IIC gruppo di esplosione - l'SPD risponde ai requisiti del gruppo di esplosione IIC e pu essere
utilizzato anche con gas esplosivi come idrogeno o acetilene.
T4 tra -40 C e +80 C
T5 tra -40 C e +75 C
T6 tra -40 C e +60 C
Altri dati elettrici importanti:
massima induttanza esterna (L0) e massima
capacit esterna (C0):
grazie alla particolare scelta di componenti nel
SPD BLITZDUCTOR XT, i valori di induttanza e
Fieldbus FISCO
Alimentazione
Uo 17.5 V,
Io 380 mA
Apparecchi in campo
Ui 17.5 V, Ii 380 mA,
Pi 5.32 W, Ci 5 nF,
Li 10 mH
1
Segmento 1
Segmento 2
protetto
protetto
Terminazione
4
Figura 8.2.4.3 SPD in impianti a rischio di esplosione Tenuta all'isolamento > 500 V AC
www.dehn.it
BLITZPLANER 223
L'effetto di protezione degli SPD su un apparecchio da proteggere viene assicurato, quando una
sorgente di disturbo viene ridotta ad un valore
inferiore al limite di immunit e superiore alla tensione di esercizio massima dell'apparecchio da proteggere. Generalmente l'effetto di protezione di
uno scaricatore viene indicato dal costruttore
attraverso il livello di
protezione Up (vedere
1
1
EN 61643-21). L'efficacia di un dispositivo
2
2
1
1
di protezione dipen2
2
224 BLITZPLANER
www.dehn.it
Ur = U p + U L + U R
Ur = U p
UL + UR non hanno effetto
BLITZDUCTOR
BCT MLC BD 110
No.919 347
Up
Ur
R del conduttore
Corrente di scarica
Corrente di scarica
Up
L del conduttore
3 OUT 4
1 IN 2
3 OUT 4
1 IN 2
BLITZDUCTOR
BCT MLC BD 110
No.919 347
Ur = U p + Uv
Uv
L del conduttore
Ur
R del conduttore
p.es. conduttore di protezione alimentazione
www.dehn.it
BLITZPLANER 225
Corrente di scarica
UL
UR
o
t
a
rr
3 OUT 4
Up
3
BLITZDUCTOR
1 IN 2
3 OUT 4
1 IN 2
BLITZDUCTOR
BCT MLC BD 110
No.919 347
o
t
a
r
er
Ur
Ur
Ur = U p + U L + U R
Tipo dellinstallazione
Distanza
Senza separazione
o separazione non
metallica
Separazione
in alluminio
Separazione
in acciaio
200 mm
100 mm
50 mm
50 mm
20 mm
5 mm
30 mm
10 mm
2 mm
0 mm
0 mm
0 mm
Tabella 8.2.5.1 Separazione dei conduttori di telecomunicazione e di bassa tensione secondo EN 50174-2
226 BLITZPLANER
www.dehn.it
consigliato
non consigliato
Conduttori
bassa tensione
Ausiliari
esatto
Telecomunicazione
Telecomunicazione
Ausiliari
(p. es. citofono, allarmi)
www.dehn.it
accoppiamento bassa ed essere a contatto per lintera circonferenza del cavo. Lo schermo deve
avvolgere completamente i conduttori o i cavi. Le
interruzioni di schermo e i collegamenti a terra ad
alta impedenza, ma anche cosidette trecce
dovrebbero essere evitati.
In quale misura i conduttori in bassa tensione
influenzano i conduttori di telecomunicazione
dipende da diversi fattori. I valori indicativi per le
distanze verso conduttori in bassa tensione sono
descritti nella EN 50174-2. Per una lunghezza di
linea inferiore a 35 m non generalmente necessario rispettare una distanza di separazione. In tutti
gli altri casi, vale la separazione indicata nella
tabella 8.2.5.1:
Si raccomanda di posare i conduttori di telecomunicazione in canaline metalliche collegate elettricamente continue e completamente chiuse. I sistemi di canaline metalliche dovrebbero essere connessi a terra a bassa impedenza il pi spesso possibile, in ogni caso almeno allinizio e alla fine della
canalina stessa (Figura 8.2.5.5).
BLITZPLANER 227
Proposte di applicazione
Raddrizzatore
Circuito intermedio
+
L1
L2
Uscita
Invertitore
V1
V3
V5
U1
V1
W1
L3
Motore
V4
V6
V2
Elettronica di comando
comando / regolazione / controllo / comunicazione
Dati
Figura 9.1.1 Schema di principio di un convertitore di frequenza
Motore
1
1
Connessione filtro
Alimentazione
Filtro compatto
Linea di
alimentazione
il pi corto
possibile
N.
1
Immagine
Tipo
Molla a contatto SA KRF ...
Articolo
919 031 - 919 038
Figura 9.1.2 Connessione dello schermo del cavo d'alimentazione motore secondo i requisiti EMC
228 BLITZPLANER
www.dehn.it
Carico
Circuito intermedio
USCITA
P1
+
PX
PR
INGRESSO
3x400V / 50Hz
L1
L2
L3
U
V
W
L1
L2
L3
L11
L21
Circuiti
segnali di ingresso
Alimentazione
Charge
Circuito
di protezione
PC
STF
STR
STOP
RH
RM
RL
RT
JOG
MRS
AU
CS
SD
RES
Reset
Allarme
Processore/DSP
A
B
C
Software
AM
5
Uscita
analogica
Funzionalit:
regolatore PID
FM
SD
Hz
Funzioni di base:
parametri U/f
regolazione vettoriale
SE
RUN
SU
OL
IPF
FU
Unit di comando
PU/DU
10E
10
2
5
4
1
Segnalazione
errore
Stato di
esercizio
e
segnalazione
errore
LCD/LED-display-PU/DU
N.
Immagine
DEHNguard
DEHNguardT
DG MOD 275
3 OUT 4
Blitzductor CT
BCT MOD ...
4-20 mA
M
3~
Tipo
Articolo
DEHNguard S DG S 275
952 070
DEHNguard S DG S 600
952 076
BLITZDUCTOR CT
BCT MLC BE 24 + BCT BAS
919 323 +
919 506
www.dehn.it
BLITZPLANER 229
230 BLITZPLANER
www.dehn.it
Strato di asfalto
5 cm
3m
Figura 9.2.1
3m
Isolamento del suolo per la riduzione delle tensioni di contatto derivanti da fulminazioni su un palo di illuminazione
www.dehn.it
BLITZPLANER 231
Per tutti i corpi illuminanti collocati in zona di protezione LPZ 0A sono da installare degli scaricatori di
Tipo 1 all'ingresso nella struttura. Per poter definire
la zona di protezione, la sfera rotolante da avvicinare da tutte le possibili direzioni al corpo illuminante esterno, se la sfera tocca il corpo illuminante,
0
-0,5 m
-1,0 m
-1,5 m
-2,0 m
1m
4m
7m
10 m
Figura 9.2.2
Controllo del potenziale per la riduzione delle tensioni di passo causati da fulminazioni su un palo di illuminazione
Scaricatore combinato
Ragg
io de
lla
sfera
rotol
ante
Figura 9.2.3
Sistema TN
DV M TN 255,
Art. 951 200
Sistema TT
DV M TT 2P 255, Art. 951 110
232 BLITZPLANER
www.dehn.it
Rag
g
sfer io della
a ro
tola
nte
Sistema TT
DB 3 255 H,
DK 35,
DGP BN 255,
Scaricatore combinato
Sistema TNC
DV M TNC 255, Art. 951 300
Sistema TNS
DV M TNS 255, Art. 951 400
Sistema TT
DV M TT 255, Art. 951 310
Figura 9.2.4
della te
gio
Rag rotolan
sfera
a
dell e
gio
g
a
lant
R
roto
a
r
sfe
Sistema TN
DG M TN 275,
Sistema TT
DG M TT 2P 275,
Figura 9.2.5
www.dehn.it
Sistema TNC
DG M TNC 275,
Sistema TNS
DG M TNS 275,
Sistema TT
DG M TT 275,
Figura 9.2.6
BLITZPLANER 233
Negli impianti biogas moderni vengono fermentati substrati organici biodegradabili come liquame,
lettame, erba, paglia, rifiuti biodegradabili, residui
nella produzione del vino e della birra, avanzi alimentari e grassi. A questo scopo i contenitori stagni (fermentatori), vengo riempiti con materiali
organici.
In questo ambiente assente di ossigeno, dai componenti organici in fermentazione, i batteri producono il biogas.
Il biogas cos prodotto viene utilizzato per la produzione di calore e energia elettrica.
Radiatore
Vasca primaria
Pompa
Contenitore pesatura
Igienizzatore
Miscelatore
Miscelatore
Vasca di
raffredamento
Serbatoio
liquidi
Pesa
Fiaccola
Valvola
Fermentatore
Energia
elettrica
Pompa
Valvola
Pompa
Analizzatore gas
Cogeneratore
Stoccaggio finale
Pompa di
circolazione
Mulino
Miscelatore
Quadro
comando
Valvola
Miscelatore
Valvola
Edificio
operativo
234 BLITZPLANER
www.dehn.it
Calore
www.dehn.it
In casi particolari, la necessit di misure supplementari deve essere per valutata secondo CEI EN
62305-2 (CEI 81-10/2). Con il metodo di calcolo
secondo CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2) pu essere
effettuata una valutazione del rischio, la quale ha
il compito di determinare il rischio dei danni da
fulminazioni dirette e indirette per la struttura
compreso le persone e impianti in essa contenuti.
Se il rischio dei danni superiore a un rischio tollerabile, il rischio da fulminazione deve essere minimizzato in modo da non superare pi il rischio tollerabile.
Per strutture particolari come gli impianti biogas
richiedono delle specifiche misure di protezione
contro i fulmini. Gli impianti biogas dovrebbero
essere protetti con dispositivi di captazione e calate isolate, se non possono essere del tutto esclusi
dei rischi di scariche pericolose su collegamenti,
raccordi o giunti.
Protezione contro i fulmini esterna
Parte centrale di ogni impianto biogas il fermentatore. Sul mercato esiste un vasto spettro di sistemi fermentatori, che si differenziano nel loro
modo costruttivo. Il sistema di protezione contro i
fulmini deve essere sempre adattato al sistema di
fermentazione. Per gli stessi scopi di protezione
possono risultare delle diverse soluzioni. Come
sopra indicato, un sistema di protezione contro i
fulmini di classe II, corrisponde alle richieste normali per impianti con pericolo di esplosione e quindi anche per impianti biogas.
Il sistema di protezione contro i fulmini composto da una protezione da fulmine esterna ed interna.
La protezione da fulmine esterna, ha il compito di
captare tutte le scariche da fulmine, comprese le
fulminazioni laterali sulla struttura e di scaricare la
corrente da fulmine dal punto di impatto verso
terra e di distribuirla nel terreno, senza che si
manifestino dei danni per effetti termici o meccanici alla struttura da proteggere.
Fermentatore con copertura in telo
Negli impianti biogas vengono utilizzati spesso dei
fermentatori con copertura in telo. Una fulminazione sulla copertura in telo del fermentatore
avrebbe di conseguenza il suo danneggiamento.
L'effetto di fusione e scintillamento nel punto di
impatto, causa un serio pericolo d'incendio e di
BLITZPLANER 235
Figura 9.3.2 Applicazione del sistema DEHNiso-Combi per la protezione di un fermentatore con copertura in tela
esplosione. Le misure di protezione contro i fulmini devono essere effettuati in modo, che non si
possono pi verificare delle fulminazioni dirette
sulla copertura in telo del fermentatore (Figura
9.3.2).
Secondo delle regole di sicurezza per impianti biogas agricoli, la zona 2 si sviluppa fino ad una
distanza di 3 m intorno alla copertura in telo del
fermentatore. Nella zona 2 si verifica un'atmosfera
esplosiva solo eccezionalmente per brevi periodi.
Questo significa, che nella zona 2 non probabile
che si verifica una atmosfera esplosiva, ma soltanto in caso di eventi non previsti (guasti, riparazioni). Nella zona 2, secondo CEI EN 62305-3 (CEI8110/3) quindi ammesso il posizionamento di dispositivi di captazione.
Altezza e numero dei dispositivi di captazione vengono definite con il metodo della sfera rotolante.
236 BLITZPLANER
La membrana interna nel stoccaggio gas del fermentatore, in contatto con la parete metallica
interna del fermentatore, a seconda della quantit
di gas contenuta. Purch non si verificano delle
scariche disruptive dalla calata sulla parete metallica del fermentatore, viene utilizzata la calata isolata. Con il tracciato isolato della calata su distanziatori isolati in PRFV (poliestere rinforzati in fibra di
vetro), si pu ottenere l'isolamento elettrico del
sistema di protezione contro i fulmini dalle masse
metalliche del fermentatore. La lunghezza dei
distanziatori risulta dalla distanza di sicurezza da
calcolare secondo CEI EN 62305-3 (CEI81-10/3).
Il set DEHNiso-Combi, secondo tabella 9.3.1, viene
utilizzato per l'esempio di installazione raffigurato
in figura 9.3.2.
Unaltra possibilit per evitare una fulminazione
diretta su un fermentatore, l'impiego del palo di
www.dehn.it
8,5 m
13,5 m
16,0 m
10,0 m
12,5 m
8,5 m
> 0,2 m
captazione componibile (Figura 9.3.3). I pali vengono eretti diretti nel terreno sedimentato o in
basamenti di calcestruzzo. Con questi pali si possono raggiungere un'altezza dal livello del suolo fino
a 21 m, con esecuzioni special si pu arrivare anche
ad altezze superiori. I pali di captazione componibili a lunghezza standard, vengono forniti in elementi da 3,5 m, che offrono particolari vantaggi
per il trasporto. Informazioni pi dettagliate per
lapplicazione dei pali di captazione componibili si
trovano nelle istruzioni di montaggio N 1574.
Una terza possibilit, di proteggere il fermentatore con copertura in tela da una fulminazione diretta, l'impiego del sistema DEHNconductor. I componenti del programma DEHNconductor comprendono la conduttura HVI e gli elementi di fissaggio
e di connessione coerenti a questo conduttore. La
conduttura HVI un conduttore con guaina speciale, con regolazione di potenziale e con isolamento ad alta tensione. L'applicazione tipica
l'utilizzo come calata isolata per il rispetto della
distanza di sicurezza secondo CEI EN 62305-3
(CEI81-10/3). Per primo bisogna dunque calcolare
la distanza di sicurezza secondo CEI EN 62305-3
(CEI81-10/3). Di seguito deve essere controllato, se
la distanza di sicurezza calcolata pu essere realizzata con la distanza di sicurezza equivalente della
conduttura HVI.
Esistono due varianti di realizzazione con il sistema
DEHNcondutor:
www.dehn.it
BLITZPLANER 237
impedire una possibile fusione nel punto di impatto del fulmine. Qui da realizzare un sistema di
protezione contro i fulmini isolato. La sistemazione del dispositivo di captazione viene determinato
con il metodo della sfera rotolante. La calata viene
portata lungo le lastre metalliche su supporti
distanziatori conformi alla distanza di sicurezza
rilevata (Figura 9.3.7).
238 BLITZPLANER
www.dehn.it
Locale tecnico
Cogeneratore
comando /
regolazione
Quadro di misura
Immissione
in rete
3 x 20 kV
EBB
EBB
2
Stoccaggio
finale
Silo cereali
Vasca
primaria
Serbatoio
liquidi
Fermentatore
Fermentatore
secondario
Serbatoi in acciaio
Nella figura 9.3.8 illustrato un serbatoio per biogas con un involucro di lastre in acciaio completamente saldate. Le richieste nella tabella 3 della CEI
EN 62305-3 (CEI 81-10/3) sono soddisfatte oltre una
sezione minima di 4 mm per delle pareti in acciaio
del contenitore. Per il sistema di protezione contro
www.dehn.it
BLITZPLANER 239
20 kV; 3
50 Hz
3
Connessione in rete
Il biogas viene normalmente utilizzato in motori a gas o a iniezione pilota
per la produzione di energia elettrica
e termica. Questo tipo di motori viene
denominato come cogeneratore.
Questi cogeneratori si trovano in un
edificio operativo separato. Nello
stesso locale del edificio operativo o
in un suo locale dedicato sono installati i quadri di commutazione e i quadri di comando. Lenergia elettrica
prodotta dal cogeneratore viene
immessa nella rete elettrica pubblica
(Figura 9.3.10).
Componente fondamentale di un
sistema di protezione contro i fulmini
3
3
costituito dal sistema equipotenziale, al quale devono essere collegate
4
4
tutte le masse metalliche estranee
Z
della struttura. Il sistema equipotenziale antifulmine richiede che tutti i
Distribuzione
sistemi metallici siano integrati possicogeneratore
3
3
3
3
3
bilmente con collegamenti a bassa
125 A
G
impedenza e tutti i sistemi sotto ten3
sione siano collegati tramite dispositiM
5
vi di protezione da sovratensioni Tipo
3
1. Il collegamento equipotenziale
1
antifulmine da effettuare immediatamente vicino al punto di ingresso
della struttura, per impedire l'infiltrazione di correnti parziali da fulmine
2
nell'edificio. Sulle linee AC 230/400
dellimpianto utilizzatore BT, entranti
dallesterno (Figura 9.3.10), sono
quindi installati dei dispositivi di proImpianto utilizzatore
Impianto di produzione
tezione dalle sovratensioni (SPD - Surge protective device) SPD Tipo 1. Un
Figura 9.3.10 Estratto di un disegno schematico per un impianto biogas
tale dispositivo di protezione dalle
sovratensioni, SPD Tipo1, su base
spinterometrica RADAX-FLOW per
impianti di alimentazione, il DEHNbloc. Questo
ne tramite ammagliatura dei singoli impianti di
scaricatore di corrente da fulmine ha una capacit
terra per strutture e sistemi. Maglie con larghezza
di scarica fino a 50 kA (10/350) per polo. Il principio
di 20 m x 20 m fino a 40 m x 40 m si sono dimostrapatentato RADAX-Flow limita le correnti di corto
te qui economiche e tecnicamente adatti. La
circuito dell'impianto fino a 50 kAeff, nella loro
magliatura di tutti gli impianti di terra permette di
ampiezza a ca. 500 A e gli estingue dopo ca. 5 ms.
ridurre sensibilmente le differenze di potenziale
Questo comportamento dello scaricatore permette
tra le parti dell'impianto. Anche la sollecitazione in
la sua selettivit anche verso protezioni di sovratensione delle condutture elettriche tra le struttucorrente di piccola taglia. Interruzioni indesiderate
re in caso di scarica atmosferica, viene cos ridotta.
dell'alimentazione a causa di un intervento dei
240 BLITZPLANER
www.dehn.it
Dispositivi di protezione
N Protezione per:
Scaricatore di corrente da fulmine Tipo 1
1
Art.
Sistema TN-C
3 x DB 1 255 H
900 222
Sistema TN-S
4 x DB 1 255 H
900 222
3 x DB 1 255 H
+ 1 x DGP BN 255
900 222
+ 900 132
Sistema TN-C
3 x DBM 1 255 S
900 220
Sistema TN-S
4 x DBM 1 255 S
900 220
Sistema TT
Note
Scaricatore di corrente da fulmine
unipolare con elevata limitazione
della corrente susseguente
Alternativa
1
Sistema TT
3 x DBM 1 255 S
+ 1 x DGPM 1 255 S
900 220
+ 900 050
Sistema TN-C
950 160
Sistema TN-S
950 170
Sistema TT
DG TT H230 400 LI
950 150
Sistema TN-C
1 x DV M TNC 255
951 300
Sistema TN-S
1 x DV M TNS 255
951 400
Sistema TT
1 x DV M TT 255
951 310
Scaricatore combinato
3
dispositivi di protezione da sovracorrente principali dell'impianto vengono cos evitati. Nella distribuzione secondaria collegata a valle sono da installare limitatori di sovratensione Tipo 2, p.es. DG TT
H230 400 LI. Questo limitatore di sovratensione
dispone di una indicazione di funzionamento ottica a tre scatti con telesegnalamento interconnesso,
e segnala in qualsiasi momento lo stato di funzionamento della protezione da sovratensioni.
Nella distribuzione del cogeneratore (Figura
9.3.10) viene applicato uno scaricatore combinato
modulare con elevata capacit di estinzione della
corrente susseguente, il DEHNventil. Questo scaricatore combinato spinterometrico pronto per il
cablaggio ed composto da un elemento base con
moduli di protezione innestati. Con il DEHNventil
sono garantite massima continuit di servizio e
selettivit verso fusibili da 20 A gL/gG fino a correnti di corto circuito da 50 kAeff.
Per distanze brevi tra il DEHNventil e utilizzatori
( 5 m) assicurato anche la protezione per apparecchi finali.
www.dehn.it
Controlla a distanza
Il sistema di controllo a distanza permette la continua disponibilit dei dati operativi dell'impianto
biogas. I valori di misura specifici dell'impianto
possono essere letti direttamente all'unit di rilievo. L'unit di rilievo dati e provvista di interfacce
come RS 232 o RS 485 per il collegamento a un PC
e/o modem per la lettura e il controllo remoto. Tramite diagnosi a distanza p.es. via modem, in caso
di disturbi o guasti, il personale di assistenza pu
collegarsi agli impianti esistenti e dare immediata
assistenza all'utente/gestore. Il modem collegato
all'apparecchio di terminazione rete (NT) di un
accesso base ISDN. Deve essere garantito anche
l'inoltro dei dati di misura tramite modem ISDN
sulla rete di telecomunicazione fissa, per poter
effettuare il continuo controllo e l'ottimizzazione
della produttivit dellimpianto. Per questo viene
protetta l'interfaccia Uk0 prima della borchia, alla
quale connesso il modem ISDN, con un adattatore di protezione da sovratensione NT PRO. Con
questo adattatore inoltre garantita anche la pro-
BLITZPLANER 241
Edificio operativo
2
3
Centrale
ISDN
NTBA
NT 1
4
1
PROFIBUS DP
Quadro di comando
PROFIBUS PA
NT
EBB
Dispositivo di protezione
NT PRO
Art.
909 958
918 410
UGKF BNC
929 010
Art.
920 324 + 920 300
N DEHNpipe tipo
6 Alternativa:
DPI MD Ex 24 M 2
Applicazione / omologazione
4 20 mA, Profibus PA, Fieldbus Foundadtion
Ex (i)
Filetto
M20 x 1,5
maschio/femmina
Art.
929 960
242 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
Nel quadro di comando collocata l'unit di controllo. Oltre a ingressi ed uscite digitali, vengono
elaborati segnali PT 1000 e segnali analogici 20
mA. Per garantire la continua trasmissione senza
disturbi dei dati di misura alla unit di controllo
nel quadro di comando, le linee di comando e di
segnale in arrivo dall'esterno, p.es. dagli invertitori di frequenza e da servomotori, il pi vicino al
punto di entrata, sono da collegare a degli scaricatori di corrente da fulmine (categoria D1) di tipo
BLITZDUCTOR XT (Figura 9.3.12). In questo scaricatore di sovratensione integrato un sistema di
prova scaricatori senza contatto LifeCheck.
Un'enormea sollecitazione termica o elettrica viene accertata con affidabilit e pu essere analizzata in secondi senza contatto diretto tramite la tecnologia RFID con lo strumento palmare DEHNrecord DRC LC. La scelta dei dispositivi di protezione
per sistemi informatici avviene secondo la massima
tensione di esercizio, corrente nominale, tipo di
segnale (DC, NF, HF) e riferimento del segnale (simmetrico, asimmetrico).
Nella Tabella 9.3.5 sono elencati in modo esemplare, dispositivi di protezione per linee di segnale e
di comando.
Per la protezione di apparecchi in campo a 2 fili,
come sensori di pressione o di livello, valvole, trasmettitore di pressione, misuratori di portata,
consigliata lapplicazione del limitatore di sovratensione DEHNpipe (Figura 9.3.13). Questo scaricatore garantisce una protezione energeticamente
BLITZPLANER 243
244 BLITZPLANER
www.dehn.it
Le risorse di acqua potabile, in continua diminuzione, richiedono un trattamento pi efficiente dell'acqua. Gli impianti di depurazione hanno quindi
un ruolo centrale nel circuito dell'acqua potabile.
L'alta efficienza necessaria per gli impianti di
depurazione (Figura 9.4.1), richiede un'ottimizzazione del processo tecnico e nel contempo l'abbassamento dei costi di esercizio correnti. Negli ultimi
anni, a questo scopo sono state investite considerevoli somme in impianti di misurazione elettronici e sistemi di comando e automazione elettronici
decentrati. Rispetto alla tecnica convenzionale, i
nuovi sistemi elettronici, tuttavia, presentano solo
una ridotta resistenza nei confronti delle sovratensioni transienti. Le condizioni costruttive dei grossi
impianti all'aperto e il crescente impiego di sistemi
di controllo e i vari dispositivi di misura sparsi,
aumentano ancora di pi il rischio dalle interferenze provocate da scariche atmosferiche o sovratensioni. Se non vengono prese adeguate misure di
protezione, un guasto ad una delle componenti
dell'impianto potrebbero compromettere l'intero
funzionamento del sistema. Le conseguenze, in
questo caso potrebbero essere devastanti:
Sollevamento
Vasca ritenzione
acque piovane
Aereazione / dissabiatore, separatore grassi
Accettazione bottini
Centrale di controllo
Trattamento primario
Floculante
Vasca sedimentatore
Scarico
Vasca ossidazione /
Nitrificazione - Denitrificazione
www.dehn.it
BLITZPLANER 245
Centrale di controllo
230 V
DG MOD 275
DEHNguard
DG MOD 275
DEHNguard
PE
Misurazione
protected
BXT ML4 BE 24
BXT ML4 BE 24
BXT ML4 BE 24
BLITZDUCTOR
BLITZDUCTOR
BLITZDUCTOR
BLITZDUCTOR
BXT ML4 BD
EX 24
BXT ML4 BE 24
BLITZDUCTOR
protected
CMR
Valori-O2
Figura 9.4.2 Suddivisione della centrale di controllo in zone di protezione da fulminazione LPZ
246 BLITZPLANER
Descrizione dell'impianto
Il completo controllo di processo dell'impianto di
depurazione situato nella centrale di controllo
dell'impianto stesso. A causa dei numerosi collegamento verso le stazioni di misura e sottostazioni, in
caso di fulminazione possono essere introdotti nei
locali di comando attraverso questi conduttori,
pericolose correnti parziali da fulmine e sovratensioni. Questo in passato ha causato ripetutamente
guasti e distruzioni di parti dell'impianto. La stessa
cosa vale per i cavi dell'alimentazione e le linee
telefoniche (Figura 9.4.3).
La centrale di controllo del depuratore deve essere
protetta contro i danni causati da incendio (fulminazione diretta), mentre i sistemi elettrici ed elettronici (sistemi di comando e automazione, telecontrollo, ecc.) devono essere protetti contro l'effetto degli impulsivi elettromagnetici da fulmine
(LEMP).
www.dehn.it
TC rete fissa
Alimentazione 230 / 400 V
Centrale di controllo
Valori O2
Misurazione
protected
DG MOD 275
DEHNguard
DG MOD 275
BXT ML4 BE 24
DEHNguard
BLITZDUCTOR
PE
Alimentazione 230 V
4 - 20 mA
Figura 9.4.3 Linee entranti nella centrale di controllo
Condizioni supplementari
-
www.dehn.it
Installazione di SPD Tipo 1 secondo EN 6164311 (alimentazione di energia) e SPD di categoria D1 secondo IEC 61643-21 per il sistema
informatico (linee CMR e telecomunicazione)
BLITZPLANER 247
climatizzazione)
tramite
spinterometri stato rimosso. La protezione contro la
70
fulminazione diretta stata
realizzata tramite aste di
60
captazione rispettando le
50
distanze di sicurezza e gli
Livello di protezione
angoli di protezione richie40
sti. In caso di fulminazione
30
diretta sulla centrale di conII
III
IV
I
20
trollo, delle correnti parziali
da fulmine non potranno
10
pi entrare nell'edificio e
0
causare danni. Il numero
0 2
10
20
30
40
50
60 h (m)
delle calate (4) non ha dovuto essere modificato, data le
Figura 9.4.4 Metodo dell'angolo di protezione secondo CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3)
dimensioni della centrale di
Sistema di protezione contro i fulmini
controllo (15 m x 12 m). L'impianto di messa a terra
locale nella centrale di controllo del depuratore
Il sistema di protezione contro i fulmini esistente
stato controllato in tutti i punti di misurazione
nella centrale di controllo del depuratore stato
e il valori sono stati messi a protocollo. Anche
rafforzato secondo i requisiti del livello di protezioqui non stato necessario di effettuare degli
ne III (Figura 9.4.4). Il collegamento esistente, indiaggiornamenti.
retto delle costruzioni sul tetto (apparecchi di
80
Equipotenzialit antifulmine
MEBB
LPS esterno
Energia
Acqua
Gas
Dispersore di fondazione
248 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 249
sono adatti per l'utilizzo nel concetto di protezione a zone (categoria C2) e sono compatibili con il
sistema (Figura 9.4.7 e 9.4.8).
Il punto di passaggio di tutti i conduttori informatici verso l'impianto di depurazione, dal punto di
vista della tecnica di sicurezza, l'entrata nell'edificio. In questo punto vengono utilizzati gli SPD in
grado di scaricare corrente da fulmine (categoria
D1) del tipo DRL 10B FSD. Dal punto di consegna i
conduttori vengono direttamente portati verso i
quadri elettrici e collegati. In base alla valutazione
dei rischi effettuata, i conduttori che arrivano in
quel punto devono passare attraverso gli SPD di
tipo DCO RK ME 24 (segnale 20 mA) oppure
DCO RK MD 110 (impianti di telecontrollo). Questi
250 BLITZPLANER
In questo modo viene garantito un completo concetto di protezione da sovratensioni per lintero
cablaggio informatico.
Ulteriori applicazioni per la protezione degli
impianti di depurazione sono contenuti nel documento DS 107. Questo pu essere richiesto via
internet all'indirizzo:
"www.dehn.it.
www.dehn.it
dovrebbero essere integrati nel sistema equipotenziale tutti i corpi conduttori interconnessi,
accessibili.
Laddove esistono delle coperture facilmente
infiammabili, non possono essere montati delle
antenne. Cavi d'antenna e i rispettivi conduttori di
terra non devono passare per locali contenenti
materiali leggermente infiammabili come fieno,
paglia o similari oppure nei quali si possono formare o accumulare delle atmosfere esplosive.
Come conduttore equipotenziale deve essere utilizzato un conduttore di sufficiente resistenza
meccanica e sezione minima di 4 mm2 per il rame.
Gli schermi dei cavi coassiali, i quali entrano e/o
escono dall'edificio, devono essere collegati tramite conduttore equipotenziale sulla via pi breve a
una barra equipotenziale comune.
Come conduttore di terra, che deve sopportare le
correnti impulsive da fulmine, invece sono ammessi dei conduttori rigidi unifilari con sezione minima
di 16 mm2 di rame isolato o nudo, 25 mm2 alluminio isolato, oppure 50 mm2 acciaio, posato preferibilmente all'esterno. Inoltre sono ammessi anche
componenti naturali come p.es.:
struttura metallica di un edificio;
Conduttore equipotenziale
4 mm2 Cu
min. 2 m
max. 1,5 m
Figura 9.5.1 Distanze orizzontali e verticali per antenne che non
necessitano di un collegamento a terra
www.dehn.it
sia garantita la loro continuit elettrica in verticale (sono da considerare connessioni sicure:
brasatura forte, saldatura, a pressione, a vite o
rivettatura) oppure la distanza tra due parti
metalliche non superi 1 mm e la sovrapposizione dei due elementi di almeno 100 mm2. La
CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3) non prevvede pi
questa possibilit delle lamiere sovrapposte,
salvo che la costruzione portante sottostante
verticalmente elettricamente continua. Altrimenti le lamiere sovrapposte sono da collegare tra di loro secondo i criteri della CEI EN
62305-3 (81-10/3).
BLITZPLANER 251
0,5 m
1m
> 60
Dispersore di fondazione
2,5
m
Dispersore orizzontale
2,5 m
m
2,5
1m
Dispersore verticale
Collegamento
di terra
1,5 m
Fondazione
3m
1,5 m
Dispersore verticale
L'impianto di terra per lantenna deve essere eseguito in una delle seguenti forme (Figura 9.5.2):
collegamento diretto all'LPS esterno della
struttura;
collegamento all'impianto di terra della struttura;
collegamento ad almeno due dispersori orizzontali di lunghezza minima di 2,5 m, posati in
un anglo superiore a 60, a una profondit di
almeno 0,5 m e distante oltre 1 m dalla fondazione, oppure a un dispersore verticale o obliquo di lunghezza minima di 2,5 m o due
dispersori verticali di lunghezza minima di 1,5
m a una distanza tra loro di 3m e distanti pi di
1 m dalla fondazione.
La sezione minima del dispersore (orizzontale) di
50 mm2 per il rame oppure 80 mm2 per l'acciaio.
252 BLITZPLANER
Possono essere utilizzati anche componenti naturali gi presenti ed accessibili nella maggior parte
degli edifici, come armatura elettricamente continua o altre strutture metalliche sottoterra idonei,
affogate nel calcestruzzo della fondazione dell'edificio, e che corrispondono alle dimensioni
minime sopra indicati.
Anche altri dispersori corrispondenti alla CEI EN
62305-3 sono ammessi. Se viene realizzato un
dispersore supplementare, i diversi dispersori sono
comunque da collegare fra di loro
Sugli edifici senza un sistema di protezione contro
i fulmini (LPS lightning protection system), il palo
d'antenna da collegare tramite un conduttore di
terra separato sulla via pi breve ad un dispersore
di terra. Il conduttore di terra interessato deve
essere posato rettilineo e in verticale. Gli schermi
coassiali dei cavi delle antenne, sono da collegare
www.dehn.it
Conduttore equipotenziale
Conduttore di terra
16 mm Cu
Barra
equipotenziale
Barra
equipotenziale
Angolo di
protezione
4 mm2 Cu
Multiswitch
senza alimentazione rete
Connessione
di terra
EBB
Conduttore equipotenziale
Figura 9.5.3 Messa a terra e collegamenti equipotenziali per antenne su edifici senza LPS esterno
www.dehn.it
Distanziatore DEHNiso
p. es. con collare
Art. 106 225
4 mm2 Cu
Angolo di
protezione
Distanziatori
isolanti
Figura 9.5.5 Antenna con asta di captazione e distanziatori ad elevata capacit di isolamento su tetto a falda di edifici
con LPS esterno
BLITZPLANER 253
Connessione dispositivo
di captazione isolato
all'LPS esterno
Conduttore di terra
16 mm2 Cu
Limitatore di sovratensione
Barra
equipotenziale
Barra
equipotenziale
Morsetto PE
Morsetto PE
Multiswitch
Multiswitch
Guida
metallica
Guida
metallica
Connessione
EBB
di terra
Figura 9.5.6 Limitatori di sovratensione a valle della barra equipotenziale per gli schermi dei cavi coassiali in impianti
dantenna con LPS esterno e con dispositivo di captazione isolato
Conduttore equipotenziale
254 BLITZPLANER
4 mm2 Cu
16 mm2 Cu
Scaricatore combinato
Limitatore di sovratensione
Barra
equipotenziale
Morsetto PE
Multiswitch
3
2
Figura 9.5.7 Limitatori di sovratensione a valle della barra equipotenziale per gli schermi dei cavi coassiali in impianti
dantenna senza LPS esterno e con dispositivo di captazione isolato
Conduttore di terra
Connessione
di terra
EBB
Guida
metallica
Connessione
di terra
EBB
www.dehn.it
...
Scaricatore combinato
Limitatore di sovratensione
2
Amplificatore
Punto di consegna
Morsetti
Barra equipotenziale
Figura 9.5.9 Scaricatore combinato a valle della barra equipotenziale per gli schermi dei cavi coassiali in impianti di distribuzione interrati
www.dehn.it
BLITZPLANER 255
BLITZDUCTOR
BCT MLC BE 24
No. 919 323
Composizione
Un esempio dell'alto grado di automatizzazione
nell'agricoltura l'allevamento dei bovini. Impianti altamente moderni elettrici ed elettronici come
impianti di mungitura (Figura 9.6.1), nutrizione
(Figura 9.6.2), aerazione, risciacquo (Figura 9.6.3) e
impianti di riscaldamento con recupero del calore
e fornitura di acqua industriale (Figura 9.6.4), assicurano un processo privo di intoppi.
BLITZDUCTOR CT
BCT BAS
Art. 919 506 +
BCT MLC BE 24
Art. 919 323
DG MOD 275
DEHNguard
256 BLITZPLANER
DEHNflex
DEHNflex
DFL M 255
Art. 924 396
www.dehn.it
perdita di produzione,
maggiori spese per lassistenza sanitaria degli
animali,
DR MOD 255
DEHNrail
DEHNrail
DR M 2P 255 FM
Art. 953 205
DR MOD 255
DEHNrail
DEHNrail
DR M 2P 255 FM
Art. 953 205
www.dehn.it
BLITZPLANER 257
951 400
Sistema TT
DEHNventil M TT
DV M TT 255
951 310
ISDN-Protector
ISDN PRO
909 954
BLITZDUCTOR CT
919 370 +
BCT MLC BD HF 5 + BCT BAS 919 506
BLITZDUCTOR CT MLC
BCT MLC BD 110 + BCT BAS
919 347 +
919 506
Tipo
Articolo
Telefono
Alimentazione
rete
Linea
Telecom
2
HUB
NTBA
kWh
Art.
Tipo
Sistema TN-S
DEHNventil M TNS
DV M TNS 255
Figura 9.6.7 Protezione contro i fulmini e le sovratensioni nell'agricoltura, abitazione con ufficio
Comando
dosaggio mangime
Comando impianto
di mungitura
N
Linee
dall'abitazione
230 V
3
2
Sistema TN-S
DEHNventil M TNS
DV M TNS 255
951 400
Sistema TT
DEHNventil M TT
DV M TT 255
951 310
DEHNrail DR M 2P 255 FM
953 205
S-Protector
S PRO
909 821
919 370 +
BLITZDUCTOR CT
BCT MLC BD HF 5 + BCT BAS 919 506
BLITZDUCTOR CT
BCT MLC BE 24 + BCT BAS
4
4
Carosello
di mungitura
1
5
M
Distribuzione mangime
5
4 - 20 mA
M
Distribuzione mangime
919 323 +
919 506
Regolazione del potenziale nella zona di custodia degli animali (CEI 64-8/705)
258 BLITZPLANER
www.dehn.it
Kainsricht. Un fulmine ha colpito una azienda agricola nel presto pomeriggio del sabato, incendiando la stalla con due edifici annessi. 60 bovini muoiono tra le fiamme. Il proprietario dell'azienda
agricola, un contadino settantenne ha subito uno
shock. I danni materiali ammontano ad almeno
500.000 Euro.
[ Notizie di Stoccarda Online ] 09.05.2003
Molti incendi e cantine piene
I vigili del fuoco di Freiburg sono usciti a pi di 60
interventi. In due ore sono giunte alla polizia della
citt del Breisgau ben 150 chiamate di emergenza.
Un fulmine ha incendiato una fattoria a Oberwolfach (distretto di Ortenau) e ha causato danni per
circa 150.000 Euro. L'edificio di quasi 100 anni
stato ridotto in cenere, lasciando solo le fondazioni. Non ci sono stati feriti.
www.dehn.it
Questi esempi evidenziano l'importanza della protezione contro i fulmini e le sovratensioni per le
strutture agricole. Per una protezione completa
necessario l'utilizzo di componenti per la tecnica
energetica, oltre che per la tecnica informatica
(rete di telecomunicazione, rete EDP, impianti di
comando, misurazione e regolazione). Particolarmente a rischio sono le strutture, che sono allacciate alle linee secondarie della rete di distribuzione
elettrica.
Le figure 9.6.7 e 9.6.8 mostrano lo schema per
lesecuzione della protezione contro i fulmini e le
sovratensioni per strutture agricole. Sul lato rete la
protezione contro i fulmini e le sovratensioni viene
effettuata con dispositivi di protezione (scaricatori
combinati) disposti in modo decentrato.
BLITZPLANER 259
Cavo di sistema
Telecamera
Monitor
Brandeggio
Telecamera
Console
Cavo di comando
Cassetta di
connessione
Brandeggio
3
Rete
Cavo coassiale
o doppino
1
4
Cassetta
di connessione
Cavo di comando
Alimentazione 230 V
MEBB
Distribuzione BT
4 Scaricatore combinato
DEHNventil modular
260 BLITZPLANER
www.dehn.it
Asta di captazione
Dispositivi di protezione
Art.
920 370
920 300
Cavo coassiale
(trasmissione immagini)
UGKF BNC
929 010
Cavo di comando
(p. es. 24 V DC)
920 324
920 300
N in figura 9.7.1
e figura 9.7.3
Dispositivi di protezione
Art.
951 300
951 400
Sistema TT trifase
DEHNventil DV M TT 255
951 310
Sistema TN monofase
DEHNventil DV M TN 255
951 200
Sistema TT monofase
DEHNventil DV M TT 2P 255
951 110
Limitatori di sovratensione
Protezione per ...
Dispositivi di sovratensione
Art.
952 300
952 400
Sistema TT trifase
DEHNguard DG M TT 275
952 310
Sistema TN monofase
DEHNguard DG M TN 275
952 200
Sistema TT monofase
DEHNguard DG M TT 2P 275
952 110
www.dehn.it
BLITZPLANER 261
Telecamera
Monitor
Console
Brandeggio
Cavo di comando
Brandeggio
Cassetta di
connessione
Cavo coassiale
o doppino
Cassetta di
connessione
Cavo di comando
1 Limitatore di sovratensione
DEHNguard modular
Alimentazione 230 V
Distribuzione BT
262 BLITZPLANER
www.dehn.it
Altoparlante 100 V
Amplificatore di potenza
EB
7
Altoparlante 100 V
EB
3
DCF 77 Antenna
CD Player
EB
230V - Rete
Tuner
EB
Coassiale 1
75
EB
Unit centrale
con slot di ingresso
PC connessione RS 232
Posto microfonico
con pulsanti di
selezione e funzione
230 V - Rete
EB
Art. 909 703
3 DGA G BNC,
6 DR M 2 P 255,
2 DR M 2P 150,
Art. 953 204
(correnti > 1 A - 25 A)
oppure
BCT MLC BE 110, Art. 919 327
BCT BAS,
Art. 919 506
(correnti < 1A)
4 FS 9E HS 12,
1 DGA FF TV,
8 S PRO,
www.dehn.it
BLITZPLANER 263
1
EB
1
EB
Figura 9.8.3 Struttura con protezione contro i fulmini esterna e altoparlante a tromba in LPZ 0B protetto con limitatore di
sovratensione
rente da fulmine puro, possono essere danneggiati gli altoparlanti allinterno della struttura collegati a questa linea.
264 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
Una protezione da fulmini e sovratensioni coordinata previene i falsi allarmi causati da scariche
atmosferiche e aumenta la possibilit di riconoscimento precoce e segnalazione di un allarme.
Durante l'installazione di impianti di segnalazione
allarmi comparabili, per i quali per ragioni di costo
meglio evitare lapprovazione VdS (ad es. abitazioni civili, ), le direttive possono essere utilizzate allo stesso modo per la pianificazione e l'installazione cos come per l'implementazione di misure
specifiche coordinate tra costruttore e operatore.
Gli impianti di segnalazione di incendio pi frequentemente installati oggi giorno hanno una
maggiore immunit ai disturbi secondo IEC 610004-5 contro le sovratensioni transienti sulle linee
primarie e secondarie nonch sulle entrate della
bassa tensione. Tuttavia, una protezione completa
contro i danni causati da fulmine e sovratensioni
pu essere raggiunta solo attraverso misure di protezione antifulmini esterne ed interne.
Principi di sorveglianza
Per impianti di segnalazione di pericolo vengono
applicati diversi principi di sorveglianza:
Tecnologia di linea ad impulsi
L'informazione del segnalatore attivato viene
trasmessa in forma digitale. Questo permette
il riconoscimento del dispositivo di allarme e la
localizzazione precisa della sorgente di pericolo (figura 9.9.1).
Tecnologia di linea a corrente continua
Ogni linea di segnalazione viene controllata in
permanenza secondo il principio della corrente di riposo. Se viene attivato un dispositivo di
allarme collegato alla linea e l'apparecchiatura
di controllo segnala l'allarme questa viene
interrotta. In questo caso pu essere identificata la relativa linea di segnalazione, ma non il
rilevatore in questione (figura 9.9.3 e 9.9.4).
Indipendentemente dal principio di sorveglianza
adottato, i conduttori degli impianti di segnalazione pericoli utilizzati devono essere integrati nella
protezione da fulmini e da sovratensioni del sistema complessivo.
Suggerimenti di protezione
Per la protezione delle linee di segnalazione con
tecnologia di linea in corrente continua consigliato il dispositivo BLTZDUCTOR XT, BXT ML4 BE
La scelta dipende dalla tensione delle linee di
BLITZPLANER 265
Centrale allarme
Sensori gruppo 1
Sensori gruppo 2
Sensori gruppo 3
Sensori gruppo 4
Sensori gruppo 5
Sensori infrarossi 1
Sensori gruppo 6
Sensori infrarossi 2
Contatti
magnetici
Sensori
rottura vetri
Sensore ultrasuoni
Sensori gruppo 7
Zona panico
Interrutt. a chiave
Zona 1
Interruttore a chiave 1
2
Segnalazione attivazione 1
Segnalazione attivazione 2
Interrutt. a chiave
Zona 2
Segnalatore
Interruttore a chiave 2
Buzzer 1
Allarme esterno 1
Sirena 1
Linea sabotaggio
Sirena 2
Allarme esterno 2
Lampeggiante
Allarme esterno 3
1
L1 N PE
Figura 9.9.1 Protezione contro i fulmini e sovratensioni di una centrale antintrusione in tecnica digitale
A A+
Centrale allarme
Loop analogico
B B+
10
Visualizzazione-Tastiera
Allarme esterno 1
Sirena 1
Allarme esterno 2
Sirena 2
Allarme esterno 3
2
Lampeggiante
1
2
Telecom
L1 N PE
Figura 9.9.2 Protezione contro i fulmini e sovratensioni di una centrale antincendio - loop analogico
266 BLITZPLANER
www.dehn.it
Sensore IR 1
Contatti magnetici e
sensori rottura vetri
UE
Linea 1
Int. a chiave 1
3
Segnalazione
attivazione 1
Ronzatore
Sensore IR 2
Centrale allarme
Contatti magnetici e
sensori rottura vetri
Linea 2
Int. a chiave 2
3
Segnalazione
attivazione 2
Allarme esterno 1
Sirena 1
Allarme esterno 2
Sirena 2
Pulsante
antirapina
Lampeggiante
Allarme esterno 3
1
2
Telecom
L1 N PE
Figura 9.9.3 Protezione contro i fulmini e sovratensioni di una centrale antintrusione in tecnica analogica
Sensori gruppo 2
Sensori gruppo 3
Sensori gruppo 4
10
Centrale allarme
Sensori gruppo 1
Allarme esterno 1
Allarme esterno 2
www.dehn.it
Impianto Sprinkler
Tastiera vigili VV
Segnalatore VV
Segnalatore princ.
Sirena 1
Sirena 2
1
2
Allarme esterno 3
Tastiera
Lampeggiante
2
Telecom
L1 N PE
Figura 9.9.4 Protezione contro i fulmini e sovratensioni di una centrale antincendio in tecnica
analogica
BLITZPLANER 267
N Dispositivo di
Descrizione
Dispositivo universale quadripolare in tecnica a morsettiera per la
protezione
BLITZDUCTOR XT ... protezione di impianti e apparecchi dell'informatica composto da
elemento base e modulo di protezione con LifeCeck integrato
1
Art.
BXT ML4 BE 12 o
BXT ML4 BE 24
+ BXT BAS
920 322
Scaricatore combinato: scaricatore di corrente da fulmine e da
o. 920 324
sovratensione per l'applicazione nel concetto di protezione da
fulminazione a zone sec. EMC ai passaggi 0A verso 1 o 0A verso 2 + 920 300
920 347
Scaricatore combinato: scaricatore di corrente da fulmine e da
+ 920 300
sonratensione per l'applicazione nel concetto di protezione da
fulminazione a zone sec. EMC ai passaggi 0A verso 1 o 0A verso 2
Dispositivi di protezione
Art.
Sistema TN monofase
DEHNventil DV M TN 255
951 200
Sistema TT monofase
DEHNventil DV M TT 2P 255
951 110
Dispositivi di protezione
Art.
Sistema TN trifase
952 300
952 400
Sistema TT trifase
DEHNguard DG M TT 275
952 310
DEHNguard DG M TN 275
952 200
DEHNguard DG S 275
952 070
Sistema TT monofase
DEHNguard DG M TT 2P 275
952 110
268 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
gettata secondo il concetto di protezione da fulminazione a zone. Il concetto di protezione da fulminazione a zone specificato nella norma CEI EN
62305-4 e descrive le misure di protezione contro
l'impulso elettromagnetico causato dai fulmini.
Una parte importante costituita dalla divisione
dell'infrastruttura da proteggere in zone di protezione. Tanto pi piccoli devono essere i parametri
di rischio elettromagnetico, tanto pi alto sar il
numero ordinale delle zone di protezione da fulmini. I sistemi elettrici ed elettronici come il sistema KNX devono essere classificati in base alla loro
immunit ai disturbi, nelle zone di protezione;
questo permette di offrire un ambiente elettromagneticamente sicuro, anche in caso di fulminazioni
dirette, in modo che il sistema continui a funzionare, senza essere disturbato o distrutto.
Come regola empirica pu essere utilizzata la
seguente definizione: Se installata una protezione contro i fulmini esterna, secondo CEI EN 623053, necessario eseguire, secondo il concetto di
protezione a zone corrispondente, una protezione
contro i fulmini e le sovratensioni efficace per il
KNX. Per sistemi KNX si parla spesso di misure di
protezione primarie e secondarie.
Se l'obiettivo delle misure di protezione solamente la protezione da sovratensioni (protezione
secondaria), il potenziale dal rischio di una fulminazione diretta non viene considerato. Nel caso di
una fulminazione diretta o molto ravvicinata
all'edificio con KNX installato, devono essere presi
in considerazione dei danni. Vengono solamente
controllati i disturbi che provengono dall'accoppiamento induttivo o capacitivo, che si verificano
durante le scariche ad alcuni chilometri di distanza
oppure in caso di commutazioni. Alle scariche dei
fulmini sono collegati dei campi di disturbo elettromagnetici che possono creare nei circuiti delle
tensioni e correnti pericolose.
Cablaggio tra pi edifici
In un complesso esteso di edifici, dotato di sistema
di protezione contro i fulmini, si desidera integrare un impianto KNX e proteggerlo contro le sovratensioni transienti. Una portineria si trova a circa
50 m dall'edificio principale. Entrambi gli edifici
sono dotati di sistema di protezione contro i fulmini. Poich la portineria collegata all'impianto
KNX dell'edificio principale attraverso un conduttore Bus, devono essere prese delle misure di protezione contro i fulmini interne sia per la linea
230/400V sia per la linea Bus.
BLITZPLANER 269
Condizioni generali 3:
Il collegamento KNX tra i due edifici avviene attraverso un collegamento in fibra ottica. Se il cavo in
fibra ottica protetto con una treccia metallica
(protezione contro roditori), la treccia deve essere
collegata all'entrata nell'edificio con il sistema
equipotenziale.
Soluzione 3: figura 9.10.4, tabella 9.10.1
Condizioni generali 1:
Collegare i due edifici con un conduttore di terra
(cavo in rame).
Soluzione 1: figura 9.10.2, tabella 9.10.1
Condizioni generali 2:
Collegamento dei due edifici con cavi e conduttori
inseriti in un cunicolo, con armatura integrata nel
sistema equipotenziale su entrambi gli estremi.
Questa condizione pu essere soddisfatta anche
mediante una bandella in acciaio da 100 mm2 collocata sopra dei cavi interrati e collegato sui due
lati alla barra equipotenziale.
Soluzione 2: figura 9.10.3, tabella 9.10.1
N
1
Dispositivi di protezione
Art.
951 300
951 400
951 310
920 347
920 300
952 300
952 400
952 310
BUStector BT 24
925 001
4
Tabella 9.10.1 Descrizione degli scaricatori
Portineria
Distributore KNX
Distributore KNX
3
Cavi energia
1
EBB
EBB
Cavo bus
1
EBB
Figura 9.10.2 Protezione contro i fulmini e le sovratensioni, cablaggio tra edifici senza connessione dei sistemi di messa a terra
270 BLITZPLANER
www.dehn.it
Portineria
Distributore KNX
Distributore KNX
3
Cunicolo oppure
50 mm2 acciaio
Cavo energia
Cavo bus
EBB
EBB
EBB
Figura 9.10.3 Protezione contro i fulmini e le sovratensioni, cablaggio tra edifici con connessione dei sistemi di messa a terra
Portineria
Distributore KNX
distributore KNX
3
Cavi energia
1
EBB
EBB
Fibra ottica
1
EBB
Convertitore ottico/KNX
Figura 9.10.4 Protezione contro i fulmini e le sovratensioni, cablaggio tra edifici senza connessione dei sistemi di messa a terra, con cablaggio
del KNX in fibra ottica
www.dehn.it
BLITZPLANER 271
Cause di danni
I guasti negli impianti EDP vengono causati tipicamente da:
fulminazioni distanti che provocano sovratensioni transienti condotti sulle linee di energia,
dati o comunicazione
QS
12
4
11
N Dispositivo di protezione
Tipo
Art.
1 DEHNbloc Maxi
DBM 1 255
900 025
2 DEHNrapid LSA
907 401
Striscia di sezionamento
TL2 10 DA LSA
907 996
MB2 10 LSA
907 995
K12
563 200
4 DEHNguard modular
DG M TNS 275
952 400
5 DEHNrail modular
DR M 2P 255
953 200
6 DEHNpatch
DLI TC 1 I
929 027
8 SFL-Protector
SFL PRO
912 260
929 072
929 034
DFL M 255
924 396
3 Barra equipotenziale
QS
Server
EDP
Distributore di
piano TC
Centrale TC
7
5
10
6
10 DEHNflex M
11
QG
Distributore
dedifico
fibra ottica
1
4
Permutatore
telefonico
2
EBB
Figura 9.11.1 Edificio amministrativo con impianti con elevata richiesta di disponibilit
272 BLITZPLANER
www.dehn.it
924 271
909 955
www.dehn.it
BLITZPLANER 273
Linea telefonica
Linea diretta
RS 232
RS 232
Centrale M-Bus
Modem
RS 485
RS 485
Interfaccia
M - Bus
Modem
Modem
Rete telefonica
RS 232
RS 232
Centrale M-Bus
Interfaccia
Segmento Bus
Centrale M-Bus
Controllo a distanza di
un impianto M-Bus con
5 contatori
RS 485
Ripetitore
M-Bus
M-Bus
M-Bus
Figura 9.12.1 Esempio di sistema M-Bus
274 BLITZPLANER
www.dehn.it
Il sistema M-Bus viene utilizzato per la contabilizzazione dei costi di consumo e il controllo a distanza di:
Capacit complessiva
del segmento M-Bus
Velocit massima di
trasmissione dati
fino a 382 nF
9600 Baud
fino a 1528 nF
2400 Baud
fino a 12222 nF
300 Baud
case plurifamiliari
La lettura dei contatori per energia elettrica pu
avvenire attraverso sistemi centrali e decentrati. Se
i contatori si trovano nelle immediate vicinanze,
viene scelta un'architettura di sistema semplice ed
economico. In questo caso viene effettuato un
cablaggio a stella di ogni singolo contatore sulla
centrale del sistema. In caso di sistema decentrato
i dati dei contatori installati in loco vengono prima
raccolti in sottostazioni e poi inviati attraverso la
linea bus alla centrale del sistema.
L'M-Bus un sistema bus a 2 fili, che viene alimentato dal bus-master. Per tutti gli slave dellM-Bus
non previsto un riferimento con la terra. La tensione massima del bus 42 V.
L'ampliamento della rete cos come la massima
velocit di trasmissione sono limitate dal numero
di apparecchi M-bus, dai dispositivi di protezione,
dal percorso e tipo dei cavi.
Linsieme di tutte le linee e degli apparecchi M-Bus
collegati oltre ai dispositivi di protezione connessi
creano nel segmento M-Bus una capacit. Questa
capacit limita la velocit di trasmissione dati.
La velocit di trasmissione dati massima per ogni
segmento M-Bus pu essere determinata per mezzo della tabella seguente (Tabella 9.12.1).
Se vengono utilizzati dei dispositivi di protezione,
devono essere osservate le capacit e le impedenze in serie dei dispositivi di protezione che devono
essere prese in considerazione nella definizione
delle utenze. Nelle seguenti tabelle sono elencate
le capacit e le impedenze in serie dei dispositivi di
protezione da sovratensioni (Tabella 9.12.2)
Dispositivi di protezione
BLITZDUCTOR CT BCT MLC BD 48
Art.
919 345
919 323
0,7 nF
2,2
919 320
3 nF
1,4
DEHNconnect DCO RK MD 48
919 942
0,6 nF
0,4
DEHNconnect DCO RK ME 24
919 921
0,5 nF
1,8
DEHNconnect DCO RK MD HF 5
919 970
19 pF
Capacit: filo/filo
0,6 nF
Tabella 9.12.2 Valori relativi a capacit e impedenza in serie dei dispositivi di protezione da sovratensioni
www.dehn.it
BLITZPLANER 275
Ulteriori misure per la protezione di impianti e sistemi elettrici sono le misure di protezione dalle sovratensioni. Queste misure permettono, in aggiunta
allequipotenzialit antifulmine, la protezione dell'impianto elettrico e dei sistemi anche in caso di fulminazione diretta.
Se il collegamento all'equipotenzialit antifulmine e
le misure di protezione dalle sovratensioni vengono
eseguite in modo accurato, questo contribuir al funzionamento sicuro dei sistemi elettrotecnici. I guasti,
anche in caso di fulminazione diretta vengono sensibilmente ridotti.
Lunghezza
della linea
15 m
UPS
Sonda di temperatura
PT 100
0 ... 20 mA
Modem
PC-Server
10
11
1
3
M-Bus-box
Ripetitore
3
3
Rete 230 V
1
M-Bus
3
4
M-Bus-box
Edificio 1
COM 1
Calcolatore
COM 2
Calcolatore
12
4
2
Edificio 2
5
2
Figura 9.12.2 Concetto di protezione per sistema M-Bus per edifici con protezione contro i fulmini esterna
276 BLITZPLANER
www.dehn.it
sufficiente, senza il bisogno di aggiungere dispositivi di protezione supplementari. Per le linee con
distanze maggiori sono necessari dei dispositivi di
protezione da sovratensioni supplementari sull'apparecchio finale, ad es. DEHNrail.
10
Esempio di applicazione:
Edificio senza protezione contro i fulmini esterna
La figura 9.12.3 illustra un esempio di come devono
essere inseriti i dispositivi di protezione in un sistema M-Bus per ottenere una protezione efficace da
sovratensioni.
Nelle tabelle 9.12.6. e 9.12.7. sono elencati i dispositivi di protezione da utilizzare.
Dispositivi di protezione
Art.
951 300
951 400
Sistema trifase TT
DEHNventil DV M TT 255
951 310
Sistema monofase TN
DEHNventil DV M TN 255
951 200
Sistema monofase TT
DEHNventil DV M TT 2P 255
951 110
Tabella 9.12.3 Scelta dello scaricatore combinato a seconda del sistema di rete
M-Bus
Art.
BCT MLC BD 48 + elemento base BCT BAS 919 345 + 919 506
0 - 20 mA, 4 - 20 mA BCT MLC BE 24 + elemento base BCT BAS 919 323 + 919 506
Misura temperatura
PT 100, PT 1000
N in figura
9.12.2
Protezione per ...
10
11 12
Dispositivi di protezione
Art.
900 120
900 120
900 222
Sistema trifase TT
900 120
900 132
Sistema monofase TN
900 222
Sistema monofase TT
900 222
900 132
952 300
952 400
Sistema trifase TT
DEHNguard DG M TT 275
952 310
Sistema monofase TN
DEHNguard DG M TN 275
952 200
Sistema monofase TT
DEHNguard DG M TT 2P 275
952 110
www.dehn.it
BLITZPLANER 277
UPS
Sonda di temperatura
PT 100
0 ... 20 mA
Modem
PC-Server
10
1
COM 2
Calcolatore
COM 1
Calcolatore
M - Bus - Box
Edificio 1
8
3
M - Bus - Box
Ripetitore
1
1
2
3
M-Bus
3
4
Rete 230 V
1
11
4
2
1
Edificio 2
5
2
Figura 9.12.3 Concetto di protezione per sistema M-Bus per edifici senza protezione contro i fulmini esterna
Dispositivi di protezione
Art.
M-Bus
DEHNconnect DCO RK MD 48
919 942
0 - 20 mA, 4 - 20 mA
DEHNconnect DCO RK ME 24
919 921
DEHNconnect DCO RK MD HF 5
919 970
10 11
Dispositivi di protezione
Art.
Sistema trifase TN
952 300
Sistema trifase TN
952 400
Sistema trifase TT
DEHNguard DG M TT 275
952 310
Sistema monofase TN
DEHNguard DG M TN 275
952 200
Sistema monofase TT
DEHNguard DG M TT 2P 275
952 110
278 BLITZPLANER
www.dehn.it
PROFIBUS
PROFIBUS la denominazione assegnata da SIEMENS ai prodotti di comunicazione (hardware e
software) conformi allo standard PROFIBUS (Process Field Bus) definito nella DIN 19245 e EN 50170.
Denominazioni alternative per PROFIBUS FMS e
Profibus DP sono le denominazioni di prodotto
SIEMENS, SINEC L2 e SINEC L2-DP. Mentre il PROFIBUS FMS utilizzato solo per velocit di trasmissio-
L'ultimo sviluppo nel segmento PROFIBUS il PROFIBUS-PA a sicurezza intrinseca, che nel settore del
controllo di processo utilizzabile anche negli
ambienti con rischio di esplosione.
Come mezzo di trasmissione si utilizza di solito un
cavo bus a 2 fili. Le caratteristiche fisiche del sistema bus corrispondono essenzialmente allo standard RS 485.
Quadro di comando /
sala di controllo
230/400 V
1
4
Linea bus
1
Equipotenzializzazione
14
Utenti bus
Figura 9.13.1 Protezione contro i fulmini e sovratensioni per SIMATIC NET PROFIBUS FMS e DP
Art.
allingresso nell'edificio
920 310
920 300
allutenza
920 370
920 300
Tabella 9.13.1 Protezione da sovratensioni per linee bus PROFIBUS DP / PROFIBUS FMS
www.dehn.it
BLITZPLANER 279
pianto di messa a terra. Inoltre devono essere inserite nell'equipotenzialit antifulmine tutte le parti
messe a terra degli impianti di alimentazione e
informatici.
Tutti i fili attivi - entranti e uscenti dall'edificio - di
condutture e cavi di alimentazione e informatici
vengono connessi indirettamente attraverso scaricatori di corrente da fulmine all'equipotenzialit
antifulmine. Se non sono presenti degli scaricatori
di corrente da fulmine all'entrata nell'edificio dell'
impianto utilizzatore in bassa tensione e nella
distribuzione generale in bassa tensione, necessario informare la committente della necessit di
installare i suddetti scaricatori.
Ulteriori misure per la protezione di impianti elettrici e sistemi sono le misure di protezione da
sovratensioni. Queste misure permettono in
Zona non Ex
Zona Ex
Quadro di comando /
Sala controllo
230/400 V
4
6
5
PROFIBUS DP
1
Equipotenzializzazione
Figura 9.13.2 Impiego dei dispositivi di protezione nel bus a sicurezza intrinseca PROFIBUS PA
Art.
920 381
920 301
929 960
280 BLITZPLANER
www.dehn.it
I servizi esterni 230/400 V AC, entranti nella distribuzione in bassa tensione, vengono protetti da un
SPD Tipo 1, DEHNventil modular. Questo fornibile come unit completa, pronta per il cablaggio in
ogni sistema in bassa tensione (TNC-C, TN-S, TT)
(Tabella 9.13.3). Oltre all'indicazione di funzione e
N in figura
9.13.1 e 9.13.2
Dispositivi di protezione
Art.
951 300
951 305
951 400
951 405
DEHNventil DV M TT 255
951 310
DEHNventil DV M TT 255 FM
951 315
DEHNventil DV M TN 255
951 200
DEHNventil DV M TN 255 FM
951 205
DEHNventil DV M TT 2P 255
951 110
DEHNventil DV M TT 2P 255 FM
951 115
952 300
952 305
952 400
952 405
DEHNguard DG M TT 275
952 310
DEHNguard DG M TT 275 FM
952 315
DEHNguard DG M TN 275
952 200
DEHNguard DG M TN 275 FM
952 205
DEHNguard DG M TT 2P 275
952 110
DEHNguard DG M TT 2P 275 FM
952 115
DEHNrail DR M 2P 255
953 200
DEHNrail DR M 2P 255 FM
953 205
DEHNrail DR M 2P 30
953 201
DEHNrail DR M 2P 30 FM
953 206
Sistema monofase TN
Sistema monofase TT
Limitatore di sovratensione tipo 2
Sistema trifase TN-C
Sistema trifase TN-S
Sistema trifase TT
5
Sistema monofase TN
Sistema monofase TT
Limitatore di sovratensione tipo 3
Alimentazione a 230-V
6
Alimentazione a 24-V-DC
www.dehn.it
BLITZPLANER 281
282 BLITZPLANER
sto caso possibile fare a meno dell'utilizzo di scaricatori di corrente da fulmine sui conduttori di alimentazione e informatici.
Nella figura 9.13.1 e 9.13.2 possibile omettere
sulla linea di alimentazione lo scaricatore di corrente da fulmine n 4, e sul cavo bus lo scaricatore
di corrente da fulmine n 1.
www.dehn.it
www.dehn.it
La pericolosit
Le linee di collegamento verso la centrale telefonica urbana cos come il cablaggio all'interno dell'esercizio vengono eseguiti con cavi in rame, il cui
effetto schermante molto ridotto. Con la posa
allesterno di edifici dei servizi entranti, possono
crearsi delle differenze di potenziale tra le installazioni dell'edificio e le linee entranti. Deve essere
quindi considerato un aumento di potenziale dei
fili attraverso accoppiamento galvanico e induttivo. In caso di posa parallela di condutture per
lenergia e linee di segnale, eventuali sovratensioni da commutazioni sul lato energia potrebbero,
anchesse, provocare dei disturbi irradiati che
influenzano le linee. Partendo da casi di danni reali su impianti si cercava un circuito di protezione da
sovratensioni, facilmente installabile anche successivamente sui terminali TC.
Una frequente richiesta dei clienti - che rappresenta anche un elemento di affidabilit del servizio
offerto - l'utilizzo di un circuito di protezione da
sovratensioni gi sul lato dingresso, per evitare la
penetrazione di pericolose sovratensioni nella NT e
di seguito attraverso la NT stessa. raccomandabile in questo caso la protezione da sovratensioni
per i fili a/b e per l'alimentazione 230V del modem.
La stessa cosa vale per gli impianti telefonici, dove
necessario proteggere anche le partenze degli
apparecchi derivati.
Protezione da sovratensioni per ADSL con terminale rispettivamente analogico o ISDN
Presupposti per un terminale ADSL
Oltre al collegamento telefonico tradizionale, un
collegamento ADSL ha bisogno, a seconda della
variante di accesso, di una scheda di rete o ATM nel
PC e uno speciale modem ADSL pi uno Splitter
per la separazione del traffico telefonico e dati. Il
collegamento telefonico pu essere eseguito a
scelta come collegamento analogico o ISDN.
Lo splitter separa il segnale vocale analogico o il
segnale ISDN digitale dai dati ADSL mantenendo
tutti i parametri di sistema importanti come impedenze, attenuazioni, livelli ecc. Esegue quindi la
funzione di un separatore di frequenze. Lo splitter
collegato sul lato entrata con la borchia telefonica. Sul lato uscita mette a disposizione del modem
ADSL i segnali a frequenza pi alta della banda
ADSL da un lato, e dall'altro lato regola la comunicazione nella zona di bassa frequenza con la NT
oppure l'apparecchio finale analogico. Poich lo
BLITZPLANER 283
splitter separato. Sul PC il modem ADSL viene collegato attraverso interfaccia Ethernet (10 Mbit/s),
ATM25 oppure USB. Inoltre, il modem richiede una
tensione di alimentazione 230V (Figura 9.16.3 e
9.16.4).
Rete fissa
Utente
BBA
Ethernet 10 MBit
oppure ATM 25
2)
230 V~
3
RJ 45
Modem ADSL
APL1)
XT
BXT ML4 BD 180 + BXT BAS
920 347
+ 920 300
907 401
+ 907 430
+ 907 498
NT-Protector NT PRO
909 958
909 955
DEHNlink DLI TC 1 I
929 027
DSM DSM TC 1 SK
924 271
Splitter
5
QS
1)
Art.
BLITZDUCTOR
PC
Telefono analogico
Tipo
DEHNguard
modular
DG M TT 275
952 310
2)
Figura 9.14.1 Protezione contro i fulmini e le sovratensioni per ADSL con terminale analogico
Rete fissa
N Tipo
Utente
Ethernet 10 MBit
oppure ATM 25
2)
BBA
RJ 45
PC
Modem
ADSL
Telefono
ISDN
S0
APL1)
BLITZDUCTOR XT
BXT ML4 BD 180 + BXT BAS
920 347
+ 920 300
907 401
+ 907 430
+ 907 498
NT-Protector NT PRO
909 958
909 955
909 954
929 024
924 270
DEHNguard modular
DG M TT 275
952 310
230 V~
3
NT
RJ 45 5
Splitter
1)
QS
6
2)
Art.
Figura 9.14.2 Protezione contro i fulmini e le sovratensioni per allacciamento ISDN e ADSL
284 BLITZPLANER
www.dehn.it
Rete fissa
Utente
Telefono
analogico
QS
3
2
2
2
S2m-
U2m
5
3
1
APL1)
Tipo
Art.
BLITZDUCTOR
XT
BXT ML4 BD HF 24 + BXT BAS
920 375
+ 920 300
907 401
+ 907 470
+ 907 498
DEHNlink DLI TC 1 I
929 027
DSM DSM TC 1 SK
924 271
DEHNguard
modular
DG M TT 275
952 310
912 260
NT
Centrale TC
1)
www.dehn.it
BLITZPLANER 285
Aereazione
Equipotenzializzazione a maglia
Figura 9.15.1 Suddivisione di un impianto EX in zone di protezione da fulminazione (LPZ)
286 BLITZPLANER
www.dehn.it
Funi di captazione
Aste di captazione
Vasca in
calcestruzzo
tezione II. In casi specifici, con condizioni particolari (prescrizioni di legge) oppure a seguito del risultato di una valutazione del rischio secondo CEI EN
62305-2, possibile deviare da questa norma.
Per impedire delle fulminazioni dirette sui depositi a serbatoi, questi sono molto spesso provvisti di
aste di captazione e per distanze superiori dotati
di funi di captazioni supplementari (figura 9.17.2).
I requisiti seguenti si basano sempre sul livello di
protezione II. Come per tutti gli impianti di protezione contro i fulmini, anche qui deve essere
rispettata la distanza di sicurezza.
www.dehn.it
BLITZPLANER 287
Equipotenzialit antifulmine
EBB
LPS esterno
Energia
Acqua
Caldaia
Gas
Equipotenzialit antifulmine
Figura 9.15.3 Esecuzione dellequipotenzialit antifulmine secondo CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3) su base del collegamento equipotenziale
principale secondo CEI 64-410, -540
Zona Ex 1, 2
BLITZDUCTOR XT
BLITZDUCTOR
BXT ML4 BD EX 24
min. 4 mm2
4
BXT ML4 BD EX 24
protected
BLITZDUCTOR
3
min. 4 mm2
protected
Zona Ex 0
Lunghezza cavo max. 1 m
EB
Figura 9.15.4 DEHNventil DV M TT 255 nel
quadro di comando per la protezione sull'alimentazione
288 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 289
290 BLITZPLANER
www.dehn.it
www.dehn.it
BLITZPLANER 291
292 BLITZPLANER
fulminazione che oltre i fulmini discendenti devono essere calcolate anche i fulmini ascendenti terra - nube. Cos risultano dei valori pi alti che indicati dalla relazione sopra indicata.
I fulmini terra - nube, partendo da alti oggetti
esposti, hanno un'elevata carica di corrente da fulmine, che sono principalmente di grande importanza per le misure di protezione delle pale del
rotore e per il dimensionamento degli scaricatori
di corrente da fulmine.
Normativa
Di base per il dimensionamento del concetto di
protezione sono in prima linea i risultati di una
accurata valutazione dei rischi, nonch le direttive
delle compagnie assicurative.
L'associazione delle compagnie assicurative della
Germania, nella sua guida Vds - 2010 per una protezione contro i fulmini e le sovratensioni orientata al rischio degli impianti ad energia eolica, consiglia almeno un livello di protezione II, per soddisfare le richieste di protezione minime di questi
impianti.
Misure di protezione
In questa relazione viene descritta principalmente
la realizzazione di misure di protezione contro i
fulmini e le sovratensioni per gli apparecchi e sistemi elettrici ed elettronici di un impianto ad energia eolica. I problemi complessi per la protezione
delle pale del rotore e le parti rotanti montati su
cuscinetti, richiedono di una dettagliata verifica, e
sono specifici per ogni costruttore e tipo.
Engineering e servizio prove per l'ottimizzazione
di specifiche soluzioni al committente, vengono
www.dehn.it
Schermatura
La navicella dovrebbe essere costruita come schermo metallico chiuso in se stesso. All'interno della
navicella si ottiene cos un volume con un campo
elettromagnetico, relativo all'esterno, sensibilmente attenuato. I quadri di commutazione e
comando nella navicella e se presenti nell'edificio
di servizio, dovrebbero essere anche loro di costruzione metallica. I collegamenti dovrebbero essere
provvisti di uno schermo di grande sezione per
portare elevate correnti. Conduttori schermati dal
punto di vista della tecnica antidisturbo, sono efficaci contro gli accoppiamenti EMC, se gli schermi
sono collegati all'equipotenzialit su entrambi i
lati. La connessione degli schermi deve avvenire
Canale schermato
www.dehn.it
LPZ 1
LPZ 2
Navicella
Schermo elettromagnetico
Edificio di servizio
LPZ 1
LPZ 2
Linee
uscenti
BLITZPLANER 293
Palo / torre
Armatura
dell'edificio
Fondazione in calcestruzzo
Ferri d'armatura
Conduttore
di terra
Dispersore ad anello
294 BLITZPLANER
www.dehn.it
Contrariamente agli scaricatori per sistemi di alimentazione energetici, per i dispositivi di protezione degli impianti informatici bisogna osservare la
loro compatibilit con il sistema e le caratteristiche
tecniche delle linee dati e CMR. Questi dispositivi
di protezione sono da collegare in serie alla linea
informatica. Devono essere in grado di ridurre i
Come scaricatore da corrente da fulmine e limitatore di sovratensione illustrato nella figura 9.16.6
lo scaricatore combinato BLITZDUCTOR XT, BCT
MOD BE. Questo scaricatore pu essere impiegato
secondo EMC per la protezione degli apparecchi
finali nella zona di protezione da fulmine I e oltre.
Il BLITZDUCTOR XT di esecuzione quadripolare e
limita sia tensioni longitudinali che anche trasversali. Pu essere montato direttamente a fianco della morsettiera e/o in sostituzione di essa sulla guida di montaggio, risparmiando spazio, grazie alla
sua costruzione particolare.
www.dehn.it
BLITZPLANER 295
9.17.1 Alimentazione
230/400 V AC
L'alimentazione della RBS
deve essere effettuata separata dall'alimentazione dell'edificio con una linea di
alimentazione dedicata.
da evitare l'alimentazione
attraverso dei quadri di
distribuzione secondari collocati nell'edificio. La misura dell'energia avviene nella
zona del quadro di consegna dell'edificio. Immediatamente prima o direttamente nella RBS avviene la
distribuzione dei vari circuiti. (In Italia i quadri di distribuzione sono collocati quasi
esclusivamente direttamente o vicini alla RBS).
Per la protezione dell'alimentazione (PSU) di una
RBS vengono utilizzati degli
scaricatori combinati da fulmine e da sovratensione a
base spinterometrica del
tipo DEHNvap CSP 3P 100.
Questo dispositivo di protezione dalle sovratensioni
uno scaricatore di Tipo 1,
dimensionato per le richie-
296 BLITZPLANER
Presa
Condizionatore
RBS (impianto di
trasmisione /
ricezione
Illuminazione
Quadro
distribuzione
EBB
Tetto
Scantinato
kWh
Quadro di
consegna edificio
MEBB
Dispersore esistente
Figura 9.17.2 Schema di principio
www.dehn.it
ste della protezione dei PSU nei sistemi di trasmissione / ricezione radio. Il DEHNvap CSP 3P 100 FM
viene installato una volta immediatamente prima
della RBS o direttamente all'interno, e anche nella
zona di consegna dell'energia. Tramite il dispositivo di protezione nel quadro di distribuzione, la
corrente da fulmine viene accoppiata in modo
definito e nel quadro di consegna di nuovo disaccoppiato in modo definito. La figura 9.17.2 dimostra lo schema di principio con i punti di installazione dei dispositivi di protezione da sovratensioni.
Inoltre nella figura 9.17.2 illustrato lo schema di
principio di una RBS montata su un tetto e l'installazione del DEHNvap CSP 3P 100 FM. Alcuni
costruttori della tecnica di trasmissione e ricezione
radio hanno standardizzato l'impiego di limitatori
di sovratensione secondo tabella 9.17.2. La rispettiva installazione del DEHNguard Modular DG M TT
275 illustrata nella figura 9.17.3.
Dipendente dal tipo di rete di fornitura a bassa
tensione (sistema TT, sistema TN-C o sistema TN-S)
avviene l'installazione di dispositivi di protezione
da fulmini e da sovratensioni. La norma internazionale IEC 60364-5-53 descrive l'utilizzo degli scaricatori di corrente da fulmini e limitatori di sovraten-
DG M TT 275
Antenna
Ascensore
Palo
Cavo d'antenna
Cavi d'antenna
QS
RBS (impianto di
trasmissione / ricezione)
Alimentazione in BT
Figura 9.17.3 Costruzione principale di una RBS con applicazione di DVA CSP 3P 100 FM e DG M TT 275
www.dehn.it
BLITZPLANER 297
Per la connessione della RBS alla tecnica di commutazione subordinata (BSC, MSC) a seconda del
gestore della rete vengono scelti allacciamenti di
rete fissa (conduttori in rame) oppure la trasmissione via ponte radio. Negli allacciamenti alla rete fissa, in caso di fulminazione diretta sull'impianto
dantenna, anche le linee di telecomunicazione
sono attraversate da correnti parziali da fulmine.
N in figura Non intervento
...con guasto a
Descrizione prodotto
Con gli scaricatori com9.17.2
di un fusibile...
terra, corrente a
Art.
terra fino a
binati si pu ottenere
anche qui una adeguata
DEHNvap CSP 3P 100 FM
20 A gL/gG
50 kAeff
900 360
protezione. Sarranno da
utilizzare dei dispositivi Tabella 9.17.1 Selettivit degli scaricatori Tipo 1
di protezione corrispondenti alla tabella 9.17.3.
N in figura Utilizzo
Descrizione prodotto
Art.
9.17.2
9.17.3 Tecnica di
trasmissione
radio
298 BLITZPLANER
Protezione base
da sovratensioni
DEHNguard Modular
DG M TT 275
952 310
N in figura Tecnica di
connessione
9.17.2
Descizione prodotto
Art.
LSA-PLus, serie2
907 401
Morsetti a vite
(consigliato DEHN)
920 347
BLITZDUCTOR XT BXT BD 180
BLITZDUCTOR XT el. base BXT BAS 920 300
Descrizione prodotto
Art.
929 048
929 049
RiFu / 2400
DEHNgate DGA G N
929 044
WLAN / 2400
929 042
DEHNgate DGA L4 7 16 S
929 047
www.dehn.it
www.dehn.it
esterno, emerge la questione, se dopo la realizzazione del generatore solare sul tetto, non ci siano
da prevedere delle misure di protezione contro i
fulmini per lintera struttura. Secondo le attuali
coscienze scientifiche, l'installazione di pannelli
fotovoltaici sul tetto di edifici, non aumenta in
modo significante il rischio di fulminazione, cosicch la richiesta per misure di protezione contro i
fulmini non pu essere derivata direttamente dalla presenza di un impianto PV. Il rischio per gli
impianti elettrici dell'edificio pu per essere pi
elevato in caso di fulminazione. Questo motivato
dal fatto, che dalla posa dei conduttori fotovoltaici all'interno dell'edificio, in condotti o passerelle
esistenti, risultano enormi disturbi condotti e di
campo causati dalle correnti da fulmine. necessaria quindi una valutazione coerente del rischio
contro i fulmini secondo CEI EN 62305-2 (CEI 8110/2) e di rispettare nella progettazione l'esito
risultante.
DEHN ITALIA offre per questa valutazione il software DEHNsupport. La valutazione del rischio
qui prestabilita, garantisce la realizzazione di un
concetto di protezione contro i fulmini, che pu
essere seguito facilmente da tutti gli interessati,
ottimizzato tecnicamente e economicamente, che
significa di avere la protezione necessaria a costi
possibilmente bassi.
Diverse compagnie assicurative europee si orientano gi alla valutazione dei rischi secondo EN
62305-2 e indicano delle misure di protezione contro i fulmini dal punto di vista dell'economia assicurativa. Cos vengono assegnati ad oggetti dei
livelli di protezione in modo semplificato. In questo contesto sono indicati anche edifici con impianti a energia rinnovabile come p.es. edifici con un
impianto PV (> 10 kW). Da qui risulta la realizzazione di un impianto di protezione contro i fulmini con livello di protezione III. Inoltre sono richieste
anche delle misure di protezione contro le sovratensioni.
Un sistema di protezione contro i fulmini con livello di protezione III viene qui considerato idoneo
per le esigenze di normali impianti fotovoltaici e
termici solari: impianti fotovoltaici e termici solari su edifici non devono compromettere le misure
di protezione contro i fulmini esistenti. Impianti
fotovoltaici e termici solari sono da proteggere
dalle fulminazioni dirette con dispositivi di captazione isolati secondo 5.2 e 6.3 della CEI EN 62305-3
(CEI 81-10/3). Se non pu essere evitato il collega-
BLITZPLANER 299