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Argan
Giulio Carlo
Redazione
Donata Palatresi
Progetto grafico
Le schede L’Art Nouveau nelle arti
minori, L’affiche e la grafica
Art Nouveau e Decorativismo
e spazialità nell’arte dei Nabis
R ingrazio i docenti, gli studenti e i lettori che, non
giudicando scaduto questo libro, desiderano di
conversare ancora con me di storia dell’arte, così come
e impaginazione sono state curate da Giuliana a me, scrivendolo, piaceva immaginare di conversare
Franco Malaguti D’Urso.
La scheda L’internazionalità con loro. Allora dirigeva la Sansoni Federico Gentile:
Hanno collaborato
Isabella Cavasino del linguaggio architettonico quando finalmente decisi di cedere alle sue garbate
neoclassico è stata curata
Marco Micci da Emanuela Gavilli. insistenze, gli dissi che avrei scritto il libro, non
Ricerca iconografica La scheda tematica La musica e sarebbe stato un libro di testo, non amavo quel genere
l’arte nel XIX secolo è stata curata letterario. Avrei cercato di scrivere una storia dell’arte
Daniela Cammilli da Piero Niro.
Elisabetta Carlini La scheda tematica finale per la scuola, che per me non era l’anticamera ma il
Daniela Tartaglia La nascita dell’estetica e la piano nobile della cultura.
riflessione sul bello e sul sublime
Realizzazione è stata curata da Barbara Rossi.
Thèsis S.r.l. (Firenze-Milano)
Coordinamento redazionale
Donatella Valente
D ebbo dire che fu un’esperienza eccitante; parlare
con i giovani ringiovanisce. Debbo anche dire che
ripercorrere sommariamente ma non schematicamente
Ha collaborato
Elisabetta Carlini tanti anni di ricerca e d’insegnamento è servito a
Impaginazione digitale La realizzazione di un libro
presenta aspetti complessi e chiarirmi e rinfrescare le idee: costretto a disegnare una
Antonella Montanelli
Annalisa Vincenti
richiede particolare attenzione veduta panoramica, quasi mi sorprese constatare che,
nei controlli: per questo è molto
difficile evitare completamente
nella diversità di tanti fenomeni lontani nello spazio e
Copertina errori e imprecisioni. nel tempo, tra essi c’era tuttavia una coerenza a cui non
Walter Sardonini L’editore ringrazia sin da ora contrastava, al contrario, l’assidua volontà di criticare e
chi vorrà segnalarli alle redazioni.
Disegni Per segnalazioni o suggerimenti superare il passato. Fortunatamente l’arte in Italia non
Tommaso Brilli relativi al presente volume scrivere ha avuto caratteri etnici, costanti nazionali, tradizioni
Isabella Cavasino a: Direzione Editoriale RCS Libri
S.p.A. – Divisione Education –
canoniche; e non è stata il prodotto di una connaturata
Controllo qualità fotolito Via Mecenate, 91 - 20138 Milano, creatività, tutt’altro, è sempre stata un fatto di cultura
Daniele Casalino fax 0250952613
Elaboratorio S.a.s., Firenze
sorretto da una lucida consapevolezza dei motivi, dei
modi, dei fini. Spesso ha avuto una componente
Prestampa
Fotocopie per uso personale del polemica, è sempre stata nel vivo del dibattito culturale.
lettore possono essere effettuate
Raf, Firenze nei limiti del 15% di ciascun
E sempre al centro, mai al margine, del sistema del
volume dietro pagamento alla SIAE sapere, qualche volta del potere. Ecco perché non può
Stampa del compenso previsto dall’art. 68,
Lito Terrazzi, Firenze farsi la storia d’Italia senza fare la storia dell’arte
comma 4, della legge 22 aprile
1941 n. 633 ovvero dall’accordo italiana: Leonardo o Michelangelo non sono stati
stipulato tra SIAE, AIE, SNS e storicamente meno importanti (forse più) dei papi e dei
© 2001 RCS Scuola S.p.A., CNA, CONFARTIGIANATO,
CASA, CLAAI, CONFCOM-
principi per i quali hanno lavorato.
Milano
MERCIO, CONFESERCENTI il
L
Proprietà letteraria riservata 18 dicembre 2000. ’arte è una cultura i cui concetti sono espressi in
© 2004 RCS Libri S.p.A., immagini invece che in parole; e l’immaginazione
Milano Le riproduzioni per uso differente
da quello personale potranno non è una fuga dal pensiero, è un pensiero altrettanto
Quarta ristampa avvenire, per un numero di pagine rigoroso che il pensiero filosofico o scientifico. Per
maggio 2004 non superiore al 15 % del presente
volume, solo a seguito di specifica intenderne la struttura e i processi bisogna studiare le
autorizzazione rilasciata da opere d’arte: l’arte è al livello più alto del pensiero
AIDRO, via delle Erbe 2, 20121
Milano, telefax: 02/809506, immaginativo, come la scienza al livello più alto del
ISBN 88-383-4598-8 e-mail: aidro@iol.it pensiero razionale.
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È penoso, anche un po’ vergognoso, che ai vertici della La Storia dell’arte di Giulio Carlo Argan esce
scuola italiana, quando si vuol far posto a un’altra in edizione completamente rinnovata, così da renderla
materia, lo si ritagli dal poco che è dato alla storia funzionale alle attuali esigenze della scuola.
dell’arte, o addirittura la si butti come superflua. È uno Per quanto riguarda la struttura, il testo – integrale
sbaglio grave: la storia dell’arte è indispensabile per chi e completo di ogni sua parte – è stato diviso in sette
fa studi storici e letterari, ma è utile a tutti, anche ai volumi, che includono l’Arte moderna. L’ultimo volume
futuri tecnici di una società tecnocratica. Se non altro, comprende i movimenti artistici degli ultimi tre decenni
servirà loro a non avere il feticismo della macchina e a presentati per mezzo di schede. Ogni volume
non perdere il gusto dell’invenzione che nasce dalla è stato organizzato in moduli, corredati da strumenti
critica, dal giudizio, dalla volontà di superare il passato. didattici atti a facilitarne l’uso e la comprensione.
Gli apparati didattici relativi all’Arte moderna sono
Giulio Carlo Argan gennaio 1988 P.A., C.B., L.L. gennaio 2000
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Indice
Modulo 1 CLASSICO E ROMANTICO
Classico e romantico
SCHEDE ICONOGRAFICHE
Introduzione 4
Pittoresco e sublime 8
Il Neoclassicismo storico 11
L’internazionalità del linguaggio
architettonico neoclassico 17
Il Romanticismo storico 20
Indice
Modulo 2 LA REALTÀ E LA COSCIENZA
La realtà e la coscienza
SCHEDE ICONOGRAFICHE
L’Impressionismo 86
La fotografia 88
Il Neoimpressionismo 91
Il Simbolismo 91
L’architettura degli ingegneri 93
Le possibilità edilizie dei nuovi materiali 98
A. La riforma della pittura e il superamento del “classico” e del “romantico” nella ricerca degli impressionisti:
la pittura en plein-air di Monet e Renoir 148
B. Cézanne indaga la struttura profonda dell’essere e la “realizza” attraverso la materia pittorica 153
C. Gauguin e Van Gogh: due poetiche che si oppongono alla società del tempo 159
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Indice
Modulo 3 L’OTTOCENTO IN EUROPA E IL MODERNISMO
L’Ottocento in Italia,
in Germania, in Inghilterra
SCHEDE ICONOGRAFICHE
L’Italia 168
La Germania 183
L’Inghilterra 188
Il Modernismo
Introduzione 192
Urbanistica e architettura moderniste 192
Art Nouveau 203
Antoni Gaudí Casa Milá a Barcellona Adolf Loos Casa Steiner a Vienna 218
Antoni Gaudí Il parco Güell a Barcellona 221
Modulo 1
Classico
e romantico
Classico e romantico:
le due facce della cultura fra XVIII e XIX secolo
«I termini “classico” e e al gotico. […] Sono due
“romantico” […] implicano diverse concezioni del
il riferimento a due grandi fasi mondo e della vita, connesse
della storia dell’arte: il a due diverse mitologie,
“classico” è legato all’arte del che tendono a confrontarsi
mondo antico, greco-romano, e a integrarsi quanto più si
INDICE e a quella che veniva delinea nelle coscienze,
Introduzione considerata la sua rinascita con le ideologie della
Pittoresco e sublime nella cultura umanistica del rivoluzione francese e le
Il Neoclassicismo storico XV e XVI secolo; conquiste napoleoniche,
Il Romanticismo storico il “romantico” all’arte l’idea di una possibile unità
cristiana del Medioevo e più culturale, forse anche politica,
precisamente al romanico europea».
William Blake Isaac Newton
Johann Heinrich Füssli L’incubo
La questione sociale
François Millet L’Angelus
Camille Pissarro Sentiero nel bosco in estate
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Londra
Parigi
Roma
INTRODUZIONE 5
1 2
I.1 JEAN-AUGUSTE DOMINIQUE INGRES, Ritratto I.2 ANNE-LOUIS GIRODET, Sepoltura di Atala,
di Joseph-Antoine Moltedo, 1810, olio su tela, 1808, olio su tela, 267 x 210 cm,
58 x 75 cm, New York, Metropolitan Museum Parigi, Musée du Louvre
Atala è il nome di una giovane pellerossa convertita al
cristianesimo, protagonista di un romanzo di Chateau-
briand, morta suicida per non infrangere il voto di
castità cui era legata
3 4
I.3 JOHANN GOTTFRIED SCHADOW, Le principessine I.4 BERTEL THORWALDSEN, Ganimede e l’aquila di Giove, 1817,
Luisa e Federica di Prussia, 1796-1797, marmo, marmo, altezza 93,5 cm, Copenaghen, Museo Thorwaldsen
altezza 172 cm, Berlino, Staatliche Museen zu
Berlin-Preussischer Kulturbesitz, Nationalgalerie
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che, con i moti per le indipendenze nazionali, Settecento e l’Ottocento, la pittura di Goya;
le prime rivendicazioni operaie tra il 1820 ma la sua violenza anticlassica nasce anche
circa e il 1850 circa. Questa periodizzazione dalla rabbia di vedere contrastato da una
non regge per vari motivi: 1) già verso la metà società retriva e bigotta l’ideale razionale, e
del Settecento il termine “romantico” viene come non dipingere mostri se il sonno della
impiegato come equivalente di “pittoresco” e ragione li genera e ne riempie il mondo?
riferito al giardinaggio, cioè a un’arte che non
imita né rappresenta ma, conformemente alle Il Romanticismo Con la cultura francese della rivoluzione il
tesi illuministiche, opera direttamente sulla storico nasce modello classico acquista un senso etico-i-
natura, modificandola, correggendola, adat- dalla crisi deologico, identificandosi con la soluzione i-
tandola ai sentimenti umani e alle opportu- della rivoluzione deale del conflitto tra libertà e dovere; e, po-
nità della vita sociale, e cioè ponendola come nendosi come valore assoluto e universale,
ambiente della vita; 2) la poetica del “subli- trascende e annienta le tradizioni e le “scuo-
me” e quella dello Sturm und Drang, di poco le” nazionali. Questo universalismo soprasto-
posteriori alla poetica del “pittoresco”, non vi rico culmina e si diffonde in tutta l’Europa
si oppongono ma semplicemente riflettono un con l’impero napoleonico.
diverso atteggiamento del soggetto verso la La crisi che si determina con la sua fine apre,
realtà: per il “pittoresco” la natura è un am- anche nella cultura artistica, una problemati-
biente vario, accogliente, propizio che favori- ca nuova: ricusata l’antistorica restaurazione
sce negli individui lo sviluppo di sentimenti monarchica, le nazioni debbono trovare in sé,
sociali; per il “sublime” è un ambiente miste- nella propria storia e nel sentimento dei popo-
rioso e ostile, che sviluppa nella persona il li, le ragioni di una propria autonomia e in
senso della propria solitudine (ma anche del- una radice ideale comune, il cristianesimo,
la propria individualità) e della disperata tra- l’argomento di una civile coesistenza. Nasce
gicità dell’esistere; 3) le poetiche del “subli- così, nell’ambito globale del Romanticismo,
me”, che vengono definite protoromantiche, che comprendeva la scaduta ideologia neo-
assumono come modelli le forme classiche classica, il Romanticismo storico, che le si
(caso di Blake e Füssli) e costituiscono dun- contrappone come alternativa dialettica oppo-
que una delle componenti portanti del nendo alla sconfitta razionalità la profonda,
Neoclassicismo; in quanto però l’arte classica irrinunciabile, intrinseca religiosità dell’arte.
è data come l’archetipo dell’arte, gli artisti
non la ripetono scolasticamente, ma aspirano Trasformazione Tra i motivi di quella che potremmo chiamare
alla sua perfezione con una tensione netta- delle strutture la fine del ciclo classico e l’inizio del ciclo ro-
mente romantica. e della finalità mantico o moderno (anzi contemporaneo per-
dell’arte ché giunge fino a noi) è preminente la trasfor-
L’arte Si può dunque affermare che il Neo- mazione delle tecnologie e dell’organizzazio-
romantica, classicismo storico non è che una fase del ne della produzione economica, con tutte le
una presa processo formativo della concezione romanti- conseguenze che comporta nell’ordine sociale
di posizione ca: quella, cioè, per cui l’arte non nasce dal- e politico. Era inevitabile che la nascita della
rispetto la natura ma dall’arte stessa e non soltanto tecnologia industriale, mettendo in crisi l’arti-
alla storia implica un pensiero dell’arte, ma è un pensa- gianato e le sue tecniche raffinate e indivi-
dell’arte re per immagini non meno legittimo del pen- duali, provocasse per conseguenza la trasfor-
siero per puri concetti. mazione delle strutture e della finalità dell’ar-
Così intesa, è arte romantica quella che te, che della produzione artigianale aveva co-
implica una presa di posizione rispetto alla stituito il culmine e il modello. Il trapasso dal-
storia dell’arte. Fino a tutto il Seicento c’era la tecnologia dell’artigianato, che utilizzava le
stata una tradizione “classica” assai vivace, materie e ripeteva i processi della natura, al-
che non perdeva, anzi aumentava la sua forza la tecnologia industriale, che si fonda sulla
quanto più un’immaginazione accesa (come scienza e agisce sulla natura trasformando (e
quella del Bernini) la riplasmava in forme spesso degradando) l’ambiente, è una delle
originali. Con l’antistoricismo proprio del- cause principali della crisi dell’arte. Esclusi
l’Illuminismo quella tradizione si blocca, dal sistema tecnico-economico della produ-
l’arte greca e romana si identificano con il zione, di cui pure erano stati i protagonisti, gli
concetto stesso dell’arte, possono essere con- artisti diventano intellettuali in stato di pe-
template come supremi esempi di civiltà, ma renne tensione con la stessa classe dirigente
non continuano nel presente e non aiutano a di cui fanno parte come dissidenti. L’artista
risolverne i problemi. Quella felicità creativa bohémien è un borghese che ripudia la bor-
perduta può essere evocata ed emulata ghesia, di cui disprezza il conformismo, l’affa-
(Canova, Thorwaldsen) o rivissuta come in rismo, la mediocrità culturale. I rapidi svilup-
sogno (Blake), rianimata con l’immaginazio- pi del sistema industriale, sia sul piano tec-
ne (Ingres). Può essere anche violentemente nologico sia sul piano economico-sociale,
ricusata (Courbet). Solo più tardi, con gli spiegano il continuo e quasi affannoso mutare
impressionisti, però uscirà definitivamente degli orientamenti artistici che non vogliono
dall’orizzonte dell’arte. rimanere indietro, delle poetiche o tendenze
L’ideale neoclassico non è immobile. Certo che si contendono il successo, e sono pervase
non può dirsi neoclassica, tra la fine del da un’ansia di riformismo e modernismo.
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INTRODUZIONE 7
6
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PITTORESCO E SUBLIME 9
IL NEOCLASSICISMO STORICO 11
12 13
I.12 JOSEPH ANTON KOCH, Paesaggio eroico I.13 ANTONIO CANOVA e AIUTI,
con arcobaleno, 1815, olio su tela, 171,2 x 188 cm, Tempio di Possagno (Treviso), 1819-1830
Monaco, Neue Pinakothek
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IL NEOCLASSICISMO STORICO 13
I.16
Tavolino da
gioco, inizi
XIX secolo,
Londra,
collezione
privata
I riquadri bian-
chi della scac-
chiera riprodu-
cono monumen-
ti tratti dalle
incisioni di Pi-
ranesi
16
componente della cultura artistica neoclassi-
ca e, specialmente, dello “stile impero”. Co-
mincia a farsi strada l’idea che la città, non
18
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Nel campo architettonico si forma la nuova architetti, la colpa è della restaurazione cleri-
scienza della città, l’urbanistica. Si vuole che co-monarchica e poi della borghesia, che
la città abbia un’unità stilistica corrisponden- hanno ribadito il principio della proprietà pri-
te all’ordine sociale. L’anticipano i cosiddetti vata e della libera disponibilità, per lo più a
architetti “della rivoluzione”, in primo luogo fini di sfruttamento speculativo, dei suoli
BOULLÉE (1728-1799) [I.19, I.21] e LEDOUX urbani. La nuova scienza urbanistica non è
I.19
ETIENNE-LOUIS (1736-1806) [I.22 – I.23]; avrà il suo grandio- tuttavia esclusivamente legata alla rivolu-
BOULLÉE, so apogeo nell’ambizioso sogno napoleonico zione francese e a Napoleone, anche se per
Progetto per di trasformare non soltanto le architetture, ma molte città europee è stata studiata al princi-
il cenotafio I.20
le strutture spaziali, le dimensioni, le funzio- PIERRE-JULES pio del secolo scorso una riforma dello spazio
di Newton, ni delle grandi città dell’impero: immense urbano e delle sue strutture che si richiama
1784-1785, DELÉPINE,
penna piazze e vie lunghe e larghissime fiancheggia- Progetto di alle grandiose trasformazioni di Parigi al
e inchiostro te da grandi edifici severamente neoclassici, monumento alla tempo di Napoleone: non soltanto ogni nazio-
sfumato, per lo più adibiti a pubbliche funzioni. Il pub- gloria di Newton, ne ma quasi ogni città europea ha una fase
66 x 44 cm, incisione,
blico avrebbe dovuto in ogni caso prevalere Parigi, neoclassica, che manifesta una volontà di
Parigi,
Bibliothèque sul privato, e se il sogno di un’urbanistica Bibliothèque riforma e di razionale adeguamento alle esi-
Nationale europea rimase in gran parte nelle carte degli Nationale genze di una società che sta trasformandosi.
19 20
I.21 ETIENNE-LOUIS BOULLÉE,
Progetto di cenotafio, incisione, 63 x 39 cm,
Parigi, Bibliothèque Nationale
22 23
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IL NEOCLASSICISMO STORICO 15
Un atteggiamento Il Neoclassicismo non è una stilistica, ma u- sica di Torino manifesta piuttosto una volontà
morale nei na poetica; prescrive un certo atteggiamento, d’ordine e di simmetria che un’ambizione di
confronti dell’arte anche morale, nei confronti dell’arte e, ben- grandezza. A Roma il VALADIER (1762-1839)
ché fissi certe categorie o tipologie, consente riflette il gusto di una nascente borghesia col-
agli artisti una certa libertà d’interpretazione ta cercando di correggere i cosiddetti eccessi
e caratterizzazione. L’immagine della Milano barocchi, riducendo le scale di grandezza,
austriaca, quale si deduce dall’architettura preferendo l’eleganza al fasto e, soprattutto,
severa ed elegante del Piermarini e che si e- mantenendo il rapporto (che nel secolo scor-
stende al campo del costume attraverso la so e nel nostro fu poi brutalmente distrutto)
“modellistica” dell’Albertolli, è senza dub- tra le forme architettoniche e gli spazi aperti
bio più conservatrice che rivoluzionaria, e lo (i giardini, il Tevere, i dintorni) [I.26]. In
stesso può dirsi per la Venezia modernizzata Germania, a Berlino, SCHINKEL (1781-1841)
dal Selva; e lo dimostra il fatto che, quando è forse il primo architetto che intenda la pro-
l’ANTOLINI (1754-1842) volle dare a Milano pria funzione come quella di un tecnico rigo-
una figura “napoleonica”, mutò radicalmente roso al servizio di una società che serve, ma
la scala delle grandezze e l’articolazione de- evita di giudicare [I.27]. I suoi esordi sono
gli spazi [I.24 – I.25]. L’espansione neoclas- insieme neoclassici e romantici, ma dopo un
24 25
I.24 GIOVANNI ANTONIO ANTOLINI, Pianta generale del foro Bonaparte a Milano,
1801, incisione, 5 x 7,70 m, Milano, Civica Raccolta Stampe Bertarelli
I.25 GIOVANNI ANTONIO ANTOLINI, Progetto per la sistemazione del foro Bonaparte a Milano,
1806, incisione, Milano, Civica Raccolta Stampe Bertarelli
26 27
I.26 GIUSEPPE VALADIER, Facciata della chiesa di San Rocco, 1831, Roma
IL NEOCLASSICISMO STORICO 17
L’internazionalità del linguaggio Il “nuovo” linguaggio classico oltrepassa le frontiere e accomuna le grandi città europee,
architettonico neoclassico che proprio in questo momento subiscono profonde trasformazioni e vanno assumendo
il tipico aspetto di grandiosità riconoscibile ancora oggi.
Il rigore e la compostezza delle forme classiche e la passione per l’antico si traducono
nella creazione o nella riscoperta di determinate tipologie architettoniche e nella loro
diffusione nel resto del mondo occidentale da parte soprattutto di architetti inglesi,
francesi e italiani.
29 30
I.29 LUIGI CAGNOLA, Arco del Sempione, poi arco della Pace, I.30 ROBERT e JAMES ADAM, Sala della biblioteca di
1807-1838, incisione, Milano, Civica Raccolta Stampe Bertarelli Kenwood House, 1768 circa, Hampstead (Londra)
L’arco del Sempione, o delle Vittorie, poi della Pace (1807-1838), si trovava Nel 1764 il conte di Mansfield incarica i fratelli Robert
al centro di una piazza d’armi tra la strada del Sempione e il foro Bonaparte. (1728-1792) e James (1732-1794) Adam di ristruttura-
Ispirato all’arco di Settimio Severo a Roma, presenta tre fornici incorniciati da re la sua residenza di Kenwood House (Hampstead, Lon-
poderose colonne corinzie sormontate da una sestiga in bronzo. Coronano il dra). Entrambi gli architetti arredatori erano reduci da
monumento quattro Vittorie a cavallo con le personificazioni dei quattro prin- lunghi viaggi in Italia, Dalmazia, Siria, Grecia, dove
cipali fiumi del Lombardo-Veneto (il Po, il Ticino, l’Adige e il Tagliamento) avevano subìto la suggestione delle rovine antiche, gre-
che e romane, di cui si ritrovano gli echi negli stucchi,
nelle pitture e negli elementi di arredo della biblioteca
32 33
I.32 THOMAS JEFFERSON, Casa Jefferson (facciata ovest), I.33 CHRISTIAN-FREDERIK HANSEN, Disegno progettuale per l’interno
1768-1775, 1796-1809, Monticelli (presso Charlottesville) della chiesa di Nostra Signora, 1829, Copenaghen
Nelle ex colonie del nuovo mondo si diffonde un linguaggio neoclassico di La cattedrale luterana di Nostra Signora, a Copenaghen, fu interamente ri-
derivazione inglese, ispirato alle architetture palladiane. Il pragmatismo a- costruita da Christian Hansen tra il 1811 e il 1829, dopo la distruzione cau-
mericano utilizza strutture classiche aumentando le dimensioni e usando i sata dal bombardamento inglese del 1807. L’interno ha una pianta basili-
materiali disponibili, così le colonne vengono riproposte in legno dipinto di cale a navata unica. Nicchie e colonne incorniciano i due ordini di finestre,
bianco. Thomas Jefferson (1743-1826) progettò la propria casa tenendo pre- da cui entra una luce uniforme che svolge un ruolo unificante e conferisce al
senti le architetture del Palladio a pianta centrale, ma usò il mattone al po- luogo una solenne maestosità
sto del marmo
34
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