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TRANSITI POETICI
Volume XXIV
Antologia
a cura di Giuseppe Vetromile
Gli Autori
Sebastiano Adernò
Anna Maria Dall’Olio
Laura D’Angelo
Sabrina De Canio
Rita Greco
Mauro Macario
Antonella Rizzo
Lorenzo Spurio
Loretta Stefoni
Adriana Tasin
Introduzione
Chi semina bene raccoglierà buoni frutti: i vecchi proverbi non si smentiscono mai,
perché sono l’espressione di anni, se non di secoli, di comprovati comportamenti
umani e sociali, in conseguenza dei quali gli effetti sono poi così facilmente prevedibili.
E poi ancora, aggiungerei: non fare del male agli altri se non vuoi essere ripagato con
la stessa moneta, il quale detto è riconducibile al grandioso comandamento di Gesù
“ama il prossimo tuo come te stesso”, che, anche al di là di ogni implicazione religiosa
di stampo cattolico-cristiano, è senz’altro un elemento fondamentale del buon vivere
e del buon rapportarsi con gli altri, civilmente e nel rispetto dei diritti e dell’esistenza
altrui, in una società, come quella attuale, in cui purtroppo prevale l’egoismo,
l’indifferenza, la parziale o a volte completa ignoranza dei principi fondamentali
dell’etica e del comportamento sociale. Viviamo oggi in un contesto civile che, forse,
proprio “civile” non lo è, ma è esattamente il contrario, dalle piccole situazioni ai
grandissimi quadri globali a livello nazionale e continentale. Un esempio valga per tutti:
il problema dei rifiuti e del loro smaltimento. Nel nostro piccolo, è facile osservare
come, in alcune realtà cittadine locali, non ci sia ancora nessuna consapevolezza e
educazione nel trattamento dei rifiuti, e molti ancora non sanno come va effettuata
una giusta ed efficace raccolta differenziata, non riuscendo a separare (o non volendolo
addirittura fare!) un avanzo di cibo da una lattina di birra. Vi è poi la triste e cattiva
abitudine di deporre pacchetti e buste di immondizie lungo i margini delle strade, di
lanciare fuori dai finestrini delle auto cartacce e altri piccoli rifiuti. Tutto ciò è segno
evidente della poca attenzione e importanza che l’uomo medio pone riguardo
all’ambiente e alla natura in cui egli stesso è immerso. Estendendo questa disattenzione
su scala mondiale e planetaria, ne sortisce il generale depauperamento delle risorse,
l’inquinamento, il degrado ambientale.
È questione di cultura, senza alcun dubbio. E bisogna seminarla bene, questa cultura.
Cercare quanto più possibile, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola, di invertire la
rotta illustrando e insegnando, mostrando ed esercitando le modalità e i
comportamenti più consoni ed adeguati in merito alla salvaguardia dell’ambiente e
della natura.
La Poesia, come le altre branche della cultura e dell’attività artistica, può essere
certamente d’aiuto in questo campo. Pur non volendo distinguere particolari filoni nel
fare poesia, in quanto la buona poesia, la poesia di qualità, prescinde da ogni sorta di
contenuto, tuttavia è ammirevole come moltissimi autori producano scritti poetici che
Giuseppe Vetromile
SEBASTIANO ADERNO’
È un calendario cane.
Un lunario indaffarato.
Il tempo passa senza
voltarne i giorni, l'aria.
Si scrive
per tirare in campi lunghi
ciò che resta intermittente.
O son due giri di chiave
contro il foglio di cento niente.
***
Suonato
dalla vista più alta
del dispregio,
del mio nome
resta poco più di una parola.
La linea spezzata
dalla fatica di un tempo
di larga ferita.
Un ponte crollato
tra testa e cranio.
Pena sulle spalle,
spada nella pelle.
***
***
Appunti d’iperestetica
***
Homo videoludens
spazio
steso lungo tempo che gocciola denso
sì simile simulacro librasi
libero liberamente
anema e core
(torna a terra!)
s’allontana
si discorsivizza
si banalizza
ruolo è dato
il gioco si gioca il jouer
mondo è mutato
LAURA D’ANGELO
Libro a metà
sbiadita al sole
che invecchia
le parole dei giochi.
Dormivo il sonno dei poeti
di chi è assorto
per essere sveglio
nei sogni di qualcuno,
mentre alle domande
ora che ieri è lontano
lasciavo due labbra
incaute di ingenue
tenerezze,
e non lo sapevo
che agli occhi gonfi
gli sguardi riservano
il velo delle lacrime,
mentre sveglio
nei miei sogni
ancora l'amore
profondo, grande,
come un fiore
senza acqua,
senza cura,
nel vuoto che era,
e nulla più.
***
Il vento disperde
SABRINA DE CANIO
Da Piacenza, dove è condirettrice generale del Piccolo Museo della Poesia Chiesa di
San Cristoforo, Sabrina De Canio si prodiga nella diffusione e nell’accoglienza di eventi
e incontri letterari di elevato spessore, con particolare riferimento al mondo della
poesia. Poetessa di grande talento ella stessa, nonché esperta traduttrice, è voce
apprezzata e rinomata non solo in Italia ma anche all’estero. Ci propone qui alcuni
brani della sua produzione poetica, dove emerge la vena di dolore per lo scorrere
inesorabile del tempo che separa e disperde ogni cosa: il suo è un canto accorato teso
al recupero del momento, dell’hic et nunc, in un mondo che procede verso il mistero.
Pane
***
Camicia sgualcita
nel giorno di festa
respingo
le promesse sincopate dell’alba
nascondo
il mio nome
quando mi chiami
cerco
l’oscurità della tana
mentre fuori pascolano
assetati
vampiri diurni.
***
Luna
Luna orbitante
luna serena
luna grande
di grazia piena
esci dall’acqua
bagnata di luce
canta il silenzio
la tua voce.
Posi e riposi
senza destino.
Luna intrappolata
galleggi iridata
sulla pena del mondo.
Secca e dura
nuda in vetrina
ora cresci
semi di lino.
***
Stanotte
Stanotte
questo cielo piatto di cartapesta
trafitto e puntellato
da qualche sparuta luce,
questo lago di sabbia e fango
che ribolle
dalle profondità ai miei piedi,
pare stiano per scomparire in un gorgo
perché qualcuno ha tolto il tappo.
***
(Inediti)
Secca
come gli alberi d'inverno
sto ma non riposo
seguo le direzioni
di fratelli
***
Dalit tea
Pesante il cesto
di foglie leggere
leggero il mio cesto
per la scuola di un figlio.
Quante foglie
ancora
prima di sera
e il mio sandalo vola
giustizia di suola
in faccia al potente
da chi non ha niente.
RITA GRECO
***
***
***
Bisogna aspettare
allenare la pazienza
abitare la faticosa sedia della pausa
dignitosamente immobili
superstiti indecisi se vivere
sia ancora un miracolo
o una punizione.
Come un giocattolo rotto
mi assedia il tempo perduto
e non mi rimedia quello che resta
le facce sgargianti delle possibilità
attorno alle mie mani incapaci.
(Inediti)
MAURO MACARIO
Una vita dedicata all’arte, al teatro, alla regia, ma anche alla saggistica e alla poesia:
Mauro Macario non è certamente da meno del suo grande Papà Erminio. E quando il
fervore, l’entusiasmo, la professionalità, lo studio e la frequentazione assidua del
mondo creativo in tutti i suoi aspetti e comparti sono così grandi e coinvolgenti, non
può sortirne che una personalità completa dall’animo sensibile ed empatico. Lo
ascoltiamo qui, nei brani poetici che propone, dove emerge tutta la sua spiccata
propensione alla riflessione sul senso dell’esistenza, sulla precarietà della vita, sulla
memoria come valore da preservare.
Picnic
***
I vecchi
dentro la carcassa
una megera a fianco
con l’alito di cipolla
impietosa li strattona
e in polvere li riduce
al sole d’inverno
ANTONELLA RIZZO
Tristemente mi annoia
Tristemente mi annoia
la composizione e l'antefatto
di un giorno deciso dal rullo
incessante che macina
e decide se destinarmi
alle macerie o a una consegna
più che divina, immeritatamente.
Sto bene col gatto sul letto
non è la lusinga
***
Chincaglierie
***
(Da A quelli che non sanno che esiste il vortice, Lavinia Dickinson edizioni, 2019)
LORENZO SPURIO
***
Pareidolia
Se la notte s’avvera
io non so il suono pesante
e i tralicci di angoscia verde
che recide di netto
quando siede sul trono del buio.
Io cercavo di afferrare
***
Re Mida di tela
A Iqbal Masih
(Inedito)
LORETTA STEFONI
***
***
S'adagia il respiro
col suo bisogno d'aria
al di là della bocca.
La porta non ha vie di fuga,
non dà riposo la sedia,
né la finestra luce.
È un'assurda prigione
***
ADRIANA TASIN
Adriana Tasin, trentina di Madonna di Campiglio, giunge da pochi anni alla poesia,
dopo un’intensa attività di scrittrice, ma già con ottimi risultati e apprezzamenti,
nonché una interessante pubblicazione di esordio con l’importante casa editrice
puntoacapo. Il suo talento poetico è subito evidente in questi brani a seguire che ci
propone, dove si afferma la sua linea poetica fondata essenzialmente su una ricerca di
valori di libertà e di realizzazione dei propri obiettivi esistenziali: il mare, il mistero
delle sue profondità, si contrappone alla laconicità e al pragmatismo (E dicono casa alla
casa mare al mare…), e da qui il suo canto di accorata consapevolezza.
Sirena
(Inediti)
***
Parola prima
Madre,
parola prima,
che ho attesa senza udire.
Non è per me l’ora di creare
in questa vita.
Forse rinascerò figlia.
Giuseppe Vetromile
Sebastiano Adernò
Sebastiano Adernò è nato ad Avola (Siracusa) nel 1978. Si è laureato in lettere moderne
a Milano con un iter formativo in Storia e Critica delle Arti e una tesi in Storia e Critica
del Cinema. Nel 2010 vince il Premio “Ossi di Seppia” e si classifica terzo al Premio
di poesia “Antonio Fogazzaro”. Dopo la sua opera prima Per gli anni a venire
(LietoColle, 2011), ha pubblicato Kairos (Fara Editore, 2011). Fa parte del collettivo
“Ultranovecento” creato da Simone Zanin che realizza libri d’artista con cui ha
pubblicato una plaquette, Abissi non richiesti (2011) impreziosita da un’opera di Marco
Baj. Nel 2012 è uscita una raccolta di testi civili dal titolo In luogo dei punti per Thauma
Edizioni e un romanzo, Luci sulle lucciole (Edizioni Montag) di cui è co-autore insieme
al filosofo Leonardo Caffo. Per la Nuova Editrice Magenta, sempre nel 2012, ha
pubblicato la raccolta Ossa per sete. Successivamente ha partecipato al progetto di Nuova
Vandea (2013), un piccolo compendio di Resistenza edito da officineultranovecento.
Notevole, negli ultimi anni, la sua attività come artista visivo, con numerose
partecipazioni a eventi, reading e festival.
La pubblicazione più recente è Evoluzioni (2019), preceduta da: Segreti (2018), Sì shabby
chic (2018), L’acqua opprime (2017), Fruttorto sperimentale (2016); Latte & limoni (2014),
L’angoscia del pane (2010), e Tabelo (2006), dramma in lingua esperanto. Recensioni e
articoli di critica sono stati raccolti in Le sirene di cartone di Anna Maria Dall’Olio (2017).
Laura D’Angelo
Nata nel 1986, si laurea con lode in Lettere classiche e Filologia classica, e consegue
un Dottorato di ricerca in Studi Umanistici. È autrice di articoli per riviste culturali
online e accademiche. Partecipa a convegni internazionali, concorsi letterari e di poesia,
ottenendo riconoscimenti e premi, tra cui il primo posto sezione “Poesia” al Premio
letterario “Putignano racconta”, Storie dalla pandemia (ed. 2020), Menzione speciale al
Concorso Internazionale di Poesia “Ut pictura poesis” (ed. Fuerteventura 2020),
secondo posto al Premio Internazionale “Lettera d’Amore” Torrevecchia teatina,
edizioni 2017 e 2020, Premio speciale edizioni 2018 e 2019. I suoi interessi spaziano
dalla scrittura scientifica a quella creativa. Suoi testi poetici sono raccolti in antologie,
quaderni di poesia e blog letterari. Cura presentazioni di testi e autori, ed è giurata di
un premio letterario di narrativa nazionale. Ha pubblicato il volume di prose poetiche
Sua maestà di un amore (Scatole Parlanti, 2021).
Sabrina De Canio
Rita Greco
Rita Greco è nata nel 1979 a Mesagne (Br), dove vive. Scrive poesie fin da giovanissima
e, soprattutto negli anni dell’adolescenza, ha partecipato a diversi concorsi letterari,
vincendone alcuni. Nel 2007 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie Perché ho
sempre addosso un cielo (Il Filo Edizioni).
Per un lungo periodo si è dedicata al teatro, diplomandosi, con il massimo dei voti,
come attrice professionista presso la Scuola d’arte drammatica della Puglia Talìa.
Ha portato in scena, tra gli altri, reading poetico-musicali su Tagore e Neruda.
Ha condotto laboratori di teatro-poesia nella scuola primaria.
Di recente un suo testo è stato pubblicato sul blog Rai Poesia, curato da Luigia
Sorrentino.
È vicepresidente dell’associazione culturale “Solidea 1 Utopia”, con la quale dal 2009
realizza eventi teatrali e letterari sul territorio, tra cui il Premio letterario nazionale
“Città di Mesagne”, giunto alla XVIII edizione.
Mauro Macario
Mauro Macario è nato a Santa Margherita Ligure nel 1947. È poeta, regista, saggista.
Ha frequentato la Scuola del Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Giorgio
Strehler e Ruggero Jacobbi. È stato regista in cinema e in televisione (RAI) per molti
anni. Ha curato la regia e l’interpretazione di Una stagione all’inferno di A. Rimbaud, e di
Alma Matrix del suo Maestro e amico Léo Ferré. Ha pubblicato 10 libri di poesia: Le
ali della Jena (Lubrina editore, 1990); Crimini naturali (Book, 1992); Cantico della resa
mortale (1994); Il destino di essere altrove (Campanotto, 2004); Silenzio a Occidente
(Liberodiscrivere, 2007); La screanza (Liberodiscrivere, 2007, Premio Eugenio Montale
Fuori di casa 2012); Metà di niente (puntoacapo editrice, 2014, Premio Lerici Pea 2015);
Le trame del disincanto (puntoacapo editrice, 2017); Alphaville (puntoacapo editrice,
2020). Ha scritto il romanzo Ballerina di fila (Aliberti, 2004, prossima ristampa con
puntoacapo editrice). È antologista. In Francia è stato tradotto nel volume La débacle
des bonnes intentions (La rumeur libre, Vareilles, 2016). È presente in numerose antologie
in Italia e all’estero. Partecipa a Festival di Poesia in Italia, Francia, Spagna.
Antonella Rizzo
Lorenzo Spurio
Nato a Jesi nel 1985), è poeta, scrittore e critico letterario. Per la poesia ha pubblicato
Neoplasie civili (2014), La testa tra le mani (2016), Le acque depresse (2016), Tra gli aranci e la
menta. Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca (2016; 2020) e Pareidolia (2018). Ha
curato antologie poetiche tra cui Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia
marchigiana (2016, 2 voll.) e Sicilia: viaggio in versi (2019). Per la narrativa ha pubblicato
tre raccolte di racconti: La cucina arancione (2012), L'opossum nell'armadio (2015) e Le due
valigie e altri racconti (2018). Intensa la sua attività quale critico con la pubblicazione di
saggi in rivista e volume, approfondimenti, prevalentemente sulla letteratura straniera,
tra cui le monografie su Ian McEwan e il volume Cattivi dentro: dominazione, violenza e
deviazione in alcune opere scelte della letteratura straniera (2018). Si è dedicato anche allo studio
della poesia della sua regione pubblicando Scritti marchigiani (2017) e La nuova poesia
marchigiana (2019). Ha tradotto dallo spagnolo racconti di César Vallejo e Juan José
Millás e una selezione di poesie di Niní Bernardello e Dina Bellrham, quest’ultime
confluite in Le iguane non mi turbano più (2020). Presidente dell’Associazione Culturale
Euterpe di Jesi e Presidente di Giuria in vari concorsi di poesia, tra cui il Premio
Letterario “Città di Chieti”; ha ideato e presiede il Premio Nazionale di Poesia “L'arte
in versi”. Ha vinto vari premi letterari sia per la poesia che per la saggistica.
Loretta Stefoni
Loretta Stefoni è nata e vive a Civitanova Marche. Nel 2010 incomincia a scrivere le
sue prime liriche, partecipando poco più tardi a competizioni letterarie sia nazionali
che internazionali. Poetessa pluripremiata, annovera diverse presenze sul podio e tra i
primi posti ne ricordiamo solo alcuni: Premio Letterario Internazionale “Europa”
(2013), Lugano (CH); Premio Letterario Internazionale “Il Molinello” (2014),
Rapolano Terme (SI); Premio Letterario Nazionale “Alberoandronico” (2017), Roma.
È socia di associazioni culturali e di accademie; nel 2012 ha ricevuto dal Centro Studi
Accademia Intern.le “Giacomo Leopardi” di Reggio Calabria il Premio alla Cultura
“Giovanni Paolo II”, mentre nel 2019 è stata membro di giuria del Concorso
Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati”. La pubblicazione della sua silloge
Memorie di petali in volo, Tindari Edizioni (Patti, 2012) ha rappresentato l'esordio in
campo editoriale. Sue poesie sono state inserite nel III° volume “Lettura di Testi di
Autori Contemporanei” (Edizi. The Writer, 2019) di Nazario Pardini e in antologie di
diverse case editrici, tra cui la Aletti Editore che ha pubblicato una sua lirica,
scegliendola per un progetto culturale multimediale, nella collana “Alessandro
Quasimodo Legge I Poeti Italiani Contemporanei” (2019).
Adriana Tasin
Adriana Tasin, nata a Tione di Trento, vive e lavora a Madonna di Campiglio, dove
insegna scienze matematiche e naturali. Dal 2011 al 2014 ha frequentato corsi di
scrittura creativa tenuti da Giulio Mozzi, c/o “Teatro Spazio 14” a Trento. Nel 2017
ha frequentato la Scuola di scrittura “Virginia Woolf” a Padova, presso “Lìbrati”. Si è
dedicata per molti anni alla prosa e solo negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione
sulla produzione poetica. Ha ottenuto importanti riconoscimenti sia in ambito
narrativo che poetico. Suoi testi appaiono in riviste, antologie e blog letterari. Nel
gennaio 2020 ha pubblicato la sua raccolta poetica d’esordio, Il gesto è compiuto, con
puntoacapo Editrice; la raccolta ha avuto riscontri positivi risultando, oltreché finalista
in diversi premi (Chiaromonte Gulfi, Il Convivio, Le Pieridi), vincitrice nella sezione
Opera Prima del Premio Cecco d’Ascoli 2020.
Giuseppe Vetromile
Giuseppe Vetromile è nato a Napoli nel 1949. Attualmente svolge la sua attività
letteraria a Sant'Anastasia (Na), città in cui risiede dal 1980. Ha ricevuto riconoscimenti
sia per la poesia che per la narrativa in importanti concorsi letterari nazionali.
Numerosissimi sono stati i primi premi.
Ha pubblicato più di 20 di libri di poesie, gli ultimi dei quali sono Cantico del possibile
approdo (Scuderi, 2005), Inventari apocrifi (Bastogi, 2009), Ritratti in lavorazione (Edizioni
del Calatino, 2011), Percorsi alternativi (Marcus Edizioni, 2013), Congiunzioni e
rimarginature (Scuderi, 2015), Il lato basso del quadrato (La Vita Felice, 2017), Proprietà
dell'attesa (RPlibri, 2020), ed il libro di narrativa Il signor Attilio Cìndramo e altri perdenti
con (Kairos, 2010).
Ha curato diverse antologie, tra le quali, recentemente, Percezioni dell'invisibile, L'Arca
Felice Edizioni di Mario Fresa, Salerno, 2013; Ifigenia siamo noi (2015) e Mare nostro
quotidiano (2018) per la Scuderi Editrice di Avellino. È il fondatore e il responsabile del
Circolo Letterario Anastasiano. Fa parte di giurie in importanti concorsi letterari
nazionali. Organizza incontri ed eventi letterari, tra cui le rassegne letterarie Il London
Park Letterario a Sant'Anastasia, in collaborazione con Vanina Zaccaria, e Un caffè da
Mancini presso la Libreria Mancini di Napoli in collaborazione con lo scrittore Gennaro
M. Guaccio.
È l’ideatore e il coordinatore del Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia".
È presente in rete con diversi blog letterari (Circolo Letterario Anastasiano, Transiti
Poetici, Taccuino Anastasiano, Selezione di Concorsi Letterari), ed inoltre collabora
attivamente con altre associazioni e operatori culturali del territorio nella realizzazione
di eventi letterari di rilievo, prodigandosi anche nella ricerca di nuovi “talenti” poetici.
Indice
Introduzione Pag. 4
Sebastiano Adernò “ 6
Anna Maria Dall’Olio “ 8
Laura D’Angelo “ 11
Sabrina De Canio “ 14
Rita Greco “ 18
Mauro Macario “ 21
Antonella Rizzo “ 25
Lorenzo Spurio “ 29
Loretta Stefoni “ 33
Adriana Tasin “ 36
Giuseppe Vetromile “ 39
19 aprile 2021