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Una poesia sì
TRANSITI POETICI
Volume Speciale
Gli Autori
Introduzione
Una raccolta antologica per festeggiare l’imminente primavera? Perché no? Fra tante
iniziative del genere, una in più non guasta. Il fatto è che, con i tempi che corrono, c’è
poco da festeggiare. Un’atmosfera cupa e di disagio incombe su di noi, costretti a
vivere (o sopravvivere?...) nelle nostre rispettive dimore, e questo al di là di ogni mera,
giustificata o incauta valutazione del problema: volente o nolente, è necessario
rispettare le disposizioni, con la speranza di uscirne fuori al più presto. Ecco: a
primavera ne usciremo fuori (amen!), la speranza deve essere più forte del pessimismo
e addirittura dell’evidenza, deve essere una forza a sé stante che ci sorregge, magari ci
illude, magari poi ci delude, ma deve essere necessariamente la nostra compagna
amorevole e sorridente che ci tiene compagnia nella stanza, entro i confini delle quattro
mura. Quattro mura che noi dobbiamo colorare di verde e di azzurro, vedervi il cielo
al posto del soffitto, vedervi volare le rondini e sentire accanto a noi il profumo dei
fiori, palpitando alla vista dei primi germogli bianchi.
Ma perché la primavera è rinascita, indubbiamente. Rinascita e rinnovamento. Non
siamo più come l’anno precedente, si è aggiunto sulle nostre spalle un cumulo di
esperienze e di ricordi, cellule sono morte e sono state sostituite da altre, tantissime
volte, ma un pochino più deboli, un pochino più degradate… Ma noi non molliamo.
Andiamo avanti.
Facciamo parte di questo pianeta, di questa natura, e nonostante tutto, nonostante i
maltrattamenti e le ingiurie che poi alla fine si ritorcono contro di noi inevitabilmente,
nonostante i vituperi, le guerre, gli eccidi, il disprezzo e l’incuria nei confronti della
nostra Casa comune, subiamo il fascino e l’incantesimo del ciclico cambiamento
stagionale. Aspettiamo la primavera per risorgere.
In questi tristi momenti forse più che mai è vero il detto che una rondine non fa
primavera: la stiamo distruggendo, la rondine, e anche la primavera. La stiamo
impoverendo se non proprio denudando, le stiamo tarpando le ali, la stiamo
banalizzando. Una rondine e una primavera che non simboleggiano più niente, non
hanno più né sogni né desiderio di rinnovamento, non hanno più sentore di aria fresca,
frizzante, né profumo di rose, né colori di mandorli in fiore.
Una rondine non fa più primavera, in questi tempi sperduti e ammorbati.
Forse l’arte, forse la poesia, ancora possono qualcosa. Decliniamo tutti insieme il
rinnovato inno alla primavera, perché la primavera torni in noi e sia lei a rinnovarci, ad
aiutarci a ritrovare quel sano desiderio di sperare e di illuderci ancora per un futuro,
chissà!, migliore di questo.
Retorica? Speriamo di no!
Un grazie particolare a tutti gli amici poeti che hanno aderito a questa mia ennesima
iniziativa antologica, pensata sempre con l’intento di costruire qualcosa di
emotivamente valido, tenendoci idealmente per mano a formare un cerchio di cultura
e di amore attorno alla degradata materialità delle cose.
Viva la Primavera, viva la Poesia!
Giuseppe Vetromile
NANCY AMATO
Se piovesse… poesia
Metti che
io fossi una farfalla
e scrivessi poesia
su una nuvola.
E poi piovesse
in tutto il mondo…
Le stelle cadrebbero
sui fiori in api.
Di fiore in fiore
il polline colorerebbe l’universo.
Dai mitra uscirebbero farfalle di pace.
L’atomica esploderebbe
in una nube di zucchero filato.
Tra i paesi in guerra
un ponte arcobaleno
unirebbe finalmente le mani
in fratellanza.
Nancy Amato è nata il 18 marzo 1969 a Portici (NA). Vive attualmente a Napoli.
Vincitrice di concorsi di poesia, ha ricevuto apprezzamenti e menzioni di merito. Si
dedica al volontariato. Ha studiato giurisprudenza. Ha pubblicato il libro di poesie Sensi
con la casa editrice Libroitaliano. Frequenta eventi letterari e salotti poetici.
VITTORIA CASO
Stormiscono le fronde
e ne discende un molle sonno
e di fiori di loto come a festa
fiorito è il prato,
esalano gli aneti sapore di miele.
Saffo
Echi
Primavera
Un raggio di sole
fa capolino da una nuvola,
una rondine tesse il suo nido,
soffia leggero il vento
carezzevole e delicato,
chiudo gli occhi e sento
il tuo profumo.
VIVIANE CIAMPI
1.
Chi conosce l’insonnia del croco
i calcoli della margherita
i segreti del ciliegio che manovra il melo
del melo che controlla il pesco
del pesco che non chiede diritti d’autore per ogni frutto partorito.
Tocco le palpebre dell’edera che avvolge il muretto
le tocco perché sono viva e loro visibili
ascolto le litanie dell’erba spontanea
affinché abbia una voce da tutti udibile
affinché il mondo non rimanga muto.
Voglio cominciare a nominare classificare
mettere a fuoco timidezza d’orchidea
furbizia d’ortica
interrogare officina di rovi
ritrosia di rondini leggi di soffioni
previsioni cerebrali di ragno.
Non voglio sbagliarmi sull’età degli olmi
armata immobile del sentiero.
Siete otto? dieci? Venti? Ho perso il conto
e non era un’armata ma un’armatura
di saggezza e silenzio.
Oppure debbo smettere di citarvi
stare dentro a un inciampo di verde e chetarmi?
Ma sarà primavera vera o
la primavera vera si ritroverà
all’altro capo dell’inverno?
Che cosa non quadra nella scena?
Qualcuno lo dica.
Perché scattano allarmi di fronti aggrottate? Perché?
2.
I prati. La sorpresa di vederli fiorire
e così astuta menzogna di scatto.
Sciagura d’ali alimenta il giallo
e goffamente tento di scriverne.
Canto danzo scruto ammiro.
In rapida sequenza passa il mondo fra le dita.
ALESSANDRA CORBETTA
Fine maggio
BEPPE COSTA
a volte primavera
Beppe Costa, nato a Catania nel 1941, è scrittore, traduttore ed editore. Ha fondato
l’editrice Pellicanolibri. Autore di oltre 20 libri di narrativa, poesia, teatro, è presente e
tradotto in diverse lingue quali inglese, tedesco, spagnolo, turco, arabo, ebraico,
albanese. Fa applicare per la prima volta in Italia la “Legge Bacchelli”, 1985, a favore
di Anna Maria Ortese. La medesima legge è stata approvata per Costa nel 2020. In
quest’ultimo periodo sta lavorando su nuove poesie con le musiche di Nicola Alesini
e Marcos Vinicius per un volume in preparazione.
GIOVANNI D’AMIANO
LAURA D’ANGELO
Laura D’Angelo, nata nel 1986, si laurea con lode in Lettere classiche e Filologia
classica, e consegue un Dottorato di ricerca in Studi Umanistici. Pubblica articoli
e saggi critici in riviste scientifiche e collabora con riviste culturali online. Partecipa
a convegni, concorsi letterari e di poesia, ottenendo riconoscimenti e premi. I
suoi interessi spaziano dalla letteratura alla poesia, dalla scrittura creativa a quella
scientifica. Suoi testi poetici sono raccolti in antologie.
Marvi del Pozzo coordina il gruppo Tempo di Parole del Circolo dei lettori di Torino.
Tra i suoi libri di poesia: Immagini ed Immaginazione (2015); Esserci e riconoscersi (2017); La
logica delle nuvole (La Vita Felice, 2020). Autrice di monologhi teatrali, traduttrice di poeti
classici latini e contemporanei francesi, cura la rubrica Letture condivise sul blog
ParolaPoesia.
STEFANIA DI LINO
<< Il poeta scrive /con i piedi piantati nella terra /e i sensi sparsi al vento / sono semi al mondo
il poeta è un albero,
FRANCESCA FARINA
RAFFAELLA FAZIO
Non è compatta
la materia
neppure negli oggetti
che inquadrano la scena.
Traspare
il vaso, la boccetta
la tenda appena mossa
dalla primavera
quasi un grembo
che si ingrossa.
Traspare il fazzoletto
e sul suo lembo
una gemma di sangue
più rossa.
Traspare
assorto
o forse solo assente Raffaela Fazio, nata ad Arezzo nel 1971, ha
il viso bambino trascorso dieci anni in vari paesi europei
già compreso prima di stabilirsi a Roma, dove lavora come
nell’occhio del lutto traduttrice. I campi di cui si occupa, oltre alle
lingue, sono la poesia e l’iconografia cristiana.
un occhio indeciso Ha al suo attivo diverse pubblicazioni.
se chiudersi del tutto
o restare aperto
ancora un pochino
offerto
all’ultimo tepore:
il primo dal giardino.
DALILA HIAOUI
Esilio
Se ho deciso di allontanarmi
Non è perché sono stata rinnegata dalla mia specie
O perché i miei amici si disinteressano
Ma per ricostruire i frammenti provocati dalla stupidità
Con i proiettili della delusione...
Nei pozzi dell’ipocrisia.
Quando l’aquila1 si ribella al precipizio e si innalza
Rimane viva e fa nido
Sulle alte vette!
Dalila - ﺩﻟﻴﻠﺔ
1 Narra una leggenda indiana: “Intorno ai 40 anni gli artigli dell’aquila sono lunghi e flessibili e non riescono
più ad afferrare le prede di cui si nutre. Il suo becco, allungato e appuntito, si incurva. Le ali, invecchiate e
appesantite dalle piume molto ingrossate, puntano contro il petto. Volare è ormai difficile. L’aquila, a questo
punto, ha due alternative: o si lascia morire o affronta un doloroso processo di rinnovamento, lungo ben 150
giorni. L’aquila che decide di rinnovarsi vola in cima a una montagna e si ritira su un nido inaccessibile,
addossato a una parete rocciosa. In questo luogo l’aquila inizierà il suo doloroso mutamento; sbatterà il becco
sulla parete fino a staccarlo, dopo alcune settimane le ricrescerà un nuovo rostro e con questo strapperà, uno
dopo l’altro, i vecchi artigli. Quando questi saranno ricresciuti, con il nuovo becco inizierà a strappare le sue
penne dal corpo, una dopo l’altra. E, quando queste saranno ricresciute, l’aquila rinata si lancerà in un volo
sicuro che celebrerà il suo rinnovamento e ricomincerà a vivere per altri trent’anni”.
Dalila Hiaoui è poetessa e scrittrice. Lavora presso le agenzie delle Nazioni Unite a
Roma. Organizza e conduce da gennaio 2013 il salotto letterario bilingue "J'nan
Argana" (paradiso di Argan) in Italia e in altri Paesi. Nata a Marrakech, risiede a Roma
dal 2005. Ha pubblicato 43 libri come "author & co-author" (poesie, romanzi, storie
per bambini, "2 pièces théâtrales" e un manuale di arabo in tre volumi con l’Università
Internazionale UniNettuno). Le sue poesie in madre lingua araba sono tradotte in
italiano, inglese, cinese, albanese, serbo, bangali, berbero, turco, spagnolo e francese.
È Direttrice della rivista culturale online Il Salotto Culturale e collabora con altre riviste
e giornali arabi come opinionista e scrittrice.
KSENJA LAGINJA
Ksenja Laginja è nata a Genova. Vive e lavora tra la sua città e Roma, dove alterna
alla sua attività letteraria e pubblicitaria una ricerca sull’illustrazione legata al mondo
del Fantastico. Ha esordito con Smokers die younger (Annexia edizioni, 2005), a cui ha
fatto seguito Praticare la notte (Ladolfi Editore, 2015). Nel 2020 ha vinto i premi Europa
in Versi e Arcipelago Itaca, nella sezione inediti. Suoi testi sono presenti su antologie
poetiche, blog e riviste letterarie. Co-organizza la rassegna di poesia e musica
elettronica Poème Électronique.
RAFFAELLA LANZETTA
Canto primavera
ALESSIA LOMBARDI
Il bonsai
***
La buona novella
CARLA MALERBA
A Ponte Vecchio
Carla Malerba vive ad Arezzo dove ha insegnato Lettere negli Istituti Superiori a
indirizzo tecnico. Ha pubblicato alcune raccolte di cui l’ultima è Poesie future per
Puntoacapo ed. (Giugno 2020). Le sue poesie sono presenti in vari blog (Pioggia
obliqua, Alma Poesia, Poeti oggi, altri) e nelle antologie “Novecento non più – Verso
il Realismo terminale”. e “Transiti Poetici” XX volume, a cura di G. Vetromile. Ha
ricevuto riconoscimenti e premi per la poesia inedita in alcuni Concorsi nazionali, tra
cui il Gran Premio della Giuria a “Le occasioni 2020” per le sezioni A e B.
DAÌTA MARTINEZ
Daìta Martinez, palermitana, ha pubblicato con LietoColle dietro l’una, 2011, e nel
2013 la bottega di via alloro. Vincitrice - sezione dialetto - del 7° Concorso Nazionale di
Poesia Città di Chiaramonte Gulfi, è stata finalista, per l’inedito in dialetto siciliano,
della 44a edizione del Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo. Nel 2019 ha
pubblicato la finestra dei mirtilli, suite poetica stilata con il poeta comisano Fernando
Lena, Edizioni Salarchi Immagini; il rumore del latte, Spazio Cultura Edizioni, e nutrica,
LietoColle. È vincitrice del Premio Macabor 2019 - sezione raccolta inedita - con
pubblicazione, ‘a varca di zagara in dialetto siciliano. Nel 2020 è finalista - sezione
raccolta inedita - della 34a edizione del Premio Lorenzo Montano. È nel primo volume
di Italia insulare. I poeti, Macabor Editore, 2020.
LIBERA NASTI
La primavera
La primavera è mattina
È inizio di un giorno nuovo
È trionfo di colori, cori di uccelli che non ricordavo più…
È vita che si annuncia trionfando sulla morte
Che poi tramonterà di nuovo
Ricordando il cerchio concluso e infinito di Madre Natura.
Libera Nasti nasce a Napoli, città dove attualmente vive e lavora. Insegna Matematica
e scienze ed è una grande appassionata di letteratura, in particolare di poesie e gialli.
Ama il mare, ma anche alcuni aspetti della campagna.
In lei convivono razionalità e sentimento, come d’altronde in tutti gli esseri umani.
DENATA NDRECA
È quasi primavera
RITA PACILIO
(Inedito)
È tempomare sospeso,
acrilico inverno che allarga
le braccia al volo di prima,
di dopo, al suono inaudito
che fila teneri azzurri
e sogni-segni segreti
È tempo che sbriglia, spariglia
risorse di semi e cerca le croste
di atomi e quarzi, che sbroglia
partite nascoste di tempi sommersi,
antichi esorcismi di canti sciamani
di rose e di viole
È un tempo che muore, che nasce,
e graffia, guarisce sconfitte,
percorre le secche, ricuce
amnesie, interroga oltre
le torbide norme, le vane
ragioni a coprire l’inganno
È forse l’abbrivio o la soglia
di una salvezza che chiama
a prenderci cura del pianeta
Maria Grazia Palazzo è nata nel ’68 in Valle d’Itria; avvocata, ha esercitato la
professione fino alla maternità adottiva. Dal 2015, dopo la seconda laurea in Scienze
Religiose, è impegnata nella costruzione di un nuovo percorso didattico, formativo e
di promozione culturale, anche di genere.
Ha pubblicato in poesia: Azimuth nel 2012 con Lietocolle Editore, In punta di Piedi nel
2017 con Terra d’ulivi edizioni, Andromeda nel 2018 con IQdB, Toto Corde nel 2020 con
La Vita Felice.
SILVANA PESOLA
Sorridi, in primavera
Sorridi, in primavera.
Spalanca le porte del cuore,
adàgiati sui prati verdi,
ascolta il rumore del fiume
– Rivitalizza l'anima –
Sorridi, in primavera:
romantiche delicate fioriture
ricoprono la chioma
degli alberi maestosi
di pesco e di ciliegio
con corolle di colore diverso.
Sorridi, in primavera:
le giornate si accorciano
e gli scorci dei paesaggi Silvana Pesola, napoletana, dopo le scuole
giallo-bruno si riflettono nel cielo. dell'obbligo si è iscritta all’istituto magistrale
diplomandosi con ottimi risultati. Svolge
– Ritempra corpo e spirito – attività di volontariato insegnando lingua
come la pioggia di primavera italiana a giovani immigrati.
che feconda la terra. Ha coltivato interesse per la scrittura e per la
Anche se il sole si nasconde poesia fin da piccola. Partecipa a rassegne
e tace il vento letterarie ed incontri di poesia che si
e gli angoli della terra svolgono sul territorio campano, organizzati
si schiudono ancora lentamente… da Enti e Associazioni culturali di rilievo.
Ha pubblicato il libro di poesie Il mio filo
Sorridi, in primavera: sospeso, per le Edizioni Il Papavero.
i tuoi occhi ombreggiano
ridenti e fuggitivi…
FIORELLA REGA
Voglio abitare
Voglio abitare
i venti di Primavera,
i fili d’erba morbidi
al tocco del primo sole.
O i rami di pesco adorni
di corone bianche
che volano leggere
a seminare i giorni.
Voglio abitare
nidi di rondini
dal petto candido,
le acque di ruscelli in corsa
verso il mare.
O I piedi scalzi
di bambini in strada
seduti intorno a un vecchio
addormentato.
Voglio abitare Fiorella Rega, all’anagrafe Carmen, è nata a Salerno e
i mondi che verranno, vive a Mercato San Severino (SA). Si è laureata con
le isole lode in Sociologia all’Università di Salerno ed opera nel
e le terre sconfinate, settore di gestione aziendale. Ha pubblicato per
dove ogni passo è dolce Edizioni Paguro le sillogi poetiche Parole Nuove (2018)
e il tempo ride. e Come fiori del Deserto (2019), che le hanno valso
E vive solo Amore. numerosi riconoscimenti in Concorsi letterari nazionali
ed internazionali. Per la narrativa, ha pubblicato,
sempre per Edizioni Paguro, il racconto breve L' arte
di ascoltare.
Scrive sulla Rivista letteraria internazionale “Fiorisce
un Cenacolo".
GLORIA RIGGIO
Autotomia
Gloria Riggio nasce in Sicilia nell’aprile del 2000. Studentessa presso la facoltà di Studi
storici e filologico-letterari dell’Università di Trento, esordisce nel 2017 con la silloge
poetica Il mirto e la rosa edita nella collana Entropia da Edizioni La Gru; pubblica nel
2019 per lo stesso editore una seconda raccolta dal titolo La Stagione del dubbio. È stata
inserita nell’antologia del premio internazionale di poesia contro la violenza di genere
e sui minori “Ciò che Caino non sa”, nell’ambito del quale ha vinto il primo premio
assoluto. Da gennaio fa parte dell’associazione di promozione culturale “Trento Poetry
Slam” che si occupa di promozione della poesia orale e performativa.
IRENE SABETTA
Aprile
Irene Sabetta insegna lingua e letteratura inglese in un liceo. Ama percorrere sentieri
di montagna e alte vie. Quando non cammina, scrive.
Nel 2018 ha pubblicato la plaquette Inconcludendo, ediz. EscaMontage, e nel 2020 la
raccolta Il mondo visto da vicino, Il Convivio ediz. con la prefazione di Beppe Sebaste.
Suoi testi sparsi, non solo poetici, sono presenti in varie antologie e sulla rete.
Collabora con la rivista formafluens e con il blog Atlante delle residenze creative di
Tiziana Colusso.
ANGELA SUPPO
LUCILLA TRAPAZZO
Marzo
La Muta
Ascolta. Fiorisce
il biancospino. Tremula
una viola nella neve.
Tra i faggi a fare nido nuovi
uccelli e il cielo esplode
dentro il rosa. Trapunta
di foglie e di colori la cute
s’imbandisce con brezza
di fanciulla. È tempo
della muta. Briciole di vetro
estirpando dal garretto.
Il senso della quiete rivoltato.
Lucilla Trapazzo. Le sue attività spaziano tra poesia, teatro, installazioni, traduzioni
e critiche letterarie. È redattrice della sezione poesia di MockUp Magazine, Italia. Le sue
poesie, tradotte in 12 lingue, sono state pubblicate in antologie e riviste letterarie
internazionali e hanno ricevuto numerosi premi importanti.
GLORIA VOCATURO
Mater
Gloria Vocaturo è nata a Roma e vive a Napoli da più di vent’anni. Laureata in Scienze
Politiche. Scrittrice, poetessa, aforista.
Nel 2002 è stata coautrice della monografia Il Paese dei fuochi edizione USMI avente
come tema Le riserve petrolifere nel Mar Caspio.
Ha pubblicato nel 2018 la raccolta di poesie È solo parte di me. Nel maggio 2020 ha
partecipato con tre racconti sul Mito alla pubblicazione dell’Antologia Sguardo parola e
mito. Nel giugno 2020 ha pubblicato la silloge di poesie Speranza. È in uscita l’antologia
trilingue (italiano, spagnolo, inglese) Il respiro della Natura in cui vi sono pubblicate
alcune poesie ed un breve racconto.
Ideatrice e referente della rubrica La Musa del Mese.
Luna di marzo
Giuseppe Vetromile
Indice
Introduzione Pag. 4
Nancy Amato “ 6
Vittoria Caso “ 7
Viviane Ciampi “ 9
Alessandra Corbetta “ 11
Beppe Costa “ 12
Giovanni D’Amiano “ 13
Laura D’Angelo “ 14
Marvi Del Pozzo “ 15
Stefania Di Lino “ 16
Francesca Farina “ 17
Raffaella Fazio “ 18
Dalila Hiaoui “ 19
Ksenja Laginja “ 20
Raffaella Lanzetta “ 21
Clara Lecuona Varela “ 22
Alessia Lombardi “ 23
Carla Malerba “ 25
Daìta Martinez “ 26
Libera Nasti “ 27
Denata Ndreca “ 28
Rita Pacilio “ 29
Maria Grazia Palazzo “ 30
Silvana Pesola “ 31
Fiorella Rega “ 32
Gloria Riggio “ 33
Irene Sabetta “ 35
Angela Suppo “ 36
Lucilla Trapazzo “ 37
Gloria Vocaturo “ 38
Giuseppe Vetromile “
18 marzo 2021