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TRANSITI POETICI
Volume XXXIII
Antologia
a cura di Giuseppe Vetromile
Gli Autori
Filomena Baratto
Mauro Barbetti
Elio Caterina
Alfonsina Caterino
Maria Felicetti
Johanna Finocchiaro
Silvana Leonardi
Beatrice Mezzone
Floriana Porta
Enza Silvestrini
Introduzione
Cosa spinge l’uomo a ideare e creare forme artistiche, utilizzando la materia a sua
disposizione? Può sembrare una domanda banale, retorica, persino senza senso,
dacché l’uomo, essendo un “essere intelligente”, tende ad utilizzare questa sua “dote”,
unita a una buona dose di intuito, progettualità e “segreta ispirazione”, formando e ri-
formando le cose a sua disposizione: con i materiali, con le note musicali, con le parole,
con i gesti. In fondo l’uomo è un “creativo” e gran parte della sua esistenza la trascorre
a inventarsi e a realizzare elementi esterni al suo fabbisogno materiale, per dare spazio
e alimentare la sua innata tendenza artistica, che trova nell’emotività e nel suo spirito
la fonte principale delle sue astrazioni. E questo, ripeto, è ovvio e banale: credo che sia
normale che l’uomo, al di là dei suoi impegni sociali e lavorativi, provi a esplicare in
qualche modo, generalmente, anche le sue capacità artistiche e creative. Capacità che
in molti casi diventano la sua vera e propria ragion d’essere, la sua attività e il suo
impegno principale durante le fasi più significative della sua esistenza.
Ma è ancora verosimile tutto ciò, in questa particolare epoca che stiamo vivendo? In
questa epoca così confusa, disordinata, precaria, oscura, frammentata, sfilacciata e per
la quale forse non bastano tutti i termini negativi disponibili nel vocabolario per
definirla?...
Nubi oscure si stanno delineando all’orizzonte, e sono nubi di incomprensioni tra
popoli, di accaparramenti delle risorse del pianeta con conseguente sciupio di ogni
bene e di avvelenamenti, di egoismi tendenti a salvaguardare i propri interessi, di
prevaricazioni dei forti sui più deboli, di sfruttamenti e di ingiustizie, di situazioni
paradossali e di imposizioni irrazionali e discriminatorie; e sono anche nubi di
pressapochismo, di ignoranza, di superficialità, di ottusità; e sono anche nubi di
mestizia, di dolore, di sofferenza, di disagio esistenziale e di abbattimento dello spirito,
di opacità derivanti dalle negatività che stiamo attraversando, in tutti gli ambiti,
familiari, sociali, lavorativi e creativi.
Perciò: cosa spinge l’uomo a esternare il suo talento artistico? Torno alla domanda
iniziale. Ora ha un senso porsela, senza ricadere nella retorica?
Parliamo di poesia. La poesia è dunque veramente e definitivamente morta?
Naturalmente parlo per me, e queste sono soltanto mie modeste impressioni e
riflessioni. Ma veramente temo che, davanti a siffatta confusione globale (non saprei in che
altro modo definirla, in modo esaustivamente sintetico), lo spirito poetico che fin
dall’antichità ha sempre “ispirato” l’uomo, oggi sia diventato un fievole e banale soffio
Giuseppe Vetromile
FILOMENA BARATTO
Il mio albero
***
Catullo
***
Disastro ferroviario
MAURO BARBETTI
Sembra voglia giocare con le parole, Mauro Barbetti, fine e arguto poeta marchigiano,
ed in effetti la pacata ironia che fluisce limpida e fresca come un ruscello di montagna
tra le pietre dure della realtà, è l’evidenza di una padronanza della tecnica e
dell’architettura poetica, nonché dei significati, da parte del nostro Autore, il quale
conferma così la sua forte e più che meritevole militanza in questo ambito letterario,
con all’attivo diverse pregevoli pubblicazioni, premi considerevoli e impegni in qualità
di redattore di importanti riviste letterarie e anche di traduttore.
Nel buio
all’infrarosso
azzurra è la notte
e mite se dura.
L’allarme invece è rosso
è calura
colore che si muove
nel campo visivo
freddo sudore
III
Ci passano davanti
in lenta sequenza
da un punto A
a un punto B
dentro mattini mirini
miserie macerie
mine e minareti
Mondi transitori
Dati sensoriali
Effetti collaterali
È la visione periferica
che salva
il guardarsi
al fianco o all’indietro
il diffidare comunque
anche del fuoco
più vicino e amico
anche del calore
del colore dell’odore
del sesso
VI
La visuale
dovrà essere
ad ampio raggio
ogni distanza ha
il suo dosaggio
la sua regola d’ingaggio
L’arma a darci
uno status e un logos
uno stato in luogo
definendo l'altrui moto
come di genere umano ridotto
tradotto in numero e documento
Ma una bomba
non si definirebbe
scoppierebbe e basta
salterebbe
Nomi e corpi
resterebbero fuori
accessori
parte dei rumori
ELIO CATERINA
Ha conservato le bambole
***
***
***
Natale in solitudine
Ritorna
a casa con le borse piene di addobbi
e lievemente sorride.
Oggi è Natale e lei spera che arrivi il figlio
o almeno qualche parente bussi alla porta
prima che si spengano
le luminarie.
Ha preparato il dolce della tradizione e i regali
da mettere accanto all’abete non ancora appassito
ALFONSINA CATERINO
Sovrastare ingressi
MARIA FELICETTI
Ecco una poesia sincera, autentica, che sgorga cristallina e fresca da quell’intimità
profonda che è l’animo umano, intrisa di incertezze e di dubbi ma anche di fede e di
coraggio nell’affrontare i mondo e la realtà delle cose. È la voce di Maria Felicetti,
tarantina ma residente da tempo nel milanese. Ci propone dunque qui dei testi poetici
che confermano l’essenzialità della sua ricerca introspettiva, giungendo ad declamare:
“Ho errato a lungo in cerca del mio nome, / di una traccia che fosse il mio destino, / di un verbo
radicato nel mattino”. Il suo è un canto pacato e melodico che fluisce verso orizzonti di
speranza e di luce.
L'istante
***
Imperfezione
***
Ho errato
***
Vagare
Sa di assenzio la parola
incompiuta,
relegata senza meta.
Sillabe svilite,
orfane di vento
come cerchi nell'acqua
si spengono,
(testi inediti)
JOHANNA FINOCCHIARO
Dolce dormire
***
Esplosione
C’è la miccia
C’è la bomba
C’è una mano pronta
Basterebbe respirare
A fondo respirare
Gialla la scintilla
Si dovrebbe respirare
Ancora respirare
Denso il caldo fumo
Ma è veloce per seguirlo
Come volo di rapace
Il petto che corre in affanno
Fino alla foce
Eccola,
l’Esplosione
Accoglila, è pulsione
Dirigila, è passione
Falle spazio adesso
Tu sei Lei.
***
Su questa barca
***
Dillo
SILVANA LEONARDI
Al di là della pura forma scritta ricorrono sovente molti artisti e poeti, per dare una
“marcia in più”, una sostanziosa e illuminata modalità espressiva che abbraccia e
integra altri ambiti performativi, come la visibilità, la sonorità, la declamazione.
Meritevole di grande attenzione in questo senso è la poesia di Silvana Leonardi, artista
performer e poetessa romana. La sua poetica, come negli esempi che qui appresso
propone, è fortemente caratterizzata da una forma visiva di particolare simmetria, che
accompagna, integrandolo, il discorso contenutistico di fondo, fatto di riflessioni
emotive espresse sovente con un intelligente e armonioso gioco di parole.
Dissonanza
curiosa
e prensile
dilettante di genio
mai scontata spericolata
***
Inquieta L’una
ora
stanca
sospesa
alla tua ombra
sulla soglia del buio
nell'oscurità pensando
al cielo al sole al mare ai campi
al soffio incolore e vuoto del vento
che passa talvolta come un’ombra
spandendo sui boschi grigi
il distillato aroma
della terra
guardi
inquieta L’una
unico sogno disponibile
riflesso nelle riflettenti acque
parola oscura di un oscuro mondo
doppio del mondo e della tua ragione
di/sperata speranza e rotolante
accolta dalla sua luce come
in una trama argentata
come in un grembo
una serrata rosa
una campana
di cristallo
accoglie
oblio
marzo 2021
***
Lasciare
settembre 2020
BEATRICE MEZZONE
Possiamo individuare due linee essenziali nel discorso poetico di Beatrice Mezzone,
interessante Voce poetica di origini napoletane, con all’attivo diverse pregevoli
pubblicazioni, anche nel campo della didattica della lingua. La prima caratteristica è
senza dubbio la sua attenta e profonda capacità di osservazione della realtà circostante,
in grado di fornirle spunti poetici anche minimi (“E fa parte anche lui di me / dei miei occhi
bassi, delle mie scarpe / del mio biglietto sgualcito”…). L’altra peculiarità è il riconoscersi
nell’intimità e nelle immagini della sua quotidianità, in uno slancio emotivo che le
riporta impressioni e ricordi familiari. Con una scrittura fluida e sobria, a volte
epigrammatica.
Mio
Questa volta sì
sei rinato in me
ho partorito con fatica le tue ossa mature
quegli occhi così fondi il naso maschio
le mani cui manca solo la parola
ti ho forgiato con l’attrito
mentre eri malleabile nel dolore
così ti ho reso simile a me
stavolta
edera
***
A sweet
***
luna tigre
luna tigre,
selvaggia nella notte
luna dente, candore feroce
luna
alleata ai transiti di Venere
ti affacci da un balcone d’aria
nera
e sorridente mi mostri
quello stupore da bambino
che ha sul viso
ogni volta che è mio
(da Avrei voluto darvi anche le lucciole, Progetto Cultura Ed., 2019)
***
La disciplina dell’apnea
La terra va smossa
con disperata, biblica certezza
logorando radici di filigrana
correndo l’alea tra le sponde
di antichi rovelli
che oggi disvelano a noi
protetti da un amuleto sciamano
il cielo adamantino dell’aquila.
FLORIANA PORTA
C’è un forte desiderio di estraneazione, anzi di astrazione, nei versi che Floriana Porta,
poetessa e pittrice torinese molto apprezzata in ambito nazionale e con diverse
pregevoli pubblicazioni all’attivo. La sua linea poetica, come facilmente si evince negli
esempi che qui di seguito propone, si fonda infatti su una ricerca armoniosa dell’etereo,
di una parola che possa riassumere davvero l’essenza del tutto, anche se nascosta tra
le righe della quotidianità. Il concetto è esposto con una sintesi poetica davvero
eccezionale, quasi in modo epigrammatico, fino alla perfetta concentrazione dei suoi
bellissimi haiku.
***
***
L’anima è nuda
l’anima è nuda
ruota in un’orbita
di plasma e cartilagini
ad ogni sorso d’acqua
a me sembra più viva
***
e poi fuggire –
l’azzurro infinito
è colmo di te
acque stagnanti –
la geisha la ninfea
sole nel buio
stelle caduche –
bianchi come la luna
i miei fantasmi
ENZA SILVESTRINI
***
***
Giuseppe Vetromile
Filomena Baratto
Mauro Barbetti
Mauro Barbetti è nato tra le colline marchigiane nel pieno del boom economico, in
ritardo per vivere il ’68, ma non per subirne fascinazioni, schegge impazzite e postumi.
Alcuni suoi testi compaiono su Poetarum Silva, la Recherche.it, Poesia
ultracontemporanea, Argonline e Versante Ripido.
Ha all’attivo le raccolte in versi Primizie ed altro (La scuola di Pitagora ed. 2011); Inventorio
per liberandi sensi (Limina Mentis ed. 2013); Versi laici (Arcipelago Itaca ed. 2017) e Retro
Schermo (Tempra ed. 2020).
Elio Caterina
Alfonsina Caterino
Alfonsina Caterino è nata a San Cipriano d’Aversa, in provincia di Caserta, nel 1957.
Ha seguito studi umanistici e linguistici ed è specializzata nell’insegnamento ai soggetti
portatori del disturbo dello spettro autistico. Nel 2009 è stata tra i membri ideatori del
Laboratorio Culturale-Poetico “Dante Alighieri di Napoli”. Ha pubblicato le sillogi
poetiche: Come una farfalla (Ed. Il Filo Roma, 2007); Nel tempo della guardia (Ed. Società
Dante Alighieri Napoli, 2011, presentato presso l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici
di Napoli); Il tempo non disperde (Ed. Frequenze Poetiche, Napoli). E i racconti: La casa
di zucchero (Rivista Narrazioni, 2009); La luce sovversiva (segnalato dalla giuria della Casa
Editrice Puntoacapo, ed. 2014); Ad un passo dalle lucciole (Ed. divinafollia, 2018); Il serto
di viole mammole (pubblicato sulla Rivista d’Arte e Scienza “Nova”, per la monografia
“Altri modi, altri mondi”, 2022). Ha pubblicato inoltre testi poetici, critici e in prosa
in alcune riviste ed antologie italiane.
Maria Felicetti
Nata a Taranto nel 1981, vive a Buccinasco (Mi). Ha praticato tirocinio redazionale
per il Corriere del Giorno, scrivendo articoli di cronaca locale. Ha frequentato il master
biennale di alta formazione “Il Piacere della Scrittura” organizzato dall'Università
Cattolica di Milano e il laboratorio di poesia guidato dal poeta Pietro Federico.
Attualmente autrice di racconti, fiabe, filastrocche e poesie edite su riviste ed
antologie, ha partecipato a vari concorsi letterari ottenendo premi e riconoscimenti.
Johanna Finocchiaro
Johanna Finocchiaro è nata a Torino nel settembre 1990. Dottoressa in lingue, adora
viaggiare sopra ogni cosa, con la mente ancor prima che col corpo. Spirito solare, si
dedica alla creatività con entusiasmo e grinta: scrittura, musica e fotografia. Impegnata
nella diffusione della Poesia, gestisce uno spazio radiofonico su ABC Radio e una
rubrica settimanale sul periodico Torino Oggi. Nel 2020 ha pubblicato la sua prima
silloge, Clic (L’Erudita Editore). Fa parte del gruppo lirico dei Poeti Emozionali
(www.poetiemozionali.it), del Circolo delle Poetesse, oltre ad essere membro delle
Associazioni Culturali Vivere d’Arte e Poesie Metropolitane.
Silvana Leonardi
Artista performer e poeta, Silvana Leonardi nasce a Roma, dove si laurea in Storia
dell’Arte e in Filosofia.
Dopo aver trascorso alcuni anni a Monaco di Baviera e poi a Piacenza, torna a Roma
dove, presso il suo studio a Trastevere, promuove manifestazioni di poesia sonora,
incontri e letture e mostre di libri d’artista. Interessata da sempre all’arte e alla poesia
delle donne e al rapporto tra immagine e testo nelle sue opere si sofferma sulla soglia
tra visione e ombra, sull’apparire e scomparire della forma nella trama, nell’intreccio,
nel ritmo. Ha partecipato a numerosi reading e la sua attività di pittrice, scultrice e
performer e i suoi libri d’artista sono documentati in pubblicazioni edite da istituzioni
e da privati (Anni Quaranta della Storia dell’Arte Italiana del ‘900, ed. Bora; Annuari
Roma Contemporanea 1996-1998; Enciclopedia di Roma, Newton Compton Editori,
Roma, 2005) ed è presente in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero e in
musei e fondazioni, tra cui: Biblioteca Alessandrina dell’Università La Sapienza,
Roma; Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, Roma; Cathedral
Museum of Mdina, Malta; Internationale Stiftung Mozarteum, Salzburg; Biblioteca
del Sacro Convento, Assisi; Lyrik Kabinett, München; Museo MAGI, Pieve di Cento
(Bologna); Archivio Libri d'Artista di Fernanda Fedi e Gino Gini, Milano; Archivio
Fondazione Berardelli, Archivio di libri d’artista IBRIDIFOGLI di Antonio Baglivo;
Collezione d’Arte Contemporanea ARTE&CARTE, Napoli.
Beatrice Mezzone
Floriana Porta
Floriana Porta è nata a Torino, vive a Vinovo. Fin da piccola ha avuto la necessità di
scrivere, comporre e disegnare. Si presenta con forme espressive di rara intensità e la
sua opera poetica e figurativa si dispiega fra la natura e la bellezza, l’introspezione e il
sogno, elementi imprescindibili della sua riflessione esistenziale. Uno stile, il suo,
caratterizzato da raffinatezza, contemplazione e armonia.
Ha pubblicato libri ed ebook di poesia, haiku e dipinti. Allieva di Fernando Bibollet,
Antonio Carena e Nino Aimone, ha esposto nel Torinese e nell’Astigiano le sue opere
ad acquerello. Altre tecniche utilizzate dall’artista: collage e fotocomposizioni digitali.
Titoli delle sue principali pubblicazioni: Verso altri cieli (Edizioni REI, 2013), Quando
sorride il mare (AG Book Publishing Editore, 2014), Dove si posa il bianco (Sillabe di Sale
Editore, 2014), L’acqua non parla (Libreria Editrice Urso, 2015), Fin dentro il mattino
(Fondazione Mario Luzi Editore, 2014), La mia non è poesia (Aljon Editrice, 2017), I
nomi delle cose (Edizioni L’Arca Felice, 2017), In un batter d’ali (AG Book Publishing
Editore, 2018), Offro respiro ai versi (La Ruota Edizioni, 2018), Il Giappone in controluce
(AG Book Publishing Editore, 2020), L’infinito è in me (AG Book Publishing Editore,
2021) e Oltre gli orizzonti (Blurb, 2022).
Blog: florianaportablog.wordpress.com/
Enza Silvestrini
seminari di ricerca internazionali, festival letterari (tra i quali Napoli Teatro Festival,
Sezione Letteratura; Bologna in Lettere). Ha collaborato con “Poesia” e altre riviste
letterarie.
Giuseppe Vetromile
Giuseppe Vetromile è nato a Napoli nel 1949. Attualmente svolge la sua attività
letteraria a Sant'Anastasia (Na), città in cui risiede dal 1980. Ha ricevuto riconoscimenti
sia per la poesia che per la narrativa in importanti concorsi letterari nazionali.
Numerosissimi sono stati i primi premi.
Ha pubblicato più di 20 di libri di poesie, gli ultimi dei quali sono Cantico del possibile
approdo (Scuderi, 2005), Inventari apocrifi (Bastogi, 2009), Ritratti in lavorazione (Edizioni
del Calatino, 2011), Percorsi alternativi (Marcus Edizioni, 2013), Congiunzioni e
rimarginature (Scuderi, 2015), Il lato basso del quadrato (La Vita Felice, 2017), Proprietà
dell'attesa (RPlibri, 2020), ed il libro di narrativa Il signor Attilio Cìndramo e altri perdenti
con (Kairos, 2010).
Ha curato diverse antologie, tra le quali, recentemente, Percezioni dell'invisibile, L'Arca
Felice Edizioni di Mario Fresa, Salerno, 2013; Ifigenia siamo noi (2015) e Mare nostro
quotidiano (2018) per la Scuderi Editrice di Avellino. È il fondatore e il responsabile del
Circolo Letterario Anastasiano. Fa parte di giurie in importanti concorsi letterari
nazionali. Organizza incontri ed eventi letterari, tra cui, attualmente, la rassegna Il
London Park Letterario a Sant'Anastasia.
È l’ideatore e il coordinatore del Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia".
È presente in rete con diversi blog letterari (Circolo Letterario Anastasiano, Transiti
Poetici, Taccuino Anastasiano, Selezione di Concorsi Letterari), ed inoltre collabora
attivamente con altre associazioni e operatori culturali del territorio nella realizzazione
di eventi letterari di rilievo, prodigandosi anche nella ricerca di nuovi “talenti” poetici.
Indice
Introduzione Pag. 4
Filomena Baratto “ 6
Mauro Barbetti “ 9
Elio Caterina “ 12
Alfonsina Caterino “ 16
Maria Felicetti “ 19
Johanna Finocchiaro “ 23
Silvana Leonardi “ 27
Beatrice Mezzone “ 31
Floriana Porta “ 35
Enza Silvestrini “ 38
Giuseppe Vetromile “ 41
11 febbraio 2022