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TRANSITI POETICI
Volume XXVIII
Antologia
a cura di Giuseppe Vetromile
Gli Autori
Alessia Bronico
Antonietta Cianci
Anna Ciufo
Agnese Coppola
Anna Maria Ercilli
Tonia Orlando
Alessandra Pennetta
Filippo Ravizza
Emanuela Rizzo
Stefano Vitale
Introduzione
La poesia sorge spontanea o può, a volte, essere stimolata, suggerita, diciamo pure in
modo “forzato”, da immagini esterne, situazioni varie, fatti, accadimenti? Mi sorge
sovente questo dubbio, in quanto in più di un’occasione, nel corso della mia vita
soprattutto lavorativa, mi è capitato di ricevere “richieste” da parte di amici e colleghi,
di “scrivere” qualcosa di carino e di “poetico” per lui che si deve sposare, per l’altro
che deve andare in pensione, per quell’altro che ha da festeggiare la prima comunione
del figlio. Per non dire di no, me la cavavo con un semplice acrostico o poche righe di
dedica ampollosa e piena di termini “poetici”… Ahimé, povera poesia! Lo facevo
comunque, per compiacere i compagni, e mentre mi sforzavo a elaborare il fatidico
acrostico, pensavo al povero Leopardi, il quale si ribellava decisamente a simili
melensaggini. E d’altra parte, mi è capitato ultimamente di essere tra i curatori di
un’antologia bellissima e particolarmente interessante, nella quale gli autori hanno
elaborato i loro testi “ispirandosi” alle fotografie di un esperto artista fotografo, poeta
anche lui. Questo esperimento non è certamente isolato e unico nel suo genere:
l’abbinamento “poesia – quadro” o “poesia – fotografia”, e forse qualche volta anche
“poesia – scultura”, non è affatto nuovo.
Ma cosa succede in questi casi? La contaminazione della poesia da elementi esterni ad
essa, è in un solo senso: è il poeta, generalmente, ad ispirarsi guardando il quadro, la
foto, la scultura, e non viceversa. È il poeta ad “affacciarsi” su quel panorama, dipinto
o rappresentato in un certo modo, per sorbirne colori, calori, luci, prospettive,
profondità, allusioni, emozioni, ricostruendo poi con i propri versi una storia parallela,
un pensiero o un progetto, una memoria, che prende abbrivio da quella immagine e
che va riproponendosi di nuovo ma con caratteristiche e intenti non necessariamente
simili: la foto di un palazzo potrà ispirare uno scritto sul sociale, sulla famiglia, sulla
vita in città, ma anche potrà far emergere un ricordo, un aneddoto, eccetera. Sarà la
bontà del poeta a far sì che la “traduzione” dell’immagine della foto o del quadro,
assumi spessore e significanze altre, liberandosi in un certo qual modo da una
contaminazione stretta e univoca; la capacità (anche tecnica) del poeta deve far sì che
il suo prodotto, nato dall’”ispirazione” del quadro o della foto, diventi quanto più
veritiero, schietto, filtrato e decantato dall’oggetto dell’ispirazione: insomma, deve
divenire, il testo poetico, qualcosa che, sì, si riferisca (anche lontanamente) al soggetto
ispirante, ma che sia vivo di vita propria, che voglia dire qualcosa di nuovo e di altro,
che vada al di là, che faccia intendere altre ombre, altre luci, altri colori e spessori, altri
umori…
Giuseppe Vetromile
ALESSIA BRONICO
Si affida alla potenza evocativa della parola, frammentata nel verso, illuminata da luci
improvvise, Alessia Bronico, insegnante di origini abruzzesi, esperta in canto ma,
contemporaneamente, impegnata nell’ambito letterario e poetico, avendo già prodotto
due interessanti sillogi con importanti editori. Una poesia dunque immediata, che
rispecchia momenti di vita quotidiana fugaci ma intensi, e che si sofferma su particolari
anche minimi che, grazie al suo dire schietto e puntuale, assumono spessore di
significato.
Vesti di regolìzia
Vicoli di liquirizia
gente lingua vicina
il bianco in terra
spiaggia genitrice
nella mia testa.
Poi la corsa,
l’armatura pesava.
Brigliadoro passo stanco,
riposerà.
Ferma, gambe parallele
un soffio
per le mie vesti leggere.
Coriandoli, tutti bianchi,
***
Aprile
***
ANTONIETTA CIANCI
Vorrei insegnarti
ciò che il limite del tuo sguardo
impedisce:
i toni del mio umore
quando l’azzurro
pian piano si addensa
nel blu notte
e incupisce
o quando il rosso digrada
in arancio
e intiepidisce in giallo.
E quando i miei colori
ti diventano chiari
prendimi per mano
e portami al riparo.
Portami a Napoli
in mezzo alla gente
tra l’umanità più calda e più vera
portami a Miseno
di notte
a guardare il golfo
e parlami di Ischia.
E appena le luci dell’alba
mi rischiarano il volto stanco,
andiamo via
portami a sentire l’odore del tufo
e della terra dura sul Vesuvio.
E salvami.
Salva i miei colori più belli
tienili con te
tienili per me.
***
È tempo di silenzio
degli occhi pieni di lacrime
e della testa alta.
È tempo di letture
di dipingere
di scrivere.
Per non soffocare.
È tempo di aspettare
che passi o che faccia meno male.
È tempo di pulire
la casa
la rubrica
gli interstizi tra anima e cuore
***
ANNA CIUFO
Giorni
***
Oltre il limite
***
Uno sguardo
Di fissità sfatta
fradicio sguardo dalla foto, fossa
d’inciampo che sfida, infosca,
effusione celata,
affiorata per afforcarsi al cuore,
lenza di fuoco che s’affretta a aggelare,
allungare distanze.
Abile sguardo aggrondato,
calamita o calappio, uccello cantaiolo
che si ammuta nell’ombra. Ambra
brandita e imbrigliata,
bruscolo e roccia.
Occhi di fuoco spento, fuoco
acceso negli occhi.
***
La sosta
Reciprocamente ci abitiamo
trafitti in luoghi già noti,
cuciti con parole inconciliabili
al più vicino eterno,
esposti alla stessa luce,
sulla stessa porta.
Stanotte la salvezza è un sudario leggero,
la voce sguaiata che dal fango
si tramuta in canto,
boccone d’inferno fuso.
Se non fosse così tardi!
Attenderemmo un lampo salvifico,
un incendio,
fino a vedere ogni strazio farsi albume.
Qui, rinunciando ad ogni terraferma,
sostiamo dimenandoci,
pesci al rezzaglio.
***
L’indomita parola
***
La meta
Il camminare stento
avrà una meta, un giorno.
Raggiungerò il labile recinto
delle voci.
Mi stenderò prona, il viso accostato
alle spugnose zolle,
lavorerò le nostre solitudini
incrociate.
(da Katana)
AGNESE COPPOLA
Mani di Norma
È rossa la giovinezza
che scivola tra le mani
di un domani.
Tu chiamami ancora,
aprirò i pugni
sarò velo e fisarmonica
tra le tue braccia.
Mani di Cristina
Non parlare!
Le parole sono croste
e io sono altrove.
Se mi cerchi mimetizzo
anche l’ultimo sorso di cuore.
Se trovi
è tra le mani
L’ultima consonante
del tuo nome.
Le mani di Paola
Lascia un segno
sulle labbra e poi muori
come una foglia sotto i tacchi
accartocciato al pensiero
è un ruscello impazzito
che corre tra le braccia.
L’autunno non è la mia stagione
i giorni si staccano e sono foglie
sull’asfalto del tempo.
Si scrivono segreti
e la pioggia nell’incontro
sussurra peccati
E gocciola l’estate dagli armadi
dalle gambe ho ereditato
poemi d’amore.
***
II
E le vene disegnano
fiumi, se vuoi, posso rimanere
coltiverò le dita tra i capelli
ti insegnerò a danzare con la pace.
Con il tempo imparerai
le foglie sono pronte
tu lasciati cadere
tu lascia precipitare
i capelli sulla nuca.
Senti! Il freddo si schianta
e il vuoto si riproduce.
III
Piccole lame
***
Imparo segni
guardo e imparo
rispetto agli astri un breve
spostamento
luce nel rumore dell'universo.
***
La riga
(inedito)
***
Così poco
TONIA ORLANDO
Il silenzio delle
donne
Il silenzio delle
donne
è bagnato da acqua benedetta.
È pietra levigata al profumo di
ciclamino, biscotto e violetta.
Il silenzio delle donne è un fatto privato,
è trepidazione per lenire un dolore,
è dubbio, paura,
è preghiera fatta con il corpo e l'anima.
È coraggio, mistero,
è abbandono, fuga,
***
Ad un bambino
***
Festa
Giorno di festa,
c'è silenzio nell'aria sospesa.
Lusinghiera inerzia, appartata, tacita,
senza alcun rumore,
strizza l'occhio al placido mattino
e senza parole
sorride bonaria alla vita.
ALESSANDRA PENNETTA
(inedita)
***
(inedita)
***
Imeros
Mi hai ubriacato
tu, proprio tu
che a tavola bevi solo acqua
con le tue guance rosse
i tuoi capelli rossi
i tuoi occhi rossi
la tua lingua rossa
Nella tua bocca astemia
ho messo un chicco d'uva rossa
e sei diventata vite
(inedita)
***
Nomi
***
La cena
Lei ha fame e
la bocca spalancata
Cammina su di lui
che non protesta
Lui le ha preparato la cena
Lei ha una finestra scura
senza tende
Lui ha
un candeliere, il fuoco dentro e
un'adorazione per lei
***
Stanza rossa
Stanza rossa
Cielo nero
Passione rossa
Pioggia
Temporale estivo
Fragore liquido
Vetri chiusi
Sudore
Pelle di carta
Segni vari
Rami battenti
Vetri rotti
Verghe
Nudità
Baci
Rumori sparsi
I vicini che ascoltano
FILIPPO RAVIZZA
Filippo Ravizza, milenese, è una voce importante nel panorama letterario italiano
contemporaneo. Poeta, saggista, critico letterario, curatore e organizzatore di eventi e
convegni in ambito storico e letterario, ha all’attivo diverse pubblicazioni con case
editrici di rilievo. La sua poesia, come si evince dai brani seguenti, si caratterizza da
una robusta linea filosofica, soffermandosi sugli aspetti delle cose e delle situazioni, e
sul vissuto, “fotografati” con perspicacia e laboriosa ricerca interiore, per offrire spunti
di riflessioni davvero rilevanti.
***
Atteso
***
Lo sguardo lampeggiante
***
Hegel
***
EMANUELA RIZZO
La tristezza
è una porta,
un corridoio
lungo fatto di volti.
Non credevo
che un giorno
anche tu mi avresti
accarezzato in sogno
come quelli
che se ne vanno
per non tornare più.
Questa notte
tu vivo tra i morti
eri in coda
per porgermi
una carezza.
In sogno
ho stretto tra le mani
il tuo ricordo,
un bacio
colmo di lacrime
si è posato
sulla pergamena
sgualcita
dei miei sogni
colmi d'amore.
***
I passi
al mio cuore.
Sono passati gli anni
e attendo ancora i passi,
ogni piccolo dettaglio amo
di chi regna nel mio cuore!
***
STEFANO VITALE
***
***
***
***
Giuseppe Vetromile
Alessia Bronico
Alessia Bronico è nata ad Atri nel 1981. Vive tra la Lombardia e l'Abruzzo, luogo delle
sue origini. Diplomata in canto e laureata in lettere, svolge attività d’insegnamento.
Ha pubblicato in poesia L’abito della Felicità (LietoColle, 2016), Un dio Giallo (LietoColle,
2018). È inserita nell’ Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 5 (Raffaelli Editore,
2017).
Antonietta Cianci
Antonietta Cianci è nata a Napoli il 19 luglio 1980. Dopo essersi laureata in Lettere
Classiche ed aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento, si è trasferita a Bergamo
dove vive e lavora come docente. Da sempre interessata alla letteratura e alla poesia in
particolare, ha pubblicato nel 2020 con la casa editrice Transeuropa Edizioni la sua
prima raccolta poetica Radici, in cui si affrontano i temi dello sradicamento dalla terra
d’origine, del disordine che ne consegue e i temi collaterali dell’amore, della ricerca
dell’ordine e della ricomposizione dei conflitti.
Anna Ciufo
Anna Ciufo ha al suo attivo la pubblicazione di tre volumi di liriche: Di questi giorni parlati
e Il timore accigliato delle pause (ed. Ripostes, Roma-Salerno), Katana (ed. Spring, Caserta) e di
una silloge, Exuvia, facente parte dell’antologia poetica “Il nettare e la musa” (ed. PerVersi);
molte delle sue poesie sono state inserite in Antologie di poesia contemporanea in uso
nelle scuole Medie Secondarie, nell’Antologia Itinerante del Centro Maria Luisa Spaziani,
nelle Antologie “Le strade della Poesia” (ed. Delta 3) edizioni 2011 e 2012.
Nel corso della propria attività didattica si è occupata assiduamente della promozione della
poesia, in particolar modo nell’ambito di attività ed eventi culturali in cui ha voluto
privilegiare la sinergia tra le diverse espressioni dell’arte (pittura, poesia, musica, danza).
La sua attività poetica è stata recensita su riviste letterarie quali Lunario Nuovo, Il Monte
Analogo, Il Convivio e, tramite la rivista “Arte Cultura e Scienza”, i suoi versi sono stati
diffusi anche in Germania e in America.
Di lei si sono occupati Critici letterari come Ennio Abate, Pasquale Maffeo, Alberto
Granese, Mariella Bettarini, Francesco D’Episcopo, Luigi Reina, Renato Filippelli,
Marcella Corsi, esprimendo giudizi lusinghieri in merito alla sua cifra poetica.
Parallelamente, coltiva la passione per la pittura.
Agnese Coppola
Agnese Coppola è nata a Nola (NA) e si è laureata in Lettere classiche nel 2004. Vive
in provincia di Milano dal 2006 dove insegna presso l’Istituto Alessandrini di
Abbiategrasso. Curiosa, appassionata e vorace lettrice, scopre il mito di Lilith che
determina un’esplosione poetica e il coinvolgimento dei suoi studenti nel progetto “Io
sono Lilith”. È co-fondatrice della Rivista internazionale Tam tam bum bum e attiva
organizzatrice di eventi culturali, poetici e artistici, come NaviglioInVersi e Ric-amati.
Pubblicazioni: Mario, in Vacanze milane (Guerini e Associati, 2012); Ho sciolto i capelli,
abbracciami Frida (La ruota edizioni, 2a ediz, 2018); il romanzo Strisce pedonali, (L'Erudita,
2018); Specchi (dialogo poetico) con Gianni Bombaci (Raccolto, 2019); La sete della sera,
(La Vita Felice, gennaio 2021). Presente come autrice nel volume Distanze obliterate.
Generazioni di poesie sulla rete (puntoacapo 2021).
Anna Maria Ercilli vive a Trento con memorie liguri. Studia alcuni anni in Liguria poi
rientra nella sua città. Ha lavorato nel Servizio Sanitario. Pubblica alcune sillogi di
poesia: Abbraccio; Il dono inquieto; Piccole lame; Dall’aria, alla terra, all’oblio; La porta di Tàriso;
La stanza del colore provvisorio; Orlo blu; iPoet.
Scrive racconti e articoli culturali per le riviste (Il Furore dei libri, R&S). Presente in
alcune antologie: La poesia nel Trentino-Alto Adige, Forum/Quinta generazione, Controparole,
Hospite, L'evoluzione delle forme poetiche, Con gli occhi di un cane, e nelle riviste (La Mosca di
Milano, Il Monte Analogo, Il Cristallo, La Clessidra). Collabora e pubblica, “Nelle
pagine del tempo” (dizionario delle parole perdute, EmmeTi). Con LUA Anghiari: Le
stagioni per posta, Una lettera importante, Quella volta su un treno (Equinozi 2020), iPoet
Lunario in Versi LietoColle.
Fotografa per passione, sue fotografie sono in Radici, Il giardino dell'Hybris, L'eco del
Rio Gola.
Presidente della Società Dante Alighieri di Trento nel 2014-2015.
Ultima pubblicazione Vivere l'abbandono – autori vari (FaraEditore 2021).
Presente nell'Archivio Storico di Gianni Toti e Liliana Ugolini.
Tonia Orlando
Alessandra Pennetta
Alessandra Pennetta è nata a Padova ne1971. Ha iniziato a scrivere nel 2018. In Italia
sono state pubblicate sue poesie su Grado Zero, Frammenti, Tam Tam Bum Bum,
Lido dell'Anima, L'Irrequieto, Poetarum Silva, Amado Mio, Il Grimorio del Fantastico,
L'Altro Femminile, Radura Poetica, nell'antologia Ecce Homo e nelle antologie dei
Premi Città di Montegrotto Terme (ed. 2019) e Città di Melegnano (ed. 2019).
All'estero sue poesie sono state tradotte e pubblicate sulle riviste Centro Cultural Tina
Modotti (Venezuela), Oltart (Romania) e Azahar (Spagna).
Filippo Ravizza
Filippo Ravizza è nato a Milano, ove risiede, nel 1951. Poeta e critico letterario, è autore
di nove raccolte di versi: l'ultima in ordine di apparizione è la silloge Nel tremore degli
anni (Puntoacapo Editrice), preceduta da La coscienza del tempo, uscita nel giugno 2017
per La Vita Felice. È del 2014 Nel secolo fragile (La Vita Felice), preceduta a sua volta da
La quiete del mistero (Amici del Libro d'Artista, 2012). Nel 2008 Turista (LietoColle), nel
2005 Prigionieri del tempo (LietoColle); nell'anno 2000 Bambini delle onde (Campanotto),
nel 1995 Vesti del pomeriggio (Campanotto) e, nel 1987, Le porte (Schema Editore). Nella
sua città ha tra l'altro ideato e realizzato, insieme al docente e critico letterario
Gianmarco Gaspari, "Lezioni della Storia - Dopo un secolo quale memoria", un ciclo
di conferenze (oggi in parte rivedibili su youtube) iniziato nel 2011, lettura della Storia
italiana ed europea attraverso la letteratura. Tra le altre vanno segnalate le conferenze
che Gaspari e Ravizza hanno tenuto su Alessandro Manzoni, su Vittorio Sereni,
Eugenio Montale, Umberto Saba, Italo Svevo, Gabriele D'Annunzio e Giovanni
Pascoli. Nel 1995, insieme a Franco Manzoni, Filippo Ravizza ha redatto il "Manifesto
in difesa della lingua italiana", oggi parte del programma orale (cours de production
orale) per il conseguimento del dottorato specialistico del Dipartimento di Italianistica
dell'Université Paris 8 (Paris - Saint Denis, docente Laura Fournier).
Emanuela Rizzo
Emanuela Rizzo è nata a Galatina (Lecce) nel 1978. Si è trasferita a Parma nel 1997
per gli studi, laureandosi in Economia Politica nel 2002.
Da sempre appassionata di arte e poesia, è presente su diversi siti internet e blog con
sue poesie. Fa parte di diverse associazioni culturali e organizza e partecipa a diversi
eventi a sfondo culturale. Le sue poesie sono pubblicate su diverse antologie italiane e
straniere.
È presente nell'antologia Briciole di Poesia 2019 e 2020 e nell’antologia albanese di Arjan
Kallco edizione 2020, che contiene testi di poetesse internazionali. È inoltre presente
nell'ebook Un cielo di poesia 2019 e nell’antologia internazionale Voci di poesia del mondo
2020, Editrice Marlene Pasini. Ha ricevuto diversi riconoscimenti di merito per
l’impegno culturale. È Presidente italiana per la pace del Global Peace Councils.
Stefano Vitale
Stefano Vitale è nato nel 1958. Vive e lavora a Torino. Nel 2003 ha pubblicato (con
Bertrand Chavaroche e Andy Kraft) la plaquette di poesia Double Face (Ed. Palais
d’Hiver, Gradingnan); nel 2005 Viaggio in Sicilia (Libro Italiano, Ragusa) e Semplici Esseri
(Manni Editore). Per le Edizioni Joker ha pubblicato Le stagioni dell’istante (2005) e La
traversata della notte (2007). Nel 2012 ha pubblicato Il retro delle cose presso le edizioni
Puntoacapo; nel 2015 ha partecipato con 24 sue poesie all’allestimento della mostra di
Ezio Gribaudo “La figura a nudo” presso l’Accademia di Belle Arti di Torino. Nel 2017
ha pubblicato presso La Vita Felice la sua nuova raccolta La saggezza degli ubriachi. In
collaborazione con l’illustratrice e artista Albertina Bollati, ha pubblicato nel 2013 per
Paola Gribaudo Editore la raccolta di poesie Angeli, nel 2019 Incerto confine e nel 2020
Il colore dei gatti (Ventura Edizioni) con filastrocche per bambini. I suoi libri hanno
ricevuto molti premi e riconoscimenti, le sue poesie sono pubblicate in riviste ed
antologie oltre che sul web e riviste e sono state tradotte in inglese e tedesco. Cura
sulla rivista on line www.ilgiornalaccio.net le rubriche critiche dei libri di letteratura e
la rubrica “Oggetti smarriti” dedicata alla poesia. Appassionato di musica, è Direttore
Artistico dell’Ass. Amici Orchestra Sinfonica RAI.
Giuseppe Vetromile
Giuseppe Vetromile è nato a Napoli nel 1949. Attualmente svolge la sua attività
letteraria a Sant'Anastasia (Na), città in cui risiede dal 1980. Ha ricevuto riconoscimenti
sia per la poesia che per la narrativa in importanti concorsi letterari nazionali.
Numerosissimi sono stati i primi premi.
Ha pubblicato più di 20 di libri di poesie, gli ultimi dei quali sono Cantico del possibile
approdo (Scuderi, 2005), Inventari apocrifi (Bastogi, 2009), Ritratti in lavorazione (Edizioni
del Calatino, 2011), Percorsi alternativi (Marcus Edizioni, 2013), Congiunzioni e
rimarginature (Scuderi, 2015), Il lato basso del quadrato (La Vita Felice, 2017), Proprietà
dell'attesa (RPlibri, 2020), ed il libro di narrativa Il signor Attilio Cìndramo e altri perdenti
con (Kairos, 2010).
Ha curato diverse antologie, tra le quali, recentemente, Percezioni dell'invisibile, L'Arca
Felice Edizioni di Mario Fresa, Salerno, 2013; Ifigenia siamo noi (2015) e Mare nostro
quotidiano (2018) per la Scuderi Editrice di Avellino. È il fondatore e il responsabile del
Circolo Letterario Anastasiano. Fa parte di giurie in importanti concorsi letterari
nazionali. Organizza incontri ed eventi letterari, tra cui, attualmente, la rassegna Il
London Park Letterario a Sant'Anastasia.
È l’ideatore e il coordinatore del Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia".
È presente in rete con diversi blog letterari (Circolo Letterario Anastasiano, Transiti
Poetici, Taccuino Anastasiano, Selezione di Concorsi Letterari), ed inoltre collabora
attivamente con altre associazioni e operatori culturali del territorio nella realizzazione
di eventi letterari di rilievo, prodigandosi anche nella ricerca di nuovi “talenti” poetici.
Indice
Introduzione Pag. 4
Alessia Bronico “ 6
Antonietta Cianci “ 9
Anna Ciufo “ 12
Agnese Coppola “ 16
Anna Maria Ercilli “ 20
Tonia Orlando “ 24
Alessandra Pennetta “ 28
Filippo Ravizza “ 32
Emanuela Rizzo “ 36
Stefano Vitale “ 39
Giuseppe Vetromile “ 43
12 luglio 2021