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TRANSITI POETICI
Volume II
Antologia
a cura di Giuseppe Vetromile
Gli Autori
Lucianna Argentino
Maco Bellini
Luigi Cannillo
Domenico Cipriano
Stefania Di Lino
Federica Giordano
Antonietta Gnerre
Cinzia Marulli
Marialoreta Mucci
Adam Vaccaro
Introduzione
LUCIANNA ARGENTINO
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un frutto o un uomo.
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MARCO BELLINI
La firma
LUIGI CANNILLO
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Quale rivelazione
pulsa dentro, quale tessuto
ansima al mondo. Non un dolore
da tagliare con la spada
né lo stordimento di un piacere
Ma una creatura roteante teste
in ogni direzione, magma di vulcano.
Estasi e tortura, in unico respiro
che tutto trafigge, come freccia ferma
Qui scolmano gli sguardi, le ossa
sfiorate, da qui si espandono fibre
Se il dominio umano si dichiara,
il potere del corpo esplode muto,
il mondo si offre e si distacca
per essere restituito
***
Presenza in sé compiuta
per il mondo che racchiude
E fenomeno nel cosmo
tramite di luci e di vuoto
Da qui appari come superficie
beato di luce e silenzio sospesi
Tutto orizzontale, l'azzurro
e l'oro estivi, la schiena e il muro
Scivola una barca non vista
si nasconde un'ombra, tu vedi altro
Nel tuo mondo senza numeri
ti restituisci agli elementi puri
Il desiderio ormeggia al confine
sulla soglia irremovibile del corpo
mentre ogni ramo e onda
sono vene e pelle bagnata di luce
Contemplo ad occhi spalancati
quello che tu vedi ad occhi chiusi
DOMENICO CIPRIANO
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Sei noi
scaraventati dal temporale,
la grandine che ha reso i suoi fregi alle piante
e spezzato i fiori.
Cerca – nell’acqua fragile – l’amicizia del sole.
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STEFANIA DI LINO
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se fosse contenere il tuo parlare / esperienza le parole
spese / se solo tu scrivessi col tuo sangue / che sgorga
da un dolore che non passa / sarebbe altro parlare /
certo / altro scrivere sarebbe //
se le parole fossero surrogato / medicamento elaborato /
di ferite leccate lenite / – come fa un cane con le sue
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FEDERICA GIORDANO
Luoghi bianchi
la nostra epopea.
Hanno imparato, antica,
la retorica del gesto.
Le stesse mani posano sui cocuzzoli
i monasteri e le tuniche segrete.
Invece noi conserviamo nell'asfalto
la nostra luce greca,
nell'addio lanciato sul binario,
nella folla sconfitta dal numero.
E non fa più effetto glaciale
che una donna muoia per sacrificio,
o la sua speranza.
Che resti almeno nascosta quella luce
dentro la voce di un narratore.
Che almeno possiamo riconoscerla
e sgranare gli occhi di paura come statue.
Il dettaglio moderno è la sutura greca.
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17
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ANTONIETTA GNERRE
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CINZIA MARULLI
un luogo piccino
che affaccenda il respiro
e il riposo saluta
come farebbe un amico
e questa chiave
che giace a terra sconsolata
sa che non ci sono serrature
in quella porta
il varco è aperto
e attende
attende il passo
lentamente sorridere
perché giocano i bambini
e loro non hanno segreti
e nulla è chiuso.
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Dimmi.
Copri questa domanda disperata.
«Dov’è il senso del sentiero?»
Lo chiedo a te che stai lì
con le mani nella terra
e i piedi in aria come radici celesti.
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MARIALORETA MUCCI
(inedito)
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(inedito)
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La sera bruna
Mi spilla un valzer azero
Lontano il ricordo di un tè nero.
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La poesia è terroristica
Inoffensiva nel secolo algebrico
Delirio collettivo
Variazione mistica
Frattura avveniristica
Frantumazione di sogno
Zingara
Orfismo tattile
Crash
Bug
Vacuo è il software senz’hard
Secolo
(inedito)
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(inedito)
ADAM VACCARO
Chiara e l’Ignoto
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L’acqua alata
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Nell’affollato metro
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Discantiche
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11 marzo 2020
Giuseppe
Vetromile
Lucianna Argentino
Marco Bellini
Luigi Cannillo
Domenico Cipriano
Stefania Di Lino
Federica Giordano
Antonietta Gnerre
Cinzia Marulli
Marialoreta Mucci
Adam Vaccaro
Giuseppe Vetromile
Indice
Introduzione Pag. 4
10 Aprile 2020