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I

Oggi VIDEOINTERVISTA IL COMODINO


Piperno: attenti Anita Caprioli Quando Barthes
LA MEMORIA

tuttoLIBRI a chi muore con Truffaut scriveva


di persecuzione e la Némirovsky discorsi d’amore
iPad Edition Con le recensioni e le classifiche dei bestseller

NUMERO
ANNO XXXV
1752
SABATO 12 FEBBRAIO 2011 tuttoLIBRI
Tra la vocazione e il mestiere Un rapporto ambivalente di attrazione
e repulsione: così i letterati, da D’Annunzio a Gadda, da Piovene alla Ortese,
spiegano la loro «corvée da scribacchino», miserabile fatica e grande passione
NARRATIVA
La Madonna
sulla luna
Nella Macondo
di Bauerdick
FORTE P. II

p PAROLA DI SCRITTORE
Letteratura e giornalismo nel ‘900
p a cura di Carlo Serafini
p Bulzoni, pp. 704, € 50

CLASSICO
Il ritorno
di Port-Royal
I giansenisti
di Sainte-Beuve
Eugenio Montale,redattore
BOGLIOLO P. VI-VIII
al Corrieredella Sera, diceva che
«ilgiornalismosta alla letteratura
comela riproduzioneall’amore»

MANTEGAZZA
Il patriota MIRELLA

Scrittore dimmi
PierPaolo Pasolini bollòcome
dell’amore SERRI
«laidaputtana» PieroOttone,
Giornalisti vil razza dan- il direttoreche poi gli pubblicò in
I primi abc sessuali nata. Mai stato così vero. Anche primapagina gli «Scritti corsari»
nell’Italia unita perché stavolta a pronunciare il
verdetto di autoaccusa sono gli
MARCENARO P. IX
stessi interessati. A impegnarsi

perché fai
nell’harakiri è però una partico-
lare categoria della carta stam-
pata ovvero quello speciale seg-
mento che va sotto l’egida di
scrittori-giornalisti.
Una corvée da «scribacchino
fesso» (così Carlo Emilio Gad-

DIARIO DI LETTURA
Con Vaime
da), «miserabile fatica quotidia-
na» (D’Annunzio), «secondo me-
stiere» (Eugenio Montale): tan-
te le diffidenze per la scrittura
più volatile. Che però ha finito
per catturare i più noti scrittori
del secolo passato. E per far
il giornalista Umberto Eco iniziò il mestiere
di reporter e critico
sul giornalino dell’Azione
Cattolica, recensendo fumetti

al Varietà strage di adepti ai giorni nostri. golare e assai tormentato rap- un cronista all’inizio degli Anni scintillanti interventi che van- (ben lo spiega nel suo bell’inter-
Da Parise a Sciascia, Arbasino, porto tra «Letteratura e giorna- Cinquanta che non si riferisce no dall’abbordaggio del gentil vento Luca Mastrantonio). Ma
Tra Flaiano Moravia per arrivare a Saviano, lismo» è la raccolta di saggi a cu- a scaffali erotici o pruriginosi sesso nei campi-scuola - sem- per uno che, come Eco, ha prati-
e Bianciardi Magris, Ceronetti, Dacia Marai- ra di Carlo Serafini, Parola di bensì alla castigata collezione pre con tono molto casto e par- cato quest’attività senza paraoc-
ni, Piperno, Scurati e Camilleri, scrittore, in uscita da Bulzoni, di tomi del Liceo scientifico di rocchiale - alle recensioni di fu- chi o remore sin dall’età più ver-
GAMBAROTTA P. XI
il fior fiore della nostra intelli- Alessandria. E’ un giovanissi- de, per tanti altri scrittori cimen-
ghenzia ha occupato e occupa la Un articolo del Vate mo reporter d’eccezione Um- Non solo per soldi: tarsi con la pagina più effimera
sua trincea di carta quotidiana. berto Eco che intervista il pre- assume i connotati di una ben di-
Guardandola sempre con un fu pagato nel 1907 side sulla collezione scolastica. Moravia voleva «dire versa prova.
TUTTOLIBRI certo sospetto, a differenza di quasi 20 mila euro Il romanziere del Cimitero di la verità» e Calvino Basta andare a frugare nel-
tanti autori che si sono sentiti ar- Praga pubblica i suoi primi arti- le carte dell’inventore del gior-
A cura di: ruolati speciali o combattenti Landolfi definì i giornali coletti su Gioventù, giornalino lo faceva per «vivificare nalismo culturale italiano, il
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
per il quarto potere come He- letteratura alimentare (si fa per dire) da 200 mila co- la realtà quotidiana» Duca minimo alias D’Annun-
mingway, Orwell, Capote. pie dell’Associazione dei giova- zio, che ne parlava in termini di
tuttolibri@lastampa.it Allora la domanda sorge che ripercorre la complicata sto- ni cattolici e, già da quell’epo- metti e letteratura di genere, a «miserabile» sforzo giornalie-
www.lastampa.it/tuttolibri/
spontanea: cosa li ha spinti a in- ria del giornalismo d’autore fat- ca, il suo interesse è focalizzato elogi del Medio Evo. ro. Però quando la socialista
dossare l’elmetto e a scendere ta di attrazione e di repulsione sulle biblioteche. Non solo: Eco Come dimostrano queste pri- Anna Kuliscioff venne a sapere
LA STAMPA in campo per quel medium non fin dai primi approcci. per più di 4 anni scarica in que- me prove, il giornalista e saggi-
sempre apprezzato? A porsi il «Mi sono recato a visitare... sta palestra di carta, odorosa sta fin dagli esordi nutre gli stes-
quesito e a esplorare questo sin- la biblioteca per adulti», scrive di incenso e di confessionale, si interessi del futuro narratore p Continua a pag. IV
II Scrittori stranieri
UNA NUOVA TRADUZIONE DI «MOBY DICK» lettore può finalmente orientarsi nella complessa vicenda parole mutuati dallo slang americano (questi si' scappati
delle edizioni alternative prodotte dallo stesso Melville. al vittoriano redattore inglese), il rapporto simbiotico
Una balena con mille varianti E' risaputo che lo scrittore, sempre preoccupato per il matrimoniale tra il narratore/protagonista e il ramponiere
= Si contano, in Italia, quasi 40 diverse traduzioni del destino editoriale delle sue opere, pubblicò una prima selvaggio Queequeg. L'edizione Utet dunque si basa su
Moby Dick di Herman Melville: da quando, nel versione americana che uscì qualche mese prima di quella quella voluta nel 2005 dalla Longman che una volta per
dopoguerra, la nostra editoria si ubriacò di letteratura inglese. Tra i due testi, i critici scoprirono differenze tutte ha decretato che non esista un unico testo di Moby
americana, la Balena Bianca, non ha conosciuto riposo. E profonde dovute alla censura inglese ed un lavoro di Dick ma piuttosto una sorta «testo fluido», di metatesto
se anche volessimo trascurare la pioneristica traduzione di revisione che lo stesso Melville riuscì ad imporre solo alla da attraversare in tutte le sue revisioni ( accertate più di un
Pavese per Frassinelli dietro misero compenso, non seconda edizione. Da allora le due balene sono in lotta: migliaio di varianti) dal momento che il manoscritto
potremmo però non misurarci con la schiera dei traduttori quella americana, meno edulcorata e originaria pretende originale di Melville è andato perduto per sempre.
che, dopo di lui, si cimentarono per dare una forma il posto che le spetta, con tutte le integrazioni, l'aggiunta Una storia nella storia che rende ancora scottante e
definitiva ad un testo tanto sofferto. In un contesto di dell'Epilogo (fondamentale per capire la posizione del inesauribile la materia di un romanzo ancora da decifrare,
polemiche ancora vive, arriva come necessaria l'edizione narratore Ismaele), i doppi sensi osceni, il portato come il cerchio che si chiude sulla voce di Ismaele.
Herman Melville curata da Giuseppe Natale (Utet, pp.938, € 22), in cui il blasfemo e sovvertitore della lettera biblica, i giochi di Camilla Valletti

rie di ricatti e festini a luci ros-


Bauerdick Una straripante galleria se. E' il mondo della città, di Clu-
soara e Bucarest, il regno della
di strani casi e bislacchi personaggi corruzione a cui si contrappone
l'utopia degli umili e dei sempli-

Con lo Sputnik
LUIGI ci, la realtà di Baia Luna, dove
FORTE
amicizia e fraternità avranno la
Il paesino di Baia Lu- meglio. Ma è anche il mondo
na con le sue povere case, la della collettivizzazione forzata,
chiesa e uno spaccio con tanto della burocrazia impazzita che
di mescita, è solo un puntino
immaginario a ridosso dei
Carpazi sulla cartina della fan-
tomatica Transmontania, die-
va in orbita cerca di ribaltare in modo vio-
lento tradizioni e gesti antichi,
memorie in via d'estinzione.
Per fortuna che nel mare
tro cui non è difficile scorgere
la Romania. Ma nella strari-
pante fantasia del tedesco
Rolf Bauerdick, autore del ro-
anche la Vergine della Serenità, sulla Luna, c'è
la Vergine Maria, che Dimitru
è convinto di aver visto col tele-
scopio. Tocca agli americani di-
manzo Come la Madonna arri- tietnica Baia Luna in cui convi- fenderla, pensa Ilja, loro che
vò sulla luna, quel piccolo vil- vono senza grandi problemi ru- per primi arrivano sul pianeta,
laggio di duecentocinquanta meni e sassoni, ungheresi e
anime, una sorta di bislacca rom, diventa teatro di misterio- «Come la Madonna
Macondo, è più reale che mai: se e tragiche vicende. Scompa-
un microcosmo in cui si scon- re infatti la maestra Angela arrivò sulla luna»:
trano bene e male, scena allu- Barbulescu il cui cadavere pen- un multietnico villaggio,
cinata di tragici avvenimenti, zola da un albero in montagna;
ma anche galleria di bizzarri e vengono uccisi il parroco thriller politico e surreale
strampalati personaggi come Johannes Baptiste e la perpe- La Madonna sulla Luna è una delle fantastiche «visioni» del tedesco Bauerdick fra Kusturica e Rabelais
l'oste Ilja e il rom Dimitru Ga- tua; si spegne la fiammella del
bor avido lettore di testi sacri Santissimo in chiesa ed è intro- Lassù, da qualche parte, maga- degenerata in dittatura che si contro coloro che, per ragioni
che dispensa a destra e a man- p Rolf Bauerdick vabile la statua lignea della Ma- ri sulla Luna come credono Di- frantuma con la caduta del Mu- diverse, come i russi e il Vatica-
ca il suo latinorum. p COME LA MADONNA donna dell'Eterno Conforto. mitru e il suo amico Ilja, c'è di ro di Berlino e, nel romanzo, no, la vogliono nascondere e
ARRIVÒ SULLA LUNA
Bauerdick ha girato il mon- p trad. di Aglae Pizzone Il caos regna sovrano come certo la Madonna, assunta in con la morte del Conducator Ce- far sparire. Per questo scrive
do come fotografo e giornali- p Feltrinelli, p. 471, € 19 se si fossero spezzati i vincoli cielo, ben prima che arrivasse- aucescu e la fine, come si legge una lettera a Nixon e finisce in
sta, e conosce benissimo i pae- che legavano la comunità del vil- ro i russi, con anima e corpo, co- ironicamente, dell'Età dell'Oro. manicomio. Ilja sogna da sem-
si del vecchio blocco sociali- laggio. Dimitru l'aveva predet- me ha detto il papa, e dunque vi- Bauerdick è bravissimo nell'in- pre l'America e Nuijorke, dove
sta e la cultura degli zingari to: «Lo Sputnik è l'alba di una sibile. Ergo: lassù con la madre trecciare, attraverso lo sguar- c'è un' altra Madonna con la
su cui ha fatto ottimi servizi. catastrofe». In cielo come in ter- di Dio esiste per forza anche il do e il flashback di Pavel, motivi fiaccola in mano. Non andrà fin
Ma nel romanzo il reporter ra. Perché il visionario e profeti- Creatore di tutte le cose. e storie, segreti individuali e fol- là, ma dopo dieci anni di clausu-
spicca altrove il volo, verso co zigano sospetta che i sovieti- Quello che sembra un noir in lie collettive. E' un puzzle com- ra forzata, torna a Baia Luna
un' epica colorita ed estrosa, ci, in un delirio d'onnipotenza, perfetta regola, è in realtà mol- plesso, talvolta ridondante, con per morire accanto ai suoi scor-
lasciandosi guidare dal suo vogliano provare che nell'uni- to di più: un thriller politico, per- figure al limite della stilizzazio- gendo la Vergine Maria, come
protagonista, il giovane Pavel verso non c'è traccia di Dio, ché gli omicidi sono opera della ne; ma il gioco non è mai tedio- l'amico Dimitru che lo assiste
Botev nipote di Ilja, alle prese mentre un demonio sembra sof- Securitate e dei suoi scagnozzi, so, se mai, inarrestabile. nel trapasso. Pavel ora sa, pro-
con un insolito avvenimento: focare la vita del paese. Ci pen- un romanzo di formazione, sur- Pavel riuscirà a vendicare, prio dall'alto della sua esperien-
il lancio sovietico dello Sput- serà il parroco, poco prima di reale e grottesco, a mezza stra- grazie all'aiuto dell'amico Fritz za e della sua fredda lucidità,
nik nello spazio con a bordo la morire, a raddrizzare le cose: da fra il mondo di Kusturica e le e della rom Buba, suo eterno che la maestra non aveva ragio-
cagnetta Laika. Da quel lonta- Rolf Bauerdick l'Onnipotente è invisibile, ma pagine di Rabelais, ma anche la amore, la morte della maestra ne a dire: «Chi speranze non
no novembre del 1957 la mul- non bisogna perdersi d'animo. storia di una falsa utopia sociale scoprendo torbidi intrighi, sto- ha, deluso non resterà».

me depressione? Una divinità pa-


Jones Una favola per adulti, gana capace di crudeltà inaudite Rebecca Hunt Una bibliotecaria
ma anche di compassione? E per-
un divertissement meta-letterario ché Febbraio malgrado le malva- e Churchill, uniti dalla depressione
gità che compie dice di voler esse-
re una brava persona? Insomma:
L’ape cade a terra Se un giorno
GIUSEPPE
CULICCHIA
quello creato da Jones è un mon-
«Possiamo soltanto do fiabesco eppure credibile, nel
pregare», sussurra Selah al ma-
rito Thaddeus, il protagonista di
Io sono Febbraio, esordio del tren-
stecchita quando tenta quale si alternano voci narranti,
punti di vista e caratteri tipografi-
ci, oltre che mistero e follia, mor-
l’implacabile labrador
tunenneShane Jones.
A che cosa è dovuto il pessi-
mismo di Selah? Thaddeus e la
di pungere Febbraio te e resurrezione. E guerra.
Pubblicato in appena 600 co-
pie da un piccolo editore di Balti-
bussa alla porta
moglie vivono con la figlia Bian-
ca in una cittadina senza nome, Da Baltimora un piccolo MIA stico vezzeggiativo di Black
PELUSO
dove l'inverno sembra aver deci- Pat) è infatti l’appellativo che
so di non finire mai. Sul luogo in- caso: un narratore Possessività, sense of Winston Churchill, l’altra perso-
fatti incombe uno spirito mali- trentunenne esordisce humor, attaccamento quasi na da lui amata e sua illustre vit-
gno, Febbraio, che ha proibito il morboso, comprensione pro- tima, assegna alla depressione,
volo a cominciare da quello di creando un mondo fonda al di là e al di sopra delle cupa e inquietante presenza già
mongolfiere e aquiloni. Thad- fiabesco eppure credibile parole: sono queste le doti che acquattata nella sua famiglia,
deus, Selah e Bianca non voglio- si apprezzano in un amante ri- metafora zoomorfa che l’ha an-
no rassegnarsi al divieto. Ma in- mora, in patria Io sono Febbraio è cambiato come Mr. Char- nientata. Con quel figuro ingom-
tanto preti dall'aria inquietante presto diventato un piccolo caso. twell, che pure non possiede le brante, lo statista combatte e
irrompono a scuola e in bibliote- Favola per adulti, allegoria di certi fattezze di un Principe Azzur-
ca, sequestrandoi libri che parla- tormenti creativi in cui all'immagi- ro e anzi non è nemmeno ri- Un visionario «Cane
no di uccelli, macchine volanti, p Shane Jones nazione viene impedito di prende- cambiato senza riserve, giac-
dirigibili, streghe a bordo di sco- p IO SONO FEBBRAIO re il volo, divertissement meta-lette- ché la sua adorata Esther ne nero», il male oscuro
pe o creature mitologiche prov- p
p
trad. di D. Calgaro
Isbn, pp. 160, € 13,50
Shane Jones rario, sogno in prosa, giocattolo rileva solo i caratteri ripu- dell’anima, fa incontrare
viste di ali, e una misteriosa ra- narrativo che flirta con l'assurdo? gnanti, il modo sguaiato di ma-
gazza che sa di miele e di fumo fa Qualcuno ha tirato in ballo perfino sticare, i cibi che le prepara, lo statista inglese
arrivare nella cittadina insolite il mito di Persefone, la figlia di zuppe maleodoranti e barbe- e una timida vedova
missive scritte su pergamena. co Finale contro Febbraio. con un reddito dignitoso e in gra- Zeus e Demetra che Ade rapì pro- cue di strani uccelli spiumati,
Non si tratta dell'unica co- Ditemi che tutto non finirà do di comportarsi sul serio da uo- vocando l'ira della madre, al pun- le orme che lascia dove passa, amoreggia, si scontra e soggia-
sa bizzarra. Ci sono api che ca- con la morte, si dispera Thad- mo? Tutte cose che Febbraio non to che la dea dell'agricoltura scate- la scomoda attitudine a sfon- ce, in parte sedotto, in parte ri-
dono morte stecchite dopo deus, e si capisce che la morte è è, o non fa. E, tra l'altro: chi o cosa nò un inverno senza fine, interrot- dare letti e divani. belle. E quello, mellifluo, ne ac-
aver tentato di pungere Feb- Febbraio. Ma Bianca, per esem- è davvero Febbraio? E' la perso- to soltanto dall'intervento del re Mr. Chartwell è il Cane Ne- compagna i sogni di gloria, le
braio e bambini rapiti e uccisi pio, è morta davvero quel giorno na che vive con la ragazza che sa degli dei. Io sono Febbraio è in real- ro al centro dello splendido ro- vittorie, la quiete dei momenti
da quest'ultimo: ma tra quelli in cui viene ritrovata sulla riva di di miele e di fumo ai margini dei tà tutte queste cose insieme. Alcu- manzo dell’esordiente Rebec- dedicati alla pittura, la delizia
seppelliti fuori dal paese ce ne un fiume con aquiloni dipinti sulle boschi? Una metafora dei tempi ni di certo se ne innamoreranno, ca Hunt, pittrice prestata alla delle raffinate scelte culinarie.
sono alcuni che riescono a so- mani e sulle braccia? E chi è la ra- in cui viviamo? Un autore che altri invece sicuramente lo odie- letteratura, carezzata dalla Lontana mille miglia dalla
pravvivere e a scavare gallerie gazza che sa di miele e di fumo, in non riesce a scrivere? Una malat- ranno. Una volta aperto, però, non critica inglese. Cane nero (ma sua altezza siderale, Esther, la
per organizzare un Piano Belli- cerca di un uomo sano di aspetto, tia comunemente conosciuta co- lascerà indifferenti. l’originale inglese usa il dome- bibliotecaria «dalle guance illu-
Tuttolibri
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA III

L’AVVENTUROSA «SCHIAVA DI GRANADA» E’ il suo processo - l’hanno messo sotto accusa per qualcuno che scava nel suo passato e nella sua
sodomia ed ermafroditismo - a tracciare il filo di una ambivalenza costringendolo, per ultimo, a risponderne
Né nera né bianco: ermafrodito doppia vita perennemente in bilico tra i due sessi. all’Inquisitore in un’epoca in cui un androgino non ha
= Ha tracciato il sentiero Ildefonso Falcones con le sue Da giovanissima femmina, Elena Cespedes viene infatti cittadinanza se non nel peccato più turpe. Un’esistenza
storie (su tutte: La cattedrale del mare) ambientate in un data in isposa a un uomo rozzo e brutale che la mette puntellata da mille mestieri: sarto, soldato e aiuto
passato pregno di religioni e di misteri. Ora la Spagna di incinta mentre la riempie di botte. Ma durante un parto medico, fra gli altri. Da mille avventure: da Madrid
fine ‘500 - quella bianca che riemerge dai fasti moreschi complicato e doloroso qualcosa si rompe in lei: l’organo all’Andalusia, più volte in andata e ritorno. Da mille
- torna con Augustín Sánchez Vidal e la sua mirabolante maschile si estroflette e sboccia Eleno, un ragazzo sentimenti contrastanti: padre, madre, amante.
Schiava di Granada (traduzione di Patrizia Spinato e all’improvviso colto da pulsioni prettamente virili al Romanzo coinvolgente, organizzato con curiosa perizia,
Giorgia di Tolle, Editrice Nord, pp. 393, € 19,60), punto da spesso innamorarsi e, infine, risposarsi: questa magari di non grandissima scrittura. Ma trascinante: un
fascinosa ed insolita eroina nè uomo nè donna, di pelle volta però da uomo. grande affresco su un anfratto di storia a noi poco
scura ma non del tutto nera, mai completamente Di pari passo procede la sua scalata sociale che lo vicino, in grado di raccontarci cose e ambienti con una
soggiogata e mai veramente libera neppure quando costringe a fughe continue, scatenate dall’invidia che penna assai curiosa, mai stanca di descrivere e scavare.
infine assurge al ruolo di gran cerusico. suscitano i suoi successi. Al punto che c’è sempre Piero Soria Augustín Sánchez Vidal

che lui dalla polio; e Bucky stes-


Philip Roth Il virus sbarca durante la guerra so, sottoposto a un controllo, si
rivela portatore, prima sano ma
nel quartiere ebraico sconvolgendo un ragazzo di cuore poi infetto anche lui. Benché so-
pravviva, perde l’uso quasi tota-
le di un braccio e di una gamba,

Nel piccolo eden


MASOLINO il lavoro che più ama, la ragazza
D’AMICO
che per punirsi deciderà di non
Caldissima, soffocan- rivedere mai più.
te a Newark l’estate del 1944, Ancora una volta Philip
con gli echi della guerra in Eu- Roth racconta dunque la storia
ropa dove sono impegnati i fi- di una brava persona di etnia
gli maggiori di molte famiglie
della comunità ebraica. Tra i
pochi rimasti a casa è il venti-
treenne Bucky Cantor, buon
atleta malgrado la statura ri-
dotta, ma dalla vista troppo
arriva la polio p
p
p
p
Philip Roth
NEMESI
trad. di Norman Gobetti
Einaudi, pp. 184, € 19
ebraica, benintenzionata e altru-
ista ma inesorabilmente schiac-
ciata da un destino avverso.
Nemesi è un libro di Giobbe
senza redenzione finale: fino
dalla morte inspiegabile del pri-
debole. Ragazzo di cuore, contrasse a quasi quarant’anni. Poi però cede a una tentazione. mo dei suoi ragazzi, che è an-
Bucky non si dà pace per Almeno come concetto, la polio La sua ragazza, che lavora in che uno studente modello,
l’esclusione, e si vota quindi a sbarca nei vialetti di Newark un campo estivo, gli procura un Bucky decide che un Dio con-
un altro servizio pubblico, co- con un gruppo di bulletti venuti ingaggio lì in collina, e non senza senziente a queste cose non
me animatore dei giochi dei dai quartieri italiani di New patemi Bucky lo accetta, anche può esistere; e neanche un dia-
bambini in questo periodo in York a sputare sul marciapiedi se la sua sembra una fuga. Sì, po- logo finale col narratore, un ex
cui le scuole sono chiuse. dove passano i bambini condotti chi giorni dopo la sua defezione bambino che lo incontra molti
Grazie all’aiuto dei nonni e da Bucky, dichiarando sprezzan- tutto il quartiere ebraico di anni dopo e tenta di consolarlo,
alla propria tenacia Bucky ha ti di voler portare il contagio an- Newark viene chiuso in quaran- riesce a dargli un minimo di se-
superato gli svantaggi di una che qui: noi ce l’abbiamo, dovete tena, e i giochi dei bambini nei renità. Come in altri recenti ro-
famiglia disastrata, madre averlo anche voi. manzi brevi di Roth, l’attratti-
morta e padre scomparso do- La pretesa è assurda (nessu- «Nemesi»: lo scrittore va principale per quei lettori
po un vergognoso periodo di no sa veramente come si diffon- che ai libri chiedono di essere,
carcere per furto. Sobrio e in- de la polio), ma Bucky reagisce americano ancora una se non illusi, almeno non de-
defesso, si è diplomato e so- con coraggio, mettendo in fuga i volta racconta la storia pressi, consiste nella consueta
prattutto si è fatto un’ottima bulletti e poi lavando per terra maestria con cui l’autore evoca
reputazione, che certo gli apri- con acqua e ammoniaca per di una brava persona i luoghi e le atmosfere di quel-
rà buone possibilità nel futuro; tranquillizzare chi ha assistito schiacciata dal destino l’America scomparsa, provin-
ha anche una deliziosa ragaz- alla scena. Nondimeno, che que- ciale e ingenua; né manca il fati-
za che lo adora. L’attività coi sta ne sia o meno la causa scate- parchi pubblici sono proibiti; dico pezzo di bravura con la de-
bambini gli piace, e la svolge nante, ben presto la malattia si ma i rimorsi non cessano di visi- scrizione di un complesso pro-
con entusiasmo e con grande manifesta, e in modo atroce. tarlo. Il campo estivo è un nuovo cedimento artigianale (la fab-
senso di responsabilità. Due ragazzini affidati alle cure paradiso. Non solo c’è la sua in- bricazione dei guanti in Pasto-
Ma ecco che questo pur mo- di Bucky muoiono in poche ore; namorata, Bucky può persino ri- rale americana, il taglio delle
desto paradiso viene minaccia- dilagano la paura, il dolore, il so- prendere il suo sport prediletto carni kosher in Indignazione...).
to dal Male. Altrove negli Usa spetto. Bucky non sa come bat- tuffandosi nell’acqua tersa del Questa volta tocca alla tecni-
si parla di un’epidemia di polio- tersi, visita coraggiosamente fa- lago, e trova subito un discepolo ca del lancio del giavellotto, e
mielite, il morbo misterioso e miglie orbate che se la prendo- ideale. Ma la maledizione lo rag- arriva proprio nell’ultima pagi-
incurabile che affligge persino no con lui come se fosse un uffi- giunge. Ben presto questo disce- na, per mostrarci il protagoni-
il Presidente, che smentendo il ciale sanitario, mantiene la disci- polo, un ragazzo dotatissimo sta ai tempi della sua giovinez-
nome di paralisi infantile lo Philip Roth: «Nemesi» è «un libro di Giobbe senza redenzione finale» plina e intrattiene i suoi pupilli. nello sport, si abbatte colto an- za felice e perduta per sempre.

tatosi sotto il nome di Mr. Cha- tegro nella banalità del quotidia-
twell, preso in prestito da quel- Gurganus Tre racconti di vite no e nel rapporto con il figlio.
lo della tenuta residenziale di Per tutti e tre i personaggi, e
Churchill. «Hai bisogno di un qualunque nel North Carolina per le voci che ce ne raccontano
uomo che faccia con te tanti pic- la parabola, Gurganus inventa
coli porcellini» le ripete l’amica un ritmo altalenante tra passato
A ritmo di swing
MARTA
MORAZZONI
e collega Beth, senza sapere e presente, uno swing dalle tona-
che il suo pretendente implaca- Lo stile di Allan Gurga- lità a mezzo tra lo spiritual e lo
bile e carezzevole è un labrador
parlante dalla nobile loquela,
sardonica e cattivante. Lei, ti-
nus è una coinvolgente commi-
stione di mitezza e passione.
Quel che coniuga i due termini,
tra i neri del ghetto standard: è un modo che traspa-
riva già nel fraseggio del Santo
mostro, il romanzo di un padre e
mida, ne è attratta e respinta
con il sentimento ambivalente
di chi si affaccia impotente su
a dispetto di una apparente di-
stanza tra di loro, è l'impeto
narrativo dello scrittore ameri-
e la borghesia bianca di un figlio. Qui, beneficiando del-
le diverse tonalità dei racconti,
delle loro diverse collocazioni,
un precipizio di cui sente l’orri- cano insieme alla disarmante
do richiamo, stentando a sot- tenerezza con cui accompagna «Piccoli eroi»:
trarsi al suo fascino più catti- i suoi personaggi. Piccoli eroi so-
vante della bellezza. no tre racconti di vite qualun- una vecchia semicieca,
Rebecca Hunt Incentrata sui due protago- que, o quasi, collocate in conte- un giovane uomo
nisti, la narrazione scorre paral- sti sociali molto differenti ma
lela, sul filo dell’enigmatica al- accomunati da difficili retrosce- dal fascino virile,
chimia che sa unire personaggi na. Nel ricordo di tre personag- un pilota di bombardieri
tanto dissimili in un unico rac- gi, tre voci narranti, si entra sul-
conto, finché un incontro fortui- la scena di una città del North tra il ghetto nero e la buona bor-
to scioglie il mistero. Carolina, Falls, in una stagione ghesia bianca, l'autore sembra
Ispirato in parte a Mr. Chur- intorno agli anni 50, e prendo- dare ancora più spazio alle varia-
chill’s Black Dog (1981) dello psi- no consistenza spaccati di vita, zioni, al gioco di memoria e di ri-
cologo britannico Anthony situazioni e ritratti indimentica- p Allan Gurganus flessione nel presente.
Storr e forse anche a Un’oscuri- bili: una vecchia nera semicie- p PICCOLI EROI È poco preoccupato di tenere
tà trasparente, il celebre raccon- ca, un giovane uomo dal fascino p trad. di M. Baiocchi e A. Tagliavini Allan Gurganus un filo narrativo cronologico, che
to autobiografico di William virile, un pilota di bombardieri p Playground, pp. 168, € 14 si compone e scompone nella
Styron sulla depressione (Mon- durante la seconda guerra franchezza di un colloquio diret-
p Rebecca Hunt dadori, 1996), il romanzo di mondiale. La voce narrante di to tra scrittore e lettore, mentre
p IL CANE NERO Hunt si segnala per il tono scan- ogni racconto dialoga con la matico c'è, è nella scrittura dell' vane Jerry va ogni sabato a ri- mette in campo fatti e interpreta-
p trad. di Laura Grandi zonato e innovativo del linguag- sua memoria e intanto traccia autore, nella sua sensibilità di scuotere la rata dell'assicurazio- zioni dei fatti, struggimenti e af-
p Ponte alle Grazie, pp. 253, € 16 gio unito al taglio visionario che il profilo di queste tre vite. sguardo, nell'affetto che rivolge ne sul funerale. È un archetipo fetti vigorosi, che dilagano sulla
incarna un male oscuro dell’ani- Se il problema in un libro di alla creature della sua fantasia. della gioventù americana il bel pagina senza timore di passare la
ma nella figura concreta, ingom- racconti (in questo caso poi Se è fantasia! Il calore emotivo Dan, una sorta di James Dean misura. Viene da pensare a un
minate da un sorriso di suora», brante e seduttiva di un ispido e tratti da due diverse raccolte della scrittura si sbilancia volen- che suscita ammirazione nel confronto con il sottotono della
in fuga dal ricordo del marito spinoso labrador. Il tutto attra- dello scrittore) è, per chi ne tieri nell'eccesso, che però ha mondo perbene e ricco dei fre- dimessa provincia americana di
che la depressione ha spento in verso una scrittura arguta e a parla, trovare un filo comune, una precisa necessità e rientra quentatori del club di golf della Carver, per scoprire che qui c'è,
un abbraccio mortale, accoglie tratti persino umoristica, condi- mi sembra che Gurganus risol- in una naturalezza stilistica: è re- città; e infine è granitico e prigio- al contrario, il mito amato sì, ma
invece come inquilino pagante ta da dialoghi di inusitata e sur- va tagliando il nodo nella ma- mota e quasi totemica la figura niero di se stesso l'eroe di guerra spietatamente raccontato e sve-
questo essere surreale, presen- reale scioltezza. niera più naturale: se un filo te- di Vesta Lotte Battle, da cui il gio- che vive il non sempre facile rein- lato, di un'altra America.
IV Scrittori italiani
Bianchini Tra Venezia e Torino,
DIALOGHI IN VERSI
MAURIZIO CUCCHI
un girotondo di amori ed equivoci

Se madamina
BRUNO GIOVANNI

Ecco René Char


QUARANTA TESIO

Non è facile reggersi Diciamolo subito.


in equilibrio sulla leggerezza Questo Scappare fortissimo,
non evaporando. A Luca appena pubblicato da Einau-

a modo mio Bianchini l’esercizio riesce


nuovamente (come non ri-
cordarne il febbrile esordio, si sente come di, non è nato per essere il ro-
manzo di un giorno. Non è un
ingegnoso montaggio di astu-
Instant love?) in Siamo solo zie narrative, di ideuzze sti-
«Due rive ci vogliono»: il poeta
Pretty Woman
amici. E’ un aquilone - la com- racchiate e di facili incanti
media lungo la linea Venezia- per palati contentabili, ma un
francese «reso» da Vittorio Sereni Torino - che non gigioneggia, romanzo che scava, spiazza,
ma sapientemente coglie offende e costringe a verifi-
questo e quel vento, visitan- che palombare, convertendo

C
har al primo contatto mi bara Colli per l'apparato critico). do calli e campielli e borghe- Luca Bianchini la menzogna in verità. In sin-
respingeva. Mi appariva Sono quarantasette traduzioni, i si anse sotto la Mole (e inchi- è nato tesi estrema è il giudizio che
lontanissimo da qualun- cui originali si trovano nell'archi- nandosi di fronte a un soffio a Torino si può fare dell'esordio narra-
que idea io avessi di poesia. In so- vio «Vittorio Sereni» della bibliote- di saudade). nel 1970 tivo (tutt'altro che «ubriaco»)
stanza non lo capivo». Così Vitto- ca comunale di Luino, dove il poeta Tra spezie goldoniane e Ha esordito di un quasi sessantenne di na-
rio Sereni in occasione del premio era nato nel 1913. lapilli scovati nell’officina nel 2003 scita alessandrina e di resi-
Monselice per la traduzione, nel Come sottolinea Mengaldo, uno F&L, Luca Bianchini cuce con denza torinese che risponde
1976, che gli veniva conferito per degli aspetti più notevoli di queste un mondo sempre a un pas- il romanzo al nome di Stefano Moretti.
la sua splendida traduzione da traduzioni è nella scelta del tradut- so eppur distante - qui l’acro- «Instant love» Il romanzo di una vita, a
Char, Ritorno Sopramonte. Di- tore di trasformarli in brevi compo- bazia - dalla macchietta, non In «Siamo prescindere dal fatto che
ceva anche: «Per altro verso la nimenti in versi. Forse Sereni voleva dalla maschera, ovvero l’ar- solo amici» scaturisca da esperienze re-
tensione che avvertivo in lui, [...] avvicinarsi di più alla pronuncia li- te di raccontare camuffata allestisce ali o inventate: in ogni caso
mi faceva soggezione e al tempo rica di quei testi in prosa proprio at- da «vanity fair». Nel bazar un girotondo mai accadute come vengo-
stesso mi sfidava». traverso l'uso del verso. Una doman- umano aggirandosi con aria di baci, no narrate. Non è però pleo-
Sereni, dunque, si era impe- da naturale che poi viene al lettore, divertita e consapevole (del- abbracci, nastico che nell'«Avverten-
gnato in una corpo a corpo con la e che si pone anche Mengaldo, ri- l’oliatissima trappola reality giocosi za dell'autore» Moretti invi-
poesia di Char: da un lato per me- guarda la scelta del traduttore di tesa a ciascuno di noi, il reali- amplessi, ti a scongiurare l'indebito
glio penetrarla e capirla, dall'al- escludere da Ritorno Sopramonte ty che umilia la realtà, l’au- sapidi equivoci esercizio di identità (tra io
tro, io credo, nella convinzione questi pezzi. Risulta difficile andare tenticità): così soppesando, che scrive e io che vive) da
che solo da ciò che è altro sia pos- oltre le più semplici supposizioni. saggiando, orientando, ele- cui un lettore maldestro -
sibile apprendere, veramente, Forse per ragioni di spazio. Ma sa- gantemente cozzando (fa- essendo sempre diffuso un
qualcosa di importante. In que- rebbe una ragione insufficiente. For- cendo cozzare), lestamente voyeurismo più curioso di
porgendo il fazzoletto che pettegolezzi che di idee - po-
asciughi la lacrima. che sarà donato, dommage, al- trebbe lasciarsi sedurre.
E’ una giostra di silhouet- la consorte). Un’altalena comi- Venire al merito è agevo-
te, Siamo soli amici. Luca ca e quindi malinconica che le perché la narrazione si tie-
Bianchini è come se scrives- subirà l’arrembaggio di Frida
(una femme de joie convinta «Scappare fortissimo»
«Siamo solo amici»: di assomigliare a Gesù, una
«Pretty Woman» di Laguna) e un uomo affetto
due portieri (di albergo Tamara-Tammy, cameriera da omosessualità
e di calcio) si piacciono al Tonga Bar, mise Lady Ga-
compulsiva, sulla
ga. Quale lei, quale gozzania-
così tanto da votarsi no «mistero senza fine bello» scia di Pasolini e Siti
Vittorio Sereni René Char all’altra metà del cielo infine folgorerà i nostri eroi,
p Luca Bianchini Giacomo-Jack e Rafael? ne a un'impalcatura essen-
sta avventura il lavoro di tradu- se perché Sereni non si sentiva sicu- se con le forbici. Allestito un p SIAMO SOLO AMICI Luca Bianchini è una frec- ziale. La vicenda si svolge in
zione è impareggiabile. Diventa rissimo dell'esito. O forse perché ap- salon, un cartamodello, di fi- p Mondadori cia rossa (rare le soste, le pau- un fine settimana ma imme-
un'officina aperta in cui ogni det- parivano come testi meno rilevanti gure e figurine, vi passeggia p pp. 284, € 19 se) tra piazza San Marco e il diatamente si espande nello
taglio assume un senso decisivo. rispetto a quelli scelti. Certo, oltre al- ariosamente, ritagliando i ca- Po, da via Della Rocca, una via spazio e nel tempo, sia per-
Ritorno Sopramonte (edito da le brevi prose aforistiche, questo ratteri, ora isolandoli ora me- canapè, alla precollina. Un mi- ché il presente arriva a tocca-
Mondadori nel '74 con un saggio nuovo libro ci dà modo di affrontare scolandoli, ora scrutandoli ne di omosessualità». Loro nuetto di caratteri. A ciascu- re - nel più evidente dispetto
di Starobinski) fu dunque una nella versione del poeta del Diario nell’intimo ora apparente- che nell’altra metà del cielo no il suo, va da sé. Chi non ha della cronologia - i molti anni
grande impresa, perché consentì di Algeria testi di Char di importan- mente dimenticandoli, affi- generosamente dondolano. dimenticato la donna della do- già vissuti, sia perché dal pie-
a chi non conosceva il francese di te complessità e risalto, come Tabel- dandoli al caso. Giacomo-Jack, giunto in La- menica si affeziona a Elena no centro di Torino, che è la
entrare nell'opera di uno dei pro- la di longevità o Quote. E dunque ci Un bricoleur di destini, guna dal proustiano Ritz, con- Barsanti, discendente - senza città dei ritorni irregolar-
tagonisti della poesia di Novecen- offre l'occasione per tornare anche a Bianchini. Un torinese che cierge all’«Abadessa», «servi- pretesa di esserne all’altezza - mente periodici, vengono im-
to con la migliore delle mediazio- Ritorno Sopramonte e considerare ama Torino, confessa, sbia- tore» di una madamina turi- per li rami di Anna Carla. In- barcate le stazioni più diver-
ni, quella di un altro grande. Ma nel loro insieme il lavoro del poeta, dendo il riserbo indigeno, ri- neisa. Rafael, anch’egli portie- torno a lei, una «Madame Bo- se in una vertiginosa lista di
anche perché, verosimilmente, la- di cui ricordo la bellissima poesia velando una disposizione al- re, ex numero uno, ma dietro vary con l’iPhone» (e poco im- città e di soggiorni.
sciò qualche non trascurabile resi- Traducevo Char: «A modo mio, l’entusiasmo che ne contagia i pali, Santos e Mirasol le porta se non ne ha contezza), Il protagonista coincide
duo anche nell'idea di poesia nel René Char / con i miei soli mezzi / su la pagina. Se solo saprà atte- squadre, perdutamente inna- ecco dipanarsi un ritratto con l'io narrante che è un uo-
suo farsi dello stesso Sereni. Il materiali vostri // Nel giorno che nuare la complicità con i suoi morato di Carmelinda, regi- «gourmant» di città: di inge- mo in preda al sentimento
quale, però, escluse dalla pubbli- splende di sopra la sera / gualcita la personaggi, potrà offrire na della telenovela. gnere (marito) fedigrafo in del suo declino («la storia di
cazione un pacchetto consistente sua soglia d'agonia. / O trepidando una prova di consistenza do- Un girotondo di baci, ab- messa domenicale, di tata una vita vista dalla fine»). Il
di traduzioni, ora in Due rive ci al seguito di quelle / falcate pulvero- cumentaria, poeticamente bracci, giocosi amplessi, sapi- multilingue in caffè da Mulas- suo nome è Giovanni Prati,
vogliono (Donzelli, p.140, € 14) lente / che una primavera dietro sé documentaria, sulla nostra di equivoci, taluni arcinoti, ma sano, di bignole in coiffuer... la sua professione è quella
con presentazione di Pier Vincen- sollevano. // Un'acqua corse, una Italia nel cuore frollata. vividissimi, di intatta freschez- Finale (a Venezia) in gra- del procacciatore di dati per
zo Mengaldo e grazie al lavoro fi- speranza / da berne tutto il verde / Siamo solo amici, no? Gia- za, come le torte in faccia sul maglie, ma è solo l’ultimo atto un'azienda multinazionale
lologico della curatrice Elisa Don- sotto la signoria dell'estate». como e Rafael, tutt’al più, a set di Stanlio e Ollio (il gioiello di un ballo in maschera, nevve- dell'aviation marketing, la
zelli (con la collaborazione di Bar- dialoghi@lastampa.it gemellarli, è «un’insinuazio- natalizio destinato all’amante ro Bianchini? sua condizione è quella di un
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SABATO 12 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA V

Dai Pra’ Le fatiche di una insegnante


precaria, uno spaccato di vite in classe

Cari studenti
MARGHERITA
OGGERO

Di scuola negli ultimi


due anni si è parlato e scritto
molto, e la conclusione quasi una-

p Stefano Moretti
p SCAPPARE FORTISSIMO
p Einaudi, pp. 441, € 24
nime di tanto dibattito è che sof-
fra di gravi malanni da curare
con sapienza e diligenza, se si
vuole che sopravviva in stato
provo a curarvi
con la poesia
non comatoso. Affronta l’argo-
mento il bel libro di Silvia Dai
NALDINI L’AFRICANO Pra' Quelli che però è lo stesso: un
Eros senza divieti piccolo romanzo quasi autobio-
grafico, non tanto perché la pro-
«Adolescenti riempivano i vicoli e
tendevano sorridenti agguati...».
tagonista ha lo stesso nome e età
Con Nico Naldini in Nordafrica. Il dell'autrice, ma perché solo chi
suo «Shahrazad ascoltami» ha fatto un'esperienza sul cam-
(l’ancora del mediterraneo, pp. po è in grado di raccontare credi-
108, € 13,50) è, attraverso la bilmente uno spaccato odierno
storia di un uomo scomparso e di di vita scolastica.
un manoscritto ritrovato, un La protagonista Silvia - lau-
omaggio all’erotismo che non rea in lettere a pieni voti, dotto-
impone divieti né suscita
rato di ricerca con borsa vinto a
scandali, come sfolgora lungo la
costa nord. Poeta, biografo di
venticinque anni, due anni di
Comisso e di Pasolini (suo studi all'estero, due lingue stra-
cugino), Naldini rievoca «incontri niere scritte e parlate, varie pub-
teneri e segreti», rivendica il blicazioni, proprio come l'autri-
«libero arbitrio nell’uso del ce - poco dopo la trentina fa la
proprio corpo».
Un dipinto di Henry Scott Tuke Al romanzo diario
si affianca la guida
Moretti Esordio di un antimoralista beffardo: «Il cinema va a scuola»
Una scena dal film «Ultimi della classe»
dai Trenta ad oggi
una desolazione vera, che disturba e coinvolge attraverso 200 film
sua prima esperienza da inse-

Quando le prede gnante precaria in un istituto


professionale a Ostia Nord. E'
animata da entusiasmo, buone
intenzioni, fiducia nell'importan-
za e utilità del suo lavoro, ma

sono i ragazzini
per fortuna nutre dubbi su se
stessa, sulle sue convinzioni e so-
prattutto è dotata di un'intelli-
genza lucida che le permette di
non aderire acriticamente a nes- p Silvia Dai Pra' p Giampiero Frasca
suna ideologia preconfezionata. p QUELLI CHE PERÒ È LO STESSO p IL CINEMA VA A SCUOLA
uomo affetto da omosessuali- via non aliena da momenti di figure ritratte con sottigliezza Neppure a quelle consolatorie p Laterza p Le Mani
tà compulsiva, e noi lo incon- attonita perfezione, che bale- ironica e satirica, da antimora- di un progressismo che crede p pp. 162, € 10 p pp. 252, € 15
triamo nel punto in cui sta per nano attraverso ben corporali lista beffardo, o una bella anto- nelle sorti magnifiche e chiude
avviare un'ennesima svolta epifanie del sacro. logia di resoconti di città lonta- gli occhi di fronte alla realtà. In-
professionale. Giovanni Prati è un uomo ne dagli stereotipi turistici. E somma, Silvia è priva di ogni ti- del serale. Fascistelli omofobi e Sempre sull'argomento, ma
Pagina dopo pagina, il ro- che non riesce a essere norma- infine una galleria di personag- po di corazza, di lancia e di scu- arroganti, cresciuti a tivù, riviste da un punto di vista particolare, è
manzo diventa la storia di una le, che convive con i suoi gatti gi memorabili: il padrone dell' do per difendersi nella mischia di gossip e stadio i primi, convin- Il cinema va a scuola, un saggio
personalità sgradevole, ma an- (di Minna il «vedovo allegro», azienda (con la madre soprav- in cui è piombata. ti che insegnare non sia un lavo- ben documentato di Giampiero
che della verità che va oltre la di Jirka e di Orazio il compa- vissuta ad Auschwitz), la signo- Nella mischia ci sono gli inse- ro e che la promozione sia un di- Frasca, in cui il mondo della scuo-
sua auto-rappresentazione. gno amorevole), che fiuta i ra- ra «Teocon», l'amica (o ex-ami- gnanti di lungo corso, stanchi e ritto i secondi. la è visto attraverso 200 film di va-
Una verità che sta nelle crepe gazzini e insegue le sue prede ca) Susanna («Suor Algida»), rassegnati, o prigionieri di opi- E Silvia che fa? Prova a impor- ri Paesi, perlopiù occidentali, da
e nei dissidi della carne e del in luoghi deputati e non, che di- l'amico David Morgan, i nume- nioni granitiche, o cinicamente si a classi riluttanti e sfottenti, si Zero in condotta (1933) a La classe
cuore, nei rimorsi senza indul- sprezza «i valori condivisi», rosi compagni di una notte o di attenti solo al proprio particula- sforza di capire le ragioni di males- (2008), Il nastro bianco e Precious
genza, nella disarmata neces- che è brutto, che è appassito, più notti, la sinfonia dei tanti re, o buonisti per sfinimento: co- seri e disinteresse, soprattutto (entrambi 2009). Più che un cata-
sità di confessare un'angoscia che sente «il puzzo dell'età», addii, gli struggimenti della bel- me Marta, intransigente sessan- cerca di liberare i suoi allievi dai logo, il libro è una guida analitica
senza remissione («una vita che ama ballare sull'orlo del ba- lezza furtiva, gli inguini lanci- tottina in ritardo; come l'inse- pregiudizi con lo strumento della di situazioni ricorrenti (violenza,
senza niente»), la fatica di vi- ratro, che insegue la memoria nanti, la nostalgia dei dettagli. gnante di sostegno sempre per- poesia. In mezzo alle prevalenti de- repressione, recupero, innovazio-
vere che si fa strada tra le infi- del grande e impossibile amore Il tutto all'insegna di una scrit- donista; come Olimpia, pelliccia lusioni, intravede forse un barlu- ne didattica), figure fondamentali
nite prestazioni, le prodezze per un ragazzo di nome Manu. tura da journal, che tiene un leopardata, suv, e contempora- me di speranza, ma ne esce, a fine (studenti, insegnanti, dirigenti, bi-
sessuali, le bottiglie bevute, le Un antieroe che tramuta la passo desultorio, aritmico, neamente responsabile di un anno, con lo spirito ammaccato. delli, genitori), di luoghi (aula, cor-
pastiglie ingurgitate, le notti sgradevolezza, la solitudine, il esplicito, inclusivo. progetto sull'ecologia; come l'as- Il lettore, invece, a chiusura di tile, servizi igienici, sala insegnan-
brave, gli eccessi, i festini, gli senso del vuoto e del nulla in Sulla scia di Pasolini e Siti, senteista cronico a causa degli libro, rinfrancato per l'asciutto ri- ti) e di modalità educative (cattivi
incubi, i successi, i viaggi con- una specie di non cercato ri- Scappare fortissimo si candida a impegni privati di lavoro. gore e la scorrevolezza della sto- e buoni maestri). Uno strumento
tinui, ma anche la desolata scatto, mostrando la faccia in- sfidare la coscienza pigra dei Ci sono soprattutto loro, gli ria, per l'assenza di lenocini stilisti- di lavoro che aggiunge un interes-
consapevolezza di una traiet- versa e irridente della vita. lettori che non amano essere allievi: adolescenti sui quindici ci, e per la speranza che di inse- sante contributo di conoscenze al
toria senza comando, e tutta- Con lui, un'estrosa serie di disturbati. anni nel corso diurno, e adulti gnanti così ce ne siano tanti. dibattito in corso.

Da scrittori a giornalisti
MIRELLA SERRI no Barca, responsabile del-
l’Unità, che lo aveva messo al-
la porta per aver descritto
p Segue da pag. I
Franco Ferri, direttore del-
l’Istituto Gramsci, fiore all'oc-
quanto gli erano state versa- deva dai treni «barcollante di di azione delle sue provocazio- Montale era solito sostene- vano agli intellettuali «di non chiello del Pci, come un perdi-
te dal Corriere della Sera per stanchezza» per conto dei ni e delle battaglie politiche ma re che «il giornalismo sta alla tacere e di dire la verità». giorno sempre impegnato a
un solo pezzo 5 mila lire, suoi emissari di carta. Però ri- anche (come sosteneva il con- letteratura come la riproduzio- Pasolini che pure tante giocare a biliardo.
l’equivalente di quasi 20 mila badiva che suoi mandanti temporaneo Francesco Save- ne sta all’amore». Però poi energie impiegò in quel di- Persino per Calvino, che
euro, subì una specie di trau- «erano i giornali di destra - rio Nitti) di «imporre la sua quando si trattò di ostacolare scusso «secondo mestiere», tanto si dedicò al giornalismo,
ma. E non era a conoscenza che pagavano - e di sinistra o opera». E lo stesso si potrebbe l’approdo di Testori come col- al contrario, riteneva che le questo amore fu controverso.
che l’Immaginifico poteva di piccola sinistra che elargi- dire persino di un narratore laboratore al Corriere si impe- corazzate di carta e i loro di- Nel 1960 mandò addirittura al
pure contare sull’appoggio vano pochi spiccioli». Guido agli antipodi, lo schivo Landol- gnò con tutte le sue forze. Le rettori spesso limitassero le li- macero le bozze di un suo re-
di Luigi Albertini, direttore Piovene, commentando la di- ragioni dell’opposizione? Non bertà. Ecco come si rivolgeva portage sugli Stati Uniti per-
del Corriere, per difenderlo sponibilità degli scrittori ver- Flaiano definiva erano letterarie, spiega nel a Piero Ottone al timone del ché non lo convinceva e teme-
dagli assalti dei debitori e so quest’attività «minore», so- suo saggio Serafini riprenden- Corriere: «Direttore con che va potesse sollecitare diffiden-
delle amanti avidi di soldi. steneva che era conseguenza i giornalisti «cuochi do una testimonianza dello animo hai la spudoratezza ze e resistenze. Ma alla fine lui
Don Benedetto Croce, in- della «povertà». Tommaso della realtà», ma anche stesso Testori, ma originate di... parlare di libertà di stam- stesso riconosceva che il bi-
vece, si dichiarava scoccia- Landolfi concordava e il gior- dall’idiosincrasia del poeta pa, quando ne fai mercimo- strattato mestiere nasconde-
to dalle sue collaborazioni nalismo lo chiamava «lettera- lui trafficava volentieri per la non dissimulata omoses- nio... Sei una triviale e laida va in sé una fatale attrazione,
ancorché redditizie perché tura alimentare» anche se gli con pentole e fornelli sualità del narratore. puttana». Però circa un anno era il vivificante rapporto con
spesso sollecitavano polemi- forniva i quattrini che lui A volte però gli scrittori si dopo affidava i suoi scritti più la vita di tutti giorni. Forse
che e lui non amava rispon- sperperava al tavolo verde, la fi: quando il direttore del Cor- riconoscono una vera e pro- corsari proprio a Ottone che proprio per questo anche oggi
dere a quei «mediocri dissi- sua ossessione. riere della sera, Mario Missiroli, pria passione per questa arte li pubblicava in prima pagina. va per la maggiore.
denti» dei suoi lettori. Anna Eppure, nonostante il lato cominciò a cestinargli gli arti- di seconda scelta: Goffredo Pa- Ugualmente accanito con- Flaiano analogamente so-
Maria Ortese si autoraffigu- economico abbia sempre avuto coli, s’indignò: «Me ne stavo in rise, straordinario reporter di tro chi dirigeva l'orchestra steneva: «I giornalisti? Chi ci
rava come vittima sacrifica- la sua parte, ben altre sono le pace sobrio e pudico Ella mi guerra, sosteneva: «Viaggiare era l’anarchico Bianciardi: salverà da questi cuochi della
le sull’altare dell’indegno molle che spingono alle collabo- scovò e mi indusse ad accetta- o è transfert o non è niente»; Aristerco, così ribattezzava realtà?». Dimenticando però
mestiere: con il suo taccui- razioni. Per D’Annunzio c’era il re. Ora sembra, assurdamente Alberto Moravia fidava in quei Aristarco a capo di Cinema che anche lui trafficava con
no in borsetta saliva e scen- desiderio di ampliare il raggio che nulla Le stia bene». cani da guardia che consenti- nuovo e sfidava a duello Lucia- pentole e fornelli.
VI Personaggi e storie
Nifo Un trattato cinquecentesco
sul modo di comportarsi a Corte

Siate affabili
GIOVANNI
BOGLIOLO

Torna, dopo che la


precedente traduzione italia-
na era finita nei Remainder's

(non servili) e poi diventata irreperibile, il


Port-Royal di Sainte-Beuve.
E torna con tutti gli onori,
magistralmente curato da

con il Sovrano Mario Richter, tradotto da


un'affiatata équipe di studio-
se, impreziosito dalle illustra-
zioni scelte da Carlo Carena
e presentato nella elegante
GUIDO to a chi qui scrive, non produce veste dei «Millenni» einau-
DAVICO BONINO
particolari coinvolgimenti esteti- diani. È un evento, per alme-
Ignoto ai più al di fuo- ci (né forse l’autore li avrebbe no tre buone ragioni. La pri-
ri della ristretta cerchia degli pretesi) quanto una serie di ma, che da sola sarebbe suffi-
specialisti, Agostino Nifo, cam- provvide riflessioni. ciente, è che si tratta di un
pano (era nato nel 1469 a Sessa La prima (degna forse del si- capolavoro assoluto, di un'
Aurunca, in quel di Caserta), gnor de la Palisse) è che se un opera che, per la concezione
fu uno dei più fecondi filosofi professore universitario, da due ardimentosa, la vastità della
aristotelici tra Quattro e Cin- anni (come si direbbe oggi) in documentazione, la ricchez-
quecento in Italia. Dalla catte- pensione - l’opera è compiuta ed za dei dettagli, la lucidità e la
dra di svariate università (Pa- edita, come s’è scritto, nel ’34 - coerenza della visione, la vi-
dova, Napoli, Salerno, Roma e sente il bisogno di dire la sua sul vacità e la finezza della scrit-
Pisa) commentò a più riprese comportamento dell’ospite-gen- tura, non ha riscontri nella
lo Stagirita e scrisse trattati di tiluomo in una delle grandi corti letteratura storico-critica.
astrologia, medicina, filosofia italiane, ciò sta a significare che L'assunto, che Sainte-
morale, estetica, concedendosi il convivere con un Grande Si- Beuve concepisce nel pieno
qualche incursione anche nel gnore dell’epoca non era soltan- di una crisi religiosa e sotto
pensiero politico: un suo De re- to un problema comportamenta- l'influsso di Lamennais, è
gnandi peritia, dedicato a Carlo le, ma ormai decisamente mora- grandioso: restituire e com-
V, è un non felice esempio di le e politico. prendere la spiritualità del
antimachiavellismo. Un altro Castiglione, dall’alto d’una Gran Secolo della cultura e
grande del tempo, papa Leone superiore personalità intellet- della civiltà francesi rico-
X, gli aveva concesso il cavalie- tuale, lo aveva fatto comprende- struendo i cento anni della
rato e la facoltà di aggiungere re già sei anni prima (le due edi- storia dell'abbazia di Port-
al proprio il cognome dei Medi- zioni, Maurizio e Giunti, sono del Royal des Champs che van-
ci per aver attaccato il manto- ’28), con l’espediente di un accat- no dal 1609, l'anno in cui la
vano Pietro Pomponazzi, filo- tivante autobiografismo (aveva sedicenne badessa Angéli-
sofo d’altra mole e statura, che vissuto alla corte dei Montefel- que Arnauld, col gesto cla- Immagini dal sito «www.port-royal-des-champs.eu»: una veduta dell’abbazia, il chiostro, il coro della chiesa
nel De immortalitate animae tro ad Urbino dal 1504 al 1513, moroso di lasciare i genitori
(1516) aveva sostenuto l’impos- ambientandovi il dialogo nel in visita al di là dello sportel-
sibilità di dimostrare l’immor- 1506); Nifo, da scrupoloso docen- lino del parlatorio, afferma il
Sainte-Beuve L’ eresia giansenista nel segno di Pasca
L’ abbazia benedettina vent’anni per scrivere un capolavoro della letteratura s
dal 1609 al 1709

L’oro di Port-
quando Luigi XIV
la fece radere al suolo
obbedendo al Papa
ritorno all'austera disciplina
cistercense delle origini, al
1709, quando Luigi XIV, in
p Agostino Nifo
esecuzione di una bolla papa-
p LA FILOSOFIA NELLA CORTE le, fa radere al suolo l'abba-
p a cura di Ennio De Bellis zia e avvia verso altri mona- lità che gli consente di «studia- pedagogisti e linguisti che volgente della sua narrazione
p Bompiani, pp. 784, € 28 steri le restanti quindici suo- re ed esporre la grandezza e la l'hanno animata, gli Arnauld, i esplicativa, Sainte-Beuve spa-
Ritratto di Agostino Nifo
re e sette converse accusate follia cristiana, senza dimi- Saint-Cyran, i Nicole, i Saci e zia anche su terreni culturali
di fomentare l'eresia gianse- nuirla e senza condividerla in gli altri meno illustri «solita- prossimi e remoti, Fénelon e il
talità dell’anima in base ai prin- te, si congeda (per così dire) dai nista. Per realizzare questo nulla», ma anche di apparire, ri», su quelle degli scrittori - suo antagonista Bossuet, il car-
cipi d’Aristotele (fu Giovanni suoi allievi di ben quattro diversi immane progetto si docu- con tutte le sfumature che l'os- Pascal e Racine soprattutto - tesiano Malebranche e l'«ateo
Gentile a ripubblicarne lo scrit- atenei (ma in due insegnò a due menta con rigore e minuzia simoro comporta, «uno scetti- che ne hanno condiviso lo spi- virtuoso» Bayle, i drammatur-
to nel 1925). riprese), ammonendoli - quasi a (per il corso di lezioni che tie- co credente». rito e sulle personalità che, re- ghi Corneille e Rotrou, i mora-
Del Nifo quel benemerito di- livello pratico - a mantenere un ne a Losanna nel 1837-38 e Anche per questo dalla spe- standone più o meno estranee, listi laici La Bruyère e Mada-
vulgatore del pensiero occiden- certo ben programmato conte- che costituisce la prima ste- cola limitata dell'abbazia bene- vi hanno avuto un peso deter- me de Sablé spingendosi fino
tale che è il filosofo Giovanni gno se vogliono (sembra un gio- sura della ricerca si porta dettina riesce a gettare uno minante come san Francesco allo scettico Molière. Quello
Reale (editore egregio di De- co di parole, ma non lo è) «man- dietro un bagaglio di seicen- sguardo straordinariamente di Sales o ne hanno subito il fa- che dipinge nel corso di lunghi
mocrito, Diogene Laerzio, Epit- tenersi» (una vita, e con una buo- to volumi) e, superata l'inizia- rivelatore non solo sul fermen- scino, come il principe di Conti anni (il primo volume esce nel
teto, Parmenide e di tutto Pla- na rendita). le e momentanea empatia, si to di spiritualità che si è svilup- e Madame de Sévigné. Con sa- 1840, l'ultimo nel '59, ma la ste-
tone) ha ora incluso nell’omoni- Ecco perché li esorta all’affa- assesta in un atteggiamento pato alla sua ombra, sulle figu- gaci accorgimenti retorici e sura completa e definitiva dell'
ma collana La filosofia nella cor- bilità e all’urbanità. Non siate di programmatica imparzia- re di religiose, teologi, filosofi, sempre seguendo la spirale av- opera è 1867) è un grande af-
te, per l’appunto, del Nifo: che (sto ovviamente parafrasando il
è il suo trattato De re aulica, Sessuano) né scontrosi né adula-
edito nel 1534 e tradotto con va- tori: ma nel dialogo diretto parla-
rie libertà ventisei anni dopo te al vostro Signore col dovuto enfasi che la cultura oc-
da Francesco Baldelli.
Ma nell’edizione Bompiani
la traduzione cinquecentesca
garbo, così da indurlo a ricono-
scere i propri errori e a rimetter-
si sulla retta via; nel dialogo col-
L’ cidentale pone sempre
di più sul sentimento co-
me criterio dirimente per le scel-
LONTANO E VICINO
ENZO BIANCHI
è ripresa in appendice, mentre lettivo siate urbani, cioè arguti te decisive nella vita quotidia-
la nuova versione è di Ennio medianamente , non eccedete in na - svuotandole così di ogni di-
De Bellis, a cui dobbiamo, oltre
a note e apparati, una cosiddet-
ta «monografia introduttiva»
astrattezze intellettuali né in
buffonerie volgari.
E le donne? Risponde per noi
mensione di durata e rendendo-
le incessantemente reversibili -
rischia ormai di degenerare in
Lungo i sentieri
di centotrenta pagine a stam-
pa, ricca di ogni possibile infor-
mazione utile a una migliore
comprensione del testo.
il De Bellis: ad esse Nifo «consi-
glia la mitezza, che è la virtù di
plaudire il bene e di opporsi con
il dovuto garbo al male, senza es-
una dittatura dell'emozione.
L'assecondare la momenta-
nea soddisfazione personale,
l'andare «dove porta il cuore»,
biblici del cuore
Il quale incuriosisce soprat- sere moleste all’interlocutore». il mito del realizzare se stessi
tutto per l’accostamento al Li- Sembrerebbero dei suggeri- viene scisso dalla sua dimensio- «Che cos’è l’uomo»: il viaggio di Ravasi
bro del Cortegiano del nostro
Baldassarre Castiglione, di cui
menti di puro buon senso: ma su
un punto non possiamo che ap-
ne di profondità: conoscere se
stessi è cosa ben diversa dal fa-
in dialogo con pensatori di ogni tempo
una dozzina d’anni orsono Wal- plaudire al Nifo: là dove ritiene re quello che «si sente» di voler
ter Barberis ci fornì un’eccel- «assolutamente pericoloso», fare in un determinato momen- natura e qualità dell'essere uma- flessioni più complesse e artico-
lente edizione presso Einaudi. per citare le parole del suo mo- to. La conoscenza di sé non è no e per collocare se stessi in una late. Che cos'è l'uomo. Senti-
Parlo d’accostamento, giacché derno curatore, «che il principe accondiscendenza alle sensa- dimensione di verità, di piena menti e legami umani nella
ogni giudizio comparativo è im- si circondi solo di adsentatores, zioni, richiede invece ascesi, vi- appartenenza alla fragile e me- bibbia (San Paolo, pp. 152,
possibile e sarebbe oltretutto in quanto ciò determina la rovi- ta interiore, rinunce, lavorio ravigliosa condizione umana. € 16) è un appassionante viag-
ingiusto: Il Cortegiano è un dia- na degli Stati, perché la mancan- quotidiano per cesellare la pro- L'ultimo saggio del card. gio lungo due piste complemen-
logo, è scritto in un italiano di za di critica porta il sovrano a pria personalità in un dialogo Gianfraco Ravasi viene in aiuto tari: la prima prende avvio dal
superiore eleganza, ed è - co- sentirsi onnipotente e a perpe- fecondo con gli altri e con la a questa ricerca, con la consueta «cuore» nella ricchezza del suo
me ogni italianista ben sa - un trare ingiustizie presso il popo- propria storia. competenza e con l'ormai nota significato biblico per adden-
capolavoro; il De re aulica è un lo». Siate sinceri: non state pen- Interrogarsi su «sentimenti ma sempre stupefacente capaci- trarsi in quelle sensazioni - la
trattato, è scritto in latino e, a sando anche voi a qualcosa che e legami umani» è allora que- tà di tradurre in un linguaggio mitezza e la paura, la festa e la
leggerlo difilato, com’è accadu- ci minaccia da vicino? stione decisiva per discernere piano e accattivante anche le ri- sofferenza - che si tramutano in Il cardinale Gianfranco Ravasi
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SABATO 12 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA VII

Rebora L’itinerario umano e poetico


del rosminiano, attraverso le lettere

Sia clemente
ve che l'hanno preceduta e ai LORENZO
MONDO
grandi saggi critici che l'ac-
compagnano e la seguiranno. Si è conclusa, con
Di questi ha la perspicuità, la l’uscita del terzo volume, che
profondità e la dottrina; di si intitola Il ritorno alla poesia,

p
p
Sainte-Beuve
PORT-ROYAL
quelle la sensibilità e l'elegan-
za formale. E a dare coerenza
di stile e duttilità di toni a un'
opera tanto ricca e vasta è la
la pubblicazione dell’Epistola-
rio Clemente Rebora. Una im-
presa di gran lena e utilissi-
ma agli studiosi (mentre sa-
il gran grido
dell’Eterno
p a cura di Mario Richter tensione dell'oralità, forse re- rebbe opportuna, a seguire,
p Einaudi taggio delle originarie confe- una scelta delle lettere più si-
p 2 volumi, pp. CVI - 2098, € 150
renze losannesi, ma scelta gnificative per consentire a
espressiva capace di coinvol- tutti una più abbandonata let-
gere il lettore, quasi fosse un tura). Non possiamo fare a
ascoltatore incantato, nell'ese- meno di richiamare alla me-
gesi argomentativa più rigoro- moria, nel chiudersi della pa-
sa, nella documentata rievoca- rabola, i tratti salienti di una
zione narrativa e in pagine di affascinante vicenda poetica
grande suggestione inventiva, ed esistenziale.
come quelle del funerale im- Avevamo già registrato,
maginario di Montaigne e del- nelle lettere, il rapporto affet-
la conversazione impossibile tuosissimo con i familiari, in
tra Molière e Pascal. primo luogo il padre, che lo
È il «parlato» che tanto di- educò a una severa moralità
sturbava Proust e che, come d’impronta laica e mazzinia-
aggravante del metodo biogra- na; ma anche la frequentazio-
fico, gli ha fatto emettere la se- ne di intellettuali come Prez-
vera condanna del Contro Sain- zolini, suo primo editore, e
Sainte-Beuve te-Beuve. Una condanna acriti- Antonio Banfi, che acuì i suoi
camente accettata e subito interessi filosofici; oltre al-
passata in giudicato, contro la l’amicizia per Sibilla Aleramo
e alla «passione folle» per la
Crogiuolo di spiritualità pianista russa Lydia Natus,
ispiratrice delle sue traduzio-
con teologi, filosofi, ni da Andreev, Tolstoj, Gogol.
pedagogisti, linguisti, Traspariva inoltre la dura ap-
plicazione che, nelle strettoie
un lungo percorso della povertà e dell’insegna-
da Montaigne a Voltaire mento alle scuole tecniche, lo
portò a comporre i Frammen-
Blaise Pascal quale ora anche in Italia (in ti lirici, ottenendo un pieno ri-
Germania e in Francia ha già conoscimento soltanto da Gio-
provveduto l'illuminante anali- vanni Boine, anima fraterna.
si di Wolf Lepenies che colloca Ma l’episodio centrale nel
Sainte-Beuve sulla soglia della primo tempo della sua esi-
al e Racine che improntò la Francia del ’600: modernità) si potrà finalmen-
te interporre appello. E questo Il terzo e ultimo atto
storico-critica, ora in un’edizione magistrale è il secondo grande merito. Clemente Rebora in un ritratto di Michele Cascella, 1919
Il terzo sta invece nella dell’epistolario,

-Royal
scommessa che questa impe- gli anni fra il 1945 esprimere se non ci è donata:
gnativa impresa editoriale “Io mi son un, che quando
rappresenta: Port-Royal ap- e il 1957, tra Rovereto, Amore spira...”».
partiene all'infelice schiera Stresa, la Val Susa La sua vita si svolge tra Ro-
dei libri molto citati e pochissi- vereto e Stresa, ma tra il 1948
mo letti. Ha avuto qualche let- stenza fu la Grande Guerra, e il 1953 soggiorna ogni anno,
tore entusiasta, come Gide o, alla quale partecipò come ser- di luglio e agosto, alla Sacra di
da noi, Bo e Contini, ma i più si gente di fanteria. Al fronte eb- San Michele, il convento-forti-
sono limitati a relegarlo, tal- be modo di sperimentare l’im- lizio che domina la Valle di Su-
volta senza neppure occasio- preparazione degli ufficiali e sa. E’ un sacro monte che sem-
fresco del XVII secolo che ne temporaneità degli Chateau- nali verifiche, nel limbo dei ca- la nativa generosità della bra compendiare emblemati-
mette in primo piano l'anima briand e dei Lamartine. D'al- polavori meritevoli di gratuito «bassa» truppa mandata al camente le vette con le quali si
giansenista e cartesiana senza tronde Port-Royal, malgrado il rispetto. Era così già ai tempi macello. Confida ai familiari, p Clemente Rebora cimentò fisicamente negli anni
mortificare o nascondere i fer- suo assunto orgogliosamente di Sainte-Beuve che racconta in un crescendo di orrore, che p EPISTOLARIO giovanili e che nelle poesie si
menti barocchi, la casistica ge- inattuale, è a pieno titolo un' dell'impressione che avevano, «l’enorme rantolo di centina- p Vol.3 1945-1957 contrappongono alle «schiave
suita, le tentazioni mondane, opera del suo tempo: si collo- lui e il liberale dottrinario ia di cannoni squarcia un inno p Il ritorno alla poesia pianure», alla città mefitica e
p a cura di Carmelo Giovannini
le tensioni politiche, la dinami- ca, come sottolinea Richter, Royer-Collard, di essere gli alla brutalità». Quanto a lui, p Edizioni Dehoniane
corrotta. La Sacra viene defini-
ca centripeta e normalizzatri- «alla confluenza di due prece- unici due al mondo ad appas- si sente «come un ugolino p pp. 623, € 52 ta via via «culmine vertiginosa-
ce dell' assolutismo. denti storico-letterari della sionarsi ancora a quel tema anonimo, fra lezzo di vivi e p Terzo e ultimo volume. Il primo, mente santo», «ardimento
Con la stessa naturalezza e cultura romantica francese», inattuale. Oggi però c'è chi su morti, imbestiato e paralizza- «L’anima del poeta» copre gli an- inaudito di Fede», «sopranna-
altrettanta efficacia dimostra- Il genio del Cristianesimo di un blog si domanda: «Se Sain- to per la colpa e la pietà, e l’or- ni 1893 - 1928; il secondo, «La turale nido d’aquile» che l’ar-
tiva il critico si concede illumi- Chateaubriand e Notre-Dame te-Beuve ci ha messo vent'an- rendezza degli uomini». La svolta rosminiana» va dal 1929
nanti escursioni oltre i confini de Paris di Victor Hugo ed è in ni a scrivere Port-Royal, cosa sua guerra finisce quando, se- al 1944. Attraverso le lettere,
«Veicolo dell’invisibile
del secolo, sia a monte, verso piena e totale sintonia di svi- vuoi mai che sia mettercene polto da una frana in seguito un ritratto umano e critico del
Montaigne, che a valle, verso luppo rispetto alle opere poeti- uno o due a leggerlo?». C'è da a un’esplosione, ne riporta un sacerdote poeta nel visibile»: rinasce
Voltaire, fino a lambire la con- che e narrative di Sainte-Beu- sperare che non resti solo. trauma nervoso che lo conse- la vocazione lirica
gna all’ospedale e al congedo.
Ma lo ferisce irrimediabil- prendervi gli ordini sacerdota- per rispecchiarsi
mente nell’anima la notizia li. Mentre la critica va scopren- nella fede religiosa
atteggiamenti e comportamenti di filosofi e pensatori di ogni che sono morti i suoi compa- do il vigore del suo pietroso
quotidiani. Il secondo itinerario tempo. Uomo di profonda cultu- gni più cari, «che mi cercava- espressionismo (l’aggettivo ap- cangelo San Michele protegge
è invece, per così dire, «pittori- ra e di dialogo franco e cordiale, no come la luce. Ne son stato partiene a Boine), la sua arro- dai turbini avversi. E’ un susse-
co». Tratteggia come in un di- il cardinal Ravasi riesce a dire a strangolato». ventata testimonianza stilisti- guirsi, nelle lettere, di clausole
pinto i diversi volti che assume voce alta quanto ciascuno di noi, Si rafforza allora in lui l’im- ca e morale, Rebora rinuncia al- estatiche che compongono in
l'amore quando si rende visibile se è onesto con se stesso, ricono- perioso dovere di «una bontà la poesia, in rigorosa obbedien- sua lode una sorta di litania,
e palpabile: l'amicizia, l'amore sce come vero per sé e per gli al- costruttiva». Consente con il za alla sua ascetica vocazione. mistica e poetica. Nonostante
sponsale e la sua dilatazione nel- tri, come cifra della propria e al- fratello Piero secondo cui Sono anni di dedizione assoluta le ripulse, in Rebora qualcosa
la famiglia, fino alla vecchiaia trui condizione umana. «Nietzsche è impazzito per- ai compiti pastorali, svolti nella sta germinando, che si direb-
Le essenziali illustrazioni di chè ha sentito che la Verità luce di una inesausta opera di be propiziato dall’elevazione
La necessità di andare Alessandro Nastasio contribui- della Vita è amare gli uomini, carità, di soccorso alle infermi- della Sacra.
scono a rendere ancor più scorre- ma non ha potuto credervi». tà del corpo e dello spirito. Lassù concluderà un compo-
p Gianfranco Ravasi oltre la dittatura vole il discorso e ci riconducono Le lettere dal fronte costitui- Ne è documento flagrante nimento per il centenario di Ro-
p CHE COS'È L'UOMO. Sentimen-
ti e legami umani nella bibbia
dell’emozione: come a quel versetto del salmo 8 che scono il retroterra, non solo questo terzo volume di lettere smini, Il gran grido, che apre la
l'autore ha voluto porre come ti- emotivo, delle bellissime poe- che lo accompagna fino alle so- stagione più feconda e intensa
p San Paolo, pp. 152, € 16 fare della nostra tolo e incipit del libro: «Che cos'è sie di guerra, tra cui spicca glie della morte, avvenuta nel della sua poesia religiosa, dai
vita un’opera d’arte l'uomo perché ti ricordi di lui? l’ineguagliabile Viatico. Ave- 1957, settantaduenne, dopo Canti dell’infermità al Curri-
Che cos'è il figlio dell'uomo per- vano visto bene i medici che lunghe sofferenze. Ma la poe- culum vitae. Non a caso accetta
LA BIBBIA ALLA RADIO concepita come «corona di glo- ché di lui ti prenda cura?». lo ebbero in cura all’ospedale sia, abbandonata dopo la con- di intrattenersi sulle sue poesie
Compie un anno «Leggere la ria» posta sulla vita intera. È domanda che non smette psichiatrico, quando senten- versione e appena risarcita da di prima, di assecondare una
Bibbia» a Radio Tre. Domani (h. Il filo rosso che consente all' di abitare il nostro cuore, do- ziarono che aveva «la mania qualche testo devozionale, tor- edizione «generale» dei suoi
9,30-11), una puntata speciale di autore di queste pagine, così manda cui nessuno di noi riusci- dell’eterno». na a urgere nell’animo di Rebo- versi apprestata da amici ed
Uomini e Profeti, a cura di dense e al contempo lievi, di non rà mai a dare una risposta pie- Rebora è avviato ormai ra, che pure sembra volersene estimatori. La poesia, permea-
Gabriella C aramore, farà il punto cadere nel trabocchetto delle na e definitiva, eppure domanda sulla strada che, dopo avere schermire: «...è vero ch’io tor- ta in tutto il suo svolgimento da
su questa lettura sistematica e
rifletterà in particolare sul
emozioni fine a se stesse è il pen- che percepiamo chiaramente co- tentato varie esperienze mi- no a sentirla -scrive al fratello un brividente senso dell’attesa,
«Sangue di Dio. Religioni e siero biblico: la sapienza di Isra- me decisiva per il nostro vivere stiche, lo porterà a convertir- Piero - e convengo con te ri- rinasce per rispecchiarsi nella
violenza» (con Stefano Levi Della ele, le parole di Gesù, gli insegna- quotidiano e per trasformare i si alla religione cattolica. Fi- guardo alla sua efficacia sulla fede religiosa: in una vita che,
Torre, Benedetto Carucci Viterbi, menti apostolici costituiscono nostri sentimenti di un attimo in no a entrare nell’Istituto della vita interiore, quasi veicolo vicina a spegnersi, sembra pro-
Maria Cristina Bartolomei, Enzo l'ossatura di un ragionamento legami duraturi, per fare della Carità, la congregazione fon- dell’invisibile nel visibile (...) porsi sotto il segno di una esem-
Bianchi, Alberto Ventura). che si arricchisce dei contributi nostra vita un'opera d'arte. data da Antonio Rosmini, e a ma è pur vero che non si può plare compiutezza.
VIII Idee, oltre San Valentino
Borgna Scoprire anche il nucleo positivo del restare soli:
una riflessione per ritrovare, curare e rinnovare se stessi
AUGUSTO sto suo impegno sono molteplici,

Si muore soli. Lo sap-


piamo tutti, anche se facciamo
finta di niente. E morire soli
ROMANO

La solitudine e tanto più importanti in quanto


vanno in controtendenza rispet-
to all’attuale asfissiante propen-
sione a ricondurre ogni sapere a

è il farmaco
vuol dire anzitutto che l’espe- una tecnica.
rienza della morte non può es- Anzitutto Borgna, che pure è
sere condivisa, ma anche che psichiatra, mostra persuasiva-
improvvisamente scompari- mente come la psicopatologia af-
ranno dal nostro orizzonte fondi le sue radici nell’universal-
(non avremo più un orizzon-
te!) le persone, i luoghi, gli og-
getti che costituiscono il no-
stro mondo affettivo. Essi ci
abbandoneranno, pensiamo a
dell’anima mente umano; ed evita così quel-
la che potremmo chiamare la
medicalizzazione dei sentimenti,
che è una delle più tristi manife-
stazioni del disincanto del mon-
volte con rancore, per trasci- do. Inoltre, in quanto assume un
nare ancora per un poco la lo- punto di vista fenomenologico, è
ro effimera vita. alieno da ogni forma di riduzioni-
Alla solitudine del moritu- smo e si impegna piuttosto nella
ro si accompagna quella dei so- descrizione accurata e partecipe
pravvissuti. Nel diario intitola- delle tante sfumature che i senti-
to Dove lei non è (Einaudi 2010) menti mostrano nel loro concre- «L’Amor sacro e l’Amor profano» di Tiziano, 1514 -1515
Barthes ha dato voce, con ac- to presentarsi.
centi straziati, a ciò che la mor- A tal fine, utilizza spesso testi
te della madre ha significato letterari e poetici, giustamente
per lui: «Tristezza intensa e convinto che i prodotti dell’im-
continua; scorticato senza tre-
gua. […]La solitudine definiti-
maginazione creatrice rivelino,
assai meglio della ragione discor-
Dipinti e versi
va è presente, opaca, senza or- siva, le radici profonde delle FLAVIO CAROLI IN VERSI
Volti d’amore Un lungo sogno
Lo psichiatra, anche Una «compagna
attraverso testi poetici di strada che ci salva = Eros e arte. Flavio Caroli ha = Antologie di versi dove
allestito una galleria che attingere un non ovvio «ti amo».
e letterari, mostra dai discorsi inutili attraversa i secoli: Il volto Scovando le parole ad hoc in
dell’amore (Mondadori, pp. questa o in quella officina lirica.
le radici più profonde e dagli impegni 100, € 18), dalla sensualità Poeti innamorati è l’antologia a
delle nostre emozioni insignificanti» pagana al nostro tempo. Tra cura di Patrizia Valduga per
Un dipinto di Edward Hopper parole e immagini, come Interlinea (pp. 87, € 10). Da
mai nessun altro termine che esperienze emozionali. Si potreb- «L’Amor sacro e l’Amor Guittone a Raboni, dal Duecento
la mia propria morte». Irrevo- be dire che il linguaggio poetico, a oggi, una scelta di cuore più che
cabilità della perdita; dolore con la sua pregnanza e la sua critica, innalzando e escludendo,
senza speranza, se non forse abissalità, è il più adatto a espri- ma non motivando. Ignorando,
quella di fare delle lacrime un mere la illimitata significazione per esempio, Gozzano (ma il suo
giaciglio su cui poter riposare, dei vissuti emotivi. «donna mistero senza fine bello»
come scrive con penetrante Nell’ ultimo saggio, La solitu- è un omaggio di rara essenza),
delicatezza Sant’Agostino. dine dell’anima viene descritta ed retrocedendo Montale, rispetto a
Né le morti sono soltanto fi- esemplificata non solo nel suo Rebora e Betocchi (ma «l’attesa è
siche. Muoiono gli amori e ir- versante distruttivo ma anche lunga / il mio sogno di te non è
rompe l’infelicità (che, leopar- nel suo nucleo positivo. Giacché, finito» è un sillabare di sicura
dianamente, è felicità perdu- se è vero che l’isolamento tragi- profano» di Tiziano Vecellio seduzione).
ta); sentiamo che ciò che è co e senza speranza è ciò che (sopra riprodotto), stazione Da Einaudi, Che cos’è l’amor,
scomparso, ed era l’oggetto p Eugenio Borgna maggiormente colpisce, la solitu- cinquecentesca di un viaggio ovvero «poesie per chi si ama» (a
del nostro desiderio, continua p LA SOLITUDINE DELL’ANIMA dine resta però un farmaco es- che dalle decorazioni parietali cura di Fabiano Massimi, pp. 329,
a possederci e vuole portarci p Feltrinelli senziale per la cura dell’anima. pomepiane giunge a Francis
via con sé. Siamo disperati e p pp. 194, € 15 Eugenio Borgna Essa è il luogo della riflessione, Bacon e a Jeff Koons. Di
spaventati; temiamo che dell’incontro con se stessi, del ri- capolavoro in capolavoro, un
l’amore, che nella tradizione trovamento e del rinnovamento omaggio al «pensiero in
occidentale è figlio del biso- La solitudine del morente, La siasi richiesta, e appare al suo da- di ciò che dà significato. Anche il figura» d’Occidente, firmato
gno, ci torni indietro inerte, co- separazione degli amanti: sono ti- tore di lavoro «così sbiadito nella dolore può farsi promotore di via via Lotto, Buonarroti,
me un peso che ci schiaccerà. toli di libri (rispettivamente di sua decenza, così miserabile nel- questa discesa ad inferos, di que- Bernini, Courbet («L’origine del
E’ per venire incontro al no- Norbert Elias e di Igor Caruso), la sua rispettabilità, così dispera- sto silenzio che fa veci di madre, mondo»), Hayez «Il bacio»,
stro spavento che la cultura ma sono anche parole che, nella to nella sua solitudine». Una iner- almeno sino a quando in esso Modigliani («Il grande nudo»),
ha inventato dei modi per ad- loro lenta pronuncia, si fanno se- mità inscalfibile; e un’ascesi coat- brilli la fiamma di una speranza. Picasso («Dora Maaar»).
domesticare la morte ed attua- gnali della inevitabilità della soli- ta, una spoliazione che non si può Se oggi la ideologia prevalen- «L’anima e il volto. La € 18): da Petrarca a Felice
re ciò che Ernesto De Martino tudine. Una solitudine che, nei ca- evitare, tragica in quanto non è il te predica l’oblio di noi stessi al fi- speculazione sul profondo Cavallotti, da Gozzano (eccolo) a
ha chiamato «controllo rituale si più disperati, si fa isolamento, risultato di una scelta, il punto di ne di alienarci a un’idea della vita attraverso la raffigurazione del Bufalino, da Pavese a Antonia
del patire»: per permetterci di rifiuto di ogni possibile dialogo, arrivo di un percorso, ma piutto- come «passatempo», praticare volto e del corpo - ricorda Pozzi. Ponte alle Grazie propone
sopravvivere, essa ci induce al- desertificazione delle emozioni, sto la contrazione di un destino la solitudine è tornare a casa: è Flavio Caroli - significa Che cosa è per me la tua bocca,
l’aspra fatica di farci procura- assenza di futuro. La testimo- in un punto, in cui l’energia resta questa – scrive Borgna – «la com- anzitutto - come sostengono versi e disegni di E.E.Cummings
tori di morte, dentro di noi, de- nianza letteraria più alta di que- incapsulata per sempre. pagna di strada che ci salva dai Cartesio nel Seicento, Diderot (pp. 139, € 13). Da Mondadori: Il
gli estinti voraci e degli amori sto esito è il mirabile racconto di Da anni Eugenio Borgna va discorsi inutili e dagli impegni nel Settecento e Freud nel nostro amore un sogno, voci
finiti. Andremo poi a visitarli H. Melville che si intitola Bart- compiendo, in una serie di libri contaminati dalla insignifican- Novecento - analisi delle romantiche, a cura di Guido
brevemente il due di novem- leby. Il protagonista, che fa il copi- affascinanti, un ampio affresco za». Perché, scriveva Nietzsche, emozioni, o per meglio dire, Davico Bonino (pp. 336, € 12) e
bre, o in qualche altra più pri- sta nello studio di un avvocato, ri- dei costrutti affettivi colti nel lo- «là dove la solitudine finisce, co- delle passioni. Prima delle quali Poesie d’amore di Hesse tradotte
vata ricorrenza. sponde «Preferirei di no» a qual- ro vario declinarsi. I pregi di que- mincia il mercato». l’amore». da Anna Ruchat. (pp. 126, € 9).

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Dal Canto degli Italiani di Goffredo Mameli

In La Stampa e Scripta Maneant presentano Bandiera Madre: i tre colori della vita di Ugo Bellocchi
OMAGGIO Prefazione di Arrigo Levi - Introduzione di Rita Levi Montalcini
la BANDIERA CON L’ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ITALIANA A centocinquant'anni dalla nascita dell'Italia questo splendido volume racconta, attraverso la storia
formato
70X100 cm del Tricolore, quella del nostro Paese e delle sue radici. Un testo scrupolosamente documentato
in ogni suo passaggio, un'occasione per riflettere oggi sul valore della nostra identità nazionale.

...mi sono trovato rapidamente coinvolto


dalla lettura di un testo dai toni pacati, Da mercoledì 16 febbraio
privo di espedienti retorici, che ho però in edi
in icola
co a a 112,90
edicola 2,90 € iin
2, n più
più
trovato capace di provocare in me una forte
partecipazione emotiva.
Arrigo Levi
Tuttolibri
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA IX

Mantegazza L’ottocentesco, fervente divulgatore


delle più disparate fisiologie dei piaceri e dell’amore

Impollinerai
GIUSEPPE
MARCENARO

Sperimentò la fecon-
dazione artificiale. Ignoti i risul-
tati. Vagheggiò l'ibernazione e
studiò una ghiacciaia per con-

così la fanciulla
servare lo sperma dei soldati in
partenza per la guerra. Scien-
ziato furibondo, darwiniano
convinto, antropologo acceso,
patriota - aveva partecipato
con la madre Laura Solera alla
Cinque Giornate di Milano - e
infine parlamentare: deputato Paolo vano di «spinosità» quali la Fisio-
progressista dal 1865 al '76, Mantegazza, logia dell'amore (1873), Igiene
quindi senatore del Regno. De- monzese, dell'amore (1877), La fisiologia
finì il parlamento quale «il più classe 1831, del piacere (1880), Le estasi uma-
alto laboratorio di forze disper- Scienziato ne (1887), trionfando con la Fisio-
se. Qui abbiamo la più alta per- furibondo, logia della donna (1893), dove,
fezione di un meccanismo al ro- darwiniano con ginecologica acribia Mante-
vescio, dove tutte le forze si tra- convinto, gazza suggerisce - education sen-
sformano in attriti». Ma Paolo antropologo timentale di derivazione anato-
Mantegazza, monzese, classe acceso, mica - dove si debba toccare, sol-
1831, fu soprattutto il fervente patriota lecitare, agire e succedanee rea-
divulgatore delle più disparate che partecipò zioni. Per arrivare al verticismo
fisiologie dei piaceri, dell'igiene alle Cinque d'un tomo di quasi 900 pagine
Lettere e racconti dell'amore, del sesso nelle sue
forme più combinatorie, delle
giornate,
deputato
dedicato a «Quadri della natura
umana»: Feste ed ebbrezze, edito
COLETTE E CVETAEVA MORLEY CALLAGHAN estasi umane al naturale, con progressista.
sapiente ed abbondante uso di Enorme Nell’Italia unita fu
A Missy e Rilke Tre amanti additivi del tipo cocaina, me- diffusione
= «Mia amata che adoro...». = I racconti di Morley scalina, caffeina, ecc. nelle più ebbero i suoi forse il primo a spiegare
Dal 1907 al 1940, le Lettere a Callaghan (1903 - 1990), lo curiose e inaspettate declina- «Almanacchi al popolo una sorta
Missy di Colette, ora da scrittore che salì sul ring con zioni: in questo Mantegazza fu d'igiene»,
Archinto (pp. 217, € 17, a cura Heningway, mandandolo al problematico scienziato dell' avviati di educazione sessuale,
di Samai Borddji e Frédéric tappeto. Tre amanti esce nella esperienza umana, in fase ab- nel 1864 tra scienza e peccato
Maget, traduzione di Anna Bur Rizzoli (pp. 125, € 8,40, trad. bondantemente sperimentale.
O

150
Morpurgo). Un capitolo della di Paolo Falcone). «Callaghan - Procedeva a naso con positi- te attualità. Mantegazza produ- nel 1871, con l'ambizione antro-
inquieta vita sentimentale di osserva nella postfazione vistica illusione, sprofondando ceva proibizioni da sottobanco: pologica di raccontare come si
Antonio Pascale - vuole dirci: in abbaglianti e inaspettati va- al contrario d'oggi, esibito e col- possa godere degli stordimenti
piccoli e ben appropriati neggiamenti. Era un convinto lettivo diletto affidato ai reality e dell'amore, in gioventù e in vec-
movimenti dell’animo umano sostenitore della sostituzione ai settimanali di gossip. chiaia, partecipando a baccanali
conducono al ritrovamento di del tabacco con la coca, rite- Sempre e comunque la stes- pubblici e privati. Insomma un
sentimenti primordiali, semplici, nendo quest'ultima un piacere sa minestra: la cupidigia versus improprio kamasutra delle for-
rozzi, ma potenti e affilati. Gli più salubre: «Fatevi coquero; sesso, di chi, con chi e quando. me collettive di incontri d'ogni
stati d’animo primordiali rivelano l'aria che voi rendete insalubre Ai tempi del fisiologo dei piace- tipo: dalle «giostre» tribali ai fe-
sì l’essenza dei personaggi e nello col tabacco per voi, incomoda ri «degenerazioni» da sussurra- stini privati dei potenti, con de-
stesso tempo li dissolvono. Resta per gli altri, riprenderà tutta la re. Poi, nel tempo, da rendere cor di zambraccole e ruffiani.
l’aureola, un rumore di sua purezza; e se voi scegliete palesi sui patinati quali meda- E in questo Mantegazza fu
Colette. Separatasi da Willy,
uno dei tre mariti, la scrittrice
risacca...».
Il racconto «Un’avventura», fu
la coca di buona qualità, vedre-
te che un pizzico di foglie masti- Libri d’Italia glie al valore, esibite alla dichia-
rata, dissimulata riprovazione
profeta: «La natura ancor poco
esplorata darà ai nostri figliuoli
si volgerà alla marchesa de nel 1928 la prima short story cate soavemente, vale bene Per il 2011 e all'invidia repressa di bramosi mille nuove occasioni che velli-
Mormy, detta Missy, ricca e pubblicata dal New Yorker. qualche zigaro e vi riscalderà il lettori voyeurs. cheranno i loro nervi e il cervello
anticonvenzionale. Una storia cuore al di dentro e al di fuori». PER LEGGERLO Esordì nel 1868 con un auten- nei modi più svariati …Man ma-
d’amore che non resisterà al Autore di una rutilante bi- Libri di Paolo Mantegazza sono tico best-seller: Un giorno a Ma- no che l'uomo s'innalza getta via
carattere di Colette: «...da bliografia dalle inaspettate tira- stati riproposti da Studio Tesi dera. Solo in apparenza opera la zavorra del pregiudizio facen-
bambina incorreggibile, ture, vendeva scienza ed era («Fisiologia del piacere», 1992), d'accatto - lettura comunque do crescere in sé un'ebbrezza in-
troppo viziata, collerica qual è, letto come scrittore erotico. I Pensa Multimedia («Igiene prediletta da portinaie, cocotte e definita e inspiegabile…».
mal si adatta all’inguaribile suoi libri vennero esplorati con dell’amore» e «Fisiologia insospettabili nobildonne - con A detta dei cultori pare che
dell’amore», 2003 e 2004),
malinconia dell’amica», lubriche partecipazioni. Fu for- Carocci «L’arte di prender moglie.
cui Mantegazza si illuse di svol- Mantegazza un merito comun-
inevitabile sarà la rottura... se il primo a metter mano a L’arte di prender marito», 2008). gere un'opera di propaganda po- que l'abbia avuto, frutto del suc-
Da SE, le Lettere di Marina una specie di educazione ses- Monica Boni gli ha dedicato la polare contro i matrimoni tra tu- cesso dei suoi Almanacchi d'igie-
Cvetaeva e Rainer Maria Rilke suale spiegata al popolo, susci- biografia «L’erotico senatore», bercolotici. Libro che nella ne, avviati nel 1864 che, con la lo-
(a cura di Pikn a De Luca e RICHARD YATES tando insani vapeurs in fanciul- ed. Name, 2002. drammaticità del tema ebbe la ro enorme diffusione anche nella
le timorate e in azzimati gani- forza, non certo letteraria, d'es- famiglie più semplici, contribui-
Amnelia Valtolina, traduzione
di Ugo Persi, pp. 103, € 13).
Che bugiardi medi. Convinto divulgatore di sere letto per la sua fatalistica rono alla diffusione delle norme
Mai incontrandosi i due poeti = Sette racconti inediti di una scienza dietro cui s'occul- voler mettere nelle sue pagine il aura di proibito. Qui si trattava igieniche connesse alla sessuali-
che entrano fra loro Richard Yates, voce del realismo tavano solettichii prude, era seme d'ogni malizia, lasciato na- di malattia colpevole cui non si tà, dalle sue forme «elementari»
incontatto tramite Boris americano secondo ‘900, con il l'autore di strepitose fiction, in- turalmente alla frenesia dei suoi doveva far cenno. E fu comun- a quelle più «speciosamente pro-
Pasternak vivono una storia di titolo Bugiardi e innamorati, clinate sulle sue pervicaci con- lettori, a un tempo imbarazzati e que l'opera che, reso celebre blematiche». L'ineffabile autore
«amor lontano». Lunga quasi escono da minimum fax (pp. vinzioni: il godimento, le varie golosissimi. Ammantava con la l'autore, funse da introibo a una chiuse la propria attività lettera-
tutto il 1926, dal mese di 319, € 13,50, trad. di Andreina forme dell'amore, le proibizio- scienza quel che al tempo suo, serie di mantegazzate para- ria nel 1890 con Le leggende dei
maggio al 7 novembre: «Caro Lombardi Bom, pref. di Giorgio ni, le perversioni… diffusamente, era considerato scientifiche, sapientemente or- fiori, trattato sulle impollinazioni
Rainer! Io vivo qui. Mi ami Vasta): illusioni e tormenti Forse non era proprio lui, peccaminoso. Storia vecchia co- chestrate, lette con furibonda e la sessualità nel mondo vegeta-
ancora?». dell’amore, un grande abbaglio. restando sospeso il dubbio, a me il mondo e di sempre lampan- curiosità, specie quando tratta- le. Ovviamente.

L’autrice di romanzi storici


prima assoluta nelle classifiche
di tutto il mondo.

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Classifica Tuttolibri
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
X LA STAMPA

B
eati i primi, inneggiano i monaci di Bose: il loro prio- chiaia in comunità, dove lui le ha accompagnate tenendole meriterebbero in confronto almeno pari visibilità i romanzi
AI PUNTI re conquista i 100 punti con un valore in copie vendu- per mano, fino all’ultimo respiro. Sono donne più birichine, di Alessandro Mari Troppo umana speranza e La vita ac-
LUCIANO GENTA te poco sotto quota 7000, nel nostro campione di sole giocose e ridarelle le otto Beatrici di Benni, primo ingresso canto di Mariapia Veladiano, fra gli italiani fuori tabella
librerie, che da questa settimana include anche quelle religio- nel gruppo dei 10 al vertice, a cominciare da quella che al- (15˚ e 17˚), i due esordi più interessanti e coinvolgenti di que-
se, portando la rosa dei punti di rilevazione a 1100. Il libro di l’Alighieri pareva tanto gentile e tanto onesta e ai suoi versi sto inizio d’anno. Sarebbero piaciuti alla rimpianta France-
A Bose Enzo Bianchi, incluso in saggistica, è soprattutto un raccon-
to, tra meditazione e memoria, un diario di concreta e umile
ora preferisce le canzoni di Fabrizio e Lucio. E’ una donna
siciliana, medico chirurgo, under trenta, Alessia Gazzola,
sca Sanvitale, una signora della cultura. Da ricordare alle
donne che domani manifestano in piazza. Mentre gli antipu-
vitalità, una ricerca di silenzio interiore oltre il rumore di un l’altra novità di questo sabato: la sua Allieva viene lanciata ritani in mutande si ritrovano oggi in un teatro che di nome
inneggiano: mondo esterno, Babele di lingue e Gomorra di seduzioni. E
trova la sua sintesi emblematica nei ritratti finali della mae-
come un incrocio tra Kay Scarpetta e Bridget Jones nella ter-
ra di Montalbano. Fosse un menù, c’è da temere un fritto mi-
fa Del Verme. Una location da lapsus, pensando che fu inau-
gurato dagli Ugonotti di Meyerbeer, quelli della strage di

beati i primi stra e della postina, le due donne che han fatto da madri e
sorelle a Enzo, presto orfano, e hanno condiviso la loro vec-
sto ad alto tasso di colesterolo con il rischio poi di sorbirsi un
brodetto da convalescenza. Per vigore e coraggio letterario
San Bartolomeo, e divenne palcoscenico di futuristi e musso-
liniani. Ogni cosa al suo posto, dicono a Bose.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 86 80 74 63
1 2 3 4 5
Ogni cosa alla Il profumo La versione La mappa Le Beatrici
sua stagione delle foglie di Barney del destino
di limone
BIANCHI SÁNCHEZ RICHLER COOPER BENNI
EINAUDI GARZANTI ADELPHI NORD FELTRINELLI

60 58 57 55 54
6 7 8 9 10
Odore Benvenuti Io e te L’allieva La moneta
di chiuso nella mia di Akragas
cucina
MALVALDI PARODI AMMANITI GAZZOLA CAMILLERI
SELLERIO VALLARDI EINAUDI LONGANESI SKIRA

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Le Beatrici 63 1. Il profumo delle foglie di limone 86 1. Ogni cosa alla sua stagione 100 1. Benvenuti nella mia cucina 58 1. La versione di Barney 80 1. L’abbraccio 17
BENNI SANCHEZ BIANCHI PARODI RICHLER GROSSMAN; ROVNER
9,00 FELTRINELLI 18,60 GARZANTI 17,00 EINAUDI 14,90 VALLARDI 12,00 ADELPHI 10,00 MONDADORI

2. Odore di chiuso 60 2. La mappa del destino 74 2. La questione morale 50 2. I dolori del giovane Walter 52 2. Se questo è un uomo 41 2. Cambia tutto! 13
MALVALDI COOPER DE MONTICELLI LITTIZZETTO LEVI GARLANDO
13,00 SELLERIO 19,60 NORD 14,00 CORTINA 18,00 MONDADORI 10,50 EINAUDI 11,00 PIEMME

3. Io e te 57 3. Nemesi 35 3. I segreti del Vaticano 48 3. Cotto e mangiato 47 3. Il bambino con il pigiama... 32 3. L’evoluzione di Calpurnia 13
AMMANITI ROTH AUGIAS PARODI DE LUCA KELLY
10,00 EINAUDI 19,00 EINAUDI 19,50 MONDADORI 14,90 VALLARDI 10,00 BUR 16,80 SALANI

4. L’allieva 55 4. India mon amour 33 4. Occidente estremo 28 4. Le ricette di Casa Clerici 31 4. La biblioteca dei morti 30 4. Le valigie di Auschwitz 11
GAZZOLA LAPIERRE RAMPINI CLERICI COOPER PALUMBO
18,60 LONGANESI 16,50 IL SAGGIATORE 18,00 MONDADORI 15,90 RIZZOLI 13,00 TEA 11,00 PIEMME

5. La moneta di Akragas 54 5. La Genesi. Il diario del vampiro 25 5. Sono venuto per servire 27 5. Instant English 24 5. Diario 28 5. Gli ultimi eroi 10
CAMILLERI SMITH GALLO; MAZZETTI SLOAN FRANK TROISI
15,00 SKIRA 12,90 NEWTON COMPTON 17,00 ALIBERTI 16,90 GRIBAUDO 12,50 EINAUDI 18,00 MONDADORI

6. Malastagione 50 6. La stella di Strindberg 24 6. Impero 24 6. Nel mezzo del casin di ... 20 6. Troppu trafficu ppi nenti 25 6. Hourglass 10
GUCCINI; MACCHIAVELLI WALLENTIN ANGELA LASTRICO CAMILLERI; DIPASQUALE GRAY
18,00 MONDADORI 19,00 MARSILIO 21,00 MONDADORI 16,00 MONDADORI 11,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

7. Il cimitero di Praga 50 7. La caduta dei giganti 22 7. Qui non ci sono bambini 23 7. È facile smettere di fumare... 18 7. Il piccolo principe 24 7. Il mare dei mostri 9
ECO FOLLETT GEVE CARR SAINT-EXUPERY RIORDAN
19,50 BOMPIANI 25,00 MONDADORI 24,00 EINAUDI 10,00 EWI 7,50 BOMPIANI 17,00 MONDADORI

8. Appunti di un venditore... 38 8. Io confesso 21 8. Il denaro in testa 21 8. The secret 16 8. L’amico ritrovato 21 8. Un sogno sul ghiaccio per Colette 9
FALETTI GRISHAM ANDREOLI BYRNE UHLMAN STILTON
20,00 B.C. DALAI 20,00 MONDADORI 17,50 RIZZOLI 18,60 MACRO ED. 5,50 FELTRINELLI 8,50 PIEMME

9. Il divoratore 36 9. I diari dell’angelo custode 18 9. Terroni 20 9. Il grande saccheggio 14 9. Non avevo capito niente 19 9. Le regole raccontate ai bambini 9
GHINELLI JESS-COOKE APRILE BEVILACQUA DE SILVA COLOMBO
9,90 NEWTON COMPTON 18,60 LONGANESI 17,50 PIEMME 16,00 LATERZA 11,00 EINAUDI 12,00 FELTRINELLI

10.Momentidi trascurabile felicità 35 10.Morto in famiglia 18 10.Luce del mondo 19 10.L’oroscopo 2011 10 10.La solitudine dei numeri... 18 10.Ruti vuole dormire e altre storie 8
PICCOLO HARRIS BENEDETTO XVI FOX GIORDANO GROSSMAN
12,50 EINAUDI 15,90 DELOS BOOKS 19,50 LIBRERIA EDITRICE VATICANA 10,00 CAIRO 13,00 MONDADORI 15,00 MONDADORI

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 1100 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 30 GENNAIO AL 5 FEBBRAIO.

I D
«barbët» della Claudiana ir- possibile dei suoi orizzonti, già va- i questo passo, ci vor- contro 59 di femmine. Mesta
rompono con le loro storie e PROSSIMA sti: come testimoniano lo spazio ranno 500 anni per rag- CHE LIBRO FA contabilità.
quelle altrui, «dando voce a (tra 10 mila titoli, 450 « viventi», giungere la parità fra i Su blog e giornali è tutta un'
chi non l’ha o non l’ha avuta...» MENTE 50 novità l’anno) dedicato al «cat- sessi. Così nel trailer del film ... IN ANGLOAMERICA analisi sul sessismo letterario,
Entrano in «Calamite», la prima MIRELLA APPIOTTI tolicesimo critico» (Kung, Boff,Den- Miss Representation di Jen- GIOVANNA ZUCCONI tutto un mea culpa, tutto uno
collana di narrativa che, in oltre zler),alle grandi questioni di attua- nifer Siebel Newsom, visto e scaricare responsabilità: sono
150 anni di vita, la casa editrice lità (bioetica, procreazione assiti- premiato al Sundance Festi- gli editori che pubblicano più li-
di riferimento del mondo prote-
stante in Italia, sta per aprire (il
Claudiana ta, omosessualità), ai ragazzi con
ottimi testi: ferma restando, al di là
val: un documentario su come i
media americani rappresenta-
Quote rosa bri di uomini. Oppure (le anime
belle non mancano mai), «ci inte-
23 prossimo) con il romanzo-me-
moir di Marina Jarre, come sem-
pre maestra di scrittura.
ora calamita dell’importanza scientifica delle
opere sui grandi riformatori da Lu-
tero in poi, la vocazione degli inizi a
no le donne e il corpo delle don-
ne. «È importante che le donne
raccontino le loro storie», sto-
anche per ressa soltanto avere le migliori
recensioni dei libri più importan-
ti», come dice Peter Stothard del
Neve in Val d’Angrogna-
Cronache di un ritorno, riper-
romanzi una condivisa cultura «popolare».
Rosso acceso nel logo e nelle co-
rie di intelligenza e non soltan-
to di fisicità, dice una delle in-
le recensioni TLS (già, ma chi decide che
cos'è «migliore», in un campo
corre, nel brulichio di piccoli- pertine, le Calamite sono «un rin- tervistate. Già. Ma dove, e con soggettivo come la letteratura?).
grandi sconosciuti, fragore di novato tentativo di entrare in dia- quale visibilità? Qualche avvisaglia dell'im-
carri, dialoghi al volo, impasto logo con la cultura italiana» - spie- Mentre in 117 città italiane pennata si era vista nei mesi
italo-piemontese-occitano, l’epo- ga Kromer cui si deve la recente cu- si manifesta domani e in Ger- scorsi. Anne Hays aveva chiesto
pea dei Valdesi tra il 1686 e il ratela del Viaggio in Italia di mania si discute vigorosamen- il rimborso dell'abbonamento al
1689, gli anni dell’esilio dai mon- libertà non basta, è necessaria la Bonhoeffer, il teologo tedesco mor- te di quote rosa, in Angloame- na e di libri scritti da donne re- New Yorker, visto che in tutto
ti del Pellice, del massacro com- moralità». to a Buchenwald - storie che condu- rica (editorialmente ormai censiti dalla New York Times il numero di gennaio, soltanto
piuto dai franco-savoiardi, della «Missione» fondamentale lo stu- cano a ragionamenti sociali, stori- quasi un'entità unica) escono Book Review, dal Times Lite- due boxini erano di o su donne.
riconquista, «... sospesi fra una fi- dio della Bibbia, primo bestseller ci, politici». Il secondo volume, Dia- devastanti statistiche sulla rary Supplement, da Har- E, soprattutto, in autunno si
ne che ogni sera doveva apparire nel mondo «ma non ancora abba- rio segreto dei miei giorni feroci, misoginia delle principali pa- pers, dalla London Review of era molto dibattuto sul pregiu-
conclusiva e una speranza che stanza in Italia», srl sostenuta da nom de plume Emanuela Violani, è gine e riviste culturali. Il puti- Books, eccetera. Per esempio, dizio di genere: Freedom di Jo-
l’indomani li risvegliava al futu- un comitato di Chiese evangeliche, il dramma di una ragazza abusata ferio è scatenato dall'associa- la New York Review of Books nathan Franzen sarebbe mai
ro...». Con quella fede, da ingolo- la Claudiana ha in Manuel Kromer da un prete. Tutto sotto l’ombrello zione Vida - Women in Lite- ha pubblicato 462 articoli di stato definito «Il Grande Ro-
sire perfino i laici oggi, che «per un direttore editoriale (dal ’98) im- di «un’etica che passa attraverso rary Arts, che ha mostrato le maschi contro 79 di femmine, e manzo Americano», se l'avesse
fare un popolo grande e felice la pegnato nella massima apertura la responsabilità». percentuali di recensori don- ha recensito 306 libri di maschi scritto una donna?
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA XI

Enrico Vaime

Il signor Varietà
BRUNO te da chi? O incitarli: slegale una
GAMBAROTTA I PREFERITI buona volta queste mani! Negli
«A me piace la verità. anni '80 per quattro anni ho avu-
E cerco di raccontarla sempre. to un munifico contratto con le
Anche a costo di mentire». In
questa dichiarazione, contenu-
f reti antagoniste della Rai e lì la
musica era diversa. Facevi una
ta in Quando la rucola non c'era, proposta al gran capo, non finivi
c'è già tutto Enrico Vaime, il di esporla e lui: facciamola. Ber-
suo gusto del paradosso. lusconi era un produttore televi-
A Radio 2 ogni domenica sivo bravissimo. Poi ha preso un'
Vaime conduce Black Out il pro- altra strada. Ripeteva spesso:
gramma più longevo (33 anni) "Ci vorrebbe qualcuno che sa-
della storia della radio e sulla 7 ENNIO FLAIANO pesse consigliarmi. Io di politica
ogni mattina commenta in di- Diario notturno non capisco niente". Era vero».
retta i fatti del giorno. Nella sua Poi arriva il desiderio di fare
Adelphi, pp. 332, € 15
luminosa casa romana sulla via dei libri. Dopo il lavoro in
Cassia, negli immediati dintor- «Che fortuna frequentarlo, équipe e su commissione,
ni del suo 75˚ compleanno, par- lavorare con lui. Sentivo il cos'è per l'esercizio solitario
la delle sue letture, in un piro- bisogno di un'autorità a cui della scrittura?
tecnico divagare di ricordi, appoggiarmi, da cui «E' un modo di spurgare la me-
imparare» moria e i pensieri, come le lu-
«Il nonno mi leggeva mache nella segatura».
“Cuore”: a un certo
punto scoppiai
f Dopo la trilogia delle memo-
rie, approda al romanzo.
Con un titolo, scusi la sinceri-
tà, impossibile da ricordare:
a ridere, ero «Era ormai domani, quasi».
diventato grande»
aneddoti e folgoranti ritratti di
««Ho firmato in tutto
protagonisti e comprimari del- 15 lettere di dimissioni
lo show business. LUCIANO BIANCIARDI e l'ho fatto ogni volta
«Dai miei grandi maestri Il lavoro culturale
avevo preso furbescamente che cominciavo
Feltrinelli, pp. 11, € 7
quanto di più e immediato pote- a sentirmi in gabbia»
va servirmi. Avevo ancora mol- «Un testo, per me in
to da imparare». Lo scrive nel particolare, importante. Ho «Il titolo originario era un altro,
suo I cretini non sono più quelli frequentato Bianciardi al era Sembra ieri, ma l'aveva già
di una volta. Su quale sia il pri- tempo della parabola preso De Crescenzo. A mia par-
mo di questi grandi maestri autodistruttiva seguita al ziale discolpa va detto che è un
non possono esserci dubbi, lo successo de “La vita agra”» romanzo breve».
gridano le copertine dei suoi Un vero romanzo di forma-
due ultimi libri. Su Santi, poeti,
naviganti, evasori e badanti, tri-
logia di memorie, il nostro auto-
f zione, la storia di un ragazzo
di quattordici anni che in
una notte d'agosto di tanti
re è fotografato mentre legge anni fa vede in faccia per la
Lo spettatore addormentato di prima volta la morte e l'origi-
Ennio Flaiano, che è sua volta ne del mondo, come la chia-
l'autore del delizioso disegno mò Courbet in un quadro
utilizzato per il romanzo Era or- La vita. Enrico Vaime è nato a Perugia nel 1936. Scrittore, autore televisivo, scandaloso e che lei chiama
mai domani, quasi, appena usci- radiofonico, teatrale, spesso in coppia con Terzoli. Laureato in Giurisprudenza, la passera.
to da Aliberti. entrò in Rai nel 1960. Ha collaborato alla stesura di programmi come «Quelli EVELYN A. WAUGH «Sì, ma non è un giallo. Io dete-
Perché Flaiano? «Ho avuto Il caro estinto sto il giallismo che ritorna».
la fortuna di conoscerlo, fre- della domenica» e «Canzonissima». Numerosi i musical realizzati per la coppia Certifico che non è e non po-
Garinei e Giovannini. Conduce dal 1980 il programma radiofonico «Black Out». Bompiani, pp. 148, € 9
quentarlo, lavorare con lui». trebbe mai essere scambiato
L'ombra di Flaiano, il suo ora- «Da non sottovalutare per un giallo, anche se inizia
ziano distacco dalle illusioni, si Le opere. E’ appena uscito «Era ormai domani, quasi» (Aliberti, pp. 106, € 11). l'ironica e crudele comicità con il suicidio di un uomo
allungano benefiche su pagine Per lo stesso editore: «Santi, poeti, naviganti, evasori, badanti», «Anche a costo di di Evelyn A. Waugh, non che, dimenticandosi di pesa-
che svelano un memorialista di mentire», «Quando la rucola non c’era», «I cretini non sono più quelli di una volta». solo per il “Il caro estinto” re 150 chili, prova ad impic-
razza. «Andai da Ennio. Parla- ma anche per gli altri titoli carsi. A Perugia, mentre in
meno famosi» quella stessa domenica 26
«Sono stato amico agosto 1950 a Torino Cesare
Pavese si toglie la vita. E' una
di Bianciardi: vinsi coincidenza voluta?
il premio Riccione Fra radio, televisione, cinema, rivista e romanzi: do, storia di un gruppo di neo as- «No, è frutto del caso. O dell'in-
sunti alla Rai. Fu rappresentata conscio».
con una commedia che due anni dopo, nel 1963, al Festi-
si pensava fosse sua» l’arte di raccontare il costume italiano, avendo val di Spoleto e subito censura-
E’ lei quel ragazzo di Perugia
che nel 1950 ha quattordici
ta; c'era un presepio in scena e il
re con lui mi faceva sentire in- per maestri Ennio Flaiano e Marcello Marchesi vescovo di Spoleto tuonò dal pul-
anni?
«No, anche se questa è una sto-
telligente. Di riflesso: l'intelli- pito contro la profanazione». ria vera. Lalla, la ragazza dagli
gente era lui. Io assorbivo». occhi verdi, l'ho rivista recente-

“Dico la verità:
Da allora ha firmato un nu-
Flaiano era del '10, aveva 26 an- mero impressionante di lavo- mente. E' una vecchia, ma con
ni più di Enrico. Marcello Mar- ri, per la radio, la tv, il cine- gli occhi verdi, una cosa che un
chesi era del '12 («l'età di mio ma, la rivista. Come faceva a
padre») e Vaime ha lavorato a far passare le sue proposte? «Ho lavorato anche
lungo anche con lui, disegnan- «Gli impresari non amano le no-
done in più luoghi un ritratto af- vità, vogliono andare sul sicuro. per Berlusconi,

cala la satira,
fettuoso e memorabile. Prendi Garinei & Giovannini, co- bravissimo a produrre
Da dove nasce questo biso- piatori eccelsi. Raccontavo la
gno di fare coppia con dei mia trama e per farla approvare programmi tv,
padri? dicevo che l'avevo vista in teatro ignorante di politica»
«Sentivo il bisogno di un'au- in Inghilterra. Loro sospirava-
torità a cui appoggiarmi e da no: eh, gli inglesi... E la proposta italiano non si può permettere».
cui imparare». passava. Quante ne ho vendute Approfitto della sua arrende-
Andiamo con ordine, o al-
meno proviamoci. Le pri-
me letture?
«Il nonno si occupava della
mia formazione leggendomi
brani del Cuore che per un po'
mi fecero singhiozzare. Finché
vola la passera” di commedie inglesi! Era peggio
quando il produttore ti convoca-
va ed esordiva dicendo: "Ho un'
idea!". Remigio Paone mi propo-
se di sviluppare un sua idea ori-
ginale, la storia di un marziano
che sbarca in Italia e dopo un
volezza e le faccio la madre
di tutte le domande: «Cosa
pensa della satira oggi?»
«Quante ore ho per risponde-
re?».
Cinque secondi
«Di solito, alla parola satira si
si arriva all'episodio di papà segnalo il Diario notturno». glia si trasferisce da Perugia a tore del personale e fargli con- po', scontata la novità, non se lo estraggono le pistole. Lei è for-
Coretti che accarezza il figlio Altri autori di riferimento? Napoli, al seguito di mio padre, trofirmare la lettera di dimissio- fila più nessuno. Ma è il Marzia- tunato, io non ce l'ho»
con la mano ancora calda dalla «Dobbiamo andare nell'Ameri- direttore di banca e in questa cit- ni, dovrò farmi raccomandare no a Roma di Ennio Flaiano, gli Non vorrà cavarsela con una
stretta del re. E qui scoppiai a ca di Mark Twain (Le avventure tà vivo un'intensa stagione di da Giovanni Leone, allora presi- dissi. Era appena andato in sce- battuta...
ridere (come l'infame Franti). di Huckleberry Finn) e in quella di spettatore e non solo». dente della Camera. Nel corso na, con un esito disastroso, pe- «La satira oggi va come tutto il
Fine delle letture edificanti, Jerome D. Salinger (Il giovane Dopo Perugia e Napoli quali della mia vita ho firmato in tutto raltro. Paone non si scompose: resto, cioè male. Ma chiedia-
ero diventato grande». Holden e soprattutto il primo dei sono state le sue altre città? 15 lettere di dimissioni e l'ho fat- ma il nostro marziano lo faccia- moci: se oggi la satira, nono-
Altri maestri / amici? Nove racconti). Da non sottovalu- «Roma e Milano, dove vivrò per to ogni volta che cominciavo a mo sbarcare a Napoli, è tutta un' stante tutto il resto, andasse
«Un altro scrittore amico è sta- tare l'ironica e crudele comicità 18 anni, arrivandoci come dipen- sentirmii in gabbia». altra storia». bene, come ci sentiremmo?
to per me Luciano Bianciardi di Evelyn A. Waugh, non solo dente della Rai, dopo aver vinto La sua prima affermazione E con la televisione? Delle merde».
che ho frequentato al tempo per il Il caro estinto ma anche per un regolare concorso. Dalla Rai da autore? «I dirigenti della Rai si dimostra- Al momento del congedo arriva
della parabola autodistruttiva gli altri titoli meno famosi». mi dimetto, caso più unico che «E' stata una commedia, vinci- vano interessati alle proposte in- José, un cane affettuosissimo,
seguita al successo de La vita Nel suo percorso formativo raro, per affrontare il mare trice del premio Riccione. Si ga- novative, persino entusiasti. All' arrivato in casa Vaime nel gior-
agra. Un testo in particolare è che posto occupa il teatro? aperto del lavoro di autore, sen- reggiava in forma anonima e i approvazione seguiva un sospi- no in cui l'Inter ha vinto la terza
stato per me importante, Il la- «L'esperienza teatrale è stata za la rete protettiva del posto fis- giurati l'hanno scelta perché ro... un magari... e la frase finale: coppa della stagione. Mi lecca e
voro culturale, mentre, doven- per me fondamentale; quando so. E' un gesto così marziano pensavano l'avesse scritta Lucia- purtroppo abbiamo le mani lega- mi bacia, incurante del fatto che
done indicare uno per Flaiano, avevo sedici anni, la mia fami- che per farmi ricevere dal diret- no Bianciardi. Era I piedi al cal- te. Avresti voluto chiedere: lega- sono un tifoso del Torino.

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