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Gregotti:
SUL COMODINO
A casa Sandretto Bobbio,
MEMORIA
tuttoLIBRI le metropoli
del futuro
si invita le parole della
la Guggenheim democrazia
iPad Edition Con le recensioni e le classifiche dei bestseller
NUMERO
ANNO XXXV
1761
SABATO 16 APRILE 2011 tuttoLIBRI Da Dante a Rigoni Stern Come i nostri scrittori hanno
raccontato le vette, tra natura e avventura, contemplazione e allegoria:
il tema al centro della rassegna «Letteraltura» a Domodossola
CAMON
GIOVANNI
L’altare TESIO
Una montagna
Molte domande per un rappor-
to che è più complesso di quan-
to solitamente s’immagini.
OGGERO Da Dante a Rigoni Stern -
non foss’altro che per la confor-
La ragazza mazione orografica del nostro
territorio tra Alpi e Appennini -
e la camorra
di voci incantate
la montagna compare più di
quanto non si sospetti. Ma più
«L’ora di pietra»: che configurare una «totalità»,
in fuga dal Sud un mondo bastante a se stesso,
pare piuttosto spezzarsi in tante
PENT P.III
direzioni, disporsi per improvvi-
si, piegarsi alle circostanze, sgra-
narsi in un percorso d’occasioni
La «roccia sì erta»
del Purgatorio,
il Resegone di Manzoni,
l’Etna di Verga,
il Carso di Slataper
LONTANO E VICINO
che prendono dal tempo e dalla
Una Chiesa cultura che l’attraversa la loro
ragion d’essere, la loro spinta, la
senza respiro loro sensibilità.
In Dante è l’allegorismo a
Popolo e gerarchia prevalere. E basterebbe pensa-
orfani del Concilio re alla creazione della monta-
gna del Purgatorio, alla sua na-
ENZO BIANCHI P. IX
tura di mezzo tra l’abisso infer-
nale e il celeste empireo: «Noi
divenimmo intanto a piè del
monte;/ quivi trovammo la roc-
cia sì erta,/ che indarno vi sa-
rien le gambe pronte». Monta-
gna ostica, montagna impervia.
E infatti Dante ricorre a uno dei
suoi paragoni iperbolici, realisti-
camente attingendo alla dirupa-
ta natura ligure: «Tra Lerice e
DIARIO DI LETTURA Turbia la più diserta, la più rot-
ta ruina è una scala,/ verso di Un dipinto dell’artista svizzero Ferdinand Hodler (1853 - 1918) : «Das Lauterbrunner Breithorn», I, 1911
I diritti quella, agevole e aperta». Ciò si-
gnifica che in tutta la Liguria di pie correnti dei fiumi, l’immen- Sacro Parnaso una sua raccolta
di Rodotà levante e di ponente il dirupo TRA VALDOSSOLA E TRENTO sità dell’oceano, il corso degli poetica) a Giovanni Botero, che
più inaccessibile e impraticabi- Un’ascensione di libri, film e viaggi astri e trascurano se stessi»), non a caso intitola la seconda
Tra Bobbio le rispetto all’ispida conforma- prima la verticalità e poi edizione delle sue rime spiritua-
e la Dickinson zione del Purgatorio parrebbe Abbiamo chiesto a Giovanni Tesio di sintetizzare per noi la l’estensione, l’ampiezza panora- li, Il monte Calvario.
una scala comoda e larga. relazione su «Il posto della montagna nella letteratura italiana» mica, la grandezza che culmina Perché la montagna entri nel-
SERRI P. XI
Pur entro un dettato forte- che terrà domani mattina a Domodossola, Sacro Monte Calvario, nell’avviso agostiniano (rede in la letteratura con lo slancio più
mente morale, già diverso di- nell’ambito della manifestazione «Il posto dei libri di montagna», te ipsum, torna in te stesso). prossimo alla sensibilità moder-
scorso meritano le premoderne apertasi ieri a Briga. Nel pomeriggio tavola rotonda su Come dire che le vere imprese na bisogna attendere il Romanti-
e psicologiche propensioni di «Esperienze e prospettive degli editori» (da Versante Sud a sono quelle dello spirito. cismo, le anime tempestose, i
TUTTOLIBRI Francesco Petrarca nella famo- Salvioni, da Priuli&Verlucca a Vivalda, a Corbaccio). Per il Difficile trovare nei secoli prepotenti contrasti, gli affanno-
sa pagina dell’ascensione al mon- programma completo consultare www.letteraltura.it. successivi pagine così esempla- si deliri, le drammatiche rifles-
A cura di: te Ventoso (Ventoux) che è gran Dal Piemonte a Trento, che dal 28 aprile all’8 maggio tornerà ad ri. Nel rivolgimento «controri- sioni, la vertigine del sublime.
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
parte della lettera al padre Dioni- essere capitale internazionale della montagna grazie al formistico» a prevalere è Ad esempio nel Foscolo delle Ul-
gi da Borgo di San Sepolcro con- «ATrentoFilmfestival». Oltre al cinema, la rassegna editoriale un’idea di montagna che conver- time lettere di Jacopo Ortis, in cui
tuttolibri@lastampa.it tenuta nelle Familiares. «MontagnaLibri», dedicherà un particolare omaggio alla te le più pagane alture del Parna- troviamo il primo (notevole) pae-
www.lastampa.it/tuttolibri/
Dietro la flagrante la citazio- letteratura finlandese. Tra gli ospiti italiani: Erri De Luca, Neri so nelle più cristiane (o più catto- saggio alpestre: nella lettera da
ne dalle Confessioni di San- Marcorè, Mauro Corona, Enrico Brizzi, che presenterà il 7 maggio liche) contemplazioni del Calva- Ventimiglia le altissime rupi, i
LA STAMPA t’Agostino («e vanno gli uomini «Italica 150», il film del viaggio a piedi che lo ha condotto dalla rio, di cui possono fornire esem-
a contemplare le cime dei mon- pi molti autori di area barocca:
ti, i vasti flutti del mare, le am-
Vetta d’Italia a Capo Passero. Per info: www.trentofestival.it
da Anello Sartiano (che chiamò p Continua a pag. IX
II Scrittori italiani
RISORGIMENTO, TRA STORIA E ROMANZO Cruciale, padre Giacomo, etimologicamente, avendo convento in giardino in Sant’Uffizio in stanza petrina.
Il confessore di Cavour affermato la primazia della coscienza («Non ho tradito la
mia coscienza», la vita come un affare di coscienza) rispetto
Il protagonista e l’antagonista. Là dove, a brillare, nella
veste di protagonista, è padre Giacomo da Poirino, che di
= Perché non beatificare padre Giacomo da Poirino, il alla ragion di Stato che imbrigliò l’ultimo Papa Re, Pio IX. fronte a Pio IX, mondo di qualsivoglia fremito «liberale»,
religioso che evangelicamente non asservendo l’uomo al Una testimonianza, la sua, tra quelle che contribuiranno a saprà rimanere all’impiedi: lui che tenne fede alla promessa
sabato assicurò il conforto dei sacramenti allo scomunicato minare Porta Pia, breccia infine «santa», se un vescovo fatta al signor Conte, di assisterlo nell’ultima ora, non
Conte di Cavour? Tra le figure «minori», in realtà cruciali, toscano «confesserà» a Spadolini che la Chiesa avrebbe domandadogli di ritrattare «il male perpetrato contro la
del Risorgimento, il francescano - lo stesso ordine di Padre dovuto elevare a festa religiosa il 20 settembre. Chiesa romana», essendo «cosa che non lo riguardasse».
Cristoforo, eguale risolutezza, ancorché diversamente Lorenzo Greco compone un ritratto d’anima, dove i fili Libera Chiesa in libero Stato, libero il sacerdote,
interpretata - ha ispirato il romanzo storico di Lorenzo etico, religioso, politico e poetico felicemente si nell’estrema ora, di essere prete, non «instrumentum
Greco Il confessore di Cavour (Manni, pp. 156, €15, in mescolano. Oltre l’aridità del documento, mai regni». Libero, quel francescano, di testimoniare, al
appendice la relazione integrale del frate - «Notizia del mio smemorandosi - l’autore - nel personaggio, nei capezzale di Cavour, a costo di venire sospeso a divinis, che
viaggio per Roma» - che Antonicelli aveva svelato mezzo personaggi, seguiti azionando il manzoniano fren l’autentica amicizia è profezia.
Cavour disegnato da Gec secolo fa su La Stampa). dell’arte, consentendo loro di muoversi agilmente di Bruno Quaranta
LORENZO Ferdinando
Elkann Uno scrittore che ha perso MONDO
Camon
La mia stirpe, il titolo è nato
l’ispirazione ricorre allo psicoanalista apposto da Ferdinando Ca- nel 1935 a
mon al suo ultimo libro, appa- Montagnana,
ELENA re a prima vista enfatico e in provincia
LOEWENTHAL
c’è il curioso
perdere mai la fiducia in un in- non si prestasse a equivoci, si (Garzanti)
contro, in un sentimento che lo vorrebbe tradurlo più conve- ha vinto
coinvolgesse in maniera definiti- nientemente con «la mia raz- il premio
va. Ogni volta aveva creduto za», utilizzando il ruvido, Strega
che quella fosse la donna giu- semplificatorio linguaggio nel 1978
sta…». Gabriela, Daisy, Gloria e
tante altre che fanno parte di
quel passato ignoto situato pri-
ma che ogni libro cominci.
Michael è un critico d'arte,
delle donne della tradizione contadina.
Ma, leggendo, comprendia-
mo come esso sia dettato dal
senso di una misteriosa rega-
lità che prescinde dall’araldi-
un uomo di mondo, un alcolista più le sue donne di lui. Non tutte, ca e dal censo, perfino dalle
blandamente ancorato al suo vi- ma alcune. Gabriela è una affasci- suggestioni della giovinezza
zio. E' soprattutto un personag- nante, forse un po' legnosa ma e della buona salute.
gio di romanzo, anzi di quel gio- certo decisamente sensuale, ex L’autore racconta infatti
co di scatole cinesi che è l'ultimo modella errante, nervosa e fragile come il padre, un uomo sem-
romanzo di Alain Elkann, intito- al tempo stesso. Daisy sembra tut- plice, cresciuto nella vita dei
ta un'altra cosa, dalle forme mor- campi, sia colpito da un ictus. Camon «La mia stirpe»: un figlio dà voce
«Hotel Locarno»: bide alla sua apparente condiscen- Gli è venuta meno la parola e,
denza quando si tratta di «inter- quasi regredito all’infanzia, al padre, uomo semplice, cresciuto
in un mondo altolocato pretare» ruoli femminili tradizio- può soltanto esprimersi digi-
e colto, tra terapia nali. Gloria è, fra tutte, decisamen- tando le lettere di una lava- nella vita dei campi, colpito da ictus
te la più eccentrica, anche se a pri- gna alfabetica. Quel lessico
e vita, una ricerca p Alain Elkann ma vista ha un'aria «innocua». E' smozzicato consente al figlio
spasmodica d’amore
lato Hotel Locarno. Qui, in una se-
rie di incastri che non sono solo
un espediente narrativo bensì la
p HOTEL LOCARNO
p Bompiani, pp. 109, € 14,90
una dolce signora inglese, che si ri-
vela piena di risorse, di spirito di
iniziativa e soprattutto di un anti-
conformismospiazzante.
In mezzo a questo turbine fem-
di ricostruire, insieme alle fa-
si salienti della sua esistenza,
il sentimento che il padre pro-
va davanti alla morte. Riaffio-
ra il casto amore per la ragaz-
Com’è regale
sostanza stessa della trama, del
racconto, il vero e unico prota-
gonista è in fondo lo scrittore,
l'io narrante in una vasta acce-
minile entro il quale fanno appari-
zione altri personaggi, brevemen-
te tratteggiati o incisi sulla pagi-
na, c'è lui. Michael.
za che diventerà sua moglie,
il legame forte con la terra e
il ceppo familiare, l’esperien-
za terribile della guerra, alla
questo altare
per la famiglia
zione del participio: narrante lo Il lettore lo coglie in perenne quale si è sottratto, per il ri-
è infatti in quanto portavoce del- moto: geografico, sentimentale. fiuto di uccidere, iniettandosi
la propria esperienza sul lettino Michael vive in un mondo lumino- acqua infetta in un ginocchio.
di Vittorio, il suo psicoanalista. so, altolocato e colto. E' un critico E ci sono i sogni che non ha
Lo scrittore va in cura perché d'arte affermato e apparentemen- potuto realizzare.
sente di aver perso l'ispirazione, te invidiabile. Ha fascino e lo eser- Il racconto di Camon si ra». E ancora: «Il popolo crea
di non riuscire più a raccontare. cita con disinvoltura, malgrado adegua a questi sussulti della miti, non storia. La vera storia
E invece, la storia si fa pro- autore. In questa costruzione nar- non sia più giovane. memoria, alle impuntature del popolo è l’epica».
prio in questa ricerca, in questo rativa c'è spazio anche per un dia- Eppure, c'è qualcosa in lui che del temperamento, decrittan- Camon, che ha scritto in an-
reciproco interrogarsi di terapi- logo fra lo psicoanalista e il suo pa- ispira una simpatia indulgente doli e svolgendoli pienamen- ni lontani Un altare per la ma-
sta e paziente. Lì, in quello stu- ziente, cui il lettore attinge scam- che quasi sconfina nella compas- te. Indugiando su scorci bale- dre, riferendosi a un manufat-
dio, lo scrittore che narra di sé e poli di vita vissuta. sione - e non solo quando lo ritro- nanti (la guerra e le razzie to di pietra, compie adesso una
del proprio stallo ritrova la ve- Ma tutto ha un inequivocabile viamo avvolto nei fumi dell'alcol, dei tedeschi nel Veneto na- operazione analoga erigendo
na. Ritrova soprattutto i perso- filo conduttore, anche se si svolge più vulnerabile che mai. Michael è tio, la Resistenza) conceden- alla figura paterna un monu-
naggi, che erano come rimasti su piani e dimensioni diverse - la sempre inerme, perché di fronte dosi partecipi osservazioni mento di parole. Anche lui si
tutti lì sulla soglia, ad aspettarlo pagina e la realtà, la terapia e la vi- all'amore e alla passione perde sul mondo degli esclusi dalla presta a comporre, senza pare-
pazientemente. E a poco a poco, ta. Il denominatore comune che ogni sicurezza e si arma di paura. retorica dei grandi eventi: re, una inedita epica familiare
attraverso il discorso che si di- in fondo tutti accomuna è quella Di una trepidazione che diventa «...ricostruire la storia dai che travalica le generazioni e i p Ferdinando Camon
pana dalla terapia, nasce la sto- spasmodica ricerca d'amore di ben presto incertezza, come dimo- racconti dei contadini è co- secoli, che affonda nell’indistin- p LA MIA STIRPE
ria di cui andavano in cerca en- cui Michael incarna la sostanza. stra il coup-de-théâtre con cui il ro- me ricostruire una civiltà dai to delle origini. Si persuade in- p Garzanti, pp. 151, € 14,60
trambi - i personaggi ed il loro Sulla scena, del resto, ci sono manzo si chiude. ruderi che restano per ter- fatti di accogliere in sé, per
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SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA III
RACCONTI ALL’OMBRA DI HILLMAN depressione. Altri scrittori si sono ispirati al pensiero di archetipi delle Furie vendicatrici o di Demetra che dona (e
Nelle mani degli antichi dei Hillman, e alcuni dei loro libri sono diventati film di
successo. Oggi un autore televisivo italiano, Cristoforo
sottrae) le messi, di Ares massacratore o delle divinità
femminili della guerra onesta e della pace - Atena ma anche
= «Guarda, ritornano», scriveva Ezra Pound degli dèi Gorno, nutrito di filosofia hillmaniana ma anche di Artemide e il «mandala lunare» -, di Ermes messaggero
greci, «uno per uno,/ impauriti, solo a metà svegli». Gli dèi conoscenza approfondita delle religioni classiche, è partito veloce, dio del ’68.
non sono morti, scriveva Jung, sono diventati malattie da questo assunto: l’intreccio fra i tormenti dell’anima Tutte le complessità e contraddittorietà della vicenda
dell’anima. Ma è stato James Hillman a svelare al individuale e i grandi mali collettivi può decrittarsi solo umana, ma anche della storia presente, emergono in un
Novecento il ritorno degli dèi, o meglio agli dèi come svelandone gli archetipi, riflessi negli antichi dèi. disegno che tuttavia non ha nulla di provvidenziale, ma
modelli di psicopatologia, agli dèi come vettori di E’ nel cosmo degli antichi che si incastonano le moderne l’imperscrutabilità dei volti degli dèi olimpici, declinazioni di
consapevolezza del destino proprio di ogni anima e di ogni storie del suo libro, Nelle mani di un dio qualunque quel Dio Qualunque che può solo restare indifferente,
suo aspetto, agli dèi come forme archetipiche nelle quali (Aliberti, pp. 283, € 17), racconti intarsiati gli uni negli altri come Apollo l’obliquo, che nel fregio del Partenone,
riconoscersi. Ancora pochi sono in grado di farlo. Forse il in un’unica narrazione interconnessa come l’Anima Mundi mentre uomini e centauri si scannano, guarda
primo è stato Robert Bly, che ha cantato il riaffiorare di rispetto alle espressioni di quella individuale. Le ossessioni, distrattamente altrove.
Saturno nell’ombra della pandemia contemporanea: la le premonizioni, anche le speranze si cristallizzano negli Silvia Ronchey Il dio Apollo
dall’Argentina
p Romana Petri
vivere il sogno si fa concreta e si p TUTTA LA VITA andamento lento nei colloqui e
traduce nell'acutezza vibrante p Longanesi, pp. 425, € 18,60 nel sondaggio dei sentimenti, cui
dei sensi che rileva, penetrando- Romana Petri si alternano momenti crudi, alta-
vi, la vita dell'erba e delle pian- mente drammatici nella tragica
te, l'odore salmastro del mare e pieno fulgore della prima giovi- di Spaltero ed emerge, irresistibi- ti colloqui con i morti che emergo- Contemplativa e insieme affac- sanguinosa lotta condotta nel
del sole in terre tra loro lontane. nezza. Un amore che si nutre di le, il personaggio indimenticabile no, più reali che mai, dal ricordo cendata si svolge la vita della don- contesto di un'apparente floridez-
Un romanzo che esige di so- un primo lungo bacio tra loro, ap- di Alcina che a difendersi dai tan- bruciante della Resistenza, dal na che non amava il mare e ora ne za in cui si adagia la maggioranza
spendere il giudizio per poterlo pena usciti dalla dura lotta parti- ti dolori della vita ha eretto una sussurro complice del giardino cerca la quiete e l'eterno discor- silenziosa e sorda della popolazio-
esprimere con il dovuto distac- giana, e una promessa, quando corazza per impedirsi il tormento selvaggio animato dallo stormire so, una vita insolita nel suo svol- ne durante il periodo della dittatu-
co, a mente pura. Ripercorren- lui parte a cercar fortuna in Ar- e perciò si è fatta solitaria e schi- delle fronde, dai muri scrostati, gersi nella routine di un matrimo- ra militare in Argentina.
dolo, si ha la certezza di trovarsi gentina dove sarà ad attenderla va, seguita solo e sempre dal biz- dalle lenzuola fresche stese sul nio con i crismi della tradizione, Tra due guerre, quasi nell'ar-
di fronte a un grande libro. appena se ne creeranno le condi- zarro cane Vinciguerra. letto solitario. che la coppia sa rendere unici e ir- co dell'intero Novecento, l'una
I protagonisti, Alcina e Spal- zioni e lei rimane ad aspettarlo al- Il mondo della donna, appesa Come promesso, giunge la let- repetibili. Perché di raro amore si evocata con la mano delicata del
tero, sono avvinti in un amore le Case Venie, in Umbria. Non esi- saldamente al filo d'acciaio dell' tera di Spaltero e Alcina s'imbar- tratta, capace di riempire di at- ricordo, l'altra fin troppo cruda e
totale, nato quando lui ha appe- stono dubbi in un amore così radi- amore, è tutto nella vecchia casa, ca sulla nave con poche cose e trazione e di invidia affettuosa un violenta, ma volta a comporsi, no-
na abbandonato l'infanzia e lei, cato e vero intorno al quale si co- negli amici di poche parole e d'in- l'unica compagnia del tormenta- altro personaggio forte, l'amico nostante le perdite, il rammarico,
maggiore di undici anni, è nel struisce la figura leale e generosa condizionata fedeltà, nei frequen- to e tormentoso Vinciguerra. scrittore Tino, destinato a provar- la disperazione, in finale armonia.
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IV Il classico SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA
Non perdere
New York
Review e accettando sportivamente di
of Books - Ilpa essere ricambiato di pari mone-
ta, nonché godendo di riferire
particolari raccapriccianti come
il sapore delle proprie viscere
Stefano Manferlotti
niente si sa, aveva viaggiato in
Raccontare le vite
degli altri per scoprire o sve-
lare la propria è quanto han-
no fatto, più o meno consa-
Quando il male I due venti
dei francesi
è uno tsunami
pevolmente, tutti i narrato-
ri, anche prima che nello
spazio intermedio tra l'auto-
biografia e il romanzo si defi-
nissero i confini, in verità as-
«Vecchi» legati a un’idea sperimentale,
sai vaghi, dell’autofinzione. «giovani» più attenti alla comunicazione
Ed è anche quello che fa Em-
manuel Carrère, ma con de-
terminazione programmati-
I
n fondo, anche gli appassio- chiusa. E in questo si avverte, ri-
ca e senza mischiare le car- nati di poesia sanno ben po- spetto a ciò che è accaduto in Ita-
te: le vite che ci racconta co di quanto accade all'este- lia, una differenza forte, visto
con minuzia da entomologo ro. In ogni caso l'informazione che da noi è stata proprio la co-
e rigore da documentarista è molto approssimativa, episo- siddetta «Generazione del '68» a
sono quelle di persone ben dica, legata all'apparizione in staccarsi dalle avanguardie.
definite, diverse e separate volume o in riviste (per di più Un altro dato forte è nella
da lui che nel racconto si poco circolanti) di qualche au- necessità di tornare a una fre-
mette in scena con la pro- tore, generalmente valido, ma quentazione più ravvicinata
pria identità anagrafica e che è anche più difficile capire col reale e a tentare una strada
professionale; anzi, il signifi- non conoscendo il contesto in attenta alla comunicazione e a
cato autobiografico della cui opera, o da cui prende le un andamento prosastico dei
sua narrazione sta proprio mosse. Questo vale anche per nati negli Anni 60.
in questa immedesimazione un Paese vicinissimo, e cultu- Si tratta, come è chiaro, di una
nell'alterità come antidoto ralmente per noi importante, semplificazione, che non esclude
come la Francia.
«Vite che non sono Molto utile, perciò, la bella Un’antologia accoglie
antologia curata da Fabio
la mia»: una piccola Scotto dei Nuovi poeti france- venti poeti nati tra
annegata e due giudici si (Einaudi, pp.310, €16), com- il 1940 e il 1970:
prendente venti autori nati tra
piagati dal tumore, il 1940 e il 1970 e tradotti dallo uno spettro di qualità
una discesa agli inferi stesso Scotto e da Fabio Puster- (ma non meglio di noi)
la. Il criterio è stato quello di
all'egotismo e terapia con- non includere autori di quell' notevoli eccezioni, come quella del-
tro le angosce personali. arco generazionale che già ab- la poesia di Martin Rueff (classe
Vite che non sono la mia, di- Emmanuel Carrère: per lui il reale non è un oggetto da rappresentare ma un mistero da decifrare biano pubblicato libri in Italia. '68), il cui carattere specifico è in
chiara d'altronde inequivoca- Criterio corretto, anche se au- una elevata tensione intellettuale
bilmente il titolo. Con esse lo ce in provincia e, insieme con progressi di un'inchiesta che tori rilevanti e già tradotti in e in una scansione del procedere
scrittore è venuto a contatto Étienne Rigal, un collega an- si conclude e si chiarisce del Italia (penso a Guy Goffette) quasi filosofico. Naturalmente,
casualmente e da esse, dopo ch’esso duramente segnato da tutto solo alla fine del libro, sono usciti in collane meritorie poi, ognuno (e qui mi rivolgo, be-
un primo momento di indiffe- un tumore giovanile, aveva tra- quando lo scrittore riemerge, ma purtroppo poco o per niente ninteso, anche a chi manda i pro-
renza o di rifiuto, si è sentito sformato il modesto ufficio di consapevole della propria fra- distribuite, restando quindi pri versi a questa rubrica) potrà
irresistibilmente attratto. giudice di pace in baluardo di gilità e inaspettatamente feli- ben poco noti. compiere le proprie scelte di gusto,
Tutto comincia nello Sri difesa dei derelitti soffocati ce, dal suo corpo a corpo col In ogni caso il repertorio facendosi magari attrarre dall'
Lanka il 26 dicembre 2004, dai debiti contro la voracità dolore degli altri. fornito da Scotto (autore an- ampia Ode a Caravaggio di Oli-
quando lo tsunami, di cui nel- delle finanziarie specializzate «All is true», è tutto vero, che di un saggio introduttivo) è vier Barbarant (nato nel '66) o re-
l’albergo su una falesia in cui nel credito al consumo. diceva Balzac all'inizio del interessante, tanto da rendere spingere dagli antichi versi sgoc-
alloggia non ha avuto neppu- Sollecitato da Étienne e in- Père Goriot, e sulla sua scia il libro quasi necessario a chi ciolanti di Antoine Emaz ('55). Po-
re percezione, travolge ogni coraggiato dai parenti che si hanno continuato a proclamar- segue la poesia. Il curatore di- trà ampliare le proprie conoscenze
cosa e uccide la figlia di una sottopongono di buon grado p Emmanuel Carrère lo - o ad accreditarlo con una spone gli autori in ordine alfa- sulla poesia d'oggi addentrandosi
coppia di conoscenti france- alla sua investigazione, lo p VITE CHE NON SONO LA MIA profusione di effetti di reale - betico, il che può indurre a un nelle compatte prose sul colore blu
si. Lo strazio dei genitori e la scrittore ricostruisce le tappe p trad. di Maurizia Balmelli tutti gli scrittori del vecchio e divertente gioco, e cioè quello di Jean-Michel Maulpoix ('52) o
ricerca del corpicino da una della breve vita di Juliette, i p Einaudi, p. 238, € 20 del nuovo realismo. di indovinare la generazione annoiandosi alle trovate di Natha-
p Carrère, nato a Parigi nel 1957,
camera mortuaria all'altra suoi pensieri, i suoi sentimen- fu lanciato in Italia da Theoria (I
Carrère si spinge più in là: del poeta leggendone i testi. lie Quintaine ('64, ma parrebbe di
rappresentano, per lo scritto- ti, la sua disperata battaglia baffi, 1987, da cui il film L’amo- per lui, che già ne L’avversa- Un gioco non del tutto va- vent'anni prima). Potrà apprezza-
re che a quarantasette anni contro il male e, parallelamen- re sospetto). Tra i suoi titoli più rio si era confrontato col Ca- no, anche perché la traiettoria re l'italo-francese e traduttore di
non aveva mai visto un mor- te, traccia anche un dettaglia- noti La settimana bianca, L’av- pote di A sangue freddo, il rea- che va dal poeta settantenne nostri poeti Jean-Baptiste Para
to, una prima sconvolgente to ritratto biografico di Étien- versario, La vita come un nor- le non è un oggetto da rappre- (Emmanuel Hocquard, nato ('56) o la concisione efficace di
discesa agli inferi. ne, senza trascurare nessun manzo russo, da Einaudi sentare ma un mistero da de- nel '40) alla quarantenne Ryo- Gérard Noiret ('48).
Al ritorno in Francia, una aspetto, da quelli più intimi e cifrare, e la riproduzione fede- ko Sekyguchi (nata a Tokyo nel Insomma, Fabio Scotto offre al
sorella trentatreenne della di più dolorosa confessione a le che ce ne fornisce deve me- '70, a Parigi dal '96 autrice sia lettore di poesia, ma anche a chi la
sua compagna, che si chiama quelli ostici come le questioni za enfasi, ma con una parteci- no alla scrupolosa precisione in giapponese che in francese) è scrive o tenta di farlo, la possibili-
Juliette come la piccola anne- del diritto del consumo. pazione emotiva che è tanto dei dettagli che allo sguardo una traiettoria con alcuni stac- tà di muoversi vitalmente e con cu-
gata ed è madre di tre bambi- Il romanzo, perché tale alla quella dell’investigatore ap- lucido e appassionato che po- chi interni abbastanza sensibi- riosità in un territorio vasto e, co-
ne, viene nuovamente colpi- fine risulta anche se di inven- passionato quanto quella del sa su di loro. Il resto - la levi- li. I nati negli Anni 40, per munque, di sicura qualità. E ma-
ta da un tumore e in breve zione narrativa nulla apparen- narratore che s'interroga e tazione dell’indagine in ro- esempio, appaiono in genere gari di confrontarne gli esiti con i
tempo muore. La donna, co- temente contiene, si muove analizza le proprie reazioni. manzo - lo fa la sua scrittura, più legati a un'idea sperimen- nostri. Personalmente l'ho fatto,
stretta a muoversi con le inesorabile attorno a questo Un romanzo che racconta il tersa, essenziale, controllata, tale della poesia ancora vicina trovando conferma, non lo nego,
stampelle per gli esiti di una puntiglio di far piena luce su suo farsi, che ci mette a parte eppure gonfia di una trasci- agli esempi di Tel Quel; a un' alla mia ferma convinzione sull'ot-
radioterapia, faceva il giudi- tutto, senza attenuazioni e sen- delle difficoltà, dei dubbi e dei nante tensione emotiva. idea anche intellettualistica e tima salute della nostra poesia.
Arkady Renko
bene, in un mondo tumultuo- donna della roulotte, in modo
so che è cambiato con maree obliquo e repentino definita
improvvise, spesso inattese. dalla versione uffciale «una
Eppure entrambi hanno at- prostituta vittima di un’over-
tra le spire
traversato l’oceano degli an- dose», è invece stata uccisa da
ni con una sorta di pacata quello che potrebbe essere un
saggezza in grado di assorbi- serial killer protetto e conni-
re i nuovi scenari della Rus- p Martin Cruz Smith
vente. Apriti cielo!
CONFRONTI
Regole Un comportamento alquanto
ERMANNO BENCIVENGA
diffuso e nei fatti tollerato da molti
FRANCA
In un articolo apparso
sulla rivista Analysis Roy A. So-
rensen immagina una classe di
o non
nuncia che ci sarà una prova
scritta, e aggiunge: «Avete il per-
Martha Nussbaum indica la meta, messo di copiare». Il compito si
rivela un disastro. Voti molto
ma non «insegna» la strada bassi. Di fronte alle proteste,
Deadlock spiega: «Avete copia-
to». «Ma come: - obiettano gli stu-
C
ome vogliamo educare i
nostri figli? Vogliamo far-
ne degli spartani: bravi
soldatini, deferenti all’autorità,
abili e solerti esecutori di ordini,
capaci di farsi massacrare pur di
mantenere la posizione? O invece
che la dimostrazione evocata da
Nussbaum sia non solo possibile ma
doverosa. Credo anche, ahimè, che
difficilmente la si potrà trovare in
Non per profitto, un testo affretta-
to e confuso, fra mini-bigini sulla pe-
dagogia moderna (Pestalozzi, Frö
denti - avevamo il permesso di
farlo!». «Avere il permesso di
compiere un’azione immorale -
sentenzia Deadlock - non giustifi-
ca il fatto di compierla».
Il tema della copiatura più
o meno rivelata o permessa è
copiare?
degli ateniesi: abituati a pensare bel, Dewey...), aneddoti personali di senza dubbio di stringente at- negli anni 2004-2006 e 2008-2009.
per conto proprio, sensibili agli sti- un luminare giramondo che ha tualità. Si è spenta da poco «Scopriamo subito le carte», av-
moli più diversi, anarchici e insof- viaggiato molto in India, proposte l’eco delle dimissioni di Karl zu verte l’autore: «I dati indicano che
ferenti? In entrambi i casi, ci sa- edificanti e superficiali di incorag- Guttenberg, il ministro tede- copiare in classe è un comporta-
ranno pro e contro. Gli spartani, giare i bambini a comportarsi in sco la cui tesi di dottorato pare mento alquanto diffuso, che gli in-
giudiziose formiche, vinsero la modo attivo e rigurgiti di fierezza fosse costituita di taglia-incol- segnanti contrastano con modera-
guerra del Peloponneso contro gli nazionalistica (gli Stati Uniti sono la da testi altrui all’80 per cen- zione e cautela». Dunque in qual-
odiati rivali e soggiogarono l’inte- più prosperi perché gli studenti uni- to. Il ministro è stato smasche- che modo il «permesso di copiare»
ra Grecia, finché non furono a lo- versitari, non avendo imparato del professor Deadlock è un dato
ro volta soggiogati e sparirono niente in dodici anni di scuola pri- L’analisi-inchiesta acquisito: e senza le conseguenze
dalla storia. Gli ateniesi, improv- maria e secondaria, sono finalmen- previste da Sorensen. Ma proprio
vide cicale, furono ripetutamente te invitati a farsi una cultura gene- di Marcello Dei: p Marcello Dei a partire da qui l’indagine sociolo-
umiliati mentre inventavano il te- rale, a differenza dei Paesi in cui im- il problema non è p RAGAZZI, SI COPIA gica diventa riflessione storico-cul-
atro e la riflessione concettuale, il perversano sciagurate lauree mono- p Il Mulino turale sul sistema educativo italia-
dibattito politico e la scienza. tanto l’errore, l’inganno, p pp. VI-247, € 16 no e più in generale sull’estrema
Negli ultimi anni, nazioni di ma chi lo lascia passare fragilità morale dell’ambiente in
ogni area geografica hanno perse- cui ci troviamo a vivere.
guito, sia pur senza troppa consa- rato da un programma accessi- oggi più facile copiare, ma anche Anzitutto, è ben nota la diffe- to, anzi «è un dovere». Il fatto che
pevolezza o criterio, un modello di bile sul Web. smascherarela copiatura. Dunque renza rispetto ad altri contesti cul- un intellettuale illustre come Ma-
educazione spartana: disciplina- D’altra parte accanto a un so- si direbbe: finiamo ad armi pari, turali, per esempio gli Stati Uniti, gris avverta un simile imperativo
ta, strumentale, efficace nel rag- lo copiatore pescato e punito, re- niente di nuovo. Eppure, non è così in cui non soltanto copiare è più dà molto da pensare.
giungere risultati documentabili sta la grande massa dei copiato- semplice, perché come si spiega severamente sanzionato, ma è In secondo luogo, ci si chiede:
(test standardizzati, titoli di stu- ri impuniti. Se provassimo ad ap- nel bel libro di Marcello Dei, Ragaz- considerato del tutto normale che perché? Abbiamo allora due spie-
dio a raffica, meglio se conseguiti plicare il programma ai molti li- zi, si copia, la questione non è copia- uno studente denunci un compa- gazioni prevedibili, che Dei chiama
con un percorso «breve»). Si sono bri che occupano gli scaffali delle re, ma il modo in cui ci si comporta gno che copia. Da noi un simile culturaliste. La prima fa appello ai
impegnate a fondo per ridurre gli librerie si confermerebbe forse rispetto al copiare. È questo un comportamento è giudicato inac- caratteri nazionali: lo scarso senso
orpelli, gli svolazzi, gli sprechi, e un fatto di cui abbiamo ragione- principio fondamentale della filoso- cettabile, poiché viola la solidarie- dello Stato, la consuetudine alla
fra le vittime di tale «razionaliz- Martha Nussbaum vole intuizione: che in molti casi fia morale: il problema non è tanto tà di gruppo. Il problema è dun- cortigianeria e alla dissimulazione
zazione», oltre a classi di dimen- vale ciò che disse Bertrand Rus- il male, l’errore, l’inganno, ma chi que ambientale: la stessa doman- onesta e disonesta... La seconda si
sioni plausibili e a insegnanti e La cultura umanistica sell a chi gli sollecitava un giudi- lo lascia passare, chiude un occhio, da «perché non bisogna copia- richiama al «sessantotto», visto
corsi di sostegno, ci sono le mate- zio: «Nel suo libro c’è del buono e o addirittura lo incoraggia, per le re?», nota Dei, nel nostro contesto non come un movimento di «mo-
rie umanistiche, quelle cioè che risorsa essenziale dell’originale, ma quel che è ori- più diverse ragioni. diventa insensata, visto che non è dernizzazione intellettuale e mora-
formano la specificità dell’anima- per le democrazie: ginale non è buono, e quel che è Nel libro vengono presentati i vero che non bisogna copiare. Per le», ma come «decostruzione irre-
le uomo: raccontare la propria buono non è originale». risultati di due indagini sociologi- esempio Claudio Magris ha dichia- parabile della scuola e delle istitu-
storia, analizzare i propri stru- una giusta difesa, Le risorse tecniche rendono che, condotte su studenti italiani rato apertamente: copiare è leci- zioni». È abbastanza ragionevole
menti espressivi, interrogarsi sul purtroppo superficiale
proprio destino. Poco conta che
sia stata la sua specificità a fon- tematiche) e istituzionale (all’Uni-
dare il successo planetario dell’uo- versità privata di Chicago non si è GIUSEPPE
mo, che un animale così anarchi- costretti, dice Nussbaum che ci inse- CULICCHIA Guasti Quella sinistra che insegue
co e insofferente si sia imposto fra gna, ad «andare con il cappello in Nel momento in cui,
gli altri in grazia del suo spirito mano da burocrati che non hanno dopo il terremoto che ha colpi- il liberismo: l’ultima sfida di Judt
ludico, dell’eccesso che lo defini- alcuna simpatia per quello che fac- to il Giappone insieme con il
sce; quel che conta oggi è fare tan-
La ricchezza
ciamo»: «ci rivolgiamo piuttosto ai successivo tsunami, la cata-
ti soldi, maledetti e subito. Per il nostri laureati più benestanti», che strofe nucleare di Fukushima
domani non c’è tempo. «amano la vita della mente e voglio- mette radicalmente in discus-
Fortuna volle, verrebbe da di- no che altri ne possano godere»). sione un certo modello di svi-
re, che Martha Nussbaum, uno
manda l’uomo
Tullio De Mauro, già ministro luppo e mostra (con immagini
dei più autorevoli e influenti in- dell’Istruzione in uno dei governi che ricordano fin troppo da vi-
tellettuali in attività, sia scesa in «di sinistra» che hanno contribui- cino il paesaggio descritto da
campo per difendere queste bi- to a distruggere la scuola italiana, Cormac McCarthy ne La Stra-
strattate materie con Non per
in rovina
in questo del tutto sintoni ai loro da) l’intrinseca fragilità dello
profitto. Perché le democrazie avversari «di destra», offre una stile di vita dei Paesi avanzati,
hanno bisogno della cultura prefazione in cui spezza una lan- la lettura di Guasto è il mondo
umanistica (trad. di Rinaldo cia a favore di un serio insegna- di Tony Judt offre non pochi Tony Judt, morto nel 2010
Falcioni, Il Mulino, pp. 160, €14). mento di latino e greco. E a questo spunti di riflessione. A comin-
Lei «dimostrerà che le capacità punto, fra linguisti che difendono ciare dal titolo, tratto da The politica, e in particolare la co- ratori che ne è conseguito. acritica per mercati liberi da
intellettuali di riflessione e pen- le lingue e professori di atenei pri- Deserted Village, testo di Oli- siddetta sinistra, che a partire «Il materialismo e l’egoismo lacci e laccioli, il disprezzo per il
siero critico sono fondamentali vati che difendono i contributi pri- ver Goldsmith del 1770: «Gua- dagli Anni Ottanta e all’indo- della vita contemporanea non settore pubblico, l’illusione di
per mantenere vive e ben salde le vati, mi viene in mente l’inimitabi- sto è il mondo, preda di mali mani della caduta del Muro di sono aspetti intrinseci della una crescita senza fine». Mito,
democrazie» e anche «in subordi- le detto inglese with friends like che si susseguono, dove la ric- Berlino ha abdicato al suo ruo- condizione umana», nota Judt. quest’ultimo, che pagheranno
ne, che l’interesse economico ri- these, who needs enemies?. Io vo- chezza si accumula e gli uomi- lo e non ha saputo far altro che «Gran parte di ciò che oggi ap- a caro prezzo i nostri figli, a cui
chiede proprio l’apporto degli glio che i nostri figli siano liberi e ni vanno in rovina». abbracciare le presunte regole pare “naturale” risale agli Anni (se va bene) lasceremo in eredi-
studi umanistici e artistici, allo leggiadri, giocosi e irriverenti, co- Non si tratta qui di ab- del libero mercato accettando Ottanta: l’ossessione per la cre- tà un mondo prosciugato di ri-
scopo di promuovere un clima di me li vogliono Nussbaum e (penso) bracciare visioni più o meno poi passivamente il fenomeno azione di ricchezza, il culto del- sorse e sempre più inabitabile.
attenta e responsabile disponibi- De Mauro, ma non so come potran- apocalittiche, ma di prende- della globalizzazione. Si pensi, la privatizzazione e del settore Judt ricorda che fu Marga-
lità, nonché una cultura di inno- no mai esserlo se le «dimostrazio- re atto della realtà. Cosa che in Italia, al fatto che fu il primo privato, le disparità crescenti ret Thatcher a dire che «non
vazione creativa». ni» che dovrebbero sostenerli e sal- Tony Judt, scomparso lo governo Prodi a introdurre il tra ricchi e poveri. E soprattut- esiste una cosa chiamata socie-
È triste dover criticare i pro- varli sono condotte in modo così scorso anno dopo essersi am- precariato, con il generale ar- to la retorica che accompagna tà, esistono solo gli individui e
pri compagni di viaggio. Io credo abborracciato e autoreferenziale. malato di SLA, fa sfidando la retramento dei diritti dei lavo- tutto questo: l’ammirazione le famiglie». Ronald Reagan di-
Tuttolibri
SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA VII
LUCA SOFRI, UN REPORTAGE DAL FUTURO CHI SIAMO: DUE INCHIESTE - INVENTARIO «L’ITALIANO» DI GIULIO BOLLATI
L’Italia fra vent’anni Identità e valori Il carattere nazionale
= Non siamo immersi definitivamente nelle sabbie = In che cosa si riconoscono gli italiani? Che cosa li = Einaudi ripropone L’Italiano, l’«inchiesta» di Giulio
mobili, assicura Luca Sofri, autore di Un grande Paese accomuna? In che cosa consiste la loro, la nostra, identità? Bollati sul «carattere nazionale come storia e come
(Bur, pp. 188, € 10), una sorta di reportage dal futuro, Prova a rispondere Marino Livolsi in Chi siamo (Franco Angeli, invenzione» (pp. 215, € 18, introduzione di David Bidussa).
un viaggio nell’«Italia tra vent’anni e chi la cambierà». pp. 215, € 24). Auspicando che ad imporsi siano «gli italiani L’obiettivo è «pensare finalmente la storia politica, culturale
Nel segno di una speranza kennedyana: «Non chiedete di buona volontà», sfarinando disincanti e qualunquismi. e letteraria» del Paese, un passaggio indispensabile per
cosa il vostro Paese possa fare per voi, ma piuttosto cosa Un inventario dei Valori nell’italia contemporanea viene diventare «moderni, la condizione stessa della
potete fare voi per il vostro Paese». Kennedy è tra gli delineato nell’omonimo volume a cura di Gian Vittorio sopravvivenza». La figura che più di altre avverte questa
esempi (con Gobetti, Snoopy, Michael Jakson) che Caprara, Eugenia Scabini, Patrizia Steca e Shalom H. necessità è, per Bollati, Leopardi. E’ il lume che lo scorta
dimostrano (che insegnano) come cambiare sia Schwartz, sempre per Franco Angeli (pp. 363, € 22). Oltre il nella sua disamina, fino a denunciare, la distanza tra i
possibile. «Se si salva, l’Italia si salva solo tra vent’anni e sempreverde ma anchilosato copione: improvvisazione, tecnici addetti a «una nuova immane rivoluzione
solo cominciando a lavorarci come dei matti da subito». furbizia, condiscendenza, sentimentalismo. tecnologico-industriale» e i mandarini della politica. Giulio Bollati
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vatizzazione di tali organizza- proprie donne, permea ogni ri- I galatei dell'era fascista cer- mente capace di passare dal ga-
zioni (vedi la security che pro- tuale di «cortesia»: ad esempio cano di adeguarsi invece al ven- lateo al controgalateo imposto
tegge le gated community in cui perché bisogna andare ad to egualitaristico che vorrebbe dalle aperture sessantottine.
si rifugiano i benestanti, e i con- aspettare la propria lei, di ritor- spazzar via consuetudini poco Di fatto stanno andando in
tractor che affiancano le forze no da un viaggio in treno? Sem- in linea con il dinamismo musso- soffitta le firme storiche - da
armate regolari nelle varie plice, spiega la Marchesa Co- liniano. Qualcuno tuttavia, pur Donna Letizia (Colette Rosselli)
guerre «preventive» e «umani- lombi, «perché i suoi compagni con garbo, dissente: ad esempio a Donna Clara (Irene Brin)- che
tarie»). Lo smantellamento del di viaggio non la vedano andar la contessa Elena Morozzo della hanno accompagnato una gene-
Welfare, tuttora in corso, si ac- via da sola facendosi sul suo Rocca Muzzati, tra le righe di razione di italiane e nel 1984 ar-
compagna alla perdita di qualsi- conto giudizi temerari». un suo manuale di successo, fa riva il Bon Ton di Lina Sotis. Un
asi senso di fratellanza e di soli- Secondo cavallo di batta- notare come l'abolizione della testo già presago delle invasioni
p
p
Tony Judt
GUASTO E’ IL MONDO
darietà. Con risparmi che si tra-
ducono rapidamente in costi
glia dei manuali ottocenteschi
è l'arte dell'intrattenere, ovve-
Libri d’Italia stretta di mano, sostituita dal
saluto romano, andrà anche be-
dei barbari del «distinto sarà
lei!» che si accamperanno pri-
p trad. di Fabio Galimberti non solo economici: in nome ro della civile conversazione, Per il 2011 nissimo negli uffici «ma stone- ma nella società ipnotizzata dal-
p Laterza, pp. 192, €16 della sicurezza si mettono a ri- che nei nostri anni verrà cac- rebbe in un salotto». la TV e poi sulla rete, che trove-
schio le libertà di tutti. ciata in un angolo dal prevale- L'Italia della ricostruzione rà anch'essa il suo galateo, la
Ripercorrendo la parabola re del modello urlato e autore- vede nei galatei pubblicati dopo Net-etiquette. Come fa notare la
venne l’altro campione del libe- dell’Occidente dal 1989 a oggi, ferenziale dei talk-show. Al- la Liberazione un continuo sof- Turnaturi alla My Fair Lady in-
rismo. E presto, complici «le Judt sottolinea come il distac- trettanto rilevanti sono le nor- fermarsi su come si sta a tavo- terpretata da Audrey Hepburn
chiacchiere al vento» di politici co nei confronti di una politica me di comportamento sulle di- la: ossessione di un Paese che servono mesi di impegno e un
del baby-boom come Blair e screditata, mai così evidente, namiche relazionali, sul come ha conosciuto le «tessere» delle aristocratico pigmalione per
Clinton, lo Stato è diventato faccia sì che obiettivi anche lo- interagire: non tanto con chi razioni alimentari e che ora de- trasformarsi in una «vera signo-
non la soluzione ma il proble- devoli, come la lotta ai muta- sta al proprio livello ma con ve conciliare le buone maniere ra». Per Julia Roberts di Pretty
ma. Di fatto, quelle che dagli menti climatici, la battaglia «superiori» e «inferiori». E infi- con una gran voglia di riempirsi Woman è sufficiente qualche
Anni Ottanta in poi sono state per la sanità pubblica o per pu- ne, specchio concreto dell'im- la pancia. Nella cinquantina di dritta di un portiere d'albergo, e
presentate come riforme, non nire i banchieri, siano tenuti as- magine pubblica che si vuole manuali usciti tra gli Anni Cin- una carta di credito, per mette-
solo nel mondo del lavoro, com- sieme solo dall’espressione di dare di sé, c'è l'organizzazione p Gabriella Turnaturi quanta e Sessanta un altro se- re in scena le buone maniere.
portano arretramenti. E se in emozioni. Da parte sua, mal- dello spazio di casa su cui ogni p SIGNORE E SIGNORI D'ITALIA gno dei tempi nuovi, connotati Trasformate, appunto, in una
passato fu con la nascita degli grado tutto, se n’è andato cre- galateo si sofferma con ampiez- Una storia delle buone maniere dall'avvento della DC e dalla vi- recita. Da declinare secondo le
Stati nazionali che sparirono dendo ancora nelle chances del- za. Un aspetto che col passare p Feltrinelli, pp. 293, € 17 sibile clericalizzazione della vi- situazioni e il cachet.
polizie ed eserciti privati, oggi la socialdemocrazia. dei decenni si asciugherà sem- ta pubblica, è l'attenzione rivol- gboatti@venus.it
VIII Voci critiche
Sostiene Berardinelli Il romanzo si è ridotto
Visioni a genere merceologico, meglio “scoraggiarlo”
GIANNI CELATI
Si fabbricano solo
Cinema aperto
= Un omaggio a Gianni
Celati, al narratore delle
pianure, in veste di cineasta.
Fandango accoglie, in un
lingue di plastica
cofanetto, tre documentari e
un libro sotto il titolo
Cinema all’aperto (€ 25, a
cura di Nunzia Palmieri).
I lungometraggi scritti e
diretti da Celati sono «Strada
provinciale delle Anime» (a MASSIMO critica italiana non sembrava larga misura da articoli
ONOFRI
bordo di una corriere lungo il esistere e che della teoria, no- scritti per Il Foglio), se
Delta del Po), «Il mondo di In tempi in cui i lette- nostante il titolo, forniva anco- manca ovviamente di
Luigi Ghirri» (fra i maggiori rati italiani, cioè i discenden- ra una visione idolatrica - usci- molti dettagli, resta tra i
fotografi italiani), «Case ti di De Sanctis, sono propen- va proprio nell'anno in cui Dia- più precipui disegnati,
sparse-Visioni di case che si a celebrare scrittori d'ol- rio chiudeva i battenti. puntando su nomi molto
crollano» lungo la via Emilia. treoceano convertiti con can- Difficile non ravvisare nel rappresentativi. E non
Introduce il libro un dido entusiasmo al personal sempre più operoso Berardi- mi riferisco solo ai classi-
colloquio con l’autore di essay e al saggio autobiografi- nelli, che ora, dopo Che intellet- ci: Gadda e Tomasi di
Fabrizio Grosoli. Celati si co, si deve ricordare che, dal tuale sei?, pubblica l'impegnati- Lampedusa, Vittorini e
sofferma, fra l’altro, sul suo 1985 al 1993, Piergiorgio Bel- vo e sorprendente Non incorag- Landolfi, Soldati e Moravia,
paesaggio, la «provincia», locchio e Alfonso Berardinel- giate il romanzo. Sulla narrati- Volponi e Parise: cui si aggiun- Una rielaborazione
italiana e mondiale: «Nelle li stampavano clandestina- va italiana , un'ostinata fedel- gerebbero Calvino e Elsa Mo- grafica della celebre
pianure delle province mente Diario, una rivista a tà a quell'epoca solitaria e eroi- rante, se non fossero già stati «lingua dei Rolling
americane o nella savana quattro mani riproposta inte- ca: ribadita, quella fedeltà, tut- inclusi in Casi critici (2007). Stones»
africana o nella Val Padana gralmente in anastatica po- Penso proprio alla lettera-
traversata come un deserto chi mesi fa da Quodlibet, che, La letteratura è ormai tura in corso: a La Capria e Ar- veloce e memorabile, quando
d’anime, c’è un’ebbrezza del saggio, dimostrava le basino. E a Camilleri: che nei non definitiva: fulminante e dif-
della dispersione che diventa enormi potenzialità espressi- quantità senza qualità, suoi gialli recita «in costume ficilmente prevedibile, anche
qualcosa di positivo. Ti ve e l'eccellenza. La scelta di è finita anche «l’epoca regionale per il piacere dei tu- quando non si è d'accordo. Co-
accorgi di poter amare il antologizzare nel primo nu- risti». A Antonio Debenedetti, me qui su Moravia: «I molti ro-
mondo con tutto il suo mero Kierkegaard - il filosofo dei giudizi»: ma davvero Cordelli e Tabucchi, perfetto manzi un po' inutili che Mora-
“disponibile quotidiano”...». irriducibilmente soggettivo il critico non serve più? quando resta lo scrittore «mi- via ha pubblicato nell'ultima
A seguire un’ulteriore dell'aut aut - ci appare oggi nore» di Requiem, deludente se parte della sua vita sembrava-
conversazione di Celati (con emblematica e, insieme, pro- te le volte che il critico ha sot- prova a pensarsi «grande» in no scritti da un grande autore
Sarah Hill), scritti dello stesso grammatica: in quanto presa tolineato l'importanza della vi- Tristano muore. A De Carlo, divenuto col tempo il migliore
Celati (che delinea il privato di distanza da tutti quei pen- cenda dell'amico Bellocchio, Busi e Elisabetta Rasy. A Albi- agente editoriale di se stesso.
pantheon dei registi: satori politici e dialettici, non consegnatosi a un silenzio nati e Affinati. Ma anche a In questo Moravia ha fatto
Rossellini, Antonioni, De solo hegelo-marxisti, i quali, vieppiù assordante. Ho detto Scarpa e Scurati, a Pascale La- p Alfonso Berardinelli scuola. Oggi in Italia il roman-
Sica, Fellini, Wenders) e quand'anche rivoluzionari, sorprendente: se è vero che gioia e Simona Vinci. E soprat- p NON INCORAGGIATE zo è soprattutto un'invenzione
scritti di Marco Belpoliti, mostravano una concezione Berardinelli, divenuto nel frat- tutto a Siti, il solo, tra gli esor- IL ROMANZO degli uffici commerciali».
Gianni Canova, Antonio della realtà fondata sul supe- tempo il più rigoroso teorico dienti degli Anni 90, «piena- p Marsilio, pp. 288, € 21 Inclino a un giudizio più ge-
Costa. Nunzia Palmieri ramento delle contraddizioni del saggismo (del 2002 è La mente consapevole della tradi- p CHE INTELLETTUALE SEI? neroso sull'ultimo Moravia, su
suggella il viaggio e, per ciò stesso, conciliata e forma del saggio), è spesso sta- zione del romanzo». Scrittore p Nottetempo, pp. 94, € 7 quella che Baldacci chiamava
ripercorrendo vita e opere di conciliante. Le sorti della teo- to rimproverato d'un certo di- limpido e elegante, disteso e p DIARIO 1985 - 1993 la sua «meravigliosa lingua di
Celati, cruciale il sodalizio ria della letteratura erano an- sinteresse per la narrativa ita- argomentativo, ma facilissimo p a cura di Alfonso Berardinelli plastica»: ma il problema c'è,
intellettuale con Italo cora magnifiche e progressi- liana coeva. Eppure il quadro a contrarsi nell'aforisma e nell' e Piergiorgio Bellocchio ed è lampante. Queste parole,
p Quodlibet, pp. 855, € 46
Calvino, tra Parigi e casa ve: Notizie dalla crisi di Cesa- generale, di genesi occasiona- epigramma, Berardinelli è uno scritte nel 2000, diventano ora
Einaudi. re Segre - un libro per cui la le e involontaria (composto in di quei critici dalla definizione la tesi centrale del libro. Ecco:
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dell’Italia
to sta che l’autore di Gente la clausura culturale del fa-
d’Aspromonte (‘31), batti- scismo, nel cogliere il tanfo
Alfonso Berardinelli strada del neorealismo, di rinchiuso e lo stato di co- burroni cavernosi, le Alpi bian-
giornalista de La Stampa ma perenne in cui versa la cheggianti. Mentre ad Alessan-
il romanzo è, oggi, un genere inviato all’estero come si questione meridionale, ma il dro Manzoni tocca prospetta-
«più editoriale e merceologico trattasse di un esilio uffi- Corrado suo limite è un ingenuo po- re nei Promessi sposi una tutt’al-
che letterario», monopolizzan- cioso, aveva sempre avuto Alvaro: pulismo, a proposito del qua- tra versione di natura integra e
do «un'opinione pubblica più col regime un rapporto Isnenghi lo le Isnenghi si domanda: «Al- affettiva. Insieme con la così
estesa e meno colta». Col para- complesso per non dire definisce un varo come azionista nel Mez- minuziosa e calibratissima ou-
dosso che, se la nascita della controverso: democratico «azionista» zogiorno?». verture, come non ricordare, in-
democrazia ha comportato l'af- radicale, convinto anticle- del Sud, Qui andrebbe ricordato fatti, quel Resegone che convo-
fermazione del romanzo, la ricale, oppositore in pecto- convinto che che fra i pochi recensori del ca gli sguardi degli umili prota-
sua vittoria ne ha implicato in- re ma temuto dal Duce per liberazione e libello compaiono in effetti gonisti nei momenti cruciali
vece la riduzione dei «canali di la sua scontrosa fierezza, ricostruzione due aderenti al Partito del loro spaesamento? Renzo
alimentazione»: sicché, inco- aveva accettato alcune del Paese d’Azione, nientemeno Carlo nei tumulti milanesi, ma, quan-
raggiandolo, lo ha ucciso. prebende e sparso dei gra- potessero Dionisotti ed Eugenio Mon- tunque non sia esplicito, anche
Convengo con lui: l'ottimi- ni d’incenso sulla bonifica venire solo tale. Lucia nell’«Addio ai monti».
smo, fondato anche sulla dell’Agro Pontino. Non si dal «far da Il primo (su Risorgimento, Dopodiché non sarebbe che
«quantità soverchiante» di ro- era tuttavia compromes- sé» del poi in Scritti sul fascismo e la una citazione continuata: da
manzi, è «fittizio». Meno mi so, se tra il 25 luglio e l’8 popolo Resistenza, a cura di G. Pa- Carducci a Pascoli, da D’An-
convince la conclusione: sicco- settembre tocca a lui diri- nunzio a De Amicis. Per non di-
me nessuno può più leggere gere Il Popolo di Roma, legge a contrasto del coevo I piccoli borghesi sempre re - dentro un minor Ottocento
ciò che si pubblica, «legga chi cioè un foglio dichiarata- De Profundis di Salvatore - dell’eporediese Giuseppe Gia-
vuole quello che vuole», men- mente antifascista. Satta cui si deve la tesi, dive- pronti a mutar camicia, cosa e del suo composito libro,
tre «un'altra epoca si chiude: Dopo l’interregno di Ba- nuta celeberrima, dell’8 set- l’abbandono del Sud, Novelle e paesi valdostani. Oppu-
quella dei giudizi». Non so se si doglio, l’occupazione nazi- tembre come «morte della re - con ben diverso registro -
tratti d'una provocazione: vi- sta della capitale lo co- Patria». l’invocazione del popolo: del vercellese Achille Giovanni
sta la lucidità con cui il critico stringe a nascondersi in Scritto nello stile severo una lezione per l’oggi? Cagna, che in Alpinisti ciabatto-
quei giudizi ancora emette. Abruzzo sotto falso nome: e incalzante che è tipico del ni (si veda la scalata all’alpe
Che sarebbe la critica senza di ritorno a Roma liberata, narratore calabrese, L'Ita- nizza, Einaudi 2008) ricono- Giumello) mette in scena la gu-
giudizi e la loro continua mes- scrive a puntate per Il Po- lia rinunzia? propone vice- sce il merito della «requisito- stosa e macaronica parodia di
sa a sistema? polo un libello militante, versa la tesi del fascismo co- ria appassionata» ma rim- un turismo maldestro.
Non credo che, 50 anni fa, L'Italia rinunzia?, che esce me esito del trasformismo provera il silenzio sulla lotta A meglio segnalarsi sono
Pampaloni, Baldacci o Grami- da Bompiani nel febbraio p Corrado Alvaro secolare e come disastroso armata in corso al Nord. tuttavia le montagne rappre-
gna riuscissero a leggere tutto. del ‘45 quando ancora ol- p L'ITALIA RINUNZIA? compimento dell’età libera- Il secondo, nello scritto sentative che da sole circoscri-
La selezione critica, dentro un tre la Gotica si combatte la p introduzione di Mario Isnenghi le. Cioè un regime di piccolo- confluito in Auto da fé vono un intero universo: l’Etna
dialogo che dovrebbe essere guerra civile. Ristampato p Donzelli, pp. IX - 84, € 13 borghesi ignoranti e spianta- (1966), gli ricorda che era di Verga e De Roberto, l’Amia-
p Corrado Alvaro (1895 - 1956) è il
permanente, è sempre affare in sordina (e privo di qua- narratore ricordato soprattutto
ti, di palloni gonfiati a liceo «popolo» anche quello che ta di Pratesi, il Gennargentu
collettivo, non individuale. Ciò lunque apparato) da Selle- per Gente d’Aspromonte; fu tra classico e retorica imperia- sbraitava in Piazza Venezia: della troppo dimenticata Deled-
che oggi latita, laddove gli spot rio nel 1986, viene adesso i primi a firmare il Manifesto de- le, un regime di «villan rifat- può sembrare un rilievo im- da, il Carso di Slataper, il Rosa
hanno sostituito gli argomenti, riproposto da Donzelli con gli intellettuali antifascisti di ti» il cui solo atteggiamento pietoso quest’ultimo ma, sia dell’orfico Campana (il «Maci-
è appunto una comunità. Ma una nota introduttiva di Benedetto Croce nei riguardi dell’Italia che la- detto ora per allora, contie- gno Bianco», come ci ricorda
questo è un altro discorso. Mario Isnenghi, il quale lo vora, specie in Meridione, è ne qualcosa di profetico. Sebastiano Vassalli, che an-
drebbe a sua volta ricordato).
Ma anche il Montello di Zanzot-
to o l’Altipiano di Rigoni Stern,
rmai non ci si presta Nel montaggio che sono poi - da Jahier a Lus-
S
i continua a scendere, nessuno stringe i freni: così la manzo di Vitali, 7˚, o sperare nell’aldilà con Giacobbo, per i giovani al centro della polemica per un’errore di tra-
AI PUNTI Mazzantini si ritrova in testa, con Saviano a un’in- già messaggero della fine del mondo secondo la profezia duzione/interpretazione sulla questione dei metodi e mez-
LUCIANO GENTA collatura, ma con un valore dei 100 punti appena Maya. Questo passa il convento. Spulciando le tabelle, si zi anticoncezionali - ovviamente fondamentale nel mes-
sopra le 6000 copie, circa 2000 in meno rispetto a sabato può sorridere con il garbato esordio narrativo del radiofo- saggio evangelico - e perciò rimandato al macero. Dove
scorso. Solo Ratzinger supera ancora le 5000. Tre i nuovi nico «coniglio» Marco Presta o immergersi nell’intenso dovrebbero finire anche quei manuali di storia per le scuo-
Margaret ingressi fra i primi 10. Al 5˚ posto sale l’inchiesta-denun-
cia di Mario Giordano sulle pensioni d’oro, quelle perfetta-
groviglio psicologico e famigliare del bel romanzo di Ma-
ria Pia Veladiano, ora candidata allo Strega; oppure, tra-
le colpevoli di inculcare le faziosità ideologiche della sini-
stra, secondo la denuncia di onorevoli che, a differenza del
mente legali e scandalosamente immorali, che valgono lasciando i thriller ormai fotocopia per quanto d’autore Papa nel film di Moretti, non si arrovellano nel dubbio e
si salva dieci, cento volte quelle di un lavoratore a tempo indeter-
minato, a sua volta già invidiato da un giovane precario,
(Kazinski, Holt), avventurarsi a perdifiato nei ricordi del-
l’effervescente Kusturica, davvero romanzeschi, per tra-
sognano come libro di testo un catechismo del loro unico
dio e signore. Indispensabile per noi che qui a Torino blate-
100 99 81 70 64
1 2 3 4 5
Nessuno Vieni via Gesù Libertà Sanguisughe.
si salva con me di Nazareth II Le pensioni
da solo BENEDETTO XVI
(JOSEPH RATZINGER)
scandalo
MAZZANTINI SAVIANO LIBRERIA FRANZEN GIORDANO
MONDADORI FELTRINELLI EDITRICE VATICANA EINAUDI MONDADORI
59 57 52 50 49
6 7 8 9 10
Il profumo La leggenda Gran circo Aldilà. E disse
delle foglie del morto Taddei e altre La vita
di limone contento storie di Vigàta continua?
SÁNCHEZ VITALI CAMILLERI GIACOBBO DE LUCA
GARZANTI GARZANTI SELLERIO MONDADORI FELTRINELLI
2. La leggenda del morto... 57 2. Il profumo delle foglie di... 59 2. Gesù di Nazareth II 81 2. Steve Jobs. L’uomo che... 26 2. La solitudine dei numeri... 22 2. Il giorno delle selezioni 15
VITALI SÁNCHEZ BENEDETTO XVI ELLIOT; SIMON GIORDANO GARLANDO
18,60 GARZANTI 18,60 GARZANTI 20,00 LIBRERIA EDITRICE VATICANA 19,90 HOEPLI 13,00 MONDADORI 11,00 PIEMME
3. Gran circo Taddei... 52 3. Vacanze in villa 46 3. Sanguisughe. Le pensioni scandalo 64 3. Cotto e mangiato 21 3. Bianca come il latte, rossa... 21 3. Pinocchio, letto da Paolo Poli, con cd 14
CAMILLERI WICKHAM GIORDANO PARODI D’AVENIA COLLODI
14,00 SELLERIO 19,00 MONDADORI 18,50 MONDADORI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 12,00 GIUNTI
4. E disse 49 4. La legge del deserto 45 4. Il denaro in testa 45 4. Benvenuti nella mia cucina 19 4. La versione di Barney 20 4. La prima indagine di Theodore... 13
DE LUCA SMITH ANDREOLI PARODI RICHLER GRISHAM
10,00 FELTRINELLI 19,60 LONGANESI 17,50 RIZZOLI 14,90 VALLARDI 12,00 ADELPHI 18,00 MONDADORI
5. Non chiedere perché 28 5. Il vino della solitudine 38 5. Indignatevi! 35 5. Instant English 18 5. L’amico d’infanzia di Maigret 18 5. Le avventure di re Artù 12
DI MARE NÉMIROVSKY HESSEL SLOAN SIMENON STILTON
18,00 RIZZOLI 18,00 ADELPHI 5,00 ADD EDITORE 16,90 GRIBAUDO 10,00 ADELPHI 23,50 PIEMME
6. Odore di chiuso 26 6. Vicino a te non ho paura 31 6. Togliamo il disturbo 31 6. The power 17 6. Non lasciarmi 17 6. Principesse. Giocakit 10
MALVALDI SPARKS MASTROCOLA BYRNE ISHIGURO -
13,00 SELLERIO 20,00 FRASSINELLI 17,00 GUANDA 18,50 MONDADORI 12,00 EINAUDI 12,90 WALT DISNEY
7. Io e te 23 7. La mappa del destino 19 7. Dove sono in questa storia 30 7. The secret 14 7. L’ombra del vento 16 7. Via le zampe dalla pietra di fuoco! 9
AMMANITI COOPER KUSTURICA BYRNE RUIZ ZAFÓN STILTON
10,00 EINAUDI 19,60 NORD 19,50 FELTRINELLI 18,60 MACRO 13,00 MONDADORI 8,50 PIEMME
8. Un calcio in bocca fa miracoli 23 8. L’ultimo uomo buono 16 8. Odio gli indifferenti 28 8. Le ricette di Casa Clerici 13 8. Venuto al mondo 16 8. La banda del gatto 8
PRESTA KAZINSKI GRAMSCI CLERICI MAZZANTINI STILTON
16,50 EINAUDI 18,60 LONGANESI 7,00 CHIARELETTERE 15,90 RIZZOLI 14,00 MONDADORI 8,50 PIEMME
9. Malastagione 23 9. L’unico figlio 16 9. Indignarsi non basta 23 9. È facile smettere di fumare... 13 9. E’ una vita che ti aspetto 16 9. Cappuccetto Rosso sangue 8
GUCCINI; MACCHIAVELLI HOLT INGRAO; BOCCIA; OLIVETTI CARR VOLO BLAKLEY-CARTWRIGHT
18,00 MONDADORI 18,00 EINAUDI 5,00 ALIBERTI 10,00 EWI 12,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI
10.La vita accanto 20 10.L’ultimo inverno 15 10.Terroni 17 10.La parigina. Guida allo chic 11 10.Il simbolo perduto 14 10.Tutti a giocare con i Barbapapà! 7
VELADIANO HARDING APRILE DE LA FRESSANGE; GACHET BROWN -
16,00 EINAUDI 15,50 NERI POZZA 17,50 PIEMME 25,00 L’IPPOCAMPO 14,00 MONDADORI 6,90 DOREMÌ JUNIOR
LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 1100 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 3 AL 9 APRILE.
A M
nche Dedalo cede a pologo Philip Ball, con il Dialogo arc Lévy è l’autore ri, sull’argomento che preferite
un’avventura mai tenta- PROSSIMA sulla modernità di Bourdieu. Solo francese più venduto, CHE LIBRO FA fra tutti gli argomenti del mon-
ta: la narrativa. Per coe- il filone politico è in grande crisi e ma non lo è. Il più do: voi stessi. Le vostre idee, l’in-
renza con la sua storia, l’editrice MENTE non c’è da stupirsi. Tra le nostre ri- grande scrittore dell’anno scor- ...IN FRANCIA fanzia, gli amori, i gusti: un li-
barese sceglie il romanzo scienti- MIRELLA APPIOTTI viste teniamo vive anche Critica so è Pierre Dukan: chi è? GIOVANNA ZUCCONI bro, promettono, per conoscervi
fico: «ScienzaLetteratura» diret- Liberale affidata a Enzo Marzo e Su Slate.fr, Jean-Marc meglio. Parliamo tanto di me,
ta da Laura Bussotti è una nic- Critica Marxista diretta da Aldo Proust pubblica una bella in- come diceva il sublime Zavatti-
chia originale che si apre con una
satira al veleno su classismo e ba-
Dedalo, Tortorella e Aldo Zanardo; ben-
ché, mantenendo il rigore, l’obietti-
chiesta sulle classifiche, che di-
cono la verità e al tempo stesso
Fa boom ni; funziona sempre.
Chissà se le case editrici che
ronie in Il gioco di Ayyan dell’in-
diano Manu Joseph e con «il vol-
to umano della matematica» nei
un manifesto vo sia puntato sempre più sulla
scienza: alta, nella collana storica
“La scienza nuova”, divulgativa
la velano. Più dei romanzi, e
ovviamente dei saggi, e ovvissi-
mamente della poesia, vendo-
chi non sa pubblicano queste operine le
scelgono tramite comitati e
schede di lettura - come quelle
Numeri ribelli dell’olandese Phi-
libert Schogt: humour e buona
per la fiction con “La scienza è facile” (target i
giovani) e “La piccola biblioteca
no libri di generi meno nobili.
Lévy, Houellebecq, Pancol,
dimagrire di Gallimard, finora segrete e
ora in mostra alla Bibliothèque
scrittura, per una svolta necessa- della scienza” (i bambini)». Musso, Meyer e gli altri roman- Nationale de France. «Un ro-
ria, anche se forse non del tutto Pur in un’università pericolosa- zieri di grande popolarità, manzo di gran classe, da pren-
amata. Il disimpegno non addi- mente semplificata, i testi Dedalo sbiadiscono al cospetto del dot- dere senza esitare»: è L’étran-
cendosi molto alla sigla dei Co- vengono tuttora adottati; Canfo- tor Dukan, che ha totalizzato ger di Albert Camus. «Eccellen-
ga, che tradisce nostalgia per i ra e Bernardini continuano a gui- 506 mila copie di Je ne sais te, parere molto favorevole»
tempi delle battaglie civili, delle «regalata agli amici del gruppo dare rispettivamente i Quaderni pas maigrir, 413 mila di Re- sais pas maigrir in ultratasca- (Una diga sul Pacifico di Mar-
grandi speranze della sinistra. quando esso era ormai una forma- di Storia e Sapere. E «persino ne- cettes Dukan e 394 mila di La bile, al prezzo di 6 euro. Quasi guerite Duras, lettura di Ray-
Raimondo Coga, il padre di zione politica». L’amicizia è rima- gli atenei funziona la serie delle Méthode Dukan Illustrée: ri- un fast seller - uno di quei libret- mond Queneau). Mentre On
Claudia attuale direttore edito- sta, e così, dalla nascita nel 1965, i “50 grandi idee”: dopo Architettu- spettivamente secondo, quinto ti leggeri, a ingestione rapida, the road di Jack Kerouac è
riale della casa, tenne a «battesi- cardini del progetto editoriale. A ra, Filosofia, Genetica, ecc, sono in e settimo classificato nella top poco cari. Il prototipo è Tout «quasi un libro grandissimo».
mo» addirittura il manifesto, co- dispetto dei cambiamenti? arrivo Religione e Universo». Al- ten del più venduti. Diete. Per sur Nous di Stéphane Ribeiro Intenerisce, vedere l'attimo
me rivista mensile guidata da «Puntare sulla fiction non si- trettanta fortuna per «Le grandi quasi 21 milioni di euro, al va- (cuore rosa su copertina viola), in cui quel remoto primo letto-
Pintor e Rossanda: negli anni gnifica indebolire la nostra voca- domande»: la Filosofia, la Fisica e lore di copertina. Un successo che ora pubblica Tout sur Moi, re ha deciso di far nascere libri
‘69-‘70, tirature che arrivano a zione saggistica - dice Claudia Co- tra poco la Matematica. Tutto nel- esploso nel 2002, giustamente tutto su di me: un libro con due- come questi, ormai carne della
80 mila copie, la testata infine ga - usciamo tra poco con l’antro- l’attesa di rientrare nell’arena... nel formato più smilzo: Je ne mila domande e quiz, buffi o se- nostra carne.
Tuttolibri
Diario di lettura SABATO 16 APRILE 2011
LA STAMPA XI
Stefano Rodotà
Il giurista
MIRELLA che si andava a ordinare alla
SERRI
cartolibreria. Gli scaffali era-
Trema e freme, vive no strapieni e c’era pure la
di vita propria il suo cellula- stanza dei thriller. Leggevo di
re che vibra sul tavolo. Il tutto: da Balzac a Dostoevskij,
professor Stefano Rodotà, Walter Scott, Rabelais, Mann
che tutte le mattine, con il - dalla Montagna incantata alle
suo carico di libri sotto il Confessioni del cavaliere d’indu-
braccio, se ne va a lavorare stria Felix Krull che mette a
in una luminosa stanza del- nudo la figura del carrierista
la biblioteca della Fondazio- di pochi scrupoli -, Cervantes,
ne Basso da lui diretta per Melville che in Moby Dick de-
anni, respinge al mittente scrive meravigliosamente
un invito a un talk show, Manhattan che il ”commercio
promette un incontro con avvolge come una risacca”. E
un gruppo di tunisini, anno- poi c'erano Ferenc Körmendi,
ta le richieste che arrivano Alberto Moravia e i poeti, Un-
una dietro l'altra, di dibatti- garetti, Montale, Quasimodo,
ti, conferenze, interventi. Pasolini: veramente non mi so-
E’ assai ricercato il paladi- no mai fatto mancare nulla.
no dei diritti e delle libertà, Ultimissime scoperte sono
notissimo anche a livello in- state Amos Oz, con Una storia
ternazionale, lo spadaccino
dal piglio determinato, ere- «Katherine Mansfield
ditato dagli avi albanesi
sbarcati in Calabria. E’ ap- e ora il Roth di “Nemesi”
prodato alla politica nel mi hanno sollecitato
1979 (è stato fra l’altro vice-
presidente della Camera e a riflettere sul problema
poi membro del Parlamen- del morire con dignità»
to europeo), ha contribuito
a creare la moderna idea di di amore e di tenebra in cui ri-
privacy (ha presieduto l'Au- percorre le vicende del na-
torità garante per la prote- scente Stato di Israele, e Aldo
zione dei dati personali) ed Schiavone con l'affascinante
è uno dei massimi esperti di Spartacus».
bioetica e di biodiritti. Con Quando si manifesta la sco-
il suo profilo di giurista che La vita. Stefano Rodotà è nato a Cosenza nel 1933. Laureatosi in Giurisprudenza, è stato professore di Diritto civile. perta che l’abito dell’uomo
a colpi di codici e codicilli Più volte parlamentare, in Italia e a Strasburgo. Primo presidente del partito democratico della sinistra. Ha di legge ben le si attagliava?
difende le regole, la demo- presieduto l’Autorità garante per la protezione dei dati personali e la Fondazione Basso. «Sostengo l’esame di Diritto
ecclesiastico con Arturo Car-
«Quanti passi indietro: Le opere. Esce da Donzelli «Diritti e libertà nella storia d'Italia. Conquiste e conflitti. 1861-2011» (pp. X-163, €15). lo Jemolo che mi elogia: “Lei è
Altri titoli: «Perché laico» (Laterza), «La civiltà e le regole. Tra diritto e non diritto» (Feltrinelli) veramente interessato al dirit-
prima del 1865 to”. Mi ha come fulminato, lui
lo straniero godeva era una vera autorità e provai
una grande emozione. Analo-
dei diritti civili propri ga a quella che mi provocò ve-
di chi era cittadino» dere il mio primo articolo pub-
blicato sul Mondo di Mario
crazia e la Costituzione con- Pannunzio in prima pagina. Il
tro «chi vuole - come dice direttore, Pannunzio, aveva
lui stesso - farla a fette» o ri- I PREFERITI Lo studioso, tra i garanti di Biennale Democrazia, fama di essere severissimo, di
durla a spezzatino, oggi è vi- aver fatto riscrivere un pezzo
sto come una barriera di aggiorna il suo excursus sulle alterne vicende giuridiche sui fratelli Cervi persino al
fronte a tante turbolenze.
Aggiornato agli ultimi in-
f d’Italia: ora è «il potere di pochi» ad avere la meglio presidente della Repubblica
Luigi Einaudi. Questi sono gli
candescenti 15 anni, ora lo anni che passo in compagnia
studioso ripubblica un av- di Italo Calvino, di Ennio
vincente excursus sulle al-
terne vicende giuridiche
della penisola: Diritti e li-
bertà nella storia d’Italia.
Conquiste e conflitti.
1861-2011 (Donzelli). Non è
CERVANTES
Don Chisciotte
“La mia regola: Flaiano con Tempo di uccidere,
di Paolo Volponi e di Ottiero
Ottieri che facevano capo al
movimento Comunità di
Adriano Olivetti. In una gior-
nata freddissima sbarco a
unire Bobbio
un caso che la Biennale de- Ivrea per essere assunto dal-
mocrazia - che si svolge a della Mancia l’industriale che aveva arruo-
Torino dal 13 al 17 aprile, Einaudi,pp. LXIII-1212, € 24 lato tanti intellettuali ma al-
presieduta da Gustavo Za- «Come Cervantes, anch’ io l’ultimo momento mi tiro in-
grebelsky e del cui comita- mi rivolgo al “desocupado dietro. Vado a studiare a Lon-
to di garanti fa parte lo lector” e suggerisco Musil, dra. Olivetti addirittura mi
stesso Rodotà - è dedicata aiuterà con 300 mila lire, cifra
e la Dickinson”
Mann, Balzac, Flaiano»
al rapporto fra «il potere di allora notevole. Al mondo del-
tutti», proprio della socie- la politica approdo attraverso
tà democratica, e «i poteri
di pochi», cioè le «oligar-
f l’Unione Goliardica Italiana:
incontro Marco Pannella e
chie» in grande aumento. poi gli amici di una vita, Tullio
Sono insomma tanti, trop-
pi, i segnali che «l’età dei bertà “eccessive” rispetto al- «Nel campo giuridico non si «Fondamentale Emily Dickin- «Affiancare ai codici
diritti» sta imboccando il le esigenze di controllo socia- può prescindere da L’età dei di- son che, fra tante cose, mi ha
viale del tramonto? le o di sviluppo economico: ritti di Norberto Bobbio o da fatto capire che la ribellione la letteratura: i classici,
«Gli argomenti di cui si discu- tutto questo mentre assistia- classici come La lotta per il di- alle regole convive spesso con da Rabelais a Cervantes,
te nelle sessioni torinesi sono EMILY DICKINSON mo a conflitti istituzionali sen- ritto di Rudolf von Jhering del- un disperato bisogno di ag-
i più sentiti, sangue e carne za precedenti nella storia del- la seconda metà dell’Ottocen- grapparsi a un divieto: “ ’non da Balzac a Dostoevskij,
Poesie
viva. Stiamo entrando in
Newton Compton, pp. 176, € 6
la Repubblica». to. Esemplare il suo racconto devi’ è la spada più pietosa”, è e la scoperta di Amos Oz»
un’era di crescenti disugua- La tolleranza, diceva Bobbio, della vicenda di un inglese che uno dei suoi versi per me me-
glianze, a cominciare da co- «Una lettura fondamentale: deve essere estesa a tutti durante il Grand Tour appro- morabili. Katherine Man- De Mauro, Luigi Spaventa,
me si profila l'attuazione del “non devi è la spada più tranne che agli intolleranti. Il da in Francia e viene truffato sfield è un punto di riferimen- Eugenio Scalfari e Bobbio.
federalismo fiscale e dalla fa- pietosa”, è uno dei suoi carburante per alimentarla dall’oste. Avvia le pratiche per to: mi ha fatto comprendere Quando era senatore a vita,
coltà concessa alle Regioni di versi per me memorabili» sono i libri che l’hanno sem- come mai nella nostra cultura su mandato di Achille Occhet-
esprimersi anche in materia pre circondata, e fra questi «Il fertile dopoguerra la sofferenza abbia assunto to e di Massimo D’Alema, fui
di diritti civili. Anche il con- di quali consiglierebbe in par- più peso della morte. “Spero latore della proposta di candi-
cetto di accoglienza sembra tra incontri e letture: non ci siano letti in Paradiso”, darlo per il Quirinale: “So be-
poi aver fatto giganteschi
passi indietro».
f ticolare oggi una rilettura?
«Quando consegnai uno dei
miei primi saggi, il cattedrati-
Jemolo, Pannunzio, scrive quando è molto malata.
Philip Roth, in Nemesi, sulla
ne quello che so fare. Sicura-
mente non saprei fare il Presi-
Al dopoguerra? co che lo visionò mi disse: Olivetti, Calvino, stessa linea, mi ha sollecitato dente della Repubblica. Non
«Macché, a prima del 1865. “Una citazione di Thomas Volponi, Ottieri...» anche lui a riflettere sul pro- vorrei sporcare la mia vita”,
Vuol sapere come trattava- Mann in meno e una del codice blema del morire con dignità, mi rispose offrendo una vera
mo “lo straniero” a quei tem- civile in più e sarebbe stato portare davanti ai giudici il e tutto questo mi ha portato a lezione di moralità».
pi? Era ammesso a godere perfetto”. Credo di non aver malfattore nonostante tutti gli schierarmi nella battaglia a fa- Un’epigrafe per suggellare il
dei diritti civili attribuiti ai passato un giorno della mia vi- ricordino che in questo modo vore della depenalizzazione rapporto tra diritto/i e lette-
cittadini anche se non sussi- NORBERTO BOBBIO ta, dall’adolescenza in poi, sen- sperpererà solo tempo e soldi. dell’eutanasia». ratura?
steva la condizione della re- L’età dei diritti za un libro, dal momento che Ma lui si ostina. Crede infatti Altri testi letterari che han- «Montaigne mette in eviden-
ciprocità. Infine, ed è altro sono abituato a dividermi tra in quello che ha imparato nella no affiancato i corposi co- za la contrapposizione tra di-
Einaudi, pp. 266, € 12
motivo di allarme, ora, si opere già lette e new entries». vecchia Inghilterra, e cioè che dici? ritto e vita. Quest’ultima “è
parla tanto di ragion di Sta- «Nel campo giuridico è La letteratura eleva la so- lo spirito della democrazia al- «Ho scoperto la lettura nella un movimento diseguale, irre-
to, di emergenze che giustifi- un’opera da cui non si può glia delle difese immunita- berghi in ognuno di noi». grande casa dei nonni a Co- golare e multiforme”. Pro-
cano i pieni poteri concessi prescindere, così come rie, proprio quelle di cui at- Poesia e romanzi che ci aiuti- senza. Magari non si avevano prio il contrario della legge
ai governi, si fanno continui dal classico di Von Jhering» tualmente percepiamo la no a fronteggiare situazioni soldi per tante altre cose ma che è uniforme, regolare e
tentativi di considerare le li- necessità? impervie, difficili? mai si rinunciava al volume uguale per tutti».