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I

HOUELLEBECQ BYATT LIBRI D’ITALIA DIARIO DI LETTURA


Suicidio Nel giardino La mitezza Il geografo
d’autore dell’infanzia di Bobbio delle idee
Quando le vite Il libro dei bambini Un elogio contro Farinelli e le mappe
diventano merce dopo Possessione ogni intolleranza del mondo globale
BOSCO P. III GRILLI P. II DE LUNA P. VIII CORTELLESSA P. XI

NUMERO 1735
ANNO XXXIV
SABATO 9 OTTOBRE 2010

SE BERSANI
tuttoLIBRI Anteprima Donald Sassoon al «FestivalStoria» di Saluzzo
E’ ANIMA che avrà per tema «Eroi o canaglie?»: come si fabbrica lo stereotipo
MORTA, CHI E’ del «nemico» nella cultura popolare, tra letteratura e cinema
ODETTE?
I buoni han sempre
DONALD
SASSOON
Il governatore Nichi
Intendo trattare,
Vendola ha, forse senza seppure genericamente, quat-
volerlo, risolto in un sol tro stereotipi occidentali di
colpo due problemi. «nemico». Comunisti e nazisti
Dando delle «anime sono associati a sfide militari e

bisogno dei cattivi


morte» a Bersani e ideologiche molto diverse tra
D’Alema ha contribuito di loro. Musulmani e orientali
a sollevare il dibattito - la cui rappresentazione in Oc-
politico dal pantano del cidente è molto più antica - so-
turpiloquio e nel no associati a tipologie diverse
contempo ha indicato di non-europei.
Senza rivisitare lo stesso
una via per
territorio mappato da Ed-
incrementare la lettura, ward Said nel suo ormai clas-
proprio quando le sico Orientalismo, possiamo
biblioteche pubbliche notare che Le guerre persiane
non hanno più fondi per di Erodoto, uno dei primi testi
comprare nuovi libri. storici occidentali, già più di
Quella parlamentare 25 secoli fa sottolineavano le
che si sentisse differenze culturali tra i per-
paragonare a Odette de siani («gli asiatici») e i greci. I
Crécy o a Lady persiani, scriveva Erodoto,
Chatterley si pensano che, sebbene rapire
le donne non sia cosa da «uo-
affretterebbe a leggere Donald Sassoon
mo di buonsenso», «non ci si
Proust o D.H. Lawrence, dovrebbe preoccupare per
se non altro per capire se DA SPARTACO ALLA MAFIA
queste donne... dato che è ov-
si tratta di un’offesa o di vio che senza il loro consenso Anticipiamo qui l’inizio della
un complimento. non potrebbero mai essere ra- lectio magistralis «I buoni e i
Costringerebbe anche il cattivi nella letteratura
suo staff a leggerli e, hai «Sconfitto uno, subito popolare» con cui Donald
visto mai, qualcuno Sassoon («La cultura degli
potrebbe persino ne sbucherà un altro: europei. Dal 18OO a oggi»,
trovarli belli. E’ così che non c’è fine Rizzoli) inaugurerà il 14
si diffonde la lettura, per ottobre, a Torino,
alla storia della lotta «Festivalstoria», giunto alla
contagio. Gli avversari
hanno dato del Peer tra Bene e Male» sesta edizione (presidente
del comitato scientifico
Gynt a Di Pietro? E vai pite con la forza. Gli asiatici, Angelo D’Orsi). La
con Ibsen! Veltroni come quando i greci scappavano manifestazione proseguirà
il sottotenente Giovanni con le loro donne, non se ne fino al 17 ottobre, tra
Drogo? Corri a crucciavano affatto; ma i gre- Saluzzo, Savigliano e
comprarmi «Il deserto ci, per salvare un’unica spar- Monforte d’Alba. Tra buoni e
dei tartari»! Il governo tana, (Elena, ndt), raccolsero cattivi, da Cleopatra a
come «casa Usher»? un esercito immenso, invase- Spartaco, da Attila a Dolcino,
Vediamo cosa scrive ro l’Asia e distrussero il regno da Napoleone al «feroce »
E.A. Poe. Nessuno può di Priamo». Saladino, da Martin Lutero a
Più di un paio di millenni Togliatti, da Garibaldi al
offendersi se viene
dopo, Montesquieu, nel suo pantheon della mafia. Una
paragonato a un Spirito delle leggi, divideva i varietà di eroi e di anti-eroi
personaggio letterario, governi in repubblicano, mo- raccontati, tra gli altri, da
fosse anche il professor narchico e dispotico e conclu- Andrea Giardina e Paolo
Unrat che perde la testa deva asserendo che è l’Asia la Moreno, Luciano Canfora e
per Rosa Fröhlich parte del mondo dove «il Giorgio Ruffolo, Giancarlo
frequentando «L’angelo dispotismo è, per così dire, na- Caselli e Aldo Agosti, David
azzurro» o Ulrich, turalizzato». Riondino e Sergio Roda,
l’uomo senza qualità. L’Asia, ovviamente, qual- Silvio Pons e Giuseppe Sergi,
Un vero colpaccio: dire che volta si può trovare in Eu- Giorgio Dell’Arti e Pilar
all’avversario che è un ropa. Dipende da dove si è. Il Jiménez, Massimo Firpo e
marchese de Custine fornì un Ernesto Ferrero.
Finnegan,
famoso resoconto della sua vi- www.festivalstoria.org
costringendolo ad sita in Russia in La Russie en Fredric March nel film di Rouben Mamoulian «Dr. Jekyll and Mr. Hyde», 1932
affrontare 1839, un best seller che ha rici-
l’indecifrabile Joyce. clato o coniato di zecca un della «europanità», compreso barbari asiatici... In Europa taggio, cannibalismo, creden- differenza di quelli del Nord -
Buona lettura, buon numero di stereotipi sui l’imperialismo. Dostoevskij, in eravamo tirapiedi e schiavi, ze orientali, primitività semi- non erano ariani. Come ben
onorevole! russi, facendo contemporanea- un appunto sul suo diario mentre andremo in Asia come africana, con una concezione sappiamo, queste idee sono
BRUNO GAMBAROTTA mente alcune acute osserva- scritto qualche giorno prima padroni. In Europa eravamo dell’onore arcaica in mezzo a ben lungi dall’essere morte.
zioni sul regime autocratico di morire (1881), celebrava l’as- asiatici mentre in Asia anche una violenza atavica e a una Per illustrare gli stereotipi
dello zar Nicola I: gli stereoti- sedio di Geok Tepe, nell’Asia noi siamo europei». mentalità semi-feudale - quasi occidentali non userò trattati
pi spesso usano la verità e su centrale, dove i soldati russi Di solito, ma non sempre, l’immagine contemporanea o testi pseudo-scientifici, ma
TUTTOLIBRI di essa fanno le loro costruzio- sconfissero i turcomanni e l’Altro appartiene a una spe- del medio orientale o, più di re- film e romanzi popolari, dato
ni. Lo «scontro di civiltà» ha massacrarono migliaia di civi- cie moralmente inferiore. La cente, del musulmano. Una de- che è attraverso le storie che
A cura di: una lunga storia. li in fuga descrivendo la «mis- norma è rappresentare i «sot- scrizione simile si può leggere gli stereotipi si rafforzano. In
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
Gli stessi russi concordava- sione civilizzatrice» della Rus- tosviluppati» in modo spregia- nell’opera L’Italia barbara con- particolare voglio trattare lo
no con de Custine su almeno sia in questo modo: «...L’Asia, tivo. Questo può avvenire an- temporanea (1898) di Alfredo stereotipo del Farabutto, un
tuttolibri@lastampa.it un punto: usavano il termine forse, ci promette ben più del- che all’interno di uno stesso Nicoforo, uno scrittore sicilia- Nemico la cui distruzione è lo
www.lastampa.it/tuttolibri/
«Europa» come sinonimo di l’Europa. Nei nostri futuri de- Paese. Così, ad esempio, in Ita- no seguace della dottrina raz- scopo principale di una storia.
progresso. Molti russi pensa- stini l’Asia è, forse, il nostro lia - alla fine del XIX secolo - il ziale del conte Gobineau, dove Perciò tratterò soprattutto i
LA STAMPA vano di acquisire credenziali sbocco principale!... Dobbia- Sud era visto come un luogo di le differenze tra gente del
di progresso e modernità adot- mo bandire la servile paura analfabetismo, superstizioni, Nord e del Sud sono attribuite
tando alcuni degli attributi che gli europei ci chiamino corruzione, pigrizia, brigan- al fatto che quelli del Sud - a p Continua a pag. VI
II Scrittori stranieri
Marechal Un capolavoro del ’48,
corposo, controverso, smisurato
GLAUCO GIORGIA
FELICI

Uno scrigno di teso-


ri, la letteratura argentina
del Novecento. Qui un po’ no-
La due giorni GRILLI

Antonia Byatt si con-


ferma, con Il libro dei bambini,
una delle più grandi scrittrici

dell’Ulisse
ta e un po’ no: ma ogni tanto contemporanee, e sicuramen-
qualche grande libro supera te la più complessa, sofisticata
la barriera del silenzio e ina- e originale. A vent'anni da Pos-
spettatamente giunge sino a sessione, che vinse il Booker
noi. E questa volta non par- Prize, arriva un altro assoluto
liamo dei Borges o dei Cortá-
zar, già apprezzati come me-
ritano, né dei vari Adolfo
Bioy Casares, Leopoldo Lu-
gones, Ricardo Güiraldes,
argentino capolavoro letterario, un'ope-
ra di 700 pagine che è insieme
un saggio colto e illuminante
sull’immaginario inglese di
una particolare epoca storica
Macedonio Fernández, Juan (gli ultimi anni dell'Ottocento e
Filloy o Eduardo Mallea i primi del Novecento) e un ro-
(molto meno conosciuti): manzo dalla trama costante-
questa volta gli onori vanno mente sorprendente.
a Leopoldo Marechal, che Gli anni in cui si concentra-
nel 1948 - quasi cinquanten- no le vicende, che vedono pro-
ne - pubblicò a Buenos Aires tagonisti, in modo corale, i
il corposo, controverso, smi- membri di diverse famiglie va-
surato Adán Buenosayres. riamente connesse tra loro, so-
La gestazione del libro du- no gli anni in cui si incomincia
rò vent'anni: concepito a Pa- a dare un'importanza tutta
rigi dopo «una profonda cri- nuova all'infanzia, che viene
si spirituale», meditato e ri- presa sul serio, ascoltata, ama-
scritto, approdò alla stesura ta, idealizzata, ma anche - pro-
conclusiva dopo la morte del- prio perché vista come più pu-
la moglie. Divisa, iniziatica- ra e diversa dal mondo dei
mente, in sette libri, l'opera grandi - lasciata libera di stare
assume la forma di un viag- da sola, di correre nel verde,
gio che dura poco più di due all'aria aperta, perché potesse Marie Stillman, «Il giardino incantato di Messer Ansaldo», 1889
giorni in una ristretta parte ricordare agli adulti le origini

«Adán Buenosayres»: L’ansia degli inglesi Byatt Un assoluto capolavoro letterario


un viaggio in una ricchi, colti, di crescere
ristretta parte della i figli con mente aperta, dopo «Possessione»: l’immaginario
città, con echi opponendo la creatività inglese a cavallo fra Otto e Novecento
di Dante e Rabelais Leopoldo Marechal (Buenos Aires, 1900 – 1970) alla meccanizzazione
della città, un po' come l'Ulis-
se joyciano (cui Adán è stato
inevitabilmente paragonato,
ma altre influenze ben più
sostanziali potrebbero esse-
goyen, poi nazionalista cattoli-
co, quindi militante peronista
(nel 1948 è «enviado intelec-
tual» in Italia; poi, quando Pe-
rón divenne el presidente depue-
lontane in cui l'umanità era tut-
t’uno con la natura. «Tom era
parte integrante dell'idea di fa-
miglia inglese in cui Dorothy
aveva creduto, bambini che
Com’era libera
re individuate in direzioni af-
fatto diverse, per esempio in
Dante o in Rabelais). Gli ulti-
mi due libri, che l'autore so-
sto, Marechal definì se stesso
el poeta depuesto) e infine sim-
patizzante della Cuba castri-
sta (nel 1967 è giurato al pre-
corrono liberi in boschi sicuri,
nella luce screziata, accolti da
genitori sorridenti quando
rientrano graffiati e ansanti
e pura l’infanzia
nella Casa Albero
stiene essere stati scritti dal mio Casa de las Américas in- dalla Casa Albero e dai suoi in-
protagonista Adán (Adamo sieme a Mario Benedetti, Cor- nocenti segreti».
come il primo uomo, e bueno- tázar e Lezama Lima: quell'an- Fuggivano dal progresso,
sayres come veniva chiama- p Leopoldo Marechal no il premio è assegnato a un dall’urbanizzazione, dall’indu-
to l'autore dai coetanei quan- p ADÁN BUENOSAYRES altro argentino da conoscere, strializzazione, dalla fuliggine,
do bambino andava in vacan- p a cura di C. Ongaro Haelterman David Viñas). dalle ciminiere, gli inglesi ric- and Crafts», di William Morris, me integralmente parte.
za a Maipú), sono, il primo p trad. a cura di Nicola Jacchia Coloro che giudicano con chi, colti, raffinati, rifugiandosi dei preraffaelliti e di altri artisti E’ sull'idea dei bambini come
p Vallecchi, p. 732, € 21
una riflessione teorica, sufficienza Adán Buenosayres in campagna, disturbati dalla reali che entrano nella storia co- creature mitiche, non ancora
d'ispirazione neoplatonica e lo considerano poco più che un bruttezza della modernità ol- me personaggi (una caratteri- parte della corrotta realtà e per-
insieme vagamente autobio- ONETTI E SEGUENTI riflesso di polemiche, esteti- tre che dalle sue ingiustizie so- stica tipica di tutta la scrittura ciò affascinanti, che si incentra il
grafica, sull'opera d'arte e che e personali, interne al mo- ciali, e creavano comunità di della Byatt). Ci sono, tra i prota- poderoso volume della Byatt,
l'altro un'allegorica discesa Juan Carlos Onetti è tra i vimento d'avanguardia ultrai- artisti, di socialisti, di bohé- gonisti, maestri vasai, scrittori, che riprendendo il sentire di
agli inferi della vita quotidia- maggiori scrittori sta legato alla rivista Martín miens, con tutte le contraddi- marionettisti, burattinai, tea- un’epoca afferma che ciò che di
na, in una città-cloaca che sudamericani, nato nel 1909 Fierro, di cui Marechal fu co- zioni che la loro classe sociale tranti, ricamatrici, curatori di meglio ci han dato quegli anni è
giace sotto l'altra e si chia- e scomparso nel 1994. fondatore nel 1924. L'altro fon- comportava, sforzandosi di musei, tutti dediti in maniera to- la letteratura per l'infanzia, dal-
ma Cacodelphia. Uruguagio, si stabilì a datore, Borges, fu grande ami- crescere i figli con mente aper- talizzante al loro mestiere o alla le opere di Carroll a quelle di
Molti s'indignarono di Buenos Aires nel 1941 co di Marechal fino alla metà ta, di assecondarne i talenti, di loro vocazione. Tutti in qualche Kenneth Grahame, di Barrie, di
fronte a quella prosa creati- (l’Argentina è il Paese ospite degli Anni Trenta, quando le opporre la creatività alla mec- modo critici nei confronti della Beatrix Potter, di Kipling, della
va, esplicita, irrispettosa e della Fiera di Francoforte, in loro strade si separarono per canizzazione, l'artigianato, le realtà presente, e desiderosi di Burnett, di E. Nesbit: «Voci auto-
segnata di lunfardo (un argot corso). Einaudi ne ripropone insanabili divergenze. Il di- arti, le cose belle all'utilitari- tornare indietro, a un passato revoli sostenevano che la gran-
locale n.d.r.), rifiutando di ve- il romanzo «La vita breve» sprezzo che Borges da allora smo imperante. più mitico che storico, un passa- de letteratura dell’epoca era la
dere oltre l'aspetto esterio- (trad. di Enrico Cicogna, pp. manifestò nei confronti del Sono gli anni delle «Arts to di cui l'infanzia era vista co- letteratura per bambini, che ve-
re, nella densa e magmatica 361, € 22). Così lo presenta
materia filosofica che la sot- Mario Vargas Llosa: «Pochi
tende. Pochi apprezzarono romanzi riescono a mostrare
L’opera, divisa in sette
con l’astuzia de La vita breve libri, si conclude
J
Adán: tra questi Julio Cortá- o Nesbo ha una duplice tere in moto un meccanismo per-
zar, che in un saggio entusia-
stico (Realidad, marzo 1949)
il processo di gestazione
della finzione». Bonaerense è
con un’allegorica qualità: racconta delitti
norvegesi con il ritmo tipi-
IL GIALLO verso che si dipana lungo vent’an-
ni per giungere, infine, a Hole nel
lo definì «un evento straordi- lo scrittore Roberto Mariani discesa agli inferi co delle crime story america- NORDICO momento in cui si trova di fronte
nario nelle lettere argenti- (1893-1946) di cui Le Nubi della vita quotidiana ne, mescolando il fascino sottil- alla scomparsa di Birte Becker e
ne», concludendo: «La sua ri- pubblica i racconti «Cuentos mente plumbeo e misterioso de- PIERO SORIA alla scoperta che il suo telefonino
sonanza sul futuro argentino de la oficina» , sette storie di suo ex amico fu ben ricambia- gli orizzonti nordici con la velo- sta trasmettendo dal cuore del-
m'interessa molto di più che
la sua documentazione del
passato. […]Per Marechal è
città, vista con gli occhi di un
impiegato piccolo borghese
(a cura di Marzia Mascelli,
to da Marechal (il personaggio
Luis Pereda in Adán non è al-
tri che JLB, al suo primo appa-
cità violenta del noir a stelle e
strisce. Persino nelle scelta del
nome del suo investigatore,
Jo Nesbo l’omino di neve (con sciarpa ros-
sa) che va mestamente scioglien-
dosi accanto la porta di casa.
forse un punto d'arrivo e una
conclusione; a noi più giova-
pp. 154, € 13).
Una collana dedicata agli
rire definito «tozzo e dondolo-
ne come un cinghiale cieco»).
Harry Hole, si è concesso un ri-
mando affatto boreale. In più
e il killer Harry, com’è nel suo carattere
frenetico e allucinato, intravede
ni spetta di vedere se agisce
come forza viva, come ener-
gico impulso verso ciò che è
scrittori sudamericani la
varerà Minimum fax nella
prossima primavera. Tra gli
Ma il libro presenta ben ra-
dicato spessore: per la ricchez-
za linguistica, su tutti i piani
gli ha costruito intorno un pas-
sato investigativo forgiato a
Quantico, l’università del Fbi,
di madri le orme di un serial killer e, nono-
stante l’avversione dei suoi supe-
riori per quella che ritengono
davvero nostro. Sono tra co- argentini: dai maestri Onetti (colloquiale, dottrinale, de- in grado di fargli riconoscere nient’altro che un’idea peregrina
loro che di questo sono con- e Sabato a César Aiura, scrittivo ecc.), per l'osservazio- la mano omicida di un serial «Pugno di Ferro» Rafto - che, in tesa a rinverdire il suo mito calan-
vinti, e si sentono in dovere Ricardo Piglia, Alan Pauls. ne caricaturale di tipi e di am- killer in una Oslo sì rapace e be- un passato scandito da tre elezio- te, gli concedono una minuscola
di non disconoscerlo». Al Intermezzi pubblica La bienti, per la pluralità dei mon- ona (e in una Bergen altrettan- ni Usa (Reagan, Bush e Clinton), task force dove il ruolo preponde-
punto che molti critici hanno prigione di Ojeda (pp. 110, di raffigurati si rivela come un to ubriaca) in cui però l’assassi- si nutre degli stessi comportamen- rante (ed enigmatico) l’ha una
visto in Adán il vero antece- € 10) del giovane argentino culmine della letteratura ispa- no seriale è un sommo scono- ti alcolici, impregnati di intense «novizia», Katrine Bratt, in fuga
dente ispiratore di Rayuela. Martín Murphy, storia di un noamericana. sciuto, forse per via di tutto ma depresse illuminazioni, fino da Bergen. Ma c’è un’altra donna
Il riconoscimento del suo inetto, un impiegato Marechal, morto nel 1970, quel mare ghiacciato che le cir- però a finir intrappolato dall’uo- a turbargli le notti: la sua ex,
valore verrà in Argentina sol- sposato, senza figli, che si praticò con notevoli esiti la po- conda e le isola dal resto del mo su cui indaga. E che firma con Rakel, in procinto di sposare un
tanto negli Anni Sessanta: e auto-reclude a poco a poco. esia, e scrisse anche per il tea- mondo davvero incivile. un pupazzo di neve la sua sequela medico ambiguo con conoscenze
probabilmente l'indifferenza Sarà in Italia (a Torino il 18/10 tro: in prosa fu autore di alcu- Ne L’uomo di neve (trad. di omicidi, rivolti quasi esclusiva- ambigue. Triplo finale all’ombra
- o l'ostilità - fu determinata Circolo dei lettori) l’ autore di ni racconti significativi e di al- Giorgio Puleo, Piemme, pp. 531, mente a madri con figli avuti in del trampolino da sci più famoso
anche dalla traiettoria politi- Il viaggiatore del secolo, tri due romanzi. Ma Adán Bue- € 19,50) Nesbo inventa addirit- relazioni clandestine. E’ proprio della terra: l’Holmenkollen che
ca dell'autore, prima sosteni- Andrés Neuman (Neri Pozza). nosayres è un romanzo-mon- tura una sorta di alter ego ad la sparizione di Rafto - è morto, è dall’alto domina Oslo e il suo fior-
tore del radicale Hipólito Yri- stre, un libro-summa. Harry Hole - il detective Gert solo scappato per sempre? - a met- do misterioso.
Tuttolibri
SABATO 9 OTTOBRE 2010
LA STAMPA III

Il romanzo autoritratto Il gioco di trasformare in esseri


di carta molte persone esistenti nel reale, da Sollers a S. B.
niva letta anche dagli adulti». GABRIELLA

Houellebecq: così
BOSCO
E' così convinta di questo, la
Byatt, che per tutto il romanzo Michel Houellebecq
non fa che riflettere, parlare, ri- si è ucciso. Ha fatto di se stes-
ferirsi, in molti modi, alla lette- so un personaggio, e lo ha uc-
ratura per l'infanzia, contenito- ciso nel suo ultimo romanzo.
re sorprendente e inesauribile Si è tolto la soddisfazione di
di spunti, di metafore, di segni
che possono essere usati, sem-
pre, per spiegare il mondo, la vi-
ta e le sue più diverse, comples-
se, strane situazioni. «Questi ra-
gazzini, pensò Julian, sono stati
darsi la morte, sulla pagina,
nel modo più cruento che po-
tesse immaginare. Fatto a
pezzi in maniera chirurgica,
in molti pezzi, e decapitato.
La testa, staccata, l'ha lascia-
muore l’autore
affascinati e abbindolati come ta intera. La stessa sorte è an- Ma torniamo al suicidio, o
se un pifferaio magico li avesse data al principale affetto che meglio - restando alla lettera
indotti a seguirli docilmente sot- egli abbia, nella vita e nella fin- del romanzo - al delitto, l'effe-
toterra»; «Per qualche motivo, zione letteraria, il suo cane. rata uccisione di Michel
ricordava con chiarezza il bosco Il romanzo, La carta e il ter- Houellebecq che avviene a
di Alice attraverso lo specchio, ritorio, è selezionato per il pre- metà circa delle 360 pagine di
dove le cose non hanno nome»;; mio Goncourt, e non stupisce cui esso è composto. Come
«Olive si tormentava con l'inuti- visto l'editore francese, Flam- ogni delitto che si rispetti,
le pensiero che avrebbe dovuto marion, vale a dire Teresa comporta un'indagine polizie-
proteggere quei ragazzi, che Cremisi, che ha costruito la sca. E dunque il ricorso a per-
aveva distolto l'attenzione da lo- prérentrée letteraria (articoli sonaggi che incarnino il ruolo
ro, e li aveva perduti» (è a causa estivi, anticipazioni di fanta- di chi indaga sul crimine.
della distrazione degli adulti sia) sul ritorno di Houellebe- Il poliziotto, scrive Houelle-
che ci sono, in Peter Pan, i ragaz- cq. Una bomba annunciata in- becq, odia l'assassino, a furia
zi perduti); «Con i pavimenti ine- somma, in cui lei, Teresa Cre- di vedere cadaveri massacrati,
vitabilmente coperti dalla polve- misi, figura a sua volta come e fa della ricerca della verità la
re e i telai che nascondevano le personaggio nelle vesti appro- sua ossessione, la sua persona-
varie teche come drappi funebri priate dell’editrice. le e specifica vertigine. Lo
su una bara, pareva di entrare Il gioco è chiaro da questi scrittore, per contro, che in
nel palazzo della bella addor- primi elementi: La carta e il quanto tale nell’era del sospet-
mentata e allo stesso tempo nel- territorio sfrutta le varie facce to per lo più è schizofrenico,
la tomba di Biancaneve». O an- delle identità e trasforma in odia se stesso, o meglio la pro-
cora, in un dialogo tra amiche di pria identità, odia riconoscer-
cui una ha deciso di studiare se- «La carta e il territorio»: si, e indulge quindi a meccani-
riamente le fiabe, intraprenden- smi vari di autodistruzione.
do la lunga carriera universita- una riflessione sulla Ciò che cerca - a differenza del
ria: «Non credi che dopo fine di una società poliziotto che si illude di poter
vent’anni passati a studiare Ce- giungere a una qualche verità
nerentola potresti essere so- che ha equiparato nell’ambito della sua indagine -
praffatta dall'idea dei figli che l’arte alle altre merci Michel Houellebecq: il suo romanzo è in corsa per il Goncourt è la distruzione di sé in quanto
non hai avuto? - Molto probabi-
le - disse Griselda. - Ma dopo esseri di carta molte persone dell’autore al centro del ro- Essere scrittori
vent'anni di gravidanze, di feb- esistenti nel reale. C'è perfino manzo. «Una vecchia tartaru-
bri e isolamento, sempre chiusa Silvio Berlusconi, in un ango- ga malata» è l'immagine che nell’era del sospetto,
in casa potrei essere sopraffatta lo recondito del romanzo. I gli attribuisce il personaggio quando non si può più
p Antonia S. Byatt dall’idea di Cenerentola». termini della sua presenza li dell’artista, Jed Martin, inten-
p IL LIBRO DEI BAMBINI Poiché si parla di letteratura lascio scoprire al lettore, dirò zionato a dipingere la tela inti- scrivere avendo
p
p
trad. di A. Nadotti e F. Galuzzi
Einaudi, pp. 699, € 25
per l'infanzia come di quella let- solo - come indizio - che que- tolata Michel Houellebecq, fiducia nei lettori
teratura «ricca di magia, storie sto è un libro sulla desolazio- scrittore. L'autore del roman-
p La Byatt si affermò con Posses-
sione vincendo il Booker Prize.
di esseri semiumani ancora in ne e che ogni elemento che vi zo, attraverso il personaggio identità. Il poliziotto è l'imma-
Altri suoi titoli: Angeli e insetti e contatto con l'antica terra» e di compare in qualche modo si dell'artista (suo alter ego), di- gine riflessa dello scrittore, in-
La vergine nel giardino un’infanzia così amata in sé, co- rapporta al tema centrale. pinge il proprio autoritratto, tendo dire capovolta. Così, nel
me idea, che viene spinta a rima- Quella di Berlusconi è una ovvero il ritratto dell’autore romanzo, il personaggio che lo
nere tale, l'epilogo del libro della piccola partecipazione, meno p Michel Houellebecq trasformato in personaggio. incarna è l'altro che Houellebe-
Byatt non poteva essere più sim- di una comparsa. Ma rientra p LA CARTA E IL TERRITORIO L'effetto è quello vertiginoso cq potrebbe essere se non aves-
bolicamente coerente. in un progetto che prevede p trad. di F. Ascari della mise en abîme. se deciso di sopprimersi attra-
La generazione di bambini di l'utilizzazione a fini romanze- p Bompiani, pp. 362, € 20 Tradotto in termini meno verso (nella) scrittura. Persino
cui lei parla, i bambini per i quali schi di personalità note o mol- destabilizzanti, per chi non sia il suo cane, il cane del poliziot-
furono scritti i grandi «classici» to note (giornalisti, scrittori appassionato di questi meccani- to, cui Houellebecq dà nome
per l'infanzia, furono di fatto come Beigdeber o Sollers, smi (bassamente) narratologi- Michel, finisce per essere uno
bambini per eccellenza: non solo quest'ultimo evocato come spesso loro malgrado - rientra- ci, La carta e il territorio è un ro- dei tanti alias dello scrittore.
perché vennero idealizzati e già morto da tempo), e il loro no nell’ambito del postmoder- manzo che s'interroga su che Fragile, per ragioni congenite,
dunque in qualche modo cristal- legittimo sfruttamento nel no letterario, quella cui ricor- cosa significhi oggi essere scrit- tanto quanto lui.
lizzati, nell’immaginario, ma per- contesto di una riflessione sul re Houellebecq in quest'ulti- tori avendo deciso di assumersi Non dico di più, toglierei gu-
ché rimasero davvero, tragica- tramonto di una società, quel- mo romanzo è basata insom- la responsabilità di tale ruolo sto. Vale il Goncourt? Sicura-
mente, per sempre bambini. Mo- la di cui lo scrittore Houellebe- ma sulla copia dal vero e poi- nell’era del sospetto. Nell'era mente vale la pena, e vediamo-
rirono in massa, prima di poter cq è lo voglia o no pedina, che ché si tratta di figure umane cioè in cui non si può più, è roba la pure come piacere, a tratti
vivere una vita da adulti, nelle ha equiparato l'arte e i suoi possiamo dire che è un'elabo- del passato, scrivere avendo fi- intenso, della lettura. Grazie
trincee e nel fango della Prima manufatti a ogni altra merce. razione del concetto di ritrat- ducia in lettori che a loro volta anche al fatto che di turismo
guerra mondiale, risucchiati da Nel ventaglio di soluzioni to. E, quindi, di autoritratto. siano disposti ad affidarsi sen- sessuale o insulti all’islam, que-
Antonia S. Byatt quella terra con cui li si voleva adottate dai narratori con- C'è in effetti, propriamente za retropensieri alle pagine di sta volta, Houellebecq ha fatto
miticamente tutt’uno. temporanei, coloro che - parlando, un ritratto pittorico un romanzo. saggiamente a meno.
Scrittori italiani Tuttolibri
SABATO 9 OTTOBRE 2010
LA STAMPA V

PER I RAGAZZI (E NON SOLO): IGIABA SCEGO SI RACCONTA nata per caso nella capitale nel 1974, figlia di madre nomade nello studio e nella bulimia il dramma e la sofferenza per una
«Negra», romana e romanista e di un padre impegnato in politica per dare un futuro
democratico alla Somalia, è una delle voci più lucide e
guerra inutile e tragica in Somalia, che tiene lontana da Roma
la madre per due anni, che porta lutti e disperazione,
= Sheeko sheeko sheeko xariir… Storia storia oh storia di disincantate della seconda generazione. E ha scelto di annientando giorno dopo giorno ogni speranza per un
seta. Iniziano così tutte le fiabe somale e inizia così anche mettersi in gioco in prima persona con questo libro che sa futuro diverso per il Paese africano. La mia casa è dove sono è
questa storia, una storia lunga vent’anni raccontata di pancia essere duro e poetico, ironico e cattivo, attuale e nostalgico. un inno alla vita e alla contaminazione, all’incontro, alla
e di cuore per dare una rispondere ad una domanda: «Tu chi Non un libro di storia, ma il libro di «una» storia: di una ricerca di se stessi e degli altri, all’uso della parola per
sei?». La mia casa è dove sono (Rizzoli, pp. 166, € 16,50) è bambina che si trova «sporca negra» in una classe di bianchi, costruire e difendere la propria identità. Una lettura
un tentativo, riuscito, di usare l'autobiografia per disegnare che si sente osservata per strada come se fosse un animale da trasversale, da diffondere a scuola, tra gli adolescenti: Igiaba
la mappa di una vita sballottata e travolta dal caos, dagli zoo, che cerca la sua Mogadiscio tra le vie e le piazze di Roma, sa parlare ai più giovani. Arriva diretta. Senza edulcorare. Sa
ideali, dai drammi di una guerra lontana ma vicina, dalla che rintraccia nella famiglia e nelle favole segni di un passato dare un nome alle emozioni e ai turbamenti interiori. Perché,
fatica di sentirsi straniera a casa propria, dal disordine di e di radici che sente crescere sempre più forte dentro se come dice lei, è «figlia del casino». E, nel cercare di dare una
essere, ed essere in tutto per tutto, italiana e anche somala. stessa. Un bambina che diventa un’adolescente, tra i primi risposta al «Tu chi sei?», aiuta a capire meglio chi siamo noi.
Igiaba Scego Igiaba Scego, romana e romanista, giornalista e scrittrice, è baci, gli amici, la scuola, le corse in curva Sud, nascondendo Federico Taddia

MARGHERITA
OGGERO De Silva Il ritorno di Vincenzo Malinconico,
PAROLE IN CORSO L'avvocato Vincenzo
GIAN LUIGI BECCARIA Malinconico - creatura di Die- sospeso tra la famiglia a rotoli e un sequestro
go De Silva - torna da prota-
gonista in una nuova storia. E

Non vogliamo
impadanirci
come tutte le persone nella vi-
ta reale e i personaggi dei
(buoni) libri, torna un po’ mu-
tato, perché l'avanzare del
tempo, il grigiore della quoti-
Se l’Equipe 84
consola l’avvocato
dianità o l'incalzare di eventi
imprevisti smussano certe
asperità di carattere, ne esa-
Da Carlo Levi a Luigi Einaudi, sperano altre, ci trasformano
in eredi più o meno lontani
lingua e letteratura «salvano» l’Italia della nostra passata identità.
Vincenzo Malinconico è Diego De Silva mento gerarchico tra incertez-
più malinconico di prima, più è nato a Napoli ze e convinzioni, è la goffaggine

C
arlo Levi, in una pagina parti», non ducato, marchesato, rimuginante, più ammaccato nel 1964. riscattata dall’autoironia a ren-
del libro Le mille patrie contea, signoria, mai esistito un negli affetti, più imbranato Ha esordito dere credibile, accattivante e
(Donzelli, 2000) che rac- regno «piemontese»; il Piemonte nelle minute faccende della nel 2001 infine amabile il personaggio.
coglie articoli suoi sparsi scrive: - postilla Carlo Levi - «non diven- vita, più intenerito di fronte con «Certi Che qui si trova coinvolto come
«L'Italia è un paese misterioso. tò, secondo Einaudi, veramente alle fragilità altrui, forse per- bambini»; testimone in un sequestro di
Aperta agli sguardi e alle inva- tale se non fondendosi con l'Ita- ché con l'avvicinarsi della nel 2007 persona trasmesso in diretta
sioni, i secoli e le genti sono pas- lia». L'unità è appunto «collo- mezza età è lui stesso più fra- le prime dal sistema di videosorveglian-
sati su di lei; civiltà, pensieri, re- quio», partecipazione, continui- gile, sebbene poi dimostri al- avventure za di un supermercato.
ligioni antiche l'hanno ispirata tà, tempi e paesi che si fondono in l’occorrenza impreviste ca- del suo Il sequestratore è l’ingegne-
e commossa, e hanno lasciato un tutto nel quale ognuno dà pacità di riscossa. avvocato re informatico autore del siste-
successive stratificazioni, come qualcosa, per costruire un tessuto L’ex moglie si è fatta ran- Malinconico ma stesso, esacerbato dal dolo-
i sedimenti che portano i grandi che alla fine risulta «civile». corosa e tardivamente gelo- in «Non avevo re per la morte accidentale del
fiumi nel corso dei tempi. Oggi, Gli ambiti in cui si è realizza- capito niente» figlio in un maldestro omicidio
ogni suo aspetto è composito, to un valore in grado di unire «Mia suocera beve»: di camorra, il sequestrato il
ogni sua pietra è piena di molte- più di ogni cosa l'Italia non sono probabile mandante dell’omi-
plici sensi, ogni parola del suo stati tanto le conquiste tecniche, tra le assurdità cidio stesso e la messa in onda
linguaggio è intrisa di religioni il mercato, la politica ideale del- (spesso le oscenità) in diretta nelle varie reti televi-
spente; e un intreccio indistrica- la democrazia moderna, il princi- sive vuole essere il processo-
bile di storia fa vivi i gesti più pio della tolleranza, entità im- del presente verità in sostituzione del pro-
meccanicamente quotidiani». portanti, ma moderne. È invece e le ombre del passato cesso istituzionale mai avvenu-
L'Unità d'Italia finalmente un valore culturale, la lingua e to. Ma Vincenzo Malinconico,
e faticosamente raggiunta non la letteratura, che più di tutti gli sa, la nuova compagna di- nanza di reazioni rabbiose e arruolato controvoglia in ve-
ha cancellato questa molteplici- altri hanno unito, e hanno fatto stratta e ondivaga, i due figli, subitanee capitolazioni in ste di teste e avvocato, nono-
tà, l'ha rinsaldata in un vivido l'Italia. È risaputo. alla fine dell’adolescenza e al- ogni tipo di rapporto. stante tutte le sue incertezze,
mosaico e ne ha esaltato i colo- Ma cosa conta tutto questo, l’imbocco della giovinezza, In questo groviglio di incer- non ci sta, e difende come me-
ri. Siamo diventati italiani sen- quando apro i giornali, ascolto non gliene perdonano una. tezze, ci sono però alcune opi- glio gli riesce la dignità della
za rinnegare il nostro passato, la Tv! Come potrò, cittadino di Solo con l'ex suocera Assun- nioni solidamente ancorate, re- sua professione e della Giusti-
le nostre tradizioni, le nostre di- una nazione che ha i maggiori ta (chiamata Ass, senza pru- lativamente alla sua professio- zia nella sede appropriata.
versità. La diversità e la poca pregi (e i maggiori difetti) della riginosa ironia) ha un rappor- ne («siamo tutti rassegnati al- A capitoli alterni si snoda-
rilevanza di ciascuna parte sa- terra, impadanirmi in una Pa- to di brusca franchezza, ma l’idea?…? che fare causa sia il si- no la vicenda del sequestro, le
rebbero rimaste tali se non ci dania inesistente, impantanar- Ass deve elaborare a suo mo- stema brevettato perché una osservazioni sul comune sen-
fossimo confrontati e uniti. mi tra le stupidaggini di Bossi & do lo choc della scoperta di questione s'ingrippi e rimanga so dell’estetica, un breve corso
Ancora Carlo Levi nel libro C., monumenti all'ignoranza, ac- avere un cancro. vergognosamente insoluta») di scrittura non troppo creati-
citato ricorda uno splendido cettazione e esaltazione dell' Il lavoro va maluccio, gli p Diego De Silva ma soprattutto riguardo a se va, battibecchi e incompren-
saggio di Luigi Einaudi, là do- ignoranza (SPQR, gesti osceni, introiti sono così miserelli p MIA SUOCERA BEVE stesso («Gongolo quando la sioni familiari, una disquisizio-
ve l'illustre statista si chiedeva barbarie celtiche e ampolle). da impedirgli di pagare l'as- p Einaudi, pp. 338, € 18 gente non si comporta come do- ne sulla produzione discografi-
che cosa fosse il Piemonte: era, Per colpa loro, già sto odian- segno di mantenimento per p Diego De Silva è nato a Napoli vrebbe, perché così mi dà mo- ca dell'Equipe 84 ecc. in un
nel 1964. Presso Einaudi ha esor-
come dice la parola stessa, do il verde, il colore preferito, i i figli, insomma il destino sta dito con il romanzo «Certi bambi-
do di dirglielo, di manifestare racconto che, tra la descrizio-
«una striscia irregolare di terre- miei prati e le mie colline. Non accidentando la vita al pove- ni», premio selezione Campiello, la mia riprovazione tombale») ne delle assurdità (spesso
no, situata a piè dei monti», sopporterò più, tra un po', la ca- ro Vincenzo, che da parte da cui è stato tratto il film omoni- e a certi dettagli del presente o oscenità) del presente e la rie-
«un paese così mal congegnato, denza veneta, che amavo così tan- sua collabora allo sfascio mo diretto dai fratelli Frazzi. del passato non rilevantissimi vocazione del passato prossi-
da non avere neppure un titolo to, Goldoni o la telefonata musi- con l’irresolutezza, la ten- E’ stato finalista allo Strega (la dittatura del Pare Brutto, mo trae forza e fascino dalle
di quelli consueti dalle nostre cale del mio amico Zanzotto? denza al rinvio, la distrazio- con «Non avevo capito niente». gli attori dei vecchi telefilm). accelerazioni incalzanti e dai
ne, la divagazione, l'alter- Ma è proprio l’ingarbuglia- rallentamenti improvvisi.

PIERSANDRO quanta distanza, qui, rispetto a


PALLAVICINI Kaha Aden La figlia-scrittrice una narrativa migrante italiana
Kaha Mohamed Aden troppo spesso avvelenata da ran-
è la figlia di Mohamed Aden di un ministro perseguitato core e cliché).
Sheikh, ministro somalo sotto Codice, tradizioni, autoriali-

Una tazza di tè
Siad Barre. Destituito e impri- tà: una miscela che produce rac-
gionato dallo stesso Barre sen- conti confezionati in un involu-
za alcun barlume di ragione e cro di rassicurante quotidianità,
giustizia, Mohamed Aden che parlano di amiche, di tazze
Sheikh rimase poi in carcere di tè ben preparate, di fiori ben
per oltre sette anni (la sua vi-
cenda, intrecciata a quella del
suo Paese, si legge nell'illumi-
nante La Somalia non è un'isola
non cancella p Kaha Mohamed Aden
curati, di collegi universitari, ce-
ne con ricette etniche, bar, pani-
ni nell'intervallo pranzo. Ma que-
sto non significa né dimenticare
dei Caraibi, da poco uscito per
Diabasis).
Si scrive questo non perché
Fra-intendimenti, raccolta di
il mal di Somalia p
p
p
FRA-INTENDIMENTI
Nottetempo
pp. 136, € 13 Kaha Mohamed Aden
né ignorare. I due fuochi cupi del
dramma somalo e del disagio
dell'africano rifugiato in Italia ci
sono e rosseggiano da lontano
racconti ed esordio di Kaha sciando uno dei tanti, discreti sforzo sovrumano? Forse, ma in può essere meno che traumati- ta somala di lungo corso. Lei di- su questi Fra-intendimenti, la-
Aden, contenga l'esplicita sto- cenni alla tradizione, a un antico questa manciata di preziosi rac- ca per un esule? Specie se avve- ce: «Scappano perché hanno pa- sciando in primo piano i colori vi-
ria di quegli accadimenti. Lo si codice etico. Benché il trauma ci conti succede. nuta negli anni delle code bibli- ura». «Di che cosa?» «Della mor- vidi di una ben praticata ironia,
scrive per capire che genere di sia stato, la catastrofe sia acca- Nel 1986, mentre il padre era che davanti alle questure? Altro te!». Il punto? L'immigrata non di una grazia, di una moderazio-
catastrofe abbia sconvolto la duta, occorre porre distanza, la- ancora in carcere, poco prima cenno d'autore a un sottinteso risponde «hanno paura di noi», ne femminili e primaverili. Così
vita dell'autrice. Ma «le condo- sciar cadere. Occorre elaborare che le lotte claniche frantumas- codice etico: nel racconto Xu- come probabilmente ci aspette- mentre lo si legge nemmeno ce
glianze si fanno entro tre gior- con dignità, mantenere un atteg- sero definitivamente la Somalia, seyn, Suleyman e Loro tre giovani remmo. E il codice etico? Ecco- ne si accorge, ma dopo, chiuso il
ni dal fatto, se no è troppo cru- giamento nobile, fermo. Occorre Kaha Aden riparò in Italia. Qui freschi d'immigrazione, sconcer- lo: perseguire lo smantellamen- libro, sì: ci si è portati dietro cose
dele toccare le ferite quando non scomporsi, non urlare, non si è laureata e qui vive nella cal- tati dal fatto che le anziane si- to dei luoghi comuni, utilizzare fondamentali sulla storia recen-
uno, forse, sta cominciando a farsi avvelenare dal rancore o ma della provincia, qui scrive e gnore italiane scappino anziché sempre uno sguardo affilato, te della Somalia e sul destino di
leccarsele», scrive Kaha Aden anche semplicemente dalla di- qui lavora nella mediazione cul- fermarsi a parlare con loro, ne porgere battute a mezza voce un migrante nero in Italia. Insie-
nel racconto Il dizionario, la- sperazione. Un miracolo, uno turale. L'immigrazione in Italia domandano conto a un'immigra- per svelare che il re è nudo (e me a una bella lezione di stile.
VI Personaggi e storie
IN VIAGGIO, FRA LETTERATURA E STORIA ELISABETH VAN GOGH BALZAC NELLA FRANCIA DEGLI CHOUANS
Con Serena Vitale in Urss Vincent, mio fratello Una passione repubblicana
= Fra le nostra maggiori slaviste (Il bottone di Puskin, = «Alla fine, come un fiume supera tutti gli ostacoli = Il primo romanzo di Balzac, il primo «capitolo»
Adelphi), Serena Vitale conosce uno speciale omaggio, a scavando un letto nella sua corsa verso l’oceano, così il della Comédie Humaine, è Les chouans. Lo
cura di Antonio Motta, sulla rivista Il Giannone, semestrale genio di Van Gogh sfociò nella pittura»: Elisabeth van propone, con il sottotitolo «Una passione
di cultura e letteratura (www.ilgiannone.it). Viaggi, saggi, Gogh, di ricordo in ricordo, ritrae Vincent, mio fratello repubblicana», Beppe Grandi editore (traduzione di
il titolo del nuovo numero, scritti di Serena Vitale introdotti (Skira, pp. 91, € 15, traduzione di Luca Lamberti). In Giuseppe Grande, pp. 380, € 14). E’ un capitolo
da una conversazione fra l’autrice e lo stesso Motta, «Dalla particolare soffermandosi sull’adolescenza e la prima della reazione alla Rivoluzione francese. I Chouans
Puglia alla Russia» («Amo tutti gli eroi dell’andare, del giovinezza del futuro Maestro. Il memoriale, finora sono gli insorti nella Mayenne e nella Francia
viaggiare. Credo che non sia un sogno soltanto mio: essere inedito in Italia, esce in occasione della mostra «Van Sud-occidentale tutta. Amore e storia politica si
più persone in una sola vita»). In novembre, da Mondadori, Gogh, campagna senza tempo città moderna», a Roma intrecciano nell’officina balzachiana. Il ministro
Serena Vitale pubblicherà C’era una volta l’Urss, un nel Complesso del Vittoriano (aperta ieri, proseguirà della Polizia Fouché confeziona una trappola
Serena Vitale viaggio attraverso la cultura e la vita della grande Russia. fino al 6 febbraio prossimo). amorosa per catturare il Gars, il capo dei ribelli.

Hašek Il capolavoro dello scrittore ceco: un er


che usa la sua apparente idiozia per sopravviv

E il buon sold
NADIA LUIGI
CAPRIOGLIO FORTE

«Che cosa mi ha dato La vita di Jaroslav


Višera? Tre anni di disillusioni Hašek appartiene all’imma-
quanto agli amici e di speran- ginario filmico, ricalca foto-
ze giovanili infrante. Un’insoli- grammi del muto come sug-
ta fiducia nella mia forza vita- gerì, a suo tempo, Angelo

sbaragliò l’A
le. Provato da quella difficile Maria Ripellino in uno splen-
esperienza, solo, sopravvissi a dido ritratto dello scrittore
quella prova fisica e morale. ceco incastonato nella fanta-
Avevo capito che la vita è una smagoria di Praga magica.
cosa seria, ma non bisogna te- Fu apprendista droghiere,
merla. Ero pronto a vivere». mercante di cani e redattore
Siamo nel 1931: tre anni pri- di rivista zoofila, leader poli- pea, ritorna grazie all’ Einau-
ma Varlam Šalamov, studen- tico, soldato zelante, com- di in una pregevole edizione a
te moscovita contestatore, missario bolscevico e bozzet- cura di Giuseppe Dierna, che
era stato arrestato dal Kgb tista umoristico, marito bi- lo ha tradotto con originalità
per aver aderito all’opposizio- gamo, bevitore incallito e e inventiva e prefato in modo
ne trozkista ed era stato invia- clown di bettola. Una biogra- eccellente, con l’aggiunta del-
to in un gulag negli Urali, là do- fia scandita in sequenze im- le illustrazioni originarie del
ve scorre il fiume Višera. probabili: come in una comi- pittore idillico e naïf Josef La-
Višera, pubblicato da Adelphi ca, basta cambiar abito ed è da, compagno di bisbocce di
nell’ottima traduzione di Clau- subito un’altra storia. Una Hašek. Lui, il più grande umo-
dia Zonghetti, preceduta da passerella di gesta buffone- rista praghese, aveva dentro
una toccante introduzione di sche, di straripanti bouta- di sé da sempre quel perso-
Roberto Saviano, è la prima «Sulla purga», copertina della rivista «Krokodil», n. 8, 1929 des, di improvvisazioni sur- naggio. Guitto logorroico, im-
detenzione di Šalamov: non (dal saggio di Gian Piero Piretto «Il radioso avvenire», Einaudi, 2001) reali dove la finzione fa sber- provvisatore geniale come un
ha ancora capito tutto e il la- leffi alla vita. moderno estatico Villon, natu-
ger non si è ancora manifesta- Dopo aver dispensato ai ra plebea e randagia, Hašek
to in tutta la sua forza; Koly- lettori schizzi e storielle trasformò le bettole di Praga
ma sarà la seconda detenzio-
ne di Šalamov che durerà due
Višera La detenzione dello scrittore d'ogni sorta dando la stura
al suo irrefrenabile umori-
e provincia (ne frequentò più
di cento!) nel baricentro della
decenni, farà di lui uno zek in
tutto il suo essere e ci darà il
fra il 1928 e il 1931: poi sarà Kolyma propria esistenza. Erano per
lui uno spazio di creativa li-
suo capolavoro, I racconti di
Un lontano parente bertà come il manicomio in
Kolyma, uno dei più importan-
ti libri in lingua russa sull’uo-
mo di fronte all’estremo.
Višera è il prologo di Koly-
ma, l’antefatto di una storia
Salamov dei servi che popolano
la commedia dell’arte,
Harbal lo definì
«un tenero barbaro»
Tornato a Mosca
racconterà il campo
la prima volta smo, nel 1921, due anni pri-
ma della morte non ancora
quarantenne, Hašek s’infila
non per denunciarlo,
nel gulag
nei panni di Švejk e crea un
eroe immortale, l’icona del-
ma per studiarlo l’attendente babbeo che usa
e comprendere se stesso la sua apparente idiozia per
gabellare i superiori e so-
che si accinge a erigere a siste- scienza quando la Ceka monta pravvivere all’apocalissi del-
ma l’«eliminazione dopo l’uso» un «affare» a danno dell’inge- la prima guerra mondiale.
dell’uomo. Nel 2000 il regista gnere-capo. Višera offre molti Un lontano parente di quei
Iosif Pasternak ha realizzato ritratti: dapprima i compagni servi scaltri della commedia
un film sul gulag in due parti: sembrano avere tutti «la stessa dell’arte che minchionano i
l’era dell’acqua e l’era della ter- faccia», ma presto ciascuno di loro padroni; e tuttavia più
ra. Tra i luoghi dell’era dell’ac- loro si guadagna un posto nella ambiguo e sornione perché
qua c’è il bacino della Višera, vita e nella memoria dell’auto- più esposto alle intemperie
che a partire dal primo piano re, per sempre. Come, ad esem- della storia.
quinquennale, nel 1929, diven- pio, la rusalka, una detenuta di Ora Le vicende del bravo
ta una delle vie della nuova co- passaggio che interpreta sul soldato Švejk, questo spasso-
lonizzazione e con i suoi cantie- palcoscenico del lager La morte sissimo libro pubblicato a fa-
ri permette al potere sovietico p Varlam Šalamov del cigno: fra le ovazioni del pub- scicoletti mensili e diventa-
di realizzare il sogno di Pietro p VIŠERA blico, Šalamov, seduto nelle pri- to col tempo un classico del-
il Grande: il passaggio da un p trad. di Claudia Zonghetti me file, nota l’immensa stan- la letteratura mitteleuro- In alto Jaroslav Hašek disegnato da Josef Lada Qui e a sin. altre due illust
progetto penitenziario a un p Adelphi, pp. 234, € 18 chezza di quel cigno morente,
progetto economico, al tempo stremato dalla galera.
stesso sociale e repressivo, uti- Tuttavia, non sono tanto i

I buoni che fabbr


lizzando la manodopera gra- protagonisti, né la visione chia- DONALD SASSOON
tuita dei campi. ra di una società e della sua mar-
Šalamov si presenta come cia suicida, a rendere indimenti-
osservatore privilegiato di
questa trasformazione. Arri-
cabili le pagine di Šalamov,
quanto la sua attitudine etica, la
p Segue da pag. I

va in una zona lager nuova «di sua accettazione, la sua sospen- racconti manichei, le batta- re se muoiono in quantità, men- re comprese. Capire può gene-
zecca», in cui «ogni metro di fi- sione di giudizio. Nel lager nes- glie tra Buoni e Cattivi. Que- tre le stragi di umani e di elfi rare empatia e l’empatia com-
lo spinato splende al sole», un suno è colpevole, nessuno pre- sto genere di Nemico è privo ispirano pietà e solidarietà. plica le cose. Per tutto il film M
non-spazio dove non si può tende espiazione, perché a giudi- di caratteristiche umane. Nemici di questo genere di Fritz Lang (1931) noi speria-
condividere né la gioia, né il do- Varlam Šalamov care sono i detenuti di ieri, o di Può essere, come nella fanta- non hanno un motivo per esse- mo che Peter Lorre venga pre-
lore: la gioia perché è pericolo- domani, e chiunque, scontata scienza, un mostro provenien- re tali. Fanno ciò che fanno, co- so perché le sue vittime sono
so, il dolore perché è inutile. Il una condanna, acquisirà il dirit- te dallo spazio o il risultato di me distruggere l’umanità, suc- delle ragazzine deliziose. Il
prossimo non può confortarti, pressioni colpissero persone in- to a giudicare gli altri. processi umani, come una ra- chiare il nostro sangue o man- film appare come un «norma-
ti consegnerà ai capi, piutto- nocenti e dietro agli arresti di Šalamov scrisse che la me- diazione nucleare (Godzilla o giare la nostra carne, solo per- le» film manicheo, come la
sto, per un mozzicone di siga- massa si continuava a vedere moria è come un tubetto di col- gli zombies in La notte dei mor- ché sono il Male. O loro o noi, di- maggior parte dei film che di-
retta, o per svolgere il proprio una Russia vitale, con forze gio- la indurita, non ne esce più nul- ti viventi o i dinosauri in Juras- rebbe George Bush. pingono serial killer. Alla fine,
dovere di informatore. vani che si risvegliavano alla lot- la; ma quando al suo ritorno ri- sic Park) oppure il prodotto Non ragioni con un serial però, quando i vigilantes - sem-
Il giovane Šalamov è anco- ta. Anche le autorità del campo troverà il silenzio, la neve tiepi- dell’esperimento mal riuscito killer o con Dracula. Con il pri- pre più visti in una luce negati-
ra un ingenuo, ostinato soste- favoriscono il giovane entusia- da e lieve di Mosca, la città tan- di uno «scienziato pazzo» (la mo non puoi farci nulla, il se- va - lo catturano, il personag-
nitore della rivoluzione, non si sta che collabora con loro per to amata dove tutto era acca- creatura di Frankenstein o dr condo ha bisogno del nostro gio di Peter Lorre dà conto del
rende conto che è finita, che il erigere un complesso chimico duto, inizierà a scrivere, non Jeckyll-Mr Hyde). È il male sangue. Non c’è dimensione suo terribile comportamento.
potere tirannico di Stalin l’ha nel grande Nord, apprezzando- per denunciare il campo, ma assoluto, come gli orchi nel Si- etica. La loro distruzione è Spiega che non può farci nulla,
spenta per sempre. Nessuno ne il coraggio nel rifiuto di testi- per studiarlo e per comprende- gnore degli anelli, che il pubbli- l’unica soluzione. Le ragioni che non ha il controllo su se
all’epoca credeva che le re- moniare contro la propria co- re se stesso. co è invitato a non compiange- del Farabutto non devono esse- stesso - e questo è sufficiente
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SABATO 9 OTTOBRE 2010
LA STAMPA VII

AVVENTURE DI MIGRANTI ITALIANI FERNANDO SAVATER VERSO IL 2011, DA DANTE AI MANAGER


Il trombettiere di Custer & C. Tutti i miei pirati Agende letterarie
= I migranti italiani che stupirono la «Merica». A = «Tanto per cominciare, chiamo storia quei temi che = E’ ormai un classico tra i vademecum annuali. Già in
cominciare dal Trombettiere di Custer, l’eroe che dà il piacciono ai bambini: il mare, le peripezie della caccia, il libreria è l’Agenda letteraria 2011, a cura di Gianni Rizzoni
titolo alla galleria di Angelo Mastrandrea per Ediesse coraggio fisico, la lealtà verso gli amici...». Un inventario (Metamorfosi editore, www.metamorfosieditore.com, pp.
(pp. 156, € 10, postfazione di Tiziana Rinaldi Castro). di storie, le migliori ascoltate da Savater e da lui a sua 160, € 14). Ogni giorno scandito da un anniversario,
John Martin, alias Giovanni Martino da Sala Consilina, volta raccontate in Pirati e altri avventurieri (Passigli, riguardante questo e quello scrittore (si comincia
già tamburino al seguito di Giuseppe Garibaldi, colui pp. 219, € 18, traduzione di Paolo Collo). Da John Silver ricordando che il 1 gennaio 1919 nasceva a New York
che «aveva battuto il tempo» alla battaglia di Custoza. ai tigrotti di Sandokan-Salgàri, da Robinson Crusoe a Salinger). Due i temi di fondo: il Premio Strega raccontato
«Giuanìn» e altri migranti, come l’anarchico che fece Walter Scott. Dagli eroi al «tramonto degli eroi», i nostri nei particolari e l’Unità d’Italia. Ritorna anche l’agenda
saltare Wall Street, come il mafioso che leggeva Camus, eroi cinematografici, in primis Humphrey Bogart. Dante Alighieri (a cura di Gianni Rizzoni, con la
come il padre calabrese di Bob Dylan, come il libertario «Perché lui? Perché lui più di Gary Cooper o di James collaborazione di Alessandro Masi, € 18). La novità è
che incendiò Berkeley... Cagney?». Già: perché? l’Agenda dei manager, a cura di Francesco Bogliari (€ 15). Dante Alighieri

Pol Pot
eroe immortale, l’icona dell’attendente babbeo dittatore
del partito
vere all’apocalisse della Grande Guerra comunista
cambogiano

dato Svejk
cappellani militari, beoni e la- MARCO e capo
BELPOLITI
scivi, attori citrulli di rituali dei Khmer
che seminano ovunque ilari- Nell’aprile del 1975 Pe- rossi:
tà. Come Otto Katz che fre- ter ha tre anni; si trova dentro la loro guerra
quenta osterie e bordelli e far- un passeggino che i suoi genito- costò al Paese
netica dal pulpito, o Lacina ri spingono durante una manife- oltre 2 milioni
che ha un debole per il rum. stazione di solidarietà con la di morti;

Austria felix
L’epica di Švejk che con il Cambogia. Gli sembra che i pre- il loro regime
suo faccione da luna piena, la senti gridino: «Kiss», pipì. In re- impose
sua flemma, la sua sorniona altà, urlano uno slogan: «Kissin- deportazione
obbedienza disarma la follia ger, Kissinger! Assassino!», di- forzata della
di ogni autorità, è un dramma- retto contro il segretario di Sta- popolazione
tico documento antimilitari- to americano che ha ordinato di delle città,
cui finì per breve tempo dopo sta, che ricorda tra facezie e nascosto, insieme a Nixon, mas- campi
aver finto di buttarsi nella lazzi l'orrore che pervade e sicci bombardamenti sul territo- di lavoro,
Moldava; un luogo quasi meta- annichilisce l’Europa. Una rio cambogiano. Trent’anni do- torture,
forico in cui si dispiega il rac- terra maleodorante, dove la po Peter Fröberg Idling scrive esecuzioni,
conto sul mondo, dove lo scrit- guerra è una sorta di fecale un libro dedicato al Paese asiati- centri
tore, alticcio e instabile, anno- poltiglia su cui il plebeo co: Il sorriso di Pol Pot, dove rac- di eliminazione
ta su fogli volanti o detta, da Hašek insiste con voluttà. E a conta la storia della martoriata
ultimo in una taverna di Lipni- far dimenticare tale inferno Kampuchea Democratica, no-
ce, a un giovane scrivano le di- non basta la galleria di figuri- me assunto dalla Cambogia do-
savventure di Švejk sulle in- ne immortali come il bulimico po la sua liberazione, e quella di
fuocate pianure galiziane. soldato gigante Baloun che si una delegazione di militanti poli-
Dal suo osservatorio dissa- divorerebbe il mondo o il ca- tici della sinistra svedese in visi-
crante Hašek ha sferrato un detto Biegler che sogna di vo- ta nell’agosto 1978 nella repub-
attacco senza precedenti al lare in cielo come generale e blica istituita dai Khmer rossi,
p Jaroslav Hašek mito asburgico, nel suo modo scopre che Domineddio è senza vedere cosa sta realmen-
p LE VICENDE DEL BRAVO verboso e popolare, ma con la nient’altro che il suo capitano te accadendo in quel paese.
SOLDATO ŠVEJK stessa grottesca radicalità pronto a sbatterlo in gattabu- Ma Il sorriso di Pol Pot è an-
p a cura di Giuseppe Dierna
p illustrazioni di Josef Lada
del connazionale Kafka. Nulla
si salva, tutto viene smasche-
ia. Non c’è speranza per gli
sconfitti.
che la storia di Peter stesso, del
suo rapporto con una vicenda
J’accuse La martoriata Cambogia
p Einaudi, pp. XCV-1002, € 85
rato, soprattutto la retorica
triade di dinastia, religione e
degna dei campi di sterminio na-
zisti, avvenuta in nome dei valo-
scambiata per un paradiso asiatico
patriottismo. Quel pierrot in-
Un attacco senza ri di una «futura umanità».
crudito che si mescola al tene-
ro barbaro, come lo definì il
grande Hrabal, scrive con lo
Švejk l’epica della follia euro-
pea alle prese con il massacro
precedenti al mito
asburgico, con la stessa
grottesca radicalità
del connazionale Kafka
Nel 1975, in una situazione
complessa, segnata dalla guer-
ra del Vietnam vinta dal Nord,
dai bombardamenti americani,
dalla propensione dei vietnamiti
L’Occidente
della guerra, svelando l’ipocri-
sia e il vuoto dietro il pathos e
la retorica dei valori; e al tem-
po stesso viviseziona le strut-
Anche Švejk, l’inossidabile
Sancho Panza asburgico che
porta alla disperazione il suo
Una delegazione
della sinistra svedese
abbagliato
nel ’78 tra i Khmer
da Pol Pot
ture e le gerarchie di un’Au- superiore, il tenente Lukáš, è
stria felix ormai scivolata nel- un eterno colpevole come le fi-
l’abisso. Francesco Giuseppe, gure di Kafka contro cui si ac- rossi: non volle
l’imperatore «dalle labbra canisce il mondo. Ma a lui, ico- vedere l’inferno
pendule», appare un rimbam- na della resistenza, Hašek ha
bito sul cui ritratto nell’oste- fatto dono di quell’ingenuità a trasformare la Cambogia in a nudo le efferatezze del regime
ria Al Calice cacano le mo- che è perfetta innocenza attor- un loro protettorato, dalle ten- cambogiano, come trent’anni pri-
sche, la burocrazia e la giusti- no alla quale in un assordante sioni tra Cina e Urss, tra Cina e ma quelle dello stalinismo?
zia sono centrali di sadismo e sabba danzano gli aguzzini: Usa, i Khmer rossi prendono il Il sorriso di Pol Pot è un libro
di idiozia e le gerarchie milita- sbirri, commissari, burocrati, potere in Cambogia usando co- impietoso che si legge, non solo
ri degenerano in un’accozza- cappellani che il regista Pisca- me scudo internazionale l’ex re per conoscere la storia di quel Pa-
glia di deliranti aguzzini che tor trasformò nella sua mes- Sihanouk. Nel corso di quattro ese e del suo Illuminato Leader
con ordini e contrordini ali- sinscena del romanzo in grifa- anni impongono misure terribi- (Philip Short lo ha fatto benissimo
mentano l’idea di un mondo in gne marionette e Brecht nella li: deportazione forzata della po- in Pol Pot, Rizzoli), ma per spiega-
preda al caos come nella commedia Schweyk nella secon- polazione delle città, campi di la- re letteralmente una piega nasco-
splendida clownerie del telefo- da guerra mondiale in SS. voro, riduzione delle necessità sta della storia svedese ed euro-
no nel finale della seconda Nulla di più astuto di quel- alimentari individuali, torture, pea della sinistra, e questo senza
parte del romanzo. l’idiozia per dare scacco al po- esecuzioni, centri di eliminazio- p Peter Fröberg Idling cadere in un anticomunismo di
Per non parlare della reli- tere, nulla di più ingenuo che ne. Non si sa bene quanti cambo- p IL SORRISO DI POL POT maniera. Per questo il libro ha
trazioni di Lada per l’edizione originaria del 1921 gione messa in scena dai vari crederci veramente. giani siano periti; l’ultimo censi- p trad. di Laura Cangemi una tonalità malinconica che a
mento è del 1962, poi la guerri- p Iperborea, pp. 335, € 17 tratti, ma solo a tratti, si trasfor-
glia, i bombardamenti, il colpo ma in pietà e dolore. Si mantiene
di stato militare, le intrusioni sobrio, trattiene le lacrime, salvo

ricano i cattivi
genere. Tutte le sue sconfitte vietnamite, la guerra intestina in un passaggio: la visita al famige-
sono temporanee. La sua re- hanno causato oltre 2 milioni di rato Lager S-21.
surrezione è tanto prevedibile morti, di cui una buona parte ef- Fröberg Idling cerca di sfata-
quanto necessaria. Sconfitto fetto della dittatura del partito re i luoghi comuni sul massacro -
un nemico, ne sbucherà un al- comunista cambogiano capita- prima ignorato in Europa, poi esa-
perché cambi la dimensione terculturale con cui possiamo tro. Non c’è fine, proprio come nato da Pol Pot. gerato sino al parossismo. Mostra
morale del film e il pubblico sia capire il Male: non è una speci- non c’è fine alla storia della lot- Fröberg Idling racconta tut- i limiti di intellettuali notevoli, co-
lasciato meno sicuro di sé. ficità culturale. L’induismo ha ta tra Bene e Male. to questo, alternandolo con un me lo stesso Myrdal, ma anche
È perciò molto meglio, e più gli asura (descritti nella Bha- Lo stesso accade nella co- viaggio nel paese asiatico di cui Chomsky; mostra soprattutto la
semplice, quando il Male è as- gavad Gita) che lavorano con- siddetta vita «reale». Non c’è conosce la lingua, e alle storie Peter Fröberg Idling complessità di una rivoluzione co-
soluto, quando è l’incarnazio- tro Dio. I greci avevano i dai- fine alla storia. Continua ad an- dei visitatori svedesi (tra cui il munista in un Paese asiatico agita
ne di Satana - una parola ebrai- mon, i demoni che eseguivano dare avanti. Appena vinta la celebre Jan Myrdal), ma anche da un gruppo di ex studenti di eco-
ca, ha-satan, l’avversario - le punizioni per conto degli guerra contro il comunismo, alle vicende dei dirigenti dei Kh- munismo radicale dei Khmer so- nomia a Parigi negli Anni ‘60, de-
agente e spia di Dio, che racco- dei. Il cristianesimo ha l’Ange- viene dichiarata guerra alla mer, di Pol Pot stesso, prima a no impietose: perché quegli intel- voti di Robespierre. Utopia e follia
glie informazioni segrete sugli lo Caduto, Lucifero (il portato- droga (non un buon sostituto, Parigi e poi Phnom Penh. Non lettuali, quei militanti politici della si mescolano in modo indissolubi-
esseri umani. Come molte spie re di luce) e Belzebù (il signo- quando si tratta di Male, ma dimentica nulla, visita i luoghi di delegazione svedese, non hanno le, e solo la chiave letteraria, la for-
e agenti del contro-terrori- re delle mosche). L’Islam ha non si può essere troppo pi- detenzione, cerca i sopravvissu- visto nulla? Sono stati ingannati za del racconto quale esplorazio-
smo, ha bisogno di provocare o Ibis, scacciato da Dio per es- gnoli) e poi al terrorismo. Scel- ti, racconta i suoi sogni. Ne sca- dai loro ospiti orientali o piuttosto ne di un territorio anche interio-
tentare la gente o sedurla per sersi rifiutato di adorare Ada- ta, quest’ultima, particolar- turisce un libro in bilico tra sag- non volevano vedere? O entram- re, è in grado di restituirci il passa-
avere peccatori da riportare a mo, il primo uomo. mente buona perché, non es- gio e romanzo, tra autobiografia be le cose? Cerca di incontrarli: al- to. Un libro da leggere nelle scuo-
Dio. Demoni e diavoli si trova- Sconfiggere il Male può es- sendo legato a una nazione o a e storia politica. cuni sono disponibili, altri si sot- le per vaccinarsi contro ogni pre-
no in tutto il mondo con carat- sere lo scopo di una storia, ma una causa specifica, va bene Fröberg Idling è senza dub- traggono. Possibile che alla fine tesa di verità assoluta che è l’origi-
teristiche piuttosto simili. la sua sopravvivenza è neces- per tutti. bio un uomo di sinistra, e le sue degli Anni Settanta ci fosse anco- ne di ogni dittatura politica, ma
Questo spiega la facilità in- saria per la continuazione del (traduzione di Marina Verna) domande sul fallimento del co- ra chi si chiedeva se mettere, o no, anche post-politica.
VIII Idee e società
«L’elogio della mitezza» La lezione
Poeti dell‘800 di Bobbio, per combattere il razzismo
I DELUSI DAL RISORGIMENTO
Ribelli roboanti GIOVANNI
DE LUNA
e la deriva plebiscitaria della politica
= Si chiamano Pier Enea Agli inizi degli Anni
Guarnerio, Domenico Milelli,
Alfio Belluso, Ennio Bellelli, Vittor
Luigi Paladini, Eliodoro
Lombardi, Cesare Ugo Posocco,
Girolamo Ragusa Mileti. Ma
90 i cittadini stranieri censiti
in Italia erano all'incirca 356
mila. Dieci anni dopo erano di-
ventati quasi un milione in più.
All'inizio di quest'anno hanno
Gli italiani
anche Mario Rapisardi, Filippo
Turati, Giosuè Carducci,
Giovanni Pascoli, Ada Negri.
Sono alcuni dei 35 «poeti» che
superato i 4 milioni, e sono il
7% della popolazione. Oggi
possiamo dirlo. Avviandosi
verso la fine del ‘900 il proget-
si fanno
con l’Altro
Giuseppe Iannaccone ha to di «fare gli italiani» veniva
raccolto in una inconsueta attraversato da un vero terre-
antologia, Petrolio e assenzio moto. Tutti i 150 anni della no-
(Salerno Ed., pp. 246, € 14). stra storia unitaria potevano
Poeti che hanno cavalcato la leggersi come un lungo proces-
O

150
«ribellione in versi», come so alimentato dalla coppia in- pulsione della xenofobia, il desi-
precisa il sottotitolo, dentro un clusione/esclusione. derio di cacciare l' «Altro» fuori
tempo ben definito (dal 1870 al Lentamente, faticosamen- da casa propria.
1900). Come a dire dall’Unità di te, avevamo riassorbito le frat- Sulla constatazione pura-
Porta Pia fino alle pur ambigue ture e lacerazioni che avevano mente fattuale della diversità
soglie di un Novecento che si rallentato la costruzione dello che esiste fra uomo e uomo, si
apre ad altre dinamiche e ad Stato nazionale, quelle geogra- sovrappone un giudizio di valo-
altre suggestioni. Antecristi e fiche (Nord/Sud), economiche re per cui uno è buono l'altro cat-
refrattari, sovversivi e (città/campagna), sociali (pro- tivo, uno è superiore l'altro infe-
avventurieri, populisti e letariato e borghesia), ideologi- riore, in un percorso che si svi-
barricadieri, comunardi e che (fascismo e antifascismo), luppa attraverso prima la segre-
profeti, giornalisti d’assalto e in un lavorìo incessante in cui i gazione, poi il rifiuto di ogni for-
socialisti professori che
martellano i loro versi in quinari
fronti dell'esclusione da rias-
sorbire cambiavano man ma- Libri d’Italia ma di comunicazione o contat-
to, la discriminazione, per arri-
o settenari piani e sdruccioli, in
endecasillabi liberi o rimati, in
no che cambiavano le «fasi»
politiche della nostra storia.
Verso il 2011 vare al dileggio verbale, all'ag-
gressione e alla violenza. Alla ba-
parole arcaiche, in risorse Mentre il XX secolo finiva, se di tutto questo c'è, appunto, il
retoriche vibrate su un'incudine per la prima volta quel proget- IL SAGGIO E GLI INCONTRI pregiudizio, (il «credere senza
immaginaria con estetistico to doveva confrontarsi con sapere»), che non solo provoca
Uscito nel 1994 da «Linea
fracasso: «Effetti fonici l'Altro. Un Altro che era tale d’ombra», «Elogio della
opinioni erronee, ma è difficil-
clangorosi», come scrive per il colore della pelle, per le mitezza e altri scritti morali»
mente vincibile perché l'errore
Iannaccone, carpite a quei poeti - di Bobbio è riproposto da Il
da Dante a Carducci - «che Gli scritti morali Saggiatore (pp. 211, € 10). Per tornare a sperare:
paiono congeniali a una materia «Elogio dela mitezza» è anche
forte e a una disposizione del filosofo torinese: il tema di una settimana di
una virtù sociale
militante». Un’officina roboante, alla base di tutto c’è riflessioni a Torino, a cura di gemella della virtù
che diventa la grancassa di un
Paese di forti sperequazioni e di il pregiudizio, Andrea Bobbio. Mercoledì 13,
Circolo dei Lettori, h. 16, «La
politico-istituzionale Giovani asiatiche, a Roma, tifano per l’Italia ai Mondiali di calcio 2006 (foto di A.
prospettive deluse da un «credere senza sapere» via della mitezza», seminario che è la democrazia Scattolon da «Album italiano. Vivere insieme», a cura di V. Castronovo, Laterza)
Risorgimento podalico e da uno con Pietro Polito, Santina
Stato trasformista. Più d’uno i tradizioni e le culture da cui Mobiglia, Pier Cesare Bori, che esso determina deriva da sta virtù; nessuna rassegnata anche dalla speranza. Quell'in-
piani di lettura, come mostrano proveniva, per la religione in Gustavo Zagrebelsky. Dal 13 una credenza falsa e non da un condiscendenza, nessun pacifi- tervento di Bobbio aiutò tutti ad
le argomentazioni ben scandite cui credeva. Un Altro che non al 16, Cavallerizza, h. 20,45, ragionamento errato, né da un smo contemplativo. Il mite si archiviare la protervia di chi si
dal curatore (le ragioni sociali, la era più un'icona esotica e re- «Elogio della mitezza», dato falso che tali possono esse- propone di incidere sulla realtà, sentiva depositario di grandi
poetica strumentale, l'orizzonte mota, ma era qui in mezzo a proposta teatrale di Progetto re dimostrati empiricamente. di costruire un progetto di inclu- certezze accettando la lezione
transalpino, la crociata noi, condivideva il nostro spa- Cantoregi, di Giovanni De Il saggio, «Razzismo oggi», sione, di delimitare uno spazio della tolleranza e del confronto
anticlericale, i conati zio di relazione, partecipava Luna, Vincenzo Gamna e fu pubblicato in una raccolta dal pubblico in cui la sua virtù possa con l'Altro. Si scoprì allora che,
democratico-rivoluzionari, la pienamente della nostra esi- Marco Pautasso, regia di Koij titolo Elogio della mitezza e altri operare e dare frutti. La demo- fuori dai recinti della «democra-
strage delle illusioni). Anche se stenza collettiva. Quali erano Miyazaki. Il 18, al Carignano, scritti morali, allora, nel 1994, da crazia è quindi anche l'ambito in zia inclusiva», c'è spazio solo
resta possibile opporre alle gli strumenti di inclusione a h. 18, lectio di Carlo Ossola su «Linea d'ombra» e adesso ripro- cui la mitezza può dispiegare per l'arroganza del potere.
ragioni della storia le più libere cui attingere? Esisteva una re- «Una mitezza ben posto da Il Saggiatore. con più efficacia i propri effetti. In contrapposizione radicale
ragioni della parodia, del ligione civile capace di rende- temperata». La mitezza era infatti presen- Bobbio ne sottolinea la dimen- con questo potere, la mitezza di
percorso curioso, della re i «nuovi italiani» partecipi te in tutto il libro. Per combatte- sione inclusiva, la sua tensione Bobbio si proponeva come la
inadeguatezza di un linguaggio di un' appartenenza e di una re il razzismo, diceva Bobbio, è continua «a far entrare nella più impolitica delle virtù, la più
incapace di congiungere la cittadinanza comune? Era pos- politico su quei temi chiaramen- necessario attingere a una dop- propria area gli altri che stanno radicalmente lontana da chi usa
parola alla cosa in saldo sibile per un maghrebino iden- te in affanno (la legge Martelli è pia risorsa: una è una «virtù so- fuori per allargare anche a loro i la politica solo per affermare se
connubio. Che è poi quanto tificarsi in una memoria pub- del 1990), Bobbio indicò nel pre- ciale», la mitezza, appunto, l'al- propri benefici, dei quali il pri- stesso, di chi insegue il successo
s’avvia ad accadere a una Musa blica in cui i fratelli Cervi con- giudizio e nel passaggio dall’et- tra politico-istituzionale, la de- mo è il rispetto delle fedi». cavalcando il narcisismo e il
defilata come quella del vivevano con El Alamein, i ra- nocentrismo alla xenofobia i pe- mocrazia. La prima è una dispo- Queste considerazioni valgo- compiacimento.
«prosaico» Betteloni. O a quella gazzi del ’99 con quelli che «an- ricoli in grado di mandare in sizione d'animo che rifulge solo no oggi, ancora più che nel 1993. Ma la sua impoliticità è così
di Pompeo Bettini, onesto darono a Salò»? frantumi tutti i meccanismi in- alla presenza dell' «Altro». Il mi- Quanto al saggio che dà il titolo forte da costringere il potere a
inquilino di più dimessi e più Norberto Bobbio interven- clusivi del progetto di «fare gli te è l'uomo di cui l'altro ha biso- all'intera raccolta, si tratta del mostrarsi nella sua nudità, sen-
persuasivi recinti. Per non dire ne su questi temi in un saggio italiani». Se, infatti, l'etnocentri- gno per vincere il male dentro di testo di una conferenza che Bob- za gli orpelli che tradizionalmen-
della Musa imminente di pubblicato nel 1993. Confron- smo è una sorta di «predisposi- sé e la mitezza consiste proprio bio tenne a Milano, nel 1983. te lo circondano nello spazio
Gozzano, che sarà capace di tandosi con quello che stava al- zione mentale e culturale», è so- nel lasciare essere l'altro quello C'era allora un'intera generazio- pubblico, costringendolo a con-
sprigionare dal suo stridulo lora succedendo, con una Le- lo dal «contatto materiale», dal- che è. Bobbio ci tiene a distin- ne che stava congedandosi dalla fessare la propria miseria, a sve-
canto le più ironiche armonie. ga Nord agli esordi della sua ir- la convivenza negli stessi spazi guere la mitezza dall'umiltà, in- violenza, ma anche dalla passio- lare la fragilità della deriva ple-
Giovanni Tesio resistibile ascesa e un sistema pubblici e privati che nasce la siste sul carattere attivo di que- ne politica, dalla militanza, ma biscitari che lo sostiene.

ELENA Il punto è però: quanto il mon-


LOEWENTHAL La vecchiaia Un tabù sociale, do vero, quello di tutti i giorni, si
Sappiamo tutti molto rappresenta attraverso questi
bene quando finisce, ma abbia- un’età sempre più rimossa messaggi? Siamo, o anche soltan-
mo perso la capacità di capire to desideriamo davvero, essere co-

Così veloci
quando comincia. Quand'è che me quel che viene raffigurato negli
viene l'ora di sentirsi, e sapersi inviti agli acquisti (o ai ritocchi)?
vecchi? Se l'età è uno dei pochi Forse, e c'è da augurarsi che sia co-
fatti certi che la vita concede, è al- sì ma non è affatto detto, forse e
trettanto vero che in questa con- meno male abbiamo tante altre co-
fusa postmodernità dove tutto
sembra quello che non è, gli anni
che ci portiamo addosso sono or-
mai qualcosa di approssimativo.
dalla giovinezza p Loredana Lipperini
se a cui pensare, per farci ossessio-
nare dalle rughe. Ma certo è che
l'età pesa come non mai, in questo
mondo che sembra quasi averla
Di relativo anche se i numeri par-
lano chiaro. Infatti, mentre un
tempo la discrezione sull'età re-
stava confinata nei vezzi femmi-
alla morte p
p
p
NON È UN PAESE PER VECCHIE
Feltrinelli
pp. 206, € 15 Loredana Lipperini
sconfitta con le armi più disparate.
Il messaggio che la società ci
manda è chiaro: invecchiare fa ma-
le, meglio evitarlo. Anche se è ine-
nili ed era concessa solo oltre mo una società che respinge, ri- babilmente negli Anni Sessanta, persino la parola «vecchio» è un stro comune universo che si chia- vitabile come poche altre certezze,
una certa soglia apparente oltre muove e ha ribrezzo della vecchia- quando si comincia a glorificare la poco tabù, non sembrano avere ma rifiuto della vecchiaia. Eviden- oltre che evidente: siamo un mon-
la quale mai chiedere a una don- ia. Anche se siamo la società più gioventù: essere giovani è sempre più nulla da raccontare. Sono un zia bene la contraddizione in termi- do sempre più vecchio. «In anni os-
na quanti anni avesse, di questi vecchia del mondo. Il totem dell' stata una promessa. Da allora di- peso sociale. Bisogna rimuoverli ni di un mondo dove più si è vecchi sessivi come i nostri si passa dalla
tempi tutto è decisamente più età è un paradosso, ma ormai non venta a poco a poco un valore. Ma dal nostro panorama quotidiano, più si nega l'evidenza di tutto que- giovinezza alla morte quasi di col-
complicato, per lei così come per riusciamopiù a sbarazzarcene. siccome gli anni che la vita ci dà in dal nostro immaginario. Per loro e sto, a livello collettivo e individua- po, la vecchiaia diventa una picco-
lui. Ma soprattutto per lei. Ce lo racconta Loredana Lip- sorte restano più o meno sempre per noi: diventare vecchi è uno le. L'autrice affastella forse troppi lissima zona prima della sparizio-
L'età è un tabù, anzi una spe- perini nel saggio Non è un paese quelli, se il piatto della bilancia spauracchio. E nessuno che ti dica dati statistici uno sull'altro, diso- ne. Ma in quella piccolissima zona,
cie di totem spuntato dalla terra per vecchie: un viaggio nell'Italia di pende, lo fa con equità: più la gio- quando esattamente succede, e rientando un po' il lettore. Si soffer- che può durare anni, si scompare
come un fungo che nessun ha oggi attraverso lo spettro - ottico ventù si afferma come valore, me- quando non si può più far nulla ma anche molto sui messaggi pub- anzitempo. Si diventa invisibili».
messo lì eppure adesso c'è, in tut- e incubotico - dell'età, in particola- no lo è la vecchiaia. I vecchi, o gli perché ormai è successo. blicitari, che sono davvero elo- Basterebbe guardarli da vicino, gli
to il suo scomodo ingombro. Sia- re femminile. Tutto comincia pro- anziani come ci piace dire, perché Lipperini esplora questo no- quenti - e non di rado inquietanti. anziani,per capire che siamo noi.
Tuttolibri
SABATO 9 OTTOBRE 2010
LA STAMPA IX

Reportage Un viaggio nel «Paese più stupido


del mondo», che rappresenta il nostro opposto Bloc notes
A MILANO
DARIO E poi: esiste un modo medio fra

Vado in Giappone
VOLTOLINI
i due? Forse sì, nel triangolo Pa-
Idee italiane
Claudio Giunta, italia- rigi-Berlino-Stoccolma. Forse. = Monitorando la cultura
nista, medievista, insegnante Le osservazioni contenute del Paese, la sua creatività,
presso l'università di Trento, in questo saggio sono numero- nelle arti e nellescienze. Il 15 e il
ha il particolare dono di sa- sissime, non si può darne conto 16 ottobre, a Milano, presso

e confronto l’Italia
persi occupare di critica della dettagliatamente. Però due o l’Auditorium Pirelli HQ,
cultura con uno sguardo mol- tre cose vanno dette, per rende- promosso dalla Fondazione per
to lucido sul presente e con re almeno il sapore del libro. La l’istituto italiano di Scienze
uno strumento meraviglioso, prima è che non possiamo illu- Umane con la Fondazione
cioè la lingua italiana, che derci di non avere pregiudizi. Corriere della sera, si svolgerà il
scorre dalla sua penna (tastie- Li abbiamo, e molti sono pregiu- primo convegno «Idee
ra, penso, in verità) fresca e Antico dizi talmente squallidi da farci italiane». Tema centrale (ma
come rigenerata: è un piacere e moderno vergognare. Ma l'unica via non unico) di quest’anno è
squisito leggerlo. Giappone d'uscita è accettarli e metterli l’architettura.
Il suo libro Il Paese più stu- in una foto di alla prova dei fatti. Molti crolle- Fra i relatori Gae Aulenti,
pido del mondo, che prende le Fosco Maraini ranno, e questo sarà assoluta- Umberto Eco, Marc Fumaroli,
mosse da un soggiorno di un dal volume mente sano. Fingere di non Vittorio Gregotti, Aldo
paio di mesi in Giappone co- «Maraini. averne significa perpetuarli e Schiavone, Joseph Rykwert.
me docente invitato dall'uni- Acts of rafforzarli.
versità, ha davvero molti pre- Photography, La seconda è che va accet- GLUCKSMANN
gi, ma se si vuole indicarne acts of love», tata e addirittura valorizzata
uno su tutti potrebbe essere edito nel 1999 la visione necessariamente di
Le due strade
questo: è un saggio di critica da Joost superficie che si ha di una real- = André Glucksmann, tra i
Elfeers Books. maggiori filosofi francesi,
Come, e a quale prezzo, Il Giappone è Un nostro medievista presenterà il 16 ottobre, a
«Il Paese più Senago Milano, Villa San Carlo
si regge una società stupido del nelle loro università, Borromeo, il suo nuovo libro, Le
senza le furbizie mondo» - titolo uno sguardo lucido, due strade della filosofia, edito
tutt’altro che da Spirali: il valore della
e il pressapochismo offensivo, arguto e brillante, dissidenza intellettuale, nel
a noi così congeniali se messo a oltre i soliti stereotipi solco, in particolare, di Socrate e
confronto con Heidegger.
culturale assai colto e intelli- l’Italia, Paese tà così stratificata e comples-
gente, senza essere neanche di quelli che sa come una diversa cultura è. A CAGLIARI, PER I RAGAZZI
un po' «culturalista». Cioè si credono e Fingere di possedere una chia-
senza mettere in scena nessu- fanno i furbi - ve di comprensione profonda
Malanotte
na delle mosse e delle postu- visitato e significa votarsi all'incompren- = E’ dedicato alla notte il
re di chi crede di poter coglie- descritto da sione totale. quinto festival «Tuttestorie» di
re l'essenza di una civiltà e di Claudio La terza è che proprio le letteratura per ragazzi»,
un assetto sociale per il sem- Giunta nel suo menti più acute hanno imbocca- presieduto da David Grossman,
plice fatto di «essere un intel- saggio per to queste strade senza uscita. a Cagliari dal 13 al 17 ottobre:
lettuale». No, al contrario, è il Mulino L'autore nella sua valigia ha «Malanotte. Racconti, visioni e
come se Giunta si predispo- ovviamente stipato molti libri libri per illuminare il buio». Una
nesse ad affrontare il Giappo- sul Giappone, di molti autori. Si sezione è dedicata a Gianni
ne a mani nude, come un ele- consiglia di vedere che fine fan- Rodari.ww.tuttestorie.it.
mento chimico che vada a in- no, in mano a Giunta, le pagine
filarsi in una miscela compli- tenere insieme il modo di vive- che al Giappone hanno dedica- A CHIVASSO E FRASSINETO PO
cata e sconosciuta e con essa re del Giappone? Per essere co- to Parise, Calvino e Barthes.
sia pronto a reagire, anche sì organizzati, per avere abolito
BANANA E GLI OTAKU
Non per mera polemica, ma
Parole e gialli
Un caso letterario che
imprevedibilmente. l'improvvisazione, la casualità,
continua. Da Feltrinelli, il
per verificare come non solo il = Dall’11 al 17 ottobre, a
Il fatto è che questo ele- il pressappochismo, per aver turista frettoloso e becero, a Chivasso, «I luoghi delle
mento chimico, cioè l'italia- costruito una società infinita- nuovo romanzo di Banana cui il pesce crudo fa schifo, ma parole», il festival giunto alla
nista esperto di Dante, è an- mente complessa e infinitamen- Yoshimoto, Un viaggio anche il raffinato intellettuale settima edizione. Tra gli autori
che e prima di tutto un italia- te funzionante, e così via. Non chiamato vita (trad. di Gala può avere gli occhi bendati, invitati Mogol, Davide Longo,
no. Cosa verrà fuori da que- ci sarà una risposta univoca, na- Maria Follaco, pp. 187, non da cotenne di ignoranza Fabio Geda, Gianluigi
sto incontro? Verranno fuo- turalmente, lo spettro delle ri- € 13). Una vita inventata: ma da lamine dorate, magari, Ricuperati, Dario Voltolini.
ri un sacco di cose, ma so- sposte va dall'estremo «nume- dal primo amore alla però con il risultato identico di www.fondazione900.it.
prattutto emergeranno spe- rosissimi suicidi» a quello «nes- maternità, dalle piramidi non vedere niente. A Frassineto Po, il 16 e il 17
cularmente, una di fronte p Claudio Giunta sun prezzo assolutamente», a alla Tokyo degli Anni ‘70. Arguto, brillante, spesso di- ottobre, il «Villaggio del libro»
all'altra, due immagini deci- p IL PAESE PIÙ STUPIDO seconda di come viene letto il Uno studio sulla vertente, ancorato al buon sen- ospita «Gialli d’autunno».
sive: quella dei giapponesi DEL MONDO Giappone, da chi lo legge (l' postmodernità è so e nutrito di intelligenza, que- www.libriinporto.it.
visti da noi e quella degli ita- p Il Mulino, pp. 176, € 14 espatriato che ormai vive là, il Generazione Otaku di sto libro che si interroga su co-
liani visti da noi. Questa se- funzionario che ci passa e vive Hiroki Azuma, in uscita da me siamo (noi e loro, ma insom- «L’ALBERO DELLE RADICI»
conda è persino toccante. di privilegi, e così via, in una gal- di Jaca Book (pp. 200, ma tutti), su come viviamo og-
Senza preamboli, la moti- perché volevo prendermi una leria molto interessante di per- € 19): Otaku, ossia i giovani gi, non rifugge l'amarezza delle
Piemonte scrive
appassionati ai manga, ai
vazione che spinge l'autore vacanza dall'Italia, un paese in sonaggi che popolano le pagine
videogiochi e agli anime
occasioni mancate, dello spre- = Oggi e domani, a
ad accettare immediatamen- cui sembra che tutti quanti si si- di questo saggio come se fosse co e dell'autolesionismo, non Monforte d’Alba e a Grinzane
te l'invito accademico è que- ano messi d'accordo per fare un romanzo). (disegni animati). ha e non può avere ricette, non Cavour, «L’albero delle radici»:
sta: «Starci due mesi è l'unico ogni cosa alla cazzo di cane». La sua gemella è: quale prez- Da Aletti, Giapponesi si le cerca. Ma ridipinge un qua- il Piemonte che scrive», un
modo per capire qualcosa del Ed è di noi che il libro parla, zo paghiamo noi italiani per vi- nasce del giornalista Paolo dro che, per il semplice fatto di «inventario» della letteratura
Giappone, cosa che probabil- parlando di loro. vere come viviamo in Italia? Soldano (pp. 164, € 14), essere così poco incline alle mi- contemporanea in dialogo con
mente si può dire e si dice di Una domanda scorre sotto Qui la risposta, per quanto con- cronache di vita quotiana stificazioni, va considerato co- i maestri di ieri. Introduce
qualsiasi luogo del pianeta, tutto il testo, cioè: quale prezzo fusamente percepita, possiamo da Osaka e Tokyo. me un incremento di conoscen- Sebastiano Vassalli. A cura
ma per il Giappone di più; e devono pagare i giapponesi per dire di conoscerla un po' tutti. za per il lettore. della Fondazione Bottari Lattes.
Classifiche Tuttolibri
SABATO 9 OTTOBRE 2010
X LA STAMPA

F
inisce la beata solitudine dei numeri primi in cima bianca e una nera), senza il mistery e la suspense che sor- d’autore (con Eco che si toglie lo sfizio di rovesciare la mo-
AI PUNTI alla classifica, arriva il ciclone Ken Follett con l’ini- reggevano I pilastri della terra (ora in onda a puntate il rale della favola, diffidando della manzoniana Provviden-
LUCIANO GENTA zio della sua The century trilogy e il valore in co- venerdì su Sky Cinema, prodotto da Ridley e Tony Scott). za: questa forse i ragazzini non la capiranno subito, ma la
pie vendute, nel nostro campione di sole librerie, balza so- Altre novità in tabella: fra gli italiani La monaca di lettura non è vietata ai maggiori). In saggistica, l’estremo
pra quota 25 mila. E’ un malloppo di 999 pagine, che pian Agnello Hornby, la clausura subita e riscattata di un’ado- saluto di Pietro Calabrese, a muso duro di fronte al suo
Follett ’900: piano racconta umili e aristocratici, poveri e ricchi, vinti e
vincitori del ’900, tra la grande guerra e la rivoluzione rus-
lescente nella Sicilia ’800; fra gli stranieri i thriller scandi-
navi di Pettersson, con il solito serial killer, e della pregia-
cancro, il male contro cui han lottato con coraggio le Don-
ne di Veronesi (7˚) e con cui Terzani (9˚, un album dei suoi
sa, un viaggio spazio-tempo, da Londra a Mosca agli Stati ta ditta Sjöwall-Wahlöö, il classico delitto della camera viaggi) fece Un ultimo giro di giostra. Insegnano, aiuta-
altro che Uniti, un carotaggio narrativo di un secolo tutt’altro che
breve in cui la Storia è solo lo scenario di una saga familia-
chiusa. Per i ragazzi ci sono I Promessi sposi e il Don Gio-
vanni raccontati da Eco e Baricco: di fronte a orripilanti
no, a prendersi cura di sé, a concedersi magari un bicchier
d’acqua a Vichy come Maigret (3˚ nei tascabili). Perché,

secolo breve re, per intrattenere con amabile tranquillità, senza chiaro-
scuri (anche se è in vendita con due diverse copertine, una
riduzioni in circolo, in una scuola che i classici li venera ma
sempre meno li frequenta, ben vengano pregevoli riassunti
alla fine, dopo tanto arrabattarsi, dice il saggio Altan:
«Uno nasce, e poi muore. Il resto sono chiacchiere».

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

21
1 100
2 34
3 25
4 23
5
La caduta La solitudine Mangia Accabadora Le valchirie
dei dei prega
giganti numeri primi ama
FOLLETT GIORDANO GILBERT MURGIA COELHO
MONDADORI MONDADORI RIZZOLI EINAUDI BOMPIANI

20 17
6 7 20
8 9 15
10 14

L’intermittenza Canale Mia suocera I segreti Acciaio


Mussolini beve del Vaticano

CAMILLERI PENNACCHI DE SILVA AUGIAS AVALLONE


MONDADORI MONDADORI EINAUDI MONDADORI RIZZOLI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Accabadora 23 1. La caduta dei giganti 100 1. I segreti del Vaticano 15 1. Cotto e mangiato 11 1. La solitudine dei numeri primi 34 1. Sesto viaggio nel regno... 9
MURGIA FOLLETT AUGIAS PARODI GIORDANO STILTON
18,00 EINAUDI 25,00 MONDADORI 19,50 MONDADORI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 23,50 PIEMME

2. L’intermittenza 20 2. Mangia prega ama 25 2. L’albero dei mille anni 13 2. Instant English 8 2. Il piccolo principe 9 2. Il mio primo dizionario. Nuovo MIOT 7
CAMILLERI GILBERT CALABRESE SLOAN SAINT-EXUPERY -
18,00 MONDADORI 18,50 RIZZOLI 17,50 RIZZOLI 16,90 GRIBAUDO 7,50 BOMPIANI 9,90 GIUNTI JUNIOR

3. Canale Mussolini 20 3. Le valchirie 21 3. Terroni 10 3. È facile smettere di fumare... 6 3. Maigret a Vichy 7 3. Il mio primo dizionario. Nuovo MIOT 5
PENNACCHI COELHO APRILE CARR SIMENON -
20,00 MONDADORI 18,00 BOMPIANI 17,50 PIEMME 10,00 EWI 9,00 ADELPHI 9,90 GIUNTI JUNIOR

4. Mia suocera beve 17 4. La psichiatra 13 4. L’economia giusta 6 4. The secret 5 4. È una vita che ti aspetto 6 4. La storia de I promessi sposi 5
DE SILVA DORN BERSELLI BYRNE VOLO ECO
18,00 EINAUDI 18,60 CORBACCIO 10,00 EINAUDI 18,60 MACRO EDIZIONI 9,00 MONDADORI 12,90 L’ESPRESSO

5. Acciaio 14 5. I love mini shopping 10 5. Leopardi 6 5. Il vocabolario della lingua latina 3 5. Il giorno in più 6 5. Il piccolo principe 4
AVALLONE KINSELLA CITATI CASTIGLIONI; MARIOTTI VOLO SAINT-EXUPERY
18,00 RIZZOLI 19,50 MONDADORI 22,00 MONDADORI 92,50 LOESCHER 12,00 MONDADORI 30,00 BOMPIANI

6. L’ultima riga delle favole 11 6. A l’alfabetista 8 6. Caterina. Diario di un padre... 4 6. Guinness World Records 2011 3 6. L’ombra del vento 5 6. La storia di Don Giovanni 4
GRAMELLINI PETTERSSON SOCCI - RUIZ ZAFÓN BARICCO
16,60 LONGANESI 9,90 NEWTON COMPTON 16,50 RIZZOLI 28,00 MONDADORI 13,00 MONDADORI 12,90 L’ESPRESSO

7. La monaca 8 7. La camera chiusa 8 7. Dell’amore e del dolore... 4 7. Peccati di gola 2 7. La versione di Barney 5 7. Il diario segreto di Antonella 3
AGNELLO HORNBY SJÖWALL; WAHLÖÖ VERONESI MONTERSINO RICHLER -
17,00 FELTRINELLI 14,00 SELLERIO 18,00 EINAUDI 19,90 SITCOM 12,00 ADELPHI 16,50 SPERLING & KUPFER

8. Bianca come il latte... 7 8. Un giorno 8 8. Prendiamoci il futuro 4 8. 1600 allievi di polizia. Eserciziario 2 8. La ragazzache giocavacon il fuoco 5 8. La casa di Topolino 3
D’AVENIA NICHOLLS GRILLO - LARSSON -
19,00 MONDADORI 18,00 NERI POZZA 13,00 RIZZOLI 23,00 NISSOLINO 13,80 MARSILIO 12,90 WALT DISNEY

9. Acqua in bocca 7 9. La notte ha cambiato rumore 7 9. Un mondo che non esiste più 4 9. Il grande libro della memoria 2 9. La regina dei castelli di carta 5 9. Toy story 2
CAMILLERI; LUCARELLI DUEÑAS TERZANI GOLFERA; GARZIA; ROSATI... LARSSON -
10,00 MINIMUM FAX 20,00 MONDADORI 22,00 LONGANESI 18,50 SPERLING & KUPFER 13,80 MARSILIO 34,90 WALT DISNEY

10. Il tempo che vorrei 5 10. L’eleganza del riccio 6 10. Parli sempre di corsa 4 10. Gli Uomini vengono da Marte... 2 10. Non avevo capito niente 5 10. Attacco alla difesa 2
VOLO BARBERY LINUS GRAY DE SILVA GARLANDO
18,00 MONDADORI 18,00 E/O 15,50 MONDADORI 15,00 RIZZOLI 11,00 EINUADI 11,00 PIEMME

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 26 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE.

T L
utti gli editori picco- na, il più «tosto», quasi un conte a Frankfurter Allgemei- preis, il premio al libro dell’anno
li e di qualità rischia- PROSSIMA philosophique; Alter E (un fagia- ne Zeitung pubblica Ich CHE LIBRO FA in lingua tedesca. Per la serie «il
no, più dei grandi, no) di Mario Giorgi; Mio padre schreibe wie, versione te- miscuglio nel quale viviamo», lei
ad ogni uscita. C’è MENTE non ha mai avuto un cane di Davi- desca di I write like. È una pa- ...IN GERMANIA si chiama Melinda Nadj Abonji
poi chi rischia più de- MIRELLA APPIOTTI de Enia cui seguiranno a breve Moz- gina Web dove chiunque può co- GIOVANNA ZUCCONI ed è svizzera ma jugoslava d'ori-
gli altri. Tra questi Andrea L.Car- zi e Lagioia; nel 2011 Abbate, Fran- piare-e-incollare un proprio gine, e anzi della minoranza nella
bone, Roberto Speziale, Giuseppe chini, D’Amicis, Falco, dove tutti scritto, prima soltanto in ingle- minoranza di lingua ungherese in
Schifani, i tre giovani titolari del-
la palermitana due: punti, nata
Tutti parlano, di noi e a noi, di oggi.
«Una scommessa "politica"». Gli
se e ora anche in tedesco: un al-
goritmo compie una fulminea
Ora il Web quel pezzo di Vojvodina che è ora
Serbia. È scrittrice, ma anche mu-
nel 2004 progettando «una biblio-
teca ideale selettiva e non esausti-
va» in cui da subito figurano
allo zoo di animali (da sempre in letteratura)
come pretesto, come specchio defor-
mante «per ragionare - spiega Vol-
analisi sintattica e grammatica-
le e conclude che quel testo è nel-
lo stile di Shakespeare, o Tho-
rivela i nuovi sicista e performer. Tauben flie-
gen auf (significa: «Le colombe
volano via»), il romanzo premia-
Schwob e Huysmans, Jarry e
Vian, Europeana di Ourednik
due: punti tolini - su quello che tormenta gli
italiani e non solo. Convocando au-
mas Mann, o Kafka, o Goethe, o
Salinger, o David Foster Walla-
Goethe to, comincia come una commedia
balcanica, con una famiglia di im-
nonché Platone e Aristotele. Sfor- tori che ci piacciono, già affermati. ce, o anche Stephenie Meyer. migrati serbi in Svizzera che su
tuna ha voluto che con Il verbale Come noi attratti dalla bellezza di L’ha creato un ventisettenne una Chevrolet scassata torna al
di Le Clézio, Nobel 2008, l’ardi- uno zoo (di cui tutti siamo parte)». montenegrino di origine russa paesello per le vacanze estive; ma
mentoso marchio con il «pesce ra- Una «collezione di figurine, uno zoo (è la globalizzazione), immetten- apre poi alle guerre jugoslave, al-
diografato» non sia riuscito, incol- per collezionisti». Parecchio impe- do valanghe di testi dal Sette- la ribellione della protagonista,
pevole, a monetizzare una bella ti- proporzioni dei testi medievali) che gnativo anche nelle scelte grafiche: cento ad oggi. Il giochino è diver- di scrivere... come Stephen King. alla confusione di lingue e identi-
ratura. «Abbiamo dovuto rico- per foliazione, massimo un’ottanti- stampa con inchiostri a base di oli tente, forse perfino di qualche Per la cronaca, la sottoscritta ri- tà, e insomma alla rottura degli
minciare daccapo» dice Schifani. na di pagine, per ora. Ma singolaris- vegetali e materie prime naturali utilità. La Frankfurter ha sot- sulta stilisticamente affine a Dan stereotipi sull’integrazione. Men-
Ma senza mutamenti di rotta, re- sima. «Zoo- Scritture animali» è di- rinnovabili, su carte ecologiche cer- toposto al test il caporedattore Brown. Forse è un complimento; tre anche in Germania si arroven-
cente prova il Grande romanzo retta da Dario Voltolini e Giorgio tificate e, per la prima volta in Ita- delle proprie pagine culturali. o forse è ora di scrivere un bestsel- tano le polemiche sull’immigrazio-
europeo del belga Koen Peeters. Vasta, il che già indica un volare al- lia, le copertine con la speciale Ele- Risultato: scrive come Oscar ler e poi ritirarsi su qualche spiag- ne, e su se e come e quanto gli stra-
E adesso, sempre più difficile. to, confermato dai libriccini inaugu- phant Dung Paper, prodotta arti- Wilde, poteva andare molto gia tropicale. Meglio la caipi- nieri su integrino, il miglior libro
Con la prima collana dedicata rali: il Discorso fatto agli uomini gianalmente in Sri Lanka con «cac- peggio. Pare che l’autrice cana- rinha dell’italica melma. tedesco è scritto da una donna di
agli italiani. Anzi una collanina, dalla specie impermanente dei ca» di elefante. Intus legere (il mot- dese si sia prestata anche lei, e E chissà a chi assomiglia la quarantadue anni per la quale il
sia per misure 9x14 (richiamo alle cammelli polari di Giuseppe Gen- to della casa) a tutto campo. abbia scoperto con entusiasmo vincitrice del Deutscher Buch- tedesco non è la lingua madre.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 9 OTTOBRE 2010
LA STAMPA XI

Franco Farinelli

Lo studioso dei luoghi


ANDREA
CORTELLESSA I PREFERITI ATLANTI E PAESAGGI
Negli Anni Sessanta Sono molti e diversi fra loro,
si parlava di linguistic turn,
quando le scienze umane si
modellavano sui paradigmi
f ormai, i modelli di applicazione
dei paradigmi geografici alle
scienze umane e agli studi
della linguistica. Ora si parla letterari in particolare.
In prima linea, fra i nostri
di spatial turn. Almeno a par-
editori, Bruno Mondadori:
tire da Deleuze i filosofi si auspice Maria Nadotti ha
presentano come cartografi, tradotto due libri di Giuliana
e del ’94 è la Geofilosofia del- Bruno (quanto mai originale
l’Europa di Massimo Caccia- studiosa napoletana che da
ri. Gli storici sempre più LUDWIG WITTGENSTEIN sempre insegna a Harvard), il
spesso associano l'asse dello Tractatus fondativo Atlante delle
spazio a quello, a loro conna- emozioni nel 2006 e, nel 2009,
turato, del tempo: Karl Schlö logico-philosophicus Pubbliche intimità.
gel prende le mosse da quello a cura di Amedeo G. Conte Architettura e arti visive (pp.
Einaudi, pp.311, € 18 X-227, € 25). Più di recente ha
che chiama «Il ritorno dello proposto Leggere il tempo
«Da questo classico ho appreso
spazio». E ragionano sempre che il mondo è una mappa: tutta la nello spazio. Saggi di storia e
più in termini geografici gli logica discende da tale identità». geopolitica (traduzione di Lisa
storici della letteratura: se fu Scarpa e Roberta Gado Wiener,
a lungo un isolato il Carlo pp. 308, € 24) di uno dei più
Dionisotti di Geografia e sto-
ria della letteratura italiana,
l'ormai imminente Atlante
f importanti storici tedeschi, Karl
Schlögel. Caposcuola francese
è Bertrand Westphal, il cui
della letteratura italiana Ei- Geocritica. Reale Finzione
Spazio è stato tradotto da
naudi curato da Sergio Luz-
Lorenzo Flabbi per Armando
zatto e Gabriele Pedullà si an- (pp. 240, € 20), auspice Marina
nuncia come manifesto di Guglielmi (alla quale si deve
una nuova egemonia discipli- anche, l'anno scorso a Cagliari,
nare. l'organizzazione di un
Franco Farinelli è il mag- GREGORY BATESON convegno dell'Associazione per
gior geografo italiano. Nel Mente e natura gli Studi di Teoria e Storia
2003 ha rotto un argine pub- Comparata della Letteratura
Un'unità necessaria dedicato a Frontiere confini
blicando Geografia nella se-
Adelphi, pp. 312,€ 20 limiti). Anche il nostro paese -
rie di Filosofia della Piccola «L'unica domanda di chi pensa è: dopo studi pionieristici di
Biblioteca Einaudi. L'anno che differenza c'è? Ma la risposta Davide Papotti, Vincenzo
scorso gli ha tenuto dietro si sa già: non c'è nessuna Bagnoli e Giulio Iacoli -
La crisi della ragione cartogra- differenza». comincia infatti ad avere i suoi
fica: dopo la sua Geografia Fi- rappresentanti: il poeta e
studioso novarese Federico
Una cartografia anche
per le scienze umane f Italiano, che lavora però a
Monaco di Baviera, ha
pubblicato Tra miele e pietra.
Aspetti di geopoetica in
e la nostra letteratura, Montale e Celan (Mimesis, pp.
«disegnata» in un 185, € 14) mentre fresco di
stampa da Liguori (pp. 240,
nuovo Atlante Einaudi € 21.50) è l'avvincente
Paesaggi mappe tracciati.
sica, quella Politica. In en- La vita Franco Farinelli è nato a Ortona nel 1948. Dopo aver insegnato nelle Cinque studi su letteratura e
trambi una struttura rigidis- Università di Ginevra, Los Angeles (UCLA), Berkeley e Parigi (Sorbona), insegna MICHEL SERRES geografia, di un giovane
sima (dopo le rispettive intro- oggi Teorie e modelli dello spazio e Geografia della Comunicazione all’Università di La communication maestro come Giancarlo
duzioni, 98 capitoli della du- Bologna, dove presiede il corso di laurea in Geografia e Processi Territoriali.
Alfano: che a puntuali letture
Éditions de Minuit «geografiche» di autori come
rata fissa di due pagine… qua- Primo dei 5 volumi della serie
si Centuria di Giorgio Manga- Gadda, Beckett, Manganelli,
Le opere I segni del Mondo. Immagine cartografica e discorso geografico in età «Hermes», usciti fra il 1968 e l'80. D'Arrigo e Pynchon antepone
nelli!) imbriglia un flusso ri- moderna (La Nuova Italia 1992; ed. ampliata Academia Universa Press 2009), Seguirono L'interference, La un'introduzione che - proprio
zomatico, un balenare mer- Geografia. Un'introduzione ai modelli del mondo (Einaudi 2003), L’invenzione traduction, La distribution e Le sulle tracce di Franco Farinelli -
curiale di affondo eruditi e della Terra (Sellerio 2007), La crisi della ragione cartografica (Einaudi 2009). passage du Nord-ouest, il solo si può considerare uno dei
cortocircuiti intellettuali tradotto(Pratiche, 1984): «Mi nostri primi originali contributi
(lampeggianti per esempio mostrarono la legittimità di teorici di geografia della
due paginette che rivoluzio- abitare un mondo e non un letteratura. [A. C.]
linguaggio»
nano l'interpretazione di
Moby Dick…).
Fa notare Farinelli come
nell'estate del '69, quando no inventato i modelli sui quali «Oggi la Rete ha eliminato lo
tutti stanno col fiato sospeso Il geografo delle idee, nell’epoca che con la Rete ha continuiamo in sostanza a fon- spazio e il tempo. Non signifi-
per l'Apollo 11, per la prima darci: Talete, Anassimandro, cano più niente per il funziona-
volta due computer prendo- eliminato spazio e tempo, auspica il ritorno alle mappe, eccetera. In qualche misura, mento del mondo. Possiamo a
no a comunicare fra loro: oggi siamo tornati lì. Siccome stento figurarci un mondo sen-
«non si trattava della conqui- le migliori macchine per capire come funziona il mondo la nostra è un'epoca di radica- za spazio né tempo ma non
sta dello spazio […], ma al le mutamento, abbiamo di nuo- possiamo ancora spiegarlo,
contrario della sua fine». Un' vo bisogno di un pensiero radi- perché queste categorie sono
altra rivoluzione inavvertita
si consumò nel '76, quando
durante la finale degli Euro-
pei di Calcio l'attaccante
cèco Panenka beffò il portie-
re tedesco con un rigore a
“Il villaggio cale: che si faccia carico, cioè,
del problema dell'origine. Pec-
cato però che anche nelle Uni-
versità, in questo recinto che
resisterà ancora per poco, la
possibilità di un pensiero radi-
il fondamento del nostro modo
di pensare. Per capire questa
dimensione bisogna dunque,
come dicevo, fare uno sforzo
di semplificazione radicale.
Tornare all'arcaico: non solo

è globale
pallonetto - l'antenato del cale diminuisca ogni giorno. quello che abbiamo alle spalle
«cucchiaio» di Totti. Quella Oggi la geografia l'hanno aboli-
nuova curva, introdotta nella ta anche dagli Istituti tecnico- «Quando squadriamo
«rettilinea sintassi dello spa- nautici, segno di un disprezzo
zio», segnava «l'inizio dell' per le proprie origini che la un foglio rimettiamo
età della globalizzazione». cultura occidentale coltiva da in scena lo scontro tra
Amputato di senso dell' millenni. Più che i problemi

ma invisibile”
orientamento come sono, or- dell'ecologia, mi preoccupa il Ulisse e Polifemo: ecco
fano del navigatore satellita- progressivo scollamento tra il la molla del mio lavoro»
re di cui sono schiavo, per funzionamento del mondo e le
raggiungerlo al Dipartimen- nostre capacità di compren- ma anche quello che abbiamo
to di Discipline della Comuni- derlo». di fronte. Socrate, per esem-
cazione - dove lavora - mi so- Nella «Crisi della ragione car- pio, veniva accusato di mette-
no stampato da Google Maps in cui non ce n'era traccia. Quando si è reso conto che re cioè una tradizione di pen- tografica» c'è una delle spie- re in questione le cose che
una quantità di videate del Pensavo fosse arretrata, poi questa disciplina particolare siero a partire dalle sue origi- gazioni più convincenti che stanno in cielo e quelle che
centro di Bologna. Quando capii che i villaggi c'erano, ero era in realtà un sapere inter- ni. io conosca, del fenomeno stanno sotto terra. Comincia-
me le vede in mano, Farinelli io che non li vedevo. Per un oc- sistemico? «Da piccolo una volta venni definito «globalizzazione». va allora il disprezzo per ciò
sorride sardonico. cidentale "villaggio" è un insie- «Andando a insegnare a Gine- bocciato in disegno e la prati- Qui muove una serie di obie- che è visibile, patente, appar-
Un'autobiografia intellet- me di abitazioni; in quella cul- vra e poi in California, ho avu- ca mi è rimasta ostica finché zioni a Peter Sloterdijk... tiene alla terra. Ma proprio og-
tuale in pillole. O, diciamo tura invece è un pezzo di terra to modo di conoscere grandi non ho capito che ogni volta «Amo molto lo Sloterdijk della gi che a governare tutti i pro-
piuttosto, su grande scala. dotato di nome perché vi esi- geografi che erano degli ereti- che squadriamo un foglio ri- Critica della ragione cinica. Nel cessi è qualcosa di invisibile,
«Dopo il Liceo classico in stono diritti fondati sui prodot- ci, dei filosofi naturali - anche mettiamo in scena lo scontro ciclo di Sfere, invece, s'innamo- cioè appunto la Rete, dobbia-
Abruzzo, giunsi a Bologna ti del suolo (ne scrissi nel sesto se non si sono mai dichiarati tra Ulisse e Polifemo. Credo ra troppo di quest'idea… lo mo riscoprire l'importanza di
nel 1967. Alla facoltà di Lette- volume della Storia d'Italia Ei- tali. Per esempio David Har- sia questa la molla di tutto il specifico della modernità è la ciò che si vede. Nella moderni-
re scoprii una materia mera- naudi, l'Atlante al quale mi vey si reputa una specie di so- mio lavoro. Folgorante, nei li- mappa, non la sfera». tà le mappe sono state le mi-
vigliosa, la geografia. Ogget- chiamò a collaborare Lucio ciologo economista, ma è un bri di Giorgio Colli, fu l'incon- Alla fine del libro introduce gliori macchine per capire il
to della mia tesi era il villag- Gambi). Per la prima volta mi geografo». tro coi filosofi presocratici. il concetto di Rete e fa capi- funzionamento del mondo, ma
gio indiano, e nel '70 andai a colpì il potere ontologico della Quello che più mi colpisce, Strabone dice che il filosofo è re che è solo con la rivoluzio- ora abbiamo bisogno di nuovi
fare ricerca sul campo. La mappa: il fatto cioè che alla re- appunto, è il respiro filosofi- un geografo; e davvero, prima ne telematica che si può dav- modelli che possano guidarci
mia mappa però indicava la altà si fosse sostituita la logica co dei suoi libri. Ogni pagina di Platone, c'erano questi per- vero passare dal piano della anche quando il sistema spa-
presenza di villaggi in posti cartografica». «squadra il foglio», ripercor- sonaggi straordinari che han- Tavola a quello della Sfera. zio-tempo non funziona più».

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