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I

Oggi VIDEOINTERVISTA
Andreoli,
IL COMODINO
Liliana Cavani La Ginzburg:
LA MEMORIA

tuttoLIBRI tutti folli


per i soldi
tra Cechov le mie letture
e la Sora Cecioni per la scuola
iPad Edition Con le recensioni e le classifiche dei bestseller

NUMERO
ANNO XXXV
1753
SABATO 19 FEBBRAIO 2011 tuttoLIBRI Anteprima Il filosofo Miguel de Unamuno sferza la sua Spagna
fine ’800 con pensieri più che mai attuali per l’Italia d’oggi: servono
«germogli freschi» per rinnovare il rapporto tra «Cultura e Nazione»
LIBRI D’ITALIA

Maledetto il Paese
MIGUEL
Manzoni, DE UNAMUNO

Non ci sono correnti vi-


breviario etico ve interne nella nostra vita intel-
lettuale e morale; questo è un
I promessi sposi pantano di acqua stagnante, non
e le loro parodie

che non ha
una corrente sorgiva. Solo una
sassata può agitare la superficie
FERRERO - TESIO P. II
e, tutt’al più, smuove il fango sul
fondo e intorbidisce l’acqua del
pozzo. Sotto un’atmosfera sopo-
rifera si estende un deserto spiri-
tuale di un’aridità terrificante.

SIMBOLI
Non c’è freschezza né spontanei-
tà, non c’è gioventù.
Ecco qui il punto terribile:
non c’è gioventù. Ci saranno i gio-
vani, ma la gioventù manca. E il
punto è che l’Inquisizione laten-
te e il formalismo senile la tengo-
bisogno di giovani
ne nei confronti della gioventù, si ti giovani morti nel fiore di que- mettere radici; il primum vivere facoltà camaleontiche sino a
no repressa. In altri Paesi euro- trova un superstizioso servili- sta società, che ha occhi solo per soffoca il deinde philosophari. I prendere il colore grigio scuro e
La statua pei appaiono nuove stelle, la
maggior parte di esse sono er-
smo verso gli incensati. È stato
esercitato con furia implacabile il
il trito e ritrito, cieca verso quello
che si sta facendo! Giudica morti
giovani tardano a lasciare i lembi
della gonna materna, a separarsi
sbiadito dell’ambiente circostan-
te, e ci riescono. Non è un adat-
della libertà ranti e scompaiono subito dopo compito di tormentare e schiac- tutti quelli che non si sono iscritti dalla placenta familiare e, quan- tarsi alle circostanze facendo sì
la loro comparsa; c’è il galletto ciare i germogli freschi, senza di- in una delle tante massonerie, do lo fanno, disperdono le loro che queste si adattino a loro vol-
Così si accese del giorno, il genio della stagio- stinguere il tenero dalla sterpa- quella bianca, quella nera, grigia, forze nella ricerca di un padrino ta, attivamente, a essi; è un ada-
il mito americano ne; qui no, non c’è nemmeno que- glia in cui cresceva, e non sono rossa, blu... che li guidi in questa savana ag- giarvisi passivo.
sto: sempre gli stessi cani e con stati toccati il vischio, i tumori e Si aggiunga, inoltre, che la po- ghiacciante. Viviamo in un Paese povero,
GORLIER P. VI
gli stessi guinzagli. le escrescenze delle vecchie quer- vertà della nostra nazione rende Per sfuggire all’eliminazio- e dove non c’è farina è tutta una
Si dice che, qua e là, ci siano ce, incensate e intoccabili. Quan- difficile guadagnarsi la vita e ne, mettono in atto tutte le loro moina. La povertà economica
germi vivi e fecondi, mezzi nasco- spiega la nostra anemia mentale;
sti, ma il terreno è così pressato e le forze più fresche e giovanili si
compatto che i teneri germogli esauriscono nel tentativo di affer-
dei semi profondi non riescono a marsi, nella lotta per il destino.
rompere lo strato superficiale Sono poche le verità più profon-
della crosta, non ce la fanno a de di quella per cui, nella gerar-
chia dei fenomeni sociali, quelli
In una società ridotta economici sono i primi principi,
gli elementi.
COSTUME a pantano stagnante,
la «vetustocrazia» Povertà di idee, oscenità
Vi presento è capace solo di dire: da taverna, politicuccia
le donne nude «Non spingete, ragazzi» p
p
Miguel de Unamuno
CULTURA E NAZIONE
meschina e partiti aridi:
Nel gineceo rompere il ghiaccio. Un uomo p a cura di Enrico Lodi così diventa difficile
p
del geniale Altan che, alla sua età, conserva più
p
Medusa, pp. 144, € 16
Il libro accoglie cinque saggi che
crescere ed affermarsi
che una fede matura, un vigoroso
GRAMELLINI P. VII hanno come tema la decadenza
entusiasmo giovanile, sostiene morale e culturale della Spagna: E il nostro male non è tanto la
che qui i giovani promettono La tradizione eterna, La casta povertà, quanto l’impegno a esibi-
qualcosa sino ai trent’anni, e poi storica castigliana, Lo spirito re quello che non c’è. La povertà
si trasformano in mollaccioni. castigliano, Mistica e umanesi- del bollito fatto con le ossa, l’insa-
Non si trasformano, li trasfor- mo e Sul marasma attuale della lata di carne delle altre sere, i do-
mano; cadono feriti e anemici di Spagna. Pubblicati nel 1895 sul- lori e le lamentele dei sabati e le
fronte al reticolo brutale e ferreo la rivista La España Moderna, lenticchie del venerdì contribui-
del nostro autoritarismo e della raccolti in volume nel 1902 con rono senz’altro alle veglie nottur-
il titolo En torno al casticismo.
nostra stupida gravità; nessuno ne passate nella lettura dei libri
dà loro in tempo uno sguardo be- di cavalleria che seccarono il cer-
nevolo e d’intelligenza. Li si vuole vello al povero Alonso il Buono.
DIARIO DI LETTURA diversi da come sono; il nostro Ed è ancora corrente tra noi l’afo-
spirito di intolleranza irrancidito risma di Dómine Cabra secondo
Il Gattopardo non riesce a pensare di lasciare
che ciascuno si sviluppi secondo
Un ritratto-caricatura del filosofo
spagnolo Miguel de Unamuno
cui la fame è salute; fa proseliti il
dottor Sagredo, e si continua a ri-
di Biancheri le sue inclinazioni e la sua natura. badire gravemente che i tumori
Poco fa un critico chiedeva un
Il nipote di Tomasi quarto turno all’Español per gli
tra Kafka e Nabokov
QUARANTA P. XI
autori emergenti e sconosciuti,
qualcosa di simile a un teatro libe-
p Continua a pag. V

ro. Generosa illusione! Sappiamo


forse riconoscere il nuovo germo-
glio? Ci manca quello che Carlyle
definiva l’eroismo di un popolo, il
TUTTOLIBRI saper riconoscere i suoi eroi. Se
dei ragazzi fondano una rivista, UNA SAGGIO PER USCIRE DALLA «CATALESSI MORALE» spagnola con quella europea», dialogava con i grandi filosfi dell’ 800, da
A cura di: vedrete subito sulle loro testate i Il brano che qui anticipiamo è tratto da «Sul marasma attuale della Spagna», Hegel e Marx a Spencer e Schopenhauer, ripercorreva il teatro di Calderón e
LUCIANO GENTA la letteratura di Cervantes (con La vita di Don Chisciotte e Sancho Panza,
con BRUNO QUARANTA
soliti nomi di cartello. Nella vita l’ultimo dei cinque saggi di Miguel de Unamuno raccolti nel volume Cultura
intellettuale, come nella corrida - e Nazione in uscita da Medusa. Riflessioni di «anacronistica freschezza», tradotta da Bruno MondadorI). Miguel de Unamuno nacque a Bilbao nel
tuttolibri@lastampa.it anch’essa appestata dalla forma- scrive il curatore Enrico Lodi, elaborate nel 1895, quando il suo Paese si 1864 e morì a Salamanca nel 1936, l’anno in cui cominciava la guerra civile
www.lastampa.it/tuttolibri/
lità - l’alternativa deve essere avviava a una profonda crisi sociale e politica, a una «catalessi morale», con spagnola. Scrittore e filosofo, professore di greco dal 1891, coltivò in
una classe dirigente «sorda o impotente», dilaniata da «particolarismi particolare la psicologia, la linguistica e la sociologia. Verso fine ‘800 la crisi
proposta dalle mani delle vecchie
LA STAMPA spade, il resto non andrà mai ol- regionali». Ed invece «lo sviluppo dell’amore per il proprio campanile è che lo condusse a un cattolicesimo mai consolatario. Significativo il titolo
fecondo e sano solo quando va di pari passo con quello per la patria della sua opera maggiore : Agonia del cristianesimo», in Italia edita con la
tre il rango inferiore di novillero. universale umana». Unamuno auspicava una «interazione della cultura prefazione di Carlo Bo da SE insieme a Del sentimento tragico della vita.
Accanto a questa deformazio-
II Classici e critici
I promessi sposi Beato chi riesce ad amare Manzoni,
maestro di vita adulta, nonostante l’obbligo scolastico

Breviario di etica
ERNESTO
FERRERO

In quinta ginnasio, il
professore ci faceva distende-
re I promessi sposi nelle ampie
pagine di un quaderno da com-
putisteria: a sinistra doveva-
mo riportare l’intreccio, a de-
stra - in ordinate colonne - i
personaggi, le similitudini, i
luoghi notevoli. Anche disse-
zionato da mani inesperte, il
per la nazione
romanzo scopriva la fitta ordi- versità. La full immersion lessica-
tura dei fili che lo compongo- AUTOGRAFI A ROMA le è tormento ed estasi.
no; la famosa ironia dell’autore Invidio a Manzoni questo
(i tremori di don Abbondio, gli Il testo di Ernesto Ferrero che viaggio di ricerca, l’esplorazione
agguati architettati da Agne- qui pubblichiamo è tra le lenta, ostinata, ogni giorno espo-
se, i capponi di Renzo...) si offri- riletture dei classici sollecitate sta ai pericoli del fallimento. È
va come compenso immediato dalla mostra «Viaggio tra i anche un viaggio vero, non meta-
alle fatiche degli analisti. Il capolavori della letteratura forico: il percorso che nell’estate
ciuffo ribaldo dei bravi, ferma- italiana. Francesco De Sanctis 1827 lo porta in Toscana: Massa,
to dalla reticella, emanava sug- e l’Unità d’Italia» che si Pietrasanta, Lucca, Pisa, Livor-
gestioni esotiche, piratesche. inaugura a Roma, Palazzo del no, e finalmente Firenze. Incon-
Beato chi riesce ad amare I Quirinale, il 22 febbraio (fino al tra amici colti, pazienti e genero-
Francesco De Sanctis
promessi sposi nonostante l’im- 3 aprile, catalogo Skira). si che riuniscono «in sommo gra-
posizione scolastica. La rassegna, da un’idea di do la scienza e la compiacenza».
copia autografa) , primo
Il Manzoni più nostro, quel- Francesco De Sanctis junior Il Gabinetto scientifico-lettera-
ministro della Pubblica
lo che ci fa crescere e cresce (Presidente della Fondazione rio del Vieusseux è l’epicentro
Istruzione nell’Italia unita. Le
con noi, compagno e maestro De Sanctis) e Simona Pieri - è a dei giacimenti verbali che cerca;
altre riletture : Dante - Steiner;
di vita, è quello dell’età adulta. cura di Giorgio Ficara non si stanca di collezionare e
Petrarca - Ficara; Boccaccio -
Sta nel gesto della mano che ri- (direttore scientifico della confrontare parole, di prendere
Fusini; Machiavelli - Vattimo;
prende il volume dallo scaffale. Fondazione), Louis Godart e appunti. Sui margini del diziona-
Ariosto - La Capria;
Luca Marcozzi. Quello
Guicciardini - Onofri; Tasso -
proposto è un itinerario tra gli
Una rilettura per scrittori amati da De Sacntis
Starobinski; Galileo - Galluzzi; Centrale la ricerca
Vico - Scalfari; Goldoni -
una mostra della (sono esposti i loro
Zanzotto; Parini - Arbasino; della lingua: scegliere
manoscritti originali ), l’autore
Fondazione De Sanctis, della «Storia della letteratura
Alfieri - Berardinelli; Foscolo - la parola giusta è
Maraini; Leopardi - Cacciari.
un «Viaggio» tra italiana» (in mostra anche la
www.fondazionedesanctis.it una primaria questione Illustrazione di Marco Lorenzetti per «La storia de I promessi sposi raccontata
i nostri capolavori di sensibilità civile da Umberto Eco», coedizione Scuola Holden - Gruppo L’Espresso

Quale senso storico, quale intel- caratteri, le tipologie umane in no, i rovelli dell’artigiano insoddi- rio milanese di Francesco Cheru-
O

150
ligenza degli uomini, quale ca- cui riconoscersi. L’appartato sfatto, inflessibile con se stesso. bini annota le parole dell’uso vi- ROMANZI D’ITALIA
pacità di sguardo che riesce ad Manzoni dimostra un sorpren- A partire dalla drammatica que- vo, guizzanti come pesci.
abbracciare tutto dall’alto per dente talento per la psicologia stione preliminare: quale lingua Manzoni sa che il problema La Bur Rizzoli vara la collana
poi scendere rapidamente e delle folle, anticipando le indagi- usare per raccontare una storia della lingua precede e condizio- «Romanzi d’Italia», destinata ad
zoomare fino al dettaglio minu- ni novecentesche. collettiva, destinata ai posteri na ogni altro problema politico e accogliere le opere che via via hanno
to, più umile. Ha scritto Italo Che cos’era Manzoni prima prima ancora che ai contempo- sociale, ogni forma del vivere in- raccontato i caratteri del nostro
Calvino che un classico è un li- di diventare quello che conoscia- ranei? Manzoni, che ha per lin- sieme. In ogni parola stanno mi- Paese. Sono finora usciti i seguenti
bro che non ha mai finito di di- mo? Confrontare tra di loro le gue primarie il milanese e il fran- niaturizzati secoli e millenni di titoli, tra parentesi gli autori delle
re quel che ha da dire. I promes- tre stesure del romanzo signifi- cese, deve trovare un strumento storia e di storie: scegliere quella prefazioni: «I promessi sposi» di
si sposi sono interminabili. ca sorprenderlo nell’intimità del espressivo per la sua «cantafavo- giusta (e scartare le altre) è una Alessandro Manzoni ( Andrea
L’adolescenza predispone laboratorio, là dove ogni scritto- la», la sua «tiritera», come la questione di sensibilità civile, pri- Riccardi); «Le confessioni di un
il lettore a percepire come lon- re è visibile senza schermi o dife- chiama con tenera sprezzatura. ma ancora che artistica. Per que- italiano» di Ippolito Nievo (Sergio
tananza irriducibile l’alterità
favolosa dei lanzi, della care-
se (la filologia delle varianti co-
me forma di seduta analitica?).
Prima di arrivare alla scelta del
fiorentino parlato, confronta fra
sto I promessi sposi sono anche
un breviario di etica offerto a Libri d’Italia Romano); «I Malavoglia» di
Giovanni Verga» (Gustavo
stia, della peste. L’età adulta Significa toccare con mano la loro cento sistemi diversi, prova una nazione che ogni giorno de- Per il 2011 Zagrebelsky), «Ultime lettere di
cerca il tratteggio morale dei pratica minuta del fare quotidia- le ebbrezze e i pericoli delle di- ve lottare per trovare se stessa.

T
ra Sette e Ottocento bal-
za in primo piano nei di- PAROLE IN CORSO Benedetti «Disarmate lettere»:
battiti intellettuali la ne-
cessità di avere finalmente a di- GIANLUIGI BECCARIA lo smarrimento degli scrittori d’oggi
sposizione un italiano più ade-

Solo i Kafka
rente alle cose concrete, un lin- ANGELO
guaggio moderno per mezzo del
quale la cultura possa uscire
dalla chiusa cerchia dei dotti,
Un dizionario GUGLIELMI

Non stupisce la pas-


sione violenta (come da missio-
diffondersi in più larghi strati
della società. Ma è nel secolo
dell'Unità soprattutto che si for-
niranno molti strumenti per cer-
ministro di unità naria) con cui Carla Benedetti
denuncia l'insopportabilità
del tempo in cui stiamo viven-
do. Da nuova millenarista è
e i Céline sanno
care di fare dell'italiano anche convinta che il mondo (questo
un lingua pratica, adatta alla
divulgazione di cose utili. Note-
volissima difatti è nel sec. XIX
la diffusione dei dizionari setto-
Tommaseo: nella Torino di Pomba la più
grande impresa lessicografica dell’800
mondo) entro cento anni spari-
rà e accusa la cultura (e tutte
le sue componenti) di aiutare il
discendimento verso la fine an-
aprire le porte
riali e metodici, vocabolari «do- tura popolare, e che coraggiosa- «Avere un toscano da interroga- ziché ribellarsi e contrastarlo. to) ne impedisce l'entrata osta- sostenere pensieri e sentimenti
mestici», di «arti e mestieri», vo- mente dà vita alla più grande im- re nei casi dubbi». In realtà stiamo vivendo colandone l'attraversamento e Picasso (appena qualche tem-
cabolari rivolti ai giovani e alle presa lessicografica dell'Ottocen- Torino, un centro tra i più im- tempi orrendi (anche al di là ma è che quella porta chiusa è po dopo) dipinge una figura
classi popolari, innumerevoli to affidandone composizione e di- portanti d'Italia per imprese lessi- della perversa attualità) con uno ostacolo oggettivo che non umana senza braccia e naso e
stampe nel campo della chimi- rezione all'uomo che non solo nei cografiche. Soprattutto per quel- un decadimento (che forse si lascia aprire dall’amore per le con tre occhi (o senza occhi e
ca, della fisica, del commercio, testi letterari ma, romanticamen- le d'intento pratico. Una città mai è stato così definitiva) del- porte aperte (e la decisione del- con tre nasi).
dell'agricoltura, dedicati al po- te, vedeva anche nel «popolo» la operosa in cui si andava consoli- le lettere e delle arti che - e qui la volontà). Altro ci vuole. Da allora il contenitore natu-
polo, o alle donne, o ai giovani fonte ispiratrice della lingua. dando l'idea di nazione, o meglio è Carla Benedetti a conciona- Quella porta si è chiusa con rale non è più in grado di acco-
non provvisti di titoli di studio. la nozione risorgimentale dell' re - si sono estraniati dal mon- gliere parole di verità e impone
In questi campi Torino eccel- Tra le Norme stese unità linguistica come premessa do e per salvarsi hanno eletto Non bastano di escogitare accorgimenti (che
le. Si pensi poi all'iniziativa del dell'unità civile e sociale della na- con convincimento irrespon- la Benedetti scambia per la pre-
grande vocabolario del Tomma- per la compilazione: zione: «La lingua - aveva scritto sabile quella estraneità a nuo- la rabbia e la volontà senza del nemico) che consenta-
seo, che risale non a un'Accade- «Avere un toscano Galeani Napione in Dell'uso e vo valore e guida di vita. per scendere no di riprendere a parlare e ri-
mia, non a un'istituzione cultu- dei pregi della lingua italiana, In realtà quella estraneità stabilire il contatto con il mon-
rale, ma a un imprenditore, al da interrogare 1791 - è uno de' più forti vincoli non è cosa di oggi e affligge da nell’abisso del mondo do. Solo quegli accorgimenti (al-
tipografo-editore Giuseppe nei casi dubbi» che stringa alla Patria». oltre un secolo la nostra condi- o raggiungere l’assoluto tri e diversi e comunque tutti ar-
Pomba, il fondatore della Utet. L'editore Pomba, nella pre- zione di uomini e con più dram- tificiosi e strumentali) possono
Se ne concepisce il disegno nel Tommaseo prestava molta atten- sentazione del vocabolario del maticità quello dello scrittore. le fine del secolo decimonono aprire quella porta chiusa e in-
1856, nel 1858 appare presso zione alle cose, alle «voci espri- Tommaseo, in data 15 giugno Quel personaggio di Kafka, ri- (l’800) quando Baudelaire al terrompere la separatezza che
Pomba un fascicolo di program- menti oggetti corporei», o appar- 1861, cita proprio questa frase, cordato dalla Benedetti, «che tempo del Les petits poemes en comporta (e impone). Questa è
ma col saggio della voce «chia- tenenti allo stile familiare. Accan- perché quel vocabolario appari- finisce i suoi giorni fuori del pa- prose scopre che le parole della stato la scelta e l’impegno cui ha
mare», le prime dispense escono to alla lingua dei libri, voleva ren- va come l'opera che guardava all' lazzo di giustizia, davanti alla poesia per sopravvivere si spo- posto mano Joyce e Kafka,
nel 1861, tutta l'opera sarà poi dere «ministra di unità» anche la unità politica appena raggiunta, porta che proprio a lui era ri- gliano della poesia (evitando di Pound e Eliot, Auden e Montale,
completata in un tempo relati- lingua del parlato. Sostenitore il frutto di uno scrittore-filologo servata» ne è l'immagine più scivolare nel poeticismo), Cé- Musil e Booch, Svevo e Pirandel-
vamente breve, nel 1879. della soluzione toscana della lin- romantico che offriva all'Italia esplicita. Ma se quella porta è zanne al tempo delle Bagnanti lo, Gadda e Céline. E se Moresco
Tommaseo deve tutto al gua viva, annotava nelle «Nor- unita un imponente bilancio glo- (e rimane) chiusa non è per- che lo spazio naturale (che at- (per tornare alla Benedetti, suo
Pomba, a questo abile e fortuna- me» che aveva steso per la compi- bale della nostra storia linguisti- ché qualcuno (gli scrittori traversiamo quando usciamo sponsor) ha trovato difficoltà a
to imprenditore, aperto alla cul- lazione del nuovo dizionario: ca preunitaria. compiaciuti del loro fallimen- di casa) ha smarrito la forza di superare l’impedimento (quella
Tuttolibri
SABATO 19 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA III

Parodia Una esangue versione in chiave vampiresca


dell’opera manzoniana, tra Nosferatu e Hannibal

E adesso Renzo
GIOVANNI qualcuno ha tentato di nobilitare
TESIO
con le ragioni - si badi, non illegit-
Lo sanno tutti che tut- time - del dissenso antifascista
to è parodiabile, perché tutto Piero Chiara ebbe sicuramen-
è ambiguo e tutto ha il suo ro- te presenti le pagine di Guido Da
vescio. Basta un cambio di let- Verona. Anche nei suoi Promessi
tera, un'assonanza, un calem-
bour a scatenare il gioco. Ma
sempre si deve partire da un
testo largamente condiviso,
un'opera nota, un personag-
gio di grande visibilità, come
mordimi sul collo Sposi troviamo Perpetua e don
Abbondio che convivono more
uxorio, troviamo la scarsa pro-
pensione che Lucia mostra per
Renzo, e la propensione più evi-
dente che mostra invece per don
ben sanno i comici d'ogni tem- Rodrigo da cui accetta di farsi
po e i fustigatori (o i trasgres- portare al Castello in carrozza,
sori) di ogni età. Oggi la noti- troviamo l'ambigua posizione di
zia è che la Rizzoli manda in li- padre Cristoforo, che in Chiara
breria una riscrittura dei Pro- gode delle grazie di Lucia, secon-
messi sposi in chiave vampire- do la ben nota vulgata delle disso-
sca o draculina, un Manzoni in lutezze conventuali, troviamo il
salsa Stoker, tra Nosferatu e dubbio impaccio che attanaglia
Hannibal the Cannibal. Titolo la giovane donna davanti a don
del romanzo, I promessi morsi. Abbondio la sera del matrimo-
Un divertissement tutto votato nio a sorpresa e anche l'attenzio-
a inquietanti pallori e a scintil-
lar di canini, che il sottotitolo p Anonimo Lombardo Da Camerini a Bolchi,
rincara («Storia gotica milane- p I PROMESSI MORSI
se del secolo XVII») e che l'oc- Storia gotica milanese da Testori ad Archibugi,
del secolo XVII
cultamento d'autore - «Anoni-
p Rizzoli dal Quartetto al Trio:
mo Lombardo» - enfatizza (af-
finché si scateni la ridda dello
p pp. 375, € 16,50
Guido Da Verona Piero Chiara cinema, teatro, tv hanno
smascheramento, si indovini il adattato e tradito
Una lunga tradizione Intanto cinema e televisione Gli sposi non promessi) indicarne mano, legge Mammiferi di lusso e ne che l'Innominato manifesta a
(nemmeno escludendo teatro e due degni di nota: il romanzo di Vergine a 18 carati di Pitigrilli, ru- sua volta per una cedevolissima
di riscritture: melodramma): da Luca Comerio Guido Da Verona (I Promessi Spo- minando: «Benedetto Cro- Lucia. Ma è diversa l'intenzione.
da Guido da Verona a Ugo Falena; da Mario Cameri- si di Alessandro Manzoni e Guido ce?...Chi era costui?». Il Griso Ne viene una sorta di rima-
ni, che portò sullo schermo un Da Verona) e la sceneggiatura di che legge Lo sa il tonno di Riccar- neggiamento liberato da tutte le
alla sceneggiatura pimpante Gino Cervi nelle vesti Piero Chiara (I Promessi Sposi di do Bacchelli. Lucia (da ultimo coperture morali e meglio ade-
di Piero Chiara di Renzo, a Mario Maffei in una Piero Chiara). Lucy) che fuma le Macedonia, rente a un sodo realismo di mar-
co-produzione italo-spagnola; Dopo alcune pagine in cui di- canticchia l'aria di Ramona, mo- ca lombarda. Anche a detta di
genio segreto, si sveli l'identi- dallo sceneggiato di Sandro Bol- sinvoltamente liquida le incrosta- stra «le migliori disposizioni per un mai corrivo Ferruccio Paraz-
tà dell'astuto pasticciere). chi (con Nino Castelnuovo e Pao- zioni «eucaristiche» del roman- divenire un numero eccezionale zoli, che pur con qualche ottimi-
Jacopo Ortis» di Ugo Foscolo (Paolo Quale che sia il vero volto la Pitagora) al kolossal in cinque zo manzoniano, Guido Da Vero- da caffè-concerto», parla france- smo parla della scommessa di
Mieli); «Cuore» di Edmondo De della Minerva oscura, non sa- puntate di Salvatore Nocita, che na riconosce al suo autore un in- se e finisce nella casa chiusa di portare alla vita la natura nasco-
Amicis (Pierlugi Battista); «Piccolo rà comunque il caso di freme- deve avere dettato la trasposizio- vidiabile fiato narrativo e giunge donna Prassede, maîtresse di ra- sta dei personaggi manzoniani,
mondo antico» di Antonio re troppo per saperlo, perché ne parodica del trio Lopez-Mar- a considerarlo il «narratore prin- ra saggezza. Renzo che va in bici- «quella che avrebbero dovuto
Fogazzaro (Ernesto Galli della il risultato di tanto mordere al- chesini-Solenghi, nemmeno la cipe» di una storia d'amore che cletta cantando Torna al tuo pae- originariamente avere in corpo
Loggia); «Il piacere» di Gabriele la fin fine è modesto. Il roman- migliore se qualcuno ha potuto vorrebbe semplicemente svelti- sello, ch'è tanto bello! e che con il e che poi era stata loro negata
d’Annunzio (Angelo Panebianco); zo ricalca da vicino I promessi rimpiangere la versione del re e aggiornare. Ma poi si mette nome di Antonio Rivolta diventa dal severo autore». E se anche
«Le mie prigioni» di Silvio Pellico sposi e ne elabora - in tanta se- Quartetto Cetra con Al Bano e ineluttabilmente per la china del- un abile finanziere, non senza non fosse del tutto così, alla per-
(Luciano Canfora); «I Vicerè» di te di sangue - un'esangue ver- Romina (e si potrebbero ricorda- la parodia imbarcando di tutto: aver abitato presso il cugino Bor- turbante Lucia dei «morsi» vam-
Federico De Roberto (Giovanni sione, che sembra fatta più re ancora l'adattamento teatrale animali parlanti, anacronismi a tolo e averne condiviso la moglie. piri ci sono buone ragioni per
Sabbatucci); «Le avventure di per parodiare la riscoperta di Giovanni Testori e la fiction in iosa, incongruenze geografiche Padre Cristoforo che non trascu- preferire la bella tosa di «carne
Pinocchio» di Carlo Collodi del genere «vampiro» che non due puntate per la regia di Fran- assortite, personaggi convocati ra «l'utile esercizio della boxe» e fragrante» che compare nelle
(Giovanni Belardelli). per tentare l'ennesima riscrit- cesca Archibugi). da ogni epoca in continui ammic- che canticchia a sua volta, «leg- pagine di Guido Da Verona e che
Ogni «romanzo d’Italia» è in vendita tura del romanzo manzonia- Mentre nella letteratura vale chi di attualità. germente brillo», Oh Beatrice - il Piero Chiara - malizioso cultore
al prezzo di € 12. no, ricca di suo d'una cospi- la pena, tra i casi possibili (lo sca- Perpetua che toscaneggia. cuor mi dice…Insomma, una spe- di erotismi dialettali - fu ben le-
cua bibliografia. pigliato Cletto Arrighi scrisse Don Abbondio che fa il saluto ro- cie di pochade romanzata, che sto a non farsi sfuggire.

non rispetta più nessuno dei


Pedullà Letteratura come disordine: suoi “valori” né la sua
“religione” ma comunica, con
il ritorno dell’«Estrema funzione» un chiasso caotico che rassomi-
gli all’inconscio, la propria irri-

Cari irregolari,
MASSIMO ducibile estraneità».
RAFFAELI
Infatti il suo presente-Anni
Decano degli italiani- Settanta è ricchissimo di esiti,
sti e maestro di critica militan- sia riguardo a scrittori di fisio-
te, Walter Pedullà è titolare di nomia già definita (Elio Paglia-

p
p
Carla Benedetti
DISUMANE LETTERE
una ingente bibliografia in cui
spicca L’estrema funzione. La
letteratura degli anni settanta
svela i propri segreti che uscì da
ci salverà rani, Paolo Volponi, Luigi Ma-
lerba, Edoardo Sanguineti, Nan-
ni Balestrini) sia di esordienti,
come Franco Cordelli o Gianni

Carla Benedetti
p
p
Laterza
pp. 209, € 18
Marsilio nel ‘75 e viene ora ri-
proposto in anastatica da Le
Lettere nella militantissima
collana «fuoriformato» di An-
il carnevale Celati, in grado di tradurre le
metafisiche del negativo nell’in-
cipit di un percorso rispettiva-

porta chiusa) è perché non ha ch'esso di inconoscibile e co- drea Cortellessa che firma, Savinio, Gadda,
approntato accorgimenti suffi- munque difficile a definire che per l’occasione, un colloquio
cienti facendosi sorprendere in intanto è conoscenza critica del con l’autore in calce al volume. Palazzeschi, Svevo come
mare aperto (nel suo Caos) solo contesto in cui si opera e ricono- Allievo di Giacomo Debenedet- stelle fisse: la chiassosa,
dotato di rabbia e volontà anco- sciuto la vastità della deriva rac- ti, compagno di via dello speri-
ra manovrando strumenti in cogliere la forza intellettuale e mentalismo e interprete delle irriducibile estraneità
fondo naturalistici che se pur perché no di cuore, cui non è nuove avanguardie su posizio- all’impostura del reale
forzati (ben oltre il limite) han- estranea la malizia e la spregiu- ni autonome e sempre liberta-
no poche possibilità di pesca. dicatezza, atta a contenerla (in- rie, Pedullà è un critico illumi- mente originale. Pedullà ha il
In realtà anche oggi non c'è vertendone la rotta). nista, anzi spinoziano, persua- merito di averli avvalorati o, me-
scrittore piccolo o grande, sin- Esistono altre modalità di ri- so che la letteratura sia il re- glio, introiettati nella sua costel-
cero o malandrino, che non am- sposta, per Carla Benedetti: di gno del molteplice e tuttavia, lazione di grandi irregolari do-
bisca di raggiungere «l'assolu- salvezza? Lei non ne indica se proprio per questo, necessiti p Walter Pedullà ve pulsano le stelle fisse di Savi-
to» e non cerchi di penetrare non proclamandone l'urgenza e di uno sguardo che sappia di- p L'ESTREMA FUNZIONE nio, Gadda, Palazzeschi e Svevo
«nel profondo abisso del mon- intanto si dispera. E anche sulla stinguere prima di valutare e p Le Lettere, pp. 351, € 35 Walter Pedullà (cioè i classici cui ha dedicato la
do» (come da prescrizione di Di- disperazione ci lascia dubbiosi giudicare. Come dire che la let- sua vita di studioso). E lo ha fat-
sumane lettere). se mentre lamenta la mancan- teratura è per lui, volta a volta, to nel suo stile inimitabile, pene-
Ma la strada è quasi incono- za di geni (e come darle torto), un Ordine irrimediabilmente rocchi, dandistici e dadaisti». Significante senza più significa- trante e leggero, sempre in so-
scibile e non basta l'azzardo del riconosce che questo ultimo disordinato o, viceversa, un Di- L’estrema funzione (titolo ti cui sembrava ridotta la lette- spetto di diversione e svagatez-
cuore, la capacità di distinguere trentennio ha pur dato vita a au- sordine decisamente assenna- che rovescia, con sberleffo d’au- ratura dopo il Sessantotto, Pe- za eppure sempre convergente
bene da male (come presume- tori «carichi di invenzione, di az- to. Nemmeno è un caso che il tore, il mito della morte dell’ar- dullà risponde promuovendo - e a picco sulla pagina, che è soli-
rebbe Benedetti) a percorrerla zardo e di fiducia nel potere del- banco di prova siano qui gli te) è tanto un’opera di critica in nella prima delle quattro parti- to affrontare (dice proprio Cor-
e certo tanto meno (qui d'accor- la parole» e sono così tanti e nu- Anni Settanta, gli stessi, scri- atto quanto un contributo di te- ture saggistiche che compongo- delli introducendo L’estrema
do con Benedetti) il ricorso alle merosi (da Laura Pariani, a ve Cortellessa, «che oggi si fa oria i cui interlocutori, oggi im- no il volume - «la scelta della co- funzione) «con atto di sibillina di-
scorciatoie (oggi così in voga) al- Marco Baiani, a Moresco, a Siti a gara a descrivere come mo- pensabili, si chiamino Deleuze, micità, del carnevale, della deri- sinvoltura, ossia con il soffio del
lestite scegliendo la convenien- ecc. ecc. ecc.) che non le basta- nocromi e plumbei ma traboc- Kermode, Hirsch, Mannoni, La- sione, il gesto sostitutivo di una mago». Il mago di una magia
za, la frettolosità e il cattivo sa- no due pagine (la 66 e 67) per in- cavano in realtà di colori: pop can. Alle immagini del deserto cultura alternativa che, avendo che il tempo ha mantenuto rigo-
pere. E' necessario qualcosa an- dicarli tutti. e concettuali, poveri e neoba- o del vicolo cieco, al collasso del scoperto l’impostura del reale, rosamente bianca.
IV Scrittori italiani
Bianchini Tra Venezia e Torino,
DIALOGHI IN VERSI
MAURIZIO CUCCHI
un girotondo di amori ed equivoci

Se madamina
BRUNO GIOVANNI

Ecco René Char


QUARANTA TESIO

Non è facile reggersi Diciamolo subito.


in equilibrio sulla leggerezza Questo Scappare fortissimo,
non evaporando. A Luca appena pubblicato da Einau-

a modo mio Bianchini l’esercizio riesce


nuovamente (come non ri-
cordarne il febbrile esordio, si sente come di, non è nato per essere il ro-
manzo di un giorno. Non è un
ingegnoso montaggio di astu-
Instant love?) in Siamo solo zie narrative, di ideuzze sti-
«Due rive ci vogliono»: il poeta
Pretty Woman
amici. E’ un aquilone - la com- racchiate e di facili incanti
media lungo la linea Venezia- per palati contentabili, ma un
francese «reso» da Vittorio Sereni Torino - che non gigioneggia, romanzo che scava, spiazza,
ma sapientemente coglie offende e costringe a verifi-
questo e quel vento, visitan- che palombare, convertendo

C
har al primo contatto mi bara Colli per l'apparato critico). do calli e campielli e borghe- Luca Bianchini la menzogna in verità. In sin-
respingeva. Mi appariva Sono quarantasette traduzioni, i si anse sotto la Mole (e inchi- è nato tesi estrema è il giudizio che
lontanissimo da qualun- cui originali si trovano nell'archi- nandosi di fronte a un soffio a Torino si può fare dell'esordio narra-
que idea io avessi di poesia. In so- vio «Vittorio Sereni» della bibliote- di saudade). nel 1970 tivo (tutt'altro che «ubriaco»)
stanza non lo capivo». Così Vitto- ca comunale di Luino, dove il poeta Tra spezie goldoniane e Ha esordito di un quasi sessantenne di na-
rio Sereni in occasione del premio era nato nel 1913. lapilli scovati nell’officina nel 2003 scita alessandrina e di resi-
Monselice per la traduzione, nel Come sottolinea Mengaldo, uno F&L, Luca Bianchini cuce con denza torinese che risponde
1976, che gli veniva conferito per degli aspetti più notevoli di queste un mondo sempre a un pas- il romanzo al nome di Stefano Moretti.
la sua splendida traduzione da traduzioni è nella scelta del tradut- so eppur distante - qui l’acro- «Instant love» Il romanzo di una vita, a
Char, Ritorno Sopramonte. Di- tore di trasformarli in brevi compo- bazia - dalla macchietta, non In «Siamo prescindere dal fatto che
ceva anche: «Per altro verso la nimenti in versi. Forse Sereni voleva dalla maschera, ovvero l’ar- solo amici» scaturisca da esperienze re-
tensione che avvertivo in lui, [...] avvicinarsi di più alla pronuncia li- te di raccontare camuffata allestisce ali o inventate: in ogni caso
mi faceva soggezione e al tempo rica di quei testi in prosa proprio at- da «vanity fair». Nel bazar un girotondo mai accadute come vengo-
stesso mi sfidava». traverso l'uso del verso. Una doman- umano aggirandosi con aria di baci, no narrate. Non è però pleo-
Sereni, dunque, si era impe- da naturale che poi viene al lettore, divertita e consapevole (del- abbracci, nastico che nell'«Avverten-
gnato in una corpo a corpo con la e che si pone anche Mengaldo, ri- l’oliatissima trappola reality giocosi za dell'autore» Moretti invi-
poesia di Char: da un lato per me- guarda la scelta del traduttore di tesa a ciascuno di noi, il reali- amplessi, ti a scongiurare l'indebito
glio penetrarla e capirla, dall'al- escludere da Ritorno Sopramonte ty che umilia la realtà, l’au- sapidi equivoci esercizio di identità (tra io
tro, io credo, nella convinzione questi pezzi. Risulta difficile andare tenticità): così soppesando, che scrive e io che vive) da
che solo da ciò che è altro sia pos- oltre le più semplici supposizioni. saggiando, orientando, ele- cui un lettore maldestro -
sibile apprendere, veramente, Forse per ragioni di spazio. Ma sa- gantemente cozzando (fa- essendo sempre diffuso un
qualcosa di importante. In que- rebbe una ragione insufficiente. For- cendo cozzare), lestamente voyeurismo più curioso di
porgendo il fazzoletto che pettegolezzi che di idee - po-
asciughi la lacrima. che sarà donato, dommage, al- trebbe lasciarsi sedurre.
E’ una giostra di silhouet- la consorte). Un’altalena comi- Venire al merito è agevo-
te, Siamo soli amici. Luca ca e quindi malinconica che le perché la narrazione si tie-
Bianchini è come se scrives- subirà l’arrembaggio di Frida
(una femme de joie convinta «Scappare fortissimo»
«Siamo solo amici»: di assomigliare a Gesù, una
«Pretty Woman» di Laguna) e un uomo affetto
due portieri (di albergo Tamara-Tammy, cameriera da omosessualità
e di calcio) si piacciono al Tonga Bar, mise Lady Ga-
compulsiva, sulla
ga. Quale lei, quale gozzania-
così tanto da votarsi no «mistero senza fine bello» scia di Pasolini e Siti
Vittorio Sereni René Char all’altra metà del cielo infine folgorerà i nostri eroi,
p Luca Bianchini Giacomo-Jack e Rafael? ne a un'impalcatura essen-
sta avventura il lavoro di tradu- se perché Sereni non si sentiva sicu- se con le forbici. Allestito un p SIAMO SOLO AMICI Luca Bianchini è una frec- ziale. La vicenda si svolge in
zione è impareggiabile. Diventa rissimo dell'esito. O forse perché ap- salon, un cartamodello, di fi- p Mondadori cia rossa (rare le soste, le pau- un fine settimana ma imme-
un'officina aperta in cui ogni det- parivano come testi meno rilevanti gure e figurine, vi passeggia p pp. 284, € 19 se) tra piazza San Marco e il diatamente si espande nello
taglio assume un senso decisivo. rispetto a quelli scelti. Certo, oltre al- ariosamente, ritagliando i ca- Po, da via Della Rocca, una via spazio e nel tempo, sia per-
Ritorno Sopramonte (edito da le brevi prose aforistiche, questo ratteri, ora isolandoli ora me- canapè, alla precollina. Un mi- ché il presente arriva a tocca-
Mondadori nel '74 con un saggio nuovo libro ci dà modo di affrontare scolandoli, ora scrutandoli ne di omosessualità». Loro nuetto di caratteri. A ciascu- re - nel più evidente dispetto
di Starobinski) fu dunque una nella versione del poeta del Diario nell’intimo ora apparente- che nell’altra metà del cielo no il suo, va da sé. Chi non ha della cronologia - i molti anni
grande impresa, perché consentì di Algeria testi di Char di importan- mente dimenticandoli, affi- generosamente dondolano. dimenticato la donna della do- già vissuti, sia perché dal pie-
a chi non conosceva il francese di te complessità e risalto, come Tabel- dandoli al caso. Giacomo-Jack, giunto in La- menica si affeziona a Elena no centro di Torino, che è la
entrare nell'opera di uno dei pro- la di longevità o Quote. E dunque ci Un bricoleur di destini, guna dal proustiano Ritz, con- Barsanti, discendente - senza città dei ritorni irregolar-
tagonisti della poesia di Novecen- offre l'occasione per tornare anche a Bianchini. Un torinese che cierge all’«Abadessa», «servi- pretesa di esserne all’altezza - mente periodici, vengono im-
to con la migliore delle mediazio- Ritorno Sopramonte e considerare ama Torino, confessa, sbia- tore» di una madamina turi- per li rami di Anna Carla. In- barcate le stazioni più diver-
ni, quella di un altro grande. Ma nel loro insieme il lavoro del poeta, dendo il riserbo indigeno, ri- neisa. Rafael, anch’egli portie- torno a lei, una «Madame Bo- se in una vertiginosa lista di
anche perché, verosimilmente, la- di cui ricordo la bellissima poesia velando una disposizione al- re, ex numero uno, ma dietro vary con l’iPhone» (e poco im- città e di soggiorni.
sciò qualche non trascurabile resi- Traducevo Char: «A modo mio, l’entusiasmo che ne contagia i pali, Santos e Mirasol le porta se non ne ha contezza), Il protagonista coincide
duo anche nell'idea di poesia nel René Char / con i miei soli mezzi / su la pagina. Se solo saprà atte- squadre, perdutamente inna- ecco dipanarsi un ritratto con l'io narrante che è un uo-
suo farsi dello stesso Sereni. Il materiali vostri // Nel giorno che nuare la complicità con i suoi morato di Carmelinda, regi- «gourmant» di città: di inge- mo in preda al sentimento
quale, però, escluse dalla pubbli- splende di sopra la sera / gualcita la personaggi, potrà offrire na della telenovela. gnere (marito) fedigrafo in del suo declino («la storia di
cazione un pacchetto consistente sua soglia d'agonia. / O trepidando una prova di consistenza do- Un girotondo di baci, ab- messa domenicale, di tata una vita vista dalla fine»). Il
di traduzioni, ora in Due rive ci al seguito di quelle / falcate pulvero- cumentaria, poeticamente bracci, giocosi amplessi, sapi- multilingue in caffè da Mulas- suo nome è Giovanni Prati,
vogliono (Donzelli, p.140, € 14) lente / che una primavera dietro sé documentaria, sulla nostra di equivoci, taluni arcinoti, ma sano, di bignole in coiffuer... la sua professione è quella
con presentazione di Pier Vincen- sollevano. // Un'acqua corse, una Italia nel cuore frollata. vividissimi, di intatta freschez- Finale (a Venezia) in gra- del procacciatore di dati per
zo Mengaldo e grazie al lavoro fi- speranza / da berne tutto il verde / Siamo solo amici, no? Gia- za, come le torte in faccia sul maglie, ma è solo l’ultimo atto un'azienda multinazionale
lologico della curatrice Elisa Don- sotto la signoria dell'estate». como e Rafael, tutt’al più, a set di Stanlio e Ollio (il gioiello di un ballo in maschera, nevve- dell'aviation marketing, la
zelli (con la collaborazione di Bar- dialoghi@lastampa.it gemellarli, è «un’insinuazio- natalizio destinato all’amante ro Bianchini? sua condizione è quella di un
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LA STAMPA V

Dai Pra’ Le fatiche di una insegnante


precaria, uno spaccato di vite in classe

Cari studenti
MARGHERITA
OGGERO

Di scuola negli ultimi


due anni si è parlato e scritto
molto, e la conclusione quasi una-

p Stefano Moretti
p SCAPPARE FORTISSIMO
p Einaudi, pp. 441, € 24
nime di tanto dibattito è che sof-
fra di gravi malanni da curare
con sapienza e diligenza, se si
vuole che sopravviva in stato
provo a curarvi
con la poesia
non comatoso. Affronta l’argo-
mento il bel libro di Silvia Dai
NALDINI L’AFRICANO Pra' Quelli che però è lo stesso: un
Eros senza divieti piccolo romanzo quasi autobio-
grafico, non tanto perché la pro-
«Adolescenti riempivano i vicoli e
tendevano sorridenti agguati...».
tagonista ha lo stesso nome e età
Con Nico Naldini in Nordafrica. Il dell'autrice, ma perché solo chi
suo «Shahrazad ascoltami» ha fatto un'esperienza sul cam-
(l’ancora del mediterraneo, pp. po è in grado di raccontare credi-
108, € 13,50) è, attraverso la bilmente uno spaccato odierno
storia di un uomo scomparso e di di vita scolastica.
un manoscritto ritrovato, un La protagonista Silvia - lau-
omaggio all’erotismo che non rea in lettere a pieni voti, dotto-
impone divieti né suscita
rato di ricerca con borsa vinto a
scandali, come sfolgora lungo la
costa nord. Poeta, biografo di
venticinque anni, due anni di
Comisso e di Pasolini (suo studi all'estero, due lingue stra-
cugino), Naldini rievoca «incontri niere scritte e parlate, varie pub-
teneri e segreti», rivendica il blicazioni, proprio come l'autri-
«libero arbitrio nell’uso del ce - poco dopo la trentina fa la
proprio corpo».
Un dipinto di Henry Scott Tuke Al romanzo diario
si affianca la guida
Moretti Esordio di un antimoralista beffardo: «Il cinema va a scuola»
Una scena dal film «Ultimi della classe»
dai Trenta ad oggi
una desolazione vera, che disturba e coinvolge attraverso 200 film
sua prima esperienza da inse-

Quando le prede gnante precaria in un istituto


professionale a Ostia Nord. E'
animata da entusiasmo, buone
intenzioni, fiducia nell'importan-
za e utilità del suo lavoro, ma

sono i ragazzini
per fortuna nutre dubbi su se
stessa, sulle sue convinzioni e so-
prattutto è dotata di un'intelli-
genza lucida che le permette di
non aderire acriticamente a nes- p Silvia Dai Pra' p Giampiero Frasca
suna ideologia preconfezionata. p QUELLI CHE PERÒ È LO STESSO p IL CINEMA VA A SCUOLA
uomo affetto da omosessuali- via non aliena da momenti di figure ritratte con sottigliezza Neppure a quelle consolatorie p Laterza p Le Mani
tà compulsiva, e noi lo incon- attonita perfezione, che bale- ironica e satirica, da antimora- di un progressismo che crede p pp. 162, € 10 p pp. 252, € 15
triamo nel punto in cui sta per nano attraverso ben corporali lista beffardo, o una bella anto- nelle sorti magnifiche e chiude
avviare un'ennesima svolta epifanie del sacro. logia di resoconti di città lonta- gli occhi di fronte alla realtà. In-
professionale. Giovanni Prati è un uomo ne dagli stereotipi turistici. E somma, Silvia è priva di ogni ti- del serale. Fascistelli omofobi e Sempre sull'argomento, ma
Pagina dopo pagina, il ro- che non riesce a essere norma- infine una galleria di personag- po di corazza, di lancia e di scu- arroganti, cresciuti a tivù, riviste da un punto di vista particolare, è
manzo diventa la storia di una le, che convive con i suoi gatti gi memorabili: il padrone dell' do per difendersi nella mischia di gossip e stadio i primi, convin- Il cinema va a scuola, un saggio
personalità sgradevole, ma an- (di Minna il «vedovo allegro», azienda (con la madre soprav- in cui è piombata. ti che insegnare non sia un lavo- ben documentato di Giampiero
che della verità che va oltre la di Jirka e di Orazio il compa- vissuta ad Auschwitz), la signo- Nella mischia ci sono gli inse- ro e che la promozione sia un di- Frasca, in cui il mondo della scuo-
sua auto-rappresentazione. gno amorevole), che fiuta i ra- ra «Teocon», l'amica (o ex-ami- gnanti di lungo corso, stanchi e ritto i secondi. la è visto attraverso 200 film di va-
Una verità che sta nelle crepe gazzini e insegue le sue prede ca) Susanna («Suor Algida»), rassegnati, o prigionieri di opi- E Silvia che fa? Prova a impor- ri Paesi, perlopiù occidentali, da
e nei dissidi della carne e del in luoghi deputati e non, che di- l'amico David Morgan, i nume- nioni granitiche, o cinicamente si a classi riluttanti e sfottenti, si Zero in condotta (1933) a La classe
cuore, nei rimorsi senza indul- sprezza «i valori condivisi», rosi compagni di una notte o di attenti solo al proprio particula- sforza di capire le ragioni di males- (2008), Il nastro bianco e Precious
genza, nella disarmata neces- che è brutto, che è appassito, più notti, la sinfonia dei tanti re, o buonisti per sfinimento: co- seri e disinteresse, soprattutto (entrambi 2009). Più che un cata-
sità di confessare un'angoscia che sente «il puzzo dell'età», addii, gli struggimenti della bel- me Marta, intransigente sessan- cerca di liberare i suoi allievi dai logo, il libro è una guida analitica
senza remissione («una vita che ama ballare sull'orlo del ba- lezza furtiva, gli inguini lanci- tottina in ritardo; come l'inse- pregiudizi con lo strumento della di situazioni ricorrenti (violenza,
senza niente»), la fatica di vi- ratro, che insegue la memoria nanti, la nostalgia dei dettagli. gnante di sostegno sempre per- poesia. In mezzo alle prevalenti de- repressione, recupero, innovazio-
vere che si fa strada tra le infi- del grande e impossibile amore Il tutto all'insegna di una scrit- donista; come Olimpia, pelliccia lusioni, intravede forse un barlu- ne didattica), figure fondamentali
nite prestazioni, le prodezze per un ragazzo di nome Manu. tura da journal, che tiene un leopardata, suv, e contempora- me di speranza, ma ne esce, a fine (studenti, insegnanti, dirigenti, bi-
sessuali, le bottiglie bevute, le Un antieroe che tramuta la passo desultorio, aritmico, neamente responsabile di un anno, con lo spirito ammaccato. delli, genitori), di luoghi (aula, cor-
pastiglie ingurgitate, le notti sgradevolezza, la solitudine, il esplicito, inclusivo. progetto sull'ecologia; come l'as- Il lettore, invece, a chiusura di tile, servizi igienici, sala insegnan-
brave, gli eccessi, i festini, gli senso del vuoto e del nulla in Sulla scia di Pasolini e Siti, senteista cronico a causa degli libro, rinfrancato per l'asciutto ri- ti) e di modalità educative (cattivi
incubi, i successi, i viaggi con- una specie di non cercato ri- Scappare fortissimo si candida a impegni privati di lavoro. gore e la scorrevolezza della sto- e buoni maestri). Uno strumento
tinui, ma anche la desolata scatto, mostrando la faccia in- sfidare la coscienza pigra dei Ci sono soprattutto loro, gli ria, per l'assenza di lenocini stilisti- di lavoro che aggiunge un interes-
consapevolezza di una traiet- versa e irridente della vita. lettori che non amano essere allievi: adolescenti sui quindici ci, e per la speranza che di inse- sante contributo di conoscenze al
toria senza comando, e tutta- Con lui, un'estrosa serie di disturbati. anni nel corso diurno, e adulti gnanti così ce ne siano tanti. dibattito in corso.

Da scrittori a giornalisti
MIRELLA SERRI no Barca, responsabile del-
l’Unità, che lo aveva messo al-
la porta per aver descritto
p Segue da pag. I
Franco Ferri, direttore del-
l’Istituto Gramsci, fiore all'oc-
quanto gli erano state versa- deva dai treni «barcollante di di azione delle sue provocazio- Montale era solito sostene- vano agli intellettuali «di non chiello del Pci, come un perdi-
te dal Corriere della Sera per stanchezza» per conto dei ni e delle battaglie politiche ma re che «il giornalismo sta alla tacere e di dire la verità». giorno sempre impegnato a
un solo pezzo 5 mila lire, suoi emissari di carta. Però ri- anche (come sosteneva il con- letteratura come la riproduzio- Pasolini che pure tante giocare a biliardo.
l’equivalente di quasi 20 mila badiva che suoi mandanti temporaneo Francesco Save- ne sta all’amore». Però poi energie impiegò in quel di- Persino per Calvino, che
euro, subì una specie di trau- «erano i giornali di destra - rio Nitti) di «imporre la sua quando si trattò di ostacolare scusso «secondo mestiere», tanto si dedicò al giornalismo,
ma. E non era a conoscenza che pagavano - e di sinistra o opera». E lo stesso si potrebbe l’approdo di Testori come col- al contrario, riteneva che le questo amore fu controverso.
che l’Immaginifico poteva di piccola sinistra che elargi- dire persino di un narratore laboratore al Corriere si impe- corazzate di carta e i loro di- Nel 1960 mandò addirittura al
pure contare sull’appoggio vano pochi spiccioli». Guido agli antipodi, lo schivo Landol- gnò con tutte le sue forze. Le rettori spesso limitassero le li- macero le bozze di un suo re-
di Luigi Albertini, direttore Piovene, commentando la di- ragioni dell’opposizione? Non bertà. Ecco come si rivolgeva portage sugli Stati Uniti per-
del Corriere, per difenderlo sponibilità degli scrittori ver- Flaiano definiva erano letterarie, spiega nel a Piero Ottone al timone del ché non lo convinceva e teme-
dagli assalti dei debitori e so quest’attività «minore», so- suo saggio Serafini riprenden- Corriere: «Direttore con che va potesse sollecitare diffiden-
delle amanti avidi di soldi. steneva che era conseguenza i giornalisti «cuochi do una testimonianza dello animo hai la spudoratezza ze e resistenze. Ma alla fine lui
Don Benedetto Croce, in- della «povertà». Tommaso della realtà», ma anche stesso Testori, ma originate di... parlare di libertà di stam- stesso riconosceva che il bi-
vece, si dichiarava scoccia- Landolfi concordava e il gior- dall’idiosincrasia del poeta pa, quando ne fai mercimo- strattato mestiere nasconde-
to dalle sue collaborazioni nalismo lo chiamava «lettera- lui trafficava volentieri per la non dissimulata omoses- nio... Sei una triviale e laida va in sé una fatale attrazione,
ancorché redditizie perché tura alimentare» anche se gli con pentole e fornelli sualità del narratore. puttana». Però circa un anno era il vivificante rapporto con
spesso sollecitavano polemi- forniva i quattrini che lui A volte però gli scrittori si dopo affidava i suoi scritti più la vita di tutti giorni. Forse
che e lui non amava rispon- sperperava al tavolo verde, la fi: quando il direttore del Cor- riconoscono una vera e pro- corsari proprio a Ottone che proprio per questo anche oggi
dere a quei «mediocri dissi- sua ossessione. riere della sera, Mario Missiroli, pria passione per questa arte li pubblicava in prima pagina. va per la maggiore.
denti» dei suoi lettori. Anna Eppure, nonostante il lato cominciò a cestinargli gli arti- di seconda scelta: Goffredo Pa- Ugualmente accanito con- Flaiano analogamente so-
Maria Ortese si autoraffigu- economico abbia sempre avuto coli, s’indignò: «Me ne stavo in rise, straordinario reporter di tro chi dirigeva l'orchestra steneva: «I giornalisti? Chi ci
rava come vittima sacrifica- la sua parte, ben altre sono le pace sobrio e pudico Ella mi guerra, sosteneva: «Viaggiare era l’anarchico Bianciardi: salverà da questi cuochi della
le sull’altare dell’indegno molle che spingono alle collabo- scovò e mi indusse ad accetta- o è transfert o non è niente»; Aristerco, così ribattezzava realtà?». Dimenticando però
mestiere: con il suo taccui- razioni. Per D’Annunzio c’era il re. Ora sembra, assurdamente Alberto Moravia fidava in quei Aristarco a capo di Cinema che anche lui trafficava con
no in borsetta saliva e scen- desiderio di ampliare il raggio che nulla Le stia bene». cani da guardia che consenti- nuovo e sfidava a duello Lucia- pentole e fornelli.
VI Personaggi e storie
Nifo Un trattato cinquecentesco
sul modo di comportarsi a Corte

Siate affabili
GIOVANNI
BOGLIOLO

Torna, dopo che la


precedente traduzione italia-
na era finita nei Remainder's

(non servili) e poi diventata irreperibile, il


Port-Royal di Sainte-Beuve.
E torna con tutti gli onori,
magistralmente curato da

con il Sovrano Mario Richter, tradotto da


un'affiatata équipe di studio-
se, impreziosito dalle illustra-
zioni scelte da Carlo Carena
e presentato nella elegante
GUIDO to a chi qui scrive, non produce veste dei «Millenni» einau-
DAVICO BONINO
particolari coinvolgimenti esteti- diani. È un evento, per alme-
Ignoto ai più al di fuo- ci (né forse l’autore li avrebbe no tre buone ragioni. La pri-
ri della ristretta cerchia degli pretesi) quanto una serie di ma, che da sola sarebbe suffi-
specialisti, Agostino Nifo, cam- provvide riflessioni. ciente, è che si tratta di un
pano (era nato nel 1469 a Sessa La prima (degna forse del si- capolavoro assoluto, di un'
Aurunca, in quel di Caserta), gnor de la Palisse) è che se un opera che, per la concezione
fu uno dei più fecondi filosofi professore universitario, da due ardimentosa, la vastità della
aristotelici tra Quattro e Cin- anni (come si direbbe oggi) in documentazione, la ricchez-
quecento in Italia. Dalla catte- pensione - l’opera è compiuta ed za dei dettagli, la lucidità e la
dra di svariate università (Pa- edita, come s’è scritto, nel ’34 - coerenza della visione, la vi-
dova, Napoli, Salerno, Roma e sente il bisogno di dire la sua sul vacità e la finezza della scrit-
Pisa) commentò a più riprese comportamento dell’ospite-gen- tura, non ha riscontri nella
lo Stagirita e scrisse trattati di tiluomo in una delle grandi corti letteratura storico-critica.
astrologia, medicina, filosofia italiane, ciò sta a significare che L'assunto, che Sainte-
morale, estetica, concedendosi il convivere con un Grande Si- Beuve concepisce nel pieno
qualche incursione anche nel gnore dell’epoca non era soltan- di una crisi religiosa e sotto
pensiero politico: un suo De re- to un problema comportamenta- l'influsso di Lamennais, è
gnandi peritia, dedicato a Carlo le, ma ormai decisamente mora- grandioso: restituire e com-
V, è un non felice esempio di le e politico. prendere la spiritualità del
antimachiavellismo. Un altro Castiglione, dall’alto d’una Gran Secolo della cultura e
grande del tempo, papa Leone superiore personalità intellet- della civiltà francesi rico-
X, gli aveva concesso il cavalie- tuale, lo aveva fatto comprende- struendo i cento anni della
rato e la facoltà di aggiungere re già sei anni prima (le due edi- storia dell'abbazia di Port-
al proprio il cognome dei Medi- zioni, Maurizio e Giunti, sono del Royal des Champs che van-
ci per aver attaccato il manto- ’28), con l’espediente di un accat- no dal 1609, l'anno in cui la
vano Pietro Pomponazzi, filo- tivante autobiografismo (aveva sedicenne badessa Angéli-
sofo d’altra mole e statura, che vissuto alla corte dei Montefel- que Arnauld, col gesto cla- Immagini dal sito «www.port-royal-des-champs.eu»: una veduta dell’abbazia, il chiostro, il coro della chiesa
nel De immortalitate animae tro ad Urbino dal 1504 al 1513, moroso di lasciare i genitori
(1516) aveva sostenuto l’impos- ambientandovi il dialogo nel in visita al di là dello sportel-
sibilità di dimostrare l’immor- 1506); Nifo, da scrupoloso docen- lino del parlatorio, afferma il
Sainte-Beuve L’ eresia giansenista nel segno di Pasca
L’ abbazia benedettina vent’anni per scrivere un capolavoro della letteratura s
dal 1609 al 1709

L’oro di Port-
quando Luigi XIV
la fece radere al suolo
obbedendo al Papa
ritorno all'austera disciplina
cistercense delle origini, al
1709, quando Luigi XIV, in
p Agostino Nifo
esecuzione di una bolla papa-
p LA FILOSOFIA NELLA CORTE le, fa radere al suolo l'abba-
p a cura di Ennio De Bellis zia e avvia verso altri mona- lità che gli consente di «studia- pedagogisti e linguisti che volgente della sua narrazione
p Bompiani, pp. 784, € 28 steri le restanti quindici suo- re ed esporre la grandezza e la l'hanno animata, gli Arnauld, i esplicativa, Sainte-Beuve spa-
Ritratto di Agostino Nifo
re e sette converse accusate follia cristiana, senza dimi- Saint-Cyran, i Nicole, i Saci e zia anche su terreni culturali
di fomentare l'eresia gianse- nuirla e senza condividerla in gli altri meno illustri «solita- prossimi e remoti, Fénelon e il
talità dell’anima in base ai prin- te, si congeda (per così dire) dai nista. Per realizzare questo nulla», ma anche di apparire, ri», su quelle degli scrittori - suo antagonista Bossuet, il car-
cipi d’Aristotele (fu Giovanni suoi allievi di ben quattro diversi immane progetto si docu- con tutte le sfumature che l'os- Pascal e Racine soprattutto - tesiano Malebranche e l'«ateo
Gentile a ripubblicarne lo scrit- atenei (ma in due insegnò a due menta con rigore e minuzia simoro comporta, «uno scetti- che ne hanno condiviso lo spi- virtuoso» Bayle, i drammatur-
to nel 1925). riprese), ammonendoli - quasi a (per il corso di lezioni che tie- co credente». rito e sulle personalità che, re- ghi Corneille e Rotrou, i mora-
Del Nifo quel benemerito di- livello pratico - a mantenere un ne a Losanna nel 1837-38 e Anche per questo dalla spe- standone più o meno estranee, listi laici La Bruyère e Mada-
vulgatore del pensiero occiden- certo ben programmato conte- che costituisce la prima ste- cola limitata dell'abbazia bene- vi hanno avuto un peso deter- me de Sablé spingendosi fino
tale che è il filosofo Giovanni gno se vogliono (sembra un gio- sura della ricerca si porta dettina riesce a gettare uno minante come san Francesco allo scettico Molière. Quello
Reale (editore egregio di De- co di parole, ma non lo è) «man- dietro un bagaglio di seicen- sguardo straordinariamente di Sales o ne hanno subito il fa- che dipinge nel corso di lunghi
mocrito, Diogene Laerzio, Epit- tenersi» (una vita, e con una buo- to volumi) e, superata l'inizia- rivelatore non solo sul fermen- scino, come il principe di Conti anni (il primo volume esce nel
teto, Parmenide e di tutto Pla- na rendita). le e momentanea empatia, si to di spiritualità che si è svilup- e Madame de Sévigné. Con sa- 1840, l'ultimo nel '59, ma la ste-
tone) ha ora incluso nell’omoni- Ecco perché li esorta all’affa- assesta in un atteggiamento pato alla sua ombra, sulle figu- gaci accorgimenti retorici e sura completa e definitiva dell'
ma collana La filosofia nella cor- bilità e all’urbanità. Non siate di programmatica imparzia- re di religiose, teologi, filosofi, sempre seguendo la spirale av- opera è 1867) è un grande af-
te, per l’appunto, del Nifo: che (sto ovviamente parafrasando il
è il suo trattato De re aulica, Sessuano) né scontrosi né adula-
edito nel 1534 e tradotto con va- tori: ma nel dialogo diretto parla-
rie libertà ventisei anni dopo te al vostro Signore col dovuto enfasi che la cultura oc-
da Francesco Baldelli.
Ma nell’edizione Bompiani
la traduzione cinquecentesca
garbo, così da indurlo a ricono-
scere i propri errori e a rimetter-
si sulla retta via; nel dialogo col-
L’ cidentale pone sempre
di più sul sentimento co-
me criterio dirimente per le scel-
LONTANO E VICINO
ENZO BIANCHI
è ripresa in appendice, mentre lettivo siate urbani, cioè arguti te decisive nella vita quotidia-
la nuova versione è di Ennio medianamente , non eccedete in na - svuotandole così di ogni di-
De Bellis, a cui dobbiamo, oltre
a note e apparati, una cosiddet-
ta «monografia introduttiva»
astrattezze intellettuali né in
buffonerie volgari.
E le donne? Risponde per noi
mensione di durata e rendendo-
le incessantemente reversibili -
rischia ormai di degenerare in
Lungo i sentieri
di centotrenta pagine a stam-
pa, ricca di ogni possibile infor-
mazione utile a una migliore
comprensione del testo.
il De Bellis: ad esse Nifo «consi-
glia la mitezza, che è la virtù di
plaudire il bene e di opporsi con
il dovuto garbo al male, senza es-
una dittatura dell'emozione.
L'assecondare la momenta-
nea soddisfazione personale,
l'andare «dove porta il cuore»,
biblici del cuore
Il quale incuriosisce soprat- sere moleste all’interlocutore». il mito del realizzare se stessi
tutto per l’accostamento al Li- Sembrerebbero dei suggeri- viene scisso dalla sua dimensio- «Che cos’è l’uomo»: il viaggio di Ravasi
bro del Cortegiano del nostro
Baldassarre Castiglione, di cui
menti di puro buon senso: ma su
un punto non possiamo che ap-
ne di profondità: conoscere se
stessi è cosa ben diversa dal fa-
in dialogo con pensatori di ogni tempo
una dozzina d’anni orsono Wal- plaudire al Nifo: là dove ritiene re quello che «si sente» di voler
ter Barberis ci fornì un’eccel- «assolutamente pericoloso», fare in un determinato momen- natura e qualità dell'essere uma- flessioni più complesse e artico-
lente edizione presso Einaudi. per citare le parole del suo mo- to. La conoscenza di sé non è no e per collocare se stessi in una late. Che cos'è l'uomo. Senti-
Parlo d’accostamento, giacché derno curatore, «che il principe accondiscendenza alle sensa- dimensione di verità, di piena menti e legami umani nella
ogni giudizio comparativo è im- si circondi solo di adsentatores, zioni, richiede invece ascesi, vi- appartenenza alla fragile e me- bibbia (San Paolo, pp. 152,
possibile e sarebbe oltretutto in quanto ciò determina la rovi- ta interiore, rinunce, lavorio ravigliosa condizione umana. € 16) è un appassionante viag-
ingiusto: Il Cortegiano è un dia- na degli Stati, perché la mancan- quotidiano per cesellare la pro- L'ultimo saggio del card. gio lungo due piste complemen-
logo, è scritto in un italiano di za di critica porta il sovrano a pria personalità in un dialogo Gianfraco Ravasi viene in aiuto tari: la prima prende avvio dal
superiore eleganza, ed è - co- sentirsi onnipotente e a perpe- fecondo con gli altri e con la a questa ricerca, con la consueta «cuore» nella ricchezza del suo
me ogni italianista ben sa - un trare ingiustizie presso il popo- propria storia. competenza e con l'ormai nota significato biblico per adden-
capolavoro; il De re aulica è un lo». Siate sinceri: non state pen- Interrogarsi su «sentimenti ma sempre stupefacente capaci- trarsi in quelle sensazioni - la
trattato, è scritto in latino e, a sando anche voi a qualcosa che e legami umani» è allora que- tà di tradurre in un linguaggio mitezza e la paura, la festa e la
leggerlo difilato, com’è accadu- ci minaccia da vicino? stione decisiva per discernere piano e accattivante anche le ri- sofferenza - che si tramutano in Il cardinale Gianfranco Ravasi
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SABATO 12 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA VII

Rebora L’itinerario umano e poetico


del rosminiano, attraverso le lettere

Sia clemente
ve che l'hanno preceduta e ai LORENZO
MONDO
grandi saggi critici che l'ac-
compagnano e la seguiranno. Si è conclusa, con
Di questi ha la perspicuità, la l’uscita del terzo volume, che
profondità e la dottrina; di si intitola Il ritorno alla poesia,

p
p
Sainte-Beuve
PORT-ROYAL
quelle la sensibilità e l'elegan-
za formale. E a dare coerenza
di stile e duttilità di toni a un'
opera tanto ricca e vasta è la
la pubblicazione dell’Epistola-
rio Clemente Rebora. Una im-
presa di gran lena e utilissi-
ma agli studiosi (mentre sa-
il gran grido
dell’Eterno
p a cura di Mario Richter tensione dell'oralità, forse re- rebbe opportuna, a seguire,
p Einaudi taggio delle originarie confe- una scelta delle lettere più si-
p 2 volumi, pp. CVI - 2098, € 150
renze losannesi, ma scelta gnificative per consentire a
espressiva capace di coinvol- tutti una più abbandonata let-
gere il lettore, quasi fosse un tura). Non possiamo fare a
ascoltatore incantato, nell'ese- meno di richiamare alla me-
gesi argomentativa più rigoro- moria, nel chiudersi della pa-
sa, nella documentata rievoca- rabola, i tratti salienti di una
zione narrativa e in pagine di affascinante vicenda poetica
grande suggestione inventiva, ed esistenziale.
come quelle del funerale im- Avevamo già registrato,
maginario di Montaigne e del- nelle lettere, il rapporto affet-
la conversazione impossibile tuosissimo con i familiari, in
tra Molière e Pascal. primo luogo il padre, che lo
È il «parlato» che tanto di- educò a una severa moralità
sturbava Proust e che, come d’impronta laica e mazzinia-
aggravante del metodo biogra- na; ma anche la frequentazio-
fico, gli ha fatto emettere la se- ne di intellettuali come Prez-
vera condanna del Contro Sain- zolini, suo primo editore, e
Sainte-Beuve te-Beuve. Una condanna acriti- Antonio Banfi, che acuì i suoi
camente accettata e subito interessi filosofici; oltre al-
passata in giudicato, contro la l’amicizia per Sibilla Aleramo
e alla «passione folle» per la
Crogiuolo di spiritualità pianista russa Lydia Natus,
ispiratrice delle sue traduzio-
con teologi, filosofi, ni da Andreev, Tolstoj, Gogol.
pedagogisti, linguisti, Traspariva inoltre la dura ap-
plicazione che, nelle strettoie
un lungo percorso della povertà e dell’insegna-
da Montaigne a Voltaire mento alle scuole tecniche, lo
portò a comporre i Frammen-
Blaise Pascal quale ora anche in Italia (in ti lirici, ottenendo un pieno ri-
Germania e in Francia ha già conoscimento soltanto da Gio-
provveduto l'illuminante anali- vanni Boine, anima fraterna.
si di Wolf Lepenies che colloca Ma l’episodio centrale nel
Sainte-Beuve sulla soglia della primo tempo della sua esi-
al e Racine che improntò la Francia del ’600: modernità) si potrà finalmen-
te interporre appello. E questo Il terzo e ultimo atto
storico-critica, ora in un’edizione magistrale è il secondo grande merito. Clemente Rebora in un ritratto di Michele Cascella, 1919
Il terzo sta invece nella dell’epistolario,

-Royal
scommessa che questa impe- gli anni fra il 1945 esprimere se non ci è donata:
gnativa impresa editoriale “Io mi son un, che quando
rappresenta: Port-Royal ap- e il 1957, tra Rovereto, Amore spira...”».
partiene all'infelice schiera Stresa, la Val Susa La sua vita si svolge tra Ro-
dei libri molto citati e pochissi- vereto e Stresa, ma tra il 1948
mo letti. Ha avuto qualche let- stenza fu la Grande Guerra, e il 1953 soggiorna ogni anno,
tore entusiasta, come Gide o, alla quale partecipò come ser- di luglio e agosto, alla Sacra di
da noi, Bo e Contini, ma i più si gente di fanteria. Al fronte eb- San Michele, il convento-forti-
sono limitati a relegarlo, tal- be modo di sperimentare l’im- lizio che domina la Valle di Su-
volta senza neppure occasio- preparazione degli ufficiali e sa. E’ un sacro monte che sem-
fresco del XVII secolo che ne temporaneità degli Chateau- nali verifiche, nel limbo dei ca- la nativa generosità della bra compendiare emblemati-
mette in primo piano l'anima briand e dei Lamartine. D'al- polavori meritevoli di gratuito «bassa» truppa mandata al camente le vette con le quali si
giansenista e cartesiana senza tronde Port-Royal, malgrado il rispetto. Era così già ai tempi macello. Confida ai familiari, p Clemente Rebora cimentò fisicamente negli anni
mortificare o nascondere i fer- suo assunto orgogliosamente di Sainte-Beuve che racconta in un crescendo di orrore, che p EPISTOLARIO giovanili e che nelle poesie si
menti barocchi, la casistica ge- inattuale, è a pieno titolo un' dell'impressione che avevano, «l’enorme rantolo di centina- p Vol.3 1945-1957 contrappongono alle «schiave
suita, le tentazioni mondane, opera del suo tempo: si collo- lui e il liberale dottrinario ia di cannoni squarcia un inno p Il ritorno alla poesia pianure», alla città mefitica e
p a cura di Carmelo Giovannini
le tensioni politiche, la dinami- ca, come sottolinea Richter, Royer-Collard, di essere gli alla brutalità». Quanto a lui, p Edizioni Dehoniane
corrotta. La Sacra viene defini-
ca centripeta e normalizzatri- «alla confluenza di due prece- unici due al mondo ad appas- si sente «come un ugolino p pp. 623, € 52 ta via via «culmine vertiginosa-
ce dell' assolutismo. denti storico-letterari della sionarsi ancora a quel tema anonimo, fra lezzo di vivi e p Terzo e ultimo volume. Il primo, mente santo», «ardimento
Con la stessa naturalezza e cultura romantica francese», inattuale. Oggi però c'è chi su morti, imbestiato e paralizza- «L’anima del poeta» copre gli an- inaudito di Fede», «sopranna-
altrettanta efficacia dimostra- Il genio del Cristianesimo di un blog si domanda: «Se Sain- to per la colpa e la pietà, e l’or- ni 1893 - 1928; il secondo, «La turale nido d’aquile» che l’ar-
tiva il critico si concede illumi- Chateaubriand e Notre-Dame te-Beuve ci ha messo vent'an- rendezza degli uomini». La svolta rosminiana» va dal 1929
nanti escursioni oltre i confini de Paris di Victor Hugo ed è in ni a scrivere Port-Royal, cosa sua guerra finisce quando, se- al 1944. Attraverso le lettere,
«Veicolo dell’invisibile
del secolo, sia a monte, verso piena e totale sintonia di svi- vuoi mai che sia mettercene polto da una frana in seguito un ritratto umano e critico del
Montaigne, che a valle, verso luppo rispetto alle opere poeti- uno o due a leggerlo?». C'è da a un’esplosione, ne riporta un sacerdote poeta nel visibile»: rinasce
Voltaire, fino a lambire la con- che e narrative di Sainte-Beu- sperare che non resti solo. trauma nervoso che lo conse- la vocazione lirica
gna all’ospedale e al congedo.
Ma lo ferisce irrimediabil- prendervi gli ordini sacerdota- per rispecchiarsi
mente nell’anima la notizia li. Mentre la critica va scopren- nella fede religiosa
atteggiamenti e comportamenti di filosofi e pensatori di ogni che sono morti i suoi compa- do il vigore del suo pietroso
quotidiani. Il secondo itinerario tempo. Uomo di profonda cultu- gni più cari, «che mi cercava- espressionismo (l’aggettivo ap- cangelo San Michele protegge
è invece, per così dire, «pittori- ra e di dialogo franco e cordiale, no come la luce. Ne son stato partiene a Boine), la sua arro- dai turbini avversi. E’ un susse-
co». Tratteggia come in un di- il cardinal Ravasi riesce a dire a strangolato». ventata testimonianza stilisti- guirsi, nelle lettere, di clausole
pinto i diversi volti che assume voce alta quanto ciascuno di noi, Si rafforza allora in lui l’im- ca e morale, Rebora rinuncia al- estatiche che compongono in
l'amore quando si rende visibile se è onesto con se stesso, ricono- perioso dovere di «una bontà la poesia, in rigorosa obbedien- sua lode una sorta di litania,
e palpabile: l'amicizia, l'amore sce come vero per sé e per gli al- costruttiva». Consente con il za alla sua ascetica vocazione. mistica e poetica. Nonostante
sponsale e la sua dilatazione nel- tri, come cifra della propria e al- fratello Piero secondo cui Sono anni di dedizione assoluta le ripulse, in Rebora qualcosa
la famiglia, fino alla vecchiaia trui condizione umana. «Nietzsche è impazzito per- ai compiti pastorali, svolti nella sta germinando, che si direb-
Le essenziali illustrazioni di chè ha sentito che la Verità luce di una inesausta opera di be propiziato dall’elevazione
La necessità di andare Alessandro Nastasio contribui- della Vita è amare gli uomini, carità, di soccorso alle infermi- della Sacra.
scono a rendere ancor più scorre- ma non ha potuto credervi». tà del corpo e dello spirito. Lassù concluderà un compo-
p Gianfranco Ravasi oltre la dittatura vole il discorso e ci riconducono Le lettere dal fronte costitui- Ne è documento flagrante nimento per il centenario di Ro-
p CHE COS'È L'UOMO. Sentimen-
ti e legami umani nella bibbia
dell’emozione: come a quel versetto del salmo 8 che scono il retroterra, non solo questo terzo volume di lettere smini, Il gran grido, che apre la
l'autore ha voluto porre come ti- emotivo, delle bellissime poe- che lo accompagna fino alle so- stagione più feconda e intensa
p San Paolo, pp. 152, € 16 fare della nostra tolo e incipit del libro: «Che cos'è sie di guerra, tra cui spicca glie della morte, avvenuta nel della sua poesia religiosa, dai
vita un’opera d’arte l'uomo perché ti ricordi di lui? l’ineguagliabile Viatico. Ave- 1957, settantaduenne, dopo Canti dell’infermità al Curri-
Che cos'è il figlio dell'uomo per- vano visto bene i medici che lunghe sofferenze. Ma la poe- culum vitae. Non a caso accetta
LA BIBBIA ALLA RADIO concepita come «corona di glo- ché di lui ti prenda cura?». lo ebbero in cura all’ospedale sia, abbandonata dopo la con- di intrattenersi sulle sue poesie
Compie un anno «Leggere la ria» posta sulla vita intera. È domanda che non smette psichiatrico, quando senten- versione e appena risarcita da di prima, di assecondare una
Bibbia» a Radio Tre. Domani (h. Il filo rosso che consente all' di abitare il nostro cuore, do- ziarono che aveva «la mania qualche testo devozionale, tor- edizione «generale» dei suoi
9,30-11), una puntata speciale di autore di queste pagine, così manda cui nessuno di noi riusci- dell’eterno». na a urgere nell’animo di Rebo- versi apprestata da amici ed
Uomini e Profeti, a cura di dense e al contempo lievi, di non rà mai a dare una risposta pie- Rebora è avviato ormai ra, che pure sembra volersene estimatori. La poesia, permea-
Gabriella C aramore, farà il punto cadere nel trabocchetto delle na e definitiva, eppure domanda sulla strada che, dopo avere schermire: «...è vero ch’io tor- ta in tutto il suo svolgimento da
su questa lettura sistematica e
rifletterà in particolare sul
emozioni fine a se stesse è il pen- che percepiamo chiaramente co- tentato varie esperienze mi- no a sentirla -scrive al fratello un brividente senso dell’attesa,
«Sangue di Dio. Religioni e siero biblico: la sapienza di Isra- me decisiva per il nostro vivere stiche, lo porterà a convertir- Piero - e convengo con te ri- rinasce per rispecchiarsi nella
violenza» (con Stefano Levi Della ele, le parole di Gesù, gli insegna- quotidiano e per trasformare i si alla religione cattolica. Fi- guardo alla sua efficacia sulla fede religiosa: in una vita che,
Torre, Benedetto Carucci Viterbi, menti apostolici costituiscono nostri sentimenti di un attimo in no a entrare nell’Istituto della vita interiore, quasi veicolo vicina a spegnersi, sembra pro-
Maria Cristina Bartolomei, Enzo l'ossatura di un ragionamento legami duraturi, per fare della Carità, la congregazione fon- dell’invisibile nel visibile (...) porsi sotto il segno di una esem-
Bianchi, Alberto Ventura). che si arricchisce dei contributi nostra vita un'opera d'arte. data da Antonio Rosmini, e a ma è pur vero che non si può plare compiutezza.
VIII Idee, oltre San Valentino
Borgna Scoprire anche il nucleo positivo del restare soli:
una riflessione per ritrovare, curare e rinnovare se stessi
AUGUSTO sto suo impegno sono molteplici,

Si muore soli. Lo sap-


piamo tutti, anche se facciamo
finta di niente. E morire soli
ROMANO

La solitudine e tanto più importanti in quanto


vanno in controtendenza rispet-
to all’attuale asfissiante propen-
sione a ricondurre ogni sapere a

è il farmaco
vuol dire anzitutto che l’espe- una tecnica.
rienza della morte non può es- Anzitutto Borgna, che pure è
sere condivisa, ma anche che psichiatra, mostra persuasiva-
improvvisamente scompari- mente come la psicopatologia af-
ranno dal nostro orizzonte fondi le sue radici nell’universal-
(non avremo più un orizzon-
te!) le persone, i luoghi, gli og-
getti che costituiscono il no-
stro mondo affettivo. Essi ci
abbandoneranno, pensiamo a
dell’anima mente umano; ed evita così quel-
la che potremmo chiamare la
medicalizzazione dei sentimenti,
che è una delle più tristi manife-
stazioni del disincanto del mon-
volte con rancore, per trasci- do. Inoltre, in quanto assume un
nare ancora per un poco la lo- punto di vista fenomenologico, è
ro effimera vita. alieno da ogni forma di riduzioni-
Alla solitudine del moritu- smo e si impegna piuttosto nella
ro si accompagna quella dei so- descrizione accurata e partecipe
pravvissuti. Nel diario intitola- delle tante sfumature che i senti-
to Dove lei non è (Einaudi 2010) menti mostrano nel loro concre- «L’Amor sacro e l’Amor profano» di Tiziano, 1514 -1515
Barthes ha dato voce, con ac- to presentarsi.
centi straziati, a ciò che la mor- A tal fine, utilizza spesso testi
te della madre ha significato letterari e poetici, giustamente
per lui: «Tristezza intensa e convinto che i prodotti dell’im-
continua; scorticato senza tre-
gua. […]La solitudine definiti-
maginazione creatrice rivelino,
assai meglio della ragione discor-
Dipinti e versi
va è presente, opaca, senza or- siva, le radici profonde delle FLAVIO CAROLI IN VERSI
Volti d’amore Un lungo sogno
Lo psichiatra, anche Una «compagna
attraverso testi poetici di strada che ci salva = Eros e arte. Flavio Caroli ha = Antologie di versi dove
allestito una galleria che attingere un non ovvio «ti amo».
e letterari, mostra dai discorsi inutili attraversa i secoli: Il volto Scovando le parole ad hoc in
dell’amore (Mondadori, pp. questa o in quella officina lirica.
le radici più profonde e dagli impegni 100, € 18), dalla sensualità Poeti innamorati è l’antologia a
delle nostre emozioni insignificanti» pagana al nostro tempo. Tra cura di Patrizia Valduga per
Un dipinto di Edward Hopper parole e immagini, come Interlinea (pp. 87, € 10). Da
mai nessun altro termine che esperienze emozionali. Si potreb- «L’Amor sacro e l’Amor Guittone a Raboni, dal Duecento
la mia propria morte». Irrevo- be dire che il linguaggio poetico, a oggi, una scelta di cuore più che
cabilità della perdita; dolore con la sua pregnanza e la sua critica, innalzando e escludendo,
senza speranza, se non forse abissalità, è il più adatto a espri- ma non motivando. Ignorando,
quella di fare delle lacrime un mere la illimitata significazione per esempio, Gozzano (ma il suo
giaciglio su cui poter riposare, dei vissuti emotivi. «donna mistero senza fine bello»
come scrive con penetrante Nell’ ultimo saggio, La solitu- è un omaggio di rara essenza),
delicatezza Sant’Agostino. dine dell’anima viene descritta ed retrocedendo Montale, rispetto a
Né le morti sono soltanto fi- esemplificata non solo nel suo Rebora e Betocchi (ma «l’attesa è
siche. Muoiono gli amori e ir- versante distruttivo ma anche lunga / il mio sogno di te non è
rompe l’infelicità (che, leopar- nel suo nucleo positivo. Giacché, finito» è un sillabare di sicura
dianamente, è felicità perdu- se è vero che l’isolamento tragi- profano» di Tiziano Vecellio seduzione).
ta); sentiamo che ciò che è co e senza speranza è ciò che (sopra riprodotto), stazione Da Einaudi, Che cos’è l’amor,
scomparso, ed era l’oggetto p Eugenio Borgna maggiormente colpisce, la solitu- cinquecentesca di un viaggio ovvero «poesie per chi si ama» (a
del nostro desiderio, continua p LA SOLITUDINE DELL’ANIMA dine resta però un farmaco es- che dalle decorazioni parietali cura di Fabiano Massimi, pp. 329,
a possederci e vuole portarci p Feltrinelli senziale per la cura dell’anima. pomepiane giunge a Francis
via con sé. Siamo disperati e p pp. 194, € 15 Eugenio Borgna Essa è il luogo della riflessione, Bacon e a Jeff Koons. Di
spaventati; temiamo che dell’incontro con se stessi, del ri- capolavoro in capolavoro, un
l’amore, che nella tradizione trovamento e del rinnovamento omaggio al «pensiero in
occidentale è figlio del biso- La solitudine del morente, La siasi richiesta, e appare al suo da- di ciò che dà significato. Anche il figura» d’Occidente, firmato
gno, ci torni indietro inerte, co- separazione degli amanti: sono ti- tore di lavoro «così sbiadito nella dolore può farsi promotore di via via Lotto, Buonarroti,
me un peso che ci schiaccerà. toli di libri (rispettivamente di sua decenza, così miserabile nel- questa discesa ad inferos, di que- Bernini, Courbet («L’origine del
E’ per venire incontro al no- Norbert Elias e di Igor Caruso), la sua rispettabilità, così dispera- sto silenzio che fa veci di madre, mondo»), Hayez «Il bacio»,
stro spavento che la cultura ma sono anche parole che, nella to nella sua solitudine». Una iner- almeno sino a quando in esso Modigliani («Il grande nudo»),
ha inventato dei modi per ad- loro lenta pronuncia, si fanno se- mità inscalfibile; e un’ascesi coat- brilli la fiamma di una speranza. Picasso («Dora Maaar»).
domesticare la morte ed attua- gnali della inevitabilità della soli- ta, una spoliazione che non si può Se oggi la ideologia prevalen- «L’anima e il volto. La € 18): da Petrarca a Felice
re ciò che Ernesto De Martino tudine. Una solitudine che, nei ca- evitare, tragica in quanto non è il te predica l’oblio di noi stessi al fi- speculazione sul profondo Cavallotti, da Gozzano (eccolo) a
ha chiamato «controllo rituale si più disperati, si fa isolamento, risultato di una scelta, il punto di ne di alienarci a un’idea della vita attraverso la raffigurazione del Bufalino, da Pavese a Antonia
del patire»: per permetterci di rifiuto di ogni possibile dialogo, arrivo di un percorso, ma piutto- come «passatempo», praticare volto e del corpo - ricorda Pozzi. Ponte alle Grazie propone
sopravvivere, essa ci induce al- desertificazione delle emozioni, sto la contrazione di un destino la solitudine è tornare a casa: è Flavio Caroli - significa Che cosa è per me la tua bocca,
l’aspra fatica di farci procura- assenza di futuro. La testimo- in un punto, in cui l’energia resta questa – scrive Borgna – «la com- anzitutto - come sostengono versi e disegni di E.E.Cummings
tori di morte, dentro di noi, de- nianza letteraria più alta di que- incapsulata per sempre. pagna di strada che ci salva dai Cartesio nel Seicento, Diderot (pp. 139, € 13). Da Mondadori: Il
gli estinti voraci e degli amori sto esito è il mirabile racconto di Da anni Eugenio Borgna va discorsi inutili e dagli impegni nel Settecento e Freud nel nostro amore un sogno, voci
finiti. Andremo poi a visitarli H. Melville che si intitola Bart- compiendo, in una serie di libri contaminati dalla insignifican- Novecento - analisi delle romantiche, a cura di Guido
brevemente il due di novem- leby. Il protagonista, che fa il copi- affascinanti, un ampio affresco za». Perché, scriveva Nietzsche, emozioni, o per meglio dire, Davico Bonino (pp. 336, € 12) e
bre, o in qualche altra più pri- sta nello studio di un avvocato, ri- dei costrutti affettivi colti nel lo- «là dove la solitudine finisce, co- delle passioni. Prima delle quali Poesie d’amore di Hesse tradotte
vata ricorrenza. sponde «Preferirei di no» a qual- ro vario declinarsi. I pregi di que- mincia il mercato». l’amore». da Anna Ruchat. (pp. 126, € 9).

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Dal Canto degli Italiani di Goffredo Mameli

In La Stampa e Scripta Maneant presentano Bandiera Madre: i tre colori della vita di Ugo Bellocchi
OMAGGIO Prefazione di Arrigo Levi - Introduzione di Rita Levi Montalcini
la BANDIERA CON L’ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ITALIANA A centocinquant'anni dalla nascita dell'Italia questo splendido volume racconta, attraverso la storia
formato
70X100 cm del Tricolore, quella del nostro Paese e delle sue radici. Un testo scrupolosamente documentato
in ogni suo passaggio, un'occasione per riflettere oggi sul valore della nostra identità nazionale.

...mi sono trovato rapidamente coinvolto


dalla lettura di un testo dai toni pacati, Da mercoledì 16 febbraio
privo di espedienti retorici, che ho però in edi
in icola
co a a 112,90
edicola 2,90 € iin
2, n più
più
trovato capace di provocare in me una forte
partecipazione emotiva.
Arrigo Levi
Tuttolibri
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA IX

Mantegazza L’ottocentesco, fervente divulgatore


delle più disparate fisiologie dei piaceri e dell’amore

Impollinerai
GIUSEPPE
MARCENARO

Sperimentò la fecon-
dazione artificiale. Ignoti i risul-
tati. Vagheggiò l'ibernazione e
studiò una ghiacciaia per con-

così la fanciulla
servare lo sperma dei soldati in
partenza per la guerra. Scien-
ziato furibondo, darwiniano
convinto, antropologo acceso,
patriota - aveva partecipato
con la madre Laura Solera alla
Cinque Giornate di Milano - e
infine parlamentare: deputato Paolo vano di «spinosità» quali la Fisio-
progressista dal 1865 al '76, Mantegazza, logia dell'amore (1873), Igiene
quindi senatore del Regno. De- monzese, dell'amore (1877), La fisiologia
finì il parlamento quale «il più classe 1831, del piacere (1880), Le estasi uma-
alto laboratorio di forze disper- Scienziato ne (1887), trionfando con la Fisio-
se. Qui abbiamo la più alta per- furibondo, logia della donna (1893), dove,
fezione di un meccanismo al ro- darwiniano con ginecologica acribia Mante-
vescio, dove tutte le forze si tra- convinto, gazza suggerisce - education sen-
sformano in attriti». Ma Paolo antropologo timentale di derivazione anato-
Mantegazza, monzese, classe acceso, mica - dove si debba toccare, sol-
1831, fu soprattutto il fervente patriota lecitare, agire e succedanee rea-
divulgatore delle più disparate che partecipò zioni. Per arrivare al verticismo
fisiologie dei piaceri, dell'igiene alle Cinque d'un tomo di quasi 900 pagine
Lettere e racconti dell'amore, del sesso nelle sue
forme più combinatorie, delle
giornate,
deputato
dedicato a «Quadri della natura
umana»: Feste ed ebbrezze, edito
COLETTE E CVETAEVA MORLEY CALLAGHAN estasi umane al naturale, con progressista.
sapiente ed abbondante uso di Enorme Nell’Italia unita fu
A Missy e Rilke Tre amanti additivi del tipo cocaina, me- diffusione
= «Mia amata che adoro...». = I racconti di Morley scalina, caffeina, ecc. nelle più ebbero i suoi forse il primo a spiegare
Dal 1907 al 1940, le Lettere a Callaghan (1903 - 1990), lo curiose e inaspettate declina- «Almanacchi al popolo una sorta
Missy di Colette, ora da scrittore che salì sul ring con zioni: in questo Mantegazza fu d'igiene»,
Archinto (pp. 217, € 17, a cura Heningway, mandandolo al problematico scienziato dell' avviati di educazione sessuale,
di Samai Borddji e Frédéric tappeto. Tre amanti esce nella esperienza umana, in fase ab- nel 1864 tra scienza e peccato
Maget, traduzione di Anna Bur Rizzoli (pp. 125, € 8,40, trad. bondantemente sperimentale.
O

150
Morpurgo). Un capitolo della di Paolo Falcone). «Callaghan - Procedeva a naso con positi- te attualità. Mantegazza produ- nel 1871, con l'ambizione antro-
inquieta vita sentimentale di osserva nella postfazione vistica illusione, sprofondando ceva proibizioni da sottobanco: pologica di raccontare come si
Antonio Pascale - vuole dirci: in abbaglianti e inaspettati va- al contrario d'oggi, esibito e col- possa godere degli stordimenti
piccoli e ben appropriati neggiamenti. Era un convinto lettivo diletto affidato ai reality e dell'amore, in gioventù e in vec-
movimenti dell’animo umano sostenitore della sostituzione ai settimanali di gossip. chiaia, partecipando a baccanali
conducono al ritrovamento di del tabacco con la coca, rite- Sempre e comunque la stes- pubblici e privati. Insomma un
sentimenti primordiali, semplici, nendo quest'ultima un piacere sa minestra: la cupidigia versus improprio kamasutra delle for-
rozzi, ma potenti e affilati. Gli più salubre: «Fatevi coquero; sesso, di chi, con chi e quando. me collettive di incontri d'ogni
stati d’animo primordiali rivelano l'aria che voi rendete insalubre Ai tempi del fisiologo dei piace- tipo: dalle «giostre» tribali ai fe-
sì l’essenza dei personaggi e nello col tabacco per voi, incomoda ri «degenerazioni» da sussurra- stini privati dei potenti, con de-
stesso tempo li dissolvono. Resta per gli altri, riprenderà tutta la re. Poi, nel tempo, da rendere cor di zambraccole e ruffiani.
l’aureola, un rumore di sua purezza; e se voi scegliete palesi sui patinati quali meda- E in questo Mantegazza fu
Colette. Separatasi da Willy,
uno dei tre mariti, la scrittrice
risacca...».
Il racconto «Un’avventura», fu
la coca di buona qualità, vedre-
te che un pizzico di foglie masti- Libri d’Italia glie al valore, esibite alla dichia-
rata, dissimulata riprovazione
profeta: «La natura ancor poco
esplorata darà ai nostri figliuoli
si volgerà alla marchesa de nel 1928 la prima short story cate soavemente, vale bene Per il 2011 e all'invidia repressa di bramosi mille nuove occasioni che velli-
Mormy, detta Missy, ricca e pubblicata dal New Yorker. qualche zigaro e vi riscalderà il lettori voyeurs. cheranno i loro nervi e il cervello
anticonvenzionale. Una storia cuore al di dentro e al di fuori». PER LEGGERLO Esordì nel 1868 con un auten- nei modi più svariati …Man ma-
d’amore che non resisterà al Autore di una rutilante bi- Libri di Paolo Mantegazza sono tico best-seller: Un giorno a Ma- no che l'uomo s'innalza getta via
carattere di Colette: «...da bliografia dalle inaspettate tira- stati riproposti da Studio Tesi dera. Solo in apparenza opera la zavorra del pregiudizio facen-
bambina incorreggibile, ture, vendeva scienza ed era («Fisiologia del piacere», 1992), d'accatto - lettura comunque do crescere in sé un'ebbrezza in-
troppo viziata, collerica qual è, letto come scrittore erotico. I Pensa Multimedia («Igiene prediletta da portinaie, cocotte e definita e inspiegabile…».
mal si adatta all’inguaribile suoi libri vennero esplorati con dell’amore» e «Fisiologia insospettabili nobildonne - con A detta dei cultori pare che
dell’amore», 2003 e 2004),
malinconia dell’amica», lubriche partecipazioni. Fu for- Carocci «L’arte di prender moglie.
cui Mantegazza si illuse di svol- Mantegazza un merito comun-
inevitabile sarà la rottura... se il primo a metter mano a L’arte di prender marito», 2008). gere un'opera di propaganda po- que l'abbia avuto, frutto del suc-
Da SE, le Lettere di Marina una specie di educazione ses- Monica Boni gli ha dedicato la polare contro i matrimoni tra tu- cesso dei suoi Almanacchi d'igie-
Cvetaeva e Rainer Maria Rilke suale spiegata al popolo, susci- biografia «L’erotico senatore», bercolotici. Libro che nella ne, avviati nel 1864 che, con la lo-
(a cura di Pikn a De Luca e RICHARD YATES tando insani vapeurs in fanciul- ed. Name, 2002. drammaticità del tema ebbe la ro enorme diffusione anche nella
le timorate e in azzimati gani- forza, non certo letteraria, d'es- famiglie più semplici, contribui-
Amnelia Valtolina, traduzione
di Ugo Persi, pp. 103, € 13).
Che bugiardi medi. Convinto divulgatore di sere letto per la sua fatalistica rono alla diffusione delle norme
Mai incontrandosi i due poeti = Sette racconti inediti di una scienza dietro cui s'occul- voler mettere nelle sue pagine il aura di proibito. Qui si trattava igieniche connesse alla sessuali-
che entrano fra loro Richard Yates, voce del realismo tavano solettichii prude, era seme d'ogni malizia, lasciato na- di malattia colpevole cui non si tà, dalle sue forme «elementari»
incontatto tramite Boris americano secondo ‘900, con il l'autore di strepitose fiction, in- turalmente alla frenesia dei suoi doveva far cenno. E fu comun- a quelle più «speciosamente pro-
Pasternak vivono una storia di titolo Bugiardi e innamorati, clinate sulle sue pervicaci con- lettori, a un tempo imbarazzati e que l'opera che, reso celebre blematiche». L'ineffabile autore
«amor lontano». Lunga quasi escono da minimum fax (pp. vinzioni: il godimento, le varie golosissimi. Ammantava con la l'autore, funse da introibo a una chiuse la propria attività lettera-
tutto il 1926, dal mese di 319, € 13,50, trad. di Andreina forme dell'amore, le proibizio- scienza quel che al tempo suo, serie di mantegazzate para- ria nel 1890 con Le leggende dei
maggio al 7 novembre: «Caro Lombardi Bom, pref. di Giorgio ni, le perversioni… diffusamente, era considerato scientifiche, sapientemente or- fiori, trattato sulle impollinazioni
Rainer! Io vivo qui. Mi ami Vasta): illusioni e tormenti Forse non era proprio lui, peccaminoso. Storia vecchia co- chestrate, lette con furibonda e la sessualità nel mondo vegeta-
ancora?». dell’amore, un grande abbaglio. restando sospeso il dubbio, a me il mondo e di sempre lampan- curiosità, specie quando tratta- le. Ovviamente.

L’autrice di romanzi storici


prima assoluta nelle classifiche
di tutto il mondo.

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Classifica Tuttolibri
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
X LA STAMPA

B
eati i primi, inneggiano i monaci di Bose: il loro prio- chiaia in comunità, dove lui le ha accompagnate tenendole meriterebbero in confronto almeno pari visibilità i romanzi
AI PUNTI re conquista i 100 punti con un valore in copie vendu- per mano, fino all’ultimo respiro. Sono donne più birichine, di Alessandro Mari Troppo umana speranza e La vita ac-
LUCIANO GENTA te poco sotto quota 7000, nel nostro campione di sole giocose e ridarelle le otto Beatrici di Benni, primo ingresso canto di Mariapia Veladiano, fra gli italiani fuori tabella
librerie, che da questa settimana include anche quelle religio- nel gruppo dei 10 al vertice, a cominciare da quella che al- (15˚ e 17˚), i due esordi più interessanti e coinvolgenti di que-
se, portando la rosa dei punti di rilevazione a 1100. Il libro di l’Alighieri pareva tanto gentile e tanto onesta e ai suoi versi sto inizio d’anno. Sarebbero piaciuti alla rimpianta France-
A Bose Enzo Bianchi, incluso in saggistica, è soprattutto un raccon-
to, tra meditazione e memoria, un diario di concreta e umile
ora preferisce le canzoni di Fabrizio e Lucio. E’ una donna
siciliana, medico chirurgo, under trenta, Alessia Gazzola,
sca Sanvitale, una signora della cultura. Da ricordare alle
donne che domani manifestano in piazza. Mentre gli antipu-
vitalità, una ricerca di silenzio interiore oltre il rumore di un l’altra novità di questo sabato: la sua Allieva viene lanciata ritani in mutande si ritrovano oggi in un teatro che di nome
inneggiano: mondo esterno, Babele di lingue e Gomorra di seduzioni. E
trova la sua sintesi emblematica nei ritratti finali della mae-
come un incrocio tra Kay Scarpetta e Bridget Jones nella ter-
ra di Montalbano. Fosse un menù, c’è da temere un fritto mi-
fa Del Verme. Una location da lapsus, pensando che fu inau-
gurato dagli Ugonotti di Meyerbeer, quelli della strage di

beati i primi stra e della postina, le due donne che han fatto da madri e
sorelle a Enzo, presto orfano, e hanno condiviso la loro vec-
sto ad alto tasso di colesterolo con il rischio poi di sorbirsi un
brodetto da convalescenza. Per vigore e coraggio letterario
San Bartolomeo, e divenne palcoscenico di futuristi e musso-
liniani. Ogni cosa al suo posto, dicono a Bose.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 86 80 74 63
1 2 3 4 5
Ogni cosa alla Il profumo La versione La mappa Le Beatrici
sua stagione delle foglie di Barney del destino
di limone
BIANCHI SÁNCHEZ RICHLER COOPER BENNI
EINAUDI GARZANTI ADELPHI NORD FELTRINELLI

60 58 57 55 54
6 7 8 9 10
Odore Benvenuti Io e te L’allieva La moneta
di chiuso nella mia di Akragas
cucina
MALVALDI PARODI AMMANITI GAZZOLA CAMILLERI
SELLERIO VALLARDI EINAUDI LONGANESI SKIRA

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Le Beatrici 63 1. Il profumo delle foglie di limone 86 1. Ogni cosa alla sua stagione 100 1. Benvenuti nella mia cucina 58 1. La versione di Barney 80 1. L’abbraccio 17
BENNI SANCHEZ BIANCHI PARODI RICHLER GROSSMAN; ROVNER
9,00 FELTRINELLI 18,60 GARZANTI 17,00 EINAUDI 14,90 VALLARDI 12,00 ADELPHI 10,00 MONDADORI

2. Odore di chiuso 60 2. La mappa del destino 74 2. La questione morale 50 2. I dolori del giovane Walter 52 2. Se questo è un uomo 41 2. Cambia tutto! 13
MALVALDI COOPER DE MONTICELLI LITTIZZETTO LEVI GARLANDO
13,00 SELLERIO 19,60 NORD 14,00 CORTINA 18,00 MONDADORI 10,50 EINAUDI 11,00 PIEMME

3. Io e te 57 3. Nemesi 35 3. I segreti del Vaticano 48 3. Cotto e mangiato 47 3. Il bambino con il pigiama... 32 3. L’evoluzione di Calpurnia 13
AMMANITI ROTH AUGIAS PARODI DE LUCA KELLY
10,00 EINAUDI 19,00 EINAUDI 19,50 MONDADORI 14,90 VALLARDI 10,00 BUR 16,80 SALANI

4. L’allieva 55 4. India mon amour 33 4. Occidente estremo 28 4. Le ricette di Casa Clerici 31 4. La biblioteca dei morti 30 4. Le valigie di Auschwitz 11
GAZZOLA LAPIERRE RAMPINI CLERICI COOPER PALUMBO
18,60 LONGANESI 16,50 IL SAGGIATORE 18,00 MONDADORI 15,90 RIZZOLI 13,00 TEA 11,00 PIEMME

5. La moneta di Akragas 54 5. La Genesi. Il diario del vampiro 25 5. Sono venuto per servire 27 5. Instant English 24 5. Diario 28 5. Gli ultimi eroi 10
CAMILLERI SMITH GALLO; MAZZETTI SLOAN FRANK TROISI
15,00 SKIRA 12,90 NEWTON COMPTON 17,00 ALIBERTI 16,90 GRIBAUDO 12,50 EINAUDI 18,00 MONDADORI

6. Malastagione 50 6. La stella di Strindberg 24 6. Impero 24 6. Nel mezzo del casin di ... 20 6. Troppu trafficu ppi nenti 25 6. Hourglass 10
GUCCINI; MACCHIAVELLI WALLENTIN ANGELA LASTRICO CAMILLERI; DIPASQUALE GRAY
18,00 MONDADORI 19,00 MARSILIO 21,00 MONDADORI 16,00 MONDADORI 11,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

7. Il cimitero di Praga 50 7. La caduta dei giganti 22 7. Qui non ci sono bambini 23 7. È facile smettere di fumare... 18 7. Il piccolo principe 24 7. Il mare dei mostri 9
ECO FOLLETT GEVE CARR SAINT-EXUPERY RIORDAN
19,50 BOMPIANI 25,00 MONDADORI 24,00 EINAUDI 10,00 EWI 7,50 BOMPIANI 17,00 MONDADORI

8. Appunti di un venditore... 38 8. Io confesso 21 8. Il denaro in testa 21 8. The secret 16 8. L’amico ritrovato 21 8. Un sogno sul ghiaccio per Colette 9
FALETTI GRISHAM ANDREOLI BYRNE UHLMAN STILTON
20,00 B.C. DALAI 20,00 MONDADORI 17,50 RIZZOLI 18,60 MACRO ED. 5,50 FELTRINELLI 8,50 PIEMME

9. Il divoratore 36 9. I diari dell’angelo custode 18 9. Terroni 20 9. Il grande saccheggio 14 9. Non avevo capito niente 19 9. Le regole raccontate ai bambini 9
GHINELLI JESS-COOKE APRILE BEVILACQUA DE SILVA COLOMBO
9,90 NEWTON COMPTON 18,60 LONGANESI 17,50 PIEMME 16,00 LATERZA 11,00 EINAUDI 12,00 FELTRINELLI

10.Momentidi trascurabile felicità 35 10.Morto in famiglia 18 10.Luce del mondo 19 10.L’oroscopo 2011 10 10.La solitudine dei numeri... 18 10.Ruti vuole dormire e altre storie 8
PICCOLO HARRIS BENEDETTO XVI FOX GIORDANO GROSSMAN
12,50 EINAUDI 15,90 DELOS BOOKS 19,50 LIBRERIA EDITRICE VATICANA 10,00 CAIRO 13,00 MONDADORI 15,00 MONDADORI

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 1100 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 30 GENNAIO AL 5 FEBBRAIO.

I D
«barbët» della Claudiana ir- possibile dei suoi orizzonti, già va- i questo passo, ci vor- contro 59 di femmine. Mesta
rompono con le loro storie e PROSSIMA sti: come testimoniano lo spazio ranno 500 anni per rag- CHE LIBRO FA contabilità.
quelle altrui, «dando voce a (tra 10 mila titoli, 450 « viventi», giungere la parità fra i Su blog e giornali è tutta un'
chi non l’ha o non l’ha avuta...» MENTE 50 novità l’anno) dedicato al «cat- sessi. Così nel trailer del film ... IN ANGLOAMERICA analisi sul sessismo letterario,
Entrano in «Calamite», la prima MIRELLA APPIOTTI tolicesimo critico» (Kung, Boff,Den- Miss Representation di Jen- GIOVANNA ZUCCONI tutto un mea culpa, tutto uno
collana di narrativa che, in oltre zler),alle grandi questioni di attua- nifer Siebel Newsom, visto e scaricare responsabilità: sono
150 anni di vita, la casa editrice lità (bioetica, procreazione assiti- premiato al Sundance Festi- gli editori che pubblicano più li-
di riferimento del mondo prote-
stante in Italia, sta per aprire (il
Claudiana ta, omosessualità), ai ragazzi con
ottimi testi: ferma restando, al di là
val: un documentario su come i
media americani rappresenta-
Quote rosa bri di uomini. Oppure (le anime
belle non mancano mai), «ci inte-
23 prossimo) con il romanzo-me-
moir di Marina Jarre, come sem-
pre maestra di scrittura.
ora calamita dell’importanza scientifica delle
opere sui grandi riformatori da Lu-
tero in poi, la vocazione degli inizi a
no le donne e il corpo delle don-
ne. «È importante che le donne
raccontino le loro storie», sto-
anche per ressa soltanto avere le migliori
recensioni dei libri più importan-
ti», come dice Peter Stothard del
Neve in Val d’Angrogna-
Cronache di un ritorno, riper-
romanzi una condivisa cultura «popolare».
Rosso acceso nel logo e nelle co-
rie di intelligenza e non soltan-
to di fisicità, dice una delle in-
le recensioni TLS (già, ma chi decide che
cos'è «migliore», in un campo
corre, nel brulichio di piccoli- pertine, le Calamite sono «un rin- tervistate. Già. Ma dove, e con soggettivo come la letteratura?).
grandi sconosciuti, fragore di novato tentativo di entrare in dia- quale visibilità? Qualche avvisaglia dell'im-
carri, dialoghi al volo, impasto logo con la cultura italiana» - spie- Mentre in 117 città italiane pennata si era vista nei mesi
italo-piemontese-occitano, l’epo- ga Kromer cui si deve la recente cu- si manifesta domani e in Ger- scorsi. Anne Hays aveva chiesto
pea dei Valdesi tra il 1686 e il ratela del Viaggio in Italia di mania si discute vigorosamen- il rimborso dell'abbonamento al
1689, gli anni dell’esilio dai mon- libertà non basta, è necessaria la Bonhoeffer, il teologo tedesco mor- te di quote rosa, in Angloame- na e di libri scritti da donne re- New Yorker, visto che in tutto
ti del Pellice, del massacro com- moralità». to a Buchenwald - storie che condu- rica (editorialmente ormai censiti dalla New York Times il numero di gennaio, soltanto
piuto dai franco-savoiardi, della «Missione» fondamentale lo stu- cano a ragionamenti sociali, stori- quasi un'entità unica) escono Book Review, dal Times Lite- due boxini erano di o su donne.
riconquista, «... sospesi fra una fi- dio della Bibbia, primo bestseller ci, politici». Il secondo volume, Dia- devastanti statistiche sulla rary Supplement, da Har- E, soprattutto, in autunno si
ne che ogni sera doveva apparire nel mondo «ma non ancora abba- rio segreto dei miei giorni feroci, misoginia delle principali pa- pers, dalla London Review of era molto dibattuto sul pregiu-
conclusiva e una speranza che stanza in Italia», srl sostenuta da nom de plume Emanuela Violani, è gine e riviste culturali. Il puti- Books, eccetera. Per esempio, dizio di genere: Freedom di Jo-
l’indomani li risvegliava al futu- un comitato di Chiese evangeliche, il dramma di una ragazza abusata ferio è scatenato dall'associa- la New York Review of Books nathan Franzen sarebbe mai
ro...». Con quella fede, da ingolo- la Claudiana ha in Manuel Kromer da un prete. Tutto sotto l’ombrello zione Vida - Women in Lite- ha pubblicato 462 articoli di stato definito «Il Grande Ro-
sire perfino i laici oggi, che «per un direttore editoriale (dal ’98) im- di «un’etica che passa attraverso rary Arts, che ha mostrato le maschi contro 79 di femmine, e manzo Americano», se l'avesse
fare un popolo grande e felice la pegnato nella massima apertura la responsabilità». percentuali di recensori don- ha recensito 306 libri di maschi scritto una donna?
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA XI

Enrico Vaime

Il signor Varietà
BRUNO te da chi? O incitarli: slegale una
GAMBAROTTA I PREFERITI buona volta queste mani! Negli
«A me piace la verità. anni '80 per quattro anni ho avu-
E cerco di raccontarla sempre. to un munifico contratto con le
Anche a costo di mentire». In
questa dichiarazione, contenu-
f reti antagoniste della Rai e lì la
musica era diversa. Facevi una
ta in Quando la rucola non c'era, proposta al gran capo, non finivi
c'è già tutto Enrico Vaime, il di esporla e lui: facciamola. Ber-
suo gusto del paradosso. lusconi era un produttore televi-
A Radio 2 ogni domenica sivo bravissimo. Poi ha preso un'
Vaime conduce Black Out il pro- altra strada. Ripeteva spesso:
gramma più longevo (33 anni) "Ci vorrebbe qualcuno che sa-
della storia della radio e sulla 7 ENNIO FLAIANO pesse consigliarmi. Io di politica
ogni mattina commenta in di- Diario notturno non capisco niente". Era vero».
retta i fatti del giorno. Nella sua Poi arriva il desiderio di fare
Adelphi, pp. 332, € 15
luminosa casa romana sulla via dei libri. Dopo il lavoro in
Cassia, negli immediati dintor- «Che fortuna frequentarlo, équipe e su commissione,
ni del suo 75˚ compleanno, par- lavorare con lui. Sentivo il cos'è per l'esercizio solitario
la delle sue letture, in un piro- bisogno di un'autorità a cui della scrittura?
tecnico divagare di ricordi, appoggiarmi, da cui «E' un modo di spurgare la me-
imparare» moria e i pensieri, come le lu-
«Il nonno mi leggeva mache nella segatura».
“Cuore”: a un certo
punto scoppiai
f Dopo la trilogia delle memo-
rie, approda al romanzo.
Con un titolo, scusi la sinceri-
tà, impossibile da ricordare:
a ridere, ero «Era ormai domani, quasi».
diventato grande»
aneddoti e folgoranti ritratti di
««Ho firmato in tutto
protagonisti e comprimari del- 15 lettere di dimissioni
lo show business. LUCIANO BIANCIARDI e l'ho fatto ogni volta
«Dai miei grandi maestri Il lavoro culturale
avevo preso furbescamente che cominciavo
Feltrinelli, pp. 11, € 7
quanto di più e immediato pote- a sentirmi in gabbia»
va servirmi. Avevo ancora mol- «Un testo, per me in
to da imparare». Lo scrive nel particolare, importante. Ho «Il titolo originario era un altro,
suo I cretini non sono più quelli frequentato Bianciardi al era Sembra ieri, ma l'aveva già
di una volta. Su quale sia il pri- tempo della parabola preso De Crescenzo. A mia par-
mo di questi grandi maestri autodistruttiva seguita al ziale discolpa va detto che è un
non possono esserci dubbi, lo successo de “La vita agra”» romanzo breve».
gridano le copertine dei suoi Un vero romanzo di forma-
due ultimi libri. Su Santi, poeti,
naviganti, evasori e badanti, tri-
logia di memorie, il nostro auto-
f zione, la storia di un ragazzo
di quattordici anni che in
una notte d'agosto di tanti
re è fotografato mentre legge anni fa vede in faccia per la
Lo spettatore addormentato di prima volta la morte e l'origi-
Ennio Flaiano, che è sua volta ne del mondo, come la chia-
l'autore del delizioso disegno mò Courbet in un quadro
utilizzato per il romanzo Era or- La vita. Enrico Vaime è nato a Perugia nel 1936. Scrittore, autore televisivo, scandaloso e che lei chiama
mai domani, quasi, appena usci- radiofonico, teatrale, spesso in coppia con Terzoli. Laureato in Giurisprudenza, la passera.
to da Aliberti. entrò in Rai nel 1960. Ha collaborato alla stesura di programmi come «Quelli EVELYN A. WAUGH «Sì, ma non è un giallo. Io dete-
Perché Flaiano? «Ho avuto Il caro estinto sto il giallismo che ritorna».
la fortuna di conoscerlo, fre- della domenica» e «Canzonissima». Numerosi i musical realizzati per la coppia Certifico che non è e non po-
Garinei e Giovannini. Conduce dal 1980 il programma radiofonico «Black Out». Bompiani, pp. 148, € 9
quentarlo, lavorare con lui». trebbe mai essere scambiato
L'ombra di Flaiano, il suo ora- «Da non sottovalutare per un giallo, anche se inizia
ziano distacco dalle illusioni, si Le opere. E’ appena uscito «Era ormai domani, quasi» (Aliberti, pp. 106, € 11). l'ironica e crudele comicità con il suicidio di un uomo
allungano benefiche su pagine Per lo stesso editore: «Santi, poeti, naviganti, evasori, badanti», «Anche a costo di di Evelyn A. Waugh, non che, dimenticandosi di pesa-
che svelano un memorialista di mentire», «Quando la rucola non c’era», «I cretini non sono più quelli di una volta». solo per il “Il caro estinto” re 150 chili, prova ad impic-
razza. «Andai da Ennio. Parla- ma anche per gli altri titoli carsi. A Perugia, mentre in
meno famosi» quella stessa domenica 26
«Sono stato amico agosto 1950 a Torino Cesare
Pavese si toglie la vita. E' una
di Bianciardi: vinsi coincidenza voluta?
il premio Riccione Fra radio, televisione, cinema, rivista e romanzi: do, storia di un gruppo di neo as- «No, è frutto del caso. O dell'in-
sunti alla Rai. Fu rappresentata conscio».
con una commedia che due anni dopo, nel 1963, al Festi-
si pensava fosse sua» l’arte di raccontare il costume italiano, avendo val di Spoleto e subito censura-
E’ lei quel ragazzo di Perugia
che nel 1950 ha quattordici
ta; c'era un presepio in scena e il
re con lui mi faceva sentire in- per maestri Ennio Flaiano e Marcello Marchesi vescovo di Spoleto tuonò dal pul-
anni?
«No, anche se questa è una sto-
telligente. Di riflesso: l'intelli- pito contro la profanazione». ria vera. Lalla, la ragazza dagli
gente era lui. Io assorbivo». occhi verdi, l'ho rivista recente-

“Dico la verità:
Da allora ha firmato un nu-
Flaiano era del '10, aveva 26 an- mero impressionante di lavo- mente. E' una vecchia, ma con
ni più di Enrico. Marcello Mar- ri, per la radio, la tv, il cine- gli occhi verdi, una cosa che un
chesi era del '12 («l'età di mio ma, la rivista. Come faceva a
padre») e Vaime ha lavorato a far passare le sue proposte? «Ho lavorato anche
lungo anche con lui, disegnan- «Gli impresari non amano le no-
done in più luoghi un ritratto af- vità, vogliono andare sul sicuro. per Berlusconi,

cala la satira,
fettuoso e memorabile. Prendi Garinei & Giovannini, co- bravissimo a produrre
Da dove nasce questo biso- piatori eccelsi. Raccontavo la
gno di fare coppia con dei mia trama e per farla approvare programmi tv,
padri? dicevo che l'avevo vista in teatro ignorante di politica»
«Sentivo il bisogno di un'au- in Inghilterra. Loro sospirava-
torità a cui appoggiarmi e da no: eh, gli inglesi... E la proposta italiano non si può permettere».
cui imparare». passava. Quante ne ho vendute Approfitto della sua arrende-
Andiamo con ordine, o al-
meno proviamoci. Le pri-
me letture?
«Il nonno si occupava della
mia formazione leggendomi
brani del Cuore che per un po'
mi fecero singhiozzare. Finché
vola la passera” di commedie inglesi! Era peggio
quando il produttore ti convoca-
va ed esordiva dicendo: "Ho un'
idea!". Remigio Paone mi propo-
se di sviluppare un sua idea ori-
ginale, la storia di un marziano
che sbarca in Italia e dopo un
volezza e le faccio la madre
di tutte le domande: «Cosa
pensa della satira oggi?»
«Quante ore ho per risponde-
re?».
Cinque secondi
«Di solito, alla parola satira si
si arriva all'episodio di papà segnalo il Diario notturno». glia si trasferisce da Perugia a tore del personale e fargli con- po', scontata la novità, non se lo estraggono le pistole. Lei è for-
Coretti che accarezza il figlio Altri autori di riferimento? Napoli, al seguito di mio padre, trofirmare la lettera di dimissio- fila più nessuno. Ma è il Marzia- tunato, io non ce l'ho»
con la mano ancora calda dalla «Dobbiamo andare nell'Ameri- direttore di banca e in questa cit- ni, dovrò farmi raccomandare no a Roma di Ennio Flaiano, gli Non vorrà cavarsela con una
stretta del re. E qui scoppiai a ca di Mark Twain (Le avventure tà vivo un'intensa stagione di da Giovanni Leone, allora presi- dissi. Era appena andato in sce- battuta...
ridere (come l'infame Franti). di Huckleberry Finn) e in quella di spettatore e non solo». dente della Camera. Nel corso na, con un esito disastroso, pe- «La satira oggi va come tutto il
Fine delle letture edificanti, Jerome D. Salinger (Il giovane Dopo Perugia e Napoli quali della mia vita ho firmato in tutto raltro. Paone non si scompose: resto, cioè male. Ma chiedia-
ero diventato grande». Holden e soprattutto il primo dei sono state le sue altre città? 15 lettere di dimissioni e l'ho fat- ma il nostro marziano lo faccia- moci: se oggi la satira, nono-
Altri maestri / amici? Nove racconti). Da non sottovalu- «Roma e Milano, dove vivrò per to ogni volta che cominciavo a mo sbarcare a Napoli, è tutta un' stante tutto il resto, andasse
«Un altro scrittore amico è sta- tare l'ironica e crudele comicità 18 anni, arrivandoci come dipen- sentirmii in gabbia». altra storia». bene, come ci sentiremmo?
to per me Luciano Bianciardi di Evelyn A. Waugh, non solo dente della Rai, dopo aver vinto La sua prima affermazione E con la televisione? Delle merde».
che ho frequentato al tempo per il Il caro estinto ma anche per un regolare concorso. Dalla Rai da autore? «I dirigenti della Rai si dimostra- Al momento del congedo arriva
della parabola autodistruttiva gli altri titoli meno famosi». mi dimetto, caso più unico che «E' stata una commedia, vinci- vano interessati alle proposte in- José, un cane affettuosissimo,
seguita al successo de La vita Nel suo percorso formativo raro, per affrontare il mare trice del premio Riccione. Si ga- novative, persino entusiasti. All' arrivato in casa Vaime nel gior-
agra. Un testo in particolare è che posto occupa il teatro? aperto del lavoro di autore, sen- reggiava in forma anonima e i approvazione seguiva un sospi- no in cui l'Inter ha vinto la terza
stato per me importante, Il la- «L'esperienza teatrale è stata za la rete protettiva del posto fis- giurati l'hanno scelta perché ro... un magari... e la frase finale: coppa della stagione. Mi lecca e
voro culturale, mentre, doven- per me fondamentale; quando so. E' un gesto così marziano pensavano l'avesse scritta Lucia- purtroppo abbiamo le mani lega- mi bacia, incurante del fatto che
done indicare uno per Flaiano, avevo sedici anni, la mia fami- che per farmi ricevere dal diret- no Bianciardi. Era I piedi al cal- te. Avresti voluto chiedere: lega- sono un tifoso del Torino.

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