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I R

Oggi VIDEOINTERVISTA
Moccia racconta Lilli Gruber
IL COMODINO ANTEPRIMA
Biancheri:
tuttoLIBRI il suo thriller dopo 8 e 1/2
dei sentimenti legge il marito
il silenzio
del Presidente
iPad Edition Con le recensioni e le classifiche dei bestseller

NUMERO
ANNO XXXV
1751
SABATO 5 FEBBRAIO 2011 tuttoLIBRI Il Paese del Festival Le parole e le musiche che da 60 anni
accompagnano passo passo la storia della nostra poliedrica società:
una narrazione nazionalpopolare di costumi, cambiamenti, conflitti
MILOSZ

Quante Italie
GIOVANNI
L’abbecedario DE LUNA

Sanremo cominciò nel


del Nobel 1951, con una «tre giorni musica-
le» (29-30-31 gennaio) trasmes-
Alla ricerca sa alla radio. L'orchestra la diri-
ironica del passato geva il maestro Angelini e i can-

racconta Sanremo
tanti erano solo due (Nilla Pizzi
IADICICCO P. II
e Achille Togliani), con il sup-
porto del Duo Fasano. Tutto
qui. Pure, un Festival nato in
sordina, senza «lanci» e «promo-
zioni», riuscì a far diventare fa-
mose in una sola sera (e con un
solo «passaggio» radiofonico!) zio, di Emilio Jona e Sergio Libe-
molte canzoni, non solo quella rovici, può considerarsi un po’ il
vincitrice. La serata conclusiva loro manifesto programmatico.
fu seguita da circa 25 milioni di La canzone è del 1958, proprio
ascoltatori. Oggi quella data è l'anno in cui a Sanremo trionfò
STORIA diventata storica tanto da dare Nel blu dipinto di blu di Modu-
l'impressione che raccontare le gno, un «volo» cantato a squar-
I fratelli vicende del festival sia un po' co-
me scrivere pagine importanti
ciagola che oggi appare un gri-
do liberatorio e eccitante, in gra-
Fabbri del nostro passato, quasi che an- do di restituirci le grandi tra-
no dopo anno le sue canzoni ab- sformazioni che stavano scuo-
Tutto il sapere biano composto la colonna sono- tendo in profondità il nostro Pa-
nelle dispense ra della nostra quotidianità . ese negli anni del boom.
In questo senso, mettono su- Si può quindi essere d'accor-
BOATTI P. VI
bito le mani avanti i due autori do con Facci e Soddu. Sanremo
de Il festival di Sanremo. Parole e non è un «luogo» dell'identità
suoni raccontano la nazione, in italiana; è piuttosto «rappresen-
uscita da Carocci: Sanremo - di- tativo» di una delle tante forme

Dal boom economico Solo di recente gli storici


al berlusconismo, hanno scoperto
da Grazie dei fior di avere non solo occhi
alla Terra dei cachi: (per i testi), ma anche
VIZI0 CAPITALE l’analisi di Facci e Soddu orecchie (per i suoni)
Siamo tutti cono Serena Facci e Paolo Sod-
du - «non è lo specchio della na-
che quell'identità può assume-
re. La contrapposizione tra la
figli dell’Ira zione», e non è nemmeno «un Casetta in Canadà e la Canzone
evento capace di dare la propria dei fiori e del silenzio, può così
Dall’Iliade impronta al costume». agevolmente suggerire quella
a Giovanni Paolo II Si tratta piuttosto di una tra due Italie differenti, tra due
grande narrazione, di un rac- diversi modi di declinare il no-
DEMICHELIS P. VIII
conto autenticamente na- stro modo di essere italiani.
zionalpopolare, in grado di rias- Nel 1970 al primo posto si
sumere con efficacia i tratti sa- classificò Chi non lavora non fa
lienti di alcune tra le più signifi- l'amore, cantata dai coniugi Ce-
cative situazioni storiche che si lentano. A decretarne il trionfo
sono avvicendate nell'Italia re- non furono certamente gli ope-
pubblicana: un percorso che, da rai e gli studenti che avevano in-
un lato, intreccia tutte insieme fiammato le piazze e le fabbri-
Grazie dei fiori e Nel blu dipinto che dell' «autunno caldo»! E d'al-
di blu, Non ho l'età (per amarti) e tra parte, la terza classificata di
Canzone per te, Per Elisa e Una quello stesso anno, L'arca di
DIARIO DI LETTURA vita spericolata, La terra dei ca- Noè, cantata da Sergio Endrigo
chi e Mentre tutto scorre, e, dall'al- e Iva Zanicchi, vide entrare i
Il Signore tro, vede passare gli anni della
ricostruzione, quelli del boom, e Il Festival di Sanremo in una copertina di Walter Molino per la Domenica del Corriere, gennaio 1960: due
suoi versi («Partirà / la nave
partirà / dove arriverà / questo
dei lucchetti così via, fino a questo lunghissi- scuole di intepreti a confronto, i romantici (Nilla Pizzi, a sin.) e gli urlatori (Mina); tra loro due Renato Rascel non si sa») nel repertorio della
mo quindicennio berlusconiano. contestazione extraparlamenta-
Moccia, sedurre Il racconto proposto da San- zone raccontava la storia del- Fu il gruppo dei Cantacrona- re, con la consueta deformazio-
con Kierkegaard remo non è però lineare; ci sono l’interminabile fatica di tale che a portarlo sul banco degli ne che accompagna ogni volta
impennate, brusche accelerazio- Martin che, con incrollabile imputati. Attivo soprattutto tra questi «transiti», diventando
SERRI P. XI
ni e, in alcune fasi, un forte, effet- ostinazione, ricostruiva la sua il 1958 e il 1962, univa musicisti «Partirà / la lotta partirà / dove
tivo «rispecchiamento». E' così, casa «con vasche e pesciolini e come Fausto Amodei e Sergio arriverà / questo non si sa».
ad esempio, per le canzoni che tanti fiori di lillà», ogni volta si- Liberovici, e proponeva testi di Erano infatti le musiche, più
accompagnarono il boom econo- stematicamente distrutta dal Michele Straniero, Emilio Jona che le parole, a decretare il suc-
TUTTOLIBRI mico. Facci e Soddu ci ricorda- suo cattivissimo nemico, Pinco e Giorgio De Maria, con la colla- cesso delle canzoni, a sancirne
no che nel 1957, proprio nell'an- Panco. Martin, la vittima rasse- borazione prestigiosa di Italo la capacità di introdursi anche
A cura di: no in cui in Italia spopolavano gnata e inerme di Pinco Panco, Calvino e Franco Fortini. Ispira- nello spazio pubblico delle ap-
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
Only You dei Platters e Rock fu denunciato come il simbolo to da Brassens, Prévert, Brecht partenenze politiche. Uno degli
around the Clock di Bill Haley & emblematico dei valori domi- e dalla tradizione popolare italia- aspetti più significativi del libro
tuttolibri@lastampa.it The Comets, a Sanremo Carla nanti, «del lavorare senza di- p Serena Facci - Paolo Soddu
na, il gruppo nacque con l'espli- di Facci e Soddu sta proprio
www.lastampa.it/tuttolibri/
Boni e Gino Latilla cantarono scutere e tollerare illimitata- p IL FESTIVAL DI SANREMO cito progetto di contrastare lo nell'affiancare all'esame dei te-
Casetta in Canadà di Panzeri e mente il sopruso». Le sue virtù, Parole e suoni sfruttamento industriale della sti quello del linguaggio musica-
LA STAMPA Mascheroni. la pazienza e la laboriosità, di- raccontano la nazione canzone, la deriva commerciale
Collocata nello scenario dell' ventarono i capi di accusa di del mondo della musica.
Italia degli anni 50, questa can- una dura requisitoria.
p Carocci, pp.423, € 29
La canzone dei fiori e del silen- p Continua a pagina III
II Scrittori stranieri
ALESSANDRA
Leonard Cohen Una vita (carnale) IADICICCO

Facendo dell’ordine
non autorizzata, tra le mille possibili alfabetico un principio guida,
per raccontare la storia del
RUGGERO Nobel polacco Czeslaw Milo-
BIANCHI

Come scrivere e canta-


re dell’amore, se esso genera ap-
pagamento e non pulsioni ed è
Scorrazzando sz così com’egli stesso la com-
pendiò nel suo Abbecedario -
ultimato nel 1997 e ora in usci-
ta da Adelphi - sarà bene co-

tra Joyce
quindi statico, privo di quella sof- minciare non già dall’inizio,
ferenza del desiderio, quella bensì dalla A: tra le voci elen-
«croce e crocifissione» che è la cate sotto la prima lettera ce
matrice stessa della poesia? La n'è subito più d'una che fa al- Milosz
pienezza dell’amore mozza il re- zare le sopracciglia con un in un ritratto

e la New Age
spiro all'arte, rendendola impo- moto di sorpresa («Ma guar- di Dariush
tente a dire parole autentichesui da!») o di disappunto («Ma co- Rapdur
«disastri del cuore». me?!»), per spianarle nel giro per Tuttolibri
L'artista esiste e si realizza di poche righe in un complice
unicamente nel distacco, nella sorrisetto d'intesa. Provare
perdita e nell’assenza, si nutre Leonard per credere.
soltanto di ciò che gli viene tolto. Cohen «Automobile: dev'essere
Il suo obiettivo ultimo è una sor- è raccontato in stata inventata per ridicoliz-
ta di radicale smagrimento, frut- una biografia zare quei pessimisti secondo
to di un lavoro estenuante e con- di Ira B. Nadel. le cui profezie il numero dei
tinuo di delocalizzazioneal di fuo- I suoi libri sono cavalli sarebbe cresciuto a di-
ri di sé di quanto nel sé è super- editi in Italia smisura, e le città sarebbero
fluo o distraente. L'ideale è riu- da vari editori, state asfissiate dal lezzo dei
scire a raccontarsi come ogget- come minimum loro escrementi». Non è la lau-
to, senza intervenire nemmeno fax, Longanesi, datio temporis acti di un no-
emotivamente nella narrazione Fandango, stalgico delle capitali senza
come soggetto; comunicare e far Rizzoli, traffico, né l'invettiva di un
sentire la propria magrezza; rea- B. C. Dalai, ambientalista contro gli scem-
lizzare la propria «disidentifica- Fazi, Arcana, pi della motorizzazione. È la
zione», cioè la propria drammati- Supernova boutade di uno che di cavalli,
nell’arco d'un secolo breve
Il guru canadese non fosse che per accelerazio-
ne, ne ha cavalcati in varietà
scrittore, poeta,
cantautore che Un caleidoscopico
sfugge di continuo ultraromanzo
a ogni etichetta del Novecento, colmo
suoi scritti, che anche in Italia so-
ca invisibilità, in un contesto che no usciti in ordine sparso presso di disegni inattesi
è in se stesso il più sgradevole, gli editori più disparati (minimum e trovate brillanti
quello del «vecchio mondo gras- fax, Longanesi, Fandango, Rizzoli,
so» che ci sbrindella e ci divora, B. C. Dalai, Fazi, Arcana, Superno- tali da produrre - pensandoci
dove «tutto va in pezzi per amor va). Una sorte pressoché inevitabi- con un'arguzia tutta slava - ef-
di quiete». Raccontare insomma le per uno che, pur essendo consi- fetti comici. Abbecedario Il Nobel polacco nasceva
il magro del dentro attraverso il derato il più grande poeta canade- Nella Kiejdany lituana in
grasso del fuori. se, sfugge di continuo a ogni eti- cui era cresciuto fino alla un secolo fa: tornato in patria negli Anni 90
Non sorprende affatto che chetta. Come catalogare un com- Grande Guerra si viaggiava
punto di arrivo e punto di par- positore che si muove tra Bob Dy- in carrozza: di auto ce n'era ripercorse le mille storie del suo mondo
tenza di queste riflessioni siano lan e Tom Waits, un narratore che una sola, «quella del conte Zi-
non già le provocatorie tesi di p Ira B. Nadel sembra scorrazzare tra Joyce e la biello». Nella California dove
Baudrillard sull’obesità bensì le
teorie e le pratiche millenarie
del buddhismo zen, cui Leonard
Cohen, pur concedendosi digres-
sioni nella Bibbia e nel Talmud,
p
p
p
UNA VITA DI LEONARD COHEN
trad. e postfaz. di Antonio Vivaldi
Giunti, pp. 320, € 20
New Age, Sterne e il romanzo po-
stmoderno, un rocker/pop/coun-
try/western che frequenta il Chel-
sea Hotel e i Velvet Underground
ma che alcuni considerano un
fu catapultato dopo il secon-
do conflitto mondiale, l'auto
era «un po’ come l'elettricità
o come la stanza da bagno».
Impossibile farne a meno.
Milosz: ecco
nei Veda e nella Scientology, rie-
sce da ormai più di quarant’anni
a mantenersi fedele. E nemme-
no sorprende che a proporle sia
esistere è anche il suo modo di
comporre, un incessante provan-
do e riprovando.
La vita non è mai la sua vita in
«neokeatsiano», uno che si autoin-
serisce in una «generazione silen-
ziosa», vecchia e in ritardo rispet-
to a quella coeva dei beatniks?
Tanto più che grazie a essa il
Milosz docente di letteratura
polacca e lingue slave a Be-
rkeley visitò «tutta la costa
la mia collezione
di Ombre
uno che delle droghe ha sempre assoluto ma sempre una delle sue Leonard Cohen resta ancor og- occidentale americana, dal
fatto nel tempo un uso generoso infinite vite possibili. Non esistono gi quella voce narrante del suo dia- confine messicano fino alle
e variegato e che della donna ha suoi testi, siano essi libri o album, rio che, in data 15 marzo 1967, par- Montagne Rocciose del Cana-
quasi sempre cercato soprattut- romanzi o canzoni, racconti o poe- la di sé come «il creatore della Fo- da». Con «il macchinone» di
to il corpo, la carne e la genitali- sie, che non siano stati e non siano tografia Nera», il fotografo che - un amico tra l'altro, Mac Goo-
tà, privilegiando la sessualità sul- costantemente reinterpretati, rie- come spiega Ira B. Nadel in Una dman, esponente della Non- la caccia!». E, a rassicurazione parco nazionale valdostano, ri-
l’amor gentile. Per il grande (or- laborati. Celebre il caso di The vita di Leonard Cohen, l'esauriente Communist Left americana co- di animalisti eventualmente of- corda il motto dei boscaioli di
mai) guru canadese, tra vivere e Book of Longing (Il libro del deside- e avvincente biografia non auto- nosciuto all’ambasciata Usa fesi, spiega: «Elessero il versan- Arcata, costretti a campare ta-
scrivere non può esistere infatti rare, 1996), talmente ripensato pri- rizzata ma «benignamente tollera- di Parigi, lo scrittore che nel te Sud delle Alpi a loro riserva, gliando sequoie in una zona tra
e non è mai esistita soluzione di ma di essere dato alle stampe da ta» che ha sollecitato questi ap- ’51 fu diplomatico in Francia e vi proibirono il taglio dei bo- le più cupe e nebbiose della co-
continuità. Di ogni atto del vive- diventar noto in casa editrice co- punti e alla quale rimando con aveva fatto gite anche dalle schi», dov'è ancora bello pas- sta del Pacifico. Ai sentimentali
re va continuamente rivisto il me The Book of Pro-Longing, Il li- convinzione i lettori - «dopo aver nostre parti. seggiare. Ma non si illudano gli amanti delle foreste, con una
senso, come di ogni parola dello bro del rimandare. Per questo, for- scelto il soggetto e approntata l'in- Lo ricorda alla voce Aosta, ecologisti, per il cui dispetto Mi- celebre battuta di Ronald Rea-
scrivere occorre rivisitare senza se, non esiste ancor oggi una rac- quadratura, copre la lente con la dove annota: «Siano benedet- losz, sulla stessa pagina in cui gan, solevano dire: «Vista una
tregua il valore. Il suo modo di colta organica e consolidata dei mano e scatta». ti i monarchi perché amavano ha appena lodato le bellezze del sequoia, viste tutte».

Una storia emozionante


dove realtà e finzione
sembrano confondersi
e in cui la vita
è sorprendentemente
appesa a un libro
NOVITÀ PAPERBACK

In tutte le librerie
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www.facebook.com/sperling.kupfer
Tuttolibri
SABATO 5 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA III

pezzo della collezione. Oggetti,


concetti, luoghi, avvenimenti, Mantel Un visionario Cinquecento, elogiando
personaggi: una raccolta tanto
eterogenea fu messa insieme - la modernità di Cromwell e fustigando Tommaso Moro
è chiaro e dichiarato - per una
urgenza singolare. MASOLINO

Tra le lenzuola
D’AMICO
L'Abbecedario fu «scritto in
risposta a un bisogno profon- Prolifica scrittrice di
do» allorché l'autore, assente cui da noi fu tradotto Padre
dalla sua terra per mezzo seco- Fludd, satira di un convento
lo, fece ritorno in Polonia negli cattolico di provincia, Hilary
Anni Novanta e ricevette così Mantel ha colto ora il Booker
p
p
p
p
p
Czeslaw Milosz
ABBECEDARIO
a cura di Andrea Ceccherelli
Adelphi, pp. 332, € 22
in libreria dal 9 febbraio
in dono dalla sorte «uno straor-
dinario incontro con il passa-
to». Con la lucidità (e l'ironia)
di chi ha preso distanza, con la
pietà (e la nostalgia) di chi vuo-
le recuperare tutto, registra, re-
Prize, massimo successo del-
la sua carriera, con Wolf Hall.
Tale successo appare tanto
più notevole in quanto l’argo-
mento, le vicissitudini coniu-
gali di re Enrico VIII, è uno
di Enrico VIII
gistra, registra: spinto dall’an- dei più ricorrentemente sfrut- la sua solidità storica si nutre
MITTELEUROPA sia di «inserire ancora, senza tati dalla narrativa popolare talvolta qualche dubbio, per-
Mito, letteratura, filosofia preoccuparsi di cesellare la for- e anche dalla storiografia di- ché qua e là emerge qualche se-
ma» che pure riesce impeccabi- vulgativa inglesi. Riproporre gno di trasandatezza: è assur-
Che cos’è la Mitteleuropa? «E’ oggi
idealizzata quale armonia di popoli diversi
le, perfetta. Gli antichi compa- tale materia oggi sembra pos- do per esempio che la Mantel
ed è stata una tollerante convivenza gni di scuola e i propri studenti sibile solo adottando una ma- chiami ripetutamente Guido il
comprensibilmente rimpianta dopo la sua all'università. I colleghi alla ra- niera capillare di spremere i celebre Giulio Camillo, al cui te-
fine», secondo Claudio Magris, fra coloro documenti fino a ricostruire atro della memoria rispolvera-
che di saggio in saggio l’hanno rievocata. Seguendo solo l’ordine nel modo più meticoloso l’at- to da Frances Yates qui si allu-
Ora esce il primo di due volumi che mirano a mosfera, la vita quotidiana, la de come uno studente che vuo-
raccontare mito, letteratura, filosofia della alfabetico, si intrecciano geografia, la politica del tem- le fare bella figura.
Mitteleuropa. Ne sono autori, per Silvy
edizioni (pp. 221, € 23), Massimo Libardi e frammenti di ricordi: po, nel modo più esauriente, L’occhio che si posa sugli av-
come suole fare per esempio venimenti è quasi sempre quel-
Fernando Orlandi, direttori del Centro Studi compagni di scuola, Peter Ackroyd, vedi i suoi to- lo dell’uomo destinato a racco-
sulla Storia dell’Europa Orientale. I confini,
le definizioni storiografiche, il mito di esilio e di bevute mi dedicati alla città di Lon- gliere l’eredità di Wolsey, vale
asburgico, l’atlante letterario, le dra, al fiume Tamigi che l’at- a dire di Thomas Cromwell, mi-
prospettive viennesi... «Quella che abbiamo dio di Vilna e i profeti inascolta- traversa, alla vita di Shake- sterioso self-made man, poliglot-
cercato di tracciare - avvertono gli autori - è ti del crollo dell’Urss. I sodali speare, e anche a quella di
la storia dell’idea di Mitteleuropa migrati dalla periferia al centro Thomas More, o Tomaso Mo- «Wolf Hall»: flashes
limitatamente al periodo 1848-1989. Se del mondo e i più fedeli compa- ro nel romanzo della Mantel,
questi sono i confini temporali, quelli gni di bevute all'osteria del Gal- nella cui traduzione nomi e di realismo e intensità
geografici sono grossolanamente
identificabili con le Alpi e il Danubio a sud, il
lo: «Ombre mie care, non posso cognomi italianizzati (Moro, cinematografici, ma
invitarvi a conversare un po’ appunto, o Bolena) convivono
Mar del Nord e il Baltico a Nord, mentre
poco definiti sono i limiti a Oriente e a con me, perché abbiamo alle con quelli originali. si nutrono talvolta dubbi
Occidente». Un’opera che si nutre di più spalle vite tragiche come sol- E in effetti Wolf Hall può sulla solidità storica
fonti: dalla letteratura alla storia, dalla tanto noi sappiamo». richiamare il metodo di
storia della cultura alle arti. E poi certe bugie necessa- Ackroyd, perché presenta ta reduce da varie esperienze
rie: Biografie. La più diabolica una serie di flashes molto vivi- europee. Cromwell parla poco
delle scienze: Biologia. Il pubbli- di, di intensità e realismo ci- ma osserva molto, ha un’ironia
co oltraggio di quanto una so- nematografici, con figure vi- caustica e trama, sempre con
È proprio vero: «Quando un cietà tiene sacro: Blasfemia. Mi- ste così da vicino da farcene grande efficacia. Il grande
autore si diverte, il profitto è in- losz se ne macchiò allorché rup- sentire persino l’odore. Que- Hans Holbein gli dipinge il ri-
dubbio». Milosz lo dice a propo- pe nel dopoguerra con la Polo- ste figure agiscono secondo Enrico VIII in un ritratto di Hans Holbein, 1537 tratto oggi alla Frick Collection
sito delle ballate di Mickiewicz, nia filosovietica e migrò negli le abitudini protocinquecen- di New York, senza addolcire la
un classico della letteratura po- Stati Uniti. La fedeltà alla pro- tesche, talvolta per noi sor- tello maggiore Arthur morto a sua aria subdola e astuta.
lacca. Ma lo stesso vale per que- pria lingua però, il polacco, den- prendenti o curiose. sedici anni, e presunti anatemi Tra le righe - i fatti sono
sto suo abbiccì: caleidoscopico tro cui continuò ad abitare, e la L’intensità con cui gli epi- biblici contro le nozze con la ve- sempre presentati senza com-
ultraromanzo del Novecento fede nella vocazione superiore sodi si susseguono e la quanti- dova di un fratello (per la veri- menti - la Mantel sembra ap-
che, così com’è costruito, tesse- dell’uomo, dell’uomo libero tà dei medesimi può rendere tà il Levitico dice una cosa, e il prezzarne la modernità. Andan-
ra su tessera raccolte con l'ecci- (che la politica più ancora che difficile, specie a un lettore Deuteronomio un’altra) poteva- do controcorrente, invece, fa
tazione del collezionista sma- la biologia pareva minare) gli che non abbia troppa familia- no spiegare le sei gravidanze fi- emergere tutto il male possibi-
nioso di non perdere neanche permisero di mantenere salda- rità col periodo, seguire lo nite male della regina, con la le sul solitamente assai ammira-
un frammento del suo tesoro, mente il proprio centro. svolgersi della trama princi- sola riuscita di una femmina, to Tomaso Moro, primo Cancel-
Oggi che, se non fosse mor- pale, che comincia nel 1527 e oltretutto dal fisico poco ammi- liere laico dopo Wolsey e gran-
Oggetti, concetti, luoghi, to a Cracovia nel 2006, compi- si interrompe nel 1535, e il cui revole. L’affermazione del so- de delusione di Enrico. La cultu-
rebbe cento anni, il suo cerchio asse portante sono i tentativi vrano comportò la sua lenta ra umanistica del Moro sareb-
eventi, personaggi: si chiude con un ordine persino di re Enrico onde liberarsi p Hilary Mantel emancipazione da dignitari be soltanto una vanità per pro-
l’ansia di recuperare più necessario e fatale di quello della moglie Caterina d’Ara- p
p
WOLF HALL
trad. di Giuseppina Oneto
troppo ingombranti, a comin- cacciarsi la stima di sapienti eu-
composto per magia nei suoi gona che non riesce a dargli ciare dall’onnipotente Lord ropei; la sua feroce persecuzio-
il passato, con lucidità, carmi, nei suoi versi e nelle mil- un erede maschio. p Fazi, pp.782, € 22 Cancelliere Cardinal Wolsey, ne degli eretici, una perversio-
ironia, pietà, nostalgia le storie della sua biografia. Il Questi pazienti e ostinati fautore del divorzio regale ma ne personale (e non ahimè la
1˚ luglio, il giorno dopo il cente- tentativi cessano quando, do- troppo legato ai propri interes- prassi comune a entrambi gli
da qualsiasi parte lo si prenda nario della nascita di Milosz, la po il rifiuto definitivo ottenu- frattempo aveva assai benefica- si (diversamente da Shakespea- schieramenti); la sua stessa
rivela disegni inattesi e trovate Polonia celebrerà l'assunzione to dal Papa (il quale poco po- to, Anna Bolena (dura, avida e re nella sua meravigliosa com- scelta di andare al patibolo piut-
brillanti. del proprio turno di presidenza teva permettersi di alienarsi allumeuse secondo la Mantel, a media su questo re, la Mantel tosto che giurare fedeltà al re
Il divertimento dell’autore è europea con un festival lettera- l’imperatore Carlo V, nipote differenza di sua sorella Mary, però non lo accusa di aver bri- scismatico e dispotico, una sor-
contagioso. E così pure la cer- rio dedicato a un titolo del No- di Caterina), Enrico rompe i assai generosa di sé). gato allo scopo di dare in mo- ta di esibizionismo aggravato
tezza che si sta facendo tremen- bel, La mia Europa: scritto, così rapporti con Roma, si autono- Il processo fu lungo e tor- glie a Enrico una principessa dal rischio di fornire un esem-
damente sul serio: la smania di nell’Abbecedario, come «un ma- mina capo della Chiesa Angli- tuoso. In origine non si può del francese in funzione antispa- pio a eventuali imitatori.
custodire e proteggere, con la nuale per il pubblico occidenta- cana, dichiara nullo il proprio tutto escludere che gli scrupoli gnola). Nelle Isole Britanniche i cat-
cura innamorata di chi ne ha le troppo incline a fare di tutto matrimonio e impalma una del sovrano fossero sinceri, Ca- La serie di flashes ha spesso tolici romani continuano a non
colto il singolare valore, ogni l’Est un fascio». giovane cortigiana che nel terina era la vedova di suo fra- un’intensità visionaria, ma sul- godere di buona stampa.

Festival Italia
dano le «edizioni di Baudo»,
non chi ha vinto. La logica del-
lo spettacolo ha come soffoca-
to la competizione squisita-
mente canora delle origini, co-
GIOVANNI DE LUNA trattare le canzoni scrivendo- sì che, tornando al «rispecchia-
ne, leggere come documenti so- mento», a ripensarci, appaio-
lo i testi e le parole, amputando- no particolarmente significati-
p Segue da pagina I
le della loro parte musicale e ri-
schiando di naufragare in vere
vi alcuni degli episodi che si so-
no svolti in quello stesso tea-
le. E' solo in tempi relativa- e proprie trappole (quando si tro Ariston, ma che non c'en-
mente recenti che gli storici parla dello spirito patriottico di travano niente con le canzoni.
hanno scoperto di avere non Verdi, si citano i versi dei suoi li- Penso all'apparizione sul
solo occhi per vedere, ma an- brettisti o le armonie delle sue palco di una delegazione degli
che orecchie per sentire. opere? Possono delle parole «ri- operai dell'Ansaldo, «ospitati»
Ne è nato un importante fi- voluzionarie» accompagnare da Pippo Baudo e costretti (ne-
lone di ricerca che ha avuto in delle musiche assolutamente gli anni Novanta) a raccattare
Marco Peroni (Il nostro concer- «tradizionali»?). I due diversi briciole di protagonismo me-
to, Bruno Mondadori, 2004) e percorsi disciplinari di Facci diatico, quasi a sancire la scon-
Marco Gervasoni (Le armi di (etnomusicologa) e Soddu (sto- fitta storica delle loro lotte; o
Orfeo, La Nuova Italia, 2002) rico della contemporaneità) in al buffo tentativo di suicidio in
due giovanissimi pionieri e questo caso si incrociano in mo- diretta, con lo stesso Baudo
che è poi stato egregiamente do efficace, fugando ogni ri- che intervenne per salvare un
coltivato da studiosi affermati schio interpretativo. disoccupato che voleva buttar-
come Stefano Pivato (La sto- Dal libro si avverte, infine, si da un palco: una protesta so-
ria leggera. L'uso pubblico della la sensazione che proprio nel litaria che anticipava in modo
storia nella canzone italiana, Il «quindicennio berlusconia- grottesco i gesti disperati che
Mulino, 2002). no», a Sanremo, le canzoni ab- hanno affollato le cronache re-
Tutti hanno dovuto con- biano progressivamente smar- centi e che rimbalzano dai luo-
frontarsi con un problema: rito la loro centralità. Si ricor- ghi dell'emarginazione.
IV Scrittori italiani
FABIO GEDA TRA I GIOVANI DEL FERRANTE APORTI coccodrilli. L'occasione è quella di una visita al Ferrante Aporti (come Primo Levi avvisava) che anche Stangl, «il
Nel carcere minorile di Torino - la cosiddetta Montagnola - e l'incontro con due
maestri (marito e moglie) che lavorano con i giovani detenuti.
diligentissimo carnefice di Treblinka», poteva sostenere di
fare il suo lavoro meglio che poteva. Dall’altro lato la bellezza
= Un'occasione che diventa narrazione. Tale è l'ultimo Da qui l'idea di dare voce al lavoro oscuro ma prezioso che che muove i principi di una «didattica breve» e senza certezze,
librino di Fabio Geda, La bellezza nonostante, appena quei due maestri svolgono. la sola che in un reclusorio sia possibile praticare.
pubblicato da Transeuropa (pp. 88, € 10) in una collana che La voce è quella di lui, che parla di sé, si racconta e racconta le Un elogio persino commovente che recita: «Un maestro, in
«si propone di mostrare il laboratorio segreto dei Big della storie di tanti ragazzi passati al fuoco di una reclusione carcere, deve credere comunque nella bellezza, nella bellezza
narrativa italiana, presentando materiali che si discostano ingrata: un concorso magistrale vinto per caso, una nonostante tutto. E deve cercarla anche lì, anche tra quelle
dalla produzione con cui l'Autore è conosciuto». Eccesso di destinazione imprevista, un innamoramento duraturo, una mura». A trovarla aiutano voci fuori scena e fotografie povere.
maiuscole a parte, nel caso di Geda forse non è proprio così, passione che non ha pretese di redimere, ma semplicemente - E anche un audio documentario (di Matteo Bellizzi) semplice
perché il tema di cui si parla non si discosta affatto dagli nessun delirio di onnipotenza - di cogliere al volo le possibilità da scaricare. Non un'aggiunta, ma una parte integrante di un
interessi che l'autore ha sempre mostrato, sia nei suoi che si danno. La storia sta racchiusa tra due poli: da un lato il testo piccolo, che nasce all'insegna della «relazione debole» e
romanzi, sia nel suo più schietto successo ottenuto l'anno lavoro fatto bene («Amo il lavoratore coscienzioso perché della «provvisorietà».
Fabio Geda scorso con la testimonianza-racconto Nel mare ci sono i migliora la vita di tutti»), a cui bisognerebbe tuttavia opporre Giovanni Tesio

LORENZO
MONDO Barbero Alla ricerca del tesoro rubato,
PAROLE IN CORSO Alessandro Barbero è
GIAN LUIGI BECCARIA uno storico che sa raccontare tra ambizioni e intrighi del Consiglio dei Dieci
e farsi leggere anche nell’eser-
cizio più sorvegliato di quella

Gli analfabeti
ci seppelliranno
che resta la sua prima profes-
sione. Dico la prima perché
poi, a ridosso, ha scoperto l’ar-
te del romanziere, utilizzando
magari i residui fantastici non
Non sfugge nulla
alla Serenissima
assorbiti dal suo lavoro di stu-
dioso. Così, l’anno scorso ha
pubblicato da Laterza Lepan-
Il «grido di dolore» dell’Italia unita, to, la battaglia dei tre imperi e
ora se ne esce con un roman-
da Pasquale Villari al glottologo Ascoli zo, Gli occhi di Venezia, che
tratta vicende di poco succes- L’immagine di stretta a misurarsi con le insidie
sive al grande scontro. copertina del e le seduzioni di una città che af-

E
ra appena stata fatta e nelle esigenze schifiltose del deli- Barbero si concede, all’ini- catalogo fianca allo sfarzo dei nobili il
l'Italia. Vale la pena di ri- cato e instabile e irrequieto senti- zio, un cenno di riguardo nei Electa «La brulichìo di una plebe miserabi-
sentire un celebre passo mento della forma, s'ha [...]la ra- confronti di Manzoni, caposti- pittura della le. A reggere le fila del destino,
di quegli anni, la relazione di Pa- gione adeguata ed intiera del per- pite del più nobile romanzo Serenissima». anche nelle occasionali sortite
squale Villari, Di chi è la colpa? ché l'Italia ancora non abbia una storico italiano, con una scena Venezia è provvidenziali, è l’ambizione e
O sia la pace e la guerra, 1866: prosa o una sintassi o una lingua d’osteria che rappresenta l’in- punto di avvio l’intrigo dei potenti, rappresen-
«V'è nel seno della nazione stes- ferma e sicura». Lucidamente se- nesco vero e proprio della sua e ritorno del tati a Venezia dall’inesorabile
sa un nemico più potente dell’Au- gnala il «doppio inciampo» che ha trama: «Porca Venezia, sì!» ri- romanzo Consiglio dei Dieci.
stria, ed è la nostra colossale ostacolato o rallentato l'unificazio- peté Matteo. «E non so chi mi storico Non insisto sulle peripezie
ignoranza, sono le moltitudini ne linguistica: «la scarsa densità può dir di no! Non è mica vita di Alessandro mozzafiato che Michele deve af-
analfabete, i burocrati macchi- della cultura e l'eccessiva preoccu- questa qui che ci fanno fare». Barbero frontare per ricongiungersi in-
na, i professori ignoranti, i politi- pazione della forma». «Ve lo posso dire io di no, ga- che bordeggia contaminato a Bianca. Accenno
ci bambini, i diplomatici impossi- Nel nostro paese c'era per l'ap- tra isole soltanto, come tratto particolar-
bili, i generali incapaci, l'operaio punto una troppo grande distan- «Gli occhi di Venezia»: e porti del mente significativo che cattura
inesperto, l'agricoltore patriar- za tra il raffinato formalismo dei Mediterraneo l'interesse di Barbero, ai rappor-
cale, e la rettorica che ci rode le piani alti e il particolarismo dia- peripezie mozzafiato, ti che Bianca intrattiene con un
ossa. Non è il quadrilatero di lettale dei piani bassi: un ricco e una documentazione mondo femminile di varia estra-
Mantova e Verona che ha potuto bellissimo italiano d'élite opposto zione, dal quale viene in parte cir-
arrestare il nostro cammino, ma ai dialetti. Pochi arcadi da un la- scrupolosa, il fresco cuita ma che le concede infine so-
è il quadrilatero di 17 milioni di to e milioni di analfabeti dall’al- piacere di raccontare lidarietà e soccorso (anche qui
analfabeti e 5 milioni di arcadi». tro, squilibrio culturale che sem- sembra di avvertire come labile
Di lì a non molti anni un illu- brava insormontabile per rag- lantuomo» disse l’oste, avvici- barca di soppiatto come remato- spunto, nel riscatto ultimo di Lu-
stre glottologo, Graziadio Isaia giunge l'effettiva unità linguistica nandosi pesantemente alla ta- re su una galera, separandosi da cia, la presenza di Manzoni).
Ascoli, torna sul tema nel famo- di livello medio. volata. «Qui da me di questi di- Bianca, la sua giovane sposa. Il Importa piuttosto rilevare la
so Proemio (1873) all'Archivio A 150 anni dall'Unità, l'abbia- scorsi non se ne fanno». E sarà pericolo non è rappresentato competenza dell’autore, frutto
glottologico italiano. Mette in ri- mo raggiunta? Certamente, per- il figlio Michele, per interposta dai Turchi, che ora si trovano in di una scrupolosa documentazio-
lievo il fatto che nessun paese ha ché la quasi totalità degli italiani persona, a essere perseguito pace con Venezia. Sono le cupi- ne, nella resa ambientale che si
avuto sin dalle Origini, e ancora parla oggi italiano. Ma il proble- dagli sbirri dell’occhiuta Sere- digie che non conoscono confini riferisce a Venezia e al cosmopo-
in seguito, scrittori eccelsi come i ma torna ad essere, oggi come al- nissima e messo al bando, co- di religioni ed etnie, alimentate litismo del Mediterraneo. Barbe-
nostri; abbiamo avuto i più gran- lora, non l'«apprendistato» della me accadde al manzoniano nel romanzo da un tesoro ruba- ro mostra inoltre di conoscere
di «maestri» - dice -, ma «la greg- parola, ma l'educazione delle men- Renzo. Ma le analogie si ferma- to e sepolto in un’isola. E’ la alla perfezione la struttura delle
gia dei veri discepoli è sempre ti, e la «scarsa densità culturale» no qui, non foss’altro perché guerra di corsa che non conosce imbarcazioni, l’arte della naviga-
mancata»; quei grandi formano del nostro paese, come Ascoli scri- Gli occhi di Venezia respira so- bandiere e si avvale della più zione e la vita di bordo, con l’im-
come «dei punti luminosi, che veva. Ora l'italiano è, dopo 150 prattutto un’aria di mare, bor- p Alessandro Barbero crudele impunità. In questi capi- piego inumano di galeotti e
brillano isolati e spesso fuori di anni, la lingua di tutti. Un tra- deggia tra isole e porti del Me- p GLI OCCHI DI VENEZIA toli mossi e incalzanti viene mes- schiavi costretti al remo dalla fa-
riga», «duci» senza «legioni fra guardo. Ma di questo italiano non diterraneo, fino a toccare la fa- p Mondadori, pp. 427, € 20,00 sa alla prova la buona fede e la me o dalla prigionia. Senza che
la propria gente», «duci italia- siamo tutti padroni e signori. Lo volosa capitale del Gran Tur- p Alessandro Barbero è nato a To- tenacia di Michele, la sua strug- questo comporti uggia o rallen-
rino nel 1959. E’ professore di
ni» che «hanno cresciuto e guida- teniamo spesso a mezzo servizio, co. E guarda semmai al roman- Storia medievale all’Università
gente nostalgia della casa. tamento di attenzione. In una
to, non legioni paesane, ma legio- troppi non sanno ancora avvan- zo avventuroso, compreso il di Vercelli. Ha esordito nella nar- Ad essi si alternano quelli lingua che, senza troppe pretese
ni straniere»; «nella scarsità del taggiarsene a tempo pieno, lo ca- feuilleton d’autore, rivisitando- ratriva con il romanzo «Bella vi- più statici in cui vengono rac- espressive, si abbandona, vele al
moto complessivo delle menti, piscono a metà. Di qui i problemi ne le topiche situazioni. ta e guerre altrui di Mr. Pyle gen- contati i casi non meno afflig- vento, al fresco piacere di rac-
che è a un tempo effetto e causa non solo del comunicare, ma del Michele dunque, in seguito tiluomo», Mondadori, vincendo genti di Bianca, la lunga attesa, contare una storia dei tempi an-
del sapere concentrato nei pochi, poter essere manipolati. a una spiata per le imprudenti il Premio Strega 1996. la disperazione, la privazione dati in cui possiamo per qualche
dichiarazioni del padre, si im- estrema. E’ una donna sola co- parte riconoscerci.

BRUNO ro, «il libro di creature fantasti-


QUARANTA Pederiali Un fantastico mélo ’900 che più bello del mondo», inesti-
Nella Milano delle mabile il valore, che forgerà un
Stelline e dei Martinitt; della per una misteriosa orfana prostituta misterico cenacolo: il professo-
borghesia col cuore in mano, re ebreo già direttore della bi-
non dimenticando, la mano, di blioteca di Salonicco, il paleo-
accarezzare il portafogli, ma
decorosamente; delle fanciul-
le in fiore istruite a onorare la
«giusta modestia»...Giuseppe
Nella Milano grafo e studioso optimus di arte
medievale Accorsi, il suo colle-
ga tedesco Joachim Willelms,
colonnello della Wehrmacht.
Pederiali, pregiato artigiano
della letteratura (si riapra
L’osteria della fola), restaura Il
Ponte delle Stelline, ovvero
di Tessa p
p
Giuseppe Pederiali
IL PONTE DELLE SIRENETTE
E’ copioso il gomitolo di Giu-
seppe Pederiali: umiliazioni, of-
fese, tradimenti, passioni, culle
(Sirena Colombo avrà una se-
quando le città avevano
un’anima, quando la fu capita-
le morale si specchiava nei na-
vigli, non ancora coperchiati.
brilla una Sirena p
p
Garzanti
pp. 379, € 16,60 Giuseppe Pederiali
conda figlia, che, dopo la gavet-
ta al Cab 64 cantando Tessa, ap-
proderà al Piccolo), delitti, car-
ta stampata, da Abc al glorioso
C’era una volta. Un secolo Giorgio Strehler, da Cochi e Re- di legno lucido, lampade a fio- Colombo, l’anima persa «auscul- di regina della suprema Maison Giorno, supreme nebbie...
che ha qui il respiro del giallo, nato a Felice Andreasi, a Fusco, re, e il manetta, occhi da sci- tata» da Giuseppe Pederiali sta- ambrosiana, in via San Pietro al- In omaggio alla circolarità
della commedia, del melò, del il vate dell’Italia che tollerava ghéra, che annuncia le fermate gione dopo stagione. Abbando- l’Orto, titolare di una pensione di Milano, una Milano che via
feuilleton, della flânerie. Giu- aspirando il profumo Coty... in milanese». Estremi refoli del- nata verso i sei anni sul Ponte che le bombe frantumeranno. via, ahinoi, somigliasempre me-
seppe Pederiali chiama a rac- Con un’eccezione, l’avvoca- la città che pulsa nel canzonie- delle Sirenette, accolta nel più Un desiderio-ossessione ar- no a Milano, la storia finisce do-
colta, per erigere il Ponte, figu- to di cause perse e poeta di ra- re L'è el dì di Mort, alegher! co- grande orfanotrofio della Lom- de in Sirena: ritrovare la figlia v’è cominciata, sul Ponte delle
re d’invenzione e figure reali, ra caratura che è Delio Tessa. me nelle prose, da Color Manzo- bardia, adottata da una famiglia sottrattagli, valutata cento lire Sirenette, nel frattempo scom-
una serie di straordinarie par- Un fantasma concreto. Un’or- ni alle pagine «ticinesi». contadina, resa gravida da un d’oro. Delio Tessa non esiterà a posto e traslato al Parco Sem-
tecipazioni che non si stacca- ma sicura. Dagli anni Trenta Tessa, che dichiarava «non villano, accantonata nel manico- soccorrerla, in vita e dopo, pione. A sorgere è un altro «dì
no però da terra, appaiono, agli anni Sessanta, financo ai ho mai fatto niente nella vita, ho mio di Mombello, salvata quan- quando nel cimitero di Musoc- di Mort». Ricordando quando
ma, ecco, non agiscono, da Ga- primi anni Ottanta, quando i sempre guardato gli altri a muo- do sta per subire la lobotomia, co, aspettando di essere accolto eravamo «gioven», quando era-
ber a Lauzi, da Paolo Grassi a tram ancora «avevano panche versi», posa gli occhi su Sirena prostituta prima di strada quin- nel Famedio, accudirà un teso- vamo «beij»...
Tuttolibri
SABATO 5 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA V

VIOLA DI GRADO, UN ESORDIO IN «NERO» prima con la famiglia - intravede una luce di passione per il pp. 189, € 16), esordio della ventitreenne catanese Viola
Nella palude acrilico/lana giovane cinese Wen, il cui strano fratello deturpa vestiti
che Camelia indossa dopo averli recuperati dalla
Di Grado, si colloca in uno spazio di generosa ambiguità,
su un terreno più prossimo agli esordi di Isabella
= Camelia Mega ha vent’anni e vive con la madre a spazzatura. Le lingue e le culture di questi solitari turisti Santacroce che non alla Nothomb o addirittura alla Elena
Leeds, un luogo in cui l’inverno sembra l'unica stagione della vita si incrociano, ma Camelia non riesce a spiegarsi Ferrante citate in copertina. Il percorso della protagonista
possibile. Una cupa ossessione - la morte del padre la ritrosia affettiva di Wen nei suoi disponibili confronti. nella sua discesa agli inferi con parentesi di gloria
Stefano e della sua amante in un incidente d’auto - grava Sarà Jimmy, il fratello strambo, a possederla furiosamente effimera, è delirante, amaro, compresso in una gestione
sullo stallo di non-speranza che è diventata la vita delle in un ambiguo gioco al massacro, rivelandole al autistica dei sentimenti, nell’annullarsi di ogni contatto
due donne. Esiliate dal mondo, prigioniere di un trauma contempo il tragico segreto che attanaglia la mente di umano «normale». In questa Leeds ostile, caratterizzata
senza sbocchi risolutivi, si annullano a vicenda in un gioco Wen. Un ritorno alle origini, senza più speranza, chiude la da un inamovibile egocentrismo meteorologico, la storia
di sguardi e silenzi assoluti. Camelia traduce manuali di possibile primavera di Camelia nella palude di Leeds. nera di Camelia e di sua madre attraversa con una
istruzione per lavatrici, la madre fotografa ossessivamente Cupo, impietoso, claustrofobico, ma a tratti anche convinzione esaltata - forse un po’ enfatica - le tappe di un
buchi di ogni genere. In questo dilaniarsi verso una genuinamente poetico nella sua volontà di recupero percorso a senso unico verso un’impossibile resurrezione.
prevedibile follia, la ragazza - emigrata da Torino anni memoriale e affettivo, Settanta acrilico trenta lana (e/o, Sergio Pent Viola Di Grado

contare avventure tanto più


ardite quanto più improbabili,
quale è quella di competenza
del romanzo d'appendice? Do-
Bloc notes
ve non stupisce e si fa accetta- ANNIVERSARIO
bile che una cantante forse ine-
sistente (è solo la sua ombra?)
Per Cendras
diventi una stella del San Car- = Autore di «La mano
lo di Napoli; che a scoprirla sia mozza», tra le maggiori
un prete che al Vangelo alter- testimonianze narrative sulla
na la lettura di Voltaire, che di Grande Guerra, Blais Cendrars
Stilla (è il nome della cantan- scompariva mezzo secolo fa.
te) si innamori un dracula timi- Di origine svizzera,
do (ha repulsione per il san- naturalizzato francese,
gue), avvolto in un mantello ne- prossimo a entrare nella
ro, che, seguito da un uomo «Pléiade», Cendrars sarà
basso che trascina sulle spalle ricordato a Venezia, in un
Giovanni Mariotti. A destra, ill. di una cassa (simile a una bara), convegno internazionale
Gianluigi Toccafondo, copertina segue la cantante per tutti i te- organizzato dall’Istituto
del catalogo per la mostra atri d'Europa: e lì i due, nasco- Svizzero (17 febbraio, Campo S.
«Diversamente vivi» (l’anno sti in una loggia buia, incom- Agnese-Dorsoduro).
scorso al Museo del cinema bente sul palcoscenico, traffi-
di Torino), edito dal Castoro cano misteriosamente appale- FUMETTO
sandosi di tanto in tanto con
l'accendersi improvviso di
L’Oscar a Fior
scintille di luce. = Manuele Fior con
Mariotti Una rappresentazione straordinaria Che cosa stanno facendo? Cinquemila chilometri al
L'uomo basso (che poi scopri- secondo ha vinto il primo
dell’800, disegnata con coraggio e humour remo è un grande inventore) premio (una sorta di 0scar) al
nasconde nella cassa-bara festival del fumetto di
ignoti strumenti con i quali si

Chel bel vampiro


Angouleme, conclusosi la
ingegna a riprodurre l'immagi- scorsa settimana. Il libro di Fior
ne e la voce di Stilla e appronta- è pubblicato dalle Edizioni
re un Simulacro che l'uomo al- Coconino Press-Fandango (pp.
to e nero porterà con sé nel lon- 144, € 17).
tano castello (si innalza sini-

è il Progresso
stro tra le vette dei Carpazi), UN FILM
dove potrà godersi e ascoltare
p
p
Giovanni Mariotti
I DRACULI TIMIDI per l'eternità il volto e il canto
Per Rodari
p et al. /Edizioni
p pp. 229, € 16
del suo amore impossibile. = Sarà presentato domani a
Né manca Parigi e le luci Milano, Spazio Oberdan, h. 15,
dei suoi Grand Café e il gla- il film documentario «Un sasso
ANGELO re ogni timore e consentire le sue tranquille abitudini. documento di parole all'imma- mour dei suoi Lumi, Berlino e nello stagno. Storia e storie di
GUGLIELMI
l'adesione alla lettura. Mi resi Ché è questa, la storia che gine fotografica; dall’ingenuità la profezia della sua potenza, Gianni Rodari», di Felice Cappa,
De I dracula timidi di conto che il ricorso al romanzo Mariotti ci racconta e lo stupo- dei sentimenti alla scoperta la guerra infinita tra Cristiani- realizzato attingendo
Giovanni Mariotti mi ha sor- di appendice, cui nessuno chie- re degli uomini che ne sono sta- della ragione e poi la sua (pur tà e Islamismo, i complotti e i nell’archivio Rai.
preso, fin dalle prime pagine, de la veridicità dei fatti raccon- ti attori trapassando dai pae- se fertile) dissoluzione; dall'im- tradimenti, le vacanze ai Ca-
il linguaggio, di cui stupiva la tati (tendenzialmente improba- saggi riarsi e domestici dei lo- magine fissa all'inquadratura raibi, la vecchiaia e perfino le QUARANT’ANNI
limpidezza e più ancora la bili e sempre fuori delle righe), cinematografica (in attesa del- badanti.
flessibilità, il suo scorrere era il pretesto necessario per la televisione); dai principi e re Dunque una rappresenta-
L’altro Foglio
«I draculi timidi»:
senza impedimenti, come se raccontare una storia vera ma
una testimonianza
ai repubblicani regicidi e oggi i zione straordinaria di un seco- = Compie quarant’anni «Il
l'autore non patisse lo sforzo stupefacente, uno sviluppo di loro (tristi) simulacri; dal duel- lo (l'800) che ha costituito una Foglio», «mensile di alcuni
di pronunciarlo. Temevo in- eventi autentici e inimmagina- veritiera del nostro lo allo scontro di popoli; dal svolta storica (completata in cristiani torinesi». Per info:
vece di dover leggere un ro- bili quali quelli che scandirono raggio invisibile all'arma più quello successivo), disegnata www.ilfoglio.info; per riceverlo:
manzo horror, come promet- l'evoluzione del diciannovesi- tempo, mascherata potente; dall'esemplare unico con coraggio e humour; una abbonamentifoglio@gmail.
teva il titolo e non bastava mo secolo con ricadute nel ven- da romanzo d’appendice alla riproduzione tecnica; da scrittura colta pur se apparen- com. Tra i fondatori, nel
l'aggettivo timidi a rassicu- tesimo (appena alle nostre Marx a Freud a Benjamin. temente elementare; una strut- febbraio 1971, Enrico Peyretti,
rarmi. Né mi tranquillizzava spalle), in cui tutto è accaduto, ro padri alle prospettive rotte Come poteva Mariotti rac- tura spedita pur nelle difficoltà direttore fino al 2001(quando
il sottotitolo «romanzo d'ap- novità (inattese e sorprenden- e ingombre delle nuove visioni; contare queste inimmaginabili degli incastri; uno svolgimento gli succedette Antonello
pendice», genere che, pur ti) si sono concentrate senza in- dal privato individuale alla con- vicende di più di cento anni, che nelle sorprese improbabili Ronca), e Aldo Bodrato. Tra i
con qualche rimorso, non ave- tervalli, trasformando la faccia fusione delle partecipazioni di più note con il nome Il Progres- del romanzo d'appendice na- sostenitori Norberto Bobbio.
vo mai frequentato. Poche pa- del mondo che per quasi due massa; dai mestieri delle mani so, se non appoggiandosi su sconde la testimonianza veri- Esordì quando sotto la Mole era
gine sono bastate a fare cade- millenni aveva vissuto secondo alle catene di montaggio; dal una trama, autorizzata a rac- tiera del nostro tempo. vescovo padre Pellegrino.

BRUNO guaggio non verbale, diremmo og-


GAMBAROTTA Malvaldi «Odore di chiuso»: gi, e la dote sarà preziosa per aiu-
Fra i personaggi storici tare il delegato Artistico a sbro-
chiamati dai casi della vita a im- nel castello indaga Pellegrino Artusi gliare una matassa che ci guarde-
provvisarsi detective mancava remo bene dallo svelare. Diciamo
finora Pellegrino Artusi e Mar- solo che, mentre nelle parodie del
co Malvaldi ha provveduto ad
arruolarlo nel suo Odore di chiu-
so. E ha fatto bene, per due buo-
ne ragioni. La prima: nonostan-
Sherlock Holmes giallo l'assassino è il maggiordo-
mo, qui è la vittima.
Si parla molto di cibo in questa
storia, e non potrebbe essere altri-
te l'alluvione di libri di ricette
(700 novità nel 2010 in Italia), il
vecchio Artusi (La scienza in cu-
cina e l'arte di mangiar bene è del
in Maremma p
p
Marco Malvaldi
ODORE DI CHIUSO
menti ma nondimeno, per i pranzi
del sabato e della domenica, quan-
do già i commensali stanno per se-
dersi a tavola per gustare i capola-
1891), è ancora il più affidabile.
La seconda: il romanzo eredita
l'arguzia sorniona, la bonarietà,
il disincanto, lo scintillio dell'in-
è il re dei cuochi p
p
Sellerio
pp. 198, € 13 Marco Malvaldi
vori di una cuoca tanto brava
quanto scostante, succede qual-
che imprevisto che li costringe a
digiunare. A parziale compenso
telligenza del suo protagonista. prima soluzione dell'enigma che Romualdo Bonaiuti, i componenti stro esperto di cucina e già queste le per il lettore ma Marco Malval- l'autore ci regala una ricetta che
Odore di chiuso si presenta si rivelerà fallace; la riunione di della sua famiglia in un ventaglio prime pagine, con il loro anda- di ha dovuto farglielo leggere in in- non si trova nell'Artusi ma che ci
come un giallo rispettoso di tutti tutti gli abitanti nel salone per il di- di tre generazioni, la dama di com- mento da opera buffa, danno il la glese poiché a quella data il padre starebbe benissimo, il polpettone
i canoni della tradizione classi- svelamento del o della colpevole, pagnia della vecchia baronessa alla narrazione. di Sherlock Holmes non era stato zingaro a base di tonno.
ca; unità di tempo, un week end al termine di un serrato duello Speranza costretta alla sedia a ro- Artusi, nato a Forlimpopoli ancora tradotto in italiano. Lasciamo per ultimo quello
dal venerdì sera del 16 giugno verbale. telle, la numerosa servitù e due nel 1820, ha 75 anni ben portati, è «Una delle doti principali di che per noi è il pregio maggiore, la
1895 al lunedì mattina del 19; uni- Il castello si trova in Marem- ospiti, il signor Ciceri, fotografo e ancora signorino, inalbera un pa- Pellegrino Artusi era la capacità complicità con il lettore. Però,
tà di luogo, il castello del barone ma, dalle parti di Bolgheri e per- il nostro Pellegrino Artusi. Nessu- io di baffoni bianchi, folti e spio- di leggere il volto e il comporta- quando l'autore afferma che «una
di Roccapendente, con il corolla- ciò non può mancare un accenno no sa perché il barone li abbia invi- venti, come quelli di Umberto I, mento dell'umano; un talento na- delle maledizioni più comuni per
rio che fra i suoi abitanti deve a Giosuè Carducci, scritturato tati. Ai famigliari non resta che fa- ha in mano una cesta con due gat- turale, che aveva affinato nei lun- gli uomini potenti è quella di ave-
per forza celarsi il colpevole; il dall'autore per un delizioso cam- re congetture mentre attendono toni obesi e un romanzo di Arthur ghi anni passati a vendere sete a re un figlio scemo», è chiaro che si
delitto nella camera chiusa; una meo. Vi abitano, oltre al barone l'arrivo della carrozza con il no- Conan Doyle. E' un preciso segna- mezza Toscana». Conoscere il lin- riferisce al passato. O no?
VI Personaggi e storie
RACCONTI PER BIBLIOFILI 126, € 9). Di lui, sempre per Tea, avevamo già letto biblioteche sia una lettura godibilissima, che declina in
Mai fare fotocopie in biblioteca L’ultimo libro, giallo maliziosamente bibliofilo che forse
peccava di qualche vaghezza, soprattutto nel finale. Anche
altrettante forme compositive i rovelli e le ossessioni dei
bibliofili: dalla biblioteca che si accumula per forza propria
= «Ogni epoca ha l’inferno più adatto. Il nostro è una per questa raccolta di novelle, peraltro cucite insieme da fino a invadere la casa a quella «notturna» dove, fra l’orario
biblioteca», dice un burocratico e civilissimo Caronte al un filo narrativo comune e piuttosto resistente, si potrebbe di chiusura e riapertura, volumi misteriosi e bibliotecari
nuovo venuto nei regni sotterranei. Dovendo preservare i fare la stessa osservazione. Zivkovic è abilissimo (e misteriosissimi rovesciano metafisicamente nel suo doppio
diritti umani, la condanna eterna non consiste più in sornione) nel costruire intorno al tema del libro il mondo reale. Il racconto più felice è forse quellO dedicato
fiamme, forconi e altre amene diavolerie, ma nell’obbligo affascinanti macchine simboliche, meno felice quando si alla Biblioteca minima: la tenace convinzione dello scrittore
di leggere, ciascuno chiuso nella propria cella, per tratta di chiuderne narrativamente il senso o le ambiguità. che i libri esistano prima ancora di essere scritti, e sia solo
l’eternità. Con l’avvertenza che può anche essere Le sue trame, che rievocano atmosfere borgesiane e non questione di attendere che si manifestino, trova qui il suo
piacevole. La trovata non è male: fa parte del racconto La solo (di sicuro non mancano nel Pantheon dell’autore i emblema in un volumetto impossibile da fotocopiare: ogni
Biblioteca infernale, che insieme ad altri cinque, tutti precursori del genere, da Charles Nodier a Anatole France), volta che lo si apre schiude dalle pagine un nuovo, inatteso
dedicati al tema dei libri e della lettura, compone Sei restano fatalmente un po’ sospese, le immagini e i simboli romanzo. A scanso di equivoci, non si tratta del Kindle.
biblioteche, dello scrittore serbo Zoran Zivkovic (Tea, pp. conservano un che di arbitrario. Ciò non toglie che Sei Mario Baudino

GIORGIO
Scienza e fantasia Una logica BOATTI

Sull'incontro, nel no-


rilettura delle «Lezioni americane» stro Paese, tra una precisa
generazione e i libri illustrati
FEDERICO e le dispense a colori poco si è
PEIRETTI

Nell’estate del 1985


Calvino stava preparando
una serie di lezioni che avreb-
La matematica detto. Forse il fatto che prota-
gonista di questo incontro sia
stata la generazione di Caro-
sello ha sovrapposto ricordi e

è poesia
be dovuto tenere all'Univer- sfumato connotazioni. A rin-
sità di Harvard. Sei lezioni frescare opportunamente la
per mettere in evidenza «al- memoria provvede il docu-
cuni valori della letteratura - mentatissimo libro che due
scriveva Calvino - che mi esperti di storia e di archivi-
stanno particolarmente a
cuore, cercando di situarle
nella prospettiva del nuovo
millennio». Scelse per que-
sto sei parole, ognuna delle
grazie a Calvino stica editoriale, Carlo Carotti
e Giacinto Andriani, hanno
dedicato, nella bella collana
di «Storia dell'editoria» di
Franco Angeli, a «La Fabbri
quali, secondo lui, evidenzia- Italo Calvino dei Fratelli Fabbri».
va un carattere essenziale in una foto di In concreto il volume elen-
della letteratura: leggerezza, Monge. ca il puntiglioso e vastissimo
rapidità, esattezza, visibilità, «Le sue catalogo della produzione del-
molteplicità e coerenza. Sta- Lezioni la Fabbri sino a quando, nel
va terminando il suo lavoro, americane - 1973, i fratelli Fabbri cedono
quando improvvisamente scrive Gabriele il controllo all'Ifil di Giovanni
morì, il 19 settembre 1985, al- Lolli - sono Agnelli. Una produzione rias-
l’età di 62 anni, e la sesta pa- un racconto sunta in 2700 schede biblio-
rola rimase incompiuta. che trasmette grafiche che tirano le fila di
Le sue Lezioni americane alla
sono la testimonianza di uno matematica
dei più grandi scrittori del tutta Dall’enciclopedia
Novecento sull’essenza del la bellezza e «Conoscere»
il fascino della
lavoro dello scrittore. Calvi-
letteratura». ai «Maestri del colore»:
no vuole dimostrare che ma-
tematica e poesia hanno pra- rivoluzione grafica
ticamente la stessa struttu- e chiarezza divulgativa
ra. «L'atteggiamento scienti-
fico e quello poetico coincido- 93 collane con centinaia di ti-
toli e 89 opere a dispense, tra
Leggerezza, rapidità, suo consiglio di «lasciar vaga- le quali Conoscere e i Maestri
re la fantasia», inventando noi del colore, tradotte in decine
esattezza, visibilità, una nostra personale dimo- di lingue e distribuite in tutto
molteplicità e coerenza: strazione. Forse meno bella di il mondo, dove hanno vendu- Da sinistra, Dino, Giovanni e Rino i tre fratelli Fabbri, in una foto Anni Cinquanta. Q
quella di Euclide, ma solo così to complessivamente centi- esempi delle loro opere a dispense: Conoscere, L’enciclopedia della donna, I maestr
sei parole per definire scopriremo che il procedere naia di milioni di fascicoli.
il mondo dei numeri del ragionamento scientifico Realizzazioni editoriali
segue le stesse regole del rac- che promuovono, al tempo
no - scrive - entrambi sono at- conto e della poesia: «Nessuno stesso - con le grandi opere a
teggiamenti insieme di ricer- ha il coraggio di dire agli stu- dispense dedicate alla pittu-
ca e di progettazione, di sco- denti che la matematica è co- ra, alla scultura, alla musica -
perta e di invenzione». me le fiabe - scrive Lolli - per- la tradizione artistica dell'Ita-
Gabriele Lolli, docente di p Gabriele Lolli ché non sembrerebbe serio, lia e la sua vocazione creativa
Filosofia matematica alla p DISCORSO SULLA MATEMATICA ma se si vuole entrare nel mon- senza disgiungerle, però, dall'
Una rilettura delle «Lezioni
Normale di Pisa, logico eccel- americane» di Italo Calvino do della matematica bisogna accuratezza produttiva rag-
lente, nel suo nuovo libro, Di- p Bollati Boringhieri, pp. 256, € 18 essere consapevoli che ci si de- giunta in quegli anni dall'in-
scorso sulla matematica, par- ve atteggiare come nei con- dustria editoriale del nostro
te dalle Lezioni di Calvino per Paese. Un prestigio che viene
proporre un percorso inver- matici francesi, che persegui- Gabriele Lolli propone allora riconosciuto in ogni Storia e catalogo La casa editrice che portò
so: dalla letteratura alla ma- vano l'obiettivo di una scrittu- continente: emblematica è la
tematica. Questo per dimo- ra che fosse «immaginazione un affascinante scelta, da parte degli editori per la «generazione Carosello», rinnovando
strare che l'analisi di Calvi- scientifica, linguaggio logico e viaggio fra problemi giapponesi dei Maestri del co-

L’Italia a disp
no, sui fondamenti della lette- struttura matematica». E’ ori- lore, una volta constatata
ratura, ben si adatta all'anali- ginale e seducente il lavoro di e teoremi, affrontati l'impossibilità di raggiunge-
si del pensiero matematico. Lolli: «Convivono nella mate- come fiabe o miti re la qualità di stampa offer-
«Le Lezioni sono un racconto matica - scrive - il fascino del- ta dagli italiani, di far impri-
filosofico sulla matematica - l’esattezza scientifica e dell’in- fronti delle fiabe, o dei miti». mere alla Fabbri le riprodu-
osserva Lolli - un racconto finita indeterminatezza del Il libro di Lolli presenta una zioni delle opere d'arte e
che, grazie alla raffinatezza mondo dell’anima». Un bel te- serie straordinaria di spunti e quindi di spedire a Tokyo i fo-

dei fratelli Fa
di Calvino, trasmette alla ma- orema, Lolli ne è convinto, ha riflessioni, alla ricerca della ve- gli su cui viene inserito, in ne-
tematica tutta la bellezza e il lo stesso valore e la stessa at- ra natura della matematica. ro, il testo giapponese.
fascino della letteratura». trazione di una pagina di un Alla fine il matematico dovreb- Nell'introduzione al volu-
E Lolli parte proprio dal- grande scrittore, con una par- be essere portato a chiedersi me - dove compaiono anche
le sei parole scelte da Calvi- te indefinita, aperta verso che cosa stia facendo, di che le dirette testimonianze di
no: «Vogliamo parlare della nuovi mondi, verso nuove di- cosa si occupi e lo stesso do- Giovanni e Rino Fabbri, arte-
matematica - afferma - usan- mostrazioni, solo intuite. vrebbe fare l'insegnante di ma- fici col fratello Dino di un suc-
do le stesse parole che Calvi- Per seguire le sue riflessio- tematica, cercando di capire cesso editoriale che costitui- plici, ben lontani dalla retorica telli Fabbri Editori, nella se-
no ha rivolto alla letteratu- ni sono sufficienti le conoscen- che cosa stia insegnando e an- sce un case history unico nelle che infarciva i testi editi dalla conda metà degli anni Cin-
ra». E questo per convince- ze di uno studente delle supe- che lo studente dovrebbe chie- vicende del boom italiano - si Libreria di Stato e imposti in quanta, si conquista rapida-
re il lettore che la matemati- riori. Ma il modo migliore per dersi che cosa stia studiando. spiega anche perché la gene- tutte le classi del Regno per mente oltre un terzo di tutta la
ca è poesia. Un lettore non affrontare la lettura del libro è Solo se riusciremo a liberare razione di Carosello sia stata completare la fascistizzazione «scolastica» italiana. Ci riesce
prevenuto naturalmente, quello di mettere da parte i no- la nostra fantasia scopriremo la beneficiaria della «rivolu- della scuola e della gioventù proponendo libri di lettura,
che non abbia avuto con la stri ricordi scolastici, per sco- che un teorema di Pitagora o zione del colore» avviata dai italiana. Il Testo unico di lettu- sussidiari e collane di narrati-
matematica soltanto un rap- prire le meraviglie del mondo di Euclide, di Hilbert o di Fabbri. ra imposto a partire dal 1929 va e di divulgazione per bambi-
porto scolastico conflittuale. matematico lungo i percorsi Gödel sono belli quanto una Quando, a partire dalla era assai poco attraente, non ni e ragazzi dove l'ottima cura
A facilitare il compito di Lol- suggeriti da Lolli. Si prenda, poesia di Leopardi o un rac- metà degli Anni Cinquanta, i solo per come veniva scritto redazionale, la stampa a colo-
li c'è sicuramente l'interesse ad esempio, uno dei teoremi conto di Calvino. E per questo baby-boomers italiani appro- ma, anche, per la spartana rea- ri, la sapiente grafica, i disegni
per la scienza e in particola- che ci propone di analizzare, sarebbe necessario partire dano ai banchi di scuola, si lizzazione. Quelli della Libre- di illustratori destinati a diven-
re proprio per la matemati- molto semplice, la dimostra- dalla scuola, con una rivoluzio- trovano tra le mani libri di let- ria di Stato erano libri rigoro- tare notissimi (tra questi il tici-
ca di Calvino, la sua amicizia zione dell’uguaglianza degli ne didattica copernicana, che tura e sussidiari che i loro fra- samente in bianco e nero, tran- nese Libico Maraja) catturano
con Primo Levi e la sua ade- angoli alla base di un triangolo metta al centro lo studente e telli maggiori, e ancora di più ne che per le copertine, e con il- l'attenzione su ogni pagina.
sione, negli Anni Sessanta, isoscele. Dimentichiamo la di- non un programma di formule i loro genitori, non avrebbero lustrazioni stantie, incapaci di Protagonisti in Italia della
quando si trasferì a Parigi, mostrazione meccanica che si e calcoletti, sovente inutili. Ma mai sognato potessero esiste- dialogare con i giovani lettori. «rivoluzione del colore» nei li-
al gruppo dell’Oulipo, fonda- trova sulla maggior parte dei qual è la scuola disposta a libe- re. Si tratta di volumi assai Tutto il contrario delle realiz- bri scolastici sono Giovanni,
to da alcuni scrittori e mate- testi scolastici e seguiamo il rare la fantasia? curati, dai testi piani e sem- zazioni editoriali con cui la Fra- Dino e Rino Fabbri che, sin
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SABATO 5 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA VII

NELL’AMERICA DELLA CACCIA ALLE STREGHE fredda, col maccartismo alle porte, il fenomeno dei giornaletti Hollywood, molti disegnatori e scrittori di quel periodo - che
Fumetti all’indice era già divenuto un eccellente affare: all’epoca, infatti, i comic
book vendevano negli Usa tra gli 80 e i 100 milioni di copie,
qui rendono testimonianza, in illuminanti interviste - non
poterono più lavorare. Si arrivò, addirittura, a far roghi degli
= No, non furono gli ancheggiamenti ammiccanti di Elvis per un giro d’affari stimabile in 72 milioni di dollari d’allora. «albi del crimine»: ma il furore cieco, lo zelo puritano di tanti
«The Pelvis» Presley a proporsi per primi di sovvertire la morale Per nulla stupisce, perciò, scoprire che una commissione sul inquisitori d’accatto chiarì, per paradosso, ancora meglio i
nei ragazzi. No, non fu il Rock around the Clock di Chuck Berry crimine organizzato s’occupasse, oltre che di mafia, d’istruire termini della questione. Quel che si colpiva, facendo mostra
a iniziare a dar fuoco alla miccia della rivolta giovanile. un’indagine «sull’effetto dei fumetti polizieschi e d’accanirsi su dei libretti di vignette, era solo l’anarchia
A quanti ritengono che a creare lo iato generazionale del d’avventura»; e che lo psichiatra Federic Wertham - sulla estetica della quale si facevano vessilliferi. Per natura volatile,
dopoguerra sia stato il rock’n’roll, è dedicato l’aguzzo scorta d’un lungo articolo, «Orrore al nido d’infanzia», al pari delle nuvolette che ne racchiudevano le battute, il
Maledetti fumetti! di David Hajdu (Tunué, pp.454, € 22). apparso nel marzo del ‘48 sull’ebdomadario popolare Collier - fumetto (con rare eccezioni, si veda il reazionario Little
Docente di giornalismo alla Columbia University, l’autore ha dichiarasse: «Abbiamo rilevato che la lettura degli albi a Orphan Annie), arte popolare per intima essenza, fu
ricostruito con accuratezza il clima isterico, furibondo, fumetti è determinante nel caso di ogni singolo bambino strumento di controcultura: quanto bastò ad aizzare i demoni
repressivo condiviso da autorità e varie associazioni di massa delinquente o disturbato da noi studiato». Analogamente a di società ossesse, in costante caccia d’un nemico.
degli States nei confronti dei fumetti. Imperversante la guerra quanto accadde per la cosiddetta caccia alle streghe a Francesco Troiano

marketing mai sperimentato


O Autoritratto Il critico e il poeta, come un Arcimboldo
150 nel mondo librario italiano.
I tre fratelli - assai diversi
come attitudini e vocazioni cul-
turali - lasceranno così, sino al-
fra classici e contemporanei, letteratura, arte e politica

Sono Sanguineti,
la fine, un segno importante ANDREA
CORTELLESSA
nell'editoria italiana. Il primo-
genito, Giovanni, è laureato in All'orlo postremo de-
medicina. Ha l'ossessione del gli Anni Zero sono usciti due
rigore, una solida visione cultu- libri di Edoardo Sanguineti:
rale ed è l'uomo delle vaste puntuali all'ottantesimo com-
Libri d’Italia
l’homo duplex
strategie. E' lui che nel 1954 pleanno del 9 dicembre. All'
propone addirittura al mini- appuntamento, però, mancò
Per il 2011 stro dell'istruzione Ermini di Sanguineti. Al maestro avver-
rimpiazzare i libri di testo tra- so una volta aveva fatto il ver-
dizionali con più agili dispense so - con parole che suonano,
da rifornire, settimana dopo oggi, nere d'ironia: «Montale,
settimana, agli alunni, così da gli ottant’anni ti minaccia-
stimolarne la curiosità. Il mini- no…». Opere postume dun- bracciata, per lui quel nucleo ne-
stro dirà di no ma da lì, soste- que, o semi-tali (se è vero - co- ro (o meglio, vuoto: angoscioso
nuta da una cura assoluta nel me testimoniano Niva Loren- abisso interiore che ben spiega
formare redazioni stabili - ca- zini ed Erminio Risso, compa- la passione per il «mal di vuoto»
paci di far crescere un'ottima gni di strada fedeli - che i ri- di Landolfi, qui testimoniata da
spettivi sommari sono d'auto- un formidabile saggio del ’63) vi
Una macchina aziendale re): a rendere letterale una si sposava a perfezione: «il mate-
p LA FABBRI tensione che aveva almeno rialismo storico […]costituisce
DEI FRATELLI FABBRI
dal marketing in edicola trent’anni (già le Postkarten l'abolizione di qualunque tipo di
p a cura di Carlo Carotti al «porta a porta», del ’78 erano definite dall’au- fideismo, di riposo in una verità
e Giacinto Andriani tore «carte come postumi»). posseduta». Capolavori della
p Franco Angeli, pp.488, € 40 una capillare opera In copertina a Cultura e re- dialettica (e dell’ideologia, cer-
di formazione nazionale altà figura un doppio ritratto p Edoardo Sanguineti p Edoardo Sanguineti to: «tutto quello che si può fare è
di Sanguineti. Il volto è lo stes- p CULTURA E REALTÀ p VARIE ED EVENTUALI crearsi una falsa coscienza, se
rete di giovani e brillanti colla- so ma cambiano la scala, il ver- p a cura di Erminio Risso Poesie 1995-2010 così posso dire, che sia meno fal-
boratori operanti in ogni setto- so dello sguardo: allegoria per- p Feltrinelli, pp. 350, € 28 p Feltrinelli, pp. 166, € 18 sa di un’altra»).
re (e negli elenchi riportati in fetta di quest’homo duplex per Non si farà torto, tuttavia, al-
indice da Carotti e Andriani antonomasia. Duplex, proprio, l’ostinato (neo)storicismo che fu
non sono pochi i nomi di quelli s'intitola un sonetto del 2004: Edoardo di Sanguineti col proporre que-
destinati a diventare famosi) - «in me vedi il non es di un es Sanguineti. sta duplicità come solo costituti-
nascerà Conoscere. linfatico: / tutto azzerato, inesi- Al poeta è va. Essa risponde bene, altresì,
E' la prima enciclopedia sto in eccesso:». I tanti destina- dedicato un a un declinare storico che ha un
che va incontro agli italiani del volume punto di svolta, davvero, a caval-
boom. E' divulgativa ma niente Due raccolte postume: di ricordi lo fra Anni Settanta e Ottanta.
affatto banale. Offre illustrazio- in uscita dalle Se in una delle pagine cronologi-
L’ILLUSTRATORE MARAJA ni curatissime affidate, come i saggi di «Cultura edizioni Joker camente più alte, quella miraco-
Qui sotto tre È forse Libico Maraja (qui sopra), già per i testi di divulgazione, a e realtà» e quindici di Novi Ligure, losa su Pound del ’54, viene
ri del colore 1912-1983, un ticinese pittore, un pool di artisti e grafici sele- a cura di avanzata un'interpretazione del-
scenografo e cartoonist (del zionati da Dino, assai sensibile anni di poesie Tania Lorandi l’imagery apocalittica, e di quel-
lungometraggio La rosa di
Bagdad, 1941), la più celebre delle
al lato creativo e artistico dell' «Varie ed eventuali» e Sandro lo che verrà definito «esauri-
attività del gruppo editoriale. I Montalto, con mento storico», in chiave di (esi-
«matite» geniali reclutate dalla 192 fascicoli da 16 pagine cia- tari delle sue postkarten ben testi, tra gli stenzialistica, prima che rivolu-
Fabbri. Tra i suoi « illustrati» di
scuno che alla fine comporran- sanno quanto si compiacesse altri, di Eco, zionaria) palingenesi e «germi-
maggior successo il Canto di
Natale di Dickens e il Pinocchio
no i venti volumi complessivi della sigla «ES»: come se una Balestrini, nazione» (da cui, per esempio, lo
(per info: libicomaraja.it). Tra i di Conoscere - 16 di Enciclope- grammatica del profondo così De Mauro, stilema-insegna dei due punti in
numerosi altri, Giuseppe Bartoli, dia e 4 di Dizionario Enciclope- esibita non stesse a significare Vattimo clausola), in quelle del 2007 all'
Alessandro Biffignardi, Guido De dico - inizialmente sono distri- soprattutto il suo contrario, insegna di un «terrorismo postu-
Maria, Ergan, Pikka, Sani. buiti in edicola e accompagnati col totem del Super-Ego a so- mano ormai generalizzato» (do-
da una campagna pubblicita- vrastare ogni slancio d'affetti
ria che non ha precedenti e che e libido (eloquenti, e in certo tare una personalità perfetta- ’76 - «vi lascio cinque parole, e Tra Es freudiano
si avvale anche degli spot di modo terribili, i famigliari So- mente irrazionalista, cresciuta addio: non ho creduto in nien-
ò la cultura in edicola Carosello. netti verdi sempre del 2004). a Kierkegaard, Nietzsche e Hei- te:» - che destava legittime pro- e Super Ego marxista,
Rino, il più giovane dei fra- Ed è forse questo doppio le- degger. Un retroterra «anarchi- teste: «Ma come, ma proprio l’anima doppia
libri di scuola e didattica telli, nel frattempo ha messo a game - presente in ogni scritto- co», non solo in senso politico, tu? Uomo dell’ideologia e lin-
di un maestro unico:
punto quella innovativa mac- re post-freudiano, certo, ma in che in effetti non verrà mai me- guaggio, tu che sei ostinato, te-
avverso a se stesso

pense
china da guerra commerciale e lui acuto sino al parossismo - a no. Lui stesso ricorda la clauso- nace, testone?». Anziché cozza-
distributiva costituita dalla re- spiegare l'anima doppia di que- la famosa d'una sua poesia del re irriducibile con l'ideologia ab-
te dei 90 concessionari e dei sto maestro fra tutti unico: ve «anche lo sterminio sarà uno
promotori che, servendosi an- perché avverso, dunque, so- spettacolo noioso») manca or-
che di pulmini dislocati davan- prattutto a se stesso. UNA RACCOLTA DI RICORDI, CON GLI ANAGRAMMI DI ECO mai ogni tentazione di riscatto.
ti a fabbriche e stazioni, nei pa- In apertura a Cultura e re- Edoardo, che bel temperamento Politica a parte, a un certo
esi e sulle piazze delle città, altà, silloge critica d'intelligen- punto viene meno in Sanguineti

abbri
Oltre alle due novità postume l’editore storico di Sanguineti, Feltrinelli,
portano la vendita porta a por- za come sempre schiacciante ha colmato un’annosa lacuna riprendendo nell’Universale Economica le
ogni desiderio di nuova lettera-
ta della Fabbri in ogni angolo e per ricchezza frastornante due grandi «raccolte di raccolte» che - con l’aggiunta, ora, di Varie ed tura, ossia di una letteratura
della penisola. (nello sfaccettare le mille tin- eventuali - contengono l’intero corpus poetico dell’autore: il da tempo che si possa proporre come nuo-
La risposta degli italiani all' te di questo sfrenato Arcim- introvabile Segnalibro. Poesie 1951-1981 (pp. 438, € 15) e il più va (è detto nel ’97 citando paro-
arrivo in edicola dell'enciclope- boldo: dalla tragedia classica recente Gatto lupesco. Poesie 1982-2001 (pp. 467, € 15). le, di dieci anni prima, di Enrico
dia è entusiasmante. Diventa alla poesia medievale - pene- Un bel volume di tombeaux e ricordi curato da Tania Lorandi e Sandro Filippini). Il che non significa pe-
per molte famiglie, e ragazzi, trantissime le pagine su Pe- Montalto è in uscita per le edizioni Joker di Novi Ligure col titolo rò - come lui stesso ci ha inse-
dall'immediato dopoguerra, un appuntamento settimanale trarca stese dal più dantesco Temperamento Sanguineti. L’impronta principale è data dai membri gnato, proprio riguardo a Lan-
prima come ESI (Edizioni irrinunciabile. Poi arriveranno dei poeti -, dal Leopardi «rea- dell’Oplepo, diramazione italiana dello storico OuLiPo francese (della dolfi - che il Sanguineti tardo e
quale ES è stato presidente a partire dal 1998; e dal 2001 Satrapo
Stampe Internazionali), poi altre opere formidabili: tra tut- zionario» al Carducci «giaco- «come postumo» sia un Sangui-
Trascendentale di Parigi); ma vi si leggono anche pagine, fra gli altri, di
come Fratelli Fabbri Editori, te, da citare, I Maestri del Colo- bino»; da Molière a Petrolini, Nanni Balestrini, Umberto Eco (con un omaggio anagrammatico), Tullio
neti minore o minimo.
si sono imposti come protago- re, 286 fascicoli costruiti su un da Cechov ad Ascanio Celesti- De Mauro, Niva Lorenzini, Gianni Vattimo (e un sonetto del figlio Certo impressiona l'incipit
nisti assoluti di un'innovazio- immenso lavoro di inquadra- ni; con cento pagine sull’arte, maggiore, Federico, scritto la sera della morte del padre il 18 maggio di Varie ed eventuali: versi risa-
ne che avrà un peso non indif- mento e di documentazione fo- tutt’altro che da amateur, tali scorso). Vi è inoltre allegato un dvd contenente interventi del poeta in lenti addirittura al 1949, da
ferente nella modernizzazio- tografica condotto dai collabo- da esigere un discorso a par- collaborazione con suoi storici complici come Andrea Liberovici e Marco un’Invenzione di Don Chisciotte
ne della società italiana allora ratori della Fratelli Fabbri Edi- te), figurano quindici pagine Nereo Rotelli. che proprio Tuttolibri anticipò
in corso. tore nelle pinacoteche di tutto del 2006 dal titolo «Come si di- Per il maggio 2011 - dopo le installazioni che lo scorso dicembre hanno nel 2006. Già qui il protagonista
Sono loro i primi a introdur- il mondo. venta materialisti storici?». In illuminato coi suoi versi le strade di Genova - la città natale annuncia un ha «poco da dire, nulla anzi, nul-
re, grazie ad un impianto off- Il tempo è ormai maturo cinque di esse si legge forse grande convegno che coinvolgerà anche le due altre sedi universitarie la da dire:». E nella memoria re-
nelle quali Sanguineti ha insegnato, Torino e Salerno; ma anche
set fatto acquistare in Germa- perché i libri incontrino gli ita- l'unica «vera» autobiografia sta abbacinante l’immagine in
l'Università di Bologna e l’Atelier Autogestito ESC di Roma prevedono
nia allo stampatore milanese liani anche fuori dalle librerie. di quest’ «io» onniloquente ulteriori giornate in suo ricordo. Saranno l’occasione, questi incontri,
clausola: «e bandiere continua-
Pizzi, i colori nella scolastica. I primi a sbarcare in edicola, (ma dall'interessato per tem- anche per vedere il documentario Postkarten. Cartoline per Edoardo no / a torcersi altissime: e con-
Ma questo è solo l'inizio. Proce- nella primavera del 1965, sono po definito «la migliore perso- Sanguineti, prodotto da RAI Educational e realizzato da Uliano Paolozzi fondono i colori:».
dono innovando i contenuti gli Oscar Mondadori a 350 lire. na dello schermo»). Balestrini e Sara Ventroni. Addio ES: ci mancheran-
grazie alla creazione di collau- Ma questa, si sa, è tutta un'al- Il Super-Ego marxista in- [A. C.] no, i tuoi colori. Contorti sì,
date redazioni e attivando un tra storia. terviene dunque a irregimen- ma altissimi.
VIII Idee
LELIO
DEMICHELIS

Letture Si dice: è stato uno


scatto d’ira; oppure: è acce-
MAURIZIO FERRARIS cato dall’ira. In realtà, l’ira
ha molte facce, molte grada-
Per le dame zioni. E’ ira contro se stessi
= Una Colette Rosselli o una e contro gli altri. Nasce da
Brunella Gasperini quale arte un’offesa o dal sentirsi tradi-
praticarono se non ti e ingannati. E’ l’ira fune-
l’ermeneutica? Nella loro scia, sta di Achille, che «infiniti
perché no?, Maurizio Ferraris, addusse/lutti agli Achei». E’
autore, a proposito, di una l’ira di Dio, quando Mosè p Remo Bodei
Storia dell’ermeneutica, porge torna al suo popolo dopo p IRA
un vassoio di savoir vivre: avere ricevuto le Tavole del- La passione furente
Filosofia per dame (Guanda, la Legge e lo trova a danza- p il Mulino, pp. 141, € 14
pp. 200, € 13). Ovvero: che re attorno al Vitello d’oro, e
cosa ne sarebbe di noi se, il Signore gli dice: «Che la
giorno dopo giorno, non mia ira si infiammi contro di A destra una immagine tratta
«interpretassimo», se non loro». E Mosè prima chiede dalla locandina del film «300»
salissimo sull’altalena al Signore di desistere, poi è di Zack Snyder, con Gerard Butler.
segno-significato? lui stesso a scatenare la sua Il saggio di Bodei sull’ira esce dal
«Bustini per Minerva», il ira (politica, non divina) per Mulino nella serie «i 7 vizi capitali»,
filosofo ricostruire la comunità e la a cura di Carlo Galli. Prossimamente,
torinese di sua dipendenza dal Signore: «Invidia» di Elena Pulcini
Dove sei? spezza le Tavole, distrugge
Ontologia del il Vitello e invocando Dio di-
telefonino ce ai figli di Levi: «Metta tà o di follia provvisoria». Pas-
definisce i ognuno la sua spada al fian- sione irrazionale, preda della Bodei Un viaggio affascinante e inquietante
suoi fogli di co. Passate e ripassate per il dismisura, «dal sapore ama-
taccuino (via campo, da porta a porta e ro»; ma con una sua logica: da Achille a Mosè, da Kant a Giovanni Paolo II
via apparsi su perché «a stravolgere non è il
singolo episodio da cui trae

Giusta o ingiusta,
Donna «La passione furente»: immediatamente origine, ma
Moderna).
Dalla A alla Z, da Anima, nobile, se rivolta contro tutte le frustrazioni, le attese
Animali, Anziani, Ascoltare, le ingiustizie; temuta, tradite, le speranze non rea-
Autostrada a Vicini (di casa), lizzate o mal pagate, le irrita-
Vicini (di ombrellone), Virus, se implica perdita zioni accumulate che si con-
di autonomia e giudizio

siamo figli dell’Ira


Volare, Web, un dizionario densano, collassano ed esplo-
d’autore, un ventaglio di dono simultaneamente per-
istruzioni per - riecco - uccida ciascuno il suo fratel- ché, avendo raggiunto una
«interpretare» la commedia lo, ciascuno il suo prossimo massa critica, si scaricano
quotidiana. Di istruzione in e ciascuno il suo parente». sul bersaglio più vicino».
istruzione, talune All’ira dedica un libro Passione triste per Spino-
supremamente swifitiane. Si bellissimo - Ira. La passione za, l’ira può anche produrre ticato dalla Chiesa e dai pon- realtà la pratica è molto co- e Shakespeare e Steinbeck, ri-
vada, per esempio, alla voce furente - il filosofo Remo Bo- un certo piacere (Aristotele). tefici (e nella memoria ritro- mune) che cercano di dirotta- salendo agli epicurei e agli
«Corteggiatori»: «La prima dei, nel penultimo volume Bifronte, per l’Occidente: no- viamo l’ira pubblica e minac- re altrove l’ira di Dio (oggi stoici, tra «civiltà della vergo-
regola per liberarsi dei della serie dedicata, per la bile, se rivolta contro le ingiu- ciosa di Giovanni Paolo II, nel dell’opinione pubblica, o del- gna» o «della colpa», tra ira
corteggiatori o corteggiatrici cura di Carlo Galli, ai sette stizie; temuta, se implica per- 1983, su Ernesto Cardenal, te- la comunità): «Riversa la tua giusta e ingiusta, ira maschile
molesti è chiedersi se siano vizi capitali. L’ira: una pas- dita di autonomia e di giudi- ologo della liberazione e ira sulle genti che non ti rico- o femminile, Bodei ci accom-
molesti, e, ancor più, se le sione alla quale, «fin dall’an- zio (generando diverse alter- membro del governo sandini- noscono». Diceva invece Ge- pagna in un viaggio affasci-
molestie ci dispiacciano fino in tichità si imputa la perdita native di senso e di ira). E’ un sta). E l’ira - ancora di Dio e sù: beati i miti, ma anch’egli nante e inquietante.
fondo...». Meditando temporanea dei beni più peccato per i cristiani, giusti- di Mosè, e dei rivoluzionari e si adirò contro i mercanti nel Con molte connessioni pos-
meditando, telefonando preziosi: il lume della ragio- ficato però se è a vantaggio degli uomini di potere - di chi tempio (una «giusta ira»; an- sibili con l’oggi, quando dav-
telefonando, sospirando ne e la capacità di autocon- del prossimo (per Gregorio «si sente tradito nella sua cor più oggi). vero «non si sa più dove diri-
sospirando.... trollo». Una «forma di ceci- Magno o i domenicani) e pra- missione». E gli ebrei (ma in Da Kant a Cartesio, Dante gere la «giusta ira dei popo-
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SABATO 5 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA IX

li», mentre crescono «la riot- si, che ci si trova di fronte a so-
tosità, la micro-conflittualità Virno Chi per principio non pensa spensioni artificiali di un’inter-
e l’aggressività verbale e fisi-
ca». Perché siamo irascibili e rinuncia ad andare oltre quel che è rogazione altrimenti senza fi-
ne: la quale, se reiterata, ci fa-
Letture
ma incapaci di illuministica rebbe sprofondare nell’abisso ALEXANDER LANGER
«indignazione» e di costruire GIANFRANCO dell’insensatezza.
La voce verde
una «giusta ira» per elimina-
re le cause che la determina-
no (anche se in Francia spo-
pola l’Indignatevi! di Stephan
MARRONE

Cuorcontento, dice il
dizionario, è chi si acconten-
ta del poco che può avere, e
Lancia in resta Per questo, avversario del
cuorcontento è il tipo disincan-
tato. Come il primo crede alla
superficie delle cose, confidan-
= Scelse di andarsene nel
1995, a Firenze, impiccandosi a
un albicocco. Da Pian dei

contro ogni
Hessel). Perché l’ira e gli altri perciò non s’affanna a cercar do che il mondo stia proprio in Giullari, le ultime parole: «Non
vizi sono, scrive ancora Bo- altro. Da cui la serie di pro- quel modo là, il secondo sa che siate tristi, continuate in ciò che
dei, una sorta di «risarcimen- verbi che lo riguardano: si tratta di finzioni, di compro- era giusto». Negli scritti fra il
to, reclamato a gran voce o Cuorcontento gran talento, messi, di puri schermi che mal 1961 e l’anno della morte, ora
sottaciuto, per un intralciato, Cuorcontento il ciel l’aiuta, nascondono il baratro. E dun- riproposti da Sellerio (Il
combattuto e inappagato bi-
sogno di felicità».
Un risarcimento sempre
vano, però. Meglio riportare
l’ira «a proporzioni adeguate
Cuorcontento non sente sten-
to... Personaggio strano, co-
stui: ambivalente, ambiguo,
per certi versi pericoloso. Da
una parte è indice di saggez-
cuorcontento que tende a negarne qualsiasi
valore. I due pertanto, cuor-
contento e disincantato, sono
figure complementari, l’una il
rovescio dell’altra: entrambe,
viaggiatore leggero, pp. 410,
€ 18, a cura di Edi Rabini e
Adriano Sofri), Alexander
Langer testimonierà la
necessità della «conversione
alle circostanze, alla compren- za, di chi ha capito che non ribadisce Virno, da combatte- ecologica» (sarà il primo
sione delle debolezze e preoc- c’è nulla a cui aspirare oltre re, perché fautrici di soluzioni presidente dei Verdi nel
cupazioni degli altri e a criteri la contingenza quotidiana. inevitabilmente provvisorie, Parlamento europeo), il
argomentabili di giustizia e di Dall’altra è supremo simbolo pacifismo, un
salvaguardia di coloro che di stupidità, di rinuncia aprio- Il suo rovescio è il tipo cristianesimo
ristica alla conoscenza, di «rivoluziona-
Un vizio che è una sorta un’esistenza gioiosa perché disincantato che nega rio» («...il

di risarcimento
cieca. Come dire che il riso ogni valore: entrambi cristianesimo
abbonda nella bocca degli non è poi così
reclamato a gran voce sciocchi, eppure passiamo propongono soluzioni paradossale
«per un inappagato
tutta la vita a cercare di stare monche, unilaterali come
allegri. potrebbe
bisogno di felicità» Sembra d’essere al bar p Paolo Virno monche, unilaterali. sembrare, è
dello sport o al circolo dei ci- p E COSÌ VIA, ALL'INFINITO La natura umana, quale si semplicemen-
non si possono difendere». Bi- vili, mentre invece si tratta di Logica e antropologia estrinseca e si costituisce nelle te estraneo alla nostra
sognerebbe rendere l’ira «re- una questione terribilmente p Bollati Boringhieri, pp. 221, € 16, Paolo Virno varie culture, non è altro che mentalità»). Nella prefazione,
lativa (non «relativistica»), ri- importante, su cui pressoché una serie di tecniche di interru- Goffredo Fofi isola la «funzione
correndo ad una «vigile ed l’intera riflessione filosofica zione, più o meno efficaci, più o di ponte» esercitata
educata facoltà di giudicare», occidentale, ma anche molte noso, nemico da battere ben- A patto però, ed è questo il meno sapienti e, soprattutto, dall’intellettuale di origini
dando sicurezza all’io e dimi- culture tradizionali e i loro ri- ché profondamente rispettato. punto cruciale, di non fare co- più o meno consapevoli di sé. trentine: «In due direzioni
nuendo l’irascibilità. tuali tipici, si sono a lungo in- Si tratta di qualcuno che, per me quei bambini che ci chiedo- Una cosa è proporre, come han- prioritarie: quella di accostare
Nonostante siano appunto terrogati. Al punto da contri- principio, non pensa, di fatto no la ragione di una cosa, e poi no sempre fatto i filosofi, un fon- popoli e fazioni, di attutirne lo
passioni - conclude Bodei - buire alla caratterizzazione rinnegando uno dei tratti ca- la ragione della ragione, e poi damento profondo o trascen- scontro e di promuoverne
non devono essere represse, della specie umana come ta- ratteristici della natura uma- ancora la ragione della ragione dente di tutte le cose, una real- l’incontro, e quella
ma «sapientemente elaborate le. Lo sottolinea con forza Pa- na, che è quella di saper rinvia- della ragione, finché non riu- tà prima a cui ricondurre tutto dell’apertura a un rapporto
e indirizzate, intrecciando af- olo Virno, fra i pensatori più re, di riuscire sempre a trova- sciamo a distrarli con un pupaz- il resto. Tutt’altra cosa è dimen- nuovo tra l’uomo e il suo
fetti e conoscenza, secondo interessanti sulla scena intel- re un altro gradino oltre quello zo o un cartone in tv. Tipico del- ticare che questo fondamento è ambiente naturale». Non di
l’ideale - certo difficile da rag- lettuale italiana e non, che in cui si è, di procedere (o re- l’animale uomo è - o dovrebbe l’esito di una sofisticata abilità rado vide lontano, Langer. Nel
giungere - della musica, che nel suo ultimo libro E così via, gredire, che è lo stesso) all’infi- essere - il saper interrompere il di interruzione del regresso al- ‘94, per esempio: «C’è spazio
unisce il massimo di razionali- all'infinito riflette sugli innu- nito. L’uomo è ciò che mangia regresso all’infinito, il saper di- l’infinito, tanto necessaria tra Savonarola e Berlusconi -
tà e di rigore matematico al merevoli rivoli teorici di quel- o colui che parla, a seconda dei re «e adesso basta», creando quanto parziale, e perciò sem- purché si attivino le energie e
massimo di pathos, il massi- lo che potremo chiamare l’ec- punti di vista, ma è anche e so- abitudini di pensiero, forme di pre rivedibile. La verità, diceva risorse che si situano tra il
mo di pacatezza al massimo cetera istituzionalizzato. prattutto, per Virno, qualcuno vita, rituali, fondamenti filosofi- Nietzsche, non è che la solidifi- catastrofismo lamentoso ed il
di intensità del sentire». Per Virno la figura del che ha la capacità di andar ci, verità ultime a cui credere si- cazione di antiche metafore. Ba- sorriso prestampato e
Tutto dipende però, ovvia- cuorcontento è il demonio, ri- sempre oltre, di dire e ribadire no a un certo punto. Sapendo sta esserne consapevoli e saper- rassicurante del direttore
mente, dalla musica scelta. pudiato ma comunque fasci- la forza dell’eccetera. cioè che si tratta di compromes- ci giocare: ed esserne felici. dell’orchestrina del Titanic».
R

Classifica Tuttolibri
SABATO 5 FEBBRAIO 2011
X LA STAMPA

P
er un pugno di copie la spagnola Clara Sánchez La filosofa milanese, ora al 4˚ posto, è stata ospite di Fa- e profano - ha preceduto il tutt’altro che monacale Bria-
AI PUNTI non scalza Mordecai Richler, sempre al vertice zio, che certo fa soprattutto promozione come ha sottoli- tore in un emblematico confronto langarolo a distanza,
LUCIANO GENTA con 100 punti il cui valore, nel nostro campione di neato per amor di verità l’amico critico Aldo Grasso, ma o con Dio o con Mammona. In ascesa, compresi tra i pri-
sole librerie, si attesta poco sopra quota 6 mila. La tallo- anche - sia consentito il birignao veltroniano - cultura. mi venti, due thriller di italiane trentenni, la Ghinelli
na Glenn Cooper. I titoli del 2011 cominciano a smuovere Almeno in casi come questo: sarebbe stato difficile emer- (13˚) e la Gazzola (20˚), pronti per il convegno sui «ro-
Qui si apre le nostre tabelle. Sono ben 6 i nuovi ingressi in classifica
tra i primi dieci. Altri due gradevoli racconti, il giallo di
gere, con le sole proprie forse, per un saggio che, pur sen-
za essere professorale né difficile, richiede al lettore non
manzi per cellulare» di cui tratterà l’«Ebook Lab Ita-
lia», a Rimini dal 3 al 5 marzo. Poi le minuscole, teatrali
Malvaldi che si inventa per il gastronomo Artusi un ca- solo partecipazione emotiva ma impegno di pacata ri- Beatrici di Benni (16˚) e ancora un giallo a quattro ma-
la questione so alla Conan Doyle e l’indagine archeologica di Camil-
leri che scava alla ricerca di una antica moneta. E poi
flessione, così poco praticata nel bailamme strillonesco
della piazza mediatica. Anche il priore di Bose si avvan-
ni, Guccini & Macchiavelli (19˚). Si intitola Malastagio-
ne, dipana un losco groviglio di affari e speculazioni am-

morale due ritorni di forte tensione etica, firmati Roberta De


Monticelli ed Enzo Bianchi, entrambi rilanciati dalla tv.
taggia dell’ospitalità di Daria Bignardi, dove - a confer-
ma dell’inestricabile, a volte diabolico, intreccio di sacro
bientali, fa vincere i buoni e i giusti. Da regalare, per
conforto, alla signora De Monticelli.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 99 96 79 77
1 2 3 4 5
La versione Il profumo La mappa La questione I dolori
di Barney delle foglie del destino morale del giovane
di limone Walter
RICHLER SÁNCHEZ COOPER DE MONTICELLI LITTIZZETTO
ADELPHI GARZANTI NORD CORTINA MONDADORI

77 74 72 67 62
6 7 8 9 10
Benvenuti Odore Ogni cosa alla Io e te La moneta
nella mia di chiuso sua stagione di Akragas
cucina
PARODI MALVALDI BIANCHI AMMANITI CAMILLERI
VALLARDI SELLERIO EINAUDI EINAUDI SKIRA

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Odore di chiuso 74 1. Il profumo delle foglie di limone 99 1. La questione morale 79 1. I dolori del giovane Walter 77 1. La versione di Barney 100 1. L’abbraccio 20
MALUALDI SANCHEZ DE MONTICELLI LITTIZZETTO RICHLER GROSSMAN; ROVNER
13,00 SELLERIO 18,60 GARZANTI 14,00 CORTINA 18,00 MONDADORI 12,00 ADELPHI 10,00 MONDADORI

2. Io e te 67 2. La mappa del destino 96 2. Ogni cosa alla sua stagione 72 2. Benvenuti nella mia cucina 77 2. Se questo è un uomo 37 2. Cambia tutto! 17
AMMANITI COOPER BIANCHI PARODI LEVI GARLANDO
10,00 EINAUDI 19,60 NORD 17,00 EINAUDI 14,90 VALLARDI 10,50 EINAUDI 11,00 PIEMME

3. La moneta di Akragas 62 3. India mon amour 42 3. I segreti del Vaticano 51 3. Cotto e mangiato 61 3. La biblioteca dei morti 37 3. Hourglass 16
CAMILLERI LAPIERRE AUGIAS PARODI COOPER GRAY
15,00 SKIRA 16,50 IL SAGGIATORE 19,50 MONDADORI 14,90 VALLARDI 13,00 TEA 17,00 MONDADORI

4. Il cimitero di Praga 58 4. La stella di Strindberg 34 4. Impero. Viaggio nell’Impero di Roma 34 4. Le ricette di Casa Clerici 34 4. Troppu trafficu ppi nenti 33 4. Leggende del mondo emerso 13
ECO WALLENTIN ANGELA CLERICI CAMILLERI; DIPASQUALE TROISI
19,50 BOMPIANI 19,00 MARSILIO 21,00 MONDADORI 15,90 RIZZOLI 11,00 MONDADORI 18,00 MONDADORI

5. Il divoratore 53 5. La Genesi. Il diario del vampiro 34 5. Caterina. Diario di una padre 30 5. Instant English 25 5. Il piccolo principe 33 5. L’evoluzione di Calpurnia 13
GHINELLI SMITH SOCCI SLOAN SAINT-EXUPERY KELLY
9,90 NEWTON COMPTON 12,90 NEWTON COMPTON 16,50 RIZZOLI 16,90 GRIBAUDO 7,50 BOMPIANI 16,80 SALANI

6. Appunti di un venditore... 44 6. La caduta dei giganti 32 6. C’è un’Italia migliore 29 6. È facile smettere di fumare... 19 6. Diario 28 6. Le valigie di Auschwitz 11
FALETTI FOLLETT VENDOLA CARR FRANK PALUMBO
20,00 B.C. DALAI 25,00 MONDADORI 10,00 FANDANGO 10,00 EWI 12,50 EINAUDI 11,00 PIEMME

7. Le beatrici 43 7. Io confesso 30 7. La manomissione delle parole 26 7. Nel mezzo del casin di ... 17 7. Il bambino con il pigiama... 23 7. Percy Jackson e... 11
BENNI GRISHAM CAROFIGLIO LASTRICO DE LUCA RIORDAN
9,00 FELTRINELLI 20,00 MONDADORI 13,00 RIZZOLI 16,00 MONDADORI 10,00 BUR 17,00 MONDADORI

8. Momentidi trascurabile felicità 42 8. I diari dell’angelo custode 24 8. Terroni 26 8. The secret 15 8. L’amico ritrovato 22 8. Ruti vuole dormire e altre storie 10
PICCOLO JESS-COOKE APRILE BYRNE UHLMAN GROSSMAN
12,50 EINAUDI 18,60 LONGANESI 17,50 PIEMME 18,60 MACRO ED. 5,50 FELTRINELLI 15,00 MONDADORI

9. Malastagione 42 9. Tempted. La casa della notte 21 9. Sono venuto per servire 26 9. Cchiú pilu pe’ tutti. I comizi... 14 9. La solitudine dei numeri... 22 9. Sesto viaggio nel regno della fantasia 9
GUCCINI; MACCHIAVELLI CAST; CAST GALLO; MAZZETTI ALBANESE; GUERRERA GIORDANO STILTON
18,00 MONDADORI 16,50 NORD 17,00 ALIBERTI 12,50 EINAUDI 13,00 MONDADORI 23,50 PIEMME

10.L’allieva 37 10.La ragazza di carta 20 10.Il denaro in testa 25 6. L’oroscopo 2011 13 10.Il giorno prima della felicità 20 10.Un sogno sul ghiaccio per Colette 8
GAZZOLA MUSSO ANDREOLI FOX DE LUCA STILTON
18,60 LONGANESI 19,90 SPERLING & KUPFER 17,50 RIZZOLI 10,00 CAIRO 7,00 FELTRINELLI 8,50 PIEMME

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 23 AL 29 GENNAIO.

U E
n «incontro di affinità in- pre attenta alle vicende del nostro poiché al dramma se- Kidle, con bella pubblicità per
tellettuali fortemente PROSSIMA Paese, attuali e storiche, strutture gue la farsa, accade che CHE LIBRO FA Amazon? Sarebbe anche inte-
condivise. Un buon mes- sociali, emigrazione, mafia, me- mentre in Francia si di- ressante, prima o poi, avere i
saggio nella bottiglia: anche i pic- MENTE dia (Papuzzi, Sabadin) la Donzel- batte sull’immoralità di Céli- ...A LONDRA dati di vendita dei vari apparec-
coli possono crescere, senza ne- MIRELLA APPIOTTI li celebrerà l’anniversario con la ne, in America un grande edi- GIOVANNA ZUCCONI chietti, e magari anche le classi-
cessariamente farsi assorbire...». Storia dell’unificazione italiana tore come Harper Collins in- fiche dei libri elettronici più ven-
Carmine Donzelli e Carlo Feltri- di Salvatore Lupo e la Storia del troduca una clausola morale duti. Per ora non esistono rile-
nelli cominciano tre anni fa a
parlare di collaborazione. Da po-
Prove d’Unità liberalismo italiano (da Cavour a
Bobbio e mai decollato) di Massi-
nei contratti: impugnabili
qualora «la condotta dell’Au-
E’ finita vazioni, soltanto stime.
Altro esempio. The Obser-
chi giorni la casa di via Andega-
ri è azionista al 20% di quella ro-
mana che mantiene il 51%, più
tra Donzelli mo Salvadori.
Ma Donzelli è anche narrativa
e poesia, quella grafica raffinatis-
tore mostri scarso rispetto per
le convenzioni pubbliche e la
morale». Risparmiamoci com-
Sua Maestà ver disquisisce a lungo sulla fi-
ne della critica. Nei mesi scorsi,
ci viene detto, tutta ma proprio
una frangia di soci, e, grazie al-
l’accordo, fruisce dei servizi del
e Feltrinelli sima avorio e rosso per un terreno
arduo (lo scippo da parte di via
menti e sarcasmo. La buona
notizia è che Random House
la critica tutta la critica sui media tradi-
zionali ha gridato al capolavo-
gruppo maggiore, dirottando poi Biancamano di Marias e Coetzee), non è riuscita a imporre una ro per un libro, Freedom di Jo-
nei tascabili made in Milano «al- difficoltà e ora ripresa: il successo regoletta simile in Inghilter- nathan Franzen, un film, The
cuni dei suoi longseller più signi- del Button di Fitzgerald, dei clas- ra, dove ancora vige il sense of Social Network di David Fin-
ficativi». «L’operazione rientra sici di «Wallpapers», delle «mele- humour. La cattiva notizia è cher, e una serie televisiva, Bo-
nel contesto di sviluppo di un donzelli», fiction «che morde», in che in Inghilterra le pagine ardwalk Empire di Martin
network nazionale e internazio- «mondo aperto»; fondata, testimo- arrivo Roma fuggitiva di Carlo culturali si occupano quasi sol- di là di tutta la retorica che Scorsese. Eppure nessuno dei
nale di editori di qualità» (Feltri- ni i 1200 titoli di catalogo, sulla Levi,Orient-Express di Dos Pas- tanto di fatti, fenomeni, mode sempre circonda l’argomento tre «masterpieces» ha sfondato,
nelli). «Con la massima autono- passione civile; perseguita con coe- sos. Forse antidoto alla realtà, l’in- e tendenze che provengono («la presidentessa del premio perché ora con Internet tutti so-
mia e indipendenza del nostro renza e premiata: i milioni di copie namoramento di Carmine per dall’America, vere o farlocche proverà lo stesso piacere leggen- no critici fai-da-te. Uhm.
marchio» (Donzelli). del Bobbio di Destra e sinistra, «Fiabe e storie»: Andersen inte- che siano. do nella vasca da bagno, con un Senza entrare nel dettaglio:
L’ex einaudiano è prossimo protagonista delle ormai celebri grale, le Mille e una notte dal- Per esempio: i giurati del e-reader innalzato sopra le bol- ma se non tutta la critica fosse
ai vent’anni della sua «editoria «Saggine» tuttora a fianco dei l’arabo, Mark Twain che, con le Booker Prize, un’istituzione, le invece che con un volume car- come la critica americana, non
di progetto»: partita, nella crisi «Saggi», ancora con il Bobbio de- grandi illustrazioni di Radunsky, riceveranno le circa 140 novi- taceo umidiccio?»), forse la do- tutti i mercati come quello Usa,
della cultura d’opposizione in gli Stati uniti d’Italia sul pensiero dà Consigli alle bambine: cattivi tà selezionate in formato elet- manda è: i giurati hanno ricevu- e se non tutto il mondo fosse co-
Italia degli Anni 90, verso il federalista di Cattaneo. Da sem- ma con stile. tronico, su un Kindle. Uhm. Al to soltanto e-books? E soltanto me l'America?
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 5 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA XI

Federico Moccia

Il signore dei lucchetti


MIRELLA dell'alta borghesia di San
SERRI
Francisco: anche questo mi of-
«Ma che vuol dire: frirà alcune suggestioni per
“Amor, che a nullo amato Step e Babi in Ho voglia di te e
amar perdona?”»: la domanda Tre metri sopra il cielo».
la pone per radio Sissi, una fan. Insomma il lupo o lupetto
E mette nei guai lo scrittore Fe- Moccia, alla faccia dei suoi
derico Moccia che, esperto di detrattori, si è sempre aggira-
sentimenti ma digiuno dell' to in una foresta di tomi.
opera del Divin poeta, balbet- «Una delle prime scazzottate
ta: «Cara Sissi, non so su quale la devo a Schiavo d'amore di
muro hai letto questa frase ma William Somerset Maugham:
ti assicuro che no, non funzio- lo avevo regalato a una fanciul-
na». Niente di vero in tutto que- la e il suo partner non aveva
sto: è l'ex re del karaoke, il ma- gradito. Dopo una lite faccio
lizioso Fiorello che, via etere, omaggio dell’Amico ritrovato
fa l'imitazione del Peter Pan di Fred Uhlman, con i compa-
delle lettere italiane, Moccia, gni c’è sempre stato un gioco
lo scrittore che non vuole cre- di scambi e di citazioni».
scere, adorato dagli under ven- Tratte anche dai film? Lei è fi-
ti e messo sotto accusa dalla glio d'arte, di Pipolo, regista
critica per il suo piglio naïf e di alcuni tra i maggiori suc-
per l'assenza di un consistente
background di letture (è in pro- «Andavo al cineclub,
cinto di partire per l'Ariston di
Sanremo dove sarà uno degli tornavo a casa
autori dei testi di Gianni Mo- con le sceneggiature
randi & company al Festival).
Adesso però l'enfant terri- di Bernardo Bertolucci
ble - proprio lui che a 47 anni e di Woody Allen»
sembra uno dei suoi stessi
adepti, un «moccino» con bla- cessi commerciali della com-
zer blu e maglioncino mentre media all'italiana tra gli Anni
mangia le caramelle rubando- 70 e 80.
le dal tavolino del suo salotto «Con mio padre frequentavo
romano - ha fatto il gran passo: Cinecittà e a casa c’erano sem-
con l'ultimissimo parto lettera- pre personaggi dello spettaco-
rio, L'uomo che non voleva ama- La vita. Federico Moccia è nato a Roma nel 1963. Scrittore, sceneggiatore, regista. Figlio di Giuseppe Moccia, in arte lo, da Adriano Celentano a Re-
re, sbarca in libreria con Rizzo- Pipolo, tra i registi della commedia all’italiana fra gli Anni Settanta e Ottanta. nato Pozzetto. Andavo in va-
li per San Valentino. E’ un canza ad Anzio, lido della bor-
Le opere. Esce da Rizzoli «L’uomo che non voleva amare» (pp. 400, € 18). Tra i suoi bestseller: «Tre metri sopra il ghesia romana, vedevo Ameri-
«Mi accusano di non cielo» (Feltrinelli), da cui l’omonimo film di Luca Lucini nel 2004; «Ho voglia di te» (Feltrinelli); «Scusa ma ti can gigolo, La febbre del sabato
chiamo amore» (Rizzoli); «Scusa ma ti voglio sposare» (Rizzoli). sera e si ballava alla Irwin
conoscere l’abc della Shaw. Frequentavo il cineclub,
letteratura, ma ho mi appassionavo a Il conformi-
sta, a Ultimo tango a Parigi, tor-
digerito, eccome, navo a casa con le sceneggiatu-
russi, francesi, inglesi» re dei film di Bernardo Berto-
lucci e di Woody Allen acqui-
thriller sentimentale, ma sba- state alla libreria Il Leuto. In
racca i soliti «adolesce-adole- classe senza farmi scoprire, ri-
scenti» (ancora Fiorello) pro- I PREFERITI Dagli adolescenti bamboccioni all’erotismo con tutti prendevo con rudimentali tele-
tagonisti delle 4 milioni di co- camerine il docente in catte-
pie dei suoi romanzi vendute i crismi degli adulti: lo scrittore che non voleva crescere dra. Dopo questa abbuffata, ap-
in tutto il mondo e dei film trat-
ti dai suoi libri. Ora sceglie gli
f ora firma un thriller sentimentale e arriva a Sanremo pena uscito dal liceo, mi dedico
al cinema».
adulti, il ricchissimo Tancredi «Attila flagello di Dio», con
e la seducente pianista Sofia, e

“Kierkegaard
Pipolo dietro la macchina da
anche il sesso volta pagina: presa, segna il suo esordio
non è più quello tra bamboc- come aiuto regista, seguito
cioni o liceali ma è erotismo da tanta tv: firma program-
con tutti i crismi. mi come i «Cervelloni» o
Allora Moccia, oggi senza RICHARD MANSON «Ciao Darwin» in cui, al con-
timore di adombrare la sua Anime alla deriva trario che nei suoi libri, l'im-

mi insegnò
fama di eterno ragazzo, magine femminile viene stra-
Einaudi, pp. 256, € 13
quanto e quando legge? pazzata e presentata al suo
«Fiorello non posso che ringra- «Un romanzo in cui peggio in tanti dibattiti
ziarlo per la sua parodia: mi ha la struttura, la costruzione trash. Se ne pente?
portato fortuna. Però io sono della trama, prevale, ricca «Per niente. Anche qui la lette-
tutto il contrario, sono sempre di risvolti insospettabili» ratura ha un suo ruolo. Per
stato bulimico di pagine scrit- esempio in Ciao Darwin faccio
te. I critici si sono scagliati con-
tro di me imputandomi di non
conoscere l'abc della letteratu-
ra e i suoi classici, da Tolstoj a
Maupassant, di utilizzare un
linguaggio poco letterario a rit-
mo sincopato. Ma forse sono
f a rimorchiare”
niva di notte proprio come la set- prende in parte quello de L'uo- quello in solitudine. Vado a Cu-
fare ai personaggi un viaggio
nel tempo e lo spunto mi viene
da Verne che ho divorato da ra-
gazzino ma anche da film co-
me Non ci resta che piangere di

«Mi porto al Festival


proprio questi addetti ai lavori ta dei “poeti estinti”, protagoni- mo che non sapeva amare di Rob- ba usando come Lonely Planet i
(o ai livori?) che non hanno sti del film L'attimo fuggente, che bins e gli sono debitore anche racconti di Hemingway, visito la Saramago, Lilin
mai avvicinato, per esempio, leggevano composizioni proprie per la ricostruzione degli am- sua casa, i suoi bar, rivivo le sue e Deaver, una specie
l'opera di una grandissima co- F. SCOTT FITZGERALD e versi di Whitman ed Emerson. bienti super lusso in cui vive risse, le ubriacature. Con un col-
me Agota Kristof che, in scrit- Noi li imitavamo - ho ancora un Tancredi ma lo sono anche al po di testa decido di fermarmi di messa a terra per
Il grande Gatsby
ti come la Trilogia della città di
Feltrinelli, pp. 230, € 8
inedito, il racconto Ultima spiag- Grande Gatsby di Fitzgerald, uno molti più giorni del previsto e ap- scaricare l'elettricità»
K., procede, diciamo così, solo gia - e aggiungevamo alla lista dei volumi del cuore». positamente non avverto la fami-
con piccoli passi, con frasi bre- «Un libro che ti fa amare la Dante, Petrarca, Pasolini, Mon- «I libri si rispettano usandoli, glia che mi cerca ovunque. Era Massimo Troisi. Queste nostre
vissime e stupende. I classici, scrittura. Ma anche il film, tale e Pavese. Sui banchi di scuo- non lasciandoli stare» è la un modo di assaporare il piacere realtà - gli uomini scatenati
russi, francesi e inglesi, poi, li con Robert Redford e Mia la andavo alla grande con Erodo- massima di Umberto Eco. La del rischio. Non mi facevo le can- contro il gentil sesso oppure le
ho digeriti eccome e vanno da Farrow, ti può catturare» to e Seneca. Ma ero un irregola- fa sua? ne, non mi impasticcavo e nem- donne dipendenti dalla chirur-
Dostoevskij a Bulgakov, da re. Un giorno il docente di italia- «Da ragazzo erano la mia pale- meno mi stordivo con l'alcol, pe- gia estetica - esistono a pre-
Balzac a Stendhal, dalla Woolf no mentre faceva lezione mi bec- stra. Se hai sul comodino Her- rò la letteratura mi stimolava a scindere dalla tivù che sempli-
a Fitzgerald». ca con un libro di straforo. Quan- cercare la mia carica di adrenali- cemente le rappresenta. Que-
Un'autodefinizione di Moc-
cia lettore?
f do enuncio il titolo, in classe si
scatena la sarabanda. “Moccia
«Se da ragazzo na. Così Una vita nel vuoto di
Irwin Shaw - autore anche di
sti programmi sono molto me-
no diseducativi di tanti talk
«Scrittore e lettore procedo- sta a legge come se rimorchia”. hai sul comodino Hesse Giovani leoni che poi divenne show dove si urla, non si ha ri-
no insieme: sono un narratore- E il prof: “Ignoranti! Zitti! E'uno e Hemingway film con Marlon Brando - mi fa- spetto per il prossimo».
betoniera, i libri, da sempre, li dei pilastri del pensiero contem- ceva capire che volevo una vita Assediato da tanto successo
trangugio, li mastico, li assimi- poraneo”. Bella soddisfazione. prima o poi ne paghi spericolata. Spingevo sull'acce- ora ha il tempo di leggere?
lo e poi li trasformo in cemen- Era il Diario di un seduttore di le conseguenze» leratore delle moto di grossa ci- «Treno, aereo, albergo: un li-
to, pilastri, strutture portanti Søren Kierkegaard». lindrata - come Step in Tre metri bro a farmi compagnia c'è
dei miei racconti. E mi dispia- ERNEST HEMINGWAY I suoi amori letterari volava- mann Hesse, Il lupo della step- sopra il cielo - mi cimentavo con il sempre. Già pronti per il tra-
ce per i critici che non se ne so- Isole nella corrente no tutti a quelle altezze? pa e Narciso e Boccadoro, o i ro- deltaplano, volavo e credevo di sloco in Riviera sono: Cecità di
no accorti». Mondadori, pp. 528, € 9, 50
«C'erano anche i romanzoni di manzi di Ernest Hemingway, essere immortale. C'era poi José Saramago, Educazione si-
Anche Dante nel frullato- Wilbur Smith, con la sua stupen- prima o poi ne paghi le conse- Martin Eden di Jack London, beriana di Nicolai Lilin e Il filo
re? «Hemingway completò da Africa descritta ne Il destino guenze». con la storia di un marinaio che brucia di Jeffery Deaver,
«A sedici anni facevo parte di solo "Il vecchio e il mare". del leone, Harold Robbins, bravis- Che vuol dire? che lotta disperatamente per un thriller che è proprio un fi-
una conventicola di poeti in er- Gli altri tre libri rimasero simo nelle scene di avventura e «Sono due scrittori agli antipodi diventare uno scrittore, soste- lo, una specie di messa a terra
ba. Pieni di ambizioni. Aveva- come abbozzi. Bellissimi» di sesso come ne Lo stiletto o ne ma entrambi mi ispiravano il fa- nuto in questo dal suo amore per scaricare l'elettricità di
mo creato un gruppo che si riu- Il pirata. Il titolo del mio libro ri- scino del viaggio, soprattutto di per Ruth, giovane rampolla Sanremo».

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