Sei sulla pagina 1di 11

I

Oggi VIDEOINTERVISTA IL COMODINO


Barbero ci narra Giorgia Meloni Quando Aron
LA MEMORIA

tuttoLIBRI la Venezia una ministra in non credeva


del Cinquecento versione Barney all’Europa
iPad Edition Con le recensioni e le classifiche dei bestseller

NUMERO
ANNO XXXV
1750
SABATO 29 GENNAIO 2011 tuttoLIBRI «Finnegans Wake» Esce negli Oscar l’opera più ardua
di Joyce: un’impresa insormontabile sviscerarlo e tradurlo,
esempio massimo di capolavori tanto citati quanto sconosciuti
SIMENON

E’ formidabile!
MASOLINO
Un’altra D’AMICO

Esistono grandi libri il-


vita al night leggibili, e grandi libri non mol-
to letti. Una sera da Rosati, nel-
Il signor Monde la via Veneto di Flaiano, primi
fugge e sogna Anni Cinquanta, due giovani

Ma chi lo legge?
giornalisti, uno calabrese uno
BOSCO P. II
toscano, fingevano di conoscere
La recherche, e di averla trovata
noiosa. «Si ripete...» dicevano.
A un tavolo vicino il critico tea-
trale Sandro De Feo, un prou-
stiano doc, drizzò le orecchie.
«Non sapete di cosa state par-
lando» si inserì. E cominciò a fa-
re loro domande. «Vediamo un
po’, come si chiama la duchessa
L’alternativa
RISORGIMENTO
de Guermantes?», «Chi è la zia
del baron de Charlus?». I due
farfugliarono, si impappinaro-
Preferiamo
La forza
delle donne
no. Alla fine il toscano, che era il
più sincero, confessò: «O San-
dro... ’un s’ebbe tempo!»
Svevo
Cristina Belgiojoso
e l’eroica Metilde
Be’, non tutti hanno letto
Proust, ma oggi non esiste letto-
re acculturato che non abbia
e Pirandello
perlomeno gli strumenti onde
TOGNOTTI-MARCENARO P.VI

S
fingere convincentemente di i potrebbero definire l’Ulisse
averlo fatto. Lo stesso si può di- di Joyce, Alla ricerca del tempo
re per il più famoso libro di Ja- perduto di Proust e L’uomo
senza qualità di Musil i tre grandi
Del resto Hemingway romanzi della letteratura sulla
letteratura: volendo così significare
aveva lasciato intonso che essi hanno per tema la finzione
anche l’ «Ulisse». stessa della letteratura per l’uomo del
loro tempo, mentre per struttura e per
E così fanno molti stile ne rivoluzionano i canoni
con Proust e Musil tradizionali?
CHIESA E POTERE Se questa formula ha qualche
mes Joyce, altro pilastro del rin- validità, è obbligatorio per il lettore
Tra Cristo novo del romanzo nel Novecen-
to. Quando Ulisse uscì con enor-
comune affrontarli e possederli o la loro
analisi e interpretazione può essere
e Cesare me risonanza fu anche un suc- lasciata allo studioso?
cesso di scandalo, e la sua pub- Me lo domando per essermi trovato
Religione e politica blicazione negli Stati Uniti (se è in tutti questi anni dinanzi a tante
nel Novecento per questo, anche nell’Irlanda persone colte, ma non specialiste, che
patria dell’autore) fu severa- sostenevano, mentendo palesemente, di
GARELLI-BIANCHI P.VIII-IX
mente proibita. Molti intellet- averli letti o, con ben diversa sincerità,
tuali protestarono, e in prima fi- ammettevano con rossore di non averli
la si distinse il giovane ma già mai terminati o di non aver mai osato
celebre Hemingway, che ne im- aprirli per il timore reverenziale che
portò personalmente di con- essi incutevano loro.
trabbando e diffuse molte co- C’è, tra l’altro, il problema del
pie. Peccato che la sua, ritrova- tempo di fruizione, che al giorno d’oggi
ta dopo la morte, fosse rimasta si fa sempre più assillante: l’Ulisse
intonsa tranne le prime poche s’aggira intorno alle 1000 pagine, la
pagine. Ricerca consta di sette romanzi per
Anche Ulisse può essere una oltre 3200 pagine, con l’Uomo ci
DIARIO DI LETTURA lettura ardua, e forse la mag- assestiamo intorno alle 1700 pagine.
gior parte degli acquirenti del Quale insegnante, professionista,
La Signora romanzo si arrende durante il
percorso, salvo saltare al fatidi-
impiegato ha margini di tempo libero
così larghi da potervisi dedicare?
del Trio co finale col monologo di Molly C’è poi la difficoltà intrinseca della
Bloom. Diverso il discorso per comprensione: per limitarci all’Ulisse,
Anna Marchesini, Finnegans Wake, alla stesura di certo il più impervio per la «ricchezza
esordio con gerani del quale Joyce dedicò sedici an- e abbondanza di variazioni sulla sintesi
ni, dichiarando che sarebbe sta- e la dissoluzione dell’oggetto»
SERRI P.XI
ta l’ultima impresa della sua vi- (Hermann Broch), ogni traduzione
ta artistica. Rispetto ai pur ar- dovrebbe essere al tempo stesso un
dui libri appena citati - Ulisse commento o un apparato di note
per la tortuosità, la Recherche (attendiamo con ansia, per la vivida
TUTTOLIBRI per la mole - Finnegans Wake intelligenza dello scrittore, quella di
presenta l’ostacolo ulteriore e Gianni Celati per Einaudi).
A cura di: pressoché insormontabile della Un consiglio? Volgersi a due grandi
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
lingua in cui fu scritto, lingua romanzi, che fanno da giro di boa al
che pur partendo dall’inglese, «nuovo» romanzo italiano del
tuttolibri@lastampa.it sia pure con accento irlandese, Novecento: La coscienza di Zeno di
www.lastampa.it/tuttolibri/
è poi un impasto di neologismi Svevo e Il fu Mattia Pascal di
inventati da Joyce attingendo Joyce visto Pirandello: non meno importanti dei tre
LA STAMPA da Dariush Radpour succitati ma meno corposi e di più

p Continua a pag. II per Tuttolibri immediata comprensione.


GUIDO DAVICO BONINO
II Scrittori stranieri
MORDECAI RICHLER primi grandi romanzi inglesi, è proprio l’ipocrisia il vizio su «artistica» a Parigi negli Anni Cinquanta, al ritorno in Canada
Il ritorno di Barney cui meglio e soprattutto si esercita l’ironia del romanziere,
che gli offre l’occasione di ritrarre realisticamente l’umanità
per trovare il successo (economico) come creatore di sitcom.
Il filo cronologico è contorto, anche perché Barney è affetto
= Barney, il formidabile protagonista del formidabile nelle sue meschinità e debolezze. da Alzheimer e la memoria vacilla. Ma lui deve raccontare la
romanzo di Mordecai Richler La versione di Il film tratto dal romanzo ha il merito di avere richiamato sua vita, con i suoi tre matrimoni falliti, perché deve
Barney,riproposto nei tascabili (Adelphi, pp. 490,€ 12) fa l’attenzione su di un libro di grande successo che ancora contrastare le calunnie che compariranno nel libro del suo
quello che tutti noi sogniamo di fare, ma che quasi mai merita di averne. Lasciamo perdere il discorso sulle nemico McIver e perché deve provare la falsità dell’accusa
abbiamo il coraggio o la possibilità di fare. Dice differenze tra film e romanzo; basti dire qui che il film ha un di avere ucciso il suo amico Boogie.
sfrontatamente ciò che pensa agli ipocriti, ai prepotenti, ai po’ virato verso il sentimentale e ha un po’ frenato davanti Il romanzo si conclude con il poscritto del figlio di Barney,
vanesi e ai presuntuosi che si ritrova attorno: sul lavoro, al al sarcasmo. che, nell’ultima pagina, con uno splendido colpo di scena
bar, in camera da letto. L’ipocrisia, soprattutto, è l’oggetto La storia che il romanzo racconta è la storia di una vita, (anticipato da un’osservazione casuale a poche righe dalla
delle sue sprezzanti e velenose battute, dettate da un’ironia raccontata dal suo protagonista in un alternarsi di fine), capirà perché il padre era davvero innocente.
tanto feroce quanto irresistibile. D’altronde, come spiegava digressioni e di avanti e indietro nel tempo che vanno dalla La versione di Barney rispondeva a verità.
Mordecai Richler Fielding nella prefazione al suo Joseph Andrews, uno dei sua infanzia nel quartiere ebreo di Montreal, alla giovinezza Paolo Bertinetti

GABRIELLA
Céline L’epistolario con la segretaria BOSCO

Romanzo-romanzo,
rischiara le traversie dello scrittore cioè di quelli senza Maigret (era
Simenon a chiamarli così, e a
FELICE prediligerli), La fuga del signor
PIEMONTESE

«Il mio unico e preciso


obiettivo è quello di riuscire
massimamente sgradevole… a
“Ho un solo Monde non è tra i più noti e me-
rita invece attenzione per due
ragioni apparentemente con-
traddittorie. È infatti insieme

scopo: essere
tutti quelli a cui posso pensa- atipico e paradigmatico.
re… o che siano semplicemente A differenziarlo da titoli di
sfiorati dal mio pensiero». Così maggior richiamo e alla cui fa-
scriveva Louis-Ferdinand Céli- ma hanno contribuito anche
ne in una lettera del 1937, di po- adattamenti cinematografici al-
co successiva, cioè, a quello che
è con ogni probabilità il suo ca-
polavoro assoluto, Morte a credi-
to. E, si potrebbe commentare,
non si può dire che non ci sia
sgradevole” tisonanti (come L'orologiaio di
Saint-Paul), è il tono fortemen-
te onirico. Tutto il romanzo può
essere letto come trascrizione
di un sogno, mantiene dall'ini-
riuscito, ad essere sgradevole, riemergere dall’abisso in cui era zio alla fine un registro acquati-
e si tratta evidentemente di un precipitato. co, come se le vicende narrate
eufemismo. Le lettere ora pubblicate in provenissero da un serbatoio
La lettera, con un centinaio italiano - un quinto circa dell'inte- profondo. Ma questa dimensio-
di altre, è una scelta di quelle in- ro epistolario con la Canavaggia - ne, invece di rendere la scrittu-
dirizzate, in più di venticinque consentono di seguire dal vivo, ra sfuggente o fantasmatica, la
anni, a Marie Canavaggia, una per così dire, le traversie dello precisa dal punto di vista dei te-
donna per molti aspetti straor- scrittore, soprattutto nella fase, mi. Il romanzo appare così co-
dinaria, che andrebbe meglio durissima, dell'esilio danese, do- me una sorta di paradigma del-
conosciuta. Di origine corsa, fi- po la folle cavalcata (con la mo- le ossessioni dell'autore, sapien- Georges Simenon (il secondo da sinistra) tra la moglie Tigy e Josephine Baker
glia di un magistrato, è nota co- glie Lucette e il gatto Bébert) nel- temente costruite a formare (alla sua destra), nel 1928 al ristorante della cantante «Chez Josephine» a Parigi
me la «segretaria» di Céline. la Germania in fiamme, distrutta una trama senza sbavature, tra-
Ma fu molto di più, sia per lui dai bombardamenti e dall'avan- sparente come un acquario.
che in assoluto. Traduceva be-
p
p
Louis-Ferdinand Céline
LETTERE A MARIE CANAVAGGIA zata delle truppe alleate. Vicen- Oltre al motivo della fuga Simenon Contro la monotonia quotidiana,
nissimo dall’inglese e dall’italia- p a cura di Jean-Paul Louis de note, che del resto hanno forni- che gli dà titolo, oggettivamen-
p
p
trad. e postfaz. di Elio Naselli
Archinto, pp. 172, € 17
to a Céline la materia per i grandi te centrale nell’opera di Sime- sul treno che corre verso la Costa Azzurra
L’autore del «Voyage» romanzi degli ultimi anni, ma che non, vi si articolano la paura del-
si ripercorrono con interesse par- la donna, quella del giudizio so-
impegnato a inveire
contro il mondo
e a rivoluzionare
ticolare attraverso una scrittura
che non aveva nessuna pretesa
di letterarietà, ma che reca pur
sempre tracce evidenti di quel-
«La fuga del signor
Monde»: addio alla
Norbert sogna
la letteratura francese famiglia e alla ditta,
una vita nuova
l’inventiva, di quella genialità, di
quel gusto dell'iperbole e dell'ec-
no (Moravia ad esempio), si oc- cesso che rendono unica, e imme- verso le braccia
cupava di editing, come si direb- diatamente riconoscibile, la pro- di un’entraîneuse
be oggi, ed ebbe intensi rappor- sa céliniana.
ti letterari con un altro perso-
naggio notevole, l'italo-france-
se Gian Dauli, scrittore apprez-
zatissimo negli Anni Trenta e
oggi quasi dimenticato, tra i pri-
Marie Canavaggia
Naturalmente la Canavaggia
era anche romanticamente e pu-
dicamente innamorata dello
scrittore. Che la maltratta con af-
fettuosa durezza per le «ridicole
ciale, la volontà d'incanaglimen-
to, la tentazione dell'amoralità,
così come, a parziale riscatto, il
ricorso all'umana pietà e la ri-
cerca di mete essenziali.
al night di Nizza
mi ammiratori di Céline, di cui fiche a cui venivano sottoposti, li balordaggini» sentimentali alle Scritto nel 1944, alla vigilia quarantotto anni, parigino, ricco, Monde, della scomparsa del ma-
fece tradurre quasi subito in ita- faceva dattilografare, teneva i quale talvolta si lascia andare. dell'avventura americana, La che ha ereditato dal padre una rito. Avvenuta settantadue ore
liano il Voyage au bout de la nuit. rapporti con gli editori (sempre Troppo impegnato com’era a in- fuga del signor Monde s'inqua- florida impresa di intermediazio- prima, il giorno del quarantano-
Per quel che riguarda Céli- burrascosi). E quando le sciagu- veire contro il mondo, contro i dra in anni in cui Simenon, at- ne ed esportazione, non bello (un vesimo compleanno di Norbert
ne, la Canavaggia si occupava rate posizioni antisemite di Céli- «persecutori», a lamentarsi della tratto dall'autobiografia, era po' flaccido per l'età, biondastro, Monde. Senza alcuna premedita-
di tutte le incombenze lettera- ne lo costrinsero all'esilio e alla salute malferma, a seguire con stato sconsigliato dal suo mae- lo sguardo vagamente porcino) zione, l'uomo ha deciso di punto
rie, oltremodo gravose dato il prigione - e ci fu il rischio tutt’al- ansia la propria vicenda giudizia- stro Gide: «La smetta di scrive- ma rispettato, abitudini regolari, in bianco di andarsene. Invece di
personaggio e il suo rapporto tro che remoto di una condanna ria, e soprattutto a portare avan- re in prima persona», gli aveva una moglie, due figli avuti da un seguire il monotono ripetersi quo-
ossessivo con la scrittura: rileg- a morte - lo sostenne e non gli fe- ti la sua impresa letteraria («non detto, mettendolo in guardia an- primo matrimonio. Il romanzo tidiano di gesti e spostamenti, ha
geva i manoscritti, diceva la ce mai mancare la propria inde- è facile dissuadermi dal rivoluzio- che dai personaggi abulici. comincia con la scena della de- infranto lo schema andando dal
sua opinione sulle infinite modi- fettibile solidarietà, aiutandolo a nare la letteratura francese»). Protagonista è un uomo di nuncia, da parte della signora barbiere a farsi radere i baffi e

L’illeggibile Finnegans Wake


MASOLINO D’AMICO citata «meanderthale», dove
convivono i significati di mean-
dro più «tale», storia - storia-la-
p Segue da pag. I
birinto - ma anche di Neander-
tal, con richiamo alle origini del-
sia alla sua insaziabilità di au- ghast da rappresentare sulle ro- Intendiamoci, la sua creazio- Pesante come svago, poco la lingua stessa. Schenoni dun-
todidatta, sia al suo talento di vine di Persepoli, appunto in ne non si esaurisce nella lingua. utile come oggetto di studio que reinventa, sulla traccia del-
poliglotta. Joyce sapeva infat- una lingua fatta solo di sonorità; Nell’introduzione al primo volu- (quale allievo è in grado di leg- l’originale, arrivando a frasi co-
ti moltissime lingue. Prima dei il pubblico doveva capire l’azio- me della traduzione di Luigi gerlo, quale docente di spiegar- me «Halloggio di chiamata è tut-
vent’anni, per esempio, si era ne come quando si va a teatro al- Schenoni, uscito nell’ormai lon- lo adeguatamente?), Finnegans to il loro evenpane, sebbene la
studiato da solo il norvegese l’estero, riconoscendo i signifi- tano 1982, Giorgio Melchiori sin- Wake ha tuttavia sempre trova- sua cartomanza abbia un’hallu-
allo scopo di comprendere me- cati dalla musicalità dei fonemi. tetizzò mirabilmente le pazienti to appassionati che non si sono cinazione come un’erezione di
glio Ibsen, e in quella lingua Non veniva fornita, né esisteva, stancati di interrogarlo. Tra notte...», che poi spiega in un
aveva scritto una lettera am- una spiegazione. A sobbarcarsi questi in Italia spicca Luigi corpo di note lungo il triplo del
mirata al grande drammatur- Anche nella sua operazione Schenoni, venuto purtroppo a testo stesso.
go, il quale gli aveva risposto matta e disperatissima Joyce l’eroica fatica mancare senza terminare l’eroi- Come Joyce, non pensa tan-
scambiandolo per un vecchio vuole che il lettore capisca; ma a di tradurlo, o meglio ca fatica di tradurlo, oggi giunta to al fruitore, quanto a cimentar-
accademico. Nella Trieste costo di risalire all’origine di tut- a un quarto volume. Ma non di p James Joyce si con la propria ossessione.
asburgica si era trovato a con- te le sue invenzioni, parola per di riprodurlo, tradurlo in una lingua «norma- p FINNEGANS WAKE Joyce ha eretto un monumento
tatto con un crogiolo di etnie parola. Il primo a corredare di fu Luigi Schenoni le», così da consentire di legger-
p
libro secondo (III-IV)
testo originale a fronte
all’impossibilità di procedere ol-
dal quale aveva appreso una chiose puntuali anche se non lo come con una versione interli- tre nella strada del romanzo, co-
p a cura di Luigi Schenoni
moltitudine di idiomi. esaurienti quello che veniva scri- esplorazioni di molti esegeti, neare. Schenoni ha voluto ripro- p Oscar Mondadori
struendo un romanzo totale e
Ora, esistono in letteratura vendo, fu proprio lui. Dante - mostrando la complicata eppur durre per il lettore italiano l’ef- p pp. 532, € 11 definitivo, in cui tutto lo scibile e
libri scritti in lingue segrete, o mettiamo - espone il suo siste- limpida simmetria che organiz- fetto che Finnegans Wake produ- p L’ultima opera di Joyce, sintesi la stessa favella sono rielaborati
addirittura inventate. Al tem- ma - la sua cultura, la sua cosmo- za gli innumerevoli episodi della ce sul lettore anglofono. Lì l’in- di innumerevoli lingue, conside- come in una nuova Babele di
po in cui nell’Iran regnava lo logia, la sua religione - per così vicenda (questa di per sé sareb- glese, come si diceva sopra, è la rata a lungo intraducibile: un’im- unione anziché di disgregazio-
scià e si promuovevano festi- dire, li porge. Va verso il lettore. be semplice, la notte e i sogni del base, ma ci sono richiami ad al- presa tentata in italiano da Lui- ne. Condividendo la sua orgo-
val internazionali, il poeta Ted Joyce fa il contrario. Il lettore protagonista H.C.Earwicker), tre lingue (ne sono state indivi- gi Schenoni e rimasta incompiu- gliosa solitudine, Schenoni la fa
Hughes scrisse per Peter deve andare da lui, e sviscerare con un fittissimo tessuto di sim- duate 47), più innumerevoli pa- ta, per la sua scomparsa. sentire meno arrogante e più
Brook un testo intitolato Or- quanto lui gli fa solo balenare. boli e allusioni e richiami. role composte, come la sempre umana.
Tuttolibri
SABATO 29 GENNAIO 2011
LA STAMPA III

«LA SCUOLA DEGLI EGOISTI» DI SCHMITT leggerezza su un paradosso o, meglio, su un sofisma: rinchiudersi in un' ossessione analoga a quella del
C’è un filosofo in biblioteca e se la vita fosse un sogno? Se il mondo fosse solo
una nostra visione mentale, non sarei io l'unico ad
suo Gaspard Languenhaert, patito del «pensiero
filosofico inglese».
= Chi ama il silenzio e l'atmosfera rarefatta che esistere poiché io solo percepisco il mondo? Pur riuscendo a completare la frammentaria
aleggiano nelle gloriose, antiche biblioteche Insomma non sarei io Dio? biografia con l'ultimo tassello delle vicissitudini
profumate di legno tirato a cera e ben conosce Pubblicato in Francia nel 1994, questo romanzo patite dal «filosofo» nel tentativo di proselitismo,
l'ansia della ricerca frenetica nei cataloghi, d'esordio che arriva in libreria a qualche mese da l'enigma resta. E il finale è tanto spiazzante quanto
l'emozione della scoperta e l' ostinazione nel voler Concerto in memoria di un angelo (sempre per le avvincente è il gioco di citazioni, allusioni e
colmare i vuoti ad ogni costo, si divertirà nel edizioni e/o), racconta in prima persona le interrogativi che rendono La scuola degli egoisti un
riconoscersi nei «crani» o nel narratore de La scuola peregrinazioni di un ricercatore che per sfuggire alla brioso intelligente divertissement. Evocando il clima
degli egoisti di Eric Emmanuel Schmitt (trad. di claustrazione della biblioteca si lancia sulle labili dei salons del XVIII˚ secolo, la critica alla deriva atea e
Alberto Bracci Testasecca, ed. e/o, pp.123, € 6). tracce di un misterioso personaggio autore di una materialista del sensismo di Condillac stigmatizza
E magari farà tesoro della lezione suggerita da una ardita dottrina filosofica incentrata sulla nozione di infatti la deriva «egoista» e folle del solipsismo.
appassionante favola morale costruita con ironia e egoismo. Ma la sua ricerca affannosa lo porta a Paola Décina Lombardi Eric Emmanuel Schmitt

stiti, gente comune, anonima per occupati per quella figlia così po-
lui, palesemente libera però dal Per i ragazzi Un provvidenziale co pronta ad essere introdotta in
rigido programma che sin da società, ma a Calpurnia dirà che
bambino aveva incasellato la sua rapporto nonno-nipote in avvio di ’900 può fare quello che vuole della
esistenza. sua vita e che «l’unica domanda,
A condurre i suoi passi, e il pe- GIORGIA in realtà, è come dovremmo pas-
riplo che struttura il romanzo, so-
no a partire da quel momento
eventi casuali, incontri. Innanzi-
tutto quello con una giovane don-
GRILLI

Se alla natura posso-


no occorrere milioni di anni
per subire una evidente tra-
Una piccola sare il poco tempo che ci è con-
cesso». Lezione che si insinua
dentro la bambina molto a fon-
do, e che contribuisce a renderla

Darwin
na, Julie, ch'egli salva accidental- sformazione, secondo i princi- irriducibilmente diversa dalle
mente da un tentativo di suicidio pi dell’evoluzione scoperti da amiche premiate alla fiera di pae-
e che da quel momento condivide Darwin, ad una ragazzina di se per i loro merletti.
il suo allontanarsi. Insieme si re- quasi dodici può bastare Come accade in molti classici
cano a Nizza dove lei trova lavoro un’estate per ritrovarsi un’al- della letteratura per l’infanzia, il
come entraîneuse in un locale not-
turno e lui, che nel frattempo si è
lasciato derubare senza neppure
troppo rammarico di tutti i soldi,
come impiegato nello stesso loca-
tra persona. Così è L'evoluzione
di Calpurnia un bellissimo ro-
manzo di Jacqueline Kelly, am-
bientato in Texas negli ultimi
sei mesi del 1899, che precedo-
cresce in Texas rapporto del giovane protagoni-
sta con un nonno è provvidenzia-
le per ampliare gli orizzonti del
bambino, che i genitori tendereb-
bero semplicemente a rendere
no il passaggio epocale al ‘900 «adatto» ad un certo contesto, e
Un romanzo del 1944, e ne anticipano le inaudite mo- che i nonni riportano più vicino
dernità - il telefono, l’automobi- al cosmo tutto. «Non mi resta
sintesi delle costanti le -: mesi in cui la giovane prota- molto tempo da vivere - diceva,
ossessioni dell’autore: gonista, Calpurnia Tate, dopo mentre stavamo insieme in bi-
aver sentito parlare di un libro blioteca -. Perché dovrei deside-
dalla paura della donna ancora censurato come L'origi- rare di trascorrerlo pensando a
al fascino dell’amoralità ne della specie, scopre la passio- canali di scarico e conti scaduti?
ne per la natura e diventa una Devo stare attento alle mie ore, e
le. L'uomo cambia nome e condu- scienziata in erba; e mesi in cui, spenderle tutte con saggezza...
ce una vita totalmente avulsa dal proprio per questa sua nuova Calpurnia, usa con attenzione
contesto d'origine. passione, incomincia a chieder- ognuna delle ore che ti sono sta-
A varie riprese Simenon rac- si chi sia lei veramente, che co- p Jacqueline Kelly te concesse». Un insegnamento
conta i sogni di Désiré Clouet (co- sa vorrebbe fare e che persona p L’EVOLUZIONE DI CALPURNIA impagabile, filosoficamente pro-
sì ora il signor Monde si fa chia- vorrebbe diventare da grande, p trad. di Luisa A. Dalla Fontana fondo e per la bambina compren-
mare): «...paesaggi che non ave- in un contesto in cui per le ra- p Salani, pp.288, € 16,80 Jacqueline Kelly sibilissimo, che certi meraviglio-
va mai visto..., con lagune verda- gazze la scelta non era né am- si romanzi regalano all’infanzia.
stre e colline di un azzurro viola- pia né veramente possibile, da- Natalia Ginzburg chiamava
ceo come se ne vedono nei quadri ti i ruoli prefissati, specie fem- esemplari di anfibi, insetti, pian- to, hanno a che fare con il suo oc- piccole virtù quelle che tendia-
dei grandi maestri italiani» (effi- minili, nella società. te e nidi da conservare e studia- chio attento, con la sua mente mo ad insegnare, come genitori
cace la traduzione di Federica Di L’evoluzione, con tempi ed re, più la madre si preoccupa di portata a farsi incessanti doman- o educatori, ai nostri bambini.
p Georges Simenon Lella e Maria Laura Vanorio). Si accelerazioni diverse, è qualco- porre fine alla sua infanzia consi- de e a cercare indizi per possibili Non c'è niente di sbagliato in es-
p LA FUGA DEL SIGNOR MONDE vede in una barca a fondo piatto, derata vagabonda per rendere risposte, tanto intelligenti e raffi-
p trad. di Federica Di Lella con remi troppo lunghi e pesanti la bambina adatta a quanto ci si nate da far capire al nonno, soli-
e Maria Laura Vanorio da usare. Oppure sogna una fon-
«L’evoluzione aspetterà da lei come donna. tamente così distratto, che la
«Usa con attenzione
p Adelphi, p. 154, € 16 tana, il getto d'acqua, la pietra di Calpurnia» che E più Calpurnia incomincia a bambina è speciale e destinata ognuna delle ore che
p in libreria dal 16 febbraio
p Scritto nel 1944, il romanzo uscì
umida e nera, in un luogo in cui dopo aver incontrato trascorrere tempo col nonno - forse ad altro. Il nonno la coinvol- ti sono state concesse»:
manca l'odore dell'aria. Diventa un vecchio burbero e appartato, ge in esperimenti ed esperienze
in Italia da Mondadori nel 1959
progressivamente un uomo della l’«Origine delle specie» anche lui appassionato naturali- entusiasmanti, come la scoperta un insegnamento oltre
notte, del buio. scopre la natura sta tutto il giorno impegnato in di una nuova specie di pianta, di le cautele dei genitori
Il caso porta poi al Gerly's, il osservazioni e esperimenti nella cui insieme scriveranno alla co-
locale dove lavorano Désiré e Ju- sa che riguarda le cavallette, sua biblioteca-laboratorio, non- munità scientifica e per cui at- se, se non che sono appunto pic-
classicamente in banca, sia pure lie (che sono diventati amanti ma che crescono stranamente gial- ché l’unico che insegna alla ra- tenderanno una risposta da cole, ed oscurano e sottraggono
con forte senso di colpa nei con- molto occasionali, stancamente, le in quell’anno torrido, la sto- gazzina le cose che lei ha davve- Washington. energia e tempo a quelle che po-
fronti della famiglia e della ditta, saltuariamente) la prima moglie ria della civiltà, a cui certe in- ro brama di imparare -, più la fa- Mano nella mano, e con il mi- trebbero e dovrebbero essere
a ritirare tutti i contanti. È salito del signor Monde, la madre dei venzioni danno una grande miglia tende a sottrarle questo croscopio in spalla ed il retino, i virtù più grandi, coltivando le
sul treno per Marsiglia, ed è en- suoi figli, una donna bambina che spinta, e la protagonista stes- tempo impegnandola in lezioni due passano giornate memorabi- quali possiamo sintonizzarci con
trato nella fuga come in un sogno lo aveva lasciato di colpo, vittima sa, che cambia in fretta in quel- di cucina, cucito ed altre faccen- li all’aperto, attenti a tutto: le fo- l’universo più che con un preciso
appunto, osservando se stesso co- della sua stessa fragilità. Da que- la particolare estate. de domestiche, viste e descritte glioline, i coleotteri e le radici in contesto. A queste più grandi vir-
me in passato tante volte aveva sto incontro, che si sviluppa con Unica femmina in una gran- anche come vere e proprie arti, basso come le costellazioni nel tù allude da sempre, la miglior
fatto con degli estranei che aveva- eventi drammatici, prende avvio de famiglia con sette figli, più che però Calpurnia non sente co- cielo più alto. E il nonno non si in- letteratura, di cui L'evoluzione di
no attirato il suo sguardo per la la risalita di Désiré verso l'identi- Calpurnia esce di casa, esplora me proprie e gratificanti. trometterà nelle questioni di fa- Calpurnia, un libro non solo per
loro diversità, modestamente ve- tà abbandonata, il suo ritorno. l’ambiente e torna la sera con La sua passione, e il suo talen- miglia che vedono i genitori pre- l’infanzia, fa sicuramente parte.

T
ornano gli inglesi. Dap- Teresa, Emma e Jane. Insieme
pertutto. Che sia l’inizio
di una nuova moda?
GIALLI INGLESI formavano le Jets, dalle iniziali
dei loro nomi. Questo però fino ai
Una marea che si abbatte sulle PIERO SORIA tredici anni. Poi, l’evoluzione ver-
spiagge del giallo che ormai so il male. Le tre si emancipano
sembravano esclusivo dominio (ragazzi, feste, alcol) mentre
scandinavo o americano? Il fe-
nomeno, in verità, ha inizio in
tv: vuoi con il Luther della Bbc
Misteri in abbazia Shelley rimane quella con la «cic-
cia» infantile. E parte la persecu-
zione: piccole molestie che diven-
che ha spopolato in Usa (e lo
sta facendo anche da noi), vuoi
con il nuovo Law and Order
made in England, che mette in
e due donne topo p Sharon Bolton p Gordon Reece
tano sempre più atroci, fino al
tentativo (riuscito) di incendiar-
le i capelli. Risultato: ustioni a se-
gnarle un volto di per sè già bi-
crisi la versione a stelle e stri- p RACCOLTO DI SANGUE p TOPI slacco. Identico destino per la ma-
sce, assieme ai vari Csi e Ncis. Sharon Bolton e Gordon Reece: p trad. di Manuela Faimani p trad. di Silvia Rota Sperti dre, Elisabeth: abbandonata dal
p Mondadori, pp. 451, € 19.50 p Giunti, pp. 316, € 16
Ma sta prendendo piede an-
che in libreria. Ecco infatti due
buone alternative alla moda scandinava marito per una procace venten-
ne; e mentalmente seviziata dal
romanzi, usciti a distanza di principale che sfrutta il suo pas-
una settimana, a segnare - for- do la sua storia in un piccolo vil- uccise nel tempo. A tutta prima Fletcher appena trasferitisi ac- za, le emozioni suscitate da Ree- sato da ex avvocato per affibbiar-
se - la svolta di inizio anno: laggio dello Yorkshire appollaia- l’autrice sembra giocare la carta canto a quei terreni ecclesiastici ce. Lui ha scelto un’altra via: le tutte le pratiche dello studio.
Raccolto di sangue di Sharon to all’ombra di una cupa abbazia gotica dei fantasmi e delle voci così densi di maledizioni. Soprat- quella delle donne-vittima che, Insomma: due topi che si riti-
Bolton e Topi di Gordon Reece. diroccata, di una inquietante che si odono ovunque. Ma presto tutto i tre figlioletti: Tom, Joe e tartassate dalla vita e dalla al- rano in una sperduta villetta di
Entrambi nati nelle aule lette- chiesa costruitale accanto, di la trama si fa ben terrena e quelli Millie. In particolare quest’ulti- trui prepotenze, alla fine si ribel- campagna per sfuggire ai loro
rarie di Oxford anche se poi i una sanguinante cripta di fami- che potevano apparire solo come ma, essendo femmina ed avendo lano e vendicano con violenza aguzzini. Non basta: vengono
due autori hanno preso direzio- glia - i conturbanti Renshaw, si- trucchi emotivi si trasformano in l’età giusta per essere sacrificata quasi insensata anni ed anni di assalite nel loro eremo da un gio-
ni differenti, Reece addirittura gnorotti assoluti del luogo - e un presenze vere ed ossessive che come le altre in precedenza. Otti- sottomissione ed ingiustizie. Shel- vane rapinatore e, allo stremo
quella australiana. cimitero le cui tombe si squarcia- producono morte e dolore e che ma la tensione ed il groviglio di ley è una studentessa goffa e brut- della resistenza, finalmente rea-
La Bolton si rifà vagamente no alle prime piogge. Protagoni- hanno radici in un passato che palpiti che si intrecciano come ro- tina, ma i suoi voti sono ottimi. giscono, l’uccidono e lo seppelli-
alla tradizione religioso-miste- sti: il giovane parroco Harry torna continuamente. vi fino all’ultima pagina. E’ cresciuta in una classe dove scono in giardino. Ma questo è
rica anglosassone ambientan- Laycock, e un nugulo di bambine A farne le spese sono i Differenti, ma di identica for- pensava di avere ottime amiche: solo l’inizio.
IV Scrittori italiani
I RACCONTI DI CAMPANI «NEL PAESE DEL MAGNANO» biciclette come unico mezzo per muoversi su e giù per le protagonisti, quasi sempre ragazzini, che si muovono
Un serpente in Appennino salite dell’Appennino tra Modena e Reggio Emilia.
I due, cugini con genitori casari, prendono la stessa
dentro storie semplici, senza avvenimenti eclatanti, il cui
fascino è però dilatato dall’età, dallo sguardo, dal
= Il magnano è un serpente. Non è velenoso e corriera per andare a scuola. Su questa viaggia anche batticuore di chi le vive. Ci si muove tra dighe, campi e
nemmeno morde, semmai ti si avvoltola addosso e ti una ragazza più grande, Irene, magra e silenziosa, fossi, piazze di paese, baretti e sagre, coriste d’orchestra
bastona con la coda. Un po’ fa paura e certo ha un alone enigmatica, sempre vestita con camicie da uomo, tutte di liscio, guardie giurate e nonni infermi. Un mondo a
di mistero, nero com’è e con queste sue strambe abbottonate anche d’estate. Irene, il Magnano, parte, che però è qui, a pochi chilometri dalle città di cui
tecniche di difesa. Paura e mistero che circondano Riccardo, Giovanni, non sono che i protagonisti di un sole ci sembra consistere l’Italia di oggi. Un mondo
anche il giovanotto di cui «il Magnano» è il racconto, quello che da il titolo a questa bella raccolta, verosimilmente non inventato da Campani, ma solo
soprannome. Così lo chiamano per la sua singolare Nel paese del Magnano (italic, pp. 164, € 14), seconda messo in scena. In racconti che, ecco qualcosa che il
capacità di ammaestrare lo strano serpente ed usarlo, uscita del trentaseienne Sandro Campani (l’esordio, nel lettore scopre con sorpresa, non sono collocati negli
nientemeno, come arma di difesa. Il Magnano spaccia 2005, con il romanzo È dolcissimo non appartenerti anni lontani del dopoguerra, ma nell’ultimo decennio
marijuana. La vende a ragazzi e ragazzini del posto, più). Anche gli altri nove racconti sono ambientati lì, tra del secolo scorso, insomma appena ieri.
Sandro Campani come Riccardo e Giovanni, età da scuola media, le pieghe dell’Appennino emiliano, e simili sono i Piersandro Pallavicini

LORENZO
MONDO Arpaia Tra gli scienziati del Cern di Ginevra:
DIALOGHI IN VERSI Leggendo L’energia
MAURIZIO CUCCHI del vuoto, mi sono incuriosito a un’impresa che inquina amicizie e famiglie
cogliere in filigrana, nell’ordi-
to della narrazione, l’atteggia-

Tra ragni pazzi


e zucchero filato
mento, quasi la confessione, ri-
lasciata da Bruno Arpaia su
un romanzo così nuovo per lui.
Il personaggio Pietro, du-
rante la misteriosa fuga con il
Questo Big Bang
sconvolge la vita
figlio Nico verso la Spagna, ca-
pita a Port Bou. Rammenta al
ragazzo che molti anni fa, in
Prove di lettori, ora sinuose ora di secca quella cittadina dei Pirenei,
uno scrittore solo e disperato,
energia, e una collana di voci straniere braccato da nemici spietati, si
tolse la vita. Nico, disinteressa- Bruno Arpaia, dascalismo, in qualche misura
to, alza le spalle e il padre ne napoletano, inevitabile, che rallenta il movi-

F
rancesco De Napoli, di dami - quando si farà rado /il trae la conclusione che il rac- non manca, mento del romanzo, in cui si sus-
Cervaro (FR), ragiona groviglio di strade e quando il no- contare sia «una battaglia a nel nuovo, seguono fughe e inseguimenti,
nella sintesi del verso su do /giungerà all'usuale stretta morte contro il tempo, che poi, scientifico l’intervento di spie e agenti se-
residui delle ideologie, ma an- del pettine- /che tutto è qui come gira e rigira, finisce sempre romanzo, greti, boicottaggi che investono
che introduce circostanze di in un gioco /vicenda di luci e om- con una sconfitta». E noi sap- di ritornare il cuore stesso del Cern. Basti di-
normale realtà quotidiana con bre. Ma tu /dalla penombra anti- piamo che Arpaia allude qui al a Walter re che un gruppo di fondamen-
buona attenzione alla verità ca delle cose, /ignara d'ogni tua suo romanzo L’angelo della sto- Benjamin, talisti islamici, dopo essersi an-
semplice del dettaglio concreto: rivelazione, /non ti voltare quan- ria, incentrato sulla figura di il filosofo nunciato facendo saltare la
«In questa stanza buia /ricono- do poi la luce /ti mostrerà il mio Walter Benjamin. In un altro tedesco Tour Eiffel, cerca di impedire il
sco appena/le pieghe d'un letto viso così vecchio». capitolo, la giornalista Nuria, protagonista famoso esperimento, giudicato
smosso. /Nella solitudine dei Di Francesca Donazzan stu- che ha scritto romanzi ispirati del precedente blasfemo perchè pretende di so-
miei ricordi /respiro l'aria umi- pisce la lucidità efficace ed impec- alla storia e alla politica, spie- «L’angelo stituirsi al Corano nella spiega-
da /del mattino». Gli converreb- cabile del procedere, la secca della storia» zione delle Origini.
be una versificazione più com- energia a volte feroce. Leggerò «L’energia del vuoto»: Più che le risultanze di una
patta; certe uscite, poi, sono un volentieri altri suoi testi. Un trama rimasta tutto sommato
poco ovvie o pronunciate con ac- esempio: «Dentro mia mamma ricercatori, spie sospesa, appare singolare il mo-
cento «poetico»: «La luce m'av- /non mangiavo con la bocca, ep- e fondamentalisti do tenuto da Arpaia nel raccon-
volge /e m'assale / la paura pure /nessuno ha dovuto illu- tarla. Quasi in ossequio a certe
d'un nuovo giorno». strarmi /una volta nata l'entra- in una storia viziata teorie enunciate, i diversi piani
«Il mio ragno è pazzo e ta giusta. /Piacevole ma non un po’ dal didascalismo della storia si alternano e si ri-
m'ha preso /metà del cielo /il istintivo /ascoltare il mondo at- congiungono con una circolari-
mio ragno è maschio e non tra- traverso /dieci grammi di zucche- ga il suo desiderio di cercare nucleari che dovrebbe avvicina- tà che sembra suggerire, se non
ma /tele discreto /il mio ragno ro filato, /o fiutarlo col rosmari- nuove strade: «La Storia, sono re come non mai alla compren- l’abolizione, una debole incisivi-
è iracondo ed esplode /la sua no nel naso». secoli che la interroghiamo, e sione del Big Bang. L’impresa fa tà del tempo e dello spazio. Tut-
gomma a perdere // il mio ra- Voglio infine segnalare un'ini- non ci ha dato nemmeno una affiorare le più ardite e contra- to sembra cioè avvenire in con-
gno /m'imbarazza / con gli ziativa editoriale, una collana risposta (...) Almeno fino a og- stanti ipotesi di teorici in odore temporanea. Per altro verso, Ar-
ospiti //il mio ragno se ne fotte utile per la diffusione della poe- gi. Ci serve qualcos’altro, ci di Nobel, inquina di sospetti le paia si discosta dalle suggestio-
/ del vento compiacente, sem- sia, soprattutto straniera, e cioè servono pensieri un po’ più più generose passioni intellet- ni del mondo nuovo che intende
pre più / avido di queste nuvole Kolibris Edizioni (Bologna), cu- lunghi, più lunghi perfino della tuali, incide sui comportamenti frequentare. Con tanto discorre-
veloci /che gli sfuggono sotto». rate da Chiara De Luca (autrice, Storia. Per me, serve la scien- privati - gli amori e le crisi fami- re di neutroni e bosoni, di parti-
E' una poesia senz'altro insoli- tra l'altro, della raccolta Anima- za». Mi sembra un buon viati- liari - delle persone coinvolte. celle elementari che hanno una
ta, dunque originale, di Raffae- li prima del diluvio). Recenti co per capire le ragioni di Ar- Attraverso la giornalista Nu- consistenza fugace e si lasciano
le Pellicani, pugliese residente uscite: I centomila luoghi dello paia e il senso del suo lavoro. ria, che deve realizzare un servi- spiare per frazioni infinitesima-
a Zurigo, che ha in genere una scozzese Thomas A. Clark, La la- Lo scenario del romanzo è p Bruno Arpaia zio sulle nuove frontiere della fi- li, ama poi cimentarsi con acuta
scrittura sinuosa, complessa, titudine di Napoli di Eva Bou- rappresentato dal Cern di Gi- p L’ENERGIA DEL VUOTO sica intervistando una serie di sensibilità nella rappresentazio-
che forse potrebbe a volte un po- rke (tedesca vissuta in Irlanda), nevra (l’Organizzazione Euro- p Guanda, pp. 262, € 16,50 scienziati, siamo introdotti - ne delle cose che si vedono sen-
co sciogliere. Ritratto con Orfeo e Euridice pea per la Ricerca Nucleare), p Bruno Arpaia, nato a Napoli nel muovendo da Einstein alla «teo- za acceleratori, cedendo al fasci-
1957, è traduttore e critico, ispa-
Alessio Vailati ha sicura- del danese Morten Søndergaard, che gestisce gli esperimenti fi- nista. Con il romanzo I forestieri
ria delle stringhe» - in un mondo no delle parvenze naturali, in
mente letto i grandi nel Nove- Danza del ventrea Tel Aviv dell' sici sull’anello di 27 chilometri ha vinto il premio Bagutta Ope- affascinante e complesso, che particolare delle albe e dei tra-
cento e mostra un buon ritmo, inglese residente in Israele Karen che corre sotto terra tra Sviz- ra Prima nel 1991. Con L’angelo esige una stoica volontà di ricer- monti restituiti con inesauste,
un buon decoro di pronuncia. Alkalay-Gut e Della vita lenta zera e Francia. Scienziati di della storia, protagonista il filo- ca: quando si pensi che il 96 per dense pennellate. Le due cultu-
Un po' di aggiornamento nel to- del francese Jean-Claude Tardif. ogni Paese si preparano al- sofo Walter Benjamin, fu finali- cento di ciò che ci circonda è ter- re continuano a divaricarsi e ad
no non gli nuocerebbe: «Ricor- dialoghi@lastampa.it l’inaugurazione di un potentis- sta al Campiello nel 2001. ra incognita. affermare le proprie ragioni
simo acceleratore di particelle Questa parte è viziata dal di- mentre si danno la mano.

RENATO La possibilità dello scoppio di


BARILLI Porta Il poeta e i suoi racconti, una bomba aleggia ovunque in
È uscita, abbastanza queste pagine, con un potenziale
inosservata, una raccolta di rac- scampoli di un intenso lavoro onirico ambiguo, tra il distruttivo e invece
conti di Antonio Porta, a cura di il procreativo. Forse il racconto

E’ una bomba
Rosemary Liedl, principale cura- centrale della raccolta è quello che
trice della memoria di questo au- porta il titolo Tu partorirai una
tore, ahimè precocemente scom- bomba, dove una povera fanciulla
parso (1935-1989). Quasi nessu- viene sfruttata, nella sua materni-

il sesso che va
no tra loro è inedito, apparso pe- tà imminente, proprio per nutrire
rò su riviste varie, e dunque ben in sé un ordigno esplosivo. Lei
diverso è l'effetto che viene dal p Antonio Porta
muore, col frutto naturale in seno,
vederli ora riuniti. Insieme, costi- p LA SCOMPARSA DEL CORPO ma gli esterrefatti abitanti accorsi

in libera uscita
tuiscono una bella prova, dimo- p Manni sul luogo devono constatare che
strano che Porta sarebbe stato p pp. 185, € 16 sotto il cadavere giace una bomba
Antonio Porta, scomparso nell’89
perfettamente in grado di darci di proporzioni smisurate, quale
ulteriori apporti narrativi, da senza dubbio non è mai stata sgan-
porre in stretta vicinanza di quel- ciata da nessun aereo.
li poetici, ribaditi anche di recen- dribblare il fastidioso compito di ri- Qui siamo nel più attento ri- dine gerarchico e si compiacciono una vistosa fenditura, tanto che E in definitiva è un ordigno
te da una loro edizione al comple- spondere a una trama, di approda- spetto dell’insegnamento freudia- di fornire ardite e sfrontate esibi- questo turista eccentrico viene vi- esplosivo anche quello che nel rac-
to presso Garzanti. re a un qualche finale. Si aprono, no, nell’onirismo parla il corpo, so- zioni, rendendosi autonomi dal sto dai normali con sospetto e ap- conto di apertura viene piazzato,
La chiave di accesso a questo brillano di luci intense ed arcane, e prattutto attraverso il sesso. E tronco e dalla mente. L’intera se- prensione. In un altro incubo, La ma non per portare morte, bensì
universo è data senza dubbio dal- si dileguano nel nulla, secondo il dunque, se una riserva si deve fa- rie di queste registrazioni è retta Bomba, egli si immagina che una per diffondere un Gas esilarante,
l’onirismo, quasi che il Nostro vo- detto ben noto secondo cui «i so- re, questa deve andare al titolo di dall’alternarsi di incavi e sporgen- estrosa fanciulla gli chieda di com- nel rispetto della massima «non
lesse allinearsi a Luigi Malerba gni muoiono all’alba». Ma la tra- uno dei racconti, assunto anche co- ze, ovviamente rispondenti ai due piere come prova d’amore un at- una bomba vi seppellirà, ma una ri-
che poco prima se ne era uscito scrizione che l’autore ne effettua è me eponimo della raccolta, nella organi, maschile e femminile, che tentato al Campidoglio, e purtrop- sata». Ovvero, mortali, non diffida-
col Diario di un sognatore. Ebbe- lucida, scorrevole, funzionale, e be- quale non si tratta della Scomparsa si ritrovano ovunque. Per esem- po all’alba il malcapitato deve an- te di un sesso che se ne va in libera
ne, anche questi sono frammen- ninteso evita tutto il ciarpame mi- del corpo, ma piuttosto di una sua li- pio, nel Viaggio, il narratore si affe- dare a constatare che in effetti nel- uscita, come attestano le sorgenti
ti, scampoli di un intenso lavoro sticheggiante con cui talvolta i so- berazione, per cui gli organi geni- ziona a un burattino, a un Pinoc- la notte il Municipio di Roma ha su- veritiere e vivificanti del lavoro
onirico, il che consente loro di gni vengono presentati. tali si svincolano da un normale or- chio, che però esibisce nel pube bito un’esplosione. onirico.
Tuttolibri
SABATO 29 GENNAIO 2011
LA STAMPA V

«IL RIPORTO» DI ADRIÁN N. BRAVI una materia recondita come «Formati di scambio dei dati mettono in scena un disagio esistenziale attraverso i modi
Il pelato che bel mattocchio bibliografici»), una sintomatica passione per l'Ethica di
Spinoza, una fantasia di fuga in Lapponia. Subito lo
paradossali di un umorismo che s'annida nelle cose. Fin
troppo facile fare appello alla latinoamericana propensione
= Un capolavoro è troppo (anche se il troppo è di gran troviamo a teorizzare sull'umana nudità, sulla «natura per il «fantastico», mentre preferirei sottolinearne un
moda), ma una buona narrazione lo è senza dubbio. nascosta delle cose» che può essere rivelata da un fatto elemento più trascurato. Senza pretendere di stabilire
Romanzo breve di Adrián N. Bravi, Il riporto (nottetempo, casuale e magari beffardo. Nello specifico, il «ceffone» fragili categorie «locali», voglio dire che la linea della
(pp. 156, € 13), viene da un'idea originale che si converte in rivelatore è interpretato da uno studente argentino che nel «mattocchieria» esemplare attinge nella Marche a un
ossessione. L'autore è un argentino che vive a Recanati, bel mezzo di una lezione gli sposta il riporto all'indietro e gli giacimento ben attestato: dal Volponi appena
lavora come bibliotecario a Macerata e come scrittore è scoperchia «la testa davanti all'aula piena». Gesto inopinato post-industriale al minore ma ben avvertito Paolo Teobaldi
passato dallo spagnolo all'italiano con ottimi risultati che innesca tutta una trafila di conseguenze imprevedibili: (né mi sembrerebbe inopportuno leggerci le tracce di un
espressivi. Il suo protagonista è un antieroe: un padre una fuoriuscita nei boschi di Cingoli, un'avventura che non Calvino prima maniera). Nell'insieme una storia di scrittura
amatissimo, un fratello odiato, un gatto ronfante, una dico perché è il punto più consistente (e anche più agile che a tratti s'inarca in detti memorabili. Come questo:
moglie depressa, una suocera invadente, una professione divertente) della vicenda, un ritorno interlocutorio, una «Un pelato è sempre un eletto».
dignitosa (è ricercatore all'Università di Bari, ancorché di nuova e (forse) definitiva partenza. La storia è di quelle che Giovanni Tesio Adrian Bravi

FERDINANDO vare uno sbocco coerente a


CAMON
tante biografie intrecciate, e
La bruttezza è una
tara esistenziale: quando la
per l’altezza che attinge nel
narrare la catastrofe, la tra-
In breve
protagonista nasce i medici gedia e il miracolo. GABRIELLA SICA
evitano che madre e padre La catastrofe della nasci-
la vedano, quando cresce i ta sventurata, la protesta
Per Emily
genitori la chiudono in ca- contro (che cosa? I Greci di- = Smisuratamente nel
sa, non vogliono mandarla a rebbero: il Fato); il miracolo segno (nel verso) della
scuola o al conservatorio. di introdurre lo splendore Dickinson. Gabriella Sica,
Nella famiglia dove c’è una della bellezza, una bellezza con Emily e le altre (Cooper,
figlia brutta è difficile vive- «che migliora l’umanità», là pp. 190, € 12) ha composto
re, parlare, mangiare. Perfi- p Mariapia Veladiano dove sembrava che l’umanità un «libro di sole donne
no trovare una domestica o p LA VITA ACCANTO toccasse il vertice della sua madri di poesia e madri di se
una tata. La più saggia di p Einaudi, pp.170, € 16 non-riuscita. E la tragedia: stesse, quasi involontario e
queste se ne va dichiaran- l’autrice introduce alcune so- “dal sen fuggito”». Emily
do: «C’è troppo dolore in luzioni tragiche (un suicidio, Dickinson, e Charlotte ed
questa casa». un omicidio) con la mossa ful- Emily Brontë, Elizabeth
La figlia brutta imbrutti- minea di un narratore di gial- Barrett Browning, Elizabeth
sce la madre, che si lascia li, sbatti sul suicidio o sul- Bishop, Sylvia Plath,
andare e non parla più. La l’omicidio e non ti opponi, ba- Margherita Guidacci,
bruttezza è un tossico, co- stano due righe perché tu ca- Cristina Campo, Nadia
me la bellezza è un lievito. pisca che non poteva finire se Campana e Amalia Rosselli.
La madre non allatta una fi- non così. «Sono antenne issate
glia brutta, non ce la fa. Quando la brutta svela la sull’epoca per captare le voci
L’angoscia della bruttez- propria genialità non nel suo- e lo spirito del tempo. Le loro
za tracima fuori della fami- nare musiche altrui ma nel poesie tracciano, fosse pure
glia, invade il lavoro dei ge- creare musiche proprie, vien attraverso un evento
nitori, lo sabota: il padre fa definita «un-miracolo-della- contingente e concreto,
il ginecologo, ma un po’ alla natura», e la sua amica la figure per il futuro: sono
Mariapia Veladiano istantanee di immortalità,
Superare la catastrofe La felice ricerca di uno per dirlo con Emily».

di una nascita, svelare sbocco coerente per tante LETTA DA GAZZOLO


la propria genialità, «La vita accanto» Maturo e sapiente esordio biografie intrecciate, La Commedia
scoprire la bellezza che una storia di famiglia = La Divina Commedia
«migliora l’umanità» di Mariapia Veladiano, fra tragedia e miracolo costruita come un giallo letta da Nando Gazzolo,
attore e doppiatore, fra le
volta perde le pazienti incin- chiama «stra-or-di-na-ria-

Esser brutti non è


nostre voci storiche. Libro
te, perché «vedevano nelle men-te bella»: siamo a pagi- (pp. 136, prefazione di
mie (il romanzo è in prima na 162, la penultima, mentre Giulio Andreotti,
persona, parla Rebecca) la prima riga della prima pa- un’antologia di Canti,
forme belluine la rappresen- gina diceva «una donna brut- quindici, tra Inferno,
tazione crudele delle loro ta». Ma il libro non è la storia Purgatorio e Paradiso,

un vicolo cieco
paure». di una donna brutta che di- postfazione di Antonio
Tutto questo è condensa- venta bella. Bensì di una don- Saccà) e due cd (€ 18). Per i
to già nelle primissime pagi- na che, dal mondo dove tutti, tipi di Lettera «a» edizioni.
ne; visto il problema, tu let- compresa lei, la sentono co-
tore pensi: adesso lavora al- me brutta, si costruisce un RETTIFICA
la soluzione. No, non è così. mondo su misura, dove tutto
Perché quel problema gene- prio ruolo, non accompagna tre ama troppo il padre, suo mifica. È qui la sua sapienza. viene ricalibrato. Perfino la
Casa Mauri
ra (o è generato da) tanti al- la figlia a scuola; della madre, fratello, perché?; il problema Non so quanti anni abbia coppia. Perfino la maternità. = Si sono conclusi ieri a
tri problemi, e il racconto che si chiude in un silenzio in dell’amica di scuola, Lucilla, l’autrice, Mariapia Veladia- È l’ultima sorpresa dell’ul- Venezia i corsi della Scuola
lavora all’impostazione e, cui la piccola si sente annega- che (unica fra tutti) la saluta no, che con quest’opera, La tima pagina. Nei ringrazia- per librai intitolata ad
per quanto possibile, alla so- re (ma alla fine troverà il dia- e le parla fin dal primo gior- vita accanto, ha vinto il pre- menti l’autrice avverte: «Re- Umberto e Elisabetta Mauri.
luzione di tutti. rio della madre, e sarà come no, forse perché è grassa, e mio Calvino (non sarà mai becca vive nel quartiere delle Elisabetta era figlia di
C’è il problema della ricominciare da capo il rap- grassa con brutta unisce tara esecrato abbastanza il tabù Barche, ai piedi del colle su Luciano e dunque nipote,
bambina nata brutta, che porto con lei, soffocato stavol- con tara… delle donne, di dire la propria cui sorge il santuario della non sorella, di Achille Mauri,
rinvia a chi c’è prima della ta da un eccesso di intimità e Lavorando alla soluzione età), ma anche se ne ha po- Madonna di Monte Berico»: come erroneamente scritto
nascita, dio o Dio o come si di rivelazioni); il problema di tanti problemi, di tante vi- chi, questa è un’opera matu- vien voglia di cercarla, quan- nell’intervista al presidente
chiama; c’è il problema del della zia Erminia, che non te, il libro acquista una strut- ra, sapiente, memorabile per do si va lì. delle Messaggerie, sabato
padre, che non regge il pro- ama la madre, perché?, men- tura a delta, terminando si ra- la sagacia che ostenta nel tro- (fercamon@alice.it) scorso su Tuttolibri.

SERGIO ra la tragedia, mentre il passa-


PENT Aloia «Paesaggio con incendio»: to con le sue bugie e le sue illu-
La semplicità è spes- sioni compie un tuffo nell’abis-
so un’arma di seduzione. Er- un gioco letale in una calda estate so della dimenticanza, annulla-
nesto Aloia riesce a dimo- to per sempre da un incidente

L’amor coniugale
strarlo, con una noncuranza che ha atteso decenni per arri-
assai distante dal romanzo vare a spezzare tutto, amicizie
precedente, I compagni del fuo- e memorie.
co, tanto generoso e appassio- Nella sua pacata escalation

si colora di rosso
nato quanto poco fortunato verso un finale atteso ma co-
nell’attenzione pubblica. Pae- munque ben dosato nel suo vol-
saggio con incendio ha dimen- p Ernesto Aloia
taggio emotivo, il romanzo trac-
sioni e problematiche ridotte p PAESAGGIO CON INCENDIO cia il percorso di una speranza

sulla linea gotica


rispetto a quell’opera, quasi p minimum fax quasi collettiva, là dove le remo-
un rito di passaggio verso im- p pp. 149, € 13 te illusioni di amicizia eterna si
Ernesto Aloia
prese più ardue, ma il «senti- scontrano con la grettezza ran-
to dire» dell’assunto riesce corosa delle invidie e delle rival-
gradualmente a elevarsi al se, in un gioco semplice ma leta-
piano di un nobile intratteni- nella rustica casa dei nonni di sato: Vittorio stenta a concen- miliari tra Carla e Vittorio si te; il down quarantenne Nevio le, in cui le vie di mezzo del con-
mento in cui viene tuttavia a lui sull’Appennino. Una consue- trarsi sulle sue ricerche relati- fanno pesanti, in un'impasse si perde nell’amichevole finzio- fronto e dell’indifferenza non
galla - quasi tacitamente, con tudine che ristabilisce equilibri ve alla Linea Gotica, ancora dalla quale la coppia stenta a ne sentimentale che gli regala sono contemplate. Da tutto que-
la sordina di una quotidianità e allontana dai furori metropoli- preso dal dolore per la crudele uscire. Ci penseranno altri la conturbante Sandra, in un sto nasceranno «un nuovo tem-
disturbata - la tentazione di tani, consente a Vittorio di por- morte della madre, e Carla - eventi, altre persone, a colora- gioco in cui lei è la prima a ri- po e un nuovo spazio», soprat-
un testamento di vita definiti- tare avanti i suoi lavori di stori- che anelerebbe a una seconda re di rosso - anche in senso leta- schiare; in paese sta per arriva- tutto per Vittorio e Carla, che
vo, tra dolore e speranza. co e a Carla di godersi la figlio- maternità - cerca invano di le - quest’ultima stagione di inu- re la festa di Ferragosto, ormai troveranno il modo di ripartire
Niente di nuovo nell’abitu- letta Giulia e tentare il ritorno tracciare sulla tela i contorni tile rincorsa verso il passato. quasi unico lampo di luce in senza più ritornare, di archivia-
dine vacanziera di Vittorio e all’antico amore della pittura. del paesaggio ameno e boscoso Gli amici Augusto e Stefania so- una borgata sempre più esilia- re il dolore e restare consape-
Carla, che ogni estate partono Ma questa è un’estate diversa, che scorge dalla finestra della no perseguitati dall’ex fidanza- ta dalla corsa del progresso. E volmente diversi, magari non
da Torino per trascorrere un anomala, percorsa da irosi ran- casa di Castagneto. to violento e beone di lei, il ric- proprio in questo Ferragosto lontani - il figlio desiderato è in-
paio di silenziose settimane cori e memorie scolpite nel pas- L’estate è calda, i conflitti fa- castro di provincia Pietro Aba- infuocato dallo scirocco matu- fine in arrivo - ma più estranei.
VI Storie e costumi
PRIMO NOVECENTO DA ABBA A BIAMONTI E ORENGO PADRI DELLA PATRIA IN ESILIO
Tutte le donne di Torino I liguri che fecero l’Unità I cospiratori di Londra
= Piccole e grandi donne crebbero sotto la Mole, nel = Partì da Quarto la spedizione dei Mille. Da Quarto al = A Londra, lungo il Tamigi tessendo l’Unità d’Italia,
primo Novecento. Rosellina Piano ha ricostruito La città Volturno, come Giuseppe Cesare Abba da Cairo Enrico Verdecchia, giornalista, racconta l’esilio
delle donne (Umberto Soletti editore, pp. 155, € 20), quale Montenotte titolerà le sue noterelle risorgimentali. oltremanica dei padri risorgimentali in Londra dei
si manifestò nell’età Belle Epoque e un poco oltre, fino al La camicia rossa è fra le penne adunate da Maria Teresa cospiratori (Tropea ed., pp. 695, € 32). Un autentico
1920, ancora in fiore Ada Gobetti. Il catalogo è questo: Caprile e Francesco De Nicola in «... Italia chiamò» (De parterre de rois, dove il tricolore nascente sventola con
donne fuori dal comune (come Amalia Guglielminetti), Ferrari, pp. 239, € 15), centocinquant’anni di storia altri vessilli. E così, accanto a Garibaldi e a Giuseppe
donne dell’occulto (come la «celebre F. Lina»), donne patria nelle pagine degli scrittori liguri. Una galleria Mazzini, ai fratelli Ruffini e al romantico Prati, e a Ugo
giornaliste e conferenziere (Barbara Allason), sportive (la dove si avvicendano figure come Giovanni Ruffini (Il Foscolo, ecco elevarsi Marx e Bakunin, Chateaubriand e
prima donna a conseguire la patente automobilistica, dottor Antonio) e De Amicis (Sull’Oceano), Montale e John Stuart Mill, ovvero il teorico della libertà. Una lunga
Ernestina Macchia Prola) e imprenditrici... Donna, mistero Calvino, Gian Carlo Fusco e Edoardo Sanguineti, Nico stagione di frontiere aperte che tramonterà nel 1905.
Disegno liberty di A. Moucha senza fine bello. Curata, anche, l’iconografia. Orengo e Francesco Biamonti, Da allora il diritto d’asilo non sarà più automatico.

Risorgimento La fiera principessa


di Belgiojoso, disprezzata da Cavour
EUGENIA

Cristina,
TOGNOTTI

Occupa ben poco spa-


zio nella storia e nella vulgata
del Risorgimento italiano la
principessa Cristina Trivul-
zio di Belgiojoso, a conferma

la politica
della rappresentazione tutta
maschile nell’immaginario.
Tra i volti baffuti dei protago-
nisti, che riempiono antolo-
gie e libri di testo, non è dato
imbattersi in una sua immagi-
ne, in cui cogliere «il lungo
suo sguardo» che affascinò
Niccolò Tommaseo, uno de-
gli adoranti frequentatori, ne-
gli Anni Trenta, del suo cele-
bre salotto parigino. Né brilla
per presenza nella debordan-
te toponomastica risorgimen-
è donna
peo, capace di azioni avventu- ci meno retrivi, odiata dagli au-
tale, dominata, naturalmen- rose come quella che la portò striaci che le avevano seque-
te, da Mazzini, Garibaldi, Ca- dopo le Cinque Giornate di Mi- strato i beni, dopo gli sfortuna-
vour. Persino la sua Milano, lano a guidare un gruppo di du- ti moti del ‘31, non era accetta-
dove era nata nel 1808, da ecento volontari, trasportati in ta neppure negli ambienti a lei
una famiglia di antica nobiltà piroscafo da Genova a Milano. più vicini.
e di idee liberali, le ha dedica- Lotte d’indipendenza nazio- Ne parlano male Cavour e il
to una strada qualunque. nale e guerre, si sa, sono fac- patriota e giornalista Giuseppe
Un’invisibilità che pesa, cende da uomini, esigono un Massari. La considera «un’esal-
considerati la sua infaticabile rafforzamento della disciplina tata» Terenzio Mamiani, una
azione politica e cospirativa, e tendono a consolidare i ruoli delle figure di primo piano del
il generoso sostegno a esuli e tradizionali: gli uomini al fron- Risorgimento. Mazzini, che nei
fuorusciti, le energie spese te, le donne - anch’esse mobili- mesi della Repubblica romana,
per la causa dell’unità nazio- tate al servizio della patria - nel 1849, le affida il compito di
nelle retrovie, a preparare ben-
Dalla Milano de, cucinare, curare: proiezio- Alla scoperta dei suoi
ni, tutte, del lavoro familiare di
delle Cinque giornate cura. Padrona di sé, e non biso- scritti, tra cui un saggio La principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso in un ritratto di Hayez
a Roma con Mazzini, gnevole di protezione maschi- sul dogma ammirato
le, la principessa, separata dal Crimea (1855), Cristina era riu- riose mormorazioni», provoca- La vita avventurosa e trava-
una «riformista» marito che le aveva trasmesso da Tocqueville scita a formare un corpo di in- te anche dalla presenza tra le gliata della principessa di Bel-
tra giornali e ospedali la sifilide, era troppo lontana e una traduzione di Vico fermiere «laiche» che assiste- volontarie di alcune prostitute giojoso ha ispirato numerose
dall’immagine della donna vano giorno e notte i feriti du- che esibivano peccaminose biografie. Mancava tuttavia
nale. Del resto, non sorpren- d’élite, educata alla modestia e organizzare gli ospedali roma- rante l’assedio della città. «braccia nude». «Svergognate, uno studio mirato sui suoi scrit-
de l’esclusione dalla mitolo- al controllo dei sentimenti, lon- ni e l’assistenza ai feriti ricorde- Avendo alle spalle una com- che tenean luogo del demonio ti, un vuoto ora colmato da que-
gia risorgimentale dell’irre- tana dai luoghi istituzionali e rà «il tormento» che gli infligge- plicata storia di malattia e una tentatore al capezzale di quegli sta raccolta di saggi - La prima
quieta principessa lombarda, dalla nuova sfera pubblica. va «pel continuo litigare che fa- non comune conoscenza della infelici», secondo il gesuita Pa- donna d’Italia - che confluisco-
saggista, giornalista e fonda- Il suo spirito d’indipenden- ceva con i chirurgi, medici e in- farmacopea del suo tempo e dre Bresciani, che giudicava la no, da versanti diversi, a mette-
trice di giornali, seguace dei za, l’attività politica e giornali- fermieri». Un giudizio ingene- dell’organizzazione degli avan- principessa una «femmina re in luce l’attitudine per lo stu-
grandi movimenti per le rifor- stica, le sue scelte di vita (ave- roso: anni prima che Florence zati ospedali milanesi, vantava sfacciata ed impudente». Cadu- dio e la ricerca storica, il meto-
me sociali, protagonista di va avuto in Francia una figlia Nightingale, la fondatrice del una certa esperienza. E di cer- ta della Repubblica, nell’estate do nella raccolta di dati e docu-
primo piano del dibattito cul- di cui non aveva mai rivelato la nursing, divenisse un’eroina na- to dovette affermare le sue del 1849, Cristina deve lasciare menti, ma soprattutto l’inesau-
turale e politico del suo tem- paternità), le attiravano antipa- zionale in Gran Bretagna, per idee con un certo vigore, con il Roma in tutta fretta e fuggire a ribile passione per il giornali-
po, durante e dopo la ventata tie e malevolenze. Isolata an- l’organizzazione dell’assisten- governo e con i medici. Cosa Malta e, quindi, in Grecia e in smo politico, fino alle ultime
rivoluzionaria del ‘48 euro- che negli ambienti aristocrati- za negli ospedali militari in che le attirò critiche e «ingiu- Turchia. battaglie di idee nell’Italia or-

GIUSEPPE Vinci» (opera attribuita poi


MARCENARO Prerisorgimento Donna “ideale” per patrioti e scrittori, a Bernardino Luini). Le scris-
L’unico ritratto che se appassionate lettere, ri-
la mostrava al tempo della da Pellico e Foscolo all’ardente autore della “Chartreuse” sultato di una intensa e medi-
fiorente bellezza lo volle tata preparazione. Progres-

Metilde, la bellezza
chiuso nella bara con lei. sivi appunti in un continuo
Andandosene portò via ideale avvicinamento, la
con sé la memoria del suo messa a fuoco dei sentimen-
volto. Nessun postero ha ti. Una esercitazione aggro-
così potuto, né può, vedere vigliata con cui si prefiggeva
i tratti di Metilde Dem-
bowski Viscontini, una del-
le celebrate figure femmini-
li del risorgimento italiano,
amata e idealizzata da pa-
che infiammò Stendhal di confessarle il suo amore.

Arrestata per i moti


del 1821, si oppose
trioti e scrittori, da Pellico «pioniera della dignità e del- Bianca Ferrari, aveva anima- be il diritto sui figli e di vive- all’inquisitore austriaco
a Foscolo, compreso Sten- l’indipendenza femminile». to un celebre salotto illumini- re «separata di letto e d’ap-
dhal che, elemosinando Altrimenti è evocabile trami- sta; la cugina, Bianca Milesi, partamento» con la condizio- che la sollecitava
con ostinazione l'amore di te Stendhal, rinvenendola pittrice, impegnata nei moti ne di stabilire il domicilio in a tradire i patrioti
lei, metabolizzò nella sua tra le pagine di un innamora- risorgimentali. casa Dembowski. Il polacco
opera letteraria la dolorosa tissimo signor Henri Beyle. Abitava nella milanesissi- voleva salvare le apparenze. Nei brouillons lasciati da
e non corrisposta passione. Quando però l'ardore di Bey- ma via San Maurilio e, a di- Arrestata con l’accusa d’es- Stendhal si rinvengono anco-
Metilde ci è raccontata le arrivava al livello di guar- ciassette anni, contro voglia, sere un’animatrice dei moti ra le attenzioni per lei: «De-
oggi da Marta Boneschi in dia, Metilde, per fargli sbolli- aveva sposato Jan Dem- indipendentisti del 1821, Me- v’essere amata ardentemen-
una biografia di quelle che re le appassionate profferte, bowski, ufficiale napoleoni- tilde si oppose fieramente al- te. Provare il mio amore. Il
usano ai nostri tempi, tra lo invitava a farsi un giro at- co della Legione polacca, da l’inquisitore austriaco che tutto in stile appassionato.
notizie storiche e tanta fic- torno al Duomo. cui ebbe due figli, Carlo e Er- voleva svelasse i nomi di al- Mi accorgo d’averla offesa.
tion. È questa una maniera, Nata nel 1790, Metilde po- cole. Pochi anni dopo l’infeli- tri patrioti. Morì a trentacin- Non posso sopportare que-
ma non l’unica, di farcela teva vantare una famiglia di ce matrimonio, Metilde fug- que anni. st’idea. La mia lettera deve
vedere attraverso sventu- femminili celebrità: la nonna, gì in Svizzera. Ritornò a Mi- Stendhal diceva rassomi- essere dunque rispettosa.
re e pulsioni che furono il Elena Milesi, era la decantata lano soltanto per difendere il gliasse - fors’anche simboli- Sottolineare che tutte le pas-
contrappunto della sua vi- «sciura Lenin» nei versi di proprio status di madre e di camente - «à la charmante sioni rendono arditi...». Stendhal paragonava Metilde alla «Hérodiade
ta: volitiva e romantica, Carlo Porta; la bisnonna, donna. Il marito le riconob- Hérodiade de Léonard de Il sentimental vagheggia- de Vinci» (opera attribuita poi a Bernar
Tuttolibri
SABATO 29 GENNAIO 2011
LA STAMPA VII

I GRANDI SARTI INGLESI non significa sminuire, quanto consapevolezza, non aver mia collezione, avrei sicuramente un guardaroba
Lo stile maschile è Savile row bisogno di affermarsi. Semplicemente perché già si è.
«Never complain, never explain» (mai lamentarsi, mai
confezionato in Savile row!». Ma la verità è che non tutte le
sartorie resistono alla moda. Basti pensare che a fronte di
= Se Vogue, come dimostra Il diavolo veste Prada, detta spiegarsi) secondo Benjamin Disraeli, non a caso cliente di Ede & Ravencroft, all’angolo della via, ha aperto la catena
la moda femminile e influenza i suoi stilisti, quella maschile Henry Poole (15, Savile row), il negozio fondatore dell’area Abercrombie & Fitch, che tra commessi ammiccanti e
è forgiata per sempre in Savile row: l’indirizzo dello stile che nel 1846. Con la Rivoluzione francese finisce infatti l’abito profumi nauseabondi vende t-shirt e camicette da finto
sopravvive al tempo, il cui spirito ingessa i designer con idee di corte e si guarda a quello per l’equitazione. Proprio Poole boscaiolo. E Gieves & Hawkes, lì di fianco, ha rinunciato al
di frattura nelle righe dei gessati, li avvolge in doppiopetti, li trasforma le scuderie sulla via posteriore - non una «street» suo charme per commercializzarsi. Simboli di nicchia oltre a
abbottona nei gilet e, sì ancora, li imbriglia con le cravatte. ma una «row» - nella sartoria per sovrani e celebrità di Poole ci sono ancora, ma come Anderson & Sheppard, pur
Questa è l’eleganza inglese, questa essenzialmente è mezzo mondo. Con lo stile cui ora s’inchina, chissà quanto mantenendo nel marchio l’indirizzo originale, si sono
l’eleganza. Come nel Saper vivere, il galateo di Donna opportunisticamente, lo stilista Tom Ford nella prefazione trasferiti nella parallela Old Burlington street. D’altra parte
Letizia, Colette Rosselli, compagna di Indro Montanelli: al lussuoso libro fotografico del giornalista di moda James Savile row non è mai stata solo un luogo, ma uno stile, uno
portare un abito nuovo come fosse vecchio e uno usato Sherwood Eleganza inglese. I grandi sarti di Savile row spirito da indossare dovunque lo si porti.
quale fosse nuovo. «Understatement», Oltremanica. Che (Mondadori Electa, pp. 255, € 59): «Se non disegnassi io la Francesco Rigatelli F. Astaire, cliente di Savile row

del codice binario: de genere,


O Mode e stili Due percorsi attraverso gli abiti del ’900:
150
complemento d’argomento ad
usar la grammatica latina, e/o
la leggerezza “glamour” e la trasgressione “degenere” degenere, aggettivo s-qualifica-
tivo, dacché definisce in dire-
FRANCESCO zione negativa, deteriore.

Ieri nella seta


TROIANO
Su questa fertile ambigui-
«La parola glamour è tà, il volume gioca le sue carte
usata in maniera così diffusa migliori, proponendo una scor-
e vaga al giorno d’oggi, che reria su e giù per il secolo scor-
potremmo dedurre che ab- so: si va da scrittori e perso-
bia perso forza e significato. naggi di romanzi capaci d’inci-
Libri d’Italia
Per il 2011
Eppure mantiene il suo pote-
re di suggestione, il legame
con i sogni del passato, un’in-
tera storia di rimandi e di de-
sideri»: così parlò Carol
Dyhouse, docente di storia al-
oggi drag queen dere sul costume - Proust, Wil-
de, Mann; il barone di Charlus,
Dorian Gray, Gustav Von
Ashenbach - e di promuovere
una serie di trasgressioni, fino
ai mutamenti che ne derive-
la University of Sussex, nel pre avuto troppa fantasia per ranno. Si va, così, dal ribelli-
suo Glamour, ricognizione su essere solo una casalinga») a smo dei mods all’androginia di
mode e stili di vita che hanno Courtney Love, «con quel look David Bowie, dalla pop art di
seguito la trasformazione da puttana dell’asilo» fatto di Andy Warhol - con il fenome-
del fenomeno da eccentrico pizzo stracciato, jeans scolori- no delle drag queen - al ribol-
ad elemento pervasivo del ti ed anfibi Doc Martens. lente punk dei Sex Pistols, fino
nostro immaginario, segnata- Evitando di limitarsi al jet alle Gothic Lolite nipponiche
mente in relazione alla figu- set, la saggista esamina, pure, i ispirate dal cartone animato
p LA PRIMA DONNA D'ITALIA ra muliebre. mutamenti del costume pres- Lady Oscar e dalla moda di Hel-
Cristina Trivulzio di Belgiojoso Dalla prima definizione so le operaie inglesi dopo il se- lo Kitty.
tra politica e giornalismo condo conflitto mondiale: co-
p a cura di M. Fugazza e K. Rörig smetici, profumi, biancheria
p Franco Angeli, pp. 254, € 30 Da Sarah Bernhardt, p Carol Dyhouse p Alessandra Castellani intima divengono generi non
Dal barone di Charlus
la Garbo e la Monroe p GLAMOUR p VESTIRE DEGENERE più confinati al mercato del all’androgino Bowie,
p trad. di Emiliano Morreale p Donzelli
mai unita, ma con tante crepe. al look di Madonna p Donzelli,pp.185, € 26 p pp.212, € 24
lusso bensì alla portata di tut- dal tailleur pantalone
Al filone giornalistico si affian- te, acquistabili ai grandi ma-
ca quello saggistico: dal Saggio icona mediatica gazzini. Se nella seconda metà all’uomo con la gonna,
sulla formazione del dogma cat- della «material girl» del secolo breve il glamour si dalla lady alla escort
tolico che riempì d’ammirazio- democratizza, nel decennio
ne intellettuali come Tocquevil- della glamour girl che dei ’60 pare diventare obsole- Insomma, c’è tutto quanto
le, alla traduzione e allo studio l’Oxford English Dictionary to, sull’onda del femminismo: è avvenuto tra il 1926, anno in
su Giovan Battista Vico, a quel- registrò, citando un rivista non a caso, nel Secondo sesso cui Coco Chanel idea il tailleur
lo Sulle condizioni delle donne pubblicata nel 1940 («una Simone de Beauvoir stigmatiz- pantalone per le donne e il
italiane e sul loro avvenire pub- nuova ragazza glamour, co- za l’ossessione femminile per 1984, quando Jean Paul Gaul-
blicato dalla Nuova Antologia. me viene chiamata oggi, sot- l’apparenza come «una forma tier fa sfilare per la prima vol-
Vi si sofferma una delle au- tile e leggera come una fo- di narcisismo che conduce alla ta un uomo con la gonna. Tan-
trici, Daniela Maldini Chiarito, glia d’argento, sbiancata co- passività: a rendersi oggetto, to di bello, e gioioso, tranne la
attirando l’attenzione su un da- me una mandorla, patinata anziché agire». Ma, incoercibi- piega ultima delle cose: «Si è
to meritevole di nuova atten- come un anello nuziale»), al- le, esso rivive negli Anni 80 fatta avanti una rinaturalizza-
zione: quel rapporto con il pote- la contemporaneità, sono, sulla scorta del «ritorno al pri- zione ossessiva del genere fem-
re della cultura e della parola ovviamente, cambiate parec- vato», sorta di mantra per don- minile, tramite una sorta di
che Cristina di Belgiojoso ha chie cose: occupandosi in ne approdate a un neomateria- ipertrofica interpretazione
saputo esercitare nell’Ottocen- modo preponderante del lismo la cui più efficace icona della donna muliebre», lamen-
to italiano, invadendo, con co- mondo anglosassone, il libro è, giustappunto, la material ta la Castellani.
raggio, lo spazio tradizional- compie uno straordinario girl, Madonna. E’ la deriva, un poco depri-
mente maschile della «parola percorso attraverso il ’900, A un viaggio c’invita pure mente, dell’estetica delle
pubblica», rompendo quel si- da Sarah Bernhardt fasciata l’antropologa Alessandra Ca- escort, di un nuovo servaggio
lenzio che nella società roma- di seta, di pizzo e cincillà, a stellani con il suo saggio Vesti- femminile a gusti deteriori e
na delle origini aveva persino Greta Garbo ricoperta da re degenere: fin dal titolo viene retrivi, sull’altare della fama e
una divinità, naturalmente lunghe pellicce preziose in introdotta una riflessione sul del danaro. Per dirla con Al-
femminile, di riferimento, «Ta- Grand Hotel, da Marilyn significato del doppel o, per berto Arbasino: tanto agitarsi,
cita Muta». Monroe («una che ha sem- adoprar le parole dell’autrice, per risultati così scarsi?

A
ttilio Micheluzzi è sta- in giro per l'Italia (da Roma a brume e la splendida Petra
to un maestro schivo, Napoli) e poi, dopo la laurea in Chérie così come Molly Mander-
appartato, dallo stile Da sinistra, architettura, c'è la scelta dell' ling, Carole Gibson, Ariane…
signorile che l'ha tenuto ai in senso orario Africa che abbina il desiderio Quindi le belle storie per la
margini della mitologia fumet- 3 illustrazioni dell'avventura all'esigenza di fa- collana «Un uomo un'avventu-
tistica, al contrario del trasci- di Micheluzzi: re, costruire. La prima dei tre fi- ra» della Cepim, L'uomo del
nante Hugo Pratt del quale «Ariane», gli, Agnese, nasce così a Dakar Tanganyka e L'uomo del Khy-
però è stato gemello nella ge- 1980; in Senegal, poi ci saranno Nige- ber, le illustrazioni per Il Gior-
nialità narrativa. E la ripro- «Autoritratto ria, Tunisia e Libia da dove do- nalino e altre riviste. Per arriva-
va viene da questa attenta e secentesco», vrà tornare in Italia per l'espul- re all'ultimo racconto, Afghani-
affettuosa monografia curata 1985; sione imposta dal colonnello stan, amaro e triste, nel quale si
p Marta Boneschi
da Santo Alligo - Micheluzzi «Air Mail », Gheddafi nel 1970. disegna anziano e stanco con la
p LA DONNA SEGRETA. Storia di (Little Nemo editore, pp. 146, 1984 In Italia progetta stazioni di didascalia: «Ed io ancora qui a
Metilde Viscontini Dembowski € 25) - con tavole e illustrazio- servizio e altre opere, ma si sen- raccontare queste orribili storie
p Marsilio, p. 340, € 18 ni, in bianco nero e a colori, te messo ai margini perché non fino a quando qualcuno tra voi
che danno la misura del rigo- «organico» alle varie forme di si stancherà e mitraglierà, final-
re artistico di quest'architetto potere e così coltiva professional- mente, anche me!».
mento trovò il suo esito in De
l'amour in cui Stendhal esa-
pittore approdato purtroppo
tardi alla letteratura disegna-
MAESTRI DEL FUMETTO mente la passione per l'illustra-
zione e il fumetto che da ragazzo
Poco dopo, il 20 settembre
del 1990, Attilio Micheluzzi vie-
mina la natura dell’amore ta: un peccato, davvero, per- ALBERTO GEDDA era nata sulle pagine di Alberta- ne stroncato da un infarto a
che è tanta parte della felici- ché Micheluzzi avrebbe potuto relli, Molino, Caesar, Caprioli, Napoli. A vent'anni dalla sua
tà e dell’infelicità umana. dare moltissima linfa ai no- Raymond, Caniff. Nel 1972 c'è morte, dunque, la monografia
Scritto in gran parte a Mila-
no durante il carnevale del
1820 De l'amour «cristalliz-
stri sogni di lettori.
Nato in Istria, a Umago,
nel 1930, figlio di un marinaio
L’architetto l'esordio sul Corriere dei Ra-
gazzi disegnando una storia
scritta da Mino Milani, Il pilota
di Santo Alligo gli rende dove-
rosamente omaggio, così come
la grande mostra antologica
za» l’iridescenza dei pensieri
ardenti, delicati e dolenti per
Metilde, il cui profilo si ritro-
verà indimenticato, in so-
che diverrà generale di divisio-
ne dell'Aeronautica, Attilio
Micheluzzi è «immerso in un'
atmosfera mitteleuropea che
di belle avventure che morì due volte, firmata con
lo pseudonimo di Igor Artz
Bajeff.
E' l'inizio di un intenso per-
aperta fino al 12 febbraio nella
galleria «Little Nemo» di via
Ozanam a Torino. Un ritorno
pienamente meritato per un au-
vrapposizione con altri amo- ne formerà il carattere e mette- corso, umano e artistico, segna- tore che Vincenzo Mollica defi-
ri mancati, nei personaggi rà in risalto l'innata signorili- Attilio Micheluzzi, gemello di Hugo to dai personaggi Johnny Focus, nisce «un genio del fumetto, un
de Léonard femminili della Chartreuse de
rdino Luini) Parme.
tà»: i continui trasferimenti
del padre portano la famiglia
Pratt: una monografia e una mostra Capitan Erik, Rosso Stenton,
Clarence Babel Man, Marcel La-
maestro della letteratura dise-
gnata».
VIII Idee
FRANCO
GARELLI Storia Le gerarchie, i fedeli e il potere politico:
Letture «Con tutto ciò che da
penne cattoliche è stato scritto conflitti e scambi di interessi, denunce e silenzi
CAMILLA CEDERNA contro il fascismo si riempireb-
be a stento uno scaffaletto di li-
Quel Novecento
= Una maestra del ritratto
giornalistico. Di Camilla
Cederna, nel centenario della
nascita, Bur Rizzoli presenta
breria; con quanto è stato scrit-
to nello stesso periodo contro
il comunismo, una biblioteca».
Questa frase di Jemolo, riferi-
ta al ventennio italiano dopo la
La Chiesa sotto
l’albero di Cesare
una straordinaria antologia, Grande Guerra, ben illustra un
elegantemente efferata: Il mio paradosso del rapporto tra re-
Novecento (pp. 446, € 11,50, ligione e totalitarismi nell’epo-
prefazione di Oreste Pivetta). ca dei fascismi.
Si apra a caso, un incedere che Verso i regimi totalitari che
Flaubert detestava, ma che nel in quel periodo conquistavano
salotto mai polveroso di il potere in Europa, la posizio- della politica (con tanto di simbo- no - da parte del Papa e di prelati
questo segugio del costume ne dei credenti e delle chiese li, riti, metafore, culto del capo), vaticani, come di alti esponenti
italico è una somma festa cristiane è stata assai diversa. una nuova fede mitica nell’uomo delle chiese protestanti - forti de-
mobile. Berlusconi? Nulla di Di ferma e unanime condanna e nella storia, l'elaborazione di nunce e condanne di principi del
nuovo. Già nel ‘77 la Signora per il bolscevismo, per la sua credenze «per le quali milioni di fascismo e del nazionalsociali-
lo aveva soppesato, svelato: furia di estirpare la religione persone erano pronte a soffrire smo che erano in aperto contra-
«Mentre il suo aspetto curato, dalla coscienza del popolo; di e a morire»; e inoltre una leader- sto con la dottrina e l'etica cri-
i suoi modini gentili, la sua rapporti più alterni e ambiva- ship capace di mobilitare le mas- stiana, soprattutto il totalitari-
continua esplosione di idee lenti verso il fascismo e il nazio- se e che sapeva di dover fare i smo e il razzismo; anche se «non
piacerebbero a un nalsocialismo. Questi ultimi, in- conti con le chiese e le religioni si giunse mai alla condanna inte-
organizzatore di festini e fatti, hanno spesso blandito la per conquistare il popolo. grale dei due regimi».
congressi, il suo nome sarebbe religione cristiana a fini politi- Per espandere il suo dise- Solo una minoranza di cre-
piaciuto molto a Carlo Emilio ci, presentandosi a molti cre- gno, anche il bolscevismo fu all' p Emilio Gentile denti, sia di fede protestante che
Gadda». denti come un baluardo contro inizio duttile verso la chiesa or- p CONTRO CESARE. cattolica, avvertì da subito di es-
Una vita in diretta, quella di quelli che le chiese di allora (la Cristianesimo e totalitarismo
cattolica soprattutto) conside- nell'epoca dei fascismi
Camilla Cederna. Sempre là
ravano i veri nemici: da un lato
Emilio Gentile analizza p Feltrinelli, pp. 441, € 25 La prudenza come
dove si faceva o si manifestava
la Storia, grande e piccola, appunto il comunismo sovieti- il rapporto con i tre p L’autore insegna alla Sapienza di
Roma Storia contemporanea. Tra
costante: una virtù
tragica e civettuola, da piazza co, dall’altro la modernità libe- totalitarismi: Russia i suoi titoli, per Laterza, Le religio- perenne, quindi
Fontana al Quirinale sotto il rale e la democrazia laica. ni della politica, La democrazia di
segno di Leone, da Giorgio Proprio il problema della sovietica, Italia fascista, Dio, La religione americana. anche praticata oggi,
Strehler che al telefono, compatibilità tra totalitarismo Germania di Hitler con rischiosa ambiguità
camuffando la voce, annuncia e cristianesimo è l'oggetto del-
di essersene andato non si da l’approfondita ricerca di Emi- todossa, consapevole che la reli- credenti non riconobbe la natu- sere di fronte alla barbarie, per denza è per la chiesa cattolica
dove, «né quando sarà di lio Gentile, storico del fasci- gione è come un chiodo: se lo col- ra anticristiana del fascismo e cui combatté i due regimi senza una virtù perenne, praticata an-
ritorno», a Fabiola, futura smo e delle religioni della politi- pisci sulla testa non fa altro che del nazionalsocialismo, ritenen- tentennamenti e ambiguità, pa- che nel ventennio fascista. Quan-
regina del Belgio, che tubava ca: il suo Contro Cesare riper- conficcarsi più a fondo. Tutta- doli congruenti con gli interessi gando di persona (con l'esilio, la do nel 1922 l'«uomo formidabi-
con Baldovino attraverso la corre il dramma vissuto dalle via, la politica rivoluzionaria di- e gli scopi delle chiese cristiane. persecuzione, la tortura, anche le» (Mussolini) assunse il gover-
grata del suo confessore coscienze cristiane nel conflit- venne presto anticlericale, confi- Così solo dopo un lungo periodo con la morte) la scelta antitotali- no dello Stato italiano col con-
gesuita. to tra il primato di Cristo e scando i beni della chiesa, pri- di appoggi e riconoscimenti, di taria e l'idea che la libertà religio- senso del sovrano, la Santa Sede
Voci poco fa. Un altro mondo quello di Cesare, prima nella vandola dei diritti giuridici, con- patti e sostegni reciproci - ma sa è la premessa e la condizione salutò l'evento come «necessa-
di ieri. Da quando si andava Russia sovietica e poi nell’Ita- trastando la resistenza del clero anche di silenzi e conflitti - ap- della libertà politica. rio» per il paese o come il male
«verso la catastrofe dandoci lia fascista e nella Germania di e del popolo credente con spieta- parve evidente che i Cesari tota- Il saggio di Emilio Gentile è minore. A padre Gemelli, fonda-
del voi» alla Signorina Grandi Hitler. te repressioni; rimandando al litari intendevano di fatto soppri- importante anche perché ci ri- tore dell'Università Cattolica di
Firme, dalla «moda nera» alle I tre totalitarismi avevano mittente gli appelli lanciati dal mere le Chiese e sostituire la mi- corda che sovente la storia si ri- Milano, che chiedeva come com-
ultime e alle penultime dive. in comune molti tratti, tra cui Vaticano a sostegno dei fratelli stica del Vangelo con quelle del- pete, e che molte vicende di oggi portarsi verso il nuovo governo,
Una Montanelli in gonnella, l'idea di una radicale trasfor- ortodossi. la Razza, del Sangue, della Na- - pur assai meno drammatiche Pio XI rispondeva: «Lodare no.
Camilla Cederna? Potrebbe mazione della società, un'inter- Per contro, in Italia e in Ger- zione, della Forza, della Guerra. di quelle del periodo qui analizza- Fare opposizione aperta non
essere, no? pretazione «religiosa» e sacra mania, gran parte del clero e dei In quegli anni non mancaro- to - hanno antiche radici. La pru- conviene, essendo molti gli inte-

lucazanini.it

PRIMO LEVI
La tregua
Distribuito nelle edicole di PIEMONTE, LIGURIA e VALLE D’AOSTA e nel RESTO D’ ITALIA chiedendo il SERVIZIO ARRETRATI M-DIS

La tregua, seguito di Se questo è un uomo, è considerato da molti


il capolavoro di Levi: diario del viaggio verso la libertà dopo
l’internamento nel Lager nazista, questo libro, più che una semplice
rievocazione biografica, è uno straordinario romanzo picaresco.
L’avventura movimentata e struggente tra le rovine dell’Europa liberata
- da Auschwitz attraverso la Russia, la Romania, l’Ungheria, l’Austria
fino a Torino - si snoda in un itinerario tortuoso, punteggiato di incontri
con persone appartenenti a civiltà sconosciute, e vittime della stessa guerra.
L’epopea di un’umanità ritrovata dopo il limite estremo
dell’orrore e della miseria.

La Stampa pubblica in occasione del Giorno della Memoria


il capolavoro di Primo Levi.

In edicola al prezzo speciale


di 8,90 euro in più
www.lastampa.it
Tuttolibri
SABATO 29 GENNAIO 2011
LA STAMPA IX

Hitler
raffigurato
come un re LONTANO E VICINO Letture
Erode assetato ENZO BIANCHI
del sangue FRANCO CORDERO
degli ebrei,
Questi italiani
in una vetrata
della chiesa
di St Jacques
a Montgeron,
Non c’è politica = Giacomo Leopardi, com’è
noto, è magna pars nella
riflessione di Giulio Bollati
a Sud di
Parigi, nel 1941
In Italia e
senza spiritualità sull’Italiano, sul carattere
nazionale come storia e
invenzione. Non pare dunque
in Germania, casuale che la casa editrice
gran parte
del clero
Paul Valadier, filosofo e teologo gesuita Bollati Boringhieri accolga in
catalogo il dialogo fra il Conte
e dei credenti non si rassegna alla contrapposizione Paul Valadier di Recanati e la penna-rasoio
non riconobbe Franco Cordero. In Discorso

I
la natura l crollo delle ideologie e l’af- ologo gesuita, non si rassegna al- dovrà non solo accettare ma an- sopra lo stato presente dei
anticristiana fermarsi della legge del la marcata dicotomia che segna che desiderare di «farsi carne» costumi degl’italiani, alle
del fascismo mercato come unico regola- il nostro tempo e nel suo Lo spi- nella vita pubblica e comunita- considerazioni del poeta
e del nazismo, tore dei rapporti sociali hanno rituale e la politica (Lindau, ria; così come, reciprocamente, la fanno seguito i «pensieri d’un
ritenendoli accentuato il progressivo scol- pp. 96, € 12,50) percorre l’imper- politica dovrà sollevarsi dalla ri- italiano d’oggi» (pp. 276,
congruenti con lamento tra gli ideali e la poli- vio cammino dall’interiorità al- petitiva amministrazione dell’esi- € 15). Cordero scrive un
gli interessi tica, spingendo le due entità la concretezza dell’azione: un stente per ricercare un «governo ulteriore capitolo del
e gli scopi verso i loro estremi di «uto- cammino fatto di costanti anda- degli uomini» degno di tal nome. climaterio peninsulare,
delle chiese pia» e «realpolitik». Ma que- te e ritorni, di scambi e comple- Governo che non è dominio sugli rischiarandone le radici nel
cristiane sta disillusione che ha colpito mentarietà. E l’aspetto più inte- altri, né affermazione dei propri tempo. Eccolo ripercorrere
la speranza - il sogno? - di fare ressante del suo scritto, agile e interessi, ma efficacia dell’autori- «Gli ultimi due secoli della
della gestione della polis lo profondo, è che non tratta l’argo- tà, capacità di «far agire», di pro- malata», al lume di una
strumento con cui si traducono mento dal punto di vista del sin- muovere cambiamenti, di suscita- vastissima bibliografia, di una
in norme condivise le attese golo, bensì da quello della collet- re attese e di confortarle con risul- estravagante fiaccola
per un mondo ricco di senso, tati concreti. interdisciplinare. Leopardi,
ha provocato anche il distacco Le nuove generazioni In un mondo in cui si fa tanto beninteso, come fil rouge,
tra l'opinione pubblica e la po- parlare di «valori» e si fa così fa- bussola, specchio, mentore:
litica, lo scollamento tra la so- ci chiederanno conto tica a ritrovarli nel quotidiano, «Torniamo a Leopardi, nei cui
cietà civile e quanti dovrebbe- di come abbiamo saper coniugare comunitaria- Pensieri il mondo è società
ro essere i «ministri», i servito- mente spiritualità e politica di- malavitosa; gl’interessati a
ri del res publica, del bene co- saputo tradurre i valori venta allora un’esigenza ineludi- mantenerla lanciano invettive,
mune. in realtà concrete bile: le giovani generazioni pre- ridono o sogghignano, e i
ressi da tutelare. Occhi aperti». la religione, difendendo la mora- Ma davvero dimensione spi- senti e future non ci chiederanno Tartufi compatiscono
In effetti l'albero del duce lità pubblica e la sacralità del rituale dell’esistenza e politica tività. Ciascuno infatti potrebbe conto dei progressi di un mercato l’opinione pessimista: rabbia,
non fu avaro di doni per la chiesa matrimonio, sino a risolvere la sono inconciliabili? Davvero - e dovrebbe - trovare il proprio svuotato di senso né di una nobil- riso, mistificazioni
del tempo, appagando desideri e questione romana e giungere al- passioni civili e ideali sono in- equilibrio personale tra vita in- tà d’animo nascosta nella nostra santimoniose stanno al
rivendicazioni frustrati per mol- la Conciliazione tra lo Stato ita- compatibili con la concretezza teriore e presenza nella società, intimità, ma piuttosto di come quadro». Farisaica, serva Italia,
ti decenni dai governi liberali, liano e la Chiesa di Roma. dell’agire nella storia e con tra tempi e spazi di vita raccolta avremo saputo tradurre i princi- probabilmente irredimibile,
anticlericali e massonici: intro- Scambi come questi ricorro- l’ostico mestiere di mediare in- e di attività sociali. Ma la posta pi etici che ci abitano in realtà unica consolazione
ducendo l'insegnamento della no nel corso della storia, offren- teressi contrastanti? Davvero in gioco è ancora più alta e deci- concrete, in politiche a beneficio anatomizzarla. Tra Leopardi e
religione cattolica nelle scuole do alla chiesa un ruolo di rilievo la vita contemplativa e la vita siva quando si vuole perseguire dell’umanità, a cominciare dai Cordero i ferri del mestiere
elementari, parificando le scuo- nella società a difesa e promozio- activa - per usare termini del- questo equilibrio dinamico tra più poveri. In fondo, l’interrogati- non difettano, anzi,
le cattoliche alle pubbliche, fa- ne degli interessi e dei valori reli- la tradizione monastica ripre- dimensione spirituale e attività vo che Valadier pone come frase acuminati, oliati, inesorabili, a
cendo esporre il crocifisso nelle giosi, anche se a lungo andare si in chiave antropologica da politica a livello di società civile. conclusiva del suo testo rimane prova di ogni ruggine.
aule scolastiche, istituendo la fi- possono invischiarla in un rap- pensatori come Hannah Aren- In questo senso, la spiritualità decisivo: «E se la vita spirituale Il Discorso di Giacomo
gura dei cappellani nei corpi porto ambiguo col potere politi- dt - sono tra loro alternative e - se vuole realizzarsi e non resta- fosse una delle condizioni fonda- Leopardi è riproposto anche
«militari», dando più risorse eco- co che ne condiziona la missione reciprocamente escludentisi? re confinata nel non luogo del- mentali di un'intensa vita sociale da Piano B Edizioni (a cura di
nomiche al clero e alle opere del- profetica. Paul Valadier, filosofo e te- l’utopia o nel segreto dei cuori - e politica?». A. Miliotti, pp. 107, € 5).
Classifica Tuttolibri
SABATO 29 GENNAIO 2011
X LA STAMPA

P
er una volta, la buona, amata letteratura torna Poi, con l’altra unica novità della settimana, La mappa solo manufatti seriali, dal Divoratore della Ghinelli,
AI PUNTI in vetta alla classifica con La versione di Bar- del destino, fantamistery di Glenn Cooper, già autore thriller paratattico in stile sms, ai vampiri di mamma e
LUCIANO GENTA ney. Non c’è da illudersi. Il valore in copie vendute della Biblioteca dei morti, si ricade nel minestrone dei figlia Cast, agli angeli custodi di Jess-Cooke. «Chhiù me-
dei 100 punti, nel nostro campione di sole librerie, è in di- «generi». Considerando la lista dei primi 20, troviamo lassa pe’ tutti» direbbe il Cetto di Albanese, 10˚ nella
scesa, poco sotto le 7 mila copie. Come sempre la ripresa in fondo, dal 17˚ al 20˚, altri 4 titoli 2011: il Lapierre in- «varia». Chissà cosa si direbbero dei casi nostri, lui e
Cosa direbbe di gennaio è fiacca. E c’è da considerare l’effetto traino
del film con Giamatti e Dustin Hoffman. Comunque, già
namorato dell’India; don Gallo prete di strada per pove-
re anime perse, perché ben sa che dai diamanti non nasce
Barney, così speculari: il faccendiere e il voluttuario, il
puttaniere e il libertino, il cattolico e l’ebreo, il cafone e lo
al terzo posto, fra gli ingressi dei primi 10, c’è un altro niente; Camilleri fra dialetto e diletto, con una storiella sfrontato. Però mai ipocriti: potrebbero trovarsi d’accor-
Barney onesto romanzo, Il profumo delle foglie di limone di
Clara Sánchez, una ragazza di fronte a due anziani si-
archeologica nella sua Vigata (e , nei tascabili, una rivi-
sitazione della leggendaria identità sicula di Shakespea-
do su chi e cosa è davvero «turpe e ripugnante» in questa
Italia, «nave sanza nocchiere in gran tempesta/non don-

dei casi nostri gnori perbene che si rivelano implacabili esecutori della
Shoah, un tassello sincero per tramandare Memoria.
re); Malvaldi, cuoco arguto di un giallo imbandito con
l’Artusi. Cercando ancora novità nelle tabelle, emergono
na di province, ma bordello!», interminabile Purgatorio,
tra una casa a Montecarlo e un casino ad Arcore.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 96 90 84 75
1 2 3 4 5
La versione Benvenuti Il profumo I dolori Cotto
di Barney nella mia delle foglie del giovane e mangiato
cucina di limone Walter
RICHLER PARODI SÁNCHEZ LITTIZZETTO PARODI
ADELPHI VALLARDI GARZANTI MONDADORI VALLARDI

67 64 54 50 48
6 7 8 9 10
Io e te Il cimitero La mappa Canale Appunti di
di Praga del destino Mussolini un venditore
di donne
AMMANITI ECO COOPER PENNACCHI FALETTI
EINAUDI BOMPIANI NORD MONDADORI B.C. DALAI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Io e te 67 1. Il profumo delle foglie di limone 90 1. Impero. Viaggio nell’Impero di Roma 46 1. Benvenuti nella mia cucina 96 1. La versione di Barney 100 1. L’abbraccio 23
AMMANITI SANCHEZ ANGELA PARODI RICHLER GROSSMAN; ROVNER
10,00 EINAUDI 18,60 GARZANTI 21,00 MONDADORI 14,90 VALLARDI 12,00 ADELPHI 10,00 MONDADORI

2. Il cimitero di Praga 64 2. La mappa del destino 54 2. I segreti del Vaticano 43 2. I dolori del giovane Walter 84 2. La solitudine dei numeri primi 31 2. Hourglass 22
ECO COOPER AUGIAS LITTIZZETTO GIORDANO GRAY
19,50 BOMPIANI 19,60 NORD 19,50 MONDADORI 18,00 MONDADORI 13,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

3. Canale Mussolini 50 3. Io confesso 45 3. Sono venuto per servire 43 3. Cotto e mangiato 75 3. La biblioteca dei morti 31 3. Gli ultimi eroi 16
PENNACCHI GRISHAM GALLO; MAZZETTI PARODI COOPER TROISI
20,00 MONDADORI 20,00 MONDADORI 17,00 ALIBERTI 14,90 VALLARDI 13,00 TEA 18,00 MONDADORI

4. Appunti di un venditore... 48 4. La caduta dei giganti 44 4. C’è un’Italia migliore 37 4. Le ricette di Casa Clerici 43 4. Troppu trafficu ppi nenti 31 4. Percy Jackson e il mare dei mostri 11
FALETTI FOLLETT VENDOLA CLERICI CAMILLERI; DIPASQUALE RIORDAN
20,00 B.C. DALAI 25,00 MONDADORI 10,00 FANDANGO 15,90 RIZZOLI 11,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

5. Momentidi trascurabile felicità 47 5. India mon amour 43 5. Luce del mondo... 29 5. L’oroscopo 2011 22 5. Il piccolo principe 28 5. Ruti vuole dormire e altre storie 10
PICCOLO LAPIERRE BENEDETTO XVI FOX SAINT-EXUPERY GROSSMAN
12,50 EINAUDI 16,50 IL SAGGIATORE 19,50 LIBRERIA EDITRICE VATICANA 10,00 CAIRO 7,50 BOMPIANI 15,00 MONDADORI

6. La moneta di Akragas 42 6. Tempted. La casa della notte 36 6. La manomissione delle parole 25 6. Instant English 21 6. Se questo è un uomo 20 6. Sesto viaggio nel regno della fantasia 8
CAMILLERI CAST; CAST CAROFIGLIO SLOAN LEVI STILTON
15,00 SKIRA 16,50 NORD 13,00 RIZZOLI 16,90 GRIBAUDO 10,50 EINAUDI 23,50 PIEMME

7. Odore di chiuso 40 7. La genesi. Il diario del vampiro 33 7. Il cuore e la spada 23 7. È facile smettere di fumare... 19 7. Il giorno prima della felicità 20 7. Rapunzel.L’intreccio della torre 8
MALVALDI SMITH VESPA CARR DE LUCA -
13,00 SELLERIO 12,90 NEWTON COMPTON 22,00 MONDADORI 10,00 EWI 7,00 FELTRINELLI 3,50 WALT DISNEY ITALIA

8. Il divoratore 36 8. La stella di Strindberg 28 8. La patria, bene o male 22 8. The secret 17 8. L’amico ritrovato 19 8. Il mio primo dizionario 8
GHINELLI WALLENTIN FRUTTERO & GRAMELLINI BYRNE UHLMAN -
9,90 NEWTON COMPTON 19,00 MARSILIO 18,00 MONDADORI 18,60 MACRO ED. 5,50 FELTRINELLI 9,90 GIUNTI JUNIOR

9. Le luci nelle case degli altri 32 9. I diari dell’angelo custode 28 9. Terroni 22 9. L’unica cosa che conta 13 9. E’ una vita che ti aspetto 19 9. Cuccioli del mondo 7
GAMBERALE JESS-COOKE APRILE MORELLI VOLO TONY; CASALIS
20,00 MONDADORI 18,60 LONGANESI 17,50 PIEMME 17,50 MONDADORI 12,00 MONDADORI 9,90 DAMI

10.Bianca come il latte... 32 10.Il bacio del risveglio 22 10.Il sangue del Sud 20 10.Cchiú pilu pe’ tutti. I comizi... 12 10.Il giorno in più 19 10.C’è poco da ridere, Stilton! 7
D’AVENIA ADRIAN GUERRI ALBANESE; GUERRERA VOLO STILTON
19,00 MONDADORI 10,00 LEGGEREDITORE 20,00 MONDADORI 12,50 EINAUDI 13,00 MONDADORI 8,50 PIEMME

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 16 AL 22 GENNAIO.

M F
eglio i “padri padroni” capaci di spremere e dislocare gli ederico Moccia è stato avanguardista, del romanzo.
di ieri che i servi e i ca- PROSSIMA stereotipi, anche razzisti» e Tur- l’autore più venduto in CHE LIBRO FA Olé!
merieri incattiviti di og- chetta entra nell’angosciante uni- Spagna nel 2010, dice Questa fra letteratura tradi-
gi»: i protagonisti della tragicom- MENTE verso dei precari, con le storie «di gongolando la sua editora ...IN SPAGNA zionale e sperimentale è un po’
media in scena nel nostro Paese MIRELLA APPIOTTI aspra efficacia» di Dezio, Aldo No- Berta Noy, a dire il vero inter- GIOVANNA ZUCCONI come la differenza fra destra e si-
hanno convinto addirittura Gavi- ve, Accardo, Platania, Celestini si- vistata in un articolo del Mun- nistra, che in politica non ha più
no Ledda, dopo 30 anni di batta- no a Prove di felicità a Roma Est do sul romanzo rosa. Ma «el senso, dicono Sua Maestà Javier
glie, a (quasi) rinnegare la sua
«rivoluzione»: come ha testimo-
Tirature 11: di Roan Johnson. Naturalmente Ti-
rature 11 dedica spazio a Web, fic-
very bestseller Moccia» è al-
tra cosa dal rosa, spiega. Non
È Moccia Marías e il Duca Umberto Eco
(così si appellano giocosamente
niato Giampaolo Visetti nel pam-
phlet Ex Italia (BCD editore),
giudizio che Mauro Novelli ripor-
gli anticorpi tion & videodogame analizzati da
Cardone, alla Webletteratura del-
la nuova Italia secondo Pischedda,
rientra in quel 7 per cento (7
per cento!) del mercato edito-
riale occupato dalla letteratu-
il matador l’un l’altro): dialogando sul te-
ma e su molto altro, per parados-
si e affondi e lampi di curiosità,
ta nelle sue «Cronache del decli-
no», uno dei capitoli centrali di
sono digitali curiosa poi l’indagine di Salis tra i
«bestseller invisibili» (esempi: The
ra romantica, e non sfiorato
dalla crisi.
romantico nel numero speciale con il quale
l’inserto culturale del País, «Ba-
Tirature 11, annuale indagine secret dal 2007 quinto nella Varia Pare che i romanzi rosa belia», celebra il proprio venten-
sullo stato della nostra editoria, per Macro; la serie Gol! con 1 milio- vengano acquistati molto via nale. Nessun catastrofismo e nes-
promossa e curata, per il Saggia- ne di copie per Piemme). Internet o come ebook, ma non suna lamentazione aleggiano
tore-FondazioneMondadori, da Nonostante la situazione Spi- perché le lettrici si vergogni- fra i due scrittori, grazie al cielo:
Vittorio Spinazzola il quale da nazzola non è catastrofista: nella no, precisa Esther Escoriza al contrario. Internet è la riscos-
sempre lavora con gruppi di stu- Latouche, aprire, come racconta dura analisi del suo saggio Figli che con la sigla Esencia domi- Pamela di Richardson fino a Bri- sa di Gutenberg, dicono, una civi-
diosi a esaminare i nuovi percorsi Giuseppe Strazzeri, la serie dei «Li- senza padri, apre alla speranza na l’editoria del settore: sareb- dget Jones & emule. Conclusio- lizzazione alfabetica, i padri
letterari e/o sociali. Pertinente il bri dello sboom», una parte dei qua- schierandosi con i primi (il padre bero acquisti d’impulso, shop- ne: è sempre la stessa storia (la guardavano la televisione men-
tema delle 300 pagine in uscita: li, ripiegando sul self help, conduco- di Caos calmo proprio non gli va ping consolatorio, e questo sì è principessa, il principe azzurro e tre i figli leggono. Male, veloce-
L’Italia del dopo benessere, ac- no alla riproposta della Lettera giù): quei «nativi digitali» che for- molto femminile. una mela avvelenata, ossia osta- mente, al computer, ma leggono.
curatamente esplorata attraver- sulla felicità di Epicuro «l’epitome se faranno la fortuna degli ebook La mostra «La novela coli e traversie, fino al lieto fine), E allora non vi riassumiamo que-
so testi e autori. migliore dei nostri incerti tempi»; ma che, contro lo sfascio, «meno romántica», fino a metà feb- raccontata in tante maniere di- sta notevole conversazione (la
Tocca ai saggi, da Il mondo mentre Giovannetti nella «Fenome- politicizzati, molto volontarizza- braio alla Biblioteca Central di verse. Ma se il come prevale sul parte sulla scomparsa dell’ipo-
deve sapere della Murgia alla nologia dell’immigrato» individua ti, stanno producendo forti anti- Cornellá, in Catalogna, riper- che cosa, ne consegue che il rosa è crisia è bellissima). Leggetela,
Scommessa della decrescita di in Moresco e Pincio autori «cinici corpi». corre la storia del genere, da la forma più sperimentale, più appunto, anche voi, in rete.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 29 GENNAIO 2011
LA STAMPA XI

Anna Marchesini

La signora del Trio


MIRELLA Aristofane con Le donne al par-
SERRI I PREFERITI lamento. Nella messa in scena
«Gli uomini sono tut- io e altre quattro colleghe do-
ti sporcaccioni... poco atten- vevamo sbucare urlando in
ti alla “sua” manutenzio-
ne...»: ma poi si ingarbuglia
f contemporanea da quattro
porte laterali e poi pronuncia-
e si intruglia la timidissima re frasi che indicavano la no-
sessuologa Merope Genero- stra sottomissione ai maschi.
sa che, a fianco di un ancor E’ capitato che per errore una
ricciuto e capelluto Fabio di noi uscisse prima del previ-
Fazio, dal palcoscenico del- sto e si trovasse al centro del-
l’Ariston di San Remo di al- la scena gridando da sola...
cuni anni fa discettava dei vi- VIRGINIA WOOLF per quindici giorni non sono
zi e delle virtù di un moravia- Notte e giorno più riuscita a pronunciare la
no «lui». Ed eccola, ancora e battuta successiva, mi veniva
Einaudi, pp. 404, € 16,30
sempre lei, l’orvietana Anna un fou rire incontenibile».
Marchesini colonna del fan- «Meravigliosa scrittura. La Una vita di risate?
tasioso trio con Lopez e So- vita di due amiche, Katharine «Leggendo e facendo teatro. Il
lenghi, pronta a mettere in e Mary. Amore, matrimonio, mio genere preferito? Il vau-
scena la parodia del cecho- felicità e successo. Cosa di deville, a cominciare da Eugè-
più attuale?» ne Scribe che a Parigi allesti-
«Da piccola vivevo sce al Théatre du Gymnase Le
Diplomate. Tra gli scrittori
a Orvieto, città
bellissima, divoravo
f con un posto di spicco nei miei
scaffali ci sono Arthur Schni-
tzler, Cechov e Goldoni».
Proust, Virginia Woolf, A volte anche la comicità
Calvino, Pratolini» porta guai.
«Se si riferisce allo sketch in
viano Giardino dei ciliegi e a cui Lopez faceva il presidente
portare in palcoscenico un Ronald Reagan, Solenghi
crudele monologo di Samuel MARCEL PROUST
Beckett o di Tommaso Lan- Alla ricerca «Pirandello, autore
dolfi. Sulfurea e stralunata,
comica e surreale ma anche del tempo perduto di culto: ha teorizzato
Rizzoli Bur, pp. 4524, € 45
realistica nei panni della si- il sentimento
gnorina Carlo con gli occhia- «Certo, richiede impegno,
loni, di Merope con i capelli ma è un’opera che
del contrario per
cotonati, della Sora Flora o suggerisce l’impressione di esprimere la comicità»
della cameriera secca dei si- scorrere in contemporanea
gnori Montagné - tanto per con la vita» l’ayatollah Khomeini e io la
ricordare alcuni dei suoi per- sua mamma, la “Sora Khomei-
sonaggi più famosi -, l’attri- ni”, noi non volevamo offende-
ce da sempre mescola sacro
e profano, teatro elitario e
f re nessuno. Però per protesta
l’Iran-Air chiude i voli per
grandi numeri-tivù, oltre a l’Italia e a Teheran l’ambascia-
insegnare all’Accademia ta italiana se la vede brutta.
d’arte drammatica. E lo fa Per molto tempo ci siamo sen-
senza soluzione di continui- titi sotto tiro, poi è passato tut-
tà: passando da Shakespea- La vita. Anna Marchesini (qui sopra in una foto del suo spettacolo «Giorni felici» to. Avrei voluto comunque
re a Molière, da Goldoni a Io- di Beckett) è nata a Orvieto nel 1953. Attrice e doppiatrice. Dopo il liceo classico, che la rivista Variety si occu-
nesco a Pippo Baudo e Lorel- nel 1976 è entrata all'Accademia d'Arte drammatica Silvio d'Amico (dove ora SAMUEL BECKETT passe del trio non solo per que-
la Cuccarini. insegna), terminato nel 1979 con il diploma di Attrice di Prosa. Il debutto nel Teatro sto incidente internazionale.
Adesso la Marchesini ap- Gli Anni Novanta sono stati
1976 con Tino Buazzelli nel «Borghese gentiluomo». Nel 1982 avvia il sodalizio Einaudi, pp. XLVIII-346, € 13
plica il suo talento poliedri- molto prolifici sia dal punto di
co pure al romanzo: è in con Tullio Solenghi e Massimo Lopez. Nel 1988, il trio realizza una parodia dei «In particolare “Giorni vista della nostra affermazio-
uscita da Rizzoli Il terrazzi- «Promessi sposi». Nel 1985 gira con Montesano l’unico film: «A me mi piace». felici”: un monologo ne che delle scoperte lettera-
no dei gerani timidi, raccon- Le opere. Esce il suo primo romanzo, «Il terrazzino dei gerani timidi», Rizzoli. ininterrotto fatto di gesti rie. Moltissime case editrici in
to ricco di sfumature psico- frivoli, chiacchiericcio, frasi quel decennio cominciano a
logiche, diario interiore di sussurrate. Un dramma dar risalto a tanta meraviglio-
sulla solitudine» sa narrativa femminile, non
«Che flop l’esame solo la Woolf ma anche Ivy
Compton-Burnett, Iris Murdo-
all’Accademia, mi ch, Vita Sackville-West, Edna
presento col testo più L’attrice, che da sempre mescola sacro e profano, il più amato? Pirandello? O’Brien, Karen Blixen, Kathe-
Nelle ultime pagine del rine Mansfield».
sbagliato, i Dialoghi
delle Carmelitane» teatro elitario e grandi numeri-tivù, esordisce suo romanzo la piccola
protagonista riceve in do-
L’autore che ha portato in
teatro con più soddisfazio-

un’infanzia, un’educazione nella narrativa con un’educazione sentimentale no «L’uomo dal fiore in
bocca». Oppure è stato
ne?
«Beckett e i Giorni felici, un
sentimentale che termina Manzoni di cui decretò il testo feroce, comico e dram-
con la visione di velluti,

“I miei giorni
trionfo sul piccolo scher-
marmi e specchi di un mo con la parodia dei «Lo scrittore con cui
foyer sbirciato da una por- «Promessi sposi?».
ta socchiusa. «Entrambi sono stati autori di paradossalmente
E’ il suo sogno di attrice culto per me. Lo scrittore del è venuto fuori tutto
coltivato fin da ragazzina? Fu Mattia Pascal ha teorizzato
«L’ambizione l’ho avuta fin il sentimento del contrario il mio spirito più ilare

felici e assurdi
da quando ero alle elemen- per esprimere la comicità. La è stato Aristofane»
tari. Mio padre era un im- mia Merope è una sessuologa
piegato, mia madre una imbarazzata dal fatto di dover matico al contempo, con Win-
maestra ricca di verve in- parlare di attributi genitali e nie cinquantenne bionda e
tellettuale. Scriveva libri e dunque proprio il contrario di grassottella che vive affonda-
compilò una versione del- quello che dovrebbe essere. ta nella sabbia fino alla vita e
l’Inferno in dialetto orvieta- Però, per me, la comicità è con Willie, il marito, che ve-
no. Io ero molto studiosa e
divoravo i classici, Do-
stojevskij, Proust, Virginia
Woolf. Adoravo anche gli
italiani, in particolare Va-
sco Pratolini e Italo Calvi-
no. Vivevo a Orvieto, città
come Beckett”
e mi sono presentata a via lanciare delle mele alle altre
qualcosa di molto soggettivo,
uno sguardo speciale sulla re-
altà. Mi passi l’espressione:
mettere in scena un personag-
gio è come fare la pipì, mi vie-
ne naturale. E il dono di osser-
vazione c’è chi lo possiede e
geta dietro di lei in un buco
nel terreno, come un verme.
Lo chiamano teatro dell’as-
surdo ma per me è vita reale.
Appena l’ho letto sono stata
folgorata».
E per non smentire proprio
bellissima che però non of- Quattro Fontane, dove c’era suore... Impacciata dalla gon- chi non ce l’ha». il suo talento più grottesco
friva molto, quanto a degli la vecchia sede dell’Accade- nona nera al polpaccio e da Un terzo occhio? indica, ridendo, un vaso di
stimoli culturali. Quando mia. Arrivata al portone non braccia e gambe troppo lun- «Lo condivido con Massimo vetro verdolino nell’ampia
sono approdata a Roma osavo entrare. Salivo e scen- ghe, cerco di inerpicarmi. Lopez che ho conosciuto men- sala dei prof dell’Accade-
per fare l’esame all’Acca- devo con l’ascensore e tutto “Sembra un giocatore di pal- tre doppiavamo i cartoni ani- mia...
demia, pensi, ero stata a te- mi piaceva, ero deliziata per- lacanestro”, commenta aci- mati, era uno scherzo conti- «Lo vede? Sono tanto affezio-
atro una sola volta. Il mio sino dall’odore dei pavimenti do Costa. Un disastro. Ma nuo, eravamo anche un po’ nata a questo posto e all’inse-
era proprio un sogno...». lucidati a cera». questa sconfitta, come mi è pazzi. Con Massimo ci capia- gnamento che ho chiesto di ri-
Subito promossa? Alla fine? spesso accaduto, è foriera di mo al volo, siamo animali della servarmelo, per le mie ceneri.
«Macché. Ero ritrosa e im- «Mi presento con il testo più una nuova consapevolezza. stessa razza. Ma anche le gaf- Però poi mi viene qualche dub-
pacciata. Avevo conseguito sbagliato, i Dialoghi delle Car- Mi sono intestardita. E ho ri- fes sul palcoscenico sono sta- bio. Se l’Accademia trasloca?
da poco una laurea in psico- melitane del cattolicissimo p Anna Marchesini provato». te inesauribile fonte di diverti- E se il vaso viene dimenticato
logia che mi rendeva consa- Georges Bernanos... Il seve- p IL TERRAZZINO Un grande successo? mento». da qualche parte? Magari in
pevole di mille lacci menta- ro Orazio Costa mi incalza DEI GERANI TIMIDI «Bocciata per la seconda vol- Un assaggio? mezzo alla strada? O se si rom-
li e dunque molto autocriti- “Canti, canti” e visto che non p Rizzoli ta ma alla fine ce l’ho fatta». «Lo scrittore con cui parados- pe? Per me sarebbe come es-
p pp. 232, € 17.50
ca e trattenuta. Comunque gorgheggio mi intima di ar- Bernanos sarà stato l’auto- salmente è venuto fuori tutto sere bocciata una terza vol-
non ci ho pensato due volte rampicarmi su un albero per re che ha più detestato. E il mio spirito più ilare è stato ta... lasciamo stare».

Potrebbero piacerti anche