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GIARDINO m
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§SF TR A S LATI, £T AGGIVNTI
u A 7'S V POETICI ITALIANI

[ J Del P. Maefìro F.

JLgio. battista spada


&Ì3J Di Firenzuola Piacentino

JJjjT Dell' Ordine de' Predi carori .

H ALL' EMINENZA REVERENDISSIMA DEL SIC

CARDINALE SPADA.

IN
VHetcde
BOLOGNA
di Vi'rrono Benicci. ^JVjj^
Cernii cerai de Superiori
«i> PriuiLfgio.

WS*
. . ,,

ALL'EMINENTISSIMO, E REVERENDISSIMO
SIGNORE, E PADRONE COLENDISS.
IL SIGNOR
CARDINALE SPADA-

Otto gliaufpicij fortunatiflìmi di V. Eminenza fu da me fa-


bricato, ecoltiuato à quel legno, ch'Ella medefima potrà
vedere quello mio
,
G I A R D I NO Poetico Hora che mi
. ,

ìbndilpollo con la publicatione d'aprir la porta, perche i

ProfelTori della lingua Italiana pollano entrami , e dalla va-

rietà de' fiori , di cui è Ipario ,


attinger ciafeuno con l'ape del

proprio ingegno i rugiadofì humori illillatiui dalle più pur-

gate penne de' Poeti Italiani, hò voluto fegnarlo in fronte col Nome immortale
di V. Eminenza Scufi l'ardire perche eflendo colà mia e non douendo fenza
. , , ,

nota di trafeuratezza , lafciarlo in preda all'indifcretione dell' Ignoranza, e farlo


calpestare dalla Maldicenza , c dall' Inuidia, comepoteatrouarli maggior dife-
fa, quanto nella di Lei fauoreuole protettione , c'hà tante SPADE per difendere
i luoi Diuoti ? Al Tuo molto fapere non può elTer nuoua la Storia del Paradilo ter-

reftre, piantato dal fourano artefice IDDIO per delitia dell' Vniuerfo^ hauendo
pollo quiui alle porte vn Cherubino con vna Spada di doppio taglio nelle mani
perche guardane quel luogo Tanto balìi per ilcolpar me fletto mentre con_»
. ,

arditezza pari al bilbgno hò voluto anch' io su quell* etTempioproucdere al mio


col patrocinio di V. Eminenza la quale non tanto per la pienezza delle Scienze
,

cheinEtTarilplende, oltre la porpora, quanto per quelle SPADE, ch'adorna-


no i luoi Stemmi , è Tempre Hata vna perfetta Idea de* Cherubini. Onde il mio
GIARDINO lotto la guardia di Lei , che per proteggere hà S P A D E , e per

faper proteggete hà Scienza, rellacosì ficuro da gì' infiliti, e dalle infidie della
Malignità Liuore non potrà entrami per conculcarlo. E forfè il Tempo,
, che il

veggendoui fcolpito il Nome deli'Eminentiliimo SPADA, che porta feco l'in-


fcrittione del SEMPRE, non potrà feminarlo d'oblio» Si compiaccia dunque
d'hauerlo fotto l'ombra felice del fuo fauore . Ed in ogni euento che gli venga ,

meno l'odore de' proprij fiori come caduchi , , e mortali non fi fdegni di parteci-
,

parli talhora la fragranza de' Tuoi GIGLI, ch'odorano al Mondo d'eternità E .

per fine con humiliflìma , e profondilfima riuerenza à V. Eminenza m'inchino


Di Bologna il quinto d'Aprile MDCXLVII.
Di V. Eminenza
Humilifs. & obligatiis. Seruitore
F. Ciò. Battifia Spada
t 2 AL
, . , ,

AL MEDESIMO M IN ENTI S S IM O E
SIGNOR CARDINALE-

Vefti bei FIOR d'alti Intelletti figli


3
C hebber fogli per fafce honor per cuna
, i

Huom pio rauuiua ; e con faggi configli


Ben mille lauri a le altrui fronti aduna .

Le tre SPADE, SIGNOR, co voslri GIGLI


S'aggiongono a la lor natia fortuna,
Ter ferbarli da gV inuidi perigli
Di 'Talpa ingorda , o Vipera importuna

Già un'Angiolo con Spada ardente , e fina


Scefo qua giù da lucida Contrada
Armo florida Soglia , e peregrina .

Ed hor, EROE Sacrato, à Voi aggrada


Di G I ARD I N , che non teme ardore , ò brina

In su la Porta, il triplicar la SPADA.


Bernardino Manicotti

A GLI

I
. .

A GLI ACCADEMICI D'ITALIA.


F. Gio. Battifta Spada

Figliuoli non fi poffòno meglio raccomandare , quanto a i proprij Ge-


nitoriperche, ftando la relatione della Paternità , e l'obligo della^.
i

Natura, non polìono che riconofcerli per Tuoi, e riconofeiuti, ha-


uernecura. Il mio Giardino non hà pure vna pianta, odvnfiore_>>
che non fia voftro , e eh* io , come tale , non debba riconofeere da voi ;
poiché quanto in eflb vnitamente fi troua , tutto nell* Opre voftre, ò
de' voftri Conaccademici difperfofi vede. A voi dunque come a' fuoi
Padri, dopo la protettione appoggiata all' Eminentiflìmo SPADA,
lo raccomando
perlacuftodiadi quanto v'è dentro, perche riconofeiuto per voftro, non potiate negare
di non accoglierlo , e cornea figlio , di participargli voi fteflì . Che le bene da gli Horti
del voftro Parnafo èftato trafpiantato nelle mie carte, quefto però non deue pregiudi-
carli; poiché non puòvn Padre,
fenza degenerare dalla fimpatia della Natura, e del
fangue, lafciar d'amare, e difendere quel figlio, ò difeendente da lui, che dalla pa-
terna in altra cafa trafportato, honoratamentefi viue. Eperòparmi di poter lufingar
meftelTo, che fiate per entrar volontieri al pofleflb interno di quefto Giardino con la_,
voftra cuftodia, perche con quanto fia ftato trafpiantato da me in quefti fogli , è però fia-
to piantato da voi ne' voftri Poetici componimenti , & irrigato , più che da* mici fudari,
da' voftri inchioftri . Pregoui intanto di non lafciarli venir meno la rugiada delle voftre
grafie , & i Zeflìri cortefi de' voftri rauori , diffondendo talhora fopra di lui i raggi fecon-

di de voftri fguardi , perche polla goderfi vna perpetua Primaucra Et al voftro merito
.

faccio humile riuerenza

t 3
AL

/
. , . . .

AL CORTESE, E BENIGNO LETTORE.


F. Gio. Battifta Spada

Offo da puro defiderio di poterti qiouare 3 e maffime nello Ftudio di belle let~

ter e > dotte pure che tutti gl'Ingegni ìtali Ani fi portino ajolontieri 3 bòtro/por-
tato da Pindo queflo Giardino 3 che non è , che rvna raccolta di piante , e di
fiori Poetici . Ho prete/o con ciò d'ageuolarti la flrada al poetare 3 e di farti

trouare confacilità 3 fenza affaticare ilpenfiero 3 '($T offendere la candidezza


de' tuoicofiumi , quegli Epiteti 3 ò Traslati 3 che douranno feruire per orna-
mento delle tue compofttioni 3 che ben doueuavn Religiofo intraprendere ma
fìmile imprefa 3 conforme all' auifo del Profeta Gieremia 3 di fepararepretiofum à vili. In tre
anni 3 rubando ogni giorno qualche bora alle mie più conueneuoli 3 e graui occupationi , ho trafeorfo
da ottocento 3 e più Poeti i e dopo d'hauer dtfpofta 3 benché confufamente 3 quafi tutta la materia 3

infette anni poi con non mediocre diligenza accrefeiuta 3 t'ho ridotta 3 come tu vedi. Ba(ìa 3 n'ho
formato <-vn Giardino in quefie carte 3 e l'efpongo 3 non pur alla vifia del tuo intendimento 3 mà alle
mani della tua diferetione . Scprofeffìd'ejSere amico della Virtù 3 entrauià tua '-voglia , e y fe non
hafi a di delibarne i fori , cogli anco quei frutti 3 che più t'aggradano . Confeffo 3 chaurei potuto
dargli maggior perfetttone con maggior varietà; mà per ejferfolo nella fatica > non ho potuto far
fcelta di tutti gli Autori . Comunque fìa 3 queflo e vero , che nifiun Oprafi finirebbe giamai da chi

la n/olefe troppo finita . Toccherà forfè vn giorno alla tua uirtù di dare à quesla Cvltima mano
Fri tanto godila 3 fe non quale poteua darlati3 qual te l'ho potuta dare : la quale fmdo trà /' Opre mi*

Poetiche ftampate la trigefwia quinta 3 fe bene è slata da me fritta con la mano della vecchiezza , è

però compofia con l'intelletto della ^virilità . E viui felice

Lo Stampatore à chi legge


Nel difporrele feguentiPocfie 'volgari in lode dell'Opra 3 e dell'Autore 3 s'èojfermto fola l'ordine
dell'Alfabeto de' nomi de' Perfonaggi 3 che l'hanno compone

Del
,, , , , ., ,,. , ,, ,,
,
. ,,
. .,.,. , ,
. , . ,. - , , . ,.,, .
,...., ., ., , ,, . . .

Del P, Lettore Alberto Galuani Domenicano . GIARDIN più die d'Hc/pcria , e più che d'oro s

AQuofti FIOR da tre SPADE recifi E tal fempre viurà, mal grado voftro
Purdantrc SPADE ancor pregio, c vigore; Predaci Belue , il bel GIARDIN,
c'honoro ;
Lor veggio si del proprio campo fuore Sfogate pur vollro furor , eh' al fine
Mà fan di fe GIARDINI, e Paradifi Altri Corradi il frutto , e voi le fpine
Quelli non mai da fiero dente incili E già J'afpre punture , e fiere doglie
Serba d'vn facro APOLLO
il bei lplcndorc Vi portate nel petto, e ne la mente,
Del Cultor faggio l'immortal valore , Che quante in cor nodrite inuide voglie ,
Ne mai per ladra mano andran diui/ì Tante fon (pine à lacerami intente
Pari beltà la Terra , e *1 Mar non chiude Tentate pure i frutti, ifior» le foglie
Le Stelle, Fiori de' fuperni Campi Suellere , fradicar col vollro dente
Sono appo lor d'ogni bellezza igmide Ch' è il GIARDIN più ficuro , à lui più fpefla
Tll Hello ò Sol femiuaror di lampi
, , Spina fi fà la vollra inuidia ifleiTa .

Tanto non fei , né di ti gran virtude Donatel pur quanto potete al foco
Ch'vn GIARDIN tale, vn Paradifo llampi Che non vai foco , oiie mai pianta , od herba
De! Mede/imo Inaridir non può j ben sì v'hà loco .

carte di canoro Ingegno Vna Fiamma immortai , che '1 guarda , e ferba ;
INVnquelle
vago GIARDIN Febo raccoife
si Sù la Porta lampeggia e rende fioco ,

Che
per ornarlo al Aio Pariiafo tolfe L'ardir , la trama vollra empia e fuperba ; ,

De' più fecki Epiteti i! fior più degno Imparerete quanto fcajdi , e rada
Nulla qui forge di germoglio indegno In purpureo veftir focofa S l' A D A
( Con si gran cura il (iiardinier io colfe ) Del Signor Conte Andrea Barbagia Senatore di Bologna
Altro miglior flromento ei qui non volfe , All' Autore, alludendo al [udetto periglio.
Chedimufica SPADA
il viuo ordegno. L'Elemenco crudel del zoppo Dio
Hor chi di Gloria ha '1 bel fenderò eletto , D'incenerir con la vorace gola
Lafci d'errar per altrui felue ofeure, Tentò del gran Maron l'Opra che , fola
E in quell' almo GIARDIN prenda ricetto Nel Ciel d'eternità varco s'aprio .

Porta ha di rofe porporine , e pure Ed hor qui fù , che temerario , e rio


( Qua! farà poi del grembo il chiufo letto ?) Pensò d'arder la tua , eh' il pregio inuola
Vera llrada a corone alte , c lìcure A l'Opre illuflri ; onde immortai fen vola
Dell' ifieffo. Fama , eh' nomi altrui toglie à l'oblio
i .

LEttor, fegoder brami D'Augufìo la pietade à la feiagura


Adam nouello vn sì raro GIARDINO, Tolfe quella di fiamme empie , e funefte ;
Ch' immortal fi può dire , anzi diuino ; E quella vn Nume a la crudele arfura.
Entra qui pur, e mira E' però difegual forte trà quelle ;
-
Quanto il tuo cor delira ; Varia varia la cura ;
l'aita fù ,

Mà s'auuien ti confonda L'vna terrena fù , l'altra celefte.


La villa non amiezza Del P. D. BafcianoGatti Monaco di S. Girolamo
A tanto oggetto , la nona bellezza
Ne' bei (énfi fopito ti profonda
,
VOiGli , che fra' lidi Afcrei cercando gite

fparfi da' bei Cigni alti tefon ,


Per Eua al fin fuegliato Per coronami de" più calli allori
Ti trouerai la Marauiglia à Iato .
Rellin le cure incerte hormai fopite
Dell' ifteffo. Per vie men faticofe , e più fpedice
chiedi ò tu che miri
SEStupido à prima
, ,

villa
Confeguirete i già pretefi honori ;
Terminarete i nobili fudori
Com' vn GIOVAMBATTISTA E fien le grandi imprefe (labilite
Ad Ermo ChioJlro vfato, Indurire Fabro, anzi nouello Trace,
Così vago GIARDIN s'habbia formato ; Che del Mincio emular (èppe le carte,
Tudeifaper, eh" à tali Liceo fatai nel fen di Trebbia fonda .
Del Cicl folinglù Amici Ripieno è di faper fommo , e verace
Gli Ermi fi fanno al Paradifo eguali lui di ciò che crea Natura , ed Arte,
E chi può fare vn Paradifo il Chioltro La penna agio vi fia render feconda
Fà ben anco GIARDINO Opra d'inchiollro .
Del Signor Bernardino Pamfio all'Autore
Del Medefimo ALtri col ferro hoftile
Applaufo all'Opra, dtt gran periglio prima diftamparfi, (erbata, Recide il più bel fiore ;

Vicino à Morte l'immortale Ingegno , Mà tu con nouo honore


De le Mufe Latine aito (plendorc , E in pellegrino Itile
De' fuoi gran Parti il più famofo , e degno Del tuo ingegno diuino
Lafciò retaggio di vorace ardore Hai fcritto con le SPADE vnbel GIARDINO.
Perche 'I Lauor d'intiera gloria il legno Della Signora Domicilia Biondi all'Autore.
Colpir togliea di Morte empio rigore
Con sì crudel , precipitofo impero DA Quercia Dodonea
Parlari vdì del Cielo
Tettò, difpofe l'Emolo d'Homero. Credula Turba Achea ;
E tu Parto gentil d'Ingegno raro EdiSelua Pimplea,
Vicin pur furti ad eìfer (pento , ed arfo Cui die armonica lingua Arpa di Delo
Oliando nomimi empi Ladron tentaro Vocifourane, edotte
In cenere ridurti al vento fparfo .
Afcoltaro , e ridir l'Aonie Grotte
Così co' la grand' Opera di paro Mà Oracoli non furo à quelli vguali
Bambino ancor gioftralli ; honor non fcarfo Ch' echeggiando a' bei Cigni d'Elicona
Augufto honor, fi come ancora augufto II tuo GIARDIN rifuona
Era co' l'innocente eflcr combufto Eruditi, immortali
Oppofe à prò di quella e pernia , e voce Nèfiallupor, che *J Mondo afeoki, e inchini,
( Canoro fchermo ) Ottauian più pio V'dàvocivn BATTISTA, Echi diurni.
Fortuna te non già ferbò che nuoce , Del Signor Giacinto Onofrio
Souente à virtuofo , e bel delio j
Mà sì Virtude al ben fempre veloce, VOi , che
Palleggiate
diPindo in sù l'cccelfc cime
con pie libero, e fciolto,
Virtù del Cicl guerriera , arma di Dio Balfami alcrin porgendo , odori al volto
Perche vn GIARDIN non puote , vn Paradifo Di grand' Alma terrena , ò di fublime
Da la Virtù , da Dio ftarfi diuifo .
GIARDIN, che sfiora le più fcclte Rime
Te pur lieto riceuail Secol noftro Ch' ogni pregio più degno à l'Arte ha tolto
A noi ferbato mufico Teforo Da tre SPADE
difefo , c da tre colto
Merce tolta ai furor di Coro , e d'Oftro Offre al voftro fudor le glorie prime
Non
, ,, , . . .. .,, ,, .., ,
.. .. , . ., ,, , . . ...,. . ,, .

Non più feeolo ingrato , auaraetade


Tu qual brando l'aggiri
Del ùper sù la rota , ond' opri ogn' hora ;
GÌ' fnchioftri amari prouerd talhora,
Mà ftilleran le penne alme rugiade . E quindi auuien, che poi
Sema tuo fido acciar di fpccchio à noi
D' A li gufi o il vicin Regno i giorni indora
il

Ecco il tempo felice, in cui le SPADE, Verghi con dotta mano


Già facrate à Bellona , hor fono à flora Carte , da cui volumi hor fia, che prenda
i ,

Del Signor Giacomo MariaRoJJi . E i fuoi voli dillenda

FIORI più gloriofo ogn' hor l'ingegno humano :


Ricco G A R D N I l di riueriti
Piantalo SPADAd l'Oriente in vifo ; Entrambo il Cie prouide
1 ,

Fabro immortai d'vn pretiofo Elifo A lui diede vn Chitone a te vn Telide ,

InafTiaio da lui co' fuoi fiidori In vano , in van crelcea


s'infiori;VIRTV- Il corno al grand' Eroe , fe il cor languiua
Egli qui vuol, chela
the pur dateli à quella il Paradifo : Se SU l'arena Argina
E che l'Honor fra quelle piante aflìfo , Noi nutria ad hor, ad hor dottrina Achea :

Da le fatiche fuc prenda rifiori 1


Ond' e eh' à proue mille
L'Angelo hà il brando in man j peroche hà l'ale Se non fufie Chiron , non fora Achille
Chi cullodifce l'adito , e la ltrada ; E in van terreno ingegno
Minaccia à indegno pie colpo mortale Tenra ( ltolto augellerto ) auidivoli,
S'ardirà ( dice ) ancorché altroue ei vada, Se non fpunti , e '1 confoli
Allucinarli qua fenz' altro itrale
,
Gentil penna , che '1 drizzi à nobil fegno
Vcciderò l'Oblio con quella SPADA. In terra à giacer venne
Del Signor Gio. Batti/la Spinotti all'Autore . Ne mai s'inalza à voi chi non hà penne
Ben ragione, ò A, SPAD Del Signor Guid' Vbaldo Btar.mati •
E' Nel tuo G I A R I D N
eh' entri i fiutar gli odori
,

ECco vn GIARDINO.
Hor qual Giardino il chiamo !

La Virtù fola , che tonofee fiori i Ciò non mi.veggioàpronuntiar ballante ;


A frutti eh' egli china , è quel d'Atlante
Ma dimmi, fe t'aggrada, i ,

Sei Spade hauendo tu col tuo SIGNORE, A le piante , eh' egli alza , è quel d'Adamo
Pere he guarda il GIARDINO "fcffo e d'Atlante , efclamo
Egli aurei hi frutti ; ;

Con la lettima Spada il Cherubino ?


v
Grido è d'Adamo ; Egli immortali hà piante
,
:

Hò intefo ; Perche fuore Mà non è '1 Drago al fuo bel tronco innante ;

Tutta l'Idra del Vitio efdufa refte Mà '1 Cherubin non vieta il fuo bel ramo
Opponi fette Spade à fette Ielle Certo d'Adamo egli e ; Ferma vna SPADA
Del Signor Giuliano Be^zi Sorge in fua Soglia . Egli d' Atlante c certo ;

cheìper recare k gl'Ingegni Il Sol corre à ripofi in fua contrada


Si loda l'Autore dall'utile
i

GIARDINO Anzi d'erti ei non e : Sta fempre aperto


qucfto
quella Mente A i furti altrui : Non è che mai ne cada
CHeChecofafranca

è
s'auuenta ad ogni oggetto ? Chi farti in lui de le Scienze c/perto
Del P. Lettor Paolo Rtchiedei Domenicano, all' Autore .
SPADA, quello Intelletto,
Ch' è del foco più rapido
Poiché maggior del foco
, e poffente ?
C Angin le Mufe nomai,
E cangi Apollo fteffo
GÌ' interualli non paffa , e giunge al loco . Nel tuo vago GIA RDIN Pindo , e Perrai.-ffo :

Indarno vnqua non s'ange Che fe da fior diuerlì

De l'Eritreo varcando il ricco feno Nafcono in Pmdo i verfi

Il vede in vn baleno :
Anzi ogni verfo è iiorc
Co' remi del penfier trafeorre il Gange, Veggio nel tuo GIARDIN
maggior fi upore :

E del Sol sù la cuna Che quefti al fin fon pur ftupor maggiori
Mira gran fera idolatrar la Luna Vederfpuntarfindale FIORI. SPADE i

Di D Anafl agio Bufti Pianta .


Difprezzaogni dillanza,
Và dal Mar' Indo al Mauro in vn momento ,
Perii GIARDINO dell'Autore

E fenza amico vento


ANAGRAM MA.
M- Reuerendo Padre Frate Giouanni Spada di Battifla
Al Baltico , al Barbarico s'auanza II

Ne paté in tanto cfliglio Firenzuola Piacentino, Mactlro Dominicano.


NauediSalamina, onta, ò periglio . Vero GIARDINO c il tuo:

Non l'affligge ò tormenta,


Ameni fiori, e frutti

De' gelidi Trioni il crudo algore : M'apporta , in abondanza


Né lo fpietato ardore Candida, rifplcndentc , e macflofa .

De la Zona infiammata auuien , eh' ei fenta : L'Autore promette al fuo GIARDINO la protetthnt
Alhor mcn fente oltraggio del Sig. Cardinal SPADA in virtù del feguente
,

ANAGRAMMA.
.

Ch" ci fà dal fuo terrei) maggior viaggio -

Quindi uouo Proteo Gì A R DINO de gli Epiteti, Traslati, et Aggiunti Poetici


Italiani del Padre Maeftro Fra G. B. S.
Di Naue fi fà Serpe , e ftnfcia in terra
Più felice i* dirotti
E fra l'herbe , e fotterra ;

Vagheggia di Natura ogni trofeo : T'at man tre SPADE già , ti balli , c i GIGLI
Scorge il nafeer de' fonti Proteggeranti d'alto CARDINALE.
fango l'or figlino monti
E qual dal i Vn' amico in perfora del Sig. Card. SPADA afficura Autore dell l' ti

Mà fatto Aquila altera protettone del fuo GIARDINO, in virtò delfeguentt


Quiui non ferma insipidito il volo:
ANAGRAMMA.
Sbalza al Cielo dal molo L'Eminentirtìmo,e Reuerendirtìmo Signore il Signore BERNAR-
E poggia al vero Sol di sfera in stera : .
DINO SPADA Cardinale, et Vefcouo di Albano.
Ne da noi mone il piede L'ingrcffo , e innefli del tuo bello , raro ,

E fenza elfer veduto il tutto vede


,

Superb',edamenirtiino GIARDINO,
Mi quel, c'hà sì bell'orme, A core mi faranno
Quel!' Ingegno si femido , e si fnello E da i danni fecuri
SPADA , non è pi,ù quello ANAGRAMMA NUMERICO .

Tolto, che in otio viltorpc , es'addormc: L'EMINENTISSIMO SIGNOR CAR-


Eipur, che cotant'ofa, DINAL SPADA.
Qual Spada appunto irruginifee in pofa E' IL PROTETTORE DEL GIAR-

Onde tu , SPADA, ancora DINO POETICO. 3U.


Sag?io foftenii il grande ingegno in gin :

ELO-

.
, , ,,,
. ,,,., . , , , ,. . , . , .,
, .,,, .. . ., , . ,

ELOGIA AD AVTHOREM. labores amauit adhuc Puer,


ColuitIuuenis,auxit Vir, ieuex non demifit,
L tenaxilliusOraculi;
Quifquis eruditionis aiutar cupidus Virtutem polare Dii (udore parandam .

Aue* veJ inaccefla Parnaflì Florentis Ncmora Hinc amata omnibus Mufarum atna vidit quidem,
Senticetisprocul à Barbaris aeceilum tajnen geniuit intcrclufum:
Studiorum nec tulit quia Spadius, ide/t Jaborum gladio obarmatus ;
inofTenfo calcare pede, ideò in Gratiarum Viridario
Te alloquor. Clauftra fregit,& repagula,
Accede Ingredere nefruitra amaret poflcritas locuni,
ApoJIineam quam vidcs Syluam quem introire nunquam pofiet
( Nil fylucftre formides ) In adito fàpientii aheneos poites lacerauir,
Etrufcis lacram Pieridibus vt ingrefius facilitas Sapientia*Candidatos inuitaret.
Vere ceu perenni confituri! En tibi hic ìllc HORTVS amoenitatum Paradifus,
VIRIDARIVM Cuius introitimi non clauditCherubi gladius,
Paradifumne dixerim Camcenarum ì Sed SPADI I Mucro vittoriose patefacir.
Luftra, Lege, Carpe Tuos forte oculos varietas, illos capit elegantia
Gracos Muilsreceflus Bene eli ad vnuni ambo SPADII properate VIRIDARIVM
:

Speciofos Palladis flores, quod vnum plura fatiabit defideria


melJitos Suadcfrutices Ulinc perguli germinantes, illinc iternùm viren t lauri
Fruere, &r obìccìarc illinc fefe vlmo maritant hcderi
Noftratum plau/ìbus OJorum refupinantes illinc herbarum thoruli
Plaude. viotarum odore nares,albicante libo oculos fatiabunr :
Eri pater vnde nec dubia pctas Oracula Jbi crocus , &
amaranthus haliti! fitauiflìmo te morantur.
Si modo Jacìcos guftabis latices Hic deliciarum Cornu-copiam fixeruiu Charites ;
Animo Macìe Grarii Theflala Tempe, ne in Alia obmacerent,
Italie* Poefcos Feram ( haud efferam) ìnltalum SPADII VIRIDARIVM tranfhilcrc.
inter variorummonimentorum anfracìus Petrus Adnanus VandenbroeckeFlandro-Belga Artium Docì. P.
latefcentcm, Venator
Venerator III.
Omnigenx Philologi.r penum IO ANNI BAPTIST^ SPADIO
Penetrato, vbi dotata habebis ligna Dominicano LeóroriPredicatori predicando,
,
queis vni vnis Mercurio Le&oris animum , Auditoris animam

LrTormesltatuam , frames Inimorralitatem : Allibenti, elicicntiquè,


Scu Immortalibus formas tuis cflìngas Magiftro Theologii non poliremo,
Moecenatibus ; Maroni fecundo, Céri tonasi principi:
Altofue excidas noftrorum Heroum Fami coloflbs Cuius enlis in calanium,
Cernito Calarmi* in palmam,
Antiqui vt tollant in fublime litterarii Maicftatis In laurum palma degenerai»
virentia Quercus cacumina Infignis, non fegnis, morrem, non Martcm
Luxurient fuaucolentes venufti leporis Cedri, Prcelo, non prcelio , ferir, non furir :
Pietatis Liguftra vernent Verlatile cuius ingenium
iternùmque r'rondefcant Lauri. Difciplinis ita cxcelluit vniucrfis
Has mecum necìc, pleòìc corollas Vt quodlibet in fingulis :
rofeido capiti, Cuius Carmen
In Apollinea aula fulgidulo digno diademate Antiquionbus antiquius,
V. C. Recentioribuspolterius,
IOANNIS BAPTIST/E SPADII Poltenoribus recenti us,
e Florentiola Piacenti* Typis fimul,& immortalati datum fegaudet.
placidis qui moribus, florentibufquè ftudijs Qui celerità» feJiciffimr, ac celcrrima felicitate
In Domimcanat, & Dominici defudans cultura Vinci Virgdium Religiofumconuertit, dum inuertit pijffimus :

Nobishancce cultrici conferuit calamo Nemini infimulando , aiTunulando Numini ; .

Communi Italia-, ac Orbis confulens commodo, Campi Elifei delicias exringuet,


Vt feias Dum nouum aperiet Helicona_j :
Inter Poctas Principem ; inter Theologos , Priceptorcin Vbi florum perennis natiuitas <•
, ,
perpetuis nec fucata- laudis honoribus extollendum : Et perennitate pullulabunt natiui flores ;
Charum nimis Charitibus, Vbi leni murmurc arboretis aqua
fatis clarum Virtutibus, Leni Fauonio aquis obltrepent arboreta
Tarn multa Iegere.vt quicpiam ad fcribendum vacare admiremur, DignunrverèOPVS,
Tarn multa fcnbere,vt quempiani vix Jegere polle credamus. E quo vniuerfa Minerui Refpublica
In fententyvtMJif Socratem: in fuggeftis, Fidei Dcmofthenem A ternaturum neótar florilegium
Cole, ac crede Laudi huius Viri innixa ,
Virgili) imitatorem, pofterornm nemini imitabilem
,
Qui eum Florentiola Piacentina eft enixa,
Prifcorumquè mine Vatum omnium imitationem Gabriel Coruus Placentinus
Accipe Hanc
Hoc ab fiumano Ingenio aliquid non humanum Amoris grapheio delineatam
Cuius ergo perenni Nominis GJorii Coloratam veritatis penicillo,
Nec Vulgaris Amici , nec Popularis ingrati In immortalitatis idibus
IO. PETRVS CRESCENTIVS ROMANO-PLACENTINVS Tabellam_»
in Anminenfi Adagiatorum Mufio Soliranus Sacrabat
In Auentina Afcetarum Bethleemitarum folitudine Amufus,
Hanc denoti Animi Tabellam dclineabat I V.
MDCXLVI. IOANNES BAPTISTA SpADIVS-
Habes in nomine gratiam,in cognomento terrorem,
i r. Dixerim terrificam gratiam, terrorem gratiofum
Quifquis es, & eris Nil puerile habuit preter xtatem ,
Hoc Ficiilo, fi es, affurgc; fi alio, atque alio futurus, afiurge Libetridum fuit mammam , mimorum leuitatem defpiciens,
SPADI VM lue vides, habes & Diuinipocfis dulciflìmum lac fumma grauitatc fcaturiuit
rt uv ilio fubtilitatem admirere_» In hoclaudandus, quòd Nutricibus reddiderit gratiam,
vt in ilio frugum meiTcs In hoc celebraadus,quòdde Pontificibus Summis,
confequare.
Ultun meritò Piacentina Florentiola Orbi protulit Magnis Regibus , &
Dmaltis heroico fcripferit Carmine
qm omnibus vtiiis, nemini potuic difplicere. Chriltiani Maronis nomcn adeptus
Tan-
, , , ,., ,, ,,, . , . . . , . .. . . . ,.. . . . : . ,. , ,

Tanto nomini occinit omnium Pìeridum Chorus Trias expolit ifta Gratiarum
Nihil protuhr, nihil fecit inuira Minerua. Nomini tu referas noua fed arte
( O
tandem Lucos aperiat Heliconis , HOR'lVM Piena- fatumpoefij
Quos auida Europe; lux expectat ! Adftrs Itala , facra, fers profana,

VIKETVM ìllud plenum volupra* Queis omnes facili queant labore


Senefcentem recrcabit Orbem. Primos ingeni; polire fet-tus
Ingrediar :
Scd non te vlterius, Spadi , morabor,
Olorinos mirabor canrus, rhoebus re canai altiore metro :

&: morabor Tercantu Sapiens , flutti: Poeta-,


Inter immortales fadtus immortalis delicias.) Pitidi vt vera bafis, Pater difert*.
Tribus peradtis luftris, lullra Mundialia fugiens, Prc;dicatorum
penltylia ingreflus,nunquam à regularis vita- obfcruantia Bernardini Pallisti ,
fint cgreftiis QVis tua , dum tantus tibi feruat liinina Cuftos
Ad Religionis auroram excitus, liilgentcs Angelici Solis rad Jnuidtis Akides carpere poma quear?
ita perlultrauit , «
in altiuimaYacra: Minerua; arcana
carleftis Aquila- prarbcns vofatus Trami/ti Homij
Anademati Anagnolm laurea-, aureas DoCÌoratus ,
& Magifteri; tàfces EN liber jefi Hortusi Cherubin, gladiufquè. Poefts
Sacra tener chartam bine , inde profana. Noraeft :
VRBANVS OCTAVVS SVMMVS ECCLESIA SOLA intrer Virtus. Medioquè Lilfìgnia SPADA.
PONT IFEX Curiitulufquc-, HORTVS,
li Paradifus adeft ?

publicis diplomatibus addi iufltrit Virtutes cundU- tanto fub teymine florent ;
Difcel.cctor. CARDINE fub facro poma beata leges
Qui laboribus alta confccndit, firmiflìmas fapicntia? fedcs Septemfunt E NS ES : ergo ttitiflìma Virtus :

à maioribus inuenirparatas Alt vno SPADA tutior eli calamo .

F. Hyacinthtis Maria Gottimis Venetus Magifter


Ord. prrdicat. Hieronymi Spadi/ Canonici Piacentini, ad Authorem
hoc veritatts, &: amicitia; tefrimomum Fratrem fuum
P. DE CASTI CHON
per Anagramma
ferri AdriauiVttndmbroccke Flandro.Belgt Magifter Ioannes Baptifta Spadius .
ad Authorem hiagts ,ter patiens das pius i/la torta ,

HENDECASYLLABON NOmen ad aftfà tuum , FRATER dulcifìiine, furgit


. per Anagramma Ada quòd Heroum luuenis , Diuùmquc canendo ,
Reuerendus P. Frater Ioannes Baptifta Spadius Virgili; inftrucrus cithara , hunc ex Vate profano
Placrtinus, eteet. Et veteri nobis facrumquè , nouumque dedifti :

Ter canti* Sapiens .fluens Poeta , At magis affurgit , quòd in a-gra xtatc fenili
Pmdi -ut vera bafis , Pater difert» i Lullrando campos &.' ameena vireta Poetis
,

TEr cantH Sapiens , fluens Poeta , Iam piantata Italis ,patiens ter vt ante, laboris ,

Pindt vt vera bafis , Pater diferte Das pius i/la tona, & di fperfa viium vnis in Hortum ,
Felix gloria Climatis Latini :
( Hunc ego Parnafliim appellabo Helicona nouiunquè ) ,

Prifcis te inemorem parem Poetis Vt nullo , aut fuaui Virtus fudore paretur
Maioremué canam ? tuiscamoenis
Olim facula vellicas vetufta, Gafparis Bombaci} , ad Letforem
Olim bcllifono fuiun Maroni DISTICHON.
Vrges , ambiguum iacis triumphum ; Miraris quòd tanta tibi hic congeflerit Antlior r
Et vatum reliquos. beatiores Non Liber hoc Opere, at Bibliotheca datur
Manes non itaprouocas cothurno,
Stylo qiiàm fuperas fonantiori D. Odorici Valmar art*.
Solùm non Italo fub axe lulfit On hic Hcfpcrio male cuftodita Draconi
Tur Palladis eminentis Altrum
\J
IN Herculcas metuunt aurea mala manus
Illius radi; procul per omnis Illa ferox virtus arcetur mm'bus hortis
Europi pofitos micant reccfliis . Occubuit cithara qua Lmus ipfe fua
&
Te te Gallia nunc in fiiturum SPADA vocat docilcs , furiofos eminus vrget
Suis confecrat obligata faltis : Qua nine Riphara fqualid i faxa rigent .

dinas BORBONII fub altra Regis Dulce iiemus facrum eli Mulis in arbore virar , &
Defers , ingeris ominante libro Tranquilli' Phot-bus lumiera laudis alu
E Rcgis Nomine grammatum Libello
Qui quamuis numeret breues pagellas, P. T, Almerici Piacentini Thealogi Dominicani
Sicca pumice non fit expolitus ,
Tamcn maxima fenfa maximorum
.•:
1

ANAGRA MMATA
per numeros minores
Tarn paruus iubet obftupere Codex . ExCap.xj.lob. Ad Authorem in fmedute
/.
Tui (quidmiror) Ingeni receflus Opus hoc cuulgantem
Arda, quismihi, claudet in papvro ? Admodum R. Pater, Frater Ioannes Baptifta Spadius de
Libros vidimus elegantiores Florentiola SacraeTheologiae Magiller Ordinis
In queis Empyrci iucolasbeatos, Pracdicatorum. 979.
Paftores Tyberis canis facratos ; Quali meridianus fulgor confurget tibi ad vefperam,
Quin & Purpurei Patres Senatus, cum te confumptum putauennt , orieris
Duces Aufomos.graues Dinaftas vtLucifer. 979.
Ad Carlos lepido vocas cothurno II. De Aut bore,
Inftrudtiis cithara Maronis aurea .
Frater Ioannes Baptifta Spadius à Fiorendola Magifter
At tu multiplici diu labore Ordinis Predicatorii . 699.
Digno qui fi ueris mcrens bramo Praeditus ingenio eli Vates loue natus, Apollo
Qui vidìor volit3s vii ùm per ora Cui dedit Aoniae fila mouenda lyr^ . 699,
Dum te Cecropia; Phalanx Minerua; III. De todem.
Senem credidit obfequi quieti Ioannes Baptifta Spadius Magifter Ord. FF.
Ienaris ftudij diebus vti Pracdic. 411.
Vllos nec magè fcriptitare libros j Maximus eft Vates dignus Parnallide lauro .411.
Ingens illicò pariuris volumen IV. De Opere.
Opus nobile nobili labore En Viridarium Poeticum P. Magiftri Io. Baptiftae
DefcrsFelfinea.- Ari inni Parenti Spadi; . 485.
Opus quod Venercs beant amecnar, SacratuineftMufis: procul hinc, procul erte, profani . 48
Quód dulci Charices rigaat lepore , .
. . . .. . . . . . . . . .
.. . .... ,
.. . . . . ....
... .. . ,. .. . . . .. . . . ... .. . . . .. . . .. . ... .. . . .
. .. .
. ... . . .

NOMI DE' POETI, ET OPERE LORO,


Da' quali fi fono fcelti gli Epiteti, Traslati, 6c Aggiunti
in quefto Giardino contenuti.

Marino, e nella raccolta del Petrelli, e nel Tempio del Segni


di GuaftalJa nelle Rime di Batrifta Guarino Angelo Ingegneri ; de' remedi contro l'amore
ABbate ;

Abbate Sacco nelle Contefe di Parnafo delle Rime di


;
Angelo Politiani j Gioftra libri due
Francefco Balducci Angelo Sarzetti
Accademici Caliginofi d'Ancona ; nella-Pallade delle tre Gratie Angelo Vincenzo Cerna Domenicano
d'Antonio Bruni. Anna Collarini
Accademici Infenfati di Perugia ; nellaPalladc del Bruni. Annibal Caro , Eneide di Virgilio j Rime nella prima parte delle

Agoftino Beatiani, Rime; nella feconda parte delle Scelte da Ga- . Scelte dal Rufcelli , e nella 2. parte delle Scelte dal Giolito •
brielGiolito. Annibale Gozadini nel Tempio del Segni ;

Agoftino Caccia , Rime ; nella x. parte delle Scelte dal Giolito Annibale Gritio ; nel Tempio del Segni
Agoftino Campana ; nell'Arte del predicare del P. Arefi Annibale Pocaterra, Rime ; nel Parnafo dello Scaioli
Agoftino Carrara ; nel Pomo d" oro delle Veneri del Bruni Annibal Thofco, Stanze ; nella prima parte delle Scelte dal DoJ.
Agoftino Centurione, Stanze; nella feconda parte delle Scelte ce ; e nella Raccolta del Domenichi
da Antonio Terminio . Anfaldjo Ceba, Efther, Poema ; Furio Camillo, Poema
Agoftino Marchi Antonfrancefco Doni ; nella Raccolta del Domenichi
Agoftino Nardi j nel Tempio di Giulio Segni Antonfrancefco Raineri, Rime
Agoftino Stella ; nel Pomo d'oro del Bruni Antongiacomo Camerota ; nella Babilonia diftrutta di Scipione
Alberto Gain ani Domenicano S. Placido, Rapprefentatione
: . Herrico
Alberto Lauezuola, Rime Antongiulio Btignole Sale ; Inftabilità dell'Ingegno , diuifa in_t
Alberio Vefpafiano Moro ; nella Pallade del Bruni Giornate
Aleflandro Ademari ; nella fua Clio, e nell'Arte del P.Arefi . Antonino Galeani,Sonetti;nella Raccolta dcIGuaccimani,e Sup-
Aleflandro Calderoni j nel Sepolcro di Camillo Paleotti , enei plica perla pace
Tempio del Segni Antonio Agoftino Torti
Aleflandro Coperchi ; nella Raccolta d'Eugenio Petrelli Antonio Anfelmi, Sonetti ; nel Tempio dell'Aragona.
Aleflandro Coppini ; nel Tempio del Segni Antonio Beffa Negrini ; nel Tempio del Segni
Aleflandro Francucci Antonio Brocardo , Rime ; nella feconda parte delle Scelte dal
Aleflandro Gatti, Rime ; nella raccolta del Petrelli Giolito, e dal Domenichi
Aleflandro Grillenzoni Antonio Bruni , le tre Gratie ; Rime diuife in Aglaia Tali» , Eu- ,

Aleflandro Guarini , Rime j nel Parnafo de' Poetici Ingegni di frofìna ; Pallade di Propofte, e Rifpofte j le Veneri Terreftre, e
Aleiundro Scaioli. Celefte j il Pomo d oro ; Sonetti nella Raccolta del Guacci-

Aleflandro Lalata ; nel Sepolcro del Paleotti mani ; e nel Concerto del Petrelli ; Selua di Parnafo parte fe-
Aleflandro Lionardi, Rime ; nella feconda parte delle Scelte dal conda; EpiftoleHcroichelibridue.
Giolito Antonio Cauallino; nella Raccolta del Domenichi
Aleflandro Lucidi nel Teforo del Cifani Antonio Coftantini nel Tempio del Segni
Aleflandro Maganza j nel Tempio del Senni Antonio Fortini, Sonetti nella raccolta del Guaccimani ;

Aleflandro Viari, Rime ; nel Parnafo dello Scaioli Antonio Gallo j nelle Rime di Bernardo Tallo
Aleflandro Monaldini,Sonetti;nella Raccolta di Giacomo Guac- Antonio Giacomo Corfo, Rime ; nella prima , e feconda parte-i
cimani. delle Scelte dal Giolito
Aleflandro Pclieani ; nelle Poeiìe Liriche di Hermete Gualandi Antonio Girardo.
Aleflandro Peruzzini ; nel Tempio del Segni Antonio Maria Anguiflola, Giuditta ; Attione Scenica
Aleflandro Scaioli ; nel Parnafo de' Poetici Ingegni Antonio Maria Bracciforti ; nella Raccolta del Domenichi
Aleflandro Talenti ; nella Raccolta del Petrelli Antonio Maria Ciancili
Aleflandro Taflbni ; nella Pallade del Bruni , e primo Canto dell' Antonio Maria Monza
Oceano. Antonio Maria Narducci j nella Raccolta del Guaccimani.
Aleflandro Tefauro Antonio Maria Vinco ; nel Tempio del Segni
Alfonfo Fontanella, Rime ; nel Parnafo dello Scaioli Antonio Mario Nigtefoli, Rime ; nella feconda parte delle Scel-

Alfonfo Pozzo ; Genitliaco fopra il Prcncipc Farnefe te dal Giolito.

Al uiei Gonzaga detto Rodomonte, Stanze ; nella prima parte_> Antonio Martinenghi.
delle Scelte da Ludouico Dolce Antonio Mintumo , Rime ; nella prima , e feconda parte delle-*
Ambrofio Leoni ; Taide, Rapprefentatione fpirituale Scelte dal Giolito
Amomo , Rime ; nella feconda parte delle Scelte dal Giolito . Antonio Ongaro ; Alceo,Fauola pefcatoria.e Rime parte 1, *. e 3.
Andrea Azzoni ; ne' facri Appiattii di Valerio Malaguzzi Antonio de' pazzi j nelle Propofte della Lira del Marino
Andrea Barbazza ; nella Pallade , e nel Pomo d'oro del Bruni, e Antonio Querenghi, Rime.
nelle l'rimitie de gl'Indomiti di Bologna
Antonio Sforza ; nelle Rime di Gio. Battifta Mamiani
Andrea Cofcia ; nell'Arte del P. Are/i Antonio Tebaldeo, nel Teforo del Cifani
Andrea Falli ; nel Pomo d'oro del Bruni Antonio Terminio , Rime ; nella feconda parte delle Scelte daJ
Andrea Gulmanelli j nel Tempio del Segni. Giolito i e Stanze nella x.parre delle Scelte da eflb Terminio.
Andrea Lori, Egloghe. Antonio Tortini j nella Raccolta del Petrelli
Andrea Maleguzzi ;ne' facri Applaufi del Malaguzzi Apollonio Paini ; nel Tempio del Segni . .

Andrea de" Marchefi di Ccua Arcangelo Spina, Rime


Andrea Menichini j nel Tempio del Segni - Arrigo Falconio ; nelle Contefe di Parnafo del Balducci , e Palla-
Andrea Nauagero j nella Raccolta del Domenichi de del Bruni.
Andrea Rofa ; nel Sepolcro del Paleotti Afcanio Bulgarini ; nel Tempio del Segni
Andrea dalla Rofa ; ne' facri Applaufi del Malaguzzi Afcanio Dona ; ne' facri Applaufi del Malaguzzi
Andrea Saluadori Afcanio Martinengo ; nella Paftorclla d'Etna di Guide-baldo
Angelico Gentile i Pietà Chriftiana Benamati
Angelo Colotio j nelle Rime del Bembo Afcanio Pignatelli, Rime
Angelo di Coftanzo , Rime ; nel.U prima parte delle Scelte da_» Afcanio Pio di Sauoia,Ituermedijj nelle Nozze de' Seren.Farnefi.
Girolamo Rufcelli, e Stanze nella feconda parte delle Scelte AtalantaSenefe.
Atterrato, Accademico Infenfato ; nel Tempio del Segni
dal Terminio
Attilio Beringhieri ; nelle Rifpofte della Lira del Marino
An"clo Gabrieli, Rime raccolte da Bartolomeo Fontana .

Angelo Grillo Affetti pietofi , Lagrime del Penitente , Chrifto


j
Aurclia Pctruccì.
rhigellato, gfièquie di Chrifto, Rime morali, Rime raccolte da Aurelio Solico ; nella Raccolta del Domenichi
Cornino Ventura, c nelle Propofte della Lira diliio. BattùU Aufonio Fedeli, Applaufo Poetico al Rè di Francia
.. .
. . . . .. . .. . . . .
. . .. . .. . .. . . ... .. . . ,
. . . .. . .... . ..
.. . . . - . . . .
.. .. .. .
. .,. .. .. . . . . ... . . .. .

% Carlo Bentiuogli, Corindo, FauMa pailorale } e nelle Primiti<L-j


degl'Indomiti di Bologna.
BA WalTar Bonifacio
Ealdafl'ar Caftiglionc
; nel Teforo del Cifani
, Rime ; nella prinu parte delle Scelte
Carlo lìocchineri, Sonetti ; nella Raccolta del Guaccimani
dal Giolito, e dal Domcnichi Carlo Gaetano
Baldaiiar Cazzano j nella Raccolta de' Poeti Brcfciani del Ru- Carlo de' Conti della Lengueglia , Elegie , Canzoni > Cene del
fcelli Prencipe d'Agrigento
Marchefe,Rime ; nella :.parte delle Scelte dal Giolito.
Baldafl'ar Carlo Coquinato Fagagni ; nella Raccolta del Pctrelli
Stampa nella Raccolta del Domcnichi.
Baldaflir ;
Carlo Fiamma ; nella Raccolta del Pendii.
Baldouino dalMonrc Simoncdli ; nelle Contcfc di Parnafo del Carlo Gelati ; nel Tempio del Segni
Baldncci Carlo Grimaldi; nel Pomo d'oro del Bruni
Barbara Caualetta, Sonetti j nella Raccolta del Guaccimani Carlo Noci ; nelle Rifpofte della Lira del Marino
Barbara Torella Benedetta Carlo dalla Serua ; nella Raccolta del Petrelli
Bartolomeo Andrioli Catullo, tradotto da Incerto • .
. >

Bartolomeo Arnigio,Rimc;nella i.parte delle Scelte dal Giolito. Caualier Gandolio, Rime; nella i. parte delle Scelte dal Giolito;
Bartolomeo Barco; nella Raccolta di Pietro Petracci e Stanze nella z. parte delle Scelte dal Terminio
Bartolomeo Barenaro ; nelle Rime uel Guarino Caualier Ringhieri, Sranze ; nella feconda parte delle Scelte dal
Bartolomeo BurchieJlati Terminio
Bartolomeo Carlo Picolomini, Rime ; nella prima parte dellt_> Caualier Saluago,Rime ; nella i. parte delle Scelte dal Giolito.
Scelte dal Giolito, e dal Domenichi . Caualier Vendramino, Stanze ; nella feconda parte delle Scelte-*
Bartolomeo Ferrili i,Rinie ; nella i. parte delle Scelte dal Giolito. dal Terminio
Bartolomeo Gottifredi, Rime ; nella prima parte delle Scelte dal Celio Magno, Rime
Giolito. Cello Cittadini nelle Rime Platoniche
;

Bartolomeo Guarre/ì ; ne' /acri Applaufi del Malaguzzi. Cefare Abelli, Sonetti ; nella Raccolta del Guaccimani
Bartolomeo Tibero; nella Raccolta de" Poeti Brcfciani del Ru- Cefare Boni ; ne' facri Applaufi del Malaguzzi
fceili Cefare Borri
Bartolomeo TortoJletti ; nella Pallade del Bruni, enei Tempio Cefare Crifpolti nel Tempio del Segni
;

del Segni . * Cefare Magalotti nel Pomo d'oro del Bruni


;

Ballino Gatti ; l'Addolorata Madre di Dio, Poemi ; Maria Regi- Cefare Mazzci ; nel Pomo d'oro del Bruni
na Poema.
di Scotta, Cefare Menjconi ; nella Pallade del Bruni
'Battifta Gianni, Rime ; Paftorfido Cefare Morando.
Battifta Sulìo, Rime ; nella 1. parte delle Scelte dal Giolito . Cefare Orlino ; nella Raccolta del Pctrelli; e nelle Poefk d'Her-
Battuta dalla Torre Bella Raccolta del Domcnichi
;
mete Gualandi
Bclifano Bulgarini ; nel Tempio del Segni. Cefare Rinaldi, Rime
Belifano Troiani Cefare Vimercati.
Benalio, Rime ; nella prima parte delle Scelte da I Giolito Cherubino Ferrari ; ne' facri Applaufi del Maraguzzi
Benedetto Morefini ; nelle Rime del Bembo . Chiara Fontanelli Zoboli ; ne' facri Applaufi del Malaguzzi
Benedetto Oldroando ; ne' Sacri Applaufi del Malaguzzi Chiara Matraini, Rime ; nel Parnafo dello Scaioli
Benedetto Pieni. Chriftoforo Buonualori ; nel Tempio del Segni
Benedetto Ricardi {Rapimento amorofo, . Chrilìoforo Felice ; nelle Contefe di Parnafo del Balducci
Benedetto Varchi, Rime Chriftoforo Ferrari , Meffaggicro ; e Sonetti nell'Eneide tradotta
Benedetto dall'Vua ; Cinque Vergini , cioè , S. Agata, S. Agncfc, da Ercole Vdine ; e nel Tempio del Segni
S.Caterina,S.Giultma,S.Lucia.Peniiero delia Morte Doroteo. . Chriftoforo Rouelli ; nella Pallade del Bruni
Berlingiero Geflì ; nella Pallade del Bruni Ciro Spontone ; nelTempio del Segni
Bernardino Baldi, Rime nel Parnafo dello Scaioli ; Clarice Medici. ,
Bernardino Daniello j nella Raccolta del Domenichi Clario ; nella Raccolta del Domcnichi
Bernardino Marcfcotti ; ne' Sacri Applaufi del Malaguzzi , e nel Claudiano nelle Iodi di Stilicone ; tradotto da incerto
;

Corindo di Carlo Benci itogli, &altrouc. Claudio Achillini.Rime; e Sonetti nella Raccol. del Guaccimani.
Bernardino Martirano Stanze ; nella feconda parte delle Scelte
,
Claudio Sacchelli
dalTcrminio. Claudio Sciarpio nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna
;

Bernardino Rocco ; nel Teforo del Cifani Claudio Tolomei, Rime; nella i.parte delle Scelte dal Ruicclli.
Bernardino Rota ; nel Tempio dell'Aragona Coletta Pafquale, Rime ; nella tt parte delle Scelte dal Giolito.
Bernardino Tomitano ; nella Raccolta ìlei Domenichi Collaltino da Collalto ; nella Raccolta del Domenichi
Bernardo Capello, Rime ; nella prima parte delle Scelte dal Gio- Cornelio da Caftello ; nella Raccolta del Domenichi.
lito, e nella Raccolta del Domenichi Cornelio Mullb, Canzoni
Bernardo Morandi, Amor melfaggiero, Epitalamio; Sonetti'; nel- Cortefe Correli ; nel Tempio del Segni
la Raccolta del Guaccimani, &
altri, Stanze,e Canzoni , Ode Cofmo Ruccellai ; nella Raccolta del Domenichi
Bernardo Tallo, Fiondante, Poema ; Rime diuife in cinque libri Collante Accademico Cofpirante, Ritratto delle Cortigiane.
Salmi, Ode ; Amadigi, Poema ; Rime nella i. parte delle Scel- Coftanza Daualos, Sonetti
te dal Rufcelli , e i. delle Scelte dal Giolito ; Stanze nella pri- Coftanzo Ricci
ma parte delle Scelte dal Dolce . Coftanzo Sanfonio ; nel Tempio del Segni
Biagio Rithi ; nel Tempio del Segni Crilippo Selua, Rime
Biffo Biffi ; nell'Arte del P. Arefì Curno Gonzaga, Fido Amante, Poema
Bonauentura Maluafia j nel Pomo d'oro del Bruni D
Bonaucntura Morone, Rune facre parte I. e i. Mortorio di Cim- DAmiano Maraffi.
ilo,Tragedia ; S. Giullina, Tragedia Daniele Barbaro nel Teforo del Cifani ;

Brunetto Latini Dante Alighieri, Inferno, Purgatorio, e Paradifo


Brunoro Tauerna ; nella Pallade del Bruni Defiderio Caualcabò,Rimc nella :. parte delle Scelte dal Giolito.
C Diego Matarozzi; nella Babilonia diftrutta di Scipione Hcrrico »
CAictano Cofcia ; nella Pallade del Bruni Diomiflo Guazzone, Andromeda, Tragicoinedia
Camillo Befalio, Rime; nella ì.par. delle Scelte dal Giolito. Dionigi Atanagi.
Camillo Bouio ; ntlle Cene del Prencipe d'Agrigento Domenico Benigni , Sonetti ; nella Raccolta del Guaccimani ; c
Camillo Camilli Canti aggiunti alla Gierufalemme del Tallo ; c
, nella Pallade del Bruni.
nel Teforo del Cifani. Domenico Cauallina.
Camillo Caula, nella Raccolta del Domenichi. Domenico Manroua
Camillo Faita ; nella Raccolta de' Poeti Brefciani del Rufcelli Domenico Ragnina,Rime; nella i.parte delle Scelte dal Giolito.
Camillo Piloti. Domenico Veniero,Rimc ; nella i. parte delle Scelte dal Giolito-,
Camillo Salomoni ; nella Vitadi S. Corrado, del Campi. Domicilia Biondi
Capolcone Ghclfucci, Rofario, Poema E
Cardinale Egidio, Rime ; nella i. parte delle Scelte dal Giolito ; ELifeo Bonizzoni
Caccia d' Amore; e Stanze nella i .parte delle Scelte dal Dolce. Emanuel Grimaldi j nella Raccolta del Domenichi
Carlo Bartolomeo Arbora; nella Babilonia diftrmta di Scipione Emanuel Tefauro
Menico Emilio Barbaroflà, Serafico Eroe
Emi*
. . . . . .. . . . . .
.. . .. . . . .. .. . .. .. . .. .. . .. . . . . . . . . . .. ..... . . .. . .. .
.. . .i . . . ... . . .. . . ,. .

.'

limilio Etnili;, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Rufcelli Francefco Girmafio, nella Pallade del
Bruni
Enea Spennazzi , nel Pomo d'oro del Bruni ; e nella rac coirà de] Francefco Leoni } Collanza amorofa,
Fauola partorale
Pendii francefco Maria Caccianemici, nella raccolta
del Petrelli.
Erafmo di Valuafone; Caccia, Poema Tcbaidc di Stario,Pocma; ; Francefco Maria Moka ; Rime, nella
i. parte delle fcelte dal Ru-
Lagrime di S. Maria Maddalena ; Rime nella lecita di Cornino iceiu Stanze, nella prima

parte delle fcelte dal Dolce
Ventura. Francefco Maria di Montcuecchio,
nella Pallade del Bruni
Ercole Agoliino Berò.nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna. Francefco Maria Vialardo
Ercole Bcntiuogli j Stanze nella prima parte delle fcelte del Dol- Francefco Martinelli ; Abbozzi Poetici
ce ; e Rime nella prima parte delle lecite dal Giolito . irancefco Mafiucci.
Ercole Bottrigari, nel Tempio del Segni Francefco Munitoli, nel Pomo d'oro
del Bruni
Ercole Faelli. Francelco Monaldcfchi, nelle Contcfe
di Parnafo del Balducci.
Ercole Peliciari, ne" facri Applaulì del Malaguzzi hrancefeo Nores nella raccolta
de' Poeti Brefciani del Rufcelli
Ercole Vdinc, nella raccolta del Petrelli , Eneide di Virgilio & ,
Francefco Panici, nel Pomo d'oro del
Bruni
Ettore Nini ; Tragedie di Seneca da lui tradotte . Francefco Panigarola, Villa Giorni
; di Qiiarcfima
Eurialo d'Afcoli; Stanze, nella feconda parte delle fcelte dal Ter- Francefco Petrarca ; Rime, Trionfi
minio. Francefco Puzza, nelle Poefie liriche
d'Hermcte Gualandi»
Euftachio Dalei, Domenicano P ° cop;18n ' " e]Ja ra "oJta de' Poeti Brefciani
F
' del Ru-
fee"
FAbio della Cornia, nel Pomo d'oro del Bruni Francefco Pona ; Rime
Fabio Galcora; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito. Francefco Rafì, ne' facri Applaufi del
Fabio Leonida ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani , e Palla, Malaguzzi
Francefco Rubino, nella raccolta del Petracci
de del Bruni FranccfcoSanfoumo, nella raccolta del Domenichi
FabJo Moiacola, nella raccolta de' Poeti Brefciani del RufceIJi Francefco Scaglia
Fabio Patritij, nel Tempio del Segni Francefco Sorio, nèll'Aluida Tragedia
; di Giacomo Cortone
Fabio Picolomini, nel Tempio di-I Segni Francefco Stella nella raccolta de'
, Poeti Brefciani del Rufcelli
Fabricio Roncini, nel Tempio del Segni Francefco Srelluti, nel Pomo d'oro del Bruni
Faultino Morfeflì, nèll'Aluida Tragedia di Giacomo Cortone Francefco Srradiotti, nelle Rime del Guarino
.
Fattilo Verdelli, nella Pallade del Bruni Francefco Trillino, nel Tempio del Segni
Febronia Pannolini Domenicana, nel Tempio del Segni Francefco della Valle ; Sonetti nella
Felice figliucci. , ricolta dal Guaccimani
e Pallade del Bruni
Ferdinando Tallo Francefco Tazzara ; Sonetti
Ferrante Caraffa; Rimc,nella prima parte delle fcelte dal Giolito. Franco Allicori
Ferrante G iti fone'; la Diuina fettimana di Guglielmo Salufto, tra- Fuliiio Tetti ; Rime
'

; Poefic liriche, e nel Parnafo dello Scaioli.


dotta di Francefc in Italiano .
Fuluio Magnani
Fili dio Marabottino, nella Palladi dj! Bruni
Filippo Alberti; Rime, nella raccolta del Petracci.
Filippo Binafcbi ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito
Gii AbricJ Chiabrera ; Amedcide
, Poema ;

Poefic volumi 4. de' quali il primo


G
la Firenze , Poema ;

Filippo Carlo Ghifilieri, nella Pallade del Bruni ha iS. Poemetti , che fi
citano co proprio nome ; il fecondo
Filippo Galilei, nella Pallade dui Bruni. volume ha libri fei, che fi
citano co nome df libri; il terzo
fi cita folo col nome del
Filippo Maflìni ; Rime.
volume; il quarto ha molti Poemetti, che fi
Filippo Vgolmi, nella raccolta del Guaccimani. citano col proprio
nome Rime facre raccolte da Pier Girolamo Gentile
Filippo Zorzi, nella raccolta del Petrelli j e nelle
Contcfe di Parnafo del Balducci
Flauio Fiefchi, nella Pallade del Bruni
Fortunato Martintngo, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Ru-
Gabrielle Dondini .
Gabriel Fiamma ; Rime fpirituali
^
fcelli
Gabriel Molcs, nelle Lagrime di Sebeto
Fortuniano Sanuitale Rime, nel Parnafo dello Scaioli , c ne' fa-
;
Gabriel Perciuale, nel Teforo del Cifani
cri Applaulì del Malaguzzi , e nel Tempio del Segni
Gabriel Viano Malatcfta , nella Babilonia
Fortunio Spira ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Giolito diftrutta di Scipione
Hcrnco .
r
Francefca Baffa, nella raccolta del Domcnichi
Gabriel Zerbo, nella raccolta del Domenichi."
Francefca Buffalina ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani , e
Gabriel Zinami, nella Pallade del Bruni
nella Pallade del Bruni.
Galeazzo Frulla, nèll'Aluida, Tragedia del
Francefca Scnefe. Cortone .
Galeazzo Vimercati. •
i
Francefca Turina, nelle Contcfe di Parnafo del Balducci
Gandolfo Porrino ; Rime, nella 1. parte delle
Francefco Albizini fcelte dal Giolito
Gafparo Afiani, nel Teforo del Cifani
Francefco Auanzati;Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito.
Gafparo Bombaci, nella Pallade del Bruni,
Francefco Balducci ; Rime, Contcfe di Parnafo, Proferpina Si altroue
Gafparo Bonifacio, nella raccolta del Petrelli
Francefco Bariaui, ne' facri Applaufi del Malaguzzi
Gafparo MurtolajRime.e Sonerti,nelIa raccolta
Francefco Bembo. del Guaccimani.
Galparo di Porcia, nel Tempio del Segni
Francefco Bernardino Saracino, nel Tempio del Segni.
Gafparo de Simeonibus, nel Pomo d'oro del Brini
Francefco Bolognetti ; Stanze , nella prima parte delle fcelte del
Gherardo Borgogni Rime, nella fcelta del Cornino
;
Dolce. Gherardo Saracini ; Sonetti, nella raccolta del
Francefco Bracciolini; Croce racquifrata.Poema; F.lertione d" Vr- Guaccimani
Giacinto Branchi
banoOtrauo, Poema; Roccella efpugnata , Poema Sdegno ; Giacinto Campani ; Rime, nel Parnafo dello
amorofo, Fauola paftorale ; Sonett' nella raccolta del Guacci- Scaioli
Giacinto da Oria Domenicano Otranto
mani e nel Pomo d'oro del lìruni, &.' altre fue Stanze, conqu.itata, Poema,'
;
Opre. & Canto primo.
;
1

Francefco Buoninfcgni, nel Pomo d'oro ; e Pallade del Bruni


Giacinto Onofrio, nel Corindo di Carlo Bentiuo-Wi
Francelco Bufcnclli, nella Venetia di Giulio Strozzi
Giacomo Antonio Bianchini, nella raccolta del Petracci.
Francefco Capodilifta, nella raccolta del Domenichi
Giacomo Antonio Touerari, nella Vita di S.Corrado,dcl
Francefco Carmen), nelle Primitie de gl' Indomiti di Bologna , e Campi.
Giacomo Barbaro, nelle Rime del Gu.irini
nel Corindo, Paftorale di Carlo Bcntiuogli
Giacomo Battiftella, nel Tempio del Segni
Francefco Coccio ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito .
Giacomo Bonfadio; Rime, nella r. parte delle fcelte dal Giolito.
Francefco Codclupi, ne' l'acri Applaufi del Malaguzzi
Giacomo Bratteolo, nella raccolta de! Petrelli
Francefco Contarmi ; Finta Fiammetta , Fauola paftorale ; e nel
Giacomo Cencio, nella prima parte delle fcelte dal Giolito
Teforo del Cifani
Giacomo Cortone Alluda, Tragedia;
Francefco Coppetta Rime , nella feconda parte delle fcelte dal
;
Giacomo Filippo Camola, nella Pallade del Bruni
Giolito
Giacomo Guaccimani Sonetti, e raccolta fatta da lui.
;
Eranccfco Cortefi, nelle Primitie degl'Indomiti di Bologna
Giacomo Marmetta, nella raccolta del Domenichi
Francefco Durante ; Sonetti nella raccolta del Guaccimani.
,
Giacomo Nicclli, nella vita di S. Corrado, del Campi
Francelco Elli la Sirena dei mar Tirreno
; .
Giacomo Raf!clJi,ncl Tempio del Segni.
Francefco Ferrarij
Giacomo Rccchioni, nel Tempio del Segni
Francefco Fiamma, nella raccolta del Petrelli.
Giacomo Sannazaro Arcadia ; Rime .nella prima
Francefco Frcfco, nelle Rime del Guarino .
;
parte delle
fcelte da! Rufcelli del Parto della Vergine
;
, libri tre, tradott i

tt da
. . . . .. . .. . . . .. .. . . ., . . . . . . . ,. ..
.. .
. .. . .. . .. .

Gio. Francefco daGambara, nella raccolta de' Poeti Brefciani


da Eugenio Vii'domini del Rufcelli
'

Sellaio, nella raccolta del


Domenichi .
.

Giacomo Gio. Francefco Lazarelli.


Spazzini ; Rime, ne! Parnafo dello
Scaioli, & altroue
Giaco,"» Gio. Francefco Negri nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna
,
.

Giacomo Viualdo, nella iliade del Bruni


Gio. Francefco Ono ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani
Gioanna Bianchctif .
j.^.^ j.i Gio. Francefco Tolomei, nella Pallade del Bruni
Gio.Agoft.no de' Conti della Lenguegl.a ,
nel Pomo doro del
Gio. Giacomo del Pero Stanze, nella prima parte delle fcelte
;

Bruni dal Dolce.


Gio. Agoftino Gaza . ... „ .,
Gio. Giacomo Ricci, nel Pomo d'oro del Bruni
Metamorfofi d Ouidio &Lncide
Gio. Andrea dell'Anguillara;
,
Gio. Giorgio Dreftìno, nella raccolta del Domcnichi ; Sofonisba,
di Virgilio. Tragedia,
Gio. Andrea Ceua Gio. Giulio Parili, nel Tempio del Segni
del Domenichi
Gio. Andrea Gefualdo, nella raccolta Gio. Gmdiccione ; Rime, nella 1. parte delle fcelte dal Rufcelli.
del Rufcelli.
Gio.Andrea Vgoni.nclla raccolta de'Pocu Brefciani Gio. Leone Sempronio, nella Pallade del Bruni, tfcalrroue .

Gio. Angelo Colta. Gio. Leotardi


Gio. Antonio Manata, nel Pomo
d'oro del Bruni
de'Pocu Brefctani del Gio. Luca Beiv.'detto, nella raccolta del Domcnichi
Gio. Antonio Sacchetti, nella raccolta Gioanni Magliani. C
Segni.
U
nella feconda parte delle iceltt_>
Gio. Maria Auanzi.nelle Rime del Guarino,e nel Tcpio del
Gio. AÌuonioSerone; Rime, Gio. Maria Ferrandi, nel Tempio del Segni
dal Giolito. Gio. Maria Guicciardi, nel Tempio del Segni
Gio. Antonio Vandali. Gio. Mar.a Fanti ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani
del Domenichi
Gio Antonio Volpe, nella raccolta
-

Bruni. Gio. Michele Piò Domenicano ; S.Guglielmo, Rapprefentatione


Gio. Arsoli, nella Pallade del t
fpiritnale,
de gl'Indomiti di Bologna
Gio. Bartolotti Com. nelle Primitie Gio. Michele Zoagli.
Gio. Battifta Alberi .
iux^.w^éÌ»1 Gio.Mozzanello; Rime , nella prima parte delle fcelte dal Gio.
Battilta Amalteo 3 Rime , nella
prima parte delle fcelte dal
Gio. lieo, e del Domenichi
Giolito. f
rapprefencatione
; Gio. Nicelli ; Rime .

Gio. Battilta Andreim ; Adamo


.

prima parte delle Iceltedal Gio. Orli, nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna
Gio. Battifta d'Azzia; Rime, nella Gio. Paolo Amanio ; Rime, nella r.parte delle fcelte dal Giolito.
Giolito. Gio. Paolo Rubeni
Gio. Battifta Barbò .
Gio. Pctrelli, nella fua raccolta.
Gio. Battilta Bottini, nel Pomo d'oro
del Bruni
de gl'Indomiti di Bologna. Gio. Pico della Mirandola ; Rime nella prima parte delle fcelte
Gio Battifta Capponi, nelle Primitie dal Giolito.
del Domenichi
Gio. Bamlia Corradi, nella raccolta Gio. Pietro Spina, nell'Addolorata Madre del Gatti .
Parnafo del Balducci.
Gio. Battilta Falefc, nelle Contefe di Gio. Pio, nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna.
Gio. Battifta Fornafari Gio.Ralli, nella raccolta del Petracci, e nel Sepolcro del Ta-
Gio. Battifta Fufconi ; Amore
innamorato , Fauola rapprefenta-
leotti. . „ , , .

ta ; Gemme Uriche, Sonetti


Gio. Tomafo d'Arena; Rime, nella prima parte
,
delle fcelte dal
,

Gio. Battifta Giacomelli. ,,,,,.„. Giolito.


prima parte delle fcelte del Ru -
(
'•
.

Gio.Battilta Giraldi; Rime, nella Ri-


Gioanni Villifranchi ; Torneo: Amaranta,FauoIa pefearona ;
fcelli , e nella feconda
delle fcelte dal Giolito .'
Poema me nel Parnafo ddloScaioli .

Gio. Battifta Lalli i Tito Vefpefiano,


.
delle Icelte
Gio- Vincenzo Belpratoi Rune, nellaprima parte
Gio. Battifta Leoni; Rime. dal Giolito.
dell'Aragona.
Gio. Battifta Maganza, nel Tempio
,. .
_ .

^ Gio, Vincenzo Imperiale; Stato rultico; S.Tercfa ; e ne


gli Argo-
Sonetti nella raccolta del GuaC-
Gio. Battifta Mamiani ; Rime e ,
menti alla Gierufalemme d.lTiflb ; Cafaluio .
Cimani •
. r J"
Tragedia
, . , Giordano Gargani Domenicano, nel Tempio del Segni
Manzini ;Fleridagelofa,
Gio. Battifta
Tcbro feflante; Lidia ab- Giorgio Belmolto, nella raccolta del Domenichi
Gio. Battifta Marini; Lira ; Tempio ; Giorgio de' Monti, nella Palladre del Bruni
di Migliano
bandonata; Canzone nelle nozze del Prencipe
;

strage Gioleppe Betum, nella raccolta del Domenichi


Amante meftaggiero Sampogna ; Galena Epitalami ; ;

Gioleppe Cornarmi, nel Tempio del Segni


;

de gl'Innocenti; Sofpiri, Canzone ;Teltamcnto amorofo ; e


feconda e nella
Giofeppe Policrcti Viui affetti del cuore, parte
;
,

nella raccolta dei Petrclli. raccolta del Petrelli.


Poema e nel Tempio del Segni
Gio. Batt.fta Maurilio ; Tabor,
.
;
Guacciinam .
Parnafo dello icatoh Giofeppe Salamoili Sonetti, nella raccolta del
;

Gio. Battifta Narducci ; Rime, nel e nelle Con-


.
.
Giofeppe Teodoh C ararla nella Palladi del Bruni , ,

Gio. Battifta Pona; Rime. tefe di Parnafo del Balducci


raccolta del Guaccimani
.
.
.

Gio. Battifta Pucci ; Sonetti, nella Giofeppe dalla Valle, nelle Contefe di Parnafo
del Balducci
Tempio del Segni.
Gio. Battifta Romagni, nel
Giofeppe Viltarchi, nel Pomo d'oro del Bruni
raccolta del Guaccimani
Gio Battuta Soprani ; Sonetti, nella Girolamo Aleandri, nella Pallade dei Bruni.
del Bruni
Battifta Stella, nella Pallade
G.o. Girolamo Alelfandnni Priore, nel Sepolcro del Paleotu
.

del Domenichi
Battilta Sufio, nella raccolta
.
Gio. Girolamo Bartolomei, nella Pallade del Bruni .

Battilta Titoni, nel Tempio


del Segni del Dolce.
Gio. Girolamo Beniuieni; Stanze, nella i.partc delle/celte
del Petreia.
Gio. Battifta Viuiani, nella raccolta Bertolaia ; Sonetti, nella raccolta del
Guaccimani
Girolamo
Gioanni Boccaccio ; Amorofa Vinone . _ ni m| Girolamo Bornati.nclla raccolta de' Poeti Brefciani del
Rujcc li.
raccolta del Guaccimani,
.

Gio Camillo Zaccagni Sonetti, nella ;


Girolamo Brittonio Rimescila feconda parte delle Icelte dal
;
Balducci.
c nelle Contefe di Parnao del
Cleoparra.Traged.a Ot.ofeoccupat.on-;
Gio. Capponi ; Pentimento di Dauid j Complementi di-
;
Idilij ;

delGuacanum, e nel Parnalo dello GiShmo Campana;


Sonetti nella raccolta noti diSimeone Innocenza ; Ifauro i Affetti penitenti
S. ;

Scaioli
C
Girolamo Cafone; Rime.
Brefciani del Ru-
.
^
Pomo d'oro del Bruni. Girolamo Fcnanolo, nella raccolta de* Poeti
G,a à"ift oforo rSì, nella Pallade,e
fcelli
Gio. Cignoli, nel Tcforo del Cium .

Domenichi . Girolamo Fontanelli ; Ode .

Gio. Cotta, nella raccolta del Girolamo Fracaftoro, nella raccolta del Domenichi

Sepolcro del Paleott,.


Gio. Domenico Albertawi, nel Girolamo Garopoli, nel Pomo d'oro del Bruni
parte delle fcelte
Euangelilti Armcnini; Rime, nella prima
G.o. Girolamo Gratiaiu ; Cleopatra, Poema
dal Giolito ,'
Girolamo Lucini.
Gio. Francefco Amici .
,
Girolamo Maiolini Bifaccione, nel Tempio del Segni
del Segni
Gio. Francefco Buoni, nel Tempio Girolamo Malaguzzi Valeri, ne' facn Applaufi
.

Gio. Francefco Bonomi Girolamo Malafbina, nel Pomo d'oro del Bruni
raccolta del Guaccimani.
Gio. Francefco Cormani; SOnetti.nella Girolamo della Manna, nella Babilonia di Scipione
Hernco , e
prima parte delle fcelte dal
Gio. Francefco Fabn; Rime, nella nel Pomo d'oro del Bruni . ..„.,„,. „ ,
Giolito. Paoli ,&altroiie.
Girolamo Mor.cucci, nelle llimedi Pierfracefco
Giò. Francefco Fangarccci Girolamo Mutio i Rune , nella 1. parte delle icelte
dal ' 1

Gio. Francefco Ferrame ; Ode.


. . .. ... . . . . .. .. . ... . .. ... .. . . . . . . . .. .
. . .. . . . . . . . . . ... . .
.. . .... . . . . . .. ..

nella feconda parte delle lecite dal Giolito, e nella raccolta


del Domenichi LAodomia Forteguerrn
Girolamo Parabofco ; Rime, nella feconda parte delle fcelte dal Latino Doni ; Alcide
Giolito, e nella raccolta del Domenichi Latino Iuuenale, nelle Rime del Bembo .

Girolamo Preti ; Tome Lazaro Chinelii . .

Girolamo Priolr detto l'Accademico Sconofciuto ; GaIatea,Poe- Leandro Bouarini, nel


del Segni Tempio
ma lirico ; e nelle Rime del Guarino Lelio Altogradi, nel Pomo d'oro del Bruni
Girolamo Qtiirini, nelle Rime del Bembo. Lelio Balìle, ne' facri Applaufi del Malaguzzi
Girolamo Rina, nel I empio del Segni Lelio Capilupo ; Rune.nelle fcelte dalI'Atanagio, e nella racco!-
Girolamo Scola; Stanze, nella feconda parte delle fcelte del Ter- ta del Domenichi . .

mini o Lelio Guidiccioni, nella Pallade de! Bruni.


Girolamo Volpe, nella raccolta del Domenichi. Leonardo Querini, nelle Rime del Guarino
Gifmondo Santi, nella raccolta del Pctrelli. Leone Alacci, nel Pomo d'oro del Bruni
Gifrnondo Zauarigi, nel Sepolcro del Paleotti Leone Cerere, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Rufcelli.
Giulia Bracciali . '
Leone Orlino, nella raccolta dei Domenichi
Giuliano Bezzi ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani . LlUlO Benueiuiti.
Giuliano Gofelini jRime. Lotenzo Azzolini.
Giulio Camillo ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Rufcelli Lorenzo Arighi, nella raccolta del Petrelli, e ne! Tépio del
fegni
Giulio Camillo Cauallini, ne* lucri Applaulì del Malaguzzi Lorenzo Lataneo Brefciano ; il Gelofo, Poemetto .

Giulio Caracciolo ; nella \ parte delle fcelte dal Giolito


. Lorenzo Cataneo Genouefe Stupore delI'Vmone di Dio Can- j
,
Giulio Caria zone .

Giulio Celare Gonz.iga, nella Pallade del Bruni Lorenzo de' Medici ; Rime , nella feconda parte dalle fcelte
dal
Giulio Celare Battifanghi, ne' facri Appiani! del Malaguzzi Giolito; nella raccolta del Domenichi; e Manze nella
fecon-
Giulio Ccfare Lalata, nel Tempio del Segni da parte delle fcelte dal Terminio .

Giulio Ccfare Malia, nel Tempio del Segni Luca Antonio Catini
Giulio Cefarc Velli, nel Tempio del Segni Luca Contile , Rime, nella feconda parte delle fcelte da! Gioliti
Giulio Cortelì ; Sonetti Li.ca Puligni, nell'Andromeda del Guazzoni
Giulio Guallauini . , Lucia Albana Auogadra, nella raccolta de' Poeti Brefcuni
del
Giulio NutJ, nel Tempio del Segui Rufcclh
Giulio Oricalco, nel Tempio del Segni Lucretia Figliuzzi.
Giulio Paluz7i, nelle Contefe di Parnafo del Balducci. Lucretia Marinella ; Vita della B. Vergine , Poema ; Colomba fa-
Giulio Premoli era, Poema
Giulio Ridolfi, nelle Contefe di Parnafo del Balducci Ludouico Anoilo Orlando furiofo Poema ; Aggiunta de' cin;
;
,

Giulio Roberti, nella Pallade del Bruni que Canti al Furiofo Rime nella prima parte delle Icelte dal
;

Giulio Rolelli Acquauiua, nella raccolta del Domenichi Giolito, e dal Domenichi
Giulio Rofpigliofì, nella Pallade del Bruni Ludouico Arlotti Rime, nel Parnafo dello Scaioli.
;

Giulio Strozzi ; Venctia edificata, Poema; c nella Pallade del Ludouico Bianchi, nella Pallade del Bruni
Bruni. : Ludouico Canobio.
Giulio Talloni, nel Tempio del Segni Ludouico Corrini ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito.
Giulio Torelli, nella Pallade del Bruni Ludouico d'Agliè S. Martino .

Giulio de' Conti ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito Ludouico Dolce ; Marianna, Tragedia Rime, nella prima parte ;

Gregorio Amiani, nei Tempio del Segni delle icelte dal Giolito, e nella raccolta del Domenichi ; Irice-
Gregorio de' Monti, nelle Rime del Guarino . nia, Tragedia.
Grifanto Infetti, ne' lacri Appiani! del Malaguzzi Ludouico Domenichi; Rime nella prima parte delle
, fcelte dal
Grifolìomo Talenti, nella raccolta del Pctrelli Rulcelh ,
e nella feconda delle fcelte dal Giolito c nella rac-
,
Gualtiero Gualtieri, nelle Conteic di Parnafo del Balducci colta fatta da lui.
Guglia ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Giolito. Ludouico Maluczzi ; Deliri; della folitudine, Genij poetici .

Guglielmo Pagnini ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani Ludouico Martelli; Stanze, nella prima parte delle fcelte dal
Guidobaldo Benamati jColoiìo, Panegirico; Canti j. della Vitto, Dolce ,

ria Naualc, Poema ; Canti $.del Mondo nuouo, Poema ; ScJua Ludouico Pafcalc ; Sonetti
del Sole ; Paftorella d'Etna, Fauola bofeareccia . Ludouico Paterno; Stanze, nella feconda parte delle fcelte dal
Guidobaldo Bonarclh ; Filli di Sciro, Fauola palloralc; Sonetti, Terminio
"
nel Parnafo dello Scaioli, Luigi Alamanni ; Giron Cortefe, Poema ; Coltiuatione ; Opere
Guido Cafoni ; Ode. Tofcane; Rime nella prima parte delle fcelte dal Rufcelli , e
H nella feconda delle fcelte dal Giolito.

H Ermete Gualandi
Honorato Leotardi
; Poefie liriche . Luigi Caflbla, nella raccolta del Domenichi
Luigi Groto Cieco d" Adria, Rime ; Fiadriaìia, Tragedia
Horatio Cardaneto; Rime, nella parte delle fcelte dal Giolito. Luigi Piacentini ; Ode.
Horatio Cattaneo. Luigi da Porto ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito .
Horatio Cornice Luigi Raimondi, nella raccolta del Domenichi
Horatio Guarguanti, nella raccolta delPetrelli. Luigi Tanfìllo ; Lagrime di S. Pietro , Poema ; Rime nella prima
Horatio Parrucci, nel Sepolcro del Paleotti parte delle fcelte dal Rufcelli, cStanzenella feconda parte
Horatio Perliani, nella Pallade del Bruni delle fcelte dal Terminio .

Horatio Sufanm, nella raccolta del Pctrelli M


Horatio Vecchi MAddalena Acciaiuoli, nel Tempio de! Segni
Horatio Vuetti ; nel Pomo d'oro del Bruni Maffeo Venien ; Hidalba, Tragedia ; Ebba ; Alucrna mon-
I te ; Canzone fopra la pelte .

INcerto ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani. . Malatefta Porta, nel Tempio del Segni
Incerto;-Stanze,nella feconda parte delle fcelte da! Terminio. Malatella da Rumili ; Stanze , nella prima parte delle fcelte dal
Incerto, nella raccolta del Pctrelli Dolce.
Incerto, nella raccolta de" Poeti Brcfciani del Rufcelli Manfredi Maldenti, nella Pallade del Bruni
Incerto ; Stanze Marc'antonio Arlotto ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani.
Incognito, che traditile in volgare il Rubcno, Ilarotragedia Sati- Marc'antonio Bollo
ropalf orale Latina di Mario Bcttini Marc'antonio Corradi, nella raccolta del Domenichi
Innocenzo Ringhieri ; Stanze , nella feconda parte delle fcelte_j Marc'antonio Ferretti; Horti del Sole; Mirinda,Fauola paftoraje.
dal Terminio Marc'antonio Magno
Ippolito Cardinal de' Medici, nella raccolta del Domenichi Marc'antonio Morando ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani.
Ippolito Giglioli, nelle Rime di Pierfranccfco Paoli Marcantonio Paflere, nella raccolta del Domenichi
Irrefoluto Accademico Intronato di Siena, nella Pallade del Marc'antonio Plantedio
Bruni Marc'antonio Viigilij Battiferri, nella Pallade del Bruni
Ifabella Andreini, nel Tempio del Segni Marc'antonio Virìuani
Ilabclla Riaria Marc'antonio Zambeccari ; Poetiche otiofità
t f * Marc'au-
. . . . . .. . .. . . .. .. . .. .. .. . . ..
.... .
... ..
. .. . . . . .. . . .. .. . . . . . .. .. . . . ..
.. .. . . ... ...
. . .. . .. . . . . . ....
.

Marc'aurclio Francio, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Ru- Paolo Richiedei Domenicano ; Fiati d'Euterpe, Rime
fcelli . Paolo Rodi,
Marcello Giouanetti ; Sonetti , nella raccolta del Guaccimani , e paolo Siluio ; Maddalena Penitente, Poema
Pallade'del Bruni, cialtrone Paolo Simonetti, ne' facri Applaufi del Malaguzzi.
Marcello Macedonico ; Rime, nel Parnafo .lello Scaioli Paolo Teueri, nelle Primme de gl'Indomiti di Bologna
Marcello Ramignano. Paolo Vanni j Sonetti, nella raccolta de) Guaccimani.
Marchefe di Marigliano, nel Pomo d'oro del Bruni Paolo Vendramino, nel Pomo d'oro del Bruni
Marchefe del V'aito, nella raccolta d J Domenichi Paolo Vincenzo Ratto
Marchefello Marchefelli, ne' l'acri Applaufi del Malaguzai Paolo Zacchia, nella Pallade del Bruni
Marco Fillippi, nella raccolta del Petrelli. Paolo Zambaldi, nel Tempio del Segni
Maria Spinola. Pierfrancefco Goano ; Antigono tradito, Tragedia
Mariano Valguamera, nella Pallade del Bruni Pierfrancefco Nouati ; Panegirico
Marino Nori, nella raccolta del Petrelli Pierfrancefco Paoli ; Rime, e Sonetti nella raccolta del Guacci-
Mano Albergoni. mani, nel Pomo d'oro , e Pallade del Bruni , e nelle Contefe
Mario Felice, nella Babilonia di Scipione Herrico di Parnafo del Balducci
Mario Fiorentini, nella raccolta del Petrelli . Piergirolamo Gentile ; Incarnatone, Poemetto
Mario di Leo ; Stanze , nella feconda parte delle fcelte del Ter- Piergiufeppe Giulliniani; OdeTofcane.
minio. Pietro Antonio Chiocca, nella raccolta del Domenichi
Mario Straboni, nel Tempio del Segni Pietro Barignani ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Gioii,
Mariotto Martinengo, nella raccolta de" Poeti Brefciani del Ru- ro, e nella raccolta de' Poeti Brefciani del Rufcelli •
fcelli Pietro Bembo ; Rime .
Martino Agatio, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Rufcelli. Pietro Bonarelli, nella Pallade del Bruni
Martio Imparati, nella raccolta del Petrelli. Pietro Bonfadio, nel Tempio del Segni
Marcio Mille/io, nel Teforo del Cifani Pietro Brufchi, nelle Pninitic de gl'Indomiti di Bologna, & al.

Mairimiliano CalTarelli troue


Matteo Peregrini ; Sonetti Pietro Iiuonamici, nel Teforo del Cifani.
Matteo Montencro ; Rime, nella fa. parte delle fcelte dal Giolito. Pietro Crefci ; Tullia feroce, Trasedia .
Mauritio Moro ; Figliuol prodigo Pietro Giambclletti, nel Tempio del Segni
Melchior Beuilaccjua, nella raccolta del Petrelli Pietro Gradenigo ; Rime, nella i . parte delle fcelte dal Giolito
Melchiorre Zoppio, nel Tempio del Segni. Pietro Francefco Colombi
Michelangelo Angelico . Pietro Paolo Grappolini, nel Pomo d'oro del Bruni.
Michelangelo Buonaroti, nel Teforo del Cifani Pietro Petracci ; Rime, nella raccolta del Petrelli
Michelangelo Goltio, nel Pomo d'oro del Bruni Pietro Rota ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani
Minerua Bartoli, nel Parnafo dello Scaioli Pietro Toma Saraceni, nel Tempio del Segni
Mutio Manfredi, nella raccolta del Petrelli Pirro Bartoli. nelle Contefe del Balducci.
N Placido Turchi ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani , e nel
NEfib Accademico Trasformato, nella raccolta del Petracci. Pomo d'oro del Bruni
Nicolò Amanio, nella raccolta del Domenichi Pompeo Caimo, nel Tempio del Segni
Nicolò de gli Angeli, nel Tempio del Segni Pompeo Pace ; Stanze, nella prima parte delle fcelte dal Dolce
Nicolò Boldù, nelle Rime del Guarino . Pompeo Pocopaghi, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Ru-
Nicolò tigni, nel Tempio del Segni fcelli .

Nicolò Coradini ; Affetti Geniali Pomponio Montanari, nella raccolta del Petrelli
Nicolò Franco ; Rime, nella ». parte delle fcelte dal Giolito. Pomponio Torelli Rime ;

Nicolò Martelli, nella raccolta del Domenichi PorfirioCanozza ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani
Nicolò Mauro, nel Tempio del Segni Profpero Bonarelli ; Solimano , Tragedia , e nella Pallade del
Nicolò Sieni Rime, nel Parnafo dello Scaioli
; Bruni
Nicolò Strozzi, nel Pomo d'oro e Pallade del Bruni,&: aitrouc
,
.

Nicolò Tucci, nella raccolta del Petrelli QVercngo ; Rime , nella prima parte delle fcelte dal Gio-
Nicolò Villani, nel Pomo d'oro del Bruni lito .

Nicolò Zoppio Turchi, nel Corindo del Bentiuogli, altroue & R


NumidioTaluzzi, nelle Rime del Guarino. RAffaelle Milani, ne' facri Applaufi del Malaguzzi
O Raffaello Rabbia ; Sonetti nella raccolta del Guaccimani
ODdo Sauelli Palombara.nel Pomo d'oro,e Pallade del Bruni.
Ogni bene de" Ferrari
Rapito Infenfato, nel Tempio del Segni
Reginaldo Sgambati Domenicano
Olimpia Malipieri. Remigio Fiorentino Domenicano; Epillole d'Ouidio , Rime, e
Onofrio d'Andrea, nellla Pallade del Bruni nella prima parte delle fcelte dal Rufcelli , e nella prima, e fe-
Orfeo Cortefe, nell'Addolorata Madre del Gatti conda parte delle fcelte dal Giolito
Orfina Bcrtolaia ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani Ridolfo Arlotti ; Rime, nel Parnafo dello Scaioli
Ottauiano Saint, nella raccolta del Domenichi Ridolfo Campeggi ; Lagrime di Maria Vergine, Poema; Filar-
Ottauiano Torre, nel Tempio del Segni mindo, Fauola paitorale ; nella Pallade del Bruni, nel Parnafo
Ottauio pratellio, nel Tempio del Segni dello Scaioli, e nella raccolta del Petrelli
Ottauio Ringhieri, nel Sepolcro del Pakotti Ridolfo Pio Moiefchini, nel Tempio del Segni
Ottauio Rinuccini Riniero Grillenzoni ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani
Ottauio Tron farelli ; Coflantino, Poema,e nella Pallade del Bru- Roberto Ongaro ; Sonetti, e nella Pallade del Bruni , e nella rac-
ni, e nelle Contefe di Parnafo del Balducci colta del Guaccimani
P Roberto Poggiolino ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani.
PAce Palmi, nella raccolta del Guaccimani Roberto Titi; Rime , nel Parnafo dello Scaioli, c nel Tempio
Panfilo Monte, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Ru- del Segni
fcelli. S
Paolino Fiamma, nella raccolta del Petrelli SAgramofo Sagramofì, nella Paftorella d'Etna del Benamati
Paolo Arelì, nelle Aie Imprcfe . Santo Bererra
Paolo Caggio, nella prima-parte delle fcelte dal Giolito Saluatore MafTonio
Paolo Camia, ne' facri Applaufi del Malaguzzi SaluatorePafqualoni, nel Tempio del Segni.
Paolo Canale, nella raccolta del Domenichi Scacciato Intronato ; Rime, nella feconda parrc delle fcelte dal
paolo Emilio Balzani, nel Tempio del Segni. Giolito
Paolo Ettorri ; sonetti, nella raccolta del Guaccimani Scipio Coltanzo, nella raccolta del Domenichi
Paolo Filippi; Rime. Scipione Ammirato ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal
.
Taolo Gioleppe Scarauaggi Giolito
Paolo Giouio, nella raccolta del Domenichi Scipione AnguifTola, nel Pomo d'oro del Bruni
Paolo Nicolò Varele Scipione Baldefchi, nella Pallade del Bruni
Paolo Panfa ; Stanze, nella x. pane delle fcelte dal Terminio Scipione Caetani, nel Tempio del Segni
Paolo Pincio, nelle Rime del Guarino Scipione Calcagnini
Sci-
. . . . ..
..... ..
..... .. . .. . . .. . .. .. .. . . . . . .. . .. . .... ..
. . ..
... . .. .. . . . . .. . . .

Ss ipioiic della Cella ; Pome Trot'lo Sauorguano, nella raccolta del Petrelli
Scipione di Manzano ; Dandolo, Poema - Tullia d'Aragona ; Rime , nella prima parte delle fcelte dal Gio-
Scipione Hcriico ; babilonia diihutta, Poema; Endimione , & lito.
Ariadna, Idilij. V
Scipione Lalegnainc, nella Babilonia di Scipione Herrico VAlerio Belli, nel Teforo del Cifani
Scipione Rofa, nel Sepolcro del Paleotti,c nel Tempio del Segni. Valerio Malaguzzi Valeri, ne' facri Apphufi del Malaguzzi.
Seluaggia Braccioli Valerio Seta, nel Tempio del Segni
Scmidea roggi Caliopc Religiofa.
;
Vbaldino Maleuolti, nel Pomo d'oro del Bruni.
Seneca ; Ercole Furibondo ; Thielle 5 Tebaide ; Ippolito ; Edipo; Veronica Gambara ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Ru-
Troade ; Medea Agamennone ; Ottauia ; Ercole Etco , Tra-
;
fcelli ; e Stanze, nella prima parte delle raccolte del Dolce

gedie tradotte da Ettore Nini Vefpa/ìano Martinen.'o, nella raccolta de" Poeti Brefciani del
Vertono Quadrimani Rufcelli*.
Simone Paitini Vgolino Martelli, nella raccolta del Domenichi
Seucrino Boetro ; della Confolationc Filofofica Vicino Orlino, nella raccolca del Domenichi.
Seuero Seucri, nel Tempio deJ Segni Vincenzo Bignami, nella Pallade del Bruni
Speron Speroni Rime ; Canace, Tragedia
; Vincenzo Conte d'Aro ; Sonetti, nella raccolta delGuaccimani,
Stefano Ambrofio Schiappalaria ; Stanze , nella feconda part«_> e nella Pallade dei Bruni.
delle ftelte dal Terminio Vincenzo Fabrctti, nel Tempio del Segni.
Stefano Marini, nelle Contefe di Parnafo de! Baldiicci Vincenzo Farro, nella raccolta de" Poeti Brefciani del Rufcelli
Stefano Roderico di Caftro, nella Pallide del Bruni Vincenzo Filmgeri, nelle nfpolle della Lira del Marino .

Stefano Santini, nelle Rime de gli Accademici Eterei Vincenzo Cablano , nella raccolta de' Poeti Brefciani del Ru-
Strozzi Cicogna. fcelli .

T Vincenzo Gi'nfti, nella raccolta del Petracci


T Egrimo Tegrimi, nella Palladè del Bruni.
Tcorilo Folengo ; Humanitadi Chriito, Poema
Vincenzo Macchiauelli, nel Pomo d'oro del Bruni
Vincenzo Maria Marefcalchi
Theodoro Angelucci. Vincenzo Martelli ; Rime, nella prima parte delle folte dal Gio-
Tiberio Pandola, nella raccolta del Domenichi lito.
Tiberio Sbarra ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani Vincenzo Menni; Rime, nella feconda parte delle fcelte dal Gio-
Tircfìa Accademico Trasformato, nella raccolta de) l'ccracci lito .

Tomafo Acquaurua Domenicano, nella Pallade del Bruni Vincenzo Metelli, nella raccolta de" Poeti Brefciani del Rufcelli.
Tomafo Cafiellani, nella raccolta del Domenichi Vincenzo Nolfi
Tomafo Roggiero. Vincenzo Panciatici
Tomafo Sabbadini, nella raccolta del Petrelli Vincenzo Quirino; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Gio-
Tomafo Serra, nella Pallade del Bruni lito, e Stanze nella prima parte delle fcelte dal Dolce.
Tomafo Stigliani;Rimc,e Sonetti nella raccolta del Guaccimani. Vincenzo Serughi, ne' facri Applaufi del Malaguzzi
Tomafo Tofchi, nelle Primitiedc gl'Indomiti di Bologna. Virginia Gemma
Torquato Perotti, nel Pomo d'oro, e Pallade del Bruni Vitale Papazzoni, nel Tempio del Segni
Torquato Tallo ; Gierufalemme liberata, e conquiftara, Poemi ; Vittoria Colonna; Rime, e nella prima parte delle fcelte dal Ru-
Rinaldo, Poema Mondo Creato ; Aminta , Fauola palloralc ;
; fcelli, e Stanze nella prima parte delle fcelte dal Dolce
Torrifmondo, Tragedia ; Difperationc di Giuda Rime diuife ; Vittoria Tclea ; bonetti, nella ractolta del Guaccimani .
da CarJo Fiamma in Amorofe, parte prima, e feconda > Bofca- Vinco Accolti Aretino, nel Teforo del Cifani
reccie ; Maritime Imenei ; Heroichc ; Morali ; Lugubri ; Sa-
; Vniforme Olimpico, nel Tempio del Segni.
cre ; e Varie . Vrbano Felice, nella Pallade del Bruni
Trifone Gabrielli ; Rime, nella i. parte delle fccltc dal Giolito Vriele Rofati, nel Tempio del Segni.

DICHIARATIONE
Delle Abbreuiaturc de Nomi de' Poeti citati in quello Giaidino

Amom. Amomo.
Ccfare Abbellì" An. Bartolomeo Andrioli
ABb.Ac. Tomafo Acquauiua
-

And. Onofrio d'Andrea


Acc. Maddalena Acciaiuoli Andr. Gio. Battifta Andreiui.
Achill. Claudio Achillini. Andre. Ifabella Andreini.
Adem. Alefiandro Ademari. Ang. Michelangelo Angelico.
A. F. Don. Antonio Francefco Doni Ange. Nicolò de gli Angeli
A. Font. Alfon fo Fontanella Ange!. Teodoro Angelucci.
Ag. Martino Agatio Angui. Scipione Anguiilbla
A. Gabr. Angelo Gabrieli Anguill. Gio. Andrea dall'Anguillara
A. Gatt. Aleffandro Gatti Anguifl". Antonio Maria Anguilfola
Agi. Ludouico Agliè S. Martino An. Rof Andrea Rofa
A. Guar. Aleffandro Guarini Anf. Antonio Anfclmi.
Al. Girolamo Aleandri. Ant. Gio. Francefco Alitici
Alac. Leone Alacci. Ar. Ludouico Ariolto
Alani. Lm'n' Alamanni Arag. Tullia d'Aragona.
Alb. Francefco Albizini Arb. Carlo Bartolomeo Arbora
Albe. Gio. Battifta Alberi Are. Vincenzo Conte d'Arco
Alber. Gio. Domenico Albcrtazzi - Arem Gio. Tomafo Arena
Albert. Filippo Alberti . Aref. Paolo Are/i
_

Alberg. Mario Albergoni. Aret. Vnico Aretino


Aleff. Girolamo Aleflandrini Priore Arg. Gioanni Argoli.
Alli. Franco Allicorni Ang. Lorenzo Arighi.
Ak. Lelio Altogradi Ari. Ridolfo Arlotti
Am. Nicolò Amanio. Arlor. Ludouico Arlotti
A. Mag. Aleffandro Maganza. Armen. Gio. Euangelifta Armcnini
Amai. Gio. Battifta Amalteo Arnig. Bartolomeo Arnigio
Aman. Gio. Paolo Amanio Arz. Andrea Arzoni
Ami. Gregorio Amiani. Aie. Mar. Afcanio Martinenghi
Amir. Scipione Amirati Alcol. Eurialo d'Afcoli.
U 3 Afe
. . . . ................
... ... .. .
.......
.... .. . . ...
... . ..........
......
. ..... . . .. . .

Afe. T. Afcanio Pio di Sauoia. Boua. leandro Bouarini.


Gafparo Afìani Brace. Francefco Bracciolini.
Ali.
Dionigi Atanagi Bracci. Seluag^ia Braccioli.
Atan.
Atterrato Accademico Infenfato. Braccia. Giulia Bracciali
Atter.
Auan. Gio. Maria Auanzi Bracciof. Antonio Maria Braccioforti.
Auanz. Francefco Auanzati. Brano Giacinto Branchi
Auog. Lucia Albana Auogadra Bratr. Giacomo Bratteolo
fili. Gio. Battifta d'Azza. Brign. Antongiulio Brignole
Azzol. Lorenzo AzzoJini Brut. Girolamo Britonio
B Broc. Antonio Brocardo
Francefca Baffa. Bruii. Antonio Bruni
BAff. Bruf. Pietro Brufchi
Bai. Scipione Baldcfchi
Bald. Francefco Balducci B. Tafl". Bernardo Taffo .

Baldi. Bernardino Baldi Buffai. Francefca Buffalini


Taolo Emilio Balzani Bui. Belifario Bulgarini
Balz.
Bar. Pirro Bartoli TUilg. Afcanio Bulgarini
Burb. Andrea Barbazza Buo. Francefco Buoninfegui
Barba. Danielle Barbaro Buon. Gio. Francefco Buoni
Barbar. Giacomo Barbaro Buflna. Pietro Buonamici.
Barbaro. Emilio Barbarofla. Buonar. Michelangelo Bnonaroti
Barbò. Gio. Battifta Barbò Bonu. Chriftoforo Buonualori.
Bare. Bartolomeo Barco Bur. Bartolomeo Burchiellati.
Bare. Bartolomeo Barenaro . Buf. Francefco Bufeneili •

Bari. Francefco Banano C


Cazzago.
Barign. Pietro Barignam" CA.Cacc. Baldaflar
Agoltino Caccia
Barro. Girolamo Bartolomei
Bartol. Minerna Bartoli Cacciali. Francefco Maria Caccianemici.
Bartolo. Com. Gioanni Bartolotu - Caet. Scipione Gaetano
Lelio Dafile Gaeta. Carlo Caetani
Bali.
Virgili) Battiferri Caf. Maffimihano Cafarelli.
Batr. M. Antonio
Giulio Ccfare Battifanghi. Gagg. paolo Caggio.
Batti.
Uattif. Giacomo Battiftella. Gai. Pompeo Caimo.
Beat. Agoftino Beatiani. Cai. Scipione Calcagnini.
Valerio Belli. Cald. Alefl'andro Calderoni
Bell.
Calig. Accademici Caliginofi .
Belm. Giorgio Belmofti
Belpr. Gio. Vincenzo Belprati Cam. Giulio Camilli.
Beni. Francefco Bembo Carni. Paolo Camia.
Bcmb. Pietro Bembo Carne. Antongiacomo Camerota.
Ben. Gio. Luca Benedetto. Camo. Giacomo Filippo Camola
Benal. Benalio Camp. Giacinto Campani
Benam. Guidobaldo Benamati. Campati. Agollino Campani.
Benign. Domenico Benigni Campcg. Ridolfo Campeggi.
Beniu. Girolamo Eeniuieni Can. Paolo Canale.
Bent. Carlo Bentiuogli Canob. Ludouico Canobio.
Ercole Bentiuogli Canoz. Porfirio Canozza
Bentiu.
Ber. Ercole Agoftino Berò Cap. ' Gioanni Capponi
Beret. Santo Beretta Capei. Bernardo Capelli.
Berto]. Girolamo Bertolaia. Capii. Lelio aptlupi
(.

Befal. Camillo Befalio. Capod. Francesco Capodilifta


Ber. Giofeppe Betulii Capp. Gio. Battifta Capponi.
Beuil. Melchior Beuilacqua. Car. Annibal Caro
Bezz. Giuliano Bezzi Caracc. Giulio Caracciolo
Bian. Ludouico Bianchi Cardan. Horatio Cardaneti
Bianc. Giacomo Antonio Bianchine Cari. Giulio Caria.
Bianch. Gioanna Bianchetti Carr. Agoftino Carrara
Biff. Biffo Birri. Carra. Ferrante C'arruffa
Bign. Vincenzo Bignami Carm. Francefco Carmeni.
Binaf. Filippo Kmafchi . Caf. Guido Cafoni
Bion. Domicilia Biondi Cafa. Gioanni dalla Cafa.
Bif. Girolamo Maiolini Bifaccione. Cali. Luca Antonio Calmi.
Cefare Boni. Caff. Luigi Caflòla
Bo.
Bocc Gioanni Boccaccio Caft. TomafoCaftelIanj
Bocchin. Carlo Bocchineri Calteli. Cornelio da Cartello.
Seuerino Boetio. Caftigl. Baldaflar Caftiglionc
Boet.
Boi. Nicolò Boldù Caftr. Stefano Roderico di Caftro .
Bolosn. Francefco Bolognetti. Cat. Lorenzo Cataneo Brcfciano
Bomb. Gafparo Bombaci Catan. Horatio Cataneo.
Bon. Pietro Bonarelli Catt. Lorenzo Cattaneo Genouefc
Bonar. Guidobaldo Bonarelli. Catul. Catullo.
Bonf. Giacomo Bonfadio Cau. Antonio Cauallini
Bonfa. Pietro Bonfadio Caua. Giulio Camillo Cauallini
Bonif. Gafparo Bonifacio Caual. Domenico Cauallina.
Bonifa. Baldaflar Bonifacio. Cauak. Deliderio Caualcabò
Boniz. Elifco Bomzzoni CaualJ. Barbara Caualletta
Bono. Gio. Francefco Bonomi Cau!. Camillo Caula
fior. Cefare Borri. C.Cam. Camillo Camilli.
Borg. Gherardo Borgogni C. Cor. Cortefe Correli
Born. Girolamo Bornati Ce. Gio. Andrea Cecca
Jìaf. Marc' Antonio Bo/ìo Ceba. AnfaldoCeba t
Bott. Gio. Battifta Bottini Cell. Scipione della Cella.
Bottr. Ercole Bottrigari Cene. Giacomo Cencio
Bou. Camillo Bouio Cent. Agoftino Centurione.
Ccr.
. . .
... .
. .. .. . ..
.... ,.... ...
.. .. .....
.. . . .. . . . .. .. ...... ...
.. ... .....
... ..
. ....,..,... ... . .. .

Cer, Icone Cerere Fed. Antonio Fedeli.


Ceru. Angelo Vincenzo Ccrua Pel- Vibano Felice
Ceu. Andrea de Marchelì di Ceua
! Feli. Chrirtoforo Felice
C- Fiam. Carlo Fiamma Felic. Mario Felice.
C. Gonz. Curtio Gonzaga Fen. Girolamo Fensriolo
Chiabr. Gabriel Chiabrera Fer. Gio. Maria Ferrandi
Chin. Lazaro Chinelli Ferr. M. Antonio Ferretti.
Chioc. Pietro Antonio Chiocca Ferra. Francefco Ferrari;
Ciò Strozzi Cicogna Ferran. Gio. Francefco Ferranti.
Ciec. Luigi Grotto Cieco d'Adria Ferrar. Chrirtoforo Ferrari
Cig. Nicolò Cigni Ferrili. Bartolomeo Ferrini
Ciga. Gioanni CignoJi F. Fiam. Francefco Fiamma -
Citt. Celfo Cittadini Fiamm. Gabriel Fiamma
C!ar. Ciano Ficf. Flauio Fiefchi
Clau. Antonio Maria Clauelli Figi. Lncretia Figliucci.
Claud. Claudiano Figliti. Felice Figliucci
C.Morand. Cefare Morandi Fifipp. Paolo Filippi.
Co. Gio. Angelo Corta. Fior. Mario Fiorentini
Cocc. Franco (co Coccio Fol. Teofilo Folengo
Cod. Francefco Codciupi Font. Girolamo Fontanelli.
Col. Vittoria Colonna For. Laodomia orteguerra
l

Coli. Collatino da Co II ulto . For. Marc. Fortunato Martinenghi


Colo. Angelo Colotio Forn. Gio. Battifta Fornafari.
Colora. Colombi.
Tietro Francefco Fort. Antonio Fortini .

Coni. Gregorio Comanini Frac. Girolamo Fracaftoro


Coma. Giofeppe Comarini Fr. Le. Francefco Leoni
Cont. Luca C olitile. Frane. Nicolò Franco.
Contar. Francefco Contarmi Francucc. AltlTandro Francucci
Conti. Giulio Conti Frcf. Francefco Frefco
Copcr. Alertandro Coperchi. Fruii. Galeazzo Frulla
Copp. Francefco Coppetta. F. TaC Ferdinando Tallo.
Coppi. Alertandro Coppini Fuli. Luca Fuligni
Coq. Carlo Coquinati Fagagna» Fufc Gio. Batrilta Fufconi.
Cor. Marc'antonio Corradi .
G
Nicolò Corallini.
Cora.
Corf. Ludouico Corhni.
GAb. Vincenzo Gabiani.
Gabr. Trifone Gabrieli
Corm. Gio. Francefco Corinani. Gal. Filippo Galilei
Corn. Fabio dalla Cornia. Gale. Fabio Galeota
Corr. Gio. Battifta Corradi Galean. Antonino Galeani
Corf. Antongiacomo Corfo Gali. Antonio Galli
C. Or£ Cefare Orlìni Galu. Alberto Galuani
Cort. Giulio Cortefe. Gamb. Veronica Gambara
Corre. Orfeo Cortefe Gandol. Caualier Gandolfo
Cortcf. Francefco Corte/ì. Gar. Girolamo Garopoli
Corto. Giacomo Cortoile Garg. Giordano Gargani
Cof. Caetano Cofcia. Gatt. Baffano Gatti
Cofc. Andrea Cofcia Gaz. Gio. Agortino Gaza -

Cofp. Collante Accademico Cofpirante. G. B. Leon. Gio. Battifta Leoni


Colt. Angelo di Collanzo G.B. Fona. Gio. Battifta Tona
Coltati. Scipio Collanzo G. Camp, Girolamo Campana
Collant. Antonio Collantini Gel. Carlo Gelati
Cote. Gioanni Cotta Gem. Virginia Gemma.
Cre. Pietro Crefci. Gent. Angelico Gentile
Cri. Cefare Crifpolti. Gef. Gio. Andrea Gcfualdo
D Geff. Berlingero Geftt.
EuftachioDalei. G.F.Gamb.
DA'-
Dani.
.
Bernardino Daniello Ghelf..
Gio. Francefco da Gambara
Capoleonc Ghelfucci
D IMI. Dante Alighieri. Ghif. Filippo Carlo Ghifìlieri.
Dau. Collanza Daualos Giac. Gio. Battifta Giacomelli
Dole. Ludouico Dolce Giamb. Pietro Giambelletti.
Dom. Ludouico Domenichi Gigi. Ippolito Gigholi
Don. Latino Doni Ginn. Francefco Ginnalìo
Dond. Gabrielle Dondj mi . Gioì. Gabriel Giolito.
Dor. Afcanio Dona. Gioii. Paolo Giouio
Dref. Gio. Giorgio Drenino Giouan. Marcello Giouanetti
Dur. Francefco Durante Gir. Gio. Battifta Giraldi
E Girai. Antonio Giraldo
EGid. Cardinale Egidio Gir. Caf. Girolamo Cafoni.
Eli. Francefco Bui Giuf. Vincenzo Giufti
Limi. Emilio Emilij Giuli. piergiufeppe Giuftiniani
Ector. Paolo Ettorri Goa. Pierfr3ncefco Goano.
F .1 Gol. Anna Golfarina.
FAb. Vincenzo Fabretti. Golt. Michelangelo Goltio
Fabr. Francefco Fabri Gonz. A Ungi Gonzaga
FaeJ. Ercole Faelli Gonza. Giulio Cefare Gonzaga.
Fai. Camillo Faita Gof. Giuliano Gofclini
Falc. Arrigo Falconio. Gottif. Bartolomeo Gottifredi
Falc. Gio. Bardita Falefe. Goz. Annibale Gozadini.
Fall. Andrea Falli Gradin. Pietro Gradinigo
Fang. Gio. Francefco Fangarccci Grap. Pietro Paolo Grappolini
Farr. . Vincenzo Farro Grat. Girolamo Gratiani
Fe. Cherubino Ferrari Gri. Carlo Grimaldi
Grill.
. . ..
. . ...
.. .
..... .
....... ..... . . ... . , . . , . ... . . .
.......
. ......... .
... .. ...... . . .

Manr. Domenico Mantoua.


Grill. Angelo Grillo
Manz. Scipione Manzano
Grillen. Aleflandro Grillenzoni.
Manzin. Gio. Battifta Manzini
Grillenz. RinieroGrillenzoni.
Mar. Gio. Battifta Marini
Grit. Annibale Gritio.
Marab. Filidio Maraboctini.
Grini. Emanuel Grimaldi
Maraf. Damiano Maraifi
G. Taflf. Giulio Talloni
Guacc Giacomo Guaccimani M arch. Baldallar Marchefe
Marche. Marchefello Marchefelli
Guai. Gualtiero Gualtieri
Marchi. Agolìino Marchi.
Guatati. Hermcte Gualandi
Maref. Vincenzo Maria Marefcalchi t

Guar. Eattilla Guavini


Marefc. Bernardino Marefcotti.
Guarg. Bartolomeo Guarguanti
Mar. Fil. Marco Filippi
Guarrc. Bartolomeo Guarre/ì
Mari. Marchefe di Marigliano.
Guaft. Giulio Guaftauini
Marin. Stefano Marini
Guaftal. Abbate di Guaftalta.
Marincll. Lucretia Marinelli
Guaz. DiomiffoGuazzoni.
Marni- Giacomo Marmitta
Guicc. Gio. Maria Guicciardi.
Mar. Mar. Mariotto Martinenghi
Guid. Gioanni Guidiccioni
Marc. Vgolino Martelli
Guidi c. Lelio Guidiccioni.
Marceli. Vincenzo Martelli . i
Guif. Ferrante Guifoni
Marti. Antonio Martinenghi
Guai- Guglia.
Martin. Francefco Martinelli
Gulm. Andrea Gulmanelli
Mai tir. J'crnardiuo Martirano.
H Giulio Cefare Mafia.
Maf.

H Err. Scipione Herrico


Mail".
MafTon.
Mafliic.
Filippo Maflini.
Saluatore Maffonio
Francefco Malliicci
Martio Imparati.
IMpar. Matar. Diego Matarozzi
Imper. Gio. Vincenzo Imperiali
Matrai. Chiara Matraini
Inc. Incerto
Mau. Gio. Battifta Maurilio .
Incogn. Incognito
Maur. Nicolò Mauro
Ingegn. Angelo Ingegneri
di Perugia Maz. Cefare Mazzei
Inf. Accademici lnfcnfati .

Med. Ippolito Cardinal de' Medici


Infen. Rapito Infenfato
Medi. Clarice Medici
Intron. Scacciato Intronato
Accademico Intronato Medie Lorenzo de" Medici
Irre. Irrefoluto
Men. Cefare Meniconi.
Iuu. Latino Iuuenalc
Meni. Andrea Menichini
L
Menti. Vincenzo Menni
A Aleflandro Lalara
T
JL, Lata. Giulio Ccfare Lalata.
Met. Vincenzo Metelli
Mi. Raffaelle Milani.
1 ali- Gio. Battifta Lalli.
Miar. Aleflandro Miari.
lat. Brunetto Latini
Mill. Martio Millelio
Laucz. Alberto Lauezuola •

Min. Francefco Minucoli


Laz. Gio. Francefco Lavarelli.
Mintur. Antonio Minturno
Lcgn. Scipione Lalegname
Mirand.
'
Gioanni Pico della Mirandola
Leng. Carlo de" Conti della Lenguelia
Mo. Alberto Vefpafiano Moro .

Lengue. Gio.Agoftino de' Conti della Lengueglia


Moi. Fabio Moiacola .
Leo. Mario di Leo.
Moie. Ridolfo Pio MoiefJiini
Leon. Ambrofio Leoni
Moif. Fauftino Moifcill
Leomd. Fabio Leonida.
Mol. Gabriel Moles.
Leor. Gioanni Leotardi -
Molza
Molz. Francefco Maria
leotar. Honorato Leotardi
Mon. Panfilio Monti
Lionar. Aleflandro Lionardi •

Monal. Francefco Monaldefchi


Ludouico Martelli
L. Marc. Aleflandro Monaldmi.
Monald.
Luci. Girolamo Lucini
Mont. Giorgio de' Monti
Lor. Andrea Lori
Montan. Pomponio Montanari
L. Orf. Leone Orlino .

Monten. Matteo Monteneri


Lue. Akflandro Lucidi
Monteu. Francefco Maria di MonteueccJiio .

Luf. Grifanto Lufetti


Monti Gregorio Monti
M .

Antonio Maria Monza


Monz.
M.A.Arlot. Marcantonio Arlotti.
Mor. Maurino Moro
Macch. Vincenzo Macchiauellt.
Morand. Bernardo Morandi
Maced. Marcello Macedonio
More. Benedetto Morefini
M.A.Fran. Marco Aurelio Francie».
Mori. Girolamo Moricucci .
Mag. Cefare Magalotti.
Moron. Bonauentura Moroni
Magari. Gio. Battuta Maganza.
Mozz. Gioanni Mozzarelh •
Magna, Fuluio Magnani.
Murt. Gafparo Murtola.
Magn. Celio Magni.
Muffi Cornelio Muffo
Magno. Marcantonio Magno
Mut. Girolamo Mutio
Magi. Gioanni Magliani
Olimpia Malipieri
N
Mal.
Agoftino Nardi
Mala. Girolamo Malafpina.
Valerio Malaguzzi de' Valeri.
NA.Nar. Antonio Maria Narducci.
Malaguz.
Nard. Gio. Battifta Narducci
Malat. Gabriel Viani Malatcfta .
Nau. Andrea Nauagero
Mald. Manfredo Maldenti.
Negr. Gio. Francefco Negri.
Male. Vbaldino Maleuolti
Neqri. Antonio Beffa Negrini
Maleg. Andrea Maleguzzi
Neil'. Neffo Accademico Transformato
Malu. Ludotiieo Maluezzi
Bonauentura Malnaiia. Nic. Gioanni Nicelli.
Malua.
Gio. Battifta Mamiani Nicel. Giacomo Nicelli.
Mam. Nicolò Martinelli.
Marcoantonio Morando. Nic.Marr.
M.A.Moraad.
Nigr. Antonio Maria Nigrifoli.
Man. Gio. Antonio Manara
Minio Manfredi No. Marino Nori.
Manf.
Girolamo dalla Manna Noi. Vincenzo Nolfi
Mann. Nor.
. . .. ...... .
. ............
. ....
.. ... ... .
.. .. . .. .
. .. ... ...
.., ...... ........ .
. ..
... . .. . . . . .

Nor. Francel'co Norcs Prct. Girolamo Preti


Non. PierfrancefcoNouati Priul. Girolamo Friuli
Nat. Giulio Nini. Pro fp. Profpero Bonarelli
N T. Hoc. Pietro Rota
OGoib. Ognibenc de' Ferrari Pucc. Gio. Battilìa Pucci.
OJdr. Benedetto Oldroando
Olimp. Vni forme Olimpico. QVad. Sertorio Quadrimani
Ong. Antonio Ongaro. Quer. Antonio Qucrengo
Ooo£ Giacinto Onofrio Queren. Querengo
Or. Giacinto da Oria. Queri. Leonardo Querini.
Or.Bertol. Orfola Bertolaia Qui.

Girolamo Quirini.
Cric. Giulio Oricalco Quirin. Vincenzo Quirini
Orf. Leone Orlino
Orli.
R
Orfìn.
or.
Gioanni Orli
Cefare Orlino
Gio. Francefco Olio.
.
R
Rami
Abb.
Ragrj.
R affaci le
Domenico
Luigi
Rabbia.
llagnina
Raimondi
Ot. Rin. Ottauio Ringhieri Rain. Antonfrancefco Raineri
P Rall. Gioanni Ralli
pAc. Pompeo Pace. Ram. Marcello Ramignano
1 l'agii. Gulielnio l'agnini Raf. Francefco Ralì
Pai. Apollonio Paini... Rait. Giacomo RaftelH
Pait. Simone Paitini. Rat. Paolo Vincenzo Ratto
Pai. Numidio Palucci Recch. Giacomo Recchioni
Palu. Giulio Palucci. Remig. Remigio Fiorentino •

Pan. Francefco Panici Riar. Ifabclla Riaria.


Pane. Vincenzo l'anciatici Ric. CoRanzo Ricci
Pand. Tiberio Pandola Ricar. Benedetto Riccardi.
Panig. Francefco Paiugarola Rice. Gio. Giacomo Ricci
Pann. Febronia Pannolini Rich. Paolo Richiede!.
Pa nf. Paolo Panfa Rid. Giulio Ridolfi.
Pani. Pierfranccfco Paoli Ritnin. Malatelia da Rimini
Pap. Vitale l'apazzoni Rin. Cefare Rinaldi
Par. Horatio l'arucci Ringh. Caualier Ringhieri
Parati. Girolamo Parabofco Ringhier. Innocenzo Ringhieri.
Pari. Gio. Giulio Panilo •
Rinuc. Ottauio Rinuccini
Paf. Tace Pafìni Rit. Biagio Riti
Pale. Ludouito Pafcale. Riu. Girolamo Riua.
Pafq. Coletta Pafquile. Ro. Andrea dalla Rofa.
Pafqua. Saluatore Pafqualoni Rob. Giulio Roberti.
Vili Marc'Antonio Paffere Rocc Bernardino Rocco.
Pater. Ludouico Paterno .
Rog. Tomafo Rogiero.
Pacr. Fabio Patritii Rom. Gio. Battifta Romagni
Pel. .
Ercole Peliciari, Rof. Giulio Rofctli Acquauiua.
TelJic. Alellandro Pelacani Rofat. Vriele Rofati
Ter. Horatio Perlìani Ronc. Fabritio Ronconi
Pere. Gabriel l'erciuale Rofp. Giulio Rofpiglio/i
Tercgr. Matteo Peregrini RofT. Paolo Rolli.
Pero. Gio. Giacomo dal Pero .
Rot. Bernardino Rota .

Teror. Torquato Perotti Rou. Gio. Chriitofnro Rouelli


Peruz. A!.?flandro Peruzzini Rub. Francefco Rubino.
Pet. Aurelia T'etrucci Rube. Gio. Paolo Rubeni
Petr. Francefco Tetrarca. Ruc. Cofmo Rucellai.
Petrac. Pietro Petracci . .
S
PetrelL Gioanni Petrelli
SAbb. Tomafo Sabbadini
P. Fiam. Paolino Fiamma Sac. Abbate Sacco
Pi. Gioanni rio Sacc. Gio. Antonio Sacchetti
Piac. Luigi Piacentini. Sacch. Claudio Sacchetti.
Piaz. Francefco Piazza. Sacr. Sacramofo Sacramofi
Picco. Fabio Piccolomini. •Salo. Camillo Salomoni.
Piccol. Bartolomeo Carlo Piccolomini. Saloni. Giofeppe Salomoni
Pie. Benedetto Pieni- Salti. Ottauiano Salui
Piergir. Piergirolamo Gentile Saluad. Andrea Saluadori
Pignat. Afcanio Pignatelli .
Saluag.
,
Caualier Saluago.
Pil Camillo l'iloti San. Gifmondo Santi
Pin. Paolo Pincio. Sann. Giacomo Kaunazari
Piò. Gio. Michele Piò Sanf. Francefco Sanfouino.
Plani. Marc'Antonio Plautedio .
San fo. Coftanzo Sanlònio.
Pocat, Annibale Poc3tcrra Sant. Stefano Santini
Pocop. Francefco Pocopagni Sanuit. Fortuniano Sanuitali
POS- Semidca Poggi Sara. Francefco Uernardino Saracini
Poggio I. Roberto Poggiolini. Sarac.
' Gherardo Saracini.
Policr. Giofeppe Policreti .
Sarace. Pietro Toma Saraceni.
Polic. Angelo Politiano. Sarz. Angelo Sarzetti.
Fona. Francefco Pona Sau. Oddo Sauelli Pafombara
P. Pocop. Pompeo Pocopagni Sauor. Troilo Sauorgnani
Por. Ma Lucila Porta Sbarr. Tiberio Sbarra
Porc. Gafparo di Porcia .
Scagl. Francefco Scaglia
Porri. Gandolfo Porrino. Scai. AlefìTandro Scaioli
Por:. Luigi da Porto Scar. Paolo Giofeppe Scarauaggi
Pozz. Alfonfo da Pozzo. Schiap. Stefano Ambrofio Schiappalaria
Prat. Ottauio Pratcllio Sci. Claudio Sciarpio
Prem. Giulio Prcmoli Scip.Rof Scipione Rofa
Scoi
:
. . . .. ...... . . ....... .... ...... .. ..... ... .
... . .. . ......,........ ..
. .. ........ . .
.. .
. . .. . . . .

Nor. Francefco Norci Prct. Girolamo Preti


Non. PierfrancefcoNouari Priul. Girolamo Friuli
Nut. Giulio Nut:. Pro fp. Profpero Bonarelli
N
O Gii il'-
Oldr.
Ognibenc de'
Benedetto Oldroando
Ferrari
T. Rot.
Pucc.
Pietro Rota
Gio. Battiiìa Pucci.
Q_.
Olimp. Vni forme Olimpico QVad. Sertorio Quadrimani
Ong. Antonio Ongaro Quer. Antonio Querengo
Ono£ Giacinto Onofrio Quercn. Querengo
Or. Giacinto da Oria. Queri. Leonardo Querini.
Or.Berto]. Orfola Bertolaia Qui. Girolamo Quirint
Oric. Giulio Oricalco Quirin. Vincenzo Qiiirini
Orf. Leone Orfino
Orff.
R
Orfìn.
Of.
Gioanni Orli
Cefare Orfino
Gin. Francefco Ofio.
.
R Abb.
Ragn.
Raim.
R affile Ile Rabbia.
Domenico Ragnina
Luigi Raimondi

Ot. Riti. Ottauio Ringhieri Rain. Antonfrancefco Raineri


P Rall. Gioanni Ralli
pAc. Pompeo Pace. Ram. Marcello Ramignano
1 Pagii. Gnlielnio l'agnini Raf. Francefco Rafi
Pai. Apollonio Paini •
Rall. Giacomo Raftelli
Pait. Simone Paitini. Rat. Paolo Vincenzo Ratto
Pai. Ntimidio Palucci Recch. Giacomo Recchioni
Palu. Giulio Palucci. Remig.
" Remigio Fiorentino •

Pan. Francefco Panici Riar. Ifabella Riaria.


Pane. Vincenzo Panciatici Ric. Coftanzo Ricci
Pand. Tiberio Pandola Ricar. Benedetto Riccardi.
Panig. Francefco Pauigarola Rice. Gio. Giacomo Ricci
Pann. Febronia Pannolini Rich. Paolo Richiedei.
Panf. Paolo Pan fa R.d. Giulio Ridolfi
Paol Pierfranccfco Paoli Ri min. Malatella da Rimira •
Pap. Vitale Papazzoni Rin. Cefare Rinaldi
Par. Horatio Parucci Ringh. Caualier Ringhieri
Parab. Girolamo Parabofco Ringhiar. Innocenzo Ringhieri.
Pari. Gio. Giulio Parino Rinuc. Ottauio Rinticcini
Paf. Tace Pafini Rit. Biagio Riti
Pafc. Ludouico Pafcale. Riu. Girolamo Riua
Pafq. Coletta Pafquale. Ro.
.

Andrea dalla Rofa.


Pafoua. Saluatore Pafqualoni -
Rob. Giulio Roberti,
PaC Marc'Antonio PafTere Rocc. Bernardino Rocco.
Pater. Ludouico Paterno Rog. Tomafo Rogiero.
Patr. Fabio Pa triti; Rom. Gio. Battifta Romagni
Pel. . Ercole Peliciari. Rof. Giulio Rolctli Acquauiua.
Tellic. Alelfandro Pellicani. Rofat. Vriele Rofati
Ter. Horatio Pcrfiani Ronc. Fabririo Ronconi
Pere. Gabriel l'erciuale Rofp. Giulio Rofpigliolì
Tercgr. Matteo Peregrini Ro(T. Paolo RofTÌ.
Pero. Gio. Giacomo dal Pero .
Rot. Bernardino Rota .

Perot. Torquato Peroni Rou. Gio. Chriftoforo Rouelli


Peruz. Abflandro Peruzzini Rub. Francefco Rubino.
Pet. Aurelia Petrucci. Rube. Gio. Paolo Rubeni
Petr. Francefco Tetrarca. Ruc. Cofino Rucellai.
Petrac. Pietro Petracci . .
S
PetrelL Gioanni Petrelli
SAbb. Tomafo Sabbadini
P. Fiam. Paolino Fiamma Sac. Abbate Sacco
Pi. Gioanni rio Sacc. Gio. Antonio Sacchetti
Piac. Luigi Piacentini. Sacch. Claudio Sacchelli.
Piaz. Francefco Piazza. Sacr. Sacramofo Sacramolì
Picco. Fabio Piccolomini. •Salo. Camillo Salomoni
Piccol. Bartolomeo Carlo Piccolomini. Saiom. Giofeppe Salomoni
Pie. Benedetto Pieni Salii. Ottauiano Salui
Picrgir, Piergirolamo Gentile Saluad. Andrea Saluadori
Pignat. Afcanio Pignatelli . .
Saluag. Caualier Saluago.
PÌI Camillo l'iloti San. Gifmondo Santi
Pin. Paolo Pincio. Sann. Giacomo Kannazari
Piò. Gio. Michele Piò Sanf. Francefco Sanfouino
Plant. Marc'Antonio Plantedio .
Sanfo. Coftanzo Sanlònio
Pocat. Annibale Pocaterra Sant. Stefano Santini
Pocop. Francefco Pocopagni Sanuit. Fortuniano Sanuitali.
Pog. Semidca Poggi Sara. Francefco Bernardino Saracini.
Poggio!. Roberto Pog^iolini. Sarac. Gherardo Saracini.
"
Policr. Giofeppe Policreti .
Sarace. Pietro Toma Saraceni.
Polit. Angelo Politiano. Sarz. Angelo Sarzetti
Fona Francefco Pona Sau. Oddo Sauelli Pa/ombara
P. Pocop. Pompeo Pocopagni Sauor. Troilo Sauorgnani.
Tor. Malatcfta Porta. Sbarr. Tiberio Sbarra
Porc. Gafparo di Porcia Scagl. Francefco Scaglia
Porri. Gandolfo Portino. Scai. Aleffandro Scaioli
Porr. Luigi da Porto Scar. Paolo Giofeppe Scarauaggi
Pozz. Alfonfo da Pozzo. Schiap. Stefano Ambro/ìo Schiappalaria
Prat. Ottauio Pratcllio Sci. Claudio Sciarpio
Prem. Giulio Prcmoli Scip. Rof. Scipione Rofa
Scoi.
. . .. ... ... .. . . ....
.. .
.. . . .. . ....... ...
.. ... ... ....
. .... . .. .. .

Tom. Bernardino Tomitano


Scoi. Girolamo Scola.
Vincenzo Serughi Tor. Pomponio Torelli
Se.
Torel. .Giulio Torelli.
Sdì. Giacomo Sellaio.
Torell. Barbara Torcila Benedetta
Selu. Crifippo Selua
Torr. Battifla dalla Torre.
Scmp. Gio. Leone Sempronio.
Tort. Antonio Tortini
Sen. Franccfca Scncfe . .

Seneca Torti. Antonio Agoftino Torti


Senec.
Atalanra Sencfe Torto. Bartolomeo Tortoletti.
Sencf.
Tofc. Tornalo Tofchi
Seron. Gio. Antonio Seroni.
Tou. Giacomo. Touerari
Serr. Tomaio Serra.
Triff. Francefco Triflìno
Seru. Carlo della Serua.
Troi. Belifario Troiani
Set. Valerio Seta
Tronf. Ottauio Tronfarelli
Seu. Seuero Seueri
Antonio Sforza. Tucc. Nicolò Tucci.
Sfor.
Tur. FranccfcaTurina.
Sgamb. Reginaldo Sgambati.
Turch. riacido Turchi
Sien. Nicolò Sieni.
Paolo Sitato.
V
Sita.
Sim.
Simo.
Gafparo de' Simeonibus
Paolo Simonetti. V
Valg.
Al.
Vale.
Giofeppe della Valle.
Girolamo Maleguzzi Valeri
Mariano Valguarncra
Simone. Baldovino da! Monte Simoncelli
Vali. Francefco della Valle.
Sol. Aurelio Solico.
Gio. Dattifta Soprani. Valuaf. Erafmo di Valuafone .

Sopr.
Francefco Sorio . Van. Paolo Vanni.
Sor.
Vand. Gio. Antonio Vandali.
Spazz. Giacomo Spazzini
Vant. Gio. Maria Vanti
Spenn. EneaSpennazzi.
Var. Benedetto Varchi.
Sper. Spcron Speroni •

Vare. Paolo Nicolò Varefe


Spi- Gio. Tietro Spina .

Vaft. Marchcfe del Vafto


Spin. Maria «pinola
Vd. Ercole Vdine.
Spina. Arcangelo Spina.
Vec. Horatio Vecchi.
Spir. Fortunato Spira •
Vel. Giulio Cefare Velli.
Spon. Ciro Spontone
Stampa Ven. Maffeo Venieri
Stamp- Baldaliar
Vcndr. Caualier Vendramini
Stc. Agoftino Stella.
Vcndra. Paolo Vendramini
Stel. Gio. Battifla Stella
Francefco Stella Venier. Domenico Venieri.
Steli.
Verd. Faufto Verdelli
Stcllu. Francefco Stelluti
Vefp.Mar. Vefpafiano Martinenghi
Stigl. Tomaio Stigliani. -
Vg. Gio. Andrea Vgoni
Strab. Mario Strabelli
Vgol. Filippo Vgolini
Strad. Francefco Stradiotti •

Vial. Francefco Maria Vialardo


Stro. Nicolò Strozzi.
Vii. Nicolò Villani
Stroz. Giulio Strozzi.
Vili. Gioanni Villifranchi
Su. Gio. Battifla Sufio.
Vinc Antonio Maria Vinco.
Suf- Battifla Sufio
Virt. Marc'antonio Virtu.ini
Sufann. Horatio Sufanni.
T Vif. Giofeppe Virtarchi.
Viu. Gio. Battifla Viuiani
Grifoftomo Talenti
TAL
Talen. Aleflandro Talenti Viual. Giacomo Viualdi.
Vim. Cefare Vimcrcan
Tanf. Luigi Taniillo.
Vimer. Galeazzo V imercato
Taff. Torquato Taflb
Vng. Roberto Vngaro
Taflbn. Aleflandro Taflbni
Voi. Gio. Battifla Volpe
Tau. Brunoro Tauerna.
Vua. Benedetto delI'Vua
Teb. Antonio Tebaldei
Vue. Horatio Vuetti
Tcg. Tegrimo Tegrimi
Z
Tel, Vittoria Telea Noci
Paolo Zachìa.
Teod. Giofeppe Teodoli Caraffa ZAC.
Zaccagn. Gio. Camillo Zaccagni
Tcrm- Antonio Terminio.
Zamb. Paolo Zambaldi
Tef. Aleflandro Tefauro
Zambec. Marc'antonio Zambeccari
Tefau. Emanuel Tefauro.
2au. Gifmondo Zauangt.
Tcft. FuMe Tcfti Francefco Zazzara.
Paolo Teneri. 2az.
Teu. Gabrielle Zerbo.
AnnibalThofco. Zerb.
Thofc. Gabrielle Zinani
Bartolomeo Tiberi 2in.
Tib- Gio. Michele Zoagli •
Accademico Trasformato.
Tirefio
2oa.
Tir. Chiara Fontanelli Zoboli.
Roberto Titi Zob.
Tit. Melchiorre Zoppio,
Gio. BattiftaTitoni. Zop.
Tito. Nicolò Zoppio Turchi
Ottauiano Torre. Zopp. i

To. Filippo Zorzi


;
I

Gio. Francefco Tolomci Zor.


Tolo.
Tolom. Claudio Tolomei.

DI-
. . .. ... . . . . . ... ... . . ..
. . . ... . . . . . . . ... .
.. . . . ..... ...
. ..
...
.. . .. . . ... .

DICHIARATICENE
Delle Abbreuiature nelle cirationi dell'Opere e luoghi de' Poeti ,

contenuti in quello Giardino

E
ABbozz. Abbozzi Poetici Ebba
Adam. Adamo Rapprefenratione F m- 1. dipo, Tragedia.
Addo!. Addolorata Madre di Dio , Poema Egl. Egloga
Aff. l'enic. Aderti Penitenti. F.Teg. tTegia.
A^anieiin. Agamennone, Tragedia En. Eneide di Virgilio
Agg. Tali. Canti aggiunti alla Gicrufalem liberata del End. Fndimione, Idillio
Taflb Epif. Epilt. Epiiiola
Agi- Aglaia, Rime. Epift.Heroi. Tpiitole Flcroiche.
Ale. Alceo, Fauola Pefcatoria. Epit. Epitalami;.
Alcid. Alcide, Poemetto. Ercole Et. Ercole Etco, Tragedia.
Alucr. Aluernia Monte. Ercole Fur. Ercole Furibondo, Tragedia
Alili. Tragedia
Aiutila, Efleq. Ellequie di Chrilto.
A ni ad. Ainadigi, poema Eli. Eli ber, Poema
Amane MeiT. Amante Meffaggicro, poemetto Eufr. Eufrolina, Rime
Amar. Amaranta, Fauola Pefcatoria F
Amed. Amedeide, Poema. FAm. La Fama, Stanze.
Amer. Ametitto, Poemetto Famil- Rime Familiari
Am. in. Amore innamorato, Fauola FauoL Fauolc
Amiiu. Aminta, Fauola Paltorale • Fiamm. Finta Fiammetta, Fauola Paltorale
Amor, Rime amorofe Fid. Am. Fido Amante, Poema.
AmorMeflag. Amor Meùaggiero, Epitalamio. Figi.Prod. Figliuol Prodigo
Andr. Andromeda, Tragicomedia Filami. Filarmindo, Fauola Paltorale
Antig. Antigono tradito, Tragedia Fili. Filli di Sciro, Fauola Paltorale-
Appi. Appìaufo Poetico. Fir. Firenze, Poema. .

Arcad. , Arcadia. Fler. Flerida gelola, Tragedia.


Argom. Argomenti Florid. Fiondante, Poema.
Ariad. Arradna, Idillio. Fra". Fragmenti ne gli A/Tetti Geniali •

Afol. Afolani Fune». Rime Funebri


B Fur. Furio Camillo,Poema
Babilonia diltrutta. JL Fur. Orlando Furiofo, Poema
B
Bar.
Ball. Billata.
Bara
Fur. Agg. Canti aggiunti
G
al Furiofo
.

Bar. Il Ratino GAlat. Galatea, Poemetto .

Batr. Il Battifta. Gaier. Galcria.


'

Bofch. Rime bofehereccie Geni. Gemme Liriche.


B. Ver. Vita della 15. Vergine, Poema. Gai. A rutti
Geniali
C Geniti* Genitliaco
Gioru.
CAc. Caccia dell'Aborre Giornate
Cacc. Caccia, Poema Giollr. Giollra, Poemetto
Cacc. Am. Caccia d'Amore. Gir. Cort. Giron Cortelì, Poema
Cai. Caliope Rcligiofa Gì lui. Giuditta, Attionc Scenica
Canac. Canace, Tragedia. Giud. La Giuditta
Canz. Canzone Giuli. S. Giultina, Tragedia
Cap. Capitolo. Gratt. Grotte.
Capr. Capricci. Guacc. Raccolta del Guaccimaiiì
Caf. Cafalino. H
Cen. Cene. HAdr. Hadriana, Tragedia
Ch. Choro Heroi. Rime Heroiche
Chir. Chirone. HidaL Hidalba, Tragedia
Chr. Flag. Chrilto Flagellato. Hiltor. Hiltoric
CI. Clio. Hort. Morti del Sole
Cleop. Cleopatra • Hum. H umanità di Chrilto, Poema
Colomb. Colomba facra, Poema I i

Colof. Cololìò, Panegirico T Dill. Idillio. -

Colt. Coltiuatione 1 llig. Ifigenia, Tagedia


Compi. Sim. Complimenti diuoti di S. Simeone. lmen. Imenei, Rune
Cono. Gicrufalem conquillata. Impr. lmprefa
Conf. Filof. Confolatione Filofohca locar. lncarnatione, Poemetto
Cont. Contefe di Paruafo Inf. Inferno.
Corin. Corindo, Fauola Paltorale Inooc. Innocenza.
Cort. Ritratto delle Cortigiane. Interni. Intermedio
Coli. Coltantino, Poema . Ippol. Ippolito, Tragedia
Coitanz. Coltanza amorofa, Fauola paltorale Uàu. Ifauro, Idillio.
Croc. Croce racquieta, Poema L
D Agr- Lagrime di S.Pictro ; o della B. Vergine , o di
DAnd. Dandolo, Poema S. Maria Maddalena
Del, Dclirij della Solitudine Leon. Leone di Dauid.
Dui. Diafpro . Lett. Lettera
Dilu. Diluuio. Lib. libro
Disi: Disfida di Golia. Liber. Gierufalem liberata, Poema
Dilpcr. Difperationc di Giuda, Poemetto. Lic. Licenza
Doror. Dorotco Lid. Abb. Lìdia abbandonata.
D. Secr. Diuina Settimana Lig. Guer. Ligure Guerriero
Lir.
. ... . .. . .. ..... .... .. .
. . . . .. . . . . . . . . . .
. ...... . ....
. . .. . . .. . ... . .
. . . .. . . .

Lira S. Catar. S. Catarina -


Lir.
Lir. Poefie Liriche Scher. Scherzi • i * JL
Liric. Pocfie Liriche Sci. Scio
Lugubr. Rime Lugubri Scor. Maria Regina di Scotia, Poema •

M Scult. Sculture

M
Madr.
Nladdal.
Conucrfionc S.Maria Maddalena.
Maddalena Penitente, Poema
Madrigale
di Sdcgn.
Sec.
Sei.
Selu.
Sdegno amorofo, Fauola
Secolo d'oro
Selua del Sole.
Scluadi Parnafo.
railoralc.

Marian. Marianna, Tragedia. ,

Marit. Rime Maritime Scraf. Her. Serafico Hcroe.

Med. Medea, Tragedia. S. Fran. S. Francefco, Canzone.


Mcflag. Melfaggiero S. Giuli. . S. GiuiHna
Metani. Metamorfo/ì. S. Gugl. S. Guglielmo, Rapprcfentationc
Meteor. Meteore S. Lue. S. Lucia, Canzone
Mie. Pietà di MicoIIc S. Lue S. Lucia
Mir. Mirinda, Fauola Palloralc S. Madd. S. Maria Maddalena, Canzone
Mondo creato S.Marg. S. Margarita
Mond.
Mond. Mondo nuouo, Poema Sofon. Sofonisba, Tragedia
Mortor. Mortorio di Chrifto, Tragedia Solini. Solimano, Tragedia
N Son. Sonetto

N
Noz.
En.
Nou. Fiat"
Nenie.
Noue Fiamme
.

Canzone nelle Nozze del Prencdi Stiglianno.


So fp.
Sofp. Canz.
S. Plac
Solpiri
Soipiri,
S.
Canzone.
Placido, Rapprcfentationc
Nozz. Nozze di Zefiro. S. Seb. S. Sebaitiano, Canzone.
O Stanz. Stanza .

Prima parte delle Stanze di diucr/ì, raccolte—»


Oc ód.
Ot. Occup.
Primo Canto dell'Oceano.
Oda.
Otiofe Occupationi, Rime.
Stanz. Dole.

Stanz.Term.
i.

i.
dal Dolce
Seconda parte delle Stanze di diuer") raccolte
Otr. Otranto conquiitata» dal Terminio.
Ott. Ottaue S. Stef. S. Stefano, Canzone
Otcau. Ottauia, Tragedia Steli. Stelle.
P Stilic. Stiliconc.
Parte Str. Strali d'Amore.
P
Pancg.
Pali. Pallade, Propofte, e Rifpoftc.
Panegirico
Strag.
Stup.
Strage de gl'Innocenti,
Stupore, Canzone.
Poema

Parad. Paradifo Suppl. Supplica per la pace.


Pani. Scai. Pamafo dello Scaioli. T Hì^i
Pali.
Pali. Erti.
Paftor.
Palt orrido, Tragicomcdia.
Pallorella d'Etna.
Idilli; Paiìorali.
T
Tal.
Ab.
Taid.
Tabor,

Talia, Rime
Poema
Taidc, Rapprcfentationc.

Penit. Penitente. Teb. Tebaide d'Incerto non finita, ne gli Afictti Ge-
Tenf. Pcnfiero della Morte niali di Nicolò Coradini.

Pent. Pentimento di Dauid. Tebai. Tebaide


Per. Perle Tebaid. Tebaide, Tragedia
Pier. Pietà Chriftiana lebr. Feft. Tebro Fellante.
Poet. ot. Poetiche otiolìtà . Temp. Tempio, Panegirico
Pom. Pomo d'oro, Propofte, e Rifpoftc Temp. Arag. Tempio dell'Aragona-
Prefag. Prefagio Teref. S. Tcrefa
prim. Ptimitie amorofe. Tcrz. Terza Rima
ProJ. Prologo. Tef. Teforo. '
|

Prolog. Prologo Teff. Am. Telramento amorofo


Prop. Propolle, Rime. Thieft. Tluelte, Tragedia •

Prof. Ratto di Profcrpina - Tir. Cinque Tiranni.


Tit. Tito Vefpafiano, Poema.
R Verg. Parto della Vergine
Tor. Torino aflediato.
Purg. Purgatorio
Tom. Torneo
QV,
Varef. Giorni 'AQuarciima
di
r • Torr. Torrifmondo, Tragedia.
Tr. Amor. Trionfo d'Amore.
R Tr. Caft. Trionfo della Cattiti. •

Rapina di Proferpina. Tr. Diuin. Trionfo della Diuinita


RAp.
Rap. Am. Rapimento amorofo. Tr.Fam. Trionfo della Fama.
Rim. Rime Tr. Mort. Trionfo della Morte
Ri m ed. Rimedi contro l'Amore Tr. Temp. Trionfo del Tempo
Rinald. Rinaldo, Poema Troad. Troade, Tragedia
Rifp." Rifpofte Tuli. Tullia feroce, Tragedia
Ritratti. V
Ritr.
Rocc.
Rof.
Roccella cfpugnata, Poema
Rofario, Poema.
vV Ven.
Ven.Cel.
Ar - Rime Varie
Venetia edificata,
Venere Celeftc , Rime
Poema
Rub. Rubeno, Ilarotragedia.
Ruft. Stato mitico Ven. Tcrr. Venere Terrena, Rime.
S Ver. Verno
SAcr. Rime facre Vili. Villa.
Salm. Salmo. Vif. Am. Vifione amoro fa
S. Agat. S. Agata- Vittor. Vittoria nauale, Poema.
S. Agn. S. Agnefe Viu. Aff, Viui affetti
Samp. Sampogna Viu. Viuario
Sat. Satira. Voi. Volume.
S. Car. S. Carlo Borromeo Vrb. Elettione d'Vrbano Ottauo,Poema

TA-
.. ....... ..... .... .....
.. .... . . .
. .... ....
..
. ... ....
... . . . . ... .. .. ...... ..
.. .........
... ... . . . .. .... ...
........ .. . . ...
......
. .. .......................... . ......
.. ........ ..... ......
.. ....
... ........... . .

TAVOLA DELLE VOCI


Accompagnate con Epiteti, Traslati, & Aggiunti
in quefto Giardino
affare ii Alfe/ìbea. Anfefibena aratore arte artifìcio.
ABagaro. i affaticare, alfiere Anfiarao . aratro. arte liberale . 66
1

abbaiare affettione alga Anfione Araxe artefice


abbattimento affetto Algicri. anfiteatro Arazzo artificio . -
67
1

abbellimento, afflittione. 15 algore Anfitrite. arbitrio artiglieria


abbracciamento affronto alimento Anfrifo arbitro artiglio
Abel. Aftdne . alitare Angeli arbufcello artilra 62
Abclla. Africa . alito Angelo. arbufio. Arturo
abete albero, Africano. 16 alleggiamento Angelo cuftode. arca carta asbefto.
abete naue Africo popolo allegrezza Anglia. Arca di Noè afeendente fegno
Abile;. i Africo vento. Allia. angolo Arcadia del Zodiaco.
Abimelech Aganippe allocco, angofeia arcano afcelà
abiflò profondità, agata allodola, angue. archibugiero afcoltante
abiflb interno, Agaue alloggiamento anguilla. 4i archibufo afcoltatore.
aborto. Agellina. alloggio, anguinaglia Archimede. asfalto.
5J
Abramo. Aggeo, alloro, anhelare. architetto Afia.
Abfalon aggrado, alma anhelito architettura afilo
abufo aghirone alno, Aniene archiuio afino.
acanto agilità aloè anima arciera afmo
acate .
5 agio alpe animale. 41 arciero 54 Afopo.
accademia. aglio altare animo. 4J arcione. afparago
accento. agnella. Altea anitra 44 arco itromento a.fp e
V 69
accetta . 5 agnello alterezza anitrire. arco baleno afpettare
accetto. ago ftromeiuo alternare Anna. arco edificio alpettatione.
accia. agofpina. 17 altezza, annale. arco mufico afpetto fembian-
acciaio. agone campo alunno Annibale. Ardea te.
acciaiuolo agone pefee. aluo. anno. Ardcnna afpetto veduta. •

accidente agonia Amaltea annuncio 45 ardimento afprezza


accidia Agoftino fanto Aman Antartico ardire 55 aflalitore
accoglienza. Agoflo amante, antenna della na ardore 5<5 affalto
acconciatura. 6 agricoltore amaraco 5° ue. arena rabbia 58 affaffino. 71
\
acconcio. agricoltura. 18 amaranto antenna lancia. arena luogo. 19 ane.
accordo Agrigento amarezza, antenna naue. Arethufa. affedio
accorgimento Agrippa amaritudine, Anteo . Aretino affemblea
accortezza aguato amatore antichità argento affenfo.
accufa aia. Amazoni Antiochia. 46 argilla. aflèntio
accufatore. Aiace d'Oilco ambage, Antipa argine. afTenza.
acerbità. Aiace di Telamo- ambafeia Antipodi Argo. affonto 71
acero ne, ambafeiata antiueaere. argomento Afluero
aceto ai ace fiore, ambafeiatore antro argutia - a^tinen^a
Achaia ahi ambafeieria. Aiiubi. aria elemento. Co aftio
Acheloo. ahimè, ambio ape. aria afpetto. afrore
Acheronte . 7 airone, ambitione Apelle. 47 Arianna Aftrca.
Achille aita, ambra Apcnnino ariete animale. aflro
Acidalio aiuto ambrofia Apidano ariete bellico aerologia
aconito ala d'vccello ama ili o ApocahfTe. Arimafpe aerologia gitidi-
acqua elemento ala d'efTercito • 19 amica, Apollo Ariofto ciaria
acqua odorifera . 8 alabalhro . amicitia. Apoftoli. 48 arifla aftrologo
acqua fanta Alamanno. amico apparato Arifteo Afluria.
acquifto alano. amiftà apparecchio Ariflotele. 61 ali uria
Acrocerauno .
9 alaltore ammanto, apparenza. aritmetica A Li lauta .

aculeo Alba. ammenda appartamento. armario A liei


t
acume . albereto 20 ammiratore appellare armata Athene. 74
adamante. albergatore. ammonire appello armatura Atho
Adamo albergatrice a monto appetito. armcllino Atina
Adda. albergo amorca. appio 49 armcniaco Atlante
Adige albero. ZI Amore Cupido, applaufo Armeno atleta.
àDio Albi amore qualità appoggio armento Atreo
adito. 10 albore Amoretti apportatore armi atrio.
Adone giouine. Alceo ampiezza apportatrice - armonia èì atrocità
adone hore Alcide » ampleflò Aprile. armoraccio Atropo .

adorarione. Alcina. Amulio apro. 5° arnefe atteggiamento


adoratore Alcinoo. Anagni aquila. Arno Attcone
adornamento, Alcione. Anaffaretc. aquilone aromato «5 4 Attila 75
adulatione Alcmcna. ancella ara. arpa attione.
adulatore Alcorano. Anchife Arabia Arpia. atto
adultera aleggiare anchora Arabo arpione. auanzo
.
77
adulterio Alemanno ancilc. Aracinto. Arras auaritia
adultero Alcflandro Ma- andare aragna arredo auaro
adunanza, gno. andata, Aragne arrefto audacia.
aere elemento Aleflandro Far- andatura Aragonefi arringo 6$ audienza. 78
aercafpetto. ir nefe Androgeo araldo arriuo. auellana
affabilità Aletto anello . arancio albero . arroganza anello.
affanno Alfeo anemone. arancio frutto arfura auena biada
tu aue-
. ..
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baie bombarda, Cairo .'


cantori cartorc animale,
auena flromcnto
Auerno •
baiìlico. bombice. 105 Calabria c.ni7one. carnee ia
Aufìdo .
ba/ìlifco bombo. calamita Capaneo cataletto.
battezza bonaccia. 106 calamitale, capanna Catalogna.
a ugellctto
battone, bontà. calamo canna, caparra Catania •
augelli no
augello battaglia Boote, calamo faetta. capello cataratta

augure. battello . 93 bordone calatho. capelìro. 117 Catarina Senefe


79
augurio batteria Borgognone, calaurone. capitano. catafta. i3<»

Augufto So Battefimo bona calca capo catedra.


auidità battitura Bormio calcagno Caporali. Catella
Battro borrana Calcante, cappero catena.
auifo
aula. Si baua. bofehetto. calcio, capra catena da fchia-
beccafico bofeo. 107 calculo. capraro. 118 ui.
auo
auoltore becco animale, bollo caldaia Capre fegno Catalina
auorio becco roltro Bothmia calderugio capretta Catone,
bella botta animale caldo capretto. cattiuicà
aura
aurctt a. belare. 94 botta colpo Calibe. Capri catta
Belga bottino, calice beuanda. capriccio caualicro.
auriga 8i
Belga popolo he- bone calice paflìonc. 116 Capricorno. cauallo. 137
P urora "
8* retico bozza caligine. caprio. cauallidel Sole.
Aufonia.
aufpicio 4
Gelidi, Brabanza . Caligola, capro . Caucafo. 138
aultcrità 85 belletto bracciale . 108 calle. Capua. cauerna.
bellezza. braccio Calliope. 117 carattere cauolo.
Auftro.
bello. 9? bracco. 109 calma carbonchio. Cauro
Aucololi
Bellona . brace. «alorc carbone. cau fa.
autorità
Autunno beltà brama. Calpe. carcaflb cautela.
auuantaggio. 8<S belua . 97 bramito. no calpertio carcere Cca.
auuedimento Benaco . 98 branca, calta carceriero. 119 cece
benda brandiftocco Caluario. 118 carciolTo cecità,
auuenimento.
auueiuura. bene brando Calmilo Cardinali cedro albero
benefattore bramirà . Ili caluitio cardine cedro frutto. 139
auuenttiriero
auuerfario beneficio Brembo calunnia cardo Cefalo,
beneuolenza. 99 Brenta calza, cardone. ceffo
auuerlìtà
benignità Bretagna calzare carezza Ceice
auucrtiniento
bere. Briareo camaleonte, carico celata
auuolgimento
azurro. Bergamo briga cambio Cariddi Celeno
azzimine berillo briglia, camelo carina. cella.

B berfaglio. brillo carneo Carilto celle dell'api

T> Abelle, beftemia brina camera carità cembalo


ti Babilonia beltemiare brio cameriero. carme. ijo cena
bacca beltia. Britanno, Camilla. 119 Carmelo cena del Signore-
Baccante Beti. broccato Camillo, Carna. cena facrificio 140 .

Betlemme, brocchiero camino carnafciale. 131 cena Paradifo


Bacco 87
baciatrice beuanda. bronco camicia, carne cencio,
bacio . 88 beueraggio Bronte. ut 'campagna. carne lulTuria cenere .
Beza. bronzo Campidoglio, carnefice, cenere corpo
bacio di Giuda
badile 8? biada bruma campione. ixo carogna morto,
bacuo bianchezza. brumale. campo fito carola cenno
Biarmi Bruto Lucio campo militare. carolare. 1J1 cenforc.
Baia
biafinio. Bruto Marco Canace. 1:1 Caronte cenfura.
Baiona .
Bibli. 100 bruttezza . canale. carota centauro,
baiato
balcone bica bubulare.. canape. carpione centro. M'
baldachino bicchiere buca canario. carretta ceppo ftromen-
bieta. buccia cancellerà. carriera to
baldanza .
bifolco. buccina cancro infirmiti carro. ceppo albero
balena
balenare biga. bue Cancro fegno carro della not- ceppo ftirpe
bigatto bufera candela. te . cera,
baleno
bilancia. buffone. candore carro del Sole cerarta
balia
bipenne. bugia. cane. 111 carrozza Cerauni
balilla.
birro buio cancpiccolo. „ carta. 133 Cerbero
ballo.
Bifagno burla. cane dell'archi- Cartagine cerchio. 141
balfamo 9°
bisbigliare burrone. bugio. 1:3 carte di li racci Cerere,
balza
bisbiglio Bufiri Canente carte da giuoco, cerimonie,
bambino
bifehero. 101 bulle. 113 caneftro cartello. cerro
banda fquadra .

bifeia bulfo. Canicola, cala. 134 certame


banda drappo
Infogno bullo canine, cafa Itirpe. certezza
bandiera
In rido .
bifonte c canna. cafa faina di Lo- cerua.
bara
baratro
baratto
bino
Bilioni
Bitinia .
C Accia,
cacciatore,
cacciatrice
canna paftorale.
canna di cofe__»
dolci
reto,
cafale.
cafo.
ceruello
ceruetta
ceruice.
. 143

bitume. cachinno canna fauce. <:a/pij. IJJ ceruiero


barba
Ulani. Caco. 114 canna faetta. 114 Cafliopca cerno
barbarie
barbaro bocca. cadauero canneto callo Ce fare.
Barbarofla •
Boccaccio. 104 Cadmo Cannibali, calbagna. cefpo.
Boemia caduceo cannocchiale, calfagno cefpuglio
barca
Barcei
'
Boemo, caduta cannone cartello fortezza, certa.
boia CafareO • cantare, cartello di cafe certo
barchetta
Boiardo, cagione cantaride, Cafteluetro ceto
barlume.
barone. bolgia cagna. US cautatrice. Cartiglia, cetera
bolore Caico. cantilena cartigo Chalibi. 14*
Baronio
Bartolo Bologna Caifa canto caltità Cham
bomba. Caino cantore. 11$ Cartorc Chaos.
ba falce.
Cha-
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Chjradro Circe U9 coltura contagio . cor/ìero D


Chcrfma circoricifionc. colubro • contegno cor/b 18S r\ Aco. io:
Chcrfonefio . circonftanza. coma contentezza corfo ftrada 189 dado
Cherubino ciregia comandare. contento Corte • Dalnc.
chiarezza circgio. comando. conteia corteccia daga.
chiaue Cirene di Penco. combattimento. contezza. i7y corteccia di pi- Dai
ehiauecce. Cirene città cbmcdia continenza gna . damo
cluaui Ciro cometa conto corteggio Dalnla
Chicfaccmpio. Cifalptno commertio co ntrada » corteo dama.
Chiefa Romana. Cifo:i. commiato . 168 con trapunto corte 113 Da m a (co.
Chilo. cifterna commilitone. contraltare cortigiano damigella
Chimera moftro.146 citaredo. commodicà contrailo cortina. damigello.
chimera capric- Citheronc. . tommunichino contratto. 176 cortina d'ApoI damma.
cio. citifo . Como con tri ciò ne. Jo 190 danaro.
China citriuolo . compagine. contumace. cortinaggio Dania
Chio città compagna. conuenenza coruo dannati
chioccia. cittadino 160 compagnia. conuerfarc • cofa danno
chiocciola. ciuetta. .
compagno couuito cofeia. 191 Dante 105
chiodo ciurma compaifione conuiuio • colpetto Danubio.
chioma. clade compattò Coo colta di monte. danza
Chiouc. 14S clamore. compen fo copia coda del corpo danzare
cliiofa. clafle. competenza coppa Coflantino . dardeggiare
chioltro claua. compleflb coppia coftanza. dardo
chirurgo clemenza complimento coppiere 177 coftumc Daui d 104
choro Cleopatra. comporto coraggio. «1 cote. 19: Dea.
chrifolico. clepfidra. conca vafo. corallo cotogno. debito
Chrilliano. cliente. conca pefee. corazza cotta toga debolezza.
Chrilto Giesù 149 clima conca marina 169 . corbezzolo. cotta fopraueiìe. Debora
Chrilto nella paf- Clio. concento. corbo cotturno. Dccembre.
fìone. Clili. 161 concerto melo- corde da tuona- coua. decoro
i-
Chrilto crocinolo. Clitcnncftra dia re. couile. decreto.
Clinic oforo S. Clitia concerto nego- corde d'archet- cranio Dei
ciacco . . Cloto. cio to . 178 Crauaronc Deianira.
cianciatore. Coafpe concetto cordoglio. creanza. Dei da mia.
ciancic cocca conchiglia. cordone credenza. Deifebo .
Ciane iyo cocchio couciglio adu- cordone iratefeo. credere deità
Ciance. cocco . nanza . Cordouefe crepufcolo. delfino).
Cibele. coccola. concilio de' pa- Corduba crefeimento delirio . 106
cibo Cocito dri. core crelpa delitia.
cicala cocodrillo conditore corca . 1 83 crelta delitto.
ctcalctta. cocomero conclauc . 170 corgnolo Creta ifola. Delo .

cicatrice cocomero citri- condufione Coribanci creta terra. delubro.


cicatrici di Chri- uolo. concordia. corimbo crine 194 demerito .

lto. cocuio . i.oucorfo Corinto criiòlito. Democrito


cicerbita coda. concubina cornacchia criftallo gemma Demonio.
cicerchia coda de! palto- condimento cornice animale. criltallo acqua igt> Demolthene. 107
Cicerone. ne. 161 conditione. cornice orname- critico dente
Ciclopc. codardia condito lo . Croce. denti. icR
cicorea. in Codro. condottiero cornio crociata. 197 depofìtario
cicuta herba cohorte condotto. corno odo Crocitilìb delco
cicuta canna. coito confefìorc MMA ui ^Mlffl
conio fll tCi croco
cerno. 104 . 198 deferto
Cidone. colera confidanza corno di fiume. crollo .
defìare
Cielo collare. confine corno della .Lu- crotalo. defìderio.
Cielo criltalli- colle. conflitto na cruccio defio 109
no If4 collina contorto. corno da fuona- crudeltà. defire 1 J0
Cielo empireo collinetta. cofufione. 171 re • cruna defpcrationc 111
cicra. collo. congedo corno della co- cucina delfino
J il _
cifra. colloquio congettura pia . cuccolo. delira iti
ciglio. colomba. congiura Corno d effera- culla dcftrezza. ZI}
cigno 116 colombo congiurati to. culto veneratio- detìriero .

cilicio Colombo Geno congrcfl'o Coro ne detrattore il?


cima uefe coniglio corona ornamé- culto ornaméto. 199 detto
cimba IJ7 coloncllo 164 connubio . to. culto coltiuato dcuotione.
li.
Cimbro. colonna conocchia corona cerchio. 18$ cultore venera- deuoto
cimento . . colonna di Chri conofeenza. 17» corona tu Chri- tore. dì.
cimiero, Ito . conofcitorc. ito cultore colciua- diadema 117
Cimmeri]'. colonnato conquifta • corona da orare. tore diamante.
Cimotoe colonne d'Erco conquido corpo • Cuma Diana Z 1 6
cinabro le. confeienza. corpo di Chri- cumulo. diafpro
cinedo. colono confenfo. lto. 187 cuna. Diauolo.
cingara • colore. confentimento corredo . cuoco Dicearco
cinghiale colore apparen confcrua. correo cuoio dicitore
cinnamomo If8 za 16S configlicro correre cupidigia. Didone
Cinthia co lofio confìglio correria Cupido. dieta radunaza.
Cintho. coJoflb di Rho confoJatore. 173 corridore cupola. dieta affi nenia
cinto fafeia. di. cocionanza corridore caual- cura difenfore.
cinto circuito. colpa. conionc compa- 10 curio/ita 101 ditela
cintura. colpire 166 gno. corriero anfore difetto
CiparùTo colpo - con forte marito. corrifpondenza Cuvtio difficoltà
cipolla. coltello 167 cóforte moglie. 174 corruccio. cultode difformità.
cipreflb. colto confulto corruttela cultodia diga
Cipro coltre. contadino. corfaro. digiuno.
ttt 1 di-
.....
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domatore. eloquenza.' - eflbrtare farmaco. Fidi 3


dignità"
Domenico sato eloquio. edule, Farnefi. ncjc >
diletto
fieno
diligenza. no dominio Eloro . eftafi. Faro
fiera.
doiutiuo elfa. LState. Farlaglia.
diluuio d'acque,
Eluetio X44 elterminio. farfetto. fierezza»
diluuio di Noè donatore
emeuda F. e fole. 1S5
dimanda. *n DoniSa. Elther. fafeia
donna eminenza. etti, fafeino. 167 tigli.» •
Dimantc
dimedichezza. donno Emo eftratto fafeio figli-
Catti»*
enipiaftro diro 15 ì Fafi. tìglio.
dimora donnola .

empireo figura.
dimoftranza. dono età. falli

empito Età monte. iJ4 faftidio. (ila 130


Dio. donzella.
filatoio
Dio Padre. ni Don. empufa eternità • falto
nio

Dio Figlio. dormire, cmulatione. Etiope. fatalità.


L'i nm
ri JorriL n
na 1 *» "1

Diogene dorfo fchiena emulatore, Etiopia. fatica


emulo. Etho. faticare. 268 nioiona
Diomede dorfo Sommità, ti'" fV.
Encelado Etna fato. nloloto»
Dionifio tirano, il} dote,
encomio. Ettore. iff fattezze. 169 nitro
Dioi ilio velco- doti
tì Li CU
uo. dottrina Endimione. Hi Eua. fatto. jf»
1 •

drago Enea, Euandro fatto d'arme, fimo


dipartenza
drago cuftode enim ma Euangelio. fattura opra . 170 fine •
dipartire,
drappello Enipeo. Euclide fattura malia, Fineo 2.57
dipartita,
enormità euento finta
diporto, drappo. fatta,
Dnope Enos Eufrate. -
fauci ho
d-pfa.
entrata* Eumcnidi. fanelli fiocco
Dirce druda,
drudo Eolo. eunuco. » fauci lare. 171 fionda
Dirceo
fiordalifo
dire. DruSo Eoo. Euridice. fauilla.
Fauno fiore d'India
Dire furie. »4 dubbio epa. Euripide
fiore
dirupo duca titolo. Epicuro, Eunpo. »56 fatto
Fiorentino • zoo
1 SS?
difagio Duca di Sauoia. epigramma. Eurifleo fauola.
Epiro Euro Fauonio Fiorenza
di Salirò, duce capitano
Epirota Europa paefe. fauore fici.
difauentura.
discepolo
duce Scorta,
duello
1)6
epitalamio,
epiteto
Europa donna.
Eurota.
Febraro
febre
. m Gfrplli
nieciia
filchiarc
disciplina inftitu- dumi
Epito Enfino mare felicitante, fifehiata
tione duolo .

Epulone Enfino habitato- feccia fifehio.


difciplinainftro- durezza. *37 .

^ Od
E equiuoco re fecondità. 17? fiheo 1»?
mento.
difeo V AGO. erario M6 Euterpe. fede. filtula

Erafmo. i7* fiume


difeonforto. X-r ebano, Ezechia. fedeltà.
felce.
fi 1 imi £*rl lo. 190
difeordia cuoio . Ercinia Ezzelino.
Erembi F fiuto
difeorfo. n5 ebrezza. felicità.

difdegno Ebron Eremita» FAbrica fellone.


H .-1 1/\
nagt-iio 1 r 1

disdetto eccellenza, Endano Fabncio fellonia.


Fabro feltro. riduco »
diSegftO. eccello Erifile.
^ r ati f*>
r icceionm
T~* 1 ..ri

disfida. 116 eccidio %j8 Erimanto. faccia. t?7 frmina.
158 fendente. Flegra
difgratia Echidne, eringe face.
fencftra fìinguello •
disiioneltà. echino Erinni facella. 159
Echo Erifittone •
faceuda fenice vccello. 176 Flora •
difìanza
et lille, Eritreo faccndicro. Fenice habitat o-
fl
il u
1 1 t
L t
m <J .
difnare. t or
edera 1Ì9 ermellino. facoltà re. rOi* • 1JJI
di Suore, .

edificio ermisì facondia. fenile, loce


di (ordine
Faenza tociie •
difpcndio Edipo. errare. fera.
C,-\ r t~\ 1 1 fi* -
dilpenfa editto . errore. 147 faggio. 160 feretro. i77
di (penfatrice effetto erta. *48 fagiano . ferie
»4© eruca. fagiuolo ferire. to^iia •
diSpen fiero effigie
Efaco. Falange. ferita. foglio
dilpetto Eftraim.
feritade. »78 foia 1

di (pigiatore Egeo. Efaù. falce


Egitto. efea cibo . falcone. feritore. roJgorare •
di (pregio
folgore
di Sprezzatila Egittto Mi efea focile. falda . fermezza.
foliga.
difprezzo . Egitto eferefeenza. MP faldiglia. 161 ferocia.
Valli»
*9J
egro, Efculapio Falifci ferocità. ione
diflenfione. 117
follia
diflònanza cmlato • Efopo fallenza. Ferrara
efperienza ferro joinciiiu»
diftintione. elee fallire,
elefante, Efpero fallo femore. »79 fomite •

diltruggimento ir ini'nm 1 11 . \ 1

diftruggitore. elefante offo, efploratore. falfeggiatore, Fefcennino


elegia. elpredìone fama. Feda, fondo
difufarc.
espugnatore. Famagofta. 16} felfura fongo
Dite, E lena .

fame. fella allegrezza, fontana 19%


dito clettione. »4» edaJare
elettore, effaltatione. famiglia. 164 feda apparato fonte
dittamo
fanciulla feftuca 180 foraggi.
diuicto. elettro. eflame .

fanciullezza. Fetonte, forbice.


diuinità. Eleufi. eflame d'api
efiattione fanciullo. 165 fetore forca inJlromen-
diml.i . Elia,
eflecutore. fanello fiaccola to
diuifionc, 118 elice.
esecutrice fango fiamma forca fupplicio
diuo Elide.
fantalla. fiammeggiare. 181 forefta
diuoratoré. Elisabetta eflcinpio.
Ehfi. efiequie. *Ji fantafìe. fummella. forma faccia
diuortio
eSfercitio fantafina. fianco forma maniera . 196
documento, Eliffo
Elle. edercito fante ferua. Fi.mdra. i8j formica.
doglia,
elleboro, edere fante Soldato • fiato. fornace
doglienza
faretra fibbia. t84 forno .

dogma. cllera eflìlio.


elmetto clluio afi farfalla. 166 fibra foro .

dolce
forfennato.
dolcezza. ^^$ elmo MJ edito. farfallctta fico.
elogio effordio farina fidanza. forte
dolore.
for-
..... .
... ....
......
. .... . . .. . .. .... .... .. .... .
...
. .. .. . . . . .. .
. .. .
.. ..
. ...... .. . . ...... .. .....
.......... ....
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...
. . .. . .. ........ ...... . .
. ... .. .

fortezza- Galatea. ginetto.~ gorga, habituro. 354 horologio.


Fortuna Dea. galbano. Gineura. gorgheggiare baino horridità.
fontina condicio- galea ginocchio. gorgheggiata. liarmonia. horrore.
ne. 298 Galli Giobbe. 317 gorgo Haffia. horto. 3--.
fortuna tépefta Gallia. gioco gorgoglio. riafta hofpite. 36 j
fortune gallina* giogo. Gorgone. Ucbe. ho/pitto,
35J
forza gallo. giogo altezza. 318 Gortine. Hebraifmo. holfaggio
fofeina . 199 gamba. 311 gioia allegrezza, gota. Hebrei bolle albergato-
fofro ganibaro. gioia gemma. 319 Gothi. 341 Hebro re.
fofla gambo gioiello gotta. Hecuba. bolle nemico
foffetta Gange. gioire. gouerno Helcno bottello,
foflb Ganimede Giordano gozzo Helicona. ho/lena,
fracaffo. 300 Gauo Giorgio fanto gracchiare Hellefponto. lioffia.
fragola gara giornata di grado fc alino, hemi/pero Hoilia facrata
fragore Gar.imanti. 316 giornata fatto grado dignità, Hemo monte. 316 Immanità
fragranza Garbino d'arme, graffio Hemo Rè. Humam'tà diXpo.
frammento. garbuglio. giorno. 330 gragnuola. Heniochi Immanità corte-
Francefco fanto. garofolo Giofafat. 331 gramaglia Heraclio. fia. 36-
Fra n ce fi. garrire Giofeppe fanto. gramigna htrba humilr.i'
franchezza garrito. Giofeppe d'Ari- grammatica» herbaggio. liumore materia
Francia. garrulità matea. herbetta. humore capric-
Franco garzone. gioflra llcrcole cio. 368
frafea gatto. Giofuc granchio, H èrebo. huomo.
fraie gaudio. Giouauni Batti. grandezza . 341 herede. 3^7 I
frafìuio albero gazavcccllo. fia. grandine hcredird IAnrc 569
fra/lino lancia Gaza città Giouanni Euan- granello heremita lafpe.
fratello, Gedeone. 317 gclifta. 33 1 grano heremo iattura
fraticello Gela. Gioue. grappolo herefia Iberia -

fratta gelo. Giouenale. gratia garbo, hcrefiarca Iberi.


fraude. Geloni giouenca. grana amore. heretico. Ibcio
freccia. 501 gclofia gioueneo. Gratie. 343 Hero. ibi.
fredezza. gelfo. 319 giouene mafehio. Grauifca Hcrode Afcalo- Ibla.
_

freddo gelfomino giouene femina. 333 granita 11 ita. Icaro


fregatta. gemere, gioii cnctra Grecia Hcrode Antipa. Ida.
fregio gemito gioueuetto. Grecohabitatore. Herodiade ma- tdalto .
fremere. 301 gemma. 310 giouentù età. Greco vento. dre . Idafpc.
fremito Gcnaro giouentù molti- Gree. Herodiade figlia. idea
frenatore Gcncfarct, tudine. 334 gregge, Herodoto idioma, 370
frenefia. genio giouincello. grembo Heroe idolatra
frenetico genitore. giouinezza. gridare Hefpero. 3J8 idolatria.
freno giraffa grido Hctruria Idolo,
fretta 303 Genoua. girafole gridore. 345 Hettore ignoranza.
fringuello. giro grillo Hiadi. Ilio,
Frisìandia. geutiana. 3:1 Girolamo fauto.33y grimaldello hibifeo . iliffo.
Frifo. gentilezza giubba grinfe hidra Uhrìa.
froda, gentilità giubbetra. groppa Iiidro. 359 illufionc.
fromba gerarchia. giube groppo hidropico. imaginarc.
fronda Gerionc giubileo. grotta. hidropifia. ini agi ne
frontale. 304 Germania. Giuda Scariotro. grottefehi. 346 Hiena Imeneo 571
fronte. germe. Giuda Macabeo. grù riilarità. imitatore 37-
frontilpicio . 506 germoglio Giudea grugnire Himcto immanità
frotta. gefto fatto 1 Giudeo. grugno hinnito. immortalità,
frutto. gefto maniera .
3:3 giudice. 336 gruppo hinno impaccio
fucina. 307 Geti giudicio. guadagno Hipani impedimento
Fucino Gettili. Giudirh guado Hiperborei imperare
fuco ape. ghiaccio. giuggiola, guai, hipocrifia Imperatore
fuco belletto, ghianda. giuggiolo. guancia- hipocrita Imperatrice
fuga ghigno. Giugurta guanciale. 347 Hippodamia imperio,
l'uggire. 308 Ghinea. 314 giumenta guanto Hippodamo. impero,
fughe. ghirlanda, giumento, guardatura. 3 48 Hippomenc huo- impeto
fulcimento.' ghirlandata giuncata • guardia mo impictà 574
fulgore. ghiro, giunco 337 guardiano hippomene vele- importanza,
fulminare. giacco. Giunone, guardo no. imprefa.
fulminatore. Giacinto, giuramento, guaftatore. 349 hirco. imprendono 375.
fulmine. giacinto fiore giuro .

guerra . Hifpali. impromefla
fumo. 309 giaciuto gemma. giiiftiua. guerriera. 351 Hifpano. improperio,
fune. Giano. gleba guerriero hiftoria improucrarc.
funerale. Giani zzerò. globo gufo. 35 hiftorteo. 360 impudiciua
fungo, Giapoue gloria guida hi fi ri one. impurità
fuoco giardinicro goccia guiderdone holocaufto Inaco
furia. 311 giardino. 3x5 Goffredo Guinea homaggio Inarime.
Furie. Giafone gogna, guifa homei incantatore
furore Gibar. gola, guizzo. 373 nomerò. 36: incantatrice. 376
furto. 313 Gcricuntc golio .
339 gufeio Homero poeta incanto
fufo. Gerufalcin Golgota. puffo. homicida jncarco.
G Giesù Golia, II homicidio. incaflro.

G Abbaio
g.ibbia.
Giesù bambino
Giezabcl. 316
gomena
gomitolo
T T
JTT
Abitatione.
habitator*
honefià
honoranza. 361
incendio
nicenfo 377
Gabrielle. 314 gigante", gomma lubitatrice h onore. inrentiuo
Gade. giglio gonna habito qualità hora. 3*5J incertezza,
goliardia. gtnebro gonnella, 340 habito veflimen- poeta
1-Ioratio inceflo •
Galaad. gincilra. gora. to. Horatio Coclite. inducila. 379
ttt 3 in-
.
.............
. ..... . ...
. . . . . ... .......
.. •......,.... ....., .. . . .. .............. .... ..
.. , .... ..... ......... ..... .. . . . . ... .... ... ... .. .......
.. .. . ... ..
. . .. ..
... .. ...
....
. .....
.. . 1

Libia. lue. manigoldo. 447


inchinare, intento languidezza
languire libidine. lugarino manna .

inchino, intere ffione.


1

languore, Libifìà Luglio mano


inchioitro intere/Te .
393
libra lumaca, manfuetudinc. 45
inciampo interprete, lanterna,
379 libro lume mantello,
inclemenza iriteruallo lanugine.
Liburnìa. 410 lumi occhi 434 mantice
intoppo Liiocoonte.'
incontrare, Lumi fanti manticora.
lapidario Lica 4i6
contro intrepidezza
ii
Licaone. lumiera. manto
lappola
incoltanza. 380 intrico licenza Luna. Manto donna. 45*
inuciuione. largita
incudine Luna t. !.'•).
437 Mantoa.
largitore. 409 Liceo luogo. .

incultura inuentore
Liceo monte. lupanare, marauiglia.
India, Inuerno Lano
Lieo. lupino, Marco
indice inuidia. larua fpirito
Licorma. lupo Mardocheo
indino inuito 394 larua mafehera.
Licurgo. Jufìnga. 438 mare
inuoglio. 395 lafciuia
indigniti, mare Adriatico. 455
latta, Lidi. lufingare.
indimi inuoucore. margarita fiore,
latebra. Lidia lufìnghiero
Indo. Io.
,
lido. Luficano margarita pietra.
Iolco Latini
ìndole, lulfo. Margarita verg.
loppe Latio. Ligure.
indouina.
iperbole lato fianco, Liguria, lufluria 439 margine
indouino, 381 Inltra. Maria Vergine
lato parte. 410 ligultro.
indrizzo Ippocrene. Ì96
Lilibeo Indro. marina. 457
indugio, Ippodamia • Latona
lima. Luterano. marinaro.
Ippolito . latrare
indulgenza Lutero Mario
ippopotamo latrato .
Limbo
indulto maritaggio
lacuna, limitare, 411 lutta
induitria. ira
limo, lutto marito
Ircani. 397 latte
infamia,
infante Ircania. latticinio lince M marmo. 4*8
linee MAcchia. Marocco.
Inde. lattuga,
infedeltà macchilo Marca.
Irlanda. lauacro linfe
infermità, 393 Marfìa.
laude lingua luogo . 440
infermo. 381 Irlandi.
lauoro linguaggio macello, Marta Tanta.
Inferno, irruitione.
411 lino, machina, Marre
Ifmaelle. Laurent!,
infettatore 384 machina edificio, martello. 459
Ifmeno laureto lino vela, 4*5
infingardagine machiuatore Martiale
ifola. lautezza, licore,
infinità macigno, martire.
lazulo. lira.
influenza ifole Fortunate.

Ljri. 416 uncina Martire fanto . 460
ifoletta lealtà
influite» Marzo
Leandro Lirneflò Maccone.
infortunio, 385 ifopoj.;
lifcio. Madagaflb mafcella
infuilone. Iflìoue Leda,
Lilìppo, Maddalena fanta. mafthera,
ilìricc lega,
ingannatore madre. mafehio
Iflro. legacela lite,
inganno madrigna. 441 mafnada.
legame litigio
ingegnerò 38tf Italia.
lieo madia mafnadiero. 461
Italiano. Legato, 413
ingegno maeitra. 44* truffa
Itfuca. legatura lituo.
Inghilterra. 389 399 MafTenrio
legge, Liuio. madlria.
Iti.
leggiadria, 414 liuore. Madtro vento Madia
ingiultitia iube.
legtiaggio. Jiurea. 4i7 maga Maftìlt.
Inglefe Iulo.
liuto, Maggio. MafTìnida.
ìngluuie L legno,
legno nauc loco, Magi fanti maflb
ingordigia Labbia magia maltino.
ingratitudine, labbra Le lega, 4U lo culla • 418
lembo loctitta pefee magione 443 mallro
ingreflò la. mito 401
lodatore, magillero. materia.
jmmicitia. Leda, lena
lode • maglia, materia prima. 46*
laccio, lentezza,
inimico, maglio. matricale.
lacerto 401 lentifco loggia,
iniquità, matricida
Ljchefi. Lenza logica,
initio matrigna.
Ladone lenzuolo, loglio
innamorato, Maia 444 matrimonio,
ladro leone Lombardia, 419 .

innelto maiale matrona •

ladrone Leone X. 416 lontananza,


innocenza. 39° maio, nutino
ladroneccio leoneffa loquela
Ino. lordezza malatia. maturità.
Jago. leonza.
inopia, Malco Mauritano
lagrimare 403 Leopardo, Lorenzo fanto.
inquifitore male Mauro
lagrime lepra. lorica
infama, malea inaufoleo*
lagnmetta. 404 lepre Loth •

in legna. maledico mazza.


lai. 40J lepretta. loto,
inferto, 391 maleficio Meandro
lama pianura Jeprettino lotta, «

jnfuiia.
Lerna lottatore. malia, Medea. 4^3
infidiatore» lama pialtra.
Luca fanto. malignità. medica
lamDieCO Leftngoni.
infogno. maliti3- medicina
Lainbro letargo. Lucania.
infolenza. malore 445 medico.
lambrufca Lete 417 Lucano,
inftanza Malta, Medufa
lamentare, letitia. luccio. ,
inltigatore. malua. Megera
lamento lettera carattere lucciola,
ìnftinto maltiagità melarancio,
lamia 406 lettera parola, luce-
inttrumento. mamme mele
luce di S.Ermo, 43i

lamiera lettera epillola.


jnitrumento mu> mammelle, MeJeagro
lampa luce letticiuolo. lucerna
ficaie Melinda.
lucerto mammoktta. f
Infubre. lampa lampade letto
melodia
letto Aiolo 418 luci occhi mancamento.
Infubria. lampeggiare
Lucia fanta mancanza. melogranato al-
lampo. Leuante. 433
infulio mandato bero 464.
lampreda 407 Leucatc Lucifero
intaglio. 39» .
mandorlo. 446 melogranato frut, •

lana letiriero. Lucifero itella


integrità. to
lezzo 419 Lucina mandra.
intelletto lance •
Lucretia. mandragora. Melpomene,
intelligenza. lancia. Libano
lucro maneggio. membranza •
intemperanza. Lancia di Xpo Libecchio
membro
liberatore, ludibrio, mangiatoia
intendimento lanciatore. 408
libertà. ludo maniera membro virile • 465
incelinone. lancio me-
..........
. ...... .... . .,
... . .... ...........,..,..... .. .
... . ... ...........
.. .
.... .. ..... . . .
. .. . . . ............. . .... ..
...
. . . ... ...
. ................
..
... ..
.. . . , ............... .
,. ....
. . ..

ni e moria miYchia tnoiumento Nettore! occorrenza. Orfe.


Menade. 4<tt mi feria, mucchio ricreare Oceano orfo
Menalo, inifencordu mugghiare
479 Nectuno, oda $16 ortica.
menda misfatto mugghio neue. J04 odio. Orto,
Mentì,
Melinone,
mifìero
milio.
muggire, neue in palle, joj O DIO. orzo
muggito, nibbio. odorare ofare.
menù miltura, mugine. Nicolia
494 odorato ofeenità.
mente, 4<<7 mi fura, mugolio, nido odore ofeurità.
mentire, 470 mitra mulo Nilo. Odritìj. 717 Ofìa monte.
mentita, mitra papale. mummia, Ninfa. oftenditore. otfcquio. 544
mentitore, Mitridate munaione. Ninfatc. offerta oiferuanza
mento Moabita, muraglia Nino. jotf offefa olTeruatore.
menzogna, moco, murena, Niobe. officio 3 otTeruatrice.
menzognero. 471 modello. murice, Nifida. oflite otTo,
Meotide Modena muro nitrito oggetto citatolo,
mercante moderanza mufeo 491 nitro ''..'.io . oflinatione.
mercatante, moderatore, Mufe. nò. Olanda 519 oitrica.
mercato modellia 480 mufeo 4?6 nobiltà, Olimpo olirò porpora,
merce, modo, mufica nocchiero oliua albero, olirò colore
mercenario 47* moglie, 481 mutìco nocciuolo. 507 oliua frutto. „ Oftro vento. $45
Mercurio moglie di Loth. mufo noce, Olmeto monte, otio.
meretrice moglie di Puntar, inaiar za nodo. olino ,
otiotìtà.
mergo 473 m agiterà, Mutio nodrimento . 508 olmo Otri
meriggio moia, N Noè. oltraggio ottaua.
mèrito mole. Abuc noia, ombra Ottobre.
Merlino
merlo.
mole
no.
d'Adria- N- Napee
Napoli
nome. ombra anima
Sjo
531 Ottomano.
481 nome di Gusv'. 509 ombraggio. Sji ouile. 5 46
merlo fonimità . molino. nappo Nomento ombrella P
Meroc ino lofio. narcifo fiore- nominanza ombrina
meno, Molucche. Narafogiouine.
PAce.
non sò che. onagro Pachino 547
me fenica. momento. 483 nardo 4?7 Norcia oncia, padiglione.
Mefe. Mono nari Norimberga. fio onda * . Padoua
Medi .
monaca narici norma, ondeggiare 5 34 padre.
mctiàggia. 474 monaco Nafamoni nota macchia, Ongaro Padre DIO-
meiTaggiera. monarca nafcimento nota ricordo, onnipotenza Padri del Limbo,
mefljggio monarchia. nafo note onta padrone.
niefiale monaltcro natia Noto. jn opala. Padufa.
mefle Mondo natio albero. nocitia opera paefe
meflb. Monferrato 484 Natio ifola notte. operatione. PafTo. 548
mcttiero Mongibello 48 f Mitro
i .
notte fancifs. del opinione - Pagano
meta, monile. n aliarci o Natale 514 oppio 535 pagatore.
metafora 47f montagna. natale nottola, oppreflbre pagS'° •
metallo monte. natatrice. nona, oppugnatore, paglia
metamorfotì. mòte Caluario 486 natiche, 4? 8 nouella opra, paguro
metodo monticello. natione nouerca oprare 536 Paladino,
metro mótone animale. Nanfone. nouità. ora. palafreno
Mezentio. mótone machina. natmità. nozze, oracolo palagio,
mezo. mora Natura •
nube orare, palato.
Miagro Morano naue nudità. 116 oratione 537 palazzo,
Michele Arcan- morbidezza. naufragio 499 Numa oratore palco
gelo, morbo nau.xella Numancia. oracricc. Pale,
micidiale. 476 morchia nauigante Nume, orbe paleo
Mida. Morfeo nauiganone. numero 517 orca, palcltra
midolla morire. nauilio numero armonia orco palinuro. 549
mietitore, Mormorare. 487 nauone.
,'

Numidi Orcomeno palla di cuoio


miglio, mormoratore. Nazarerh. Numicoce. ordigno palla per battere.
mignatta. mormorio Nebbia umilio ordinanza, Pallade
Milano moro. NebrifiTa 500 nuora, ordine, pallidezza,
militia morfa neceflìtà nuotatore, ordito, pallone,
Mima, morfo. negare nuoto orditura pallore
mimo, morfo freno 488 negligenza, orecchia
.
nutrice palma albero. yyo
mina, mortali, negocio. nutrimento, orecchio, 538 palma della ma-
minacciare, mortaro Negropontc. nuuola- orefice. no .
minaccie morte nembo tiuuolctca. Orette palo 55i
Mincio, mortella. 491 Nembroc nuuolo orezzo palpebre
minerà
Minerua
morto, nemica O orfano . palude,
minio
jiiiniftero'.
477
mortorio
Mofa.
mofea
nemicitia.
nemico
nemittà.
JOì
O
obclifeo
Bbrobrio
Obedcdon
organo
orgoglio
Oriente
. 539
540
pampano
Panacea.
Pan chea,
minilTra mofeheteo nenia, obietto origine pancia
miniltro Mose neo, diliganone, orighero. Pandora
Minos. Mose, & Elia, nepote. 5°3 obligo. Orione. pane
Minotauro, mofia aequi ria obito Oripe. Pane Dio
minugia, 478 morto Nereo oblimene Orithia. Pangeo
mira, mollra. Nento oca Orizonte. pania
541
miracolo moft.ro Nerone. occatìonc orma panico, 55i
mirare mot iuo 491 Nenia,
.
Occafo ornamento paniere,
mirra gomma moto neruo occhiale, ornato 541 panno
mirra albero motore. 493 neruo d'arco, occhiata, orno, panni
Mirra donna, motteggiamelo, neruo corda occhietto oro. Panopca.
mirteto, motteggio nefpolo. occhio. Oronte 543 Pantagia.
mirto motto. Nettò. Occidente Jay Oria. Panta&lea.
pan-
........................
.. .... .. . . .. .
..
.... . . . .. . .
.... ............... 1 . . .. .....
......•.
.. . . .
. ... .. . ........... .......
. ... .. ..... ..... ..
.
. .........
.... ......... .... . .... ....
....
, .. . ..1

.'

piua pouerello. propofto.


pantera peccato origina, pefeo frutto
piume. pouertà propugtucol*.
panteon. le. pcfo.
piume Ietto.' €01 pozza éij prora,
Paolo Apoftolo peccatore peffe.
pizzicore, pozzette, profa.
pecchia pellilenza. 581
l'apa pozzo prolàpia.
Petrarca platano.
papagallo. 5 5$ pece. 567 Proferpina.
petonciano Platone. prandio
Papato, pecore
li 'alli >. 601 Praflitele profontionc.
papali ero pecorelle pcttardo.
plauftro pratello. profperita.
Paradifo. pedagogo pettine llromen-
? 54 prateria, Protheo
to del capo plebaccia.
Paradifo terre- pedone proteruità . 6 4
penine ftromen. plebe prato
Rie, Pc"afa protetta,
Pleiadi prattica
paradifo felicità, pernio to l'onoro
. 6 Plemmirio prece proteftante.
paraggi© pelago. 568 petto.
plenilunio, precetto
.'
proua
paragone Pelio. petto lpatio . 583
piacenza. 584 plettro. precipitio.' 6i\ prouedimento. 6z%
paragone pietra, pelle prouerbio.
piacere, pleurone. 60$ precurfore
paraninfo, pellegrina
Plotino. preda prouidenza.
paralìto. pellegrino piaga.
Plutone predatore prouincia.
Tare a pellicano piaghe di Xpo. 585 '

Pò. predicatore, 6ii prua.


parco. 555 pellice piaga del colla-
podagra. 604 prediche prudenza,
pardo pelo to. 586
poema, predire pruina. 61C
pare Peloro 169 piaghe di S.Fran-
poe/ìa pregare pruna.
parente, Pelufio cefeo
poeta preghiera pruno
parere pena, piaggia
poggia, pregio, prurito.
parete. penare • 57o pianeta velie
pianeta lìdia poggio, prego 616 Pruftìa.
pargoletto.' %%6 pendente, premiatore, pudicitia.
piangere. 587 polenta.
Paride pendice
Polifcroo premio pudore.
Parigi Penco piano
Polinellore. 60S Prcncipe. 6\7 pugna.
parlare. penitenza pianta d'albero
politezza. Prcneltc pugnale. 617
parlatore. 5 57 Penitenza facra- piate del piede. 588
Polluce- preputio, pugnare
parlatrice. mento. pianto.
polo, prefa pugnatore
Parma. penna. 57 pianura. 590
polpo prefagio pugno,
Parnafo pcnacchiera. piatirà,
pollo prefaglia, pulce,
Paro penne. piato
polue prefente pukella.
parole penne del pauo- piatto,
poluc d'archibu- prefenza puleegio
paro lette. 559 nc. 57» piazza
gio. 606 prefepio 61S pulmone.
parolìfmo pennello pica .

poiucrio. prelidio pulpito,


parte pennello bande- picca -

Polzcucra. prelfa pungiglione,


parte luogo., ytfo rol.i picchio
pomice, preflura punitione.
parte fattione pcnnonccllo picciolezza. 501
pomo frutto prefumcre. punitore
Partcnope. penfameino. pico
pomo albero pretello punta
partenza. penfarc. piede.
pomo d'oro preuentione. punto. Cit
J'arthcnio. penlìero piena. 593
pomo d'Accon- prezzo puntura •

Partilo Pcntapoli. J76 Pie ri di


tio Priamo pupilla,
partimeli to. Pcnteo pietà.
pomo dell' He- Priapo pupillo.
partire, pentimento, pietra. 59?
fperidi prigione Purgatorio.
partita pentire pietra gioia.
pompa 6°7 prigionia • 619 purità.
partito. iti penuria Pietro tanto, .

Cì.$)
prigioniero putta
196 Pompeo.
.

parto peonia piffero.


pondo prigioniero cu puttana,
partoriente percolla Pigmalione Rè
ponente, «ode putto,
pafeo perendole. ?77 Pigmalioue di
ponte rrimaucra. puzzo
Palile perdere Celo,
perdimento pigritia Pontefice pi imiti e . CL
pafithea.
Ponto regione. Princefla. QVadratura
Pafquino. perdita pilallro
Ponto mare principio quadrello
paflaggio perdono pilota •

popolo priuilegio fiio quadriga,


palleggio. J<Ji perfezione pilunno
popone. 6°9 probolcidc. quaglia,
pallerà perfidia Pindo
poppa. procedere, quagliere
pailionc pergola pino albero,
poppe. procella qualità
paflb luogo, periglio. pinonaue. 597
porca prò ceriti, 6zi querceto,
palio del piede periodo. 578 pioggia
porco procelfione. quercia.
pali inaca. 565 perla piombo. 598
porfido Procida querela . 6j»
palio. Permetto pioppa
porpora. 6\o Procri. quelito
pallore. 564 perni pioppo
porro procuratore, queltioue.
paltorclla pernice, piona
porfena procufa quiete . 6ì I
pafìura. perno . pira.
porta prodezza Quiloa
patera .- pero, piramide
portamento prodigio, quintana.
patibulo. perfa pirata. 599
pi rati (la. portare. 611 proferta.
patienza. pcrlcfone.
portatore, profttia • Abbia.
patria
patrimonio,
Perico
perfeucranza
Pirene.
Piritoo portento profonditi • R' rabbino. 61*
portico . protluuiatorc racchetta
patritio Pcrliano piroo.
porto, profumo, racconto,
patrocinio pcrlìco piropo
pofa progenie racemo
Patroclo perfona Pirro-
Pofilippo. Progne RadamantOt
patto. perfonaggio. 579 Pi fa.
Tifcina. polfa progreflb €n radice,
Pattolo. 5*J pertinacia
pofìanza. 611 prole radunanza,
Tauia pertugio pifello
poli e Ilo promefla rafano
pauimento • Pefaro. piflìde
poueflòre. Prometheo raggio Iplendore.
pauonc pefea Tilloia.
- pollo pronollico raggio fuoco . 634
pauore. pefeatore pittrice .

potenza forza. pronte/za raggiro


paura. pcfihicra. Pitagora. >

potenza dell'ani- propagine ragionamento,


pania. 566 pefei Pitho.
6qo ma, proponimento ragionare
pazzia Pefcifegno. J80 Tithone .

potere, proportioue. ragione potenza,


peccare pcfciolino. pittore,
poteftà propella ragione cagione.
peccato pei'co albero* pittura
......
....... ...
. ....... .. . .
.. . .. . .. .. . . .... . .
... .. .. . ...
. .. ..
. ......... .. .. ...
... . ... ..
. . .
.......
.. .... . . . . . ..
.... ..
..
,. ..... ....
... . .. .. . . . ..
,....
. .... ..
.
.... ... ....... . ..
.. .

ragna 6ì1 ridda, rosmarino. 6$6 fii;;; j . Scitha. fentenze. 693


rayno ridere, rofpo fan na . feiugatoio, fentiero.
675
ramarico. ridotto. roffore Sanfone. fcodella. fentiniento. 694
ramarro, Ri tei. roilro fannia 666 fcoglio fenrina
rame. rifiuto. rofìro di naue fapeVe fcola 676 fentinella.
.
6f7 .

ramo d'albero riflerto. 6t,i Rotonda. fapone. feokura fepolcro .


ramo progenie rifugio, rotta. fapore. fcompiglio fepolcro di Xpo.
ramo/cello righe rouere Saracino feoncerto. fepoltnra.
rampogna rigidezza, rozezza. farauanda feongiuro fera .
69$
rampognare • rigore rubarore. Sardigna . feontro, Serafini
rampollo 636 riguardo, rtìbello. fardio feopa Scrchio
rana, ruteno. rubino fardonia feoppio archibu- ferenità
rancore . rima. 6-h ru/Tiano. fargo. gio . fercuo
rapa rimbarco ruga Sarmata, fcòppio rtrepito. fergente.
rapina rimbombo ruggine farte feorno Seri
rapporratrlce. rimedio .
641 ruggito fartore. lèorpionc anima- Sericani.
rapporto rimembranza rugfada. fallo le ferie
65 8
rafo. •
rimembrare ruma Saffogna. Scorpione légno, Serio
667
rafoio rimorfo ruota. Saflbne feorta. fcmiolirio
rfjp 677
rafpo . rimprouero. ruota giro. Satanaflb feorea fernione.
rafkgna rinfrefeo, ruotedelSole, Saticoli. feorzonc ferpe .. 696
raltro ringhi rumore Satiro feorta ferpe d'Eua.
ratto, rinoceronte rupe fatrapa 66S Scoto. ferpente.
razza rio. rufcelletto. 660 Satura. fcritto. ferpillo.
678 , 697
razzo ripa . 646 micelio, Saturno, fcrittore. ferraglio
Re. 63 7 riparo rufehi sbarra ftrircura /erto,
Rè di Francia ripofare rullare sbirraglia, fcrofa fcrua
Rè di Spagna ripofo rufìicità fcabbia fcrupolo . feiuaggio
reato riporto . 647 ruftico fcaglia fcudiero. feruigio
recerto reprenfore. ruta - fraglia feorza. feudo. fcruire
recinto riputatone» Ruteno. fcala fcultore. 679 fcrtìitù
redine, rifacimento, Rutilio fcaldaletto. 669 feurcio feruo. 69%
refleffo rifeatto. ruuidem Scaldc. feure Sella
refluffo rifehio S fcalogno feufa. ferto
refrigerio, rifentimento. SAba fcalpello feutica fera filo
"regge, rifo fabbia fcaltrimcnto. fdegno fera pelo,
reggia rifolutione. £48 fabbione. 661 Scanundro. Sebaftiano S. 61 r fete
Regina. 63% rifonanza. Sabei fcampo Sebeto fere d'arco .
699
Regio rifpetto. lacco fraudalo fcca. fetta
regione, rifpofta. Taccilo fcanno. fcccagne Settembre.
regi il ri. rirta. ficerdote. fcaramuccia. fecolo Settentrione,
regno, riftauro. 649 Sacramento dell' fcarlato. fecretario feuerità
religione, riftoro altare fcarpa fecreto sfauillare
reliquia, riflretto. facrifìcio. fceleraginc. fede. 6S1 sfera
remo 639 riregno, facrilegio fceleranza feggio sferza
remora rito factta fceleratezza. fegno. sferzata. 700
rena. ritorno faettatore. 661 feempio • fegno di ftromen- Sfinge
Reno di Gemi a. > ritorte, fletti a-, leena. 670 ce 6%3 sforzo
nia ritratto. Safo fcefa 671 fegno in fegna. fguardo.
Reno d'Italia, ritrofia. 650 fugacità feettro. feguaee si 70t
reo. riua. faggio feueggia. Seguilo Sibilla,
republica riuale faggina, Schclaa fegufo libilo
repulfa. riuelatore fagittario fchermidore. Seir Sicambri.
requie, riuerenza fafa. fchcrmitrice. felce. Sicani
lelcritto riuiera. 6J1 falamandra. 663 fchermo Seline. 684 Sicania.
refiftenza riuo (alce* fcherno. 671 fella ficario
respirare, 640 riuolgimento, fale. fcherzo felua. Sicilia
refpiro riuolta faleargutia. feniani fehuggiume, 6iì Siciliano.
retaggio robuftezza. falita fchiauina. feluetta Sidone
rete, rocca torre, fjliua fc binimi fembiante. lìcuranza
rettore, rocca canna. faliunca. Ichiauo. fembunza . 6%6 ficurczza
rezo. Roccella fa Ima fchiena. feme. 688 Siena
Rhodi. rocchio, SalniQiico. fchiera Semele. Siene,
ribattuta, roccia. falnitro. fchifo 67 j femenza fiepe
ribelle, Rodano Salomone, fchioppo. Semicapro lìgn ore. 703
ribellione, Rodope filone fchiuma Semideo lignoria
ribrezzo, 641 rogo. 6<;i falto . 664 feiagura Semiramis. Siluri.
ricaduta Roma. faluatichczza feiame. femita. Sileno
ricamo, Romani. faluia fciamito. Senachoribbe fikr.no .

ricchezza rombo. 613 filmare, feienza. fenape Siila. 704


riccio feorza romito fallite, Scilla di Forco . fenato fillogifmo
riccio animale, romitorio. fallito Scilla di Nifo. 674 fenatore. Si loc.
ricercata Romolo Samaritana, feimitarra. Seneca Silura
ricetto, Romolo, e Re- fanibuca. Scuri fenettù. lìmia •

richiamo 641 mo. fimbuco fcintilla. Senna. Sinioente


richieda • romorc fampogna Scio. fenno Simone mago
ricolta ronca fangue feiocchezza feno. 689 fimonia
ricompenfa. Rotici (tulle, fanguedi X'po 665 . feioperagine feno parte. 690 Simplegadi
ricordanza rondine, fangue coufecra- Scipione di Cor fenfale. 691 fimplicirà.
ricordo rofa. to. nelio. fenfo lìmulacro. 707
ricorfo rof.iio . 65 y fangue progenie, Scipioni. sélo lignificato. 691 Sina.
ricouro rofìgnuolo fame Scirone. fentenza Sinagoga.
fin-
. ., ..
.. ..
. .
......
......
..
. ..... .
. .. .. 1 ........
........ ....
.. . .. ................. . . .
.... ...........
.. ..
,
...... ....
. . . . .. .................. .....
.. .. . . .......
...... ..
... ..
. . . .... .

(bada fianza. 7J9 furili migio tempio tormento


fine criià .

State. fuggcllo tépo occalìone. toro 775


(indicatore fpad J pcfi-C . 7-ì
(padane flato fitocera tempo Aagione torpore.
Sindone di Chri-
Spagna* fiato dominio . 740 fuocero. tempre 766 Torquato
fto
ilarità Aiolo .. tenda. 767 torre
finIonia, {palla
llauia di Nabuc- fuono tenebre. torre machina -
/ìnqhiozzarc Ipalliera. 714
ilonofor fuora forclLi Tei ledo torre di Nébroth.
fin ghiòzzo J>parta .
758
{pannerò fiatnra fu ora monaca tenerezza torrente
fingulto. 706 .

fparnlo llatuto fuperbia tenore ordine. torto 776


Cetonia
fpafnio ileccato fijpercilio tenore harmonia. tortorella
Sion .
fpafio . llecco fuperflitione. tentatiuo. tolto
Sire.
fpauo Stefano fanto. fupplica tenzone. tofeo animale.
Sirena
fpauento .'
lìdia . 74t fupplicare Terentio 769 Totila
firinga .

(pazzo fiella occhio . 74: fupplicio Tereo traccia.


Sirio
Secchio flelo fufino albero tergo. Trace.
firocchia . 759
fpcco 71% itcndardo 744 fulìno frutto termine. Tracia.
Sirocco. 7°7 . .

fpe^lio (lenta. fufpitione. Tcrmodonte. tracollo


firoppo
{pclonca. Ilerminio Afuìdìo terra elemento. tradimento \
iirti
fpeme . 716 Stcrope fufurrare. terra paefe 769 traditore. .
Si farà.
{pene. fierpo fufurro. terremoto trafiero 777
Sififo. '
(pera. 717 Stige. T terreno terra tragedia.
filtro
Jitiodi Cimilo,
fito
fpcranza
fpcr.irc . 718
Ili

fljic
le.
modo . 745
T Aballo,
ftabella ca-
terreno paefe.
terrefiritade
territorio
-
tralcio
trama filo.
trama trattato.
Slefia Sperchio . dilla. 746 uola. .

fpergitiro fiima. 747 tabella laftra. terrore Tranfiluano


limito.
Anania fpcrienza (limolare, Tabor . 760 tcrzuolo. 770 trapalilo

fperone. (limolo racere. tefehio trapunto.


fmcraldo
fpefa Stintalo tafano Teléo trafeuragine.
fmergo. 708
fneitacolo Anneri taglio teforiero. traAullare.
fmeri<>lio. •

fjict latore 7x? Aipendio Tago. teforo trallullo.


fmerlo
(pcitatricc flirpe Taigcra. iella trattare.
{bellezza,
(jcuro. Hocco. 748 Taigete. tcilamento 771 tratto
foauità.
(pia. Aola talari tcilicolo. traaaghare.
focco.
(piaggia (lomaco talento teiliinomo. tranaglio
foccorfo
pica doppia. Talia. teltore. tratie legno
foffrrenza.
finedo. (Ionio . talpa . teiludine animale. traue naue 778
foflio. 7J0
(pigo ftorpio tamari feo teiludinellriinien treccie
foft'rirc
{pina. (Iona tamburo. to . tregua.
fo fi fina
fptraglio (loniglio Tamigi tefiudinc machi- tremolio.
Sofonia
fpirare. ilraccio. tana cinema. tu. tremore.
foggetro . 709
AraJa. Tana fiume. tei! tira rrelèa.
fogghigno foire . 761
Arage. leti triboli.
foggiorno .
Ipiritello. 749 Tanai fiume, ,'

fpirìto . Arale. tanaglia tetto tribunale


foglia
Spirito fanto . 731 Ararne. 750 Tantalo, Tenere tributario
foglio.
7io fplcndorc Aratagema tapeto thalamo. tributo .

fogno.
71 ve
glia velie.
fpoglia 733 ilratio . tapezzaria The mi tridente.
folco . 1

fpoglia preda. llrega. 7*1 Taprobaua tiara triglia. 779


Soldano 734
fpoglia corpo Arepito. Tapfo Ticino trilli .
foldato.
fpoglio. Arido tardanza, Tifeo trincea
foldo.
fpola. Aridore. 751 tarditi, tigha Trinità.
Sole.
fponda Cirillo tarpa tigre. 771 Trionc.
Sole bella dona. 71 >
fpofalitio. Srrimone. tarlo Tigri. trionfo
folennitd. 714 7JJ
fpofa. firifeia. Taro. Tile. tripudio
fol fanello
fi'ofo Strofadi. Tarpeo Timauo mitezza.
folfore.
fpranga. Aromento Tartan timo Tritone.
foliloquio .

(prezzatore. Aromento inufi- Tartaro timone. trofeo .


Solimano .

(prezzo. cale. tartaruga. 761 timore. Troia


Adunato
fprizzo Arozza tafea timpano 773 tromba. 780
foJi'.udinCt
Iprone Arututra taflo animale, Tingitana. tronco albero. 7Si
Solone
Ionizzare. 736 Aruzzo raffi) albero. lima. tronco di genea-
foma
fptuzzo Audio Taffo poeta tirannia. logia.
foni ma 715
fpugna. Audio luogo. 753 ratto tirannide. tronco parte.
Sona
Ipunia mi io tura.
11 Tau. tiranno. trono
fnnatore
finito Aufa . tauola. Tififone. Tronto.
fonno.
fquadra. Auolo. tauro. Titani. trota
fopore 717
fijuadra firomcn- Aupore Tauro monte, Tino trouatorc.
f>praucfte.
to. Auporc fiordi- lauro fegno. Tito. tuba
foiba 7J7
fquadrone. mento. 754 tazza, tirolo. Tubakaino
forbo
fi;ualore. Aupratore. teatro Titone. Tuccia.
forclla
fquama. Aupro. Tebe 763 Tiuoli. 774 tufo 7»t
forgentc .

fquilla. iturione. Tebro Rè tizzone tugurio.


forrifo.
fquilla cipolla fuafiene. Tebro fiume toga. tulipano
fotfo
forte itabilimeiuo • fubbio. tede . .
Tomafo Apoft. Tulio.
fiadio fucceflione. tedio. Toinafo d'Acq U. tumore.
fortita- 719
lo (petto (tagione. 738 fucceAo tela. tomba. tumulo
fofpirarc Magno. fucceAore. 75 J telo tonica. tumulto.
Italia. fucco. tema materia. 764 topatio. Tunifi.
fofniro.
follegno. (lame nidore. tema temenza, topo tuono rumore
71
fonerò. 711 ihmpa Suecia. temenza. toppa tuono muficalc-
fouuerforc (lampa impreflìo- Sueci. Tcmpe torchio. turba
ne« fuenimcnto. 756 terapefta. tordo turbante 7»?
fozzumi
Aanthezza fuentura. tempie 76% torma turbo tempeAa.
fozzura .

tnr-
..
.......... ... . .. . . . . . ......
.. ... ...
.. . .... . . ..
.............
.. .. .. .. . .... ... .. .
.. . .. ... ..... ........... .
... ..... •
.. . . ..

iiirbo a leo . vccellatore. ventina


j
;

vigilia, vittoria. v/TgniioIo


turcauo vccelli. venuftà. vigna
il* 799 vituperio 817 vfo.
turchina vccellino vepri vigore viuanda. vfura
Turco popolo vccello verbena, villa- viuere vtero
veci/Ione verbo villano Vliue. vtilc.
turrna vecifore verde viltà, 807 vliuo 818 vua.
cuccia vdienza verdura vimine, vlulato. Vukurno
V Vdine verga vincartro Vmbro X
"TTAcca vdirc verghetta vinchio.
V vagheggia VUICO, vergine. vinciglio
Vnghero XAnto .

vnghia Xenocratc.
core. vecchia. Vergine Maria 800 vincitore vnghione- Xerfe.
vaghezza delio vecchiezza vergogna, vinco, vnguento 2
vaghezza diletco. vecchio 790 verità, vincolo . vnicorno.
vaghezzaveiiuftà.
ZAffiro.
veccia 791 verme, vino. vnione. zagaglia . S19
vagico vedere. vermiglio 801 vino Amabile 808 vnione gemma zampa,
Valenza vedoua Vernia vino Lagrima Vniuerfo zampillo
valle vedouecta Verno vino Verdea. voce zanna
«allea 78J veduta vero, viola . voglia 811 zappa
valletta. vegghiarc verre
valletto
violacore. Volcano 8n zappatore.
veglio. verfeggiarc violenza, volere, Zara
8*3
vallo. veTa verfo violetta volgo zazzera
valore . velame verfutia 801 vipera, volo . zazzcrino
vampa- 7t6 veleno Vertunno vipiftrello volontà. 814 Zctìretto
vampo vello pelo 791 vefpa viragine volpe. Zefiro. 830
vaneggiare vello di l-riflb veflìllo. Virgilio, volto. zelo.
vanga velo tela velie virginità v omero. Sic; zendado. 831
vanità velo corpo 79Ì vertigio S05 virgulto vomito zen zara
vanni velocità vcltimcnto virilità, vopo Zcufi
vancaggio. 787 veltro veftirc . vircù . voracità zia.
vantatore. vena .
794 vcftito vifeere 810 voragine zifra
van co. vena Itile Vedilo. vifeo 811 vortice, zitello
vapore 788 vena biada 795 Vefuuio vinone, voto. zizania.
varco vendemia vetro . vifo Vrania • 817 Zodiaco,
vafcllo vafo. vendetta vezzi viltà, Su vrbanità zolfo,
vafello legno . vendicatore . Vfente. 804 vita. Sii vrina zolla
vaiò veneno vfficio vita contempi, siy vrlo. Zonacclerte.
vafo di Pandora. Venere • vite vrna. zona cintura. 831
vaffallo Vcnetia 7<}6 via vitella. 816 vfanza Zoroaftro.
Vaiti ventaglio, viaggio . 8o* Vitellio vsbergo zucca.
Varicano. ventillarc 797 viale $06 vitello vici ero. 818 zuccaro
vacicinio 78? vento. viandante, vitio. vfeio zuffa •

vbino ventre 798 vicenda vittima vfeita. zuffblo

Rifpofte d'alcune Accademie alla lettera dell'Autore.


Molto Reti, in ChriUo Padre femore ojjeruandifs.
STaranno oggimai affettando l'Accademie d'Italia con impazienza il fin di quello mefe , che, fi come la
P. V. n'auifa, reftaàcompnfi la ftampa del fuo Giardino; nel quale mentre elle s'auedranno, che i
parti , che da loro ebbero già {blamente ì'effere » hanno ora da lei confeguito il ben' eflere , non hà dub-
bio, che non fiano per fentirne il piacere , che a' padri appunto fogliono apportare le fortune maggiori,
e auanzamenti de' figliuoli , e crcfcci ne verfo i medefimi e l'affetto, e la lima. Segnalarifìime grazie
gli .

fe ne douranno alla P. V. dall'altre Accademie , mà da noi e grazie , ed obligazioni molto più Angolari
>
che non hauendo ne gli orti del noftro Pai naffo fìori.e piante ch'affai languide, ed ordinarie vedremole ,

nel virtuofo terreno di queflo fuo Giardino colla coltura del fuo finimmo giudizio, ed all'aura della fua ,

infinita cortefia far' acquieto di quelle viuacità, e fìngolarezze , che potranno per auentura farle valcuoli'
(
à renderli degne di qualche pregio . Voglia Dio ne fucceda , come fperiamo , e doni egli alla P. V. Ia_,
mercè di tanta opera, chea prò della fama de' Virtuofi, &advtilevniuerfale ella ha sì glo
doriofamente
compita. Con che la riueriamo, e con ogni affetto le baciamo le mani, pregandola à cortamente
mantenerci il polTcfTo de' fuoi fauori . Ancona 2 5 Aprile 1 648.
.

Della P.V. molto Rcu.


CordiaHfs. & obligatifs. Ser.
Ant. Frane. Pelago Sec. Gli Accad. Ca/iginqfi.

Molto
molto R. P. e Sìg. noflro offemandif. lllujire 3 e
L Paradifo di Poetiche delitie , chcV.P. hà fatto rinuerdire nelle fue carte, non hàbifogno d'altra o
I tutela o cuftodia mentre hà per protettrice, e per guai dia la vermiglia Spada d'vna Mente fourana
, ,

sì per l'Eminenza della dignità , come per l'altezza del fapere. A noi per tanto più tolto conuiene di

chiedere à V. P. licenza di entrare in cotefto Giardino, e dall'albero della fetenza, che in lui trapiantato
fìferba, corre quel pomo, il quale non racchiude ifemi della morte, mà ben sì quelli dell'immortalità
della fama. Il che fe otterremo, comecigioua fperare dalla fua gentilezza , reftaremo ad vn tempo
fteffo
. , . .. . a. ;

alle quali facendo humilc riucrenza la noftra feruitu


fteiToóbligatiallefueMufe, ed alle Aie grafie j ,

offeriamo. Di Siena 5. Maggio 1 648. . . .

Deuot.fs.m. Scrittori
DiV.P.moltoIlluft.emoltoReuer.
// Prcncipe, &
Accademici Saneji

Molt'lllufì. e molto Reu. Tddre, e Sig. offerti andiJS.


cosìdou-
E fatiche virtuofe di V.P. molto Reu. fi come fono indirizzate al giouamentovniucrfale,
L j ranno in vfccndo alla luce meritar lodi
Accademia in darci anticipata contezza della vicina
vniuerfali. M àia correrìa vfata in particolare con la noftra
publieazionc, ciobligaàrenderlene Ipczialmentc

ouclle grazie, che più affettuofe per noi fi


potTono. Per ora, come quelli che non auiamo altra cogni-
fauore della f'ua lettera, poffiamo lodare vna genti-
zione del Giardino deliziolo di V. Paternità che il
congicttura re, che fc all'ingegno & all'eleganza dimoiata io.
lezza ecceffiua, e da qucfto faggio
,

cuftodito , e
aneufta carta l'ampio volume non occorrerà certamente che da alcuno Ila
, confonderà ,

che dare aiuto l'accettar la difefa de figliuoli de' noftn Scrit-


drfifo . Sarebbe adunque anzi far torto, , i

e famofi non temono d'alcuno oltraggio e da lei, per così dire adottati note-
tori i quali già adulti , ; ,

Impercioche, chi genera è padre egual-


rebbero ogni foccorfo eccetto quello del loro vltimo Padre .
in eleggere) folo de i buoni Proie-
mente de buoni e cattiui figliuoli mà chi adotta ( fé non è flotto
i , ; .

in prò delle lettere Italiane, e continuan-


euifea pertanto V. Paternità d'impiegare il fuonobil talento
Firenze delia Noftra Accademia
doci grazie , con l'aggiunta de* fuoi comandamenti, viua felice
le lue .

li Maggio 1648.
9.
Obligatifs. Scr.
Di V. P. M. Illuft. e M. Reuer.
Lo Smarrito Vicejegr. L' Arciconfolo, & Accademici della C rujc .

L icenze de' Superiori per la ftampa


di queflo S. e Signore Labaro
Signore Antonino Galeani Dottore, Decano della Catedrale,e Con/ultore Officio :

C htnelli Canonico della fudettaCatedrale : fi compiaceranno divedere , fe nell'Opra del M. if.


P.Maefìro

Ciò. Ballila Spada , intitolata Giardino de gli Epiteti, Traslati, & Aggiunti Poetici Italiani,/ contenga
'Indice , e fame à mi la relation wfcritto fit-
cofa alcuna contro la fama fede, tuoni cofiumi, e regole dell
to quefta sii dì 2 2. d'Ottobre 1639.
F. Profperolnquilitore di Piacenza.
Lepido Libriano Vicario Epifcopale.
luce, che richiedono ttntrtU
holettoil opradetto Libro, fie vi bo trottato cofa, che poffa ritardarlo da quella
f
dell'Autore, la qualità dell 'Opra, e l'afpet fattone de' Letterati .
Io Antonino Galeani Deputato, e come di fopra di mano propria.
Ho veduto io tnfraferitto ilfudetto Libro , ne vi ho trottato co/a contraria alla fama fede ne a buoni coftumt> ,

anzi l ho giudicato degno della Stampa


Lazaro Chinelli di mano propria
Attentis fupradiótis attefto tionibus
Imprimatur . F. Profper Inquifitor Placentia;

Vidit D. Ludouicus Modronus Sacra? Pcenitentiaria? Reftor prò Eminentifs. ,


& Reuerendifs. D. D. Prin-
cipe Card. Archicp. Bonon.
Dieg. Maij 1645.
Imprimatur . F. Profper Inquifitor Bononia?

FR. THOMAS TVRCVS Sacra? Theologia? profeffor , ac totiusOrd.Praedicatorum Gener. Magifter


Àdm. R. P. F. Io. Baptifta? Spadio è Fiorentina Sacra? Theologia?, & Prouinciae noftra; vtriufque Lom-
bardia? Magiftro Salutem in Domino. ,

facultatem^uantumddnos
Vt Opus tuum,cui titulas eft, Giardino de gli Epiteti, ck. typis mandare valeas,
attinet impari imur : imo hoc tibi in meritum fauci a Obedientta pracìpimus ,
Decet enim Doclorem jReli-
,

tuo egregie pr-afi i-


giofum feparare, vt Icremias rropheta admonebat, pretiofum à vili : quod tu Viridario
eruditionis Studiofi pede fpatiari in illopretiofit quaque ex vaflis
tìfii in iliofiquidem
; polttioris inoffenfo ;

Poetar ut» Italorum campis,incredibtlt labore à te congregata,colltgcre propriofque tngenif


fmtus dite/cere, ;

dtque exomare, mira facilitate valebunt . Public am ergo prodeat in lucem,quod Studioforum proderit
viti-

uè*-/itati . Datum Bonomo, in Conuentu S. P. N. Dominici die 1 7. Septembris 645.


1

Fr. Thomas Turcus, qui fupra . Regiftr. foi.uj.

Fr,Petrus Maria tafferinus Mdgift. & Soc.


GIAR-
. . . . . .

DE GLI EPITETI, TRASLATI, ET AGGIVNTI


GIARDINO
POETICI ITALIANI.
AB ARE
B AG ARO. Rè d'Edifla cuti della Storiai anale eflendo
;
Km., figlio d'Adamo, e d'Elia , vecifo da Caino fuo fratello
d tr3 > da s 1 adeo Apollolo fi fanato da vna incura- .
'

{ ?4
bile Infirmi tà
-

Giujto. Ghcl. Mille fchiere feguian fotto l'inferma


D'Abel il
, e conuertito con i Cuoi popoli alla fede guitto. Rof^.jo.
Chrilìiana.
Humile . Moron. Senza
Htanile Abclo Quefti ve, rifpetto alcun
Oflèttutor de! giufto Glie!. Abagaro J'vdi Rè de gli Ederti Ei fi
. : cide nel campo , e poi nafeonde L'opra crude!
fu grande oflcmaior del graffo , E Rè , ch'era si nota
di pace, e eouemò fom- al Cielo. 1. Sacr.Inuet.6.
mcfli Popoli a Im con ettro cenale
gion,non gl'intereffi, Che
fi
, e giuffo : Seguitò Ja ra Innocente Grill. profetico fanguc De l'innocente Abclle_>
. O
ritraggo!] dal ben del Cento intìnflo
D 1. Madr. J4?.
Rof. 14. 1 1.
Anrir-A citta nel regno di Napoli, copiofa
Abbaiare voce de! cane, quando
.
d'aucllane.
.
impetOyò tenie d'offcfà fi Fruttuofa Vd. Quel di Batulo:e volle che vi folle
Importuno. Ar. Ma come l'orfo fuol, clic per le Fiere Menato
.
1 a "ente di Ce-
fia iene, e vi era quella, Che Uà à mirar la fruttuofa
da Rufèi , o Lituani l'aliando per la via poco temere Abella^.
] •impor- En.7- M9-
tuno abbaiar di picciol cani , Che pur non fe li degna
di vede- alber ° dri " inlmc)
re . Fur. 11.49. »
c fenz3 nodi
' * <l
ue » » che producono
Abbattiminto per depreffione .
Alto Imper. Sù l'alto abete, e fui fronzuto faggio
Duro Oatt. Dopo vn duro, e penacc abbattimento , Al , E fopra l'ar-
.

.
fin quel bor, ch'ai guernero Alcide Già circondò
netto Non torpe, fi rifuer.'lfa,e il
la virtù, clic in forte futile la Stigia Selua
feritimeli, Con molli chiome il forte crine Riiit.i.
le tue
to Va correggendo del delufo affetto . Scot. .

13. 44. Antico Ar. Giace in Arabia vna valletta amena"


Lontana da cir,
A bm ttTMENTo ornamento r .
.

tadi e da villaggi , Ch'à l'ombra di duo monti


Negletto Po". Perche palefi il Plettro mio fincero , è tutta piena__,
.
L'altrui ne- D'antichi abeti, e di robulti faggi. Fur. 15.
gletto abbellimento vero . Cai. 91.
Domatrice Bald. Qumi del mar la domatrice abete , La
Abbracci amfntu l'ateo dell'abbracciare. .
.
quercia
a Giouc amica, e del futuro Prefaga,il lauro,
Adulatore Mar. Copron perfide infidie, afpre ferite, e'I funcral cipref-
.
Abbraccia- fo,F la piena di faui elee ramo fa, Ergo n le cime.
Rim.Profiib ^.
menti adulatori, e baci
Dritto. Mar. Inchina il dritto abete al fuol le
chiome, E preci-
Adulterino. Ceba. Ch'in mille abbracciamenti adulterini
Guar- pita pino altero
:ì tc r ra il
dò la donna fua d'oltraggio, e d'onta. Elf.l7. 57. Eccelfo Ong. Vedrai
, che tanto ella t'iiiaiiza> quanto I
Amico. Anguill. Dopo l'abbracciamento amico, e lido Si fè da .
p*reo-
0
Iettt mirti eccello abete . Alc.i. r.
tutti vdir con quello "rido Meram.14. co. .
Haltcggiantc Imper. Ma' fra due fili d'haffeggianri abeti
Canile. Anguill. Tolfc gli abbracciamenti lor carnali
.
M'offre
A 3d'in- aperto camin lungo viale Qui mai non Rende il
Sohper :
qui
dolciti ferpi Metani..?. 15. fi-
. 1
file A diporti più itrani, e non mcn lieti. Caf.4. 5 j.
'

Caro Angui]]. I dolci baci.e i cari abbracciamenti,


.
Che del mag- Hirfuto Ar. Per le cime de' pihi,e de gli alIori,De gli alti
gior piacer contentan dui. Metani. 9. 361. .
f3q2i.de
gpfetrfutl abeti,Volan fchcr/ar.do 1 pargoletti
C3JÌ0. Aref Di vite verdeggiate il dolce pelo Soffiai Amori. Fur.S-.75.
lenza fa- Orninolo C a-. L' di Cere vicino ,appo iljgelato Suo fiume,
lcidio arido legno , Ne dVfuoi caffi abbracciamenti
.
vn
offefo E' facro bofeo antico , e grande D'ombroffabeti
del figlio diIli caro follegno . Impr.4. venerabii mol-
to . En.8.
Cortefe Leo. Corro a fargli corte/i abbracciamenti , F
.
che non Produttore. Mar. Rapido ancor vi venne Ilproduttor de la
corfi pria, perdon li clueggio Stanz.2. Tenn.i. .
te-
nace pece L'abete atto , e ponente L'impeto , e l'ira a lottener
Dolce Ong. E perrifpoftà, in vece di parole, Le refe mille dolci
.
de l'onde. Samp.t.
abbracciamenti. Alc.j.*.
Schietto Poht. Crcfce l'abete fchietto , e fenza nocchi
Eftremo. Anguill. Il miai nel far gli cfoemi abbracciamenti .
Da fpan-
Fè, der l'ali à Borea in mezo l'onde hb.i. Si. .
che quelle parole ellreine intefe Meram.<5. 190. .

Sommo. Brace. Cosi cade la quercia, e'I fomino abete Condan-


Gioiofo. Cicc. Mentre voi in gioiofi abbracciamenti Viurete_j
nato a finir la fkrpe in mare, E'! pino auezzo à vendicar
col nouello amato fpofo Hadr.5. 6. .
chi
miete Le frutta file, con le percoffe amare Rocc. 1 5
Honeito Tafl. Ond'egli te d'abbracciamenti honefli Tana lieta . 1 . 1
.
' Superbo. Brace. E cosi rotnnò J'ombrofi pianta Del line chiu-
edinozzeauuenturofe. Liber.f>. 77.
sati come luperbo abete , Se l'Euro il fr.uiee,
Ingiuriofo. T.ifT. E certo i' fon, che perderanla al fine: ,
òl'Aquilon lo
Che ne fchtanta, E la verde fua chioma a tcrra miete Rocc.8. «>
la forte profpera infoienti Fiati volti a gli homicidi .

, a le rapi- Verdeggiante. Barb. Trà folti bofehi , e verdeggianti aberi Fu-


ne, Et àgl'ingiuriofi abbracciamenti . L1ber.19.55. i

gar timide fere io non curai Prim.ftanz. .


largo Stroz. Il freddo bacio,
. il larqo abbracciamento
De lafpo- Abfte per la natie, o legno, con che li nauichi
.
fa gentil turba il contento. Veà-rj. 18.
Alto Benam. E ben verrà che con nouellc ei torni , Ou' il cru-
Lafciuo . Anguill. C ome sfogati hauer l'empio fi ;
,

fente Gli ab- del gli alti fuo' abeti accolfe. Vittori. 16.
bracciamenti fiioi lafciui, e rei Metam.6. ? \6. .
Baldanzofo .Mar. Osògiìd'ArgC in^epido Nocchiero Rompe-
Morando. Car. (lucilo crudele itifino a i corpi morti Mefcola
re il mar con baldanzofo abete Galer.Ritr. .
uaco'iviui ( «di tormeiKo ) Che giunte mani a mani, e
bocca Bellicofo. Brun. Teti Quinci De la cerulea i campi ingombrar va-
abocca , In cosi incerando abbracciamento , Gli ficea di
pu- iti, e fpumaati De' belltcofi abeti Sciehi bofclii volanti
tredine, e di lezzo Vini di lunga morte al fin morire
i . Ven.
El>.8. .
Terr. Cau/.^.
Santo. Anguill. Si fan gl'inchini, e i fanti abbn-cciamenti Fra la Coraggiofo .
Teff. Con l'armata Latina Cozzali del Nilo cora«-
vergine bella, e il fuo cognato . Metam.6. 177. i
.*
giofi abeti . I ir. 1.
Soaue Remig. F de'
Lpill.iJ.
foaiii abbracciamenti, e cari Si sode lieto Curuo Mar..
O
pefeatori , the in sù curui abeti , Oue non rotta
dal firor di Scilla Fi (pecchia i ! Ciel feren , l'onda tranqwlla_,
A Tur-
. . . .

ABI
ABV
I Sacro-. TafT. O Sol, doue ha fuoi lumi in vano affiffl , O tenebre lu-
iir.B0fch.S0n.7r.
Turbate a' pefcii fidi lorfecreti. .
centi, o facri abiffl • Conq.1.71.
elefuperbéieucadiernpi, .1
Guerriero Ferr. Quànd' Ifthmo , E Mondo pien d'cccliffl In braccio langueai
° r.crrien abeti Videro e por
Te.iebrofo . Grill. il

mi
Ionio farfiM.. ilefehu de'
elunento In mino, in fiamma, fangue in m
:

tenebrolì abiffl . i.Madr.115.


cangiarli II liquido Tremando. Lall. E cadrà nelofpatioa leiprefillo, Nel più tre-
vn momento Hort. . .
r . , .
mendo, e tenebrofo abiiTo Tit.z. 74-
Leue Benam. Quindi giunto à l'afeiutto m terra viene, E Jafcia .

Andr. Ondofb, e tu gran nuotatore, al fondo Giungi di va-


,
.
Vallo .

lene abete insù l'urei. e. Mondi.64-


il iti abiflì Di sì confale cofe Adam.4- u
audace , e poco accorto ;
.

Naufrago Ba'd. Ed apra ( ahi troppo


.
Abisso, per l'Inferno.
Rim.i. Amor.39. _

Vidi Ti naufrago abete al mare


infido
Cieco Tali Così dicendo, il capo molle, e gli ampi Cieli trema-
.

homai diffamo tran .

Naumante Tronf. De' fianchi à le tefture : e


.
ro, e lumi erranti, e i filli ; E tremò l'aria riuerente ,
e i campì
leti Gli amati pini , e 1 mungami
abeti. i

inSaLld-uofa De l'Oceano, e monti, e i ciechi abiffl. Liber.13. 74-


i

Crudo. Grill. Ripenfa al fiu.che la bell'alma fciolta, iega nel


0 cru-
di vailo Egeo
Sdniicko
.'
Morand. E con fdrufeito abete Solco
do abilfo alhor i'Inferno Eflèq. Canz-4- .

l'icone profonde Canz. ,.• / . .


Difperaio. Moron. E nulla perde il Ciel , fc ben tant'alme
Scen-
De' pelaghi folcar l'ignote fpu-
Sicuro Bald.E in mal ficuro abete dono ogni hora a' difperati abilfi Mortor.Prol. .

RimHeroi. Canz. j.
me E la fede prouar de' venti infidi /palmato abete, Che pri- . .

Dolorofo Brign. Hor chi mai fulminar , hor doue , hor quando
.
?

Spaluìaro Baldi E in que.ìo Egeo,


quafi
.
Furie d'abillodolorofo, e nero, Moftrononc fra \oi gii si ne-
ma/ciolfe.hai nclcaminprecorfo.Rim.iuguor.Son.S.
'

fìnto Co che de' Naba- fando. Giom.<5.


Temeràrio Malu. Splender nel Tempio .
Immondo. Grill, l'adorin gli clementi , e la Natura, Tremingh
temerari, abeti Del. Od.:.
thei l'vltima Teri Peregrinò SU
.

Per fpird de l'abiflb immondo. i.Son.jp. v


Quand' ecco forge da Iontan , che viene
, 1

Fcd.
Nefando Benam. O de l'abiflb alto poter nefando Pur ha
Tor-e-iante .
!
tanto
il dor-
tanagliato porte,, Di torreggiami abeti foura
1

liberare il
valor Megera irata ? Vittor.j. 71-
foPerleflradcTpumantivnfierfoccorfo. Appi.
Nero Telt, O Monarca fimerno , ia cui mente, il cui cenno am-
.

fugare il Trace Vdrai Ira Duci, .

Vallo Benam. Il tuo pio genitor


.

ili 1, e info rna Ciò


ch'è dal nero abiflb al Ciel ftellato iir.z. .

Premendo a vailo abete il ventre audace.


e Caualier ben nnlie, Opaco. Rai. Imt-allidir il Sol, cader le ltellc V vidi aJhor,che
be- 1

occhi ucc'uti Gli ojiachi fcrenar portenti, Spcnfer le—» abiffl


VcTuo^Bald! Non perche dubbio cafo Di remo audace , o di al
'^li

mete Fur lento, e debil morlo, Une d'amor faci più belle . RÌm. Son. 9 4-
velato abete , A cui l'Erculee Ofcuro TalT. Et in vece del dì fereno,e puro De l'aureo Sol
de gli
ài lidi. Rim.iug'ibr.Canz.5.
.

Altri non creda, ciba ficuro abiflb ofcuro. 1 ilKr.4.10.


ftellati "iri,N'hà qui rinchiufi in quel?
Veleggiarne. Chiabr.Che furo in
grembo ilalor propria Tcn Si tè fi-
Profondo" Teft. E' mentre i! luon de l'aureo plettro vdiffl ,

Horridi d'arme i veleggiami abeti


Per tutto l'Oriente affli tu,
lentio ne' profondi abiffl . Lir.8.
tetri
Andr. Pur di nouo apprenderti Fulminato cader a ì
turbe già barbare , e ftranc Batton Ie_> Tetro.
Volatore Maccarelli di •

abiffl. Adam.5-S. . ,

penne volatori abeti. i


Cal- Tinto. Brace. E più leggier, che fuor di mano il dardo Elee
. dal .

Mauritania oppollo a
fin h e Abila, monte altifflmo della ,
tinto abifib, a l'aer puro. Vrb.1.33.
chiamati tutti duoi le Colonne d'Ercole
ie monte d Spagna, Tirreno Aio uro creatura, che nafee manzi tempo j cValtrimente li dice,
.1 pie cortame, E del
Hi?Dana "ed. Trema de Impennino
.

fconciatuf} .
«ndc,A l' Atlantico varco Abile Hifpana S'incurua
- . ,

]'e r"mote fr
Ruinofo Malu. Ecco quello Palladio hoggi nforto , Perche
forfè
.
Appi.
à vn tempo, e CalpcMauntana. ancora Figliare al Xanto vn rumo/o aborto.
il quale i! veggiarri di nouo
A„i-ieuch di Gedeone^ di Droma.
fua
figlio
concubina;
fratelli,
dopo hauc"r vecifi fettanta fimi
figli di Gedeone,s'vfur-
vergo-
peL.Soa,7- mm*-^
- Verqoynofo Vili. Nato a pena fi more , Anzi non nato e -

nn tir umicamente il regno .

gnoiò aborro. Amar. i.i.


prende Se ben
nffi Ccba. Ma l'empio Abimelech da lui non r 1
fua da
legge E con le piaghe, e con le morti Àbramo Pafiarca, cioc primo de' Padri Hebbe l'origine .
.

nafte da lui, cortume, e ,

S nn fì;''io di Noè, e nacque in


Caldea
ottiene, e regge. Eli 1 8.105.
horréde Dei fangue frojo lecttro Brace Alhor la delira obediente alzata, Più che potelle
d'acqua: per me- Inuitto
A,»» propri amente fi prende per profondità

al, arl'inuitto Abramo.



Vrb.^.tfi. .
luogo ballo , per profondità di faen-
tafora anco li prende per In quella
mifencordia, e fimili Manfueto. Brace. Onde parlò di luo germano al figlio
za di bontà, di "<mifa il manfuero Àbramo Vrb. 19. 4-
I più (lenii fondi D. quegli
.

Amaro Achili. Ed animando pofeis


error d'Adamo Al luo Si-
amari abiffl, Traggo da le lor vene
Con incognita man viui co- Vbldiente. Ghel. Aliai lauò dal primo Abra-
gnor vbidientc , e fido , Col fangue alhor , che fi concife
s'apre, e non mi manda Ne mo. Rof.i. ia,
Cemlnofo-Conoiia terra homai non figlio di Dauid.
E l'Inferno potrà foffhr,che ftia Ahsalok.
più riporti, e centruoli abilT, empio
>
ogni ragion confonde
i
Empio Moron. Com'ogni le«ge,e I

Seco 'adoperata anima mia ? Alu.5-5- .-


.

il fuo fu-
-

Abfalon, per quello vino iuiame, Che contro il padre


. .

feeno vfcilb, Vino mio Sole, a dtfcacciar


Ceco Grill. Da quello Sacr.lnucrt.6.
in quelli ciechi abiffl 1. Madr.114. ror diffonde. 1.
Del primo errore
Oreo^hofo Bruii. Ben vinftt fame d'or,fete di regni, A
.
ieccIiiTl quei libili
profondi,e cupi l'humana mi feria abifli oicu-
De .

Sdegni , i'orgogliofo Abfalon , tauro Mida , iungo


Cimo Grill In si Sionne,
altri lupi Madr.368.
n Siam "li vni, e gli
1

& Ida , Di far ratti di morte inutiJ pefo ; More affamato J'w)
. .

in quella 1 a protnden/a de
fatali abif-
Tirale VtXì: E folo miro Eufr.
gli errori altrui difflmulando l'altro fofpefo
Che talhor fpfferenti Vanno
.

fi , Anvso.malvfo,odifufanza. , , . .

nfo in boc-
Cicco Ghel. O mifena del Mondo, o cieco
abufo, Il
trauohie Da l'humano fentier del bene
furor
.

FcHno Intonai vi
ca, e ne la delira il telo Rof.i. 39.
.

in si ferini abiffl ? Teb.3. 1.



-
i-
inteJo, Per traboccare tua impietà tinta pietà frauolfe Fracieciu
in vita haueftì Ne fo- Detellando. Gatt. Mà
T-orto Grill. Tu prima vita detti Che vita ,
inuoglijcdtteftandi abufi. Addol.iS. 49.
Sangue vittonofo 1. Madr.93.
fchiabnTi del futuro afeofo
.
Del pazzo abufo
Pazzo .' Mar. Così celiar le leggi inique, e fozze,
tuminofo. Vi!!. Ma chi sa? chi s'interna

nolìro Nume Amor ? cieco non


entro agli arcani Del
giunge II veder noflro a lumi- s'annullaroiriti. .
grana à noi co.nparte Amar. 1 j. Scelerato. Mar. O federato abufo De l'humana ingordigia-..
nof, abiffl Del fen di lui, che
. .

Mirabile Brace. E rimango 10 difoonfolato,


e cieco Miferabilc Samp. 1. ,,/•,.
Acanto, fiore, oherba limile alla (pina bianca.
.

tormento Stanz.
abill'o di flefluofi acanti iecolonne_>
Flefluofo. Ar. Non con più nodi
.
, 1

Orni- ggiante PviuI.Qiul flutto.mial procella Sara si ncghittoù,


circondano, detraili. Fur.ij. 67.
. :

fommerga Tra gli ondeggianti abiffl Del fuo vo-


.

Si e™ non la
Giallo Vd. E'I velo, che d'intorno era
di foghe Di giallo acanto
raci, ino Galat.S. . , .
ornamento , e già decoro.
inietto i i quali foto Gii d'Elcna
.
,

Ofcuriflìino Cinto d'hornda benda il fuo bel volto , Per


. Achill.
terra hauea, E le lue glorie ogni color
tacea,
la morte del JUa manto Fregiato
R1m.S0n.64. Indorato Vd. De i finti accenti, e del velo, e del
.

In abiffo ofcurilRmo fcpolto


.
176.
piouolì abiffl Non fe- à foglie d'indorato acanto. En.i.
Chiabr. Chc'l Mondo mai fotto
;

rio.uolo matutino E da ferali hguitro,


Voli. Meteor. Molle? Ar. Pal'ido come colto al ,

rirà per b diuil» difJcgno


che quanto 10 dilli Di
.

oii molle acanto. Fur.-4J. 169-


Profondo. Gmd.Vedra la gente homai , Tali Ne manca o l'odorato acanto , Ne de 1 111-
Fu picuol no de più profon- Odorato caffla, ,

di virtù candida Aurora ,


.

quella
di abiffl. Son. 3 4-
cenfo lagrimc-fe fuHc Mond. 1 .

^
. . . . . . .. . . ,

ACC ACC
Pàl lido Car. Vii ptcdoh velo , Cui di pallido acanto vii ampio
.
Efficace Mar Poiché
vbbidiro à gli efficaci accenti,
fregioTrapunto era d'intorno En.j .
.

Jor vie lucide, e belle. Gakr.Rirr. ,


Tornar per te >««|oie
Picgiieuok. Mar. Il piegheuole acanto Al'cdra,&àlaviteln-
Faceto Mar. Il the,tro del Ciel facean
uidiò le braccia. Samp.4. . fonoro Con lieti fifoni e
co faceti accenti.
Tenero Mar. Qual de l'incorruttibil amaranto Qual del tenero
.
, Facondo Troni. Indi qual fiume tra fonante
acanto il gamiio fpoglia Samp.f, .
.
riua, Srio-dicil fi
kntio in sì facondi accenti. Colt.3. 60.
AcaxSm agata, pietra pretiofa, clic fi troua in Sicilia fT
Fanciulkfco C,.,a/. Quanto maggior farebbe, fe tuoi tigli Vez.
Kicco Morand. Son di berillo 1 muri, c dimezzati, Si calpert ano
.
te " , r»' to/no Andar giocando lieti
al fuol i ricchi acati . Amor Me/lag. chlZlrÌ1
chiamarti Con hmcmllefchi accenti?
i' «f , E fouente

Accademia adunanza d'huomini lludiofi .


Andr.1.4
ratKhco. Unni. E fatidici accenti
Acuta GuiC Tante ancor per lo numero de' Cieli Mouonfi o piti Ne' torli de le foglie Non^,1

dubiofe le queltioni Ne l'acute mondane Accademie. D.Sett.z.


maùggia, clic folk, altrui fcriuea La
Vergine cSnea, ,
%h
Feniido chiabr. Odo /beffo
Gentile Imper. In lei vedea dentro i real palagio, In nobil cer- . fonar d'alta pietate Feruidi accenti.
.

chio alteramente accolti D'Accademia gentil


Ruil.io.
fpirii ingegnofi H E
'
mh chhndo co » lag"me finghiozzi,Cosi comin-
ri» i" Jfek
eia io fiochi accenti, e mozzi . Croc.4. 69.
i

Accìnto voce, parola


ìt™}" fl^r* ^ Juo1 adJl °
1

Accorto. 1 ronf'bd a' faggi d'Alauro accorti accenti.Quafì a* prc- a ìgroppar fìeoili accenti
r 3tUlor fP e "a« '
^comincia
fagij gode, e aggiunge lande Colt.16. 4f - . •
FleWliffimo Ferr. e duo candidi augelli De
Acuto. Anguiil. La monca troua à tempo tafti , e preme , E con
l'acuto accorda il gvaue accento Metani.?. 107.
Artctiuofo. Angioli. Mentre con dolce, c affettuolo accento Chia-
.
i
gnu. pianta affifi Fkbiliffimi accinti
la Ciprigna
Trahean
do Con lagrime fanguigne Del caro tronco
.

W^SZ
^
Dea Sù

amato La mortc_.
la

iourallantc. Mini. 3.
mo Inaura propitia al mio foggiorno Metani. 7. jzo. .
Focolo Cell. Quanto al giorno pafsò
Afflitto. Anguiil. E Iti ide, e fa lentirc fuoi lamenti Con quelli i
. membrando al core Oiieiìi
"
accenti focofi cfprcfie tùore . Var.
afflitti/ cdolorolì accenti Metani. 5. 155. .
torte .Coli. Ch'elea vna lingua,che con forti
Allegro Col. Fior con allegri, e bofearecci accenti Scacciauano accenti Dica il con-
.
trario Son. 9. .

il dolor, che fpdfo atterra Stanz.Dok.i. .


Fofco Mar. M.ì diquc'fofchi accenti Le quadre-Ila
Altiero Chiabr. Ciafcun s auanza, e con altieri accenti Narraua pungenti In
.
gmfataie il 1,110 nome illultrato, Click tenebre
hiltorie di mortali errori V0L4. Uatt. mie mi fecer
.
chiaro Gakr.Ritr. .

Alto. Mok. Ecco tra quelle già si verdi rine , One ciani fokan i
Fu^itìuo .
Brace. Non è fama mortai fe non concento C'huom
con alti accenti De gli ahi Hcroi cantar l'opre , e gìi honori ,
,
faccia intorno a fredda pietra , e dura Aura d'vn
Canz.4. , fuggi tiuo , c
fioco accento. Croc.jf. 16.
Amaro. Brnn.De la ipofa rapita orbo rimafo,TaIhor anch'ei pian- Funebre. Moron. C'hai tanti occhi piangenti, hai
gcuaCon flebili v fidati, amari accenti Vcn.Terr. Canz.i 3. tante lingue
.
Ch'accompagnano tuoi funebri accenti . Mortor. 1. 1
Aniorofo. Valual.Tratti dal fuon de l'harmonia diiiina. Congiun- 7
Funerale Ghel. E col pianto accordò di quelle
ta a' dotti,cV amoro/ì accenti, Ciel Iteifo fi mitiga,& mciiina, 1 1
.
gemi Elogi inciti,
e funerali accenti. Rof 15.41.
E fermanlì ad vdir ne l'aria i venti. Tebai.f. 101. Gelato Brace. Che forfè Dio per rifcaldar le
Ardirò Cebà. Quando col volto accefo,c gli occhi ardenti, Fol-
.
menti,Fiamma trar-
.
rà da miei gelati accenti R0cc.ij.4f. .

gorerò Fur.i. j r. colici gli arditi accenti .


Geiicrofo Chiabr. Cosi diceua : a i genero/i accenti,
Anicn)a:o rJcn.iin. E fe talhorgli articolati accenti Spiega fenza.
.
Cotal Giaf-
.
farte la nfpoftaporfe Amed.7. .

ritegno. Co!offis4.
Gioiofo Ghel. Vdite il fuon de' miei gioiofi accenti Rof?
.
Afpro. Mar. La Dea con lieto, c manfueto vifo Rilpofe S-
ri quegli Giubilofo Anguifi: Non vdite cola,ch'efcono lieti,
accenti afp ri, c fuperbi
.
E gmbikTfj ac-
centi ? Guid.5. 4.
Balbo Anguiil. Eoi come qiiclla,c'hà quei denti manco,Che bal-
.
Oc fileggiato . Imper. Articolati men, tanto più belli
Son di lor
bo fanno andar l'accento f'uora Metam.6. 10. .
gole 1 gorgheggiati accemi
, Certo gli (limi qui , fe qui li
Beato. Ghel. Di pian io, e di pietà gli occhi, e le inenti Ingombri fenti
Angitìboela felua, enon augelli. Cafi.<6.
al fuon di quei beati accenti kof. 7. 98. Gradito. Imper. Ma trafj>ortato in region diuerfa Mufico
.

Bofcareccio Tor. Né vdrai piti i dolci bofearecci accenti, Quan-


.
nono
di gradici accenti Ruft.i. .

do il Sol parte, e quando mena il giorno. Par.i. Grato Remig. Se la fallite, e la mia vita brami,Come ne inoltrali .

Canoro. Ghel. Fermò le ruote il Sol chiaro, e lucente, Per vdir fuor tuoi grati accenri Epill. 1 8. .

quegli accenti alti, e canori Rof 4. 3 1. Grane Petr. Onde con graui accenti, E ancor chi chiami, e non è
.

Cheto Prilli Ma in così cauta giufa,Ma con si cheti accenti,Che


.
chi nfponda Son. 178. .

nonl'intefe il mare, Che noi feppero i veni Galat. j. Grauofo Chiabr. Hora grauofi accenti , Acerbi afpri tormenti, i .
.

Confufo. T affi D'incerte voci , e di confiili accenti Vii fuon per Schifi del chiaro Sol, fugjson le genti
,

V0J.1. lib.4. .

l'aria fi raggira, e freme l.iber.y. s8.


Guerriero. Telt.Mà la mia lìngua auezza A raccontar d'Amor
.

Coriefe. Mozz. Tutto il foftegno Amor,che d'vn bel volto,E d'ac- "io-
ie, e tormenti, Formar non feppe mai guerrieri
accenti Lir?if. .

centi ne vien cortetì nonetti 1. Son. 7.


Hannonico. Pona. Quando gli accenti harmonici, e for. ori, Ch'vn
.

Degno Anguiil. E da la cortelìa di quello legno , Eflèr l'accento


.

mio ùprai più degno Metani. 61 140.


dolcifllmo cigno iui fpargea Deltarla , il delire , ond'clla ar- . &
dea, Spronando J'inuitaroa' voliri honori Heroi.Son.19. .

Dilettofo Rin. Sperai cigno canoro e l'aria , e l'onda Far rifentir Harmoniofo
.
Ghel. Vdir l'accento harmoniofo, e buono I conni- .

con dilettofo accento 1. Son. r 5. tati, e ne der gratie a Dio


.

Rof ii. 101.


1
.

Dimeno Chiabr. E con dolcezza di dimeni accenti, Diurnamen- Humik Gofel. Farla d'alta pietate
.

te il fuo de/ir (e fpiega . Amed.f


accefo, arfo Potrà la fanta . &
pioggia , o'I pianto fparfo Ne i voftri humili aflèttiiofi accenti
Difpcrato. Taffi E cosi grida, e à i di fpcrati accenti Tremano i s. Son. 19.
bofehi a! fuo furor intenti Di!p.7 7. Imperiofo Ghel. Che felli al fuon d'unperiofi accenti L'onde^»
.
.

Di/ufato Bemb. Ha urei di lor con difufati accenti Rime dettate, fermare, c'I guerreggiar de' venti
.
Rof 1 1. x_j. .

e più fpelle, e più feonc Son. 140. .


Infernale. Alac. F. pur aipiri,e tenti De la luce del Ciel più chiara,
Diuoro Bruii. Oùto diuoti , e non lafciui accenti ,
.
de l'Alpi, o e bella , Ainierfaria, e rubella , L'oro ofeurar con infernali ac- O
d'Italia Heroe fourano Eufr. .
centi ? Ven. Poni. Od.i.
Doglioso. Molz. E le calte forelle,a cui l'accolto Dolor formò co- Infiammato 4dem.
. Troni pur cicco Marte, Per le rocche atter-
si doglio/ì accenti. Son.10.
rar, fulmini ardenti, Che gl'infìammati accenti De la Aia nobil
Do'c:. Anguiil. E di con liumil cor.come ti penti D'haucrbiafina arte Efpugneran de' petti Meglio, fe hoopo fia, gl'iniqui affet-
ti i miei "
mie più :
dolci accenti Metam.6. ?.j8
ti
.
Canz. .

jlorofo San. Vdrcre felue dolorofi accenti


Dolorofo
*— querele —
le -j—
.

antiche Son.i,
acce
—— ——
, E il trillo fuon de

.
.
Inuido . Fufc. Loro tutti feoperfi I mici dolci contenti , Mi con_»
i

inuidi accenti Ingannata da lorpofcia rcftai . Aai.ia.4.3.


Dotto. Gofel. Caini, oue Amor co' voliri dotti accenti Scopre le Lagrimofo Car. Conucrfi i miei
compagni ( o miferanda Lor pe- .

mcrau'glie fue celate . 1. Son.18. na ) yan per l'aura, e per li fcogli , Di lagrimofì accenri il Cielo
Dottrinato Imper. Ecco al foffìar de i dottrinati accenti , Rifa ,
.
empiendo. Bn.tr.
fenza rimbrotti, ei fenza affanni Caf 6. 64. Lamentofo Sclu. A lamcntofi accenti , A i pianti, cVà i fofpiri,
.
. i

Eccitatoje Tronf. Quand* ecco accenti d'arme eccitatori Forma


.
Che fon da noi ben gimtamente fparfi P.4. .

la tromba da la bocca angulta , Ejiiouc altera i belhcofi ardori Languido Vili. I miei languidi accenti Non puon mofirar del iè- .

D'airtbógrlmperador Ja fchiera augufla. Colt. 10. jo. no. Ne k lagrime mie, l'afpro dolore . Amar.j. 1.
A x Leg-
, , .

ACC ACC
a ogn'vn veggia, e la mia gioia interna .E come del fuo incendio
Lcegiadro. Rcmig. A! dolce
fuon di ben foaue cetra Accordando
altri nnalce 1.S011.9.
> Amor lc^iadri accenti . E- i» vluau
.?.

dal feno Fiochi fufurri,


_ . .
Rimbambito. Teli. Non iia già ver,ch'à rimbabia accenti, D'ani- i

Lkue Ghel. Q>ì i! «Un'aura ftww:


le aufterita mi piegni , e tenti Ettcmiiur d'vn niafchio Nume—»
.

elicui accenti, e mozzi, li.of.17-


i7-
idoni. Ur.7.
- Valila* Oue Apollo,
c le Le docce forellc Forman pit-
Loouace Ripeniato Benam. Tenta, conuinci Alluda, Ma fiano i tuo' argo-
.

ture di loquaci accenti .


Cacci. iA . ,

celar mi vane, Gli ardori e menti Cauti fermom, e ripenfeti accenti Pali. Etn.i. 1. .

t uc ido . Benam. Ma come Ha , aie di


Rotto Guar. tempra d'arguto fuon pjegheuol voce E la volue,
«rincrudì, Che no! dicano altrui gli fpcflt home. » Non
,
eli .

non tacciai chiari i guardi e la IpingeCon rotti accenti, e con ritorti giri Madr.148. ;

acculino a te gli eterni pianti? E


.
1

fedelÌ,Coii lor lucidi accen- Rozo Anguill. E con accenti ir. vn rozi, cchumani, Prefenra
mici- Edi muti parlami, nce-preci lor la pjù honorata fede Metani. 18.518.
lepiaglie.
miei tormentici quell'anima mia narrali
.

ti Dicono i
Rullicano. Siiu. E vuoi temprar gli eftiui rai cocenti A l'aura, e al
fuon de' ruiiicani accenti? Madd.8.56.
LugubrcSX del fuo tetto vn folitario Gufo, Che la chiamane Sanguinofo Car. E chi dardi, e chi ftrali: e già la roca Tromba ne
.

-cor. lueimri accenti. En.4- j ...


vj per la citta fijUiLlando De la battaglia il fanguinofo accen-
.
,

mancano ancora Accenti lufinghicri


LufinghietO Mar. Non ti .
to . En.i ti
Parolettcdimeflè. V.pit.3.
accenti luttuofi rende Edio , eli ode
SchieciO. lirign. Quali amator facondo , Accenti fchiecti eipri-
Dlttuofo Coli. S'io parlo ,
.

niera l'augello. Giorn. 5.


Stanz.Term.i.
oietoftil mio penare. Sdegnolò Int.. Si iolfe la voce , e contro me riuolta Quelli parue
Bri.-", E' GabrieUh'm
macttofi accenti Sublima d alti .

Maellofo formar fdegnofi accenti Stanz. ,


'aiuole Giorn.i. -'
\l :roi l'"i .

regal tener intenti Gli occhi, e 1 cor ScJuaggiOi S«od- Gareggio nel formar feluaggi accenti,CoI gran-
Macltro Valua£ É'ì tuonane
.

de 'die canto di Baia a! lido , E n'v&i di quel fuon si altiero il


V -npre a quei maeTtri accenti Cacc.j. 71. .
.gn-Jo, Clic dolce n'allettò tutte le gena Son.
fuora intanto il mago accento, E non po-
.

Ma"». Anguill. Ella die Seuurotro . Mar. Con femirotti, c fiughiozzanti accenti , La Dea
'
l-'uaeir troppo
lonrano Metam.14, 170. .
'ter cosi duole
con manfucto accento A lo fchiai- del terzo iel fi
«

Manfiicto Ghel II Redentor


Semplice G« fel. Tu eoa femplici accenti, Piani, fchietti,e foaui,
f<,nn>ofe,ond'arfj,& alfe. Kofi 1.4^
.

Cioclie clliwde l'inganno, Per vtilc,o per da mio, Diflèrri, e


.

Argina vdrafli pria Sul Cefifo (piegar


Molato Mar. La dotta cetra
.

lpezzi le fue falfe chiaui i.Canz.10. .

M Sw! Benam!e Lieo, pofeia ch'in yan d'Allùda io è«M feorfi, Seréno Malli, die le acceuto fereno, Che fe purgato inchiollro
.

con mentiti accenti, Ne l'interno feonnr gli af- Non eternan le fila a! viuer nollro Del. Canz.ì. .

tìnti infogni,
configlio nouel |a llradaaperfi Poli. Etn.j. 4. Si lueiire V aluaf. Ne itimerà, benché lìluellri aceenci , Che fieno
.

ferri e i moti, A
.

melhllimi , e tremanti Protura al indegni de l'eccelle nienti Cacc.4. }. .

McftilTÌmo Gact. ( on accenti .


Soaue Petr Polio nai fi'entioa 1 più lòaui accenri . Son.i4j.
rilìoro . Addol.13. 34-
.

fiero duol piccini . .

E la con- bommeflb Talli Somm<.m accenti, e tacite parole , Rotti fingul-


olici. Indi il fé torcon minaccio^ accenti,
.

Mincciofo .

Mpiri De la geme, ch'in vii s'allegra e duole, Fan,


dimora Di Calta, da quelle inique genti Rof. ti , flebili ,

àui lo a la Papal
.

che per l'aria vn mormorio s'aggiri . Liber.3 6. .

altri miferandi accenti, Ac & Sonoro Gheji Ch'io podi homai con più tonori acccnti,Di così
Miferando- Valuaf. Con quelli ,
.

venti gior- °ran miiiero à parte à parte , Guidar la penna, e colorir le car-
compagnando il dolorofo pianto , Tutti pafso quei te Rofó. 8.,
.

Sofmrofo Orili- Quelle dellaro i venti , Voi fofpirolì accenti 1.


Mi^rato^c'.q^EiVofciahauralacura Difcriucrli cantando In
. .

Maar.69.
mifurati accenti, ldil.11.
Soucrchio Vd. Va , che più a bada con foucrchi accenti Non vi
.. . .

in notte luniinofa,c chiara, Accoglie mol-


.

I en" Se canta
1
Molle terrò, fpirando amici venti BHb3' 108.
aura veloce , E coLfeggir la preciofa voce, Rubar no
i .

li acccnt?
Soi'.rahumano Chiàbr. lui gndaua -lino Aquilon, che fiede Sot- .

fatta auara. Eleg.io.


sa, perche fi è
fommerge la to nubilo ^iel valle feluola 1 four Jiumai.i accenti akrui fem-
Mozzo Mar. Forma rotti fofpin , accenti mozzi , L
.
braro. Amed.7-
voce entro ifmghiozzi. .„ ,
accenti afcokatnci Fui manfuetc beine
... . , ,
Spafmato Rin. Mentre forma colici fnafinati accenri , Tremole
.

Nobile. TefiVè de nobili 1

voci, querule,* gioconde, Io la feorgo lirena in grembo a l'on-


ingorde. Lir. 17. j>'
Otio'f 'feder le tigri ^ _ _ ,
i.Son.41.
Panili. Come fpcflb fentir più gioua ,
e piace, Che 1 de .

Niimerofo .
Spauentofo. Moron.Et vn gran tuono vdiiliDiilinto in quelli fpa-
numerofi accenti, Mormora re, e garrir
muftei (torneai i, Ch--
i

Villa. utnrofi accenti . 1 Sacr.Inuett.3. .

eli augelli, e l'onde. _ ..


Spiritofo. Piac. Quelli miei noui, e fpiritofi accenti , Benigno
,. . .

orgoglio!! accenti , E
n^ofliofo. Chi..br. Qtn fine ci pofe a gli i. Od.S.
Amed.i. afcolta, à le tue glorie intenti .

cVi dimora ini non fanno alcuna. voi di Strepitofo. Anguill. La fillula da fuor I'v fato accento, Piùtoi'o
Otiofo. Ghel. Che vantane gran cofe: itene o fieri, Sol
ftrepitofo, che foaue Metain.ij. »7*.
d'orioli accenti. Rof 19.18.
.

lame' e ublime Pona Cam.-, le lodi tue, ch'ai tuo gran inerto Sol gi un-
1 fuoi lamenti Rotti
Tali' Ma (on, mentr'clla piange,
;
. .

Pilloraìe.
lei ne viene , Che fembra, è di pallo- & ger ponno 1 tuoi l'iblinii accenti , Ch'altrui foglion 'inoltrar
da vii chiaro fuon, ch'a l'Empireo aperto Heroi. Son. 36
e di bofeareccie inculte aucne
.
Liber.7.6.
rali accenti Millo,
.

calchi leftclle, egli elementi , Ch'ogni Supplice. Giul. Indi iuppiici accenti Moue tra fpeme, e fede ardi-
Pentito Guai. Tu che
pio, Afcolta quelli mici pentiti accenti. to auante , Il tuo gentil fembiante , Onde mercè s'impetri d i
contrito cor n'accogli
miei tormenti . Canr.
Liri.S0n.9j. ^ r s r-u ci con grauitatc il tardo accento, E fa con
Tardo Anguill. Moue
1 • • • •
. ,
le dolci rime , E quei pietofi accenti , Che .

Pietofo Sana. Tacion


quella voce ogni vn conten:o. Metani. 11. 91.
.

rileuar folean mie pene in pane Canz.i. .

Tacque , e fegui con popolari accenti Millo v Tcncreno. Brun. E par che in quel'ti tencretii, e molli Accenti,
Topolare Taff.
inftru.ncnti Liber. 7. 40. apra il fuo core ì.Selu. Paneg.i. .

aran fuon di barbari . 1

pretendi :alhor di nuouo apri In Tenero . Ghel. Onde tra l'aure de' fofpiri ardenti , Noui traue dal
Porten tofo Ghel. Quel che
cor teneri accenti. Rof 4.1 J-
.

L'ombra notturna il portenco-


porten
forma di ftrìdore , e di lamento
l

Rof.6. 85.
Terreno Brace. Poi cosi gli fauella , e già non fuóna La fua lin-
.

fo accento .

felue, folitari horrori , Che fpeflo vdifle gua mortai terreni accenti Vrb.17. 5 3- .

Pregiato Bonf. Ripoftc Parranno al-


Teli. E fe gli accenti miei rozi , e mal
.
terfi
'1 i.Son.i. Terfo .
lor predati accenti. ma non
le fortunate genti De l'afpctto di- trui, colpa è del cieco Dio , Che lima il cor , ini lima i
Prctiofo Ghel. Né fol godean
.

tatto, e 1 pretiofi accenti, E dolci, verfi Rim.


uin l'aura vitale , Ma il fiero
.

dipartirle il vale. Rof.z8.jo. Tremolante. Stigl. Quando con vn accento Tremolante, e foaue,
e duri, i

cominciar lor canti , AI fuon Ouando con vii concento Harmoniofo, e graue Rim. lib.i. .

Profano* Anginll Da lor l'eletta à ài trionfali accenti Suoniti gli


In difprcgio de' Numi eterni,e Trionfale. Tronf E de le fcluere
d'vn non colpevole iUromcnto, Colin.
antri trofeo, vittoria venti. 1.
fanti Die Inora il primo
fuo profano accento. Metani.}. 97- i

Ghel. Furprofetici accenti, e fu niiitero , Vergine *L Trillo . Tolom. Le voci afflitte, rotte dal dolorc,Chc non infegna
Profetico .
Son. 4.
altrui più trilli accenti
ma di Dio, ch'ime s'adempie. Rof j. 51.
. !

Diana Rifponder più Vantatore Imper. I! terzo du itor de i due compagni Gli accen-
Pudico . Augnili. Haunapotuto Pallade , e .

vantatori vdito hauea- Rull. 9-


nudithi, e grati accenti. Mctam-7. 187.
ti

.Gofel. Che in puri, e fparh accenti ecco nfoluc, Perche^ Velenofo . Brun. Innocente fuggendo Gli accenti velenofi Le_> .

Puro lingue
. . . A. . . 1

ACC ACC ,
Di boccile feritrici i. Selu. Cacc".
linijue fermentine .
Purgata. Bènam.Ne l'ampio fendo di purgato acciaro,
VilJa.no Canipeg. Poi con percoflc , c con villani accenti Rino- Ch'i
.
lummofo argento. Vittori. 6%.
l'occhio par di
nan duolo a duolo, c male a male. Lagr.<5. ir. Rigido Font Che non puoi , che non fai Col
famelico dente •

Vipereo Gatt. . li con viperei,e limolati accenti, Altri il tenta, al- C'ha di rigido acciar tempre lucenti Od.4. .

tri il punge, altri il motteggia . Addo!. 13. 3. Rilucente Car. Vna coppia di dardi haurà ciafcuno
. Di rilucente
Viuo Gofèl. Sù l'ali del pcnuer d voi inen' volo , Londonio
.
, & acciaro. En.f.
odo 1 voliti viui accenti z. Son.10. .
Rugginofo. Taff Perche ogni chiufo albergo alhor
s'aperfe A
AcctTTA arma adoprataper tagliar legna, /ìmilc ajla feurc. J'acciar rugginofo, ond'altris'armc. Conq.3.
8.
Cruda Chiabr. Il collo (tende c de la cruda accetta , Immobil-
. ,
Sfauillante Fed. Par ch'auuentino al Ciel raggi
. fulgenti Gli sfa-
mente la percolfa attende V0I.1. S.Agn. .
uillanti acciai de" Caualieri , Et al fragor
de' concaui metalli
Dura Vd. Pirro fiielle da i cardini la porta, Se ben ferrata, con Li
.
Sciioconli monti, e gemono le valli Appi.
i
.

cruda accetta, E ic sbarre^ ripari rompe in fretta En.i. 1 1 i . Splendente. Guif. Ma le fuc rote di fplendente
acciaio Cotan-
Pefante Tali* Forte villan , che'J noderofo cerro Brami tagliar
.
ti incontran per camino intoppi
D. Sett.4. .

con la pefantc accerta Rin.16. 67. .


Squammofo C Re turno da la Furi'afpinto Ricorre à
ar. ElTo
.

polita- Chiabr. Corre tra boichi , e con polita accetta Recide il I anni e di fquammofo acciaio E d'or già tutto horribile e
,
tronco Voi. 1. Pori.
di duri/firn" elee. fpkndente Cinto . dt brando, e fol del capo ignudo,
Leon.Non Lieto ino,
Tagliente. accetta al primo colpo Si tron- di tagliente itrofii, e di Iperanza altiero Di vedere il nemico En
1
ca in monte, o in felua antica pianta Taid.j. y. Superbo
Accr.no accettatone
.
Anguill. Panai! fuperbo acciar
.
carne, e J'oiTo Nè il h
.
toraggiofo correfifterpuote. Metam.8.
137.
Cortcfe. Valuaf Doue eri alhor, che la città leale Mi fece,o Terib Anguill. Terfo, e lucido acciar mia vita imbruna 1
E'1 mio
.

madre, quel cortefe accetto . Tebai 7. 161. Ifame vitalfubito Ipezza. Metam.4. 141.
Accia lino, 0 ftoppa, o capecchio, o canape filata
.
Acciaivolo il focile, con che lì batte il fuoco
.
.
Vile. Mar. Intorno .1 legno trai rozo volume Di vii accia innafpar Acciaio temprato Imper. Mà del tacito Sole in vece
impugna.*
.

prende diletto Gaief.Fauoh .


L'incerata bàbagia al foco accefa , Che da gelida pietra
acciar
Acciaio ferro raffinato .
temprato Traile in fauillc, oltre ogni foco ardenti RuJl.7. .

Affilato. Chiabr. Et i le Ipadc d'affilato acciaio Han le man foni a Accidinii cafo, auiienimento, fucceflò.
.

gli chi. Amcd,n. Atroce Car. Ella rifpofe gli accidenti attroci, La nouità di que-
. :

Aguzzo. Valuaf. Mora d'aguzzo acciar armato fplcnde II forte llo regno à forza Mifansirigorofa, e sì guardinga
De' mici
lpiedo,e mortalmente incide, D'aguzzo acciar fa fpada al fian- confini . Jin.i.
co pende, Che con due tagli,e con ia punta vende Cacci. 43. . Empio Mar. Ne che quell'accidente empio,
. e funeilo Seguito ila
Kc-ilicofo Tali". Chi vi riliicgha, amici , e vi fa in quelle Hore vc-
.
per fua cagion comprende .,
fìir di bel'icofo acciaro bifper.6. i>
Fiero . Car. Vn'altro foprauenne affai maggiore, E più fiero acci-
Bianco Teff. Ne . ch'io fra fchiere armate in vifla atroce Di bian- dente. En.z.
co acciai' guernito Faccian de l'elmo tremolar, le piume_j. Flebile. Tronf. Ciafcun li mira ài flebili accidenti Con
illrano
Lìr.»8. ìluporfrdduerimafo. Coli. 11. 95.
Bilione . Malu. A che fuggi, o Troiano, a' che dcilini Tu di Bilio- Formidabile. Mar. MàqueAi formidabili accidenti Siponno
an-
ne acciar grauarti il dorfo Del. Od.i. .
co fuggir col buon con figlio
Brunito Brace Mentre parlan così, come talhora Lurido vsber-
.
Funebre'. Cap. Pergli accidenti altrui trilli, e funebri, Ch'ad
0"ni
go di brunito acciaio , Quando l'almo Iblendor fc n'efee fuo- cenno fuo fempre trafeoriì Intrepido, e licuro ldiì.6. .
raD'ofcuro nembo i le vendemmie amaro , Si fattili ua , s'illu- Humano. TaffChc s'humano accidente a quella frale Vita foura-
flra,eficoiora Quel bruno fpccchio , onde riluce il chiaro. bcn,ch'iui m'accada Liber.19. 118.
lla, è .

Roccn. 17. Tmpenfato Tefau. Tuttauia foprafatti Da impenfato accidente,


.

Chiamo . Ar. Sta sù la porta il Rè d'Algier , lucente Di chiaro ac- A' primi tratti abbandonaro il pollo Tor. .

ciar, che il capo gli arma, e il buffo. Fur.17. r. 1


Importuno Boxati). Per veder poi, donde non mai mi toglia Ac-

Durtffimo . Ar. Non fai tu , contra l'oro, che ne marini , Ne il du- cidente importuno Pali. Etn. Pro!. .

rilTimo acciar contefa Fur.43. 49. Uà d la .


Mifero.Guar. Ohimè, qualfia cotello Sì mifero accidente 5 Pali.
Duro Anguill. Mi ben dal duro acciar gli fù rilpofìo , Che nel
.

palato penetrò la polpa Metani.?. 28. .


Moltriiofo.Guar.Senza Nume diuin,quclli 3ccidenti,Sì molimeli,
Feroce Ceba. Contro l'acci ar di lui feroce,e crudo,Hauea di fal-
.
e noni. Non auucngono à gli huomini Pall.4. 9. .

da fede il cor ferrato Eli. 19. 44. .


Ofcuro Ciec. Tra per l'Autor, ch'à voi J'ordifcc, e trama, Pien_f
.

Firuffimo Tali* Ciò detto, l'armi chiede , e il capo , e il bullo Di


.
d'ogni ofcuro, e tragico accidente . Hadr. Prol.
fìmilìmo acciaio adorno rende Liber.5. 44. .
Penice Brace. Cosi nm.ifo abbandonato^ folo Dopo mille ac-
.

Fino . Car. Fatale hor ponti la corazza auanti Di fino acciaio , c


:
cidenti afpri, e penaci Croc. 11. 19. .

di grauofo pondo Lm.S. .


Portétofo. Corto. Portentofo accidente! inhorridifeo Per timor,
Forbito Ar. Di .si fornico acciar luce ogni torre, Che non vi può
.
che più graui mali afeonda AIui.3. 4. .

ncruggine,nè macchia. Fur.i. 45. Rigido . Tronf Ond'à molti sì rigido accidente , Vacillante di fe
Forte. 1 altEcco à pugna venir chiaro,c lucente Di forte acciaio, icore i ginocchi h come fia la luce in lor cadente, Tra fcure_j
;

ilSaracino Atlante Rin.6. ij. .


caue riconcentra gli occhi Coil.8. 41. .

Funeilo . Chiabr. Vittoriolb infra gli acciar fune/Vi Moueui in- Rio. Ar. Onde caufato così Urano, e rio Accidente gli Ila, non
tento a le nemiche offefe Amcd.7. .
so narrarte Fur.3 1 41. .
.

Gemmato Chiabr. Colini lucente di gemmato acciaro , A!/.i_ f


.
Sinillro.Moron. Qua! io fentiffi alhor tormento, e affanno, Dir
verfo Amedeo la dcftra ardita, E col brando gli all'alta il fianco non potrei , nè le mie facre rime Si «"mitri accidenti efpnmcr
ignudo. Amcd.7. fanno. i.Sacr. Inuett.io.
Guerriero Chiabr. Dunque de l'halle , e de i guerrieri acciari La
.
Straiio Talf. Hor odi dunque tu,che il Ciel minaccia A rc,dilctta
.

cura abbandoniam ? Amed.4. mia, llrani accidenti Liber.i 1. 40. .

Horrido. Ceba. Dellrier, che copre horrido acciaio , egreue, Tragico Mar. Del tuo fauor deh tanto Preflami quanto elprima
.

Ruuida targa, e fiera punta haftara'. Ellf 48. .


De l'infelice coppia I tragici accidenti Samp.8. .

Indomito. Bald.
E l'indomito acciaro, Mi l'intrattabil ferro, AccmiA.vno de' lette peccati mortali . vitio, tedio di ben fare.
Poiché fianchi piegare Sotto graui martelli Le lordure cer- i
Micidiale. G. Camp.E quella vii, che'l cieco fenfo allctta Accidia
nici, Formar le foglie, e fabricar le mura Rim.Prof lib.i. .
micidial, che'l ben mi fura , M'hebbc mai fempre tra l'ofeure, e
Lucente. Car. Vna lorica che d'antica maglia E di lucente, e , , denfe Del non fano peccar, tenebre immenfe Aff. Penit. .

rinterrato acciaro Di malficcio oro hauea le fibbie, e gli orli ,


Accociri-N-ZA atto d'aniorcuolc dimollratione, che lì fà nel «ce-
.

En.j. nere amici, od altre perfone care, o nell'incontrarlì, od abboc-


Lucido. Anguill. La manca vn cerro ticn groflb e gagliardo, , carli con effe
Ch'vn diremo ha d'acciar lucido ai mato Metani./, n. .
Alma Sclu. Recan l'alme accoglienze in villa pace , E i calli in-
.

Luminofo Talf. Se'J della o fuon di tromba, o Juminofo Acciar,


.
chini lor,s eni inai non ofa Turbar follia d'Amor empio , e bu-
col toilo annitrendo è volto
i 1 iber.r<5. 18. .
giardo P.3. .

Minacciofo Rich. Mcrauiglianon fia,Ch';i debellar riuolto , Fra


.
Alta . Remig. De le reali alte accoglienze, e grate , Narrar non si
minacciofi acciar barbari feettri Rim.Epit. .
la più minuta parte. Epill.is.
Pungente. AngurlJ. H lafcra minar la fua perfona Sopra pungen-
il Amica . Talf. E
verfo gli altri poi lieto conuerfe La delira, e'1 vol-
te acciar con tutto il pefo. Mctam.4. m. to à l'accoglienza amica. Liber.18. 4.
A 3 Amo-
. . . . . . . . . . .

6 ACC A CE
notte I.'amorofe acco- gna,ond'ardo.De perfidia lor al fin m'aui'di.'Pafn.Scai. Son.i.
Ainmofa. Remig. E tante furili si felice la

glienze, e l'alme gioie . Fpift.17. Greco Ceba Vn grande, in cui legar Je lidie amiche
. . L'accorgi-
Bella. Petr. Bell'accoglienza, accorgimento forc , Concila in r
mento Greco, c'Fcor Romano Ell.6. 115. .

Malitiofo. B'-acc. De' malitio/ì accorgimenti, e rei, Profeta ap-


torno intorno, e puntate Tr. Calt. .

parue à Tempio Sergio à lato C.rnc. 16. 9..


Benigna . Taif C on benigne accoglienze, e con reale Pompa ac- .

colti ambo fnr nel tetto altero . Km. lx. So. Sagace Brace. Ben con fagace accorgimento
. il Conte, Poiche_>
Buona . Ar. Che poi ciie n'hebbe certa coijofcenza , Le te buona, non può la verità prefente, Lefauole per /ama a pena conte,
Abbraccia, e ftndia abbarbagliar la mente Rocc. 11.32.
e gratiUìma accoglienza Fur.4- 4°- .
.

Cara'. Remig- cui racconto i miei martiri, e quelle A Care acco- Saggio Inc. E il fenno fuo chiarifrtmo in fe llcflb , Che graue fie-
.

cdamorofi afletti Cheproprij fon d'affettuofa aman- ììe nel bel Trono, ch'ella Frà 1 faggi accorgimenti halli concef-
glienze, ,
fo. Stanz. Dolci.
te. emJLi;.
Carta . l'etr. U
che dolci accoglienze, c carte, e pie . Son.joo. AccoKTtzz* accorgimento .

Cortefc Mar. Poiché furo piti volte Iterate tri loro Le condì
.
Alta Ragn. E voi, c'h-uetepur non
. fol beltate , Ma del faper an-

accoglienze. Samp.?. cor l'alta accortezza 2. Sen. 4. .

Gentile Flerr. Hor làgace lì finge, e gira il volto Con gentile ac-
Dolce Ghel. Che Gabriel rimette al Aio ritorno Quelle dolci ac-
.
.

cortezza, e bel rifguardo Baò.1.65.


coglier zc, e quel foggiorno Kofi. 3;. .
.

lnduilie Hep-, Cosi cangia à mill'alme, e dona, e toglie Con in-


Gioconda. Chiabr. Poi rinoua d'Amor la fronte adorno Acco- .

glienze dolci/lime, e gioconde Amed.8. .


dulge accortezze, egioie, e doglie. Bab.i. 73.
Grata. Angui!!. Tanto grata accoglienza in lui lì fcorfe ,Ch'aper- Prudente, Cap. Con prudente accortezza indi paflàndo Frale
Metani. 1 1. 97. ideare. a lei bt.I!e compagjie Tentò con giochi , e fuoni,e
fe ne la fronte i! core interno .

Gratiofi Maur. Altri effilta i coftumi, e i dolci modi De ^acco-


.
I, arti , e.canti , D'affrettar la partita Del troppo lungo nomai
glienze gratiofe, e rare Tab.?. 3. .
giorno moleilo . Idil.j.

HÒnelia f adi Cosi coilei, che de l'amor la fere, Onde l'infermo


.
Accisa qu«.rda .

core t fempre ardente, Spegner ne l'accoglienze honelte,e lie- Difperara Contar. . Monomi à dar aita, A non lafciar, ch'opprella
te (
''
Jena, e ripofar la franca mente Liber.<5. 1 10.
(. . Refti per falfe,e difpcrate accufe, La candida innocenza, Sotto
Honoreuole Lall. Poiché fornite fitr di mano in mano L'acco-,
.
pefo di morte Fiamm.j. 2. -

glienze honoreuoli, e gioconde . Tit-i. 18. Diuota Aduli. Canzone.in quelli accenti, Chiudo co i Rè le tue
.

Humi le • Satin, lìti fon gli atti , e l'accoglienze humili Mille con diuote accufe Rim. Canz. t. .

dolci orgogli . Canz.?. FaJfa. Tafl' Ben m'offro io di prouar con quella mano A lui, eh à
Leggiadra , Brign. Polle di fuc pazzie Tv-fate lqiiadre , Forma ac- torto in falla accufa il morie Liber.j. 5 8. .

coglienze al genitor leggiadre Giorn.7. .


Liuida Bald. Con si liuide accufe Fattoli alhor da preflo, Di tua
.

LiffS». Ar. lune proferte , accoglienze liete Fanno à Ruggier & bell'alma a la guardata rocca Rim.i. Amor. Idil.2. .

quelle perfeine altute . Fur.7. 30. Mcndofa Gatt. sieno Taccufe più mendoié, e Arane, Che più to-
.

Mciia. E* accoglienze liete, e inerte


1 all'- , c graui , De la nemica .
Ito faro di morte herede , Ch'a i patti all'enti, chTfabctta diie-
mia l'armi già furo i.Son.119. .
de Scot.io. 98.
.

Modella. C;u Ne balla, che afeondiate voi fua luce Con l'acco- Rigida Mar. Ah non venga à biafmar quant'ella fcriuejD'impla-
.

gliente vollrc si modelle . Canz.i. cabil cenlor rigida accula


Nobile . Grill. L'arti vortre voftro valore Sono acco-
non fon ,
Accusatori che accufa .

glienze nobili , e cortei! Vezzi, dolce parlar , fembianze liete . Fallò Ar. In fua difefa vn Caua!ier sì forte , Che conerà vn falfo
.

Rim. Son.ioi. !
-.aeculatorioflegna, Che fia innocente, e di morire indegna—.
Serena. Petr. Con ferena accoglienza rafllcura 11 cor, già volto, Fur.5 68.
ou'habitail fuo lume. Son.145. Iniquo Ar. Che frà vn mefe, hoggi mai preflb 3 finire , L'iniquo
.

Soaue Remig. Che mi rcliaua abbandonata in doglia, Sciolta da


.
accul'ator taccia mentire. Fur.4. 58.
le ioaui, alte , e reali, Del pio conforte mio, care accoglienze Maluagio Moron. Acci, (ator maluagio, haurai già detto Quan-
.

F.piii. i}-
to paftò tra noi Mortor.j.;. .

Ac< oNCiATvRA per gli ornamenti , che lì pongono le donne in_» . Acerbità', acerbezza
capo intorno i capelli, e per l'intrecciamento d'eflì capelli i Mutura.Mjj.O qual d'alta prudenza in verde Aprile Moftra ne gli
KÌCC&- lmper. E,miracomc imperiofa adorna Di rcal man t-.» il occhi acerbità matura Galer. Capr. .

regio bulio, c come Di ricca acconciatura à l'aurea telta Guer- Acmo albero aliai grande, il quale li troua nell'Alpi
.

nil« il crine , e ;i Jui di lui più accefo Incrcfpato n'intreccia vn Bianco Guif II faggio ombrolo, e folto , L'acero bianco, c'1 fo-
.

velo azurro Rull.15. .


nerò fpugnoio L>. Sett.j. .

Acconcio ornamento .
Noderolò Valuaf D'acero vibri noderofo e corto Spiedo la_»
. ,

Rumile- Imper. Si vezzofette humilemente acconcie,Mà in queir man, che da vicin non falle. Cacci. 16 3.
humile acconcio altere, e vaghe , Vagando ltaflì in quel pratel Sodo Valuaf. D'acero lòdo fmifurati l'ulti Rotauano le man de'
.

ciafeuna. Ruft.4- più gagliardi Cacc. 1 42. . .

Accohuo conuentione, patto . . Vago Mar. Né tu, che'J corpo tutto acero vago Porti dipinto di
.

Dolce. Siroz. Mentre Aedo già fpcra al dolce accordo Por fine, leggiadre vene . Samp.i.
e che venir grata nfpolla Da lui , ch'ai nono inulto hor none Acéto vino infortito, che ferue per condimento
.

fordo . Veti. 1 8- 6. Acuto Tanf Di vari modi di tormenti vaghe, Vn vafo


. iui tenean
Duro Valuaf E mi ni fenza alcun riguardo torto Partito l'anno,
.
d'acuto aceto . l.agr.13. 58.

e duro accordo impollo Tebai.8. 18. .


Afpro Grill. Pietolìflimo Chinilo , Già non cred'io chc'l fele A
. ,

Fiflò Brace Ah sù le note di collanza priue, Noi vorrem dunque


.
Tafpro aceto milìo Folfeàle labra tue cosi crudele, Comc_>
alile urar la ipeme, E non temer dopo gli accordi fifli,Ch'ei non quel bacio perfido, e mentito, Onde fòlli tradito. j.Madr.n.
h.ih.bia a ridir, cosi non dilli ? Rocc.6. 10. Mordente. Brace E qual Falerno in più mordente aceto, Quanto
Infime Brace Lieto Cofdral'afcolta,i doni accetta, E conchiu-
.
più dolce fu, cangia fe Hello Vrb.8. 5. .

Ibtra lor l'accordo infame , Torna l'empio Domete al campo Vino &e Ar. Vi fparge poi del trasformato vino, Che fortiflìmo
in fretta . Croci 7- 18. hauea fopra il camino F,ur.8. 3 1 7. .

Obbrobiiofo Brace. Con poco accoro, e timidi ricordi Pcrfua- .


Achaia prouincia della Morea.

dendo obbrobrioli accordi Croci 1.77- .


Dotta Anguill. Ver Teltremo Leon di Ncgropontc , E ver Ja dor-
.

Pacifico Cap. Senza prender le chiaui Con pacifico accordo Da


.
rà Achaia il corfo intende Metam.6. 169. .

quella lingua mia . Idil.j. Achiìoo tìglio del Mare Oceano , e della Terra , il quale duellò
.

Sprezzato. Vd. Seti' va gridando , e deteftando abhorre Gli ac- con Ercole peroccaiìonediDeianira, mutato poi m fiume.
cordi si (prezzati, e vilipefi En. li. 66. .
Animofo Senec Per me già guerreggiaui, e per me fola Macchiò
.

Tronco. Vd. Mefapo dehofo , che ne refte Tronco allatto l'ac- con Tonde fue Tacque vaganti L'animofo Acheloo,quando di-
conìo ll.ihilito . En. 11.67- uenne Hor angue pigro, hor minacciante toro Ercol.i. i. .

Vàie . Tafl'. A la fua patria, a la fua fede infido , Moto ofa far d'ac- Feroce. Remig. E come il fero Alcide Al feroce Acheloo rom-
cordo infame, e vile Liber. 1 o. 5 1. . pendo il corno, Hebbe l'amata Deianira, e bella EpiA. 1 i . •

Violato far. E detellando abhorre II violato accordo En.n.


. . Fonte Calidonio Anguill. Tefeo, ch'ode 1 fofpin , e'1 pianto ve- .

ArconciMfNTo atiuedimento, auuertenza, accortezza- . de, Ch'afconder cerca il Calidonio fonte Metam-9- i- .

Amaro A. Guar. Lulìngliiere dolcezze anch'io pur vidi , M i che


. Nume Calidonio Anguill. V olea ancordire il Calidonio Nume, .

prò?fe con troppo amaro,c tardo Accorgavi euto,c 4 Con vergo- Mà non potc tenere in ireuo il pianto Metam.o. j 88. .

Scor-
. . . .

ACH » ACQ_
Stornato. Valili In fin làdoue l'Acheloo fcornato Bagna àie Achiuo
Sai, Che dal tuo plettro
a! cieco horror ritolto,
cinque EcJWnadì le fponde Tebai.i. }i6. ' Lieto
.
godrà su l'Acidaho Achiuo P»l], .

Acheronte fiume infernale .


Fj U Br S aI tuo cantar
'

Afpro. Senec. Trafcorre, e co' Tuoi flutti ifafó volge Duro ari- mei
:
Jn
™°MdifeJJa,c'J 8»* d;l ^'1^ De l'elee il -
T'
chiaro argento Del famofo Acidalio ,

nauigar J'afpro Acheronte ErcoJ. Furj. j. al bel con-


cento Si melce in puro latte, e .

fi confonde. Pali.
Horrido Cora. E l'horrido Acheronte Per non dishorridirfi De- Aconito
.
nerba veknofa .

lie ben accettare Anima cruda si, ina non


eia beIJa Gen.14. Atro Chiabr. D'atro aconito io .

Languido Senec. Il languido Acheronte Tornar non lafcia in__> non gli attofco.e quali A me Òà .

.
iurcommeni, gli ^ 10 fletto. Vol.i. Str
dietro, Ed à te folo è il ritornar concedo ErcoJ.Er.5 4. .
. Empio Anguill. Di quella fpuma poi J'hcrba
Nero Vd. Doue il fiume Acheronte niello, c nero Sbarca nel te- .
empia, e fella Nac-
.
que c'hogg. Aconito il Mondo
nebrofo lago Auerno En.6. 16. appella Metani- .4 .
.
.
Mortifero. Ironf lauda fpu.ru
Ofcuro. Vd. Chiama del grande Anchifec l'alma j e l'ombra Da sùlVflangue labro Verfano di
mortifero aconito. Colt.6.
l'ofcuro Acheronte a 1 regni chiari 58
En.f. *». .
Pell.fero. Ghcl.Mà la fredda cicuta,
Pallido. Mar. Che fe dannato à quelle eterne pene II pallido aconito, e mortale. Rofjj.
i
0 nui
negri "«wpoun?
Del pcllifero
Acheronte hoggtvarcafli. 7 «.
AcyyA vno de' quattro Elementi
.

Profondo. Senec. Ole dolete, che l'occulte vie Del profondo Albergo &c. Impcr. E come auuien
Acheronte altri fpiailè Edipei. li de gli ondofi alberghi Ne
.
le liquide llraae, e trafparenti. 6
Tartareo. Car. Quinci prefer la via là ve fi varca II tartareo Ache- Rmr.tf.
Annoia. Brun. Qui fu Manduria
ronte vn fiume e quello Fango fo, e turbo . e fa' gorgo, e vora- qui , ecco I'ombrofa Grotta^
:
pue ti chiaro onte, e «finghiero
gOj Clic bolle, e frange, e col tuo negro loto Si diuolue in Co-
Sembrò fpecchio d'ar "nVo' !

hor gorgo nero, Ahi di perTe neglette


, e d'acqua annofa°
cito . En-6. Argentata. Impcr E domeftico si ch'è Zn.
Torbido. Anguill. Orfne già piacque al torbido Acheronte , La ,
nua e su la inonda alzar/, ; Qui faltclla
fuo collume
guidando t nell'I
.
ju££
miai Naude fù de le mort'acque, Ninfa là giù di non ignobil zar/nrahe dal acque argentate argentee
,

fronte. Metani.?. 1S7. fpume Caf.6 g .

Argano d.lcgiuto Moron. Quel dileguato argento,Ch'a


Achille figlio di Peleo, e di Tetide Dea manna par co!
.

Pu Bngue yfcio, E forfè il caldo humordclp.anto ,11.0.


Al..,-.
Altero A..-.M
Àngui]]. Ben lìupido Ai l.-l •
reilò l'altero Achille, Quando ca- Morr.i 7
.
Argento liquefano Ghel. Come di fiume fuol
der noi vide al primo in terra Metani. i». 56. .
Romper tra' latti il liquefatto argento. Roff.66
.
nicuola proda^
Alunno &c. Car. Fe si, che gli credemmo : e quelli flcfli, Cui non Argento liquido Tali: S'alcun giamai tra
poter né frondeggianti riue Puro
.
il tìglio di Tideo,Ne di LaniLì il bellicofo Alunno,Nò vide Itagnar liquido argento . Liber 3. 60.
1
dieci anni domar, nè mille nani, Furo da lagnmette, e da men- Argento mobile. Pret A cui ceto rufcelIi,Col
fuggitiuo lor tr obi- '

-
BOgne Sforzati, e vinti En.i. '
.
le argento,Fan verdeggiar mai femprc
il manto he- bofo.
Belhcofo. Car. Quella vita arfatinola, ouc lafciolla Vinto per Idi'. 1,
Argento fìillato Brun. Spello rimembro vn
man del bcllicolb Achille, Ettor famofo, e Sarpedontc alte- garrulo rufcello
Che .

dargenti ihllati, Qamo pouero è niù, tato '

è più chiaro AgL


ro . En.i. Argento yiuace Tafl. Cosi ciafcun de gli altri
.

alico fà volto E
.

Difdegnofo Brace Vdiro han molti,& ammirando


letto
.
Sagace guizzo meco m quel vmace
,

0 argento Liber. o. 67. . 1


V lille, e dildegnofo
Achille. Vrb.5 », Atra. Molz.HebbeiJ mar pace, e colmo
d'alti fenli Fé chiare-
Difpietato Car. Cli'aiianzano a gl'incendi , à le ruiiie Al Mare,
.
d atre, e dolci d'acque amare. Son.93
,
a Greci, al difpietato Achille En.i.
i .
Bianca Valuaf Così poi che'] crudel Africo
Domatore . Car. E al domatoi di Troia Achille, Eolo non cunm
.
manca , Lavando
onde combattute , e tace , Sopra l'acqua non
ca ddii En.i 2. più fìuunofa , c
bianca, Ne quei* in tutto ancor, vola
la pace Tebai. ^.28
Eacidc. Chiabr. Ammoniua Chiron feraceìe/le L'afprocordc Bituminofi Tair. Fu già terra feconda , almo
.

l'Eacidc fuperbo
. paefe , Hor acque
Voli, lib.6. .
lonbituminofe, e calde Liber. 10. 61. H .

Famofo Remig. E non sà.che tutto il campo Greco, E J'illef-


« chi Bollente Ghel. Come di cauo rame acqua
fo famofo altero Achille Reggeua Agameninone ? Epill.8.
. bollente Vcrfa.e gor-
goglia in fuon fumante, e roco Rof j. b
9. .
Feroce Senec. Nè fol tremò là terra, il mare ancora Sentì venire
.
Bruna Tali. Ma
. tutta mfiemepoi trà verdi fponde In profondo
il fuo feroce Achille
,
Troad.i. 1. .
canal acqua
1 s; u dt.na , H fono l'ombra di perpetue fronde»
Fiero TafL Ou.il nierauigha Jior ria fe*] fero Achille
.
D'Amor fti Mormorando
, fen' va gelida, e bruna. Liber. 15. 56.
preda, Ercole, e Teleo &
Liber.4. 96. .
Cheta. Ironf E madre de l'oblio con acque chete Infronteal
Formidabile Senec. Piccar non lo potè con le minaccie Achille
.
campo lonn^ccluofa e Lete. Coll.6. 17.
formidabile; ne quegli, elle folo intende le future cofe_>. Chiara Tali. Spengo la feti mia ne l'acqua
.
chiara, Che non tem*
Agamenn.». 1.
io, che di venen s'aderga
'
Liber.7. 10. .
Forte .
Ar. Non pieiofo Enea , ne forte Achille
sì I lì, come è fa- Corrente. Malu. Non tra l'acque correnti, o
Je {lagnanti Vide più
ma, nè sì fiero Ettorre Fur.55.15. .
beila Ninfa il lago, il monte Del. Son.20. .
Furibondo Ceba Volea dir più, ma il furibondo Achille, Ch'a-
. . Cortek Grill. Ui'a terra fecca e l'alma mia /Inule
fcoltar più, né più parlar non puote, Gittando foco ogni
.
Onde , à te_*
chiede l'acque tue cortei!. Pen.150.
Jior per le pupille , Brandisce l'haita , c'1 petto a lui percuote Cniialiina. Anguill. E fi lauan le membra
Ell.8. 88.
delicate Ne le dolci
acque, cnlialiine, e pure. Metam j. 6.
Generolb. Valuaf Tu vi vedrai, che'] gencrofo Achille Qncto, tv Crillallcj liquido Ar. Corfe Rinaldo al liquido crilkllo
humile, c'1 fuo Patroclo feco, Fuor" tutte le cittadi atte,e le vil-
.
, Spinto
dacaIdo,edafetemolella. Fur.42.65.
le In me/o a'bofchi in folitario /beco Cacc 3. 67. Crillallopuro
.
AngmJI. Ritien la fronte il nome , e quelle valli
.

Gloriofo Remig. E m'era folo il glonofo Achille Padre, pa tria,


.
Con puri irriga, e liquidi cnllalJi Metam.?. jij. .

lìgnor, fratello, e fpofo . Epilt.}. Dolce 1 ali. E keu Jer giù da lor montagna i nui
Grande Remig. Priamo:

Con acque dol-
. e quiui il grande Achille haueua, E qui- ci, e mormorio foaue. Liber. 15. 36.
ui Vlille il padiglion dilìefò . Epill.i. Elemento coutr. Anguill. Quando Aullro fe con nona, cv'afpra
Inumo. Angui]]. S'offerftrdej tuo ihuo.inuitto Achille Gli fpofi, guerra l 'elemento turbar contrarip al foco. Metam.i}. 144.
e d'ogn'intorno à mille a mille Metani. 1 », 96. Elemento liquido Imper. Che bene
Magno. Car. Accettar
deggia: androgli incontro Coiui non la
.

la (uà ipo/a, al
.
e ricca paga, e bel rifloro A
fuo ingegnolò ltento Impouento il liquido ele-
l'animo, fe folle anco maggiore Del magno Achille , e come mento. Rull.7. '
Achille anch'egli l 'armi di Mongibello iudoflo haueìfe . En.i 1. Elemento mobile Mar. Rimira ignuda , e fenza benda alcuna .

Pelide. Ceba. Ma del fiero Pelide"i colpi, e l'arte Nonfccndon Nuotando per lo mobile elemento Tra le Ninfe del Ciel dan-
già, ne fi confuma à voto Elt.8. 94. .
zar la Luna Lir.Mar. Son.43. .

Poliente. Valuaf Fuui i! poil'ente Achille, c'1 faggio Vlite, Per Elemento nauigabile Brun. Dunque veggafi il legno nonni par- .

cui foli dillrtitta Alia cadeo . Cacc.4. 15. tito, E corra il uauigabile elemento Agi. .
Sanguinario Ceba. E non eran del tutto j dì . fioriti Del fanguina- Elemento volubile Brun. Tallior giran la biga, e'ipiù feieno .
no
Aclulle ancor compiti Ell.8. 92. .
Scorrono del volubile elemento Ven.Terr. Galat. .

Terrore. Anguill. Quel gran terror del buon campo Troiano, Mu- Empia TalT Lungc la bocca difdignoO, e fehiua Torcete voi da
.

ro.&houordc la Pelafga gente Metam.n. »»i. .


l'acque empie homicidc. Liber. 14. 75.
Valoroio. Remig. Da la rapita Ippodamia.da quella Felice
lb-'ia, Fangola Anguill. Acque fang >fe, :': e/?e amare, c fronde , Le
. I

e luéturacamoglie,QLielta ti vie.ie.o valorofo Achilìe.


Epift.j. fue viuaade fono, e*f fuo fcitegno. Mcum.i. 17:.
Aciuum. tonte m Orcouieno citta di Beotia, in cui li lattano le Feconda. Valual Nè mai di cr.ua pietra in monte fixjfc rc.rana .
Gratie. d'acque si leconde, e tetfe . Lag'. * 8.
v
Fte/èa.
1 . . .

8 ACQ_ po dal Ciel acqth foauc Argom.i J.


inficmc vn'acqua frefca , Che col
.

VrcCc Ar. Trouiro andando


i
Sonante Iìemb. Rina frondofa, e fofea, Sonanti , e gelid'acque
al chiarono
.

fuo tacca tal hora Pilori, e viandant.


mormorio 5
berne l';nnorofo oblio. Fur.4i-<>?-
Venire a Spumofa. Gofcl. Latto, il publico danno, e' fato borrendo 1
rufcelli Spargea_,
VrefchifllniaAr. Vera vna fonte , che per p.u
.
Dianzi predille il Ttbro irato,quando L'acque fpumofe in con-
acque in abondanza . H1r.41.78.
frefchifl'.me
gelide acque, Quelle, che
tra Roma volfe . i.Son.f*.
Gelida Ar. Signor, fon quefte quelle Stagnante Talli In lieto afpctto il ben giardin s'aperfe , Acque
.

foen^on l'amorofo caldo. Fur.41. 61. Itasnanti.mobili criltalli, Fior vari, e varie piante, herbe diuer.
0 come s'affretta , E forma col
Achill. Mira l'acqua gami] e fpelonche in vn»
Gentile .

dolcezza il cor faetta. fe, Apriche collinette, ombrofe valli, Selue,


Aiocorto vn liquid'arco,Che d'immenla villa offerfe . Liber. 16. 9.

Da ra- Stillante Ghel. Frutti feluaggi, acqua iliUante, e pura Lor mira-
GrXaSh
.
lino
Signor, e come, ond'hai tu l'hidria, e'1
ltrau3 il folitario fuolo . Kof-19. 1.
gradita? Rofiij- 41.
nir si dolce acqua, e si s, Strada liquida . Imper. E come auuicri là de gli ondolì alberghi
i

Poi le dona a le fiamme : tv effa altera Fanne


Guerrcra Banani. -
Ne le liquide llrade, e trafparcnti . Rulli.ó.
inla^oroucnte acqua guerrera. Colo(f.8. .
Suolo inllabile -Taff Tal ei ne vien foura l'inflabil fuolo Di que-
Impctuola Quer. In fe accoglie rufcdM in vn momento Rime-
lle acque non eelide, e non dure Liber.14. 34.
.
.

impetuofe piena. Son.31.


rà e d'acque
E Tetra. Tanf-Pargh veder nel mar l'onda vermigliai doue l'acqua
d'alter acqua infame e tetra di-
Infime Annulli. Lafcia poi , ,
é chiara, e doue è tetra Lagr.4. 10. .

mcn beila; lucida, e fcrena. Metani. 1?. joj»


^

fi tuffo ne O Tonante Leng. Finge priue di fuono acque tonanti , Ne à i più


.

Brun. Di Heeetonte in fuldelcrto lito


'

Infeconda rapidi fiumi il pie comparte , Ne lor potendo dar moto con_,
l'onde; Odcl ncroCocito, Lane l'acque infaconde. Veu. l'arte I ueloci rufeei torma Ifagnanti Eleg.9. .

diuote al Torbida Quer. E ne l'acqua ammorzar torbida, impara La fete


.

IniidT. Malu. Spruzzauano acque infide Sii le foglie ineltinguibile procura. St.51.
Sommo eterno Del. Canz.i.
al mio pafiar foccorfo
Remig. Mi io non chieggio
.

in mezo De ac- Tranquilla .


Infana.Remig.il poco accorto amor trarrammi 1

Di nauc, o di monton, fol bramo l'acque Al felice nuotar tran-


que infanc° F.pilt.i 7- ... .

quille, e piane . Epift. 1 7-


diro lethale,e maga, Vn vafel deui
Leniate Bruii. Di quell'acqua, Trafparente Anguill. Le pani afeondon , che Natura afeonde,
cmpir/ul giogo afcef.i,Se tu di vita allior
punto fei vaga. Epift. .

Dentro .i le tralparenti, e limpid'onde Metam.j.Éi- .

paefe via correndo fgombra, Dal Mentre il


Trilla. Anguill. Già quell'acqua beucafi , hora e mila Conia &
1 impida "*A"giiill. virtute ancor cangia l'imago. Metatn. 15. ioi.
Mctam..;. 69.
cor<o vn'acqua limpida l'arreifa. Vaga Talli Vn fonte forge in lei, che vaghe, e monde Ha l'acque
Liquore candido Malti. Cosi candido pone in fui candore De .
.

bel liquore. Del.Stanz.


si , che i riguardanti all'età , Mà dentr' à 1 freddi fuoi crilf alli
touch-- d'i ritra il
fc
di vili alghe immonde Ador- afcondcDi tofeo eftran maluagiii fecreta . Liber. 14. 74-
B.Tal£ Proteo marni non
Vetro liquefatto Anguill. E de la patria lor l'altiera fronte Veg-
r,n i' K. .
.

crin Bla di coralli , il freno Pollo à l'acque loquaci , e al


gon disfatti in liquefatto vetro Metam.8. ?*-7-
iìr il , .'

reno Volto,dondeiI furorGioue l'infonde.Son.i^.lib.i.


C'iti f
ch'alTeuta il palio Moua à cercar Vctro mormoregsiante. Impcr.A gl'inuiti del rio talhor fi ferma,
Lucerne tife Si come cerna ,.
Ed oue ài bei mormoreggiami vetri Chielio conlìgUo a mna.
109.
d k.iue lucenti, e viue. Liber.6.
.
nellarfi il crine - Rulf.4-
Alienili. E ignude fe ne entrar, come a lei
piacque, Ne le ,. , . .
'

I udd 1 Via liquida . Mar. Fin da quel dì, che'l Percgrin di Troia Traile
I4
dolci, tranquille, e lucid'
acque Mctam.j. 59. .
Lir.i. C anz.f
ond'il terren de 1 alma Si pur- bella Ar^iua Per le liquide vie fui curuo legno .

Lultrak Moron. L'acque


lullrah ,
Viua Ghel. Ch'vn'acqua ri può dar viua , e lucente , Se fuegliar .
Sac.i. t anz.f.
.chi, eì vurafporta

l'altro Cauahero La bocca folleuar


vuoila nephirtofa mente. Rof. 13. 40-
Molle. Ar. Quando lo vide Vltnce Anguill. Prefe con ambe min l'acque del fonte , LM nu-
vlaVacqua molle. Fur.42.^i. ...... ._ fer con quell'acque vltrici alperfe Mctam.j. 6?. .
.

c da piccioli pertugi De le
.

Mormorante Imper. Da gli fpelTi


Ben l'acqua prender puoi , Lidia, onde al-
, 1
.

Liquefatto , fpumofo, e mor- Zampillante Galcan.


.

vero de piombo il vino argento 1


miei si fre-
la°hi Quella de gli horti tuoi terra matTìccia , Ch'a'
morante , A l'aere fenza fòrza vfeir fi vede con purità,
che
fca, e zampillante fpiccia Vn guardo folo , e nulla più, che pa-
l'acre ancor n'eccede
Kuft. 10. .

ghi GuaCi... Son.4.


.

il varco Per gir la


.

Mulics. Font.NcfcopniIcal!e,enedimollri
Acova odorifera Acque chiare del Ciel miifiche,e
.

sii, doixfimouon quelle


Il falfo vifo,e fol da' ciechi,
.

ò folli Ne la
Humore ftillato . Imper.
belle. Od.S. fior d Arabia, e de gli odor De
altro In fuo rauco idioma Con citta pregiaco, e fpruzza,e laua i

Muta. Mar. L'aujuc mute non ,

Sabci , t gelfomino Stillato in doppio,


la rota, e l'arancio, e'1
lingua di criltallo Mormorauano folo Samp.i. .

Man/in. che non fcardini , o t telo A


l'acque ne- & odorofo humore Lafciua troppo fi riuerfa a dolio Rult-4- .

Nechittofa lanfc, che fon


,

Lanf.: Ar. Che macinar molini Potrian far l'acque


.

phittofeGl'importiini cancelli, Si che piouano vltrici A fecon-


quiui Fur.
dar di fede La terra mifcrcdente,
Che non crede quel Dio, .

Re terge le dita De
Onda odorifera . Chiabr. Primo , e foletto il
ch'ella foergiura • Flcr.4. 1.
r 1 . r l'odorifera onda. V0I.4. Batt.
Nitida- Betuu. Ne prima a gli occhi con Mie nitide acque Agli
Acqva fanta
ocdu infermi il diuin fonte apparfe Stanz. Dolci.
• •
.
. , •, rr
altri onda falubre altri lcllequie
conofee- Ondafalubre. Ghel. Spruzza
,

Nobile - Tafii Il oual


de l'herbe, e de le nobil acque Ben
Liber.i 1. 70. Dice col Salmo de l'eterna requie. Rof.11.86.
ogn'vfo, ogni virtute .
Utt
torbid acque, Ch a panar du- Acqvisto l'acquilrare, acqmfìamento .
.

Paludola. Mar. Nè de le paludofe, e Con amor,


la memoriadi noij'amor, Altero Brun. Feci de' tuoi, noi niego, alteri acqutlh,

.... la tede, Sia .

ro fato hooei ti sforza, me fenili


e con frode , infinta amante ; Ma doue altri feri j, tu
a cancellar l'oblio. Samp.5.
mai ponente
l'acque pelhlenti, in cui L altro a Epitl-Heroi.i . 9.
Peltilente. Ghel. L'vn purgar alto acquilto Si trouan teco
Aliò Talli t he pugnan teco, e di si
i'Uebreo ferbar cibo vitale. Rof 1. 6.
.

al eloriofo fine Liber. iS. 94.


e pigre, e falde Rende l'acque
.

Pigra Tali'. Hor che l'alpi canute,


.
Per far vn
Brcue. Guid. Mà tra noi volto à infanguinar l'artiglio
.

correnti il pigro verno . Heroi.Soii.f. canini vero d'ho-


e cruda Cercando in breue,e vergognofo acquillo, Lafcia, cieco, il
Placida TalT.Fucgi da l'onda impetuofa,
-

nore. Son tf. ,


placide acque, ouc ripare Libcr.7.46.
,
ben caro,
Caro Guar. E quello fi de dir perdita ? acquilto Molto
.

Placidetta. Imper. Maloiapifce il mormorio de 1 acqua , Che


.

e fortunato ancora Paft.4- 7-


dal colle vicin di fallò in faub A fcherzar cala placidetta, e fre-
,
corrente . Rult.i. Dannofo. Talli Ohimè dolente acquilto, Dannofo
acquilto ,
. .

m
tta, Col mormorio del rio vicin e'JRè e gli altri.
cui perde feftefià La nona fpofa,
feileflo,
Rara TaflC E col denfo di lui l'acque dillinfe Vaghe, rare, fonili,
.

prefte, e fucile , O
d'ondeggiante , o di gelata , e falda Natura
Anguill. Se n'andar con Giafon frà gli altri eletti
quel? A
Mond.i. Degno '

in fe raccolta.
au.s e caftclpoco dittante Pm di due leghe a
,
acquilto gloriofo, e degno Metam.ó. 41°- .

Salubre. Ghel. In de' gran regni


Dcfiato.FecT A' popoli dcuoti al noltro Chrilto Fia
la ciuade , pieno D'acque falubri e di fiorite piante Entro vna ,

il defiato acquilto Appi.


ameno. Rof.itf. 41-
valle, di bell'ombre Ella ne perde
.

Saporita Ar. L'acque parer fà faporire, e buone, La fete,e il cibo


.
Dolce. Tanfi E come di lei fatto il dolce acquino
fembianzahumana, Stanz- Term.i.
la
peldiiZHin s'apprezza Flir.Jt. ». .
hauremo,c Chrilto Fa-
Excclfo . Beium, Io l'honor, voi l'impero
Soauc. imper. Quando pietà lui vmce,c timor hauc, Et hi il cani-
7 . . . . . .

ACCL
ri ecce T fo acquilo
d'alme Mond. i. 79. infinite .
adamanti, e crifoliti gialli.
9
Cacc.4..H9,. •

Famofo. E piante i morti in quel famofo 3Cc-uif'to , E la for-


1 alf. Duro Teff. Alma io non hò di pietra Ne
. mi cingono il fen duri .

tuna, che mutato ha Itile C onq. 1^. 6j. .


adamanti, O
d'Iperboree neutafpri rigori Lir.13. .

Funclto! Grill. Miniftro federato ah fol ribalti Ne'tuoifuncfU Fmifkmo. Valuaf Ne fe da! capo ben fin' à le piante
acquilh',1 he nei pegni d'Amor l'Amor tradifli. ?.Madr.
Non fol lo
7 . fpogho del cinghiai haueflè , Ma digrolìo, e finimmo
GJonoiò, Taffi MoJto egli oprò coi fenno, e con Ja mano, Molto adaman
te Coperto in ogni parte ei fi
teneflé. Tebai.3. 5.
fofih nel glonofo acquiito Liber.i. 1. .
l'ortifiàiao.Taf]: A duri lacci del peccato
auutn ti Con nodi dt for-
'

Grande Tali! A quello , che retaggio era materno Acquifli ci


. tiflimo adamante- Mond.4.
giunfe glorioli, e grandi . J.ibcr. 1 4». . Impenetrabile Tali: Non fe di ferro doppio, o
IJJuftre Brun. Si Bnrannia la grande. à cui fol lece Goder chiare
d'adamante Que-
.

. tta muraglia impenetrabil folle.


Liber.3. u,
lenoni, ìllultre acquiito D'clfer Aia primogenita sii fec2__>. Indico BJd. Nouo rubin fui Tebro arder
.
vegg'io , Ch'auanza in
Fpift. Heroi.i. pregio gl'Indichi adamanti. Rim.i. Amor. Son.71.
Tnfidiofo. < orto. Onde de' fuoi infidiofi acqtiilh" Con l'empio Inutile Teli, a Irro più dolce oggetto hanno
. mici fen/1 , Ch'in- i
fìngile habbia pagato il prezzo. Alui.4. t. fipide dolcezze D'inutili adamanti, e di
rubini Lir. ,
33.
largo. Valiuf. Che con acquàio si fainofo, elargo Delvoflro Lucido .Tafi. Chiama eglià fe Michele, il qual ne
Ianni Dilucido
fangtte i" ritornai]! in Argo Tebai.8. z\6. .
adamante arde, e lampeggia I.iber.9. 5 8. .
lodato Tali" Hor chi iù il primo feritor Chriltiano , Che facefi'e
. Terfo Malli. Se l'adamante lerfo Frag i applaufi
.
adoranti Fa pju
d'honor lodati acquilti Libcr.10.5i. . uimento pretiofo al piede. Del. Idil.
Lugubre. XaftSÓÌpens'io in lui di far lugubre acqui/lo Pria che Adamo primo huomo . .

la rerra nel fuo tea l'ingoi . Difper.31. Antico. Tanfi One la macchia de l'antico Adamo
A lauar del mio
Malageuole Inc. Malageuole acquino imprefa dura , M.i lode
.
, f angue fi nferba Lagr. 1 1 4. .
.

non minor gli offri la forte Stànz. .


Genitore primiero. Ghel. Qua! crè, che ne fan. 'etitia.c fefia
Memorando Brace. Perche vuoi dunque à memorando acquifto Con
.
Conforte il Genitorpnuiiero ? Rof 1 1. 47.
la
Non riuolger le brame impatienti? Rocc.io. 56. Habitatore primiero Brace Nè fi marauig'iò quando nel
MiferuTimo Campeg- Milcrillimo acjuiilo , Se il ritrouarti , Ha_3
Mondo .

.
Le luci apri l'habicaror primiero Vrb.13. 5. .
Perderti eternamente. Filanvt.4. 1. Huomo primiero. Andr. So-141 -\damo repentej Sorgi, forgi Huom
Mifero Stroz. Già d'altri venti, hor che Riciardo affronta , Fatto
.
primiero , E lieto il Mondo grande Tra le fue bratua il
la donna haueamifcro acquilloi Vcn.5.1.
picciol
Mondo accolga Adam. 1.1. .

Nefando Senec. Spreggiar fi dee la palma e quale lU.ni Guerra,


.
ii'.ro Grill. Due n'and-ai del Paradifo fore Mifcro
011;: iallo il vmcitor commette Se li rallegra ilei
, J .
Adamo ? à
nefando ac- lagrime, à fudore 1. Madr.^jS. .

quiito ? Tebaid 4. u "nginano Ghel. Infieme femmi e rintuzzar il telo, C h'an-


.

Odiofo. Ar. Zerbin cosìparlaua: nèmen trillo In parole, efii il primo originario Padre
cife Rof 4. 38. .

fallanti cfTerparea Di quello no uo fuo si odiofo acquiito, Padre pnmitiuo. Ghel. Ne vien prefò per man con la Conforte
Che de fa donna, che perduto hauea Fur.io. 1 54. . Prima d'-Ogni altro il pnmiriuo Padre . Rof 15. 18.
Pretiofo Bruii. Perche dolente io parto, hor che mi godo De la
.
Parente primo Dan. Traflèci l'ombra del primo Parente,
D'AbeJ
.

tua grana iJ pretiofo acquiito Ven.Terr. IdiU. .


f.10 tìglio, e quella di Noè . Inf.4.
Raro. Anguill. Per porlo più del uro acquiito in forfè Giurai;'.- Prunituio . Ghel. Promtllà jna.i> al primitiuo A damo Rof4- i

fopra il libro, che fi legge Sopra il diurno aitar di far la proua 47, .

Primo peccante. Benam. Tal l'humil prole del Primier peccan-


Metani. 9- te tlfulea tempo dal rea! Juo tetto Molìra di gloria tua
Santo Tati. Ire,
;

abbattete gli empi, e tronchi membri Calcate,


vago
.
l'affeno Ver le dipinte tue fattezze laure. Son? i

e ftjbihte il fatuo acquiito. Liber.20. 19. Primo viuentc. Moron. v orpo d'huonao informai che Putite i ,
Sforturato. Valuaf Mi per quel marnai campo fatato , Chc_» vn tratto Senz'eifer mai fanciul, lenz'hauer fafcic , Sino a! vi"or
Cadmo feminò con tanta lode , Humile fccttro e sfortunato de la matura ecade , Ville , e pon nacque , e cominciò la vica__» ,.

acquiito, Perir l'honelto, e Ja ragion fu viito Tebai. .41. Qnand'altri la trameza , e fè ben molti Fi^'i^rodv.iT.-, ci pur . 1

Sommo. Barb. Piangerai pianto mio le fere hò viito, Con tuo padre non hebbe, Efùilprimo,c'haueire e fpmo, e vita Già .

gran feorno, e con mio fommo acquiito Prim,Stanz. con picciol pennel v'nò Adam dipinto Mort.I'rol, .
.

Spietato Bruii. Che con fpietato ingiunofo acquiito Dianci con- Protoplafto Ghel. Già
1
per vanguarda il Protoplallo. Rof.i8. <J8. .

erà del Ciel lafpada ftrjnfè Ven.Terr. Canz. 14. Reo. Mar. Stato Ibllupur nano , « ome ti finge "Jberto, O ribcl,
.

Sudato Mar. Godi beato,e fortunato a pieno Vfurpator de miei


. lante, al tuo Fattore ingrato R eo dd primo peccato
-

fudati acquilli
,Che non
Am.melfiii. .
farelti certo Quando priir, ier Ja mano SteiidciH audace a l'ar-
Temerario. Ghel. L'altra che fé con temerario acquiito Quella bofcel vietato , Per piacer à la credula Coniorce , Giunto
à co-
ridda impudica. Rof.13. 118. glier la morte GJer.Hilt. .

Vano . Mariti. Huom ch'anhelante à vani acqii'ffi afpira,E'n cofe remideo terreno A ndr. 1 Paradifo ameno Riuolgi il piè gran . '

frali ogni fuo fiudio ha meflb, F.i qua! turbo, ò paleo,chc men- Semideo terreno. Adam. 1.1.
tre gira La fcpolturafabricaà fcfteflb , E dopo moke rote al Trafgreflòre Brace. Ettglialhor chedifmo il ferpente L'antica
.

fin mira Hauer al moro il preeipitio apprello : < he va! tanto


fi
Madre a l'interdetto ramo , E fdruccio;ò ;iì l'orme fue repente
iudar, gente inquieta, S'angufla fofla à le fatiche è meta ? Co' primi palli il trafgreflòre Adamo. Vrb.i.nS.
i

Ve gognofo Mar. T'alletta forfè a noue ftragi, e prede Di Rodo,


.
Vetufto. Ta/i: M. noi nepotide! verufto Adamo Pur quafìdoni
e Cipro il vergognofo acquilo ? Lir.Hc-o Son..j:i. di Natura, e doii Habbiam molte virtù
.
Mond.6. .

Vile. 1 alf Baldouin fopragiunfe,e con indegno Modo occupollo, Auua fiume della Lombardia rafpadana,
. 1

e ne fc vile acquiito. Liber.5.48. Famofo Impcr. Oue quali di lui termine augnilo F^ gran folco
.

Achocwavno. monte alto tra l'Armenia, e l'Iberia, di cui parla à gran prato Adda famofo, 1 he mentre a! Pò fpinge fe Hello, e
Horatio lib.i. f ami. trama Fatto amico di lui giungerli à Jui,Mormo:eggiante corre,
Infamato Ar. Ma né si faìdo 3 l'impeto marino L' Acrocerauno
. cltrepitofo De l'amicitia fua lieto, e contento col fuo bel piè
d'infamato nome, Nèlb sì duro incontro Borea il pino , Che di liquefatto argento Ruit.|, .

rinouato ha più di cento chiome. Fur.z 1. 16. Gentile. Rai. Vago , limpida fiume Adda gentil , che viuc, e Itu
Infame. Rin. Infame Acrocerauno, ogni tuo calle Apre d'im- cid'onde Moui a fcherzar sù le fiorite fponde. Rim. Madr.y.
mondo Stige immenfa fonte 1. Son. 177. .
AciGs.fiume della Marca Triuifana.nafcc dell'Alpi di Tremo.palfa
Superbo Tanfi Fugge il crude!, dicea, nè perche calche Le Inaile
.
per mezo Verona, poi mette in Pò, da gli antichi detto Athcfì.
del fuperbo Acrocerauno Stanz. Term.i. .
Ameno Mar. C oncorron d'ogni intorno ugei canori,e bianchi, 1
.

Acvt.eo. pungiglione Quei che l'Athefi ameno ^ddoluTcon col canto. Lpit.j.
Rigido Gate. Non fol l'aculeo rigido, e mordace Cadendo il
.
fa- A Dio modo di falurare, Jicentiandofì
.

cro corno impiaga, e offende , Ma s'incarna si ingordo , e si te- Afflitto. Remig. Onde Ja lingua mia di gliofa, c mefia > gran pe-
nace, ( .he nel ritrarlo il Redentor più olfende . Addol. 17.48. na pot elle eij.riinerfore QueJ dolorofo, e quell'acino Dio
Acvme acutezza
.
Epill. 5.
1

Raro Anguill. Potrà mai de! fuo ingegno il raro acume Difemi-
.
AmariiTuno Rich. ( inthia , tu parti ? ah, sì ; pur quello 3 Dio
.

na, ch'io fon, farmi marito ? Metani.»?. 359.


M'è crudo meflaggicr del tuo partire ; ìv.arifllmo a Dio, che
Adamante di munite, voce poetica .
pur foffrire Con grane dito!, muto amator, degg'io . Rim.
Arabico Brnn. Hà d'adamante Arabico le mura, Hi di diafpro, e
.
Amaro Brun. Poiché morir adhor adhor degg'io , Prendi , o de'
.

di /..fini odo. i.Selu. Clcop.


regni frenatore inaino , Quello amaro , clic mando , vltimo 4
Eianco Valuaf. Mandan per Ninfe ancor da quella cdla Bianchi
.
Dio fEpiit. Heroi.i.p.
Dolce.
. . . . . . . .,

I0 A DO ADV
Son. fìigatore e vn traditor maligno Tcb.5. 7. .

Dolce. Alam. fornirò, il fallito .1 dolce ìDfo. Il


a Dio , 5 ode quelle


Advltika .donna cne giace con l'altrui manto.
Polorofo Rich. E sS l'eftrcmo, e dolorofo
.
BaJdanzofa. . Mar. Con tai lamenti la garrifee, e fgrida La baldan-
ridir incile parole: Moggi
parte il mio Sole : o Cielo, o Dio.
zofa adultera fagace

EftwSo. Mar. Prendi il mio cor con quello diremo a Dio O cru- Empia . Remig. Che cofa poi di racquiflar ricerca , Salilo ch'infi-
'
L-A. ii.
da meretrice, e trilla Empia adultera, e vile Epill.i 3. .

del quanto bell;i eli ocelli miei


.

Dole. Ma vn'adultera infame , che volea Col mezo del


:i

fimi, e i lui medefmo, Gli die-


Infame .

Fiero Tcfau. Bendati gli occhi a


.
l

velen tonni di vita Marian.4. 5. .


Tor.
ro vn fiero A Dio coti gli archibugi T ,. ,
.
Lafciua. t.ap. L dT.unu'eni, e di fchiaui Forfè defìina adulterala^
dal icrren natio II dolorofo,
Intanilo. I ap. 'lolle da! padre, e feiua, O
merce infame si, ma però cara Quella beltà . Idil.r.
-

intanilo, vltiino i Dio . Idil.s.


Maluagia Senec. A chi dar morte vuole L'adultera maluagia ?
;

Brian. Mifer ; si rollo, c'haucrai


trad.to Con vn ingrato .

In-rato .
Aga.iuenn.3. 1.
IDio la foto* amica Giorn.8. . .
Mercenaria. Grar.Cii'à hlùorad' \ ugnilo in paragone La mer-
.

Afc.P. Pallore, io parto, e lafcio


Ai tuoi finti fofpirlvl-
Vltimo .
cenaria adultera prepone. Cleop.;. 44.
timoàDio . Interni. 3.
Vile Rcnug. diurne cli'io fui per meretrice infame Per adultera
.

Adito, inereflo, entrata. ., lÀjj'i vil,deuota, e pia. Epilc.f.


fpiò tutti Gli aditi 1nofleruab.I1 del
SertìiSi le Mar. E poiché ADvinmio. illecita congiuntionc di maritata, o d'ammogliato.
bff-;o,Tn.-nò fianca a l'albergo.
Samp.i.
amato da Venere .
Infame Remig- Ella il fuo vitto , e l'adulterio infame Aliai meri
.

Ai.om .
eiouar.ebclliilìmo,
foggiorno Prender fece. Epift.16.
Sondo. Piccol. Ouecol biondo Adone
al bel
1 Son. 18.
Scclerato Senec. Con l'adulterio federato ottiene Le forti roc-
.

tilìior potrai grato ripofo.


Adpnc che l vccifore Egilto . Agamenn.5. 3.
I cp-Vulro Mar.
Fama é che Cithcrea Col fuo leggiadro
.

di correa- Lir.i. Canz.8. Adi liero . liuonio che giace con l'altrui moglie .
laccrballagione Cacciando il
Infame . Guar. Vna perfida Ninfa Eofl l'adultero infame iui pro-
Dipinto - Mar. Dirò
d'Adon dipinto, Del pregiato Giacinto, di O fana A voi la legge, altrui la fede rompe . Pali. 4. 3-
Maluagio. Guar.Mora dunque l'adultero mahugio,Ch'à lei l'ho-
Clicia à cui piace Volgcrfi (empre
inuer l'eterna face . Lir. i.
nore,à me la vita inuola. Pali. j. 8.
Sfacciato . Remig. E fe tu feguirai di far più quello Adultero farai
Porporato Rln- Vedi Narcifo inghirlandar le fponde , Vedi sfi-

Adon,che lèmbra foco . i.Canz.19. sfacciato, e trillo . Epiit. 1 9.


darti a! ball° Il porporato
Advkakza . l'adunare, ina propriamente di gente
Adok'atkki l'adorare,queIl'attodi riuerenza, e d'humiliatione,
.

alle cofe facre & Altera. Benam. E Iran poco lontan quegli e'heroi Minitlri fon
che conuiene prima a Dio, poi a' Santi,
.

homat celiate Di Latona, e de' figli Al de l'adunanza alterai Vittor.i. 8.


Profana'. Malli. Celiate
Gentile. Mar. Non e gran fatto, che l'audacia flolta Di quella
Nume vii l'adoration profana . Del. Od.i.
Gaza, che sì mal borbotta L'adunanza gentil, ch'è qui raccol-
Adoiutort. che adora -

quello raggio Dmoto ado- ta ( Dille Venere bella ) habuia nuevrotta


Diuoto. Brii'n. Genti, llcllc,deitadi,a
Gior.7. Ulullre. Bent. Alhor elici gloriole In adunanza illuflre Degli
rator chi non s'atterra?
'

dunque si Irruente arcieri Fattori Hebbc dal Ino v.ilorcorona ai criiie.COrin. 1.1.
Temente. Manzin. Dirai fcdiRofalua : Sei
che per mia bocca, hor Nobile. Mar. Di tutta quella nobile adunanza Vfurpando le ville,
adora; ore , Hor hora vbidiente A lei,
Fler.5. 3.

i cor fi tolfe
ciò t'impone, Qui tu
l'attenderai .

Perfida . Gatt. Rallevata la


perfida adunanza, Lo fcocullato alto
Feiu'ido Manzin. Io de la donna mia fcruido , eterno Adorator,
.

d'alrri ella fia fatta? Fler. ; iilcntio impone. Scor.5.6.


ofl'eruator coliate, Procuraro,che
1
.

ne fian gioco , Non Ribellante. Gatt. Tal l'adunanza ribellante, e truce Contra il Si-
Profano Lene. Fur principio di fiamme, hor

gnor piti ogni hor feroce, e cruda, Hor quella falfa accufa, hor
fon più d'efli adorator profano.
Eleg-7-
venni amante , Pudico quella adduce . Addol.iy.i6.
Sincero Benam. De la rara mia Ninfa 10
Tumida . Cap. Ad inchinar fui Tebro Ortauia oftl-fa , e de' feueri
.

amante, adorator lincerò Pali. Etn.5. 3. .

padri La poco amica, e tumida adunanza . Cleop.i. 6.


Adoiucaminto. ornamento. _ Aire, vno de' quattro elementi . Vedi Aria.
De^no Animili C on degno, e prctiofo adornamento Pandrofo
.

manco laro Mctain.z. a 80. Almo. Amplili. Dal di, che lafciò il b.aiTo atropaefe , E ritornofG
ria il deliro, Aglauro hi il
.

porpora, ch'intorno Faccua al à l'aere almo, e giocondo Metam. 10.50. .

"Ricco Alienili. Sopra vna ricca


.

Bruno. Talf. Mj gi- ne lo fchianrde l'aer bruno S'era del Jor par-
carro vn ricco adornamento. Metani. 5. il*.
tir Goftédro accorto . Liber f 8.
Dant. Com'Almcon à fi a madre fè caro Parer lo
.

Sueiiturato.
adornamento. Purg.ii. Calle etherco . Anguill. Pana il RettordelCiel gli etherei calli,
fuenturato
E'IGarzon Frigio entro al fuo regno accoglie . Metam. 10. 67.
Auvlatione. l'adulare.
Calle trafparente Imper. La faccia al Cielo impallidita alhoi u,
.

Cai'. Mifera di chi ferue, e troppo dura


Condition, di non .

Bette •

Ch'ei ne l'cthcreo trafparente calle Iinpenfato pati nel > olto


poter talvolta Con prouido configlio il cor non fano Medicar
O
de le corti Pelle maluagia , adulati on feruile. nero De la notte nemica incontro fero . Ruil.i.
di chi ret'na .

Campo ventofo. Tatf. Col fuo bell'arco infra ventofì campi Tan-
Tu dal regio palazzo, oue gran tempo Ville fra noi la Verità
ti color non inoltra LTri,cheil mezo cerchio a noi deferiue.
prudente , Per regolar de' Préncipi gli alletti Ne le bocche de' ,

per contine L'hai Canz.4.


faeei.ne gli alberghi Spinta l'hai de' prillati, e
d'vn padre ricordi , o d'vn O Chiotlra aerea. Imper. Fra i puri campi de l'aerea chioftra Miri
fUbilito o d'vn'àinico i preghi , i

foaui Cleop.i. f lento goder dolce foggiorno L'Alodola crcfpata, e capelluta


fratello Gli auuertimenti amabili, e .

Ruft.2.
Alatore, ehi adula.
. Ar. Già coniinciaua quando pafsò il rio , Dinanzi al Sole
,
Del ver che si maluagio afeonde 111 feno Sempre e Cìjco
Aftuto . Silu. ,

Madd. 1. 13. à fuggir l'aer cieco . Fur.2,8.io.


rinien l'atluto adulatore .

comi Contagiofo . Anguill. Tal che l'aer per tutto è ogni hor men pu-
Conio Mut. Di cotlor da' più falli dir fi fuole , Che fono
.
i

Vn ro, E più contagiofo, e men ficuro Metam.7- *oi.


de l'anime noftre Del coruo contali , che coni' egli troua
.
:

Denfo. Tali". Che h pugna, e la calca, e l'aer denlo A i cor toglici


corpo morto, cosi à prima giunta Gli tragge pli occhi e color :

accecando l'intcllerto . I.ctt.lib. 1. la cura, à gli occhi iHenfo Liber.1i.49. .

di ch'io parlo, Vai) tuttauia


Dolce . Pctr- E fc mia voglia in ciò fofle compita Fuor del dolce
Empio Silu. E quanto può di danno altri patire, Tutto da l'em-
.

pio adulator procede Madd i.n.


Mendace Adem. Dunque, s'hora à te lice Grand'Arefio, allumar
.
.
... aere de' paefi Tofchi
.
. Son. ni.
Elemento raro Mar. L'elemento più raro Di Filomena i canti
cotanta luce, Adulatormendace Non fia colui, che ti dirà feli- E di Zefiro i fiati , E d'Iride i monili Tributario cortefe in don
l'offerfe. Epit 1.
ce, I '.elitre aduni gentile Per l'anime infiammar l'efche, e'1 fo-
Elemento fottiliflimo. Mar. Poi per lo fottililllmo elemento Di
cile Onz.
fue dolci rapine inebria il vento
Scaltro. Mar. Vols' ei però celando altro nel petto Diflimular
adulator di corte Compian- Elemento vuoto Mar. Tu fol di Giuda federato indegno Mezo
Ja nemicitia annca,E quali fcaltro
.

fra terra, e t_iel vuoto elemento Non fchifar, mentre cade, ef-
ge di 1 ìarzon uco la morte 1
.

fer foftegno . Lir. Sac Son. 1 9.


Sinci -<j Bi i:;n. Sia d'habitar mia voglia Oue feluctta ombre in-
Felice Peìr. Acr felice col bel vino raggio Rimanti , e tu corren-
nocenti aduna ? Ouc linccri adulator, da' fiori Efcon per lufin-
.

Gtorn.5. te, e chiaro gorgo . Son.19:.


<*ar colorìj c odori .

Traditor foaue. Inc. Il có legherò, e"l lodator pcruerfi Han grado Folto. Col. Soura del mio mortai leggiera, c fola Aprendo in-
vual nel difegual delitto, L'adulator è vn traditor foaue, L'in- torno à l'aer folto, e nero Con l'ali del delio ralmadqucf
vero
. . . . .

AER AFF ;
vero Sol , che più iarde ogni hor fouctue vola Son.j.' r
. , .
ce, e grata la fiia viltà ! Metam. o.
1 1 79.
Folco. GJean. Sin de gli horti d'Aminta à l'aer fofeo Vengo, Affabilità', virtù, e maniera di
parlare, ediconuerfardoke e
Lilla, per balze, e per dirupi i. Son. 3. . '
donieiticamente .
Freddo Petr. E que/Ia, doni l'aere freddo fuona Ne' breui gior-
.
Dolce Mar. Ma quella madri, ch'i l'alme
ni, quando Borea il fìcde
.
impera , E" di si dolce
Son. 80. .
atìabilta condita Temp.iyi. .

Granato Petr. L'aere grauaio, e l'importuna nebbia Compreflà


.
Gioconda Mar. E Ja ferenità del dolce tifo DVna 1

intorno da' rabbiofì venti 1 olio conuien, che fi conuerta in_» .


gioconda af-
fabilta comporta.
pioggia. Canz. 16.
Manfueta Mar. Mira colui, che velie Di manfueta
Creue Petr. l'omm' in humil fortuna , od in fuperba , Al dolce .
affabiltd Ia__,
.
fronte . Lpit.i.
acre fereno, al folco, e grcue Son. 114.
.
Affanno . ambafeia, anlìetà, aflìittione, molellia,noia,
Humido Piccol. (_ he l'aere grauaio humido, e fofeo Da tutto il pcna.tor-
1
.
meiìto. *

mio bel colle dilgombralti. Canz.i» Acerbo Ar. L'alunno di Ruggiero


Impuro. Vd. E foppoitiui i fochi , il fumo ofeuro L'aerrcndeua . veramente E' fopra ogni al-
irò duro, acerbo, e forte. I tir.
tenebrofo, e impuro En.i 1. 42. 39. 1.
.
Agro. Bocc. Vna donna robulia vidi armata
Infame. Anguili. In Creta andar, ma l'aere infame, e rio Con_j Ogni agro affanno
prella di portare VifAm.38. .

tanta pelle à perfeguirli tolfe . Metam.13. 147. .


Amaro. Remig. La vita e Hata Tempre D'amari
Infetto affanni amara-
. Anguili. L'aer, che fuor la bocca effala infetto L'herbe,
, mente piena fcpift.it," .

c lepiontc, e gli animali vecide. Metani, j. 14. Ambitiofo Valuaf. Menu' era il Mondo ancor
Maluagio Ar. La qual non puote lor troppo ellèr grata , Che_>
.
ne' fuoi primi an-
.
niGiouane incolto, non ved.-ua il bole
l'aer li fa vfeir freddo, e maltaggio Auarecure,.unbitiofi
Fiir.31. 7 . 1
affanni In alcun petto de l'humana prole
Molle Mar. ; odi d'vn aere delicato, e molle Sibillar, fufurrar pla- Cacci. *c .

.
Amoiol'o. Petr. E fu ben ver, ma gli amorali alunni Mi
cido fiato fpauentar
si ch'io lalèiai l'imprefa Tr. Am.i. .

Netto Anguili. Come vn'aere fi fè purgato, e netto,


.
E di lui più Angofciofo Herr. Ma con fuo graue, ex'angofciofo affanno
nulla icnìbianza apnarue Metani. 2. 263.
.
L'ér
.
ror Ino già comprende, e l'altrui inganno Bab. 5.37. .

Nubilofo Tanf Era ancor J'aere nubilofo, e nero, Se ben moftra-


.
Afpro Campeg. Ou' altri ne gli affanni afpn, e noiofi Habbia le
.

ua il giorno efièr da preflo Lagr.3. 17. .


fue ipcraiue, e i fuoi ripofi . lagr. 1 3. 6o.
Nudo Valuaf. Non pero di lafciar olano il nido , Nè il nudo aer
.
Auuenturoib. Sann. Icaro cadde qui, quell'onde il fanno, Ch'in
lor par fecuro, e fido Tebai.i 2. 6. .
grembo accolfcr quelle audaci penne , Qui fini il corfo, e qui il
Oli-uro Anguili. Talché il nn'fero Mondo llaua fotto Vn acre
.
gran cafo auuenne ; Auueniuroió , e ben gradito affanno , Poi-
ofeuro, feudo, e corrotto Metani.?. 194. .
che morendo eterna fama ottenne Son.i 7. .

Pelago aereo . Chiabr. E dal Cie! rapidiiìimo fi piomba Cosi ve-


Canoro. Brun. Perche con plettro d'or canori affanni , Ergalo
loce il Mefiaggier diuino, Entro l'aereo pelago fen' varca. Voi. llil de' più tàinofial paro Ven.Pom. Son.30. .

4. Liber.
Canuto. Augnili É villo si veloci hauere i vanni, Tutti fcacciaro
Piouofo Valuaf Che non han tante del gran Reno i fonti, Onde lor canuti affanni
.
i . Metani. 4. 464.
l'aer puon far piouofo, e ftVzo Cacc.j. 43. .
Cocente. Tronf. Grandinaran dagli occhi de' guerrieri Grauofe
Poluerofo. Hci r. Par tri torbida nube il brando tuone Ne l'aer
fólle di cocenti affanni Colt. 15.54. .

polutrofo vrtando ratto Bab.4. 22. .


Crudele Brace. Suonan gli accenti del crudele affanno Tra i car-
.

Purgato. Anguili. In qucfto più purgato aer del Mondo, Douc


.bon viui, e le lor vampe rollé Rocc.9. 74. .

benigno il t tei la manna pioue Metam. 15.9. .


Diler.ofo. Mar. Lungallagion tra dilettoli affanni Sottógiogo
Putrefatto Angui!!. E Perl'liumidità, che vinfc il foco,!tcitò del
.
dolciffinio viurete
tutto l'aereputrefatto Metani 7. 197.
Putrido. AagUlJLÉ fa il vapor del Ciel si vano,c mirto, Che l'aere
.
Difperato .
Mar. O
come in preda a i difperati aifinni Si fquaraa
il velo, e fifpennacchia vanni i

è ogn'hor più putrido, e più trillo Metam.7. 197. .


Dolce Petr. E benedetto il primo dolce affanno, Ch' i' hebbi ad
.

Rugiadofo Mol/. AI facro aitar, ch'in te formar gli piacque Fra


.
con amor congiunto Son. 47.
elfcr .
l'aer frefeo,rugiadofo, e cieco Son. 65. .
Dolciflimo Petracc. Che quali rapidi flìmi vapori Di Ciel caldo, e
.

Sacro . Petr. Aer facro, e fereno, Oue Amor co' begli occhi il cor
fereno Con dolciflimo affanno Ferirmi il volto , e fidmiiuro il
m'aperfè C'anz.17. .
leno . Madr.
Sala acrea Imper. . O
pafleggian le grandi aeree falc , Ei ficuro di Dolorofo Taff Non ri(ponde,mà preme il guerrier forte Nel cor
.

prenderglieli aliale Rult.13. .


profondo dolorali affanni Conq.8. 41. i .

Sereno Petr. Ver me volgendo quelle luci fante , Che fanno in-
.

Duro Car. E molto mi prcineile il duro affanno D'Enea mio fi-


.

torno .ì fe l'aere fereno Son. 86. .


glio . fcn.8.
Soaue Ar. Era l'aer foauc , e il mait in calma , E ben vi Infognò
Egro Tronf. V'è madre, che fenz' egro affanno
.

più che bonaccia Fur.30. 14.


. fertil Con vna_»
.
vita a fette vite è vita. -Coli. 2. 70.
Sottilùlimo Tali. Et andar per vn'aere a lui parea Sottib'flimo, e
.
Empio. For. Mart. Che in preda del voler sfrenato Amore Mi
puro, e forte mule E' l'elemento men condenfo, e greue,Ch'à
gli altri foruolò fpedito, e lieue
Icorfe in si grauofo, empio affanno Son. io. & .

Rinal.y Co. . .
Ellremo . AnguilL Si getta come è in cima giù dal monte, Per ve-
Spera-etherea. Angu'li. Ma il balenar , che fi lethcrea Ipcra Di der de' fuofdi gli eltremi affanni. Metam.7. 127.
com ["pelli fochi il Cielo accende Metam.9. 107. .
Fanciullcfco Talf. Prefagi fono , e fanciullefc hi affanni Quelli,
.

Tenebrofo. Valuaf. giri per l'aer tenebrolo, e cieco Stillandoli I


L
ond'iior l'Alia lui conolcc, e noma Liber. 1 o. 7 5 .

fonno già l'onda di j_etne . Tebai.i. 90.


Faticofo Brace Onde conuien cor. faticofi affanni Riportarne
.

Tepidetto Sbar. Quello Sol , quelto Ciel vago, e fereno Quel!'


.
lfracciatiilpètto,ei panni. Croc.29. 10.
,
aer tepidetto, e quello mare Tranquillo si, che'l facittjrio
pa- Felice. Tuff Canto i felici aifaiini,e i prinii ardori, Che gtouanet-
re Di Jecitia, di rofe, e d'amor pieno Guacc Son. 13. .
to ancor foffrì Rinaldo . Rinal.i. 1.
Tetro Anguii'. E non fi ricordando, che la luce Voltar mai non
.
Folle . Car. M'aggricciai, m'ammutij. prefe ella ù dirmi, E confo-
douea per l'aere tetro Metani. o. 14. . 1
Ianni: o mio dolce conforte A che si fi ile ala. ino? En.i.
Tonante .Sonar. L'aer di quel paefesì m'aggrada , Che ben
che Forte Goinb. E lù I*afEuino si grauofo, e forte , Che tutti i miei
.

per me il yeggia Nubilofo, e tonante, Altro Ciel non mi piace. piaceri à vn tratto ellinfe Son. 9. .

I1IJ.2.3.
Tranquillo. Car. Ond'è l'aer sì chiaro , e si tranquillo Gosi
Fortunato Guar. O
fe ciò foflè vero, o s'io '1 credelTi, Care mie
.

re- pene, e fortunati affanni Pall.i. 1. .

pente? 10 veggio aprirli il Cielo En.9. .


Fruttofo. Bocc. Se per hauer de le cole mondane Confumanlì con
Vago. TalT. E tre fiate in van cinta, l'imago
Fusgia qual leue fo- non jiuttofo affanno. Vif Ani.jj. •

gno, od aer vago. Liber. 14. 6.


Fugace . Brace. Solo vn momento di fugace a ffanlio Stabilirà l'af-
Véiitolb Guif Genererienfi in jnezo à l'onde i cerui In terra le
.
, faticata imprefa. Rocci- 54-
balene , e nel vento/o Aere il lanuto , e quello
gregge
0 UJ liunule. Funello. Chiabr. Lagrime verfa in sù la beLb guancia Dipallor
D.Sett.z.
tinta, e per funelto affanno Palpita il cor deir.ro l' eburneo pet-
AtRF a/petto, prefenza, fembianza Vedi Ahu
. . .
to. Fir.8.
Dolce Angui il. I isbe hauea si dolce aere, e tal beltade
, Che le Gelato Bracci L'ombra, che l'altro labro apr;, e diffonde Piena
.
.

donne palsò d'ogni vaghezza Metani. 4. 55.


èd'auari, e con gelato affanno Tantali ficibondi in mezo a
.

Felic Augnili. Il nobil vifo fuo leggiadro, è vago Hebbc


l'onde Di ciò, che loro auaui.a auidi Hanno . Vi b. i s. 3 }.
:
.
da' pa-
dri vn aere si felice Metam.4. i6tì. .
Gelofo. Cell. Hor fc miccini non unge il cor luicero, Struggali
Soaue Anguili. Egli ha pur il foaue aer nel vifo ,
.
quanto O è dol- il "elofi aftaniu
giel de' tuoi 3 . Amor.
Ce-
. . . .

li AFF AFF
Gcnerofo. Tronf. Poi Flauio crea ne' generofi affanni Contri i cor sì che il pietofo affanno Dclfuodiuin Pittordal gran Ti»
gemino legato Coft.i. 59.
MaiTcntij .
ranno Mi fcampi, e di te iìa ritratto vero . 1. Son. 119.

Giocondo Mar. E perche quei profondi . vltimi regni Senza fen- E fdegno con fìtperbi alti difprezzi De
Pigro. Herr. l'iudu/ìria

tire i tuoi giocondi affanni Staran liberi in pace ? Samp.5.


donnefea pigri affanni Bab.8. St. i .

Giulio Chiabr. Bene alto in terra d'Amedeo rifuona II giuflo


.
Pugnace Mar. O de le guerre mie requie,c ripofo, Tra
. l'afpre cu-
aftanno in guerreggiar /"offerto Amed.1.3. .
re e tri
, i pugnati affanni Sacra di quello cor dclicia, e pace
Gradito. Tronf. Chi me deftafTe a si graditi affanni Non altri, Epit.i.
ch'vna Roma eficr potea Coli. 1 9. y. .
Pungente. Tronf. Indi ne fen te al cor pungenti affanni, Edirn-
Grauc: Bald. Sotto il gran fafeio almcn de' grani affanni Quello
.
prouifo horrore il fen molelta . Coli. 1 4. z6.

corpo mio fral mancalfe homai,E fuor l'alma fuggendo aprifTe Raddoppiato Moron. Stanco da i hmghi,c raddoppiati affanni, .

i vanni Conr. Son. 15. .


M'auuemii à vn dolce,c commodo ripofo , Oue Uar mi credei
Grauofo Petr. Se come tuoi grauofì affanni fai , Così fapelìi il
. i
li mefì, e gli anni . r. Sacr.Inuett.7.
mio limile liuto Son.518. .
Rallentato. Fgid. Hora tranquilla ò rallentato affanno Hnorh ,

Guerriero. Chiabr. Sò che il rifeo maggior de l'alte imprefe Ti già non fentì mai ne la fua corte 1 Stanz.29. . .

fembra, dolce infra guerrieri affanni Fir.4. .


Ripofato Petr. Stanco ripofo,e ripofato affanno, Chiaro difnor,
.

H«micida. Canipcg. Tomba non ho più degna , ah pur mi feufe c gloria ofeura, e nigra, Perfida kaltade , e fido inganno Tr. .

Il tempo, il loco, e l'homicida affanno. Lagr.io. iy. Am.4.


Honorato Chiabr. E miei giouane cor facea conferita De gli alti
.
Sacro BaJd. Col ì,mà rardi,fia,che s'alzi à volo II tuo gran Frate
.

detti, ediueniua amico Albeldefir de gli honorati affanni. sù i purpurei vanni Soilenuti d'Alcide i facri affanni . Rim.He-
VoJ.i.Chir. roi.fcpit.i.

Hoirido Bruti» Ma fofFri, pria ch'ergefTe iui i fuoi vanni , Duri in-
.
Scolorito. Chiabr. Ciò fù l' arida Fame il vii Dilprcgio , Lofco- ;

contri, alpri nembi, horridi affanni Ven.Terr. Od ix. .


lorito, e taciturno Affanno V0J.1. Tef .

Uliiilre Mar. Anzi verfar, per torla à lieui danni Sangue,non che

Seruile. Guar. Te con franco valor feruili affanni Softencrvide
fudor , Il imi mercede , Gloriofe fatiche , illulln affanni Lir. .
il Trace alma cortame Son.8o. .

Heroi. Son-4^. Sfrenato. Ca. E nfòfpinto da sfrenati affanni, Anzi da veri dan-
Impattane Tali. Da indi in qui andò in guifa crefeendo II deli-
.
ni, Senza temer di noia, e di difpregio , Ratto io mi molli, e
re, e l'affanno impancine , Che non potendo più capir nel pet- cor/i ad inchinarla Canz.3. .

to, Fù forza, che feoppiafle Amin. 1. 1. .


Smifurato Ferrin. Mi finifurato affanno Apollo ingombra, Poi-
.

Imporruno Teli. Ne lafdarò, che d'importuni affanni Nubi pal-


.
che, come folca, più non rifponde Dal bel fìlcimo de iefaerc
lide, c denfe Mi diJuuin fui cor arre tempefle Lir.3 j. .
fronde Son.y.
. 1.

Indù lire Achill. Enfra per nera , e feonofeiuta bocca Fin fotto
.
Soaue . Terni. Sì vaga Ninfa
Maggio,- Qual voi,ca- il di primo di
al muro hoflil duce tiranno , E con indurare, e vigilato affanno gioii de' mici foam affanni z. Sentali .

V'aggiufla vn muro foco, e poi ne sbocca Rim.S0n.49. .


Soipirofo. Vendr. Lunge da fofpir(»fì,e duri affanni D'Amor in- i

Ingiunofo Gatt. Tanto c l'affanno inpiuriofo, e forte, Che meri


. fegna à chi la nnra,e Jcorgc, Come i cor con beltà pudica,e fo-
graue Unno io colpD di morte Addol.7. 46. .
la Arde» incende, faetta, allaccia, e inuola Stanz.Term.i. .

Intento. Paol. Benedico i folpir, gli affanni intenfi, Lo Iparfo Souerchio. Petr. Ch'io temo , laflò, no'l fotiL-cl no affanno Di-
pianto, e'J fempre chiufo ardore Rim. Son. 46. . llrugga il cor , che triegua non ni mai . Son.8f.
Lagrimofo Gcf. Ne il veder già le mie iperanzc morte, Nè il lun-
.
Spietato Tali". Tu fei cagion del mio fpietato affanno , Tu mi to-
.

go affanno lagrimofo, e indegno Son. 5. .


gli l'amico, e tu l'amata . Torr.y. 5.

J.et'giadro Stiejl. E con leggiadri affanni


. e bei fudori Virtutcin ,
Tempeftofo. Brace. Sciorranfì igroppi, e l'ancore potranno Li-
cima, c'1 viiio hai pollo al fondo Rim. Jib.y. . berar noi dal tempeff ofo afl'uiuio Rocci. 7. .

Licuc Moron. Diede la pecchia à l'orfo vn lieue affanno , Chc'I


.
Tenace. Font. Intrecciata catena Dilunghi mali, e di tenaci af-
punfe, e vi lafciò la propria vita 1 Satr.tnuctt.4. . .
fanni. Od.57.
Lodato Guai. Roma immortale cuoi lodati affanni Ben vide là
. i Tenero .-Achill. Quinci leggiera, e prefla Vola talhora , e fegna
fra k f.imofi. itole, E in te fanciullo accumulati gli anni Liri- . Sù le priuate carte , Non per gloria del nome , Mà per pace del
Son-75- cor teneri aftanni Rim. Idil-6. ,

Lungo. Tafl* SegIialtrifcio!fc,eifcrua,cVcifoilegna Le pene Tormentolb. Brace. Che fequcflrata in tormento fi affanni Più
altrui ferbare, o "1 lungo affanno Liber. 4. ? t. . 1
di libero Sol non godo i rai . Vrb. 10. 49.
Lufìnghiero Bruii. Benché à talhorcon lufinghieri aftanni La fé
. Virtuofo Valuaf Se vuol feguir orfì, cinghiali, e lupi , Dame , e
.

cradifea, e la fjer.-inza inganni Ven.Terr. Od. 7. . lepri fugaci, e che non fal^Lo lludio fuo, fe flcfio lpoltri, e gli
Malgradito. Gofcl. Vider fuefrondi, deueifoipir ch'io fparfi anni Suoi primi doni a" vu tuofi affanni C acca. 19. .

Nel mio amorofojC mal gradirò affanno'. Son. 150. Trillo Coki. E incontro a trilli affanni , Per cui l'humana vita
. i

Hiiitarc. Aduli. Ma s'egli auuien perriilorarle danni, Ch'arma- i àl'occidente Rapida inchina, e fchermo, e campo lete. Càz.5.
to paflì in peregrina terra A lòflencre i militari affanni Rim. .
Aifark negocio, fatto, facenda
.

Son.jC, Alto Corto. Sotto quello mentito habito vile Per alto aff'are__j
.

Mordace. B-acc. Graui di lieto nettare e l'armata Sciolta per ,


nobil huom s'ajfconde . AJih.i- r.

Jor d'ogni mordace affanno, D'ogni torbida curi e ferenata_i Arduo Anguilf ollri che tratta appreflb Potentato llvanier ar>
.

Rocc.jo. 55. dui affari Giud.?. 1. .

Mortale 'I affi In corfo vclociflìmo fen* vanno Ld,ve Chrifìo fof-
. Bellicofo Galeau. S'anco ripoflo in alta mente ftia Nouopro-
.

fri mortale affanno Liber.i. 80. . grellò à i Ivllicofi affari . Suppl.


Nobile Org. Quella mente, e quell'alma a folfrir volta Per altif-
. Dolce Mar. Me per affari aliai più dolci inuia Dea, c'hà fembian-
.

lìmo amor nobili affanni Rim.t. . ze in più che diuine k Am. MefF. 6. .

docente. Brace. E contri à lei quanto è più folta,e valla La fchic- Domestico . Bent. Rellati in tanto , ò bella ; Di domcilico affar
ra immenfa de' nocenti affanni , Ella ha gloria maggior , the il CHra pefante Mi chiama àia capanna CorifTi. 1. .

lauro fegna Sù le difficoltà l'ombra più degna . Vrb..j. 8. Dubbiofo . Mar. Quelli dunque mezano, e infieme eletto Fù de le
Nocino. Stroz. Non potea nò da l'Vnghero tiranno Riceuer for/e regie nozze arbitro, e quelli Supcrator de' più dubbiofì affari
la Romana gente Scópiglio tal,nc sì nocino affanno. Ven. 1 3.8. Epit.:.
Noiofo. Anguìll. Parile a Mtnerua a me porgere aita Per riferbar- Grauc Car. Solo in me non confìflc : vna fol alma In così graue,
.

mià più lìoio/i affanni. Metam. 14. 198. e grande affar che monta ? En. io.
Ollinato Tali" Ma ne graue ammonir,nè parlar dolce L'ollinato
. Grauofo Car. Di si grauofo affar, di sì gran mole ! ù dar princi-
.

de l'alma affali no moke Liber.11. 84. . pio a la Romana gente. En. i.


pauctuolo Stroz. Ode Aetio il periglio, odeRenea Del caro
. Immaturo . Manzin. Pericolofo, Srininiàturo affare II rifolucr fù
fpofo il pauentofo affanno Ven.i. 87. . fempre Fler.4. 3. -

Penace Brace. Fanciulli, e donne, e vecchi infermi, e trilli Con


. Importante. Anguilla A mecommife con pienezza eguale Al mio
affanni de! cor graui, e penaci Croc.ji. 17. . voler di poteitd fuprema Quello importante affare Giud.$. 1. .

Penofo.Cap. Tentò più volte ancor sù l'aurea cetra Articolando i Maluagio Stroz. Par,ch'ad Akippc ogni negar difpiaccia, Pron-
.

fuoi pciiolì affanni, Con unifica dolente Di rinmiar ne l'empio ta pur troppo à sì maluagi affari Ven.i 1.11. .

core ingrato La magìa cancellata Amorofa fembiania Idil.6'. , Mecanico. campeg. Oppreffo al fin faria da voi Gentili In me-
Perigliofo . Cor. VÌtimo rifehio ad vltimar preferitto Tutti i no- canici affari, e m opre vili Lagr. 1 3. 6. .

ftn altri pcrigliofi affanni - En.7. Perigliofo Alain. Né lafcia in dietro cofa di mandare , Ch'aiuto
.

rietofo . Grill. De l'alto cfl'cmpio fuo pietofo,e fero , Vcllimi il arrechi al perigliofo affare . Gir. Cort. 10.
Souran-
. . . . ,..

ATF AFF 1.3


solitario AnguilT E' gran fcnno tallior vaiar gli affetti Del prò-
. ietto infernale il Conta arretra Agg.TafT4.jy. .

prio cor ne' più fourani affari Giud.j. i. Conf'ufo Tali. E fgombrò il fonno,e gli lafciò nel petto Di gioia,
.
.

\iflo. Beiiam. li non meno di Jui , con faido ingegno Si i vaili e di Itupor contulo affètto Libcr. 1 4. 19. .

affari terminar dei lùegno Monti, i. 71. Contumace Manzin. La fchiera ribellante De' contumaci affèt-
.
.

Affatichi impor fatica, durar fatica . ti Domi, e regga quel core , Che magnanimo alpira , De' titoli
Importuno Valuaf. Hor l'importuno affaticai, hor l'ira , Hora il
. regali A" viuaci fplcndori . Fler. Ch.i.
tempo ineguali la pioggia,ii Sole, Il vento,c'l grauc odor,ch'in Conturbato Gofel. Se Carlo imagin fua celeft e, e cara Non fi .

aria fj ira, Guadar la nobil fua temperie iiiolc Cacc.5. 7f tranquillo il conturbato affètto 2. Son. 69. . •
.

Attentata bcncilolenza . Cordiale. Achill. Ne quello affètto cordiale, e viuo Pia mobile,
Denota Anguill- Con vna aflèction denota, e fida Così parlò ver
. o fugace, Perche feco lo porti vn Dio, che vola Rini. ldil.6. .

la fua ùggia guida Metani. 14. 41. Corteie. B. Talli E con cortefe affètto Alzando gli occhi al Cie-
.

Pura Ong.'M.i poi che crebber gli anni , quella mia Semplice , c
. lo,c l'intelletto Renda gratic al Sirtnor, eh iui s'afeonde. Son.7-
pura affèttion cangiofli In vn incelilo ardore , Che capir non_> Crutìo . Gtiar. Chi crederla , ch'in si foane afpctto Folle si crudo
potendo nel mio petto Si verfaua fouente Per gli occhi , c per affètto t Pali. 2. 1.
la bocca In pianto, in fofpiri . Alci. i. &
Debellato. Brign. Mentre fpiega la Donna inuitta, e calla Tildi,
Affitto, paflionc d'animo , nata dal defiderio del bene, e dall' che voglie , e debellati affetti , Acquiila a fua beltà lode più va-
odio del male AfTettionc, bencuolcnza . lla Giorn.6. .

Abbagliatore Brace. Ma noi del proprio abbagliatore affetto Degno Tali". Nè vaghezza del egno.nè pietade Del vecchio ge-
.
. :

Portiam l'infide, e ingannarne! fome. Vetro triangolar, per cui nitore! degno affètto Intepidir nei generofo petto. Liber.K.6.
lì mira Falla beltà, clic ne riuolta, e gir» Vrb.i. 2. Defìofo. Talf Ben fi vedean con defìofo affetto Tutti gli occhi .

Acceib. Capei- L'vfa 111 ritrargli acceli noilri arretti Dalarea_» in Tancredi eflèrriuolri Libcr.6. 14; .

ltrada de gli human diletti 1. Canz.t. Deuoto. Car. Hor quel ch'io pollò con deuoto affato V'adoro,
.

Acciecato. imper. Al'ri al cui caldo giouanil delio FaJlace guida e inchino . En.5.
è vn'acciecato affetto Ruil. 1. Difdegnofo Brace Del Romano campione immantinente S'ap-
.
.

Acuto Brace. E quantunque cugini acuto affetto D'emulation si


. piglia, e l'arde vn difdegnofo affètto Croc.15. 33. .

l'vno, e l'altro ofiènde Croc.i4- 60. Difperato. Imper. E vn difperato affètto ahi mal feguendo , Da
.

Adamantino Si!u. Via più ch'adamantino è '1 duro affetto Se de


. quel ch'offènde più, men mi difendo Rufl.S. .

l'Agnello il l'angue non lo sface Madd.6. z. Diurno . Valuaf. Ne mai ria cor sì duro , o si proteruo , Che mi-
.

Affamato Anguiil. B'ì faccia dal digiun diltrugger tanto , Chc_j


. rato da lei nouo diletto Non lènta rollo , e non lerclh feruo,
vinto fìa da l'affamato affetto Metani. S. 362. Mà con diuino, cnuerente affètto. Tcbai.2. 1*9.
.

Agitato. Bent. Di lontananza infeila acerbi effetti , Mcnrrc co" Dogliofo . Grill. Mille tue piaghe,ohimc, di fiera morte Non fa-
miei dolor lagrime nufchio Non tronan pace gli agita'.i affetti. van nei miopetto Vna fol piaga di dogliofo affètto ? i.Madr.7.
Prim.Tcrz. Dolorofo . Anguill. N011 potrei dir i dolorolì affètti, Onde l'alta
Altero Torell. Non fon quali io vorrei, falla, i miei detti Per lo-
. Città rutta maona Metani. 8. 173. .

da' voi, c chi per voi ritiene Eterno il noni ne' voftri alteri afl Donnefco Imncr. Forfè di fpinger aghi,o girar fu fi Hi la Donna .

fetti Son. . vfil donn.fchi affètti ? Saettar J'aJmc, incatenare i petti, Fur
Alto Mar. Poiché pungermi l'alma egli hi vigore, E d'affetto in-
. fempre i fuoi lauori, e fempre gli vii Caf.5 10. . .

fiammarla alto, e gentile . Lir.Her0i.S0n.4ii. Eccelliuo. Goa. L' però vero, che ne pure lpiega Con si vini con-
Ambitiofo. Tali". Cfie non ambinoli auan affetti Ncfbronaroà cetti L'amante quegli affètti Ecceiimi, ciieproua Anti".j. 4. .

l'nnprefa, e ne fur guida Liberi. 8j. Empio. Angui!). La fama de l'ingiulìo. Scempio affetto,' Onde
.

Amico Anguill Ei da 1 figli del Ri fi! conofeiuto. Et abbraccia-


. Bibliil fratel tentato hauea. Tutto marauigliar te il Mondo,
to con amico affetto Metani. 7- 18?. eccetto La donna, e I'huom de iifola Dittca Metani. 9. 314.
.
.

Amorcuole Remig. Mi quella effer douea la fomma , c il fine Errante. Teli. Tu de gli affètti erranti Scufa il debile cor: me
.

D'ogni amoreuol mio concie affetto Lpift.x. ftelTo i' piango Che oui priuo di temorro rimaneo Lir.8.
.
, .

Amorofo. Ar. Orlando amento à l'amorofo affitto , Senza che Fallace, fjhel. Ne può d'afterti vn cor fillaci.crci, Efièr cosi, nè
più chiarezza fe li faccia, Vide à tutti gl'indi ri j manifèllo,Ch'aI- di lafciuia intnfo, Ch'i fentir fol non fcacci ogni liuore Di fua
tncflèr, che Zerbm non potea quello Fur.22.68. diuinita, l'ombra, e l'odore. Rof.^. 10. .

Animofo. Tronfi Ciafcun ikfia con aminoli affetti De'più crudi Famelico. Grill. Porrate homai la manna benedetta Ncl'horri-
perigli eiìer conforte Colti. 69. do deferto del mio core, Ch'ogni affètto famelico l'alpetta.
.

Ardente. Rcmig. E raffrenar tua voglia Non potette di me l'af- 1. Cap.i.

fetto ardente Epill.ii. . Ferino. Baldi. Voi che potete :t pieno Tener vincendo à freno
Arrabbiato. Anguill. Ciò che la terra, e'J marce il Ciel poflìede Ogni ferino affètto . Pam. Scai. Canz. 1.
Dimanda, e dona a l'arrabbiato affetto . Meram.8. 371. Ferino. Ciec. Riguardando in quel puro, e fermo affetto , Ch'i
Atroce Ceba . Tempra quanto più può l'atroce affetto, Come
. (mitrai m'inchina, alta Signora Hadr.2. 2. .

l'inuitailCaualiercortefe. Elf.r.41. Feroce. Ceba. Tu,non sò gii, fc con feroce affetto Adattando .

Auaro . Anguill. Di quei, ch'Vliflè hauea fui legno feco Prefo più la man ne' fuoi martiri, Là douc fenza velo iJ ver s'intenda,
d'v» da troppo auaro affètto Metani. 14. 90. trouar potrai chi tua ragion difenda Ell.i. ?o.
. .

Auualorato Bent. . O
deh vita mia vita, e foilegno , Scufa l'ardir Temente Gofel. Quante lagrime,ohimc,quanti fofpiri Dì,c nor- .

d'auualorato affètto Corin. 4. 6. tc verfa il mio fervente affetto


. Son. 66. .

Baldanzofo Silu. Se miraiTi al cader forfè al falire Mcn caldo Fcruido. Inc. Mentre il feruido affètto in Ciel le accende Del
.

haureftì il baldanzofo affètto Madd.i. 3. raggio che al Fattor d'intorno fplende. St.ui/. Doler.
.

Baffo. Teff. Se il mio core acciecato Non è da baili affètti odii Focoìo Cap- Prciideuan quei diletti I.'vn de l'altro à vicenda .

mici preghi . Lir.i. Che poteano temprar, fc non in tutto Spegner, de' cicchi Jor
Caldo Molz. Vedrò dal ciglio alteramente fiumano Cader cele-
. focofi affetti L'ardcntilTìma fete IdiI.s. .

fte, ci amorofo nembo , E l'alme empir altrui .li ci ido affètto Folle Valuaf Et hor ti cerco, ohimè, con folle affètto Offrir Ir . .

Son. 4. mamme, e folleuar con mano. Che tu non feriti più la man, nè
Camaleonte Imper. Camaleonte in fon di Donna è aflètto, Che
. petto , E'1 latte fopra ti fi llilla in vano Tebai.5.176. .

per nouo color mura il colore; Collante fol ne l'incoftanza Fraterno. Anguill. E quando i riueder torna il bel guardo Pen-
hi il core, E quando hi il miele in bocca ha il fiele in petto fa,chc vero lìa fraterno affètto Metam.9. *t9' . . .
1
Cai! 48. Fugace. FIcrr. Le tìnte gioie, e fragili diletti, Che guidan l'al- i

Candido Benam. Santa amicitia il vieta il noftro core Alberga


. : ma al precipitio rio , Con l'empia feona de' fugaci affètti
amor lincerò, Et vn lincerò amore Nutre candido affètto, E ri- BdM.ój.
guardar non fuole Cofa mai mcn ch'immacolata.c pura Pali. . Furibondo. Ceba. Mi l'orgoglio fo A man, ch'infiamma, e flriiu
Btn.x. 3. ge Con troppa forza il furibondo affètto Eft.16.1j. .

Carnale. Anguill. Fugga pur via l'affètto empio,c carnale Non , l'uriòfo Augnili. Scafi il fighnol di Venere fuoi llfaii Da sì ne-
. i

mai più il lo imo rio venga à dcflarlo Mctam.9. 149. . fando,e funofo affètto Metani .10. 1 ? 5 .

Caro. Manzin. Quanto del mio germano i vitti affetti E/lèr mi Gelido. Paf Ch'io non vorrei, che di quel fariguc infetto Fred-
poffan cari, ogni vno ilpenfi. ilcr.i. 1. do cotanto à l'impiombato eguale, Seminali! ne i cor gelido
Callo Ghcl. Ne (eruigio.o lauor la difoccupa
. Da I'vnion del ca- affètto. (iuacc.Son. i.

llo affètto, e pio . Rof.4. 68. Gelofo. Cap. l à gclofo , &.*immcnfo L'affètto del tuo core_»
Cieco. C. Cjm, Da le molte ragion, che vere adduce Cicco af- Idil. 1.
B Gene-
. ,

i4 AFF Arr
Generofo. Guicc. Splender Irà toghe, e frj purpurei manti, Er- Inuecchiato. Guar. Vn inuccchiato affètto Si fàpcna,c difetto.
ger virtù congeneroio affètto. Son. Pait.3.6.
Gentile Tali". A lo fdegno,al furor il petto ferra, Et affètto gen-
.
Inuido , Taff. E inrcnde,nol turbando inuido affètto, Come il bel
til l'alma gli tiede Rmal.i. 13. . lì comparte, e lì diffonde Fieroi. Stanz. .

Gioiofo. Fiiipp. Haurà bramato fine, onde il mio petto E' loco Inufuato Brign. Refill e innamorata, e fente al core Vn non sò
.

anguilo à si gioiofo allctto Rim. Son.8. . che d'inufitato affetto Giorn.tì. .

Glonofo. Anguiil. Sdegnato il Ciel del gloriofo affetto Lor tra- Lagninolo. Grill. Deh rimira il dolor de l'egro petto NclJagn-
sformar la troppo altera fronte Metain. 6. 33. . mofo affetto r. Madr.170. .

Gradito Troni. Gradito affetto a' noftri doni porgi , E ne" lor
. Liuido Bald. Dolor, che fciogli à le querele il freno , Pallida tc-
.

pregi le tue glorie l'corgi . Colf. 16. 4. ma,e tuliuido affetto. Gelido parto d'amorofa arlnra, Ed ogni
Gratiofo. Anguiil. Tereo , che vede il gratiofo affètto , Onde il altra del cor grauofa cura Fuggite holpiti rei, fgrauate il petto.
padre al luo fin morir procaccia Metani. 6. 18 j. . Rim.i. Amor. Canz.6.
Grato Anguiil. Il Re del t iel., che vede il grato affètto , Che_>
. Loi;uaciffimo Brace. Ne le morte, e infenfìbih figure, Che fpiran
.

inoltra affiglio il choro alto, cV eterno Metani. 9. 99. . fe le miri Loquaciffmii affètti, e mute voci . Sdegn.3. 1.

HoftUc Aref. lie caltiga il fuo piè, fe di lui fence Strepito alcu-
• ». Lugubre Caf E con fùfurri debili le fronde , E i pietoii augelletti
.

no con affètto hoiiile Impr.18. . Imparano à Jniegar lugubri affètti i. Od. 8. .

Humano Taff E con quel guardo fuo ,ch'à dentro fpia Nel più
. Lufìnghiero Ghel. Con Intrepida man lucile a fe llcffa Gli occhi
.

fecrcto lor gli affètti fiumani Liber. 1. S- . cagion dellufinghiero affètto . R0J.10. j.y.

Humile Grill. Ma fe pietà, Signor, non e in te fpenta


. , E non fde- Magnanimo. Moron. lodali il difpcnfar l'argento , e l'oro Con
gui di core affètto humile • 1.Son. 89. ,
magnanimo affetto Sacr.Inuet.7. . 1 .

Ignoto . Taff. Mà pure è fuga : e pur gli feote il petto Timor , fin Malignato Manzin. Di fudate rugiade inaffia, irriga Palme fuper-
.

a quel punto ignoto alièno . Libe: . 1 3. *8. be fempre Vincitor d'ogni Marte il Re , né vale A luperar di
Immenfo. < ar. C h'altro Nume noi muti , e meco l'ami D'im- malignato affetto Vn momento, che fugge Fler.5 4. .
.

menfo aflètto En.i. . Mal nato Bald. Ogni mal nato affetto SÙelfero i fiumi rapidi , e
.

Immodcrato Achill. Io da vn'antico immoderato affètto Sento


. fonati De l'eloquenza tua,Nuntio facódo. Rim.Heroi. Canz.3.
( merce del (_ iel ) sù l'aurea feena La tragedia d'vn crin pur- Manfueto. Mar. Ornafti , il veggio à <.i degn'opra eletto Fabro .

garmi il petto Rim. Son. 54. . gentil, di quella altera, e ria Bella fera d'Amor nemica, e mia,
Impcruerfito Valuaf Pofefi à ricercar per tutto il tetto Douc
. Il vifo ahnen di manfueto affetto Galer.Ritr. .

sfogar l'imperuerfato affètto Cacc.4. 89. . Materno Anguiil. Già l'affetto materno in tutto oblia , Et è mi-
.

Impetuofo Ceba. Raddoppia il paffo , e comparifee Oronte


. glior forella, che parente Mctam.R. 153. -

Com'huom che fpinga impetuofo affetto Eli. 19. 101. . Mercenario Mar. Ahi mercenario, e no Indegno affetto, e vile
. .

Impudico Ghel. Coiai fen' và l'incefìuofa druda Colma di fallo,


. Lir.i.Can/.i3.
e d'impudico affetto Rof 13.7*. . Mcflo Anguiil.
. E'1 crine, e'1 panno incontra i! freno allenta Ad
Impuro Brace. Deh perche, laffo, a ferenar le menti Non hai tu
. ogni melto, e dolorofo affetto Mctam.8. 107. .

forza , e del mio cor non furi Torbida impreffion d'affetti im- Mirabile Car. Anzi a lui fol la lua Regina madre Con mirabile
.

pulcile ragion quafi,e fuoi bei lumi hai fpenti. Guacc.Son.8. i affetto era inchinata En.7. .

Incaparbito Ghel. Del cor l'affetto incaparbito, e duro , Che lor


. Miferabile Anguiil. Non fate, che con l'or m'habbiaa comprare
.

niiniftraiJ disfauor de! Cielo Rof.31. 88. . L'affetto miferabile materno Metani. "13. 155. .

Indegno Anguiil. Deh, fonimi Dei, si indegno affetto, e rio Da


. Molle. Goa. Chi sà ? forfè in vn angue Saran più molli affètti An- .

me fcacciate, e tanta infamia, e feorno Metani. 10. 138. . tig. Ch.f.


Indigefto Benam. Confondi in effo il fenfo, onde in noi viue Per
. Nefando. Anguiil. Io vnò per ogni via fcacciar dal core Quello
indigelto affetto il cor non fano Sei. Son. . nefando, e fccleraro affetto . Metam.9. 163.
Indomito Pret. Malageuole rraprcfa hauer l'impero Da gl'indo-
. Noiofo. Anguiil. tosi del crudo fuo noiofo affètto Fà rifonar
miti affetti, e ribellanti Paneg. . d'intorno il mare, e'1 lido Metani. 8. 111, .

Indurato. Taff Ki, come gli altri, in lagrime non folue Ilduol, Otnciofo Mar. Prendi dal noltro otficiofo affetto L'eli remo vale,
.

che troppo è d'indurato affètto Liber. i*. 101. . e I'vltimo faluto Samp.5. .

Infame. Anguil Che non è ancor si fuor de l'intelletto ,Che_j . Oltinato. Anguiil. Ma s'era in guifal'oflinato affetto Fatto lìgnor
feopnr voglia altrui l'infame affetto Metam.9. 309. . de J'vno, e l'altro core. Metani. 14. 136.
Inferuorato. Mor. Solitarie fpelonche, ou' io foleuaTalhor de- Paterno Anguiil. Fù per ferire a la fua figlia il feno , Ma l'affètto
.

noto à Dio pianti, e folpiri Offrir con caldi , cinfcruorati af- paterno il tenne in freno Metam.4. 381. .

fetti . Morc.i. 5. Pauentofo Brace. Vn holle lieta , e vincitrice , vn detto Baila à


.

Infiammato. Taff Che si non riterrebbe arfura, o gielo , Non_» turbar con pauentofo affetto Croc.33. 9. .

turbo, o pioggia il mio infiammato affetto Liber. 6. 83. . Peccante, tì. Camp. E quelle mie di non peccante affettq Inno-
Infocato. Imper. Quelle, che figlie d'infocato affetto Verfaper centi eccellenze Innoc. .

gli occhi il cor lagrime amare Ter. Son.i7. . Penace Bent. Dunque cosi fchernito, Vedo il penace mio fup-
.

Ingiulto Anguiil. Quel caldo habbia creato in me defìo , Che_»


. plicc affetto ? Corin.3. 7.
m'ha fatto fcoprirl'ingiulto affetto Metam.9. 304. . Penofo Herr. Cou.la magrezza, e col penofo affètto Erra^fcher-
.

Ingordo Mar. Reggono il tutto con affetto ingordo Paffion cie-


. za, e forride-ilpsnfier vano Bab.f 31. . .

ca , & intereflè lordo Pertinace .Teli. O


fia d inuidiavn pertinace affetto , Olia legge-
Inordinato BalJ. Vegno con man pietofa Ad ifqtiarciar quel ve-
. dei fato, Niffun profèta a la fua patria è caro Lir. 1 1. .

lo, Ch'inordinato affètto Di tua bell'alma credula innocente Picciolo. Manzin. Ad vn picciolo, ignoto, e vile affetto E fenza
( Sia con tua pace ) e l'altrui frode ordio Rim.:. Amor.Idil.i. . fcampo, e fenza fchermo alcuno Soggiaceran, non ch'aleni
Inquieto. Brace. Seguitò poi che l'inquieto affetto Perfe chiu- Regi ilcflì . Fler.i. 5.
dendo il terminato campo, Come ferico verme auuolto, e Pietofo . Taff Mà d'altra parte in lui pietofo affètto Si della , che
tiretto , Teffe l'altrui col fuo medefmo inciampo Vrb.3. 3. . non dorme in nobil petto . Liber.4. ^j,». ...

Infano. Impcr. Oda la benda d'vn affetto infano,Che fott'ombra Portentofo . Malaguz. Mà hor che giunti fete à mille a mille Mi-
d'honor la vifla abbuia Ruff. 1. . rate hormai i portentofi affetti De lo fpeccluo d'Amor, fonte
Inferro. Taff Sgombri gl'inferti anzi gl'innati affetti Di foura- , digratic. Son.
ltar, di libertà, d'honorc Liber. 1.31. . Pouero Sarace. Mà perche più ritardo ? e che non empio Del
.

Intemperato. Brace. Lafcinfi eltinti e che vuoi tu dal fonno ; mio pouero affètto il ricco tempio > Canz.
Gl'intemperati lor fopiti affetti , Che giamai rifuegliati ellèr Proteruo. Ghel. Troncar gli affetti miferi, e proterui Render i ,

non ponno, Richiamar viui a ridormir ne petti ? Stanz. i fenfi tributari), e ferui . Rof. 19. io.
Intenfo. Col. Se molta con Zachcod'intenfo affetto Per mirar Pudico Tali. La giouinctta il fuo amador rimir.. Soaueniente, e
.

quel gran Sol, che inCiel f.ì giorno, M'alzaiti tanto Son u. . con pudico affetto RinaU- 5 r- .

Intepidito .Moron. E dirò, che fui madre >ahi che prcuidell tuo Purgato Leon. Là ve dirizza mille faci ardenti Di penfìcr calli,e
.

fauer l'intepidito affètto Del cor materno Mort.5 4. . . di purgati affetti . Taid.f.8.
Interminato Gatt. E con affèito interminato, e diuo Volgendo
. Puriflitno. Brace. Con puriffuno affetto a Dio voltato De l'eterno
i lumi gli licllanti giri Addol.9. 11. Croci 7. 63.
-ì . voler meffaggio accorto.
Intimo Manzin. Forfè vn dì fia, che ancor benigno afcolti De le
.
Puro Guar. Gradi
. colici gran tempo Del giouine amorofo il pu-
preghiere tue gl'imiimi affetti; Non in vano confida Chi con- ro affetto . Pall.i.
fida nel cielo Fler.i. 1. .
Rabbiofo. Tali" Ma il cauto Paladin , che feorge aperto Lofde-
Sno .
. 9 e .. . .

AFF AFF •*5


gno finitile , e il ficr rabbtofo afferro . Rinal. ri. J 7." dolor mio. Son.r7.
Religiofo . Mar. E ranco in lui religiofo allerto , Tanto fi rifcaldò Tramato Leon. Volgi mifero à quello eterno obietto De
.
la tua
zeiodeuoto. Temp.77- mente il trainato affetto Taid. Ch. 1. .

Riuerentc. Remig. Come a baciarmi già materno amore Ti fo- Tremante Alani. E già due volte con tremante affetto Tra lagri-
.

fpingcua, e riuerente arretro Epilt.4. .


me, e folcirgli l'nauea detto. Gir. ort.i. <.
Schietto Impcr. li cosi dolce giouatrice,ammantaCon velli co-
.
Trionfante Bngn. Vinto però da Fiauia, vn punro folo Fé
. trion*.
sì belle, e cosi vere Di parole di Ciel fuoi ("duetti affeiti , Che fanti, e prigionier gli affetti . Giorn.j.
sforza a creder ch'i ragion dal Cielo Ha la voce a' la lingua, al Trillo Bald. Foffe già miei conforti
. : fiora fi vieta Albergar trilli
core hi il zelo Ruft. 15. .
affetti anima lieta . Rim.i. Amor. Canz.6.
Sciocco . Dole L'ignoranza e cagion ne la vii turbi Di {"ciocchi Vacillante. Guar. L'vno fu feorta al Sol de l'intdletto
, L'altra
affetti, e di giudici; falli . Manan.4. i. folìegno al vacillante affètto Madr.i 41. .

Sdegnofo Guar. Se mai fdegnofo afferro S'auampò nel mio pet-


. Vaneggiarne Brace. E .'miomo impara al dileguar de l'hore_» .

to, Hor mene pento. Madr.iij. Troncar le penne al vaneggiarne affètto. Vrb.z. 78.
Sfrenaro Anguill, Da rrilli auguri; ohimè mi fu difdctto Di có-
. i
Vecchio . Grill. Horror ruitroria, ond'à là dritta via Riuolgoi
piacerà lo sfrenaro offerto Metam.9. 197. ma ne' vecchi
palli,
.
afferri Inciampo fpeflb , e torno à gli error
Simulato Remig. Habbia veduto ài fimulati affètti Di futuro do-
. miei. i.Son.18.
lor pref.tgio trillo . Epiff.18. Vcrgognofo Manzin. Ahimè che poco foran tormentofi Quelli
.

Sincero Pero. Almen v'aggradi il dir con che v'honoro Pieno di


.
affetti crudeli, Se come fon crudeli, NonfoUèrvergoi'iiofi.
caldo, e di (incero affetto Sranz. Dolci. .
Fler.4. f. " " .
.

Smoderaro. Grat. Era d'Anronio io già noi niego amata Da_. Viccndeuole Benam. Come natura in lei , come nel petto Del
.

troppo ardente, ef n oderà to affetto. Cleop.15. 11. fuo fido pallore L'affetto vicendeuole inferio Pali. Etn.4. x. .

Solitario, Brun. Con folitjrio affetto Hoitie varie vegg io , Mà in Vile. Bemb. Quella, che co i begli occhi par, ch-'inuoglie Amor
lor vno e L'oggetto Ven.Cel. Od.i. .
pender calto Son.4.
di vili affetti, e .

Sommerto Maur. Onde bramofa d'ammendar l'offefa Chieda Violento. Mar. Di tenerezza, e di p leu fi fentc Spiccar per man
hor la pace con fommeffi afferri Tab.i. $z. . d'vn violento affètto La pupilla da gli occhi , il cor dal
petto
Sordido Valuaf Che ci fterpa dal cor fordido affetto
. , A cui gio- Temp.i j6.
itane età foggiate Cacci. 6. f.>efi"o .
Vìrciiofo Anguill. Da l'altra il moue vn virrtiofo affetto Di coni.
.

•Solnettoib. Camper. E così noui, e fofpettofl affetti Lacrimando piacerai fupplicante Moro Metani. 59. .

disloca in quelli detti Lagr.i. 1 10. .


Viuace . Ghel. Voi dunque homai con più vmacc affetto Prati-
Sofpiroìo Bez. Sin quando attender dee l'empie dimore L'egra cate la terra, amare l'huomo
.
. Rof 1. 78.
Speranza, e'1 fofpirofo affetto . Guacc. Son.4. Vino Ghel. c osi piangea, con si piecofo, e viuo Affètto di fem-
.

Spietato Grill. Pur non vinci mia fiera Voglia, né il mio fpietato bianti, e di parole
.
. Rpfiit, 1 16.
affet'o interno 1. Madr.164. .
Vinco Tronf. .
O di pietà pofiènte vinco affetto $ Che ne' cor de'
Spiritofo.Caf. Buon miniftro d'Amore Spira nel callo alabaflri- nemici anco ha ricetto C0H.9. 5 a. ,

no petto Il tuo cslefte, e ipirirofo affetto i.Od.zs. .


Volgare ValuaC Le Ninfe alieni , e Caualieri egregi Chan_.
. 1

Sregolato Manzin. Oh femprc da fuggirli, e da temerti D'affètto


,
.
pieno il fen di non volgari affètti Cacc.4. 5. .

{regolato Danuofiflline colpe Fler.5. j. !


Vorace. Brace E tra il velen de' più voraci affètti Megera anco 1

Storto Gatt. De le reni, e de' cori il Dio fcrutarrte , De" patriotti


. ltillo gocciole algenti Vrb.iu. 14, .

fuoi gli itorti affètti Scoprendo con maniera alta, e prellantc Anuyìwm dolore, tormento, tanto
. dd corpo , quanto dell'
Addol.r 1. iti animo
Strano Anguill. Quando s'auuedc al fin, che il proprio ingegno
.
Soaue. Maur. Quella è la Croce, ch'à pigliar
Non sa dar luogo al troppo Urano affetto . Metam.3. 78. v'efforto, Soauo af-
flittion, pena gradita. Tab.6. 63.
Suifcerato Ong. Di cofiei parlo, ahi laflb, e fu tra noi Menrre_»
.
Affkonto. 1 affrontare.
fummo fanciulli Si fuifecrato affetto,Che tra' figli di Leda Non Animofo Brace. C osi ragiona
sò fc folfe tale . Alci. 1.
.
; i Galli miei fon pronti A Catul-
Superbo.
lo, & a pie, ne s'abbandona Qualunque forte d'animofì affron-
( eba E condannando il fuo Superbo affetto,
.
Si /traccia ti » Roccf. 67.
1 panni, e fi percotc il nerto Eli. 16.39. .
Difdiceuole. Anguilt Ch'egli fora gran fallo il fare à lei Difdi-
Temerario Ccba Che la fanciulla à la prigion preferitta Tentò
. .
ceuole affronto Senza gituta ragione,c fenza proua Di dò ch'i
fottrar con temerario affètto Eil.i. 19. .
lei s'impinge . Giud.j. 1.
Temperato Giill. Si de le proprie palTion fi fpogli II feno, c'1 ve-
.
Fiero. Brace E de i Giouenchi la fommeffa pace Con fiero af-
Hi di temprati affetti Rim. Son.48. .
fronto à perturbar s'accende Rocc.11. 55. .

Tenace Mar. In terra , o in Ciel tra' più tenaci affètti Qual cofa
.
Gcncrofo Benam. Ecco il lor fallo al fuo poggiar fen" cade; An-
.
più fenfibiJe d'Amore ? corché intanto à 1 genero»" affronti Venganfi feco a querelar
Tenerello. Manzin. Màdie? quelli d'Amore Sono i principi), leftradc . Sei. Son.
fono D'affetto teiicrcllo , e poco ardito Primi fuolazzamenti Siniliro. Tronf Ed hor la forte con finillriaftront Infra i trionfi
Fler.i.j.
fe medefma inforfa Coli. 7. 5. . 1
Tenero TafT Pur quel tenero affetto entro reftringe E quanto Temerario. Stroz. De'
.
, Nobil lece L'ingiurie feriti, e de' plebei al
può gli atti compone, e infinge. Libcr. 16. 5 1. caltigar fenz'altri appelli Che diece , e diece ci ne può dar di ,
Tepido.Campcg Econ tepido affetto bora fi sforza Di quello ìm- conto Al vile autor del temerario affronto Ven. 15.41. .
menfo ardor, c'hora m'infiamma Mollrarti in ville note almen AnuM. luogo celebre in Attica.
fiamma. I.agr.16. 11.
la
Breue. Senec. Altri Ja rupe del foaue Himetto , Altri calchi col
Timorofo Taff. Alta contrition fuccefic, miffa Di timorofo e pie lebreui Afìdne
.
. Ippol.i. 1. .

riuerentc affetto Liber.j. f.


.
Africa, vna delle tre parti del Mondo e fi prende anco partico- :
Tiranno. Mar. Ne (ìndia quiui con tiranno Beni vfurpati
affetto larmente per la Mauritania , cBarbaria.
accuniularfi in feno.
Adulta Talf Forme confufe d'animai feroci, C hcprclTo a' fiumi
.
Torbido . Gofel. Torbido affetto e rio E' innanzi a lor come la accoppia Africa adulta Mond.6. .

fiamma al gielo Canz.j. .


Aprica Ghel. Tra il mar noltro, il mar rodo, e I'Oceaue Africa
.

Tormentofo Man/in. . Io non balio à memorar, non che à ridire aprica. Rof.5.66.
Gli affetti tormcntofi, he da quel core addolorato tanto Re-
1.
Arenofa . Taff. Il fuo fiero latrar non inoltro, od angue Ne l'Afri-
dondaroa'noltriocchi. rlcr.5. 5.
Torto lìamm. Non vadan l'alme errando Con torti
ca arenofa, od Hidra in Lerna , di Fun'am Cocito empia ce- O
.
affètti , e in ralta, Morie giamai,com'dla rode, e morde Torr.i. 5. .
mare, E in terra, e in Ciel d'amor s'oda cantare
Rim.Inn.7. . Allètata. Brace. Così da l'aifetata Africa prende Correndo il
Tonio. Gatr. Onde con toruo, e difpettofo affetto LinuidoFa-
Nilo ogni coiparfo humore, E mfepcrbito più quanto più fccn-
nfeo latra, e bisbiglia Addol. 1 1. _
.
dc Porrà per lunga via Tonda maggiore. Vrb.i. 55.
Traboccante Mar. Tutto dentro difoco,c fuor di fmalto
Rapito Bugiarda Talli E i Pigmei fauolofi rn'lunga guerra (. on le Grù ri-
.

al fin da traboccante affetto


marranfi, e quanto vii quanco Dipinfe in carta PÀfrifla bugiar,
Tradito Manzin. Oh di tradito affètto
Miserabile Rcr{°i,i: oh co- da . Mond.6.
rco feno Fdiciffìmo vii tempo Di Veneri , e d'Amori hofpite
' Deferta . Teli. Fama han le più rimote Rupi coli de l'Africa de-
e sfera Dale Gratie a le furie ? FJcr.4. 1.
:
ferta, Perche lode maggior il prezzo merta Lir.5.
Tranquillo . Car. O
talhor Scendi à confolarmi , ond io Con più
Fertile de' moltri TaiT. Rodi, ei reta lontane inverfo il polo
.
.

rranqmJlo 0 meo turbato affetto Con&cri le


, tue glorie , e il Non fccme e pur lungo Africa fen' viene , Sul mar eulta, e fe-
:

B 3 rac.
. . . , . . . . .

x6 AFR AG
c d'infeconde arene Li- ma licti,efidi Riportarne al padron Ieprcde,e Ipoglie. Colt.?.
race à dentro folo Fcrtil di molìri , !
:
Agilità durezza, difpoflezza, prcltezza di membra
.

Africa, ma- Forzuta. Stroz. Con si forzuta agilità non moue Garzon sù
Moitruoia^Maur. Fra i due Tropici ila la moftruofa torto fune il pie volante Vcn.j. jz. .

dre del mio buon Vittore Tao. j. 44- .

Agio, comodo.
di perfone Toltone
Pugnace. Ar. C'habbiam con tanto numcr Bello. Contar. Ella e bella, egli accefo, Vn bell'agio i l'aman-
Fa pugnace Africa il piede. Fur.j8.43-
paue Tutta al fuo no- te è grande multo. Fiamni.j. 1.
Sparla L'aff. Sparla in minuti regni Africa
.
Grande. Ar. Quiui a grande agio ripofato giacque, Mentre il
me, e il remoto indo il cole Liber. 17-8. .
corlo del fiume il legno prele Fur,4j. 5 i. .

Africano, habitatore dell'Africa -

Indegno. Imper. Chi ti fa calpellar quei tijegi infani , Che dona


Porterà I fcuan-
Aduito.Ghel. L'altro Lcuì,ch'a l'Africano adulto
l'agio indegno a l'otioitolto? Ter. Son. ?•
gelo. Rof.17-54- „V ,, a u
Hoftc rubel-
, i
Morbido . Talf. Benché tra gli agi morbidi languente , E tra i pia-
Ard.nte Vd. Darà foccorfo debellando il Franco
.
ceri ebbro, eiopito folfe Liber.ifi. 29. .

lo, d'Africano ardente. En.6. j 88.


miro humilchinarfi LAtro bi- Oriolo Morand. Nudo fei tu perch'io fui troppo ornato Gli
.
,
:

Bizarro. Pona. Già vinta l'Alia


agi otiolì mici feron te fianco Stanz.
elEthiope adulto A le polle di lui loggctto tarli. He-
.

zarro,
Aglio frutto noto, di odore, e fapore acuto
. .

rOI. SOfl.17- r rj r -
,
-
ri
e l'Africano infido Ilprilco
Nocino. Stroz. Odia i cibi più fcelti , e fueviuande Son fetide
Infido. Ghel. Tal verfo il Franco ,
cipolle, agli nociui. Ven. 18. 51.
ardor de la Romana luce Gii chiedea pugna . Rofj.z?-
Olente. Alain. La piangente cipolla , l'aglio olente, Il mor-
Africo d'Africa, Africano.
. .

errante Verso da fer- dente fcalogno, il fragil porro Colt.5. .

Errante. Tronf. i.atenato per lor l'Africo


uiJ petto odioll ardori c_ olì. 1 8. 6. !
Agnella , &
Agna pano della pecora, che non hà finito l'anno .

Amabile. Anguill. Per vn'agntlla amabile, & adorna II monto-


.

Africo, vento traAultro, e Zefiro, chiamato


conununemente
ne al nionton le corna fiacca Metam.9. 354- .

Garbino . .
Errante. Mar. L'alme, che quali erranti agne dilperfe Rifchio
Cruccio ro.Brun. Là doue Africo mole Portar empio, e
cruccio-
turarne arenofo corrcandiprecipitio eterno Lir. Sacr. Son.iS.
Io Sotto nubilo Sole Turbo ondeggiante , e
. .

Humile. Anguill. Come prefadal lupo humile agnella Da pa-


Ven. Terr. Canz-4-
llori, e dacan rollo rilcolfa Metani. 6. 3 1 3.
Crudele. Valuaf. Cosi poi che'l crude! Africo manca , Laiaan-
i

Inferma Tali". Ma il venerabil Piero , à cui ne cale , Come ad


do l'onde, combattute, e tace, Sopra l'acqua non più fpumo-
.

ancor.vola la pace. Tebai.7.a8. agnella inferma à buon pallore , Con parole graiuflìme ripi-
fa.e bianca, Nè queta in tutto
glia Il vaneggiar l'uo lungo, e lui confìglia I1ber.11.85.
Infoiente. Anguill. Reilar non può più Borea à l'infoiente
Afri- .

coutr'Flcrmo . Mc- Innocente. B. iaiì". Queilainnocente, e fempheetta agnella,che


co, che fa i marmi empi , e infelici Volar
ncuc, ebete auanza di colore Cadera inanzi a! volito facro
tam.6- 197 .,

n r VV. '

altare, i. Son. 43.'


Nero. Brace. Doue ci col Boreali tempeitolo, cuero Africo
Lanofa. Benam. Se quinci intorno infidiofo il lupo Nemicoàla
chiama. guerreggiar fouente. Croci. 43-

L'Africo mia greggia Folle p allato il crudo C ola fui mezo giorno Mi
Procellofo. Vd. Solfopra il mar con impeto conuerfe
:

hauea furato, vna Imola agnella Pali. Etn.5 1. . .


più d'ogni altro procellofo. En.i. 14. . ,

l'Africo Manlueta. Petr. La manfuetavoltra, e gentil agna Abbattei


Sonante. Galean. La ve l'onda Tirrena Confederata a
laSicaiixare-

fieri lupi: e cosi vada chiunque amor Jegitimo feompagna.
fonante Con legion ipumantc Cinge d'afledio
Son.ij
Arena, che tre monti intorno efponc , t d'Etna in mezo
. ,
;
na,
Minuta. Valua£ Così àie madri le minute agneUe, Che non
oppone, Che, bombarda de' monti, in più d'vn loco. Minaccia
ponno anco gir, nel braccio icua Tcbai ;. 111.
a guerra d'acque armi di foco Onz.
.
I-' .

alle Mufe & Semplice Tali'. Ferite fean di l'angue humido il piano Le l'empii-
Aganippe fonte di Beotia, Sacro ad Apolline,
.

Gentile. Gal. Hor tu deltando nobil voglie al core, D


Aganippe ci agne, e l'humil pecorelle Rinal.8. 49. .

Smarrita. Valual" Onde turbate ne mettemmo in guifa D'augei


geiitil l'onda rifehiari. Pali.
fugaci, o di fmarnte agneilc Di qua di la per la città conquiia .

Agata . vna forte di pietra pretiofa. così detta ...


Teoai.5. 104.
Fina. Pozz. fc'l limitar, eh al gran palaggio e varco D'agata-,
fina,e di rubino ardente Pauiineniato Icorgij*
laitricato Ge- .
Timida Anguill. . Come fugge colomba, o tortorella, De l'aquila
c-rudel l'artiglio e'1 roifro Come ual lupo la timida agnella
, ,

Metam.i. 137.
Orientale. Brace. D'agata Orientai con auree vene Son le co-
Timoroià. Siiu. Ne inai per felue timoroia agnella Senza pallor
lonne, e icaoitelli argento. Croci 1. 5°.
fon così fmanita paue Madd.8. r. •

Pretiofa. Telf. D agate pretiofe , Di fardoniche pietre bora


.

Ipjutmentidelelog^ieaugulle. Lir.j. Tremante Brace. Romp' egli , e Lparge e quelle Ipade , c quelle
.
fparfi
Quali lupo crudel tremanti agnellc Lroc.j. 49-
Superba. Mar. Poi donai Marno d agata fuperba Da portar nel
.

Agnello , ce agno parto maicluo della pecora .


capei ricca medaglia .

Delicato Molz. E guido agnelli delicati, e molli Col defir, onde


Acave figlia di radino Re de' Fenici , e d'Hermione , la quale
.
.

al Sol più caldo tremo Stanz. Dole. 1


fpofataad LchioneTebano,&hauutone Penteo, che diuenu-
.

Felice. Petr. 1 elice agnello a la penofa diandra Mi giacqui vn_»


ro Re de' Tebani perche egli era abitemio , e per ciò bialinaua
tempo , hor à i'eltremo- t'amine h fortuna , 6c rtmor pur come
le feiie di Bacco , fù Penteo fatto in pezzi dalla madre, e
dalle
fuole, Canz.35.
altre Baccanti ne' Baccanali
lì vede Pcggior di quella,
Manlueto. Tali: Mà quando mai dà i manfueti agnelli Nacqticr
Furiofa. Senec. Niobe sfortunata indi
le tigri, o da' bei cigni 1 corui ? Amint.i. 1. "
e federata madre Agaue furiofa , edèfeguita Da la fua fchie-
che fra fe diuide L'eltinte membra, le Baccanti fegue 11 la-
Mite, imper. Chel'vnghiaacutaa la pungente zampa Habbia_»
ra,
già tinta, e lieuemente immerla Definite agnd ne l'innocente
cerato Penteo e p3r che lpiri Nel riero volto le mioaccie an-
,

' langue, Rull.6. .on«fi I

tiche. Edip.3. 1.
Molle. Augnili. V'intencrifca il cor col fuo vagito II lafciuo ca-
Iniqua- Valuaf. Fatta Harmonia vna bifciaildon penienne Ne '

pretto, e il molle agnello Mctam-i 5: 134-


la forella de l'iniqua Agaue
.
Tebai.i- 83. .

Agellina città di Tofcana, di cui fa mentione Virgilio nell'otta-


.
Placido. Rin. Eh verrà ben ancor l'età del gelo., Che'l tigredel
tuo cor fiaplacid' agno - i.Son.4. V «-."ìoifi
uo dell'Eneide . .

Puro. Car. Quando lotto le madri puri agnelli Bcllàn


;
ficuri
Famofa .Car. E' non lungc di' qui, sù quelli monti Ltruria vna fa-
i

mofa , c nobil terra ch'è fopra vn fafib anticamente eltrutta,


,
En. 9. .
.<••

Saltellante Guif Hor fahellante agnel per fherba feorge Ch'e


Agellina lì dice, oue lor feggio Pofero, è già gran tempo, bcl- i . ,

muto affatto, e pur belar gli feinbra D. Setc.7.


licofi , E chiari Lidi En.8. .
.

nome d vn Profeta Smarrito TafT. Ei te fmarnto agnel fra le lue gregge Hor ricon-
Aggio .
.

ir
duce, enei fuo ouil t'accoglie 7. Liocr.i <ì.
Accorto Ghel. Il nobil Sofonia, l'accorto Aggeo RoCii.iu.
• ,1
. .

Ago lìromento picciolo, e lottile u'acciaio, in cui s'infila il refe


Aggravio aggrauamento, l'asgriuare
.
.

Importuno Malu. Fugga Io lìuol, che d'importuni aggraui Cal-


.
per cucire.
ca de l'Oriente ogni canneto Del. Stanz. .
AcutilTimo. Remig. Ella diftrtigge altrui, conftuna,c ancidc, Beh-
Aghirone. forte d'vccello .
che lontani, e certe imagin tinge Di cera, e lana , ce acutalimi
Montante. Alain. Hor per gli aperti pian timide, e leni Seguir le aghi Entro a' lor con affigge . Epift.6.
lepri, hor fra le nubi in alto 11 montante aghiron, horpiu vici- Artefice . Mar. Ne' cui vaghi Jauori Hauea con ago artefice dipin-
fortunati cali Hpit.i.
ni I men ponenti vccelli , e fallir poco De le promefle altrui Tutti di Pliche
ti i .

Eni-
. . . .

AGO AGR i
7
Erudito Bngn. Furuioi diletti non di Lidia ancella Emular con
. Pacifico. Brun. Ed Eroi femidei illultri ancora In pacifico agon
la, man gli aghi eruditi Giorn.3. . miti, e feueri Guerreggieran di lucida,e fonora Tromba a grin-
Gentile.Benam. Sorge: e l'ago gentil lafciando appefo Al ricchi/1 uiti bellicofi alteri . 1. Scln.Fam.
/imo (lame, à lui fi moue . Mond- 1.54. Pallido Malu. Già de' viui animanti il Mondo è fcemo.E sù pal-
.

Induitrc. Malf. Ma fe l'opra gentile De l'ago voftro induitrc, lido agone Di memorie infepoltc inalza ouante Tragiche al-
C h'ogni penncl più illultre Vince, à mirar falhora intenta fìat tezze a pareggiar l'Atlante. Del. Canz.z.
fi, P'inicnfibilc /malto immobil fafli Madr.61. . Pengliofo. Leon. Può (alitarti, egli è vcr.chi tanto puote Di mor-
Ingcgnofo .Brign. Velie, che fembra vn mar , poiché l'inteflc_' te ancor nel perigliofo agone. Tatd.j. 5.
Seta, à cui dicr colori onde tranquille; Ago ingegnose libe- Peruerfo Ceba. Aùampa il Celta, e con peruerfo agone Si lcuan
.

ral conccffc Al ricco lembo Orientai fcintllle Giorn.7. . contro vn Ibi cento corone Elt.f . 146. .

Ingiuriofo Quando il mio pie, che per l'elrrema arfura ( Si


. Mar. Sanguigno . Brace. Di feroci animai fanguigno agone Vuol, clic
come d'ogni fpoglia ignudo , Con repentina , e rigida
vedi ) è per (no diporto il campo veggia Crocj z. 40. .

puntura Ago'trafiflè ingiuriofo, e crudo Superbo . Ceba Ella 5 'inchini,!: nel fuperbo agone Di profonda
.

loquace. Brign. Aghi loquaci fan sù tele Ibare Gli occhi reltar hunulti Io feudo oppone . Ell.7. 1 ji.
per marauiglia muti Giorn.7. . Vallo. Imper. Gi i,gi comincia ;i calpeltar col piede Stretto (èru
1

l'ungente. Mar. Quante rigidepunte, aghi pungenti, Mifero,afco- tier, ch'i vallo agone adduce . Caf. j . 40.
fcm duo begli occhi Amore Lir.Marit. Son. 17. . Agoni; . fpecie di pefee di mare, e di lago .
Ricamatorc. Imper. Quindi ella (iella di ma man dipinfc Col Timidetto . Ong. Tu fai, ch'io non potetia a gran fatica Rubar al
color de la Zeta , e col pennello De l'ago fuo ricamatore indu- mare i timidetti agoni . Ale. 3. 4.
rre,Quello ond' io vello i! fen mitico arnefe . Rult.6. Agonia . angofeia, proprio di chi Ila per morire
Sottile . llent. Pria l'auorio dentato De gl'inrrecciati nodi Le te- Afpra Chiabr. E pur del petto fuo l a ipra agonia, E pur le pene,
.

naci catene B difciolga, e dillingua, Pofcia gli ordini loro epurkdoglieintenfe. Volj.
Punta iegisla'iice D'ago lottile e nioderi,c difpógi. Corin- 11. Crudele. Goa. Sol tellimonio è Dio De l'agonie crudeli Aiw .

Superbo Bngn. Non gli orna il manto, e gli rkama il bullo Per
.
"g-J- 4 :

le fete di I'erlia ago /uperbo Giorn.7. . Dura Grill. L'infenfaro color, clic per fiiblimc Di famofo pittor,
.

Ago piccioltffima (bina, c'hanno nella coda le vefpe, api, e /imi-


. e diuin" arte , Dura agonia di morte in t_hrilto efprime, E quel
li animalucci, col quale pungono . fin, che dal cor l'alma diparte, f. Son. 70.
Crudele. Murt. Soauiflimo mele Forma l'ape gentile Ne l'odo- Mortale Br.-.cc. E con quella fidanza in mezo al duolo Di mor-
.

rato Aprile, Kpure ago crudele Ha feco,c quindi punge. Quin- tale agonia lo benedico. Vrb.10. 75.
di la piaga poi rifana, vnge Rim. Canz.14. & . Agostino . vno de' Santi Dottori della Santa Chicfa .
Mordace.Murr. Volaro al tuobel labro, Donna.l api per far quiui Sole Affricano . Mar, Et infermando, operando hauefli Nono &
i lor faui , E gli aghi lor ti dier gli aghi mordaci ne' denti, o O Sole Africano e moto, e lume. GaJ.Ritr.
ne' baci. Rim. Madr.zsp. Agosto . vno de' dodeci meli dell anno
Agone campo, oue fi combatte, oucro l'i (te fio combattimento.
. Ardente . Imper. O
la ne la llagion, che ne Io accolte Da campi i

Amorofo. Tali'. Al'amorofo agon guardingo io vegno , Quali imponenti aurate fpighc, Gli animati tefordi già ripollo Ha Ja
guerricr pien d'odio, e di foipetto .^Am. 1. Son.nst calenda de l'ardente Agolto Rull.4. .

Ampio Ta/f. Tal gran rauro talhor ne l'ampio agone, Se volge il


. Caldo Imper. . O
il caldo Agolto, o il gelido Gcnaro Rult.7. .

corno à i cani onde è feguito . Liber.j. ji. Cocente. Brace. Allunga palli la notturni fetta Frangendo Tom, i

Bellico . Bruii. Suri pacifici, o bellici gli agoni, Sempre la mufa_, bra del cocente Agolto Vrb.12. it- .

alma real Jufinga . Tal. Felice . Alani. I fempliei legumi, e l'altre biade , Che nel fclice_«
Chiaro Brun. Lento guerricr, che di vittorie auampi , E che fa-
. Agoflo in feme fcelfe. Colui.
mofo lramni Orme d'honore in chiaro agon di Marte Agi. . Feruente. Valuaf. Sotto al gran raggio del feruente Agolto I!
Chiufo. Paol. Quinci ha merto il tuo iti!, cantando il meno Di fulminato ardorbebbefi tolto Tcbai.io. 195. .

lui, che fegue ogni hor lungi, e d'apprell'o Virtute in chiufo Feruido Brace. Crefce il delio, come calor per pioggia, Quando
.

agone, o in campo aperto . Ven.Pom. Son.ir. il feruido Agoflo affai più bolle , S'alcim nembo fugace 1 cam-
Dilettolo. Rinal. Entra hor vergine vaga Nel dilettofo agone, pi immolleVrb.6. 76. .

Cingi il nemico, e non temer di piaga 3. Canz.j. . Polucrofo. Ghel. Intanto hauea la rubiconda efiate Chiufi i fuoi
Dolce Bcnam.
. L'aure, che quiui intorno Battean l'ali frefehifli- parti, e'ipolucrolb Agolto Al pomifero Autunno hauea la-
me , e ferenc , Eran fonore aralde al dolce agone che vago . O triate Le lue vicende, e la vendemmia, e'J molto. Rof.j.
contrailo, O che amati difdegni hauean coloro Pali. Eni. 1.% ! Agricoltori che eflercita l'agricoltura. .

Dubbio. Brun. E che fra morti entro il più dubbio at;one_» i Auaro Rin. Teme . la cara merle, e danno, e feorno L'auaro agri-
Colga anzi tempo, e mieta in herba i fuoi Chiari trofei del fuo coltor, c i volgo imbelle i. Son.381. .

valor ben degni Tal. . Auido Brace. Già cinque volte il verno hi pollo il freno A fusi
. i

Duro. Perrac. Co/lame Giouinctto E' percolTo , e non (Iride, gitiui fiumi, c i polucrofo Auido agricoltor tronche le /piche .'
Anzi con puro affetto Prega per chi l'vccidc , E n'ha ben ei ra- Sdegn.z. 1.
g'one, Perche nel duro agone Aprirli vede il Ciclo , e di que' Cauto Ar. Come in palude afeiutta, dura poco Strider la canna,
.

ili Eabricarlì vna fcala, indi al Liei valli Madr. . o in campo arida Hoppia Lontra il foifio di Borea, econtra il
Famofo Valuaf. Sottoalfudordcl'honoratcproue Arde l'are-
. foco, Che'l cauto agricoltore infieme accappia Quando la va-
na del famofo agone. Tebai.i. 117. ga fiamma occupa il loco. Fur.14. 48.
Fero Leon. E chi ne' feri Martiali agoni Fri fpadc, & halle elfer-
. Duro Ceba. Alhor che con la falce à le fatiche
. II duro agricol-
citarfi brama Taid. i.j. . tor s'accinge, e penfa. Elt.1.69.
Fe/lofo Sau. Bruni con cetra d.'or, guerricr Febeo Fattofi Pindo
.
Efperto Anguill. Quelli era agricoltor di qualche merto Nel ru-
.

a lui fe/lofo agone Prcmea l'altero dorfo al Pegafeo Che ben rale cffercitio molto clpcrto Mctam.6. 109.
, .

del nouo honor fentia lo (prone Pali. . Inculto. Tefl. Finfe d'incinto agricoltor feluaggio Gli atti, c'1 ve-
Funeflo Mar. La qual pur dianzi nel /lineilo agone Perman_»
.
nir Rim.
.

d'vn fier faettator hi morta. Indultre Inc. Non han però gli agricoltori indù/fri Tutte afeiu-
.

Gloriofo Paol. . O
come ha feorfo già lieuc , e fpedita De' fuoi gate ancor le natie vene Stanz. .

grand' A ui il gloriofo agone Rim. Son. 131. .


Paìudofo Brace. Dentro al nafo l'afferra, e gli trapalili L'humide
.

Hornbile . Brace. Sian gli horribili agoni homai finiti , E celli al fue narici , in quella guifa , Che foglia il paìudofo agricoltore
fin l'vniucrfaJe Croc.4. if. affanno . Far de' bufali luoi Bat, .

Horrido . Brun. Il numero, c'1 valor de' gran campioni , Clic già Prattico Leon. Dimmi, s'in giardin vago, o in prato ameno Prar.
corfer per Chrillo horridi agoni Ven.Cel. Canz.6. .
tico, e diligente agricoltore Di propria mano pianta Feconda,
Infaulto Tanf. Giunti fui monte, agone infaulto, epiazza Di rei
. enobilpianta. Taid.i.2,
dannati à vergognofa pena Lagr.n. $7. .
Robullo Car. Va orno antico,. i cui rami pur dianzi Faccan con-

Lafciuo. Ghel. Ma ne la lutea del lafciuo agone , Che può Matura tralti a'venti , e feorno al Sole , Quando con molte accette al
inehinatrice al male ? Rofio.43. fuo gran tronco Stanno irobuiti agricoltori intorno Peratter*
Letterato. Scar. Generofo d'ingegno , almo Guerriero Sembri rarlo, e gli dan colpi i gara E0.1. ,

nel dotto, c letterato agone , Oue pugnando intrepido,


tero Dimoflri il tuo valor, faggio Garzone Son.
al- & Rozo Anguill. Già il rozo agricoltor fere la terra Col crudo ara-
.

. tro, e poi vi fpargeil feme Metam. 1. 17. .

Marnale. Ar. Audace entrò nel Maritale agone , E poi da canto Rnuido Ceba. Non fcrcnò giamai con tanta gioia Ruvido agri-
.

ad alpetur fermo/fé. Fur,i7,8tf, coltork ciglia hirfute. Eu.i7. u*«


B 3 Agri-
. . . . . . . , . . .

,8 AGR AI
nata da sì ferma aita Fugge sì con difordine indiftinto L'Iis
Agricoltvra . l'aite del coltiuare
la faticofa agricoltura Attenderne ghilterra confufa, e sbigottita K.occ.7- 7 U
Faticola. Camper. Tal che .

Fida Tronfi E poiché ha vino ch'a lui il Cielo accrefee La fida


vau de i fuoi fudori il frutto Lagr.io. 97.
. ,
.

aita de la Maga immonda . C0K.3.14.


Agrigento città di Sicilia . .
_

Pafciuto , e nato Funelta Tronfi E porgendo a.1 luo mal funella aita , Col diuo-
Fertile Ma-. Ne' campi la del fertile Agrigento
.
.

rarfi, manterralll in vita . Colt- 1.5:.


del più nobil feme .

Giulta . TalT. Tcltimone è quel Dio, ch'i tutti è Giouc, Ch'alcrui


Agrippa. genero U'Auguflo.
conio Agrippa era con lui Del mantimo più giuila aita vnqua non detti Liber. 4. 42.
Altero . Car. Ne l'altro
.

adorno Gratiofa. Tali; Deh qual pietà terrena, oqual celelle Angelo
ftuolo inuitto duce, Ch'altero, e il capo alteramente
porge gratiofa aita A l'alta donna? Sacr. Son.30.
De la roti rata fua naual corona I venti, e i Numi hauea fauili, e
Humile. B.Tafl. Chxg-gio alatila pictade humile aita. Son.8.
fecondi . En.8.
inganno. Indubitata Ghel. Là ti forbì à l'humor di quella fonte Gli oc-
.
Agvato. infidia,
Furtiuo . Tali: ti di furciui aguati è maftro egregio , E d'ogni arte chi, e n'attendi indubitata aita Rof 18. $9. .

Inferma. Tronfi Ma, folle, che più dico ? inferme aite Atant'
Morcfca in guerra hi il pregio. Liber. 1 7- li-
huomin opre richiedo, e inutil motlri Colt. io. j j.
Maligno. Alain. E cosi fe vorrete andrem celati Dagli
.

Intempeltiua Tali; Scorge Armida in fi uro, e torna poi Inrem.


pr°ui, e dai maligni agitati. Gir.Cort. 14-
.

Le ichicre fue_> pettina aita i vinti tuoi Liber.10. 70.


II capitan, che da' nemici aguati
i
Nemico TafT .

d'afiecurar defia 74- . Liber. 1. Larga. Alani. Deh porgete al mio dir si larga aita, Ch'io pofià
chiufo ventre Chetamen-
Car. Accoltoci al cauallo, e'1 raccontar del pio villano L'arte, l'opre, gl'ingegni , e le Ragio-
Occulto
ni Colt.i.
te gli aperte, e fuor ne traile L'occulto agnato En.i. -
.

Ofcuro Taff Parte mirando vfeir d'ofeuri aguati , E gli vedeua à


.
Tietofa. Remig. Chi mi daria quando oltraggiata folli Nelpae-
fc Troian pietofa aita ? Epilt.16.
l'ombra occulta, e bruna Conq.19. 14- .

Perfido. Gatt. Per non cader ne' lor perfidi aguati Si commette Potente Ghel. E col fauor di si potente aita Parlarete del Mon-
.

del Ciel à la clemenza Scot.4. 99. .


do ogni linguaggio Rof 16.93. .

Perisliofo. Car. Tra' portiti dorati iiia d'argento L'ali sbattendo, Pronta TafT. Ned ella haurd da me, fe non la fdegna, Men pron-
.

e 'fchiammamndo vn'oca, Ch'apria de' Galli il perighofo ta aita, o feruitù men fida Liber. 5. 81.
aguaro. En.8. .
Salda. Alani. Mi la diuina voglia, e'1 imo buon core, Eia voiìra
Gir. Cori. 1 3.
Aia. fpatio di terra fpianato, eVaccommodato per batterui il fedele, e falda aita .

grano, e le biade Salubte. Malti. Godan homai de


I miei fofpira- la falubrcaita

Aprica Gatt. E batte sì, che men sù l'aia aprica Suda il villano a
.
tiflìnii martiri Del. Stanz. .

flagellar la fpica Addol. 17-46. .


Salutare. Bald. E con veloce piede Ad ambo aita falutare ap-
Aiace figlio d'Oi leo Re de* Locrelì
.
porti. Rim. 1. Amor. Idil.i.
I one Anguill. Non è però di te men forte, e fiero L'altro Aiace,
.
Scarfii Brace. E quando il fuoi l'indura, el'aerfreme Striden-
.

che v'e più forte, e faggio Mctam.13. 110. .


do il verno , e'1 Sole Da fearfa aita nubilofo, e trillo i fiori, e A
Aiace , figlio di Telamone Rè di Salamina . le viole. Sdegn. Ch.i.

Fiero Anguill. E fecer quali à fìngolar duello Venire il fiero


.
Semplice. Manzin. Dunque pur vuoi ch'io mora, Senza che tu
Aiace, e'IfagqioV lille. Metani. 11. 113. mi porga Di ben minimo {guardo Vna femplice aita ? Fler.3.4.
Forfcnnato. MÒron. Hor fe fei fiato vii forfennato Aiace Con- Solleuatricc Quer. À l'opprdìa innocenza incontro à gli empi
.

tro di te, ritorna homai nel fenno, £ fa guerra col Mondo, e Certa recar fotleuatrice aita . Son.8.
con Dio pace. r. SacrCap.i. Stupenda. Anguill. TlT fol faprai trar l'anima fotterra Donando
Tremendo Anguill. Doue e quel forte, e quel tremendo Aiace
.
al corpo sì itupenda aita Metani. z. 1 3 . 1

Doue e quel tanto fuo licuro petto ? Metani. 13. 115. Tempeltiua. Grill. Che Io fperar di riuederui poi Mi dà si cara,
Valorofo. Remig. Lalla, che venne il valorofo Aiace , E'1 gran e tempeftiua aita, C'hò doppia vita invece d' vna vita. Rim.
figlio d'Ammtore . Epiif.j. Son.110.
Aiace . fiore Terrena. TalT. Ma fe quella , che'l volgo appella morte , Priuati
Fregiato Et à qucll'herbc tu fe' ancora à canto Fregiato
. Imper. ha noi d'vna terrena aita Liber.3. 69. .

aiace, e fiefìùofo acanto Rull 10. .


Veloce Malti. L'ardente Meleagro Portò dubbiofo amante__>
.

Querelante. Ghel. E'1 molle acanto, e l'hedere tenaci , Narcifi Veloce sì, non necefiaria aita . Del. Idil.
melti, e querelanti aiaci . Rof.ao. 84. Vitale. Ferr. Come i l'infermo corpo Dona medica man vitale
Ahi. anime. aitaCosì l'Alma ferita Da lo tirai del dolor, dolce parlando
,

Dolciflìmo. Nard. Per te colmo di duolo In vn dolciflìm' ahi Lingua amica rtfana Mir.j. 4. .

Scopr'il giacinto gli amorofi guai Parn.Scai. Canz.j. .


Aivto il medefimo die aita .
.

Ahimè', voce di dolore, e di mouere a coinpaflìone . Breue TafT Né vn momento indugiò, ne vn breue aiuto Nel ca-
.

Interrotto. Manzin. Quando repente afcolto D'vn interrotto fo diremo il traditor mi porfe ? Liber. 16. 6z.
ahimè confufo il fuono Fler.f. 1. .
Certillimo TafT Né parlo 10 già così, perche 10 di/pere De l'aiu-
.

Odorato. Achill. Infelice Giacinto, A che mal t'ha ridotto II to certiflimo d'Fgitto Liber. 10. 38. .

tuo fato aniorofo Che gli odorati ahimè de le tue foglie Qui !
Crudele Valuaf. Il ferro a tempo in altra parte torfe , E d'aiuto
.

fotto il duro dente De l'armento, chepafte Pietofilfunameu- crudel tollo il foccorfe Tebai.8. isti. .

te à l'aura fpieghi Rim. Idil.5. .


Efficace. TafT- Per lungo difufar già non fi feorda De l'arti crude
il piùtiTìcace aiuto Liber. 13. 10.
Airone, vccello rapace .

Bianco. Brace. Sopra l'elmetto imperiofo Mede Bianco airone, Fallace. Ccba. Scoperte l'armi noflrej e'1 Re caduto Tenterà
e fi folleua al Cielo . Rocc.4.6i. contro a noi fallace aiuto Etl.io. 30. .

Pugnace Valuaf. Altri contra la Grue battaglia tenta , Col pu-


.
Fido Anguill. Poi prega l'altra Dea, che per lei s'armi , E non le
.

gnace airone altri s'affronta. Caco 5. 115. manchi del fuo fido aiuto Metani. 7- 81- .

Vorace. Guif. E'1 vorace airone il bianco fmergo, L'anitra, la ,


Intempelliuo . Brace. Siamo à I'cllrcino, e balla vn fol momen-
farceli*, & il pluuiere . D. Sett.j. to A far l'aiuto intempelliuo, e lenro Rocc.6. 75 .

Aita aiuto, mezo , per cui s'alleggcrifcono, o fi fcampano i ma-


.
Inuifibile.Tafl". Ma l'aiuto inuifibilc vicino Non mancò.lui di quel

e s'ageuolano l'optrationi
li, fupcrno meflò Liber.7. 91. .

Amicheuole. Tronfi Ciò crede Artemio de l'eterna sfera anii- Largo Valuaf. Oltre l'aiuto largo, ch'oft'erifee , D'armai fi egli in
.

chcuole aita, e fido auifo Coft.j. 74- .


perfona pattuilfe Tebai.i. 53. .

Benigna. Mar. Eqtuuiil fè con si benigna aita Da la moghe al- Perfido. Mar. Con quanta fellonia dal fier nemico, Con qual per-
lattar, che'l tenne in vita fido aiuto ci mi fu morto
Cclelle. TafT. Cclelle aita hora impetrar ne puoi, Che'l Ciel Saldo Alam. Di cui fàggio configlio, c Addo aiuto Non hò ch'ai
.

t'accoglie infra gli eletti fuoi . Liber.3. 69. gran bifogno mi conforte . Gir.Cort.4.
Cortcfe. Ghel. E mi darai con sì correte aita Tutt'in vn tempo Scèlerato Chiabr. Sì crude voci ibipingea dal feno Finalto à dar
.

e libertade, e vita . Rof.18. 85. lo federato aiuto . Fir.i.


Difcreta TafT. Confolato ci fi defia, e fi rimette De' medicanti a
. Sollecito . Grill. foaui parole , o dolci detti , follecin aiuti f O O
la difcreta aita Liberai. 94. . o gran promefle , Che il mio Signor con le fuc grati'c ciprefle_j
Fedele. TalT. Tremò cosi, che ne cadea, femeno Era vicina la Via, &
adempie ne' contriti petti. Pen.io.
fedeleatta. Liber.n. 81. Ai. \ . membro col quale volano gli vccelli, & altri animali
Brigo. Con ali acute a penetrar fen' córf« Quanto
Ferma. Brace. Tollo che giacque d Capitano ellinto Abbando- Acuta .
ha di
fchiet-
. .. . . . ,.,

ALA ALB
fchietto , & ha Ji miflo il tutto Giorn. 7. .
ì9
lie peregrini odori Di quelle membra
Agile Taff. Ali bianche velli, c'han d'or le cime, Infaticabilmen- , l'animate neui Efca
.
aggiungendo a* federati ardori. Galer. Hiit.
te agili, e prette. Liber.i. 14.
Thebano Bald. Che reggan poi qu, pretiofi incarchi
Braccio alato. Imper. Mentre itefosù quel moue alternato A'
.
De '
le voi
tedorate: lunltefauro De'Thebani alabaltri
colpi non veloci il braccio alato orna le mura.
Rult.i. .
Rnn.i. Amor. Canz.i.
Candida TafT. E non lontan con rAcjuila,chc fpande Le candide
.
Alamanno. d'Alamagna.
ali, eiacea il vuoto elmetto Liber.S. 5 ?. .
Candido Bald* Co' Tuoi lunati feudi alhor che vinto
Defiofa. Petr. Quando più defiofe l'ali fpaado Verfo di
voi ò dol-
.
Hà il can-
dido AlamannOjO'l biondo Geta Rim. Prof Iib.i. .
ce fchiera amica . Son.109.
Alano, nome d'vna Jpetie di canegrandiflìmo, e
Dorata. Tali". Daniella hor quel, valorofo , che
ch'ai pio Buglioli difeende, nai ce in Inghilterra
L'ali dorate inuerfo lui diftende Liber. 14. 3.
.
Feroce Ar. Come maltin fotto il feroce Alano , Che
Fampfa .
fitti i den-
Tua mercè, gran Chiabrera Spiegò da' lidi Ar"iui
Brign.
cinelagolaghliabbia. Fur.46. 138.
.
.

alifamofe Ver l'Italico Ciel l'alta Virago Giorni. . Fiero Fol. Ma fiero Alan non lui si forte
Fortiffima Monton. Angel terren che con vnghiotie , Non pel sì
.
fortillime ali SpefTo ,
rabbuffato, e lunghi denti . Hum.lib.9.
poggiai tuo pari ordincelefte. i.Son.?o.
Forte. Valuaf O'I forte Alan, che con
Fofca Tanf. Li notte l'vna,e l'altra fua t'olia ala Spande, poflente morfo Il feroce
.
e l'aria, cinghiai t'arredi, e"I fieda Cacc
e la terra, e'1 mare adombra 4 71. .
.
. Lagr.6. 50. Mordace. Stigl. Ofa tal volta a per .gnn, chepaffi Dare
FrefchiiTmu Benam. L'aure, che quinci intorno Battean l'ali impro-
.
fre- uiloailalto Alan mordace Rim. hb.8. .
fchiflime, eferene Eran fonore aralde al dolce a^one.
0 Pali. Ai astore vno de' cauallì di Plutone
.
.
Etn.i. 3.
Feroce. Bald. Già de la terrai cauernofi feni
Garrula TafL" Quej(k\chc l'ali garrule, e Addenti Percotcndofìal Rimbombano à i
.
nitriti D'Alaliore feroce . Rim. Prof,
lib.i.
petto Stogan forte d'amore uiterfo affetto Bofch.
tglu . Feruido Brace. Poi con grane foi]>ir il Re del pianto
.
Al f eruido
Grande Angeli. Subito le grand'ali in aere ftefe , E co' 1 mentiti Alailor cosi rtlponde . Vrb. 1.19.
vanni à terra venne Metani. 10. 66. .
Alda quello (patio di tempo tra il matutino , e leuar del Sole
.

Imnigra. Tati* Cosi tofìo affrettò la fama fioatto,


Anziilvolo cosi detto dall'imbiancar che fa il Cielo quando il Sole
s'ap-
fpiego con l'ali nnpigre ,
Lugub. Canz.i. .
proflìir.a ail'onzonte
Impigrita. Imper. Ch'anco nel fuol, che quafT velo
ifpiega Soura Allegra. Tanf Sta meco , notte , uè mai più d'allegra Albaper
la terra il Ciel, furate a! moto L'ali impigrite, i fibillanti fpirti, ine, rifo nel Ciel fi forme . Lagr.6. j 1
L'aereo orecchio n'apriranno à vdirti Ruft.i. . Amica bianca . Gofel. 'liton, fe teco la tua bianca amica La not-
Incarco pennuto Imper. E quinci di qua giù pietà
sbandita Ret-
.
te Halli, 111 lui mattili difpare, Quando gioir de la fua viltà bra-
ta le fpalle da pennuto incarco Pafso l'aeree porte
. Ruft. r. mi Son.i j.
.

Infaticabile. Tronf. Od'Encelado rapida forella,


Chefpandii Ancella del Sole Paol. Più de l'Alba anco in quello altera gite,
.
volo infaticabil ali . Coil.t1.51S.
Ch'ella ancella del Sol l'vMio apre al Sole, Voi regina
Infaulta.Brign.QucJIa cornacchia quinto infaufte ha l'ale de' cori
Quel- ! 1 cori aprite . Rim. Son.70.
la ftella , che cade, è pur fune/la Giorn.7. !
Bella Remig. Già la bell'Alba incoronato il crine
Inferma. Guar. Ahi, che con l'ali infurine al Ciel Brinda Nono
.
Di rofe, e di
amaranti , e di viole , Vfua di grembo al vvechiard Titone_>
Icaro, e Fetonte vn Sole adoro Son.38. .
Epifi.ii.
Lieue Mar. Penfìer, che l'ali tue placidc,e'lieui Per si
.

gando afpro viaggio Del mio bel Sol nel defiato ra":?io
/pie- Wo Canuidiflima.. V.nm. alhor ch'inalba D'Oriente le vie A punto
Mille Candididìma l'Alba, Et apre l'vfcio al die
Ven. Terr. Od.6.
bellezze inamorato beui . Lir.Am. Son.51. .

Fiamma prima. Rin.


di perlcin bianca veife_.Soura vn feqgio
Molle . Tanf. Mentre di tue molli ale i la dolce
ombra , Placido Prima fiamma del ni orno
imperatrice Irraggiaua oimi colle
ionno 1 languidi occhi ingombra Lagr.6. .
5 3. ogni pendice Fregiata di rubin l'Alba celeife. i.Soi^^é.
Neuofa . Brun. Ma con carro gentil trouai due cigni
, C'han mor- Figlia del Sole.Gofel.Figlia dei Sol,fola ad aprirne
morio foaue, ah neuofe. Ven.Terr. Canz.14. eletta Del Ciel
le porte onde noi pria ti inoltri , Che'l mar, la terra, e l'aria
Nitida . Tanf. Pargli veder la candida colomba , E
ch'ella nofi_, ungerli,* ìnnoiln, E non vphà fenza te cofa perfetta Son.41.
giù la nitidaala. Lagr.7. ji. .

Foriera Ghel. Fin che col terzo di l'Alba foriera Da


Nuuolofa Anguill. L'Aurora già per fare al giorno feorta II .
l'onde vfcì
.
volo da l'Oriente. Rof.15.4.
hauea per l'oriente prefo , E l'ali nuuolofé ond'etla
, poggia Freka Ar. Catialca e quando annotta, e quando
Minacciai! per quel di grandine, e pioggia Metani
9 11 •
.
aggiorna A la
.
trelc'Alba, à l'ardente hora eitiua Fur.17.11. .
Placida Taff. Sopì co' i Tenfl i fuoi dolori , e Tali Difniegò
.
fbura Fugatrice dell'ombra Brace. Doue l'Alba habitar
placide, e chete . Liber.7. 4.
le; candida fuole
.

Fugatrice de l'ombra ofeura, e fpeffa Croc. 7.


Snella. Anguill. Veggio ch'anchei la fteflà forma 1 64. .

piglia, E con Fulgida. Cluabr. Né così tolto a l'immortal fentiero


l'ale vi via fhelle, e leggiere. Metam.14. Mo/ièJa
mi. f ulgid'Alba il pie celefte Amed. 1 .
Soma aerea. Anguill. Dal padre onde impetrar l'aeree fome Voi, Funefia. Grill. Alba funelta in feno hò efiinto il Sole-,
lero anco impetrar l'honor del nome . Metani. Mifera
1 3.111. ohimè, che Lingue, Et in vece di luce hor piouc iangue .
Sonora Brign. Ma donde inipenneranfi ali fonorc Per Eiìèo.
M
.
animar al Madr.161
voi dolce mfìnga? Giorn.3.
Limpida Brign. Quando l'Alba in oriente Efcc limpida,
Spedita Mar. Ne con l'ali fpedite Amor ti giunge .
e fere-
, Amor delufo na, Ben'appar tutta ridente, Ben di fiori é tutta piena.
.

ancor da le tue frodi Lir.Amor. Son.14. Giorn -


.
Lucente. Guar. Deh ie del tuo bel Sol l'Alba lucente Vienche
Spennacchiata Petr. E la faretra , e l'arco hauean
fpczzato A
.
in virtù d'vn penfier
caldo l'miri Son.18. .
quel proteruo, e fpennacchiatc l'ali Tr.Caft. .
Lucida Valuall Poi come efcc dal mar la lucid'Alba Dal
Squallida Tanf Apri le fquallid'alc, e fpiega il .
crin
. volo , E vietine ò fcotendoil rugiadoiogelo C'acc.3.9. .
morte, Vienne, ou'io t'attendo . Lagr.6. 4u.
Luminofa Ghel. Stupì quando à lui parue m quel miiare L'Alba
Ar Come con rauco fuon
.
Stridula . di lìriduie ali Le pronte 1110- ben bininola vfeir dal mare Rof.7. 30. .
lche a' caldi giorni eltiui Fur.14. 109.
. •
Madre d'albóri Mar. Sorgea l'Alba nouella, Madre de'frefchi
Superba Col. Tal che pofTa a] nemico acerbo, e fiero .

.
L'ali tron- albóri, e mentre ch'ella Piouea perle sù 1 fiori Fuor del fiori-
car, che si fuperbe fpande Son.i. .
,
to feno Partorita i colori . Epici.
Tenebrofa. Anguill. Il vento Auftrale hi i
nuuoli à le bande, Mefì'aggicr3 del dì Bald. Cosi talhor fuor de l'ondoCo chiofiro
Ouunqtie l'ali tencbrofe fpande. Metani. 1.69 '
.

Meflaggiera del di l'Alba comparfe . Rim. Fani. Son. i


Vcloc.flmia Ar E quando tutte fono i l'aria fparfe
.

1 , Veloci/fi- Meflàggiera del giorno Andr. teco l'azur del Cielo in cui fo-
.
mcmoflral'alifue. Foci. 49. .

uente Vaga ltella lucente, Dellar l'Alba dourà ca'ndor cele-


Ala. per corno d'effercito
fte, Meflaggiera dei giorno, Ad aprirne del di gl'imnienfi
Spati ola Tali: Tieni tu la tua fchiera
. alquanto afeoita Dietro a lampi . Adam.i. r.
quelte ale grandi, e fpatiofe . Liber.10. 11. Meflaggiera del Sole . Mar. Si che l'Alba nafecnte Parea giorno
Alabastro . ipetie di marmo finifiìmo, e trafparente
eia nato, e'J lume acerbo Parca già Sol maturo . Il Sole°ilteiÌb
'

Candido Guar. Già non vuò che m'inganni D'vn


baltro
.
candido ala- De la niinilfra fua fatto minilfro, Quel dì precorrer volfe La
bel fembianteil Pafl.4. 9. .

meflaggiera, e corteggiar l'anccfla . Epici.


Lucido Valuaf Ne la parete, che fplendeua
. in fronte Del ricco Nera, fingn. Et egro il Mondo haur.i perpetua fera , Che il So]
tempio, in lucido aiabafi.ro Di donne ignoteà
quell'etade hor non v/ar >, fe l'Alba e nera . Giorn.3.
conte, Pieno hauea il muro l'indouino inalbo
Tcbai ì 97 .
Notturna- Ghel. Salia dal mar de l'oriente fora L'Alba 11 otrur-
Terfo. Mar. Terfo alabaitro , che talhor foleui
Sparger di mol- 03, e coloria la faccia . Rof.9. 41.
No-
. . .. , .,
.

ao ÀLB ALB
Nouclla.TafT. Ma come apparue in CicI l'Alba nouella.Lìber.i.s.
quelìa cruda pelle , Chefolo elegge i delicati alberghi . Ip-
pol.1,2.
Huncia del Sole Taf!" L'Alba intanto forgea numiadel Sole,
.

Diletto Taf]* Che tu quinci ti parta : e non ti caglia Di quefto al-


E'1 Ciclcangiaua in Oriente afpetto. Liber.17.9y.
.

bergo tuo, già sì diletto Liber. 16. 46.


Ridente Guar. Ecco l'Alba del Ciel torna ridente, Nè fi però
.
.

Dilectofo. Rinal. La mia nemica hor ch'i miei fpirti laffi Corrono
d'Amor l'Alba ritorno . Son.ji.
a' fuoi begli occhi, e ignudo a tergo Lafcian partendo il dilet-
Rofata Brign. Prcncipi , voi melchini ,
. Che il giorno mai non
tofo albergo j< Son.61.
vagheggiaflc infafee Quando di latte AJba rofata .
ilpafcc__>.
Difcortelc . Vd. E girfehe lontan da quelli liti, E dal maluagio al
Oiorn.8.
bergo, edifeortefe. En.j. 15.
Ruggiadofa. Ar. L'aura foauc, e l'Alba ruggiadofa. L'acqua, e
la terra al fuo fauor s'inchina . Fur.t. 41.
Dogliofo Silu. . O
Mondo immondo, e di perpetui affanni Fati-
Serena. Sano. si dolce ghiaccio, Come
Nò cadde in terra mai cofo fentier, dogliofo albergo Madd.i. 67. .

in quella fcrena, e gentil'Alba Canr.i. .


Dolce Talf. E per fua mano ancor del dolce albergo L'alma vfei
.

SpofadiTitone. Inc. La fpofa di Titon , l'Alba, che fuole Cac- d'A murate, o di Mcemetto Libcr.j. 44. .

ciar le fìelle, e ricondurne il Sole Stanz. .


Dolcifììmo Brign. Ahi dolciffimo albergo Di tutti i mici piaceri
.

Stella amorofa Pafqua. Qiial in fui giorno l'amorofa ITelIa »


.
Giorn. j.
Sorge con l'ali fue ne l'Oriente , Che mentre vibra i rai lieta, e Duro Valuaf Alhor del duro albergo, e lochi bui, V's'hauca_j
.

ridente Nuntia, che venir dee luce pili bella Son. .


chiufo, vfcì prima tra i fui . Tebai.8. 87,
Tranquilla Bcnam. D'vn pianto fier ne la turbata fera Pur di
.
Eletto. Taff. Ofano à pena d'innalzarla villa Ver la citta" di Chri-
llo albergo eletto l.ib.j. 5.
mirar concefl'o enne talhora D'inopinato bene D'inafneitato .

gaudio Sorger l'Alba tranquilla, il 01 fereno Pad. Etri. 5. t. .


Famofo. Borg. Famofo albergo , in cui la gloria , e'1 vanto Del
Vezzofa Brign, Spuntaua homai dal Gange, oue arricchito S'ha-
.
gran nouo Aleflàndro appar d'intorno Rim. Son-iS. .

uea il manto di perle Albavezzofa. Giorn.7. Falfofo. Imper. Ch'allontanato da i fallofì alberghi , Di cui gli
Vfciera. Brun. Col Zefiro odorato Spunta l'Alba ridente, I 'vno, habitator fono i rumori , De le delitieandrem cercando i re-
e l'altra nel Prato De l'Indico Oriente Ricchi d'odor Sabei gni , De l'honeflo piacer le reggie liete , E i più temprati rai de
,

L'vna vfciera del Sol , l'altro di lei Tal, .


fa quiete. Rufl.i.
'Albereto luogo pieno d'alberi.
Felice Taff. Tu dal corpo, che meco, e per me riffe, Felice alber-
.

Ombrofo Anguill. Stonimi in quell'albereto ombrofo , e folto


.
go già, mi difcaccialfi . Libcr.i j. 41.
Fin, ch'efeon nel giardin per lor diporto Metam.4. 476- .
Felicilfinio. Malu. DchpcrDio,Frine, homai fìami il tuo fèno
Albergatore che tiene l'albergo, o die alberga
. .
Albergo felicifllmo, e vitale Del. Stanz. .

Cortefe . TaJL" E qui lor poi l'albcrgator cortefe Fc d'elfcr Mala- fido Guar.
. O
le l'anima vn di da vn voi tro folo Gentile Iguardo

gigi al fin palefe Rinal.ii.8o. .


afficurata in voi Trouaffe albergo auenturofo e fido Son.? f , .

Albercatrice . che tiene, o dà albergo altrui Fofco Porri. Nè voi fé bella,perche hanendo fchcrno Chi fpar-
. ì

Infida Tali". Sapete ancor, che di tenaci nodi Gli auuinfepofcia


.
gc ogni hor per voi pianti, e fofpiri, Chiudete in fofco albergo
il fuo bel giorno • i.Son.j.
albergatrice infida Liber. 14. yo. .

lafciua. Priu? L'innamorata figlia di Nereo, Lafciua albergatrice Funello. Senec E penetrò del fuo fanello albergo I.apartcpiù
De le mufeofe grotte . Galat.i, fecreta. Mcd.4, 1.
Albergo ogni luogo oue s'alberghi, l'alloggiamento , l'habita-
.
Giocondo. Guid. Albergo già di Dei fido , e giocondo , Hor di
tione_>- lagrime triik, e di lamenti Son. 81. .

Agiato Imper. Mentre flupido mira i grandi alberghi , Grandi


.
Glonofo . Guicc Fregio vero, aito meno, onde s'iUuftre Di fama
per fìto,c per ingegno eccelfi , E vaghi, e agiati, e adorni a par- eterna al gloriofo albergo. Son.
te à parte. Rult.i. Grande. Petr. E quel, che voi/è a Dio far grande albergo Perha-
Altero Anguill. D'vn'alma Ninfa albergo altero, e degno
. Era__> bitar frà gli huoniini, era il primo . Tr. Fam ai

l'incomparabil quercia antica , Metam. 8. J49- Grato Taf!.' L me teco raccogli in quello grato Albergo, c'habi-
.

Ambitiofo Ceba Oue i più grandi Eunuchi, e 1 più gentili Am-


. .
tartecomigioua. Liber. 7. 15.
bitio/ì alberghi hauean dipinti . ell.io. 10. Hcrbofo Imper. Che qui mi fpatio tra quell'ombre , c quella' Da
.

Ampio lafi. Per l'entrata maggior f però che cento L'ampio al-
,
la città lontani herbolì alberghi . Rult.i.
bergo n'hauea } paffar coftoro Liber. 16. 1. .
Hanno. Tanf. Se falce hà pur la Vergine felice Nel'henno al-
Antichirtlmo Pcrr. Indi fra monte Barbaro ,& Aucrno L'anti-
.
bergo manto, c'1 velo , Con che circondi, c copra il
altre chc'l

chiflimo albergo di Sibilla. Tr.Cafl. Rè del Cielo. Lagr.7.i$.


Auen:t>ro Co. GuiJ. Raccolta fìa la mia fperanza ou' hebbe Alber- Hum ido . Ange. Stai.doun nel men fofco humido albergo De' fo-
go già si aucnturofo, e degno San. 1 3. .
gni, onde talhor l'anima vede ( Benché fotto alcun velo) anco
Augulto . Car. Era la corte vn ampio , antico, auguflo Di più di il futuro. Canz.

cento colonnati cflrutto In cuna dia città fublime albergo. HuimJe. Car. Cominciaro à ftourire I rari alhor del poucrc Ilo
En. 7. Euandro Humili alberghi. En.?.
Aureo. Ar. Del lucido Oriente , d'ogni intorno , Etindivfcìde Illuflre . Tronf E'J crin di torri trionfali onuflo Erfe à degne vir.
l'aureo albergo il giorno Fur.15. 93. .
torieiliullre albergo. Coli. 1. 18.
Bello. Petr. Se per falir à l'eterno foggiorno Vfcita è pur del beli" Induflre. PaoL Min forfè le Terme albergo indiutre Degli otij
albergo fora. Son. 114. molli, 0 per lo feempio altrui D'eccelfTrupe il precipito illu-
Campale Ghel. Traflèr/i i Regi, e nel campale albergo Gli volle
.
ftre ? Rim. Son.ijp.
accompagnar l'Eroe «cntile . Rof.7. 100. Infame . Remig. E quella è quella dote, ond'ella venne Così fu-
Caro Taf]! Languifce if fido cane,
. ogni cara Del caro albergo, & perba entro a l'infame albergo . Epiil.14.
e del Signor oblia. Liber.1j.6j. Infido . Anguill, Se flarò chiuia in queflo albergo infido , In que-
Caffo 1 adi Tu per mille cuftodic entro à più caffi Virginei al-
. i lle fclueitrane, iuquelti monti . Mecam.6.3i<5.

berghi il guardo altrui portarti Liber.z. 1 ? .


Inquieto. Cofl. De l'inquieto albergo vfeendo fuora A feguir co-
Chiufo. Taff Vafrino.ih donzella, e non difcoflo Tvitroua al- minciai l'aipro viaggio . Stanz. Tcrm.i.
bergo affai chiufo, e fecreto . Liber,i9. 1 19. Ilifìdiofo. Ceba . Troua, che con fallace, e frodolcnto Sembiante
Cieco Mar. Vienne, e fe ciechi alberghi , e tenebrofì Cerchi ,
. & hà quiui infìdiofo albergo . Efl.ii.i8.
ami l'horror, gli trouarai Più del tuo fpeco horribili, &om- Intero . Petr. O
fol già d'honefrate intero albergo , Torre in alto
brofi. Amor. 1. Son. 54. valor fondata, eulda. Son.nj.
Commodo. Vd. Che in Cartago fi dian fenza periglio A Teucri Lamentofo Bemb. . O
voce vdir, che'] cor dolente appaghi , Ne-
alberghi commodi, e fìcuri En.i, 80. .
mica in quello lamentofo albergo, Lo qii.il dì, e notte del mio
Cócorde.Remis.Che radevolte infieme Hanno in vn cor di mor- pianto albergo . Canz. 16.
tai dóna,cbella,Bellezza,cv honeftà cócorde albero. EpifT.rf. Latebrofo . Grill. E quali augel notturno infra ruine , E larebroli
Contadino, Ceba, Mi condurrò nel contadino al&ergo, Oue alberghi à l'ombre amici . Pen.94-
taJhorvoltiamoàSufa il tergo. Eff.ió, 87- Leggiadro . Doni. Così il leggiadro albergo , che vi afcoude_>
Cupo. Leng. Echo ài nollri piacer dal cupo albergo Nonfaprà Sempre dolci acque nel fuo grembo accoglia , Epintefìandc"
balbettante vnqua ridire Elcg. 1 ,
fiori ambe le fponde z. Son.u* .

Degno. Car. Vòchene tema: m'anima si vile Nontirorràla Lotofo. Alani Edailotofo albergo II noiofo garrir la rana ad-
mia delira giamai Stiefì pur teco , e nel tuo petto alloggi , Di
; doppia. Colt.tf.
lei ben degno albergo. En.11. Lucido. Taff. Mà perche più Io tuo defìr s'auuiue Ne l'amor dì
Delicato. Senec. Perche si rado ne le cafchumili Serper fi vede quisù, più fìfo hor mira Quelli lucidi alberghi, cqueftcviue
Fiam-
.1 . . . . . 1 . .

ALB ALB 21
Fiamme, che mente eterna informa, e gira Liber. 14. 9. . Giganteo Bruii. Arbore giganteo d'vn Apennino Sembra a chi "1
.

Metto Remig. Ed io rimati fola Metta nel metto , c dolorofo al- guardo ha in lui tifo, &: intefo Ven.Tcrr. Galat. .

bergo. Epiil.14. Honor del bofeo Telt. Con horridi fragor fulmini ard ::ui Da_.
.

Militare. Tafìl Cosi alquanto n'andaro, in/in ch'i tergo lafciar l'infiammato Ciel Gioueiiiflèrra, Enecaggiono à terra Gli
de' Franchj' il militare albergo Libcr.10. 17. . honor del bofeo inceneriti, e fpenti - LÙM7.
Molle. Teli. Non fotto padiglioni inietti d'auro Han le Piene Infabricato Vd. E chi arbori vi porta infrabicati, E chi per remi
.

diue albergo molle Lir. 1 9. . il ramo ancor frondentc. En.4. 89.


Nefando . Senec. Onde e clic (ìa nel mio nefando albergo Quello J.ieto .Tali! Ve l'aura molle, e'1 Ciel fereno, e Jieti Gli alberi, c i
sì chiaro fpeglio Tebaid.i. ? prati, e pure, e dolci l'onde Liber.io. 63.
.

Nociuo . Brace. Nociuo albergo abbandonar cornitene E non la-, Opaco .


Ghcl. Hà d'Ermopoli a fronte in sù la cima Arbore opa-
fciar, che'lfemenoftroaduggi Doue il nome odiolo ancor lì ca, e di ùondoCc cime . Rof.9 56.
tiene. Rocc.io 41. Pomofo. grigi; Con l'acqua quinci, che"! gran Tebro aduna, E
Odiofo Rcmig Scapigliata, e-chiamando Orclle in vano Entro
. quindi con pomofe arbori ,je chine Paio di Tantal l'anima di-
mi traile à l'odiofo albergo Epifl.8. . giuna . Rhn.Iib.S.
Ofcuro. Achill. Mago, il tuo fìil di bella villa amante Vuota de Popolo delle piante. Mar. Trionfante la palma infra Io fpeflb
le città gli alberghi ofeuri Rim. Od.i. . Popolo de le punte il capo ettolle
Parricida Anguill. Stracciando il crin volge al marito il tergo , E
. Portentofo Herr. Alte forgon le mura, e in mezo v'era Porten-
.

lafciain furia il parricida albergo Mctam.4. «*; . tofo , ed itnmenfo albero erecto ; Ampie ha le foghe , e a ls_j
Penofo. Benam. Fortunato Battillo ohimè, cha'l petto Sento !
città la luce Del :>ole inuola, c cieca notte adduce La gran_j .

d'eftremo duolo Fatto pcnofo albergo . Pali. Etn.3. 4. felua d'Ardenna vnquanon fece Arai pianta internai alberi
Placidiffimo Bald. Quello di cento riui Placidifllmo albergo Fù
. eguali: Oue fol fi vedean,'d'augelli in vece , Habitare ,ed errar
già Pergo nomato Da gli amichi Sicani . Rim-Prof. lib.i. fpirri infernali: pece Vomitammo E foco, e fumo di fulfurea
Pompofo.Pozz.Là sù le verdi femprc,e ricche tpon de Di quel na- U'intorno,e battean l'ali ,E tra' fuoi rami, con horrendo lindo,
to dal Cicl immortai fiume, Siede pompofo albergo . Genir.i. Si vedean gli empi moilri accolti in nido lui con tetra, e vipe- .

Pouerdlo Remig. L'humil capanna, c'1 poticrello. albergo Da le


. rina fronte Aletto iniqua a coltiuar lo ttaua , E d'Aucrno, e di
brine, e dal gici aepretfi furo . Epift.f. Stige, e d'Acheronte Le fetid'onde intorno à quel verfaua; E
Pregiato Remig. Che come vn dolce già pregiato albergo Ambi
. con le mani al mal oprar fol pronte II fuo fozzo terren fo-
n'accolte, vn fol albergo aticora Ambi n'accoglierà Epift.4. . uente araua, Et attendeua ogni hor, che al t iel fourano Poggi
Profano Valuaf. E de! pudico fu a candido petto Profano alber-
. l'horrida pianta, e fempre in vano lui frutti non già, mà ftanlì .

go
fece à l'empia Aletto. Lagr.7. fiere Con fembianti internai genti feroci, Tengon feettri, e co-
Ricco. Petr. Fin che mia dura forte inuidia 11 hebbe , Che di sì rone ofeurc , e vare , Torno il ciglio afpro il volto il guardo ,
,

ricco albergo il po fé in bando . Canz.45 atroce,Con muto minacciar vibrano altiere Sol intefe da l'oc-
Rigido Mar. Raro frà lor s'aicolta accento d'Eco, Troppo rigidi
. chio horride voci , Mentre rauuolgon con ingiurie , ed onre_>
alberghi a' fuoi doloricela chiaman talhor tigri, o Jeoni , Son VerfqiJ Cielo inimico empia la fronte Bab~7. zz. 13. 14. z?. .

le nfpoftc fuc fulmini, e tuoni. Ramofo Vd. Dentro à la felua vn arbore ramofo Opaco à più
.

RufHcov Bruii. Benché mitico albergo, F. poucra capanna Di poter, e folto giace , Cinto intorno dal denfo bofeo ombrofo .

molli.giunchi, e di vii alga, e canna lubricata, e cornetta , hor En.6.33.


qui mi chiuda ìlpili. Heroi.i. 1 ?. .
Robuito. Anguill. Veggio tremar dapoi l'arbor robufto Senza
Sacrato . Or.Bertoi. Donna rcai, ch'angelica, e romita Vita lieta che forza aiirui gli faccia guerra Metani. 7. 7,8. .

viuelh inqueftinottri Sacrati alberghi, ene'fuperni chiottri Sacro Car. Non htbbero i Troiani à emetto facro Più di n gli al-
.

yiui hor beata al fommo Bene vnita" Guacc. Son.t. tri profani arbori, o lterpi Alcun riguardo En.i 1. .

Sicuro. Vd. Donna è duce del fatto, à lei s'afpctta Ilcomman- Supèrbo. Anguill. Già già minaccia il ruinofo feempio L'arbor
dar, cosi à le nani danno In quelle piaggic porto lùperbo, e già la cima atterra Metani. 8. 3 5 6.
, c quelli lidi .

Fanno albergo di fe làuri, e fidi En. r- •)&. . Traue chiomata Giutt. Senz' ombra alpina di chiomate traili Ne
.

Soaue Molli Dapoi,r;he portan le mie ferme


. fteile, Che dal foa- i monti il Cantor Trace In diluuii di fiamme ardea fetteflb.
ue albergo io m'allontani De' miei dolci penfìeri Canz.i. . Od.j.
Solitario Tali: Apre i languidi lumi, e guarda quelli Alberghi fo-
. Aldi Fiune della Germania, che diuide la Bohemia,e la Morauia
.
1
lirari; de pittori Liber.7. f .
dalla Suecia
Sontuofo Guif. Mà con tanto artificio egiorni, e ftudio Spenden- Altero Grat. E porranno colà traslati il freno A l'Albi altero , à
.

do in far de'non viuenti ancora II fontuofo albergo. D.Sett.i. l'indomabil Reno Cleop^. 66. .

Sofpirato. Manzin. Epurdi nouo-io torno A quelli alberghi fo- Aluore bianchezza: &: è proprio quello fplendor bianco del Cie-
.

tpirati auari , C he'l beli' idolo mio, che'l mio teforo


, Godono lo, ch'appari fee, quando fi partono le tenebre della Notte
fortunati, inuidiati. Fler.i. 1. Adamantino. Mar. De la fronte fcrena L'adamantino albóre*
Sublime 1 afiT Mà come di fubfimc, e chiaro albergo, Che pareg-
. Sembra fpecchio lucente Epit.z. .

gi le cime a gli erti colli, E gli aurei tetti infra le nubi afeonda.
..
Canuto. Mala, làsùqucl monte, oue canuto albóre A quella
Mond.i. ecà.cadente inuecchia il crine Del. Son. 55. .

Torreggiarne. Imper. perche fu quel torreggiate albergo.Quel O Chiaro. Car. Già del "ionio legnante era il mattino, E chiaro al-
d'ararne leggiadre alilo eremo , In fepiù forte , e men vulgato bóre haueal'iiumido vclo'Tolto dal Mondo. En.j.
RuU.14.
altrui. Corriero del Sole. Brun. Però corrierdel Sol l'albòr ridente Tcm-
Trauagliofo. Ar. E v'hebbe trauagiiofo albergo, e crudo , E più "pcltofo di gemme, edizafliri, Di fortune d'argento vn turbo
chcdirfipoflaempiofoggiorno. Fur.i? Tòu ardent e Duììpa al fuoi da gli ftellanti giri , E perche v'hebbe il
Trillo.
Tanf. E le par, ch'anno ogni momento fìa D'vfcir del tri- crin già troppo adorno Au3mpa tutto d'vn vermiglio feorno .

llo albergo, e porli in via . Lagr.7. x. Seni. Bar.


44-
Vile . &
Rall Vile, ofcuro albergo.afpra magione
E quella terra,
!

Cnltallino. Mar. Cinthia fpargeadi criftallini albóri II taciturno


l'huom viuendo more, E' cieco labirinto , e pien d' horrore,
v' e gelido fereno
Ad ogni alma gentil dura prigione. Son. Fiammeggiante Alam. Quando il vento e vicin , lucente ttelia_»
.

AihfRO Arbore nome generico d'ogni pianta, che hà legno ,c


. .
Di fiammeggiante albórTaltando l'orme Colt.6. .

•farami . [< •
011 .
]rc!co. Mar. Sorgea l'Alba nouclla , Madre de' frefehi a'bòri
Altero Anguill. Tal volta giace vn infcnlìbil pietra Tal volta_>
. Epit. ti
,
d'arbór forge altero vn tutto Metam.S. Lucente. Ghel. E da la notte più lucente albóre Ritorna in_s
?4* .
il
Annofo Anguill. Vn arbor, ch'era in terra annofo, e'grcue Gli
.
, cerchio il verbo, e la fatica. Rof 18. ir.
aueutam quello dir fuperbo,&: empio. Metani. 11. 191. Matutino Molz. Come rtelir, die fuor de l'Oceano Efcc dinanzi
.

Eccelfo. Augnili. Gli alberi eccelli ne' monti eminenti Per forza al matutino albóre. Son. 5.
degli artefici abbattuti Matam.i. 31. .
Nouo. Tali Ditte ài Duci il gran Duce: al nouo albóre Tutti i
tlcuato Anguill. Teme i troppo eleuati alberi, e l'voiu J'alfaltovoi pronti farete. Liber.11. 17.
.
In terra
ventro le ficpi afeonde, e coua Metani 8. 18 1. .
Orientale. Malli. Ceda pur, ceda àlorqual più fi prezza Orien-
Famiglia frondofa Ta/T. Par; che la dura quercia,
e'1 catto allo-
.
tale albóre in sù l'Eoo, E s'annichili homai , qual candidezza
ro, E tutta la frodofa ampia famiglia,
Par,che la terra;e l'acqua Orna l'argentea conca ad Alcinoo . Del. Stanz.
erormijefpin Dolammi d'amor fenfi, e fo'fpi'ri. Liber.16. 16. Roileggiantc . Moron. S'al cominciar del giorno Si v.egjjon rof-
frondofa. Leng. Superbi fcogli al gran Cantore feggianti i primi albóri Prendon fofpetto i cori , Che il Sol re-
auantc, Giun-
gean tilhor con gli alberi frondoli fc leg.r 1. .
tili tempctte al fuo ritorno Sacr.i. Madr.17. .

Rugia-
. .. ... . . - , . . . .

22 AIC ALE
Rugiadofo. Gofel. Crcolle vn bel defio, ma voi che l'anno Vol- Eglirilponde: Macedone irruitto O , Siali pur tuo, the non
gente lorOj i rugiadofi albóri , l 'aure (baili, i chiari almi fplen- voglio 10 Phomaggio De la Grecia, ode l'Alia, ode l'Egitto.
dori Cruda ni.'alìe, onde fiorir non firmo Son.117. .
Vrb.7. 4.

Alceo . Poeta Lirico di Mctclhno Re di l'ella . Piaz. Al famofo Pelide Qirella che si canora intor-
Biondo Rin. l'in non s'ode il canuto Mopfo, nc'l biondo Alceo
.
no fuona Tromba, gioia di Palla, e di Bellona , Inuidiò dolen-
Addolcir l'aria intorno , Pur l'vn l'altro nel canto e vn Semi- te il Rè di Pella Madr. .

deo. i.Canz.13. Sprezzatore Brace. Del grande fprezzatorde la fortuna Giunto


.

Dotto Alani. Vuol ch'io canti, lior venga il plettro d'oro, Ch'i
.
Alelìandro à la voJubil cella, Stupido refta à rimirar ciafeuna
me più fi conuien, ch'ai dotro Alceo 1 ibr. 1. Eleg.i. .
Voglia sbandita, e poi così fauella Vrb.7. 1. .

Alcide, in vece d'HetcoIe, detto da Alceo Aio Ano paterno: Vincitore. Petr. Vincitore Alelfandro l'ira vinfc , E fc'l minore
ouero dalla virtù detta da' Greci Alci in parte, che Filippo
Son. rs>7. .

Anmiofo Piac. Qual animofo Alcide Eleggerti fecondo De le


.
Alissandro Farnefe Duca terzo di Piacenza, c Parma . •

virtù fudoti 1. Od.10.


i .
Bifolco di Marte. Mar. Gran bifolco di Marte , armato, e pieno
Faticofo Baldi. E forfè fofeo è tal, ch'il Mondo vide Chiaro vie
.
D'ardir, di fede, agricoltor guerriero , Quali vomere, e railro
più ch'il faticofo Alcide Pam. Scai. Caii7. 1 .
in riua al Rheno Trattai /bada Romana , c fccttro Ibcro Et .

Fero Remig. E come il fero Alcide Al feroce Achcloo rompen-


.
arato col ferro, e con l'impero, Semmai di cadaueri il terreno,
do il corno, Hebbc l'amata Dcianira, e bella. Epifi. 5 1
Edi fangue impinguai fuperbo , e fiero De le Belgiche valli il
Feroce. Valuaf Potrai veder come il feroce Alcide Perinculti fertil feno Caler. Ritr. .

deferti errante, e vago , Prende vn cinghiale, e due leoni veci- Campione Romano Mar. Vinfek) il gran Farnefe, e con trofeo, .

dc. Cìcc.j. 76. Cui nèCcfar,nc Drufo ottenne eguale,Trionfò de lo ftuol per-
Forte. Car. Non però fi contenne il forte Alcide , Che d'vn (al- fido , e reo Ciò fù deftin . pero che palma tale Altrui non fi
.

to in cjutl baratro gittoni . En.8. douea, màfolpoteo A Romano Campion effer fatale. Ga-
Fortiflimo. Valuaf. Cne'l fortiflìmo Alcide vsò da poi, Che'l gran ]cr. Ritr.

leon conia gran mazza vecife. Cacci. 35. Grande . Bruii. Ecco Aleffandro il grande , De' Belgici trionfi af-
Gcnerofo Mar. Ne di te, clic furato Da la bella Napea Lafciafti
- fai più altero , Che de' Perii il Macedone gucrrero. Ven.Terr.
in pianto il generofo Alcide Samp.i. . Madr.i.
Glonofo. Car. Tanto de! Mondo il gloriofo Alcide Noncorfe Aletto . furia infernale, figlia d'Acheronte, e de la Notte, e ini-
mai. En.6. ,
niltra di Plutone
Grande Con memoria gradita Viue del grande Alcide il Cruda Terni. E prefe a fdegno il voftro ardente foco, B'1 cantò
. Teff. .

nome eterno, Non già perche figliuoIlòffedfGioue, Màpcr da quetar la cruda Aletto 1. Son.iz?. .

mille, ch'ei fece illuitri proue. Lir.16. CrudelifiimaBrace Ti rauiu'io bcn'm J'accolro, e vago Crin sù
.

Illuftre Senec. Morrai, morrò, ma de l'iUuIlrc Alcide Vera con-


. groppo d'angui algente Crudelifììma Aletto empia
la fronte, e
forte Ercol. Et.z. 1. . nocentc Habitatrice delfulfurco lago. Guacc. Son.jj.
I nuitto fempre . Galean. Tal domò pria col braccio, indi col la- Empia Valuaf. E del pudico fuo candido petto Profano alber-
-

bro Popoli intieri inuittO fempre Alcide Suppl. . go fece à l'empia Aletto Lagr.7. .

Valorofo Pozz. Io come già del domaror de' inoltri, Del valo-
. Erinni crudele Car. In quella buca l'odiofo Nume De la crude-
.

rofo Alcide Ne i bei fogli delCiel con raggi eterni Segnai le , e fpauentofa Erinne Gictoffi, e difmorbò l'aura di lbpia_.
l'opre, d'ardire. Genit.5. En-7-
Vincitore C ar. In quello humilc albergo, Alloggiò, difTe, il vin-
. Figlia della Notte Car. Cosi Gilmo le parla : ò de la Notte Pof-
.

citore Alcide . En.8. fente figlia. En.7.


A.1C1NA Maga, incantatricc, celebrata dall'Anodo
. & . Forfennata. Tronf Quando dal R.gno de le Furie infano l'aria A
Proterua. Mar. Quella e diSalamon la concubina , Che folle- vfeio la forfennata Aletto, t.olt. 84.
mente idolatrar gl'iiifegna L'infame Circe , la proterua Alci- ;
Furiale - Ghel. Gli sferzati fen la furiale Aletto Serpi ditofeo
na, L'Armida, che fuiar l'alme s'ingegna. viperine, e crebre . Rof 9. 4.
Alcinoo, culiode de gli boni Horrenda Brace. Aletto iiorrenda , oue la turba giace D'intor-
.

Felice. Alani. Fan si vago il mirar, ch'auanza tutto Del felice no affifa in fui funebre fuoJo , Così fauella, e la vii turba tace.
Alcinoo, del faggio Atlante Quanto fenile giamai la Grecia, e Roccj.-h.
Roma . Colt.5. Immonda Rich. . Ardi quel tetto infame, e dentro incendi, L'im-
Alcioni figlia d'Eolo Rè de' venri, e moglie di Ccice, connetti-
. monda Aletto e'1 cenere infelice Co' pie calpefta , e fpargi d
,

tipoi in vccelli marini del loro nome l'aura vhrice. Rim.Canz.


Afflitta Anguill. La mifera nutrice, che s'accorge Come l'afflit-
. Iniqua . Flerr. lui con tetra, e viperina fronte Aletto iniqua a
ta Alcione fipercuotc . Mctam.i 1. n;. coltiuarlo Jlaua . Bab.7. 14.
Fida Ong. Si fuifecrato affetto, C he tra' figli di Lcda.hor chiare
. Moftro Vd. Da le tenebre, c da le furie fore Aletto chiama.ch'c
.

lidie, E tra Ccice, e la fida Alcione Non so fe folle tale_>. cagion di pianto , E che guerre crudeli, ira, e furore , Riffe, in»
Alci.,. .. lidie , danuofi errori , e quanto Trouar di mal fi potè, fem- M
Mella Anguill. Scioglie la meda Alcione il pianto, e'1 grido , E
. pre à core Moftro, ch'odian le Sore entro à quel regno , Fin
.

ltende fuor del letto ambe le braccia Metani. 1 1. xafi. . Pluto il padre ifteflb anch'ei l'ha 3 fdegno En.7. 6S. X .

Querula. Senec. E i queruli Alcioni Vinci del mare, e di Pandion Nequitofa. Car. Difcefe irata, e da l'inferne grotte Afe chiamò
gli augelli. Ottau.i. 1. la nequitofa Aletto De le tre dire Fune vna è colki, Cui fon .

Suenturata Anguill. Sofferto hauefti almcn, che fui tuo pino La


. l'ire, 1 dannaggi, tradimenti , Le guerre, le difeordie, e le mi-
i

fuenturata Alcione ancorveni/fe Metani. 1 1. 119. . ne , Ogni empio vificio, ogni mal'opra a core . En.7.
Axchma. figlia d'Electrione e moglie d'Anfitrione, da cui con , Odiofa Bald. Lega a! timone l'odiofa Aletto I feroci caualli,
.

inganno Giouc generò Hercole C'hansù la trilla riua DeriufernalCocitoineripafchr. Rim.


Calla. Anguill. Seco la calla Alcmena in letto il pone, E com- Prof Jib.r. .
•.•'•*/

piace innocente à le fuc voglie. Metam.6. 54. AiFro. fiume in Elide parte di Grecia preffoà Pi fa , il quale in-
Alcorano, empio libro comporto da Macometfo Arabo, inuen- ghiottirò dalla terra pafl'a il mare , & in Sicilia riefee nel fonte
tore, e prencipe della fetta Maumctana Arethufa . , 1

Peruerfo Mar. Dal Aio peruerfo , e perfido Alcorano Nacque


. Famofo Guar. O
cara genitrice, o dal tuo figlio Riconofciuta
.

ciafeuno inganno , e di ciafeuna Apollatica fetta error profa- Artadia,Riconofci U tuo caro, Ji già non men di te Ùmofo Al-
no . Caler. Ritr. feo Pali. ProL
. .
<
'

Aleggiaxe. il mouere, il battere dell'ali Greco Tali" Che dolce humor già bebbe in acque fai fé Là ve cer-
.

Soaue. Brign» Altri contro il calor, chelamolerta Con foaue ca Arcthuùil Greco Alfeo Conq.8. 1 ;S. mi, .

aleggiar Zefiri della . Giorn.j. Lucente. Senec. E doue feorrer fuoj le gelid'onde Vcloeiilmio
Ai.fmakno. d'Alemagna. Vedi Aiamasno. al corfo Alfeo lucente Per l'Olimpica polite altrui ben noto.
Feroce. Galean. Iflupidito, eftatico fcrmoflì II feroce Alemanno, Thieft.Ch. 1. J H'M^nA.^ifiinl^
il forte Infubre Suppl. . Predatore. Ghel.Come nel mar dal predator Alfeo Arethufa gen-
*
Aiissavuko Magno figlio di Filippo Rè di Macedonia . . til fugge, e s'afeonde . Rof 11. 1;.
Domatore BfC Lcng. Hor più veder piangente la tóba d'Achil- Ai.FisTiitA. figliacji Flcgeo, e moglie d'Alnieone.

le Non fi poma con generofe rtillc lì chiaro Domator de_-> Saggia. Anguill. La bella Alfefioea faggia, e gioconda. Dotata
l'Oriente. Canz.j. d'ogni ornato , e bel collumc , Di FR-geo figlia, il purgherà ne
Macedone inumo . Brace. Mentre parla cosi , forride il faggio l'onda Paterna., epoi godrà (eco le piume Metani.?. 166, .

AlffTB-
..
. . . .. , . .

Ali
Alfieke « banderaio, che porta la bandiera '.

fiampa E con alito ardente intorno fpira Baleni di furor 'flit


.

Fido. TalK Il capitan, che phì indugiai; fi fdegna, Toglie di ma- mini d'ira. Od. 19.
no aJ fido alfier J'mfegna Liber. 18. 97. .
Canginolo. Valuaf. Se gli alti monti da le cime al tire Sudan ca-
Alga. hcrla acquatica lcinolo alito, e gulto. Caccj. 87.
Brutta Sper. Qual gioco efier può il tuo la tra le fehiume De le
. Infoaue. Tronfi Dà l'aria immota , e manda l'aura grauc Spirto
fals'onde, eia isrutea alga, amara Sola nuotando al ciel fred- infecondo, ed alito infoaue Colt 8. 40. .

do, &okuro ? Rim. Odorifero. Brun. Ne l'aitar del fi.o core Gli fiacri pure riucrentc
Humida on. Qiund'in quell'acque habbia la cerna il nido , O
. !
il core, (ili fnarga intorno intorno
Odoriferi alni gentili Arabi
Thumide alghe in mar pafea l'agnelli Ciuacc Son.j. . fpintetti Pauig.i. . 2. Seni.
InunondaG.uean.Là tr.ì giunchi palultri,e l'alga immonda Odi 1
Pretfofi). Mar. E pur tutto elfalatta il nobil tetto Sofpirdifumo
gracchiarne ò Filli, in itrana foggia Figlia dei tango, e de Telli- eletto , Vapori almi, e diuini , Aliti pretiofi, e peregrini , Aure
na pioggia , Quella verde loquace in grembo a l'onde Guacc. . pure, e leggiadre D'Indiche gemme, e di miilure Ibere. Epir.7.
Son.5. Tetro Car. Granferò; oue d'Aaerao era la bocca , E'J tetro alito
Infeconda. Brun. Lafcio ben de l'oblio l'alghe infeconde, E, per luo fihiuando, 111 alto Ratto l'ali fpiegaro En.<S. .

correr leggicr le vie del vento Mocoilpenfiernon vile, ìlptè AiLK.ii.iMiNTo alleggerimento. .

non lento, Tale ardir al mio ingegno il Ciclo infonde Pali. . Dolce Anguill". Che ce la vita 1 fono Satio cosi>h'ogni più dura
.

Inutile Tor. Con cjueli' il mar quando più irato freme , L fran-
.
morte Fia dolce alleggiammo A le mie doglie acerbe. Gi'ud.i.j.
ge, e u alga inutil fparge il lito . P.i Allegrezza, giubilo, e contentezza di cuore, per cui fi nuioue
Lieuc . Mar. Non efier alga in mar bene, e tremante, Che pieghi l'animo , si che ne inoltri kgno nell'clteriore , e (penalmente
hor quinci, hor quindi il tuo volere nel volto
Minuta Mar. Ne tanti molli giunchi, alalie minute Fiede
. il Thir- Altera. Piccol. Piacer, che l'alma accende D'inrinira allegrezza
ren sùprr le riue herbofe Lir. Marit. Soavi 6. .
altera, e nona. i.Canz.:.
Verdeggiante. I'riul. In si folingo feggio Da più r.poftì fondi Caduca . Brign. De' Mortali caduca E* l'allegrezza, e col girar del 1

Portato haueua l'onda Quali morbide piume à cari amanti I Cielo Gira non meno ogni piacer nel fuofo . Giorn.4.
mufehi tenerci!)', E l'alghe verdeggianti GaJat.7. .
Dubbia . Anguill. E fubito che lei conolce, e vede, Par che dubbia
Vile. Rcnug. C'hor J'alga vile a k tue nani intorno Dal tempc- allegrezza d cor gli tocchi . Metam.4. 13
itofo mar gittata pofa . Epill.7. Epitalamica . Mar. E di balli concordi alto concento , Loqual
t\u,imt. citta d'Africa d'epithalamica allegrezza Empiea la valle, e il monte Epit.j. .

Nido de" cor/ari . Tali". Trouar Bugia , & Algicri, infami nidi Di Fugace Bemb. E fugace allegrezza, e lenii guai, U fimulato nfo,
. i
corfjrij Se Gran trouar più atlanti . Liber.15.11. e pianti veri . Son. 29.
Ai freddo grande
'.ori; .

Bulinale Gatt. tra gli algóri brumai la vite i fiori Spuntaridcl


Funella . Cono. Ofuneftc allegrezze o . infaufle gioie , tcrn- O
.
bil fucceflb , ond' à ragione Ellempio apprenda , e merauiglia
gran parto in conofeenza. Addo!.:.. ;i. il Mondo . AJiit.j. 4.
Caldo. Var. Nei mio freddo auampar, nel caldo algore, Ch'io Immcnfa. Guar. O fe vedeflì l'allegrezza immenfa, SVdiniiI fuon
fofiTO ardendo, agghiacciando inficine. 1. Son.117. & de le gioiofe voci Palf.5.8. .

Condenfato Max. Da l'altro in larghe falde Di condenfjti al-


.
Incerta. Petr. Dentro confufion torbida, e mifebia DidogIie_>
gori lncanutifce la neuofa bruma. Samp.5. °
certe, e d'allegrezze incerte Tr. Am.4. .

Alimento ogni cibo, che nurrifee. .


Manifc'fa Petr. Celando fcallegrezza manifeila Pianfè per gli
.

Atro. Bald. che per hauer di fangue atro alimento Tua crudel- occhi fuor, si come e fentto Soi;.8i. .

tà, mentre pictate inuoco,Alcr'arco ìncurna al fòrmidabil "lo-


Mifurata. Petr. S'à voi folle si nota La diuina incredibile bellez-
co, Se predo quel de' tuoi begli occhi è lento. Rim. 1. Amor.
.1
Di ch'io ragiono come
za, chi la mira, Mifurata allegrezza , a
Son.2,5.
Non hauria il cor Canz.18. .

Debole. Tan. Già ne le feeme forze il furor langue, bicorne Serena Tefau. Riempie tutti gli occhi di fplendore, Di fcrcna al-
.

fiamma in deboli al menti Liber.19. io. .


legrezza tutti con Tor. i .

Degno Angui!!. E che vipera, & afpido, e cenila Mangiar l'In-


.
Somma- Anguill. E di fomma allegrezza hò colmo il fieno Per- ,
uidiaa la {ila nienfa vede ; E che la pafeon carni di ìerpenti, che il fuo vaticinio hoeg_i haue effetto Meram.15. 1^9. .

De brutti vitijfuoi degni alimenti. Metam.i. 1H7. Sofpefà Ghel. Ch'a folpeia allegrezza bel deliro , D'vn afpctta-
. i I

Delicato Mar. Ne d'alimento delicato, e molle Ninnilo il lar.-


.
to'bcn crefea il martiro Rof.15. 1. .

guid ocio. e'n vii piacere Timida. Foì. Ad ambiduoi nel petto il cor faltclla Di timida al-
Gloriofo. Mar. Immortale ornamento De la pace, e de l'anni
legrezza, e nia vergogna Hum. lib,6. .

Glonofo alimento De Ieprofe, e de' carmi, Lampo riSinù» Timòrofà Vd. Sen'ìiiggc Aronte da ifupore opprefiò E di alle-
.
,
virtute, Lampa di gloria eterna, Anima de l'honore , ìinio-
grezza pien, mà timorofa En.11. 179. .

lacro del fenno, e del valore Epit.j.


.
Vaga. Herr. E lampeggiò del fuo leggiadro volto Vaga c ùmal ,
Grato . Malti. Cosi da l'alte, foglie to' fulmini irritati i Cieli of- allegrezza. Bab.7.79.
feli Infra ! pianto cotr.mune Donan grati alimenti a fue fortu- Vitale Cell. Di vitale allegrezza il cor diffiife , Poi nel career del.
.
ne Del. Canz.i.
.
fonno lumi chiufe. Var. 1

Infoaue Grill. Cosi mi fpiacque ogni efea, ed infoaue Signor


.
Viua Font. E con viua allegrezza emolo ardente Salutando la_j
, .

cosimi panie ogni alimento Pen.95. luce 7.*


.
elei ridente . Od.i
Nobile Bou. Quella e magion diDiue, e Semidei QiiLtroua.
.
, Ali.i \ .'fiume, hoggi detto Paglia, oue i Romani hebbero vna
ogni alma nobile alimento Qui fi gnib l'ambrolia de gli Dei. , gran rotia da Brenno capitano de' Galli
Son. Inraulta Vd. De' campi d'Allia infaufla,anco cultori V'erano,
. i
Frouido Brign. Chi la turba infinita Con r ouidi alimenti osmi
.
p e quei che del gran Tebro altero , e di Fabari beuono liquori i .

horfoccorfe. Giorn.7. •
En.7-154-
Tenero. Tah. Ahi qua! orfa crudele , ahi qualfuperba Tigre mi Infelice Car. E tutti al fin, che nel calarli al mare Bagna d'ambe?
.

diede i teneri alimenti? Diiper.15.


le fponde Allia infelice En-7- .

Velinolo. Manzin. Germini di cicute, e di napelli Velcnofi ali-


Allocco vccello notturno . » .

menti La terra malignata Fler.f.i. .


Trino. Ciuf. Il Gufo habitator de le cadenti , E folitaric torri, il
Vitale. Man/in. Mira, che per quell'occhi ci gronde, e figorga
A trillo allocco D. Sett.5. .

portar viuohumore Di vitale alimento Al belliflimo incendio


Allodola vccello noto, Allodctta. .

del Tuo volto Fler.i. 1. .


Creftata Imner. Fra puri prati de l'aerea chioftra Miri lenta go-
. 1

Alitare il mandar fuori l'alito


.
der dolce loggiorno L'allodola crelfata , e capellina Ch'in_> ,
Opprefiò Brace. M i poi che in preda à l'aftannofii doglia Runa-
.
mille guife fc.herzatrice e in mille Varij diletti , e dilettoli giri ,

fé alquanto immobilmente, in giufa Ch'ella parca sii la picto- Trattenuta trattici! degli occhi giri Riut.i. 1 .

faloglia L 011 oppreilò alitar cote indiuifa Rocc.15.41. .


Gentile Gmfi La gentile allodetta tirehra Dolce cantando,trahe
.

Spellò. Valuaf. L'altro piùgraue homai perde la lena, E con


dal petto irato L'ire , e tirelirando , verfo il cielo Pronta con
fpellò alitar fa grofiò il fiato Tebai.6. i ?5. le delire ale il volo prende , Poi ripiegando verfo noi veloce,
.

Tranquillo. Leng. ol tranquillo alitar cheto t'accinge 1


A do- A'Dio dio, a dio dio, dir ne delira D. Sett.5. .

mar l'ire di Nettun fpumofo Eleg.6. .


Timida. Valuaf. Mà comunque li Tia, la pugna è tale, Che fuohfar
Alito fiato, anhelito
. .
cOn la timida allodetta L'irato fmeriglmol si fpeflò d'ale, Che
Ardente. Font. Dal Zodiaco fteliato II Leone delCiel si fiero
non vola il falcon con maggior fretta Cacc.5. 101. .

anainpa , Che con piede inf ocato Orine accel'e di foco in aria Alloggi amento, luogo doue s'alloggia.
'

HA -
: Bello.
. . .

24 ALL ALL
Bello Ar. Bello,
. &
ornato alleviamento diclli Io cfcreej 6e ho- attende», Che ile ul'edra, e infruttuofo alloro . Lir.17.

norar lece con lui Origlile »nco , c nobili donzelli Mandò con Innocente .Goa- Com'è più caro d'innocente alloro VeUirle_-
ella, c' caualieri fui Tur. 17. 114. .
tcmpie,e configliarfi al fonte, Che d'offro penfierofo, e di dia-

Grato Ar. Ar.daron poi che fi leuar da menfa , Oue


.
hebbon pra- dema Stringer il feno, e caricar l.i fronte Antig.i. 1. .

to, e buono alloggiamento. Fur. 1 7- <59- Inaitto. Biign. Mà perche più m'aggiro? il Campidoglio Ecco
e luogo, oue s'alloggia là, che n'aipctta ; ìnuitti allori , Immortali trofei , fublime fo-
Alloigiq. l'alloggiare,
Difaltrofo StroV Parte la Maga, c non le fu d'inciampo Balla-,
.
glio. Non fan più ditl-rir i nollri honori Giorn.j. .

palude, eVJuilroiì allogai . Ven.10. Sj. limonio • Giuli. Beue fnci plaufi in vano Chi non fi nutre al crine
AtLOM! albero noti/Timo, 1e cui frondi fon lunghe, dure, fempre
.
Ifmcnio alloro Od.n. .

verdi, e molto odorifere .


Ombrofo Font. E fotto ombrofo alloro Gode lungc da lor l'era
.

Ambiriofo . Capp. Benché talfcor d'armoniofa ceti.- io faccia ri- de l'oro. Od.?*.
fonar le corde d'oro , Già non delio l'ambitiofo alloro , Che'l Odorato. Bufai, lieto boichetro alteramente adorno Di verdi
mio nome immortale innalzi à l'Etra • Prim. Son. abeti, c d'odorati allori Guacc. Son.4. .

Caduco Taf!'. . O
Muti, m, che di caduchi allori Non circondi la Parnaflìco Alain. Ricfce in sù la balza alpeftrc,
. erta II Tarnaf- &
fronte irfHelicona Liber.i.s, .
ficoallor, l'aurato cedro. Colti.
Calcalio Bald. Tefier si per mia mano Ricche ghirlande tra Ca-
.
Pianta trionfale . TatT. O pianta trionfale Honor d'Imperatori ,
flalij allori Faconda Clio di non caduchi fiori Rim. Heroi. ,
Hor de' nomi de' Regi anco l'honori . Am. Madr.90.
1 .

Cana-5. Pregiato B. Talli Degno non mcn che fia il pregiato alloro D'cf-
.

Catto Talli Par che la dura quercia , z'ì callo alloro , E tutta la fcr corona à le ben dotte chiome Son. 1. .

..

frondofa ampia famiglia, Parche la terra, e l'acqua, e formi, e Tudico .Glie!. E le vergini adorne iuan con loro Di bianca velie,
foiri Dolermi d'amor fenfi, e fofpiri Liba. fi. 16. . 1 c di pudico alloro Rof.j.?. 104. .

Culto Tor. E fopra ogni lauoro Verdeggia vn culto alloro P.i.


. . Puro Tronfi
. Folgore tripartita il Ciel dilfcrra , E'1 giunge pun- ri

to , oue de' puri allori L'inuiolabii cinto il crin gli ferra Stu-
Delfico. Trouf. Gii treccia il biondo enn Delfico alloro , Edi ;

feettro gemmato ha il braccio onullo Coil.i 1. 49- . pido ifraino auampa, crea fi vanta La morte trionfar diin-
Dolce ..Rin. Non fi vaiui homai più Sorga, o Tenaglia Del dolce mortal pianta Coli. zo. 71- .

alloro in mille carmi impreifo, Che non ha Iril si vago il bel Sacro Teli. De le mie tempie intanto Caggiono i fiacri allori , e
.

Permeilo. 1. Son. 117. non sò come Saigon ciprefii a funelf.tr le chiome. Lir.irf.
Eletto Buon. Qui, doue Amore ha il trono, Apollo il regno Del
.
Sacrofanto. Binaf. Non ti coroni il facrofai.ro alloro , Ch'infin
vollro eletto alloro apro i teferi Ven.Pom. Son.4?. .
daprimail penficr mioprelcriffe. 1. Canz.i.
Eterno. Gofel. A 1 vago fi orde i verdi , e bei vo.lr'anni, AmOr Scelto Sac. Bruni a cui non imbruna, anzi ben chiara S'apre la
. ,

quello confacra eterno alloro, Che ne le frondi hi fcritto in_» gloria, e tra' più feehi allori Con pennello immorrai fìngi , e ,

latrc d'oro , Qui nulla pon di ria ftagione i danni Son. 4, . 1 colori Fama che bruna ancor 1 ombre nfcliiara Ven. Poni.
,' .

Faticato Iinpe*-. Quando penfai tuo ( ampidogho diuo Scriucr


.
Son. 19.
mio nome infaticato alioro Scritto fpiegò mio nome in mio Sempiterno. Car. Qui mille cigni ,c più d'vna fenice Hauran chiar
martore Sii fronda rea Siracn&no olino Caf 5- «$5. . acque, e /empitemi allori bon.s. .

Pellico . Brun. Nutro di due begli occhi ai bel fcrcno , Con aura di Sempreuerde Bruii. Formando al Dio del femprcuerdt alloro
.

foff ir l'allor Febeo Agi; .


Inllromento fimi! d'altro Iauoro Vcn.Tcrr. Gnc. .

Felice Achill. Ditemi , bella Dafne , Forlì è virtù di quei fehci


.
Soaue Ar. Vaghi bofehetti di foaiu allori, Di palme, e d'amenif-
.

allori , Che tanti cigni , e tanti Sacraro a! vollro nome t Rim. fime mortelle. Fur.6. n.
Idil.z. S;ndii!o.i\1ar, De lo ilridulo alloro afperfe in cfìb Le nere bacche

Fiorito . Tcil. Mufa, tu che di Dirce in sù l'arene Pianrafa m altra manzi dì rctìife.

etatc Di gloria fempiterna allor fiorito Lir.17. . Sublime Porg. A lui miai nouo, e gloriofo Auguflo Darà le pal-
.

Fronda.Brun. Indi cimoui il crii) di quella fronda.C he già leggi t- me, e più fublimi allori, E ha con l'opre eterne eterno il grido.
dra fù Ninfa in Te(Tag!ia,r. fi fé alloro à la patema ruua l'ali- . Son.18.
fronde allorca. Giuli. L'arco canoro de le Aonie Dine, Acuì Supremo . P,in. L'alma r.on già , che fola in fe riilretta S'erga
diede la vira aliorea fronde, Con poetica man raggiro. Od. 11. cantando più fupremi allori 1. Son. 138.
3 1 .

Tebano li quei, che piacqucr tanto Al tuo nobile crin Tc-


Fronde Febea Chiabr, Noftro fedtej > che non sì tolta al Sole 1
.
. Teli.
lumi aprirti, che defir ti prefe Di tenerti fui crin fronda Febea bani allori Ccdan de g.i oftri 'auiti a' bei fplendori I.ir.i. .

V0I.1. Sec, Trionfale Aiiguill. Di trionfale alloro orna la tcfta,E fà del mio
.

Frondofo TafT. Nè già ricerco io qui verde ghirlanda D'allor


.
morir trionfo, e fella Metam.r4- i95' .

frondofo, che fi sfronda, e perde In breuc tempo lavagliela, Trionfante. Collant. E quindi poi di trionfante alloro Ricinto
c'1 pregio . Mond.tf. a noi ritorna. Son.
Fronzuto. Imper. In quel bel cerchia di fronzuti allori , Che_j Venerando Bcnam. Che del faggio Achillm facra è la fronte E . ,

l'eflremita fiia rcndon pompofa Rufl.i s facra al Dio de' venerandi allori Sei. Son.
.
.

Funcflo Brun. lugubre non orla pqefia v'appretti Tra i ciprcITì


. Verde. Anguill. Del verde alloro ogni yna orna le tempie Olia
funebri, allorfimcfli Tal. madre, o fia vergine, o fia moglie Metam.iS. 88.
.
.

Gemmato Rin. Oue gli hai tu fepolti ? ouc è l'imago De! mia Verdeggiante Talli Qui doue l'acri , e verdeggianti allori For-
.
. i

granCintio? cuc e il gemmato alloro ? 1. Son. 160. mali dt fe vago bofdiettQ ombrofo Bofc. Son.7- .

Gloriofo. Talli Ne dar l'antico Campidoglio efìèmpio D'alcun Volgare. Brun. E de l'alma e del pie feorgo gli errori Per nobil ,

può mai sì gloriofo alloro I.iber.8. 44. vfa di non volgari allori
.
Pali. .

Gradito Bori?. Vi ferui '-urota più graditi allori , Angela, ogni Alma Io lìeflo che Anima.
. i .

hor, s'à voi largo comparte Eterno 0 grido, con gli eterni gior- Abbacinata Ceba. Zara s'appella e di quelle arti abonda , Per . ,

ni- Rim. Son.36 cui fon l'alme abbacinate, e molle. Eli. 14- ij-
Guerriero Impcr. Cingiti altero, e maefiofo in villa Del doppio Acccnfa. Talli Ogni rifpetro oblia vuol vendicarli (Segua che

:

vifo ìl bicrinito capo Di faoorita, e manfucta ohua Fatto d'ella puote ) e sfogar l'almàaccenfa. Liber.i. 1.
à Aie tempie amico cerchio.Chc {blende ad onta del guerriero Adamantina Campeg. Mà fiero , e duro più d'ogni durezza , O .

alloro Sù l'oro del fuo crin, più bel che l'oro Rulhi. ferreo core, o alma adamantina Lagr.;4- ioì.
.
'.

Honorato Car. Ei d'honorato alloro U crine adorno Ne fi fà in- Addolorata Tanfi Perdona a l'alma mia, eh'addolcrata Cader
. .

contro. En.j. filafcia d'vno in altro errore Lagr.8. 5.?. •

Illuftre. Selu. Mufa, fe di cantar giamai li ealfc Cofe altere, e kg- Affannofa. Alani. Hor (benché à forza ) ogni filcntk- fcuote_.
giadre, onde cineclti II tuo bel crin d'illuftri,ctcriii allori P.4. . La lingua mia, che ciò ch'afcolra, e vede L'alma atfimnofa piti
Immortale. Mar. L'hedribrancuta, e l'amorofo mirto Mollra- tacer non puotc. Sat.2.
uano ferpendó Tra gl'immortali, e trionfanti allori Non poca Afflitta Anguill. Tu che d'ogni empio corin'odij più forte, To-
.

ambition d'efiere à parte Di tant' honor anc' elfi , c di far cer- gliquell'alma afflitta à tante pene. Metam-y. 75.
chio, Quantunque humil, al gloriofo crine Samp.i. . Agonizzante. Ceba. E l'alma agonizzante, e liquefatta Palefa
Imperiale* Ar. Poi fi vedea d'imperiale alloro Cintole tfhiomc °sù la fronte il petto ofléfo. Ei: f.

vn caualier venire Fur.ifi. j4- . Al}-el\re Brun, Et 10 di cor feluaggio, c d'alma alpeflre Lor mi
.

Infeconde? Tronf. Al fuon d'Apollo con fugaci errori Dafne in-


. dimoP.ro, c in compagnia d'Apnle Fuggo, e corro de l'aria il
uolofli, e nel cor afpro, e duro , Come fempre infecondi pen- i pian cileftre - Epill. Heroi. 1. 1.
der furo. Cosi cangi oiTi in infecondi allori Coiti* Son-l5« . Amara Anguill. Che dice c'haurò l'alma amara, c
.
trilla Perha-
Infiurtuofo. Te/r. E fa virtù lunga ftagion mendica Altro premio uer h mia Procri imiiì, e villa . Metam.7. ^ 1 •

Amo-
. . e . . ,
..
.

ALM ALM t5
Amorofa Mar. Viue più . ch'in fe ftelfa Ne l'amara bellezza alma gn.i Epiff. Heroi.i. 1.
.

amorofa . Sani. P.3. Feltante B un. E fe mortai pallore a! lor fembiante L'olirò
.
ofeu-
Angofciofa. G.Camp. Spirò Palma angofciofa, e in vn caddeo. rò, d'ambo volò più chiara A gli Elifi d'Amor l'alma
feltante
Pent. Epift. Heroi.i. jo.
Anneghittita. Brign. E non diluuia il Cielo ? cnon lì fpezza_» Feftofa. Brun. Così a" noftri himenei l'alma feftofa Vide fatti
al
luteo .i colpi di lampi ? e anneghicene Stan pur noftr'alme, ò ballar d'aure leggere , Teda il giacinto, e pronuba la
roft_,
Dei ? dite, che dite? Giorn.7. Epilt. Heroi.i. 10.
Ardita. Anguill. Né l'arme, e le man pronte, c l'alma ardita Pon- Fiera. Tanf S'accorge, che poco hà, che Ja fiera alma
Lafciata
no al nouo mio mal porgere aita . Mctam.9. 83. in aria bauea l'horribil falma Lagr.8. 7. .

Arrogante. Profp. Deh chi puote alma arrogante? So-


forìiir Flebile. Tronf. Flebil alma s'vdia lagnarlì al vento
, Eridiceala
lim.i. 1. rupe il fuo lamento Colt.9. 40. .

Balda Bemh. Se gii ne


. età più verde, e calda OfTe/i te ben
la mia Forte. Rcmig. Io il sò , difs'io, e con fort'alma, e inuitta Farò
mille, e mille volte , E le fuc don l'alma ardita , e balda Date quanto ei comanda Epilt.u. .

donate hi contra re riuoltc Son. 147. .


Fuggitiua Sann. Canzon, fe l'alma errante, e fuggitiua In breue
.

Baldanzofa. Tali" Ei l'alma baldanzofa, e il fragil l'elfo Ai non non rmolue , Mi trouar.ì nud'ombra, e pocapolue Canz.3. .

debiti virici m prima volfe Liber. ij.tfy. . Gcncrofa. Taffi Ciò ch'alma gcnerofa alletta, e punge, Ciò che
Ben nata. Guar. Sannffima honclhi, che fola Cd D'alma ben nata può nfuegliar virtù fopita, Tuttti par che ritroui, e in efficace
inuioiabil Nume . Palf-j. 4. Modo l'adorna si, che sforza, e piace Liber. 1.19. .

Brugiante. Herr. Già viene, già l'annodo, e nel bel feno Spiro Gentile Augnili. Alma gentil più che mai folle in terra Accetta,
.

l'alma brugiante, e dò ricetto Al traboccante, e feruido delio. falutifcra, e gradita Metam.i. 13 1. .

Bnb.3. 8. Gigante BaJd. Come, mentre di re diuegno amante, Gran Don-


.

Brutta. Brign. Vorrai, che auiùui vh corpo , ou' io ben tutti—. n .1 in tua virtù fatto maggiore Racchiudo in picciol feno
,
al-
Affaticai me
alma sì brutta ? Giorn.7.
ftclla, ma gigante . Rim.Sacr. S011.3.
Candida. Leon. Che più li gode ilCiel dVn'almafoIa, Ch'à Grama. Anguill. La morte con la falce, e con la voce Hora-.»
Dio veracemente /I conucrta, Che di mille altre candide,' quell'alma, hor quella afflitta, e grama , Ch'andar non vi vor-
innocenti Che non han da purgar macchia d'errore. Taid.f .10. rebbe, afferra, e chiama . Metam.4. 314.
Canuta Chiabr. Oh per me, di/le al fine, hora gioconda , Se co-
. Guardinga Talli pur canuta mente alma guardinga Pon duro
. O
me a far m'accin/ì , vfeiadipcne Col l'erro alhorche'l genitor freno al rapido penfìero, Ne doue può ragione Amore hi for-
mio fparfe L'alma canuta, e che lapatria s'arfe Amed. 10. . za. Var.S0n.61.
Cafla Ar. Fè l'alma calla al terzo Gel ritorno , E in braccio al Ignorante. Nor. Efci homai fuor di quello Inferno ardita, E pog-
Aio Zerbin li riconduce Fur.19. 30. . gia i miglior Cielo alma ignorante, Hor, che itimi pianti fo-
Chiara Car. Itene dunque, e quell'anime chiare, Che n'han col
.
li, e'1 volgo errante Lafciando, andrai men trilla
, e più fpedi-
proprio fanguc, e con la vita Quella patria acquiftara, e quello ta . Son.3.
impero, D'vltiim doni ornate En.11. .
Illuilre Car. E quante del
. mio fangue Sorgeranno alme ìlluftri
Conlufa Guar. Né può l'alma confala Moffrar di fuor la rite-
.
En.6.
nuta gioia , Sì tutti lega alto flupore 1 fenfi.. Palt.5. 6. Imperuerfata. Valnaf. Ch'elfi con alme impcruerfate e accefe
Cottele'. Bcmb.' Alma conefe, che dal Mondo errante Partendo Ambo già per ferir llauano in punto. Tebai.11. 114.
ne la tua più verde ctade Hai me iafeiato eternamente in do- Impudica. Anguill. Già non potrò mai più dirmi innocente Di
jlia. Canz.if. quell'error, clic fi l'alma impudica Metam.9. 305 .

Credula Bald. Vcgno con man pietofa Ad Squarciar quel velo,


.
Impura. Mar. E quelle onde potrande l'alma impura Lauar h
Che inordinato affetto Di tua bell'alma credula innocente . macchia, cVanuiiorzarrarfiira. Iir.Amor.35.
( Sia con tua pace) e l'altrui frode ordio Rim.i.Amor.Idil.i. . Inconlìderara Anguill. Conchiufo c'hanno il fingolar certame
.

Degna. Talf Ne men vorrà, che fi relè i negletto Qijel corpo, in L'alma iriconlìderata, e la prudente Metam.6. «. .

cui già viue alma sì degna Liber.8. 30. .


Indurrà Tali* Mà i cauaheri hanno indurate, e forde L'alme à
.

Delira. Ghel. Qua! fia che fdegni alma delira, e dura Tanto fo- quei vezzi perfidi, e bugiardi Liber. 15. 6j. .

co d'amor, rama ventura ì Rof 14. 96. Intantiullita Moron. Infancinllita tien sì l'alma e'1 fenno, Che

Difcorde Tali! Cosi lor parla, e cosi auuicn, che accordi , Sot-
.
ballando modi
v.ì in difulàti . Mortor. Interni.
to giogo di ferro alme difeordi Liber.19. 74. Infellonita. Benam.
.
Il cruento delìr, c'hauea sì grande Ne l'al-
Difpietata Tali* E voi, ch'à l'alme difpietate, e felle Miniltrife- ma infellonita, ei molce alhora.
.
SeI.Stanz.
tc de gli eterni pianti Conq. 16. 9. .
Inferma. Anguill. Il vecchio poi che l'alma hà inferma, c'1 bu-
Di/polla. Anguill. Etio,chcfei le commendate prone L'alma ffo, Quel, che più far non può vieta col dire Metam.9. ;8i. •

hò più al far, che mai difpofta, e franca Metam.9. 83. .


Infiammata. Arig. Vergine, i' fento homai l'alma infiammata
Difm.ua. Pctr. Re del Cielo inuilìbile, immortale, Soccorri à C'humil gioifee, e fe medefma oblia, Che fia, sVnquaper te di-
l'alma difuiata, e frale Son. 3 14. .
uien beata ? Son.
Dolente. Manf. Hor, dolente alma mia , lieta I'inuoca, Chcfe Ingorda. Mar. Alma ingorda, rifponde, il Ciel non dicmme_>,
da vn ladro non farai diformc , Del nemico , e del Mondo ha- Sempre del troppo miei defir fur fchiui 1

urai vittoria. Son. Inhumana. Anguill. Nonhà in quello da lei Iamenrevaria__»,


Dubbiofa. Petr. Mi come può s'appaga L'alma dubbiofa, e va- Anzi corre à infettar l'alma inhumana Mctam.8. 363. .

ga Canz.itf.
.
Innocente. Mar. Si diràpofeia, ògran bontà, la gente , Quefti
Dura. Tanf. Sian pure al bene oprar dure, & algenti L'alme Im- cortefe, e pio non men che forte , Sottraile i duro Urano alma
mane qualgiel da Borea itretto Lagr.s.36. innocen e Lir. Heroi. Son. 4$. .
.

Eccclfa. Quer. Cui dieci lullri , epiù già vita infufe Lagloriofa Infana. Grill. Soma, che fpingi al precipitio , a! fondo L'alma
eccella alma del Tallo Son.u. .
ch'a pena da la man fourana Bella, e pura n'è infufa, e immon-
Empia. Angui!]. Nè fra mille, emille hiiomini lì troua Vn che da, e infana Subito fallì in quello picciol Mondo Pen.59. .

non habbia l'amia empia, e perno fa. Mctain.8. 303. Integra. Tanf. Che in rimembrarlo par, che mi li fucila L'alma
.Errante. Car. Con fupremi richiami al fuo fepokro Riuocam- integra dal petto addolorato Lagr.13. 17. .

mo l'anima errante E11.3.


di lui .
Intrepida Mar. L'inuilibile ardir vedefi in eflà Spirar de l'alma
.

Erudita. Ghel. Montò l'arringo alma erudita, ediede Apublica intrepida, e fccura . Galer. Ritr.
virtù publiche lodi Rof 11.89. .
Inuariabile Brun. Moltrai mia vaga Dea Sotto vari colori In.
.

Eflècrata Chiabr. Ario, Nclìorio, à rimembrarfi horrorc Odio


.
uariabil alma'. Vcn. Terr. Idil.i.
,
de l'Vniuerfo, alme efleCrate . Vol.z. IìÌxj. Inuiolata Ghel. L'altra e Barbara al nome, e fù Latina Di fede,
.

Famelica Tali: Pur non accheta la guerriera ardita L'alma d'ho-


.
d'alma inuiolata, e pura . Rof 16. 84.
nór famelica, e digiuna Liber. 1 i 1 . .
Inuitta. Rcmig. Ardendo tutto d'amorofo foco Con alma in-
Faftofa. Teff. O con che dolce , e diletrofo inganno L'alma fa- uitta il bel viaggio prefi Epilt. 1 j. .

ftofa , e folle Pafcendo ogni


và de' propri mali . Lir.5 hor lì Inutile. Talli Che n'andiam noi, turba negletta^ indegna, Vili,
Felice. Petr. Alma
felice, che fouente torni Aconfolarlemic
& inutili almcà dura morte . Libcr.13. 66.
notti dolenti Son. 141. Irrigidita. Brun. Ardea diRitio Acabo Rè garzone Là portato
.

Feroce. Ceba. E l'alme più fuperbe, c più feroci Sparifcon d'ogni


in holhcL'ioi Cleopatra, Che per mutar la barbara regibne
parte à lui dauanti . Elt.19. 39.
Non mino l'alma ir'rigidita,cd atra,E ben fembraua à chi era in
Ferrigna Brun. E con lembianre pio l'opra fanguigna, Innocen-
.
lui riuolto Inferno al core, e Paradifo al volto 2.Selu. clcop- .

te condanna , e rea m'accufa , E Itupifce ch'io celi alma ferri- Languentc. Grill. Ma non fi sbigottire L'alma languente à ter-
C ra,
. , .

35 ALM ALM
Sdegnofetta. Priti. Al primo fcintiilar de' dolci fguardi II cor vin-
ni, Che per te fpcraarrcor vincer la guerra . i.Madr. 301.
to foggiacque, Tranquilloffiil bel volto , E l'alma fdegnofetta
Languidetta. Morbn. Pur comunque 10 mi Aia, fento il gran pe-
Ne' begli occhi fcherzolle, e ri le, e tacque . Galat.6.
fo De le mie colpe, e languidetta geme L'alma già mortale
nouo fpirto hi prefo 1. Sacr. Cap.i. .
Seluaggia.Telt.Mà con virtù più nota La bellezza d 'vn volto ogni
Lieta. Bcmb. Ond'è ch'vn alma fai lieta, e dolente Infieme_>
hor Ti vede Tirar ruuidi cori, alme ieiuagge Lir.23. .

fpeffo, e tutta gielo, e foco ? Son. 15- Semplice. Remig. E del tuo ipofo debbi La femplice alma, e'1
Lorda Tanfi E perche non vfeifle alma fi lorda Fuor del vii cor-
.
buon voler goderti Epiil. 1 f .

po per l'vfaca via Lagr. 1.54. .


Semplicetta . Taff. E con quell'arti à lagrimar intanto Seco mill"
Lucente B. Taff. Mirate dentro, oue si ricca fiede Lucente, e
. ,
alme femplicette allringe Liber.4. 90. .

chiara de' fuoi propri raggi (.Jueft'alma, che l.i sii dritti n'ad- Senile. Paol. Verrà l'alma fenil sii i labri cAremi , E'1 bel nome,
duce. Canz. 1. che fcritto entro al cor fiaffi , Andrò chiamando in quei fofpir
Maleuolc Piò. M.i per alhor non puote penetrare La vera fa-
.
fupremi . Rim. Son.i.
pienza Né l'alma mia maleuola, c peruerfa S. Gugl. 1. 4. - Sicura. Taff. Alma non è così (ìcura, e forte , Che non pauenti
Mendica. Bald. Porti pur altri il fianco Grauc d'olirò Sidonio oue vn fol guardo gira Liber.7. 53.
inteAo d'oro, Poi chiuda in ricca velie alma mendica. Rim. Solitaria. Bemb. Così con l'alma fohtan'a, e fchiua Aliai tranquil-

Heroi. Canz.f. lo, e ripofato viuo, Sprezzando il Mondo, e molto pìà me lìef-

Mifera. Anguill. Piacefle à Dio , che la mia mi fer' alma Tolta à fo. Son. 10.
quel corpo haiietli, che l'adombra Meram.6. 312. . Sorda Petr. E in verfi lento forda, e rigid'alma , Che uè forza_»

Milérabile. Anguill. Satia il tuo crudo cor , fatia il tuo fdegno d'Amor prezza, ne note Canz.38. .

Vedi patir la miferabil alma Metani. 9. 74. . Sozza. Tanf. Edouendodal Mondo far partita La più fozza al-
Nefaria. Ghel. E che d'alme nefaric , e maledette Non faccia il ma, che giamai qui Aeffe. Lagr.i. 35.
Ciel per me le mie vendette. Rof.9. 73- Stanca Petr. Per follegno di me doppia colonna Por/ì fra l'alma
.

Neghittofa Taff. Non fono al ferro quelle man si lente , Né sì


.
llanca ci mortai colpo . Son. 170.
quell' alma neghittofa, e vile Liber.ó. 9. . Sterile . C
Fiam. Alma flcrile hom i! Da gli horti del tuo cor che
Nequitofa. Grill. Dunque è sì pretiofa Negli occhi tuoi quell' frutti dai A quel che per ritorti a fero Icempio , Si fi feopo del

alma nequitofa , t he tanto vuoi 3 chr. Flae. Canz. 7. duol, preda de l'empio ? Madr.
Nobile Anguill. E come la fua inuitia, e nobife alma Scarca fa- Tenebrofa Mar. Spoglia negra, e lugubre Vò che da ho^'i in poi
.

rà dal fuo mortai tormento Meram.9. 102. . femore mi veAa Si come 1 alma e tenebro/a , e molta, Tenc-
,

Nocente Bai. Canoro mago . cui portènti carmi Han forza di , i


brofo fia l'habrro Samp.i. .

fottrar l'alme nocenti Dal vero Auerno, e ruminargli fpenti Terrena. Mut. O
beata alma, o celeAc armonia,C diuo lume,che
Rotte del tempo, e de la morte l'armi Pali. . de gli alti chiollri Moftratp effempio a l'anime terrene. Son.i 7.
Nodo vitale. Cafon. L'alma, nodo vitale, Che la terra col Timorofa. Moron! Ma d'afforzare i cori, E l'alme timorofe.C'han
Ciclo, Col mortai l'immortale E col terreno velo Vnifce il ,
co' molili d'Aucrno ogni hor battaglia. i.Sacr. C anz.i.
lume interno , Gran legame del frale, e de l'eterno 3. 1. . Traditrice. Talf Cada quell'alma traditrice al Mondo Fulminata
Ofcura Moron. S'alhor che l'alma fu si ofeura, e tetra Non
. , , dal Ciclo, e maledetta , F. nel più vailo centro, e più profondo
trouai chi m'offenda , hor temer deggio , Ch'ella dal ma!, che De' più crudi tormenti hoggi li metta . Dirber.57.
fé, fugge, e s'arretra ? 1. Sacr. Cap.2. Tranquilla. Taff. Goda il corpo ficuro, e in lieti oggetti L'alma
Peccatrice Tali" Mi quel ch'i l'alma peccatrice apparite E' falfo
.
tranquilla appaghi i fenfì frali . Liber.14. 64.
inganno di mentite larue Conq. 1 4. 4. . Trauiata . Bruii. Quinci a mill'alme trauiate, e infide , Cui caligin
il Cielo Rompe l'horrido velo Co' fuoi roggi
Pellegrina. Bianth. Rallegrati, perche l'alto, e diurno Tuo Vi- d'abiffo afeonde
glio, già varcato ogni periglio , Co! corpo vnita hi l'alma pel- d'amor celeAe, e finto . Eufr.
legrina Son. .
Trepidante. Herr. Cosi Aafs' ci mentre la bella Amante Con_»
Penofa Brign. Giano può darui foloalma pcnofa, Chi vuol
.
1

alma accefa, e trepidante attende Bab.3. 4. .

troppo fapcr nulla ripofa Giorn.8. . Trilla. Taff In loco tornerò, che l'alma trilla Si raffereni à gli
Pertinace. Galean. E tento alma si fiera, epertinace C'haurci aniorofìrai. Liber.7- 49-
talhor per forte aitai feconda Vdir aluien: vi mefchinello in Vaga. Taff. A l'hora vn non sò che foaue, e piano Sentij,ch'al cor
pace . Guacc. Son.i. fcefe,e vi s'affifle, Che ferpendomi poi per l'alma vaga, Non
mi
Peruerfa . Ceba. Lo Aeffo vincitor, che l'é dauante Piegato hau- come diuenne incendio, e piaga Liber. 19.94.
sò .

rebbe anch'ei l'alma peruerfa Eft.S. 101. :i . Vacante Mar. Alma d'amor vagante, alma fugace ( he pietofa
. ,

Prigioniera. Achill. Onde camini pure Quell' alma prigioniera, a temprar prendi il mio duolo , Qualhor ti itringo poi vana , c
Coi pie di quel potere Fabricat or d'inugini infinite, Ch'a l'imi- fallace Di braccio m'efci.esì ben fuggii volo.l.ir.I.ug.Son.10.
tar de le corporee cofe Quali pretéde farli cmolo à Dio Rim. . Valorofa. Guar. E benché d'alma valorofa , e bella L'honor fia
ldil. 6. poco pregio, e però quello Che fi può dar maggiore A la virttl-

Profana . Anguill. Non tolferl'altc mie fatiche, e (ludi A loro,& te in terra. Pali. 4. 3.
al lor Rè l'alma profana. Metam.9. 81. Veneranda Tanf. Ed a quelle alme fante, e venerande Detto ha-
.

Pudica. Anguill. Efebenchorailcorfen' duole,c pente, L'alma ueacome qui bambino il tenne Lagr.i 1. 4. .

in tutto però non ho pudica Mctam.9. 305'. Vile Taff. Faffi manzi gridando anima vile , Ch'ancor ne le vit-
. :

Reale Pctr. Alma rcal digniffima d impero , Se non foffi fra noi
. torie infame fei . Liber.6. 37-
fcefa si tardo Son.229. . Villana. Bemb. Ch'aiprimo incontro vollro fuol deAarfi Penfier,
Rellìa . Orf. Ma in sì alto pcnlìer l'alma relha Repugna d tanta che d'alma villana St.25.
fà gentil .

imprefa, e fe rappella Son.i. . Virile. Brace. Tiene il periglio ocni gran core à freno , E teme
Rifleffo di Dio Cafon- L'alma forma motrice, Et huom ne l'huo-
. anco la morte alma virile RocN 3 45 . . •

mo ftellb, Del Ciel parto felice , Amorofo rifletto Di Dio , fuo Vltrice Valuaf Tra l'arme in mezo al Martial horrore Trouerc-
.

tempio, e fede, Ch'oprando pofa, e non veduta vede 3. 1. . Ae alme men fere, & vltrici Tubai. 6. 16. . 1

Rigida Cell.' Ma non sa l'alma rigida , e fallofa , Che il pianto


. Alno albero fluuiale, fenza feme, c fenza frutto
. .

indarno, e le preghiere h i fparte . Amor. Amico Valuaf. Suellefi l'alno amico à la marina
. , E con v fo mù
Ritrofa . Mar. Aiyi ad alma ritrofa , e non curante Deuuto à l'a- glior l'olmo a le viti
Tebai.6. 13. .
J

mor mio premio procuro Am.Mcff.t 1. . Forte Tronf. Ed e materia, in ibllener la fponda, Fort alno, ec-
.

Romita Mar. lui non e mai fola alma romita ,


. M.i fra gli Angeli celfo pin, quercia infeconda C0A.5. j j. .

Aaflìà Dio riuolta Lir.Mor. Son. 5. . Leggiero Afam. Più rendeuole à l'arco c il crudo Nailò Soura
. ,

Rubellc Talli Hor colui regge a fuo volerle flelle , E noi liaiiL,
. Fonde crefecnti il leggieralno Colt.4- .

giudicate alme rubellc . Libcr.4. 9. Sublime.Sencc. Altri là re s'intejìe D'alni fublimi il bofeo Ippol. .

Ruuida. Cora. O
pur à l'alma mia ruuida, e pura Indotta de' tuoi Aloe , herba medicinale aitiariflima . (1. 1.
Audi, Tenera a' tuoi martiri, Infcgna tua virtude,arnor nafeen- Amaro. Valuaf. Tu perche collo ne lo vinca,e Aerpe Prendi ama-
te. Uen.zi. ro aloè miilo con tele Di feluaggio maiala: in purga vfa, Che l'

Saettatrice Cat. E fai, perche più dritto Tu rifaetti Dio , che


. te fia dì Aoppia circondara, e chiufa Cacc.5. 3?. .

faetta, L'alma faettatnee, il cor factta Canz. Stun.i % . . Ali'k montagna, che parte l'Italia dallaTrancia, c dalla Germa-
.

5confoIara.Petr. Che l'alma fconfolata affai non inoltri Più chia- . nia, e per fimilitudine ogni montagna aitinima .

ri penfiec noflri . Canz. 8.


i Altiflima AchiA- Qui vidi ancor ne gli odorati fianchi Di qucAe
.

Sdignofa. Ar. Befiemmiando fuggì l'alma fdegnoia , Che fusi alnffim'alpi E rrtilic aranci, e mille Offrir con ricca fronde A i
,

altera al Mondo, e si orgoglio!». Fur.46. 140. paliàggieri alpini pomi d'oro Idil.3. i .

Afpra,
. . ] . . . .

ALP ALT z7
Afpra . Talf. Ben fù rabbiofa ri?re a lui nutrice , E'1 prò du/Ie in_s ha il Sol, Baal profani altari Conq.10. 10. .

afpr' aipe horrida pietra . Lit>er.4. 77. Ricco. Tanf. Cala dal Cielo vn Angelo, e percote II ricco akare,
Canuta Mar. Tante non han fui crin falde neuolè Ne l'algente
. e'1 manda in fcheggic, e polue Lagr,4, 10. .

llagion l'alpi canute Lir.Marit. Son. 16. .


Riucrito Stroz. Valli a' Tempi facrau, ornanfi l'Are Difior.s'ar-
.

Fredda. Carra.Come tra le fredd'alpi.che Lamagna Parto» da Ita dono incenli , e porgon doni Di Marco al facro , e riucrito al-
lia,efce cadendo al ballò Vii picaol rio. 1. Son.i. , Ven.10. 72.
tare . . .

Gelida Mar. Pianfe ogni fera, e tu ogni gclid'alpc L.igrimaro Sacrato Tallì Mirate quel che de . le più vicine Parti prono l'aitar
fenz'ocxhianco le talpe Temp.iojj. .
fiicrato pende . Rinal.8. 5.
Horrida Leon. E gelapcr timor qual bianca falda Di fredda nc-
.
Sacro . Cai Vna folta feluetta : in quella entrando Per di fronde
ue in horrid' alpe il verno Taid.j. 3. . velare t facri altari. Enj.
Immobile Goa. Ma j diche la tua le, da che t'elefli Comoa^no
. Santo. Car. che quello finto altare Saluarà tutti , o morrcm_.
del fegrcto, e del configlio D'immobil alpe, e d'opinato Jeo- , tutti infìeme En.i. .

glio Più ferma, e faida fempremai conobbi Ami». 1.1. . Sotterraneo. Tali'. Nel Tempio de' Chrilliani occulto giace Vn
Inacceflà Colt. L'alpe inacce/La.chc con graue affanno Due vol-
.
foteerraneo altare Liber.;.^. .

te il paffo al tuo valor aperfe Son. 19. . Spietato, llugn. Tragge il core à quel volto Vittima infauftadi
Inaccellibtle Chiabr. Sembra leon , che per feluaegio horrorc fpietato altare Giorn.i. .

Secco le fanti yà ruggendo in caccia,0 tuono ch~arde inaccef- Superbo AnguiU. Tanto ch'oue la rana al Mondo apparfe Fabri-
.

fibii alpe. Amed.14. carqueft' aitar fuperbo, e de gno Metam.tì. t}t.


Infeconda . Mar- O del Vcrno,c de l'alni aipre infeconde Tempe- Violato Taff Duce fen' gill'e a vendicare i l'empi Da lor diftrur-
.

ftofo figliuol , che l'ali, e'! enne Pieii di nebbie, di pioemie, e di ti, e i violati altari. Liber.17.9j.

.
pruine Turbi il Ci«l , bagni campi, agghiacci l'onde. Lir.
1 Ai ì si figlia di Theitio , moglie d'Eneo Rè di Calidonia , e ma-
.

Bofch. .Son. 10. dre di Meleagro


Infupe: abile. Chiabr. Quiui nel Ceri d'infuperabil alpe Era vna Crudele AnguiU. Come vede quel vifo almo
.
, e giocondo II fi-
felce, à cui temprato acciaio Mai femprc indarno ten farebbe glio altier de la crudele Altea . Metam.S. ioj.
oltraggio. Voi. 1. Diali Forfennata. Brun. Contra il bel Meleagro empia lì fpiufe Già
Ncnofa. Itemi,. Che ne e ne gli alpeftri monti, E ncl'al- le feltic, forfeunata, e furibonda Altea . Agi.
pj ncuofe a fafll, al giclo Lafci la tùa durezza Epirt.4.1 . Al-iìriv-za iuperbia,lHma di fe llefio .

Pregnante Malu. E voi di ferree vene alpi pregnanti, Stanatele


. Acerbetta.Imper.Ch'vna acerberta artefice aIrcrezza,E rigida pie-
dal cor ferrato hom'aggi'o Del. Son. 1 5 .
tade.e pio rigore.Par figlio d'ira.e padre è par d'Amorc.Rull.7.
Pruinofa . Tronf 11 talrìór l'alpe pruinola verna Mentre Sirio di Cieca Moron. Direi, che non può fcuoterti incollanza, Ne intu-
.

fiamme il tutto accende Coiì.*«. 77. midirti il cor cieca alterezza, Màdircipoco, e troppo e quel
Rigida. Mar. Se feriti pietà del mio dolore Murato hai ben non ch'auanza. Sacr.
dirigi,!' core. alpe il Feruida Brace, E fcapeftr.ito in feruida alterezza Fra le genti, e
.

Ritegno. Mar. Pur tornoà riucJer l'alpi canute, DelBarbaro fra l'armi erra difciolto . Croci 1. 71.
furor fiepe, e ritegno . Caler .Scult. Generofa Quer. Cosi incontr' à vii voglia in voi contenda Ge-
.

Romita. Chubr. Onde per cium; trn bofchcreccio horrore Molle, nerofa alterezza, e vi difenda Sianz.f .

doac s'eftolle alpe romite. Voi. 4. Scio. Humile Ong. Da iti maniere apprenda , E regali collumi
.
, Et al-
Salfofa Morand. E fe sù 1 Alpi Aeri li , e faffofe Spuntar gigli , e
.
i terezza huinile . Rim.i.
germogliar le rofe Amor. Meflag. Indegna. Herr. E ohimè
.
foffi , forfè racconti à lui indegnaCon
Scofcefj. Brun. Ocomeal venir voi l'alpi fcofcefe Chc anali no- alterezza, ed empio rifo, De' mici negletti
; , ed intelai amori
sii le fpailc De l'Italico honec reggono il
ni Atlari in Cielo.Tal. Gii fJurnofi folpiri, e i folli ardori Bab.10. 11. .

Scluofa Chiabr. Ch'à le note doglio fe Sù per Palpi feluofe Mot


.
Orgogliofa. Brace- Scoppia poi l'afpra fune onde cadeo l.'orgo-
fero i monti
le cime alte ombrofe Vol.i. lib.4. .
gliofi alterezza eftinta,'e doma.
Vrb.12. 42...
Sterile. Brun. Se miri l'Alpi iterili, e neuofe Ben f.iran del mio dir Pazza Guai. Ma . fra regia cittade, e torreggiarne Quella funpli-
fede più ccrra,Ricche ai gigli, e grauide di rofe Epiit.Her.i.7. . ceetà fi brama in vano, E l'alterezza pazza , e' 1 follo humano
Altare . menfa, fopra la quale li faenfìca à Dio Tien la fua fede a la virttite auante . Line Son, 1 3 1.
Altero. Tronf Oue con opra, che gran vanti eccede Aitar fi feor- Perfida Gatt Ahi perfida alterezza, ahi penfier rio , Che trar di
.

ge à mcrauiglia altero Mpfcaj- fra ricco Sol di Jiuid' oro Del Pa- man ti credi il Cielo à Dio Addol.j 1. 14. .

ìtor Barberin l'Ape, c l'alloro Colin. 11. .


Reale Herr. E i bei gclli compone, e graue gira Con reale alte-
Comporto. AnguiU. Vn ben comporto ,&e!euato altare, Che rezza il guardo intorno Bab.i. 64. .

pofa fopra vn piedellallo adorno Di marmi , e di colonne Ili— £ Regia Chiabr. E tale al grande Heroe faffi vicina , E con rcgia_j
.

Un, e rare, Tal che à le canne à lui crefeiuto intorno Piti di due alterezza.! lui s'inchina. Amed.14.
braccia fuor fitperbo appare Metani. 6. no. .
Rigida Cap. Giudice Amor, cui nulla il fenfo copre , Die il pre-
.

Diuino Anguill. Danno al diuino altare, e al nobil choro Mirra,


. gio a l'arte, e dille il bello e vile, Se rigida alterezza il toglie d :

&incenfo con gran plaufo, c canto Metam..?. 501. .


imi Occup. Son. 18.
.

Diuoto Teft. Santi Numi del Cie! s'iu vollro nome D'odorate
.
, Ruftica- Imper. E feorgi doue il ruffico fentiero Confeiuaggia
fiammelle Arder fec" io più d'vn diuoto altare Lir.14. . beltà termina il corfo D'ogni alterezza mitica , feluaggia Den-
Eccelfo Grat. S'alza di negri marmi cccelfo altare Dauanti d la tro a gran nicchio gran fontana adorna
.
Rull.io. .

magione,e in mezo prato Cleop.i. 19.


al . Torreggiate Bonar. iniqua legge, mira Se l'alterezza humana Sa .

Famofo. Tali. Sacrò ne l'Oriente il RèdiPella Famofi altari ben alzar le corna,c torreggiate Cozzar infin coI,Cielo.Fill.;.4
Heroi. Son. 4. Vaga Ria. Qtuui in candido velo Milla è con dolci tempre Va-
.

Funebre. Vd. Poi ftrifeiando n'andò pur quetamente A quei fu- ga alterezza, onde il mio cor fi lìempre 1. Madr.106. .

nebri altari attorno attorno attorno En.5. 19. . Virile Taff Fronte ben larga, adorna a maratiiglia , D'alterezza
.

Funerale. Augnili. E con quel c'hauca in man celeftcramo, Si viril, di maiertate. Rinal 9. 16.
volfe 3' funerali altari, e diffe Metam.8. Alternane il fare vna cofa i vicenda.
15 5. .
.

Intatto Brace. Veggio intatti gli altari, e reuerendi , E immaco-


.
Dolce Mont. Bruni, qualhora i tuoi fublimi honori Cantati Ie_j
.

late conferuar le Chicle Come follerò in Roma, e non in lito , Mufe d'Hippocrcne al fonte, S'ode ogni hor rifonar J'Echo
Tanto da l'ombra de l'errante rito Rocc. 14. 14. . del monte Con vn dolce alternar mirti, allori Pali. & .

Lununofo Car. I Salij intorno à luminoii altari Giuano in rrc-


. i Perpctuo.Seti.Cede à Cintino tcrren Cinthio ceIe(le,L'vn à la ter
fca, e di populea fronde Cingean le tempie En.8. . ra fplende,Mà i rai cosi cópartc.Ch'aggiomi in quefla, annota
Marmoreo. Tronf Spiega il marmoreo aitar biffi pendenti, Di in quella narte Con perpetuo alternar d'oinbra,c diluce.Madr.
ricche fete in fronte ha fregio raro Coli. 1 7. 60. .
Altezza, diltanza da baffo ad alto Grandezza- .

Mefto.Car. Quella e l'amici terra, oue, hoegi è l'anno, Ch'ale Caduca. Taff Quinci il terreno amor d'auguila lode Amor di
fant' offa de mio padre Anchife Demmo "requie, reijr.o , e di caduca altezza Solpinge à l'opre nòue il forte He-
e fepolcro , c
1

i mefti altari Gli confecrammo . En.jf. rode . Conq.10. ìi.


Odorato Mar. Sprezzai . di Delio gli odorati altari ,Nè più curai Degna Dole. Io . t'hò dunque finqui fempre tenuto Buono, e fe-
le vittime di Delo .
dele , e femprc hò hauuto in core Di folleuarti a qualche de-
Profanato Moron. O falfi Numi, e profanati altari, Doue fouen-
.
gna al-.ezza. Marian.1.4.
te offerii Emulator de le paterne leggi Vittime
infunile & in- , Erta. Herr. Edàtropp'crLa,ond'iorefpirodpena, Altezza di
felici odori. Mort. 1.3. contento Amor mr"mena Bab.j. 6. .

Profano . Tali'. Nel Tempio ìftelìò , oue il Signor alberga Caualli Gloriofa. Ceba. E chi d'Aman la gloriofa altezza , Col guardo
|* più C
. . . . e .

5* ALT AMA
più ch'in altri, in fe riuolto, Stimando fua Vergogna, e fua bat- Acce/o Ar. . Come s'allegra vn bene a.cccfo amante , Ch'à dol-
i

tezza, Arma di fdegnoil petto,


volto. Efl.14. 113. c d'ira il per entrar lì troua Fur.31. 74.
ci furti .

Grande. Ar. Io t'hò già detto, hauea fermo nel core La grande Accorto Anguill. Voi prima accorti amanti difeopriite
. II vitio,

altezza abbatter del tuo nome Fur.38. 16. . il pel ch'n la parete noce Metani. 4. 4?. .

Grauofa . Tronf. O
l'ampio feno, o le grauofe altezze Fendere à Acerbo. Petr. Senza colei, cui fola par che pregi, Nomando
l'Apcnnino, aprir à l'Alpe Colt. 7. 89. . vn'altra amante acerba, e fera Tr. Am.i. .

Horrenda Brace. S'abbaifa il ciglio, c de l'horrcjidj altezza Te-


. Atfafcinato. Ferr. D'affàfcinati amanti inifcria infinita , I ri fi O
me la villa le minacce ignote Rocc.n. 4°- . lor fon pianti , Sorge la morte lor dà la lor vita Mir. C I1.4. .

Huiiiilc Cont. Penfier, ch'ouunque vai, teco ne meni Quel vol-


. Affettuofo. Remig. A cui racconto i miei martiri, c quelle Care
10, quel fplendor, mici bel fembiante, L'altezze mimili, e l'ac- accoglienze, & amorofi affetti , Ché propri; fon d'affettuofa
coglienze tante La lieta fronte,e i begli occhi fereni. i.Son.n. amante . Epilì.13.
Incomprefa. Gatt. Stimar prefo tener Dio per le chiome E for- Animo. Car. Chiama gli Dei protcllafi à le He Ile Del fuo fato :

montar la fua incomprefa altezza - Addol.31. 53. conforti: es'alcunnumc Mira àgli afflitti, e sfortunati aman-
Macftofa. M- A. Morand. Vedrai, fon certo , in maeftofa altezza ti. E11.4.
Giungere in bella donna à lor confini , E incontrarli fra ior i Agghiacciato Rcmig. Perche da me tua donna Hai lontano
.

gratili, e bellezza Guacc. Son.i 1. . Nota-tor pigro, & agghiacciato amante < Epift. 8. 1

Mollruofa Campeg. Con muro pur di moftruofa altezza Beltà


. Altiero Guiu. Et io pur vino, ahi laflò, in si poche hore Milero
.

l'apportò fortezza - I.agr. j 1.14.


le aggiunte, e elfcmpio de gli amanti alteri Son.it. .

Perighofa Imper. Quando l'vopo il richiede , e tenta,


. ofa_» & Ammaliato. Stroz. A quelle voci intenerito , e fatio Qual cera
L'altezze pengliofc , alai perigli De l'afpra fnperare alpeftre al Sol l'ammaliato amante Ven. 17. R. .

via Ruft'5..
Animofo. Ar. Lapartita d'Angelica non molto Sarebbe graua
Rapida . TalT. Mà non l'ofa la turba inerme atiezza A combatter à l'animofo amante . Fur.41. 40.
nel mar di naue in naue , D'ampia folla palfar rapida altezza . Appaffionato Priul. Cosi fra fe conchiufe Furibondo d'amor
.

Conq. 17. 89. l'egro d'amore Amante appaffionato Cui non nutriua il core ,

Sognata Rich. E lìen fognate altezze D'ambitiofo cor falli , e


. Più fpcranza d'amore, Ma delio di vendetta Galar. 8. .

grandezze Rim. Canz. . Ardito. Anguill. Ma che l'habbia la figlia generato Da qualche
Sprezzante. Na. Ne però tanta altezza intefifeopre Gonfia, ardito, e temerario amante Metani. 4. 391. .

fprezzautc, ne l'orgoglio l'erge, Si che difJegni le balfczzs_> Auucnturofo Petr. Quanta dolcezza vnquanco Finn cor d'au-
.

ignote. Canz. uenturolì amanti accolta ."Canz. 19.


Strana Moron. Sembraua à fe di così Itrana altezza , Che fouer-
. Baciatorc Bruii.. Ei non fofpira mai, ch'ella non baci , Ella non
.

chiaffe 1 monti 1. Sacr. Inuett.i . bacia mai , ch'ei non fofpiri ; Ella non (pira mai, ch'ei non ri-
Sublime - Car. Era vna torre di fiiblime altezza Con bertrefche, baci , Ne ribacia ella mai ch'egli non ipiri , E baciatoli, e fo- ,

e co' ponti vn fopra l'altro . En.9. fpirofi amanti Bacian folpir, fojpirano baciami. i.Selu.Cleop.
Superba Chiabr. Mà verfo Machcronte oue dimora Alhor d'He-
. Bramofo. Remig. O
piaccia al Ciel, che noi bramo fi amanti
rode la fuperba altezza V0I.4. Batt. . Habbiamo al bel delio conforme l'opra Epilt.i 7. .

Suprema Ar. Di sì deuoto fine, e fapea certo , Che Brandimar-


. Caldo. Augnili. Tutto in vn luogo il caldo amante affifa L'oc-
te à la fuprema altezza Salito era, che'l Ciel gli vide aperto. chio, che riguardar debbe ogni parte Metani. 4. 197. .

Fur.41. 1 j. Canuto. Guar. Ogni impoflìbìl cofa ÀI fin fi vede In Ciclo, in ter-
Temeraria. Ccba. Mà del fuo cor la temeraria altezza Attcrran ra , e in mar , le npn queit'vna , Che bella donna ami canuto
l'armi al fin de la llanchezza Eli. 13. 48. . amante. S011.64.
Temuta. Brign. Apprelìa alato cocchio, E mecoafeendi àia Caro Guar. Che gioua à te cor mio l'cflerc amato ? Che gioita
.

temuta altezza, Sfidatrice d'ogni occhio, Di quel noueJJo e , a me l'hauer sì caro amante ? Palt.3- 4.
già famofo Cinto , Che per fciolto tenerlo, hà Giano auuinio. Callo. Car. Di lìngolar bellezza Eurialo era, ENifovndilui
Oiorn.7. fido, e callo amante. En.j.
Tragica. Malli. Già di viui animanti il Mondo è fccmo, E sù Cauto. Anguill. Alhora il cauto amante perche tolto Non gli
pallido agone Di memorie insepolte inalza ouante Tragiche fia da chi urrà al freddo il varco Metani. 4. 119. .

altezze à pareggiar l'Atlante . Dcl.Cauz.i. Chiaro Grill. Fur come voi d'Amor dardi , efacelle E conio
.
,

Alvnno . ameno, quello che s'allena, &.' aiiiiuaellra voi da' chiari amanti amate 3. Son.9». .

Caro . Car. Fù ( mà non già con si lieta fortuna ) Dato


,
al fuo Cieco Remig. Che cieco amante e di fe llelTo fore Non vede
. .

caro alunno per compagno . fcn.n. quel ch'à real huom conuenga Epilì.4. .

Alvo, ventre. Cortefe. Gofel. Sì dirà il Mondo poi: donna gentile Quanto
Breuc. Valuaf. Habbia il noftro deltricr doppia la fchena , E le puote inalzar cortefe amante Sol col feren d'vn fuo bel guar-
colte ritonde, e fianco breue, Breue aluo, largo petto, e grop-l do burnite Son.3. .

pa piena, Et inarcata la ceruice, e licue Cacci. 131. . Cupido TalT. E fe talhora Vedea guatarmi da cupido amante,
.

Integro Ghel- Anzi farà, che non quell'alito ìntegro, Senz'onde


. Chinaua gli occhi rulhea, e feluaggia Piena di fdegno, e di
il mare, e il Sol gelido, e negro Rof 5 9. . . vergogna. Amint.j. 1.
Intemerato. Xjhel. Tu callo, efanto: iole ragion de l'alito A Curiofo Ar. Se murata non è . tra le colonne , L'hauria trottata
Dio lerbando intemerato, e l'alno Rof.i. 90. . . il curiofo amante Fur.i 7. 10. .

Verecondo Gatt. Il calle, dal tuo cafto, e verecondo Aluo vfei-


. Defiofo. Remig. Dunque ei bifogna, oche tu fiamen bella, O
rà l'honor del Paradifo Addol-i. 49- . chetimoltri à dcfiolò amante Cortefe, e pia Epill.iy. .

Amaltea nutrice di Gioite


. . Denoto. Achill. Ch'andrei là, doue fpiri, edouepaffi Conia
Ferace . Brun. Si fia ch'in terra alberghi Sempre Amaltea ferace bocca, e col cor deuoto amante Baciando l'aria , adorando &
Ven.Terr. Canz. 11. i palli Rim. Son.67. .

Aman. Prefetto delle militie d' Affilerò Re de' Perii, crocifilTo in Difauuenturofo.Bemb. E grido; ò difauuenturofo amante Hor fe'
luogo di Mardocheo tu al fin de la tua breue gioia Canz.i 3. .

Crudo. Ccba. Atti-eira il crudo Aman l'afpro viaggio, E per am- Difcreto. Guar. Preghi, lufinghe, e non infìdie, e furti Vfaildi-
pie campagne, e fiumi immenlì Elt.i. 68. . fcreto amante. Palt.3.3.
Furibondo Ceba Che contro la fua gente hauca commollu
. . Difprezzato. Pritd. 1 rena pur dunque i lufinghicri accenti, Aman-
Del furibondo Aman l'alta potenza Eli. 17. 15. . te difprezzato, Pon fine a tuoi lamenti Galat.?. .

Gonfio Ceba Aifalta il vecchio hebreo, si ch'ei rifiuti Al gon-


. . Dolce Remig. E chi quel giouin fia, che debbe hauertè Per dol-
.

fio Aman pagar gli honor douuti Eli. 1 1. 3 1. . ce amante Aia gradita fpofa Epill.19. .

Orgogliofo Ceba Mà l'orgogliofo Aman eli infiamma, e flnn-


. . Dolente. Achill. O
voi terreni amanti,Sconfo!ati e do!enti,C he !e
ge Con troppa forza il furibondo affetto Eli. 16. 13. . voltre fuenture In amorofe rime ite piangendo Rim. ldil.6. .

Scelerato Ghel. E ben fù d'vopo, ahi federato Amano, D'opra,


. Dolorofo. Car. Diconfolar la dolorofa amante Nel fuo core
c di mente ambitiofa, e rea Rof. 1. 95- - 1 oftinollì • En.4.
Superbo Ccba Vince il fuperbo Aman tutte le prouc , Di rut-
. . Efperto TalT E come il marmo ond ella impetra il core Tenero,
.

to ciò, die brama il cor con tenta. Eft.14. 133. e molle efperto amante renda Son. .

Tumido Grill. E del tumido Aman l'anima atroce , E del fuo


. Fedele Guar. . O
di fedele amante, E di cor genero lo atto c or-
germe, e de' nemici ottenne A la pcnofa croce , Al crudo fer- tefe! Pait.j.i.
ro, che gran flratio tenne . f. Canz.36. Felice . Ar. Qiu'ui folcano più cocente giorno Stare abbrac-
al
Amami £ . -thì am a, e chi ama per amore ciati i duo felici amanti. Fur.13. ic6.
Feroce. '
., . . . . .
.

AMA AMA Za
Feroce Mar. Et ella volta al fuo feroce amante Con anello dir
.
ma. Paft.Ch.j.
l'p&lie.Epit.i. Penfierofo . Brace. Tu noi lafci però, ma fette, e fette Volte il ri-
ridato. Guar. Cantate le venture, e le dolcezze De" duo fidati chiami al fuo Cimin ficuro Da lo fmarrito, e le caduche piante
sananti Pali. 5. 8.
.
Seguiti accorto, e penfierofo amante Vrb.ij. 41. .

Fido. Ar. Hiuea il figlitiol del ricco Monodante, Di Fiordiligi Pergiuro. Vd. E fe Nume è fopra pergiuri amanti Vindice 1
il
il fido, e faggio amante . Fur.3 1. 59- prega a' fuoi tormenti tanti . En.4, 115.
Focofo. Guar. La tenera Licori Caduta in braccio al fuo focofo Pictoliflìmo Guar. Perdona à quella folo Ne i detti , e nel fem-
.

amante Madr.79. .
biante Rigida tua nemica, mà nei core Pietofillìma amante
Forfennato Bonar. Colici d'amor vaneggia à re non lice Dar
. ,
Pali. 3. 4.
più l'orecchie a" fogni De' forfcnnati amanti. Fill.f. <;. Pietofo . Remig. Mà che mi vai, fe l'impudica, cV empia , E fede-
Funcfro Moron. Sappiam di qua fefian neri, cfunclli Sempre
.
rata, me pietofa amante Superi, e vinca ? Epiil.6.
gli amanti , e fe pollai! far mai , Che'l Jor cieco delio fi fermi Pigro. Rcmig. Ahi pigro amante, a cheli tarda e (lata L'ira tua
carrelli. 1. Sacr.Ir.uett.j. gialla a vendicar l'oltraggio , Che mi ti tolfc , e mi fé dare al-
Furiofo. Car. Con quai parole aflalirà , con quali Dilporràmai trui ? Epift..?.
la funofa amante? En.4. Predato» Remig. .
Il proieruo amator per forza tolfc Sol pochi
Gentile Remig. Che d'vngiouin d'Abido, e d'vn amante Cosi
.
baci e più gradita preda Di me non fece il predator amante
,

gentile fia (limata indegna . EpiitiS. Epill.16.


Gluriofo. Guar. anime ben nate , o coppia degna Di fempi- O Pregiato Leon. Vn sì pregiato amante imperio cale Hauria del
.

tcrni honori , Oviui, e morti glorioli amanti Pali. 5. 1. .


mio voler, quale haue appunto Padron cortefe fourahumile
Gradito Anguill. Lt »n infime" andrà lieta , e fuperba D'vn_»
.
ancella. Taid.i. 1.
amante sì forte, e sì graduo ? Mctam.9. ^ 8. Querulo. Mar. Parlerò, tacerò, timido. audice querulo infiemc,e
Monello. Remig. Più die non lice àpudicina honeila D none- taciturno amate, Che fempre hi nel fembiante Facondia muta,
Ila amante, e di pudica donna Epiil.7. .
.e filemio loquace, Cor che fauella più quando più tace Sàp.ì- .

Impazzito. Sci. Tu, che fra fchiera d'impazziti amanti Eaflofa Rigorofo Ceba. A colici dona ìlngorolb amante Con noua_»
.

te ne vai,lcnnati, e fenti Donna fuperba con quai nielli accenti liberta la preda amata Eli, 1. 98. .

IlMinillro del Ciel fregiai tuoi vanti Prim.Son. .


'

Ui ipcttofo. TafT. E fpacciato vn amante rifpcttofo ConfigHal


,
Impctuofo Grat. Che moderar d'imperuofo amante Sregolato
.
pur, che faccia altro melliero Aminr.s. 1, .

delire, e traboccante. C'leop.6. 93. Riuale. Font. Rugge il fiero leone,E llimulato da pungente fpro-
Importuno Tufi'. Ma the non puote il tempo ? e che non puore
.
ne Con mugghito d'amor tromba fonante Disfida iftoro il fuo
Sjgucndo, meritando , lupphcando l are vn fedele , impor- & riuale amante Qd.i?. .

tunoamaure ? Amint.i 1.
Romito Taif. E trà le fere fpatia, e tra le piante , Se non quanto
.

Incauto. Guar. E in quelle frafclicinuolta Prender il cor di mil- e con lei romi. o amante Liber.6. 16. .

le iucauu amanti. P.1K.1. 5- Sagace Bald. I milleri d'Amore ogni vn non sà Se non fagace_>
.

Inccduofo Ca* Collu! tu de l'antica Stirpe di Rheto, inceftuo-


.
-
.
amante Di pudica beltà R11n.1T Amor. Canz.14. .

fo amante Di lia matrigna. En.10. Saggio Petr. Due rofe frefche, e colte in paradifo , Bel dono è
.

Infelice .Guar. Pattiti, e ti confola , Ch'infinita è la fchiera De . d'vn amante antico, e Lggio Son.108. .

gl'infelici amanti Pati. 3. 3. .


Sconfidato Remig. Il vento, ch'era a nauiganti buono , Non à
. i

Inferimmo. Moron. E in quante guife quitti flampò l'orme, me trilla, e fconJòlata amante . Epiil. 13
Ch'io trouar li -ero inkruorato amante Sacr.i. Canz.19. .
Secreto TafT. A lui fecreta, & unprouifa amante Con
. lìcura ho-
Ingelolito Priul. Mentre così l'ingelofiio atiunrc Sofpirando, nellà giunger delia Libcr.tf. 98 .

e bramando La bella Galatea , La fua vita attendea Galar.f .


Semplicetto. Remig. Màch'er.md'vopo à femplicetta amante-
Ingrato. Anguill. Ne del tutto ancor della il vifo volta Doue Tanti mentiti, e limulati pegni, t/cra ballante ad ingannarmi'
credt trouar l'amante ingrato Metani. 8. 106. .
vn folo > Epill.i.
Iniquo. Anguill. Con la parte ccielle al Cielo afpira Per fegui- O
tarl'amante iniquo, e itolto. Metani. 5. 85.
Sfortunato . Guar. sfortunati amanti , nnfera Amarilli, O O
Titiro infelice . Pali. 4..?.
Infkiiofo TafT. Madonna prende i doni D'amante inlìdiofo , Et
.
Solingo. Fort. Io che folingo amante, e muto fono, Quelle ofeu-
a'nemici occulti apre la via 1. Canz.4. .
re mie note, e di' fuon pnue Al filemio confacro, a l'ombre do-
Lagninolo Tofc. Se tormentato, e lagrimofo amante A te,
.
nò . Guacc. Son.j.
Clorinda, i miei lamenti inuio , Kitrouo à le mie pene, al pian- Solitario. Mar. Sfogaua con le corde in fuon pietofo Vn foli tari o
to mio , Ferino cor fotto dium fembiante Prim.Son. amanre
.
il fuo cordoglio .

Lento. Contar. Che vn lento amante ha lento foco al petto , Sofpirofo. 'I all'. Scrifli,e dettai fra fofpirolì amanti.M0ral.S0n.33.

Nò può chi non ben arde elTcr veloce Fiamm.i. 5. .


Spropriato. Arcf. E tal' e il cordi fpropriato amante, Ch'ogni
Libidinofo. Guar. Che tu fra nobil choro Di vergini pudiche affetto carnai da fe depollo, Ciò che ciafeun entro al fuo petto
Libidinofo amante Sotto habito mentito di donzella Ti me- fente Porta ei fcolpito ne la propria mente Iinpr. 1 7. .

scolarti . Paft.3 3. Suenturato Anguill. Non puote più lo ùientttrato amante Sof-
.

Lieto . Petr. La fera defiar , odiar l'aurora Soglion quelli tran- frir si lungo fuo duolo, e tormento Metani. 14. 294. .

quilli, e lieti amanti . Son.i 1 S.


Suifccrato Manzin. Finalmente proruppe, Ch'egli era di Rofal-
.

Magnanimo. Tafl". Arte di fchcrmo noua, cnonpiùvdita Ai ua Amante fuifeerato, e rifoluto d'arriuar fecreto A' pretelì O
magnanimi amanti vfar vedrelli I.iber.io. 36. .
diletti, O
enetrar con mano impatiente A rapir del fuo amo-
|
Malaccorto. Guar. Ben me ne pento, anzi vergogno impara :
re I retori conrefi, c fofpirati . Fler.3. 4.
Da le mie pene ò mal accorto amante Pait.i. 5. .
Snpplicheuole Mar. Guardati quando haucrlahora non vogli .
Maligno. Sper. Perciò Circe, e Medea Fumo amanti terribili, e Supplicheuole amante, e Julinghicra , D'hauerla poi con pene,
maligne Can.4. 4. .
e con cordogli Tiranna formidabile, efeucra.
Mife-ello. Rcmig. Io, quanto lice à mifcrcllo amante, Cerco Tapino Mar. Hercolrellò con dolorofi lindi Tapino amant ad -
.

celarlo fmifur'ato ardore Epill.15. .


aflordarc i lidi
Mifero Petr. E certo fon, che voi dicelle alhora
. , Mifero aman- Temerario Valuaf. Dianzi Pehtoo temerario amante Hcbb«_?
.

te, à che vaghezza il mena Son.67. .


qua giù l'animo, e'J piede intefo l cbai.8. 1 ?. .

Nemico. Tali.' E folterria de la nemica amante Giogo di foruitù Tempeìlofo Ceba E per fottrarfi al fuo peniier noiofò , A fc_j
. .

dolce, e leggiero Liber.tf. 84.


.
chiamollo il tempeìlofo amante Eli. 8. 9. .
Notturno. Taft Che te n'andrai Irà nation nemica, Notturna-, Tenero Guar. Me non vedrà, ne prouera Corifea Mai più tenero
.

amante à ricercar dilpreggio ? Libcr.tf. 71. amante, anzi più tollo Fiero nemico Pali. 1. 5 .

Occhiato Vili. Chi viuc occhiuto amante Con vno fguardo fol
.
Timido Tafl'. Tal il timido amante apien non crede A fallì in-
. 1
palefa amore Amar.4. 3. .
ganni, e pur ne teme, e cede Liber. 13. 44. .

Occulto Taff Rifoluc al fin, benché pietà non fpera , Di non_,


.
Tonnentolo Alam. Hoggi 3rdon tutti dilncdcfina face Le gio-
.

morir tacendo occulto amante I.iber.3. 15. .


uin vaghe, e itormentofi amanti, E di pari hoggi amor dilet-
Offukato Ccba- Pon mente appreflb, eloffufcato amante Min.
.
ta, e piace Lib.j E Jeg. 1 . .

colà fotto vn eccelfo muro D'viu femina vizza entro il fem-


Tradito Reinig, Alhor vedrai de . la tradita' amante Starti dinan-
biante Ficcar lo fgriardo, e l'appetito impuro . Eli. 1 z. zi.
zi la fuiieih Epiit 7. imago .

Pallido Gu'ar. Mà chi si poi come a virtù l'amante Si deili, e co-


.
Tranquillo. Ar. E più d'vn mele poi lieto a diletto I duo tranquil-
me fpoglù Farfial fuo foco (ogni sfrenata voglia Subito Ipen- li amanti à ricrearfi Fur.19. 34. .

ta ) paflido, e tremante , Dirà: (pitto immortale hai tu ne Val. Trauagliofo Bald. Io rrauagiiofo amante, SiafiJa notte, o'I die,
.

C 3 Con
. . . .. .

;o AMA AMB
Condifperate piante Vò fiancando le vie.Rim.i.Amor.Caz.f. angue, O
di vano amator lafciuo, c molle j. Son. 13?. .

Rcmig. Dirti quefte parole: ahi trilla amante, Ahi dolente Perfetto. Anguill. Potete voi foftnr, che perda il giorno Sì per-
Trillo.
Hipennneìtra à che ti (punge L'empio tuo padre Epift.14. .
fetto amator, giouin si adorno Metani. 4. 119. .

Vano Anguill. Lo fpirto di quel vano amante, e llolto , Quando


.
Proteruo. Rcmig. Che paura , e fo/petto : e da mie guancie 11
fùgiontoà l'onde d'Acheronte. Metam.j. 196. protcruo amator per forza tolfe Sol pochi baci . Epilt.16.
Vezzofetta Fe. Lodar in rime fparfe i capei d'oro Di vezzofetta
.
Trillo. Vili. Trillo amator, ferma il piclallò, e feopri Quanto nel

amante, gli occhi, e'1 vifo, Gli fguardi, cenni, le parole ; e'J ri- 1
•feno tuo rinchiufo afcondi Autor.?. .

fo li' d'ogni altra vaghezza il bel lauoro Son. .


Amazom. donne bellicofe, ch'occuparono gran parte dell'Afìa,
Vezzofo Guar. lo che tant'anni in cittadina fchiera Di vezzofi,
.
dette coiì perche erano pnue della mimefla finiltra.che fi face-
leggiadri, e degni amanti, Fui fetnpre infuperabile, fchcrnendo nano tagliare per effere più fpedite nell'imbracciar lo feudo
, .

Tante fperanze lor, tanti deliri l'art. 3-


1. .
Bellicofe Vd. Le bellicofe Amazoni vedea Co' i curili feudi fot-
.

Vile Guar. Hor da rurtico amor,da vile amante, Da rozzo parto-


.
to a la condutta De la Reina lor Pentelìlca, Che con la mam-
rei fon prefa, e vinta . Pall-i.j. ma delira arfa, e dillrutta Succinta in guifa d'iiuom iui appa-
Amar co -
. maiorana, nerba odorifera . rta. En.i. U7.
Molle Mar. Qual l'amaraco molle
. Scieglie , e dilHngue da mcn Guerrere. Bruii. Veggonfi qui ìcolpite à fchiere à fchiere Pompe,
degni germi S.imp.f. .
e trofei d'iuiagini ìpiianti Guerreggian qui l' Amazoni guer- ,

Odorato Tor. Di ferpillo, d'amaraco odorato, Di bafilico piena


.
rere , Giganteggiano nut gli empi Giganti, Quelle torme sì tu-

era la piaggia. P.i. mide, e rubelle , Che fero vn ponte alCiel, fcala a le ftelle 1. .

Amaranto hore,clie non mai marcifce.eperò è detto immortale. Selu. <_leop.


Eterno . Bald. Altra il vermiglio accefo De gli eterni amaranti A Ambage cut uito,riuoltura di parole.
.

la porpora giunge De le caduche rofe. Rim. Prof lib.i. Infedele . Benam. Altro non c la terra , Ch'vn' ambage infedele,
Fenice de' fiori Mur. De fiori 1j fenice, Rifpofe J'amaranro,Son . i
Vn laberinto incerto, vn certo intrico Pall.Etn.4. 3. .

io, che più bel vanto. Chi pregio più felice Si può dare di quel- Ofcura Ghel. Ti faran Ilare i vaticini, e i carmi D'ofcure amba-
.

lo, Che ne l'edema mia porpora io vello ? Rim. Canz.4. gi, e sì vilmente a legno ? Rof.8. 2.

Immortale. Mar. Tu te colà n'andrai, Man/b,taIhora, Pace eterna Ambascia diiì ; coltà da refpirare,che fi fente nell'affaticarfi trop-
.

gli prega,e riuerentc D'immortali amaranti il fallo infiora. Lir. po . Traujglio, noia
Lug Son. 48. Doléte.Bracc. Ma più d'ogni altro ogni martello ogni afeia Spro-
IncorruttÌDÌlc Mar. Qual de l'incorruttibil amaranto , Qua! del.
na il Duce Subifia , à cui la madre'Chiufa riman per la dolente
tenero acanto il gambo Ipoglia. Samp.i. ambafeia De la Roccella in pene accrbe,cv adre Rocc.4. 2 J. .

Leggiadro. JBrun. Il leggiadro amaranto, il bel giacinto Qui fol Feroce Campeg.- Di nuouo fuiene , e la feroce ambafeia Con_»
.

di' labri tuoi fpcran gii odori Epill. Heroi.i. 9. .


morii acerbi, e con punture acute, Qual cinto, o pur qual
Odorato. liam. Crefcan fri duri Inulti , e frale brine Gli ama- ferpe il fen le fafeia . Lagr.9. 79.
1

ranti odorati, e le viole Rim. Son.3f .


Graue. Ar. A 1 fin con molto affanno, graue ambafeia Efceda
e
Pallido. Bruii. Non fbargersù l'anello Ouc infepolti ha i venti l'antro . Fur.34. 4j.
Il più canoro augello, Mede viole, e pallidi amaranti Mà fri i :
Importuna. Campeg. Ch'i poco à poco l'importuna ambafeia
lugubri honori Verfa, con dotta man, verfi per fiori. Ven.Terr, a rifentir la lemimorta filma
1 Lagr. 1 90. . .

Od. 10. Portcntofa.Gatt. Do ue fi volge inhorridiro i] Mondo Recando


Porporetto. Imper. e tu qui fei Porporetto amaranto, &: immor- ai tutto portentofa. ambafeia Scot.4. 5 o. .

tale . Rurt. 10. t


Tiranna. Catt. Da vna. tiranna amba (eia oppreffo, e vinto Scar-
Porporino Chiabr. I ncuofì gclfomini, Le viole impallidite, Gli
.
cera in quello dir dagli occhi il pianto Scot.1j.14. .

amaranti porporini Di beltà mouono lite Vol.j. lib.i. .


Vkrice . Pil. E la ve '1 fier Tifeo con noto ardore sente del folle
Purpureo Alam. Col velluto fuo fior fpigofo, e molle ( Benché
.
ardir J'vltrice ambafeia . Son.
fjnza fentor ) giocondo, e bello II purpureo amaranto in alto Ambasciata , &. Ambafci»na cucilo c hanno in commiflìone di .

faglie. Colt.j. dire gli ambafeiatori


Superbo Brun. Vada Flora fuperba Del fuperbo amaranto , Gli
.
Altera. Alam. Mcnan con ciiell'honor, ch'à ciò conuicne L'ap-
ceda in braccio a l'hcrba Prunauera il fuo vanto Agi. .
portator de l'ambafciata altera . Oir. Cor.ij.
Amarezza amaritudine .
AI} ra Stroz. Entra il meflo ad efporrc in dure forme L'afpre am-
.

Afpra Guai. Mira de la mia Dea l'alme fattezze, C'hor viuc lieta
.
bafciateà la funerba coppia Ven.17. 58. .

fui Bifagno algente, E dirai poi, s'ella ha \ imi potente Del mio Funebre Campeg. Ambolciata funebre, auifo amaro, Ch'appor-
.

core addolcir l'afpre amarezze Line Son. 1 19. .


ta al vii.cr mio Tvltima fera Lagr. 1. 94. .

Amaritvwine amarezza. .
Grata. Tali; Riprefe quegli hor ti parrà, fe grata, Oformidabil :

Dolce. Mar. Gii comincia d guftar à quell'oggetto Le dolci ama- fia l'alta ambalciata. l.iber.6. 17.
ritudini del core, Le dolcezze amariflime d'Amore Illultre. Stroz. De l'Adria là ne l'infeconda arena,Mandi à gran
Amatone, amante. Re quellaambalciata illultre Vcn.19. 49. .

Barbaro Brign. Soura vna feggia à machinar fermortì U barbaro


.
Ingrata. Car. Riuolto: va, gli di/Te, e da mia parte Quert' ingrata,
amator ; la guancia nera Per crudo pel Jià da la man foltegno. e lpiaceuole ambafeiata Porta al Frigio Tiranno En. u. .

Giorn. 6. Ambasciatore che porta l'-imbafciata" .

Beanflimo Cat. Hor tutto vario , ohimè , da quel che in prima


.
Funelto Campeg. Dice al Vecchio Maria: già intefi altronde II
.

Io videa beaiilTtmo amatore Stanz.11. - fucceflb del Figlio 5 hor tu ch'appone 1 lincilo ambafeiator ?
Cupido Guar. Ma fe lafciuo fguardo Di cupido amator vien che
.
forfè la morte ? Lagr.i. 8.
1
la min , E n'oda ella fofpiri, Gli apre fubito il core , E nel te- 1
Infame Anguill] Fior fatto à fuo mal grado , Infame ambafeia-
.

nero fon ricLue amore Pall.i. 4. .


toreDicosì fozzo, e si mal nato amore Giud.i. 5. .

Generofo Mar. Gcncrofo amator, ch'ambifeo, e bramo Parer di


.
Sottrano Lall. Quiui Artabano l'occhio in tanto gira Del Rè
. ,

non amar, perche troppo amo Am.MelT.n. .


de' Parti amb.;fciator fourano . Tit.i. 40.
Indegno. Galcan. Che l'indegno amator già tra' caprai Gloriàdo Ami:asciekia ambafci.ua . •

fi va (vedi fe t'ama) C'haurannc in cambio : io noi vuò diri Solenne. Olici, à cui concorfe Vna gente infinita, anzi rinuia_j
Tu'Ilài. Guacc. Son. 6. IlSenadrin folcnnc ambafeieria Rof.11.4. .

Infame V.duaf Quelli fempre lafciuo ,


. amorofo Era infame & Ambio andatura di portante di caua'lo, mulo, o d'afìno
. .

amator de la forella. Tebai-9-no. òoauc Valuaf. Mà già tempo è, ch'io fegni vn delìrisr anca Di-
.

Infiammato. Anguill. E mentre inoltra farferuttio altrui L'in- fpollo al militar vfo filueitro, Che l'ambio habbia foaue.il cor-
fiammato amator prega per lui Metam.tf.i8i. . 10 franco, D'ogni laro a girar veloce, e deliro Cacci. 117. .

Ingrato Remig. E doucua ella a gli amatori ingrati Nuocere ira-


.
Ambitione cupidigia d'honore, e di maggioranza
.

ta. Epill. u. Amorofa Mar. Con àmorofa ambition volea Soura


. i'vfo leggia-
Infano Remig. Per cui degna non fù, mifera donna , L'ira fuggir
. dra à moltrarfi . Epit.i.
lei

de l'amatore infano Epill. 4. .


Chiara Valuaf. Con chiara ambition contefa fanno Tri lor dej
.

Laido Rich. Mà frenai baldanzofa D'ogni laido amatore fenfì


. i fatto, per voler morire Tebai.11. i^tf. .

ingordi . Rim. Prol. Cieca Brign. Sormontano ogni rocca De l'or la fame, de l'inui-
.

Leggiadro . Imper. Da quelle brace il giouenil defio Di leggiadro . dia il fiele, La cieca ambition, l'ira crudele Giorn. 8. .

amator non rella illefo Caf.tf. j i- . Donntfca Cap. Mentre donnefea ambition . la fbinfe A far di fua
Molle Rin. Altri canti d'Augullo, o di chi folle Impofe Olimpo
.
beltà, di fuo teforo Pompa ad Antonio, e nobil mofira al Mon-
ad Offa , ond' hor ne languc , O di chi Itrinfe in cuna horribil do.. Cleop. 4. 4.
"
Empia.
. . . . ,. . . . ,
.

A MB Ami 3*
Empia AnguilJ. Però la pena non
. rende accorta De l'empia h fjurte, D'arte non sò, fe con difprezzo , od arte. Veu-Tcrr.
ambition, che Ja poffiede Meram.6. 80. •
oiac.
Fallace. Quer. Dùdegnofo ritenni a mezo il corfo De la fallace Purpureo. Ghel, D'afpetto incomparabile, e diurno II purpu-
ambinone il piede Sell.i. .
reo ametillo à paragone Rof 33. 90. .

FraJe Senec. Quel die non frale ambinone, e folle E del rapido
.
Terfo. Chiabr. Co.i cento alte colonne ella rifplende D'almo
volgo Incollante fauor rimouerpuote Thicft. Ch.i. . criftalio a riguardar lucente , Cui la bafe facean terli ametilti.
Fiirtiua . Teli. Deh faggio homai
t'acqueta, e non infelli Con tri- Vol.i.Noz.
ite rimembranze Il cor tranquillo ambition furtiua. Lir.6. Amica donna amata .

Gonfia Mar. E con l'ambi tion gonfia di vento II luffe molle , e'1
. Cara Petr. La terra j>iangc , e il Sol ci (là lontano Che la fua
. ,
barbaro ornamento cara unica vede altroue. Son.33.
Guallamcc. Impcr. E incominciò appigliarfi entro il lor petto Dolce Mar. Odi coii quali accenti Chiama là tra !e fronde Di
.

D'ambitiofo affetto ahi si, maligna La ferpente gramigna , & quella quercia antica L'Vfigimol lufinghier la dolce amica.
abbracciarne, Guaftatrice abondante, ma infeconda De ! femi, Sanip. P.i.
onde più abpnda alma ingegnosi Rulhij. .
Leggiadra. Tcft. Così d'onda Letea fjurli i capcgli La tua leg-
Ingorda. Mar. Non v'ha pia loco ambinone ingorda, Non più giadri, umica Ti dorma in feno , e non fen'
parta mai Lir.i4- .
Jlolto furor, difeordia hera Sofptrata. Tali. Et ecco in fogno di llellata velie Cinta,
Innata
grap-
. Valuaf. E que! ch'aliai perfuader gli puotfi L'innata am- parla fofpirata amica Liber. 11.91. .

bition, che'l cor gli lima Tcbai.i. Si.


.
Suifcerata Mar. Ti die fauore, aiutò più voice La tua pietofa,
. &
Infima. Mar. Gonfia a cozzar d'ambinone infana Con plettro e fuifcerata amica
fignoril canna villana . Galer. Fauol. Amcma. fcambieuole amore tra due, nato dalla conformità
Inteìnpdliiu. Tali. M.i digli agi, e da l'ombre a dura vita In- da lunga conuerfatione
de' cofltimi, e
tcmpeltiiia ambition l'muita liber. 17. 16. .
Candida. Ciec. Per l'atnicitia candida . e tenace, Che con_»
Maligna Valuaf. Ne inai quell'alme fortunate, e fante Maligna
.
l'amante mio giunta tenete . Hadr.3.3.
ambition confonde, o lede . Tcbai.6. 109. Datinola Vd. Ma che fin qui d'Enea datinola, e duraGli è
.

Sciocca Stroz. Ch'i feiocca ambition volte le fpalìc Calca con l'ami,
.
fautore Molto gli colla E11.10. uj.
citia, e l'eflerfuo .

nudo pie Chiofìrodeuoto. Ven.14. 1. Fedele &


è ben degna La fedele amicitia , ch'a me feopra
.
Tali!
Sfinge. Ven. Ma s'amano fra ior fino i ferpenti , De quali è via Ciò eh' a gli altri
lì cela. Amint.i. ».
più crudo Quel parto horrcndo , e portentofa Sfinge , Nata Fida Dole Ei difcioglie, e diuide Strette amicitie, e fide
, E ri.
.

d'errore, ambition d'impero Hidal.4. 1. .


uolge foftopra imperi, e regni Ifìg.i Ch. . .

Spietata. Grill. Finta religione , Scudo cThipocnfìa, fonte d'in- Santa. Goa. Santa amicitia" che dal Ciel difeefa Figlia
di Dio
ganno Quafi crudel tiranno Fuggilli, e la ipiet.ua ambinone de le mortali cofe Producitrice altera, alberghi iblo
Fra le
Rim.Canz.4. belle innocenze, e genero fe De 1 anime magnanime,
Superba Valuaf Altri fon poi, c'hanno guerrcre voglie , Animo e reali
.
Antig.1.5.
franco, ambition fuperba Cacc.5. zi. .
SannfTìma. Benam. Non può quella vnion , ch'vna lincerà
Torta. Ceba. E per ambition fallaci, e torte Mi procacciarti al San-
nflima amicitia, altro appellarli Pali. Etn. Pro!. .

fin vergogna, e morte Eft.z1.41. .


Sincera Benam. Mi non vegg io di là venirne C anch'clla
Vana Valuaf. Mentre con vana ambition d'honore Recito i cali
.
Di ru-
.
lhcal vertito adornali co^io) L'Amicina /incera?
il Ben sì
del paterno regno. Tebai.5. 17S. raro, Che raro in petto human ricetto ottiene?
Pail.Etn Prol
Valla Guar. Cofa si venerabile, o si fanta ,
. si giufìa eflcr può, O Stretta. Ar. Il ricordarli Pamtcitia (betta, Ch'era
fiata ria lor
ch'à quella /alla Cupidigia d'honori a quella ini-orda
, Fame persi lungo vfo. Fur.14. 34.
dhaueremuiolabilffa. Pali.y. 1. Venale Grill. Cosi fi varia al variar del Mondo Amicitia
Ambra materia di color giallo, tralparcntc come il criilallo
.
ve-
.
. na!, che torto vede Pcn.36. .

Figlia del Sole. Buon. Queiìa figlia del Sole ambra lucente
Na- Verace Brace Pilade, e'1 buon Gifinondo, quai si raro
ta non già doncAquiion palleggia, Ch'ai rubino
.
D'ami- i

, alzaflìrle citia verace il nodo aggiunge. Croc.9. 15,


glorie ha fpcnte , E di fplcndori grauula fiammeggia
Ven. . Amico intorno chè ama, &c amato dall'altro
.
.

J'om. Son.41.
Antico. Tali. E tra gli antichi amici in caro loco Viuer,
Lucente. Mar. Hor in ambra lucente, cprctiofa Pur ti ftai la- tem-
prando il verno a! proprio foco 1 ibcr. 33. . 1
gnmofa . Galer. Scolt. Caro TalT Così ne và lino al fuo albergo , e fiede In cerchio
.

Pura Bcmb. Crin d'oro crefpo e d'ambra terfa, e pura , Ch'à


.
, quiui à cari amici a canto Liber. 8. 0.
i . 1
Paura sù la neue ondeggi, cvole Son*. .
Cordiale. AnguilJ. Mi rollo pone al fuo furore il morfo
Ttrf.i TalT Non più crelp' oro, od ambra terfa,e pura Stimo le Tefeo
.
fuo vero, e cordiale amico Metam.S. xjx. .

chiome, ch'il mio laccio ordirò Son. if. . 1 . 1


Degno TalT. Vi tragge il pio Goffredo, e la verace Turba v'ac-
.

Ambrosia C ìbo foauiflìmo de' Dei, fecondo Poeti Gentili


. i
corre de' più degni amici . Liber. 11.84.
Arsiiu Barto. Lor rendi 1 mirti , e i fregi ,onde girpriue,
.
E il Diletto Tafl. Rilpondc : ò come lieto hor qui
.
ti veggio Diletto
bel rifo onde vn cor riede fereno , Mentre fra fiamme, e lodi
,
amico, hordelmiortuol, che morto Non femori danno
hor dolce , hor pieno Verfì in Tofco idioma anibrofie e
Anji-
b ben temea di peggio Liber. jo. 53. .

ue. Pali.
Dilettolo. Imper. E s'entrambi lì fan (poiché pur fono
Dolce Ar Vedrafi Gioue, e Mercurio facondo, Venere^ Marre, Di bei
.
diletti dilettoli amici, D'alte virtù di amanti
virtuoli ) Scfflri
che l'haueano fparto A man piene, e fpargean d'eterni fiori,
Di di vera gloria gloriofi. Rull.5. •

dolce amurolìa, e di celeiti odori Fur.4<5. Sj. .


Disleale .Tanfi Ecco che qi:el ch'io dilli egli è pur vero
, Amico
Dolcinlma. Bruii. Saran l'aure foaui , e lafciuerte Secretane fe- disleal, diiccpol fiero. Lagr.1.41.
deli à gli amor noiln , D'vna ambrofia dolciilima
humidette . Dolce AnguilJ. E dolce , dille, ò caro amico , e fido , Ti dò de
.
Cpift. Heroi.i. 7.
l'amor mio quello per pegno Mctam.g. 96. .

Gentile. Teli. Alhor dentro le vene vn ardor lieue Dolcemente


Fedele Petr. E tacendo dicea (come à me parue Chi m'allon-
.

mi feorfe; e giurerei , Se pur beuanda in Cielo vfan gli Dei )


tana il mio fedele amico ? Son. 99.
Ch'ambrofiapiù gentil Gioue non bcue Lir.7. .
Fido Tafl". Sù le pietofe braccia i fidi ornici Portarlo, caro pefo,
.

Molle. Font. Suggendo và per Ji fioriti colli Del foaue licor


cVhonorato Liber.3. 54. .

l'ambrofie molli Od.15. .


Gcnerofo. Brace. Sù sù venite à maniferte note , Parlano 1 vol-
Pura. Co. E le lìillaron pofeia in dotte carte Qnafi Nettar
diui- ti, ò gencrolì amici Croc.16. 12. .

no, e ambrofia pura, Per addolcir le nienti de' mortali Son. . Grande. Petr. Ben venne à depurarmi vfl grande amico, Per
Soatic. Angui!!. Gioue per la pietà, che vedut' haue Non trouò omma, tv ineft'abilcortefia
i Son.61. .
mai l'ambro/ìa si foaueMetani. S. 31 1.
.
Leale Leon. Che foio amar leale amico è certo Opra più di
.

AMtTiiTo. gemma lucida del colore di viola, che tira al porpo-


naturatile di meno . Taid.3 1,
r 1
.

rino .

Luflngheuole Font. SeidipuracoIomba^LufingheuoIe amico,


.
Ethiopico .
Mar. Vn frontal d'Ethiopico ametillo L'adufta_,
E di lubrica ferpe afpro nemico Od. 13. .

fronte illuminando inaura


Lufìnghicro Tali. Anzi da numerose lunga greggia Di propri
.
Indico Mar. E'iTedefco, che fparge alti lamenti Guadagna ferui, e di nuniftn eletti , Opur di lulinghieri , e finti amici
.

,
anrh'ei benché turbato e trillo, Contro l'ebrezza vn Indico
,
Mond.3.
ametillo .

Neghi ttofo. Tanf Ond'auuien che il Signor tutti gli accufe_>


Lucido. Brun. L'afpro dialpro il lucido ametillo, Cui ,
manda D'amici poco amanti, e neghinoli Lagr. j. 31. .

l'Anmafpca noi lontano, Brama, e con altre gemme


ini con Ollèquiofo TalT. Ah che diran gli o/Tcquiofi amici , Che meco
.

vn
, . . . .

AMI A'vIM
32
vn tetto, v"i menfa .ìccolfe ? Diipér.M. M gufto
Enill. Heroi.i. 6.
Re vile Hiltrionc , Lafci I'oflro regal per rozi ammanti
Raro. Petr. Veggio ,che'l gran defio Purd'honflfatò fin ti farà
Stellato Herr. Sorfc intanto la notte Ciclo adorno Spiegò
degno , E come già fc' de' miei rari amici. Canz-M- . , e']

Sincero. Mar. e non conuenne, Ch'io nel compiine vmucrfal


pompofo fuo he llato ammanto Bab. 10. r.
il .

concorfo De' più /interi amici Solo mi rimanefii Di dargli nel Tenebralo; Brace Però l'inuolgc in tenebrofo ammanto Siche
partir l'vltnno àDio. Samp. P,i. del lume fuo raggio non rclle Vrb.S. 11. .

Vacillante. Cora. Quali ne loggerifce il regno eflartfto , Quante Trionfale. Troni. E in Campidoglio con trofeo felice De' vinti
n'han pronte i vacillanti amici Gen. 4. •
appenda i trionfali ammanii . co/t.10. 10:.
Vago. membra II vago am-
Che vago di piacere a quelle
Vero. Petr. Contende à gli occhi tuoi, mi vero amico Ti fono, Brigo.

e teco nacqui in terra Tofca Tr. Am.i.


manto, amante lor rafìcmbra Giorn.7. .

Amistà' amicitia.
.
Vermiglio. Morand. Luminofa ltendca l'Aurora in Cielo De'
Fida Guaz. Arcadie, fe può in te l'antica noflra , E de le noitre
.
primi ragri il fuo vermiglio ammanto Amor.MclTag. .

Ninfe aoiillà fida , Vieni con noi, che (otto ad vn fol tetto Sa- Vedouilc Bruni L'I bel wio di h i, don< raccolta Vide in vago fe-
.

ranno raddoppiate l'allegrezze Andr.?. », reno Con la gloria la gioia,C oprir h.gubre,e vedouilc amman-
Sincera. Ferr. 'con faldiffimo nodo Di l'incera amifbde Con- to Trà martiri, e la noia V' r- Terr. Canz.ij,
i .

giunto er'io con quello Mir.i.j. .


Ammi nda. rifacimento di danno, ricompeufa .

Stretta Mar. Tra Ciprigna, e le Mule


. E' di Uretra afflata legame Chiara Taff. E vuol che '1 fuo valor con chiara ammenda Copra
.

il fuo fallo, e come Aio], nlplcnda Liber.6. 36. .


antico . Bpit.z.
Vecchi.'..Guaz. Interrogalo tu, che feco tieni V cecina armila Degna. Car. Ch'io fupphrò con degna .immenda al cafo , Ond*
che non tacerà il vero Andr.j. 8. .
hà fortuna indegnamente aiHitto L'amico mio En.j. .

Ammanto, velie di fopra. Gencrofa Bonar. felice error di cui sigencrofa Ei feppe far
. ,

Babilonico Mar. Parte in barbara pompa à terra flenda Babilo-


.
l'ammenda. FilLf. Jf.

Penfando col tuo fanguc, e d'Affucro Pagar pie-


nici ammanti E le mura fdlanti Vclta di ben dipinte Spoglie ,
Pierola . C t ba.

Sidonie . Epit.6. tolà ammenda al caualiero . Ell.i 1. 168.

Bruno. Ginn. Ma che le Grati.- io dico ì e Palla fpcra Più luce Ammiratore, che ammira
aliai dentro à si bruno ammanto Tratti mite h penna, o l'ha- ,
Cortcfe G. Camp. Di nobil quercia cinto Anch'io ne vengo am-
.

ll» altera . Pali. mirator cortcfe Di più degni Imenei lfaur. .

Candido . Taff. Che quel candido ammanto , c la temuta Infe- Ammoniri ammollinone . •

ra anco ne l'ombra e conofeiuta . Liber.6. 94. Grane. Taf!'. Mà ne graueammonir, né parlar dolce L'ofìinato
Ceruleo Car. Di fonti velo, e trafparcmc in dolio Ceruleo am-
.
de l'alma affanno moke , l.iber. 11. 84-
manto hauca En.8. .
Amov.o. picciolo arbufcello , che produce vna lagrima odorof.i
Denudato Malu. Quel fiiOÌ,di cui si pronti Impoueriamo 1 Chio-
.
Delicato Grat. A lauti cibi de la regia menfa I delicati amomi
. i

Rri, Per fuggerne alimenti a gli anni noltri , Già ne cita de- india diipcn fa. Cleop.ó. 1.
lonti A «farcirgli 1 denudati ammanti Dilacerata velie .
Del. Molk.Mar. Huopo, che molle amoniovnga il bel crine. Oche
Canz.i. barbaro nallro vnqua Io liringa Non halràgia che gli ori , c ,

Dorato Tali Vcrtir dorato ammanto i duoi Pallori Che bipar-


.
l'ambre fine Fia che col fuo biondor d'inuidia cinga
titofourai bianchi lini S'allibbia, e d'aurea nutra ornato 1 cri- Av.odca morchia, fondaccio drll'oglio
.
.

ni. Conq.14-6- Fetida Alam. Chi fparge fopra lor fetida amorca , Chi la cener
.

Ferrugineo Tronf. Inhorridifce l'età fua matura Sotto il terror


.
delfico. Colt.j.
di ferruginei ammanti Coli. 5. 70. .
Negra Alam. Ma fopra ogni altra al fin la negra amorca Per in-
.

Fcilofo Uoa. Depoti ì'harndo acciaio , c par non ofi Se non_i


.
granar di armenti ha più virtude Colt. 4. .

adorna di fèftofò ammanto Portar il pie fràlenouelk gioie. Amore Cupido, fighi» di Venere
. .

Antig-5, t,
Arciero alato Guai. E contro alato Arcier alma vai poco , Ne
.

Fofco. Baiti Dian hora i regij lumi à lunghi pianti Principio per volger di fpalle alma e fìcura Cont. Son-45- ,
_

amaro, e di paUor dipinto Sia per duolo il bel vi fo, e'I fianco Arciero bendato Brun. bpenta la face, e Ipcnnacchimc l'ali Mo- .

cinto Di folcili appaia , e tenebrofì ammanti . Rim. Lugub. llri il bendato Arcier nel facro colle V en.Pom. Son. 70. .

Son. z. Arciero cieco Gofei Nacque tra fion,e frondi in paradiio II cie-
.

Funebre. Moron. E à pompa del mortorio Tutto courirfi di fu- co Arcier da le dorate piume Son.7. * .

nebre ammanto Mort.1.6. .


A r cier di Gnido Brun. Cruda man non rapio II maggior de gli .

Funerale. Anguill. Gl'infelici sii carri eran portati Scnz'altra Amori L'Arder di Giudo il fagittario Dio De" più luperbi co- ,

pompa, 0 funerale ammanto Metam.7. 118. .


ri .Ven.Terr. Canz.i7-
Gloriofo. Rin, Quel glori ofo ammanto, ch'abbellite il mio Arciero difpietato. B.Talf. diska!e,edifpictato Arcicro.Son.o. O
Cintio ornerà voi i,Canz.47. .
Arciero fanciulletto Contar. Sono fcherzi d'Amor, così condi- .

fee Talhor Mie gioie 1! fanciulletto Arciero Fiamm.4- 1


Imperiale. TronC Con rilucente, nobil ornamento Ammanto

.

imperiai vis inzaffira. Coli. 18. 61. Arciero fraudolente . Polir. Qui l'Arcier fraudolente inprima_.
Lugubre Campcg. Copre la faccia humil lugubre ammanto, In
.
nacque , Che fpeffo fa cangiar voglia, e colore , Quel che f og-
cuiriitretta non veduta vede. Lagr.10. 1. gioga il Ciel la terra, e l'acque , Che tende à gli occhi reti , e
j

Negletto Campcg. Giunge anhelando, &r ha ne


. gli occhi il pian- prende il core, Dolce in fembianti, in atto acerbo,c fello, Gior
to la bella peccatrice Maddalena, Col crm difciolto, e con uanc nudo, e faretrato augello Gioftr.i. 113, .

negletto ammanto I.agr.s. 88. .


Arciero lafciuo tìnui. II ceruleo del mar vano fender* Scorron
.

Nero. Car. Era vermiglio, e rancio Fatto già de la notte il nero ebri talhor d'ardente zelo Su conca azurra , oue il lafciuo Ar-
ammanto . E»-?. ciero Remi gli tirali, e fa timone il telo, Sù la faretra ci qui tic-
Polucrofo. Galcan. B lieta, fcoflb il poluerofo ammanto, Si ri- de nocchiero : Vi fa finte fuoi lacci e vela il velo E qui con i , :

moti hora veloci, hor tardi Son merce i baci, c tramontana i


manti, rimbambita, al Canto Suppl. .

Porporino. Alani. Guarde il vindeinmiator, che l'alma vite Di guardi. Ven.Terr. Galat.
porporino ammanto , o d'ambra, e d'oro Velie i fuoi figli, che Arciero niquitofo Bemb. Che ti vai faettarmi, s'io già fore Efco .

maturi hà in grembo. Colt.j. di vita ò niquirofo Arciero ? Canz.11. ,.


Pretiofo Moron. E la città girando in lutto, e in pianto Battuta
.
Arciero nudo. Brun. Benché cieco degli occhi occhio Linceo
refta e de! fuo fingile tinta , E fenza il bello , e pretiofo am-
,
Apre pur trà gli amanti ; Se nel fonno è fepolto il nudo Ar-
manto i.Sacr, Cap,i, ciere , Non e fepolto il cor , vegghia il penfiero Vcn. Tcrr. .
.

Puro.Vd. Dopo veuiua il Sacerdote, il quale Di puro, e bianco Canz.i?. . .

ammanto era veltito . En.n. Arciero onnipotente Manzin. Troppo è tenero il fenfo j e chi da .

Purpureo Tali*. Stanali il capitan la tefta ignudo, Le membra ar-


. legge A quel fourano onnipotente Arciero , Che calpcfta ogni
mato, e con purpureo ammanto. Liber. ijj.tfz- legge? Her. 1. 1. *

Rancio Car. Era vermiglio, e rancio Fatto già de la notte il bru-


. Arciero pargoletto Font. E col fuo cenno il pargoletto Arciero ,

no ammanto En.4. .
Dà ferma legge al proccllofo impero Od. 1 5 • .

Reale Rcmig. E mi dicono fpeflo eh velli homai Laodemia , : i Arciero pennuto . Bent. del regno amorofo Dura condition, O
bei reali ammanti Epilì. j. 1
legge fouara , Che priua l'Intoni di libertà , di pace Vuole il '.

Rofeo. Herr. E par copra natura il nobil volto. Non potendo col pennuto Arciero , Che gli arbitri] , che i voti Tutti d'vn fuo fe-
vcl, con rofeo ammanto Bab.:. 79. .
guace Pendano regolati Da i motid'vna face, c'1 fuon d'vn ar-
Rozo Brun. Qui fra lo ftuol di Menadi, c Baccanti, Fatto d'au-
.
co . Corin.:. ti
1
Arciero
. . . . ,

AMO AMO ??
Arderò traditore . Egid. Souentc il Mondo fottofopra hà volto lo infime, Al canto, al volto, al pianto Molìra pietà, mi ferità
Quelto maluagio, e traditore Arderò Stanr.jj. nafeo-nde, Nume non già del eie', s'egli e pur Nume,Ma
Arciero vezzofetto Brun. Siali tuo Marte il vezzofetto Arderò,
. i.
Nume
. rio deldilperato abilfo Corin.4. 5. .

Lulfurcggi il tuo erin fpicgato al vento , Ne '1 ricopra più mai Fanciullo faretrato. Mar. Arfe d'infano fdegno, indi s'accinfe II
piuma, e cimiero Epnt. rieroi. 2. 8. .
tanciul faretrato a la vendetta Samp.tf. .

Arderò volatore Troni! Le fiamme fol per lei Venere apprclla,.


Fanciullo lafciuo . Augnili. Et à lui dille: lafciuo fanciullo, Che
E per lei folo è il volatore Arderò Coli. 15.37. . vuoi tu fareodifactte, o d'archi ? Metam.i. 11;.
Benigno Ar. Ruggier miai fempre lui , tal eflèr voglio ,
.
fiami O Fanciullo leggiero. Augnili. Leggier fanciul con la tua face at-
Amor benigno, o m'vfì orgoglio Fur.44. 6u . tendi Ad infiammare più Jafciui cori . Metani. 1. 115.
1

Cicco .Guar. Cieco Amor non ti crcd'io , Mi fai cicco il delio di Fanciullo orbo. Broc. Che fai, orbo fanciul, perche non voli Nel
dii ti crede , Che s'hai pur poca villa hai minor lede , E cosi , fello Cielo, e pien d'alto dolore Grida cosi ò padre, ceco che :

cieco ancor vedi più d'Areo Palt.4. 1. . more I a bella figlia tua, ne te ne duoli ? Son.i-
Cieco faretrato Mar. Tu ridi ( dille il faretrato Cieco ) Nè fai,
.
Fanciullo fagittario . Mar. Che non puoi, che non fai Sagittario
che l'altrui rifoio cangio in pianto. fanciullo t Samp.4.
Cieco occhiuto Mar. E tuttauia dialogando fcco Coglie il tem-
.
Fan tafinia. Guar. O
arco mia pofì'anza, e mio diletto, Strali in.
po à colpir l'occhiuto Cieco . uit te mie forze, Fior venga in prona vensja Quella vana fan-
,
Codardo . Lelia. Chiamo codardo Amor, perucrlì i Cicli, Tratìf- talima d'Amore Con le liic mani Geminate, venga Paft.4. 8. .

fe il duro Re d'ingiurie, e d'onte Elt.9. 5. . Faretrato Anguill. Che il vago vifo il faretrato Amore Fara ve-
.

Comporto d'inferno. Manzin. Ne' più profondi, c difperati ahilTi, dergli, e piegherai ! il petto
1

Metani.?. i63. .

Oue pronubo horrore l'ofl'.i follecirar d'ì-ferebo atroce I lafci- Faretrato ignudo Cap. La piaga, che ne! feno Mi fc per fua bel-
.

ui furori , Geaeroflì nel feno De la gelata notte Quel penofo lezza U faretrato ignudo Idilli. .

furcute , Quel inoltro dolorofo , Ch'è comporto d'Inferno , E Ferino Bruii. Si vuole Amor ferino , Ch'io su le vie forga , o
.
,
vantali del Cielo Figlio, e Nume murano Flcr.Ch.i . tramonti il Sole, Segni poche d'amor mefte parole Agi. .

Confighero disleale. "Mar. Conliglier dulcal , guida fallace_>, Feroce Quer. Entro al volto diuin fedeafi in tanto , b frà 1 lampi
.

Chiunque il feguc di tradir fi vanta, Aitino vccellator, mago de l'ira Amor feroce Strali accendea d'eterno ardor nel pian-
fagace , I fenlì allena, e gl'intelletti incanta , Indifcrcto furor, to. Son. 71.
tarlo mordace, Rode la mente,e la ragion ne fchunta, Paflìon Figliaitro di Vulcano. Anguill. S'ogni hor l'empio figliaftro di
violenta, impeto cieco , Torto fi fatia , e'1 pentimento hà feco Vulcano Con nouo amor me'l nouo modo
toglie, e . Metam.
Crudele Hemig. Impari à
. folferir gli oltraggi.e l'jrc D'Amor cru- 3-93-
dele, e di fortuna auuerfa . Epiit. 7. Figlio dell'otio Anguill! O
de gl'incauti cori empio tiranno ,
.
O
Cruucìiffimo Manzin. Fu purdc la tua face, CrudehfTimo
-
Amo- fiero, ò crudo, ò dilperaro Amore , Tu , che figlio de l'otto , e
re, Vino effetto il mio foco .F'ler.4. 4. die nodrito Solo fei di lafciuia , che ne' vezzi Frà molli piume,
Crudo Tali! Ahi crudo Amor, ch'egualmente n'ancide L'afien-
.
Godi fempre foggiorni
e delicate inenfe i . Giud. 4. 1.
tio, c'1 miei, che tu frà noi difpcnfi, E d'ogni tempo egualmen- Forza -.enee. Amore e de la mente vna gran
. forza, Ed è vn valor,
te mortali Vengon da te le medicine, e mali Liber.4. 91. i . che l'animo iulùiga, Nafte di giouentù, d'odio, e di lulfo , E lo
Delirio de' cori. Manzin. Fuegiani, fuggiamo amici, Il delirio de' nodrifeon di fortuna 1 beni Che fe ti arreiti di nutrirlo, cade,,

cori, Il furor de la terra , U demonio del Ciclo Amorpenace, E in breue eltinto ie fue forze perde Ottau.i.x. .

Fuggiam ( già che il confentc Prouida conofeenza ) Di quella Furtiuo Gaiean. Ond'clce a prò di mifera beliate Furtiuo Amor
.

furia lagrimofi ardori


i Flcr. C.h.i. . à fcreditar pietat j . Suppl. *
Defiderio Wenam Santiflima amicitia Amor non altro Tu fei,
. . Garzone acerbo. Anguill. Et incontrato in quel Garzone acerbo,
che Defiderio in chi non gode Del foipiraio Bene ; in chi & Contra cui Itral non vai elmo, uè feudo Metam.i. ui. .

gode Del folpirato Ben, Delio pur fei , Mà di durar nelpofledu- Garzone crudo Petr. Sopra vn carro di foco vn Garzon crudo ,
.

to oggetto. Pali. Etn. Prof Con arco in mano, e con faette a'fiancni, Contra lcquai non
Dio alato Car. Quando l'alato Dio vinta ancor erta Le fi pof«_>
. vai elmo, nè feudo. Tr.Am.i.
nel cor humilc, e queto Son. 1 1. .
Garzon nato di furto. Mar. A lei ne venne Amore Amore il fi. :

Dio cieco Mar. Tanti fentume il cicco Dio nel core , Che, per-
. glio, Non quel vile, e plebeo, Cn'à lagente villana il cof fia-
che noto il fuo martir poi folle, Vi ferùfe col fuo ftral qui gia- : ta, De l'immonda laiciuia infame parto , De l'otio human li-
ce Amore. Lir.Lug. Son. 21. . centiofo allieuo, Garzon nato di furto , Nutrito tra le fere, ar-
Dio faretrato Augnili. Ma il faretrato Dio ne vuol la palma , E
. derò ignudo , Lufinghiero fallace , Attempato fanciul , cieco
glie la imprime .1 forza in mezo à l'alma . Metam.14. 1S5 ceruiero, Pargoletto benigno, e tìer gigante , Spiritello vagan-
Dio nudo. Venier. Ne la madre del nudo, e picciol Dio, C'ha ben- te, empio tiranno , Ch'viiirpandofi il leggio De la ragione op-
da à gli occhi, e porta, arco, e facella. 1. Son. 10. prefli Signoreggia le voghe , il lcnno vecidc Mago fagace e
, ,

Dio picciolo Colt. Che il picciol Dio, eh' a' begli occhi d'intor-
. trasformar poliente Le diuin e fembunze Angue ch'accolto :

no Suol ir volando, oue cred' io che nacque . Son. 16. in feno Spira mortai veleno , Piaga eh 'afeofa in petto Rtca_,
Dio primo Benam. Del terzo Ciel da i più lercni alberghi Primo
. mortai diletto , Fiamma che luce, c coce, Tofco che- piace, e
Dio de gli Dei, maggiorpotenza, Benché picciol di corpo, e di noce, Pelle de l'alme , ebrietà de' cori, Corrottela de' l'enfi
fauella, Leggiadrilììme done,hor qui fon giunto. Pall.Etn.Prol. Palfion violenta, Sozza violatrice Del lecito, e del giurto, Smo-
Dio fagittario Brun. Ne l'argento più terlò Artefice ingegnofo
. derato appetito , Padre di vanità , fabro d'errori , Furor preci-
vn di fcolpio 11 fagittario Dio Agi. . pitoib, infama ingorda , Del cui libero pie fuguon la traccia-.
Difoenfiero di gioie. Mar .Tu virtù fomma de' fuperni giri,Difpen- Pentimento, e vergogna Mà quel che nacque in Cielo Citta-.

fier de le gioie , e de' piaceri , Impcradorde" nobili deliri , lllu- din de le sfere , Nume callo, e pudico , Amico di concordia, e
llrator de' torbidi penfieri, Dolce requie de' pianti,e de* folbiri, d'honeltate, Alato giouinctto , Che da terra folleuai pig-i in-
Dolce vnion de cori, e de" voleri, Da cui natura trahe gli ordi- gegni , Dio de le marauiglic , Che in forte nodo alme diicordi
ni fuoi, Dio de le marauiglic, e che non puoi ? accoppia, Difpenfiero cortefe Dilegitimc gioie, Imperador
Dilperato.Brign. Girali intorno al tormentato letto Diuoto ftuol de" nobili deliri, Illultrator de' torbidi penfieri , Rcgolatorde
di dilperati Amori Giorn.3. . gli sfrenati affetti , Temperator de' male acce/i ardori , Genc-
Domatore indomito.Mar.O domator indomito di quanto II Ciel rofa virtù, puro delio Del fimile, e del bello , Dolce inncfto de'
circonda, c l'Oceano abbraccia corpi, Sacro giogo, e legame De l'anime gentili, Vnion de' vo-
Duce alato Brun. Nacque da (puma candida, e leggiera La bella
. leri , Piacer de l'Vniuerlo , Riltoro di Natura , Sollegno de' vi-
madre de l'alato Duce Ven.Pom. Son. 39. . ucnti. Epit,2.
Empio. Guar. Quella e ben, empio Amor,miferia elìrcma, Che si Guerriero. Contar. L'arco è forte , c perfetto: hor ben vedrai
rigida Ninfa E del mio fin si vaga Palt.3.3. . Quel che varrà nel feno Di morbida fanciulla Amor guerriero.
Fabro datino Mar. Hor tu labro dittili m'infegna l'arte, Oue il
.
Fiamm.i. 6 m
miopigro Itil giunger non vale . Lir.Am. Son.z. Hidra Morand. Hidra fei tu di cento capi Amore , In cui pili
.

Facondo Mar. Son fauille i fofpin, e il foco efprcflb Scopre ne'


.
d'vno al troncar d'vn rinafce.Sci di Tantali mille vn lago Auer-
muti fguardi Amor facondo Lir.Am. Son. 5. . no , Vna rota immortai d'alme mefchinc,De' cori humanivn
Fanciullo l iprio Bcnt. Forlì folo ad E un Ilo Son del Ciprio fan-
.
auoltoio eterno Sei mar, che non hi termine,o confine, Coti-
.

ciul l'arti n.ifcolte ? Amore è vn vclen dolce, Vn infama foaue, fin di quella vita, e de l'Inferno, Inferno in cui l'ardor mai non
Vna diletta pelle che , feorre per le fibre, e in vn momento Di ha fine Guacc. Son. 16.
.

mortali fcugurcNd profondo Ocean l'alme sómerge; Omen- Honelto Benam. lo non fon quell'Amor, che vi credete, La Ve-
.

zognier Sirena , Hicna tradente , Bug. arda Sfinge, e Cocodnl- nere terrena à me non diede £ vita , e nutrimento ; 10 nacqui
figlio
. . . ,,
, . . ,,

54 AMO AMO
figlio De la celcfle Venere, e nudrito Son d'honelB l'Amore :
di lui più fozzo, 0 più difforme . perche altri non fugga il Mà
honclioiofono. PalfEtn. Prol. laccio, e il vifeo Non fi inoltra giamai ne le fue forme Medu- :

Idolo. Rin. Sù le membra d'auorio, e in fronte ha fcritto Idolo fa i l'occhio , aj guardo è bafìliico , Nel morto à la tarantola*
de gii amami , Amore inuitto i. Canz.9. .
conforme: Ha roltro d'auoltoio horrido, efehifo, Man di
Ltnperiofo. Leon. Ch'Amor non toglie i'huom di mano a mor- nibbio, vhghia d'orfo, e pie di grifo
te, Benché fi inoltri imp'eriofo, e forte. Taid.i.4-
Neghiuofo . Alani. Alnicn ti molta ò neghittofo Amore De l'af-
Incendio Car. Amor incendio vniucrfal del Mondo Canz.i.
.
. ro regno tuo l'antico honore. Narc.
Indomito. Brace. Ahi ch'indomito Amor nulla fi regge, Noti Nemico ili pietà . Guar. Crudo più che l'inferno, e che la morrc,
han gl'impeti fuoi termine, ò loco , Nè mifura di fuóf chi den- Nemico di pietà, miniltro d'ira , E" finalmente Amor priuo d'a-
tro auampa, Guacc. Son. 1. more Palt. 1.5. .

Infido Talk E quante inlidie al ino bel volto tende L'infido Nudo. Galcan. Né cancor la mi die Trace , o Tebano , Mà'vn_»
Amor, tutte fallaci rende Liber.5.6i. .
pouercllo cicco : il nudo Amore Guacc. Son.i. .

Inimico Tali'. Non temo io te, ne" tuoi gran vanti, ò fero , Ma il
.
Numecieco Bint. Hi Ibi del cieco Nume Opra prodigiofa_»
.

Cielo, e l'inimico Amor pauento Liber.J9. 73- .


Ch'in me fermò gli /piriti vitali .
Goffri 1. 1.

Inicuo Car. Ne ùntini del mare Iniquo Amore, Che non puoi
. . Nume domatore . itiuar. Ben mei dicclli Amor rrà quelle frondi
tu ne' petti de' mort ili ? En-4- In fumi d Lelio indouina: O' nume domator d'huomini, e Dei,
Infama dolce. Polii. Collui, che'J volgo errante chiama Amore Gianemico horfìgnore Di tutti i penlier miei . Pait.4. 9.
Si bel cicol d'Amore Padre del terzo Cielo Alani. Colui dentro il cui fen diuoto ren-
li' dolce infama d chi più acuto feorge,
.

ha dato il Mondo Ad vna cieca pelte, a vn mal giocondo. Gio- do Le mie rime, 1 penlier, la mente, c il core , Padre del terzo
llr.i. 13. Ciel chiamato Amore Narc. .

Infidiofo Mar. Infidiofo Amor, quefta è non' arte Lafciar l'ar-


. , Pargoletto ignudo Mar. Mà di tanto diletto hò piena l'alma, .

co, e gii itrali, e in danno mio Prender, per più ferir, l'armi di Che m'e dolce la falina, e 1 areo crudo Del pargoletto ignudo
Marte. Lir.Am.S0n.37. io non incolpo . Samp.j.
Irato B. Taif. Ecco ch'Amor ritorna irato , e fiero Col foco de'
.
Pargoletto vile. Guar. Ma che troppo t'honoro Vii pargoletto
defir caldi, e cocenti. Son. 9. imbelle. Palt. 4 8. .
.

Labirinto Mar. Non preftai fede d la tua madre, Amore, Quan-


. Paiicntolb Petr. Ond'Amorpauentofo fugge al core Lafciando
.

do era ( c'hor non fon ) contento , e lieto Dicea ch'eri vii_. : ogni tua imprefa e piange, e trema . SonTi 10.
inai dolcc,vn dalce errore , Sagittario crudel, Regc indifereto, Perlido. Guar. B tu perche ne itrigni , Se ne parte il dcltiii per-
Labirinto di fraude,edidolorc, Libera feruitù, porto inquit- fido Amore t Pali. 3. 4.

to , In cui fc,nè pietà mai non fi troua Pertierlìffimo . Manzin. Pcrucrfifflmo Amore, A che mi dai Jc
Lete.TafT. Amor fouente , cfpeflb D'alte dolcezze, e liete, De pene , Se le gioie mi nieghi ? Fler.4. 4-
gli affanni, e de' guai foaue Lete Bofch. Egl.i. . Teruerfo. Guar. Ingannar più, chi più fi fida, e meno Amarchi
Lupo. Mar. Chi non vide giamai ferpe tra rofe , Mele tra fp in e, . più n'e degno , odiar la tede Più de la morte affai , queltefon
o fotto mei veleno ; Chi vuol veder il Ciel di nebbie onibrofc l'arti , Che fan si crudo, e si peruerfo Amore Palt. 1 s . . •

Cinto quandè più chiaro, e più fercno , Venga a mirar coititi, Pictolb Remig. E tu pietofo Amore Abbraccia il tuo fratello
.

che tiene afcole Le grane in bocca , e porn il ferro in feno bnd'ei fi inoltri Tutto pietofo a me Aia fida amante Fpilt.7. .

Lupo vorace in habito d'agnello , Fera volante , e corridore... Pigro Mar. Lrafi delio Amor, che lento, e pigro In nauiccllà
.

snello. Lince priuo di lume, Argo bendato, Vecchio lat- d'oro Soura piume di rofe Giacea dormendo". Epit.i.
1
tante, cpar«olctio antico, Ignorante erudito , ignudo arma- Placido. Guar. U
feminil perfidia , Quanto hàdi crudo, e di-
to, Mutolo parlator, ricco mendico , Dilettcuole crror, do- maluaggio Amere , Che in tua natura placido, e benigno Te-
lor bramato, Ferita cruda di pictofó amico. Pace guerriera, co ogni Ina bontà Albico perde . Paft.i. f
ctempekola calma, Lafente licore, e non l'intende l'alma . Prauo . Petr. Poi guarda come Amor crudele, e prauo Vince Da-
Volontaria follia, piaceuol male, Stanco ripofo , yrihtàno- uid, e sforzalo a far l'opra On'de poi pianga Tr.Am.j. .

cente , Defpcrato Iperar, morir vitale , Temerario timor, tifo Radice d'ogni male Egid. Se dunque Amor è d'ogni mal radice,
dolente, Vii vetro duro, vn adamante frale, Vn'arfura gela- Larga cagion di fofpirar mai femprc,E l'effer huom giamai non
ta, vn gelo ardente , Di difeordi concordie abifiò eterno , Pa- può felice Sotto fue varie, e .lifufate tempre . 1 Stauz. 59. .

radifo infernali celelte Inferno . Re dell'i nuincibilc arco . Chiabr. Vnico Re de l'inuincibil arco ,
Lufinghiero fallace. Guar. O' cicco Amore ; Olnfinghier falla- Che pur foura ogni cor ri don* impero Voi. 1 Diaipc . .

ce ancor m'alletti A tuoi vezzi mentiti; a tuoi diletti? Palt.3.1. Rè delle delicie. Anguill. Sente per gli occhi fuoi panare il dardo
Lufinghiero infedele . Stroz- Amor, dicea , ne le tue dubbie ìm- Del Re de le delicie, e de l'amore Metani. 1 r. *} ». .

prefe Si certo è il rifehio, e si nociuo il danno , Ch'io non vo- Rè digiuno di lagrime Petr. Alhor mi (frinii a rimirar, s'alcnno .

glio fortrir fri tante offèie Per vn premio si vii si lungo affan- Riconoscili ne la folta fefucra De! Rè fempre di lagrime di-
no j Tu di poca beltà l'anime accefe Pafci di fpeme ogni fior, giuno . Tr. Am.i.
nutri d'inganno , Lufinghiero ìnfedel, ben ti conofeo , Mi mo- Re di pianto. Egid. Amor tiranno accorto, empio Monarca,Ora-
ftri il mele, e mi nafcondi il tofeo Ven.18. 36. . col di menzogna, albergo d'ira , Larga flrada d'error, d'ingan-
Manfueto Petr, Quello è colui , che'l Mondo chiama Amore
. ni carca, Tempio in cui fol fi piange, e fi Colpirà, Porto inquie-
Manlaeto fanciullo \ e fiero veglio Ei nacque d'otio e di la- , , to, cperigliofa barca, Rinchiufo labirinto, e prigion d ira, Fal-
feiuia fiumana, Nudrito di penlier dolci, e foaui , Fatto Signo- lace guida , e umiliato feudo , Nodo di tradimento, ingrato , e
re, e Dio da gente vana Tr. Ani. . 1 crudo E" in fomma Re di pianto, acerbo,
. empio Da far fol &
Maturo. Contar. Benprouar glieonuenne Ch'anco è maturo di folbir dure coniente Moltro del Mondo . e di natura fccm- ;

Amor ne gli anni acerbi Fiamm.i. I. . pio , Mortai nemico di chi il fegue, e ferue , D'atti mhoneiti, e
Mele attoflicaro. Goa, Vuoi che riftringa in poco Le qualità d'ogni vitio effempio, sfrenato ardor, che di lafciuia ferite ; II-
d'Amore ? Penfa i'ardor del foco , Le furie del furore , Dol- liciti p acer, vergogna, e feorno Sono i trofei», ond e il fuo car-

cezza ch'auelena , Vaghezze di Sirena Tirannia crudele, Se- . ro adorno. 1. Stanz.»j. 54.
renità infedele, Lufinga, cheferifee, Cortefia che tradifee Rettore delle tenebre Leon. Amor cui dona il volgo indotto, e .

Contentezza ch'ancide, Tradimento che ride , Attoscato vile Del vailo Mondo il general impero E' il rettor de le tcne- ,
*
mele, Inzuccheratotele, Nuuolc di fofpiri , Tempefte di de- brcinfernali . Taid.3.1.
liri Labirinti intricati, Configli
,
,
difperati, Pentimenti, di- Ribaldo Ar. Ne la lafciò quelito ribaldo Amore ( Vedi fe fe I'ha-
.

fpecti Struggimenti , fofpetti 'Timori, gelofìe Suenimenn,


, , uea fatto vaffallo) Dettarla pur per nòie dardalorc. Fur.ig.2?.
agonie , Doglie, tormenti pene , Pelt horrori, carene ; Vn, i , Sagace Mar. Mà che non troua, o feopre Amor fagacc,c fcaltro?
.

pelago d'affanni, Vn cumulo di danni, Di preghiere delufe, Samp.8. .

Di fperanze confufe , Di chimere fuanite , Di promeflè fallite; Sagittario. Brun. Il fagittario Amore Vicn, che de l'arco amor
Vn perpetuo languire, Vn eterno morire, Vn immortai do- di due begli occhi S'armi conrra il mio core , E che lo ftral ne
lore Edhai peniato Amore
, Antig.3. 1. . feocchi*. Vcn.Tcrr. CanzA,
Miniftro di follie . Mar. Miniflro di follie, fabro d'errori , Solle- Sagittario alato Mar. In quelli archi fo (pende ifuoi trofei,
. E qui
cito atiokor, verme importuno , Morbo de' fenfi, ebrietà de' trionfa il fagittario alato Temp.iSo. .

cori , Di fraude nato, e di furor nutrito , Homicida del fanno, Sagittario cieco . Mar. Incominciò del fagittario cieco A fpczzar
empio appetito . Te quadrella, à fchernir l'arco Samp.tf. .

Miracolo di natura Guar. Come fe grande Amore Di natura


. Sagittario ignudo. Brun. A piaggia più felice II fagittario ignu-
miracolo, e del Mondo . Pali. CI1.3. do , Clic fol pregia per voi l'aurea faetta , V i chiama amico , e
Moltro.Mar, Non hebbe il fccol mai moderno, oprifeo Moftro lufinshicr v'alletta- Ven.Terr, Canz.7.
Sdc-
. . . . . ,

AMO AMO 5S
Sdegnofo. Guar. Dunque per quel, eh" i" vepgio Non prouafli tu Arando altrui di fuor diletto, e gioia , E rider finto, e lacrimar
0
mai Se non crudele Amor, fe non fdegnofo\ Vilt.j. 6. fenz arte . Canz.8.
Serpentello Mar. Ma fofrrirò, che in Ciel vibri tuoi flrali Non
. Beiliak. Car. Edi Pafiie
i ,
amore, Elabelliadi torna-
il beltiale
perdonando à le oeate genti ? Che foilcngan per te llratij si ta biforme , Di sì nefando ardor memoria infame E'.i.<J. .

rieri, Serpentello orgoghofo, anco, gli Dei ? Bugiardo. Augnili. Ma l'opra ogni altro frutto più graduo Fùif
Signore d.*'fìgnori. Remi». Hor di iua propria man mi dcr.ta._f volto allegro, e il non bugiardo amore Mct_m.8. .
J22.
Amore , E non deue fpreggiar vii huom di terra Quant" egli à Caldo Anguill. Poiché più cole ella lune aggmiue, e tolte Se-
.

noi comanda, effendo Amore Non pur di noi qua giù Signore, condo il caldo amor k perfuade Metam.9. 175. .

e Dio, Ma de' Signori, e de gli Di; del CieJo Epill.4. . Candido. Cora. Voi primi in quelle piaggie Tocchi da l'ardor
Sireiu.Mar. Sirena,Hiciij,checon fàlfa voce,E con canto morta- mio Paflon, e Ninfe, Cominciate a trattar candidi amori.
le altrui tradifee Foco couerto, ch'ailìcura, e coce, Afpe, che
; Gen. 9. 1

dorme, e il tolto in leu nutrifee , Spietato itifìnghier, eh allct- Canuto. Guar. Dammi fe puoi, Signore, Cor faggio in bel fem-
ta, e noce, Pietofo micidial, ch'vnge, e ferifee Cortefe carce-
, biante, Canuto amore in non canuto amante Madr.109.
- .

rici eh' a rei di morte Quando , cfiiufi gli ha in ceppi , apre_> Caffo. G.Cam. Che'lcalìo amor ogni mio ardir corregge.
Son.i.
le porte Cibo amaro. Bemb. Vn c ibo amaro, e fblìegno alpro , e graue
Soaue Guar. Ne fà nafecre Amore ; Il qual nrima nafecndo E'
. Amore è, donne care Canz.8. .

delicato, e tenero bambino , h mentre e tale in noi fempre è Cicco. Anguill. Vn cicco, e vano ainord'honori , e regni Gli
,
foaue Pal'.j. 6.
.
huominiinduffea diuentar riraimi. Metam.i. fi.
Sofitu. Taff. Den nó t'inganni Amor Sofifla,e mago. Var.S0n.75. Cocente Remig. Lra accefa di te che mal fìpuotc A «li occhi
.
;
Spiritello d'interno. lionar Senzak fede Amore Amor non è, altrui celar cocente amore. Epifl.n.
né Dio, f fpiritcUinrerno , Ch'accdÈ in Fkiretonte alpre-» Coniugale Anguill. Potea in lui molto il coniugale amore, Mà
.

fiammelk Finged Amor la race. Fil.i. 1. vi potea più ildebito, e l'houore


Metam.40. 68. .

Tiranno Taff. Amore e nei mio danno mplacabil tiranno , Già


1 Coniugato Anguill. Mà come quei , che non fapcatio i pianti
.

lanciai manfueto, hor veglio fkro Bofch. Egl.i. . • douean del coniugato amore Metam.6. 161.
Ch'vft ir
.
Tiranno crudele Ciec. Quindi fpronata dal crudel tiranno, Ch'è
. Contadino Mar. Curar non dee di contadini amori Paflor fra
.

amaro, & e da noi chiamato Amore Hadr.i. 1. . regi, e regi infra pallori
Tiranno domatore Manzin. Oh de' cori egualmente, e de gl'in- Cortefe. Ghel. Che per callo, c per cortefe amore
. fei II mio
gegni Tiranno domatore, Amor pallente FJcr.4. 5. fpofo, il mio amante, il mio lignote
!
Rof f . 3 3. .

Tiranno lolle lìcuib. Da quel folk tiranno hor mi difendi, Del


. Collante. Vili. La gentile Amanita Tra quelli fcogli ,e fopra que-
qual fui cotant' anni, e si foggetto . Son.ioj. lle arene Rapprefenrahoggi i fuoi collanti amori Amar.Prol. .

Tormentante. Manzin. Ch'Amor Tempre al mio core Affiftefìè Debile Tali. La vergogna nrien debile amore , Mà dcbil freno
.

pcnofo, e tormentante Flcr. Ch. 1. . pocenre amore Amili. f


è di .

Tormentofo Profp. E angofeia, e morte foflrirò conrenta Qual-


.
Degno Remig. Sia pur quanto lì vnol di faccia bella, Che da
.

hor ha d'vopo, ad ogni modo Amore Più de la morte e tormé- non degno, e peregrino amore Prcfa tradì gli Dii, lo fpofo, e il
tofo, ecrudo. Solimi.?. padre. Epill.5.
Traditore Anguill. La qual quel crudo , e traditor d'Amore Fe-
.
Defio bello. Anguill. Amore altro non è ch'vu bel delio D'effi-
ce parere à gli occhi fuoipiù bella Metani. 8. 105. - gie, che l'amjnteapproua bella. Metam.io. 115.
Trifauce empio Cora. Frena Cerbero amico i tuoi latrati Contr
. D.iioùiuo Gofel lten' è amor defio
.
fanto, ardente zelo D'an-
vna pafluggicra Languida , e fupplicante , Che pur troppo nel gelici bellezza, & immortale . Son.no.
Mondo Col de/ìo, con la fpeme , e col timore Mi lacerò l'em- Diiamorato lienam. E' certo, anima, quando Haurà
. fin tuo do-
pio trifauce Amore Gen.24. .
lore, S e vita à lui difamorato amore' l Palt Etn.i. 1.
Trionfante Guar. Cosi morte crudel,
. fe colici more Trionferà , Difdegnofo Cap. Quando poffa potere in crudo core Sdegno
.

Amore. Palr.4. 9.
de! trionfante amorofo, e dildegnolo amore Idil.7. .

Verno. Taff Amore e mftabil verno, Et inflabil fercno , Fonte Dishoneflo. Ar. Che r'hà con fraudi , e dishonelli amori Date
nullo di/ele, e di veleno. Bofch. Eel.i. '

Ruggiero alienando vecifa Fur.j». 47. .

Amoks. affetto amorofo Difperato. Mar. A' miei traditi , edifnerati amori Tronarnon
Adulterino. Ceba. Ch'ardi contaminar co' fuoi furori II letto sò, che vaglia, altro che morte Galer. Ritr. .

altrui d'adulteriniamori Eft.8. 14. . 1 Diuotiflimo Cat. Nè dritto è che loggiaccia à mortai legge Di-
.

Angofciofo. Taff AJhorTu/ì mi di è notitia intera De' fuoi fe- uoùllìmo amore, ed imortale Stanz.56. .

cali, & angofei olì amori. Amint.y. 1. Dolce. Molz. Jedifcordie, ond'cifi more, Cangiate in dolce
Antico Taff. E fecrcurij del fuo amore antico Fea muti campi,
. i amore. Canz.5.
e quel fìlentio amico . Liber.6. 103. Donnefco Moron. Infelice colui , che non fi pente De' van di-
.

Ardcnrc Car. Tenta fe cosi può l'ardente amore fpegnere, o O letti eperamordonnefeo Roba perde, Se honor, corno al-
, ,
fccmare. E11.4. ma, e mente 1. Sacr. Inuctt.j. .

Ardore infernale Guar. S'io miro il tuo bel vifo Amore è vn pa-
.
Dritto Dan. Di Mirra federata, che diuenne Al padre , fuor del
.

radifo:Ma s'io miro il mio core E* vn infernale ardore.Pafl.2.2. dritto amore, amica Inf.n. .

Auuerfo Colf. Godete amanti ne gli auuer/i amori Che fpeffo


.
, Eccelfo. Fed. Real Madama gencrofa, e bella Specchio di pia
vn flato affai caro, e gentile Nafcc da' grani , & inauditi ardori. bontà d'eccelfo amore. Appi.
Son.47. ,
Eftatico. Brace. Prega adorando, e par da fediuifo Pcrellatico
Baccante. Brun. Poi col delio d'amor baccante , ecaldo S'egli amor l'Heroe denoto. Vrb. 17. .7.
acquifla il colore , io lo finarnfco , Et apro mille piaghe Fafcino. Mar. Falcino dilettofo , ond huom fouentc Pafce, cre-
, vna
ne falda Bpift, Heroi.i. z.
.
dulo augello, efea bugiarda
Barbarico. Petr. Hififile vien poi, e dnolfi anch'ella Del barbarico Fafìofo Leng. Quando bramò ne' liioi faflolì amori Tià fuc_j
.

amor, che il fiio gli ha tolto. Tr.Am.i. grandezze rimirar l'amato Eleg.8. .

Bclliffuno. Petr. Forfè ancor fìa , chi fofpirando dica Tinto di Fauolofo Petr. Frà quelli fauolofi, e vani amori Vedi Aci; e Ga-
.

dolce inuidia j affai foflenne Per belliflimo amor quell'ai fuo latea Tr. Am.i. .

tempo. Son.i7j. Fedele. Taff A me che per etate , E per officio, e per-fedelc amo-
Bene.Bcmb. Amore è, donne care vn vano , e , fello Cercando re Vi fono in vece di pietofa madre , E ferua per volere e per
,
nel fuo danno vtil foggiorno Altrui fedele, , ,ì fe farli rnbello . fortuna, 11 pender sì molello nomai fi feopra. Torr.i. i.
Vn defiar, che
.Spettando vn giorno Ne porta gli anni, e poi
in Ferino. Mar. Quello è talhor difetto Di eluda ver non ama, o
fugge com'ombra , Ne lafcia altro di fe, che doglia , e feorno pur ama, Ama d'amor fermo
: fe . Samp. P.5.
Vn falfo im.fgm.ir, che si m'ingóbra Hor di terra, hor di fpeme Feruido . Ar. E vna giouane bella meco hauea Del cui feruido
e flruggc, e pafee , Che del vero faper l'alme ne fgombra amor
Vn : nel petto auampo Fur.2. 37. .

ben, che le più volte more in fifce , Vn mal che viue fempre, e Fido. Ar. E ref fi quell'amor fido, e pudico, Che l'ama hauer
fepcr forre Talhori'anridi più graue nnafee . Vn àgli amici non amico Fur.9. 249.
fratello, e .

fuoi chiuder le porte Del cor fidando al nemico lachiaue, Fino


E Ciec. L'oro mollra vn amor fino, e perfetto Hadr. 1. 1.
. .

fari fenfi à la ragione /corte : Vn cibo amaro,c foflegno afpro, Flutto Taff Amore è flutto alterno Di fperanza, e di noia , E di
.

c graue , Vn digiun dolce, e pefo molle, e leue , Vn gioir duro, • umore, e d'afpettata gioia. Bofch. Egl.».
e tormentar foaue Vn dinanzi al fuo foco effer di neuc, E tut-
:
Folle Anguill. Ch'vn amor prefe lui più folle, e Urano , Che mai
.

to in fiamma andar flando in difpartc, E penfar lungo, e parlar nafecffe in intelletto humàno Metani. 3. 161. .

tronco , e breue ; Vn confunurli dentro à parte à parte , Mo- Fraterno . Anguill. Và la forclla mifera à vedello Molla da fanto
amor
. . . . . . .

35
AMO AMO
amor fraterno , e fido . Metam. 9. 158- Lcgitimo. Ghel. Che Iegitimo amor quantunque mai Nonle-
galle il tuo cor, godi del fello , E goduto hai, ch'anzi n'haucfti
Fumante. Bonar. Temo però, che quello amor di Celia. Ch'è pur
fumante ancora,Non fia per gir nerbando Se non Tini d'ardor, cinque. Rof. ij.46.
rilu di gelo, rillj.o- Lieto Molz. I miei lieti felici , e dolci amori , Che come neb-
. ,

funefto Guaz. Tolga il furor infano Da' miferi partorì' , E si fu-


.
bia al v'jnto lì dilegua, Partirò . Son.jo.
amori In luogo faccia irar da noi lontano Andr.3. Ch.
nefti Lugubre Mar. Cantò hiltoria dolorofa, e trilla De' fuoi lugu-
. 1

bri, e sfortunati amori Samp. 6.


Furiofo Vd. Fan guerra nel fuo cor vergogna, e lutto D'infania
.
.

millo, e furiofo amore . Elt.iì. 15 1- Male dilettofo. Rin. Di penlìcr nafee, e co" penfier fi fina Quel
Gelofo. Tafl". Non altramente il tauro ouc l'irriti Gelofo amor dilettofo ma!, Chà nome amore 1. Son.j j 1. .

con lìimoli pungenti Liber.7. 5 5- .


Mal gradito Zacc Godo in gir rammentando à penfier miei,
. i

Giocondo. Campeg. Verfa lagrime dolci, e gode fola Quel ch'al- Hor chedel cieco-labirinto fuori Son de' miei lunghi e mal ,

tri non gurtò giocondo amore Lagr.16. 61. .


graditi amori, Donna, de' be voflti occhi i colpi rei Guacc. i .

Gioia. Guar. Che le vii folo penfiero L'anima imaginando lì con- Son. 7.
den fa, E troppo in lui s'ariifla, L'amor, ch'cllcr dourebbe Pura Maritale Remig. M.i pria la terra in vn momento irata S'apra, e
.

gioia, e dolcezza, Sì la mar.inconia , E quel ch'è peggiori fin m'inghiotta , anzi ch'io franga mai La fanta fè del maritale-»
morte, epa/zia Paft.j.6. .
amore. Epift.i6.
Gradirò Remig. Se già non m'hà l'alma Ciprigna in vano Pro-
.
Mentito Tali* Con armi, e infegne di mentito amore II vedo , il
.

metto il dolce tuo gradito aniore-. Epid.i 5- vendo» c'1 dò Irà lacci auumio Difper.5f .

Hidropico Imper. E lafcia eh' attufrar'/ì In te, fonte di vita, hor


.
Mercenario Ceba. Che ti die, Galaran, che ti douefle Spronar le
.

polla à pieno Quello hidropico amor, che porto in feno Ter. . brame à mercenario amore Eiì.i. 166- .

Stanz 18. Mifero Remig. Piange Progne fuoi tìgli e Safo anch'clla Del
. i ,

Honerto Petr. S'honefto amor può meritar mercede , E fe pietà


.
fuo mifero amor fi lagna, e duole Epiil.n. .

ancor può quanto ella fuolc Son. 189. . Modelto Taff. à la fuaTuga Volle l'obligo haucr, nona l'altrui
.

Idra.Dom. Poiché per mille ingegni, & argomenti L'idra amo- Modello amore. Amint.j. 1.
rofa mia trouar non polio Son.z. . Mone dentata Moron. E ch'altro e amor ch'vna dentata morrc,
.

Ulecito.Ar.Ogni pudica dóna,che mai tenne Córra illecito amor Quando il (Jcfìo del cor non giunge al fine 3 Giuli. Prol.
,
chi ufe le sbarre, Ci fè d'intaglio, o di color ritrarre. Ettr.4j.1s. Moltrtiofo Anguill. Non fi dirti tb'ÌW 1 .india ogni fanciulla A
.

Immcnfo Car. Arlì d'immenfo amore Di viiitarlo , e di fpiar da


.
mollruolb amor drizza il fuo intento. Metani. 9. ?s 7.
lui Come ciò folle . En.j. Nafccnte Talli Amor nafecnte hà corte l'ali, e à pena Può sù te-
.

Impatiente. Mar. La volontà fcruente, Amore impaticnte Gli nerle, e non le fpiega a volo Aminr. .. 1. .

agguagliaua del pari Samp.5 . . Nefando Anguill. E fare, che la mente alma, e pudica Scacci da
.

Imperioio. Rin. Donna fe vuoi lachiaue, Ch'imperiofo amor fc l'amor nefando, & empio Metam. 9. L#x< .

nonèfoatie. i.Canz.jti. Nobile Anguill. Perche odio a prender l'armi non m'hà fpinto,
.

Impetuofo Mar. Ahi chi levoglie innamorate affiena? Troppo


. Ma bene vn amor nobile, e non finto Metani. f 54- . •

è d'indugio impatiente, e raro Impetuofo amor follie ritegno. Ociofo Augnili. Non vide alcuna mai più pronta a darfe Di Cir-
.

Samp. 1 ce in preda àl'ociofo amore. Metam. 14. i°-


Implacabile. Valuaf. Mà fra quanti animali in terra, e in mare_j Odiofo Sper. Più vi farebbe honore L'hauerui odiati à morte ,
.

Implacabile amor prema, affliga C^cc.ì. 14*.


g & . che l'amami Di si odiofo amore. Can.4. 1.
Incelto.Ar. Si accecato l'hauea l'incedo amore D'vna pagana. Paradifo Guar. S'io miro il tuo bel vifo Amore è vn paradiib
.
.

Fur.j4. 64. Pali. 2. 1.


Inclito. Ghel. Và va donna d'amor incIito,c miro, Quanto vuoi, Paterno TalT Che d'incorrotta fc, d'amor paterno , E d'immen-
.

tanto fta, nè più, nè meno Rof. 8.19.


. . 1 fa pietade ottenne il vanto Liber.4. 45. .

Indegno TalT. Ch à tal villa potrà vergogna, e fdegno Scacciar


. Pauentofo Petr. Onde amor paucntolò fugge al core Lafciando
.

dal petto fuo l'amore indegno Liber.14. 77. . ogni fua imprcfà . Son. 100.
Induftre Guar. Mira ciò che sa fare anco ne' petti Più femplici,
. Peccante Manz. Colpe conuenienti Ad amore peccante Colpe
. ;

e più molli amore induftre Pall.i. 1. . degne d'vn petto Di femina gelcfa, e dominante Pler.j 5 . .

Infame Anguill Voi, cui la Cipria Dea non è nemica,Da quello


. Penofo Mar.' Viucrnon deggio in sì penofi amori , Così cruc-
.

infame amor prendete elfempio Metam. 9. 141. . ciofo vn di dicea Cloanto , Et vn antro vicm nfpofe , mori
Infaullo . Mar. Hauean in fe di Marianne orditi Gl'infaufii amo- Lir.Mar. Son. fi.
ri, e i tragici fuccelfi Strag.i. 68. . Peregrino. Remig. E quello àie mie fpalle Fora pefo leggier,
Infelice. Talli Dunque i'viurò trà memorandi eflempi Mifero s'à tale incarco Non aggiungerli i peregrini amori . Epirt.9.
moltro amore ? Liber.n. 76.
d'infelice Perfetto. Anguill. Dourebbe vn ch'arde di perfetto amore Mo-
Infieuolito Proip. Mà, lai! 'a, homai pur troppo chiaro io feopro
. rtrarfi ardito in qua! fi voglia forte . Metam.4- U|J
D'infieuoltto amore fegni efpreflì Solini. i. 4. i . Pio Petr. E veggio ad vn lacciuol Giunone,e Dido, Ch'amor pio
.

Ingiurto Augnili. Bramo cantare ancor l'empie donzcllc,C'hcb-


. del fuo fpofo a morte fpinfe , Non quel d'Enea, com'è il publi-
ber d'amore ingiurto accelà l'alma Metam. 10. 60. - co grido , Tr. Caft.
Infano Anguill. O non prudente, e lèelerata mano , Come ardi-
. Poflentc. Anguill. Hor mentre egli ama in traccia vna donzella
rti vn amor notar sì infano ? Metam.9. 196. Delpiùpoilentc amor detta Euridice. Metani. 10.6.
Infenfato. Guar, Le ricchezze, e i telon Sono infenfati amori Potente Talli La vergogna ritien debile amore , Mà debil freno
.

Palt. Ch,*. c di potente amore Àmint.5. 1. .

Inlidiofo Ceba. Colei, che con le frodi, e con gl'infulti , Onde


. Pregiato Remig. Mi terrà fermo incatenato, e cinto II tuo pre-
.

magica forza opprime 1 cori , TrafuTe il Rè d'inlidiolì amori giato, e sì gradito amore Epiit- 1 9- .

Eft.9. 16. Profondo Grill. Mà t3nto il fai con l'amor tuo profondo , Che
.

Inlìpido. Contar. Pazzifrtme, chefete, Ech'infipidoamorfarà può pagare vn Sole, vn Ciclo, vn Mondo 1. Madr.jtf 1 .

cotello, Doue huom non vel condifca ? Pianini. j. J. •


Pudico Bemb. Nel cui bel petto, come in facro tempio Arde la
.

Intemerato Car. E ne l'abiflb mi trabocchi prima Ch'io ti violi


. fiamma del pudico amore Son.i 11. .

mai pudico amore , Col mio Sicheo , con cui pria mi giungerti Puro. Col. armato Di puro accefo amor, di vera fede Son.ji. .

Giungili?! fempre , e intemerato , e puro Entro al fepolcro fuo Reciproco. Anguill. Era l'amor reciproco, e fecondo Al giudo
fcco ti ferba En.4. . d'ambedue fido penfiero Metam. 7-314. .

Intemperante. Ceba. Sfogan coftor nel folitario loco Per alcun Rigido.Mar.Con tanto affetto à l'viiicabeltate I fuoi rigidi amo-
giorno intemperanti amori Eli. 9. 145- . ri il Mollro efprerte
Interrotto Cat. Cosi ne infegni, amando, Non amar nò, con in-
. Rifpettofo Ong. Raro fortifee il defiato fine Vn amor rifpetto- t
.

terrotto amore, Ne le fue creature il Creatore Canz. Stup.23. . lo. Alci.:..


Lafciuo Guar. Vaghezze infidiofe,c traditrici D'amor lafciuo vn
, Rozo Ancuill. Parta talhor con la zampogna
.
il giorno , Canta i

tempo, arme vi fei,Hor vi fò d'honeilà fpoglic,e trofei. Paft.5. 9. nouelli flioi più rozi amori Metam. 1. 15°. .

Leale Mar. Perche non lafci in si leali amor 1 I corpi vnir, come
-
Rullico. Guar. Hor da rurtico amor, da vile amante, Da rozo pa-
s'vniro i cori ? rtorii fon prefa, e vinta Pafl.1.3. .

Lecito Petr. Deh qual amor sì lecito, o sì degno, Qijai figli mai,
. Santo. Anguill. Che fappiam noi, ch'amor fia il fanto, o l'empio,
quai donne Furon materia à sì giulio difdegno ? Canz. 5. Seguiam pur de gli Dei l'eterno eftempio Metani.?. 158. .

Leggiadro Guar. Hor vedi, fe lo ichifo S'e d'vn leggiadro amor


. Scelerato Anguill. gli trarrò quelle impudiche luci» Ch' à
. O l'a-

ben proueduto Paft.j.j. . mor icelerato aprir le porte. Metam 0. } 66. .

Seme
. . .,
. . . .

AMO AMO
Seme. Bemb. Amore e Teme d'ogni ben fecondo, E' quel ch'in- Virginale. AnguiU. Se l'amor virginal non
?7
glipremea Doucpiiì
forma, e regge, c ferua il Mondo Sranz.17. rfiuomo inuica la natura. Metani.;}. 141. .

Semplicetto Rcmig. Dimmi, laflà, c'hò fatto ? ahimè , fe poco Vino. Senec.
.
Amore è vitiodelameiitcinfana Quando fi mo-
Saggiamele 10 t'ho amato,almen doueua Farmiti amante il sé- lle dal fuo proprio loco
, Che di piaceuol foco L'animo fcal-
pheetto amore. Che verginella mi ti diede m braccio Epiit.1. da, e nafee ne' verdi anni A l'età, ch'affai può, .

Serafico Marinell. Glialtftuoimerti, e la tua bianca fede, E'I


mà vede rpoco
.
Trag. Ott.
Serafico amor, che t'arfe il petto B. Vcrg.6. 40. Vmace.Pctr. Viuace amor, che ne gli affanni crefee. .

Sereno Valuaf. Ma mentre ardendo, e ne l'ardor contenta raf- V minimo Manzin. Tr.Am.?.
.

fi de l'amor tuo fereno i giorni. Lagr.45.


Mà fon le mie bellezze D'vn candore illiba- .

to, D'vn mimo porporino, Da la fincentade,


Sfacciato Bocc. lui vedeafilo sfacciato amore Di Pafife, chc'l e dal ardore
.
Di viuifOmo amor fyirk, e compofte Fler.j.
toro feguitaua Vif. Amor.21. 4. .

Vino Guar. Le ricchezze, c i tefori Sono infenfati amori il


.
.

sfrenato Guar. Creder potrà che l'habbia à ciò condotta II fuo , ve-
.
ro, e viuo Amor de l'alma, e l'alma.ogni
altro oggetto Perche
sfrenato amor, non l'arte mia Pafl.i. 5. d amore e pnuo Degno non e de l'amorofo affetto Pail.Ch.z.
.

.
Siepe Rin. Dice la bella Clori, Amore è feura fiepc, c folto bo- Voglia dolce
.
Bemb. Amore c gratiofa, c dolce voglia, Che i più .
K0, Ch'inlabirinta icori: Amore e fctid'Auftro , e nuuol fo- leJuaggi, e più feroci atìk-na Stanz.17. .
.{co ,Chc fulmina la pace , Groppo de l'alme rigido, e tenace Amokì iti, &: Amorini.
,
Amor c fapcr folle , Torbido mar , che kmpre forrnneggUL-i Alba . Bruì.. Saggio
amante io folamo Con afiuti Amoretti
Duro calle, afpro colle, Che pafee del dolor l'homda greggia, amorofetto, E mafeheraro volto Quello Sol foi
i' adoro, i.
Tromba, ch'in ogni Ipeco, Mentre rimona amor, mortella Selu.Pdiieg.i.
,

pcrEcho. 1. Canz.7. Canori Mar. Mille e di mille fiamme in tanto aceefì


Sincero Benam. Santa amicitia il vieta : il nollro core Alberga Sparli con .

.
vane d.mze 111 varie forme, Amoretti canori inariaftefi
amor lincerò, Et vn lincerò amorr Nutre candido affetto , E De'
fanti peregrin lecondan l'orme. Strag.i.
riguardar non fuoJe C'ormai meu ch'immacolata, e pura_, Calli. Grill. Forfè de le fue rofe Mille "calli
Pali. Etm.j.
Amoretti api in*e-
gnofe Alhorailmelformaro i.Madrig.ij t. .

Smifurato. Valuaf- Vn fmifurato amor in feno fiumano Non_» Corte/i. Rin.


Amoretti cortefi, E tu deludi nafecnte Venerea
vien giamai fenia gran tema accolto Lagr.54. feorta, e tu \c2z0fa Aurora .
j. CanZ io. .
Sollecito AnguiU. iior s'egli e ver, ch'ei m'ami, come hà detto, Cortigiani alari.
.
Mar. Stauanlcàpie, da lato, e dVvmi intorno-
D'vn amor si follccito, c si forte Metam.7. z}. Faretrati collodi Da lei pendenti cortigiani .

alati Epit 1 t
Soucrchio. Remig. Che da fouerehio amore, E da foucrchio Famiglia Jafci netta
Mar. L'ali {piegando intorno Lafciuetta fa- .

ardor sforzato, cfpinto, Brama veder di voi fpictato feem- miglia Traliea feco d'Amori à fquadre, à fquadre
Epit.f. .
pio. Epilt.ij. Fanciulli pennuti. Mar. Chi qua, chi li difperli
Spergiurato Lap. Rimprouerò fouente A la donna mgratifT-
Ouunque era
.
ciafcim da l'ombra folta Inuitjtigiacean vaghi,
e lafciui I pen-
ma, e crudele Lo fpergiurato amor, la lo delufa . Id.6. nuti fanciulli r
Epit.J. .

Spintolo . Impcr. Hor di sì dolci, e fpiritoli amori , Di sì amo- Faretrari Bald.Sciierzan fui
. mauro herboiò Faretrati Amoretti à
- rofi fpiriti, e dolce* ze E di affetti sì nobili, e si ardenti , Men- cuif'-gguce Sol la plebe de l'alme, il vulgo vile. Rim.Heroi.
?
tre a me fere il cor, pmehe l'orecchio Immiti accenti imagi- Epit.i.
nato fuo. Rufl.?. Lafoui AnguilL E ghirlande le fan di vari; fiori Scherzando feco
Strano Taff E de' fuoi
. fìrani, infelici amori Gli a/pri fucceflì & .

1 fuo; lafciui Amori . Metani. 1. 19.


meife . Libcr.7. 19.
in mille piante Leggiadri. Gofel. Volubil rota de' leggiadri Amori
Sublime. Mar. Quelti faranno oggetti De' tuoi fub limi amori Corca, e di
fiamme a lei dipinga a canto 1. Somjj, .

Samp. P.j.
Pargoletti. Molz. I eco già inficine i pargoletti
Supremo Car. Il tuo regio fanciullo , amor fupremo Del caro Amori Scherzar!
.
con Imeneo teneri, e lieti Son.it .

padre, c En.i. mio fommo diletto .


Vaghi Mar. Groppi di vaghi, e femplici Amorini, Qua! di feettri,
.
Temerario Taf!" Mà più, Ch'altra cagion, dal molle feiio
.
Sgom- c trofei , qual d armi carco , Chi face accenda , e chi
bra amor temerario ogni paura Liber.tì. 70. quadrelli
.
amni. Chi lira, o cetra eflerci ti con l'arco. Temp.41.
Tenace . Pttr. Come vedi mdiuifa ; c per tal fegno Si vede il Vezzofetti Brign. Verfo giardin di Cipro al voi icicliere
noltro amor tenace , e forte Tr. Am.i.
.
Vcz- i

.
zofetti Amorini ali odorate, Dolci viole, morbidettc rofe Con
Tenero Ghel. Benedico il tuo amor tenero, e quanti Ricontan-
.
la tenera man quiui cogliete Gioru.5. .

doti in fen lufinghe, e vezzi N'hebbi tifo a' miei ri fi , e pianti a' Vezzofi Mar. Ridean contenti, e lieti De' fanciulL-fJii amori
pianti Rof 1 1. 77.
.
I
.
vecchi genitori E qtiafi di si fatti Amoretti vezzofi
Traboccante Guar. E ben m'aueggio, ahi Iaffa, Che troppo an- l'arcano
,
.
innamorati. Samp. 8.
gullo vafo è debilcorc A traboccante amore . PaiLj. J. Vezzofiffimi Bouar. che dolcezza Era i veder duo faiiciullini
. O
Tradito Guar. Dal di, che minacciar l'ira ccleftc Vendicatrice
.
amanti Trattar lor vezzofifiìmi Amoretti Fil.j. .
1.
dei traditi amori Del ficerdote Amiiua Pali. 5.1. -
Ampiezza larghezza .

Tragico Mar. Quanto difs* egli , e tutto il filo à pieno Di que'


.
Regale. Talf. K icco,e facio de l'or,che la Regina Nel partir diem-
tragici amori in carte fcrifle mi con regale ampiezza. Liber.ri.jj.
Tranquillo Remig. E da quei di del mio tranquillo amore De la
.

mia calma , e del mio bello Aprile Cominciò l'odio, e la tem-


Sublime Taff. c he quinci, e quindi hà il precipitio,
.

nita d'alto la fublimc ampiezza . Conq. 7.


haue Mu- &
89. 1
pera, e il verno Epilt. 5 .
Amplesso, abbracciamento.
Trauagliofo . Impcr. Oh nel turbato mare , e procellofo D'vn Affettuofo.Campeg. Miranfi qui d'Amore i vezzi cfprcfli
trauagliofo amor luci gradite Rufl.;?.
Con_»
.
reciproca man porgerfi.e torfi, Non lungi fon gli affettuolì am-
Trillo Coli. Gli occhi di triil'amor femprc haurà pieni , Fin che
.
pleifi, 1 fofpin, e 1 rclpin,e 1 baci, e i
F.
morfi. Parn.Scai.Stai v.8.
fortuna mcn dura , e moietta, Più che mai bella à lei non vi Amaro. Brace. Ma imparerà con quanti amari ampleffi
rimcni Son.j$. Siringi
fe Itcflo, ptK troppo ama vn core
.

Vrb.f . 75. .

Vano. TalT. Vede Tancredi haucr la vita :ì fdegno. Tanto vn Amorofo Brun. Qui mentre accefe voglie, atti furtiui Vanno al-
.

fuo vano amor l'ange, e martiri Liber.j. y. .


rernando in amorofi ampleffi Ven.Terr. Galat. .

Velenofo. Maturili. Chi da gli aliti tuoi , nonché da l'ire, Pia Auido Cora. Stringimi, ch'io t'abbraccio ò mio diletto
, Rendi,
-

più, che s'aflicuri S'hai, non ch'altro, mortali, e vclcnofì Gli ,


o folli cni almen gli auidi ampleffi Geo, j.
amori ifleffi ? O Florida , del Mondo Vergoguofo portento! Caro. Cap. Dopo i baci furriui,c cari ampleni, Che fotto i
.
r

il man-
Fler.y. 1. to fuo Ja none afeonde Idil.6. .

Venale . Taf!" de l oro è il maggior Amor venale Amor fcnio ,


Coniugale Valuaf. Neffun piacer ne' coniugali amplcflì
moilro, Et il più abhonuncuole, e più fozzo , Che produca la
.
, Mà fon
per tutto odi;, e rancori cfprcfli . Tebai.f 10. .

terra, o'I mar fra l'onde Amint.t. 1. .


Doldflimo Campeg. Se . i dolciffimi amplcfiì , Ch'erano dal pcn-
Verace. Car. Regneria femprc meco amor verace . Canz.i. fiero Figuratali delire . Filami. 1. 10. -
Vcrgognolo Mar. Ma riprendea, mà condannala intanto D'Eie-
.
Filiale Ghel. L'adora, il mira,il gode, e lo faluta Con tutti i
.
fenfi
najeDtdo i vergognoli amori Temp.nj. .
hormai fuor di fe ftefli Quali mancando a' filiali ampleffi Rof
Vero. Remig. Il vero amore ageuolmente crede . Epifl.tf. 15-5.
Vigile. Brace L'alto melVo di Dio pronto difeefe, E con vigile Funelto. Campeg. Quelli funcfli ampleffi Sono de l'amor mio
amor cura ne prefe Croci 1. 41. .
l'vltimo fegno Filami. 4. 6. .

Violato. Car. Lacagion nonfapea, ma la temenza Lo rimor- Infedele Tali. Fù di rea morte nuntia la fauella, E l'amplcflb
.
in-
de,! del violato amore. En.5. fedel ceppo, e catena Difbcr.34. . .

D Info
. . . .. . ,

8 ANA ANA
3 voler femprefoggetraf En.4. 118.
ardi, in te fplendcflì, Sanan
infelice Grill. Se come in me tutto
.

Orfana. Bruii. Intanto afflitta amante , orfana ancella , Sequi


fdici gl'infelici ampVfli. Elfo. Madr.B.
Ilegitimiam-
.... ftrepito d'armi vnqua non fento , Oue Amor fempre à fofpirax
Lcginmo. Ricch. Iti à^oder de' fonimi amori n'appella. Epiii.Heroi. 1. 1.
pleflì, dJ-ì conforti. Rim.Son.
afpetto L vlu- Proterua. Tanf. E h par c'habbia le mal nate ancelle Dinanzi à
Mintale. Giicl. Già già diemmi il filetto, ond'io n
gli ochipiù che maiprorerue Lagr.S. 48. .

menozze,ei maritali ampleifi. Rof.i6. 69- . ,


Riuerente. Fot. Molle à feruir qual riuerente ancella Colei, cui


Moklto. Lo! pianto de l'Aurora, C he fciolta il cnn su can-
Bruii.
rende honor canuta et.ule Hum. Jtb.i.
collo di ncue Dui balcon d'Oriente Fug-
.

didertiauori Del fiio


vecchio fpofo. Rude Tanf- Per lo cui amor non hebbi ohimè vinude Cuutxa j
ge i molelli amplefli Dclfuo gelofo amante, e
.

vn vii feruo, ed vna ancella rude Lagr.5. 34- .

?. Selu.Cacc .
Sagace. Mar. Vette cotta lafciua, c l'ha in gouemo Vczzofa fchie-
.

Molle Quer DiJTe, e iterando i molli amplefli Amore


.
L eltreme
-
ra di lagaci ancelle Caler. Fauol.
voci accompagnò co i baci Stanco.
.

nerboruti amplefli Del robulto Scaltrita. Ceba. Poiché di Zara à la fcaltrita ancella L'incauto
Noderofo Mar. Tra noderofi, e .

mellaegier aprir fofterfe Ch'à meza notte in folitaria cella_»


.imator la douna geme .

Chu.n luaOronteEltherpcrviediiiQrfc. Eft.19. 1.


.

Obbrobnofo Ghel. Quanti .


d'ampleflì obbrobriofi, e fchih Sonui
Ro£j. Scherniu. Gap. Al fin d'vn che di lor fia più leggiero Facendoli
Iflion contaminati . 13.
fchernite, E vilipefe ancelle. Idi!.».
Soaue Gap. Le più dolci dolcezze Che gu-
I più foani amplerfi , ,

Sprezzata '1 afT. Et à l'altre tue lodi aggiunga quella Che la tua
.
,
ftafTegiamai Animo inamorato ldil.5.

hauet fchcnni nce habbia fchernito , Moltrando me fprezzata ancel-


Spintale Ghel. Accioche fol con fpiritali amplefli Luogo
.

Rof ;. 90. la à dito Liber. 16. 47. .

fe la legge, eilfacramento .

TaShrice Ceba. B in /ece di pafTar col fufo, e l'ago La notte, e il


Tenace Priul. Doue quelle mie braccia Co' fuoi tenaci amplefli,
.

dì frà telli 'ici ancelle Elt. 4- S. » .


Fanciullctto mio bene, Saranno le tue fafee Galat. 15. .

teneri Timidetta Remig. Et hebbi ardir de la mia fiamma ardente Sco- O


Tenero. Brun. Perche de la mia donna altri non goda
.

prir ài occulti , ed infiammati ardori A le più care tue fegrete


"li amplefli, dolci/lìmi baci Ven.Terr. Idi!..}. O ancelle Cliraene, ed
i

Etra, il cui pietofo


.

olhcio Laflb artendea,


Turbolente Malu. Pianto forte amorofo Che l'Ionia Anfi trite
. ,

Con
diuortio ollinato Pertinace gli nieghi Gli hnmidi baci, e i ma timidette, e fide Difler, che mai non ardirian fcopriru L'ar-
denteamor Epift.15.
turbolenti amplefli Del. Leu.
.
.

Term. S e d'altrui fatta tributaria ancella, Seguendo


Verginale Ghel. L'incontrar, la mirar, fuor di fe Ikfli Ambi ca-
Tributaria .

folle, e disleal penfiero . s. S011.3.


der ne' verginali amplefli Rof.4. 5. .

Vaga. Mar. Tra vaghe ancelle accorte Serui degni d'impero Era-
Vltimo Taff. Chi può dire il fuo affanno , e in quante guife La-
.

"iiofl', e raddoppiò gli vltinu ainple(Ti ? Liber. 1 1-


16. no intorno al miniftero ime» Epit.5. .

Vbbiuicnte Guar. Vna Ninfa gentile Al tuo detto, al tuo cenno


Amvlio Re de gli Albani, fratel minore di Numitore
.
. '

Vbbidiente ancella. Pai't.3. 6.


Empio, Augnili. Si fè tiranno Amiilio de lo Rato, Hauendolo oc-
cupato empio , e rubello Al giuilo Numitore , al fuo fratello Vile Mann. Chi può si degna , & honorata imprefa , Figlio bia- .

Mctam.i4- 3 1 1- fmar , '.uantunque à la tua bella Patria, di donna fatta vile an-
cella Non fia la cara liberiate refa f Son.i.
Anagni urta del Latio ne gli Ernia
.

Anchisi figlio di Capis, e padre d'Enea /


Ricca. Car. Vna gran compagnia, ch'eran de l'alta Prcnettede"
.
.

Dardanio Car. Fn Bure in prima del Dardanio Anchife Valletto


faifofi Etnici monti, De la Gabina Giuno,e d'Aniene,E d'Aina-
.

d'armi, e ouiicnero, o paggio E11.9. .


feno, c della ricca Anagni Habitanti, e cultori En.7. .

lhruincnto ferro da fermare i nauiln


Anass*rexiì • fanciulla Cipriona amata da IH
Anchora di .
.

Teli. Egli de le tenaci anchore adonche Già le ritorte


Cruda C ap. Ih, ò mia bella Anaùarete, e cruda , Cinque anni del Adunca
-
.

ha tronche. Lir.tì.
tuo volto ViiTe idolatra Idil.6. .
Da la
Dopo Dente tono. Mar Già del ferro fpiccar mordace, e graue
Infida. Cap. C he non temiate ancor, che
polla in lei i baci

none mia prolondail dente torto. Lid. Abb.3.


t'urtiui.e icari amplefli, C he fotto il manto fuo afeon-
la

dc, Dettarli al fin J'Anafiàrete infida L'incofìante penfier d'ani-


Dura. Bcnam. Vuol de l'anchora dura il dente greuc Dal porto
amico il marinar farpare. Vittor.3. 5-
mo ingrato Idi!. 6. .

Fida Brian. D'aichora-fida è già fiaccato il morto,-Et ad aure—»


Anciua. fante, ferua.
.

la terra, o manda il mare , Ciò che predar vela e diflefa Giorn 7. .

Accorta Ta/T Ciò che dora


Grane. Teli. E fol col dente torto Mordean l'arene ancor /an-
.

l'arte condifee : c cento belle Seruiuano al cornuto accorte—»


liber. 10.^4, chore graui . Limi. jj .
ancelle .

Guif. Pieghi a m le vele, e l' anchora moraare, La tatù Mordace.


Cara TafT. E la cara di Uirifto, e fida ancella , Ch'elefle il ben de

cata nauc in porto arrefti. D.Sett.7.


la più nobil vita. Liber. 11. 9.
Ritorta.Campeg. Alhto corre intanto il fiero appende Del San.»
Dcuota. Thofc Spirto più degno, o di più luce adorno Tri le più
:

to al collo vn'anchora ritorta. Lagr.ro. 104.


care Aie deuote ancelle. Sianz. Dolci.
Diletta. Taft Senza frapporui alcuno indugio, appella Secreta-
Torta. Vd. Commanda Anchife alhor, che debbiam noi Salpar
che c'in-
dal mar l'anchore graui, e torte , h le vele fpiegarpe
inente vn fuo fède] feudicro , Et vna fua leal diletta ancella-.
.

uita Propino vento à far di quà partita. En.J. 106.


Liberò- 90.
Grill. Ne più tenace a l'agitato legno Anchora ha
il pe-

Empia . Angui 11. Ne guidan de la guerra l'empie ancelle Con ho- Tenace .

fcator del Ciel , ne piglia L'alme con rete di più


nobil -vanto .

noris donarla maggior parte. Metani. 4- 3M-


Errante Tafl' Non (bea errante ancella, altro foggiorno Cercati
.
Rim. Son.111.
me leco non
voglia. Liber. 19. 101. Ascili?, fpecic di feudo breue . .
.
pure, e
Podcrofo. Tronf Portan da fibbia d'oro al fianco vnm Vsber-
Fida. ia.T. Tu per lei prega sì, che fida ancella Pofla in ogni for-
nhi d'opre pretiofi : ed hanno Nel braccio torti, e ne la man_»
tuna à te raccorfi Lioer.ii.i8. .

fà, le fue fidate ancelle Vuol che da lei lucenti Ancili poderolì, e brandi ardenti /-Coli. 16. 47.
Fidata Ceba. Ciò ch'ella .

rigidamente? Anuare- paflo, andata


prendendo eflempio , e norma Faccian con lei
E cantar, che
Celelte . Petr. Leggiadria fingolare, e pellegrina , 1

anch'elle. Bft.i7.*«.
Rumile Ber. Chiiinqucquì d'intorno il paflo ferra Riuerifca col
.
ne l'anima fi lente, L'andar cclette , e t vago fpirio ardente
core, e col fembiante Quella del Rè del Cielo humile ancella.
Ch'ogni dur rompe, &: ogni altezza iik luna Son.i7s>. .

Graue. Ar. Haueapiaccuolvifojhabitohoneito, Vn


humil vol-
Soo. 1.
Importuna. Tar.f. Tre volte haueua à l'importuna audace Ancel- ger d occhi, vn andar graue. Fur. 14. S6.
Le""iadro. Anguill. C'hà leggiadro l'andar, iuperbo il.
guardo
la, al feruo, ed a la turba rea , Detto, e giurato, che giamai fe-
guace Non fu del fuo Signor, ne '1 conofeea 1 agr. 1 40. Dal capo al pie mirabilmente bello. Meram.6. 1 1%. . .

mani ha Che Lento Ar. c'hauefl'e l'andar più lento, e molle , Che l'imitata O
Incatena»:. Brace. E già con le fue lui di/cinto gli .

rimane incatenata ancella Rocc.15. 76. bellianonhaueflc. Fur.17.56. .


f- Che l'impudico fguardo, &


.

il lafciuo Portamen-
1 afuuetta. TafT. Mirali qui tra lafciuette ancelle Fauoleggiar con Lubrico. Giù
Crine , c'1 non fuo color bianco,
to, e l'andar lubrico, e'I falfo
laconocchia Alcide. Conq.13. 3.
e vermiglio, Onde s'adorna meretrice attuta D.
Sett.x.
eon. Perche fe in \ ira non In morte almen .

Lea^ . 1 ti fui fedele ,

ti fia leale ancella. Taid.5. 10. Soaue Bemb. Che verrà mai che ftampi L'andar loaue , e caro,
-

Leggiadra C hiabr. In tal foggiorno le leggiadre ancelle Spen de-


.
Col bel dolce coflume. Canz.iiJ.
lia no i penlìer sù lapparecchio De' gran conuiti Vol.i. Noz. Superbo . Anguill. E ancor lo Scita, e barbaro cclhime Moftra_f .

Ne"letta Vd. L del'ancelle ancella lor negletta Farmi, & al lor


.
l'andar fuperbo,e'l riero lume. Metam.5.138.
Trito.
. . . . ,

AND
Crittfc Ar. I] delirici , c'hauca andar triio.c foaiic Portò à I'inCoru Trarviu.l fallo Argolko/I vide; A concento
irò & donzella in fretta . ì'ur.ig. 81.
dmento. Cont.Son.ii.
io imi w**tuo
1
bel fa/Tc.
Axn\a.* l'andare.
.
Cantor Thebano Mar. Tratti i falli
Dubbio/a. Far. Così l'andata mia dubbio fa, otarda Faceaneli al Aio canto alzar porco
° Mura luperbe il gran Cantor Thebano Lir.
«amanti ir. Am.:, Var. Son il .
.
Cigno d. Thebe. Teli. Eidei cigno di
1 itale 7 iff- Pianfc, percoflè il biondo crine, c'1 petto Per diftor-
.
Thebe Tratta l'eburneo
plettro, e de la cetra Scocca
nar andata Liber. 17.25.
la tua fatale .
fulmini e fiamme, e cori incen- , i
oe jlimj. .

Andai "ha modo, maniera dell'andare .


.
Fabro canoro. Guar. Vn muro
Placida Mar. Caualca queidi placida andatura Delirici
.
d'innocenza, e divinate Aliai
centi! '
>.u impenetrabile di
quello, Che d'animati fafli Canoro
che ne l'andar paleggia. bro a la gran Thebe creile fa-
AsuKocji o figlio di Mmos Rè di Candia Pali Prol. . .
.
.
Famofo Valuaf. Del famofo Anfion
.
1 amofo . Anguill. Minoil'o il Ré de la Saturnia terra Hcbbe vn fi giunge a le porte , E del Ré
fe ne va dritto a la corte
gliuol Androgeo al Mondo raro Famofo Tebai. 1.114. .

e ne Ia_, , ne la lotta c a e "°, Mar viriù dc h famofi cctr No » f'ì


,

guerra Per raxJeiica imprefa iLtuihc e chiaro Doue


,
, il Palla ,
di Thebe 8 $ Aniniator
rh b: al mi. fico arch.rerto i
:
* -

dio muro Athcne ferra , Del filo valor non volle di q„al più dura pie-
clìère auarò B Upetbt Cll,ncar dl{dc «° Tenm.6. P
Anzi con tanto honor la lotta ninfe , Che vi fu per
inuidia chi ni r SPI '

^' dni ^°Thebino, Lo cui fbaue^


rcitinfe. Metani. 7. \6%. -

c into A le pietre die


canto
Akillo cerchio d oro , o d'argento , o d'altro metallo, \ ita Galer. Scult. .
.
o mate- Sonatore Maina. E fe già duro
che fi porta in dito per ornamento anco ogni llromento
ria . tronco , alpina pietra Con 11.
, :

Simile ad altri va
B tóndo Mi*. In bionde anelli di fin' or lucente Tutto fi torce,
.
Anfii fatuo
e edificio rotondo, hoggidì detto Colifeo
li rincreipa il enne
Caffo Cica. V
mp I '° ,dlc
" cl ,nc;° fuo mantiene eretto Tri
. icni del fornaio Rè moglie, e forella , C'hai regno Tuit, r
quafijarJS rfi
edifici; e già corrotti No,,
- l'opra j geniali Ietti, Portando di tue man le caffè anella.Ch in- pm interno Superbo anfiteatro R1.IÌ.4si corrotto &»i ro fuo il

fegnim) a goder cifli diletti


.

Hadr. Ch.j. .
D " ""^ H?,,a d Nca'° e mo lie di Nettuno
C creino brode Mar. Brcue cerchio d'or fin.che di fplcndorc

W 8
'

Con .
C,
li prende anco per
' 3 . E.
la .sfera del Sol conrefe, e vinfc Mentre che il terfo,
il mare !

e molle_j mo ™>f» Che


% Pi;mto
,
* iTonia Anfitrite
suono Sbuaie Di quella man, che SÌ mi Itringe il core Lir Am Con
S&&
.
0 n
Son.67.
Gemma maritale. Mar. Gii doiiz;Ila,hor conforte Perche la man
.

A
ból^mpS
tt ttk
& VI-*******
nonii-.ii.li
non prendi?
,
Leon
Epit.4.
felice forte Quefta homai marita)
"emina ^J^ItSu
Biondo Mam. E per le arene d'or
' prcflo 31
* ,aIc A 50,]o P ^ 010
'

Gemmato
catena di gemmati anelli Conq.10. 40.
. [Eaffi Da l'altra parte il finto Amor volando Stendea
.

il Fattolo, e il biondo
ricco, e pompofo
Anfrifo. Pance
II
^
Taso, ed
.
Greco. Bald. Siila riuacosi del Greco
Giro predò»! oLeng. Con quello piro prctiofo, e bello Prigio- Anfrifo Schernito ful-
niero mi le Donai vezzofa.F moftrò che fhpea mano in^no-
,

° ur,!^;.t^ CChlC;h S '


' ^^^cancifo.
(à Le carene formar d'vn folo anello Eleg.j 1 . .
Pn.cuole Anp,ill.
fra l'adorne di pioppi ombrofe /i,onde Vi
Indiflólubilc. Grar. D'ani Ili indi/ToIubiii diltinto Qui
celeffc ru- e
bili d'alto lauoro Forma lunga catena , onde legate Sono l'ai, fii-Ù
lue fredde
^"onde,E
C ° '^ UÌet0 1
l°, '
Anfr.lo piaceuole, e quieto. . ^^
vecchio con le
me de grandi innamorate (_ Icop.^. jj.
1
AMtti creat ure iQtellettnali, incorporee, à Dio Meran.. .. : 7
c
&
.

Manta le .Bruii. Pur fecrcro Himcnto c on dolce af)"etto,Mi fé tua


.
min/Aranti
feofa , e'J manta'c anello Mi tenne il duo atiuinto é'J cor ri
Alati inuinbih Font Inmfibili alati
Jcto'm
.

Nel volo etc, e ne l'arbitrio fciolti Spirti


puri, , beati Forme :
JJSSSSd
tiretto. Fpifì. Hcroi.j.?.
chiare, e lucenti Primi effetti di Dio^nufiche menti .'
Pren'ofo. Ar. Si vede in dito il pretiofo anello, Che
già le tolfe Ardori nentah. Ghel MaM.delCicl
Od r
ad Albracci Brunello Tur. 11.5.
,
da quegli ardor mentali
.
Sccfe \ na fquadra, e foura lor li tenne
Raro. Anguill. S'vn morto ha inditopretiofì,erari Gemmati Rof 7 ^ o .

Ardori puri. Gatt. Chiede l'altera fua


anelli, t poi gli heredi il fanno. Metani. 7. nò. ch'à fthieraa fchier,^
Scendano al grande o/Ieenio tarmili , e pretti
Ricco Leon. Vn lucido diamantc,& vn rubino Per farne ricche
.

6 pretiofe arella Taid.j. c. .


de I'ernpirca sfera Addol.8. n.
Quei pur. ardori
' ^
Ardori jempiterni. Ghel. MasùnelCicl ciuci
Anemoni., fiore, in cui hi conuertito Adone fempiterni ardori
Scotean la neue, e quei rigor brumali Del caro
Purpureo Mjr. F. nel centro piantò de! infante, e neui-
. ftio giardino Tra mil- il
garoi fiori. Rof.tf. 16.
le d'altri fior fchierediuerfe, Purpureo è il fiore,
anemone & Canori Brun. Tremando Auerno la fua luce
auante Dà 3'
c detto, Arene, come fù brcuc il Ino diletto .
.
il rifo
e il canto a gh angeli canori. Éufr.
Vermiglio Ilnin. Tu su l'Alba nouella Rida di perle
afperfo Con
.
Conciiloro alato Ghel Morto* pietà del fuo
ramorofa ilella In fiore ancor conuerfo L'anemone vermi- figliuolo [
amato
Vn gl. del Concilforo alato. Rof.io. o.
(j>edi
glio, Fra il nardo, e il croco, e fra la rofa, e il giglio. 9
Agi. Corrieri alati Petr. Prendean vita i miei
fpirti ,hor n'hà diletto
AmsuiN>. ferpente c'hà nella cima della coda°vn'altra rciia_,
11 Re telette, ci Ino alati corrieri
piccola, e caniina per ogni verfo Son.jor. .

.
Corrieri volanti. Mali Che da fini portar de la Giudea i
Cruda. Malli. Di crude Atifefìbene , D'atri Pitoni Ivo.
à funcfìarle lami ui Dio Corner foura le nubi Canz.^. - .
piante, Grauida d'empio feme empia forefla Spedò
elice .fai Dei alati. Ghel. E vide in mezo à la magion
fen pano gigante DeJ.Canz.i. .
vetufta llBambin
nato a la gran Dina 111 grembo , E le falanpe
Venenofa Mar. Com gì, parla, e poi l'Anfefibenc De le frhiunie de gli alati Dei
Chinar I Infante, e nuniitrar à lei Rof 6. 3. .
Cerbero nodnra, Ch'ai manco braccio auniluppata
di
tiene Duci. Taff. ODuci, o voi che 1: fulgenti feuadjc
Venenofa, e hlJnaiuc al cor gli irrita Strag.i. DelCielmo-
f?. .
ueteiri triplicati . Liber. 17. 7.
Anfiarao bidonino muemore della Piromania, fiflio
.
d'Oicleo, Duci empirei Mar Tu«o è fol mercè vofl
t marito d'Enfile, dalla quale feoperto
: al Re Adraito fù nccef-
.

Del gran Re dc le (Ielle alti melìaci Strja


onpirei
1 Duci,
*
M ,

. ,
fitato andar« alla guerra*» Thebe ,0113 il
gitmfe fu inghiottito dalla terra
primo stórno, che ìflcrciro pennuto
Efllrcit Mar. del celelle eìferfita pennuto
.
FuL O
gentifllme fquadrc io vi fallito Strag.i. .
Indotiino Greco Valuaf II primo che feontrar fù lo feudiero .

Falangi angeliche . Ghel, Ne lacrimar l'angeliche


Del faggio Anharao Greco indoumo Tcbai.7. falangi
B Rof.
.
175. 11.41-
Infelice. Bocc.
qual con Làudomia ProtcflJao Vittima prima Il
feeuiua-, ond'e dcm., }. dopo lui l'infelice
Anfiarao Ch'adem-
Famiglia angelica. Ghel Quando del Pan?ehca famiglia Od
, Scendeapertcdjlefidereevette. Rof^.ij.
pì il truuel fatto nel cofpetto Di Thebe rumando a'dolorofi,
Fenici peregrine. Font Peregrine fènici Di
L'hanno perduto il ben de l'intellt tto Vif. Am.S. quel vero Oriente,
.
C he 'I he! Sol de la glori?, apre lucente Voi perpetue , e felici
Ashom «nufico , il quale col (ito dolce fuono tiraua .i fe le
,
:

pie- Soura pire vitali Senza morte prou.ir liete immortali


tre,
t
colle quali fi lecero le mura di Thebe . Od a
.
Fiammette alate Grill. Mentre fan di feftefTc ghirlandettc
Canoro . Malli. Il dettino letale Vuol che fua delira adempia
.
Tan-
11 te alate fiammelle, B guidati per Io Citi dolci carole
canoro Anfion nel proprio feno Del. Od.2. .
Hinni
cantando al pargoletto Sole Madr.;77. . 1
Cantor Dirceo Brun. Qualhor difciolfc incatenando .
.

i venti I c Form,: augaliche. Valuaf Attraili; vn non sò che nel chiaro


nored'oroilgia'iOntor Dirceo Pali. .
aii>et-
to. Ch'agguagliò in terra l'angeliche forme. I.agr.58.
Cinto, Gre. r. M.irin. F. fedelCantor Greco al bel coiicenfo Forti .Camil. Angeli fòrti in ben fomiti bottelli , Che la
Franca
D z guar-
. . , . . . .

AMG
ao ANO Difenfor celefte Mar. E qua! fi vide già con tomo afpctto Spada
.

Avoicrefcanlepalme, a voi gli


vibrar fanguigna, e fulminante Celefte difenfor di quelle pian-
guardate a facto à ftuolo,
te, Oiid' huom tragger folea vita, e diletto Lir.Am. Son.j7. .
Haueflè
lor venuta hauutoau.fo chiamata communemente Inghilterra
HcroicetótT.''Ar. Benché di Anclia . ifola
nrimad.iiceIcf5iHcroi. Tur.45- i9°- Rimota. O la rimo;a forfè Anglia, che giace Fuor tutto
Valuaf.
lume vnico, eterno Sete
Hono^pnmi. Piac. Che del primiero l'empireo Cielo ipri- il cerchio de la terra valla. Cacci.
80.
lepnL.-mme, e primi ardori , E de

lS
i
Angolo cantone, cantonata
.

h Breue Tafi". Te folo, ò figlio di Bertoldo, fuora Del Mondo in_»


t'Anelo, che fù già cuftode eletto Da l'alta
.

H 'Tair otio vn breue angolo ferra Libcr.16. 31.


rLoU rocca afeende, ouc
.

"^onKali I buon , *| l'alta


Ancoìcia. traiuglio, aft'anno, atrlittione.
Acerba Ceba. Ma con angofeia ahi troppo acerba
. , e ria Com-
ht
^C gft It&uZSo*»» Mouono esecutori obedienti
acanto A
prai la lode, eia vittoria mia Jift.iJ. 158.

Ariannoia. Brace. A cui cede la nuora,il ver conofee, E tempra 111


parte l'affjnnofe angofee Roc.i74- .
.

^l^&.Ttf. Pieno di Dio rapto dabelo ,


conduce. Libor. io. 73-
Amara. Ceba. Ma non mouo io pero né man, ni bocca quel che A
Uinopfifhe menti ei fi
mouete Gii fprona il cor l'angofcia amara Bft.f.71. .

Mcnuluminofe Confirmate H mie.dir voi che


Fufc. Amorofa. Ar. Ringratia, e loda e da lui fol conofee , Chefano ,

rtilii cclelti òltiminofc


menti. Geni. Son.6. .
ha il cor da l'amorofe angofee Fur.4i- 66.
Cidi à riguardar men i
.

Fermate ò .
ango-
ti non m Afpra. Tatt Ma la garrula fama hoinai non tace L'afprc fue
ai ftànche Fufc. .

Date torpofao voi, che


Co "«cu. fomigliar fol voi potete menti. Gota. feie, e i fuoi cali infelici Liber.11.S4- .

ghmouere ftaliche , òfacre eterne


O non mai Atroce. Ceba De la mia graue, e tempeltofa falma Scordarmi in
.

pane almen J'angofcie atroci Iift.wi- .


inuidia e/Ter poteffe in quelle^


.
Mcmunirinlme . Mar. Onde fé
Cruddilfima.Goa. Io pur fon morto, che non viue il corpo Senz
Tufolo muid.ato efler potrei!.
SenuS puriffime ideiti
liete alte nouelle. Ur. Sacr.
Son.8.
,
alma, e quali, che viuefli, io fento Angofcie crudeliflime,c
mor-
Portator di .si
tali. Antig.?.<?. ...
e felici, ite partorì , Cosi
can- . ,

Me&erfeti canon Mar. . Ite lieti,


Difperata.Imper. Sorfe à sfogar i fuoi dolor cocenti, E a difcounr
Del diu.n Parto • mcfiaggier
CO-
t'uuio gian per felue, e grotte lue difperate angofee. Rufl. 8.
nori. Lir.Sacr. Son.ii. ,', ,.
Difufata Ceba- Ond' io venga non sò, ne don'
.
10 vada , Si diiu-
militiadel Ciel varca, e s ingegna
Militia del Cielo. Ghcl. La iata angofeia il cor mi prende. Eli. u. 47- .
Kol.16. 3-
Sembianze haucr più fcgnalate, e conte .

canto Dogliofa Mar. .


angofcie doghofe Mil-
Ma più l'erari riftoro Ne le
alati Orfet Doppiare il
popolo degli angeli
Crtei . Mar. Pitti cosi dicea, gli le fchiere pietoi'e Miniftre riuerenti Del
pietate 5trag.i.
aurate Pietà fonaro, e rifonar
.

c sù le lire piangenti Lir.z.Canz- 16. .

eletti , Sen.. di Dio beat,


Paraninfi alati. P.ac. Spirti del Cielo
fidi e
Eftrema. Ar. H porto nel ferire cftrema angofeia AlBaronUiy-
Guerrieri fuoi gran Paraninfi alaci De la prima Cagton
,
,
donio, ch'andò giufo. Fur.i7- 93- .
qual
Feroce Campeg. Ma qua! feroce angofeia il netto affale ' E .

Di quel fonte fu-


Ra^i'oìIilummifi.'Font. Luminof. rampolli nouo tormento al cor fi Ih-ingc? Lagr.9. 18.
1

eterno Od.»._ alcuna, Che gli re-


ne- -no Che in tre canali ha il Aio principio
.
del Dio Grane Tali: E cala vn colpo.e non v'e piaftra
.
.

le fchiere alate Cantan piagando a la hniltra co-


Schiere alate. Grill Mentre lilla si , che graue angofeia Non dia
Bambin l'alta pietate i.Madr.175. .
fcia. Liber.7. 41-
l'empireo fen volani, fiW_,;
, r, .

le quiui
Scine™ volanti Po.wu Voi de .
ogni hor Grauofa Taif Poi dechinando ne la manca cofcia Gli .

E follecite
Che nel elenio Sol gli occhi intendete , leutir grauola angofeia Rina!. 10. 71. .

alto ve ere. Sacr.Son. 1. e Rema 1

miniftre lete, Ondil einftos'adempic c hiabt. Con quello tempra ogni cordoglio,
,

Piac. puritano Autore Pur. ,e felici amanti


Dd
Hprribile
Ogni hornbiie angofeia. Vol.i.Stral.
Sto .

Si è e
L'alme accendete , ed infiammare
il
Scorge
lete , che co' i dolci canti Impetuofa Ceba. Bd egh in lei come II vede in fpccchio .

d le angofcie inipetuofe, e pronte -Lfl.j.


iotf. .

Gloriofi intelletti f
Sou^éfpinr aì""Fonr. Spiritali foÙMtt, dan e, Infoppo.tabile Impcr. BwKhe fe dritto io miro, 10
pollo al_ler-
.
con niufiche chiamarmi, ha
De la corte del Ciel minillr. eletti, Voi ino ,D'angofeiainfopportabile trafitto Morto
regolato pondo Dare legge a le fpere,ord.nc al Modo. Od-*. tempo Mondo Rufl.
E Ne pur la , gii i_ran al 3. •
,

Brace Co,, differ di Dio gli folta alati , riparar da mol-


Spiriti
P
alati .
Molle Ceba. PS forte à merpuiglia,e fù robufta A
villa 4 foftener ballanti Fur
quei pallidi moltn , e fpauentoli
le angofeia il core Eft-s.4- „ . .
'
, .

Taff. Se ben h fifra delira rieonofee


Ondepercofia hcb-
Mortali.
foirti in volto , E fo-
SoStMenud?.' Taff SÌ ohe vedrai Ei'ignudì po- be mortali angofee Liber.10. 79. .

lle.' e? per
breucfpatio irai De le angeliche forme anco Noua. Gatt. Tu gran Virago, a cui per prona furo Note 1 ango-
si tormentofe , e none
Ad-
fcie del peuofo calle Si gtaui fur , .

il vederti, e Dio
quando i lucenti
Spiriti lucenti Col Huomo
Spirti iacea,, albero adorno link PtofondaV Ceba. Nè hdanta te».
le delitie, e gli agi, ond' ella
abonda , Ne '1
.

GheL Spiriti più lubhmi, 1 più celcfli , Angeli può 1 ango-


1
Spiriti thblimi .
1
fonno , onde fi nutre , e pafee , Confolar cibo . e'1
rina.ee
profonda, Ch'ogni hor con nouo germe
in lei
niùtnircati, e più lucenti . Rof.6. 8. .... feia fua
fublimi, a cui d. fiamma l'ali Impenna
Vi tù fubl mi Mar. Virtù
Ce! forme lucenti, l'owogliofo » Ch'armò la
Cerno amor, beate mentitile foftenete ,1 Salda .Ceba. Ma contro il ribellante, e
di Dio, (pitti immortali . Lir.
Ani. Son.18. cKe verfo altrui G.oue
Figlie prime fquadra à la battaglia atroce , Vi» pia ,
feroce . Elt. 8. 53.
fJcimofo Troua più falda angofeia, e pili
Corneo celefte. Ar. Seco penfa tra ria doue
ficaie fi celefte
Seuera. Ceba. Che con più forte angofeia,c pm feuera Nel fondo
quel nimico di parole , Acuì
corner per fallir meno A trouar delmiocornonfiacomparfa. F.lt.4. -)6.
rigidi tormenti Soffrir
primi commiiTion far vuole. Fur.i4-78-
la Spietata M.A. Arlot. Spietate angofcie, e
.
concauo fuo miro la terra lice- Pam.Scat. S011.5.
Foriero celeik. Ghel. Dal bel in Croce il Re de Re morendo 1
. .

It-fteForier, mirolla,crife. Rof.i. 5°. Sol 1 infelice D,do, che d'horreude,


E «tane angofee
,
Strana. Vd
.
,
volto crudo Et
Guerriero" lato ! Tali: E' fama, che fù virto in i7-
fente colmo ileore. En-4- 1 . . , .

in atto feroce , e minacciante , Vn alato giicrner tener lo feu-


Tormcntofa.Bent. Per cumular le tormentofe angoicic AdAr-
Libcr.8. 84.
do De la difefa al pio Buglion dauante .

'
Guerriero celelle TalT. Cne celertc
'1

Ch'ultra paflalle, e forza al colpo


guerner foffr.r non volfe ,
tolle
.

Liber.7. 102.. .
^ÌS?&S^oÉa, &in amari guai Leivediquiui

melTaggiero alato
MeflìS alato. Valuaf Al .folce dir del
Voì'qe ella in dietro il defiofo lume.
Lagr.58. Eft.16. 14°-
gofclaimpetuofa,evma.
hn non sa voltarfi indi a partire
Mefla^ero eccello Chiabr. Al
pria l'eccelfo mefi'aggier non veggia
C l'/e
Amed.tf.
.


,
JSbi^tSlSSSS-ki-" a-
Spiegati
MdTo alato Mar. Per la via, che di latte ornati le flelto
.

'
tanrti al gtandeofteio prefti Metto
alato di Dio qua fedi- gm
i

iti Dale piaggie del


Ciel beate, e belle, lar. Sacr. Son.8.
vi
f«arfa di rugiada, e fangue Metam.11. 17- . „
S'inuolapofcia il volator diurno Qual ^ dcpolb
Volata diuitto.
fpariìfce per l'aure
V Inabr.
aureo baleno Amad.i. .
JSSSSK^
feowa
anchVgh d Amor l'angue
antica Doue Amor più cheli bollo fcaMa
,e
tra' fior la
.

Axeu.0 . cufto Je del Paradifo terrellre


. . . .

ANG ANI 4S
cocCj Ondeggia, e guizza per la piaggia aprica - Venenofo. Tronf CaWo il labro di fangue ebra rpiimcpgia.Trahe
Fifchi«ntc Cliiabr. S'era i'empio . dcmon d'intorno tolto L'hor. venenolì anhcliti dal petto . Colf j. 4.
rore, e viai dal crin "li angui fifchianri . Amed.6. Ami in mane nobile d Italia, che feorre per i campi di Tiuoli
Freddo .Tanli: Deh falcate freddi angui, afpidi adulti Sopra il mio
.
c
porta tre nobili laghi nel Teucre ; hoegi fi chiama
Teueroné
corpo più che mai mordenti Lagr.6. 49. .
Gcuto Vd. E quei che lòn del iterile terreno Del gelato Ame-
.

Frigido. San- E, volto io fiamma ogni più frig-id'angue, E'1 marmo ne habitatori E11.7. 146. .

ìJkfTo incenerito fora , Se non che'] vieta iJ largo no dei lan- Anima forma, che da vita à tutti gli animali
.

Son.
pue .
Acerba. Ghel. c.h'oue la mano può l'anima acerba
flilnido Ghel. Quindi feende sii l'Iftro hilpido, e fiero , E di ere-
Coldefir
.
quanto può lapida e noce Rof. 6. 9. . 1

tta, e di coleo horrido vn angue Rof. 1 4, 47. .


Adamantina Teli Quefta par che i'afcoIri,e che pietofa A' fuoi
.

Hon-ibile. Car. Incontr'al QelTifeo; nè quel di I.ernn Con caldiJolpia L'anima adamantina inchini, e pieghi. Lir.j.
tanti, e tanti capi horribil angue Senz'aitilo ci v ide, o fenza ar- Addolorata Manzin. E'1 confenti oriofo ? ah Cicli,
dire. En.8.
.
òNumi Più
di quel, che so dir, giutti, e benigni,
Perdonate al furoreD'am-
Infetto . Fed. Sorgerà vn Nume, Alcide fiè r.oueIJo , Che in falce nu addolorata Fler.4. z. .

moftrerà fuoi getti antiqui Fara de gli angui infetti alto flagel- Addormentata. Guar. Quinci infiammando i miei
penfieri al-
lo. Appi. genti L'anima fueglio addormentata,
e tarda Soni?. .
Liuido Tanf. L'odio, l'ira , e'1 furor, che latra, e morde , E de_j
.
Affannala. Capp. Andrò raccorciando il cor
dolente E l'ani-
l'iiuiidia il freddo, e liuido angue. Lag-.n. 13. ma affannata. Prim.Canz.
Maligno Mar. Angue già non fon io crudo, e maligno, Nètufei
.
Afflitta. Ar. Piacciati quell'afflitta anima feiorre De la fiia feor-
di diafpro, o di macigno za homai putrida, e rancia. Fur.4. 54.
Miferabile Anguill. l! già placato, e miferabil angue Vicn da Algente Mar. Meco mirabile, e varia ha pur cottei
maggior venen barc.iro, evinto. M:rim.7. 200.
.
, Benché fo-
co sfamili, anima algente. Lir. Am. Son. 15.
Mortifero . Rin. Vuoi, ch'io creda à vn bel vifo, à vn dolce f^uir- AJpeltre Campeg. Così pofeia ch'ai fin l'anima alpeftre La de-
.
do ? Mortifero an<v.e hi d'oro Le fqUJme, ogni piacer fecohà bolezza in lor non più nafeonde Lagr.6. ty. .

il 1. Cinz. 34.
fiio rifeo .
Alpina. Ricch. Ben ella cede 3 voi , cruda, in fierezza,
Pcllifern Tuff QueAo, che diuoW) peftifeto angue, II pregio, e'1 Ch'àvoi
.
pari non tebbe anima alpina . Rim. Madr.
lamia gente l.iber.8. .70.
fior de la .
Alterata. Manzin. Ricomponi, ò Cottante Quell'anima alce- ,
piaceuole. Tuff. Tal fero coma à la ftagione eftiua Quel, che par-
, Nulla di me ci caglia
rata, ingelofìia Flcr.3.4. .

ue nel gel piaceuol angue. Lioer.i.Sf.


.
Ambinola Ghel Alhor fi motte, ahi meno infame
, cria D'ani-
.

Rabido Rin. Qual fingi rgno Jcon , qua! rabid'anguc Sdegnofo


.
ma ambitjofà, e federata Rofn.j8. .

appanni il mio nemico Atnon. . 1.3011.89. Amica Taff. facciali l'adirne


. amiche in Ciel fog"iorno
° , Sia l"vn
Spelato. P.in. Non annidaii le grondi augel maligno, Non aficon- cenere, e l'altro in vn fepolio . Liber.l 1. 99.
de l'herbetta angue fpietato . i< Canz 5 1, Ammaliata . Goa. Anime ammaliate , Che dietro difperatc
Ite ì
Terribile Anguill. Partorì poi la Libia da quel fangue Ogni più
.
la traccia de' bugiardi amori Antig. Ch. 3. .

crudo, e più terribil angue Metani. 4. 401. .


Amorofa.Guar. Non è la maggior pefte, Ne il più fiero,
e mor-
Torbido. Ctba. Ed hai potuto i alina illuminarmi, Che m'accecò tifero veleno A vn'anima amorofa de la
fede . Pali? 6
ilvelendttorbid'angue. Eli 11. 180. Ancella. Ghel. Signor del Ctd fepur l'anima ancella
Tofcofo . Ghel. 1 maferefee nel mal , non fi raffrena Come nel Poco.o
1
nulla u da, «etili in quelle Humili offerte mie
tofeoe più tofeofo l'angue. Rof^. 13.
le mie protette.
Rof 7. 77-
Vcnenifero CJiiabr. Per mirabili fmalti oue lì tìnge Tra vencni-
.
Appannata. Priul. Sentì quella ruina L'anima
feri angui aurea Megera Amed.i. appaffionata
fr .
.
Galat.iz.
Venenofo . Mar. Punta da venenofo, e rigid'anguc Rimale sflàu- Ardente B. Tali E dettando nel corpiù bei nenfìcri
guc. Sanip.i.
.
Aproncurc-
gll occhi veri Del diurno intelletto ne l'ardente .
Angvilia pefee fenza fcaglie, di forma fìmile all'angue.
E chiara ani-
.
ma fua. Canz.i.
Accidiofa». Ghel. L'anguilla acci.liofa, e la sforzata Salpa, eia Attuta Bruii. E fpeflb con piè fcalrro, anima attuta
, Se ben can-
.

pinna, il rombo, e la guattirla . Rof.14. 34.Ì gia egli lito, arte non muta . Ven. Terr. Giac. 1

Algente. Mar. E vidi anco d'amor l'algente anguilla Arder fra Atroce. Grill. E del tumido Aman l'anima atroce,
Tacque, e gir di grotta in grotta I lor laaftiu kguendo occhia- E del fuo
germe , e de' nemici ottenne A la penofa croce
, Al crudo fer-
te, e farpe . Lir. Marit. Son.30. ro, che gran ttratio fenne . 1. Canz.
}6.
Ingorda Brace. Correr vedrai con lèrpeggianti rote L'ingorda Audace Taff Che fe'l nemico ham à due mani .
.

oue fìa l'namo appefo , E pender poi giù da le infidie


anguilla,
.

loia, ancor ch'audace, e fera


vna Anima &
Liberi. 8. .

ignote Lubrico in aria, e ìndillòlubil pelo Vrb.if.77. .


Aura Gnll. Aura, e fpirto vital, ch'in quello
Pcflegrin.i Bald. E forfè oue fi Cela Là tra le fauci di Cariddi , e
.
frale Miofaneo
.
fpm, e gli dai moto, e vita. i.Son.88.
Scilla Gioue apefear la pellegrina anguiUa.Rjm.MoraI.Canz.j, Beata . Tal)* E qui gli El.fi campi , e le famofe Stanze de le beate
Anotin vi j-U . quella /arte del aoltro corpo , clic è era la cofcia, anime pofe. Liber. 11.36.
Se il ventre. Bolla Taff. La bell'anima fciolta al fin feguiua , Che poco
Tenera. Valuaf. Ma leggiermente apre le dita, c fcaglia Vn pic-
.
inanzi
a lei /piegaua l'ale Liberi 1.71. .

cini tronco di' ferrato auete Non però tal, che de la nobil ma- :
Braua. Ar. Chi vuol due fiere audaci anime braue
glia Ben che fatta d'acciar l'opj-oita rete, Di pattar ne la te- Cercar rpiù lì
<li quelle due non deuc. Fur.
19. 97.
nera anguinaglia Nulla il ferro crudcl ritardi , o viete. Tebai. Chiara. Car. Itene dunque, e qnellc anime chiare,
S. 161.
Che n'han
col proprio fangue, c con Ja vita Quella
patria acquietata . e
Awira wE . anf.Lineuto, anhelito quello impero, D'vltimi doni ornate. En.11.
Frequente. Valuaf. Siche veniano homai (uditi , e fianchi Con Continente. Tctt. Accoppia à forte delira Anima
f-cquentc anhelar battendo n..;ichi . Tebai.<5. 110. continente, e
1 pnlchi Heroi
i
Scemi diglona in tuo paraggioio feerno. Lir.i.
Graiie-Talf. Tutto è langue,e nidore e vn graue, e lpeflb Anhelar :
Coraggiola Chtabr. L'anima corag?iofa al varco
gli anac il petto, e t fianchi feoce
.
giunta Seu' vi
Liber.9. 97. .
col fangue, che la terra inonda Amed.7. .
PLcidifliino. Brign. In quel fiio placidilfimo auhclare De:;no cia- Cruda Guar. Ma' poi eh' io farò morto, anima cruda,
fcun refpiro è d'vn folcirò Giorn.7.
.
Haiuai tu
.
almen pietà de le mie pene ? Pali 3. 3.
AicHEiiro. anfamento. Detta. Guar.- None fempre co' fenfi' L'anima
Amorofo. Achill.Sperai con dolci nodi D'anheliti ani orafi Inne- addormentata,
A, /, tanto e più della. Quanto mai
'
ttar nel fuo cor l'anima mia
tramata Da le fallaci
lLiin. ldiJ.5. .
torme Del fen lo alhor che dorme Paft.1.4. .

Caldo Bngn. 11 cor de' caldi anlielm ripieno A frefchc aurctee il


.
Diletta. Anguill. E perche in tali abbracciamenti
ventilar chiedevi, Dettauan effe innamorate, e prette au.viene,Che
Calma nel con fommo piacer Pvn l'altro nome Diletta anima
fen,mi flutti entro la vette. Giom.7. mia , dolce
uno bene. Metani. 10. 189.
Dokilfiuio . Cafon. E quell'aura beata. Caro fpirto amorofo,che Difperata Manzin. E già fpacciato, e fpento Sarci, fc di
fpiraua Da la bocca odorata I dolcilfirni anhcliti fonnaua Più
.
giouarti
Col dar tempo a' furori D'anima minacciante, e dilperata_*
cari, e più foaui, Che le canne di Cipro, o d'Hibla i faui . 1.
1. Non haucili pretefo FIer.5. 4. .

lalfo Campeg. Mà par clic l'alma à poco à poco acr ogha Negli
.
Dilprezzante Brace. Et o gran core, odifprezzante,cfiera^
.
anheliti latti, ed ineguali, Lagr.4. 17.
Anima inoperabile guerriera Croc.4. fo.
Soaue Mar. Pur talhor apprettando A quei foaui anhcliti la boc-
.

.
Dolente. Car. Spoelic, mentre al Ciel piacque, amate, e
ca, La bacia, e non la tocca Samrx 3. care,
.
A voi rend'io quell'anima dolente . En.4!
D 3 Eletta.
. . .

AKI ANI
Al Penante Cora. Caronte apprelb il legno , ClY a te leu' viene vn'
Dei ben Otiti "fTembra D'anime
.

r letta. Afilli. Queftaigli anima penante, , Se non vuoi di mercede—»


Pallila per pietade
alcun tormento , Che quello e quanto bene In poll'elìb mi die-
de Amore, c'1 Mondo Oen.14. .

feroce anima ancella!


De la fitì propria vita protufore Su- Plebea. Goa. Là al chiaro de la porpora l'ofeuro Pallor fiammeg-
b
morte, e beltà . febai.J. 166.
nia ta dolce hauria la L anima Mengo gia, d'anima plebea. Atuig.j.4.
CoXnata . Bemb. Anzi così tra due vino
F
, e
cac- Poucra Aduli. i'ouur' anima mia, chi ti conditile A si crudele, e
.

procaccia d'vna tigre faolta preda in


che f* barbara fortuna. Rim. Idil.fi.
°forSmaU ,

Preclara Vd. Ite (Junque,e quelle anime preclare, C 'hanno il lor


.

ben, che nietofo altri fofpin D'vnani-


ftdSfSSE Degno è fanguequipernoi gettato, E con le forze lor famofe , erare
A noi patria, impero hanno aamiilato, D'ellremi doni &
ornate . En. 11.
Porgi- Pugnace ValuaX Lafciane à morte gir per fnada, o llrale Del ne-
.

SoSSbevarcatoinagoAuerno
*fi££S&
pianger l'anime tuneite Metam.7. 1 44-
mico con fin più chiaro, e bello, V t dlilar fuor del corporeo
velo Quelle noilre pugnaci anime al Cielo Tebai.8. 109.

S
.
re a P'^'o' -a o fanno effetto In
.

K . ,
fr , nCon uueUire,
Ricreduta Ceba. Che fe fra velo, e velo il fuo bd vifo Appar tal-
ft*"H^£°
queU anime JffibSE
m £ attere, e »
^cail Thracio mar
Tcbal>l
.

hor di qualche llilla afperlb D'anima ricreduta, o cor conquifo


Ch'alcornon Non rende altrui perù legno diuerfo . Eft.i. 6f.
gl a,na.,
iSSjfiffiSTiSS nonvedrò Roza Bxign. D'anime ro'^e il fen fra lane vili , Cui non gianut
.

conca Suionia inoltra, La pace .ite dimolira, Che guida al


palco i manfueti ouili Giorn.8.
^T»cSffhSSC Polo D'anima genertìfa , pregt
Rubellante Claiabr. Et era pur tua gloria .
.

il menar prefa Anima


sì ritrofa, e rubellante Voi. 1 Diaf.
S2l S:SagiouinettaèmolIccera, Ch'adogni
. •

G Saga Bemb.
. O fortunato il velo in cui s'auolge L'anima faga_»
Canz. 7.
Sbigottita Taff. Stupido lor riguardo, e non ben crede L'anima
.

sbigottita il certo, e il vero Liber.S. 19. .

Scabra. Telt. Ah che di felce, e di ferrigno fmilto L'anima ica-


e grama, Ch'andar non vi vorrebbe,
ammathor^uell' afflitta,
bra, duro core ha cinto , Chi non li da per vinto Dt duo be-
e'1

gli ocdii à vn lagrimofo all'alto Lir.ip. .

Scinti. Guar. Siluio d'amor nemico ? ò femplieetta , Tu noi


co-
P nofei, ei sa far, e tacere , Ti so dir io quell'anime si fclùFe,
eh t
nel
SSr Velando fuggì l'anima fiera, Sì feroce
eSte" Non ti fidar di loro. Pali.}.?.
anima fehiua , Premer
Scarna Tafli . Non fdegnar ( gli
rifponde )

coi tòrte piè la orna rivada. Libcr.io. 30.


Sciocca Brit. Anima lciocca ancor fei quella ch'eri ? Deh doue
Che doireffe il mio
. ;
fan»
HmSda. Guar. E ben giuflo farebbe ,
e il lume ì z. Son.44. de' bei guardi alteri
tu do-
Seguace Tali. Raccogli tu l'anima mia feguacc , Drizzala
.

ue la tua len'gio. Liber.19. 109.


i-iVnr I" mima immota . Lir.f. •

Sduaggia Bemb. Co' i dolci lumi, e con le voci fante Fate


gentil
incendio auezza Terrene
.

Inir^ Ònar. Anima impura à vie ogni -mina feluaggia i.Son.117. .

Son.50. e core
fhrme in v n bei vilo adore Soipiroù Rin. Dunque Filli non moia , Anima fofpirofa,
? Non .

che i piegarti a quello tante, e


tante Anime bel-
. . ,
.

,,
l!1
k kmer SS t&A , Chi chiare, illulln, mefite, inuitte,
ardentei i.Canz.31.
Superba. Valua£ Né porca già queC'anima fuperba Trouar
llner, die meno inciampi, od erre Tebai 6. 74-
Uc-
.
,

Tapiaa.AnguiU.Lo fpirto andò frà l'anime tapme.Metam.15.149.


O
beata alma, o cclcile harmonia , diuo lume, O
1 Zf^Ì ^Srì^$o
anima
,

inetta. i.Son.Si.
j
a le prudenti Anime^ Terrena Muti
clre
.

de gli alti chioflrr Moflrate ellempio à l'anime terrene.


vano il chiedi,
anima infame
^«f^C.i;^
Che ! infelice
Infame Corto. O chiunque Tormentofa Manzin. Perche perche non fuogliDa l'inferno del
.
tu Zia ,

tuo poter nitretto ho-


.

conditi™ fchermfci D'nuom


vinto,e in puoi si crude-
l'eno L'anima tormentata ? anco à te Udii Eller
le t Fler.j.i. .
miibrie in- .

JS^StutÌL Se l'anima dolente, Fri tante


file giunger colpa
U Torta Ar. E come quel c'hauea l'anima torta Per
.

Ha perduto il vitale De gh vfuat. vrne,


-ler.3
fieuolira,

à colpa, e tallo à fallo. Fur.3. 5. _ .
Come voi ch'i l'inique anime ielle Mniiiìrifete Che le-
Iniqua Tali. ,
Traditrice Policr. Chi ti fé cosi bella Anima traditrice ,
.

gui il fenfo cieco ou'èi t'appella > Viu. Affi Madr.i7-


chete Quell
Trafitta Anguiil. Stero vn gran pezzo llupefatte, e
.

96.
hor del maledetto Giuda. Rof.i4-
a anime trahttc, e feon folate. Metani. 1. 1°4- , .... ,
torni
Infa* iianrin. Lafcia dunque ch'io quanto fpeflbgiona La eccita degli occhr al
O
che non sa pur dolerli Hu h
tofo Quell'anima infeniita
, . + Tramata. Guar.
veder molto, Ch'alhor non trauiata L'anima, ed ui
te ltella_.
chc'l nullefim anno , Che in-»
Leo- iadn. Petr. Pattato è già più Tutta raccolta fuole Aprir col vero fenfo occhi
luceti.Palt.5-o.
lesgiadrc Canz 1 1
lei mancar quell'anime
.
Vagabonda . Tort. Giunta al fin per gran forte Anima vagabonda
Per lungo errar già ltanca Iati.' , ,
. .

Rof.8- 86. Ch'ancor ne le vit-


uer di terreno, o d'imperfetto M Vile Tali. Fallì inanzi gridando : anima vile ,
S
.
. .

afprc fet.che S. eh vn
.

Vd. Quando Re eccelfo à unte


'

W
M Pofìan polir ì Emi..« 3
torie infame fei Liber.fi. 37- .

manca
giorrto ouell'uTime mefchine Animali; che hà anima , e più propriamente quello che
india . Ir.iAm. -
.

Metta Petr, Ma dirò per slogar l'anima


E£. Lin° Soncffmanie d'Amor, nonfono horror!
ddla parte rationale.
Alpellre Mar. Ma d'alpeftre animai crudo, e protcruo Guardati
brame, e l'onte.
d'irritar le
.

'
. ,

.
.

cor^o del Rè, l'anima ancora Mite-


.

MiSiSllf. Zn^còlc " mali Fiera.?. Brutto Angmll. Quanto meglio fana non eflcr
.
viua , L.h aci ar\i-
k Sottace à mille morbi, a mille
nul sì brutto fottoporli. Metam.z. 167.
.
r\b inferma,
vr^ .

Mode « icer "lìn«n?Quell'anima regnante Moderarle ,


Crudele. Anguiil. Come al raggio Limar
lontan comparto Qiie*
V.ue miferàmente
publici i.uìrem, e de' prìuau, feroce animai crudele, e fello.- Metam.a. 99-
Fler.1.5. mondo Di quei ero.
eio'jo Volontaria feruen te.
hor rotto il
nefande Più nefand Crudo. Anguiil. Ne mai quel clima poi fi vide
Nefanda Anguilt. Non fu fra tutte l'anime
di, e peltiferi animali. Metam.4. 4°3-
• '

-n-'r .1
&
.

huom del padre di colici MVram.8. ,547- .


EmpiofAnguiil. Era d'ogni animale empio, acerbo Tiu torte,
federati Animane-
Orili. Ne tuoi giudici), ed 10 tra
Ncquirofa. più veloce, e più fuperbo. Metam.7 ; 197--; , .
immondo, impuro Poi. ufi. teto animale,Cne li vectel-
Fero. Anguiil. Trouar pur dianzi il più
oiii'ol.u .

Vn'aninu orgoghofa.

Orgo^.ofa. Teli. Cauto per far pietofa fe mail'opra la terra Mctam. 1.114. . 1 . .

Giaccua fopra Tol-


feorta Fri Feroce. Valuaf. Oue in infidie l'animai feroce
P-Kna. Mol/. Donna ch'eletta^ il Cicl per fida
fa de' mortali. Tebai.i. ì49- _ -J
pellegrine S011.5 *. Forte.
"tante anime elette, e .
. . i

ANI ANI 4:;


'Forte. Ansinll. Non de e l'huoni forte mai prender duello Con Franco Ghel. Parca in corpo fenil l'animo franco Milli inficine
.

animai cfi Juipiù forte, e fello Metani. 8. ij i. . ferbar forza, e configlio Rof 7. 6. .

Fugolo Valuaf Sopra il lini Uro arcion foral'vsbergo, E di piaga


. Fugaciflimo Brace. Egli più d'ogni nettare foaue , Stillando
.
il
mirrai Ptercla affligge , Che quinci , e quindi il palla , e l'opra Juono à guifa cu firena, Con le lue note in fermo nodo, e grane
il tergo Del fugofo animai anco l'affigge. Teliai.7. 1 87. Gii animi lugaciflìmi incatena Rocc-io. 61. .

Guerriero Tal! Mà formidabile hoire nan già dauante Di guer-


. Gcnerolo. Car. Veracetucnte : l'alterezza è fegno D'animi "e-
rieri animai , vari di voce , Vari di moto , e vari di fembiante . nerofi . En.4.
Liber.if. 5 1. Gentile. Remig. E' d'animo gentil opra non degna Tornarli
a
Horrendo Anguill. S'han . cran furore Le forfè à dare in preda al mente i benefici) vfati ingrato, vWhuomo
0 e rinfacciarli al-
città d'animali horrendi , c tramenìi ? Metam. 1. 6y trui. Epift.iz.
Lanuginofo. Anguill. Con picciol capo, e ventre àvn tratto ap- Grande Tali: Colui, che fino alhor l'animo grande
.
Adakun_»
parfe Vii animai lanuginofo, e breue Metam. 6. 76. . atto d'humilta non torfe. Liber.10. 141.
lanuto Tafl" E mando con l'auifo a! campo vn niello , Che non
. Guerriero. Tali: Scorge in Rinaldo & animo guerriero, Efpirtt
armento , od animai lanuto , Ne preda altra fimil , mà ch*è fé- di ripofo impatienti . Liber.i. 10.
guita Dal fuo german Clorinda impaurita Libcr.é. 1 1 z. . Humano .
Hor mira d'huom, c'hà titolo di pio Prouidenza
Tali.
Molle Angui;!. Cacciando 1 animai molle , e fugace, Ma non la
. pietofa, animo humano Liber. 3. 67. . 1
befua fpaiicntofa, e ftrana Metam. 10. 143. Illuilre Tafl'. Et hora, e dopo vn corfo
.
. anco di lufiri Infiammati
Nociuo Anguill. E fe qualche animai nocino, e Urano Temicene
. ne lian gli animi ìlluiiri. Liber.8. 37.
non t'orrenda, c lilpauenti. Meram.i. itìi. Inamabile Anguill. Ma dentro il core hauea crudele e fello,
.
E
Penm1to.Valu.1f E tra le nubi prtueder dal volo De pennuti ani- l'animo inamabile, e maligno Metam.z. 184. .

mali 1! bene, e'1 duolo Tebai.7. zio. . Incerto . Tali: Mentre in vari; penfier diuide , è parte L'incerto
Portcntoi'o . Bruii. Portentofo animai, iafib, trouafli, Che con la animo fuo, che non hapofa Liber.6. Si- .

Maga bombile foggioma , Poiché ò bel pellegrin, tu mi lafcia- Indegno Anguill. Vtiò fodisfare al voltr animo indegno DilTe,
.

,
iìi . Epitl. Heroi.z". 7. fecondo il fine oud'cgli adopra Mctam.6. 40. .

Saluatico. Valuaf Ne fol frefeo il faluatico animale Pacca le Indelefib Ar. Crefce la forza, e l'animo iudefeflb Ruggier per-
.
,
mente fuc nobili , e graui , Ma ne induraua parte anco col fale cuote l'onde, e le rilpinge . Fur.4 1.50.
Da' tetti appefo a l'affamate traiti Cacci. 58. . Indouino Anguill. Mifera me, che l'animo indouino II tuo mi-
.

Settaggio Anguill. Cred' io, mifero r.ic, che il rumor nafea Da


. ier naulragio mi predille . Metam. 1 1. zz?.
Éluaggio animai, ch'ini ii pafea Metani. 7. 316. . Infermo Remig. E tal mi fé Thalia l'animo infermo , Ch'ai «rari
.

Siluc!trf. Pctr. Ond'io fon fatto vn animai filueftre, Che co' foco d'Amor non trouogeio Epilt.sr, .

pie vaghi, folitari, e laflì Porto il cor graue,e gli occhi numidi, Inferocito. Bent. Eia concordia al fine D'animi inferociti, &
e balli. Son.166. incollanti, Eletta.! folleuar l'anime opprelle Cangiali in
fe*
Strano Anguill. E di Urani animai tane,c caucrne Saran de l'olii
. de, eficor.uerte in nozze Corin.y. 8. .

mie la fcpoltura Mecam.n. 13 ?. . Infelto . Car. Giunto à gli animi infetti il fangue fparfo S'accrcb-
Vorace Tali. Poiché dinega il Cielo al mio delire Animali vora-
. bcr l'ire . E11.9.
ci. Amint.4. z- Iniquitofo Ghel. D'animo folte iniquitofo, e rio A cui femprc
.

Akimo propriamente lignifica la parte intcllettiua dcH'anima_j


. vitucortcfe,epio. Rofi7. 68.
ragione-iole mà li prende anco per fantalima,pcnliero,dilcor-
: Intenerito. JÌS. Hor quando del G.irzon la rimembranza
Ha-
fo, volontà, proponimento, affetto, animolicà. & uea gli animi rutti inteneriti . Liber.3. 47.
Acerbo Ghel. Mitigaua, a fembrar chimo, e raccolto Nel rama-
. Enucleato. Petr. Quella vita terrena è quali vn prato , E s'alcu-
rico fuo gli aninifacerbi Rofz.,. 58. . nafuavilìaagli occhi piace, E per lafciar più l'animo iuuc-
Amaro. Alani. Mà la crucciata mente intorno voluc, E tiene in- fcaco . Son.79.
ucrlb il Greco animo amaro . Gir. Cort.f Inuitto Tali". Vn gioitene real, d'animo inuitto lui munger
.
do-
Amico Anguill. Per dimollrar Mercurio in qualche parte L'ani-
. uea. Liber. 1.68.
mo verfo Apollo amico, e buono Metam. z. 166. . Lieuc Ar. Non beltà , ch'in lictic animo può aflài , Vedrò che
.

Anhelo Ghel. Poi riprefe vigor l'animo anhelo


. Rof 6. 8<. . più di \«oi mi piaccia mai. l-ur.44.64.
Audace. Taccio, ch'oue il bifogno, e ii tempo chiede Pron-
Tafl. Maligno Ar. Grifon vedendo il R C fatto benigno Lafciò la fpa-
.

ta man, animo audace Liber.8. 6f


penfìer fermo, . . da, e l'animo maligno Fur.i3.ts.;. .

Augulìo Guar. Augnila e quella terra , Augulli volìri nomi, au-


. Meid-.ino. Anguill. Se parla al fin col dir baffo,
i
&humile Mo.
guro il fingile, I sébiantiji penlier,gii animi augniti. Paft.ProI. (tra 1 animo lùo mefehino, e vile Metani..?, zzo. .

Auuerfo Ghel. Dunque pur non vogliate eher ribelli , Deponete


. Minacciante Brace. Figlio del Dio de l'acque era il guerriero
.
, E
per Dio l'animo auuerfo Rof.?o. 17. . d.il mar più feroce apprelb infante
A inoltrar ne gli afTalri ani-
Bieco Valuaf. Col aio Chiron che trà centauri mille Solo non
. , mo iero , Implacabile, inuitto, e minacciante Vrb.zj. 6. .

hebbe mai l'animo bieco Cacc.5. 67. . Molle. Ar. Che femprc atto llimò d'animo molle Gir con
van-
Cafto. Guar. Operine fortunato Quel di che ti ficai l'animo taggio in qual li voglia imprefi, Fur.9. 89.
callo Cinthia mia fola Dea Palr.4. 3. Nemico Anguill. Ch'Athenc ancor con animo nemico Andro-
.
.

Collante A'. Denche Ruggier fia d'animo collante, Ne cangiato


. geo non h^uea dato a l'Inferno Metam. 8. 153. .

habbia il folito colore ."Fur.7. 7. Orgoghofo. Doin. Com'cflerpuò,che l'orgogjiofo ,


Crudele Arguill. Deh mouiti à pietà contrario nembo , Ch'ani-
1
empio &
. Animo del già voiiro, hora idol mio , Non habbiate voi fatto
mi sì crudeli afeondi, e ferri Metam.6. 161. humiiC,epio? Son.iz. .

Crudo. Talf Mà li riuolge;iltrotie, e iufieme fpoglia L'animo Perucrib. Ar. Es'ancor fon perfpendcrui alcun verfo,
Di lei
crudo, e l'adirat a voglia Libef .5. 31. bialmando l'animo peruerfo Fur.zz. r.
.
.

Dilbcraro Mar. Che non fa, che non ofa ira , e furore D'animo Plebeo. Brace. E d'animo plebeo cura
.
1

sì balfa, Ch'ogni fpirto


diiperato, e tradiiore? gentil l'abhorrc, e palla. Rocc.z.fz.
Eccello Valuaf. Mà via pai con gli eccelli animi, e prodi De' ca- Pr tifante . Ar. Che non amò tefor, non amò impero,
.

Mà la vir-
ualieri,e degli Re conuenne. Cacc.5. 16. tù, ma l'animo preltante Fur.z6. z. .

Egregio. Ar. Sarà polfibii mai, che nome regio Titolo imperiai, Prode Valuaf. Voi, dico, vdite voi l'ire , e i duelli De le fere,
.
e
grandezza, e pompa Di Bravamente mail animo egregio, Il de' cani: vditei prodi Animi, e le nature, e farti,
e i riti, L'ar-
gran valor, l'alta virtù corrompa f I-ur.44. 58. me, e l'honorde' cacciatori arditi . Cacci. 19.
Errante Anguill. Che dar non ponno nollri animi erranti Ra- Puro. Bcmb. Ben deuc
. i
il Mondo in riuercnzaluuerui Miranda
gion de' lor milìcrij eterni, e lami Metam.?. 161. .
al puro, e franco animo vollro . Son.107.
tfpedito.Valuaf Onde fembra maggMK hora, c più forte, E più Quieto. Ar. E clic llell'e con l'animo quieto , Che farà à punto
efpcdito hà l'animo, e lincerò Tebai.7. xo8. .
quanto ella dilegna . Fur.44.71.
Fellone. Alani. Ne di ciò fario l'animo tellone Vuol ch'ancor Regio. Talf Ella, vedendo in giouinetta etate , E in leggiadri
lenta del cauallo il pefo . Gir. Con. 9. iembiao ti animo regio . Liber.6. 57.
l'ermo . Ar. E con l'animo
và coftaiuc , e fermo Di non mai più Ribelle Ar. Non più celando l'animo ribelle Correa per darli
.

tornar in quelle parti Fur.z r. z'o. .


di lor man mone.
Ja Fur.37. 107.
Feroce Tafl. F. dal volto, e da l'animo feroce Tutto depone ho-
.
Saldo Ar. E come caualier d'animo faldo , Ouc hà vifto il ru-
.

mai l'orgoglio, e l'ira Liberio. 13. .


mor, corre, e galoppa. Fur.41.5y.
Forte Tali. Ne già si toflo caderà , fe tali Animi forti in Aia di-
.
Scelerato.lleimg. E béche altrui di fceler.novc crudo 'A nini o,ver-
fefahorfono. Liberai. n« fo a la fua madre infame Ti dimoftrallè il gloriofo fatto.Epif 8.
Seni-
. . , . ,,
. ,

i» ANI ANN
n.cghi mi annali hò manifclti, Che me li narra la memoria vera_#
fede animo fchiuo Serbi, e
Schiuò Karl,. Mi Pi cotanta
.
Pen.55.
vn hreuiffi.no conforto Prim. Stanz. , . .
Qfcuro Nard. Scnuea nel Ciel caratteri di delle Con la penna
pncglu ardenti .

Rcmre. Pti«fe'Cg« mouernu!


co'
Se uaS! de* raggi il mio natale II Sol , chiaro fcrittor d'ofeuro annale
Vn animo fcluacgio, vn cor di ieri > BMft*
i.

accidente e cosi duro Che folk-


De le tortune mie benigne , e felle Guacc. Son.6. .

Sicuro Venier, Sò che nullo ,


Annibale famofo Capitino Cartaginefe , figliuolo d'Amilcare
Vn cor collante , vn animo ficuro
.

neri o , e fupcrar noi porta Africano feroce Mar. Non di maeltra mano Fù lauoro , o Scul-.

tura Del feroce Africano La marmorea figura Galer. Scult.


fui fiorirdel pelo V'ornano il
.

Sinnòrilc? Rai. Canuto honore in Efpugnatore. Mar. Gloriofa è l'imago Del fiero cfpugnator de'
ififiBÓrìleaninvofchieuo. Rim.Son.8i. .

gioghi aipini , E più de' petti intrepidi Romani Galer. Ritr.


Guar. Hor odi merauiglia , c cola noua A 1
animo im- .

Sincero. Fiero Bocc. Ah quanto fiero ,


. orgoglioso quanto Vid'io qui- &
ui Annibal four'vn dellriero Ch à 1 Romani lcuò ripofo tanto.
l'animo fontano Le indirà, e l'al-
murino Vd. Qui Delio Vate
.
V1f.Am.10.
ti, mente, onde le
diede Di predire il futuro. En.C 3-
(fo«cn« Vd.ro ho tu prode Annibal, che qui d'intorno Sol col tuo Prode. Ven. O
SpScndido^Tanf. Sanimi Air si fplendìdi nome impallidir facelti Aluer. .

raccontar, ne so ben douc.) Lngfcft.tf; quello fpatio di tempo , che confuma il Sole nel girare il
e giufto , E vago Anno
,
.

Signor di temperato animo,


Temperato Tali' .
Zodiaco ; contiene dodici mefi
Her01.Son.148.
d'ogni bella, c nobil arte
.

Non per lo corfo di quell'anni aiiari , Che por-


.

Che!. E tu per vn, che non


conuien col torto Animo tuo, Auaro B- Taff .

Torto". tati feco la uoiofa vita 2. S011.4. .

tutta l'vccidià torto?


Rof.11.95-
Bello . Augnili. E da gli anni più belli, e più felici A l'inuccchia-
Tranouillo Anauill. Mà il
manfucto armento, e il gregge molle
.

Metam.i te Ninfe lue nutrici . Metani. 7. pi-


tranquillo, e temperato 5 Ì9>
Chi l'animo ha .

fen'ri'ede L'anno, che


.

Tnfto AnguUL. Danno 3 l'animo


mito ogni contento, Ogni Canuto. Mar. Parti canuto j ecco tanciul
.

grato. Metam.7. 112. vago pur d'alte rapine Rmafcc eltifito, e gli e principio il fine,
piacer, che fan trouar più Padre à fe nello , e di fe lìelfo hcrede Li". Hcroi. Son.JJ.
.

gran cor, d'animo vallo Inquieto in


.

Vallo Valuaf. Ma Tideo di


.
Decrepito, Mar. Contro l'antico, e naturai coitume Già decre-
ogni atto come il foco. Tebai.i. 4?- .
animo vile, E in cor fuperbo
...
pito l'anno Mutar le chiome fuualJide , e canute , E con la
.

Vile T.uT. Sotto diforme a/petto


.
' giouentute Infieme hauer la virilta congiunta Samp.c .

aliare voglie accefe Libcr.4. 46. '


.

all'oca j ma più piccolo, e fal- Fjuììo. Tanf. Perche non fpera di recare al
Mondo Anno mai &
Anitra . vccello d'acqua, limile più sì faufto, e sì giocondo Lagr. 1 1. 70. .

ittico, e domeilico. vtricio aliamo. Rof.


nelaf.agione eftiua, SedalCicI Fermo. Ghel. Ne' più fermi anni al grande
,

Lonuacc TalT. Comeralhor


d'anitre loquaci in fecca nua^ 1 9- 94-
tio'sgia defiata feende, Stimi Fiorito . Gofcl. Mentre da l'Oriente De' bei voliti fioriti odo- ,
Liber.13. 76.
Con rauco mormorar lieto l'attende. Canz.j.
di canto in vece Vnroco te- rati anni Nouella Albaamorofaa noi (plendete .

fciana Impér. La nana anitra acni fempre, e tconfolata Panar quelli


trinar fu dato in forte Da
l'hmmda natura, e forfè ad arte Non Florido. Car. Vuoi tu vedoua
tuoi verdi, e floridi anni ? E11.4. '>
mai fe non tra l'onde Cantar a' fordi afcoltator
douendo ella ,
Fortunato Valuaf. Miferi buoi, perche pofllam raecorre iWero .

"iiizyanti Rult.ij. . '«,"§'*••» cibo , il gran debito a noi , E render fortunato, e lieto l'anno
con lo llral faem Anitra opi-
Opima. Mar. Col cane allagha , o E' tutto fudor volito, e voilro affanno Cacci. 18. .

ma, ofoliaa loquace. _ .


groppi di duriifmio diamante Gli anni fugaci,
.

pefeatriee anitra fuole Del nano lago Fugace. Mar. E in


fresatrice Brace Così la .

e itecoli incatena. Temp.i^-


la fronte, e rifuggir dal Sole Con
cntvo'l yiuaco argento Tuffar
_

vecchio anale De gli an-


l'ampio roilro, à cupa preda intento ,
E poi lottrarla fua pen- Gelato Contar. Mà fe cura mordace vn .

fcuotcr Tali al vento , E Cla- ni fuoi gelati in sù la fera , Qual ei vide turbato in sù quell'Ilo,
nuta mole Dal ecloondoio, e ra , Tal egli in fui mattino anco rimira A fe tornar con tofea
raffegna con l'ombra a
marle compagne, ondelofpcco Le luce il Sole Fiam.4- 6. .

pafeerfeco. Rocc.7. ?• .
giouinetti fui Non gli veli tan
Giouincito f
.

augel
,
piace Haucrpri- atf. E fe ben gli
X •>! anni (5-
3 .» ~
Voraci. Valuaf. Dunque fe il peregrino
.
ti

vorace^. di piume ancor laguancia- Liber.3.60.


gionfinda principio intendi Oue dimora
l'ani tra
Illultre Anguill. A farte magna d'Hecate non piaccia, Ch' a gli
.

cauallo
anni illuflri tuoi tal torto 10 faccia Metam.7. j8. .

Anitrikk- Voce che fì il .

Imbelle. TalT Ma il manfucto fello, e gh anni imbelli Seco ritien,


.

per quei calli Veni.in /ai-


Chiaro Ar. E con chiari anitrir giù come oitjgsi in pegno. Liber.a.,??.
Seuoiean le groppe, e tatti cran fi .

tandole giunti poi nel piano Infello. Orili. Se fii peccato contragh anni intelli Serbar fané
chi roano 1-ur.jS. j*.
caualh , Chi baio , e chi leardo e .

tuevelti. i.Canz.n.
Feroce Ur acc Dal feroce ammr l'acr s'accende, Prclìa dal cal-
Inutile. Vd. Contra fon villo, e in odio de gli Dei Troppo allun-
.

peftio eeinela terra. Croci 7- 9">-


gai gl'inutili anni miei En.i. 148. ;

Pontefice de' Giudei, fuocero di Calta


.

Ann v .
Letale Valuaf. Tu, qual anno è letal, tu fai qnal miete Più doue,
Milicno. GKel. V'ha chi precorre ad
Anna , Anna il maligno .

o mende la pregnante terra. Tebaj.i. 202.


Con molti hauca del Sinedrin fenato Rof.11.Jt. .

Lieto . AnguilJ. E renda gli anni tuoi, come già foto Lieti, c ro-
fantina lorda , Anna maina-
Maluagio Gatt. Fu la tua vita vn... bufti,eteviuacc, e forte. Metani.?. 14*-
ci», e d'ogni rio coftume
Addolco. 47- .

Douc Maturo Anguill. Finiti gli anni fuoi giufli, e maturi, Verrà a ren-
Superbo Campeg. Ne l'altera magion d'Anna fuperbo,
.
il
.

tatto fanoni gl'eterno der tributo al voftro leggio Metani. 10. 16.
condnfle pria la gente infetta II vero Dio
.

Penofo Moron. E tu . fra 1 tuoi penfier gonfi, e fuperbi Scmpre_>


Verbo. Lagr.2. 10.
, E palli gli anni tuoi pcnofi , e
.

diftingue per ordine danni le ten' vai da' tuoi digiuni afflitto
Annalf. hiliona, che contiene, e acerbi- i.Sacr. Inuett.9. . v , . . .,
Pellilcntc Vd. Quando tra noi fentir comincio a farli Putrida
Scriuendo ìb già rhiftoriadc; mici mali Di que-
.

Amorofò . Pa©£ da l'aria impura Venne improuifa, c l'anno pellilen-


pelle, che
piante Per lafciardopo morte ad
lla fema hor ne le amiche
d'amorofi annali Rtm.Son. 1 19. te Nocca fino à le piante, àia fornente. Eu. .?. 33.
ceni amante Vn libro eterno
Pigro Mur. Se ben mi fento da pigri anni offefo , Non e al vo-
.

BcaTo Befiam. Coppia fublime,à voi mi


manda il Fato Perche .
i

Scriue, cheprta che 1 Sol la notte larne à lui l'anima tarda 2.8011.39. .

lafsù ne'fuoi beati annali


PoiTente Anguill. Ma l'anno più pollentc, e più robuflo AI
dol-
efler conforte. Paft. Etti. Prol.
.

fpczzi, Debba Allùda di Lidio


fede a noi, che bale- cifTimo Amor deue vbidire . Mctam.9. 182.
Canuto. Giuli. Già più canuti annali Fan
Rimbambito Anguill. E mentre la memoria non m'inuola II fa-
i

nante Roma Precipitaua à Etrufco Re


l'impero Od.16. .
.

to, o l'anno rimbambito, e llolto Metani. 14-65.


in chiari annali Scruta pen-
.

Chiaro Bruii. Sì si con lettre eterne


Robuflo Anguill. E che tal torto far non lo douca Renduto ha-
.

na, ch'ai Ciel lieuc s'efìolle, Coretti


noui tuoi talli reali. Bpiir. .

uendo à tfon l'anno robuflo Metam.7. 103. .

De Semplicetto Mar. E quai ne gli anni femplicetti, e folli Furo gli


Ma eh' io feopra il futuro , e eh" io difpieghi
.

Eterno. Tsrf&
zo. Ululi fuoi teneri, e molli ? Temp.no.
l'occulto deftingli eterni annali Libcr.10. .

tuo guardo in glonofo annalc Regi- Senile. Mar. E co' fuoi fcherzi il precurfor d'Aprile. Aletta a rim-
Glonofo. Impcr. Quiui il
fenile. Tebr. Feft.i.
bambir l'anno
mato i! >uo nome alleile vede. Ter. Son.16.
Somaanofa. Anguill. Pria che toglia ad E fon l'annofe fome_»
lllufbe .Spina Et hor porgi con Giouc al Mondo
.
leggi, Hor vol-
Vuol far l'ifperienza fe fon cotte . Metam.7- 85.
"i con Mineruaiiluliri annali. Son.231.
Stentato Moron. Brcuc la vita fa, flentatt gli anni E mille mor- ,
Infame Grill. fc de la mia miferia ouunqiie i' ila Sempre gl'infa-
.

.
bi
. , . . . . . . ,.

ANN A NT -
bi lUtnpa, oue dimora i. Sacr. inuett.f. .
Graue. Ta/1. Come ei con pronte brame
4
Tenero. Rcmig. Quai do ne' teneri anni Amorn'infìamma,Quafi allegro toglie La-raue
per arte a foffcnr s'impara Gii fproni, i dardi, Je carene, e'J fo-
antenna, ch'altri van bramaro. Rinal.j. 65. m 0
Grauo/a . Ta/f Pofero in retta, e gir drizzando
co. Epiit.4- in alto I due cuer"
ncr le due grauofe antenne. Conq.7. 6 1.
Verde. Taf! Già di Rinaldo il nome in ogni parte Con gloria_j
Horrida Brace. Stanno!! i caua ber al legno
vdendo in verdi anni matura Liber. 8. 7. .

attenti Per douer ar
reftarJhomde antenne. Croc.11.6.
Verdeggiante. B.Taiì". Non fparge tanti fior Zefiro, e Cori Aliior
Mafficqa Ar. Quanto /Ta l'vno, e filtro ardito,
chel'anno e verdeggiarne, epregno, Quando de' prati ha
.
e franco Moitra
Pri- U portar de le mafhccic antenne Vur.jr.
mavera il regno , E con Jcgratie danza, e con 4g .

gli amori. Son. Noderofa. Pofero Taf!'- in reità, e dirizzaro in alto I


j4.M1.5- duo querrier
Jenoderofe antenne. Liber.6. 40.
Volante Leon. Faranno alte rapine De Je bellezze tue
.
eli anni Avri nata per la natie, o altro legno da
volanti. Taid.j.5.
.
nauigare
Alata. Mar. Et Euro in tanto con più
Aknvntio ambafeiata, nouella, augurio
.
licui penne Seconda il volo
de Je alate antenne Lid.Abb.14.
Amico. Benam. Nouella certo cara, annuncio amico Queft'efTer
.

fili ilniir/iMiu « r i r\ ^ /l « ^^*"* Ardita Tanf Che col fauor di \ oltre ardite
eli dourebbe,
«I. _ I

e tal gli fia . l'ali. Btrt.j. 4.


. antenne E vede noue
terre, ce onde notte . Son.zj.
Afpro Valila/: Che fallii tuli'annuiitio afpro fatale
.
II fuo Mene, Bugiarda AngutU. Bisbiglia altri .1 l'orecchia , altri
croamortccflérptefcritto. Tebai.io. 179. .
m'accenna ,
Ch 10
vojgaaltroue la bLgiarda antenna. Mcram.j.
Buono . Ar. Tinti negando per l'annuncio buono Acquiilar Fra- 104.
faticala GbeJ. Se cerca homai pcrripofar lo fmalco
tte riportarne dono . Fur.ij. < i.
.

uor la facicofa antenna Rod.jo.


Dal tuo fa-
.
Caro. Vd. Porgi a' Troiani,e feorta à la batraglia Sia conrra
J'ho- Fiaccata Remig. E vecchio
fte,e'I caro annuncio vaglia. En.10.60. . affiuefai là doue addrizzi r rotti le-
gni, e le fiaccate antenne Epilt.7.
Crudo . Ar. Ma dico ci'vn annuntio crudo, e Che le
.

fello, fu dato Forti.nara .Tafl: Tu fregherai, Colombo,


pochi para appr.-ffo . I-'ur. ; r. 7. à vn nouo polo Lon-
tane si le fortunate antenne , Ch' à pena
Diro Car. Che ai si fiera , c portencofa villa Mi feguira con gii ocelli
.
fi toglieiTc, e fi il volo La fama, c'ha
mille occhi, e mille penne . Libera
temprale almeno II diro annuntio En.5. j. ; 2.
.
Gcnerofa. Bald. Congiura il vento, e l'onda
DolcilW Campeg. .: Inien fia chi Jor porti II
dokitTimo annun- nerole antenne, Ond' à domargli venne Chi
Terarrettar le cc-
tio Del dettato butto De lei pudica! amori col legno primier
Filarmi 6. i
. . Iafcio la fponda Rim.Moral. Canz.y.
Dolente Troni: A si funeilo annuntio, e si dolente I volti intor-
.
.

Gloriola Brini. Sciolfe le vaghe, egloriofe


no impallidir fon vitti Coli. 9. 56. .
antenne D'Arco il
gran Tifi, à cui fù deliro il faro Tal. .
Felice. Car. Dietro gli altri affrettar si chefìuporc
, N'hebbe_. Grane Rcmig. NC trauagJiar per l'acque
d'Ar.ehile il figlio e rincorato Da si felice annuntio , al
:
J
Le graui antenne, e le
Ciel fuperbe natii . Epirt.18.
orando Deuoumenre iì nuolfo, e ditfe En.io. .
IlJulire. Mar. Honori hor voi de' Jegni honor fecondo
Fido Tronf. Su verde palma à militar drapello Fù di lieta con- DelLi- .
.
gullico Tifi ilhirtri antenne Ricco
tefaannuntio rido. Colt.11.j4. pervoi di nouo Mondo il
Mondo . LirvHeroi. Son.49.
Fiero Ceba. Al riero annuntio ond'altri agghiaccia, trema,
.
e Ri- Impaciente Brace. E fpeffo à i porti in grembo
fonde à lor quella parola elìrema. 1 11. 10. 53.
.

macerar J'impaticnti antenne. Croc.?i-


Euro li tenne A
Fortunato. Fed. Il fortunato annuncio al forte, al fa""io 4J.
Tolto Minacciola .Brace. Di qi à di là le minaccio/è
il Giulio fìgnoi fece palcfe Appi. .
antenne Due wand'
archi la Jor forman dulanii : Et ecco a vn
Funeito. Campeg. Ter lanr.unrio funeilo al fommo tempo abbatter &riu
pieno Ri- Je penne De gì: alti remi, e rifonar
mane di rtupor , e nierauiglia Tramo così, che rende immoto fpuman ti. Croc.?! 47
Tietofa Telt. Pur s'aui.ien ch'ai mio grido c orrano
ilieno Lagr.ii. 16. .
.
di iontan_,
pietofe antenne, Qua! de' viaggi miei farà la
Graue.Grar. Moitra nel grane annuncio addolorato Iifcmbian- mera ? Lir.^6
Superba. Remig. Alhor doneua incrudelirli il vento
te già lieto AuguPo arHicco Cleop.12. 1. .
A far contra-
lto.! Je luperbe antenne. Epill.13.
Horribtlc Mar. Come à l'aiinunt-o Jiorribile fi moffe
.
D'acciden- Temeraria. Magn. Con le mal nate, e temerarie
tesi no la Dea più bella antenne Sopra
1 liquidi campi il volo tenne.
Infaufio. Taffi Depon Clorinda le fue fpoglic inreite Canz.
D'argen- Velata. Car. Immantinente riuoJgendo i corni
to, e l'elmo adorno , e l'armi altere
E fl£ra piuma , o fregio
De le velate an-
;
tenne, il Greco hofpicio , E l
altre ne veitc ( Infaufio annuncio) rug?inofe,c foretto paefe abbandonammo
nere Libcr. .

it. 18.
VoJacrice Mar. Vn namJio compar di molte
Infelice . Valuaf. Màpoi che l'vno, e l'altro augure troua Che'l
.
nani , Le cui veloci
volatnci antenne Per non fesnate vie battoli
primo annuncio lor toma infelice. Tebai..?. 119. le penne .
Ant.o. giganteidi Libia, fighe-di Nettuno
Siniftro. Car. In cosi pengjiofa ,e dura imprcfa Non , e dellaf Terra
, foffo-
mi far col caro da Ercole
tuo piamo, e col cuo duolo Siniftro annuntio . En.i:.
Crudo AnguiJl. Dunque feci d'Anteo l'vltimo feempio
Spietato . Brign. Non meo la calta Donna inhorridica A
.
, Ch" era
l'ann un- non men di lui crudo, e profano Metam.9.
no fpietato, horrendo, immane , Per iftùpido duol quali infaf 76. .

Famofo Sila. Sembra il famofo Anteo forte gigante,


fita In quel paflbamariflìino rimane.
Giorn.6.
.
Eh/ aesiun-
gea forze a le fue forze eltremeQualhor siila gran
Splendido. Ceba. Lagcnerofa Rllherbeu chedauanti Ilcelertc Madreìfauca
le piante , Onde iofpira Alcide, e fuda inficine Madd.ó.
meffaggio ogni hor teiieflè, Che le corone eccelfe, 4t .
e i regi; Gigante Libico. Bruii. D'Ercole trionfante Vinfe
manti Con si fplendido annuncio a lei promeffe. inge°nofa de-
Eft.é. ,14. lira Il Libico gigante, Che i trionfi honorò
Trillo. Ctec. Non forai forfè lungamente de la 'paJeftra Ven
: taci Di qratia , e an- Tcrr.Canz.4.
nunti;non mi fàrsrtrilti. Hadr.1.1.
Infaticabile Chiabr. Se il fier Procufte, o
Antartico Polo Aultrale oppolto all'Artico
.
chiamato anco
. s'apparifee il forte Per
,
tante vite Gcrionc in guerra, Se il figlio infaticabil
Meridionale de la Terra,
Qua! forgerebbe delira à la lor mone ? Vol.i. Jib.ó.
Afcofo. Brace. Da l'Antartico afeofo al pigro Arturo Non fi vi- Libico Sencc. Vincere al duro ccfto il forte Enee
dero eguali in terra mai Crocio. , Ed
.

49. .
il Libico
Anteo con lui congiunto Ercol. I-ur.2.3.
Antinna quello it,le , che s'attrauerfà all'albero dei nauilio
.
.

, al Lottacore. Bruii. Qui giace


quale fi lega la vela il grande Alcide, ecco fcolpito Co'
fuoi trionfi il Menalo feofecfo
Lacerata. Tronfi 1. mille appaiòn foura l'onde erranti Da dotta man,, col temerario
Antenne ardito Già Lotcator di Libia a terra ftefo. Tal.
lacerate, e remi infranti . Coit.9. 10.
Antichità' vniuerfità de gli huomini antichi
Nodofa . Tair. L'iurta la qual parca nodofa antenna, Integra, e
.

Ofaira Brace Ciò che il Mondo non feppc in mille Uirtri


tinta di color vermiglio, , Che
.

E tronca già ne la famofa Ardenna .


J'habbuno a infegnar venc'anni , o trenta, E reftar le faenze,
Conq.19. 75.
e l'arti induftri Fauola vile, e lor memoria fpeiita, E che
Salda. 1 ail Spiegando in alto le minute vele In guifa Tofcu-
d'ale da la ra antichità non luflri
falda antenna. Mond.4. Audace è ben chi tai portemi tenta ,

Sublime Tali: E in varie guife le concerte traui


Dolce follia fopra ogni meta afeende , Poco non sà chi l'altrui
.
Le quai rompean fenno apprende. Rocc.15. ri.
del mar ceruleo ìldorfo, Spiegar Je
vele da' fubltmi antenne
Conq.iS. 5.
Roza AJam. Molti modi ai frenargià mife in vfo Laroza anti-
.

chità Talpre procelle Colr.5.


ANTtsxA.Per ogni legno lungo, e dritto,come rtile.e per .

la lancia. Seuera l^fT. Raimondo, imitator de la feuera Rigida 'antichità


Folgorante. Mar. Rompe fc nubi, e i turbini differra .

L'antenna lodauai detti Liber-5.59. .


toIgOflMe, c languì nofa, Man, e monti traualca, ira,c eucr- & Vernila Grill. Degli efiercici Dio Già ti chiamò l'antichità
• ra Porta vibrata da la man crucciofa .
ve-
rnila. 1. Madr.71.

An'tìos.
. . » ,. . .. . . .

ANT AP
45 l'antro cauernofo, e teabro
AKinìcHU. citta della Sona .
j •-.
Scuro Anguill. t )rfne già piacque al torbido Acheronte , E in_*
e la potente Antiochia con .

Potente Taff E Nicca per aflalto ,

quei feuri antri allin con Jet fi giacque Meram.j. 187. •



arte banca «iaprefa. Ltber.i.tf.
Galilea. Settaggio Mar. Cangiarti, o pender faggio. o_ /"anta voglia , Con
.

An-tipa. llcroilc Tetrarca della


perche credea Torlo d era viiantro fsluagpid il «eco tetto Gaier. Hill. .

Misleale > Ohtl. D'Antipa il mislea! ,


RoC 13. 6o._ Strano. Vd. Tocca iltkJ (Dio Tvccida) ediviuande Solo di
ror, fu grande amico aitanti. _
canii horribili e funelle De gl' infelici, e d'atro fangue huma-
popoli, che caimano al contrario di noi
,

AN'ni ont .
no Si pafee dentro a l'antro horrido, e llrano En-J 140.
Se dianzi da
Remoti Benàni. Pietofiffmo Nume, almo Pianeta
.
!
.
capo di cane.
eli Antipodi remoti Form»
con fancn d'or ferite aurate Nel Anvhi.Dio de gli anf 'chi Egitti;,figurato da loro col ,

comporto Ciclo , 1 lor con gli


c rtefh ftrah Abbaiatore. Car. Quai due colubri le venian da tergo L'abbaia-
^ran zaffir, di cui il
tore Anubi, e moilri tutti, Ch'eran fuoi Dij En.8.
Mcraiiigha pentii falda le piaghe Paft. I-.rn. 1.4.
.
i .

accorgerli Latratore (dici. Ilìdc, Oliri, e il latratore Anubi lUraimo manzi


fatrlVfecfci veder alianti, pronofiicarc, luucx.inare ,
.

n'andai con quello Fallace—. à la ifùa faccia à filo Rof.9. 45


Tafl". Così dùVegli ,& io
.

Fallace.
Ahi Pecchia animaletto, che fi il mele , e la cera, e nafee feti.
.mtiueder nella cittade. Aminr.j. r.
. .

la lìolta cura E la prefonnon za piedi, e fénz'ali. e poi le mette, quando è ?randc


Volle Medie Il folle atitiueder ,
,

n traile de la fna natura- Stanz-I erm.z. Accorta. Anguiii. Ne l'ape accorta.! horrambrofia tolta Hauca i

del Vaiìo inge no,Il foco


diuin gouerno Vinfer le per darla a! pubico lauoro Metam.ij. 3 ij.
Prudente. Col." Prudente amiueder
.
,

Animale vago de' fiori Cell. l'atto il vago animai vago de' fiori
forze auuerfc in sì breu' hore
Son.5. .
.

grotta canata, Sufurrando al mio Sole Amor fi vote Amor. .

Aw 1.0. fP c!onca,caucrna,
Quali da Architcttricc illuilrc Mar. Onde fan pofeia architettrici illuftri
fumicalo. Brace. Folgoraa lui da meauato ciglio
.
1

'
fofeo Vii alterato balenar vermiglio . Nobil lauor di ben compoile celle Sirag.i. .

vn antro affumicato , e ,
Architcttricc ìndurtre Mar. E ottante alhor ch'entro gli alberghi .

ofeuro alpcftro Affranca- cani Satic di violette, e di hgtirtri MacJiinauan le fabriche foa-
Alpefirè'. Àr. 11 cjiwl Inoltre ne l'antro
ui L'api de gli horti archiietnici indul'tri Saint». Sofp. 18.
to dorme il nero Noto I ur..?8. 30.
.
:
.

Ardita Moron. Come ape ardua, che i'agugiio lafcia Ne la pia-


.

Tanf. Corion per antri caiiernofi, e cupi Profondi


.

Cauernofo.
ga, che l^^w, >
e fece, e vi. .s'eftingue
^.....j,..» Mort. 1. 1

Bombii e jfcaWBtoft tuoni. Ugt.tt.ttt


. ..

preme, e, liltiUa Con_» Auara Alani. E non più l'ape auara Aduna il caro mei ne' chiufi
Cieco. Medie Sta nel cicco antro, indi
.

Sranz. Terni. alberghi. FgJ.i.


dolce mormorio l'onda tranquilla .

difpietato, E da quei lo- Augelletto ingegnofo Hcrr. Anzi è fama che l'Ape Ingcgnofo
Dilatato. Vd. Che timidi da l'antro
. .

fuggendo abbandonato Re- Augelleuo , Mezo al volante Ifuol d'amore imago Al pargo-
ghi caucmcli , ebui Del Ciclope
letto corpo , al mele, a l'ago, Venne al purpureo labro , Che
ltai nel vako fpcco. En.5. jip.
Hai ru veduto (epur veduto 1 hai) Quel col- rofala iìimò, perche ne tTagga Aurei celelli humori Ariad. .

F -inculilo fccnàm. .

i&QueUoicogh'o^ Che la del lago 111 mezo erge le cime ? Kllo Benigna . Mar. Suggon l'ilìeflo fior ne' prati Hibloi Ape benigna,
quafi in tinto afeofa, tiene e npera crudele , E fecondo gl'inftinti, o buoni, o rei L'vna in
juc.'iialdt: l'acque Nel fianco, e
Paft. Ecn.5. j. tofeo il conitene, e l'altra in mele -
plccmìa caiicrnetta, antro fanciullo.
. •

ronf. E giunge oue del Tebro in su la fponda Ha Diligente Mar. Così per Hibla a la nouclla cftate Squadra di di-
.

f ormidabHe 1 .

ligenti api fi vede, Che le lagrime dolci , e delicate DiNarci-


fotìnidabil antro Erinna immonda.
Colf..?.:.
antro ofeuro, e folco fo , e d' Aiace a fugger riede.
Fofco. Rerhi* Quando ambi
infìeme in

conflriiìfcd fuggir torbida pioggia. Epilt.7.


Dorata Mar. Vanno à rapire i più foaui httmori L'api dorate x
.
Ne
De l'antro fuor hihgmofo, e nero Ritorna in- gli odorati fiori
Rjjteuiofo. Mar-
Famelica. AchilL Qnafi famelica ape à cui ila tolto L'vfato ci- ,
dietro, e pur ncerca,c fpia. .

mar diretti Aprir d hor- bo ogni anima s'aggiri Rim. Son.10.


hxndìo Sracc. che tanti Mongihelli in
.
.

ndnInfcrnoaiitiifiincni.Rocci.il. Gentile Mill. Cosi ape gentil da' vaghi fiori Suggcndo, piglia, e
.

d'antro hederofo Dal va- in vn compone il mele. Perche de l'opra fua altri difpona. Son.
ìlcàcrofo. fchiabr. Enel riporto fen
Voi. 1. Sec. Guerriera qarruletta Font. Garruk tte guerriere , Che con gra-
rio calle, c dal pcn/ìer già vinto
.
.

amio herbofo Romito di ineguali Nel bel campo de l'aria vlcire a fchiere E per altri
Ylerbofo. Mar, Dentro l'opaco feh de l

letto d'hebano frondoso ferir d'acuti (frali De la battaglia al fufurrar che fate Quafi
ìiabitaror d'ombre fecrete Stcfo in vn
ifridula tromba il fegno date Od. 10.
Prende il placido Dio pofa, e quiete. Strag.i.
.

Medio e con lungo indugio, e lunga volta Girar Indulbre.Tafi! Tu ch'i quei fiori Amor d'intohio voli Qualape
II orrendo . < ar.
non ch'altro v.Jcr quell'an- 1. Amor. Canz.tf.
Ivi Trinatila tutta, Che
ìndurtre, e in lor ti pafei, e cibi 1

teliiuo, c
Ingcgnicra Mar. Vulgo d'api mgegnicre accolto in quella St.ì
.

tro horrendo Én.J. . ,, .

e nero Eidal- flifurrando a fabricarla cella


Vlunido. Vd. Cola dentro a quell'antro horrido,
.

En. i- J7- lnsegnofa. Tali Quando vn' ape ingegnofa, che cogliendo Scn'
Iv'ri'ir lì £:o<àa «ternamente.
La frondofa pianta a largo Rende L ombrofe giua il mei per quei prati fioriti A Te guancie di Fillide volando
iWmile Vàluaf. - ve'

b douc hinnilc,c rolo Antro le incaua , c va fot terra Lemorfc,clcrimorfc auidamente. Aunnt.i. ».
feccia i
Ingeniofa.Ghel. Come alhor, ch'i TAnril tenero , e primo Dal
afeofb. Cacc..;. 1+.
couil efee ingcniofa l'ape Rof 6. 63.
Wbrofo. Tanf. Che per quegli antri latcbvoli, e negri Tanti ha- .

uoanfofpirato&anni,cliniln. Lagr.11. 16. Leggiadra. Mar. Tu qualhor torna à gli alimenti vfati Ape leg-
dipendenti Scogli giadra, o Zefiro gentile, Dai lor da bere in tazza di rubini Ru-
Mufcofo. Or. D'incontro e di gran malli, e
dolce fuono. En.i. tjiadofi licori, e crilbllini
vn antro nwifcofo, in cui dolci acque Far
Pietro il piede Verfo il nero an- Font. Delicate maeftre Che (piate l'interno De l'hcr-
Nci'o Tanf Così dicendo mone
Maertra . ,

bette, e de fior veloci, e delire, E con modo felleeitO,& alter-


che Icntan non hallo, l.agr.8. 47>
i
rro,
a l'antro ombrolo no Delibando auidette hiimor foaui Da le poppe de i fior trae-
OMbroft. chiabr. (Quando l'Angelo gitale
te Od. 10.
One in terra Amedeo prciidea npofo Aincd. raui
1 i •
.

antro Opaco, Mormoradrice. Mar. Ronzando in cima à fior, com'han per vfo,
Car. Ne l'antro del Ciclopc è quello vn
i

Opaco. :

L'api mormoradrici in fui nou'anno. Strag.i.


wmenfo, che macello è fempre D'humana carne i En.j.
A mezo Prolùda Ognib. Qual prouid'ape in addolcir il mele Acciochc-
Ofcuw. TM Si di' afeefer con agio, e tolto furo
quali .

gioiri ogni hor ne verdi prati Sollecita fen' va fceglicndo 1


fio-
di quell'antro ofturo . Liberio ?j. •
1

c ri. Canz.
Vumicofo. Cafon. T-ra mirri pargoletti. ;il lido appreso gli antri
limicoli Già di nville diletti Segretari amorofi , Affilo Adoruj RcpMbicalóaue. Malli- Più nonm'aflbrdi il timpano d'Himc.
to , Ch'aduna le Republichc foaui Adisfiorar Vcminmco
tapeto Del. Stanz.
fornii tVm ari frati tèmpre di porpora fioriti Piaggie delitiofc, '

,
. . »
Romita. Font. Pargolette romite, Che fri taciti monti, Etrn
dolce aggradite, Econ mormor foaue appreffo «
Riunofo .Tronf. Fuori d'Vn antro ruinofo,c feuro Grauc il Fafci- valli habitar

no chiama- C0IL8.3J. fonti, Quali niiuole d'or rotanti, e vaghe Girate inariaina-
v gli Angeli, che cala Sul mitico morate, c vaghe Od.10.
tart JCO. Tanf- Vede 1! choro de
.

Lagr.7. 2.8. Sollecita Mar. Mentre tcnca con bel filentio chiufe Le Iabra_ •
.
antro, bora celcfte fala .

Ruuido. Ir.rC Et ode le fampogne de' partorì , Che intanto al mie fonno tranquillo, e prato } Schiera d'api follecite cìiftufe
«mid' antro regimati, Fanno al Signor del Ciel feluaggi ho- Rugiada in lor di nettare dorato. Galer.Ritr.
Sortile. Mar. E faceto, 0 feuero Sa quali ape fonile ,11.tuo ingc-

.Scabro. Mar. Di r ote ad hor ad hor tronche , e fugaci Rifuona cno , il tuo Itile , In cui di falc è temperato il fclo > Pungere e ,

trai
. . . . .

APE APO
tr.ir da le punture il mele . Gakr. Rite. dan vecchio con le fue Fredd' onde Metam.r. 47
1*7. .

Spiritello dell'aria . Font. Spiritelli de l'aria , aromi ardenti , Lu- ApocaUsp libro compoilo da S. Giouanni
.
Euan"elifta
minofe fauille,auree taccile Del belCielo d'Aprii correnti itcl- Oicura. ohel. è Patmo, oue poi ville Lo fenttor <fe l'ofcura Ado-
~
le. Od.io. caJihe. Rof $. 79.
Stridente Tali' Cosi d'intorno à l'odorate celle , Oue han rac-
. Acollo. figlio dioioue,edi Latona, nato inDelo
ad vn medelì
colti i rugiadofi odori , Cingon l'api il Jor Rè, (Indenti, e fuci- ino pano con Diana.
le, Pungendo chi s'apprcfl'a a' colti fiori Conq.i8. no. . Are veto biondo. Mar. Tal fù che reni il biondo
1-ont. Ingegnofe ceitrici , Fabre altere, ed ìllultri , Che
Arder d'Anfrifo
Teflìrrice . Di chi nuoce a' fuoi il nome vecifo
cari Galer. Fauol .
con aghi pungenti ite felici Te/Tendo in ricche celle ordini m- Arcicro lumnioio. Teli. Deh dammi tu, ò luminofo Arciere, Dol-
Leon quell'arte, che vi die Natura Fate d'aureo Iicor
duitri,
bionda teftura Od. io. .
"r 9° " nt ° D °JCC accoPP' 3r a laurea cetra U plettro.
Verginella volante Font. Verginelle volanti , Peregrine lucenti, . Arincntiero Mar. Volgon le Mute, l'vna
. à l'altra oppofie , Le_»
Vmi globi minuti, ori ipirauti . Od. io. lpaUe al fontc,& à lo fragno il vifo.E in
diuerfe attitudini corti-
Volatrk e d'oro Tronf. Ond' à ragion le volatrici d'oro Rechili
. Fanno corona ài'Armentier d'Anfrifo
polle
.
al campo fortunati euenti . Colt. 60. 1 1 . Attiaco Anguill Quel giudice
. in quel luogo ritrouaro Che per
Apìuh. pittore celeberrimo da Coo città nell'Ifola deU'iftcflo lAttiaco Apollo ai Mondo è chiaro. * .

Metain.ij. J49 .
nome nel mare Egeo At.t.o Car. Sgoflìmauaa le genti, e
. l'Atrio Apollo Sacttaua di fo-
Emulo di natura. Priul. Non l'haticriano efprefio Confuprcma pra, a gli cui Arali L'Egitto,
e gl'Indi, e gli Arabi, e i Sabci Da-
pitrura Zeufi , limante, Apelle Gli emuli foprahumani ili Na- van le ipallc . En.8.
tura. Galat.5. Benigno Sann. Benigno Apollo,
.

. ch'i quel facro fonte, Ch'ietti.


Induftrc Pan. Col bruno anco de l'ombre induftre Apelle, Men-
.
da ìHelicinimo Elicona, La ve tutto
horriiuona La lira tua, ti
tre vaghi colori inlìeme aduna L'iuiagini talhor forma più bel- itailoaucmcntc. Canz.7. .

le. Ven.Poin. Son. 47. Bifolco d'Anfrifo. Riti. Vorrei, che


feoffo in aria Iride il velo,
w
A ywtto. monte, che diuide l'Italia, cominciando dall'Alpe Veacggiafle col nfo, E'1 bifolco d'Anfrifo Col
vomer de la lu-
giungendo a l'eiìrema Calabria ce araile il Cielo i.Canz.i. .

Algente. Mani. Dimmi algenrc Apennin , fe'lbel fembiaiue Del Biondo Petr. Vedi Oiunon gelofa, e'1
.
biondo Apollo , Che folca
vago idolo mio,fe l'aureo crine , Se le bellezze angeliche, e di- apprezzar 1 etate , e l'arco , Che gli diede
in ThciTaelia poi tal
11 e PMMeflèr mai le tue famofe piante . Son.
i 1 ;
crollo. Tr.Am.i. b 1

Alto Carra. E'1 feci vn tempo, vdendo, ch'a la parte Più chiara
. Canoro Brun Ma fe feorro egli hauefll Te, cui
.
Marte guerricr,
del famofo alto Apennino Donne cran , ch'i difpregio tenean canoro Apollo Glonofa corona Al nobil
erme iiueife Ven. .
l'arte D'amar, ch'infegna il mio raggio diurno . Stanz.Tcrm.i. Terr.Canz.iS.
Alpro Tanf. GiiTene 10 pur, daterò alto Apennino HaucJlè de'
. Crinito Car. Era il crinito Apollo
.
, Quando ciò fù ne la oeleltc
miri piò l'orme fegnate Stanz. Terni.:. . piaggia Soura i na nube afillo . tn.9.
Canuto. Baldi. Sù le feluofe cime Del canuto Apennino, foura O Dio accclo AnguflL Come l'accefo Dio
.
cadérlo feorge Impal-
giogo alpino Afcende fibra induiire , Per procurar materia—, lidito il volto almo, e giocondo
, Vitn fmorto anch'éeli, aiuto
onde s'illuitrc . Parn.Scai. Canz.i. ,/ 111 van gli porge
5
Metani. 10. 86. .

Famofo Ringh. . O famofo Apennin, cui tante fonti Coronali la Dio biondo Anguill Stupifce il biondo Dio , torto
.
ch'intende
fuperba altapendicc . Stanz. Terni. 1. .il dolce fuon, che il Satiro da fuora.
Metani.*. ^7.
Freddo. Bracc.Comc doppo la neue il verno fuole Donde il fred- Dio canoro.Camo. Ammira à le tue note C ieli
intenti, Ond'ha- 1
do Apennin Italia parte, Fiato Ipirar l'jncandtdata mole , Per uefl-i la cerra,il Dio canoro.
Pali.
cui fuggon le nubi erranti, e fparte , E fuor de' nembi c richia- Dio chiomato Mar. Scende cola lo Dio .chiomato, e biondo Dal
mato ìJSole. Rocc.4. 1. fuo carro lucente, cV immortale
Frondofo. Mar. Quercia piegar, chc'l piò fa!do,e tenace Siti fron- Dio del canto Man. Poi prefe il volo, e
foHcuofn à l'etra, Che_,
dofo Apennin dillende, e pota Lir.Prop. Son.i 1. .
ben «Chc'l fuo Nume al /omino choro
Splide famofo e chc'l
Gelaro. Tafl" Qual fopra il dorfo d'Apennin gelato Pafccale_> fio (hi canoro Dal Dio dd canto
ogni fauorc impetra. Ven.
greggi . Sacr. Stanz. Pom. Son.55.
Gelido , Brace. Per terminar l'aereo fuo camino Sopra il feluofo, Dio giocondo Anguill. Conobbe alhor
Io Dio dotto, e giocon-
e gelido Apennino . Stanz. do Ch m Mida era perduto Udir facondo
Metam.i i.%o. .
Gigante Mam. De" più fublimi monti alto gigante, De la terra, e
. Dio illultrc AiigurlL e il biondo illuilre Dio,
ch'a «natante Fi
del Ciel meta, e confine , Che ifiinacci a' mortali empie ruine, vario il clima, 'anno, .1 giorno, e il
mefe Me:am. 4 ,$4. .
Con fulmine di gel fiero tonante Son. .
.

Monarca de' monti Adii 11. Bel monarca de' monti, i! capo alpi- . Delfo Ululila co' 1 bei raca fanti. Canz.4. 5»^"c
no Par che di vitia madia circorute , Sdegni lo fccttro, e la co- Dio luminofo Bign. Hor de le Mufe al luminofo Dio
.
Tello Brìi
rona altronde, Che corona c la quercia, e fccttro il pino. Rim. C C fpafg ° d0 PCrChe deSnÌ va ra io
Son. J7- deffo" Pai?
° ' "' " 2S 'ì mio
Keuofo Tali'. Che piega à la feconda alta fortuna L'antica fron- Dotto. Augnili. E sfidare ofa ancora inanzi al fanto DiodioueJ
te, l' Amor.z. Stanz.: 2.
Apennin neuofo .
moiueiIdottoApoUoalcanto.Mctam.il 44 H
Padre canuto Mar. O fujpcrbo Apennin, che il crine hirfuro Di
.
Facitore d'harrnoma . Imper. Gloriofo Signor
del dotto im-ro.
nube auolgi e nebbiajpiri e venro , De' monti Re di cento
, ,
, Del legno di virtù rettor fol degno Facitor
, d'hirmoria ,'d'uce
fiumi , e cento , Ch' apron d'Italia il feti padre canuto . Lir. , d honorc, Famofo Imperator d'alme, e di
fiuaa.Cai n'incoro-
B0fch.S0n.18. na il crin cerchio di luce RulKió. .

Padre de' bofehi. Achili Ecco il padre de' bofehi alto Apennino, Faretrato. Teli. A me concede il faretrato
Apollo.Che da Ja cor
Che il verdeggiar de la fua beila fronde Nel ceruleo deJCieì te a fontana nua Io palli vn giorno, e
Jà felice i' viua Col Dler"
"
quafi confonde, Cotanto erge àie llelle il crin vicino Rjm. . tro in mano, e con la cetra afcollo Lir. .
4 .

Son. 37- Fatid co Catnpeg. Mentre fapcr tu cerchi Dal


de' monti. Mozz. Tutto il r.oflro felice almo pacf:, Quantun-
.
indico Apollo
Rè S'ancorviue nel Mondo Quel figlio, che ti fùbambin rutato'
que l' Jpi, e'1 mar cingono intorno, E parte il Rè de' monti al- Filann.i. 1. >
to Apennino. i.Canz.3. Figlio diLatona Anguill. Come ha cantato Vzxv. il
Scofcelo . Goa. Ben più tolto terrei, pur che fecondo Non tuffi,
£cro motitc
Col ciglio accenna al figlio di Latona Metani.! 1.
d'habitarl'horride balze^'vn feofeefo Apennino. Aliti"..}. 47 .

Glorie jb. Imper. De' fuoi fulgidi rai nel mezo, e.


iuìU Di lumi-
Siluofo. Ar. Conterò ancor insù l'ombrofo dorfo Del lìluofo nofo cercnio m cluaro cétro,Tutto fpicndore il rUoricdb
Apennin tutte le piante . Far 14. 99. Apol-
lo Qui co «appare. Ruil.Kf. 1

Sublime Tronf E Cerer flana à /'Apennin fublime De l'oro fuo


.
GrandeXar. Di quelli prima 'ode ilgrande Apollo Ti priuilegia,
fè biondeggiar le rime. Coti:.:.. 68. e non t'.iiuidi;t i. corpo r.'eJparaggio de l'arco
!

Ln.9.
Superbo . Bemb. A le», che Apennin fuperbo affiena Là ve pine
.
Ir*
Harmoniofo Ghel. Camoi- Ti^ilco à parason di cui Fù meno
. ,
le piaggi'; il bel Misuro ^anz.15. .
Apo.lo harmonico, e foaue Rof 1 1. %6.
Ventofo Rai. Voi itofo Apennin, ch'intorno ardendo Di
. w Hsrmoniofo.Rin. Quelia Amorarma,efàPalladcfageia, Me-
.

Sirio il Ciel, da l'vno, e l'ai. ro fianco Spirate l'aure àme_>, lo Jioli i cigni , honor volante , Harmonicfo Apollo,e fama ir-
ch'anhelo, e manco Rim. Son. 49. .
raggia. 1. Son. 44.
Ai*imno fiume tra' principali di Tncfiàglia
.
Luimnolb. Lor. Quattro altari ergo, à te gran Bembo due Et
Vecchio. Anguill. Vi vicn lo Sperchio,c l'Enipco iaqnieto,L'Ap:-
, aL
altretinti al luminofo Apollo. Egl.y.

Mi-
. .. . . . . ..>

4 S* APO APO
Miniatore de' prati .Riti. miniatorde* prati,ò biondo Apollo, O parcan tutti caualieri erranti Stanz. .

Nobile Cicc. Donne fornirci! nobile apparecchio Dclebea»


Sì si colora pur la rofa, Ci giglio. i.Son.68.
-

te nozze , che placata Vien la nouella lpofa al fuo manto


Nume canoro Cap. Mentre il Nume canoro Per gl'Italici bofehi
.

d diporto. Idil.i. Hadr.j. 3.


tua
Rulìico. Car. Suoi parenti mcnibrando congioiofo Volto, fe
Nume chiaro. Augnili. Dar cerca al prego efretto il chiaro Nume, ,

Ma v'è chi tronca al fuo defir le piume Metam.8. ii4- .


ben con mitico apparecchio, Gl'iuuita, gliriceue, e gli con-
fola. En.j.
Prcncipe Mar. Son de la quarta sfera Prencipe glonofo De le_j>
. ,

ftelle vaganti, De le ferme, c collanti Monarca vniucrfal.fon di Solenne Ar. Di che apparecchio
. f.ì tanto folcnne Quanto à

Natura minillro maggior ,' de la via torta 11 peregrino eter-


II
pompa real poflTbil fia . l-'ur. 1 8. 96.
dal primo Oriente Infaticabilmente Corro Tempre à Sontuofo. Teiau. Molto più fontuofi Si facean gli apparecchi
no , Clic
trouar l'vltimo Occafo,Del tefor de la luce II difpenficr fecon, Tragico . Mar. Torna ne' patrij tetti à far folenne Di quelle
do, L'occhio deftro del Mondo, il chiaro lume , Che con certa pompe il tragico apparecchio .

mifura L'horc diuido, e dò la vita al giorno, Quel Dio grande, Apparenza prelenza, afpetto, villa, dimollratione, quello ch'ap-

& illultre.C'hebbi la cuna in Delo, Lo feettro in PindOj&hò la pari fce.

reggia in Cielo . Samp.tf. Alta. Tali! Che fotto alta apparenza di fallace 9pauento hoggi
Rcdì Cinto. Bruii. De' lauri il più fourano Pregio à ri torre ac- men graue il danno giace Liher.19. 53. .

cinto Altri fi vide; e in vano Garrì il Frigio Cantor col Rè di Dolce Brace. Ma le dolci apparenze, o come rpelT* Riefcon po-
.

feia à lungo andare infide Vrb. 19. 7.


Cinto. Ven.Terr.Canz.4. !

Rettore di Pindo Mar. Sti folto l'ombra de la cana pietra , Che


.
Feroce Mar. L'apparenza feroce Pofe tanto fpauento Nel petto
.

/otto giace al volator Pegafo Il bel Signor de la cornuta ce- ,


giouenilc, Che con commetter folo La fuafalute al piede, To-
tra, Il gran Rettor di Pinuo, e di Parnafo
lto a fuggir lì diede Samp.S. : .

Sole d'Helicona Imper. Ergendo al CicI, tratto dal riuo il col-


.
Finta Acuì miei che mai non efeono palefi, Ma fempre van con
.

lo. D'Helicona alto Sole, il Sole Apollo Rutl.i6. .


apparenza finta Fm.44. 5 .

Apostou Dodeci drfcepoli di Chrillo Noitro Signore


.
Hippocrita. Imper. Non figlia di pietà , madre di colpa Hippo-
Collegio auentnrofo Ghel. F.ì per man del collegio auenturofo .
crita apparenza ini hà foggiorno Quella aggiorna di notte, ;

De credula plebe à mille ;i mille Sederle fchière. Rof. 17-76-


la annotta il giorno, L'allutie fcuia, e l'innocenze incolpa—».
Dodeci Tanf. Quifcdervidi (odor ne fpira) mezo De'
L'alzi .
Caf.i.S.
fuoi dodeci fcal/i il gran Rè nollro . Lagr.i. 47. Infida Brace. Cosi inoltrando i Iiifìnghieri inganni Pietro al gar-

Mellì. TafL" E gli altri mefli del celelie Regno, Che diuulgar la zone l'apparenze infide Vrb.8. 73. . . .

vincitrice morte Liber.11.8. . .


Infidiofa. Volitai". Quelle apparenze infidiofe, ombre, Chc_ &
Stuolo dodecimo Ghel. De le facrc relliquie il fuo caneltro Del .
fpelìb ingannar puon più fcaltrofenno Lagr.14. .

dodeumo lluo! ciafeuno empia Rof 17- 8$. . Inufitata Tali' Ne più apparenze inufitate, e ftrane, Nè troua al-
.

Appaiato apparecchio , apparecchiamento


.
cun fra via feontro, 0 diuieto Liber.i j. 37. .

Atro £ SMK Qa>3 di negro color velo mal nato


. ,Vegg'io coprir Maellola Stroz. E l'apparenza macllofa , e vaga Barbare luci»
.

•de la urta Virbia il volto ? Forfè al morto mio cor,c'nà in feno merauiglia appaga Ven.i7-74- .

accolto Fa di pompe funebri atro apparato ? Prim. Son. Mollruofa Car. Molte oitre a ciò vi fon di varie fere Moftruofe
.

torrido, Grill. Ed àia niella, e ipauentofa menfa Lefpiegain apparenze. E11.6.

vano, ed torrido apparato Pen. 14. . Squallida Brace. Sbigottito raflembra immobil faffo Ne le appa-
.

Induitre P acc. De la greggia p.ifciuta e crefee à lei Pendendo


. : renze fqiiallide, e perdute. Vrb.i r. 41.
(òpravn apparato induitre Di huoro d'aragne, e fpande i lem- Superba, i'efàu. Ma il forticcllo, appretto D'haucre alquanti col.
bi De 'padiglioni fnoi l'aereo campo Dalvnoà l'altro traut- pi di cannone Con fiipcrba apparenza riceuuti , Et ai nemico
cello , e femore Crefee la sù de' poliierofi fregi La non turbata refi, Al combatter fé line. Tor.

• pompa,e fi diffonde A le femplici mofeh; iu(idia,c morte B.u. .


Appartamento llanze preparate perhabitarc. .

Intanilo Moren. A me conuien con quelle nere infegrie Donna


.
Adorilo Augnili. Rtceuon lei con le fue cameriere In vno ador-
.

refrar de l'apparato mfaullo Giuli. Prolog. . no, e ricco appartamento. Metam.7- 101.
Memorabile Cora. Se non da' memorabili apparati C'hebbc fo-
.
Maritale Car. Cinquanta maritali appartamenti Eran del fuo
.

ndite in pellegrino clima Gen. 1 8. . ferraglio. En.i.


Fompofo .Man Con bompofo apparato a lento palfo Vifitar Appellare . il chiamare.
meco il fortunato fido . Sonoro Imper. Dal fonoro appellar defiata l'aura Per la gola de
.

Ricco Annulli- Ne la lalareal lieta, &inimenfa Si vide il ricco,


.
l'Echo a lei rifpondc , Edio il fuo fuo.i col fuon di lei conlon-
e nobile apparato Metam.4. 45 j. . de, Che ne l'aura di lei già fi riltaura Caf-5 3 7 .

Superbo Andr. . O
fuperbo apparato , E di Luna , c di Sol gran Appeleò appellatone , l'appellarli , cioè dimandare vn altro
.

lumi ornato Adam.i. i. . giudice


Tragico. Malu. Panca veder, parte àprouar si audaci Nel tra- Nobile. Vili. Al tribunal d'Amor nobile appello- Chiederò per
gico apparato Del. Idil. . tuo mezo Giudice giulto, e pio Ainar.y. 2. .

Vaìliflìmo. Manzin. Mifero, àmechegioua Quci'to di gran for- Appetito defiderio arderne di qualche cofa
. .

tuna Vailiitìino apparato , Se Prometeo pendente Viuo lace- Cieco. Ar. Crefcer più fempre l'appetito cieco Vede del Rè Pa-
ra preda D'auoltor infattibile, cvorace Fler.1.5. . gali, ne sà che farli Fur.19.11. .

Violento. T.ifl". Ma di machine grande , e violento Apparatoli Crudele Valuaf. nefando, o crudel cicco appetito Vender la
. O '.

fida l'altra parte. Liber. 10.44. moglie il fuo proprio marito Tcbai.8. 37- .

Ai r macchio apparato, apparecchiamento . Cupo Anguill. E corra quella fuenturata agnella Per efea al fuo
.

Altero. Dole- Che lavoltra mercè, venuti fere Per honorar appetito ingordo, e cupo. Metani.*. 114-
quello apparecchio altero Ifig. Prol. . Dilordinato. Leon. Ma sì ben l'ollinato mio volere, Che gli ap-
Alto. Vd. Mentre in lontana parte il grande Enea D'arme, e di petiti fuoi difordinati Senza freo di nfpetto, o di timore Volle
genti alto apparecchio face. E11.9. 1. condure al deiiato effètto Taid.5. 10. .

Ampio Urign. D'eJncaci parole ampio apparecchio Trouòmai


. Empio. Augnili. E brama poffeder l'amato lito Per contentar l'in-
fempre entro leggiadri ardori Giorn.7. i . gordo empio appetito . Metani. 4. 434-
Fiero Vd. Fanno nemici dentro al lor riparo D'armi fiero ap-
. 1 Errante Egid. Pur feguendo la fera alma, e vezzofa Con palli va-
.

parecchio En 8. 85. . ni, &


appetito errante. Cacc.Am.
Funebre. Ta/T. Di più mirar fra quell'armato fluolo Quel fune- Ferino. Mar. L'appetito fenn nel fenfo errante S'arreda, e mortai
•'
bre apparecchio empio , e letale Non folìien l'alma, e ne ie_» efea hà per oggetto .

guancie fmorte Altro no è, ch'imago atra di morte. Difper.11. Folle. Anguill. Ch'e£fendo bella, e ne l'età più acerba Può dar di-
Funerale Gatt. A l'apparecchio funeral la niella Vergili driz-
. letto af fuo folle appetito Metani 9. f 8. .

zando calli lumi, lente Trarli dal petto il core , e lacerarlo


i Immondo. Ghel. Fan premio vii capo a l'appetito immondo Del
Addol.ii. 8. maggior huom, che mai nafcene al Mondo ìloCt}. 107. .

Funello Gatt. L'apparecchio fanello, ed improuifo Sì l'alta an- Impuro Ccba Crefee la brama, e l'appetito impuro , Non teme
. .

gofciai la pia Madre accrefee Addol.10, if. . di ragion sferza, o diuieto . Ell.i. la».
Korribile C'a'. E cjual fan d'armi horribile apparecchio
. En.S- . Ingordo. Anguill. Al fin doue è più cibo, e più mugghilo Corre
Infanlìo. Gatt. Gii gli apparecchi infauili nò villo farli, E iJ a sfogar l'ingordo fuo appetito Metani.? - 34- .

manigoldo ùUfi'o in pronto iìarfì . Scot. r 1. 73- Infano. I all', lo m'accinfi al certame,e non ritenne II corpo Ran-
let-giadro . Inc. Con sì leggiadro , e nobile apparecchio , Che co 1' appetito infano Kinal.5. }7« .

Mal-
. . . . . . .

APP APR
Maluso. Mar. Che non s'adempia mai del tuo cor empio II £' bel quel che di Luglio ella matura, z. Amor.
»

4p
Son.n.
maluagio appetirò, e federato .
Dolci/limo AchilJ Onde il miocor, cheperlung'vfo s?cme
.
Nel
Mordace Mar. 1'rngordc pai)ìom, I mordaci appetiti De" no/tri
.
dolcilTimo Apiil lieto gioiua Rim. Son. 17. .

humanijChe altro fon clic cani Da. noi itetfi nutriti, Onde
fcnfi Fecondo Rin. ffreni, e rendi ogni più alpelbre monte Ricco di
.

fiampoi tiriti e Galcr. Fauol. fior del tuo feconJo aprile. 1. Son. 107.
Smoderato. Mar. Smoderato appetito , Padre di vanità , fabro Fiorito. Camil. Mentre ne' cari, e piccioli arbufcclli Salutano
il
d'errori . Epit.i. fiorito , e verde Aprile Son. 4. .

Tenero. Cap. Intenta mi vcdcfle à fodisfarc Al molle gufto , al Foriero di Maggio . Achill. Saluta l'vfìgnuol in fuo linguaggio
tenero appetito CIeop.1.3. .
Aprii, clic tanii fior vernigli, e gialli Seminò su le piageie, e
sii
Vorace Valuaf. Di vorace appetito , ma che gode Senza fatica
.
le valliVago for:er d'vn' odorato Maggio . Rim. Son.41
empirli, e fenza lede Cacc.f. zi. .
Fuggitiuo Leng. Non rimarrà del fuggttiuo Aprile
. , Fuor che si
Appio . herba, di cui fono più fòrti labri tuoi merle viole Elcg.18. .

Salubre. Alam. Hor quel, che ne Jc barbe, enelcfrondi Mille Gemma de' mefi.Mam.Si che mentre verdeggia Gemma de' meli
afeofe virtù porta, e nel feme , Contro à i ehiufi dolor, contro Aprile. Canz.
al veleno , Contro al duro tumor , che in bella donna Soprai Gentile. Brini. Fiorir foaue, e verdeggiar lafciuo Odorato, e
pomi d'amor foucrchio latte Doppo i] parto talhor conduce, gentile Se non co'.fiori, almen con Thcrbe, Aprile Vcn.Terr. .

iodico L'appio falubre, che piantar fi deuc. Colt.f. Od.;.


ArrLAVio. fegno,ÒV allegrczzaxhe fi fà d'hauer piacere d'vna cofa. Giocondo. Molz. E non è chi di voi meglio via/piri Ne l'Aprii
Baccanale Brign. D'applaufi baccanali, e amabil ri/i L'aria van-
.
de' bei vollri anni giocondo Canz.4. .

no a ferir dolci factte Giorn.7. .


Giouane. li. Tali* E tanti raggi di eloria foargere, Quant'hiil
Fefleggianre.Vd.De k llrade npicn di fefteggiaiuc Applaufo d'al- gioitane Aprii gigli, e liguitn Soli.tfS. h'0.4. .

legrez?:., e Ji perfone Kn.8. 1 8. . 5; Giouineico Mar. Lieto vi ride, ne mai varia Itile Vn fempre
.

Feflofo. Brign. Com fcn'gian ; feitofo il mar s'vdia Formar ap- verde, e giouinetto Aprile .

plaufo a le vitr.net fponde Giorn.7. .


Gloriofo Bruii- Tu che in tela ritraggi Del magnammo
.
Anto-
Giocondo. Mar. E gli appiattili giocondi.c i giochi efprima Olian- nio augnilo il volto, Tempra per auuiuar de' fuoi verdi anni
do l'alma velli caduca fpoglia . Temp.95. Il gloriofo Aprile Vcn. Terr. Madr.i ?. .

Honoraro Brign. Cari appiani! «.onorati 10 già v'accoglio , Già


.
Gratiofo. Ar. Qiiidouccon fcrena, e lieta fronte Par ch'ogni
v'odo dir chiariUimi, c canori Auuenturoie donne, e oual vin- :
hor rida Fur.6. 74.
il gratiolò Aprile .

cendo Voitragloria (ie mai, .s'c tal fuggendo? Giorn.5. Infiorato. Iniper. E quando torna l'infioraro Aprile Ariporleì
Indegno Teli. Non t'inuagliir di quegli applaufi indegni , Ch" à
.
1 lor luoghi. Pv.ud.ii.
le pesine ale ine Hoggi l'effeminata èra compatte
I
Lir. 1 8. .
Leggiadro Alam. Hor che ritorna il bel leggiadro Aprile Da
.

Vniuerfile Vd. E con applaufo vaiuerfaJ fuoi vanti , E glorie va-


.
me con tal delio chiamato ogni fiora Son. .

ne di fc llefìo fpande En.c vj- . .


lieto. Tafi: Quafi conueno in fiore vn lieto Aprile. Bofch.
lieto Quer. Ne con più Itero applaufo aprilli il feno Alhor chc'l
.
Madr.37.
varco tolfe à Errun.i rutta Son.i 7. .
Luflùreggiante Brun. Mira come nel bofeo Lufuireqgianrc Aprii
.

Menzognero . Marnili. Per far che tu fiattege Son mezi rrop po le piante infiora , Come i fiori innamora Eptll. Heroi i. 1 s. .

vili Di popolo proltraroGli applaufi menzogneri , e intenda-


Mefe dolce. Anguill. Fe die il grauido core aperfeil feno Ne!
ti. Flcr. Ch.i. dolce mefe, il qua! precede ifMaggio Metani. 4. ij. .

Militare. Taf!" r. riceuc falliti, c'I militare Applaufo in voke pla-


i >
Odoraro.Murt. Soatiiffimo mele Forma Tape gentile Ne l'odo-
cido, e compollo . Libcr.i. 34. rato Aprile Rim. Canz.itf. .

Sini ulato.Manzin. Applaufi fini ulari,offequi; finti, Cófigli in teref- Pallidetto. Mar. Ecco con lui filagna, e vedi come Del volto
fati Son di regia forruna Nemici ineuitabili, e fecali . I kr.j. ». irriga palliderro Aprile . Galcr. Hill.
il
Appoggio appoggiatoio^ e per metafora aiuto, fauore
.
Perpetuo. Fed. Gloriofi trofei , ch'eterne calme Ti faranno go-
Fermo Mar. V auo di pace,e di virture amante, Fermo appoggio
.
der perpetuo Aprile . Appi.
d'Alìrea , Che la patria arricchì il eccelfe moli , E cor?, ottime Tlacido. Herr. Ricca di piante ed odorate , e rare E d'vn placi-
leggi il popò! refie . Epir.i. do Aprii l'aria comporta , Giace l'Arabia, ouc l' Augel fi pafee,
Fid.iìiifinio . Andr. Onde di bella donna C Fidanfllmo appoggio Ch'vnico in fe viuendo e more, e nafee Bab.6. 28.
) .

a l'huom fc dono . Adam-a. 1.


Porricro del Sole Cell. Gidconchiaue di luce Aprii giocondo
.

Intero . M jr. porrà d'ogni penfiero Po/ar a fonia,


lien egli in te | Fatto porticr del Sole apre la terra Amor.
e tu farai ben anco Di lue cure più gratti appoggio inrero Lir. .
Prctiofo Teff. Quiui con larga man de la felice Piaggia l'Arabo,
.

Heroi. Son.37. e l'Indo Sparga il più ricco, e prcriofo Aprile Lir. 7. .

Saldo Leon. Non cade chi ./attiene à faldo appoggio Taid.i. j.


1
.
. Propitio Ermi. Vman licri i pailor , propino Aprile Velia fem-
.

Apportatore clic apporta .


pre i lor campi , e rinouelli Tra le pruine ancor Inerba fenile
Intanilo Contar. Ohimè, ria quello giorno Dunque non d'alrro
.
Epiit. Heroi.i. io.
nomai, Che di-trilli fticeeffi Influito apportatone Fiamm.5.9. .
Riderne. Ghel. Come alhor chea l'Aprii vario, e ridente Spun-
Apportatkici femina, che apporta .
ta del Toro al fiammeggiar del conio Ne la tenera bufciavn
Amara Tronf. Venne la Fame con afeiuto feno Di pene acerbe
.
fior dipinto . Rof 11. i.
apportatrice amara Coft.i. j. .
Rugiadofo . Achill. Qui meni il Ciclo in tanto Rugiadofi gli
Aprile . vno de' dodec meli dell'anno i
Aprili Sereniilimi
, i Mzggi, i Giugni d oro Rim. Idil.j. .
Adorno Ong. Che fs . lafci paflàradorno Aprile Di tua fiorita Sereno. Tafl". E nel più verde,
I

e più fereno Aprile De la felice


• età, fenza gullare I diletti d'Amor, ten' | entirai Alhor quando fua gioiofa vira Mond.j. .

ilpeutirfi nulla giouaAlci. 1. .


Soaue. Alani. Con quanto chiaro , e bel feren contiene Ilpiù
Adulterino Bruii. Le vicende del tempo vnqua non fente , Anzi
.
tranquillo, e l più foaue Aprile . Son.
ad onta di lui frà l'ombra , e l'onda Adulterino Aprii nutre , c Temperato Benam. Pur d'effo è nobil vfo Di tornar nel mio fe-
.
feconda. Agi. no Vn Apri] temperato, vn dolce Maggio. Pali. Etn.x. i.
Ameno Menn. Per re fempre frà noi fan lor foggiorno L'Aprile
.
Tenero. Ghel. Come alhor ch'à l'Aprii tenero, e primo Dal co-
ameno, c'I dilettolo Maggio 1. Son.i.
.
uilefceinecniofa l'ape. Rof 6. 63.
Amorofo. Dole Ne quando il Itero , ainorofo Aprile Moflra & Tepido Tcìt. Qual lui tepido Aprii mentre la fponda Ruinofo
.

più vago il fio fiorito atpecro Son. 5. .


flagellaliRè de' fiumi Sta con pallidi lumi Poucro agricoltor
Biondo Tor. Amor callo, e gentile Adornar lor gradito, e lieto
.
mirando l'onda Lir.ii. .

Aprile, Il biondo Aprii chTiifiora, E di (malti riuelle Con iur-


Vago. Tafl- Quella nel vago Aprii de' fuoi verdi anni Dig-atia,
te l'arti, e con cftrema cura Nona, e leggiadra Flora . P.z.
e di beltà leggiadro fiore Le rofe impallidir d'imùma vinte
Canoro. T.ifl" Vn bianco aiigcl parer faroco, e vile
Ned più ca- Fca il purpureo color del fuo bel volto Bofch. Kgl.j. .
noro Aprile Ogni altro chediletti a mcrauiglia. Amor.Càz.i. 1 .
Verde. Gutd. Qui vedrai campi foli tari, e nudi , E fterpi, e fpinc
Cortefe Petr. Puccini almcn d'hauer cangiato ftile Da «li occhi
.
in vece d 'herbe, e fiori, Enel più verde Aprii canuto Verno .
à pie , fc del lor eifer molli Gli altri afciugaflèvn più^cortefe Son. 9.
Aprile . Son. 5 1.
Verdeggiante. Alam. Già fon guariti; e'1 verdeggiante Aprile
Dilettofo. TalT. Difiorrvnariucflc Il dilettofo Aprile . Bofch. Giunto eraal fin, quando il Signor li viene Di quclcaftel. Gir.
Madr.it. Cort.i.
Dolce . TafT. Non fon si vaghi i fion,ondc Natura Nel dolce Aprii Vezzofetto Bruii. Altri ben si languifce Per candor di bel vifo,
.

de' begli anni fercno Sparge vii bei volto , come in callo feno à cui dipinga Di vezzofetto Aprii pennello indurire Le fpirì-
Fi tofe,
. . . . .

o AQVI AQVI
5
rofe,eleneuofcgote. z. Selu. Pancg.:.
mia Clitia incorno , O bella peregrina, De gli alati rcina . Lir.

aura foauc , Che vn 1. Madr.36.


'
Vez/oib Rjn. Vigor, che mai non languc
. ,

i. Canz.49,
Refuperbo. Cam. Rè degli altri fuperbo altero augello , E tu
più vczzoio Apri n'indora, c pinge
1
.

ìiuntio del giorno. Son.j?


Viuacc Cap- </jiel fido Armindo , il qual taiii'anni in feno Nel
in- Sourana Mar. Tu gran Re quii fourana Aquila fuolc, Mira come
più viuace Apri le De Ja Tua verde etade Portò per FJora
.

d'ardir , di gloria auampi , E riconofei la ben nata prole Lir. .

grata il core ardente . Idi'.n.


Heroi. Son.io
Arxo. cinghiale, porco feluatico.
dimoltrjte o per via incerta Dubbia ella. Sublime. Leon. Scn' volerà quafi aquila fublime Aricourardcl
Seminante . Vd. A me la
' '
cacci con gndor apro Ipuman- O fommo Padre in grembo Taid.5. 10. .

vada cjuinci,e quindi errante,


Vccello . Pctr. li fui l'vcccl, che più per l'aere poggia , Alzando
te- Emi- 85.
lei, che ne' mici detti honoro Canz.4. .

Aqvila. vecello di rapina.


Che ne l'aiuto Vola.or Gclefte Mar. Varcar le nubi il volator celefte Itniolator
Altera . Ar. Mà l'audace falcon , l'aquila altera ,
.

del bel fanciul Troiano . Lid. Abb.4.


non nictton fpeme . Fur.10. 103.
altrui
Heroi vagheg- A cjvh.one ento di Tramontana, detro anco Borea
Ardita, rtchill. Quiui muta , e conf'ufc Quei
. *>

viui
aquila ardita arri fchia i voli . Ritti. Cauz. 1.
Agghiai Jaio Senec. Men rigorofo offenda Agghiacciato Aqui-
.

gia, E fati
Dunque al fulgor di tante luci,e tante, In qual lone il tuo bel volto Ippol. Ch.i. .

Audace. Ciati.
Algente TafT Si come la doue Aquilone algente Vcrfa mai tèm-
.

deurò prouarmi aauila audace ? Canz.


pre le pruine, e'I gelo Mond.3.
Aufjello. Taff Nè si' veloce in giù fi cala,efcende L'augel,che
.

Rinal.io. 3 Altero . Valuaf. Come fe l'humido Auflro procellofo Si moue


nen nel Sol ftlìc le ciglia . 1.
conerà a l'Aquilone altero , Fa con repente turbo il Cielo om-
Augello. Bum. L augel, che porge le faette d Gioue , Qiialhor
brofo, E fi toghe del mar tutto l'impero Tebai. 7. 167- .

d~aJ Cielo fulminare ci fuole Tal. .

Augello altero Molz. L'altero augel.che le faette à Gioue Afpre


.
Artico. Senec. O
come feiogiie in Uell'ofcure nubi Pur dianzi
grani di piouofo humore De l'Artico Aquiion la fredda forza .
rinfrefea, alhor ch'irato tuona , Fa' de'fuoi figli intomo afe
Troad. Ch.s.
corona So! per hauerne manifèltc proue Son.91. .

Augello di Gioue. Car. Gli adunchi vnghioni contravn bianco Afpro Brace. L'Afnro Aquiion , che furibondo fuolc Stracciar
.

ci^no Scende l'augel di Gioue. En.9. fremendo àie procelle il velo. Vrb.f. 87.;
Augello fiero Car. 'Dodici allegri cigni, clic pur dianzi Confuto",
.
Audace. Benam. Ch'egli àie pure, tue voci beate Scaccierà gli
Auftri, e gli Aquiloni audaci Viitor.3. 75-
e diflìpati à Cielo aperto Erano in preda al fero augel di Gio-
.

Chiaro. Anguill. Mà perche l'Aquilon du'aro ,8c altero Com-


ue. En. 1.
con auree piume E fece biancheggiar parie ùi gtolfra contra il torbid' Aullro Metam.5.82. .

Augello imperiofo. TafT.


L'augello impenofo al chiaro lume. Conq.19. 7°- Crucciofo B uh. Cosi nel gioco d'Apcnnin neuofo Per fpiantar
.

olino , o fr.iflV.o pungente li freddo Borea , ed Aquiion cruc-


Augello rapace . Mar. Tu che fcherzando vai Intorno al mio bel
Sol con volo audace Vago del gran Tonante augel rapace
ciofo Vengono a zuffa, à duello ardente, Sorgano ambo con &
vigore. 1.
Lir.i.Madr.37. forzai c vincitore Ciafcun chied'eflcrderhoftil
Au"cl!o fublime TafT. E tra . gli altri parea fublime augello Lo Selu. Cleop. •-

qual rinfrefehi le faette à Gioue . Conq.4. 43. Crudele Anguill. Cosi le foglie alhor veggon volarli, Che il au-
.

lici Aquiion gli arbori fiede Metam.3. 197-


Augello trionfale Ciec Huopo mi fora. hauer dal Ciclo in forte .

Del trionfale augell'acuto lume . Rtirt. Son.iotì. Empio. Keniig. £ quindi empio AquiIon,quinci afpro Noto, Fior
Com'ero di Gioue Bruti. Non sò fe regio augel corricr di Gio- altro vento in mar t'aggira, e fpinge. Epill-7- .
. .,
.

Garzone
il

Cleop. fiero Forfè che non t'arnfchi in mezo al verno Tra 1


Car. pm
ue Vide si bel il bel in Ida . 2. Selu. .

fieri a l'onde elporci . En-4-


Aquiloni
Eccelfa. Col. Sento al venir d'eccelfa aquila altera Fuggir tutti
Forte, Alai». Non fiacca arbori , e rami il verno quando
II pnl
gli augelli. $011.15.
torce Aquiion con noi s'adira Gir. Corr.7-
Eniinc.itc Valuaf Tideo va à lui come aquila eminente, Che da
.
.

candido cigno feorge Tcbai.3. 118.


lor.tan .
Freddo Brace. Ecco il freddo Aquiion che fi difìerra , E'1 brama-
.

Efploratricc di (none. Mar. Era di Gioue efploramce , e fpia_j to terren contende, e vieta » Cròc.ij .5 5.
L'aquila, che feorrcndo ogni confine A recargli' louenre in Furibondo Ceba. Qual fe talhor da gli antri fuoi profondi Furi-
.

Ciel venia Con I'artefe nocelle alte rapine. Ani. Mclftf.


bondo Aquiion ftlchiuiido alluide , fcll.7- 78- ;

furiofo
•Gentile . Rin- Scorta mi ita '1 jui a tua geritile, A cui noto è de
Furioio. Remig. Egli Zefiro doma , e mette il treno Al
l'aria ogni fenderò 1. Sonati. .
;

Aquilone , e lega , e chiude Entro a gran falli il fiero Noto, &


Grifagna ."Mar. II brocal de Io feudo d l'altro incife Quel che ve- Euro . EpiJt.i 1. .

nia con l'aquila grifagna Gelato Remig- Ocomevolue,efcuotc II gelato Aquiion rron-
.

Illultre. Cat. Che non abbaglia il Sole aquile illultri, Mà nottole


dofa chioma D'arbore antico,e di frondoio pioppo,Talio tre-
infelici, e augei palultri Scup Canz.n. maua. Epift.14.
Gelido. Car. Foffer tanfoltre addotti , era de l'anno Compi»
.

Imperiale. Mar. L'aquila imperiale il Sol vagheggia, Colrolìro


il mare Hn..?.
il giro, e i gelidi Aquiloni InfciUiiano
.

il petto il Peliceli fi fere


Guerriero Impcr. Mà d'ogni tempo , d'ogni lnnga
etade , E
Impura Mar. Gi i qual d'Ida il fanciul, re non rapìo Vaga di tue
.
.

montator
bellezze aquila impura d'Angeli eletti à quella ofeu- Mà Ituol d'ogni colpo d'Aquilon guerriero , Gran doniator,
,

fuperbo Non maifchermtoifchernitor, quell'arco


Da quell
ra Valle t'ha tolto, e ricongiunto à Dio Lir.Lug. Son.14. .
arclutetto,
Inclita. Mar. Quanto perche con lei ria che conuegiia L'inclita eccello feggio, oue lo pofe Natura pria, fuo ruitico
augella, che viìtadeabhorre. Non fi abbafso, non fi pardo giamai Rull. 6. .
.

Horndo. Mar. Acciò che foffi d'horridi Aquiloni A crollarlo


Magnanima Piò. E lo facea, mà d'improuifo apparfe Vn'aquila
.

magnanima, e viuacc S.Gugl. 1. 4. .


giamai non fian poflenti Teinp.16. .

Meffaggiera di Gioue. Mar. L'ilìefia altera imperiale augella Mef- Imlnondo . Rich. A le frequéti feoffe D' Auftri crudeli, e d Aqui-
faegiera di Gioue , Lanciando per alhora Di mirar riiiò il Sole . loni immondi. Rim.Prol. .

Importuno. Ong. Importuno Aquiion , che fremi , e fpin Mio


Sanip. a
rinale amorofo al bel foggiorno Rinvi.
Miniitra de' fulmini. Brace Tanta pane del Mondo hà fotto l'ale
.

Infano. Senec. A' duri , c freddi Noti efpofli fono , A


le minac-
La miniitra de' fulmini, che quando Ella inficine l'vmfce, ogni
mortale Se ne fgomcnta, e fi rimati tremando Rocc 13. 7- .
ce d'Aquilone mlano , Et al piouofo Coro IppoI.U1.4- .

Sofpiiuofudagli
Miniitra. Tronf. Tal la miniitra del diuin Tonante , Cui l'vnghia Maluacio. Teft. Nocchier, ch'in erme arene
nau.ragi ?
graua tripartito telo Coit.11. 76. Aquiion maluagi L'hora celebrata de' fuoi
s'appretta A fred-
.

Orgogliola. Moron. E colomba conuien , che fia difecfa Sopra Ncu.ifo. Tafl". Infili , che'l Sol quanto più può
l'agnel,nor. aquila orgogliofa i.Sacr. Son.50. di remili d'Acuilon neuofo M.ond.4- - ..... -, , . -

Noiofo! Vd. Era de l'anno il fine , & i no.ofi E


gelidi Aqu. on. al-
.

Predatrice Ferr. E quafi predatrice aquila altera, Che la colom-


.
c di odoroii Fiori
ba adunghie, L infelice barchetta in vn momento Prende, pre- tero, c crudo Rcndeano il mare , e d'herbe,
da, t fonimcrge. Min. 3. i ghiacci il terren faccan ignudo. En.3. 65.
feluaal forno
J
Rapace. Ar. Come leuar fuol col falcato artiglio Tal voltala ra- Orgogliofo. Moron. Può foco accefo in folta
D'orqoiiliofo Acuilon frenar fe fteflo ì Giuit.5
1 •
pace aquila il pollo Fur. 17.89. .
.

ca.npcftn Sul arrin-


Rapida. Mar. Teme il cigno d'Amor la face ardente Vie più che'l Pertinace! Malu. Par che da celi rigidi , e i

iuifigioilri, Qualhor ne ma..da,


efiaminando 1

foco de l'eterna sfera,E più d'Amor l'artiglio afpro, e pungen- go de' venti
chioftri Pertinace Aquiion fiati brumelfn
Del Son-36.. .
te, Che de l'aquila rapida, c guerrera
Rabbiofo . Remig. Guarda come il mio corpo ,
Non aitrimcn-
Rema de glialau Mar. Per far noua rapina In van t'aggiri àia
.
te,
. . . . . . . . . .
. . u

AR ARA
te, che percoflàbiada Dal rabbiofo Aquilon, fi batte, c trema ~.
.

vutoriofe auree corone. Pali.


.
51
Epifl.io. Aragna il ragno, animaletto, che fa le
.

Rapido Brace. Sotto il Sctteinrion d'acuto gelo S'arma l'alber- tele.


.
Attuta. Fol. come faftutainfidiofà
go il rapido Aquilone Vrb.j 87. aragna Chabbiadi lunghe
. .
corde in mille nocu Tefiuta fottìi rete
Rigido. YahixC. Il rigido Aquilon l'ange, c confuma, E fogli a la campagna Otit la ,
fua nemica f orie annodi
, Sta fujl'auilo, e al fin s'attrilta
agghiaccia fungnc in ogni vena Cacc. 1. 60. il e la
.
gna,Ch cftetto ancor non habbiau le fuc frodi.
Sarmacico Senec. Che poi che l'adunò nel freddo tempo Sar. Hum. lib 4
.
Delicata Mar. Era velo fiutile, e Jieue
quali lenta in gnifa , Che
.
manco Aquilon ne gli alti gioghi, Sciolfc J'eltate con gii Ete- c delicata aragna Le bellezzepm
fijvcnti. Thieit. Ch.i. chiude più fittele Copr
manon celaua. Epit.j. p '
Secco. Senec. Ciò che il fecco Aquilone Co' fuoi fiati pcrcotc Infelice ,.{]. Simile a tela -I
d'infelice aragna, Che ne la fua .
Ercol. te. Ch.j. tcltu
ra a pena inuoine E intrica
l'ale à l'importuna mofta,,
Scuero Benam. Popoli, che del mar l'onda, e l'arena Nulla cu-
.
pelo più graue in lei s'incappa
Mafe
, Non fi ricien , ma la diflolue,
rando gli Aquilon feueri Corron temuti. Mond.j.14. rrange. Monti. 1. '
e
Sonante. Tronf. E vinto 111 proue l'Aquilon fonante Stupefatto Ingegnola. Ar.
Oh elmi, gli arnefi, le corazze,e i feudi, Che
indurò gli alpn rigori . COft.28. 6. dui « tur meli, da parte , E d. Jor poco
fatte ampie ornane i 1 iiudi
Scolto. Mar. Come quando Aquilon rapido, e ftolto Rompele De 1 ingegnoie aragne, cran gran parte f&.
sbarre, e le catene feioglic E forgendo di Scichia , in nembo 1 effitore Maur. Picciolo ,
A^. 2 46 .

teflltor di lieui tele Fabnca .

folto i aride nubi, e tempeftefe accoglie, Mentre gonfia fig- per Felice
liando il nero \ ojto Fa le piante tremar, cadérle foghe fe sfer- real lieto, e ficuro
za i hdi horribilméte, e {pazza Tutta del mar la fpatiola piazza. Aiiacnh onero
Uut
Tab.8. 10.
fc " c lU il fbdde «fi che in rocca '
J"T' .

Aracne, ti Alunne Giouane di .


Spacciatore. Brace. E come a lo fpirar de l'Aquilone Stracciator Lidia, che osò di .

C N ]CrUa 3 t diCK e Vlma ffl "afmucau


de le nuuolc li feioglic L'humida,c tenebrofa impresone, Che •DottaDoicTa J"| per veder ,à ragno^ ' '

Angui!!. Sol come la dotta Aranne L'eletcilmc .


,

ne bag'ia la terra, c*'l Ciel ne toghe Roc.i j. 1. fila inficine ,

impanne Metam.6. 5 .
Stridente. Brace. Sembra il campo Roman qual volta fpira Lo Emula Mar. Che di filar giama; ltame
. fimile L'emula di Minerua
«{dente Aquilon gelata Jtella,Se dai freddo Rifèo partir li mi- in damo tenta
ra Grondinola fonante atra procella t roc.ij. 69.
Strimonio. Smee. Lo Scrimonio Aquilon le neui porta, E
che arene Ai.ltro riuolgc Agameun. j. j. .
.

le l ibi-
0t
^ f w?" i°
C
ba ditrice -» Che con pazza teihtra In-
°r
giunolealCiclcofedipinni.
'

Caler. Fauol.
AJUGOKfsi (i'Aragona regno nella Spagna .
fe
Tcmpe;'ofo. Mar. Doppo molte aucnturc, à quelfe fpiagge Teni-
.

Lindi Benam. I lindi Aragonefi ei dunque hor


peflofo Aquilone ecco mi tragae
.
mena , Quattro,
cento ne mena ; e dietro a quelli Seguon
Ti nòbile Anguill. Ch'ad onta dui terribile Aquilone Sopta Eri- color, che di Valenza
.
amena Habican le contrade alme, e Geleièi .
trea Libecchio alrìn la pone Metam.6. iy6. Mond.i. 13.
.
A*u*o che porta disfide, conclufiom eh pace, o
Torbido. V'ahuf H corbido Aquilon dal Ireddo plauitro Sfida i
.
comandamen-
ti de' PnencipI, o de'
Magif Irati
il mar, sfida i bofehi a crudel guerra Cacc.j. 62,. .
Ardjto.TalT E manda qui l'indoro, araldo ardito,
Thracio. Brign. Mi contro lui Thracio Aquilon fi caccia C'arco di faccia al Che
Duce franco il fero inulto Cong. 7 i<5. .
.
ncui '.
Giorn.7. Auuteuto Brace. Piace la mia propolla, orrd io.

Turbato Rctnig. E le roucn antiche inArane rupi Nate, e nutri- fpedifeo Subi-
.
tamente va auticduto araldo^'] partito,e la
ce,eie rabbiofebelue (Empio; t han generato, o il mar qual pugna prefenfeo
Lt ei fa la disfida ardito, e baldo
hora Da' turbati Aquilon li come nor vedi , Da J'arciioiò fon-
-
Rocc.V 48. .

,
Canoro .Tait Da gli «aldi canori à fuon di tromba
do al Cielo e volto Hpift. 7. . Chiamar,' c
tutto intorno iH.iel rimbomba.
Tumido Tronf Al fofliar d'Aquilon turgido,c grcuc Ecernamen-
Conq.ii.r.
.
An ancio albero, che produce aranci.

ce feoflò euui il Rifco . Cou.11. 44. Vezrofo.Cap. Vezzofo arancio, amorofetto,e


Axa . altare vaco, Che da' ra^.
g. da Sole vii Sol difendi, E po.npolo, e fuperbo l
rami
litneila Anguill. La figlia intanto ri l'ara empia
. , e funefia Da' Ne lo ipccchio vicin del piccioi lago . Occup. Son.78. elleuci
ferui già pietoficra condotta. Metani. 13. 149.
Arancio, Melarancio frutto di color
Indica Ghel. Vie più itupì, che vide melica, e chiara Sotto pie- d'oro .
.
.
i
Dorato. Ciuf, ola il perfico odxirofo, il cotogno Di lanu-ine &
di di lei fplender Rof.ó. 74. v n' ara .
adorni, il faponto Aimcnuco,c\ il dorato
Nefanda Maiur. Celiar vedranfì alhor l'are nefande arancio Insula^
.
, E le rifnoifc k.01:ni portano dipinta Del
d'ogni nmuJacro Tab.j. <5o. .
foprano Factor la prouideii2a D,. .

BetOO,., Senec E non lo fparfo fangue L'are pietofe inonda..,. Odorato .Mar. L'incommibil cedro, E l'arancio
Ippoi.i. 1. odorato i pomi
d oro Prodigamente in grembo gli verfaro
Venerabile Tronf Qui con indullriofa emola gara A vago lùon Samp.i. .
.
Pomo odorato. Bald. Qua! di fecondo liiol benigna
pianta, Qual
d'armonici duelli Fan rifonar la venerabil ara Hgh di ielue di- nui d'amico del tenore beate, Giunti
lettoli augelli Coft.f.56. .
produrr voi , poTna
odorate, Che 111 voi troLO a mio prò virtù
Arabia regione dell'Alia maggiore tra la Giudea, e l'Egirto,co- cocaina t Rim. 1.
.
Amor. So». 5 j.
sì chiamata da Araba figlio d'ApolIinc, e di Babilonia
Ah .tori; quello che ara la terra .
Odorata Bruii. Polando 1 vanni al Ciel volar pur fpera Aimen_»
.
Curuo Senec. Onde il curuo aracornon ceffi
ron guardo intrepido , e poffen te Ne l'Arabia odorata aquila
.
maiDicoltiuarcoì
v omero pungente Gli acquataci terreni
altera. Eufr. Ercol. Et. Ch .
2
Ingordo Rcmig. E l'ingordo aratorgia lieto incorno
Akabo popolo d'Arabia
.
.
Ne' campi
biancheggiar feorgea le biade . Epilt.6.
Auaro. faif Hormentreeid'Afia,edelpaefeMoro L'hofteac- Patiente. Impur. Più l'offerente ogni hor più
coghea, Soliman venne e traile Ageuohnente a fe gli Arabi ,
intento il folcili
Pallente arator d'afpro terreno , Con lunga
auari Ladroni in ogni tempo, e mercenari Liber.9. 6. .
feruitù, con cento
affanni RuH.7. .
Fuggitiuo Grat. Del Sole elpolli a i più cocenti ardori Gli Arabi
.
Poluerofo . Brace. E dal campo rimena à lenti parti
fuggitati, e C'leop.10. 7. i Garamanti .
L'arator poi
uerofo i buoi già lailì Croc.ji.tfi.
Ignauo . Ar. Che fuggiranno ne i confini fuoi Quelli o fien Nubi
.

Rulìico. Seucc.-Jlruftico aratóre il ferro adopri Si


o lien Arabi ignaui F-ur. j 3. 46. .
, nafeonóin
le lpade. Ercol. Fnr.4.1.
Ignudo. Tali: Non ci afpetca egli , e non
teme , e fprezza Gli
ci
Sagace Imper. ne il fertil campo Co' i fuoi lauori
Arabi ignudi in vero , e tiinorofi : Ne creder mai potrà , che_> .
più ricama..
ìudultrc Di lunghi folcili l'arator fagace Rult.^.
'
gente auczza A le prede, A le fughc,hor cotant'ofi Liber.9. 1 j. .
.
Aratro flromento con che fi ara la terra
.
Imbelle Taff Cade l'Arabo imbelle, e'1 Turco inumo Re/ìtten-
.
Crudo Anguill. Già il rozo agncoltor fere la terra Col crudo
do, e pugnando anco è trafitto Liber.5. 91. .
.

aratro, e poi vi fparge il fame. Meram.i. 17.


Inetto Tàff.
vii feccia del Mondo , Arabi inettiO , Oiid'é che Curuo Remig. Ara i campi Troiani, e il curuo aratro L'offa non
.
tanto ardire in voi s'allctti? Liber.9. 76.
ben fepolte hor fende, hor rompe Epifi.i.
Pauentofo Tafli Non reger voi de gli e/mi,c de gli feudi Sete atti
.
.

Duro Tafl. Ne terreni fendea l'aratro duro , Ne fca il pallore


1
ilpefo.o il petto armarui,o'ldorfo,Mà commeccetc
pauentofi
.
a
i prau anco ritorno Libcr.11.15. .
e nudi I colpi al vento, e la fallite al corfo Liber.9. 77. .
Infaticabile Imper. La mia Diandra io curaua, e ne'
Predatore Tafl". Come à l'armata in mar s'opponga, e come .
miei campi
.
Gli L'aratro infaticabile trattatia. Ruft.j.
Arabi predatori affreni, e dome Liber.j. 91, .

Innocente Tafl. L'iiiduiéria birmana o fpada, o lucid' elmo


Ah scìnto, monte , Od
.

Miuerua di I tolia conlàcraro à


innocente a" duri campi aratro Mond.i. .
Atteo. Brun. Sol l'Hemo Thracio, el'Araanto Atteo Colfer
Ncghiiroib. Guar. Yapurficuro, e prendi Homai bifolco
il ne.
E 1 ghi!.
. .. . . . . . , . .


ARA
ghittofo aratro. Paft. 4- 6.
rator, fignor cortéfe , Mà libero figrior, arbitro acerbo D'ogni
Con gli aratri cfìer loro RUu.)
Otiofo. Grar. Abbandonan fra vari auidi
.
infiliti
Duro. Senec O tu che noue pene Ogni hor comparti àie già
otiòfiicampi inculti Cleop.i. 7. .
-

c Sin Pien morte gemi Duro arbitro» de l'ombre. Thielt.1.1.


Pacifico. Mar. Dunque pompe , c trofei d'Arabi ,
le

fpogliedi C finito , egli ornamenti . Ejypacifichi aratri arme_^


Idoneo Mar. Io rinoncio a l'arbitrio, tfier tià voi Arbitro ido-
.

? Lir. Heroi. Son.jé. iem neo in quanto a me non poflò


nocenti, Per IchcrnirK; d*' barbari
ariile_j Incoili' ;aliai)ije * biabr. Ode gli horrer.di, e tcnebrofì imperi
Pettine de' campi Mar. Hifbida.il biondo crin d'aride
.
.

Arbitro iuconrraltabile, fourano Amed.10.


Tratta il dentato petrme ce campi.

Pietofo . Carnpeg. Mà l'arbitro pietofo Anco riguarderai A


Pettine dentato Max. Col pettine dentato VoIgeaQuinrio
.
la
l'editto amori) (0
terra , Quando brutto di polii': ecco il Senato A la
toga pur- Filami. 1.6.
Seiiero. Mar. ORegi, e voi ita le mal nate genti Conofcitori,
purea il chiama in gucra Caler. Ritr. .

&• arbitri fciicrj , Cn' a' giulh, c del fallir degni tormenti Con-
Superbo Ceba. Vedrai tra fangue obhrobriofo , ed atro Solcar
.

dannate tjli fpirti iniqui, e rei.


le tue città fuperbo aratro. Elt.14.9N-
Ariìvschi.u, earbofcclio, diminutiuo d'albero
Tagliente. Imper. Fatto qià molle ..lai ragliente aratro , Che'l
Ruft. 1 1. Lieto. Brign. Che bel veder per folkaria valle , Cui fan popolo
ruppe tutto, e riuoltò foliopra .

fol lie-i arUifcelii , !;iftabi]i rukelli Dar fuggitiui argenti


Torto. Abm. Più eintento s'atlide al foco intorno Con la
Aia .1

vn torco calle ? Giorn.8.


f;imi"Jiuola , e"l torto aratro , E gli altri ferri dal lungo vfo
Schietto , e verdi fiondi acerbe , Amo-
Petr. Schietti arbofcelli
fhneni Ne' noni tempi dolci aguzza, e lima Egl»i, .
.

rofèttc, e pallide viole S011130.


Arax* , o Ara/Te. Fiume d'Armenia
.

Tenero. Trpnf. E a pena intorno i lafciuetti augelli Sorgeuan


Aughiacciaro Senec. E quel che bcue il Gange , E quel c1ic_j
=
.

pronti al inaiutiuo albore, E sù i rami de' teneri arbofcelli


rompe l'agghiacciato Ararle Edip. Ch.i. .

ponte Nel dorfo Alternatali irà lor gare d'amore Coll.i. 9.


Armenio Car. Portaua il Reno difdegnofo
• :
il .

Vago Molz. Se lidio di purpuree piume ingombra Vago arbu-


f feotea l'Armcnio Ar3xe En.8.
.
.

barbarico IceJlo Cinz.i.


Barbarico Fcrr. E fia che vincitore oltre la foce Del
.
-

Cro- A ki wio , ari ufcciJo, diminutiuo d'albero


Arafle, A l'aure ignote fpieghi Diveflillo fcdel temuta
.

Tenero Car. Mentre de' fuoi più teneri, e più verdi Arbufti, hor
.
ce. Hort. .

Arafle , e iitielio, hor quel diramo, e fuclgo . En.3.


Fiero Brun. Al cui fallo rcal china la fronte II fiero
I
.

faretrato Orontc Ven. Tcrr. Canz.n. .


Vago. Car. 1 roppo parrauui la Romana llirpc Pofll-nte alhor,
Che cn'in fui fiorir precifo Ne fia sì vago, e si gentile arbufto. En.tf.
Freddo. Senec. Di cui con certi dardi, Si facttan le fere ,
Verde, \nguill, Ógni fuopicciol pel, c'haueafuldoflb, D'hcr-
bcuon l'onde la del freddo Arafle Ippol. ì. i .

Gelido. Senec. Beue il gelido Arafle hor l'Indo adulto


Beuono ba fefli hùnnl pianta , o verde arbulto Metam.4. 419. .

nobil Reno Med. Ch.i. Arca . calla de' dipeliti de' morti
i Perù" l'Albi, e il
.

Doloroia. Vare. Filippo il Ré, quel gran Filippo l'arca Doloro-


Indomito Mar. Già l'indomito Arafle ecco, che fatto Quel
(re-
.

fa che* vedi, e chiude, e ferra ? Quel che fignor del mare, e de la


no impara a follenere il ponte Tcmp. 73- . 1

terra. lento rapir l'inuidiofa Parca? Son.


Ar -.zzo panno tefl'uto à figure , o à fogliami in dmerfe maniere,
.

Proumcia Arca di Noè , in cui egli con fuoi figliuoli, e due delle lpecie de
da apparare Uanre, cosi detto da Arazzo città della
i

gli animali, fi faluò. dall'acque del diluuio vniuerfale


d'Artois, doue prima fùlauorato.
.
.

muri d incli- Legno cauo. Cofl. Come il padre Noè nel cauo legno Dal di-
Adulatore. Malli- Moilri di palme cento Sù ricchi
Del. Oda. ìuu'.o, che monti alhor copriua II feme conferuò d'ogni alma
to palazzo Ricordi indulto adulatore arazzo.
i

Arauici profu- viua, Són. 14.


Babilonico Bent. Babilonici arazzi , e Sirie fetc ,
.

biffi Feiucij or- Arcavi», rpuiiicia della Morca detta da Arcade figlio di Giouc-
mi , Egittij lini Le lane Ibere, ed 1 1-iamcnghi j

Effeminati i luffi Volino a iomentar


d al- BelU . Annulli. Conuufllad I un'Ileo viuo il cinghiale, Che de
diti, e Liguri ricami ,
la t rtrcadia era il fiagello
eli.: Metam.9. 8"o.
ma oiiofa Corin. 4- i. .
r ,.
.

di ironui, e MOntÙoiÀi Gua/. Vuoi die qui ne l'Arcadia moiituofa Ch'è


Fino. Car, Ne la gran fala, che di fini arazzi Di hor,
Iparfa quali tutta inhofpitc mi lerinu Andr. Prol.
di felloni intorno Era tutta veitita, ornata, e
fin. l* .
.

Induflre. Brace. Echifcolj:if..c,ofcminaii colore


in tela, o O fi rcano . ìecreio .

l'induitre arazzo. Stanz. Cefelte. Tatt Forfè (fe dette infra cclelli arcani Profontuofa
in calce, o per
mura Del bel giardin, entrar iniqua mortale; kned cullode fù, che da i foprani Cho-
Serico Mar. Non già fenci arazzi ornan
.
le
ri dikelc,e'l circondò con l'ale Liber io, ir. .

nè d'or cortine altere


Cl:ml". Brace. E vuol profontuolo in quella parte, Che Dio
Armtkio. volontà, poteflà. .....
aroitrio intero
„,.
Chia- ku/aperfe, volger la mente, E penetrar con argomenti infa-
Chiaro Ghcl. Ma più l'error del proprio
.
,
L. nit.ne uiperna i chiufi arcani Vrb.18. 60. ul i->e
ro anzi, e bello, indi macchiato, e brutto Rol'.i. 4- .
.

grand'Emu- Onci. Dific, e io traflé nel più cupo arcano De gliabiflì Cupo 4
franco. Mar. Colui, elicne fu giudice Ad onta del
fanoreuole Samp.7- feno onnipotente Kof.t^. 49. alci
lo Dicinmi con franco arbitrio Sentenza
.
.

Proueggia uen, Eterno Grill. E con fu fa adorò l'arcano eterno In sù gli abiffi
Intero Petr. Però chi di dio flato cura, o teme
.
. ,
'

del gran Sol fuperno 1 Madr. 256.


mentre e l'arbitrio intero, Fondami loco ftabile fua ipenie
. .

Ignoto, 'lafl. t gii altri arcani di Natura ignoti Contemplo, e


Tr. Temp.
nome regio Con mo- de le ìtclle vari moti Liber. 14. 41.
Moderato. Ceba. Le tiranniche forze , e
1 .
il

derato arbitrio in fediflinfe ELt.19. 56.


Immutabile.
.
Grat. Ma poiché tu de la ftellata corte Di contra-
ttar , di penetrar mi vieti Gl' immutabili arcani , in altra parte
Pieno. Bemb. Alhor lenza lofpcrtoil vano, e folle Di me trion-
in farle fuc brame con- Volgo 1 miei ldegni, e cedo à i tuoi decreti Cleop.7. 6.
fa à pieno arbitrio , e parte i'auanza
.

Lucente. Brace. E de gli arcani fuoi cupi e lucenti Io là sù pe- ,


tente Son. 45. .

netrando ogni receflo Cancellerà fedel mai non difliugo Col


.

Regolato. Manzin. Di pudica virtudc armiamo Aleno,


Onde
inde- prima il poi, màgli raccolgo,e Aringo Rocc.11.31.
libero il core Pofl'a contar, fuperbo, Arbitri; regolati ,
.

pendenti. Fler. Ch.i.


Milteriolo Trpnf de la pura region cclefte Milleriofi arcani,
.
. O
ahi ponenti. Coli. 16. 63.
Sfortunato. Manzin. Lofcettro 111 mano , eia catena al piede
Occulto. Tronf. Miroflì ( o del gran Ciel degno fluporc De l'al-
Porta il Ré, che feruendo a' propri; fenfi , Depraua non cor- ,

sfortunati Fler.Ch.i. ta prouidenza occulto arcano ) Viuacc Ti fimolacro a que*ll"


regge De' popoli malnati Gli arbitri; .

liorrore Coprirli il volto con algente mano Coli. 19.50.


Soprano 1 a/f, Mà quel , che chiedi tu, ch'ai tuo foprano Arbi-
.
.

Libcr.j.jS. Profondo Brace. Son gli arcani di Dio profondi, e valli , Saperli .

trio il Garzon venga à fottoporfe .

ad huom mortai non li concede Vrb.9, 19-


Sregolato. Manzin. S'anco liltefì'o Cielo Con leggi fotiuertite
.

Non patifee di Re fatto tiranno Gli arbitri) fregatati Fler.3.4. Ripollo Ghel. A lui del tempio i più
ripofli arcani Apre il Rab- -
.

bino Rof.17. 38.


Temerario. Brace. Dunque in arbitrio temerario yollro Lo
.

Archwvgiero iòldato che porta, e combatte con l'archibugio


fuellet fia dai fondamenti il Mondo? Vrb.5 85.
.

Llperto Brace. Seguono poi gli archibugieri cfperti Col foco


Vacillante. Bocc. Ch' a tal piacer non faceftt foggetto A mal
.

in collo, a cui s'appoggia il braccio , E in mano han la torchia,


mio grado il vacillante mio Libero arbitrio, ma pur fi ritenne
onde'l mofehetto Fulminatore al maggior huopo eretto.
Con r igion vinto , il fragile defìo Vif. Am. 4 . '
,
Rocc.7. 36.
Volerebbero. TafT. E'1 libero voler libero dono , Cui non vin-
Archi;.vso. flromento bellico
ce, nè sforza (Iella, od altro Mond.i. .

Acciaio cauo Rich. E s'ancor vai col cauo acciaio in giro Per .
Armtro giudice eletto dalle parti
.

tarilrage d'augelli à tutte l'hore Rim. Son.


Acerbo. Imper. fc quali fu non de gh affetti altrui Dolce mode-
.

Acciaio
,,, . . .. . .
.

ARC ARC
Acciaiò tonarne Brace. Di qua di là de lo /quadrone borrendo
.
Che in bocca dea la formidabil cote , Si che toccò le machine
J3
Mobile inerte di tonante acciaio, Muouondue guarnigioni, e «inumane, Oud'auampa il balen, ch'altrui percore, E con
curtodèdo Vano le fchiere,e marchiai! fecoal pari. R 001.7.45. fragore borritile , e rimbombo Auentò contro
Arncfe d'Auerno Imper. difpietato autor di noua ftra"c Quel O me °globi di
.
•piombo .

rtromcnto honucida , e si crudele Contro gli augei del od Metallo fpietato Brun. De' più profondi Abiflì Ne le feroci,
.
e
dunque s'adopra , Che fo] del crudo Aucrno e arnefe, & opra ? fotterranee vene, Oue mai non aprili! Momentaneo
fplendor
d'aure ferene , Creò fabro di frodi, ebro di Llegno II metallo
Arco buyio Valuaf Hauea . le reti, e i cani , & liauea l'Arco Bu- foietatoi Perche de' viui il Regno, A* noibi danni armato,
gio di terrò, che bombando lìride , E caccia il foco, e"l piom- onmdubil n'aflaJga, empio n' ingombre. Non già de' lumi
1
il
bo, ond'ei vien carco , E ciò che tocca immantinente vécide Re, ma '1 Re de l'ombre Ven. Terr. Canz.6. .

Cacci. 55. Ordigno empio Ridi. Porca il mio cor, che'l mio morir non_»
.
Arma fiera. Imper. Giada gola di ferro alma di piombo Viua cura, Soura l'homero bel crudo linimento
; E fra lefelue,à
nel foro ;i morte loro ha morta , fi i fulminati eia crudcl ner- mille prede intento, Contro l'alato rtuol ogni hor
congiura.
coira Ne fentono ardor, pria che il rimbombo Come minu-
1 . D.i l'empio ordigno/uo vomita arihra , Onde cade ogni
augel
to, da locato nembo Suol, firage 3 i campi, grandinare il ge-
1/:
trafitto, e fpento, Io più del piombo acctfo arder
lo; Cosi da nube di zolfureo telo Grandine di pallili lor fioc-
mi lènto, Ei
più del cauo acciar l'anima ha dura Riix Son. .

ca in grembo. Oli di horrore mortai , di morte horrcnda In- Ordigno fiero Mar. Mà il fiero ordigno , che dal cauo feno Per
.

ucntrice fpicrata Arte guerriera ; Ben temprarti in Conto ar- gola anguria vomitando il foco Sputa globi tonanti, al cui ba-
ma si fiera, Onde fiera non pur, nià l'huom fi
offenda. Il leno, Benché di bronzo ogni ripar dà loco Se ben la felce del .

tuo ferro homicida hebbe già loco In Plutonia fucina, e ordio ferrato cane Miniftrò lefatnlle al colpo ardente,
Fèdelfuo
catene Per vomitar di fiamme, oh come iunierte A ilromen-
:
icoppiolepcrcoflèv;>jic. Son.
to Inferi. al ) anarco foco Caf-t- 85 86. 87. 88. . ,
Ordigno maledetto. Ghtd. Stendono! fanti a bcrfagliarcon_»
Armafulir.i.iatricf I!r.-; C L'arma fulminatrice al cinro apnefa
. .
arvii. Bugi di fèrro: maledetto ordigno , Di frombe più, pili O
Lafcian cadérli , ouc fpamta han lei , Poi di j-ifìola à la nemi- che di Itrali , e d'archi Tormento fouerchieuole , e maligno
ca ofièft Folgora il piombo, e quattro colpi, e fei Rocc.7. 48. Rof24. 45. .

Canna d'acciaro Valuafi Canna'd'acciar nel cauo ventre pren-


. Ordigno rigido Brun. Quinci il rigido ordigno Forfeper imitar .

de Sulfireapolue, che rimbomba, e linde Tocca col foco, e di Giouc c.uyi , Sempre crudo , e maligno Ha ne la bocca i
il
piomLo fuor ne fpinge, Che'l folgore di Giouc agguaglile tuon, ne! tuono lampi Ven.Terr. Canr.tf. i .

fii.ge Cacci. 43.


.
Ordigno federato Mar. Che fua ragion con federato ordigno .

Fattura d'Inferno. Brun. Da le fuiJìirce \ ifeerc d'Aucmo,Cui neb- Difender volle, c dilputar con l'anni E rifpondendo col foci! :

bia cternainuolue La fattura d'infèrno llebbci! foco, eia_j lanruigno , E col tuon de le palle ai fuon de' carmi Morte l'in-
polu:: (jIi die con guardo obliquo e tempra ignota Siiìtbii giunca vendicar non graui De le penne innocenti ferri caui
,
i

fallo, ìv lil'on la rota Ven. Tea, <_ anz 0. Sgomento empio Prer. Saura l'homero coita empio rtromen-
.
.

Terrò. Rich. Prende Milliotafoor per roo diletto Ferro, chc_« to, Aun'IIo, al &ng«e, & à le prede inteio. Onde fpiiito dal fo-
piombo attenta, e tutto (pezza Rim. Son. co il piombo accefo Empie il Cid di rimbombo,e di fpauento.
.

Ferro cap. L l'homero gentile Caricò di quel ferro , I! cui ven-


.

tre homicida Serba tra rollo, e nitro in picciol globo Di


Volan globi nnnui a cento a cento han dal fulmine il tuo- i
, C
no, e il moto apprefo , Mngge il Ciel, trema il fuol, e fifehia il
piombo, o d'oricalco Sepélira la morte. Idi'L;. \ento. Son.JS-

Teiro bugio Ar. Porta alcun" arme, che l'antica gente Non vide Tormento. Mar. E pria di foco à ieratiidi
.
tormenti Malcauta
mai, ne fuor che lui la noua Vn ferro bugio, lugo da due bradi efoot ti gioia il cor di ghiaccio , Ch'à le dola d'Amor fiamme
eia , Dentro à cui polue, & vna palla caccia. Col foco dietro, cocenti? L1r.Am .S0ti.5j.
oue la canna è chiufa Tocca vn fpiraglio , che fi vede à pena Arghi khji . mathématico celebre Siracufano
onde vien con tal fuon la palla efdufa , Che fi può dir che tuo- Bn olo di Natura. Brun. Emolo di Nau.a,
anzi di Dio, L'inge-
na, e che balena. Fur.9. 18. a9. gnofo Ingegner del mar Sicano Le sfere erterne in fragil vetro
Terrò cauo. Mar. Quando ecco con horrfbile rimbombo La_* ardio Chiuder con arte illuftre, indiiltrc mano Tal. .

bianca coppia, e icmpJtcetta vecife Spinto da cauo ferro acce- Ingegnerò; Mar. Ecco ogni sfera in picciol globo
ha chiufaL'itt-
ib piombo. Lir. Bolch. Son.tì. gegnolò Ingegner di Siracufa Gaier. Ritr. .

Ferro fulminante Vgol. Vago Amor di pugnar cangiato hà rtxa- AftcrtiVEV yo foprafiante a' maertri
.
delle fabrichc . ChieiTercita .

da , E tu vece del ritorto arco primiero Di cauo ferro fulmi- l'architettura


nante, e fiero La pargoletta mano armar gli aggrada. Guacc. Accorto Anguil! Così
. l'accorto e celebre architetto Di tante ,

Son.& varie vie fallaci, e torte Compofc il dubbio, c perigliofo tetto .


Ferro tonante Prct. Mà l'alme anco trafifiggcil bel fembiante,
.
Metam-3. 84-
Ne sò qual vibri più cocente ardore Guarito tulminator , fèrro Diurno» Miguill. 3en opra par di diuino architetto, E non
terre-
tonante. Sonjj. no intaglio, mà celert'e Mctam.i. 1. .

Folgore humano (Jell. Nè dagli hamani folgori inhumani, c he Famofo. ^nguill. E the il cupido
.

Ré chiede l'aita D'ale un famo-


con arco di foco auentan morte Var. .
fo, e nobile architetto . Metani. 1 r. 6 j.
Fulmine bombile. Beutl. Di celclìi ùette il cor pungea Cle- Illurtrc . Tali". Però che Iddio, qua! fonditore
antico D'alta cicta-
mente feriior , quand'empia mano Scoccò l'hombii fulinn. e tade, od aixhitctto illultre Mond.j. .

ma in vano Che il diuiu toco lo terren fpegnea. Induftrc Icon. Canto città fomofe, o tempi illuftri Memorande .

Fulmine lioi. ile. fuoco


Peirell. Armato feocca Cauo ferro, e non oj>re d'architetti indullri Taid. CI1.4. .

pere 11 Dmo Carlo;


n'èftupor, che il foco Toco non foc- Mirabile Taff. E in guifa di mirabile arcliitetto
. Fonda farìto edi-
ene j s'appretti, e non tocca II manto, che non fere Fulmine ficio in falda pietra. Conq.11.9a.
holtil oue lampeggia il fangue Di Uirilto ch'anco eflàugue :
Nobile. Anguill. Fra colonna, e colonna compartiti Diflinfc i
Palla Varetra, e'1 tdo Doue è riparo il Cielo . Madr. fiori il nobile architetto . Metani. a. 5.
Fulmine picciolo ficnam. De' pedoni bel igeri, erediti Parta
.
Saggio Valtiaf. Cosi faggio architetto abbraccia , e flange
.
Pic-
inanzi al Colombo anzi ogni fchiera, E del picciolo fulmine ciol ritratto di ben amine mura. Cacci, a r.
granati Portali Incidi ferra àl'vi ide' lati. Mond..j. 1*, Archttettvra arte dell' inuentarc, edifporre le
.
forme desìi
b
Fulmine terreno Mar. M'alitile ir.fidioia, e ccm' auante Lingua
.
edifìcij .

vibrò difiele , e di veleno, Cosi poi vomitò foco fonante Per Vna denota, e venerabil Chiefa , Che sù colonne
Bdla. /ir.
ala-
la bocca d'vn fulmine terreno Coti la caura lorata , e folgo- :
baftrine, e rare Con bella architettura era folpefa . Fur.j. 7.
rante 1 eutò ferirmi, e lacerarmi il feno .
Leggiadra . Moron. Quando volfèr gli Hebrei rifar le mura De la
Fulmine terreltre Ar. i.h-.-'J fulmine r.rrdlrc, con chi vecifa Ha
.
niagion di Dio noue, e più Juftri Speferoàmen leggiadra ar»
tanta, e tanta gente bora non chiede Fur.9. 66. .
chitettura 1 Sacr. Cap. 4.. .

lluomen:o morbifero. Bruii. Inhonorato à terra Miro da sì Archivio luogo doue Hanno le fcritture publiche
. .

mortifero iltromento II pregio de la guerra, Piango il t,uer-


Cupo Mar. De' più chiufi penfìer conuien, che t'apra Con quan-
.

ncro od otiofo, o fpeiuo Perche vino il valore, illuUrc il mer-


to di fecreto Dentro l'archiuio cupo De le leggi irnmqr tali ha
:

to Da la forata gola Chiufo in arringo aperto Con incanno fcritt o il fato S.tmp.5 .

s'tnuola: Dimihtiafplendor, fama di campo Con ffodcaf- Arco-ra. tiratricc d'arco


forda vn tuono, abbaglia vn lampo Ven. Terr. Canz.c .
I-eriuicc. Imper. Con girar d'occhio bora veloce l:or tr.rdo ,
Machina. Mar. Girò l'infaufta chiaue , eie fue ftrane Volgendo L'Amazona leggiadra a! corfo impera ; E fa veder ciré feri tri.
intorno c fpauciitofc rote , Abbaff.tr fela tefla al fiero cane ce arciera, Arcò fatto d'vn cigiio,c ftral d'vu guardo. Caf.j.ij.
L i Ar-
. . . . , .

ARC ARC
54 offrali? Fler.T.r.
Arcisro. tiratoi- d'arco, foldato
armato d'arco.
Poderofo Anguill. E poderofo, e forte, Ch'i Febo fu quefl' arco
Ardito VA Grati feritor di dardo, c fi compiacque D oprar 1 ar- .

.
diede fama, Metani. 1. 114.
al mofiro morte .

to, c eli tirali ardito arciero En.9. 36- ^


.

Ponente Guar. E la faretra d'oro Tratto vn ri.


in quefto dir da
l'arco a pena Scocco fret-
.

Barbare/co . Stro. Veloce sì, che tal da pido ftralc, Fin da l'orecchia al ferru Tcfe l'arco poflent«_».
ta barbarefeo arderò. Pali. ... . .
Paft.4. ».
bella arciera 1 Tuoi ne-
Bello. Tafl E difiofa di ferire al varco La Ritorto Tronf Due germani d'Amino alhor sù l'empio Tendo»
.

mici attende . L1ber.11. 18. volti à l'oftcfa arco ritorto Coll.4- 3 5 •


d'oro , Tronca a .

Canto . Rim Deh tergi, ò cauto arder, gli Orali Saettatore Impcr. Ti vieta allontanare, o rallentare L'arco faet-
Ch'io fa veggio tua preda,c mio
.

la fuga il corfo, e tendi l'arco , tatore,o dar ripofo Al can,di fere veciditore ingordo. Ruft.n.
1. Son. 195-
teforo .
, , ^, c
cfperti arcieri, Che fanno
,
Sonoro Bald. Già tante volte Amor di propria mano Tefo a fe-
.

tfperto. Tafl". La mag-ior parte c de gli rirmi hauea l'arco fonoro, Ma da' fulmini fuoi fotto vn alloro
di lonian piaghe mortali. Condii.
18.
fua fchiera, Venia dimoino Fussito, vfeina ogni faetta in vano Rnn.i. Amor. S011.4. .

Faretrato l afìT /Umida apparile, e


Tenace Malti. E de l'arto tenace Reta inerme l'Aurora ambilca
.

fublime in vn gran carro aflifa, Succinta in


gonna , e faretrata .

homai De le facre rugiade il bel lauacro , Per farli Alba più


arciera. Iiberi7«J^- m ,.„.,.. ^ bei rai Del. Canz.
1
arciero. Galat.i r- chiara d sì . 1

Infallibile. Priul. Sagittario famofo,Infa!hbile arco Di fino acciar,


D'mfidiofo Valido . Ar. Ma come ben comporto, e valid"
Infidiofo.Car. Qual ne' bofehi di Creta incauta Cerna
inbuona fomma grcuc Quanto fi china più, quanto è più car- ,
arder fu2S;i Io Urale En.4-.
co , E più lo sforzali mariinclli, e lene , Con tanto più furor
. . .
.

Inflitto. Vd. Pria che finifca il


faettarrarcicro Inumo, altri ne
quanto e poi fcarco Fur.14. 105. .

ftiga, altri ne fiede Uni. 50.


AucoitAMNo, Artocclefle. ouel legno arcato di più colori, che in
. .

Di mira,
Poderofo C.Cam. Cerna ferita è tal, cui tolf; 111 Caccia
.

tempo di piogg a appanicc nclraria rincontro al Sole;


.

ecolfeilpodero/oarciero. Agg. Tafl. 1. 18.


Va°o Molz. Ne tra lé nubi vago arco celefte Son. 19.
Profano Guar. Vi getta l'armi, e fenza gloria viui Profano
.
cac- .

Arco, che ne gli edifici; è fatto in forma d'arco per riceuere_>


.

ciato^ profano arderò Pafl.4. 8. .

Rapidillmio.Brun.Indi vagheggia al puro fpcgho appreflo Di ma- Sran pcrfoiiaggi


Dio, l'.icccnna,Amor ofo . Paol Forfè de gli Obelifchi i fallì audaci, Forfè d'herba
teria del Ciel dardo fupemo, Di cui.qual
delira Ven.Cel. Tercf. coperto a^co faflofo ? Rim. Son. 139.
l'addeftra Rjjpidiflimo arciero arnia la .

che piega Maettofo Tronf. Macflofo à le nubi ergcfì vn arco , Ch" à i dotti
.

Arctonf quella parte dinanzi , e di dietro della fella ,


insegni può dar leggi, e norme, Fabra co' fuoi fcarpelli à mieli'
.

àguifa d'arco, e chiude chi caualca.


Morirà iti intacco La virtù comparti Dedalee forme j Tre curile forici
Ferrato Bruii. Armi il peno d'acciaro, e d'adamante,
l'altrui pie fon varco , In cui l'ctlrcme hann' adiro conforme,
.

induilria,nurepido fem-
ferrato arciero animo faldo,Gucrrera
Ben ampia in mezo la maggior fi llcnde,E con marmoreo dor-
biante. Epift.Heroi.:. 8.

a guifa di mezo cerchio per vlo di ti- fo in aria pende. Coli. 11. 59.
Arco. rtromenio piegato Pompofo . Teft. Ed ecco in sù la riua Del Tebro apparecchiar a'
rar frcccic, palle, o altro .

tirai più pretto Che regi) Ipofi II Latio trionfante archi poinpoli . L1r.11.
Africano Brace. Le fuc promelTe j e d'ogni
Trionfale Petr. Errori, fogni, & imagini linone Eran d'intorno
.
,

fuor d'arco African rapido venga Croc.?.?. f


5- .

à l'arco trionfale, E falfe opinioni ih sù le porte Tr. Am-4-


Corno infallibile. Valuaf. Se ben indarno il bel Partenopeo
.

Tebai.8. 1 14- Vittonofo. Tor. Clior fui Tigri , hor fui Nilo, &horsùl'Lbro
L'inf illibil fuo corno vnqua non tende .

P.x.
d'Ento,Che dillrug- Drizzar vittonolì archi, e trofei .

Crudo. Anguill. Non sà l'Elide quel ch'io tei


Arco, di llromento mufico
aea col luo crud' arco il Mondo ? Mcram 9. 78.
Dolce Mar. E col doJce arco da la delira moflb Tutte feorrcndo
Renne Che fe l'arco terrai mai fempre tefo Per faettar
.

Debile. hilloriadolorofa, e triltaDe' fuoi lugu-


lento. Epill.4- le loquaci fila, Cantò I

hor quelU,hor quella fera,Inuti! fi farà, debile.e amori Sanip.6.


furo Arcoebur bri, e sfortunati .

Eburneo Mar. Ne fu minitt.ro il fonte ifteflò , e


.

Febeo. Impcr. Ei, ch'à produr poetico tefauro Marita à LiraThe-


nco la mano, e l'onda terfa Argentata faetta,& ella arcicra_i,
fpia arco Febeo Caf.i. 88. .

Ch'ai mio vifoauciuolla Samp.x.


le corna , Si vuo- Fienile 1 eft. Quella cetra, che geme Tocca da flebil arco vdrefli
ricfTuofo Mar. De gli archi flefluofi Si cuniaro
.

alhora Narrar tue glorie, e diuentar canora. Lir.25.


.

corde, Sibilaro le treccie. Epit .;.


taro le cocche, Rifornirò le
onde protondo Interno, Mufico. Achill. Fra le cetre v'inchmo.o glorie alhora, Ch'ei con-
Fulmineo Chiabr. Dentro fon l'armi, il
tiene lo feettro in mufk' arco Rim. Son. 16.
,

Onde il rio Mondo fi conquafla in


guerra , Eterei dardi , archi
nafte. & Sonoro Paol. Tu che trattando in Pindo arco fonoro Spegni
fulminei, vafle Squame d'vsbcrghi fiammeggianti ,
.

Guerrier di Febo inuidia, e morte , Non ifdegnar, s'altrui tatto


Aiued. 7. _ conforre, Reco al tuo gran trionfo humil lauoro Cont.Son.6.
, .

Gentile. T-i^id- Due gentil archi d'eban molto nero


Sempre hanno .

Ahi» a cii là nel Latio la quale dopo la morte di Turno Re de*


apprcllo bea parati, e refi CaccAm.
. ,
.

vn arco Habile, eie- Rutoli fùabbrufciata.


Haliilc. Car. Al collo hauca di cacciatrice
En Antica . Car. Cinque grolle città, con mille inaidi A fabricare , :ì
crini a l'aura fparfi i.
la ponente Anna, Ardea
ito, i .
.

La nunoa ri farcir fi danno D ogni fon" armi :

Incuruato Anguill. L'arco meuruato fuo carico tira


.

rantica,TÌuoIi il ftiperbo, E Crullumcno,e la torrita Antenna.


diGiunon. Metam.i. 71.
e le gote , Ond
[
En. 7.
Ineuitabile TafC Come à guardar begli occhi, 1

la regia città eh' Ardea fu detta Ricca , e pof-


.

Ricca . Anfjuill. E ,
Amori'atco ineuitabil tende Liber.?. :4- .

ella fe n'accorge , Da_, fente già"pcr forza prefe Metani. 14*


Infallibile Valuaf Auenta Amor, ned
.
.

ielua la maggiore the lia in Francia


.

Caco. 5. 49- Arui nna •

l'infallibil arco acino ftralc 1

Alta. Rich. Corron gfingegni a fchicre , ed al tuo impero Pie-


.

prendi Que-
Infortunato. Mar. Prendi quell'arco infortunato, e
gano il dorfo altero Elila, e Daria infin da l'alra Ardenna__,
lla faretra mia poco felice
Jnfupcrabile. Chiabr. Fugge Abdala, ch'infupcrabil arco Hebbe
. .

Rim. Canz.
Già hora tremar gli antri
....
profondi Veggio
Antica. Tali" fin'
dal padre già fainofo arciero Amed.7- .

Conq.10. 104.
d'Ercinia, e de l'antica Ardcnna
.
in man mi
.

Leggiadro Mar. Fuggi forfè , e pauenti Quello , che


Famofa Tali" L'halìa, la qual parca nodofii antenna , Integra, c
.
.

vedi arco leggiadro ? Samp. P.i. ......


huom, cui ,la „ tinta di color vermiglio , E tronca già ne la famola Ardcnna,
.

Pru-
Lento Bald. Vuoti pur le faretre L'Inuidia in
.

Lafciò con gli altri amefi il padre a! figlio Conq.19. 73. .

è fdiermo, Ch'ogni arco è lento,ed


ogni llrale infermo.
denza
Frondofa Tali". Non ch'vn tenero core, à cui par baffo Tal volta ,

Kim.Hcroi. Cinz. 10.


Ouegran Olimpo, e la frondofa Ardcnna Var.Son.6.
Lunato. Chiabr. Tende con dura mano arco lunato ,
.

l'ombrola Ardenna Sco-


* Ombrofa. Tronf. Qual, s'à virgulto ne
fmalto, oue grand' oro abonda. Amed.7- Coft.io. 73.
Scocco te il giocondo Zefiro le fronde .

Mortifero. Car. Giouctonò, e col fuo tuono infieme Contar


Vaila. Grill. Troppo gran falma , e de la valta Ardenna
l'arco mortifero di lulo. En.9. »'-*> Rim. Canz.z.
le foglie, e fon lunge"dal fegno
Neruo curuo . Mar. Dà di piglio à gli Arali , Et mcunnndo il fuo
.

Ardimento, ardire, audacia, coraggio . -


cornuto ncruo Fatti incontro alRettor di Flegcthontc.Samp.j.
Altero Martin. Struggi, libera pur faggio , ed altiro , E d'alteri
Quinci barbara man rami innocenti Tor da quei
.

Noccnte Bruii.
ardimenti empi la mente , Ch' inuitta man t'clìequiràil pen-
.

bofehi ardio ; Quinci gli archi nocenti Temerari n'ordio. Ven.


derò . Abbozz. Son.
Terr.CatiM. M'ha me-
Altiflimo Alain. Vn caualier d'altiflìmo ardimento
. , le
Onnipotente. Manzin. Per altrui romper fede? e quando mai
.

defmc cofe raccontate Gir. Gort.ij. .

Vicir di feno à l'arco onnipotente Opportuni viapiù


fulmini,
Animi-
. . . .

ARD ARD
Ammirabile Brace. Hor fopra quello il caualier ripieno De_> Escrabile
.
Brign. Effccrabile ardire immonda
55 '

l'ammirabil fuo chiaro ardimento Croc.14. 40. tetta Preme bu . :

Ito cimino, onde /picconi Sourano capo .

, e à fulminar poi
Dubbio. Tron/: Pur ficriro è pencolo /offèrto, Ch" arnfchiar «re-
tta E no/tra man de' ficr giganti i
doffi ? Giorn.7.
contra altrui dubbij ardimenti Coff.19. 60. Effecrando Brign. La forma, il /ito, e'1 numero .

Fregio. Chiabr. I-emina al Mondo d'ardimenti egregi, li' de- comparte Tur .

to poi ne la mente, acciò che Zia


- gna, che fra' noi Tempre fi pregi Amed.rj.
A l'eff'ecrando ardir nota la
"
via. Giorn.6. .

Fallofo. I.all. Cherefiffer di/egnaalnobilDuce Conardimcn- Eflecrato.


Chiabr. Quel popolo fuperbo a' fieri oltraggi
. to indomito, e fartofo Tit.i.^tf. .
crato areur non era lento . Fir.7.
Ad effe-
Felice Leng. Il felice ardimento Di chi prima inuentò l'audaci Tjinufo
.
Tronfi Dì tu, chi primo con famofo ardire Degno .

naui , E contra il Jeggier vento Le gouernò dormati, e d'armi prin.


cipio a le conrefe ordio. Coff.4. 16.
graut. Canz.i. Febee Leng., Mi fe l'ardir felice De' Greci
Feroce. Talfon. D'Aragon cento ne trahea Roldano Huom di Heroi tanto 0 giouar
livide. Canz.i.
feroce, e indomito ardimento . Oc.i. 49. Feroce Taff. Lapidate, il valor, l'ardir
Fiero. Dur. Efequalvcdi imperiofa /pira Così disfatta ancor
feroce Che nel diletto .

tuo Signor vedetti . Liber.8. 37.


fieri ardimenti. Guacc. Son. 1 3.
V'eruido. Brace. E'I già feruido ardir
Folle Valuj f Mifere donne, a cui tanto furore Entrò nei petto,
d'ogni Pagano Qua/i acce-
.
io carbon tuffato more. Croc.
5. 55.
e si folle ardimento Tebai.5.R. Focofo Tafl". Prima del corfo dattorna* la Luna,
.

Formidabile Dracc. E forma vn formidabile ardimento I.'horte E le ffclle porrà,


.
che dal diruto Torcer vn fol mio pafl'o j c in
animofai contraffar cól vento. Vrb.6. 11. quefto dire Sfauil-
Jo tutto di focofo ardire l.iber. 10. 14. .

C-encroib. Lai]. Nitrifce, arriccia iJ crin, zappa la terra Ripkn Folle


Remig. Ma quel che più , maraiugliofa, attendo,
di gcnerofo alto ardimento . Tit. t. E Io tuo
9. folle ardire .. Epift.16.
Conho. Font. Del fuo gonfio ardimento arfe le penne Nela_» Forfennato.Hcrr.DijTe,e sfodrò con forfennato ardire
tomba de! mar la pena ottenne. Od.34. Dal fianco-
dei Garzon l'aurato brando. Bab.3.6?.
Heroico. Brign. Clelia fra tanto, eia fua fchicra il corfo De_> Franco. TafT. Così dotto e ne l'armi , c così franco
l'heroico ardimento hauean fornito Ardir con-
Giom.j. .
gfunge a gaqhardia fuprema Liber.17. 17. .
Incorriggibile Brace. Vera, e ffrana follia , osi diffrutto Riman .
Fuggitiuo Teff. Qui l'odorato nido Hà la bella Fenice
J'mcorriggibile ardimento Vrb 6. 30.
: BLkj
.
/prezza uel tempo II fuggitiuo ardire Rim. .
Incredibile Anguill. Vdito l'incredibile ardimento
.
De lapro- Furibondo Brace. Da la paura il furibondo ardire Languido
.

meffà fi venne a pentire Mctam.i. 35. "ta-


°
.
ce, e'1 fuo calor s'ammorza Vrb.3.70. .
Indomito Taff. Ma j'celi Ita ritrofo , e fé ne /derma (Conofco Genero/o. Taff. Subito auampaijgenerofo ardire In quei petti
quel fuo indomito ardimento )Tu di condurlo , e proueder feroci, e pugna chiede Liber.10.3. .
t'ingegna, Ch' ci non isforzi huom maufueto, elento. Li- Gentile Tafl. Ne perche la ragione il fren fi foglia., Ch'in
.
altri
bcr.j. 56. regge Amore Del fuo gentile ardir l'alma difpoglia.
Infano. Inc. Rinfacciò lor con difpettofo motto La fuga vile, e Torr.Ch.i.
Giotiamle Remig. Né ti fidar con giouamle ardire Di
l'ardimento infano . Stanz.
.
commeu
ter tua vita a l'onde infide . Epift. \6.
Infuperabile . Brace. Mà con inoperabile ardimento Non cede Grande Ar. Hor che la porti al Paladino panne
, F. di qui vien.
.
à lei queir a/Tediata terra Vrb. 14.35. .
hà si grande ardire. I'ur.13.79.
ch'egli
Intrepido Brace. A lor piena d' intrepido ardimento ParJò Ma-
.
Guerriero. Stroz. Che per oppor/ì al fuo guerriero ardire, Oue
ria Vrb. 10. 71.
.
mancan le forze vfan gl'inganni . Ven.i. zj.
Magnanimo. Corte. E mentre par, che l'alta forte abbatti Con Heroico Corto. Sueglia 1 heroico ardire, e tuoi gran
nozze Attila viene Con nouellc minacele, e tolto è
difuguali
.
i ce/li Mo-
.
rendo honora, e mori qual viueffi Alni. 4. 1. .
iberno Daldilia eoa magnanimo ardimento Argom.14. !
Honorato Leon. Mà gl'infimi. del vulgo abietto, e vile Accende
Notile 1 eon. Seguimi dunque, e'J mio intrepido petto Di nobi-
.
ancora d'honotato ardire Di prontamente al tuo fcruigio of-
le ardimento il tuo rifcaldi J'aid.4. 1. .
frirli. Taid.2. 1.
Sicuriflìmo Brace. E pien d'vn ficuriiliino ardimento Stima per-
.
Rumile. Coati Perche lieto in baciar le realmani Riccucratti
dita indegna il vincer lento Croci 7. 84. .
la Ccfarea prole, E con ninnile ardir quello dirai
». Son. 43. .
Terribile Tali'. Hi crollando ilgran capo, alza la faccia Piena di
Pio. Come lodeuol fù pugnar con lui Tratti
.
Illuftxe .
da ""cnero.
sì terribile ardimento , Che fin dentro a le mura 1 cori agghiac-
fo illuftre ardire . S. Gugl. 1. 1.
cia A i difenfor d'infolito ipauento Liber.3. 51.
Importuno. Pipar. Temo ch'altri importuno ertimi , e /tolto .

Vendice Anguill. La figlia vsò con vendice ardimento


La forza
.
L'ardir, che doglia sforza, St amor folo . Rim. Son.
in fua difefa , e la parola Metani. 6. 511. .
Incauto. Rin. Incauto ardir mi fefalir ad alto, Viua fiamma al
Akhire ardimento .
cader la via m'aperfe 3. Son. 57. .

Arrogante Campeg. Negano quei con arrogante ardire Cofa Indomito. Rai. E
.
l'indomito ardir dianzi rompe/te Al Rè de gif
alcuna faperne Laqr.15.70. .
empi, al barbaro inhiimauo Rim. Son.z. .

Altero. Pog. E col placido oprar cheta, e ferena L'altero ardir Infame Brign.
. Empi, ancor machinate ? e non s'intana De' dra-
de la fuperbia aft'rena Cai. gon voff n ancor l'infame ardire ? Giorn.8.
.

Babilonico Vcd. Mollra la fluttuante ampia campagna, Romo- Ingiuffo. Molz.


.
Signor/otto iJ cui fermo,e fanto impero Ad o«nu
reggiando così forte freme, Tartareo afpctto, e /otto infano
ingiullo ardire e porto il freno Son.43. .

velo Babilonico ardir v olgere al Cielo. Appi.


Inopportuno . Corto. Onde coteffo inopportuno ardire Coru
Baldanzofo. Profp. Ed io del troppo baldanzofo ardire Perle cui del Rè la maeffa oftcndefti , Brighe^ e riffe affettando in fua
fpoglie mentite , e per la fuga Dal mio gran genitore mag- prefenza, De la gran fellonia re più conuince Alui.3. 1. O .

gior pena, o minor premio naurei Solini. 1.3. .


Infoilo. Taff E che l'infimo ardire, e la licenza Di quei Barbari
Barbaro Ghcl. Ti fai ffrada fra l'armi inerme , e nudo Quinci
.
erranti è nomai sì grande Libcr.f. 88. .

barbaro ardire à fuo talento Rof.11. 11. .


Intrepido. Mar. L'hauea già contra à l'auuerfaria fcliiera Con in-
Bellico/o lmper. Mentre quel primo, pcrighofohonore, Che
.
trepido ardir miei dì feguito
d'ardir belhcofo e mira ardente Et.uft.14. Inuido. Col. Ahi quale inuido ardire, Quale inimica forzane
.

Bello Var. Vdendo darli ogni hor di noua gloria A chi per bel-
difciol/e ? Rim. Son.37.
.

lo ardir cadde, e morìo 1. Son. 188. .


Inuittiffuno Car. Dal tuo, per cui fai tanto, e tanto puoi , Inuir- .

Caduco. Chiabr. Et hor caduco ardir di mortai gente Su l'ima ti/fimo ardir, faggio configlio , Spera del danno Italia, e del pe-
terra i contraffarmi e forte . Amed.10.
riglio Sicurezza, e nfforo Son. 9. .

Cieco. Brace. Co'i pie tremanti il timor freddo, e fioco, E'I


Inoltro. Tafl" Hebbcroi più felici alhor vittoria , Rimafeànoi
cicco ardir con l'alitar di foco . Rocc.3. 43.
d'inuitto ardir la gloria. Liber.4. 15.
Contadine/co Moron. Cosi venti , e procelle , lampi, e tuoni.
Iiccntiofo. Angui). Nèmendelfuo licentiofo ardire Biafma_»
Softien talhor contadmefeo ardire , Che di là pioggia à le fue
quell'altro error, che far inrende Metam.i. 184. .

biade attende . Mortor. Prol.


Magnanimo. Quer. Ben talhor può fortuna al nobil corfo Del
DeieftaLiile Gatt. JDctcffabile ardir , duro portento, Che il
.
magnanimo ardir teflèr contraffo Sranz.3. .

Mondo hai perueftito, il Cicl turbato Addol.12. u.' Maligno Mar. E benché in terra, e in Cicl nota fon io, Vn sì ma- .
.

Disfrenato. Chiabr. E mofli contrai! temerario oltraggio, E


ligno ardir troppo mi tocca
ipegner volli il disfrenato ardire V0I.4. Batt. .
Memorabile. Chiabr. Memorabile ardir farà palefe, Chcda te
Difperato Bonar. difperato ardir, fuggiam noi Clori, Fuggiam
. O
proie non vfcì codarda Amed. 1 2 .

quinci la morte Fill.j,{.


Memorando Tafl". Ma feguane che puotc e in quello dire Den-
.

. :

tro
.. ,

AHD ARD
5 5 fimili à voi fere reali , Le regine de l'alme, ti Rè de" cori. Val
memorando ardire! Liber.13.7f'
trofaltòinuio
o Efur belle mfidie Beato. Guid. E tutta piena d'vn beato ardore Gufieria il dolce
Modello. Cena.. Ma hi l'ardir modell ,
1
di quell'alma vita Son. 16. .

Bcllicofo. Mar. Là foura J'Iltro del lor fangue tinto Con l'elmo
Scrber 'i ^ memoria Del tuo nefando, epa-
ber tra beliicofi ardon . Ut. Hcroi.Son.3.
ucntofo ardire. 1. Oh:-. 4.' • , .
Bello. Remig. O^.U raerauiglia e s'io m'accefi, ed arfì Albell'ar»
che di fierezza, Ed ol-
OlcragEiofo Alam- Non è gran caualicr
.
dor de' tuoi begli occhi ardenti. Epift.tr.
Cort.5.
trafròofo ardir non fi difr.-me Oir. .

Canicolare Brigu. Canicolari ardori Mordono altroue, in fron-


!e S m nuoto , Che .

Ofcuro. AehiU. Non feioglieranui i Traci


1 .1

di eterne eterno D'aure odorate il tremolar s'aggira. Giorn.7»


Inalzarle bandiere in regno
fora ardire, in ogni tempo ofcuro Celeite . Talli Tu l:>i r a J
petto mio celelli ardori , Tu rifehiara
vuoto. Rim. 5011.50. . ,
il mio canto. I.ibcr.i. 1.
ardiri, scurezza dub-
Pau-ntofo «in. Ardita tema, c pauentofo
.
Cieco. Petr. O
faido feudo de le afflitte genti, refrigerio al O
mio vel tengo coperto
biofa e dubbio certo Sotto il mortai
.

,
cicco ardorch'auampa- Cauz.49-
capitano Gettar via Cocente. Augnili Nel tempo era che'l Sole al Cancr i ardea_»
Patrefco^Moron. Non è pena la vita à vn Col più cocente ardor clinic braccia Metam.10. ;o.
Far del Romito « & ingannar le
le .

l'armi, e con pazze/co ardire Coraggiolb. Chiabr. Cosi difs'egli, vn coraggiofo ardore In_»
genti ? Mortor.f. ?.. ,. .
quelle (quadre ltimolaua i petti . Amed.a.
al penghofo ardire Ritegno
Peri"!iofo. Brace. Sellerò Augufio Collante Ceba. Le vicn veduta quiuivna radice, Sugonetrahe
intanto in amendue trapone .
Croci 3.4°- •
.

con si collante ardore , Che da la valorof 1 , e nobil proua_»


.

vede in mar d'affanni li teme-


Pertinace. Fcd. Onde abbiUar li Terror non è, che la ritardi, o moua Blt.16. 105. .

nte lrdir,epertinace. Appi.


ardire Prende-
Mentre Signor, che con pietofo
.
Crudo . Augnili. Mà fù talmente al fin piagato il dorfo Dal cru-
Pietofo Martell.
.
do a^dor de l'infettato Cielo Mctam.9. 7a.
freno Per trarne fuor da mille ingioiti affanni
.

re tt mano il Deforme. Nard. Chi procura fregiar d'illultri pianti Divaghi


Donna_. jaari i fuoi deformi ardori Pam. Scai. S011.9. .

PreVontuofo- Terni. Prcionrnofo , e temerario


ardire
' Difiegnolb. Tafì". Cosigli dice, e placar può nel core Del fuo
parauuiil mio, che di voi fcriua a. Son. 67- . .

fratello il difdegnofo ardore . Cono.1S.10i.


.

amori Piegar la
Prótcruo Motor. Che volli ancor a' dishoneftì

fpo- Dishoneifo. Anguill. Pur non penfindo a dishonelìo ardore^»


mente , e con ardir proteruo Togliere a Dio lafua alletta
Tal volta fi p r endea troppa baldanza- Me^am.?. ajó.
ù, Giuft.a. 1.

Prudente Maur. Che dilettata dal prudente ardire


.
Tutta s ìn-
... ,. „ Difpierato. Guar. Spegni cuiel difpietato ardor che fura D'ogni
bellezza àia mia donna if fiore. Son.fi-
dina àie preghiere honefte Tab. J. jj. .

non Diuino . Col. Viue in fe fteflb li mio diuino ardore , E fe nodnr li


Romano. Brace. E liberar gli «abitato- d affanno Vuole, e vuol detro s'ellede Ne l'alma cibo degno al fuo valore. .Son.a o.
voragine, e morire
temei! fuo Romano Glttarf à .
ardire la
Dino Tali". Qui tacque il veglio hor quai penfìer,quai
.
petti Son .

Vrb.ifi- 58. ' »,


chiufi à te, iaiu' aura, ediuo ardore? Libera. 3a.
,

Valuaf. Che (è bene il poter manca, eia lena ,


Saldo 1 ar-
Saldo .

Dolce Molz. A me fcele per l'offa vn dolce ardore Son.44.


.
.

con la vittoria ferba. Tebai. 3. 93.


Empio Anguill. Gli accendo d'vn ardor nefando, & empio, E dò
di--
R ernie Poiché la carta inafpettara, e piena Di teme-
.

SFacuaio
con danno loro àgli altri effempio. Metani. 10. 290.
.

ardire, Offerta vidi à le pudiche luci.


rario, c di sfacciato
Eficcrando Gatt. lalc ii mal nato Ingiefe 111 poter dato Del te-
.

ardire , Et ancor merario, & efi'ecrando ardore . Scoi. 1


. 44.
Sfrenato ^Petr. Pianfì molt'anni il mio sfrenato ardori Giacean le pe-
Eftiuo- Tafì Soucnte alhor che sii gli elliui
pei trouai di quel mal fine. Canz.4.
corelle à l'ombra aflìfe l.iber.7- 19.
_

Smarrito. Vd. Si niènte fra lor l'ardir {marmo,


A la preda già .

Eflrcmo Petr. Volgete i pjfii e voi ch'amore : auampaNon v'in-


fatiaognihuom Ena. ?f. s'accoglie.
.

Somma-» dugiate su l'ellremo ardore Son. 68. .

Somr.,o. Ar. llvoilro Orlando a, cut tacendo diede


Fallace . Petr. E fe I'ardor fallace Durò molti anni in afpettando
pofanza Dio con fommo ardire Fur.34. 63.
vn giorno, Che per noflra falute vnqua non venne , Hor ti fol-
.

Soneremo, loft Vela il foucrchio ardir con la vergogna, E


fa
leua più beata lpene Canz.39. .

manto del vero ala menzogna. Liberia*.


Prono pena confor- Fecondo. Cora. Voi del cerchio inegual obliqui lumi , Curuate
Stolto. Sau NalciÉ giadclabcltàridea,
CJuando cangiò con giulla lance Aitrea In pure i \ ollri errori eterni Con amorola legge , Edifeenfando
me a l'ardir lloJto, 1miei fecondi ardori, Hor da l'aduli a fronfe, Hor dal gelato
fior vermiglio il candidctto
volto Pali. .

tergo Seminate qua giù co' voftri raggi Animati 4'amor«_j


Strano, Tre» Freni dì Urano ardir voglie ammofe
Dubbiofo i

amori, Si alme. Gen. 19.


eucnto d'incollante guerra. Cofl.1j.3- .
da febrile ardor caldo, e feroce Frenetica, e
Febrile Stroz. C^ual
Temerario Talli Mentre in quello
.
fuperbo lumi gira Et al fuo 1 ,
.

fi duolmifcro infermo. Ven. 16. 48.


temerai io ardir pon mente. Liber.5. 11. oc-
Feroce Ccba. E'1 braccio che nafeonde, e'1 pie che fura A gli
Temprato Braco E porto al Re di Francia il pomo d'oro , Pren-
.
.
I'ardor feroce,
L'Imperauordel fempiterno chi ancor de le fue proprie ancelle, Per mitigar
dila, dice, ite commetterò Sire, Elt.3. 16.
e crudo, Offerire difcalzo, e mollra ignudo.
Choro Arme da minillrarle paci, e l'ire: Quinci l'oliua fia,
con temprato rdire Horlala- Fcruente Anguill. Bramali non hauria con più temente Ardor»,
.
nuanci l'alloro Per tu recifo , e :

Meiam.9. 31 1.
Sempre pietofo, e per Gicsù la e feteipromefìi hi menci •

fcìapendcn te hora la ilringi Le bellezze^


Feruido Mar. A fuoi feruidi ardori erano d'Hero
, ,
i

ciuci. Rwci j. ?» ^ r \ r del


* ir oltrabclle efea foauc
.

Troppo Che d'efllrc feepcrta a la fin teme , E fuo .


_
. 1 ali"
Fiammeggiante. Imper. Da fiammeggiante ardor, dahamma-j
troppo ardir fente fior paura. Liber.tì.95.
ardente Fatti fecondi, e di concetti pregni, Maturati d'arti
v ìllu-
flotto Sach'cvn
TtìiwOO. Font. E limonio nò .ch'ambitiofo, e oprehonorate. Rufi.f. •

nurmodi fango opra mortale, E del tumido ardir non bada


llri
'
Fiero. Petr. OpafTilparfi, o pender vaghi, e
pronti ,0 tenace-»
l'afe. Od. 13.
'

memoria, of^ro ardore. Son. 119.


Ver^ognofo Anguill. D'vn vergognofo ardir ha il volto neccio,
Focofo Alani Gli oungea den tro sì focofo ardore , Che
.
quali li
Vi pugno fcriue, trema, e Ila fofpefo Metam.9. ? ?3\
. .
.

Ch'ei fa de «li tcnea pigro, e villano. Gir.Cort. 1.


Vfato Tàff. Nè già ritardi il fanguinofo feempio , A bocca
Folgorante Mar. Può de' rubini il folgorante ardore la
.
.

alfi in voi I'vftto ardire. Libery. *$.


c per metafora, defìdeno fmi-
pentii cedere homai .

AruoM arfura, abbruciai ento :


Si, che tem-
,

Folto Tronf E fplcndean mille faci in ogni parte


. I

furato,fplcndore. honon.
pio parca tra' folti ardori Apprettargli dà rogo eilrenu
, . .

Alto . T anf. Aito, leggiadro, c prcnofo ardore, che gir fai 1


alma
di ferr.pr* arder vaga. Son.aS. confcfTafle , Se'l forte
Forte . "Anguill. Nè creder che'l fuo amor ti
Amorofo. fcémig. Miferame, che l'amorofo ardore Temprar
vltimo ardor non lo sforzaffe . Metam.p. 184.
non so, ni intepidir la fiamma . Epift.f. ardore Tarue
Fulmineo. Ghel. Sputollo il Santo , c di fulmineo
Affeiato.iinper. E di concaua zucca il vafo adulto Su l'altro
Ia-
tocco l'honor del fuo dmiero . Rof 16. 41-
to ci regge, onde homidifee Di vermiglietto , e candido
liquo-
almeno Del
Funerale. Brign. iihaucffe ìlCiel pur conceduto
re A le Ine fauci l'afletato ardore. Rult.7-
Alenafcenti rogo clhemo i funerali ardori Giorn.3.
Aure-to. Palli. Né fon si grati i rugiadoii humori
.

Funelto. Chiabr. Et alhor in vn mar di fangue fpento,E


ne le haiTK
herbette alhor che'l corno Comincia arder del Tauro,c d'ogni
intorno Gira nel Ciclo il Sol gli aurati C0nt.S0n.a9. ardori .
me di funefto ardore . Amed.it>.
piaga Si curerà con
MI tt »V 1 I

Cell.
I
Vedrem de"
J \ . /I . ^' "V .IH
rotta auueaturoi: ardori Nafcer
é. . f*. . J , -> I
Furiofo. Anguill. Se furiofo ardor l'alma ti
Auuenturofo .
l'herba,
. ,. . . . .

ARD ARD
l'herba, ccon l'incanto Meram.i6. 161. .
gioii, d'boneftà, per torti errori
57
Gelato. Bnt. Quell'alma luce , che'l Aio lume effende Nel più Corri precipitofa ? affiena,
anYena Cotelti tuoi hcciuiofi ardori *
profondo Juo^o del mio core , M'empie d'vn si gelato e cal- , Lucente. Set. Di quel lucente ardor l'aere
.

do ardore , Glie fuor tutto m'agghiaccia s'accende, E cede à


; e dentro accende si bel lume ogni altra della. Son.
1. Son.18.
Lucidiamo Murt. Lucidiflimo ardore Spira il bell'occhio
Cenerofo. Tad. Così guardaua, e già fenriafì il core Tutto auam-
.
viuo'
E con la fua pupilla Vagamente sfauilla Rim. Canz.2 1 .
fir di generofo ardore Liber. 1 1 j 2. . .
Lunghifhmo. Brign. In che gran punto hebbi di ber
Cernile Kemig. Lui dunque inuoco, e come dentro i l'alma Di confiVho
.
Penso il labro trouar frefchiiTim'acque, E Iunghinìnii
si gentil ardor m'incende e itrugge , Cosi benigno ardor be-
a' miei bei ,
llette il ciglio . Giorn.j.
votiafpiri. Epilt.4-
Lungo. Brign. Certo adornar di lui l'honedo orgoglio
Giocondo. Mar. Sochefe queir." ardor lieto, e giocondo Sara Lunghi
ardor, punti amari, immobil lede
materia tuoi vitali inchioftri Saran coni' onda à fcodio
a" , Padarà l'onda ofeura, e chiara Giorni. 0
fu Non lenza gloria tua la fama mia
Gioiofo. Imper. L.l'erpoi fenzafir. nel
Lufmriaiite .
Ferr. O pelle de' mortali , Seme de' vitti , e eeniror
nodro amore L'ardente de mah, Luminante ardore, Fiero moilro odiofo anzi
gioia, &
gioiolò ardore il . Rud.4. Amore Mir.4. 2. .
di'
Gradito. Rcinig. Ne iinorza primo mio gradito ardore.Son.i 1. il
Mal concetto. Tafl. Poi le
rifponde:Armida,a(Tai mi pefa Di te,si
Gratiofo Mut. Fiorir fi vede vn amoroib core , Perche il fuo
.
potefs' 10, come il farei , Del
Sole, e'1 gratiofo ardore > E' Ja fonte, e'1 fauor del vilu amato
mal concetto ardor l'anima ac-
cefa Sgombrarti , odi; non fon , ne idegni i miei
Son. 16. Liber.16. s 1 .

Maligno. Moraud. Co!geldeMuor, ; or, deh


Graue . Coli. Che fpcflb vn fiato fpegni Amore_,, .

aflai caro , e gentile Nafcc da ardor maligno, e con benigno effetto Fi


:

gr^ui, & inauditi ardori . Son.47.


1

bre arda quel core Guacc. Son. 6. .


poi , che di tua fe-
Grauoio Col. Nè nuore tempo Ù mio grati ofo ardore Accrefcer
.
Martialc Benam. Ah c'hoggi al Sol de' Marnali
dramma, ne (cernir fcmnlla lina. Son. 84.
.
ardori Non ha-
.
uete ad oppor rami cotanti , Ch'.ì produr
fiati pofl'enti ombre
Honelro Corf. Si accefo d'i honelto .Uto ardor fanto Voftra
. 11
, baitanci Del gran Luigi à «l'anhelauti honori
merte, doue il dcfìrl'inuogiia roggia con si celelti,e fide feor- Sei Son .

Mentito Contar. Era il tuo ardor mentito Che


te. i. Son. 24.
.
, vn lento aman-
te ha lento foco al petto , Ne può chi non ben
Honorato. Bonf Fadiopaftore al dipartir del
arde eder velo-
giorno Piend'ho- ce Fiamm. 1. 5.
.

BRtH ardor così dicea . 1. Son.i. Menzognero. Imper. Ouccon lingua vii la plebe fella Suo
Immacolato Capp. E de' miei puri, immacolati ardori Son pre- men-
.
zognero ardor fp C fl 0 d,/feta f Sc t cr fing(;re h|Jnorj •

mio troppo crudo miei dolori Prim. Cani. i .


p ad[llatru
ce, Sc, per tingere
amore, e mentitrice Ruft. 5 .
Importuno Guar. Corner fei grande Amore Chi sa gli ardori Min.uxiofo
1

che '1
.

tuo foco accende Importuni, e Jafciui


,

. Tali. Ch.j.
Chiabr. Fende le nubi teuebrofe ,
.
erra Per l'aria &
fcofla vn minacciofo ardore Amcd.7. .

Impudico. Vd. Celli nomai l'impudico loro ardore, Sdcgninle


Mortifero. Brun.Cadauero nafeente, Dopo vn breue morir
donne altrui, poi ch'i la line Non han per lor, fe non danno , e l'oc-
chio vagheggia Ne' mortiferi ardori Rediuiua apparir
ruine . E11.9. 18. l'alma
Fenice Su l'odorata Arabica pendice Ven.Terr. Canz.
Incatenato Valuaf. E molti ancor di Cirherea, e di Marte Can- 19 .
.
Modruofo Anguill. Che fò, mifera me, che fine attendo Di
.

tano i dolci incatenati ardori Tebai.3. 86. que-


.
do molfruofo, e i.ouo ardore t Metani. 9. j f 2.
Incedo . Ghel. A l'Apollo! farà duro, e molello Spinto dal foco Nefando. Car. E di Pafife il bellij le amore,
d'vn ardor ineelìo Rof.27. 5*. .
la'bcdia di lor nata !

biforme Di si nefando ardor memoria infame En.6.


Incelluofo Ghel. Che furge, e non repugna, anzi pretende Giu-
.
.

Nocino TaJt Crefce l'ardor nociuo, c femprc auampa Più mor-


.
do, e gentil l'inceduofij ardore. Rof.ij.69.
talmente in quefte parti, e in quelle. Liber.iJ-
Indurato Valuaf Mà l'indurato bellicoio ardore E di confHio,
.
f j!
Nouello. TafT Però ch'altro defio gl'ingombra il fcao, Nè vi
c di timor Ji prilla Tebai.8. 1 27. può
loco hauernoucllo ardore. Iiber.y.6j. '
.

Infame Angafll. 1-uggan pur


. via da me gl'infami ardori, E s'armi
Nubilofo Carr. Piagni , e l'ardor , che nubilofo fuma , In virtù
.

cor di voglie houelte, e fante Metam.p. 166.


il .
d' Apollineo almo fplendore, Co' lampi almen di chiaro in-
Infamidìmo. Vd. Vi e di due forme il Minotauro indegno Da due
gegno alluma. Ven.Pom. Son. 17.
fpecie compollo infame hiftoria D'infamiflimo ardor, empia :
Obbrobriofo . Ceba. Che vedeiti in Hebron che piacefTe Pcr
memoria . En.6. 6. , ti
sfogar leco obbrobriofo ardore ? Eft.i. 66.
Inferuorato Moron. L'infemorato ardore Di quel Diuino amo-
.

Odiofo Tronfi Carenato pcr lor l'Africo errante Versò da feruiJ


.

re i Ch'alma c de l'alma, c al Ciel ci chiama, e nauta i.Saer. .


petto odiofi ardori Cod.18. 6. .
Canz.29.
Oltraggio/o Leng\ Cosi le fanno gli oltraegiofi ardori Di noue
.
Infiammato. Rcmig. Et hebbi ardir de la mia fiamma ardente gemme ind iperoire il vifo Eleg. 1,
Scoprirgli occulti , infiammati ardori , A le più care fue fe- & .

Osceno. Anguiil. Se ben l'accefa figlia aperto approna,Chc trop-


1

grete ancelle Epilf. if. .


po ofeeno, e rio l'ardor, che dntc. Metam.10. ij7,
Ingelofito l'riul. Ingelofiti ardori , Velenofe facttc, Chauean
.

Pauentato. Chiabr. Quiui s'cr"ono al Ciel bofehi fèluaTgi Con


l'ali di foco Impennate d'Amore, L le punte digelo
Fiflèper gentil ombra à ri frettar ponenti Del can celcde
i pauentari
man di gelofìa , concili Saettaua, e ferma Ne Pampia fronte ardori. Voi. 1. Vili.
occhiuta . Gala:.?.
Pellegrino Ceba. Stampan le guancie tue ccledi forme
Ingiullo Anguill. E tene.in certo , che'l cclelte fdegno Flatielfe
.
, E pelle,
grino ardor t'infiamma rai Eft.i. j9- i .
mhifoin leil'ingiulloardore Metani. 9. jij. .

Penace. Mar. Altro ardor più penace, altra ferita Vuò che più.
Innamorato. Cora. E le fniille mie per l'Vnmerfo Vadano fe- forte al cor fenta pur anco .
minando Innamorati ardori Gen.19. .
Pigro. Mar. Ne così il proprio mantice talhora Le fiamme
.

Inquieto Tanf. Ma poiché il pefo crebbe, il mio inquieto , E


.
fa-
incita,
e 1 pigri ardori alluma
ticofo ardor piangendo s\ou,o Canz.j. .
Pofl'ente. Cod. Mancando I'cfca ch'iui entro il nutriua
Intendi Ar. Che nel più Uttenfo ardor del mezo giorno Caual-
.
, Credca
mancane ancor l'ardor podente. Son. 27.
cail lito affaticato, e fianco . Pur. 10. jj.
Prigioniero. Manzin. Che non liberi, ò Ciclo, Di tante
Inuccchiato Doni. Intanto da me ratto lì dilegua Antica fiamme il
.
do- prigioniero ardore , Sì che vorace pioua A incenerir di
glia, & inticcchiato ardore
. 2. Son. 48.
to Mondo I lafcini concert' ? F'ler.4. %,
federa-
Inumo. Brace. Chi lode, ilpenfì: e pur confermi accefi Nel
Profondo. Mar. Ardo , mà l'amor mio graue , e profondo , Cui
magnammo cor gli intinti ardori Rocc.f. 6j. .
non mi e rtuelar , donna , concedo , Quali nouo Tifco chiufo
lagrimofo Maiizin. Fuggiamo Amor penace, Fugffiam di ,
.
que &opprcdo Sotto il gran fado del iìlenno afeondo. Lir. Ani.
ita furia I lagrimofi ardori. Fler.Ch.i.
Son- 5.
Lafciuo. Malti. A
concetti malnati ardor lafcini Con la tua bel-
Pungente. Ceba. Quinci copria la fronde vna feluctta Per ripa-
la vn celibato pena. DJ.Od.i. m
rar gli ardor pungenti, e vini Ed. 9. 8.
Leggiadro . Brigu. eificaci parole ampio apparecchio D
Trono Rabido Inc. Lo fpirto d'vna furia, o pur il tuo M'agita, mi con-
.
.

mai frmpre entro leggiadri ardori Giorn.7. .

torce^ mi trauolue Tra mille infclli mici rabidi ardori,Teb.j.6


Letale Gofel. Letale ardor, hore mendaci, e ladre , Come
.
t'han Rapido Anguill Sarà proludo a' fuoi Cretenfi danni Col più ra-
.
si repente à noi furato iiouan z Augnilo 2. Son. 60. <
.
pido ardor, che fpegna il gelo . Metam.9. 1S4.
Libidinofo. Gofel. Traile vn marmo ( fior d'Amor chi s adicu-
Reciduto Guar. Che s'a quedi occhi era vichi l'obietto Di quel
.
ra) Altri a libidinofo , e cieco ardore 1. Son. in. .
ch'a l'alma imaginata apparfe , Scampo non era al recidiuo ar-
l.icenriofo. Mar. Douc rotto ogni morfo, ogni catena
Di ra- dore. Son. 16.
Redi-
. . .. .

58
ARD ARE
Rediuiuo. Malli Qui foura l'onde, e i gelidi liquori Mufaica fiam- Vorace Taft E da la negra pece ardor vorace Ai Ciel difiufe le
.

ma in alta conca àfcenda Con sù l'onde d'Anfitritc accende ,


l'amile, e fumi. Coiuj.18- up. i

lieti Polluce, e redimili ardori . Del. Son. 48.


Akina labbia, terra arida nlauata dall'acque, come quella del
.

Ribelle . Malu. E itrepitofo in ini (tacciar fila sfera, Toni voce di mare, o de' fiumi
loco ardor ribelle Del. Son.22. .
Acquofa Anguill. Quel bue fopra l'arena acquofa giace, Edel
.

Ri"orofo. Ceba. Quiui penetra il Sol con la fualuce, Malia, mar guarda copiofo fonte Metani. 11. 115. .

lontan co' i rigoroli ardori Tur. 5. 54. .


Adulta Taff. Ne con più forza da l'adulta arena Sofpeiè Alcjdc
.

il gran Gigante , e ltrinfe . Liber.19. 17.


Sabco. Malu. Spargete il liiol di ft—tiilìnì acanti, Grafie cópagne,
c de gli ardor Sabei Hrgan d'emoli rumi a' folpir miei Odorofa
Agitata. Achill, Anzi mai fempre furo Quelle agitate arcne_j
pietà fiamme beanti Del. Son. 26. .
Porto à le tàtlfe, e Sirti a le Sirene Rim. Canz. i. .

Santo Mur. Nel cui leggiadro petto Viue con pura fede il fanto
.
AJgofa Amig. Ne fuora vfcit.i da l'algofa arena Formò si dolce
.

ardore Canz.2. .
ìnon vaga Sirena 1.S011.4. . (
Scclerato. Ceba. Di rabbia armati , e federato ardore Stabilir Aprica. Mar. Già sù l'aprica e fpatiofa arena Giunta la bella_» ,

contro te ruine eitrenie . Eli. 10. 80. armata il corfo affiena Temp. i7<>. .

Sciocco. Anmiill. Sapendo la fu a niente infame, e fella, E gli em- Ardente Tanf. Sogna in riua
. che mar torbido inonda Ignudo ,
pi ardori noi nefandi, e lciocchi . Metain. 1 o. 1 5 2. c fcalzo fopra ardente arena , Trar rete , che fotto acqua li na-
Sdegnato Ftifc. Ma ecco il Pargoletto , oh come il core Tutto
.
feonda Lagr.tf. 61. .

m'auampa di fdegiaro ardore Am. In. 1.1. .


Afiétata Brign. Ohd'alTctatc arene Strali rapidi, vini, e vele-
.

Sdegnofo Remig. Di Harwi inauri à gli ocelli : ond'iò di rabbia,


.
noli . Gi Orti .4.
All'ormi rite Bald. Vedi in lingue spumanti Le viccndeuol on-
E di Idegnoio ardor m'irdo, e diltruggo Lpift.8. . .

Semplicetto. Brun. Ann pur folle amajite Conieuiplicetto ardor de Giunte à l'algofe Jponde Dolce lambir l'aflòrbunci arene .
fempiicc volto . i.Seui. Paneg.i. Rim. Prof lib.j.
Seriale Ceba. E fedefir di gloria in re s'annida, Sgombra da te
.
Aurata. Ine Quinci d'aurate, e pretiofe arene Semina il Tago ,
l'ardor Temile, ebalfo . Eli. 1.20. el'vna, e l'altra fponda Stanz. .

Sfauillante Mar. Ma fe ben da l'vn lato Con sfauillantl ardori


.
Bigia Vd. Manca il calore al mifero, e la lena, E morto cade,sù
.

La voragine cupa auanipa, e fuma . Samp.5. la bigia arena Eft.12.d5. .

Sfrenato. Sila. Come puoi tanto ne le voglie Immane Sfrenato Bionda. Car. Vede vn" ampia forefta, e dentro vn fiume , Chc_>
ardor, fe le fìi cieche, e infaneP Madd.i. j<5. per l'amena feJua, e per la bionda Sua molta arena, li deuolue
Simlurato lice à miferelio amante Cerco ce-
. Remig. Io quanto al mare. E11.7.
ardore . Epilt. 1 j
lar lo linifurato Bollente .Brign. Qui sùmenfe regali ogni Orizonte Dannato*
Soaui.-. miti foaui,
Molz. amorofi ardori Spenfe chi tutto ipe-
1 & l'Orfc, o à le bollenti arene Diifipa cibi confecrati al fallo Pel

gÓCj e tutto adegua. Son.jo. periglio foaui, e pel contrailo Giom.7. .

Soauiflimo . filli?. Soai.ifiìino ardore , Che da la villa mia calda, Cerulea. Tronf. E in vn fol nouodi, che dal mar viene, La_^>
e braniofa i i parti , c infra liguftn Di quel bel vifo auampi lettiera imita ver le cerulee arene C01I.3. 57. .

Madr.59. Cocente Ghel. Quanto e dal mare i le cocenti arene D'Afna ,


.

Souerchio Remig. Che da fouerchio ardor sforzato, efpinto


. tutti cader lunge, e d'intorno Rof 9. 49. .

Urama veder di voi Ipietato feempio Epiiiij. . Deferta. Taff. Horqual arena si deferta, e folto Bofco farà trà
Spietato Fide. Milcr.i,conie fia, Cli' vn petto pien del foco ond'
.
l'alpi, ou'io m'inuole. r. Amor. Son.iji.

arde Amore Pollò, pollar li doue Nutre l'Inferno il fuo Ipieta- Dorata . Teli. Da pretiofa fonte il Tago vlcendo Semina i campi
to ardore f Ani. In. 3. }. di dora ca arena .Lir. 1 6.

Sublime . Moraiid. La Diua fol, di cui l'ardor fublime Tento Ipie- Dura. Remig. E pregherà diuota i venti , d'onde, Che de" più
garin rime, A me fpin dal Ciel (pini di Cielo Canz. . baili, e tenebro/! fondi Riuolgriicro al Ciel le dure arene_>.
Temerario Ceba. Quindi per poco fù,che fecondando Del Du-
. Epilt. 18.

ce Stigio temerari] ardori Hil. 5. 5. i . Fangofa Guicc. Tal a::co à noi col fuo fplendor fen' viene Febo,
.

Tcnipeiiofo. Moron. Sono i tre Magi tre fanciulli, e fcefo Dal i né il Uel de le dorate luci Perde , o pur (cerna entro à fangofe
Ciel frefea rugiada à lor diftilla il Bambin di Betlemme, si arene Son. .

tràquilla fltenipeitoio .mlor,che nullo e oftèlb. 2-Sacr.S0n.36. Faticofa. Vahiaf. Va d'vna in altra prona, e non rifiuta Più cor-
Tenebrato Cliiabr. I ezzo mortai, nubi di paceacccfe , Zolfi tn-
• fo alcun di faticofe arene . Cacci. 176.
. focati, e tenebrati ardori Voi. 4. Batt. . Feruida . Irre. Da leferuide arene à l'onde algenti Sdegni, ò Bru-
Tenebro fa Lhiabr. Homai s'atterri, e tenebrofi ardori Volino
. ni immorta! mortai foggiorno, Che già doue tramonta, o na-
ai colmo de' fuoi tetti egregi Amed. 3. . fcc il giorno Ammira il Mondo i tuoi fubhmi accenti Pali. .

Tenero Manzin. Con indegne fperanze V:i palccndo l'ardor, re-


. Fofca. Teli. Ne le firahlb'dc piagge , oue Acheronte Volge trà
nero ancora, Di quel naftéte amor,ch'e la mia morte. Fler.4.2. fofcaarena Liquidi ardor fiamme cocenti, e viue I.ir.6. .

Toimcntoiò.t onrar. Che nulle volte, e mille Ogn'hor languen- Gloriofa Vng. Quelle del Tcbro gloriofe arene , Lui già ibi di
.

do more Chi porta in feno tormentofo ardore Fiamm. 3. 8. . virtute onne fegnaro , Fatto più de. l'vfato il volgo auaro Sot-
Traboccante Moron. Tanto che"! vano amore Ceda al diurno, c
, to pie verdognolo hoggi ritiene . Pali.
traboccante ardore j. S.tcr. Canz.i. . Henna. Tali Già, già la fatai nauc à I'herme arene La prora ac-
Tragico. M.u Mira il tragico ardor del pria crudele, Poi ripen-
-
. colta, e l'auree vele accoglie. Liber.13.51»
tito, anzi arrabbiato Hcrode , Marianne gentil , che le querele Immonda. Malu. Lete orgogliofa accenna, Nel flutto infame, e
Del fiero amante di quafsù non ode . con l'arena immonda De" più fuperbi , e forti Celar le vite, e
Tranquillo. Tanf. L'incendio e tal ch'io m'ardo,e non mi sfaccio, cancellarle morti Del. Canz.2. .

E'inodo è tal, che'l Mondo meco il loda , Ne mi lega il timor, Inculta. Teli. Gaggia l'iniquo j e per l'arena inculta Erri lunga
nèduolmifhoda, Ma tranquillo e l'ardor, dolce l'impaccio. ftagion l'ombra nifepulta. Lir.ztì.
Son. 27. Infinita. Brun. Non parlano, folo à l'infaulìe arene Nel pie
Vacillante. Renani. Però four^l'infcgna ampia dipinfe D'arida fciolta, egra in vifo, alata viene 2. Selu. Cleop. .

piglia vn vacillante ardore Mond. 3 .31. . Infeconda Tali' Sul mar culta, e ferace à dentro folo Fertil de"
. :

Vigilante . Ghel. Lucca da fette vigilanti ardori L'aurea lucerna moltri, e d'infeconde arene Liber.1f.17. .

Rof.8.ji. .
* Infiammata. Herr. D'oro abondantc , e d'infiammate arene II
Vigorofo Tronf. Non altrimente fra rinchiufa fponda Di conca-
. gran regno di Congo appreffo appare Bab.6. 22. .

uo metallo accolto humore Se di robulta rouere il circonda, , Lucente Mar. E tutti voi, che di Pattolo , e Tago Ite cercando
.

Od'alto pino vigorofo ardore. Colt. 5. 6f. le luciti arene , Per far ricca la man, l'animo pago Galcr.Ritr. .

Vile Coli. Ne fi dira, che fù di quegli amori, In cui mal la ragion


. Minuta Moron. Chiuder potraui in piccio! vetro il mare, E con-
.

guarda, e gouerna II corda vili, &inhonclti ardori Son. 4. i . to hauti de le minute arene z, Sacr. Son.i. .

Vipereo.Ghel.Di di miai lenfo di vipereo ardore Più nel mio pet- Molle Taff. Ti Iafcio alhor, imi t'alza, e ti feconda L'acqua, e
.

to il tuo furore infiamma Rof.16. 77. . fecondo d l'acqua il vento lpira, E t'efpon falua in sù la molle
Vitale. Oliar. Oinerauighe nate Da la volita pictatc, Per cui arena. Libcr. 12. 55-
s'accende vn sì \ itale ardore Madr.6? . Mutola Mar. Che parli,
. i che più narri i tuoi cordogli A le mu-
Viuace Tanf. Perche l'idea nel C iel l'anima in terra Con più
. tole arene, à 1 lórdi fcogli . l.id. Abb.30»
viuate ardor v'amaller fempre Canz.2. - . Nera- Anguill. Che mentre in aere il breue lampo dura La nera
Viuo. AnguilL Più volte accefo dal fuo viuo ardore Prouò il arena in fondo al mar fi feorge . Metani. 1 1. 170-
dolce, e l'amar, che porge Amore . Metam.4, 154- Nuda. Talt Hor che farà? dee siila nuda arena Colici lafciar
cosi
. . . , . .. . . 1 ,

ARE ARG
cosi tra NiUj e morta ? Liber. i<J. rfi. Zccclfo Valuaf Di mero vn padiglion, ch'era
S9
.
tirato Sopra va.,
Odiofa. Anguill. Cile te bea facilmente eì porrà ij piede Sii argine eccelfo, il tutto vdia. lebai.8.9j.
l'odiofa, e traditrice arena Metani. 8. 7. .
Fondato. C-Cam. Può l'onda impetuo fa Di rapido
Odorata Mar. Chi ricercò tra l'odorate arene DclHidaipe, e torrente A
.
ben fondato, e grofio argine , e duro Soura
paflar corrente..»
dei Gange L'Indiche fiamme, e chi congiun/c inficine Del Cn ei tempre ita da l'impeto ficuro Impr. .

mar d'Arabia, e di Sidoniai pregi ? Epir.i. Impenetrabile. Brace. Et ci ruettefi in quadro, e da


tre lati Ani
Prctio/a. Anguill. Rilplende d'orla prenofa arena , StàJ'oroin gme impenetrabile gh fanno . Croc.8.
ogni gleba, il pefo , e il lume Metam.j 1. 41. .
Akco pallore di Lem' occhi, vecifo da Mercurio,
Romita . Valual O
/cogli fenza nome hora , e romita Arena_,
perche era ita-
lo da Giunone pollo a «uardia d'Io amata
oue fi rompon l'onde, c venti Cacci. 1 70. da Giouc
i .
Occhiuto Brun. Piera, cJV aura letal vomita, e fbira,
Solitaria. Tali: Raccoglie/Te le naui, in riua al mare Are;o oc-
, Inherma chiuto d'Amor , c'hor nulla vede , Cieca
talpa d'Amor ,Vhor
fina, em Solitaria arena. Torr.i. 1. tutto mira. Epifi.Heroi.i. 7.
Sterile. Reniig. C he fai mitera linone? delie pur vai Solcando Pallore lucido. Anguill. Argo hauea nome
il lucido pallore, Che
i bdi, e vai Ipargcndo il leme Ne le Iterili
arene? Epiit.f. iccok vedea per cento porte. Metani. 1. ióy.
Tenace. Itnper. Odi tenace arena involto ietto Tolto à giacer Pallore occhiato Anguill. Hor l'occhiato
portatoci lo credette. RufLj, paitor che l'ode in-
.

tanto Di il ioaui accenti s'inamora.


Torrida. Stroz. Come in torride arene ha percoftume Leonza Metain.i 185
Pallore occhiuto . Mar. Dal cieco Amor
delufo Vn'occhiuto pa-
ferocifliiru Numida, Cui l'Africo Dragon brama, cprefume itor trafitto , e morto In fogno
eterno ogni fuo lume hà chm-
Cerchiai il tenne la crude Idi sfida. Vcn.15.50. fo Galer. FaitoL
.

Triófata. Malli. A tale Alcide infra l'eterne pene Cobi vedrem só- Pallore ilellato. Anguill. Lo irellato paftor, che la riuoIc,Preten-
miiultrar vittorie Di Stige ancor le trióiate arene. Dcl.Son. 1 te padre
3. il la rilega, e toglie. Metani. 1. i8z.
Trita Anguill. Certe ramofe verghe del mar traile , E gli fè vii
.
Vigile. Mani. Va J'otio
bando, e la lafciuia molle, Vigile Ano in
letto in mì la trita areni . Metani. 4. 447. diuicne Canz. il feniio vile .

Vezzofa. Cau. Già delle intorno lavezzofa arena, Ou'Adria Argoménto proua, ragione daprouare, indicio .
.
fmaltainargenut. filile, JLe Sirene del mare d mille à mille Acuto Scar. E' feudo il tuo faper d'ingegno Acheo, Con cui
.
Corrono à far dei teon l'orecchia piena . Son.i. rin-
tuzzi ogni auuerlario ardito, Che d'acuti
Volante. Brace. Deh cari miei, fapere pur fc ferme IlBocchin- argomenti armi il
Liceo Son. .

gan sii le volanti arene Ciò, ch'ei promette Rocc.tì. 10. .


Afpro Gatt. Da ciucili ch'io rimiro ateri argomenti L'Vnigenito
.

Axsn/< luogo doue fi combatte


. .
tuo farà ben tolto, Se noi foccorn, à dura morte cfpolto
Dubbiofa Moron. Ma che prò , fe goder non pollò il bene Pic- Ad-
.
do!. 17. 51.
cioi momento, em'efor/a ili nouo Scender del campo d le Caldo Achil. Conuinccrti, crudcl , voglio con quelli .

dubbiole arene ? i. Sacr. Inuett.6. Di fan"ui-


°
gna ragion caldi argomenti Rjm, Son.j 1. .

A»ethvs\. fonte di Sicilia prellò Siratufa , in ctiifù conucrfa_j Certo Var. Che più certo
argomento , e qual maggiore Segno .

Arethuia Ninfa di Diana amata da A ileo- d Lficr a Dio più d'altro caro, t he'i veder ogni di
Dolce. Mar. Quante in grembo n'accoglie Con la fua dolce, e teuz' alcun
paro Quanto felice più tanto migliore Son.f .
placida Arethufa L inamorato, e peregrino Alfeo . Sani.5. Chiaro. Mar. La corpoiea beltà chiaro areomeuto
Famofo. Anguill. Giunge poi doue preffo Siracufa Sorge il fa- Suol dar di
non men bella alma gentile
inofo fonte d'Arethufii Metani. 5. ijxì Debile. Mar. Quello argomento e debile , e fallace
.

Gentile GheL Come nel mar dal nredator Alfeo Arethufa men- ( Ripiglia.,
.
Amor ; nè tua ragion difende
tii fugge, e s'.ifconde Kof. 1 1 . 1 1. Doicufimo. Mar. E tento con dolciilinii argomenti D'acouerar
.

Aretino Pietro d'Arezzo Città di Thof:ana


.
quelle doghi., c quei lamenti
Mordace. Mar. Non perc'habbi col fiato Al mordace d'Arezzo Dolorofo. Ccba.
Del cor trafitto, e de la mente offefa Doloroiì
il parlar dato, Ma perche gli l'ha tolto,
Cofachefù imponi- argomenti ...ltrui palefa . El't.i 3. 3.
bile à Natura Sei mirabilpittura Galer. Ritr. ,
Efficace. Mar. Se men f uperba, e cruda Afcoltaflì il
.

Sferza Mar. Sferza , e flagcf de' l'rencipi fon detto , Perche al-
mio dir, con
.
argomenti Efficaci, e poffenti Mouerti ancor alquanto Potrei
trui feopro il ver 'hiaro, e diftinto , lió diabolico lìil , titol di-
foife .1 pietà del mio gran pianto . Samp. V.3.
urno, Punge, efaeuaciafcun mio poema Spada di Momo, e Fermo Brace.
E che ael vincer fuo fermo argomento Dal fuo .

fulmin di Pafquino. Galer. Ritr. guerner ciafcuna parte prenda. Croc.33. 56.
Argènto metallo, e dopo l'oro il più pretiofo.
.
Fiero. Campeg. Sfortunato ch'afcolto ? E qual veg' io
Brunito. Mar. Ogni propria armatura, ogni ornamento De'lor Di 110-
uello martir riero argomento ? Lagr. 8. ìoo.
dcltrien han di brunito argento
Forte Cicc. Ogni poflibil opra,ogni argomento Tentar
.

Canuto. Mar. Tu da ine fuggi, e' 1 tempo in vn momento Via promet- .

to, ancorché forte, e (frano Rim. Stanz.8. .

più lieuc di te fuggir vedrai , Vedrò coprirti di canuto argento Imbelle. Ccba. Non pon, né fan negar ciò che palefe (Ancor
Quella chioma, che J'or vince d'aliai. Saihp. Sofp.33. non
f ippian come ) due ribelli Troppo gii veggon fatto , e 1
le tli-
Effigiato. Talli Le porte qui d'elogiato argento, Sù i cardili fele Stiman foperclue, e gli argomenti imbelli. Eft.io.
ltndcan di lucid'oro Libcr. 16. z. 145.
.
Infallibile Brun. Vuoi che guardo modello, alma
TabreLtto. Ghel. Le colonne di bronzo, c'ipauiinento Lcci-
pudica Argo- .

menti infallibili n'apprenda . Ven.Cel. Canz.10.


med'oro e'1 fabrefatto argento . Rol.ij. 75. Infano Brace. E vuoi profontuofo in quella parte, Che Dio .
fer-
Lununofo Ccba. Quando di Cinthiail luminofo argento Più
.
ba per fe, volger la mente, E penetrai con argomenti infimi De
fofea nube impaliidifcc, ecela. Elt.i. 7;. la niente mperna i chiari arcani Vrb.18. 60. .

Mailiccio Anguill. Il muro in quadro di maiTiccio argento, D'or


.
Nouo Tali". Mà cadde à pena in cenere l'immenfa Machina elpu- .

• le fuperbc itatue vniche, e fole



Metani. 1. 1. gnatrice de le mura , Clic in te noni atgonienti Ifinen
.

Molle Mar. Hauca d'intona feta, e corde, e farte , Vele di mol- npeiifa
-
Perche più retti la città fecura. Liber.13. 1.
le, e ben filavo argento Tetnp. 151. Saldo. Ghel. Cosi dicea ne la vergineamente Di ccleilc ragion
.

Morbido. Mar. Doue giacca l'innamorata donna, Nuda nò, d'vna (aldo argomento. Rof.8. i8.
gonna Velata lol kmplicemente bianca , Del cui morbido ar- Verde.Bent.E
quello vago Nafìro De le fperanze mie verde ar-
géto hauea le trame Figurate a fogliaggi vn bel lauoro Dipor- gomento, Che purd'oro fi.unmeggia, Formi le fquame aurate, "

poraconoro. Samp.j. e rilucentiAd emular fuperbamente vn ferpe Corin.i. 1. .


Puro Car. I terzi doni due gran nappi foro Di forbito metallo
.
Viuo Manzin. E quai viui argomenti Forzano vn cor, cuiCiel
; .

c due gran coppe Di puroVgento figurato intorno Con mira- benigno arride A pauentar quel mal,ch'ei nó conofcefFler. 1.3.
bile intaglio . En.f. Argvtia viuacitd, fotiigliezza nello fcriuere, e nel parlare.
.

Tremolante Ghel. Ha gin, e fcaglic, e fon fregiate, e fparte Le


.
Vmace Alar. Gratiolo epigramma,e qui fcherzando Con argutie
-

piume fue di tremolante assento Rof.ip. *o. .


viuaci Del tuo volto moretto i pregi efìàlta « Samp. t.
V furano Campeg. Spera comprar con vfurario argento Da core
.
Aria, Acre vno de i quattro elementi .

auaroil luopcruerlò intento. Lagr.5. zj.


Adulta Taili Qual con le chiome fanguinofe horrende Splender
Argii. n
creta da far vali
.
.

Cometa fuol per l'aria adulfa. Liber.7. 51.


Tenace Alam. Chi vuol lieo il giardin l'infami crete Delie in_»
.
Algente Ghel. Tale il Figliuol del Genitore immenfo Dal chiufo
.

prima frniuar poi !a enace Pallente argilla, e quel terrea 110-


; :

grembo a l'aria algente, e cruda Da la gran Madre, oh mcraui-


sofo Che roflcggiando viene . Colr.5. glia , vteio, E irai ge io, e fra'/alghe alte, e vagio Rof.6. 3.
I .

Aro:si raccoltaci terra polticcia fatta fopra le riue de' fiumi


.
Amorofa Rai. Ecco l'aria amorofa, ecco il bel nido, Onde forfè
.

per tener l'acqua a legno .


la Dea, che Cipro houora R:m. Son.50. .

Be-
. . . . . . , .

AHI ARI
60
Non fempre l'aria è
tenebro/è, e bruna . Ven. Tcrr. Cànz'ft.
Benigna ._ Ghel. Qua! in fertile fuol d'una benigna Se Io trafpian-
.

il muto
Trilla. Ar. E l'aria gii cahy noli,
e trilla Dal lume cominciarti
fecondò, e raro Amore
iti iccontlo,
~ti fia più
Arbore 11 frutto Rof. 15. .
.

adelferrotta. Fur.34. 45.


Bollente Brign- Col fofpirar frequente Non fo torbido
il di, l'a
Via de' pennuti. Valuaf Se l'huomo anco I'vsò , fel'huomgià
1

ria bollente, Giorn.8. , -


venne Per kvia.de' pennuti ardito, e fnello. Caccf . 101.


Bruna.Va!uaf. Mancarmi prima il tempo, e farli bruna. Cn 10
toiii
Vorace. Vaiual. Che ciò ch'intorno h.niea , torto che giunfe_>
giunto al fin l'aria vedrei Tcbai.i. if i< .

Nel centro, ia vorace aria confunfe . Tcbai.8. 14.


Caligir.ofa Mar. Gii . k
canginola aria notturna Spoghaua l'om-
Aria alpetto, piefenza
. .

bre, e riucttia colori i


Dolce . Pecr V edro mai '1 di, che pur quant* io vorrei Quell'aria
Chiara. Taff. Sappi che tanto habbiam fin horfofterto In mire,
ne folle il cal- dolce del bel vilò adorno Piaccia i quell'occhi, c quato fi con-
c in terra, i l'aria chiara, e feura, Solo acciò che Son.98.
tienile.'
le aperto A ouclle (acre, c venciabil mura
Libcr.i. 8i. .

Gentile . Taff Sguardo human, chiara fronte, allegre ciglia, Aria


Comprefla. Tali'. Fù già terra feconda , almo paefe, Hor
acque
gentil, benigno, bonetto tifo Rinal.7- 67.
fon bitimiinofe, e calde , E flcril Iago, e quanto ei torcc,e
gira, .

Gioconda M^r. Mortiti affabile afpetto, aria gioconda, Laltatu-


Comprefìa e l'aria, e graue il pu/zo fpira Liber.10. 61.
.
.

ra è mezana, e delicata
Contaminata . Malli. Spauritole funelle Spargean fiati malvagi
Graue Valuaf. Quei duo ch'ai grand* Alfo&fo , e al gran Luigi
D'aria conraminata aure homicide. Del. Canz.i.
. ,

la grane Pcrporui d'amoo nomi anco dauante , Accompagnando van


Corrotta. Valuaf. Quale frage fuol far l'aria corrotta, E
1

gli alti vcliigi D'aria si graue,e sì gentil fembiàte. Tebai.1.145-


morrai flagion del'anno Tcbai.7. 111. .
_
.
Siguonle Mar. h l'aria fi L) noril, che in ella vede , Loda, e de' ric-
Crucciofa Àlam. L'vfcir fuora al valor, mi ce'I contende
L'aria, .

armarli. Colt.4. ammira l'arte


cni arneiì .

che noi veggiam crucciofa, e fofea Di pioggie


Ile sii la terra ignuda A l'aria hor
di Creta , la quale abbandonata di Arianna, figlia di Miuos Rè
Cruda. Augnili. Sifcapigliò,
Tcfeo fù prela per amica da Bacco che le donò vna pretiolìf-
hòrbruna, hordolce, hor cruda. Metam.4- »J5-
ciiiara,
,

Delicata Ghel. Prende . aria delicata, e pura Vna malli non dW lìma Corona d'oro , e di gemme fatta da Vulcano e quefta__.
Corona fingono 1 poeti che fù traslata in fegno celelte &hì
:

milta, e non infetta Rof 1. 5 1. .


,

quellimagine none delle delle quali tre fono fplendidiifimc,


Di melata- Tanf. Vede per l'aria difuclata, e pura L'Imbafciator
,

il che di materia i i feguenti epiteti


del Ciel batter le piume. Lagr.7. 3.
Conforte Liea . Malu. Più leggiadre di quelle Ch'in Ciel miriartf
Egra Tanf. Oue inai Sol non purga, ne penetra L'aria ch'è fem-
.

folgoreggiare attorte Al lieto crin de- la iea cóforte.Del.Od.i


prc intorno denfa, & egra. Lagr.6. 17-
l

Fertile. Valuaf Ma per la fcrtil aria anco, e per l'onde Del


mare Gentile Brign. Tollo che fieli in sii deferto faffo, Preda del fon- .

immollò auidamente vfeito L'incauto augcl con la facrtaot- no m folitario elfigiio. Arianna gemile ri lui l'offerfe Giorn.7. .

fefe, E'1 pefee à l'hamo, i la canna appclc Cacc. 1 j 8. & Pompa lucente. Mar. O del noi turno Ciel pompa lucente, Tu
. .

nalcofa the.dalfommo de' beati giri Ricca di fette gemme il crine ar-
Polca Tilt Da la confi. (ion , da l'aria folca Fauorita , c
.

dente Tutto quanto 10 lang.nfco alcolti e miri Lid. Abb.3 f - , .


ellaltn'gia. Liberai. %i. _
Mar. E tu lplendor de la ltellata Corte A coronarti
Fumante Ghel. L'aria fi fc di nembi, e di iauillc Negra , fpefìa, Splendore.
.

dopo breue guerra Salilii ni Cielo Lid. Abb.3 3. .


fumante, horrida, e varia. Rof.13.65.
Tradita. Goa. Impari a compatire La tradita Arianna , Quando
Funefla. Anguill- Non vi può fplcnder fiaccola, o lanterna, Qra<
Metam.4- 3'7- fuegliata tlefe Le braccia timorofe, Per circondar il colio Di
ria hi sì denfi, sì funeita, e impuri;
Gaia.Tanf !i l'horribil mia villa oue ch'appaia Spegner fi il lume,
Teko, che non v 'era . Antig. 3. 4.
Lagr.5 $6. Ariete il mafcliio de le pecore non callrato . .
e turbar a ia traia l . .

Senec De la pelie crudel l'impeto primo Toccò le p-gre


Genitrice del luouo . Grill. O ad vn parto nata Con la Terra c Lanofo .
,

agiielle,E'llanulò ariete Prender poteo la verde herbetta d pe-


col Cielo , De l'aure errami albergatrice amata Corpo di lie- :

na. Edip Ch.i.


ue, cd'inuifibiJjVelo, Divario humor fecondo, Genitrice
del
Arieti-. machina militare per battere le mura nemiche.
fuòn, fquilla del Mondo. Cbr.flag. Canz.i.

ro Brace. Con fa ironie di bronzo vrta, e dilcioglie L'afpro


Giocóda.Ghel.L'-ria v'hà d vii tenor chiara.e giocoda.Rof.15 -54. AJC
.

.iri.ce cg.ù conimeili cote, E come a l'Euro le lfridenii foglie,


Grotta. Anguill. Paflaperpiù fìlentij l'aria grolfa Col dium che
i'alluma.echelabea. Metam.4- 3' 3-
Qualunque rocca al fuo cozzar fi leuote Vrb.i4- 54k .

Ar. Liaueano in tanto gh arieti duri Rotto in più lochi con


Leg^'^ra. Arguill. S'acchetò ancora alhor il vento oppollo , lì Duro.
vacua, e leggiera. Mctam.6. 198. si gran fracaflò . Fur.40. 30.
ter l'aria reltor
.Empio Brace. Quanto parete , (ìli allalitori ad vacilla più l'alta
lucida . 1 afli Apparir tante lampade d'intorno , Che ne fù l'aria .

Liber.7. 36.
rapUi più l'empio ariete , Fiero ter-
atterrarla intenti Sforzali
lucida, e ferena .

Vede choro de gli angeli, che cala Fendendo ror de le nemiche genti Vrb. 14. 56. .

turni, ola Tanl. . il

l'aria luminofa, e bella. Lagr.7. 18.


Impetuoio . Tali' Cosi la corre fopra, e più di fotto L'impctuofo
il batte afpro ariete l.ibcr. 11.51.
Macltra Cafon. L'a-ia maeftramdultrc Di pioggic, e di rugia-
.
.

de, Patria chiara, cxillu'.lre Del giorno, alme contrade Del Arimaspe. fiume della Scithia in Alia verfo Setteiitrione
SoJ, caro ricetto Dclfonno,c de la notte ombrofo tetto 3.1. . Rigido. Bruii. Qual temerario cor cotanto ardilce? HorquaJ
mollro nutrito Nel rigido Anmafpe Ven.Cel. canz.7-
Nera Talli E i nemici .ifìale ido a l'aria nera Darne foccorfo , e
i*

vettotiagha fpera Libcr.6. 10. •


Ariosto. Ludouico, poeta Ferrarefe. .1

del Furiofo.Mar. \\ fin la tromba in più fonori carmi Die-


N'orina Ceba Ed altri alhor, che l'aria e più nociua, A rmgilV
. .
Autore
tro à l'Autor del Furiofo alzando Trattai Duci, e guerrier, bat-
rie de l'aria il petto apriua. EU. 1.6.
Nubilola Dok. Acciò fen?a le luci amiche , e grate Non fia più
.
taglie, armi Galer.Ritr. & .

Ingegnolo Mar. Forte dettiti per imitar cantando L'ingegnofo


l'aria nubilofa, e nera. Son.15.
. !

Ariollo io venni a farmi Imitator del iorfennato Orlando


Ombrofa Tali Pur s'auucngono in molti, e l'aria ombrofa Veg-
.
,

Galer.lOtr. 1

gion lucer di ferro in ogni parte. Liber.6. 94-


.

Pallida. Anguill. Come la compagnia rabbiofa giunge La cala,


Marone Lombardo Mar. La mia mercè, che gli fon guida, e . fpc-
glio II l ombardo Maron dietro mi tiene Galer.Ritr.
e l'aria rien pallida, e fmorta Metam.4. 341.
.
.

Pittor de l'armi Mar. Quel gran Pittorde l'armi e de gl'amori,


Pcltilente. Ar. E fuor de l'aria peltilentc, e ria Si goderaiil'ctcr-
. ,

Di Pindo vnico Sol canoro moltro Del Rè , de' fiumi , e Rè de


naprimauera. Fur.34. 5.9.
Hor qui dipinto a gli occhi altriù mi moftro Gà-
Regione tonante . Brace. Folgore, che le nubi apra, e flagelli Per gli fcrittori , .

ler.Ritr.
mezoàJa tonante regione. Rocc.5.55. granelli-»
Borea, e tutto Verno cede, Arista fpica quella pan nocchietta , che contiene le
Rilucerne Valuaf. E'1 ghiaccio , l; .
il . ,

delle biade.
E l'aria fallì rilucente, e bella- Cacci. 141-
Scura. Ar. Indi nel letto per dormir lì Itefe Final partir de l'aria Bionda. Brace. Pur come il'Aurtro il gii maturo campo Volge
ftura,cdenfa. Fur.18. 85. contr'Aquilon le bionde ariflc Croc.9. 31. .

Serena. Tuff. Non fù mai l'aria si ferena, e bella Come a l'vfcir Granita Mar. Segue colei, chc'I dono altrui difpenfa Con larga
.

del mcmurabil giorno Liber.10. 5 .


man granite arilte
de le .

Screnillìma. Bruii. Qui fempre beta la vermiglia Aurora, Ne_> Arutio. figlio d'Apoilinc, e di Cirene. n

l'aria fcrcniflìma e ridente Con rofato pennello il di colora


,
Macrtro de' pallori. Mar. Il paftor Arilteo lavide,e n'arfe : Nè gh
Epilt.Hcrot.i. 11. j;iouaua il raccontar, che fnffe De la bella Cirene inclito figlio,
Stridente. Tronf Se ne fpauenti d'improuifo lampo Squarciata De' partorì ine/perti vtil maeltro , Di Proteo Dio fo|giogator
è da l'ardor l'aria (tridente. Colt.11.3. fagace , Nouello olìeruator d'ignote Ite Ile , Primo efpoltordc
le mature oliue, Fabro del njek, eV: inuentor del latte . Samp- f
-

T enebrofa. Brun. Mitra fernptt fortuna La fua rota ai mortali: Ari-


. . . . . . ,. . . à,..

ARM ARM 61
Arhtothi* filofofo celeberrimo, figlio di
. Nicomaco medico,di Bellica. TronfiMortran di fuori il lor rinchiufo centro Di belliche
Stagira cartello, o villa d'Attiene armature ingombro, e grauc Colt.d. 5 0. .

Aquila di Stagira Quiui feguendo à volo L'Aquila di Sta-


. Eald. Forte. Ar. Grifone, Aquilante ritrouaro I duo guerner de l'ar- &
gTra,Fafli fin foura il Polo, E primordi; rimira De te cole mor- i
matura forte Fur.3 1. 3 7. .

tali, e fpiarpuote Gli effetti in grembo à le cagioni ignote_j - Fofca Lene. Quella armatura , che si folca , e nera Ti preme il
.

Pdm. Lugubr. Canz.i. fen, m'ordì crudele inganno Eleg.19. .

Duce Mar. Contro l'tnuitto Duce De la Peripatetica bandiera..»


. Lucente Ar. La lucente armatura , il Maganzefe , Che leuata la
.

Armar l'ingegno ofaili , O de la Bruna gente honore , c luce notte hauca à Zerbino Fur.z^. 59. .

Galer. Ritr. Manto ferrigno Augnili. Ma in mille luoghi il fuo ferrigno man-
.

Honore de gl'ingegni . Guif. Vopo per regolar la tua magione_> to Percote con la fpada ardente, cV empia . Metani. li. 73.
Di leggere non hai gli antichi fermi D' Arillotele, honor de gli Scorza ferrigna Ciec. Tutti lì cinfer di ferrigna feorza , Che per-
.

alt»ingegni D. Sctt.7. .
cola dal Sol gittaua vn lume, Che da lungi abbagliaua alti ni la
Macftro. Dant. Vidi il maertro di color, che fanno, Seder tra filo- villa Hadr.i. 2.•

lofica famiglia . Inf.4. Spoglia adamantina . Teli. Lalpoglia adamantina Scintillami-,


Macltro d'Athcnc Pret. Sapete ciò ch'infegni, e che ragioni II . di gemme, c in fiere guife Spargea d'oro gucrrier lampi morsi-
macfiio d'Athcne, e di Stagira Paneg. . li. Lir.14.
Miracolo di Stagira Mar. Qui del Monda e la meta , Qui fi ter- . Spoglia ferrata. Mar. Così di Ipoglia anch'io ferrata, e dura T'ar-
mina il tutto, e qui s'ammira II miracolo eterno di Stagira: In- merò di man propria il petto, e il tergo Lid. Abb. 1 8. .

terprete dmir.o Di Natura degg'io quel di cui parlo , emolo O Spoglia ferrigna. Taf!'. Così detto, il compagno in fretta chiama,
chiamarlo ? Dirollo fonz' ingmria,e fenz' errore Sccreurio del E fallo amiar de la ferrigna fpoelia . Rinal.9. 9.
Citi] o pur ecnlorc > Galer. Ritr. Verde "I'alf. Hor volgi gh occhi, on'io ti inoltro, e guata Colui,
.

Saggio tii vagirà Var. Fabricio, che rant" anni, e tanti lianete »
.
che d'oro, c verde ha l'armatura I.ibcr.3. 59. .

Quel clie'i gran faggio di Stagira dille , Volto tutto, e riuolto, Ai^iuliko animai picciolo, come la donnola,è bianchiiTimo,faL
.

c quàto fenile II buon Maltro da Coo,:anto làpete. i.Son.134. uo l'eltrcmità della coda, che è nera Si dice anco Ermellino .

Jhagirita. Mar. La libreria del dotto Stagirita, Che'ltior con- Animale &"c. Taff. Vn animai terreno , Ch'e bianco sì, che vin-
tien d'ogni dottrina eletta , DicuiThcotraltoinsù l'vfcir di ce ogni bianchezza, Et ogni altra bellezza, Morir più tolto ,
vita I afcierà fucccflbre, è qui perfetta che bruttarli elegge 1. Amor. Canz.i. .

Vecchione di Stagira Galcan. Del vecchion di Stagira anima, c . Candido Petr. Era la lor vittoriofa Infegna In campo verde vn
.

lenfo. Del maltro de l'idee, vnica Idea Suppl. . candido Armcllino Tr. Morì. 1. .

Aritmitica arte, ch'infegna à numerare . . Puro Fol. Quel puro, Ichictto, e candido armcllino D'vn lordo
.

Signora de" numeri Bcnam. L'altra poi, che de' numeri e Signo- . ciaccoli puzzo non abhorre. Hum. h'b.4.
ra, Non mi fn ignota il mifurare intc'ì Mond.i. 77- : . AnvifNUCo frutto noto, Biritocolo,Moniaca
. .

Armario, arnefj di legno pervio di conléruar vellimcnti , od al- Saporito . Guif. Già il Perlìco odorofo Se il Cotogno Di lanu- ,

tre robbe, con diuerii riportigli gine adorni, il fàporito Armeniaco, il dorato Arancio In sii &
Superbo Aaguill. Si tirò in vn r.anton, clic'l fea ficuro Quinci vn
.
la feorza portano dipinta Del foprano F..ttor la prouidenza
fiiperbo armario, e quindi vn muro . Metani. 5. 37. D. Sett.j.
Armata Quantità di nauilii da guerra Iloggi alcuni chiamano
• . Armiko. d'Armenia.
armata anco gli efferati di terra A lóro Ghcl. E l'Armeno addolcifce alj>ro e feroce Colfauor
. ,

Amica Tali. Sapendo ben, che le propinque fponde L'amica ar-


.
del battelìno , e de la Croce Rof.;7. ^ 8. .

mata corteggiando rade. Iàbcr.i. 178. Caldo. Pona. Tu che dal Scita algcr te a' caldo Armeno Voli,
Audace Bcnam. Dunque andrem Caualicri oue foggiorna L'ar-
. norma famofa a' Tofchi eletti Rifp. Son.5. .

mata audace, e virccrenla ancora Vittor.i. 63- . Armfnto quantità d'animah quadrupedi doineltici , come buoi,
.

Feroce Scine li campo tarda la feroce armata II parto mouc,


. :
caualli, pecore, e limili
ma gl'irati DuciAfifettano le piante. Tebaid.j. 1. Ampio lalf Colui che Dio
. qui può fumarli, 3 cui Sipafcongli
Forte. Ar. Vuol Logillilla, che con forte annata Andronicane ampi armenti, e l'ampie gregge Amiut.i. i. .

vada, e Sofrofina l-'ur. t%. 11. .


Cornuto. Bonar. Fiero tributo impofe Non di lanofe gregge,
Grande Tali! Diflè colini
. : Signor, torto nel mare La grande ar- Non di cornuti armenti. F1JI.1. 1.
mata apparirà d'Egitto . Liber.?. 86. Fecondo Guar. Qui larghi, e lied campi, E Li felici piaggio , Fe-
.

Poderofa. Brace. Et ecco nomai, che di/piegando l'ali De' fuoi condi pafehi, e più fecorwi armenti Palt.i. 5. .

candidi lini al frefeo vento La poderofa armata Occidentale Infruttuofo Fr. Le. Che gli altrui camj>i tempeftati , e guaiti
.

Empiea correndo il liquido elemento Rocc.8. 34. .


Gli armenti altrui mfruttuofì , e infermi Vede milerameiue,
Potente Tafl. O non potranno pur le nofire genti, ElcPcrfc, e
. ohimè, perire Coltanz.j. 4. .

le Turche vnitc in lega Cosi potente armata 111 vn raccorre Lanofo. Mar. Non c Nereo arator, Protheo è paftorc, tSÀ di
Ch'a quelli legni tuoi lì porti opporre ? Liber.2. 76. lpumofi, e non lanofi armenti Samp.4. .

Potentiflìma Corto. L'armata po tenti (finia d'Egitto Terror del


. , Lieto Vd. Ecco de' buoi feoprirlì vn lieto armento , E di capre
.

mar,del Mondo imperatrice, Incendio inefiinguÌDÌle confinila. vna greggia iua pafcciido En.j. 5 1. .

Alni. 5. 4- Pauentofo Molz. Come pallore pien d'humil cordoglio Inlìe-


.

Sdnifcita. Corto. A lei volgemmo la fdrtifcita armata. Prendendo meadunailpauentofo armento Son.83. .

lido in quelle piaggi-; alfine. Alni. 3. 1. Pigro Tafl". Ruinofo dirupa, e porta, e fpezza Le felue, e con le
.

Superba Retnig. E leco haucua e di pedoni, e d'armi , Di naui, c


.
cafe 1 pigri armenti . Conq.ij. 45.
di gucrrier fuperba armata Epilt. 1 3 . Rozo.TaÌT. E con la man, che guardò rori armenti Parchi Re-
Valorofa Benam. Così difperla, e in varie parti errando La va-
.
gi sfidar nulla pallenti Liber.1.63. .

lorofa, &: infelice Stasata , D'ogni piacer, d'ogni fperanza in_i Semplicetto Bent. Tu che d'ingannar tenti I femplicetti, e man-
.

bando, Sol morte attende, e lei dina beata Virtor.3. 71. .


fueti armenti ? Corin. Interni. 1.
Vincitrice. Augnili. E niello dal dolor, chc'l cor gl'ingombra Ve- Superbo. Anguill. Ne \tiol donarlo à I'vltimo tormento Per mi-
de partir la vincitrice armata. Metani. 8. 61. gliorare il ilio fiiperbo armento Metani. 8. 71. .

Armatvra gucrnimcnto di ferro per difefa della perfona


.
Trainato. Valuaf. Se improuifa dal Ciel grandine, o vento Dal
Acciaro fregiato Augnili. Ne però qucll' acciar fregiato, c bel-
.
vichi pafeo , o da le rotte Italie Spmfe lontano il trainato ar-
lo Ccrcan, die Zia donato al lor valore Metani. 13. 11 1. .
mento In ermo bofeo, o in folitana valle Tcbai.j. jj. .

Adamantina. Ar. Ma troua l'armatura adamantina, Si ch'vna ma- Vile. Manzin. Vada al più vile armento Vfurpator, imitator
dia non ne rompe, òrtraccia. Fur.??. 81. d'vn Toro A depredarci pafehi Di lui, cuijfe Natura Prono
Altera. Troni! Mentre riiniradi Cofaazs il figlio Armature si al- tutti gli affetti , Quelli , che di fe fteffo , e del Aio Regno Eucr-
tcre, e si dinerfe . Colf. 1 3. z 8. for parricida Dona, anzi cede, altrui , Non che l'autorità, l'af-
Arncfe adamantino Teli. Adamantino arnefe Ricco fudor de la .
fetto, e'1 core . FJer. Ch.i. »
fucina Etnea Al gnerricro figliuol Teti già diede Lir.zz. .
Villofo . Car. Ecco fparlì vediam per la campagna Senza curtode
Arnefe belli co fo Grat. Deh qual vegg' io di bellicofo arncfe Le
.
aiutar gran torme errando Di cornuti, e villoli armenti , c__>
tue membra coprir duro ornamentò" ? Cleop.?. 18. greggi . E11.3.
Arncfe temprato. Teli. Tal fra nubi di llrali , Fra felue d'harte il Armi ogni arnefe, o Itroniento di ferro , o d'acciaio , per vfo di
.

ben temprato arnefe Ne le mifchie Latine Enea difcfe Lir. 14. .


difendere fe, offendere altrui &
Barbarica . Herr Altri a dietro gli giuda vn gran dcllriero D'ar- Acute. Tafl". Fanciulla tanto Iciocca quanto bella, Che non_»
matura barbarica gucrnito Bab.4-4- .
s'aiieggia ancor come fian calde L'armi di liia bellezza , eco-
V me
. ., . .

6i ARM ARM
Ingannatrici Leon. Soaui, ma mortiferi diletti Furono l'arme,
.

me «citte; Amitìt.a. a.
loro ingannatrici . Taid. 5 9.
Ad.una:itine. Tafl. F. rifonar, come mentii, e fqmlle Qnell ar-
li
.

Intelline. Ghel. E da l'armi nuclìine era ( di Roma E vantag-


me adamantine, el verde multo Non però tinfer di fanguigne
'-•' . gio, e ventura ) affitta, e dunu . Rof.31.6.
Alile. Conq.i9-97- •

Inuincibih. Grill. Si rate opre d'ingegno , opra limile E incon-


Alpme Mar. Quei ca'a gli eterni Dei Superba guerra Moller con
.

tra il tempo alte inuincibil armi . Rina. Son.61.


armi alpine empi giganti. Galer. Fano!.
intefic D'argento, e Inuitte Remig. E per quell'armi inuitte onde togh'efti Lavila
Altere Tali". Depon
.

. Clorinda le fue fpoglie


à tanti miei parenti amati Lpiit. t. .

l'elmo adorno, e l'armi altere Liber. 1 a. 18. .

Irate. Talli Si che falao il nemico infra gli amici Traggedal'ar-


Annoiate. Brace In quello mentre la Roccclla intorno L'ar- .i

mi irace, e vincitrici. Liber.19. 7.


mi annoiare homai , gli animi fianchi Mirano , come più di
Irreparabili Anguill. Perche dd mar l'irreparabil armi Hauean
«nomo in giorno L'allunghi il fine , e la fperanza manchi
.

le membra fue fonimene, e dome Metani, ti. 150. .

Roccia. 1. • •
. 1
Languide Ghel. E doue, e doue , oh di voi lleflì in bando , Fon-
Barbariche. Bruti. loda l'arma barbarica, e nemica Antiochia
.

date l'armi voi languide, e v"ane ? Rol'30. 14.


diffefì , e per me vinta Non fù la gente tributaria amica .
Epiit.
J_cggiadre . Talli- E le fcacciò da' tenebrati nidi Con quelle mie
Heroi.1.6.
dirama lucenti arme leggiadre Couq.aa. 15.
Celle Tafl". Le belle armi fi cinge, e foprauefla Noua, Bt
.

Liete. TalT. L'armi, che già sì liete in vifla foro Facciano hor
eli color s'hàprefa. Liber. 18. 11.
inoltra pauentofa, e mefta Liber. 10. 51.
Brunite . Brace I.'vn, che l'anni hà brunite, e l deftricr nero Più
.

che ti/zone in lucid'acqua fpento Roa\8. 7. .


Lucide Petr. A le pungenti , ardenti , e luciti' arme ,
. la vitto- A
riofu infegna verde. Canz.44-
Celefti Tafli S'onerfe a gli occhi di Goffredo alhora Inuifibile

Luminofe Ar. Ben comprende à le infegne, e foprauelìi , A l'ar-


altrui, l'angel Michele , Cinto d'armi telelli . Liber. 1 8. 91.
.

nie Lminofe, e ricche d'o»o F'ur.44. 90.


Crude. Remig- Che deggio io far deiformi in chcconuicne
.

Con l'armi vna dorella ? io più conformi Hò le braccia, le


Mentite . ciec Commellè à vn ahro il loco, ei velìito D'armi &
mentite, eperegrine infegne, Per vna porta adultera vfcì fuo-
man , la forza , e'1 core A l'ago , à l'afpo, à la conocchia, e al
ri, lladr.i. 3.
ftifo Ch'a l'armi crude, e beiìicofi ferri Epiit. 14.
,
.

Mortali uff Incominciaro à faettar gli Arcieri Infette di vele-


Dolci. Gofel. Da sì dolci armi homai chi lì difende? a. Son.ia.
. I

no arme mortali Liber. 18. 68.


Empie Anguill. Che sa ben, che non vale elmo, ni feudo Con-
.
.

Metam. 9. 169. Nemiche. Talf Et in due parti o tre forate e fatte L'arme ne-
tra l'empie d Amor arme, e quadrella
, ,
.

miche hà già tepide , erofle, Et egli ancor le fue conicruam-


Famofc. Rcmig. Ancor la donna tua l'armi famofe Si mifein-
tatre. Libcr.7- 91.
doflb. tpilL?. .
Offenditrici Imper. E quiui onde la vita ei difenda Da l'armi
Fatali. Tali. Così vederti oprare anco fperiamo , Spirto dium,
. fi

l'arme del Ciel fatali Libcr.3. 70. .


oftcnditrici , & homicide . Rult.i.
Pellegrine Talli Stupia de l'arme pellegrine ; e guida Hebbe da
Fedeli Tefau. Inan/i àgli occhi de l'Italia tutta Si dichiann
.

lor Goffredo amica, e fida l iber. 1.77.


quell'armi Men forti, menpietofe, Mengiulle, c menade-
.

J
I eruerfe CtLia. Mà the dich'io d'Inferno, e che vaneggio t Po-
.

li . Tor.
Onde egli cade, e fà del fangue facro Sù l'arme tea ben rinruzzar l'armi pertterfe Eil.9. 1 3 .

Feminili . Tali".
ampio lauacro. Liber. 11. 44. Pieiofe. Tafli Canto l'armi pietofe, e'1 Capitano , Che'l gran
feminili
fepolcro liberò di Chrifto Liber. 1. 1.
Ferme. Tali". Mà l'vn percuote fol percuote, e impiaga L'altro,
.
,

Poùeroie Ceba- I prieghi onde dimanda al Ciel pietate , Son


c'hà maqgior forza, armi più ferme. Liber. 10. 1 16.
.

l'armi podcrofe, ond'iopauento Eli. 17. 35.


Feroci Morf. E di Cefarc il nome di prefenrc Mirando le fero-
.
. ,

Predatrici lionar. Ne temo, vdite arriua De l'arme predatrici


ci arme d'Egitto , Vede in lor di Pompeo l'ombra dolete. So
. :
11.

fuono in corte Fill.a. 1


Fiammanti Brign. L'alte cime, che ingombre Erari tutte nel fen
il .
,

Prode I5ran. Ne pur arma sì prode , alma sì ardita , Moltri à fi-


darmi fiammanti, Domauano con l'ombre Giorn.7.
.
.

nir la già comincia impreca 1 Mafuggiinfpiaggiainhofpita, e


FiammeSPiauti. Leon. Quando ecco d'armi fiammeggianti cin-
romita. pili. Hcroi.a. 8. J
to Magnanimo guerriervidi apparire.. Taid. 1. 1,
Ricche Tali. E la fembianza di Clorinda altera Gli finfe, e l'ar-
Fine . Tali" Quel di fine arme, e di fe ftcfib armato A i gran colpi
.

refift«,c nulla pauc . Liber. 7- 98- mi ricche, cìuminofe. Liber. 7. 99.


Rigide. Rin. Già di te non mi doglio Senonc'hai rigid'armi,
Formidabili, Icd. Giui.g: il fragore à la magion ftellante D'ar-
Ch'amar vorrei, mà non vorrei languire. i.Cana.39.
misi formidabili, c feconde, Trema dcl'Apennino il pie co-
Rilucenti Tafl. Qui fettemilla aduna il buon Camillo Pedoni
llante, E del Tirreno le remote fponde Appi. .
.

fe in foco di pietà flruli d'amore Tempra, onde pc-


d'arme rilucenti, c graui Liber. 1. 64. .

Forti. Talf.
Rintuzzate. Taff Tu me fotto arme rintuzzate, e frali Conduci
raà si fort'arme il core . liber.4. 90.
campo, ou'è d'aurati llrali Armato Amore e di celelie fa-
in
Fulgenti Car. Polpa T arguito ardente, e d'armi cinto Fulgenti,
,
.

En.10. ce. 1. Amor. Son. 130.


e ricche incontro gli lì fece .

Habito adamantino. Ong. Intrepido, &ardiro Nouo vecifor Roze Viluaf Ma rozc l'armi, e rozi erano i modi De la caccia
.

in quel lecolo fenz' arte Cacci. 39.


de'moilri, e nouo Alcide Cingelli il corpo intorno D'habiti
.

Ragginole Tafli Depon Clorinda l'elmo , e l'armi altere , Altre


adamantini • Rim. 1.
.

Come Fineo compare in fala, c grida Con ar- ne veite rugginofe, enere. Liber.iz. 18.
Hallatc. Auguill.
Rutilanti. Vii. Tre volte andar con l'arme rutilanti Intorno ài
me haflate, (bade, archi, e rotelle . Met.31n.f- 9-
Mirali Iole con la delira imbelle Per ifcherno roghi ardenti En.i 1.43. .
Homicide . Tafli
homicide Liber. 16. 3. Sacrileghe. Cora. E pure ver che l'armi Sacrileghe di Sparta, e
trattar l'armi .

di Micene Trionfano di Troia Gen.io.


Honorate. Car. La celata elcimicrd'Androgco flcfib, Ek_i
• .

Sanguinofe. Talli Per girne in Annodila j e priadepofe L'ar-


fua felliniana, clafuatarga Per lui fi prefe, armi honorate, c
conte En.i. .
me, che-rotte haucua, e fanguinofe Liber.io. 71. .

Scelcrate Gir. Gai! Non tentar Viatore Di frenar l'armi fcelera-


Impenetrabili Ar. Grifon le luctd' armi fi rimette , Chel'hauea
.
.

Fur. 1 7. 70. te, e fiere. Madr.


impenetrabili, e incantate .

Smagliate Talf E di più forte man ferite impreflc , E rotte_>


Impure. Ceba. Quando d'vn huom crudel da l'armi impure Fù .

machinatain lei maggior vendetta . Efi.i. 1 1. membra, e fìnagliate arme, e felle Conq.aa.96. .

Incorruttibili. Talli Frangefi il ferro alhor ( che non refifie Di


Spauentofe. Tali. Vibrando l'Italia, e nulla indili repulfe, E in
fucina mortai tempra terrena Ad armi incorruttibili, immi- & arme Ipaucntofe altrui refùlf. < onq.17. 133. .

Liber.7. 93. Speditiffime Tafli Neveite vn' altra, cVvn pedon famiglia In_t
lìe D'eterno labro ) e cade in sù l'arena
.
.

Inefpcrte. Tali". Signor, tu che drizzarti incontra l'empio Golia arme fpcditiflìme, e leggiere, liber. 1 1. ao.
l'armi inefperte in Terebinto Libcr.7- 78.
.
Terfe. Tafli Ella era in parte , ouc per dritto fiede L'armi fue_>
Infaultc . Mar. Fa che rullili per fempre mi lofpefi Con l'armi in- terfe iJ bel raggio celelle . Liber.iS. 106. »

faulle i mal velliti amefi Terrene Talli Tu moui, ò Capitan, l'armi terrene , Mà di là non
.

Infelici . Talli Armi infelici, dilTc , e vergognofe , Ch" vfcifle fuor cominci, onde conuiene. Liber. 11. t.
de la battaglia afeiutte. Liber.ro. 113. Vantaggiofc.Brign. L'armi tue troppo, ò Collarino afluto , Fur
Ingiunofe. Talli Deh fbruggiam quello nido, c quella porta A fantaggiofe nelapugna j horlìa, Clie ben degno nefei,dite
Fanne ingiuriofe, e peregrine Conq.iS. 114. .
la pali.. a. Giorn.ó.

Car. E llan con l'armi infeile Parate a far di noi llrage Vendicatrici . Mar. Ma non mancaro al fuo diuino ingegno Armi
Infette .

e macello. En.a- vendicatrid. Samp.a.


Verfa-
. . . . . , ..

ARM ARK 61
Vcrf^tili Inc. E da l'armi verfatili, c veloci Chcl'inuida forru-
. ; armonia Saro, e Carmelo Rof.iS. }). .

na Sàmachinarcontravn felice (tato Tcb.3.4. . Sonora Anguill. Dia gratia .1 quel , ch'ella di te ragiona La tua
.

Virtrici. liti'- Troncar le vie d'accordo, e de' nemici Troppo te- dolce armonia fonora , e bella Metani, i. 167. .

me irritar l'arme vittrici . Liber.i. 83. Strepuofa . Vd. Vfcuia à tempo vn fuon, che d'armonia Ma Are-
Vlrrici. Brini. So eh' al vibrar de le voltr" arme vltrict Non celli pitofa la caiterna empia. En.8. 100.
Aia intrepido orgogliofo . 1. Selu. Cleop. Stndola. Brun. Sgombrar dunque non può fpirto, ch'indegno
Volanti . Tali. 1 (li, ouc mirati più la calca cipolla , Fan con l'ar- Non ha il fuo nome illultrc, il grido eterno, A l'Italia il major,
nie volanti alpra nlpolb I iber.i 8. 70. . l'ombre ad Auenio , Con rtridola armonia , (temprato legno
AfcMovtA . &
hannonia confonanza , e concento,si di voci, come Veii. Poni. Son. 33.
di ftromeiui, tinto di corde, quanto di fiato Vedi H oóiomìa . • Sublime Mar. Son più- quell'io, che in chiare eccclfc rime Cele-
.

Alma. Zac. D'vn non mai rtanco Cigno alma armonia Eccoi brai già con armonia lublime Le voftre eterne glorie Samp. t .

volili ofeurardoki concenti, Benché candidi voi, bruno egli Tcbana.Brign. Fama, che nulla oblia , Fà, che di cetra architet,
*ia. Pali, tricc s'odo. Giorn.7.La Tebana armonia .

Amorofa GÌiel. Spande le mani, alza le Jnci, e tuona D'amoro-


. Tonante. Priul. Fùftrepiiofa tanto Del mufico rimbombo La
fa armonia lvlnma voce («Qiial imparò da me ; padre perdo- tonante armonia Oalat.io. .

na . Rof 17 35. Vaga.lronf. Ch'à la vaga armonia de' lieti accenti RaAerena
Beatrice . Guar. J'oi tutta lieta treno Cielo Di quel bel, e col le nubi, e venti . Coft.n. 45». moke i

volto, e con la beatrice Angelica armonia die vita al corali. Armokaccio. radice; rafano.
S011.J7- Seluaggio. Alani. Il fimigliante à lor rafano ardenrc, Il fel-
Bellica Troni". . Vuol chela tromba à l'allegrezza volta Con t-rel- uaggio armoraccio , e la radice , Ch" ama nebbiofo il Cielo
licaarmonii luoni a raccolta. Coll.io. 109. Colt.j.
Canora. Mar. Chi vjtri Jir.o ce- fpirito iuhumino , Che de la Antan nome generico
. di maflaritic, e fornimenti di cafa, di but-
tra l'armonia canora Nó piaccia a i inoltri ancora? Galer.Rirr. tigli, di citta, di nauilijd'erterciti, e Amili, e talhoraper gli ha-
Celcfte . Brun. Più che liuido cor, rigida pietra Mouerporra ehi bui, evelhmenti
dolci cifmi elprnne , E celefte armonia dal Cielo impetra-». Bello . Tali'. Perch'egli hauea certe nouelle intefe, Che s'è d'Egit-
Vcn Poin. Son.70. to il Rè già porto in via InuerfoGaza, beilo, e forte amefe Da
Dilctteuok. Vd. Il Trace Sacerdote in lungo manto Ufuondi fronteggiare i Regni di Soria . Liber. i . 67.
frtre corde differenti Da! plettro eburneo, e da le dita intanto Ceruleo . Maz. Simulacro del Cielo video , e vero , Che per ce-
Trattate, e tocche dolcemente viu'a Rendendo diletteuole ruleo arnefe ha bruno il manto. Ven. P0m.S0n.3j.
armonia. En.6. 140. Eccelfo. Troni". Prende da man celelle fabneati L'alto Modera-
Dolce . Ar. A quella menfa cerere, arpe, c lire , E diuerlì altri df- tor gli eccelli arnefi Coli. 18. ij>. .

JeneuoJ fuoiii Faccino intorno l'aria tintinnire D'armonia—» I Jtr . no Tafi! Dal fianco de l'amante , eftranio arnefi: , Vn cri-
.

dolce, e di concenti buoni Pur.7. 19. . itallopend-.a lucido, e netto . Liber. 16. 10.
Dolciflìma. Brun. Afcoltaalfin delaSampognamia, Che può Ferrami; Saffi Ou'e (glidiflV) il graue vsbergo, e fodo ? Ou'è,
à i Serpi mokir l'ira , e '1 veleno , La querula, e dolciflima ar- Signor, l'altro ferrato arnefe > Liber. 1 1. 11.
monia Vcn. Terr. Galat. . Feftiuo. Giicl. ArneA hauean d'aratMtioAl mollra I piùricchi,i
Dolente^Tair. E faremo armonia dolente, e lieta Di lpirti dolci, più belli, 1 più felinii. Rof.35.6j.
e di fofpiri amari . 1. Amor. Son. 5 4. Forbito Vaiuaf. Tutta la Gioucntù che Chrifto adora Prenderà
.

f eftiua . Picc Bruni , le corde d'oro, alrrui si care Tocca', si che l'arme, eco' 1 torniti arnefi Ribatterà de la tremante Aurora
l'inuidiaanco ne' geli , E felliua armonia da te s'impare. rum. Il co:fo , e i rai da maggior luce ofl'efi , Il ferro (fello che'l ter-
flebile Brun. E con pictofa, e flebile armonia Prega il Sol, che
. rei! Liuora. Cacci. 10.
l'accenda II fuo comporto rogo z. Selu. Paneg. 1 . Gemmato. Brun. Tu c'.iai gemmato arnefe intorno, intorno,
Garrula. Brun. Ira tremoli concenti , accenti illufori Beatalho- ti milk, e mille aurate lingue vanti 1. Selu. Bar. .

ra le felue , Con garrula armonia, fottìi lusinghiero Sia tron- , Gentile. Car. Dentro al rea! palagio realmente De' più gentili
co ad arte, o per iicherzo intiero Ven. Terr. Od.4. . e (ontuoli arnefi, Il conulto, e le danze orna, e prepara. En.i.
Cernile. Priul. Ch'armoniapiù gentile Mi reca al cor de la fui Grane . Taff E parte prende 161 del graue arneA: , Monta a ca-
bocca vn detto Galat.j . u ilio, e tacito efee, e predo . Liber.ó. 1 14.
Gioconda > TalT E di nuotios'idi quella gioconda Strana armo- Leggiadro. Car. Corfer tutti a mirare il manto, e il velo, E gli
nia di canto, e di quereleLiber. 18.14. . altri, cii'adducea, leggiadri arnefi . En.i.
Horribilc. Tali' La pioggia ài gridi, ài venti, ài tuon s'accorda Lugubre. Brun. Fingile foura poi lugubre arnefe, Lungo feor-
D'horribile armonia, che 1 Mondo aflorda Liber.7. lai. .
ruccio il volto fuo le copra , Si ciie le doglie Aie pur nano in-
Illuftrc Bcnam. Pere honor meritato mi l'accoglia Tempra il-
. tefe , Si che il fuo duolo à gli occhi A101 fi (copra i.Selu. Bar. .

luftrc armonia canon accenti Virtor.1.33. .


I.r.nunofo Mar. Ma vie più aftài, che '1 luminoio arnefe Fu che
.

Imcomparabilc . Doni. Da l'altra incomparabile armonia, Che folgori, e lampi il guardo auenti Temp.5 1. .

d'ogni intorno furfe ampio diletto Di ritener lo Anno cagion Molle. Mar. 'laiche tutto fi vede intorno intorno Di molli ar-
tue i. Son. 16.
. nelì, e feminili adorno
ingegnerà Leng. Superando Anfion ben mille cetre , Di Tebe
.
Nobile Brun. Anzi a i nobili arnefi Quafi à (Iellato Polo Talhor
.

l'armonia relè ingegnerà , E fece à vn punto fabricando altera di vane gemme adorna il feno Ven. Cei. Canz.j .

La patria a l'huom, pellegrinar le pietre . tleg. 11. Pefcareccio. Ferr. Giacion da te neglette E barca, e reti, e naf-
Maeltreuole Guar. E feco forma, e tinge Per non vAita via Gar-
. fe, Porti in non cale 1 pefearecci arnefi Mir.i. 1. .

rula, e macftreuole armonia. Madr.148. Purpureo. Brun. Ella fi fpoglia il bel purpureo arnefe Lineato
Muta. Cell. Colorir ombre, ombreggiar colori Ècco il Ligure & in caratteri di llelle i. Selu. Cleop. .

Apelle, e'1 Thofco Homero , E per dar cibo al fenfo, cica al Ricamato. Car. Fece con tutti , e con Afcanio alfine Lafiiprc.
penficro Ecco in mute armonie lumi canon Son. .
ma partenza: arnefi d'oro Guarniti, e ricamati, e drappi, e
Numerofa. Brun. Efecantoiotalhor, (Irido, non canro, Per- giubbe Di Morefco lauoro, altri degni Di lui veiliti, e rregi, &
che mi.nega il Ciel poco fecondo Numerofa armonia, carme cricca, e larga Copia di biancherie donogli, e dille En.j. .

fecondo , Dando à i labri i fofpiri , 3 gli occhi il pian to . Ven. Ricco Car- Prcfmto di broccato vn ricco anic/e , Che d'olirò
.

Poni. Son. 31. à groppi fopra l'oro hauca Doppio vn lauoro di ricamo , c
Pietofa. Tafìi Preceda il Clero ili facre velli, c canti Con pieto- d'aco. E11.5.
fa armonia Amplici note Liber. 1 1. z. .
Riltrctto Car. Efccàla fine accompagnato intorno Da regio
.

Querula. Mar. Comporti tronchi membri in cui s'accoglie Di i


ftuolo; e non con regio arnefe, Ma leggiadro, e riltretto. E11.4.
querula armonia fpirto pietofo Gulcr. Ritr. .
Smagliato ValuaA E da quello, e da quei (magliaio arnefe Vol-
.

Rigida Malli. Fauola fu , che le Piene Suore Con rigida armo-


.
le, che cinto il fuo brando penderti Tebai.i. 3 iz. .

nia ver le Camene Del callo Pindo insù le fpiaggic amenc__> Segnalato . Brun. Vegganfi quinci à mille » mille appefi Trofei
ProduteAero già liti canore Del. Son.46. .
di gloria, i fegnalari arnefi t. Selu. Bar. .

Roca. Brun. Ch'io qui tra calli paludofi, e bui Dalfuolnon_» Superbo. Tati". V. ne' Aipcrbi arnefi ,ene le gonne L'arte difpie-
m'ergo; cfpiegoogni hor s'io canto, Ch'à Jaroca armonia ga, e la regal fortuna. Libcr.i^. 74.
fol mergo fui Vcn. Pom. Son. 64. .
Arno, fiume cekbr.itidimo di l 'hofeana, e corre permezo Fi-
Roza. Brun. Semai le carte infioro, fiori eterno, Et hòroza i
renze.
armonia, numero incolto Ven. Tom. Son.68. Chiaro Alam. Alhor vedrai queli l.onorata parte ,
. Oue Fioren-
Soaut Ghcl. Rjpetean Santo, Santo 3 d quel tenore Con foauc
.
za co! chiaro Arno llaflì Lib.3. Ekg.i. .

F 1 Famoló.
. . . •

6a ARP ARR
rabbia. Pallida femore, e raggrinzata, e magra En.3.
Fan -o7o Chiabr. Arno famofo, e
.
tua puri j aluera-Piacga il U Mollruofa. Ar. I'ofto apparta l'internai jchicra vltnce Le ino.
.

morir honorati fii» li VoI.s. Lib.6.


ile "li .

fiume. inondi Uruofe Arpie brune , c nefande Che col grifo, 0 con l' vgna_j
Fiume Thofco.i Mar. Onde douuuqu.- il Thofco
,

predatrice Spargeanq 1 vali , e rapian kviuande lì quel the


Emuladd latin trionfa, e regna Tra.fuoi d'eterni fior campi
,

non c.um.i lor venire ingordo Vi riuunea contaminato, e lor- ,

fecondi. Lir. Hcroi. Son.i.


1

aure ridenti DHetmru do. Fur.jj. 108. ' '


obi'ivìi-i y il
• , *

(Scotìi* Mar. Pace a voi liete piaggie,


ò caro Amo gentil i cui d'orni gVatiaoniaro >kf.mda vVd. ,Si difpcnf.inqi cibi, c le viuande Ne| ^uruojidp sù
bella i' ti (aiuto :

m< k menft melìc j 'Eccqipr^cjjtìtar l'Arpie nefando \: aQt; d'alte ^

Tutte àptotialeltclk, e gli clementi. 1 ir. Var. Soim< feurj noi ciafcuna l'ak'4»4nde Con
erfi.CIhofdal typi difeofeefe e felli , i

lucido Lor. Del Mantouan Pallore vdir fò ì v


,
-

fieri Jlridi, oi;e lafciando impi elk Le menfe di lètore, « di lor-


"ran Tebroallueid'Arno io porto. EgkaD.
'

dura, Ci.fporc.ì ogni vna obi, c ce gli fura


.
Ed. 3.51. i

Aromaio. nome generico di fpetiatie, e, profumerie


. .

Pal 'i-l.'.. Ar. inno fette in vna fcluera, e tutte Volto, di donna ha-
Sabeo Brace. E gli ardcuan gli altari, e lo cirtadi D'aromatiSa-
.
uean, pallide , e linone- Per lunga fame attenuate, e afciuttc, ,

bei nembo fumante . Vlb^.U i •


•> • -

HorrviiJi à vede/ più che Ja rione. L'alacce^grandi hauean de>


.

ftromer.to muficak di molte corde di minugia


ui figura
Ai»< fo«n.',.e brutte, le man-rapaci, tU'vgnc incuruei, e, torte, Gran-
triangolare 4".
.

Ediplauti
y
.
r de, e fetido il ventre, e lunga 'coda Come di-ferpe che s'aggi- ,

Can<M»; Mar. Pender girando a fuon d'arpa canora, •


ra,eft;o\iai Fiu.33. no. .

fattami empir la Dora.


,
>- '

Rapace. Mar. Nelpiù krcno Ciel nembo llridente, Tofco


'
,. .
, tra"
piacer de Ja
Dorata Teli. Scaltro garzone miaiuo Per condire il
.

Arpia rapace lir.Ain. Son. 71.


fior, tra* cibi
eran cena Temprò con faggia mano arpa
.
dorata Lir. 3: .

Per far Sair.-ieigna Mar. Qual furia intona, e qiial Arpia fanguign.i. Là ne
.

Eloquente Bruo. Dolci verìi tcmprando.arpa eloquente,



gli antri di Stige hà tanta-rabbu ì ...
orna a la morte, al tempo oltraggio Pali. .

Hebbero nome_>
fno, So/O-Mar. Quando l'egiurk tre forclle rie il
Gentile. Teli. Et ei d'arpa gentile al fuono intanto Dolce
nàte b-.UiM dqk-fozjpc, Arpie. . .ir.
daua il canto. Lir.£. >• : -
il vorace fimo anida terra , E quella im-
.

Paoli, Spaueiu-jfa. l^on- Apri


Soaue Bum. Benché il bel de le Giade 10 fmeghi, e vanti,
.

n.oiida,etpauentofa Arpia Inghiottì , e dalla alino infelice


arpa foaue , e lulìnglnera , Mal fieno l'oblio con lingua Vi
& regno'. Taid.4. 8.
etera, Se rozahò l'arpa, e fenzaijratia i canti. Palli
non fa- In: a hornbile Car. Et ceco vn' altra volta fi feouerfe L'horrii
.

Bruii. Più non farà ch'io guidi Orbi lucenti, Più


.

Sonante
bil torma, e con gli adunchi artigli, Co' i fieri denti , e con le
.

rà ch'io tratti arpa fonante Vtn. Ter. Giac


bocche impure Gliermir la predi, e ne lafciar di nouo Vuote k
.

fponda appende Pcfo caro,c gentil, arpa


Sonora Chiabt. E sù . la
mcnic, e fcompigliatc, e fozze. En.J.
lonora. Vol4-Lcon. 1

Torma.montlruofa Vd. Sopra di noi volando fe ne già L'empia-


.

.
per la rapacità..
Airt». moftro fauolofo alato, figurato ;
turba con fremito,e rumore, E qui pane de' cibi empia, Parte
Abhominanda. Mar. Sfinge arrabbiata,. abhominanda Arpia , Per
i copi ina d honido fetore , Poi fen' parriua, e mentre
insù fa-
cui virtù fi perde, honor s'oblia . . '
1

j'u C^o^nniando tolto a miei, che di buon cory Prendano l'ar-


Auida. Ciàtt- la fiera il corpo ha-uea datnda Arpia , E più. capi ,


i

me, che pugnar vopo era Con quella torma monilruofa, c fie-
fnandta tutti diuerfi Scot.-.?. 56-
'
•• . • ; . •

dire Che ra". En.3. 54-


Belua m L'orda. Car. Mercè chiefero, e pace, o dine , o
•'
,

Tr:l;a trille Arpie, le dure carni, e l'offa Pafchinrab-


Aiam. Le
li fofler l'alate,
ingorde beine. En.3, .

bioié, egli auoltori il core. Liber.j. Eleg.S.


Braniofa Car. Quando ecco che da' monti in vn momento -Cori
Car. Tutti in vn tempo e nona iufta, e ftrana_»
marmo
.

le bramofu Ar- Vccxllo .

«lire voci, e fpauentofo rombo-, Ne fi fan fopra


temai eoatia marini vccelli in vano , Che le piume-, eie tcr-
nie, E con gii vrti, e con l'ali,e con gli. vinoni, Col
i
tetro, ofte-
ne rapirò Ne ,ga a.«io^Ìn colj'o Haueano impenetrabili, e ficuro j Onde lecu-
110, abhomineuol puzzo Ne fgominar le menfc, ,
"ramenteal Cielnuoltc Se ne fuggirò , e ne lafciar Iaprcda_»
infettar.tutri, e i cibrei lochi,cnoi. En.3.
.
>

Sgraféatayfinozz.icata, e lorda tutta En.3.


Briitta.D.mr.Quiui le brutte Amie lor nido fanno,Che cacciar de
.

Voratqce 1 ronfi In cima de l'acciaro ardite penne Spiega Arpia


.

le Strofadi Troiani Con trillo annùtio-di futuro dauo.Jnr. 3.


1
1

voratrice a l'aura errante Coli. 11.33.


Car. 1-r.i tanti mifcrabili infortuni ,Ch'Eleuo «predine,
.

rupia
1 .
Aj*!«>Ni-, Gangaro i,uel ferro nel quale s'aggirano
.
bandclle_> k
e l'empia Arpia, En.3. '
. .

apnea delle porte, o delle teneftre: e della inedeiinia fonna,e del ine-
Famelica. Pona- Pria m'arda il Ciclo, o 111 «fetta piaggia
defiino nome fono duej etri polli nel muro per attaccami di-
Le fameliche Arpie ne' ventri loro A k reliquie mie dteutom-
uerfe cofe
• . ^
ba amica. Am. S01143. iibv: .

-
Aduucu. brace. Dal giogo eguale vn diramato trunco Pendca tra
ecco anco le felle Arpie calar
Telia Vd. Torniamo à pianti , &:
loro,e lenza alciuiv linda Di rote il foilenea tenace giunco Tri
• i

dainfolite, ediuerfe Latebre occulte , più che mai perueile


la lor compagnia CoAanie, e fida Confitto era nel legno ar- '
:

En j. fu ; •
pione adunco , Ch' il follencnte vincolo rafSda E la cima de ,

fera- Rati. Da l'altra parte il tuo valor conquide


Fere Arpie, cru-
l'albero , che llnfcia Ssguitando il fuo pie la itrada hfcia_j .
di molìri, & imprigiona Odio ,Duol , Ira, Inganno,
Intudia, e
Rocc. 11.56.
Sdegno Canz. .
dell'Arrena, dal Maiero chiamata Scudo

rapilcan_» Arr as città metropoli


Fetida. Ar. Almen discacciale fctid' Arpie, Che non
.

vallo, e muro di tutta la Fiandra Occidentale,da,cui fon deno-


levitiande une.- Fur.33. uf.
cicco Fineo auucn- minati i panni, die v olgarmenrc fi chiamano d'Arazzo, tefiuti
Figlie diNetttino.Valuaf.Cosi anco prima al
a diuerfe figure : città foggiogata quell'anno 1640. da Ludoui-
neDopo il fuo mifèrabik digiuno , Quando più non fenti lln- co xiij- Rè di Francia il Giulio .

der ìc penne De k fetide righe di Nettuno, Ch'à la menfa in vii


Inuitta.Fed. E fe per forte vnquariuolge il piede Ouc fuo Duce
tempo elietovenne, E dubbio ancor di quel duolo importu- alte muraglie aflak,Chi s'oppone à l'imprefa,k ne riede Spfpi-
no, E Jc la noia, che già si gl'mcrcbbe Cullò de' cibi intatti, e
randodimelTo ilproprio male, Come d'Arras inuma horafi
lieto bebbe. Tebai.8. ,
vede Afacciadel'Hifpan Campion reale , Ouc raccolta ogni
Korribile. Mar. 1 1 bombili Arpie , Sfingi infernali Coronar del
potenza hauia L'Iberica fourana Monarchia. Appi-
diadema, orvk fi regna, E fozze fere, e contrafatti inoltri, Che
Aiuttuo. arnefe. •

fi feopron poi cali a' danni nolln


Bello. Dan. In giù fon meno tanto, perche l' fui Ladro a la fagrev
Horrida Vd. Il voJro di donzella moflran quelle Arpie, d'augel-
.
Inf.14.
hanno, llia de' belli arredi .

lo il retto, egran fetore Spargon dal ventre , adunche


Bruno. Ridi- Credete ritrofetta Col veflir bruni arredi, e iiero
&infdle Le mani, e Tempre pallide, e dillruttc , E perla fame
,

manto, Di bellezza perciò toglierui il vanto ? Rim.


fono horride, e brutte En.3. 50.
Lugubre. Stroz. Sorge Iqualhdo il Sol dal letto algofo Con negro
.

Immonda TalL Qui mille immonde Arpie vedrelli,


.
e nube Cen-
Gorgoni. Libcr. 4. 5. manto di lugubri arredi Ven.itì7. .

tauri, eSfiogi, e pallide mano De'


Nero. Brace. E'1 Ciel chiuderli intorno d mano à tuoi
Lorda. Csu*Strofàdi Grecamente nominate Son certe Tfokin_» Rocc.8.43-
più neri, e fpauentofi arredi
inezo al grande Ionio ,Da la fera Celeno e da quell'altre Ra-
.

Pompofo. Celia. Che non fù mai irà uof chi non ftimafle Più che
,

pici Fin da l'hora riabitare ; che


c lorde (he compagne Arpie di folti here-
di gèmme, o di pompofi arredi Empier le cafe fue
,

per tema 1 aic-iar le prime menfe, e di Fineo 1 ù lor chiufo l'al-


berfjo altro rii quelle Più fozzo mollro , altra più dira pelle
diT Htt-5- 5«- -, , ....
Ricco Mar. Dotai la Cpofi di si ricchi arredi , Che n ha d oro il
:

Daic?arr.in_-c unire vnuua non venne, Sembran Vergini a'


.

membra hanno ventre vn diadema, e d'oltro il manto Gakr.Ritr. .

volti, vcceqli e cainic A l'altre : di


Akjumto. il fermar vno per fofpetto di fuga , con mahdato
,
del
fedo Prol'ùuio , ond'c la piuma intriù , & bina ; Le man d'ar-
giiulicc
tici armate 0 i! collo fmunto, I.aLicci.iperlafamCjepcrIa.j Mole-
. .. .. . . . . . i . ,
.

ARR ARS 6s
Molello Stroz Coni" ei di Aetio à la prefenaa è grumo, Scioglie
. . prende Amor quando languifco Di mitigar la mia cocente ar-
,

la lingua, e lue ragioni adduce ; Si duol del grauc torto , e de' fura. Lir.Marit. Son. 33.
molcìti Importuni, nociui,inuidi arretri Gier.Vcn.4. 19. . Crudele Mar. Altri con man de le fquarciate vele S'attien folpc
.

AnnrKGo gioftra .
fo in aria à qualche corda , Mà giunto da l'arfura empia,e cru-
Altero. Ong. E già s'accinge à correr ne" iuperbi Agoni de la glo- dele, Vafli à precipitar ne l'onda ingorda
ria arringo altero Rim.i. .
Dilettoiìt.Mar.La fredda falaniandra Venne tal volta in prouaDi
Afpro. Bald. E auuinto in laccio di feruaggio indegno Ceder l'ar- foilener la gelida natura Tra quelle fiamme eltinte , E incene-
ringo al fin, ch'afpro follcnni Rim.Cont. Son. 13. . rita al line Solpirò pur sì dilcttofa arfura Samp. P.i. .

LclJicofo Brun. E in van fempre m'accingo A fender vago belli-


. Dolce. Brun. Negli antri ancor le fere Languir di dolce arfura,
colo arringo. i.Sclu. Canz.p-. E tri le fere ancor le più lethali Epift.Heroi.i. 13. .

Dolce Tali. Vidi, eh


. m
dolce arringo alteramente Fer pria di lor Empia. Guar. Fiamma antica d'amor deh vieni, e fgombra Col
beiti leggiadra mollra 1. Amor. S011.5 7. .
tuo foco vital queU' empia arfura Son. 100. .

Dubbio . Tali". La corona conofeo, e'1 di rimembro De le fr.tnofe Efliun. Ar. Da Ja via llanca, e da J'eftiua arfura Di ripofare alquan-
piouc, e'1 dubbio arringo Torr.3. 6. . to fi configiia Eoe 1 36. .
.

Faticofo Bald. Di feroce dellrier, che lieue al corfo Di faticofo


. Teroce Campeg. E quiui ancor ne la feroce arfura II femplice
.

arringo il pie mouea, Pur hoggi, Emilio, il tuo Signor premea paitorguida l'armento Lagr. r. 47. .

Ricco di ipoglic, e grane d'arme il dorfo kim.Heroi. Son.4. . Grauc Gofe). Ma da più grane arfura , onde m'incende Stella ,
.

Feroce. Ferr. E come vn cor da la liia man ferito Sia il chiufo eh' a' fuoi bei raggi ogni horm'adefea, Me qual ripollo loco
agone, oue in feroce arringo E la morie, e la vita, Armi liete, homai difende ? Son. 140.
efunelìe Quinci, c quindi trattando, Van fra lor duellando . Indegna. Bcnam. (^titui d'atra impietà l'indegna arfura A fomcn-
Mir.$. 4. tar l'empio Muftaflb attende Vittor. 1.9. .

lllultre . Tali" Tu dietro anco riman, lento curforc, Per quello de Ineltinguibile Rin. Alhor quando nacqu' io In Cancro, e perciò
.

Ja gloria iiliillre arringo. I.iber.17. <<5. il feno Tengo d'arfura inellinguibil pieno 1. Madr.107. .

largo . Cap. In ltrada altrui l'elice, à me fatale Là doue in


, largo Inielice Bcnam. Grida il fuo motto: io così viuo e pure Requie
.
:

arringo , e Ipatiofo Mouean le trombe a' riguardanti i cori non crolla à l'infelici arfure Vittori, ita. .

Occup. Canz.i. Inlella. Tali Nepotran più temprar l'arfure infelle Aure, o nem-
Pcrigiiofo . Tali! O quella, o quella io non mi glorio, e vanto Gii bi di pioggia, o di rugiada, tonq.16. 15.
di prduare in penghoiò arringo Da l'Academia vfeito , e dal Interna Tali". Languifce il fido caneA' ogni cura Del caro alber-
.

Liceo. Mond.i. go, e del fignor obha, Giace dirtelo, &: à l'interna arfura, Sem-
Poluerofo Tali Dellrier veloci, e portatori illuftri De" caualicri
. pre anhelando aure nouellc imiia Liber. 13. 63. .

m eloriofa guerra , E'12 poluerofo arringo , e in largo campo Inufitata. Talli Ma nel cancro celclle homai raccolto Apporta
Monti 6. arfura ìnufftatail Sole. Liber.i.?. ft.
Sbarrato . Mar. Qui per le aperte piazze Tra gli sbarrati arringhi Lafciua* Bum. Gai per lafciua arfura Sguardi, e baci non cura
Ringhia il dellrier del Tago , onulfo il tergo Di barbarica fel- Carenato da molle indegna benda Agi. .

la . Epici. Lnminofa Fufc. Sapca pur ben l'artefice Natura, Che '1 Sol,fe
.

Scofcefo . Mail). Mà male afpira in così lenti giri Si pigro piede à dritto il miri, r.011 confentc , Che follia alcun sì luminofa arfu-
sifcofcclo arringo Del. Cam. 1 .
ra. Geni. Son. 96.
Superbo . Imper. Ch'ogni altrui lingua , ogni altrui cor può fare Penofa. Mar. Son due fiaccole ardenti Amore, e Sdegno , Ch'in-
Confonderli, arroflìrfi, e vergognarti i oli ne i primi ancor fu- fiammai! l'alme di per olà arfura
perbi arringhi E di Sparta, e di Roma. Rult.15. Perigliopu Mar. Onde eflàlarpoteflè De la fiamma rinchiufa La
A«>mi> - giunta, il giungere . perigliofa arfura. Samp 8.
Caro Htrr. Ed incerta, e confina in quell'infante Dal caro arri-
. Prodigiofa.Brun. O
doue Epiro da Natura impetra Spirar dal Rio
uo lafua vita pende Bali.?. 4. .
prodigiofe arfure, Er accender le faci, ei fnlì'fpctra Epift. .

Dettato Brian. Tea' rami il carro in vn momenro han tratto j


.
Heroi.1.4.
Jermiiial'ìicrba il defiato arriuo Giorn.7. .
Profonda Brace. Mà ferua d'Amor, Chi gii contratta Profon-
. h
Telke. Malu. sciolgali fol dal carcere natiuo Zefiro manfuetO da arfura, e'J medicarla è in vano Rocc.9. 16. .

àie tue vele . Che congiurando a più felice arriuo Spiri placi- Rapace .-Mar. L'onda del mar da la rapace arfura De' ladroni
damente in su le tele . Del. Stanz. d'Amor non mi aifecura
Fortunato E fileggiando al fortunato arriuo Pcrdon_>
. Fall. Scelerata. Mar. De J'vn con empia, e federata arfura Ambitiofa
que' inoltri il lor furor natiuo Tit.i. 49. .
man le glorie offefe. Temp.i^.
Infaullo. Ferr. Da chegiunfe qui in Creta ( infauilo arriuo Per Soaue Manzin. Qual petto ribellante Auido non procura D'ar-
.

me infelice) ilpefcatorTireno Mir.i. 1. . riuar fortunato A l'amorofa sì foaue arfura ? Fieri. 1

Arroganza profoiuione.ltima indebita di felleflb. Spittata. Benam.


L'altre feguir la fua fpietata arfura, 0;idc alhor
Alta- Tali". Troppo troppo gli par alta arroganza, C'hal>bia_j vie più Sol intorbidolfi . Vittor..?. 4j.
il

tatit oltie vfato al fuo cofpctto Rinal.11. 36. .


Struggitricc Imper. Qnandoprimiero arderti-, e con quai tem-
.

Importuna. Vd. E rimetta l'orgoglio, e l'importuna Sua arro- pre L'arfura llruggitnce egli contempre Ruft.iT. .

ganza, onde poi cosi infelici N'ha tratti modi, opere, & & Temeraria. Grill. Ne Ja vorace, e remeraria arfura L'accefe.o
autrici . En.i 1. 77. eftinfe con fiamm' alpra, e fella ». Son.i ti. .

Infana.Bcnr. Qual infana arroganza Moue incognita delira Con- Tenace Pret. Ardo , ma la mortai tenace arfura Stà nel centro
.

tro vna Ninfa inferocir crudele ? Corin.4. 6. del cor celata, e chiufa Son. 14» .

Titania. Bald. Forfè perche Natura Non diuegn» fuperba ; e__> Vile. Màzin. S'arroga ciò che vuol sa me guardinga,Et antica di :

fourail Sole Con litania arroganza erga l'aflctto. Rim. He- te fedele, e ferua.Ofa far conte di sì vile arfuta Le fregolatc fià-
roi. Canz.j. mc, e qual fi penfi Che fian ne l'operare i fnoi ritegni Flcr.?.t. 1

ftns\ ka . ardore, àrlìonc, incendio Vorace . Font. Forfè nouo Fetonte Regge il carro del dì fuor
Agitata. Brign. E mentre refrigerio al cor procura Viepiù s'ina- d'ogni cura? Che da l'ampio Orizonte Manda sìgraue, e si
fpra l'agitata arfura Giorn.j. .
vorace arfura, E col feruor de' fuoi focofi lumi Afciuga i Fonti,
Amorofa GheJ. Gli agi, e le menfe, e l'amorofa arfura Son efea,
.
ed allorbifcei fiumi. Od. 19.
c zolfo i far llrage, e macello Di callitade in cor libero , e bal- Arte, retta ragione delle cofe fattibili cauata dall'elperienza .
do II nafeofo nel vm venereo caldo Rof. 13.64. .
Arte anco lignifica artificio, maeltria, allutia, frodolenza, così
Aridiilima. Talli Che quanto in Cielo appai, tutto predice Ari- in buona, come in mala parte
dillìnu arfura, &: infelice . Liber. 1 13. Abhomineuole.Vd.E vecider feco fuoi compapni,e ancora Con i

Afpra. Gandol. Chiede aita,e fe ben tardi fi pente, Non fccma più crudelc,e abhonnneuol arreSmembrarglnl figlio Afcauio,
quell'arfura afpra , e cocente. Stanz. Tcrm.i. e porlo poi Per cibo là trà patrij cibi fuoi . I n. 4. 1 34. i

Atroce. Cainpeg. Soura terreno inenko atroce arfura Sface_> A/cofa TalT E contra lui con armi, ce arti afeofe Stiafi l'Inferno,
.

l'herbc, e le frondi, annulla il tutto *


Lagr. 10. 97. .
e iliafi il Mondo armato, Liber.ij. 73.
Bollente. Brace. L'opera fcrue, eia bollente arfura Ne l'onda Alinea. Mar. Pur girandoli ogni hor con l'arte aftuta, E con la
Itridc, e gorgogliando indura Croci. 4:. .
propria agilità s'aiuta
Cieca Mar. E fe fi Itrtigge in cieca arfura il core , L'occulta face
.
Bella Talli Tragge egli fuor l'efferato pedone Con molta proui-
.

c'hò ne l'alma accefa Chiaro mollra ne gli occhi ilfuolplen- denza, e con bell'arte Liber. 11. 31. .

dorc. Lir.Am. Son.5- Canora Grill. Come di varie voci vn'armonia Con niifura com-
.

Cocenic.Mar. l' me'l foft'erfi, e di ciò quella cura Prend'io, che pon l'arte canora. Son.
F l Chi-
. . . .

66 ART ART
Chirurga. Ghel. Così mauro leni/ce à poco d poco Con piaceuol Solpender l'alia le forrtinc humili. Efl. 7 9 6. .

oprar d'arte chirurga. Hof.13.81. Mala Tali! Tutto ( adombrando con mal arti il vero
.
) Pur come
Ciuìle Taiì- Nò ( rilpofe ella ) ajizi la fc di Piero Fiaui introdot-
.
vitio ila biafma, e riprende Liber.? . 14. .

ta, &
ogni ciuil arte Liber.i}. ip. .
Maligna .
TalT. Mà
fchiua poi la man vergine, e pia Trattar l'arti
Cruda. Tafli Per lungo difular già iionfifcorda De l'arti crude maligne, e fc n'ailieue liber.6. 6H. .

il più erfìcace aiuto. Liber.13. io.


Mecamca. Mar. E vi raccolfc di quant' arti il Mondo Liberali, e
Degna. Anguill. Quiui ogni fatto illuftre, ogni degn'arte , Quitii Mecaniche ogni dalie
fon le cittadi, ei dotti (tudi Metani. 7. 3*. .
Mentita. Font. E con arre mentirà entro la notte Sei fallace_»
Diligente. Mar. Al Fracailornufccnie Mancò la bocca alhora : efprcfior d'ombre corrotte. Od.n,
ilbiondoDio Con arte diligente Di fua man gli la fece, egli Metrica . Anguill. Non hmge ftà dal muro , che fondato Fu da la
l'aprio. Galer.Ritr. cetra, e dala Metrica arte Mctam.6\ 114. .

Dubbia Tafli Amore, in curale fcola Da qual maflro s'apprende


. ,
Miraco.'ola. Annuii!. Mà come il Re conobbe il fuo valore, E l'ar-
La tua si lunga, e dubbia arte d'amare ? Aniinta. CI1.2. te fua miracoJolà, c diua. Metam.B. 154.

Empia. Troni Ed in prò di Maflcntio accorto giugne Miniftro Morcica Ta/C Ei di furtim agnati è maftro egregio, E d'ogni arte
.

d'empie, fpauctjteuol arti . Coft.4. 66. morefea in guerra hà il pregio Libcr.i 7. 1 <;. .

Emula della Natura. Stro/- Ma l'emula gentil de la Natura, Fé- Mufica Teff. Ben su l'eburnea lira, Ch'à l'Aufid' hor.i , hor' ì &
conda madre ogni hor d'opre nouellc. Ven.11. 1. Dirce in riua Trattar Clio m'infegnò con nutfic' arre Lir.i. .

Fallace Taff Mà l'empio Ifmcn, che le fulfurce faci Vide da Bo-


.
Muta 1 .ili. Caro à le Mule ancor: mà li compiacque Ne la gloria
.

rea incontrale conuerfe, Ritentar volle l'arti fue fallaci. Li- minor d^l'arti mute. L1ber.11.70.
beri 8. 87. Nefanda Tronf. Al morir de l'iniqua vn puzzo grane D'ogni in-
.

Falfa Mar. Se non ch'à frodi,


. & à perfidie auczza, Ricorre ad ar- torno diffondelì si grande, Che rendendo del Cicl l'aura in-
ti incinnatricis e falle. foaue, E prona altrui de l'arti fue nefande Coft.io. 87. .

Faticou . Tafl^ Lo (piogena vn delio d'apprender l'arte De la mi- Negligerne . Bruii. Qumci, fe tu folpiri , Con arte negligente, in-
li ria faticofa, e dura. Liber.8. 7. dtiltre errore,Vien,che lo fpirto ipiri, Ebro il mio cor d'ardore.

Feniinilf 1 aff . Vanne al campo nemico, iui s'impieghi Ogni ar- Ven.Terr. Od. t*.
te feminil, ch'amore alletti . Liber.4- 15. Nobile.Tafi.Io crebbi,c crebbe il figlio, e mai né flilc Di caualier,
Formidabile RaU. Toflo perdura via mouer le piante Vedrailo,
• ne nobil arte apprefe . I ibcr.4. 46.
adulto in ibrmidabil arte, Nouo Quirino, e da più eccelfa par- NoucJla. Torci. Perche con noucll'artc homai lì miri Priuo di ve-
te Auenrar (opra gli empi balta tonante. Rim.FIeroi. Son.10. la, e fenza veli il legno Correre in calma i liquidi zafiri Placa,

Furtiua Fed. Cosi d'arte furti ua gli alti inganni Dilaniatori de


. ò Bruni, a Nettun dTolo Io fdegno Pali. .

PAufoniapacc Rompe , e di vana !fpcnie Icarei vanni Quinci Ottima Ar. C h'egli ben proueder con ottima arte Saprà di quan-
co' rai del luo valor disface Appi. . to prouederconuenga Fur. 14. 76. .

Gentile. Guar. E che nel voftro dir cortefe i'veggia Come nel Rara. Anguill. Che con ogni fua induitria ogni fatica Trouarà
poco merito s'aiTìni L'arte gentil di lodator fecondo Son. 93. . l'arte mia più rara, e nouà. Mctam.6. 8.
Ignota. Talf Et horda lcfpelonche, oue lontano Dal vulgo efi'er- Regia Talli Matilda il volfe, e nutricollo, e inftruiTe Ne l'arti re-
.

titar fuol l'arti ignote , Vieti nel pubhco rifehio al fuo Signore, gie, e fempre ci fù con ella Libcr.r. 59. .

A Rèmaluagio Configlier peggiore Libcr.i. i. . Rtgiaa. Valuaf. E l'arte nollra rigida e feuera Domatrice de' ,

I-llulìre Sol io con arti illuìtri, e pellegrine Lauerci, leghe-


. Bruii. e de gl'amori Cacc.4. 41.
fenfì, .

rei i'aipre ferite, Fatto il pianto Iauacro,e fafeia il crine. Epift. Sagace Mar. Ahi lumi traditori , Le vofìre
. arti fagaci horbcn__»
Hcroi.2. 1 1. comprendo. Samp. P.i.
Incognita Tali". Son detto Ifmeno, e i Sciri appellan mago Me,
. Sollecita Valuaf. E vi fìa ancor, che con
. follecit* arte Riueggia,
che de l'arti incognite fon vago Liber. 10. 19. , c curi a ican le membra guaite. Cacc.3.64.
Incomparabile. Fed. Quiui con degna incomparabil arte L'ar- Sopramortalc Magi. E quelli, e quel con nobil magiirero Dillin-
.

nióte fuc falangi in vn comparre Appi. . to in parte in vn millo fonuaro D'arte fopramortal parto pri-
Indouina. Taf." Che fin da' fu ciprini' anni dl'indouine Arti lì miero Son. .

diede, c ne fu ogni bor più vago Liber.4. 10. . Sottile. Augnili. Cosi l'arte fottìi del nauigarc Apprefì, e corfi
Indolire '1 all'. Taccio pregi de renio, e l'arti induliri , Mille vir-
. i MMi'bò tenti perieli Metam.j. 15 1. .

tù, che non ben tutte io lcerno Liber. 10. 11. . Stupenda. Vd. Eicftanzedei Rè con ltupenda arte Fatte, eie
Inlamc.Rcmig.E fe per dote immenfa Hà l'arte maga,e per quell* log^ie de la reggia antica En.x. . m.
arte infame Ha meritato hauer tant'ah o fpofo Epilt.6. . Sublime Zoa. Quali artefice induftrc,che con arte Sublime flcm-
.

Ingannatrice Iiupcr. Mà chioma,che formo del più lin'oro Non pri nobiJ malia d'ofo Che inforzando gli fpirti entro al Jauo- ,

arte ingannatrice, mà Natura Rulì.4. . ro L'aurea materia informa in poca. parte Son. .

Iriganneuole. Talli Colloi o dunque il corpo morto in parte Mol- Tumida Vd. Arte sì, mà fallace, e tunnd'arte , Con che faiuo da
.

to opportuna à fua inganncuol atie l.iber.14. 54. . me fuggirti! fpc-ri. Emi 1.160.
Ingoinola. Bum. Perche quelli con quel note dilliugua Die lor Vcccl lattice Impcr. E far con l'arte vccellatrice, e vaga Più fol-
.

atte ingegnofà anco la lingua » Ven.Terr. Od. 1 1 to il folto fuo, più denfo il denfo Rufl.13. .

Inforcatile Bomb. Con arte infaticabile t'ingegni Pindo arric-


. Volgare Stroz. Bruni, non hai volgar l'arte, o la forte, Cantando
.

chir di più fecondi innelli Pali. . il lo'-j rofìljereni, e'ipctto, QuaifìanlevereGratieinfegni

liiJidiofa C eba. Ne petto han da venir con forze aperte, Né luo-


. in Corte Pali. .

go liajl l'ani infìdiofe, e ladre Eli. 19. 111. . Ari 1 1 iberalc fette fono l'Arti di quello nome .

Inlolita . Tafli Amor le troua inufitatc fafee, E di pietà le infegna Ancelle dell'Arte Mar. Quelle d'etatc,e di bellezza eguali (Mer-
.

infolite arti ni. . Liber. 19. curio ripigliò) Vergini elette Sono ancelle de l'Arte, e Libera-
Imiti le . Ta/T. Dice Rambaldo alhor
: nulla ti vale Titolo falfo,&; li, Però che l'iinoni fan libero, fon dette Fonti ìneflàuili, ora- .

vfìmuti] arti I.ibcr.5. 8*. . coli immortali Del fapcr vero, e noti fon più che fette , Fidate
Leggiadra . Petr. O
leggiadre arti, e lor effetti degni , LVn con la guide, illullratrici fante Del fenfo cieco,e de l'ingegno errante.
lingua oprar, l'altra col ciglio, Io gloria in lei,ii: ella in me vir- &
Ar i net. che f.ì, dici cita arte : autore, inuentore di qualche
1 .

tute Son. 149. . colii—f


Liuìngheuole TalT. Onde tratto il riuale .1 fc in disparte , Ragio-
. Accurato Anguilla . Oue refille la materia à l'opra D'artefice ac-
na a lui con lufìugheuol arte Liber.; 8. . . curato, e faticolb Nò s'auàza il lauoro à nobil fegno.Giud.j.i.
Maeitra Tafl! Grida Eroiimo alhor : l'arte maeflra Te non rifa-
. Canoro Mar. Cosi vago ingegnier fatto l'ingegno , E di Parnafo
.

rla, o la mortai mia delira Liber. 1 1. 74. . artefice canoro Temp. j. .

Maefira accorta. Leon. Non è già formatrice la Natura, Màl'artc Dotto Anguill. Si parte ci con gran fludio, e affretta il piede , E
.

accorta, ingegnofà niaftra . Taid.i. 4. & ritroua vn artefice ben dotto Metani. 4. 77- .

Maeltreuole, Cam Che gli gioito con macllreuol arte Regger Gentile. Mar. A l'vno, e l'altro artefice gentile Son communi i

fchiera talhor di gente aulica . Occup.S0n.13. color, commun lolìile. Galtr. Hill.
Maga Tali Ahi quanto e crudo nel ferrire: à piaga, Ch'ei faccia,
. Illuftre . TaiT. Come rofieggia l'or, che di rubini Per man d'illu-
herba non gioua, od arre maga . l.ìber.j. 19. ftre artefice sfamile . Liber.?. 30.
Magica. Tali. Ciò che può dar di vecchia età conlìglio , Tutto Indullre . Grill. Ben d'artefice induflre L'artificio degn'era, E tu
prometto, e ciò che magic' arre. Liber. 1. +. . fol folli eletto à l'alta imprefa i.Canz.30. .

Xlagnanima.Ccba.Non è di regia man leuar l'altezza, Che crefee Indnllriofo . Entro il cui fen ripofe D'induflrìofo artefice
Bent.
affai per fenied.efma,c fa'.e, Mà fon magnanim' arti, c Angolari la mano E bianche perle, e lucidi adamanti Corin.i. 1. .

Pre-
, . . .

ART ART
Preclaro. Guif. Ferteggiando elio artefice preclaro Gl'interni
6y
lo , Ch'ogni chiufo diiìerra , Aflbrdì l'aria , e fé rremar la ter-
amici fuoi , più per diletto A l'alme dar , che cibo à i corpi lo- ra. Hort.
ro. D.Sett.6. Ordigno concauo . Màdeiconcaui ordigni à i tuoni ac-
Giuli.
Sagace Mar. Miracolo d'artefice fagacc Ira ch'alletta, e crudel-
. cefì Aprir l'orecchio, e rimirare elfangui Gir
tra' fiumi .etra*
tà, che piace Caler. Fauol. .
fangui F.lferciti infiniti al fuoi diftefì. Od.4.
Scaltro . Cap- Tu pur de l'alte,
noue Merauiglie inaudite Scal- e Spauentofa. Brace. Ma non frena però Valenfìo audace
L'arti-
tro artefice fei, ne falfo è il vanto Occup. Canz.4. .
glieria, che fpauentofa feoppia Rocc.i. 19. .

Scelerato Senec. Ancor colui, che di finititi errori E federato


. Tonante. Brace. Ma per grauar d'artiglieria tonante Gli
aperti
.artefice. Agamenn.f. 4. imi m fui volubil flutto Rocc.4. 1 8. .

Sottile. L'artefice fottiJ pofe ogni cura Per farlo di Aia


Valual'. Artiglio vnghia adunca , e pungente d'animali rapaci, cosi
.
vo-
man ricco, cpreftan te. Tebai.i. 8?. latili, come terrcflri
Artificio . il fare, e l'operar con arte , e la cofa fatta con arte, c Adunco. Car. L'horribil torma con gli adunchi artigli, Co'i
l'arte htefìà. fieri e con le bocche impure Ghermir la preda , e ne la-
denti ,
Almo Anguill. Ma fu ben ne la Lidia in ogni parte Famofa nel
.
faardinouo Vuote le menfè, e fcompigliate, e fozze En.3. .
Palladio almo artifìcio Nclfarfil de la lanate in ognip3rte, Aguzzo Moron. Del buon vecchio deuea, ch'ei mei predille
.
, E
Che ferue al ncceilàrio lanificio Meram.é. 4. .
temer d'Archelao gli aguzzi artigli ». Sacr. Cap.i. .
Altero. Tronf. E fereni i fembianti, e fidi i cori Recargli doni Altero Caracc. A lavi! turba de tanti Auolrori
, Ch'inuidia in-
d'artificio aitero . Coft.16. 1. torno ti minaccia, e punge, Fa cadendo fentiri'artitilio
alte-
Afiuto Tali'. Cotal d'Armida l'artificio altuto Primieramente
. ro. i.Son.i.
fu, Qua! 10 diuifo Liber. 14. 56. .
Afpro. Mar. Venga chi degli artigli afpri , e pungenti L'armi
Candido. Malu. Di candidi artifici; Coronata tefiura ecco mi rintuzzi, cVa le penne, airoltri Sienle
/felle nemiche . egli
dona La mia Palladi, ir.dullrc . Del. I ett. elementi. Lir. Marit. Son.4f
Dotto Vahiaf Cosi migliorar!
. gli alberi feluagri . Che da le fo- Crudo. Anguill. Trema , fc bene è fuor d'ogni periglio, Ed'et
litaric alpre forelt e In ben culto giardin diuelti traggi , E con fer parie ancor nel crudo artiglio
Metam.tf. 3 3. .

dotto Cacci. 150.


artificio orri, & incile .
Cumo. Anguill. Comegodetalhorl'augel diGioue, Chela_»
1

Eccellente Chel. '1 ondeggiato di ftelfe haueavn lauoro


.
D'arti- lepre ritien nel curuo artiglio Metam.6.
198. .

ficio eccellente, e di fcumira .


Rof. 7. 79. Difpietaro Ceba. Troppo ailtende il difpietato artiglio, E trop-
.

Egregio. Ar. Non per amor del Palladino, quanto Terch' cra_. po fparge Amati la rete, e l'hamo . Pfi.16.9tf.
ricco, e d'artificio egregio . Pur. 19; 39. Difufato. Moti. Ond'iopairentoalSole,&àlaneue, Chcl'vn
Eltrauo .Ma chipoteo con artificio eftrano II Solido rigo-
Mar. non mi dà vita, e l'altro a morte Mi Jpingc, e toglie in difufato
re De le pietre lucenti Amollir con le dita? Epit. 1. artiglio. Son.i.
FiniiTimo. Profp. Mancano loro fondamenti 1 , e i modi Di fa- Falcato Valuaf. E vino
1

cacciatoi-, l'aquila viua,


bticar calunnie f e mancan loro Gli artifici
. il
Che '1 porta
finifiìmi, e fottih con falcato artiglio Tebai.i. 154.
in aria .

Da render
quelle fomiglianti al vero Solini. 5. 5. .
Ferino Taff Et impiagala man, ch'à dar di piglio Venia più
,
fie-
Immortale, Tronfi E inoltra intanto ai ditènfor Romano D'ar- ra, che ferino artiglio . Libcr.7. 96.
tificio immortai vanto fourano. Coli. 16. j.
Feroce . Cluabr. Pofciacon fiudio da* feroci arti<»li Farle
cader
Indegno. Inc. Per ftabilir con artificio indegno Siila miadebo- sù !c tue chiome d'oro. Iir.4.
lezza il proprio Regno . Stanz. Fiero Tali". Così feroce lconellà 1 figli , Cui dal collo la coma
.

Indicibile C ar. Al fin fopralo feudo Si ferma, e l'indicibile ar-


.
anco non pende, Nè con gli anni lorfonoi fieri arti«Ii Cre-
Ond'era inteflo e l'argomento efplora. En. 8.
tificio °
,
feiuri, e l'arme de la bocca horrende Liber.9. 19. .
Induftre. Pozz. Chele l'opra fi mira, El artificio induftre Fù '

Funebre. Annuii. Meglio è che l'vno , e l'altro proui il fero


deR iel, fùd'vn Dio Non di mano mortai la beila in iprefa
,
Do
. la iortecrudcl funebre artiglio. Metam.8.
Genit.i. 157.
Funclto Gatt. Morte vi fpiega il fuo Amelio artiglio
, E tienla
.
Mirabile ._Barb. Strani d'Amor mirabili artifìci, Da' freddi in- afperfa di più rei pallori Addol.15.31. .

chiollri lcauirircarfurc, Da caratteri tronchi afpre punture,


Grande. Ar. Hauca l'artiglio grande, scuro, e fello, Occhio
Da. bramato piacer cure infelici di
Frinii Son. .
foco, e fguardo hauea crudele Fur.33. S4. .

Raro. Anguill. Il cui raro artificio, e più c'humano Moilraua Imbelle. Goa. A le medtfme fiere Se per forza, o per
frode La
d'vna Vergine il lcmhiante. Metani. 16. m. fanugliuoJa non velluta feenf! L'artiglio imbelle , e
vacillante
Stupendo Anguill. N'inuita in tanto à veder del palagio Lo
.
ftu- il dente, Si danno tutte furiole al duolo
Anti^.3. - .
pendo artificio ond ò contelio . Metani, j. 81. Immondo . Braco Apre le branche, e con l'immondo arn'eh'o
Ariiclifria . machina bellica . Lacera il drago, oue e più folto il bofeo. Rocc.i. 18.
Bronzo cauo . Brace. Scopre di nouo il porto di Raiona Le me- Impancine Brace, l.eua la iella, c già l'ardir combatte
, Gli ar-
.

defime vele, e quitti ancora Contro di /oro il cauo bronzo tuo- tigli annota impatienti, e crudi . Rocc.
1 y. z6.
na, E dal proprio terrei! le f( in«e fuora Rocc.io. 58. .
Importuno. Malu. E perche del Jcon relli delufo II
Bronzo concauo. Benain. Euuidei Sorbellon Gabrio il guer- dente ama-
ro, c l'importuno artiglio, Con le fpine del
riero, Che de concatii bronzi onde làetta L'huoino, Gioue
i
Cicil'Hono è con-
cililo. Del. Son. 40.
terrellre, liane l'impero . Vittor.i. 9. Incuruato Anguill. Con eli incuruati artigli il garzon
Bronzo guerriero
.
prefe Poi
Campeg. Panie quando s'vdì mole cadente.
verfo il patrio Ciel batte le penne. Metam. 10. 66.
Che cViniprouifo altrui l'orecchie offenda , O del bronzo "ucr- Infaulìo . Piac. Poiché di Gioue i figli Sprezzan d'r.ucvi
riero il tuono sdente "rifan
Lagr. 1 1. 99. .
gf* ìnfaulh artigli i.Od.17. .

Bronzo tonante Teli. Ei con bronzi tonanti Ve feotendo à vi-


.
Maligno. Vd. Qiicidodeci per l'aria bianchi cigni Cerne
cenda hor Alba , hor Trino Del Tanaro,e del Po mugghir ie_> cia-
kun di Jor lieto fen'gira Scampati da gli artigli empi, cnuli.
fponde. Lir. 30. gm De l'aquila già m lorcommofià ad ira. En.r. 104.
Bronzo Vulcanco Imper Vn muro forte, e fan più forte il mu- . !:../ Cr\ Mar.
Minacciofo. Vii* Quello 1» — fi y i . 1 •
madin, che'l 1 1 , .

mmacciofo artiglio Surez-


t . . I 1

ro Di gente armata veterani cerchi, E folte fchiere di Vuka- zadcl'Orfa,.


fa, e de la Tigre audace Lir. Bofch. Son.ój. .
nei bronzi . Rull.i. Moltruofo Anguill. E liberar dal moli ruofo artigh' j Le
.
m.-.ndre
Fulmine terrellre. Brace. il fulmine terreftre_> A lui medefmo fuor dentro collcgij Iiumani Metam.7. 303.
i .
Tocca l'vsbergo Sopra gli homeri fuoi , e fumigante appare Pauentofo Stroz. Stefe il feroce, e pauentofo artiglio Cue.
.
l'arfìccia velie Adóbrar l'armi gloriofe, e chiare , re-
Rocc.11.6S. .
gnò di Faramondo il figlio Ven. 3. 3. .

Fulmine tonante. Imper. Hor fabnear di quei disfatti corpi Di Perfido. Mar. Non mcritaua vn lieue fcherzo, e vano Z
quei bronzi lionorati, e rilucenti Di morte a Marre l'armi 'annui
fonanti , Anzi i folgori, e fulmini tonanti Ruft.4.
ree
i
nfi , e
^
faceti ve^fi Ch'altri douefic armar l'iniqua mano°
Di
.
si perfidi artigli, e si peruerf?
Horrcnda Brace. S'ei contra al tonator volger fapea L'horren-
.
Poderolo Ccba. A quella .'uria ardente, c dilpictata Pon
da artiglieria, Gioue perd^a. Rocc. 5. 41.
.
ne II
cluomaiJpoderolò artiglio. Li1 11.57. . .

Machina horrenda Brace. recone appro/firrrar machina horren- .


Predatore. Ghel. Màpoi ^. àl ;:k;-c ii capitano acerbo Stefe, ,

da, Che'l Mondo arde fcoppiando , c'1 Ciel minaccia. Rocc.


qudfera, ilpredator ai ''of.9. 69. . i
'
.

14.59- Pungente Mar. Inucrlenm.i .1 voìo nauea di/lefo Reale augel-


.

Machina murale . Ta!T. Nè fo/To, che murai machina fpinge Pe- lo . e fra pungenti artigli Per dar folli efea a' pargoletti Egli
netraiiape'- !o fuo ch'tifOj e folto Liber.10. 16. J
.
Trahea per alto vn caunol fofpcfo . Lir. Bofch. Sontìo.
Metal.'o tóMbte.Ferr. Pofcia immenfo fragore , Altiffinio rim-
Rapace. Tanfi Come da nido teneri augcllctti QuaL'ior fon_»
bombo Di metalli tutianti, Onde fpino ài foco Efce sì furio- preda di rapaci artigli Lagr. 1.61. .

Ri-
. . .. . ,. . . . . . ..

68 ART ASI
Ricurun Brace. De l'onda accoglie in fuo riamiti artiglio Tan-
.
tator correli . Pait.Etn.:. 1.

to che biffi, e l'altro «luna il vento Croc. r. 48. .


Asfalto, fiore, o herba odorofà
Rigido. Mar. L'aquila mia, che in alto il volo flende, Ha di do- Virtuofo Mar. D'EthiopiaiJ BaJan qui
.
fi nutrica , Cola di Sina il

nar, non di rapir diletto, Ne con rigido artiglio i cigni offende virtuofo Asfalto . e
Caler. Ritr. Asia vna delle parti del Mondo
. .

Sozzo . Mar. Lalla ch'io ben vorrei l'alta rapina Torre à l'artiglio Ferace . Grar. Vanne, e tua preda fia I'Afia ferace, I tefon d'Egit-
fuo fozzo, cV infame .
to hor tu rifiute. CJeop. 1.11.
Spietato. Grill. Alhorparuemidire: carifTima Madre, ecco il O Asilo. Luogo di fìcurezza, di franchigia
tuo figlio Macello à sferze di fpictato artiglio. r:fièq.Canz.6. Augulìo Na. E i celebrati ingegni Riparo auucnturofb, afilo au-
.

Tartareo Moron. Son hor lcampato da i Tartarei artigli , li viuo


.
gnilo Trouano in Jei pria di rifugio ignudi Canz. .
'

al (èn di Dio . 1 . Sacr. Cap-4- Forte. Stroz. Quanto fruttar quiui fìcuro alzato Vn forte afilo
Tenace . Selu. Non è, ned'eifer può forte sì fella , Nè cosi amaro à miferabil gente Ven.7. 32. .

pianto , S'alma l'artiglio fuo tenace afferra , Che giua licta_» Fortunaro.G.Camp.Con 1 ìiteflb tuo fpirito conferma Le neghit-
ou' ella il fuo ben feorfe Pi- .
tofe mie pigre potèzc Nel fuo primiero,e fortunato afilo.Pent.
VaJorofo. Mar, Terche non temi il valorofo artiglio De" danni Infame Brun. Tu con peruerfe e temerarie voglie Spargi faJfe
.
,

tuoi vendicator feucro Far nel barbaro fangue nomai vermi- dottrine,ed aprir tenti Infame alilo in sù le patrie foglie? Epifl.
glio . Lir.Hcroi.Son.fi. Heroi.1.3.
Vencnofo Moron. E l'inuido nel cor sì rei configli , Sì maluagi
.
Iniquo Fed. Cade . elTecrando Ripien d'alme fa-
l'alilo iniquo, &
pender, che in vfeir ftiora Vccidon lui co' i venenofì artigli . 1. crileghe , e peruerfe , Nè Dio , ne il Rcge ricouofcon quando

Sact J
. fnuett.6. Nel langue lor fi veggono fominerfe Appi. .

Artista Artefice .
Inuioialule Guif Onde ( il periglio, &il timore è feorfo ) Quai
I

Orti.no Buonar. Non hi l'ottimo artifh alcun concetto , Ch'vn


. d'alilo inuiolabil, fuccedciido L'vno à l'altro efcoi» de la buca
inarmo folo in fe non circonfcriua Col fuo fouerchio, efolo 3 falui. D. Sett.j.
quello arzilla La mano, cb'vbidifcc à l'intelletto . Son. Sacro Guar. A quello facro afilo Strepito mai non glunfe, Nè di
.

Ani vro vna . delle lìelle del carro, feguo cclelle, pigriflìma à fare nemica trombi», ne d'amica Pali. Prol. .

il fuo corfo Sicuro Fed. E con dolente core.epalnitantc Mentre à fìcuro afi-
.

Agghiacciato. Mar- Da! lucid' Orto à l'Occidente ofeuro, Da 10 s'incamina Quell'aiuto, che ad altri hebbe promeffo A pena
fliumid' Atillro a l'agghiacciato Arturo . fouuenirpuotc lo fleflò Appi. .

Apportaror del giclo Vd. Mira l'Arturo apportator del giclo, E . Sublime- Vale. Hor che ne palli al tuo fublime afìlo Tolta da_»
rHiadipioiroic andar rotando. E11.3. 118. quel tugurio infimo, e baffo Son. .

Crudo. Chiabr. Alventofo apparir del crudo Arturo Cade fui Asino animale notimmo
.

prato, e fi fonarla valle V0I.4. Tir. . Animai d'Arcadia. Mar. Lunghe l'orecchie 3' bei difcorfì ottufe
"Freddo Brace. Et ei ne' curui abeti il pie fteuro Ferma intrepida-
. Non cedono d'Arcadia à gli animali
mente, c nulla teme , Ricommetter fe iìc/ìb al freddo Arturo, Animale hunuliùimo Tanf. Quando fopra humiliffimO animale .

Onde Fhumido fuol pcrcoflb "erae . Vrb. 19. 70. Aflìfo, al fuo palìar fpargea le ltrade D'alti rami, editcUc ii
Gelato Rcmig. Ne . la tefla alzerò guardando il Ciclo A la grand* popolreo. Lagr.12.61.
Orfa, od al gelato Arturo Epifr.i7. . Animai manfueto . Ghcl. Manfiicto animai tanta ventura Sari
Gelido. GheJ. E ne venga da l'Alba à l'Occidente, E del gelid'Ar- che il Mondo ogni horpregi, e rafummi Rof6. y 1. .

turo al t,:pid' Olirò. Kof.if. 87- Animai pigro. Ccba. E del pigro animal,che ragghia, e flride Mil-
Grande Sbar. Vedi Lilia in Boote il grande Arturo, Come l'Orfa
. le gucrricr con la mafcella vecide Efì.iS. 108. .

vagheggia, e feco gira . Guaco Son.i. Animai di Priapo . Ferr. L'ampie orecchie adattar del pigro, e vi-
Grane Tronf. E quai à l'apparir del graue Arturo, Ch'in Ciel mi-
. le Animai di Triapo, A Panaro di Mida, e fìolro capo Horr. .

naccia con feroce crine Coli. 14. n. . Animai di Sileno Mar. Mifero, e non t'auedi , Che fei nel giudi-
.

Infetto. Tali". T. con J'Hiadipiouofe il pigro Arturo Soucntea' car né più, ne meno L'animai di Sileno ? Galer. F^uol.
nauiganti infèllo, e duro Rinal.10. 39. . Fera ninnile Ohe!. Se ne vi I'humil fera e l'olirò, e i fiori Di cal-
.

Heghirtofo.Mar. Eoi dando volta il neghiitofo Arturo, Col gior- car gode Rof 19. 43. .

no.! mano i man lòrge l'Aurora . Giumewo femphec. Brace. E loro appreffo il feniplice giumento
Nembo/o .Imper. Auuien, che di procelle ci veda armarli Tcni- Satia d'arido fien l'auide brame. Batt.
peflofo Orion, nembofo Arturo RufLi. - Inerte. Alani. A l'inerte ufìiicl con meno affanno Purprouegga
Pigro Ar. Mi la battaglia tanto differire , C'hauefTo dato volta il
. 11 villano. Colt.i.

pigro Arturo I ur.31.16. . Laboriofo Guif. Lungc il forte ne vicn fuperbo tauro , L'afìn la-
.

Piouofo Mar. Fuegiani legno infelice , ecco Aquilone Di nono


. boriofo ,& il veloce Dellricrogenerofo , agile , e pronto . D.
il bel fcrencangra in olcuro Già ne minaccia col piouofo Ar- Sett.6.
turo Di nembi armato il gelido Orione. Lir.Marit.S0n.50. Lento. Ar. Da gli anni, e dal digiuno attenuato Sopra vn lento
Procellofi). Chiabr. Tanta non mai,benche Orion fuperbo L'aria afincl fe ne veniua Fur.i. 13. .

turba/fe, e procellofo Arturo Ne i'ako riforgefl'e, onda fi fpar- Orecchiuto. Bocc. Correndo, e via portarne caricate Con gli
&. V0L4. DÌJu. afìni orecchiuti pien le celle. Vif.A111.14.
Scuro.Chiabr. Nè feuro Artttro,od Aquilon crudele, mar mug- O Pigro. Mar. Felici voi, ch'in poucro foggiorno Pigro afinello ,e
ghiante ti conturbi il feno Voi. 3. . manfueto bue Al pargoletto Dio le membra fue State à fcal-
Suicitator de' nembi. Chiabr. C ome s'Arturo al fommo Ciel fen" dar co' i dolci fiati intorno Lir.Sacr. Son. 1 3 .

riede Sufcitator di nembi, e d: tempefle. Amed.u. Rozo Tanf Pone il rozo afinello le ginocchia In terra, e humilc
.

Asbesto, pietra di color di ferro, chc'nafce ne' monti d'Arcadia, adora iJ fuo Fattore. I.agr.7. 5.
la quale si fattamente fi accende, che non fi può eflinguerc. Ajmo . flrettura di petto, ch'impedifee il refpirare . Afima
Saffo portentofo Brun. Mà come homai relilli , Sì, che non cag- . Tenace . Valuaf NefSin danno è sì reo 0 sì renitente A tutta l'ar-
gia in cenere difperfo, A l'ardor del mio foco ì Ti fìlaro le Par- te, osi continuo lede Di quel che l'Afmo ( tal'cilnome) face
che Forfè dal porrétofo,efrranio fallo, Che viue entro le fiam- Quando al polmon s'aiTigge aitò, e tenace Cacc.f. 96. .

me Sempre intatto, & illcfo ? Agi- Asoi'o .lìiunc di Bcotia, chepafià per Thebe, Se altri paefì
Ascinlìikte. quel feguo del Zodiaco , che fpuntadall'Orizontc Rapace Valuaf Gcncrollo il rapace Afopo, e vero Padre.d'vn_f
.

nel punto della nafeita figlio sì feroce appare , Alhor che rotti argini, e ponti altero
Fortunato AnguilL Ben hebbe il fuo afcendentc,quando nacque
.
Mugghiando porta ciò, ch'incontra, al mare, quando de la O
Ciafchcdun.i\li voi mal fortunato Metani. 6. 99. . figlia vltor feucro Hebbe ardir contra Gioue impeto fare , E

Ascesa fidila, il falire, e luogo per il quale fi afeende


. si groflb s'alzò foura le fbondt;, Che fùpreflb a toccar il Ciel

Mipcrba Brace. Non porian lenza giclo armi cotante Salire erta
. con l'onde. Tebai.7, 97-
sì ripida, e feofeefa , E sù l'onda, rapprefa, e fdrucciolante Sor- Rapido Valuaf. Sopra ogni altro guerrier grande, e ponente- , E
.

gono in cimai la funerba afeefa Rocc 11. 4». . del rapido Afopo ìnclito feine TebaT.7. 94. .

Ascot tante . che afcolta Thebano. ( hiabr. La belliflima cetra, onde gioiua L'onda di Dir-
Attonito Valuaf. quai pefei , o quai moflri o quai fetnbianti
. O , ceo del Thebano Afopo, Oltraciafcun diletto in pregio tenni.
Narraua egli àgli attoniti afcoltanti . Cacc.5. 41. Vol.i. Cacc.
Ascoi TAioufc afcoltante. . Astaraco. frutticenoto. Sparago.
Concie Benam. fecretario fido De" miei fieri fofpir poggio
. O ,
Lubrico. Alain. Hordel li.urico afparago il cultore Prenderla
gentile,- Lito deiitiofo, amabil piaggia, Di mici querelo alcol- curadeue. Colt.5,
Km.
. . . . . . .. ,.

ASP ASP 69
Aw*'. aipido, fpetic di ferpcntc . . Afflitto Anguill. E cliQ.in qiiclJ'hcrba Clitia contienine , Ch
.
'an-
Aduilo. Tanfi Deh l'aitate freddi angui afpidi aditili Sopra il , cor riuolge al Sol l'afflitto aipetto . Metam.4. 15 g.
mio corpo più che mai mordenti. Lagjt.f^. 49. Allettatore. Imper. Daingannatorc allettatore afpctto Porta
Crudo. Anguill. Olindo più d'ogni crudo alpe efero, Doue , ferito in manca parte il petto , Ruih 1

mi JxTctj ohimè Con pur quell'io, Che ti fò gir de Ja vittoria al- ì, Altero . Tali" Non foiterran de le vittorie il nome , Non che de'
Metani. 8. 48.
tero .
vmeitor J'afpetto altero Jaber. 1 . 1
3 1

Crudele. Mar. L'afpc crude!, dico quell'alpe iflcfflb . Che la Aia Amabile. Mar. £ duo d'afpetto amabile, e giocondo Coetanei
donna vecife. Del gran tallo pentito, alnor fi tolie Dal Tordo fanciulli haiiea vicini .• .
/
> orecchio l'opinata coda , Et incantato del celefle canto Bene
-.
Amico. Car. Vegna in perfona, e non abhorrahomai Ilnoilro
tanto di dolce, Che tutto il tofeo fuo cóuerfe in mele. Samp. 1 _ ainico aipetto . E11.7.
P/auncvelf • Moron. Fan piaghe al petto human si crude, e acer- Ammirando. Vd. V'era d'Arccnte il figlio , & era armato Egre-
be , Ch'afpido non fù inai danneuol tanto, i. Sacr'- Inuect..?. giamente, d'ammirando aipetto fcn.y. 116. .

Cullo Tanf. Negrbl'erpenti ,aipidi gialli, e nifi Sbucano fuora


, Airoce Ceba- Così poiché ad Oronte il pafib è chiufo
. A rifiu-
da' forati tufi . L.igr.6. 44. .
rar d'Aman l'aipetto atroce EIL4.
.
1 1,
Ififetto di veleno Mar. Ahi le ben tu rh 'abbon e di veleno
.
Aiui.impato Brace. Sta foura lui con auuainpato afpctto
i , .
Vggia
.Quali infetto ti fembro alpido, o drago . Samp. Soip.45 • maligna al tenero rampcL'o , Satira ofeena , e con le file l'enne
Inhumano . Cell.
petto, Ami con quella man , che ni' apre il
4 Luiinghe intende à pettinargli il crine . Rocc.i j. 6).
Chiude gli orecchi de' miei gridi al fuonoy EAicgna, afpe_j Amierfo Tronf E con auuerli afpetti o con amici Additando-
.
,

inhumano, huniano affètto. Amor, lod ili i


1 ne forte iniqua, ò buona In nienti; si taciti eloquente Fauclla
Iniquo. Fed. E alhor ch'arderai! più in odio ribello Nel mo de- al Mondo l'increata mente . Coli. 8. ly.
ttolo regno aloidi iniqui, Sorgerà vn Nume , Alcide rie uoucl- Baldanzofó Lall. Che così curuo, horribile, e barbuto Ei ne ve-
.

- lo , Cne in falce inoltrerà fuoigdti antiqui. AppL .mlle iabaldanzofo afpetto Tit.*. 41. .

Irritato. MaJu. D'afpe crudo, irritalo, < con sferze ri torte


Jorrtu ne' globi fuoi sfere a la mone, Feri dente Calcato Del
& Beante. G.Camp. Deh pio Signor , non mi cacciar lontano Dal
,
vcuerabil.cuo beante aipctto Pent. .

JubllmeCantordej'Hebro mfano I.a Conforte Euridice De!. . Beatorc Imper. Mi via da, lui lì tolfe, anzi da lui Tolfc, col pro-
.

...jCauz.i-. .1 -..'! prio bcatore afpctto Al fuo guardo, al fuo cor,.l'alma, e il di-
Maligno QnaJ a^tJ^ maligno S'jggimrre i.' qtisfli rei ver-
.
Vili. •
k:to. Ruft.j.
iili-.d'anVore J'cr eonfuinarmi ilcore Amar, t-.u .

Bello Angui 11. E fe ben non vedea nel bcli'afpctro Alcuno indi-
.

Mordace. Mar. Così fri lieti fiori Alpe m«tÌBcodliie*gà.S.ip.P..j. eui, alcun fegno d'inganno Metani. 7. 14». .

Orgoglio!» Mar. Layip$r&neggior d 0^1 Ultra biftiln, .iilJaper. Benigno. Renug. 1 olio rhe cangi in più benigno afpctto La_»
..lietrar l'afpe orgogliolb D'oro li veite , <J.inconrm.aI Sol fi h- Jiecia d Cklo, e fi tranquilli il mare. Epilt. 17.
.

fcia_». llui^n/ Callo Molz. E quanto di vergogna hauea nel core Accefo il ca-
.

Pungente Mar. Quando, ò cafo infelice., .Sollevando del capo


.
.
ilo i
c.pellcgriiio afpetto 1 amo con le fue mani ei vi dipiufe
-
i,e languinofe creile ^inanellando In fqualiidj»b: il IleiTuofb Son. 44.
corpo, E conlacoda. inulti Sferzando J<'hc*bui, incontro à Chiaro. Mut. In voi llcffli fi volga il chiaro a/perto De l'alma-*
. -lei molle Per mille obliqui iliiict afpc pungerne. Verden-
i'i
volha.in cui de «li alti Chori Rilplende il bello Son.i. .

glatuntràil negro, Si tome Iri'du fuo) di più cotón VariaTe Cieco Mut. De le baffe lor valli il cieco afpetto Difegna il tcnc-
.

le terga, Ardcan di foco , e l'angue Le fiere luci horribilmenre biofo fperar mio Son. 6. .

infette, Dahl bocca fptimaute Vfcia fifchi.o., c veleno, onde Cinèricio Benam. Oltre che moilra il cincricio afpctto , C'han
.

faeea Ne'fuoi Juiidi


intorno intorno D'arra nebbia e tratti , le vifeerc fue gran foco ardente Vittor.j. 14. .

mortai fumar la via. Samp. 1. umqUolol Cortefe. Ar. E copria l'vno, e l'altro il l'uo diletto , Con dami»
Rigido, Sau. Poiché il tuo dolce canto, rieri tofehi Romper i altrui, ipup cortufe afpetto. Fur. 16. 6.
non valle di quel, rigido alpe A ragion crederò, che non s'im- , Crudele. Ar. E due giganti ili crudele afpctto Intorno hauea
boli, hi tcra tanto iriulel ne l'Ariniafpe Ven. Pom. S011.91. .
. che lojlringcan sì' forte , Ch'era vicino' efler condotto a mor-
Sanguigno. Mar. con nò mà perfidi, e maligni Senza fenfo O , . te, Fur.)5- 75-
oùiiun, e lenza mente , Che lapidate Stefano iamjcenee_».7 Crudo Anguill. Toflo che vide il pefee il crudo afpetto , La_*
.

Afpri dialpri, Cv afpidi lànguigni


Son. .
parne indura , e il fangtie, e pietra faffl Metam.4. 445. .

Sordo. Leon. Hor por ch'indarno le parole, e l'opre Con colini Deforme Tali Sotto deforme afpetto animo vile , E in cor fu-
.

fpendo, cii'a miei detti e fatto Vn afpe (<xdo, vn infenfibil fe£ perbo auare voglie accefe Liber.4. 46.. .

ib Taid.j. 1. .
Degno . Anguill. Loda di fe medefmo il degno afpetto , Mentre
Squallido . Mar. Se ne accorfe la Ninfa, e come vn afpido Vedu- quel di colui lodare intende. Metani. j. 168.
to haueffe velenolb, e fquallido Del volto bel difcolorò le por- Dimellb Borg. Dalduol compunta, e con dimefib afpetto jfpic
.

pore Samp.7. .
'
., ,

di Chrillo a lagrimar fi mife Rim. Son. 1. . 1

Velenofo Vili. Tu ne' fiori del volto, e dei bel Ceno Afpidc tieni
.
Duprezzofo. Brace. Tra ciafetin altro à far parole eletto Traggefì
afeofo , Afpidc velenofo Anur.j. z. .
atlanti al diiprezzofo aipetto . Croc.4. 11.
Affiti Ani- fermarli per attendere perfona, o altro
1 • . Diurno Anguill. E ch'io goda d'vn doii così foaue, Come per-
.

Duro. Ar- In quel duro afpettar ella tal volta Penfa eh' Eto, e mette il tuo diuino aipetto Metam.4. 179. .

T'iroo fi fatto zoppo Furjz. .1 . 1 1


Diuo. Anguill. E folca ornar sì vago aipetto, e diuo D'vnveitir
Fallace R. Tali'. L'horaehomai tarda a echi feco ne mena Di
.
non men ricco, che lafciuo Metani. 5. 17. .

fornir il ramin par che s'affieni l'ai che tìa l'afpettar fallace ,
Dolce Taf!" Che voce hauran piaceuole,e lafciua, E dolce afpet-
.
,
e vano Son. 30. iib.i. .
che Infingale ride Liber.14. 75-
to, .

Greue.Gradin. Cosi me l'afuetur noiofo, e grcuc , Laiìb, che Dolorofo Mar. Si ben mefee, e confonde Nel fuo rabbiofo,e do-
.

ogni altra pena.i me par poco i.Son. ió. .


lorofo afpctto Qn,eilo gemino affetto Caler. Ritr- .

Noiofo. Augnili. Quando al lorRèda gran penfier compunto Duro. Gottif. Ne fera incontro si feluaggia, cria, Che di pietà
l 'arena l'aipettar noiofo, e grauc Metani. j . . 1 1 non tempri ogni fua voglia Al duro aipetto de la penamia_*.
Asi'h iatios'It. afpettamcnto, l'afpettar;: Son. 6.
I Valuaf. l a milLr.ilul piene fi prepara A l'afncttation-j
lebile .
Efi'angue Brace Chc'l pie ritira, e con l'afpetto eilànguc Rimati
.

dura, Pai fan lenza dormir la notte amara, E teinon


flebile, e tremando al fibilar de l'angue Roc.4. 7f
"
.

crude! luce futura lebai.7. 1 jj.


la .
Fallace Brace. Aletto il sà con quai fallati afpetti Sparfe d'am-
.

Asi'i n 10 fcniblanrc, apparenza di faccia d'huomo . Faccia, ap-


.
ili td l'amare memi. Vrb.10. 14.
parenza, prefenzaj rifguardo, termine Altrologfco . Fallo. Taif Dona moflrò, ch'aifomigliaua àpicno nel falfo afpet-
Addolorato. Arem Sol il mio trillo addolorato afpctto Come to angelica beltade Liber.18. jo. .

amando i" mi dillcmpre Di fuor dimoflra,e come den-


tacendo Famofo. Malti. Veggio de' gigli in sii zaffiri alpini De la lìipite
auampi. i.Son-7.
tro tua tomoli afpetti Belle vnioni , e fxfrtunati trini Trino diade-
Adorno. Talli Ereighrifpondca: quel nono aipctto Che par ma ad aufpicarti eletto Del. Son. 8. .

d'vnSol mirabilmente adorno Libcr.14. 6. .


Feritore. Bent. S'io non erro , da lungi Veggio portare Armilla.
Adulterino. Bruii. Fingerà la bugiarda il mio diuino Volto, si Ver quella parte il feritore afpetto Corni. 1. 1. .

cheparràproprio me (Iella Sotto quel finto afpctto adulteri- Feroce Talf II perfido pagan già non foiliene La
. villa pur di si
no . Epilt. Heroi.i. 7- feroce aipctto . Liber.7.4}.
Affabile. Mar. Moi! ra affabile afpetto , aria gioconda, Lavatu- Fiero. Tuff. Nèperche irato il veggia il pie ritira, Mà il fiero aipet-
ra c mezana, e delicata to intrepida foiliene . Libcr.j. ip.
Fo-
. . . .

7o ASP ASP
Fecola Celia Ciò che per gli anni
. , il mio fcmor perdeo Render Letale. Quer. Con afpetto Ittal fopra m'aggiri Per retrograde
tuo focofo'afpetto Eft.io. io?. vie Saturno, e Marte. Stanzia.
ini ferito il .

ftelle amiche Se-


Manzin. Più non chieggto da voi di Lieto Talli Poi che lafciar gli aiiuilnppati calli, In lieto afpetto
Fortunato .
.

il bel giardin s'anerfe Liber. 16. 9.


condi influiti, o fortunati afpctti Fler.i. .
.

Fofco Valuaf. Ciò detto, perche già col fofco afpetto Correa la
.
Lordo . Valuaf II lordo alpetró di sì fieri guai De la ftefTa mife-
notte 8tà gran fpatio flefe Cinthia , e le flellc per l'azuro tet-
,
ria è fimulacio . Cacci. 118.
to Mille lampadi d'oro haueano accefe CaGC.4. u5. .
I .liminolo. Fall. Del diuin Nuntioal luminofo afpetto
S'acchetar!
toflo venti, e
procelle. Tit.j. 14. le
Tuneflo,. Troni". Ogni vn fcorgeua con funefto afpetto Del Figlio
i

Lufinghiero. Tafli E'I lufìnghicro afpetto, e'1 parlar dolce Di fuor


il lafìò campo egro languire. Coft.S. 60.

Brace. Sparge le fiamme il difdegnofo affetto Da cia- s'aegir3, e folo i (enfi niohc Libcr.if. 6f.
T u ribondo
.
.

fcun lato al furibondo alpetto Vrb.f. fi. .


Maeftofo Ferr. Ch'in maellofo afpetto Premer douea d'alto de-
.

Gelofo.Car. O
forfè il Sol, che con gelofo a/petto Lunge ne ticn flriero il dolio. Hdrt.

da 1 fanti rami fiioi Per sfrodar voi dal pregio , e me da l'om-


Magnanimo Taf)! cri sù l'vfcio Quafi cuftodc de le cole bello
.

bra . S011.1.
Huom d'afpetto magnanimo, e rubìdio . Aniinr.i. 1.
Ociuilc. Anguill. E sù d'afpetto si gentil.che quanti La vider mai,
Maligno . Car. Aletto il tomo fuo maligno afpetto Con ciò c'ha»
Metani. 4. 1 7. uea di Furia in fenil faccia Cangiando , raggreppoffi , incanu-
rie! fuo bel lume accefe .

tii. En.7.
Giocondo . Anguill. Quell'afpetto sì vago, e sì giocondo D'ani-
Manfueto. Gofel. E fon del Ciel hor manuteti, hor fieri Gli affet-
ma! brutto noua forma prende . Metani. 3. 67.
ti, e i voftri ogni hor dolci, efeuen Canz.j.
Giouanile Tetr. l' dico, che dal . di, che'l primo affatto Mi diede .

Amor molf anni , eran partati , Sì ch'io cangiaua il giouanile Mentito.Taff E celò si fotto mentito afpetto II fuo penfìer,ch'al.
trui non die fofperto . Libcr.4. 85
afpetto Can*.4> -

Cionia!c. Mar. Con larga


man, con giornale afpetto Verfa d'oro, Mefto Molz. Il vjgo 3fpetto va cangiando in niello , Come fior
.

ouecd'hnopoi! grembo pieno. ftretto da rabbiofo gelo Son.8a. -,

Gloriofo Anguill. Ma fu di si fubl ime,e raro ingegno, Di sì gen-



Micidiale . Profp. Ahi villa, ahi virta, ahi fiero Micidiale afpetto t
'

Metani. 9.
c gloriofo afpetto Solùn.4. 6.
tile, .

Gratiofo Car. A contemplar quel gratiofo afpetto , Ch'ardore, c


.
Minacciofo . Leng. Frena à fi/a voglia in minacciofo afpetto Fla-
deitàraggiaua intorno . En.i. gellato da' venti il mare infermo E'eg.f .

Grato. Ar. MUtoffi ella in vn cané , il più piccino Di quanti mai Miferabile.Car. E tre ne f'ur dal pelago a te Sirti(MiferabiJe a/pet-
n'habbia Natura fatti Di pel lungo , più bianco ch'armellino, ,
to) ne Le fecche Tratte da I'Euro,e ne le arene immerfè . En.i.

Di grato afpetto, c di mirabili atti. Fur.4}. 106. Miferando .Ceba. Lena la voce il padre, e gli rifponde Lo fpofo, "
inanzi il miferando afpetto E1L9. 66.
Graue Anguill. Perche miraflfe le cofe immortali L'alzò col gra-
.
.

Modello. Anguill. Facea l'afpctto fuo graue, e modello Parer


ue afpetto al Cicl fupemo Metam.r. 17. .

Guerriero Goa. Che come altrui fono guerriero afpetto


• L'eflcr crudele, e furtofoa lui Mctam. R. 344. .

donna afeondete Antig. i . 1 .


Moftruofo. Ghel. Il Sol fuggì,che ftì fletter non volfe D'vn sì gran
Honorato Lionar. Onde partendo l'honorato afpetto Giouc, c
.
cafo il mofiruofo afpetto Rof. 3 1.104. .

Marte dìer fegno folgorando Quanto del fuo partir ad altri ca- Mufcofo Valuaf. E dal mufeofo «orrido afpetto
. feoflè La ruggì»
le. i.Son.itf.
nofa barba, e'1 criri gelato Tebai.9. lii» .

Horrendo Car. Euui la tema,£uui la fame, horrendi , E fpauen-


.
Nobile.Ghel. Nobile afpetto,c ripiegata al fianco Hauea la Itola,
tofi affetti. En.tf. e venerando il ciglio Rof 7.6. .

Horribik Ghel. Se ben d'afpetto horribile, e notturno Contro



Nubilofo. Dole. C'hauendo cara la venuta mia Nonfìcomuen
l'altro di lui s'armò Saturno Rof 16. 34. .
si nubilofo afjietto . Ifig.j. 1.
Odiolo. fc vuoi , l'alto diletto DiquefH
Pater. Cangiimi pur,
HnfHle- Caf. Mentre i tuoi Numi adori hoftilc afpetto Tcco'i
luoghi in odiofo afpetto Stanz. Terni. i.
tuoi ftcrificij non conturbi F.nj.
.
.

Impallidii o.Ba.d. Quella piagad'Amor,ch'a/códo in feno Rincla


Ombrofo Brace Indi rafferenò l'afpctto ombrofo Come fuol
.

tltrui l'impallidito afpetto , E dal ciglio l'ardor s'apre del pet-


nube vn balenar, che vola . Croci 3. 14.
to, Qua! da nube talhor raggio,o baleno. Rim.rAmor.Son.4j. Pacifico . Brace. Che l'alpetto pacifico , e fereno Speflb cangian-
liiccnctitO. Gatt. Troni il vècchion d'incenerito afpetto , Che
do in vn momento imbruna Roccì. 44. .

Pellegrino. Taif. Quando in leggiadro afpetto, e pellegrino S'of.


del feroce armento hauc la cura Scot.». 45. .

ferie a gli occhi luoi l'alta Guerriera . Liberi. 16.


Indegno . Cebi. Tur quell'indegno, e miferando alpetto Non-_>
pwtc non turbare il cor nel petto Efì.tf. J4. .
Penfofo Talf E ben fi legge nel penfofo a/petto Quii cure entro
.

Intkiic Anguill. prillate l'alme del mio infame afpetto Viuc,o


.
nelcorfacean foggiorno Rimi. 10. 8. .

morte che fìan c'han l'intelletto Mctam. io. 101. .


Polucrofo . Valual. Né creder già di poluerofo afperto Men tra
Infinito. Mar. Spento ciò che di reo qua giù produce Infaufto le vaghe Ninfe efler diletto Cacc.4. 41. .

afpetto di fìiiiftra luce Tcmp.97. .


Portcntofo chiabr. Poi del Tartareo Re fatto bramoib LVvdirlo
.

Ingannatore. Impcr. Fra i pallori amatori io fon quell'vno,Che inchina il portentofo afpetto Voi. 4. Batt. .

da bel si , Ihà ingannatore afpetto , Che in vn m'inuita e mi ,


Rabbiofo. Mar. Pien d'amorofo, e di rabbiofo afpetto Freddo
difeaccia à torto, Tinto pieu di defir vuoto di fpeme, Mi trouo cadendo , e pallido , eifangue Inficmc mefcolo (angue con &
in dubbia forte, ohimè, li hernito Rult.8. .
fangue
Ingrato. Beniu. Mi fpauentaro si l'afflitto core, Che foflrir non Reale. Anguill. Ouunque volgo il mio reale alpetto Tutto veg-
polca l'ingrato afpetto . Stanz. Do!c. 1. gio fplcndor, tutto teforo Mctam.6. 94. .

Innumano Ma fiero Alan non hà sì forte vnghione Non_j


. Fol. Regale Taff Noi menerenui anzi il regale afpetto Di lei, che qui
.

pel si rabuffato e lunghi denti Come miei dolce afpetto ar-


, , fa i ferui fuoi beati Liber.15.64. .

dente, e piano Parue à color atroce, infiumano Hum.lib.9. & .


Regio Tali". Lampi, e folgori ardean nel regio afperto Mentre et
.

Infìdiofo Brign. Di par portaro affanni D'vn* Argante crudel


.
parlò, di maeftà, d'hofrore Liber.8. 81. .

fpada ftmclta, D'vn empia Armida infìdiofi afpctti Giorn.7. .


Rigido. Valuaf. Quell'afpetto che par rigido, e duro FifTì ne la
Intrepido. Brace. Ferma al fuo luogo ogni guerner le piante Con campagna al ghiaccio, al Sole Sodo , e forte chiamar con più
intrepido afpetto Croc.S.tfr. .
fecuro Nome irà donne di valor fi fuole Cac.4. 48. .

Irato Valua/. Giouc chinò sù la Ncmea foretti ,


.
i giochi fi fa- V Rubicondo Valuaf. Sccfe egli alliora da l'arcione , e linfe D'vn
.

ttali, l'irato afpetto Tebai.7- ti .


pallor nouo il rubicondo afpetto Tebai.4. 89. .

Lagrimofo Ghel. Tolto fè tor quel lagrimofo afpetto , E le cofe


.
Ruflico , Brace. L'altra in afpetto ruftico, e villano, Come colei,
tornar placide, e chete Rof.15.4f. .
che in faticar guadagna, Moltra à la fronte, à le fattezze, al bu-
Languente. Brace. Mancan le tombe à i lor defonti, manca A gli llo, Con fembianzi virile atto robufto . Vrb. 19. 19.
egri il fuol , non che la piuma , c"l letto , E'I gelo diremo a gli Sacro . Petr. L'afpctto facro de la terra voftra Mi là del mal paf-
attediati imbianca D'horicr.da nube ogni languente afpetto . fato trigger giaiSon.ji. -

Roccj. ij. Sanguinofo Ghel. Come talhor di fanguinofo afpetto Suol Co-
.

Languidetto Priul. Dellatiguidctto afpetto , De la pallidi guan-


.
meta apparir torua, e funebre Rof 9. 4. .

cia L'incflorabil Parta innamorala. Galatu- Schiuo Anguill. Si che leuato a lui lo fchiuo afpetto Di vigore
.

lafciucrto Hcrr. Ridon le luci, c'1 bel virgmeo afpetto E vergo-


.
abondaife, e d'intelletto . Metam.7. 57.
gnofò, e !afciuctto,e vago Bab.j. 15. . Scolorito . Chi.ibr. Raflerenò lo fcolorito afpetto Fjr.iJ. .

I c««iadro Gtiar. Le vóftre . llelle, ò Cieli, Han sì leggiadri afpet- Scuro . Tali*. E con afpetto tenebrofo, e feuro In varie forme ini
o3 Pafl.j. >. la morte apparfe Conq.11.3d. .

Sde-
. .

ASP ASS ?I
Sdcgnofo Ceba. • Mà con illegnofo, e vergognoso afpetto Ode Ja (ette, Ripulfe allertarne!, Chieggo voflre faette.
Giorn.i.
faggia Elthcr Je doti aprirti . Eft.8. 71. Crudele. Inc. Quando il dì parte, e l'ombra il Mondo copre,
Sedato. Scnec E che le voci afcoJti De la tua figlia con fedaro
E
gli huomini , e le fere Ne l'alte felue , e tra le chiufe
mura , Le
afpetto Tebaid.i. r..
lor afprezzepiù crudeli, e fiere Obliali vinti dal fonno,
e le lor
Senile . Ghel. Finge vn fenile, e venerando afpetto , Cui per Jt_j opre Canz. .

Ipalle il crin ferpe, e biancheggia . Rof. 11.10. Dirupata Malti. E col falir le dirupate afprezze Di Pindo, infra
.

Sereno. TalT. Con quelli detti le fmarrite menti Confola, e con gli allori Incoronato il crin, cintele chiome,
Perpetuar me-
fcrcno, e lieto afpetto . Liber.? . 91. morie al proprio nome Del. Ganz i. .

Scuero. Malu. Quel Ciel , che d'allri tanti Sol da' feueri, e mi- Dolce Chiabr. Et in celelle fiamma guardi accefì Con dolce
. i
nacciofi afpetti Folgora raggi à funellargli oggetti. Del. Càz.i. afprezza à rimirar correli Amed. . 1
Simulato . Brace. Anzi apparir con fimulato afpetto Fanno alle- Hornda. Silu. Dunque iuurà forza in
te l'horrida afprezza Più
gra la fronte, e inoltrati fuore Confidenza licura, ancorché '1 die piaceri, e più che il rifo pianti ? Madd. 3. ? 8. 1 ì
petto Preme col ghiaccio aflìderato il core. Rocc.n. z.
Smarrito Tali" Che per te fatto il tuo Signor poi fano Colorireb-
Leggiadra. Imper. E rozi, afpri , incompofli i fallì Màin- & & ,
.
dultremcnte palefanti altrui Ruuidezza gétil. les^iadra afprez-
be il fuo fmarnto aipetto Liber.6. 76. OD 1
za Rull. ,0. .
.

Soaue. Guar. Chi crederla che in si foauc afpetto FolTe si crudo Noiola Chiabr. In regia itanza, e fà piaceuol fchermo Del dì fe- .

affetto? Palli. i. guente a lanoiofa afprezza Minacciofa di lampi, e di procelle.


Spancinola Valuaf. Ne da sì Urano, e fpauentofo afpetto E' l'ha- Vol.i.Prefag.
1

bito che porta differente Tcbai. 1.31. Pudica Bruii. Nè temo io già , eh" à lui di tua bellezza Altro il
.
.

Sublime Ar. Formata in alaballro vnagran donna Era di tanto,


.
penfier, che riuerenza infegni , Doue feudo le fà pudica alprez-
esi fublimc afpetto Fur.41. 93. .
za. Epill. Heroi.i. 10. -

Superbo Ar- Vi difll ancor, che di fuperbo afpetto Venire vn ca- Rigida. M ar. E confidata aliai Ne
.
la rigida afprezza De l'erta
uakero hauein veduto Fur.it>. 3. malageuole, e feofeefa Samp.t.
.
.

Tardo Herr. Fior modella, e pudica in fe raccolto l'afperto in- Sanguinofa. Chiabr. Tuono de* Turchi , ch'à
.

pugnar concordi
clina vergognofo, e tardo Bab.i. 6$. Eliempio dan di finguinofa afprezza Amed.j.
.
.

Tartareo. Herr. Così l'empia parlaua, e con horrore Giraua in- Sallòfa Valuaf. Se pur già non vi lpi.icque
torno il fuo Tartareo afpetto , Autntando factte ad ogni core
, hor non fpiace_» . &
L'horror de' bofehi, e fa falfofa afprezza De gli erti monti, ouc
D'orgogliofo furore ad ogni detto Bab.it- 1. pur quaJchejpace Troua la méte à grani cure auezza.Cacc1.13. .

Tenace Ceba Che de la mia dolente, e grane hifton'a Troppo Soaue. Selli. Di dolce amaro, e di fòaue afprezza Mi viuo, ond*
. .

renaci afpetti ancor riferba. Eli. 5 73. altro fon da quel che fui , E per troppo arricchir foflengo ino-
.

Tenebrofo. Tali". Ri&hiararpaftK il tenebrofo afoetro Qual le pia P.i. .

nubi v ti balen, che palli, e vole Liber. 1 1. 80. Sprezzata. Mar. Soletto là fenza corteggio intorno Te n'andrai
.

Terreno Car- Vergine ( qual ti dico, e di che nome Chiamar ti


.
pien d'vna fprezzara afprezza
deggio? ) che terreno afpetto Non è già il tuo, uè di mortale Tenera. Imper. E di tenere afprezze, e di congiunte
Dure dol-
il fuono Dea fei tu veramente En.i. ;
cezze àie durezze dolci. Rulì.nS. .

Torto Angui!). Guardò con Iorio, e con crudcl aipcrto Aglauro


.
AssAirroRE che all'alta . .

alhor la bcllicofa Dea Metam.i. 183. .


Feroce Herr. Come talhor auuien, che in ampio ouile Di fame-
.

Toruo. Mar. E qual fi vede già con toruo afpetto Spada vibrar hthilupi entra vn gran fluolo Fà crudi feempi de la inandra
fanguigna, e fulminante . Lir. Ani. Son. 37. humile, E di fangue, e di Arane ingombra il fuolo; Treman.'
Tramorrito. Brit. Vincer dourebbe homai l'empio coflume II gli agnelli a la gran rabbia bollile Intorno cinti di fpauento, e
tramortito, e trauiato afpetto 2. Son. 10. .
duolo, E contrai! crudo afl'alitor feroce Per ifchermo non
Trillo Ar. Ma non gli vfei già incontra allegramente,
.
Come era han fuorché la voce Bab.11.49. .

vfato,anzi con trillo aljietto Fur.ij. 75. .


AftALOta bclliflimo figliuolo di Dauid Rè
. .

Turbato .Remig. E i.on voler con men fereno ciglio , con tur- O Orgoghofo. Brain. Ben vinfer fame d'or , fete di regni A quei li-
bato^ fpuiiciuofo aljietto Legger quanto io ri ferino. Epill. 15. bili indegni , L'orgogliofb AffJon, l'auaro Mida Lungo Sion-
Vago Angioli. Al denderio, c'hai tròppo contraila Gorello va-
.
ne , &
Ida, Di far falti di morte inutil pefo, More affamato
go tuo féggiadro afpetto Metani. 1. ijx. .
l' vn, l'altro fofpcfo . Eufr.
Vario. Tali- Poi,quandoronibraofcuraal Mondo toglie Ivari Assalto, l'aflàltare, affaltamento, affalimento .

afpetti, e color tinge in negro Liberio. 5.


i .
Accorto. Mar. Somiglia il giuoco ond' io con lui combatto Di
Vedouile Car. Che morto fi riporta in ciò coni molla, La città
. :
duo' mallri da fchermo accorto all'alto
.'

tutta in vedouile afpetto Di funcfle facelle , e d'atri panni Si Acerbo Brace. Mira attonito il volgo à ciafeun canto L'acerbo
.

vide piena. En. ir. allàlto, e i cordubbiofi llanfi Croc. 31. 51. .*

Veglio Herr. E più de l'v fo venerando, e graue il veglio appet-


. Ammirabile. Chiabr. Tal di quei duo feroci era à mirarti L'am-
to d'AIderan slià finto. Iiab.11.44. mirabile all'alto . Amed. 11.
Velenofij Ben.mi. Poiché con toruo, e velenofouifpetto Solcar
. Amorofo. Ar. Non rumor di
tamburri, o.fuon di trombe Furon
villo ha l'annata il mar gemente . Vittor.3. 38. principio à i'amorofo aflàlro . Fur.if. 68.
Venerabile . Tali'. Mentre eli! flati (ofpcf\ , a lor d'afpctto Vene- Animofo Leo. Que'le, ch'odono il fìion de la battaglia Danno
.

rabile appare vn vecchio honelto . Liber. 14. 33. annnofo allàlto a la muraglia Stanz. Term.i. .

Venerando. Anguill. Mi tù da prudcntùiime perfone Vecchie, Ardito Mar. Altri canti di Marte , e di fua fchiera Gli arditi af-
.

e d'afpctto venerando, c grato. Metani. 8. 339. falti, e l'honorateimprefe. Lir. Amor. Son. 1.
Vcntillo Benam. D'anni nutur, mà di vernino aljietto E' il con-
.
Afpro Ar. Hauea con Rodomonte , e Sacripante Incominciato
.

duttier de la felice gente Mond. j. 38. .


vn afpro afl'ako, e fiero. Fur.17. 8i.
Verace. Augnili. Non la lafciar giarui , fin che non prende II Atroce Teli. Poiché '1 ferreo montone Con gli vrti bellicofì in-
. .

primo fuo di Dea verace afpetto Metani. 1 89. . 1 .


darno hauea Dato al muro fedele alìàho atroce. Lir.31.
Vereognofo . Bald. Il veto, al cui colpetto La timida menzogna Audace. Vd. Rinouan quetdi fuorgJi affliti audaci , EmpionJc
alzar non ofa II vergogno/o afpetto Rim.». Amor. Idil. 1" . folle, auentan fochi, e faci En.9. * * . 1

Vezzofo. Molz. Nè m ii r.ic. iiii Me l'elliuo ardore Colori il Sole Bellicofo. Remig. I perigli maggior, che foglion fempre Porta/
in sì vezzofo afpcuo Son.45- . con loro bellicofì aflàki Epiil.i. i .

Viqorofo. Angui II. Marte ramo v'hauca, quanto il faceua Viri- Canoro. Bald. Deh che non moui tu canoro afllko A l'empia,
le, e vigorofo ne l'.ifpetto . Mctanj.4-34- ond'io tante preghiere hò fparte Rim. Cont. Son.9. .

Ajwtto. veduta. Ciuile.Taff E ti die lire ancor veloci, e pronte, Nonperche_»


Acuto . Coli. Che
quel chiaro fnlcndor ch'oftufea, e ingombra , l'vfi ne' ciudi aliàki . Liber. 1 7. 61.
Quando vi mira ogni più acuto afpetto Son.61. .
Crudele. Ar. Torno à la donna à cui con graue telo Mollo ha-
Asm/ZA crudeltà, dure/za rigidezza, rigorofirà, aufleri tè
. , . uea gelolìa crudele aflàko. Fur.35.31.
Adamantina. Mar. Ahi cuna e ben d'adamantina afprezza La Crudo Tali". Qui fe cibar le genti, epofeia d'alto Parlando, con-
.

colonna crudel , ch'afflitto, eltanco Mentre sferzato adhor fortolle al crudo afiàlto Liber.9. 16. .

adhorvien manco II fuo attor foftiene , e non li fpezza Lir. 1


Difpierato. Remig. Vietimi à flar nel penfier l'incerto fine De'
Sac. Son. 11. — .

bellico/i, e dilpietati aflàlti. Epill. 13.


Alpina. TalT Vaitene: al pie tenero non fono Quel gelo in- & Dubbio 1 ali! Fuor d'vna porta il Rè , quali prefago
. Di fortuna*
toppo, e quella alpina afprezza Liber. 16. 39. .
foetieuto, e quinci d'alto Mirauatl pian foggetto ,e'1 dubbio
Amorofetta. Brign. Combattimenti amici , Afprezze amoro- all'alto. Liber.9. 93.
Dub-
. . . . . .

7a ASS ASS
Dubbio/o. Tetr. Che via maggiore in sii la prima molli Non_> di fangninofo fmalto . T^occ. 1 r. 61.
folle del dubbi ofo e grane allibo Tr. Cafl. ,
Borg. Ogni huom fatto vn Alcide , Incominciar il . Tremebondo .

Duro . Leon. Temo ch'a duri_, c periglio/i affalti Abbattuta non tremebondo all'alio Rim. Canz.13.
i
.

retti Taid. 3. 1.
.
Vezzofo Mar. M'abbraccia fianchi , e con vezzofo aflalto Per . i

Empio Anguill. Tornan nel mare il mare, e cerca ogni vno Far
. vietarmi il partir pugna, e contende .

riparo al ilio affatto empio, e importuno . Metani. 1 1. 173 Vigorofo Ceba. Alhor quel che rinchiude herbofo finalto Apre .

feroce Ceba- Stringiamo dunque à quella rocca intorno Le no-


.
ciafcun coti vigorofo all'alto. Eft.iz. 5:7.
ftre fquadre , e con feroci all'alti Battiam fenza cefiàr la notte, Violento Taf! Gran pioggia , c folta , e pur di torbid'Auftro II .

e il giorno. Fur.3. 1. violento impetuofo affalto Mond.4.


1 .

Ticro Bare. Per darmi vn fiero affitto Al cor, fattili in alto Mi Assassino Che aflaffìna, o vecide per danari
. . .

poterti ferire, Ma fubito ti vidi, ohimè, morire Madr. Brutto Ghcl. A guifi di leone, o di mattino Con sì candido pan, . .

Y-ocofo Cap. È ditte , in van dal Ciel foccorfo attendo , Se il


. brutto alliflìiio Rof.2,0. 60. .

Ciel mi moue anch'ci focofo all'alto Occup. S011.5. Fellone. Mar. E dal nfchio mortai campando Adone L'art<L_> .

Lolle Mar. Quando l'infegna à danni de le llelle L'alme rubclle


. fchernir de l'att'affin fellone
difpiegaro in alto Nel folle aflalto ;i minacciare il polo Con Perfido Dant. Io fbua come il frate, che confetta Lo perfido af. .

l'empio fluolo io non alzai la fronte Samp.j fallino Infip. . .

Furibondo. Inc. Dal follo a baffo, e da la rocca d'alto Diede Asse. picciola moneta •

principio à vn furibondo affatto Sranz. Picciolo Mar. D'vn pitciol affé pouera mercede Belifario men-
. .

Furiofo Valuaf. E tra le nebbie al furiofo affalto S'arma la ma-


. dico, Peregrino cortefe, in don ti chiede Galer.Ritr. .

no, e tutto il Ciel commoue Tebai.3. S9. Asssmo. Il fermarli con cflèrcko intorno a' luoghi forti per pren-
.

Gcuerofo Tronfi E'1 fuol bagnando di fanguigno fmalto , Le


. dergli , per mancamento di vetrouagha, o altri difagi de gli af-
fchiere apria con generofo all'alto Colt. 11. ii. fediati .

Korrcndo. Taff Vrta I-rancefi con aflilto borrendo , E i vani Alto Benam. Suo prefetto è 1j guerra, ond' egli hà chiufa D'alto
i .

colpi lor fi prende a fcherno Liber-7- 1 1 8. aflèdio Granata a lui si ria Mond.i. 8.
. .

Inipeiuofo. Ar. In tanto ij Re Agramance molto hauca Impetuo- Afpro Grill. Tal l'afpro attedio à Io mio cor d'intorno Scaccia .

fo all'alto ad vna porta . Fur. 5. 6. de' penfier rei l'alta mercede 1Pen. 10. .

Inafpettato. Fed. Ne men di quel , ch'appar ne l'onda il Mcrgo Crudele. Cott. Ne l'affedio crudel , che l'empia forte Mi tiene.
E a l'inimico inafpettato allibo Appi. Son. i. .

ìrrgegnolo. Brign Quelle fiir l'arti, onde i più figgi ottenne Vin- Crudo Anguill. Come vede de' cani il crudo aflèdio , E rante_» .

cere in prona u'mgcgnofo aflilto Giorn.7. d'ogni intorno annate mani . Metam.il. 109. .

Ingiuriofo Ghel. Contro gli affalti ingiuriofi, e rei De le pugne, Diro GheJ. Sicuri si, che ne l'attedio diro LafciafTì vn fol ( s'vn
. .

e de' tempi, io le fuppofi ^ette colonne Rof 1. 68. di lor fù ) la vefte Rof.zt.19. . .

Ingiuflo Angmil. Salucrò le bellezze vinche, e fole Da gli affalti Duro. Car. V'era oltre a ciò Porlènna il Tofco Regc , Ch'impe-
.

marini ingiurti, e felli Metani. 1 1.71. riofamente da l'efliglio Riuocaua i Tarquini, e in duro alìedjO
.

Infidiolo Chtabr. E come vetro infermo Contra virtute infìdio-


. NeteneaRoma. En.8.
lo affilio Vol.i.lib.3. . Feroce Gatt. Feroce aflèdio à Baiorico pone , Con gran cor vn .

Intoleraiuio Ar. Io mi sforzai guardarla, mà al fin cinto Dain-


. Setonio lo difende Scot.3. 13. .

lolcrando .iffalto ne fui fpinto . Fur.14. 31. Gloriofo . Brace. Preme le mura, e con la fame, ci tedio Stringe
Lagninolo. Tcft. Ah che di felce , e di ferrigno fmalto L'anima più fempre il gloriofo aflèdio Rocch. So. .

ìcabra, e'1 duro core ha cinto Chi non fi dà per vinto Di duo Graue Ar. Che il terzo Ottone , e il Pontefice tolga De le man .

begli occhi à vn lagnmofo affalto Lir.19. loro, e il graue aflèdio ttiolga Fur.3. 17. . .

lieiie Car. Fanno con licui, e repeniini affalti Tale vna cieca.-» Grauofo. Taff. Mutata è ( dille") la fortuna oppofta, E noi minac-
.

rcfiftenzaàpcna. En.t. ciadi grauofo aflèdio Conq.19. 50.


LufinghierO Kin. Ma in tua ragion più forte
. Al lufinghicro affal- Infuperabik Cap. Le mura infanto in cui Dorindo albcrgaD'at .

to il cor non ceflè 1 Canz.48. . fedio inttiperabile circonda De IT/pano Monarca La iormida-
Manifetto. Taff. Che non vfeite à manifetto alfalto, Appiattati bilhofte. Idil.3.
gucrricr, s'io non m'afeondo ? Liber. 11.36". Intempcrtiuo . 1ef.ui. L'attedio inccni])eftiuo diCafale Riuoltò
Mortale Car. Tal ne feci opra ne fpiccamo al fine Da quel mor-
- fottofopra Le comuir fperanze . Tor.
:

tale aflilto En.i. . Lento. Brace. Romper Luigi a' fuoiprogreflfi il corfo Qui non_»
Murale I aff. Mi prepariamo il cor fublimc, ed alto A le corone
. vorria con duro allèJio, elento Race. 13. 19. .-

del murale aflalto . C011q.11. 107. Nciofo Augnili. Che fe, per torti vn si noiofo aflèdio , Incanti .

Nemico. Taff feròdi' altronde la città non teme Del'afTalto à quello appropriati, e buoni Metani. 4. 18. .

nemico offefa alcuna Liber. 1 1 z6. Pertinace. Mah E dopo lungo aflèdio , e pertinace Difpicga in
. .

Ondofo . Teli. Freme irato Nettuno, e tanto in alto Erge le tem- Mompolier laFiordiligi.
pcllofe atre procelle , Che fembra i l'auree flette Mouer d'hu- Regolato Tefau. Vedendo incanutiate Le cofe à vn regolato, e .

mida guerra ondofo aflalto Lir.17. lungo afìcdio Tor. . .

Paucntoìo Rin. Guerrier audace al pauentofo affalto Didue_» Vile Tali'. E infino à quanto ci terrai prigioni Fra qtiefte mura in
. .

candide flette Amor m'otfèrfe 3. Son.57. vile aflèdio, e lento t Liber.6. 3 .

Tedelìre Car. E ne' pedeltri


. aflilti ancor non vfi Da' Latini in- Assi MBLi'A . adunanza di gente per far parlamento, dieta, par-
calzati hauean le terga Già volte al l.atio En.10. lamento . .

Pengiiofo . Remig. Fugga la guerra grandemente, tema Di ritor- Deteftabilc Gatt. Aflèmblea deteflabile, e fecrcta De' pochi,nn> .

narli al perigliofo allatto Epifl 3. de' più perfidi indice. Scot.4. 31.
.

Pertinace Mar. E in cento aflahi duri, e pertinaci I'ubliche pal- Assi \so confenfo, raflèntirc
. .

me con applaufo ottenne Samp. So fp.63. Deuoto. Car. Voi co' i voftri fauori e Tiri,e Peni Preflatc a' pric-
.

Precipiuifo Valuaf. F. come fe gli fan leuar in alto. Cade à dar


. ghi miei denoto affenfo En.i. .

lor precipitofo affatto . Cacc.5. 111. Assiìntio. herba am.iriflìma


_p .

Rabbiolo Mar. Quinci, e quindi ftracciato à brano à brano Sot- Amaro. Mar. E ne la faccia, e ne la bocca piena D'amaro affentio-
.

to al rabbiolo aflalto al fin mi lìcndo Samp.i. gli verdeggia il fiele . .

ftepeiuiiio Barb. Quelli de l'alma mia la rocca han prefa Con


. Crudele Bcnam. Ohimè,chc qui i contento Comincia à me/ir o- .

repentino aflilto, e viua forza Prim.Staifz. larfì Con l'aflèntió crudel d'afpro mfrtire. Pafl.Etn.i.4.
. .

Rio . Ar. E la prega, e la fupplica per Dio, Che partir voglia il fie- Dolce Dant. Et egli i me si tolto m'ha condotto A ber Io dol- . :

ro aflilto, e rio Fur.z4. 71. .


ke aflèntio de" martiri La Nella mia col fuo pianger dirottò.
Sangninofo Remig. E ch'ei folea con la robufta mano Far crude
. Purg.z3.
guerre, e fanguinofi affalti Epifl. 13. Pallido Lor. Et io fc ben più che ! pallido affenzo , E più de )a_»
. .

Sfrondatore. Iniper. Là,pennacchio animato, e fempre verde_> cicuta paio amaro Egl.7. .

A l'elee in capo, elmo fronzuto hor premei Di aflilto sfronda- Trillo Alan). Non faprei nel parlar coprir le (pine Con fìmulati .

iot quinci ei non teme , Mi perde altri la foglia , ei non Ja per- fior, ne l'opre hauendo Mele al principio , e trifto affentio al
de. Caf-4. 14. fine Sat. 10. .

Spanentofo. Ar. Moue crudele, e fpaucntofo aflalto Da tutti i Assinza lontananza .

lati il tempeitofo verno . Fur.41. 15. Amara. Remig. Eiìerui orcorfo in quella aflènza amara Tnrto
Subicano. Brace. E qua, e là con fubitano affalto Spargono il fuol quel mal, ch'auuenir fuole-tn guerra . Epifl. 13.
Cri;-
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,

ASS 4ST
Crudele . Srign. Giurare» hauer ne la crudele artenza Collante il flurtb crudel d'aflro maligno
7?
. l.agr.tf. 16.
bennmioto il parto Giorn.3.
cor, fe .
Nemico. Malti.
di Cieì d'albi nemici Fermò àV in. Hor ch'atta
Dura Remig L detto haurei, ch'in così dura aifenza Non m'ha-
.
(popolarne intenti. Del. Són.33.
rtufttà
ueffi, crude), porto in oblio . Epili.ii. Astrologia fetenza, che tratta della natura de* Cicli , e delle_>
.

liera. Mar. Quel!' allènza, ben mio , fiera, e crudele , Altro per ltelie
me non ììa, ch'aflenzo, e tele Contemplatrice. Mar. L'vna contemplarriccc de le Stelle,
Lunga. Remig. Ti Jlai lontan (miferame) nè pure Saper mai E
fuol vaticinar cofe future : Vedi c'hd in man la sfera, e de' pia-
Jicc,ond"hà cagion la tua Si lunga a/lenza, ouer fotto qual par- neti Si diletta d'efpor gli alti fecreti. .

te Del Ciel, lunge da me tua vita guidi. Epift.i. Astrologia giudiciaria.


T
fc oiolà Borg. Si tolfc à le bramate Da me lòuente richiamate
. Dottrina incerta Mar. Non può dunque Attronomica feienza .

mura, Di cui Partenza mi è noiofa, e dura. Rim. Canz.i. Ne Jpecolation di mente inferma Far fecuroprefagio, edar
Assonto imprefa, negocio .
temenza DcJauuenir determinata, e ferma, Perche del fuo
Duro. Corto. Duroartònto hò intraprefo , mànondeuo Persi fauerla conofeenza E' general, che /petto il falfo afferma
, Nè
nobil cagion /chinar periglio. Alm.i. f. feiua error qual più fottìi penlìero Si vanti mai
di pernottarne
A»svero. Re de' Perii, detto anco Artafertè vero Fame , o contagio , è ver, pioggia,
Superbo Grill. La (upplicc beltà , che largo impero S'hauea sù
il . ecclirte A chi il &
. lutino mudtigar s'ingegna Da le lidie tal volta erranti
, o fitte
l'alma, e fo tira fet.fi tolto Del firperbo Attuerò può ben , che
, D'imperiai ri-
i
Efier di rurarre aucgna . Pur talhor nufei, quan-
gor fpogliolli il volto i. Canz.jfi. .
do il predille Contrario
effetto à quel che l'arte infegna , On-
AttiNisZA continenza, temperanza ne' .
cibi de li tcorge elprelìair.cntc aperta La vanità de la dottrina
iu-
Salubre . Pog. Huopo e nutrir, ma ciba, e non diuora La falubre certa_t
attinenza, c non edace . Cai. Facoltà temeraria Mar. Quinci veder ben puoi quant'elia
Ha Fa- .

Astio . inuidia colta temeraria, arte fallace


Crudele Mar, Non sà come sfogar l'aftio crudele, E le 17 gonfia Astrologo, che attende alI'AttroIogia .

di gran rabbia il lieJe Egittio. Mar. Spetto Ja notte infra i più ciechi ingegni
Più de
Intotcrabile . Maur. D'intolerabil attio, e rabbia pieno S'arruffa, l'altrui, clic del fuo mal prefago Staffi Afìrologo
Egtftio , Ara-
latra, e vomita veleno.
Tab.9. 3. bo Mago, E figurando con più linee, efegni Ogni cafa cele-
Noccnte Cell. Freni rabbia proterua , aftio noccntc La Aia lin-
. fle, &
ogni imago, L'immenfo Ciel di tanti cerchi onutto
gua profana, e'1 guardo bieco Var. .
Vuol mifurar con oricalco anguflo .

Superbo Mar. Quell'allio hoinai fuperbo. &; iracondo Non cape


.
Indouino mercenario . Mar. Giudica i cali de l'altrui natale_>
tipetto, e lui non cape iJ Mondo . Mercenario ìndouin , calcolali punto, Nè s'accorge talhor,
Astori .yccello prcda,che J'huomo tiene per diletto d'vccella-
di mifer, da quale Non premilo accidente é fopragiunto , E men-
re, &
è di fattione, e di colore fomigliantc allo fparuiere tre cerca pur d'ogni fatale Congiun tion , come fi troua à pun-
Auido Silu. Hor Maddalena, che fuggendo vince Qual colomba
.
to, L'influenze efplorar benigne, o felle, Quali notturno can
rapaci, auidi allori Madd.5.17. latra à le lìelle
.

Famelico. Valuaf. Mi il famelico attor altra maniera Di guerreg- Sagace. Anguiil. Gli ailrologi fagaci, altri all'ai Sebennon_» &
giar,altri coflumi abbraccia,Dal mezo giorno infinverfo la fera fono in tal faenza ìnllrutti, Stupifcon che 1 Solari ardenti rai
Più volontier vi s'afràtica, e caccia Cacc.j. 116. Veggon da Polo a Polo effer condutti Metam.i. 6S. »
.
.

Forte Valuaf II forte attor. Io fparauicr ifnello , E"l cadente dal Astvkia regione di Spagna, afpra, e
.
malamente habitara .

Ciel faicon /lraniero,C'h 'errando van d intorno d quello mon- Afpra Kerr. Il capo entro le nubi, e
l'Oceano L'alta Pirene, e .

te, Fan di certa virtù prone più conte Cacc.i. 41. l'alpra Arturia afeonde Bab.6. 11. .
.

Ghermitore. Chiabr. Come predando per eli aerei campi II rher- Astvtia arte attitudine ad ingannare , e faper/i guardare da . &
,
mitorc attor /piega le piume. Vol.i.Cac.
gp inganni Sagacità, fcalirimcnto :

Grifagno. Imper. Poiché veggio, che in lotta, anzi in conflitto Alta Benam. Quel ch'a Troia
portò giorno fimefto , Sola mer- .

Sanguinolcteilacciatorcommife Col fuperbo fa^ian l'attor ce de l'alte aitutie Argille Colott.41 .

grifagno. Auido acqinll.itor d'alto guadagno RuTl.13. Ardita Mar. Porto di marche d'oro il zaino pieno Con cui ve- .
.

Ingordo. Brace. E come ingordo aftor piomba dal Cielo Sii la lar l'ardita attutia intendo
finarrita, e fcmplice colomba. Sdcm.4. i. Leggiadra. Mar. Cori attutia leggiadra io ti direi, Vn dolce pe-
Predatore. Chiabr. Efcafì fuor col preoator augello Sul nobil pu- gno del tuo ben ti porto, Prendi l'anima fuane' baci miei.
gno trafeorrcndo il prato . V0I.1. Cac. Ani. Meli. ,

Rapace TafT. E tra' nemici vd con quel furore , Che tra' minori Maluagia. Car. E forfì che non finge Temer di
.

me perche ilmio
augei rapace attore Rinal.i1.71. fallo aggraui (Maluagia attutia; mà non più per nulla Vuò,
.

Superbo Malf. Non mi giouò nodrir fuperbo attore,


.
cane ha- che ne tema En. O . 1 1

uerdigcncrofalcna. §011.93 Rara Anguiil. Vedete voi medefmi, . ou'egli impende La fua sì
Vnghiuto come colomba tace à tanti Scherni d'vn-
. Fot Elfo
rara attutia, e'I fuo configlio Mctam.13. 16. .

Hum. Iib.9.
ghiuti attori, e negri corbi Scioperata Gatt. Ahi feiopcrata attutia, ahi fatto enorme, Men-
.
.
Vorace. Fol. Non come attor vorace, ma colomba Defcender zogna da lamin di Pluto ordita Addpi.iS. 19. .

vuole il tempratorde" moti Hum. lib.i. Somma. Ar. Roteali dardi fomma attutia vanto, Chccolui fa-
.

Astria . figlia di Gioue , e di Themi , per la fila equità nominata cilmente li credea. Fur.18. 8+.
Giuditta Vana Car. Ligure vano, vano orgoglio in prima Ti motte
.
, hor
Bella . Tanf.Non per feguir tua voglia iniqua, e rea Lafciarò l'ar- vana attutia, e vana fuga Sarà la tua En. 1 1. .

me de la bella Aftrca. Lagr.11.30. Atalanta. figlia di SchencoRè dell'Itola di Seno, famofa nel
Intatta. Brun. Vergine, e intatta Attrea trionfi, e regni , Ma da' corfo, e nella caccia .

moti del Ciclo, al Cielo intefa, Con giutta lance 1 propri moti Ardita Valuaf. Vedette Si Atalanta ardita,e fnella Co' i dardi in
.

infegni. Kpirt.Hcroi.j. 3. mano in vn vettir raccolto Spregiar le tele , e diuenir più bella
Inuitta Brace. Io le bilancie de l'inuirta Attrea Da i pie le tolti,
.
Di polue, e di fudor dipinto il volto. Cacci. 3.
e di tal preda onutto Rifuggìa glomofo al campo ingiutto. Corriera. Imper. Ochetralor, quel che più bel tu miri Carco
Vrb.f 16. , di frutta d'or, non creda il tronco Cortefe, e altier producitor
Lucida Rin. Nel tempio del tuo cor Felice Siilo Spiega lucidi
.
del pomo, Di cui già piacque il bel color cotanto AlaGrec3
Attrea l'auree fuc piume . 1. Son.ifif Cor/iera, empia, non meno , Che bella.t: non inen pretta à far
Sangnigna.Mar. Più nó vedrò con ciglio torto,e graue Minacciar morire , Che fubita , che rapida nel correre , Ch' alhor che
gl'innocenti Attrea fanguigna. Tebr. Feti. 17. faggio l'amator Beota Nel corfo à lei con triplicata offerta Sii
Astro. fletta, figura celefìe l'arringo il gittò,porto in oblio E la propria vittoria , e l'altrui
Benigno Ar. Ne vai lungo ofleruar di benigno attro , Nè quan-
.
morte Riprefle ilvolo al corfo Rufì. 10. .

ta efpenenza d'arte maga Fece mai l'inuentor fuo Zoroaltro. Graiiofa. Anguiil. Ma più d'ogni altro al vincite* dà lode La
Tur.31. J. gratiofa vergine Atalanta Metam.8. 138. .

Duro . Petr. E chi de' noftri Duci, ch'in duro altro Paflar l'Eufra- Leggiadra Anguiil. E fe ben fupcrò leggiadra , e fnella Più d'vn
.

te Tr. Fam.i.
.
dupotto giouane, e po/Ten te. Mctam.10. if4.
Funefto.Gofel. Fanno vn attro 3 colui funetto, &adro , Che de Superba Anguiil. Se ben mottrò d'ogni pietà rubella La fuperba
.

le membra pellegrine , e belle Sciolto hà colei , che tu feco le- Atalanta hauer la niente . Metani. 10. 154.
garti. 1. Son.91.
Athh . fetta d'heretici. che negano Dio .

Maligno. Campcg. Quella fia per fuggir Pvnica ftrada Ogni in-' Mifcredenn Guif. Bclrà, granacz:'a & artifìcio tale
. , , Ch' a' mi-
G fere-
.. . . . . . .

74 *T ATR
fcredenti ingiuriofi Achei L'iniqua boccabcflemmiante chiu- ci di fue bellezre il Ciel fofìiene. Amor. ' •

de. D. Set li. Neuofo. Mar. Fin che le lodi fue non lpiego, e fpando Da l'Atlan-
Athene. Grecia, già domicilio, c ricettacolo ili tutte le
città in te ncuofo à l'Indo adulto
dottrine, cosi nominata ua Mmcrua, enei Greci chiamano Salebrofo. Afcol. Le calze mie faran d" alpeftri faflì Suelti da ,
Athene Fi oggi e delimita del tutto
.
l'alio, e falebrofo Atlante . Stauz. Terni. 1.
.

Antica, i ali- '1 empra comi (aeree in mele presili, E prendi Safibfo Ciec. Da intenerir l'horror del freddo, e duro Caucafo,
i .

l'arme de l'antica. Athene Contra colici , ch'e lenita intrec- e del iidTofo hirfito Atlante Hadr.4. 1. .

cia, e in gonna Son. Scofcefo Ghel. Va'/a vie men foura le nubi eitenfo , E men feo- .

Citta oreca- Leba. Madre fu di coflor la città Greca C'hono- fcefo, emen filuofo Atlante. Rof.n. 8.
ran le faenze, e pregian l'arti, doue à rifehiarar fa mente Superbo. Anguill. Non molto funge à le fuperbe porte Vede il
i-,

cicca Mouon le genti ogni hor da tante parti . Kit. 13. 66. fuperbo Atlante, che men fuore Metani. 4. 411. .

Città Palladia . Anguill. Lia città Palladiani ogni loco E' tutta Valto. Lali. E in altra parie alteri monti eltolle , Che fembran
luono, e canto, e tetta, e gioco Meum.7. 16 1. gareggiar col vallo Atlante
. fit.j. }%. .

Dclol.ua .Siro. Fra mille taci entro il notturno horrorc I carmi


. Vecchio Grat. CJuei che viuon la doue al vecchio Atlante, Ch'à .

Sofoclei he l'alce leene Fero à la ricca, hor defolata Athene l'ottener Je licite erge la fcfuena , Bagna il Libico mar l'antiche
Turbar la tronte, intenerire il core . Son. piante Cleop.8. 8. .

Dotta. Talli Non già la dotta Athene, Ne il Liceo nel dimo- Vecchio Moro Mar. Non sì ricche però de l'auree poma Splen- .

itra Amiiu. Cu. 2.


• der frj rami il lucido theforo Vide il. Drago d'Helperia, o'I vec-
Douillìma. Alani. (Quando furo i quiltion Nettuno, e Palla—» chio Moro , Chc'l tergo incurua a la liellata fonia . Lir.Amor.
( Non
ini contraili alcun) che dal tuo folo La dottillima_» Son. 40.
Atlieiieilnoinehaureobe. Colt 5. Vecchio llanco Petr. E farei fuor del graue giogo, &: afpro, Per .

Illultrc. Bertof. Ma fe l'ingegno tuo può confecrarte D' Athene cui i' hò ituudia di quel vecchio fianco , Che ta con Je fue fpal-
illuilre mira i più laggi chori . Guacc. Son.i. le ombra a Marocco Son. 41. .

l'aliatila. Valuali Sorgea vicina a la Palladia Athena Per pro- Vigorofo Gait. Il cui pondo curuar farebbe quanti In terra fon .

prio lito , e per fiumana cura Alta tra verdi colli , e da l'arena più vjgorofi Atlanti. Scolii. 5.
'

Del mar non fungi vna città lecura. Cacc.y. 141. Atuta. combattitore.
Porta Palladia. Anguill. Progne la figlia f:.a, fa mia conforte Infame. Beaanii Ne parla più,- s'accolla, e perche faccia Quel,
Perniarmi fpinge.i le PalJadie porte. Metam.6. 171. che raccoglie in cor , llende le braccia Cinge il candido col- .

Prudente. Anguill L manco fol di quel, che li contitene , Che'l lo, infame atleta , Col manco, e '1 deliro in altra parte hi vol-
crederla lapiù prudente Athene . Metani 6. 156. to Sei. Stanz. .

Regno Palladio. Anguill. Prima il.Cretenfe, poi il Palladio Atiu o . Rè di Micene, figlio di Pelope, c d'Ippodamia
regno Diuruttohauea col periglioso corno . Metani. 7. 154- Crudele. Senec. l'ale il crudele Atreo que' corpi humiii Giàde-
Sede Palladia. Anguill. L'ambaleiator de fa Pafladia fede Fece ftinati al tuo f;>ieiato fdegno Coiuempla,e dubbio ltà qual pria
licentiar del Ditteo regno Mctam-7. 16S. . recida. I'hielt.4. 1.
Seno d'ogni arte Anguill. E faluato quel lén, chc'l Mondo ador- Crudo Afcof. Flaurò per cuoco il crudo , e fiero Atreo Cocen-
. .

na D'ogni arte liberal, d'ogni fetenza. Mctam.6. 158. d'i tigli del fratel T hi erte Sranz. Terni. 1. i

Atiio . monte di marauigholà altezza trà la Macedonia, e la_> Empio. Senec. E voto a l'empio Atreo quel ch'effer pena Agli
Re de" Perii
1 hracia, tagliato da Serie altri fuole. Thiell.4. 1.
Eccello Sente. M'aggraui Pindo, & Emo, ed Atho cccelfo , Che
. Fero .Scuce. Crederallo alcun mai ? il fero , e crudo Di mente
de la Thtàcia rompe flutti, e lente 11 grauc fulinin del Fonan-
1 infimo, cfanguinolò Acreo Sta itupefarto daf fraterno afpet-
te Gioue. lircof. ht.4. 1. to. Thielt.Ch.j>
Rigido Potrian ne l'opra lor delire si forti Con degno
. Tronfi Feroce. Mar. E con Tantalo, e Progne i cibi appretta Atreo fe-
ardire, e. conillultri fellemi, Per aggiungere al marnouelli roce, e Licaone infame Strag.t. .

porti Caiur del rigid'Atho 1 feni interna Colt. 15. 19. . Infellonirò. Moron. Ne fon cotante le pupille infefte Delbafì-
Sublime - senee. Amo fubfime , ch'in Hcmoi.ia fede Partorì lifco a 'hUOhl,nè fisi crudo L'infellonito Aereo con/ro Thie-
1

. quelle pelli, e Pindo iminenlò Apportò quelle. Ma&t+I- iie. 1. Sacr. lnuect.7-
Superbo. Mar. biufuperbo ìmpcnetrabil Atho, Lo cui rigor Infido. Senec. Ch'entra l'infido , e furiofo Acreo Seco trahen-
non celie A gL aliai 1 Uel mar , fa cui durezza Fù dal ferro di do del traccilo i figli Thiell.4. fc .

Serie à pena doma, Pur non potetti alhor del petto alpino Spietato . Senec. Verranmi incontra i cittadini Argiui , E Io fpie-
Nouallentaco intenerir le felci, Si che lotto le Icheggic , e le tato Acreo. Thielt.3. 1.
rmnc De' rotti fallì, e de' macigni infranti Mille centauri al- Atrio . corte di cafi grande, o di palagio .
tieri hcbberfepolcro . Samp.i. Superbo. Car. V'apre vn" ampia feneltra: appaion dentro Gli
AliKA «già citta antica di Terra di lauoro, vicina alle paludi Pon- atrij fuperbi, i lunghi colonnari , E di Priamo, e de gli ikti an-

iine_j. tichi Regi I riconditi alberghi En.i.


Poilénte . Car. Cinque grolle città, con mille inctidi A fabricarc, Atrocità', crudeltà, feuerita, fierezza.
à rifarcir li danno D'ogni fort'at mi la poffente Anna , Ardea : Strana. Chiabr. Per Pira interna, e lènza dir parola Di flrana atro-
l'antica, Tiuoli ti fuperoo, L Crultumcrio,c la torrita Antenna citaprefecoiiliglio . Fir.7.
f.n. 7- Atropo vna delle tre Parche
. .

An-ANir. monte grandiilimo in Mauritania nell'Occidente Mc- Crudele Nard. Et Atropo crude] de' più bei fiori Con la forbice
.

ridionaleje percne la fua cima per ellère altilfuna pare che non cruda fior metea Parn.Scai. Son.3.
1 .

fi poifi veuere, quindi Poeti dillèro, eh' Atlante era vn gigante,


i Funelta Ferr. Es'Atropo funeita Non recidea dcJa fua vita il
.

clic colle fue fpallc fofteneua il Cielo filo . Hort.

Altero. Mar. Osi folca tafhor dal pefo llanco Con l'aita d'Al- Inesorabile Teft. Incflorabil llringe La falce Atropo intanto, e
.

cide Atlante altero A l'incarco del Ciel fottrare il fianco . Lir. in poca polue Machine di molt'anni vn fottio fobie Lir.11. .

Heroi. Son.j7- Infame Guar. Ne la funetta man d'Atropo infame Temo, che in
.

Canino Vafuaf. C'hora voi chiama à gran parte del pondo No-
. vn bel guardo alire forcale , Alerò tufo fatale Amor m'ha dato.
uelio Alcide , ch'ci canuto Atlante Soitien per Dio l'opra le_j Son. 11.
/palle (ante > Cacci. 11. Iniqua. Mar. Mercè d'Atropo inìqua , Che de l'alte fpcranze il
Dui 0 alii Non alzauano ancor Pircne ,
. l Alpe , Offa , Pefio, & & fiore in herba Troncando acerbamente af primo giro Dclfuo
Olimpo, e'1 duro Atlante Mond.i. . fufo fata! ruppe lo ltame Epici. • .

Gigante Libico Mar. Nel bel giardin del Libico gigante, Che il
. Sorda. Valuali Marni rubò a la morte Atropo forda. Che con
tergo incurua a la liellata fonia . l'human voler raro s'accorda. Te-bai. 3. 18.
Grande. Car. Et d'Eiettra ni padre il grande Atlante, Che con Atteggi aminto gelto di corpo ch'elprimc gli affetti .

gli hom&ri fuoi lolce le llelfe E11.8. . Vago Mar. Con canta niacllria le braccia i-nnafpa Con tal arte
. ,

lninttiHimo. Anguill. Prende Atlante inuittiJIìmo diletto, Alber- in andando il palio cangia, Che ne' fuoi vaghi atteggiamcnti,c
ga il punito qui tiglio di oionc Metani. 4. 41 3. . . moti Par che in aria Ichernifca, e in terra nuoti
Mauritano.Goieli A domator I de' inoltri, al gran Thcbano Chic- Attioni Figlio d Arilteo , e d'Au-.onoe , da Diana , che lì laua-
.

dea loccorfo il Ni ii;nc.u;o Atlante Son.»6. . ua nel fonie di Gargafia in Beotia , conucrtito in cerno , e da'
Mauro Car. Trapaflèra di fa dal Mauro Atlante, Che con gli ho- fuoi cani iui lacerato
meri fuoi folce le llelle Ln-6. . Figliuolo d'Arifìeo Valuaf. Il figliuol d' Arifteo timido, e prcilo
.

Moine Moro. Cell. E fe qu.d regge il Cielo il Monte Moro , Tal Vorria fuggir da i can ch'egli ha d'intorno, Efli che nè più l'ha-
bito,
. . . . . .

ATT ATT
Into, ttè il gjlto Veggono human, ma' ne la fronte il corno, Nè Baldanzofo. Mar.
75
Nècon più baldanzofi atti cenili Ilfamofo
fan ch'egli è Attorni il lor Signore Glilatran contra, e ancor Anone in Thebe corfe
gli dan terrore . Tebai.4. 160. Barbarefco .
Moron. I fdegni fuoi tanto auanzar , ch'à vta tratto
Incarno . Tali.' Non quando villa ne le gelid acque Da l'incauto A gli atti feorfe barbardchi, e fchiui . i.Sacr. Inuett.4.
Attcon folti Diana. Rinal.i. 56. Barbaro Ceba. Dinanzi i
. l'atro barbaro, e crudele Andromachc
Martire di Diana Mar. Qui fcpolra fi ferba D'Atteone vna par-
. nman tra viua, e morta . Elt.8. 116.
te : il più di lui Nel venire de' fuoi cani hebbe fepokro Quel Bello. Renug.
, Ch'i gli occhi d'vn'amare ogn'atto è beIlo,C'huo-
di che morto giacque à fontana Martire di Diana Samp - la . mo, o donna gentile amata faccia Epiit.4. .

Mifero. Remig. ìl DliTero Atteon può farne ancora Al Mondo fe- Bieco Anguill. Per venir à quegli atti infami, e biechi
.
Per fouer-
de, il qual fembiando i fuoi Fcrociffimi can , feluaggio cerno i
chia Jafciuia mfani, e ciechi Metam.5. 1
13. .

Smembrar fe Hello à quella guifa feorfe Che già veduto hauea , Brauo Mar. Ma drizza nomai la villa Là doue in brauo, e formi-
.
fquarciar inanti Ben mille fere Epilr. 9.
, E in augnila fembianza L'vltimo Carlo il forte
.
1 dabil atto
feu-
Attila Re degli Vnmjuiomo auidiflìmo d'impcro,e litibondo
.
do imbraccia. F.pir.s.
di fanguehumano Bruno Dant. Molti altri mi mollrò ad vno, ad vno
, E de! nomar
.

Crudo Gui£ Non la cittadc, ch'ai furor cedendo Del crudo Atti-
.
parean tutti conienti, Sì ch'io però non
vidi vn atto bruno.
la iniquo al fincolfaruflè Di vari Alili vii Mondo almo, e no- Pnrg.14-
netto . D. Sett.f. Clemente Brace. Et ei con atri placidi , c clementi
Teilo Talf. Ben fi conofee al olto Attila
.
Pur m'affida
. v il fello, Che con occhi benigno, e un contorta Rocc.4. .

di drago par che guati J8.


Liber. 17.69. .
Codardo. Ceba. Io ch'altra infuna forfè haurci porrata, Sop-
Fiero. Stroz. A nzi,
ritentò più volte Nel feruor de larhc'J guado portar non potei l'arto codardo klì.6.66. .

zuffa A; dia il fìcro,Ma perigliofo ritrGuoi.'o,e infido. Vcn. 7.1 8. Contrafatto. Valuaf. Grida, fi torce, & ha la voce, e gli
atti So-
Flagello deludo. Maur. Ifflagello del Cielo Attila fero Vuol pra natura fieri, e contrafarti Tebai.io.
tragittar J'efìercito minuto
49. .

Tab.^. 64. Cortefe Ar. Del cortefe atto affai fi marauiglia


.

, Ch'vfato hi la
.

flagello Vogherò Stroz. Quid non hanno al bel viaggio intenti


.
Donzella a Serpentino Fur.jj. 68. .

I>j TVnghero flagel temenza alcuna Vcn. 7. 40. Crucciofo Ceba. Sol l'empio cortegian non fè, uè dille Parola,
.
.

Goto l'evo raffi Pbfcia quando npafia il varco noto A gl'inuiti


. od atto alcun, fe non crucciofo. Eli. 16. 147.
d'Honoria il fero Goto L1ber.17.67. Crudele Ar. Spiacque à Zerbin l'atto crudele , e Urano
-

, Tanto
.

Idolatra barbaro Stroz. Elia di fenno priua, e di ragione II bar-


.
più che del colpo il giouinetto Vide cader sì sbigottito
baro Idolatra alletta, e prega. Ven.i. n. , e_,
fmorto, Che in tutto giudicò, che folfe morto. Fur.19.1j.
Re de gli V nni. Stroz. Tu lol tra tanti, ò fanto Heroe.difccrni Dai Crudeliffimo. Taffi Ma l'inuitto
Tancredi alhor non bada, Che
Rè degli Vnni il machinato male Ven.7. 1. latto crudeliffimo gli (piace I.iber.6. .

36. .

Regnator dell'Aquilone Tali". Moirraglipoi Foreflo,che s'oppo- Crudo Mar. Figin, l atro e si
.
crudo, e sì nefando , Che l'occhio .
ne A l'Vnno regnator de 1 Aquilone. Liber. 17. 68. il prende a fdmio Galer. Fauol. .

Tiranno Vnghero Stroz. Che lente, ch'ella con celato in"anno Deteftando. Gatt. L'atto sì
.
dctellaiido , 5,'inhumano Del bar-
Chiama à l'impero l'Vnghero Tiranno Ven. 1. 8. baro crudel tanro addolora La madre alhor, che da .

Signor de gli Vnni Stroz. Canto l'arme, e l'ardir , canto il Guer- fpietata
.
mano I, cor fi fentetrar dal peuo mora Addal.tj.J0. .
riero, Che dal fatai de gli Vnni empio Signore Saluò
d'Elperia Digneuole Lall. E moltrarsà, con gratia tal gli accoglie,
il già cadente impcro,Spciito d'Honoria il mal
Ch'at- .

nodrito ardore. to digncuol maelia non toglie. Titi. %<*


Ven.z. 2. Dimelìo Tali: Mof-ra la quinta hauer timore immenfo
Vnno maluaggio Srroz. Le noftre mura hi già l'Vnno maIua"io La man .

.
tenendo in niello atto dimclfo Rmal.8. 13. .
(Difs'egh; d'vn filo muro alto recinte. Vcn.5.9. Difcoriefe Ar. Io non parlo di quelli, ne di tanti .
Altri lor difeor-
Attwni opcrationc .
tefi, e crudeli atti. Fur.^6. j.
Animofa. Tefau. A lui dolendo di giacerli freddo D'anioni ani- Dffikgnofo Tali
E ben ne gli atti difdcgnofi aprirò Quanto à .

mofe filettatore. Tor. cialcun quella propolla annoi. Liber.2.80.


,

Funebre. VaJuaf Vietapcrbando ogni attion funebre, Chegh. Difpettolo


Tafl. Indi con difpettofo atto fuperbo Soma .
il ca-
polli recar nouo fauore Tebai..}. zy. duto caualier tauella Liber.6. 31.
.
.

Funelta. Mar. Onde l'aiTalto lor, che durò poco Si terminò con Dinoto
Campeg. Sourail faffo ( àia rombai! guardo volto ) Ir» .
attion funelta atto nfedea dolce, e diuoto. Lagr.16. 7.
Ponderata Gatt. L'attiom furmagne, e fole, Fur così pon- di lei
.

derate, e fenza menda Che Momo con le fue critiche fcol;_>


Dogliofo. An^uiJJ. Et altri, altri ne vennero altronde Per far &
,
Quell'atto fi a dogliofo, e lieto. Metani. 1. j
5 7.
Sotìiino non haurà, che la riprenda. Scot.i. 8. Dolce. Tali. E far con gii atti dolci, e col bel vifo Più che con
Atto, anione, opcratione, gdto, coltumc, maniera lor Circe, o
l'arti Medea Liber.4. 86. .

Acerbo. Petr. Nè però che con atti acerbi, e rei Dd mio ben pian- Dokiflimo Taff E dello Amor, doue più freddo ei donne
e del mio pianger rida
Son. 140.
.
Hau.
J[a,
.
nan gli ani dolciumi, e fembianti .Liber.5. 63. i .
orno. Molz. lo gli atti pur del mio bel Sole adorni Forz' è ch'i Dubbio Tali. Come fentifli tal, ridette in arto D'huom, che
.
fri
membrar torni Canz.x. .
due fia dubbio, e in f difeorre . Liber.9. 98.
Altero . TalT. Sorge, e fi volge al Rè da la fua fedeCon atto infic-
Eccelfo Vd. Apollo per quell'atto cccelfo, e raro Ti loda
me alteto, e riuerente Liber. 1 7. 42. anch' ei
.
per Jo più degno arderò. En 9. 141.
Ammirando Par. Morto e Camillo, ed hor fri l'alme diue , Poi-
.
Empio. Ar. Che troppo empio , e crudel atto li parfe, Ancora
ché ben
viffe, e fece atti ammirandi
, Degni d'immortal lode, e che per lui fatto l'haaeile . Fur.6. 8.
memorandi, Vien, ch'i l'eternità poggi, ed arriue Son. .
Effecrabile Chiabr. A l'e/lècrabil aito oltra ogni effempio Apre
.
Amoreuolc. Ar. L con atto amoreuole, e concie Non fenza fpar- le luci di più viuer fchiue Amed.9. .

ger lagrime luciollo . Fur. 10. 66. Faftofo Brun. Il dorfo di dedricr eiiiuio al vento Preme in atto
.
Amorolo. Tali: E in lei trapafli peregrina, afeofi Mirano i duo faftofo- i. Selu. Paneg.;.
Guerne-gli atti amorofi 1 ifaer. 16. 19.
.
Feroce. Talli E'1 dille in atto sì feroce, &: empio, Cheparue_*
Anhdamc. Brace. Quei begli occhi à mirar , che il fonno vela,
aprir di Giano il chiufo tempio . Liber.i. 90.
Pende in atto anhehnte, e non anhela. Vrb.if.
70. Fdtolb.Chiabr.Gli atti feltofi ogni guerner fjeonda.yol.4.Giud.
Arguto Edd- Il qual con atto arguto, e affai gentileSi
oppofe al
.
Fiero. Tafl". L'atto fiero, e'I parlar tutti commoffe A chiamar
varco dej bel loco auaro Cacc Ani. .
«uerra in vn concorde tjrido liher.i 9*0. .
Arrogante Cell. Non ria vanto fuperbo, atto arrogante Veritate
.
Flebile Tati Poi folcuoìlc rugiadofe, e diffe Accompagnando i
.
eflaltar, cui J'odio preme . Var. fijìil atri al pianto Liber.4. 70. .

Albro Moron. Chiedon


• la pena, ei da fe li caccia Con atti af- & Formidabile Tronfi E in atto formidabile , e tremendo Roui-
.

lai fJcgnoli, afpn, e villani . j Sacr. Inueit.4. .


nando in fe fieffo , à morte freme Coli. 4. 61. .

Atroce Tali Quando giunfe, e mimila il caualiero Tanto


.
vicina Fulminante. Brun. Lafcia dunque, dehlafcia, Ondo vago di-
ala fua eltrtma forte, Già comportali in atto atroce,
e fero letto, Il penfierdi vedermi In atto fulminate. Epilr.Heroi.i.ij.
Giiuiira invilo di pallor di morte. L1ber.10.1z7.
Furtiuo. Brun. Giri in vn guardo aJiero,C ui talhor vago vczzo,at-
Attonito. Angnill. Enn quell'atto attonito parlando
Vn marmo to furtiuo Cópongalufinghier.tcnijin Llciuo. Ven.Terr.Od.4.
con le labra aperte rclfa. Metani. 5. 4?.
Gentile. Taff- E in atto si gentil languir tremanti Gli occhi, e
Audace Mar. Cosi del Mondo trionfando vai Barbaro manfue-
.
cader fui tergo il collo mira Liber.9. 86. .
ro . e in atti audaci Altrui morte minacci , e vita dai .
I ir. Ani. Grariofo. Anguill. Con le Ncreidi v'è la madre Dori Ritratte in
?on. ?6.
attigrauofi, e belli Mctaro,i. 14. .

G a Graue.
. . ..

7 <T ATT ATT


Grane. Brign. Mira negli atti inlìemc'dolci, egraui Qua! arma penetrar pungendo i cori Eli. 3. 7. .

porga a ogni rattezza u gelto Giorn.tì. .


Natiuo Tali Aia in qiullo dir ferrile, e
. fè ridendo Vn cotal atto
Guerriero* Ironi. Contrai latini infcrocifcc Alteo Efpira, ,
fuo natiuo vlato . Liber.19. 79.
benché morto, atto guerriero Colt. 6. is. . Nefando La Regina del Mondo à tal fierezza , Ad atti sì
. Gatt.
Hoiieito . Petr. Quanto v'ijnidio gli atti honelli, e cari . Son.i 30.
nefandi, e si ferali Proua al trafìtto cor tanta amarezza, Che
Horr-endo Angiull. Conerà lo ipofonìio di pietà ignudo Sarà
.
morte men crudel fcoccagli llrali. Addo]. 18. 30.
piciade ogni atto honenoo, e crudo Metani. 6. 375. i Negletto . Fol. Se le man formatrici del gran Mondo A vn atto
Huniiie . Car. Qui pria lolennemcntc Eleho vccilì 1 douuti gio- si negletto fottonufe ? Atto negletto no , ch'vn piede immon-

uer.ehi,in atto humile Impetrò da gli Dei tauore, e pace. E11.3. do In quelle monde man fupernia vecife Hum. lib.9. .

Ignobile. AnguilJ. Ma non perniecte vii tanto ignobil atto La Nobile. Ar. II nobil atto, e di iplcndor non tacque La vaga fama,
fua virtute, e Ilio nobiJ fembiante Metam.7- 34- .
e diuuigollo in breuc . Fur.ii. 93.
Immondo Angmll. Ogni infame penfier, ogni atto immondo
.
Orgoglio/o Tafl Ne quegli atti orgogliofi ella t'infegni . i.Am.
.

fcntrò ne' crudi petti de' mortali Metani. 1. 30. . Canz.7.


Impatiente Mar. Moitn frenato dal gran Duce Franco Rodere
.
Ofceno Anguill. F. volendo feufar la carnai filma, Ch'à forza
.

in atto impatiente il inorlò 1 enip^H. .


venne à gli atti ofeeni, e rei Mctam. 6- 361. .

Inipi udcnte.AnguiJI. Hor come vide quell'atto imprudente, Non Pacifico Tafl Ogni atto lor pacifico dinota , Che vengon come
.

potè ne le donne hauer più fede Metani. 10. 109. . amici al Capitano Liber. 1. 5 7- .

Impudico. Brace. Che da J atto impudico odo non ferba, Ma fo] Pellegrino Cardan. E i niouimenti, e gli atti pellegrini Che ve-
.

per honeità R mollra acerba . Rocc.4. 76. der, fuor ch'in voi, già mai non fpcro 2. Son.i. .

Incomparabile Ar. A l'atto incomparabile, e lìupendo Del Cie- .


Perfido. Mar. Nulla da l'atto perfido , e maligno Valfero à di-
lo il v^rcatorgiù gli occhi volfc . Ftir.ip. iS. llomar l'iniqua mano Temp. 190. .

Incompofto Chiabr. Batteua denti, & anampaua in faccia , E . i Piano. J etr. Hò prefo ardir con le mie fide feorte D'aiìalircon
l

con atti inconinoiti, e con fembianti Rodeaii dentro Fir.6. . parole honelìc accorte La mia nemica in atto humile, e piano.
Indegno Anguill. Mà di goderla in ogni modo intende , Se ben
.

Son.138.
douelì'e fare ogni atto indegno Mctam. t>. 1 78- . Pietofo. Molz. Dolce, foauc, ano pietofo , e humile , Che de!
Infame Aiigi.ifl. Ma a voler fare vn atto infame, & empio Da
. , mio male accorto Mi fè dolente del mio duol gioire Canz. 1 .

quel, che fan gli Dei già non s'impari Metani. 9. 161. .
PlacidifTimo Tronf E tu nel mar, ch'ogni piacer diuora, Mollra
.

Ingrato Ar. E la donna accufaua ai quell'atto Ingrato, e difeor-


. di calma placidulìmi atti . Coli. 17. 13-
tele,chc rei.duto In ricomperila gli eradei fuo aiuto. Fur. 1 1.7- Placido. Tafl Manliiefecc , e raddolcio l'acerba Villa con atto
Intontito - Anguiil. Che fenza farla il Rè de gli horti Ipofa Vol- placido, e cortelè Liber.12.30. .

le feco tentar gliani inhonclti. Metani. 9. 137. Preclaro Anguill. Vi pare atto di voi preclaro, e degno , C'hab-
.

Inhumano Ar. lutti gli atti crudeli, inhuniani , Ch'vfail'e mai & bia vn fanciullo inerme à rorci il regno ? Metam-3- Z29.
Tartaro, o Turco, o Moro . Fur.36. 3. Profano Anguill. Se le velli la Frigia i terrei panni , In Thebe
Infairo Angiull. Depollo il gcllo regio, il regio fine Si danno in
. fe l'atto profano, e indegno . Metam.6. 171.
preda a ogni atto indegno, e infauo . Mctam. 8. 174. Puro.Ciec I miei puri, ivollriatti fraudolenti Hor fon , perfi-

Inloliio Vd. E di fierezza con infoino ano Sucnar inanziàgU


. da donna hor fon feopcrti Rim. Son. 65 , 1 •

occhi-mici nielli La moglie , il padre , c'1 figlio, e quiui eltinto Rigido Ceba. Rigido fiede, e difdegnofo in atto II Rè di Perlìa
.

Reilar ciafcnn nel comun fangue tinto ? En.i. ij in capo à l'aurea fala Eft.ti.J-. .

Isfrenato . Bocc, E poi con atti acerbi^- isfrenati Prender vedeal Rilucilo. Car. Alhor gli occhi, e la delira Alzando in attohu-
Proferpma,c con ella Fuggir à i regni di lucepriuati.Vif. Am.zo. imìmente rimellò, E fupplicantc , dilTe, hò meritato Quella
Lagrimofo Capod. Deh Aringa il mio graue dolore , Lc__>
. lior ti fortuna, e tu lègui la tua. tn.11.
voci d'atti lagrimolì piene, A pregare il tuo caro, e Tornino be- Ritrofetto Brace. Indi con vn fuo dolce atto natio , Ritrofctto
ne, C he (pei <?a 111 me cosi sfrenato ardore Son.i. .

per vezzo, ohimè, foggiunfe, Tu meco burli, e "1 pargoletto
Languido Tali. Gli aiti languidi, e inciti indi le fero A temprar
. mio Iuggitiuo, e'fnurritoerradalunge. Stanz.
il mio duoJpìetolò intiito Bofch. Egl.41 . Rtirofo Lronf. Sola mollra la Maga atto ritrofo , Nè prende à
.

Lafciuo Tali. Tu prima, Honor, vclalli La fonte de i diletti, Tu 1


.
grado d'holle anueri'a il niellò Coll.13. 14. .

dolci atti lafcim Feiti ritroli.e fchiui Amine. Ch.i. .


Riuereme. Ar. Indi à Martìfa riuerente in atto Si volta, e quel
Leguiino Taft Vuoi ch'io preghi , o comandi ? c come quello
. meflaggio ledimolìra Fur.26. 8f. •

Atto farà legicimo, St'honello.1 Liber. 14. 15. Saggio .Petr. Cosi penfofa in atto humile, e faggio S'aflife, e fc-
Lieto Molz. Né belle donne,ch'Amor punga,o delle Balli
. at- m der lemmi in vnariua. Tr. Mort.i. •

to guidar lieto, e diuinOs Son. 19. Santo. Petr. Poi le vidi in vn carro trionfale, E Laura mia con
Lu finghcuolc Brace. V. in atto hifingheuole , e lafciuo Cosi fa- .
fuoi fanti atti fchiui Son.i 90. .

uella a lamia penna il rifo . Stanz. Scandalofo. Gate E volando n'andrà per tutto il grido Delit-
Macllreuolc Tronf. l.icue ver . Roma in niaefleuol atto Varca de to fcandalofo, e inuerccotiJo . Addol.i7- 37-
l'aria il nobile fentiero . Cofl.21. y. Schifo Molz. Coprir gigli, hgufln, oro, ofl.ro, e neue , E far con
.

Maclleuole. Tronf V'ha Celellin, che da le felue tratto Laroza aiti fenili à fc lliflò ombra- S011.36.

mano à grand' virìtio impiega E sù gran foglio in maellreuol ,


Sdcgncfo. Mar. Poiché con atti si fdegnofi, e fchiui Inafpctta-
atto l 'alme ad vn cenno dtjprigiona, e lega Colt. 18.51. . to, e repentino arriui
Magnanimo Tali. Ma ne gli atti magnanimi fi feerfe, Ch'aliai fa-. Seriale. Petr. Quella che il fuo Signor con breue chioma Và fe^
rà, benché non molto et dica Liber. 1 3. 4* .
guitando , in Ponto fù Reina , Hor con atto leruil fe ftelìà do-
Maligno Ar. E vede quando la rifpoila nieghi , Che farà difeor-
. ma. Tr. Am.3.
tele ano, e maligno. Fur.46. 33. Soaue . Petr. Ma gli fpiriri miei s'agghiaccianpoi Ch' i" veggio al
Manfueto. Var. llfoco, chem'ardea tacito, e cheto Scouerfi in dipartirgli atti foaui Torcer da me le ime fatali ilelle. Son. 1 5

atto humiJe, e manfueto Son.3. .


Sprezzante*. Mar. Quelli in atto (brezzante alhor da banda Per
Mello . Mar. Traboccante di ve/zi Colei che il terzo Ciel goucr- gioltrar sù le molTc vn tronco allerta
na, e muouc, Feglili incontro in fiebil atto, e niello Epici. . Strano. Brace. Rimati 1 amante à l'atto acerbo , e Urano Qnal
Militare T3Ì1. Cosi tutta di ferro intorno fplcndc , E in attomili-
. fempliee fanciul, che in verde prato Ad vn candido fior llende
tar feltrila doma. I.ihcr.6. 91. la mano Per trar da sì bel fregio il petto ornato Rocc-4. 7T- .

Minacciante Tafl. E fama, che fu villo in volto crudo , Et in at-


.
1
Superbo Angiull. Par tutto quello intiegno atto, e fuperbo Nac-
.

toferocc> e minacciante Liber.8. 84. . que fol d'vn origine, e d'vn feme Metam-i. ?o. .

Miiwccieuoìe 'l'air Tìen su la fpada mentre ci si fauclla La fera . Supplicheuole Tafs. Prendergli cerca alhor la delira, o '1 matita
.

delira inminaccicuol atto Liber. 10. ji. . Supplicheuole in atto, &ei s'arretra. Liber.i(5. 50.

Minacciofo. Imper. Ecco la Ninfa querelata, e à torto Di fierezza Tardo E con l'andar, e col foaue fguardo S'accordati le_>
.Petr.
acculatagli piedi eretta, C<»si co atto minacciofo dille. Ri'f t.8. dolcilfime parole, E l'atto manfueto, humile,e tardo. Son. 133.
Mirabile duar. Con queil' atto mirabile , c lìupendo L'ira del
, Tiranno Tronf. Fuggi; per lungo incognito fennero l fallì di
.

Ciel lì placa. Pali. 5. 6. Galerro atti tiranni. Coli. 1.35.


Miferabile Tati Prendergli cercaalhor la delira, e'1 manto, Mi-
. Tremante Tafs. In atto fupplicheuo'e, e tremante Dilli, tu puoi
.

lerabi.'e in atto, 8f ci s'arretra. Conq.13.53. . à i miei languidi lumi Lcuare il caro obietto Bofeh. Egl.4- .

Modello Tafl". E rimirar da prefib lumi volfe , Che dolcemente


. i Trillo . l'etr. ^ol mancò il modo,c mentre in atti miti Volei ino-
atto modello inchina l.iber.4. 34. , ltrarmi quel , eli" io vedea fempre , Il tuo cor chiufo à tutto il
Molle Ceba. Studia gli atti più molli, c,più la/ciui
. , Che poflw Mondo aprilli . Tr. Mor.z.
Vago.
. . . . c . . ,

AVA AVA
Vago. Pei. Così caddi à la rere,e qui ua'fian colto Gli atti va«hi, Arfannofa Brace. Sul Celio monte i gtierricr fuoi raccoglie L".af-
77
.

l'angeliche parole Son.149. .


fanno fa auaritia al fangue, à l'armi , Fruite, e vecchie t>andic._
ere
Vergognofo.Gatt.D'atto si vergognose sì nefando Molto
s'ad- al vento feiogJie,.Suonau le trombe fue timidi carmi. Vrb.
1 .60.
doglia la ccleiteDma. Addol.jo. zj.
Anhelante Moron. Tu l'auaritia lei fempre anhelante D'oro , e
.
Vezzòfo Bruii. Chi non ferifee vn volto, otie ritratto Splenda
.
vrr d'argento. i.Sacr. Inuett.t.
vezzo rcal, vezzofo vn atto ? Ven.Terr. Mine.
BrutTa.Campeg. Stanchi cedon, non fati/, e'I crudo core Lor pun-
Vile Ar. Mà le par atto vile infanguinarfi D'vn huom fenz'armc.
.
ge acerbamente il mortai angue De la brutta auaritia . Latjr.
e di si ignobU forte . Fur.4. 14. 6. .3.
b
Villano . Guar. Amor non c cagion d'atto villano Paftj. Cieca. L.Mart. E
3. .
la cieca au^aritiaafcondejC preme Ogni delio
Vituperofo Ar. Se panie al Ite vituperofo l'atto Lo crederete_»
.
d'honor, ch'era più degno Stanz. Dolci. .

ben fenza ch'io '1 giuri TiimS. 44. .


Cupida Anguill. Ne giuda aliai de l'huom cruda nemica La cu-
.

Viuacc E in atto di morir lieto, e viuace Dir parea s'apre


.
Tafs. : pida auariti.t, eia fatica. Meram.4. j:y.
ilCielo vado in pace . Liber. 11.68.
; io
Cura auara Brign. Siali pure con voi vollra richieda, Auara cura
.
Avanzo rimanente, reilante, refìduo
. il
mcgi'amai non ftrinfe. Giorn. 7.
Acerbo .Tronf Riconducete il capitano eilinto Acerbo auanzp
Empia Ar. Se iinprouifa rumasti coloro, Che vi condulTe empia
.

di fierezze infine . Colt. 1 5 4 . 1


auaritia, fere . Fur.46. 1 $<;.
Caro Bum. Pace a voi, cari auanzi, e fpoglie amate, Quella, che Esecrabile
.
Ar. O' eflecrabile auaritia, ò ingorda Fame d'hauc-
voi, morendo, a me pria delle, Pre^o a\-oi, belle memoratila rc, io non mi nurauiglio Ch' ad alma vile , c d'altre macchie ,
honorate. Eptft.Heroi. 1. 20. lorda Sì facilmente dar poflì di piglio. Vw.43. 1.
Confata; Bri». Et ci pur vince, apparpiu bel, che inanzi Fri Fame esecrabile . Car. Ahi de l'oro empia, c\- effecrabil fame , E
tfltu confuti, e lacerati auaitti. Giorn <s. che per te non ola, e che non tenta Quella humana ingordi-
Disfatto Brace. Cosi torna del mar pentita nauc Disfatto auan- a
.

gia! fcn.?.
zo la crudel tempera Croc.4. 7- Fame ingorda Guar. Cofa si venerabile , o sì fanta, O sì qiufta
.1 . 1
.

Fedele. Malu. Diquofti già cadauero languente Auanzi mifera-


efierpuò, clY.i quella vana Cupidigia d'honori, à quella in-
bih, e fedeli DelLett. •
gorda lamed'hauere, inuiolabilfia. Paft.j.ji.
Feroce Siroz. E ben di premio, e di vittoria degno Efscr gli par
.
Infame Ghel. Quando in mar lo fommerfe a capo chino Per in-

con si feroci atiar/i . V'cu.io'. 87. fame auaritia vn fhiolo infido . Rof 33. 48.
Fetido. Cap. A prezzar ciucila chioma horrida, efozza Fetido Ingorda Moron. E s'auaritia ingorda Mi jpir fe al mal, sì prodi-
.

MWZO di lpogiiato anello . Occup. Egl.i. go diucnnijChel'argéio homidda m terra ho fparfo.Mort.j.*.


Flcbiìe. Tronf. Incanto ii mar , che più crefeea fonante
Trabal- Infana. Brace. Quando parla vn di lor, come lo tenta Stimolo
randoini inanzi vn ;-icc:oI legno, Ch'erraua a fòrte foura '1 fen freddo d'auaritia iiifana Rocc.13. 69. .
fpiimante I IcbiI auàuzo de l'ondofo ragno Coft.9. 66. .
Lorda. Campeg. Mà i congiurati, a cui ne l'empie brame Sta il
FuncitO Campeg. O
del mio dolce Figlio*; o di me itefsa Auanzi tofeo no de l'auaritia lorda. Lagr.<5. io.
miferabili, e funefti . Lagr. 1 o. n Morbo incurabile Moron. Morbo 'iiicurabi] fei per cui fi volta A
.

Gcnerofo. Tronf. De' tuoi germani auanzo generofo Solture-


la fua fetc ardente il fier delio , Mà dopo il bere ha magcior fe-
Aaui (limolato, c inuitto Coll.6. 46.
tc accolta. Mar fenza lidi, onde di rado vfeio Marinar laluo,
.

Cloriofo Mar. F. lungo à dir mi fora Di quanti fieno , e quanti


.
equcichcrcllar morti Giacion f>polci ne l'eterno oblio Ti- .
Sanguino» conflitti Degne reliquie, e glonofì auanri. fcpit.2.
rannide Crudel, che fempre apporti Iminortal danno à quei
Grande Teff. Ronchi, tu forfè a pie de l'Allentino ,
.
del Celio O t'hai per foggetti, E fon le pene lor gli agi, e epuloni.
i.Sacr. i
hor l'agf-in iul tra l'hcrbe Cercando «randi auanzi , e Je fu-
:
i
Inuett.i.
perbc Reliquie vai de lo fplendor Tarino Lir.io. .
Moftro auido Brace. L'auido moftro ai temuto il volto Moftra
.
Indegno .Tcd. E fot topone al siogo loro acerbo I.'auanzo inde- imprefib di morte e'I fen di gelo . Vrb.i. 61. ,
gno de la gente fella Appi." .
Ofcura Brace. F à la lafciuia infangninata, e rofTa Tien l'ofcuri
.

Infame. Inc. Scekerata reliquia, auanzo infime Di quanti mai auaritia il pie fui collo. Vrb.3.69.
con barbari furori Predar l'Europa o Saracini, o Mori Stanz. .
Rabbiofa Ghel. Oh rabbioli auaritia, oh «ingoiare Miniftero di
.

Int.mllo. Cap. Quelle fri voi partite (infaufti auanzi De le ric-


morte, e di tormento. Rofji.uj.
chezze mie) gemme non vili CJeop.4. 4. .
Paàicccxc. Magn. Mà tu fol d'ogni vitio Radice, e fonte d'ogni
Interrotto Imper. Che da quelle mine ti terra fparte, Da quelli
.
infame efTempio Cieca auaritia, .tu da pria formalli L'human
miferijiiuerrotti auanzi, Da quella ancorché imponenti mole,
tormento, e tu la via moflralli D'accrefcer anco il mar col no.
Ageuole ti fia l'imaginarti , E quafì à l'occhio vaiamente pinta Aio pianto Canz. .
K
Rinouellar la fua figura cftuua Ruit.4. .
Ria. Ar. E finalmente l'auaritia ria Mofladadoni,edaproferte
Imper. Scuoterne il picciol petto, e fpemucchiarlo Co"
Inutile. i ricche. Fur.37.90.
replicati colpi lor, di quello Auanzo iiuir.il del lor pel men_, Sanguifuga Ghel. E con l'vnghia crudel cacci da loro San^ui/u-
1 .
bello. Ruft.i.
ca fcral l'anima, c l'oro R.o£jr. 1 1 3. .

lacerato. Teli. So! con pupille afeiutte Staffi colei de la città mi- Scilla vorace. Moron. Scilla vorace, ch'ai fuo fenoaccoghe_»
rando I.'arfj reliquie, e i lacerati auanzi Lir.32 . .
Tant'atque e l'afforbifce , e le diuora , Nè par , che mai fe ne
,
lacero ì Mar. Giuoco del volgo, e quafì in feogho alpino Lacero contenti , e moglie Drago crudel, chela fuacrefta indora, .
auanzo di fdrufeito pino Galer.llitr. .
Mà fempre ha il ventre pten d'amaro tofeo , E fe Itéflb , &t al-
Mefto Grill. E trionfante in Campidoglio il mira Roma fuor de
.
trui tormenta e accora Accefa fiamma in folto arido bofeo,
, .

la tomba, e de' fuoi meli.! Auanzi', ai" Sol, che l'aurea tromba_,
C he fempre crefee r. Sacr. Inuettti. .

infpira. Prop. Mar.


Sorda. Campeg. Io vidi alhor f da i regni Stigij fuore Vfcica_,
Miferabile. Cap. Quel che d'Antonio refla Mifcrabile auanzo,
forfè ) l'auaritia forda Tutta di fangue fiumano, e di (udore
e fu di quello Ventre dolce f irica, c nobil pondo Cleop.i. 1. .
De Je fatiche altrui bagnata, e lorda. Lagr.f . 17,
Miferando. Teft. Del magnanimo fdegno Fann' ampia fede al Vile Leon. Vedi colui che nel tenace fango De l'auaritia vile
'

. ,

pellegrino ancora De arfo Annone miferandi auanzi Tir. 30. I 1


immerfo piace Nè più dcuoto riuerifee, e cole II Creator,,
Mifcro Grill. A te ricorro Col, te folo inuoco Mifero auanzo à la
.
mà, federato adora In ben chiufa arca fol l'argento, e l'oro,
,
miferia ellrema a. Madr.77. .
Quali Nume diuino in facro tempio . Taid.i. 1.
Pouero. Can. Il tardo pentimento De la fua lealtà fotirano ac- Avaro, che hà vitio d'auaritia
quifto,SoIo, e pouero auanzo Di quanto ella pugnando Ne la
Ingordo .^Augnili. Non han più tanto à cor gl'ingordi auari
nnhtia de l'Arcicr alato Guadagnò per molt'aum Idil.8. .
L'vtile, e cercati fol fuggir quel danno Metam.7. 1 10. .

Prctiofo. Imper. Auanzi prenoti intento à terra Cadon dal fuo


Avimcia . vino d'ardir temerario.
bel crin fiori imperlati , Ond' ella tante ltelle honor de prati, i Ardita. Mar. Onde l'audacia fua pur troppo ardita Siaconl'ef-
Apre qua giù, quante là su ne ferra Caf 1. if. .
fempio d'Icaro punita
Sfortunato. Imper. Eie porpore, e l'haitc, e le corone Di gente
Celebre Valuaf E de l'audacia lor celebre, e degna II gran prin-
.
vinta sfortunato auanzo Ruft.j.. .
cipio s'interrompa, e cada Tebai.i 1. 41. .

Venerando. Maur. Raccolti miro ivenerand auanzi Delfacro :

Curiofa. Benam. Dio fon color fol dal mirare efdufì , Cui cu-
corpo, e l'anima diletta Al fbmmo Creator fi rapnrefenta-j
riofa audacia il ciglio aprio, Giungendo à veder Dio chi
gli
TpI>;7. 97-
occhi hà chiù fi Sei. Son. .

Vile. Mar. Di poco pane -a le nemiche porte Mendicar vili auanzi Debole Valuaf. Otie quell'arme, ouc la guerra fora ? Oue l'au-
.
altri fi veda. Temp.198.
dacia tua debole, e fora? Tebai. 4. 91. , ,

Ava»: ha fetc di robba, amor difordinato di ricchezze


.
Fedele. Cebi. Fedele audacia al grane officio afTuiua, "Seco fe
G ì v n'en-
. . . • >,
. . . >

78 AVE AVG
n'entra, e gli s'affgeà tergo. Eli. if. 29. trar l'alme nocenti Dal deco Auemo, eramiuar gli fpentr,
Figlia della follia Mar. Dei- non andar, doue l'audacia figlia
. De Rotte del tempo, de la morte l'armi Pali. e . ;

la follia ti guida, e ti configlia. Gi udo Senec. Al crudo Auerno andrai Se con la voce tua non—
.

Folle. Ar. Perche ve ne reflar morti parecchi , Ch'à gli altri far mi difcopii Del facrificio più fecreti arcani F.dip-i. 1. i .

di folle audacia Ipecchi . Fur.16. 18. Dolente . Senec. Pria fi congiurerai! col mar le lidie, Con l'ori»
Importuna. Geba, Rintuzza al volgo ardente il mal coraggio il foco , e col dolente Auerno II Cielo , e con le tenebre la

E l'importuna audacia arreita, e tarda. Eff.ij. 5. luce. Ottau.i.j.


Ingiuriolà. Ccba. Che con audacia lugiuriofa, e rea Lafpada Inhorridito Brun. Puoi col fi^uardo feren vcllire U Verno Di bei
.

per la lingua sfata hauea. Fur.i. 45. fiori d'Aprii pòpe odororoié , E implacidir J'inhorridito Auer-

Intempefliua Geba. Lanette, e'1 minacciar de latempefh_»


. no. Epift.Heroi.i. 7.
Frenò del pie l'audacia intempelliua. Elr.I i. 93. Nero Benam. Il torbido Acheronte, e'1 nero Auerno A ì ruggiti
.

Inufitata. Geba. Per riparar da lei la patria amata Si copre an- rimbombano di Pluto. Vittor.5. 26.
ch'ei d'audacia inufitata 87. .
Sozzo Morand. E' ver, ch'io fon di terra huom vile, e baflb Ma
.
,

Scelerata Dole. . O
de la fcelerara audacia preda Diuerrian de' al tuo patir la terra anco fi molfe E' ver,ch'io chiudo in petto -,

foldari empi, e maluagi . Ifg. 1 2. . .


vncordi fallò, Ma più d'vn fallò al tuo morir fpezzollè ; Se
Sfacciata. Mar- Pcn fa al fin ricorrendo a le menzogne D\n au- fìandoin vita, io fon di vita caffo Si fuegharo anco i morti ,

dacia sfacciata armar la fronte entro le folle ; Che più ? s'io fon di colpe vn fozzo Auerno >
Stolta Mar. Non è gran fatto , che l'audacia flolta Di quella-*
. Tu vifitalli al
tuo morir l'Inferno . Stanz.
Gaza, che SÌ mal borbotta L'adunazagcntri habbia infermità. Tenebrofo Afcol. Ch'io«ion haurò per grato odore à fcherno
.

Temeraria. M.mr. E de l'audacia temerària, e folle Deglihabi- Quel, ch'efee fuor del tenebrofo Auemo Stanz. Temi. 1- .

tanti fuoi memoria fanno Tab.8. 59» . Tormentofo Imper. E pofio fare à 1 miferi viuenti D'vn tormcil-
.

Avuir\zA. l'atto dell'vdire. tofo Auerno vn vero cilèmpio. Rult.j.


Secreta Anguill. Vn vecchio fecretario del configlio Soloau- Avi ino fiume di Puglia
.

dienzaal Re fecrcta chiede. Mctam.7. t6t> Sonante. Vua. Ne '1 terrcn,chc'l fonante Aufido irriga, Ne quello»
Aveilaka nocciuola . v'd'Arctufa Alfeo s'accefe Pcnf. .

Calda. Alam. Al mandorlo giocondo, alNoceombrofo A la , AvaukTj-o. picciolo augello .


'

calda Auellana, che fciogliendo La fua gonna di fuor, ti ranno Canoro. Taff. Soura le verdi chiome Di quello nouo Lauro,vdite
aperta La ìor macurità ch'e giunta àriua. Colt..?. come, De' canori augclletti Altri fcherzando van di ramo in_»
AviU.o. luogo doue fi feppelilcono i morti j fcpoJtnrat ramo Madr. .

Dirupato Talf E riconofee il dirupato auello , Oue drizzoflì


. Dipinto. Polit. Gli augclletti dipinti intra le foglie Fanno l'acre
già colonna antica Conq.n.6. . addolcir con noue rime. Gioiir.i.
Famofo Agi. Il candido del Pò mufìco Augello , Del mar tn_>
. Garrulo.. Tali" Dolce, canoro, e g.irrulo augellctto , Che cantan-
fcii,crudei parca rapio, Mufe fcriuete in fulfainofo auello, Son. do ten' vai foauementc . Madr.
lllultre Gatt. Mira in quei fondi con rara, e ederte Arte coftrur-
. Lafciuo . Arnig. E
paro i paro Van garrendo i lafciui angelletti à
li anelli Hliiitri, e chiari. Scot.z.Ci. tra lordi fronde in fronde Son. 5. . 2. Gioì.

Ofcuro. Volut.fi Come s'a' padri lor prilli di vita Turbate l'om- Mufico Prct. I più degni augelletti Mufici femidei pennuti He-
.
,

bre j e rotte l'urne , e l'offa Tratte ne foffer da gli ofeuri auelji roi Lunge da gli altri augelli Fan quiui il nido loro Idil.i. .

E dau a fere, & à voraci augelli Tebai.9. 4. . Tenero Tanf. Come da nido teneri augdlctti Qual hor fon pre-
.

Fonerò Brun. Dunque dal Giel pietofo hor non impetra Al fuo
. da di rapaci.artigli Lagr.i. 61. .

poucro aucl poucra pietra? Ven. Terr. Canz.if Vago Ar. Gantan fra' fanti gli augclletti vaghi, Azurrùc bianchi,
Pretiofo. Malu. Staili à formar de' pretiofi alleili Sù i maufolei, e verdi, croflì, e gialli. Fur.54.4s>'
siigli obcliichi, intento II bel ciglio funebre, archi gemelli Avcr.ii.iNo. aifgclletto. t

"Dal. Soi:.2% • Lafciuetto Inc. Angcllin lalciucUo , Loquace, e garruletto , Tu


.

Ricco. Batd, Che poi che tomba creile La Reina di Caria al fuo in dolci amati accenti Dolce cantando, e l'Alba, e'1 dì deltan-
diletto, Per maggior zelo delle Por le ceneri iL-Uè Quafìiu do, E il fonno iufingando Rapir poterti il Gielo,e gli elementi.
più ricco auello, entro M fuo petto Rim.j.Amor. Canz.iì. > Madr. _ .

Avina. biada nota, Vena. ,


Mufico harmoniofo Impcr. Mufici harmoniofi intorno Hanno .

Sca^liofa. Valuaf Io non dirò de l'ìnhumano Trace, Ch'vfaua Soipiranti d'amor mille augellini , Che de 1 lor fen quei teucri
in vece di fcaghofa auena A la fame de' fuoi deltner vorace amorini Sanno cantar, che proferir non fanno. Cali. 5*.
Di carne h umana far lauta ogni cena. Gucc.4. 107. Vngo. Inc. Vago augellin , che laltcllando vai Per folti rami sì
Avéna, ftromentomufico» vezzofamentc Madr. .

Bofcareccia. Tafli Ma fon, mentre ella piange, i fuoi lamenti Avoexìo voce vfata da' Poeti per Vccello
.

Rotti da vn chiaro iiion, ch'a lei ne viene , Che lémbra, Se e di Aergo AngUllli Come veggiam talhor gli aerei augelli Da terra
.

pallorali accéii Mifto.e di boftareceie ìncultc auene. Liber.7-6- infiemc \ imi il volo alzare Metani. ìj. j 16. .

Onora. Grap. Ma per l'effetto lol, Bruno conuicne II nome a te, Affamato Cam. Crudei, rapaci, affamati augelli, Lungi fia dal;
. &
perche i piti faggi ofturi, E mute fai le più canore auene. Ven. bel regno il voflro volo. Son. 2.
Pom.Son. jio. Alato canoro Mar. E volta al fuo primìer nido felice Trahedi
.

Dotta Brun. Tu ch'emulando


. lepiù dotte auene , Talpa fembri ca.iori alati eletto fluolo Lir. Lug. Son. 10. .

de gli occhi à lo fpleudorc , Et Argo a quel de' carmi in Ippo- Amoro fò .-Cam. Ne mai voce sì dolce, e si gentile S'vdì .da canto
cn.iic. Vcn.Pom. Son.|8. d'amorofi augelli . Son.i..*
Marinoniofa.Brun. Con inutdiad'Eutota, e di Cefifo Tratti ca- Angelo della felua Mar. Dolci à voi l'efche ogni hor, puri iru- .

noro harmoniofe auene Eufr. . icelli Serbala terra in fen: ben liete voi Angeli de la fdua , «
Humile Adcm. Ahi che operar non deue Cantor d'cccelfa trom-
. non augelli. Ltr.Bofch.Son.i.
ba himiiie auena. Canz. Auido Anguili. Perlo canto afcoltar 'auido augdlo A l'infelice
. l

lufinghiera. Bruii. Cogli tu,fed'vn volto,Ond'ardc il core Canti 'iìtip il cor non rode. Metani. 10. .19.
ibei fior con luiìnghieri auene Da 1 campi de la guerra il più Bclua volante. Imper. S'altri alloggiano mai quelle colline Son
belfiore. Pali. cacciator de le volanti belue Ca£4.67. .

Seluaggia Teli. Mentre sù l'herba


• aflifo Gonfia il ruilico Pan fel- Cacciatore. Valuaf Tu dunque ò nobil Cacciato^, che prendiDì
uaggieauene. Lìmi. farti amici 1 cacciatori augelli Cacci- 1 7. .

Semplicetta. Alam. Poi defìai per le felue tra i pallori Sampogne Canoro - Ghel. Gorgheggiar note in (ingoiar maniera D'eterna
inclilte, e femplicette auene Gir.Cort. 1 . lode ipiù canori augelli Rof.i. 108. .

Soaue.Renrig. Le faci marita li,e i dolci accenti Temprare al fuQii CmuEor volante Gap. Ne farà filomena Si dolce, e sì canora, .

de le foaui aliene Più melle à me tua difcaci ;ata moglie , Che Se lo cangiate in cantator volante Idil-7- .

tvomlu funerale . Lpift. 12. Cantore .1LÙ0 Mar. Stiamo ad vdir ( la Dea di Pafo difsc ) De gli
.

Silneltte Pocop. A l'ombra meco, e co" ipaltor più degni In fe-


. alati cantor le dolci gare. .

jla zi fuon de le filuellri auene Son. 4. . Cantar feliiaggio. Brun. Quando i cantor feluaggi,! poeti. de' bo.
Avirn-o lago inJCampagua predo Baia , oue fingono Poeti che
. i feni , ì
. mmk
d'Ajjril, ylialati Orfei, Gli augelli amaati,.cgai
i

folle la porta rlfelf Inferno, e fi prende aucoper l'Inferno Ilelfo. Hor fui labro d'vn fonte Hor sù le noue , e tencriMte fronde ,

Bailo. Crat. Al facrilcgo fina l'antro Ji fcotfe , E rimbomba Coci- t .Di tener© arbofcdlo Ganr.in vejr/ì d'amore. 2.Selu. Cacc
to, c'lb..'lb Auemo . Cleop.i. 37. Cìttadino dell'aria. Benam. Voi fere de la terra, e voi pennuti
Cicco BaL Canoro Mago,
. i cui ponènti canni Ilan forza di fot- Cittadiwdei'aria,arihtiiugelli. Colofs.85. •
Corag-

/
. . . . . ,

AVO AVG
Coraggiofo. Angui]/. Vide vii augel ver la fupenu&de
Tanto lo, Peroche tutto il pojiolo volante Più
79
vdocc, coraggio, e bello . Mecam.ii. 194. magnanimo alcun
non ha di quel/o.
Dipinto Tali! Et iior sù quelle frondi , & hor sù
.
quelle Forman Pugnace, yaluaf. Di manfucto far l'augel pugnace,
dolce harmonu dipinti augelli Rinal.i 1. 6;. .
Che con
gli liunuh augei non ha mai pace . Caco
Porniigliofo Brace. Ma come quando i dormigliofi j . 8.
.
augelli Scof- Rapace AnguilL Gli augei rapaci, & vii a fimi! preda
fa la fra/ca, oue fi itati fiotti , Credon che'l giorno
.
Dal nafo
à rifuegliar han ruttili medefmo ricordo Metam.7.201, .
gli appelli Se torcia appar nc'proflìmi
habitiirit, verfo il lume Sbigottito AngLiil. Al fin fuggi lo sbigottito augello
, E in_.
.
de' notturni holtelh Correndo van preci r>itofi,c
(curi, Mà villo grembo al maggior Dio certo ftluarfe
voi, che non e So], che fplende, Ciafciui Metam.S.jij. .

fofpcnde. Rocc.14. 77.


s'arretra^ 'J fuo volar -Seipj hcctto . Mar. O
quanto là più volenti er s'afcolta Di fem-
pheetto augel voce gradita. Lir.Mor. S011.5.
E&crcito volante. Impcr. E di unifico cfsercito volante,
Ond'al- Siiiiiiro. Brnn, Pera dunque il tuo nome; empio
trofeo Sijtu
uui lieto ei cinge, ci cinto intorno Soauiflimo
esercito ca- :
d'auge! (Inifiro, e d'ombre innolto Ven. Terr. Pen. Vir<».
npro, Chcfparge al ueljfci fior /j^rgonoàitroncliì .

Di lor Soaue Polir. Oue in sii i rami fra nouelle frondi Cantano 1
gemme natie lampi vaiaci, Le fonore querele, i fuon .
loro
loquaci amor foaui augelli ./ Stan?.
Solingo Bemb, Solingo augello, fe piangendo vai La tua perdu-
.
Famelico Leon. Qua! famelico auge], che
.
fpiegbi i vanni Ratto, ta dolce compagnia
oue ha fcortoil.Miato cibo Jaid.4. 1. Son.41. .

.
Stridente. Grill. Soura i tuoi verdi rami augel /tridente
faniglia aL; 1 c da. i; la famiglia alata vfeendo Garrir i

.
fuora Scioglie non s^odc ,ma le mufe à proua Vi far. concenti , Se armonie_>
Jc voci a ialuiar l'Aurora . htUio. 70.
calda Rnn. Son.?i. .
Feroce Anguill. Et boggi «jcaM auge! forte, e
.
rapace Con l'vn- Sublime Virr. Già fatto augd lùblimc il volo audace Spieghi
ghie ogni altro «ffieitotìce «Beila. Metam.ti. .

105. CclTago oltre l'aurata arena F formonti le nubi oue in ière-


Fugace Va!uai.
.
Onuc turbate ne mei re mino in guifj D'au"ci fu na l'arte fìamnetgia la diurna face. Son.
,

gau.odi fmartite agndle Di qua dita


pcrkcutdeoiKiuìla-,, Tarpato .Guar. Tarpato, c roco augel, cieno, e colomba Hor
Conendoa -.ni a in m fqutwhjone imbelle- Tebai.j. 104 per voi fono. Son. 91.
Ginn o 1 ufi.. Fermali garruli augei breui concenti Per l'Alba
.

per lo bel eh in voi


e : Torma volante Valuaf II can fagace , che diitlrJgue l'orme , E
.
fi cole Spiegati cigni canori eterni accenti.
l'huom eh' ad ambo poi leegcptefcnuc, Congiurali contro le
Getti. Son.z. "
noialtri torme. Cacc.5. u".
Grifagno Mar.
Ticini pure il tuo core, io cor non
curo Non fo- , Turba alata. Ceba. Qniuila turba alata intra le frondi Manda
no augel grifagno , Che di con mi paita
, Ne v0 .-jì o eJser vK_ji fondute in Ciel varie «armonie, f.lf. ix.+ì.
inoltro Con duo con nel petto.
Sarrm P.^. Turba volante. Ionr. Omaellro canoro , Ch'.ì le turbe volanti
Harnioniofv). Bruii. Spello rimembro vn
garrulo rufcello , Che Le note infegni, e l'hatmonia de' canti Od. 14. .
JargenciiHllau. Quanto e poucro più, tanto e pia chiaro.
Vago Tali: E gran vergogna è piir, eh' 1 vaglìi augelli Sorgan sì
.
Corre al ganr d'hannonioio augello Agi .
pronti aihor ch'il C tei s' i:alba A filmare il Sole , e ch'io si ;

Heroe pennuto Pret. I più degni a.igdietti,


-
, ,

Mulici feìnidei, tarda Sorga a lodar, chi die fna luce al Sole . Torr.z.
penmitihcroi , Luiige da gli altri augdli , 3.
Fan quiui ,1 nido lor» .Veloce jAnguiJl I più veloci augelli fpiurna e fpenna , Che '1
4Uafifdeg.iando De la piebe volante il vii ,
concerto. Idil 1 volo Iran più fublime, e più lontano Metam.8. 5 8.
Importuno Doni. A te nuhugio, ec importuno 1
.
.
augello Che Vezzofo. Talf Vezzofi augelli infra le verdi fronde Temprano
con maligno augurio, eganffroco Volando .

Du^otendeare- a prona lakiuette note J.iber.16. 1 2. .


te, e lacciuoli InterrompeHt il mio
.'afciuo gioco. Son 11
Av.gvxs chi dichiara gli augurii
Incauto. Ar. Come l'incauto augel, cheiimruua .

Inrxma, o Ffperto . Valuaf. Ben t'haueua 10, rifoofc alh«* l'eiperto Augure,
invilcoJuucr.iaiodipcito. Fur.zj. 105
Ingordo Ar. Aiiolfo come ì'jn lo fofpiqge', ò padre, conolciuto auante . Tebai.7. zj4.
Contra gl'ingordi
b 0 Avvino, legno, indicio, o prefagio di c< la futura, che comune-
augelhilierroifringc Hur.jj. in. .

mente gii antichi lo prendeuano dal cantar de gli vccelli.


Leggiadro. Piò. Vidi pugna*™ fie» leonfcortefc
Contro vn_> Alfettiiofo. Teli. Ma tu qualunque vendi C>uel ben che più di
bianco Amidi,,, la cui uifela Pigliata
hauean molti leggiadri
,
cb noi forfè tu brami Odi i n dei caldi affettuofi auguri . fir.31.
,
augelli. S.Gugl.j, 4. ,

Loquace Almo. Valuaf. Apollo cmi ii.^nuo almo, e felice À noi difegnò
. volge a quei gridi, o cura n'haue Più che
Tali. In, fi
di qui quella cittade. Tcbai.7. \ g6.
nonno hauria d'augci loquace Liber.u. 11.
Mufa volante Nard. ti a' d^pir.» augelli Care mufe volanti
.
Buono. Anguill. Allegro alquant0.1l buono augurio io prendo
.
Mu- 1

Che dal Ciel manda il Re de gli alti Dei Metani. 7. 125.


to.emudco ApOllo-MiijwHicanu. Para, Scai.Canz.i. .

Certo. Guar. Per quiui far col ìacrificio fanto De lamiavilìon


Mufico. Brace. Qjfiui
canto, e'1 volo Dolce-
1 mufki augelli il
l'augurio certo . Pali. 1.4.
mente Eternando ai ricco piano , Temprai) l'dhrc, e fra
quel- Chiaro. Car. Co'i tuoi più chiari,
J'ombrc,e queite Riioiur fan rio v n harmpnia celeit-. Vrb. c manifdìi auguri Signor tu
19 y ne predici, e tu n' inlpira. En.j.
MitlKo.ieli/ag! 10 .
1
crr.
fcuotendo la chioma Al bofeo addor- .j.
Deliro Moli*. Tolto ch'apparuc lor Hefpero fore, Con deliri au-
mentato Confuono lufinghiero Della tra fronda, e fronda .

guri mi la verde jponda Del l ebroinfieme aggiuufe


Le dipinte canore, alate itinere De' inufidfdnaggi A ùlutar in si fe-
conda Sorte, che foura il Ciel n'andò J'honore Son.7.
del Sole 1 primi raggi • Mir.i. 1.
.

Fallilo C ora. Spieghi fra loro vii glonofo lauro


Ofcuro. Bemb. Quafougelio di felua ofeuro, hinnile Andrei . , F. porri lui con-
ci- gniio vn Pico amare, Auguno faufto al publico ripofo. Gcn.
gno gentile Poggiando pento Ciel canoro, e bianco. 19.
Canz.it;. rehee Guar. Quanto efser può del tuo perduto fìllio La rimem-
Paludoio- Pia.. ie Iperarei di paludolo, e U
immondo AL"d branza à te felice augurio Palf 1.4. .
cigno venir tanduo, e mondo. P.i.Od.6. .

; lortiaiato. Moròn Spera meglio, buon vecchio, che ben


ràlulire. Car. F di fopra volando van le ichiere puoi
De' più canon ira- dal tuo fogno fortunati auguri. Mort.4. 1.
luoi paluJtri augelli', lin.7.
Funcfro Gatt. S011 quelli ohimè troppo funelli auguri Non
Pennuto Talf Mà fen' volavo al Gel pronte , e leggiere
.
più
.
Come veduti,_nè più intefi altronde . AdaoLi. 57.
pennuti augelli man/i a Dio. Libcr.ij. 71. ,

Gratioio Mo.-on. Ma ne l'opre io difecrno Alillcri occulti, e ra-


Peregrino aereo Iniper. Per maggior elea altrui .
1
.
quell'elèa infi- tiofi auguri . Mor:.4 1.
da A volar qui, qui à prenderemo inulti Gli aerei pere" ri 11 po-
Grauc. Tronf. Oiiandopiù grauc augurio in vii momento Rende
coauuerati. Kuit.ij, •

gli filimi lor priui di fyanc. Colt. 1


Pinto. Tali: E pinti augelli ne l'oblio profondo
i
.?

Sotto il fiicn-
Horrend'^. Ciec. Ohimè, ch'augurio horrendo Quando al fan-
tio de' lecrcti horror., Stipi*, gii aifanni,
e raddolciamo cori ciullo vfeendo Dal matern" aluo con ceppi, e catene Come
1

Liber.i. 96. à
reo tutto il corpo annuito viene . Hadrlch.4.
Plebe canora Font, tra taplobe canoni Di dipinto
.
cimiero Or-* Infaufio. Car. Solo imcaperfiniilro,
nato il capo infuperbiiLi .Jt.-ro Od.ij. e per infatui o Nonhebbe
.
ijudlo auguno tn.T. .
Poeta alato. Mar. Milieu orno al bel fonte emillcafcolta_*
, Infelice Remig. E ti tragga del fenno ( ohimè non lìa Succefso .
Poeti alati, e mutici fduagg , Che con rune amorofea
volta alcun ne l'infelice augurio) Epift.7.
avolta , fa con mtauta.nli paiiaggi Intrecciando fen'
van per la Lieto. Tafs. Ch'alhonntti gridar, di quella guerra
verdura Di Jalciuaharmonia dolce nuderà Lièti auguri
prendendo, quai fnr vani. Liber.j. 15.
Popoloalato. bruii. Sempre il popolo alato annoniofo Si i
di- Maligno. Doni. lì) con maligio augurio, e garrir roco
portaperqua: v' è il rofignolo Fatto madho tenero am Volando
oro- oue io tendea reti , e lacciuoli, lnterrompcui il mèo lafciuo
io Del boicarecuo , c garrule tto lhiolo z. Selu. CJeop. .

gioco Son.i 1. il .
Popolo volante Mar. Che non degno cangurli in altro
.
augcl- Malo Ar. T r;uicrfando l'arene, à cui Cambile Con,
malo augurio .

il
. . . . .. . à

*o AVG AVI
il popol Alfl coinntìre Fur.j8. 4J- .
volto con troppo empio auifo Metani. 6. 36S. .

Maluagio Mar. Taci, ne più ciò dir quando tu


.
giuri, Lunge date Fallace Ghel. Vide non mcn con non fallace auifo Di quel po-
.

cobi maluafti auguri polo aiticr l'ira, e'1 liuore . Rof 1 1. 85.
Nero.Dom. Torna perfido fogno, ài regni Sligi Onde partirti, e Fedele. Augnili. Hor quello haurebbe l'ifola rifpollo A voi, cui
teco i neri auguri ; Perche pur troppo il mio fercno afHigi ». .
volgo il mio fedele auifo . Metani. 10. 107.
Son. li. Fello Vd. A Giururna portar l'auifo fello De la morte farai del
.

Pecuio • Angui!!. Ma peggio anguria die quel , eh' iui auuennc Aro fratello. En.11. 191.
Quando la fpofa entrò pria ne le piume . Metani, io. 8. Fero Tali. Ben che molti vi fian, eh' a! fero auifo Tingan di bian-
.

portentofo Gatt. Di dunflìma hiltoria il penfier fugge Da sì fu.


.
ca pallidezza ii vifo Libcr.n. 14. .

udii, e portentofi auguri Addol.3. 9 .


Fido. AnguilL Sia qual fi voglia il meno, io iron rifiuto Di darti
Propitio Car. Tu rendi quello augurio, e qucfto giorno Ti prie-
.
fido auifo, e certo aiuto Metani. 10. 161. .

godi Frigi tuoi propitio, e lieto. En.io. Folle Venicr. Qual folle auifo in man por di coloro La tua dife-
.

Saldo . Tronf. E in faldo augurio à le fort' alme brama Perpetua fa , i cui penfìer s'è villo , Ch'intenti fjmpre à tua ruina foro ?
fama Colt. 1 j. 43. j. Son. 14.
à par de' fecoli la .

Santo Car . Ilio abbattuto, e la Nettunia Troia Defolata, e coni- Fondato Anguill. Mollo a pietà con ben fondalo auifo A tre de'
.

bulla auguri Spiando a' vari cfllgli, à varie terre Perri-


i i làuri raggi fuoi fa batter l'ali Mciam.9. 215. .

couro penfando andammo En.j.


di noi . Fraterno Fol. Tornò fubitamente e da Giouanni , E da fraterni
.

Sereno. Stigli Dache augurio prendo io lieto.e fereno.Rim.lib.i. auili calligata . H11111. lib.9.

Sfortunato Scncc. Sia lungi pur si sfortunato augurio. Edìp.4.3.


. Funerale. Ghel. Tal fi niollrò lo duo niello , e conquifo Negro I

Sitiiftro Guari Furon nel tempio horriLilmentc vdiri Difubito,


.
d'inferno al funerale auifo Rof.<5. 89. .

e veduti Siniitri auguri , e pauentofi (Igni Nund de l'ira l'aera Giocondo. Chiabr. Che trafeorrcndo intorno e piano, e monte
Palt.4. J. Spande.! nouellc di giocondi auifi Fir. 1 5 .

Spueniolo Car. Ma che fila fpofa foffe auuerfo fato, Varij por-
• Gratiofo. Anguill. Con quello accorto , e gratiofo auifo Cerca
tenti, e fpaucntofì auguri Faceao contefa E11.7. . d'impetrar gratia al morto figlio. Metani. ij. ;oi.
Tragico Mar. Di Cefalo la caccia empia, e Amelia ( Tragico au-
- Horrido Tronf. Ma poi ch'é /pento il foco, e'1 tuon cefTato,Non
.

gùrio ) è in quel lauor conicità più teme di morte horrido aitilo Coli. 10.6. .

Tnito Aneuill. Da i crifti auguri ohimè mi fu difdetto , S'haueffi


. Indubitato Augnili. Del vitto, che fà donne le donzelle , Come
.

hauuto ìlfenno in poter mio . Metani. 9. 197. ne danno indubitato auifo Le maniere, l'andar , la lingua , e il
Vano AnguilL Alhor faprai, ch'io fon buono indouino , Ne ter-
. vifo . Metam.i. 148.
rai quelli auguri vani> e feiocchi . Me tamia. 101. Infauilo Ong. L'animo mi prediccene melfaggiero fei Di qual-
.

Avgvsto titolo de gl'Imperatori, e fi prende anco per gli fkflì


. che auifo infauilo, tv infelice Alc.4. 3. .

Imperatori Lugubre Bruii. Quinci leggcn.lo , ò Rè , sì amari ìnchìoftrì ,


. A
Superbo tirili. Tu . ne' tuoi giri angufti Beatiflima il Ciclo Alber- l'attiro lugubre alza la mente , E'1 valor, che sì prode altrui di-

ghi, ad onta de' fuperbi Augniti . 1. Madr.271. molfri Èpirt.Heroi. 1 8. . .

Avidità', delìderio grande. Maniielìo. Anguill. Che quel parlar dà mani fello auifo, Ch'ini
Crudele. Mar. E de l'hoitilc auidità crudele Rcftarberfaglio, e potrà goder del Aio Narcifo Metam.5 .154. .

diuenir rapina? Epit.i. Memorando. Achill. E per recargli i memorandi auifi D'vn Aio
ferirei'te . Itracc. Quindi Argille mirò, la cui beltade Con tal fer- figlio felice Rim.Idill. .

ucnte auidità li piacque Vrb, 16. 37. . Menzognero. Beni. Di noilra morie il menzognero auifo, Di pru-
koiUk.Briga.fi con fuga innocente il molle piede Volge à fcher- dente accortezza ordito inganno Corin.4. 3. .

nìr l'auidirade holtile . Giorn.tS. Migliore. Anguill. J.iuringratiamnio col migliore auifo, Che fan
Imuiodirafa. Brace. Mancano forfe à conquilìar gl'Imperi , Se lenolìrc lingue, e'1 noltro vifo . Metani. <. 8i.
inimoderat.i auidità v'ardcua? Rocc.10. Pietofo C.Cam. Giulio non e clie'l fuo pietofo auifo Gli nuoca,
.

Inquieta Braco J.affr, die' ei, ben foiterrò Natura L'oro Rè de'
. eparch'anco il doucr comporte, Che s'hò perduto il padre
metalli , anzi de l'alme , Che l'inquieta auidiiade il fura Da le (labbia 1] conforte Agg. Tali! 1. 69.
.


più ciipe, e più fepolte falinc Vrb. 7. 19. . Pouero. Vcn. Ella v i s'incamina, & me ricufa , E i mici poueri
Penolà Braco Tali fon quei, che fe ne ftan sù l'erto Con sì pe-
.
auifi. Hidal.f.j.
noià auidità di biade Rocc.5. 47. . Prolùdente Brace OpurilCieltOn proludente auifo Vuol che
.

Vitupcrofa Brace, l.'auaricia detefta ella non inai , Vituperosi


. rimanga il {fato velo ignoto Vrb. 17. 27. .
'

acidita de l'oro Vrb.7- iK. .


Prouido Talf. Màron proludo auifo al fin di fpone, Ch'elfi vn di
.

Aviso ftinia, credenza, difegno, penfiero, penfamento, confide-


.
loro Aclgano à fua voglia, l.iber.y. i.
ratione, opinione. Prudente. Anguill Non potea Amor con più prudente auifo Mo-
Accorto Augnili. Con vn'accorto auifo
. modo trotta Che chiede llrarmi il fuo valore, e 1 tuo bel vifo Metani. 8. xj.
-

à me di me medefmo nona Metani. 7. 169. . Rateante Ghel. con riuerente auifo Rifpofe , e tinfe di viola il
.

Altero. Grill. Al dolce sbigouir del tuo bel ufo Fra paIlore,e rof- vifo Rof. 10. 117.
.

fore. Qiiando hauefti dal Ciel l'alicro auifo, Vergine bella,im- Sagace Ghel. Fe feiorre
. i nodi , e con fagace auifo Gli fè llrigar

paran d ellerrofe Le rofe de l'Aurora 1. Madr.255. . da quelle fafee il vifo Rof 19. 16. .

Amari/Inno Goa. fe veduto haucllc Quando le lii recato L'a-


. O Saggio . Taff. Cosigli parla il rigido Romito , E'1 buon Goffredo
mariUitno auifo , Come pallida venne , Come li fece vn fafro ilfaggio auifo approua I.iber.i 1.3. .

Antig.*. ?. Saldo . Moiz. E fuor de l'ombra del mondano errore II Ciel con-
Benigno Ghel. 11 Creator fa con benigno auifo Dormir Adamo,
. templi con più faldo auifo Son. 8. .

e lenemente il unge. Rof. 11. 60. Sano. Car. Ala Capi, egli altri, il cui più fano auifo, Operinfi-
Bugiardo. Ine- L'orecchie noltre à clic buggiardi a nifi Van fotto- diofe, operfofpctte ( QuantimoUL: facre) hauean IeGreche
pofti. leb.j.7- offerte , VoIcano,o che del mar folTe nel.fondo Precipitato, o
Cauto Mar. Mouefi il vago Adon con cauto auifo Prouido à l'ar- che d'ardenti fiamme Si circondane En.i. •
.
.

mi, e non le tratta in fallo Scandalofo. Anguill. Speraua il conio guiderdone, e merto Del
Corteiè Vd. Quando fràgli altri uioi cortefì auifi Mi diffe, ch'io
.
vero Aio, mi fcandalofo auifo , Mà d'Vn nero mantel ne fù co-
douea combattendo Protiar pente robinia En. 1. 11. . 1 perto Metani. 1. 215. .

Crudele Angui 11. Che murcrelìi 1] tuo crudel auifo , E di tornar


. Sconligliato Impcr. E configliati le famezze, e i faggi Configli
.

non ti parrebbe grane Metani. 3. 1 3 S. . Jcon lìsliati auifi


autlà.11 , E dal configho,edallor ben diluii.
Crudo. Anguill. Lucina in forma d'vna vecchia viene Per effequir Rult. 6.
di Giuno Mctain.9. 1 18. il crudo auifo • Sereno. Benam. E voglia il CicJ,'chc di fercno auifo Torniate

Difere to Ghel. I doni aprirò , c con difereto auifo , Che ne' fcri-
. noi rapportatrici amiche Palf. Etn.4. 1. .

S'iii
luueàn d'alghe, e di trifogli Rof.j. 61. . Sincero . Vd. Ma fe fede! Anni, fe prudente L'auifo mio , fe_» M
pu tato Mar. E ver,che quando ildifpietato auifo Per l'orec-
-. buono, fe lincerò . En.^j. 98.
chie parlando al cor ti gin nfe. Temp-iiz. Spauencofo Valuaf E i Oreci , ò folli, ancor à Thcbc andia/ino
.

Dolce, l'rolp. O
dolce aitilo, io ne fon lieto, e certo, Han prc- Dopo vn aitilo fpauentofo tanto ? Tebai.3. 141.
corfoi fuoi paffìil mio pei fiero Sol.i.i. . Strano Valuaf Perciò che Urani auifi fi ragiona Hauer lot dato
.

Duro. TJtf. Alfìn diipanc ahi duro infauilo auifo , , Ch'A!da_. fpello augelli, e fere Tebat.7. 113. .

componga discordie loro Rinal.i 1. 14. le . Trillo. AnguiU. E con quel trillo auifo era in quel punto Lo tac-
F.mpios Anguill. Lamadre infuriata il g'urdo arrclta Nel noto ciato lornumio al porto giunto . M«am.7. 168.
Vera-
. . .

AVO AVR
Verace. Or. Cortei* fama- anzi 81
il verace auifo A l*orccchi-_> eia a l'aure frefche, alme . Fur.6. 14.'
d'Lnea d'vn ^Ialino tale . En. io. Alpdtre. Molz. Et onde vfeir sVdian si dolci
Vtile Valuti E a anelJa di l ntolemo poi viene Acuì Cerere die note? Qualaura
.
alpeitrei tigni vrta, e percuote?
J'vtiie auiJó
Canz.4.
. 'i ebaLa. z i 4. Amica Xemig. Itene lieti, e per le placid' onde
Avla fala regale, o di Prcncipe Aura vi moua
.
albe! viaggio amica. EpilLi*.
Tcmpeiìara in gemmcBrun. I alhor ne l'aula rempefiara in geni- Amorofa. laft Ala ne la bocca, ond'efee
me Opra del Mago del r>aJa;:gio altero ) Oue fon rette l'Eri- aura amorofa , Solo
( rofleggm, c fcmpJice la rofa. Liber.4.jo
tree martme,Sen' giro ella pie\ofa,£ceifcuero
i.Sclu Clcop. . Auara Alar. Non
vedi tu , che mentre à l'aure auare
.
Per portar
Avo padre del padre, o della madre Antecefiòrc, antenato
. .
Sierra altrui le vele ipieghi . Lid. Abb.11.
Altf.ro Teff. Spiegato inclite piume J'er lo Ciel di \irtù
.
voitr'aui Bemgna Ni. e'. E col fàuor di benigna aura
-
afeende Tanto,ch'al
alteri, E ne fon le voflr' opre indici veri L ir. ».
Eccclfo. Augnili. Del Rè ibggioDitteo la veri prole,
echidi cui fon Gioue,e'J Sole. Mctam.8. 114.
GliauieC
. j

le
/0 arriua E fdiiì 01 ià
SÒn
° Nardo > £ ^ immorta-
BolIentc.I.nper. E mentre l'aria ertila aure bollenti,
Egregio Tel!. Enea, S'à lo Iplendor de gli atti egregi Empie le
.
Di tua pro- va.li egli a: .tri, e colli, e monti Di fuo
pria timae aggmngi il raggio, Al paterno fiato infiammato, 1 1
retaggio Accre.'cerai anzi di fiamme, kuft.j.
di gloria incmi fregi. I.ir.nJ.
Bonaccioia . Benam. Oue tre volte dieec
Famolo. Reimg. C K Owfte ancora hàd'onde alzarli al nanne già fpinte fSen-
Cielo, za altre tante, e pm, che] Ducegrida
) Dal tiro? ch'in fe rren le
Merce degli ani fu 01 fkraofi, e chiari Epiil.8. .
grane anime, L'aura foaue, ebonacciofa.efiJa.
Gcnerofo 1 di. t. he gioua à Milioni vantar per anni, Vittor.1.17.
.
c Jufiri De Bugiarda-. Mar. Ma di perfido mar vezzofoafceR»,
Jufin«a O
gli ani gepcrafi
il fangue, e'1 mcrto , E in lungo
ordine, è certo mfedel d aure bugiarde Non balletti così,
Mollrar o dipinti j volti illu/tri, Se'l nobile, e plebeo con ch'a chi lor crei-
fculti,
egval ione Approda à i liti de l'oleum morte ?
Serbali Borea, Amor Lifteiìa fede. Lid. Abb 10 &
Lir. 16. Celcrte. Perr. L'aura ccJclfe , ch'in quel
Grande. Car- De 1 oc.no ariete, hauea d'antico Cedro nel verde lauro Spira, ou'
primo Amor feri nel fianco Apollo. Son. 165.
entrar, vi; dietro a l'altro De'fuoi grandi aui 1 fimokeri eretti. Cocente. M..r. Ma nicntre leilufinghi , e l'aere intorno Talhor
En. 7.
mouendo vai, raffreddi , e geli De' miti fpeffifofpir l'aure co-
iUuAre Ar. Ricordar quel Ruggier, che fu
. di voi , E de' vollri aui centi. L1r.iVin.S0n.68.
illuftri il ceppo vecchio Fur. 1 4. .
. Cortcfe. Grill. Spirerei io ? o fpirerebbe quella Aura à laviti
Remoto Auem. .
O
lommo honor de gli aui miei remoti , Fofti d mia cosi couefe ' Pen.iio.
ragione eletto a tal fatica, Perche doue e virtù
li fono i voti. Debile .
Taff. Tu il fai, ma di tant'opra a noi sì lunga Dcbil aura
CI. Son.j.
di fama a pena giunge . Liber.4. 9.
Avoltore . molto grande, fimiimantc all'aquila
vccello
1

Delira. Mar. Si orga aura delira tua Jicue antenna, Sol del
la
Affamato Satin. Al fin conuien, che per l'antiche colpe
Sia refu- mar, gemma d'Arno ,
.
occhio di Scrina Tcmp.175.
terra A follener la guerra D'auohor affamato
.
pina in
, afnro e Dolce Angui!!. Con tanto don montati in sù le naui
rapace. Canz.6.
, .
Con l'au-
re andammo via dolci, e foaui. Metani. 14.
Afpro Chiabr. Ma fanguinofo rimarrà fui lito Pritio de' pianti 88.
.
Elìiua. Bemb. Ne le dolci aure citine, Ne vago mormorar
e de gli eftremi honon Lungo palio al digiun '1
d'afpri auoltori. d'onda Canz.u. marma .
Amed.7- Fallace Rai. Io ch'in vano à fallaci aure feconde
Augello famelico Mar. II famelico augeilo , Che rode
.
Più volte ho
à Titio il
.
del mio legno alzati i vanni Rjm. Son.40. .

core , Dal fiero , e crudo palio Lcuò , vago


d'vdire A fuo di- Fauorita. Malu. Tu, che ii Corte in fu" n oie t>ì aurati Di
fpetto il roftro Samp.j. benc-
.
BOkRegC Segregato da gli altri Godi aure principali, e fauo-
Augello infame. Tdfc Quiui il roftro vorace
Immerge arida- rite Del. UE,
.

mente augello infame , C'ha in eterna paftura eterna fame, Felice. Ar. Lanciando il porto , e l'onde più tranquille
Lir.9. Con feli-
ce aura, ch'ala poppa fpira . Fur.ij. 16.
Bramofo. Ceba. Che gli aprirà nel ventre fuo vorace L'auoko- Fcnu la. Mar. b 'Ivi lo ventolandoglicon quelle Ne f'ombra_,
10 bramofo. e'J can rapace Elt.8. 114. 0
Edace V aluaf Tu ne te accefe arene di Cocito Titio
.
l'aure temide, e Ielle . mo
.
diftendi a Figlia del Sole Bonf. Aure fighe del Sol, ch'ai
lauoltoio edace. Tebai.i. 103.
. caldo giorno Soa-
ui raggirateli del lereno, Portate quelle
Famelico. Car. Quelli hafopravn famelico auoltorc, voci d'ogi intorno
Che con Focou. L-hiabr. 'lutti Ipandono al Cielo alti nitriti,
Suampa-
I adunco rnllro al cor J intorno
Gli picchia, e rode En 6 . 110 da le nari-aura focolà Fir.o. .
Infatuale Manzin. Se Prometeo pendente Viuo
.
lacera preda Fofca. Petr. Vien poiil' Aurora, e l'aura fofea inalba Son.
D auonorinfatiabile, e vorace? FJer.1.5. 1-rcfca Mar. Caro refugio a' miei grani martiri
1 88. .

Perfido Benam. Si che 'J penficr penate Quali


.
Fre&aura, , aura
.
, affamato, e per. foaue, aura leggiera . Lir. Bofch. Son.14.
'

fido auoltore Mortai ti roda immortalmente


il core l'ali Funebre Ceba. Spira da labri immondi aure Funebri,
Etn.i. 1.
.
Ed hà gli i

occhi di toico infetti, ed ebri Eli. 19. 36. .


Punitore di Titio . Imper. E più ch'altri coloro à
, cui dal petto Futieha. Calon. L'aure, che già ndmd- Intorno d l'aureo
t-o'ifuoi rapaci artigli ifuelle il core De l'ingorda cria
fua voglia vaghe fcheraarp, B de'fuoi dolci accenti Ladre felici al
11 nero augello Del punitor di Ti do anco più
Ciel
fello R.uft.4? . ricche volaro, Hor le tanno funeitc Com'à
Sordido. Moron. Vedrai già vn lupo diuenuto agnello morta d' amor
, Vn fòr- l'elìequie meile 1.8. .

didoauoltor pura colomba. O111II.4. 1.


Gentile. Petr. Fammi fentir di quell'aura gentile Di fuor,
Vago di rapine Troni. II Caucaio ch'ai vago di rapine fi co-
.
Auolto- me dentro ancor li fentc. Canz.41.
10 porgea membra uouelle Colf.j. 71. Gioconda
.
Tali! Cefù
finl'ombra e i raggi il Sol riduce Pal-
. al ,•

Avorio dente dell'Elefante


. •
lidi, ne ben l'aura anco gioconda'. Liber.i6. 68. e
Bianco Ar. Forza è ch'a quel parlare ella diuegna
.
Quale é di Homicida.Malu. S|)auétofe fuueile Spargeau fiati maluagi D'aria
grana vn bianco auorio afperfo Fur. 98.
. 1 o. conraminata aure homicide . Del. Caiiz. 1.
Dente Indiano. Mar. In duo feggi Cibimi A cui ricchi artifici
, i Impettiofa .Ceba. Fiamma però , ch'in nobil donna honefla Su-
La materia apprettò dente Indiano, Sedeanoà fronte primi i fcitardiicoi.iienga ani lalciue, Nel fuo rigido cor non
Lieti Ipofì, e telici fù mai
. Epit.f. delta, Per forliar d'aure impctuofe, e viue. Eli 16. 51:
Elefantino. Brun. Moltra ignudo il bel collo Quel
collo sì quel Incollante Teli. Argo, Tifi, o chiunque Traile dal monte il pi-
.

collo, Ch al più candido fiocco De l'Apcnnin


là feorno , Lui no, e fi compiacque Gonfiar d'aura incollante i lini fparfi Pe-
prelfo e 1 alauailro ofeuro, e vile , E 'i bianco ,
auorio elefanti- ite tu de'mortali Lir.52. .

no, e meco. 2. sebi Panegii-


InfiJaue. Tronf. Al morir de l'iniqua vnpuzyograuc D'ogni in-
Fino. Molz. Ncgiunfehonoreà fido auorio fchieito
D'Africa ' tomo diffonde!! si grande, Che reddendo dei Ciel l'aura ìnfoa-
eTiropretiolbliiimore. Son.45.
ue , E" proua altrui de l'arti fue nefande . Coli. 10. 87.
Indico Mar. Vna tra molte nani era Cornelia D'Indico
.
auorio, Inquieta Mar. Non trema d l'inquieta aura incollante Sù le VO-
.

ed'hebano l.thiopo Temp.130. .


ltre grand'arbori bandiera . Lidi Abb.9.
Puro. DheJ. Giàde!le guancie il puro auorio, e fchietto
Co- Interi iere del bofeo . IVml. Tal che fin ne l'orecchie Portò di
minciaua a fiorir d'vn aureo pelo . Rof 1. 29. 1
Gaiatcìpiùd'vna volta Ne' fuoi fiati loquaci L'aura mormo-
Tei fo Ar. Di terfo auorio era la fronte lieta , Che lo
.
fpatio finia ratnee, Interprete del bofeo il nome d'Aci . Galat.5.
con giuila meta. Fur.7. 11.
Lafciua. Mar. Bacian 0:1 de , le mie , Bacian le honde ancor I

Avha. \ ent ?l!o proprio dcll'elìate. Aria.


Li
l'aure lalciue Litui. Canz.i. .

Alma Ar. Ct hora a la marina , ex bora al monte Volgea


la fac-
.
Lafciuetta. Biun. Saran l'aure foaui , c lafciuette Secretane fe-
deli
. . . . ..

Bi AVR AVR
deli àgli amor noflri, D'vna ambrofu dolcilìlmaliurnidcrtc. Santa! TafT. Qui tacque il veglio: fior quii penfìer, quai petti

Epill- Heroi.i. f. Son chiufì à te fant'aura, e diuo ardore f Liber. 1. 32.


leggiera. Augnili- Zefiro i fior d'Aprile, e i fior di Maggio Nu- Scher/euole . Gatt. Scherzcuol aura con fufurri alterni Con_»
tria con aura tepida, e leggiera Metani, i. 13. . moto regolato, &
vmforme Spirando và tra quei cefpugli eter-
Licta-Ta(V. Quando su l'apparir de' primi albori Spiegano à l'au- ni . Addo]. 16. 14.

re liete il thiuib grembo . Liber.4. 75. Seconda . Anguill. Sol rcfhr fuore alcun Fauonioface, Che fpira
Lieue Remig. Ah volubil Giafonc, ahi via più lidie De 1" aure__>
.
l'aure lue dolci, c feconde Metani. 14. 86. .

lieui à la itagion nouella Epift.<5. . Serena Petr. L'aura ferena, che fra verdi
. fponde Mormorando à
Loquace.Cell. Hfca del C iel de la fua mente intanto Quanta neb- ferir nel volto vienime Son. 164. .

bia vi fparfe aura loquace . Var. Soaue . Tali." Spiana monti de l'onde aura foaue , E folo incre-
i

Mantice. Gap. O
de' figli d'Aftreo Cortefe famiglinola, De l'eflc- fpa il bel ceruleo grembo Liber. 15.9. .

quie del Verno vltima (quilla: dd profondo Egeo Paflàggie- O Sonante. Brign. Mille cani oricalchi il fen pregnante Per giudi
re, onde v ola Per lo placido humor natie tranquilla : Mantice foffi in lor pugnar concordi, Van col iforigionar d'aure fonanti,

onde sfamila Sul rimbambir de l'anno Quel foco, onde fi Han- Ch'ai tuon lieto , e feroce il Citi s'aifordi . Giorn.7.
no A la ltagione acerba Dal gel Scure in vn le piante , e I'her- Solpirofa Imper. Ch'altro non è quel fibilar confufo De le fron-
.

ba . O pittrici leggiadre , Gh' à la llagion primiera Di sì vaghi di in sù tronchi , e quel rimbombo De l'aure fofpirofe dentro
i

colori ornare il Mondo Amorofetie fquadre , de laPrima-


: O à gli antri. Che gemi ti, e fofpir d'antri, e di tronchi, Chela_j
uera Refpii o placidiflìmo , e fecondo , Muto parlar facondo ; pietà di lei quel duolo ancora Delta in altrui che vegghia in ,

Soauiflìmc trombe , Oue il ghiaccio li ferra , Chiamate i fiori i ellaogni fiora Rufl.i. .

campeggiar la terra. Occup. Canz.j. Speditiflima Brace. Che l'aure fpeditilfime , e leggieri Dietro il
.

Matutina. Tali. Ma quando poi di nouo ogni bandiera A l'aure rapido pie lente dirclti Vrb.1j.65. .

marmine il campo fciolfe . Liber. 1$. 66. Spiritello foaue. Gap. Aure fercnc, e liete Spiritelli foaui , Che
Mendace. Brace Già per l'onde fi mouc, e morde il lito Con cen- quinci intorno iteper l'aria errando Occup. Canz.f. .

to ancore fuc grandi , e tenaci La noua armata , e già foaue in Spiritofa Brun. Giunti oue l'aura fpiritofa , e dolce Và pafeend'
.

vifo l.e facean lofpirando aure mendaci Groc.14. 61. . oro,eyà beuendo argento, E con fufurri i fior percote, e mol-
Mcflàggicra TafT. Già l'aura meflàggiera erali defla Anuntiar, ce Delitie d'Eolo, innamorato vento i.Sclu.jCleop. .

che jc ne vien l'Aurora Liber.3. 1 . Squilla del Cielo Bonar. Ecco l'Alba, odi l'aura , Ch'è la fquilla
.

Miniftra Gap. del carro


. O
di Flora Minilìre alate, e fnelle , Che del Cielo, ond' ei richiama In fui mattin gli addormenrati au-
itendete per l'aria il corfo, e'1 volo: de la vaga Aurora Pre- O gelli A riucrir ne l'Oriente il Sole. Fili. 1 - 1.
corritrici ancelle, Che fuegliate gli amanti al pianto al duolo, Superba. Brun. Mà non gonfia, & eftolle . Appio , però te ftcfTo
Colà fui primo albore Del rugiadofo humore Afpcrgete, e ba- Aura vana d'honor fuperba, e folle , Perche ben miri efpreflb,
gnate , Placid" aure del C ielo, aure odorate Occup. Canz.f . Che fol chiaro fiàmeggia horror d'inchioflro. VenCeI.Canz.4.
Mobile . Stellu. Onde alhor quando a l'aura niobi! vai I tuoi fpie- Tempefliua GheJ. Tempcftiue, e propine hà l'aure, e l'onde_j

cando armoniofì canti, Forma di fa/lo à chi t'afcolta dai Ven. . Kofi. 7.
Pomi Son. 4?. Tenera Brun. A' più tremoli, e chiari Soffi de l'aure tenere, e la.
.

"Molle TafT. V'è l'aura molle, e'1 Ciel fercno, e lieti Gli alberi, e i
. feiue MorniorauanQ i mari Solo alhor per le nue Ven.Terr. .

prati, e pure, e dolci l'onde. I.iber.10. 63. Canz. 5.


Mormoratnce. Mar. Pietofe de lagiouane infelice L'aure garrian Tepente.. GheJ. Sofpende ei l'atto, e de l'incendio in vece Spira
mormoratricij e l'onde Lid Abb.7- . al crin virginal aura tepente . Rof.16. 7».
jMufica TaflG Miifica e l'aura, c'1 fonte, e'1 riuo, e'J bofeo , E ma-
• Tepida . Tali; Onde fi come 1Ì10I ncuofa falda Dou' arda il Sole,
itre d'armonia le fronde, e i rami Conq.13. 11. . o tepid' aura jpiri. Cosi l'ira, eh 'in lei parea si falda , Soluefi, c
Noccnte. Ironf. Imbracciar de lo feudo il pondo altero, Ele_> rcltan fol gli altri deliri
Liber.10. ijó- .

ipirar nel feno aure nocenti Goft.6. 63. . Tepiderta Mar. E l'aure tepidette, Genitrici de' fiori Grauide di
.

Notturna .la/1, li le pur la notturna aura percote Tenera fronde virtù mafehia , e feconda , Figliando van de' coloriti parti Gli
mai d'olmo, o di faggio Liber. 7. 14. . odorati concetti . Samp.4.
Odorata. Tali' Aure frefche mai fempre,& odorate Vi fpiran_s Tremolante. Ghel. Tri le dolci acquea l'aura tremolante Om.
con tenorftabile, e certo Liber.ij. 53. bra faceano vn verde lauro, e vn pino
.
Rof.3. 93. .

Peregrina dell'aria. Mar. A voi de l'aria peregrine erranti Fitta fi- Vaga Mar. Aure vaghe leggiadre aure odorate , Se dal volto .
, ,

ere, aure felici, aure beate, Se mentre per lo Giel l'air fpiegate del Ciel.puro, e fereno Togliete nembi ; hor voi dal crin, dal 1

Vol'co trarrete iprieghi miei volanti Lir.Bofch. Son.if. feno Quelta del mio bel Sol nube fgombrate.Lir.Bolch.Son.il.
.

Placida 1 afT. E dilarma la fronte, e la rillaura Al foaue fpirar di Vezzofa Mar. Mi temi forlè a quel bel ciglio ardente, E irà l'alpi
. .

placid' aura. I.iber.14. 59. del cor d'aura v ezzofa Tornar rigido Borea , Aultro cocente
Platidiiìima Brace. Tranquilla l'onda, e placidiffim' aura Ogni
. Lir.Bofch. Son. 14.
frutto, ogni fior nutre, e refìaura. Croci 7. 77. Viuace Tronf. E con fuperbo, e dilpietato feempio A Seuero in. .

Populare . Tafl! Cosi di/s' egli : e l'aure popolari Con applaufo uoiò l'aura viuace . Coll.j.30.
lèguir le voci eiireme Liber.n. 105. . Viuente Sauor. Come talhor, quando nel Tauro accende Febo
.

Precorritrice dell'Alba Brun. Se fpiran pofeia gli odorati Eoi


. d'alca virtù raggio lucente, Deltando à i prati 111 grembo aura
Quelle, de l'Alba in Ciel precorritrici , Aure frefche , e felici viuente Son. .

Agi-. Vocale. Ghel. Ecco ch'à pena il tuo faluto in tutto Porta à l'orec-
Propnia Anguill. Mentre con dolce,
1 e affertuofo accento Chia- chie mie l'aura vocale . R0C4. 11.
mo l'aura propitta al
mio foggiorno Metani . 7. 320. Volante Benam. O
tu che Jeue Ipiri , e in dolce errore Segui le
.

Proterua. Lcng. Tolga da piuma teforicra, e bella, Volo più vie de l'aria , aura volante i Tu che Itcrpi à gii fterpi, e ne Ie_-f
prendo aura proterua . Eleg. 11. piànte Pianti antico rigor, fpirti d'amore Sel.Son. .

Pura Mar. Aura, che ner Io Ciel co' miei fofpiri Carca il grem-
. i Volgare. Mar. Le labra attuiti, e in sì bcU'acque,e chiare Non mi
bo d'odor , ten' voli in fchiera , E pura e molle, e dolce, e lu- , gonfi la mente aura volgare . Temp.3.
fuighicra Di due labra odorate emula fpiri Lir.B0fch.S0n.14. . Avriìtta aura picciola .

Putridifllina Brace. PutridiiTima anfando aura di foco Per l'arie-


. Amabile . Bald. Ecco l'Alba luminofa, Che fallante efee del ma-
labra à grane moto ei fpira Croc.16. 3 j. . re, E di perle rugiadofa Arricchii"ce l'onde chiare : Per gioia...
Rapace. Benam. Suggerefli que labri , aura rapace , Ferma di- fcherzauo L'aurette amabili, E i lìdi sferzano Con l'onde m-
co, hor non odi lolbngelofo Sin del vento infenfibile, e fu-
,? ftabili Rim. 1. Amor. Canz. z..

face Son.
. Sei. Bemgna. Patern. Quindi portano al Ciel benigne aurette Brama-
t
cute. Guar. Gioite anco al gioire, etautclingue Suogliete to, e molle odor, da mille herbette Stanz. Terni. 1. .

quante frondi Scherzano al fuon di quelle Piene del gioir no- Dokiflima Brign. Et agitando di fua velie vn lembo D'vn'auret-
.

mo aure ridenti l'ali. 5. 8. .


ta dolciilima l'afperge . Giorn.7.
RiualcdìProcri. Guai. Cosi (Iella d'Amore à l'apparire Dola Felice . Che prima trafle il pargoletto
Grill. Vaglie aurette felici
xiual Ji Procri il vago imbruna Liric. Son. 3. . Nume In quello mortai lume Con che leggiadra gara SoauiC ,

Roivura Bez. Prefc à temprar con placida feuibian/a In quell'au-


. lime attrici Abbracciale il diurno fpiritell», E l'a>umecta cara.
re romite i nollri ardori Guacc. Son. 3. . i.Madr.iSl.
Rugiadofa. Mar. Aura che rugiadofa, ematutina L'Alba pre- Frefca .Brign. Il cor de' caldi anheliti ripieno A frefche aurette il
corri, e vai di Itelo in llclo Scotendo il puro, e criftallino gelo ventilar chiedea, Deftauan clic innamorate^ prette Calma nel
In grembo a' fior de la gelata brina. Lir. Jiofch- Son. 13. fen, ma' flutti entro la velie . Giorn.7.
Mata-
. . . . e.

AVR 8? AVR
Maturili*. Brun. Mira ò Filli, odiò Clori, L'aurctte marutine. Conduttrice. Mar. Vfcita col caneitro era, e con I'vrna La
Vcn.Terr. Od.6. con-
duttrice de' nouclh albori, Da aureo vafo, e da la mano
Mobile, liald. fi per Io Ciel Latino à volo andatiano Zefirctti la- ebur- 1

na Vcrfando perle, e fcininando fiori


feiui, au: etre mobili Rim.i. Amor. Canz.?. .
Compierà de' fiori Rin. Vorrei che di rugiade tumidetta MelalTe
.
Rinfrescante Imper. E mi fon nel camin foriere amate Da. caue
.
D piano, e'1 monte, E fcritto hauelìè in fronte La coppiera de'
golcnnfrcfcantiaurctte. Cafj. 6. fiori, e de i'herbette 1. Canz.i. .

Tepida Bald. D'auretra tepida La vela ègrauida Rim.i. Amor.


. . Corallina Giuli. Di corallina Aurora il bel lèmbiante Tacciali in
.
Canz. z. quello, io grezzo l'Alba,e il Sole, Se v'imprimi il bel Sol,cJi'ar-
Vaga Vaghe aurettc felici , Che prima traile il pargoletto
.
Grill. dcrmifuole. Od 10.
Nume In quello mortai lume i .Madr.181. Crinita. Stroz. Si deltan l'aure, e la crinita Aurora Sorge. .egli
.

Vaneggiarne Mar. l 'aurettc vaneggianti Stupide fpcttatrici ha-


.
apre le porte, e'1 calle infiora Ven. 6. . 1 1
ueano importo Alto filentio a le lonore fronde Samp.2. Crocea. Nigr. Deità già l'Alba iuuea la crocea Aurora Etilpa- .
,
Avrica carrozzicro, carrettiero, cocchiero
.
itor d'aurati fregi adorno , Mollando il Cielo apriua al nouo
.,
Accorto Valuaf Tuo fedel hoile , ò buon Laio , e de" tuoi De-
.
giorno La poru, ch'Oriente alluma, e infiora 1. Son.4.
flrier auriga nobile, accorto Tebai.7. 108. & Cruda Vd. 1 u reità homai, l'humida notte parte, E mi affretta il
.
.
.

Ardirò Imper. Ardito auriga, ma in maniera ardito, Che l'ardir


.
partir la cruda Aurora, E-n.j. 146.
non audace a lui non noce Rutt.i. Dea Tironia. Valuaf. E già condotto hauca l'ottauo giorno Ne
.

Atroce. ValuaC Sta fui temon Bellona, atroce auriga, Ne mai la- l'Oriente la Titonia Dea , E feotendo fi bel crin dafvifo ador-
feia i dcltrier pofar vn poco Tebai.7. 24. no, Di mille vaghi fior l'aria fpargea. Tcbai.j. 115.
.

Coracr.iofo Vd. Non con tanto furor biga o quadriga Da Ie_j Dea che fcaccia l'ombre.
.
Anguill. L>t mj™ior tema il cor cofìrct-
,

mone fpiccar prdli orfieri , Alhor chCiì cora'ggiofo e deliro


1
to rende I) parlar de la Dea,che l'ombYe fcaccia.Metam.7.i<J 1. ,

auriga Ne' iolenni certami vincer fperi , Che fefcen non perco- Dea del primo albore.
Alienili. La Dea che'] primo albor nel Mo-
te, e m»
ciitiga C or. la sferra ogni palio 1 fuoi corlieri , ] do fpande Ragionali , chc'l rapi ne' voltri lidi Metani. 7. ijt. .
inoltra pero ior, e lor minaccia, Le briglie allenta, à tutta fuga Difpenfiera
Imper. Onde già meflb il lento fonno in fuga , Col .

i caccia, fcn.r jj. lucido terror de" fuoi bei Turni Difpcn fiera di r.ig?i , apriua in-
Dotto . Ta/E E frena il dotto auriga al giogo adorno Quattro torno Con l'alme chiaui de' fuoi ricchi albori Lciruieitre de gli
vnKorni a coppia à coppia auiu'nti Liber.17. occhi, occhi de i cori Ruft.i.
.
J4. .

Famofo. Rim. Famofo aurica, a te le v ie fon conte , Chefcorta Dolente Mar. Sorgea l'Aurora, mà
dolente, e mclta, E con pal- .

al volo hai candida colcmba i.Son.i? i. lida faccia, enubilofa, Sidimoitrauabeniiuniiafuneib. Quel
.

Fedel'.- C.'ar. E giù Menilo il fuo fedele aunga Subirò traboccon-


.
dì crude! d'alcuna infaulta cola , Portaua de la notte il velo in
ne. tu. 11: tetta , La ghirlanda sfrondata, e fanguinofa Onde il Sol , che ,
Incfperro. Anguill. Hor come l'inefperro auriga , e Itolto Mira ben chiaro ancor non era Pur alhor fi leuaua , eparea fera .
da l'alto Ciel la bada terra Mctam.i. 67.
Mmacciofo. Ceba. Scote la sferra il minacciofo auriga , E fein-
Dubbia TaiT. Ancor dubbia l'Aurora,
.
immaturo Ne l'Ootien- . &
te ilparto era del g orno Libcr. 11. 19. .

tillan le rote à la quadriga Eir.ii. 48. Emula del Sole Quer. Così vermiglia folgorar l'Aurora Fuor de
.
.

Sttperbiifimo. Rin. Vedi Ja in sii le rote D'vno fpczzato carro in-


l'Indico mar vede la genie, Ch"emu a ìlei Sol fatta il Ciel co- ;

fana duce Superbiamo juriga. i.Caiw.ii. lora. Son. 10.


Veloce. Imper. Màgli falle 3 penfier , chc'l fuo lauoro Ilorcli Fanciulla di Titone. Petr.
Scaldaua il So! già l'vno e I'alrro cor-
turba horgli feoncia horqli calpelìa Ve'occ au-iga con tue
, , no Dei Tauro , e Ja fanciulla di Titonc Correa gelata al fuo
rote, alni È contrarie, e danneuoli, infclle Ri;R.?. antico foggiorno Tr. Am.r. & .
.

Avkoka. l'alba splendore precursore del Sole, il quale fi vede


Felice . Tanf Loda il Rettor de" Cidi, ch'vfcir faccia Di grembo
an.inti, ch'e"li elea dell'Onzonte, detto
così per elìere di co- .1 ronde si felice Aurora Lagr.7. 33. .
lore /inule all'oro
Figlia del Sole Incogn. Figlia del Sol nafccnte.Del padre prima .

Amata di'I'irone. Valuaf Alhor ch'vfccndo fopra J'Ori/onre_. nata, Dal padre generata , Che, tolto nato lui,morrai repente
L'amata di '1 iton l'aere accende , E verla da l'aurato humido Rub. Prol.
crine Su le rofe, e sii fior gelate brine Tcbai.j. 1 31.
i
Folgorante. Gugl. Dopo tante fue chiare inuitte proue Feho,e
.

Amica. Brign. C he più non fpcra, che fuo volto apporre A" fuo la vaga, e folgorante Aurora Quell' alma luce , e ciò, che '1
lumi nemici amica Aurora. Giorn.3. Mondo honora Dieral mio Soie, ond' ogni gratia horpioue
Amica di l'itone Valuaf Già da l'amica di Titon, ch'vfciua Mo-
.
i.Son.ij.
ilrando in Oriente il vifo adorno, Vinte le IteJIe, e pallida fug-
Foriera del lume Cap. L'Aurora non è già, che mi f.ì feorta, Che .

giti* La notte, e'1 fonno già votato il corno T ebai.fi. 7. pur veggio l'Auro; a Tenera del miolume Cacciate hauendo
.

Amornfetra. Brun. Sferzi pur per le flrade Orientali Nunciadel in mar tutte le itellc Ne l'albergo di Theti,in Occidente Ir fret-
di l'Aurora amorofetta, Delìrier c'ha nel pie il vento, e nel
tolo/a ad appreitarnù il letto Idil.p.
,
.
enn l'alt, E ne paleggi pur orgogliofetta 1. Sciti. Clcop. Foriera del Sole Man in. Hora, che forge in Ciel, Florina bella,
.
.

Aracnc. Brun. Vida su l'Oriente Fuggitiua l'Aurora, enoua_, La Foriera del Sol co' fuoi crin d'oro Abbo/z. Son. .

Aracne Ricamauacon perle il Ciel lucente z.Sclu. Canz.;. Gelata - Brace. Fugge la notte , e sù l'Armeno Eufrate Le (Ielle
.

Arciera lucente Bald. Elei arciera lucente Che tratti arco d'ar-
.
ammorza la gelata Aurora. Rocc.8. jj. ,

gento, e ilrali d'oro Saetta il nero fianco De la Notte impor-


,
Gemina. Bruii. Efce dal fen de la lteilata gente Fregiata d'or la
tuna, E là di tema fcolonrla Luna. Rim.i.Amor. Idil.4.
corallina Aurora, De' gran campi de! Ciel cclelte 1 lora, La
Aurata Alain. In che bel fiammeggiar vezzofa, e fchiua Veggio
.
gemma del baJcon de l'Oriente. E mentre fpiega lucida , e ri-
far/i al balcon l'aurata Aurora. Son.4.1. V
dente Quanto il fen , quanto il crin fregia, ed honora , Ecco
Bella Tali. E quando a ponto i raggi, e le rugiade La bella Auro-
.
muore in vii punto, ecco ad vn' hora Da la cuna àia tomba
ra felliniana intorno I.ibcr. 5 . jj. .
egra cadente Son.
1
.

Bianca. Ar. E qiundi.poi ch'vfci con la ghirlanda Di rofe adorna,c


Giardiniera. Imper- Già da la curii* , e fpumeggiante lìepc,
di purpurea itola La braca Aurora alfolito camino.
Fur.13.43. Che, da i prati del Ciel cinge, dilttnto ATondofo Occan l'W
Bionda Mar. . O
quando inficine con la bionda Aurora Aprendo mido campo, La bella no*tutina giardiniera, Giardiniera,
Tvfcio *I niatutiiio lume , à sù l'acque tremar con lampo
au-
I
giardin de l'Oriente , Aperta hauca di fior di raggi ordita , A ,
rato La llella di Lucifero rofaro Temp.i5i.
le (uc pompe la pompofa vfeita
.
Rult. 1. .

CameneradeJ Sole. Bald. Apre IVfcm gemmato Cameriera del Honore. Cafon. M.i già
figlia del Sol la bella Aurora Honorde
Sole, Affretta l'aureo pie nuntia di luce
, E del torto camino al l'Oriente Dipinge il Cielo, e le campagne indora ì.zj. .
nouo die Seminandoli! fior, fegna le vie Rim.i. Amor, [dil.4.
Illuminatrice dell'aere Anguill. Colei ch'alluma l'aere ofeuro,
.
.

Candid Tali. E vede intanto con ferene ciglia Sorger l'Aurora


i
.
eVi'cco D'aniorofo delio di me s'accende Metani. 7. 155. .
candida, c vermiglia Liber.7. 2 f.
.
Illuminatrice prima Anguill. 1 a Dea ch'e puma à illuminare il
..

Candidctta Vili. Siloro à pena in Cielo Scote del Conno La


. l'ali Cielo , E che fenzaparcir da me dfiparfe Metam.7. 260. .

candidetta Aurora Amar. 1 i. Inuermigliata Imper. Oro il crine ,e la man neue animata De-
. .
.

Chiara Mar. Seco IctiofTi in compagnia l'Aurora , Che non


.
fpun- lla s'erge* l'Aurora inuerniigliata. Ruft. 14.
to mai forfè Da le rofate porte Dèi' Indico Oriéte Opiù chia-
Lagnmola ugge colici, il fuo bel volto afperfo Di nigia-
. Bruii. 1

ra,© più lieta. Epit.i.


dofa e lagrimofa Aurora
, Selu. CJlerfp. .

Concubina di Titonc Dant. La concubina di Titone antico Già


.

s'imbiacaua al balzo d'Oriente Fuor de le bracci* del fuo


Lucente. Rin. Fofs' io Titone :i si lucente Aurora, lieta Au- O
dol- rora* sì temente Sole . 1. Son.i 1. 1

ce amico . Purg.9.
Lucida. Mar. Dathefpargei fuoi fornii almi, c tranquilli la .
notte
, . . .

S4 AVR AVR
diur- & Ricca. Tronf. Sparge la ricca Aurora o/M vermigli Coft.19. 69.
notte infin, che la fiia gclid'vrna Vcrfa l'aurora lucida,
.

Lir. B0fch.S0n.34. Ridente Brun. Lcllì, che'J Ciel deltina a' vanti eterni De gli anni
na. Altro giamai che te non chiama, ò Filli
.
.

tuoi la più ridente Aurora Ven.Terr. Giac.


Lume precuilore dcJ giorno. Brini. Da l'vfcio criltallino,ond'cfcc
.

hor hor m'apparfe , Sotto fem- Rotata. Alain. Tolto ch'accintala rofata Aurora Lafciando il
il lume Prccurfore del giorno,
human celclte Nume Epiil.Hcroi.i. 11. fuo Titon riporta il lume Atl. .

biante .

Rofea Grat. Et ;i la rofa che'I fuo labro infiora Rofa eguale non
Luminoia. Olici. E gi.ifpargea la filminola Aurora Dal bel lem-
.

ha la rofea Aurora Cleop 6. 34-


bo d'or fin ne l'Oriente Le perle, e gli oltn,e le rugiade,c l'ora.
.

Rubiconda. Car. Tolto che lia la rubiconda Aurora Ne l'Oriente


Rof.iv 99.
fior apparili
Madre de" fiori Bald. Verfa rugiade amiche Sii gli alterati Eft.ix.
.
.

Rugiadofa. Car. La rugiadofa Aurora in Ciel più rare Faceale


madre de' fiori Dctii cu fulmattin ferbargli invita, Che co-
,

de l'anno, e tu iterile, c di più bei colori Spargcale nubi Son.3.


lei, che ne porta il nome adorno Primauera è
.

Rutilante Moron. Mi (pcllo auuien, ch'à rutilante Aurora Tcm-


del giorno. Rmi.2. Amor, ldil-4-
.

Matutina. Gofel. qual rofata, e matnrina Aurora , Che lc_->


1
pcltofo il meriggio, e'1 di fucceda Mort.j. 1. .

Sonnacchiofa. Guar. E non fo] precorrete, Mà prouocate ancora


tenebre icaccia, e lafcia poi Fioriti 1 colli, e ciliari i luochi bui.
i.Son.163. ì i
Col rauco fuon la fonnacchio fa Aurora. Palt.i- 1.
. .

Herr. Ma la lucida Aurora intanto in Cielo Spofa aurea - Anguill. Che pria che l'aurea fpofa il bianco veglio
Meffifigiera del dì.

l.afci, Ipcra goderla in altra parte. Metani. 4. 86-


Meliaggieradeldìvagaforgea. Bab.8.50.
Mcflag- Stella amorofa Petr. Già nammeggia.ua l'amorofa Itclla Per l'O-
MclTaggiera del giorno Campeg. Figlia d'eterna luce,
.
.

"iera del giorno Dal palagio celeftu a voi ne vengo ,


L'Aurora riente . Son.zfi.

Filar. Prol. Superba Malu. Quella fuperba Aurora Che de gli occalì altrui
. .
fo fon .

Mclfa<»giei-a dei Sole Perche fubito, ch'ella Vedeafpun-


. Fr. Le. formai natali Da la culla forgence Mira de' gin fuoi tomba_»
tar lavaga Mellaggiera del Sole in Oriente , A me
qual noua_» occidente. Del. Canz.i.
Aurora, Ma più ad Sole affai fplendcnte, e chiara, Subito i Teforiera del di Brun. Ecco che teforicra Del di, del Sol Rè di
.

gli occhi mici porcaua il giorno Goltarìz.i. 4- .


ferena luce Scioglie il fecondo crine, Che tefori conduce, E dà

Ninfa rt'Oricnte Mar. La Ninfa d'Oriente aprendo il


.
grembo àie molli hcrbetie argentee brine, j. Selu. Canz.4-
Trànuuoletti Candidi, e vermigli Dolce verfaua , odorato & Vaga Armen. Alhor cnVfcìa de la cclclle porta Cinta di rofe il
.

crin la vaga Aurora , E per J'aer feren volando Flora Alnouo


nembo Dì pura manna , c di celeAi gigli Garriano intorno al ,

Sol facea fata feorta Son.7.


rugiadefo kmbo I dipinti de l'aria alati figli - l'\ .

Come la nona Aurora à predir venne C'hauca Vergine Tafi\ E quale, e quanta A gli mortali appar vergine Au-
Noua. Angui il.
.

carro il Sol già pollo il piede. Metam. 7. ut. rora Sparger d'argento, e d'or rugiade, e raggi Amine. 1. z. .

fui
Nouclla . Tali. Seco la vide il Sol da l'occidente , Seco ìa vide la Vermiglia. TalT. Così pregaua : e gli iorgeua à fronte Fatta già
nouella Aurora. Lioer.6. 79- d'auro la vermiglia Aurora Liber-iS. if. .

Nuniia del giorno Calon. Nuntiadel giorno, amata , Et odiata


.
Vezzofa . Goa. A pena vfcìa tutta verzofa, e cara Da l'aureo al-

lìdia Del Sol, che nel fuo lume il Sol fimiglia ,


Ch'manzial bergo fuo la bella Aurora. Antig.i. 1.
Vezzofetra Cafon. La vezzofetta Aurora Parto de l'Oriente Ne
padre nata, Nafcendo il genitore Nel fuo natal dolce languen-
.

le lagrime Aie tutta ridente, Orna il Ciel, l'aria indora, Scopre


do muore. i.t*
Nunciadi lume. Guar. Nunna di lume eterno , e
,-

d Oriente Di-
^ i fior, queta l'onde, Poi nel fuo lume fc medcfma afeonde. i.fi

Vfciera del giorno. Brun. Sentifle,vdilte mai Di Iitone nouelJa?


urno vllita alma, e beata Aurora. Son.i.
Nutrice de' Mar. E ferena , e ridente oltre il coftume Ia_»
i rati .
Di quel vecchio gelofo? La fua vaga fon io Son l'vfciera del .

giorno, Prima lapa de! Mondo, Meilàggiera del Sole, Reina de


nutrite bJliflìma de' prati Sorta era fuor de le purpuree
piu-
gli albóri, Teforieradi luce , Vincitrice de l'ombre, Rigatri-
me , Ad allattar de" luoi celcili humori L'hcrbe, e le piante, c
pianici fiori. ce de' fiori La pittrice del Cielo Nè pur? fono la figlia Pur-
, .
ne le ..... '

l ani Come s'alhora fuor di Gange forga


Pallida Auro- purea de la terra A quello manto giallo, A quell'ale, che cin-
.
Pallida.

la notte vince
che Lagr. Som??. go, Ai caual, che canale o, A quello bel ceftello Pieno di fior,
ra, .

Parturitrice del Mondo Imper. Indi con pie d'auono vn fcnticr .


che la lìniltra mano M'arricchilce, e m'adorna, A quella accefa
face Eflèr nota da voi Debbo leggiadre fpcttatrici , e vaghe_j :
d'oio Lieuc (corredo in filminolo giro Con l'animata Tua lam-
d'argento, l'arena, ch'allumando l Vniucrfo Di fua luce vi- Sono fono l'Aurora Quella ch'apre la porta al Sol nalcente,
pa :

ta! dal ìén giocódo Nouellamente partorire


il Mondo. Ruir.i- E i voltri Soli, e'1 gemmo Oriente Sono fono l'Aurora , Quel- .

Col puro la giulta honùciila De le tenebre ofeure ». Selu. Prol.


Pittrice. Imper. Egi.iperfiorde i fiori fuoi raccolta
.

gelfbmiri di fua man lchietta, Vna ridente rofa


porponna,Chc A\ su .1 \ Italia .

color d'vn lampo fuo Fertile Car. Rado quelle mie riuc, e fondo i campi De la fertile
ne le gemme pretiofe, e chiare Del bel .

vermiglio Ingemmò di rubin, d'olirò arricchio, Con ella quali Aufonia. En.8.
augurio
con permei vtuace Di color viui dipingendo andana La taccia Avsi-icio .

alCiclo imnallidita alhora Rult. 1. .


Auuerfo Valuaf. . Vn loco infaufto, vna città crudele Fatta fotto
Tcbai.i.
Porpora de l'Loo Bruii. Mi ve, li pinga in non vfati modi Por-
. ,
iniqui auucrfi allibici .
4.J.

pora de l'Eoo , la bionda Aurora fi carro del mattili inoltri Benigno. Mar. Già le Graue pudiche, ci calli Amori Varridon
tutti con benigni allibici
ch*inchiodi,Se contrata di luce il Ciel colora; Contenda il luo-
Bugiardo Leo. Mà pur creder debb' io, che vera Ila L'arte falla.
go al Sol già vaga , vaga Spettatrice del duo! , che l'ange, e im-
.

Bar. ce da bugiardi aulpici Stani. Terni. 1. .

piaga . ». Selli.
Caro Bent. Sotto si cari, e fortunati aufpici Vii fortuna ria sfor-
Portatrice del Sole. Fcrr. Onde, ò Bruni felice , Del Sol la porta-
.

tuo in- funeili, Vibri la forte pur dardi infelici, Nulla pauenterò
trice Ti cede, che più degno E del parto di lei, quel del
zi .

gegno. Ven.Pom. Madr. Prim. Terz,


Portemofj.Nard. Veggio ben io la porrcntofa Aurora De la mor- Chiaro. Paol. Spiegò con chiari e memorandi aufpici ( Tanto ,

ch'ai fin vi giunfe ) à vn Mondo ignoto , Che fembraua da voi


te d'Italia m Oriente Che di folgori hoi rendi ilvifo ardente ,

fuggir rimoto Ligure volator, penne felici Rim. Son. 147-


D'atre macchie di fangue il Ciel colora Parn.Scai. Son.i.
.
.

Precorridnre del di Mar. Pur non fei fui bel carro afeefo ancora
.
Deliro. Mar. Madre, e qual non's'attcnde Da coppia sipregiau
Quella , onde ricco hor vai, porpora ardente, E del tuo di prc- Sotto l'aufpicio deliro Di sì felici (Ielle D'alta fucceifion lieta
influenza? Epit.s.
corridnee Aurora Lir.Heroi. Soni4- .

Faitofo. Piergir. Onde feorgendo ciò la madre antica Scoflè__>


PrimaUera del giorno Bald. Hor che di rofe infiora Del Ciel le .

piaggie intorno, E falli nomai l'Aurora Primauera del giorno. l'humido fen, dier fegni i Cieli Del cclclle Imeneo faltofi au- :

fpici Si vider d'ogni intorno , e d'ambi i poli D'infolita liarmo-


RimTi. Amor. Canz.9.
Principelfa del giorno Iinper. Quando ecco a nncrir I'auuicina-,.
nia rimbombo vdiUì Incar.i. .

così dilTc Vcnghi con fau-


taTrionfatnce del nouurno horrorc, Principc/la bcllilTimadel Faufto Herr. Solpirofa, ed allegra, e . :

Iti aufpici ikgran campione, Sefia,coin'horaémio, d'Amor


giorno Lieto il rutto già uioue. Ruit.14.
Purpurea. Malli. Alterno intaglio rai del marmo indora , Cosi prigione. Bab.f.j9. i

anco jl Sol fa pretiofi incallii Co' primi raggi àia purpurea-. Felice. Mar. E conolciuto il fegno De l'aufpicio felice , Rafciu-

Aurora. Del. Son.48. gò gli occhi, e ferenò le ciglia Epit. 1. .

cella di pregar, ch'arda, e ("cancelli Quel fin-


Purpnretta Brun. E si che il Pol,la purpuretta Aurora Fugga dal Fello Valuaf. Non
.

Ciel, nel Ciel fucceda Arturo j.Sclu. Bar. to foco i loro aufpici felli
.
Tebai.\6. 53. .

Perche con lieti, e fortunati aufpici II Mon-


Rancia Car. Hauea l'Aurora già vermiglia, e rancia Scolorite le Fortunato [Moron.
.
.

ftellc. En-i- do vincerai vincendo Roma Mort.4. 1. .

Fu-
. . . . . ..,
, . . . ,.

AVS AVS 85
f '.jiieflo . Orili. Sotto aufpici funcJti In quella bocca perfida na- impof*. Mond.i-
fielli. 5.8. Nubilofo Chiabr. Varca fue regie feliiCj e volge il tergo Al fred-
.

Gloriofo Car. Quelli, figlio, farà quel grande Heroe, onde


. fuoi i do Borea, e colà drizza i guardi Oue tiene Auftro nubilofo al-
primi, e glorio/i jufpici Haurà l'inclita Roma En.6. . bergo . Vol.i. Viu.
Horrendo Valuaf Io ftarò sù la porta aulpicio horrcndo , Et
. Ofcuro. Anguill. N'ingombra tutto il Ciel di nubi intorno Vn
imago crude] de' voflri errori Tebai. 1. 94. . 1 Auftro che !i lena ofcuro , empio Metani.?. 79. & .

Importuno Ar. Quel dì Signor, che la famiglia inanti Voftra


.
,
Peftilente. Teli. Vano farà fuggir del Ciel notturno La gelid'aria,
mandafte là, doue ritrarri Da i legni lor con importuni aufpici e vano Schifar de l'Auftropcftilenre i fiati Lir.33. .

S'erano in luogo forte gli inimici Fur.56. . Piouofo Brace. Sol quando a lui le fpatiofe rote L' Auftro pio-
.

Infaufto. Mar. Edcl fiero pronoltico temuto L'infaufto aufpt- uofo, Ojl'Aquilon percote. Vrb.6. 61.
cio in lei fofpetto accrebbe Procclloio Valuaf Come fc I'humido Auftro proccllofo Si ino-
.

Lieto. Ciec. Con lieto aufpicio il Frigio Lneas'vnio AlaSido- ue contr.i l'Aquilone altero . Tebai.7. 167.
.1

nia vedoua Regina . Ha dr. Prol. Rapido. Corto. Cefsò in fineiJfoffiardi rapid'Auftro, Miche
Malauutnturofo Car. Di parlar ne ti dia feemi vna volta Tanta
. : prò, fe principio hebbero alhora Più feroce feiagure, graui
e
fuj tracotanza, e tanto orgoglio , Che co" i fuoi malcauucn- oltraggi t Alui. 3. z.
turo/i aufpici N'ha qui condotti . En. 1 1 kauuolgìtorc Brace. Per la Getulia impcrio/b regna L'Auftro
.

Memorando Vd. E Roma . forgerà fono a i felici Suoi memo- rauuolgitpr di nubi nere, Perturbail Mondo, e lo diferra, e
randi, e glorio/i aufpici. En.6. 169. fdegna C iò, che d'auanti al fuo furor non pere Vrb.tf. 5. .

Siniftro Tronf. Infelice, che coinè à te sù l'alto Moftrarfìniftro


. Ribellante Ccba Mà poco dura, ohimè, la prima calma , Che
. .

aulpicio infaufìi augelli. Coli. 19. 29. il Liei loilìò da l'Hiperboree foci , Se l' Auftro ribellante, e di-

Trifto Valuaf. E perche di tacer feco propoli; Del trillo aufpi-


. lpettofo Percuote immantinente il fuoloondofo. Eft.j. 71.
cio ogni maligno effetto Tebai.j. \ s6. . Scuero Brun. Ma la meta mi vieta, il pie m'affrena Crudo Ciel
.

Aysterita* durezza, ftranezza di conditione . •


. turbo mfaiifto, Aulìro feuero Pali. .

Anile. Teli. Non ria già ver ch'i i rimbambiti accenti D'anile , Soffiante. Mar. Ch* a fuon d" Auftri foflìanti , e d'Aquiloni Tor-
auflerità mi picgfii, e tenti Effeminar d'vn mafehio Nume i do- mentando la terra il marconimoue
ni . Lir.7. Superbo Mar. Le tue chiome non sfrondi «orrido gelo , Le tue
.

Avjtru . vento meridionale caldo, te hnnudo braccia non fpezzi Auftro fuperbo .

Accefo . Bald. Di difufate g'.itie il luogo è colmo ; A prò de' pra- Tepido Ghcl. Fin che rompendo à l'afprc nubi il clauftro Si sfa-
.

ti fuoi f'anfi coloni Fin gli Auftri accefì , e i gelidi Aquiloni ce à lo fpirard'vn tepido A nitro. Rof.j. 74.
Rim. Heroi. Epit.i. Tonante. Rin. Ne l'aria del tuo vifo Auftro tonante Sfidi Aqui-
Altero Filipp. Non è maggior, nè puot' eflTer maggiore Trà Bo-
. lone irato , E caglia d'ulra nube vn foco ardente 1. Canz.n. .

rea impctuofo, Auftro altero Rim. Son.67* & . Torbido Car . O


foco ch'ai (òrfìar di lorbid'Auftro Stridendo ar-
Cocente Mar. Ma temi forfè à quel bel ciglio ardente, F fra l'al-
. da le biade, e le campagne . En.i.
pi del cor d'aura vezzofa Tornar rigido Borea , Auftro cocen- Torndo.Teft. Di g:oria fempiterna Fregiati i nomi noftri vn gior-
ref Lir. Bofcli. Son.24. no forfè V ohtr. potrian dal torbid' Auftro il'Orfe Lir. 18. .

Crucciofo. Mar. Cui fchiantar mai non valfe Auftro crucciofo Turbato .Bald. Spedò pal'iji mì , Che ruoti Auftro turbato Ful-
Di martir graue , o di feroce orgoglio Lir. Marir. Son.10. . mini minacciar di Numi irati Rim. Heroi. Canz. 10. .

Crudele tot. M.i nulla arte macftraGioua contra il furor d'Au-


. Valido I ronl. E qual da valid'Auftro onda commoffa Nel cupo
.

ftro crudele. I.ir.<>. lene de l'Egeo più nero Da tempeftofo horror geme percofia
Difdegnofo. Tronf. Rende gelide l'alme il caldo vampo D'Au- Coli. 17. 10.
rtro, ch'ogni hor più difdegnofo rugge Cort.9. 17. . Volante Rich. Non vò cozzar col Cielo , F. sù gli Auftri volanti
.

Empio. Anguill. Porta via intanto l'Auftro empio, eveloce..» Gì. torba!; d'arena à le mie rrioli Rim. Canz. .

L'Attiche vele, c la Creicnlc voce Mctam.S. 112. . Avtololi popoli della Mauritania Tingitana , oriondi da i Ge-
.

Feroce. Brace. E l'Andro nuauto rapido , e feroce Vince ogni lidi, che nella velocita del corto auanzano i circonua ini

, fchermo, ogni refugio, oppi arte RocCi. 31. . Agili al moto Tronf. Gli Autoioli, ch'ai moto agili,e fnelli 1 pili
.

Feruido Valuaf. Quante ne (Tanno tr l'Occafo, e l'Orto , Trà il


. ; lieui deltner nel corfo han vinto Coft.11.41. .

feruid'A nitro, e te gelare rote Cacc.4. 115. . Aviorita*. poteltà, madia degna di fede, e di ruterenza
Figlio del Verno • Mar. O del Verno , e de l'alpi afprc infeconde Grande .
Dant. Genti v'eran con occhi tardi
, e graui Di grande

Tépeftofo figliuoJ, «.he l'ali, e'I crine Pieri di nebbie , e di piog- autorità ne' lor fembianti Inf.4. .

gie, e di pruine Turbi il Ciel, bagni i cinipi , agghiacci l'onde Scuera Mar/ Sembianza augufta, autorità feitera Terrore infoo-
.

Lir. Bofch. Son.10. de, a riuerenza inulta . Tcmp.15 1.

Furente. (Un. Sarei placido mar, mà fammi guerra Con bom- Avtvnno vna delle quattro llagioni dell'anno, che comincia.»
.

barde di ghiaccio Auftro furente 1 Son.19. . . quando il Sole entra in Libra .

Gentile. Fiamin. Spieghi l'Aullro gentil le calde piume , E non Dolce. Benam. La feruente ftagion vinta rimane, E'I dolce Au-
laici Aqnilon l'oleine grotre Rint. Son.8f . tunno il fiio fauorn'anprefta" Vittor.i. 41.

Gemebondo PriuL B Meo per lo cui folco Gemebondi, e dolen-


. Era virile dell'anno Imper. Mira l'Autunno, età
, viri! de l'anno .

ti Erran de' miei folpirgh Auflri cocenti Galat.to. . Ruft.f.


Humido. Mar. Dallucid'Ortoa l'Occidente ofcuro, Da l'hu- Fecondo Senec. S'inuola in alto quel fecondo
. Autunno, E de le
mid'Auftro a l'agghiacciato Arturo ricche frondi ilnobilbofco Thiell.Ch.i. .

Impctuofo AngunT. Et ecco vicn per loro vltimo danno Vn fu-


. Fertile. Voi. Fertile Autunno par che alhor prometta Zefiro,
perbo Auftro impctuofo fuora Metani. 9. i 5 . 1 mentre il Mondo a' fiori adorna . Canz.i,
Infelice. Anguill. Paffato l'Equinozio dopo il Verno Tutti in- Fruttifero. Moron. Che à bella Primauera Vn fruttifero A::tunr.o
gombrargli Auftri infelici il Cielo Metani. 7. 197- . Ciel riferua i.Sacr. Canz. 6.
il .

Infocato Imper. Anco al freddo forf.ar di Borea crudo , Anco à


. Fruttuoiò Moron. E là che corriiponda . A i fior di Pnniaucra Vn
l'empio crollar d'Andro infocato Rnft.io. . frutmofo Autunno. Mori. 1.5.
Lafl'o Tronf Fatti eli Auftri sù voi lepidi , e laflì Non volgan_>
. Graiudo Imper. Grauido il fen di mille frutti Autunno Rufr.f.
.
.

grani d'atra nube T cigli . Coft.n. 18. Huomo &c. Augnili. Hanui vii linoni più maturo da man manca,
Libico Valtiaf. . O
pregno d'atre nebbie il Libico Auftro l'ioue E Ita fordido, e graflò,e pien di molto , D'vue mature fon le fue
da tutto il Ciel foiira la terra. Cacc.j.61. ghirlande Di fieni, e ricci di caftagne, e ghiande Mctam.x. *i. .

Maligno Valuaf. Si conio rofe in bel giardino ameno Se il ma-


. Liberale Chiabr. Arida Edate, e pampinofo i crini II padre Au-
.

ligno Auftro, c'I fofco Sollc incende Pallide fanlì , il grato tunno liberal di mofto Voi. 1. Stél. .

odor vien meno. Ogni lor ftelo lì defìcca, e pende. Tebai. 7.67. Pigro, brun. Coronato di pomi il pigro Autunno Sordido di Lieo
Netnbofo . Bald. Deh venite volando Sofpiri, Auitri nembofi, al Quindi tragge firoi giorni -tufiC i .

corfercno. Rim.i. Amor. Canz.7. Pioiultro Alain. Poi il chiuda in parte , oue temer non poflà II
.

Neuofo. Giuli. E perche li confami , Aduggi ogni tua frondc_j piomfero Autunno, o'I freddo Verno Colt.i. .

Auftro neuofo . Od.24- Pomifero Ghel. Intanto hauea la rubiconda Eftate Chiufi i fuoi
.

Noiofo Pignat. Fior che vinto di fiamme arde rabbiofo Sirio la-
. parti, e'I poluerofo Agolto Al pomifero Autunno hauea la-
trando , e l'aria acixfa bolle , Et empie intorno le campagne feiate Le fue vicende, c la vendemmia, e'I morto. Rof 5. 39.
e'I colle Sol de' grani fuoi fiati Auftro noiofo Rim. Son. . Raccoltor de' campi. Imper. Già raccoltor de" campi il ricco. Au-
Nubilo Tafi". Altre imagini a delira, altre à finiftra Verfo il fred-
. tunno Iinpouerifce di Jor gemme bronchi , E già pomi del i 1

do Aaùlonc , e nubil Auftro Collocò pofeia , e i chiari nomi leu Caduti, o tronchi Vede à fom.0111 il giottoncel Vort'unno •
H Caf
. . . . . . . . . . . . . ..

$6 AVV BA
uerfario fuo fiero, egagliardo, Non più rclìar in campo ardito,
Caf.j. u- , .... Autunno, e fermo , Ne pur Tideo ofi Jo /"guardo 1 ebai.S. 166. fofrir di
Ricco Mentì. Onde . torni l'Elfate, e fegui via II ricco .

Sor Infello G_tt. Tirannico voler, brame uscenti De' tuoi si infetti,
c la gClara Bruma . t- 8. .

e rigidi auuerfari Addol.;?. jo;


Stagione folleggiarne Imper. La foaue Ragione, e fclteggiante,
.
.

Avversità', uuto ciò , che incontra di male, infortunio , calami-


In cui Ja dolce, e Ja gradita forra De fitoi refori candiate ver- i

trauaglio
migli Dal fuo grautùo fefl vite feconda Depone allegra a' ^alle-
tà,

grare il Mondo, h à dare in loro al fuo coltor, che tanto Spefe,


Dura Tafli Habbia fin qui Aie dure, e pcrigliofe Auucrfìtà foflèr-

per fecondarla, oro, e fudore, Tributo fiumano di diuin liquo- rc il campo amato . Liner. 13. 73.

re. Rfuft.i.
Seconda . Tali, Seconda .:uucrlità,pietofo fdegno Con Icue sfer.

Stagione pomifera. Guif. Le Gru, iV a' Nani Boreali fanno Tre- zaiii là sù flagella. 1 iber.11. 87.

gua ne Li pomifera itagione. D. Sett.s. Avvertiménto . ammollinone, auifo .

Tardo. Alain. Spiegate al CicI le vaghe fue ricchezze Nel tardo Ainmiffo. Angui!!. Con quefto alfetmofo auucrtimento Ti la-
Autunno . Colt..}. ico, epervn tempo al del m'inuio Metani. 10. 197.
Tempo fruttifero Falò Scorfo de l'età mia l'Aprile, e'J Maggio,
.
Amabile Cap. O d'vn padre ricordi, o d'vn amico Gli auuertt-
. i

fc'J fruttifero tempo,oltre l'ardente, Mentre


m'imbianca Berùi menti amabili, e foaui Clcop.i. 5 .

la bruma algente Sotto il pefo de gli anni opprellò io caggio


. Avvolgimi nto. nuolgimento
Obliquo Culi. Vfcilii à tempo fcaltro Di tanti obliqui, e ciechi
.

Teforier dell'anno . Imper. Mà il vago Autunn o teforierdc I an- ai olyimenti De i labirinti de l'immane menti Rim. Cari/. 2.
1 .

"
no Sdegna pomi sfioriti in celli afcmtti. C.afj. 78. Secreto T Tali E fe ne van doue vn gireuol calle Li porta per fe-
Vago. Brun. Ma ben fei tu mio Sole, Che de l'alto mio corfo C on •crcti auuolgim-nti Libcr.19. 8. .

miracoJ maggiore In vn fol punto le llagioni alterni , Che Ln- Tardo Tal?" D ir sii le mura ad ammirar fra tanto Cheti fi Han-
.

pri nel bel volto f iorita Primauera , Bflnio ardor ne' lumi , V a- no, e attoniti i Pagani Quc' tardi auuolgimcnti, e l'huniil can-
go Autuno nel feno, Afpro Verno ne l'alma. LpifuHeroi.1.11. to J.iber.i 1. a.
.

AWANTAGOIO. Vtllità. Tortuofo Corro. Fia bene ancor, che de' cauai, de' fanti Spin-
.

Alto Alani. Pur a la fine al buon Giron ne viene Alto auuanrag-


.
gane armate 6 juadre à la campagna , Che fchierate , e ordina-
te, ci, and" ci giunga, Debban con lortuofi auuolgùnenti AiTal-
gio, ctollofc ne accorge. Gir. Cort.15.
Avviuimfnto auuertenza , accorgimento , intendimento , giudi-
.
ti,fcaramuccie,&inueifite Rapi refentargh vn finto fatto d'ar-
cio, preuedimento me. A'ui.l. 4.

Accorto Guar. Ma in quel medefmo punto Che drizzò l'vno il


. ,
Azvhko color cileflro, che anco fi dice turchino.
.

colpo, S'arrcftò l'altro, o fofle cafo, o folle Auuedimento ac- DoJce Mar. Se ben quando fi volge à i hcv giri Di quelle luci an-
.

corto, Sfuggì il ferro mortale-, Lafciando il petto, che die luo- gliche, c lerene, Confida il ricco don fi gitta à piede, Che di
go intatto . Pali. 4- } j ;ù dolce azur tinte le vede. Tcmp.n8.
Avvenimento, accidente, cafo autienuto, o incontrato PliriAìmo. Braic. Marchia l'inumo eflèrcito al colore D'vn pu-
rilTin:0 azurro, e cnltallino , E fenibra il lucidiamo fplendorc
Atroce. Fr.Lc. Coladoue raccolti Sono tanti pallori e rante_> ,

Ninfe, Quiui gridò l'atroce auucnimcnto Coltanz.4 !• • Per l'Oriente vntremolor mari no. Vrb.3. \6.
Crudo Pog. Stelle, s'in voi pietà giamai s'viiio Per cafo acerbo,
.
V il -ce Brun. Oiàcon viuace azurro l 'ampie ftrade del Ciel fui
.

eauenimentocrudo. Cai. Ciei colonna, Ecco fen' va repente Quella dipinta Aurora_t
Do<riiofo . l err. Se pur così dogliofi auuenimenti Turbare non z. Selu. Canz.4.
lliauraiino, ed interrotte . Mir.5. i. Azzimini ornamenti , abbellimenti , che s'aggiungono ad vna_»
.

InfauJlo .Cap. Otie ti par, che pieghi fnoi turbati Penfieri? e del i
ccl„ per farla più v.iga
fuo fogno (al creder mio Nuntio d'inlaulto autienimento , e Forbite C ar. E gran malie d'argento, e gran va/blli Di Dodoneo
.

grande ; Qual ti par ch'ella flim il più verace Sentimento , o n.eta'Io; vnalorica Di forbite animine, ennierzate Maghe
prefagio? Cleop.i. 5. dentro d'acciaro, e intorno d'cjro En.j. .

Tragico Cap. Dal !uo rigor di faiTo non la mouc Quello mio ipa-
lientofo 1 ragico auuenimento Idil.6. .
B
AvvtsTvRA. auuei.imento, accidente, Iòne, fortuna
Alta Alani. Tu pria f.icelli al cieco Mondo conte L'alte auuen-
.
23 ABELLB città di confulìone .

ture . Lib.4. Lleg.i. Aita. Brun. Dì, ch'orgogliofa e men l'alta Babelle , Chepervan
Afpra Almi. Ohimè . il leggiadro vel, che dolce, e piana
L'afpra d'aLeri^u empio troleo, Sfidò le siere , e minacciò lellelle.
auuentura nollra al Mondo iacc Son. .
Epill Heroi.2. 8.

Crucia. Alain. Sel'i incontrata alcuna in terra, o in mare


Poiché, Barbara. Malu. E qual fuperba , e barbara Babelle Parte gl'idio-
cruda auuentura. Son.
lafib, parti
mi, e fupera le Ite-ile Del. Stanz. .

Paulta Fufc. Quella del gran Canopo habitatrice Dolce maga_j


.
Empia. Ferrar. Fuggi l'empia Babelle, Oue hà Satan ricetto Sotto
d'Amor, Zingara bella* Che in amorofa, e placida rauclla Fau- mentito di pietate alpetro Meffag. .

Ite auuenture altrui lieta predice Geni. Son. 77. .


Mole d'errori Mar. Cangiar l'empia Babelle Mole d'error nefan-
.

Fiera Ar. L diet e caualreri anco haueancuraDi dare à chi venia


.
da, Ne la fcala ammiranda Del Patriarca Hebreo, che l'opre_j
fiera auuentura. Fur.io. 38. belle Per gradi di \ irtù porta à le llelle Canz. .

Ciel mouc Le mie Orgogliofa ont. Se contro al Re fublime , Che con lucido pie
Lieta. Piccol. Ch'io poteflì feourir d'onde
. I
il

liete auuenture altere, e fole i.Son.6. .


cJc.1 le Ite Ile L'orgogliofa Babelle Torreggiami inalzò l'alte-
Rara Ar. Kifpofe quando
. : iìa, che tu mi faccia Veder quella au- re cime Od. 3 4. .

uentura tua si rara . FUM«4V Superba. Talf Come ardirei vincer Babel fuperba, e la Crocea
Strana. Ar. Facendo liorvna.&horvn'altra via Douepiu hauer lpiegarda Battro a Thile. Liber.7. 69.
Arane auuenture penfa- l ur.4. 54- Babilonia citta della Mefopotamia, Metropoli della Caldea
.

Awt ntvkieko caualiero, o foldato di ventura, non obhgato con


.
Capo de' regni . Cap. Sorfegià ricca, e bella Donna de le città
foldo. capo de' regni, Regia de' forti , e gloriofi Adiri Lareal Babi-
, .

Inuitto. Tali Son quìgli auuenturieri inuitti Heroi, Terrorde lonia Idil-9. .

l'Alia e folgori di Marte ; Taccia Argo i Mini , e taccia Artù


,
Empia Tali Pur n'haurei lunga fama oltra l'Egitto , Et oltra Ba-
.

quc'&oi Erranti, che di lògni enipion le carte. Liber.i.si- bilonia empia, e fuperba Cono. 11. 5 1. .

Avvirsario. contrario, nimico Bacca coccola , frutto d'alcuni alberi fruttici , o herbe feluati-
.

Afpro Alani. Pigliate eflèmpio voi c'hauete in feno L' afpro au-
.
che, come ciprelfo, ginebro, lauro, mortella, e limili
uerfario . Son. 11. Amara Rich. Da voi, ch'amare bacche al cor fruttallc, Lungc vn
.

Crudo .Augnili. E ciafehedun di lor crudo auuerfario chi paf- A penfiero, amati lauri, i" volgo Rim. Son. .

fa di là tolto s'oppone Mctam.*. 4*. .


* Ferace Ghel. Forfè perche da le midolle opime , E da bacca do-
.

Duro . (jiiid. Duri auuerfari di deliri honelli , Che n'hatican cara uea ferace, e viua Pafcer la fame de la bella Diua Rof 9. 56. .

liberta rapita Son.77- .


SiJuehre. Senec. Facile il cibo da le fpinefuelte Dan le filueRri
Fero. Tali. Non che munir.non che guardar il loco, Ch'oppugna, bacche . IppoJui. 1
cftringea/jiroauuerfano, e fero Conq.ii.Ji. • Baccanti facerdotellà, o minilira di Bacco
.

Feroce Mar. Così chi dianzi il vide Auuerfario feroce in campo


.
Ebra Senec . qual pcrcoffa dal Tebano Nume Ebra Baccante O
armato Scoiargli 111 man lo feettro, il vide poi Paraninfo cor- con irato palio Di lirfo armata le frondofe felue Spauenta_»
teleVenire in pace à ilabilirgli il trono Epit.i. . Troad.3. ! /
Gagliardo.Vahuf. Ma già di forza egli, e di cor infermo Con Tati- Infame. Anguill. Da poi c'hebber commelTo il facrilcgio Le foie.
tate
. . . . . . ..

BAC UAC 87
rate Baccanti, infami, & ebrc . Metani. i j. i^. Dar mi potrai dolci amorofi baci , Come à baciarmi già ma-
Infuriata . Remig. Qua! Baccante , che mentre à facri altari Di i terno amore Ti fofpingeua, e riuerente affetto Epifr.4, .

Bacco i \ oti, e facrifki porge Da Jui commoila infunata cor-


i Ape Font. Tu negli vfci foaui Di due bocche gentili Apeindu-
.

re . Epifr.io. ftre d'Amor fabnehi i faui , E con aghi fonili Mentre 1 labri
Sacrilega. Angui!/. Non però Tionco lafcia impunito L'crrorde congiungi Pungendo alletti, allettando pungi Od. 27. & .

le fai. rileghe Baccanti Metani. n. 20.. Ardente. Mar. E con gli ardenti baci, Che in lui dolce afiìgea,
Spintale . Valuaf. Ciò detto, e gran ruina al Rè deferitea La fpiri- Cercauafe potea Rifcaldardel fuo bene Le fredde membra,
tal Baccante in terra giacque . 'I ebaid.4. j 1 5 fcc agghiacciate vene 1. Lir. Canz. 16. .

Squadra lieta. Mar. Dico Bacco gentil e, C he con fuc licte.c ltrcpi- Ando. Mar. Ciò dicendo s'inchina Sù la bocca sfiorita, E da le
rolt fquadre In ricca pompa altier iacea ritorno Trionfato! de labra fredde Si compiace, e le gioua Rapir gli aridi baci. Sàp.8.
l'cfpfjgnato Gange . Satnp.j. Afciutto Rm. Infìpida mi baci elori gentil ; non è foaue in tut-
.

Stolta . Mar. Tutta del bell'Adone a' danni intefa Sembra ftolta to A l'aride mie labra il bacio afciutto 3. Madr.6. .

Baccante, o Furia vitrice Bello. Tali". Baci amorofi , e belli, Mentre che voi m'aprite Di
Bacco . figlio di Gioue e
primo , che trouafle il , di Semele : fu il rubini, e di perle alti refon , E tra ouelfi, e tra quelli Aure dol-
trionfo, el'vfo del vino, e perciò fù detto Dio del vino . ci, e gradite Spirano di virali Arabi' odori i.Am. Canz.p. .

Almo. Augnili. Tolto che Bacco almo, e giocondo intende In Caldo. Tali" Da le pallide labra i freddi baci Che più caldi fpc-
giouane si bella vaghi lumi . Metarri.8. 145. 1 rai vuò pur rapire Libcr.19. 107. .

Biomio. AnguilL Altri l'appella Bromio,altri Lieo, (Jucita Bima- Carattere d'Amore Font. Bel caratter d'Amore , Che con linea
.

ne il c hiama , e quella Bieco , Chi Nifeo , chi Nitcllio , e chi viuace Moiln apertoli delio, che ferine l'Icore Vagofcgno ,

Tionco, Altri Eleleo, altri Euante, altri Liceo, Lo nomano an- di pace, Caro cibo di vita , De' famclic fpirti elea gradita—. i

cor Ubero, e Lcnco Metani. 3 3 03. . . Od.17.


Di') bimane Angui'!. IJdìnelqual le donne infane vanno, E Caro . Lecito Taff. fìa ch'anzi la tua partita D'alcun tuo caro
ch'ai bimatre Dio l'orheio fanno Metani. 6. 5 1 j. . bacio hriconfble Liber.19. 109.
Dio giocondo Mar. (^i..:ndo ecco arcuar cjitiui II più gioliuo, il
. Cafro . Molz. Vincan le conche fenzahaucr mai tregue I cadi
più giocondo Dio, Dico Bacco genti !e , Che con fue liete, e baci rio tegra 1 1 fpefro. Son.6.
ibvpicofe fquadre In ricca pompa altier rat ea ritorno Trionfa- Chiaue Font. Tu lei l'huimdachiauc
. Chc'l teforopiù bello, ,

ror de l'c/pugnato Gange Satnp.j. . Che rinchiude la bocca, apri foaue , Et in ricco \ afello Di ru-

Diogiouine leu pre Anguill. De lo Dio fempre riouinc s'ac:en- . bino girante Porgi al cor, che Iangnifce,acqua Udiate. Od.17.
dc, E de l'amor fi feoraa di Tefeo Metam.S. 148. . C'ibo-.'i all'. Eaci foaui , e cari , cibi de la mia vita , C'hor m'in-
Dio giouinetto Mar. Da l'altro lato niira/i /colpito Ilgiouinetto
. uolate, hor mi rendete il core 1. Ani. Canz.o. .

Dio, clic'l Gange adora. Cortefe. Taff Baci corte/i, egrati, Evoi labri amorofi , Che
Dio lieto Mar. Di terio olmo e l'opra,c d'hedra cinto, E di pam-
. tauro date altrui quanto togliete 1. Ani. Canz.9. .

pini, e d'vue il lieto Dio Moltia da dotta man fcolpito, e finto. Delio. Teli. II bacio è vn bel delio , Che s'ha di trasformarli,
l.ir.Bolch. Son.58. Poiché poni! in oblio La vita , enei baciarli Parte Pan ima__»
Dio pampino fo Mar. E in ciucila ancor, clic d'vua purpurina II
. propria , e li trasforma E '1 corpo amante anima noua infor- ,

pampinofo Dio le piaggie adorna. Samp. Sofp.11. ma Rim. .

Dio foaue . Valuaf. Onda molti ch'vfcir ne' campi à frotte Vcrfo Dolce. Guar. O furto auucnturofo, o dolci baci, Dolci si, mi
il maum poi rimaner conuenne Tra 1 fiafehi vuoti del loaue_> non grati, Perche niaucatia Jor la miglior parte De l'intero
Dio A fpirar anheJando il forfo oblio Tcbai.i. 20. . diletto, Dauagli Amor, non gli rendeul Amore. Pail.i. 1.
Dio Indiano Augnili. Diede a gli Dei le Jorprimitic , c'1 grano
. Ellremo. Anguill. Dà i baci cìtrcmi.ì le defontc labbia ; Che
A la 1 rinacria Dea nei tempio orferfe , Fc, c'hebbe il primo vili canto amato hauea di baciar viue. Metani. 4. 140.
Jo Dio Thcbano Metani. 8. 1 28. . Fabro unifico. Font. Tu bel mulico labro D'amorofa dolcezza
Dio vermiglio . Mar. Ma di Bacco fratello Amor volando Con Leghi in groppo d'amor labro con labro , E con viua allegrez-
fila madre v'accorre, e Citherca, Ch'e dei vermiglio Dio fidata za fai ilillar da due rofe , Che Natura auuiuo , manne amoro-
amici E Ha lui feompagnata agghiaccia,e torpe Samp.?.
, . lc. Od.i 7 .

Dio de' vini. Spui. Ecco là telteggiantcìlDio de' vini, Chea foaui, Fedele Ghcl. Rendi il bacio ledei rendi à la Bocca Da le tue_>
.

e pregiati itioi rubini Hor in monili accoglie, hor gi'in.u niella, labbia affettuofe, e belle . Rof. 11. 71.
E con arte si bella I tralci lega, e teflè Canz.i. . Feritore Priul. Anzi sì impetuofi Sù le bocche amorofe I baci
.

Dio vinofo . Alani. Prima i piedi, e le man , lodi cantando Lieto s'incontiaro , Che nel doppio teatro De le labra vezzofe , Nel
alvinofoDio. Colt. 3. feno fpiritolò De' foaui folpiri, Nel bellillìino grembo De"
Inuentor del vino Anguill. Nel facro ri punto, &'h<morito gior-
. leggiadri • forrili Ambi cadero àvn tempo I baci feritori ln_f
no, Che fanno honorc a l'inucntor dei vin'> Mctain.i 1. 1. . campo di rubili guerrieri vecifi . Galat.6.
Numecbro. Brun. Forfè in te fi rinomi Quel eli' a la Genitrice Feruente. Ilerr. E imprime à le beltà nude, c giacenti Mille mi-
De 1 ebro Nume auucmic 1. Selu. Pancgi. . fri à i fofpir baci feruenti . Bab.j. j 3.

NumcThebano. Anguill. E col largo fauor del ThebanNume Feruido '1 alT. Con si fcruidi baci, e con sì fpcflì Spinto da for-
.

Fean diuenir hor oglio, hor vino il fiume Mctain. r j. 127. . za interna, &
amorofa Ne le lue labra le mie labra impreffi.
Padre Lieo Teli. Cosi dicea quando ecco Do ice confolatordi
. : Rinal-5- 5 !•
Aie feiagurc II buon Padre Lieo fui lido appare l.ir.ió. . Focofo Rin. Nettar dolce trabocca Da i rubini amorofi , Men-
.

Pampinofo. Alani. Ma perch'io fentogia chiamar da lunge II tre la lingua feocca Come da l'arco iiral baci foco li. j.Canz.i.
pampinofoBacco e dir crucciofo , Che troppo indugio a dar , Freddo . Remi". Od
abbracciarti caramente, e torre De la faccia
foccorfo homai Al'arborfuo. Colt.i. gelatai freddi baci. Epift.ii.
Tìaciatkici: donna che bacia . Furtiuo Cap. Dopo i baci fnrtiui , e i cari ampleflì , Che fotto il
.

DolcifTima. Ferr. Il bacio è vna dolcezza, Che quali altra in_» manto fuo la notte afeonde Idil.6. .

amore Non Ugnila maggiore iDolcilTima,c vezzofabaciatricc Gelalo. Teli. E muto agonizante Io dia ne l'ciTalàrgli vltimi
Fui ne l'età felice Mir.j. s. . fiati A la bocca di lei baci gelati Lir.iS. .

Scaltra -Guar. Jlacianne. e fi contenda Tra noi di baci, e quella, Gentile. Font. Vieni rapido intanto La mia bocca à ferire Bacio
che d'ogni altra Baciatila- più fcaltra Ci l'apra dar più lapori, 1 i caro, e gentil, dolce al mio canto Od.17. .

ti,ecari, N'haura per fu* vittoria Quella bella ghirlanda-» Giocondo Grill. Bacio dolce, e giocondo Di quella bocca, dia
.

Pali*. 1. produffe il Mondo t.Canz.y. .

Bacio, l'atto del baciare Gradito. Remig. Dolci verfi cantando , alhor con molti Dolci,
Affamato TafT. Baci all'amati, e ingordi , A i cui mirti diletti Nè
. graditi , tV: amorofi baci I dolci verfi interrompeui, e '1 canto
inai fi fatia Amor, né mai refpira 1 Ani. Canz.9. . . Epifr.ii.
Affcttuofo Remig. Daraniì infienie affettuoiì baci , Ch'ad ambi-
. Hctnaggio d'Amore Cafon. O d'Amor vero homaggio, Del cor .

due farà cortefe pegno A lei d'amor,di pudicitia à lui. Hpift. 13. beante pegno, Di fede amico legno, Baci eh' altrui cogliete
Alba. Bruii. Che fauellar baciando. Che ftherzarc con baci Quel, che doke baciando ancor rendete 1. 11. .

Oratori amorofi , Divaga lingua lingue, Compagni de le_> Hunudo Malu. riauto . forfè amorofo , Che l'Ionia Anfitrite
gratie, Nunci, e fiori cr Amore, Pizzicori animati, Alba de Con diuortio ollinato Pertinace glinieghi Gli huniidi baci, e
le dolcezze. i.Selu. Cacc. i turbolenti ampleflì . DeL Leu.
Alma Bcnam. E* il bacio alma de l'alma , E tanto bafti adunque
. Infocato Mar- A'hor mi firinge entro le braccia , e mille Grop-
.

Per mofttar cli'ogtii dolce d quello cede Pafl. Etn. i 4. . . pi mi porge d'infocati baci
A mora fo Remig. Che lenza nauer d'altrui fofpetto , o tema-.
. In<ìanncuole Ghcl. Che col bacio inganneuolc, e col ciglio A
.

FI % sì
. . ,
,

88 BAC BAC
tragedia aprì la fcena
si fiera Rof.jz.71. . Spiritofo .
Cafon. Alhor lieta prendeui Bramati pegni d'amoro-
Innocente. Guar. I puri fcherzi altrui Contaminando, ardirti fepaci Dal bel volto, e fuggeui Mille foaui, e fpiritofi baci.
1 .i.

Mifchiar tr.i finti, ed innocenti baci Baci impuri, e Iafciui, Che Stomaco/o Lcng. Fari vago del vin, ch*a i labri tiene Scoppiar
.
,
la memoria ancor fé ne vergogna . Part.*. 3. sù vetri ìtomacofi baci tleg.19. .

Infidiolo, Murt. Nonalhor, che fon doppi, e che mordaci Gli Strale badante Imper. Mentre feoccando caramente in lei I
.
ba.
infidiofi baci Rim. Madr. 148- . cianti fuoi ltrahi! cor factta, Kult.9.
Intempelliuo Mar. Tra le braccia la flrinfc, c mille, e mille Va-
. Tenace Ghel. Siano ineenfo i defìr, vittima i baci, Ahi chi frena
.

ni le porle, e intempelliui baci Sarnp.6. il mio cor si che tenaci Non gli furi i quegli offri
, e mi con-
.

Interpollo. Anguill- £ d'interporti baci , mentre dice L'auiJa tenti Rof.d. 15.r

bocca fua rende; felice . Metani. 10. 149. Tenero. Malu. Perche tenero bacio , o molle ampleflo Forma
Lafciuo Anguill. Vn bacio ella le die tanto lafciuo, Che tal mai
. imagine acerba d le tue brame, Erger , Filli , vedrai fui mirto
non l'hauria dato vna vecchia Metani. 14. 169. . infame Vn inferto lugubre il tuo cipreflb . Del. Son. 11.
Legitimo Achill- bei labri vermigli , Radici numide , e dolci
. O Tromba. Font. Tucn n fuono ridente Sei nel campo amorofo
Di teneri coralli, Radici foura cui Sul meriggio d'Amor ve- Delìatricc d'ardi- tromba cocente, Et araldo vezzofo Inno-
drò fouente E nafeere, e fiorire I legitimi baci a la mia bocca. centi homicidi Ne la guerra d'Amor gli amanti sfidi. Od.z7.
Rim. Idil.7. Trombaloquace. Cap. Que' tuoi foaui baci , Quc' baci vezzo-
tento. 1 a(T. Se ben Riardenti baci Raffrenò la temenza, Eia fetti Incili lafciuia il fuo velen non pone, Son pur trombe
,

vergogna, o felli Piu lenti , e meno audaci Amint. 1.1. . loquaci, Che ne' più forti petti Chiamano i guerreggiar fen-
Lungo Chiabr. Epure al pianto rallargando il freno Con lunghi
. fo, e ragione. Occup. Canz.8.
baci gli.- ne lana il vifo . V0I.4. Scio. Tronco Brun. Ben mi rimembra il di ch'egra partenza Fei da
.
,

Mare di dolcezza. G. B. Pon. Il bacio è di dolcezza vn mar pro- Madonna , e che con tronchi baci Legommi in vno con la lin-
fondo, Oue lieto, e giocondo Finite il corfo fuo raurigt_. gua il core i. Selu. Canz.p. -

Amore. Canz..?. VeJouo. Teli. Ond' auido in quel punto apre ei le braccia, E
Mellod'Amore. Mar. Giuda, amico ne vieni ? ò purfallaci So- l'ombre fredde abbraccia Donando in vece de l'amato nume ,

no 1 medi d'Amor ? s'amico vieni Perche turba d'armati intor- Vedoui baci i J'infenfate piume . Lir. j.
no meni ? E fe nemico lei perche mi baci ? Lir. Sacr. Son. 7. ,
1 Vergine Bomb. Si cangino tra voi vergini 1 baci
.
Epir. .

Merto loquace Mar. Baci quelli non fon, mà di concorde Amo-


. Viperc'ta.l-ont.Tu fpirando entro foni, Viperei: a vitalc,Vai con i

rofo delio loquaci medi Adon.3. ufi. . morii d'amor dolci veleni Od.i7. .

Molle. Taf]'. Sorrifi parolettc, e dolci ilillc Di pianto, e fofpir Viuace Ghel Mentre
. a la tomba tua, calìe, e viuaci Porgo fpofa
tronchi , e molli baci . Liberi 6. 15. ledei, vittime, e baci Rof.11.7y. .

Mordace Mar. Baciami, e poi ben mio Mordi, minaccia .ingiu-


. Voce De l'anime languenti Mef-
tacita. Cafon. Baci tacite voci ,

ria pur, fe fai, Che non faranno alhor, benché mordaci, Minac- figgieri veloci
De' fpiritali accenti , Voi liete arine mortali
ele, ingiurie, e morii altro, che baci . 1. Lir. Madr.itf. D'Amor, e nel dar morte arme vitali 1.4. .

Moribondo. Brign. Moribondi miei baci , In altri tempi più fe- Bacio di Giuda traditore .

lici haurefìe Da quello core hauuto D'amorolì folpir care ri- Enipio.Grill.Tra le furie,e le faci De l'agitato core Tu concepirti
solte. Giorn.j. il bacio empio d'errore , Onde nato prìmier, pofeia infamarti

Mormorante Mar. Soucnte . il mar co 1 mormoranti baci A lam- L'innocenza de' baci, E felli dubbie le Aie certe paci. $.Madr.7.
birle il bel pie ftcndea la lingua . Samp. j Fallace Grill. Se nel bacio fallace ahi non fi feocca , E parta l'al-
.

Nodo caro. Teli. Il bacio e vn caro nodo, Che inlìemei cori ma il difpietato llrale }. Madr, 9, .

accoppia Rim. . Falfo. Grill. Altri fcoprendo,ahi fpirto ncquitofo, Tepurdifcopri


Nodo iinliJTolubile Imper. Son nodi indifTolubili, e tenaci Info- . 1,1 fallo bacio alcole 3. Mad". 18.

cati 1 deliri, ardenti i baci . Ruft.9. Homiuda Grill. Arco fu quella bocca,arcier la morte, Che ten-
.

Nuntio di pace Calon. Baci parto de l'alma , Bel legame de* co-
. tò forfi con l'acuto llrale Di quel bacio homiuda, Se ne l'huo-
ri , Dolce aura a' dolci ardori , Cibo al delio viuace , Ne le_> 1110 tradito è Dio mortale j.Madr.n. .

guerre d'amor nuntij di pace 1 1 r . . Indegno del nome. Grill. Ben qti.-I'a pace c'hai Quella pace tu
Oratore Cafon. Baci oratòri arditi De gli amanti contenti
. dai Bacio indegno del nome,; del jojgttto, Sol del velen d'in-
~
Muti si, ma eloquenti , Care api auueuturofe Libanti il mei fol ferno ohimè concetto, 3 Madr. ?. 1

d'animate rofe 1. 1. . 1 Infamatore. Grill. Ecco al fanello lampo D'armati, e d'armi, e


Parola. Benam. Sono parole i baci , Ch" clprimon più de le pa- fati II repentino tuono Del crudo bacio infamator de' baci.
role illerte I concetti viuaci . Pali. Etn. 5. i. 3. Mad r
. 1 1.

Pecchia Ilich. Pecchie voi mi fembrare , Baci dilerti, e cari , Chi


. Infame. Grill. Onde nel bacio infame Reftò traifitto l'innocente
fra rofe animate Almi licor nicchiate , E pofeia , api foaui Amore. 3. Madr. 9.
Nel profondo del cor formate faui Rim. Madr. i . Infedele. M. A. \r|ot. Onde la piaga il mio Signor clcfTe Di quel
Pegno. Teli. Pegno d'amore è il bacio, Nuntio del cor, chs_* bacio infedele tifai moti rea l'ara. Scai. Son. 4. .

Ianguc Rim. . Mentito.Grill.Ofa:ti pure,ò temeraria morte,Entro l'aguato d'vn


Frcgluera Ferr. Che'l bacio de l'amante e vna preghiera Da far
. mentito bacio Nel proprio volto mfidiar la vita 3. M.idr.14. .

venir humil l'amata altera Mir j. 1. . Mentitore. Grill, rudi fenie di morte bado metuicor , folli O
Riltoro. Mar. Obaciauueuturofì, Riltoro de' miei mali, Che concetto Del Tradito! nel difpietato petto 3. Madr.8. .

di nettare al cor cibo porgete , Spinti rugiadoli , Senfi d'Amor Mifliftró d'odio Spina. Liei bacio mal nato, efeì dal regno D'A-
.

virali . i.Lir. Canz.i. mor, che pn'j nudriiìi, empio hora vecidi, Bacio che 1 cori vni-
Riuercntc. Goa. Fanno fra lor concefa Chi primiero v'aifigga lli, hora timidi Bacia miniilro fol d'odio, e di fdegno : Bacio
:

Vn riuerente bacio Antig. 3.4- . si amico, e gii di pace fegno , Hor fegno fol.ch'a mortai guer-
Rugiadofo Murt. Da quella bocca mille Lfcono alhora fchiere
. rastìdi: Bacio peruerfo, e più quanto più ailìdi, Fido pur quan-
Di rugiadoli baci, Di firmi viuaci. Rim. Canz. 11. to à morte hog^i fei pegno Son. 53, . 1

Saetta amorofa Font. faera amorofi, Che da l'arco animato


. O Perfido. Grill. Penofiflìino < brillo , Gii non cred' io che'! fele ,

D'vn bel tenero labro efci vezz.ofa , E con l'aura del fiato , Che A l'afpro aceto mirto Forte à le labra tue cosi crudele Come
infocata fol rendi Per la via de la bocca al cor difcendi.Od.17. quel bacio perfido, e mentito, Onde fofh tradito ^.Madr.n. .

Saporito. Guar. Bacianne, e fi contenda Tri noi di baci, e quel- Scekerato. Mar. Perlo fquarciato feti l'alma fi fciolfc , Che per
la, che d'ogni alfa Baciatrice più lèahra Gli fapridarpiù l'indegna bocca onde gii vfeio Lo fcelcrato bacio , vfeir non,

faporiti, e cari , N'hauri per fua vittoria Clelia beila ghirlan- volfe. Lir.Sacr. Son. 18.
da. Palli. 1. Segno di guerra . Grill. Can pegni di pace, Ed'amorcari pegni,
Sdegnofetto Teli. Mà fe formate baci Quei baci fiporofi, Sde-
. i Puri baci innocenti, Come vn crudel mendace, Ohimè, vi ren-
gnofetti , e ritrofi, D'infinita dolcezza il cor fi pafee Rim. t . de infami intra le genti , S'hoggi d'odio , e di guerra ei vi fi fe-
Soaue Guar.
. O
che foaue bacio Da la mia donna hebb'io, Non gni ì 3. Madr. 10.
sò fe don di lei, f; furio mio Madr.71. .
Tra Jitore Mor. Il bacio ch e d'amor mcfTb,e di pace , Ne la tua
.

Soauiffimo Mar. Soauiflimi baci Baci non già mi llrali Dolci


. , , bocca infame Di guerra indiciofù, fegno d'affalto Ahi ba. :

si mi mortali 1. Lir. Madr. 16. . ciò traditore Che col pegno d'amor tradifci amore ; Bacio
!

Sonante Mail. Là ve de' calli baci dolci fegni Scorgo humidet-


• i non folli tu, mà dardo, e ilrale Mort. 1.5. .

ti ancora , Sonanti baci atiido alligo anch'io Madr.71. .


Tróba. Gril. Crudel tutto ci t'accolfe In quella bocca audace Per
Sozzo. Benam. Mà la nobile vergine è non lenta Nelofcher- farne il bacio métitor di pace; Che mentre i Chrirto il di.men-
tairÙ , e 1 fozzi baci vieta . Moiui.5. 79. tre nmbóba De l'alfalto di Chrilto è feguo,e tromba. 3. Madr.6.
Bi-
. . . . . . . . . . . . . ...

BAL BAL 89
lUrviLB ltromento mitico di ferro, limile alla pala
.
.'

di Piflri, e di Balene immani . En.ir.


Imper. Va dietro à quelli, e da la caua immenfa Con
l'ala terrea.
Immenfa. Guif. Tal l'immenfa Balena alpamonhaue De' mi-
concaua man di ferrea pala, Quei già fmoflò tcrren, ch'ei gli
la nor pelei Jeue, c pronto il moto D. Sett.5.
miniftra, Hor a delira fuor gitta, hor a iìniilra . RuH.4. Mollro horrendo.Bracc. Giungere vomita la fui curilo lito L'hor.
Bagno, luogo pien d'acque temde,e calde, o naturali,o artificiali, rendo mollro il caualicr fmarrito Rocc 6. 67. .
temente. Anguill. Doue l'odor fulfureo à l'aria noce , Ch'elfala Pefee f ormidabile Brace. Mi fopraggiunto al caualier Francefe .

fuor di quei feruenti bagni Metam-j. 151. .


Aprì la bocca il formidabil pefee ,"e lui con mezo il mar den-
Odorato Valuaf. Lo riitorò con odorato bagno E
.
dena menfa tro vi prefe, Chiude poi l'antro, e più 'Jguerner nonefee, E
dVn Signor si magno . Cacc.4. 175. purviue,erefpira, enoncontefe Son l'aure fofche à l'alitar
Sonrtiofo. Grat. Di fontuofo bagno ambo fouente S'attuffan ne La giù per entro al canernofo chiollro Con lo fpi-
ch'ei mefee,
la conca. Clcop.f. 6. rar del porteutofo mollro Roc.6. 66. .

Supcrbiflìmo Grat. Giunta al palagio ini l'ancelle hauicno Su- Smifurata . Mar. Segue il fuo
.
mafehio per le vie profonde La fini-
perbiflìnio bagno apparecchiato Clcop.ij. 68. .
furata, e ruuida Balena
Baia città di Campagna vicina al mare , da i Romani frequenta-
.
Terror del mare Imper. il furor teme de la gran Balena De O
taper le fertilità, amenità fua & l'Atlantico mar terror maggiore . R11II.7.
.

Dilettoti . Moti Prooida humil , le diletrofe Baie , La veneranda Valla. Ghei. O


da l'onde gittata in sù l'arena Del gran mare_>
Cuma, il gran Mifeno , Cantano intorno à proua . Canz. 1 Ocean valla Balena.
Baioma . ritti della Guafcogna B iIbhaei il lampeggiar del baleno, o d'altra colà
.

Antica. Brace. Non fi vicn cjui per trauagliar con l'armi La vo- Alterato. Brace. Folgora à lui da l'incauato ciglio, Quali da vn
ftrapace, o per fermare 1) piede Doue s'honora d'intagliati antro affumicato, e folco, Vn alterato balenar vermiglio Di fa-
marmi Baiona antica, e la tua nobil fede. Rocc.11.9. uille, di lagrime, editofeo. Rocc. 1. 18.
Calato . voce delle pecore, e delle capre Torbido Brace. Non rilponde Torras, fuor che gittando Torbi-
.

Humiie Ghei. Pauenuranno a' voliti humil


. baiati , E di cani, e do il balenar degli occhi fuoi, H qual mailiTi sù l'auuentato
Rof. 16. 89.
di lupi vrli, e latrati .
fallo Mormora, c morde in fuon confufo, e balio Roc.7. 53. .

Metto . Mar. Fonerà greggia , il cui dogliofo fiato II tuo core à B.\n so. Lmpodi fuoco, che fi vede talhora nell'aere quando
pietà punto non piega, Se ben con incito, e querulo baiato vuol piouere, o piouc
Notte, c giorno per me ti chiama, e prega . Sanip. Sofp. 1 7. Arfo. Moron. Mà corri rattopiù ch'arfo baleno, Nèfalutar al-
Balcone, fineltra. cun, perche non fia Quel fallito al tuo corfo intoppo, e freno
Crilìallmo Gap. Il balcon crhlallino homai sfamila Del chiaro
. 1. Sacr. cap.i.
lume, onde s'adorna il polo Occup. Son. 3. .
Chiaro Mar. Onde balen di luce vfei si chiaro , Che'I Mondo al
.

Sottrano 'lafi. L'Aurora intanto il bel purpureo velo Già dirti 0-


. par del Sol traleorfe intorno Dai fin de l'ombre a 1 termini del
llraua dal fouran balcone . Liber.9. 74. giorno. Temp.63.
Sublime. Mar. Quiui foura vn bilcon fublimc, eVerto A rimirar Empio Imper. Scoccato folk-nere., Rincontrare L'afpra fletta
.

l'vccifion funclta. Strag.i. fua l'empio baleno , Che'I cor m'accefe, e incenerimmi il feno.
Baldacchino arnefechc fi porta, o fi tiene affilfo fopra le cole
.
Kurt. 6.
fa-
cte per difenderle da immondicic , e fopra 1 feggi de' Trencipi, Fugace Mar. L'altro è fanciul, che qual balen fugace E vcnuto,e
.

e gran perfonaggi in fegno d'honore fiorito, E donato, e rapito Chiufe le luci al Soi, quando l'aper-
Cielo d'argento l afi". E lòtto l'ombra d'vn gran ciel d'argento
.
ie. r.nit.i.
Porpora lineila d'or preme col piede. I.iber. 17. 10.
Smera'Jco Imper. Ma fui capo di Lui sferico ineunti Smcraldco

Horrendo Malli. Pofcia d'irato Ciclprello baleno
.
tuoni bor- O
. rendo, o fùlmini mortale , Che fe 111 boccio al mio ben godrò
baldacchin di viue t'rafche . Rulì.i6. fcrcuo I di felicitati, à me non cale . Del. Stanz.
Baldam-; vn certo apparente ardire con letitfa, ficurtà d'animo,
.
Horrido Don. . Ardirli a! ferro intrepide non meno, Che Ivamo,
coraggio, ardimento fe le luci haucr riuolte Godendo a'rai dei'horrido baleno.
Alta 1 alf Mollrano alta baldanza à fpeme milìa Gli occhi,ch'a-
. Alcid.
pron lucenri vn nouoSole. Kinal.11.6;. Infocato Mani. Infocatihaleni, accefi lampi , Comete infaulle,
.

Amorofa Talt A tai parole si correli, e care D'amorofa baldan-


. ed infiammate llelle Scorron maligne, e felle De l'aria aperta
za il cor ripieno MoiTi per gire à lei. Bofch. EgJ.4. campi, Lafciando in ogni loco Velligi di furor , legni di fo.
i

Audace. Tallì Ma poi, ch'inlieme con l'età fiorita Mancò la fpe- co . Canz.
me, e Ja baldanza audace Libcr.7. 13, .
Inuifibile. Vali. Ahi che quali inuifibile baleno De l'amare bel-
Empia Silu. E s'auuicn che vittoria altri confegua , E reprima di
.
il nono lampo Non toccò gli occhi , e penetrò nel
lezze feuo
quel l'empia baldanza Madd.4. 1 5 .
Guacc. Son.i.
Franca. Brace. E l'vn coiura de l'altro audace, e preflo Moftra in Rancio. Imper. Mentre ingemmando al liquefatto Mondo Di
franca baldanza animo fiero Rocc. 1. 70. .
1
chiare perle notatori alberghi , Ne gli alberghi ilellati ei ne
i

Honeila. Tali! Al'honefìa baldanza a l'iniprouilb Folgorar di riflette Ranci balen di fua temprata fiamma Rull. 6. 1 . 1

bellezze altere, e fante , Quali conritlo il Re quali conquifo , Spada del Ciclo Brun. Sembra il globo di ferro, il ferreo tuono
.

Treno lo Idegno, c placo il her fembiante Liber.i. io. . Bakn, fpada del Ciel, lìridofo fuono i. Selu. Cleop. .

Huniile Gatt. Humil baldanza allior al cor gli forge, E come ei


.

folfe à tanta luce cieco , Si nfenfa, e feiìante in quelle note A


Torbido. Mar. Vibra balen, che torbido, impuro Le llelle ar- &
mila, e difcolora il Sole .

lei de l'alma tale voglie note. Addo]. 51. 35-. Torno Mar. L'occhio pien di
. terrore , e di brauura Infra nero, e
Intrepida Grat. Che intrepida baldanza in lei rauuiua Con le
.
verdiccio altrui fpauenta , E con toruo balen di luce ofettra .
fue doti à gara arte, e Natura Cleop.4. 30. .
La fierezza, e'1 furor vi rapprefenta .

Sciocca Ma O quante volte con baldanza fcioccaDopo lungo.


Tremolante. Mar. leni raggi fereni Quali di foco, e
.
d'oro Trc-
pregar oraco! lordo Stendendo v.i inamorataboeca A l'in- l
molanti baleni Ferian del vieni mar l'humido argento.Sam p.f

ganno foaue il labro ingordo Galer.Ritr. .


Tremolo. Mar. Nel'lwnn'dettc.erugiadofellelle Vibrauafóco
Sicura Taif. Pofcia vcrlo l'antica alta forefl a
. Con ficura baldan- vn tremolo baleno Temp.ii7. .

za i parti gira. Libcr.18. 17. Balia nutrice, che allattagli altrui figliuoli. 1

Timida. Batti. Ch'aftètto in vn di madre, &oflèruanza Spieghi Accorta. Anguill. Dorme vicino à lei la balia accorta, Talché
d'ancella; e quel non min fecondo, Ch'amante quella, in atto •vdendo il rumor dal letto forge Meram. 10. 1 5 7. .

humil giocondo 11 parto adori, e in timida baldanza Son. .


Cortefe Bcnam. Che de la balia nobile, e cortefe Paruc fdegnaC
.

Traditrice. Gatt. Sono Iturbati i perfidi penlieri , E la baldanza pueril traftulli Cololf.74.
fe i .

traditrice feema . Scot.7. 76. Balista. forte di balellra colla quale lì gettano falli, o factte
Balena. Ipecie di pefee di marauigliofa grandezza, chege»i_, Horrida Herr. Ed alte torri, ed horride balille, Onde auaentanfi
.

l'acqua più alta che niuna gencratione di pefee in aria e e llrali, Ed altre, ed altre
fallì, variate, e mille Moli fu-
Ampia. Tronf. Quand' ecco fuor de l'onde ampia Balena, Che perbe, e machine murali . Bab.i 1. 1.
d'acque hà feco vna montagna intera , E turba col mirar l'aria Torta. Senec. Adornata di torri: ed il guerriero Non armaua la
ferena, Tanto hà la luce difdegiiofa, e fiera . Colt.?. 67. e non rompea Torta balilla le tenaci
delira , porte Con graui
Afpra Mar Fier Orche, ingorde Foche, afpre Balene Fate fede à
.
fallì. Ippol.i. 1. -

cortei de le mie pene Lir.Bofch. Son. 7?. ballare, danza


.
Ballo . il
Elefante del mare Bald. Non Delfini, o Balene Quei deftrieri del Adorno si poi mentr' io Di qua col fuon«, ella di là col
. Imper.
mar, quelli Elefanti Rim.Heroi. Epit.j.
.
canto Facendo rifonar e l'aura, c'1 Ciclo Di Tcrficore'brniamo
immane 1 Car. Cingcan Nettuno aihor da la man delira Torme si il ballo adorno . RQfl.15.
H 3 Amo.
. . . . . . ., ,

9o KAL FAL
quella balza Alpina Traboccando io non pera ? Samp.j.
Amo-ofo Pctr. Definirti a! fuon de sii amorofi balli Son 84-
. . 1

Afpra. Tanf- Q!> ..lo coprirli il Mondo di negr' ombra Vide_»


Arre danzante Imper. Ond' ella il ballo a! Inono , io il fuono al
.

ballo , Ella à l'arte (onora arre danzante lo 3 l'arte danzante ,


Pietro da I-afpra liorrida balza LagM 44. . .

Difcofcefa. Mar. Poi de l'obhqua ,& intricata valle Premendo


arte fonora Aggiungendo ad ogni hora, altrui mouriamo,Che
ciò ch'ir.fegna il iuono, e ciò ch'aprende Scolaro orecchio, il và la difcofct-f.i balza .

pie maellro rende Rulr. 15. .


Erma . Gart. Paefi incolti , balze erme , alpelfre S'attergono &
Caro. Doni. Ne fanciulla guidò più cari balli, Ne più foaue canto con si felice corfo, C'hauer fembrauan l'ali i legni al dorfo
alcuna efprcftc Son.46. .
Scór.6. 69.

Dilettofo Ri» Qui tri le chiare linfe In dilettoli balli Scherzai!


.
Erta. Bald. La Tiranna del Mondo à l'erta balza Liuida, àpena :

d'amor le lalciiiettc Ninfe 3. C anz.ó. .


il folco ciglio inalza Rim. Moral Canz.5. .

Dolce Tafi. E col foaue fuon de' tuoi criitalli Parca ch'altri inni,
.
HifpiJa. Mar. l 'altra veiìia l'hifpide balze alpine Di duri farti
Rinal.il. 6\.
taflé a" dolci balli
.
e di pungenti fpine

Errore regolato Rich. E fol ne' voftri regolati errori , De gli al-
.
Horrenda. Ar. Quitti fui più foli rigo , e fiero colle Cinto d'hor-
trui Aratile di mia morte vaghe, Calcitando il terren,calcate repde balze , e di mina Siede vn Tempio il più bello, e meglio
icori. Rim. Son. adorno, Che vegga il Sol fra quanto gira intorno Fur.Agg.i.i. .

Feitcuole. Canili. Con pie profpcro mena Gli fefteuoli balli , E Horrida. Guar. Ma non bifogna più tFalpeilre rupi Schermo, o
con delira felice l a rifplendente face porta inanzi d'hon-idc balze . Palt.Prol.
Fcllofo. ( ampeg Al fuon di cetre accompagnando il paflb Fe- Inacceflibile . Mar. Van per burroni cauernolì, e cupi , Per balze
fiofi balli, e liete Lagr.io. 30. mft danze ei mena. inaccefiibil', &jincukfl •

Morribile Bald. Ma ben per tutto poi la facra llanza A gli horri.
.
Inchinata Imper. Lungoni fentier de l'inchinata balza Ad aprir-
.

bili balli, àgli vìulati Freme de le Baccanti Rim. Prof, lib.i- .


mi il camin dunque 10 non tardo j Curfore e il paflb , precur-
Indullre . Imper. E per far il fuo corpo in ballo ìndulìre Più lieue foreeil guardo, Quanto in drizza l'vn , l'altro m'inalza. m -

al palio, più fpcdiio al falto . Ruit.j. Cafi.6ì.


Lafciuo . Picco!. Li Dei marini alzati fopra l'onde Stupidi, e flir- Inhofpita . Mar. Non ti dils'io t di l'eguirar deh lafla Per inholbi-
ti ad afcoltarui intenti Obliando i Jafciui,c cari balli, i-
Son. 19. te balze orme ferine?
Leggiadretto d'intorno Lieti me-
. Mar. Soura frenati pelei ite Muli, viaImper. (Quinci poi Junge al manto aflìfo Halli Sù le mu-
.

nando, c leggiadrctti balli Lir.Bofch. Son.7 5. .


kofe, eloii»arie balze Vn altro pefeator ùgxce, e pronto.
Leggiadro Imper. Che non di vanità peccante il core, Ne di fol-
.
R11II.7.

le delio la mente infetta , Ne i leggiadri fuoi balli e intenta , è Numidica.Teft. DaNumidicababa Vrna fuperba àfabricarin.
immerfa. Rult.15. tento Per me do-to fcalpe! marmi non tolga I.ir.iy. .

Lieto Iiuron; Quella con cui il mio cor


. fol fa foggiorno Guida- Ombrofa. Mar, \la in quell'ombrofi , e folitaria balza Cui l'on-
ua lieti, tv amorofi balli. 1. Son. 18. da, o Poilemo, abbraccia , e fiede Là ve l'alpcllro Lili- ,

Ondofo. Tronf. fc folto ihiol di natator delfini Ondofi balli in- beo lì vede , Ch'olerà le nubi la gran fronte inalza Lir.Bofch. .

torno a' legni ordia Colr.9. 9. .


Son. 81.
Peri'.'liofo . Ar. E fe potette fen za bialino alcuno Si trarria fuor Rigida Stroz. Varca rigide balze , e calle incerto , Scofccfa fal-
.

del periglioso ballo. Fur.jié'tfi da, e precipitio atroce Verni. 5 1. .

Placido Font. E nel campo odorato Fra foaui intcrualli Fai con
.
-
Ruinofa. Leon. Habitar fofche grotte, alpellri monti Fràfter-
garrulo pie placidi balli Od. 6. .
pi, fpini, e ruinoic balze Taicl.i. 1. .

PÒmpofo. Rin. Potrcfli,e'l ic d'argento, e i capei d'oro Stringer t SalTufa Tanf. Mira quella ùfìbL horrida balza , Che con altie-
.

l'Aurora à i più pompon" balli 1. Son. 5 3- .


re cime il C'iJ minaccia I.agr. 10. 19. .

Rulìicano . Brace Pur come al fuon de' ruiticani balli Citaredo Scofcefa Mar. Da la fcofcefj, e rumofi balza Scnz' alcun danno
.

. talhor di turba e ciato w Crocio. 64. ei lo. follcuaj inalza.

Soaiie . Giuli. E tra 1 balli foaui Viue il Sol, che fa' lume a la ftia_> Solitaria. Mar. Ne verrò teco in folitaria balza, Ognidifugua-
vita. Od. 18. glianza Amor adegua.
5olazzenole . Ar. Vedranfi celebrar dentro àie porte In molte Spezzali. Andr. Altri veggio fudar l'Alpi varcando , Varcando i
parti l'olazzeuo! balli % Fur 17. u- monti , e le /pezzate bàlze, E fanguifuche à l'oro Da' lor leni
Strepitante Rin. Ircnapalior gli Itrepitanti balli Delafparfa_»
.
fucchiar gran vene d'oro Adam. 5. 4. .

tua greggia , e prefo a l'hamo , Non furiar tu pefee in quei cru Tenebrofa Tronf La ve Soratte tenebrofa balza Sul curuo dor-
.

Halli. i.""Son.ioi. fo tra le nubi inalza Colf. 1 7. 43. .


_

Vcvzofo. Tali'. Perche non merti in Ciclvezzoli balli Guidar in I!.


!••• " picciol fanciullo, funciuliino .

compagnia de l'altre (Ielle. 1.A01. Canz.io. Delicato Guar. Ne fa nafeere Amore, Il qual prima nafeendo
.

Èaha.v.o v ragia pretiofa , che là vii albero , chiamato del mede- E' delicato , e tenero bambino , E mentre e tale in noi fenipre

lìmo nome. c foaue . Paft.3. 6.


Annoiò. Imper. Non di balfamo annofo Enond'oglio incor- ,
Dolce. Ghel. Surfe la Diua immantinente, e volle Farne al dol-
rotto Quel corpo immacolato vnqtia fia fparfo. Ter. Stanz.81. ce Bambin poucra cuna Rof.6. 49. .

fcccclfo Adem. Qual di balfamo eccclfo, o d'aureo fiore , Ch'in


.
Innocente Grill. Non fuggir, non fuggir, deh non fuggire Caro,
.

bel giardin trapianti mduiire mano, Sembrò, Franccfco, ilgra- e rubello mio , Che non armato di difdegno, e d'ire , Ma bam-
tiofo odore, Che la tua lanuta fpirò lontano . Ci. Son.33. bino innocente i te vegn' io 1. Madr.i(5i. .

feletto . Ghel. Come in vafe d'or fin balfamo eletto Serba vii foa- Lattante. Calbn. Quef bambino lattante Piagne , e rider non
ue, e pret io fo odore Rof.8. 12. . sà, forfè lo fdegna ben. dotta ignorante, Ch' à te fuperbo . O
Eoo Tronf. Copia d'humori pretiofa, c grande StiLlan dal tron-
. infegna Come pianger nafeendo Sol deuc l'huomo , e poi
,

co lor balfarm Eoi Coli 1 67. .


morir ridendo z» io. .

Eterno. Brign. Solo pcrc'habbiail nome Balfamo eterno da' pur. Semplice Tafi! Qual femplice bambin mirar non ofa Douc info-
.

gati inchiolìri Incontra vn cor gentil belle ferite . Giorn.i lue lame habbia prefenti , come pauc ne la notte ombrolà O
Gentile. Teli. Sudin Arabi odori Di balfamo gentil fparfe le chio- Imaginando pur mollri, e portenti, l.iber. 13. 18.
me. Lir.z8<. Tencrello Ghel. Ne più che folle egli di fcoglio , o d'Elee Mo-
.

Odorofo. Maur. A' cui foli dal Ciel fauor, non cafo Diede à pro- uerlì al taglio il tenerci Bambino . Rof.4. 75.
duri balfami odorolì Tab.7. 73. . Tenero Guar. . O dolente memoria, il cor perdei , Anzi quel che

Sabeo Malu. Fa ch'ai fuo piede pioua Di balfami Sabei concauo


. del core M'era più caro aliai Bambin tenero in fafee Vnico , ,

elettro Del. Od.i. . figlio alhora , e da me fempre E viuo , e morto vnicamente_j


Vitale Aehill. Ma fè penna famofa Non fparge voltri annali De
. i amato . Paft.i. 4-
i balfami vitali,Oiuu di cheto inchioltro Porterà giù pc^Lcthe Vezzofo Guar. Pofaua entro vna culla Bambino in fafee, e ben
.

il nome voltro Rim.Canz.i. . vezzofo ancora Pali. 5. j. .

Balza ripa , luogo feofeefo ne' monti di pietra viua in foggia ri-
. Banda compagnia , o quantità di foldati
.

tonda fatta come i gradi luogo dirupato, rupe : Bellicofa. Car. Incon troà lorda l'altra parte vfeiro II ficrMe.
Acura Teli. A l'erto giogo de l'acuta balza Ei valla pietra inal-
. fapo, i caualicr Latini , Coracecol fuo hv.tc , e di Camilla La
za, E ne gli eterni prccipitij in vano Senza pofa trouarltanca bellicofa oanda En.11. .

la mano . Lir.6. Band* trauerfa di drappo , che li porta al collo, o à trauerfo per
-

Alpcftrc. Cap. Ch'inamorate hauriale pietre iiteflc Di quelle gala, o per diuifa.
balze alpcltri Idil.i. . Funelta Tronf. Corta zagaelia hà in mano, e à coLr moro Tor-
.

Alpina. Mar. Chi farà, che mi vieti , Che con menai mina Da ta per maggior duol bande tuneitej L ne la targa oleura uubc
acco-
. . . . . . , . . .

BAN BAR
accoglie ,Col morrò Da l'horror fulmini fcioglie. Coft.z.41.'
:
te la felua del
91
lanofo argento Roce.9. 71'. .

Bandura . Drappo legato d haiìa , dipinroui dentro le imprefe .


Biforcata Brace. Biforcata ha la barba, e per digiuno
.
de' Capitani o l'arme de' PreiCcipi e porta Crcfpe e
, , fi in battaglia : in- magre le mani, e il veftir bruno Croc. .
1 4. 61.
fogna, ltendardo Canuta Tali: Lo feettro ha ne la delira: e per canuta Barba ar>-
Atra tali Gina Febo in mare
. i lìioi dellricr fofpinti
, Cedeua il
.

par venerabile, e feuero I iber. 17.11. .


campo a l'auucrfaria altera,Chc d'lianervincicrice i raggi eitin- Carica di verno.Ciec. E con la delira mefee
ti Trionfando fpandea l'atra bandiera . Tit.i. 77. La barba carca d'ho-
noraro verno Hadr.4. 1. .

Geminata Herr. Di gemmate bandiere, e fiocchi abonda , E par


.
Cruenta. Tanfi La barba hauea cruenta,
e'1 volto effangue An-
la poppa di piropi allume Bab.4. z. .
cor parca piouer dal coilo il fangue Lagr.4. jo.
leggiera Mar. Non trema a l'inquieta aura incollante Sù le vo-
.

.
Folta. Ar. La chioma rabbuffata horrida,
, e niella . La barba.,
ilre grand" arbori bandiera, Che del mio vago , e vagabondo folta, ipauentofii , c brutta. Fur.19. 60.
amante Non fia meno volubile, e leggiera Lid. Abb.9. . Hirta Car. A la chioma , a la barba
Pompofa. Herr. Và per l'ampie lite fponde il chiaro Eufrate»
.
Iurta, e canuta Mifembrj.
«« di Roma il finito Rege En.tf. .
Oue l'cccelfa c ricca nane al vento Le pompofe bandiere ha- ,
Hifpida Glinuolueil mento csùl'hirfutopetto Hifpida,
Tali.
.

ueua alzate Bib.4. }6. .


gran barba feende Liber.4. 7.
e tolta .a
,

Jy»arfa Tàtf Sparfe al vento ondeggiando ir le bandiere


.
, E rcn* Horrida Brace. 1 ai da l'afflitte vifecre profonde
tolar sù gran cimier le penne
.
Sù perl'horri-
Liber.ro. 28. ti ir
i .
da barba il fiato efp«fto , D'intorno a i labri con
Spieg.na Brace. Pur che debbano vfeir le fchiere armate A ban- feroce vento
,
beote la felua del lanofo argento Rocc.9.
diere volubili, e fpitgate
71. .

Rocc.tS. ti. .
Irrigidita Mairi. Sparlo di rughe il volto
. , Di languidezza i lumi,
Tremola. Brun. Dando fpirto à le vele aure lecere Scuotano , Con barba irrigidita , Con gote macilenti Hifpido il mento,
pur nel mar le tue famojÈ "l rcmole à par del nutre alte bandie- rabbuffato il erme Di ghiaccio, e di pruine
,

il Verno cinto. Idi],


re. t\ ili. Heroi. 1. u. Landa Brace E la barba ingombrando il petto, e '1
Volubile. Brace. Suentohn le volubili bandiere Con ampie ro-
.
LuLo , che
fu candida pria Jiuida rtaffi Croc.19. 3- .

te a l'aure frefche, c molli » Vrb. 1.59. Lucente Cebo. Così più ch'altra mai lucente e bionda
Bando, decreto legge, ouero ordinatione notificata pubica-
.
, La pri-
,
mi» piuma il mento a lui circonda. ElL$. 118.
mente à fùon di tromba dal banditore Maellofii Campeg. 1 a barbaancor, che maellofa
. pende , Spello
Incflorabile . VaJuafi Come Agenor con pena capitale Impofe a' con.l'vnamanpulifceje gira. Lagr.1.61.
figli ineflbrabiJ bando ? Telai, i.-.
Piuma molle 1 aft 1 re anni fon eh' e in guerra c intempeiliua
.
,
Rigorofo. Campeg, Con rigorofo bando inulta , e chiama Gli Molle piuma del mcntoà penavfciua. Liber.1.60.
rinomini vecchi, e i pili periti Hchrd Lagr.15.69. .
Rabbuffala. Sencc. Le gu-mcie ha caue , e di brutto fqua!orc_j
Bar* . rtroincnto di legname fiuto guifa di quel del Ietto con ;i
, Tuttepiene, e dal vecchio mento pende La rabbuffata barba.
rete di corda nel fondo metteuifì il cadauero per portarlo al- :
ErcoJ. Fur.
la fepoltura cataletto :
Rugginofa. Valuafi Edalmufcofo horrido afpetto
Eccella Brun. Inanzi al fen di quella eccclfa , e bella Bara re"al
feoffe La_,
.
rugginofiibarba,e'lcriii gelato. Tebai.9. iii.
«iifcéda in gitilo altcraDi fino mono lucida tabella. --.Selli. Bar. Senile. Heir. Sembran fanciulli , e pure il veglio
funebre Ar.Dopo non nioito J a ba-a funebre Giunca ip'eudor volto Han di
.
barba lenile intorno auuolto. Bit. 6. 1.
di torchi, c di taccile Fur.i,?. 46. .
Sordida Sei.ec. Ahi con quale fquaior la graue
funerea Car. E la funerea bara amando à dolio ilfiglio in ab-
.
chioma, Sepo'to
. I
copre il doloroio volto, E Jaiordida barba inculla
J iacc_»

bandono Si gettò , l'abbraccio , fìretto lo tenne . En.n. Thicil.;. 1.
.

I lineila Tanfi . O
cui vien tolra da funeila bara Quand" era in fui
Squalida. Car Squalida hauea la barba, horrido il
fiorir la fua fpcranza , LagM • 18.
crine, Et
rapprefo di fangue En.i. .

Letto funebre. Angaill. Quando Citò dentro al funebre letto. Del Sudicia . Mar E fa fudicia barba,
mie dolce fratell'oilro, e'J cinabro Darà gli tinnii baci al mor-
incompolla Al molle vifo , c &
delicato accolla
to labro. Metani. 9. :6j.
Odorifera. C.Fiam. Sopra bara odorifera fu polla Tutta di rofe,
Tremola. Erun. Hifpida fi dilata, e folta feende In me
barba in giù dal mento: Cui con fcherzi ingegnofi
la Wa
evarij fior conte-Ila; r più beato è quel ch'i lei s'accolta, E ognihor
mi rende Tremola Amor feprocellofa il vento .
toccar può la femplice fua velia. Stanz. , Sferza il "i-
nocchio s», ma non l'offende , Candida è si, ni di candor
Letto funereo Ghel. E lui comporto nel funereo latto Chiamar d'ar.
.
gento La fua canme onde L villa inganni , De la
gli altri, e la madre à quell'afpetro
:
neue è tro-
. Rol.rj. 81. feo, ma non de gli anni Ven. Terr. G Jat. .

Metta. Campeg. I pietoli pallor la niella bara Pofiiro, e in tanto B^KBARir crudeltà, attione da arbaro
. 1 .
con fudor di morte S'accollò Filarmindo al freddo corpo Afpra Tronfi Tronco ei farà da vn brando, e infra fuo rio '.'

Filar.5. 4.
.
Vol-
go d'afj ra barbane al pian caduto Colt. .9. 17. .
Pompofa Brun. In mezo al Ciel , che fa coperchio, e tetto A la
.
lndegi-u .Ceba. E eh' altri mai la lor barbarie
indegna Ch*vn_j
bara ch'io fabrico pompofa, Vn bel rubin,o vn bel piropo elet- barbaro Signor regnar foitetina. Eil.ij.6.
to Si pianti, e fia qua! e tra' gigli rofa 1. Selu.Bar. .
Ingrata Anguill. E che tradì la tua barbarie ingrata
Ricca Car. Poiché fù pianto, in vna ricca bara Lo collocaro , e
.
Ilfocero.
.
la moglie, e la cognata . Met.1m.tf.j25.
di purpuree velli Gli fcron fregi , e moflre , c monti intorno . Bardaru. llr.iniero, nationedi là dai monti anco
fcn.ó.
; huomo di
coilumi afpn, fieri, ro/i
Baratro . luogo profondo, ofeuriflìmo, caucrnofo : profondità, Auaro Anguill. Ne volle
. il campo fuo porre in periglio , Ch'in-
ofturirà fido, e auaro barbaro il tradiflè . Meiam.7. 1 7 7.
Cauernofo Mar. Alto fragnr tre v>lte Vdì fonar dal caucrnofo,
.
Crudo Tali. Barbaro forfè non farà ii crudo , Che ti voglia ferir
.

e buio Baratro d'Acheronte S tmp.i. .


per non piagarmi Liber. 10. 49. •
.

Cupo Mar. Che tra più cupi baratri il fuo fondo Luminofe feif-
. 1
Empio Anguill; Tergco #1 empi fcacciò barbari audaci Fi«liuoI
.

fùrc aperte Jafci. Teinp.n. di Mane, imperatorie' Traci Metani.tf. 257- .

Inhofpito . Mar. Doue iniioipiii fempre, e fempre fofchi Dilatori Imprauicabile. Inc. Con Locherò da! più remoto clima Barbari
l'ombre lor baratri, e bofcln. impratttcabili, incorrotti, Acullodirmi dai ciuili oltraeiji.
Prccipitofo Mar. La ve turato d'hedera , e di felce Precipitnfo bt'
.
Tcb.j. 6.
ba: atro fi fende, Del cui lauor, rofo da gli anni,c Icabro II caio Ignoto. Brign. Saran barbari ignoti Frati a" miei figli? Giorn.4.
Ibi fù l'architetto, e'1 labro .
Infido . Anguill. O
barbaro cruilel, barbaro infido Barbaro
, per
Profondo. Bcnam. Serui ferui ci fua fede, e nel profondo Bara- tiretto infame, Scempio, E d'ogni eftremo vitio albergo,
1
reo BgliuoJ e
tro (piaga il d'Adamo . Vittor. 1 .
109. nido Metani 6. j 1 7.
.

Baratto, cambio. • Predace Campeg. Non per nutrir qua! barbaro predace , Mà per
.

Vile. Moron. Con baratto si vii vendi iltnoDio, Chelafci al comporre ogni difeordia, e guerra Lagr.j. 74. .

comprarorchc faccia il prezzo ? Mortor.i. 5. Ribellante. Moron. Altro è pugnar contro nemiche fquadre Di
Barba, quella quantità di peli , che nafeono all'huomo nellc_> ribellanti barbari, che infidi Bau la ragione, e Dio uemico, e'1
guancie, e nel mento ; che per fimihtudine fi dice ancora d'al- Mondo. Morci. r.
cuni ammali Bakuako. cauallo corridore
Argenrata.Moron. Deh Balaam troppo vogliofo, e auaro, Cnicfta
argentata tua canuu barba Fregiar volerti d'or, e pur t auucdi,
Licue . Ma
Ne barbaro giamai sì lieue, e fcarco Da le molle à la
metjilcorjb affretta. .

<. hai la tua fama intenebrila a vn tratto Mortor. Interni.?. .


Veloce. Mar. Picca quell'altro vn barbaro veloce, Ch'egual quali
Argento lanolb. Brace» D'incorno à i labri con feroce vento Sco. al penficro il corfo itende
Bar-
, 5. . . , . , . . .. . . . . .

9? BAR BAS
Barbamoìia Fede fico primo di Suaua chiamato Barbarofl*a dal
,
Bartolo, e Baldo, giuriconfulri celebri
colort, prima amico, e poi nemico della SantaChielà. Sacerdoti d'Altre 1. Mar. Deggio d'Artrca chiamami Sacerdoti
Empio . Ar. Ecco di quel Bertoldo il caro pegno Rinaldo tuo, fourani? Ole due fue bilancie, ole due mani? Deggio forfè
c'haurà ffeanore opimo D'haucrlaChiefadele man rifeorta appellami Del gran Cic! de le leggi i due maggiori cardini, O
De l'empio Federico Barbarofià 1-urj. 30, o Iplcndori ? De la ragion ciuil dirò , che fiere Due colonne, e
Barca picciolo legno da nauigarc
.
due mete, Chi cerca in quello mar profondi fenili, Oltre varcar
Agitata Scip.Rof. E vela, c fronda à l'agitata barca Di Pier,con-
• nonpenfi GaJer.Ritr. .

tra cui mugghia in van l'Inferno . Canz. Basalte. fpecie di marmo del colore, e durezza del ferro , tro»
Audace . Brace. Rapide sì , che più leggiere , c fearche Non voli- uata prima dagli Egiti j in Ethiopu
no per mar l'audaci barche . Rocc.6. S4. Ferrea. Bald. Edifici si degni Pofìn le volte fpatiofe,edalteSoura
Combattuta. Mar. Se la mia frale, c combattuta barca Trarrai dal ferrea bafilte Suelta di feno à l'Ethiopia adurta Rim. MoraJ. .

golfo perigliofo infido Mcntr'hoegi si crudel pelago varca. Canz. 1.


Lir.Marit. Sbn.48. Base, foilegno è propriamente piede doue fi pofa colonna, 0
,

Conquafìata. Tanfi Mira di Picrlaconquaflata barca, Ch'è fcot llatoa, o limili riprende anco per il primo di qualche nume-
.

fa, e combartuta d'ogni parte l.agr.7. 10. . rofa famiglia


Debile . Par. Ne mai faggio nocchiir guardò da fcoglio Natie di Fatale Adem. . O di quefti aui miei primo forgente
Nel campo di
merci prctiofe carca, iguane' io fcmpre*la debile mia barca Da mia ftirpe alfa & alfiere
Bafe fatai di molti imagin vere Clic
, ,

Jc percoflc del fuo duro orgoglio . S011.100. già fiorirò aJ Mondo,


fono fpente. ClSon.i. fior
Fragile. Bald.O fempre irato, o fempre inllabil mare Da le lagri- Indurire Zambcc. Dclmcrtolorlouralabafeinduftre Fondar
.

me mie fatto maggiore Oue m'ha pollo in fragil barca Amo- , de le lor glorie i fondamenti Poct.Or. .

re,Ouene mcn dalungcil lido appare Rim.i.Amor. Sonjr. . Basilico . herba odorifera de gli horti
Frale . Pccr. I rà sì contrari venti in frale barca Mi trouo in alto Odorato. Imper. E tu qui lèi Odorato bafìlico diftinro In breuif-
mar fenzagoucrno . Son.ioj. fime foglie, e in foglie in forma Di gran concaua man tenere,
Fluitila Brace. A tale ftratio le funerte barche Si compongon la
. efrefehe. Rurt.10.
notte, e quando poi Sorgerà l'Alba, horribilmcnte carene Vol- Basilisco ferpente di cosi fiero veleno , che col fuo folo fetore
.

gerai! contro i Galli i furor fùoi . Rocc. 1 4. 5 1. ( ahri dicono con la villa ) auuelena la gente
Mai capace . Taf!" E perche mal capace era la barca , Gli feudieri Crudo AnguilJ. Che fc qui dentro il crudo bafilifco Miri, non ti
.

abbandona, & ci fol varca . Liber.14. 58. può far de l'alma ignudo M^tam. 4. 47$. .

Malcomporta Vd. Ingombrauano l'alme i banchi tutti Dela_j


. Inuido . Tronf. Vn bafilifco i i guardi inuido, ed acro Per cimie-
Tartarea, e mal comporta barca En.6. 88. . ro foliien foura la teila . Colt.S. 34.
Picaola- Baid. Deh raccogli le vele, Mufa, troppo d'audacia il Velenofo. Leon. Dunque non veggio ancor rabbiofi tigre, Ove-
fegno varca , L'ciporti a l'Occan picciola barca Rim. Heroi. . lenofo bafilifcOjO drago Scagliarli contro me di ldegno accert?
Cinz.S. Taid. j.7.
riccio! _tta Capei. La qua! com* huom, che in pictioletta barca
. BASStZZA .
Co' remi il nume am.crfo afeende, e sforza 1 Son. 1
i . . Humile Imper. Il villane! ciuile T'offre in maniere feonofeiute
.

Sdrufcita Teli. Li doue 1 neri campi di fottcrra Stige con zolfo


. à tanti Ne l'humilfua baflèzza vn 'alta pace. Rult.i.
liquefatto monda De l'inferna città l'adito ferra" Staiti noc- Popolare. Ghel. Filippo al fuo valor fcarfo, e mancino Troppo
chier, che con fdrufcita barca La morta gente i l'altra fponda tenerla in popolar battezza . Rofii 3. 66.
varca Lir.ió. , Vile . C.Cain. Mà feruo prima in vii battezza, io veggia, Ch'a' tuoi
Smarrita Gir. Il tempeftofo pelago d'Amore Solca la fragil mia
. fidi turbato ij vero culto . Agg. Tafl.4. if
fmarrita barca 1. Son.z. . Bastone, furto , o ramo d'albero rimondo da poterli tenere, e
5olcante Imper. Ne ij timor teme di folcante barca , Che fquar-
. maneggiare con mano
cilunofa, einaueduta Quel carcere fottil ne l'acqua aperto. Arficcio Brace. La turba agrerteà i dolorort accenti De la lor
.

Ruft. 7. donna immantinente appare Con arlìcci ballota , armi pun.


Spalmata. Ghel. Commanda a' fuoi che la fpalnuta barca Vadan genti Fatte dal foco, e con bipenni amare Rocc.i 1. 6%. .

di nouo à rimorchiar fui lito Rof. 7. 8 j. . 1 Duro Ar. Menaua vn fuo ballon di legno in volta , Ch'era si du-
.

B aiici 1 popoli vicini à Cartagine


. ro, si graue, e sì fermo , Che declinando quel fìcea ogni volta
feroci. Car, I Numidi da l'altra Fera gente,e sfrenata: indi le Sec- Cadere m terra vn huom peggio che infermo, l-ur.59. 37.
che Quinci i deferti, e più daiungt infètti I feroci Barcci. En.4. Ferrato Valuaf. Menando in giro vn fuo ballon ferrato , Ch'era
.

Barchetta picciola barca . d'vn fodopino il furto intero Tebai.i 185. . .

Spcditiflìma Brace. Alhor mirando il fuo vogar fofpctto Guer-


. Fido . Mar. Fido balton, già mio compagno antico , Che mi foli i
rier Etruico ad aft'rontarlo,ardito , Spiccali da le naui, e i remi gran tempo arme, e lortegno .
srrVctta A la fua fpcditillinia barchetta Rocc. 14. 30. . Forte. Moron. Eccoti due barton nodoli, e forti Per romper l'oli
BAitLv.Mr fpatio dì tempo fra di, e notte nel cominciare , c nel fi-
. fa à quel, che reflan viui . Mortor.i. 6.
nir del giorno. Nodcrofo . Mar. Tenca ferrato in mano vn barton crudo , Duro,
Confufo .Benam. Segue il Colombo si per quell'ofcuro, Ch'vn pefante, nodcrofo, e grollò .

barlume con fufo il guardo mira Mond.i. 13. . Nodofo Bngn. Il nodofo barton, ch'armato è in punta Di lungo
.

Debole. Brigii. eco fi vede à vn Ifolu vicino, Che da vn barlume


1 acciaio ad ambe mani afferra Giorn.7. .

debole veduta, Era feoperra si, non conofeiuta Giorn.7. . Pefante Brign. E nel partir col fuo ballon pefante Si fattamente
.

Grane. Valuaf. Ma come dal pnmier grane barlume Furonle_j ne la nuca il fiede,Che sbalordito barcollar tremante Hor qua,
ciglia fue libere e vuote , J-.t auuczzodì à fopportare il fumé , hor là l'indomito fi vede. Giorn.7.
Cl/immenlo vfeia da le celeffi rote Cacc.4. 1 80. . Ritorto .Tali Dello il Soldan alzalo fjuardo,e vede Huom, che
Let ale. Vatuaf E rtupefatto in vn letal barlume Di Febo gli tenca djeta grauiflima à fembianti Col ritorto ballon del vecchio
i

l'vfato Nume . 1 eb.ti.4. 3. piede Ferma, e dirizza le veftigia erranti Liber. 10. 9. .

Torbido V Juaf O fuperbo rubino, o nobil fpada Il cui fplcn-


.
, Robuiìo Alani. Farle à terra cader mcn Ha dannofa Del robu-
. :

dor , a chi v'affila i lumi Per (è flefTo emendar l'ombre dirada rto barton la debil canna Colt. 4. .

Dà gli occhi, e rompe torbidi barlumi Cacc.5.1. i . Rozo Mar. Nè con rozo ballon lor naffi regge , Mà de' begli oc-
.

Baroni. Signore c'ha giuridittionc fenza titolo di Conte , Mar- chi vn foj guardo gentile A i lor liberi errori e sferza > e legge
ciiefc, Duca, o Principe Lir.Bofch. Son.iy.
Franco. VaUiaf. Non andò molto lungi il baron franco, Chr__> Ruuido Silu- Che di voi regga il amido baffone V'è feettro, e le
.

fpuntar s'vn crocicchio ecco la vide Con duo fanciulli entro ghirlande, alte corone . Madd.8. 41.
vn zaino al fianco Tebai.i. 17?. . Torto. Tronf. Erra per l'erme viedifeinta il feno, E con torto
Gentile Tafl". Il lor compagno era vn gentil barone De' più pre-
. ballon calcai! terreno Cort.14. 1. .

giati ne i'Inglcfe regno . Rinal.i. 16. Batt.hglia fatto d'arme , combattimento , affrontamento d'ef-
.
'

Grande Tali Quando duo gran baroni in verte ignota. Venir fon
. ferciti nemici, o di parte d'etti : aflàlto
villi, c in portamento eltrano Liberi. f7. . Acerba Ceba. E ver, che di colui dimenticarmi Fù per le forze
.

Preclaro Ar. Cosi parlan-ìo andauano ambiduoi Verfo il cartel-


. mie battaglia acerba . Efl.f. iS<5.
lo trai baron preclari Fur.jj. 118. . Alta Ceba. E con battaglia impetuofa , ed alta Vna Reina vn_j>
.

Baronio Cardinale fcrittore de gli Annali Ecclciìartici


. huom del volgo aflilta Efl.if. in. .

Cronifta Mar. Gran cronifta di Dio, Mentre che ferini i fuoi ter-
. Altera. Tronf E mefee frà quegli otij à gareintefo Infpatiofo
reni annali>'ui ne gli armali eterni afait.10 anxh'io.Galer.lUtr. pian battaglie altere Colf.i. 14, .
,

BAT
Ardente Tronfi Ambo vanii à trouar con ferri acuti B A.T
.
, E fpirar_
odij di battaglia ardente Coll.14. .
4J.
Alma Ar. Piacouedi differir l'afpra battaglia
Fin che il Sol nouo
al Orizontefagha. Fur.14. 74.
Atroce Ceba. Ma contro il ribellante , e
.
l'orgogliofo , Ch'armò
la Quadra a la battaglia atroce , Vie più
che verfo altrui Gioue
Idegnofo Troua più falda a ngofeia, e più
feroce. Eli 8 w
BatU" a ' ^ rcuotere le «nuraglic'del nemico coll ar.
Contumace Ceba. Centra chi qua* Re medefmo
'vv adora Con

SI
. _ il
' * i_v
1 1 j

rumaci battaglie imprende ancora, Ell.16 *g> tCr'T A h d UU da rn '

Cruda. Valuaf. E fotto vna regale alta bandiera


, tt*-J±?-
1°°" ba ttcne fia, "™nti Per dentro
/ alta ^tteria.Tor.
bo-
Vedete quante
J
Ico ameno Cambiar quel Paradifo in vn Inferno .
al
ei fa battaglie crude. Tebai.i. 150. ,
Tor
Crudele. Ar. Cominciar quiui vna crudel
Burlanti . vno, & ,1
'

p rjn )0 dc -
fette Sacram ^J '
'

battaglia, Cornei pie


1i trouar co 1 brandi ignudi.
Fur. 1. 17.
Dira .Valuaf. Molte volte hauea Jor contato
f
R~^; J
Kegenerarmi irì'fc?™
a Dio pergraru »°W ™ ì poi ne le finf acque.,
piacque. Liber.14.41
S
prima La battaglia
di Flegra horrenda, e dira . Tebai.6.
DiTpierara Egid. Gli orfi rabbioii con
88.
^S^^tt^-*"^*™» ^n--fa„to Mi
aipcri... trine, e lauo l'alma
impura. Libcr.14.4j.
glie divietate, e dire i.Stanz.jj.
Dura Car. Di ti dura battaglia haucan
.
feroci artigli Fanno batta-
.

cofloro Tra lor diuifo il


.
tonte lacrofantoV
^SS!3fi2£
Fonte facro
Cl0l,,irCO in mo " do
al
humore Colli* x
"°"
Mar
.
l
z
J
^ Del y
puro

carico, e 1 perielio Terfenii in vn con te


tn. 10. . mirabiJ onde upeeex.
II pecca-
to, e la fcabbia il fonte facro Galer Rfrf
Equeitrc. Tatf Ne ferue men l'altra .
battaglia eqnefìre Appretto Lauacro grande
il colle, al altro diremo - Leon. Indi popoli barbari
canto. Liberio. , e feroci
Rcfrosi
Fella. Tali. Vattene al e la battaglia fella Nuntiaà
Giesu campione Liber.7. 56
lui, eli e di
co-
campo,
.
48
Kfc '
Cn£FOntÌ ^^^C^JaJ^S» 4
!

Lauacro falutare Maur


Feroce. Maur. Qua! campione afpirando
àIa\itcoria Aferoce
DalacuimanfiaCoAantinoil °' .
"rande
Rigenerato al Ctlutar lauacro Tab
battaglia ha il petto offerto. Tab.fi. ? 60 .

55. Lauacro Aurifero Ar. Carlo dal


Fiera il all' E mentre la battaglia ardea
più fiera Per
. Umilerò lauacro
-mw» voncerp.
Concerc-
difufate vie monie uebue leuolla. Fur.js a
cosi s auuolfe Liber.io. 55. .

Folta. VtluiC Dille, e tra l'arme, e la


garzonpalso di nebbie muolta. Tebai.9. 200.
Funerale. Ghel. E puoi con nona funerj
Jtrage mfangumar TelTaglia ? Rof.j. 41.
battaglia folta Verfo il

battaglia Di dopp-a Mora], Madì'i "


3""0
amp, kUaCr
°
tu ' ce

°
' Q^Acidalio fonrc,

* ^cro ?
Kfr^frr ^ V**
O
Funefta Grill. Tu vedi il duro campo , e la
Onda facra Tali Cosi afpcrfo di facra, e
.

battaglia PerWiofa lucid'onda Fui, che la- .

c funefta, e miei nemici C ontra me fiacco, 1


na le membra, e l'alma monda . Rinal
e inerme, armati ' Rito fiero. Ar. E
dimanda con cor di fede attrito
no
e forti . Pen.iji. '""ani ai
D'initiarfi al
nolfro fiero rito Fur.4j. 193. .
Glonofa. Tronf. Ed in battaglia gloriofi rendi Ogni
ftuol vin- Battitvra percolili, iiulia, colpo .
to, ogni ordine feonfitto Coli. j. 81. .
.

d mi S &nno H
Horrcnaa Car. Dirò battaglie horrende , Dirò Araci
.

e duelli Di Regi ftefli, e la Tofcaua tutta


d'eflèrcip' °J?l
Re del|V;
Ciel con battiture horrende
1
e quelli ,
c
.1 igr 6 10
quegli ofivnde II V \ '

, E tutta anco l'fi&e!


Infetta. Campeg. Indi la.tira, e
ria in arme accolta. En.7. 1 maggiormente dai-reua Lo^ua con
Con aJ-
al
trocmol le Dar titure infclle. La^r
Horribilc Chjabr. Doue Fernando tra' 7 z^
.
campioni Ibcri Dilom- BA T '
If0l 'lpOlh " dJ Or ' CntC
bile battaglia arre rinona Amed.4. Scttcntrion*le d «ta da Battro
.
m mel.
Impcruofi. Ceba. Quella battaglia impetuofi,
mmator lane
Llt.8. 54.
Incerta. RefrJg.
giafli,
Inerme .
eviua Di muto
maeJtra

ch'io purfaprei Sotto à chcCieltu guerree-


clolo Haurei timor de le battaglie incerte.
Va luaf. A mirar qniui »n gran popolo chiama
Epilt.i
A man a man su le pareti apriua_..
1 '
Vltima

Eattro ! -Ton
B.ava .
.

Humor
TaA".

ì
Hoggi par , che pauenri

vifcofoj ch'efie per fe medefimo


dalla bocca de gii ammali
?.

, come fchiuma
'
.
' * ^ al fuon de l'arco
anCOr ^
l 'Euro-
'

Le pro- Hornda benam. Horrida batta ha il labro, c


polle dal Re
1 ebai.6. 6r. battaglie menni . picn di furia L'oc
ciao infocato, e per le lanci mora
Infelta .Vd. In tanto la battaglia in ogni Si fpande ad bora ad
bora
parte Più dmeniua^ Mugghio, che fin le llelle oltraggia,
hornbilcj&infefta. En.ii.jii.
Ludo bellico. B Tali: Tanto più crefee il belhcofo ludo
to più l'ira, e 'I lor furor rinforza l!or.8.6.
, Quan-

.
In
rwhM '|
Occhi di lupi, x
ValU f
ce olla hanno d'Hiene.
Lorda. Valual. Non aipettarcir indomito
e fere

Cacc? 1V5
Sci
immonde baue,
arrabbiate -
£f *W
Luminofa .
Brun. Già con l'arme de i lampi Del ter/o Ciel Ia_. au.cine Lalordaba- '
ua a gli altri, e fieri denti Cicc. z. 9 s
Dea Schierati e cinti hauca Di bellicoie ltellc valli 1 .
,
campi i
Roza. ironl. "irarozcbauedi
Ond'a l'ombre notturne era preicritto Luminofa languirne brin: Le fpumessianti
" -cb'<llu *
11
battasi» labra immondo cela. Colt 8.3? '
afpro conflitto. Ven. Poni. Canz.i.
Mortale. Tali: E là doue battaglia e più mortale SanguinoÙ .1 affi Ecco di
:
non sò d onde vn lupo sbuca , Grande
Vattene ad m
ueltir nel lato manco Liber.7. 109.
Nobile . Chiabr. Onde ìnmezodelcor fenti fiorire
Di nobile
.
A,mnr S ' tiocciolaua vna baua fanguinol!

beflemmie e ogni hor la bocca,E beftem- Schifa.AiHir. Grauida di


battaglia alto delire. Amed.?.
miaiue sbocca Sulfureo nembo, fchifa
Perigliofa E con Innamorato d'IfabcJJa Facea battaglia
Ar. baua.c foco. Adam.,.?.
.

0 pe- Sordida. Valuaf. Vcrfifuor de


rigli ofa, e fiera. Fur. 18. 40. la bocca atro veleno, Sordide
baue, e ltar termo non puote Cacci
Pertinace Gart. Pofcia in battaglia pertinace 84 .
, e ria Forfè aflèn-
.

tendo il proprio figlio cade Scot.}. Bl U iPCW d vccel,etto ' che vicnc e ^ingrana
al tem-
'

35. po dè^licln
. >

Rea Tali", eli occhi fra tanto a la battaglia rea Dal Aio
.
gran_, Debcaio Guif. La nobile-pernice,
b
Aggio il Re del (Liei volgca Liber.9. jr. .
e la palomba Bigia , col deli. .

caro Beccafico Degna de gi, ampi Regi


Sangumofa Taff Viene à battaglia horrenda, e fanguinofa cfca fo au° 0 Scct y . .
.

duo leon da fame a predar modi Rinal.4.


Con Bieco, il malchio della capra domellica. . .

;° .
Fetido . Ar. E poi che il trillo ptizzo hauer gli
Singolare Cicc. Fuor del bofeo vn incognito panie Di che il fe-
.
guerriero , Che. tido becco ogni horafipe. Fur.
n'andò dritto al Prencipe Lamo Sfidandolo 17.46.
a battaglia (ingo- Bieco, roftro,
iare Hadr.i. bocca de gli vccelli.
.
3. \

De l'ifolc non pochi erano corfi A Impuro. Alain. Però l'Aquila già col becco impuro
Strana. Ar. , Con Pvn.
riguardar quella
" gh:e aperte, e con rabbiofo grido Molfe à
battaglia ftrana. Fur. 11. 46. ~*T disfarne il mio fiori-
to nido Son> 10.
Batiuao . picciolo nauilio , che Ad legato al nauilio
.

Mordente. Alam. Che con adunco pie, con aperfala, "rande


0 per
'
ogni bilogno . E col
Nobile. Brun. Qui veder mi credea nobil battello Che becco mordente a quei fi cala. Gir. Cort.13.
rafiem Bìfih busla, Icherzo fatto con arte perche ,
piegando al vento Sarte d'or, vele d'olirò
brane altrui, , chi è fchernito non .

e prua le ne accorga dileggiamento


d argento Legno a' remi, aura al moto, al volo : .
;
attedio
0 Ven Alltgra. Bngn. Gli tende allegre beffe in
Ter.Ca.1z.14. ogni banda, Onde de-
llo lia poi lùo prigioniero Giorn.7.
Picciolo. Tali. E insù la riua vna colonna .

eretta Vede.evn-j Gentile. Bonar.


picuol battello indi non lungc Libtr. 14.57. Qualciie beffa gentile Hor centra Amor s'ordi-
.

lce . Filli. 5.
-
" 1
Be-
. ,
. . . ,

94 BEL BEL
Bhuri . voce clic manda fuori la capile la pecora. laude, Come c proprio de l'htiom valore, c forza . Torr.i. 4.
Calla Fama,honor,
icuclc ^op, I"l fieuole belare hà volgo, ch'oda, Dubbio chi Ha . Petr. e virtude, e leggiadria
, Cait a bellezza
I .

più vano, eflb, o chi'J loda Stanz. •


in habno ccleJlc Son le radici de la nobil pianta . Son. 19?.
Celefle Petr. I' vidi in rerra angelici coftumi , £ ceielli bellezze
Plebililfimo Brign. Coirle talhor lanofa gregge attende S'il lupo
.
.

vince, od il nullin cu (lode, I iiruda mira ìlcan, che l'ire accen-


al Mondo fole. Son. 124.
Cerulea Mar., Le cerulee oellez/e, e naturine II mar dal Ciel, il
de, Col belar flebiliflìiuo ch'egli ode Gioru.7. .
.

CicI dalmarprendea. Lir.Marit. Son.i.


Humile . Imper. Non piega il filò furor, ben che la vita Con I'hu-
jnil/uo belare in don le chieda Lanu'ferella moribonda pre-
Colorita. Cora. O
mie già colorire Bellezze vn tempo, hor de-
clinanti al fine Abbandonate i fonti, E cercate vna tomba, ho-
da. K.uit.6. ; ,
Bflga .popolo della Gallia Belgica.trà la Scnna,e la Scalda fiumi. mai venute Vie più da iép'elir, che da fpecchiarui Gen.i4. .

Ardito. Gate. Non meo di quello il gloriofo Ifpano, Ilgenero- Conta. Anguill. E da me in fuora, il reflo tutto quanto Hà il pcn-
Addo!.* 53- fìer volto À le bellezze conte . Metani.^. i$S.
fo Franco, il Belga jrdito . .

Inuitto Ghel, E'1 Belga inuitto, il Celta, d'Aquilano. Rof.f .5 1.


.
Collutnata. Rin. Coilumata bellezza,e bel co fiume, E concorde
popolo heretico della Gallia Belgica poter, fregi de l'alma, Virtù, che molto vai, nulla premine , E
Bri.GA .

S'altri rendendo eflangue II Belga empio, e rapa- faper cauto a voi fon lauro, e palma 1. Stanz.
Empio . Brun. .

ch'ondeggiante apparfe Di torrenti di l'angue La Schel- Delfo. Rin. Cn'vn monte e la bellezza, c'1 monte è vn Cielo, Otie
ce, l'è,

da infida , e per la fè verace Torrenti d' oro ci iparfe Ven. .


vn bofeo di (Ielle alto frondeggia , Ne llella v'i a :
, che non rat
Terr. Od.i. fembri vu Sole Bellezza e de gli amanti e Delfo, e Delo Luci-
:
,

Horrido l'or. Freme l'horrido Belga , e il ferro ftringe , A Dio


.
do tempio , e luminofa reggia , Bellezza è del piacer lavafti_,
rubelle, al fuo figuor pergiuro. 1\». mole. i.Canz.9.
IndoniKo Mar. Con lòinino ardire a' danniDc l'indomito Bel-
.
Dc'ufa. Manzin. Quell'io c'hebbi già feno Capace di goder, ma
ga Seguì de" Gigli le guerriere infegne. Epica. no d'amare Di ben mille fcmbi.izc Le debile oellezze. Fler.z.i.
Inndo. Don. Figlio lei d'Alcflàndro efci maggiore Del tuo ,
Dilettola Cora Mifera qual incolgo De tanti miei nemici af-
. . 1

gran padre, il cui valor l'infido Belga ancor ne la tomba hoggi falitori la crude! ecade, O
J'aecenlìbil core,
, O
l'iinmutabil O
pauenta- Alcid. fato, O l'altrui dilettola empia bellezza . Gcn.i 1

Inj:iuflo. Don. Fatta fpada lo feettro il Belga inginfto Fiagalli Diuina. Petr. Onde tante bellezze , e si diurne Di quella fronte
m, che'! ftr.guc ancorfi fc opre. Alcid. più che'J Ciel lerenai Son. 185. 1

Infano. Morand. Seco l'alto valore eccclfe proue Moftròcon Dono 1 alf. Quella noflra bellezza , onde cotanto Sen' và femi-
.

gran itupore al Belga infano Lig. Guerr. .


neo lluol lieto, e ftipcrbo , Di Natura uimo 10 datinolo dono,
Perfido. Don. Grande Aleflandro alhor, che giunto à mortc_> Che nuoce à chi '1 poffede , te a chi '1 mira : Lo qual vergiiie_->
.

Petfidp Belga il fuo fallir piangea, Alcid. faggia anzi deurebbe Cclar,ch'ui lieta danza, od in teatro Spcf-
Rigido. Rin. Rigido Belga nitido., Fuhninaror crudele , Barba- fo inoltrarla altrui. Torr. 1.4.
ro viurpato: de l'altrui gioì ia i.Canz.ii. .
Eburnea. Augnili. Quando piacerle al Ciel farmi contento D'vna
Sacrilego. Mar. Quant' iberia mandò Duci portenti Contro il donna si bella, e gratiofa Qi_al" e l'eburnea tua bellezza, e fpo-
Belga facrile^o, e profano Galer. Ritr. . gba Metam.io. no.
.

Belidi figliuole di Danao , nepoti di Belo


.
. Empia Gofel. Ne ior potete à quella penna mia, Ch'ella douun-
Infelici Mar. Arrcltaronfi alquanto Co' i femprc vuoti cribri Le
.
queSol gira, e rifcalda Portar non temi voitra empia bellez-
il

Belidi infelici. Sainp.i. za Son. 171.


DuiLTTo coinpoito . di molli liquori in forma d'vnguento fotti- Elrcrna.TalL Che non ben pago di bellezza cllerna Ne gli occulti
per far bella la guancia
le fecreti anco s'interna Libera. 3 li .

Mirabile. Fulc. Che di farla contenta hor ti compiaccia D'vna Eterna Anguill. Per darti àia bellezza eterna, &:aJma, Eia pri-
.

picciola parte Di quel tuo si mirabile belletto , Onde aggiun- ma cagion goder con l'alma Metani. 10.33. .

gendo hL natia bellezza Con l'arte i pregi, onde il tuo volto l allofa. imper. A non vera bellezza in fìnto volto Più fallo fà_j

ho::ort Fin ne l'Inferno i popoli innamori Ara. in.a. %. . che vaga, offre fe Hello Rult.i. .

Scelto . Fufch. E fa che di Proferpina m'arrechi Quei più fcelti Fatale .Ciuar. Ed e pur quella a lui fatai bellezza, Ch'è deflinata
;ì chi la fugge.efprezza. Pali. Ch.i.
belletti, onde con arte Suol dimolìrarfi colorita in volto. Ai».
ill.J.». 1 Cora. Rifletti tu dal capo De l'illufìrata mia fdua felice
"eftiua .

Bili.izza conuenicure proportione delle parti, e de" colori: la


.
Aurea corona di prettati raguji , Ch'ai tuo gran Sole, e mio tut-
beltade. !•' ta l'adorni Di feltme beile/*e , Opre de la tua mauo, Vn cu del
m
Abominabile. Cora. Ecco, Signor, quella infelice donna Acuì tuo fplendorc, Che pari al lume luo le r..Uielhlca Ucu. iFrag. .

per fua fuenrtira Donarono h Dei quelt'odiofi , Infauila, abo- Forma allattatrice Mar. Ciucila allettati ice 1 ua forma e,iènol
.

minabile bellezra . Maledetta beltà , che rifplendelli Cosi fu- fai, Più che il crillallo tuo fragile aliai z.Lir. Cauz. 10. .

neita in quelle mie mal nate Mi l'ere membra Gen.7. .


Fragilillìma Taff Quella, che tanto il cieco ioì^u apprezza , Sol
.

Accxbetta. imper. D'.ircebetta bellezza in tanto altera San nutrir piacer de le donne, e fola cura Caduca, e ira^iiilluna bellezza,
quelle infidiofe in quelli Di più cocenti fiamme efea più fiera Vn vile impedimento e di Natura x-Amor. aunz.i j. ,

Ruffe 4- Fraudeuole Bald. Ma che pur altri incolpo, . iraudeuol bcllea- O


Adorabile Cip. In vece d'onde à lui defti tributo Di bellezze
. za,Che te(mal faggio)ouc fondai la $ene.RÌuiii.Ainor.Caz.7.
adorabili, e celelti IdiLio. .
Fugace. Morand. Perch'io portai di vano amor piagato Per fu-
Allctt.itncc Mar. Candida man , che già maeflra impura Folti
. gace bellezza il lato manco, Tu porci da no ferro, e 'Ufpietato
d'immondi lfudi,e d'artifici, Per accrefeer le pompe, e di natu- Ferito il petto, e lacerato il fianco . Stanz.
ra Le mal nate bellezze allettataci . Galer.Hifl. Gelata Maff. M'arfe, mifero,
. il cor quattro, e quattr' anni Gela-

Alta . vedemmo ofeurar l'alta bellezza , E tutti rugiadolì


Petr. Sì ta, e crudeliflima bellezza . Son. 50.

occhi fuoi . Son. 187-


gli Gentile Rin. Vapur, pace n'haurai, che non s'innefta Con bel-
.

Altera Font. Che con arme nocenti Guardano ogni hor le fue
.
lezza gentil niente fcluaggia . 1. Son. 366.
bellezze altere Od. 16. .
Gioconda Anguill. Come ci finifce il nuoto , e in terra fccnde,
.

Alt illìma Car. Ne che llian fottopolìe aleggi fiumane Altiflìme


. E vede le bellezze alme, e gioconde. Metani. 5. 306.
bellezze, e fourahumane Stanza 6. . Guardinga. Mar. Era tra il verde de l'ombrofa chi olirà Vergogno-
Amabile Mar. Quelli peli, che pungono , Per te faran più vtili
. fetta trattali in dilparte Sue guardinghe bellezze hor cela hor
Che le bellezze amabili De' delicati gioiiani Samp.7- . mollra
Ammirabile. Chiabr. Il Re eh' dendo (ingoiar dolcezza Traile s Guerriera. Cell. Di bellezze guerriere armata il volto, Belle guer-
da' faggi dctti,if guardo intento Ferma ne l'ammirabile bellez- re auucntaua A l'altrui vite . Var.
za. V0I.4. Batt. Homicida. Prinl. Co' fcmplicettifmalti De l'innocente fua Ho-
Armonia .Cafon. Quella mortai bellezza, Nodricc del de/irei», micida bellezza Amorole mortali Piaghe ftampaua sì, ma di
Lufiiighiera vaghezza , Premio à l'alma e martire , Armonia , dolcezza. Galat.5,
di Natura, Dono, che toglie il cor, gratia che tura. 3. 1. Honella. Mar. Quelle honefle bellezze, ond'immortale Ogni pre-
Auuenturofa Ghel. . Ma che dirò?
cento volte, e cento Sei di fe gio, ogni honor toglie ale due, Ale due J'vnacaita,eraiira
bellezze auutnturoi'e, e fole Più che il Sol chiara ? Rof.j. 44. bella, Che fer libera Roma, e Troia ancella. Temp.i7i-
Beata Anguill» Ma pur per inezo Ior ci non intende D'alzarli a Je
- Idolo Imper. E non conofee incauto , Che quel de la iua mefite
.

bellczzealte, c beate Metani. 10. 14. . idolo infame Altro non è ch'vna negletta tela, Soura il cui ro-
Bene Tali. Spello inoltrarla altrui quefla bellezza Proprio ben;
. : zo alpetto ad arte hà giunto Pennel bugiardo di lafeiuodito,
propria dotc.c proprio dono E' de le donne, ò figlia, e propria Di vili pompe armato ,& impudiche Con la bianca tintura^.
. aue-
. . . 1 , , ,

BEL TjEL
.uielcnara De r- q<-
la tinta d'Iberia honore clrrano . Rnft. r.' frigide midolle Pur. 8. 50.
UJullrc . Angui!.'. Non far che l'anima], chc'l fanguc fug<*e Spen,
Regina Rin Scoperfi alhor quanto à ragion fi
.

.
gale tue bellezze illufìri, e conte Metam.io. 296. prezza La rtw'na
de Ialine alma bellezza. i.Canz.9.
Immortale. Ne l'età più fiorita, c verde hauranno Cort_>
Petr.
Ritrofa Morand. D'vn nobile fanciullo
immortai bellezza eterna fama Tr. Diuin. -
. Le ritrofe bellezze ' i
dolci orgogli Canz. .

Impcriofa . Guar. Ohimè, non cosi tolto Mirato hebbi


quel vol- Ruuida. I*rt. Ben ruuida bellezza E' quella vortra,
to, Che d» Mito n'arfi, E fenza far difefa al primo che ritrofa
Guardo e a voi
Pur quella ruu.dezza Non fi ch'in voi
Che mi drizzo ne gli occhi , Senti; correr nel léno Vna bellcz- :
non proni ofirri
dolcezza, fcumde feorze fon de V api i faui,
za imperiora, e dirmi , Dammi il tuo cor Mirtillo
Palr.i 1.
Mà fono entro
. . foaui Rim. Madr.jai.
Impura . Leon. Ma quelle cofe fono ombre, c figure
.

, Sono bel- Santa 1 art' A Ihonelta baldanza à l'improuifo


lezze impure Taid.j. i. .
.
Folgorar di bel
lezze altere, e fante , Quafi confuto il
Incommutabile Quer. J a vera incommutabile bellezza Rè, quali conquifo Fre-
, Ch'in,
.
nò lo fdegno, e placo il ficr fembiante Liberi. ^
torno a rai del dnun centro luce Sianz.50.
i
.
o .

Schietta. 'I eli. E molto pai d'vn portamento


Incompolta Mar. Inrompofta bcllcz/za, e fempliectta
.
altero Vna fchiet-
l'a'te fi ta bellezza appaga, e piace Rim. .
feopre in tei, parte lì chiude .
Scoglio. R111. Natie c il mio cor, mia donna
Incorruttibile. Leon. Volgi à più bello, a più vn' Oceano, Tnfi.
gradito obietto dioio fcoglio E la bellezza fua, fera icoftumi.
Gh occhi interni de l'alma, e mira quelle Bellezze incorrutti- 1. Canz 19
Sempiterna. Petr. Tanto più la vedrem quanto
bili, e danne , Che di celefìe amor acccndon più vale Sempi.
l'alma . Taid. 1 .6. rema bellezza, che mortale. Canz. 11.
Incredibile. Perr. S'à voi forte sì nota J.a diuina
incredibile bel- Singolare Car. Furialo cor. Nilo V n giouinctto
lezza, Di eli' 10 ragiono, cornea chi la mira,
.
Di iinoolar
0
:

En.y. Mifurata alle- bellezza Furialo era .


grezza Non nanna il core Canz.18. .
Soauc Petr. Tal par gran merauiglia, e poi fi /prezza
, Vna chiu-
.
Intuita . T*C Bellezza inculta, e chmfa in humil gonna E quali la bellezza e pai foaue C anz.n. ,
.

roza , e mal polita gemma , Ch'io piombo vile ancor poco


ri- Sole Mar. Bellezza e Sole, e lampo, e fiamma, e Arale,
luce Torr.;. 4. .
'
Fere oue .

arnua, e ciò , che tocca accende Sua forza è tanta , e fua vir-
Ineitinubile. Ong. Ah refeatricc mia , tu che con ,

gli hami De
Jaiua mcinnubi.e bdlezza Eacefttdelmio cor
tute e tale , Ch'inebria sì , ma lenza onefa offende , Nulla len-
dolce rapina za beltà dileua, o vale Il tutto annoia ouc beltà non fp ten-
,
.*\lc.i. t.
de, Equa! cola fi può La le create Più bella ritrouar
Infinita. Pctr. Poi ch'.i mirar Aia bellezza infinita L'anime de- de là__»
beliate ? Violenza gentil, ch'opprime, affiena Tira
bile intorno a 'ci ficn arre. Son.14.
fi.
, , sforza
rapifcc, e pur non noce, loico virai, che nutre,
Inganneuole. lirun. Olia Saffi», o Medea, che pur l'infide Pro- cVaiiuelena
E lenza danno al cor palla veloce , Magia del Ciel , eh' incan-
uaro, in Lesbo in Coleo , altrui bellezze Fiere
ncuoli, homicidc Epift. Heroi. 1.7.
vane, ingan-
,

.
, ta, &
incatena, E non ha mano, e non ha lingua, o voce
, Vo.
ce, che muta perfuade, e prega Man clic fènza legami anno-
Innocente. Mar. Amor più fere alhor eh' e mcn feroce, ,

E bel- da, e lega.


lezza innocente all'ai più nuoce
Soprahumana Ar. Moglie cercò eh'.il grado fuoconue-ma
Lampo Rjn. Bellezza c vn lampo , ou' orma il pie non
.
E
.
fa!lc_. ' d'vna terra quindi non lontana N' hebbe vna di bellezza
Quefta impiuma l'ingegno, e '1 railèrcna i.Son. 185.' "
fopra
.
humana. Fur.43. 71.
Leggiadra. Anguill. Stupir faccano ogni vn di
marauHia
a Le Spenta Tali: E le bellezze fuc, che fpente hor fono
Aie rare bellezze alme, e leggiadre Mctam.9. 1 j 1.
.
, Vagheatta-
tuo dono . Liber.6. 76.
.
, relìi in lui, ijuali
Luce. Mar. Bellezza e luce "che del fomino Sole Difcendeari-
Suprema. Ar. Quell'viuche bellezze alme, e fuprenic Ogni
fchiarar career terreno indi-
fcrctopic calpjta, e preme. Fur.6.4j. 9
Lnfinghieca Corre La maga Irene, ingannatrice accorta
. .
Con Teforo mortale. M*r. Come tolto fpanfei O teforo morrafe
mentite bellezze, e lufinghicre , Mentre de' cori ogni Co-
me riporta, ( orrono.ìlei de' Veneti le fclùere Argom.iz.
hor pai me ratto f.unifei O dote, ò gloria frale . 1. Lir. Canz 10
.
Tofco melato Cofp. Melato tofeo, rete afeofa, e infidia
Maga Sci. Quelle maghe bellezze onde t'ammanti Lacci al pie,
.
.
Breue
tirann'appar la fral bellezza L'odio cote fouentc , e la
fiamme al feno, al cor tormenti Ceneri fon, ne poco perfi ,

.Indro" dia Ne premia alcun valor, ne virtù prezza Sfin?e,


eh' a' venti Difpcrfi andran gì' inceneriti incanti c'ha :
il voi
Prim. . Son to humano,e il petto innidiiSi
Marauighofa Taff Rellan con l'occhio , e col penfiero afiifo
B. moltra,quclia inftabiJe va«hez
za Auuctena, ritiene, e froda, e fatta Imperiofa
.

Ne la marauigliofa alta bellezza Canz.i. .


oue e regina
0 ' e"
fpatia. Con. ii.
Mentitrice. Grill. E *1 piangerefle voi occhi idolatri Se da
lezze mentitrici, e frali Vi volgeile a'fuot mali.
, bel
Chr. Fla* ~
Tradita.Mar. L'ombra deh non t'inganni bellezza tradita O 1
Col
vaneggiar de gli anni In apparir fparita Si dilegua
Madrjtf. la vira . 1
Lir. Canz. 10.
Miranda. Anguill. La vergine fedea pretto al marito Dotata
di Vaga Tali: E indarno Amor centra fdegno crudo Di fua vaea
Io
bellezze alte, e mirande . Metani. .
.
bellezza à feudo lei fa . Liber.i.j?. 5
Mortale. Pctr. Mortai bellezza, atti , e parole m'hanno
Tutta Vezzofa. Glicl. Quella vezzofa, e tenera bellezza
ingombrata l'alma Canz 49. .
Mira, adora
gioiice à marauiglia '
Moitro. Talli Bellezza e mollro infime, e mollro immondo
Rol 6. 18. .

Vile Anguill. Non e però sì vii la mia bellezza, Che


Sferza del Cicl, con che n'agalla il Mondo z. Amor. Stanz- 7' .
.
non v'àabbi
a trouar gioia, e dolcezza. Metam.9. 186.
Negletta Impcr. Di pera fe fchietta b ;ltezza e pegno,
.
Onde nel Vitate Guar. Se pietofo pende:' pofcia mi rend;
gletta pià più l'alme tura, Anzialh >rpjù, diedi piacer
.
Quella bellezza
mài angelica, e vitate SoOt^o,
cura Ha de guardi l'mipcr, de con
.

, regno Cal.6. 1 7.
1 i 1 1
.
Viua. Anguill. D'vna, che mai non hebbe l'Oriente Di si
Nobile. Guar. Ahi che non fù pietà , fi torte zelo Di ville bel-
luanobil lezze, e si leggiadre
Metam.4. 168. .
bellezza, a cui non lice Far morir di diide<mo, e non
d'amore Vnica Anguill. Molte per le bellezze vniche,
Son. 57. . e fole Defidérar da
prole Metain.io. ; z
lui diletto, e
Nuda Brace. Senza alcun fregio , o feminileaita La fua nuda_,
.
. .

bellezza e pm gradita Vrb.7. 19.


Volgare Mar. Perche volgare , e prodiga bellezza Poflèduta
.
.
da
molti é vii ricchezza •
Oltrabella. Mar. Ai fuoi fcruidi ardori erano d
Hcro Le bellez Vma di fango Impcr. pur altro non è ch'vn vafo, vn mia Di
. O
ze oltrabelle efea foaue .

fango vii , non che di rragil vetro, Ch'altri fpar-ge di fior,


Oreogliofiflìma Chiabr. ah che fchcrnendo L'alta mia
.
pena non mà
nati altroue , Mà fior caduchi, e di veleno afperff
itoccalfi vn dardo Verfo l'orgogho/ìiììma , Mentre hor
bellezza. Voi. 1 Dui" con ialte,inanellate chiome, Forfè cadute da rie fronti infette.
Placida .Che giorio/ì Heroi conduce , e porta , E con beli
Tali.
Forfè ad horridi tefehi ancora tolte , Hor conpompofo
lezza placida, efoaue Quella Verdine ancora. Heroi. ricx-
Canz ? mato velo, Hor con perle, hor con oro, in vaga moltra Coper-
Pompa Natura. Mar. T'olicene pon fua fpeme Tu
di
pompaci ti vari; dilettoli errori De la maluagia fua corporea làlma Più
Natura, Lo cui caduco bene Aura leue ne fura i.Lir 1

Canz 10 .
i difetti, e gli error feopre de l'alma
Primauera humana Mar. Cosi fuoi fregi perde . Rufl.i.
L'humàna prf
.
Bfit.o . gioucuole, vtile, conueniente
mauera, Vagali mattino, e verde, Secca, e bruita
JafersL," Almo Anguill. Vuol cantar di quel bello, almo, e gioiofo
Quando più lufinghicra Spuntar Irà noi fi fcor<»e Cade , Chi
.

c ca' l'huomne' primi di, ch'elìci- può foofo. Metani. 10. 59.
duta poi, mai più non forge. 1. Lir. Canz. 10.
Lafciuo Bruii. Effeminato odor, luflò impudico Cerchi, auezzo
Pudica Imper. Ad ogni vna di lor bellezza arride .

, Mi bellezza a gli amor vie più eh' a' regni , Et ami il bel lafciuo, odi il
.

pudica , e difornata : A le gratic , i gli amor non fu pu. 1


mai 0
"rata dico. F.pilf. Heroi. 1. 6.
Mafcherata beltà Irà pompe infide. C:\f6.i6.
Negletto. Impcr. Mi chioma, che formò del più fin oro Non
Rara.Ar. Quella rara bellezza il cor gliaccefe, e
glifcaldòlc . arte ingannatrice , ma Natura , Lega p;ù, s'è più fciolta, e bel
ne-
. . ,,. ,

96 BEL BEL
Quanto fi fpregia più, più infiamma iJ petto Rult.4- fiamme occulte proprio danno aecele. Roc.9. 15. al
jiepletto .

Brx.LoN/idea della battaglia, forella, e carrattieta di M.irtc


.
Fucata. Impcr. beltà fucate adulterine Ma vere, mà
Non con ,

natie , mapriuc d arte, Pcnncllcqgiato di inoltrarmi libello


Crudele. Car, É l'empie Furie, e laDifcordia pazza Col Aio
.

Ruft.i.
guardato ammanco , con la sferza Di fangue tinta la crudcl
genti Fuggitioa Leon. Idol terreno, e finiolacro finto Di beltà fuggi-
Bellona Saamioauan le .
F.n.8. .

tuia, e di ben frale


Diua horreriu.i Valuaf. Palla indi al campo, e trà guerricr fi mc-
. i Taid.4. 8. .

Gentile. Mar. Beltà gentil, fc-ponno i verfi miei Poiché à l'onci


fee L horrendaDiua, e fpauentofa freme , E .1 gli huomini, e à
furor gli empie, e di fpc- del mar cadeui in Ceno , Da quella de l'oblio fchermirri lpero
i deltrier l'animo accrcfce , E cucci di
Lid. Abb.40.
me. TcbaU- 3- .
, . .
Giouinetta Leng. Se da' candidi fiori, e da' vermigli Giouinetta
Ferrea. Giuft. Scura villa è il mirare Scorrer su carro akier fer-
.

beltà fregi riceue , Afpetrar faggia donna vnqua non deue_>


rea Bellona, E far per fangue human d'olirò le rote . Od. 16.
Ne tolto la rigida Bellona Di vincitrici foglie Ch'armi il tempo di fpiric ancora i gigli Eleg.21. .
Rigida. Troni.' si'

colt.j.iS. Guerriera. Brign. Da guerriera beltà fubito nacque Amor arma-


il crin circonda .

to, minacciofo, c fiero , Qual imracol fe il cor fubito giacque i


Sanguinofa. Guif. La fanguinofa horribile Bellona, E laoiici-
Giorn. 3. *
dial tremenda pelle . D~ Sctt.4.
Her.ba in prato Morand. A che tumida tanto, e si fuperba Di co.
Scuera Scuce. Segue la fanguinofa E difdcgnata delira La feue-
.

telta beltà Lilla , ne vai ? E che penfi , che fia ì folle non fai
ra Bellona Agamenn. Ch.j. .
,

Ch'ella è qual herba in prato, o fiore in herba ? Guacc.Son.i 3.


Bilia", bellezza.
Abietta Teff Ch'ogni teforo è indegno , Abietta ogni beltà, cui
.
Honelta Mane . O
felici più d'altri 1 tempi nolfri ,C'lian d'hone-
ila beici te tu fpecchio intero Son. 19.
non dà fregio Con fua luce immortai valor egregio Lir.i». . , .

alma beltade. Ch'ogni animo gen-


Ar. Io ofcrei per voltra HumiliTTima Selu. C hi d'vn delire arde importuno, e tirano Di
.
Alma.
til di (e innamora , Chiederai in don la vita mia, che
poi Saria veder humilifllma beltate Nodrire altero fallo , impieraie &
Afpriilìma annidarli in vifo fiumano P.x.
ogni hor pretto a fpenderla per voi Fur.ro. 40. .
.

Imagine del Cielo Teli. 11 Cielo à noi ti lèrra , Né vede occhio


Alca Tali". Versine era fra lor di gii matura Verginità, d'airi pcn-
.
.

ficri, c regi D'alta beltà , ma fua beltà non cura, O tanto fol,
,
mortai com'ei Zìa v.!go,Beltà fede ne fà,che n'è l'imago. Lir zj.
quant' honeità feti' fregi Liberi. 14. .
Immenfa. Remig. E bcncliCpria per ma beltade immenfa Foffi
Rara del gran Motor flimata degna , Hor nuda giaci in sùla nuda_j
Altera Sper. Due ftcllc ha in fronte , e quelle di
.
sì altera
Rim. terra Epitl. 4.
beltà, che il Sol le ammira, e addica 1
.
.

Immortale Cat. Sai ch'è via perigliofa c fcala frale Ad immor-


Amorolà. Petr. Che già in fredda fiondiate erano dorati eftinti I . ,

ferali accefi in fiamma D'amorofa beltate, e in piacer tin- talbeltà beltà mortale Canz. Stup. 1 1 .
fuoi
Tr.Cail. Impiagatrice Arlot. Qui giace la bcl!ilf.ma licori , Ch'ila fua
.
ti.
impiagairice alma beltate Amorofa congiunfe alta pietate,
Angelica Petr. L'occhio non può flar fermo , Cosi l'ha fatto in-
.

fermo Pur la fua propria colpa, e non quel giorno , Ch' i' volli Vaga feri, fanò cortefe 1 cori Guacc. Son.i. .

inucr l'angelica bcltade Nel dolce tempo de la prima etade . Impudica Ghel. Fra si gran lacci il caualier prigione D'impudi-
.

n ca beiti femina aliale Rof.10. 43. .


Canz. 17' .
Inchinata Guar. Di me non cura, e fprezza ( il vuò pur dire ) La
Lalcno Mar. Beltà, del fommo Sole Raggio no, ma baleno, Tra
.
.

noi n iplender fuolc , Mà fubito vien meno Quali inltabil fere- mia famofa , e da mili'almc, e mille Inchinata beltà , bramata
Quanto più cara altrui, più fug- gratta Pall.i. 3.
no I>: verno, o pioggia eftiua ,
.

Hthlà. z.Lir. Canz.io. Innocente. Brace. Io amo , dille, e mi tormenta in guifa Inno-
cente, e puriffima beltade Vrb. 1 1 4J-
Cadaci Ouar. Vana ogni induflria fia d'ardir quel core , Che ca- . .
.

Intcrcetta Pona Quanto fembri più bella in vn baleno Molto


duca beltà non degna, o prezza Son. 50.
. .
.

più bella appar beltà intercetta Amor. Son.n.


Cielo C afon. Eekà, Cielo, c'ha il Sole Ne le luci diuine , Le fue .

bel crine Di Berenice, e intatte Sue intuita Gole). Dal velo, o \aga donna, onde s'adombra Volìra
dolci carole Tra le labra, il

rolè in bocca, e in leu la via di latte. 3. 1.


munta beltà riluce a noi Son.43. .

Cittadina Cap. Reltatc in pace homai fuperbe mura , Cittadina


.
Lampo Mar. Vn lampo è la beltà, l'etate vn ombra, Ne sà fermar
.

- beltà più non mi alletta Occup. Son. 56. .


l'irrcparahil fuga
Leggiadra B. Tatt Forfè beltà cosi leggiadra, e rara Ti punge il
Cruda Herr. Vien fdegnofeeta, e oaldanzofa, e tiene Cruda bel-

.

Bab.8. cor de la nouella fpofa Epit. Jib.i. .


tà folto l'altiere ciglia . 5 9-
Lufìnghiera Leon. Beltate alletcatnce, e Iufinghiera , Onde vaf-
Crudele Colt. Beltà crudel , ch'in duo modi m'offende Pria col
.
.

fene altera Donna nel fior de* più verdi anni fuoi , idolo u fa-
ferir , poi col vietar , ch'io moltri L'alte piaghe , onde il cor
rai ? Taid. Ch.i,
mereed: attende Son. 39. •

Maeltofa Vd. Porta à le fpalle la faretra, e quando Nel mezo lor


Diurna Taff Come al lume farfalla ci fi nuohe A Io fplendor de
.
.

palleggia tutte auanza, Di uelta maeltofa. En.i. 119.


beltà diurna. Liber.4. 34.
la
Dolente. Ta(f. Beltà dolente, e miferabil pieghi Al tuo volerei Maga Bonar. La donnetta beita , fe noi Capete , E la maga del
.
1

oiìin.iri petti Liber.4. -1- Cielo, ond' egli in terra Sue inerauiglie,e le più grandi adopra.
più •

Dono fatile. Bald. Per terrena beltà fatua aurata Più non mi FilI.4-4-
Mar.iui^liofa Ghel. Ciò guaito fua beltà marauigliofa , Che bel-
punga fi fianco , 0 fcaldi arfura , Poiché si fragil dono è di Na-
.

la eller non può beltà ritrofa Rof z 90.


tura^ C'homai languc , e vien meno anzi che nata Rim. Lu- . 1
.

gubr. Son. 16.


Maùherata Imper. A le gratie, à gli amor non tù mai grata Ma-
.

fcherata beltà fri pompe infide Cat6- 16.


Doppia Anguill. La tua doppia beltà farà lodata Da i verfi di co-
.
.

lui, che ti fc incarco Metani. 10. 91. .


Mentita Leng. Se brami il vanto di pudica, oh cruda, Del natiuo
.

color deh non ti priua Che mentita beltà tèmpre è Jafciua_,


Eccella. Bald. Quell'cccelfa beltà, ch'erger sù l'ale Cerchi di glo-
;

le diuine I-or- Poiché tutta in vn volto è tutta ignuda Eleg.i.


ria oltre l'human confine, Di veder vago, ofai ne
.

me, incauto, fermar viltà mortale Rim.i.Amor. S011.4L .


Mezana Manzin. Troppo duro mi parue, che Rofalua Giouanct-
.

A l'eitrema beltà di voi feiu'arcc Rifponde, &Tal ta innocente C on mezana fortuna, E mezana beltà deilaflc ar-
Eftrema. Molz.
Son.101. dori In quel feti valorofo , Ch'à gl'incendi) di Marte e nacque,
real cortefe afpctto .

Famofa. Petr. Vna donna più bella a(Tji,chc'I Sole Con famofa e ville Fler.j.. f. .

Mirabile . Augnili. Con pietofo occhio il mio Giafon riguardo ,


beltade Acerbo ancor mi traile a la tua fchiera Canz.i+. .

Fallofa Corto. Vanta beltà faltofa Donna altiera, e fuperba Hor


.
E la mirabi! fua beltà difendo Metani. 7- M- .

che ne! fuo mortai l'immorralpofa. Alui.Ch.i. Mifera . Galean. Ond' efee à prò di mifera beliate Furtiuo Amor
3 fcreditar pietate Suppl.
Fauo Rin. Beltà fatto è di miele, e chi lo fugg: Con l'addolcito
.
.

i.Canz.o.
,

Modella Ghel. Nobil d'alpetto, e di beltà modella Modi, e ma-


labro Addolcir può cantando afpidi,& orli
.
.

Feroce Car. I Frigi, e'1 bello lulo Le caualcano auanti, e ym più


.
niere haucafoaui, e piane. Rof.11.3.
belio , Mi di beltà feroce , e gratiofa Le giua Enea con la fua Morbida. Sencc. E già cader fi mira La morbida beltà del vago
Eim- afpetto . Ippol.i. 1.
fchiera a Iato .

Natiua Gole. Nace le gracie tue del Tebro in riua Fan tra la Do-
. ,

Foral'ticra . Goa. Mà che poffiam far noi f premio à fe flefla E' la .

virrude , c di fue pompe altera Di beltà loraltiera , e peregrina ra, e'1 Pò caro foggiomo, Godon l'ombre del lauro,e'l faggio,
il vanto fdegna. Antig.4. l. c l'orno Gl'muidian qui la lor beltà natiua Ven.P0m.S0n.77. .
Di mendicati arredi
Frale . B.Taff Amai quelta beltà caduca, c frale Come imagin de Naturale Guar. Ah non conuicne in naturai beltade, Che fplen-
.

l'altra eterna,e vera, Che pura fecfj da! più puro Cielo. Son. 10." da finto amor, tìnta pietadc Madr 58. .

I redolente. Brace. Ahi beltà frodolente , alucor menuto Per Neglata Tali". Condonando il piacer de la vendetta A quella-^
.

<
qua!
. . ,. ,

BEL BEL
qual fia beltà negletta Liber.itf. 49.
gj
fi .
Spietata Guai. Mirando Saggia impara, in gnid tale E'ia
.
fiia_*
Non mendicata .Galean. miri più di villanella in tanto Beltà Nò gran beltà, Siluia, Ipietata Ch'apparendo Sparisce
non mendicata andar mendica Suppl.
, è mor- , &
.
tale Mortaleési, che caderà (prezzata, Qual tenero ligu-
Noticlk. 1 ad, A l'apparir de la beltà nouella Nafce vn bisbiglio, llro, o roSa frale, Se da canna immortai non
c cantata Liric.
e'1 guardo ogni vn v'intende Libcr.4. zS. .
^Son.4.
Nuda Imper. fi bell'albergo ogni bel manto laScia, Che più ^ra-
. Stella terrena. CaSon. Beltà terrena ftclla Di rai diuini ornata
ta e beltà quando è più nuda. Cal'i.j. Sol per Se irclla bella , Sol per Se (leda amata , Che l'alma à
fc
Ombra Mar. Beltà vaga, età frefea , Non è eh' vn ombra Jieiic,
.
rapiScc , Et in Se la trasSorma, e à Se J'vniSce 3. 1. .

Non è ch'vii lampo breue, A pena appar, che fi dilegua,c pafià, Stellante 1 ole. S'adorator di tua beltà itcllante
Io Sofpiro quel
Fugge il tempo, amor vola, Fugge foro del ciin, da gli occhi ;1 ben,ch'mvan delio , Ne' puri ardor, ch'il noltro cor t'orino,
foco, Fuggon dal viSo i fiori,E fugge il fiordr gli anni. Sàp.P.i. Tu Seitanto crttdel, quant' io collante Prim. Son. .

Opra di ragno. Rin. Squarciar vedrò ben anco il roSeovelo A Superba Benam. Perche Spiegar, beltà Superba , il volo Nel ciel
l'alba del tuo voltu, e piombo, e (lagno L'or de le tue miniere; del noltro volto, Se termina il tuo oreojjlio vn «ionio Solo ì
opra e di ragno Beltà, cade ogni fior, fccca ogni Itelo Son. 0
. Pali. Etn.4. 1. '

Orgogliosi. Sci. OrgoglioSa beltà, crudele, ingrata , Cui lunga Superbilfima Gap. Sprezzator di quel ben , che cento amanti
.

Grumi non piego mai Contra te la Temenza è "fulminatasi" 11 ici 3 Hauean mercato vn tcnipo A prezzo di tormenti , e di fo&iri
dipoltie e in poluc tornerai , Già comincia apparir l'età Spie-
, Da beltà Superbiillma, e fàitoSa . Idil.u.
tata, Già ti comincio à odiar, quanto t'amai ì'nm.Son. . Supplice Tafi. LaScia gl'incanti, e vuol prouarfe
.
vaga, Efup-
Otiofa. Teli. Sai che vuol dir mia Lira? Ch'otiofa beltà perde plice beltà da miglior maga. Liber.16.
57.
fuo vanto , Van gli anni à volo, c per girar di lullri Cas?giono i Tenace Campeg. Sarai ( Spenta colei ) per cui fi sfacc La tena-
.

marmi al lin, non che i Jigultri Lir.34. . ce beltà, che l'alme muefea Con quel dolce
penfier, ch'offen-
Perfetta Valuaf Bettadf faaurà si rara, e sì perfetta , Ch'a quan-
.
de, e piace. Pam. Scai. Son. 14.
te furon m.'.i «afferà atlante Tcbai.i. 158. .
Tenera Bald. Voi de la dote infida Cauta cuftode efprczza-
.

Pieghevole Baìd. Di piegheuol beltà dubbia èia fede Pietra^


.
: tnce altera, Precprrelle l'etate In dar lesjgcà voi
,

lleffa aSpra, ;
che moli.: ogni Scalpello ammette Nclevifcere fue, lafculta e Seucra Con tenera beltate Rim. Heroi. Canz.5. .

imago Lungamente non fèrba . Rim.i. Amor. Canz.6. Tiranna. BruS. Apro il Seno, offro l'alma à pio Signore, Mà ti-
l'ompofj. Imper. E quali iia de la campagna tutta, A cui Sottraila ranna beltà per le l inuola, E reo mi vuol fin sù gh altari Amo-
di bejtà pompofa Prencipe ei fo). Ruìt.7. re. Prim. Son.
Preiiante Herr. E quel caudor de la beltà predante, Quel teSbro
. Traditrice. Guar. Fingi .prega, elufinga, Traditrice beltà
già
d'Amor, chenafeoio era, Scoperto io'purgodro lcnz' alcun nontem'io. Madr.104.
velo Bab.j 7.
.
Venale Maff Ch' vn belviSo leggiadro , vn Saggio detto Di ca-
.

Procace. Ohcl. Bnriofu ella, e di beltà procace . Rof. j. 61.


. 1 lìa Ninfa , e non beltà venale Leuan di terra alCiel
noltro in-
Prodigiofa Goa. Beltà prodigiosa e/Ter dee miefta. Per cut laccio
. telletto. Son.ntJ.
si forte li cor ti foiose Aniig.i. z. Ve/zoia. Brun. Per far moltra pompoSa Di Sue ricchezze à Sua
Pudica Ghel. Non tanto alhor,ch'il giouinetto Hcbrco Salilo da
.
beltà vezzofa i.Selu.Canz.j. .

vecchio crror beltà pudica R0S10. 118. .


Volubile. Teli. Volubile bekà , beltà incollante Che fi muta, fi
Rara. Ar. Emilie volte iiauca oltinato, e folle Di sì rara beltà pente, e mai non dura, E' vn Proteo di natura, Che per me-
fatto rilutto F'ur.41. 44. .
glio ingannar cangia Sembiante. Lir.17.
Ricca Ikmb. l'onera \ eoa, e Suono humilc, à lato Beltà sì ricca,
.
Belva animai bruto, beltia
e ingegiio si Sublime Son. 118. .
Affamata Remig. Ohimè Sei dato in preda Nel naScer tuo à l'af-
.

Rigida. Benam Bella e nei ciglio Suo la rigidezza, Rigida è la bel- famate beine [pili. 11. .

tà nel fronte chiaro Vittor. 1. 75. .


Agrefle Car. Vn Re che da bambino Fu da le agrefti belue appo
.

RitroSa Tali.' Ma nirofa beltà, ritroSo core Non prende ; e Sono


.
d'vn foco Trouato efpolto En.7. .

vezzi cSca d'amore J ibìr.i. 10. .


Ardita .Augnili. Né Sol la lepre, c "1 caprio fuggitiuo Vccif^j
Robulla Ghel. Forma 111 foatic, e delicato afpètto Di
. viril volto, ma ogni belua ardita, e forte Metani. 15.45. ,
.

e di beltà robutla . Rof 1. 53. Arrabbiata. Mar. Infauita, infame, &: infelice felua, Che dà ri-
Rubella. Augnili. tanto ammiro, e lodo Non Che la beltà, che cetto à l'arrabbiata beJua •
Saria ver la SpoSa empia, erubclla. Metam.o. 157. Empia. Anguill. Crefce ogni hor Cadmo liunzi , perche giunta
Saetta Mar. Saetta e la beltà, che l'alma vecide Subitamente , e
.
Quell'empia belua a mal partito vede Metani, j. 19. .

pafia.il cor per gli occhi , Fu la beltà ch'ella in mal punto vide Errante Valuaf. Ti portara lìcuro , e trà le felue Con Diana
.
a
A punto come folgore, che Scocchi cacciar l'erranti belue Cacci. 1 34. .

Scaltra Contar. E lon ben tali 1 lochi Oue ti Spatij Amor tra fc-
.
Famiglia brutale. Ghel. Il miri indi non lunge aprir Laporta,
ilc,e giochi, E doue l'alme incaute D'vna Scaltra beltà tu pren-
E
dar congedo a la brucai famiglia Rof 15. 61. .

di.! l'eSca l ianmi. Iiiterm.j. •


Fellona . CuiS Qualhor vopo ne fia, de le più crude , E più fel-
Scherniia ancor preSumo ? ancor mi vanto Di fcher-
. Taf!" MiSera lone belue ifchucci il capo D. Sett.6. .

dita beltà, che nulla impetra? Liber.nJ. 50. Ferina. Leon. Mà poco gioua àie ferine belue Hauer veiluta_j
Schietta. Bruii. -Udcon femplicc Itile Schietta beltà figura, Non feorza, ferita natia O
Taid. Ch.i. .

d'vncriii finte anella, oro Sottile, Larue de la Natura Ven. Feroce Leon. Efcan da
.
. le più folce horride felue Le più feroci
Terr. Canz. 17. e fpauentofe belue Taid. Ch.j. .

Schiua Brace. Se non eh" l' pur mi credo , Che negletta beltà, ri-

Fiera Remig. Quali da fiera, $i affamata belua Fuggo da Pirro
.

trola,e fdiiua Nò delti amor.menti'e d'amor e priua.Sdc m.i .3. ob


r
Epilt8. -

Scortefe Chel. A Se chiamar ù la Regina Vaili , Bella fu Fci, ma


.
Formidabile TanS. E trasformata in formidarlrtélua Col vol-
.

di belrà ScorteSe . Rof. 1 1, 90. to à terra pafee, e viue in felua . Stanz. Terni. 1.
Scura. Brigo. Mi più s&uillano Le belle tenebre, Chefplender Fugace. Augnili. Caccia ella sbigottita da la Sorte Horlafiiga-
fa In due pupille Scura beltà Gioni.i. .
ce, hor la feroce belua Metani. 10. 151. .

Senz'effempio Petr. . O beltà fenz'cllèmpio altera, e rara, Che to- Generofa. Ghel. Eicomcfuol la gencrofa belua Soura Io fluol
lto e ritornata, Otta' ella vScio Son.15 5. .
de' pargoletti figli , Che pugna , e Sprezza, e l'arti, e l'armi, e
Seucra Baìd. Lungamente non Serba boom non fia vago Di bel,
.
felua , Difendendo col roitro e con gli artigli
che tolto in preda altrui lì mette; Ma Seuera beltà Sempre e pu-
:

Rof io. 96. , .

Horrenda Remig. Et auezzò la mano à quella mazza , Che do-


.

dica : E' vii prezzo a tal mei ce ogni fatica Rim.Amor.Canz.6. .


mò belue horrende Epilt.9. .

Sfera d'amore Cifon. Quella beltà ch'infonde Defio, Speme, vir-


.
Horrida Leon. C he il ferro ltrinfe in mia difefa,, e in fug a Valfe
.

tute, £ ne' cori difonde Hor tormenti,hor Salute.Sfera


d'amor, le moltruofe horride belue Taid.1.1. .

ch'in forte Hor


difpenSa la vita, hor dà la morte . 3. 1. Humile- Malu. l'auto comporti gli empi Ingiulto Cielo , e poi
Singolare Ar.
qual da piùd'vn tcllimonio vero Di lìngolar II
.
d'humili belue Folgori l'innocenze entro le felue ? Del. Od i.
beltà lente lodarme Fur.34. 16. .
Indomita Chiabr. Ne pria la belua indomita s'apprefla , Ch'en-
.

Somma. Petr. Bailo defir non e , ch'iui fi Senta , Mà d'honor, di tro le ingorde canne ci la profonda. Voi. 4. Leon.
virtute: hor quando mai Fùper Somma beltà vii voglia (pen- Infuriata. Talf Alcun di belua infuriata in guifa -Difperato nel
3
ta ? Son.111. ferro vrta col petto Liber.10. 90 .

Specchio. Ca(òn. Beltà (pecchio fatale, In cui pura riluce Dei Ingorda. Mar. O
belue ingorde , o'beluc , Che Stupite al tenv
Mondo Spiritale La Spiritoia luce , Si che in terreno ciclo Fà de*Ic mie voci Deh da' voltri antri honiai audc,e feroci Vfci.
,

di (e inoltra in Sue Sembianze il Ciclo . 3. 1, te, e doloratemi . S.iinp.i.


I Ini-
. . . . . . . .

9S
BEL BEN
morte del di la terra hauca Rim. San.64.
Iniqua AnguiJ]. Dopo molto fuggir l'iniqua, e fella Bcluavcrfo
.

Huinile .Valuaf. Ella à portar d'vliua 1 rami fanti Edhumil ben-


quel luogo affretta il pa/lo. Metani. 7. 508. ,

fan l'vn l'altro core, e inanzi vanno Con- da il chi cingerli inf.gna Tebai.12. 140. .
lnfidiofa. Anguiil. Si

tri ]a belua ìnfidiofa, e truce . Metjm.8. 227.


Induftriofa. Brace. chioma, e non legata Da le E non fciolta la
più colte, e induftriofe bende Roc. 1.59.
Lorda Gofel. Le appendi e l'arco, onde quell'empia , e lorda_»
.
.

Infaulta Grat. E la pazza difeordia , à cui s'aggira , E fìfchia in-


Belua fùancifaptà, fe ti ricorda. Son.jì. .

torno à la gran chioma horrenda Di vipere languigne infaufta


Mollruofa. Anguiil. E'ipuòben far lamollruofa belua , Chs_>
benda. Cleop.i. 35.
vede fotto a lei tutta la felua Metani. j. 19- .

Leggiadra. Mar. Era in quel punto à ricamare intefa Dilieue,e


Rabbiofa. Rcniig. Eleroucriantiche,ekrabbiofe Beluet'han
fotti! velo al cieco tiglio Vna leggiadra,c delicata béda. Epir. r.
generato Epilt-7- .

Negriflìma Goa. E fe la notte venne, Venne velata, fatta d'Arco


Ria. Anguiil. Salualti Cremion da vn altro fdegno AqueUa_.
.

Metam.7. 154- Talpa, Di negriflìme bende il volto, e i lumi Antig. 1. 4.


belua ria togliendo il giorno .
.

Nubilofa. Lionar. Ma d'vna benda ofeura, e nubilofa Per vergo-


Roza. Mar. laro/a belua, che non mai creduto Inluitrouar
tanta difefa hauria .
gna fi copre , e ri fcolora , Temendo il viuo raggio , e gli occhi
.
honeftì 2. Son. 15.
Siluclìre. Anguiil. E prendi l'arco , e da Diana impetra Di ferir
.

feco ogni riiucftre belua Metam.4. t7*< .


Ofeura Tanf Credo che il Cicl di bende ofeure, e nigre Per non
.

Spauentofa. AnguHl. Cacciando l'animai molle , e fugace Ma


veder fi copri gli occhi tutti Lagr.n. 17. .

Pictofa.Sauor. Legaà la fronte altera Pietofa benda, e nera L'oc-


non labelua fbauentofa, ellrana. Metam.io. 243.
Strana - Anguiil. L'ombra nel mar del'huomo, e del deftriero chio eterno delCielo Madr. .

Vede belua mollruofa , e ftrana Metam.4. 43 fi-


la .
Sacra. Car. Quando ecco Annio fuo Rege , E Sacerdote, che di
Temeraria Gofel. Come le belue temerarie, e fere , Che l'an-
.
facre bende, Ed'honorato alloro il crin adorno , Nè fi rà in-
noiar qual "ià d'Alcmena il figlio , Con l'inuttto valore à ter- contro. E11.3.
,
Sagrata. Leon. E del mio capo il lucido ornamento FianJe fa-
ra ftefe. i.bon.56.
grate bende, e'1 puro velo Taid. 5.7.
Timida Vd. E defia d'acquiftarfi honor, e lode , Affrontando vn
.
.

cinghiai fumante, e riero , Sdegna le belue timide, e la fronte Tenebrofa. Ceba Chiufa la guancia in tenebro fc bende Pianga .

il fuo fallo, e la tua ingiuria ammende . Eft.i. 20.


Mottrar brama a vn Jcon, che feenda il monte E11.4. }? .

Timidcrta Teft. Ei di feluaggie , e timidettc belue Cacciator


.
Vedouile Mar. Qual fù dapoi, che tra gli affar del regno Di ben-
.

non mai franco Sol per ifcherzo oprò l'arco, e Io ltrale Lir.8. .
da vedouil cinfe la chioma Temp.nj. .

Bi-ne vniuerfalmente è quello, che da tutte le cofe è defiderato :


Vacante Valuaf. Cingi di reti tu le verdi felue In fui mattino à
-
.

Cacc. i-6. fi prende anco per ciò che é d'vtile, e giouamento


le vaganti belue .

Bf saco lago di Garda in Lombardia


Caduco Fiamm. Rendi Signore, il mio cor tanto accefo Di que-
.

llo eterno ben , celcftc, e vero , Che fprczzi ogni altro ben ca-
Altero. Ricch. Son pur quelle le fponde Del gran Benaco alte-
ro Rim. Prol.
.
duco, e frale Rim. Son.4. .

Chiaro. Vg. Signor vi traile, e vi conduffe a quel! e Del chiaro Certo B.Taff Contempla Amor , ch'ai certo , e fommo benc_»
.

mio Benaco amene Iponde. Son. 11. Drizza inollripenficn. Canz.i.


Dolce Vg. Ti) col bel fito tuo vago, c fìcuro Del mio dolce Be-
.
Corrotto. Manzm. Peflimo e il ben corrotto io vuò che il Cielo :

naco arircni l'onde Stanz. .


Cadente, non cedente Mi veggia, contraffarne Anco a* decreti
Grande. Car. Cinquecento altri,eMintio vn figlio altero Del fuoi . Fler.4. 3.

gran Benaco fu, che gli condufl'e En.10. .


Defiato . Taff Conciglio infame , che fallace imago Suol allettar
Ondofo Cafon. Là doue ondofo. fiede In gran teatro da' fuper- di defiato bene . Liber.13.4.

bi monti Cinto il Benaco, e vede Tanti famori fonti Darli tri- Difuf.ito. Petr. Ch'ai gullo fol del difufato bene Tremando hor
buto^ pare Tra' mari vn lago, e fol tra' laghi vn mare .1.9. di paura, bordi (peranza, D'abbandonarmi fu fpellò intra due

Superbo Vg. Per quelle riue , e per que' nudi fallì , Che '1 fìiper-
.
Son. j.

bo Benaco inonda, e fraglie Son. 15. .


Dolce Coli. Tento , dolce mio ben , già col penfiero Figurarmi
.

il bel voftro, e diuin volto Son. 61.


Binda . ftrifeia, ò fafeia , che s'auuolge al capo, in particolare» .

delle Monache Fallace . Remig. E del fallace ben la gioia è corta Epift.11. .

Adra Tanf Ed ei l'afflitta madre non già madre Mi infelice di


. ,
Fermo Guid Alhor vedrebbe il ben fermo, e perfetto , E tutta
.

donna fimu'acro , Ch'orba lì doglia in bende ofeure , & adre piena d'vn beato ardore Gullcna il dolce di quell' alma vita
Lagr.15.24- Son. 16.
Angokiofa Scip. Rof. Dritto e ben ch'ancor tu piangendo ap-
. ,
.
Fragile Petr. Quello noflro caduco, e fragil bene, Ch'e vento,
. &
penda Rime a quel fallo , di dolor conrelle E d'angofeiofa ,
ombra, &hà nome beltade . Son. 292.
benda Graue l'inculto crine, Sparga fotto il tuo Cicl l'altrui Fuggitiuo Leon. Volgi pur quanto vuole Intorno à l'ampia mo-
.

ruine Canz. .
De la terra, e del mar l'egro mortale Che fuggitiuo, e frale
le ,

Atra MA.Morand. E 1 mal faggia colei, che porta il Sole In due



Com' ombra, o fumo feorgerà ogni bene, Che quello Mondo
begli occhi à fuo piacer diuifoj, Et ofcurar con atra benda il in fe rinchiude, e ferra Taid. Ch. 1 .

vuole. Guaco Son.8. Inelìimabile Anguiil. Promette fargli ineftimabil bene


. , Se tien
Attorcigliata Taff E mollralà del nudo collo , e pende D'intor-
.
l'orecchia fua iecreta, e rida . Metam. 11. 54.

no al capo attorcigliate bende Liber.18. 59. . Inopinato Benam. Pur di mirar concerio enne talhora D'inopi-
.

Benedetta. Leon. Ne perche copra le tue bionde chiome Sacrato nato bene , D'inalpettato gaudio Sorger l'aura tranquilla, 1] di
velo, o benedetta benda Taid. 5. 10. .
fereno . Pali. Etn.j. 1.

Bruna Guai. Mi rammentai veder, quando voi vidi Giouane in_»



Largo . Alam. Non biafmo Amor, perch' ei m' hà fatto degno Di
brune bende, efn nero manto Colei, che già lauò fri doglie, e conofeer qua giù largo bene . Son. 3. sì

{ìridi La Reggia di Sion col proprio pianto Liric. Stanz. . Leggiadrillìmo vuò mirar fol mafeherato il mio Leggia-
. Bruii. l'

Cerulea Car. Che di cerulee bende, e di cipreflì lunclli cran co-


.
driflìmo bene i.Selu. Paneg.i. .

uerti . En.j. Perpetuo Taff Mentre gli fpirti amando in Ciel felici Godòa_>
.

Denfa Tanf. •Sol fciolfe le bende ofeurc, e denfe, Onde tre fio-
Il perpetuo bene, e glonofo Liber.S. 4u. .

re il coperfe . Lagr.5.60.
volto lì Sommo . Mut. Poi eh' a' fenfi, e nel cor m'hauete inoltri La bel-
Dolorofa Ceba. Coftei, che chiufa in dolorofe bende
. te con- A lezza, e il piacer del fommo bene, Aiutatemi ancor à l'alta via.
duce il tuo fede! minillro Eft.tf. 60. .
Son. 17.
Ferale . Gatt. La feral benda al fin chiede, onde dia Termine à la Trillo . Rcniig. Nò, eh' io non debbo mai voler godermi Vn tri-,
^n»nn . Scot. 16. 7 $•
funefta, e ria Ilo, infame, c fuggitiuo bene Epill.itf. .

Fofca sò ben io s'attorcigliarli in fronte Vorrà le fo-


. Rin. Eh Benefattore, che fà bene altrui.
fche bende. i.Canz.i. Cortefe Maur. Che non per altro il Ciel Jafciato hauea Che per
.

Fulminea . Ghcl. Ne la terra s'aprio, nè il Ciel fi linfe Di negro giouar benefat tor cortefe Tab. f ; 47. .

fanguc,o di fulminee bende ? Rof.21.7- Beneficio feruigio, piacere, amoreùolczza, cortefia,e opera far-
.

Funebre Fcrr. Negro f umofo velo Ricoprì il volto


. al Cielo : e ta per accommodare, o beneficare altrui
ferrea nube Di faette volanti Fece benda funebre à i rat del So- Eludente. Ar. Quantunque il fimular ria le più volte Riprefo. c
le. Hort. dia di mala niente indici Si troua pure in molte cofe, e molte ;

Fimefb. Mar. Cingi il belcrin , non più di rofe, e rai D'atri ci- , Hauer fatti euidenti benefici . Kur.4. 1.

preflì, e di funellc bende Immcnfo Remig. E per merce del beneficio


. immenfo Nuda la-
Homda AcluIJ. Cinto d'horrida benda il fuo bel volto , Ter l:u,
. ido la mia forella pia EpMl.4. .

Raro.
. . . . . . . e
. . . . .

BRR BI fjcj
Raro Anguill. E tu {offrirti, chcpcr quella rtrada , Scordata di si
. Bevanda . materia da bere , o fempliee , o comporta , e per lo più*
Tiro beneficio, Foflè condotta l'infelice figlia. Metani.*. 159. fi dice di cole medicinali.
Benevolenza, il voler bene, amore che è fenza ccceffo , bcniuo- Amara. Remig. A te non c bifogno Di fifìco gentil beuanda ama,
leuza, beni uoglicnjri, bcnuoglicnza ra. Epiit.19.
Grata. Anguill. E d'haucr in memoria le fc fegno La grata Ior be- Awa. Tan£ Correa del flebil giorno l'hora fella, E dopo l'atra,
ncuolen/a antica Metani. 5. 181. . ed korrida beuanda. Lagr. ij 48.
Benignità', demenza, dolcezza Dolce. Taff. Cosi la gente prima.chc già vi/le Nel Mondo
ancora
Alma. Brace. Onde Rofana
comiato chiede D'alma beni- à lui fempliee, &
infante , Stimò dolce beuanda, e dolce cibo
'

L'ac-
gnità fparfo il fenibiante Rocc.S. 31. . qua, e Je ghiande Amint.i. 1. .

Alta. Brace. L'alia benignità del Rè fupcrno, Acciothe me- Empia Gatt. Eolio che la beuanda empia, Se infetta Giunge a
.
la
no d l'Vniucrfo ci nuoca , Ne le vifeere lue chiude l'Inferno. bocca.si foaue, e degna. Addol.1j.5y.
Vrb.i8. 18. Obbrobriosa Ceba. E con beuande obbrqbriofe, e ladre
Infida
.

Amorofa Poi. Che fè '1 tonte fe ,


'] mar de J'amorofa
. Benignità il padre al tìglio il figlio al padre Eli. 1 1. 6. .

non puote non turbarli, Veder nel tempio fuo più d'vna cofa Puns. Prilli. E gii augdlctti anch'elli Veggendo fcaturir
.
perla lor
In guifa di mercato à prezzo darfi Hum. lib. 8. . fetc Acque si tra/parenti, Beuanda cosi pura Galat.14. .

Lunga Liracc. Lunga benignità fcherno riefee , H i malopranti al


. Salutitera .
Mar. Quella che porge d'altrui febre adulta Amara, e
vilipendio auczza Rocc.2. 65 .
beuanda
falutif era
Bike, il prender per bocca vino, acqua, o altro liquore . Sonnifera. Anguill" Di far che gli fu porta Furtitiamcnte
quella
Largo. 13rign. M entre ciafeun per largo ber loquace Scioglie al fera à menfa Vna piccio! fonnifera beuanda
Giud.j. .
3.
Genio teltiuo a pica la briglia, E fà di Bacco, e Venere la face Spiritofa Mar. delitia del Mondo, e de' mortali ,
. O
del nettar O
D'hiiniida gioia roffeggiar le ciglia dorii.7. . celefte cflempio in terra, Spiritofa beuanda oblio de'
mali
8 i&umt città d'Italia di là dal Pò Beveraggio, beuanda.
Sedia de' Ccnomani Va.'uaf Nobil citt J'vn bel monte à la ci- . ì Perfetto. Anguill. E fé quel bcueraggio si perfetto,
Chcnon_»
ma S'inalza, già, Ccnomani, di voi Churafcdia,erc!.'al mi , nocque a la donna, e fe l'effetto Metam.4. S8. .

Itati prima Urano Etriuchi i conditori (uoi E' Bergamo il fuo : Btza Thcodoro Hertfiarca di Geneura , di dannata memoria
.
.
nome, e in molta rtima Fù trà i Romani , e tra' Lombardi poi ; Fiero. Chubr. Ecco apparir da federata fcola , In che fotto
Da pi,: l'irriga il vago Brcmbo , e feorre I-in che quindi fen' vi Calumo ànudrir S'heboe II fiero Beza, e per tal modo ei creb-
- ne l'Add." a porre ( ice 2. 17. . be , Ch'oracolo fi fca di fua parola V olz, ììb.6. .

Tcra. Taff Terra che il Serio bagna , e '1 Grembo inonda , Che lufìnghfcro Brace. Theodoro Beza il lufìnghier fallace De l'in-
.

monti , e valli molili a l'vna mano, Età l'altra il luo verde, fame Caluiu -Rocc. 11.55. .

iargopiano. Hcroi. Son. 140. Biada tutte Je fementi, come grano, orzo, vena, e limili, ancora
.

Berillo Ipecic di gemma, che fi troua particolarmente ncllTn-


.
ir. herba.

• die, e fi lauora da gli artefici in figura l'.-flàngolare .


Alta. Anguill. La Sicilia le biade alte, e fuperbc Non rende più,
lucido Poli t. . nutra attorno d'artificio miro t orma vn foauc,
. I che Cerere non vuole Metani. 5. 161. .

e lucido berillo . Gioftr.i. 96. Dolce Lor. Sien preda fatte ? ahimè le dolci biade , Che con_>
.

Bersaglio . fegno, feopo tanto fudor curate hauea Soipernodrirlafamigliuola, fieno


Crudele Tronf. Ed al laflb fqoadron recan rùloro , Già berfaglio
.
De gli anuerfari miei rmiaite preda Egl. r. .

crudcl de" flutti atroci C01t.1i.7j. .


Hifpida . Brace. D'hifpide biade à piccioia mifura Partelì in tan-
Infame Auguiif Berfiiglio infame d'ogni gran fozzura A te ftefla
.
to il ruuido alimento Rocc.6. 24. .

odiofa, à gli altri à noia Verrai ben preito . Giud.4. 4. Ma ura Teli. E la douc già fur l eccelfe mura Troncaua il mie-
.

Mifcralu'le.Lall.MiTeratiil berfaglioà talliirore Qualhaurai fcam- titor biada matura. Lir.27.


po, e chi tcn' tragge fuorc ? Tit.i. 68. M ol t r o a . Anguill. S'ingrauida il terren , nè molto bada , Che
1
. 1

Bfrt agna vedi Bretagna . .


manda fuor la mollruofa biada. Meram.7. 45. (Parla de denti i
Bestemmia attribuire à Dio , o à i Santi qt'i?!o che non fi conuic-
.
del feipente leminati daGulone, che germinarono huommi
nc, o leuar quello che loro fi deuc . armati .
)
Empia Anguill. Mà con prece nemica alza la voce Al Cicl, che
.
Ondeggiante l'olmo , E l'ondeggianti
.
Sann. Quale le vite à
fopra me mandi il fuo /degno, E con l'empia bcltemmia ancor biade a' lieti campi Arcad. Egl. 5 .

mi noce Metani. 1 5 144. . .


Secca. Anguill. Già le mature, e fecche biade danno Occalion,
Horrenda. Celia. C ontro il Ciel , che ripugna , c che contende che vi li appicchi il foco Metam.i. 75. .

Sembra folgoreggiar bellenimic horrende Elt.S. 47. .


Spigata Anguill. E corfo haurian sù la fpigata biada Senza far
.
*

Horrendi.Tìina. Pio. quante volte quella audace lingua Pror- O punto rileutir l'arilte. Metam.io. 2S2.
ruppein horrendiflìnie beltemnue contro Innoceutio, e con- Superba. Anguill. Tanto che tutta al fin la vita perde Lagiàfu-
tro i fuoi feguaci ! S.Gugi.1.4- pctba, inanimata biada. Metam.7. 50.
Infaufla . Mar. Hor qua! (
gli dille ; la tua lingua feiocca Ecrtem- Tenera Ghel. Come Ichianta talhor grandine , e fpczza Tenera
.

mie infaufte à proferir s'e molli? biada da lepiaggie alpine Rof 9. 81. .

Infernale. Moron.O Stigie voci,odinfcrnal be/lcniniie. Mort.f.i. Tremante Mar. Sotto Ja falce le tremanti biade, Sotto l'aratro
.

Nefaria. Ghcl. Ahi bcùcmmia nefana e quando, Ojdoue Di fa- !


i tenerelli gigli Cader fogiton talhor , sì come cade Preflò li ,

crilcga bocca vdifli ancora Tanta arroganza ? Rodi. 58. madri il numero de' figli . Strag.2.
Profana Anguill. Ogiii empia, ogni profanaal fin dà fuora Bc-
.
Bianchezza .

ftetnmia contra 1 lumi alti, e celeili. Metani. 6. 149. Eburna Taff. Non era tempio
. v' il , che forgea famofo , Oue i
Bestemmiare, ildirbeltcmmia. marmi vincean bianchezza eburna Conq.i. 34. .

Rio.ValuafDiflèjCi.' al fin del beflemmiar fuo rio L'infallibil tron- lmmenfa Remig. E mentre ch'io de la bianchezza immenfj
.

, E"
con commette al volo. Tebai.9. 163. de la gran beiia ihipiua inlieme Epilt.15. .

BiiiiA bclua, nome generico di tutu eli animali bruti. Leggiadra Prilli. Bianchezza si leggiadra Perlo liquido
.
.
Mondo
Cruccioft. Polit. Rompe la via,doue più il bolcc e folto, Per trar Nonsafarvagoilfeno D'altra manna Dea . GaJat.4.
di macchia la bertiactucciofa. Gioftr.i. jj. Biakmi. popoli Settentrionali.
ì-croce. Valuaf l.c due beflie feroci eran già volte Per fuggir ver- Afpri Tronf. Lo ltuol faettator d'afpri Biarmi Ardii graui di
.

fo le Sidonie porte . Tebai.7- 177. •


ftrali atroce tenda Coll.6". 60. .

Horrenda. Ar. Par che dinanzi à quella beftia horrenda Cada ogni Indomiti Mar. Sol con l'ombra del nome anco fen2'armi Giun*
.

muro, ogni ripar, che tocca Fur.26. 33. .


feadomargl' indomiti Biarmi Tcmp.76. .

Indiscreta Guar. E con si caro pegno : mà fù forza Vfcir di man


.
Lontani Tali. Bothmia Bothmia pifcofa aliai vicina A i più lon-
.

de I'indifcreta bcllia Palt.4. 1. .


tani, ce vltimi Biarmi Mond.j. .

Beti fiume in Spagna , dal quale prende il nome la Prouincia_,


.
Vltimi Tafli Sol contemplando il 'pellegrino ingegno Scopre i
-

Betica ferini, ti vltimi Biarmi Mond.7^ .

Freddo Brun. L'inchina il freddo Beti, il Mauro adurto


. , n le fon Biasimo nota, macchia , o difetto , il quale rifulta da I'elfere__»
.

gonnai monti, e fpccchio il mare Eufr. .


biafmato
Bi tlfmme . città nella tribù di Giuda , oue nacque Chrifto nollro Infame. Remig. Senza fen tir d'amor llimolo, o sferza, Senza
Signore *
macdiiarmi mai di biafmo infame Epilt.4-. .

Humile.Simo. E che Ila il ver,ei nacque Ncl'humile Betlemme, Rio. Ar. A vna donzella qual biafmo si rio, Come quello fa.
Non in Gierulalcmine , Ne la fuperba Roma à ciò lepiacque rà , fe non volendo Chi fèmprc ho da vbidir, marito prenda.
Canz. Fur.44- 4L
T 1 Bt-
. . . . . , . . . . .

ioo Br £1
pigliai! per la feure, e per
Bikli . figlia di Mikto , che amando Cauno Aio fratello, e non_> la zappa
Agreite Brace. Cosi l«ol dirupar gran fdua incifa A l'alto fuori
amata da fi conuerfe in fonte del Aio nome
.
lui, .

Aio fratello con fo- de le Dipenm agr eih Croc.j5.3j.


Focoia. Bocc. Bibli focofa indi fegukaua Il .

Amor. 25. Alta Brace. Rotta l'alta bipenne, e fpinge il piede Contra i Ro.
Ipiriardenti ViC. .
.

Inccltuofa. Ri n. So Scena tu Fedra, olocafta, ince-


fingi in O mani, eia confuia frotta Chiama de gl'Indiani, oue la vede_#
li uofa Bibli, o ria Canace. 1. Son. 5».
Con fpauento maggior difperfa, e rocca Croc. 54. 3 7. .

Amara.Bracc. La turai agreite à 1 dolorali accenti De la lor don-


Mifera. Anguill. "lai la mifera Bihli lì disfece, E il pianto col
iudorcangiolla in fiume Metani. 9. 3 23. .
na immantinente appare Con arficci baffoni , armi pungenti
Fatte dal foco, e con bipenni amare Rocc. 1 1 61.
Bica, cumulo, mucchio, denatura di terra. .

Ilerbola Valuaf. Souravn herbofa,


. eminente bica , Che del & A fpra Brace, tt egli alza la mano, e fa che mone Homai l'afpra
.

bipenne, e la percuote. Croc.11. 76.


cupo vallon nel mezo forge, Di moki lultrivna gran quercia
antica Gran fpatio di terren fublime fcorjje Tebai.i. 3 1 1. .
Atroce Valuti. Ma fisi becco, e fe'l verro hà meritato Sentir fui
.

Bicchurf . vafo da vino per bere, e detto a/lolutamentc, s'inten- capo la bipenne atroce. Cacci, 31.
de ferriere di vetro
Dura Ar. Di ciprelfo ,chc mai non fi rinfranca Poi c'hà fentico
.

la dura bipenne Fur.ji. 47.


Criltallo aperto . Brace. Negli aperti enfiali! il vino eletto Spe- .

Rocc.5 6. Fulgida Cliiabr. Sol ira le turbe, e frà l'horror di Marte ConTd-
gne, e raccende il fcruido palato .
-

gida bipenne entra in battaglia . Amed. 13.


Cniiallo lucido Anguill. Poi c'hà il coppicr nel lucido criltallo
.

Graue.Car.Pirro co vna in man graue bipenne Le sbarre, i Icgni,i


Polio il vino, vi mefee il puro fonte Metam.u. 37. .

Fufo. Giulr. Bel fufo di zaffiri , Nel cuiconcauo feno oro odo- nunnijOgni ritegno De la ferrea porta abbatte.e frange. En.z.
rato O
rubin Dionigeo erri, e s'aggiri, Sol ti richiede vii' alìe- Grauola Car. Lagrauofa bipenne, ond' era armaco , Gli piantò
.

ile la fronte. Ln.12.


tato, e amante . Od. 10.
Vafcllo. Brun. A vafel criftallin veggio , che lpcfiò , Donna, in- Luminofa Ferr. Sino al cubito ignude eran le braccia Venofe, e
.

chini de" labri 1 bei coralli. Agi. neruorute , e di pefantc LuininoLt bipenne Ambele mani ar-
Vetro lucido . Guar. Mentre in lucido vetro almo liquore Bella maua. Mir.i. 3.
Son. 7. Pefante Beut. Ma chi da' monti eccelli II duri Aimo abete, e l'al-
donna à guftar feco m'inuita .
.

Bifta . herha de horti : bietola


eli
to pino Con pelante bipenne à terra itefe, Che tolto al fermo
Humile. Alani, rìor la falace eruca, el'humil bieta, E la mor- Aiolo Fu dato in preda al liquido elemento . Corin.3. 1.
rietola Malu. Corte il fàmofo, e sfortunato Alceo Con pietofa
bida maina. Colt. 5. .

Bifolco quegli che ara, e lauora il terreno con boui aratore


. :
bipenne Per vendicare cadimenti altrm Del. Idil. i .

Rigida. Mar. Che con Tartarea,e rigida bipenne L'empia Megera


Difcrcto. Alain. Non dee molto impiagar le piaggie, e i colli II

difereto bifolco . Colt. 6. ad atterrarlo venne


Duro. Bald. Lave poi duro bifolco Fenda folco, Oche Borea Runica Bruii. Le fpade onde tu fperi il nome eterno , Fatte bu-
.

odAultro, Dal Aio Itelo in fera gitili u diuifa O dal


fpiri, t
rnii preda , in rultica bipenne , bui noltro fuol già già cangiarli

turbine, o dal j>lauftroRim. Moral. Canz.4. .


iofeerno. Epill Heroi.z. 12.
Horrido Grill. Da l'aratro empio, e duro Di quei funefti, & hor-
.
Tagliente. Brace. Clie non s'atterra già col primo colpo Di ta-
ndi bifolchi . Chr. Flag. Canz.i. gliente bipenne o'lpmo,o'l faggio. Sdegn.4. z.
Improuido Brace. E fa Ino danno improuido bifolco Che tra
. ,
Birko minilLro di giultitiajlortopoitOsC coma dato dal bargello.
.

via badi, e non ninfea il folco Croc i, 1. .


Infame. Ghel. Come è che fempre i fouerchiar altrui Furfenza
Prolùdo. Brun. Ecco, otte dianzi il prouido bifolco , A Cerere meta,e séza paragone I birri infami, angariar coftui.Rof.13.10.
fecondo , Solcò l'Alpino fuol l'Aufonio campo , Marte con ,
Bisagno . torrente vicino à Genoua .

l'ofla infrante occupa il folco Ven. Terr. Canz. ij. .


Gentile. Terni. Qual cafo ftrano,e rio sì horribilmente Hà di do-
Rozo Gold. Non si rozo bifolco Taglia e fotierra in folco
. ,
lor le tue Ninfe icrene Gentil Bifagno, e di miferia piene , Che
Col duro aratro bei teneri fiori 1. Canz. 41- i .
trà lor nulla altro che vriar lì fente f 1. Son. 1 10.

Rultico b«nec. O feghin mille campi Imitici bifolchi


.
Ercol. .
Bisiìigliahe . parlar pili, piano, fotto voce

ht. Ch.i. Dimefì'o C.Cam, così diceano . fe,pofcia frà loro Breue, e di- m
Ruuido. Brace. Le fpoglic fquarcia ond' ci l'afci'ughi , e fgraui, meft'o bisbigliar s'vdiro . Agg.TalL 1. 99.
Et à f: chiama i ruuidi bifolchi Croc.11. 16. .
Placido. Ghel. Così dicea j con lentimento, e loda Rendean d'vn
bisbigliar placido, e lento , Come di fiume fuol picciola proda
Sctoloib Benam. Quello, dico, che tronchi arò col dente Se-
. i

tolofo bifolco, e ftran cultore Cololf.82. .


Romper ira' ìailì il liquefatto argento Rof.i. 66. .

'
Villano Mar. Non fon qual forfè credi , Fonerò paftorel, viL
.
Bisbkuiu quel poco luono , che rcfulta dal bisbigliare : parlar
.

Jan bifolco. Che da i'agna, o dal bue trahendo il latte , Men- baffo, e fomnielfo
dicando h Jpica 11 ciboYi procacci onde fi viuc. Samp.6. Alto . Filipp. Trema la terra, e moue alto bisbiglio , Squarciali il

Biga carro di due rote


.
vel del tempio in gran furore . Rim. Son.66.
Bellica. Bruii. Legato d biga bellica n'andrai, Tratto lungo le Amorofo . Herr. Damorofi
tutto, E d'incerti bisbigli é pieno il

mura, e la gran torre , E lquarciato cadauere farai Epiit. Hc- .


difegni,e van deliri, Breui Idcgm, ire folli,e dolce lutto S'odon
roi.i. 8. d'mioriio e gemiti, e fofpiri Barb.i. Si. .

Rapida. Bald. De gli fpatijidi vita il dubbio giro,Qual ne la nol- Armonico . Mar. E con bisbiglio armonico ch'aitando In petto
ue Elea lieue quadriga, Rapida troppo la fatai tua biga Chiu- fcnunilpeiifiero augulio , Se bene il falfo al ver mefeer mi pia-
der, ohimè, troppo veloce 10 miro Rim. Lugubr. Son.6. .
ce, Sarò fempre verace lodando lei .

Volante. Brun. Il pender de l'auriga Men rapido trafeorre De Breue. Tali". Diflèj e ai detti fegui breue bisbiglio Liber.i. 29. .

la volante biga, Che pennuta fen' corre Ven. Terr. Canz. 4. . Confufo TalT. E vn confufo bisbiglio entro, e di fuore Trafeor-
.

Bigatto, baco, o vermicello, che fi la feta Vedi Bombice . . re campi, e la città dolente. Liber.i.3z.
i

Verme ferico. Font. Hor qual ferico venne , ondet'inuoli Dal Dolce Rai. Voi mouendo hor quagli orni, hora quegli elei , Hor
.

tuo career natio libero voli Od.10. .


increfpando fior ( dolce bisbiglio ) Date vi prego à l'arfa al-
i

Bilancia ftromento da pefare poco diuerfo da la fiadicra,fe non


. ma riitauro. Rim. Son. 49.
che in quella s'attacca il pefo a gli vnemi , & in quella fi mette Fiero Tronfi E dicea, rampognando ogni fua forte , Tra sì grauì
.

in vno de' duoi vali di rame contrapefati infieme, che hi la bi- d'horror fieri bisbigli Armi pur contra me rigida morte Tinti
lancia. di langueivenenoli artigli Colt. 19. 4. .

Confuka.Manz. Mi il faggio Duce, ch'in fe fteffo il fine Va con- Flebile. Cell. Anzi nel moto altrui fu immobil tanto , Chefem-
futando de l'incerta imprefa , E che i rifehi di Marte , e le ro- brò in mezo al flebile bisbiglio Scoglio di crudeltatein mar di
uine Con confulca bilance appende, e pefa . Dand.i. 1. pianto. Amor.
Che Mondo e cucito, e che bilancia iniqua Coni-
Ii.iqua. Inc. Importuno Spina Qui il tempo appar fempre vno , Nè rompe
. .

pane qudli premi, e quefte pene ? Teb ,j. 6. ilgiorno vario , e tempeltofo Con bisbiglio importuno De la
Librata. Car. Era la pugna, e tal de le percoflc, EdeglifcuSi notte il filentio vnqua, e '1 ripofo. Canz.».
il fuono : à quello all'alto II gran Gioue nel Cid librate, e pari Inquieto Cell. Sentia fol de le voglie innamorate L'inquieto bi-
.

Tenne le Aie uilancie , e d'ambi il fato Contrapcfando attefe sbiglio, e'1 moto ardente Var. .

à qual di loro D.fie la lua fatica , e'1 Aio valore De la vittoria Melto Tali. Par ch'vn niello bisbiglio entro, e di fuore Trafcor-
.

o de la En.u. morte il crollo . ra campi, e la città if ingombre


i Conq.i. 106. .

PurifTima, Brun. Eiv.'craTofca penna, e plettro Argiuo Labi- Nobile. Petr. l'era intento al nobile bisbiglio, Al volto, àgli
lancia puriflima d'Altrea . Agi. atti,e di que' pruni due L'vn feguiua il nipote, e l'altro il figlio.
Bipenne ftromento come l'accetta, che taglia da ogni banda
• : c Tr. Fam.i. »

Ofcu-
. . . . . . . .

BIS BOC ior


Ofcuro. ;inco il bisbiglio, E l'approua-
Talf. E s'vdia non ofcuro ro/e mirabili, e diuinc . Scot.6. 48.
ua iJ capitan col ciglio Libcr.6. 14. . Affamata Senec. Vn'arbor s'erge ila' fuoi propri pam" Fatta tre.
,

ricciolo Talf. Qui tace ; c qua/i in bofto aura, che freme, Suona
. mante, che ad aprir gli alletta Con vallo giro l'affamata b«c-
d'intorno vn picciolo bisbirlio Liber.io. 36. . ca. Thici'M. r.
Reo Ccba. Dice: pcrch' eJla tpuft rei bisbigli, E perche infidia
. i Affumicata Ricch. E co' fi/chi tonanti Diconcauo metallo fie-
. i

Aman d'EAhcr la vira Eli. 19. 99. . ri ordigni Con mille lingue ardenti Saluteranti i gara Da cen-
Roco Ghcl. Cosi dieta fegui roco bisbiglio Come di fpcflc_»
. ; to bocche affumicate, e nere . Rim. Idil.
frondi à l'aura lene . Kofg. 17. A Itera Ceba. Quel Dio, che perche
. aprir la bocca altera Ti vide
Tacito. TalT. Più ,c più ogni hor s'atiiiicinaua in tanto Quel lu- incontro a" fuoi diletti figli Eft.u. 174. .

me, c inficine vn tacito bisbiglio Liber.8. 17. . Airara Ar. Non può la lingua difnodar parola La bocca amara,
.

Torbido. Brace. Ma ben da l'altra parte in Semifonte Suona vn e par che tofeo v'habbia Flirti. 41. .

confufo, e torbido bisbiglio . Vrb. 14. 63. Amorofa Rocc. Bocca amorofa, e bella, Ricetto, e paradifo De
.

Vario Car. E . già rari bisbigli, e vari mori N'cran tra loro.En.ii. legraric,cd'An'orfoggiorno fanto, Tudolce la fauella Spie-
Bi»chiro . Iegnetto congegnato nella cima del manico del liuto, ghi foaue il rifo Dolcilfimo il foipir,celeAe il canto. Tu dal
o d'altro fimile ftromento, per attaccami le corde . mortai mio manto l'anima mi (Guidi Qualhor le perle, egli
Arrendetele . Gl'ufi. Minugia harmoniofe Volgerò pofeia di Ci- ollri Auuien che le dimoAri Cosi fe parli,o ìpiri,
o canti, o ri- ;

Icnia lira Sù i bifchcri arrendanoli, e (bidenti - Odo j. di, Formi, e dipingi ogni bellezza in terra
; S'vn bel tacer ti fer-
Lucidiamo Chiabr. Soauc ad afcoltar chitarra Ilpana Il legno
. , ra Sembri alhor colta frefea, e ruqiadofa Da verginella man—»
onde componfi era cif rciìb E quelli onde le corde erano au- , purpurea rofa Madr. .

iiolte,Lucidi;rinii bifehen, corallo, Et il manico auorio. Fir.io. Angelica. Molz. Venere in tanto vn dolce bacio prefe Da l'ange-
Biscia Ipecic di Arpe
. lica bocca Son. 70. .

Agile al moto Galcan. Anch' ella agile al moto al tatto lifcia, .


, Anhclan te Mar. Da le bocche anhclanti Efalan fiati , che fulfu-
.

E variata di color pompeggia Mi velenofa è poi fui fin la bi- , rci, efofchi Corrompon l'aure , e fanno De l'auree Aelle im-
feia. Guacc. Son.x. pallidir la luce . Sanip.f.
Horrid.i Tanf. Bifcia giamai tra l'herbc horrida , e lunga Tanto
. Antro.Cafon. Antro odoratole dolce, Oue s'Amorrelpira.Quell'
rerror non credo a villan delle Lagr. j. 3. . aura icori molce, Ch'odorifera fpira Zefiro mio verace , Di ,

Insipidirà. Brace. li già la bifciainafpidita, c brutta Ne la difpe- dolciflìmo amor fpirto viuace . 1. 4.
ration tamo s'am/chia Crocio, 11. . Antro dentato grande e quel feroce , Così capace..». Benam. Sì
Ve'enofa Font. Sopra rigida cote La velenofa bifeia L'antica..*
. appare Quell'antro Aio dentato^ treiiicbondo,Che tranghiot-
fpoglia ridonando A ri lei a. Od.i 5. • 11 ra in cn boccone hauralla . Pafì.Etn.j. f.
Bisogko. mancamento di quel che bifogna. Ape Corto. Paragonati
. la bocca Moiri ad ape ingegnofa, Quan-
Eminente. Vd. Quindi lati a bifogno si eminente Ritroueran i do co' mor/ì iniiola à fiori il miele Io nò , perche l'incauto ì ;

la (Inda, andran aliante Lilio. zC. . animaletto L'afoni ben con l'eccidio altrui curando Non go-
Grande- Tafi. Gran mole in tanto c di là sù riuolta Per cento ma- de de' fuoi frutti, e mortai tomba Con l'induAre Aia fabrica_j
ni al gran bifogno pronte Libcr.n. 38. . s "appretta : Che bocca baciatrice, Ciò ch'inuola, benigna a)
Biposte", animale nella Lituania fiero , e deforme, con le giube cor compatte, Ne di fua predaperde alcuna parte, E vni" bocca
lunghe, enei corpo limile al ceruo, con vn corno in fronte baciata, Donando, auidamente fi rapine , E fon furti, & acqui-
Ifpido Senec. . A te porgono il petto Le variate tigri, A te porgo- li! i doni fuoi . Mi badi pur ciafeuno come vuole, Che raflòmi-
no iltergo r gl'ifpidiuifonti , L con immenie corna Vri fero- glio io fol la bocca al Sole, Che fe ben di fua luce il don difpé-
ci Ippol.j. t.
.
fa A quelli interior mirti co' fuoi rai , Da lui fceura non è la lu-
Bisso, panno Imo nobilifllmo .
ce homai. Alul.i.6.
Delicato. Bent. Colà fra bitTi delicati, e molli D'Arabici Ardori Arca Mar. Son conche gli occhi tuoi Arca c la bocca oue te-
. , , i

Languida la Aanchezza Opprime e non confola i membri af- fori fuoi Ha riporti il mio core
,
i.Lir. Madr.70. .

flitti Corin. 1*4.


. Arco potente Leon. Bocca, che fofti arco potentc,c forte D'on-
.

Etiopico Barn. Coronato il mio crine io più non miro , Copra


. de già yfeiro auucleiiati llrali Di lafciue parole , e voci tratte
dunque cadaueri regali L'Etiopico bufo, o l'olirò Adiro.
i Da la faretra del mio core immondo Taid. 5. 7. .

Epift. Heroi.i. 9. Arco di rubino Ricch. Lilla mio ben, queftatua bocca è vn arco.

Fiamingo Bent. Le lane [bere, ed i Fiaminghi bifll , Fenitij ordi-


Corin. 4. 1.
. Di rubino (pirante , hi flette di perle , e di diamante : In- C
ti, e Liguri ricami . di jpietato e fiero , Per far feempio de' cori , il rifo è arciero
,

Lucente- Martin. Ecco in Turche fembianze Amor armato Cui Rim. Madr.
s'artorec il bel crin bill'o lucente Abboz/. Son. .
Arco tenero. Font. Arco tenero, e bello , C'hai di minuti attori
Molle Ghel. Arma di ferro il terzo dito, Ipinge L'ago con elio,
. Le tuefaette, onde fènici cori Od.15. 1 .

ed ci punge, o minaccia II molle biffo, c lo rallenta, c firinge Atroce-. Campeg. Benché il veggia trafìtto, e lacerato Da fvgna
Rof.4. 71- forte, e da la bocca atroce Lagr. 7. 17. .

Pretiofo Mar. Cangi alti o penfier faggio, o lauta voglia Con_»


. Auida Augnili. E d'interpolli baci, mentre dice L'auida bocca_,
.

grolla, roza, e lacerata lpogha 11 bìllo pretiofo , e ì'ollro elet- fua rende felice. Metani. io. 149.
to Galer.HiA.
.
Aurea Leon. Il dolce fuono , e l'armonia celcfie De le concordi
.

Bistoni . popoli di Tiiracia voci.chc già vft iro Da l'aurea bocca de l'eterno Figlio.Tai.5.7,
Efrremi Senec. Pcnfaron che mancalfe L'Hebro, 1 Bilioni ellre-
. Baciatrice Ghcl. E ne la bocca baciatrice i baci Gli refe à mille,
.

mi. Ercol. Et. CI1.3. efer J'vfato effetto . Rofi2 8. 81.


Virimi Mar. Contano i Gcti, e gli vltimi Bilioni , Che i più pro-
. B.'lla . Petr. La bella bocca angelica, di perle Piena è di rofe, e di
fondi, e rapidi torrenti Mancare, e pollo il freno Al (olito fu- dolci parole . Son. 168. •

ror,uciri,e pigri Rapprefcr l'acque,eritardaro il corfo Sàp.i. . Belkmmiantc Adr. Grauidadi beAcmmie è ogni hor la bocca, .

Bitikm. prouincia dell'Alia minore. E bcllcmmiantc sbocca Sulfureo nembo , fchifa baua, e foco .

Siluofa Ghcl. La Bitinia lìluola,Olimpo, e poco Lunec di Troia


. Adam.i. ?.
le reliquie amate Roff.73. .
Bugiarda Mar. Mi promifero quello i detti, i baci De la boccia
.

BirvMr minerale, che facilmente arde per la Aia on moliti


.
bugiarda, e lulinghiera
Feruido. Taff E noi ririen dura gragimola, o pioggia Di feruidi Cancello Font. Pretiofo d'amor nobil cancello ,Di coralli, e di
.

bitumi, e sù vi poggia Libcr. ti. 54. . perle vAio lucente, Pellegrina conchiglia,vrna viuente. Od.if.
Infetto Ghel. Fri merlo, e merlo, oue il riparo è
. poco Pongon Cameretta Ricch. Bella fratta pompola D'oAri, e di grani ar-
.

di pece, e di bitume infetto Pentole, e trombe , e catapulte in denti, Di piropi


niropi lucenti Cameretta vezzofa, Le tue labraamo-
piano. Rof.14.41. rofe Son cefpugli di fior, /iepi di rofe Rim. Canz. .

Odorato. Guar Sulcitate la fiamma Con l'odorato , e liquido» Cannoniera Rin. E chi relille a cannoniera bocca Caucrnofa di
.

bitume. PaA.j.j. lampi, c di fulgori ? 1 Son. 17. .

Bruti, popoli moitruofì ncll'Ethiopia i quali fono fenzacapo, , Carcere di perle. Ror. Strali fon gli occhi, e lacci i bei crin d'oro,
Si hanno gli occhi, e la bocca nel petto Career di perle, e di rubin b bocca , Onde impiaghi , onde le-
Moftruofi.Tronf. E habitator v'hà de la Libia cilrema Col volto ghi, oue imprigioni Temp.Arag. .

in petto il mollruofo Blcma CoA. 11.41. .


Carcere loquace Inipcr. F del career loquace indi le porte Di .

Bocca quell'apertura nel corpo, e per il più nella tcAa dell'ani-


i rubini e di perle aperte al fuono De fa fua voce angelica diur-
,

male, per la quale fi prende il cibo .


na. Sì dille ah vini, ò mio Conilo, ah vini ; RuA. j. .

AccoAinnata Gatt. Che da la bocca accoAumara inuia Solpa-. ChioAro di perle lmper. dal claollro di perle il dolce tuono, . O
I 3 Che
. ,,, ,.

jo2 BOC BOC


Che caramente fulminando,!] marmo Sotto cui Iria fepoito vii e ne trahea la lingua Rof 14. 98. .

cor più duro, Con tempre foauiflime penetri, E con incerna_j Fiera. Talf. Qual i fiumi fulfurei , ik infiammati EfcondiMon-
forza, e batta, e fpctri Rult.4. .
gibello, e'I puzzo, e'1 tuono Tal de la fiera bocca i negri
fiati, ,

Chioitro ricco . Font. Ricco, e lucido chioilro , Oue niufiche in- Tale il fetore, e le fauille fono Liber.4. 8. .

torno Fan pafiàggto le grafie, ed han foggiorno . Od.if Finelfra Rich. Arco che feocchi ogni hora Inuifibili llrali Di
.

C'Inoltro vago Cafon. Vago chiofìro, one /tanno


. contenti, e I parole mortali j Fineiìra, oue talhora Volan pronti , e leggie-
°
i diletti, Oue
alimento danno A gli amor pargoletti Rili,c ri, Es'affa.cciandclcorglialtipenfieri. Rim. Canz.
baci vezzolì, Negli offici d'amor fèrui pictofi 1.4. . Focofa Font. E con bocca focofa Par che muto ragionile quan-
.

Cibo. Cafon. Ella del Ciel gran dono, De l'orecchie vitale Cibo, te belle Hai fauille d'amor, tante hai fauelle Od. 8. . 1

angelico tuono De' cori, acuto firalc De l'alme, à l'alme fuela Fontana Bruii. Pcnfo talhora ad odorata bocca Fontana di dol-
.

L'imagini , che 1 cor fegrcte cela ; De la Natura fregi Info- i cezza, Lauacrode le Gratic,vrna d'Amore, Arco ond' Amor
gna, e le cagioni Apre, si lodati fregi De l'arte feopre, e i doni gli il -ali impenna, e feocca, Pompa de la bellezza
, Ondehà
Del Ciel palefa , afeende Humile al Cielo , c Dio placato ren- fiamme il mio fen, nodi il mio core , Rubino in due diuifo,
de 1. 4-
. Che lommerge col nfo Tra più fcogli di perle alma che mo. ,

Conca di perle Cafon. Concadi perle adorna , In cui Venere


. re: Fano à cui cede il mei la Cipria canna , Di nettare rufcel,
fiede , Bel nido , oue foggiorna , E ticn l'anni, la fede , E l'in- fiume di manna Agi. .

finse Cupido , E non in Palo, in Amarunta, o in Gnido. 1.4. Fonte.! ont. Puro fonte d'ambrofia aureo,e diuino,Ouc il feruido
Conca purpurea Guar. Purpurea conca, in cui fi nutre, e mira_j
. cor picn d'allegrezza All'etato d'amor bcue dolcezza Od. sf. -

Canrlor di perle elette , e pellegrine Doue flillan rugiade al- , Formatrice de' baci Cafon. Bocca tu fei vermiglia Formatrice
.

me, e diurne, Doucèchi dolce parla, e dolce fpira. S011.65. de' baci, Iute l'alma s'appiglia A l'alma, c con tenaci Nodi
Conchiglia odorata AnguifT. E quelle orecchie aperfi A que' . fi (Iringc, e vnita Fan due alme, e duo cori
vna fol vita .1.4.
cari lamenti De la tua dolce bocca Odorata conchiglia, e bel- lunclb Sencc. Il genitore i figli Lacera, é prende in cibo mem-
.
i

la madre Di candidette perle Giud.i. ». . bri fuoi Con la fu nella bocca Thielt.4. 1. - .

Conlìgliera Priul. Bocca de la mia vita ConfigIiera_ gradita—.


. Gentile Font. Hor ch'in rime hò tefluto La tua gloria, il tuo van-
.

Senza le tue parole Intorno à quelle arene Noioii mifariano to, Bocca bella,c gentil baciami alquanto Sia premio il bacio :

i dolci accenti I canori concenti De le vaghe Sirene Galat.j. . al mio cantar douuto , La mercede a la bocca , e'J premio toc-
Contumace. Bruii. Già de l'Hcroc di Pella II famofo deflrier , i ca, Che lodò, che cantò te, bella bocca Od.2 j. .

cui trofei Vagheggiò l'Oriente ; Contumace, erubclla Mo- Giardino odorofo Font. Odorofo giardino, Oue ordifeono i fa.
.

ftrò la bocca, e' 1 fianco A i Macedoni fproni , a freni Achei i ui Gli Amoretti volanti api foaui Od.rs. .

E folo obediente A i cenni d'Alefl'andro vnqua non llanco In Giardino preriofo Achil!. La belliflìma bocca E' d'animate gem-
.

bellica palcllra Soffrì il giogo d'vn morfo, e d'vna delira. Ven. me Preiiofo giardino Quiui fiorita ,c bella Curio fo vedrelìe :

Terr. Canz. 18. Sù corallina fiepe ogni hor la perla , Fan porta al bel giardino
Corallina Imper. E dal Ciel fclicifiimo Sabeo De l'odorata co-
. Duo
labra di rubino Rim. Idil.J. .

rallina bocca , Spirate del fuo dir l'aure feconde, Così al mio Gioconda. Font. Qui fuda aria intorno Pretiofo licor di dolce 1

dir, e al mio defir rifponde Ruth 14- . manna , Che la bocca gioconda Apre à i teneri fior chiaue fe-
Corttfc.Mar. Non mi concede pure di bocca cortefe Voce, O conda. Od.35.
che mi rifponda Samp.j. . Guardinga Piò. Non vuò patir che . si viuace bocca , Hor fia ve-
Cruda. Tanf Tu bocca cruda per mio mal t'aprifti , Quelli oc- nuta si guardinga, e parca, Che digiunar infin le felle olTerui
chi pij fi t hiufer per mio bene Lagr.i. 3 3. . S.Gugl.i. 1.
Curfore Cafon. Quali curfor veloce Per li campi de l'aria Tai
. Honore del vifo Mar. Ahi pur mi volgo à voi perle, e rubini , Te-
.

ondeggiar la voce Articolata, e varia, Che /piegando i con- foro di bellezza, Fontana di dolcezza, Bocca, honor del bel vi-
fpmge il voler, muta gli affetti 1. 4.
cetti Frena, e . fo, Nafce ilpianto dj lor, tu m'anri il rifo i.Lir. Madr.11. .

Delicata Valuaf DT finifTimo cocco arde, e rifplendc, La delica-


. Horrcnda. Brace. S'apre à lui condannar l'horrenda bocca , E'1
ta e beila bocca augnila Ch' a' riguardanti à tempo non_>
, , decreto crudel rifuona, e feocca Rocc. 9. 76. .

afeonde De' bianchi denti le minute fponde Tebai.z. i6v. . Horrida Leng. E la bocca, cui gli anni horrida han fatta, Fia,che
.

Dìfdegnofa Tali". Lunge la bocca difdegnofa , e fchiua Torcete


. da te fi tema ancor ch'inerme Eleg. 19. .

'
voi da l'acque empie honiicide Liber.14.75. . Immonda . Tali Quante mormorò mai profane note ThelTala_j
Dolce. Anguill. Loda la dolce bocca, cduolfi.e pena, Che i maga con la bocca immonda Libcr. 16. 37. .

frutti fuoi non prona, e non inrende Metani. 1. i$t* Impalta. Valuaf. Come tanti leon, poiché co' petti SofTopra ri-
.

Dok iilìm.t .dicendo auicinò le labra De la fua bella


Taffi ( osi uerfardihuomiin,el'hafte, Tolto obliali l'ira , e par che lor
e dolciil'ma boera
la guancia rimorfa AmiiiT.1.1. A diletti, Poiché non veggon più chi lor contralte, Da' corpi vin-
.

Edace . Campeg. del cibo ancor caldo e fumante Che


Dille : ti, e quafi nomai negletti Differendo alìener le bocche mipa-
,

non fatolli honiai la bocca edace ? I.agr. 1 60. lìe Tebai.7- 159. 1 . .

Egra.Herr. Langue, geme, s'affligge, e non contiene Piùl'egra Imperatrice delle bellezze Priul. La belliflìma bocca , La bocca .

bocca dolorofi lai Bab.3. i».


i . imperarne; Di tutte Je bellezze ; Bocca polfeditrice Di tutte le
Empia. Tanf Duolfi egli dopo il fatto, e fi ricorda Di quanto do ìcezze ; Caro albergo gradito, Orientai foggiorno , Di don-
l'empia bocca dille pria Lngr. 1.34. de coronato Con diadema di perle, Sul carro di rubini , Spun-
.

Erario d'Amore Bruii. Apre due Libra oue trionfa aflìfo Sagit-
. tando il Sol del rifo , Porta al leggiadro vifo , Apre àie notti
,

tario di vita, Arder di morte, Bocca, ch'è di conilo in due mie lucido giorno Fontana di dolcezza, Di dolcezza infinita, .

diuifo, Perche il guardo Infingili il cor contorte Vago era- Ouediltilla il nettare, che feorre Tra il mormorio de' baci :

rio d'Amor , conca del tifo C'hà il fen di perle , e di rubili le Franti da' bei coralli Al fitibondo cor per darli vita Teforo di
, .

porte , Scuola, oue baci fuoi formi, e diftingua , Con lafciuia


i bellezza , Di bellezza gradita, Nel Cui pompofo giro , Tra'l cui

d'ardor tenera lingua Ven. Terr. Galat. purpureo fpatio S'infiora ogni parola , S'ingemma ogni folpi-
.

Efl'ecranda. Anguill Co' più poficnti carmi, Che fcioglicfle_> ro, Si raddolcifce il bacio , Che mi rende felice , Che mi rende
giamai Circe, o Medea Da l'eflecranda bocca Giud.4. 3. pregiata Baciatrice, e baciata Vina fiepe, che nutre , Che cu-
. -,

Fabra d'accenti Font. Bella fabra d'accenti , V aga culla del ri-
. Itodifcc in grembo, Tra le mordaci punte Di perle amorofette,
fo, Ricca cella d'odor, pompa del vifo, Ingemmata pngion Di pretiofe brine rugiadofe Animate le rofe , Rofe tri le cui
di cori ardenti, Amorofo fpiragho ond'odorato Efcealfoco porpore viuaci Pecchia l'anima mia Di balfamo, e di mei deli- .

de' cor tepido fiato Od. 15. . ba baci. Galat. 3. i

Famelica. Bald. La famelica bocca De l'aperta voragine vora- Impura Car. L'horribil torma con gli adunchi artigli, Co' i fieri .

ce , Squarciato il feno àlacittàreina, Minacciaua rtiina Ma denti, e con le bocche impure Ghermir la preda En.j. :
.

poi ch'entro il buon Curtio vi trabocca D'vn falto, ella lì chiu- tnfame. Moron. Ne tal tcrror da' tuoni, e da baleni Timida pa- i

fc, c lì die pace Rim. Moral. Canz.?. . llorella Hebbe giamai qualhuom, che l'honor brami Da quelle
p
Feriiricc. Imper. Ochefoaue, e amabile ferita Sa rendere àia bocche infami i.Sacr. Ca/iz.i. .

bocca feritrice La bocca vendicandoli, ferita R11IT.9. Infedele Ghel. Nè di tal nouità cerchi nel corfo De la bocca in-
. .

Feroce. Ar. Rodomonte di Sarza il leon fpiega Chelaferoce_> fedel feotere il morfo . Rof 8. 4.
bocca ad vna briglia , Che li pou la fua donna aprir non ncga% Infidiofi Guar. Con auellainfidiofa, inconlìante Bocca, che . &
Fur-14- >4- 1 le dolcezze di Mirtillo Gradipur vna voJta Pali. 3. 3. .

Fetente. Ghel. E la fleffaalma tua, c'hor bacia, e tocca Sdegne- Interprete del core. Priul. La bocca à l'altra bocca Interprete
rà vfeir da sì fetente bocca liofili. 9. delcorealcorparlaua. Galat. 7.
.

Fetida. Ght,i. Da la fetida bocca onde s'aprio Al bacio infame, Lancia. Font. Noua lancia d'AcluIle, Che con colpi vitali Ne
le
. , , . ., ,

BOC BOC 103


le guerre d'umor l'anime afiali, E trahendo di gioia htmiide Porta d'olirò Rich. Cocclìa bocca tua, Lilla mio
llnJe Gioia joi,feferifci, e ile ferme Con foaue baciar porti
. core, Porta
d'olirò mi fembra , vfcio d'Amore ; Cui di fchiuderlo
ha' fol
Od.*5.
fallite.
per altrui morte, Conia chiauedel rifo il Vezzo in forte_> '.

Laugnidetta Ar. E congiungendo . à la Tua bocca quella Di Zer- Rim. Madr.


bin languidetca come rofa . Fur.14. So. Porta di perle. Tanf Felice l'alma cheper voi rcfpira Portadi
Leggiadra". Imper. D'vna leggiadra, inodorata bocca, Sourai ?
perle, e di rubini ardenti , felice il bel tacer, che
s'impregiona
cui viuacifìinu coralli Bicui, lottili, e ricondotti, ondeegia_.
.,
Entro a sì belle mura, e M dolce rifo , Che di sì ricche gemme
Inargentato il : chiaro mar d'amore Plaudiflimo mar , che_» s'incorona. Somp,
dolce tutto Ha di nettareo humor cofparfo i! flutto Kuft.p. . Porta viua Ferr. Racchiude entro la bocca, c poi la noma
Leggiadrecta Brun. Ptirpurctta leggiadrerta , Leggiadrecta pur-
.
Vina
.
, porta di perle, ond'efee fuori Carca d'Arabi odori aura beata
ptirctia E' la bocca foaue , C"ha rubini di fuor, perle dentr'ha- D'amorofe dolcezze Arca animata, E vaga difpenfiera . Ca-
ue E' conchiglia pellegrina Piigionella, ma diurna , J'orra di
.

minio, e d'oro, Che chiude 111 fono candido teforo E' Ipira-
, ra, e leggiadra arciera, humidi llrali ardenti Con arco di C
.
rubin molle, e fpirante Ne l'anima feoccando Feritrice vital
col de gli Amori , E amor de gli arfi cori , ha la sferza ani- C fana piagando . Hort.
n ut.i Quinto lubrica più , tanto più grata ». Selu. Schcr. z. .
Prato Rich. Quella bocca gentile , Lilla dirò, che fia di Peilo
.

Maga. Alala. Mi quali in maga bocca orditi incanti Traggon la


,
vn prato, E che nel me/o Aprile Vifchera, e fpiri ogni
Dea di C intilo ai Mondo in Ceno Pali. hor
.
tepido fiato Zefirctto amorofo Aulìro odorato Rim.Madr. .
Mare. Rich. Ciucila tua bocca e vn mare, Lilla mio ben, ch'i Prigjonetta. Imper. Ribacia il cor, ribacia il bacio, cVambi
rOcean fa (cornò* Poi c'hà le gaggie di corallo intorno 3 E
baciati, e feriti, e incarenati Amata prigionia rinchiude in
( )
Sembrai! (cogli lucenti In si bel mar, tra si dolc' acquei den- quella Prigionctta d'Amore ahi prigioneica lìeatrice del co- :

ti, Equi prelago altrui di lieto cucino Nauiga il rifo , & odo-
re, à cui natiuo L'animato rubin, la rofa pura Sono i cari con-
ralo è il vento Rim. Madr. .
fitij'imate mura. Prigionctta gemi!, che cinge intorno Di dol-
Melata Com. O rjual leticia de gli alimi cor tolfe Vn lieto rifo
.
ci perle candida catena , Ch'Amor cujtode fuo
ferra, e difì'erra,
vna usciata bocca , Mentre le vaghe menti in rete accolfe. Cap.
Che ticn fenza dolor l'anima chiufa Che libero prigion rifer- ,
Melodia*. Imper. Stringe intorta Cometa , e di fua angulta Me- ita il core , Il cor, che brama per
fua lieta force In si bella pri-
lodia bocca in tondo labro Co'i labri poco aperti apre di- gione hauer la morte Prigionctta vital, per cui fruifee Non_,
.

ftìnte Le notehumanc. Rull.16.


par il fenfoauucnturofoa pieno Quanto ha di gioia,e di dilet-
Mcffaggieia Cafon. De le voglie celate Meflàggieraamorofa,
.
to Amore, Ma gode ancor l'anima amante in colmo Di fua fe-
De Te memorie andate Relatrice pictofa , E nuntia del penile, licita lunga, infinita L'anima amara in cara voce vfeita.
Ruft.9.
ro Diuulga il fallò, e manifefly il vero t. 4. .
Putrida Brace. Hora impara a biafmar putrida bocca , Tal fren
.

Mordace. Mar. Langue aach'egll d'amor l'angue feroce, Ggia la fi pone à le parole infane E cosi pur d'ogni mordace vada_»,
,
lingua, e la mordace bocca In (aetea d'amor, che baci ft occa .
d'opra la lingua, oue fi dee la fpidd Rocc.7. S. .
1
Mufita Imper. Alhor ch'aperta in melodia gentile La fua muli.
.
Rabbiofa.Car.Poichela furi*, e la rabbtOja bocca QtiictofIi,Enea
ca bocca armoniofa. Ridi. 14. ricominciando diflè En,6, .

Nettarea. Ghel. L'alza àie piaghe, e le Infinga, e tocca, Indi Ricetto Rich. DolcilTimo ricetto , Antro odorofo ; c caro ; Ni"
.

l'accolla àia nettarea bocca. Rof.i/. ?7.j


do purpureo, e chiaro, Oue annida il diletto ; Bella prigion lu-
Nido. Imper. F. perche non più tolto accorti amanti Con auifo cente , Oue tri ceppi d'olirò ho il cor dolente. Rim.Canz.
migliorili due bei labri, D'vna bocca gentil, nido amorofo,
Riderne Mar. Bionda tella, occhi azuri, e bruno ciglio, Bocca ri-
.

Teforo di beit i, fonte di bene Premio d'Amor, vafo di gioia, dente, e faccia h
,
i delicata
e pregio Piùpompofo del Gel, non che del Mondo, Non_,
Rofa animata Font. Frefca rofa animata Che da gelo, c d'arfu-
. ,
v'intiaghite ì Kutt.p.
raTi ferbi intacca, e ti mantien ficura Od. 15. .
Nido del nfo. Herr. Par la bocca gentil nido del rifo, Fontr_j
Rofa vermiglia Petr. Perle , e rofe vermiglie, oue l'accolto Do-
.
d'ambrofia, an/i prigion del core , Mantice vago, onde per via
lor formatta ardenti voci, 6 belle Son.n?. .

gemmata fee al foco de l'alme aura odoraci. Bab.s. 28.


1
Rofea. lafl". Congiimger con la mia la rofea bocca, Ond'Amor
Nodnce. ( afon. La bocca è tua nodricc , E in me nodnfcc_« mille ff rali auuenta, e feocca Rinal.5. 48. .
Amore, Di Natura aiuttiLC , E del vi tal calore Mmiiìra, ogni Sacri lega Grill. O
facrilega bocca Nel facrilegio tuo forfè facra- .
horriilora Ciò» che Itruggono gli anni, C'J fendiuora. 1,4.
ta Da la bocca baciaca Del tradito Innocente. ^.Madr.zi. *
Obliqua Mar. Ha chiome Inrfiue, tufpido ciglio, e tòlto , Bauo- Sagace. Rich.
.

A te riuolgo il canto Bella bocca fagace , Rofa_»


fc fabra, obliqua bocca, cgrofla
d'Amor loquace , A cui cedono il vanto Le porpore più fine
Odorata Mar. Filli i i baci m'inuiti, e già mi (tendi Pcrcii' io la Poi c'hai di perle intorno acute fpine. Rim.Canz.
baci,J'odoratabocca. Lir. Bofch. Son.j7. Saggia. Fonc.Saggia.e bella riprendi, Perfuadi,& alletti, E fai de-
Pallida Moron. Pallida bocca, che dal fen materno Succhiarti il
.
ttare , e dominar gli affetti Pregili, canti, Infingili ardi ,& in- ,
,
puro latte. Mori.*. 7. cendi, E con dolce facondia alta, e diuina Fai de l'alme, e del
Paragone di dolcezza Guar. Gafchcdiiiia per forte fen' andana
.
cor dolce rapina Od. 15. .

A far de la fua bocca, e de' fuoi baci Proua con qua! bcUifluno, Scena . Ricch. Quelì a di perle piena , Bocca tanto crudel
, quan-
ediuino Paragon di dolcezza, Quella bocca beata, Quella to ch'e bella, l'armi , Lilla mio cor, pompofa feena , Efoura
boccageiitii, che può ben dirli Conca d'Indo odorata Di per- lei colmo di gioia affilò Comico fembra, e recitante
il rifo
le Orientali, e pellegrine , E la parte che chiude, Ed apre il bel
Rim. Madr.
teforo, Goadolciflimo mei porpora milia. Pall.i. 1.
Sdenrata Bcnam. Il ventre intanto al mar fi gonfia, e poi Parto- .

Peregrina Cafon. Faconda peregrina (. he dopo vn breue giro,


.
rifee ruggendo alca ccmpdfa . E nemica de i legni, acciò gl'in-
,

Apenacundina Del'aere, invnfoipiro .Suamfcc alhor, ch'e goi Sdentata bocca, e vorcicofa apptelìa Colo(£i7tf. .

Offraflà, Ma poi viua rimanne' cori impreilà. 1.4. Sfiorita. Mar. Ciò dicendo s'inchina Sù la bocca sfiorita, E da le
Perfida. Grill. Sotto aujpici fanelli In quella bocca perfida na-
labra fredde Si compiace, e le gioua Rapir gli aridi baci. Sàp.8.
fccJh. J, Madr.S.
Siepe- Mar. Quella bocca mi porgi, ò cara bocca De la reggia del
Pietofa.Talf. Pictofi bocca , chefoleui invita Confolarilmio
rifo vlcio geminato, Siepe di rofe, in cui faetta, e feocca Vipe-
duo! di tueparole Liber.19. 108.
rctta amorofa Arabo fiato
.

Arca di perle ,'on d'ogni ben tra- .

Pompa del viio Fufc. O


dolciHima bocca, ò del bel vifo , In cui
.
bocca , Cameretta purpurea, antro odorato, Oue rtfiigge,oue
fi fpccchia il Sol, pompa vezzof 1 C )ue la gioia in fen tra rofa, s'afeonde Amore , Poi c'hà rubata vn'alrna, vecifo vn core
.i
.

c rofa Ridon gli Amori, ed amoreggia il nlo Geni. S011.56. Simphcetta Font. E quel die chiude il core Simplicetta la boc-
.

Porporina. Cebi. E la boa a ridente, e porporina Penetro la_.


ca efprime fore. Od. 25.

f
*
parete afpra, e feuera tit.8. 70. .
Soaue Tali". Mentre ci cosi ragiona , Erminia pende Da la foaue .

Torta del core Priul. Bocca porta del core , Reggia tranquilla
.
bocca intenta, e cheta. I.iber.7. 14.
ouerifiede Amore: Teatro oue egli mira Vagò di facttar, va-
Soffiante Andr. Due gran bocche fotfianti A l'accender d'amore .

godicolpi, Come (ietti , e fera Da l'arco de le labra Con gli


il primo foco Adam.;, i. .

Fluii de' baci Nel berfaglio del cor la bocca arciera . Galat.j.
Soggiorno. Ricch. Animato foggt'orno, Che porta hai di rubino,
Porta gentile Talli Porta gentil de la prigion de l'alma , Onde i
.
Di (chietto aiiorio, e fino Salde muraglie intorno , Oue in bel
medi d'Amor efeon fotientc E portan dolce pace , e dolce__» "
trono affilò Scherza vezzofn, e fìgnoreggia il rifo Rim.Canz. .

guerra. 1. Amor. Son.jS.


Spierata. Mar. Perche vn bacio chieggo io- Mordi il dito, e mi-
Porta ingemmata. Font. Del palagio d'Amor porta ingemmata, nacci Bocca (piccata, anzi m'ingiuri), e (cacci ? 2. Lir.Madr.16.
Oue a 1 moti del cor l'aura di vita Troua dolce l'entrar , dolce Spinola. A. Gate. Se vuoi pur, cne fiati (pine Quefli del volto
l'vfcita. Od.25.
imo velli importuni, Dinuiii, crude!, e le me labra belle Non
fono
. ,
..
. . . . .

io4 r>OC BOI


fono rofe anch'elle? Perche dunque non vuoi clic s'auicincLa Feroce GheL Al feroce Boemo,
. al fier Britanno Souuenian con
mia bocca fmnofa Ai labri tuoi di rofa ? Rim. Madr.75. ncceflario aiuto . Rof.17.jo.
Spirante. Ione poluerofi anhelanti I celeftì licor bramano i Fiero. Teli. Per te lungo il Danubio Boemo Scorfe pur dian- il ficr

prati , E con boccile fp:ranti Stanno i pallidi lior miti affetati zi in guerra Del fuo fingile fumar le patrie neifi Lir.8. .

Od.19. Boia miniltro di giuftiria, che fruita , e dà la morte à i conden-


.

Spumante Leon- Giouanctto deilriero Con la Ipumance bocca


-
siti : Carnefice, manigoldo
il freno rode. Jaid.i. 1. Crudele Moron. Boia crude!, che sù le forche il reo Segue, mà
.

Spiimolà. Chiabr. Fan con bocca fptimofa Fieri per l'aria ri fo- per dar lui l'vltimo crollo Mortor.j. 3. .

nar nitriti. VoJ.j. Fiero Dole. Gli aperfe in quello il fiero boia il petto Dal manco
.

Tana. Rich. Tana vermiglia , e bella Di vipcrctta ardita, Che lato, e fuor gli traflè il core Marian.4. t. .

mordendo m'aita: Angulta, e nobil cella Di porpore viuaci Infame . Ghel. Marito anzi lafciuo, horboia infame Rof.10.75. .

Sol fuggello d'Amor , madrodc' luci Rio», Canz. .


Sanguinario Moron. Anso madre homicida fe mancati Follerò
.

Teatro. Font. Bel teatro gentil d'auorio, e d'olirò, Ouegioftra ebirri, e'1 fanguinario boia Mortor.i. 7. .

la lingua , e ardente, e vaga Con acuto parlar gli animi impia-


Boiahuo Matteo Maria Boiardo, Poeta
.

ga Òd.z5.
.
Tclloredc' Romanzi Mar. rungo gli affetti , e gl'intelletti fue- .

Temeraria Moron. . O
bocca temeraria, clicco' ifaflì Barter fi glio,Gran te/lor de'Romanzi in Hippocrene.Fabro nó è di me,
debbe. i.Sacr. Iiiuett.4. che fappia meglio Di poetici groppi ordir catene Galcr. Ritr. .

Tenera. Font. Voi che dolce piouelle Ne la tenera bocca Del Bolcia valigia, bifaccia , e denota ogni recettacolo,
. ogni co- &
l'ebano Caiuor manna cele/te Od. 10. . fi, che riteuga in fe, come è il golfo, e feno .

Tomba. Cafon. De* cori amata tomba , Culla al delio gradita , Dolente. Alani. Parean d'Abiflo le dolenti bolgie Oue arde di
Cara, c (onora tromba De la voce. cui vita lìreue l'ariapre- , giuffitia eterno il vampo Gir.Cort.3. .

fcriue , Ma in lei morendo ne le menti viue .1.4. Hornbilc Vua. Gridando in voci fpauenrofe, e melìe Per quelle
.

Traditrice, tirili. O bocca traditrice Da la bocca tradita Nel bolgie horribili, e funeffe . Peni:
bacio reo; velbgio Forfè rimale alhora. j.Madr.i j.
in te di vita Horrida Car. De l'Abiffo vedeffe quelle olcnre Dal Cielo abho-
.

Tripartita. Valuaii La fatai verga fa J'vfate prone, K fui nudo minatchorride bolgie. En.8.
terreno il can trabocca, Donato al fonno homai più non fi Ofeura. Tanf. Mi de' neri antri,ede le ofeure bolgie, Oue il dan-
mone ) Ne latra più la tripartita bocca Tebai.1.9. .
nato popol più s'alHigge. Lagni 1. 16.
Vaga. Kerr. Ride la bella, e con accorto auifo Ridendo il rifo Bom.orf gonfiamento, e gorgoglio, che fi il liquore, che bolle :
.

addoppia, e ben comprende La fagace d'Amor leggiadra ma- lignifica anco folleuamento, ìC'infiammamento d'animo .

ga, che la bocca ridente appar più vaga Bab.z.67- .


Alto Car. Di fcoinpigli, e di guerra in quella guifa , Che con_»
. :

Varco. Brace. Spira la bella bocca aura gioconda Di perle, edi alto bollornfuona , e gonfia Vn gran caldar, quand' hà di ver-
rubili varco gentile, Che parli, o fi raccheti in quel belvifo ghe a' fianchi, Che gli minilira ogni hor foco maggio r e, Quan-
Mouimcnto non ha che non fi a rifo Stanz. . do l'onda più ferue, e gorgogliando Più rompe, più fi volue, e
Varco odorato Hcrr. L'aure, che per pallore- Per l'odorato var-
. inuma, e verfo, L'I fuo negro vapor à l'aura eflala En.7. .

co De' teneri coralli , Chiedean d'edere accolte, Da la boc- Ardente Giou. Arder mi lènto d'vn bollor sì ardente, Che quan-
.

ca gent il,c pofeia accolte,Vaghe di riportare Bramauano l'vfci- te fredde in alpi acque fur mai Non potrian fpegner dramma

ta, Ediuuagbjti amanti De la dolce incolianza Di partir, di i caldi rai . Son.j.


tornare, Duomor, di partir, godean felici End. .
Feruido . Nou. F. nafcere più grauida la fpica Del Sol crefeendo à

Ventola. 13. Tali. Dianzi Auftro , Aquilone Con la ventofa_» & i feruidi bollori Paneg. .

boeca Scotcuano ogni fcoglio,& ogni rocca Od.41. . Torbido Chiabr. Largo rufcel vi fi trabocca in confo Di torbido
.

Venni' lia. Bonar. làfua vermiglia bocca, Le fue rofate labra bollor fempre fpumanre. Fin.
Iiiuuaiifia carpir bocca da bocca Quelle purpuree fragole, Tumido Mar. Da fai nemici combattuto il mare Con tumido
.

Ch'in sùle voltre htbra amor matura. Fili. a. 3. bollor rauco llridendo , Mar più non già, mà diuentato pare_i
V crmigliezM Tali. lla così portatia La vita, e il volto , e così
• I
Di caligini, Ce vrli Inferno borrendo .

il biòndo crinc,E cosi vermigliuzza hauea la


bocca.Amiiit.i.i. Vermiglio Dant. Noi ci mouemmo con la feorta fida Lungo la
Vezzofa. Cap. Ambi la guancia hancan tinta di rofe , Ambi proda del bollor vermiglio Ini. 1 ì. .

e»uaJmente volle La natura arricchire Di porpora, e di perle Boi.or.KA citta d'Italia nella Lombardia, madre de' ffudi
.

Ne le boccile vczzole E di minio , e di latte ambi compoii^ Athenc Felfinca Cap. Vanne vanne ti prego Nume piaccuolif- .

Idil7- fimo, e cortefe, Sù la Felfinea Athene Ichl. 1 1. .

Viperetta . Mar. Feriteui Dolci guerre-


lerite Viperette mordaci , Città del Reno Cap. Non lungi da le mura De la città del Reno
.

re ardite Del diletto, e d'amor bocche fagaci i.Lir. Madr.27. . Cantaua feioperato vn dì Sireno Idil. 13. .

Virile. Augnili. Ecco vini la man, vini la bocca , Baciami J'vna Città illuifre Cap. I à ve '1 paterno voflro amato fiume Bagna le
.

homai, l'altra mi tocca Metani. 4- 5 70. .


mura à la cittade illullre, Cui die Felfino già principio^ nome.
Vorace Tali. Eivelliarrizza, e le cauerne horrende De la bocca
.
Occtip- Fgl.2.
vorace apre, e dilata . Liber.iT.50. Donna del Reno . Guai. Kor che del patrio Cicl, Signor cortefe,
Von^moia Campeg. Aprendo irato quelle fauci ingorde De la Vi dà l'impero il nobile Senato,Ecco di gioia auuampa in ogni
voraginola immonda bocca Fremendo mi feguia per afferrar- IatoDe la donna del Reno il gran paefe Liric. Son.8o. .

mi "Filami. 1. 3.
.
Dotta Brace. Con quattro figh hor è il terz." anno vfeita De la
.

Vrna di qemme. Mar. Vagheggiando la bocca à lei ragiona, Vrna dotta Bologna era Manfredi Crociò. 18. .

d] gemme, oue e il mio cor fepolto . Madre de" lludi Galcan. E dal tuo Reno vfccndo ad altro Reno,
.

Vlciera-Brun. De le gratie vaga vfeicra Feritricc , mà non fera I a gran madre de' Jtudi in madre haucfti Suppl. .

Arco e si rara bocca, Che laette d'auorio al cor miofeocca. Nutrice di virtù Cap. Ne la città ch'imperiofa fiede De I'Apen-.

i.Selu. Scher.i. nin fuperbo à le radici , Là doue il piccioJ Reno altero feorre.
Vfcio animato Rich. Del palagio d'Amore Vfcm animato, e ve-
.
Ch'osò fouente il fuo Leone opporre A l'Aquila tremenda, à i
ro Porta del mio penfiero ; Vago Ocean d'ardore, Ou" io pur
;
finti amici, Alhor che mouc intorno armato il piede , Ed hor

bramo in LorteTra fuoi fcogli di perle hauer la morte. Rim.Ciz. /incera fede Seruandoà lui, che la celellc foglia Apre, e chiu-
Vleio d'Amore Flcrr. Bocca, e gota leggiadra, oue formato Era
. de àfua voglia, Nutrice di virtù, madre de' lìudi Fafficonrra
di molli fiori vii paradifo Porta gentil di quel nettareo fiato : l'oblio più forti feudi Occup. Canz.i. .

Vfao d'Amor nel vezzofetto vifo Bab.3.59. . Bomba . ordigno bellico .

Vfcio rofato Hcrr. Gentilmente n'vfciaDaqucll" vfcio rofatoll


. Arma barbara Tefau. Si fopraflaffe al tratto de le bombe , Armi
.

dolce canto, e da lacetrailfuono. End. barbare rroppo Anco a barbari fieni Tor. i .

Vfcio foaue. Font. Tu ne gli vfei foaiu'Di due bocche gentili Ape Furia di ferro Tefau. Furie di ferro, al cui volo qualcuno Prende
.

indurire d'Amor iabriciii i faui . Od.17. fiero traftullo, Mànon alcun profitto Tor. .

Boccino Giouaiu a Boccatio Fiorentino


. . Ordigno diabolico Tefau. S'aggiunfe anco al cannone II diabo- .

Tullio Italico . Mar. De l'Italico Tullio il parlar faggio , Quel mi lico ordigno de le bombe, Benchej o feiocchezza fia Di quel
fpn io, Chi lia < he noi conofea ? Io fui , che rifchiarai col pri-
,
cicco inftrumento , Che nulla dillinguendo doue cada, Cade
mo raggio La. calighi de l'Arno ofeura, e fofea Galcr. Ritr. . più volte in vano.O più toffo pietà del Cielo ch'odia Sgomen-
ti più fpictati de' fuoi fulmini ; Grande fù lo fpauento, c poco
Bonn* proiimcia della Mifia oltre il Danubio

Alta di lito . Ghcl Cinta di felue, alta di /ito, e ricca La Boemia il danno. Tor.

di pefee Rof ?.6o.. Bombarda artiglieria : cosi detta dall'iftcflb fuono, perche rim-
.

BoiMO. d: Boemia. bomba, arde/c dà


AJ-
. .. . . , . . . .,

BOVI BOM
Altiera Herr. E rifonò per ciafeun antro, e (peco fatto altiera
J05
.
Metallo grarudo Tor. II grauido metallo e
tuona , e frinse Fol-
.

bombarda, bombii Eco. Bab.ji.13. gori, copre il Ciel di nembo ofeuro,


Afpra. Bcnam. I da terger intento il bombardiere Vede poco
Ogni altier di/colora..,
ogni ficuro , Di gelata paura i cor rillringe
lontan J'afpra bombarda. Mond.i. 56. P.i .

Metallo tonante Cap. E fente da vicino De'


Bronzo aratro Brign. Ma che ? le maro ardito, à l'empia bocca
.
metalli tonanti A
1 vomiti focofi Tremar le rupi, e rimbombar
.

le valli. [diL*.
De' bronzi arcien e inefpugnabii fchermo j Ah ch'ei vacilla in- Mole fulminea Herr. Mà poiché à pieno egli conofee,
fermo Se d'afprc cure l'ardimento il tocca. Giorn.8.
.
e feonre
L alta virtù de la fulminea mole Bab. 11. ij. .
Bronzo afpro. Herr. Così ammira ciafeun I'afpro,c tonante Moffro furibondo Aref. Vomita balenando e ferro,
Bronzo, al cui colpo ogni gran rocca cede. Bab. ri. 17.
. e foco Quel
furibondo, e itrepitofo mollro , Cui cede ogni
Bronzo cauo. Mar. S'vriirpotefTi ancorgli alti rimbombi , Che arma, ognidu-
rezza il loco , Cui non può f'ren porre
l'argento, o l'offro Pur
fanno i caui bronzi, e : Adi piombi Jana molle di lui far/T gioco Più d'vna volta
:

l'ifperienza hà ino-
Bronzo concauo. Mar. Ecco , che gorghi già di foco, e polue_> ltro. Impr. 19. #
Vomita il bronzo concauo, e forato , Scoccando si, che leqni i Strumento homdo. Herr. EfTo nota i gran bronzi,
apre , e di/lbluc Con fiero bombo il fulmine piombato Neb- e '1 varco ve-
de, Onde il folgord'Auernoeilafar mole.
Stupifce, mànon
:

bia d'horror cjliginofo inuolue, E mare, e Ciel da quello, ben con quelle ci crede Ch'atterrar potù ogni
e da più falda mole.
quel lato Sembra ogni canna, tante fiamme fnira La Ma perche il Duce, acciò fi prelli fede , Che fatta lia I'cfcerien-
gola <ii
Tifeo quando s'adira za vuole Per adoprar quagli horridi
flrumenti Vennero i la-
Bronzo di Marte Herr. Dilpofìi ad atterrar l'altere mura I gran
. bri ad obedirlo intenti. Bub.i 1. p.
bron/i diMan : erano intanto Bab. 1 1. 6i- . Terribile Brace. E già per Ja terribile bombarda
Bronzo tonarne Herr. Suona la valle,
li come llan ie valorofe fchicre De
i "ran e1 Cieldi fumo annera Ma rende incontro il cultodito loco
.
,
bronzi tonanti a la ditela Bab.11. 19. .
I uono per tuono à lei, foco per foco Rocc 2 61. . 1
Canna tonante Mar. Fonder di bronzo nomai più non Infogna
.

. BoMinci bigatto, verme, che fa la feta


.

Canne tonanti, ò fulmini guerrieri Animale ferico. Cap. Minutimnu femi Ond' arricchito
Cannone fiero Mar. Ma col fiero cannon la notte e il giorno hauean ,
.
, pouero Imo I ferici animali Tolfe , e torfe il viario
L'cccelfc. torri, e
Ver le_,
gran giron tormenta il beate cime. Ititi. r j.
hred-.o de Jtorrjienti Mar. Non la bombarda eccello de'tor.
. Ammaletco indulìre. Brun. Mài! tuo faggio penficrciò
menti Non molitori cozzante
non_,
, il , e furibondo aphorra D' mdulfri animaletti opra e fatica Farò eh'
al fine à ,
Elpugnatriie. Baid Vfcian da le bombarde De le rocche, e de' II grand'opra accorra Epill. Heroi.i. 4. .

jimri cfpugnatrici , Fulminei globi, e palle vecidnrici Fabro indulìre Moron. Tal del ferico flame il fabro
Kim. .
.
indurire Fa'
Heroi. Canz.tì. a llanza e vi
vccel-
1,1.1
, fi chiude, e ferra , E n'efee al fin quali
FcrociiTinta C orto. Quando i lo fcoppio de' fulminei
.
tuoni linpaluilrc. 2. Sacr. Son. 80.
Che vomitando bombii fiamme, e lampi Mandauan ferociiTì- Famiglia produttrice. Cap. Tu cui
prima nutrice Vanta quella
me bombarde Alui.3.4. .
ingegnofa De le feriche fila Produttrice famiglia Idi! 1? .
Folgore atroce. Herr. C'haurai per efpugnar l'alte difefe Ma, Famiglia letifera.
Cap. Tentò coltei per odio Da l'inmdia con-
chine mai non vifle,e men inrcfé Arme, che l'Alemanna indo- cetto Contro quella fetifera famiglia Tentò già
.

lire gente Formò per non fofrrir guerre si tarde Son


d'annullare
gran moli Quell'innocente greggia Idil. 3. :
.
1
d'acciar d'arte potente
, Concauc dentro , e dctteYon bom- Indultrc. Brun. D' altri lìa iludio
,
e cura Spogliar bombice in- ,
barde, Oue polueiì pon .ch'indi repente Tocca altroue dultrc, Perdiefenco fregio augulle mura Velia, con
dal arre illiu
fuoco atiampa, &' arde Onde palla morta!, che fulminando ,
Ore Ven. Tcrr. Canz. 1. , .

Quali iolgor celefte, efee tonando. E ben al fiero lampo,


à Popolo indullriofo Cap. Da quelle picciol oua In breuc .

l'alto fuono A la nube del fumo al colpo horrcndo vfeir


Fol"ore vedrai Popoli indurinoli Di vermi, le cui batic Ti
,
porgeranno ,

atroce, e Jpauaiucuol tuono Appellar/1 potria ma


cpiù°tre- 1 Rami Di teiTer veili à punto Degne de ie tue membra.
mendo, Tutti ripari altrui deboli fono Ver la palla mortai Prenoto Cap.
1
Idil. 3. 1

Quitti vn età de l'oro Viueano quelli va2hi Bom- .


ch'vrta firidendo, E contrai! fuo colpir non 0
e fecuro Oua. bici pretiofi IdìL ij, . ?
lunquefìa più fuldovsbergo.o muro. Bab.i t. 4. .5. 6. Serico ingegnofo Cap". Tutta à Dite mandò fuor di
foeranza Di
.

Fulminante Mar. Bombarda fulminante Fù già Quel bronzo, in-


.
fuccedente prole La numerofa fchicra De' feriei'ingeguoiì
dillemprato,efufo Prefe altra forma akr'vfo Galer. Scult. , .
Idi). 13.
0
Fulmine di Marte. Cap. lui feorgeil Germano Indcfeflò ne l'opre
Co'i fulmini di Marte Contro Ja rocca altera Spinger da_,
Stuolo ferifico Cap. Prendi tu dunque in cura
.
vaga Citherea, O
Si fortunata gente , E di collumi fuoi la norma
lungi impctuofe offe le apprendi Da
IdiJ.3. .
quello loglio in cui Tutti deferirli i riti Del fenfico
Filini me di morte. Tali' Non l'Ariete di far più fi
lluolo
vanti, Non la ldil.13.
bombarda fulmine di morte Liber.19. 37. .
Stuolo teffitore. Cap. Nuoce quel rio liquore A lo fluol tciTìto-
Fulmine terreno. Mar. Bertoldo vedi Li', nato in fui Reno Che , r'e. Idil. 13.
per flragc del Mondo , c per mina J "irreparabil fulmine terre- Tenitore pargoletto Cap. E non . fia vano in tutto Belliflìme nu-
no Fonde, temprato à l'internai fucina.' trici Di quelli pargoletti teffitori . Idil. 13.
Horrenda. Herr. Se congiunti Vefeuo, Etna, e Vulcano Eflàlaf- Verme alato. Aduli E le vifcerefae quinci foipira E filate,
ferdalfcn la fiamma ardente, Far non potrian vn para^on_j e
contorte il verme alato Rim. Son.69. .

perfetto De l'horrende bombarde al fiero oggetto Bab.11.12. .


Verme indulìre l aff Come l'indullre verme Di quella verde
.
Machina fatale. Herr. Mà al colpir de la machina fatale Repen- fronda Si nutre, c- fi fue fila, e fi circonda. 1. Amor. Madr.84.
te trarupar l'opere illultri Bab. 1 1. 6 j. .
Verme ingegnofo. Mar. Fabro de la mia morte Sembr'io verme
Machina horrenda Herr. Già le machine horrend; i fabri accorti
. ' ingegnofo. Ch'intento al proprio mal mai non npofo 1. Lir. .
Difpofli intanto in ver le mura hauicao. Bab.11. u.
Madr.6?.
Machina infernale. Herr. I fabri infamo che il periglio fanno Verme nobile. Ria. Ciba candida man quel nobil verme, Che
DnTer ite stentai lungi in difparte , Che fpeffo quella machi-
:
per vellir altrui (• fteflb fpoglia 3. Son. 132. .
na internale Con gli amici medelmi è pili mortale Bab. 11. 10. .
Verme ricco Tor. Vuò in dolorofe tempre Senza ifato cangiar,
.

Machina fonante. Herr. Con polue infamo per angufta via D'vri
cangiando pelo, Qual ricco verme à me llefiò teifen do , Per
obliquo forame vn della il foco, Arde lapolue.ei conceputi
che lo cor fillempre, La prigion doue ftarconuien piangen-
ardori La fulminea gran borea ellala fuori Parue tutta
ver- do. P.i. .

far l'atra e fumante Stigca fua fiamma il tenebrofo


,
Auerno Verme ferico. Cap. Di quei ferici vermi , onde prendete Cosi ,
Quando fgorgò la machina fonante Con la palla Irridente iì promda cura Ne le cafe paterne , Hor che Inora è sì calda,
folto interno Non formò tal rimbombo il Cic) tonante Sul
.
Calle figlie del Ren, vergini illullri , E voi nuore feconde , vdi-
fin d'Aprile, e al cominciar de! Verno , Ne quel
che co' de- tei pregi, IIprimieron.ua), l'arte, i collumi. Idil. 13. i

ttner correnti il tuono Vago d'honor celefti


, eipreflè al fuo- Verme teifito re. Cap. Quelli femi, chevedi In quello lino ac-
no Bab.i 1. j i. iì.
.
colti Semi non fono già poueri, e vili , Di vermi telfitori Sono ,
Machina tonante Herr. I fabri incontro à quelli alhor drizzaro
.
ò bella del mar figlia, e grandezza, Fecondiflìmi femi. Idil. 13.
Vrudeletre machine tonanti, Dipoluc, e lana, e palla è il Bomuo rimbombo,
fuono, che rella nell'acre ripercoflò da qual- .

grébo empito, Poi contemplato la diitanza, c '1 fito Bab.


1 .9. che llrepiro grande . 1

Metallo concauo. Herr. E forfennato, ed orgogliofo


ammiraci Fcllàic.Malu.E voi di ferree ven 2 Alpi prognati, Suenatele dal cor
Del concauo metal l' ordigno eflrano Bab. 1 1. 29. .
ferrato homaggio, Tonatele fui crin bombi feflàti. Del.Son.ij
Metallo forato. Mar. Quel ch'armato fqtiadron, quel che
non Lieto Mar. Già già l'arena fua tutta rifuona Di lieti bombi, e di .

Yilfi Di forato metal fulmine ardente. Temp.187.


fciliui gridi

Pro-
. . . . . . . . . .

to6 BON BOR


ccupi Profondi barba afpra, e capei bianco Borea neuolò, c frigido in afpetto.
Profondo Tanf. Corron per antri caucrno/ì
. ,
Vif. Amor.10.
bombi, c fpaue.ntofi tuoni L. gr. 11.21. .

aperte Vomita il fi li- eda Gelido Morand. Dunque importuno ancor mormora, e fifehia
.
Rauco Mar. Lubrico
. è i ! fitffo, le fatici
Gelido Borea de l'Lllatc in taccia ì Guacc. Son.io.
me ofcuro in vna cote, Che per latebre tortuofc incerte , li per
caucriic concaue, ignote Serpe, e tra pietre rotte hifpide, & & Gentile. Mar. Cosi Borea gentil fi mofrri, e renda Maifempreà
gli occhi tuoi larga , e cortefe Quella beltà , che il freddo cor
erte Con rauchi bombi margini pere o te i

t'accefe E Ponto, eScithia incenfi ognihor faccenda. Lir.


Strepitoso Mar. Odi in che n'era gui» , Di Guifa il franco , c co-
.

campo Alcide don ftrepicofi bom- Bofch. S011.17.


raugiofoDuce Notiello in
bi Nel ribellane 11 uol fulmina, e vibra De le Medicee palle i
Habitatore. Cap. O
Borea , ò de' Rifei monti gelati Habitaror
neuofo,hor come porti Solo a quello mio core Diluuij ineffin-
tuoni, c i lampi. Epici. .

guibili di fiamme S'al rimanente intero Rechi del Mondo pur


Tonante. Mar. D'incendio vino ineltinguibil fonte Contempi- ,

neui, e pruine ? idil. 10.


temo tornite nutrica ( ;orgo bollente di fiammelle ofeurc, Che
con bombi tonanti Siidan le lidie , e vanno Quali fofchc Co- Immanfueto Renug. Mi tu tra' venti immanfueto, e fero Borea
.

crudel, perche mi moui irato Tuo furor contra e guerreggiar


mete Di nere macchie ad annebbiare il giorno Samp.5. .
,

Bonaccia propriamente lo llato del marc ili calma ,


.
in tran- & vuoi meco ? Epili. 17.
quillità e poi per ogni forte di buona, e felice fortuna
:
.
Impetuofo. Teli. Per te pioggia importune, hifpide brine Soflen-
ni alhor, che Uride Di Borea impetuofo acuto fiato Lir.18.
Alta Pon.t solo d'empio rufcel voce importuna Turba del pia-
. .
.

cer nuo l'alia bonaccia Amor. Soij.49. .


Importuno. Augnili. Quando vn Borea importuno il mar rendeo
Si groflb, che fé ogni vn turbato, c melto Metam. 6. 340.
Hnmilc. Anguill. Dal porto folcali via l'humit bonaccia GJi fchia- .

c'hauca il Rè fra mille eletti Metani. u- 160 Infellonito Malli. Già Borea infellonito , S'era appreltato à bat-
.
ui. .

tagliar col Sole Di quella balla, e più pelante sfera II non mo-
Pacifica Brace, t. fauoreiiolmentc il lido inonda Con bonaccia
.

Vrb.n. 75- bile impero Del. Idil. .


pacifica, c ferena .

infhno. Ceba. Per rintuzzar 1 orgoglio à Borea infano Con la ca-


Qucta Ciec. Qual jinprouifo infolito accidente In si queta bo-
.

naccia De la gioia rtahurba la faccia Hadr.4. j. vagna , c'1 vin fedendo al fuoco Sciogliam la bocca al rifo , i
detti al gioco Efl.ii.sS.
Bontà", il buono, e la buona qualità, che lì trouain ogni cofa. .

Alma. Augnili. Vi p*rego perìa voflra alma bontadc , Che vi là Neuofo Chiabr. Ecco dal Tracio albejgo Alato i piedi, e'1 tergo
.

lìar nel regno alto, e lucente Metam. 10. zoo. .


Per quell'aria venir Borea neuofo . V0I.3.
Alta . Ar. 11 venerabilhuom ch'alta bontadc Hauea congiunta à Predatore Rin. Ardi, ne volar Borea à le rapine Superbo preda-
.

naturai prudenza Fur.14. 88. -


tord'Atiche fpofe i.Son.if. .

Conefe .«Alain. Cile l'ha fentito, e gli donaua il vanto Di corcefe Propitio. Remig. Che già gonfiato hauea le vele refe Propino
bontadc. t,ir. Cort.7. Borea , e i nauiganti accorti Ingolfato haucan già le prore al-
Famofa . Orili. C he non fimi mai le diue bilione fpente , Signor, tere. Epilt.13.

di tua bontà grande, c famofa. Pen.joo. Rabbiofo Alani. Quafìhuom, che veggia in alto monte afiìfo
.

Ineffàbile Ar. L'inefFabil bontà del Redentore Ti tenga in abon-


.
Dentro il crucciofo mar Borea rabbiolo Colt.i. .

d.inza, cVin Jctiua. Fur.43. 61.


Rigido Mar. Ma temi forfè a quel bel ciglio ardente , E fra l'alpi
.

Integra. Alani. Di giuilitia,c d'iionor l'altero fpeglioDi bontà in- del cor, d'aura vezzo fa Tornar rigido Borea , Auttro cocente ?
tegra, il fido lume, e chiaro D'inuitta cortefia Colt.i. .
Lir.Bofch. Son.14.
Pia Fed. Real Madama generofa, e bella Specchio di pia bontà,
.
Signor de' Mar. Mira il Tirano Trace Fiero fignor de gl'Iper-
fiati.
borei fiati, le più denfs nubi Come rapifea , e rubi Noua
Tra
d'eccelfo amore Appi. .

Semplice, Guarg. La Semplice borni fra l'altre amata Seco godea beltà, ch'è del fuo tor capace Caler. Fauol. .

ineffabile piacerc,La concordia ch'vnita fi compiace Tranquil- Signori de' regni Cluabr. E porti guerra d'Anfitrite i l'onde Bo-
.

Jauafua voglia nella pace. Stanz, rea fignor de gl'Iperborei regni Vol-4-Batt. .

Boom, fegno ceivfle Soffio maggiore Mar. Borea, ò del gran Rè de gli altri monti
. O
Alpro.Chubr. Qual fe chiudendo in fen ghiaccio Rifeo,Cui con- Soffio maggior, che neue, e ghiaccio fpiri , E il pie liquido le-

denfa ad ogni horl'afpro Boote. Amed.i-5- ghi ouuuque giri Con nodo di diamante a' fiumi , a' fonti
AHìderato Augnili. I.eual'Orfe ne Paria, e via le caccia Verfo
.
Lir.Bofch. Som 19.
Boote alliderato, e lento. Metam.i. 1 75- Spirito Artico.Ciec.Artico fpirto in van ruggì 3 le porte De l'eter-
Canuto Scuce. Ne mcn . l'Artico carro Dal canuto Boote Mollo na cagion de' miei tormenti Rim.S0n.61. .

con tardo giro Mcd. Ch.i. .


Superbo Mar. Se fù Borea fuperbo Supplico Orithia bella, Chc'I
.

Freddo Bruii. Oue il freddo Boote agghiaccia fiumi, Il pie vol-


. i
faccia vn altra volta Rifofpingcre al lido Samp.j. .

gerti a i Reti, à Marte fiumi. Ven. Terr. Od. 14. Tcmpcilofo Brace. Dou' ei col Borea il tempeflofo, e nero Afri-
.

Gelido. Malu. Là sii quel CieI,doue Califfo annida.Doue'.con len- co chiama a guerreggiar fouente Croc. 1 43. . .

ta man l'algenti rote Pigro girando il gelido Boote, De l'ira- Tiranno dell'aria. Rin. O tiranno de l'ana,ò d'Orithia Fero ama-
to Aqnilon ilanca le (Irida Del. S011.11. .
tor, tu che la valle, e'1 monte Fai muggir, fai tremar 1. S011.S4. .

Inftabile. Seuec. F. fia che caggia ancora L'inftabiìe Boote Tardo Trace procellofo Cap. Siluano, e falli il Icen tardo, e rclUo À lo
.

cullode del gelato carro Thielh Ch.4. .


fpirardelprocellofo Trace. Occup. Son. 17-
Pigro. Tali Larch'ci,Ie gridi appreflò adalta voce Ufuo pigro Tracio Car. Q^al fopra al grande Egeo fonando feorre II Tra-
.

Boote, e d'Arianna Lamellata Corona. Mond.i. cio Borea, che le nubi, e iHutti Sifgombraauanti. En.11.
Tardo A ugni 11. F. tu non men di lor tardo Boote I'uggifii ancor
.
Tromba Mar. Borea d'afpra tenzon tromba guerriera Sfida il
.

con le tue pigre rote Metam. 1-64. .


turbo à battaglia, e la procella
Bordoni baffone, ch'vfano pellegrini
. i
Borgognone di Borgogna .

Peregrino Ghel. Quando viene à Sion gente infinita Col bordon


.
Gagliardo. Ghel. Ledue Bretagneal I.igeri,ilPicardo,Esùla_i
peregrino , e colila tafea Il circoncifo à celebrarla Pafca__,. Sona il Borgognon gagliardo Rof s. 51. .

Rof.31.1s. Boria albagra, vanita, ambiiione, vanagloria, fuperbia vana


.

Euria nome di vento di Tramontana, detto anco Aquilone


.
Vana. Tanfi Con vano plaufo, e boria vana, e frale Hai gloria^
Algente. Biac. O
cannuccia di rio , fe il Borea algente Larifo- eterna, e vero honor cangiato. Lagr.9. 19.

Ipingeà la natiua arena. Crociò. 54. Bormio Fiume in Lombardia , il quale entra nel Tanaro preffo
.

Alpino Cluabr. Non Borea alpin, non Ocean mugghiarne , Non


.
ad Aleflandria
super alto Ciel fiamma tonante Vol.z.iib.j. .
Superbo. Rai. Potremo :& io de la città, che tanto M'empie di
Araldo del Verno Cap. E già di nembi adorno Primo araldo di
.
fpeme, e da voi acque ha il nome , Ond' al Tanaro và Bormio
lui, che'l Mondo agghiaccia Borea la fredda traccia Segna per .
fuperbo Rim. Son. 64. .

l'aria, enel'angtifta fponda Non cape il rio, clic pria giacca Borr^a. herba nota degli horti, che fi mangia, chiamata da'
fenz'onda. Occup. Canz.i. Lombardi Borraginc
Autor del gelo. Anguill. L'altra detta Orithia di maggior zelo Afpra Alani. La ferbatclla humil,
. la borrana afpra, La lodata_j
Vide accender di fe l'autor del gelo Metam. 6. 393. .
acetofa, il rancio fiore . Colt. j.

Empio Reinig. Empio Borca.e crudelbollir fa l'onde, E mormo- Boschetto, bofeo picciolo.
rando le percote al lido Epifl. 1 7. .
Aprico. Mar. Quelli canta d'amor, quegli ragiona Conlafua_»
Freddo. Moron. Cosi folingo vii breue fpatio attefi Che di me , donna in vn bofehetto aprico
felle il Ciel, quand' ecco a vn tratto Dal freddo Borea vn gran Dolce. Gir. Verdi, fiorite ,auucnturofe riue , Morbide herberte,
rimbombo inteli . 1 .Sacr. Inuett. 10. fior vermigli, e gialli, Dolci bofehetti, auuenturofe valli, Pog.
Frigido . Bocc. Inanzi alquanto fi vedea al diretto Sonante con gi foaui, c\ oi fontane viue . 1. Son.17.
Fron.
. . . . . . . . . . . .

BOS BOT
Fronzuto Imper. E laua il rozo pie con acqua pura Al fronzuto
xo 7
.
Verde. Petr. Deh hor fofs'.o col Vago de
la Luna Addormentato
bofchLtto. Rulì._j. in qualche verde bofeo . Canz.37.
Ombro [••. Tali Qui doue ifacri, e verdeggianti allori Fonnan Vctuito Valuaf V
fra due colli vna profonda valle
di k vago bofehetto ombrofo Bofch. Son.7.
.
Adombra
.
c chiude vnjjran bofeo vetuilo Tebai.i. 247. .
Pallido E; un. Indilà doue vn pallido bofehetto Sembra
.

rorido micelio, E comune han fra lor la ripa, e'1 Ietto


riual di Vczzofo . Tali: O dolce laccio, ò vaghe reti, ò bofeo Vczzofo ò.
. Epifl. cacciator, che mi
Heroi.t.4.
toglierti II core, doue l'hai crudele afcolló f
Boich. S011.5
Placido Imper. Io veggio la tutto romito, e folo Sii quel pog- Boìjo . pianta, o arbufcello
perpetua verdura Buflb di
gecto placido , &
aprico Quell'intricato , e placido bofehetto Chuifo. Polir. Ilchiufo,ecrefpoboflbalvento
: .

Di l'ninolo ginebro, odorato Ruit.15. & .


la piaggia di verdura adorna Lib. 1 84.
ondeggia
. .
E fà

Solitario . Ar. D'Angelica gentil, che nuda tiene Nel folitario, e Crefpo.Mar. Vcnncui il noce opaco, il bofibcrcfpo
commodoboichetto. Fur.n.z. Samp.r. .

Humile Campeg. D'hmjiili bolli, e falci fenza frutto , D'


Vago Tali: Quello ripollo bel vago bofehetto D'ombrofì .
acute
.
mirti, ortiche, efekifenza fiori
e d'indorati allori
Rimirauafi pieno, anzi confufo
. Bofch. Son.tf Lagr.14. 91. '

Botco luogo pieno di piante faluatiche come di quercie, cerri, Nano


. , Impcr. Che per mobili lor nobili mura, Benché
callagni, e limili
.
poco dal
fuol s'ergano al Ciclo, Hauer glifcorgi
Afpro I'kcol. E mi Sfiorito mirto, Di
. facclli vfeir de l'afpro bofeo , Che i piedi, e'1 nano bollo, d'odorofa nardo Rull. io. .
collo a i peregrini intrica 1. Canz.r.
.
Pallido . Campeg. Nafce l'Aurora, e l'alma
Auuiluppaio 1 fua belrade Non fre-
.
Tali: L ne più denfi , e tacitiani horron D" auui- gia rofahumiJe, 0 gigl.o alrcro , Màdi
luppati bofehi pallido boflo, edici-
lì rinfelua Difper. S-
.
1
Adorna (horrendo annuntio) il crin dime/To. Lam\2.8?
preflo
Chiolfro frondofo Brace. Vadan pur dunque, e ne'frondofi .
Sempreverde. Anguill. Col fempre verde bolfo e
chioftn onfumino gl'Ingleli ogni dimora Rocc.u.41. coTmirico ,
(

Cieco. Brace. Vanno/i pervnbofco ombrofo, e cieco, Ch'il


.
V'andaro,edopo;l m irto,ilgclfo,eilfico. Metam.io. i9 .
Bothmu. Boddia,eBotnia. Prouincia del Regno diSiiccuu,,
folttario horror dilata, e llcndc Rocc.12. 14. .
ricca di pelli prctiofe, e dipefei
Denfo Car. E' nel Gargano giogo, vn bofeo in cima E di pini, e
.
Pifcofa.Tjlf. Bothmia,Bothmiapifcofaaflài vicina
di peci ombrofo, c denfo En.9. .
A i più lon-
tani, cavitimi Biarmi . Mond.ji'
Eflecrabik Valuaf. L'auido armento à farollar fuafame Non
.
Botta. Animai velenofo limile alla rana Rofpo : .
entra mai ne l'e/lècrabil bofeo Tebai.i. 254, Gonfiata. Scoi. E le gonfiate, e velcnofe botte Faran lor nidi
.

fiero. JaBi Cosi credeafi tVhabitante alcuno Da.' fiero bofeo tri
:
le lorze rotte Stanz. Term.2. .

mai ramo non foelfe l.ibcr.ij. 5.


Immonda. Guif Clic fourai letti piouerfà de' Regi Rane,
.

&
FoliiO'mo. Alam. Enel più ballò andar riporto giace D'vnfol-
immonde botte à mille à mille D. Sett.i. .

tiilimo bofeo, ouc non pare , Che giamai piede humano orma
I.iuida Brace. I.iuide intorno , e venenofe botte Piene
(ramparle , di foli, .
Colt.s. .
rario atro Ipauento, Gonfiano relpirando aure corrotte
Folto Ar. Entra nel folto bofeo oue più fpclfe L'ombrofe fra-
. ,
Con
la pelle nel fen , la (puma al mento Vrb. 18.14. .
lche, e più intricate vede Iur.45.p2. .
Terrelire. Alam. Quella chiude il terrcn
, quella è veneno Ala
Fofco.Mar. Hauea de' fuoi dolor ftondofo, e fofeo Afcoltator,
notturna talpa, al topo ingordo, A la terrelire botta. Colt.2.
efpettatorilbofco Tebr. Fcrt.4. .

Venenofa. Ar. Ft hauea nelo feudo, e fui cimiero Vna "onfia-


Frondofo Car. Nel mezo entro al frondofo bofeo Ideo Vn real
.
ta,evcnenofabotta. Fur.7. 5.
giouinetto era te/l'uto En.j. .
Botta, colpo, percollà
Gelido Tronf. I campi e bofclii gelidi , c romiti Dier per i
lor Afpra. Ar. Quafi fui collo del dcftrierpicgofie
,

tallo cento fere, e cento Colt. 16. 36. .


Per l'alpra botta
il Saracin fnperbo Fur.24. 6S. .
Horndo Tali; Se non fe inquanto olire fei miglia vn bofep Sor-
Cruda Anguili. S'odon le botte lor si fpclfe, e crude , Che par
ge d'ombre Docenti horrido, e fofeo Libcr.,-. 5 6. .
.

ch'vnalucina iui martelli. Metani. 11. 01.


Incolto Tronf. Giunt'erain quello bofeo incolto, &:
. atro Ale Empia. Fol. Forfè di quel villano
à l'empia botta Lcuato hau-
frodi di Marie atto teatro Coli. 10. 58. .

rebbe i più d'vn Malco ilpeJo Hum.lib.9.


Inhofpito. Petr. Permczoi bofehi ìnhofpiti, cfeluagei .

Onde Fallace Ar. Come hor di fpada, hor di feudo fi copra,


vanno à gran nfchio huomini, charme Vòlicurio. Son.144. Qua.1 fieri .

botte fallaci, e qual fian certe Li torna à mente Tur. 30. 2*.
Inlidiofo. Vd. Hor Turno, ch'informato Di tutto .

quel paefe Po-fante. Mar. Con vicende di


era, & inftrutto Nel bofeo infidiofo li e ridutto
tuoni i gran martelli Mouono à
Intimorito. Brign. Fulmina l'aure, intimorito il bofeo
tu. 11 9 grandinar botte pefanti .
u
A gl'im- Scarfa Mar. Le botte del fuo braccio erano tali , Che
mcnlì terrorli fa più f'ofeo. Giorn.7. quante ci .

n'auuentaua o fcarfe, o piene , Tante erano al mio cor piaghe


Intricato. Ar. Nel più trillo fentier, nel peggior calle
Scorren- mortali
do và nel più intricato bofeo . Fur.4z. 5 2.
Terribile. Ar. E diede d'vrto à chi venia fecondo, Età chi
Intruppato iTaffi Se non quanto per fc ritardali bofeo ter-
Lavi- zo si tcrribil botta , Che rotto ne la fchena vfcrr del
fta, e i palli inuiluppato, e fofeo Ltbcr. 13.37. .
Mondo
Fé l'vno , e l'altro, e de la fella à vn hotta. Fur.19. 83.
Nero. Brace. Indi premendo al folitario , e nero Bofeo i
dianzi Bottino propriamente è la preda di foldati .
daini fegnati calli Rocc.14. 1. .

Ricco. Guaz. Che forfè potria aiuto molto darmi Vn si ricco


Odorato Car- Et han di lauri intorno Vn' odorato bofeo. Fn
.
6 bottino al gran Infogno Andr.3. 4.
Ombrofo Tafl'. Pur ne fpiacente a lui, ne pauroiò II bofeo
.
.

par ' Eovr Toro callrato, e domato, animale da giogo


ma lietamente ombrofo Liber.iS. 17. .
Bue . :

Agricoltore Valuaf Fame ingorda, e crude! , che non sà porre


Opaco. Ar. Qinui attendiamo infin , chcflefoi l'ombra DVn .

bofeo opaco il nafutoOrco dorma Fur.17. j8.


A fua Iuflùria fin che non ingoi Viucnti carni, e tanto oltre tra-
.

fcorre,Ch'vccide ancor gli agricoltori buoi. Cacci. 28.


Oicuro.Ar. Monfapcndo che l'habbia il dolor fiero Tratto
nel Armento mugghiarne Chiabr. Come toro fnperbo
bollo folitario, e ofeuro Fur.45. 115. in riua ame- .
.
na, Ouc fù duce di mugghiami armenti Amed. 15.
Profondo Talli Io feguirando vn lupo Mi rinfeluai nel .
.
più prò Faticofo. Impcr. Mi raticofi buoi fotto il cotierchio D'humil i
fondo bofeo. Amint. 4. 1.
capanna, ruminando (tanfi Corcati in terta ;t rc(pirare , e forfè
Romito. Achill. Già ne' romiti bofehi entrando io fcriuo
Ne' ( Per ritornare al lauorio più franchi ) A ripigliar nouelli An-
cadenti ciprdìì il nome odiato, E'1 mio libero crin
cin^o
0 di tei la lena Rull. 9. .
vliuo. R1111.S0n.59.
Furiofo. Valuaf Legato al fico il furiofo bue, Chi "1 crederla? feor-
Scuro. Ar. Si rrouaà l'apparir del nono Sole Fra feuri
bofehi ' in da le furie fue Cacci. 143. .
luoghi Urani, e mculti Fur.45.91. .
Manfueto Mar. Felici voi, che pouero foggiorno Pigro afinello,
.
Seluaggio . Augnili. Contenra hor quella ,hor quella
fiera piglia e manfueto bue A! pargoletto Dio le membra fue State a fcaJ-
Nt' bofehi più feìuag^i, e più remoti. Metani. 1.130.
dar co' i dolci fiati intorno Lir.Sacr. Son. 13. .
Sohngo Ar. C he la portò douc era fpcflb , e forte
, Doue più
.
Saginato Car. Enea fù de le vifeerc pafeiuto Del fjoinato bue
.
Urano, e più folingo iJ bofeo . Fur.i*. 5.
En. 8.
Spauentofo Ghcl. Come intricato, fpauentofo, c fofeo
.
Sia del Bozz a la prima forma', & abbozzatura non ancor
.
ripolita, pro-
Mondo mortai Ihorribil bofeo. Rof.29. 21.
priamente di ilatuc, pitture, o di fcritture
Taciturno. Mar. Douc ombraggio cadea gelido, e
Cofco Dal Ruiiida. Brace. ConiinciofTi a fcolpirl'vltinu faccia, Mi vi fon
folto ciin d'vn taciturno bofeo
di figure à pena l'orme, Onde ruuida bozza il fallò impaccia
Tenebrofo. Senec. Ma il tanb, il ciprefib, e l'elcene"ra
* Suol* & Sol d'accennate, e non dillinte forme. Croc.11. 58.
tremolar nel tenebrofo bofeo Thiell.4. j. .
Bkahanza prouintia di Fiandra.
.

Apri-
. . , . .. ,.

io 8 BRAC BRAC
Aprica. Ghcl. Brabanza aprica, e tutto quel confino Cuinon_j Forte . Remig. Dal forte braccio fuo vibrato il ferro
Traoaffi il
puote eccitar V encrc, el vino Ro£<;. 56. .
cordi quel lamofo Duce, fcpiil.5.
Bracci un fl Tomento di legno che ar ma braccio per giocare Gagliardo Remig. Non ti pam' ei vergogna hauer d'intorno
• , i 1 .
Le
paIJongroiii»
a) , Che tolfer l'alma al ?ran
perle,
e l'oro a le gagliarde braccia
Elee adamantina. Giuli. Mula, dimmi, gli aderì , Che d'elei ada- leon Nemeo > Eput.9.
.

mantine il braccio arni. ito, E venti incarcerati In tonde fpo- Gentile Petr. Le man bianche, e fornii, E le braccia gentili, E gli
i .

glie ne guerrecg'an lieti Od.ij atti fuoi fbauemente alteri


. Canz.s. .

Legno cauo Valuaf Tallio-; dicano legno il braccio velia Atro Guerriero. Muri. Perche, mio Sol, si fero In forma d'arco accol-
.

al groflb pallon far y aga of}'efa,Qiunra è la piazza có gran col- to Mollri il braccio guerriero t R1m.Madr.474. .

po il mandi, One è chi il ripercora, e rJìcI rimandi. Cacc.4.5 r. Un fino Geba. Spruzxa il nero liquor dal braccio lùrfuto II volto .

Esaccio. quel membro dell'huomo 3 che derina dalla /palla, e à quei che taglia l-.lf. 10. 64. .

termina alla mano Imbelle. Doni. Tra le palme, ci trofei fanciullo ardifei In fem-
.

Accorto Petr. Non pur qucll'vna bella ignuda mano, Che con_»
. bianza di guerra il fianco adorno Formar col braccio imbelle
grane mio danno il ruttile, Ma l'altra, e le due braccia accorte, afpra tenzone. Alcid.
c prette Son a Jlrmger il cor timido, e piano Son. 168. Incorruttibile . Brign. S i te fudaro incorrutribil braccia , Libero
.

Altero Piò. Confidai fempre in quello braccio altero , Qual in-


. fempre. Se immortai durai. Giorn.7.
uitto (limai. S. Gugl.1.4. Incuruato. Anguill. Vede hor del Cancro l'incuruare braccia,
Amaro Remig. Quando l'amate braccia al colio intorno Mi fe-
. Hor l'Orfa, che fdegnar fuoi far Giunone Metam. 4. 404. .

roci nodo. Epilt.11. IndcfeiTo Malu. Ma che ? fe poi sù l'immaturo Rame Sollecitare .

Amico Reniig. Che molta forza hi ne gl'irati amanti II fentirfi


. a le mal nate trame Vedrai doto crudcl braccio indcl'eiTo .

talhor (ìringerc il collo Da le già tanto amate amiche braccia. Del. Son. zi.
Epill.IF. Infame Anguill. Alza egli il braccio infame, impudente Me- . & .

Ammirabile. Chiabr. Tufolinuitto à l'ammirabil braccio De tani. 5. 156.


l'alta tua virtù non fi contraili Fir.f. Infaticabile Moron. Ch'anco il foco d'AbiiTo arde gli fpirti, Co-
. .

Annoia Car. Nel mezo erge le braccia annofe al Cielo Vn olmo me flromento, oue Lue forze imprime Di Dio l'eterno, e infari-
opaco, e grande En.6. . cabil braccio Giull.5. 5. .

Ardito. Vd. Ma le il fato lo vieta, tu gii mai Con duro ferro, ne Infermo Grill. Mentre .Maria dolente Fatte d'ambe le braccia». .

con braccio a'dito Troncar quel ramo , ne fchiantar potrai. infèrme,e frali Due fermi Poli al fuo be! Ciel languente.Caz.f.
En.<S. J5- Infido Angui 11. Tremaua ancor uè le fue braccia infide, E la lle£ .

Afpi 0 Mar. Le braccia grolle,


• afpere Noderofc di mufcoli Dan fa fenda noia, &
affanno Metani. 6. 5 4. & .
1

di fortezza ndicio Samp-7. i Infleffibilé Grill. Lalla, d'ogni volìr' atto mi rimembra , E de te-
. .

Attratto. Moron. Più dir vorrei, ma' per iìanchezza i' tacio,Ch'ad neri vezzi , e de le braccia Prouare il caro nodo ancor mi fem-
ogni piccini moto io mi ritrouo Rotto 1] piede, arfo il petto, e bra. dolce mia catena, ahi che m'abbraccia Horviua mor- O
attratto il braccio. i.Sacr. Inuett.7. te, e par fol , ch'a mio danno Rigide, inflelTiiiili vi faccia_» &
Alni" icchian'x Alain. L'auuiticchi.uiti braccia, e l'ampie frondi
. Efleq. Cap.i.
De la crefeentc zi:cca hauer vicine Coit.y. Ingiuriofo. Campeg. E perche più ba.-baramente brami Ci afeuno
.

Auuiticchiato Sonar. Sciolfe d'intorno a Filli L'auuiiicchiate_j


. oprare il braccio ingiuriofo Lagr.5. »4. .

braccia. Fili. 59. Iniquo Anguill. Cosi dicendo, llende al Rè Ditteo Con l'empio .

Bello Ar. Tenendo tuttala le belle braccia Al timido marito al


. dono il braccio iniquo, e reo Mctam.8.41. .

collo Argia. Fur.45.y5. Innamorato Manzin." Non vna fiera nò, ma furo t Cieli , Ch'i le .

Bianco Remig. F. forfè ancor per le tue bianche braccia La ma-


. preghiere mie pronti , e fecondi Tolfero a te chi te fouente_»
no ardita , e temeraria ellende Mentre finge a cercar qual mo- tol/é A queitc braccia innamorate, e calde Fler.i. 3. .

to, o feguo U polfo làccia à la futura febre Epill.19. Infano M. A. Arlot. E non inaridì quel braccio infar.o > E non
. .

Cadente. Jlouar. Folci a ne l'abbracciarmi Con le braccia caden- relfò chi lo diftefe vecifo ? Parn.Soi. Son.4.
ti Non mi ilringdli il feno . Fili. 1.5. Inllupidito.Ghel. Come tocco dal pefee al mar Tirreno, Che dal
Caro Valuaf. E'J T ebano bora in pianto fi dillilla Nel caro brac-
. torpor tragge gli cffetri.e'l nome, Rimane il pefeator languido
cio de !a madre accolto Tebai.7. 160. il feno, E più le braccia influpidite, e dome
.
Rof.iz. 75. .

Catena animata Priul. E llringendo le braccia , Animate catene Intormentito. Brigo. V'oppon lo feudo il fior , che nuuapauc
.

L'vn feno à l'altro feno GaÌat.7. Benchorimanga intormentito libraccio Giorn.7.


.
.

Crudo Petr. Giunto m'hà Amor fra belle, e crude braccia , Che Inumcibile Valuaf. E col furor che vien dal Ciel faetta , Da l'in- .

m'anddono a torto Son. 159. uincibil braccio il tronco fdolfe


.
Tebai.S.ijf. .

Cupido. Anguill. Conlecupide braccia ella l'auuinfe, E diede vn Leggiadro Molz. Da le belle leggiadre, e crude braeda , Che di .

bacio à quel color nouello Metani. 4. candqrhan gii l'àuorio (ranco". Stanz. Dolci.
.

Debile. Anguill. Potrà il fuo braccio debile , e mefehiuo Vn_j Lufingliiero Senec. Deh cono/ci Mogara, e quello figlio , Mira, .

franino arrellar di tanto pondo ? Metani. 15 41- che llende il Iulìnghiero braccio Èrcol. Fur.4. 1. • .

Deboletto Priul. E I'amorofe luci Rugiadofe di pianto Err/endo Molle Tali" Già il velo, c'I callo manto è a lei rapito , Strmgon
.
.

al colpo homai poco lontano , Con deboletto braccio , Con le molli braccia alpre ritorte Liber.i. z6. .

languidetta mano Contro si gran mina Sol faccua riparo al Mufcolofi». Car. E grandi homeri ignudo Le mufcolofe braccia, i

fuo bel volto. GaJat.11. e'1 corpo tutto B'andì più volte , e menò colpi à l'aura En.5. .

Decrepito Cap. Sì che del proprio figlio Vegganfi fra le braccia Nerboruto Ta/L So/pcfe Alcide il gran gigante, e Ibrinfe Di quel-
. .

Decrepite , e tremanti Ricchi dopo 1 fecondi i terzi heredi le, onde facean tenaci nodi Le nerborute braccia in vari modi.
idii.s; Libr. 19. 17. 1

Di/pettofo Ceba. Veder però da dilpettofe braccia Rapir sì ca-


. Nerbili(0 Priul. Contro il garzon fugace Fuor del nerbuto brac-
.

ro, e pretiofo pegno cio Spiti fe il gran colpo fiero Galat.n. .

Difuigorito. Brace. Che'l braccio homai difuigorito, e la/To Par Ncruofo Imper. linfourail capo ad ogni colpo alzando Lemu-
.

che con minor forza à i colpi cada Kocc.15. 78. . fcolo/è, e le neruof- braccia . Rull.4.' •

Dolce Cell. Cara parte del cor deh vienne ond' io TrouiiI mio
. Noiol'o Cali. Sciogliti homai da le nuiofe braccia, Candida Au--
.

dì ne gli occhi tuoi viuaci , E ne le dolci braccia il porto mio . rora, del tuo Ipo/o antico. Son. 5.
Amor. Otiofo. Ch'abr. Ella pofando in ampia fede eburna S'abbando-
Eburneo Brun. Nuotatrice sì bella Pria sù l'acque fi llende , Indi
. naua, e sù la manca cofeia Adagiaua la delira , e fopra il petto
l'acque flagella, E Je turba gentil, vaga le fende E con l'ebur- , Incrocicchiaua l'otiofe braccia . Voi. 1 Vern. .

nee oraccia,Métre le tragge à fe,da fe le fcaccia. Ven. Ter.Od.5 Onnipotente Manzin. Florida, chcfarai.dnuidio al Cielo Brac- .

Edera dell'afrori o Benam. Ella fouente le fue care braccia ( Ede- . cio per vendicarmi onnipotente» Flcr.4. 1.
re de l'affetto, aliai più rare Di quelle, che cingendo olmo ma- Pietofo. Petr. Quelle pietofe braccia In ch'io mi fido veggio
,
rito Fauno a l'amato tronco vn verde animato ) Auucntaua al aperte ancora Canz-59. .

mio collo, Quafi vezzofo ferto, alma ghirlanda Paft.Etn. 1.4. Placido Ghel. Mà l'Arcangel di lui fciolga col braccio , Che cu. . .

EiTangue 1 af£ Tancredi, che'l vedea còl braccio cllàngue Girar


. llodc ne tù, pladdo, eleue Rof.i 1. 79. .

i colpi ad hor ad horpiù lenti I.iber.19. 10. Poderofo Anguill. E con le ignude, e poderofe braeda Tirano i
.
.

Feroce Mar. Alhor si grolla rune, e si pefante Spiccò dal fianco


.
lunghi remi a' (orti petti Metani. 1 1. 160. .

al gran monte vicino", E con braccio feroce, e fulminante Lan- Po/lente. Molz. E con po/fenti braccia, e inuitta lena Sul petto
ciolla dietro J fuggitiuo pino Anteo fi llrinfe il forte Alcide. Son.97.
Pre-
. . . , . .

BRAC BRAM io 9
Predatoti Stigl. Horchc m'inuola morte Col braccio predato- Atiara. Mar. E de le aitare brame Crefcendo il cibo

Ogni hor creb-


re La gratia, la bellezza, e Io Iplendorc . Rirrt.Jlb.7. be la fame. i.I ir. Canz.ij.
Propitio AnguiIJ. Porgi à noi , fanta Dea, propitio iJ braccio. Audace Brign. E fe fi bramerà Ja brama audace
.
Fie ch'ai tentar, .

Metani. 7. 6%. a l'inuolar non chiami ? Giorn.6.


Rainofo Mar. Tronchi tronchi mal nari , Le cui braccia ramofe Auurnturofa.Ccba.Sul ponte.che pattarle noftre
.
infcgne Impre-
i l'empie mani Somminilfraro le fpictate verghe Samp.i. fo han già con furibondo Ittiolo Con brame .
ahi troppo auncn-
Rapai c Uracc. La raccoglie per f orza, e la folleua Ne Je rapaci
. ttirofc,e degne.Ferma le piante audaci Horano folo. Eit.o.So.
braccia. Sdegn.4. 1. Bella Rcmig. E la mia bella brama, Et honeflo voler, che tanto .

Robuflo Tali'. Ma pcr<> nulla ei sbigottire; e lunge Ratto fi fuia


.
fdegni,Dourcl>be farti ale mie voglie amica . Epift.io.
da le robufìe braccia Liber.7. 96. . Chiara. Tronf. Ne mcn da chiara, e generofa brama
Pompeo fi
Rozo . Gal. Natura ora fa e chi dirà, che piaccia Ogni pari al fuo ; mira contragli empi armato Colt.:. 7. .

pati horchc si molle, E caro fen Ita frasi roze braccia ? Guaco Dilettola. Brace E'J pianger quiui 1 fuoi
conftncffi errori E' Ja fua
Som 9. dolce, e dilettoli brain.t. Vrb.io. 61. .

Ruuido Braco Con le ruuide braccia elee frondofa Fa fchermo Difdegnofa . Braco Né men Tarpea con difdegnofa
.

brama Riti-
.

à lei da h diurna tace . Crocio. 8. ra indarno 1! cor plaado , e lento Da l'amor di colui,
ch'odiar
Saldo 1 affi Seda dri/zò di cento gradi, e cento , E lei con brac-
. non puote, E'1 defìo combattuto in van fi fcuote Vrb.*. *i. .

cio tnancraiò st fai do, Ch'agile e nien piccioJa canna al vento. Dishonclta Moron. Soggetto il ventre à
infatiabil fame , Pieni i .

IA.lt. 75- Jombi di fiamme e colmo il petto Di mal compoite, e dtsho- ,

.Scrupulofo Mar. Li andi Je forti, e nerborute braccia Di forza, di


. nefte brame. ì.Sacr. Cap.i.
vigor, d'afpn //e piene, Sci upulofe di rrufcoli, c di vene Diiordinata Ceba. Fuggito ho quel, chinami al cor m'haii
mef- .

Seminudo .Malti. Semi il Limi le chiome Mmii'trauan le fiamme j fo Difordmate brame, e fpron lafciui Eft.4. 55. .

Seminude le braccia Minacciauiu ildardo Del. Idi). Difpcrata Benam. Quanti per te da dilpcrate brame Traggono .
.

Snodato tuli. Oltre ci» larghe Ipalle,


. ampio petto , Braccia Ja mente, e Hanno à Dio riuolti ? Co lofi". 1
89.
&
lunghe fhod.ue, e muli oloié Rinal.9. 17. Divietata. Brace L'I vincitor con di fpictate brame Ciò , clie'l
.

Supere*) Ceba. E renne pofeia il braccio fuo fuperbo , Perche la


. ferro non hà concede al foco . Rocc.4. 4.
f
guancia, c il crin non mi fcopnffe Ell.<5. 9}. Eccclfa. Benam. Se irà l'ec celie brame à cui t'apppella
.
La fchiera
Temerario Ghci. Te folainuoco, fe la man circonda L'Arcadi
.
de' magnanimi penfieri Vittori. 5. .

Dio con temerarie braccia Kofi. >. Efferata Valuaf. .


preda tolta à l'efferate brame D'vn fcroc«L_>
,
. O
Tenace. Ghel. 1 ni le braccia il leuò care, e tenaci Ilfuogran_> Icon ipegne la lame Tebai.i. si. .

paare, c lo fi ftrinfcal netto Rof.i8. gì.. Famelici .Braco Tal' è Ja turba, ouc il defìo la fpinge Con fame-
.

Tonante Moron. E qua) eh ta, qnal popolo, qtial regno Non ha


. liche brame ardita corre Croc.16. if. .

. feritilo, efentt in ogni ctade 11 gran valor del mio tonanre_j Feroce Cebi. Pur com' eipon le brame lite feroci Martin, che_j .

- braccio ? Mortori. 11. iiringa il ferro, ola prigione. Eft.15. 141.


Torofo T.tfl- Quelle mie fpallc larghe, e quefte braccia Torofe, Fcruid.i Gatt. Coiuiucendofi à lei, che tanto l'ama, E di feruirla
.
.

c netborute. Ammt.i. ti tien fcruida brama Scot.o. 9; .

Tremante. Augnili. E mentre per l'età, ch'entro l'agghiaccia Si Focofa C eba. E fe tu ferui a le fuperbe voglie , E noi crediamo à .

vede «ì tremanti hauer le braccia Mctam.1j.75. le rocofe brame Del fello , che qualhor l'imperio toglie
.
Ag-
Tremolante Ma cala pur quel tremolante braccio Infelice mini-
.
giunge fempreà J'v 11 l'altro legame ErtLi.tj. .

Uro Giuli. y. 8.
.
Folk Tronf. Di Reginaldo ben lì duole à pieno , Che per si folli .

Tremulo. Mar. C hi le tremule braccia De la ipofà reggea. I'pit.4. . brame eltmto Zia. Colt. 17. 59.
Venofo.lerr. Sino al cubito ignude cran le braccia V^nofe, e ncr- Furibonda . Ceba. Come diuenne intre; ida, c
pterriera Dinanzi
uorute,e di pelante l.uminofa bipenne Ambe le mani armaua. al caualierla donna honelfa Quando aifalir cui; furibonda bra-
Mt'r.i. ]. ma telici fior fi vide, onde Itauea gloria, e lama EfU. 48. .

Vetzofb FoJ. Comr vez'nf» braccio in sù la traccia Giunto à le


. Generola.Tronf.E te dal CicJ con generofa brama In aita de'tuoi
macchie, otic ccuar potria lepre, 0 volpe, dentro non fi cac- O Romolo chiama . Cofi.i.d^.
cia Villo di fpine vn bofeo. e pafì't via. Ma fubito ad vii ibrido, Gloriofa . Brun. Perche alTcbro non torni Su! cui lido fpargefti ,

che fi faccia Dal cacciator, fi torna v'entra, e foia, Ne v'ece- , Con accenti celcAi , E gloriofa brama Già fiori d'eloquenza,
fpuglio d'alti vepri chiufo , Ch' eflò latrando non vi metta il aure di fama ? Ven.Terr. Canz.:o.
mulo . Hum. hi '.9. Immoderata Talf Non cupidigia in lui d'oro, o d'ùnpero, Mà
.

Vicorofo. Brace. Pur tanto al fin le vigorofe braccia Sforzaron d'honor brame immoderatc ardenti Liber.i. 10. .

tonde al contrailante fuolo , Che pairar dentro à la nien .fiera Immonda Ceba. Snudai! coitor de la fua donna eitìnta II petto,
.

faccia. Rocc.6. 55. e ciò che vieta, e ciò ch'afeonde Donna , che di roffor la guan-
Bracco cane, che troua, c Icua la fiera
. cia hà tinta , Cercati con gli occhi , e con Je brame immonde
Mcffaggicro de' cacciatori firmi. Qui dislacciano i bracchi Mef- . Eli. 16. 141.
faggicri fedeli De' cacciatori, c nuncij Di fucili caurioli, Di ti- Impancine Braco Perche voi dunque . memorando acquiflo :i

midettc lepri, Di fpumanti cingliiali i.Sclu. Cacti. . Non riuolger le brame impatienti ? E doue non s'adora in ter-
Sagace. Bruii. Altri ha nel fido fianco Allacciati veloci, e fidi vel- raChnlto Farlo vbidirda le rubclle genti ? Rocc.10. j6.
tri, Altri fagaci bracchi i-Selu. Cacc.
i . Impetuofa C eba. E che con brame impetuofe, e pronte Hà cia-
.

Bracp. bracia e bragia : carbone accefo , fuoco lenza fiamma


, feuu d'eflì il defiderio intento Doue del Perfian la furia vltrice
che reità delle legne abbruciate Rinchiufo hauca I'Aflìria Imperatrice. Efl.11. no.
Ardente. Valnaf. E pofeia da le f.h:e anco al cortile Volfcfì, e Impudica. Ceba. Nefentì tanto l'alma almcn compunta. Che
fìridcr fé l'ardenti brace Del graffo de la mandra, e de l'ouile . con focofa brama, &: impudica Non rotte prima ancor che mo-
Cacci. 37. glie amica Elt.o. 141. .

Cocente .Ghel. Che freddo humor in cano rame accolto Verfa Impura. Ceba. Nel fondo ancor di quefla cella ofeura Mi Cam-
calor di più cocente hrage
al Rof.4. ?4. . para da la fua brama impura Eli. 4. 1 1 j. .

Satollinola. Impc". E (è da le palpebre intorno orlate Di fànguino- Infellonita. Gatt. Perche k d'vn pallenti à tanti togli La vita, e
fa brace, e gli là vfeire l.agrimuctie di gioia, e di delire. ilull.7. con si infellonite brame Tante pouere madri augi, & addogli.
Brama Auidità, fonimo ileJidcrio, ingordigia . Addol.4. 71.
AbhòminéaoJc. Brign. Cosi il crudel l'abhomincuol brame D'al- Infida. Ceba. Vere, che la ragion rantolio il frena , E danna il
tri effetti col manto colorifce Giorn.tf- . fuo deuer le brame infide Eil.8. 8. .

Ambitiofa. Ceba. Che famiglia, o che gente in pie rimale, Quan- Inganneuole. Ghel. E con brame inganneuoli , e proterue Ad
do con fiere ambitiofebrarne Veder la volle infra le 11 el le al- Atalanta getta pomi d'oro Rof 25. 45. i .

zata Vnafornirla llolta, c federata Eft.ii.4*' . Ingiuriofa. Ceba. Ed ei con brama ingiuriofa, c fella Contrail
Amorofa Ghel. L'alma si ben, . m 'amorofa brama Piùn'efhil- i l benefattor la fpada hà Uretra Eli. 1 1. 110. .

perche più l'ama


ta di lei, Rof. 4. 34- Ingiuita Guidi Ai bofehi, à i vaghi prati eterno deggio , Poiché
Ardctuc. Mar. ( ".he inoltrili d'adorarlo ardente brama Nobiltate, a le iugulile brame cflìho danno Son.63. .

e vinute, e gloria, e lama Tcmp.i<37- . Ingorda Qucr. Empia de' pefci al fin l'ingorde brame Sranz.61.
. .

Ardita Brace Non vuò rifehio tentar d'ardite brame, Mà lafciar,


. Iniqua Tronf. Che s'egli offefe ['immorta] magione Con bra-
.

1 he per me vinca la fame . Rocc6. 13. . me inique, e con misfatti impuri Colt.8. 16. .

Aili t.ira . Valuaf. Sappia col nudo pan vincer la fame, Soccorra il Infattibile Tronf. Defia con cieche infatiabil brame Più che'J
.

tonte a 1 aflctatc brame . Cacc. 4. 34- marito, Enfile il teforo CotLó. 13. .

K Lnfì-
. . , . . . ,

no BRAN BRAN
Inlidiofa. Ghel. Brame di fanguc al defiderio infano , Che dal llar fentiffi L'almo vigor de le leggiadre membra
Vol.-i.Dijf .

cor preme iufidiole, e conte . Rof. ì$-9'.. Alto Maur. L'alto brando diuin, eh' al /ècol noilro Delgran_»
.

Infopportabile Valuaf. E con continua infopportabil brama_» .


Cintino dal e dato in mano UJ
Hor lì vede rilucer di tonta- ,

Ne fcgui intanto ogni lior l'orme e la t:nna Lagr.66. , .


no , Mentre ei lo vibra armato o in oro, o in olirò Son. .

Inuida . Ceba. Mà poiché ciafeun altro il premio ha chicllo , A Arduo Ridi. E recife quel brando ardito, e fiero , Temprato in
.

cui l'ha fpinto inuida brama, e cieca . Eftvijp itfi. Ciel dentro l'ardorde' lampi , A l'Argante del Reno il tefehio
Ladra. Vd. Contra J'agnel, che lunge ei.tro il conile Sicuro ode Rim.Son.
altero.
beLr folto la madre , E le lue brame accrefee ingorde, e ladre Afpro. Benam. Hor l'aurea lingua, hor l'atpro brando vfando
En.9. 14." '. 1
Ad honor del fuo rie Carlo immortale , Rendi la lingua al tuo
languida Brun. Non mai le brame hà-languide, e gelate , E mei
.
kran brando eguale , Rendi a la tua gran lingua eguale il bran-
co biafmain placida tenzone , Benché amante egli lia, tue vo- do Sei. Son. .


glie ingaie - Epilf. Heroi.i-. 11. Atroce B. Talf. E per dii'peration fjtro ficuro Torna à menar il
.

Lafciua Anguill. L'accefe il cor di sì Jafciue brame , Per fargli


.
brando atroce, e duro Flor.S. 15. .

ancor quelt'alrra figlia infame Metani. 14. 10. . Amato Herr. Dille , e sfodrò con forfennato ardire Dal fianco
.

M-clenf.i Oait. 1 hi ha di brame si nielenfe , eftrane , Ch'inu.i-



dd Carzon laurato brando ferma il pomo nel fuolo, è con- ;

Chitofi fol d'opre terrene Chiedere ardrfea à DiodclCiel la trol molle Petto l'horrida punta alta s'ellolle. Babvj.tfj.
Tede, Di cùi'lof chipcr Jui paté e l'herede ? Scor.15. itf. Chiaro. Brun. in me i ferri volgete, in me arrotate I chiari bran-
*
Nobile Briprr. Sallò vnitó al coiiforte , onde lì cura D'etlcr con
.
di, le faette alate . z. Sclu. Cleop.
lui gentile hà nobil brama . Giorn.6. Crudele Brace. Come il brando crudel, c'hor punge , hor raglia
.

Nocente. Ghel. l a tema, il pianto j e di nocenti brame , Guer- Recidi hor piatirà, hor difeommette maglia Croc. 30. 70. .

ra, danno, follia, difeordia , e fame Rof.5. 11. . Crudo TalL Gli ficca ne i'afcclla il crudo brando , E tra' nerbi
.

Pungente Ceba. E Galli, che la rupe haik.ui fahta Paeah l'ar-


. i la via dritta fi parte . Rinal. 4. :8.

denti, e le pungenti brame Col prezzo de lo fpirto , e ds la v 1- Duro . Berma. Ma a quel, che 1 molle labro in fe'deftina , Non
ta . Kur.4. 66. affente il cor fero, e il duro brando Cololf u|. .

Rabbiofa Anzi mille rabbi ofe ardenti brame Empier non


. Tali'. Eletto L'hafta raccolta afeefe in fui deitriero Rinaldo
.
Tafli
vorace Mond.7-
pu<> famelica, c . ma il orando eletto
F US berta Si cmfe prima Rinal.tf. 36. .

Sanguinofa . Imper. L'hafta dal braccio^ e da la lingua ij brando Empio. Ar. Ma di ifoi fi col brando crudo ,ifc empio , Quel che
'
Con fangtnhofa brama alhor non mai Contra il germano fuo, la con la ialce il Villan d'herba . Fur. j 7. 79.
contrai! ucino Si vibrò, fi rotò crudele, irata lenti. 15. .
'
Fatale Fed. Stagliati Eroe felice : armaro in campo Spiega il
.

Scelerata.t el .:. Sfiorita d'Amati la Icelerata brama. Ell.1tf.105. valor, ch'è folo a te conceflò , Dal tuo brando fatai non haura
Sfrenata. Fol. Tacque l'accorto padre , e pofeia il prega , Ch'a fcampo, E cadera lo lluol peruerfo oppreflb Appi. .

Hum. lib.s. "


braille m .siK i,. ite metta freno . •
• fedele . Car. Lalciato il patrio brando , a quel di piglio Die per
Spietata. Troni'. Deh fé nemico barbaro iJ percolfe , Ed agitatola difuuuetititra , che d'auanti Gli s'abbatte, ch'aliai fedele, e fal-
fpictaie brame Con lenta mortai al fuoMo l'eolie. Ooft. <.f S. 1 cio Lungamente gli teffe . En.u.
Sporca. Moron. Onde gli empi piacer, Jé fporche brame Crcb- Fiammeggiante etuabr. Impugna il brando fiammeggiante, al- .

bersl nel lino cor, che mai molla Vederli te i'infetiabil lame . laccia L'elmo d'almo fulgor giamai non fpento Amcd.7. .

». Sacr. Cap-5- Fido. ear. Impugnali fido blando Temprato in Mongibcllo a


Suogliaia Brace Addimandagli tu, che il cibo appretti Tamar-
.
1
tutte proue En.it. .

re clpcrtaàle fuogliate brame Vrb; 1 1. 47. . I Fiero Ar. Lo feudo imbraccia, e ilringe il brando fiero , E sfida
.

Vcnenolà. Gliel. Anzi di Libia il più ptilifur angue Ne le rab- a la battagliai) caualiero . Flir ti. 19.

biofe, e'.venenofe brame Kof.16.75. . Fifchianre. Troni. Qual pino minar niol da gran monte, Tal
Bramito, mugghilo, come di toro ibrido, vrlo. : caia verfo lui brando fifehiante

C'oli, ix. 37. .

Horrcndo Mar. iafiime dagli occhi torui auucnta , e feocca


. I Formidabile. Tati. Hor che farà quel formidabil brando, Che
Et tiorrendi bramiti ha ne la boti a. con impeio tal vicn giù calando ? Rinal. o. 71. 1

Branca zampa dinanzi di fiera , od'vccell» , c'habbia vnghie da


. Forte. Talf. Con atto humilc il capo à lui chinando Gli porfe
ferire : artiglio b. /! . perlapuntaii fortebrando. RjnaJ.? 9.
Afpra Mar. Mai branca afpra , e crude! d'orfa montani' Non gli
. PmmmarttoJ Troni". Aahua inalza fulminante brando, E sù
fe per timor volger le terga. Sainp.i. l'honiero manco Armiiifi giunge . Coti. 10. 41.
Curua. Malli E l-.t le curue branche' Di maligno feorpione In- Fulmineo Talf . II Palatila fra gli altri il dcilrier caccia, E rota
fettaua l'orìetc i dardi infetti . Del. Idil. 1

m^iro il luo fulmineo brando . Rinal. 1 1. 80. 2*
Horrida Tali". Ma non e vera voce , e voce aflembra L' interno
. Fanello . B. 1 ali. E fù il brando si fiero , e si funetlo , Che fin ne
-
fpino, che lì frega , e frange In quelle horride branche, ond'ei l'oliagli fi te lentire . Flor.z. 59.
rifuona Monti.?. I Grauc Troni. Da la cui porta pende in alto vnito A graue bran-
.

Ingorda. Stigl. E difefo nc'rifchi il gregge amato Da le branche do poderofo telo Colt. 19. 41. .

de" lupi ingorde, eV empie . Rim.hb.7. Haltegguro Imper. Tolto al graue imperar, al gran commando
.

Magnanima ."Bruii. Quelli, die già ne l'altrui fangue ha tinti Con Da cento armaci alkdiato è il mollro
E per iua lingua, in fuo ,

magnanima banca il gran Leone. 1. Selu. Bar. détaro chioltro Lingua s'infilza d'halleggiato brado. Caf.5.49.
RobulLi Guar. Come irato leon , che '1 fiero corno De l'indo-
. Ilomicida. Brun. Ne bruttata empia mano Hauria brando ho-
mito tauro Hora incontri, hora fugga , Vira fola- fiata, Che micida, Moltropiù ch'inhumano, Rigido parricida Agi. .

nel tergo l'afferri C on le robulte branche , Il lernu si, ch'ogni Holtile Vd. Che fopra il capo il brandohotlil gli feende Sotto
.

poter ìi'emunge Pali .4- 1. . entra al colpo, e ne lo feudo il prende. En.10 178.
Spietata Guil. Poi con la lingua hor le fpietate branche , Hor i
. Ingiuriofo. Brun. Che pur Enea, già prifeo Enea rapìo A la Pe-
piedi, hor il capo horrido , e tetro Forma , edi mole a rimirar h fga arfura , A i brandi hollili ingiuriofi, e rei , Da diuo lume
si brutta L'indullriafuafà vn animai perfetto D. Sctt.i.
, . feorto, 1 parnj Dei . Ven.Terr. Canz. 19.
Branujstocco fpecie d'arma da guerra . Inoperabile Chiabr. Amedeo l'vrta , e nel finillro lato II bran-
.

Forte. Btnam. J 'arme, di che coltoro armati vanno , Son forti do infuperabile profonda Amed.7. .

brundiltocchi, in cima a cui Lungb ferro s'incaitra, omi'aipro Inuitio Brun. Sbranar fin ne la tana Là ne' fonti del Nilo , oltre
aft'anno Rendali, quando lia il tempo , à i corpi altrui. Vit- l'Egitto, La gran lera Ottomana Ven.Terr. Canz. 11. .

tori. iS. Irato. Rich. Ancor, Madre di Dio, col brando irato Staffi il tuo
Brakuo fpada . f iglio a' noftri danni intefo Rim. Son. .

Acino. Mar. Quel eh' à far non ballò qual hor l'aflàlfe Duro Miiucciofo Mar. Troua di Marte il minacciofo brando , Il fin .
.

tirai, brando acuto, halla pungente lemp.i S7- . brocchier, l'auantaggiato vsbergo
Adirato Ferr. Con l'onde ìmpetùofc Del ino brando adirato
. Ottufo Tronf. E in brandi ottunda minaccia manca De l'vltim'
.

Ruppe l'argine holtile, e fuor nVfcio . Hort. ire, e del icrror ch'angue . Coli. io. 4f
Affilato. Chiabr. Pofeia la delira, ic l'affilato brando Volge d Pompofo Saloni. Pende a nobil gucrrier dal manco lato Ricco
.

cola ferir, douekgaro I picghcuoli ncrui il bullo, e '1 braccio. brando pompofo Simile à quel , eh" ardente , e
di fregio d'or ,

Amed.j. luminofo Fiàmeggia in mano ad Orione armato.Guacc.Son.i.


Almo . CÌiiabr. E l'almo brando s'ei lo vibra in alto RalTembra i Ricchiflimo . Valual. E'1 ricchiffimo brando hà poi coperto In vn
rai ne l'Ocean ben terli Pur d Orione. Amed.io. fodro d'auorio Indico, e bianco Tebai.9. 100. .

Altiero. Chiabr. Ma copre ricoperto il capo, e il bullo Fu di Rigido. 1 ronf. Larconteltr'nge rormidabil daga , Econ rigido
metallo ii buon Dauid, e cinto Del brando altiero , ci contra- brando Aigei te impiaga Coll.n. 45. .

Rio.
. . . . . . .

BRAM BRI
Rio . Ar. M.i a quello à pochi il brando rio concede , Ch'intorno quel Signor, ch'adoro. Rim.S0n.1r3.
Iti
moia il Saracm robuito fur. 16. 12. .
Argentea TaflJ Alhor che le verdi
Kicchiih'mo.VaJiiaf. E'J ricchifTimo brando hà poi
coperto In humidi fon d'argentea brina
herbe, e i vaghi fiori Sparli
.

P '
&
vn fodro d'auorio Indico, c bianco. Tcbai.9. ->oo. RinaLj 44, .

£
.

C e ri " e a prc hon,ai


' ^'ghiacci acuti Sciolto ,1
Scabrofo
.
Vaiuaf Chi
dure nafte, e i forti brandi rroua Ne la le
tSk '.?
tCrn fc pre di r,,lcra]di ' il cor mi fol
, /
vecchiaia Jor fcabrofi e lafli , E li ritorce,
empie ruote di volubil fallì. Tcbai.j. 160.
à ferir rinoua Con & coir, D
copre n arida fpeme,
r ?
e d. penfier canuti Run. Son.36.
?° fi
.

Candida. Qucr. Già di candida brina


Stridente Ctr. Succede ne la pugna, e il fuol ricopre Del quinto
del già mofTo Braccio, e
.

Verno aipro 1
Aqudon
del brando, ebe (indente , e grane gelato . Son.j.
( .liana per ferirlo
tai colpo Kiceue con lo feudo,
e io folk-mie. En.io.
Superbo. Vaiuaf. D'oro mafliccio fuuea la
li mor-

nobil cinta, One il


;

^s^^rià^ confp,mea,genti Lcfommiii

luperoo brando era Jc-ato Tebai.9. i° 1


Iempeftofo. Benam. lf brando tempeflofo in man
.

85iSStìa. SÌ:XrS
4 far - "°
r Brina cri,-

gh'fiede A °" te
coinmandar cento ruinc eletto. Sel.Stanz. .'
fi
T " e T ° fc tcm P reran fcrilil ^
Vcrfat.Jc Oatt. Michel Duce primier che
brine Giorn f '

V ^W*,
Tk
la gran delira I! ver-
.
Fr ,

fatue brandobanca ghermito. Scom. 94. <


° l Il
c
' e chine Tenendo, d'hone-
Db mm ( ioraggìo d'animo, prodezza della
,

perfona Jc roic, oi.de il bel v ifo infiora


Alta. Alam. Volge fol l'occhio intorno vago . Liber.4. 94
bramirà, s di fierezza afperfo. Gir. Corr.4.
Marnale. Moro... Ma fe prode guerrier tra
e bello D'alta».

lorfi molta Si col


.

^ £:cl
terra lpaile.
Gelida Ghel. Cosi i'Angel d.cea
in he 1-ALr0ra Ìa
v
lur.io.io.
P*"» brira Da Ic dogate role in

; gehde brine Tirifer


.
parlar gh aforza, c gli affama il volto,'
, Ch'ogni vn fen' va' con Mania] c la fiamma al core Rof.1.71
551 .
bramirà B del Angue nemico i campi iroffra t.Sacr.Son.tftf.
lumida.
, . H.fpida Teli D hifpide brine hirta è la chioma, il gelo Le mem-
V<.. Vedralbalhorncui lode guadagno Quella bra mlfupidifce
.

da, e vana ma
turni- ,
Qiul foglia i' tremo, e tu non m'apri ancora
bramirà En.n. iy8. . .

Vcniofa. Car. Prendi zuffe del pari , e poi vedrafli A cui quella Imperiata . Tronf. I prati ornaiia d'imperlate brine
ventola tua bramirà Honore acquali , Et indorami
En.ir. .
inionu il verde c^ine. Coli. 15.
a
Bri (i
fiume del Bergamafco, che mette 7
.
in Adda Molle. R1.1 Strugge la lunga età le molli brine
Vago. Vaiuaf. Dalp.è l'irriga il vago Brembo, , E sofeura ne gli
efeorre Finche occhi il chiaro raggio
quindi ien va ne l'Adda a porre .
J-.Sqb.xi
Ciccai. .
Mordace Valn.i'. Ma poiché Borea mento hifpido
fon» fiume, che corre preflb a Padoua
.
, enafee in Chiarenta-
.

Duro nomai ratto di fonante gelo, Solleua


. 1
, e'I crine.
na montagna polla in aria, e di morda-
Antcnorea Chiabr.
nell'alpi
o Urine Fa velural mattin notofo velo Cacc.5. 106.
.

s'am.enta vno Speron non mero Pian- I-. gli


Neuola Ghel. Som a vn torrente
ta gentil de l'Antenorca Brenta. Amed
.
al fuo viaggio in fine Chiufo da
5. laide di neuofe brine
Famofa Corf. Deh come tarda vai, torbida e . Rof. jj. 118.
.
ofeura Famofa_, ,
Placida Ghel. l ra le placide brine apriano
Brenta, che circondi, e parti L'Antenoree fiori Le vache fpo-
*
. i

ra. i.Son.j.
fuperbe antiche mu- ghe egodean
Pretiofa Font. Tu
l'aria, e l'ora.
conche marine Ingratiidando vai Di pretio-
le
Rof U 106.
'

Ondofa. Bmn. Tributaria co! Pò la Brenta ondofa .

Dia tributo le brine, E di mafchio valor ricche le fai Od.7


di punto, e Candia ancora Cipro .

inaili con faccia laerimttó Rugiadofa. Moron


s.^elu. Bar. s . Non ti ramenr. del fhmofo Vello , Chela
notte primiera a l'aria afeiutta Tutro
Bui 'CAGNA ifoJa. ba-nolfi in ruciadole bri-
.
ne? Mortor.5. y. "
Feroce Ghel. La feroce Bretagna, à cui
Natura Die per muro il Sangi.igna.Moron. Se al penfier foi degli
vaiìiflimn Oceano Ro£.jo. 11. .
afr r, fijoì martiri Stilla
a l horto il Signor unguinee brine
Vaita BtWJM. Me h valfa Bretagna al , E par ch'a pena il cor pal-
.
Mondo cfpofe Colici drl piti, e fpin. i.Sacr. Son.
70.
torte Ali andrò, Olmda ardita. Mond.j. [
48. Scolorita Malli. Là sù miei monte,
Vltnna. Grat. Quei che l'inculta, &vJtima
.
out canuto albore A quella
Brera-ma Da le re- età cadente inuecchia il criue
, Tinta.di bianche, e fcoloricc_,
mote (poude Cicop. 1 o. f . in terra manda .
brine Frale braccia del Cicl la
Bri wo. gigante, c'haueua cento braccia .
encu ctr ndc toIfe Amor
terra more Del.S0n.35. .

Cen.imano Martir. Del ùcrilego popol le gran proue,


Onde ffi trecce\bionde, e in qual. fpine Colfe
-
9
e di qual vena, Per far due
morto cetuiinan Briareo le rofe j e in qual pia««ia
.1 . S a../. Terni. r. le brine Tenere, e ftefche, e die lor polfo, e lena ?
Di cento doppi t ar. Mollruofc apparenze Son. , 8<"
. in sù le porte I bifor- Tremola Bruii. Di fanguc ella roflèggi Con
mi Centauri e le biformi Due Sulle Briareo di cento
.
la tremola brina Di ,
doppi
"*
, , latte ella biancheggi Con l'Alba
martitina Ven.Terr. Od 7
La Chimera di tre. u.c.
.
1
Vetro minuto Imper. far io non poffo far,
Simun aro Dant. Che de lo fmiiiirato Briareo Esperienza
.
haucC fparga il Verno , fuoi minuti vetri,0
ch'ogni llagione,
.

O
ier gli occhi miei Inf.ji. .
la State ne accenda 1 ùoi
carboni. Rufl.3.
Vallo Senec. Il vallo Briareo, Ed fuperbo Gige
. il
, Che i Thcflà- Brio voce Spaglinola , e fignifica viuacità,
aamonu adunò inficine Ercol. Et.i. ».
.
animo, valore, buon **
.
cuore. '

Briga . noia, fallniio, lite, fac.enda .


Leggiaiiro Brign. Leggiadro brio maflro
Dolce. Torcll. Di lei, che in dolce briga ogni hor vi tiene, di moti eoree»i
.
Vn aL
Scri- ma propria in ogni membro fparfe. °
uendo andate con si alti concetti, Che Cinto arreilar fate Giom.7.
Ippocrene. Son.
& Britanno . di Bretagna
Altero. Tronf. E FJauio impari, ch'i Britanni
Infidiofa. Imper. Ver affettar de l'afpcttata mene alteri San vincer fen
Anco immatu- za Duce anco gl'imperi Coft.t4.10. .
re a vago honor le (pigile, Quali tralafcia
infidiofe briglie' Difemnto. Imper. Cheiportatorde' fuoi tefori
Quali m folco d'amor dumi non tefTc ? Caf. 1.38. W afpetta Sonda
Biugi a romeno col quale li guidai c BmaBBÌ °aI Mo " do ,,r ma 5 hor '
1 . lf tiene in obedienza il ca- Sfóunri Ruft* *" Ja Tè '

uallo, o altro animale che fi caualchi


Indomito Angui Jl. Dunque il domar gl'indomiti
.
Dura Benam. Aula il J itri jro a men tardare vfato , Più il Britanni , La_,
fuo Francia, U Ponto, l'Africa, e l'Egitto.
.
fi-
gnor la dura briglia allenta Mond.i. 79. Metam.if
.
Vltimc. Tronf A noltro rr, , dir con cento
Faucofi Bald. Hnoflt, che del fclrfb indocile, e prorcruo .
r legni Da i fen ripo-
.
Le fa- rti gli vltimi Britanni . Coli. 1. 29 .
ticofe briglie riabbia in balia Rmi.Fain.Cari. Stanz.9. .
Bkoccato ogni drappo tcfìiito con oro
.
Ferrata Mar. Ne la tua man de le ferrate briglie Ripongo,
.
ò cara Pcrfìco Grat.Di Pi
Perfico broccato ombra conicità
mia, l'arbitrio intero Epir.i. .
man
.

foura
.
A l'aflifo Ro-
fi llende Cicop 4. 47.'
Gemmata Bei in. Onde conuerfa la gemmata briglia
Vcrfo la__,
.

.
Brocchuro rotella picciola, che fi fuol fare di ferro
.
terra fuoi coriier declina
i
Stanz.'Dok.i. .
.
FTno.Mar. Troua di Marte il minacciofo brando,
Ricca. Ar. Montar la fece s'vn ronzino, e in mano La ricca Il fin brocchier
bri- '
1 auuanraggiofo vsbergo .
glia di Frollini le meffc . Fur.13. 31.
Bronco . ramo d'albero, Sterpo, troncone
Brillo fplendorc fcintiJJantc per gioia. Se allegrezza di
.
cuore . Inutile. Imper. Colà giungiamo, one fra inutil
Tremolo .
Bruii. Famiglinola d'Amor, Vezzi ridenti Qui fan "l'in- bronchi, E fra
lqualJiac iierpi, e folte ortiche, E fra dumi
canti, e fon malie foaui Tremoli brilli d'occhi, e molli accenti. pungenti, e incolti
herbaggi , Improuiù ne appare, defolata D'vna
Epilt.Herni.i. z .
antica città
molle quadrala Ridi. 4. .

Brina, rugiada congelata


Siluefire Ghel. Remoto il fan da le vcftigie fiumane
Vigente. Orili, edelmio cor l'algenti brine In pianto offerfìa
.
Bronchi fii
ueftn, ed intricati inuogli. Kof-i. 89.
K i Te-
. .. .,
., . . . . . .

ti} BRV BV
Bvccia. pelle de animali.
Tenero Im^cr. Ecco là vn pallore!, che di vn caflagno Tolto vn
gli
.

E d'agrefte lunnoiiia irmlico Ventola Car. Due fon le pelli, c fon Dire chiamate Che d'alpi
tenero brónco ,.il dona ai labro
. ,
,

flauto a timpanel compagno


Compone vn Caf-4- 4i- bau parimente hirte le chiome, E di ventole buccie i dorfi ala-
fabro .

Ciclopi miiiifrn nella fucina di Vulcano


vno ti En. ii..
Brusii . Salii
Bvccina . ltrumcnto da fiato
Succido. Rin. Hord'vn l'uccido Bronte , D'vn Ciclope affùmato
S'inuaga, e'1 tà in amor l'uà Itdia, educe. i. Canz. 18. Concjua. Malu. E con buccina concaua Tritone Fughi l'ire di
Circio, e d'Aquilone Del. Stanz.
Bronzo, metallo. .

Infaulta Andr. Senti d'infauitc buccine al rimbombo Fremere il


Altero. Iknani. Ma dimmi, onde prenderti il bronzo altero Per
.

ìfcoprir del gran Farnefe rivolto? Coloni-


rimbombale il Mondo Adam.i. 3.
•Cielo, e .

buon fcar- Marina Mar. E chi gonfia la buccina marina Samp.3.


Effigiato Imper. Oue le fine pietre , e fina mente Da
. .
.

ptl polite , &


intagliate .Rcndea più belle, e più tacca pompo- Bvt boue, animale da giogo
. .

bronzo effigiato, e l'or inalliccio. Ruit.4. Bauofo. Andr. Deh mira infili quel bue, Come par che ti vibri oc-
fc t'1
chio di foco, E bauofo,c foiriante, le ritorte Corna abballando
Luniinoib. Ghel. L'acqua v'ondeggia, c pare argento, c pare Di
foco il bronzo luniinoib, c facro Rof.4- <5 1. .
ti minaccia morte. Adai;..^. 4.
Faticofo Brace. E così difu&ndc pafli intiia Doue la notte i fa-
Rifonantc. AagUill. Diiierfc conche fabneate ad arte Villandi
. i

ticofi buoi Stannoìì a ruminar l'herbepafciutc Bar.


bronzo rifonanre, e duro. Metam.ii.i3- , .

Sonoro. Bruii, E con fpada fatai , bronzi fonori A fe il trionfo Feroce Valuaf. Di quattro pelli di feroci boi II gran feudo d'ac-
.

Agi. ciaio orna, e prouede Tebai.4. 47.


altrui le morti appretta
.
.

Spirante Na. E fon le palme a te vili, epaluilri , Et 1 bronzi fpi- Lento Petr. Et vna cerua errante, e fuggitiua Caccio con vn bue
.

jnti, ci marmi ìnduflri. Canz. zoppo, e infermo, e lento Son.188. .


r

Vino Quer. EfpreiTo intanto in viut bronzi,


.
e fculto Sol di man Zoppo Petr. Lagrimando, e cantando nollri verfi , E col bue
. i

di Leucippo tlTervolca Son.36. .


zoppo andrem cacciando l'aura Canz.38. .

Brvma, Verno, cuore del Verno. Bvi nAi aggiramento di ventigagliardi,c molte volte con acqua,
.

Algente, l'etr. D'amor tragge indi vn liquido fonile Foco, che


o neue rurbo : .

m'arde à la più algente bruma. Son.15.j- Indomita. Brace Nè laida mai l'indomita bufera Cafanon_»
difgucrnita, o torre intera
Afpra Valimi". Che mentre cede à l'afpra bruma ii Sole Mai non Vrb. 5 83. . .

efeca veder l'aria fourana Cacc.4. 130. .


Bvffom hiiomo che fa profeflìone di trattener altri con dir dan-
.

Dolce Mmtur. Vaghi augelJctti, che per bel collume Lien fchcr-
.
de, o feiocchezze
zando in quelli ameni lidi Vanii lolete leggiadrctti nidi Ale Dolce. Anguill. Nè di fcherzar lì veggon maifatolli Tanto fon
più dolci, e più foaui brume 1.S011.1. .
dolci buftoncini, e folli . Metani. 13.186.
Tali' In qutlta nubilofa , e fredda bruma Scaldai pen- Piacenolc. A!am. Vn piaceuol buffon ci era da lato, Che di tener
Fredda.
de la sciata mente . 1. Amor.Son 106.
ila-
l'huom lieto hauea dottrina Gir. Cort.4. .

Celata. Bald. L'Arabo augel perche rinoui, e lafce L'antiche.-»


Scimiahumaua.Stigl. de l'antica età collumi degni , Quando O
(poglic, a'r.iidcl primo lume S'accende j e quello di gelate non s'vfurpaua il cibo altrui L'human» fdnua con fuoi gelli in-
• r- rgc la pira, oue ha feretro,
brume e falce Rhn.Moral.SoiM .
degni . Ridi, lib.6.
Horrida Braco. Freme l'hornda bruma, e i nembi fili Sporgono
.
Bvoi.t menzogna, fallita di parole.
il Mondo
di gelato fdegno E tanno 1 giorni accelerati , e bui Alta Imper. Mentre faceflì baila fede al Mondo D'alte bugie_j
.

Al pellegrino pie termo follegno Rocc.11.37. .


non \olontario fabro Rull.4. .

Mordace. Mar. E quando per la gelida campagna Irrigidire la E mpia Campeg. Pefa l'empia bugia, penfa al dolore , Ch'alhor
.

tralilTe al luo Diletto il core Lagr.i. 70.


mordace bruma Samp. Sofp.13. .
.

Netiofa. licmb. Se il foco mio quella neuofa bruma Non tem- mar fommerfe Le
Fallace. Chiabr. 1: gli dicea vadano in : fallaci

pra , onde verrà , che fpirar polla Refrigerio al bollor , che mi


bugie de' tuoi pen/ìeri Voi. t. Str. .

difotia. Son.48. .
Fanialtica Mar. di quante fàntaltiche bugie Monilruofe appa-
. O
Nubilofa.Taif. In quella nubilofa , c fredda bruma Scaldala pi- renze intorno vanno
Amor. Son.9. Infame. Ccmpcg. tutta dolor la falfa Idolatria Con l'infame
sra mia gelata niente 1 . .

fuoi delìrpcr bugia dal vero vima Lagr. 15.36.


OlCUtt Valuaf. Perche fofeura bruma Circonda i .
.

ognitempo? Rim. Canz.i. Garrula Rich. E gli sbandi dal Foro La garrula bugia domò fe-
.

roce La frode, e la rapina ; arte, c diUnilfe A l'impietade, à la


Bkvmale. di Verno.
barbarie il regno . Rim. Idi I-
Gelido. Ghel. N'andrà quando il brumai gelido, e trillo Sparge
Rof. 13. 118. Pelle Brace. Erra, chi mente, e fopra ogni altro errante E' la bu-
.

le ncui •

gia, sì federata pelle, Che non troua il guerriero onde, che la-
Mabiagìo Ghel. Così fugge fotrerra arido feme Del maluagio
.

brumai grandine, e pioggia. Rof.3. 74- ue, Se non il l'angue Tuo, macchia si grane Rocc.8. 13. .

Spiaceuole Ghel. Prendi contro il brumai duro , e fpiaceuole


.
Sprezzante. Brace. Poco de gli egri,e de gli eltinti meno La lprez-
Quella pelle. Rof.6.67- zante bugia cura fi prende Vrb. 3 73. . .

Brvto Lucio Iunio Bruto , che cacciò da Roma i Tarquini;


.
Bvgia . citta nel Ino Africano .

O
grandi Scipioni, e fedel Bruto Quanto v'aggra- Nido infame. Tali". Trouar Bug,a, &: Algeri infami nidi Di Cor-
Fedele Petr. . ,

da , fe gli è ancor venuto Romor la giù del ben locato olticio fari, & Orati trouar più auauti . Liber.15. n.
Canz. 11. ,. ... ,
Bvio ofeurità .

FJorrendo. Brace Non per mia volontade al buio borrendo De


Vendicatore. Car. Vedi iTarqumi regi, e quel fuperbo Vendi-
catordclafuperbialoro Bruto Conlol primiero En.<>. . l'infernali tenebre difeendo Rocc.3. li. .

*
Brvto. Marco Bruto, ch'vccife Cefare .
Bvri.a giuoco, fcherzo, Ipafìb, berla, foia
. .

Audace. Mar. Fuggifuggi lontano, Ecco il nemico vincitor fi Atroce Stroz. Ben parue al caualier la burla atroce Mentre di lei
.

vede Già vicino, che nedej Così timido, cfmortoa Bruto gioir largo fi crede Ven.18.zo. .

audace , Dille vn fido feguace Galer. Hill. .


Bvrroni luogo feofeefo, dirupato, e profondo
. .

Valorofo Bocc II valorolo Bruto , per lo cui Valor fu Roma


.
Cauernofo. Mar. Van per burroni cauernofi, e cupi, Per balzi
da °iogo reale Gii liberata. Vif.Amor.9. macceflibili, mculti &
bruttura, lporchezza, lordura Folco Moron. Vattene dunque entro i più fofchi, e neri Burron
.
BitvmKI* •
.

Horrida Leon. Perche il bugiardo vecchio à lui dipinge Pieno


.
d'Abiilò , eh' à pugnar mi accingo Con motti aliai più tragici,
Taid.3. 3. e feuen ì.Sacr. Inuett. 10.
l'Interno d'horride bruttezze .
.

Bvivlars voce dell'alocco vccello notturno


.
Horndo.Ar.T'hò per cauerne,& horridi burroni Fanciullo auucz-
Merlo Valuaf- Da quel lordo cadauero infepolro (Per quel ch'al-
.
zo à ilrangolar ferpenti Fur.7, 5 7. .

cun più antico ne fauclli) E' fama, che fuggir lontani molto Ofcuro Barbar. Diucntaro i palagi ampi deferti, E gli ofeuri bur-
.

roni Si mutar per bearne in Cicli aperti Seraf. Her.


Conmcllo bubular notturni augelli, E che dal trillo odor il .

rriutovolto S'allenner cani impalii, e lupi felli. Tcbai.i. iti. Bvsiri Rè d'Egitto crudeliilimo , che ibleua vecidere gli hofpiti
.

Bvca apertura luogo cauato , communenicntc più profondo


.
,
fuoi
che largo, o lungo .
Crudele Sencc. Bufiridc crudel l'are non tinfc Di fanciullefco
.

Ofcura. ht~ Con quei, che falfan le monete hà vlanza Di ripa- fanguc Trond.j. 1. .

rarfun qualche buca ofcura Fur. 14- 9°- .


Crudo Né tu da quella man deliro riedi Di Spagna al fuoi
. Bald.
Secreta Mar. Vienfene cautamente Perle fccrete, c difufate bu- natio, Crudo Bufiri, pur pagar conuienti A quei pria lufingati,
che Del giogo erto , e fublimc De l'antico Saturno il terzo he- e pofeia Jpenti, Conia tua morte il fio Riin.Heroi. Canz. 6. .

rede. Sainp.j. Empio. Anguill. Dunque in Egitto debellai quell'empio Bulìri,


c'hauea
. . .

BVS CAC 113


c'haueail cor sì crudo, c Arano, Che'l pcregrin facea morir Gioconda. Campeg Dopo gioconda caccia Io di fmarrito can
nel tempiOjE tutto lo fpargea di fanguc humano. Metani. 9. 76. l'orme feguendo . Filarm.2.3.
Perfido Sente. E far che il rogo, qual macchiaro vn tempo De'
. Horribile Tatti Di Cedron l'alta riua , e l'onda è rotta , Doue .
i

peregrin le morti, il giullo l'angue Bellette ancor del perfido Franchi hebber prima horribil caccia. Conq.21. 54.
Bufin. Ercol. Fur.2.3. Marte bofeareccio Valuaf. Che fe tu vuoi faper di parte in parte .

Bvssi . perco/ìe, picchiar/ De' C3n famoiì le maniere, el'vfo, Onde feruirti al bofearec-
.

Acerbe. I oh Perche ti metter Jci , che donnafuttc Donde patir cio Marte Polla à tua voglia , e non rellar delufo Cacc. 1 70. .
.

douean d'acerbe bude Hum. lib.a. Nobiliflìma Guar. Verfo la doue intefo hauea, che SUuio Nobi-
.
.

Bvs-vo. bollò arbore nolo :


liflima caccia Al ficr cignale apparecchiata hauea
.
Pali. 4. 2. .

Colorato Alani. Più di tutti è riducilo il falcio , e"l tiglio, E'1 Periglfofa. Tali. Ma qual fero leon di tana vfeito Co' figli apprcl-
.

colorato buttò Colt. 4. . fo in periglio/a caccia. Conq.19. 103.


Crcipo Alam. Tiapiantalfe tra loro il crcfpo buttò , O'I tenere! Pugna /mietrre Valuaf Io non hò rutta ancor trafcorfi l'arte De
.
.

lentilco, o l'agrifoglio Colt. 5. le filucttri pugne ; a/ico mi retta Quel che più vale,ò cacciator,
Bvstu il corpo ddi'huomo dalla gola alla cintura, non compu-
.
per farre Ritornar vindtor da la fioretta. Cacc.4.
tando le braccia o corpo tutto : Sanyuinofa TalT. E moriam quali beine in fero 'ludo Cinte d'in-
.
.

Altiero di. Ei di ierrce catene auuinto giace ; E la gran valle


.
'1
torno, o in fanguinofa caccia Conq.24. 118. .

inferita Col bullo al tier tutta ingombrar rotte mbra Lir.9. Spietata*. Brace. Vdito hauea , com' ei pofeia mi ditte , Dal gio- :

Calluto Valuaf- M poi che il (angue ricourò, e'1 vigore Nel lar-
. i chetto Aminta De la fua Clori h. fpietara caccia Sdegn.4. 1. .

go collo, e nel calluto bullo Tebai.ii 199. Virrù cacciatrice Valuaf. fe non che quel popò! li compiace
.
. O
Delicato. Car. Di virgulti va fèretro, oue altamente Delgioui- D'\ na inutil bellezza,c rópe,e guatta La virtù cacciatrice, o co-
netrod delicato bullo Compoflo fi giacca En.11. meegregio Fora, Se aliai foiira ogni Ipefa il pregio. Cacci. So. .

Eflanguc afta Neflbaa a me col butto efiàiiguc, e muto Rimari


. '1 Cacciatori! che caccia . .

più £'U';i r a, egli mori qua! forte. Liber. 19. 117. Accorto. Bruii. E fe poi lieto io miro a pie d'vn colle Accorto
Gloriolo Bruii- M:ì giace vinto al fin, ne d'altri aduna L'olia fa-
. cacciator, eh' i lacci afeonde Saggio tra fronde, e fronde. Agi.
mofe, t'iglonolo Butto, C onj'io d'Amor trastullo, cidi For- Anhelante Teli. Il cacciator tutro'atihelante, e latto Per (olita- .

tuna E| ili, Hcroi.i. j.


. rio lido Di fuggitiua cerna incalza l'orme Lir.j. .

Grande. Tafl] Mani ai... ancor la delira , e'1 bullo grande Molte Ardito. Anguill. Poi c'han la felua cinta d'ogn' intorno Glivni-
ferite hauea dal tergo al petto I.iber.K. ri cacciatoci arditi, e accorti. Metani. S. 106.
.

HOTttawo Mar. Vroa, che d'Aullria pregi, e de l'Ibero Le glo- Auaro Arefi Che datti in preda al cacciator auaro Cercandoli
. i .

rie Hi vn con l'bonorato bullo Ricevi in feti di quell' Ifpano fuo goder vago fembiante Impr.29. .

Augnilo, Chi iii Cicl trasiato il /ito terrcttre impero . Lir. Lu- BramoYo Golel. Qual fegue il catriaror bramofo , e franco Fe- .

gub. Son.jj. ra timida errante, e fuggirruaSon. 1 14 .

Homdo Tali. Ricardo trapafsò l'horrido bullo Là doucilnero


. Cauto. Malu. Il cauto cacciatore Occultato in difparte a" fuoi
collo in lui s'annoda. Conq.24. 56. vantaggi Fermo attende importuno luoghi,i tempi. Del.IdiI. i

Infame. Ghel. Nel inezo fuo, ne potrà dare vn crollo Findoue Curiofo. Brace. Qual curiofo cacciator, che fuole Spiar Porrne
annoda il bullo infame il collo Rofij. 119. .
à le fere, à l'ombra, al Sole. Vrb.2. 6.
Monco. TalT E con più chiari fagni il monco butto Conofcer Degno Galean. Non fù colto al conile,
. o rolro al laccio Di de-
vuole, e l'homicida ingiuilo Libcr.8. 6. . <;
gno cacciator mcn degne imprefe Guaec. Son.8. .

Nerboruto. Priul. Con la mafliccia mole De' butti nerboruti, c Duro. Valuaf. Quel eh' à voi fpeflbpcr le felue errando Gioua
torreggiami Serrano la gran v iaDue gran pefei sigari Galat.s. . mirar, fere feliucgie e cani , E duri cacciator, di" ad ambi in. ,

Nobile Tronf. Oue fol per raccorrc il nobil buffo , Il più forte
.
dando Intonin d'alti gridi monri, e piani Cacci. 20. i : .

guerricr con lei dimora Più di cordoglio che d'acciaro onufto. Errante Valuaf. E vita lì viuea lieta , e lerena Sempre tra bo-
.

C0ll.1t. vtf. fehi cacciator errante Cacc. 2. J4. .

Sangun-.ofo. Valuaf. Vide Hoplco ancor con la medefma luce Efperto Egid. Dilpofto al van delio preli quell'armi Che à efpcr-
.

Del fuo lìgnoril fànguinofò bullo. Tebai.io. iij-. to cacciator par che richieda . Cacc. Ani.
Snufiirato Augnili. E s'hanea troppo linifurato il bullo La fega
.
Indullre. Tronf. Induftre cacciator con finto augello Le torme
per lo letto il iacea giul'o . Metani. 7. 155. alletta de' pennuti erranti Coffe 1 1. 79. .

Smoderalo. Priul. li" cosi liranaguifa Sotto I'alpcttre padiglion Ingordo. Ghel. Indi à preda maggior, come taluoka Ingordo
del monte Lo (moderato bullo , Lo fmifurato capo, Vno feo- cacciator fnande , c difeioglie Ne la felua le reti horrida, c fol-
gho, vna valle Haoca lotto per letto, e per guanciale Galat.9. .
ta. Rof.15. 28.
Tronco Taff Prcfe l'armi la maga, e in effe rollo Vn tronco bu-
.
Pratiico. Anguill. Han voglia can d' in fanguinarc i denti , Mi i

llo auuolfe, e poi l'clpofe Licer. 14. fj. .


quei cacciator prattici, accorti Per far latta miglior gli ten- &
Venerabile. Ghel. Quinci tre volte il vencrabil bullo Girando gon forti. Mctam.3.79.
altri le man bacia, o le labbia . Kof. 1 1 . S6. Profano Guar. Va getta l'armi, e fenza gloria viui Profano cac-
.

ciator, profano arderò Pali. 4. 8. .

c Rozo. Mar. Non lungc il folitario afcolto poi Chiufo rimpro-


ucrar fra gli arbofcel'i Al rozo cacciator gì" inganni fuoi Lir. .

ACCIA . cacciagione, perfjguitamcnto di fiere Bolch. Son.i.


Academia bofcareccia Brun. Sue dolcezze, e diletto Stima bo-
- i Saqacc Valuaf. Cosi talhor feroce tigre Hircana, Cui
. tolti i figli
fchi, e la caccia, Scola vaga, e feluaggia, Bofcareccia Acade- ha il cacciator fagacc
Tebai.io. 237. .

mia, oue Ito lari Son gli Heroi,fono 1 Regi . i.Selu. Cacc. Scaltro. Bruii. Coturnato il pie raro , e inficine armato Difpc-
Alpra . Valuaf Qui j>iù ch'altroue Ami s'aflìia, e parte Godc,chc ron vago d'oro , Imporporate le fue membra altere , Seguito
1 bofehi, e l'afjirc caccic intende Cacc. 4 101. .
à cento à cento Dacaualieri, eferui, Dafcaltri cacciatori à
Delira . Valual Più delire caccie fon, più vaghe quelle , E di più mille à mille 2. Selu.Cacc. .

degne , e bellicofc prone , Che


llarne, i fagian le quaglie_j le , Terribile Valuaf. TerribiI cacciator in piano , e in monte , Ne
.

fneile Contender fan col fiero augel di Giouc Cacc. 5. 131. .


tra l'arme peggior ce lo indouino Tebai.7. 80. .

Dilettola. Mar. Ne chi dagli antri 1 e da' natiui horrori De' fel- i
Vagante Valuaf. E ne le felue mille volte , è mille Vagante cac-
.

uaggi couili Trahendo fuor le più feroci fere L'efponga al vol- ciator beltà ritroua. Cacc.4. 51.
go in dilettofa caccia Epit. 1 .
Cacciatrice donna, che caccia .

Dolce Valuaf. Tali faranno per la calda State Le dolci caccie_>


. Altera Alani. Hor poi che piace al Cicl, vi prego almeno ,
. de' O
tue, le tue fatiche Cacc.3. 1 1 . cor nollri altera cacciatrice , Che far non ne vogliate eterno
Fallace Egid. Indi mi molli a la fallace caccia , Doue feguendo
.
ttratio 2. Son. 71. .

altrui prefo fui io Cacc. Ani. .


Cauta. Talf. Qii.tl cauta cacciatrice Armida afpctta Rinaldo al
Famofa Guar. Quinci confufainfra la fpeflà turba De' vicini pa-
. varcoj ei sùT'Oronte giunge Liber.14. 57* .

llori , Ch'cran concorfi a la famofa caccia Stau' io fuor de le Efpcrta Tronf! Màfol di fèretri mal nate piante Elpcrta cac-
.

tende Spettatrice aniorofa Pali. 4- 1. . ciatrice ha colmo il fimo Colt. j. 66. .

Faticofa TalT Qual dopo lunga, e fattcofa caccia Tornanti" nie-


. Indefeffa Bonar. In quelli propri campi , Che con l'errante pie-
.

lli, &
anhelanti cani , Che la fera perdura habbian di traccia,
1
de Cacciatrice indefelfa hor vàilancando Fill.x.j. .

Nafcpfaìn felua da gli aperti piani Liber.7. 2. . Cachinno rifo fmoderato . .

Gioco bofeareccio Valuaf. Onde tornar al bofeareccio gioco .


Largo Moron. S'io non haucflì entro il mio petto il foco Inui-
.

Po/fa tu, come il reo tempo s'alienti . Cacc.^.tjj. fibil, che fa' arde , e mi tormenta , Haurei cagion di far larghi

K } cachin-
. . . , . .

jt4 CAD CAG


cachinni Mortor.3. 1. :
Caduta irreparabile, e funelìa . Clcop.n. 16.
Caci» ladro, figliuolo di Vulcano, vccifo da F.rcole
.
Mortale. Guar. Tante perfidie tue, tante menzogne Certo do-
Auaro Mar. Cenone , . Anteo , Bulìri , e Nello , Diomede cru- & uean di sì mortai caduta tlfer veri prefagi Pait.4. 7. .

dele , e Caco suaro Galcr. Fan. .


Ruinofa Imper. Da la parte più eccella a la più balìa Repentina
.
;

Ingordo B ald. ti gli armoni rapiti à i Cachi ingordi Ritoglie à


.
s'appretta, e inauedutaLa ruinofa, e la morrai caduta R11II.5. .

t'orza- Rnn. Hcroi. Canz.6. Vergognofa. Paol. Vcrgognofa caduta E ioffi-irai si perigliofo
Ladrone. Oc
Caco ladron feroce, e furio/o D'ogni misfatto oltraggio ? Deh ti rifucgha, c penfa , Che dei tornar la doue_»
e d'ogni fceleranza Ardito, e frodolenre eiTecutorc . En.8. Con mano creatrice Da gli abiilì del nulla Ti traile il gran Fau
Mollrot Car. lui era già remota e dentro al monte Cauata vna , tor torma immortale Rjm. Madr.4. .

Ipclonca, ou' vuquail Sole Non pcnetraua , habitaiore vn la- Cafikio. Moine altillìmo di Negroponte
dro N'era Caco chiamato, vn inoltro borrendo, Mezofera, Fallace. Scnec. Vn humil onda,e iiigànatnce giace,C'haue ùfìofo
emez'huomo, c d'human fangue Auido si, che '1 l'uol n'ha, il guardo, oue ricopre 11 Cafareg làllace occulti faifi Sotto gli

uea mai femore Tepido, enegrominauan le pareti, Ncpen- auuolgimentijc fotto giri Di quella rapid'acqua. Agamén.3. 1. 1

deuanoi teféhi intorno arfìflì Dipallor, di fquallor lucidi, e Iì.famc Mar. «corre à Giai o, 011' han gli elfuli il bando , E in cui
.

marci . En.S. di topi la vorace fame Rode l'acciar de 1 Cafarei lafciando Ló-

Cauaviko. propriamente corpo d'huomo morto. tano alquanto il promontorio infame .

fctiangue Moron. Il timor tragge entro le libre iJ fangue ; Ond'ei


.
Vendicatore Car. Di Palla il sa la sfortunata ftella , Sallo il ven-
-

s'impallidire j efembraa punto Cadauero Ijurante , egro , & dicator Cafareo monte , E gli Euboici fcogli En.u. .

efiàngue . t.Sacr. Son.67. Cagione quello d'onde deriua l'effetto rifpetco , conto ragio-
. :
,

Fetido lanf- E doue quattro Soli, c quattro Lune Giacque il


.
ne, cauta
cadauer ilio fe ti do, c tetro . Lagr.p. 16. Adorata. Manzin.Ch'io men corra là, doue Alberga de" miei mali
Fracido. Leon. Vedi il corpo reltar pallido cflàngue E cadaue- , La cagione adorata. Fler.4. %.
ro fracido, e putente iaid.1.1. . Alta 'I alT Amico, altri peniìcri, altri lamenti Per più alta cagio-
.

Honorato . del Ong. Qui famofo Alfonfo di Gheuara L' nono- ne il tempo chiede . Liber.i. }6.
rato cadauero e f-polto . Runa. Antica Taff Ma l'antiche cagioni à l'ire noue Materia infìeme, e
.

Horribile Non cadauero horribile, o diiTorme E' qui, ma


. Bpcch. nutrimento danno Liber.8. 73. .

iti , c deuoti Huomo , che Itanco di vegghiare hor


atti placidi Afcolà. Tal! Pur non tornò, ne ritentando ardio Spiar di nouo
dorme Guacc. Son.3. . le cagioni afeofe. Liberi 3. 47.

Illultre. Bruii. Coprano in vece d'arca II cadauero illuitrc I van- Afpra. Remig. Non vedette il mio pianto, e nonvoleife Saper
ni de la Fama, e de l'Honore Ven. Terr. Canz.2.3. . Paipracagion de' pianti miei. Epiil.15.
Indomito Tali'. La vita nò, ma la virtù foftenta. Quel cadauero

Bella. Tafi. Da sì bella cagion dunque ìofpinto L'amicitia , e la
indomito, e feroce. Liber.S. 13. pacca te richiede Lìber.1.64. .

Infame . Tali'- I«fin ch'ella a Tancredi il cor non palli, E'1 cada- Bellillìma. Teli. Cinthia del mio bel foco BellifTima cagione , e .

uero infame a i comi Liber.ii. 104. laflì. non timoni? Lir zt>.
Infinito. Vili. Laflb, vegg' 10 dinanzi a gli occhi miei Languire il Chiara. Ghcl. La cagion non sò già chiara, eprecifa, Onde an-
tìglio, &
ogni hor più m'appare Vn infaullo cadauero d'aman- cilla miro pouera, e vile R0I.4. 3 j. .

te. Amar. 1.5. Debole. Ar. Che per cagion sì debole, e sì lieue (Come n'hai
Infelice, lalf. Viuerò al freddo fuo Cadauero infelice. Aniint.4.i- detto ) hoggi bruciar ti deue . Fur.zi. 5 7.
Infenfato . Bruti. Pur vien che morte hor me nncalce, e prema, Degna AnguiiL Se tanto il pio Troiano amo, ammiro, Giulia,
. &
Cadauero infeulato, ombra funeila . Eufr. e degna cagion mi moucafarlo Metani. 14. 64. .

Inl'epolto. Manzin- D'acquiftar nona fede: e che pretendo In- Dolce, tirigli. O
dì mie gioie vii tempo, bordi mie pene Dolce,
fcpolto cadauero nel Mondo ? Fler.3. 1. e acerba cagion, pupiLe amate Giorn. j. .

Languente Malli. Di quelli già cadauero languente Gli auanzi


- Dolomia Celia. Scorge ch'ad hor ad hor di qualche ltilla Dolo-
.

nuferabili, e fedeli
. Del- Lett. rolà cagion le bagna ti mìo Hit. 17. $6. .

Lordo Valuaf. Da quel lordo cadauero infepolto (Per quel Dubbiofà. Brace. Per dubbio/a cagion quella ritiene 11 gran Pa-
ch'alcun più antico ne fauclli) E' fama che fuggir lontani mol- ltor de l'anime , e ti manda Quella, che dal fuo trono 111 terra

to Con metto hubular notturni augelli, Tebai.i. 181. viene Rocc.iz. 17.
.

Nobile Tronf. E ricercando lui , che cauto ad arte Velti cotura


.
Empia Remig. E fon fermata d'emendar la colpa Con lafubita
.

i rubclli il manto ! ofeo , Mira il nobil cadauero 111 dilparte. morte, e fopra il mio Sepolcro intaglerai l'empia cagione Del
Coir, is- 47- mio morir, con quelli verli breui . Epill.i.
Reo Tanf. Si letta Pietro, c prefo vn nouo calle Al cadauero reo
.
Equilibrata Manzin. E si efficacemente non mi dolgo , Che à si
.

volge le fpalle. Lagr.8.2.1. vailo dolore Non fi giudichi nomai Rofalua fola Cagione-»
Sozzo Vd. E'1 cadauero fozzo, e quella fpoglia Non pur mortai,
.
equilibrata. Fler.3. 3.
ma morta fuor conduce. En.8. 5 in- F.fpreilà Gfaei Se voglio, e debbo,, e n'hò cagione eipretfa Mille
.

spirante. Moron. Che però lon cad.mero fpirante. Mortor.i. 7. voice amar te più di me iteifa. Rof.10. 113.
Squarciato. Bruii. Legato a biga bellica n'andrai, Tratto lungo Funeila, Campég. Pregoti del mio fin cagion funeila , C he pria
le mura, e la gran torre, Eiquarciato cadauero farai . Epilt. ch'io Iafci l'odiofa luce, Io fappia almeno in che giamai t'of-
Heroi. z.S. fefi. filami. 4. 5.

Suj>erbo Mar. Per man del biondo Dio giacca trafitto II fuperbo
.
Generofa Ceba. Pietà, ch'in nobil cor giamai non dorme Gene-
.

cadauero. Samp.6. rola cagion riuolge, e penfa . Elt.16. 61.


Cadmo Re de' 1 enici, inuentore delle lettere Greche
.
Gentile. Ruc. Gli occhi fon pur cagione alta, e gentile, Come
Valorofo. Remig- E come fparger poi doueui i denti Del gran_» tu di, che gioia al cor trabocchi . Canz.i.

drago n del valorofo Cadmo Ep1lt.11. . Giulta. Santi. Rare fiat, il Ciel le cagion giutle Indifefe abban-
Cadvci o verga di Mercurio .
dona, Benché forza a ragion talhor contralti . Canz.j.
Scrpcntato. Brace E con la mano a'gran bifogtii prcita Caduceo Grauc . Tati. Né porta alcuna in tal rifehio di guerra Senza graue
terpentato alto fofpende Stanz. . cagion mai ti diilèrra Liber.6. 78. .

V^rga fatale 1 Valuai. Ma come il tìglio del fupcrnoGioue Col Leggiadra. Pctr. In nulla tua tenzone Fur mai cagion si belle, e
caduceo fopra le tempie il tocca , La fatai verga la l'vfate pro- si leggiadre. Canz-S-

uc, E fui nudo terreno il can trabocca Teb.11.1. 9. . Leggiera Tati". Che lUnaldo l'vccife, e che fù ipinto Da leggiera
.

Cvuvta cadimento, abballàmenio, mina, morte


.
cagion d'impeto llolto . Liber.j. 33.
Alj ra Bald. Cometa, che minaccia Al tiranno de l'alme afpra_»
.
Lugubre. Cainpcg. Oh le porcile vdire Ornamenti del monte»
caduta. Rim- Sacr.Natal. Prol. amiche piante La lugubre cagion del mio martire. Filami. 1.1.
F.ltrcma- Talli Ma tenterò ne la caduta ciirema, Che la mina mia Neceflaria Manzin. Queita cagion preferiile Neceflaria, e crude-
.

ti colga, e prema- l.iber.10.1 38. le al morir mio Fler.3.4. .

Fiera - Guai. 0 1 be fiera caduta \ a penai' pollò Moucrmi , e rilc- Noua.TaiT Onde fempre al ferir, fempre ila fretta Stimol no-
narmene . Palla. 6. uo s'aggiunge, e cagion noua. Liber.n. 56.
Grzuc Taff l auto d'impeto tolfe a la caduta , Ch'ella fù grane
.
Ondofa imper. . Gli articolati tuoi propri foipiri De l'alpre pene
si, ma' non mortale. A mi ne 5 1. fue principij iniàuili :
De le lagrime fue cagione ondoia. Ruli.3.
Immortale lìenam. Lampo tremendo , oue annunciò de i Traci
. Peruerfa Ceba. Vna femina vii, col reo martiro, Ondecondur
.

L'alta ruma, el'immortal caduta . Vittor. 1. 6 8. folfrì fe ftefià a morte, Fù peruerfa cagion.che i troni, e gli oltri

Irreparabile . Grat. Più couccilò non è, che il Ciel gli appretta-» Perdctfer lenza colpe padri noltri . hll.9. 6i* i

Pia.
. . . . . c,
.. . . . , . . . . . ,.

CAI CAL
Pia. Taf!" Che fi fugga da noirifchio,o fatica Per cagion cosi Humik . Benarw, Quello calamo humil fìa quella riga , Ch'à far.
.giuUa,c così pia. Liber.4. Si. mi dritta via farà poffente Cololf.71. .

Pietofa. Ceba. Ahi da quanto pietofa, cV'honorata Cagion che Sonoro . Mar. I calami fonori Dapoi ch'à vn lauro Titiro gli ap-
dolorofi effetti, e rei Eli- 7. 14. ! pele, Sdegnando i labri altrui Serbaro i pregi lor folo à collm
Sdegnofa. Contar. Scoprir volea Jo fdegno, Celar volea l'amore, Galer. Rirr.
Ma celando! temei non più fdegnare La fdegnofo cagion de Calamo Saetta .

l'ira mia. Fiamm.r. 1. Homicida. Vd. Volfcentc, che non sà d'onde fen' vegna Con tal
Soaue . Teli. A voi, ceneri ìlliilìri, olTa beate, Già foaue cagion_» furor il calamo homicida En.f. 89. .

de le Aie doglie Limi. . Calatho paniero, celto, cellella


. .

Trilla Remig. Non hai, empio, cagione, ond' efler deggia Trilla
. Eburno Brun. L'Alba già vote hà l'vrne alabafìrine , E '1 fuo ca-
.

cagion de la mia enfia morte Epift.10. . latho ebumo j e co Hi, e prati Già raccolgono fior, beuon i 1 i

Varia . Tali" Mentre bisbiglia il campo, e la cagione De la morte lebrine. Epill. Hcroi.i. n.
di lui varia lì crede Liber.8. 50. .
Calavrom- o calabrone animale limile alla vefpa mà alquan-
. , ,

Vile Tafl" Quanto e vii la cagion, ch'à la virtude


. Humana è colà to maggiore, che vola ronzando
giù premio, e contrailo. Libcr.14. 10. Infame. Angui). E d'vncorfìer magnanimo,' egentile, Chi»
Vrgent filma -Glie]. Che non feozavrgeiitiiTima cagione Accufa ferue tanto à l'vfodc la guerra, Non nafee il calaurone infa-
ilmaltro,enefofpira, e geme. Rol.io. 18. me, e vile, Se morto a putrefar fi pon fot terra? Metam.i 5.1 1 1.
Cagna cane femina - Calca molili udi:ic di popolo flrerto infieme
.

Arrabbiata.CanQuindo d'Afcanio l'arrabbiate cagne Gli s'aucn- Folta. Ceba. E con la fpidain man ne la più folta Calca figit-
taro. Emp- ta,c doppiai colpi, egira. Efl.10. ufi.
irò là. Cosi tri noi rullica cagna irofa Fa per i pargoletti ardente Grande. Yen. Chef cièforlè la calca così grande, Che dè af-
pugna. D. Sett.5. fogarla uente ? Hidal-i. 1.
Caico Fiume della Mifia prouincia dell'Alia minore
.
-
Impenetrabile Ven. La calca è impenetrabile, mà quale Edi
.

Furiofo Anguill. In Frigia gii ne l'honorate fponde Del furio fo


. adirato mar l'onda commolTa Flidal.i. 1. .

c rapido Caico, D'vna Naiade nacque di quell'onde Quella ìn- Impetuofa Tafl. Mà fouragiunfe impetuofa calca , Che di quel
.

douina vergine, ch'io dico Metani. 1. 119. . ragionar molto difaka Conq.4. 34. .

Caifa Prenctpc de' Sacerdoti Giudei al tempo di Cimilo noilro


. Intcnipelliua Tafl'. M.i calca J'impcdifcc intempeuiua De' Pa-
.

Signore. gani, e de' fuoi, che foprarriua Liber.3. 18. .

Emulo di Clirillo. Gatt. Norma ti lia di Caifa il cafo horrendo, Calcagno . Ja parte di dietro de! piede .

Caifà de) mio gran Figlio emulo audace , Che fotto a viua pel- Morto. Imper. Si come liorridamcnre pompeggiarne A le lor pia-
le nafeondendò Defir di l'angue, e voglia empia, e rapace , Del te la Natura il balfo Morto calcagno fe di vmo fallo RuH.14. .

popolo crudcl l'ira feguendo , Stimando indi goder il trono in TreitcAr Lent.ir la briglia col calcagno prclto Fece a'prelli
pace, Potè giudicio dar, ch'era fpediente Perder Chrilto, e fal- dell ricr far le vie corte Fur.3 7. 94. .

uar tutta la gente Addol.30. 41. . Calcasi f . Augure Greco nella fpeditione della guerra Troiana.
Iniquo Panig. L'iniquo Caifas quali profeta Per la fua dignità
. Buono. Anguill. Mà il buon Calcante quel che sa non tace De
predice il vero, Sol vn morir dee per l'humana gente Quaref. .
la tagion del'horride temperie Metani.; z. 11. .

Gior.38. Indouino Anguill. Mà quel che là le ceremonic fante Nel cam-


.

Caino, primo figlio d'Adamo , il quale per inuidiaamazzò Abei po Greco arufpice e indouino ( Parlo del venerabile Calcan- ,

fuo fratello te ) Dichiarò loro il fin di quel deltino . Metani, 1 1. 8.


Empio . Gril. Giudeo dilperfo , e vago ,
Perfido, in te d: rimirar Calcio . pc.colla. die fi da col piede
inifembra L'empio Cain, di cui lei Ipecchio , e membra. 1. Fiero. Herr. Ma d'Aiinacco il caual con calcio fiero Grane offe-
Madr.^44. fa al nemico in fronte diede, Onde in terra cadeo, qua! colle
Rio.Gnll. A viua fiamma d'ira Bolle penfier di morte.E fpuma sì, altiero , Che à gran torrente minando cede . Bab.4. 16.
che già tumido , e forte Al rio Cam li veda fuor del petto In Calo lo . pietruzza, con che anticamente lì faccuauo i conti
dunflimo effetto Spietato agncoltor, ch'il rerren puro Fe del .
Infallibile Guif. De' Cieli ad vno ad vn contempla palchi , De'
. i

fraterno fangue horrido , e impuro , E col fuo fallo immondo Jor vari camiti l'accordo ei nota, Con infallibili calculo,e com-
Seminò primo l'homicidio al Mondo 1. Madr.j4i. .
paflò Conta i lor fochi, ipafli lor mifura. D. Sett.6.
Traditore. Ghel.Doue Lamech, e fù voler diurno , Difrczzavc- Caldaia . vafo grande di rame da fcaldarui acqua, o altro
cil'e il traditor Canio . Rof. 11. 15. Raniecauo. Anguill. Nel cauo rame intanto alto , e capace_»
Cairo citta regia dell'Egitto
. L'acque, i fior, le radici, e l'herbe mefee . Metam. 7. 81.
Popolofo.Ar. Menri perìe piramidi famofo , Vede à l'incontro Scorza rame» . Anguill. E tutta piena hauca la ramea fcorza_j
il Cairo popolofo Fur.15.6u. . D'vn puro fonte, e d'herbe fenza forza Metam.7. 111. .

Calabria Calauria, magna Grecia . Caldlkvcio calderino , e calderello : vcceilo piciolo da gabbia
.

Ricca Ghel. E la ricca Calabria, e la vicina Puglia, e Campagna,


. col capo rollo, e giallo
e chi da lei lì noma Rofj.H- . Ornato. Alain. E gli fouuenga pur, ch'intenti Hanno II loquace
Calamita pietra c'hà proprietà di tirar il ferro À le, e rifguarda
. , flinguel, l'alluta, e vaga Pallerà audace , il calderugio orna-
la Tramontana. to . Colt. 1.
Cote Magnelia Brace. Cosi parla il facondo, . e come tira II 110- Cawo .calore
bil ferro la Magiiefucote Rocc.ó. . Amorofo . Taff, E come iltraffe in periglio!! errori Defir di glo-
Dolce Mincur. Com' vna noua dolce calamita Mone il cor lofio
. ria, & amorofo caldo . Rinal.i. 1.

al faticofo poggio Quella d'Amor colonna , e di mia vita 1 .


Edace. Imper. Quando già vecchio l'anno , e giunto à punto A
Son. 19. il A'gno
la ltagion, che già paflato De la Libra celefle ha il Sole
Mirabile. Rin. Ogni faflo d'amor teco fauclla , Vago poggio, ardente, E col lume accorciato , il caldo edace Già colto in
mirami calamita, Che furi à Cinthia il gel si ch'arile auch'ella tutto al Mondo il Mondo arfredda . Kufl.j.
1. Son. zzi. Temente • Tafl- Ma del temente, ii: amorofo caldo Prono Ja for-
Pietra Indica Ghel. Di lui, che lei fol mira, e mira il figlio , Co-
.
za^'! Albi to furore . Rina!. 4- io-
mira Indica pietra il Polo Ro£6. 37.
me lo! .
Gentile. B. Tafl. Santa madre d'Amore, Che col caldo gentil
Saffo Indico. Pater. Non con tal mcrauiglia vn ferro tira A le l'In- del tuo bel foco Ardendo dolce il cor d'ogni mortale In eter-
dico fallo arditamente Stanz. Terni. i- .
na vnion conferui il Mondo Fauol. lib.3. .

Selce Indica. 1 eli. Con violenza ignota, Che Natura le infufe, e'J Inlopportabile Ar. L'acque bollenti, che v engon di fopra Por-
.

Ciel le diede, A fe l'Indica felce il ferro tragge Lir.13. .


tano à i Mori inlopportabil caldi Fur. 14. 111. ,

Tiranna Bent. Quei che fumofo penlà Eller di tutti i cori Cala-
.
Itiufitato . Tafl Tacque,- e dal Cielo infufo ir fra le vene Sentif-
mita tiranna. Corin.3. 1. (ì vn nouo inufìtato caldo Liber.8. 77. .

Caiamitaut infelicità, miferia . .


Venereo GheJ. Gli agi, e le menfe a l'amorofa arfura Son efea
.

Tremenda. Guar. A quella dunque si tremenda, e graue Vollra e zolfo à far lfrage , e macello Di caflitade in cor libero, e bal-
calamita fpcra il buon padre, Di trouar fin con le bramate noz- do Il nafeofo nel vin venereo caldo. Rof. 13. 64.
ze . Paft.i. 1. Calibe, minilira di Giunone.
Calamo canna fotrile per fuonare, vf.ua da' pallori
. Sacerdoteflà . Car. Calibe in tutto fefTi : vna yecchiona, Ch'era
Canoro Brun. Et io che di cangiar hebbi il cor vago, Fra gli ftu-
. facerdoteflà, e guardiana DeJ tempio di Giunone. En.7.
di di PalladeHiuini In calamo canoro il tufo, e l'ago , Et in fo- 0:.;ce. per labcuanda, che e nel calice, o bicchiero, eperpaf-
glio immortai le lane, e i lini. Agi. lione_j
Agro.
. . ,
.. . .

1 1 6 CAL CAL
Agro Ciec. Quello
. e il punto, Reina, quello è l'agro , Quello è afpro, e ilrctto calle . F'ur.t. ti.

l'amaro calice, che 3 bere Iov'apprefcnto. Haìlr.i. ;. Autuluppato. TalC Poiché lafciar gli auuiJuppati calli, In lieto
Amaro Guar. Ma che mi vai , fe pur conuieii, eh" i' mora ? Ahi
.
afpetto il bel giardin s'aperfe . Libcr. 16. 9.
quello è pure fi duro patio , ahi quello li* pur l'amaro calice, Benigno. Petr. 1 miei fofpin più benigno calle Haurian per gire,
Nicandro l'ali. 4- . oue lor fpeme e viua. Son. 95.
Soaue Mar. E con foaui,
• c generali calici 11 rilloraro , e' 1 con- Buio. Brign. Per gireuole calle, e bùio il mena, Pofcia apre vn
t'ortaro à forgerò Sanip.7. vfeio, e in chiara (laiuail frena Giorn.7. .

Calici . p.iflione di Chrilto r.oftro Signore Cauernofo Bald. Ah non Zia mai, ch'io cerchi Per cauernofi cal-
.

Amaro, ianf. Dicetia: Padre mio , fa s'eflerpuote , Che da me li Altro ori mai , che quel ch'Amor mi fiocca D'vn aurea te-
palli quello amaro calce. Lagr.i. 14. tta. Rim.t. Amor. Canz.6.
Fero. Tafif. Vuol quel che il Padre , il qual non vuol zclante_j Dilettofo B.Talf. F. pare vn calle dilcttofo, e vago, Ch'a la fcfto-
.

Che '1 fero da Ini calice s'arretre . Lagr.i. 16. fa gente il riconduce. Fior. 2. 19.

Calicink. D«bttàl folta, l'ofcurità: e materia, che fi genera per Dirupato Guar. Si ch'io polla legnini, e non inciampi Per que-
.

il fumo. llo dirupato, e torto calle Cofpié cadente,e cieco. Pali. 5. 6.


Alta Ar.. Ma la caligine alta, ch'era vltricc De l'opre ingrate, sì Difarnuto. Brace. Rotto à le vite il difarmato calle Senza trar-
non re appo lor fiato, uè fuono
gt ingioila iuaiui, Ch'andar vn palmo fol più liilice. Fur. Rocc.6. «2. .

Difafirofo Brace. Che fol per duro, e difallrofo calle S'afcende il


34- 44-
Ma poiché tornò lume àgli
...
occjiimia, Ch'eran
.

monte, in cui vii iute alberga . Vrb.15. hi


Atta. Tari". il

d'atra caligine condetifì Liber.8. ij, • Difchiufo Benam. Più daficilc il calle Difchiufo, (palancato Di
.

Bruna Bruì:. Da le più feurc, e fottcrranec grotte Ffca. e


.
'1 con- vedere à mie gioie homai non fora Pali. Etn.3. ». .

teuda à Io fplendor del Sole Denfa, e bruna caligine di notte . Difcolcefo Mar. Ch'incominciò per difeofeefi calli A fallar folli,
.

Epilt- Heroi.i. 9. & à trafeorrer valli


Denfa Tali". Venia feotcndo con ]' eterne piume La caligine_j
. Dillorto Bruii. Per calli a.{pri, e diftorti Sparge pur crudo al Cie-
.

denfa, e i cupi h orrori . Liber.9. 6v< lo, empio à Natura Magico vnguento , internai mittura_j. &
Tolta Valuaf. lalliando l'ombre , e la perduta gente, Verfo il
. Ven.Terr. Canz.11.
lucido di mollo le piante: Vna folta caligine, algente_» & Dritriflimo. Petr. La condurrà de' lacci antichi fciolta Perdrit-
Douunque molte il pie gli flà dauante , E l'aria da fe pigra an- tiflìmo calle, Al verace Oriente, ou* ella è volta Canz.f .

co l'implica , E gli aggiunge al panar noia, e fatica Tcbai.i. 1 . Dubbio. TafT. Tarteli, c mentre vi per dubbio calle ; Ode vn
Fofca.. Guar. In qual profonda notte, In qual fofea caliginc_j corfo apprettar ,ch'ogni hors'auanza I.iber.7. 27. .

d errore Son le nollr'almeimmerfe, Quando tu non le illu- Dubbiofo . Petr. Che l'alma ignuda , e fola Conuien ch'arriue 4
ftrij ò fommo Sole . l'ali, j. 6. quel dubbiofo calle . Canz.29.
Graue Mar. Qui • gli manca la voce indebolirà , E di grauc cali- Dufo. Bemb. Che fe'l tuo calìe, Amor e Cosi duro Che ria di , ,

gine i begli occhi Opprime si, ch'aprir più non lì poi.no De la me, che non sò gir ahroue ? Son. 57.
none fatai l'i ltimo forino. Eccello Qucr. Per quello cccelfo calle à gli honor primi Corfer
.

InuncnJà . Bn;n. Dunque ria tua magion dal Sol sbandita . Vago gli Heroi famoli, onde difeendi Son. 21. .

mio Sole, focrerranca grotta D'vna iminenfa caligine velata? Erto Guid. Per l'erto calle à vera fama va(Ti Oue tu moui i gio
. ,

Epilt. Hesoi.i. 7. nanetu patti. Son. 56.


Importuna. Mar. Solca ruga fenil Infoflangli la guancia trilla , Faticofo. Ar. Quindi per alpro, efaticofo calle Si defeendea ne
occhi, e folca nebbia inuolue D' importuna caligine la villa laprofonda valle. Fur.4. n.
Galer. Ritr. Tolto. Anguill. Vna Uretra feluaggia, efeura valle Nclagelata
Impura. Siro. Ah fiamma di valor lucida, e pura, Quanto s'inalza Scithiafì nafcondejDoue è tanto intricato , e folto il calìe Al
più,tanto più lplende, Fuga d'inuidia ogni caligo impura, l'ali. Sol da i fpelTì rami arbori, e fronde Metani. 1. 185. .

Lhuda . Brace. Maftin vorace, c di tre "ole ofeure , Ch' egli {pa- Fuiielto . Tort. Deh quali i' veggio, e calco Per lo lunotto callt_j
lanca infra i bauofi denti , Caligini cfìalar Jiuide, e impure Ve- Veftigt insanguinati ? Idi J.
di, e tra loro accefe fiamme arJenii Vrb.17. fi. . Furtiuo Brace. Me n'elco, onde
. non vitto il muro apria Furtiuo
Nera Marab. Gcnerofo il penfìer la drizzo anch'io , Per fottrar-
. calle d i taciti relligi Rocc.4. ìì- .

mi de' nomi al crudo Arcicro > Ma , tra nere caligini d'oblio , Girimele. Tali* E fe ne van doue vn gircuol calle Li porta per fe-
De l'immortalità perdo il fenderò . Pali. cretiauuolgimenti. Libcr.19. 8.
Ombrala Brace b d'ombrofe caligini ripieno Ne l'afpctto hà
. Gloriofo. Borg. Poggiò di famailglorioio calle Per gir col nome
la morte, e '1 focoinfeno. Vrb.7- 16. al più fublime nìclo Rim. Son.15. .

Olcura Tali. Q^ii fuggon eflì, e fi riuolge ofeura Caligine di poL


. Honorato Brace. Mi per legnar con mille clTempi illufiri Perle
.

ne inucr le mura . i.iber.9. 95. felue d'error calle honorato Vrb.6. 49. .

Polue riliginofa Alani. De l'ardente camin l'ofcura, & atra Fili-


. Incerto Stroz. Varca rigide balze, e calle incerto , Scoiceli fal-
.

ginolapolue iui entro fparfe Colt. 5 . da, e precipitio atroce. Ven.i. 51.
Profonda Tali". Se non ic in quanto vn lampeggiar riluce Per
. Incognito. Valuaf Cacciate da le lor tane lìluettre Scender le
entro la caligine profonda liber. 16. 68. . fiere per-vfeir nel piano Da molti calli incogniti, e fecreti Te- .

Tartarea Mar. Quanto li Itendc il Ciel de la Giudea Di Tarta-


. bai. 2. 161.
rea caligine coprirti. Strag.i. Indegno Manzin. Ecco di Rè, cui già neuofactadc Infta rigida al
.

Tenebrala. Leon. E gridar tutic mlorf.inella: in quale Tene* tergo , il piede errante Vagar notturno e querulo , e folingo ,

brofa caligine d'errore Son l'alme vollre iinnieiié,cgri mortali? Premer ( folle ) d'Amore il calle indegno Fler.4. 5. .

Taid..?. j. Intricato Tafl*. Tutto che il calle per ciò far lì troue Da lei pre-
.

C.uk;ola Caio Caligola Imperatore. . dio, &


intricato, cVcrto. Rinal.4. fi.
Imbelle. Ghel. Dopo me, poco dopo, à venir hanno Vn Cali- Leggiadretto Anioni. Anguilo, chitifo, e leggiadretto calle, Do-
.

gola imbelle , s duo Neroui Rof.24- fi- . ue la rofa col gefmin s'intrica 1. Son.4. .

lmarne ohel. E là che contro la citta s'adira Di Caligola infa-


. Maellofo. Bcnain. E fono fponda à macttofi calli Siepi di rofe, i

me il lutto, e l'ira . Rof 30. }. ond' alto odor lì Ipandc Mond.1.28. .

Calli via ltretta, fentiero, llrada


. . Manco Brace. Volgefi, e mira pur quanto ella cada Da le balze
.

Acerbo. Brace. Guerrier, die' ei, per calle acerbo, c duro Cosi fcofcele il ciglio (fatico , E non crede à fe (letto, e che'l pie va-
fi giunge a vera gloria, e quelle Son del mar de gli all'anni al da Per callc\nai si diuipato , e manco , E guarda pur su l'ani-
tempo oiluro Le procellofc, t torbide tempefte Crac. 16.41. . mofe piate Con quai penne hà falito il pie volate. Rocc. 2.43. 1

Aereo I all'. Vedeaii in alto il fero Eluctio afeefo Mezo l'aereo


. Memorando . Troni". Oue di calli memorandi, & ampi Flaminio
calle hauer fornito Liberi 1. 35- . aperfe lattricati i campi . Coft.j. 59.
Alpestre Brun- Vago di voi vagheggia , Che per torbidi marinai-
. Montofo . B.TolT. Staua pofto il calle! foura vn poggetto , Chc'I
pelli: Calli, .Sol di merti fattolo, Del Franco , e de I'Ifpano ite à calle alquanto hauea montofo, & erto Flor.8. 1. .

la Reggia, Sempre augnilo, e fainofo Ven.Terr.Od.u. - Morbido. Mar. Al fine il piè ben conlìgliato ei torfe Lungc dal
Augnilo TanjG Schiuc ampie ilrade, e per augnilo calle Cerca
. calle morbido & aperto , E dietro à lei , eh' à vero honor lo ,

al fuo grane duol degno lòggiorno. Lagr.5. n. fcorfe Scelfe da delira il faticofo, & erto .

Arduo. Benha, Poiché per gli erti Itogli , e l'arduo calle l'alta A Obliquo TaiT. 6 per lor ficurezza entro le valli Calando prcndon
.

cima del fuperbo monte Giunto farai, onde l'ofcura valle Sicu- lunghi obliqui calli . Liber.6. 96.
ro mirerai nel viuo fonte Sranz. Dole. r. . Ombralo Ghel. Altri di.lor van per
. gli ombrali talli Cogliendo
Alpro.Ar. Volta il cauallo, c ne la fdua folta Lo taccia per vn 1 fiori à le dolci aure elliite Rof 1 . 1 .
4f •
On-
. . . . . . .

CAL CAL nj
Ondofo Vd. One è vna felua, . cui diuidc, c parte Placido Lete_> hai pur di me Hello a farmi pnuo Rim. lib.n .

con ondolo talk En.6. jjs. Torbida. Brun. Fidi lifcogli, e torbide le calme
Paludofo Finge talhor a
. Brini. Ch'io qui tra' calli paludolì, e bui Dal fuol non limare. Ven. Terr.Canz.12.
m'ergo , e (piego ogni hor s'io canto , Ch'a la roca lurmonia Calokì. caldo
fol mergo fui . Ven.Pom. Son.64. Anelato. Alain. Poiché il celelle can tri l'onde
Paluitre. Bemb. Quando ecco
ammorza L'af
Amor, ch'ai Tuo calle paJuftrc Mi letato calore Colt.j. .

richiama, e Julìnga, c moltra il varco . S011. 104. Ferucnte. Brace. Qua] feruente calor , ch'ai lato
Penofo date. Tu gran Virago, à cui per prona turo Note l'ango-
manco L'inca-
. tenata giouanc gli accende Croc. 1 8. 88. .

feie del penofo calle AUdoI.j 15 . .


Feiuido Ar. Vaghi bolchetti di foaui allori , Di
.
palme, e d'ame-
.Rapido linper. che de la Tofca Flora afpira al tetto Quinci hi
.
nillime mortelle ; Facean riparo a i feruidi
calori De' giorni
in duro Apennin rapido calle Gal'*. } 8. . eltmi con lor focile ombrelle Fur.fi. 11. . -

Rirrofo Tali. Ciià quelli feguitando, c quei fuggendo Tatti velo-


. Inimenfo Galean. Fior ch'immenfo il calor fembra, .
che fmaL'hi
ci, ha ucan riirofo calle Conq.4. 59. .
L Jlérba, eh' li verde imbianca, e 'J crine arriccia. Guacc.Soir4
Sabbiolo. Alani. Ma chi n'andò col meglio hebbe iefpallc Di- Importuno. Font. Tu che reggi, e che moni De le nubi il
llortc, o rotte dal labbiolo calle
domi-
GinCort.8. . nio altera Oiuno , Larga, e prodiga pioui
, Ed ifmorza vii ca-
Sallbfo Gole!. Satìofo, alpeilre, duro, Su' erto è il calle lor tanto importuno
, Signor, Od.iy.
.
.

per cui lì tale vera vita 1. Son. 1 5 7. .1 .


SercrniTimo Brun. Hor mentre (piri in me de
la gioconda Tua
.

Scofccio Aduli. lj er calie di virtù fcolcefo , ed erto Spada regal luce


il ferenillìmo calore
, 11 mio Iterile ingegno homai
.

fecon-
tfneaminafte al Regno Rim. Son.i 3. .
da. Ven.P0m.S0n.45.
Sicuro 1 affi 11 più viato fender lafciò Variano , Calle cercando
. Temprato. AngbilL Cosi intorno al fuo cor J'humida terra,
o più lìcuro, 0 ceno Libcr.19. ioi. E
il temprato cdor talmente adopra,
.

Che la radice fa licnder


SUucftre Brace. Et ecco in sù per lo filueflre calle Venire vn ca-
. {otterrà. Metam.4. %%x.
uaher d'armi copeito Roccia. 9. .
Virale Rcmig. Onde il vital calore Tutto s'afeofe, e impallidita,
.

Smarrito Brace. M< riconduce à lo fmarrito calle , E mi fa riuc-


.
e fredda Mi giacqui fopra al genial mio letto Epilt. 4. .
1
der de l'error mio Rocc. 14. 17 .
Viuace Min. Surger in verde prato vn aureo fiore, Cui porge nu*
.

Solrngo Ar. E quid per fohngo, c lìrano calle Doue à lei piac-
.
trimcnto dolce humore, E viuace calor dal Ciel gli e dato.
que fu Zerbiu condotto lur.iu. 144. .
Son. ifi.
Spedito Valuaf. Ella uorrc, e Malca lal'cia à le jpaJle , E prende
.
Vitiaciflìnio Ghel. Mà l'Urinile più fiera, c più potente Gli fuc-
.

à Thcbc il più /pecii o calle Tcbai.i. 19. .


gliaal cordel ricoperto foco Il calor viuaciflìmo , e cocente,
Spinofo . Petr. I u per inoltrar quanto e fpiuofo calle , E quanto Che più noi può capir tempo, ne loco Rof<?. 5. .
'
alpeitra, e dura la ialite Son.ii. .
Vorace Ghel. .s'aprir le membra, egro di fibra in libra II
.
vorace
Strane Valtiaf. Cercherò più folinghi, e llrani calli , Senza te-
. i
calor ;rife Lcuita. Rof.ió. if. il
mer, die "1 palio vuqua mi falli . Cacci. 1 7- Calpi- monte
nel fine della Spagna all'ellremo Occidente , oue
.

Stretto 'AnguilL Pcrvno tiretto calle alpeilre, ÒV erto Orfeo li dice elitre le colonne d'Ercole .

lì drizza, elei col carme inuita. Metam.10. 13. Alpeilre Sencc. Rorra con quelle man l'alpcllre Calpe Pofe
.
, Li
Torto Mar. . Mi si quel cali- e difeofeefo, e torto , Che tu con_* meta al mare. Ercol. Et.4. 1.
piante affai spedite afeendi Lir.Rilp. Son. 11.
.
Colonna Erculea L.Orf. In virtute
e valor per qu.ii lì poggia-, . ,

Toruiofo. trace. Qdando ecco a piedi, e fottorozo manto Due Con Lirghe ruote al C iel , e a fiinil fougia L'arme , e virai, coi
grandi vfcir d'vn tortuofo calie . Croc.18. 67. cor ti fiano guida Da gir più la,chel'Lrcu!ca cofonna Son.i. .
Tranquillo B un. Mentre la coppia , ond' anco SI mar s'honora
-
Erculea. B.Taffi Alzamlo lino al Ciclo il fallb humore Battei
Solca de l'onde i più tranquilli calli Ven.Terr.Galat. .
l'Erculea Calpe il manco Iato. FJor.i.Co.
Villarcccio ImjMr. Per bei giardini villarcccio vii calle Mi offre
.
Famofa. Tali: Son pronto i vendicar dal freddo carro Moucr :

tutto quel bel h'in Ciel sfatùlla: Ma che ? fe turto il Mondo


, 1
prima ved-em Vitfturno, ed Auitro, E (pirar Borea da le ar-
al Cielo e villa, Giardino a quella villa c'quella valle. Caf.6.67. denti arene , E il Sol farà l'Occilo in Oriente , E forgerà da
la
Callìopi! . vna delie Mule, madre d'Orfeo, minata prefidente de' famola Calpe. Torr.j.j.
verlì hcroici. Ibera Senec. O Mauritano lido , Che da l'Ibcra Calpe oppret
.

Dotta Valuaf E ru dotta Calliope,


. e Regina Del facro monte, c fo giace. Ercol. Et.4. 1.
de" felici allori . Tebai.4. 10. Mauntana. Fcd. A l'Atlantico varco Abile Ifpana S'incurua à
Calma bonaccia del mare
.
vn tempo, e Calpe Mauntana Appi. .

Bella. Chiabr. Chi gli alti abili! in bella talma aflreatt? E chi fi Tarteflìa. Ferr. E JaTartellia Calpe, Che nel Mediterraneo il
tempcltar l'acque profonde ì Am-;d.?. piede alpeilre Immergil, e vede il mar che sferza , e bagna Di
Bonacdofa. Bonam. Crcfcon nel marie bonacciofa calme, Si fan Gioue il monte, oue il gran tiglio audace D'Amilcare ado- .
più folti i tcnebrolì horrori . Cololf.175. prando Agro liquore, e fiamma A poco à poco aperfe Mira- ,

Dubbia, Per dubbio hi il core, qual il flutto amaro Mo-


'lroiif. bilvarco a l'Africane fcluerc Hort. .

talhor dubbia la calma. Coli. 18. jx.


lerà ai venti Valla Scuce Cosi con le fue linda il mar,
. le lidie Ferifce, rifo-
Eterna Fcli Ti vedrai foilcuar tra quelie palme, Che dianzi fueJ-
.
no la valta Calpe . Ercol. Ei.J, 1.
tc fur da mano bollile Gloriolì trofei , ch'eterne calme Ti fa- Calpììtio che
,
. llrepito, lì fi con piedii

ranno goder perpetuo Aprile Appi. .


Alto l-ierr. Di ferri feoflì minacele
. , di , e gridi , E d'alto calpe-
Infida. Brace, Palla per l'or fra la tempeita ofeura Nocchiero au- ltio l'aria nlòna Bab.i.5 7. .

dace, e ira l'infide calme Vrb.7. 19. .


Fatale Priul. Mentre poi fe ne giua Con
. fatai calpeftio premen-
Nobile Benain. Gli adulator, che con mentito ciglio Correano
.
do il fuolo . Galat.10.
d conturbar fua nobil calma. Coìolf. 87- Fiero. Priul. E al veloce rotar del deliro carro , E al fierov caIpe-
Odiofa Coli. D'ogni bell'arte e di fe licite» fchiuo Mi tien l'in-
. ,
itio de* corridori Franto il liquido gelo , Sorger lù villo amor
gegno in odiofj calma Son.yi- .
da' ìnollidpi Quali polue del mar la Ipuma alCielo. Galat.16'.
Per/iua. Brign. Manonvcgg' io doue più fieri! cele Colltimcsì Forte Profp. Percne temendo al torte calpeltio D'huom, di'iui
.

crudele , Quanto di bacco entro le amabil onde , lui in perfi- foprauennea l'improuifo Ratto partiili . Solim.j'.ó.
da calma Nauiga il labro, e fi naufragio l'alma. Giorn.i.
Lungo. Ar. Già fendo in atto di partir, sVdiro Le Itrade rifonar
Perigliofa Col. Rimaa da! corlb fuo quafi fniarrita Naue, ch'af-
.
dietro le fpalle D'vnlu igo calpeitio , che gli occhi in giro Fe-
fretta in perighofa calma Rim. Son.? . 1
ce i tutti voltar giù ne la valle. Fur.? 7. 81.
Puceuole Moron. Ma tolto in dolce crin mutato appare Tutto
.
Sonoro . Herr. Erau confufe del morir le forti , Coiifufo il grido,
l'afièntio, &ifl piaceuol calma Quel tenipellofo Egeo quel , e 'I calpeitio fonoro , Come s'vrran talhor con furia pare Fiu-
gonfio mare ». Sacr. Cap.44 .
me fpumante, ed agitato mare , Bab.i. 55.
Placida. Giouan. Ecco homai del partir l'horas'apprclla , Mio Trito . Bonar. Eccomi dietro vn trito calpeitio Di corrente ani-
Bruni, e quella riua eletta, alma, Ou' io traili Ini hor placi- & male . FilLi. j.
da calma, Fia del naufragio mio foiaggiafuneila. l'ali." Calta . viola di colore gialdorato Fiore .

Soaue. Mar. Ofcmai prenderà Tifi ccTeile LI gran rimonde la Aurea. Ferr. Vicino à l'aurea calta II vago fiord'alifo Soura_*
beau naue, Da qu u fcogli fecura , à qtiai tempelfe Sottratta Dolce (b(j)iia in amorofo loco Hort.
l'herbctre affifo .

correrà calma foaue


Stabile. Benam. Vorrò Ipiegare lini Alhor che ftabil calmx_,
Bionda. Mar. Cantar fune de:-g' io L'immortale amaranto , O
i
pur la bionda calta , Che d'aurato color le piaggie fmalta ?
Terra legare le procelle, e nembi Pali. Etn.i. 1. 1 .
1. 1-ir. Canz.8.
1 oQl. Stigl.
: per me nera, e tempeftofu calma , Hoggi O Frefca B. l'alE Ecco . Palemo mio la fronte adorno Di frefea cal-
ta,
. . .,.,
, . . . . . . ,

n8 GAL CAM
to& Son.tff to conuienfi al cafo indegno , Che la fcaltra calunnia vfa fiia_>
il , c di vermiglie . Ifls. 1

frode, E'1 tuo fguardo ceruicr con fìnto fegno Pur anco ingan-
Odorifera. Nard. l'or te per te biondeggia L'odorifera calta
Che d'aurato color Je piaggie fmaka Pam. Scai. Canz.i. .
na^ ne trionfa, e gode Var. .

Vapa. Mure la calta nonuicn vaga Tra l'herbofe maremme C.u^a . veftimento oella gamba
Spoglia Imper. Ne le polire gambe ammanta, c afeonde Spoglia
fllnuò le fue gemme Him. Can/.-t- .
.

gentil d'inanellata feta, Ne fonra quella le s'accrelce infuori


Calvario monte in cui fù crocifitto Chriflo norlro Signore
.
.

Serico arnefe di poinpofo fiocco. Rult.i.


Adorno di corpi. Campcg. Biancheggia d'offa ignudc il duro
ftiolo , Spira vn tacito horror l'afpro macigno , H di corpi cor-
Calzari-. . fcarpa, o lliualetro .

rotti , e telte intorno Altrui fi inoltra hornbilmcute adorno


Aureo Tronf lnanzi à rutti il Sacerdorc appare Di bianca velia
.

Lagr.n.Si. ricoperto il feno , E con ricco di gemme aureo calzare Graue


Anche il Caluario metto ( acciò che pia L'in- del proprio honor preme il terreno Coft.11. 37.
Meflo Campi . ;.'.
.

terna pattfone altrui riuelc ) Se Hello aperte , e l'apertura vfeia


Camallonts. animale fparfo di varietà diuerfa , come il pardo:
e facilmente fi muta alla Veduta de' colori , fuoriche del rollo,
Vicina al legno del ladron crudele I.agr.i j. 17. .

Non a quella onde il fuo Signor fù tratto e del bianco


Mónte hmello. Tanfi
Proteo. Mar. Velli drappo cangiante Ad onda ad onda di color
A prender morte fui fanello monte Lagr-5.11. .

piente infaufto. Gatt. Soura del monte infaufto , e dolorofo conteflo , Quanti il camaleonte ( Proteo de Pana ; adhor ad-
Ofcura giace , tfcllorrida prigione , Per meglio aflìcurar il cor hor ne prende. Epici.
dubbio!'; Vi chiudono co guardia il gran prigione. Addol.11.? Cambio, pcrniutatione, contracambio
Monte mortifero Tort. Horqual barbara mano Nel mortifero
.
Amaro. Cora. Mà fofpiriamo indarno il cambio amaro , Che fé
monte Sol per farti perir t'ha trafportato ? Itili. d'Ettore in Eleua il delfino Gen.5. .

Pcnofo Tort. L qual manzi à me raccolto Ittiolo Su per gì' in-


.
Cortcfe - Prilli. E con cambio cortefe Ombra facendo al bofeo .

colti poegi Del pcnofo Caluario Più che non fuole armato , c Galat. 7.

fuordel'vfo Tumultuofo fale ? Idil. Dannofo Morand. Dannofo cambio , ò . Lilla , ahi quelle brine»
Calvino Giotianni Cablino hcrefiarca di dannata memoria
.
. Haurai tollo nel crin , c'hor hai nel feno , E le crefpe nel fen
Crudo Brace. Vieti poi Caliiino, e non e alcun fra tanti Spirito
.
c'hor hai nel crine Guacc. Son. 1 3. .

si maiuagio ; ti di feguaci Empie la valle de gli eterni pianti


Duro Ar. Mà fe Leon Ruggiero ammira,
. & ama Mi par che duro
Sranca l'Inferno, e le tremende faci Non fai dir s'egli alletti, : cambio ne riporre Fur.44. 93. .

o s'csli incanti Condiuerfe d'inganno arti fallaci, Crudo, Eccclfo . Bcnam. Che cambiò eccelfo, e (ingoiar l'hauere Cele-
auaro, ftiperbo , e con J'horrende Lafciuie il feflb , e la Natura liepace e per morrai battaglia Vutor. 1. 1 10. .

offende Quindi l'homeroà lui col ferro impreflo DalPiccar-


.
Funelto Cora. ceneri dilette, Con si funeflo cambio Trono
. O
do carnefice, la vita Rimane ancor da l'eflecrando eccello Per mutato il mio fignore in voi . Gen. 1 3.

clemente pietà faina, elargita, Fugge il niifero incotto, e'1 Generofo . Achill. Quclf anima regale Colà sù le mie riue , Con
nome fpeflò Cangia , al proprio oblio dimanda aita , Giun- & generofo cambio Lafciò memorie eterne De" magnanimi ge-
ge anch'elfo à Gnieura , e '1 fuolo infido Pretta al fiero Dragon tti Rim.IdiJ.j.
.

la tana, e '1 nido Roce.p. 60. 61. .


Gentile. Mar. Qual fù mai tanto al ver finto limile Odifcultura
Empio Glie!. E Rancia, e Spagna à rintuzzar la rabbia Del Cai-
.
inficine, o di Icultorc Leggiadro paragon, cambio gentile. Lir.

nino empio . ltof. 14- 5<5. Hcroi. Son. 10.


t

Efiecrabile. Chiabr. Quando tai note l'effecrabil ferirle. Ode" Gradito Vili. E ben mi duol, ch'in quello diremo giorno Ren-
.

Itimi cclefli Fontana, ò Sol, che felli t Non t'adombralli di ben der non polla à te cambio gradito De l'alte corteue, di quelle
Vol.i.lib.y.
folto cccliflè ? eccelle Gratie, che fatte m'hai Amar. 3. 1. .

Incendio Chiabr. Tu fra' bicchieri inimenfi Ebro di birra l'altrui


.
Indegno Tali" Che Jafcialli per farti ( ahi cambio indigno ) Dru-
.

vita emendi? Sù l'altrui ben tu penfi? Di vitio, e di virtù cura do d'vna fanciulla a Dio rubeiia Liber.ii. 8f. .

tiprendi ? Tu riuolgi in pender vita celelie ? Tu ? de' fecoli no- Infelice Malli. Cambio certo infelice , e vii mercede Dar per
.

tiriincendio, e pefte ? Voi.» hb.j. fintine d'argento vn Tago d'oro Del. Son. 14. .

Infame. Brace, 'iheodoro Bcza il iufinghier fagicc De l'infame IngiuHo Manzin. Il capo fanguinofo , inhorridita , Spaucntata,
.

Caluin . Rocc.i 1. 55. coiifufa,diiperata, La Regina ripiglia: ahi cambio ingiuilo, In-
Nemico Mar. Quel gran nemico
.
del Romano impero, Ebro.chc giutliilìmo Cielo ! Fler.5.1.
gonfio di furor di vino Predicando , e fcriuendo oftefe il vero Camillo animale quadrupedo
. .

Galer.Ritr. 1" Hilpido Imper. Ma che 5 fe moflraà l'hilpido camelo L'hirfuto


.

Pcnierfo . Chiabr. E ben facca mellicr ; che dir «atlante Era_» gobbo mai Io Ipecchio ondofo Teref. Son. 15. .

d'vn M peruerfo, Che qui pcrl'Vniuerfo Latrando vomitò rab- Scrignuto. Mar. Lo fcrignuto camelo, La cornuta giraffà,c cento,
bie cotante? E non trouonelCiel loco tanfalco, Che be-
e mille Al tenorlulìnghicro De l'arguto llromento Taciturni

ftemmiando non gli delle all'alto. Vol.i.Lib.5. fi flauano, e folpefi . Sanip. i.

RiilielloaChrillo. Mar. Qucll'huom di cor diabolico , e ferino Sozzo Imper. Cosi a fonte feren fozzo camelo Col pie hnc,ofo .

Riibello a C brillo , e contumace a Piero , Chi tollo non dirà , il puro vel confonde , Se vede rinfacciarli entro à queli' onde

quclf è Caluino ? Galer. Ritr. Torto fen, gobbo dorfo, hifpido pelo Caf. 1 36. . .

Sferra d'Ahiflò. Mar. Quella sferza d'Abiflb horrida , quella__t


Camvo. pietra pretiofa.
C he del buon culto la pietà percoflé, E che
rigida ancor più Lucido Mar. La rofa hà le fue foglie tutte quante Fatte di puro .

che mai folle D'Anglia, e di Galha i popoli iiagelia. Galer.Ritr. Orientai rubino, II bianco giglio d'Indico diamante. Di lucido
Ventò Aquilonare Mar. Quel vento Aquilouar, ch'alta procella
.
carneo Vhà il gclfoinino , Di zaflìr la viola, e fiammeggiante U
Ala Nane Apoiìolica commoflé-, E co' gelidi fiati eltiufe , e bel giacinto è di giacinto fino , Di topatio il papauero li mul-
ta, E di fchictto crifolito la calta
(coffe De la tede Germana ogni taccila Galer. Ritr. .

O.Lvnio caluczza, mancamento de' capelli


.
Cambra, ltanza fatta per dormimi: cameretta.
Altero Olici- Giezabel empia hor fe n'aflliggc, e langue, E verfa, Humile. Tali Clic non t alcondi homai fola,e romita, E in humil
.

e purga dal caluitio aitero Per vendetta ui Dio l'anima, e'1 fan- cameretta i giorni fpendi i.Amor. Son. 148. .

one Rof i4- 8j.


.
Soaue Mar. Vii lor campo, e fteccato Cameretta foaue , La cui .

CaLvnnia l'alfa imputatione .


fecreta chiaue Volgca fido cuttode Arderò alato hpit.7. .

Falla Anguill. Se la fila flolra lingua il modo eccede Ne le falfe Ca-lilrleko quegli che ferue altri alla camera
.
. .

calunnie, che m'hà date. Metani. 13. iotf. Fidato B. TafK Vn fuo fidato cameriero appella , Et à lui folo il .

Fella Ar. ( Ite s'alcun la difefa di lei piglia, E


.
che l'cffingiia la_, filo fccreto dice Fior. 1. 9. .

calunnia falla. Fur.4- 60. C'amili* Regina de' Volfci .

Fica Mar. Diafì à le fiamme il mio ritratto vero, Fiera calunnia, Fiera Car. L'vltimaà la raflègna vien Camilla, Ch'era di Volfca
.
.

iniouainuidiagodi Galer.Ritr. . gente ina donzella, Non di conocchia, o di ricami cfpcrta. Ma


Fraudolente Angui 11. Pafiò con quello biafmo a l'altra vita Per
.
d'armi, e di caualli e ben che virgo, Di caualieri , e di caterut. ;

la calunnia iniqua, c fraudolente Metam.15. 15. armate Gran conduttier3 , e ne le guerre auezza Era fiera in
. .

Iniqua, celu. V è^gio, che con calunnia iniqua, e noua Te,che battaglia, e lieuc al corfo, Tanto che quali vn vento fonra ['ner-

da callita Ili lumi" e Ipecchio, Tentò coliui con fcelerara pro- ba Correndo non haurebbe anco de' hori Tocco,nc de l'ariflc
Render lbfpetta al mio malcauto orecchio Eli. 19. 97. il fomtno a pena En.7. . .
ti.;

Pura Doli Adunche non e ver quel che m'hai detto ? Anzi pura Guerriera famolà Car.
.
de l'Italia, difie, Ornamento, e follc^ . O
calunnia, e falla accufa Marian i. 3. gno habbi famofi Guerriera in grado, ch'io con te comparia
. :

Scaltra, Cell. Ben la giult'alma il nobil cor ti rode, Ma non quan- QuefU fatica. En.11.
Virapo
. 7 . .

Virag o terribile Cartamo ne J a terribile


CAM CAM
virago Gi occhi Man. e per quell'orme
rrg
do odcfItaJia,d.f?c, Ornamento, hormai Note a lui fen' ritorna.
:
efoftcgno. Emù En 9 8?
Virago Volfca Car. Ne di minor virtù
faranno inoltri Dilau-
'J?- A
haura " Caniil,a La r 3 "°
VoJfca vinche ™
""i!f
n addulk

noni *
° C
°
ì
Di cauaiieri,
S
e di caterue armate Si
Cam,JJo Chc liberò Ronia
bella "é e En , '
ornacafronte Tro

PrccipKofo. Ceba. Epercaminprecipitofo,ecorto '


-f" a
S'alìretìai
« «' a^diS^aieiSf SS -
Buono Car. Mira poco in diparte i Deci;, procacciarle infamia noua. Eli.
. 14 48
Drufi, 12 feuero Tor- Romito i
Stroz. Del camino di lui fceuro,
J V:i0 C,,e tie
E altro, che da Galli ne riporta I
fl'aJt'ro I 5 S
,à h
ite^Sfc in mino, meo gli andamenti efprefli. Ven.i.Si. e romito '-uroaine-
-
'Furo al ne
perduti veflilli En.tf. Rozo . Imper. Per camin rozo vn parlator .
Grande Peir. Cincinnato, e Serra*, che

la'
Cauttno -viaegio .
.

n tanii,, ° Di
foto vn pano senza co-

^!r
gio nel piacer che apporta.
Cafj. 14.
gentile Porta il via-
s
? & di ^ Ah
e pt',o Colt
F P3r, >rCÌ
.
l
' ÌJ
" niln M0C° & Crt ° ' D0lce foallc

Alpeflro.Taft Non mio] Guelfo S


", Cam P^ per a P r '>5 i « «cofeefo, & erto
d'alpeflrt. erto camino Con tan -
1IIOVOntan Di h
g irc ,

CieJ, qtiai ,
io fuo foraggio efporfi al danno pene ahi non fopporti ? al
La«r. 1 1 7
Seluagg.o. Rfo Hor vuò fcampar,
. Libero <,6
Amorofo Pctr. Morte può chiuder fola a' chedt-i morir nV accora
miei penlìcri L'amo- Ma nulla può murarmi ai fentier torto , Al
^
.
'

cZT
un
'
ce A1 dokc porto Jor al vallo gorgo i.Son.ipj.
Spwofo Valuaf Che quel eh' e/ce da voi, con
feluaggio camino >
t,imJno
tóK . W
voi fectiro Corra .

m quefiocaminfpinofo, eduro. Cacci, s.


Ar di 0 Torto. Molz. E'I picciol Ren col torto
0" n io cor Iumi roai 1 fuo camino A fiorir fe
s*SS? isi "^ Tnr «^i voi co le campagne aita Son. 88.
£
--
r,; J.
>
H ,i f
^'^Ch'alpono .

^
; .
1
di falute era-vicino Son.r.
A
Afprc
."°
ouar. Che m'ho lafctato a dierro,e V Ye Sc
?^ kc °PP ii, 1, «'"in veloce, Màformida-
.

,.

cathm, pcrripofarni'aiian/a. Pafl.y.


quanto ancora-^.«ipiu
D'afpro biJnoftehangiadauante. Liberi 5. 51.
u\Ll^ 1

Wa
i

Cieco Doni Porgi mano al mio /campo, Camicia, velie di lino, che fi porta folle
carni , perlo più
. hor eh .o ti tolgo Per fino al ginocchio. ' f 0
IllCes c-giuda in laiiiin cicco, e torto
Son o Habito forale. Mar. De l'habito fertile il .

Deliro Par. Quel Sol che mi mollraua drappo lieue , E de la


il camin deliro Di
aCiel con ploriofi palTì Son. -66 "ire
° c prima fpogha il bianco lino Pin al bellico era
. feorciato,' e fem
Dirimano .Mo!/. SigKM qudlale con le quai mcn' to Samp.^. ;. .

.
vole A te 1 .ino bianco. Mar Indoflb fi
per dmuiuimo camino richieggo per pietate , e il cor in- Jafciò femplice , efehietto
Sol de
3 vintila fpogh.i il bianco lino
chino Verace teflimoh de le parole.
Son.^tf.
Difperato. taratili. Non permette ad ogni
Sottile Ar. Benché nò gonna , nò faldiglia
vn la farai forte Di ne hauefìè , Che venne
nettare al pi,. Profondo loco, Il file
auuol.a uva Jeggier zendado, Che
camino è tfrlWo in tut- fopra vna camicia diali 1

to, Pur la virtù ci fa la rupe» tutto. Metani melfe Bianca , e fottìi nel più eccellente
14
'*& grado Fur. 7 =.8 .
.

Dritto tali. Ciò prefitto tra fe, dimora alcuna


.

zo, e prende ìlcam-n dritto. Iibcr


io
Non pone in me-
f>aerca P crtoflI0rldlterren '"rate:
pianura, o altro
4
SZ
Arieiia Ar. Montaua fopra
Dubb.o «pili Penfardoucacon più d'vno .
Ch' i folti bo- vn' alta torre fpeflò ,
argomento Al ca- fchi,clecairipagne amene Scopria d'intorno,
min dubbio a la llagione, e al vento Meta.» epartedela_.
r
9 IW; via. l'ir.ji. 14.
.
:
Dubb.ofo Valuaf. h guiflo il tuo de/ir
non vuol lafciane Per Amem'fllma Alain.
.
,
dubbiolo canini volgeri piedi Cacc Vcggion aperto, e fèrtile il terreno
, E vja,
.

r 1*? .
•»n amemflima campagna
0 6 " 0 Ji Gir. Cort 14 .

te^iLX ^?
hor violenza, ce hor agnati Liber.8.
cami " dl,ro Tonammo, Ami.ia^ Car.
?
Quinci non lunge fi diffende vn' ampia
. Campagna
^"""P 3 1
^^
,

Erto Anftfilli Su per Petto Cambrì che del pianto e nominata. En.tf. '

montar' lì sforza, E l'animo Aprica


ch'ella ha ledala h.rAt. Metam.8. .Tali: Sin chc non giunge', oue
le fchiere amiche Coprian
109 di Gaza le campagne apriche
Fallace TafT. Prego , che del camin ch'e Liber.16. 74 .
.
men fallace Fra gli er. Arfa. Taf!. Luoghi poi ;

roride! Mondo hor tu m'informi. J ibcr 4 trapaflaro aridi ed bermi


j Nudi mouti • •
.
,
afTetata, arfi campagna ' 1

Fangofo. Augnili, fi fiancò il Sol che '1 Conq.^.^g .

carro andando à torno Chioilra herbofa ,

Vn rangolo camm fempre ha trouato. Metam 4 tii Mar Suiene ogni fiore, e fecca ogni
verdura
Fatale Malli. Hor die iràfòòrfo ha il
I
Per quella già si lieta hcrbolà chioftra
peregrino eterno Col car- Cruda Valuaf
ro d'oro il ino camin latale Del. Stanz. Guidatola in quella campagna cruda
, Chc del
.
.
volito, e del ano /angue ancor fuda
Faticelo. Moron. fanti piedi hor che finito O
haucte II camin D.lettofa. B.Tail. Tebai.7. 161 .

faticelo Che foa col fuo fplcndor l'herba fiorita,


Mortor.j. 6. .

campagnedilettofe,e!ietc. i.Son.y.
"".eieEie
Felice Ar. Cosi mi Ila quefto camin
.
felice , Come tornar vuò
Ira duo meli al manco. 1-um8. 13.
Fccondifoma Taf! Da l'vno i l'altro mare,
e per li lieti Colti di .

Forte Ceb.t. Dou'e il camin più forre, e più fecondiilmie campagne. Amint.i.i.
feluaggio , Più tem- Fertile Anguill.
peftofo il Cicl,gh horror più denfi. EtU.éS. In vna amena , e fertile campagna
Douea Cad .

Folco Valuaf. E lafcia


per
mo fondar le mura none --Metani.,?. 7.
camino oLuro
. , e folco Dopo fe l'in- Fluttuante. Fed. Molba la fluttuante ampia
ternai homdo hoico . Tebai.z.ij. campagna Romoreu-
Generofo Snazz. Tal che si generofo alto camino giando cosi forte freme, Tartareo afpetto, e
lotto infano velo
.
Da cieca in_ Babilonico ardir volgere a! Cielo
mdia , o da furore indegno Di ria fortuna efier non Appi. .

può 'pred- Grande Dant. E veggo ad ogni man grande campagna


io . Pam. Se ai. Son. 9. ' .
Piena di
Grauofo Rernig. Mi duolo, e di tormento no. Infer.s».
. fi mofira il camin grattofo, ed erto Qual
pm duro, e
di Herbofa Ceba. S'apre nel grembo à la città famofa
f incoio monte Epiil.17.
.

Che'l fetti-
Hermo Valuaf Ma da diteftó «min ipinofo , &: hcrmo PolTa
.
mo llupor nel Mondo apporta , Di fpatij immenfi, vna
.
in campa-
v
gna herbofa Ell.5.80.
porto arriuar gioiofo e lermo Rim. Canz. ?. , .
.

Hcrbofo. Alani. Ne '1 lucente crillallo, e '1 puro argento Inameninìma. Ghel. Da quello Iago à la città di Dite S'aprono
Pernii inanienifhme campagne R.o£*4*a».
herbofi camin con arre foniti A trar l'cftiua .

fete a i fiorhà l'her


be. Colt. 5.
Lieta. Porri.Che tea col fuo fpJendor l'ìicrba fiorita, E le campa.
gne dilettole, chete. i.Son.j.
Inelphcabihflimo Brace. Quadro è l'altare, e forgetì .
lui vicino Limpida Afc.P. De l'aria per la limpida campagna
V pictiol colle attorniato, e cinto Corri veloce,
11
D'incfph'cabìliflimocami- o mio fignor, volante. Interni. 1.
no, Che non trouaài'vfcir calle diftinto. Vrb.o.
iì. Molle Taff. Vedi per monti, e valli, in altra parte
Lontano Tafli Ne ricufo il camin dubbio, o lontano * .
, E per campa-
Per far il gne molli il buon Gualtiero Conq.3. 14.
don de l'honorata fpada Liber. 14. 17. .
.

Malageuole Ar. Dopo al]>ri ; e malageuoli camini


Solinga Teli. .
Vuoto il cor di foeranza, e di defio Fra folin-he.
.
, A' <>\-dui paf- campagne paiiorello
li, e dal tnoor fofointi Fur. 15.41. .
II Hebreo l'horc fpendea . Lir.6
Maluaglò
Spatiofa.Valuaf Fuori de la cittade, oltre il fofiato.Vé vna cam-
.
'Ar. Qual Jena il pelo, e quale il cuoio porta De i faffi pagna fpatiofa, e netta Tebai.7. 71. .
1 li'eran nel canini maluagio Fur.10. 71. .
Campidoglio . vno de' monti di Roma
Pmgliofo. Orf. Si veggio a miei defir erta la via, E
.
1 '1
camin Altero. Mar. Non per veder nel Campidoglio
;
. '
iglioio a quel eh' 10 tendo . Son.i. altero Statue, o co-
lonne incenerite al fine I.ir.Moral. Son. 11.
P« feflb .WL De la HJua fallace nel primiero Camin perplefTo,
.

j
Antico. Tali: Ne dar l'antico Campidoglio^fTempio
D'aJcun_»
può
. . . ,
. . . . .

rio CAM CAM


Affctato. Marefc. E quando il Sol de gli affetati campi Humor
può mai SÌ doriofo alloro Libcr.8- 44- .

trar non porca , Onde pioueffe in rugiadofo nembo, Sitibonda


Aureo. Glifi. Alenilo vien rie aureo C ampidogho In pm
remota l

Quel languiala piaggia Hcbrea A gl'infocati lampi , D'herbe,cdi


-
più tranquilla Per ponderar nel Tiburtino foglio
p rte,e
; t
piante infterilita il grembo Canz. .

che p'romet'aàlui lauta Sibilla. Rof.tf. 7?. Auuenturolò. Sann. O O O


d'archi La felice terreno, fortunato loco, fopri
V creilo Mar. Ne con tanto apparato D'anfiteatri , e
.

D'al- gli altri auucutiiroli campi , Ch'il bel vifo fereno hora vedete
plebe di Quirino Celebrò mai fui Campidoglio eccello
Canz. 3.
cuno (botino, e trionfante Duce 11 felice ritorno Epici» .

IlUiltre.Albc/ .osi v'alzadc jm Campidoglio illulìre


Amato Eroe, Defetto . Petr. Solo, e penfofo più deferti campi i Vò mifurando
apporta. Caz. ci palTi tardi, e lenti Son.18.
trionfato!- de l'alme , Che ininacciàdo fol falute
.

antichi ho- Dolce Taff'. E' dolce campo di battaglia il letto Fiaui , e l'her.
altero. Mei/. Altero fallò, lo cui giogo fpira Gii
.

Saffo
betta morbida de' prati Liber. 1 f 64. . .

nor del gran popò] di Marte . Son.j 7.


Superbo Lcng. Doue morte liebbe nido
.
, Hor miracol de l'arte, .
Famofo . Guar. O
mifero paftor, mà fortunato, C'hebbe si largo,
bion- e sì famofo campo Di inoltrar la fua fede Pad, 1. x.
Campidoglio fnperbo alzato ha Marte , Ch'indi ripara
.
al
Fecondo. Tad" Vengon fono Gazel quei che le biade Segaron nel
da Tebroìl lido. Canz.j. campo fecondo Liber. 17. 18.
vicin
Campione huomo valorofo in arme difcnfore .

.
:

Ferace Imper. Qui poi rimiro tra' feraci campi Là ve nel fecon-
Aitiamo. Taff. Qui ( vi fu ferino poi ) giace Dudone ; Honorate
.

l'altiffimo campione. Liber.3-7J-


diffimo, K
aperto Suo valto grembo la gran Madre antica 1 te-,
n for de la vita aduna, e ferba Ruth?.
Alto . Chiabr. L'alto campion già tramortendo in quella Homai
.

Amed.7- Fertile . Anguill. Quanti campi hò vife' io fertili, e allegri In infe-


tìronrator de 1 duci fpcnti .

lici lragni trasformare 3j. Metani.


Animolb Valuaf. Del letofo cinghial 5 ond' era armato, L'animo-
1 f . .
.

Tebai.<5. 212. Fruttifero.Car.Infignorii1ìappreffo,E de' campi fruttiferi d'Auel-


fo campion tutto fi priua .

la. E11.7.
Audace. Benam. Ti videa pena, che gridò fugace : Ranuccio,
Gloriofo. Ceba. Ella con forte , egenerofa prona In gloriolb
ohimè, vien quel campione audace Coioff. 1 if .

Villo al cader d'vn sì degno campione Cadutala campo al fin difeende kil.6. 9. .

Dc«no. Car.
Grande Taff. Impon, ch'il di feguentc in vn gran campo Tutto
contefa, e l'ardimento De le fchiere Latine En.io.
. fi
.

moffri à fchicrato campo Libcr.i. 34.


Dotto. Mar. 1 aurin,ti cedo homai, Troppo dotto campione Qua-
lui il .

Fterbofo Brun. Vola vola, non corre Per quel!' herbofo campo,
lunque quelìione D'Amor rifoluer fai Samp. Paft.j.
.
.

Sembra turbo fpirante u Selu. Cacc.


Eccelfo. Valuaf. Ch'i voi l'impero di sì chiare prone Serbi
il gran .

Immenfo. Taff. Sorgca la notte intanto, e fotto l'ali Ricoprili»


Dio s'eccelfo, e d'ogni parte Degno campion vuole al fuo giu-
del Cielo i campi immeufi Liber 8. j 7. .
do Marte Cacci. 14- .

Inacceffibile Mar. Mà tu maggior del primo , e del fecondo , I


Egregio Taff. Te fol de l'Vniuc'fo il moto nulla Mone , egregio
.
.

campi inacceflibilijC remoti Gilli à fpiar de lo (Iellato Mondo.


campion d'vna fanciulla Liber, 16. 32. .

Galcr. Ritr.
Famofo Teli. Sottra il lucido argento De le porte (ùperbc ìm-
.

Infaudo Tcfau. Infaudo campo affai più per la pugna, Che i fe-
preHc Armida Di fàmofo campion l'arme e gli amori Lir.i.
.
, .

polcri di Leutre à gli Spartani


Fero. Teli. E del (ànguigrio Nume Fero campione appenda à
i

Inimiche bandiere, bollili vsberghi Lir.28. Laltricato. Tronf. Oue di calli memorandi ,& ampi Flaminia
patri) alber-hi .

porte Mar. Forte campion, bramaiti Là tra nemiche fchiere


.
O aperfe laftricatii campi . Cod j. f9-
Libero TalL Mà venga in prona pur, che d'ogni oltraggio Gli of-
viucre,o cadere. Galcr. Ritr.
.

fero canino libero, e fecuro Liber.6. 19.


Fra"ro. Mar. Veggio al franco campion chieder mercede Humilc
.

fupplice lo Sciiha Temp.i7». Lieto. Tali, Si parte, e doue paffai campi lieti Secca, e pallido il
il Mcdo, e .

vinti I tuo fuperbi Heroi , E ful- Solfi fi repente. Liber.9. 1.


Gigante Rin. Nuda perche fon .

Paludofo Tali' Padre del CicI, hor ch'atra nube il calle Deliro
minati tuoi campion giganti 1. CaAZ.it,
.
i .

m'afeonde, e vie fallaci io (lampo Per quello paJudofo indabil


Intrepido Mar. Colui, ch'c feco in su la fila prima E' il gran Ra-
.

nuccio.intrepido campione, Tra più chiari guerrier di fomma i


campo De la terrena, e lagrimofa valle Sacr. Son.i. .

0 la fpada in su l'arcione ; Onde poggiato Pcrigliofo Rin. Minacciofo il crudel sù l'alma rugge, Che feco è
.

JUrhà, Vibri l'hafla,


chiuià in perigliofo campo . 1. Son.284.
de la gloria in cima Mille l'attendoii già palme, e corone Su ,

mira dipinti Con le foglie cerulee i fei giacinti Piaccuolc Valuaf. Ecco e girando gli occhi à delira mano Vide
.

la rotella d'or
Nr potrai de la vergine regale Fra i campioni le- nel mezo d'vn piaceuol campo Sorger dal piano vn monticel
Lcgitimo . Taff.
faffofo Cacc. 4- 14J-
nitimi mclchiarti . Libcr.5. 8i. .... .

Poluerofo. Valuaf. E mentre già ne' poluerofi campi Priua d'ogin


Luminofo . Rin- Luminofo campion, candido Neri , Già il tuo di
credi ombrar lampi guer- ripofo, e d'ogni pace Tebai.iz. 80.
non s'annera; ò morte
.
jnfana,For(i ti

Safiòfo. Andr. Queiti campi faffofi i! nudo piede Hor prema in


rieri? i.Son,i53- L ,. ,
vece di leggiadri non. Adam. 3. 8.
Orgogliofo. Car. Io de la tuaficrezza, Orgoghofo campion
Solingo Taff Oltre gli eftremi, e più gelati monti E'1 più com- ,
punto non temo, En.11.
.

preffo e più (lagnante ghiaccio , E più deferti, e più folmghi


Poflente Mar. Caro Lionzo mio, pregio murano De' bofehi , e
. 1
.

campi, lorr.4. 1.
de l'ouil campion poffente Lir.Boieh. Son.tfi. .

Sparfo. Taff. Clic da quel lato de' Pagani campo Irreparabil-


Trode. Zacc. Prode campion, che di voi Iteffo armato A nume-
il

mente e Iparfo, e fciolto Libcr.10. 71.


ro fe fchiere aprendo il leno , Con gl'inimici fuperaile il fato
.
.

Spatiofo . Taff Fuor de le mura in fpatiofo campo Paffa dinanzi


Guacc. Son.i. .
campo
Prolùdo Tronf. Aduna intanto il proludo campione, Ch 1 com-
à lui fchierato il . Liber. 16. 9.
.

Spinolo Mar. Mancin, non fperi alcun, fe non combatte , Di co-


modi de' fuoi folo hi per mete,Ciò che ltillan riuolte à l'Aqui-
.

rona ir pompofo Perche nel campo di virtù lpinofo Fruttile


lone D'Vmbria, e d'Etruria le colline liete. Colt.2. 2.
,

glorie (on, lenii i fudori , Mezo fon le fatiche, e fin gli honori
Singolare. Benam. Mira ch'in lui quel (ingoiar campione E' de
Caler. Fauol.
lTnfubre clima vn Sol lucente Coloff. J4. .

Valorofo Car. Mouendo incontro à lui fu da Valero Valorofo,


.
Tem veltofo. Taff. E gemino voi fiate, e viuo lampo, Ch'altrui ti.
iplcn Ja in tcmpellofo campo Conq.10. 84.
c de' fuoi degno campione A terra (lefo,
Autron da Salio veci- .

En.io. Verde Bemb. Verdi, vaghi, fioriti, e lieti campi , Chi fia ch'oda,
.
fo .

e conofea Quanto di lei vi piacque, E meco d'vn incendio non


Campo (ito (patiofo da lauorare, e da femmarc campagna, luo-
.
:

auampi ? Canz. \6.


"o clpofto al Ciclo anco luogo doue li combatte fpatio : : .

Altiero. Anguill. Maluagia terra, e di quei


frutti indegna Ond'hò Campo . militare, efferato de" foldati.

ituoT campi altieri, e lieti Metani. 5. 156- Altero . Profp. Haurò cura del rclto , e farò in breuc , Che que-
fatti .

Voglimi in campo aperto, o pur tra il chiufo De le llo altero, il qual fu fempre Vittoriofo, e non mai vin-
campo
Aperto . Taff.
to in guerra, Sarà con giudo titolo chiamato II vero doma,
mura impiegar, nulla ricufo 1 ibcr.i. 46- .

tor de l'Oriente Solini.


Aprico Bemb. Non balta ilcawpo hauer lieto, &r aprico Se non
1 . 1 .
,
.

s'ara, e fomenta, e rftitte poi Stanz.jo. .


Amato. Taff. Habbia fin qui fue dure, eperigliofe Auuerlìtàfof.
Aicnofo.Angu'H. Molti bracci di mar chiufi fra terra Rcdar cam- ferte campo amato Liber. 1 j. 7J.
il .

Metani. i. 81. Ardito Anguill. Partorifce ogni campo ardito , e forte Pianto,
.
pi arenofi.Vida terrJ •

grido, tcrror, miferia, e morte Metani. 14. 21 j.


Ando Taff. Mà quando il Sol gli avidi campi fiede Con raggi af-
.

fai
.

tementi, c in alto forge Liber.j. j. .


Disfatto Taff . O
pur foprauanzando al fuo disfatto Campo la
vita in (ìcurczza porre Liber.9. 98.
Arfo. Taff. Ogni campo d'intorno arfo, e dillrutto Ha la prouida
.

biande gli habitanti. Libera. 75 Difpcrfo.Vd. Turno che vede i fuoi rotti, c perdenti, Econo-
me,
. . . 1 , , . .

CAM CAN I2I


, c'hà Marce in rutto auuerfo ,
Ice Che molti fon feriti, c molti fono l'ardente Cancro Fanno l'oppolìc nubi
fpenti, E quafi il campo fuo tutto dilperfo vrrarfl inCiclo
En.u. i. Di lampi la notturna aria s'alluma D. . ''

Efpcrto Anguill. Ch'à voi, che più d'vn campo efpcrto , e gro/fo Fcruido Sett 1 .
.
Senec. E dal feruido Cancro i curui
&
.

Di gente eletta a piede , à cauallo Non sbigottì di donne_, bracci , Ed infiam


fllU,ard ° rÌ
'
Mcidc lJbcJ fco» cadrà dal Cielo D
vn gran minore, Chedalvinnafce, dia tanto tenore > Me-
tani, j. 130.
4 S°c!
Famofo Taffi Vedete là di mille furti pieno Vn campo più i'a-
Infiammato Senec. Ha foggetto à l'infiammato Cancro
de .
O O
.
la maggior Orfa il freddo
polo Ippol. Ch. 1

W
.
mofo all'ai , che forte Libcr.p. 17. .
A cer;llauorataconiflu ino nel mezo, che
Fedele. Tali'. Manc'l campo ledei, ne '1 Franco Duca Sidifcio- PP ardendo fi '

glrencl fonno, o almcn s'accheta . Libcr.i. 97.


Bambagia incerata Imper. Ma del tacito
Formidabile AngLiifT. Per Ja fallite intiera Di quello mio si for- Sole in vece impu°na
L incerata bambagia al foco ^ccefì
midabil campo Giudi. 1. Ruit 7 .
.
Lume cereo Engn. Forfè colle,' fomiglia,
Hollile . Tali li che non iblo e di pugnare accinto E con vno hor ch'ella accolla Al .

, e cerco lume deli faccia il giro ?


con duo del campo hoitile Libcr.6. 6. .
Giorn.fi.
C\ni>oke. bianchezza.
Inuitto Tafi." C&cfto«nrfbrtb affi 3 che'l campo inuitto De le
.
Accefo Alain. Gii d'accefo candor verfo
il mattino Aprendo i 1
.

fante fatiche al fin giunge*: Libcr.7. 114.


fen a più vezzo fa rofa Con l'Aurora
Lunato . Brun. Da l'altra parte ancor benché quel grande Sappia Alabaltrino. contende. Co/r.5.
Mar De la mano i candori alabalfrini Io
m
Amor che vai campo fondato , Famofiflimo Augnilo il fuo ma nard ogni beltate. vuò la 'pal-
pur (pande C ampo nel mar, e'J rende ampio, e lui, aro , Il iini-
Almo. Urun. A l'aria bruna il Ciel puro, e fereno
ttro ad Agrippa , il deliro corno Iti ferfia a fé con 01 din vago Stilla d'argento
pretrofi hiunon , Efi formand.
e adorno 1. Sclu. Cleop. . p t rk almi candori In riua ai
mare, a le conchiglie in
MalooncoMe . Tali Ceno ( o ch'io fpcro ) alta vittoria haure- Armcllmo.Malu.Dcponga,feno Ven.Pom. Son.- J .

occulti.ofci.ri ogni bellezza D-A^mel-


mo Di cam] ornai concorde, e in parte feemo. Liber.9.1. Imo candore Ero, e Piroo. Del. Sranz
Nemico T.i(f. Vanne al campo nemico , ini s'impieghi Ogni ar- Bello Taff Si che
.

da hingeil campo lor fi vede Col bel


re femini- ch'amore alletti. Liber.4. 25. ,
candor,
elle le circonda, e volte I.òer.i!. 106. .

Podcrofo . Tal!' Poi, quando e nei meriggio il Solar lampo, A vi. Dolce-
raff.Arrofiirfca perla vergognai gigli
Ila fù del poderolo campo Liber. 19. 57. .
Al fuo doke can-
ilore. Bolch. Egl.3.
Schierato. Tali! Ne l'hora punto àia raflègna eletta Palla di- Gentile.
i Gtiid. I.abella man, ch'à fanarviemmi
il core, Che co-
nanzi a lui khierato il campo. Liber. 16. 9.
meappar fuor del leggiadro guanto Alluma Paria d'vn
Vincitore. Tali. Ch'vm'to e il campo vmeitor felice ; Che già S'è gentil
b
'

candir? Son. 78. .


'
im(fo,echenoncehi'l tardi. I.iber.i.Ni. Illibato Mattati. Bella fono, 1"
nolni cgo Mà fon le mie bellez-
.

Canace. figlia d'Eolo Re de' venti, che li congiurile con Macareo ze D vn candore illibato , D'vn minio
,

fuo fratello porporino Da la lìnceri-


tade,e dal ardore Di viuiffimo amor
Horrore di Cithcrca Ghel. Per vn vano amatorpendula fparfc,c cópofle. Fler.3.4.
. Fille, Latteo Pona Sorg,, fecondaDea, l'eburneo
Ecci Canace horror di Cithcrca Kof 14.95, pide , Cui perlai
.

.
non ha par 1 Indico feno , che di latteo candor
Tlia.Km. Se fingi in frena tu Fedra, o locafta , Oincelluofa Bi- de Amor. Son.51.
.
fe fteffo ecce-
blico ria Canace i.Son.52. .

Lucido Tali! La rugiadadcl Ciel ù le fue fpo


"Casale, condotto di act-ua .
.
? Iic Cade, che pa- r,

reancenerj al colore E si Pafperge. che'l pallor ne toglie , E


Pi;trofo. Rjn. E tu grana'Alpc , à che riuerfei al baffo, Mille_,
induce m effe vn lucido candore Liber 1 ».
aprendo al dolor occhi di fa fio , Per pictro/ì canali vrne di ftil- \6 .

Morbido Mar. Non vide mai dal Mauritano a l'Indo


.
le? 1.S011.30. Pio morbi-
do candor la lampa eterna, Ben opimo di polpe il
Profondo Tali! Ma tutta inficine poi tra verdi fponde In pro- corpo e/lol-
le, Creiamo anzi Uagion tenero,
.
-
fondo canal l'acqui s'aduna Libcr.15.5t>. e molle
.
Moribondo. Priu!. Vide il fuo caro Ben diftefo
Rapido . Brace. Sire (direei) fui rapido canale Che il mare_> i terra, Di candor
nwribo.ido Tutto pallido il volto, E d'oitro
aguzza, e la Sanfonìà inonda ftiftenderan, fe voi vorrete, l'ale, Tutto fanguinofo
vermiglio il fianco Galat.12. .
Grani d'arene, e J'vna, e l'altra iponda Rocc. 1. 8.
Neuofo Brign. La man leggiadra , e ne la fronte .
.
Cakape herba colla quale fi fanno le funi , e però fi piglia per la fuela I neuofi
.
candor d vn Ciel, che fiocchi Giorn.6. .
fune, legame, o laccio .
Nobile. Capp. De la mia fede i nobili candori
Indilfolubile Brace. E di due falde,ecollegatc corde Indiflòlu- Tefiificano à <>a-a
.
il piano, e monte, E al filuofo Apennin l'horrida fronte I

bil canape rauuolto. Vrb.n.16.


pron di neue 1 candidi rigori Prim.Son
Co-
.
Infame Camneg. Il collo d cui l'immortal gloria fuolc Far con Primiero
.
Na. E che ridufie .1! lor candor primiero
l'eternità cerchio , e monile , Di cui minima gemma e il chiaro II culto, e i ri- .

ti del celelle impero C'anz. .


6olc, Hor vn canape annoda infime, e vile. Lagr.1.118.
Pudico. Remig. Ne nuocer tanto al bel candor
Infaullo. Moron. C anapi; infaufto, che ne'' campi Srigi Nafcclli, pudico Epift 16 .
Puro Gmd. De' qua. lo lj^arg, tu diletti puri
, Se d tuo puro can- .
ouc Acheronte humor ti diede, Ccrber ti cuftodij nel fen r'ac- dordifcopri e ilendi Sul nero manto; o
colfe Plutone, eli fregiar le Furie lleilè Col proprio dindi man che mi difendt
Da colpi fpefii di fortuna, e duri. Son.zi.
ferpentino ltame . Mortor.3. s.
Purpurco.Brun. Al purpureo candore De le tue frefeheffore, Oli-
Tenace Brace. . Altri feettri , altri regni , e di più corde Canapo li giglione la rofa Coinendean di beltà,ftà lor confu£ Perdeau
più tenace vnir concorde Rocc. 3. . 1.
j
1 hor più candido, c'1 vermiglio Epift Heroi 1
icelti II
Canario, vcccllo da gabbia 13 .

Rofeo Pona . Sciogli Filli amorofa, i bei crin d'oro


, cVinuìdo
.
Vocale. Ghel. Schiere di capincri, e di fanelli, Il canario vo- Amor tra quelle bende hà inuolto , Si ch'ondeggin fui va-o e
cale, il cardellino . Rof.3. 34. nobiIvolto Alcui rofeo càdorlanguifco.e moro?
CAsc£n.ifKA.propnamenre pmona c'hà cura di regiftrare gli atti
:
Amor.sSn.5
Sincero . Tafi. Segui la verità, gradifci
puolici, ma fi prède anco per ogni altra che regiìtra alrr.i cofa. ,& ama II lincerò candor
d'alma innocente Mond.5. .
Fedele Brace. Sappi ch'io fon colei, che ne' celeTii Libri il pafià-
.
Tremolo Bruii. jMà del petto sù i tremoli
. candori Parca porpo-
to, e J'auuenir COngiungC , Son IMoria diuina; il Tempo I
reggar piaga mortale Co* fuoi vermini, etepidetti
immoto Per me non corrc,c non s'afeonde ignoto Scrmo ciò humori 4
.
I nilf. Hcroi.j. -, .
che Dio detti, a cui prcfénti Son pallaio, e futuro, anzi lo Itcf-
Vago Remig. E poi che'l vago, e bello Primo candore,in
fo Che non volgon per lui gli anni correnti Là doue è il Fato
,
.
cui mi
villi inpace Senza fcntirtramor dimoio, o sferza, Perder
immobilmente impreflb E de gli arcani fuoi cupi, e lucenti lo :
do
iieua, almcii mia colpa fi a Tanto minor,
la SU penetrando ogni receflo Cancelliera ledei mai nò quanto è rpiù dcpno
0 il
diftin- foco Epift.4. .
go C ')1 primo il poi .magli raccolgo, e ftringo. Rocc.n.31.
Venullo GheJ. Venerando vnvecchion, c'hauca le
C&COT o canchero, vlcera incurabile, o di cura molto difficile
.
"ore Come
.
di rughe, e di candor venufio . Rof.S. 19.
chevà fempre rodendo, e crefeendo.
Vergine. Pona. Ceda al lauro la rofa, e ad vn bel verde
Inv-urabile Anguill. Si come Pincurabil cancro ingordo Scrpert-
.
Cedan
delgfgho vergini candori Amor. Son.itS. 1 .

do rode vii corpo, e fempre acquifta , E '1 dente fiiopernicio.


Veritiero. Imper. Qn.il aureo fil in veritier candore
fo.cfordo Rode fempre maggior la parrc trilla. Metani. 1.305. Conforbi.
cebihngue empia non rompe? Cafi. 39.
Cancro vno de' dodeci fogni celelti
.
Vezzofo A. Gain-. Kcco l'altero giglio Ch'ergendoli
fui gambo
.
Adufto Grat. Tu rimira cola taz?a , che fplende Fra '1 Cancro
.
,
Arncchifle Io fmalto Di vezzofo candore, E dona à
adulto, e 1 ficr Leon Nemeo Cleop. 1 3. 41. .
l'aria , à i
venti Soauifiìmo odore
Ardente Guif. Fede come qualhora il marin Auftro , Et Aquilon
.
Virginale Ghel Qiiaf fù non fipuò dir candida neue
.
Vince in
L bian-
. . . ,
. . . .

rss CAN CAN


virtù, che l'orme odora Fin che improuifì giungono a* fetreti
bianchezze il vicinai candore Rof 6. 19. • -,
.

ìmpreffo II viua- Alberghi, oue il cinghiai fletto dimora Cacci. 85.


Viuace Bruii. Ne le guancie , e nel fen tu porti
.
.
Latrante . Taff. Nè falfo Rè v'honora, ouero Mago, Latrantee*.
ce, e puriffimo candore , Chi nel rufcel di
latte il Cielo cfpref-
ne, o drago. Heroi. Canz.io.
fo . Epill- Hetoi.z. io.
Lairator Spartano Brun. E che fegua le fere , E per valle, e per
C-vne. animale domettico dell'huomo
.

piano , Gallico veltro , e latrator Spartano Epiil.Heroi.i t*.


Affamato . Dani. trado di man vada D'ingordi lupi, e d'affama- A . .

Loquacc.Mar.D'Etolia can loquaci Mi (gridano da lunge. Sàp.i. i


ti cani. Canz.i. j
• r-v - •

Affaticato. Anguill. Ieuo da quei cocenti ardori Oli Manfueto . Mar. Vidi fidato, e manfueto cane , Benché magro , e
Quando ei
digiun , pur humilmente Quali cuftode al fuo fìgnor il pane_>
affaticati cani, e i cacciatori. Metam.j. 49-
lacci a Portar in bocca, e non fegnarui il dente Amor.Meffag. 10.
Accigliante. Brun. liceo, ecco cacciatori Scioglionoi
.
i

di pre- Mordace. Anguill. Per far la guardia al folitano hoftcllo Mai non
«li agognanti cani, Cui già tremula il core Perdefìo
i.Selu. Cacc. vi latra can mordace, e fido Metam. ti. 197-
dar, non per umore, Corron rapidi, c lieui
.
.

Nobile Anguill. Se ben il rimirar mi fpiacque aliai Sì nobil cane


Anhelante. Tafl". Qual dopo lunga, e faticofa caccia Tornanfi
.

vn fatto alpcllre, e duro Metam.7. 313.


metti, fcV anhelarui i cani , Che Ja fera perduta habbian di
trac- .

Odorante Taff. E come cerca l'odorante cane Le fere ogni hor .

cia Liber-7-
.
per naturale illinto Rinal.7. ji.
Animai fido B.Taff Come fido animai , ch'ai fuo fìgnore Venu-
.
.

Odoratole Brace. Màdela bella cacciatricc Dea Rompendo i


to in odio hora fi fugge, horriede. Son. 8.
.
,

bofehii cani odoratori Suegliando Endimion,chefìgiacea_>


Animofo. Remig. E gli animofi can per gli alti monti Spinila le
Sotto à l'ombra foaue in mezo a' fiori Vrb.16. 24.
fiere dietro, e in fuga volte. Epift.5, .

Popolo latrante Mar. Tengon l'impeto à bada Del popolo la-


Ardente. Valuaf. Il can nato tra' Medi c tutto ardente Agran_>
.

trante. Samp.2.
battaglie , e temerario affalta Cacci. 71. .

Popolo mordace . Brun. Nè s'afcoltan latrati De" popoli morda-


Arguto. Senec Deh fi; propitia ò Dea: gli arguti cani Già dan-
ci auuelenati Ven.Cel. Canz.z.
no il fWno, ed io Son chiamato a le felue Ippol.i. 1.
.
.

Pronto Anguill. Per linea retta i can veloci, e pronti Gli corron
Audace Valuaf- Il rerfo accorto, e parimente audace Con ar-
.
.

Cacci. 71. femprc à trauerfar la via Metam. 3. 75.


ce, e con valor fuc guerre face
.
.

RabbioSo Car. Sentir quegli vrli lpaucnto/i, e fieri Di quei ceru-


Auido. Mar. Ma vedutomi fermo Scioglie a l'auido can ratto il
.

fuoi rabbiofì cani En.j,


collare, Pretiofo monil già di tua mano Tello d'oro e d'ar- lei .
,
Rapace Ceba. Che gli aprirà nel ventre fuo vorace L'auolroio
gento, E ricamato di rubini, e perle . Samp.2.
.

A bramofo, e'1 can rapace Efl.8. 114.


Coraggiofo. Mar. Con Ja zanna di fangue immonda, efozza
.

Rapido Brun. E con rapido can sfida à tenzone Anco timida le-
coraggioso cane apre la ftrozza
.

O di fedele e garrulo cuftode Giamai latrato in pre , Hor l'incalza, hor la preme Hor accorre, hor precorre ,
Cuilode-Cap. ,

non s'ode z. Selu. Cacc.


quegli horror . Idil.i*.
Famelico famelici cani Arrotan contro me de' morfì in-
. Mar. I
Rigido . Mar. Fiera tragedia di me (petto offerfi Tragico fuentu-
rato, Quando da' cani rigidi e peruerfì Nouo Atteon fui laccr
gordi L'armi aguzze, e pungenti. Samp.i.
,

ro, e sbranato . Galer. Ritr.


FamoSo . Valuaf. Che Se tu vuoi faper di parte in parte De* can
Sagace. Ar. E qual fagace can nel monte vfato A volpi, à lepri
famofì le maniere , e l'vfo Cacci. 70. .

dar fpeffo la caccia Fur.8. 31.


Fedele, GuiS. Mi nefuino a' mortai cotanto gioua De gli animali,

Saltellante Brace E folo à lui ne corfe Tutto impagliato il fai.


quanto il can fedele , Guardia a' forti fecura, à hoflelli, a' par-
.

tellante cane Per farli fetta Bat.


per virtù del fuo odorar, fagace Proueditor,pcrle più
.

chi, Che
Sanguinario Ceba. E bolle in sù le piaggic , e in sù le riue Del
laute menfe, Rare viuande, e nobili procaccia Verace,e certo
.
:

fanguinario can lo ftratio iniàno Efl.i 2. 65.


in vita, e morte amico, Del ladro paurofo, e de l'ingordo Lupo
.

Schiatta latrante Valuaf Col Sol , con l'anno , che s'auanza , c


fpauento, e cacciatore fcaltro D. Sett.6.
.
.

fale Crefcer vedi anco la latrante Schiatta Cacci. 59.


Fera latrante Bald. Quella eh' in braccio hai tu fera latrante
.
. ,

mia fede Che de' pomi c'hai 'n Se- Schiera abbaiatrice . Brign. Che pon valer, fe l'indomabil fiera A
Sinibol di tua fierezza, e di ,

drago vegghiante vn giro fol de le fue corna audaci Sbaraglia à pien l'abbaiatricc
no, à guardia fìede , Qua! vide Efperia già
Schiera? Giorni-
Rim.i. Amor. Son.fii.
Snello. Anguill. Le donò ancor col can fedele, e fucilo Quel dar-
Feroce Ceba. E fe contra la rabbia onde fremendo Già ti veniua
.

do altier, che tien quel paggio in mano . Metam.7- 299-


incontro il can feroce Ell.13. 164. .

Spietato. Anguill. Benché non hi la fua fauella vera Gemendo


Felleggianie Guaz. Anco il cane per queflo fefteggiante Tivà
.

prega i can Spietati, e fordi Metam. 3. 86.


faltando, & abbaiando intorno Andr.i. 4. .
.

Fidato Mar. Sotto il freddo feren, sù l'herba aflifo PrefTo il fida-


.
Superbo. Anguill. Vn can d'ogni animale empio, acerbo Più &
forte, e più veloce, e più Superbo . Metam.7. 298.
to can lungo l'armento StauafìEndimione. Galer.Fauol.
fido cane, & ogni cura Del caro albergo, Timido Brace E qual timido can, che l'efca fura Sopraprefo da
.

Fido Taff. LangiuSce


.
il
altrui fugge, e va via. Croc.32.58.
e del Signor oblia. I.iber.ij. 63.
Fiero . Guar. S'io forti vn fiero cane Mal grado tuo t'haurei Trop-
Veloce Renna. O
per gl'incolti, e più fpediti gioghi I più veloci
.

can dettare al corfo . Epill. 4-


po ben conofeiuta Palì.4. »- .

Gcnerofo Mar. Tofto i più fieri, e gencrofì cani Furda'maelìri


.
Vorace Mar. Si che . in ceruo mutato Non forti al fin da' tuoi vo-
raci cani Fieramente fmembrato . Samp.2.
lor guidati, e morti.
Cane piccolo, cagnoletto, cagnoletta, cane gentile
Gre°ge canino Valuaf. Ned è quella ftagion folo al natale Del
.
.

atta Cacci. 59. & Animaletto placido. Gofel. Placido animaletto, Ch'à la tua don-
canin gregge fortunata, .

na, e mia Hor pofaui fui Iembo,Hor ne l'amato grébo. Càz.24.


Hirfuto.Imper. Del picciol vfeio è guardiano atroce Hirfuto can,
Animai femplicctto Mar. Fuggi la fera difpietata infida, Sempli-
ch'à par de l'vfcio e grande , S'apre la bocca per la felua ci Spa-
.

abbaiante foce. Ei de l'arriuo altrui quan- cetto animai, fe teco à forte Pur qualche fpirto di ragion s'an-
de Stridolo vento di
nida. Lir.Amor. Son. 59.
do s'accorge, Grida a' ttranieri, a' famigliari tace, Onde à meS-
Animaletto vago Mar. Del vago animaletto ammira , e Ioda_.
fere , & à madonna ei piace
E vezzi Pvn , l'altra boccon gli , i i
.

porge S'altri,ingegnofo, •
brame Tenta placargli con le adirate Adon la ftrana, e barbara nccnezza Quei gli Saltella intorno, ,

gittato pane, Lafciail pan, non le flrida, accorto il cane ,C'hà e come goda Ambitiofo pur di fua bellezza Con la lingua fe. ,

fame Caf.4. 57-53. 59. lliua, e con la coda Lufinghcuole il lecca,e l'accarezza, Erge in
ltimolo di fè più che di .

alto le zampe, e non mordaci Co' i lafciui latrati alterna i baci.


Indomito Mar. E l'indomito can perche riflette Fugò col grido,
.

Candidctto- Mar. TuchenelSen di lei Perc.uipofa io non hò


e col ballon corrette
prendi ripofo Candidetto amorofo , Quanto più caro à la mia
Inefforabile Mar. Palpitante, mal viuo, e femimorto Quelle co-
.

femugghiua Gettando i vani, e non intelì preghi Aicaniinef- donna lei,Tanto Sei più noioSo à gli occni miei. 2.Lir.Madr.4j.
forabiii, e feroci . Samp.i. Gentile. Ar. Gran merauiglia, indi grandefire Venne à ku» &
Infellonito Fed. Hor qua! fi vede infellonito cane Da l'hattc , e
.
donna di quel can gentile Fur.43. 109. .

coti con fuc forze giunte varco anguflo contro l'arti ninna- A Hunule Valuaf. Qual cagnoletta humil pafeerfi auczza Di man
.

ne Morder zolle impetrite, e ferree punte Appi. .


del Suo patron Sotto la menSa Lagr.29. .

Ingiuriofo Angui 1). Tofto che i cani ingiunofi,e fidi Indicio dan
.
Latrante lufinghiero Mar. E và pur Seco , e mai da lui non parte .

delatrouataDclua- Metam.8. 108. 11 falfo duce, il lufinghier latrante

Incordo. Anguill. Giàfcopertaèlafera,efirifcntc, E contrai Leggiadro. Brun. Malia gli altri à te ferba il mio Cupido Vn_»
pargoletto can , eh' e tra' più belli II più famofo, il più leggia-
cani ingórdi adopra il dente . Meram-7- 3°4-
dro, e fido Epill. Heroi.2. 7.
Infidiofo' Valuaf. Quei d'Acarnania in/hliofi, c cheti Adonran la
.

Lufìn-
. . 1. . . .. . .. . .
.

CAN CAM
Lufinghicro piceioletfo Gio.Caf. Mentre in pie t'ergi, c fcherzi .
prone feconde
**3
fi voltaro . Rocc8. 18.
Lu/inghier piccioletto, Tafchin, dolce, foauc animaletto, Debile Alani. Farle à terra cader : mcn
Ceno a quella, di cui Difcepol nouo fei, Tutto firn il ti ro- . ria dannofa Del robufio
ballon, la debU canna Colr.4. .

di. Madr. Infeconda C.ec. Come s'alcun duo fochi n vn


rigtneo de" cani Valuaf. Debbo dir e di voi lenii minori , Che .
tempo accenda
.
In folta mede d'infeconde canne.
non sò fé per vezzo, o per difetto Tai vi produca la Natura, o Hadr.i 1
Ingannatrice Ceba. Ed altri il pefee, à
Nani Leggiadrctti, o Pigmei degli altri cani ? Cacci. 43. cui la rete, e l'hamo D-I
.

T'g" n.8u crra 11011 P° r «, Ma con la canna ìngannatri-


Rabbuiato Mar. che piacer pres'io Man vezzofa, ma cruda,
. O j**2E
ce, ,
e Ihlo I„(idia il cacciator del Gange,
o che diletto , Quando il tuo rabbiofetto Latte credendo e'1 Nilo. Eli 8. ? 4 .
Nodofi. C.ec , . lochi doue le feconde
fpofe De gli olmi si.ì
:

^ ^
forfè II tuo candor "famelico ti morfe i. Lir. Madr.47. .
porgeano a' lor coltor, Il dolce Iatte,e le
Rabbi alo Mar. Mentre ver me rabbiofo Ti volgi , e mi minacci
.
cortefi braccia, E Sei
d f rer
afpro, e crucciofo Ruggicr non ti chiani" io , Mi de l'infèrno ,
rc.me °HTd". pro? *»»«dinodo-
mio Cerbero di (pi erato 1. Lir. Madr.47 .
Ombrofa .
Car. E i crini, c'1 fronre auuolto Hauea d'ombrofiu,
Traftullo Valuaf. Fortunato animai che nome, e vanto Gratin, ^^"^
.
canna. I-n.R.
&amorpcrpiccioiezzaaccrefu, Dolce rrailullo de le Dame,
o quanto Di nona inuidia fpcfìb apporti, e mei'ci Dentro il cor
r
t^S ^of^b? E ,a guanda v"

SS? ^If^^ —
de gli amanti, a' quali inuoli Mille deh tic à lor debite foli
Cacci. 49. DC h
p^co
Vezzofo Mar. Mentre nel grembo à trailullar ti (lai De la mia
.

donna hum;lemen;e altero Vezzofo animaletto; e lulìnghie-


Poiiera Grill. di giunchi paluftri, E di
.
O
poucre canne intella fe-
de ,1 palagi p,u ilJultn, Ogni più eccelli
ro Ond'inuido, e gelofo altrui ne mole , Che confini col
, fai . Lir. Amor. Son. 60. Sole, Ben di pregio ti cede . 1. Madr.--
Cash, dell'archibugio. 7 1.
Ruuida Tanf. L'empio coppicr, dia in man
.

Cane Brace. Corre col foco ruuida canna Pofe


. mano Chiufo nel in sii l'armata m bocca gli amari afpn licori AlRcdciCicl, cui mortai fete
ferro ad affrontar Damiano E quel cane abballato , onde fa- .
affanna I.agr.15. 41. .

vulle Sparge la rota, e fulmina la morte. Rocci4- }S.


$9. Stridula Ar. Come in palude afeiutta
CrtVFNTR figlia di Callo, e di Vcnùu, moglie di fico Rè de' La-
.
dura poco Stridula canna,
.
o in campo arida doppia Contro il fottio
di Borrea,e contra 3
tini .
foco, Che! cauto agricoltore inficine
Dolcillima. Anguill. Mentre mi ferbarannoi fativiua La bella accoppia. Fur.14 48
Tremante Anguill. Il pefeator, che Sd lo fcogl.o
.

mia dolciil ima Canenre fiede , E la tre-


, Llla fari il mio bene , e la mia Diua mante canna, e l'hamo adopra Metani. 8. 167. .
Metani. 14. 160. Tremolante. Rin. Da tremolanti canne vn fuon
Cinmto paniere, vafo (atto di vimini tremante, Mi di
.
dolce/za pien dolce aura rragge 1. Canz 5 . •>

Nitido Car. Già con l'acqua, e con Cerere .ì la menta Gli aura*
.
Tremula. Mar. Chi fuor de l'onde trahe con
rivali, e nitidi caneilri , 1. 1 bi.ichiiììmi Uni eran lóparfi. En.i. lacci, e reti, Chi con
i
tremula canna p.-fci fuori 1

Canicola nome d'iniagine et lei te


. .
Vile Grill. Se rarefatto à real fcctrro alzarti
fi.
, E corona donar-
Cagna elliua . Mar. Quando la rabbia de l'ciliua cagna Tutto ti, Meno c hor m'incoroni Di fpine,e
d'aliti ardenti il Mondo alluma Samp. Solp. 15. .
canna vile in man mi r
po-
ni ì.Canz.ij.
.

Cagnuola infana Mar. Ne la (ragion , che la cagnuola infana_»


.
Volubile .Mar. Leverdi/poglieifl foglie
Fà di rabbiofo incendio arder l'i ilare , Quando l'agricoltor fi trasformano, E'ibel
corpo omien canna volubile San:p.7. .
con la villana Scadi ne l'aia à (pigolar le biade
Canna flromento raufieopaltoralc
.
Cane adulto Pater. E poi che '1 sòl da mezo il CicI fereno Scal-
.
Bofcliereccia. Mar. Schiucrai forfè enfiar con
da, anzi infiamma e faflò , e quercia , Cv'orno, Pioucndofrà dolce labro La_,
mia villana, e bofchereccia canna ? Samp.
mortai di notte, e giorno Rabbia l'adulto can, ferire, e veleno Sofp.44.
Dolce Guai. Ne fon .0 cacciatoi che in gran
Rim. Son. .
capanna Prcflb la
Canecelefte. Guar. Ma Jaffo aprica piaggia Cosi no arfe mai /òt-
STsoÌ
P ' CtÌ ntrOUÌ fu °"
™ dokc " nn a.
to la rabbia Delcan celelìe alhor chVlatra, e morde. Pali. 1.1.
Flebile Bocc. Da^ qual poi fi vedeua trasformata
Caneclliuo. Virg. Gtàil can elliuo rapido, e temente Gli alfe- .
In rremol can-
na, flebile , e fonora Vif Amor.20. .
tati Indi su dalCiel ardca. Geore. 4 .
Forata Mar. Opur con heue tatto De le
Cancfocofo. Gofel. li '1 calorinicidi.il del can focofo Zefiro
.
dita vaganti Modera-
tor de le forate canne Compone
tempra col virai /ilo fiato 1. Son. 14. in carte mute Serie di dolci
.
e niimerofj voci Epit.i. .

Cane Icario. Valuaf. Ella e fe'I caldo Sol nel Cancro ilalTÌ, E fé Flumile Mali: A la mia canna humil flridula,
l'Icario can cuoce l'arene Tebai.4. 1. . 1
.
tromba Sonante
altera fecondare e rolto S011.71. .

Cane infocato. Imper. E quando più de l'infocato cane , Che Immortale Guai. Mortale è fi, che caderà fprczzata
condente u.irdor morde dal Cielo, Sentite al vtuo il ìnorfi-
.
Qual tene-
ro ligulìro, o rofa frale , Se da canna immortal
cantc colpo Rull. 1. .

1
non e cantata
Line. Son. 4.
Cane rabbiofo Gofel. Horchedi mezoilCiel il can rabbiofo
.
Impeciata Andr. Fior che s'indugia? à l'infernali
Col feruido latrato corpi adugge 1. Son. 140. i
auene Al rau-
.
co fuon de l'impeciare canne, E mille altri
Canerouen'e. Guif Che'J freddo Borea fiedej e del fecondo difeordi mfaufii
Jegm La mano, c'1 labro pronco ho mai s'appoggi.
Quando il rouente cane anude l'herbe. D. Sett.s. Adam j z
Roza. Mar. Cosi diceano à fuon di roza canna Dinanzi
Guardator del Cielo Imper. Quel che dianzi parti fcruido cane al irrari
.
Bambinchnin pallori, E fiidò l'elee, c'1 pm nettare
Più che il Tnfauce guardator d'Inferno , Noiofo forfè «uardal , e man
na. Lir. Sacr. Son. 13.
tor del Celo , E che ne fà de' fuoi rabbioli denti , Ch'ala cote
RuftidJ Senec. Febo fatto pallor guidò l'armento,
aguzzò d'ira fdegnofa, L'afpre punture , egl'infocati morii,
.
E deponen-
do il plettro Con le rulìiche canne A
Più che non fé nel fuo furore eiliuo , Infuriati penetrare fechiamaua i non do-
alvi! mati tori . Ippol. Ch. 1.
uo . Ru(l. j.
Sonora. Ar. E dando ffmo 3 le fonore canne
Vel trocclcftc. Pater. Regna il veltro cclelte e'1 Sol con dritto Chiamò il fuo b
"ree-
s
,
ge fuor de le capanne. Fur. 17. 54.
Occhio mira del ccrchmMeridiano il Mondo . Nou.Fiam. lib.
Strideuole Bemb. Tacquimi già molfanni, e
5. Nen.j.
. diedi al tempio La
mal cerata mia ftrideuol canna. Son.ijj.
Canjyif canutezza .

Villana. Mar. Gonfiai cozzar d'ambitionc infana


Frale . Brace De la cam'tie mia frale, e tremante Guardar delirò
Con plettro
, - fignonl canna villana Caler. Fauol. .
le uifracidirc fonie Vrb. 14. 8 1.
.

Canna contenente cofa dolce


Gioconda. Qr.icc. Era tra gli auuerfiri huom per ctade Degno di Dolce. Mar. Tutto impierti prometto ò bella Nape,
riucrenza, e per valore Di canine gioconda oue pietade Fer- Di quel li-
, ,
quor il fen , quanto ne cape, Che nonmuidia
ma in candido albergo orme d'honore Vrb.ii.si. ale più dolci
.
canne Lir. Bofch. Son. ^3.
.

Scuera Tempro d'vn dolce, e placido forrifo La feuera ca-


.
liald
Iblea. Brign. Quelta fu fofi o afeofo in canna
nitie. Rim.Heroi. Epit.i. Iblea , E tolfe ho-
nore à Dio, fembrando Dea Giorn.7. .
Tremante Brace. La canirie tremante a gli anni amara Leggiera
.
Nobile. Tali: Ne dolce humor, che nobil canna afeonde,
imprime, e non aggrana fui Vrb.9. 3 7. i .
Ne' foa-
111 licori 'Irafier J'api giamai da
vaghi fiori . i.Amor. Madr.6 4 .
Cavma che fa volentieri ne' luoghi humidi, e gradì ,
.
il fuo fu- & Canna fauce della gola
.

rto c dritto, lungo, vuoto, e nodofo


Arfa . Anguill. Si le canne arfe , e si lo fpirto hò laflò
Arida Brace. Pur come aride canne duri cerri De le lor lance in , Ch' aprir
. i
non ponno al debil fiiono ilpalfo . Metam.6. 114.
mille ironchi andaro fino à le nubi, e poi trahendo i ferri
A le Auidiflima. Leon. Cii s .;ual em;:ioJeon ruggendo cerca Con_#
L - qual
. . . . ,
... . .

Ii 4 CAN CAM
con qual inganno L'auidiflime canne egli {atol- Caf.i. 49.
qual arte di te,

li. TauU. 8. • Canto harmonia di voce melodia


. : .

Altero Sann. E con più altero canto Ti sforza d'acquiftare eter-


Bauofa Fol. Non pnote Alctto in lor tenerli a freno Ch' ad alta
.
.

voce con bauofe canne Fuor non gittalfe l'inuido veleno, E di- na fama. Canz.i.
AltilTimo Dani. Cosi vidi adunarla bella fcola Di quel iìgnor de
grignane rincartiate fanne Hum. lib.s. .
.

Car. Vnatal foporifera miitura La gettò dentro a le l'altiflìmo canto. Inf.4.


Bramofa
br.imofe canne . En.6. Alto. Anguill. Ben fatto ci loro hauria cadere in terra L'orgo.
glio colino caino aito, e immortale
Empia • Anguill. Poiché giù per la canna empia, e profonda Tut- Metani. 1 1. 7. .

to il fuo patrimonio hebbe mandato Metani. 8- 377- .


Ammirabile. Rinite. Pregio immortai dì peregrino ingegno,Chia-
Incorda ÒheL Cerbero v'ha, che da le canne ingorde Con tre ro vie più de l'ammirami canto , Che Ipogliò d'ombre il tene-
Rocche s'auucnta, e baia, e morde . Rofi4- 4i- bmfo regno Son. .

Mufica Imper. Tal qui fonar, tal qui cantar si dolce Fan le mu-
.
Amoroio Petr. Fior fia qui fine al mio amoro fo canto , Secca è
.

la vena de l'vlàto ingegno , E la cetera mia riuolta in pianto


fiche cane di lor gole Tra carole d'amor regi j augelli. Rufl.
6. 1 1

Robbiofa.Ghel. Quando egli aperfe , e digrignò le zanne Invn Son. 15 ti

tal dir le fue rabbiofe canne Rof.3. 15. .


Angelico Petr. E l'angelico canto, e le parole Col dolce fpirto,
.

Vorace. Ceba. E dal furor de le voraci canne Afficuran le 111 an- ond' io non pollò aitarme , Son l'aura manzi à cui mia vita fug-
ge Son. 104.
drei le capanne . Elt.8-5.
Canna • fàetta Angofciofo Gofel. Fà di lagrime amare vn Oceano , Fà d'alpro
Fatale . Tali". A l'incauto Ademar, ch'era da lunge I.a fera pugna
Itili vn angofciofo canto 1. Son. 5 8. .

"à riguardar riuolto , La fatai canna arriua , e in fronte il pun- Argentino Priul. Soura la delira fp onda Comparuero due cigni
.

Sì candidi, e canori , Che fcmbrauauo hauer d'argento il man-


ge ."Liber.i 1. 44. „
e tutta forza S'abbandono su to, Et argentino il canto Galat.14.
Vibrata. Malu. Ella tutta vigore ,
.

la vibrata canna Del. IdiT. .


A fpro .Anguill. Fù l'alpro canto fuo tanto fonoro , Ch'vdìcia-
Cannato luogo doue nafeono le canne .
.
fcun che volle il fuo concento Metam.13.e73. .

Ian"ofo.Mar. Così faltataal fin la belìia brutta Del fangofo can- Audace Mar. Ben audace il mio canto anco fi fnoda Di (piegar
.

neto oltre confini. i


vago in dolci accenti , e noui Del Latino guerrier l'ire , c gli
Vtile. Alain. Quinci fenza indugiar , zappar à dentro L'vtil can-
amori Lir. Prop. Son. 4..

neto , che ti porti allegro NeTaltr anno à venir l'vfata aita_, BeIJicofo Tronf L più che' fuon de' bellico/! canti, Spingcranui
. I

à cader magici incanti Colt.i.5£. •» .


C01L.4.
Cannibali - popoli nell'Indie Occidentali, che fi pafeono di car- Bello Arni". Come l'Angela mia, ch'ai fuo bel canto
. Di dolcez-
humane. za empie il mar, la terra, e'1 Cielo 1. Gioì. Son. 4. .
ni
Felloni. Guif. Cannibale fellone, empio Ciclope, Che colmi Caro Gonza. Ma ne
. Apollo, e le fue Diue, Gli Amor, le felteggi
gratie, che di te s'ornaro , Già che il tuo canto è sì foaue, e ca-
d'Ogni mal huom si infelice D. Sett.6. .

ro, Ch'ogni accento à miracolo s'aferiue . Pali.


Canocchiale.
picciol vetro entro dorata canna , Che porta
Con Chiaro. Anguill. Che fe farà si chiaro il canto mio, Che quel,c'hò
Vetro. Vng.
puivicin l'oggetto accolto , Clinia, miro da lungi il tuo bel dentro al cor motòri /coperto. Metani. 5. 109.
v oltOjE fe il defir non s'empie, almen s'inganna.
Guacc.S0n.4- Debile Mar. Che fe l'infermo ingegno, e '1 debil canto Hauran
.

l'artiglieria più grolla tal forza. Lir. Lug. Son.18.


Cannoni -

Morrei ido.Bracc. E in mero al grandinacene intorno fanno Can-


Degno. Ang. lutto ai'coltato hauea la faggia Dea II canto de la
noni horrendi, e'1 mar ne linde, e bolle Rocc.7- 3- .
Mula altero, e degno Metani. 6. v .

Dilettolo. B.Tall. Dopo illbaue, e dilcttofo canto Di vaghi fior,


Cantari:, canto.
Altero. Mant. Vn leggiadro augellin candido , e nero , Con vn
ai varie rofe vn iiembo Si vide errar. Flor.i. 66.
Dogliolo Inc. E mandar fuor trà i più dolenti, come Dolorofò
cantar cosi foaue, altero , Ch'inuidia n'hebber tutti gli altri , e
.

hauea il cor, dogliofo il canto Stanz. Dolci.


feorno Son. 31. .
.

Alto Mar. Di quell'alto cantar le fiere note Già non chiegg' 10, Dolce . Anguill. Ma la Madre dolciflima d'Amore Nonfeppe_»
che/iggiaman dipingila . Temp.105. contrauire al dolce canto . Metani. 10. 7. »

Cclclte Ouid. Scipio, 10 fui rapro dal cantar celelic , E l'alma^



Dolciiiiino . Achill. Epuotcogni mortale à fuo talento Ne gli
immerfi nel profondo oblio Son. 69. .
elementi iinmerfo Far beati gli orecchi Al dolciiTimo canto
Debile MuLicuz. <„oldebilmio cantarmi pofi intorno A quella
.
Rim. Idil.4.
Dina, ch'Ogni mal confuma, E fà la terra, eilcicldigrarie_j Dotto Anguill. Qui
. fe Calliope punto al dotto canto . Me-
tani. 5. 240.
adorno, Son.
Dolcifl'imo. riec. Coniinciommi à parlarsi dolcemente , Che Empio Anguill. Da me, padri, e
. fanciulli ite lontano, E fuggite
Dokiflimo è il cantar de il mio canto empio, e profano Metani. 10. 131.
cosi non parlò mai lingua humana
.
;

le Sirene. Hadr. 1. 1.
Empireo Achill. Qui s'ode, e qui rifuona Fra due labra terrene
.

GheL Ee'1 valor: poiché la mente Non le_>


l'imprefe, Empireo canto Rim. Idil.4. .
(fumile.
rauuifa, e'hnio cantar humile Se da te non le vien nouero, e
Esecrabile Valuaf. E lo circonda mormorando intanto Con_»
.

lille. Rof.?o. 44-


lacri vali, elìècrabil canto. Tebai.i. 18. &
Fallace Grill. E tu d'empia Sirena , Che "1 fonno le allettò can-
Noiofo Alain. Già fpiatod.ilSoU'vItimo occafo Di noiofo can-
.
.

imuonai tetri. Colt.tf. to fallace. 1. Son. 89.


tar
Fanciullefco Bruii. Magnanimo fignor, Dauidc altero , Tufijla
riacetiole. Ar. Travia prendendo d'afcoltar diletto Da'rugia-
.

do(ì rami d'arbulcelli il piaccuol cantar de' vaghi augelli . Fur.


Clio al fanciullefco canto . 1. Selu. Cleop.
Felice. Guid. Frà le triite membranze, e i neri panni S'oda sì dol-
Agg. 1.76- . .

Godè d'vdir nel mio cantar pietofo Ch'Unno ce, e sì felice canto Son. 17. .
Pierolb. Lene- ,

Feitiuo fcfriui canti L'anime fortunate


Mar. Cosi nienauan tra'
languire, eilagrimar iìan canto Eleg.i4- .
.

Ma 'I lòaue cantar, lo itar la notte In bel diporto, allegra vita


Soaue Rcmig.
.

e grato hauer taihora Di Venere, e d'Amor diletto , e gioia-. Fioco Anguill. Mà quando il nollro canto fu più fioco , E toc-
.

Molto più gioia, e più diletta, e piace Epill.?- .


chi à voi di riportar la palma - Metani. 5. 94.
Flebile Tafl". E di unifico cigno il flebil cauto , El'vfignuoJ, che
Tenace Bngn. Più tenace il cantar, quanto più fciolto Tragge
.
il .

core à quel volto, Vittima infàmia di fpietato altare Giorn.i. .


plora, e li rilponde . Liber. 18. 18.
Cantaridi- ecantarella: animaletto picciolo di color mifchio, Funebre. Cafon. Tu con funebre canto II fuo fin fenza fin plori
e luftro trà verde, e rollo, e nero,velcnofo, adoperato però da'
dolente. 1. 17.
medici per vefeii^atorij i
l'inulto .Tronf. E empiendo l'aria di funeito canto Sacrificio
Mortale. Scoi. Di mortali cantaridi ogni vafe Vuò pieno, e col- diuin porfero à Marte Colf. 1 5 63. . .

mo. Sianz. Term i. Giocondo . Zambec. Di canto tàcondiilìmo, e giocondo , Onde


Cakt A1MCB .
ne liupirà l'Inferno, e'1 Mondo Poet. Ot. .

Sirena Mar. Piacciali! à me


. di dir,
quclVangeletta E' Sirena del Gioiofo Ghel. Con plaufo gridi, e con gioiofì canti Ofanna à
. i

Ciel, o de la terra, Che si col canto , e co' begli occhi alletta te Signor fanto de' Santi. Rof.19. 38.

Son. *8. Giubilofo Grill. Angioli lagrimofi , Ahi doue, ahi doue fono la
.

Cantilena canzone, per lo più in fenfo difprezzatiuo


.
sì foaue fuono I canti giubilofi Di gloria al Cielo .iDio, di

Rull'cana Imper. Con ruflienne, e varie cantilene Stridono


. al- pace in terra A l'hom vcrace,e pio,S'a Dio si fiera guerra ? Chr.
tre d'Amor d'Amor diuote Le amate , e le dolci/lune catene c Madr.19.
Mag.
GIo-
. . . , .

CAKT CAMT
Giosefo. AnguilJ. lafciar gli ftupefatti faccrdoti De' facn'
car-
mJ g!or:oiò canto Metam.s1.j7tf. infcgnandoàrifonarj'arcnc) Al dolce plettro
ni . ij ro 2o cauto
uo
accordc Lir.Marit. Son. r. .
Orane Valuaf E con vn grane c miferabiJ canto Dar
.
loro il re- ,
Ruuido PaoJ. Ecco Jafelua,i cui taciti
gno del futuro pianto Tebai.6. 17. .
horrori Colmiofpc/To
.

turba, ruuido canto


Harmoniofo Ghef. E n'odi i canti ogni hor di fronda ; Pur quello è il fonte, i cui
in fronda .
Ben nulle volte intorbidai col pianto humo^
viuac n" mo,?
ArricoJarcnarniom'ofi.ebcl/i R01T15. 54. .
Rim. Son , , 1 .

^cc.erato Grat. Auuamparo nel petto


Helicoino. Valuaf. Che fon non men de Je nomate . innamorato L'antiche-,
auanti De-
gne d'honori, e d'HeJiconei canti Tcbai.g. " g 1 aCCe ' UÌ nt0 in/idiof TceleratZ Dd " °. «
50
Hombi/c. Brace. Scorre sùiOcean l'horrifaU canto
.
CleopVé
Snarfodi Soaue Anguill. Che'l voflro canto Ha
idegno. e di terror di morte Rocc. 11. <Sf .
. di voce,e d'arte Più foaue
del nol!ro,c che più mona.
Hun.Te Ar. Parca fdegn.irfi, che con Metani. 5. 9?.
. numi] canto Ardifcc lei !o. Sonatore Impefi Che decidi
dar si ro/o ingegno r nr. 41.
: à ragion , ch'à paro .
in loro Ne la
95. .

,!a d0pf'J ° honSre


« ;'K -^
;
IJluftrc Augnili. Erofadir, tal gloria il cor gli accende,
11 A>natoXl *on
Ch'ad

&
.
cani;
ogni illullre canto il fuo fa fcorno Metani. 1 r. 44.
:

S 3te OÌ h Ìa Muf3 e voflro


.
S
Immortale . Zoa. Scopre pittore in tanto Ch'adombra
carte °noro
noro ho il fuor, fonoro 'V
, in ' U " nf ° Sia , fe ca- '

/
il canto Stanz j
(tini dumi fiiron,Coinc rapifea i .
cori Di poeta immonal l'im» Sl
Vc{fì U T Mci1tr< dic '' gnl
1

morta ramo E J'vno,e l'altro infierne con'ltrepitofo canto In-


-

Tra le chiare fembian- 3,Tn"


una al fonno mi feri
r i.
mortali. Son 17 1
-

«, e gh iplendori Moilran de Parte Je beIJ«« eftreme Quale Stridulo


Imncr Tacito grida o di c amare in ,
dunolrrariuole Lucido fpccchio fa beltà del
Sole Madr
vece Hà
«grullo.
per cano-
.
,

ro fuon ltndulo canto Rtill 15 .

Importuno Mar. Perche nel mio notturno alto diletto


-
.

Dal tuo Supplicheiiole Tali: Alternando


tanto importuno, manzi l'hora i faccan doppio concento Iru-
ondi braccio al mio bere, fuppl..-heuolcanto,einhi nnlvifo. Liber
« vicircf ltretio ? J.tr. Son.tfi. i
1
1 5
Inclito. <.

monia d'incliti canti. V0J.4. Scio.


Infallibile. Valuaf. Mi/ero, epri* da
hiabr.

l'infall.bil
augelli ancor tu Hello il fai . 1 ebai.6.
E giouinerto iilufrrerd fuoi vanti Con foaue har-

canto De' noltri


Sublime Bona. Deh gradite fignor , fra

iTcamol
Tremolctto. Brun. Qi.ì il rremoletto
tante,
.

loT
infaticabil canto De' celcfti
1
"
0n,C VOftr
,

° Fm fU °" PUÌ ^ e tante Cetre fu


c P iù fubi »» c

95 cantori l a, che del fiero Jatrator celelle


Infaticabile. Mar. Che fcior.M dolce infaticabil canto Sena fpir-
Non s'odano i latrai
TOdmjfinon ben faprem' Lieue,
ì.beiu. 1 aneg 1.
e piccola piuma, e nari al Vdo, imper. N'afcolta
pianto. Lir.Bofch. S011.4. .
lui four' alto ramo affifo Da le dillef-
fue immite corde De la piccola gol.,
Intarlo. Gampeg, Commetto à pena luueaoueU' viui carmi con
Um tr ° nCa V ° CC A Canf ° infauc&bilcDettar,
i
atto infame ,
Che mi trafiile il cor l'mfairjto canto Del fì.perbo • c veloce
animai che £5?;.'
par cne chiame Da l'onde il Sole riucflirfi il mito. .1
I agr.*. 5 • Vc/zofo Alain. Diccc altre fon, che con
Infetto Carnpeg. Me me folo richiama il canto vezzofo canto Empionempion .
.
infetto Da l'adorna fala d'harmonia Gir.Corc.
quiete al Iacamar fanello Lagr.i. 63. .
r. .

Inimitabile Zaccag. Già di Sorgi eternò l'altero


Camort cantatore. .

.
vanto Di Flora Accorto Sper. De Ja madre
il agno hor te himofo , e chiaro Rende del tuo
:
dd Cielo : o come accorto Cantor .
l'inimitabil eh a belio ftuóo e con buon arte S,
canto Cont. S011.17. .
Tempo afferra. Rim.
pofa alquanto,
1 '
eluoTé » u,c
Infidìofo Grill Vento non turba mai l'onde
mmtode
.

M
fue chiare , E in Ini No ,le
dloib canto Di ria Sirena, mà concento
lo(pir calili, e di querele amare
fantoDi J" P'«
nobil cantor fprezzi co' carmi
3,UC F 18 fCrC d,A »'-riachi
D'empio cor ^ .

'
i

R im. Son.94 ì'Sin? Su' ' . e


Tntcmpefliiio Mar. Et à me di ripofo ancor
ìntempcfriuo il fonno furi Lir.Marit. Son.
tfeimeuole.Remig. Fori? dimandi ancor, perche Joflik
bia cangiato in lagrinwuo] canto
digiuno Col canto S
19
.

Hab
T r
°t or del na u"ufo .
efta^ Ah " rn con purpurea
H,ppocrene,( meo, buranó, e fonàtot
Di verdi allori coronato viene. CoiKj6.
velie, Sacro od-
ceklìc
^%l 1 ^
.
Epift.ii 4,
Tehano Galcan Per rurouar quiete .

LagiimoA». Tali: Piangete meco in lagnmofo al mio dolore Vuò quefta .

canto L'almo mar-


» etra mqmeatndo in vano
tir, chele trafi/re il core Sacr.Piant.
Lafciuo.Malu. Mà lì turbò la purità de' riui,
.
no, Ma vn poucrello cieco il
Ne cantor la mi
nudo Amore Son. ,
d-è Trace, o Tel
*
,

:
2
Quando ad vna di lor C/tNTOIU .
.

contro U Gel piacele Scioglier sii cetra d'or


canti lafciui. Del. Elfercito canoro TalT. Colà
Sem. 46. tthuial'effercHo canoro , E ne fuo .

nan le valli .me e profonde E gli


luiinghe.iok P. Ror. Che m'è per prona noto à niù , alt. colli, e le fpe onche
o-
.
d'vii ftftio ro, E da ben mille parti Eco
De le Sirene il lufìngheuol canto, Bruni , e de i Òccan l'infido rifponde Liber. 1 , „ .
.

Canzone jpecic di poefia Lirica


fdegno Guacc Son.i. . canzonetta .
:

Lufìnghiero Leon. Orecchi folo ad afcoltare intenti


Amara Sai. He,, fa- qual Priniauera,
Qyal Sol. quali herbe,e fior. .
.
D'emria
Sirena il JnfT11ghit.ro canto Taid.t. 7, .

Mcfto. Anguill. E riconobbe ciò ch'diior vi feorfe,


Che col canto Audace Rin. Canzon
T'entro metto, e (elice s'altri faccufa, Ch'audace .
Metani. 19. .
1 1 . fei, che vana
oltre il coflume, Dilh il troppo
Minaccietiole.Chiabr. Alhor non più di minaci veder m'ha tolto .1 lume 1 :
ieuol canto L'aer *l cinz* 45?*
tnrbaaa fingili uofa tromba Amed.ij. .

Mifcrabile Taff. Che in miferabil canto afflitte,


.
e fole Piange le la e n ella, oue fe' nata Iu,
notti, c n'empie ibofchi, e l'ora. Liber.i1.9a. 0 , t'acqueta, e rclla , Canz. 1 . .

Mortale Guid. Fuggi il canto mortai de l'empia maga


.

hunitl fortuna acqueta il core Son. 5 o.


, E fotto tlt, n
r ""'

b <u1 Hata,
n/ °" 3 taci ' ed affrena tuoi f
Mentre e per te ogni pietà fpietau.
.
™lPln, Tronpo fle-
i.Sdu.Caiiz.j.
1
^ f

Nobile. Tau. Tu ch'arrelìallii fiumi, homai


Ga.a Imper Hor d'Apollo eflakando ogni vna fregt . .

canto tuo 'altrui fmarrita Beltà.che rende Amor


m'addita Colnobil canzonette, e g--au. ottaue. Ru/l. 16
In D
"> «aie_,
*"Z-> i
^
rpaso,1 e con- Gent.le.Mar.
tento. Pali. ° Fabncauaghirlande,egia cantando Cazonetta
gen-
Pcrigliofo Tafi: Ne'periglioli canti Di Sirena K P««>JlZ"" 1^1 canoro m.irito '

Madr. 75.
.
homicida . Amor p \'Y . R.n. Ma tua canzone hum.k- apprefa hauea. Samn...
Hum.le ,

Quanto più di lor parli e ,

Placido. Ghel. E da le fàufet del materno menr,g,on, Ch'a.antagloriaéiltn^


muoglio Sento vn can. la voce tua, freddo il tuo foco.
to talnor placido, e breuc. RofS.64. r. Canz 42,

Pronto Anguill. Piaccia a Dio darmi ij canto pronto, Incolla Martin. Purga , incolta canzon
tu gli error miei Ciò
.
,
.
e certo Sì ch'.o dar non ri polfo haurai da lei
' ch'agguagli in prontezza Abbozi Canz
il gran delio. Mcrain.f. .
109
Raro Anguill. Fu detto FiIemone,e con la cetra
.
Rendea si raro ' ? f

P cllr f Forofetra bella Incompolta oZn ™ ^ om
esifoauc ilcanro Metani. 11. 1 1. .
canzon non inen del enne. Suppl. '
1

Rigido Tronf Ciafcu.10 i canti rigidi reprime , E in


Laj.mnofi Grill. Vanne mia lagnmofa
lieta cangia
canzonetta, Oue di Gie- .

la Irridente voce ° sù eltinto e la femb.anza 1. Cato.34.


Coft.ì.13. .
.

Rio Tatt Chindiam l'orecchie al dolce canto, e rio Di Mella B.Tair. Meda canzone in quelle
.
feliie chiufa Tra l'ombr- .

ciucile atre enomiuie


del piacer lalfe Sirene Liber. 15.57. ^ Apri del pianto tuo le dogli os' vrne .
.
0 Canz"
4. l.b.i.
Reco Mar. Ben audace il mio canto anco fi fnoda Di
.
, fpicar Ricca. Ikmb. Oue ne vai
vagoni dolci accenti , e noui , Del Latino guerricr canzon, s'ancora è meco LVnacompa-
l'ire e «li gna,e a tra J Già non fe' rudi lor più ,
J
amori,- Masi lindulo.c roco auuien che s'oda. ncca.o
Roza . Bembi Ne tu per gir, canzon. ad altro albergo Canz.Vo.
Lir.Pr0p.S0m4. fcaltra.
R070 Mar. Softien ch'io tocchi, e, tua mercè, concorde
. Del mio ti
( J itti panna., Se quanto roza fei conofeerai
Canz.19. .

I i Ca.
. »
.. ,,
>.

nò CAPA CAPE
Capanio nohile Greco,m:irito d'Euadne,pnmo inuentore d'op-
.
Rim. Ball.

pugnar ic mura nemiche con l'vlò delle fcale. Fulmini. Rin. Mille factte hi ne' begli occhi Elifa, Vn fulmine
Feroce Vainuf. Ecco riforge Capaneo feroce, Ch'ogni fatica gli
.
è di Siluia ogni capei!'). i.Soii.j.
Inanellati. Monten. Velo, the lieto t' aggiraui intorno Ai bei
è troppo nemica . Tebai.6. 2 1 s .

capelli inanellati, e d oro . i. Son.9.


Fiero. Tronf. E fcco incontro à gli flellati Regni Fiero ancor Ca-
Coli. 6. zj. Incolti Remig. Ne venne co'i capei negletti, e incolti Aguif»
paneo folgora fdegni .
.

Ma Lapanco deJ par forte, Si atroce Ti lafcia in_j


Valuaf. di prigione Epift 9. .
Forte .

terra fenza honor, e palla Tebai-7- ioj. .


Incrclpati.Rich. Increlpati Innanellati Lacci,e reti de gli Amori :
Gigante. Valuaf SiduTe; ecco Capaneo gigante Terribile a & Mie tempclle , Voi potette Affogar ben mille cori Rim. Ball. .

mirar fi traifié auante Tcbai.6. 193. .


Laberinti Rich. Laheriuti Doue auinti Son tra ceppi i mieipen-
.

Ne l'orgoglio tacer, le fiiric , e l'armi fìeri, Mi legate, M' annodate Arnorofi carcerieri Rim. Ball.
Nemico di Giouc . Valuaf. .

Del nemico di Gionc Capaneo Tchai-i. 14. .


Lafciui. Remig. Ochei biondi capei negletti ad arte GilTer la-
feiui à le mie guancie intorno Lpiif .8.
Superbo Valuaf. E' l'Iurta del fuperbò Capaneo 5opra ogni fe- .

de gli auuerfari offende. Tebai.8. a 14. Leggiadri. Sann. Dunque il bel velo , e quei leggiadri, e rari Ca-
;

Capanna, ftanza fatta di fra/che o di paglia , per ricetto di chi ,


pelli à lludio /parli per mia morte Son.i. .

ft.i in campagna è anco ltanza murata , douc gli contadini ri-


:
Miniera Ferr. E chiama i lor capelli Pretiofa miniera Di beli'
.

pongono gli Arami .


oro ondeggiante Ricca prigione, e cara, Dolce catena, e—» :

c •
,
dolce rete amata D'ogni alma inamorata. Horr.
AgrefU Cap. Diemmi là nrefio al rio la vaca Eurina Hten al fu-

mar de le capanne agrelli Occup. Son. 80. .


Morbidi Bcniu. Le braccia, il collo, e l'vna, e l'altra mano, Che
.

Anguill. In mezo al lago vn ifoletta forge , Che la denti già fur fozzi pie , volta fi ltende In bianche dita , e i maculofì
Debile .

velli Del brutto capo in morbidi capelli Stana. Dole. 1.


capanna a'Ita fortiene . Metani. 8. $19. .
,

Negletti. Remig. E meffa in volto ti dimofi.ro quelli Capei ne-


Gialla Inipcr Se il «nardo volgo adictro, o'I mono inanzi , Ri-
. .

gletti, ch'auanzati fono A fieri oltraggi del mio duolo immen»


miro hor piani , hor poggi, fcor viti , hor olmi , Hor di gialle_j
capanne 1 rolli colmi , Hor di imorti habituri i negli auanzi. lo . Epift. 10.

Cafi.JJ. Oro inanellato Gofel. Neue , oftro è il bel vifo , ardente , e


. &
Humile Remig. Ch'à le ftagion più fredde, à i dì piùbreui L'hu-
.
pio Lo fguardo, inanellato oro la iella Son. 54. .

mil canarina, e'ipouerello albergo Da le brine, e dai giel de r Pioggia d'oro Achill. Dolcifllmi legami, Bella mia pioggia»»
.

prcfììiuro. Epill.5. d'oro Qualhor fciolti cadete Da quelle ricche nubi , Oue rac-
1 afi". Non fendo i ftrai di Giouc anco molelli A l'igno- colte fete, E cadendo formate Pretiofe procelle, Onde con
Ignobile .

bil capanna,»! baffo tetto. Rinal.5.17. onde d'or bagnando andate Scogli di latte, e nue d'alabartro .
lllultrc. Rin. Voi tra capanne illuflri Cantate agrelli Numi Mil- Rim. Idi!. 7.
le bellezze in duo congiunti lumi . 1. Canz.io. Polucrofi . Tronf. Poluerofi la Furia, ed inornati Mortra in ruui-
Mendica. Bruii. Più vai mendica, e pouera capanna , Poiché fre- da fronte hirti capelli Coli. 14. 1. .

gio^ materia effer le fuole 11 giunco, c l'alga , e l'edera , e la Rari Brace. La fronte aguzza, il nafb adunco, e tiretto , Raro il
.

canra. Epill.Hcroi.». 6. capello, il color atro, e fmorto Stanz. .

Ricciutelli. Chiabr. Del mio Sol fon ricciutelli 1 capelli, Non


Pouera. Bruii. Benché rullico albergo, E pouera Capanna Di mol-
canna Tabricata, e contella, hor qui biondetti, mà brunetti Voi i.lib.r.
li H anelli , e di vii alga, e
.

Ritorti Priul. E sù vaghi confini de la fronte Di più ricco rofìor


mi chiuda. Epift.Heroi.i. ij. .

carchi , ed accefi , Lafciui ferpeggiando Ritorti in anelletti i


Ruftica Mar. Felici voi, degnate à tanti honori Aride herbettc,e
.

bei capelli, Fatti de' venticelli Amorofo trallullo , e dolce_»


runica capanna , Ch'aprir veacteà mezo il verno i fiori. Lir.
Sacr. Son.ij. '.,„• gioco, Parean che ricamalTcro la neue Crefpcfila di foco.
Kulìicale Imper. Ecco colui,che 'n rtiflical capanna Sotto il co-
.
Galat
perchio di ramofo tetto Da picciolo fpiragiio il tutto guata. Ro/i . Ahguill. Col rallro , con la forca, e col tridente Pettina
&
ornai fuoi rozi capelli . Metani. 13. 166.
feinplice capanna Cui Scarmigliati. Angniff Ch'io polla col configlio Del qui vicino
Semplice . Srun. Ani! à la nona, c , fia,chc

labro humile orr.i.cx iutefla Ornamento, e materia è l'algi-j ,


fonte RalTettare i capelli, Che fon si fcarmigliati a lamia_»
fronte Giud.j. 4.
niella. Ven.Ccl.Canz.4.
.

Selua d'oro. Achill. Cara mia felua d'oro, RicchilTimi capelli,


Soggiorno plorale Valuaf. E v'hauca più d'vn palloral fog- .

In voi quel labirinto Amore iutefle , Ond'vfcir non faprà l'ani.


gforno Da poter contraffar al Sole, e al vento Cacci. 1 5 &• .

Vile Leon. A me più caro, e più gradito albergo Sara torte an-
.
ma mia Rim. Idil.7. .

iro, o cauemofi flanza, vii capanna d'intrecciati rami. O Sottili . Anguill. Medufa fopra ogni altra hebbe capelli Biondi,
i

lunghi, lottili, ornati, e belli Metani 4- 4S7.' .


Taid.5. 7-
Caparka. arra.
Alta
..,_,...-„
Bngn. Mi pregan lei , che fia da lei n molla T.a voglia di
-
,. ,.
Spade Rich. Spade attorte , Che dan morte ; Scale oblique, per
.

cui giro E aifecndo Non volendo In Inferno di martiro .

morir che alta caparra Han già del fuo valor , e in nulla rea
,
. Rim. Ball.

Giorn.ó.
Sparfi Remig. Vannofi incolti intorno al collo , e /pari! I miei
.

Capello pelo del capo Capelli, e capcgli


.
.
non m'adornail dito Lucida gemma, e vii mi copre
capelli, e
gonna. Epift. n.
Belhfhuu Achill. Cedano pur à voi Bellinimi capelli , Quelle

Stami biondi. Rich. Biondi llami , Mieilcgami, Funi, carceri,


chiòme, clic il Sole Spiega ne l'Oriente in fui mattino , Quelle
c catene; D'oro attorte Mie ritorte, Tenitori di mie pene.
chiome, che il Mondo Aurora appel la Rini. Idi!. 7. .

Biondi Petr. Tolta m'èpoi di quei biondi capelli Lalfo la dolce


.
Rim. Ball.
Stendardi. Rich. Entro il campo ,
Doueatiampo Dimartirdo-
villa. Can/.i4- „. .

Serpentelli, Viperettc Bifcic ghofe fchiere, Voi miei dardi , Miei ltendardi, Difpicgate—
Bilcie d'oro. Rich. Vaghi anelli ,
d'oro, Da cui morfo Alcun foccorfo Non attendo al mio
mar- mie bandere Rim. Ball. .

toro Rim. Ball. .


Stame pretiofo. Achill. Stami mici prctiofi Bionde fila diurne,
. > , •
r r
Compolli Ciec. Andò cogliendo più .
.
1

ridenti non , F. poi (e ne Con ve-i l'eterna Parca Soura il fufo fatai mia vita attorce
tclsè nobil ghirlanda A' comporti capei foaue
pefo . Hadr.4. 1. 4 Rim. Idil.7.
biondi Tele bionde. Rich. Bionde tele, Gonfie vele De la nauc del cor
Crefpi . Petr. E i tuoi lacci nafeondi Fra i capei crcipi, e
Canz.41. , '
mioj Vaglii remi, Care {perni Nel gran mar del mio delio.
,
Dimeni. Leng. A si vaghi capei nodo non tefli, Più alteri fon Rim. Ball.
quando più van dimefli , E fe perdono vn cerchio han mille— Te foro aureo Mar. Candida mera al crelbo aureo teforo , Mar-
.

gin d'auorìo a l'ondeggiar de l'oro. Temp.r77.


Etri. Elep.i?.
Diiciolti <r. Stupida , e filfa ne l'incerta fabbia
.
Co' 1 capelli di- Vaghi. Petr. Porta à bagnar vn leggiadrctto velo, Ch'à Laura
il vago, e biondo capei chiuda Canz.10. .
fciolti.erabuftati. Fur.8. 38.
Che 0 nulle_* Ventagli. Rith. Naftri biondi Vagabondi, Bei ventagli ; qu{
D'oro Petr. Erano i capei d'oro a l'aria fparfi ,
.

l'arfura Del mio petto Per diletto Di temprar vi die Natura.


dolci nodi gli auuolqea. Son. 70.
bionde E quelle vi- RÌm.BalI.
Fila d'oro. Mar. E quelle fila d'or lucide , e ,

m' afeonde Verghe Rich. Amorofe Nodcrofe Verghe belle che Cupido
ue, e calde neui homai Scoprite voi ch'auaro
vel . ,

Lir.Bfich.Son.il. D' oro inuefea, E v'adefea L'alma incauta à far fuo nido.
Fochi. Rich. Pochi accefi Che cortelì Contro l'vfo in gin fccn- Rim. Ball.
detc Ch'illultiare, Fiamme chiare , Le mie notti voi volete. Vipermo Andr. E in vece d'aureo . crine , E d'angelico afpetto
. . .

CAPI CAPO
Viperino è il tipe], Io (guardo bieco . Adam- r. j. Or, che defiòpiJi' dianzi. Lir.ji.
127
Volumi ondeggianti Bruii. Qtiai tu foura la fronte Porto d" au- Grande Tali. Et crollando il gran capo, alza la faccia
rate fila Ondeggiami volumi
.
Piena
-u*uisi
di sì
Epilt. Heroi.i. 13. . temone ardimento. Liber.j. 51.
Caputiio. laccio col quale s'impiccano gli huomini Hirfuto Mar. E v entrando, e fpauentofo
. inficine Per re^ra mar
Fiero . Imper. Rompe le file altrui, torce le lue , Onde feftefla à ita di meda nu.be L 'hirfuto capo, ci bruno ciglio ingombri!,
ficrcapeltroinnxiidc: Cosi Penilo inuentafìragi, e rende__i Saiup. 1. *" 0
Con fua ftrage final muggiti al bue Caf. i. 40. .
Horrendo. Mar. Tronca di Gioue il figlio
fune rigido Sjiina. Rigido"fune alhor s'attorce al collo , E chia- A la figlia di Forco d
.
capo Jiorreiulo Caler. Fauol. .

mando Satan fi la/eia à mezo II grido andare , e da fra l'aure il Piombile Valuaf. Crollò più che mai forte in
. viltà atroce L'hor-
crollo. Son.154. nbil capo, e die loco a la voce Tebai.S.
8. .
taccio vergognofo. Tanf. Huom condannato al vergognofo Ignudo Tafl: Ella quanto può meglio il capo
Che legger Lina
.
ignudo Si ricopre,
laccio, al tribunal Teucro Suoi graui eccelli, e 1 aliale, eVei s'arretra. Liber.3. 13. r *
ilcolloanuinto, e 1 braccio, Non giacque mai si finora, e iUullrc I .ni. E'1
- capo dJuftre, che tremar col cenno Fà
vergognofo Lagr.o. t. terra, e
.
mar, cimarli un' nuom fral fiede. Lagr.i.
Capitano, capo di loìdati 77
Immedicato. Manzin. Perrifparmio d'vn'crinc
Accorto Vd. L'accorto capitan quclto configlio Auanti al fuo Non dee rperire
.
immedicato il capo . Fier.i. 5.
partir Enea lor diede. Ln.9.9. Inarcocdnato Brace. E vede elfer da lui ficuro,
Accreditato Ghcl. Cerchi d'vn capitan, ch'erga, e rinforze L'ar- e tolto Celando .

.
il capo marcocchiato, e fimo
Rocc.3. 3. .
mi e l'armate al perigliofo gioco , Che fu ne le battaglie , e Infelice. Anguill.
,
Che l'infelice capo di Gorgone A tempo non
colfold.no Per lunga efpcrienza accreditato. Rof.3a.j3. hauria potuto opporre Metam.4. 410. .

Ardito. Car. De la «ente Marrubia vii Sacerdote Venne tra gli Inuitto Anguill.
Tu cingerai l'invitto capo intorno A i fonimi .

altri, Sacerdote inficine, fc capitan di gente ardito , e forte,


trionfanti Imperatori. Metam.i. 155.
Vinuroiu era il fuo nome En.7. Minacciante. Tarn Ma il pino , c'1 capo altero, e
.

Egregio .Talì Segui l'vfatainfegnailflerdrapello Sotto Cloro- minacciante^.


Tronca Arillolto Cono. 10.95. .

reo ungano egregio , A cui, ie nulla manca, e il nome regio Miuacciofo Inc. E /opra il capo tuo si minacciofo .

Liber. 1. 37. Polinice re- . .

gnante anco vedrai Teb.3.6. .

Cloriofo. Taff O gloriofo capitano, e molto Da! gran Dio cu- Odiofo T.Uf. Ma
s'alcun fia, ch'ai barbaro inhumano
itodito, al gran Dio caro Liber. 18. 86. Tronchi il .
.
capo odiofo, e me'l prelènti Liber. 17. 47. .

Inumo. Coli. Dunque vn garzone, vn capitano inuitto Maluagia Ponentofo Anguiif


. Del barbaro crudele efeine homai , Efcino
forte piiuarà d'honore, Di cui l'ardito, animolò core Non li porteniofonorridocapo. Giud.5. 5. &
l'inan gianiai, non pur fiì vitto ? S011.1.
i
Reo. Cu e. Non ti legar con matrimonio altrui Se non i chi ti
Minacciante. Tali! Qa difdegnofo giunge, e minacciante Chiu- dia
1
periopradote De le tue nozze il capo odiofo, e reo
fo ne l'armi il capitan di 1 rancia Liner. 1 1. 78.
Di colui
•sh'e cagion, ch'io t'abbandoni
.
Hadr. 1. 3. .

Pregiato. Ceba. Non fcniprc alhor che fronti: a fronte oppone Sanguin -do Manzin.
La leena, che li sbenda ( Ahi villa horren- .

Vince la pugna il capitali pregiato Ed. 4. 5. .


da, e tetra) E' del real conforte II capo fanguinofo.
1
1

Prcncipe de l'fioltc Tafl". E ch'a pieno adempito haurà gli vfSd, Schiomato Grill. S'il
-
Fler j 1
miferando oggetto , Che l'anima mi pana" .

Che fon douuti al prcncipe de l'holìe Liber. 1. 14. Non la molìr' hor col capo si negletto , E sì fcliiomato ? ò mio
. 1

Saggio, l'aff. Il faggio capitan con dolce morfo I defiderij lor Giesu diletto, Son si poco le fpme al tuo tormento Senza
guida, e feconda I iber.j. 1. cal-
.
umo, ohimè, si violento ? Efleq.
Sommo 1 all' Perche fe l'alta prouidenza elefie Te de l'imprefa Secco Anguill. Il capo ha lecco, Madr.19.
.
picciolo, e mal fano , Che fpef- .
fommo capitano Liber. 14. 13. .
fo poco turno empir fuol tutto. Metani 3.119.
Soprano Talfi Egli, o quel, che 'n Aia vece effer foprano De J'ef- Sonnacchiofo
.

Cap. Lidia non hò, che voglia Al capo foiinac- .


iercito Ino de capitano Liber.15. 13.
chiofo De le ginocchia fue farmi origliere. Idi Lj.
Spietato Ceba. Stretta la preda il capitan fpietato Là fi riuolgc,
.
Spauenteuole Brace. Pre.lò e il coltello, ch'ai gigante
ouefi feote, e preme Quei, che d'afpre motte ancor legato vecifo II .

capo fpauenteuolc hà recifo Vrb. 11.41. .

Moltra, che (degna aliii più clic non tenie Eit.14. 41. Sublime. Tali. Miete i vili, e 1 potenti, e i più fublimi, Ei
.

Capo, parte eminente del corpo liumano dal collo in su piùfu-


imi .
perbi capi adegua à gl' Liber.9. 67. .

Adulto. Valuaf Lafcia Lerrja ancor tepida ale (palle, t i capi adu- Superbo Guar. Mira li capo fuperbo , Che quindi
lti de l'Erculea belua. Tebai.i. :ij.
.
, e quinci in
tuo difprezzo s'arma Palt.4. 6. .
Altero Tafl". Crollando Tifaferno il capo altero, Dilfe : o fofs'io
.
TeuereJlo.Manzin. Non intefe miei voti II Cie!,s'altre ruine
fignordel mio talento Liber. 19. 73. .
Ri- i

gido troppo appretta Al capo tcherello di Rofalua Fler.4. .


i.
Alto I alf Souraila a lui con l'alto capo, e molto Di groflczza_i
.
Tetro Valuaf. S'Eoloà i venti fuoi difeioglie il morfo,
di membra Argante eccede Liber. 19. ji. .
.
Borea
capo tetro . Cacci. 13 j.
tra gli altri inalza il
Arficcio Mar. Vafl'enc là dou'Etna 3 ra' feogb al Ciel precipitofi,
.
Vergognofo Sencc Al hn chiamato il lacerato Penteo II
.
e rotti Sporge l'arficcio capo ver<*o-
Samp.5. .
gnolo capo inalza fpello Edip.5. 1. v
0 .

Afciutto. Anguill. L quando iiapien di fumo il capo afeiutto Con


Vemgiuofo. Moron. che un varca Rapido fiume in perigliofo
quei punge il furor iéco s'adira. Metani. 3. 119, guado , Se volge gli occhi a la corrente , e à l'acque Tolto
,
Bello. Ufi". Pur non gì rutto in vano,cne' confini Del bianco col- fi
ta vernginofo il capo Mortor.i. 6. .

lo il bel capo fcrille Liber.j. 30. .


Capok.mi Giulio Celare Caporali Perugino
.
.
Biondiffimo Pojtz.Pigltea di quando in quando Dal biondiffinio
.
Ga^ettitro. I\lar. Gazettréi <i-Agauippe , fon Menante
capo raggi d'oro, (jenit.i. Gran ca-
poral de la fquadra burlefca Galer. Rjtr. .

Biondo. Ar. Palla la notte, e Febo il capo biondo Trahca dal ma- LL^'atano . Mar. Don Mecenate mi fe fuo Notario , E polio
re, e datu luce al Mondo Fitr.25. 44. .
il re-
ttamentoiu protocolio Mi lafciòde le berte Icatario Ga
Cadente Malu. E'J tuo capo cadente Conofcerd per prona Qual
.
0
ler. Ritr.
più duro nfponda a le percolle L'abete, o l'adamante. Del.ldll.
Capphio . frutto che
pianta nel muro , e fi mangia macerato in
fi
Caino Augnili. 11 volto crefpo, alllitto, e macilente 11 capo hà
.
;
aceto, e fai*, e chiamali cappero cosi il frutto, come la
caino, e '1 crine ha raro, e bianco pianta.
Motam.15.69. .
Crude*: Alain. Hor doue batte il Sol tra falli , e calce In
Capelluto Zop. Pallerò s'appellaua, ed e fenice Purpurea il ca-
.
.
arido
terrei! fi fèrri intorno II cappero crudel , eh' d tutti
po capelluto, e l'ale . S1.n1/.
nuoce La
vicinanza Aia, ne d'aleunopra Ricerca il fuo patron
Gemicato. Moron. Borbottando fi parte ; o come dura Han la , fenon
che al Marzo Se gli tagli taliior quel ch'e fouerchio Colt.5. .
ceruicc, e certiicaro il capo Quelle oltiuate- genti Mortor.1.1. !
Capha animai noto
. .

Cornuto. Anguill. Di quel ch'io lo de la CeraiLa gente, C'hauca Gagliarda. Ar. Pofcia che
Indarno i cerni , e le capre gagliarde
cornuto il capo come il toro Metani. 10. 101 .
hauer lì veggono legui te. Fur.j 9. 69.
Deforme Augnili. Sopra il deforme capo vn velo fteiide, E vuol
.
Ingorda Lor. Che de la ingorda capra il fero morfo Non
.
celarlo altrui fotto altra fpoglia te-
Metani. 1.51. . 1
miam, mentre al Mondo ei reità vino. Egl.4.
Ebro .Brign. Quando da l'India foggiogata il palio , Monta ver- Lanuta. Mar. Mentre Lidia piemea Dentro mitica coppa
fo Occidente il Dio vermiglio , E l'ebro capo di lottar già laffa Ala
lanuta la feconda poppa. 1. Lir. Madr.ji.
Col gran bicchier mal fofteneua il ciglio . Gjorn.7. Montana Taff. E ben maltra Natura a le montane Cajjre n 'info-
.
Eccelfo-Manzin. Quiui de la Fortuna, Sempre de* capi eccelli Au-
gna la virtù celata. Liber.11.73.
uerùria fatale, (ruggirei» l'ire,e sfuggirem gli oltraggi. Fler.f .4.
Semplicetta. Polit. Le feinplìcette capre vanno àfchiera Daca»
Eflecrabile.TelL Soura il capo eflecrab"ilc,e nefando Verlin quell'
ficure al'amorofa traccia. Gioitr.i. 88.

Si/-
. . .. ,,. . . . . .

I2 8 CAP CAR
Capta, cittàtelebre in Campagna
Silueftra . Guar. D'vn nerbami foumene, Ch' è molto nota a la
Quando ha lo llral ne! faettato fianco. Palt.j-7.
Antica Taff. La ve fondaro 1 fuoi NorniaTidi AuCrfa Contra l'an-
.
fihiefìra capra,
tica Capuaa Roma auuerfa Conq.z 41.
Vorace. Guif L'ouofo porcello, e laknofa Pecora, e la vorace
. 1.

Carattere . fegno di che che fia impreffo , o fegnato come delle


capra io miro. D. Scrt.6.
lettere dell' alfabeto , o d 'altro limile : e fi prende anco per le
C apr aro. che guarda le capre- _ ,
iitefie letrere
Inuido Mar. Lanibrnfco dico, l'innido capraio , Di cui con tut-
.

Samp. Sofp.49. Bruno.Brun. Almen del Sol lontan l'ombra vegg' io Ne" fuof bru-
to ciò rider conuieminc .

ni caratteri viuaci, Quante fon lettre in te, fiamme hi il cor


Sordido Anguill Anco più vili e fordidi caprari Fauolcggiati
. i ,

mio Augi.
di lui , E di mordaci carmi, Che compongono ogni hora Con.
.

Corinto Priul. Sarà farà il mio fiume Libro aperto, e corrente,


trosì gran guerriero, Alfuondi lor fampogne Fan rifuonar
1

Volubile volume , Ne' cui limpidi fogli A corfiui caratteri do-


le valliGiud. 3. 3. .

ferino Vedran gli occhi del Mondo immortalmente , Leggerà-


Capre, fogno cclelle.
Stelle pióuofc. Remig. Mà quando fari il mar torbido invifta,
no, Ben mio , Quanto meriti tu, quanto debb' io Galani^. .

Dolente Brun. De l'infelice tua madre, e regina Leggi il foglio


Quando Boote, e Iepiouofe ltclle Apportcrangli nembi, piog- . ,•

etuoni. Epift.i7- a i caratteri dolenti Più che i begli occhi il corpietofo inchina.
Cie,
Epiit.Hcroi. z. 10.
Caprétta figliuola della capra - .

Da voraci Elleaato Chiabr. E prende in vece lor velli fanguigne D'efiecra--


Vorace Brace. E vi fon l'herbe non pafeiute mai
.
ca- .

ti caratteri diltinte. Fir.i.


prette , SJegn.3. 1.

f
'
ino. figliuolo della capra: capro. Facondo. Brun. Con quei Urani caratteri facondi Taciturno, e
loquace Parlò fempre il mio core Con eloquente amore Vcn,
Corr uoi tenuto Mar. Humil fen' viene a' tuoi facrati altari II.
.

Terr. Idil.i.
imo feroce coz/ator lanuto Quel sì nero sì crcfpo, e sì bar- , ,

buto Famofo tra le greggi, e tra' caprari. Lir. Bofch. Son.59. Fatale . Benam. Miro del Sol nel pallido fembiantc f Riconofco
i caratteri fatali ; Scritti de la fua morte i fenfi indegni Pali.
Lafciuo. Anguill. V'inceiierifcailcor col fuo vagito II lafciuo .

capretto, e'1 molle agnello Metani. 15. 134^ .


Etn.4.3.
Funeilo. Mar. Che certo è di caratteri fornelli La tua linea vita!
Snello Talf. Cosi men viuo in folitario chioitro Sahar veggen-
.

cerui. Liber.7. molto imcrcifa.


do 1 capri fnelli, c i 1 1.

Stuolo mmuto .Mar. Quinci a' l'vue, à Je viti accorto impari Ri-
i
Indurre Brun. Quelli, benché dipinto, Conindullri caratteri
.

ucreii/a,& honor lo ltuol cornuto Lir. Bofch. S011.59. .


immortali ; Sedottcprofc fcriue, La meta al metro , ad eter-.
narfi accinto, In Parnafo preferiue Ven.Tcrr Od. 11.
Teoetùi Lor. Soura la nuda terra vn humil capra Fece belando .

Infauilo Brun. Saturno ilteffo , ancorché pigro, e lento, Di non


vii tenero capretto Egl.i. .
.

Cairi, ifofa vicina à Napoli. faufti caratteri fegnato Vcn. Terr. Giac. .

Ofcuro. Brun. Ne g'i annali del tempo, e del dettino, In cui di


Benigna GheL Procida, Ponzo, Paufilippo, e'1 puro Ciel di Ca-

chiara, c si benigna Ch'Arguii oflelTo a diportar ne' fui legger aianzi à me hi dato Non ofeurii caratteri del faro Ven. .
pri*)
hi fpeflo, e chi f|ieceffe à lui . Rof.5. 77.
J.iti
Terr. Giac
Capriccio, peniìero, tantafia, ghiribizzo Preiiofo Priul. Scmbraua, che con quelli L'anima appafTionata»
.

Immaturo Mar. Ch'immaturo capriccio, e ,


frettolofo Raro adi- A pretiofi caratteri fcriueffe . Galani 4.
uien, ch'i lieto fin rielea . Strag. t. Carbonchio gioia di marauigliofo fplendore
. .

beata fei , che non dipendi Dal capriccio


Goa. Tu sì Ardente. Guif. L'aureo topati o, il fragile fmeraldo , E l'ardente
Volutilo .

volubile d'vn folo. Antig.4.3. carbonchio, il quale autua Senza ellintion ne le Aie proprie
Capricorno fegno cclefte .
fiamme. D. Sett.3.
Capro eterno. Achill. Arda pur le campagne Aualoraro Sirio Infiammato Hcrr. E fuor de I'vfo placida , e propitia Infiamma-
.

to carbonchio apparlarofa. Bab.j. 10.


btrupga pur le campagne Co' i fuoi gelid? fiati il capro eterno
Ricco. Augnili. Ricchi carbonchi trafbarenti, e belli Oman tutta
Jtiltt.MVfs ..
E cuci, che portar fuole il pigro Verno Gelido la parte inferiore. Metani. 1.3.
Gelido. Senec.
Capricorno Cader vedrafli. Thieit. Ch.4. Carkonh legno abbruciato e così vien chiamato tanto l'accc-
. :

Valuaf. Gli e ver , che fin che '1 boi più bafiò gira Con fo, Come lo fpento
Stellato .

Feruido. Brace. Qual fenza mento in feruido carbone Tornala


lo ftclhto Capricorno il Cielo Cacc.j.59- .

Caprio e capriolo, capra faluatica.


.
fiamma à intepidir fc lteflà Rocc.13. 71. .

Altero . Bruii. Ed ecco vfeir da foliiaria fratta , Da folto abete, e Fofco Tronf. Vergato hà il piede,
. hi diftinto il petto Di car- &
"rande Altero calinolo , Mofirafuperba fronte, Eramofele bon fofco, e di purgato argento . Colt.i. 41.
corna, Porta d'or pallidetto adorno il manto, Sono d'ebano Rozo Mar. Così leggiadra imago ombreggia,' e finge Rozo car-
.

l'vnghie, Fugge, ne l'uggir ruolini Sul macchiofo terreno , Par bon, che poi più nobil art» D'illuilri, e bei: colori onu,e dipin.
che voli sù l'aria , Non tocca il folto leno Di fpatiofa pianta ge. Lir.Heroi.Son.23.
Sopito. Car. Il fopito carbon del giorno alianti Lieto della, e rac-
Di crclciuto virgulto, Elee da quegli flerpi , enei bel piano,
Bel rcatro de'bofchi Sfida i cani , e i deltrieri 1. Selli. Cacc. .
cende. En.S.
Corrente Valuaf. La lepre v'è, v'e il capnol corrente, Altrevi
.
Spento Mar. Però che in fpento, c gelido carbone Senz' alcun_j
.

fono ancor fere feluaggie. Cacca. 41- lume il foco fuo s'ammorza
Fuggitiuo . Anguill. Viuace. Coli. Che fottoilcener de l'incendio no Si vinati car*
Ne lòlla lepre, c'1 caprio fuggitiuo Vccife,
ina ogni belua ardita, e forte Metam.15. 45. boni il corri/erba. Son.z7. .

Incauto Mar. Hor damma errante, hor capriolo incauto L'em- Carcasso guaina oue fi portano le freccie
faretra, turcalfo. . :
.

pie, hor frutto maturo in fua ilagione Aureo. Mar. E nel finiflro fianco Da cintura barbarica gli pende
libello. Guif. Del capriolo ifnello Mirate il finto amor,che men-
Diftinto à l'Arabefca D'argento fin , di fino fmalto > e pregno
tre in monti Da ferri de la tremula vecchiezza Sono 1 fuoi pa- Di Paniche cjuadrelia aureo carcaffo Samp.i.
i
.

dri grauemente oppreflì De gli arbolcelli le più verdi cirne_» Carceri; prigione ,
.

Prooido viuandiero apporta loro D. Sctt.7. Cieco Ar. E non può riparar, che fino à morte Tu nel tuo cicco
.
.

Leggiero. Valuaf. O
'I can fagace, che con alto grido Segua il ca- carcere noi ferre Fur.43.3. .

prio icegierdi lido in lido . Cacc.4. 71. Crudo. Anguill. Che Hanno dentro à guardia de le porre Del cru-
Rainofo i Chiabr. Quale in campagna cacciator , ch'infetta Per do career de le genti morte. Metani. + 33
belle corna capriol ramofo Amed.16. Cupo Brace Così Maria trà lo fquallor vernilo Del cupo mimi-
.
.

"Rapido. Mar. Altri nel capriol rapido, e fnello Al veloce leurier do carcere Ianguifce Difcolorato, e mifero ligulto , Che vedo-
la Ma
allenta. uodel Soldifcolorifcc. Vrb.io. 14.
Semplice l ol. In quella guifa che faltar fi vede Semplice capriol Duro Brace. A qual mifero flato hoggi noi damo'
Ridotti , e in .
.

ofafio Per girli akmar vicino, ne pur crede, Ne


di macchia 3
duro carcere , angulto Ola vita, ol'honor perder dobbia- «
penfa che gli fia trarotto il pafTo , Et ecco in fuga pauentofo mo Roc.6. 3 7.
.

riede Per gli apportati velrri,che giù à baffo Precipitando in lui Funebre Mart.O pur me ancora accrefea Al mio bel Caro pegno,
.

già in mezo l'hanno, E fra' lor morii lacerando il vanno. Hum. E fia il carcere poi niello, e funebre. Rim.Canz.3j.
Jib. 3.
Funelto Tronf. Entro career funefto à morte pollo I giorni ici-
.

Snello. Valuaf. Alcuno è ch'à pigliar il caprio (hello, O la piccio- minaffe. Cofl.3. 34.
la lepre auczza nardi Cacc.4. 79. i .
Greue Moron. E per career ferina penofo, e greue, Tanto era il
.

Capro, animai noto freddo hnmor tenace, e forte. Mortori. 7-


Earbnto.Priul per lo fleflb sériero Scorre capro baibuto.Galat. 1. Horribile. Chiabr. Gu denti* hombil carcere rinehiufa Tcnea
fra'
. . .
. . . .

CARD CARI Iìg


fori in mero d'armi ingiurte Del giufto vecchiarc] l'alma
fra'
innocenza. Vo!.4.-libcr.
Inclinabile Cip. A l'anime llranicre Con beltà non terrena Car-
«JS r
^°. V S««™°Slù Pungente cardo.e velenofo taffo.Ee].?
Spinofo. GheJ. Tra Selero, e Se.r s'inalza vn monte
D'horridi più
.
ni,edi/pino/ìcardi. Rof 17. 71. '
cere ineuitabile prepari . Idil.y
Carbone, pianta di cardo, che ricolcato
Mo lefio Brace. Se del carcere mio graue,e molcfio
. Non piante- bianco, fi mangia
, e diuenuto tenero
,c
e
.
rette à ritrouarmi fuore Vrb. io.~<S8. .
Venereo. Alain. Del venereo cardon le
Nefando Brace. E tornando noue piante Horiidcn
. a le carceri nefande Troppo d tanta rimutar le fannie barbe Segando loro
virtù crudeli, & arte
Nel loco miferabilc, e fecreto Attenden- ,
Cakizza
in baffo
dimollrationc amoreuole, e cordiale
Colt j
.
.

do riman l'empio decreto Vrb.jo. 5 5. .


Aflettuola. Ar. the dirò del fauor, che
Penofo Mar. Ma quel pcnofo carcere non era II cordoglio mag-
.
de le tantcCarezze,e tan-
0 te afletiuofe, e vere Che fece
, a quel Ruggiero Rè Agraman-
gior, che tu fenti/ti .
ij
te r rlir.^o. 70.
Plebeo Ta(T. Ma' s' a" menti mici quella mercede Goffredo ren- Grata Tanf. Meco mù grati honori, e le
.

de , e vuole impregionanne Pur com' io folli vn huom del vol- . più grate Carezze, che i

potette hoggi qui farmi. Lagr.6.


go, e crede A carcere plebeo le?ato trarrne Libera. 4?. 47.
.
Carico quello che fi pone ado/lo, e fopra
Soauc Col. Amor tu fai che mai non torli il piede Dal career
.
à quel che li carica : e
. ,
per metafora, pefo, cura, penfiero. *
tuo foaue,nc difciol/i DjI dolce giogo il collo,ne ti tollì Quan. Importabile Gatt. Pianger roma, ma il
to dal pruno di l'alma ti diede. ftjm.S0n.19. duo] si J'ange, e preme,
.

Ch al .roppo largo humor fi chiude il varco, Di


Tcnebrofo Troni. Nel career tenebrofo entra il fratello Contra
.
pia.no in vece
roipiroiageme.Sotto stgraue,& imponalnl
il fuo proprio fangue empio-, inhntnano Colt.3. 36. carco.Adol.10.j4.
.
Camodi feogho nel Ino di Meflìna dall'altro
Tetro Guid. Aprali il tetro mio career terreno, E tu vero, e nouo
.
canto della ritta di
.

Sicilia detto il Braccio .


angelo celefle , Prega il Signor, che mi raccolga cero Son. zi. .
Atta». Anguill.
fentc Scilla ogni hor latrare, Doue fi
Trillo. TanX L'alto Re, che col pie rompe, e di/Ferra Gli vfei del El'auara^
Canddi legni mghiottc. Metani.-' -.9 1
career tenebrofo, e trillo . Lagr.7. xò.
AlÙda. Scnec. Scilla rifuona, e panetto il nocchiero
Volontario Baid. Perche inlidia non inai l'alma impngione, Hai
.
L'atra tem-
pcftavomitar livide Ciò,ch'afetraffel'auidaCanddi
chimoni career volontario il piede, D'onde quali più fciolta Thi- .

elt. Cn.3.
al Cicl fen' riedeCo" ceppi homai de la mortai prigione. Rim.
Si
Heroi. Son.ji.
Carciriiru cullodc, guardiano delle carceri
.

Villano. Mar. Atti vsò si fermi, e si ll-luaggi Col bel garzone il


il cui gran ventre Hor
( l'onde inghiotte, hor le ricetta al lido)
carecrier villano.
La noi mar Sicihan fommerfi infieme Epitt.12. .
CAitcìerro . fpccic di cardo
Infetta Valuaf Han fcogli, han Sirri, hanno Cariddi
Spinolo. Alani. I.o fiur.ofo carcioffo e il tempo homai Giunto di infette Nel
lenojlianbciile di latrato eterno. Cacc.4.
irafpiantar , kicglicndo fuore De l'antiche lor madri i picdol 109.
Carina, fondo della nane: fi prende anco per tutta la
figli, E riporli in terren ben lieto, e grado Colt.f nane.
.
Rapida Brace. Ecco venir da la contraria fchiera Vn
Cardinali. Prencipi Ecclefiaftiu , dclctii numero li crea il Som-
.
legnertosù
l'onde agile , e bruno , La cui carina rapida,
mo Pontefice e lettiera Non di-
fegna fui mar vdhfflo alcuno , Che per veloci
Augufti purpurati.Inc.E'l facro lluol de' purpurati Augutti.Ch'ef- iofSo correr Ire-
ne Lena diale de fonde, e non lo bene. Rocc
ler dotircbbc libero, e /incero, Corrompa con gli vfari incanni 14 10
Rematnce. Brace Di «uà d. hi tra le carine . e l'onde Le rema-
fui . Stati/.
mafuefange De/p!ano E giunte al pattò, ei le lor prore in-
Cardini Romani Brace. E volgeranno i Cardini Romani A
,
.
lui fonde Nel fommo niellar de l'Oceano, E con
fol vno ogni delire accefo Vrb. 1?. 71. .
tuffar le fu"ei_
rute fponde ,
Lambendo in vn momento flutto infuno
Cardini l'acri. Brace. E pregheran, che il duro affanno celli, il , Paf-
Onde fan rapide .1 varco, e quando abfato Credi
Cardini (àcri afflitti fono. Vrb. 13. st.
i
il vafcello , il vedi
lari/orto. Rocc. 7. 4.
Choro purpureo . Teli. fc'l purpureo Choro T'adora in
^ati- O Carisi o città dell'ifola Eubea copiof
can, prima ch'io moia, Quai m'accingo à facrarti hinni di do-
. di vari) marmi , t

Egea Brun.JQwui c ciò, ch'altri, 0 da iTdafpc aduna


, Ó da Co-
b .
la! J.ir.H.
rinto, o da l'Egea Caritto, Mille
Collegio facto Valuaf. Signor, Cardine fermo, alto fottegno De
.
Ararne ricchezze accolte in
vna Epitt. Heroi. 1. u.
.

la tede di Ghriito, e fouran pregio D'Italia tutta c veramente


, ferace. Senec. Ouer di marmi eletti La ferace
degno Ch'animiti Romu,c'l Juo l'acro Collegio Cacci. 1 1. Caritto Troad H* .
.
Ch.j.
Heroi purpurati Brace. Di lui li pafee, e benedetti poi GÌ; adora-
.
Petrofa. Bnm. E le vene per lui mai non differra
tori, il calice rimane Lfpolto, e vanno i purpurati Heroi
Le ce- LapetrofaCa-
r
nlfo. Ven Terr. Canz.i;. •
dole à depor nafcol'e, e piane Vrb.1s.tS3. .
Saflofa .
Baid. Nefiiegni fuifeerarti à honor di Chritto La fiffofa
Heroi purpurei. Bruii. L il ricco Ibero, in cui di zelo auampi Spiè-
Canilo, Ond'ha il vorace Egeo lagola augnila. Rim. Mo-
do più ch'ai balen de l'or natio, Purpureo Hercc, de la tua glo-
ria a i lampi Tal. .

Heroi vermigli Cell. E lappi, ò caro a noltri honor foltegno,


Carità' . volontà di ferurre i Dio, al prò/limo per amor di Dio &
.
E i
Accefa . Petr. E veggio horben, che carnate seccia
fiore, e perla de vermigli Heroi Var. i .
Le"ea la lin-
gua altrui, gh fpirti muoia. Son rtg.
Padri purpurei 'l ai!; Ut hot fi gloria di portar fui dolio Sacri pur-
.
Atletiuofa AnguiÙ. Epicud'affettuoùcaritade
purei Padri ir, Vaticano In di fello , altero, e nobil pomi, t
r 1
& la nfentir la fronte Metani. 1 1. ij 8.
Spruzza r
.
pei far-
.

Mond.6.
Alta.Fiamm. E'1 Cielo,
Prencipi vermigli. Brun. Vincono i merti al fin, l'opra, e'1
valore, cende d'alca cantate Rim. Son. 4. .
e gli altri, e l'anime beate Orna, & ac-

Se in fchiera già de' Prencipi vermigli Vien che il Latio t'am-


Ardente Copp. Se mai fu da gioir il tempo è quello , Poi ch'ai
miri, A/m t'adorc
.
Tal. .
to fenno, e caritade ardente Per lo nottro ripólb
Seme de' Vicari di Dio. Brace. E feperifee (ali non lìa vero homi
Db s'affàn
) il na . ». Son.f.
feme De' Vt< ari di Dio, chi fio, dv: regga II popol fuo, che sbi-
Benigna Maur. Benigna carità mai non rifiuta Gli
gottito freme? Vrb. 15. 40. .
humili vttici '
non langue lab.?. 71.
e ifyei pieft .
Senato purpureo Brace. Del purpureo Senato il flutto abonda__,
.
CaUla Tanf. Con quella carità calda , e lincerà Che
Sù l'api d'oro, otie l'amore il mena. Vrb.21.75.
.
, d'alma^.
finta al proiliino fi porta . La^r.s 1 x.
Senato fiero Brace. Stringenti il cor, che in Vaticano accolto
.
LI Compita. Ghel. E douepregia tn carità compita Di miracoli
facro , e venerabile Senato , A noua elettion poiché
, fepolto mille Calanuta. Rofn.24,
il
Giace il Sommo Pallor,ch'à me fù dato. Vrb. 13
jp, Feruente.. Brace. Di carità tenente arme amorofa,
Stuolo purpurato.Gliel. Cosi Roma quel dì, quando Clic tutte
il verte Tut- l'altre fuperar fi vede Vrb. 1 j. 9. .
to di biffo il purpurato Stuolo. Rof.4.4.
Infocati. Leon. Mà i cor cingendo poi d'alto riparo
Caxmw ferro nel muro , o altroue fopra quale
Di carità
.
, il li girano le_j infocata. Taid. Ch.4.
porte : arpione, ganghero
Inuitta. Grill. Roma, cui moftri nel purpureo manto
Infocato Teli. De la porrà crudel firidono in tanto I cardini in-
L'inuitta
.
canta, che '1 cor t'accende. Son.
focati, E con nono if upor riefee Euridice Lir.8. .
Poffentc . Guar. E qualftrà di perdonar altrui Carità si
Sonante .Tali. Suelfe
cardini fonanti) dal fallò i Ruone poffen
i ferragli ' te, le non volle Perdonar;! fc Iteffo il fido
&: abbate le porte, l.ibcr. 19.57. Aminta ? Patt.5. 4.
Promda . Malti. Qui s'infiorò la purità del giglio, Qui fempre
Cakko. hcrbafpmofa
tenne in sù le rofeinfufo Prouida carità I'o/tro, e ']
Pungente. Lor. Et in vece dirofe,c croco, Enarcilì, e vermicho.
aranzi, e
Del. Son. 40. *
Salda.
,. . . ».

,
3
o CARM CARM
dif il pouerel pafce, e riucile Per falda cari- Hcroi. Canz.n.
Salda • Ghel. Ella è
Rof.i. iì. Lamentofo. Su. Anzi da' fterpi, e marmi Lagrime tragga e Ia- ,
tà, non per abufo.
de la mentofì carmi Canz. 1.
Verace. Mar. Fcdcriforfe, c canta verace, E l'altre figlie
.

Tcmp.70. Luminofo. Rin. Il dì non parte, e chiufo in freddi marmi Quali


bella Pace .

in fuo Cielo arde fuo Febo e ride Tua gloria in grembo a"
Vincolo. Tog. Vincolo canta d'amor verace, Che l'nuomo a
, il ,

lunnnolì carmi Son.60.


l'huomo vnilce, e l'huonio a Dio Cai.
. 1 .
.

Mordace Anguiif. ìi di mordaci carmi , Che compongono ogni


Carmi verfò anco fuono d'animale, o di flrotnento
.
.
• :

Sciolte hora, Contro sì gran guerriero Al fuon di lor fampogne Fan_»


Acr.efo Tronf. E quelli in infiammar le fchiere à l'armi
.

rifuonar le valli. Gind.3.3.


dal caldo feiio accefi carmi Coft.i. 44. .

Mormorante Taf!" Ifmcn, che al fuon de' mormoranti carmi Sin


Alto. Brun, Oddo, Wendoi tuoi carmi alti, e canori Pcrte_J
.

ne la reggia fua PlutO fpauenta Liber.i. 1.


{pruno oro fin, gemme ridenti Vcn. Poni. Son.94.
.
.

Rimiro, Numerofo. Ghel. Siluma ama le felue, odon le felue II dolce—


Altero Mail". Se il carme altero, o gli occhi tuoi lucenti
.

afcolto,c l'arte, elo fpkndore Lodo, ammiro. Son.iJ*. & fuon de" numcrolì carmi RoCio. 50. .

Pallorale Tafl'. Cantai guerre, & Heroi, Sdegnando pafìoral ru-


Animofo. Brace. De' rauchi corni horribil fuono vnito All'orda .

carmi. Croc.7.ji. uidocarmc. Amine. 1.2.


il Ckl con gli animo/i
Come u Peregrino. A. Mag. E ferba accolto in peregrini carmi II nono Nu-
Bailo, Éngegn. In baffi carmi à difeoprir m'accingo
fljcngavifarnorofo affetto. Rimcd.i.
ma, il fortunato Augulto Cardine al Mondo, à la cadente eta-
tc. Son.
Beato .°Taff Al gran concento de' beati carmi Lieta rifuona la
cclcllc reggia. Liber.9. 58.
Placido. Doni. La cetra in man portate Cantando ad Imeneo
„ .. . , placido carme. Alcid.
Bellico. TaQ. E già s'odon cantar bellici carmi Sedinole
trom-
l'oliente Valuaf. E quando anc' Anfion ritorni al giorno, E noue
be ha l'ere voci . Libcr. 8. 7?.
.

rupi e più licuri marmi Commoua, e fucila e da tutto con-


Bellicofo. Ar. Dicea con chiaro , e belucofo carme Più d'vna_»
, , il

torno dietro conpoflènti carmi


Si tiri Tcbai 1. 134.
tromba, chefeorrea. d'in torno, l-ur.jó. 19. .

Canoro mollri altrui leggiadra, e bella ,


. Brini. O fe ti O fe (pic- Raro Anguiil. Vuol eh' vn carme si raro> e si gradito De l'infcr-
.

nal fauor torni contento Metam.io. 21.


chi talhor carmi canori . Agi.
.

Che fai, Regillrato Ghel. Serucndo al Re del fempitcrno impero Oin_j


Diipcttofo . Brace. E al duce lorcon difpettofo carme,
.

grida, che tardi, alma fdegnofa ? Croci 1. 8. mu te voci, o in regifìrati carmi Rof. 4. 1 1- .

prima al Tebro con diuoto carme Chiede foc- Ruiìico Grill. Carme ruitico vii, che lì raggiri , L'alme alletta, e
Diiioto Vd. Mà
.
.

corlb al fuo delire vguale . Eli. 1 o. 96. del cor gli affetti moke, Ch'è per fecola incolta, ed infelice.
Che non portano già guerra quell'armi A l'opre Rim. Son. 136.
Dolce. Tali"
voftri dolci carmi Liber.7. 7. Ruuido .Petr. Ennio dioici cantò ruuido carme , Di quel!' altr'
voltrc, à i .

io o pur non indetto Gli Ila il mio ingegno , c'1 mio lodar
Dolorofo Borg. l.afciai gli amati pegni à i freddi marmi , Sfo-
.
: iv'

cando il duole 011 dolorofì carmi. Rim. Can7. 1. non grezze. Son. 154.
Sacro Augnili. Lafciar gli tumefatti Sacerdoti De' facri carmi il
Dotto, Anguiil Ma t'orli non hai tempo d'afcoltarmi, Ch'io fa-
.

gloriofo canto Mctam.j. 376.


rò vdirn i limi più dotti carmi Metam.5. 104.
.
.

Duro.Rin. Duri carmi tal volta, & afpre note Vergai cantando, Salutcuole. Brace. Saliiteuoli carmi ecco ri fuona L'allegra trom-
ba, e 1 monti aflorda, e il piano Crocè. 1 7.
pie girai louente Per calle humil , ne mai s'alzò la mente
.
c i
Sanguinolò . Vd. La rauca tromba par chc'l fegno porte Di guer.
Si le ltrade al falir mi furo ignote 3. Son.64. .

ra ogni hor con fanguinoiì carmi . En.n. 106.


Eccitatole. Brace. E i feroci irritando accende, efprona, E
"1

carme eccitator la tromba fuona . Croce. 13. 46. Scabro Mar. . O


del carme Latin ruuido, e fcabro Famofo, e no-

Ell'ecrabile • Valuaf. Tutti i mormori facri, e le parole, Che per bilfabro. Galer.Ritr.
A le donne di Colcho inicgnar fuo- Semplice . Tanf. Ode i femplici carini , ed inornati , E le fampo-
Ja teuebrofa burmda notte
edotte Quando per piaggie foli- gne allegre de pallori. Ch'intorno al ruuid' antro ragunati Fa-
lc In corali efferati j illuftri ,

tarie e fole Magic herbe a cercar fono ridotte, Canto la Dea no al Signor del Ciel feluaggi honori Lagr.7. 11. .

carme, Perca' illefo il garzon palli tri l'arme. Sonoro Mar. Al fin la tromba in più fonori carmi Dietro
. a l'au-
con efl'ecrabil
Tcbai.<>.
tor del Furiofo alzando Trattai duci , e guerrier , battaglie, &
l'Vniueifo aduna, nn'crgevn_» armi Galer. Ritr.
Fimofo. Sanfo. Famoll carmi
.

di tai fregi adorno Che li là tetto il Sol , bafe la Lu- Stigio.Ceba. Ne contro à fulminar di lligio carme Pon contra-
tempio ,

-• ttar de i Re le forze, e l'armi Ell.9. 1 1. .


na. • Son. .
Strepitofo Bald. E co' rami agirati, e in damo feofli D'antica_j
. .

Felice. Bemb, Detta bora si felici, c lieti carmi, Si dolci rime à .

queftoìtànco ingegno. Son.izo. quercia filol turbo fonante Temprarne l'aria ltrcpuoù" canni
ecornacchie Girar per Rim.Prof. lib.i.
Ferale. Ohel. Parli vdir, e veder corui ,

Pana, e pipillrclli , e gufi Strider il feral carme Rof.zo. 83. .


Sublime Mar. . O
fonator de la più chiara tromba , Che Ipicgailè
giamai fubiimi canni Galer. Ritr.
fero Tali, li doue tromba (boni i! fiero carme Heroi.Canz.io.
.
.
.

Superbo Teli. Né per cantar di Marte Gli horridi analti, e con_»


Feroce Brace Et ei c'hor hor con .si feroci canni 'L'accordo ri.
.
.

cusò.pauenta l'armi Croc.4. »fi. .


fuperbo carme Sfidarle trombe Greche, e le Latine Lir.31. .

Supplice . Brace. E inuerfo il Sol, quando ci rinafce ardente Hu-


Funebre Anguiil. E fui fepokro fuo fuperbo, e vano Fé cantare

carmi Metani. 12. j. mil fufurrera fupplici carmi Croc. 11.18. .


i funebri, e Vanti .

Gloriofo Anguiil. E 1 core, e gli occhi al pio culto cimino In-


.
Tenero Capp. De' mici teneri carmi il ballò meno Sol di mirto
.

tende, e canta gloriofi canni Metam.j. 7°- i .


amorolo a me concede Fonerà vna, corona , humilc vn ferro
Ruggiero il qual più gratioii carmi , Più dolce hi- Prim. Son.
Gratiofo Ar. .

Terribilc.Valuaf E forfè affatto.e con rcrribil carme Gridar tutte


ltoria non potrebbe vdirc, Fur.15. if.
le trombe a l'arme, à l'arme Tebai.7. 4°-
Guerriero Tali". E canta in più guerriero , e chiaro carme Ogni
: .
.

Tcll'alico . Gofel. Qual Tellàlico carme , od arte maga Si ti tra-


fua tromba, e maggior luce han l'arme Liber.10. 30. .

Harmoniofo Brun. Ma patii a gì" Indi, a gli virimi Biarnu Nouo .


sforma? Son.^i.
inuentord'harmomofi carmi Tal. .
Tragico^. Grill. Nel tragico fuo carme homai fauclla Tuo tor-
* mento,e tua morte in ogni parte, 1. Son.7f.
Illultre. Brun. Pietro , hor come mici carmi illullri e puri Trà i ,

ci°m eletti , armoniche Sirene , Fingi, al proprio horror fot- & Vaneggiarne. Guar. Le famofe bellezze, onde fur dome Del fu-
traegi e furi ? Ven. Poni. Son. 104. ,
perbo Illion le mura, e l'armi , Fattole tur de' vaneggianti car-
Inculto Teft. Hor di romita piaggia Rufìico habitator (sì vuole
.
mi, Che non hebber di vero altro che il nome Son.d7. .

Amore) Sii roze corde inculti carmi intcflb. Lir.i?. Viuace Anguiil. Fa col tenor de' fuoi viuaci carmi , .Ch'io non_»
.

Indegno Tafl". Si che non fian de l'opre indegni i canni, Et elpri-


.
habbiaà muidiar bronzi, nè marmi. Metam.15. z^6.
nia il mio canto il fuon de l'anni Libcr.t?. 39. .
Volante Teli. Armai d'arco fouoro Le man più volte, e con vo-
.

lanti carmi Di faettar la morte hebbi vaghezza Lir.if


Indolitilo Imper. Rapita in Ciel canzoneggiar fempre vfa Sibil-
.

carmi indouini. Caf.r». Bj. Cahmelo . monte in Fenicia appretto Tolemaide


la l'oefia
Induftre. Gofcl. Però che in carmi à marauiglia indullri Gir or- Inculto. Lafciò non iunge i più deferti campi E inculto,
Tali". &
nando altamente balli miei , E' gran boutade ». Son. i6z. i . afpro, liermo il gran Carmelo, Ch'è sì vicino al folgorar de'
fcV

Inlidiofo. Leon. Ne infidioli carmi Di fallace Sirena, o beltà lampi, Lr àie nubi, in cui s'indura il gelo Conq.*. 19. .

vaca Taid.C.h.4. .
Carna Dea delle porte appreiìbi Gentili.
.

Lagrùnofo . 1 all'. Lafcia.mufa, le cetre, e le ghirlande Di mirro, Dea M3r. Cai na, Dea de le porte, e de le chiaui, Di quell'entrata
.

e i bei mirteti , Olle talvolta Dolce camalli lagninoli carmi ageuolò le frodi , E di volger per entro i ferri cani L'adunco
. . . . . . . . , .

CARN CAR *3'


grimaldel móftrogli i modi de'. Lir.Bofch. Son.n.
C^unasciaie. ecarncuaJe: non foló s'intende per quel giorno Ria Tanf Ed iui la ria carne fi sfaceflè Efpofta a l'acqua, al
.
alianti al primo di di Quare/ìma , mà per tutti i precedenti, ne' veri
to, al caldo, al gielo . Lagr.8- 18.
quali fi fuoJ (lare azeramente, & in ièlle Sceierara. Valuaf. Ne fìa lupo, od augel vorace,
e fiero . eh" oli
Stagione de' PaoJ. Panata c,peccator, non sòs'io dica,
diletti . gultar si federata carne Tebai.9. 3 3. .

La ftagion de' dcJitri, o de' diletti , Lafcia i mal nati, e mal nu- Stanca . Ghel. Ben è douer, che dal digiun pa/Tato
La carne fian-
dnti affetti , E per Ja noua nomai Ja Ipogha antica . Rim. i6j, ca a ripofar fen' vada Rof 12.
13. .

Caknf la più tenera parte dell'animale, che ha fangue


.
Tabula Valuaf Emordoncome can da Tona
. ellince L'homai
Adulta Mar. La carne adulta, e torrida, Il petto pien di fcropoli,
. tabule carni, horror nefando. Cacc.3. 108.
Le gambe torte, & aride, Le braccia grolle, Si afpere Nodcrofe Tenera . Ar. Hor come ancor li fpecchia,
e che s'accorge Di
di nuifcoli, Dan di fortezza indicio Samp.7. . quelle carni tenere di latte . Tur. 3. 19 r.
Alaballrina. Ghel. Di quella carne alabalìrina, e pura Fin là mu- TencreUa Tanf Quando vedea, ch'ai fanciullettoapriua

La te-
dare i membri bonetti, e diui, Oue honeita fà velo à la natura. nereila carne vn fallò duro Lagr.7. 41. .

Rof.11. in. Terrcitrc Tanf. O


u e con quella carne già tcrrelìra Sedrò del
.

Alabaftro molle Grill. Quiui i molli alabaflri, e i bei fembianti,


. mio gran Padre à la man delira Lagr. 1.17. .

Gli occhi, che hit d'Amor faretre,ed archi, Elea, e tane de' ver- Vibrata Gatt. Era la velie a J'vlcerata carne Di modo vnica
.

mi, e vernii fono z.Son.91. .


Cile nel trarla vfeiro Noui riui di fangue .
AddoJ.;i. z8.
Arlìccia Ar. Se folle nato à l'aprica Siene , Non dourebbe la car-
. CARNf. lufluria, /limolo di carne , incitamento
alufiuria. fen-
ne bauerpiù arficcia Fur.19. 59. . lualita.
Aiiorio dolce. Tifi'. BeJJ'angioletta, hor quale è bella imago Di Impudica. Mar. E chi fuggir non sà quella impudica
Arifchio
coprir degna il dolce auono, e terfo Del vollro volto? z. va di precipiti; immenii , Doue caduta poi l'anima
fciocca_,
Amor. Son.itf. D vna in altra follia fempre trabocca
Auorio molle, fall' Che lunghimmo in giù cadendo, e folto D'vn Infida. Mar. Chi da quello empio, e da la carne infida
Condurli
aureo manto molli auon inuolfe Liber.15. 61. i . Jalcia infra perigli errante , E qual cieco, che'l
can prenda per
Auorio morbino Ccba Sotto il morbido auorio, onde tu formi .
guida , Segue del fenfo le fallaci piante
Cotcltc membra elette, e pellegrine Etl.io. 88. . Mahofa. Car. Si fé venir la mah ola carne. En.4.
Auorio netto Petr. Candido, leggiadre! co, c caro guanto , Che
. Meretrice impudica. Mar. Scluuo di vaneggiar fuggo lontano,
copria netto auorio, e frckhc rolè Son.idz. . Meretrice impudica , i tuoi diletti , E'i manto graue de' lafciui
Auorio puro Ghel Già de lcguancieil puro auorio , c fchictto
.
affetti , Qual tè JUebreo garzon ti lafcio in mano
In van co" .

Cominciala à liorir d'vn aureo pelo. Rollili. 19. ve/71, temeraria, in vano ,,'S'altro non dai,
che duol, gioia pro-
Bella. Anguill. Tu le lue belle carni già godclti, Io la diuinità del metti , Circe crudel, che lusingando alletti , Indi in inoltro
fuo bel volto Metani. 4. 1 1 3. .
trasformi il fenfo humano. Lelìi, che già con fimulato vifo
Caduca Ghel. Più quella carne à la Aia pelle auuolta , Vergine
. : Porle a mal cauto Heroe donna homicida Latte foaue, ond'ei
sì, mà pur caduca, e frale Rof. i 61. . 1 .
fu pofci3 ancifo Hor te vegg' io , che dolcemente infida Do-
.

Candida Ghel, E la Madre di Dio figliuola, e fpofa Velli d'alma


. mcitica nemica , e fotto rifo L'anima inebri fol perche ranci-
,
gentil fpoglia innocente , Candida, fenza macchia, e lummofa da. Lir. Sacr. Son.5.
Ab inino la carne hebbe, e la mente Rof 3. 49. . Nemica domeltica. Mar. Màvuollì ancor con Itudio, e con fati-
Crudele Tanf Tolga Dio, di/Te, accefo d'alto fdegno, Che carne
. ca Schiuar quel dolce inulto efea de'fenfi, Perche de la do- ,

sicrude! quella man tronchi, Che fchifar debbon di mirarla gli mcllica nemica So! con Ja fuga la viatoria oitienfì
occhi Lagr.Ii. 16. .
Ribellante. Coni. Nè d'Aucrno procella, Né calcitrar di ribel-
Debile Anguill. Col ferro bacanal la gola lega , Ballò vn fol col-
.
lante carne , Sforzar potean J'alllitta nauicella A fiaccar/i tra i
po à la ma debil carne . Metam.<5. 377. fallì in mar d: pianto . Canz.
Delicata . Imper. Spatgean gli odor de più pregiati odori i
Le de- Venere. Mar. Quella è la donna .ch'importuna, e tenta Adam
licate alabaltrinc carni De le fue membra . Rult.i. per firchegulti efea interdetta La meretrice ch'in prigion_» :

Difcarnata cruda tempelta Sù quella carne dirama-


. Grill. E di tormenta Giufeppe il giuito, a peccar l'allctta Quella è co- :

ta, e pefta Chr.Flag. Canz.i. •


lei, che Sifara addormenta, E per tradirlo fol fcco il ricetta ;
Funefla. Vd. Solo di carni horribili, e funeflc Degl'infelici, e La dislcal , che pria lulìnga , e prega II mal cauto Sanfone, e
d'atto fangue humano Si pafee dentro i l'antro horrido, e Ura- poi lo lega Quella e la Berfabea, per cui s'inchina II buon Rè
.

no En.3. 140.
.
dTfraelc ad opra indegna j Quella è di Salamon la concubina,
Immacolata Ghel. E la tua carne immacolata, e pia E' di me ca-
.
Che follemente idolatrar gl'indegna L'infame Circe, Ja prò. .

ra parte, o tutta e mia. Rof 6. 13. teruaAlcina, L'Armida, che,fuiar l'alme s' ingegna ; La Ve-
Impigrita Bocc Dunque Alite sù fenz' e/Ter lenti , L'animo vin.
.
ner , che lontan da la ragione Al giardin del piacer conduce
cala carne impigrita Vtf.Amor.i. .
Adone_»
Incorruttibile. Foi. Le muli hebber vn facro , e fan to hollello Vczzofa. Mar. Specchio efl'er può verace, ancorché finto Dc_»
D'incorruttibil carne fabricato , Oue l'eterno Figlio à noi fra- I'huom, che Infingalo, cVinuaghito Da Ja carne vezzofa, e poi
tello Per vbidir al Padre s'è corcato Hum. lib.i. .
fchernito In guiJa tal, che ne rimane eltinto Galer. Ritr. .

Infranta Vd. Quando ecco a noi per la fcluofa riua Si inoltra vn


.
Carnìfich boia, che vecide i condannati ..
.

buono, ch'in folitarie grotte Sembra cflèr villo ogni hor , e fen' Atroce. Fol. Ch'vnsì irai fedo al tribunal dauante Fra le man
vcniuaDiltruuo,e con le carni infrante, e rotte, Auuolto in . de" carnefici più atroci Non pura' legni, emarminonpiega-
panni incolti, e cniferandi En.3. 133. .
ro, Mà quelle à maggior llratio protiocaro . Hum. lib.j.
Inliuidita Gatt. Tutta hà la carne inliuidita,e peita , Quali tral-
. Crudo AnguilJ. Mentre il crudo carnefice la vuole Pornela-j
.

fitto l'ha l'afpro tormento. Addol. 19.37. folla, oue coprirla intende . Metani. 4. 144.
Latte animato. Mar. Souente il mar con mormoranti baci A lam- Fiero . Canipeg. I carnefici fieri in vaio huniore Stillanti tutti
birle il bel pie (lendea Ja lingua, E fatto nel baciarlo Del fuo onde ogni colpo langue Lagr.6. 13.
.

fpumofo argento Con quel latte animato Paragon di candore, Miniftrp fangiunofo. Valuaf. Venga il miniflro fanguinofo, e
Vinto cedeagli,e ritiraua il palio Samp.3. .
fello Ad elièquir in me la tua parola. Tebai.ir. 197.
Leue-Ghel. e quella carne Da fua mortalità libera, e fciolta Le- Spietaio. Mar. Odi fignorpietofo Carnefici fpietati Samp.i. .

tic farolla anbttigliata, e quale Saranno vnite al lor corporeo


, Carogna, animai morto , c puzzolente dicefi anco àhuomo, o :

pondo L'alme beate al terminar del Mondo Rof 1 1. 6z. . donna lporca : &
anco à beltia viua di trilla razza , o di molti
Liuida. Anguill. E come habbia d fentir tocca pian piano , Che difètti
non le vuol far lurida la carne . Metani. 10. 117. Chiabr. Et onde sbuchi tu tetra carogna ? Fir.9. Tetra .

Mifera . Dant. Se tu mangi di noi : tu ne vellilti Quelle mifcrcj


Carola, ballo tondo, che comunemente s'accompagna col
carni, e tu le Ipoglia fuo no- . Inf.33.
Molle. TafT. Stilla (angue de" tronchi ogni ferita, Quali di mol- Alta . Cri. Tu dunque poggia i bei cclclli
campi , Et à gloria di .i

le carne habbian periòna Liber.13.49. lui, l'alte carole Tempra i le note di celelle regno
-
Son. .

Mucida. Stroz. E le carni già mucide, e fetenti Tutte corrofe al Dolce Ar. E come il rolìgnol dolci carole Mena ne i rami
alhor .

fin dentro, edifuorc. Veu.ij.4.


del verde itelo. Fur.n.óf.
Neue animata Ccba. L'humor, ch'intorno à le animate ncui Da Lieta. Tali'. Mà le vollre carole Dolci amorofe, e liete Tempra
.

le morbide carni ondeggia, e vela Eli. 11. 95. a! fuo moto, e'I voltro al fuo rifpondc 1. Amor. Canz.i.
.
.

Neue calda. Mar. E quelle fila d'or lucide, e bionde, E quelle Intrecciate Talli Bcomeauuiene in danza , Ch'alcuiw>in me. .

viuc , c calde ncui homai Scoprite voi, ch'auaro vel in" afeon- 20 e con due mani auuinto , E con due mani auuince, e quinci,
* e quin-
. . , . . . . . . ..

i 3 2 CAR CAR
c quindi I/intrecciata carola in lungo giro, Mentr* ella fi ri- Fugace. Mar. Nè chi con iiaffc, e vangaiuole allctti La trutta pi-
uolgc in fe ritorna Mond.j. .
gra, e'I carpion fugace .'

Mefla Valnaf. Semplici c quelle Ior incile carole Quel rronco


. ,
Carretta . Ipecie di carro .

mormorar credon parole Tebai.8. vfti . Altera. Cicc. E donc prima le carrette altere Velociiilmamente
Scarfa. Goa. E di (carie carole Vn veloce Tenor confonde, c jblean correrc,Hor r.aui inecdon tarde d remi lcnti.Hadi.Prol.
niefee, Cosilo frange, e piega. Cosilo Ipinge, e lega. An- Carriera .

tig. Ch.4- Dolce Impcr. E


. torto al bel penfìer l'anima ardirà Riffolleua leg-
Tremola . Bruii. Guidati fri l'ombre rremole carole Rilucenti le giadra, e rollo auifa Di foaue camin dolce carriera . Rufl.6.
Uelle, in cui Iti fcritto Di chianffimi Heroi valore inuitto. Vcn. Fcirofìflìma. Brign. Già ne le feflofiflimc carriere Vaghi delirici
P0m.S0n.73. diuentano pennuti. Giorn.7.
Vaga *Mar. Sotto quella fontana haueano vfanza LeNapeedcl Vclocilfinia Chtabr. Deftrier, che i fianchi , e le neruofe gambe
.

Cel loco in cerchio accolte Vaglie carole esercitare in danza . Difcioglic in velociffima camera . V0I.1. Tef.
Ve7zofa. Bruii. Vaghi d'amor con vergini amorofe S'inchinan Carro. Ilromcnto con quattro ruote, che tirato da' caualli, o
lor, a fan leggiadri umili A carole bcliiflìm.: vezzo/è . a. Selli. da'bouiferuci portar robbe: carro lì dice anco a quello che
Cleop. ferue per trionfo, o vfo folo di perfone nobili
Vezzofetta. Brun. L.i ve i Fauni, c le Naiadi fon pronte trar A Adorno Talli Né faria gii più allegro il militare Grido, o le tur-
.

carole vezzo/ette , e cari; Agi. . be intorno à lui più folte , Se, vinto l'Oriente, e'i mezo giorno
Cai'olaks. il ballare Trionfante ei n'andaffe in cirro adorno Liber. 18.5. .

Stuero .Matar. A la gran tromba tua, crudo , e arrogante Corre Altero. Vd. Quindi fen' venne fouravn carro altero Da'fupcrbi
di Marte al carolar feucro , Inuaghito de l'arnie il fido aman- corlier quitti condutto E11.7. ijd. .

te. Sou. Aurato. Taff Giunte Rinaldo, oue fui carro aurato Stauafì Armi-
Trito Laiicz. Con tardi dunque , e gratiofì palli Vi tutto il cer-
. da in militar fembianti Liber %r>. 91. .

chio mifuràdo involta Prima, ch'ai trito carolar trapani. Rim. Bello Anguill. Di ricche gemme è quel bel carro adorno , Et hi
.

Caronte . nocchiero infernale d'oro il timone, e l'alfe d'oro , Le cornature de le ruote intor-
Afpro Afcol. Vorrò, che tenga il vecchio afpro Caronte La fua
. no Da falda fafeia d'or cerchiare foro Metam.i. 48. .

barca, e con quella ombra mi faccia . Stanz. Term.i. Crudele Valuaf. Col falcato crude! carro fpartillì L'vn quinci, e
.

Condutiiero . Brace. Stà'l conduttierde l'anime difciolte Col l'altro quindi i morte arreca Tebai. 7. aia. .

manco pie fui mobile timone , E intorno l'acque torbide, e fe- Eminente. Augnili. Quando lì moffe il gran carro eminente Di
polte Batte co' 1 remi, e fà , che '1 lido fuone . Bianche, e lun- pampini, e di frondi ornato, e bello Metani. 3. ajj. .

ghe farian le chiome incolte Per lunga età , ma' Profanai ma- Falcato Taff Et a' carri falcati ini congiunfe Dellrier, che frena
.

gione L'imbruna affumicando, e le mentifee, Et ei per lo fqual- con mirabil atte Conq.16. 84. .

lor ringioucnifce B.occ.9. t,6. . Grande. Tali. Merauiglie dirò j s'aduna, e fuinge L'acr d'intorno
Demonio Car. Caroli demonio fpauentofo, e fozro , A cui lun-
. in niiuolo raccolto , Sì che il granxarro ne ricopre , e cinge .

ga dal incuto, incolta, cVhirta Vende canuta barba : hàglioc- Liber. 10. 16.
c hi accefi C ome di bragia hi come vn groppo al collo Appe- : Lampeggiante Mar. E la feorgea per mezo il folto horrore
. Re
fo vn lordo ammanto . bn.6. tanl carro lampeggiante, e vago Galer. Fauol. .

Marinaro adiifìo . Giuli. Efìadoue impaluda L'adtillo marinar Lieue Remig. Spellò mi piace ancor girar intorno Vn licite car-
.

la negra prora D'alme fuperbc Flegetonte auaro Od.t. . ro, o volteggiar col freno Vn fugace corfìero Epift.4. .

Nocchiero empio Sac. Anzi invdir il tuo bel canto ogni fiora
. Lubrico Mar. Là giù nel cupo, e tenebrofo fondo China il lubri-
.

Sopra Stige Ballando , e fouraAuerno L'empio nocchier cin- co carro , iui bibbia il vanto Lo tuo pallor di nere macchie..*
gesti il enn di Fiora. Cont. Son.37. immondo Lir.Amor. 9011.44. .

Nocchiero della palude. Daiu. Quinci fur quete lelanofcgotc Lucido Taff. Somiglia il carro à quel che porta il giorno Lucido
.

Al nocchier de la liutda palude, Che intorno à gli occhi ha- dipiropi, e di giacinti. Liber.17.54.
uea^di fiamme rote . I11L3. Nobile Anguill. Quel nobi! carro riccamente adorno Di fino, e
.

Nocchiero borrendo Vd. E dotte di Cocito entra ne l'onde Ca-


. ben contello oro, &: argento Metam.j. na. .

roti te di parlar il car,-o tiene, Caronte empio nocchier,horrcn- Pompofo . Anguill. Ver Corea il chiama al regno alto, e celeiìe
do, e brutto Squallido a più poter, tcrnLil tutto . IJpida bar-
, Sul carro trionfai pompofo, e diuo . Metani. 9. 107.
ba al mento, bianca, e iolta Porta, e ne eh occhi fiero ardor gli Rapido Tronf E ciò che l'vna di fue glorie vaga Sottra rapido
. ,

(blende, Dietro à le fpaljc fordida, incolta Velia i vn fol no- & carro audace oppugna Coll.4. ?z. .

do appefa fc gli Bende, Ei folo con vn palo Jpingc,c volta L'af- Superbo Anguill. Nel carro fuo toti;ò nobile, e degno Che più
.
,

fumicata barca e feioglic, e appende Le vele, e d'ombre, e cor- che mai fitperbo rffpjendea Metani, a. 180. .

pi il legno ornili o Varca vecchio, mi forte, e Dio robullo En. . Traboccheuole G B. Fona. Odia il deflriero audace E traboc-
.
,

6. 64.6?. cheuol carro al lume volta Humilc inchina la edotte tace_>


Nocchiero pallido Mar. Ne gli vietò la barca II pallido nocchie-
. Canz. ti
ro. Nè gli contefe
il paflo II can da le tre gole Sam.i. . Trionfante Teli. Che vai condur dauanti Al carro trionfante in
.

Nocchiero feucro Car. Ma il feucro nocchiero horquefìi, hor


. lunga fchiera Incatenate fc Prouincie, e regni ? Lir.i. i

quelli Scegliendo, o rifiutando vna gran copia Lunge tenea_» Veloce. TafT. La nube, e '1 carro ch'ogni intoppo varca Veloce
dal porto, e da l'arena. Eli. 6. si, diedi volargli cauifo. Liber.] o? 17.
Nocchiero fquallldo. Rin. Sgombra hor d'alme hauria Stige ogni Volubile Mar. Tollo che vide il non più villo augello, Che'l pre-
.

fua riua 1 o fquallido nocchier folo à fefeorta. i.Son. 176. gio qua fi toglie à la fenice, Il volubil fuo carro ornò di quello
Nocchiero vecchio. Mar. E tu vecchio nocchier.ch'altriii fai feor- Carro, della Notte
ta A quelle region maluagie, e crude Solcando l'onda ogni hor Stellato . Anguill. Toflo che vede in Ciel la notte ofeura Sopra il

• liuida,e fmorta De la bollente, e fètida palude carro llcllato andare in volta. Metani. 11. 107.
Paffaggiero crudo Tefl- L'onde di Stige amare Hanfì varcar,
. ;ì Cab no. del Sole.
nè'dopo il guado diremo Del crudo paffàggier venale è il re- Aureo [Valuaf. Mi quando l'aureo carro il Sol raggira Per ]a_i
.

mo . Lir.?j. ltpda, ch'in Ciel piti ratta afeende Cacc.3. *4- .

Tafl.tggiero òVc Te/1 C he"! paflaggier de la fatai palude Ncga_r Fiammeggiante i Brun. I'pur conuien, che per l'vfata via Giri il
pattir fc non con l'ombre ignude . Lir.16. rapido carro, e fiammeggiante . a.Selu. Pancg. 1
Pa/faggiero inesorabile. Valuaf L'inntfforabil paffaggiero fchitta Lene . Petr. Ponimi oue il Sole vecide i fiori, e l'berba , doue_> O
Duorla ancor tri l'altre amine in barca Tebai. 80. . 1 . vince lui il ghiaccio, e la ncue : Ponimi ou' è il carro fuo tem-
Paflaggier nero V.iluaf. Equaldele infernali empie forclle II
. prato, e lene, Et oue chi cel rende, o chi cel ferba Son. 114. .

padre, o'J nero pdfaggicr d'Auerno .11.1 70. Rubicondo Iniper. E dal mar tratto à breue palio, e lento Già il
.

Faffaggiero Tartareo. Cora. Tartareo paffaggiero, Quand'habbia - rubicondo fuo carro auampantc, Lungo l'eteree vie girauail
ddltnato il padre Gioue, Ch' aneli' io debba difeenderc à l'In- Sole. Rult.8.
ferno. Gen.j. Carrozza carretta con quattro ruote per vfo di portar huomini.
.

Failàggiero. Mar. Velato il crin canuto Di paltiflri ghirlande II Carro gentile Inc. Soura carro gentil pefo giocondo Labdla_»
vecchio paflaggier de l'onde nere . Samp.y Fuluia in 111 adi j fedea Guacc. Son. 4. .

Carota . radice rolfa, e gialla, che fi mangia cotta per infalara Legno volatore Imper. Fu chi s'imaginò, chi ferino tenne Che
. ,

Purpurea Alam, La purpurea carota, la vulgare Paftinacc feruil,


. volane nel vero, e non correffe Scorrendo il campo de le flabil
I'enula facra . Colti. onde Quel vuoto, arcato, llrepitofo, quello Corri tor,volator
CAHrioxE . peftc del lago di Garda di molta llinu legno, guernito O
di quel manto, ch'ai lanuto gregge Diènro-
/ uida
. . . . .

CART
«ida Natura m vefU'inenio, O de L cuoia de' cornuti armenti fragile carta il nome voflro. Rmi.
Rull. i. son.ifi
Machina volubile Inc. Ma mentre ricca dej pregiato
pondo
machina volubile correa Ine/pcrto garzpn die M fren
Precipitolla in loco atro, immondo - Guacc. Son.4.
.

&
reggea
] a
Frali

u.
Magi. E quindi auuicn, che chi l'occhio
.

,idteai P oauaro An

Fneurc-. Por Tempio immortai


s£/
auuicina AJ funcr
carte frali opra £1-

di ben fregiate carte Quali



Nauiho terreno linper. Quel nauiho terrai , ciuci non
.
legno tratto ìgnò mai Greco, 0 l atino Mufico
Su miatcro ruote , a par del vento Jk ui Da ! ciano. Stanz
lei' forti de/lrier ad Funefte Orili. Quelli eh" al fuon
ciioauiiint! di Ja rimofaiira Hor piana
. Ruft.z.
dumi folgori di Matte , Han 3 ,

Cauta da nouigarc quella in cui vita ne le tue funeltc carte Ri.fu


.
, i marinari riconofcoiio i luo- 5013.47*
ghi, & 1 viaggi loro
e^dùè Ter
Fogl.o nautico Achill. Con qua! nautico fòglio . n. Giunta sì dolce carta, e sigradita Potea
.
S'eouilibrò ui ( caro
remi Al fluttuai de la fua Reggia alpina Kua. C
i
)
anima (care* D'ogni dolor, dog,,,a !
allegrezza cor.
JanLi. .
ca Tornar fuLito Sa, J'ond' era
Cmuamm. citta celebre in Africa inietta a' Romani, e da elfi vfeita . 1. Son io
Guerriere. Monteu. Bruni, /e fpjeghi
vinta—. in glorio/e rune D'Amor le
gioie e 1 nero horror di Marte
AIr a
il
.
f*f- p
Imo
,'.

(erba Muoiono Je città, muoiono


iace ' à! M Cartago, à pena i fegni De l'alte fue mine ca- te,
, F-imnnan ani le tue guerriere
U di
UCmUC dolcezza vn pelago s'ejprinie . Pali.
^
:
regni t opre Remb. Legga


1 ; 1 l'alti 1 .onorate Je dotte, Annotate carte,
ile pompe arena ,&herBa
.

, E l'hfìóm d'eflèr mortai par che li


Chi ciò bra,
r lle Con
RtCgiii ; O noilra mente cupida, e (ùperba ! Liberi 5. 10. S&fi ; sSJJE*"
-
lhldio °g»i
Altera. Mani.. Quel trionfò lui Campidoglio altiero
De l altera tlMrj Bruii. Aureo JliWtailwftre,
Carraio , e in valli chioftri : Tu nel fai de Je glorie il crin t'in- e penna anùca Fan fuper-
«j^.oujpc*-
ba Canopo, altera Roma. Ven.Terr.
iioftri ,E su l'alt:! gabelle ahi l'impero Miffc
Som?" .
Intcrmc. Anguijl. Poi dhebbe pieno il
Antica B-Taif.^acra ruina, cfac'Jgran cerchio giri Di Cartagine
.
foglio in ogniparte, Piegò
aut. i;.,- iude arene D'alte memorie, e eloru.fe
piene , Di cui
conu.cn, eh 'ancor la lama (piti Son. 9. ìib.j.
1
.

come 10 poflà à morte auara Tormi Lodate B. ali Mostrami


Afpra Vd. Qéa-ido l'afpra Cartjgo vfeira l'uora D'Africa, e l'Al- di
.

rte Vluer al par de k future


pi aprendo , e a Roma poi Apporterà gran danno , c s enti so »- "
ftrage_> iaJ

hn.10.»
Magiche Taf! Ella'pcrvfo il dì n'efee, eriuede
Bella Reiuig. Quando fia mai, ch'vna città /ìniile A la bella Car- Gii affari fuoi, le .
.
lue niagi.l e carte. Liber.16. ii5. Vi***
fano inalzi, e veegtì Da l'alta rocca ilpopolo fedele ?
i:pilt. 7 Memorabili B.TaiT. Ecco le dotte hiftorie, .

Emula Roma.Ghel. Portò la gran città picciol talento L mu)a


.1
colti carmi Spiega, :
. i
ti in chiare, e mcmorabiJ
carte. Stanz.hb j
i R orna già" d'armi, e di llato, La gran città di lei, ch'arie,
e co- Mendaci. Bruii. Penna illufire non già cheie
(jeo Vittima monda al cener disicheo , deferiui Afecoli
Rof.j.c^. futuri
.
a ltramj hd. Èntroi Frigi;
.

Famo fa. B-am. Ne lafamofa, e nobile Cartago Non h.uirebbc , CÌprefli


m carte menda- ac< enti infidi. Vcn. Terr Pen lauri Argini, Apri i

goduta Uguerrera d'Amore II guerrero di Marte Se non ha- Vir" 1

Naue. Mal... Q>.ila mia catta anch'eih, ,


Che
tiule Arderò Sin l'aere mafcherató.i.SeJù.Paneg.i.
il faretrato in Ocean di pian,
ti Fatta natie d amore Tragitta le mie doglie al tuo bel Zeno
Fcr.>.Car. Tempo vi (ì dar: ben degno alhora Di guerreggiar
non 1
Del. Leti.
affrettate hor voi)Che h fera Cartago aprirà
l'alpi Grane à Ro-
ma portando eflitio, e llragc
Odiòft .Ancuiil. Non douea far giamai veder imprcfTa La men-
En. 10. .
te miajic l'odiofe carte Mctim.o. 29S.
Grande. Car. Grande, antica, poffente, e bellicofa Colonia de' .

Permefl- Ma n. Te cui fpirto canoro


renici era Cai rugo , Po/la da lungc incontr' Italiane D' amico Ciel benignità
ir con tra concelle, Vergar d'eternità carte Permotó.
A la foce del Tcbro En.i. .

1 reg.atc Borg. Ne pOtran gli anni à '.-pregiate


Del. Canz -
Impcriof.t. faff Qual de l'impcrio/à alta Cartaio
.
carte Tomi, già
Ruinola cadu- le di Voi tal grufò fnor.a , Che 1
ta, o di Corinto . Mond.7. mmdia per duol fc lldTa anew
de. R1m.S0n.56.
Orti, materia di flracci di lino macerati, ridotta in fogli
per Pudiche Guai Mira quella del cor parte
fa mere :e Cui te anco u dilaniano 1 libri, e le lettere
.
piùchiufa Che vedrai

paipen^rfljuìn
. ^ d'alma immw mila i\
•'>••« indouina' Rufl.i
uik. i 4
.
" . t] .
,
^ P|I
tue \L„ v
„ Bemb. ì
ar '" fa *m.fa. L1tit.S0n.17. '
V
Ahere Bda!. v meta al1..granl'ir
\ archi
i^„ le volere pure carte, e
Ne mai ponendo ..... ... 1 , .
belle , Che vergate
delio Leggo l'altere
vollre, e dotte carte
.

i.Son.u. .
.
hor" honorarmi Più che metalli di Mirone , e
1
.
marmi Di
Fidiannfoncarc,ertild'ApeIle. Son. 116.
Balle Ghct cheil tutto fora Troppo alta imprefa à le mie
v
.

«»» t.31; " balle Ro/e. Inc. Mentre à vergar si lieto mi preparo
carte fCoti Di cosi bei pen.
'
lier si roze carte. Stauz. Dolci. "f c "-
Chiare Barb La voitra man, ch'in chiare carte ferine Reca
.
, "lo- Seuerc. Cell. Che demmo-poi fra
riaale Mufe,.i plettri honore Ven. Poni. Sor. u. 1
le Teucre carte Dolcezze al
.
li uno, e condimento à l'arte. V.-r
Conte. Borg. Mille carte vedranfi illullri,e conte A [zar qui Ara-
A' Su;.p)icheuoIi Corto. No,:
gona il nome a volo. Rim.Canz.2. Ha g.aue, Sire, il legger quella^ ti
Supphcheuole porgo. Aluij - carta, ch'io
Cortelì. Remig. Come ne mollran fuor -uoi grati accenti
ti
Eia Torrenti Vinai Bruni, col bruno mchioiiro
cortefe inalpettata carta i lumi ucm
ofeuri numi De Ù
.
. Epiiì.i 2. , .. ,

ile le, c del Sole, e fon tue rane,


Dolotofe. La. Ne fia ch'alciughi mai Felfìha il volto, Sofpirando,
Ofe canti Ciprigna, o'J fie.
ro Marte, Dulolcezza, e d'horror,
; 10 con fo&iri, Laflo, ciò fcriuo in dolorofe
si dille torrenti, e fiumi. Pai/
carte. Soh. Vcneramje. Leon. Che ne le tempre venerande
Dotte Guar. E voi non di Sibilla efpofte à i venti Dotte cane
.
carie Del fuo
Vangelo apertamente chiama Soaue il giogo
cheil tempo haucte à fchcrno Son. 70. fuo , lederò
ob il
.
pefo Taid.1.1. .
°
Eccelle. Bruii. Onde à lui fian carte sì eccelfe, e belle Care
vie Vergate. Remig. In quefìe carte ancor gl'
più, che quei volumi eterni , Cui fògli i Cieli fon, lettre le interni affe'ti E tf
itel- interni pender celati , e chinfì Per l'onde
jc. £ufr. infide . e per la terra
intorno Seti vari ficun } e le vergate
Famofe. Mar. Pur non fdegnar fc il mio mi fofeo in parte Tuoi
carte L'vn da l'altro ne.
piico accetta, e legge. F.pilì.4.
chiari honori in breue fpatio (Vinse Ampio lubietto
.1 ani fa-
Vn,ad B.Talf Spargi rfa forfè le viiiaci carte Di puri
mofe carte'. Ja'r.Heroi. Son.ij. ,
'
.
inchioflri
iniieme, e di cocenti Lagrime amare o
Fauellann.Giuft. Ben cotto ferro àgli altrui danni crudo ; pnr con dolci accenti
Bramali Canti del tuo bel Sol le glorie fparte.
da te mie favellanti carte Od. io. .
Sdn.S.lib.z.
Viue. Anguill. Che vi lai em veder più chiara
Feconde Mar. Vomere tra" più chiari, e più felici Arò !a penna
.
proua, Che fiam
migliori in voci, e in viue carte . Metani.
mia carte Feeonde Ga'cr. Rirr. . 5. oj.
Carìf. dipinte da giocare
Felici Taii! Deh farà mai, che in più felici carte Scriua di
.

.
te paci- Armi dell'otio Fufc. Con venti,
fin:, & inerme, Non fol del tuo guerriero armato padre e venti erigiate carte
f Armi de
.

? He. 1 otto ; il Sol de' miei penfieri EiTercitancTo


roi-Son i5J- già fra tre guerne-
Ferme MoJz. S'.i poco ferme, e non viiiaci carte Ivoifrihono- », Indomellicoagonfcherzi di Marte. Le accoglicon , le_,
.

commetto, almo m;c Sole Son. 10^. . Vfmw m'c; e (parte, Fatti di cieca Dea
EtonaflaTti hormiiuljti, hor veri, Hor fchcrnian
campioni alneri,
Fortuaate.Coiì. E de Je dotte,e fortunate carte, Oue gli alti

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