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GIARDINO m
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§SF TR A S LATI, £T AGGIVNTI
u A 7'S V POETICI ITALIANI
[ J Del P. Maefìro F.
CARDINALE SPADA.
IN
VHetcde
BOLOGNA
di Vi'rrono Benicci. ^JVjj^
Cernii cerai de Superiori
«i> PriuiLfgio.
WS*
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ALL'EMINENTISSIMO, E REVERENDISSIMO
SIGNORE, E PADRONE COLENDISS.
IL SIGNOR
CARDINALE SPADA-
gate penne de' Poeti Italiani, hò voluto fegnarlo in fronte col Nome immortale
di V. Eminenza Scufi l'ardire perche eflendo colà mia e non douendo fenza
. , , ,
reftre, piantato dal fourano artefice IDDIO per delitia dell' Vniuerfo^ hauendo
pollo quiui alle porte vn Cherubino con vna Spada di doppio taglio nelle mani
perche guardane quel luogo Tanto balìi per ilcolpar me fletto mentre con_»
. ,
faper proteggete hà Scienza, rellacosì ficuro da gì' infiliti, e dalle infidie della
Malignità Liuore non potrà entrami per conculcarlo. E forfè il Tempo,
, che il
meno l'odore de' proprij fiori come caduchi , , e mortali non fi fdegni di parteci-
,
AL MEDESIMO M IN ENTI S S IM O E
SIGNOR CARDINALE-
A GLI
I
. .
di de voftri fguardi , perche polla goderfi vna perpetua Primaucra Et al voftro merito
.
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AL
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. , . . .
Offo da puro defiderio di poterti qiouare 3 e maffime nello Ftudio di belle let~
ter e > dotte pure che tutti gl'Ingegni ìtali Ani fi portino ajolontieri 3 bòtro/por-
tato da Pindo queflo Giardino 3 che non è , che rvna raccolta di piante , e di
fiori Poetici . Ho prete/o con ciò d'ageuolarti la flrada al poetare 3 e di farti
infette anni poi con non mediocre diligenza accrefeiuta 3 t'ho ridotta 3 come tu vedi. Ba(ìa 3 n'ho
formato <-vn Giardino in quefie carte 3 e l'efpongo 3 non pur alla vifia del tuo intendimento 3 mà alle
mani della tua diferetione . Scprofeffìd'ejSere amico della Virtù 3 entrauià tua '-voglia , e y fe non
hafi a di delibarne i fori , cogli anco quei frutti 3 che più t'aggradano . Confeffo 3 chaurei potuto
dargli maggior perfetttone con maggior varietà; mà per ejferfolo nella fatica > non ho potuto far
fcelta di tutti gli Autori . Comunque fìa 3 queflo e vero , che nifiun Oprafi finirebbe giamai da chi
la n/olefe troppo finita . Toccherà forfè vn giorno alla tua uirtù di dare à quesla Cvltima mano
Fri tanto godila 3 fe non quale poteua darlati3 qual te l'ho potuta dare : la quale fmdo trà /' Opre mi*
Poetiche ftampate la trigefwia quinta 3 fe bene è slata da me fritta con la mano della vecchiezza , è
Del
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Del P, Lettore Alberto Galuani Domenicano . GIARDIN più die d'Hc/pcria , e più che d'oro s
AQuofti FIOR da tre SPADE recifi E tal fempre viurà, mal grado voftro
Purdantrc SPADE ancor pregio, c vigore; Predaci Belue , il bel GIARDIN,
c'honoro ;
Lor veggio si del proprio campo fuore Sfogate pur vollro furor , eh' al fine
Mà fan di fe GIARDINI, e Paradifi Altri Corradi il frutto , e voi le fpine
Quelli non mai da fiero dente incili E già J'afpre punture , e fiere doglie
Serba d'vn facro APOLLO
il bei lplcndorc Vi portate nel petto, e ne la mente,
Del Cultor faggio l'immortal valore , Che quante in cor nodrite inuide voglie ,
Ne mai per ladra mano andran diui/ì Tante fon (pine à lacerami intente
Pari beltà la Terra , e *1 Mar non chiude Tentate pure i frutti, ifior» le foglie
Le Stelle, Fiori de' fuperni Campi Suellere , fradicar col vollro dente
Sono appo lor d'ogni bellezza igmide Ch' è il GIARDIN più ficuro , à lui più fpefla
Tll Hello ò Sol femiuaror di lampi
, , Spina fi fà la vollra inuidia ifleiTa .
Tanto non fei , né di ti gran virtude Donatel pur quanto potete al foco
Ch'vn GIARDIN tale, vn Paradifo llampi Che non vai foco , oiie mai pianta , od herba
De! Mede/imo Inaridir non può j ben sì v'hà loco .
carte di canoro Ingegno Vna Fiamma immortai , che '1 guarda , e ferba ;
INVnquelle
vago GIARDIN Febo raccoife
si Sù la Porta lampeggia e rende fioco ,
Che
per ornarlo al Aio Pariiafo tolfe L'ardir , la trama vollra empia e fuperba ; ,
De' più fecki Epiteti i! fior più degno Imparerete quanto fcajdi , e rada
Nulla qui forge di germoglio indegno In purpureo veftir focofa S l' A D A
( Con si gran cura il (iiardinier io colfe ) Del Signor Conte Andrea Barbagia Senatore di Bologna
Altro miglior flromento ei qui non volfe , All' Autore, alludendo al [udetto periglio.
Chedimufica SPADA
il viuo ordegno. L'Elemenco crudel del zoppo Dio
Hor chi di Gloria ha '1 bel fenderò eletto , D'incenerir con la vorace gola
Lafci d'errar per altrui felue ofeure, Tentò del gran Maron l'Opra che , fola
E in quell' almo GIARDIN prenda ricetto Nel Ciel d'eternità varco s'aprio .
villa
Confeguirete i già pretefi honori ;
Terminarete i nobili fudori
Com' vn GIOVAMBATTISTA E fien le grandi imprefe (labilite
Ad Ermo ChioJlro vfato, Indurire Fabro, anzi nouello Trace,
Così vago GIARDIN s'habbia formato ; Che del Mincio emular (èppe le carte,
Tudeifaper, eh" à tali Liceo fatai nel fen di Trebbia fonda .
Del Cicl folinglù Amici Ripieno è di faper fommo , e verace
Gli Ermi fi fanno al Paradifo eguali lui di ciò che crea Natura , ed Arte,
E chi può fare vn Paradifo il Chioltro La penna agio vi fia render feconda
Fà ben anco GIARDINO Opra d'inchiollro .
Del Signor Bernardino Pamfio all'Autore
Del Medefimo ALtri col ferro hoftile
Applaufo all'Opra, dtt gran periglio prima diftamparfi, (erbata, Recide il più bel fiore ;
ECco vn GIARDINO.
Hor qual Giardino il chiamo !
Sei Spade hauendo tu col tuo SIGNORE, A le piante , eh' egli alza , è quel d'Adamo
Pere he guarda il GIARDINO "fcffo e d'Atlante , efclamo
Egli aurei hi frutti ; ;
Hò intefo ; Perche fuore Mà non è '1 Drago al fuo bel tronco innante ;
Tutta l'Idra del Vitio efdufa refte Mà '1 Cherubin non vieta il fuo bel ramo
Opponi fette Spade à fette Ielle Certo d'Adamo egli e ; Ferma vna SPADA
Del Signor Giuliano Be^zi Sorge in fua Soglia . Egli d' Atlante c certo ;
Il vede in vn baleno :
Anzi ogni verfo è iiorc
Co' remi del penfier trafeorre il Gange, Veggio nel tuo GIARDIN
maggior fi upore :
E del Sol sù la cuna Che quefti al fin fon pur ftupor maggiori
Mira gran fera idolatrar la Luna Vederfpuntarfindale FIORI. SPADE i
De la Zona infiammata auuien , eh' ei fenta : L'Autore promette al fuo GIARDINO la protetthnt
Alhor mcn fente oltraggio del Sig. Cardinal SPADA in virtù del feguente
,
ANAGRAMMA.
.
Vagheggia di Natura ogni trofeo : T'at man tre SPADE già , ti balli , c i GIGLI
Scorge il nafeer de' fonti Proteggeranti d'alto CARDINALE.
fango l'or figlino monti
E qual dal i Vn' amico in perfora del Sig. Card. SPADA afficura Autore dell l' ti
Superb',edamenirtiino GIARDINO,
Mi quel, c'hà sì bell'orme, A core mi faranno
Quel!' Ingegno si femido , e si fnello E da i danni fecuri
SPADA , non è pi,ù quello ANAGRAMMA NUMERICO .
ELO-
.
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Aue* veJ inaccefla Parnaflì Florentis Ncmora Hinc amata omnibus Mufarum atna vidit quidem,
Senticetisprocul à Barbaris aeceilum tajnen geniuit intcrclufum:
Studiorum nec tulit quia Spadius, ide/t Jaborum gladio obarmatus ;
inofTenfo calcare pede, ideò in Gratiarum Viridario
Te alloquor. Clauftra fregit,& repagula,
Accede Ingredere nefruitra amaret poflcritas locuni,
ApoJIineam quam vidcs Syluam quem introire nunquam pofiet
( Nil fylucftre formides ) In adito fàpientii aheneos poites lacerauir,
Etrufcis lacram Pieridibus vt ingrefius facilitas Sapientia*Candidatos inuitaret.
Vere ceu perenni confituri! En tibi hic ìllc HORTVS amoenitatum Paradifus,
VIRIDARIVM Cuius introitimi non clauditCherubi gladius,
Paradifumne dixerim Camcenarum ì Sed SPADI I Mucro vittoriose patefacir.
Luftra, Lege, Carpe Tuos forte oculos varietas, illos capit elegantia
Gracos Muilsreceflus Bene eli ad vnuni ambo SPADII properate VIRIDARIVM
:
Tanto nomini occinit omnium Pìeridum Chorus Trias expolit ifta Gratiarum
Nihil protuhr, nihil fecit inuira Minerua. Nomini tu referas noua fed arte
( O
tandem Lucos aperiat Heliconis , HOR'lVM Piena- fatumpoefij
Quos auida Europe; lux expectat ! Adftrs Itala , facra, fers profana,
publicis diplomatibus addi iufltrit Virtutes cundU- tanto fub teymine florent ;
Difcel.cctor. CARDINE fub facro poma beata leges
Qui laboribus alta confccndit, firmiflìmas fapicntia? fedcs Septemfunt E NS ES : ergo ttitiflìma Virtus :
Ter canti* Sapiens .fluens Poeta , At magis affurgit , quòd in a-gra xtatc fenili
Pmdi -ut vera bafis , Pater difert» i Lullrando campos &.' ameena vireta Poetis
,
TEr cantH Sapiens , fluens Poeta , Iam piantata Italis ,patiens ter vt ante, laboris ,
Pindt vt vera bafis , Pater diferte Das pius i/la tona, & di fperfa viium vnis in Hortum ,
Felix gloria Climatis Latini :
( Hunc ego Parnafliim appellabo Helicona nouiunquè ) ,
Prifcis te inemorem parem Poetis Vt nullo , aut fuaui Virtus fudore paretur
Maioremué canam ? tuiscamoenis
Olim facula vellicas vetufta, Gafparis Bombaci} , ad Letforem
Olim bcllifono fuiun Maroni DISTICHON.
Vrges , ambiguum iacis triumphum ; Miraris quòd tanta tibi hic congeflerit Antlior r
Et vatum reliquos. beatiores Non Liber hoc Opere, at Bibliotheca datur
Manes non itaprouocas cothurno,
Stylo qiiàm fuperas fonantiori D. Odorici Valmar art*.
Solùm non Italo fub axe lulfit On hic Hcfpcrio male cuftodita Draconi
Tur Palladis eminentis Altrum
\J
IN Herculcas metuunt aurea mala manus
Illius radi; procul per omnis Illa ferox virtus arcetur mm'bus hortis
Europi pofitos micant reccfliis . Occubuit cithara qua Lmus ipfe fua
&
Te te Gallia nunc in fiiturum SPADA vocat docilcs , furiofos eminus vrget
Suis confecrat obligata faltis : Qua nine Riphara fqualid i faxa rigent .
dinas BORBONII fub altra Regis Dulce iiemus facrum eli Mulis in arbore virar , &
Defers , ingeris ominante libro Tranquilli' Phot-bus lumiera laudis alu
E Rcgis Nomine grammatum Libello
Qui quamuis numeret breues pagellas, P. T, Almerici Piacentini Thealogi Dominicani
Sicca pumice non fit expolitus ,
Tamcn maxima fenfa maximorum
.•:
1
ANAGRA MMATA
per numeros minores
Tarn paruus iubet obftupere Codex . ExCap.xj.lob. Ad Authorem in fmedute
/.
Tui (quidmiror) Ingeni receflus Opus hoc cuulgantem
Arda, quismihi, claudet in papvro ? Admodum R. Pater, Frater Ioannes Baptifta Spadius de
Libros vidimus elegantiores Florentiola SacraeTheologiae Magiller Ordinis
In queis Empyrci iucolasbeatos, Pracdicatorum. 979.
Paftores Tyberis canis facratos ; Quali meridianus fulgor confurget tibi ad vefperam,
Quin & Purpurei Patres Senatus, cum te confumptum putauennt , orieris
Duces Aufomos.graues Dinaftas vtLucifer. 979.
Ad Carlos lepido vocas cothurno II. De Aut bore,
Inftrudtiis cithara Maronis aurea .
Frater Ioannes Baptifta Spadius à Fiorendola Magifter
At tu multiplici diu labore Ordinis Predicatorii . 699.
Digno qui fi ueris mcrens bramo Praeditus ingenio eli Vates loue natus, Apollo
Qui vidìor volit3s vii ùm per ora Cui dedit Aoniae fila mouenda lyr^ . 699,
Dum te Cecropia; Phalanx Minerua; III. De todem.
Senem credidit obfequi quieti Ioannes Baptifta Spadius Magifter Ord. FF.
Ienaris ftudij diebus vti Pracdic. 411.
Vllos nec magè fcriptitare libros j Maximus eft Vates dignus Parnallide lauro .411.
Ingens illicò pariuris volumen IV. De Opere.
Opus nobile nobili labore En Viridarium Poeticum P. Magiftri Io. Baptiftae
DefcrsFelfinea.- Ari inni Parenti Spadi; . 485.
Opus quod Venercs beant amecnar, SacratuineftMufis: procul hinc, procul erte, profani . 48
Quód dulci Charices rigaat lepore , .
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Agoftino Beatiani, Rime; nella feconda parte delle Scelte da Ga- . Scelte dal Rufcelli , e nella 2. parte delle Scelte dal Giolito •
brielGiolito. Annibale Gozadini nel Tempio del Segni ;
Agoftino Caccia , Rime ; nella x. parte delle Scelte dal Giolito Annibale Gritio ; nel Tempio del Segni
Agoftino Campana ; nell'Arte del predicare del P. Arefi Annibale Pocaterra, Rime ; nel Parnafo dello Scaioli
Agoftino Carrara ; nel Pomo d" oro delle Veneri del Bruni Annibal Thofco, Stanze ; nella prima parte delle Scelte dal DoJ.
Agoftino Centurione, Stanze; nella feconda parte delle Scelte ce ; e nella Raccolta del Domenichi
da Antonio Terminio . Anfaldjo Ceba, Efther, Poema ; Furio Camillo, Poema
Agoftino Marchi Antonfrancefco Doni ; nella Raccolta del Domenichi
Agoftino Nardi j nel Tempio di Giulio Segni Antonfrancefco Raineri, Rime
Agoftino Stella ; nel Pomo d'oro del Bruni Antongiacomo Camerota ; nella Babilonia diftrutta di Scipione
Alberto Gain ani Domenicano S. Placido, Rapprefentatione
: . Herrico
Alberto Lauezuola, Rime Antongiulio Btignole Sale ; Inftabilità dell'Ingegno , diuifa in_t
Alberio Vefpafiano Moro ; nella Pallade del Bruni Giornate
Aleflandro Ademari ; nella fua Clio, e nell'Arte del P.Arefi . Antonino Galeani,Sonetti;nella Raccolta dcIGuaccimani,e Sup-
Aleflandro Calderoni j nel Sepolcro di Camillo Paleotti , enei plica perla pace
Tempio del Segni Antonio Agoftino Torti
Aleflandro Coperchi ; nella Raccolta d'Eugenio Petrelli Antonio Anfelmi, Sonetti ; nel Tempio dell'Aragona.
Aleflandro Coppini ; nel Tempio del Segni Antonio Beffa Negrini ; nel Tempio del Segni
Aleflandro Francucci Antonio Brocardo , Rime ; nella feconda parte delle Scelte dal
Aleflandro Gatti, Rime ; nella raccolta del Petrelli Giolito, e dal Domenichi
Aleflandro Grillenzoni Antonio Bruni , le tre Gratie ; Rime diuife in Aglaia Tali» , Eu- ,
Aleflandro Guarini , Rime j nel Parnafo de' Poetici Ingegni di frofìna ; Pallade di Propofte, e Rifpofte j le Veneri Terreftre, e
Aleiundro Scaioli. Celefte j il Pomo d oro ; Sonetti nella Raccolta del Guacci-
Aleflandro Lalata ; nel Sepolcro del Paleotti mani ; e nel Concerto del Petrelli ; Selua di Parnafo parte fe-
Aleflandro Lionardi, Rime ; nella feconda parte delle Scelte dal conda; EpiftoleHcroichelibridue.
Giolito Antonio Cauallino; nella Raccolta del Domenichi
Aleflandro Lucidi nel Teforo del Cifani Antonio Coftantini nel Tempio del Segni
Aleflandro Maganza j nel Tempio del Senni Antonio Fortini, Sonetti nella raccolta del Guaccimani ;
Aleflandro Viari, Rime ; nel Parnafo dello Scaioli Antonio Gallo j nelle Rime di Bernardo Tallo
Aleflandro Monaldini,Sonetti;nella Raccolta di Giacomo Guac- Antonio Giacomo Corfo, Rime ; nella prima , e feconda parte-i
cimani. delle Scelte dal Giolito
Aleflandro Pclieani ; nelle Poeiìe Liriche di Hermete Gualandi Antonio Girardo.
Aleflandro Peruzzini ; nel Tempio del Segni Antonio Maria Anguiflola, Giuditta ; Attione Scenica
Aleflandro Scaioli ; nel Parnafo de' Poetici Ingegni Antonio Maria Bracciforti ; nella Raccolta del Domenichi
Aleflandro Talenti ; nella Raccolta del Petrelli Antonio Maria Ciancili
Aleflandro Taflbni ; nella Pallade del Bruni , e primo Canto dell' Antonio Maria Monza
Oceano. Antonio Maria Narducci j nella Raccolta del Guaccimani.
Aleflandro Tefauro Antonio Maria Vinco ; nel Tempio del Segni
Alfonfo Fontanella, Rime ; nel Parnafo dello Scaioli Antonio Mario Nigtefoli, Rime ; nella feconda parte delle Scel-
Al uiei Gonzaga detto Rodomonte, Stanze ; nella prima parte_> Antonio Martinenghi.
delle Scelte da Ludouico Dolce Antonio Mintumo , Rime ; nella prima , e feconda parte delle-*
Ambrofio Leoni ; Taide, Rapprefentatione fpirituale Scelte dal Giolito
Amomo , Rime ; nella feconda parte delle Scelte dal Giolito . Antonio Ongaro ; Alceo,Fauola pefcatoria.e Rime parte 1, *. e 3.
Andrea Azzoni ; ne' facri Appiattii di Valerio Malaguzzi Antonio de' pazzi j nelle Propofte della Lira del Marino
Andrea Barbazza ; nella Pallade , e nel Pomo d'oro del Bruni, e Antonio Querenghi, Rime.
nelle l'rimitie de gl'Indomiti di Bologna
Antonio Sforza ; nelle Rime di Gio. Battifta Mamiani
Andrea Cofcia ; nell'Arte del P. Are/i Antonio Tebaldeo, nel Teforo del Cifani
Andrea Falli ; nel Pomo d'oro del Bruni Antonio Terminio , Rime ; nella feconda parte delle Scelte daJ
Andrea Gulmanelli j nel Tempio del Segni. Giolito i e Stanze nella x.parre delle Scelte da eflb Terminio.
Andrea Lori, Egloghe. Antonio Tortini j nella Raccolta del Petrelli
Andrea Maleguzzi ;ne' facri Applaufi del Malaguzzi Apollonio Paini ; nel Tempio del Segni . .
Bartolomeo Arnigio,Rimc;nella i.parte delle Scelte dal Giolito. Caualier Gandolio, Rime; nella i. parte delle Scelte dal Giolito;
Bartolomeo Barco; nella Raccolta di Pietro Petracci e Stanze nella z. parte delle Scelte dal Terminio
Bartolomeo Barenaro ; nelle Rime uel Guarino Caualier Ringhieri, Sranze ; nella feconda parte delle Scelte dal
Bartolomeo BurchieJlati Terminio
Bartolomeo Carlo Picolomini, Rime ; nella prima parte dellt_> Caualier Saluago,Rime ; nella i. parte delle Scelte dal Giolito.
Scelte dal Giolito, e dal Domenichi . Caualier Vendramino, Stanze ; nella feconda parte delle Scelte-*
Bartolomeo Ferrili i,Rinie ; nella i. parte delle Scelte dal Giolito. dal Terminio
Bartolomeo Gottifredi, Rime ; nella prima parte delle Scelte dal Celio Magno, Rime
Giolito. Cello Cittadini nelle Rime Platoniche
;
•
Bartolomeo Guarre/ì ; ne' /acri Applaufi del Malaguzzi. Cefare Abelli, Sonetti ; nella Raccolta del Guaccimani
Bartolomeo Tibero; nella Raccolta de" Poeti Brcfciani del Ru- Cefare Boni ; ne' facri Applaufi del Malaguzzi
fceili Cefare Borri
Bartolomeo TortoJletti ; nella Pallade del Bruni, enei Tempio Cefare Crifpolti nel Tempio del Segni
;
Ballino Gatti ; l'Addolorata Madre di Dio, Poemi ; Maria Regi- Cefare Mazzci ; nel Pomo d'oro del Bruni
na Poema.
di Scotta, Cefare Menjconi ; nella Pallade del Bruni
'Battifta Gianni, Rime ; Paftorfido Cefare Morando.
Battifta Sulìo, Rime ; nella 1. parte delle Scelte dal Giolito . Cefare Orlino ; nella Raccolta del Pctrelli; e nelle Poefk d'Her-
Battuta dalla Torre Bella Raccolta del Domcnichi
;
mete Gualandi
Bclifano Bulgarini ; nel Tempio del Segni. Cefare Rinaldi, Rime
Belifano Troiani Cefare Vimercati.
Benalio, Rime ; nella prima parte delle Scelte da I Giolito Cherubino Ferrari ; ne' facri Applaufi del Maraguzzi
Benedetto Morefini ; nelle Rime del Bembo . Chiara Fontanelli Zoboli ; ne' facri Applaufi del Malaguzzi
Benedetto Oldroando ; ne' Sacri Applaufi del Malaguzzi Chiara Matraini, Rime ; nel Parnafo dello Scaioli
Benedetto Pieni. Chriftoforo Buonualori ; nel Tempio del Segni
Benedetto Ricardi {Rapimento amorofo, . Chrilìoforo Felice ; nelle Contefe di Parnafo del Balducci
Benedetto Varchi, Rime Chriftoforo Ferrari , Meffaggicro ; e Sonetti nell'Eneide tradotta
Benedetto dall'Vua ; Cinque Vergini , cioè , S. Agata, S. Agncfc, da Ercole Vdine ; e nel Tempio del Segni
S.Caterina,S.Giultma,S.Lucia.Peniiero delia Morte Doroteo. . Chriftoforo Rouelli ; nella Pallade del Bruni
Berlingiero Geflì ; nella Pallade del Bruni Ciro Spontone ; nelTempio del Segni
Bernardino Baldi, Rime nel Parnafo dello Scaioli ; Clarice Medici. ,
Bernardino Daniello j nella Raccolta del Domenichi Clario ; nella Raccolta del Domcnichi
Bernardino Marcfcotti ; ne' Sacri Applaufi del Malaguzzi , e nel Claudiano nelle Iodi di Stilicone ; tradotto da incerto
;
Corindo di Carlo Benci itogli, &altrouc. Claudio Achillini.Rime; e Sonetti nella Raccol. del Guaccimani.
Bernardino Martirano Stanze ; nella feconda parte delle Scelte
,
Claudio Sacchelli
dalTcrminio. Claudio Sciarpio nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna
;
Bernardino Rocco ; nel Teforo del Cifani Claudio Tolomei, Rime; nella i.parte delle Scelte dal Ruicclli.
Bernardino Rota ; nel Tempio dell'Aragona Coletta Pafquale, Rime ; nella tt parte delle Scelte dal Giolito.
Bernardino Tomitano ; nella Raccolta ìlei Domenichi Collaltino da Collalto ; nella Raccolta del Domenichi
Bernardo Capello, Rime ; nella prima parte delle Scelte dal Gio- Cornelio da Caftello ; nella Raccolta del Domenichi.
lito, e nella Raccolta del Domenichi Cornelio Mullb, Canzoni
Bernardo Morandi, Amor melfaggiero, Epitalamio; Sonetti'; nel- Cortefe Correli ; nel Tempio del Segni
la Raccolta del Guaccimani, &
altri, Stanze,e Canzoni , Ode Cofmo Ruccellai ; nella Raccolta del Domenichi
Bernardo Tallo, Fiondante, Poema ; Rime diuife in cinque libri Collante Accademico Cofpirante, Ritratto delle Cortigiane.
Salmi, Ode ; Amadigi, Poema ; Rime nella i. parte delle Scel- Coftanza Daualos, Sonetti
te dal Rufcelli , e i. delle Scelte dal Giolito ; Stanze nella pri- Coftanzo Ricci
ma parte delle Scelte dal Dolce . Coftanzo Sanfonio ; nel Tempio del Segni
Biagio Rithi ; nel Tempio del Segni Crilippo Selua, Rime
Biffo Biffi ; nell'Arte del P. Arefì Curno Gonzaga, Fido Amante, Poema
Bonauentura Maluafia j nel Pomo d'oro del Bruni D
Bonaucntura Morone, Rune facre parte I. e i. Mortorio di Cim- DAmiano Maraffi.
ilo,Tragedia ; S. Giullina, Tragedia Daniele Barbaro nel Teforo del Cifani ;
.'
limilio Etnili;, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Rufcelli Francefco Girmafio, nella Pallade del
Bruni
Enea Spennazzi , nel Pomo d'oro del Bruni ; e nella rac coirà de] Francefco Leoni } Collanza amorofa,
Fauola partorale
Pendii francefco Maria Caccianemici, nella raccolta
del Petrelli.
Erafmo di Valuafone; Caccia, Poema Tcbaidc di Stario,Pocma; ; Francefco Maria Moka ; Rime, nella
i. parte delle fcelte dal Ru-
Lagrime di S. Maria Maddalena ; Rime nella lecita di Cornino iceiu Stanze, nella prima
•
parte delle fcelte dal Dolce
Ventura. Francefco Maria di Montcuecchio,
nella Pallade del Bruni
Ercole Agoliino Berò.nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna. Francefco Maria Vialardo
Ercole Bcntiuogli j Stanze nella prima parte delle fcelte del Dol- Francefco Martinelli ; Abbozzi Poetici
ce ; e Rime nella prima parte delle lecite dal Giolito . irancefco Mafiucci.
Ercole Bottrigari, nel Tempio del Segni Francefco Munitoli, nel Pomo d'oro
del Bruni
Ercole Faelli. Francelco Monaldcfchi, nelle Contcfe
di Parnafo del Balducci.
Ercole Peliciari, ne" facri Applaulì del Malaguzzi hrancefeo Nores nella raccolta
de' Poeti Brefciani del Rufcelli
Ercole Vdinc, nella raccolta del Petrelli , Eneide di Virgilio & ,
Francefco Panici, nel Pomo d'oro del
Bruni
Ettore Nini ; Tragedie di Seneca da lui tradotte . Francefco Panigarola, Villa Giorni
; di Qiiarcfima
Eurialo d'Afcoli; Stanze, nella feconda parte delle fcelte dal Ter- Francefco Petrarca ; Rime, Trionfi
minio. Francefco Puzza, nelle Poefie liriche
d'Hermcte Gualandi»
Euftachio Dalei, Domenicano P ° cop;18n ' " e]Ja ra "oJta de' Poeti Brefciani
F
' del Ru-
fee"
FAbio della Cornia, nel Pomo d'oro del Bruni Francefco Pona ; Rime
Fabio Galcora; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito. Francefco Rafì, ne' facri Applaufi del
Fabio Leonida ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani , e Palla, Malaguzzi
Francefco Rubino, nella raccolta del Petracci
de del Bruni FranccfcoSanfoumo, nella raccolta del Domenichi
FabJo Moiacola, nella raccolta de' Poeti Brefciani del RufceIJi Francefco Scaglia
Fabio Patritij, nel Tempio del Segni Francefco Sorio, nèll'Aluida Tragedia
; di Giacomo Cortone
Fabio Picolomini, nel Tempio di-I Segni Francefco Stella nella raccolta de'
, Poeti Brefciani del Rufcelli
Fabricio Roncini, nel Tempio del Segni Francefco Srelluti, nel Pomo d'oro del Bruni
Faultino Morfeflì, nèll'Aluida Tragedia di Giacomo Cortone Francefco Srradiotti, nelle Rime del Guarino
.
Fattilo Verdelli, nella Pallade del Bruni Francefco Trillino, nel Tempio del Segni
Febronia Pannolini Domenicana, nel Tempio del Segni Francefco della Valle ; Sonetti nella
Felice figliucci. , ricolta dal Guaccimani
e Pallade del Bruni
Ferdinando Tallo Francefco Tazzara ; Sonetti
Ferrante Caraffa; Rimc,nella prima parte delle fcelte dal Giolito. Franco Allicori
Ferrante G iti fone'; la Diuina fettimana di Guglielmo Salufto, tra- Fuliiio Tetti ; Rime
'
Filippo Carlo Ghifilieri, nella Pallade del Bruni ha iS. Poemetti , che fi
citano co proprio nome ; il fecondo
Filippo Galilei, nella Pallade dui Bruni. volume ha libri fei, che fi
citano co nome df libri; il terzo
fi cita folo col nome del
Filippo Maflìni ; Rime.
volume; il quarto ha molti Poemetti, che fi
Filippo Vgolmi, nella raccolta del Guaccimani. citano col proprio
nome Rime facre raccolte da Pier Girolamo Gentile
Filippo Zorzi, nella raccolta del Petrelli j e nelle
Contcfe di Parnafo del Balducci
Flauio Fiefchi, nella Pallade del Bruni
Fortunato Martintngo, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Ru-
Gabrielle Dondini .
Gabriel Fiamma ; Rime fpirituali
^
fcelli
Gabriel Molcs, nelle Lagrime di Sebeto
Fortuniano Sanuitale Rime, nel Parnafo dello Scaioli , c ne' fa-
;
Gabriel Perciuale, nel Teforo del Cifani
cri Applaulì del Malaguzzi , e nel Tempio del Segni
Gabriel Viano Malatcfta , nella Babilonia
Fortunio Spira ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Giolito diftrutta di Scipione
Hcrnco .
r
Francefca Baffa, nella raccolta del Domcnichi
Gabriel Zerbo, nella raccolta del Domenichi."
Francefca Buffalina ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani , e
Gabriel Zinami, nella Pallade del Bruni
nella Pallade del Bruni.
Galeazzo Frulla, nèll'Aluida, Tragedia del
Francefca Scnefe. Cortone .
Galeazzo Vimercati. •
i
Francefca Turina, nelle Contcfe di Parnafo del Balducci
Gandolfo Porrino ; Rime, nella 1. parte delle
Francefco Albizini fcelte dal Giolito
Gafparo Afiani, nel Teforo del Cifani
Francefco Auanzati;Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito.
Gafparo Bombaci, nella Pallade del Bruni,
Francefco Balducci ; Rime, Contcfe di Parnafo, Proferpina Si altroue
Gafparo Bonifacio, nella raccolta del Petrelli
Francefco Bariaui, ne' facri Applaufi del Malaguzzi
Gafparo MurtolajRime.e Sonerti,nelIa raccolta
Francefco Bembo. del Guaccimani.
Galparo di Porcia, nel Tempio del Segni
Francefco Bernardino Saracino, nel Tempio del Segni.
Gafparo de Simeonibus, nel Pomo d'oro del Brini
Francefco Bolognetti ; Stanze , nella prima parte delle fcelte del
Gherardo Borgogni Rime, nella fcelta del Cornino
;
Dolce. Gherardo Saracini ; Sonetti, nella raccolta del
Francefco Bracciolini; Croce racquifrata.Poema; F.lertione d" Vr- Guaccimani
Giacinto Branchi
banoOtrauo, Poema; Roccella efpugnata , Poema Sdegno ; Giacinto Campani ; Rime, nel Parnafo dello
amorofo, Fauola paftorale ; Sonett' nella raccolta del Guacci- Scaioli
Giacinto da Oria Domenicano Otranto
mani e nel Pomo d'oro del lìruni, &.' altre fue Stanze, conqu.itata, Poema,'
;
Opre. & Canto primo.
;
1
tt da
. . . . .. . .. . . . .. .. . . ., . . . . . . . ,. ..
.. .
. .. . .. . .. .
prima parte delle Iceltedal Gio. Orli, nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna
Gio. Battifta d'Azzia; Rime, nella Gio. Paolo Amanio ; Rime, nella r.parte delle fcelte dal Giolito.
Giolito. Gio. Paolo Rubeni
Gio. Battifta Barbò .
Gio. Pctrelli, nella fua raccolta.
Gio. Battilta Bottini, nel Pomo d'oro
del Bruni
de gl'Indomiti di Bologna. Gio. Pico della Mirandola ; Rime nella prima parte delle fcelte
Gio Battifta Capponi, nelle Primitie dal Giolito.
del Domenichi
Gio. Bamlia Corradi, nella raccolta Gio. Pietro Spina, nell'Addolorata Madre del Gatti .
Parnafo del Balducci.
Gio. Battilta Falefc, nelle Contefe di Gio. Pio, nelle Primitie de gl'Indomiti di Bologna.
Gio. Battifta Fornafari Gio.Ralli, nella raccolta del Petracci, e nel Sepolcro del Ta-
Gio. Battifta Fufconi ; Amore
innamorato , Fauola rapprefenta-
leotti. . „ , , .
Gio. Battifta Pucci ; Sonetti, nella Giofeppe dalla Valle, nelle Contefe di Parnafo
del Balducci
Tempio del Segni.
Gio. Battifta Romagni, nel
Giofeppe Viltarchi, nel Pomo d'oro del Bruni
raccolta del Guaccimani
Gio Battuta Soprani ; Sonetti, nella Girolamo Aleandri, nella Pallade dei Bruni.
del Bruni
Battifta Stella, nella Pallade
G.o. Girolamo Alelfandnni Priore, nel Sepolcro del Paleotu
.
del Domenichi
Battilta Sufio, nella raccolta
.
Gio. Girolamo Bartolomei, nella Pallade del Bruni .
Scaioli
C
Girolamo Cafone; Rime.
Brefciani del Ru-
.
^
Pomo d'oro del Bruni. Girolamo Fcnanolo, nella raccolta de* Poeti
G,a à"ift oforo rSì, nella Pallade,e
fcelli
Gio. Cignoli, nel Tcforo del Cium .
Gio. Cotta, nella raccolta del Girolamo Fracaftoro, nella raccolta del Domenichi
•
Gio. Francefco Bonomi Girolamo Malafbina, nel Pomo d'oro del Bruni
raccolta del Guaccimani.
Gio. Francefco Cormani; SOnetti.nella Girolamo della Manna, nella Babilonia di Scipione
Hernco , e
prima parte delle fcelte dal
Gio. Francefco Fabn; Rime, nella nel Pomo d'oro del Bruni . ..„.,„,. „ ,
Giolito. Paoli ,&altroiie.
Girolamo Mor.cucci, nelle llimedi Pierfracefco
Giò. Francefco Fangarccci Girolamo Mutio i Rune , nella 1. parte delle icelte
dal ' 1
Giulio Celare Gonz.iga, nella Pallade del Bruni Lorenzo de' Medici ; Rime , nella feconda parte dalle fcelte
dal
Giulio Celare Battifanghi, ne' facri Appiani! del Malaguzzi Giolito; nella raccolta del Domenichi; e Manze nella
fecon-
Giulio Ccfare Lalata, nel Tempio del Segni da parte delle fcelte dal Terminio .
Giulio Ccfare Malia, nel Tempio del Segni Luca Antonio Catini
Giulio Cefarc Velli, nel Tempio del Segni Luca Contile , Rime, nella feconda parte delle fcelte da! Gioliti
Giulio Cortelì ; Sonetti Li.ca Puligni, nell'Andromeda del Guazzoni
Giulio Guallauini . , Lucia Albana Auogadra, nella raccolta de' Poeti Brefcuni
del
Giulio NutJ, nel Tempio del Segui Rufcclh
Giulio Oricalco, nel Tempio del Segni Lucretia Figliuzzi.
Giulio Paluz7i, nelle Contefe di Parnafo del Balducci. Lucretia Marinella ; Vita della B. Vergine , Poema ; Colomba fa-
Giulio Premoli era, Poema
Giulio Ridolfi, nelle Contefe di Parnafo del Balducci Ludouico Anoilo Orlando furiofo Poema ; Aggiunta de' cin;
;
,
Giulio Roberti, nella Pallade del Bruni que Canti al Furiofo Rime nella prima parte delle Icelte dal
;
Giulio Rolelli Acquauiua, nella raccolta del Domenichi Giolito, e dal Domenichi
Giulio Rofpigliofì, nella Pallade del Bruni Ludouico Arlotti Rime, nel Parnafo dello Scaioli.
;
Giulio Strozzi ; Venctia edificata, Poema; c nella Pallade del Ludouico Bianchi, nella Pallade del Bruni
Bruni. : Ludouico Canobio.
Giulio Talloni, nel Tempio del Segni Ludouico Corrini ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito.
Giulio Torelli, nella Pallade del Bruni Ludouico d'Agliè S. Martino .
Giulio de' Conti ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito Ludouico Dolce ; Marianna, Tragedia Rime, nella prima parte ;
Gregorio Amiani, nei Tempio del Segni delle icelte dal Giolito, e nella raccolta del Domenichi ; Irice-
Gregorio de' Monti, nelle Rime del Guarino . nia, Tragedia.
Grifanto Infetti, ne' lacri Appiani! del Malaguzzi Ludouico Domenichi; Rime nella prima parte delle
, fcelte dal
Grifolìomo Talenti, nella raccolta del Pctrelli Rulcelh ,
e nella feconda delle fcelte dal Giolito c nella rac-
,
Gualtiero Gualtieri, nelle Conteic di Parnafo del Balducci colta fatta da lui.
Guglia ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Giolito. Ludouico Maluczzi ; Deliri; della folitudine, Genij poetici .
Guglielmo Pagnini ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani Ludouico Martelli; Stanze, nella prima parte delle fcelte dal
Guidobaldo Benamati jColoiìo, Panegirico; Canti j. della Vitto, Dolce ,
ria Naualc, Poema ; Canti $.del Mondo nuouo, Poema ; ScJua Ludouico Pafcalc ; Sonetti
del Sole ; Paftorella d'Etna, Fauola bofeareccia . Ludouico Paterno; Stanze, nella feconda parte delle fcelte dal
Guidobaldo Bonarclh ; Filli di Sciro, Fauola palloralc; Sonetti, Terminio
"
nel Parnafo dello Scaioli, Luigi Alamanni ; Giron Cortefe, Poema ; Coltiuatione ; Opere
Guido Cafoni ; Ode. Tofcane; Rime nella prima parte delle fcelte dal Rufcelli , e
H nella feconda delle fcelte dal Giolito.
H Ermete Gualandi
Honorato Leotardi
; Poefie liriche . Luigi Caflbla, nella raccolta del Domenichi
Luigi Groto Cieco d" Adria, Rime ; Fiadriaìia, Tragedia
Horatio Cardaneto; Rime, nella parte delle fcelte dal Giolito. Luigi Piacentini ; Ode.
Horatio Cattaneo. Luigi da Porto ; Rime, nella i. parte delle fcelte dal Giolito .
Horatio Cornice Luigi Raimondi, nella raccolta del Domenichi
Horatio Guarguanti, nella raccolta delPetrelli. Luigi Tanfìllo ; Lagrime di S. Pietro , Poema ; Rime nella prima
Horatio Parrucci, nel Sepolcro del Paleotti parte delle fcelte dal Rufcelli, cStanzenella feconda parte
Horatio Perliani, nella Pallade del Bruni delle fcelte dal Terminio .
INcerto ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani. . Malatefta Porta, nel Tempio del Segni
Incerto;-Stanze,nella feconda parte delle fcelte da! Terminio. Malatella da Rumili ; Stanze , nella prima parte delle fcelte dal
Incerto, nella raccolta del Pctrelli Dolce.
Incerto, nella raccolta de" Poeti Brcfciani del Rufcelli Manfredi Maldenti, nella Pallade del Bruni
Incerto ; Stanze Marc'antonio Arlotto ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani.
Incognito, che traditile in volgare il Rubcno, Ilarotragedia Sati- Marc'antonio Bollo
ropalf orale Latina di Mario Bcttini Marc'antonio Corradi, nella raccolta del Domenichi
Innocenzo Ringhieri ; Stanze , nella feconda parte delle fcelte_j Marc'antonio Ferretti; Horti del Sole; Mirinda,Fauola paftoraje.
dal Terminio Marc'antonio Magno
Ippolito Cardinal de' Medici, nella raccolta del Domenichi Marc'antonio Morando ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani.
Ippolito Giglioli, nelle Rime di Pierfranccfco Paoli Marcantonio Paflere, nella raccolta del Domenichi
Irrefoluto Accademico Intronato di Siena, nella Pallade del Marc'antonio Plantedio
Bruni Marc'antonio Viigilij Battiferri, nella Pallade del Bruni
Ifabella Andreini, nel Tempio del Segni Marc'antonio Virìuani
Ilabclla Riaria Marc'antonio Zambeccari ; Poetiche otiofità
t f * Marc'au-
. . . . . .. . .. . . .. .. . .. .. .. . . ..
.... .
... ..
. .. . . . . .. . . .. .. . . . . . .. .. . . . ..
.. .. . . ... ...
. . .. . .. . . . . . ....
.
Marc'aurclio Francio, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Ru- Paolo Richiedei Domenicano ; Fiati d'Euterpe, Rime
fcelli . Paolo Rodi,
Marcello Giouanetti ; Sonetti , nella raccolta del Guaccimani , e paolo Siluio ; Maddalena Penitente, Poema
Pallade'del Bruni, cialtrone Paolo Simonetti, ne' facri Applaufi del Malaguzzi.
Marcello Macedonico ; Rime, nel Parnafo .lello Scaioli Paolo Teueri, nelle Primme de gl'Indomiti di Bologna
Marcello Ramignano. Paolo Vanni j Sonetti, nella raccolta de) Guaccimani.
Marchefe di Marigliano, nel Pomo d'oro del Bruni Paolo Vendramino, nel Pomo d'oro del Bruni
Marchefe del V'aito, nella raccolta d J Domenichi Paolo Vincenzo Ratto
Marchefello Marchefelli, ne' l'acri Applaufi del Malaguzai Paolo Zacchia, nella Pallade del Bruni
Marco Fillippi, nella raccolta del Petrelli. Paolo Zambaldi, nel Tempio del Segni
Maria Spinola. Pierfrancefco Goano ; Antigono tradito, Tragedia
Mariano Valguamera, nella Pallade del Bruni Pierfrancefco Nouati ; Panegirico
Marino Nori, nella raccolta del Petrelli Pierfrancefco Paoli ; Rime, e Sonetti nella raccolta del Guacci-
Mano Albergoni. mani, nel Pomo d'oro , e Pallade del Bruni , e nelle Contefe
Mario Felice, nella Babilonia di Scipione Herrico di Parnafo del Balducci
Mario Fiorentini, nella raccolta del Petrelli . Piergirolamo Gentile ; Incarnatone, Poemetto
Mario di Leo ; Stanze , nella feconda parte delle fcelte del Ter- Piergiufeppe Giulliniani; OdeTofcane.
minio. Pietro Antonio Chiocca, nella raccolta del Domenichi
Mario Straboni, nel Tempio del Segni Pietro Barignani ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Gioii,
Mariotto Martinengo, nella raccolta de" Poeti Brefciani del Ru- ro, e nella raccolta de' Poeti Brefciani del Rufcelli •
fcelli Pietro Bembo ; Rime .
Martino Agatio, nella raccolta de' Poeti Brefciani del Rufcelli. Pietro Bonarelli, nella Pallade del Bruni
Martio Imparati, nella raccolta del Petrelli. Pietro Bonfadio, nel Tempio del Segni
Marcio Mille/io, nel Teforo del Cifani Pietro Brufchi, nelle Pninitic de gl'Indomiti di Bologna, & al.
Nicolò Coradini ; Affetti Geniali Pomponio Montanari, nella raccolta del Petrelli
Nicolò Franco ; Rime, nella ». parte delle fcelte dal Giolito. Pomponio Torelli Rime ;
Nicolò Martelli, nella raccolta del Domenichi PorfirioCanozza ; Sonetti, nella raccolta del Guaccimani
Nicolò Mauro, nel Tempio del Segni Profpero Bonarelli ; Solimano , Tragedia , e nella Pallade del
Nicolò Sieni Rime, nel Parnafo dello Scaioli
; Bruni
Nicolò Strozzi, nel Pomo d'oro e Pallade del Bruni,&: aitrouc
,
.
Nicolò Tucci, nella raccolta del Petrelli QVercngo ; Rime , nella prima parte delle fcelte dal Gio-
Nicolò Villani, nel Pomo d'oro del Bruni lito .
Ss ipioiic della Cella ; Pome Trot'lo Sauorguano, nella raccolta del Petrelli
Scipione di Manzano ; Dandolo, Poema - Tullia d'Aragona ; Rime , nella prima parte delle fcelte dal Gio-
Scipione Hcriico ; babilonia diihutta, Poema; Endimione , & lito.
Ariadna, Idilij. V
Scipione Lalegnainc, nella Babilonia di Scipione Herrico VAlerio Belli, nel Teforo del Cifani
Scipione Rofa, nel Sepolcro del Paleotti,c nel Tempio del Segni. Valerio Malaguzzi Valeri, ne' facri Apphufi del Malaguzzi.
Seluaggia Braccioli Valerio Seta, nel Tempio del Segni
Scmidea roggi Caliopc Religiofa.
;
Vbaldino Maleuolti, nel Pomo d'oro del Bruni.
Seneca ; Ercole Furibondo ; Thielle 5 Tebaide ; Ippolito ; Edipo; Veronica Gambara ; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Ru-
Troade ; Medea Agamennone ; Ottauia ; Ercole Etco , Tra-
;
fcelli ; e Stanze, nella prima parte delle raccolte del Dolce
gedie tradotte da Ettore Nini Vefpa/ìano Martinen.'o, nella raccolta de" Poeti Brefciani del
Vertono Quadrimani Rufcelli*.
Simone Paitini Vgolino Martelli, nella raccolta del Domenichi
Seucrino Boetro ; della Confolationc Filofofica Vicino Orlino, nella raccolca del Domenichi.
Seuero Seucri, nel Tempio deJ Segni Vincenzo Bignami, nella Pallade del Bruni
Speron Speroni Rime ; Canace, Tragedia
; Vincenzo Conte d'Aro ; Sonetti, nella raccolta delGuaccimani,
Stefano Ambrofio Schiappalaria ; Stanze , nella feconda part«_> e nella Pallade dei Bruni.
delle ftelte dal Terminio Vincenzo Fabrctti, nel Tempio del Segni.
Stefano Marini, nelle Contefe di Parnafo de! Baldiicci Vincenzo Farro, nella raccolta de" Poeti Brefciani del Rufcelli
Stefano Roderico di Caftro, nella Pallide del Bruni Vincenzo Filmgeri, nelle nfpolle della Lira del Marino .
Stefano Santini, nelle Rime de gli Accademici Eterei Vincenzo Cablano , nella raccolta de' Poeti Brefciani del Ru-
Strozzi Cicogna. fcelli .
Tomafo Acquaurua Domenicano, nella Pallade del Bruni Vincenzo Metelli, nella raccolta de" Poeti Brefciani del Rufcelli.
Tomafo Cafiellani, nella raccolta del Domenichi Vincenzo Nolfi
Tomafo Roggiero. Vincenzo Panciatici
Tomafo Sabbadini, nella raccolta del Petrelli Vincenzo Quirino; Rime, nella prima parte delle fcelte dal Gio-
Tomafo Serra, nella Pallade del Bruni lito, e Stanze nella prima parte delle fcelte dal Dolce.
Tomafo Stigliani;Rimc,e Sonetti nella raccolta del Guaccimani. Vincenzo Serughi, ne' facri Applaufi del Malaguzzi
Tomafo Tofchi, nelle Primitiedc gl'Indomiti di Bologna. Virginia Gemma
Torquato Perotti, nel Pomo d'oro, e Pallade del Bruni Vitale Papazzoni, nel Tempio del Segni
Torquato Tallo ; Gierufalemme liberata, e conquiftara, Poemi ; Vittoria Colonna; Rime, e nella prima parte delle fcelte dal Ru-
Rinaldo, Poema Mondo Creato ; Aminta , Fauola palloralc ;
; fcelli, e Stanze nella prima parte delle fcelte dal Dolce
Torrifmondo, Tragedia ; Difperationc di Giuda Rime diuife ; Vittoria Tclea ; bonetti, nella ractolta del Guaccimani .
da CarJo Fiamma in Amorofe, parte prima, e feconda > Bofca- Vinco Accolti Aretino, nel Teforo del Cifani
reccie ; Maritime Imenei ; Heroichc ; Morali ; Lugubri ; Sa-
; Vniforme Olimpico, nel Tempio del Segni.
cre ; e Varie . Vrbano Felice, nella Pallade del Bruni
Trifone Gabrielli ; Rime, nella i. parte delle fccltc dal Giolito Vriele Rofati, nel Tempio del Segni.
DICHIARATIONE
Delle Abbreuiaturc de Nomi de' Poeti citati in quello Giaidino
Amom. Amomo.
Ccfare Abbellì" An. Bartolomeo Andrioli
ABb.Ac. Tomafo Acquauiua
-
Sopr.
Francefco Sorio . Van. Paolo Vanni.
Sor.
Vand. Gio. Antonio Vandali.
Spazz. Giacomo Spazzini
Vant. Gio. Maria Vanti
Spenn. EneaSpennazzi.
Var. Benedetto Varchi.
Sper. Spcron Speroni •
DI-
. . .. ... . . . . . ... ... . . ..
. . . ... . . . . . . . ... .
.. . . . ..... ...
. ..
...
.. . .. . . ... .
DICHIARATICENE
Delle Abbreuiature nelle cirationi dell'Opere e luoghi de' Poeti ,
E
ABbozz. Abbozzi Poetici Ebba
Adam. Adamo Rapprefenratione F m- 1. dipo, Tragedia.
Addo!. Addolorata Madre di Dio , Poema Egl. Egloga
Aff. l'enic. Aderti Penitenti. F.Teg. tTegia.
A^anieiin. Agamennone, Tragedia En. Eneide di Virgilio
Agg. Tali. Canti aggiunti alla Gicrufalem liberata del End. Fndimione, Idillio
Taflb Epif. Epilt. Epiiiola
Agi- Aglaia, Rime. Epift.Heroi. Tpiitole Flcroiche.
Ale. Alceo, Fauola Pefcatoria. Epit. Epitalami;.
Alcid. Alcide, Poemetto. Ercole Et. Ercole Etco, Tragedia.
Alucr. Aluernia Monte. Ercole Fur. Ercole Furibondo, Tragedia
Alili. Tragedia
Aiutila, Efleq. Ellequie di Chrilto.
A ni ad. Ainadigi, poema Eli. Eli ber, Poema
Amane MeiT. Amante Meffaggicro, poemetto Eufr. Eufrolina, Rime
Amar. Amaranta, Fauola Pefcatoria F
Amed. Amedeide, Poema. FAm. La Fama, Stanze.
Amer. Ametitto, Poemetto Famil- Rime Familiari
Am. in. Amore innamorato, Fauola FauoL Fauolc
Amiiu. Aminta, Fauola Paltorale • Fiamm. Finta Fiammetta, Fauola Paltorale
Amor, Rime amorofe Fid. Am. Fido Amante, Poema.
AmorMeflag. Amor Meùaggiero, Epitalamio. Figi.Prod. Figliuol Prodigo
Andr. Andromeda, Tragicomedia Filami. Filarmindo, Fauola Paltorale
Antig. Antigono tradito, Tragedia Fili. Filli di Sciro, Fauola Paltorale-
Appi. Appìaufo Poetico. Fir. Firenze, Poema. .
M Scult. Sculture
M
Madr.
Nladdal.
Conucrfionc S.Maria Maddalena.
Maddalena Penitente, Poema
Madrigale
di Sdcgn.
Sec.
Sei.
Selu.
Sdegno amorofo, Fauola
Secolo d'oro
Selua del Sole.
Scluadi Parnafo.
railoralc.
N
Noz.
En.
Nou. Fiat"
Nenie.
Noue Fiamme
.
Stanz.Term.
i.
i.
dal Dolce
Seconda parte delle Stanze di diuer") raccolte
Otr. Otranto conquiitata» dal Terminio.
Ott. Ottaue S. Stef. S. Stefano, Canzone
Otcau. Ottauia, Tragedia Steli. Stelle.
P Stilic. Stiliconc.
Parte Str. Strali d'Amore.
P
Pancg.
Pali. Pallade, Propofte, e Rifpoftc.
Panegirico
Strag.
Stup.
Strage de gl'Innocenti,
Stupore, Canzone.
Poema
Talia, Rime
Poema
Taidc, Rapprcfentationc.
Penit. Penitente. Teb. Tebaide d'Incerto non finita, ne gli Afictti Ge-
Tenf. Pcnfiero della Morte niali di Nicolò Coradini.
TA-
.. ....... ..... .... .....
.. .... . . .
. .... ....
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... ... . . . .. .... ...
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......
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empireo figura.
dimoftranza. dono età. falli
^ Od
E equiuoco re fecondità. 17? fiheo 1»?
mento.
difeo V AGO. erario M6 Euterpe. fede. filtula
diltruggimento ir ini'nm 1 11 . \ 1
dolce
forfennato.
dolcezza. ^^$ elmo MJ edito. farfallctta fico.
elogio effordio farina fidanza. forte
dolore.
for-
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... ....
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. .. .
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. ... .. .
G Abbaio
g.ibbia.
Giesù bambino
Giezabcl. 316
gomena
gomitolo
T T
JTT
Abitatione.
habitator*
honefià
honoranza. 361
incendio
nicenfo 377
Gabrielle. 314 gigante", gomma lubitatrice h onore. inrentiuo
Gade. giglio gonna habito qualità hora. 3*5J incertezza,
goliardia. gtnebro gonnella, 340 habito veflimen- poeta
1-Ioratio inceflo •
Galaad. gincilra. gora. to. Horatio Coclite. inducila. 379
ttt 3 in-
.
.............
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incultura inuentore
Liceo monte. lupanare, marauiglia.
India, Inuerno Lano
Lieo. lupino, Marco
indice inuidia. larua fpirito
Licorma. lupo Mardocheo
indino inuito 394 larua mafehera.
Licurgo. Jufìnga. 438 mare
inuoglio. 395 lafciuia
indigniti, mare Adriatico. 455
latta, Lidi. lufingare.
indimi inuoucore. margarita fiore,
latebra. Lidia lufìnghiero
Indo. Io.
,
lido. Luficano margarita pietra.
Iolco Latini
ìndole, lulfo. Margarita verg.
loppe Latio. Ligure.
indouina.
iperbole lato fianco, Liguria, lufluria 439 margine
indouino, 381 Inltra. Maria Vergine
lato parte. 410 ligultro.
indrizzo Ippocrene. Ì96
Lilibeo Indro. marina. 457
indugio, Ippodamia • Latona
lima. Luterano. marinaro.
Ippolito . latrare
indulgenza Lutero Mario
ippopotamo latrato .
Limbo
indulto maritaggio
lacuna, limitare, 411 lutta
induitria. ira
limo, lutto marito
Ircani. 397 latte
infamia,
infante Ircania. latticinio lince M marmo. 4*8
linee MAcchia. Marocco.
Inde. lattuga,
infedeltà macchilo Marca.
Irlanda. lauacro linfe
infermità, 393 Marfìa.
laude lingua luogo . 440
infermo. 381 Irlandi.
lauoro linguaggio macello, Marta Tanta.
Inferno, irruitione.
411 lino, machina, Marre
Ifmaelle. Laurent!,
infettatore 384 machina edificio, martello. 459
Ifmeno laureto lino vela, 4*5
infingardagine machiuatore Martiale
ifola. lautezza, licore,
infinità macigno, martire.
lazulo. lira.
influenza ifole Fortunate.
•
Ljri. 416 uncina Martire fanto . 460
ifoletta lealtà
influite» Marzo
Leandro Lirneflò Maccone.
infortunio, 385 ifopoj.;
lifcio. Madagaflb mafcella
infuilone. Iflìoue Leda,
Lilìppo, Maddalena fanta. mafthera,
ilìricc lega,
ingannatore madre. mafehio
Iflro. legacela lite,
inganno madrigna. 441 mafnada.
legame litigio
ingegnerò 38tf Italia.
lieo madia mafnadiero. 461
Italiano. Legato, 413
ingegno maeitra. 44* truffa
Itfuca. legatura lituo.
Inghilterra. 389 399 MafTenrio
legge, Liuio. madlria.
Iti.
leggiadria, 414 liuore. Madtro vento Madia
ingiultitia iube.
legtiaggio. Jiurea. 4i7 maga Maftìlt.
Inglefe Iulo.
liuto, Maggio. MafTìnida.
ìngluuie L legno,
legno nauc loco, Magi fanti maflb
ingordigia Labbia magia maltino.
ingratitudine, labbra Le lega, 4U lo culla • 418
lembo loctitta pefee magione 443 mallro
ingreflò la. mito 401
lodatore, magillero. materia.
jmmicitia. Leda, lena
lode • maglia, materia prima. 46*
laccio, lentezza,
inimico, maglio. matricale.
lacerto 401 lentifco loggia,
iniquità, matricida
Ljchefi. Lenza logica,
initio matrigna.
Ladone lenzuolo, loglio
innamorato, Maia 444 matrimonio,
ladro leone Lombardia, 419 .
jnfuiia.
Lerna lottatore. malia, Medea. 4^3
infidiatore» lama pialtra.
Luca fanto. malignità. medica
lamDieCO Leftngoni.
infogno. maliti3- medicina
Lainbro letargo. Lucania.
infolenza. malore 445 medico.
lambrufca Lete 417 Lucano,
inftanza Malta, Medufa
lamentare, letitia. luccio. ,
inltigatore. malua. Megera
lamento lettera carattere lucciola,
ìnftinto maltiagità melarancio,
lamia 406 lettera parola, luce-
inttrumento. mamme mele
luce di S.Ermo, 43i
•
.'
Cì.$)
prigioniero putta
196 Pompeo.
.
fljic
le.
modo . 745
T Aballo,
ftabella ca-
terreno paefe.
terrefiritade
territorio
-
tralcio
trama filo.
trama trattato.
Slefia Sperchio . dilla. 746 uola. .
fogno.
71 ve
glia velie.
fpoglia 733 ilratio . tapezzaria The mi tridente.
folco . 1
tnr-
..
.......... ... . .. . . . . . ......
.. ... ...
.. . .... . . ..
.............
.. .. .. .. . .... ... .. .
.. . .. ... ..... ........... .
... ..... •
.. . . ..
vnghia Xenocratc.
core. vecchia. Vergine Maria 800 vincitore vnghione- Xerfe.
vaghezza delio vecchiezza vergogna, vinco, vnguento 2
vaghezza diletco. vecchio 790 verità, vincolo . vnicorno.
vaghezzaveiiuftà.
ZAffiro.
veccia 791 verme, vino. vnione. zagaglia . S19
vagico vedere. vermiglio 801 vino Amabile 808 vnione gemma zampa,
Valenza vedoua Vernia vino Lagrima Vniuerfo zampillo
valle vedouecta Verno vino Verdea. voce zanna
«allea 78J veduta vero, viola . voglia 811 zappa
valletta. vegghiarc verre
valletto
violacore. Volcano 8n zappatore.
veglio. verfeggiarc violenza, volere, Zara
8*3
vallo. veTa verfo violetta volgo zazzera
valore . velame verfutia 801 vipera, volo . zazzcrino
vampa- 7t6 veleno Vertunno vipiftrello volontà. 814 Zctìretto
vampo vello pelo 791 vefpa viragine volpe. Zefiro. 830
vaneggiare vello di l-riflb veflìllo. Virgilio, volto. zelo.
vanga velo tela velie virginità v omero. Sic; zendado. 831
vanità velo corpo 79Ì vertigio S05 virgulto vomito zen zara
vanni velocità vcltimcnto virilità, vopo Zcufi
vancaggio. 787 veltro veftirc . vircù . voracità zia.
vantatore. vena .
794 vcftito vifeere 810 voragine zifra
van co. vena Itile Vedilo. vifeo 811 vortice, zitello
vapore 788 vena biada 795 Vefuuio vinone, voto. zizania.
varco vendemia vetro . vifo Vrania • 817 Zodiaco,
vafcllo vafo. vendetta vezzi viltà, Su vrbanità zolfo,
vafello legno . vendicatore . Vfente. 804 vita. Sii vrina zolla
vaiò veneno vfficio vita contempi, siy vrlo. Zonacclerte.
vafo di Pandora. Venere • vite vrna. zona cintura. 831
vaffallo Vcnetia 7<}6 via vitella. 816 vfanza Zoroaftro.
Vaiti ventaglio, viaggio . 8o* Vitellio vsbergo zucca.
Varicano. ventillarc 797 viale $06 vitello vici ero. 818 zuccaro
vacicinio 78? vento. viandante, vitio. vfeio zuffa •
fe ne douranno alla P. V. dall'altre Accademie , mà da noi e grazie , ed obligazioni molto più Angolari
>
che non hauendo ne gli orti del noftro Pai naffo fìori.e piante ch'affai languide, ed ordinarie vedremole ,
nel virtuofo terreno di queflo fuo Giardino colla coltura del fuo finimmo giudizio, ed all'aura della fua ,
infinita cortefia far' acquieto di quelle viuacità, e fìngolarezze , che potranno per auentura farle valcuoli'
(
à renderli degne di qualche pregio . Voglia Dio ne fucceda , come fperiamo , e doni egli alla P. V. Ia_,
mercè di tanta opera, chea prò della fama de' Virtuofi, &advtilevniuerfale ella ha sì glo
doriofamente
compita. Con che la riueriamo, e con ogni affetto le baciamo le mani, pregandola à cortamente
mantenerci il polTcfTo de' fuoi fauori . Ancona 2 5 Aprile 1 648.
.
Molto
molto R. P. e Sìg. noflro offemandif. lllujire 3 e
L Paradifo di Poetiche delitie , chcV.P. hà fatto rinuerdire nelle fue carte, non hàbifogno d'altra o
I tutela o cuftodia mentre hà per protettrice, e per guai dia la vermiglia Spada d'vna Mente fourana
, ,
sì per l'Eminenza della dignità , come per l'altezza del fapere. A noi per tanto più tolto conuiene di
chiedere à V. P. licenza di entrare in cotefto Giardino, e dall'albero della fetenza, che in lui trapiantato
fìferba, corre quel pomo, il quale non racchiude ifemi della morte, mà ben sì quelli dell'immortalità
della fama. Il che fe otterremo, comecigioua fperare dalla fua gentilezza , reftaremo ad vn tempo
fteffo
. , . .. . a. ;
Deuot.fs.m. Scrittori
DiV.P.moltoIlluft.emoltoReuer.
// Prcncipe, &
Accademici Saneji
cuftodito , e
aneufta carta l'ampio volume non occorrerà certamente che da alcuno Ila
, confonderà ,
e famofi non temono d'alcuno oltraggio e da lei, per così dire adottati note-
tori i quali già adulti , ; ,
li Maggio 1648.
9.
Obligatifs. Scr.
Di V. P. M. Illuft. e M. Reuer.
Lo Smarrito Vicejegr. L' Arciconfolo, & Accademici della C rujc .
Ciò. Ballila Spada , intitolata Giardino de gli Epiteti, Traslati, & Aggiunti Poetici Italiani,/ contenga
'Indice , e fame à mi la relation wfcritto fit-
cofa alcuna contro la fama fede, tuoni cofiumi, e regole dell
to quefta sii dì 2 2. d'Ottobre 1639.
F. Profperolnquilitore di Piacenza.
Lepido Libriano Vicario Epifcopale.
luce, che richiedono ttntrtU
holettoil opradetto Libro, fie vi bo trottato cofa, che poffa ritardarlo da quella
f
dell'Autore, la qualità dell 'Opra, e l'afpet fattone de' Letterati .
Io Antonino Galeani Deputato, e come di fopra di mano propria.
Ho veduto io tnfraferitto ilfudetto Libro , ne vi ho trottato co/a contraria alla fama fede ne a buoni coftumt> ,
facultatem^uantumddnos
Vt Opus tuum,cui titulas eft, Giardino de gli Epiteti, ck. typis mandare valeas,
attinet impari imur : imo hoc tibi in meritum fauci a Obedientta pracìpimus ,
Decet enim Doclorem jReli-
,
dtque exomare, mira facilitate valebunt . Public am ergo prodeat in lucem,quod Studioforum proderit
viti-
{ ?4
bile Infirmi tà
-
.
fin quel bor, ch'ai guernero Alcide Già circondò
netto Non torpe, fi rifuer.'lfa,e il
la virtù, clic in forte futile la Stigia Selua
feritimeli, Con molli chiome il forte crine Riiit.i.
le tue
to Va correggendo del delufo affetto . Scot. .
fente Gli ab- del gli alti fuo' abeti accolfe. Vittori. 16.
bracciamenti fiioi lafciui, e rei Metam.6. ? \6. .
Baldanzofo .Mar. Osògiìd'ArgC in^epido Nocchiero Rompe-
Morando. Car. (lucilo crudele itifino a i corpi morti Mefcola
re il mar con baldanzofo abete Galer.Ritr. .
uaco'iviui ( «di tormeiKo ) Che giunte mani a mani, e
bocca Bellicofo. Brun. Teti Quinci De la cerulea i campi ingombrar va-
abocca , In cosi incerando abbracciamento , Gli ficea di
pu- iti, e fpumaati De' belltcofi abeti Sciehi bofclii volanti
tredine, e di lezzo Vini di lunga morte al fin morire
i . Ven.
El>.8. .
Terr. Cau/.^.
Santo. Anguill. Si fan gl'inchini, e i fanti abbn-cciamenti Fra la Coraggiofo .
Teff. Con l'armata Latina Cozzali del Nilo cora«-
vergine bella, e il fuo cognato . Metam.6. 177. i
.*
giofi abeti . I ir. 1.
Soaue Remig. F de'
Lpill.iJ.
foaiii abbracciamenti, e cari Si sode lieto Curuo Mar..
O
pefeatori , the in sù curui abeti , Oue non rotta
dal firor di Scilla Fi (pecchia i ! Ciel feren , l'onda tranqwlla_,
A Tur-
. . . .
ABI
ABV
I Sacro-. TafT. O Sol, doue ha fuoi lumi in vano affiffl , O tenebre lu-
iir.B0fch.S0n.7r.
Turbate a' pefcii fidi lorfecreti. .
centi, o facri abiffl • Conq.1.71.
elefuperbéieucadiernpi, .1
Guerriero Ferr. Quànd' Ifthmo , E Mondo pien d'cccliffl In braccio langueai
° r.crrien abeti Videro e por
Te.iebrofo . Grill. il
mi
Ionio farfiM.. ilefehu de'
elunento In mino, in fiamma, fangue in m
:
RimHeroi. Canz. j.
me E la fede prouar de' venti infidi /palmato abete, Che pri- . .
Dolorofo Brign. Hor chi mai fulminar , hor doue , hor quando
.
?
Fcd.
Nefando Benam. O de l'abiflb alto poter nefando Pur ha
Tor-e-iante .
!
tanto
il dor-
tanagliato porte,, Di torreggiami abeti foura
1
liberare il
valor Megera irata ? Vittor.j. 71-
foPerleflradcTpumantivnfierfoccorfo. Appi.
Nero Telt, O Monarca fimerno , ia cui mente, il cui cenno am-
.
mete Fur lento, e debil morlo, Une d'amor faci più belle . RÌm. Son. 9 4-
velato abete , A cui l'Erculee Ofcuro TalT. Et in vece del dì fereno,e puro De l'aureo Sol
de gli
ài lidi. Rim.iug'ibr.Canz.5.
.
abiffl. Adam.5-S. . ,
Mauritania oppollo a
fin h e Abila, monte altifflmo della ,
tinto abifib, a l'aer puro. Vrb.1.33.
chiamati tutti duoi le Colonne d'Ercole
ie monte d Spagna, Tirreno Aio uro creatura, che nafee manzi tempo j cValtrimente li dice,
.1 pie cortame, E del
Hi?Dana "ed. Trema de Impennino
.
fconciatuf} .
«ndc,A l' Atlantico varco Abile Hifpana S'incurua
- . ,
]'e r"mote fr
Ruinofo Malu. Ecco quello Palladio hoggi nforto , Perche
forfè
.
Appi.
à vn tempo, e CalpcMauntana. ancora Figliare al Xanto vn rumo/o aborto.
il quale i! veggiarri di nouo
A„i-ieuch di Gedeone^ di Droma.
fua
figlio
concubina;
fratelli,
dopo hauc"r vecifi fettanta fimi
figli di Gedeone,s'vfur-
vergo-
peL.Soa,7- mm*-^
- Verqoynofo Vili. Nato a pena fi more , Anzi non nato e -
il fuo fu-
-
& Ida , Di far ratti di morte inutiJ pefo ; More affamato J'w)
. .
in quella 1 a protnden/a de
fatali abif-
Tirale VtXì: E folo miro Eufr.
gli errori altrui difflmulando l'altro fofpefo
Che talhor fpfferenti Vanno
.
fi , Anvso.malvfo,odifufanza. , , . .
nfo in boc-
Cicco Ghel. O mifena del Mondo, o cieco
abufo, Il
trauohie Da l'humano fentier del bene
furor
.
FcHno Intonai vi
ca, e ne la delira il telo Rof.i. 39.
.
tormento Stanz.
abill'o di flefluofi acanti iecolonne_>
Flefluofo. Ar. Non con più nodi
.
, 1
Si e™ non la
Giallo Vd. E'I velo, che d'intorno era
di foghe Di giallo acanto
raci, ino Galat.S. . , .
ornamento , e già decoro.
inietto i i quali foto Gii d'Elcna
.
,
quella
di abiffl. Son. 3 4-
cenfo lagrimc-fe fuHc Mond. 1 .
^
. . . . . . .. . . ,
ACC ACC
Pàl lido Car. Vii ptcdoh velo , Cui di pallido acanto vii ampio
.
Efficace Mar Poiché
vbbidiro à gli efficaci accenti,
fregioTrapunto era d'intorno En.j .
.
Accorto. 1 ronf'bd a' faggi d'Alauro accorti accenti.Quafì a* prc- a ìgroppar fìeoili accenti
r 3tUlor fP e "a« '
^comincia
fagij gode, e aggiunge lande Colt.16. 4f - . •
FleWliffimo Ferr. e duo candidi augelli De
Acuto. Anguiil. La monca troua à tempo tafti , e preme , E con
l'acuto accorda il gvaue accento Metani.?. 107.
Artctiuofo. Angioli. Mentre con dolce, c affettuolo accento Chia-
.
i
gnu. pianta affifi Fkbiliffimi accinti
la Ciprigna
Trahean
do Con lagrime fanguigne Del caro tronco
.
W^SZ
^
Dea Sù
amato La mortc_.
la
iourallantc. Mini. 3.
mo Inaura propitia al mio foggiorno Metani. 7. jzo. .
Focolo Cell. Quanto al giorno pafsò
Afflitto. Anguiil. E Iti ide, e fa lentirc fuoi lamenti Con quelli i
. membrando al core Oiieiìi
"
accenti focofi cfprcfie tùore . Var.
afflitti/ cdolorolì accenti Metani. 5. 155. .
torte .Coli. Ch'elea vna lingua,che con forti
Allegro Col. Fior con allegri, e bofearecci accenti Scacciauano accenti Dica il con-
.
trario Son. 9. .
Alto. Mok. Ecco tra quelle già si verdi rine , One ciani fokan i
Fu^itìuo .
Brace. Non è fama mortai fe non concento C'huom
con alti accenti De gli ahi Hcroi cantar l'opre , e gìi honori ,
,
faccia intorno a fredda pietra , e dura Aura d'vn
Canz.4. , fuggi tiuo , c
fioco accento. Croc.jf. 16.
Amaro. Brnn.De la ipofa rapita orbo rimafo,TaIhor anch'ei pian- Funebre. Moron. C'hai tanti occhi piangenti, hai
gcuaCon flebili v fidati, amari accenti Vcn.Terr. Canz.i 3. tante lingue
.
Ch'accompagnano tuoi funebri accenti . Mortor. 1. 1
Aniorofo. Valual.Tratti dal fuon de l'harmonia diiiina. Congiun- 7
Funerale Ghel. E col pianto accordò di quelle
ta a' dotti,cV amoro/ì accenti, Ciel Iteifo fi mitiga,& mciiina, 1 1
.
gemi Elogi inciti,
e funerali accenti. Rof 15.41.
E fermanlì ad vdir ne l'aria i venti. Tebai.f. 101. Gelato Brace. Che forfè Dio per rifcaldar le
Ardirò Cebà. Quando col volto accefo,c gli occhi ardenti, Fol-
.
menti,Fiamma trar-
.
rà da miei gelati accenti R0cc.ij.4f. .
ritegno. Co!offis4.
Gioiofo Ghel. Vdite il fuon de' miei gioiofi accenti Rof?
.
Afpro. Mar. La Dea con lieto, c manfueto vifo Rilpofe S-
ri quegli Giubilofo Anguifi: Non vdite cola,ch'efcono lieti,
accenti afp ri, c fuperbi
.
E gmbikTfj ac-
centi ? Guid.5. 4.
Balbo Anguiil. Eoi come qiiclla,c'hà quei denti manco,Che bal-
.
Oc fileggiato . Imper. Articolati men, tanto più belli
Son di lor
bo fanno andar l'accento f'uora Metam.6. 10. .
gole 1 gorgheggiati accemi
, Certo gli (limi qui , fe qui li
Beato. Ghel. Di pian io, e di pietà gli occhi, e le inenti Ingombri fenti
Angitìboela felua, enon augelli. Cafi.<6.
al fuon di quei beati accenti kof. 7. 98. Gradito. Imper. Ma trafj>ortato in region diuerfa Mufico
.
do il Sol parte, e quando mena il giorno. Par.i. Grato Remig. Se la fallite, e la mia vita brami,Come ne inoltrali .
Canoro. Ghel. Fermò le ruote il Sol chiaro, e lucente, Per vdir fuor tuoi grati accenri Epill. 1 8. .
quegli accenti alti, e canori Rof 4. 3 1. Grane Petr. Onde con graui accenti, E ancor chi chiami, e non è
.
nonl'intefe il mare, Che noi feppero i veni Galat. j. Grauofo Chiabr. Hora grauofi accenti , Acerbi afpri tormenti, i .
.
Confufo. T affi D'incerte voci , e di confiili accenti Vii fuon per Schifi del chiaro Sol, fugjson le genti
,
V0J.1. lib.4. .
Coriefe. Mozz. Tutto il foftegno Amor,che d'vn bel volto,E d'ac- "io-
ie, e tormenti, Formar non feppe mai guerrieri
accenti Lir?if. .
Dilettofo Rin. Sperai cigno canoro e l'aria , e l'onda Far rifentir Harmoniofo
.
Ghel. Vdir l'accento harmoniofo, e buono I conni- .
Dimeno Chiabr. E con dolcezza di dimeni accenti, Diurnamen- Humik Gofel. Farla d'alta pietate
.
Di/ufato Bemb. Ha urei di lor con difufati accenti Rime dettate, fermare, c'I guerreggiar de' venti
.
Rof 1 1. x_j. .
antiche Son.i,
acce
—— ——
, E il trillo fuon de
.
.
Inuido . Fufc. Loro tutti feoperfi I mici dolci contenti , Mi con_»
i
mcrau'glie fue celate . 1. Son.18. na ) yan per l'aura, e per li fcogli , Di lagrimofì accenri il Cielo
Dottrinato Imper. Ecco al foffìar de i dottrinati accenti , Rifa ,
.
empiendo. Bn.tr.
fenza rimbrotti, ei fenza affanni Caf 6. 64. Lamentofo Sclu. A lamcntofi accenti , A i pianti, cVà i fofpiri,
.
. i
la tromba da la bocca angulta , Ejiiouc altera i belhcofi ardori Languido Vili. I miei languidi accenti Non puon mofirar del iè- .
D'airtbógrlmperador Ja fchiera augufla. Colt. 10. jo. no. Ne k lagrime mie, l'afpro dolore . Amar.j. 1.
A x Leg-
, , .
ACC ACC
a ogn'vn veggia, e la mia gioia interna .E come del fuo incendio
Lcegiadro. Rcmig. A! dolce
fuon di ben foaue cetra Accordando
altri nnalce 1.S011.9.
> Amor lc^iadri accenti . E- i» vluau
.?.
celar mi vane, Gli ardori e menti Cauti fermom, e ripenfeti accenti Pali. Etn.i. 1. .
non tacciai chiari i guardi e la IpingeCon rotti accenti, e con ritorti giri Madr.148. ;
fedelÌ,Coii lor lucidi accen- Rozo Anguill. E con accenti ir. vn rozi, cchumani, Prefenra
mici- Edi muti parlami, nce-preci lor la pjù honorata fede Metani. 18.518.
lepiaglie.
miei tormentici quell'anima mia narrali
.
ti Dicono i
Rullicano. Siiu. E vuoi temprar gli eftiui rai cocenti A l'aura, e al
fuon de' ruiiicani accenti? Madd.8.56.
LugubrcSX del fuo tetto vn folitario Gufo, Che la chiamane Sanguinofo Car. E chi dardi, e chi ftrali: e già la roca Tromba ne
.
regal tener intenti Gli occhi, e 1 cor ScJuaggiOi S«od- Gareggio nel formar feluaggi accenti,CoI gran-
Macltro Valua£ É'ì tuonane
.
Ma"». Anguill. Ella die Seuurotro . Mar. Con femirotti, c fiughiozzanti accenti , La Dea
'
l-'uaeir troppo
lonrano Metam.14, 170. .
'ter cosi duole
con manfucto accento A lo fchiai- del terzo iel fi
«
M Sw! Benam!e Lieo, pofeia ch'in yan d'Allùda io è«M feorfi, Seréno Malli, die le acceuto fereno, Che fe purgato inchiollro
.
con mentiti accenti, Ne l'interno feonnr gli af- Non eternan le fila a! viuer nollro Del. Canz.ì. .
tìnti infogni,
configlio nouel |a llradaaperfi Poli. Etn.j. 4. Si lueiire V aluaf. Ne itimerà, benché lìluellri aceenci , Che fieno
.
ferri e i moti, A
.
Mincciofo .
àui lo a la Papal
.
altri miferandi accenti, Ac & Sonoro Gheji Ch'io podi homai con più tonori acccnti,Di così
Miferando- Valuaf. Con quelli ,
.
venti gior- °ran miiiero à parte à parte , Guidar la penna, e colorir le car-
compagnando il dolorofo pianto , Tutti pafso quei te Rofó. 8.,
.
Maar.69.
mifurati accenti, ldil.11.
Soucrchio Vd. Va , che più a bada con foucrchi accenti Non vi
.. . .
I en" Se canta
1
Molle terrò, fpirando amici venti BHb3' 108.
aura veloce , E coLfeggir la preciofa voce, Rubar no
i .
li acccnt?
Soi'.rahumano Chiàbr. lui gndaua -lino Aquilon, che fiede Sot- .
Niimerofo .
Spauentofo. Moron.Et vn gran tuono vdiiliDiilinto in quelli fpa-
numerofi accenti, Mormora re, e garrir
muftei (torneai i, Ch--
i
orgoglio!! accenti , E
n^ofliofo. Chi..br. Qtn fine ci pofe a gli i. Od.S.
Amed.i. afcolta, à le tue glorie intenti .
cVi dimora ini non fanno alcuna. voi di Strepitofo. Anguill. La fillula da fuor I'v fato accento, Piùtoi'o
Otiofo. Ghel. Che vantane gran cofe: itene o fieri, Sol
ftrepitofo, che foaue Metain.ij. »7*.
d'orioli accenti. Rof 19.18.
.
lame' e ublime Pona Cam.-, le lodi tue, ch'ai tuo gran inerto Sol gi un-
1 fuoi lamenti Rotti
Tali' Ma (on, mentr'clla piange,
;
. .
Pilloraìe.
lei ne viene , Che fembra, è di pallo- & ger ponno 1 tuoi l'iblinii accenti , Ch'altrui foglion 'inoltrar
da vii chiaro fuon, ch'a l'Empireo aperto Heroi. Son. 36
e di bofeareccie inculte aucne
.
Liber.7.6.
rali accenti Millo,
.
calchi leftclle, egli elementi , Ch'ogni Supplice. Giul. Indi iuppiici accenti Moue tra fpeme, e fede ardi-
Pentito Guai. Tu che
pio, Afcolta quelli mici pentiti accenti. to auante , Il tuo gentil fembiante , Onde mercè s'impetri d i
contrito cor n'accogli
miei tormenti . Canr.
Liri.S0n.9j. ^ r s r-u ci con grauitatc il tardo accento, E fa con
Tardo Anguill. Moue
1 • • • •
. ,
le dolci rime , E quei pietofi accenti , Che .
Tacque , e fegui con popolari accenti Millo v Tcncreno. Brun. E par che in quel'ti tencretii, e molli Accenti,
Topolare Taff.
inftru.ncnti Liber. 7. 40. apra il fuo core ì.Selu. Paneg.i. .
pretendi :alhor di nuouo apri In Tenero . Ghel. Onde tra l'aure de' fofpiri ardenti , Noui traue dal
Porten tofo Ghel. Quel che
cor teneri accenti. Rof 4.1 J-
.
Rof.6. 85.
Terreno Brace. Poi cosi gli fauella , e già non fuóna La fua lin-
.
fo accento .
felue, folitari horrori , Che fpeflo vdifle gua mortai terreni accenti Vrb.17. 5 3- .
dipartirle il vale. Rof.z8.jo. Tremolante. Stigl. Quando con vn accento Tremolante, e foaue,
e duri, i
cominciar lor canti , AI fuon Ouando con vii concento Harmoniofo, e graue Rim. lib.i. .
Ghel. Furprofetici accenti, e fu niiitero , Vergine *L Trillo . Tolom. Le voci afflitte, rotte dal dolorc,Chc non infegna
Profetico .
Son. 4.
altrui più trilli accenti
ma di Dio, ch'ime s'adempie. Rof j. 51.
. !
Diana Rifponder più Vantatore Imper. I! terzo du itor de i due compagni Gli accen-
Pudico . Augnili. Haunapotuto Pallade , e .
.Gofel. Che in puri, e fparh accenti ecco nfoluc, Perche^ Velenofo . Brun. Innocente fuggendo Gli accenti velenofi Le_> .
Puro lingue
. . . A. . . 1
ACC ACC ,
Di boccile feritrici i. Selu. Cacc".
linijue fermentine .
Purgata. Bènam.Ne l'ampio fendo di purgato acciaro,
VilJa.no Canipeg. Poi con percoflc , c con villani accenti Rino- Ch'i
.
lummofo argento. Vittori. 6%.
l'occhio par di
nan duolo a duolo, c male a male. Lagr.<5. ir. Rigido Font Che non puoi , che non fai Col
famelico dente •
Vipereo Gatt. . li con viperei,e limolati accenti, Altri il tenta, al- C'ha di rigido acciar tempre lucenti Od.4. .
tri il punge, altri il motteggia . Addo!. 13. 3. Rilucente Car. Vna coppia di dardi haurà ciafcuno
. Di rilucente
Viuo Gofèl. Sù l'ali del pcnuer d voi inen' volo , Londonio
.
, & acciaro. En.f.
odo 1 voliti viui accenti z. Son.10. .
Rugginofo. Taff Perche ogni chiufo albergo alhor
s'aperfe A
AcctTTA arma adoprataper tagliar legna, /ìmilc ajla feurc. J'acciar rugginofo, ond'altris'armc. Conq.3.
8.
Cruda Chiabr. Il collo (tende c de la cruda accetta , Immobil-
. ,
Sfauillante Fed. Par ch'auuentino al Ciel raggi
. fulgenti Gli sfa-
mente la percolfa attende V0I.1. S.Agn. .
uillanti acciai de" Caualieri , Et al fragor
de' concaui metalli
Dura Vd. Pirro fiielle da i cardini la porta, Se ben ferrata, con Li
.
Sciioconli monti, e gemono le valli Appi.
i
.
cruda accetta, E ic sbarre^ ripari rompe in fretta En.i. 1 1 i . Splendente. Guif. Ma le fuc rote di fplendente
acciaio Cotan-
Pefante Tali* Forte villan , che'J noderofo cerro Brami tagliar
.
ti incontran per camino intoppi
D. Sett.4. .
polita- Chiabr. Corre tra boichi , e con polita accetta Recide il I anni e di fquammofo acciaio E d'or già tutto horribile e
,
tronco Voi. 1. Pori.
di duri/firn" elee. fpkndente Cinto . dt brando, e fol del capo ignudo,
Leon.Non Lieto ino,
Tagliente. accetta al primo colpo Si tron- di tagliente itrofii, e di Iperanza altiero Di vedere il nemico En
1
ca in monte, o in felua antica pianta Taid.j. y. Superbo
Accr.no accettatone
.
Anguill. Panai! fuperbo acciar
.
carne, e J'oiTo Nè il h
.
toraggiofo correfifterpuote. Metam.8.
137.
Cortcfe. Valuaf Doue eri alhor, che la città leale Mi fece,o Terib Anguill. Terfo, e lucido acciar mia vita imbruna 1
E'1 mio
.
madre, quel cortefe accetto . Tebai 7. 161. Ifame vitalfubito Ipezza. Metam.4. 141.
Accia lino, 0 ftoppa, o capecchio, o canape filata
.
Acciaivolo il focile, con che lì batte il fuoco
.
.
Vile. Mar. Intorno .1 legno trai rozo volume Di vii accia innafpar Acciaio temprato Imper. Mà del tacito Sole in vece
impugna.*
.
Affilato. Chiabr. Et i le Ipadc d'affilato acciaio Han le man foni a Accidinii cafo, auiienimento, fucceflò.
.
gli chi. Amcd,n. Atroce Car. Ella rifpofe gli accidenti attroci, La nouità di que-
. :
Aguzzo. Valuaf. Mora d'aguzzo acciar armato fplcnde II forte llo regno à forza Mifansirigorofa, e sì guardinga
De' mici
lpiedo,e mortalmente incide, D'aguzzo acciar fa fpada al fian- confini . Jin.i.
co pende, Che con due tagli,e con ia punta vende Cacci. 43. . Empio Mar. Ne che quell'accidente empio,
. e funeilo Seguito ila
Kc-ilicofo Tali". Chi vi riliicgha, amici , e vi fa in quelle Hore vc-
.
per fua cagion comprende .,
fìir di bel'icofo acciaro bifper.6. i>
Fiero . Car. Vn'altro foprauenne affai maggiore, E più fiero acci-
Bianco Teff. Ne . ch'io fra fchiere armate in vifla atroce Di bian- dente. En.z.
co acciai' guernito Faccian de l'elmo tremolar, le piume_j. Flebile. Tronf. Ciafcun li mira ài flebili accidenti Con
illrano
Lìr.»8. ìluporfrdduerimafo. Coli. 11. 95.
Bilione . Malu. A che fuggi, o Troiano, a' che dcilini Tu di Bilio- Formidabile. Mar. MàqueAi formidabili accidenti Siponno
an-
ne acciar grauarti il dorfo Del. Od.i. .
co fuggir col buon con figlio
Brunito Brace Mentre parlan così, come talhora Lurido vsber-
.
Funebre'. Cap. Pergli accidenti altrui trilli, e funebri, Ch'ad
0"ni
go di brunito acciaio , Quando l'almo Iblendor fc n'efee fuo- cenno fuo fempre trafeoriì Intrepido, e licuro ldiì.6. .
raD'ofcuro nembo i le vendemmie amaro , Si fattili ua , s'illu- Humano. TaffChc s'humano accidente a quella frale Vita foura-
flra,eficoiora Quel bruno fpccchio , onde riluce il chiaro. bcn,ch'iui m'accada Liber.19. 118.
lla, è .
Chiamo . Ar. Sta sù la porta il Rè d'Algier , lucente Di chiaro ac- A' primi tratti abbandonaro il pollo Tor. .
Durtffimo . Ar. Non fai tu , contra l'oro, che ne marini , Ne il du- cidente importuno Pali. Etn. Pro!. .
ncruggine,nè macchia. Fur.i. 45. Rigido . Tronf Ond'à molti sì rigido accidente , Vacillante di fe
Forte. 1 altEcco à pugna venir chiaro,c lucente Di forte acciaio, icore i ginocchi h come fia la luce in lor cadente, Tra fcure_j
;
Funeilo . Chiabr. Vittoriolb infra gli acciar fune/Vi Moueui in- Rio. Ar. Onde caufato così Urano, e rio Accidente gli Ila, non
tento a le nemiche offefe Amcd.7. .
so narrarte Fur.3 1 41. .
.
Horrido. Ceba. Dellrier, che copre horrido acciaio , egreue, Tragico Mar. Del tuo fauor deh tanto Preflami quanto elprima
.
Indomito. Bald.
E l'indomito acciaro, Mi l'intrattabil ferro, AccmiA.vno de' lette peccati mortali . vitio, tedio di ben fare.
Poiché fianchi piegare Sotto graui martelli Le lordure cer- i
Micidiale. G. Camp.E quella vii, che'l cieco fenfo allctta Accidia
nici, Formar le foglie, e fabricar le mura Rim.Prof lib.i. .
micidial, che'l ben mi fura , M'hebbc mai fempre tra l'ofeure, e
Lucente. Car. Vna lorica che d'antica maglia E di lucente, e , , denfe Del non fano peccar, tenebre immenfe Aff. Penit. .
6 ACC A CE
notte I.'amorofe acco- gna,ond'ardo.De perfidia lor al fin m'aui'di.'Pafn.Scai. Son.i.
Ainmofa. Remig. E tante furili si felice la
glienze, e l'alme gioie . Fpift.17. Greco Ceba Vn grande, in cui legar Je lidie amiche
. . L'accorgi-
Bella. Petr. Bell'accoglienza, accorgimento forc , Concila in r
mento Greco, c'Fcor Romano Ell.6. 115. .
colti ambo fnr nel tetto altero . Km. lx. So. Sagace Brace. Ben con fagace accorgimento
. il Conte, Poiche_>
Buona . Ar. Che poi ciie n'hebbe certa coijofcenza , Le te buona, non può la verità prefente, Lefauole per /ama a pena conte,
Abbraccia, e ftndia abbarbagliar la mente Rocc. 11.32.
e gratiUìma accoglienza Fur.4- 4°- .
.
Cara'. Remig- cui racconto i miei martiri, e quelle A Care acco- Saggio Inc. E il fenno fuo chiarifrtmo in fe llcflb , Che graue fie-
.
cdamorofi afletti Cheproprij fon d'affettuofa aman- ììe nel bel Trono, ch'ella Frà 1 faggi accorgimenti halli concef-
glienze, ,
fo. Stanz. Dolci.
te. emJLi;.
Carta . l'etr. U
che dolci accoglienze, c carte, e pie . Son.joo. AccoKTtzz* accorgimento .
Cortefc Mar. Poiché furo piti volte Iterate tri loro Le condì
.
Alta Ragn. E voi, c'h-uetepur non
. fol beltate , Ma del faper an-
Gentile Flerr. Hor làgace lì finge, e gira il volto Con gentile ac-
Dolce Ghel. Che Gabriel rimette al Aio ritorno Quelle dolci ac-
.
.
core t fempre ardente, Spegner ne l'accoglienze honelte,e lie- Difperara Contar. . Monomi à dar aita, A non lafciar, ch'opprella
te (
''
Jena, e ripofar la franca mente Liber.<5. 1 10.
(. . Refti per falfe,e difpcrate accufe, La candida innocenza, Sotto
Honoreuole Lall. Poiché fornite fitr di mano in mano L'acco-,
.
pefo di morte Fiamm.j. 2. -
glienze honoreuoli, e gioconde . Tit-i. 18. Diuota Aduli. Canzone.in quelli accenti, Chiudo co i Rè le tue
.
Humi le • Satin, lìti fon gli atti , e l'accoglienze humili Mille con diuote accufe Rim. Canz. t. .
dolci orgogli . Canz.?. FaJfa. Tafl' Ben m'offro io di prouar con quella mano A lui, eh à
Leggiadra , Brign. Polle di fuc pazzie Tv-fate lqiiadre , Forma ac- torto in falla accufa il morie Liber.j. 5 8. .
LiffS». Ar. lune proferte , accoglienze liete Fanno à Ruggier & bell'alma a la guardata rocca Rim.i. Amor. Idil.2. .
quelle perfeine altute . Fur.7. 30. Mcndofa Gatt. sieno Taccufe più mendoié, e Arane, Che più to-
.
Modella. C;u Ne balla, che afeondiate voi fua luce Con l'acco- Rigida Mar. Ah non venga à biafmar quant'ella fcriuejD'impla-
.
glienze nobili , e cortei! Vezzi, dolce parlar , fembianze liete . Fallò Ar. In fua difefa vn Caua!ier sì forte , Che conerà vn falfo
.
Rim. Son.ioi. !
-.aeculatorioflegna, Che fia innocente, e di morire indegna—.
Serena. Petr. Con ferena accoglienza rafllcura 11 cor, già volto, Fur.5 68.
ou'habitail fuo lume. Son.145. Iniquo Ar. Che frà vn mefe, hoggi mai preflb 3 finire , L'iniquo
.
F.piii. i}-
to paftò tra noi Mortor.j.;. .
Ac< oNCiATvRA per gli ornamenti , che lì pongono le donne in_» . Acerbità', acerbezza
capo intorno i capelli, e per l'intrecciamento d'eflì capelli i Mutura.Mjj.O qual d'alta prudenza in verde Aprile Moftra ne gli
KÌCC&- lmper. E,miracomc imperiofa adorna Di rcal man t-.» il occhi acerbità matura Galer. Capr. .
regio bulio, c come Di ricca acconciatura à l'aurea telta Guer- Acmo albero aliai grande, il quale li troua nell'Alpi
.
nil« il crine , e ;i Jui di lui più accefo Incrcfpato n'intreccia vn Bianco Guif II faggio ombrolo, e folto , L'acero bianco, c'1 fo-
.
Acconcio ornamento .
Noderolò Valuaf D'acero vibri noderofo e corto Spiedo la_»
. ,
Rumile- Imper. Si vezzofette humilemente acconcie,Mà in queir man, che da vicin non falle. Cacci. 16 3.
humile acconcio altere, e vaghe , Vagando ltaflì in quel pratel Sodo Valuaf. D'acero lòdo fmifurati l'ulti Rotauano le man de'
.
Accohuo conuentione, patto . . Vago Mar. Né tu, che'J corpo tutto acero vago Porti dipinto di
.
Dolce. Siroz. Mentre Aedo già fpcra al dolce accordo Por fine, leggiadre vene . Samp.i.
e che venir grata nfpolla Da lui , ch'ai nono inulto hor none Acéto vino infortito, che ferue per condimento
.
Ibtra lor l'accordo infame , Torna l'empio Domete al campo Vino &e Ar. Vi fparge poi del trasformato vino, Che fortiflìmo
in fretta . Croci 7- 18. hauea fopra il camino F,ur.8. 3 1 7. .
quella lingua mia . Idil.j. Achiìoo tìglio del Mare Oceano , e della Terra , il quale duellò
.
Sprezzato. Vd. Seti' va gridando , e deteftando abhorre Gli ac- con Ercole peroccaiìonediDeianira, mutato poi m fiume.
cordi si (prezzati, e vilipefi En. li. 66. .
Animofo Senec Per me già guerreggiaui, e per me fola Macchiò
.
Tronco. Vd. Mefapo dehofo , che ne refte Tronco allatto l'ac- con Tonde fue Tacque vaganti L'animofo Acheloo,quando di-
conìo ll.ihilito . En. 11.67- uenne Hor angue pigro, hor minacciante toro Ercol.i. i. .
Vàie . Tafl'. A la fua patria, a la fua fede infido , Moto ofa far d'ac- Feroce. Remig. E come il fero Alcide Al feroce Acheloo rom-
cordo infame, e vile Liber. 1 o. 5 1. . pendo il corno, Hebbe l'amata Deianira, e bella EpiA. 1 i . •
ArconciMfNTo atiuedimento, auuertenza, accortezza- . de, Ch'afconder cerca il Calidonio fonte Metam-9- i- .
prò?fe con troppo amaro,c tardo Accorgavi euto,c 4 Con vergo- Mà non potc tenere in ireuo il pianto Metam.o. j 88. .
Scor-
. . . .
ACH » ACQ_
Stornato. Valili In fin làdoue l'Acheloo fcornato Bagna àie Achiuo
Sai, Che dal tuo plettro
a! cieco horror ritolto,
cinque EcJWnadì le fponde Tebai.i. }i6. ' Lieto
.
godrà su l'Acidaho Achiuo P»l], .
Afpro. Senec. Trafcorre, e co' Tuoi flutti ifafó volge Duro ari- mei
:
Jn
™°MdifeJJa,c'J 8»* d;l ^'1^ De l'elee il -
T'
chiaro argento Del famofo Acidalio ,
fi confonde. Pali.
Horrido Cora. E l'horrido Acheronte Per non dishorridirfi De- Aconito
.
nerba veknofa .
Languido Senec. Il languido Acheronte Tornar non lafcia in__> non gli attofco.e quali A me Òà .
.
iurcommeni, gli ^ 10 fletto. Vol.i. Str
dietro, Ed à te folo è il ritornar concedo ErcoJ.Er.5 4. .
. Empio Anguill. Di quella fpuma poi J'hcrba
Nero Vd. Doue il fiume Acheronte niello, c nero Sbarca nel te- .
empia, e fella Nac-
.
que c'hogg. Aconito il Mondo
nebrofo lago Auerno En.6. 16. appella Metani- .4 .
.
.
Mortifero. Ironf lauda fpu.ru
Ofcuro. Vd. Chiama del grande Anchifec l'alma j e l'ombra Da sùlVflangue labro Verfano di
mortifero aconito. Colt.6.
l'ofcuro Acheronte a 1 regni chiari 58
En.f. *». .
Pell.fero. Ghcl.Mà la fredda cicuta,
Pallido. Mar. Che fe dannato à quelle eterne pene II pallido aconito, e mortale. Rofjj.
i
0 nui
negri "«wpoun?
Del pcllifero
Acheronte hoggtvarcafli. 7 «.
AcyyA vno de' quattro Elementi
.
Profondo. Senec. Ole dolete, che l'occulte vie Del profondo Albergo &c. Impcr. E come auuien
Acheronte altri fpiailè Edipei. li de gli ondofi alberghi Ne
.
le liquide llraae, e trafparenti. 6
Tartareo. Car. Quinci prefer la via là ve fi varca II tartareo Ache- Rmr.tf.
Annoia. Brun. Qui fu Manduria
ronte vn fiume e quello Fango fo, e turbo . e fa' gorgo, e vora- qui , ecco I'ombrofa Grotta^
:
pue ti chiaro onte, e «finghiero
gOj Clic bolle, e frange, e col tuo negro loto Si diuolue in Co-
Sembrò fpecchio d'ar "nVo' !
-
BOgne Sforzati, e vinti En.i. '
.
le argento,Fan verdeggiar mai femprc
il manto he- bofo.
Belhcofo. Car. Quella vita arfatinola, ouc lafciolla Vinto per Idi'. 1,
Argento fìillato Brun. Spello rimembro vn
man del bcllicolb Achille, Ettor famofo, e Sarpedontc alte- garrulo rufcello
Che .
alico fà volto E
.
l'Eacidc fuperbo
. paefe , Hor acque
Voli, lib.6. .
lonbituminofe, e calde Liber. 10. 61. H .
lìgnor, fratello, e fpofo . Epilt.}. Dolce 1 ali. E keu Jer giù da lor montagna i nui
Grande Remig. Priamo:
•
Con acque dol-
. e quiui il grande Achille haueua, E qui- ci, e mormorio foaue. Liber. 15. 36.
ui Vlille il padiglion dilìefò . Epill.i. Elemento coutr. Anguill. Quando Aullro fe con nona, cv'afpra
Inumo. Angui]]. S'offerftrdej tuo ihuo.inuitto Achille Gli fpofi, guerra l 'elemento turbar contrarip al foco. Metam.i}. 144.
e d'ogn'intorno à mille a mille Metani. 1 », 96. Elemento liquido Imper. Che bene
Magno. Car. Accettar
deggia: androgli incontro Coiui non la
.
la (uà ipo/a, al
.
e ricca paga, e bel rifloro A
fuo ingegnolò ltento Impouento il liquido ele-
l'animo, fe folle anco maggiore Del magno Achille , e come mento. Rull.7. '
Achille anch'egli l 'armi di Mongibello iudoflo haueìfe . En.i 1. Elemento mobile Mar. Rimira ignuda , e fenza benda alcuna .
Pelide. Ceba. Ma del fiero Pelide"i colpi, e l'arte Nonfccndon Nuotando per lo mobile elemento Tra le Ninfe del Ciel dan-
già, ne fi confuma à voto Elt.8. 94. .
zar la Luna Lir.Mar. Son.43. .
Poliente. Valuaf Fuui i! poil'ente Achille, c'1 faggio Vlite, Per Elemento nauigabile Brun. Dunque veggafi il legno nonni par- .
cui foli dillrtitta Alia cadeo . Cacc.4. 15. tito, E corra il uauigabile elemento Agi. .
Sanguinario Ceba. E non eran del tutto j dì . fioriti Del fanguina- Elemento volubile Brun. Tallior giran la biga, e'ipiù feieno .
no
Aclulle ancor compiti Ell.8. 92. .
Scorrono del volubile elemento Ven.Terr. Galat. .
Terrore. Anguill. Quel gran terror del buon campo Troiano, Mu- Empia TalT Lungc la bocca difdignoO, e fehiua Torcete voi da
.
foen^on l'amorofo caldo. Fur.41. 61. Itasnanti.mobili criltalli, Fior vari, e varie piante, herbe diuer.
0 come s'affretta , E forma col
Achill. Mira l'acqua gami] e fpelonche in vn»
Gentile .
Da ra- Stillante Ghel. Frutti feluaggi, acqua iliUante, e pura Lor mira-
GrXaSh
.
lino
Signor, e come, ond'hai tu l'hidria, e'1
ltrau3 il folitario fuolo . Kof-19. 1.
gradita? Rofiij- 41.
nir si dolce acqua, e si s, Strada liquida . Imper. E come auuicri là de gli ondolì alberghi
i
Infeconda rapidi fiumi il pie comparte , Ne lor potendo dar moto con_,
l'onde; Odcl ncroCocito, Lane l'acque infaconde. Veu. l'arte I ueloci rufeei torma Ifagnanti Eleg.9. .
IniidT. Malu. Spruzzauano acque infide Sii le foglie ineltinguibile procura. St.51.
Sommo eterno Del. Canz.i.
al mio pafiar foccorfo
Remig. Mi io non chieggio
.
I udd 1 Via liquida . Mar. Fin da quel dì, che'l Percgrin di Troia Traile
I4
dolci, tranquille, e lucid'
acque Mctam.j. 59. .
Lir.i. C anz.f
ond'il terren de 1 alma Si pur- bella Ar^iua Per le liquide vie fui curuo legno .
c da piccioli pertugi De le
.
Mulics. Font.NcfcopniIcal!e,enedimollri
Acova odorifera Acque chiare del Ciel miifiche,e
.
ò folli Ne la
Humore ftillato . Imper.
belle. Od.S. fior d Arabia, e de gli odor De
altro In fuo rauco idioma Con citta pregiaco, e fpruzza,e laua i
quiui Fur.
dar di fede La terra mifcrcdente,
Che non crede quel Dio, .
Re terge le dita De
Onda odorifera . Chiabr. Primo , e foletto il
ch'ella foergiura • Flcr.4. 1.
r 1 . r l'odorifera onda. V0I.4. Batt.
Nitida- Betuu. Ne prima a gli occhi con Mie nitide acque Agli
Acqva fanta
ocdu infermi il diuin fonte apparfe Stanz. Dolci.
• •
.
. , •, rr
altri onda falubre altri lcllequie
conofee- Ondafalubre. Ghel. Spruzza
,
m
tta, Col mormorio del rio vicin e'JRè e gli altri.
cui perde feftefià La nona fpofa,
feileflo,
Rara TaflC E col denfo di lui l'acque dillinfe Vaghe, rare, fonili,
.
prefte, e fucile , O
d'ondeggiante , o di gelata , e falda Natura
Anguill. Se n'andar con Giafon frà gli altri eletti
quel? A
Mond.i. Degno '
in fe raccolta.
au.s e caftclpoco dittante Pm di due leghe a
,
acquilto gloriofo, e degno Metam.ó. 41°- .
ACCL
ri ecce T fo acquilo
d'alme Mond. i. 79. infinite .
adamanti, e crifoliti gialli.
9
Cacc.4..H9,. •
Funclto! Grill. Miniftro federato ah fol ribalti Ne'tuoifuncfU Fmifkmo. Valuaf Ne fe da! capo ben fin' à le piante
acquilh',1 he nei pegni d'Amor l'Amor tradifli. ?.Madr.
Non fol lo
7 . fpogho del cinghiai haueflè , Ma digrolìo, e finimmo
GJonoiò, Taffi MoJto egli oprò coi fenno, e con Ja mano, Molto adaman
te Coperto in ogni parte ei fi
teneflé. Tebai.3. 5.
fofih nel glonofo acquiito Liber.i. 1. .
l'ortifiàiao.Taf]: A duri lacci del peccato
auutn ti Con nodi dt for-
'
la rerra nel fuo tea l'ingoi . Difper.31. Antico. Tanfi One la macchia de l'antico Adamo
A lauar del mio
Malageuole Inc. Malageuole acquino imprefa dura , M.i lode
.
, f angue fi nferba Lagr. 1 1 4. .
.
.
Le luci apri l'habicaror primiero Vrb.13. 5. .
Perderti eternamente. Filanvt.4. 1. Huomo primiero. Andr. So-141 -\damo repentej Sorgi, forgi Huom
Mifero Stroz. Già d'altri venti, hor che Riciardo affronta , Fatto
.
primiero , E lieto il Mondo grande Tra le fue bratua il
la donna haueamifcro acquilloi Vcn.5.1.
picciol
Mondo accolga Adam. 1.1. .
Odiofo. Ar. Zerbin cosìparlaua: nèmen trillo In parole, efii il primo originario Padre
cife Rof 4. 38. .
fallanti cfTerparea Di quello no uo fuo si odiofo acquiito, Padre pnmitiuo. Ghel. Ne vien prefò per man con la Conforte
Che de fa donna, che perduto hauea Fur.io. 1 54. . Prima d'-Ogni altro il pnmiriuo Padre . Rof 15. 18.
Pretiofo Bruii. Perche dolente io parto, hor che mi godo De la
.
Parente primo Dan. Traflèci l'ombra del primo Parente,
D'AbeJ
.
fopra il libro, che fi legge Sopra il diurno aitar di far la proua 47, .
e ftjbihte il fatuo acquiito. Liber.20. 19. Primo viuentc. Moron. v orpo d'huonao informai che Putite i ,
Sforturato. Valuaf Mi per quel marnai campo fatato , Chc_» vn tratto Senz'eifer mai fanciul, lenz'hauer fafcic , Sino a! vi"or
Cadmo feminò con tanta lode , Humile fccttro e sfortunato de la matura ecade , Ville , e pon nacque , e cominciò la vica__» ,.
acquiito, Perir l'honelto, e Ja ragion fu viito Tebai. .41. Qnand'altri la trameza , e fè ben molti Fi^'i^rodv.iT.-, ci pur . 1
Sommo. Barb. Piangerai pianto mio le fere hò viito, Con tuo padre non hebbe, Efùilprimo,c'haueire e fpmo, e vita Già .
gran feorno, e con mio fommo acquiito Prim,Stanz. con picciol pennel v'nò Adam dipinto Mort.I'rol, .
.
Spietato Bruii. Che con fpietato ingiunofo acquiito Dianci con- Protoplafto Ghel. Già
1
per vanguarda il Protoplallo. Rof.i8. <J8. .
erà del Ciel lafpada ftrjnfè Ven.Terr. Canz. 14. Reo. Mar. Stato Ibllupur nano , « ome ti finge "Jberto, O ribcl,
.
fudati acquilli
,Che non
Am.melfiii. .
farelti certo Quando priir, ier Ja mano SteiidciH audace a l'ar-
Temerario. Ghel. L'altra che fé con temerario acquiito Quella bofcel vietato , Per piacer à la credula Coniorce , Giunto
à co-
ridda impudica. Rof.13. 118. glier la morte GJer.Hilt. .
Vano . Mariti. Huom ch'anhelante à vani acqii'ffi afpira,E'n cofe remideo terreno A ndr. 1 Paradifo ameno Riuolgi il piè gran . '
frali ogni fuo fiudio ha meflb, F.i qua! turbo, ò paleo,chc men- Semideo terreno. Adam. 1.1.
tre gira La fcpolturafabricaà fcfteflb , E dopo moke rote al Trafgreflòre Brace. Ettglialhor chedifmo il ferpente L'antica
.
Vile. 1 alf Baldouin fopragiunfe,e con indegno Modo occupollo, Auua fiume della Lombardia rafpadana,
. 1
e ne fc vile acquiito. Liber.5.48. Famofo Impcr. Oue quali di lui termine augnilo F^ gran folco
.
Achocwavno. monte alto tra l'Armenia, e l'Iberia, di cui parla à gran prato Adda famofo, 1 he mentre a! Pò fpinge fe Hello, e
Horatio lib.i. f ami. trama Fatto amico di lui giungerli à Jui,Mormo:eggiante corre,
Infamato Ar. Ma né si faìdo 3 l'impeto marino L' Acrocerauno
. cltrepitofo De l'amicitia fua lieto, e contento col fuo bel piè
d'infamato nome, Nèlb sì duro incontro Borea il pino , Che di liquefatto argento Ruit.|, .
rinouato ha più di cento chiome. Fur.z 1. 16. Gentile. Rai. Vago , limpida fiume Adda gentil , che viuc, e Itu
Infame. Rin. Infame Acrocerauno, ogni tuo calle Apre d'im- cid'onde Moui a fcherzar sù le fiorite fponde. Rim. Madr.y.
mondo Stige immenfa fonte 1. Son. 177. .
AciGs.fiume della Marca Triuifana.nafcc dell'Alpi di Tremo.palfa
Superbo Tanfi Fugge il crude!, dicea, nè perche calche Le Inaile
.
per mezo Verona, poi mette in Pò, da gli antichi detto Athcfì.
del fuperbo Acrocerauno Stanz. Term.i. .
Ameno Mar. C oncorron d'ogni intorno ugei canori,e bianchi, 1
.
Acvt.eo. pungiglione Quei che l'Athefi ameno ^ddoluTcon col canto. Lpit.j.
Rigido Gate. Non fol l'aculeo rigido, e mordace Cadendo il
.
fa- A Dio modo di falurare, Jicentiandofì
.
cro corno impiaga, e offende , Ma s'incarna si ingordo , e si te- Afflitto. Remig. Onde Ja lingua mia di gliofa, c mefia > gran pe-
nace, ( .he nel ritrarlo il Redentor più olfende . Addol. 17.48. na pot elle eij.riinerfore QueJ dolorofo, e quell'acino Dio
Acvme acutezza
.
Epill. 5.
1
Raro Anguill. Potrà mai de! fuo ingegno il raro acume Difemi-
.
AmariiTuno Rich. ( inthia , tu parti ? ah, sì ; pur quello 3 Dio
.
I0 A DO ADV
Son. fìigatore e vn traditor maligno Tcb.5. 7. .
EftwSo. Mar. Prendi il mio cor con quello diremo a Dio O cru- Empia . Remig. Che cofa poi di racquiflar ricerca , Salilo ch'infi-
'
L-A. ii.
da meretrice, e trilla Empia adultera, e vile Epill.i 3. .
In-rato .
Aga.iuenn.3. 1.
IDio la foto* amica Giorn.8. . .
Mercenaria. Grar.Cii'à hlùorad' \ ugnilo in paragone La mer-
.
Ai.om .
eiouar.ebclliilìmo,
foggiorno Prender fece. Epift.16.
Sondo. Piccol. Ouecol biondo Adone
al bel
1 Son. 18.
Scclerato Senec. Con l'adulterio federato ottiene Le forti roc-
.
di correa- Lir.i. Canz.8. Adi liero . liuonio che giace con l'altrui moglie .
laccrballagione Cacciando il
Infame . Guar. Vna perfida Ninfa Eofl l'adultero infame iui pro-
Dipinto - Mar. Dirò
d'Adon dipinto, Del pregiato Giacinto, di O fana A voi la legge, altrui la fede rompe . Pali. 4. 3-
Maluagio. Guar.Mora dunque l'adultero mahugio,Ch'à lei l'ho-
Clicia à cui piace Volgcrfi (empre
inuer l'eterna face . Lir. i.
nore,à me la vita inuola. Pali. j. 8.
Sfacciato . Remig. E fe tu feguirai di far più quello Adultero farai
Porporato Rln- Vedi Narcifo inghirlandar le fponde , Vedi sfi-
•
alle cofe facre & Altera. Benam. E Iran poco lontan quegli e'heroi Minitlri fon
che conuiene prima a Dio, poi a' Santi,
.
dunque si Irruente arcieri Fattori Hebbc dal Ino v.ilorcorona ai criiie.COrin. 1.1.
Temente. Manzin. Dirai fcdiRofalua : Sei
che per mia bocca, hor Nobile. Mar. Di tutta quella nobile adunanza Vfurpando le ville,
adora; ore , Hor hora vbidiente A lei,
Fler.5. 3.
•
i cor fi tolfe
ciò t'impone, Qui tu
l'attenderai .
ne fian gioco , Non Ribellante. Gatt. Tal l'adunanza ribellante, e truce Contra il Si-
Profano Lene. Fur principio di fiamme, hor
•
gnor piti ogni hor feroce, e cruda, Hor quella falfa accufa, hor
fon più d'efli adorator profano.
Eleg-7-
venni amante , Pudico quella adduce . Addol.iy.i6.
Sincero Benam. De la rara mia Ninfa 10
Tumida . Cap. Ad inchinar fui Tebro Ortauia oftl-fa , e de' feueri
.
manco laro Mctain.z. a 80. Almo. Amplili. Dal di, che lafciò il b.aiTo atropaefe , E ritornofG
ria il deliro, Aglauro hi il
.
Bruno. Talf. Mj gi- ne lo fchianrde l'aer bruno S'era del Jor par-
carro vn ricco adornamento. Metani. 5. il*.
tir Goftédro accorto . Liber f 8.
Dant. Com'Almcon à fi a madre fè caro Parer lo
.
Sueiiturato.
adornamento. Purg.ii. Calle etherco . Anguill. Pana il RettordelCiel gli etherei calli,
fuenturato
E'IGarzon Frigio entro al fuo regno accoglie . Metam. 10. 67.
Auvlatione. l'adulare.
Calle trafparente Imper. La faccia al Cielo impallidita alhoi u,
.
Bette •
Campo ventofo. Tatf. Col fuo bell'arco infra ventofì campi Tan-
Tu dal regio palazzo, oue gran tempo Ville fra noi la Verità
ti color non inoltra LTri,cheil mezo cerchio a noi deferiue.
prudente , Per regolar de' Préncipi gli alletti Ne le bocche de' ,
Ruft.2.
Alatore, ehi adula.
. Ar. Già coniinciaua quando pafsò il rio , Dinanzi al Sole
,
Del ver che si maluagio afeonde 111 feno Sempre e Cìjco
Aftuto . Silu. ,
comi Contagiofo . Anguill. Tal che l'aer per tutto è ogni hor men pu-
Conio Mut. Di cotlor da' più falli dir fi fuole , Che fono
.
i
fra terra, e t_iel vuoto elemento Non fchifar, mentre cade, ef-
ge di 1 ìarzon uco la morte 1
.
Traditor foaue. Inc. Il có legherò, e"l lodator pcruerfi Han grado Folto. Col. Soura del mio mortai leggiera, c fola Aprendo in-
vual nel difegual delitto, L'adulator è vn traditor foaue, L'in- torno à l'aer folto, e nero Con l'ali del delio ralmadqucf
vero
. . . . .
AER AFF ;
vero Sol , che più iarde ogni hor fouctue vola Son.j.' r
. , .
ce, e grata la fiia viltà ! Metam. o.
1 1 79.
Folco. GJean. Sin de gli horti d'Aminta à l'aer fofeo Vengo, Affabilità', virtù, e maniera di
parlare, ediconuerfardoke e
Lilla, per balze, e per dirupi i. Son. 3. . '
donieiticamente .
Freddo Petr. E que/Ia, doni l'aere freddo fuona Ne' breui gior-
.
Dolce Mar. Ma quella madri, ch'i l'alme
ni, quando Borea il fìcde
.
impera , E" di si dolce
Son. 80. .
atìabilta condita Temp.iyi. .
c lepiontc, e gli animali vecide. Metani, j. 14. Ambitiofo Valuaf. Menu' era il Mondo ancor
Maluagio Ar. La qual non puote lor troppo ellèr grata , Che_>
.
ne' fuoi primi an-
.
niGiouane incolto, non ved.-ua il bole
l'aer li fa vfeir freddo, e maltaggio Auarecure,.unbitiofi
Fiir.31. 7 . 1
affanni In alcun petto de l'humana prole
Molle Mar. ; odi d'vn aere delicato, e molle Sibillar, fufurrar pla- Cacci. *c .
.
Amoiol'o. Petr. E fu ben ver, ma gli amorali alunni Mi
cido fiato fpauentar
si ch'io lalèiai l'imprefa Tr. Am.i. .
4. Liber.
Canuto. Augnili É villo si veloci hauere i vanni, Tutti fcacciaro
Piouofo Valuaf Che non han tante del gran Reno i fonti, Onde lor canuti affanni
.
i . Metani. 4. 464.
l'aer puon far piouofo, e ftVzo Cacc.j. 43. .
Cocente. Tronf. Grandinaran dagli occhi de' guerrieri Grauofe
Poluerofo. Hci r. Par tri torbida nube il brando tuone Ne l'aer
fólle di cocenti affanni Colt. 15.54. .
Sacro . Petr. Aer facro, e fereno, Oue Amor co' begli occhi il cor
fereno Con dolciflimo affanno Ferirmi il volto , e fidmiiuro il
m'aperfè C'anz.17. .
leno . Madr.
Sala acrea Imper. . O
pafleggian le grandi aeree falc , Ei ficuro di Dolorofo Taff Non ri(ponde,mà preme il guerrier forte Nel cor
.
Sereno Petr. Ver me volgendo quelle luci fante , Che fanno in-
.
Rinal.y Co. . .
Ellremo . AnguilL Si getta come è in cima giù dal monte, Per ve-
Spera-etherea. Angu'li. Ma il balenar , che fi lethcrea Ipcra Di der de' fuofdi gli eltremi affanni. Metam.7. 127.
com ["pelli fochi il Cielo accende Metam.9. 107. .
Fanciullcfco Talf. Prefagi fono , e fanciullefc hi affanni Quelli,
.
per me il yeggia Nubilofo, e tonante, Altro Ciel non mi piace. piaceri à vn tratto ellinfe Son. 9. .
I1IJ.2.3.
Tranquillo. Car. Ond'è l'aer sì chiaro , e si tranquillo Gosi
Fortunato Guar. O
fe ciò foflè vero, o s'io '1 credelTi, Care mie
.
li AFF AFF
Gcnerofo. Tronf. Poi Flauio crea ne' generofi affanni Contri i cor sì che il pietofo affanno Dclfuodiuin Pittordal gran Ti»
gemino legato Coft.i. 59.
MaiTcntij .
ranno Mi fcampi, e di te iìa ritratto vero . 1. Son. 119.
Giocondo Mar. E perche quei profondi . vltimi regni Senza fen- E fdegno con fìtperbi alti difprezzi De
Pigro. Herr. l'iudu/ìria
corpo mio fral mancalfe homai,E fuor l'alma fuggendo aprifTe Raddoppiato Moron. Stanco da i hmghi,c raddoppiati affanni, .
Guerriero. Chiabr. Sò che il rifeo maggior de l'alte imprefe Ti già non fentì mai ne la fua corte 1 Stanz.29. . .
H«micida. Canipcg. Tomba non ho più degna , ah pur mi feufe c gloria ofeura, e nigra, Perfida kaltade , e fido inganno Tr. .
detti, ediueniua amico Albeldefir de gli honorati affanni. sù i purpurei vanni Soilenuti d'Alcide i facri affanni . Rim.He-
VoJ.i.Chir. roi.fcpit.i.
Hoirido Bruti» Ma fofFri, pria ch'ergefTe iui i fuoi vanni , Duri in-
.
Scolorito. Chiabr. Ciò fù l' arida Fame il vii Dilprcgio , Lofco- ;
Uliiilre Mar. Anzi verfar, per torla à lieui danni Sangue,non che
•
Seruile. Guar. Te con franco valor feruili affanni Softencrvide
fudor , Il imi mercede , Gloriofe fatiche , illulln affanni Lir. .
il Trace alma cortame Son.8o. .
Heroi. Son-4^. Sfrenato. Ca. E nfòfpinto da sfrenati affanni, Anzi da veri dan-
Impattane Tali. Da indi in qui andò in guifa crefeendo II deli-
.
ni, Senza temer di noia, e di difpregio , Ratto io mi molli, e
re, e l'affanno impancine , Che non potendo più capir nel pet- cor/i ad inchinarla Canz.3. .
Indù lire Achill. Enfra per nera , e feonofeiuta bocca Fin fotto
.
Soaue . Terni. Sì vaga Ninfa
Maggio,- Qual voi,ca- il di primo di
al muro hoflil duce tiranno , E con indurare, e vigilato affanno gioii de' mici foam affanni z. Sentali .
Intento. Paol. Benedico i folpir, gli affanni intenfi, Lo Iparfo Souerchio. Petr. Ch'io temo , laflò, no'l fotiL-cl no affanno Di-
pianto, e'J fempre chiufo ardore Rim. Son. 46. . llrugga il cor , che triegua non ni mai . Son.8f.
Lagrimofo Gcf. Ne il veder già le mie iperanzc morte, Nè il lun-
.
Spietato Tali". Tu fei cagion del mio fpietato affanno , Tu mi to-
.
Lungo. Tafl* SegIialtrifcio!fc,eifcrua,cVcifoilegna Le pene Tormentolb. Brace. Che fequcflrata in tormento fi affanni Più
altrui ferbare, o "1 lungo affanno Liber. 4. ? t. . 1
di libero Sol non godo i rai . Vrb. 10. 49.
Lufìnghiero Bruii. Benché à talhorcon lufinghieri aftanni La fé
. Virtuofo Valuaf Se vuol feguir orfì, cinghiali, e lupi , Dame , e
.
cradifea, e la fjer.-inza inganni Ven.Terr. Od. 7. . lepri fugaci, e che non fal^Lo lludio fuo, fe flcfio lpoltri, e gli
Malgradito. Gofcl. Vider fuefrondi, deueifoipir ch'io fparfi anni Suoi primi doni a" vu tuofi affanni C acca. 19. .
Nel mio amorofojC mal gradirò affanno'. Son. 150. Trillo Coki. E incontro a trilli affanni , Per cui l'humana vita
. i
Hiiitarc. Aduli. Ma s'egli auuien perriilorarle danni, Ch'arma- i àl'occidente Rapida inchina, e fchermo, e campo lete. Càz.5.
to paflì in peregrina terra A lòflencre i militari affanni Rim. .
Aifark negocio, fatto, facenda
.
Son.jC, Alto Corto. Sotto quello mentito habito vile Per alto aff'are__j
.
Jor d'ogni mordace affanno, D'ogni torbida curi e ferenata_i Arduo Anguilf ollri che tratta appreflb Potentato llvanier ar>
.
Mortale 'I affi In corfo vclociflìmo fen* vanno Ld,ve Chrifìo fof-
. Bellicofo Galeau. S'anco ripoflo in alta mente ftia Nouopro-
.
lìmo amor nobili affanni Rim.t. . ze in più che diuine k Am. MefF. 6. .
docente. Brace. E contri à lei quanto è più folta,e valla La fchic- Domestico . Bent. Rellati in tanto , ò bella ; Di domcilico affar
ra immenfa de' nocenti affanni , Ella ha gloria maggior , the il CHra pefante Mi chiama àia capanna CorifTi. 1. .
lauro fegna Sù le difficoltà l'ombra più degna . Vrb..j. 8. Dubbiofo . Mar. Quelli dunque mezano, e infieme eletto Fù de le
Nocino. Stroz. Non potea nò da l'Vnghero tiranno Riceuer for/e regie nozze arbitro, e quelli Supcrator de' più dubbiofì affari
la Romana gente Scópiglio tal,nc sì nocino affanno. Ven. 1 3.8. Epit.:.
Noiofo. Anguìll. Parile a Mtnerua a me porgere aita Per riferbar- Grauc Car. Solo in me non confìflc : vna fol alma In così graue,
.
mià più lìoio/i affanni. Metam. 14. 198. e grande affar che monta ? En. io.
Ollinato Tali" Ma ne graue ammonir,nè parlar dolce L'ollinato
. Grauofo Car. Di si grauofo affar, di sì gran mole ! ù dar princi-
.
Penofo.Cap. Tentò più volte ancor sù l'aurea cetra Articolando i Maluagio Stroz. Par,ch'ad Akippc ogni negar difpiaccia, Pron-
.
fuoi pciiolì affanni, Con unifica dolente Di rinmiar ne l'empio ta pur troppo à sì maluagi affari Ven.i 1.11. .
core ingrato La magìa cancellata Amorofa fembiania Idil.6'. , Mecanico. campeg. Oppreffo al fin faria da voi Gentili In me-
Perigliofo . Cor. VÌtimo rifehio ad vltimar preferitto Tutti i no- canici affari, e m opre vili Lagr. 1 3. 6. .
ftn altri pcrigliofi affanni - En.7. Perigliofo Alain. Né lafcia in dietro cofa di mandare , Ch'aiuto
.
rietofo . Grill. De l'alto cfl'cmpio fuo pietofo,e fero , Vcllimi il arrechi al perigliofo affare . Gir. Cort. 10.
Souran-
. . . . ,..
prio cor ne' più fourani affari Giud.j. i. Conf'ufo Tali. E fgombrò il fonno,e gli lafciò nel petto Di gioia,
.
.
\iflo. Beiiam. li non meno di Jui , con faido ingegno Si i vaili e di Itupor contulo affètto Libcr. 1 4. 19. .
affari terminar dei lùegno Monti, i. 71. Contumace Manzin. La fchiera ribellante De' contumaci affèt-
.
.
Affatichi impor fatica, durar fatica . ti Domi, e regga quel core , Che magnanimo alpira , De' titoli
Importuno Valuaf. Hor l'importuno affaticai, hor l'ira , Hora il
. regali A" viuaci fplcndori . Fler. Ch.i.
tempo ineguali la pioggia,ii Sole, Il vento,c'l grauc odor,ch'in Conturbato Gofel. Se Carlo imagin fua celeft e, e cara Non fi .
aria fj ira, Guadar la nobil fua temperie iiiolc Cacc.5. 7f tranquillo il conturbato affètto 2. Son. 69. . •
.
Attentata bcncilolenza . Cordiale. Achill. Ne quello affètto cordiale, e viuo Pia mobile,
Denota Anguill- Con vna aflèction denota, e fida Così parlò ver
. o fugace, Perche feco lo porti vn Dio, che vola Rini. ldil.6. .
la fua ùggia guida Metani. 14. 41. Corteie. B. Talli E con cortefe affètto Alzando gli occhi al Cie-
.
Pura Ong.'M.i poi che crebber gli anni , quella mia Semplice , c
. lo,c l'intelletto Renda gratic al Sirtnor, eh iui s'afeonde. Son.7-
pura affèttion cangiofli In vn incelilo ardore , Che capir non_> Crutìo . Gtiar. Chi crederla , ch'in si foane afpctto Folle si crudo
potendo nel mio petto Si verfaua fouente Per gli occhi , c per affètto t Pali. 2. 1.
la bocca In pianto, in fofpiri . Alci. i. &
Debellato. Brign. Mentre fpiega la Donna inuitta, e calla Tildi,
Affitto, paflionc d'animo , nata dal defiderio del bene, e dall' che voglie , e debellati affetti , Acquiila a fua beltà lode più va-
odio del male AfTettionc, bencuolcnza . lla Giorn.6. .
Abbagliatore Brace. Ma noi del proprio abbagliatore affetto Degno Tali". Nè vaghezza del egno.nè pietade Del vecchio ge-
.
. :
Portiam l'infide, e ingannarne! fome. Vetro triangolar, per cui nitore! degno affètto Intepidir nei generofo petto. Liber.K.6.
lì mira Falla beltà, clic ne riuolta, e gir» Vrb.i. 2. Defìofo. Talf Ben fi vedean con defìofo affetto Tutti gli occhi .
Acceib. Capei- L'vfa 111 ritrargli acceli noilri arretti Dalarea_» in Tancredi eflèrriuolri Libcr.6. 14; .
ltrada de gli human diletti 1. Canz.t. Deuoto. Car. Hor quel ch'io pollò con deuoto affato V'adoro,
.
Acciecato. imper. Al'ri al cui caldo giouanil delio FaJlace guida e inchino . En.5.
è vn'acciecato affetto Ruil. 1. Difdegnofo Brace Del Romano campione immantinente S'ap-
.
.
l'vno, e l'altro ofiènde Croc.i4- 60. Difperato. Imper. E vn difperato affètto ahi mal feguendo , Da
.
l'Agnello il l'angue non lo sface Madd.6. z. Diurno . Valuaf. Ne mai ria cor sì duro , o si proteruo , Che mi-
.
Agitato. Bent. Di lontananza infeila acerbi effetti , Mcnrrc co" Dogliofo . Grill. Mille tue piaghe,ohimc, di fiera morte Non fa-
miei dolor lagrime nufchio Non tronan pace gli agita'.i affetti. van nei miopetto Vna fol piaga di dogliofo affètto ? i.Madr.7.
Prim.Tcrz. Dolorofo . Anguill. N011 potrei dir i dolorolì affètti, Onde l'alta
Altero Torell. Non fon quali io vorrei, falla, i miei detti Per lo-
. Città rutta maona Metani. 8. 173. .
da' voi, c chi per voi ritiene Eterno il noni ne' voftri alteri afl Donnefco Imncr. Forfè di fpinger aghi,o girar fu fi Hi la Donna .
fetti Son. . vfil donn.fchi affètti ? Saettar J'aJmc, incatenare i petti, Fur
Alto Mar. Poiché pungermi l'alma egli hi vigore, E d'affetto in-
. fempre i fuoi lauori, e fempre gli vii Caf.5 10. . .
fiammarla alto, e gentile . Lir.Her0i.S0n.4ii. Eccelliuo. Goa. L' però vero, che ne pure lpiega Con si vini con-
Ambitiofo. Tali". Cfie non ambinoli auan affetti Ncfbronaroà cetti L'amante quegli affètti Ecceiimi, ciieproua Anti".j. 4. .
l'nnprefa, e ne fur guida Liberi. 8j. Empio. Angui!). La fama de l'ingiulìo. Scempio affetto,' Onde
.
Amorcuole Remig. Mi quella effer douea la fomma , c il fine Errante. Teli. Tu de gli affètti erranti Scufa il debile cor: me
.
D'ogni amoreuol mio concie affetto Lpift.x. ftelTo i' piango Che oui priuo di temorro rimaneo Lir.8.
.
, .
Amorofo. Ar. Orlando amento à l'amorofo affitto , Senza che Fallace, fjhel. Ne può d'afterti vn cor fillaci.crci, Efièr cosi, nè
più chiarezza fe li faccia, Vide à tutti gl'indi ri j manifèllo,Ch'aI- di lafciuia intnfo, Ch'i fentir fol non fcacci ogni liuore Di fua
tncflèr, che Zerbm non potea quello Fur.22.68. diuinita, l'ombra, e l'odore. Rof.^. 10. .
Animofo. Tronfi Ciafcun ikfia con aminoli affetti De'più crudi Famelico. Grill. Porrate homai la manna benedetta Ncl'horri-
perigli eiìer conforte Colti. 69. do deferto del mio core, Ch'ogni affètto famelico l'alpetta.
.
fetto ardente Epill.ii. . Ferino. Baldi. Voi che potete :t pieno Tener vincendo à freno
Arrabbiato. Anguill. Ciò che la terra, e'J marce il Ciel poflìede Ogni ferino affètto . Pam. Scai. Canz. 1.
Dimanda, e dona a l'arrabbiato affetto . Meram.8. 371. Ferino. Ciec. Riguardando in quel puro, e fermo affetto , Ch'i
Atroce Ceba . Tempra quanto più può l'atroce affetto, Come
. (mitrai m'inchina, alta Signora Hadr.2. 2. .
l'inuitailCaualiercortefe. Elf.r.41. Feroce. Ceba. Tu,non sò gii, fc con feroce affetto Adattando .
Auaro . Anguill. Di quei, ch'Vliflè hauea fui legno feco Prefo più la man ne' fuoi martiri, Là douc fenza velo iJ ver s'intenda,
d'v» da troppo auaro affètto Metani. 14. 90. trouar potrai chi tua ragion difenda Ell.i. ?o.
. .
Auualorato Bent. . O
deh vita mia vita, e foilegno , Scufa l'ardir Temente Gofel. Quante lagrime,ohimc,quanti fofpiri Dì,c nor- .
Baldanzofo Silu. Se miraiTi al cader forfè al falire Mcn caldo Fcruido. Inc. Mentre il feruido affètto in Ciel le accende Del
.
haureftì il baldanzofo affètto Madd.i. 3. raggio che al Fattor d'intorno fplende. St.ui/. Doler.
.
Baffo. Teff. Se il mio core acciecato Non è da baili affètti odii Focoìo Cap- Prciideuan quei diletti I.'vn de l'altro à vicenda .
mici preghi . Lir.i. Che poteano temprar, fc non in tutto Spegner, de' cicchi Jor
Caldo Molz. Vedrò dal ciglio alteramente fiumano Cader cele-
. focofi affetti L'ardcntilTìma fete IdiI.s. .
fte, ci amorofo nembo , E l'alme empir altrui .li ci ido affètto Folle Valuaf Et hor ti cerco, ohimè, con folle affètto Offrir Ir . .
Son. 4. mamme, e folleuar con mano. Che tu non feriti più la man, nè
Camaleonte Imper. Camaleonte in fon di Donna è aflètto, Che
. petto , E'1 latte fopra ti fi llilla in vano Tebai.5.176. .
per nouo color mura il colore; Collante fol ne l'incoftanza Fraterno. Anguill. E quando i riueder torna il bel guardo Pen-
hi il core, E quando hi il miele in bocca ha il fiele in petto fa,chc vero lìa fraterno affètto Metam.9. *t9' . . .
1
Cai! 48. Fugace. FIcrr. Le tìnte gioie, e fragili diletti, Che guidan l'al- i
Carnale. Anguill. Fugga pur via l'affètto empio,c carnale Non , l'uriòfo Augnili. Scafi il fighnol di Venere fuoi llfaii Da sì ne-
. i
mai più il lo imo rio venga à dcflarlo Mctam.9. 149. . fando,e funofo affètto Metani .10. 1 ? 5 .
Caro. Manzin. Quanto del mio germano i vitti affetti E/lèr mi Gelido. Paf Ch'io non vorrei, che di quel fariguc infetto Fred-
poffan cari, ogni vno ilpenfi. ilcr.i. 1. do cotanto à l'impiombato eguale, Seminali! ne i cor gelido
Callo Ghcl. Ne (eruigio.o lauor la difoccupa
. Da I'vnion del ca- affètto. (iuacc.Son. i.
llo affètto, e pio . Rof.4. 68. Gelofo. Cap. l à gclofo , &.*immcnfo L'affètto del tuo core_»
Cieco. C. Cjm, Da le molte ragion, che vere adduce Cicco af- Idil. 1.
B Gene-
. ,
i4 AFF Arr
Generofo. Guicc. Splender Irà toghe, e frj purpurei manti, Er- Inuecchiato. Guar. Vn inuccchiato affètto Si fàpcna,c difetto.
ger virtù congeneroio affètto. Son. Pait.3.6.
Gentile Tali". A lo fdegno,al furor il petto ferra, Et affètto gen-
.
Inuido , Taff. E inrcnde,nol turbando inuido affètto, Come il bel
til l'alma gli tiede Rmal.i. 13. . lì comparte, e lì diffonde Fieroi. Stanz. .
Gioiofo. Fiiipp. Haurà bramato fine, onde il mio petto E' loco Inufuato Brign. Refill e innamorata, e fente al core Vn non sò
.
Glonofo. Anguiil. Sdegnato il Ciel del gloriofo affetto Lor tra- Lagninolo. Grill. Deh rimira il dolor de l'egro petto NclJagn-
sformar la troppo altera fronte Metain. 6. 33. . mofo affetto r. Madr.170. .
Gradito Troni. Gradito affetto a' noftri doni porgi , E ne" lor
. Liuido Bald. Dolor, che fciogli à le querele il freno , Pallida tc-
.
pregi le tue glorie l'corgi . Colf. 16. 4. ma,e tuliuido affetto. Gelido parto d'amorofa arlnra, Ed ogni
Gratiofo. Anguiil. Tereo , che vede il gratiofo affètto , Onde il altra del cor grauofa cura Fuggite holpiti rei, fgrauate il petto.
padre al luo fin morir procaccia Metani. 6. 18 j. . Rim.i. Amor. Canz.6.
Grato Anguiil. Il Re del t iel., che vede il grato affètto , Che_>
. Loi;uaciffimo Brace. Ne le morte, e infenfìbih figure, Che fpiran
.
inoltra affiglio il choro alto, cV eterno Metani. 9. 99. . fe le miri Loquaciffmii affètti, e mute voci . Sdegn.3. 1.
HoftUc Aref. lie caltiga il fuo piè, fe di lui fence Strepito alcu-
• ». Lugubre Caf E con fùfurri debili le fronde , E i pietoii augelletti
.
Humano Taff E con quel guardo fuo ,ch'à dentro fpia Nel più
. Lufìnghiero Ghel. Con Intrepida man lucile a fe llcffa Gli occhi
.
fecrcto lor gli affètti fiumani Liber. 1. S- . cagion dellufinghiero affètto . R0J.10. j.y.
Ignoto . Taff. Mà pure è fuga : e pur gli feote il petto Timor , fin Malignato Manzin. Di fudate rugiade inaffia, irriga Palme fuper-
.
a quel punto ignoto alièno . Libe: . 1 3. *8. be fempre Vincitor d'ogni Marte il Re , né vale A luperar di
Immenfo. < ar. C h'altro Nume noi muti , e meco l'ami D'im- malignato affetto Vn momento, che fugge Fler.5 4. .
.
menfo aflètto En.i. . Mal nato Bald. Ogni mal nato affetto SÙelfero i fiumi rapidi , e
.
garmi il petto Rim. Son. 54. . gentil, di quella altera, e ria Bella fera d'Amor nemica, e mia,
Impcruerfito Valuaf Pofefi à ricercar per tutto il tetto Douc
. Il vifo ahnen di manfueto affetto Galer.Ritr. .
sfogar l'imperuerfato affètto Cacc.4. 89. . Materno Anguiil. Già l'affetto materno in tutto oblia , Et è mi-
.
Com'huom che fpinga impetuofo affetto Eli. 19. 101. . Mercenario Mar. Ahi mercenario, e no Indegno affetto, e vile
. .
forza , e del mio cor non furi Torbida impreffion d'affetti im- Mirabile Car. Anzi a lui fol la lua Regina madre Con mirabile
.
pulcile ragion quafi,e fuoi bei lumi hai fpenti. Guacc.Son.8. i affetto era inchinata En.7. .
niiniftraiJ disfauor de! Cielo Rof.31. 88. . L'affetto miferabile materno Metani. "13. 155. .
Indurato. Taff Ki, come gli altri, in lagrime non folue Ilduol, Otnciofo Mar. Prendi dal noltro otficiofo affetto L'eli remo vale,
.
che troppo è d'indurato affètto Liber. i*. 101. . e I'vltimo faluto Samp.5. .
Infame. Anguil Che non è ancor si fuor de l'intelletto ,Che_j . Oltinato. Anguiil. Ma s'era in guifal'oflinato affetto Fatto lìgnor
feopnr voglia altrui l'infame affetto Metam.9. 309. . de J'vno, e l'altro core. Metani. 14. 136.
Inferuorato. Mor. Solitarie fpelonche, ou' io foleuaTalhor de- Paterno Anguiil. Fù per ferire a la fua figlia il feno , Ma l'affètto
.
noto à Dio pianti, e folpiri Offrir con caldi , cinfcruorati af- paterno il tenne in freno Metam.4. 381. .
Infiammato. Taff Che si non riterrebbe arfura, o gielo , Non_» turbar con pauentofo affetto Croc.33. 9. .
turbo, o pioggia il mio infiammato affetto Liber. 6. 83. . Peccante, tì. Camp. E quelle mie di non peccante affettq Inno-
Infocato. Imper. Quelle, che figlie d'infocato affetto Verfaper centi eccellenze Innoc. .
gli occhi il cor lagrime amare Ter. Son.i7. . Penace Bent. Dunque cosi fchernito, Vedo il penace mio fup-
.
lo, Ch'inordinato affètto Di tua bell'alma credula innocente Picciolo. Manzin. Ad vn picciolo, ignoto, e vile affetto E fenza
( Sia con tua pace ) e l'altrui frode ordio Rim.:. Amor.Idil.i. . fcampo, e fenza fchermo alcuno Soggiaceran, non ch'aleni
Inquieto. Brace. Seguitò poi che l'inquieto affetto Perfe chiu- Regi ilcflì . Fler.i. 5.
dendo il terminato campo, Come ferico verme auuolto, e Pietofo . Taff Mà d'altra parte in lui pietofo affètto Si della , che
tiretto , Teffe l'altrui col fuo medefmo inciampo Vrb.3. 3. . non dorme in nobil petto . Liber.4. ^j,». ...
Infano. Impcr. Oda la benda d'vn affetto infano,Che fott'ombra Portentofo . Malaguz. Mà hor che giunti fete à mille a mille Mi-
d'honor la vifla abbuia Ruff. 1. . rate hormai i portentofi affetti De lo fpeccluo d'Amor, fonte
Inferro. Taff Sgombri gl'inferti anzi gl'innati affetti Di foura- , digratic. Son.
ltar, di libertà, d'honorc Liber. 1.31. . Pouero Sarace. Mà perche più ritardo ? e che non empio Del
.
Intemperato. Brace. Lafcinfi eltinti e che vuoi tu dal fonno ; mio pouero affètto il ricco tempio > Canz.
Gl'intemperati lor fopiti affetti , Che giamai rifuegliati ellèr Proteruo. Ghel. Troncar gli affetti miferi, e proterui Render i ,
non ponno, Richiamar viui a ridormir ne petti ? Stanz. i fenfi tributari), e ferui . Rof. 19. io.
Intenfo. Col. Se molta con Zachcod'intenfo affetto Per mirar Pudico Tali. La giouinctta il fuo amador rimir.. Soaueniente, e
.
quel gran Sol, che inCiel f.ì giorno, M'alzaiti tanto Son u. . con pudico affetto RinaU- 5 r- .
Intepidito .Moron. E dirò, che fui madre >ahi che prcuidell tuo Purgato Leon. Là ve dirizza mille faci ardenti Di penfìcr calli,e
.
fauer l'intepidito affètto Del cor materno Mort.5 4. . . di purgati affetti . Taid.f.8.
Interminato Gatt. E con affèito interminato, e diuo Volgendo
. Puriflitno. Brace. Con puriffuno affetto a Dio voltato De l'eterno
i lumi gli licllanti giri Addol.9. 11. Croci 7. 63.
-ì . voler meffaggio accorto.
Intimo Manzin. Forfè vn dì fia, che ancor benigno afcolti De le
.
Puro Guar. Gradi
. colici gran tempo Del giouine amorofo il pu-
preghiere tue gl'imiimi affetti; Non in vano confida Chi con- ro affetto . Pall.i.
fida nel cielo Fler.i. 1. .
Rabbiofo. Tali" Ma il cauto Paladin , che feorge aperto Lofde-
Sno .
. 9 e .. . .
Riuerentc. Remig. Come a baciarmi già materno amore Ti fo- Tremante Alani. E già due volte con tremante affetto Tra lagri-
.
to, Hor mene pento. Madr.iij. Troncar le penne al vaneggiarne affètto. Vrb.z. 78.
Sfrenaro Anguill, Da rrilli auguri; ohimè mi fu difdctto Di có-
. i
Vecchio . Grill. Horror ruitroria, ond'à là dritta via Riuolgoi
piacerà lo sfrenaro offerto Metam.9. 197. ma ne' vecchi
palli,
.
afferri Inciampo fpeflb , e torno à gli error
Simulato Remig. Habbia veduto ài fimulati affètti Di futuro do-
. miei. i.Son.18.
lor pref.tgio trillo . Epiff.18. Vcrgognofo Manzin. Ahimè che poco foran tormentofi Quelli
.
Smoderaro. Grat. Era d'Anronio io già noi niego amata Da_. Viccndeuole Benam. Come natura in lei , come nel petto Del
.
troppo ardente, ef n oderà to affetto. Cleop.15. 11. fuo fido pallore L'affetto vicendeuole inferio Pali. Etn.4. x. .
Solitario, Brun. Con folitjrio affetto Hoitie varie vegg io , Mà in Vile. Bemb. Quella, che co i begli occhi par, ch-'inuoglie Amor
lor vno e L'oggetto Ven.Cel. Od.i. .
pender calto Son.4.
di vili affetti, e .
Sommerto Maur. Onde bramofa d'ammendar l'offefa Chieda Violento. Mar. Di tenerezza, e di p leu fi fentc Spiccar per man
hor la pace con fommeffi afferri Tab.i. $z. . d'vn violento affètto La pupilla da gli occhi , il cor dal
petto
Sordido Valuaf Che ci fterpa dal cor fordido affetto
. , A cui gio- Temp.i j6.
itane età foggiate Cacci. 6. f.>efi"o .
Vìrciiofo Anguill. Da l'altra il moue vn virrtiofo affetto Di coni.
.
•Solnettoib. Camper. E così noui, e fofpettofl affetti Lacrimando piacerai fupplicante Moro Metani. 59. .
Spietato Grill. Pur non vinci mia fiera Voglia, né il mio fpietato bianti, e di parole
.
. Rpfiit, 1 16.
affet'o interno 1. Madr.164. .
Vinco Tronf. .
O di pietà pofiènte vinco affetto $ Che ne' cor de'
Spiritofo.Caf. Buon miniftro d'Amore Spira nel callo alabaflri- nemici anco ha ricetto C0H.9. 5 a. ,
fuoi gli itorti affètti Scoprendo con maniera alta, e prellantc Anuyìwm dolore, tormento, tanto
. dd corpo , quanto dell'
Addol.r 1. iti animo
Strano Anguill. Quando s'auuedc al fin, che il proprio ingegno
.
Soaue. Maur. Quella è la Croce, ch'à pigliar
Non sa dar luogo al troppo Urano affetto . Metam.3. 78. v'efforto, Soauo af-
flittion, pena gradita. Tab.6. 63.
Suifcerato Ong. Di cofiei parlo, ahi laflb, e fu tra noi Menrre_»
.
Affkonto. 1 affrontare.
fummo fanciulli Si fuifecrato affetto,Che tra' figli di Leda Non Animofo Brace. C osi ragiona
sò fc folfe tale . Alci. 1.
.
; i Galli miei fon pronti A Catul-
Superbo.
lo, & a pie, ne s'abbandona Qualunque forte d'animofì affron-
( eba E condannando il fuo Superbo affetto,
.
Si /traccia ti » Roccf. 67.
1 panni, e fi percotc il nerto Eli. 16.39. .
Difdiceuole. Anguilt Ch'egli fora gran fallo il fare à lei Difdi-
Temerario Ccba Che la fanciulla à la prigion preferitta Tentò
. .
ceuole affronto Senza gituta ragione,c fenza proua Di dò ch'i
fottrar con temerario affètto Eil.i. 19. .
lei s'impinge . Giud.j. 1.
Temperato Giill. Si de le proprie palTion fi fpogli II feno, c'1 ve-
.
Fiero. Brace E de i Giouenchi la fommeffa pace Con fiero af-
Hi di temprati affetti Rim. Son.48. .
fronto à perturbar s'accende Rocc.11. 55. .
Tenace Mar. In terra , o in Ciel tra' più tenaci affètti Qual cofa
.
Gcncrofo Benam. Ecco il lor fallo al fuo poggiar fen" cade; An-
.
più fenfibiJe d'Amore ? corché intanto à 1 genero»" affronti Venganfi feco a querelar
Tenerello. Manzin. Màdie? quelli d'Amore Sono i principi), leftradc . Sei. Son.
fono D'affetto teiicrcllo , e poco ardito Primi fuolazzamenti Siniliro. Tronf Ed hor la forte con finillriaftront Infra i trionfi
Fler.i.j.
fe medefma inforfa Coli. 7. 5. . 1
Tenero TafT Pur quel tenero affetto entro reftringe E quanto Temerario. Stroz. De'
.
, Nobil lece L'ingiurie feriti, e de' plebei al
può gli atti compone, e infinge. Libcr. 16. 5 1. caltigar fenz'altri appelli Che diece , e diece ci ne può dar di ,
Tepido.Campcg Econ tepido affetto bora fi sforza Di quello ìm- conto Al vile autor del temerario affronto Ven. 15.41. .
menfo ardor, c'hora m'infiamma Mollrarti in ville note almen AnuM. luogo celebre in Attica.
fiamma. I.agr.16. 11.
la
Breue. Senec. Altri Ja rupe del foaue Himetto , Altri calchi col
Timorofo Taff. Alta contrition fuccefic, miffa Di timorofo e pie lebreui Afìdne
.
. Ippol.i. 1. .
Tormentofo Man/in. . Io non balio à memorar, non che à ridire aprica. Rof.5.66.
Gli affetti tormcntofi, he da quel core addolorato tanto Re-
1.
Arenofa . Taff. Il fuo fiero latrar non inoltro, od angue Ne l'Afri-
dondaroa'noltriocchi. rlcr.5. 5.
Torto lìamm. Non vadan l'alme errando Con torti
ca arenofa, od Hidra in Lerna , di Fun'am Cocito empia ce- O
.
affètti , e in ralta, Morie giamai,com'dla rode, e morde Torr.i. 5. .
mare, E in terra, e in Ciel d'amor s'oda cantare
Rim.Inn.7. . Allètata. Brace. Così da l'aifetata Africa prende Correndo il
Tonio. Gatr. Onde con toruo, e difpettofo affetto LinuidoFa-
Nilo ogni coiparfo humore, E mfepcrbito più quanto più fccn-
nfeo latra, e bisbiglia Addol. 1 1. _
.
dc Porrà per lunga via Tonda maggiore. Vrb.i. 55.
Traboccante Mar. Tutto dentro difoco,c fuor di fmalto
Rapito Bugiarda Talli E i Pigmei fauolofi rn'lunga guerra (. on le Grù ri-
.
B 3 rac.
. . . , . . . . .
x6 AFR AG
c d'infeconde arene Li- ma licti,efidi Riportarne al padron Ieprcde,e Ipoglie. Colt.?.
race à dentro folo Fcrtil di molìri , !
:
Agilità durezza, difpoflezza, prcltezza di membra
.
Africa, ma- Forzuta. Stroz. Con si forzuta agilità non moue Garzon sù
Moitruoia^Maur. Fra i due Tropici ila la moftruofa torto fune il pie volante Vcn.j. jz. .
Agio, comodo.
di perfone Toltone
Pugnace. Ar. C'habbiam con tanto numcr Bello. Contar. Ella e bella, egli accefo, Vn bell'agio i l'aman-
Fa pugnace Africa il piede. Fur.j8.43-
paue Tutta al fuo no- te è grande multo. Fiamni.j. 1.
Sparla L'aff. Sparla in minuti regni Africa
.
Grande. Ar. Quiui a grande agio ripofato giacque, Mentre il
me, e il remoto indo il cole Liber. 17-8. .
corlo del fiume il legno prele Fur,4j. 5 i. .
miro humilchinarfi LAtro bi- Oriolo Morand. Nudo fei tu perch'io fui troppo ornato Gli
.
,
:
zarro,
Aglio frutto noto, di odore, e fapore acuto
. .
rOI. SOfl.17- r rj r -
,
-
ri
e l'Africano infido Ilprilco
Nocino. Stroz. Odia i cibi più fcelti , e fueviuande Son fetide
Infido. Ghel. Tal verfo il Franco ,
cipolle, agli nociui. Ven. 18. 51.
ardor de la Romana luce Gii chiedea pugna . Rofj.z?-
Olente. Alain. La piangente cipolla , l'aglio olente, Il mor-
Africo d'Africa, Africano.
. .
Garbino . .
Errante. Mar. L'alme, che quali erranti agne dilperfe Rifchio
Cruccio ro.Brun. Là doue Africo mole Portar empio, e
cruccio-
turarne arenofo corrcandiprecipitio eterno Lir. Sacr. Son.iS.
Io Sotto nubilo Sole Turbo ondeggiante , e
. .
ancor.vola la pace. Tebai.7.a8. agnella inferma à buon pallore , Con parole graiuflìme ripi-
fa.e bianca, Nè queta in tutto
glia Il vaneggiar l'uo lungo, e lui confìglia I1ber.11.85.
Infoiente. Anguill. Reilar non può più Borea à l'infoiente
Afri- .
L'Africo mia greggia Folle p allato il crudo C ola fui mezo giorno Mi
Procellofo. Vd. Solfopra il mar con impeto conuerfe
:
alle Mufe & Semplice Tali'. Ferite fean di l'angue humido il piano Le l'empii-
Aganippe fonte di Beotia, Sacro ad Apolline,
.
Metam.i. 137.
Orientale. Brace. D'agata Orientai con auree vene Son le co-
Timoroià. Siiu. Ne inai per felue timoroia agnella Senza pallor
lonne, e icaoitelli argento. Croci 1. 5°.
fon così fmanita paue Madd.8. r. •
Ipjutmentidelelog^ieaugulle. Lir.j. Tremante Brace. Romp' egli , e Lparge e quelle Ipade , c quelle
.
fparfi
Quali lupo crudel tremanti agnellc Lroc.j. 49-
Superba. Mar. Poi donai Marno d agata fuperba Da portar nel
.
tiche. Edip.3. 1.
Molle. Augnili. V'intencrifca il cor col fuo vagito II lafciuo ca-
Iniqua- Valuaf. Fatta Harmonia vna bifciaildon penienne Ne '
nome d vn Profeta Smarrito TafT. Ei te fmarnto agnel fra le lue gregge Hor ricon-
Aggio .
.
ir
duce, enei fuo ouil t'accoglie 7. Liocr.i <ì.
Accorto Ghel. Il nobil Sofonia, l'accorto Aggeo RoCii.iu.
• ,1
. .
Eni-
. . . .
AGO AGR i
7
Erudito Bngn. Furuioi diletti non di Lidia ancella Emular con
. Pacifico. Brun. Ed Eroi femidei illultri ancora In pacifico agon
la, man gli aghi eruditi Giorn.3. . miti, e feueri Guerreggieran di lucida,e fonora Tromba a grin-
Gentile.Benam. Sorge: e l'ago gentil lafciando appefo Al ricchi/1 uiti bellicofi alteri . 1. Scln.Fam.
/imo (lame, à lui fi moue . Mond- 1.54. Pallido Malu. Già de' viui animanti il Mondo è fcemo.E sù pal-
.
Induitrc. Malf. Ma fe l'opra gentile De l'ago voftro induitrc, lido agone Di memorie infepoltc inalza ouante Tragiche al-
C h'ogni penncl più illultre Vince, à mirar falhora intenta fìat tezze a pareggiar l'Atlante. Del. Canz.z.
fi, P'inicnfibilc /malto immobil fafli Madr.61. . Pengliofo. Leon. Può (alitarti, egli è vcr.chi tanto puote Di mor-
Ingcgnofo .Brign. Velie, che fembra vn mar , poiché l'inteflc_' te ancor nel perigliofo agone. Tatd.j. 5.
Seta, à cui dicr colori onde tranquille; Ago ingegnose libe- Peruerfo Ceba. Aùampa il Celta, e con peruerfo agone Si lcuan
.
ral conccffc Al ricco lembo Orientai fcintllle Giorn.7. . contro vn Ibi cento corone Elt.f . 146. .
puntura Ago'trafiflè ingiuriofo, e crudo Superbo . Ceba Ella 5 'inchini,!: nel fuperbo agone Di profonda
.
loquace. Brign. Aghi loquaci fan sù tele Ibare Gli occhi reltar hunulti Io feudo oppone . Ell.7. 1 ji.
per marauiglia muti Giorn.7. . Vallo. Imper. Gi i,gi comincia ;i calpeltar col piede Stretto (èru
1
l'ungente. Mar. Quante rigidepunte, aghi pungenti, Mifero,afco- tier, ch'i vallo agone adduce . Caf. j . 40.
fcm duo begli occhi Amore Lir.Marit. Son. 17. . Agoni; . fpecie di pefee di mare, e di lago .
Ricamatorc. Imper. Quindi ella (iella di ma man dipinfc Col Timidetto . Ong. Tu fai, ch'io non potetia a gran fatica Rubar al
color de la Zeta , e col pennello De l'ago fuo ricamatore indu- mare i timidetti agoni . Ale. 3. 4.
rre,Quello ond' io vello i! fen mitico arnefe . Rult.6. Agonia . angofeia, proprio di chi Ila per morire
Sottile . llent. Pria l'auorio dentato De gl'inrrecciati nodi Le te- Afpra Chiabr. E pur del petto fuo l a ipra agonia, E pur le pene,
.
naci catene B difciolga, e dillingua, Pofcia gli ordini loro epurkdoglieintenfe. Volj.
Punta iegisla'iice D'ago lottile e nioderi,c difpógi. Corin- 11. Crudele. Goa. Sol tellimonio è Dio De l'agonie crudeli Aiw .
Superbo Bngn. Non gli orna il manto, e gli rkama il bullo Per
.
"g-J- 4 :
le fete di I'erlia ago /uperbo Giorn.7. . Dura Grill. L'infenfaro color, clic per fiiblimc Di famofo pittor,
.
rato Aprile, Kpure ago crudele Ha feco,c quindi punge. Quin- tale agonia lo benedico. Vrb.10. 75.
di la piaga poi rifana, vnge Rim. Canz.14. & . Agostino . vno de' Santi Dottori della Santa Chicfa .
Mordace.Murr. Volaro al tuobel labro, Donna.l api per far quiui Sole Affricano . Mar, Et infermando, operando hauefli Nono &
i lor faui , E gli aghi lor ti dier gli aghi mordaci ne' denti, o O Sole Africano e moto, e lume. GaJ.Ritr.
ne' baci. Rim. Madr.zsp. Agosto . vno de' dodeci meli dell anno
Agone campo, oue fi combatte, oucro l'i (te fio combattimento.
. Ardente . Imper. O
la ne la llagion, che ne Io accolte Da campi i
Amorofo. Tali'. Al'amorofo agon guardingo io vegno , Quali imponenti aurate fpighc, Gli animati tefordi già ripollo Ha Ja
guerricr pien d'odio, e di foipetto .^Am. 1. Son.nst calenda de l'ardente Agolto Rull.4. .
corno à i cani onde è feguito . Liber.j. ji. Cocente. Brace. Allunga palli la notturni fetta Frangendo Tom, i
Bellico . Bruii. Suri pacifici, o bellici gli agoni, Sempre la mufa_, bra del cocente Agolto Vrb.12. it- .
alma real Jufinga . Tal. Felice . Alani. I fempliei legumi, e l'altre biade , Che nel fclice_«
Chiaro Brun. Lento guerricr, che di vittorie auampi , E che fa-
. Agoflo in feme fcelfe. Colui.
mofo lramni Orme d'honore in chiaro agon di Marte Agi. . Feruente. Valuaf. Sotto al gran raggio del feruente Agolto I!
Chiufo. Paol. Quinci ha merto il tuo iti!, cantando il meno Di fulminato ardorbebbefi tolto Tcbai.io. 195. .
lui, che fegue ogni hor lungi, e d'apprell'o Virtute in chiufo Feruido Brace. Crefce il delio, come calor per pioggia, Quando
.
agone, o in campo aperto . Ven.Pom. Son.ir. il feruido Agoflo affai più bolle , S'alcim nembo fugace 1 cam-
Dilettolo. Rinal. Entra hor vergine vaga Nel dilettofo agone, pi immolleVrb.6. 76. .
Cingi il nemico, e non temer di piaga 3. Canz.j. . Polucrofo. Ghel. Intanto hauea la rubiconda efiate Chiufi i fuoi
Dolce Bcnam.
. L'aure, che quiui intorno Battean l'ali frefehifli- parti, e'ipolucrolb Agolto Al pomifero Autunno hauea la-
me , e ferenc , Eran fonore aralde al dolce agone che vago . O triate Le lue vicende, e la vendemmia, e'J molto. Rof.j.
contrailo, O che amati difdegni hauean coloro Pali. Eni. 1.% ! Agricoltori che eflercita l'agricoltura. .
Dubbio. Brun. E che fra morti entro il più dubbio at;one_» i Auaro Rin. Teme . la cara merle, e danno, e feorno L'auaro agri-
Colga anzi tempo, e mieta in herba i fuoi Chiari trofei del fuo coltor, c i volgo imbelle i. Son.381. .
valor ben degni Tal. . Auido Brace. Già cinque volte il verno hi pollo il freno A fusi
. i
Duro. Perrac. Co/lame Giouinctto E' percolTo , e non (Iride, gitiui fiumi, c i polucrofo Auido agricoltor tronche le /piche .'
Anzi con puro affetto Prega per chi l'vccidc , E n'ha ben ei ra- Sdegn.z. 1.
g'one, Perche nel duro agone Aprirli vede il Ciclo , e di que' Cauto Ar. Come in palude afeiutta, dura poco Strider la canna,
.
ili Eabricarlì vna fcala, indi al Liei valli Madr. . o in campo arida Hoppia Lontra il foifio di Borea, econtra il
Famofo Valuaf. Sottoalfudordcl'honoratcproue Arde l'are-
. foco, Che'l cauto agricoltore infieme accappia Quando la va-
na del famofo agone. Tebai.i. 117. ga fiamma occupa il loco. Fur.14. 48.
Fero Leon. E chi ne' feri Martiali agoni Fri fpadc, & halle elfer-
. Duro Ceba. Alhor che con la falce à le fatiche
. II duro agricol-
citarfi brama Taid. i.j. . tor s'accinge, e penfa. Elt.1.69.
Fe/lofo Sau. Bruni con cetra d.'or, guerricr Febeo Fattofi Pindo
.
Efperto Anguill. Quelli era agricoltor di qualche merto Nel ru-
.
a lui fe/lofo agone Prcmea l'altero dorfo al Pegafeo Che ben rale cffercitio molto clpcrto Mctam.6. 109.
, .
del nouo honor fentia lo (prone Pali. . Inculto. Tefl. Finfe d'incinto agricoltor feluaggio Gli atti, c'1 ve-
Funeflo Mar. La qual pur dianzi nel /lineilo agone Perman_»
.
nir Rim.
.
d'vn fier faettator hi morta. Indultre Inc. Non han però gli agricoltori indù/fri Tutte afeiu-
.
Gloriofo Paol. . O
come ha feorfo già lieuc , e fpedita De' fuoi gate ancor le natie vene Stanz. .
Hornbile . Brace. Sian gli horribili agoni homai finiti , E celli al fue narici , in quella guifa , Che foglia il paìudofo agricoltore
fin l'vniucrfaJe Croc.4. if. affanno . Far de' bufali luoi Bat, .
Horrido . Brun. Il numero, c'1 valor de' gran campioni , Clic già Prattico Leon. Dimmi, s'in giardin vago, o in prato ameno Prar.
corfer per Chrillo horridi agoni Ven.Cel. Canz.6. .
tico, e diligente agricoltore Di propria mano pianta Feconda,
Infaulto Tanf. Giunti fui monte, agone infaulto, epiazza Di rei
. enobilpianta. Taid.i.2,
dannati à vergognofa pena Lagr.n. $7. .
Robullo Car. Va orno antico,. i cui rami pur dianzi Faccan con-
Lafciuo. Ghel. Ma ne la lutea del lafciuo agone , Che può Matura tralti a'venti , e feorno al Sole , Quando con molte accette al
inehinatrice al male ? Rofio.43. fuo gran tronco Stanno irobuiti agricoltori intorno Peratter*
Letterato. Scar. Generofo d'ingegno , almo Guerriero Sembri rarlo, e gli dan colpi i gara E0.1. ,
Marnale. Ar. Audace entrò nel Maritale agone , E poi da canto Rnuido Ceba. Non fcrcnò giamai con tanta gioia Ruvido agri-
.
,8 AGR AI
nata da sì ferma aita Fugge sì con difordine indiftinto L'Iis
Agricoltvra . l'aite del coltiuare
la faticofa agricoltura Attenderne ghilterra confufa, e sbigottita K.occ.7- 7 U
Faticola. Camper. Tal che .
Pafciuto , e nato Funelta Tronfi E porgendo a.1 luo mal funella aita , Col diuo-
Fertile Ma-. Ne' campi la del fertile Agrigento
.
.
adorno Gratiofa. Tali; Deh qual pietà terrena, oqual celelle Angelo
ftuolo inuitto duce, Ch'altero, e il capo alteramente
porge gratiofa aita A l'alta donna? Sacr. Son.30.
De la roti rata fua naual corona I venti, e i Numi hauea fauili, e
Humile. B.Tafl. Chxg-gio alatila pictade humile aita. Son.8.
fecondi . En.8.
inganno. Indubitata Ghel. Là ti forbì à l'humor di quella fonte Gli oc-
.
Agvato. infidia,
Furtiuo . Tali: ti di furciui aguati è maftro egregio , E d'ogni arte chi, e n'attendi indubitata aita Rof 18. $9. .
Inferma. Tronfi Ma, folle, che più dico ? inferme aite Atant'
Morcfca in guerra hi il pregio. Liber. 1 7- li-
huomin opre richiedo, e inutil motlri Colt. io. j j.
Maligno. Alain. E cosi fe vorrete andrem celati Dagli
.
d'afiecurar defia 74- . Liber. 1. Larga. Alani. Deh porgete al mio dir si larga aita, Ch'io pofià
chiufo ventre Chetamen-
Car. Accoltoci al cauallo, e'1 raccontar del pio villano L'arte, l'opre, gl'ingegni , e le Ragio-
Occulto
ni Colt.i.
te gli aperte, e fuor ne traile L'occulto agnato En.i. -
.
Perfido. Gatt. Per non cader ne' lor perfidi aguati Si commette Potente Ghel. E col fauor di si potente aita Parlarete del Mon-
.
Perisliofo. Car. Tra' portiti dorati iiia d'argento L'ali sbattendo, Pronta TafT. Ned ella haurd da me, fe non la fdegna, Men pron-
.
e 'fchiammamndo vn'oca, Ch'apria de' Galli il perighofo ta aita, o feruitù men fida Liber. 5. 81.
aguaro. En.8. .
Salda. Alani. Mi la diuina voglia, e'1 imo buon core, Eia voiìra
Gir. Cori. 1 3.
Aia. fpatio di terra fpianato, eVaccommodato per batterui il fedele, e falda aita .
Aprica Gatt. E batte sì, che men sù l'aia aprica Suda il villano a
.
tiflìnii martiri Del. Stanz. .
tro di te, ritorna homai nel fenno, £ fa guerra col Mondo, e Certa recar fotleuatrice aita . Son.8.
con Dio pace. r. SacrCap.i. Stupenda. Anguill. TlT fol faprai trar l'anima fotterra Donando
Tremendo Anguill. Doue e quel forte, e quel tremendo Aiace
.
al corpo sì itupenda aita Metani. z. 1 3 . 1
Doue e quel tanto fuo licuro petto ? Metani. 13. 115. Tempeltiua. Grill. Che Io fperar di riuederui poi Mi dà si cara,
Valorofo. Remig. Lalla, che venne il valorofo Aiace , E'1 gran e tempeftiua aita, C'hò doppia vita invece d' vna vita. Rim.
figlio d'Ammtore . Epiif.j. Son.110.
Aiace . fiore Terrena. TalT. Ma fe quella , che'l volgo appella morte , Priuati
Fregiato Et à qucll'herbc tu fe' ancora à canto Fregiato
. Imper. ha noi d'vna terrena aita Liber.3. 69. .
Querelante. Ghel. E'1 molle acanto, e l'hedere tenaci , Narcifi Veloce sì, non necefiaria aita . Del. Idil.
melti, e querelanti aiaci . Rof.ao. 84. Vitale. Ferr. Come i l'infermo corpo Dona medica man vitale
Ahi. anime. aitaCosì l'Alma ferita Da lo tirai del dolor, dolce parlando
,
Dolciflìmo. Nard. Per te colmo di duolo In vn dolciflìm' ahi Lingua amica rtfana Mir.j. 4. .
Ahimè', voce di dolore, e di mouere a coinpaflìone . Breue TafT Né vn momento indugiò, ne vn breue aiuto Nel ca-
.
Interrotto. Manzin. Quando repente afcolto D'vn interrotto fo diremo il traditor mi porfe ? Liber. 16. 6z.
ahimè confufo il fuono Fler.f. 1. .
Certillimo TafT Né parlo 10 già così, perche 10 di/pere De l'aiu-
.
Odorato. Achill. Infelice Giacinto, A che mal t'ha ridotto II to certiflimo d'Fgitto Liber. 10. 38. .
tuo fato aniorofo Che gli odorati ahimè de le tue foglie Qui !
Crudele Valuaf. Il ferro a tempo in altra parte torfe , E d'aiuto
.
fotto il duro dente De l'armento, chepafte Pietofilfunameu- crudel tollo il foccorfe Tebai.8. isti. .
Bianco. Brace. Sopra l'elmetto imperiofo Mede Bianco airone, Fallace. Ccba. Scoperte l'armi noflrej e'1 Re caduto Tenterà
e fi folleua al Cielo . Rocc.4.6i. contro a noi fallace aiuto Etl.io. 30. .
gnace airone altri s'affronta. Caco 5. 115. manchi del fuo fido aiuto Metani. 7- 81- .
e s'ageuolano l'optrationi
li, fupcrno meflò Liber.7. 91. .
Amicheuole. Tronfi Ciò crede Artemio de l'eterna sfera anii- Largo Valuaf. Oltre l'aiuto largo, ch'oft'erifee , D'armai fi egli in
.
Benigna. Mar. Eqtuuiil fè con si benigna aita Da la moghe al- Perfido. Mar. Con quanta fellonia dal fier nemico, Con qual per-
lattar, che'l tenne in vita fido aiuto ci mi fu morto
Cclelle. TafT. Cclelle aita hora impetrar ne puoi, Che'l Ciel Saldo Alam. Di cui fàggio configlio, c Addo aiuto Non hò ch'ai
.
t'accoglie infra gli eletti fuoi . Liber.3. 69. gran bifogno mi conforte . Gir.Cort.4.
Cortcfe. Ghel. E mi darai con sì correte aita Tutt'in vn tempo Scèlerato Chiabr. Sì crude voci ibipingea dal feno Finalto à dar
.
ALA ALB
fchietto , & ha Ji miflo il tutto Giorn. 7. .
ì9
lie peregrini odori Di quelle membra
Agile Taff. Ali bianche velli, c'han d'or le cime, Infaticabilmen- , l'animate neui Efca
.
aggiungendo a* federati ardori. Galer. Hiit.
te agili, e prette. Liber.i. 14.
Thebano Bald. Che reggan poi qu, pretiofi incarchi
Braccio alato. Imper. Mentre itefosù quel moue alternato A'
.
De '
le voi
tedorate: lunltefauro De'Thebani alabaltri
colpi non veloci il braccio alato orna le mura.
Rult.i. .
Rnn.i. Amor. Canz.i.
Candida TafT. E non lontan con rAcjuila,chc fpande Le candide
.
Alamanno. d'Alamagna.
ali, eiacea il vuoto elmetto Liber.S. 5 ?. .
Candido Bald* Co' Tuoi lunati feudi alhor che vinto
Defiofa. Petr. Quando più defiofe l'ali fpaado Verfo di
voi ò dol-
.
Hà il can-
dido AlamannOjO'l biondo Geta Rim. Prof Iib.i. .
ce fchiera amica . Son.109.
Alano, nome d'vna Jpetie di canegrandiflìmo, e
Dorata. Tali". Daniella hor quel, valorofo , che
ch'ai pio Buglioli difeende, nai ce in Inghilterra
L'ali dorate inuerfo lui diftende Liber. 14. 3.
.
Feroce Ar. Come maltin fotto il feroce Alano , Che
Fampfa .
fitti i den-
Tua mercè, gran Chiabrera Spiegò da' lidi Ar"iui
Brign.
cinelagolaghliabbia. Fur.46. 138.
.
.
alifamofe Ver l'Italico Ciel l'alta Virago Giorni. . Fiero Fol. Ma fiero Alan non lui si forte
Fortiffima Monton. Angel terren che con vnghiotie , Non pel sì
.
fortillime ali SpefTo ,
rabbuffato, e lunghi denti . Hum.lib.9.
poggiai tuo pari ordincelefte. i.Son.?o.
Forte. Valuaf O'I forte Alan, che con
Fofca Tanf. Li notte l'vna,e l'altra fua t'olia ala Spande, poflente morfo Il feroce
.
e l'aria, cinghiai t'arredi, e"I fieda Cacc
e la terra, e'1 mare adombra 4 71. .
.
. Lagr.6. 50. Mordace. Stigl. Ofa tal volta a per .gnn, chepaffi Dare
FrefchiiTmu Benam. L'aure, che quinci intorno Battean l'ali impro-
.
fre- uiloailalto Alan mordace Rim. hb.8. .
fchiflime, eferene Eran fonore aralde al dolce a^one.
0 Pali. Ai astore vno de' cauallì di Plutone
.
.
Etn.i. 3.
Feroce. Bald. Già de la terrai cauernofi feni
Garrula TafL" Quej(k\chc l'ali garrule, e Addenti Percotcndofìal Rimbombano à i
.
nitriti D'Alaliore feroce . Rim. Prof,
lib.i.
petto Stogan forte d'amore uiterfo affetto Bofch.
tglu . Feruido Brace. Poi con grane foi]>ir il Re del pianto
.
Al f eruido
Grande Angeli. Subito le grand'ali in aere ftefe , E co' 1 mentiti Alailor cosi rtlponde . Vrb. 1.19.
vanni à terra venne Metani. 10. 66. .
Alda quello (patio di tempo tra il matutino , e leuar del Sole
.
gando afpro viaggio Del mio bel Sol nel defiato ra":?io
/pie- Wo Canuidiflima.. V.nm. alhor ch'inalba D'Oriente le vie A punto
Mille Candididìma l'Alba, Et apre l'vfcio al die
Ven. Terr. Od.6.
bellezze inamorato beui . Lir.Am. Son.51. .
.
L'ali tron- albóri, e mentre ch'ella Piouea perle sù 1 fiori Fuor del fiori-
car, che si fuperbe fpande Son.i. .
,
to feno Partorita i colori . Epici.
Tenebrofa. Anguill. Il vento Auftrale hi i
nuuoli à le bande, Mefì'aggicr3 del dì Bald. Cosi talhor fuor de l'ondoCo chiofiro
Ouunqtie l'ali tencbrofe fpande. Metani. 1.69 '
.
1 , Veloci/fi- Meflàggiera del giorno Andr. teco l'azur del Cielo in cui fo-
.
mcmoflral'alifue. Foci. 49. .
ao ÀLB ALB
Nouclla.TafT. Ma come apparue in CicI l'Alba nouella.Lìber.i.s.
quelìa cruda pelle , Chefolo elegge i delicati alberghi . Ip-
pol.1,2.
Huncia del Sole Taf!" L'Alba intanto forgea numiadel Sole,
.
Dilectofo. Rinal. La mia nemica hor ch'i miei fpirti laffi Corrono
d'Amor l'Alba ritorno . Son.ji.
a' fuoi begli occhi, e ignudo a tergo Lafcian partendo il dilet-
Rofata Brign. Prcncipi , voi melchini ,
. Che il giorno mai non
tofo albergo j< Son.61.
vagheggiaflc infafee Quando di latte AJba rofata .
ilpafcc__>.
Difcortelc . Vd. E girfehe lontan da quelli liti, E dal maluagio al
Oiorn.8.
bergo, edifeortefe. En.j. 15.
Ruggiadofa. Ar. L'aura foauc, e l'Alba ruggiadofa. L'acqua, e
la terra al fuo fauor s'inchina . Fur.t. 41.
Dogliofo Silu. . O
Mondo immondo, e di perpetui affanni Fati-
Serena. Sano. si dolce ghiaccio, Come
Nò cadde in terra mai cofo fentier, dogliofo albergo Madd.i. 67. .
SpofadiTitone. Inc. La fpofa di Titon , l'Alba, che fuole Cac- d'A murate, o di Mcemetto Libcr.j. 44. .
uea il manto di perle Albavezzofa. Giorn.7. Falfofo. Imper. Ch'allontanato da i fallofì alberghi , Di cui gli
Vfciera. Brun. Col Zefiro odorato Spunta l'Alba ridente, I 'vno, habitator fono i rumori , De le delitieandrem cercando i re-
e l'altra nel Prato De l'Indico Oriente Ricchi d'odor Sabei gni , De l'honeflo piacer le reggie liete , E i più temprati rai de
,
Cortefe . TaJL" E qui lor poi l'albcrgator cortefe Fc d'elfcr Mala- fido Guar.
. O
le l'anima vn di da vn voi tro folo Gentile Iguardo
Albercatrice . che tiene, o dà albergo altrui Fofco Porri. Nè voi fé bella,perche hanendo fchcrno Chi fpar-
. ì
lafciua. Priu? L'innamorata figlia di Nereo, Lafciua albergatrice Funello. Senec E penetrò del fuo fanello albergo I.apartcpiù
De le mufeofe grotte . Galat.i, fecreta. Mcd.4, 1.
Albergo ogni luogo oue s'alberghi, l'alloggiamento , l'habita-
.
Giocondo. Guid. Albergo già di Dei fido , e giocondo , Hor di
tione_>- lagrime triik, e di lamenti Son. 81. .
l'incomparabil quercia antica , Metam. 8. J49- Grato Taf!.' L me teco raccogli in quello grato Albergo, c'habi-
.
Ampio lafi. Per l'entrata maggior f però che cento L'ampio al-
,
la città lontani herbolì alberghi . Rult.i.
bergo n'hauea } paffar coftoro Liber. 16. 1. .
Hanno. Tanf. Se falce hà pur la Vergine felice Nel'henno al-
Antichirtlmo Pcrr. Indi fra monte Barbaro ,& Aucrno L'anti-
.
bergo manto, c'1 velo , Con che circondi, c copra il
altre chc'l
cento colonnati cflrutto In cuna dia città fublime albergo. HuimJe. Car. Cominciaro à ftourire I rari alhor del poucrc Ilo
En. 7. Euandro Humili alberghi. En.?.
Aureo. Ar. Del lucido Oriente , d'ogni intorno , Etindivfcìde Illuflre . Tronf E'J crin di torri trionfali onuflo Erfe à degne vir.
l'aureo albergo il giorno Fur.15. 93. .
torieiliullre albergo. Coli. 1. 18.
Bello. Petr. Se per falir à l'eterno foggiorno Vfcita è pur del beli" Induflre. PaoL Min forfè le Terme albergo indiutre Degli otij
albergo fora. Son. 114. molli, 0 per lo feempio altrui D'eccelfTrupe il precipito illu-
Campale Ghel. Traflèr/i i Regi, e nel campale albergo Gli volle
.
ftre ? Rim. Son.ijp.
accompagnar l'Eroe «cntile . Rof.7. 100. Infame . Remig. E quella è quella dote, ond'ella venne Così fu-
Caro Taf]! Languifce if fido cane,
. ogni cara Del caro albergo, & perba entro a l'infame albergo . Epiil.14.
e del Signor oblia. Liber.1j.6j. Infido . Anguill, Se flarò chiuia in queflo albergo infido , In que-
Caffo 1 adi Tu per mille cuftodic entro à più caffi Virginei al-
. i lle fclueitrane, iuquelti monti . Mecam.6.3i<5.
Degno. Car. Vòchene tema: m'anima si vile Nontirorràla Lotofo. Alani Edailotofo albergo II noiofo garrir la rana ad-
mia delira giamai Stiefì pur teco , e nel tuo petto alloggi , Di
; doppia. Colt.tf.
lei ben degno albergo. En.11. Lucido. Taff. Mà perche più Io tuo defìr s'auuiue Ne l'amor dì
Delicato. Senec. Perche si rado ne le cafchumili Serper fi vede quisù, più fìfo hor mira Quelli lucidi alberghi, cqueftcviue
Fiam-
.1 . . . . . 1 . .
ALB ALB 21
Fiamme, che mente eterna informa, e gira Liber. 14. 9. . Giganteo Bruii. Arbore giganteo d'vn Apennino Sembra a chi "1
.
Metto Remig. Ed io rimati fola Metta nel metto , c dolorofo al- guardo ha in lui tifo, &: intefo Ven.Tcrr. Galat. .
bergo. Epiil.14. Honor del bofeo Telt. Con horridi fragor fulmini ard ::ui Da_.
.
Militare. Tafìl Cosi alquanto n'andaro, in/in ch'i tergo lafciar l'infiammato Ciel Gioueiiiflèrra, Enecaggiono à terra Gli
de' Franchj' il militare albergo Libcr.10. 17. . honor del bofeo inceneriti, e fpenti - LÙM7.
Molle. Teli. Non fotto padiglioni inietti d'auro Han le Piene Infabricato Vd. E chi arbori vi porta infrabicati, E chi per remi
.
lafciain furia il parricida albergo Mctam.4. «*; . tofo , ed itnmenfo albero erecto ; Ampie ha le foghe , e a ls_j
Penofo. Benam. Fortunato Battillo ohimè, cha'l petto Sento !
città la luce Del :>ole inuola, c cieca notte adduce La gran_j .
d'eftremo duolo Fatto pcnofo albergo . Pali. Etn.3. 4. felua d'Ardenna vnquanon fece Arai pianta internai alberi
Placidiffimo Bald. Quello di cento riui Placidifllmo albergo Fù
. eguali: Oue fol fi vedean,'d'augelli in vece , Habitare ,ed errar
già Pergo nomato Da gli amichi Sicani . Rim-Prof. lib.i. fpirri infernali: pece Vomitammo E foco, e fumo di fulfurea
Pompofo.Pozz.Là sù le verdi femprc,e ricche tpon de Di quel na- U'intorno,e battean l'ali ,E tra' fuoi rami, con horrendo lindo,
to dal Cicl immortai fiume, Siede pompofo albergo . Genir.i. Si vedean gli empi moilri accolti in nido lui con tetra, e vipe- .
go
fece à l'empia Aletto. Lagr.7. fiere Con fembianti internai genti feroci, Tengon feettri, e co-
Ricco. Petr. Fin che mia dura forte inuidia 11 hebbe , Che di sì rone ofeurc , e vare , Torno il ciglio afpro il volto il guardo ,
,
ricco albergo il po fé in bando . Canz.45 atroce,Con muto minacciar vibrano altiere Sol intefe da l'oc-
Rigido Mar. Raro frà lor s'aicolta accento d'Eco, Troppo rigidi
. chio horride voci , Mentre rauuolgon con ingiurie , ed onre_>
alberghi a' fuoi doloricela chiaman talhor tigri, o Jeoni , Son VerfqiJ Cielo inimico empia la fronte Bab~7. zz. 13. 14. z?. .
le nfpoftc fuc fulmini, e tuoni. Ramofo Vd. Dentro à la felua vn arbore ramofo Opaco à più
.
RufHcov Bruii. Benché mitico albergo, F. poucra capanna Di poter, e folto giace , Cinto intorno dal denfo bofeo ombrofo .
viuelh inqueftinottri Sacrati alberghi, ene'fuperni chiottri Sacro Car. Non htbbero i Troiani à emetto facro Più di n gli al-
.
yiui hor beata al fommo Bene vnita" Guacc. Son.t. tri profani arbori, o lterpi Alcun riguardo En.i 1. .
Sicuro. Vd. Donna è duce del fatto, à lei s'afpctta Ilcomman- Supèrbo. Anguill. Già già minaccia il ruinofo feempio L'arbor
dar, cosi à le nani danno In quelle piaggic porto lùperbo, e già la cima atterra Metani. 8. 3 5 6.
, c quelli lidi .
Fanno albergo di fe làuri, e fidi En. r- •)&. . Traue chiomata Giutt. Senz' ombra alpina di chiomate traili Ne
.
do in far de'non viuenti ancora II fontuofo albergo. D.Sett.i. l'indomabil Reno Cleop^. 66. .
Sofpirato. Manzin. Epurdi nouo-io torno A quelli alberghi fo- Aluore bianchezza: &: è proprio quello fplendor bianco del Cie-
.
gi le cime a gli erti colli, E gli aurei tetti infra le nubi afeonda.
..
Canuto. Mala, làsùqucl monte, oue canuto albóre A quella
Mond.i. ecà.cadente inuecchia il crine Del. Son. 55. .
Torreggiarne. Imper. perche fu quel torreggiate albergo.Quel O Chiaro. Car. Già del "ionio legnante era il mattino, E chiaro al-
d'ararne leggiadre alilo eremo , In fepiù forte , e men vulgato bóre haueal'iiumido vclo'Tolto dal Mondo. En.j.
RuU.14.
altrui. Corriero del Sole. Brun. Però corrierdel Sol l'albòr ridente Tcm-
Trauagliofo. Ar. E v'hebbe trauagiiofo albergo, e crudo , E più "pcltofo di gemme, edizafliri, Di fortune d'argento vn turbo
chcdirfipoflaempiofoggiorno. Fur.i? Tòu ardent e Duììpa al fuoi da gli ftellanti giri , E perche v'hebbe il
Trillo.
Tanf. E le par, ch'anno ogni momento fìa D'vfcir del tri- crin già troppo adorno Au3mpa tutto d'vn vermiglio feorno .
•farami . [< •
011 .
]rc!co. Mar. Sorgea l'Alba nouclla , Madre de' frefehi a'bòri
Altero Anguill. Tal volta giace vn infcnlìbil pietra Tal volta_>
. Epit. ti
,
d'arbór forge altero vn tutto Metam.S. Lucente. Ghel. E da la notte più lucente albóre Ritorna in_s
?4* .
il
Annofo Anguill. Vn arbor, ch'era in terra annofo, e'grcue Gli
.
, cerchio il verbo, e la fatica. Rof 18. ir.
aueutam quello dir fuperbo,&: empio. Metani. 11. 191. Matutino Molz. Come rtelir, die fuor de l'Oceano Efcc dinanzi
.
Eccelfo. Augnili. Gli alberi eccelli ne' monti eminenti Per forza al matutino albóre. Son. 5.
degli artefici abbattuti Matam.i. 31. .
Nouo. Tali Ditte ài Duci il gran Duce: al nouo albóre Tutti i
tlcuato Anguill. Teme i troppo eleuati alberi, e l'voiu J'alfaltovoi pronti farete. Liber.11. 17.
.
In terra
ventro le ficpi afeonde, e coua Metani 8. 18 1. .
Orientale. Malli. Ceda pur, ceda àlorqual più fi prezza Orien-
Famiglia frondofa Ta/T. Par; che la dura quercia,
e'1 catto allo-
.
tale albóre in sù l'Eoo, E s'annichili homai , qual candidezza
ro, E tutta la frodofa ampia famiglia,
Par,che la terra;e l'acqua Orna l'argentea conca ad Alcinoo . Del. Stanz.
erormijefpin Dolammi d'amor fenfi, e fo'fpi'ri. Liber.16. 16. Roileggiantc . Moron. S'al cominciar del giorno Si v.egjjon rof-
frondofa. Leng. Superbi fcogli al gran Cantore feggianti i primi albóri Prendon fofpetto i cori , Che il Sol re-
auantc, Giun-
gean tilhor con gli alberi frondoli fc leg.r 1. .
tili tempctte al fuo ritorno Sacr.i. Madr.17. .
Rugia-
. .. ... . . - , . . . .
22 AIC ALE
Rugiadofo. Gofel. Crcolle vn bel defio, ma voi che l'anno Vol- Eglirilponde: Macedone irruitto O , Siali pur tuo, the non
gente lorOj i rugiadofi albóri , l 'aure (baili, i chiari almi fplen- voglio 10 Phomaggio De la Grecia, ode l'Alia, ode l'Egitto.
dori Cruda ni.'alìe, onde fiorir non firmo Son.117. .
Vrb.7. 4.
Alceo . Poeta Lirico di Mctclhno Re di l'ella . Piaz. Al famofo Pelide Qirella che si canora intor-
Biondo Rin. l'in non s'ode il canuto Mopfo, nc'l biondo Alceo
.
no fuona Tromba, gioia di Palla, e di Bellona , Inuidiò dolen-
Addolcir l'aria intorno , Pur l'vn l'altro nel canto e vn Semi- te il Rè di Pella Madr. .
Dotto Alani. Vuol ch'io canti, lior venga il plettro d'oro, Ch'i
.
Alelìandro à la voJubil cella, Stupido refta à rimirar ciafeuna
me più fi conuien, ch'ai dotro Alceo 1 ibr. 1. Eleg.i. .
Voglia sbandita, e poi così fauella Vrb.7. 1. .
Alcide, in vece d'HetcoIe, detto da Alceo Aio Ano paterno: Vincitore. Petr. Vincitore Alelfandro l'ira vinfc , E fc'l minore
ouero dalla virtù detta da' Greci Alci in parte, che Filippo
Son. rs>7. .
deferti errante, e vago , Prende vn cinghiale, e due leoni veci- Campione Romano Mar. Vinfek) il gran Farnefe, e con trofeo, .
dc. Cìcc.j. 76. Cui nèCcfar,nc Drufo ottenne eguale,Trionfò de lo ftuol per-
Forte. Car. Non però fi contenne il forte Alcide , Che d'vn (al- fido , e reo Ciò fù deftin . pero che palma tale Altrui non fi
.
to in cjutl baratro gittoni . En.8. douea, màfolpoteo A Romano Campion effer fatale. Ga-
Fortiflimo. Valuaf. Cne'l fortiflìmo Alcide vsò da poi, Che'l gran ]cr. Ritr.
leon conia gran mazza vecife. Cacci. 35. Grande . Bruii. Ecco Aleffandro il grande , De' Belgici trionfi af-
Gcnerofo Mar. Ne di te, clic furato Da la bella Napea Lafciafti
- fai più altero , Che de' Perii il Macedone gucrrero. Ven.Terr.
in pianto il generofo Alcide Samp.i. . Madr.i.
Glonofo. Car. Tanto de! Mondo il gloriofo Alcide Noncorfe Aletto . furia infernale, figlia d'Acheronte, e de la Notte, e ini-
mai. En.6. ,
niltra di Plutone
Grande Con memoria gradita Viue del grande Alcide il Cruda Terni. E prefe a fdegno il voftro ardente foco, B'1 cantò
. Teff. .
nome eterno, Non già perche figliuoIlòffedfGioue, Màpcr da quetar la cruda Aletto 1. Son.iz?. .
mille, ch'ei fece illuitri proue. Lir.16. CrudelifiimaBrace Ti rauiu'io bcn'm J'accolro, e vago Crin sù
.
bro Popoli intieri inuittO fempre Alcide Suppl. . go fece à l'empia Aletto Lagr.7. .
Valorofo Pozz. Io come già del domaror de' inoltri, Del valo-
. Erinni crudele Car. In quella buca l'odiofo Nume De la crude-
.
rofo Alcide Ne i bei fogli delCiel con raggi eterni Segnai le , e fpauentofa Erinne Gictoffi, e difmorbò l'aura di lbpia_.
l'opre, d'ardire. Genit.5. En-7-
Vincitore C ar. In quello humilc albergo, Alloggiò, difTe, il vin-
. Figlia della Notte Car. Cosi Gilmo le parla : ò de la Notte Pof-
.
Felice. Alani. Fan si vago il mirar, ch'auanza tutto Del felice no affifa in fui funebre fuoJo , Così fauella, e la vii turba tace.
Alcinoo, del faggio Atlante Quanto fenile giamai la Grecia, e Roccj.-h.
Roma . Colt.5. Immonda Rich. . Ardi quel tetto infame, e dentro incendi, L'im-
Alcioni figlia d'Eolo Rè de' venri, e moglie di Ccice, connetti-
. monda Aletto e'1 cenere infelice Co' pie calpefta , e fpargi d
,
lidie, E tra Ccice, e la fida Alcione Non so fe folle tale_>. cagion di pianto , E che guerre crudeli, ira, e furore , Riffe, in»
Alci.,. .. lidie , danuofi errori , e quanto Trouar di mal fi potè, fem- M
Mella Anguill. Scioglie la meda Alcione il pianto, e'1 grido , E
. pre à core Moftro, ch'odian le Sore entro à quel regno , Fin
.
ltende fuor del letto ambe le braccia Metani. 1 1. xafi. . Pluto il padre ifteflb anch'ei l'ha 3 fdegno En.7. 6S. X .
Querula. Senec. E i queruli Alcioni Vinci del mare, e di Pandion Nequitofa. Car. Difcefe irata, e da l'inferne grotte Afe chiamò
gli augelli. Ottau.i. 1. la nequitofa Aletto De le tre dire Fune vna è colki, Cui fon .
fuenturata Alcione ancorveni/fe Metani. 1 1. 119. . ne , Ogni empio vificio, ogni mal'opra a core . En.7.
Axchma. figlia d'Electrione e moglie d'Anfitrione, da cui con , Odiofa Bald. Lega a! timone l'odiofa Aletto I feroci caualli,
.
piace innocente à le fuc voglie. Metam.6. 54. AiFro. fiume in Elide parte di Grecia preffoà Pi fa , il quale in-
Alcorano, empio libro comporto da Macometfo Arabo, inuen- ghiottirò dalla terra pafl'a il mare , & in Sicilia riefee nel fonte
tore, e prencipe della fetta Maumctana Arethufa . , 1
ciafeuno inganno , e di ciafeuna Apollatica fetta error profa- Artadia,Riconofci U tuo caro, Ji già non men di te Ùmofo Al-
no . Caler. Ritr. feo Pali. ProL
. .
<
'
Aleggiaxe. il mouere, il battere dell'ali Greco Tali" Che dolce humor già bebbe in acque fai fé Là ve cer-
.
Soaue. Brign» Altri contro il calor, chelamolerta Con foaue ca Arcthuùil Greco Alfeo Conq.8. 1 ;S. mi, .
aleggiar Zefiri della . Giorn.j. Lucente. Senec. E doue feorrer fuoj le gelid'onde Vcloeiilmio
Ai.fmakno. d'Alemagna. Vedi Aiamasno. al corfo Alfeo lucente Per l'Olimpica polite altrui ben noto.
Feroce. Galean. Iflupidito, eftatico fcrmoflì II feroce Alemanno, Thieft.Ch. 1. J H'M^nA.^ifiinl^
il forte Infubre Suppl. . Predatore. Ghel.Come nel mar dal predator Alfeo Arethufa gen-
*
Aiissavuko Magno figlio di Filippo Rè di Macedonia . . til fugge, e s'afeonde . Rof 11. 1;.
Domatore BfC Lcng. Hor più veder piangente la tóba d'Achil- Ai.FisTiitA. figliacji Flcgeo, e moglie d'Alnieone.
le Non fi poma con generofe rtillc lì chiaro Domator de_-> Saggia. Anguill. La bella Alfefioea faggia, e gioconda. Dotata
l'Oriente. Canz.j. d'ogni ornato , e bel collumc , Di FR-geo figlia, il purgherà ne
Macedone inumo . Brace. Mentre parla cosi , forride il faggio l'onda Paterna., epoi godrà (eco le piume Metani.?. 166, .
AlffTB-
..
. . . .. , . .
Ali
Alfieke « banderaio, che porta la bandiera '.
Fido. TalK Il capitan, che phì indugiai; fi fdegna, Toglie di ma- mini d'ira. Od. 19.
no aJ fido alfier J'mfegna Liber. 18. 97. .
Canginolo. Valuaf. Se gli alti monti da le cime al tire Sudan ca-
Alga. hcrla acquatica lcinolo alito, e gulto. Caccj. 87.
Brutta Sper. Qual gioco efier può il tuo la tra le fehiume De le
. Infoaue. Tronfi Dà l'aria immota , e manda l'aura grauc Spirto
fals'onde, eia isrutea alga, amara Sola nuotando al ciel fred- infecondo, ed alito infoaue Colt 8. 40. .
do, &okuro ? Rim. Odorifero. Brun. Ne l'aitar del fi.o core Gli fiacri pure riucrentc
Humida on. Qiund'in quell'acque habbia la cerna il nido , O
. !
il core, (ili fnarga intorno intorno
Odoriferi alni gentili Arabi
Thumide alghe in mar pafea l'agnelli Ciuacc Son.j. . fpintetti Pauig.i. . 2. Seni.
InunondaG.uean.Là tr.ì giunchi palultri,e l'alga immonda Odi 1
Pretfofi). Mar. E pur tutto elfalatta il nobil tetto Sofpirdifumo
gracchiarne ò Filli, in itrana foggia Figlia dei tango, e de Telli- eletto , Vapori almi, e diuini , Aliti pretiofi, e peregrini , Aure
na pioggia , Quella verde loquace in grembo a l'onde Guacc. . pure, e leggiadre D'Indiche gemme, e di miilure Ibere. Epir.7.
Son.5. Tetro Car. Granferò; oue d'Aaerao era la bocca , E'J tetro alito
Infeconda. Brun. Lafcio ben de l'oblio l'alghe infeconde, E, per luo fihiuando, 111 alto Ratto l'ali fpiegaro En.<S. .
correr leggicr le vie del vento Mocoilpenfiernon vile, ìlptè AiLK.ii.iMiNTo alleggerimento. .
non lento, Tale ardir al mio ingegno il Ciclo infonde Pali. . Dolce Anguill". Che ce la vita 1 fono Satio cosi>h'ogni più dura
.
Inutile Tor. Con cjueli' il mar quando più irato freme , L fran-
.
morte Fia dolce alleggiammo A le mie doglie acerbe. Gi'ud.i.j.
ge, e u alga inutil fparge il lito . P.i Allegrezza, giubilo, e contentezza di cuore, per cui fi nuioue
Lieuc . Mar. Non efier alga in mar bene, e tremante, Che pieghi l'animo , si che ne inoltri kgno nell'clteriore , e (penalmente
hor quinci, hor quindi il tuo volere nel volto
Minuta Mar. Ne tanti molli giunchi, alalie minute Fiede
. il Thir- Altera. Piccol. Piacer, che l'alma accende D'inrinira allegrezza
ren sùprr le riue herbofe Lir. Marit. Soavi 6. .
altera, e nona. i.Canz.:.
Verdeggiante. I'riul. In si folingo feggio Da più r.poftì fondi Caduca . Brign. De' Mortali caduca E* l'allegrezza, e col girar del 1
Portato haueua l'onda Quali morbide piume à cari amanti I Cielo Gira non meno ogni piacer nel fuofo . Giorn.4.
mufehi tenerci!)', E l'alghe verdeggianti GaJat.7. .
Dubbia . Anguill. E fubito che lei conolce, e vede, Par che dubbia
Vile. Rcnug. C'hor J'alga vile a k tue nani intorno Dal tempc- allegrezza d cor gli tocchi . Metam.4. 13
itofo mar gittata pofa . Epill.7. Epitalamica . Mar. E di balli concordi alto concento , Loqual
t\u,imt. citta d'Africa d'epithalamica allegrezza Empiea la valle, e il monte Epit.j. .
Nido de" cor/ari . Tali". Trouar Bugia , & Algicri, infami nidi Di Fugace Bemb. E fugace allegrezza, e lenii guai, U fimulato nfo,
. i
corfjrij Se Gran trouar più atlanti . Liber.15.11. e pianti veri . Son. 29.
Ai freddo grande
'.ori; .
Atro. Bald. che per hauer di fangue atro alimento Tua crudel- occhi fuor, si come e fentto Soi;.8i. .
Debole. Tan. Già ne le feeme forze il furor langue, bicorne Serena Tefau. Riempie tutti gli occhi di fplendore, Di fcrcna al-
.
De brutti vitijfuoi degni alimenti. Metam.i. 1H7. Sofpefà Ghel. Ch'a folpeia allegrezza bel deliro , D'vn afpctta-
. i I
guid ocio. e'n vii piacere Timida. Foì. Ad ambiduoi nel petto il cor faltclla Di timida al-
Gloriofo. Mar. Immortale ornamento De la pace, e de l'anni
legrezza, e nia vergogna Hum. lib,6. .
Glonofo alimento De Ieprofe, e de' carmi, Lampo riSinù» Timòrofà Vd. Sen'ìiiggc Aronte da ifupore opprefiò E di alle-
.
,
virtute, Lampa di gloria eterna, Anima de l'honore , ìinio-
grezza pien, mà timorofa En.11. 179. .
horfoccorfe. Giorn.7. •
En.7-154-
Tenero. Tah. Ahi qua! orfa crudele , ahi qualfuperba Tigre mi Infelice Car. E tutti al fin, che nel calarli al mare Bagna d'ambe?
.
fé alquanto immobilmente, in giufa Ch'ella parca sii la picto- Trattenuta trattici! degli occhi giri Riut.i. 1 .
anainpa , Che con piede inf ocato Orine accel'e di foco in aria Alloggi amento, luogo doue s'alloggia.
'
HA -
: Bello.
. . .
24 ALL ALL
Bello Ar. Bello,
. &
ornato alleviamento diclli Io cfcreej 6e ho- attende», Che ile ul'edra, e infruttuofo alloro . Lir.17.
norar lece con lui Origlile »nco , c nobili donzelli Mandò con Innocente .Goa- Com'è più caro d'innocente alloro VeUirle_-
ella, c' caualieri fui Tur. 17. 114. .
tcmpie,e configliarfi al fonte, Che d'offro penfierofo, e di dia-
to, e buono alloggiamento. Fur. 1 7- <59- Inaitto. Biign. Mà perche più m'aggiro? il Campidoglio Ecco
e luogo, oue s'alloggia là, che n'aipctta ; ìnuitti allori , Immortali trofei , fublime fo-
Alloigiq. l'alloggiare,
Difaltrofo StroV Parte la Maga, c non le fu d'inciampo Balla-,
.
glio. Non fan più ditl-rir i nollri honori Giorn.j. .
palude, eVJuilroiì allogai . Ven.10. Sj. limonio • Giuli. Beue fnci plaufi in vano Chi non fi nutre al crine
AtLOM! albero noti/Timo, 1e cui frondi fon lunghe, dure, fempre
.
Ifmcnio alloro Od.n. .
Ambiriofo . Capp. Benché talfcor d'armoniofa ceti.- io faccia ri- de l'oro. Od.?*.
fonar le corde d'oro , Già non delio l'ambitiofo alloro , Che'l Odorato. Bufai, lieto boichetro alteramente adorno Di verdi
mio nome immortale innalzi à l'Etra • Prim. Son. abeti, c d'odorati allori Guacc. Son.4. .
Caduco Taf!'. . O
Muti, m, che di caduchi allori Non circondi la Parnaflìco Alain. Ricfce in sù la balza alpeftrc,
. erta II Tarnaf- &
fronte irfHelicona Liber.i.s, .
ficoallor, l'aurato cedro. Colti.
Calcalio Bald. Tefier si per mia mano Ricche ghirlande tra Ca-
.
Pianta trionfale . TatT. O pianta trionfale Honor d'Imperatori ,
flalij allori Faconda Clio di non caduchi fiori Rim. Heroi. ,
Hor de' nomi de' Regi anco l'honori . Am. Madr.90.
1 .
Cana-5. Pregiato B. Talli Degno non mcn che fia il pregiato alloro D'cf-
.
Catto Talli Par che la dura quercia , z'ì callo alloro , E tutta la fcr corona à le ben dotte chiome Son. 1. .
..
frondofa ampia famiglia, Parche la terra, e l'acqua, e formi, e Tudico .Glie!. E le vergini adorne iuan con loro Di bianca velie,
foiri Dolermi d'amor fenfi, e fofpiri Liba. fi. 16. . 1 c di pudico alloro Rof.j.?. 104. .
to , oue de' puri allori L'inuiolabii cinto il crin gli ferra Stu-
Delfico. Trouf. Gii treccia il biondo enn Delfico alloro , Edi ;
feettro gemmato ha il braccio onullo Coil.i 1. 49- . pido ifraino auampa, crea fi vanta La morte trionfar diin-
Dolce ..Rin. Non fi vaiui homai più Sorga, o Tenaglia Del dolce mortal pianta Coli. zo. 71- .
alloro in mille carmi impreifo, Che non ha Iril si vago il bel Sacro Teli. De le mie tempie intanto Caggiono i fiacri allori , e
.
Permeilo. 1. Son. 117. non sò come Saigon ciprefii a funelf.tr le chiome. Lir.irf.
Eletto Buon. Qui, doue Amore ha il trono, Apollo il regno Del
.
Sacrofanto. Binaf. Non ti coroni il facrofai.ro alloro , Ch'infin
vollro eletto alloro apro i teferi Ven.Pom. Son.4?. .
daprimail penficr mioprelcriffe. 1. Canz.i.
Eterno. Gofel. A 1 vago fi orde i verdi , e bei vo.lr'anni, AmOr Scelto Sac. Bruni a cui non imbruna, anzi ben chiara S'apre la
. ,
quello confacra eterno alloro, Che ne le frondi hi fcritto in_» gloria, e tra' più feehi allori Con pennello immorrai fìngi , e ,
latrc d'oro , Qui nulla pon di ria ftagione i danni Son. 4, . 1 colori Fama che bruna ancor 1 ombre nfcliiara Ven. Poni.
,' .
Pellico . Brun. Nutro di due begli occhi ai bel fcrcno , Con aura di Sempreuerde Bruii. Formando al Dio del femprcuerdt alloro
.
allori , Che tanti cigni , e tanti Sacraro a! vollro nome t Rim. fime mortelle. Fur.6. n.
Idil.z. S;ndii!o.i\1ar, De lo ilridulo alloro afperfe in cfìb Le nere bacche
Fiorito . Tcil. Mufa, tu che di Dirce in sù l'arene Pianrafa m altra manzi dì rctìife.
etatc Di gloria fempiterna allor fiorito Lir.17. . Sublime Porg. A lui miai nouo, e gloriofo Auguflo Darà le pal-
.
Fronda.Brun. Indi cimoui il crii) di quella fronda.C he già leggi t- me, e più fublimi allori, E ha con l'opre eterne eterno il grido.
dra fù Ninfa in Te(Tag!ia,r. fi fé alloro à la patema ruua l'ali- . Son.18.
fronde allorca. Giuli. L'arco canoro de le Aonie Dine, Acuì Supremo . P,in. L'alma r.on già , che fola in fe riilretta S'erga
diede la vira aliorea fronde, Con poetica man raggiro. Od. 11. cantando più fupremi allori 1. Son. 138.
3 1 .
V0I.1. Sec, Trionfale Aiiguill. Di trionfale alloro orna la tcfta,E fà del mio
.
frondofo, che fi sfronda, e perde In breuc tempo lavagliela, Trionfante. Collant. E quindi poi di trionfante alloro Ricinto
c'1 pregio . Mond.tf. a noi ritorna. Son.
Fronzuto. Imper. In quel bel cerchia di fronzuti allori , Che_j Venerando Bcnam. Che del faggio Achillm facra è la fronte E . ,
l'eflremita fiia rcndon pompofa Rufl.i s facra al Dio de' venerandi allori Sei. Son.
.
.
Gemmato Rin. Oue gli hai tu fepolti ? ouc è l'imago De! mia Verdeggiante Talli Qui doue l'acri , e verdeggianti allori For-
.
. i
granCintio? cuc e il gemmato alloro ? 1. Son. 160. mali dt fe vago bofdiettQ ombrofo Bofc. Son.7- .
Gloriofo. Talli Ne dar l'antico Campidoglio efìèmpio D'alcun Volgare. Brun. E de l'alma e del pie feorgo gli errori Per nobil ,
può mai sì gloriofo alloro I.iber.8. 44. vfa di non volgari allori
.
Pali. .
Gradito Bori?. Vi ferui '-urota più graditi allori , Angela, ogni Alma Io lìeflo che Anima.
. i .
hor, s'à voi largo comparte Eterno 0 grido, con gli eterni gior- Abbacinata Ceba. Zara s'appella e di quelle arti abonda , Per . ,
ni- Rim. Son.36 cui fon l'alme abbacinate, e molle. Eli. 14- ij-
Guerriero Impcr. Cingiti altero, e maefiofo in villa Del doppio Acccnfa. Talli Ogni rifpetro oblia vuol vendicarli (Segua che
•
:
vifo ìl bicrinito capo Di faoorita, e manfucta ohua Fatto d'ella puote ) e sfogar l'almàaccenfa. Liber.i. 1.
à Aie tempie amico cerchio.Chc {blende ad onta del guerriero Adamantina Campeg. Mà fiero , e duro più d'ogni durezza , O .
alloro Sù l'oro del fuo crin, più bel che l'oro Rulhi. ferreo core, o alma adamantina Lagr.;4- ioì.
.
'.
Honorato Car. Ei d'honorato alloro U crine adorno Ne fi fà in- Addolorata Tanfi Perdona a l'alma mia, eh'addolcrata Cader
. .
Illuftre. Selu. Mufa, fe di cantar giamai li ealfc Cofe altere, e kg- Affannofa. Alani. Hor (benché à forza ) ogni filcntk- fcuote_.
giadre, onde cineclti II tuo bel crin d'illuftri,ctcriii allori P.4. . La lingua mia, che ciò ch'afcolra, e vede L'alma atfimnofa piti
Immortale. Mar. L'hedribrancuta, e l'amorofo mirto Mollra- tacer non puotc. Sat.2.
uano ferpendó Tra gl'immortali, e trionfanti allori Non poca Afflitta Anguill. Tu che d'ogni empio corin'odij più forte, To-
.
ambition d'efiere à parte Di tant' honor anc' elfi , c di far cer- gliquell'alma afflitta à tante pene. Metam-y. 75.
chio, Quantunque humil, al gloriofo crine Samp.i. . Agonizzante. Ceba. E l'alma agonizzante, e liquefatta Palefa
Imperiale* Ar. Poi fi vedea d'imperiale alloro Cintole tfhiomc °sù la fronte il petto ofléfo. Ei: f.
vn caualier venire Fur.ifi. j4- . Al}-el\re Brun, Et 10 di cor feluaggio, c d'alma alpeflre Lor mi
.
Amo-
. . e . . ,
..
.
ALM ALM t5
Amorofa Mar. Viue più . ch'in fe ftelfa Ne l'amara bellezza alma gn.i Epiff. Heroi.i. 1.
.
amorofa . Sani. P.3. Feltante B un. E fe mortai pallore a! lor fembiante L'olirò
.
ofeu-
Angofciofa. G.Camp. Spirò Palma angofciofa, e in vn caddeo. rò, d'ambo volò più chiara A gli Elifi d'Amor l'alma
feltante
Pent. Epift. Heroi.i. jo.
Anneghittita. Brign. E non diluuia il Cielo ? cnon lì fpezza_» Feftofa. Brun. Così a" noftri himenei l'alma feftofa Vide fatti
al
luteo .i colpi di lampi ? e anneghicene Stan pur noftr'alme, ò ballar d'aure leggere , Teda il giacinto, e pronuba la
roft_,
Dei ? dite, che dite? Giorn.7. Epilt. Heroi.i. 10.
Ardita. Anguill. Né l'arme, e le man pronte, c l'alma ardita Pon- Fiera. Tanf S'accorge, che poco hà, che Ja fiera alma
Lafciata
no al nouo mio mal porgere aita . Mctam.9. 83. in aria bauea l'horribil falma Lagr.8. 7. .
Baldanzofa. Tali" Ei l'alma baldanzofa, e il fragil l'elfo Ai non non rmolue , Mi trouar.ì nud'ombra, e pocapolue Canz.3. .
debiti virici m prima volfe Liber. ij.tfy. . Gcncrofa. Taffi Ciò ch'alma gcnerofa alletta, e punge, Ciò che
Ben nata. Guar. Sannffima honclhi, che fola Cd D'alma ben nata può nfuegliar virtù fopita, Tuttti par che ritroui, e in efficace
inuioiabil Nume . Palf-j. 4. Modo l'adorna si, che sforza, e piace Liber. 1.19. .
Brugiante. Herr. Già viene, già l'annodo, e nel bel feno Spiro Gentile Augnili. Alma gentil più che mai folle in terra Accetta,
.
Brutta. Brign. Vorrai, che auiùui vh corpo , ou' io ben tutti—. n .1 in tua virtù fatto maggiore Racchiudo in picciol feno
,
al-
Affaticai me
alma sì brutta ? Giorn.7.
ftclla, ma gigante . Rim.Sacr. S011.3.
Candida. Leon. Che più li gode ilCiel dVn'almafoIa, Ch'à Grama. Anguill. La morte con la falce, e con la voce Hora-.»
Dio veracemente /I conucrta, Che di mille altre candide,' quell'alma, hor quella afflitta, e grama , Ch'andar non vi vor-
innocenti Che non han da purgar macchia d'errore. Taid.f .10. rebbe, afferra, e chiama . Metam.4. 314.
Canuta Chiabr. Oh per me, di/le al fine, hora gioconda , Se co-
. Guardinga Talli pur canuta mente alma guardinga Pon duro
. O
me a far m'accin/ì , vfeiadipcne Col l'erro alhorche'l genitor freno al rapido penfìero, Ne doue può ragione Amore hi for-
mio fparfe L'alma canuta, e che lapatria s'arfe Amed. 10. . za. Var.S0n.61.
Cafla Ar. Fè l'alma calla al terzo Gel ritorno , E in braccio al Ignorante. Nor. Efci homai fuor di quello Inferno ardita, E pog-
Aio Zerbin li riconduce Fur.19. 30. . gia i miglior Cielo alma ignorante, Hor, che itimi pianti fo-
Chiara Car. Itene dunque, e quell'anime chiare, Che n'han col
.
li, e'1 volgo errante Lafciando, andrai men trilla
, e più fpedi-
proprio fanguc, e con la vita Quella patria acquiftara, e quello ta . Son.3.
impero, D'vltiim doni ornate En.11. .
Illuilre Car. E quante del
. mio fangue Sorgeranno alme ìlluftri
Conlufa Guar. Né può l'alma confala Moffrar di fuor la rite-
.
En.6.
nuta gioia , Sì tutti lega alto flupore 1 fenfi.. Palt.5. 6. Imperuerfata. Valnaf. Ch'elfi con alme impcruerfate e accefe
Cottele'. Bcmb.' Alma conefe, che dal Mondo errante Partendo Ambo già per ferir llauano in punto. Tebai.11. 114.
ne la tua più verde ctade Hai me iafeiato eternamente in do- Impudica. Anguill. Già non potrò mai più dirmi innocente Di
jlia. Canz.if. quell'error, clic fi l'alma impudica Metam.9. 305 .
Degna. Talf Ne men vorrà, che fi relè i negletto Qijel corpo, in L'alma iriconlìderata, e la prudente Metam.6. «. .
Delira. Ghel. Qua! fia che fdegni alma delira, e dura Tanto fo- quei vezzi perfidi, e bugiardi Liber. 15. 6j. .
co d'amor, rama ventura ì Rof 14. 96. Intantiullita Moron. Infancinllita tien sì l'alma e'1 fenno, Che
•
Difcorde Tali! Cosi lor parla, e cosi auuicn, che accordi , Sot-
.
ballando modi
v.ì in difulàti . Mortor. Interni.
to giogo di ferro alme difeordi Liber.19. 74. Infellonita. Benam.
.
Il cruento delìr, c'hauea sì grande Ne l'al-
Difpietata Tali* E voi, ch'à l'alme difpietate, e felle Miniltrife- ma infellonita, ei molce alhora.
.
SeI.Stanz.
tc de gli eterni pianti Conq. 16. 9. .
Inferma. Anguill. Il vecchio poi che l'alma hà inferma, c'1 bu-
Di/polla. Anguill. Etio,chcfei le commendate prone L'alma ffo, Quel, che più far non può vieta col dire Metam.9. ;8i. •
ga Canz.itf.
.
Innocente. Mar. Si diràpofeia, ògran bontà, la gente , Quefti
Dura. Tanf. Sian pure al bene oprar dure, & algenti L'alme Im- cortefe, e pio non men che forte , Sottraile i duro Urano alma
mane qualgiel da Borea itretto Lagr.s.36. innocen e Lir. Heroi. Son. 4$. .
.
Eccclfa. Quer. Cui dieci lullri , epiù già vita infufe Lagloriofa Infana. Grill. Soma, che fpingi al precipitio , a! fondo L'alma
eccella alma del Tallo Son.u. .
ch'a pena da la man fourana Bella, e pura n'è infufa, e immon-
Empia. Angui!]. Nè fra mille, emille hiiomini lì troua Vn che da, e infana Subito fallì in quello picciol Mondo Pen.59. .
non habbia l'amia empia, e perno fa. Mctain.8. 303. Integra. Tanf. Che in rimembrarlo par, che mi li fucila L'alma
.Errante. Car. Con fupremi richiami al fuo fepokro Riuocam- integra dal petto addolorato Lagr.13. 17. .
Erudita. Ghel. Montò l'arringo alma erudita, ediede Apublica intrepida, e fccura . Galer. Ritr.
virtù publiche lodi Rof 11.89. .
Inuariabile Brun. Moltrai mia vaga Dea Sotto vari colori In.
.
te condanna , e rea m'accufa , E Itupifce ch'io celi alma ferri- Languentc. Grill. Ma non fi sbigottire L'alma languente à ter-
C ra,
. , .
35 ALM ALM
Sdegnofetta. Priti. Al primo fcintiilar de' dolci fguardi II cor vin-
ni, Che per te fpcraarrcor vincer la guerra . i.Madr. 301.
to foggiacque, Tranquilloffiil bel volto , E l'alma fdegnofetta
Languidetta. Morbn. Pur comunque 10 mi Aia, fento il gran pe-
Ne' begli occhi fcherzolle, e ri le, e tacque . Galat.6.
fo De le mie colpe, e languidetta geme L'alma già mortale
nouo fpirto hi prefo 1. Sacr. Cap.i. .
Seluaggia.Telt.Mà con virtù più nota La bellezza d 'vn volto ogni
Lieta. Bcmb. Ond'è ch'vn alma fai lieta, e dolente Infieme_>
hor Ti vede Tirar ruuidi cori, alme ieiuagge Lir.23. .
fpeffo, e tutta gielo, e foco ? Son. 15- Semplice. Remig. E del tuo ipofo debbi La femplice alma, e'1
Lorda Tanfi E perche non vfeifle alma fi lorda Fuor del vii cor-
.
buon voler goderti Epiil. 1 f .
chiara de' fuoi propri raggi (.Jueft'alma, che l.i sii dritti n'ad- Senile. Paol. Verrà l'alma fenil sii i labri cAremi , E'1 bel nome,
duce. Canz. 1. che fcritto entro al cor fiaffi , Andrò chiamando in quei fofpir
Maleuolc Piò. M.i per alhor non puote penetrare La vera fa-
.
fupremi . Rim. Son.i.
pienza Né l'alma mia maleuola, c peruerfa S. Gugl. 1. 4. - Sicura. Taff. Alma non è così (ìcura, e forte , Che non pauenti
Mendica. Bald. Porti pur altri il fianco Grauc d'olirò Sidonio oue vn fol guardo gira Liber.7. 53.
inteAo d'oro, Poi chiuda in ricca velie alma mendica. Rim. Solitaria. Bemb. Così con l'alma fohtan'a, e fchiua Aliai tranquil-
Heroi. Canz.f. lo, e ripofato viuo, Sprezzando il Mondo, e molto pìà me lìef-
Mifera. Anguill. Piacefle à Dio , che la mia mi fer' alma Tolta à fo. Son. 10.
quel corpo haiietli, che l'adombra Meram.6. 312. . Sorda Petr. E in verfi lento forda, e rigid'alma , Che uè forza_»
•
Milérabile. Anguill. Satia il tuo crudo cor , fatia il tuo fdegno d'Amor prezza, ne note Canz.38. .
Vedi patir la miferabil alma Metani. 9. 74. . Sozza. Tanf. Edouendodal Mondo far partita La più fozza al-
Nefaria. Ghel. E che d'alme nefaric , e maledette Non faccia il ma, che giamai qui Aeffe. Lagr.i. 35.
Ciel per me le mie vendette. Rof.9. 73- Stanca Petr. Per follegno di me doppia colonna Por/ì fra l'alma
.
alma nequitofa , t he tanto vuoi 3 chr. Flae. Canz. 7. duol, preda de l'empio ? Madr.
Nobile Anguill. E come la fua inuitia, e nobife alma Scarca fa- Tenebrofa Mar. Spoglia negra, e lugubre Vò che da ho^'i in poi
.
rà dal fuo mortai tormento Meram.9. 102. . femore mi veAa Si come 1 alma e tenebro/a , e molta, Tenc-
,
fottrar l'alme nocenti Dal vero Auerno, e ruminargli fpenti Terrena. Mut. O
beata alma, o celeAc armonia,C diuo lume,che
Rotte del tempo, e de la morte l'armi Pali. . de gli alti chiollri Moftratp effempio a l'anime terrene. Son.i 7.
Nodo vitale. Cafon. L'alma, nodo vitale, Che la terra col Timorofa. Moron! Ma d'afforzare i cori, E l'alme timorofe.C'han
Ciclo, Col mortai l'immortale E col terreno velo Vnifce il ,
co' molili d'Aucrno ogni hor battaglia. i.Sacr. C anz.i.
lume interno , Gran legame del frale, e de l'eterno 3. 1. . Traditrice. Talf Cada quell'alma traditrice al Mondo Fulminata
Ofcura Moron. S'alhor che l'alma fu si ofeura, e tetra Non
. , , dal Ciclo, e maledetta , F. nel più vailo centro, e più profondo
trouai chi m'offenda , hor temer deggio , Ch'ella dal ma!, che De' più crudi tormenti hoggi li metta . Dirber.57.
fé, fugge, e s'arretra ? 1. Sacr. Cap.2. Tranquilla. Taff. Goda il corpo ficuro, e in lieti oggetti L'alma
Peccatrice Tali" Mi quel ch'i l'alma peccatrice apparite E' falfo
.
tranquilla appaghi i fenfì frali . Liber.14. 64.
inganno di mentite larue Conq. 1 4. 4. . Trauiata . Bruii. Quinci a mill'alme trauiate, e infide , Cui caligin
il Cielo Rompe l'horrido velo Co' fuoi roggi
Pellegrina. Bianth. Rallegrati, perche l'alto, e diurno Tuo Vi- d'abiffo afeonde
glio, già varcato ogni periglio , Co! corpo vnita hi l'alma pel- d'amor celeAe, e finto . Eufr.
legrina Son. .
Trepidante. Herr. Cosi Aafs' ci mentre la bella Amante Con_»
Penofa Brign. Giano può darui foloalma pcnofa, Chi vuol
.
1
troppo fapcr nulla ripofa Giorn.8. . Trilla. Taff In loco tornerò, che l'alma trilla Si raffereni à gli
Pertinace. Galean. E tento alma si fiera, epertinace C'haurci aniorofìrai. Liber.7- 49-
talhor per forte aitai feconda Vdir aluien: vi mefchinello in Vaga. Taff. A l'hora vn non sò che foaue, e piano Sentij,ch'al cor
pace . Guacc. Son.i. fcefe,e vi s'affifle, Che ferpendomi poi per l'alma vaga, Non
mi
Peruerfa . Ceba. Lo Aeffo vincitor, che l'é dauante Piegato hau- come diuenne incendio, e piaga Liber. 19.94.
sò .
rebbe anch'ei l'alma peruerfa Eft.S. 101. :i . Vacante Mar. Alma d'amor vagante, alma fugace ( he pietofa
. ,
Prigioniera. Achill. Onde camini pure Quell' alma prigioniera, a temprar prendi il mio duolo , Qualhor ti itringo poi vana , c
Coi pie di quel potere Fabricat or d'inugini infinite, Ch'a l'imi- fallace Di braccio m'efci.esì ben fuggii volo.l.ir.I.ug.Son.10.
tar de le corporee cofe Quali pretéde farli cmolo à Dio Rim. . Valorofa. Guar. E benché d'alma valorofa , e bella L'honor fia
ldil. 6. poco pregio, e però quello Che fi può dar maggiore A la virttl-
Profana . Anguill. Non tolferl'altc mie fatiche, e (ludi A loro,& te in terra. Pali. 4. 3.
al lor Rè l'alma profana. Metam.9. 81. Veneranda Tanf. Ed a quelle alme fante, e venerande Detto ha-
.
Pudica. Anguill. Efebenchorailcorfen' duole,c pente, L'alma ueacome qui bambino il tenne Lagr.i 1. 4. .
in tutto però non ho pudica Mctam.9. 305'. Vile Taff. Faffi manzi gridando anima vile , Ch'ancor ne le vit-
. :
Reale Pctr. Alma rcal digniffima d impero , Se non foffi fra noi
. torie infame fei . Liber.6. 37-
fcefa si tardo Son.229. . Villana. Bemb. Ch'aiprimo incontro vollro fuol deAarfi Penfier,
Rellìa . Orf. Ma in sì alto pcnlìer l'alma relha Repugna d tanta che d'alma villana St.25.
fà gentil .
imprefa, e fe rappella Son.i. . Virile. Brace. Tiene il periglio ocni gran core à freno , E teme
Rifleffo di Dio Cafon- L'alma forma motrice, Et huom ne l'huo-
. anco la morte alma virile RocN 3 45 . . •
mo ftellb, Del Ciel parto felice , Amorofo rifletto Di Dio , fuo Vltrice Valuaf Tra l'arme in mezo al Martial horrore Trouerc-
.
tempio, e fede, Ch'oprando pofa, e non veduta vede 3. 1. . Ae alme men fere, & vltrici Tubai. 6. 16. . 1
indarno, e le preghiere h i fparte . Amor. Amico Valuaf. Suellefi l'alno amico à la marina
. , E con v fo mù
Ritrofa . Mar. Aiyi ad alma ritrofa , e non curante Deuuto à l'a- glior l'olmo a le viti
Tebai.6. 13. .
J
mor mio premio procuro Am.Mcff.t 1. . Forte Tronf. Ed e materia, in ibllener la fponda, Fort alno, ec-
.
Aaflìà Dio riuolta Lir.Mor. Son. 5. . Leggiero Afam. Più rendeuole à l'arco c il crudo Nailò Soura
. ,
Rubellc Talli Hor colui regge a fuo volerle flelle , E noi liaiiL,
. Fonde crefecnti il leggieralno Colt.4- .
giudicate alme rubellc . Libcr.4. 9. Sublime.Sencc. Altri là re s'intejìe D'alni fublimi il bofeo Ippol. .
Ruuida. Cora. O
pur à l'alma mia ruuida, e pura Indotta de' tuoi Aloe , herba medicinale aitiariflima . (1. 1.
Audi, Tenera a' tuoi martiri, Infcgna tua virtude,arnor nafeen- Amaro. Valuaf. Tu perche collo ne lo vinca,e Aerpe Prendi ama-
te. Uen.zi. ro aloè miilo con tele Di feluaggio maiala: in purga vfa, Che l'
faetta, L'alma faettatnee, il cor factta Canz. Stun.i % . . Ali'k montagna, che parte l'Italia dallaTrancia, c dalla Germa-
.
5confoIara.Petr. Che l'alma fconfolata affai non inoltri Più chia- . nia, e per fimilitudine ogni montagna aitinima .
Sdignofa. Ar. Befiemmiando fuggì l'alma fdegnoia , Che fusi alnffim'alpi E rrtilic aranci, e mille Offrir con ricca fronde A i
,
altera al Mondo, e si orgoglio!». Fur.46. 140. paliàggieri alpini pomi d'oro Idil.3. i .
Afpra,
. . ] . . . .
ALP ALT z7
Afpra . Talf. Ben fù rabbiofa ri?re a lui nutrice , E'1 prò du/Ie in_s ha il Sol, Baal profani altari Conq.10. 10. .
afpr' aipe horrida pietra . Lit>er.4. 77. Ricco. Tanf. Cala dal Cielo vn Angelo, e percote II ricco akare,
Canuta Mar. Tante non han fui crin falde neuolè Ne l'algente
. e'1 manda in fcheggic, e polue Lagr,4, 10. .
Fredda. Carra.Come tra le fredd'alpi.che Lamagna Parto» da Ita dono incenli , e porgon doni Di Marco al facro , e riucrito al-
lia,efce cadendo al ballò Vii picaol rio. 1. Son.i. , Ven.10. 72.
tare . . .
Gelida Mar. Pianfe ogni fera, e tu ogni gclid'alpc L.igrimaro Sacrato Tallì Mirate quel che de . le più vicine Parti prono l'aitar
fenz'ocxhianco le talpe Temp.iojj. .
fiicrato pende . Rinal.8. 5.
Horrida Leon. E gelapcr timor qual bianca falda Di fredda nc-
.
Sacro . Cai Vna folta feluetta : in quella entrando Per di fronde
ue in horrid' alpe il verno Taid.j. 3. . velare t facri altari. Enj.
Immobile Goa. Ma j diche la tua le, da che t'elefli Comoa^no
. Santo. Car. che quello finto altare Saluarà tutti , o morrcm_.
del fegrcto, e del configlio D'immobil alpe, e d'opinato Jeo- , tutti infìeme En.i. .
glio Più ferma, e faida fempremai conobbi Ami». 1.1. . Sotterraneo. Tali'. Nel Tempio de' Chrilliani occulto giace Vn
Inacceflà Colt. L'alpe inacce/La.chc con graue affanno Due vol-
.
foteerraneo altare Liber.;.^. .
te il paffo al tuo valor aperfe Son. 19. . Spietato, llugn. Tragge il core à quel volto Vittima infauftadi
Inaccellibtle Chiabr. Sembra leon , che per feluaegio horrorc fpietato altare Giorn.i. .
Secco le fanti yà ruggendo in caccia,0 tuono ch~arde inaccef- Superbo AnguiU. Tanto ch'oue la rana al Mondo apparfe Fabri-
.
ftofo figliuol , che l'ali, e'! enne Pieii di nebbie, di pioemie, e di ti, e i violati altari. Liber.17.9j.
.
pruine Turbi il Ci«l , bagni campi, agghiacci l'onde. Lir.
1 Ai ì si figlia di Theitio , moglie d'Eneo Rè di Calidonia , e ma-
.
fiamme il tutto accende Coiì.*«. 77. midirti il cor cieca alterezza, Màdircipoco, e troppo e quel
Rigida. Mar. Se feriti pietà del mio dolore Murato hai ben non ch'auanza. Sacr.
dirigi,!' core. alpe il Feruida Brace, E fcapeftr.ito in feruida alterezza Fra le genti, e
.
Ritegno. Mar. Pur tornoà riucJer l'alpi canute, DelBarbaro fra l'armi erra difciolto . Croci 1. 71.
furor fiepe, e ritegno . Caler .Scult. Generofa Quer. Cosi incontr' à vii voglia in voi contenda Ge-
.
Romita. Chubr. Onde per cium; trn bofchcreccio horrore Molle, nerofa alterezza, e vi difenda Sianz.f .
doac s'eftolle alpe romite. Voi. 4. Scio. Humile Ong. Da iti maniere apprenda , E regali collumi
.
, Et al-
Salfofa Morand. E fe sù 1 Alpi Aeri li , e faffofe Spuntar gigli , e
.
i terezza huinile . Rim.i.
germogliar le rofe Amor. Meflag. Indegna. Herr. E ohimè
.
foffi , forfè racconti à lui indegnaCon
Scofcefj. Brun. Ocomeal venir voi l'alpi fcofcefe Chc anali no- alterezza, ed empio rifo, De' mici negletti
; , ed intelai amori
sii le fpailc De l'Italico honec reggono il
ni Atlari in Cielo.Tal. Gii fJurnofi folpiri, e i folli ardori Bab.10. 11. .
ge à mcrauiglia altero Mpfcaj- fra ricco Sol di Jiuid' oro Del Pa- man ti credi il Cielo à Dio Addol.j 1. 14. .
pofa fopra vn piedellallo adorno Di marmi , e di colonne Ili— £ Regia Chiabr. E tale al grande Heroe faffi vicina , E con rcgia_j
.
Un, e rare, Tal che à le canne à lui crefeiuto intorno Piti di due alterezza.! lui s'inchina. Amed.14.
braccia fuor fitperbo appare Metani. 6. no. .
Rigida Cap. Giudice Amor, cui nulla il fenfo copre , Die il pre-
.
Diuoto Teft. Santi Numi del Cie! s'iu vollro nome D'odorate
.
, Ruftica- Imper. E feorgi doue il ruffico fentiero Confeiuaggia
fiammelle Arder fec" io più d'vn diuoto altare Lir.14. . beltà termina il corfo D'ogni alterezza mitica , feluaggia Den-
Eccelfo Grat. S'alza di negri marmi cccelfo altare Dauanti d la tro a gran nicchio gran fontana adorna
.
Rull.io. .
Famofo. Tali. Sacrò ne l'Oriente il RèdiPella Famofi altari ben alzar le corna,c torreggiate Cozzar infin coI,Cielo.Fill.;.4
Heroi. Son. 4. Vaga Ria. Qtuui in candido velo Milla è con dolci tempre Va-
.
Funebre. Vd. Poi ftrifeiando n'andò pur quetamente A quei fu- ga alterezza, onde il mio cor fi lìempre 1. Madr.106. .
nebri altari attorno attorno attorno En.5. 19. . Virile Taff Fronte ben larga, adorna a maratiiglia , D'alterezza
.
Funerale. Augnili. E con quel c'hauca in man celeftcramo, Si viril, di maiertate. Rinal 9. 16.
volfe 3' funerali altari, e diffe Metam.8. Alternane il fare vna cofa i vicenda.
15 5. .
.
late conferuar le Chicle Come follerò in Roma, e non in lito , Mufe d'Hippocrcne al fonte, S'ode ogni hor rifonar J'Echo
Tanto da l'ombra de l'errante rito Rocc. 14. 14. . del monte Con vn dolce alternar mirti, allori Pali. & .
Mefto.Car. Quella e l'amici terra, oue, hoegi è l'anno, Ch'ale Caduca. Taff Quinci il terreno amor d'auguila lode Amor di
fant' offa de mio padre Anchife Demmo "requie, reijr.o , e di caduca altezza Solpinge à l'opre nòue il forte He-
e fepolcro , c
1
Profano . Tali'. Nel Tempio ìftelìò , oue il Signor alberga Caualli Gloriofa. Ceba. E chi d'Aman la gloriofa altezza , Col guardo
|* più C
. . . . e .
5* ALT AMA
più ch'in altri, in fe riuolto, Stimando fua Vergogna, e fua bat- Acce/o Ar. . Come s'allegra vn bene a.cccfo amante , Ch'à dol-
i
Grande. Ar. Io t'hò già detto, hauea fermo nel core La grande Accorto Anguill. Voi prima accorti amanti difeopriite
. II vitio,
altezza abbatter del tuo nome Fur.38. 16. . il pel ch'n la parete noce Metani. 4. 4?. .
Grauofa . Tronf. O
l'ampio feno, o le grauofe altezze Fendere à Acerbo. Petr. Senza colei, cui fola par che pregi, Nomando
l'Apcnnino, aprir à l'Alpe Colt. 7. 89. . vn'altra amante acerba, e fera Tr. Am.i. .
montar la fua incomprefa altezza - Addol.31. 53. conforti: es'alcunnumc Mira àgli afflitti, e sfortunati aman-
Macftofa. M- A. Morand. Vedrai, fon certo , in maeftofa altezza ti. E11.4.
Giungere in bella donna à lor confini , E incontrarli fra ior i Agghiacciato Rcmig. Perche da me tua donna Hai lontano
.
gratili, e bellezza Guacc. Son.i 1. . Nota-tor pigro, & agghiacciato amante < Epift. 8. 1
via Ruft'5..
Animofo. Ar. Lapartita d'Angelica non molto Sarebbe graua
Rapida . TalT. Mà non l'ofa la turba inerme atiezza A combatter à l'animofo amante . Fur.41. 40.
nel mar di naue in naue , D'ampia folla palfar rapida altezza . Appaffionato Priul. Cosi fra fe conchiufe Furibondo d'amor
.
Conq. 17. 89. l'egro d'amore Amante appaffionato Cui non nutriua il core ,
grandezze Rim. Canz. . Ardito. Anguill. Ma che l'habbia la figlia generato Da qualche
Sprezzante. Na. Ne però tanta altezza intefifeopre Gonfia, ardito, e temerario amante Metani. 4. 391. .
fprezzautc, ne l'orgoglio l'erge, Si che difJegni le balfczzs_> Auucnturofo Petr. Quanta dolcezza vnquanco Finn cor d'au-
.
chiaffe 1 monti 1. Sacr. Inuett.i . bacia mai , ch'ei non fofpiri ; Ella non (pira mai, ch'ei non ri-
Sublime - Car. Era vna torre di fiiblime altezza Con bertrefche, baci , Ne ribacia ella mai ch'egli non ipiri , E baciatoli, e fo- ,
e co' ponti vn fopra l'altro . En.9. fpirofi amanti Bacian folpir, fojpirano baciami. i.Selu.Cleop.
Superba Chiabr. Mà verfo Machcronte oue dimora Alhor d'He-
. Bramofo. Remig. O
piaccia al Ciel, che noi bramo fi amanti
rode la fuperba altezza V0I.4. Batt. . Habbiamo al bel delio conforme l'opra Epilt.i 7. .
Fur.41. 1 j. Canuto. Guar. Ogni impoflìbìl cofa ÀI fin fi vede In Ciclo, in ter-
Temeraria. Ccba. Mà del fuo cor la temeraria altezza Attcrran ra , e in mar , le npn queit'vna , Che bella donna ami canuto
l'armi al fin de la llanchezza Eli. 13. 48. . amante. S011.64.
Temuta. Brign. Apprelìa alato cocchio, E mecoafeendi àia Caro Guar. Che gioua à te cor mio l'cflerc amato ? Che gioita
.
temuta altezza, Sfidatrice d'ogni occhio, Di quel noueJJo e , a me l'hauer sì caro amante ? Palt.3- 4.
già famofo Cinto , Che per fciolto tenerlo, hà Giano auuinio. Callo. Car. Di lìngolar bellezza Eurialo era, ENifovndilui
Oiorn.7. fido, e callo amante. En.j.
Tragica. Malli. Già di viui animanti il Mondo è fccmo, E sù Cauto. Anguill. Alhora il cauto amante perche tolto Non gli
pallido agone Di memorie insepolte inalza ouante Tragiche fia da chi urrà al freddo il varco Metani. 4. 119. .
altezze à pareggiar l'Atlante . Dcl.Cauz.i. Chiaro Grill. Fur come voi d'Amor dardi , efacelle E conio
.
,
Alvnno . ameno, quello che s'allena, &.' aiiiiuaellra voi da' chiari amanti amate 3. Son.9». .
caro alunno per compagno . fcn.n. quel ch'à real huom conuenga Epilì.4. .
Alvo, ventre. Cortefe. Gofel. Sì dirà il Mondo poi: donna gentile Quanto
Breuc. Valuaf. Habbia il noftro deltricr doppia la fchena , E le puote inalzar cortefe amante Sol col feren d'vn fuo bel guar-
colte ritonde, e fianco breue, Breue aluo, largo petto, e grop-l do burnite Son.3. .
pa piena, Et inarcata la ceruice, e licue Cacci. 131. . Cupido TalT. E fe talhora Vedea guatarmi da cupido amante,
.
Aman. Prefetto delle militie d' Affilerò Re de' Perii, crocifilTo in Difauuenturofo.Bemb. E grido; ò difauuenturofo amante Hor fe'
luogo di Mardocheo tu al fin de la tua breue gioia Canz.i 3. .
Crudo. Ccba. Atti-eira il crudo Aman l'afpro viaggio, E per am- Difcreto. Guar. Preghi, lufinghe, e non infìdie, e furti Vfaildi-
pie campagne, e fiumi immenlì Elt.i. 68. . fcreto amante. Palt.3.3.
Furibondo Ceba Che contro la fua gente hauca commollu
. . Difprezzato. Pritd. 1 rena pur dunque i lufinghicri accenti, Aman-
Del furibondo Aman l'alta potenza Eli. 17. 15. . te difprezzato, Pon fine a tuoi lamenti Galat.?. .
fio Aman pagar gli honor douuti Eli. 1 1. 3 1. . ce amante Aia gradita fpofa Epill.19. .
to ciò, die brama il cor con tenta. Eft.14. 133. e molle efperto amante renda Son. .
AMA AMA Za
Feroce Mar. Et ella volta al fuo feroce amante Con anello dir
.
ma. Paft.Ch.j.
l'p&lie.Epit.i. Penfierofo . Brace. Tu noi lafci però, ma fette, e fette Volte il ri-
ridato. Guar. Cantate le venture, e le dolcezze De" duo fidati chiami al fuo Cimin ficuro Da lo fmarrito, e le caduche piante
sananti Pali. 5. 8.
.
Seguiti accorto, e penfierofo amante Vrb.ij. 41. .
Fido. Ar. Hiuea il figlitiol del ricco Monodante, Di Fiordiligi Pergiuro. Vd. E fe Nume è fopra pergiuri amanti Vindice 1
il
il fido, e faggio amante . Fur.3 1. 59- prega a' fuoi tormenti tanti . En.4, 115.
Focofo. Guar. La tenera Licori Caduta in braccio al fuo focofo Pictoliflìmo Guar. Perdona à quella folo Ne i detti , e nel fem-
.
amante Madr.79. .
biante Rigida tua nemica, mà nei core Pietofillìma amante
Forfennato Bonar. Colici d'amor vaneggia à re non lice Dar
. ,
Pali. 3. 4.
più l'orecchie a" fogni De' forfcnnati amanti. Fill.f. <;. Pietofo . Remig. Mà che mi vai, fe l'impudica, cV empia , E fede-
Funcfro Moron. Sappiam di qua fefian neri, cfunclli Sempre
.
rata, me pietofa amante Superi, e vinca ? Epiil.6.
gli amanti , e fe pollai! far mai , Che'l Jor cieco delio fi fermi Pigro. Rcmig. Ahi pigro amante, a cheli tarda e (lata L'ira tua
carrelli. 1. Sacr.Ir.uett.j. gialla a vendicar l'oltraggio , Che mi ti tolfc , e mi fé dare al-
Furiofo. Car. Con quai parole aflalirà , con quali Dilporràmai trui ? Epift..?.
la funofa amante? En.4. Predato» Remig. .
Il proieruo amator per forza tolfc Sol pochi
Gentile Remig. Che d'vngiouin d'Abido, e d'vn amante Cosi
.
baci e più gradita preda Di me non fece il predator amante
,
Impazzito. Sci. Tu, che fra fchiera d'impazziti amanti Eaflofa Rigorofo Ceba. A colici dona ìlngorolb amante Con noua_»
.
te ne vai,lcnnati, e fenti Donna fuperba con quai nielli accenti liberta la preda amata Eli, 1. 98. .
delire, e traboccante. C'leop.6. 93. Riuale. Font. Rugge il fiero leone,E llimulato da pungente fpro-
Importuno Tufi'. Ma the non puote il tempo ? e che non puore
.
ne Con mugghito d'amor tromba fonante Disfida iftoro il fuo
Sjgucndo, meritando , lupphcando l are vn fedele , impor- & riuale amante Qd.i?. .
tunoamaure ? Amint.i 1.
Romito Taif. E trà le fere fpatia, e tra le piante , Se non quanto
.
Incauto. Guar. E in quelle frafclicinuolta Prender il cor di mil- e con lei romi. o amante Liber.6. 16. .
le iucauu amanti. P.1K.1. 5- Sagace Bald. I milleri d'Amore ogni vn non sà Se non fagace_>
.
fo amante Di lia matrigna. En.10. Saggio Petr. Due rofe frefche, e colte in paradifo , Bel dono è
.
Infelice .Guar. Pattiti, e ti confola , Ch'infinita è la fchiera De . d'vn amante antico, e Lggio Son.108. .
Inferimmo. Moron. E in quante guife quitti flampò l'orme, me trilla, e fconJòlata amante . Epiil. 13
Ch'io trouar li -ero inkruorato amante Sacr.i. Canz.19. .
Secreto TafT. A lui fecreta, & unprouifa amante Con
. lìcura ho-
Ingelolito Priul. Mentre così l'ingelofiio atiunrc Sofpirando, nellà giunger delia Libcr.tf. 98 .
Lento. Contar. Che vn lento amante ha lento foco al petto , Sofpirofo. 'I all'. Scrifli,e dettai fra fofpirolì amanti.M0ral.S0n.33.
scolarti . Paft.3 3. Suenturato Anguill. Non puote più lo ùientttrato amante Sof-
.
Lieto . Petr. La fera defiar , odiar l'aurora Soglion quelli tran- frir si lungo fuo duolo, e tormento Metani. 14. 294. .
Magnanimo. Tafl". Arte di fchcrmo noua, cnonpiùvdita Ai ua Amante fuifeerato, e rifoluto d'arriuar fecreto A' pretelì O
magnanimi amanti vfar vedrelli I.iber.io. 36. .
diletti, O
enetrar con mano impatiente A rapir del fuo amo-
|
Malaccorto. Guar. Ben me ne pento, anzi vergogno impara :
re I retori conrefi, c fofpirati . Fler.3. 4.
Da le mie pene ò mal accorto amante Pait.i. 5. .
Snpplicheuole Mar. Guardati quando haucrlahora non vogli .
Maligno. Sper. Perciò Circe, e Medea Fumo amanti terribili, e Supplicheuole amante, e Julinghicra , D'hauerla poi con pene,
maligne Can.4. 4. .
e con cordogli Tiranna formidabile, efeucra.
Mife-ello. Rcmig. Io, quanto lice à mifcrcllo amante, Cerco Tapino Mar. Hercolrellò con dolorofi lindi Tapino amant ad -
.
Nemico. Tali.' E folterria de la nemica amante Giogo di foruitù Tempeìlofo Ceba E per fottrarfi al fuo peniier noiofò , A fc_j
. .
amante à ricercar dilpreggio ? Libcr.tf. 71. amante, anzi più tollo Fiero nemico Pali. 1. 5 .
Occhiato Vili. Chi viuc occhiuto amante Con vno fguardo fol
.
Timido Tafl'. Tal il timido amante apien non crede A fallì in-
. 1
palefa amore Amar.4. 3. .
ganni, e pur ne teme, e cede Liber. 13. 44. .
ta ) paflido, e tremante , Dirà: (pitto immortale hai tu ne Val. Trauagliofo Bald. Io rrauagiiofo amante, SiafiJa notte, o'I die,
.
C 3 Con
. . . .. .
;o AMA AMB
Condifperate piante Vò fiancando le vie.Rim.i.Amor.Caz.f. angue, O
di vano amator lafciuo, c molle j. Son. 13?. .
Rcmig. Dirti quefte parole: ahi trilla amante, Ahi dolente Perfetto. Anguill. Potete voi foftnr, che perda il giorno Sì per-
Trillo.
Hipennneìtra à che ti (punge L'empio tuo padre Epift.14. .
fetto amator, giouin si adorno Metani. 4. 119. .
amante, gli occhi, e'1 vifo, Gli fguardi, cenni, le parole ; e'J ri- 1
•feno tuo rinchiufo afcondi Autor.?. .
era la piaggia. P.i. mide, e rubelle , Che fero vn ponte alCiel, fcala a le ftelle 1. .
la porpora giunge De le caduche rofe. Rim. Prof lib.i. Infedele . Benam. Altro non c la terra , Ch'vn' ambage infedele,
Fenice de' fiori Mur. De fiori 1j fenice, Rifpofe J'amaranro,Son . i
Vn laberinto incerto, vn certo intrico Pall.Etn.4. 3. .
io, che più bel vanto. Chi pregio più felice Si può dare di quel- Ofcura Ghel. Ti faran Ilare i vaticini, e i carmi D'ofcure amba-
.
lo, Che ne l'edema mia porpora io vello ? Rim. Canz.4. gi, e sì vilmente a legno ? Rof.8. 2.
Immortale. Mar. Tu te colà n'andrai, Man/b,taIhora, Pace eterna Ambascia diiì ; coltà da refpirare,che fi fente nell'affaticarfi trop-
.
gli prega,e riuerentc D'immortali amaranti il fallo infiora. Lir. po . Traujglio, noia
Lug Son. 48. Doléte.Bracc. Ma più d'ogni altro ogni martello ogni afeia Spro-
IncorruttÌDÌlc Mar. Qual de l'incorruttibil amaranto , Qua! del.
na il Duce Subifia , à cui la madre'Chiufa riman per la dolente
tenero acanto il gambo Ipoglia. Samp.i. ambafeia De la Roccella in pene accrbe,cv adre Rocc.4. 2 J. .
Leggiadro. JBrun. Il leggiadro amaranto, il bel giacinto Qui fol Feroce Campeg.- Di nuouo fuiene , e la feroce ambafeia Con_»
.
Afpra Guai. Mira de la mia Dea l'alme fattezze, C'hor viuc lieta
.
bafciateà la funerba coppia Ven.17. 58. .
fui Bifagno algente, E dirai poi, s'ella ha \ imi potente Del mio Funebre Campeg. Ambolciata funebre, auifo amaro, Ch'appor-
.
Amaritvwine amarezza. .
Grata. Tali; Riprefe quegli hor ti parrà, fe grata, Oformidabil :
Dolce. Mar. Gii comincia d guftar à quell'oggetto Le dolci ama- fia l'alta ambalciata. l.iber.6. 17.
ritudini del core, Le dolcezze amariflime d'Amore Illultre. Stroz. De l'Adria là ne l'infeconda arena,Mandi à gran
Amatone, amante. Re quellaambalciata illultre Vcn.19. 49. .
Io videa beaiilTtmo amatore Stanz.11. - fucceflb del Figlio 5 hor tu ch'appone 1 lincilo ambafeiator ?
Cupido Guar. Ma fe lafciuo fguardo Di cupido amator vien che
.
forfè la morte ? Lagr.i. 8.
1
la min , E n'oda ella fofpiri, Gli apre fubito il core , E nel te- 1
Infame Anguill] Fior fatto à fuo mal grado , Infame ambafeia-
.
fi va (vedi fe t'ama) C'haurannc in cambio : io noi vuò diri Solenne. Olici, à cui concorfe Vna gente infinita, anzi rinuia_j
Tu'Ilài. Guacc. Son. 6. IlSenadrin folcnnc ambafeieria Rof.11.4. .
amator de la forella. Tebai-9-no. òoauc Valuaf. Mà già tempo è, ch'io fegni vn delìrisr anca Di-
.
Infiammato. Anguill. E mentre inoltra farferuttio altrui L'in- fpollo al militar vfo filueitro, Che l'ambio habbia foaue.il cor-
fiammato amator prega per lui Metam.tf.i8i. . 10 franco, D'ogni laro a girar veloce, e deliro Cacci. 117. .
ingordi . Rim. Prol. Cieca Brign. Sormontano ogni rocca De l'or la fame, de l'inui-
.
Leggiadro . Imper. Da quelle brace il giouenil defio Di leggiadro . dia il fiele, La cieca ambition, l'ira crudele Giorn. 8. .
amator non rella illefo Caf.tf. j i- . Donntfca Cap. Mentre donnefea ambition . la fbinfe A far di fua
Molle Rin. Altri canti d'Augullo, o di chi folle Impofe Olimpo
.
beltà, di fuo teforo Pompa ad Antonio, e nobil mofira al Mon-
ad Offa , ond' hor ne languc , O di chi Itrinfe in cuna horribil do.. Cleop. 4. 4.
"
Empia.
. . . . ,. . . . ,
.
A MB Ami 3*
Empia AnguilJ. Però la pena non
. rende accorta De l'empia h fjurte, D'arte non sò, fe con difprezzo , od arte. Veu-Tcrr.
ambition, che Ja poffiede Meram.6. 80. •
oiac.
Fallace. Quer. Dùdegnofo ritenni a mezo il corfo De la fallace Purpureo. Ghel, D'afpetto incomparabile, e diurno II purpu-
ambinone il piede Sell.i. .
reo ametillo à paragone Rof 33. 90. .
FraJe Senec. Quel die non frale ambinone, e folle E del rapido
.
Terfo. Chiabr. Co.i cento alte colonne ella rifplende D'almo
volgo Incollante fauor rimouerpuote Thicft. Ch.i. . criftalio a riguardar lucente , Cui la bafe facean terli ametilti.
Fiirtiua . Teli. Deh faggio homai
t'acqueta, e non infelli Con tri- Vol.i.Noz.
ite rimembranze Il cor tranquillo ambition furtiua. Lir.6. Amica donna amata .
Gonfia Mar. E con l'ambi tion gonfia di vento II luffe molle , e'1
. Cara Petr. La terra j>iangc , e il Sol ci (là lontano Che la fua
. ,
barbaro ornamento cara unica vede altroue. Son.33.
Guallamcc. Impcr. E incominciò appigliarfi entro il lor petto Dolce Mar. Odi coii quali accenti Chiama là tra !e fronde Di
.
D'ambitiofo affetto ahi si, maligna La ferpente gramigna , & quella quercia antica L'Vfigimol lufinghier la dolce amica.
abbracciarne, Guaftatrice abondante, ma infeconda De ! femi, Sanip. P.i.
onde più abpnda alma ingegnosi Rulhij. .
Leggiadra. Tcft. Così d'onda Letea fjurli i capcgli La tua leg-
Ingorda. Mar. Non v'ha pia loco ambinone ingorda, Non più giadri, umica Ti dorma in feno , e non fen'
parta mai Lir.i4- .
Jlolto furor, difeordia hera Sofptrata. Tali. Et ecco in fogno di llellata velie Cinta,
Innata
grap-
. Valuaf. E que! ch'aliai perfuader gli puotfi L'innata am- parla fofpirata amica Liber. 11.91. .
Sciocca Stroz. Ch'i feiocca ambition volte le fpalìc Calca con l'ami,
.
fautore Molto gli colla E11.10. uj.
citia, e l'eflerfuo .
Spietata. Grill. Finta religione , Scudo cThipocnfìa, fonte d'in- Santa. Goa. Santa amicitia" che dal Ciel difeefa Figlia
di Dio
ganno Quafi crudel tiranno Fuggilli, e la ipiet.ua ambinone de le mortali cofe Producitrice altera, alberghi iblo
Fra le
Rim.Canz.4. belle innocenze, e genero fe De 1 anime magnanime,
Superba Valuaf Altri fon poi, c'hanno guerrcre voglie , Animo e reali
.
Antig.1.5.
franco, ambition fuperba Cacc.5. zi. .
SannfTìma. Benam. Non può quella vnion , ch'vna lincerà
Torta. Ceba. E per ambition fallaci, e torte Mi procacciarti al San-
nflima amicitia, altro appellarli Pali. Etn. Pro!. .
Figlia del Sole. Buon. Queiìa figlia del Sole ambra lucente
Na- Verace Brace Pilade, e'1 buon Gifinondo, quai si raro
ta non già doncAquiion palleggia, Ch'ai rubino
.
D'ami- i
J'om. Son.41.
Antico. Tali. E tra gli antichi amici in caro loco Viuer,
Lucente. Mar. Hor in ambra lucente, cprctiofa Pur ti ftai la- tem-
prando il verno a! proprio foco 1 ibcr. 33. . 1
gnmofa . Galer. Scolt. Caro TalT Così ne và lino al fuo albergo , e fiede In cerchio
.
ue. Pali.
Dilettolo. Imper. E s'entrambi lì fan (poiché pur fono
Dolce Ar Vedrafi Gioue, e Mercurio facondo, Venere^ Marre, Di bei
.
diletti dilettoli amici, D'alte virtù di amanti
virtuoli ) Scfflri
che l'haueano fparto A man piene, e fpargean d'eterni fiori,
Di di vera gloria gloriofi. Rull.5. •
no, e ambrofia pura, Per addolcir le nienti de' mortali Son. . Grande. Petr. Ben venne à depurarmi vfl grande amico, Per
Soatic. Angui!!. Gioue per la pietà, che vedut' haue Non trouò omma, tv ineft'abilcortefia
i Son.61. .
mai l'ambro/ìa si foaueMetani. S. 31 1.
.
Leale Leon. Che foio amar leale amico è certo Opra più di
.
rino .
,
anrh'ei benché turbato e trillo, Contro l'ebrezza vn Indico
,
Mond.3.
ametillo .
vn
, . . . .
AMI A'vIM
32
vn tetto, v"i menfa .ìccolfe ? Diipér.M. M gufto
Enill. Heroi.i. 6.
Re vile Hiltrionc , Lafci I'oflro regal per rozi ammanti
Raro. Petr. Veggio ,che'l gran defio Purd'honflfatò fin ti farà
Stellato Herr. Sorfc intanto la notte Ciclo adorno Spiegò
degno , E come già fc' de' miei rari amici. Canz-M- . , e']
concorfo De' più /interi amici Solo mi rimanefii Di dargli nel Tenebralo; Brace Però l'inuolgc in tenebrofo ammanto Siche
partir l'vltnno àDio. Samp. P,i. del lume fuo raggio non rclle Vrb.S. 11. .
Vacillante. Cora. Quali ne loggerifce il regno eflartfto , Quante Trionfale. Troni. E in Campidoglio con trofeo felice De' vinti
n'han pronte i vacillanti amici Gen. 4. •
appenda i trionfali ammanii . co/t.10. 10:.
Vago. membra II vago am-
Che vago di piacere a quelle
Vero. Petr. Contende à gli occhi tuoi, mi vero amico Ti fono, Brigo.
Amistà' amicitia.
.
Vermiglio. Morand. Luminofa ltendca l'Aurora in Cielo De'
Fida Guaz. Arcadie, fe può in te l'antica noflra , E de le noitre
.
primi ragri il fuo vermiglio ammanto Amor.MclTag. .
Ninfe aoiillà fida , Vieni con noi, che (otto ad vn fol tetto Sa- Vedouilc Bruni L'I bel wio di h i, don< raccolta Vide in vago fe-
.
ranno raddoppiate l'allegrezze Andr.?. », reno Con la gloria la gioia,C oprir h.gubre,e vedouilc amman-
Sincera. Ferr. 'con faldiffimo nodo Di l'incera amifbde Con- to Trà martiri, e la noia V' r- Terr. Canz.ij,
i .
Ammanto, velie di fopra. Gencrofa Bonar. felice error di cui sigencrofa Ei feppe far
. ,
Bruno. Ginn. Ma che le Grati.- io dico ì e Palla fpcra Più luce Ammiratore, che ammira
aliai dentro à si bruno ammanto Tratti mite h penna, o l'ha- ,
Cortcfe G. Camp. Di nobil quercia cinto Anch'io ne vengo am-
.
Candido . Taff. Che quel candido ammanto , c la temuta Infe- Ammoniri ammollinone . •
ra anco ne l'ombra e conofeiuta . Liber.6. 94. Grane. Taf!'. Mà ne graueammonir, né parlar dolce L'ofìinato
Ceruleo Car. Di fonti velo, e trafparcmc in dolio Ceruleo am-
.
de l'alma affanno moke , l.iber. 11. 84-
manto hauca En.8. .
Amov.o. picciolo arbufcello , che produce vna lagrima odorof.i
Denudato Malu. Quel fiiOÌ,di cui si pronti Impoueriamo 1 Chio-
.
Delicato Grat. A lauti cibi de la regia menfa I delicati amomi
. i
Rri, Per fuggerne alimenti a gli anni noltri , Già ne cita de- india diipcn fa. Cleop.ó. 1.
lonti A «farcirgli 1 denudati ammanti Dilacerata velie .
Del. Molk.Mar. Huopo, che molle amoniovnga il bel crine. Oche
Canz.i. barbaro nallro vnqua Io liringa Non halràgia che gli ori , c ,
ni. Conq.14-6- Fetida Alam. Chi fparge fopra lor fetida amorca , Chi la cener
.
adorna di fèftofò ammanto Portar il pie fràlenouelk gioie. Amore Cupido, fighi» di Venere
. .
Antig-5, t,
Arciero alato Guai. E contro alato Arcier alma vai poco , Ne
.
Fofco. Baiti Dian hora i regij lumi à lunghi pianti Principio per volger di fpalle alma e fìcura Cont. Son-45- ,
_
amaro, e di paUor dipinto Sia per duolo il bel vi fo, e'I fianco Arciero bendato Brun. bpenta la face, e Ipcnnacchimc l'ali Mo- .
cinto Di folcili appaia , e tenebrofì ammanti . Rim. Lugub. llri il bendato Arcier nel facro colle V en.Pom. Son. 70. .
Son. z. Arciero cieco Gofei Nacque tra fion,e frondi in paradiio II cie-
.
Funebre. Moron. E à pompa del mortorio Tutto courirfi di fu- co Arcier da le dorate piume Son.7. * .
Funerale. Anguill. Gl'infelici sii carri eran portati Scnz'altra Amori L'Arder di Giudo il fagittario Dio De" più luperbi co- ,
imperiai vis inzaffira. Coli. 18. 61. Arciero fraudolente . Polir. Qui l'Arcier fraudolente inprima_.
Lugubre Campcg. Copre la faccia humil lugubre ammanto, In
.
nacque , Che fpeffo fa cangiar voglia, e colore , Quel che f og-
cuiriitretta non veduta vede. Lagr.10. 1. gioga il Ciel la terra, e l'acque , Che tende à gli occhi reti , e
j
Nero. Car. Era vermiglio, e rancio Fatto già de la notte il nero ebri talhor d'ardente zelo Su conca azurra , oue il lafciuo Ar-
ammanto . E»-?. ciero Remi gli tirali, e fa timone il telo, Sù la faretra ci qui tic-
Polucrofo. Galcan. B lieta, fcoflb il poluerofo ammanto, Si ri- de nocchiero : Vi fa finte fuoi lacci e vela il velo E qui con i , :
Porporino. Alani. Guarde il vindeinmiator, che l'alma vite Di guardi. Ven.Terr. Galat.
porporino ammanto , o d'ambra, e d'oro Velie i fuoi figli, che Arciero niquitofo Bemb. Che ti vai faettarmi, s'io già fore Efco .
ammanto era veltito . En.n. Arciero onnipotente Manzin. Troppo è tenero il fenfo j e chi da .
no ammanto En.4. .
Dà ferma legge al proccllofo impero Od. 1 5 • .
Reale Rcmig. E mi dicono fpeflo eh velli homai Laodemia , : i Arciero pennuto . Bent. del regno amorofo Dura condition, O
bei reali ammanti Epilì. j. 1
legge fouara , Che priua l'Intoni di libertà , di pace Vuole il '.
Rofeo. Herr. E par copra natura il nobil volto. Non potendo col pennuto Arciero , Che gli arbitri] , che i voti Tutti d'vn fuo fe-
vcl, con rofeo ammanto Bab.:. 79. .
guace Pendano regolati Da i motid'vna face, c'1 fuon d'vn ar-
Rozo Brun. Qui fra lo ftuol di Menadi, c Baccanti, Fatto d'au-
.
co . Corin.:. ti
1
Arciero
. . . . ,
AMO AMO ??
Arderò traditore . Egid. Souentc il Mondo fottofopra hà volto lo infime, Al canto, al volto, al pianto Molìra pietà, mi ferità
Quelto maluagio, e traditore Arderò Stanr.jj. nafeo-nde, Nume non già del eie', s'egli e pur Nume,Ma
Arciero vezzofetto Brun. Siali tuo Marte il vezzofetto Arderò,
. i.
Nume
. rio deldilperato abilfo Corin.4. 5. .
Lulfurcggi il tuo erin fpicgato al vento , Ne '1 ricopra più mai Fanciullo faretrato. Mar. Arfe d'infano fdegno, indi s'accinfe II
piuma, e cimiero Epnt. rieroi. 2. 8. .
tanciul faretrato a la vendetta Samp.tf. .
Cicco .Guar. Cieco Amor non ti crcd'io , Mi fai cicco il delio di Fanciullo orbo. Broc. Che fai, orbo fanciul, perche non voli Nel
dii ti crede , Che s'hai pur poca villa hai minor lede , E cosi , fello Cielo, e pien d'alto dolore Grida cosi ò padre, ceco che :
cieco ancor vedi più d'Areo Palt.4. 1. . more I a bella figlia tua, ne te ne duoli ? Son.i-
Cieco faretrato Mar. Tu ridi ( dille il faretrato Cieco ) Nè fai,
.
Fanciullo fagittario . Mar. Che non puoi, che non fai Sagittario
che l'altrui rifoio cangio in pianto. fanciullo t Samp.4.
Cieco occhiuto Mar. E tuttauia dialogando fcco Coglie il tem-
.
Fan tafinia. Guar. O
arco mia pofì'anza, e mio diletto, Strali in.
po à colpir l'occhiuto Cieco . uit te mie forze, Fior venga in prona vensja Quella vana fan-
,
Codardo . Lelia. Chiamo codardo Amor, perucrlì i Cicli, Tratìf- talima d'Amore Con le liic mani Geminate, venga Paft.4. 8. .
fe il duro Re d'ingiurie, e d'onte Elt.9. 5. . Faretrato Anguill. Che il vago vifo il faretrato Amore Fara ve-
.
Comporto d'inferno. Manzin. Ne' più profondi, c difperati ahilTi, dergli, e piegherai ! il petto
1
Metani.?. i63. .
Oue pronubo horrore l'ofl'.i follecirar d'ì-ferebo atroce I lafci- Faretrato ignudo Cap. La piaga, che ne! feno Mi fc per fua bel-
.
ui furori , Geaeroflì nel feno De la gelata notte Quel penofo lezza U faretrato ignudo Idilli. .
furcute , Quel inoltro dolorofo , Ch'è comporto d'Inferno , E Ferino Bruii. Si vuole Amor ferino , Ch'io su le vie forga , o
.
,
vantali del Cielo Figlio, e Nume murano Flcr.Ch.i . tramonti il Sole, Segni poche d'amor mefte parole Agi. .
Confighero disleale. "Mar. Conliglier dulcal , guida fallace_>, Feroce Quer. Entro al volto diuin fedeafi in tanto , b frà 1 lampi
.
Chiunque il feguc di tradir fi vanta, Aitino vccellator, mago de l'ira Amor feroce Strali accendea d'eterno ardor nel pian-
fagace , I fenlì allena, e gl'intelletti incanta , Indifcrcto furor, to. Son. 71.
tarlo mordace, Rode la mente,e la ragion ne fchunta, Paflìon Figliaitro di Vulcano. Anguill. S'ogni hor l'empio figliaftro di
violenta, impeto cieco , Torto fi fatia , e'1 pentimento hà feco Vulcano Con nouo amor me'l nouo modo
toglie, e . Metam.
Crudele Hemig. Impari à
. folferir gli oltraggi.e l'jrc D'Amor cru- 3-93-
dele, e di fortuna auuerfa . Epiit. 7. Figlio dell'otio Anguill! O
de gl'incauti cori empio tiranno ,
.
O
Cruucìiffimo Manzin. Fu purdc la tua face, CrudehfTimo
-
Amo- fiero, ò crudo, ò dilperaro Amore , Tu , che figlio de l'otto , e
re, Vino effetto il mio foco .F'ler.4. 4. die nodrito Solo fei di lafciuia , che ne' vezzi Frà molli piume,
Crudo Tali! Ahi crudo Amor, ch'egualmente n'ancide L'afien-
.
Godi fempre foggiorni
e delicate inenfe i . Giud. 4. 1.
tio, c'1 miei, che tu frà noi difpcnfi, E d'ogni tempo egualmen- Forza -.enee. Amore e de la mente vna gran
. forza, Ed è vn valor,
te mortali Vengon da te le medicine, e mali Liber.4. 91. i . che l'animo iulùiga, Nafte di giouentù, d'odio, e di lulfo , E lo
Delirio de' cori. Manzin. Fuegiani, fuggiamo amici, Il delirio de' nodrifeon di fortuna 1 beni Che fe ti arreiti di nutrirlo, cade,,
cori, Il furor de la terra , U demonio del Ciclo Amorpenace, E in breue eltinto ie fue forze perde Ottau.i.x. .
Fuggiam ( già che il confentc Prouida conofeenza ) Di quella Furtiuo Gaiean. Ond'clce a prò di mifera beliate Furtiuo Amor
.
gode Del folpirato Ben, Delio pur fei , Mà di durar nelpofledu- Garzone crudo Petr. Sopra vn carro di foco vn Garzon crudo ,
.
to oggetto. Pali. Etn. Prof Con arco in mano, e con faette a'fiancni, Contra lcquai non
Dio alato Car. Quando l'alato Dio vinta ancor erta Le fi pof«_>
. vai elmo, nè feudo. Tr.Am.i.
nel cor humilc, e queto Son. 1 1. .
Garzon nato di furto. Mar. A lei ne venne Amore Amore il fi. :
Dio cieco Mar. Tanti fentume il cicco Dio nel core , Che, per-
. glio, Non quel vile, e plebeo, Cn'à lagente villana il cof fia-
che noto il fuo martir poi folle, Vi ferùfe col fuo ftral qui gia- : ta, De l'immonda laiciuia infame parto , De l'otio human li-
ce Amore. Lir.Lug. Son. 21. . centiofo allieuo, Garzon nato di furto , Nutrito tra le fere, ar-
Dio faretrato Augnili. Ma il faretrato Dio ne vuol la palma , E
. derò ignudo , Lufinghiero fallace , Attempato fanciul , cieco
glie la imprime .1 forza in mezo à l'alma . Metam.14. 1S5 ceruiero, Pargoletto benigno, e tìer gigante , Spiritello vagan-
Dio nudo. Venier. Ne la madre del nudo, e picciol Dio, C'ha ben- te, empio tiranno , Ch'viiirpandofi il leggio De la ragione op-
da à gli occhi, e porta, arco, e facella. 1. Son. 10. prefli Signoreggia le voghe , il lcnno vecidc Mago fagace e
, ,
Dio picciolo Colt. Che il picciol Dio, eh' a' begli occhi d'intor-
. trasformar poliente Le diuin e fembunze Angue ch'accolto :
no Suol ir volando, oue cred' io che nacque . Son. 16. in feno Spira mortai veleno , Piaga eh 'afeofa in petto Rtca_,
Dio primo Benam. Del terzo Ciel da i più lercni alberghi Primo
. mortai diletto , Fiamma che luce, c coce, Tofco che- piace, e
Dio de gli Dei, maggiorpotenza, Benché picciol di corpo, e di noce, Pelle de l'alme , ebrietà de' cori, Corrottela de' l'enfi
fauella, Leggiadrilììme done,hor qui fon giunto. Pall.Etn.Prol. Palfion violenta, Sozza violatrice Del lecito, e del giurto, Smo-
Dio fagittario Brun. Ne l'argento più terlò Artefice ingegnofo
. derato appetito , Padre di vanità , fabro d'errori , Furor preci-
vn di fcolpio 11 fagittario Dio Agi. . pitoib, infama ingorda , Del cui libero pie fuguon la traccia-.
Difoenfiero di gioie. Mar .Tu virtù fomma de' fuperni giri,Difpen- Pentimento, e vergogna Mà quel che nacque in Cielo Citta-.
fier de le gioie , e de' piaceri , Impcradorde" nobili deliri , lllu- din de le sfere , Nume callo, e pudico , Amico di concordia, e
llrator de' torbidi penfieri, Dolce requie de' pianti,e de* folbiri, d'honeltate, Alato giouinctto , Che da terra folleuai pig-i in-
Dolce vnion de cori, e de" voleri, Da cui natura trahe gli ordi- gegni , Dio de le marauiglic , Che in forte nodo alme diicordi
ni fuoi, Dio de le marauiglic, e che non puoi ? accoppia, Difpenfiero cortefe Dilegitimc gioie, Imperador
Dilperato.Brign. Girali intorno al tormentato letto Diuoto ftuol de" nobili deliri, Illultrator de' torbidi penfieri , Rcgolatorde
di dilperati Amori Giorn.3. . gli sfrenati affetti , Temperator de' male acce/i ardori , Genc-
Domatore indomito.Mar.O domator indomito di quanto II Ciel rofa virtù, puro delio Del fimile, e del bello , Dolce inncfto de'
circonda, c l'Oceano abbraccia corpi, Sacro giogo, e legame De l'anime gentili, Vnion de' vo-
Duce alato Brun. Nacque da (puma candida, e leggiera La bella
. leri , Piacer de l'Vniuerlo , Riltoro di Natura , Sollegno de' vi-
madre de l'alato Duce Ven.Pom. Son. 39. . ucnti. Epit,2.
Empio. Guar. Quella e ben, empio Amor,miferia elìrcma, Che si Guerriero. Contar. L'arco è forte , c perfetto: hor ben vedrai
rigida Ninfa E del mio fin si vaga Palt.3.3. . Quel che varrà nel feno Di morbida fanciulla Amor guerriero.
Fabro datino Mar. Hor tu labro dittili m'infegna l'arte, Oue il
.
Fiamm.i. 6 m
miopigro Itil giunger non vale . Lir.Am. Son.z. Hidra Morand. Hidra fei tu di cento capi Amore , In cui pili
.
ciul l'arti n.ifcolte ? Amore è vn vclen dolce, Vn infama foaue, fin di quella vita, e de l'Inferno, Inferno in cui l'ardor mai non
Vna diletta pelle che , feorre per le fibre, e in vn momento Di ha fine Guacc. Son. 16.
.
mortali fcugurcNd profondo Ocean l'alme sómerge; Omen- Honelto Benam. lo non fon quell'Amor, che vi credete, La Ve-
.
zognier Sirena , Hicna tradente , Bug. arda Sfinge, e Cocodnl- nere terrena à me non diede £ vita , e nutrimento ; 10 nacqui
figlio
. . . ,,
, . . ,,
54 AMO AMO
figlio De la celcfle Venere, e nudrito Son d'honelB l'Amore :
di lui più fozzo, 0 più difforme . perche altri non fugga il Mà
honclioiofono. PalfEtn. Prol. laccio, e il vifeo Non fi inoltra giamai ne le fue forme Medu- :
Idolo. Rin. Sù le membra d'auorio, e in fronte ha fcritto Idolo fa i l'occhio , aj guardo è bafìliico , Nel morto à la tarantola*
de gii amami , Amore inuitto i. Canz.9. .
conforme: Ha roltro d'auoltoio horrido, efehifo, Man di
Ltnperiofo. Leon. Ch'Amor non toglie i'huom di mano a mor- nibbio, vhghia d'orfo, e pie di grifo
te, Benché fi inoltri imp'eriofo, e forte. Taid.i.4-
Neghiuofo . Alani. Alnicn ti molta ò neghittofo Amore De l'af-
Incendio Car. Amor incendio vniucrfal del Mondo Canz.i.
.
. ro regno tuo l'antico honore. Narc.
Indomito. Brace. Ahi ch'indomito Amor nulla fi regge, Noti Nemico ili pietà . Guar. Crudo più che l'inferno, e che la morrc,
han gl'impeti fuoi termine, ò loco , Nè mifura di fuóf chi den- Nemico di pietà, miniltro d'ira , E" finalmente Amor priuo d'a-
tro auampa, Guacc. Son. 1. more Palt. 1.5. .
Infido Talk E quante inlidie al ino bel volto tende L'infido Nudo. Galcan. Né cancor la mi die Trace , o Tebano , Mà'vn_»
Amor, tutte fallaci rende Liber.5.6i. .
pouercllo cicco : il nudo Amore Guacc. Son.i. .
Inimico Tali'. Non temo io te, ne" tuoi gran vanti, ò fero , Ma il
.
Numecieco Bint. Hi Ibi del cieco Nume Opra prodigiofa_»
.
Inicuo Car. Ne ùntini del mare Iniquo Amore, Che non puoi
. . Nume domatore . itiuar. Ben mei dicclli Amor rrà quelle frondi
tu ne' petti de' mort ili ? En-4- In fumi d Lelio indouina: O' nume domator d'huomini, e Dei,
Infama dolce. Polii. Collui, che'J volgo errante chiama Amore Gianemico horfìgnore Di tutti i penlier miei . Pait.4. 9.
Si bel cicol d'Amore Padre del terzo Cielo Alani. Colui dentro il cui fen diuoto ren-
li' dolce infama d chi più acuto feorge,
.
ha dato il Mondo Ad vna cieca pelte, a vn mal giocondo. Gio- do Le mie rime, 1 penlier, la mente, c il core , Padre del terzo
llr.i. 13. Ciel chiamato Amore Narc. .
co, e gii itrali, e in danno mio Prender, per più ferir, l'armi di Che m'e dolce la falina, e 1 areo crudo Del pargoletto ignudo
Marte. Lir.Am.S0n.37. io non incolpo . Samp.j.
Irato B. Taif. Ecco ch'Amor ritorna irato , e fiero Col foco de'
.
Pargoletto vile. Guar. Ma che troppo t'honoro Vii pargoletto
defir caldi, e cocenti. Son. 9. imbelle. Palt. 4 8. .
.
do era ( c'hor non fon ) contento , e lieto Dicea ch'eri vii_. : ogni tua imprefa e piange, e trema . SonTi 10.
inai dolcc,vn dalce errore , Sagittario crudel, Regc indifereto, Perlido. Guar. B tu perche ne itrigni , Se ne parte il dcltiii per-
Labirinto di fraude,edidolorc, Libera feruitù, porto inquit- fido Amore t Pali. 3. 4.
to , In cui fc,nè pietà mai non fi troua Pertierlìffimo . Manzin. Pcrucrfifflmo Amore, A che mi dai Jc
Lete.TafT. Amor fouente , cfpeflb D'alte dolcezze, e liete, De pene , Se le gioie mi nieghi ? Fler.4. 4-
gli affanni, e de' guai foaue Lete Bofch. Egl.i. . Teruerfo. Guar. Ingannar più, chi più fi fida, e meno Amarchi
Lupo. Mar. Chi non vide giamai ferpe tra rofe , Mele tra fp in e, . più n'e degno , odiar la tede Più de la morte affai , queltefon
o fotto mei veleno ; Chi vuol veder il Ciel di nebbie onibrofc l'arti , Che fan si crudo, e si peruerfo Amore Palt. 1 s . . •
Cinto quandè più chiaro, e più fercno , Venga a mirar coititi, Pictolb Remig. E tu pietofo Amore Abbraccia il tuo fratello
.
che tiene afcole Le grane in bocca , e porn il ferro in feno bnd'ei fi inoltri Tutto pietofo a me Aia fida amante Fpilt.7. .
Lupo vorace in habito d'agnello , Fera volante , e corridore... Pigro Mar. Lrafi delio Amor, che lento, e pigro In nauiccllà
.
snello. Lince priuo di lume, Argo bendato, Vecchio lat- d'oro Soura piume di rofe Giacea dormendo". Epit.i.
1
tante, cpar«olctio antico, Ignorante erudito , ignudo arma- Placido. Guar. U
feminil perfidia , Quanto hàdi crudo, e di-
to, Mutolo parlator, ricco mendico , Dilettcuole crror, do- maluaggio Amere , Che in tua natura placido, e benigno Te-
lor bramato, Ferita cruda di pictofó amico. Pace guerriera, co ogni Ina bontà Albico perde . Paft.i. f
ctempekola calma, Lafente licore, e non l'intende l'alma . Prauo . Petr. Poi guarda come Amor crudele, e prauo Vince Da-
Volontaria follia, piaceuol male, Stanco ripofo , yrihtàno- uid, e sforzalo a far l'opra On'de poi pianga Tr.Am.j. .
cente , Defpcrato Iperar, morir vitale , Temerario timor, tifo Radice d'ogni male Egid. Se dunque Amor è d'ogni mal radice,
dolente, Vii vetro duro, vn adamante frale, Vn'arfura gela- Larga cagion di fofpirar mai femprc,E l'effer huom giamai non
ta, vn gelo ardente , Di difeordi concordie abifiò eterno , Pa- può felice Sotto fue varie, e .lifufate tempre . 1 Stauz. 59. .
radifo infernali celelte Inferno . Re dell'i nuincibilc arco . Chiabr. Vnico Re de l'inuincibil arco ,
Lufinghiero fallace. Guar. O' cicco Amore ; Olnfinghier falla- Che pur foura ogni cor ri don* impero Voi. 1 Diaipc . .
ce ancor m'alletti A tuoi vezzi mentiti; a tuoi diletti? Palt.3.1. Rè delle delicie. Anguill. Sente per gli occhi fuoi panare il dardo
Lufinghiero infedele . Stroz- Amor, dicea , ne le tue dubbie ìm- Del Re de le delicie, e de l'amore Metani. 1 r. *} ». .
prefe Si certo è il rifehio, e si nociuo il danno , Ch'io non vo- Rè digiuno di lagrime Petr. Alhor mi (frinii a rimirar, s'alcnno .
glio fortrir fri tante offèie Per vn premio si vii si lungo affan- Riconoscili ne la folta fefucra De! Rè fempre di lagrime di-
no j Tu di poca beltà l'anime accefe Pafci di fpeme ogni fior, giuno . Tr. Am.i.
nutri d'inganno , Lufinghiero ìnfedel, ben ti conofeo , Mi mo- Re di pianto. Egid. Amor tiranno accorto, empio Monarca,Ora-
ftri il mele, e mi nafcondi il tofeo Ven.18. 36. . col di menzogna, albergo d'ira , Larga flrada d'error, d'ingan-
Manfueto Petr, Quello è colui , che'l Mondo chiama Amore
. ni carca, Tempio in cui fol fi piange, e fi Colpirà, Porto inquie-
Manlaeto fanciullo \ e fiero veglio Ei nacque d'otio e di la- , , to, cperigliofa barca, Rinchiufo labirinto, e prigion d ira, Fal-
feiuia fiumana, Nudrito di penlier dolci, e foaui , Fatto Signo- lace guida , e umiliato feudo , Nodo di tradimento, ingrato , e
re, e Dio da gente vana Tr. Ani. . 1 crudo E" in fomma Re di pianto, acerbo,
. empio Da far fol &
Maturo. Contar. Benprouar glieonuenne Ch'anco è maturo di folbir dure coniente Moltro del Mondo . e di natura fccm- ;
Amor ne gli anni acerbi Fiamm.i. I. . pio , Mortai nemico di chi il fegue, e ferue , D'atti mhoneiti, e
Mele attoflicaro. Goa, Vuoi che riftringa in poco Le qualità d'ogni vitio effempio, sfrenato ardor, che di lafciuia ferite ; II-
d'Amore ? Penfa i'ardor del foco , Le furie del furore , Dol- liciti p acer, vergogna, e feorno Sono i trofei», ond e il fuo car-
cezza ch'auelena , Vaghezze di Sirena Tirannia crudele, Se- . ro adorno. 1. Stanz.»j. 54.
renità infedele, Lufinga, cheferifee, Cortefia che tradifee Rettore delle tenebre Leon. Amor cui dona il volgo indotto, e .
Contentezza ch'ancide, Tradimento che ride , Attoscato vile Del vailo Mondo il general impero E' il rettor de le tcne- ,
*
mele, Inzuccheratotele, Nuuolc di fofpiri , Tempefte di de- brcinfernali . Taid.3.1.
liri Labirinti intricati, Configli
,
,
difperati, Pentimenti, di- Ribaldo Ar. Ne la lafciò quelito ribaldo Amore ( Vedi fe fe I'ha-
.
Di fperanze confufe , Di chimere fuanite , Di promeflè fallite; Sagittario. Brun. Il fagittario Amore Vicn, che de l'arco amor
Vn perpetuo languire, Vn eterno morire, Vn immortai do- di due begli occhi S'armi conrra il mio core , E che lo ftral ne
lore Edhai peniato Amore
, Antig.3. 1. . feocchi*. Vcn.Tcrr. CanzA,
Miniftro di follie . Mar. Miniflro di follie, fabro d'errori , Solle- Sagittario alato Mar. In quelli archi fo (pende ifuoi trofei,
. E qui
cito atiokor, verme importuno , Morbo de' fenfi, ebrietà de' trionfa il fagittario alato Temp.iSo. .
cori , Di fraude nato, e di furor nutrito , Homicida del fanno, Sagittario cieco . Mar. Incominciò del fagittario cieco A fpczzar
empio appetito . Te quadrella, à fchernir l'arco Samp.tf. .
AMO AMO 5S
Sdegnofo. Guar. Dunque per quel, eh" i" vepgio Non prouafli tu Arando altrui di fuor diletto, e gioia , E rider finto, e lacrimar
0
mai Se non crudele Amor, fe non fdegnofo\ Vilt.j. 6. fenz arte . Canz.8.
Serpentello Mar. Ma fofrrirò, che in Ciel vibri tuoi flrali Non
. Beiliak. Car. Edi Pafiie
i ,
amore, Elabelliadi torna-
il beltiale
perdonando à le oeate genti ? Che foilcngan per te llratij si ta biforme , Di sì nefando ardor memoria infame E'.i.<J. .
rieri, Serpentello orgoghofo, anco, gli Dei ? Bugiardo. Augnili. Ma l'opra ogni altro frutto più graduo Fùif
Signore d.*'fìgnori. Remi». Hor di iua propria man mi dcr.ta._f volto allegro, e il non bugiardo amore Mct_m.8. .
J22.
Amore , E non deue fpreggiar vii huom di terra Quant" egli à Caldo Anguill. Poiché più cole ella lune aggmiue, e tolte Se-
.
noi comanda, effendo Amore Non pur di noi qua giù Signore, condo il caldo amor k perfuade Metam.9. 175. .
e Dio, Ma de' Signori, e de gli Di; del CieJo Epill.4. . Candido. Cora. Voi primi in quelle piaggie Tocchi da l'ardor
Sireiu.Mar. Sirena,Hiciij,checon fàlfa voce,E con canto morta- mio Paflon, e Ninfe, Cominciate a trattar candidi amori.
le altrui tradifee Foco couerto, ch'ailìcura, e coce, Afpe, che
; Gen. 9. 1
dorme, e il tolto in leu nutrifee , Spietato itifìnghier, eh allct- Canuto. Guar. Dammi fe puoi, Signore, Cor faggio in bel fem-
ta, e noce, Pietofo micidial, ch'vnge, e ferifee Cortefe carce-
, biante, Canuto amore in non canuto amante Madr.109.
- .
rici eh' a rei di morte Quando , cfiiufi gli ha in ceppi , apre_> Caffo. G.Cam. Che'lcalìo amor ogni mio ardir corregge.
Son.i.
le porte Cibo amaro. Bemb. Vn c ibo amaro, e fblìegno alpro , e graue
Soaue Guar. Ne fà nafecre Amore ; Il qual nrima nafecndo E'
. Amore è, donne care Canz.8. .
delicato, e tenero bambino , h mentre e tale in noi fempre è Cicco. Anguill. Vn cicco, e vano ainord'honori , e regni Gli
,
foaue Pal'.j. 6.
.
huominiinduffea diuentar riraimi. Metam.i. fi.
Sofitu. Taff. Den nó t'inganni Amor Sofifla,e mago. Var.S0n.75. Cocente Remig. Lra accefa di te che mal fìpuotc A «li occhi
.
;
Spiritello d'interno. lionar Senzak fede Amore Amor non è, altrui celar cocente amore. Epifl.n.
né Dio, f fpiritcUinrerno , Ch'accdÈ in Fkiretonte alpre-» Coniugale Anguill. Potea in lui molto il coniugale amore, Mà
.
lanciai manfueto, hor veglio fkro Bofch. Egl.i. . • douean del coniugato amore Metam.6. 161.
Ch'vft ir
.
Tiranno crudele Ciec. Quindi fpronata dal crudel tiranno, Ch'è
. Contadino Mar. Curar non dee di contadini amori Paflor fra
.
amaro, & e da noi chiamato Amore Hadr.i. 1. . regi, e regi infra pallori
Tiranno domatore Manzin. Oh de' cori egualmente, e de gl'in- Cortefe. Ghel. Che per callo, c per cortefe amore
. fei II mio
gegni Tiranno domatore, Amor pallente FJcr.4. 5. fpofo, il mio amante, il mio lignote
!
Rof f . 3 3. .
Tormentante. Manzin. Ch'Amor Tempre al mio core Affiftefìè Debile Tali. La vergogna nrien debile amore , Mà dcbil freno
.
hor ha d'vopo, ad ogni modo Amore Più de la morte e tormé- non degno, e peregrino amore Prcfa tradì gli Dii, lo fpofo, e il
tofo, ecrudo. Solimi.?. padre. Epill.5.
Traditore Anguill. La qual quel crudo , e traditor d'Amore Fe-
.
Defio bello. Anguill. Amore altro non è ch'vu bel delio D'effi-
ce parere à gli occhi fuoipiù bella Metani. 8. 105. - gie, che l'amjnteapproua bella. Metam.io. 115.
Trifauce empio Cora. Frena Cerbero amico i tuoi latrati Contr
. D.iioùiuo Gofel lten' è amor defio
.
fanto, ardente zelo D'an-
vna pafluggicra Languida , e fupplicante , Che pur troppo nel gelici bellezza, & immortale . Son.no.
Mondo Col de/ìo, con la fpeme , e col timore Mi lacerò l'em- Diiamorato lienam. E' certo, anima, quando Haurà
. fin tuo do-
pio trifauce Amore Gen.24. .
lore, S e vita à lui difamorato amore' l Palt Etn.i. 1.
Trionfante Guar. Cosi morte crudel,
. fe colici more Trionferà , Difdegnofo Cap. Quando poffa potere in crudo core Sdegno
.
Amore. Palr.4. 9.
de! trionfante amorofo, e dildegnolo amore Idil.7. .
Verno. Taff Amore e mftabil verno, Et inflabil fercno , Fonte Dishoneflo. Ar. Che r'hà con fraudi , e dishonelli amori Date
nullo di/ele, e di veleno. Bofch. Eel.i. '
Amoks. affetto amorofo Difperato. Mar. A' miei traditi , edifnerati amori Tronarnon
Adulterino. Ceba. Ch'ardi contaminar co' fuoi furori II letto sò, che vaglia, altro che morte Galer. Ritr. .
altrui d'adulteriniamori Eft.8. 14. . 1 Diuotiflimo Cat. Nè dritto è che loggiaccia à mortai legge Di-
.
Angofciofo. Taff AJhorTu/ì mi di è notitia intera De' fuoi fe- uoùllìmo amore, ed imortale Stanz.56. .
cali, & angofei olì amori. Amint.y. 1. Dolce. Molz. Jedifcordie, ond'cifi more, Cangiate in dolce
Antico Taff. E fecrcurij del fuo amore antico Fea muti campi,
. i amore. Canz.5.
e quel fìlentio amico . Liber.6. 103. Donnefco Moron. Infelice colui , che non fi pente De' van di-
.
Ardcnrc Car. Tenta fe cosi può l'ardente amore fpegnere, o O letti eperamordonnefeo Roba perde, Se honor, corno al-
, ,
fccmare. E11.4. ma, e mente 1. Sacr. Inuctt.j. .
Ardore infernale Guar. S'io miro il tuo bel vifo Amore è vn pa-
.
Dritto Dan. Di Mirra federata, che diuenne Al padre , fuor del
.
radifo:Ma s'io miro il mio core E* vn infernale ardore.Pafl.2.2. dritto amore, amica Inf.n. .
amor, che il fiio gli ha tolto. Tr.Am.i. grandezze rimirar l'amato Eleg.8. .
Bclliffuno. Petr. Forfè ancor fìa , chi fofpirando dica Tinto di Fauolofo Petr. Frà quelli fauolofi, e vani amori Vedi Aci; e Ga-
.
dolce inuidia j affai foflenne Per belliflimo amor quell'ai fuo latea Tr. Am.i. .
tempo. Son.i7j. Fedele. Taff A me che per etate , E per officio, e per-fedelc amo-
Bene.Bcmb. Amore è, donne care vn vano , e , fello Cercando re Vi fono in vece di pietofa madre , E ferua per volere e per
,
nel fuo danno vtil foggiorno Altrui fedele, , ,ì fe farli rnbello . fortuna, 11 pender sì molello nomai fi feopra. Torr.i. i.
Vn defiar, che
.Spettando vn giorno Ne porta gli anni, e poi
in Ferino. Mar. Quello è talhor difetto Di eluda ver non ama, o
fugge com'ombra , Ne lafcia altro di fe, che doglia , e feorno pur ama, Ama d'amor fermo
: fe . Samp. P.5.
Vn falfo im.fgm.ir, che si m'ingóbra Hor di terra, hor di fpeme Feruido . Ar. E vna giouane bella meco hauea Del cui feruido
e flruggc, e pafee , Che del vero faper l'alme ne fgombra amor
Vn : nel petto auampo Fur.2. 37. .
ben, che le più volte more in fifce , Vn mal che viue fempre, e Fido. Ar. E ref fi quell'amor fido, e pudico, Che l'ama hauer
fepcr forre Talhori'anridi più graue nnafee . Vn àgli amici non amico Fur.9. 249.
fratello, e .
fari fenfi à la ragione /corte : Vn cibo amaro,c foflegno afpro, Flutto Taff Amore è flutto alterno Di fperanza, e di noia , E di
.
c graue , Vn digiun dolce, e pefo molle, e leue , Vn gioir duro, • umore, e d'afpettata gioia. Bofch. Egl.».
e tormentar foaue Vn dinanzi al fuo foco effer di neuc, E tut-
:
Folle Anguill. Ch'vn amor prefe lui più folle, e Urano , Che mai
.
to in fiamma andar flando in difpartc, E penfar lungo, e parlar nafecffe in intelletto humàno Metani. 3. 161. .
tronco , e breue ; Vn confunurli dentro à parte à parte , Mo- Fraterno . Anguill. Và la forclla mifera à vedello Molla da fanto
amor
. . . . . . .
35
AMO AMO
amor fraterno , e fido . Metam. 9. 158- Lcgitimo. Ghel. Che Iegitimo amor quantunque mai Nonle-
galle il tuo cor, godi del fello , E goduto hai, ch'anzi n'haucfti
Fumante. Bonar. Temo però, che quello amor di Celia. Ch'è pur
fumante ancora,Non fia per gir nerbando Se non Tini d'ardor, cinque. Rof. ij.46.
rilu di gelo, rillj.o- Lieto Molz. I miei lieti felici , e dolci amori , Che come neb-
. ,
millo, e furiofo amore . Elt.iì. 15 1- Male dilettofo. Rin. Di penlìcr nafee, e co" penfier fi fina Quel
Gelofo. Tafl". Non altramente il tauro ouc l'irriti Gelofo amor dilettofo ma!, Chà nome amore 1. Son.j j 1. .
Giocondo. Campeg. Verfa lagrime dolci, e gode fola Quel ch'al- Hor chedel cieco-labirinto fuori Son de' miei lunghi e mal ,
Gioia. Guar. Che le vii folo penfiero L'anima imaginando lì con- Son. 7.
den fa, E troppo in lui s'ariifla, L'amor, ch'cllcr dourebbe Pura Maritale Remig. M.i pria la terra in vn momento irata S'apra, e
.
gioia, e dolcezza, Sì la mar.inconia , E quel ch'è peggiori fin m'inghiotta , anzi ch'io franga mai La fanta fè del maritale-»
morte, epa/zia Paft.j.6. .
amore. Epift.i6.
Gradirò Remig. Se già non m'hà l'alma Ciprigna in vano Pro-
.
Mentito Tali* Con armi, e infegne di mentito amore II vedo , il
.
metto il dolce tuo gradito aniore-. Epid.i 5- vendo» c'1 dò Irà lacci auumio Difper.5f .
polla à pieno Quello hidropico amor, che porto in feno Ter. . brame à mercenario amore Eiì.i. 166- .
Stanz 18. Mifero Remig. Piange Progne fuoi tìgli e Safo anch'clla Del
. i ,
ancor può quanto ella fuolc Son. 189. . Modelto Taff. à la fuaTuga Volle l'obligo haucr, nona l'altrui
.
Idra.Dom. Poiché per mille ingegni, & argomenti L'idra amo- Modello amore. Amint.j. 1.
rofa mia trouar non polio Son.z. . Mone dentata Moron. E ch'altro e amor ch'vna dentata morrc,
.
Ulecito.Ar.Ogni pudica dóna,che mai tenne Córra illecito amor Quando il (Jcfìo del cor non giunge al fine 3 Giuli. Prol.
,
chi ufe le sbarre, Ci fè d'intaglio, o di color ritrarre. Ettr.4j.1s. Moltrtiofo Anguill. Non fi dirti tb'ÌW 1 .india ogni fanciulla A
.
Impatiente. Mar. La volontà fcruente, Amore impaticnte Gli nerle, e non le fpiega a volo Aminr. .. 1. .
agguagliaua del pari Samp.5 . . Nefando Anguill. E fare, che la mente alma, e pudica Scacci da
.
Imperioio. Rin. Donna fe vuoi lachiaue, Ch'imperiofo amor fc l'amor nefando, & empio Metam. 9. L#x< .
nonèfoatie. i.Canz.jti. Nobile Anguill. Perche odio a prender l'armi non m'hà fpinto,
.
è d'indugio impatiente, e raro Impetuofo amor follie ritegno. Ociofo Augnili. Non vide alcuna mai più pronta a darfe Di Cir-
.
dal petto fuo l'amore indegno Liber.14. 77. . ogni fua imprcfà . Son. 100.
Induftre Guar. Mira ciò che sa fare anco ne' petti Più femplici,
. Peccante Manz. Colpe conuenienti Ad amore peccante Colpe
. ;
e più molli amore induftre Pall.i. 1. . degne d'vn petto Di femina gelcfa, e dominante Pler.j 5 . .
infame amor prendete elfempio Metam. 9. 141. . ciofo vn di dicea Cloanto , Et vn antro vicm nfpofe , mori
Infaullo . Mar. Hauean in fe di Marianne orditi Gl'infaufii amo- Lir.Mar. Son. fi.
ri, e i tragici fuccelfi Strag.i. 68. . Peregrino. Remig. E quello àie mie fpalle Fora pefo leggier,
Infelice. Talli Dunque i'viurò trà memorandi eflempi Mifero s'à tale incarco Non aggiungerli i peregrini amori . Epirt.9.
moltro amore ? Liber.n. 76.
d'infelice Perfetto. Anguill. Dourebbe vn ch'arde di perfetto amore Mo-
Infieuolito Proip. Mà, lai! 'a, homai pur troppo chiaro io feopro
. rtrarfi ardito in qua! fi voglia forte . Metam.4- U|J
D'infieuoltto amore fegni efpreflì Solini. i. 4. i . Pio Petr. E veggio ad vn lacciuol Giunone,e Dido, Ch'amor pio
.
magica forza opprime 1 cori , TrafuTe il Rè d'inlidiolì amori giato, e sì gradito amore Epiit- 1 9- .
Eft.9. 16. Profondo Grill. Mà t3nto il fai con l'amor tuo profondo , Che
.
Inlìpido. Contar. Pazzifrtme, chefete, Ech'infipidoamorfarà può pagare vn Sole, vn Ciclo, vn Mondo 1. Madr.jtf 1 .
mai pudico amore , Col mio Sicheo , con cui pria mi giungerti Puro. Col. armato Di puro accefo amor, di vera fede Son.ji. .
Giungili?! fempre , e intemerato , e puro Entro al fepolcro fuo Reciproco. Anguill. Era l'amor reciproco, e fecondo Al giudo
fcco ti ferba En.4. . d'ambedue fido penfiero Metam. 7-314. .
Intemperante. Ceba. Sfogan coftor nel folitario loco Per alcun Rigido.Mar.Con tanto affetto à l'viiicabeltate I fuoi rigidi amo-
giorno intemperanti amori Eli. 9. 145- . ri il Mollro efprerte
Interrotto Cat. Cosi ne infegni, amando, Non amar nò, con in-
. Rifpettofo Ong. Raro fortifee il defiato fine Vn amor rifpetto- t
.
tempo, arme vi fei,Hor vi fò d'honeilà fpoglic,e trofei. Paft.5. 9. nouelli flioi più rozi amori Metam. 1. 15°. .
Leale Mar. Perche non lafci in si leali amor 1 I corpi vnir, come
-
Rullico. Guar. Hor da rurtico amor, da vile amante, Da rozo pa-
s'vniro i cori ? rtorii fon prefa, e vinta Pafl.1.3. .
Lecito Petr. Deh qual amor sì lecito, o sì degno, Qijai figli mai,
. Santo. Anguill. Che fappiam noi, ch'amor fia il fanto, o l'empio,
quai donne Furon materia à sì giulio difdegno ? Canz. 5. Seguiam pur de gli Dei l'eterno eftempio Metani.?. 158. .
Seme
. . .,
. . . .
AMO AMO
Seme. Bemb. Amore e Teme d'ogni ben fecondo, E' quel ch'in- Virginale. AnguiU. Se l'amor virginal non
?7
glipremea Doucpiiì
forma, e regge, c ferua il Mondo Sranz.17. rfiuomo inuica la natura. Metani.;}. 141. .
Semplicetto Rcmig. Dimmi, laflà, c'hò fatto ? ahimè , fe poco Vino. Senec.
.
Amore è vitiodelameiitcinfana Quando fi mo-
Saggiamele 10 t'ho amato,almen doueua Farmiti amante il sé- lle dal fuo proprio loco
, Che di piaceuol foco L'animo fcal-
pheetto amore. Che verginella mi ti diede m braccio Epiit.1. da, e nafee ne' verdi anni A l'età, ch'affai può, .
Sereno Valuaf. Ma mentre ardendo, e ne l'ardor contenta raf- V minimo Manzin. Tr.Am.?.
.
sfrenato Guar. Creder potrà che l'habbia à ciò condotta II fuo , ve-
.
ro, e viuo Amor de l'alma, e l'alma.ogni
altro oggetto Perche
sfrenato amor, non l'arte mia Pafl.i. 5. d amore e pnuo Degno non e de l'amorofo affetto Pail.Ch.z.
.
.
Siepe Rin. Dice la bella Clori, Amore è feura fiepc, c folto bo- Voglia dolce
.
Bemb. Amore c gratiofa, c dolce voglia, Che i più .
K0, Ch'inlabirinta icori: Amore e fctid'Auftro , e nuuol fo- leJuaggi, e più feroci atìk-na Stanz.17. .
.{co ,Chc fulmina la pace , Groppo de l'alme rigido, e tenace Amokì iti, &: Amorini.
,
Amor c fapcr folle , Torbido mar , che kmpre forrnneggUL-i Alba . Bruì.. Saggio
amante io folamo Con afiuti Amoretti
Duro calle, afpro colle, Che pafee del dolor l'homda greggia, amorofetto, E mafeheraro volto Quello Sol foi
i' adoro, i.
Tromba, ch'in ogni Ipeco, Mentre rimona amor, mortella Selu.Pdiieg.i.
,
.
vane d.mze 111 varie forme, Amoretti canori inariaftefi
amor lincerò, Et vn lincerò amorr Nutre candido affetto , E De'
fanti peregrin lecondan l'orme. Strag.i.
riguardar non fuoJe C'ormai meu ch'immacolata, e pura_, Calli. Grill. Forfè de le fue rofe Mille "calli
Pali. Etm.j.
Amoretti api in*e-
gnofe Alhorailmelformaro i.Madrig.ij t. .
alati Epit 1 t
Soucrchio. Remig. Che da fouerehio amore, E da foucrchio Famiglia Jafci netta
Mar. L'ali {piegando intorno Lafciuetta fa- .
ardor sforzato, cfpinto, Brama veder di voi fpictato feem- miglia Traliea feco d'Amori à fquadre, à fquadre
Epit.f. .
pio. Epilt.ij. Fanciulli pennuti. Mar. Chi qua, chi li difperli
Spergiurato Lap. Rimprouerò fouente A la donna mgratifT-
Ouunque era
.
ciafcim da l'ombra folta Inuitjtigiacean vaghi,
e lafciui I pen-
ma, e crudele Lo fpergiurato amor, la lo delufa . Id.6. nuti fanciulli r
Epit.J. .
Spintolo . Impcr. Hor di sì dolci, e fpiritoli amori , Di sì amo- Faretrari Bald.Sciierzan fui
. mauro herboiò Faretrati Amoretti à
- rofi fpiriti, e dolce* ze E di affetti sì nobili, e si ardenti , Men- cuif'-gguce Sol la plebe de l'alme, il vulgo vile. Rim.Heroi.
?
tre a me fere il cor, pmehe l'orecchio Immiti accenti imagi- Epit.i.
nato fuo. Rufl.?. Lafoui AnguilL E ghirlande le fan di vari; fiori Scherzando feco
Strano Taff E de' fuoi
. fìrani, infelici amori Gli a/pri fucceflì & .
Samp. P.j.
Pargoletti. Molz. I eco già inficine i pargoletti
Supremo Car. Il tuo regio fanciullo , amor fupremo Del caro Amori Scherzar!
.
con Imeneo teneri, e lieti Son.it .
.
zofetti Amorini ali odorate, Dolci viole, morbidettc rofe Con
Tenero Ghel. Benedico il tuo amor tenero, e quanti Ricontan-
.
la tenera man quiui cogliete Gioru.5. .
doti in fen lufinghe, e vezzi N'hebbi tifo a' miei ri fi , e pianti a' Vezzofi Mar. Ridean contenti, e lieti De' fanciulL-fJii amori
pianti Rof 1 1. 77.
.
I
.
vecchi genitori E qtiafi di si fatti Amoretti vezzofi
Traboccante Guar. E ben m'aueggio, ahi Iaffa, Che troppo an- l'arcano
,
.
innamorati. Samp. 8.
gullo vafo è debilcorc A traboccante amore . PaiLj. J. Vezzofiffimi Bouar. che dolcezza Era i veder duo faiiciullini
. O
Tradito Guar. Dal di, che minacciar l'ira ccleftc Vendicatrice
.
amanti Trattar lor vezzofifiìmi Amoretti Fil.j. .
1.
dei traditi amori Del ficerdote Amiiua Pali. 5.1. -
Ampiezza larghezza .
Vrb.f . 75. .
Vano. TalT. Vede Tancredi haucr la vita :ì fdegno. Tanto vn Amorofo Brun. Qui mentre accefe voglie, atti furtiui Vanno al-
.
Velenofo. Maturili. Chi da gli aliti tuoi , nonché da l'ire, Pia Auido Cora. Stringimi, ch'io t'abbraccio ò mio diletto
, Rendi,
-
il man-
Fler.y. 1. to fuo Ja none afeonde Idil.6. .
Violato. Car. Lacagion nonfapea, ma la temenza Lo rimor- Infedele Tali. Fù di rea morte nuntia la fauella, E l'amplcflb
.
in-
de,! del violato amore. En.5. fedel ceppo, e catena Difbcr.34. . .
D Info
. . . .. . ,
8 ANA ANA
3 voler femprefoggetraf En.4. 118.
ardi, in te fplendcflì, Sanan
infelice Grill. Se come in me tutto
.
?. Selu.Cacc .
Sagace. Mar. Vette cotta lafciua, c l'ha in gouemo Vczzofa fchie-
.
nerboruti amplefli Del robulto Scaltrita. Ceba. Poiché di Zara à la fcaltrita ancella L'incauto
Noderofo Mar. Tra noderofi, e .
Sprezzata '1 afT. Et à l'altre tue lodi aggiunga quella Che la tua
.
,
ftafTegiamai Animo inamorato ldil.5.
•
fe la legge, eilfacramento .
Con
diuortio ollinato Pertinace gli nieghi Gli hnmidi baci, e i ma timidette, e fide Difler, che mai non ardirian fcopriru L'ar-
denteamor Epift.15.
turbolenti amplefli Del. Leu.
.
.
Vaga. Mar. Tra vaghe ancelle accorte Serui degni d'impero Era-
Vltimo Taff. Chi può dire il fuo affanno , e in quante guife La-
.
Mctam.i4- 3 1 1- fmar , '.uantunque à la tua bella Patria, di donna fatta vile an-
cella Non fia la cara liberiate refa f Son.i.
Anagni urta del Latio ne gli Ernia
.
ha tronche. Lir.tì.
tuo volto ViiTe idolatra Idil.6. .
Da la
Dopo Dente tono. Mar Già del ferro fpiccar mordace, e graue
Infida. Cap. C he non temiate ancor, che
polla in lei i baci
Empia . Angui 11. Ne guidan de la guerra l'empie ancelle Con ho- Tenace .
fà, le fue fidate ancelle Vuol che da lei lucenti Ancili poderolì, e brandi ardenti /-Coli. 16. 47.
Fidata Ceba. Ciò ch'ella .
anch'elle. Bft.i7.*«.
Rumile Ber. Chiiinqucquì d'intorno il paflo ferra Riuerifca col
.
ne l'anima fi lente, L'andar cclette , e t vago fpirio ardente
core, e col fembiante Quella del Rè del Cielo humile ancella.
Ch'ogni dur rompe, &: ogni altezza iik luna Son.i7s>. .
mani ha Che Lento Ar. c'hauefl'e l'andar più lento, e molle , Che l'imitata O
Incatena»:. Brace. E già con le fue lui di/cinto gli .
il lafciuo Portamen-
1 afuuetta. TafT. Mirali qui tra lafciuette ancelle Fauoleggiar con Lubrico. Giù
Crine , c'1 non fuo color bianco,
to, e l'andar lubrico, e'I falfo
laconocchia Alcide. Conq.13. 3.
e vermiglio, Onde s'adorna meretrice attuta D.
Sett.x.
eon. Perche fe in \ ira non In morte almen .
ti fia leale ancella. Taid.5. 10. Soaue Bemb. Che verrà mai che ftampi L'andar loaue , e caro,
-
AND
Crittfc Ar. I] delirici , c'hauca andar triio.c foaiic Portò à I'inCoru Trarviu.l fallo Argolko/I vide; A concento
irò & donzella in fretta . ì'ur.ig. 81.
dmento. Cont.Son.ii.
io imi w**tuo
1
bel fa/Tc.
Axn\a.* l'andare.
.
Cantor Thebano Mar. Tratti i falli
Dubbio/a. Far. Così l'andata mia dubbio fa, otarda Faceaneli al Aio canto alzar porco
° Mura luperbe il gran Cantor Thebano Lir.
«amanti ir. Am.:, Var. Son il .
.
Cigno d. Thebe. Teli. Eidei cigno di
1 itale 7 iff- Pianfc, percoflè il biondo crine, c'1 petto Per diftor-
.
Thebe Tratta l'eburneo
plettro, e de la cetra Scocca
nar andata Liber. 17.25.
la tua fatale .
fulmini e fiamme, e cori incen- , i
oe jlimj. .
dio muro Athcne ferra , Del filo valor non volle di q„al più dura pie-
clìère auarò B Upetbt Cll,ncar dl{dc «° Tenm.6. P
Anzi con tanto honor la lotta ninfe , Che vi fu per
inuidia chi ni r SPI '
Simile ad altri va
B tóndo Mi*. In bionde anelli di fin' or lucente Tutto fi torce,
.
Anfii fatuo
e edificio rotondo, hoggidì detto Colifeo
li rincreipa il enne
Caffo Cica. V
mp I '° ,dlc
" cl ,nc;° fuo mantiene eretto Tri
. icni del fornaio Rè moglie, e forella , C'hai regno Tuit, r
quafijarJS rfi
edifici; e già corrotti No,,
- l'opra j geniali Ietti, Portando di tue man le caffè anella.Ch in- pm interno Superbo anfiteatro R1.IÌ.4si corrotto &»i ro fuo il
Hadr. Ch.j. .
D " ""^ H?,,a d Nca'° e mo lie di Nettuno
C creino brode Mar. Brcue cerchio d'or fin.che di fplcndorc
W 8
'
Con .
C,
li prende anco per
' 3 . E.
la .sfera del Sol conrefe, e vinfc Mentre che il terfo,
il mare !
A
ból^mpS
tt ttk
& VI-*******
nonii-.ii.li
non prendi?
,
Leon
Epit.4.
felice forte Quefta homai marita)
"emina ^J^ItSu
Biondo Mam. E per le arene d'or
' prcflo 31
* ,aIc A 50,]o P ^ 010
'
Gemmato
catena di gemmati anelli Conq.10. 40.
. [Eaffi Da l'altra parte il finto Amor volando Stendea
.
il Fattolo, e il biondo
ricco, e pompofo
Anfrifo. Pance
II
^
Taso, ed
.
Greco. Bald. Siila riuacosi del Greco
Giro predò»! oLeng. Con quello piro prctiofo, e bello Prigio- Anfrifo Schernito ful-
niero mi le Donai vezzofa.F moftrò che fhpea mano in^no-
,
.
Corrieri volanti. Mali Che da fini portar de la Giudea i
Cruda. Malli. Di crude Atifefìbene , D'atri Pitoni Ivo.
à funcfìarle lami ui Dio Corner foura le nubi Canz.^. - .
piante, Grauida d'empio feme empia forefla Spedò
elice .fai Dei alati. Ghel. E vide in mezo à la magion
fen pano gigante DeJ.Canz.i. .
vetufta llBambin
nato a la gran Dina 111 grembo , E le falanpe
Venenofa Mar. Com gì, parla, e poi l'Anfefibenc De le frhiunie de gli alati Dei
Chinar I Infante, e nuniitrar à lei Rof 6. 3. .
Cerbero nodnra, Ch'ai manco braccio auniluppata
di
tiene Duci. Taff. ODuci, o voi che 1: fulgenti feuadjc
Venenofa, e hlJnaiuc al cor gli irrita Strag.i. DelCielmo-
f?. .
ueteiri triplicati . Liber. 17. 7.
Anfiarao bidonino muemore della Piromania, fiflio
.
d'Oicleo, Duci empirei Mar Tu«o è fol mercè vofl
t marito d'Enfile, dalla quale feoperto
: al Re Adraito fù nccef-
.
. ,
fitato andar« alla guerra*» Thebe ,0113 il
gitmfe fu inghiottito dalla terra
primo stórno, che ìflcrciro pennuto
Efllrcit Mar. del celelle eìferfita pennuto
.
FuL O
gentifllme fquadrc io vi fallito Strag.i. .
Indotiino Greco Valuaf II primo che feontrar fù lo feudiero .
AMG
ao ANO Difenfor celefte Mar. E qua! fi vide già con tomo afpctto Spada
.
lS
i
Angolo cantone, cantonata
.
Fermate ò .
ango-
ti non m Afpra. Tatt Ma la garrula fama hoinai non tace L'afprc fue
ai ftànche Fufc. .
le quiui
Scine™ volanti Po.wu Voi de .
ogni hor Grauofa Taif Poi dechinando ne la manca cofcia Gli .
E follecite
Che nel elenio Sol gli occhi intendete , leutir grauola angofeia Rina!. 10. 71. .
miniftre lete, Ondil einftos'adempic c hiabt. Con quello tempra ogni cordoglio,
,
Si è e
L'alme accendete , ed infiammare
il
Scorge
lete , che co' i dolci canti Impetuofa Ceba. Bd egh in lei come II vede in fpccchio .
Gloriofi intelletti f
Sou^éfpinr aì""Fonr. Spiritali foÙMtt, dan e, Infoppo.tabile Impcr. BwKhe fe dritto io miro, 10
pollo al_ler-
.
con niufiche chiamarmi, ha
De la corte del Ciel minillr. eletti, Voi ino ,D'angofeiainfopportabile trafitto Morto
regolato pondo Dare legge a le fpere,ord.nc al Modo. Od-*. tempo Mondo Rufl.
E Ne pur la , gii i_ran al 3. •
,
lle.' e? per
breucfpatio irai De le angeliche forme anco Noua. Gatt. Tu gran Virago, a cui per prona furo Note 1 ango-
si tormentofe , e none
Ad-
fcie del peuofo calle Si gtaui fur , .
il vederti, e Dio
quando i lucenti
Spiriti lucenti Col Huomo
Spirti iacea,, albero adorno link PtofondaV Ceba. Nè hdanta te».
le delitie, e gli agi, ond' ella
abonda , Ne '1
.
'
Guerriero celelle TalT. Cne celertc
'1
Liber.7. 102.. .
^ÌS?&S^oÉa, &in amari guai Leivediquiui
melTaggiero alato
MeflìS alato. Valuaf Al .folce dir del
Voì'qe ella in dietro il defiofo lume.
Lagr.58. Eft.16. 14°-
gofclaimpetuofa,evma.
hn non sa voltarfi indi a partire
Mefla^ero eccello Chiabr. Al
pria l'eccelfo mefi'aggier non veggia
C l'/e
Amed.tf.
.
•
,
JSbi^tSlSSSS-ki-" a-
Spiegati
MdTo alato Mar. Per la via, che di latte ornati le flelto
.
'
tanrti al gtandeofteio prefti Metto
alato di Dio qua fedi- gm
i
ANG ANI 4S
cocCj Ondeggia, e guizza per la piaggia aprica - Venenofo. Tronf CaWo il labro di fangue ebra rpiimcpgia.Trahe
Fifchi«ntc Cliiabr. S'era i'empio . dcmon d'intorno tolto L'hor. venenolì anhcliti dal petto . Colf j. 4.
rore, e viai dal crin "li angui fifchianri . Amed.6. Ami in mane nobile d Italia, che feorre per i campi di Tiuoli
Freddo .Tanli: Deh falcate freddi angui, afpidi adulti Sopra il mio
.
c
porta tre nobili laghi nel Teucre ; hoegi fi chiama
Teueroné
corpo più che mai mordenti Lagr.6. 49. .
Gcuto Vd. E quei che lòn del iterile terreno Del gelato Ame-
.
Frigido. San- E, volto io fiamma ogni più frig-id'angue, E'1 marmo ne habitatori E11.7. 146. .
ìJkfTo incenerito fora , Se non che'] vieta iJ largo no dei lan- Anima forma, che da vita à tutti gli animali
.
Son.
pue .
Acerba. Ghel. c.h'oue la mano può l'anima acerba
flilnido Ghel. Quindi feende sii l'Iftro hilpido, e fiero , E di ere-
Coldefir
.
quanto può lapida e noce Rof. 6. 9. . 1
Hon-ibile. Car. Incontr'al QelTifeo; nè quel di I.ernn Con caldiJolpia L'anima adamantina inchini, e pieghi. Lir.j.
tanti, e tanti capi horribil angue Senz'aitilo ci v ide, o fenza ar- Addolorata Manzin. E'1 confenti oriofo ? ah Cicli,
dire. En.8.
.
òNumi Più
di quel, che so dir, giutti, e benigni,
Perdonate al furoreD'am-
Infetto . Fed. Sorgerà vn Nume, Alcide fiè r.oueIJo , Che in falce nu addolorata Fler.4. z. .
moftrerà fuoi getti antiqui Fara de gli angui infetti alto flagel- Addormentata. Guar. Quinci infiammando i miei
penfieri al-
lo. Appi. genti L'anima fueglio addormentata,
e tarda Soni?. .
Liuido Tanf. L'odio, l'ira , e'1 furor, che latra, e morde , E de_j
.
Affannala. Capp. Andrò raccorciando il cor
dolente E l'ani-
l'iiuiidia il freddo, e liuido angue. Lag-.n. 13. ma affannata. Prim.Canz.
Maligno Mar. Angue già non fon io crudo, e maligno, Nètufei
.
Afflitta. Ar. Piacciati quell'afflitta anima feiorre De la fiia feor-
di diafpro, o di macigno za homai putrida, e rancia. Fur.4. 54.
Miferabile Anguill. l! già placato, e miferabil angue Vicn da Algente Mar. Meco mirabile, e varia ha pur cottei
maggior venen barc.iro, evinto. M:rim.7. 200.
.
, Benché fo-
co sfamili, anima algente. Lir. Am. Son. 15.
Mortifero . Rin. Vuoi, ch'io creda à vn bel vifo, à vn dolce f^uir- AJpeltre Campeg. Così pofeia ch'ai fin l'anima alpeftre La de-
.
do ? Mortifero an<v.e hi d'oro Le fqUJme, ogni piacer fecohà bolezza in lor non più nafeonde Lagr.6. ty. .
il 1. Cinz. 34.
fiio rifeo .
Alpina. Ricch. Ben ella cede 3 voi , cruda, in fierezza,
Pcllifern Tuff QueAo, che diuoW) peftifeto angue, II pregio, e'1 Ch'àvoi
.
pari non tebbe anima alpina . Rim. Madr.
lamia gente l.iber.8. .70.
fior de la .
Alterata. Manzin. Ricomponi, ò Cottante Quell'anima alce- ,
piaceuole. Tuff. Tal fero coma à la ftagione eftiua Quel, che par-
, Nulla di me ci caglia
rata, ingelofìia Flcr.3.4. .
pinna, il rombo, e la guattirla . Rof.14. 34.Ì gia egli lito, arte non muta . Ven. Terr. Giac. 1
Algente. Mar. E vidi anco d'amor l'algente anguilla Arder fra Atroce. Grill. E del tumido Aman l'anima atroce,
Tacque, e gir di grotta in grotta I lor laaftiu kguendo occhia- E del fuo
germe , e de' nemici ottenne A la penofa croce
, Al crudo fer-
te, e farpe . Lir. Marit. Son.30. ro, che gran ttratio fenne . 1. Canz.
}6.
Ingorda Brace. Correr vedrai con lèrpeggianti rote L'ingorda Audace Taff Che fe'l nemico ham à due mani .
.
cini tronco di' ferrato auete Non però tal, che de la nobil ma- :
Braua. Ar. Chi vuol due fiere audaci anime braue
glia Ben che fatta d'acciar l'opj-oita rete, Di pattar ne la te- Cercar rpiù lì
<li quelle due non deuc. Fur.
19. 97.
nera anguinaglia Nulla il ferro crudcl ritardi , o viete. Tebai. Chiara. Car. Itene dunque, e qnellc anime chiare,
S. 161.
Che n'han
col proprio fangue, c con Ja vita Quella
patria acquietata . e
Awira wE . anf.Lineuto, anhelito quello impero, D'vltimi doni ornate. En.11.
Frequente. Valuaf. Siche veniano homai (uditi , e fianchi Con Continente. Tctt. Accoppia à forte delira Anima
f-cquentc anhelar battendo n..;ichi . Tebai.<5. 110. continente, e
1 pnlchi Heroi
i
Scemi diglona in tuo paraggioio feerno. Lir.i.
Graiie-Talf. Tutto è langue,e nidore e vn graue, e lpeflb Anhelar :
Coraggiola Chtabr. L'anima corag?iofa al varco
gli anac il petto, e t fianchi feoce
.
giunta Seu' vi
Liber.9. 97. .
col fangue, che la terra inonda Amed.7. .
PLcidifliino. Brign. In quel fiio placidilfimo auhclare De:;no cia- Cruda Guar. Ma' poi eh' io farò morto, anima cruda,
fcun refpiro è d'vn folcirò Giorn.7.
.
Haiuai tu
.
almen pietà de le mie pene ? Pali 3. 3.
AicHEiiro. anfamento. Detta. Guar.- None fempre co' fenfi' L'anima
Amorofo. Achill.Sperai con dolci nodi D'anheliti ani orafi Inne- addormentata,
A, /, tanto e più della. Quanto mai
'
ttar nel fuo cor l'anima mia
tramata Da le fallaci
lLiin. ldiJ.5. .
torme Del fen lo alhor che dorme Paft.1.4. .
lalfo Campeg. Mà par clic l'alma à poco à poco acr ogha Negli
.
Dilprezzante Brace. Et o gran core, odifprezzante,cfiera^
.
anheliti latti, ed ineguali, Lagr.4. 17.
Anima inoperabile guerriera Croc.4. fo.
Soaue Mar. Pur talhor apprettando A quei foaui anhcliti la boc-
.
.
Dolente. Car. Spoelic, mentre al Ciel piacque, amate, e
ca, La bacia, e non la tocca Samrx 3. care,
.
A voi rend'io quell'anima dolente . En.4!
D 3 Eletta.
. . .
AKI ANI
Al Penante Cora. Caronte apprelb il legno , ClY a te leu' viene vn'
Dei ben Otiti "fTembra D'anime
.
SoSSbevarcatoinagoAuerno
*fi££S&
pianger l'anime tuneite Metam.7. 1 44-
mico con fin più chiaro, e bello, V t dlilar fuor del corporeo
velo Quelle noilre pugnaci anime al Cielo Tebai.8. 109.
S
.
re a P'^'o' -a o fanno effetto In
.
K . ,
fr , nCon uueUire,
Ricreduta Ceba. Che fe fra velo, e velo il fuo bd vifo Appar tal-
ft*"H^£°
queU anime JffibSE
m £ attere, e »
^cail Thracio mar
Tcbal>l
.
G Saga Bemb.
. O fortunato il velo in cui s'auolge L'anima faga_»
Canz. 7.
Sbigottita Taff. Stupido lor riguardo, e non ben crede L'anima
.
Son.50. e core
fhrme in v n bei vilo adore Soipiroù Rin. Dunque Filli non moia , Anima fofpirofa,
? Non .
,,
l!1
k kmer SS t&A , Chi chiare, illulln, mefite, inuitte,
ardentei i.Canz.31.
Superba. Valua£ Né porca già queC'anima fuperba Trouar
llner, die meno inciampi, od erre Tebai 6. 74-
Uc-
.
,
inetta. i.Son.Si.
j
a le prudenti Anime^ Terrena Muti
clre
.
96.
hor del maledetto Giuda. Rof.i4-
a anime trahttc, e feon folate. Metani. 1. 1°4- , .... ,
torni
Infa* iianrin. Lafcia dunque ch'io quanto fpeflbgiona La eccita degli occhr al
O
che non sa pur dolerli Hu h
tofo Quell'anima infeniita
, . + Tramata. Guar.
veder molto, Ch'alhor non trauiata L'anima, ed ui
te ltella_.
chc'l nullefim anno , Che in-»
Leo- iadn. Petr. Pattato è già più Tutta raccolta fuole Aprir col vero fenfo occhi
luceti.Palt.5-o.
lesgiadrc Canz 1 1
lei mancar quell'anime
.
Vagabonda . Tort. Giunta al fin per gran forte Anima vagabonda
Per lungo errar già ltanca Iati.' , ,
. .
W
M Pofìan polir ì Emi..« 3
torie infame fei Liber.fi. 37- .
manca
giorrto ouell'uTime mefchine Animali; che hà anima , e più propriamente quello che
india . Ir.iAm. -
.
'
. ,
.
.
MiSiSllf. Zn^còlc " mali Fiera.?. Brutto Angmll. Quanto meglio fana non eflcr
.
viua , L.h aci ar\i-
k Sottace à mille morbi, a mille
nul sì brutto fottoporli. Metam.z. 167.
.
r\b inferma,
vr^ .
-n-'r .1
&
.
Vn'aninu orgoghofa.
•
Orgo^.ofa. Teli. Cauto per far pietofa fe mail'opra la terra Mctam. 1.114. . 1 . .
animai cfi Juipiù forte, e fello Metani. 8. ij i. . ferbar forza, e configlio Rof 7. 6. .
mali 1! bene, e'1 duolo Tebai.7. zio. . Incerto . Tali: Mentre in vari; penfier diuide , è parte L'incerto
Portcntoi'o . Bruii. Portentofo animai, iafib, trouafli, Che con la animo fuo, che non hapofa Liber.6. Si- .
Maga bombile foggioma , Poiché ò bel pellegrin, tu mi lafcia- Indegno Anguill. Vtiò fodisfare al voltr animo indegno DilTe,
.
,
iìi . Epitl. Heroi.z". 7. fecondo il fine oud'cgli adopra Mctam.6. 40. .
Saluatico. Valuaf Ne fol frefeo il faluatico animale Pacca le Indelefib Ar. Crefce la forza, e l'animo iudefeflb Ruggier per-
.
,
mente fuc nobili , e graui , Ma ne induraua parte anco col fale cuote l'onde, e le rilpinge . Fur.4 1.50.
Da' tetti appefo a l'affamate traiti Cacci. 58. . Indouino Anguill. Mifera me, che l'animo indouino II tuo mi-
.
Siluc!trf. Pctr. Ond'io fon fatto vn animai filueftre, Che co' foco d'Amor non trouogeio Epilt.sr, .
pie vaghi, folitari, e laflì Porto il cor graue,e gli occhi numidi, Inferocito. Bent. Eia concordia al fine D'animi inferociti, &
e balli. Son.166. incollanti, Eletta.! folleuar l'anime opprelle Cangiali in
fe*
Strano Anguill. E di Urani animai tane,c caucrne Saran de l'olii
. de, eficor.uerte in nozze Corin.y. 8. .
mie la fcpoltura Mecam.n. 13 ?. . Infelto . Car. Giunto à gli animi infetti il fangue fparfo S'accrcb-
Vorace Tali. Poiché dinega il Cielo al mio delire Animali vora-
. bcr l'ire . E11.9.
ci. Amint.4. z- Iniquitofo Ghel. D'animo folte iniquitofo, e rio A cui femprc
.
hebbe mai l'animo bieco Cacc.5. 67. . Molle. Ar. Che femprc atto llimò d'animo molle Gir con
van-
Cafto. Guar. Operine fortunato Quel di che ti ficai l'animo taggio in qual li voglia imprefi, Fur.9. 89.
callo Cinthia mia fola Dea Palr.4. 3. Nemico Anguill. Ch'Athenc ancor con animo nemico Andro-
.
.
Crudo. Talf Mà li riuolge;iltrotie, e iufieme fpoglia L'animo Perucrib. Ar. Es'ancor fon perfpendcrui alcun verfo,
Di lei
crudo, e l'adirat a voglia Libef .5. 31. bialmando l'animo peruerfo Fur.zz. r.
.
.
Dilbcraro Mar. Che non fa, che non ofa ira , e furore D'animo Plebeo. Brace. E d'animo plebeo cura
.
1
Mà la vir-
ualieri,e degli Re conuenne. Cacc.5. 16. tù, ma l'animo preltante Fur.z6. z. .
Egregio. Ar. Sarà polfibii mai, che nome regio Titolo imperiai, Prode Valuaf. Voi, dico, vdite voi l'ire , e i duelli De le fere,
.
e
grandezza, e pompa Di Bravamente mail animo egregio, Il de' cani: vditei prodi Animi, e le nature, e farti,
e i riti, L'ar-
gran valor, l'alta virtù corrompa f I-ur.44. 58. me, e l'honorde' cacciatori arditi . Cacci. 19.
Errante Anguill. Che dar non ponno nollri animi erranti Ra- Puro. Bcmb. Ben deuc
. i
il Mondo in riuercnzaluuerui Miranda
gion de' lor milìcrij eterni, e lami Metam.?. 161. .
al puro, e franco animo vollro . Son.107.
tfpedito.Valuaf Onde fembra maggMK hora, c più forte, E più Quieto. Ar. E clic llell'e con l'animo quieto , Che farà à punto
efpcdito hà l'animo, e lincerò Tebai.7. xo8. .
quanto ella dilegna . Fur.44.71.
Fellone. Alani. Ne di ciò fario l'animo tellone Vuol ch'ancor Regio. Talf Ella, vedendo in giouinetta etate , E in leggiadri
lenta del cauallo il pefo . Gir. Con. 9. iembiao ti animo regio . Liber.6. 57.
l'ermo . Ar. E con l'animo
và coftaiuc , e fermo Di non mai più Ribelle Ar. Non più celando l'animo ribelle Correa per darli
.
i» ANI ANN
n.cghi mi annali hò manifclti, Che me li narra la memoria vera_#
fede animo fchiuo Serbi, e
Schiuò Karl,. Mi Pi cotanta
.
Pen.55.
vn hreuiffi.no conforto Prim. Stanz. , . .
Qfcuro Nard. Scnuea nel Ciel caratteri di delle Con la penna
pncglu ardenti .
neri o , e fupcrar noi porta Africano feroce Mar. Non di maeltra mano Fù lauoro , o Scul-.
Sinnòrilc? Rai. Canuto honore in Efpugnatore. Mar. Gloriofa è l'imago Del fiero cfpugnator de'
ififiBÓrìleaninvofchieuo. Rim.Son.8i. .
raccontar, ne so ben douc.) Lngfcft.tf; quello fpatio di tempo , che confuma il Sole nel girare il
e giufto , E vago Anno
,
.
grato. Metam.7. 112. vago pur d'alte rapine Rmafcc eltifito, e gli e principio il fine,
piacer, che fan trouar più Padre à fe nello , e di fe lìelfo hcrede Li". Hcroi. Son.JJ.
.
all'oca j ma più piccolo, e fal- Fjuììo. Tanf. Perche non fpera di recare al
Mondo Anno mai &
Anitra . vccello d'acqua, limile più sì faufto, e sì giocondo Lagr. 1 1. 70. .
"iiizyanti Rult.ij. . '«,"§'*••» cibo , il gran debito a noi , E render fortunato, e lieto l'anno
con lo llral faem Anitra opi-
Opima. Mar. Col cane allagha , o E' tutto fudor volito, e voilro affanno Cacci. 18. .
fcuotcr Tali al vento , E Cla- ni fuoi gelati in sù la fera , Qual ei vide turbato in sù quell'Ilo,
nuta mole Dal ecloondoio, e ra , Tal egli in fui mattino anco rimira A fe tornar con tofea
raffegna con l'ombra a
marle compagne, ondelofpcco Le luce il Sole Fiam.4- 6. .
pafeerfeco. Rocc.7. ?• .
giouinetti fui Non gli veli tan
Giouincito f
.
augel
,
piace Haucrpri- atf. E fe ben gli
X •>! anni (5-
3 .» ~
Voraci. Valuaf. Dunque fe il peregrino
.
ti
cauallo
anni illuflri tuoi tal torto 10 faccia Metam.7. j8. .
tandole giunti poi nel piano Infello. Orili. Se fii peccato contragh anni intelli Serbar fané
chi roano 1-ur.jS. j*.
caualh , Chi baio , e chi leardo e .
tuevelti. i.Canz.n.
Feroce Ur acc Dal feroce ammr l'acr s'accende, Prclìa dal cal-
Inutile. Vd. Contra fon villo, e in odio de gli Dei Troppo allun-
.
Ann v .
Letale Valuaf. Tu, qual anno è letal, tu fai qnal miete Più doue,
Milicno. GKel. V'ha chi precorre ad
Anna , Anna il maligno .
Lieto . AnguilJ. E renda gli anni tuoi, come già foto Lieti, c ro-
fantina lorda , Anna maina-
Maluagio Gatt. Fu la tua vita vn... bufti,eteviuacc, e forte. Metani.?. 14*-
ci», e d'ogni rio coftume
Addolco. 47- .
Douc Maturo Anguill. Finiti gli anni fuoi giufli, e maturi, Verrà a ren-
Superbo Campeg. Ne l'altera magion d'Anna fuperbo,
.
il
.
tatto fanoni gl'eterno der tributo al voftro leggio Metani. 10. 16.
condnfle pria la gente infetta II vero Dio
.
diftingue per ordine danni le ten' vai da' tuoi digiuni afflitto
Annalf. hiliona, che contiene, e acerbi- i.Sacr. Inuett.9. . v , . . .,
Pellilcntc Vd. Quando tra noi fentir comincio a farli Putrida
Scriuendo ìb già rhiftoriadc; mici mali Di que-
.
Scriue, cheprta che 1 Sol la notte larne à lui l'anima tarda 2.8011.39. .
Eterno. Tsrf&
zo. Ululi fuoi teneri, e molli ? Temp.no.
l'occulto deftingli eterni annali Libcr.10. .
tuo guardo in glonofo annalc Regi- Senile. Mar. E co' fuoi fcherzi il precurfor d'Aprile. Aletta a rim-
Glonofo. Impcr. Quiui il
fenile. Tebr. Feft.i.
bambir l'anno
mato i! >uo nome alleile vede. Ter. Son.16.
Somaanofa. Anguill. Pria che toglia ad E fon l'annofe fome_»
lllufbe .Spina Et hor porgi con Giouc al Mondo
.
leggi, Hor vol-
Vuol far l'ifperienza fe fon cotte . Metam.7- 85.
"i con Mineruaiiluliri annali. Son.231.
Stentato Moron. Brcuc la vita fa, flentatt gli anni E mille mor- ,
Infame Grill. fc de la mia miferia ouunqiie i' ila Sempre gl'infa-
.
.
bi
. , . . . . . . ,.
ANN A NT -
bi lUtnpa, oue dimora i. Sacr. inuett.f. .
Graue. Ta/1. Come ei con pronte brame
4
Tenero. Rcmig. Quai do ne' teneri anni Amorn'infìamma,Quafi allegro toglie La-raue
per arte a foffcnr s'impara Gii fproni, i dardi, Je carene, e'J fo-
antenna, ch'altri van bramaro. Rinal.j. 65. m 0
Grauo/a . Ta/f Pofero in retta, e gir drizzando
co. Epiit.4- in alto I due cuer"
ncr le due grauofe antenne. Conq.7. 6 1.
Verde. Taf! Già di Rinaldo il nome in ogni parte Con gloria_j
Horrida Brace. Stanno!! i caua ber al legno
vdendo in verdi anni matura Liber. 8. 7. .
•
attenti Per douer ar
reftarJhomde antenne. Croc.11.6.
Verdeggiante. B.Taiì". Non fparge tanti fior Zefiro, e Cori Aliior
Mafficqa Ar. Quanto /Ta l'vno, e filtro ardito,
chel'anno e verdeggiarne, epregno, Quando de' prati ha
.
e franco Moitra
Pri- U portar de le mafhccic antenne Vur.jr.
mavera il regno , E con Jcgratie danza, e con 4g .
fili ilniir/iMiu « r i r\ ^ /l « ^^*"* Ardita Tanf Che col fauor di \ oltre ardite
eli dourebbe,
«I. _ I
it. 18.
VoJacrice Mar. Vn namJio compar di molte
Infelice . Valuaf. Màpoi che l'vno, e l'altro augure troua Che'l
.
nani , Le cui veloci
volatnci antenne Per non fesnate vie battoli
primo annuncio lor toma infelice. Tebai..?. 119. le penne .
Ant.o. giganteidi Libia, fighe-di Nettuno
Siniftro. Car. In cosi pengjiofa ,e dura imprcfa Non , e dellaf Terra
, foffo-
mi far col caro da Ercole
tuo piamo, e col cuo duolo Siniftro annuntio . En.i:.
Crudo AnguiJl. Dunque feci d'Anteo l'vltimo feempio
Spietato . Brign. Non meo la calta Donna inhorridica A
.
, Ch" era
l'ann un- non men di lui crudo, e profano Metam.9.
no fpietato, horrendo, immane , Per iftùpido duol quali infaf 76. .
49. .
il Libico
Anteo con lui congiunto Ercol. I-ur.2.3.
Antinna quello it,le , che s'attrauerfà all'albero dei nauilio
.
.
An'tìos.
. . » ,. . .. . . .
ANT AP
45 l'antro cauernofo, e teabro
AKinìcHU. citta della Sona .
j •-.
Scuro Anguill. t )rfne già piacque al torbido Acheronte , E in_*
e la potente Antiochia con .
AN'ni ont .
no Si pafee dentro a l'antro horrido, e llrano En-J 140.
Se dianzi da
Remoti Benàni. Pietofiffmo Nume, almo Pianeta
.
!
.
capo di cane.
eli Antipodi remoti Form»
con fancn d'or ferite aurate Nel Anvhi.Dio de gli anf 'chi Egitti;,figurato da loro col ,
Fallace.
Ahi Pecchia animaletto, che fi il mele , e la cera, e nafee feti.
.mtiueder nella cittade. Aminr.j. r.
. .
n traile de la fna natura- Stanz-I erm.z. Accorta. Anguiii. Ne l'ape accorta.! horrambrofia tolta Hauca i
Animale vago de' fiori Cell. l'atto il vago animai vago de' fiori
forze auuerfc in sì breu' hore
Son.5. .
.
Aw 1.0. fP c!onca,caucrna,
Quali da Architcttricc illuilrc Mar. Onde fan pofeia architettrici illuftri
fumicalo. Brace. Folgoraa lui da meauato ciglio
.
1
'
fofeo Vii alterato balenar vermiglio . Nobil lauor di ben compoile celle Sirag.i. .
vn antro affumicato , e ,
Architcttricc ìndurtre Mar. E ottante alhor ch'entro gli alberghi .
ofeuro alpcftro Affranca- cani Satic di violette, e di hgtirtri MacJiinauan le fabriche foa-
Alpefirè'. Àr. 11 cjiwl Inoltre ne l'antro
ui L'api de gli horti archiietnici indul'tri Saint». Sofp. 18.
to dorme il nero Noto I ur..?8. 30.
.
:
.
Cauernofo.
ga, che l^^w, >
e fece, e vi. .s'eftingue
^.....j,..» Mort. 1. 1
preme, e, liltiUa Con_» Auara Alani. E non più l'ape auara Aduna il caro mei ne' chiufi
Cieco. Medie Sta nel cicco antro, indi
.
difpietato, E da quei lo- Augelletto ingegnofo Hcrr. Anzi è fama che l'Ape Ingcgnofo
Dilatato. Vd. Che timidi da l'antro
. .
fuggendo abbandonato Re- Augelleuo , Mezo al volante Ifuol d'amore imago Al pargo-
ghi caucmcli , ebui Del Ciclope
letto corpo , al mele, a l'ago, Venne al purpureo labro , Che
ltai nel vako fpcco. En.5. jip.
Hai ru veduto (epur veduto 1 hai) Quel col- rofala iìimò, perche ne tTagga Aurei celelli humori Ariad. .
F -inculilo fccnàm. .
i&QueUoicogh'o^ Che la del lago 111 mezo erge le cime ? Kllo Benigna . Mar. Suggon l'ilìeflo fior ne' prati Hibloi Ape benigna,
quafi in tinto afeofa, tiene e npera crudele , E fecondo gl'inftinti, o buoni, o rei L'vna in
juc.'iialdt: l'acque Nel fianco, e
Paft. Ecn.5. j. tofeo il conitene, e l'altra in mele -
plccmìa caiicrnetta, antro fanciullo.
. •
ronf. E giunge oue del Tebro in su la fponda Ha Diligente Mar. Così per Hibla a la nouclla cftate Squadra di di-
.
f ormidabHe 1 .
ndnInfcrnoaiitiifiincni.Rocci.il. Gentile Mill. Cosi ape gentil da' vaghi fiori Suggcndo, piglia, e
.
d'antro hederofo Dal va- in vn compone il mele. Perche de l'opra fua altri difpona. Son.
ìlcàcrofo. fchiabr. Enel riporto fen
Voi. 1. Sec. Guerriera qarruletta Font. Garruk tte guerriere , Che con gra-
rio calle, c dal pcn/ìer già vinto
.
.
amio herbofo Romito di ineguali Nel bel campo de l'aria vlcire a fchiere E per altri
Ylerbofo. Mar, Dentro l'opaco feh de l
letto d'hebano frondoso ferir d'acuti (frali De la battaglia al fufurrar che fate Quafi
ìiabitaror d'ombre fecrete Stcfo in vn
ifridula tromba il fegno date Od. 10.
Prende il placido Dio pofa, e quiete. Strag.i.
.
Medio e con lungo indugio, e lunga volta Girar Indulbre.Tafi! Tu ch'i quei fiori Amor d'intohio voli Qualape
II orrendo . < ar.
non ch'altro v.Jcr quell'an- 1. Amor. Canz.tf.
Ivi Trinatila tutta, Che
ìndurtre, e in lor ti pafei, e cibi 1
teliiuo, c
Ingcgnicra Mar. Vulgo d'api mgegnicre accolto in quella St.ì
.
En. i- J7- lnsegnofa. Tali Quando vn' ape ingegnofa, che cogliendo Scn'
Iv'ri'ir lì £:o<àa «ternamente.
La frondofa pianta a largo Rende L ombrofe giua il mei per quei prati fioriti A Te guancie di Fillide volando
iWmile Vàluaf. - ve'
b douc hinnilc,c rolo Antro le incaua , c va fot terra Lemorfc,clcrimorfc auidamente. Aunnt.i. ».
feccia i
Ingeniofa.Ghel. Come alhor, ch'i TAnril tenero , e primo Dal
afeofb. Cacc..;. 1+.
couil efee ingcniofa l'ape Rof 6. 63.
Wbrofo. Tanf. Che per quegli antri latcbvoli, e negri Tanti ha- .
uoanfofpirato&anni,cliniln. Lagr.11. 16. Leggiadra. Mar. Tu qualhor torna à gli alimenti vfati Ape leg-
dipendenti Scogli giadra, o Zefiro gentile, Dai lor da bere in tazza di rubini Ru-
Mufcofo. Or. D'incontro e di gran malli, e
dolce fuono. En.i. tjiadofi licori, e crilbllini
vn antro nwifcofo, in cui dolci acque Far
Pietro il piede Verfo il nero an- Font. Delicate maeftre Che (piate l'interno De l'hcr-
Nci'o Tanf Così dicendo mone
Maertra . ,
antro Opaco, Mormoradrice. Mar. Ronzando in cima à fior, com'han per vfo,
Car. Ne l'antro del Ciclopc è quello vn
i
Opaco. :
c ri. Canz.
Vumicofo. Cafon. T-ra mirri pargoletti. ;il lido appreso gli antri
limicoli Già di nville diletti Segretari amorofi , Affilo Adoruj RcpMbicalóaue. Malli- Più nonm'aflbrdi il timpano d'Himc.
to , Ch'aduna le Republichc foaui Adisfiorar Vcminmco
tapeto Del. Stanz.
fornii tVm ari frati tèmpre di porpora fioriti Piaggie delitiofc, '
,
. . »
Romita. Font. Pargolette romite, Che fri taciti monti, Etrn
dolce aggradite, Econ mormor foaue appreffo «
Riunofo .Tronf. Fuori d'Vn antro ruinofo,c feuro Grauc il Fafci- valli habitar
no chiama- C0IL8.3J. fonti, Quali niiuole d'or rotanti, e vaghe Girate inariaina-
v gli Angeli, che cala Sul mitico morate, c vaghe Od.10.
tart JCO. Tanf- Vede 1! choro de
.
Lagr.7. 2.8. Sollecita Mar. Mentre tcnca con bel filentio chiufe Le Iabra_ •
.
antro, bora celcfte fala .
Ruuido. Ir.rC Et ode le fampogne de' partorì , Che intanto al mie fonno tranquillo, e prato } Schiera d'api follecite cìiftufe
«mid' antro regimati, Fanno al Signor del Ciel feluaggi ho- Rugiada in lor di nettare dorato. Galer.Ritr.
Sortile. Mar. E faceto, 0 feuero Sa quali ape fonile ,11.tuo ingc-
.Scabro. Mar. Di r ote ad hor ad hor tronche , e fugaci Rifuona cno , il tuo Itile , In cui di falc è temperato il fclo > Pungere e ,
trai
. . . . .
APE APO
tr.ir da le punture il mele . Gakr. Rite. dan vecchio con le fue Fredd' onde Metam.r. 47
1*7. .
Spiritello dell'aria . Font. Spiritelli de l'aria , aromi ardenti , Lu- ApocaUsp libro compoilo da S. Giouanni
.
Euan"elifta
minofe fauille,auree taccile Del belCielo d'Aprii correnti itcl- Oicura. ohel. è Patmo, oue poi ville Lo fenttor <fe l'ofcura Ado-
~
le. Od.io. caJihe. Rof $. 79.
Stridente Tali' Cosi d'intorno à l'odorate celle , Oue han rac-
. Acollo. figlio dioioue,edi Latona, nato inDelo
ad vn medelì
colti i rugiadofi odori , Cingon l'api il Jor Rè, (Indenti, e fuci- ino pano con Diana.
le, Pungendo chi s'apprcfl'a a' colti fiori Conq.i8. no. . Are veto biondo. Mar. Tal fù che reni il biondo
1-ont. Ingegnofe ceitrici , Fabre altere, ed ìllultri , Che
Arder d'Anfrifo
Teflìrrice . Di chi nuoce a' fuoi il nome vecifo
cari Galer. Fauol .
con aghi pungenti ite felici Te/Tendo in ricche celle ordini m- Arcicro lumnioio. Teli. Deh dammi tu, ò luminofo Arciere, Dol-
Leon quell'arte, che vi die Natura Fate d'aureo Iicor
duitri,
bionda teftura Od. io. .
"r 9° " nt ° D °JCC accoPP' 3r a laurea cetra U plettro.
Verginella volante Font. Verginelle volanti , Peregrine lucenti, . Arincntiero Mar. Volgon le Mute, l'vna
. à l'altra oppofie , Le_»
Vmi globi minuti, ori ipirauti . Od. io. lpaUe al fontc,& à lo fragno il vifo.E in
diuerfe attitudini corti-
Volatrk e d'oro Tronf. Ond' à ragion le volatrici d'oro Rechili
. Fanno corona ài'Armentier d'Anfrifo
polle
.
al campo fortunati euenti . Colt. 60. 1 1 . Attiaco Anguill Quel giudice
. in quel luogo ritrouaro Che per
Apìuh. pittore celeberrimo da Coo città nell'Ifola deU'iftcflo lAttiaco Apollo ai Mondo è chiaro. * .
Metain.ij. J49 .
nome nel mare Egeo At.t.o Car. Sgoflìmauaa le genti, e
. l'Atrio Apollo Sacttaua di fo-
Emulo di natura. Priul. Non l'haticriano efprefio Confuprcma pra, a gli cui Arali L'Egitto,
e gl'Indi, e gli Arabi, e i Sabci Da-
pitrura Zeufi , limante, Apelle Gli emuli foprahumani ili Na- van le ipallc . En.8.
tura. Galat.5. Benigno Sann. Benigno Apollo,
.
Algente. Mani. Dimmi algenrc Apennin , fe'lbel fembiaiue Del Biondo Petr. Vedi Oiunon gelofa, e'1
.
biondo Apollo , Che folca
vago idolo mio,fe l'aureo crine , Se le bellezze angeliche, e di- apprezzar 1 etate , e l'arco , Che gli diede
in ThciTaelia poi tal
11 e PMMeflèr mai le tue famofe piante . Son.
i 1 ;
crollo. Tr.Am.i. b 1
Alto Carra. E'1 feci vn tempo, vdendo, ch'a la parte Più chiara
. Canoro Brun Ma fe feorro egli hauefll Te, cui
.
Marte guerricr,
del famofo alto Apennino Donne cran , ch'i difpregio tenean canoro Apollo Glonofa corona Al nobil
erme iiueife Ven. .
l'arte D'amar, ch'infegna il mio raggio diurno . Stanz.Tcrm.i. Terr.Canz.iS.
Alpro Tanf. GiiTene 10 pur, daterò alto Apennino HaucJlè de'
. Crinito Car. Era il crinito Apollo
.
, Quando ciò fù ne la oeleltc
miri piò l'orme fegnate Stanz. Terni.:. . piaggia Soura i na nube afillo . tn.9.
Canuto. Baldi. Sù le feluofe cime Del canuto Apennino, foura O Dio accclo AnguflL Come l'accefo Dio
.
cadérlo feorge Impal-
giogo alpino Afcende fibra induiire , Per procurar materia—, lidito il volto almo, e giocondo
, Vitn fmorto anch'éeli, aiuto
onde s'illuitrc . Parn.Scai. Canz.i. ,/ 111 van gli porge
5
Metani. 10. 86. .
Famofo Ringh. . O famofo Apennin, cui tante fonti Coronali la Dio biondo Anguill Stupifce il biondo Dio , torto
.
ch'intende
fuperba altapendicc . Stanz. Terni. 1. .il dolce fuon, che il Satiro da fuora.
Metani.*. ^7.
Freddo. Bracc.Comc doppo la neue il verno fuole Donde il fred- Dio canoro.Camo. Ammira à le tue note C ieli
intenti, Ond'ha- 1
do Apennin Italia parte, Fiato Ipirar l'jncandtdata mole , Per uefl-i la cerra,il Dio canoro.
Pali.
cui fuggon le nubi erranti, e fparte , E fuor de' nembi c richia- Dio chiomato Mar. Scende cola lo Dio .chiomato, e biondo Dal
mato ìJSole. Rocc.4. 1. fuo carro lucente, cV immortale
Frondofo. Mar. Quercia piegar, chc'l piò fa!do,e tenace Siti fron- Dio del canto Man. Poi prefe il volo, e
foHcuofn à l'etra, Che_,
dofo Apennin dillende, e pota Lir.Prop. Son.i 1. .
ben «Chc'l fuo Nume al /omino choro
Splide famofo e chc'l
Gelaro. Tafl" Qual fopra il dorfo d'Apennin gelato Pafccale_> fio (hi canoro Dal Dio dd canto
ogni fauorc impetra. Ven.
greggi . Sacr. Stanz. Pom. Son.55.
Gelido , Brace. Per terminar l'aereo fuo camino Sopra il feluofo, Dio giocondo Anguill. Conobbe alhor
Io Dio dotto, e giocon-
e gelido Apennino . Stanz. do Ch m Mida era perduto Udir facondo
Metam.i i.%o. .
Gigante Mam. De" più fublimi monti alto gigante, De la terra, e
. Dio illultrc AiigurlL e il biondo illuilre Dio,
ch'a «natante Fi
del Ciel meta, e confine , Che ifiinacci a' mortali empie ruine, vario il clima, 'anno, .1 giorno, e il
mefe Me:am. 4 ,$4. .
Con fulmine di gel fiero tonante Son. .
.
Monarca de' monti Adii 11. Bel monarca de' monti, i! capo alpi- . Delfo Ululila co' 1 bei raca fanti. Canz.4. 5»^"c
no Par che di vitia madia circorute , Sdegni lo fccttro, e la co- Dio luminofo Bign. Hor de le Mufe al luminofo Dio
.
Tello Brìi
rona altronde, Che corona c la quercia, e fccttro il pino. Rim. C C fpafg ° d0 PCrChe deSnÌ va ra io
Son. J7- deffo" Pai?
° ' "' " 2S 'ì mio
Keuofo Tali'. Che piega à la feconda alta fortuna L'antica fron- Dotto. Augnili. E sfidare ofa ancora inanzi al fanto DiodioueJ
te, l' Amor.z. Stanz.: 2.
Apennin neuofo .
moiueiIdottoApoUoalcanto.Mctam.il 44 H
Padre canuto Mar. O fujpcrbo Apennin, che il crine hirfuro Di
.
Facitore d'harrnoma . Imper. Gloriofo Signor
del dotto im-ro.
nube auolgi e nebbiajpiri e venro , De' monti Re di cento
, ,
, Del legno di virtù rettor fol degno Facitor
, d'hirmoria ,'d'uce
fiumi , e cento , Ch' apron d'Italia il feti padre canuto . Lir. , d honorc, Famofo Imperator d'alme, e di
fiuaa.Cai n'incoro-
B0fch.S0n.18. na il crin cerchio di luce RulKió. .
Padre de' bofehi. Achili Ecco il padre de' bofehi alto Apennino, Faretrato. Teli. A me concede il faretrato
Apollo.Che da Ja cor
Che il verdeggiar de la fua beila fronde Nel ceruleo deJCieì te a fontana nua Io palli vn giorno, e
Jà felice i' viua Col Dler"
"
quafi confonde, Cotanto erge àie llelle il crin vicino Rjm. . tro in mano, e con la cetra afcollo Lir. .
4 .
Ln.9.
Superbo . Bemb. A le», che Apennin fuperbo affiena Là ve pine
.
Ir*
Harmoniofo Ghel. Camoi- Ti^ilco à parason di cui Fù meno
. ,
le piaggi'; il bel Misuro ^anz.15. .
Apo.lo harmonico, e foaue Rof 1 1. %6.
Ventofo Rai. Voi itofo Apennin, ch'intorno ardendo Di
. w Hsrmoniofo.Rin. Quelia Amorarma,efàPalladcfageia, Me-
.
Sirio il Ciel, da l'vno, e l'ai. ro fianco Spirate l'aure àme_>, lo Jioli i cigni , honor volante , Harmonicfo Apollo,e fama ir-
ch'anhelo, e manco Rim. Son. 49. .
raggia. 1. Son. 44.
Ai*imno fiume tra' principali di Tncfiàglia
.
Luimnolb. Lor. Quattro altari ergo, à te gran Bembo due Et
Vecchio. Anguill. Vi vicn lo Sperchio,c l'Enipco iaqnieto,L'Ap:-
, aL
altretinti al luminofo Apollo. Egl.y.
Mi-
. .. . . . . ..>
4 S* APO APO
Miniatore de' prati .Riti. miniatorde* prati,ò biondo Apollo, O parcan tutti caualieri erranti Stanz. .
ftelle vaganti, De le ferme, c collanti Monarca vniucrfal.fon di Solenne Ar. Di che apparecchio
. f.ì tanto folcnne Quanto à
mifura L'horc diuido, e dò la vita al giorno, Quel Dio grande, Apparenza prelenza, afpetto, villa, dimollratione, quello ch'ap-
•
reggia in Cielo . Samp.tf. Alta. Tali! Che fotto alta apparenza di fallace 9pauento hoggi
Rcdì Cinto. Bruii. De' lauri il più fourano Pregio à ri torre ac- men graue il danno giace Liher.19. 53. .
cinto Altri fi vide; e in vano Garrì il Frigio Cantor col Rè di Dolce Brace. Ma le dolci apparenze, o come rpelT* Riefcon po-
.
Mellì. TafL" E gli altri mefli del celelie Regno, Che diuulgar la zone l'apparenze infide Vrb.8. 73. . . .
dodeumo lluo! ciafeuno empia Rof 17- 8$. . Inufitata Tali' Ne più apparenze inufitate, e ftrane, Nè troua al-
.
•de la urta Virbia il volto ? Forfè al morto mio cor,c'nà in feno merauiglia appaga Ven.i7-74- .
accolto Fa di pompe funebri atro apparato ? Prim. Son. Mollruofa Car. Molte oitre a ciò vi fon di varie fere Moftruofe
.
vano, ed torrido apparato Pen. 14. . Squallida Brace. Sbigottito raflembra immobil faffo Ne le appa-
.
refrar de l'apparato mfaullo Giuli. Prolog. . no, e ricco appartamento. Metam.7- 101.
Memorabile Cora. Se non da' memorabili apparati C'hebbc fo-
.
Maritale Car. Cinquanta maritali appartamenti Eran del fuo
.
Superbo Andr. . O
fuperbo apparato , E di Luna , c di Sol gran Appeleò appellatone , l'appellarli , cioè dimandare vn altro
.
Vaìliflìmo. Manzin. Mifero, àmechegioua Quci'to di gran for- Appetito defiderio arderne di qualche cofa
. .
tuna Vailiitìino apparato , Se Prometeo pendente Viuo lace- Cieco. Ar. Crefcer più fempre l'appetito cieco Vede del Rè Pa-
ra preda D'auoltor infattibile, cvorace Fler.1.5. . gali, ne sà che farli Fur.19.11. .
Violento. T.ifl". Ma di machine grande , e violento Apparatoli Crudele Valuaf. nefando, o crudel cicco appetito Vender la
. O '.
fida l'altra parte. Liber. 10.44. moglie il fuo proprio marito Tcbai.8. 37- .
Ai r macchio apparato, apparecchiamento . Cupo Anguill. E corra quella fuenturata agnella Per efea al fuo
.
Altero. Dole- Che lavoltra mercè, venuti fere Per honorar appetito ingordo, e cupo. Metani.*. 114-
quello apparecchio altero Ifig. Prol. . Dilordinato. Leon. Ma sì ben l'ollinato mio volere, Che gli ap-
Alto. Vd. Mentre in lontana parte il grande Enea D'arme, e di petiti fuoi difordinati Senza freo di nfpetto, o di timore Volle
genti alto apparecchio face. E11.9. 1. condure al deiiato effètto Taid.5. 10. .
guancie fmorte Altro no è, ch'imago atra di morte. Difper.11. Folle. Anguill. Ch'e£fendo bella, e ne l'età più acerba Può dar di-
Funerale Gatt. A l'apparecchio funeral la niella Vergili driz-
. letto af fuo folle appetito Metani 9. f 8. .
Funello Gatt. L'apparecchio fanello, ed improuifo Sì l'alta an- Impuro Ccba Crefee la brama, e l'appetito impuro , Non teme
. .
gofciai la pia Madre accrefee Addol.10, if. . di ragion sferza, o diuieto . Ell.i. la».
Korribile C'a'. E cjual fan d'armi horribile apparecchio
. En.S- . Ingordo. Anguill. Al fin doue è più cibo, e più mugghilo Corre
Infanlìo. Gatt. Gii gli apparecchi infauili nò villo farli, E iJ a sfogar l'ingordo fuo appetito Metani.? - 34- .
manigoldo ùUfi'o in pronto iìarfì . Scot. r 1. 73- Infano. I all', lo m'accinfi al certame,e non ritenne II corpo Ran-
let-giadro . Inc. Con sì leggiadro , e nobile apparecchio , Che co 1' appetito infano Kinal.5. }7« .
Mal-
. . . . . . .
APP APR
Maluso. Mar. Che non s'adempia mai del tuo cor empio II £' bel quel che di Luglio ella matura, z. Amor.
»
4p
Son.n.
maluagio appetirò, e federato .
Dolci/limo AchilJ Onde il miocor, cheperlung'vfo s?cme
.
Nel
Mordace Mar. 1'rngordc pai)ìom, I mordaci appetiti De" no/tri
.
dolcilTimo Apiil lieto gioiua Rim. Son. 17. .
humanijChe altro fon clic cani Da. noi itetfi nutriti, Onde
fcnfi Fecondo Rin. ffreni, e rendi ogni più alpelbre monte Ricco di
.
•
fiampoi tiriti e Galcr. Fauol. fior del tuo feconJo aprile. 1. Son. 107.
Smoderato. Mar. Smoderato appetito , Padre di vanità , fabro Fiorito. Camil. Mentre ne' cari, e piccioli arbufcclli Salutano
il
d'errori . Epit.i. fiorito , e verde Aprile Son. 4. .
Tenero. Cap. Intenta mi vcdcfle à fodisfarc Al molle gufto , al Foriero di Maggio . Achill. Saluta l'vfìgnuol in fuo linguaggio
tenero appetito CIeop.1.3. .
Aprii, clic tanii fior vernigli, e gialli Seminò su le piageie, e
sii
Vorace Valuaf. Di vorace appetito , ma che gode Senza fatica
.
le valliVago for:er d'vn' odorato Maggio . Rim. Son.41
empirli, e fenza lede Cacc.f. zi. .
Fuggitiuo Leng. Non rimarrà del fuggttiuo Aprile
. , Fuor che si
Appio . herba, di cui fono più fòrti labri tuoi merle viole Elcg.18. .
Salubre. Alam. Hor quel, che ne Jc barbe, enelcfrondi Mille Gemma de' mefi.Mam.Si che mentre verdeggia Gemma de' meli
afeofe virtù porta, e nel feme , Contro à i ehiufi dolor, contro Aprile. Canz.
al veleno , Contro al duro tumor , che in bella donna Soprai Gentile. Brini. Fiorir foaue, e verdeggiar lafciuo Odorato, e
pomi d'amor foucrchio latte Doppo i] parto talhor conduce, gentile Se non co'.fiori, almen con Thcrbe, Aprile Vcn.Terr. .
legrez?:., e Ji perfone Kn.8. 1 8. . 5; Giouineico Mar. Lieto vi ride, ne mai varia Itile Vn fempre
.
Feflofo. Brign. Com fcn'gian ; feitofo il mar s'vdia Formar ap- verde, e giouinetto Aprile .
cendo Voitragloria (ie mai, .s'c tal fuggendo? Giorn.5. Infiorato. Iniper. E quando torna l'infioraro Aprile Ariporleì
Indegno Teli. Non t'inuagliir di quegli applaufi indegni , Ch" à
.
1 lor luoghi. Pv.ud.ii.
le pesine ale ine Hoggi l'effeminata èra compatte
I
Lir. 1 8. .
Leggiadro Alam. Hor che ritorna il bel leggiadro Aprile Da
.
Menzognero . Marnili. Per far che tu fiattege Son mezi rrop po le piante infiora , Come i fiori innamora Eptll. Heroi i. 1 s. .
Sini ulato.Manzin. Applaufi fini ulari,offequi; finti, Cófigli in teref- Pallidetto. Mar. Ecco con lui filagna, e vedi come Del volto
fati Son di regia forruna Nemici ineuitabili, e fecali . I kr.j. ». irriga palliderro Aprile . Galcr. Hill.
il
Appoggio appoggiatoio^ e per metafora aiuto, fauore
.
Perpetuo. Fed. Gloriofi trofei , ch'eterne calme Ti faranno go-
Fermo Mar. V auo di pace,e di virture amante, Fermo appoggio
.
der perpetuo Aprile . Appi.
d'Alìrea , Che la patria arricchì il eccelfe moli , E cor?, ottime Tlacido. Herr. Ricca di piante ed odorate , e rare E d'vn placi-
leggi il popò! refie . Epir.i. do Aprii l'aria comporta , Giace l'Arabia, ouc l' Augel fi pafee,
Fid.iìiifinio . Andr. Onde di bella donna C Fidanfllmo appoggio Ch'vnico in fe viuendo e more, e nafee Bab.6. 28.
) .
de' begli anni fercno Sparge vii bei volto , come in callo feno à cui dipinga Di vezzofetto Aprii pennello indurire Le fpirì-
Fi tofe,
. . . . .
o AQVI AQVI
5
rofe,eleneuofcgote. z. Selu. Pancg.:.
mia Clitia incorno , O bella peregrina, De gli alati rcina . Lir.
i. Canz.49,
Refuperbo. Cam. Rè degli altri fuperbo altero augello , E tu
più vczzoio Apri n'indora, c pinge
1
.
viui
aquila ardita arri fchia i voli . Ritti. Cauz. 1.
Agghiai Jaio Senec. Men rigorofo offenda Agghiacciato Aqui-
.
gia, E fati
Dunque al fulgor di tante luci,e tante, In qual lone il tuo bel volto Ippol. Ch.i. .
Audace. Ciati.
Algente TafT Si come la doue Aquilone algente Vcrfa mai tèm-
.
Augello di Gioue. Car. Gli adunchi vnghioni contravn bianco Afpro Brace. L'Afnro Aquiion , che furibondo fuolc Stracciar
.
ci^no Scende l'augel di Gioue. En.9. fremendo àie procelle il velo. Vrb.f. 87.;
Augello fiero Car. 'Dodici allegri cigni, clic pur dianzi Confuto",
.
Audace. Benam. Ch'egli àie pure, tue voci beate Scaccierà gli
Auftri, e gli Aquiloni audaci Viitor.3. 75-
e diflìpati à Cielo aperto Erano in preda al fero augel di Gio-
.
qual rinfrefehi le faette à Gioue . Conq.4. 43. Crudele Anguill. Cosi le foglie alhor veggon volarli, Che il au-
.
Del trionfale augell'acuto lume . Rtirt. Son.iotì. Empio. Keniig. £ quindi empio AquiIon,quinci afpro Noto, Fior
Com'ero di Gioue Bruti. Non sò fe regio augel corricr di Gio- altro vento in mar t'aggira, e fpinge. Epill-7- .
. .,
.
Garzone
il
Efploratricc di (none. Mar. Era di Gioue efploramce , e fpia_j to terren contende, e vieta » Cròc.ij .5 5.
L'aquila, che feorrcndo ogni confine A recargli' louenre in Furibondo Ceba. Qual fe talhor da gli antri fuoi profondi Furi-
.
furiofo
•Gentile . Rin- Scorta mi ita '1 jui a tua geritile, A cui noto è de
Furioio. Remig. Egli Zefiro doma , e mette il treno Al
l'aria ogni fenderò 1. Sonati. .
;
nia con l'aquila grifagna Gelato Remig- Ocomevolue,efcuotc II gelato Aquiion rron-
.
montator
bellezze aquila impura d'Angeli eletti à quella ofeu- Mà Ituol d'ogni colpo d'Aquilon guerriero , Gran doniator,
,
Meffaggiera di Gioue. Mar. L'ilìefia altera imperiale augella Mef- Imlnondo . Rich. A le frequéti feoffe D' Auftri crudeli, e d Aqui-
faegiera di Gioue , Lanciando per alhora Di mirar riiiò il Sole . loni immondi. Rim.Prol. .
Sofpiiuofudagli
Miniitra. Tronf. Tal la miniitra del diuin Tonante , Cui l'vnghia Maluacio. Teft. Nocchier, ch'in erme arene
nau.ragi ?
graua tripartito telo Coit.11. 76. Aquiion maluagi L'hora celebrata de' fuoi
s'appretta A fred-
.
Orgogliola. Moron. E colomba conuien , che fia difecfa Sopra Ncu.ifo. Tafl". Infili , che'l Sol quanto più può
l'agnel,nor. aquila orgogliofa i.Sacr. Son.50. di remili d'Acuilon neuofo M.ond.4- - ..... -, , . -
foco de l'eterna sfera,E più d'Amor l'artiglio afpro, e pungen- go de' venti
chioftri Pertinace Aquiion fiati brumelfn
Del Son-36.. .
te, Che de l'aquila rapida, c guerrera
Rabbiofo . Remig. Guarda come il mio corpo ,
Non aitrimcn-
Rema de glialau Mar. Per far noua rapina In van t'aggiri àia
.
te,
. . . . . . . . . .
. . u
AR ARA
te, che percoflàbiada Dal rabbiofo Aquilon, fi batte, c trema ~.
.
folto i aride nubi, e tempeftefe accoglie, Mentre gonfia fig- per Felice
liando il nero \ ojto Fa le piante tremar, cadérle foghe fe sfer- real lieto, e ficuro
za i hdi horribilméte, e {pazza Tutta del mar la fpatiola piazza. Aiiacnh onero
Uut
Tab.8. 10.
fc " c lU il fbdde «fi che in rocca '
J"T' .
impanne Metam.6. 5 .
Stridente. Brace. Sembra il campo Roman qual volta fpira Lo Emula Mar. Che di filar giama; ltame
. fimile L'emula di Minerua
«{dente Aquilon gelata Jtella,Se dai freddo Rifèo partir li mi- in damo tenta
ra Grondinola fonante atra procella t roc.ij. 69.
Strimonio. Smee. Lo Scrimonio Aquilon le neui porta, E
che arene Ai.ltro riuolgc Agameun. j. j. .
.
le l ibi-
0t
^ f w?" i°
C
ba ditrice -» Che con pazza teihtra In-
°r
giunolealCiclcofedipinni.
'
Caler. Fauol.
AJUGOKfsi (i'Aragona regno nella Spagna .
fe
Tcmpe;'ofo. Mar. Doppo molte aucnturc, à quelfe fpiagge Teni-
.
Turbato Rctnig. E le roucn antiche inArane rupi Nate, e nutri- fpedifeo Subi-
.
tamente va auticduto araldo^'] partito,e la
ce,eie rabbiofebelue (Empio; t han generato, o il mar qual pugna prefenfeo
Lt ei fa la disfida ardito, e baldo
hora Da' turbati Aquilon li come nor vedi , Da J'arciioiò fon-
-
Rocc.V 48. .
,
Canoro .Tait Da gli «aldi canori à fuon di tromba
do al Cielo e volto Hpift. 7. . Chiamar,' c
tutto intorno iH.iel rimbomba.
Tumido Tronf Al fofliar d'Aquilon turgido,c grcuc Ecernamen-
Conq.ii.r.
.
An ancio albero, che produce aranci.
BetOO,., Senec E non lo fparfo fangue L'are pietofe inonda..,. Odorato .Mar. L'incommibil cedro, E l'arancio
Ippoi.i. 1. odorato i pomi
d oro Prodigamente in grembo gli verfaro
Venerabile Tronf Qui con indullriofa emola gara A vago lùon Samp.i. .
.
Pomo odorato. Bald. Qua! di fecondo liiol benigna
pianta, Qual
d'armonici duelli Fan rifonar la venerabil ara Hgh di ielue di- nui d'amico del tenore beate, Giunti
lettoli augelli Coft.f.56. .
produrr voi , poTna
odorate, Che 111 voi troLO a mio prò virtù
Arabia regione dell'Alia maggiore tra la Giudea, e l'Egirto,co- cocaina t Rim. 1.
.
Amor. So». 5 j.
sì chiamata da Araba figlio d'ApolIinc, e di Babilonia
Ah .tori; quello che ara la terra .
Odorata Bruii. Polando 1 vanni al Ciel volar pur fpera Aimen_»
.
Curuo Senec. Onde il curuo aracornon ceffi
ron guardo intrepido , e poffen te Ne l'Arabia odorata aquila
.
maiDicoltiuarcoì
v omero pungente Gli acquataci terreni
altera. Eufr. Ercol. Et. Ch .
2
Ingordo Rcmig. E l'ingordo aratorgia lieto incorno
Akabo popolo d'Arabia
.
.
Ne' campi
biancheggiar feorgea le biade . Epilt.6.
Auaro. faif Hormentreeid'Afia,edelpaefeMoro L'hofteac- Patiente. Impur. Più l'offerente ogni hor più
coghea, Soliman venne e traile Ageuohnente a fe gli Arabi ,
intento il folcili
Pallente arator d'afpro terreno , Con lunga
auari Ladroni in ogni tempo, e mercenari Liber.9. 6. .
feruitù, con cento
affanni RuH.7. .
Fuggitiuo Grat. Del Sole elpolli a i più cocenti ardori Gli Arabi
.
Poluerofo . Brace. E dal campo rimena à lenti parti
fuggitati, e C'leop.10. 7. i Garamanti .
L'arator poi
uerofo i buoi già lailì Croc.ji.tfi.
Ignauo . Ar. Che fuggiranno ne i confini fuoi Quelli o fien Nubi
.
5ì
ARA
ghittofo aratro. Paft. 4- 6.
rator, fignor cortéfe , Mà libero figrior, arbitro acerbo D'ogni
Con gli aratri cfìer loro RUu.)
Otiofo. Grar. Abbandonan fra vari auidi
.
infiliti
Duro. Senec O tu che noue pene Ogni hor comparti àie già
otiòfiicampi inculti Cleop.i. 7. .
-
&• arbitri fciicrj , Cn' a' giulh, c del fallir degni tormenti Con-
Superbo Ceba. Vedrai tra fangue obhrobriofo , ed atro Solcar
.
Tenero Car. Mentre de' fuoi più teneri, e più verdi Arbufti, hor
.
ce. Hort. .
nobil Reno Med. Ch.i. Arca . calla de' dipeliti de' morti
i Perù" l'Albi, e il
.
Proumcia Arca di Noè , in cui egli con fuoi figliuoli, e due delle lpecie de
da apparare Uanre, cosi detto da Arazzo città della
i
muri d incli- Legno cauo. Cofl. Come il padre Noè nel cauo legno Dal di-
Adulatore. Malli- Moilri di palme cento Sù ricchi
Del. Oda. ìuu'.o, che monti alhor copriua II feme conferuò d'ogni alma
to palazzo Ricordi indulto adulatore arazzo.
i
biffi Feiucij or- Arcavi», rpuiiicia della Morca detta da Arcade figlio di Giouc-
mi , Egittij lini Le lane Ibere, ed 1 1-iamcnghi j
l'induitre arazzo. Stanz. Cefelte. Tatt Forfè (fe dette infra cclelli arcani Profontuofa
in calce, o per
mura Del bel giardin, entrar iniqua mortale; kned cullode fù, che da i foprani Cho-
Serico Mar. Non già fenci arazzi ornan
.
le
ri dikelc,e'l circondò con l'ale Liber io, ir. .
grand'Emu- Onci. Dific, e io traflé nel più cupo arcano De gliabiflì Cupo 4
franco. Mar. Colui, elicne fu giudice Ad onta del
fanoreuole Samp.7- feno onnipotente Kof.t^. 49. alci
lo Dicinmi con franco arbitrio Sentenza
.
.
Proueggia uen, Eterno Grill. E con fu fa adorò l'arcano eterno In sù gli abiffi
Intero Petr. Però chi di dio flato cura, o teme
.
. ,
'
Libcr.j.jS. Profondo Brace. Son gli arcani di Dio profondi, e valli , Saperli .
Non patifee di Re fatto tiranno Gli arbitri) fregatati Fler.3.4. Ripollo Ghel. A lui del tempio i più
ripofli arcani Apre il Rab- -
.
Acciaio cauo Rich. E s'ancor vai col cauo acciaio in giro Per .
Armtro giudice eletto dalle parti
.
Acciaio
,,, . . .. . .
.
ARC ARC
Acciaiò tonarne Brace. Di qua di là de lo /quadrone borrendo
.
Che in bocca dea la formidabil cote , Si che toccò le machine
J3
Mobile inerte di tonante acciaio, Muouondue guarnigioni, e «inumane, Oud'auampa il balen, ch'altrui percore, E con
curtodèdo Vano le fchiere,e marchiai! fecoal pari. R 001.7.45. fragore borritile , e rimbombo Auentò contro
Arncfe d'Auerno Imper. difpietato autor di noua ftra"c Quel O me °globi di
.
•piombo .
rtromcnto honucida , e si crudele Contro gli augei del od Metallo fpietato Brun. De' più profondi Abiflì Ne le feroci,
.
e
dunque s'adopra , Che fo] del crudo Aucrno e arnefe, & opra ? fotterranee vene, Oue mai non aprili! Momentaneo
fplendor
d'aure ferene , Creò fabro di frodi, ebro di Llegno II metallo
Arco buyio Valuaf Hauea . le reti, e i cani , & liauea l'Arco Bu- foietatoi Perche de' viui il Regno, A* noibi danni armato,
gio di terrò, che bombando lìride , E caccia il foco, e"l piom- onmdubil n'aflaJga, empio n' ingombre. Non già de' lumi
1
il
bo, ond'ei vien carco , E ciò che tocca immantinente vécide Re, ma '1 Re de l'ombre Ven. Terr. Canz.6. .
Cacci. 55. Ordigno empio Ridi. Porca il mio cor, che'l mio morir non_»
.
Arma fiera. Imper. Giada gola di ferro alma di piombo Viua cura, Soura l'homero bel crudo linimento
; E fra lefelue,à
nel foro ;i morte loro ha morta , fi i fulminati eia crudcl ner- mille prede intento, Contro l'alato rtuol ogni hor
congiura.
coira Ne fentono ardor, pria che il rimbombo Come minu-
1 . D.i l'empio ordigno/uo vomita arihra , Onde cade ogni
augel
to, da locato nembo Suol, firage 3 i campi, grandinare il ge-
1/:
trafitto, e fpento, Io più del piombo acctfo arder
lo; Cosi da nube di zolfureo telo Grandine di pallili lor fioc-
mi lènto, Ei
più del cauo acciar l'anima ha dura Riix Son. .
ca in grembo. Oli di horrore mortai , di morte horrcnda In- Ordigno fiero Mar. Mà il fiero ordigno , che dal cauo feno Per
.
ucntrice fpicrata Arte guerriera ; Ben temprarti in Conto ar- gola anguria vomitando il foco Sputa globi tonanti, al cui ba-
ma si fiera, Onde fiera non pur, nià l'huom fi
offenda. Il leno, Benché di bronzo ogni ripar dà loco Se ben la felce del .
tuo ferro homicida hebbe già loco In Plutonia fucina, e ordio ferrato cane Miniftrò lefatnlle al colpo ardente,
Fèdelfuo
catene Per vomitar di fiamme, oh come iunierte A ilromen-
:
icoppiolepcrcoflèv;>jic. Son.
to Inferi. al ) anarco foco Caf-t- 85 86. 87. 88. . ,
Ordigno maledetto. Ghtd. Stendono! fanti a bcrfagliarcon_»
Armafulir.i.iatricf I!r.-; C L'arma fulminatrice al cinro apnefa
. .
arvii. Bugi di fèrro: maledetto ordigno , Di frombe più, pili O
Lafcian cadérli , ouc fpamta han lei , Poi di j-ifìola à la nemi- che di Itrali , e d'archi Tormento fouerchieuole , e maligno
ca ofièft Folgora il piombo, e quattro colpi, e fei Rocc.7. 48. Rof24. 45. .
de Sulfireapolue, che rimbomba, e linde Tocca col foco, e di Giouc c.uyi , Sempre crudo , e maligno Ha ne la bocca i
il
piomLo fuor ne fpinge, Che'l folgore di Giouc agguaglile tuon, ne! tuono lampi Ven.Terr. Canr.tf. i .
Fattura d'Inferno. Brun. Da le fuiJìirce \ ifeerc d'Aucmo,Cui neb- Difender volle, c dilputar con l'anni E rifpondendo col foci! :
bia cternainuolue La fattura d'infèrno llebbci! foco, eia_j lanruigno , E col tuon de le palle ai fuon de' carmi Morte l'in-
polu:: (jIi die con guardo obliquo e tempra ignota Siiìtbii giunca vendicar non graui De le penne innocenti ferri caui
,
i
fallo, ìv lil'on la rota Ven. Tea, <_ anz 0. Sgomento empio Prer. Saura l'homero coita empio rtromen-
.
.
Terrò. Rich. Prende Milliotafoor per roo diletto Ferro, chc_« to, Aun'IIo, al &ng«e, & à le prede inteio. Onde fpiiito dal fo-
piombo attenta, e tutto (pezza Rim. Son. co il piombo accefo Empie il Cid di rimbombo,e di fpauento.
.
Teiro bugio Ar. Porta alcun" arme, che l'antica gente Non vide Tormento. Mar. E pria di foco à ieratiidi
.
tormenti Malcauta
mai, ne fuor che lui la noua Vn ferro bugio, lugo da due bradi efoot ti gioia il cor di ghiaccio , Ch'à le dola d'Amor fiamme
eia , Dentro à cui polue, & vna palla caccia. Col foco dietro, cocenti? L1r.Am .S0ti.5j.
oue la canna è chiufa Tocca vn fpiraglio , che fi vede à pena Arghi khji . mathématico celebre Siracufano
onde vien con tal fuon la palla efdufa , Che fi può dir che tuo- Bn olo di Natura. Brun. Emolo di Nau.a,
anzi di Dio, L'inge-
na, e che balena. Fur.9. 18. a9. gnofo Ingegner del mar Sicano Le sfere erterne in fragil vetro
Terrò cauo. Mar. Quando ecco con horrfbile rimbombo La_* ardio Chiuder con arte illuftre, indiiltrc mano Tal. .
bianca coppia, e icmpJtcetta vecife Spinto da cauo ferro acce- Ingegnerò; Mar. Ecco ogni sfera in picciol globo
ha chiufaL'itt-
ib piombo. Lir. Bolch. Son.tì. gegnolò Ingegner di Siracufa Gaier. Ritr. .
Ferro fulminante Vgol. Vago Amor di pugnar cangiato hà rtxa- AftcrtiVEV yo foprafiante a' maertri
.
delle fabrichc . ChieiTercita .
Folgore humano (Jell. Nè dagli hamani folgori inhumani, c he Famofo. ^nguill. E the il cupido
.
ma in vano Che il diuiu toco lo terren fpegnea. Induftrc Icon. Canto città fomofe, o tempi illuftri Memorande .
vibrò difiele , e di veleno, Cosi poi vomitò foco fonante Per Vna denota, e venerabil Chiefa , Che sù colonne
Bdla. /ir.
ala-
la bocca d'vn fulmine terreno Coti la caura lorata , e folgo- :
baftrine, e rare Con bella architettura era folpefa . Fur.j. 7.
rante 1 eutò ferirmi, e lacerarmi il feno .
Leggiadra . Moron. Quando volfèr gli Hebrei rifar le mura De la
Fulmine terreltre Ar. i.h-.-'J fulmine r.rrdlrc, con chi vecifa Ha
.
niagion di Dio noue, e più Juftri Speferoàmen leggiadra ar»
tanta, e tanta gente bora non chiede Fur.9. 66. .
chitettura 1 Sacr. Cap. 4.. .
lluomen:o morbifero. Bruii. Inhonorato à terra Miro da sì Archivio luogo doue Hanno le fcritture publiche
. .
to Da la forata gola Chiufo in arringo aperto Con incanno fcritt o il fato S.tmp.5 .
ARC ARC
54 offrali? Fler.T.r.
Arcisro. tiratoi- d'arco, foldato
armato d'arco.
Poderofo Anguill. E poderofo, e forte, Ch'i Febo fu quefl' arco
Ardito VA Grati feritor di dardo, c fi compiacque D oprar 1 ar- .
.
diede fama, Metani. 1. 114.
al mofiro morte .
Barbare/co . Stro. Veloce sì, che tal da pido ftralc, Fin da l'orecchia al ferru Tcfe l'arco poflent«_».
ta barbarefeo arderò. Pali. ... . .
Paft.4. ».
bella arciera 1 Tuoi ne-
Bello. Tafl E difiofa di ferire al varco La Ritorto Tronf Due germani d'Amino alhor sù l'empio Tendo»
.
Canto . Rim Deh tergi, ò cauto arder, gli Orali Saettatore Impcr. Ti vieta allontanare, o rallentare L'arco faet-
Ch'io fa veggio tua preda,c mio
.
la fuga il corfo, e tendi l'arco , tatore,o dar ripofo Al can,di fere veciditore ingordo. Ruft.n.
1. Son. 195-
teforo .
, , ^, c
cfperti arcieri, Che fanno
,
Sonoro Bald. Già tante volte Amor di propria mano Tefo a fe-
.
tfperto. Tafl". La mag-ior parte c de gli rirmi hauea l'arco fonoro, Ma da' fulmini fuoi fotto vn alloro
di lonian piaghe mortali. Condii.
18.
fua fchiera, Venia dimoino Fussito, vfeina ogni faetta in vano Rnn.i. Amor. S011.4. .
Di mira,
Poderofo C.Cam. Cerna ferita è tal, cui tolf; 111 Caccia
.
che piega Maettofo Tronf. Macflofo à le nubi ergcfì vn arco , Ch" à i dotti
.
induilria,nurepido fem-
ferrato arciero animo faldo,Gucrrera
Ben ampia in mezo la maggior fi llcnde,E con marmoreo dor-
biante. Epift.Heroi.:. 8.
a guifa di mezo cerchio per vlo di ti- fo in aria pende. Coli. 11. 59.
Arco. rtromenio piegato Pompofo . Teft. Ed ecco in sù la riua Del Tebro apparecchiar a'
rar frcccic, palle, o altro .
tirai più pretto Che regi) Ipofi II Latio trionfante archi poinpoli . L1r.11.
Africano Brace. Le fuc promelTe j e d'ogni
Trionfale Petr. Errori, fogni, & imagini linone Eran d'intorno
.
,
Tebai.8. 1 14- Vittonofo. Tor. Clior fui Tigri , hor fui Nilo, &horsùl'Lbro
L'inf illibil fuo corno vnqua non tende .
P.x.
d'Ento,Che dillrug- Drizzar vittonolì archi, e trofei .
Ricca . Anfjuill. E ,
Amori'atco ineuitabil tende Liber.?. :4- .
prendi Que-
Infortunato. Mar. Prendi quell'arco infortunato, e
gano il dorfo altero Elila, e Daria infin da l'alra Ardenna__,
lla faretra mia poco felice
Jnfupcrabile. Chiabr. Fugge Abdala, ch'infupcrabil arco Hebbe
. .
Rim. Canz.
Già hora tremar gli antri
....
profondi Veggio
Antica. Tali" fin'
dal padre già fainofo arciero Amed.7- .
Conq.10. 104.
d'Ercinia, e de l'antica Ardcnna
.
in man mi
.
Pru-
Lento Bald. Vuoti pur le faretre L'Inuidia in
.
Noccnte Bruii.
ardimenti empi la mente , Ch' inuitta man t'clìequiràil pen-
.
ARD ARD
Ammirabile Brace. Hor fopra quello il caualier ripieno De_> Escrabile
.
Brign. Effccrabile ardire immonda
55 '
, e à fulminar poi
Dubbio. Tron/: Pur ficriro è pencolo /offèrto, Ch" arnfchiar «re-
tta E no/tra man de' ficr giganti i
doffi ? Giorn.7.
contra altrui dubbij ardimenti Coff.19. 60. Effecrando Brign. La forma, il /ito, e'1 numero .
Fregio. Chiabr. I-emina al Mondo d'ardimenti egregi, li' de- comparte Tur .
Arrogante Campeg. Negano quei con arrogante ardire Cofa Indomito. Rai. E
.
l'indomito ardir dianzi rompe/te Al Rè de gif
alcuna faperne Laqr.15.70. .
empi, al barbaro inhiimauo Rim. Son.z. .
Altero. Pog. E col placido oprar cheta, e ferena L'altero ardir Infame Brign.
. Empi, ancor machinate ? e non s'intana De' dra-
de la fuperbia aft'rena Cai. gon voff n ancor l'infame ardire ? Giorn.8.
.
Bello Var. Vdendo darli ogni hor di noua gloria A chi per bel-
difciol/e ? Rim. Son.37.
.
Caduco. Chiabr. Et hor caduco ardir di mortai gente Su l'ima ti/fimo ardir, faggio configlio , Spera del danno Italia, e del pe-
terra i contraffarmi e forte . Amed.10.
riglio Sicurezza, e nfforo Son. 9. .
Mondo hai perueftito, il Cicl turbato Addol.12. u.' Maligno Mar. E benché in terra, e in Cicl nota fon io, Vn sì ma- .
.
. :
tro
.. ,
AHD ARD
5 5 fimili à voi fere reali , Le regine de l'alme, ti Rè de" cori. Val
memorando ardire! Liber.13.7f'
trofaltòinuio
o Efur belle mfidie Beato. Guid. E tutta piena d'vn beato ardore Gufieria il dolce
Modello. Cena.. Ma hi l'ardir modell ,
1
di quell'alma vita Son. 16. .
Bcllicofo. Mar. Là foura J'Iltro del lor fangue tinto Con l'elmo
Scrber 'i ^ memoria Del tuo nefando, epa-
ber tra beliicofi ardon . Ut. Hcroi.Son.3.
ucntofo ardire. 1. Oh:-. 4.' • , .
Bello. Remig. O^.U raerauiglia e s'io m'accefi, ed arfì Albell'ar»
che di fierezza, Ed ol-
OlcragEiofo Alam- Non è gran caualicr
.
dor de' tuoi begli occhi ardenti. Epift.tr.
Cort.5.
trafròofo ardir non fi difr.-me Oir. .
,
cicco ardorch'auampa- Cauz.49-
capitano Gettar via Cocente. Augnili Nel tempo era che'l Sole al Cancr i ardea_»
Patrefco^Moron. Non è pena la vita à vn Col più cocente ardor clinic braccia Metam.10. ;o.
Far del Romito « & ingannar le
le .
l'armi, e con pazze/co ardire Coraggiolb. Chiabr. Cosi difs'egli, vn coraggiofo ardore In_»
genti ? Mortor.f. ?.. ,. .
quelle (quadre ltimolaua i petti . Amed.a.
al penghofo ardire Ritegno
Peri"!iofo. Brace. Sellerò Augufio Collante Ceba. Le vicn veduta quiuivna radice, Sugonetrahe
intanto in amendue trapone .
Croci 3.4°- •
.
amori Piegar la
Prótcruo Motor. Che volli ancor a' dishoneftì
•
SFacuaio
con danno loro àgli altri effempio. Metani. 10. 290.
.
Meiam.9. 31 1.
Sempre pietofo, e per Gicsù la e feteipromefìi hi menci •
furato,fplcndore. honon.
pio parca tra' folti ardori Apprettargli dà rogo eilrenu
, . .
Cell.
I
Vedrem de"
J \ . /I . ^' "V .IH
rotta auueaturoi: ardori Nafcer
é. . f*. . J , -> I
Furiofo. Anguill. Se furiofo ardor l'alma ti
Auuenturofo .
l'herba,
. ,. . . . .
ARD ARD
l'herba, ccon l'incanto Meram.i6. 161. .
gioii, d'boneftà, per torti errori
57
Gelato. Bnt. Quell'alma luce , che'l Aio lume effende Nel più Corri precipitofa ? affiena,
anYena Cotelti tuoi hcciuiofi ardori *
profondo Juo^o del mio core , M'empie d'vn si gelato e cal- , Lucente. Set. Di quel lucente ardor l'aere
.
BRtH ardor così dicea . 1. Son.i. Menzognero. Imper. Ouccon lingua vii la plebe fella Suo
Immacolato Capp. E de' miei puri, immacolati ardori Son pre- men-
.
zognero ardor fp C fl 0 d,/feta f Sc t cr fing(;re h|Jnorj •
che '1
.
. Tali. Ch.j.
Chiabr. Fende le nubi teuebrofe ,
.
erra Per l'aria &
fcofla vn minacciofo ardore Amcd.7. .
Penace. Mar. Altro ardor più penace, altra ferita Vuò che più.
Innamorato. Cora. E le fniille mie per l'Vnmerfo Vadano fe- forte al cor fenta pur anco .
minando Innamorati ardori Gen.19. .
Pigro. Mar. Ne così il proprio mantice talhora Le fiamme
.
58
ARD ARE
Rediuiuo. Malli Qui foura l'onde, e i gelidi liquori Mufaica fiam- Vorace Taft E da la negra pece ardor vorace Ai Ciel difiufe le
.
Ribelle . Malu. E itrepitofo in ini (tacciar fila sfera, Toni voce di mare, o de' fiumi
loco ardor ribelle Del. Son.22. .
Acquofa Anguill. Quel bue fopra l'arena acquofa giace, Edel
.
Ri"orofo. Ceba. Quiui penetra il Sol con la fualuce, Malia, mar guarda copiofo fonte Metani. 11. 115. .
Santo Mur. Nel cui leggiadro petto Viue con pura fede il fanto
.
AJgofa Amig. Ne fuora vfcit.i da l'algofa arena Formò si dolce
.
ardore Canz.2. .
ìnon vaga Sirena 1.S011.4. . (
Scclerato. Ceba. Di rabbia armati , e federato ardore Stabilir Aprica. Mar. Già sù l'aprica e fpatiofa arena Giunta la bella_» ,
contro te ruine eitrenie . Eli. 10. 80. armata il corfo affiena Temp. i7<>. .
Sciocco. Anmiill. Sapendo la fu a niente infame, e fella, E gli em- Ardente Tanf. Sogna in riua
. che mar torbido inonda Ignudo ,
pi ardori noi nefandi, e lciocchi . Metain. 1 o. 1 5 2. c fcalzo fopra ardente arena , Trar rete , che fotto acqua li na-
Sdegnato Ftifc. Ma ecco il Pargoletto , oh come il core Tutto
.
feonda Lagr.tf. 61. .
Semplicetto. Brun. Ann pur folle amajite Conieuiplicetto ardor de Giunte à l'algofe Jponde Dolce lambir l'aflòrbunci arene .
fempiicc volto . i.Seui. Paneg.i. Rim. Prof lib.j.
Seriale Ceba. E fedefir di gloria in re s'annida, Sgombra da te
.
Aurata. Ine Quinci d'aurate, e pretiofe arene Semina il Tago ,
l'ardor Temile, ebalfo . Eli. 1.20. el'vna, e l'altra fponda Stanz. .
Sfrenato. Sila. Come puoi tanto ne le voglie Immane Sfrenato Bionda. Car. Vede vn" ampia forefta, e dentro vn fiume , Chc_>
ardor, fe le fìi cieche, e infaneP Madd.i. j<5. per l'amena feJua, e per la bionda Sua molta arena, li deuolue
Simlurato lice à miferelio amante Cerco ce-
. Remig. Io quanto al mare. E11.7.
ardore . Epilt. 1 j
lar lo linifurato Bollente .Brign. Qui sùmenfe regali ogni Orizonte Dannato*
Soaui.-. miti foaui,
Molz. amorofi ardori Spenfe chi tutto ipe-
1 & l'Orfc, o à le bollenti arene Diifipa cibi confecrati al fallo Pel
Soauiflimo . filli?. Soai.ifiìino ardore , Che da la villa mia calda, Cerulea. Tronf. E in vn fol nouodi, che dal mar viene, La_^>
e braniofa i i parti , c infra liguftn Di quel bel vifo auampi lettiera imita ver le cerulee arene C01I.3. 57. .
Urama veder di voi Ipietato feempio Epiiiij. . Deferta. Taff. Horqual arena si deferta, e folto Bofco farà trà
Spietato Fide. Milcr.i,conie fia, Cli' vn petto pien del foco ond'
.
l'alpi, ou'io m'inuole. r. Amor. Son.iji.
arde Amore Pollò, pollar li doue Nutre l'Inferno il fuo Ipieta- Dorata . Teli. Da pretiofa fonte il Tago vlcendo Semina i campi
to ardore f Ani. In. 3. }. di dora ca arena .Lir. 1 6.
Sublime . Moraiid. La Diua fol, di cui l'ardor fublime Tento Ipie- Dura. Remig. E pregherà diuota i venti , d'onde, Che de" più
garin rime, A me fpin dal Ciel (pini di Cielo Canz. . baili, e tenebro/! fondi Riuolgriicro al Ciel le dure arene_>.
Temerario Ceba. Quindi per poco fù,che fecondando Del Du-
. Epilt. 18.
ce Stigio temerari] ardori Hil. 5. 5. i . Fangofa Guicc. Tal a::co à noi col fuo fplendor fen' viene Febo,
.
Tcnipeiiofo. Moron. Sono i tre Magi tre fanciulli, e fcefo Dal i né il Uel de le dorate luci Perde , o pur (cerna entro à fangofe
Ciel frefea rugiada à lor diftilla il Bambin di Betlemme, si arene Son. .
tràquilla fltenipeitoio .mlor,che nullo e oftèlb. 2-Sacr.S0n.36. Faticofa. Vahiaf. Va d'vna in altra prona, e non rifiuta Più cor-
Tenebrato Cliiabr. I ezzo mortai, nubi di paceacccfe , Zolfi tn-
• fo alcun di faticofe arene . Cacci. 176.
. focati, e tenebrati ardori Voi. 4. Batt. . Feruida . Irre. Da leferuide arene à l'onde algenti Sdegni, ò Bru-
Tenebro fa Lhiabr. Homai s'atterri, e tenebrofi ardori Volino
. ni immorta! mortai foggiorno, Che già doue tramonta, o na-
ai colmo de' fuoi tetti egregi Amed. 3. . fcc il giorno Ammira il Mondo i tuoi fubhmi accenti Pali. .
Toimcntoiò.t onrar. Che nulle volte, e mille Ogn'hor languen- Gloriofa Vng. Quelle del Tcbro gloriofe arene , Lui già ibi di
.
do more Chi porta in feno tormentofo ardore Fiamm. 3. 8. . virtute onne fegnaro , Fatto più de. l'vfato il volgo auaro Sot-
Traboccante Moron. Tanto che"! vano amore Ceda al diurno, c
, to pie verdognolo hoggi ritiene . Pali.
traboccante ardore j. S.tcr. Canz.i. . Henna. Tali Già, già la fatai nauc à I'herme arene La prora ac-
Tragico. M.u Mira il tragico ardor del pria crudele, Poi ripen-
-
. colta, e l'auree vele accoglie. Liber.13.51»
tito, anzi arrabbiato Hcrode , Marianne gentil , che le querele Immonda. Malu. Lete orgogliofa accenna, Nel flutto infame, e
Del fiero amante di quafsù non ode . con l'arena immonda De" più fuperbi , e forti Celar le vite, e
Tranquillo. Tanf. L'incendio e tal ch'io m'ardo,e non mi sfaccio, cancellarle morti Del. Canz.2. .
E'inodo è tal, che'l Mondo meco il loda , Ne mi lega il timor, Inculta. Teli. Gaggia l'iniquo j e per l'arena inculta Erri lunga
nèduolmifhoda, Ma tranquillo e l'ardor, dolce l'impaccio. ftagion l'ombra nifepulta. Lir.ztì.
Son. 27. Infinita. Brun. Non parlano, folo à l'infaulìe arene Nel pie
Vacillante. Renani. Però four^l'infcgna ampia dipinfe D'arida fciolta, egra in vifo, alata viene 2. Selu. Cleop. .
piglia vn vacillante ardore Mond. 3 .31. . Infeconda Tali' Sul mar culta, e ferace à dentro folo Fertil de"
. :
Vigilante . Ghel. Lucca da fette vigilanti ardori L'aurea lucerna moltri, e d'infeconde arene Liber.1f.17. .
Rof.8.ji. .
* Infiammata. Herr. D'oro abondantc , e d'infiammate arene II
Vigorofo Tronf. Non altrimente fra rinchiufa fponda Di conca-
. gran regno di Congo appreffo appare Bab.6. 22. .
uo metallo accolto humore Se di robulta rouere il circonda, , Lucente Mar. E tutti voi, che di Pattolo , e Tago Ite cercando
.
Od'alto pino vigorofo ardore. Colt. 5. 6f. le luciti arene , Per far ricca la man, l'animo pago Galcr.Ritr. .
guarda, e gouerna II corda vili, &inhonclti ardori Son. 4. i . to hauti de le minute arene z, Sacr. Son.i. .
Vipereo.Ghel.Di di miai lenfo di vipereo ardore Più nel mio pet- Molle Taff. Ti Iafcio alhor, imi t'alza, e ti feconda L'acqua, e
.
to il tuo furore infiamma Rof.16. 77. . fecondo d l'acqua il vento lpira, E t'efpon falua in sù la molle
Vitale. Oliar. Oinerauighe nate Da la volita pictatc, Per cui arena. Libcr. 12. 55-
s'accende vn sì \ itale ardore Madr.6? . Mutola Mar. Che parli,
. i che più narri i tuoi cordogli A le mu-
Viuace Tanf. Perche l'idea nel C iel l'anima in terra Con più
. tole arene, à 1 lórdi fcogli . l.id. Abb.30»
viuate ardor v'amaller fempre Canz.2. - . Nera- Anguill. Che mentre in aere il breue lampo dura La nera
Viuo. AnguilL Più volte accefo dal fuo viuo ardore Prouò il arena in fondo al mar fi feorge . Metani. 1 1. 170-
dolce, e l'amar, che porge Amore . Metam.4, 154- Nuda. Talt Hor che farà? dee siila nuda arena Colici lafciar
cosi
. . . , . .. . . 1 ,
ARE ARG
cosi tra NiUj e morta ? Liber. i<J. rfi. Zccclfo Valuaf Di mero vn padiglion, ch'era
S9
.
tirato Sopra va.,
Odiofa. Anguill. Cile te bea facilmente eì porrà ij piede Sii argine eccelfo, il tutto vdia. lebai.8.9j.
l'odiofa, e traditrice arena Metani. 8. 7. .
Fondato. C-Cam. Può l'onda impetuo fa Di rapido
Odorata Mar. Chi ricercò tra l'odorate arene DclHidaipe, e torrente A
.
ben fondato, e grofio argine , e duro Soura
paflar corrente..»
dei Gange L'Indiche fiamme, e chi congiun/c inficine Del Cn ei tempre ita da l'impeto ficuro Impr. .
Triófata. Malli. A tale Alcide infra l'eterne pene Cobi vedrem só- Pallore ilellato. Anguill. Lo irellato paftor, che la riuoIc,Preten-
miiultrar vittorie Di Stige ancor le trióiate arene. Dcl.Son. 1 te padre
3. il la rilega, e toglie. Metani. 1. i8z.
Trita Anguill. Certe ramofe verghe del mar traile , E gli fè vii
.
Vigile. Mani. Va J'otio
bando, e la lafciuia molle, Vigile Ano in
letto in mì la trita areni . Metani. 4. 447. diuicne Canz. il feniio vile .
Vezzofa. Cau. Già delle intorno lavezzofa arena, Ou'Adria Argoménto proua, ragione daprouare, indicio .
.
fmaltainargenut. filile, JLe Sirene del mare d mille à mille Acuto Scar. E' feudo il tuo faper d'ingegno Acheo, Con cui
.
Corrono à far dei teon l'orecchia piena . Son.i. rin-
tuzzi ogni auuerlario ardito, Che d'acuti
Volante. Brace. Deh cari miei, fapere pur fc ferme IlBocchin- argomenti armi il
Liceo Son. .
A»ethvs\. fonte di Sicilia prellò Siratufa , in ctiifù conucrfa_j Certo Var. Che più certo
argomento , e qual maggiore Segno .
Arethuia Ninfa di Diana amata da A ileo- d Lficr a Dio più d'altro caro, t he'i veder ogni di
Dolce. Mar. Quante in grembo n'accoglie Con la fua dolce, e teuz' alcun
paro Quanto felice più tanto migliore Son.f .
placida Arethufa L inamorato, e peregrino Alfeo . Sani.5. Chiaro. Mar. La corpoiea beltà chiaro areomeuto
Famofo. Anguill. Giunge poi doue preffo Siracufa Sorge il fa- Suol dar di
non men bella alma gentile
inofo fonte d'Arethufii Metani. 5. ijxì Debile. Mar. Quello argomento e debile , e fallace
.
Gentile GheL Come nel mar dal nredator Alfeo Arethufa men- ( Ripiglia.,
.
Amor ; nè tua ragion difende
tii fugge, e s'.ifconde Kof. 1 1 . 1 1. Doicufimo. Mar. E tento con dolciilinii argomenti D'acouerar
.
Sferza Mar. Sferza , e flagcf de' l'rencipi fon detto , Perche al-
mio dir, con
.
argomenti Efficaci, e poffenti Mouerti ancor alquanto Potrei
trui feopro il ver 'hiaro, e diftinto , lió diabolico lìil , titol di-
foife .1 pietà del mio gran pianto . Samp. V.3.
urno, Punge, efaeuaciafcun mio poema Spada di Momo, e Fermo Brace.
E che ael vincer fuo fermo argomento Dal fuo .
fulmin di Pafquino. Galer. Ritr. guerner ciafcuna parte prenda. Croc.33. 56.
Argènto metallo, e dopo l'oro il più pretiofo.
.
Fiero. Campeg. Sfortunato ch'afcolto ? E qual veg' io
Brunito. Mar. Ogni propria armatura, ogni ornamento De'lor Di 110-
uello martir riero argomento ? Lagr. 8. ìoo.
dcltrien han di brunito argento
Forte Cicc. Ogni poflibil opra,ogni argomento Tentar
.
più lieuc di te fuggir vedrai , Vedrò coprirti di canuto argento Imbelle. Ccba. Non pon, né fan negar ciò che palefe (Ancor
Quella chioma, che J'or vince d'aliai. Saihp. Sofp.33. non
f ippian come ) due ribelli Troppo gii veggon fatto , e 1
le tli-
Effigiato. Talli Le porte qui d'elogiato argento, Sù i cardili fele Stiman foperclue, e gli argomenti imbelli. Eft.io.
ltndcan di lucid'oro Libcr. 16. z. 145.
.
Infallibile Brun. Vuoi che guardo modello, alma
TabreLtto. Ghel. Le colonne di bronzo, c'ipauiinento Lcci-
pudica Argo- .
Molle Mar. Hauca d'intona feta, e corde, e farte , Vele di mol- npeiifa
-
Perche più retti la città fecura. Liber.13. 1.
le, e ben filavo argento Tetnp. 151. Saldo. Ghel. Cosi dicea ne la vergineamente Di ccleilc ragion
.
Morbido. Mar. Doue giacca l'innamorata donna, Nuda nò, d'vna (aldo argomento. Rof.8. i8.
gonna Velata lol kmplicemente bianca , Del cui morbido ar- Verde.Bent.E
quello vago Nafìro De le fperanze mie verde ar-
géto hauea le trame Figurate a fogliaggi vn bel lauoro Dipor- gomento, Che purd'oro fi.unmeggia, Formi le fquame aurate, "
c due gran coppe Di puroVgento figurato intorno Con mira- benigno arride A pauentar quel mal,ch'ei nó conofcefFler. 1.3.
bile intaglio . En.f. Argvtia viuacitd, fotiigliezza nello fcriuere, e nel parlare.
.
Be-
. . . . . . , .
AHI ARI
60
Non fempre l'aria è
tenebro/è, e bruna . Ven. Tcrr. Cànz'ft.
Benigna ._ Ghel. Qua! in fertile fuol d'una benigna Se Io trafpian-
.
il muto
Trilla. Ar. E l'aria gii cahy noli,
e trilla Dal lume cominciarti
fecondò, e raro Amore
iti iccontlo,
~ti fia più
Arbore 11 frutto Rof. 15. .
.
ra è mezana, e delicata
Contaminata . Malli. Spauritole funelle Spargean fiati malvagi
Graue Valuaf. Quei duo ch'ai grand* Alfo&fo , e al gran Luigi
D'aria conraminata aure homicide. Del. Canz.i.
. ,
Delicata Ghel. Prende . aria delicata, e pura Vna malli non dW lìma Corona d'oro , e di gemme fatta da Vulcano e quefta__.
Corona fingono 1 poeti che fù traslata in fegno celelte &hì
:
immollò auidamente vfeito L'incauto augcl con la facrtaot- no m folitario elfigiio. Arianna gemile ri lui l'offerfe Giorn.7. .
fefe, E'1 pefee à l'hamo, i la canna appclc Cacc. 1 j 8. & Pompa lucente. Mar. O del noi turno Ciel pompa lucente, Tu
. .
nalcofa the.dalfommo de' beati giri Ricca di fette gemme il crine ar-
Polca Tilt Da la confi. (ion , da l'aria folca Fauorita , c
.
Liber.7. 36.
rapUi più l'empio ariete , Fiero ter-
atterrarla intenti Sforzali
lucida, e ferena .
Vede choro de gli angeli, che cala Fendendo ror de le nemiche genti Vrb. 14. 56. .
de, Patria chiara, cxillu'.lre Del giorno, alme contrade Del Arimaspe. fiume della Scithia in Alia verfo Setteiitrione
SoJ, caro ricetto Dclfonno,c de la notte ombrofo tetto 3.1. . Rigido. Bruii. Qual temerario cor cotanto ardilce? HorquaJ
mollro nutrito Nel rigido Anmafpe Ven.Cel. canz.7-
Nera Talli E i nemici .ifìale ido a l'aria nera Darne foccorfo , e
i*
Galer.lOtr. 1
ler.Ritr.
mezoàJa tonante regione. Rocc.5.55. granelli-»
Borea, e tutto Verno cede, Arista fpica quella pan nocchietta , che contiene le
Rilucerne Valuaf. E'1 ghiaccio , l; .
il . ,
delle biade.
E l'aria fallì rilucente, e bella- Cacci. 141-
Scura. Ar. Indi nel letto per dormir lì Itefe Final partir de l'aria Bionda. Brace. Pur come il'Aurtro il gii maturo campo Volge
ftura,cdenfa. Fur.18. 85. contr'Aquilon le bionde ariflc Croc.9. 31. .
Serena. Tuff. Non fù mai l'aria si ferena, e bella Come a l'vfcir Granita Mar. Segue colei, chc'I dono altrui difpenfa Con larga
.
Screnillìma. Bruii. Qui fempre beta la vermiglia Aurora, Ne_> Arutio. figlio d'Apoilinc, e di Cirene. n
ARM ARM 61
Arhtothi* filofofo celeberrimo, figlio di
. Nicomaco medico,di Bellica. TronfiMortran di fuori il lor rinchiufo centro Di belliche
Stagira cartello, o villa d'Attiene armature ingombro, e grauc Colt.d. 5 0. .
tali, e fpiarpuote Gli effetti in grembo à le cagioni ignote_j - Fofca Lene. Quella armatura , che si folca , e nera Ti preme il
.
Armar l'ingegno ofaili , O de la Bruna gente honore , c luce notte hauca à Zerbino Fur.z^. 59. .
Galer. Ritr. Manto ferrigno Augnili. Ma in mille luoghi il fuo ferrigno man-
.
Honore de gl'ingegni . Guif. Vopo per regolar la tua magione_> to Percote con la fpada ardente, cV empia . Metani. li. 73.
Di leggere non hai gli antichi fermi D' Arillotele, honor de gli Scorza ferrigna Ciec. Tutti lì cinfer di ferrigna feorza , Che per-
.
alt»ingegni D. Sctt.7. .
cola dal Sol gittaua vn lume, Che da lungi abbagliaua alti ni la
Macftro. Dant. Vidi il maertro di color, che fanno, Seder tra filo- villa Hadr.i. 2.•
terprete dmir.o Di Natura degg'io quel di cui parlo , emolo O Spoglia ferrigna. Taf!'. Così detto, il compagno in fretta chiama,
chiamarlo ? Dirollo fonz' ingmria,e fenz' errore Sccreurio del E fallo amiar de la ferrigna fpoelia . Rinal.9. 9.
Citi] o pur ecnlorc > Galer. Ritr. Verde "I'alf. Hor volgi gh occhi, on'io ti inoltro, e guata Colui,
.
Saggio tii vagirà Var. Fabricio, che rant" anni, e tanti lianete »
.
che d'oro, c verde ha l'armatura I.ibcr.3. 59. .
Quel clie'i gran faggio di Stagira dille , Volto tutto, e riuolto, Ai^iuliko animai picciolo, come la donnola,è bianchiiTimo,faL
.
c quàto fenile II buon Maltro da Coo,:anto làpete. i.Son.134. uo l'eltrcmità della coda, che è nera Si dice anco Ermellino .
Jhagirita. Mar. La libreria del dotto Stagirita, Che'ltior con- Animale &"c. Taff. Vn animai terreno , Ch'e bianco sì, che vin-
tien d'ogni dottrina eletta , DicuiThcotraltoinsù l'vfcir di ce ogni bianchezza, Et ogni altra bellezza, Morir più tolto ,
vita I afcierà fucccflbre, è qui perfetta che bruttarli elegge 1. Amor. Canz.i. .
Vecchione di Stagira Galcan. Del vecchion di Stagira anima, c . Candido Petr. Era la lor vittoriofa Infegna In campo verde vn
.
lenfo. Del maltro de l'idee, vnica Idea Suppl. . candido Armcllino Tr. Morì. 1. .
Aritmitica arte, ch'infegna à numerare . . Puro Fol. Quel puro, Ichictto, e candido armcllino D'vn lordo
.
Signora de" numeri Bcnam. L'altra poi, che de' numeri e Signo- . ciaccoli puzzo non abhorre. Hum. h'b.4.
ra, Non mi fn ignota il mifurare intc'ì Mond.i. 77- : . AnvifNUCo frutto noto, Biritocolo,Moniaca
. .
Armario, arnefj di legno pervio di conléruar vellimcnti , od al- Saporito . Guif. Già il Perlìco odorofo Se il Cotogno Di lanu- ,
tre robbe, con diuerii riportigli gine adorni, il fàporito Armeniaco, il dorato Arancio In sii &
Superbo Aaguill. Si tirò in vn r.anton, clic'l fea ficuro Quinci vn
.
la feorza portano dipinta Del foprano F..ttor la prouidenza
fiiperbo armario, e quindi vn muro . Metani. 5. 37. D. Sett.j.
Armata Quantità di nauilii da guerra Iloggi alcuni chiamano
• . Armiko. d'Armenia.
armata anco gli efferati di terra A lóro Ghcl. E l'Armeno addolcifce alj>ro e feroce Colfauor
. ,
mata corteggiando rade. Iàbcr.i. 178. Caldo. Pona. Tu che dal Scita algcr te a' caldo Armeno Voli,
Audace Bcnam. Dunque andrem Caualicri oue foggiorna L'ar-
. norma famofa a' Tofchi eletti Rifp. Son.5. .
mata audace, e virccrenla ancora Vittor.i. 63- . Armfnto quantità d'animah quadrupedi doineltici , come buoi,
.
Poderofa. Brace. Et ecco nomai, che di/piegando l'ali De' fuoi condi pafehi, e più fecorwi armenti Palt.i. 5. .
candidi lini al frefeo vento La poderofa armata Occidentale Infruttuofo Fr. Le. Che gli altrui camj>i tempeftati , e guaiti
.
le Turche vnitc in lega Cosi potente armata 111 vn raccorre Lanofo. Mar. Non c Nereo arator, Protheo è paftorc, tSÀ di
Ch'a quelli legni tuoi lì porti opporre ? Liber.2. 76. lpumofi, e non lanofi armenti Samp.4. .
mar,del Mondo imperatrice, Incendio inefiinguÌDÌle confinila. vna greggia iua pafcciido En.j. 5 1. .
Sdnifcita. Corto. A lei volgemmo la fdrtifcita armata. Prendendo meadunailpauentofo armento Son.83. .
lido in quelle piaggi-; alfine. Alni. 3. 1. Pigro Tafl". Ruinofo dirupa, e porta, e fpezza Le felue, e con le
.
lorofa, &: infelice Stasata , D'ogni piacer, d'ogni fperanza in_i Semplicetto Bent. Tu che d'ingannar tenti I femplicetti, e man-
.
Adamantina. Ar. Ma troua l'armatura adamantina, Si ch'vna ma- Vile. Manzin. Vada al più vile armento Vfurpator, imitator
dia non ne rompe, òrtraccia. Fur.??. 81. d'vn Toro A depredarci pafehi Di lui, cuijfe Natura Prono
Altera. Troni! Mentre riiniradi Cofaazs il figlio Armature si al- tutti gli affetti , Quelli , che di fe fteffo , e del Aio Regno Eucr-
tcre, e si dinerfe . Colf. 1 3. z 8. for parricida Dona, anzi cede, altrui , Non che l'autorità, l'af-
Arncfe adamantino Teli. Adamantino arnefe Ricco fudor de la .
fetto, e'1 core . FJer. Ch.i. »
fucina Etnea Al gnerricro figliuol Teti già diede Lir.zz. .
Villofo . Car. Ecco fparlì vediam per la campagna Senza curtode
Arnefe belli co fo Grat. Deh qual vegg' io di bellicofo arncfe Le
.
aiutar gran torme errando Di cornuti, e villoli armenti , c__>
tue membra coprir duro ornamentò" ? Cleop.?. 18. greggi . E11.3.
Arncfe temprato. Teli. Tal fra nubi di llrali , Fra felue d'harte il Armi ogni arnefe, o Itroniento di ferro , o d'acciaio , per vfo di
.
6i ARM ARM
Ingannatrici Leon. Soaui, ma mortiferi diletti Furono l'arme,
.
me «citte; Amitìt.a. a.
loro ingannatrici . Taid. 5 9.
Ad.una:itine. Tafl. F. rifonar, come mentii, e fqmlle Qnell ar-
li
.
Roccia. 1. • •
. 1
Languide Ghel. E doue, e doue , oh di voi lleflì in bando , Fon-
Barbariche. Bruti. loda l'arma barbarica, e nemica Antiochia
.
Liete. TalT. L'armi, che già sì liete in vifla foro Facciano hor
eli color s'hàprefa. Liber. 18. 11.
inoltra pauentofa, e mefta Liber. 10. 51.
Brunite . Brace I.'vn, che l'anni hà brunite, e l deftricr nero Più
.
Metam. 9. 169. Nemiche. Talf Et in due parti o tre forate e fatte L'arme ne-
tra l'empie d Amor arme, e quadrella
, ,
.
J
I eruerfe CtLia. Mà the dich'io d'Inferno, e che vaneggio t Po-
.
li . Tor.
Onde egli cade, e fà del fangue facro Sù l'arme tea ben rinruzzar l'armi pertterfe Eil.9. 1 3 .
Feminili . Tali".
ampio lauacro. Liber. 11. 44. Pieiofe. Tafli Canto l'armi pietofe, e'1 Capitano , Che'l gran
feminili
fepolcro liberò di Chrifto Liber. 1. 1.
Ferme. Tali". Mà l'vn percuote fol percuote, e impiaga L'altro,
.
,
Forti. Talf.
Rintuzzate. Taff Tu me fotto arme rintuzzate, e frali Conduci
raà si fort'arme il core . liber.4. 90.
campo, ou'è d'aurati llrali Armato Amore e di celelie fa-
in
Fulgenti Car. Polpa T arguito ardente, e d'armi cinto Fulgenti,
,
.
Habito adamantino. Ong. Intrepido, &ardiro Nouo vecifor Roze Viluaf Ma rozc l'armi, e rozi erano i modi De la caccia
.
Come Fineo compare in fala, c grida Con ar- ne veite rugginofe, enere. Liber.iz. 18.
Hallatc. Auguill.
Rutilanti. Vii. Tre volte andar con l'arme rutilanti Intorno ài
me haflate, (bade, archi, e rotelle . Met.31n.f- 9-
Mirali Iole con la delira imbelle Per ifcherno roghi ardenti En.i 1.43. .
Homicide . Tafli
homicide Liber. 16. 3. Sacrileghe. Cora. E pure ver che l'armi Sacrileghe di Sparta, e
trattar l'armi .
machinatain lei maggior vendetta . Efi.i. 1 1. membra, e fìnagliate arme, e felle Conq.aa.96. .
Liber.7. 93. Speditiffime Tafli Neveite vn' altra, cVvn pedon famiglia In_t
lìe D'eterno labro ) e cade in sù l'arena
.
.
Inefpcrte. Tali". Signor, tu che drizzarti incontra l'empio Golia arme fpcditiflìme, e leggiere, liber. 1 1. ao.
l'armi inefperte in Terebinto Libcr.7- 78.
.
Terfe. Tafli Ella era in parte , ouc per dritto fiede L'armi fue_>
Infaultc . Mar. Fa che rullili per fempre mi lofpefi Con l'armi in- terfe iJ bel raggio celelle . Liber.iS. 106. »
faulle i mal velliti amefi Terrene Talli Tu moui, ò Capitan, l'armi terrene , Mà di là non
.
Infelici . Talli Armi infelici, dilTc , e vergognofe , Ch" vfcifle fuor cominci, onde conuiene. Liber. 11. t.
de la battaglia afeiutte. Liber.ro. 113. Vantaggiofc.Brign. L'armi tue troppo, ò Collarino afluto , Fur
Ingiunofe. Talli Deh fbruggiam quello nido, c quella porta A fantaggiofe nelapugna j horlìa, Clie ben degno nefei,dite
Fanne ingiuriofe, e peregrine Conq.iS. 114. .
la pali.. a. Giorn.ó.
Car. E llan con l'armi infeile Parate a far di noi llrage Vendicatrici . Mar. Ma non mancaro al fuo diuino ingegno Armi
Infette .
ARM ARK 61
Vcrf^tili Inc. E da l'armi verfatili, c veloci Chcl'inuida forru-
. ; armonia Saro, e Carmelo Rof.iS. }). .
na Sàmachinarcontravn felice (tato Tcb.3.4. . Sonora Anguill. Dia gratia .1 quel , ch'ella di te ragiona La tua
.
Virtrici. liti'- Troncar le vie d'accordo, e de' nemici Troppo te- dolce armonia fonora , e bella Metani, i. 167. .
me irritar l'arme vittrici . Liber.i. 83. Strepuofa . Vd. Vfcuia à tempo vn fuon, che d'armonia Ma Are-
Vlrrici. Brini. So eh' al vibrar de le voltr" arme vltrict Non celli pitofa la caiterna empia. En.8. 100.
Aia intrepido orgogliofo . 1. Selu. Cleop. Stndola. Brun. Sgombrar dunque non può fpirto, ch'indegno
Volanti . Tali. 1 (li, ouc mirati più la calca cipolla , Fan con l'ar- Non ha il fuo nome illultrc, il grido eterno, A l'Italia il major,
nie volanti alpra nlpolb I iber.i 8. 70. . l'ombre ad Auenio , Con rtridola armonia , (temprato legno
AfcMovtA . &
hannonia confonanza , e concento,si di voci, come Veii. Poni. Son. 33.
di ftromeiui, tinto di corde, quanto di fiato Vedi H oóiomìa . • Sublime Mar. Son più- quell'io, che in chiare eccclfc rime Cele-
.
Alma. Zac. D'vn non mai rtanco Cigno alma armonia Eccoi brai già con armonia lublime Le voftre eterne glorie Samp. t .
volili ofeurardoki concenti, Benché candidi voi, bruno egli Tcbana.Brign. Fama, che nulla oblia , Fà, che di cetra architet,
*ia. Pali, tricc s'odo. Giorn.7.La Tebana armonia .
na . Rof 17 35. Vaga.lronf. Ch'à la vaga armonia de' lieti accenti RaAerena
Beatrice . Guar. J'oi tutta lieta treno Cielo Di quel bel, e col le nubi, e venti . Coft.n. 45». moke i
volto, e con la beatrice Angelica armonia die vita al corali. Armokaccio. radice; rafano.
S011.J7- Seluaggio. Alani. Il fimigliante à lor rafano ardenrc, Il fel-
Bellica Troni". . Vuol chela tromba à l'allegrezza volta Con t-rel- uaggio armoraccio , e la radice , Ch" ama nebbiofo il Cielo
licaarmonii luoni a raccolta. Coll.io. 109. Colt.j.
Canora. Mar. Chi vjtri Jir.o ce- fpirito iuhumino , Che de la Antan nome generico
. di maflaritic, e fornimenti di cafa, di but-
tra l'armonia canora Nó piaccia a i inoltri ancora? Galer.Rirr. tigli, di citta, di nauilijd'erterciti, e Amili, e talhoraper gli ha-
Celcfte . Brun. Più che liuido cor, rigida pietra Mouerporra ehi bui, evelhmenti
dolci cifmi elprnne , E celefte armonia dal Cielo impetra-». Bello . Tali'. Perch'egli hauea certe nouelle intefe, Che s'è d'Egit-
Vcn Poin. Son.70. to il Rè già porto in via InuerfoGaza, beilo, e forte amefe Da
Dilctteuok. Vd. Il Trace Sacerdote in lungo manto Ufuondi fronteggiare i Regni di Soria . Liber. i . 67.
frtre corde differenti Da! plettro eburneo, e da le dita intanto Ceruleo . Maz. Simulacro del Cielo video , e vero , Che per ce-
Trattate, e tocche dolcemente viu'a Rendendo diletteuole ruleo arnefe ha bruno il manto. Ven. P0m.S0n.3j.
armonia. En.6. 140. Eccelfo. Troni". Prende da man celelle fabneati L'alto Modera-
Dolce . Ar. A quella menfa cerere, arpe, c lire , E diuerlì altri df- tor gli eccelli arnefi Coli. 18. ij>. .
JeneuoJ fuoiii Faccino intorno l'aria tintinnire D'armonia—» I Jtr . no Tafi! Dal fianco de l'amante , eftranio arnefi: , Vn cri-
.
dolce, e di concenti buoni Pur.7. 19. . itallopend-.a lucido, e netto . Liber. 16. 10.
Dolciflìma. Brun. Afcoltaalfin delaSampognamia, Che può Ferrami; Saffi Ou'e (glidiflV) il graue vsbergo, e fodo ? Ou'è,
à i Serpi mokir l'ira , e '1 veleno , La querula, e dolciflima ar- Signor, l'altro ferrato arnefe > Liber. 1 1. 11.
monia Vcn. Terr. Galat. . Feftiuo. Giicl. ArneA hauean d'aratMtioAl mollra I piùricchi,i
Dolente^Tair. E faremo armonia dolente, e lieta Di lpirti dolci, più belli, 1 più felinii. Rof.35.6j.
e di fofpiri amari . 1. Amor. Son. 5 4. Forbito Vaiuaf. Tutta la Gioucntù che Chrifto adora Prenderà
.
f eftiua . Picc Bruni , le corde d'oro, alrrui si care Tocca', si che l'arme, eco' 1 torniti arnefi Ribatterà de la tremante Aurora
l'inuidiaanco ne' geli , E felliua armonia da te s'impare. rum. Il co:fo , e i rai da maggior luce ofl'efi , Il ferro (fello che'l ter-
flebile Brun. E con pictofa, e flebile armonia Prega il Sol, che
. rei! Liuora. Cacci. 10.
l'accenda II fuo comporto rogo z. Selu. Paneg. 1 . Gemmato. Brun. Tu c'.iai gemmato arnefe intorno, intorno,
Garrula. Brun. Ira tremoli concenti , accenti illufori Beatalho- ti milk, e mille aurate lingue vanti 1. Selu. Bar. .
ra le felue , Con garrula armonia, fottìi lusinghiero Sia tron- , Gentile. Car. Dentro al rea! palagio realmente De' più gentili
co ad arte, o per iicherzo intiero Ven. Terr. Od.4. . e (ontuoli arnefi, Il conulto, e le danze orna, e prepara. En.i.
Cernile. Priul. Ch'armoniapiù gentile Mi reca al cor de la fui Grane . Taff E parte prende 161 del graue arneA: , Monta a ca-
bocca vn detto Galat.j . u ilio, e tacito efee, e predo . Liber.ó. 1 14.
Gioconda > TalT E di nuotios'idi quella gioconda Strana armo- Leggiadro. Car. Corfer tutti a mirare il manto, e il velo, E gli
nia di canto, e di quereleLiber. 18.14. . altri, cii'adducea, leggiadri arnefi . En.i.
Horribilc. Tali' La pioggia ài gridi, ài venti, ài tuon s'accorda Lugubre. Brun. Fingile foura poi lugubre arnefe, Lungo feor-
D'horribile armonia, che 1 Mondo aflorda Liber.7. lai. .
ruccio il volto fuo le copra , Si ciie le doglie Aie pur nano in-
Illuftrc Bcnam. Pere honor meritato mi l'accoglia Tempra il-
. tefe , Si che il fuo duolo à gli occhi A101 fi (copra i.Selu. Bar. .
Imcomparabilc . Doni. Da l'altra incomparabile armonia, Che folgori, e lampi il guardo auenti Temp.5 1. .
d'ogni intorno furfe ampio diletto Di ritener lo Anno cagion Molle. Mar. 'laiche tutto fi vede intorno intorno Di molli ar-
tue i. Son. 16.
. nelì, e feminili adorno
ingegnerà Leng. Superando Anfion ben mille cetre , Di Tebe
.
Nobile Brun. Anzi a i nobili arnefi Quafi à (Iellato Polo Talhor
.
l'armonia relè ingegnerà , E fece à vn punto fabricando altera di vane gemme adorna il feno Ven. Cei. Canz.j .
La patria a l'huom, pellegrinar le pietre . tleg. 11. Pefcareccio. Ferr. Giacion da te neglette E barca, e reti, e naf-
Maeltreuole Guar. E feco forma, e tinge Per non vAita via Gar-
. fe, Porti in non cale 1 pefearecci arnefi Mir.i. 1. .
rula, e macftreuole armonia. Madr.148. Purpureo. Brun. Ella fi fpoglia il bel purpureo arnefe Lineato
Muta. Cell. Colorir ombre, ombreggiar colori Ècco il Ligure & in caratteri di llelle i. Selu. Cleop. .
Apelle, e'1 Thofco Homero , E per dar cibo al fenfo, cica al Ricamato. Car. Fece con tutti , e con Afcanio alfine Lafiiprc.
penficro Ecco in mute armonie lumi canon Son. .
ma partenza: arnefi d'oro Guarniti, e ricamati, e drappi, e
Numerofa. Brun. Efecantoiotalhor, (Irido, non canro, Per- giubbe Di Morefco lauoro, altri degni Di lui veiliti, e rregi, &
che mi.nega il Ciel poco fecondo Numerofa armonia, carme cricca, e larga Copia di biancherie donogli, e dille En.j. .
fecondo , Dando à i labri i fofpiri , 3 gli occhi il pian to . Ven. Ricco Car- Prcfmto di broccato vn ricco anic/e , Che d'olirò
.
Poni. Son. 31. à groppi fopra l'oro hauca Doppio vn lauoro di ricamo , c
Pietofa. Tafìi Preceda il Clero ili facre velli, c canti Con pieto- d'aco. E11.5.
fa armonia Amplici note Liber. 1 1. z. .
Riltrctto Car. Efccàla fine accompagnato intorno Da regio
.
nia ver le Camene Del callo Pindo insù le fpiaggic amenc__> Segnalato . Brun. Vegganfi quinci à mille » mille appefi Trofei
ProduteAero già liti canore Del. Son.46. .
di gloria, i fegnalari arnefi t. Selu. Bar. .
Roca. Brun. Ch'io qui tra calli paludofi, e bui Dalfuolnon_» Superbo. Tati". V. ne' Aipcrbi arnefi ,ene le gonne L'arte difpie-
m'ergo; cfpiegoogni hor s'io canto, Ch'à Jaroca armonia ga, e la regal fortuna. Libcr.i^. 74.
fol mergo fui Vcn. Pom. Son. 64. .
Arno, fiume cekbr.itidimo di l 'hofeana, e corre permezo Fi-
Roza. Brun. Semai le carte infioro, fiori eterno, Et hòroza i
renze.
armonia, numero incolto Ven. Tom. Son.68. Chiaro Alam. Alhor vedrai queli l.onorata parte ,
. Oue Fioren-
Soaut Ghcl. Rjpetean Santo, Santo 3 d quel tenore Con foauc
.
za co! chiaro Arno llaflì Lib.3. Ekg.i. .
F 1 Famoló.
. . . •
6a ARP ARR
rabbia. Pallida femore, e raggrinzata, e magra En.3.
Fan -o7o Chiabr. Arno famofo, e
.
tua puri j aluera-Piacga il U Mollruofa. Ar. I'ofto apparta l'internai jchicra vltnce Le ino.
.
fiume. inondi Uruofe Arpie brune , c nefande Che col grifo, 0 con l' vgna_j
Fiume Thofco.i Mar. Onde douuuqu.- il Thofco
,
ò caro Amo gentil i cui d'orni gVatiaoniaro >kf.mda vVd. ,Si difpcnf.inqi cibi, c le viuande Ne| ^uruojidp sù
bella i' ti (aiuto :
Tutte àptotialeltclk, e gli clementi. 1 ir. Var. Soim< feurj noi ciafcuna l'ak'4»4nde Con
erfi.CIhofdal typi difeofeefe e felli , i
Pal 'i-l.'.. Ar. inno fette in vna fcluera, e tutte Volto, di donna ha-
Sabeo Brace. E gli ardcuan gli altari, e lo cirtadi D'aromatiSa-
.
uean, pallide , e linone- Per lunga fame attenuate, e afciuttc, ,
Ediplauti
y
.
r de, e fetido il ventre, e lunga 'coda Come di-ferpe che s'aggi- ,
Per far Sair.-ieigna Mar. Qual furia intona, e qiial Arpia fanguign.i. Là ne
.
Hebbero nome_>
fno, So/O-Mar. Quando l'egiurk tre forclle rie il
Gentile. Teli. Et ei d'arpa gentile al fuono intanto Dolce
nàte b-.UiM dqk-fozjpc, Arpie. . .ir.
daua il canto. Lir.£. >• : -
il vorace fimo anida terra , E quella im-
.
Sonante
bil torma, e con gli adunchi artigli, Co' i fieri denti , e con le
.
.
per la rapacità..
Airt». moftro fauolofo alato, figurato ;
turba con fremito,e rumore, E qui pane de' cibi empia, Parte
Abhominanda. Mar. Sfinge arrabbiata,. abhominanda Arpia , Per
i copi ina d honido fetore , Poi fen' parriua, e mentre
insù fa-
cui virtù fi perde, honor s'oblia . . '
1
me, che pugnar vopo era Con quella torma monilruofa, c fie-
fnandta tutti diuerfi Scot.-.?. 56-
'
•• . • ; . •
rupia
1 .
Aj*!«>Ni-, Gangaro i,uel ferro nel quale s'aggirano
.
bandclle_> k
e l'empia Arpia, En.3. '
. .
•
apnea delle porte, o delle teneftre: e della inedeiinia fonna,e del ine-
Famelica. Pona- Pria m'arda il Ciclo, o 111 «fetta piaggia
defiino nome fono duej etri polli nel muro per attaccami di-
Le fameliche Arpie ne' ventri loro A k reliquie mie dteutom-
uerfe cofe
• . ^
ba amica. Am. S01143. iibv: .
-
Aduucu. brace. Dal giogo eguale vn diramato trunco Pendca tra
ecco anco le felle Arpie calar
Telia Vd. Torniamo à pianti , &:
loro,e lenza alciuiv linda Di rote il foilenea tenace giunco Tri
• i
En j. fu ; •
pione adunco , Ch' il follencnte vincolo rafSda E la cima de ,
Pompofo. Celia. Che non fù mai irà uof chi non ftimafle Più che
,
ARR ARS 6s
Molello Stroz Coni" ei di Aetio à la prefenaa è grumo, Scioglie
. . prende Amor quando languifco Di mitigar la mia cocente ar-
,
la lingua, e lue ragioni adduce ; Si duol del grauc torto , e de' fura. Lir.Marit. Son. 33.
molcìti Importuni, nociui,inuidi arretri Gier.Vcn.4. 19. . Crudele Mar. Altri con man de le fquarciate vele S'attien folpc
.
AnnrKGo gioftra .
fo in aria à qualche corda , Mà giunto da l'arfura empia,e cru-
Altero. Ong. E già s'accinge à correr ne" iuperbi Agoni de la glo- dele, Vafli à precipitar ne l'onda ingorda
ria arringo altero Rim.i. .
Dilettoiìt.Mar.La fredda falaniandra Venne tal volta in prouaDi
Afpro. Bald. E auuinto in laccio di feruaggio indegno Ceder l'ar- foilener la gelida natura Tra quelle fiamme eltinte , E incene-
ringo al fin, ch'afpro follcnni Rim.Cont. Son. 13. . rita al line Solpirò pur sì dilcttofa arfura Samp. P.i. .
Dubbio . Tali". La corona conofeo, e'1 di rimembro De le fr.tnofe Efliun. Ar. Da Ja via llanca, e da J'eftiua arfura Di ripofare alquan-
piouc, e'1 dubbio arringo Torr.3. 6. . to fi configiia Eoe 1 36. .
.
arringo il pie mouea, Pur hoggi, Emilio, il tuo Signor premea paitorguida l'armento Lagr. r. 47. .
Ricco di ipoglic, e grane d'arme il dorfo kim.Heroi. Son.4. . Grauc Gofe). Ma da più grane arfura , onde m'incende Stella ,
.
Feroce. Ferr. E come vn cor da la liia man ferito Sia il chiufo eh' a' fuoi bei raggi ogni horm'adefea, Me qual ripollo loco
agone, oue in feroce arringo E la morie, e la vita, Armi liete, homai difende ? Son. 140.
efunelìe Quinci, c quindi trattando, Van fra lor duellando . Indegna. Bcnam. (^titui d'atra impietà l'indegna arfura A fomcn-
Mir.$. 4. tar l'empio Muftaflb attende Vittor. 1.9. .
lllultre . Tali" Tu dietro anco riman, lento curforc, Per quello de Ineltinguibile Rin. Alhor quando nacqu' io In Cancro, e perciò
.
Ja gloria iiliillre arringo. I.iber.17. <<5. il feno Tengo d'arfura inellinguibil pieno 1. Madr.107. .
arringo , e Ipatiofo Mouean le trombe a' riguardanti i cori non crolla à l'infelici arfure Vittori, ita. .
Occup. Canz.i. Inlella. Tali Nepotran più temprar l'arfure infelle Aure, o nem-
Pcrigiiofo . Tali! O quella, o quella io non mi glorio, e vanto Gii bi di pioggia, o di rugiada, tonq.16. 15.
di prduare in penghoiò arringo Da l'Academia vfeito , e dal Interna Tali". Languifce il fido caneA' ogni cura Del caro alber-
.
Liceo. Mond.i. go, e del fignor obha, Giace dirtelo, &: à l'interna arfura, Sem-
Poluerofo Tali Dellrier veloci, e portatori illuftri De" caualicri
. pre anhelando aure nouellc imiia Liber. 13. 63. .
m eloriofa guerra , E'12 poluerofo arringo , e in largo campo Inufitata. Talli Ma nel cancro celclle homai raccolto Apporta
Monti 6. arfura ìnufftatail Sole. Liber.i.?. ft.
Sbarrato . Mar. Qui per le aperte piazze Tra gli sbarrati arringhi Lafciua* Bum. Gai per lafciua arfura Sguardi, e baci non cura
Ringhia il dellrier del Tago , onulfo il tergo Di barbarica fel- Carenato da molle indegna benda Agi. .
la . Epici. Lnminofa Fufc. Sapca pur ben l'artefice Natura, Che '1 Sol,fe
.
Scofcefo . Mail). Mà male afpira in così lenti giri Si pigro piede à dritto il miri, r.011 confentc , Che follia alcun sì luminofa arfu-
sifcofcclo arringo Del. Cam. 1 .
ra. Geni. Son. 96.
Superbo . Imper. Ch'ogni altrui lingua , ogni altrui cor può fare Penofa. Mar. Son due fiaccole ardenti Amore, e Sdegno , Ch'in-
Confonderli, arroflìrfi, e vergognarti i oli ne i primi ancor fu- fiammai! l'alme di per olà arfura
perbi arringhi E di Sparta, e di Roma. Rult.15. Perigliopu Mar. Onde eflàlarpoteflè De la fiamma rinchiufa La
A«>mi> - giunta, il giungere . perigliofa arfura. Samp 8.
Caro Htrr. Ed incerta, e confina in quell'infante Dal caro arri-
. Prodigiofa.Brun. O
doue Epiro da Natura impetra Spirar dal Rio
uo lafua vita pende Bali.?. 4. .
prodigiofe arfure, Er accender le faci, ei fnlì'fpctra Epift. .
àie tue vele . Che congiurando a più felice arriuo Spiri placi- Rapace .-Mar. L'onda del mar da la rapace arfura De' ladroni
damente in su le tele . Del. Stanz. d'Amor non mi aifecura
Fortunato E fileggiando al fortunato arriuo Pcrdon_>
. Fall. Scelerata. Mar. De J'vn con empia, e federata arfura Ambitiofa
que' inoltri il lor furor natiuo Tit.i. 49. .
man le glorie offefe. Temp.i^.
Infaullo. Ferr. Da chegiunfe qui in Creta ( infauilo arriuo Per Soaue Manzin. Qual petto ribellante Auido non procura D'ar-
.
Importuna. Vd. E rimetta l'orgoglio, e l'importuna Sua arro- pre L'arfura llruggitnce egli contempre Ruft.iT. .
ganza, onde poi cosi infelici N'ha tratti modi, opere, & & Temeraria. Grill. Ne Ja vorace, e remeraria arfura L'accefe.o
autrici . En.i 1. 77. eftinfe con fiamm' alpra, e fella ». Son.i ti. .
Infana.Bcnr. Qual infana arroganza Moue incognita delira Con- Tenace Pret. Ardo , ma la mortai tenace arfura Stà nel centro
.
tro vna Ninfa inferocir crudele ? Corin.4. 6. del cor celata, e chiufa Son. 14» .
Titania. Bald. Forfè perche Natura Non diuegn» fuperba ; e__> Vile. Màzin. S'arroga ciò che vuol sa me guardinga,Et antica di :
fourail Sole Con litania arroganza erga l'aflctto. Rim. He- te fedele, e ferua.Ofa far conte di sì vile arfuta Le fregolatc fià-
roi. Canz.j. mc, e qual fi penfi Che fian ne l'operare i fnoi ritegni Flcr.?.t. 1
ftns\ ka . ardore, àrlìonc, incendio Vorace . Font. Forfè nouo Fetonte Regge il carro del dì fuor
Agitata. Brign. E mentre refrigerio al cor procura Viepiù s'ina- d'ogni cura? Che da l'ampio Orizonte Manda sìgraue, e si
fpra l'agitata arfura Giorn.j. .
vorace arfura, E col feruor de' fuoi focofi lumi Afciuga i Fonti,
Amorofa GheJ. Gli agi, e le menfe, e l'amorofa arfura Son efea,
.
ed allorbifcei fiumi. Od. 19.
c zolfo i far llrage, e macello Di callitade in cor libero , e bal- Arte, retta ragione delle cofe fattibili cauata dall'elperienza .
do II nafeofo nel vm venereo caldo Rof. 13.64. .
Arte anco lignifica artificio, maeltria, allutia, frodolenza, così
Aridiilima. Talli Che quanto in Cielo appai, tutto predice Ari- in buona, come in mala parte
dillìnu arfura, &: infelice . Liber. 1 13. Abhomineuole.Vd.E vecider feco fuoi compapni,e ancora Con i
Afpra. Gandol. Chiede aita,e fe ben tardi fi pente, Non fccma più crudelc,e abhonnneuol arreSmembrarglnl figlio Afcauio,
quell'arfura afpra , e cocente. Stanz. Tcrm.i. e porlo poi Per cibo là trà patrij cibi fuoi . I n. 4. 1 34. i
Atroce. Cainpeg. Soura terreno inenko atroce arfura Sface_> A/cofa TalT E contra lui con armi, ce arti afeofe Stiafi l'Inferno,
.
c'hò ne l'alma accefa Chiaro mollra ne gli occhi ilfuolplen- denza, e con bell'arte Liber. 11. 31. .
dorc. Lir.Am. Son.5- Canora Grill. Come di varie voci vn'armonia Con niifura com-
.
Cocenic.Mar. l' me'l foft'erfi, e di ciò quella cura Prend'io, che pon l'arte canora. Son.
F l Chi-
. . . .
66 ART ART
Chirurga. Ghel. Così mauro leni/ce à poco d poco Con piaceuol Solpender l'alia le forrtinc humili. Efl. 7 9 6. .
oprar d'arte chirurga. Hof.13.81. Mala Tali! Tutto ( adombrando con mal arti il vero
.
) Pur come
Ciuìle Taiì- Nò ( rilpofe ella ) ajizi la fc di Piero Fiaui introdot-
.
vitio ila biafma, e riprende Liber.? . 14. .
ta, &
ogni ciuil arte Liber.i}. ip. .
Maligna .
TalT. Mà
fchiua poi la man vergine, e pia Trattar l'arti
Cruda. Tafli Per lungo difular già iionfifcorda De l'arti crude maligne, e fc n'ailieue liber.6. 6H. .
Empia. Troni Ed in prò di Maflcntio accorto giugne Miniftro Morcica Ta/C Ei di furtim agnati è maftro egregio, E d'ogni arte
.
d'empie, fpauctjteuol arti . Coft.4. 66. morefea in guerra hà il pregio Libcr.i 7. 1 <;. .
Emula della Natura. Stro/- Ma l'emula gentil de la Natura, Fé- Mufica Teff. Ben su l'eburnea lira, Ch'à l'Aufid' hor.i , hor' ì &
conda madre ogni hor d'opre nouellc. Ven.11. 1. Dirce in riua Trattar Clio m'infegnò con nutfic' arre Lir.i. .
rea incontrale conuerfe, Ritentar volle l'arti fue fallaci. Li- minor d^l'arti mute. L1ber.11.70.
beri 8. 87. Nefanda Tronf. Al morir de l'iniqua vn puzzo grane D'ogni in-
.
Faticou . Tafl^ Lo (piogena vn delio d'apprender l'arte De la mi- Negligerne . Bruii. Qumci, fe tu folpiri , Con arte negligente, in-
li ria faticofa, e dura. Liber.8. 7. dtiltre errore,Vien,che lo fpirto ipiri, Ebro il mio cor d'ardore.
Feniinilf 1 aff . Vanne al campo nemico, iui s'impieghi Ogni ar- Ven.Terr. Od. t*.
te feminil, ch'amore alletti . Liber.4- 15. Nobile.Tafi.Io crebbi,c crebbe il figlio, e mai né flilc Di caualier,
Formidabile RaU. Toflo perdura via mouer le piante Vedrailo,
• ne nobil arte apprefe . I ibcr.4. 46.
adulto in ibrmidabil arte, Nouo Quirino, e da più eccelfa par- NoucJla. Torci. Perche con noucll'artc homai lì miri Priuo di ve-
te Auenrar (opra gli empi balta tonante. Rim.FIeroi. Son.10. la, e fenza veli il legno Correre in calma i liquidi zafiri Placa,
PAufoniapacc Rompe , e di vana !fpcnie Icarei vanni Quinci Ottima Ar. C h'egli ben proueder con ottima arte Saprà di quan-
co' rai del luo valor disface Appi. . to prouederconuenga Fur. 14. 76. .
Gentile. Guar. E che nel voftro dir cortefe i'veggia Come nel Rara. Anguill. Che con ogni fua induitria ogni fatica Trouarà
poco merito s'aiTìni L'arte gentil di lodator fecondo Son. 93. . l'arte mia più rara, e nouà. Mctam.6. 8.
Ignota. Talf Et horda lcfpelonche, oue lontano Dal vulgo efi'er- Regia Talli Matilda il volfe, e nutricollo, e inftruiTe Ne l'arti re-
.
titar fuol l'arti ignote , Vieti nel pubhco rifehio al fuo Signore, gie, e fempre ci fù con ella Libcr.r. 59. .
A Rèmaluagio Configlier peggiore Libcr.i. i. . Rtgiaa. Valuaf. E l'arte nollra rigida e feuera Domatrice de' ,
rei i'aipre ferite, Fatto il pianto Iauacro,e fafeia il crine. Epift. Sagace Mar. Ahi lumi traditori , Le vofìre
. arti fagaci horbcn__»
Hcroi.2. 1 1. comprendo. Samp. P.i.
Incognita Tali". Son detto Ifmeno, e i Sciri appellan mago Me,
. Sollecita Valuaf. E vi fìa ancor, che con
. follecit* arte Riueggia,
che de l'arti incognite fon vago Liber. 10. 19. , c curi a ican le membra guaite. Cacc.3.64.
Incomparabile. Fed. Quiui con degna incomparabil arte L'ar- Sopramortalc Magi. E quelli, e quel con nobil magiirero Dillin-
.
nióte fuc falangi in vn comparre Appi. . to in parte in vn millo fonuaro D'arte fopramortal parto pri-
Indouina. Taf." Che fin da' fu ciprini' anni dl'indouine Arti lì miero Son. .
diede, c ne fu ogni bor più vago Liber.4. 10. . Sottile. Augnili. Cosi l'arte fottìi del nauigarc Apprefì, e corfi
Indolire '1 all'. Taccio pregi de renio, e l'arti induliri , Mille vir-
. i MMi'bò tenti perieli Metam.j. 15 1. .
tù, che non ben tutte io lcerno Liber. 10. 11. . Stupenda. Vd. Eicftanzedei Rè con ltupenda arte Fatte, eie
Inlamc.Rcmig.E fe per dote immenfa Hà l'arte maga,e per quell* log^ie de la reggia antica En.x. . m.
arte infame Ha meritato hauer tant'ah o fpofo Epilt.6. . Sublime Zoa. Quali artefice induftrc,che con arte Sublime flcm-
.
Ingannatrice Iiupcr. Mà chioma,che formo del più lin'oro Non pri nobiJ malia d'ofo Che inforzando gli fpirti entro al Jauo- ,
arte ingannatrice, mà Natura Rulì.4. . ro L'aurea materia informa in poca. parte Son. .
Iriganneuole. Talli Colloi o dunque il corpo morto in parte Mol- Tumida Vd. Arte sì, mà fallace, e tunnd'arte , Con che faiuo da
.
to opportuna à fua inganncuol atie l.iber.14. 54. . me fuggirti! fpc-ri. Emi 1.160.
Ingoinola. Bum. Perche quelli con quel note dilliugua Die lor Vcccl lattice Impcr. E far con l'arte vccellatrice, e vaga Più fol-
.
atte ingegnofà anco la lingua » Ven.Terr. Od. 1 1 to il folto fuo, più denfo il denfo Rufl.13. .
go liajl l'ani infìdiofe, e ladre Eli. 19. 111. . Ari 1 1 iberalc fette fono l'Arti di quello nome .
Inlolita . Tafli Amor le troua inufitatc fafee, E di pietà le infegna Ancelle dell'Arte Mar. Quelle d'etatc,e di bellezza eguali (Mer-
.
infolite arti ni. . Liber. 19. curio ripigliò) Vergini elette Sono ancelle de l'Arte, e Libera-
Imiti le . Ta/T. Dice Rambaldo alhor
: nulla ti vale Titolo falfo,&; li, Però che l'iinoni fan libero, fon dette Fonti ìneflàuili, ora- .
vfìmuti] arti I.ibcr.5. 8*. . coli immortali Del fapcr vero, e noti fon più che fette , Fidate
Leggiadra . Petr. O
leggiadre arti, e lor effetti degni , LVn con la guide, illullratrici fante Del fenfo cieco,e de l'ingegno errante.
lingua oprar, l'altra col ciglio, Io gloria in lei,ii: ella in me vir- &
Ar i net. che f.ì, dici cita arte : autore, inuentore di qualche
1 .
Maefira accorta. Leon. Non è già formatrice la Natura, Màl'artc Dotto Anguill. Si parte ci con gran fludio, e affretta il piede , E
.
accorta, ingegnofà niaftra . Taid.i. 4. & ritroua vn artefice ben dotto Metani. 4. 77- .
Maeltreuole, Cam Che gli gioito con macllreuol arte Regger Gentile. Mar. A l'vno, e l'altro artefice gentile Son communi i
fchiera talhor di gente aulica . Occup.S0n.13. color, commun lolìile. Galtr. Hill.
Maga Tali Ahi quanto e crudo nel ferrire: à piaga, Ch'ei faccia,
. Illuftre . TaiT. Come rofieggia l'or, che di rubini Per man d'illu-
herba non gioua, od arre maga . l.ìber.j. 19. ftre artefice sfamile . Liber.?. 30.
Magica. Tali. Ciò che può dar di vecchia età conlìglio , Tutto Indullre . Grill. Ben d'artefice induflre L'artificio degn'era, E tu
prometto, e ciò che magic' arre. Liber. 1. +. . fol folli eletto à l'alta imprefa i.Canz.30. .
Xlagnanima.Ccba.Non è di regia man leuar l'altezza, Che crefee Indnllriofo . Entro il cui fen ripofe D'induflrìofo artefice
Bent.
affai per fenied.efma,c fa'.e, Mà fon magnanim' arti, c Angolari la mano E bianche perle, e lucidi adamanti Corin.i. 1. .
Pre-
, . . .
ART ART
Preclaro. Guif. Ferteggiando elio artefice preclaro Gl'interni
6y
lo , Ch'ogni chiufo diiìerra , Aflbrdì l'aria , e fé rremar la ter-
amici fuoi , più per diletto A l'alme dar , che cibo à i corpi lo- ra. Hort.
ro. D.Sett.6. Ordigno concauo . Màdeiconcaui ordigni à i tuoni ac-
Giuli.
Sagace Mar. Miracolo d'artefice fagacc Ira ch'alletta, e crudel-
. cefì Aprir l'orecchio, e rimirare elfangui Gir
tra' fiumi .etra*
tà, che piace Caler. Fauol. .
fangui F.lferciti infiniti al fuoi diftefì. Od.4.
Scaltro . Cap- Tu pur de l'alte,
noue Merauiglie inaudite Scal- e Spauentofa. Brace. Ma non frena però Valenfìo audace
L'arti-
tro artefice fei, ne falfo è il vanto Occup. Canz.4. .
glieria, che fpauentofa feoppia Rocc.i. 19. .
Egregio. Ar. Non per amor del Palladino, quanto Terch' cra_. po fparge Amati la rete, e l'hamo . Pfi.16.9tf.
ricco, e d'artificio egregio . Pur. 19; 39. Difufato. Moti. Ond'iopairentoalSole,&àlaneue, Chcl'vn
Eltrauo .Ma chipoteo con artificio eftrano II Solido rigo-
Mar. non mi dà vita, e l'altro a morte Mi Jpingc, e toglie in difufato
re De le pietre lucenti Amollir con le dita? Epit. 1. artiglio. Son.i.
FiniiTimo. Profp. Mancano loro fondamenti 1 , e i modi Di fa- Falcato Valuaf. E vino
1
Da render
quelle fomiglianti al vero Solini. 5. 5. .
Ferino Taff Et impiagala man, ch'à dar di piglio Venia più
,
fie-
Immortale, Tronfi E inoltra intanto ai ditènfor Romano D'ar- ra, che ferino artiglio . Libcr.7. 96.
tificio immortai vanto fourano. Coli. 16. j.
Feroce . Cluabr. Pofciacon fiudio da* feroci arti<»li Farle
cader
Indegno. Inc. Per ftabilir con artificio indegno Siila miadebo- sù !c tue chiome d'oro. Iir.4.
lezza il proprio Regno . Stanz. Fiero Tali". Così feroce lconellà 1 figli , Cui dal collo la coma
.
Raro. Anguill. Il cui raro artificio, e più c'humano Moilraua Imbelle. Goa. A le medtfme fiere Se per forza, o per
frode La
d'vna Vergine il lcmhiante. Metani. 16. m. fanugliuoJa non velluta feenf! L'artiglio imbelle , e
vacillante
Stupendo Anguill. N'inuita in tanto à veder del palagio Lo
.
ftu- il dente, Si danno tutte furiole al duolo
Anti^.3. - .
pendo artificio ond ò contelio . Metani, j. 81. Immondo . Braco Apre le branche, e con l'immondo arn'eh'o
Ariiclifria . machina bellica . Lacera il drago, oue e più folto il bofeo. Rocc.i. 18.
Bronzo cauo . Brace. Scopre di nouo il porto di Raiona Le me- Impancine Brace, l.eua la iella, c già l'ardir combatte
, Gli ar-
.
defime vele, e quitti ancora Contro di /oro il cauo bronzo tuo- tigli annota impatienti, e crudi . Rocc.
1 y. z6.
na, E dal proprio terrei! le f( in«e fuora Rocc.io. 58. .
Importuno. Malu. E perche del Jcon relli delufo II
Bronzo concauo. Benain. Euuidei Sorbellon Gabrio il guer- dente ama-
ro, c l'importuno artiglio, Con le fpine del
riero, Che de concatii bronzi onde làetta L'huoino, Gioue
i
Cicil'Hono è con-
cililo. Del. Son. 40.
terrellre, liane l'impero . Vittor.i. 9. Incuruato Anguill. Con eli incuruati artigli il garzon
Bronzo guerriero
.
prefe Poi
Campeg. Panie quando s'vdì mole cadente.
verfo il patrio Ciel batte le penne. Metam. 10. 66.
Che cViniprouifo altrui l'orecchie offenda , O del bronzo "ucr- Infaulìo . Piac. Poiché di Gioue i figli Sprezzan d'r.ucvi
riero il tuono sdente "rifan
Lagr. 1 1. 99. .
gf* ìnfaulh artigli i.Od.17. .
Fulmine tonante. Imper. Hor fabnear di quei disfatti corpi Di Perfido. Mar. Non mcritaua vn lieue fcherzo, e vano Z
quei bronzi lionorati, e rilucenti Di morte a Marre l'armi 'annui
fonanti , Anzi i folgori, e fulmini tonanti Ruft.4.
ree
i
nfi , e
^
faceti ve^fi Ch'altri douefic armar l'iniqua mano°
Di
.
si perfidi artigli, e si peruerf?
Horrcnda Brace. S'ei contra al tonator volger fapea L'horren-
.
Poderolo Ccba. A quella .'uria ardente, c dilpictata Pon
da artiglieria, Gioue perd^a. Rocc. 5. 41.
.
ne II
cluomaiJpoderolò artiglio. Li1 11.57. . .
Machina murale . Ta!T. Nè fo/To, che murai machina fpinge Pe- lo . e fra pungenti artigli Per dar folli efea a' pargoletti Egli
netraiiape'- !o fuo ch'tifOj e folto Liber.10. 16. J
.
Trahea per alto vn caunol fofpcfo . Lir. Bofch. Sontìo.
Metal.'o tóMbte.Ferr. Pofcia immenfo fragore , Altiffinio rim-
Rapace. Tanfi Come da nido teneri augcllctti QuaL'ior fon_»
bombo Di metalli tutianti, Onde fpino ài foco Efce sì furio- preda di rapaci artigli Lagr. 1.61. .
Ri-
. . .. . ,. . . . . . ..
68 ART ASI
Ricurun Brace. De l'onda accoglie in fuo riamiti artiglio Tan-
.
tator correli . Pait.Etn.:. 1.
nar, non di rapir diletto, Ne con rigido artiglio i cigni offende virtuofo Asfalto . e
Caler. Ritr. Asia vna delle parti del Mondo
. .
Sozzo . Mar. Lalla ch'io ben vorrei l'alta rapina Torre à l'artiglio Ferace . Grar. Vanne, e tua preda fia I'Afia ferace, I tefon d'Egit-
fuo fozzo, cV infame .
to hor tu rifiute. CJeop. 1.11.
Spietato. Grill. Alhorparuemidire: carifTima Madre, ecco il O Asilo. Luogo di fìcurezza, di franchigia
tuo figlio Macello à sferze di fpictato artiglio. r:fièq.Canz.6. Augulìo Na. E i celebrati ingegni Riparo auucnturofb, afilo au-
.
al (èn di Dio . 1 . Sacr. Cap-4- Forte. Stroz. Quanto fruttar quiui fìcuro alzato Vn forte afilo
Tenace . Selu. Non è, ned'eifer può forte sì fella , Nè cosi amaro à miferabil gente Ven.7. 32. .
pianto , S'alma l'artiglio fuo tenace afferra , Che giua licta_» Fortunaro.G.Camp.Con 1 ìiteflb tuo fpirito conferma Le neghit-
ou' ella il fuo ben feorfe Pi- .
tofe mie pigre potèzc Nel fuo primiero,e fortunato afilo.Pent.
VaJorofo. Mar, Terche non temi il valorofo artiglio De" danni Infame Brun. Tu con peruerfe e temerarie voglie Spargi faJfe
.
,
tuoi vendicator feucro Far nel barbaro fangue nomai vermi- dottrine,ed aprir tenti Infame alilo in sù le patrie foglie? Epifl.
glio . Lir.Hcroi.Son.fi. Heroi.1.3.
Vencnofo Moron. E l'inuido nel cor sì rei configli , Sì maluagi
.
Iniquo Fed. Cade . elTecrando Ripien d'alme fa-
l'alilo iniquo, &
pender, che in vfeir ftiora Vccidon lui co' i venenofì artigli . 1. crileghe , e peruerfe , Nè Dio , ne il Rcge ricouofcon quando
Sact J
. fnuett.6. Nel langue lor fi veggono fominerfe Appi. .
Artista Artefice .
Inuioialule Guif Onde ( il periglio, &il timore è feorfo ) Quai
I
Ani vro vna . delle lìelle del carro, feguo cclelle, pigriflìma à fare nemica trombi», ne d'amica Pali. Prol. .
il fuo corfo Sicuro Fed. E con dolente core.epalnitantc Mentre à fìcuro afi-
.
Agghiacciato. Mar- Da! lucid' Orto à l'Occidente ofeuro, Da 10 s'incamina Quell'aiuto, che ad altri hebbe promeffo A pena
fliumid' Atillro a l'agghiacciato Arturo . fouuenirpuotc lo fleflò Appi. .
Apportaror del giclo Vd. Mira l'Arturo apportator del giclo, E . Sublime- Vale. Hor che ne palli al tuo fublime afìlo Tolta da_»
rHiadipioiroic andar rotando. E11.3. 118. quel tugurio infimo, e baffo Son. .
Crudo. Chiabr. Alventofo apparir del crudo Arturo Cade fui Asino animale notimmo
.
prato, e fi fonarla valle V0I.4. Tir. . Animai d'Arcadia. Mar. Lunghe l'orecchie 3' bei difcorfì ottufe
"Freddo Brace. Et ei ne' curui abeti il pie fteuro Ferma intrepida-
. Non cedono d'Arcadia à gli animali
mente, c nulla teme , Ricommetter fe iìc/ìb al freddo Arturo, Animale hunuliùimo Tanf. Quando fopra humiliffimO animale .
Onde Fhumido fuol pcrcoflb "erae . Vrb. 19. 70. Aflìfo, al fuo palìar fpargea le ltrade D'alti rami, editcUc ii
Gelato Rcmig. Ne . la tefla alzerò guardando il Ciclo A la grand* popolreo. Lagr.12.61.
Orfa, od al gelato Arturo Epifr.i7. . Animai manfueto . Ghcl. Manfiicto animai tanta ventura Sari
Gelido. GheJ. E ne venga da l'Alba à l'Occidente, E del gelid'Ar- che il Mondo ogni horpregi, e rafummi Rof6. y 1. .
turo al t,:pid' Olirò. Kof.if. 87- Animai pigro. Ccba. E del pigro animal,che ragghia, e flride Mil-
Grande Sbar. Vedi Lilia in Boote il grande Arturo, Come l'Orfa
. le gucrricr con la mafcella vecide Efì.iS. 108. .
vagheggia, e feco gira . Guaco Son.i. Animai di Priapo . Ferr. L'ampie orecchie adattar del pigro, e vi-
Grane Tronf. E quai à l'apparir del graue Arturo, Ch'in Ciel mi-
. le Animai di Triapo, A Panaro di Mida, e fìolro capo Horr. .
naccia con feroce crine Coli. 14. n. . Animai di Sileno Mar. Mifero, e non t'auedi , Che fei nel giudi-
.
Infetto. Tali". T. con J'Hiadipiouofe il pigro Arturo Soucntea' car né più, ne meno L'animai di Sileno ? Galer. F^uol.
nauiganti infèllo, e duro Rinal.10. 39. . Fera ninnile Ohe!. Se ne vi I'humil fera e l'olirò, e i fiori Di cal-
.
Heghirtofo.Mar. Eoi dando volta il neghiitofo Arturo, Col gior- car gode Rof 19. 43. .
no.! mano i man lòrge l'Aurora . Giumewo femphec. Brace. E loro appreffo il feniplice giumento
Nembo/o .Imper. Auuien, che di procelle ci veda armarli Tcni- Satia d'arido fien l'auide brame. Batt.
peflofo Orion, nembofo Arturo RufLi. - Inerte. Alani. A l'inerte ufìiicl con meno affanno Purprouegga
Pigro Ar. Mi la battaglia tanto differire , C'hauefTo dato volta il
. 11 villano. Colt.i.
pigro Arturo I ur.31.16. . Laboriofo Guif. Lungc il forte ne vicn fuperbo tauro , L'afìn la-
.
turba/fe, e procellofo Arturo Ne i'ako riforgefl'e, onda fi fpar- Orecchiuto. Bocc. Correndo, e via portarne caricate Con gli
&. V0L4. DÌJu. afìni orecchiuti pien le celle. Vif.A111.14.
Scuro.Chiabr. Nè feuro Artttro,od Aquilon crudele, mar mug- O Pigro. Mar. Felici voi, ch'in poucro foggiorno Pigro afinello ,e
ghiante ti conturbi il feno Voi. 3. . manfueto bue Al pargoletto Dio le membra fue State à fcal-
Suicitator de' nembi. Chiabr. C ome s'Arturo al fommo Ciel fen" dar co' i dolci fiati intorno Lir.Sacr. Son. 1 3 .
riede Sufcitator di nembi, e d: tempefle. Amed.u. Rozo Tanf Pone il rozo afinello le ginocchia In terra, e humilc
.
Asbesto, pietra di color di ferro, chc'nafce ne' monti d'Arcadia, adora iJ fuo Fattore. I.agr.7. 5.
la quale si fattamente fi accende, che non fi può eflinguerc. Ajmo . flrettura di petto, ch'impedifee il refpirare . Afima
Saffo portentofo Brun. Mà come homai relilli , Sì, che non cag- . Tenace . Valuaf NefSin danno è sì reo 0 sì renitente A tutta l'ar-
gia in cenere difperfo, A l'ardor del mio foco ì Ti fìlaro le Par- te, osi continuo lede Di quel che l'Afmo ( tal'cilnome) face
che Forfè dal porrétofo,efrranio fallo, Che viue entro le fiam- Quando al polmon s'aiTigge aitò, e tenace Cacc.f. 96. .
me Sempre intatto, & illcfo ? Agi- Asoi'o .lìiunc di Bcotia, chepafià per Thebe, Se altri paefì
Ascinlìikte. quel feguo del Zodiaco , che fpuntadall'Orizontc Rapace Valuaf Gcncrollo il rapace Afopo, e vero Padre.d'vn_f
.
nel punto della nafeita figlio sì feroce appare , Alhor che rotti argini, e ponti altero
Fortunato AnguilL Ben hebbe il fuo afcendentc,quando nacque
.
Mugghiando porta ciò, ch'incontra, al mare, quando de la O
Ciafchcdun.i\li voi mal fortunato Metani. 6. 99. . figlia vltor feucro Hebbe ardir contra Gioue impeto fare , E
Mipcrba Brace. Non porian lenza giclo armi cotante Salire erta
. con l'onde. Tebai.7, 97-
sì ripida, e feofeefa , E sù l'onda, rapprefa, e fdrucciolante Sor- Rapido Valuaf. Sopra ogni altro guerrier grande, e ponente- , E
.
gono in cimai la funerba afeefa Rocc 11. 4». . del rapido Afopo ìnclito feine TebaT.7. 94. .
Ascot tante . che afcolta Thebano. ( hiabr. La belliflima cetra, onde gioiua L'onda di Dir-
Attonito Valuaf. quai pefei , o quai moflri o quai fetnbianti
. O , ceo del Thebano Afopo, Oltraciafcun diletto in pregio tenni.
Narraua egli àgli attoniti afcoltanti . Cacc.5. 41. Vol.i. Cacc.
Ascoi TAioufc afcoltante. . Astaraco. frutticenoto. Sparago.
Concie Benam. fecretario fido De" miei fieri fofpir poggio
. O ,
Lubrico. Alain. Hordel li.urico afparago il cultore Prenderla
gentile,- Lito deiitiofo, amabil piaggia, Di mici querelo alcol- curadeue. Colt.5,
Km.
. . . . . . .. ,.
ASP ASP 69
Aw*'. aipido, fpetic di ferpcntc . . Afflitto Anguill. E cliQ.in qiiclJ'hcrba Clitia contienine , Ch
.
'an-
Aduilo. Tanfi Deh l'aitate freddi angui afpidi aditili Sopra il , cor riuolge al Sol l'afflitto aipetto . Metam.4. 15 g.
mio corpo più che mai mordenti. Lagjt.f^. 49. Allettatore. Imper. Daingannatorc allettatore afpctto Porta
Crudo. Anguill. Olindo più d'ogni crudo alpe efero, Doue , ferito in manca parte il petto , Ruih 1
mi JxTctj ohimè Con pur quell'io, Che ti fò gir de Ja vittoria al- ì, Altero . Tali" Non foiterran de le vittorie il nome , Non che de'
Metani. 8. 48.
tero .
vmeitor J'afpetto altero Jaber. 1 . 1
3 1
Crudele. Mar. L'afpc crude!, dico quell'alpe iflcfflb . Che la Aia Amabile. Mar. £ duo d'afpetto amabile, e giocondo Coetanei
donna vecife. Del gran tallo pentito, alnor fi tolie Dal Tordo fanciulli haiiea vicini .• .
/
> orecchio l'opinata coda , Et incantato del celefle canto Bene
-.
Amico. Car. Vegna in perfona, e non abhorrahomai Ilnoilro
tanto di dolce, Che tutto il tofeo fuo cóuerfe in mele. Samp. 1 _ ainico aipetto . E11.7.
P/auncvelf • Moron. Fan piaghe al petto human si crude, e acer- Ammirando. Vd. V'era d'Arccnte il figlio , & era armato Egre-
be , Ch'afpido non fù inai danneuol tanto, i. Sacr'- Inuect..?. giamente, d'ammirando aipetto fcn.y. 116. .
- lo , Cne in falce inoltrerà fuoigdti antiqui. AppL .mlle iabaldanzofo afpetto Tit.*. 41. .
JubllmeCantordej'Hebro mfano I.a Conforte Euridice De!. . Beatorc Imper. Mi via da, lui lì tolfe, anzi da lui Tolfc, col pro-
.
...jCauz.i-. .1 -..'! prio bcatore afpctto Al fuo guardo, al fuo cor,.l'alma, e il di-
Maligno QnaJ a^tJ^ maligno S'jggimrre i.' qtisfli rei ver-
.
Vili. •
k:to. Ruft.j.
iili-.d'anVore J'cr eonfuinarmi ilcore Amar, t-.u .
•
Bello Angui 11. E fe ben non vedea nel bcli'afpctro Alcuno indi-
.
Mordace. Mar. Così fri lieti fiori Alpe m«tÌBcodliie*gà.S.ip.P..j. eui, alcun fegno d'inganno Metani. 7. 14». .
Orgoglio!» Mar. Layip$r&neggior d 0^1 Ultra biftiln, .iilJaper. Benigno. Renug. 1 olio rhe cangi in più benigno afpctto La_»
..lietrar l'afpe orgogliolb D'oro li veite , <J.inconrm.aI Sol fi h- Jiecia d Cklo, e fi tranquilli il mare. Epilt. 17.
.
fcia_». llui^n/ Callo Molz. E quanto di vergogna hauea nel core Accefo il ca-
.
glatuntràil negro, Si tome Iri'du fuo) di più cotón VariaTe Cieco Mut. De le baffe lor valli il cieco afpetto Difegna il tcnc-
.
le terga, Ardcan di foco , e l'angue Le fiere luci horribilmenre biofo fperar mio Son. 6. .
infette, Dahl bocca fptimaute Vfcia fifchi.o., c veleno, onde Cinèricio Benam. Oltre che moilra il cincricio afpctto , C'han
.
mortai fumar la via. Samp. 1. umqUolol Cortefe. Ar. E copria l'vno, e l'altro il l'uo diletto , Con dami»
Rigido, Sau. Poiché il tuo dolce canto, rieri tofehi Romper i altrui, ipup cortufe afpetto. Fur. 16. 6.
non valle di quel, rigido alpe A ragion crederò, che non s'im- , Crudele. Ar. E due giganti ili crudele afpctto Intorno hauea
boli, hi tcra tanto iriulel ne l'Ariniafpe Ven. Pom. S011.91. .
. che lojlringcan sì' forte , Ch'era vicino' efler condotto a mor-
Sanguigno. Mar. con nò mà perfidi, e maligni Senza fenfo O , . te, Fur.)5- 75-
oùiiun, e lenza mente , Che lapidate Stefano iamjcenee_».7 Crudo Anguill. Toflo che vide il pefee il crudo afpetto , La_*
.
Sordo. Leon. Hor por ch'indarno le parole, e l'opre Con colini Deforme Tali Sotto deforme afpetto animo vile , E in cor fu-
.
fpendo, cii'a miei detti e fatto Vn afpe (<xdo, vn infenfibil fe£ perbo auare voglie accefe Liber.4. 46.. .
ib Taid.j. 1. .
Degno . Anguill. Loda di fe medefmo il degno afpetto , Mentre
Squallido . Mar. Se ne accorfe la Ninfa, e come vn afpido Vedu- quel di colui lodare intende. Metani. j. 168.
to haueffe velenolb, e fquallido Del volto bel difcolorò le por- Dimellb Borg. Dalduol compunta, e con dimefib afpetto jfpic
.
pore Samp.7. .
'
., ,
•
di Chrillo a lagrimar fi mife Rim. Son. 1. . 1
Velenofo Vili. Tu ne' fiori del volto, e dei bel Ceno Afpidc tieni
.
Duprezzofo. Brace. Tra ciafetin altro à far parole eletto Traggefì
afeofo , Afpidc velenofo Anur.j. z. .
atlanti al diiprezzofo aipetto . Croc.4. 11.
Affiti Ani- fermarli per attendere perfona, o altro
1 • . Diurno Anguill. E ch'io goda d'vn doii così foaue, Come per-
.
Duro. Ar- In quel duro afpettar ella tal volta Penfa eh' Eto, e mette il tuo diuino aipetto Metam.4. 179. .
fornir il ramin par che s'affieni l'ai che tìa l'afpettar fallace ,
Dolce Taf!" Che voce hauran piaceuole,e lafciua, E dolce afpet-
.
,
e vano Son. 30. iib.i. .
che Infingale ride Liber.14. 75-
to, .
Greue.Gradin. Cosi me l'afuetur noiofo, e grcuc , Laiìb, che Dolorofo Mar. Si ben mefee, e confonde Nel fuo rabbiofo,e do-
.
Noiofo. Augnili. Quando al lorRèda gran penfier compunto Duro. Gottif. Ne fera incontro si feluaggia, cria, Che di pietà
l 'arena l'aipettar noiofo, e grauc Metani. j . . 1 1 non tempri ogni fua voglia Al duro aipetto de la penamia_*.
Asi'h iatios'It. afpettamcnto, l'afpettar;: Son. 6.
I Valuaf. l a milLr.ilul piene fi prepara A l'afncttation-j
lebile .
Efi'angue Brace Chc'l pie ritira, e con l'afpetto eilànguc Rimati
.
cheparràproprio me (Iella Sotto quel finto afpctto adulteri- Feroce Talf II perfido pagan già non foiliene La
. villa pur di si
no . Epilt. Heroi.i. 7- feroce aipctto . Liber.7.4}.
Affabile. Mar. Moi! ra affabile afpetto , aria gioconda, Lavatu- Fiero. Tuff. Nèperche irato il veggia il pie ritira, Mà il fiero aipet-
ra c mezana, e delicata to intrepida foiliene . Libcr.j. ip.
Fo-
. . . .
7o ASP ASP
Fecola Celia Ciò che per gli anni
. , il mio fcmor perdeo Render Letale. Quer. Con afpetto Ittal fopra m'aggiri Per retrograde
tuo focofo'afpetto Eft.io. io?. vie Saturno, e Marte. Stanzia.
ini ferito il .
Fofco Valuaf. Ciò detto, perche già col fofco afpetto Correa la
.
Lordo . Valuaf II lordo alpetró di sì fieri guai De la ftefTa mife-
notte 8tà gran fpatio flefe Cinthia , e le flellc per l'azuro tet-
,
ria è fimulacio . Cacci. 118.
to Mille lampadi d'oro haueano accefe CaGC.4. u5. .
I .liminolo. Fall. Del diuin Nuntioal luminofo afpetto
S'acchetar!
toflo venti, e
procelle. Tit.j. 14. le
Tuneflo,. Troni". Ogni vn fcorgeua con funefto afpetto Del Figlio
i
Brace. Sparge le fiamme il difdegnofo affetto Da cia- s'aegir3, e folo i (enfi niohc Libcr.if. 6f.
T u ribondo
.
.
Gelofo.Car. O
forfè il Sol, che con gelofo a/petto Lunge ne ticn flriero il dolio. Hdrt.
bra . S011.1.
Huom d'afpetto magnanimo, e rubìdio . Aniinr.i. 1.
Ociuilc. Anguill. E sù d'afpetto si gentil.che quanti La vider mai,
Maligno . Car. Aletto il tomo fuo maligno afpetto Con ciò c'ha»
Metani. 4. 1 7. uea di Furia in fenil faccia Cangiando , raggreppoffi , incanu-
rie! fuo bel lume accefe .
tii. En.7.
Giocondo . Anguill. Quell'afpetto sì vago, e sì giocondo D'ani-
Manfueto. Gofel. E fon del Ciel hor manuteti, hor fieri Gli affet-
ma! brutto noua forma prende . Metani. 3. 67.
ti, e i voftri ogni hor dolci, efeuen Canz.j.
Giouanile Tetr. l' dico, che dal . di, che'l primo affatto Mi diede .
Amor molf anni , eran partati , Sì ch'io cangiaua il giouanile Mentito.Taff E celò si fotto mentito afpetto II fuo penfìer,ch'al.
trui non die fofperto . Libcr.4. 85
afpetto Can*.4> -
Metani. 9.
c gloriofo afpetto Solùn.4. 6.
tile, .
Grato. Ar. MUtoffi ella in vn cané , il più piccino Di quanti mai Miferabile.Car. E tre ne f'ur dal pelago a te Sirti(MiferabiJe a/pet-
n'habbia Natura fatti Di pel lungo , più bianco ch'armellino, ,
to) ne Le fecche Tratte da I'Euro,e ne le arene immerfè . En.i.
Di grato afpetto, c di mirabili atti. Fur.4}. 106. Miferando .Ceba. Lena la voce il padre, e gli rifponde Lo fpofo, "
inanzi il miferando afpetto E1L9. 66.
Graue Anguill. Perche miraflfe le cofe immortali L'alzò col gra-
.
.
Marte dìer fegno folgorando Quanto del fuo partir ad altri ca- Mufcofo Valuaf. E dal mufeofo «orrido afpetto
. feoflè La ruggì»
le. i.Son.itf.
nofa barba, e'1 criri gelato Tebai.9. lii» .
Ingannatore. Impcr. Fra i pallori amatori io fon quell'vno,Che inchina il portentofo afpetto Voi. 4. Batt. .
Roccj. ij. Sanguinofo Ghel. Come talhor di fanguinofo afpetto Suol Co-
.
cia L'incflorabil Parta innamorala. Galatu- Schiuo Anguill. Si che leuato a lui lo fchiuo afpetto Di vigore
.
I c««iadro Gtiar. Le vóftre . llelle, ò Cieli, Han sì leggiadri afpet- Scuro . Tali*. E con afpetto tenebrofo, e feuro In varie forme ini
o3 Pafl.j. >. la morte apparfe Conq.11.3d. .
Sde-
. .
ASP ASS ?I
Sdcgnofo Ceba. • Mà con illegnofo, e vergognoso afpetto Ode Ja (ette, Ripulfe allertarne!, Chieggo voflre faette.
Giorn.i.
faggia Elthcr Je doti aprirti . Eft.8. 71. Crudele. Inc. Quando il dì parte, e l'ombra il Mondo copre,
Sedato. Scnec E che le voci afcoJti De la tua figlia con fedaro
E
gli huomini , e le fere Ne l'alte felue , e tra le chiufe
mura , Le
afpetto Tebaid.i. r..
lor afprezzepiù crudeli, e fiere Obliali vinti dal fonno,
e le lor
Senile . Ghel. Finge vn fenile, e venerando afpetto , Cui per Jt_j opre Canz. .
Ipalle il crin ferpe, e biancheggia . Rof. 11.10. Dirupata Malti. E col falir le dirupate afprezze Di Pindo, infra
.
Sereno. TalT. Con quelli detti le fmarrite menti Confola, e con gli allori Incoronato il crin, cintele chiome,
Perpetuar me-
fcrcno, e lieto afpetto . Liber.? . 91. morie al proprio nome Del. Ganz i. .
Scuero. Malu. Quel Ciel , che d'allri tanti Sol da' feueri, e mi- Dolce Chiabr. Et in celelle fiamma guardi accefì Con dolce
. i
nacciofi afpetti Folgora raggi à funellargli oggetti. Del. Càz.i. afprezza à rimirar correli Amed. . 1
Simulato . Brace. Anzi apparir con fimulato afpetto Fanno alle- Hornda. Silu. Dunque iuurà forza in
te l'horrida afprezza Più
gra la fronte, e inoltrati fuore Confidenza licura, ancorché '1 die piaceri, e più che il rifo pianti ? Madd. 3. ? 8. 1 ì
petto Preme col ghiaccio aflìderato il core. Rocc.n. z.
Smarrito Tali" Che per te fatto il tuo Signor poi fano Colorireb-
Leggiadra. Imper. E rozi, afpri , incompofli i fallì Màin- & & ,
.
dultremcnte palefanti altrui Ruuidezza gétil. les^iadra afprez-
be il fuo fmarnto aipetto Liber.6. 76. OD 1
za Rull. ,0. .
.
Soaue. Guar. Chi crederla che in si foauc afpetto FolTe si crudo Noiola Chiabr. In regia itanza, e fà piaceuol fchermo Del dì fe- .
bito che porta differente Tcbai. 1.31. Pudica Bruii. Nè temo io già , eh" à lui di tua bellezza Altro il
.
.
Superbo Ar- Vi difll ancor, che di fuperbo afpetto Venire vn ca- Rigida. M ar. E confidata aliai Ne
.
la rigida afprezza De l'erta
uakero hauein veduto Fur.it>. 3. malageuole, e feofeefa Samp.t.
.
.
Tardo Herr. Fior modella, e pudica in fe raccolto l'afperto in- Sanguinofa. Chiabr. Tuono de* Turchi , ch'à
.
pugnar concordi
clina vergognofo, e tardo Bab.i. 6$. Eliempio dan di finguinofa afprezza Amed.j.
.
.
Tartareo. Herr. Così l'empia parlaua, e con horrore Giraua in- Sallòfa Valuaf. Se pur già non vi lpi.icque
torno il fuo Tartareo afpetto , Autntando factte ad ogni core
, hor non fpiace_» . &
L'horror de' bofehi, e fa falfofa afprezza De gli erti monti, ouc
D'orgogliofo furore ad ogni detto Bab.it- 1. pur quaJchejpace Troua la méte à grani cure auezza.Cacc1.13. .
Tenace Ceba Che de la mia dolente, e grane hifton'a Troppo Soaue. Selli. Di dolce amaro, e di fòaue afprezza Mi viuo, ond*
. .
renaci afpetti ancor riferba. Eli. 5 73. altro fon da quel che fui , E per troppo arricchir foflengo ino-
.
nubi v ti balen, che palli, e vole Liber. 1 1. 80. Sprezzata. Mar. Soletto là fenza corteggio intorno Te n'andrai
.
Toruo. Mar. E qual fi vede già con toruo afpetto Spada vibrar hthilupi entra vn gran fluolo Fà crudi feempi de la inandra
fanguigna, e fulminante . Lir. Ani. Son. 37. humile, E di fangue, e di Arane ingombra il fuolo; Treman.'
Tramorrito. Brit. Vincer dourebbe homai l'empio coflume II gli agnelli a la gran rabbia bollile Intorno cinti di fpauento, e
tramortito, e trauiato afpetto 2. Son. 10. .
duolo, E contrai! crudo afl'alitor feroce Per ifchermo non
Trillo Ar. Ma non gli vfei già incontra allegramente,
.
Come era han fuorché la voce Bab.11.49. .
Turbato .Remig. E i.on voler con men fereno ciglio , con tur- O Orgoghofo. Brain. Ben vinfer fame d'or , fete di regni A quei li-
bato^ fpuiiciuofo aljietto Legger quanto io ri ferino. Epill. 15. bili indegni , L'orgogliofb AffJon, l'auaro Mida Lungo Sion-
Vago Angioli. Al denderio, c'hai tròppo contraila Gorello va-
.
ne , &
Ida, Di far falti di morte inutil pefo, More affamato
go tuo féggiadro afpetto Metani. 1. ijx. .
l' vn, l'altro fofpcfo . Eufr.
Vario. Tali- Poi,quandoronibraofcuraal Mondo toglie Ivari Assalto, l'aflàltare, affaltamento, affalimento .
tutta in vedouile afpetto Di funcfle facelle , e d'atri panni Si Acerbo Brace. Mira attonito il volgo à ciafeun canto L'acerbo
.
vide piena. En. ir. allàlto, e i cordubbiofi llanfi Croc. 31. 51. .*
rabile appare vn vecchio honelto . Liber. 14. 33. annnofo allàlto a la muraglia Stanz. Term.i. .
Venerando. Anguill. Mi tù da prudcntùiime perfone Vecchie, Ardito Mar. Altri canti di Marte , e di fua fchiera Gli arditi af-
.
e d'afpctto venerando, c grato. Metani. 8. 339. falti, e l'honorateimprefe. Lir. Amor. Son. 1.
Vcntillo Benam. D'anni nutur, mà di vernino aljietto E' il con-
.
Afpro Ar. Hauea con Rodomonte , e Sacripante Incominciato
.
Vezzofo. Molz. Nè m ii r.ic. iiii Me l'elliuo ardore Colori il Sole Bellicofo. Remig. I perigli maggior, che foglion fempre Porta/
in sì vezzofo afpcuo Son.45- . con loro bellicofì aflàki Epiil.i. i .
Viqorofo. Angui II. Marte ramo v'hauca, quanto il faceua Viri- Canoro. Bald. Deh che non moui tu canoro afllko A l'empia,
le, e vigorofo ne l'.ifpetto . Mctanj.4-34- ond'io tante preghiere hò fparte Rim. Cont. Son.9. .
colonna crudel , ch'afflitto, eltanco Mentre sferzato adhor fortolle al crudo afiàlto Liber.9. 16. .
7a ASS ASS
Dubbio/o. Tetr. Che via maggiore in sii la prima molli Non_> di fangninofo fmalto . T^occ. 1 r. 61.
folle del dubbi ofo e grane allibo Tr. Cafl. ,
Borg. Ogni huom fatto vn Alcide , Incominciar il . Tremebondo .
Duro . Leon. Temo ch'a duri_, c periglio/i affalti Abbattuta non tremebondo all'alio Rim. Canz.13.
i
.
retti Taid. 3. 1.
.
Vezzofo Mar. M'abbraccia fianchi , e con vezzofo aflalto Per . i
Empio Anguill. Tornan nel mare il mare, e cerca ogni vno Far
. vietarmi il partir pugna, e contende .
riparo al ilio affatto empio, e importuno . Metani. 1 1. 173 Vigorofo Ceba. Alhor quel che rinchiude herbofo finalto Apre .
Ticro Bare. Per darmi vn fiero affitto Al cor, fattili in alto Mi Assassino Che aflaffìna, o vecide per danari
. . .
poterti ferire, Ma fubito ti vidi, ohimè, morire Madr. Brutto Ghcl. A guifi di leone, o di mattino Con sì candido pan, . .
Ciel mi moue anch'ci focofo all'alto Occup. S011.5. Fellone. Mar. E dal nfchio mortai campando Adone L'art<L_> .
Furibondo. Inc. Dal follo a baffo, e da la rocca d'alto Diede Asse. picciola moneta •
principio à vn furibondo affatto Sranz. Picciolo Mar. D'vn pitciol affé pouera mercede Belifario men-
. .
no, e tutto il Ciel commoue Tebai.3. S9. Asssmo. Il fermarli con cflèrcko intorno a' luoghi forti per pren-
.
Korrcndo. Taff Vrta I-rancefi con aflilto borrendo , E i vani Alto Benam. Suo prefetto è 1j guerra, ond' egli hà chiufa D'alto
i .
colpi lor fi prende a fcherno Liber-7- 1 1 8. aflèdio Granata a lui si ria Mond.i. 8.
. .
Inipeiuofo. Ar. In tanto ij Re Agramance molto hauca Impetuo- Afpro Grill. Tal l'afpro attedio à Io mio cor d'intorno Scaccia .
fo all'alto ad vna porta . Fur. 5. 6. de' penfier rei l'alta mercede 1Pen. 10. .
Inafpettato. Fed. Ne men di quel , ch'appar ne l'onda il Mcrgo Crudele. Cott. Ne l'affedio crudel , che l'empia forte Mi tiene.
E a l'inimico inafpettato allibo Appi. Son. i. .
ìrrgegnolo. Brign Quelle fiir l'arti, onde i più figgi ottenne Vin- Crudo Anguill. Come vede de' cani il crudo aflèdio , E rante_» .
cere in prona u'mgcgnofo aflilto Giorn.7. d'ogni intorno annate mani . Metam.il. 109. .
Ingiuriofo Ghel. Contro gli affalti ingiuriofi, e rei De le pugne, Diro GheJ. Sicuri si, che ne l'attedio diro LafciafTì vn fol ( s'vn
. .
e de' tempi, io le fuppofi ^ette colonne Rof 1. 68. di lor fù ) la vefte Rof.zt.19. . .
Ingiuflo Angmil. Salucrò le bellezze vinche, e fole Da gli affalti Duro. Car. V'era oltre a ciò Porlènna il Tofco Regc , Ch'impe-
.
marini ingiurti, e felli Metani. 1 1.71. riofamente da l'efliglio Riuocaua i Tarquini, e in duro alìedjO
.
lolcrando .iffalto ne fui fpinto . Fur.14. 31. Gloriofo . Brace. Preme le mura, e con la fame, ci tedio Stringe
Lagninolo. Tcft. Ah che di felce , e di ferrigno fmalto L'anima più fempre il gloriofo aflèdio Rocch. So. .
ìcabra, e'1 duro core ha cinto Chi non fi dà per vinto Di duo Graue Ar. Che il terzo Ottone , e il Pontefice tolga De le man .
begli occhi à vn lagnmofo affalto Lir.19. loro, e il graue aflèdio ttiolga Fur.3. 17. . .
lieiie Car. Fanno con licui, e repeniini affalti Tale vna cieca.-» Grauofo. Taff. Mutata è ( dille") la fortuna oppofta, E noi minac-
.
to il cor non ceflè 1 Canz.48. . fedio inttiperabile circonda De IT/pano Monarca La iormida-
Manifetto. Taff. Che non vfeite à manifetto alfalto, Appiattati bilhofte. Idil.3.
gucrricr, s'io non m'afeondo ? Liber. 11.36". Intempcrtiuo . 1ef.ui. L'attedio inccni])eftiuo diCafale Riuoltò
Mortale Car. Tal ne feci opra ne fpiccamo al fine Da quel mor-
- fottofopra Le comuir fperanze . Tor.
:
tale aflilto En.i. . Lento. Brace. Romper Luigi a' fuoiprogreflfi il corfo Qui non_»
Murale I aff. Mi prepariamo il cor fublimc, ed alto A le corone
. vorria con duro allèJio, elento Race. 13. 19. .-
del murale aflalto . C011q.11. 107. Nciofo Augnili. Che fe, per torti vn si noiofo aflèdio , Incanti .
Nemico. Taff feròdi' altronde la città non teme Del'afTalto à quello appropriati, e buoni Metani. 4. 18. .
nemico offefa alcuna Liber. 1 1 z6. Pertinace. Mah E dopo lungo aflèdio , e pertinace Difpicga in
. .
Ondofo . Teli. Freme irato Nettuno, e tanto in alto Erge le tem- Mompolier laFiordiligi.
pcllofe atre procelle , Che fembra i l'auree flette Mouer d'hu- Regolato Tefau. Vedendo incanutiate Le cofe à vn regolato, e .
Paucntoìo Rin. Guerrier audace al pauentofo affalto Didue_» Vile Tali'. E infino à quanto ci terrai prigioni Fra qtiefte mura in
. .
Pengiiofo . Remig. Fugga la guerra grandemente, tema Di ritor- Deteftabilc Gatt. Aflèmblea deteflabile, e fecrcta De' pochi,nn> .
narli al perigliofo allatto Epifl 3. de' più perfidi indice. Scot.4. 31.
.
Pertinace Mar. E in cento aflahi duri, e pertinaci I'ubliche pal- Assi \so confenfo, raflèntirc
. .
me con applaufo ottenne Samp. So fp.63. Deuoto. Car. Voi co' i voftri fauori e Tiri,e Peni Preflatc a' pric-
.
Rabbiolo Mar. Quinci, e quindi ftracciato à brano à brano Sot- Amaro. Mar. E ne la faccia, e ne la bocca piena D'amaro affentio-
.
repentino aflilto, e viua forza Prim.Staifz. larfì Con l'aflèntió crudel d'afpro mfrtire. Pafl.Etn.i.4.
. .
Rio . Ar. E la prega, e la fupplica per Dio, Che partir voglia il fie- Dolce Dant. Et egli i me si tolto m'ha condotto A ber Io dol- . :
Sfrondatore. Iniper. Là,pennacchio animato, e fempre verde_> cicuta paio amaro Egl.7. .
A l'elee in capo, elmo fronzuto hor premei Di aflilto sfronda- Trillo Alan). Non faprei nel parlar coprir le (pine Con fìmulati .
iot quinci ei non teme , Mi perde altri la foglia , ei non Ja per- fior, ne l'opre hauendo Mele al principio , e trifto affentio al
de. Caf-4. 14. fine Sat. 10. .
lati il tempeitofo verno . Fur.41. 15. Amara. Remig. Eiìerui orcorfo in quella aflènza amara Tnrto
Subicano. Brace. E qua, e là con fubitano affalto Spargono il fuol quel mal, ch'auuenir fuole-tn guerra . Epifl. 13.
Cri;-
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,
ASS 4ST
Crudele . Srign. Giurare» hauer ne la crudele artenza Collante il flurtb crudel d'aflro maligno
7?
. l.agr.tf. 16.
bennmioto il parto Giorn.3.
cor, fe .
Nemico. Malti.
di Cieì d'albi nemici Fermò àV in. Hor ch'atta
Dura Remig L detto haurei, ch'in così dura aifenza Non m'ha-
.
(popolarne intenti. Del. Són.33.
rtufttà
ueffi, crude), porto in oblio . Epili.ii. Astrologia fetenza, che tratta della natura de* Cicli , e delle_>
.
liera. Mar. Quel!' allènza, ben mio , fiera, e crudele , Altro per ltelie
me non ììa, ch'aflenzo, e tele Contemplatrice. Mar. L'vna contemplarriccc de le Stelle,
Lunga. Remig. Ti Jlai lontan (miferame) nè pure Saper mai E
fuol vaticinar cofe future : Vedi c'hd in man la sfera, e de' pia-
Jicc,ond"hà cagion la tua Si lunga a/lenza, ouer fotto qual par- neti Si diletta d'efpor gli alti fecreti. .
mura, Di cui Partenza mi è noiofa, e dura. Rim. Canz.i. Ne Jpecolation di mente inferma Far fecuroprefagio, edar
Assonto imprefa, negocio .
temenza DcJauuenir determinata, e ferma, Perche del fuo
Duro. Corto. Duroartònto hò intraprefo , mànondeuo Persi fauerla conofeenza E' general, che /petto il falfo afferma
, Nè
nobil cagion /chinar periglio. Alm.i. f. feiua error qual più fottìi penlìero Si vanti mai
di pernottarne
A»svero. Re de' Perii, detto anco Artafertè vero Fame , o contagio , è ver, pioggia,
Superbo Grill. La (upplicc beltà , che largo impero S'hauea sù
il . ecclirte A chi il &
. lutino mudtigar s'ingegna Da le lidie tal volta erranti
, o fitte
l'alma, e fo tira fet.fi tolto Del firperbo Attuerò può ben , che
, D'imperiai ri-
i
Efier di rurarre aucgna . Pur talhor nufei, quan-
gor fpogliolli il volto i. Canz.jfi. .
do il predille Contrario
effetto à quel che l'arte infegna , On-
AttiNisZA continenza, temperanza ne' .
cibi de li tcorge elprelìair.cntc aperta La vanità de la dottrina
iu-
Salubre . Pog. Huopo e nutrir, ma ciba, e non diuora La falubre certa_t
attinenza, c non edace . Cai. Facoltà temeraria Mar. Quinci veder ben puoi quant'elia
Ha Fa- .
di gran rabbia il lieJe Egittio. Mar. Spetto Ja notte infra i più ciechi ingegni
Più de
Intotcrabile . Maur. D'intolerabil attio, e rabbia pieno S'arruffa, l'altrui, clic del fuo mal prefago Staffi Afìrologo
Egtftio , Ara-
latra, e vomita veleno.
Tab.9. 3. bo Mago, E figurando con più linee, efegni Ogni cafa cele-
Noccnte Cell. Freni rabbia proterua , aftio noccntc La Aia lin-
. fle, &
ogni imago, L'immenfo Ciel di tanti cerchi onutto
gua profana, e'1 guardo bieco Var. .
Vuol mifurar con oricalco anguflo .
Famelico. Valuaf. Mi il famelico attor altra maniera Di guerreg- Sagace. Anguiil. Gli ailrologi fagaci, altri all'ai Sebennon_» &
giar,altri coflumi abbraccia,Dal mezo giorno infinverfo la fera fono in tal faenza ìnllrutti, Stupifcon che 1 Solari ardenti rai
Più volontier vi s'afràtica, e caccia Cacc.j. 116. Veggon da Polo a Polo effer condutti Metam.i. 6S. »
.
.
Forte Valuaf II forte attor. Io fparauicr ifnello , E"l cadente dal Astvkia regione di Spagna, afpra, e
.
malamente habitara .
Ciel faicon /lraniero,C'h 'errando van d intorno d quello mon- Afpra Kerr. Il capo entro le nubi, e
l'Oceano L'alta Pirene, e .
te, Fan di certa virtù prone più conte Cacc.i. 41. l'alpra Arturia afeonde Bab.6. 11. .
.
Ghermitore. Chiabr. Come predando per eli aerei campi II rher- Astvtia arte attitudine ad ingannare , e faper/i guardare da . &
,
mitorc attor /piega le piume. Vol.i.Cac.
gp inganni Sagacità, fcalirimcnto :
Grifagno. Imper. Poiché veggio, che in lotta, anzi in conflitto Alta Benam. Quel ch'a Troia
portò giorno fimefto , Sola mer- .
grifagno. Auido acqinll.itor d'alto guadagno RuTl.13. Ardita Mar. Porto di marche d'oro il zaino pieno Con cui ve- .
.
Ingordo. Brace. E come ingordo aftor piomba dal Cielo Sii la lar l'ardita attutia intendo
finarrita, e fcmplice colomba. Sdcm.4. i. Leggiadra. Mar. Cori attutia leggiadra io ti direi, Vn dolce pe-
Predatore. Chiabr. Efcafì fuor col preoator augello Sul nobil pu- gno del tuo ben ti porto, Prendi l'anima fuane' baci miei.
gno trafeorrcndo il prato . V0I.1. Cac. Ani. Meli. ,
Rapace TafT. E tra' nemici vd con quel furore , Che tra' minori Maluagia. Car. E forfì che non finge Temer di
.
me perche ilmio
augei rapace attore Rinal.i1.71. fallo aggraui (Maluagia attutia; mà non più per nulla Vuò,
.
uerdigcncrofalcna. §011.93 Rara Anguiil. Vedete voi medefmi, . ou'egli impende La fua sì
Vnghiuto come colomba tace à tanti Scherni d'vn-
. Fot Elfo
rara attutia, e'I fuo configlio Mctam.13. 16. .
Hum. Iib.9.
ghiuti attori, e negri corbi Scioperata Gatt. Ahi feiopcrata attutia, ahi fatto enorme, Men-
.
.
Vorace. Fol. Non come attor vorace, ma colomba Defcender zogna da lamin di Pluto ordita Addpi.iS. 19. .
vuole il tempratorde" moti Hum. lib.i. Somma. Ar. Roteali dardi fomma attutia vanto, Chccolui fa-
.
Astria . figlia di Gioue , e di Themi , per la fila equità nominata cilmente li credea. Fur.18. 8+.
Giuditta Vana Car. Ligure vano, vano orgoglio in prima Ti motte
.
, hor
Bella . Tanf.Non per feguir tua voglia iniqua, e rea Lafciarò l'ar- vana attutia, e vana fuga Sarà la tua En. 1 1. .
me de la bella Aftrca. Lagr.11.30. Atalanta. figlia di SchencoRè dell'Itola di Seno, famofa nel
Intatta. Brun. Vergine, e intatta Attrea trionfi, e regni , Ma da' corfo, e nella caccia .
moti del Ciclo, al Cielo intefa, Con giutta lance 1 propri moti Ardita Valuaf. Vedette Si Atalanta ardita,e fnella Co' i dardi in
.
infegni. Kpirt.Hcroi.j. 3. mano in vn vettir raccolto Spregiar le tele , e diuenir più bella
Inuitta Brace. Io le bilancie de l'inuirta Attrea Da i pie le tolti,
.
Di polue, e di fudor dipinto il volto. Cacci. 3.
e di tal preda onutto Rifuggìa glomofo al campo ingiutto. Corriera. Imper. Ochetralor, quel che più bel tu miri Carco
Vrb.f 16. , di frutta d'or, non creda il tronco Cortefe, e altier producitor
Lucida Rin. Nel tempio del tuo cor Felice Siilo Spiega lucidi
.
del pomo, Di cui già piacque il bel color cotanto AlaGrec3
Attrea l'auree fuc piume . 1. Son.ifif Cor/iera, empia, non meno , Che bella.t: non inen pretta à far
Sangnigna.Mar. Più nó vedrò con ciglio torto,e graue Minacciar morire , Che fubita , che rapida nel correre , Ch' alhor che
gl'innocenti Attrea fanguigna. Tebr. Feti. 17. faggio l'amator Beota Nel corfo à lei con triplicata offerta Sii
Astro. fletta, figura celefìe l'arringo il gittò,porto in oblio E la propria vittoria , e l'altrui
Benigno Ar. Ne vai lungo ofleruar di benigno attro , Nè quan-
.
morte Riprefle ilvolo al corfo Rufì. 10. .
ta efpenenza d'arte maga Fece mai l'inuentor fuo Zoroaltro. Graiiofa. Anguiil. Ma più d'ogni altro al vincite* dà lode La
Tur.31. J. gratiofa vergine Atalanta Metam.8. 138. .
Duro . Petr. E chi de' noftri Duci, ch'in duro altro Paflar l'Eufra- Leggiadra Anguiil. E fe ben fupcrò leggiadra , e fnella Più d'vn
.
te Tr. Fam.i.
.
dupotto giouane, e po/Ten te. Mctam.10. if4.
Funefto.Gofel. Fanno vn attro 3 colui funetto, &adro , Che de Superba Anguiil. Se ben mottrò d'ogni pietà rubella La fuperba
.
le membra pellegrine , e belle Sciolto hà colei , che tu feco le- Atalanta hauer la niente . Metani. 10. 154.
garti. 1. Son.91.
Athh . fetta d'heretici. che negano Dio .
Maligno. Campcg. Quella fia per fuggir Pvnica ftrada Ogni in-' Mifcredenn Guif. Bclrà, granacz:'a & artifìcio tale
. , , Ch' a' mi-
G fere-
.. . . . . . .
74 *T ATR
fcredenti ingiuriofi Achei L'iniqua boccabcflemmiante chiu- ci di fue bellezre il Ciel fofìiene. Amor. ' •
de. D. Set li. Neuofo. Mar. Fin che le lodi fue non lpiego, e fpando Da l'Atlan-
Athene. Grecia, già domicilio, c ricettacolo ili tutte le
città in te ncuofo à l'Indo adulto
dottrine, cosi nominata ua Mmcrua, enei Greci chiamano Salebrofo. Afcol. Le calze mie faran d" alpeftri faflì Suelti da ,
Athene Fi oggi e delimita del tutto
.
l'alio, e falebrofo Atlante . Stauz. Terni. 1.
.
Antica, i ali- '1 empra comi (aeree in mele presili, E prendi Safibfo Ciec. Da intenerir l'horror del freddo, e duro Caucafo,
i .
l'arme de l'antica. Athene Contra colici , ch'e lenita intrec- e del iidTofo hirfito Atlante Hadr.4. 1. .
cia, e in gonna Son. Scofcefo Ghel. Va'/a vie men foura le nubi eitenfo , E men feo- .
Citta oreca- Leba. Madre fu di coflor la città Greca C'hono- fcefo, emen filuofo Atlante. Rof.n. 8.
ran le faenze, e pregian l'arti, doue à rifehiarar fa mente Superbo. Anguill. Non molto funge à le fuperbe porte Vede il
i-,
cicca Mouon le genti ogni hor da tante parti . Kit. 13. 66. fuperbo Atlante, che men fuore Metani. 4. 411. .
Città Palladia . Anguill. Lia città Palladiani ogni loco E' tutta Valto. Lali. E in altra parie alteri monti eltolle , Che fembran
luono, e canto, e tetta, e gioco Meum.7. 16 1. gareggiar col vallo Atlante
. fit.j. }%. .
Sofoclei he l'alce leene Fero à la ricca, hor defolata Athene l'ottener Je licite erge la fcfuena , Bagna il Libico mar l'antiche
Turbar la tronte, intenerire il core . Son. piante Cleop.8. 8. .
Dotta. Talli Non già la dotta Athene, Ne il Liceo nel dimo- Vecchio Moro Mar. Non sì ricche però de l'auree poma Splen- .
Illultrc. Bertof. Ma fe l'ingegno tuo può confecrarte D' Athene cui i' hò ituudia di quel vecchio fianco , Che ta con Je fue fpal-
illuilre mira i più laggi chori . Guacc. Son.i. le ombra a Marocco Son. 41. .
l'aliatila. Valuali Sorgea vicina a la Palladia Athena Per pro- Vigorofo Gait. Il cui pondo curuar farebbe quanti In terra fon .
prio lito , e per fiumana cura Alta tra verdi colli , e da l'arena più vjgorofi Atlanti. Scolii. 5.
'
Del mar non fungi vna città lecura. Cacc.y. 141. Atuta. combattitore.
Porta Palladia. Anguill. Progne la figlia f:.a, fa mia conforte Infame. Beaanii Ne parla più,- s'accolla, e perche faccia Quel,
Perniarmi fpinge.i le PalJadie porte. Metam.6. 171. che raccoglie in cor , llende le braccia Cinge il candido col- .
Prudente. Anguill L manco fol di quel, che li contitene , Che'l lo, infame atleta , Col manco, e '1 deliro in altra parte hi vol-
crederla lapiù prudente Athene . Metani 6. 156. to Sei. Stanz. .
Regno Palladio. Anguill. Prima il.Cretenfe, poi il Palladio Atiu o . Rè di Micene, figlio di Pelope, c d'Ippodamia
regno Diuruttohauea col periglioso corno . Metani. 7. 154- Crudele. Senec. l'ale il crudele Atreo que' corpi humiii Giàde-
Sede Palladia. Anguill. L'ambaleiator de fa Pafladia fede Fece ftinati al tuo f;>ieiato fdegno Coiuempla,e dubbio ltà qual pria
licentiar del Ditteo regno Mctam-7. 16S. . recida. I'hielt.4. 1.
Seno d'ogni arte Anguill. E faluato quel lén, chc'l Mondo ador- Crudo Afcof. Flaurò per cuoco il crudo , e fiero Atreo Cocen-
. .
na D'ogni arte liberal, d'ogni fetenza. Mctam.6. 158. d'i tigli del fratel T hi erte Sranz. Terni. 1. i
Atiio . monte di marauigholà altezza trà la Macedonia, e la_> Empio. Senec. E voto a l'empio Atreo quel ch'effer pena Agli
Re de" Perii
1 hracia, tagliato da Serie altri fuole. Thiell.4. 1.
Eccello Sente. M'aggraui Pindo, & Emo, ed Atho cccelfo , Che
. Fero .Scuce. Crederallo alcun mai ? il fero , e crudo Di mente
de la Thtàcia rompe flutti, e lente 11 grauc fulinin del Fonan-
1 infimo, cfanguinolò Acreo Sta itupefarto daf fraterno afpet-
te Gioue. lircof. ht.4. 1. to. Thielt.Ch.j>
Rigido Potrian ne l'opra lor delire si forti Con degno
. Tronfi Feroce. Mar. E con Tantalo, e Progne i cibi appretta Atreo fe-
ardire, e. conillultri fellemi, Per aggiungere al marnouelli roce, e Licaone infame Strag.t. .
porti Caiur del rigid'Atho 1 feni interna Colt. 15. 19. . Infellonirò. Moron. Ne fon cotante le pupille infefte Delbafì-
Sublime - senee. Amo fubfime , ch'in Hcmoi.ia fede Partorì lifco a 'hUOhl,nè fisi crudo L'infellonito Aereo con/ro Thie-
1
. quelle pelli, e Pindo iminenlò Apportò quelle. Ma&t+I- iie. 1. Sacr. lnuect.7-
Superbo. Mar. biufuperbo ìmpcnetrabil Atho, Lo cui rigor Infido. Senec. Ch'entra l'infido , e furiofo Acreo Seco trahen-
non celie A gL aliai 1 Uel mar , fa cui durezza Fù dal ferro di do del traccilo i figli Thiell.4. fc .
Serie à pena doma, Pur non potetti alhor del petto alpino Spietato . Senec. Verranmi incontra i cittadini Argiui , E Io fpie-
Nouallentaco intenerir le felci, Si che lotto le Icheggic , e le tato Acreo. Thielt.3. 1.
rmnc De' rotti fallì, e de' macigni infranti Mille centauri al- Atrio . corte di cafi grande, o di palagio .
tieri hcbberfepolcro . Samp.i. Superbo. Car. V'apre vn" ampia feneltra: appaion dentro Gli
AliKA «già citta antica di Terra di lauoro, vicina alle paludi Pon- atrij fuperbi, i lunghi colonnari , E di Priamo, e de gli ikti an-
An-ANir. monte grandiilimo in Mauritania nell'Occidente Mc- Crudele Nard. Et Atropo crude] de' più bei fiori Con la forbice
.
ridionaleje percne la fua cima per ellère altilfuna pare che non cruda fior metea Parn.Scai. Son.3.
1 .
Altero. Mar. Osi folca tafhor dal pefo llanco Con l'aita d'Al- Inesorabile Teft. Incflorabil llringe La falce Atropo intanto, e
.
cide Atlante altero A l'incarco del Ciel fottrare il fianco . Lir. in poca polue Machine di molt'anni vn fottio fobie Lir.11. .
Heroi. Son.j7- Infame Guar. Ne la funetta man d'Atropo infame Temo, che in
.
Canino Vafuaf. C'hora voi chiama à gran parte del pondo No-
. vn bel guardo alire forcale , Alerò tufo fatale Amor m'ha dato.
uelio Alcide , ch'ci canuto Atlante Soitien per Dio l'opra le_j Son. 11.
/palle (ante > Cacci. 11. Iniqua. Mar. Mercè d'Atropo inìqua , Che de l'alte fpcranze il
Dui 0 alii Non alzauano ancor Pircne ,
. l Alpe , Offa , Pefio, & & fiore in herba Troncando acerbamente af primo giro Dclfuo
Olimpo, e'1 duro Atlante Mond.i. . fufo fata! ruppe lo ltame Epici. • .
Gigante Libico Mar. Nel bel giardin del Libico gigante, Che il
. Sorda. Valuali Marni rubò a la morte Atropo forda. Che con
tergo incurua a la liellata fonia . l'human voler raro s'accorda. Te-bai. 3. 18.
Grande. Car. Et d'Eiettra ni padre il grande Atlante, Che con Atteggi aminto gelto di corpo ch'elprimc gli affetti .
gli hom&ri fuoi lolce le llelfe E11.8. . Vago Mar. Con canta niacllria le braccia i-nnafpa Con tal arte
. ,
lninttiHimo. Anguill. Prende Atlante inuittiJIìmo diletto, Alber- in andando il palio cangia, Che ne' fuoi vaghi atteggiamcnti,c
ga il punito qui tiglio di oionc Metani. 4. 41 3. . . moti Par che in aria Ichernifca, e in terra nuoti
Mauritano.Goieli A domator I de' inoltri, al gran Thcbano Chic- Attioni Figlio d Arilteo , e d'Au-.onoe , da Diana , che lì laua-
.
dea loccorfo il Ni ii;nc.u;o Atlante Son.»6. . ua nel fonie di Gargafia in Beotia , conucrtito in cerno , e da'
Mauro Car. Trapaflèra di fa dal Mauro Atlante, Che con gli ho- fuoi cani iui lacerato
meri fuoi folce le llelle Ln-6. . Figliuolo d'Arifìeo Valuaf. Il figliuol d' Arifteo timido, e prcilo
.
Moine Moro. Cell. E fe qu.d regge il Cielo il Monte Moro , Tal Vorria fuggir da i can ch'egli ha d'intorno, Efli che nè più l'ha-
bito,
. . . . . .
ATT ATT
Into, ttè il gjlto Veggono human, ma' ne la fronte il corno, Nè Baldanzofo. Mar.
75
Nècon più baldanzofi atti cenili Ilfamofo
fan ch'egli è Attorni il lor Signore Glilatran contra, e ancor Anone in Thebe corfe
gli dan terrore . Tebai.4. 160. Barbarefco .
Moron. I fdegni fuoi tanto auanzar , ch'à vta tratto
Incarno . Tali.' Non quando villa ne le gelid acque Da l'incauto A gli atti feorfe barbardchi, e fchiui . i.Sacr. Inuett.4.
Attcon folti Diana. Rinal.i. 56. Barbaro Ceba. Dinanzi i
. l'atro barbaro, e crudele Andromachc
Martire di Diana Mar. Qui fcpolra fi ferba D'Atteone vna par-
. nman tra viua, e morta . Elt.8. 116.
te : il più di lui Nel venire de' fuoi cani hebbe fepokro Quel Bello. Renug.
, Ch'i gli occhi d'vn'amare ogn'atto è beIlo,C'huo-
di che morto giacque à fontana Martire di Diana Samp - la . mo, o donna gentile amata faccia Epiit.4. .
Mifero. Remig. ìl DliTero Atteon può farne ancora Al Mondo fe- Bieco Anguill. Per venir à quegli atti infami, e biechi
.
Per fouer-
de, il qual fembiando i fuoi Fcrociffimi can , feluaggio cerno i
chia Jafciuia mfani, e ciechi Metam.5. 1
13. .
Smembrar fe Hello à quella guifa feorfe Che già veduto hauea , Brauo Mar. Ma drizza nomai la villa Là doue in brauo, e formi-
.
fquarciar inanti Ben mille fere Epilr. 9.
, E in augnila fembianza L'vltimo Carlo il forte
.
1 dabil atto
feu-
Attila Re degli Vnmjuiomo auidiflìmo d'impcro,e litibondo
.
do imbraccia. F.pir.s.
di fanguehumano Bruno Dant. Molti altri mi mollrò ad vno, ad vno
, E de! nomar
.
Crudo Gui£ Non la cittadc, ch'ai furor cedendo Del crudo Atti-
.
parean tutti conienti, Sì ch'io però non
vidi vn atto bruno.
la iniquo al fincolfaruflè Di vari Alili vii Mondo almo, e no- Pnrg.14-
netto . D. Sett.f. Clemente Brace. Et ei con atri placidi , c clementi
Teilo Talf. Ben fi conofee al olto Attila
.
Pur m'affida
. v il fello, Che con occhi benigno, e un contorta Rocc.4. .
zuffa A; dia il fìcro,Ma perigliofo ritrGuoi.'o,e infido. Vcn. 7.1 8. Contrafatto. Valuaf. Grida, fi torce, & ha la voce, e gli
atti So-
Flagello deludo. Maur. Ifflagello del Cielo Attila fero Vuol pra natura fieri, e contrafarti Tebai.io.
tragittar J'efìercito minuto
49. .
, Ch'vfato hi la
.
I>j TVnghero flagel temenza alcuna Vcn. 7. 40. Crucciofo Ceba. Sol l'empio cortegian non fè, uè dille Parola,
.
.
, Tanto
.
36. .
Regnator dell'Aquilone Tali". Moirraglipoi Foreflo,che s'oppo- Crudo Mar. Figin, l atro e si
.
crudo, e sì nefando , Che l'occhio .
ne A l'Vnno regnator de 1 Aquilone. Liber. 17. 68. il prende a fdmio Galer. Fauol. .
Tiranno Vnghero Stroz. Che lente, ch'ella con celato in"anno Deteftando. Gatt. L'atto sì
.
dctellaiido , 5,'inhumano Del bar-
Chiama à l'impero l'Vnghero Tiranno Ven. 1. 8. baro crudel tanro addolora La madre alhor, che da .
Signor de gli Vnni Stroz. Canto l'arme, e l'ardir , canto il Guer- fpietata
.
mano I, cor fi fentetrar dal peuo mora Addal.tj.J0. .
riero, Che dal fatai de gli Vnni empio Signore Saluò
d'Elperia Digneuole Lall. E moltrarsà, con gratia tal gli accoglie,
il già cadente impcro,Spciito d'Honoria il mal
Ch'at- .
.
tenendo in niello atto dimclfo Rmal.8. 13. .
(Difs'egh; d'vn filo muro alto recinte. Vcn.5.9. Difcoriefe Ar. Io non parlo di quelli, ne di tanti .
Altri lor difeor-
Attwni opcrationc .
tefi, e crudeli atti. Fur.^6. j.
Animofa. Tefau. A lui dolendo di giacerli freddo D'anioni ani- Dffikgnofo Tali
E ben ne gli atti difdcgnofi aprirò Quanto à .
Funelta. Mar. Onde l'aiTalto lor, che durò poco Si terminò con Dinoto
Campeg. Sourail faffo ( àia rombai! guardo volto ) Ir» .
attion funelta atto nfedea dolce, e diuoto. Lagr.16. 7.
Ponderata Gatt. L'attiom furmagne, e fole, Fur così pon- di lei
.
Acerbo. Petr. Nè però che con atti acerbi, e rei Dd mio ben pian- Dokiflimo Taff E dello Amor, doue più freddo ei donne
e del mio pianger rida
Son. 140.
.
Hau.
J[a,
.
nan gli ani dolciumi, e fembianti .Liber.5. 63. i .
orno. Molz. lo gli atti pur del mio bel Sole adorni Forz' è ch'i Dubbio Tali. Come fentifli tal, ridette in arto D'huom, che
.
fri
membrar torni Canz.x. .
due fia dubbio, e in f difeorre . Liber.9. 98.
Altero . TalT. Sorge, e fi volge al Rè da la fua fedeCon atto infic-
Eccelfo Vd. Apollo per quell'atto cccelfo, e raro Ti loda
me alteto, e riuerente Liber. 1 7. 42. anch' ei
.
per Jo più degno arderò. En 9. 141.
Ammirando Par. Morto e Camillo, ed hor fri l'alme diue , Poi-
.
Empio. Ar. Che troppo empio , e crudel atto li parfe, Ancora
ché ben
viffe, e fece atti ammirandi
, Degni d'immortal lode, e che per lui fatto l'haaeile . Fur.6. 8.
memorandi, Vien, ch'i l'eternità poggi, ed arriue Son. .
Effecrabile Chiabr. A l'e/lècrabil aito oltra ogni effempio Apre
.
Amoreuolc. Ar. L con atto amoreuole, e concie Non fenza fpar- le luci di più viuer fchiue Amed.9. .
ger lagrime luciollo . Fur. 10. 66. Faftofo Brun. Il dorfo di dedricr eiiiuio al vento Preme in atto
.
Amorolo. Tali: E in lei trapafli peregrina, afeofi Mirano i duo faftofo- i. Selu. Paneg.;.
Guerne-gli atti amorofi 1 ifaer. 16. 19.
.
Feroce. Talli E'1 dille in atto sì feroce, &: empio, Cheparue_*
Anhdamc. Brace. Quei begli occhi à mirar , che il fonno vela,
aprir di Giano il chiufo tempio . Liber.i. 90.
Pende in atto anhehnte, e non anhela. Vrb.if.
70. Fdtolb.Chiabr.Gli atti feltofi ogni guerner fjeonda.yol.4.Giud.
Arguto Edd- Il qual con atto arguto, e affai gentileSi
oppofe al
.
Fiero. Tafl". L'atto fiero, e'I parlar tutti commoffe A chiamar
varco dej bel loco auaro Cacc Ani. .
«uerra in vn concorde tjrido liher.i 9*0. .
Arrogante Cell. Non ria vanto fuperbo, atto arrogante Veritate
.
Flebile Tati Poi folcuoìlc rugiadofe, e diffe Accompagnando i
.
eflaltar, cui J'odio preme . Var. fijìil atri al pianto Liber.4. 70. .
G a Graue.
. . ..
uer.ehi,in atto humile Impetrò da gli Dei tauore, e pace. E11.3. do In quelle monde man fupernia vecife Hum. lib.9. .
Ignobile. AnguilJ. Ma non perniecte vii tanto ignobil atto La Nobile. Ar. II nobil atto, e di iplcndor non tacque La vaga fama,
fua virtute, e Ilio nobiJ fembiante Metam.7- 34- .
e diuuigollo in breuc . Fur.ii. 93.
Immondo Angmll. Ogni infame penfier, ogni atto immondo
.
Orgoglio/o Tafl Ne quegli atti orgogliofi ella t'infegni . i.Am.
.
Inipi udcnte.AnguiJI. Hor come vide quell'atto imprudente, Non Pacifico Tafl Ogni atto lor pacifico dinota , Che vengon come
.
potè ne le donne hauer più fede Metani. 10. 109. . amici al Capitano Liber. 1. 5 7- .
Impudico. Brace. Che da J atto impudico odo non ferba, Ma fo] Pellegrino Cardan. E i niouimenti, e gli atti pellegrini Che ve-
.
per honeità R mollra acerba . Rocc.4. 76. der, fuor ch'in voi, già mai non fpcro 2. Son.i. .
Incompofto Chiabr. Batteua denti, & anampaua in faccia , E . i Piano. J etr. Hò prefo ardir con le mie fide feorte D'aiìalircon
l
con atti inconinoiti, e con fembianti Rodeaii dentro Fir.6. . parole honelìc accorte La mia nemica in atto humile, e piano.
Indegno Anguill. Mà di goderla in ogni modo intende , Se ben
.
•
Son.138.
douelì'e fare ogni atto indegno Mctam. t>. 1 78- . Pietofo. Molz. Dolce, foauc, ano pietofo , e humile , Che de!
Infame Aiigi.ifl. Ma a voler fare vn atto infame, & empio Da
. , mio male accorto Mi fè dolente del mio duol gioire Canz. 1 .
quel, che fan gli Dei già non s'impari Metani. 9. 161. .
PlacidifTimo Tronf E tu nel mar, ch'ogni piacer diuora, Mollra
.
le feco tentar gliani inhonclti. Metani. 9. 137. Preclaro Anguill. Vi pare atto di voi preclaro, e degno , C'hab-
.
Inhumano Ar. lutti gli atti crudeli, inhuniani , Ch'vfail'e mai & bia vn fanciullo inerme à rorci il regno ? Metam-3- Z29.
Tartaro, o Turco, o Moro . Fur.36. 3. Profano Anguill. Se le velli la Frigia i terrei panni , In Thebe
Infairo Angiull. Depollo il gcllo regio, il regio fine Si danno in
. fe l'atto profano, e indegno . Metam.6. 171.
preda a ogni atto indegno, e infauo . Mctam. 8. 174. Puro.Ciec I miei puri, ivollriatti fraudolenti Hor fon , perfi-
occhi-mici nielli La moglie , il padre , c'1 figlio, e quiui eltinto Rigido Ceba. Rigido fiede, e difdegnofo in atto II Rè di Perlìa
.
Reilar ciafcnn nel comun fangue tinto ? En.i. ij in capo à l'aurea fala Eft.ti.J-. .
Isfrenato . Bocc, E poi con atti acerbi^- isfrenati Prender vedeal Rilucilo. Car. Alhor gli occhi, e la delira Alzando in attohu-
Proferpma,c con ella Fuggir à i regni di lucepriuati.Vif. Am.zo. imìmente rimellò, E fupplicantc , dilTe, hò meritato Quella
Lagrimofo Capod. Deh Aringa il mio graue dolore , Lc__>
. lior ti fortuna, e tu lègui la tua. tn.11.
voci d'atti lagrimolì piene, A pregare il tuo caro, e Tornino be- Ritrofetto Brace. Indi con vn fuo dolce atto natio , Ritrofctto
ne, C he (pei <?a 111 me cosi sfrenato ardore Son.i. .
•
per vezzo, ohimè, foggiunfe, Tu meco burli, e "1 pargoletto
Languido Tali. Gli aiti languidi, e inciti indi le fero A temprar
. mio Iuggitiuo, e'fnurritoerradalunge. Stanz.
il mio duoJpìetolò intiito Bofch. Egl.41 . Rtirofo Lronf. Sola mollra la Maga atto ritrofo , Nè prende à
.
Atto farà legicimo, St'honello.1 Liber. 14. 15. Saggio .Petr. Cosi penfofa in atto humile, e faggio S'aflife, e fc-
Lieto Molz. Né belle donne,ch'Amor punga,o delle Balli
. at- m der lemmi in vnariua. Tr. Mort.i. •
to guidar lieto, e diuinOs Son. 19. Santo. Petr. Poi le vidi in vn carro trionfale, E Laura mia con
Lu finghcuolc Brace. V. in atto hifingheuole , e lafciuo Cosi fa- .
fuoi fanti atti fchiui Son.i 90. .
uella a lamia penna il rifo . Stanz. Scandalofo. Gate E volando n'andrà per tutto il grido Delit-
Macllreuolc Tronf. l.icue ver . Roma in niaefleuol atto Varca de to fcandalofo, e inuerccotiJo . Addol.i7- 37-
l'aria il nobile fentiero . Cofl.21. y. Schifo Molz. Coprir gigli, hgufln, oro, ofl.ro, e neue , E far con
.
Maclleuole. Tronf V'ha Celellin, che da le felue tratto Laroza aiti fenili à fc lliflò ombra- S011.36.
toferocc> e minacciante Liber.8. 84. . que fol d'vn origine, e d'vn feme Metam-i. ?o. .
Miiwccieuoìe 'l'air Tìen su la fpada mentre ci si fauclla La fera . Supplicheuole Tafs. Prendergli cerca alhor la delira, o '1 matita
.
delira inminaccicuol atto Liber. 10. ji. . Supplicheuole in atto, &ei s'arretra. Liber.i(5. 50.
Minacciofo. Imper. Ecco la Ninfa querelata, e à torto Di fierezza Tardo E con l'andar, e col foaue fguardo S'accordati le_>
.Petr.
acculatagli piedi eretta, C<»si co atto minacciofo dille. Ri'f t.8. dolcilfime parole, E l'atto manfueto, humile,e tardo. Son. 133.
Mirabile duar. Con queil' atto mirabile , c lìupendo L'ira del
, Tiranno Tronf. Fuggi; per lungo incognito fennero l fallì di
.
lerabi.'e in atto, 8f ci s'arretra. Conq.13.53. . à i miei languidi lumi Lcuare il caro obietto Bofeh. Egl.4- .
AVA AVA
Vago. Pei. Così caddi à la rere,e qui ua'fian colto Gli atti va«hi, Arfannofa Brace. Sul Celio monte i gtierricr fuoi raccoglie L".af-
77
.
gia! fcn.?.
zo la crudel tempera Croc.4. 7- Fame ingorda Guar. Cofa si venerabile , o sì fanta, O sì qiufta
.1 . 1
.
con si feroci atiar/i . V'cu.io'. 87. fame auaritia vn fhiolo infido . Rof 33. 48.
Fetido. Cap. A prezzar ciucila chioma horrida, efozza Fetido Ingorda Moron. E s'auaritia ingorda Mi jpir fe al mal, sì prodi-
.
Infame. Inc. Scekerata reliquia, auanzo infime Di quanti mai auaritia il pie fui collo. Vrb.3.69.
con barbari furori Predar l'Europa o Saracini, o Mori Stanz. .
Rabbiofa Ghel. Oh rabbioli auaritia, oh «ingoiare Miniftero di
.
lacerato. Teli. So! con pupille afeiutte Staffi colei de la città mi- Scilla vorace. Moron. Scilla vorace, ch'ai fuo fenoaccoghe_»
rando I.'arfj reliquie, e i lacerati auanzi Lir.32 . .
Tant'atque e l'afforbifce , e le diuora , Nè par , che mai fe ne
,
lacero ì Mar. Giuoco del volgo, e quafì in feogho alpino Lacero contenti , e moglie Drago crudel, chela fuacrefta indora, .
auanzo di fdrufeito pino Galer.llitr. .
Mà fempre ha il ventre pten d'amaro tofeo , E fe Itéflb , &t al-
Mefto Grill. E trionfante in Campidoglio il mira Roma fuor de
.
trui tormenta e accora Accefa fiamma in folto arido bofeo,
, .
la tomba, e de' fuoi meli.! Auanzi', ai" Sol, che l'aurea tromba_,
C he fempre crefee r. Sacr. Inuettti. .
. ,
Curiofa. Benam. Dio fon color fol dal mirare efdufì , Cui cu-
corpo, e l'anima diletta Al fbmmo Creator fi rapnrefenta-j
riofa audacia il ciglio aprio, Giungendo à veder Dio chi
gli
TpI>;7. 97-
occhi hà chiù fi Sei. Son. .
Vile. Mar. Di poco pane -a le nemiche porte Mendicar vili auanzi Debole Valuaf. Otie quell'arme, ouc la guerra fora ? Oue l'au-
.
altri fi veda. Temp.198.
dacia tua debole, e fora? Tebai. 4. 91. , ,
78 AVE AVG
n'entra, e gli s'affgeà tergo. Eli. if. 29. trar l'alme nocenti Dal deco Auemo, eramiuar gli fpentr,
Figlia della follia Mar. Dei- non andar, doue l'audacia figlia
. De Rotte del tempo, de la morte l'armi Pali. e . ;
la follia ti guida, e ti configlia. Gi udo Senec. Al crudo Auerno andrai Se con la voce tua non—
.
Folle. Ar. Perche ve ne reflar morti parecchi , Ch'à gli altri far mi difcopii Del facrificio più fecreti arcani F.dip-i. 1. i .
di folle audacia Ipecchi . Fur.16. 18. Dolente . Senec. Pria fi congiurerai! col mar le lidie, Con l'ori»
Importuna. Geba, Rintuzza al volgo ardente il mal coraggio il foco , e col dolente Auerno II Cielo , e con le tenebre la
per la lingua sfata hauea. Fur.i. 45. fiori d'Aprii pòpe odororoié , E implacidir J'inhorridito Auer-
Inufitata. Geba. Per riparar da lei la patria amata Si copre an- rimbombano di Pluto. Vittor.5. 26.
ch'ei d'audacia inufitata 87. .
Sozzo Morand. E' ver, ch'io fon di terra huom vile, e baflb Ma
.
,
Scelerata Dole. . O
de la fcelerara audacia preda Diuerrian de' al tuo patir la terra anco fi molfe E' ver,ch'io chiudo in petto -,
dacia sfacciata armar la fronte entro le folle ; Che più ? s'io fon di colpe vn fozzo Auerno >
Stolta Mar. Non è gran fatto , che l'audacia flolta Di quella-*
. Tu vifitalli al
tuo morir l'Inferno . Stanz.
Gaza, che SÌ mal borbotta L'adunazagcntri habbia infermità. Tenebrofo Afcol. Ch'io«ion haurò per grato odore à fcherno
.
Temeraria. M.mr. E de l'audacia temerària, e folle Deglihabi- Quel, ch'efee fuor del tenebrofo Auemo Stanz. Temi. 1- .
tanti fuoi memoria fanno Tab.8. 59» . Tormentofo Imper. E pofio fare à 1 miferi viuenti D'vn tormcil-
.
dienzaal Re fecrcta chiede. Mctam.7. t6t> Sonante. Vua. Ne '1 terrcn,chc'l fonante Aufido irriga, Ne quello»
Aveilaka nocciuola . v'd'Arctufa Alfeo s'accefe Pcnf. .
calda Auellana, che fciogliendo La fua gonna di fuor, ti ranno Canoro. Taff. Soura le verdi chiome Di quello nouo Lauro,vdite
aperta La ìor macurità ch'e giunta àriua. Colt..?. come, De' canori augclletti Altri fcherzando van di ramo in_»
AviU.o. luogo doue fi feppelilcono i morti j fcpoJtnrat ramo Madr. .
Ofcuro. Volut.fi Come s'a' padri lor prilli di vita Turbate l'om- Mufico Prct. I più degni augelletti Mufici femidei pennuti He-
.
,
bre j e rotte l'urne , e l'offa Tratte ne foffer da gli ofeuri auelji roi Lunge da gli altri augelli Fan quiui il nido loro Idil.i. .
E dau a fere, & à voraci augelli Tebai.9. 4. . Tenero Tanf. Come da nido teneri augdlctti Qual hor fon pre-
.
Fonerò Brun. Dunque dal Giel pietofo hor non impetra Al fuo
. da di rapaci.artigli Lagr.i. 61. .
poucro aucl poucra pietra? Ven. Terr. Canz.if Vago Ar. Gantan fra' fanti gli augclletti vaghi, Azurrùc bianchi,
Pretiofo. Malu. Staili à formar de' pretiofi alleili Sù i maufolei, e verdi, croflì, e gialli. Fur.54.4s>'
siigli obcliichi, intento II bel ciglio funebre, archi gemelli Avcr.ii.iNo. aifgclletto. t
Ricco. Batd, Che poi che tomba creile La Reina di Caria al fuo in dolci amati accenti Dolce cantando, e l'Alba, e'1 dì deltan-
diletto, Per maggior zelo delle Por le ceneri iL-Uè Quafìiu do, E il fonno iufingando Rapir poterti il Gielo,e gli elementi.
più ricco auello, entro M fuo petto Rim.j.Amor. Canz.iì. > Madr. _ .
Sca^liofa. Valuaf Io non dirò de l'ìnhumano Trace, Ch'vfaua Soipiranti d'amor mille augellini , Che de 1 lor fen quei teucri
in vece di fcaghofa auena A la fame de' fuoi deltner vorace amorini Sanno cantar, che proferir non fanno. Cali. 5*.
Di carne h umana far lauta ogni cena. Gucc.4. 107. Vngo. Inc. Vago augellin , che laltcllando vai Per folti rami sì
Avéna, ftromentomufico» vezzofamentc Madr. .
Bofcareccia. Tafli Ma fon, mentre ella piange, i fuoi lamenti Avoexìo voce vfata da' Poeti per Vccello
.
Rotti da vn chiaro iiion, ch'a lei ne viene , Che lémbra, Se e di Aergo AngUllli Come veggiam talhor gli aerei augelli Da terra
.
pallorali accéii Mifto.e di boftareceie ìncultc auene. Liber.7-6- infiemc \ imi il volo alzare Metani. ìj. j 16. .
Onora. Grap. Ma per l'effetto lol, Bruno conuicne II nome a te, Affamato Cam. Crudei, rapaci, affamati augelli, Lungi fia dal;
. &
perche i piti faggi ofturi, E mute fai le più canore auene. Ven. bel regno il voflro volo. Son. 2.
Pom.Son. jio. Alato canoro Mar. E volta al fuo primìer nido felice Trahedi
.
de gli occhi à lo fpleudorc , Et Argo a quel de' carmi in Ippo- Amoro fò .-Cam. Ne mai voce sì dolce, e si gentile S'vdì .da canto
cn.iic. Vcn.Pom. Son.|8. d'amorofi augelli . Son.i..*
Marinoniofa.Brun. Con inutdiad'Eutota, e di Cefifo Tratti ca- Angelo della felua Mar. Dolci à voi l'efche ogni hor, puri iru- .
noro harmoniofe auene Eufr. . icelli Serbala terra in fen: ben liete voi Angeli de la fdua , «
Humile Adcm. Ahi che operar non deue Cantor d'cccelfa trom-
. non augelli. Ltr.Bofch.Son.i.
ba himiiie auena. Canz. Auido Anguili. Perlo canto afcoltar 'auido augdlo A l'infelice
. l
lufinghiera. Bruii. Cogli tu,fed'vn volto,Ond'ardc il core Canti 'iìtip il cor non rode. Metani. 10. .19.
ibei fior con luiìnghieri auene Da 1 campi de la guerra il più Bclua volante. Imper. S'altri alloggiano mai quelle colline Son
belfiore. Pali. cacciator de le volanti belue Ca£4.67. .
Semplicetta. Alam. Poi defìai per le felue tra i pallori Sampogne Canoro - Ghel. Gorgheggiar note in (ingoiar maniera D'eterna
inclilte, e femplicette auene Gir.Cort. 1 . lode ipiù canori augelli Rof.i. 108. .
Soaue.Renrig. Le faci marita li,e i dolci accenti Temprare al fuQii CmuEor volante Gap. Ne farà filomena Si dolce, e sì canora, .
de le foaui aliene Più melle à me tua difcaci ;ata moglie , Che Se lo cangiate in cantator volante Idil-7- .
tvomlu funerale . Lpift. 12. Cantore .1LÙ0 Mar. Stiamo ad vdir ( la Dea di Pafo difsc ) De gli
.
jla zi fuon de le filuellri auene Son. 4. . Cantar feliiaggio. Brun. Quando i cantor feluaggi,! poeti. de' bo.
Avirn-o lago inJCampagua predo Baia , oue fingono Poeti che
. i feni , ì
. mmk
d'Ajjril, ylialati Orfei, Gli augelli amaati,.cgai
i
folle la porta rlfelf Inferno, e fi prende aucoper l'Inferno Ilelfo. Hor fui labro d'vn fonte Hor sù le noue , e tencriMte fronde ,
Bailo. Crat. Al facrilcgo fina l'antro Ji fcotfe , E rimbomba Coci- t .Di tener© arbofcdlo Ganr.in vejr/ì d'amore. 2.Selu. Cacc
to, c'lb..'lb Auemo . Cleop.i. 37. Cìttadino dell'aria. Benam. Voi fere de la terra, e voi pennuti
Cicco BaL Canoro Mago,
. i cui ponènti canni Ilan forza di fot- Cittadiwdei'aria,arihtiiugelli. Colofs.85. •
Corag-
/
. . . . . ,
AVO AVG
Coraggiofo. Angui]/. Vide vii augel ver la fupenu&de
Tanto lo, Peroche tutto il pojiolo volante Più
79
vdocc, coraggio, e bello . Mecam.ii. 194. magnanimo alcun
non ha di quel/o.
Dipinto Tali! Et iior sù quelle frondi , & hor sù
.
quelle Forman Pugnace, yaluaf. Di manfucto far l'augel pugnace,
dolce harmonu dipinti augelli Rinal.i 1. 6;. .
Che con
gli liunuh augei non ha mai pace . Caco
Porniigliofo Brace. Ma come quando i dormigliofi j . 8.
.
augelli Scof- Rapace AnguilL Gli augei rapaci, & vii a fimi! preda
fa la fra/ca, oue fi itati fiotti , Credon che'l giorno
.
Dal nafo
à rifuegliar han ruttili medefmo ricordo Metam.7.201, .
gli appelli Se torcia appar nc'proflìmi
habitiirit, verfo il lume Sbigottito AngLiil. Al fin fuggi lo sbigottito augello
, E in_.
.
de' notturni holtelh Correndo van preci r>itofi,c
(curi, Mà villo grembo al maggior Dio certo ftluarfe
voi, che non e So], che fplende, Ciafciui Metam.S.jij. .
Di lor Soaue Polir. Oue in sii i rami fra nouelle frondi Cantano 1
gemme natie lampi vaiaci, Le fonore querele, i fuon .
loro
loquaci amor foaui augelli ./ Stan?.
Solingo Bemb, Solingo augello, fe piangendo vai La tua perdu-
.
Famelico Leon. Qua! famelico auge], che
.
fpiegbi i vanni Ratto, ta dolce compagnia
oue ha fcortoil.Miato cibo Jaid.4. 1. Son.41. .
.
Stridente. Grill. Soura i tuoi verdi rami augel /tridente
faniglia aL; 1 c da. i; la famiglia alata vfeendo Garrir i
.
fuora Scioglie non s^odc ,ma le mufe à proua Vi far. concenti , Se armonie_>
Jc voci a ialuiar l'Aurora . htUio. 70.
calda Rnn. Son.?i. .
Feroce Anguill. Et boggi «jcaM auge! forte, e
.
rapace Con l'vn- Sublime Virr. Già fatto augd lùblimc il volo audace Spieghi
ghie ogni altro «ffieitotìce «Beila. Metam.ti. .
Mulici feìnidei, tarda Sorga a lodar, chi die fna luce al Sole . Torr.z.
penmitihcroi , Luiige da gli altri augdli , 3.
Fan quiui ,1 nido lor» .Veloce jAnguiJl I più veloci augelli fpiurna e fpenna , Che '1
4Uafifdeg.iando De la piebe volante il vii ,
concerto. Idil 1 volo Iran più fublime, e più lontano Metam.8. 5 8.
Importuno Doni. A te nuhugio, ec importuno 1
.
.
augello Che Vezzofo. Talf Vezzofi augelli infra le verdi fronde Temprano
con maligno augurio, eganffroco Volando .
Inrxma, o Ffperto . Valuaf. Ben t'haueua 10, rifoofc alh«* l'eiperto Augure,
invilcoJuucr.iaiodipcito. Fur.zj. 105
Ingordo Ar. Aiiolfo come ì'jn lo fofpiqge', ò padre, conolciuto auante . Tebai.7. zj4.
Contra gl'ingordi
b 0 Avvino, legno, indicio, o prefagio di c< la futura, che comune-
augelhilierroifringc Hur.jj. in. .
Loquace Almo. Valuaf. Apollo cmi ii.^nuo almo, e felice À noi difegnò
. volge a quei gridi, o cura n'haue Più che
Tali. In, fi
di qui quella cittade. Tcbai.7. \ g6.
nonno hauria d'augci loquace Liber.u. 11.
Mufa volante Nard. ti a' d^pir.» augelli Care mufe volanti
.
Buono. Anguill. Allegro alquant0.1l buono augurio io prendo
.
Mu- 1
Sotto il fiicn-
Horrend'^. Ciec. Ohimè, ch'augurio horrendo Quando al fan-
tio de' lecrcti horror., Stipi*, gii aifanni,
e raddolciamo cori ciullo vfeendo Dal matern" aluo con ceppi, e catene Come
1
Liber.i. 96. à
reo tutto il corpo annuito viene . Hadrlch.4.
Plebe canora Font, tra taplobe canoni Di dipinto
.
cimiero Or-* Infaufio. Car. Solo imcaperfiniilro,
nato il capo infuperbiiLi .Jt.-ro Od.ij. e per infatui o Nonhebbe
.
ijudlo auguno tn.T. .
Poeta alato. Mar. Milieu orno al bel fonte emillcafcolta_*
, Infelice Remig. E ti tragga del fenno ( ohimè non lìa Succefso .
Poeti alati, e mutici fduagg , Che con rune amorofea
volta alcun ne l'infelice augurio) Epift.7.
avolta , fa con mtauta.nli paiiaggi Intrecciando fen'
van per la Lieto. Tafs. Ch'alhonntti gridar, di quella guerra
verdura Di Jalciuaharmonia dolce nuderà Lièti auguri
prendendo, quai fnr vani. Liber.j. 15.
Popoloalato. bruii. Sempre il popolo alato annoniofo Si i
di- Maligno. Doni. lì) con maligio augurio, e garrir roco
portaperqua: v' è il rofignolo Fatto madho tenero am Volando
oro- oue io tendea reti , e lacciuoli, lnterrompcui il mèo lafciuo
io Del boicarecuo , c garrule tto lhiolo z. Selu. CJeop. .
gioco Son.i 1. il .
Popolo volante Mar. Che non degno cangurli in altro
.
augcl- Malo Ar. T r;uicrfando l'arene, à cui Cambile Con,
malo augurio .
il
. . . . .. . à
*o AVG AVI
il popol Alfl coinntìre Fur.j8. 4J- .
volto con troppo empio auifo Metani. 6. 36S. .
cobi maluafti auguri polo aiticr l'ira, e'1 liuore . Rof 1 1. 85.
Nero.Dom. Torna perfido fogno, ài regni Sligi Onde partirti, e Fedele. Augnili. Hor quello haurebbe l'ifola rifpollo A voi, cui
teco i neri auguri ; Perche pur troppo il mio fercno afHigi ». .
volgo il mio fedele auifo . Metani. 10. 107.
Son. li. Fello Vd. A Giururna portar l'auifo fello De la morte farai del
.
Pecuio • Angui!!. Ma peggio anguria die quel , eh' iui auuennc Aro fratello. En.11. 191.
Quando la fpofa entrò pria ne le piume . Metani, io. 8. Fero Tali. Ben che molti vi fian, eh' a! fero auifo Tingan di bian-
.
godi Frigi tuoi propitio, e lieto. En.io. Folle Venicr. Qual folle auifo in man por di coloro La tua dife-
.
Saldo . Tronf. E in faldo augurio à le fort' alme brama Perpetua fa , i cui penfìer s'è villo , Ch'intenti fjmpre à tua ruina foro ?
fama Colt. 1 j. 43. j. Son. 14.
à par de' fecoli la .
Santo Car . Ilio abbattuto, e la Nettunia Troia Defolata, e coni- Fondato Anguill. Mollo a pietà con ben fondalo auifo A tre de'
.
Sereno. Stigli Dache augurio prendo io lieto.e fereno.Rim.lib.i. auili calligata . H11111. lib.9.
e veduti Siniitri auguri , e pauentofi (Igni Nund de l'ira l'aera Giocondo. Chiabr. Che trafeorrcndo intorno e piano, e monte
Palt.4. J. Spande.! nouellc di giocondi auifi Fir. 1 5 .
Spueniolo Car. Ma che fila fpofa foffe auuerfo fato, Varij por-
• Gratiofo. Anguill. Con quello accorto , e gratiofo auifo Cerca
tenti, e fpaucntofì auguri Faceao contefa E11.7. . d'impetrar gratia al morto figlio. Metani. ij. ;oi.
Tragico Mar. Di Cefalo la caccia empia, e Amelia ( Tragico au-
- Horrido Tronf. Ma poi ch'é /pento il foco, e'1 tuon cefTato,Non
.
gùrio ) è in quel lauor conicità più teme di morte horrido aitilo Coli. 10.6. .
hauuto ìlfenno in poter mio . Metani. 9. 197. ne danno indubitato auifo Le maniere, l'andar , la lingua , e il
Vano AnguilL Alhor faprai, ch'io fon buono indouino , Ne ter-
. vifo . Metam.i. 148.
rai quelli auguri vani> e feiocchi . Me tamia. 101. Infauilo Ong. L'animo mi prediccene melfaggiero fei Di qual-
.
Avidità', delìderio grande. Maniielìo. Anguill. Che quel parlar dà mani fello auifo, Ch'ini
Crudele. Mar. E de l'hoitilc auidità crudele Rcftarberfaglio, e potrà goder del Aio Narcifo Metam.5 .154. .
diuenir rapina? Epit.i. Memorando. Achill. E per recargli i memorandi auifi D'vn Aio
ferirei'te . Itracc. Quindi Argille mirò, la cui beltade Con tal fer- figlio felice Rim.Idill. .
ucnte auidità li piacque Vrb, 16. 37. . Menzognero. Beni. Di noilra morie il menzognero auifo, Di pru-
koiUk.Briga.fi con fuga innocente il molle piede Volge à fcher- dente accortezza ordito inganno Corin.4. 3. .
nìr l'auidirade holtile . Giorn.tS. Migliore. Anguill. J.iuringratiamnio col migliore auifo, Che fan
Imuiodirafa. Brace. Mancano forfe à conquilìar gl'Imperi , Se lenolìrc lingue, e'1 noltro vifo . Metani. <. 8i.
inimoderat.i auidità v'ardcua? Rocc.10. Pietofo C.Cam. Giulio non e clie'l fuo pietofo auifo Gli nuoca,
.
Inquieta Braco J.affr, die' ei, ben foiterrò Natura L'oro Rè de'
. eparch'anco il doucr comporte, Che s'hò perduto il padre
metalli , anzi de l'alme , Che l'inquieta auidiiade il fura Da le (labbia 1] conforte Agg. Tali! 1. 69.
.
•
più ciipe, e più fepolte falinc Vrb. 7. 19. . Pouero. Vcn. Ella v i s'incamina, & me ricufa , E i mici poueri
Penolà Braco Tali fon quei, che fe ne ftan sù l'erto Con sì pe-
.
auifi. Hidal.f.j.
noià auidità di biade Rocc.5. 47. . Prolùdente Brace OpurilCieltOn proludente auifo Vuol che
.
à me di me medefmo nona Metani. 7. 169. . Rateante Ghel. con riuerente auifo Rifpofe , e tinfe di viola il
.
Altero. Grill. Al dolce sbigouir del tuo bel ufo Fra paIlore,e rof- vifo Rof. 10. 117.
.
fore. Qiiando hauefti dal Ciel l'alicro auifo, Vergine bella,im- Sagace Ghel. Fe feiorre
. i nodi , e con fagace auifo Gli fè llrigar
paran d ellerrofe Le rofe de l'Aurora 1. Madr.255. . da quelle fafee il vifo Rof 19. 16. .
Antig.*. ?. Saldo . Moiz. E fuor de l'ombra del mondano errore II Ciel con-
Benigno Ghel. 11 Creator fa con benigno auifo Dormir Adamo,
. templi con più faldo auifo Son. 8. .
e lenemente il unge. Rof. 11. 60. Sano. Car. Ala Capi, egli altri, il cui più fano auifo, Operinfi-
Bugiardo. Ine- L'orecchie noltre à clic buggiardi a nifi Van fotto- diofe, operfofpctte ( QuantimoUL: facre) hauean IeGreche
pofti. leb.j.7- offerte , VoIcano,o che del mar folTe nel.fondo Precipitato, o
Cauto Mar. Mouefi il vago Adon con cauto auifo Prouido à l'ar- che d'ardenti fiamme Si circondane En.i. •
.
.
mi, e non le tratta in fallo Scandalofo. Anguill. Speraua il conio guiderdone, e merto Del
Corteiè Vd. Quando fràgli altri uioi cortefì auifi Mi diffe, ch'io
.
vero Aio, mi fcandalofo auifo , Mà d'Vn nero mantel ne fù co-
douea combattendo Protiar pente robinia En. 1. 11. . 1 perto Metani. 1. 215. .
Difere to Ghel. I doni aprirò , c con difereto auifo , Che ne' fcri-
. noi rapportatrici amiche Palf. Etn.4. 1. .
S'iii
luueàn d'alghe, e di trifogli Rof.j. 61. . Sincero . Vd. Ma fe fede! Anni, fe prudente L'auifo mio , fe_» M
pu tato Mar. E ver,che quando ildifpietato auifo Per l'orec-
-. buono, fe lincerò . En.^j. 98.
chie parlando al cor ti gin nfe. Temp-iiz. Spauencofo Valuaf E i Oreci , ò folli, ancor à Thcbc andia/ino
.
Dolce, l'rolp. O
dolce aitilo, io ne fon lieto, e certo, Han prc- Dopo vn aitilo fpauentofo tanto ? Tebai.3. 141.
corfoi fuoi paffìil mio pei fiero Sol.i.i. . Strano Valuaf Perciò che Urani auifi fi ragiona Hauer lot dato
.
Duro. TJtf. Alfìn diipanc ahi duro infauilo auifo , , Ch'A!da_. fpello augelli, e fere Tebat.7. 113. .
componga discordie loro Rinal.i 1. 14. le . Trillo. AnguiU. E con quel trillo auifo era in quel punto Lo tac-
F.mpios Anguill. Lamadre infuriata il g'urdo arrclta Nel noto ciato lornumio al porto giunto . M«am.7. 168.
Vera-
. . .
AVO AVR
Verace. Or. Cortei* fama- anzi 81
il verace auifo A l*orccchi-_> eia a l'aure frefche, alme . Fur.6. 14.'
d'Lnea d'vn ^Ialino tale . En. io. Alpdtre. Molz. Et onde vfeir sVdian si dolci
Vtile Valuti E a anelJa di l ntolemo poi viene Acuì Cerere die note? Qualaura
.
alpeitrei tigni vrta, e percuote?
J'vtiie auiJó
Canz.4.
. 'i ebaLa. z i 4. Amica Xemig. Itene lieti, e per le placid' onde
Avla fala regale, o di Prcncipe Aura vi moua
.
albe! viaggio amica. EpilLi*.
Tcmpeiìara in gemmcBrun. I alhor ne l'aula rempefiara in geni- Amorofa. laft Ala ne la bocca, ond'efee
me Opra del Mago del r>aJa;:gio altero ) Oue fon rette l'Eri- aura amorofa , Solo
( rofleggm, c fcmpJice la rofa. Liber.4.jo
tree martme,Sen' giro ella pie\ofa,£ceifcuero
i.Sclu Clcop. . Auara Alar. Non
vedi tu , che mentre à l'aure auare
.
Per portar
Avo padre del padre, o della madre Antecefiòrc, antenato
. .
Sierra altrui le vele ipieghi . Lid. Abb.11.
Altf.ro Teff. Spiegato inclite piume J'er lo Ciel di \irtù
.
voitr'aui Bemgna Ni. e'. E col fàuor di benigna aura
-
afeende Tanto,ch'al
alteri, E ne fon le voflr' opre indici veri L ir. ».
Eccclfo. Augnili. Del Rè ibggioDitteo la veri prole,
echidi cui fon Gioue,e'J Sole. Mctam.8. 114.
GliauieC
. j
le
/0 arriua E fdiiì 01 ià
SÒn
° Nardo > £ ^ immorta-
BolIentc.I.nper. E mentre l'aria ertila aure bollenti,
Egregio Tel!. Enea, S'à lo Iplendor de gli atti egregi Empie le
.
Di tua pro- va.li egli a: .tri, e colli, e monti Di fuo
pria timae aggmngi il raggio, Al paterno fiato infiammato, 1 1
retaggio Accre.'cerai anzi di fiamme, kuft.j.
di gloria incmi fregi. I.ir.nJ.
Bonaccioia . Benam. Oue tre volte dieec
Famolo. Reimg. C K Owfte ancora hàd'onde alzarli al nanne già fpinte fSen-
Cielo, za altre tante, e pm, che] Ducegrida
) Dal tiro? ch'in fe rren le
Merce degli ani fu 01 fkraofi, e chiari Epiil.8. .
grane anime, L'aura foaue, ebonacciofa.efiJa.
Gcnerofo 1 di. t. he gioua à Milioni vantar per anni, Vittor.1.17.
.
c Jufiri De Bugiarda-. Mar. Ma di perfido mar vezzofoafceR»,
Jufin«a O
gli ani gepcrafi
il fangue, e'1 mcrto , E in lungo
ordine, è certo mfedel d aure bugiarde Non balletti così,
Mollrar o dipinti j volti illu/tri, Se'l nobile, e plebeo con ch'a chi lor crei-
fculti,
egval ione Approda à i liti de l'oleum morte ?
Serbali Borea, Amor Lifteiìa fede. Lid. Abb 10 &
Lir. 16. Celcrte. Perr. L'aura ccJclfe , ch'in quel
Grande. Car- De 1 oc.no ariete, hauea d'antico Cedro nel verde lauro Spira, ou'
primo Amor feri nel fianco Apollo. Son. 165.
entrar, vi; dietro a l'altro De'fuoi grandi aui 1 fimokeri eretti. Cocente. M..r. Ma nicntre leilufinghi , e l'aere intorno Talhor
En. 7.
mouendo vai, raffreddi , e geli De' miti fpeffifofpir l'aure co-
iUuAre Ar. Ricordar quel Ruggier, che fu
. di voi , E de' vollri aui centi. L1r.iVin.S0n.68.
illuftri il ceppo vecchio Fur. 1 4. .
. Cortcfe. Grill. Spirerei io ? o fpirerebbe quella Aura à laviti
Remoto Auem. .
O
lommo honor de gli aui miei remoti , Fofti d mia cosi couefe ' Pen.iio.
ragione eletto a tal fatica, Perche doue e virtù
li fono i voti. Debile .
Taff. Tu il fai, ma di tant'opra a noi sì lunga Dcbil aura
CI. Son.j.
di fama a pena giunge . Liber.4. 9.
Avoltore . molto grande, fimiimantc all'aquila
vccello
1
Delira. Mar. Si orga aura delira tua Jicue antenna, Sol del
la
Affamato Satin. Al fin conuien, che per l'antiche colpe
Sia refu- mar, gemma d'Arno ,
.
occhio di Scrina Tcmp.175.
terra A follener la guerra D'auohor affamato
.
pina in
, afnro e Dolce Angui!!. Con tanto don montati in sù le naui
rapace. Canz.6.
, .
Con l'au-
re andammo via dolci, e foaui. Metani. 14.
Afpro Chiabr. Ma fanguinofo rimarrà fui lito Pritio de' pianti 88.
.
Elìiua. Bemb. Ne le dolci aure citine, Ne vago mormorar
e de gli eftremi honon Lungo palio al digiun '1
d'afpri auoltori. d'onda Canz.u. marma .
Amed.7- Fallace Rai. Io ch'in vano à fallaci aure feconde
Augello famelico Mar. II famelico augeilo , Che rode
.
Più volte ho
à Titio il
.
del mio legno alzati i vanni Rjm. Son.40. .
mente augello infame , C'ha in eterna paftura eterna fame, Felice. Ar. Lanciando il porto , e l'onde più tranquille
Lir.9. Con feli-
ce aura, ch'ala poppa fpira . Fur.ij. 16.
Bramofo. Ceba. Che gli aprirà nel ventre fuo vorace L'auoko- Fcnu la. Mar. b 'Ivi lo ventolandoglicon quelle Ne f'ombra_,
10 bramofo. e'J can rapace Elt.8. 114. 0
Edace V aluaf Tu ne te accefe arene di Cocito Titio
.
l'aure temide, e Ielle . mo
.
diftendi a Figlia del Sole Bonf. Aure fighe del Sol, ch'ai
lauoltoio edace. Tebai.i. 103.
. caldo giorno Soa-
ui raggirateli del lereno, Portate quelle
Famelico. Car. Quelli hafopravn famelico auoltorc, voci d'ogi intorno
Che con Focou. L-hiabr. 'lutti Ipandono al Cielo alti nitriti,
Suampa-
I adunco rnllro al cor J intorno
Gli picchia, e rode En 6 . 110 da le nari-aura focolà Fir.o. .
Infatuale Manzin. Se Prometeo pendente Viuo
.
lacera preda Fofca. Petr. Vien poiil' Aurora, e l'aura fofea inalba Son.
D auonorinfatiabile, e vorace? FJer.1.5. 1-rcfca Mar. Caro refugio a' miei grani martiri
1 88. .
Bi AVR AVR
deli àgli amor noflri, D'vna ambrofu dolcilìlmaliurnidcrtc. Santa! TafT. Qui tacque il veglio: fior quii penfìer, quai petti
re liete il thiuib grembo . Liber.4. 75. Seconda . Anguill. Sol rcfhr fuore alcun Fauonioface, Che fpira
Lieue Remig. Ah volubil Giafonc, ahi via più lidie De 1" aure__>
.
l'aure lue dolci, c feconde Metani. 14. 86. .
lieui à la itagion nouella Epift.<5. . Serena Petr. L'aura ferena, che fra verdi
. fponde Mormorando à
Loquace.Cell. Hfca del C iel de la fua mente intanto Quanta neb- ferir nel volto vienime Son. 164. .
bia vi fparfe aura loquace . Var. Soaue . Tali." Spiana monti de l'onde aura foaue , E folo incre-
i
Mantice. Gap. O
de' figli d'Aftreo Cortefe famiglinola, De l'eflc- fpa il bel ceruleo grembo Liber. 15.9. .
quie del Verno vltima (quilla: dd profondo Egeo Paflàggie- O Sonante. Brign. Mille cani oricalchi il fen pregnante Per giudi
re, onde v ola Per lo placido humor natie tranquilla : Mantice foffi in lor pugnar concordi, Van col iforigionar d'aure fonanti,
onde sfamila Sul rimbambir de l'anno Quel foco, onde fi Han- Ch'ai tuon lieto , e feroce il Citi s'aifordi . Giorn.7.
no A la ltagione acerba Dal gel Scure in vn le piante , e I'her- Solpirofa Imper. Ch'altro non è quel fibilar confufo De le fron-
.
ba . O pittrici leggiadre , Gh' à la llagion primiera Di sì vaghi di in sù tronchi , e quel rimbombo De l'aure fofpirofe dentro
i
Soauiflìmc trombe , Oue il ghiaccio li ferra , Chiamate i fiori i ellaogni fiora Rufl.i. .
campeggiar la terra. Occup. Canz.j. Speditiflima Brace. Che l'aure fpeditilfime , e leggieri Dietro il
.
Matutina. Tali. Ma quando poi di nouo ogni bandiera A l'aure rapido pie lente dirclti Vrb.1j.65. .
marmine il campo fciolfe . Liber. 1$. 66. Spiritello foaue. Gap. Aure fercnc, e liete Spiritelli foaui , Che
Mendace. Brace Già per l'onde fi mouc, e morde il lito Con cen- quinci intorno iteper l'aria errando Occup. Canz.f. .
to ancore fuc grandi , e tenaci La noua armata , e già foaue in Spiritofa Brun. Giunti oue l'aura fpiritofa , e dolce Và pafeend'
.
vifo l.e facean lofpirando aure mendaci Groc.14. 61. . oro,eyà beuendo argento, E con fufurri i fior percote, e mol-
Mcflàggicra TafT. Già l'aura meflàggiera erali defla Anuntiar, ce Delitie d'Eolo, innamorato vento i.Sclu.jCleop. .
che jc ne vien l'Aurora Liber.3. 1 . Squilla del Cielo Bonar. Ecco l'Alba, odi l'aura , Ch'è la fquilla
.
cando armoniofì canti, Forma di fa/lo à chi t'afcolta dai Ven. . Kofi. 7.
Pomi Son. 4?. Tenera Brun. A' più tremoli, e chiari Soffi de l'aure tenere, e la.
.
"Molle TafT. V'è l'aura molle, e'1 Ciel fercno, e lieti Gli alberi, e i
. feiue MorniorauanQ i mari Solo alhor per le nue Ven.Terr. .
ipirar nel feno aure nocenti Goft.6. 63. . Tepiderta Mar. E l'aure tepidette, Genitrici de' fiori Grauide di
.
Notturna .la/1, li le pur la notturna aura percote Tenera fronde virtù mafehia , e feconda , Figliando van de' coloriti parti Gli
mai d'olmo, o di faggio Liber. 7. 14. . odorati concetti . Samp.4.
Odorata. Tali' Aure frefche mai fempre,& odorate Vi fpiran_s Tremolante. Ghel. Tri le dolci acquea l'aura tremolante Om.
con tenorftabile, e certo Liber.ij. 53. bra faceano vn verde lauro, e vn pino
.
Rof.3. 93. .
Peregrina dell'aria. Mar. A voi de l'aria peregrine erranti Fitta fi- Vaga Mar. Aure vaghe leggiadre aure odorate , Se dal volto .
, ,
ere, aure felici, aure beate, Se mentre per lo Giel l'air fpiegate del Ciel.puro, e fereno Togliete nembi ; hor voi dal crin, dal 1
Vol'co trarrete iprieghi miei volanti Lir.Bofch. Son.if. feno Quelta del mio bel Sol nube fgombrate.Lir.Bolch.Son.il.
.
Placida 1 afT. E dilarma la fronte, e la rillaura Al foaue fpirar di Vezzofa Mar. Mi temi forlè a quel bel ciglio ardente, E irà l'alpi
. .
placid' aura. I.iber.14. 59. del cor d'aura v ezzofa Tornar rigido Borea , Aultro cocente
Platidiiìima Brace. Tranquilla l'onda, e placidiffim' aura Ogni
. Lir.Bofch. Son. 14.
frutto, ogni fior nutre, e refìaura. Croci 7. 77. Viuace Tronf. E con fuperbo, e dilpietato feempio A Seuero in. .
Populare . Tafl! Cosi di/s' egli : e l'aure popolari Con applaufo uoiò l'aura viuace . Coll.j.30.
lèguir le voci eiireme Liber.n. 105. . Viuente Sauor. Come talhor, quando nel Tauro accende Febo
.
Agi-. Vocale. Ghel. Ecco ch'à pena il tuo faluto in tutto Porta à l'orec-
Propnia Anguill. Mentre con dolce,
1 e affertuofo accento Chia- chie mie l'aura vocale . R0C4. 11.
mo l'aura propitta al
mio foggiorno Metani . 7. 320. Volante Benam. O
tu che Jeue Ipiri , e in dolce errore Segui le
.
Proterua. Lcng. Tolga da piuma teforicra, e bella, Volo più vie de l'aria , aura volante i Tu che Itcrpi à gii fterpi, e ne Ie_-f
prendo aura proterua . Eleg. 11. piànte Pianti antico rigor, fpirti d'amore Sel.Son. .
Pura Mar. Aura, che ner Io Ciel co' miei fofpiri Carca il grem-
. i Volgare. Mar. Le labra attuiti, e in sì bcU'acque,e chiare Non mi
bo d'odor , ten' voli in fchiera , E pura e molle, e dolce, e lu- , gonfi la mente aura volgare . Temp.3.
fuighicra Di due labra odorate emula fpiri Lir.B0fch.S0n.14. . Avriìtta aura picciola .
face Son.
. Sei. Bemgna. Patern. Quindi portano al Ciel benigne aurette Brama-
t
cute. Guar. Gioite anco al gioire, etautclingue Suogliete to, e molle odor, da mille herbette Stanz. Terni. 1. .
quante frondi Scherzano al fuon di quelle Piene del gioir no- Dokiflima Brign. Et agitando di fua velie vn lembo D'vn'auret-
.
AVR 8? AVR
Maturili*. Brun. Mira ò Filli, odiò Clori, L'aurctte marutine. Conduttrice. Mar. Vfcita col caneitro era, e con I'vrna La
Vcn.Terr. Od.6. con-
duttrice de' nouclh albori, Da aureo vafo, e da la mano
Mobile, liald. fi per Io Ciel Latino à volo andatiano Zefirctti la- ebur- 1
Atroce. ValuaC Sta fui temon Bellona, atroce auriga, Ne mai la- l'Oriente la Titonia Dea , E feotendo fi bel crin dafvifo ador-
feia i dcltrier pofar vn poco Tebai.7. 24. no, Di mille vaghi fior l'aria fpargea. Tcbai.j. 115.
.
Coracr.iofo Vd. Non con tanto furor biga o quadriga Da Ie_j Dea che fcaccia l'ombre.
.
Anguill. L>t mj™ior tema il cor cofìrct-
,
auriga Ne' iolenni certami vincer fperi , Che fefcen non perco- Dea del primo albore.
Alienili. La Dea che'] primo albor nel Mo-
te, e m»
ciitiga C or. la sferra ogni palio 1 fuoi corlieri , ] do fpande Ragionali , chc'l rapi ne' voltri lidi Metani. 7. ijt. .
inoltra pero ior, e lor minaccia, Le briglie allenta, à tutta fuga Difpenfiera
Imper. Onde già meflb il lento fonno in fuga , Col .
i caccia, fcn.r jj. lucido terror de" fuoi bei Turni Difpcn fiera di r.ig?i , apriua in-
Dotto . Ta/E E frena il dotto auriga al giogo adorno Quattro torno Con l'alme chiaui de' fuoi ricchi albori Lciruieitre de gli
vnKorni a coppia à coppia auiu'nti Liber.17. occhi, occhi de i cori Ruft.i.
.
J4. .
Famofo. Rim. Famofo aurica, a te le v ie fon conte , Chefcorta Dolente Mar. Sorgea l'Aurora, mà
dolente, e mclta, E con pal- .
al volo hai candida colcmba i.Son.i? i. lida faccia, enubilofa, Sidimoitrauabeniiuniiafuneib. Quel
.
tillan le rote à la quadriga Eir.ii. 48. Emula del Sole Quer. Così vermiglia folgorar l'Aurora Fuor de
.
.
Amata di'I'irone. Valuaf Alhor ch'vfccndo fopra J'Ori/onre_. nata, Dal padre generata , Che, tolto nato lui,morrai repente
L'amata di '1 iton l'aere accende , E verla da l'aurato humido Rub. Prol.
crine Su le rofe, e sii fior gelate brine Tcbai.j. 1 31.
i
Folgorante. Gugl. Dopo tante fue chiare inuitte proue Feho,e
.
Amica. Brign. C he più non fpcra, che fuo volto apporre A" fuo la vaga, e folgorante Aurora Quell' alma luce , e ciò, che '1
lumi nemici amica Aurora. Giorn.3. Mondo honora Dieral mio Soie, ond' ogni gratia horpioue
Amica di l'itone Valuaf Già da l'amica di Titon, ch'vfciua Mo-
.
i.Son.ij.
ilrando in Oriente il vifo adorno, Vinte le IteJIe, e pallida fug-
Foriera del lume Cap. L'Aurora non è già, che mi f.ì feorta, Che .
giti* La notte, e'1 fonno già votato il corno T ebai.fi. 7. pur veggio l'Auro; a Tenera del miolume Cacciate hauendo
.
Amornfetra. Brun. Sferzi pur per le flrade Orientali Nunciadel in mar tutte le itellc Ne l'albergo di Theti,in Occidente Ir fret-
di l'Aurora amorofetta, Delìrier c'ha nel pie il vento, e nel
tolo/a ad appreitarnù il letto Idil.p.
,
.
enn l'alt, E ne paleggi pur orgogliofetta 1. Sciti. Clcop. Foriera del Sole Man in. Hora, che forge in Ciel, Florina bella,
.
.
Aracnc. Brun. Vida su l'Oriente Fuggitiua l'Aurora, enoua_, La Foriera del Sol co' fuoi crin d'oro Abbo/z. Son. .
Aracne Ricamauacon perle il Ciel lucente z.Sclu. Canz.;. Gelata - Brace. Fugge la notte , e sù l'Armeno Eufrate Le (Ielle
.
Arciera lucente Bald. Elei arciera lucente Che tratti arco d'ar-
.
ammorza la gelata Aurora. Rocc.8. jj. ,
CameneradeJ Sole. Bald. Apre IVfcm gemmato Cameriera del Honore. Cafon. M.i già
figlia del Sol la bella Aurora Honorde
Sole, Affretta l'aureo pie nuntia di luce
, E del torto camino al l'Oriente Dipinge il Cielo, e le campagne indora ì.zj. .
nouo die Seminandoli! fior, fegna le vie Rim.i. Amor, [dil.4.
Illuminatrice dell'aere Anguill. Colei ch'alluma l'aere ofeuro,
.
.
candidetta Aurora Amar. 1 i. Inuermigliata Imper. Oro il crine ,e la man neue animata De-
. .
.
ce amico . Purg.9.
Lucida. Mar. Dathefpargei fuoi fornii almi, c tranquilli la .
notte
, . . .
S4 AVR AVR
diur- & Ricca. Tronf. Sparge la ricca Aurora o/M vermigli Coft.19. 69.
notte infin, che la fiia gclid'vrna Vcrfa l'aurora lucida,
.
Lir. B0fch.S0n.34. Ridente Brun. Lcllì, che'J Ciel deltina a' vanti eterni De gli anni
na. Altro giamai che te non chiama, ò Filli
.
.
hor hor m'apparfe , Sotto fem- Rotata. Alain. Tolto ch'accintala rofata Aurora Lafciando il
il lume Prccurfore del giorno,
human celclte Nume Epiil.Hcroi.i. 11. fuo Titon riporta il lume Atl. .
biante .
Rofea Grat. Et ;i la rofa che'I fuo labro infiora Rofa eguale non
Luminoia. Olici. E gi.ifpargea la filminola Aurora Dal bel lem-
.
Herr. Ma la lucida Aurora intanto in Cielo Spofa aurea - Anguill. Che pria che l'aurea fpofa il bianco veglio
Meffifigiera del dì.
Filar. Prol. Superba Malu. Quella fuperba Aurora Che de gli occalì altrui
. .
fo fon .
Come la nona Aurora à predir venne C'hauca Vergine Tafi\ E quale, e quanta A gli mortali appar vergine Au-
Noua. Angui il.
.
carro il Sol già pollo il piede. Metam. 7. ut. rora Sparger d'argento, e d'or rugiade, e raggi Amine. 1. z. .
fui
Nouclla . Tali. Seco la vide il Sol da l'occidente , Seco ìa vide la Vermiglia. TalT. Così pregaua : e gli iorgeua à fronte Fatta già
nouella Aurora. Lioer.6. 79- d'auro la vermiglia Aurora Liber-iS. if. .
d Oriente Di-
^ i fior, queta l'onde, Poi nel fuo lume fc medcfma afeonde. i.fi
la notte vince
che Lagr. Som??. go, Ai caual, che canale o, A quello bel ceftello Pieno di fior,
ra, .
color d'vn lampo fuo Fertile Car. Rado quelle mie riuc, e fondo i campi De la fertile
ne le gemme pretiofe, e chiare Del bel .
vermiglio Ingemmò di rubin, d'olirò arricchio, Con ella quali Aufonia. En.8.
augurio
con permei vtuace Di color viui dipingendo andana La taccia Avsi-icio .
pora de l'Eoo , la bionda Aurora fi carro del mattili inoltri Benigno. Mar. Già le Graue pudiche, ci calli Amori Varridon
tutti con benigni allibici
ch*inchiodi,Se contrata di luce il Ciel colora; Contenda il luo-
Bugiardo Leo. Mà pur creder debb' io, che vera Ila L'arte falla.
go al Sol già vaga , vaga Spettatrice del duo! , che l'ange, e im-
.
piaga . ». Selli.
Caro Bent. Sotto si cari, e fortunati aufpici Vii fortuna ria sfor-
Portatrice del Sole. Fcrr. Onde, ò Bruni felice , Del Sol la porta-
.
tuo in- funeili, Vibri la forte pur dardi infelici, Nulla pauenterò
trice Ti cede, che più degno E del parto di lei, quel del
zi .
Precorridnre del di Mar. Pur non fei fui bel carro afeefo ancora
.
Deliro. Mar. Madre, e qual non's'attcnde Da coppia sipregiau
Quella , onde ricco hor vai, porpora ardente, E del tuo di prc- Sotto l'aufpicio deliro Di sì felici (Ielle D'alta fucceifion lieta
influenza? Epit.s.
corridnee Aurora Lir.Heroi. Soni4- .
piaggie intorno, E falli nomai l'Aurora Primauera del giorno. l'humido fen, dier fegni i Cieli Del cclclle Imeneo faltofi au- :
anco jl Sol fa pretiofi incallii Co' primi raggi àia purpurea-. Felice. Mar. E conolciuto il fegno De l'aufpicio felice , Rafciu-
Ciel, nel Ciel fucceda Arturo j.Sclu. Bar. to foco i loro aufpici felli
.
Tebai.\6. 53. .
Fu-
. . . . . ..,
, . . . ,.
AVS AVS 85
f '.jiieflo . Orili. Sotto aufpici funcJti In quella bocca perfida na- impof*. Mond.i-
fielli. 5.8. Nubilofo Chiabr. Varca fue regie feliiCj e volge il tergo Al fred-
.
S'erano in luogo forte gli inimici Fur.56. . Piouofo Brace. Sol quando a lui le fpatiofe rote L' Auftro pio-
.
Infaufto. Mar. Edcl fiero pronoltico temuto L'infaufto aufpt- uofo, Ojl'Aquilon percote. Vrb.6. 61.
cio in lei fofpetto accrebbe Procclloio Valuaf Come fc I'humido Auftro proccllofo Si ino-
.
Lieto. Ciec. Con lieto aufpicio il Frigio Lneas'vnio AlaSido- ue contr.i l'Aquilone altero . Tebai.7. 167.
.1
nia vedoua Regina . Ha dr. Prol. Rapido. Corto. Cefsò in fineiJfoffiardi rapid'Auftro, Miche
Malauutnturofo Car. Di parlar ne ti dia feemi vna volta Tanta
. : prò, fe principio hebbero alhora Più feroce feiagure, graui
e
fuj tracotanza, e tanto orgoglio , Che co" i fuoi malcauucn- oltraggi t Alui. 3. z.
turo/i aufpici N'ha qui condotti . En. 1 1 kauuolgìtorc Brace. Per la Getulia impcrio/b regna L'Auftro
.
Memorando Vd. E Roma . forgerà fono a i felici Suoi memo- rauuolgitpr di nubi nere, Perturbail Mondo, e lo diferra, e
randi, e glorio/i aufpici. En.6. 169. fdegna C iò, che d'auanti al fuo furor non pere Vrb.tf. 5. .
aulpicio infaufìi augelli. Coli. 19. 29. il Liei loilìò da l'Hiperboree foci , Se l' Auftro ribellante, e di-
Anile. Teli. Non ria già ver ch'i i rimbambiti accenti D'anile , Soffiante. Mar. Ch* a fuon d" Auftri foflìanti , e d'Aquiloni Tor-
auflerità mi picgfii, e tenti Effeminar d'vn mafehio Nume i do- mentando la terra il marconimoue
ni . Lir.7. Superbo Mar. Le tue chiome non sfrondi «orrido gelo , Le tue
.
Avjtru . vento meridionale caldo, te hnnudo braccia non fpezzi Auftro fuperbo .
Accefo . Bald. Di difufate g'.itie il luogo è colmo ; A prò de' pra- Tepido Ghcl. Fin che rompendo à l'afprc nubi il clauftro Si sfa-
.
ti fuoi f'anfi coloni Fin gli Auftri accefì , e i gelidi Aquiloni ce à lo fpirard'vn tepido A nitro. Rof.j. 74.
Rim. Heroi. Epit.i. Tonante. Rin. Ne l'aria del tuo vifo Auftro tonante Sfidi Aqui-
Altero Filipp. Non è maggior, nè puot' eflTer maggiore Trà Bo-
. lone irato , E caglia d'ulra nube vn foco ardente 1. Canz.n. .
Crucciofo. Mar. Cui fchiantar mai non valfe Auftro crucciofo Turbato .Bald. Spedò pal'iji mì , Che ruoti Auftro turbato Ful-
Di martir graue , o di feroce orgoglio Lir. Marir. Son.10. . mini minacciar di Numi irati Rim. Heroi. Canz. 10. .
ftro crudele. I.ir.<>. lene de l'Egeo più nero Da tempeftofo horror geme percofia
Difdegnofo. Tronf. Rende gelide l'alme il caldo vampo D'Au- Coli. 17. 10.
rtro, ch'ogni hor più difdegnofo rugge Cort.9. 17. . Volante Rich. Non vò cozzar col Cielo , F. sù gli Auftri volanti
.
Empio. Anguill. Porta via intanto l'Auftro empio, eveloce..» Gì. torba!; d'arena à le mie rrioli Rim. Canz. .
L'Attiche vele, c la Creicnlc voce Mctam.S. 112. . Avtololi popoli della Mauritania Tingitana , oriondi da i Ge-
.
Feroce. Brace. E l'Andro nuauto rapido , e feroce Vince ogni lidi, che nella velocita del corto auanzano i circonua ini
, fchermo, ogni refugio, oppi arte RocCi. 31. . Agili al moto Tronf. Gli Autoioli, ch'ai moto agili,e fnelli 1 pili
.
feruid'A nitro, e te gelare rote Cacc.4. 115. . Aviorita*. poteltà, madia degna di fede, e di ruterenza
Figlio del Verno • Mar. O del Verno , e de l'alpi afprc infeconde Grande .
Dant. Genti v'eran con occhi tardi
, e graui Di grande
Tépeftofo figliuoJ, «.he l'ali, e'I crine Pieri di nebbie , e di piog- autorità ne' lor fembianti Inf.4. .
gie, e di pruine Turbi il Ciel, bagni i cinipi , agghiacci l'onde Scuera Mar/ Sembianza augufta, autorità feitera Terrore infoo-
.
Furente. (Un. Sarei placido mar, mà fammi guerra Con bom- Avtvnno vna delle quattro llagioni dell'anno, che comincia.»
.
Gentile. Fiamin. Spieghi l'Aullro gentil le calde piume , E non Dolce. Benam. La feruente ftagion vinta rimane, E'I dolce Au-
laici Aqnilon l'oleine grotre Rint. Son.8f . tunno il fiio fauorn'anprefta" Vittor.i. 41.
grani d'atra nube T cigli . Coft.n. 18. Huomo &c. Augnili. Hanui vii linoni più maturo da man manca,
Libico Valtiaf. . O
pregno d'atre nebbie il Libico Auftro l'ioue E Ita fordido, e graflò,e pien di molto , D'vue mature fon le fue
da tutto il Ciel foiira la terra. Cacc.j.61. ghirlande Di fieni, e ricci di caftagne, e ghiande Mctam.x. *i. .
ligno Auftro, c'I fofco Sollc incende Pallide fanlì , il grato tunno liberal di mofto Voi. 1. Stél. .
odor vien meno. Ogni lor ftelo lì defìcca, e pende. Tebai. 7.67. Pigro, brun. Coronato di pomi il pigro Autunno Sordido di Lieo
Netnbofo . Bald. Deh venite volando Sofpiri, Auitri nembofi, al Quindi tragge firoi giorni -tufiC i .
corfercno. Rim.i. Amor. Canz.7. Pioiultro Alain. Poi il chiuda in parte , oue temer non poflà II
.
Neuofo. Giuli. E perche li confami , Aduggi ogni tua frondc_j piomfero Autunno, o'I freddo Verno Colt.i. .
Auftro neuofo . Od.24- Pomifero Ghel. Intanto hauea la rubiconda Eftate Chiufi i fuoi
.
Noiofo Pignat. Fior che vinto di fiamme arde rabbiofo Sirio la-
. parti, e'I poluerofo Agolto Al pomifero Autunno hauea la-
trando , e l'aria acixfa bolle , Et empie intorno le campagne feiate Le fue vicende, c la vendemmia, e'I morto. Rof 5. 39.
e'I colle Sol de' grani fuoi fiati Auftro noiofo Rim. Son. . Raccoltor de' campi. Imper. Già raccoltor de" campi il ricco. Au-
Nubilo Tafi". Altre imagini a delira, altre à finiftra Verfo il fred-
. tunno Iinpouerifce di Jor gemme bronchi , E già pomi del i 1
do Aaùlonc , e nubil Auftro Collocò pofeia , e i chiari nomi leu Caduti, o tronchi Vede à fom.0111 il giottoncel Vort'unno •
H Caf
. . . . . . . . . . . . . ..
$6 AVV BA
uerfario fuo fiero, egagliardo, Non più rclìar in campo ardito,
Caf.j. u- , .... Autunno, e fermo , Ne pur Tideo ofi Jo /"guardo 1 ebai.S. 166. fofrir di
Ricco Mentì. Onde . torni l'Elfate, e fegui via II ricco .
Sor Infello G_tt. Tirannico voler, brame uscenti De' tuoi si infetti,
c la gClara Bruma . t- 8. .
trauaglio
migli Dal fuo grautùo fefl vite feconda Depone allegra a' ^alle-
tà,
per fecondarla, oro, e fudore, Tributo fiumano di diuin liquo- rc il campo amato . Liner. 13. 73.
re. Rfuft.i.
Seconda . Tali, Seconda .:uucrlità,pietofo fdegno Con Icue sfer.
Stagione pomifera. Guif. Le Gru, iV a' Nani Boreali fanno Tre- zaiii là sù flagella. 1 iber.11. 87.
Tardo. Alain. Spiegate al CicI le vaghe fue ricchezze Nel tardo Ainmiffo. Angui!!. Con quefto alfetmofo auucrtimento Ti la-
Autunno . Colt..}. ico, epervn tempo al del m'inuio Metani. 10. 197.
Tempo fruttifero Falò Scorfo de l'età mia l'Aprile, e'J Maggio,
.
Amabile Cap. O d'vn padre ricordi, o d'vn amico Gli auuertt-
. i
Teforier dell'anno . Imper. Mà il vago Autunn o teforierdc I an- ai olyimenti De i labirinti de l'immane menti Rim. Cari/. 2.
1 .
"
no Sdegna pomi sfioriti in celli afcmtti. C.afj. 78. Secreto T Tali E fe ne van doue vn gireuol calle Li porta per fe-
Vago. Brun. Ma ben fei tu mio Sole, Che de l'alto mio corfo C on •crcti auuolgim-nti Libcr.19. 8. .
miracoJ maggiore In vn fol punto le llagioni alterni , Che Ln- Tardo Tal?" D ir sii le mura ad ammirar fra tanto Cheti fi Han-
.
pri nel bel volto f iorita Primauera , Bflnio ardor ne' lumi , V a- no, e attoniti i Pagani Quc' tardi auuolgimcnti, e l'huniil can-
go Autuno nel feno, Afpro Verno ne l'alma. LpifuHeroi.1.11. to J.iber.i 1. a.
.
AWANTAGOIO. Vtllità. Tortuofo Corro. Fia bene ancor, che de' cauai, de' fanti Spin-
.
colpo, S'arrcftò l'altro, o fofle cafo, o folle Auuedimento ac- DoJce Mar. Se ben quando fi volge à i hcv giri Di quelle luci an-
.
corto, Sfuggì il ferro mortale-, Lafciando il petto, che die luo- gliche, c lerene, Confida il ricco don fi gitta à piede, Che di
go intatto . Pali. 4- } j ;ù dolce azur tinte le vede. Tcmp.n8.
Avvenimento, accidente, cafo autienuto, o incontrato PliriAìmo. Braic. Marchia l'inumo eflèrcito al colore D'vn pu-
rilTin:0 azurro, e cnltallino , E fenibra il lucidiamo fplendorc
Atroce. Fr.Lc. Coladoue raccolti Sono tanti pallori e rante_> ,
Ninfe, Quiui gridò l'atroce auucnimcnto Coltanz.4 !• • Per l'Oriente vntremolor mari no. Vrb.3. \6.
Crudo Pog. Stelle, s'in voi pietà giamai s'viiio Per cafo acerbo,
.
V il -ce Brun. Oiàcon viuace azurro l 'ampie ftrade del Ciel fui
.
eauenimentocrudo. Cai. Ciei colonna, Ecco fen' va repente Quella dipinta Aurora_t
Do<riiofo . l err. Se pur così dogliofi auuenimenti Turbare non z. Selu. Canz.4.
lliauraiino, ed interrotte . Mir.5. i. Azzimini ornamenti , abbellimenti , che s'aggiungono ad vna_»
.
InfauJlo .Cap. Otie ti par, che pieghi fnoi turbati Penfieri? e del i
ccl„ per farla più v.iga
fuo fogno (al creder mio Nuntio d'inlaulto autienimento , e Forbite C ar. E gran malie d'argento, e gran va/blli Di Dodoneo
.
grande ; Qual ti par ch'ella flim il più verace Sentimento , o n.eta'Io; vnalorica Di forbite animine, ennierzate Maghe
prefagio? Cleop.i. 5. dentro d'acciaro, e intorno d'cjro En.j. .
Tragico Cap. Dal !uo rigor di faiTo non la mouc Quello mio ipa-
lientofo 1 ragico auuenimento Idil.6. .
B
AvvtsTvRA. auuei.imento, accidente, Iòne, fortuna
Alta Alani. Tu pria f.icelli al cieco Mondo conte L'alte auuen-
.
23 ABELLB città di confulìone .
ture . Lib.4. Lleg.i. Aita. Brun. Dì, ch'orgogliofa e men l'alta Babelle , Chepervan
Afpra Almi. Ohimè . il leggiadro vel, che dolce, e piana
L'afpra d'aLeri^u empio troleo, Sfidò le siere , e minacciò lellelle.
auuentura nollra al Mondo iacc Son. .
Epill Heroi.2. 8.
Ciel mouc Le mie Orgogliofa ont. Se contro al Re fublime , Che con lucido pie
Lieta. Piccol. Ch'io poteflì feourir d'onde
. I
il
uentura tua si rara . FUM«4V Superba. Talf Come ardirei vincer Babel fuperba, e la Crocea
Strana. Ar. Facendo liorvna.&horvn'altra via Douepiu hauer lpiegarda Battro a Thile. Liber.7. 69.
Arane auuenture penfa- l ur.4. 54- Babilonia citta della Mefopotamia, Metropoli della Caldea
.
Inuitto. Tali Son quìgli auuenturieri inuitti Heroi, Terrorde lonia Idil-9. .
quc'&oi Erranti, che di lògni enipion le carte. Liber.i.si- bilonia empia, e fuperba Cono. 11. 5 1. .
Avvirsario. contrario, nimico Bacca coccola , frutto d'alcuni alberi fruttici , o herbe feluati-
.
Afpro Alani. Pigliate eflèmpio voi c'hauete in feno L' afpro au-
.
che, come ciprelfo, ginebro, lauro, mortella, e limili
uerfario . Son. 11. Amara Rich. Da voi, ch'amare bacche al cor fruttallc, Lungc vn
.
Crudo .Augnili. E ciafehedun di lor crudo auuerfario chi paf- A penfiero, amati lauri, i" volgo Rim. Son. .
Duro . (jiiid. Duri auuerfari di deliri honelli , Che n'hatican cara uea ferace, e viua Pafcer la fame de la bella Diua Rof 9. 56. .
BAC UAC 87
rate Baccanti, infami, & ebrc . Metani. i j. i^. Dar mi potrai dolci amorofi baci , Come à baciarmi già ma-
Infuriata . Remig. Qua! Baccante , che mentre à facri altari Di i terno amore Ti fofpingeua, e riuerente affetto Epifr.4, .
re . Epifr.io. ftre d'Amor fabnehi i faui , E con aghi fonili Mentre 1 labri
Sacrilega. Angui!/. Non però Tionco lafcia impunito L'crrorde congiungi Pungendo alletti, allettando pungi Od. 27. & .
le fai. rileghe Baccanti Metani. n. 20.. Ardente. Mar. E con gli ardenti baci, Che in lui dolce afiìgea,
Spintale . Valuaf. Ciò detto, e gran ruina al Rè deferitea La fpiri- Cercauafe potea Rifcaldardel fuo bene Le fredde membra,
tal Baccante in terra giacque . 'I ebaid.4. j 1 5 fcc agghiacciate vene 1. Lir. Canz. 16. .
Squadra lieta. Mar. Dico Bacco gentil e, C he con fuc licte.c ltrcpi- Ando. Mar. Ciò dicendo s'inchina Sù la bocca sfiorita, E da le
rolt fquadre In ricca pompa altier iacea ritorno Trionfato! de labra fredde Si compiace, e le gioua Rapir gli aridi baci. Sàp.8.
l'cfpfjgnato Gange . Satnp.j. Afciutto Rm. Infìpida mi baci elori gentil ; non è foaue in tut-
.
Stolta . Mar. Tutta del bell'Adone a' danni intefa Sembra ftolta to A l'aride mie labra il bacio afciutto 3. Madr.6. .
Baccante, o Furia vitrice Bello. Tali". Baci amorofi , e belli, Mentre che voi m'aprite Di
Bacco . figlio di Gioue e
primo , che trouafle il , di Semele : fu il rubini, e di perle alti refon , E tra ouelfi, e tra quelli Aure dol-
trionfo, el'vfo del vino, e perciò fù detto Dio del vino . ci, e gradite Spirano di virali Arabi' odori i.Am. Canz.p. .
Almo. Augnili. Tolto che Bacco almo, e giocondo intende In Caldo. Tali" Da le pallide labra i freddi baci Che più caldi fpc-
giouane si bella vaghi lumi . Metarri.8. 145. 1 rai vuò pur rapire Libcr.19. 107. .
Biomio. AnguilL Altri l'appella Bromio,altri Lieo, (Jucita Bima- Carattere d'Amore Font. Bel caratter d'Amore , Che con linea
.
ne il c hiama , e quella Bieco , Chi Nifeo , chi Nitcllio , e chi viuace Moiln apertoli delio, che ferine l'Icore Vagofcgno ,
Tionco, Altri Eleleo, altri Euante, altri Liceo, Lo nomano an- di pace, Caro cibo di vita , De' famclic fpirti elea gradita—. i
ror de l'c/pugnato Gange Satnp.j. . Che rinchiude la bocca, apri foaue , Et in ricco \ afello Di ru-
Diogiouine leu pre Anguill. De lo Dio fempre riouinc s'ac:en- . bino girante Porgi al cor, che Iangnifce,acqua Udiate. Od.17.
dc, E de l'amor fi feoraa di Tefeo Metam.S. 148. . C'ibo-.'i all'. Eaci foaui , e cari , cibi de la mia vita , C'hor m'in-
Dio giouinetto Mar. Da l'altro lato niira/i /colpito Ilgiouinetto
. uolate, hor mi rendete il core 1. Ani. Canz.o. .
Dio, clic'l Gange adora. Cortefe. Taff Baci corte/i, egrati, Evoi labri amorofi , Che
Dio lieto Mar. Di terio olmo e l'opra,c d'hedra cinto, E di pam-
. tauro date altrui quanto togliete 1. Ani. Canz.9. .
pini, e d'vue il lieto Dio Moltia da dotta man fcolpito, e finto. Delio. Teli. II bacio è vn bel delio , Che s'ha di trasformarli,
l.ir.Bolch. Son.58. Poiché poni! in oblio La vita , enei baciarli Parte Pan ima__»
Dio pampino fo Mar. E in ciucila ancor, clic d'vua purpurina II
. propria , e li trasforma E '1 corpo amante anima noua infor- ,
Dio foaue . Valuaf. Onda molti ch'vfcir ne' campi à frotte Vcrfo Dolce. Guar. O furto auucnturofo, o dolci baci, Dolci si, mi
il maum poi rimaner conuenne Tra 1 fiafehi vuoti del loaue_> non grati, Perche niaucatia Jor la miglior parte De l'intero
Dio A fpirar anheJando il forfo oblio Tcbai.i. 20. . diletto, Dauagli Amor, non gli rendeul Amore. Pail.i. 1.
Dio Indiano Augnili. Diede a gli Dei le Jorprimitic , c'1 grano
. Ellremo. Anguill. Dà i baci cìtrcmi.ì le defontc labbia ; Che
A la 1 rinacria Dea nei tempio orferfe , Fc, c'hebbe il primo vili canto amato hauea di baciar viue. Metani. 4. 140.
Jo Dio Thcbano Metani. 8. 1 28. . Fabro unifico. Font. Tu bel mulico labro D'amorofa dolcezza
Dio vermiglio . Mar. Ma di Bacco fratello Amor volando Con Leghi in groppo d'amor labro con labro , E con viua allegrez-
fila madre v'accorre, e Citherca, Ch'e dei vermiglio Dio fidata za fai ilillar da due rofe , Che Natura auuiuo , manne amoro-
amici E Ha lui feompagnata agghiaccia,e torpe Samp.?.
, . lc. Od.i 7 .
Dio de' vini. Spui. Ecco là telteggiantcìlDio de' vini, Chea foaui, Fedele Ghcl. Rendi il bacio ledei rendi à la Bocca Da le tue_>
.
e pregiati itioi rubini Hor in monili accoglie, hor gi'in.u niella, labbia affettuofe, e belle . Rof. 11. 71.
E con arte si bella I tralci lega, e teflè Canz.i. . Feritore Priul. Anzi sì impetuofi Sù le bocche amorofe I baci
.
Dio vinofo . Alani. Prima i piedi, e le man , lodi cantando Lieto s'incontiaro , Che nel doppio teatro De le labra vezzofe , Nel
alvinofoDio. Colt. 3. feno fpiritolò De' foaui folpiri, Nel bellillìino grembo De"
Inuentor del vino Anguill. Nel facro ri punto, &'h<morito gior-
. leggiadri • forrili Ambi cadero àvn tempo I baci feritori ln_f
no, Che fanno honorc a l'inucntor dei vin'> Mctain.i 1. 1. . campo di rubili guerrieri vecifi . Galat.6.
Numecbro. Brun. Forfè in te fi rinomi Quel eli' a la Genitrice Feruente. Ilerr. E imprime à le beltà nude, c giacenti Mille mi-
De 1 ebro Nume auucmic 1. Selu. Pancgi. . fri à i fofpir baci feruenti . Bab.j. j 3.
NumcThebano. Anguill. E col largo fauor del ThebanNume Feruido '1 alT. Con si fcruidi baci, e con sì fpcflì Spinto da for-
.
Fean diuenir hor oglio, hor vino il fiume Mctain. r j. 127. . za interna, &
amorofa Ne le lue labra le mie labra impreffi.
Padre Lieo Teli. Cosi dicea quando ecco Do ice confolatordi
. : Rinal-5- 5 !•
Aie feiagurc II buon Padre Lieo fui lido appare l.ir.ió. . Focofo Rin. Nettar dolce trabocca Da i rubini amorofi , Men-
.
Pampinofo. Alani. Ma perch'io fentogia chiamar da lunge II tre la lingua feocca Come da l'arco iiral baci foco li. j.Canz.i.
pampinofoBacco e dir crucciofo , Che troppo indugio a dar , Freddo . Remi". Od
abbracciarti caramente, e torre De la faccia
foccorfo homai Al'arborfuo. Colt.i. gelatai freddi baci. Epift.ii.
Tìaciatkici: donna che bacia . Furtiuo Cap. Dopo i baci fnrtiui , e i cari ampleflì , Che fotto il
.
DolcifTima. Ferr. Il bacio è vna dolcezza, Che quali altra in_» manto fuo la notte afeonde Idil.6. .
amore Non Ugnila maggiore iDolcilTima,c vezzofabaciatricc Gelalo. Teli. E muto agonizante Io dia ne l'ciTalàrgli vltimi
Fui ne l'età felice Mir.j. s. . fiati A la bocca di lei baci gelati Lir.iS. .
Scaltra -Guar. Jlacianne. e fi contenda Tra noi di baci, e quella, Gentile. Font. Vieni rapido intanto La mia bocca à ferire Bacio
che d'ogni altra Baciatila- più fcaltra Ci l'apra dar più lapori, 1 i caro, e gentil, dolce al mio canto Od.17. .
ti,ecari, N'haura per fu* vittoria Quella bella ghirlanda-» Giocondo Grill. Bacio dolce, e giocondo Di quella bocca, dia
.
Bacio, l'atto del baciare Gradito. Remig. Dolci verfi cantando , alhor con molti Dolci,
Affamato TafT. Baci all'amati, e ingordi , A i cui mirti diletti Nè
. graditi , tV: amorofi baci I dolci verfi interrompeui, e '1 canto
inai fi fatia Amor, né mai refpira 1 Ani. Canz.9. . . Epifr.ii.
Affcttuofo Remig. Daraniì infienie affettuoiì baci , Ch'ad ambi-
. Hctnaggio d'Amore Cafon. O d'Amor vero homaggio, Del cor .
due farà cortefe pegno A lei d'amor,di pudicitia à lui. Hpift. 13. beante pegno, Di fede amico legno, Baci eh' altrui cogliete
Alba. Bruii. Che fauellar baciando. Che ftherzarc con baci Quel, che doke baciando ancor rendete 1. 11. .
Oratori amorofi , Divaga lingua lingue, Compagni de le_> Hunudo Malu. riauto . forfè amorofo , Che l'Ionia Anfitrite
gratie, Nunci, e fiori cr Amore, Pizzicori animati, Alba de Con diuortio ollinato Pertinace glinieghi Gli huniidi baci, e
le dolcezze. i.Selu. Cacc. i turbolenti ampleflì . DeL Leu.
Alma Bcnam. E* il bacio alma de l'alma , E tanto bafti adunque
. Infocato Mar- A'hor mi firinge entro le braccia , e mille Grop-
.
Per mofttar cli'ogtii dolce d quello cede Pafl. Etn. i 4. . . pi mi porge d'infocati baci
A mora fo Remig. Che lenza nauer d'altrui fofpetto , o tema-.
. In<ìanncuole Ghcl. Che col bacio inganneuolc, e col ciglio A
.
FI % sì
. . ,
,
88 BAC BAC
tragedia aprì la fcena
si fiera Rof.jz.71. . Spiritofo .
Cafon. Alhor lieta prendeui Bramati pegni d'amoro-
Innocente. Guar. I puri fcherzi altrui Contaminando, ardirti fepaci Dal bel volto, e fuggeui Mille foaui, e fpiritofi baci.
1 .i.
Mifchiar tr.i finti, ed innocenti baci Baci impuri, e Iafciui, Che Stomaco/o Lcng. Fari vago del vin, ch*a i labri tiene Scoppiar
.
,
la memoria ancor fé ne vergogna . Part.*. 3. sù vetri ìtomacofi baci tleg.19. .
Infidiolo, Murt. Nonalhor, che fon doppi, e che mordaci Gli Strale badante Imper. Mentre feoccando caramente in lei I
.
ba.
infidiofi baci Rim. Madr. 148- . cianti fuoi ltrahi! cor factta, Kult.9.
Intempelliuo Mar. Tra le braccia la flrinfc, c mille, e mille Va-
. Tenace Ghel. Siano ineenfo i defìr, vittima i baci, Ahi chi frena
.
ni le porle, e intempelliui baci Sarnp.6. il mio cor si che tenaci Non gli furi i quegli offri
, e mi con-
.
Interpollo. Anguill- £ d'interporti baci , mentre dice L'auiJa tenti Rof.d. 15.r
bocca fua rende; felice . Metani. 10. 149. Tenero. Malu. Perche tenero bacio , o molle ampleflo Forma
Lafciuo Anguill. Vn bacio ella le die tanto lafciuo, Che tal mai
. imagine acerba d le tue brame, Erger , Filli , vedrai fui mirto
non l'hauria dato vna vecchia Metani. 14. 169. . infame Vn inferto lugubre il tuo cipreflb . Del. Son. 11.
Legitimo Achill- bei labri vermigli , Radici numide , e dolci
. O Tromba. Font. Tucn n fuono ridente Sei nel campo amorofo
Di teneri coralli, Radici foura cui Sul meriggio d'Amor ve- Delìatricc d'ardi- tromba cocente, Et araldo vezzofo Inno-
drò fouente E nafeere, e fiorire I legitimi baci a la mia bocca. centi homicidi Ne la guerra d'Amor gli amanti sfidi. Od.z7.
Rim. Idil.7. Trombaloquace. Cap. Que' tuoi foaui baci , Quc' baci vezzo-
tento. 1 a(T. Se ben Riardenti baci Raffrenò la temenza, Eia fetti Incili lafciuia il fuo velen non pone, Son pur trombe
,
vergogna, o felli Piu lenti , e meno audaci Amint. 1.1. . loquaci, Che ne' più forti petti Chiamano i guerreggiar fen-
Lungo Chiabr. Epure al pianto rallargando il freno Con lunghi
. fo, e ragione. Occup. Canz.8.
baci gli.- ne lana il vifo . V0I.4. Scio. Tronco Brun. Ben mi rimembra il di ch'egra partenza Fei da
.
,
Mare di dolcezza. G. B. Pon. Il bacio è di dolcezza vn mar pro- Madonna , e che con tronchi baci Legommi in vno con la lin-
fondo, Oue lieto, e giocondo Finite il corfo fuo raurigt_. gua il core i. Selu. Canz.p. -
Amore. Canz..?. VeJouo. Teli. Ond' auido in quel punto apre ei le braccia, E
Mellod'Amore. Mar. Giuda, amico ne vieni ? ò purfallaci So- l'ombre fredde abbraccia Donando in vece de l'amato nume ,
no 1 medi d'Amor ? s'amico vieni Perche turba d'armati intor- Vedoui baci i J'infenfate piume . Lir. j.
no meni ? E fe nemico lei perche mi baci ? Lir. Sacr. Son. 7. ,
1 Vergine Bomb. Si cangino tra voi vergini 1 baci
.
Epir. .
rofo delio loquaci medi Adon.3. ufi. . morii d'amor dolci veleni Od.i7. .
Molle. Taf]'. Sorrifi parolettc, e dolci ilillc Di pianto, e fofpir Viuace Ghel Mentre
. a la tomba tua, calìe, e viuaci Porgo fpofa
tronchi , e molli baci . Liberi 6. 15. ledei, vittime, e baci Rof.11.7y. .
ria pur, fe fai, Che non faranno alhor, benché mordaci, Minac- figgieri veloci
De' fpiritali accenti , Voi liete arine mortali
ele, ingiurie, e morii altro, che baci . 1. Lir. Madr.itf. D'Amor, e nel dar morte arme vitali 1.4. .
Moribondo. Brign. Moribondi miei baci , In altri tempi più fe- Bacio di Giuda traditore .
lici haurefìe Da quello core hauuto D'amorolì folpir care ri- Enipio.Grill.Tra le furie,e le faci De l'agitato core Tu concepirti
solte. Giorn.j. il bacio empio d'errore , Onde nato prìmier, pofeia infamarti
Mormorante Mar. Soucnte . il mar co 1 mormoranti baci A lam- L'innocenza de' baci, E felli dubbie le Aie certe paci. $.Madr.7.
birle il bel pie ftcndea la lingua . Samp. j Fallace Grill. Se nel bacio fallace ahi non fi feocca , E parta l'al-
.
Nodo caro. Teli. Il bacio e vn caro nodo, Che inlìemei cori ma il difpietato llrale }. Madr, 9, .
cati 1 deliri, ardenti i baci . Ruft.9. Homiuda Grill. Arco fu quella bocca,arcier la morte, Che ten-
.
Nuntio di pace Calon. Baci parto de l'alma , Bel legame de* co-
. tò forfi con l'acuto llrale Di quel bacio homiuda, Se ne l'huo-
ri , Dolce aura a' dolci ardori , Cibo al delio viuace , Ne le_> 1110 tradito è Dio mortale j.Madr.n. .
guerre d'amor nuntij di pace 1 1 r . . Indegno del nome. Grill. Ben qti.-I'a pace c'hai Quella pace tu
Oratore Cafon. Baci oratòri arditi De gli amanti contenti
. dai Bacio indegno del nome,; del jojgttto, Sol del velen d'in-
~
Muti si, ma eloquenti , Care api auueuturofe Libanti il mei fol ferno ohimè concetto, 3 Madr. ?. 1
venir humil l'amata altera Mir j. 1. . Mentitore. Grill, rudi fenie di morte bado metuicor , folli O
Riltoro. Mar. Obaciauueuturofì, Riltoro de' miei mali, Che concetto Del Tradito! nel difpietato petto 3. Madr.8. .
di nettare al cor cibo porgete , Spinti rugiadoli , Senfi d'Amor Mifliftró d'odio Spina. Liei bacio mal nato, efeì dal regno D'A-
.
virali . i.Lir. Canz.i. mor, che pn'j nudriiìi, empio hora vecidi, Bacio che 1 cori vni-
Riuercntc. Goa. Fanno fra lor concefa Chi primiero v'aifigga lli, hora timidi Bacia miniilro fol d'odio, e di fdegno : Bacio
:
Vn riuerente bacio Antig. 3.4- . si amico, e gii di pace fegno , Hor fegno fol.ch'a mortai guer-
Rugiadofo Murt. Da quella bocca mille Lfcono alhora fchiere
. rastìdi: Bacio peruerfo, e più quanto più ailìdi, Fido pur quan-
Di rugiadoli baci, Di firmi viuaci. Rim. Canz. 11. to à morte hog^i fei pegno Son. 53, . 1
D'vn bel tenero labro efci vezz.ofa , E con l'aura del fiato , Che A l'afpro aceto mirto Forte à le labra tue cosi crudele Come
infocata fol rendi Per la via de la bocca al cor difcendi.Od.17. quel bacio perfido, e mentito, Onde fofh tradito ^.Madr.n. .
Saporito. Guar. Bacianne, e fi contenda Tri noi di baci, e quel- Scekerato. Mar. Perlo fquarciato feti l'alma fi fciolfc , Che per
la, che d'ogni alfa Baciatrice più lèahra Gli fapridarpiù l'indegna bocca onde gii vfeio Lo fcelcrato bacio , vfeir non,
faporiti, e cari , N'hauri per fua vittoria Clelia beila ghirlan- volfe. Lir.Sacr. Son. 18.
da. Palli. 1. Segno di guerra . Grill. Can pegni di pace, Ed'amorcari pegni,
Sdegnofetto Teli. Mà fe formate baci Quei baci fiporofi, Sde-
. i Puri baci innocenti, Come vn crudel mendace, Ohimè, vi ren-
gnofetti , e ritrofi, D'infinita dolcezza il cor fi pafee Rim. t . de infami intra le genti , S'hoggi d'odio , e di guerra ei vi fi fe-
Soaue Guar.
. O
che foaue bacio Da la mia donna hebb'io, Non gni ì 3. Madr. 10.
sò fe don di lei, f; furio mio Madr.71. .
Tra Jitore Mor. Il bacio ch e d'amor mcfTb,e di pace , Ne la tua
.
si mi mortali 1. Lir. Madr. 16. . ciò traditore Che col pegno d'amor tradifci amore ; Bacio
!
BAL BAL 89
lUrviLB ltromento mitico di ferro, limile alla pala
.
.'
Supcrbiflìmo Grat. Giunta al palagio ini l'ancelle hauicno Su- Smifurata . Mar. Segue il fuo
.
mafehio per le vie profonde La fini-
perbiflìnio bagno apparecchiato Clcop.ij. 68. .
furata, e ruuida Balena
Baia città di Campagna vicina al mare , da i Romani frequenta-
.
Terror del mare Imper. il furor teme de la gran Balena De O
taper le fertilità, amenità fua & l'Atlantico mar terror maggiore . R11II.7.
.
Antica. Brace. Non fi vicn cjui per trauagliar con l'armi La vo- Alterato. Brace. Folgora à lui da l'incauato ciglio, Quali da vn
ftrapace, o per fermare 1) piede Doue s'honora d'intagliati antro affumicato, e folco, Vn alterato balenar vermiglio Di fa-
marmi Baiona antica, e la tua nobil fede. Rocc.11.9. uille, di lagrime, editofeo. Rocc. 1. 18.
Calato . voce delle pecore, e delle capre Torbido Brace. Non rilponde Torras, fuor che gittando Torbi-
.
Metto . Mar. Fonerà greggia , il cui dogliofo fiato II tuo core à B.\n so. Lmpodi fuoco, che fi vede talhora nell'aere quando
pietà punto non piega, Se ben con incito, e querulo baiato vuol piouere, o piouc
Notte, c giorno per me ti chiama, e prega . Sanip. Sofp. 1 7. Arfo. Moron. Mà corri rattopiù ch'arfo baleno, Nèfalutar al-
Balcone, fineltra. cun, perche non fia Quel fallito al tuo corfo intoppo, e freno
Crilìallmo Gap. Il balcon crhlallino homai sfamila Del chiaro
. 1. Sacr. cap.i.
lume, onde s'adorna il polo Occup. Son. 3. .
Chiaro Mar. Onde balen di luce vfei si chiaro , Che'I Mondo al
.
l'vccifion funclta. Strag.i. fua l'empio baleno , Che'I cor m'accefe, e incenerimmi il feno.
Baldacchino arnefechc fi porta, o fi tiene affilfo fopra le cole
.
Kurt. 6.
fa-
cte per difenderle da immondicic , e fopra 1 feggi de' Trencipi, Fugace Mar. L'altro è fanciul, che qual balen fugace E vcnuto,e
.
e gran perfonaggi in fegno d'honore fiorito, E donato, e rapito Chiufe le luci al Soi, quando l'aper-
Cielo d'argento l afi". E lòtto l'ombra d'vn gran ciel d'argento
.
ie. r.nit.i.
Porpora lineila d'or preme col piede. I.iber. 17. 10.
Smera'Jco Imper. Ma fui capo di Lui sferico ineunti Smcraldco
•
Horrendo Malli. Pofcia d'irato Ciclprello baleno
.
tuoni bor- O
. rendo, o fùlmini mortale , Che fe 111 boccio al mio ben godrò
baldacchin di viue t'rafche . Rulì.i6. fcrcuo I di felicitati, à me non cale . Del. Stanz.
Baldam-; vn certo apparente ardire con letitfa, ficurtà d'animo,
.
Horrido Don. . Ardirli a! ferro intrepide non meno, Che Ivamo,
coraggio, ardimento fe le luci haucr riuolte Godendo a'rai dei'horrido baleno.
Alta 1 alf Mollrano alta baldanza à fpeme milìa Gli occhi,ch'a-
. Alcid.
pron lucenri vn nouoSole. Kinal.11.6;. Infocato Mani. Infocatihaleni, accefi lampi , Comete infaulle,
.
Audace. Tallì Ma poi, ch'inlieme con l'età fiorita Mancò la fpe- co . Canz.
me, e Ja baldanza audace Libcr.7. 13, .
Inuifibile. Vali. Ahi che quali inuifibile baleno De l'amare bel-
Empia Silu. E s'auuicn che vittoria altri confegua , E reprima di
.
il nono lampo Non toccò gli occhi , e penetrò nel
lezze feuo
quel l'empia baldanza Madd.4. 1 5 .
Guacc. Son.i.
Franca. Brace. E l'vn coiura de l'altro audace, e preflo Moftra in Rancio. Imper. Mentre ingemmando al liquefatto Mondo Di
franca baldanza animo fiero Rocc. 1. 70. .
1
chiare perle notatori alberghi , Ne gli alberghi ilellati ei ne
i
Honeila. Tali! Al'honefìa baldanza a l'iniprouilb Folgorar di riflette Ranci balen di fua temprata fiamma Rull. 6. 1 . 1
bellezze altere, e fante , Quali conritlo il Re quali conquifo , Spada del Ciclo Brun. Sembra il globo di ferro, il ferreo tuono
.
Treno lo Idegno, c placo il her fembiante Liber.i. io. . Bakn, fpada del Ciel, lìridofo fuono i. Selu. Cleop. .
lei de l'alma tale voglie note. Addo]. 51. 35-. Torno Mar. L'occhio pien di
. terrore , e di brauura Infra nero, e
Intrepida Grat. Che intrepida baldanza in lei rauuiua Con le
.
verdiccio altrui fpauenta , E con toruo balen di luce ofettra .
fue doti à gara arte, e Natura Cleop.4. 30. .
La fierezza, e'1 furor vi rapprefenta .
za i parti gira. Libcr.18. 17. Balia nutrice, che allattagli altrui figliuoli. 1
Timida. Batti. Ch'aftètto in vn di madre, &oflèruanza Spieghi Accorta. Anguill. Dorme vicino à lei la balia accorta, Talché
d'ancella; e quel non min fecondo, Ch'amante quella, in atto •vdendo il rumor dal letto forge Meram. 10. 1 5 7. .
Traditrice. Gatt. Sono Iturbati i perfidi penlieri , E la baldanza pueril traftulli Cololf.74.
fe i .
traditrice feema . Scot.7. 76. Balista. forte di balellra colla quale lì gettano falli, o factte
Balena. Ipecie di pefee di marauigliofa grandezza, chege»i_, Horrida Herr. Ed alte torri, ed horride balille, Onde auaentanfi
.
l'acqua più alta che niuna gencratione di pefee in aria e e llrali, Ed altre, ed altre
fallì, variate, e mille Moli fu-
Ampia. Tronf. Quand' ecco fuor de l'onde ampia Balena, Che perbe, e machine murali . Bab.i 1. 1.
d'acque hà feco vna montagna intera , E turba col mirar l'aria Torta. Senec. Adornata di torri: ed il guerriero Non armaua la
ferena, Tanto hà la luce difdegiiofa, e fiera . Colt.?. 67. e non rompea Torta balilla le tenaci
delira , porte Con graui
Afpra Mar Fier Orche, ingorde Foche, afpre Balene Fate fede à
.
fallì. Ippol.i. 1. -
9o KAL FAL
quella balza Alpina Traboccando io non pera ? Samp.j.
Amo-ofo Pctr. Definirti a! fuon de sii amorofi balli Son 84-
. . 1
Dolce Tafi. E col foaue fuon de' tuoi criitalli Parca ch'altri inni,
.
HifpiJa. Mar. l 'altra veiìia l'hifpide balze alpine Di duri farti
Rinal.il. 6\.
taflé a" dolci balli
.
e di pungenti fpine
Errore regolato Rich. E fol ne' voftri regolati errori , De gli al-
.
Horrenda. Ar. Quitti fui più foli rigo , e fiero colle Cinto d'hor-
trui Aratile di mia morte vaghe, Calcitando il terren,calcate repde balze , e di mina Siede vn Tempio il più bello, e meglio
icori. Rim. Son. adorno, Che vegga il Sol fra quanto gira intorno Fur.Agg.i.i. .
Feitcuole. Canili. Con pie profpcro mena Gli fefteuoli balli , E Horrida. Guar. Ma non bifogna più tFalpeilre rupi Schermo, o
con delira felice l a rifplendente face porta inanzi d'hon-idc balze . Palt.Prol.
Fcllofo. ( ampeg Al fuon di cetre accompagnando il paflb Fe- Inacceflibile . Mar. Van per burroni cauernolì, e cupi , Per balze
fiofi balli, e liete Lagr.io. 30. mft danze ei mena. inaccefiibil', &jincukfl •
Morribile Bald. Ma ben per tutto poi la facra llanza A gli horri.
.
Inchinata Imper. Lungoni fentier de l'inchinata balza Ad aprir-
.
le delio la mente infetta , Ne i leggiadri fuoi balli e intenta , è Numidica.Teft. DaNumidicababa Vrna fuperba àfabricarin.
immerfa. Rult.15. tento Per me do-to fcalpe! marmi non tolga I.ir.iy. .
Ondofo. Tronf. fc folto ihiol di natator delfini Ondofi balli in- beo lì vede , Ch'olerà le nubi la gran fronte inalza Lir.Bofch. .
Placido Font. E nel campo odorato Fra foaui intcrualli Fai con
.
-
Ruinofa. Leon. Habitar fofche grotte, alpellri monti Fràfter-
garrulo pie placidi balli Od. 6. .
pi, fpini, e ruinoic balze Taicl.i. 1. .
PÒmpofo. Rin. Potrcfli,e'l ic d'argento, e i capei d'oro Stringer t SalTufa Tanf. Mira quella ùfìbL horrida balza , Che con altie-
.
Rulìicano . Brace Pur come al fuon de' ruiticani balli Citaredo Scofcefa Mar. Da la fcofcefj, e rumofi balza Scnz' alcun danno
.
Soaiie . Giuli. E tra 1 balli foaui Viue il Sol, che fa' lume a la ftia_> Solitaria. Mar. Ne verrò teco in folitaria balza, Ognidifugua-
vita. Od. 18. glianza Amor adegua.
5olazzenole . Ar. Vedranfi celebrar dentro àie porte In molte Spezzali. Andr. Altri veggio fudar l'Alpi varcando , Varcando i
parti l'olazzeuo! balli % Fur 17. u- monti , e le /pezzate bàlze, E fanguifuche à l'oro Da' lor leni
Strepitante Rin. Ircnapalior gli Itrepitanti balli Delafparfa_»
.
fucchiar gran vene d'oro Adam. 5. 4. .
tua greggia , e prefo a l'hamo , Non furiar tu pefee in quei cru Tenebrofa Tronf La ve Soratte tenebrofa balza Sul curuo dor-
.
compagnia de l'altre (Ielle. 1.A01. Canz.io. Delicato Guar. Ne fa nafeere Amore, Il qual prima nafeendo
.
Èaha.v.o v ragia pretiofa , che là vii albero , chiamato del mede- E' delicato , e tenero bambino , E mentre e tale in noi fenipre
bel giardin trapianti mduiire mano, Sembrò, Franccfco, ilgra- e rubello mio , Che non armato di difdegno, e d'ire , Ma bam-
tiofo odore, Che la tua lanuta fpirò lontano . Ci. Son.33. bino innocente i te vegn' io 1. Madr.i(5i. .
feletto . Ghel. Come in vafe d'or fin balfamo eletto Serba vii foa- Lattante. Calbn. Quef bambino lattante Piagne , e rider non
ue, e pret io fo odore Rof.8. 12. . sà, forfè lo fdegna ben. dotta ignorante, Ch' à te fuperbo . O
Eoo Tronf. Copia d'humori pretiofa, c grande StiLlan dal tron-
. infegna Come pianger nafeendo Sol deuc l'huomo , e poi
,
Eterno. Brign. Solo pcrc'habbiail nome Balfamo eterno da' pur. Semplice Tafi! Qual femplice bambin mirar non ofa Douc info-
.
gati inchiolìri Incontra vn cor gentil belle ferite . Giorn.i lue lame habbia prefenti , come pauc ne la notte ombrolà O
Gentile. Teli. Sudin Arabi odori Di balfamo gentil fparfe le chio- Imaginando pur mollri, e portenti, l.iber. 13. 18.
me. Lir.z8<. Tencrello Ghel. Ne più che folle egli di fcoglio , o d'Elee Mo-
.
Odorofo. Maur. A' cui foli dal Ciel fauor, non cafo Diede à pro- uerlì al taglio il tenerci Bambino . Rof.4. 75.
duri balfami odorolì Tab.7. 73. . Tenero Guar. . O dolente memoria, il cor perdei , Anzi quel che
Balza ripa , luogo feofeefo ne' monti di pietra viua in foggia ri-
. Banda compagnia , o quantità di foldati
.
tonda fatta come i gradi luogo dirupato, rupe : Bellicofa. Car. Incon troà lorda l'altra parte vfeiro II ficrMe.
Acura Teli. A l'erto giogo de l'acuta balza Ei valla pietra inal-
. fapo, i caualicr Latini , Coracecol fuo hv.tc , e di Camilla La
za, E ne gli eterni prccipitij in vano Senza pofa trouarltanca bellicofa oanda En.11. .
la mano . Lir.6. Band* trauerfa di drappo , che li porta al collo, o à trauerfo per
-
Alpcftrc. Cap. Ch'inamorate hauriale pietre iiteflc Di quelle gala, o per diuifa.
balze alpcltri Idil.i. . Funelta Tronf. Corta zagaelia hà in mano, e à coLr moro Tor-
.
Alpina. Mar. Chi farà, che mi vieti , Che con menai mina Da ta per maggior duol bande tuneitej L ne la targa oleura uubc
acco-
. . . . . . , . . .
BAN BAR
accoglie ,Col morrò Da l'horror fulmini fcioglie. Coft.z.41.'
:
te la felua del
91
lanofo argento Roce.9. 71'. .
.
Folta. Ar. La chioma rabbuffata horrida,
, e niella . La barba.,
ilre grand" arbori bandiera, Che del mio vago , e vagabondo folta, ipauentofii , c brutta. Fur.19. 60.
amante Non fia meno volubile, e leggiera Lid. Abb.9. . Hirta Car. A la chioma , a la barba
Pompofa. Herr. Và per l'ampie lite fponde il chiaro Eufrate»
.
Iurta, e canuta Mifembrj.
«« di Roma il finito Rege En.tf. .
Oue l'cccelfa c ricca nane al vento Le pompofe bandiere ha- ,
Hifpida Glinuolueil mento csùl'hirfutopetto Hifpida,
Tali.
.
Rocc.tS. ti. .
Irrigidita Mairi. Sparlo di rughe il volto
. , Di languidezza i lumi,
Tremola. Brun. Dando fpirto à le vele aure lecere Scuotano , Con barba irrigidita , Con gote macilenti Hifpido il mento,
pur nel mar le tue famojÈ "l rcmole à par del nutre alte bandie- rabbuffato il erme Di ghiaccio, e di pruine
,
te a l'aure frefche, c molli » Vrb. 1.59. Lucente Cebo. Così più ch'altra mai lucente e bionda
Bando, decreto legge, ouero ordinatione notificata pubica-
.
, La pri-
,
mi» piuma il mento a lui circonda. ElL$. 118.
mente à fùon di tromba dal banditore Maellofii Campeg. 1 a barbaancor, che maellofa
. pende , Spello
Incflorabile . VaJuafi Come Agenor con pena capitale Impofe a' con.l'vnamanpulifceje gira. Lagr.1.61.
figli ineflbrabiJ bando ? Telai, i.-.
Piuma molle 1 aft 1 re anni fon eh' e in guerra c intempeiliua
.
,
Rigorofo. Campeg, Con rigorofo bando inulta , e chiama Gli Molle piuma del mcntoà penavfciua. Liber.1.60.
rinomini vecchi, e i pili periti Hchrd Lagr.15.69. .
Rabbuffala. Sencc. Le gu-mcie ha caue , e di brutto fqua!orc_j
Bar* . rtroincnto di legname fiuto guifa di quel del Ietto con ;i
, Tuttepiene, e dal vecchio mento pende La rabbuffata barba.
rete di corda nel fondo metteuifì il cadauero per portarlo al- :
ErcoJ. Fur.
la fepoltura cataletto :
Rugginofa. Valuafi Edalmufcofo horrido afpetto
Eccella Brun. Inanzi al fen di quella eccclfa , e bella Bara re"al
feoffe La_,
.
rugginofiibarba,e'lcriii gelato. Tebai.9. iii.
«iifcéda in gitilo altcraDi fino mono lucida tabella. --.Selli. Bar. Senile. Heir. Sembran fanciulli , e pure il veglio
funebre Ar.Dopo non nioito J a ba-a funebre Giunca ip'eudor volto Han di
.
barba lenile intorno auuolto. Bit. 6. 1.
di torchi, c di taccile Fur.i,?. 46. .
Sordida Sei.ec. Ahi con quale fquaior la graue
funerea Car. E la funerea bara amando à dolio ilfiglio in ab-
.
chioma, Sepo'to
. I
copre il doloroio volto, E Jaiordida barba inculla
J iacc_»
•
bandono Si gettò , l'abbraccio , fìretto lo tenne . En.n. Thicil.;. 1.
.
I lineila Tanfi . O
cui vien tolra da funeila bara Quand" era in fui
Squalida. Car Squalida hauea la barba, horrido il
fiorir la fua fpcranza , LagM • 18.
crine, Et
rapprefo di fangue En.i. .
Letto funebre. Angaill. Quando Citò dentro al funebre letto. Del Sudicia . Mar E fa fudicia barba,
mie dolce fratell'oilro, e'J cinabro Darà gli tinnii baci al mor-
incompolla Al molle vifo , c &
delicato accolla
to labro. Metani. 9. :6j.
Odorifera. C.Fiam. Sopra bara odorifera fu polla Tutta di rofe,
Tremola. Erun. Hifpida fi dilata, e folta feende In me
barba in giù dal mento: Cui con fcherzi ingegnofi
la Wa
evarij fior conte-Ila; r più beato è quel ch'i lei s'accolta, E ognihor
mi rende Tremola Amor feprocellofa il vento .
toccar può la femplice fua velia. Stanz. , Sferza il "i-
nocchio s», ma non l'offende , Candida è si, ni di candor
Letto funereo Ghel. E lui comporto nel funereo latto Chiamar d'ar.
.
gento La fua canme onde L villa inganni , De la
gli altri, e la madre à quell'afpetro
:
neue è tro-
. Rol.rj. 81. feo, ma non de gli anni Ven. Terr. G Jat. .
Metta. Campeg. I pietoli pallor la niella bara Pofiiro, e in tanto B^KBARir crudeltà, attione da arbaro
. 1 .
con fudor di morte S'accollò Filarmindo al freddo corpo Afpra Tronfi Tronco ei farà da vn brando, e infra fuo rio '.'
Filar.5. 4.
.
Vol-
go d'afj ra barbane al pian caduto Colt. .9. 17. .
Pompofa Brun. In mezo al Ciel , che fa coperchio, e tetto A la
.
lndegi-u .Ceba. E eh' altri mai la lor barbarie
indegna Ch*vn_j
bara ch'io fabrico pompofa, Vn bel rubin,o vn bel piropo elet- barbaro Signor regnar foitetina. Eil.ij.6.
to Si pianti, e fia qua! e tra' gigli rofa 1. Selu.Bar. .
Ingrata Anguill. E che tradì la tua barbarie ingrata
Ricca Car. Poiché fù pianto, in vna ricca bara Lo collocaro , e
.
Ilfocero.
.
la moglie, e la cognata . Met.1m.tf.j25.
di purpuree velli Gli fcron fregi , e moflre , c monti intorno . Bardaru. llr.iniero, nationedi là dai monti anco
fcn.ó.
; huomo di
coilumi afpn, fieri, ro/i
Baratro . luogo profondo, ofeuriflìmo, caucrnofo : profondità, Auaro Anguill. Ne volle
. il campo fuo porre in periglio , Ch'in-
ofturirà fido, e auaro barbaro il tradiflè . Meiam.7. 1 7 7.
Cauernofo Mar. Alto fragnr tre v>lte Vdì fonar dal caucrnofo,
.
Crudo Tali. Barbaro forfè non farà ii crudo , Che ti voglia ferir
.
Cupo Mar. Che tra più cupi baratri il fuo fondo Luminofe feif-
. 1
Empio Anguill; Tergco #1 empi fcacciò barbari audaci Fi«liuoI
.
Inhofpito . Mar. Doue iniioipiii fempre, e fempre fofchi Dilatori Imprauicabile. Inc. Con Locherò da! più remoto clima Barbari
l'ombre lor baratri, e bofcln. impratttcabili, incorrotti, Acullodirmi dai ciuili oltraeiji.
Prccipitofo Mar. La ve turato d'hedera , e di felce Precipitnfo bt'
.
Tcb.j. 6.
ba: atro fi fende, Del cui lauor, rofo da gli anni,c Icabro II caio Ignoto. Brign. Saran barbari ignoti Frati a" miei figli? Giorn.4.
Ibi fù l'architetto, e'1 labro .
Infido . Anguill. O
barbaro cruilel, barbaro infido Barbaro
, per
Profondo. Bcnam. Serui ferui ci fua fede, e nel profondo Bara- tiretto infame, Scempio, E d'ogni eftremo vitio albergo,
1
reo BgliuoJ e
tro (piaga il d'Adamo . Vittor. 1 .
109. nido Metani 6. j 1 7.
.
Baratto, cambio. • Predace Campeg. Non per nutrir qua! barbaro predace , Mà per
.
Vile. Moron. Con baratto si vii vendi iltnoDio, Chelafci al comporre ogni difeordia, e guerra Lagr.j. 74. .
comprarorchc faccia il prezzo ? Mortor.i. 5. Ribellante. Moron. Altro è pugnar contro nemiche fquadre Di
Barba, quella quantità di peli , che nafeono all'huomo nellc_> ribellanti barbari, che infidi Bau la ragione, e Dio uemico, e'1
guancie, e nel mento ; che per fimihtudine fi dice ancora d'al- Mondo. Morci. r.
cuni ammali Bakuako. cauallo corridore
Argenrata.Moron. Deh Balaam troppo vogliofo, e auaro, Cnicfta
argentata tua canuu barba Fregiar volerti d'or, e pur t auucdi,
Licue . Ma
Ne barbaro giamai sì lieue, e fcarco Da le molle à la
metjilcorjb affretta. .
9? BAR BAS
Barbamoìia Fede fico primo di Suaua chiamato Barbarofl*a dal
,
Bartolo, e Baldo, giuriconfulri celebri
colort, prima amico, e poi nemico della SantaChielà. Sacerdoti d'Altre 1. Mar. Deggio d'Artrca chiamami Sacerdoti
Empio . Ar. Ecco di quel Bertoldo il caro pegno Rinaldo tuo, fourani? Ole due fue bilancie, ole due mani? Deggio forfè
c'haurà ffeanore opimo D'haucrlaChiefadele man rifeorta appellami Del gran Cic! de le leggi i due maggiori cardini, O
De l'empio Federico Barbarofià 1-urj. 30, o Iplcndori ? De la ragion ciuil dirò , che fiere Due colonne, e
Barca picciolo legno da nauigarc
.
due mete, Chi cerca in quello mar profondi fenili, Oltre varcar
Agitata Scip.Rof. E vela, c fronda à l'agitata barca Di Pier,con-
• nonpenfi GaJer.Ritr. .
tra cui mugghia in van l'Inferno . Canz. Basalte. fpecie di marmo del colore, e durezza del ferro , tro»
Audace . Brace. Rapide sì , che più leggiere , c fearche Non voli- uata prima dagli Egiti j in Ethiopu
no per mar l'audaci barche . Rocc.6. S4. Ferrea. Bald. Edifici si degni Pofìn le volte fpatiofe,edalteSoura
Combattuta. Mar. Se la mia frale, c combattuta barca Trarrai dal ferrea bafilte Suelta di feno à l'Ethiopia adurta Rim. MoraJ. .
Conquafìata. Tanfi Mira di Picrlaconquaflata barca, Ch'è fcot llatoa, o limili riprende anco per il primo di qualche nume-
.
me mie fatto maggiore Oue m'ha pollo in fragil barca Amo- , de le lor glorie i fondamenti Poct.Or. .
re,Ouene mcn dalungcil lido appare Rim.i.Amor. Sonjr. . Basilico . herba odorifera de gli horti
Frale . Pccr. I rà sì contrari venti in frale barca Mi trouo in alto Odorato. Imper. E tu qui lèi Odorato bafìlico diftinro In breuif-
mar fenzagoucrno . Son.ioj. fime foglie, e in foglie in forma Di gran concaua man tenere,
Fluitila Brace. A tale ftratio le funerte barche Si compongon la
. efrefehe. Rurt.10.
notte, e quando poi Sorgerà l'Alba, horribilmcnte carene Vol- Basilisco ferpente di cosi fiero veleno , che col fuo folo fetore
.
gerai! contro i Galli i furor fùoi . Rocc. 1 4. 5 1. ( ahri dicono con la villa ) auuelena la gente
Mai capace . Taf!" E perche mal capace era la barca , Gli feudieri Crudo AnguilJ. Che fc qui dentro il crudo bafilifco Miri, non ti
.
abbandona, & ci fol varca . Liber.14. 58. può far de l'alma ignudo M^tam. 4. 47$. .
di nouo à rimorchiar fui lito Rof. 7. 8 j. . 1 Duro Ar. Menaua vn fuo ballon di legno in volta , Ch'era si du-
.
barlume con fufo il guardo mira Mond.i. 13. . Nodofo Bngn. Il nodofo barton, ch'armato è in punta Di lungo
.
debole veduta, Era feoperra si, non conofeiuta Giorn.7. . Pefante Brign. E nel partir col fuo ballon pefante Si fattamente
.
Grane. Valuaf. Ma come dal pnmier grane barlume Furonle_j ne la nuca il fiede,Che sbalordito barcollar tremante Hor qua,
ciglia fue libere e vuote , J-.t auuczzodì à fopportare il fumé , hor là l'indomito fi vede. Giorn.7.
Cl/immenlo vfeia da le celeffi rote Cacc.4. 1 80. . Ritorto .Tali Dello il Soldan alzalo fjuardo,e vede Huom, che
Let ale. Vatuaf E rtupefatto in vn letal barlume Di Febo gli tenca djeta grauiflima à fembianti Col ritorto ballon del vecchio
i
l'vfato Nume . 1 eb.ti.4. 3. piede Ferma, e dirizza le veftigia erranti Liber. 10. 9. .
dor , a chi v'affila i lumi Per (è flefTo emendar l'ombre dirada rto barton la debil canna Colt. 4. .
Dà gli occhi, e rompe torbidi barlumi Cacc.5.1. i . Rozo Mar. Nè con rozo ballon lor naffi regge , Mà de' begli oc-
.
Baroni. Signore c'ha giuridittionc fenza titolo di Conte , Mar- chi vn foj guardo gentile A i lor liberi errori e sferza > e legge
ciiefc, Duca, o Principe Lir.Bofch. Son.iy.
Franco. VaUiaf. Non andò molto lungi il baron franco, Chr__> Ruuido Silu- Che di voi regga il amido baffone V'è feettro, e le
.
fpuntar s'vn crocicchio ecco la vide Con duo fanciulli entro ghirlande, alte corone . Madd.8. 41.
vn zaino al fianco Tebai.i. 17?. . Torto. Tronf. Erra per l'erme viedifeinta il feno, E con torto
Gentile Tafl". Il lor compagno era vn gentil barone De' più pre-
. ballon calcai! terreno Cort.14. 1. .
giati ne i'Inglcfe regno . Rinal.i. 16. Batt.hglia fatto d'arme , combattimento , affrontamento d'ef-
.
'
Grande Tali Quando duo gran baroni in verte ignota. Venir fon
. ferciti nemici, o di parte d'etti : aflàlto
villi, c in portamento eltrano Liberi. f7. . Acerba Ceba. E ver, che di colui dimenticarmi Fù per le forze
.
Cronifta Mar. Gran cronifta di Dio, Mentre che ferini i fuoi ter-
. Altera. Tronf E mefee frà quegli otij à gareintefo Infpatiofo
reni annali>'ui ne gli armali eterni afait.10 anxh'io.Galer.lUtr. pian battaglie altere Colf.i. 14, .
,
BAT
Ardente Tronfi Ambo vanii à trouar con ferri acuti B A.T
.
, E fpirar_
odij di battaglia ardente Coll.14. .
4J.
Alma Ar. Piacouedi differir l'afpra battaglia
Fin che il Sol nouo
al Orizontefagha. Fur.14. 74.
Atroce Ceba. Ma contro il ribellante , e
.
l'orgogliofo , Ch'armò
la Quadra a la battaglia atroce , Vie più
che verfo altrui Gioue
Idegnofo Troua più falda a ngofeia, e più
feroce. Eli 8 w
BatU" a ' ^ rcuotere le «nuraglic'del nemico coll ar.
Contumace Ceba. Centra chi qua* Re medefmo
'vv adora Con
SI
. _ il
' * i_v
1 1 j
p rjn )0 dc -
fette Sacram ^J '
'
°
' Q^Acidalio fonrc,
* ^cro ?
Kfr^frr ^ V**
O
Funefta Grill. Tu vedi il duro campo , e la
Onda facra Tali Cosi afpcrfo di facra, e
.
d mi S &nno H
Horrcnaa Car. Dirò battaglie horrende , Dirò Araci
.
Eattro ! -Ton
B.ava .
.
Humor
TaA".
ì
Hoggi par , che pauenri
, come fchiuma
'
.
' * ^ al fuon de l'arco
anCOr ^
l 'Euro-
'
.
In
rwhM '|
Occhi di lupi, x
ValU f
ce olla hanno d'Hiene.
Lorda. Valual. Non aipettarcir indomito
e fere
Cacc? 1V5
Sci
immonde baue,
arrabbiate -
£f *W
Luminofa .
Brun. Già con l'arme de i lampi Del ter/o Ciel Ia_. au.cine Lalordaba- '
ua a gli altri, e fieri denti Cicc. z. 9 s
Dea Schierati e cinti hauca Di bellicoie ltellc valli 1 .
,
campi i
Roza. ironl. "irarozcbauedi
Ond'a l'ombre notturne era preicritto Luminofa languirne brin: Le fpumessianti
" -cb'<llu *
11
battasi» labra immondo cela. Colt 8.3? '
afpro conflitto. Ven. Poni. Canz.i.
Mortale. Tali: E là doue battaglia e più mortale SanguinoÙ .1 affi Ecco di
:
non sò d onde vn lupo sbuca , Grande
Vattene ad m
ueltir nel lato manco Liber.7. 109.
Nobile . Chiabr. Onde ìnmezodelcor fenti fiorire
Di nobile
.
A,mnr S ' tiocciolaua vna baua fanguinol!
tendo il proprio figlio cade Scot.}. Bl U iPCW d vccel,etto ' che vicnc e ^ingrana
al tem-
'
35. po dè^licln
. >
Rea Tali", eli occhi fra tanto a la battaglia rea Dal Aio
.
gran_, Debcaio Guif. La nobile-pernice,
b
Aggio il Re del (Liei volgca Liber.9. jr. .
e la palomba Bigia , col deli. .
;° .
Fetido . Ar. E poi che il trillo ptizzo hauer gli
Singolare Cicc. Fuor del bofeo vn incognito panie Di che il fe-
.
guerriero , Che. tido becco ogni horafipe. Fur.
n'andò dritto al Prencipe Lamo Sfidandolo 17.46.
a battaglia (ingo- Bieco, roftro,
iare Hadr.i. bocca de gli vccelli.
.
3. \
De l'ifolc non pochi erano corfi A Impuro. Alain. Però l'Aquila già col becco impuro
Strana. Ar. , Con Pvn.
riguardar quella
" gh:e aperte, e con rabbiofo grido Molfe à
battaglia ftrana. Fur. 11. 46. ~*T disfarne il mio fiori-
to nido Son> 10.
Batiuao . picciolo nauilio , che Ad legato al nauilio
.
lce . Filli. 5.
-
" 1
Be-
. ,
. . . ,
94 BEL BEL
Bhuri . voce clic manda fuori la capile la pecora. laude, Come c proprio de l'htiom valore, c forza . Torr.i. 4.
Calla Fama,honor,
icuclc ^op, I"l fieuole belare hà volgo, ch'oda, Dubbio chi Ha . Petr. e virtude, e leggiadria
, Cait a bellezza
I .
Ardito. Gate. Non meo di quello il gloriofo Ifpano, Ilgenero- Conta. Anguill. E da me in fuora, il reflo tutto quanto Hà il pcn-
Addo!.* 53- fìer volto À le bellezze conte . Metani.^. i$S.
fo Franco, il Belga jrdito . .
S'altri rendendo eflangue II Belga empio, e rapa- faper cauto a voi fon lauro, e palma 1. Stanz.
Empio . Brun. .
ch'ondeggiante apparfe Di torrenti di l'angue La Schel- Delfo. Rin. Cn'vn monte e la bellezza, c'1 monte è vn Cielo, Otie
ce, l'è,
gran padre, il cui valor l'infido Belga ancor ne la tomba hoggi falitori la crude! ecade, O
J'aecenlìbil core,
, O
l'iinmutabil O
pauenta- Alcid. fato, O l'altrui dilettola empia bellezza . Gcn.i 1
Inj:iuflo. Don. Fatta fpada lo feettro il Belga inginfto Fiagalli Diuina. Petr. Onde tante bellezze , e si diurne Di quella fronte
m, che'! ftr.guc ancorfi fc opre. Alcid. più che'J Ciel lerenai Son. 185. 1
Infano. Morand. Seco l'alto valore eccclfe proue Moftròcon Dono 1 alf. Quella noflra bellezza , onde cotanto Sen' và femi-
.
Petfidp Belga il fuo fallir piangea, Alcid. faggia anzi deurebbe Cclar,ch'ui lieta danza, od in teatro Spcf-
Rigido. Rin. Rigido Belga nitido., Fuhninaror crudele , Barba- fo inoltrarla altrui. Torr. 1.4.
ro viurpato: de l'altrui gioì ia i.Canz.ii. .
Eburnea. Augnili. Quando piacerle al Ciel farmi contento D'vna
Sacrilego. Mar. Quant' iberia mandò Duci portenti Contro il donna si bella, e gratiofa Qi_al" e l'eburnea tua bellezza, e fpo-
Belga facrile^o, e profano Galer. Ritr. . gba Metam.io. no.
.
DuiLTTo coinpoito . di molli liquori in forma d'vnguento fotti- Elrcrna.TalL Che non ben pago di bellezza cllerna Ne gli occulti
per far bella la guancia
le fecreti anco s'interna Libera. 3 li .
Mirabile. Fulc. Che di farla contenta hor ti compiaccia D'vna Eterna Anguill. Per darti àia bellezza eterna, &:aJma, Eia pri-
.
picciola parte Di quel tuo si mirabile belletto , Onde aggiun- ma cagion goder con l'alma Metani. 10.33. .
gendo hL natia bellezza Con l'arte i pregi, onde il tuo volto l allofa. imper. A non vera bellezza in fìnto volto Più fallo fà_j
ho::ort Fin ne l'Inferno i popoli innamori Ara. in.a. %. . che vaga, offre fe Hello Rult.i. .
Scelto . Fufch. E fa che di Proferpina m'arrechi Quei più fcelti Fatale .Ciuar. Ed e pur quella a lui fatai bellezza, Ch'è deflinata
;ì chi la fugge.efprezza. Pali. Ch.i.
belletti, onde con arte Suol dimolìrarfi colorita in volto. Ai».
ill.J.». 1 Cora. Rifletti tu dal capo De l'illufìrata mia fdua felice
"eftiua .
per fua fuenrtira Donarono h Dei quelt'odiofi , Infauila, abo- Forma allattatrice Mar. Ciucila allettati ice 1 ua forma e,iènol
.
minabile bellezra . Maledetta beltà , che rifplendelli Cosi fu- fai, Più che il crillallo tuo fragile aliai z.Lir. Cauz. 10. .
Accxbetta. imper. D'.ircebetta bellezza in tanto altera San nutrir piacer de le donne, e fola cura Caduca, e ira^iiilluna bellezza,
quelle infidiofe in quelli Di più cocenti fiamme efea più fiera Vn vile impedimento e di Natura x-Amor. aunz.i j. ,
Altera Font. Che con arme nocenti Guardano ogni hor le fue
.
lezza gentil niente fcluaggia . 1. Son. 366.
bellezze altere Od. 16. .
Gioconda Anguill. Come ci finifce il nuoto , e in terra fccnde,
.
bellczzealte, c beate Metani. 10. 14. . idolo infame Altro non è ch'vna negletta tela, Soura il cui ro-
Bene Tali. Spello inoltrarla altrui quefla bellezza Proprio ben;
. : zo alpetto ad arte hà giunto Pennel bugiardo di lafeiuodito,
propria dotc.c proprio dono E' de le donne, ò figlia, e propria Di vili pompe armato ,& impudiche Con la bianca tintura^.
. aue-
. . . 1 , , ,
BEL TjEL
.uielcnara De r- q<-
la tinta d'Iberia honore clrrano . Rnft. r.' frigide midolle Pur. 8. 50.
UJullrc . Angui!.'. Non far che l'anima], chc'l fanguc fug<*e Spen,
Regina Rin Scoperfi alhor quanto à ragion fi
.
.
gale tue bellezze illufìri, e conte Metam.io. 296. prezza La rtw'na
de Ialine alma bellezza. i.Canz.9.
Immortale. Ne l'età più fiorita, c verde hauranno Cort_>
Petr.
Ritrofa Morand. D'vn nobile fanciullo
immortai bellezza eterna fama Tr. Diuin. -
. Le ritrofe bellezze ' i
dolci orgogli Canz. .
arnua, e ciò , che tocca accende Sua forza è tanta , e fua vir-
Ineitinubile. Ong. Ah refeatricc mia , tu che con ,
gli hami De
Jaiua mcinnubi.e bdlezza Eacefttdelmio cor
tute e tale , Ch'inebria sì , ma lenza onefa offende , Nulla len-
dolce rapina za beltà dileua, o vale Il tutto annoia ouc beltà non fp ten-
,
.*\lc.i. t.
de, Equa! cola fi può La le create Più bella ritrouar
Infinita. Pctr. Poi ch'.i mirar Aia bellezza infinita L'anime de- de là__»
beliate ? Violenza gentil, ch'opprime, affiena Tira
bile intorno a 'ci ficn arre. Son.14.
fi.
, , sforza
rapifcc, e pur non noce, loico virai, che nutre,
Inganneuole. lirun. Olia Saffi», o Medea, che pur l'infide Pro- cVaiiuelena
E lenza danno al cor palla veloce , Magia del Ciel , eh' incan-
uaro, in Lesbo in Coleo , altrui bellezze Fiere
ncuoli, homicidc Epift. Heroi. 1.7.
vane, ingan-
,
.
, ta, &
incatena, E non ha mano, e non ha lingua, o voce
, Vo.
ce, che muta perfuade, e prega Man clic fènza legami anno-
Innocente. Mar. Amor più fere alhor eh' e mcn feroce, ,
, regno Cal.6. 1 7.
1 i 1 1
.
Viua. Anguill. D'vna, che mai non hebbe l'Oriente Di si
Nobile. Guar. Ahi che non fù pietà , fi torte zelo Di ville bel-
luanobil lezze, e si leggiadre
Metam.4. 168. .
bellezza, a cui non lice Far morir di diide<mo, e non
d'amore Vnica Anguill. Molte per le bellezze vniche,
Son. 57. . e fole Defidérar da
prole Metain.io. ; z
lui diletto, e
Nuda Brace. Senza alcun fregio , o feminileaita La fua nuda_,
.
. .
Canz 10 .
i difetti, e gli error feopre de l'alma
Primauera humana Mar. Cosi fuoi fregi perde . Rufl.i.
L'humàna prf
.
Bfit.o . gioucuole, vtile, conueniente
mauera, Vagali mattino, e verde, Secca, e bruita
JafersL," Almo Anguill. Vuol cantar di quel bello, almo, e gioiofo
Quando più lufinghicra Spuntar Irà noi fi fcor<»e Cade , Chi
.
c ca' l'huomne' primi di, ch'elìci- può foofo. Metani. 10. 59.
duta poi, mai più non forge. 1. Lir. Canz. 10.
Lafciuo Bruii. Effeminato odor, luflò impudico Cerchi, auezzo
Pudica Imper. Ad ogni vna di lor bellezza arride .
, Mi bellezza a gli amor vie più eh' a' regni , Et ami il bel lafciuo, odi il
.
96 BEL BEL
Quanto fi fpregia più, più infiamma iJ petto Rult.4- fiamme occulte proprio danno aecele. Roc.9. 15. al
jiepletto .
Ruft.i.
guardato ammanco , con la sferza Di fangue tinta la crudcl
genti Fuggitioa Leon. Idol terreno, e finiolacro finto Di beltà fuggi-
Bellona Saamioauan le .
F.n.8. .
telta beltà Lilla , ne vai ? E che penfi , che fia ì folle non fai
ra Bellona Agamenn. Ch.j. .
,
ficri, c regi D'alta beltà , ma fua beltà non cura, O tanto fol,
,
mortai com'ei Zìa v.!go,Beltà fede ne fà,che n'è l'imago. Lir zj.
quant' honeità feti' fregi Liberi. 14. .
Immenfa. Remig. E bcncliCpria per ma beltade immenfa Foffi
Rara del gran Motor flimata degna , Hor nuda giaci in sùla nuda_j
Altera Sper. Due ftcllc ha in fronte , e quelle di
.
sì altera
Rim. terra Epitl. 4.
beltà, che il Sol le ammira, e addica 1
.
.
ferali accefi in fiamma D'amorofa beltate, e in piacer tin- talbeltà beltà mortale Canz. Stup. 1 1 .
fuoi
Tr.Cail. Impiagatrice Arlot. Qui giace la bcl!ilf.ma licori , Ch'ila fua
.
ti.
impiagairice alma beltate Amorofa congiunfe alta pietate,
Angelica Petr. L'occhio non può flar fermo , Cosi l'ha fatto in-
.
fermo Pur la fua propria colpa, e non quel giorno , Ch' i' volli Vaga feri, fanò cortefe 1 cori Guacc. Son.i. .
inucr l'angelica bcltade Nel dolce tempo de la prima etade . Impudica Ghel. Fra si gran lacci il caualier prigione D'impudi-
.
noi n iplender fuolc , Mà fubito vien meno Quali inltabil fere- mia famofa , e da mili'almc, e mille Inchinata beltà , bramata
Quanto più cara altrui, più fug- gratta Pall.i. 3.
no I>: verno, o pioggia eftiua ,
.
Hthlà. z.Lir. Canz.io. Innocente. Brace. Io amo , dille, e mi tormenta in guifa Inno-
cente, e puriffima beltade Vrb. 1 1 4J-
Cadaci Ouar. Vana ogni induflria fia d'ardir quel core , Che ca- . .
.
bel crine Di Berenice, e intatte Sue intuita Gole). Dal velo, o \aga donna, onde s'adombra Volìra
dolci carole Tra le labra, il
•
fene altera Donna nel fior de* più verdi anni fuoi , idolo u fa-
ferir , poi col vietar , ch'io moltri L'alte piaghe , onde il cor
rai ? Taid. Ch.i,
mereed: attende Son. 39. •
oiìin.iri petti Liber.4. -1- Cielo, ond' egli in terra Sue inerauiglie,e le più grandi adopra.
più •
Dono fatile. Bald. Per terrena beltà fatua aurata Più non mi FilI.4-4-
Mar.iui^liofa Ghel. Ciò guaito fua beltà marauigliofa , Che bel-
punga fi fianco , 0 fcaldi arfura , Poiché si fragil dono è di Na-
.
A l'eitrema beltà di voi feiu'arcc Rifponde, &Tal ta innocente C on mezana fortuna, E mezana beltà deilaflc ar-
Eftrema. Molz.
Son.101. dori In quel feti valorofo , Ch'à gl'incendi) di Marte e nacque,
real cortefe afpctto .
Famofa. Petr. Vna donna più bella a(Tji,chc'I Sole Con famofa e ville Fler.j.. f. .
che ne! fuo mortai l'immorralpofa. Alui.Ch.i. Mifera . Galean. Ond' efee à prò di mifera beliate Furtiuo Amor
3 fcreditar pietate Suppl.
Fauo Rin. Beltà fatto è di miele, e chi lo fugg: Con l'addolcito
.
.
i.Canz.o.
,
Natiua Gole. Nace le gracie tue del Tebro in riua Fan tra la Do-
. ,
virrude , c di fue pompe altera Di beltà loraltiera , e peregrina ra, e'1 Pò caro foggiomo, Godon l'ombre del lauro,e'l faggio,
il vanto fdegna. Antig.4. l. c l'orno Gl'muidian qui la lor beltà natiua Ven.P0m.S0n.77. .
Di mendicati arredi
Frale . B.Taff Amai quelta beltà caduca, c frale Come imagin de Naturale Guar. Ah non conuicne in naturai beltade, Che fplen-
.
l'altra eterna,e vera, Che pura fecfj da! più puro Cielo. Son. 10." da finto amor, tìnta pietadc Madr 58. .
I redolente. Brace. Ahi beltà frodolente , alucor menuto Per Neglata Tali". Condonando il piacer de la vendetta A quella-^
.
<
qua!
. . ,. ,
BEL BEL
qual fia beltà negletta Liber.itf. 49.
gj
fi .
Spietata Guai. Mirando Saggia impara, in gnid tale E'ia
.
fiia_*
Non mendicata .Galean. miri più di villanella in tanto Beltà Nò gran beltà, Siluia, Ipietata Ch'apparendo Sparisce
non mendicata andar mendica Suppl.
, è mor- , &
.
tale Mortaleési, che caderà (prezzata, Qual tenero ligu-
Noticlk. 1 ad, A l'apparir de la beltà nouella Nafce vn bisbiglio, llro, o roSa frale, Se da canna immortai non
c cantata Liric.
e'1 guardo ogni vn v'intende Libcr.4. zS. .
^Son.4.
Nuda Imper. fi bell'albergo ogni bel manto laScia, Che più ^ra-
. Stella terrena. CaSon. Beltà terrena ftclla Di rai diuini ornata
ta e beltà quando è più nuda. Cal'i.j. Sol per Se irclla bella , Sol per Se (leda amata , Che l'alma à
fc
Ombra Mar. Beltà vaga, età frefea , Non è eh' vn ombra Jieiic,
.
rapiScc , Et in Se la trasSorma, e à Se J'vniSce 3. 1. .
Non è ch'vii lampo breue, A pena appar, che fi dilegua,c pafià, Stellante 1 ole. S'adorator di tua beltà itcllante
Io Sofpiro quel
Fugge il tempo, amor vola, Fugge foro del ciin, da gli occhi ;1 ben,ch'mvan delio , Ne' puri ardor, ch'il noltro cor t'orino,
foco, Fuggon dal viSo i fiori,E fugge il fiordr gli anni. Sàp.P.i. Tu Seitanto crttdel, quant' io collante Prim. Son. .
Opra di ragno. Rin. Squarciar vedrò ben anco il roSeovelo A Superba Benam. Perche Spiegar, beltà Superba , il volo Nel ciel
l'alba del tuo voltu, e piombo, e (lagno L'or de le tue miniere; del noltro volto, Se termina il tuo oreojjlio vn «ionio Solo ì
opra e di ragno Beltà, cade ogni fior, fccca ogni Itelo Son. 0
. Pali. Etn.4. 1. '
Orgogliosi. Sci. OrgoglioSa beltà, crudele, ingrata , Cui lunga Superbilfima Gap. Sprezzator di quel ben , che cento amanti
.
Grumi non piego mai Contra te la Temenza è "fulminatasi" 11 ici 3 Hauean mercato vn tcnipo A prezzo di tormenti , e di fo&iri
dipoltie e in poluc tornerai , Già comincia apparir l'età Spie-
, Da beltà Superbiillma, e fàitoSa . Idil.u.
tata, Già ti comincio à odiar, quanto t'amai ì'nm.Son. . Supplice Tafi. LaScia gl'incanti, e vuol prouarfe
.
vaga, Efup-
Otiofa. Teli. Sai che vuol dir mia Lira? Ch'otiofa beltà perde plice beltà da miglior maga. Liber.16.
57.
fuo vanto , Van gli anni à volo, c per girar di lullri Cas?giono i Tenace Campeg. Sarai ( Spenta colei ) per cui fi sfacc La tena-
.
marmi al lin, non che i Jigultri Lir.34. . ce beltà, che l'alme muefea Con quel dolce
penfier, ch'offen-
Perfetta Valuaf Bettadf faaurà si rara, e sì perfetta , Ch'a quan-
.
de, e piace. Pam. Scai. Son. 14.
te furon m.'.i «afferà atlante Tcbai.i. 158. .
Tenera Bald. Voi de la dote infida Cauta cuftode efprczza-
.
lleffa aSpra, ;
che moli.: ogni Scalpello ammette Nclevifcere fue, lafculta e Seucra Con tenera beltate Rim. Heroi. Canz.5. .
imago Lungamente non fèrba . Rim.i. Amor. Canz.6. Tiranna. BruS. Apro il Seno, offro l'alma à pio Signore, Mà ti-
l'ompofj. Imper. E quali iia de la campagna tutta, A cui Sottraila ranna beltà per le l inuola, E reo mi vuol fin sù gh altari Amo-
di bejtà pompofa Prencipe ei fo). Ruìt.7. re. Prim. Son.
Preiiante Herr. E quel caudor de la beltà predante, Quel teSbro
. Traditrice. Guar. Fingi .prega, elufinga, Traditrice beltà
già
d'Amor, chenafeoio era, Scoperto io'purgodro lcnz' alcun nontem'io. Madr.104.
velo Bab.j 7.
.
Venale Maff Ch' vn belviSo leggiadro , vn Saggio detto Di ca-
.
Rigida. Benam Bella e nei ciglio Suo la rigidezza, Rigida è la bel- famate beine [pili. 11. .
e di beltà robutla . Rof 1. 53. Arrabbiata. Mar. Infauita, infame, &: infelice felua, Che dà ri-
Rubella. Augnili. tanto ammiro, e lodo Non Che la beltà, che cetto à l'arrabbiata beJua •
Saria ver la SpoSa empia, erubclla. Metam.o. 157. Empia. Anguill. Crefce ogni hor Cadmo liunzi , perche giunta
Saetta Mar. Saetta e la beltà, che l'alma vecide Subitamente , e
.
Quell'empia belua a mal partito vede Metani, j. 19. .
pafia.il cor per gli occhi , Fu la beltà ch'ella in mal punto vide Errante Valuaf. Ti portara lìcuro , e trà le felue Con Diana
.
a
A punto come folgore, che Scocchi cacciar l'erranti belue Cacci. 1 34. .
Scaltra Contar. E lon ben tali 1 lochi Oue ti Spatij Amor tra fc-
.
Famiglia brutale. Ghel. Il miri indi non lunge aprir Laporta,
ilc,e giochi, E doue l'alme incaute D'vna Scaltra beltà tu pren-
E
dar congedo a la brucai famiglia Rof 15. 61. .
dita beltà, che nulla impetra? Liber.nJ. 50. Ferina. Leon. Mà poco gioua àie ferine belue Hauer veiluta_j
Schietta. Bruii. -Udcon femplicc Itile Schietta beltà figura, Non feorza, ferita natia O
Taid. Ch.i. .
d'vncriii finte anella, oro Sottile, Larue de la Natura Ven. Feroce Leon. Efcan da
.
. le più folce horride felue Le più feroci
Terr. Canz. 17. e fpauentofe belue Taid. Ch.j. .
Schiua Brace. Se non eh" l' pur mi credo , Che negletta beltà, ri-
•
Fiera Remig. Quali da fiera, $i affamata belua Fuggo da Pirro
.
di belrà ScorteSe . Rof. 1 1, 90. to à terra pafee, e viue in felua . Stanz. Terni. 1.
Scura. Brigo. Mi più s&uillano Le belle tenebre, Chefplender Fugace. Augnili. Caccia ella sbigottita da la Sorte Horlafiiga-
fa In due pupille Scura beltà Gioni.i. .
ce, hor la feroce belua Metani. 10. 151. .
Senz'effempio Petr. . O beltà fenz'cllèmpio altera, e rara, Che to- Generofa. Ghel. Eicomcfuol la gencrofa belua Soura Io fluol
lto e ritornata, Otta' ella vScio Son.15 5. .
de' pargoletti figli , Che pugna , e Sprezza, e l'arti, e l'armi, e
Seucra Baìd. Lungamente non Serba boom non fia vago Di bel,
.
felua , Difendendo col roitro e con gli artigli
che tolto in preda altrui lì mette; Ma Seuera beltà Sempre e pu-
:
Somma. Petr. Bailo defir non e , ch'iui fi Senta , Mà d'honor, di tro le ingorde canne ci la profonda. Voi. 4. Leon.
virtute: hor quando mai Fùper Somma beltà vii voglia (pen- Infuriata. Talf Alcun di belua infuriata in guifa -Difperato nel
3
ta ? Son.111. ferro vrta col petto Liber.10. 90 .
Specchio. Ca(òn. Beltà (pecchio fatale, In cui pura riluce Dei Ingorda. Mar. O
belue ingorde , o'beluc , Che Stupite al tenv
Mondo Spiritale La Spiritoia luce , Si che in terreno ciclo Fà de*Ic mie voci Deh da' voltri antri honiai audc,e feroci Vfci.
,
9S
BEL BEN
morte del di la terra hauca Rim. San.64.
Iniqua AnguiJ]. Dopo molto fuggir l'iniqua, e fella Bcluavcrfo
.
fan l'vn l'altro core, e inanzi vanno Con- da il chi cingerli inf.gna Tebai.12. 140. .
lnfidiofa. Anguiil. Si
cinghiai fumante, e riero , Sdegna le belue timide, e la fronte Tenebrofa. Ceba Chiufa la guancia in tenebro fc bende Pianga .
non mai franco Sol per ifcherzo oprò l'arco, e Io ltrale Lir.8. .
da vedouil cinfe la chioma Temp.nj. .
llo eterno ben , celcftc, e vero , Che fprczzi ogni altro ben ca-
Altero. Ricch. Son pur quelle le fponde Del gran Benaco alte-
ro Rim. Prol.
.
duco, e frale Rim. Son.4. .
Chiaro. Vg. Signor vi traile, e vi conduffe a quel! e Del chiaro Certo B.Taff Contempla Amor , ch'ai certo , e fommo benc_»
.
bi monti Cinto il Benaco, e vede Tanti famori fonti Darli tri- Difuf.ito. Petr. Ch'ai gullo fol del difufato bene Tremando hor
buto^ pare Tra' mari vn lago, e fol tra' laghi vn mare .1.9. di paura, bordi (peranza, D'abbandonarmi fu fpellò intra due
Superbo Vg. Per quelle riue , e per que' nudi fallì , Che '1 fìiper-
.
Son. j.
delle Monache Fallace . Remig. E del fallace ben la gioia è corta Epift.11. .
donna fimu'acro , Ch'orba lì doglia in bende ofeure , & adre piena d'vn beato ardore Gullcna il dolce di quell' alma vita
Lagr.15.24- Son. 16.
Angokiofa Scip. Rof. Dritto e ben ch'ancor tu piangendo ap-
. ,
.
Fragile Petr. Quello noflro caduco, e fragil bene, Ch'e vento,
. &
penda Rime a quel fallo , di dolor conrelle E d'angofeiofa ,
ombra, &hà nome beltade . Son. 292.
benda Graue l'inculto crine, Sparga fotto il tuo Cicl l'altrui Fuggitiuo Leon. Volgi pur quanto vuole Intorno à l'ampia mo-
.
ruine Canz. .
De la terra, e del mar l'egro mortale Che fuggitiuo, e frale
le ,
no al capo attorcigliate bende Liber.18. 59. . Inopinato Benam. Pur di mirar concerio enne talhora D'inopi-
.
Benedetta. Leon. Ne perche copra le tue bionde chiome Sacrato nato bene , D'inalpettato gaudio Sorger l'aura tranquilla, 1] di
velo, o benedetta benda Taid. 5. 10. .
fereno . Pali. Etn.j. 1.
{ìridi La Reggia di Sion col proprio pianto Liric. Stanz. . Leggiadrillìmo vuò mirar fol mafeherato il mio Leggia-
. Bruii. l'
uerti . En.j. Perpetuo Taff Mentre gli fpirti amando in Ciel felici Godòa_>
.
Denfa Tanf. •Sol fciolfe le bende ofeurc, e denfe, Onde tre fio-
Il perpetuo bene, e glonofo Liber.S. 4u. .
re il coperfe . Lagr.5.60.
volto lì Sommo . Mut. Poi eh' a' fenfi, e nel cor m'hauete inoltri La bel-
Dolorofa Ceba. Coftei, che chiufa in dolorofe bende
. te con- A lezza, e il piacer del fommo bene, Aiutatemi ancor à l'alta via.
duce il tuo fede! minillro Eft.tf. 60. .
Son. 17.
Ferale . Gatt. La feral benda al fin chiede, onde dia Termine à la Trillo . Rcniig. Nò, eh' io non debbo mai voler godermi Vn tri-,
^n»nn . Scot. 16. 7 $•
funefta, e ria Ilo, infame, c fuggitiuo bene Epill.itf. .
Fulminea . Ghcl. Ne la terra s'aprio, nè il Ciel fi linfe Di negro giouar benefat tor cortefe Tab. f ; 47. .
fanguc,o di fulminee bende ? Rof.21.7- Beneficio feruigio, piacere, amoreùolczza, cortefia,e opera far-
.
Fimefb. Mar. Cingi il belcrin , non più di rofe, e rai D'atri ci- , Hauer fatti euidenti benefici . Kur.4. 1.
Raro.
. . . . . . . e
. . . . .
BRR BI fjcj
Raro Anguill. E tu {offrirti, chcpcr quella rtrada , Scordata di si
. Bevanda . materia da bere , o fempliee , o comporta , e per lo più*
Tiro beneficio, Foflè condotta l'infelice figlia. Metani.*. 159. fi dice di cole medicinali.
Benevolenza, il voler bene, amore che è fenza ccceffo , bcniuo- Amara. Remig. A te non c bifogno Di fifìco gentil beuanda ama,
leuza, beni uoglicnjri, bcnuoglicnza ra. Epiit.19.
Grata. Anguill. E d'haucr in memoria le fc fegno La grata Ior be- Awa. Tan£ Correa del flebil giorno l'hora fella, E dopo l'atra,
ncuolen/a antica Metani. 5. 181. . ed korrida beuanda. Lagr. ij 48.
Benignità', demenza, dolcezza Dolce. Taff. Cosi la gente prima.chc già vi/le Nel Mondo
ancora
Alma. Brace. Onde Rofana
comiato chiede D'alma beni- à lui fempliee, &
infante , Stimò dolce beuanda, e dolce cibo
'
L'ac-
gnità fparfo il fenibiante Rocc.S. 31. . qua, e Je ghiande Amint.i. 1. .
Alta. Brace. L'alia benignità del Rè fupcrno, Acciothe me- Empia Gatt. Eolio che la beuanda empia, Se infetta Giunge a
.
la
no d l'Vniucrfo ci nuoca , Ne le vifeere lue chiude l'Inferno. bocca.si foaue, e degna. Addol.1j.5y.
Vrb.i8. 18. Obbrobriosa Ceba. E con beuande obbrqbriofe, e ladre
Infida
.
non puote non turbarli, Veder nel tempio fuo più d'vna cofa Puns. Prilli. E gii augdlctti anch'elli Veggendo fcaturir
.
perla lor
In guifa di mercato à prezzo darfi Hum. lib. 8. . fetc Acque si tra/parenti, Beuanda cosi pura Galat.14. .
Itati prima Urano Etriuchi i conditori (uoi E' Bergamo il fuo : Btza Thcodoro Hertfiarca di Geneura , di dannata memoria
.
.
nome, e in molta rtima Fù trà i Romani , e tra' Lombardi poi ; Fiero. Chubr. Ecco apparir da federata fcola , In che fotto
Da pi,: l'irriga il vago Brcmbo , e feorre I-in che quindi fen' vi Calumo ànudrir S'heboe II fiero Beza, e per tal modo ei creb-
- ne l'Add." a porre ( ice 2. 17. . be , Ch'oracolo fi fca di fua parola V olz, ììb.6. .
Tcra. Taff Terra che il Serio bagna , e '1 Grembo inonda , Che lufìnghfcro Brace. Theodoro Beza il lufìnghier fallace De l'in-
.
monti , e valli molili a l'vna mano, Età l'altra il luo verde, fame Caluiu -Rocc. 11.55. .
iargopiano. Hcroi. Son. 140. Biada tutte Je fementi, come grano, orzo, vena, e limili, ancora
.
e lucido berillo . Gioftr.i. 96. Dolce Lor. Sien preda fatte ? ahimè le dolci biade , Che con_>
.
odiofa, à gli altri à noia Verrai ben preito . Giud.4. 4. Ma ura Teli. E la douc già fur l eccelfe mura Troncaua il mie-
.
Horrendi.Tìina. Pio. quante volte quella audace lingua Pror- O punto rileutir l'arilte. Metam.io. 2S2.
ruppein horrendiflìnie beltemnue contro Innoceutio, e con- Superba. Anguill. Tanto che tutta al fin la vita perde Lagiàfu-
tro i fuoi feguaci ! S.Gugi.1.4- pctba, inanimata biada. Metam.7. 50.
Infaufla . Mar. Hor qua! (
gli dille ; la tua lingua feiocca Ecrtem- Tenera Ghel. Come Ichianta talhor grandine , e fpczza Tenera
.
mie infaufte à proferir s'e molli? biada da lepiaggie alpine Rof 9. 81. .
Infernale. Moron.O Stigie voci,odinfcrnal be/lcniniie. Mort.f.i. Tremante Mar. Sotto Ja falce le tremanti biade, Sotto l'aratro
.
crilcga bocca vdifli ancora Tanta arroganza ? Rodi. 58. madri il numero de' figli . Strag.2.
Profana Anguill. Ogiii empia, ogni profanaal fin dà fuora Bc-
.
Bianchezza .
ftetnmia contra 1 lumi alti, e celeili. Metani. 6. 149. Eburna Taff. Non era tempio
. v' il , che forgea famofo , Oue i
Bestemmiare, ildirbeltcmmia. marmi vincean bianchezza eburna Conq.i. 34. .
Rio.ValuafDiflèjCi.' al fin del beflemmiar fuo rio L'infallibil tron- lmmenfa Remig. E mentre ch'io de la bianchezza immenfj
.
, E"
con commette al volo. Tebai.9. 163. de la gran beiia ihipiua inlieme Epilt.15. .
BiiiiA bclua, nome generico di tutu eli animali bruti. Leggiadra Prilli. Bianchezza si leggiadra Perlo liquido
.
.
Mondo
Cruccioft. Polit. Rompe la via,doue più il bolcc e folto, Per trar Nonsafarvagoilfeno D'altra manna Dea . GaJat.4.
di macchia la bertiactucciofa. Gioftr.i. jj. Biakmi. popoli Settentrionali.
ì-croce. Valuaf l.c due beflie feroci eran già volte Per fuggir ver- Afpri Tronf. Lo ltuol faettator d'afpri Biarmi Ardii graui di
.
Horrenda. Ar. Par che dinanzi à quella beftia horrenda Cada ogni Indomiti Mar. Sol con l'ombra del nome anco fen2'armi Giun*
.
Humile.Simo. E che Ila il ver,ei nacque Ncl'humile Betlemme, Rio. Ar. A vna donzella qual biafmo si rio, Come quello fa.
Non in Gierulalcmine , Ne la fuperba Roma à ciò lepiacque rà , fe non volendo Chi fèmprc ho da vbidir, marito prenda.
Canz. Fur.44- 4L
T 1 Bt-
. . . . . , . . . . .
ioo Br £1
pigliai! per la feure, e per
Bikli . figlia di Mikto , che amando Cauno Aio fratello, e non_> la zappa
Agreite Brace. Cosi l«ol dirupar gran fdua incifa A l'alto fuori
amata da fi conuerfe in fonte del Aio nome
.
lui, .
Amor. 25. Alta Brace. Rotta l'alta bipenne, e fpinge il piede Contra i Ro.
Ipiriardenti ViC. .
.
Bicchurf . vafo da vino per bere, e detto a/lolutamentc, s'inten- capo la bipenne atroce. Cacci, 31.
de ferriere di vetro
Dura Ar. Di ciprelfo ,chc mai non fi rinfranca Poi c'hà fentico
.
Rocc.5 6. Fulgida Cliiabr. Sol ira le turbe, e frà l'horror di Marte ConTd-
gne, e raccende il fcruido palato .
-
Fufo. Giulr. Bel fufo di zaffiri , Nel cuiconcauo feno oro odo- nunnijOgni ritegno De la ferrea porta abbatte.e frange. En.z.
rato O
rubin Dionigeo erri, e s'aggiri, Sol ti richiede vii' alìe- Grauola Car. Lagrauofa bipenne, ond' era armaco , Gli piantò
.
chini de" labri 1 bei coralli. Agi. neruorute , e di pefantc LuininoLt bipenne Ambele mani ar-
Vetro lucido . Guar. Mentre in lucido vetro almo liquore Bella maua. Mir.i. 3.
Son. 7. Pefante Beut. Ma chi da' monti eccelli II duri Aimo abete, e l'al-
donna à guftar feco m'inuita .
.
ht. Ch.i. Dimefì'o C.Cam, così diceano . fe,pofcia frà loro Breue, e di- m
Ruuido. Brace. Le fpoglic fquarcia ond' ci l'afci'ughi , e fgraui, meft'o bisbigliar s'vdiro . Agg.TalL 1. 99.
Et à f: chiama i ruuidi bifolchi Croc.11. 16. .
Placido. Ghel. Così dicea j con lentimento, e loda Rendean d'vn
bisbigliar placido, e lento , Come di fiume fuol picciola proda
Sctoloib Benam. Quello, dico, che tronchi arò col dente Se-
. i
'
Villano Mar. Non fon qual forfè credi , Fonerò paftorel, viL
.
Bisbkuiu quel poco luono , che rcfulta dal bisbigliare : parlar
.
Jan bifolco. Che da i'agna, o dal bue trahendo il latte , Men- baffo, e fomnielfo
dicando h Jpica 11 ciboYi procacci onde fi viuc. Samp.6. Alto . Filipp. Trema la terra, e moue alto bisbiglio , Squarciali il
Rapida. Bald. De gli fpatijidi vita il dubbio giro,Qual ne la nol- Armonico . Mar. E con bisbiglio armonico ch'aitando In petto
ue Elea lieue quadriga, Rapida troppo la fatai tua biga Chiu- fcnunilpeiifiero augulio , Se bene il falfo al ver mefeer mi pia-
der, ohimè, troppo veloce 10 miro Rim. Lugubr. Son.6. .
ce, Sarò fempre verace lodando lei .
Volante. Brun. Il pender de l'auriga Men rapido trafeorre De Breue. Tali". Diflèj e ai detti fegui breue bisbiglio Liber.i. 29. .
la volante biga, Che pennuta fen' corre Ven. Terr. Canz. 4. . Confufo TalT. E vn confufo bisbiglio entro, e di fuore Trafeor-
.
Bigatto, baco, o vermicello, che fi la feta Vedi Bombice . . re campi, e la città dolente. Liber.i.3z.
i
Verme ferico. Font. Hor qual ferico venne , ondet'inuoli Dal Dolce Rai. Voi mouendo hor quagli orni, hora quegli elei , Hor
.
in vno de' duoi vali di rame contrapefati infieme, che hi la bi- d'horror fieri bisbigli Armi pur contra me rigida morte Tinti
lancia. di langueivenenoli artigli Colt. 19. 4. .
Confuka.Manz. Mi il faggio Duce, ch'in fe fteffo il fine Va con- Flebile. Cell. Anzi nel moto altrui fu immobil tanto , Chefem-
futando de l'incerta imprefa , E che i rifehi di Marte , e le ro- brò in mezo al flebile bisbiglio Scoglio di crudeltatein mar di
uine Con confulca bilance appende, e pefa . Dand.i. 1. pianto. Amor.
Che Mondo e cucito, e che bilancia iniqua Coni-
Ii.iqua. Inc. Importuno Spina Qui il tempo appar fempre vno , Nè rompe
. .
pane qudli premi, e quefte pene ? Teb ,j. 6. ilgiorno vario , e tempeltofo Con bisbiglio importuno De la
Librata. Car. Era la pugna, e tal de le percoflc, EdeglifcuSi notte il filentio vnqua, e '1 ripofo. Canz.».
il fuono : à quello all'alto II gran Gioue nel Cid librate, e pari Inquieto Cell. Sentia fol de le voglie innamorate L'inquieto bi-
.
Tenne le Aie uilancie , e d'ambi il fato Contrapcfando attefe sbiglio, e'1 moto ardente Var. .
à qual di loro D.fie la lua fatica , e'1 Aio valore De la vittoria Melto Tali. Par ch'vn niello bisbiglio entro, e di fuore Trafcor-
.
PurifTima, Brun. Eiv.'craTofca penna, e plettro Argiuo Labi- Nobile. Petr. l'era intento al nobile bisbiglio, Al volto, àgli
lancia puriflima d'Altrea . Agi. atti,e di que' pruni due L'vn feguiua il nipote, e l'altro il figlio.
Bipenne ftromento come l'accetta, che taglia da ogni banda
• : c Tr. Fam.i. »
Ofcu-
. . . . . . . .
ricciolo Talf. Qui tace ; c qua/i in bofto aura, che freme, Suona
. mante, che ad aprir gli alletta Con vallo giro l'affamata b«c-
d'intorno vn picciolo bisbirlio Liber.io. 36. . ca. Thici'M. r.
Reo Ccba. Dice: pcrch' eJla tpuft rei bisbigli, E perche infidia
. i Affumicata Ricch. E co' fi/chi tonanti Diconcauo metallo fie-
. i
Aman d'EAhcr la vira Eli. 19. 99. . ri ordigni Con mille lingue ardenti Saluteranti i gara Da cen-
Roco Ghcl. Cosi dieta fegui roco bisbiglio Come di fpcflc_»
. ; to bocche affumicate, e nere . Rim. Idil.
frondi à l'aura lene . Kofg. 17. A Itera Ceba. Quel Dio, che perche
. aprir la bocca altera Ti vide
Tacito. TalT. Più ,c più ogni hor s'atiiiicinaua in tanto Quel lu- incontro a" fuoi diletti figli Eft.u. 174. .
me, c inficine vn tacito bisbiglio Liber.8. 17. . Airara Ar. Non può la lingua difnodar parola La bocca amara,
.
Torbido. Brace. Ma ben da l'altra parte in Semifonte Suona vn e par che tofeo v'habbia Flirti. 41. .
confufo, e torbido bisbiglio . Vrb. 14. 63. Amorofa Rocc. Bocca amorofa, e bella, Ricetto, e paradifo De
.
Vario Car. E . già rari bisbigli, e vari mori N'cran tra loro.En.ii. legraric,cd'An'orfoggiorno fanto, Tudolce la fauella Spie-
Bi»chiro . Iegnetto congegnato nella cima del manico del liuto, ghi foaue il rifo Dolcilfimo il foipir,celeAe il canto. Tu dal
o d'altro fimile ftromento, per attaccami le corde . mortai mio manto l'anima mi (Guidi Qualhor le perle, egli
Arrendetele . Gl'ufi. Minugia harmoniofe Volgerò pofeia di Ci- ollri Auuien che le dimoAri Cosi fe parli,o ìpiri,
o canti, o ri- ;
Icnia lira Sù i bifchcri arrendanoli, e (bidenti - Odo j. di, Formi, e dipingi ogni bellezza in terra
; S'vn bel tacer ti fer-
Lucidiamo Chiabr. Soauc ad afcoltar chitarra Ilpana Il legno
. , ra Sembri alhor colta frefea, e ruqiadofa Da verginella man—»
onde componfi era cif rciìb E quelli onde le corde erano au- , purpurea rofa Madr. .
iiolte,Lucidi;rinii bifehen, corallo, Et il manico auorio. Fir.io. Angelica. Molz. Venere in tanto vn dolce bacio prefe Da l'ange-
Biscia Ipecic di Arpe
. lica bocca Son. 70. .
E variata di color pompeggia Mi velenofa è poi fui fin la bi- , rci, efofchi Corrompon l'aure , e fanno De l'auree Aelle im-
feia. Guacc. Son.x. pallidir la luce . Sanip.f.
Horrid.i Tanf. Bifcia giamai tra l'herbc horrida , e lunga Tanto
. Antro.Cafon. Antro odoratole dolce, Oue s'Amorrelpira.Quell'
rerror non credo a villan delle Lagr. j. 3. . aura icori molce, Ch'odorifera fpira Zefiro mio verace , Di ,
Insipidirà. Brace. li già la bifciainafpidita, c brutta Ne la difpe- dolciflìmo amor fpirto viuace . 1. 4.
ration tamo s'am/chia Crocio, 11. . Antro dentato grande e quel feroce , Così capace..». Benam. Sì
Ve'enofa Font. Sopra rigida cote La velenofa bifeia L'antica..*
. appare Quell'antro Aio dentato^ treiiicbondo,Che tranghiot-
fpoglia ridonando A ri lei a. Od.i 5. • 11 ra in cn boccone hauralla . Pafì.Etn.j. f.
Bisogko. mancamento di quel che bifogna. Ape Corto. Paragonati
. la bocca Moiri ad ape ingegnofa, Quan-
Eminente. Vd. Quindi lati a bifogno si eminente Ritroueran i do co' mor/ì iniiola à fiori il miele Io nò , perche l'incauto ì ;
la (Inda, andran aliante Lilio. zC. . animaletto L'afoni ben con l'eccidio altrui curando Non go-
Grande- Tafi. Gran mole in tanto c di là sù riuolta Per cento ma- de de' fuoi frutti, e mortai tomba Con l'induAre Aia fabrica_j
ni al gran bifogno pronte Libcr.n. 38. . s "appretta : Che bocca baciatrice, Ciò ch'inuola, benigna a)
Biposte", animale nella Lituania fiero , e deforme, con le giube cor compatte, Ne di fua predaperde alcuna parte, E vni" bocca
lunghe, enei corpo limile al ceruo, con vn corno in fronte baciata, Donando, auidamente fi rapine , E fon furti, & acqui-
Ifpido Senec. . A te porgono il petto Le variate tigri, A te porgo- li! i doni fuoi . Mi badi pur ciafeuno come vuole, Che raflòmi-
no iltergo r gl'ifpidiuifonti , L con immenie corna Vri fero- glio io fol la bocca al Sole, Che fe ben di fua luce il don difpé-
ci Ippol.j. t.
.
fa A quelli interior mirti co' fuoi rai , Da lui fceura non è la lu-
Bisso, panno Imo nobilifllmo .
ce homai. Alul.i.6.
Delicato. Bent. Colà fra bitTi delicati, e molli D'Arabici Ardori Arca Mar. Son conche gli occhi tuoi Arca c la bocca oue te-
. , , i
Languida la Aanchezza Opprime e non confola i membri af- fori fuoi Ha riporti il mio core
,
i.Lir. Madr.70. .
Epift. Heroi.i. 9. Arco di rubino Ricch. Lilla mio ben, queftatua bocca è vn arco.
Lucente- Martin. Ecco in Turche fembianze Amor armato Cui Rim. Madr.
s'artorec il bel crin bill'o lucente Abboz/. Son. .
Arco tenero. Font. Arco tenero, e bello , C'hai di minuti attori
Molle Ghel. Arma di ferro il terzo dito, Ipinge L'ago con elio,
. Le tuefaette, onde fènici cori Od.15. 1 .
ed ci punge, o minaccia II molle biffo, c lo rallenta, c firinge Atroce-. Campeg. Benché il veggia trafìtto, e lacerato Da fvgna
Rof.4. 71- forte, e da la bocca atroce Lagr. 7. 17. .
grolla, roza, e lacerata lpogha 11 bìllo pretiofo , e ì'ollro elet- fua rende felice. Metani. io. 149.
to Galer.HiA.
.
Aurea Leon. Il dolce fuono , e l'armonia celcfie De le concordi
.
Bistoni . popoli di Tiiracia voci.chc già vft iro Da l'aurea bocca de l'eterno Figlio.Tai.5.7,
Efrremi Senec. Pcnfaron che mancalfe L'Hebro, 1 Bilioni ellre-
. Baciatrice Ghcl. E ne la bocca baciatrice i baci Gli refe à mille,
.
ror,uciri,e pigri Rapprefcr l'acque,eritardaro il corfo Sàp.i. . Belkmmiantc Adr. Grauidadi beAcmmie è ogni hor la bocca, .
Bitikm. prouincia dell'Alia minore. E bcllcmmiantc sbocca Sulfureo nembo , fchifa baua, e foco .
bitumi, e sù vi poggia Libcr. ti. 54. . perle vAio lucente, Pellegrina conchiglia,vrna viuente. Od.if.
Infetto Ghel. Fri merlo, e merlo, oue il riparo è
. poco Pongon Cameretta Ricch. Bella fratta pompola D'oAri, e di grani ar-
.
Odorato. Guar Sulcitate la fiamma Con l'odorato , e liquido» Cannoniera Rin. E chi relille a cannoniera bocca Caucrnofa di
.
Bruti, popoli moitruofì ncll'Ethiopia i quali fono fenzacapo, , Carcere di perle. Ror. Strali fon gli occhi, e lacci i bei crin d'oro,
Si hanno gli occhi, e la bocca nel petto Career di perle, e di rubin b bocca , Onde impiaghi , onde le-
Moftruofi.Tronf. E habitator v'hà de la Libia cilrema Col volto ghi, oue imprigioni Temp.Arag. .
AccoAinnata Gatt. Che da la bocca accoAumara inuia Solpa-. ChioAro di perle lmper. dal claollro di perle il dolce tuono, . O
I 3 Che
. ,,, ,.
cor più duro, Con tempre foauiflime penetri, E con incerna_j Fiera. Talf. Qual i fiumi fulfurei , ik infiammati EfcondiMon-
forza, e batta, e fpctri Rult.4. .
gibello, e'I puzzo, e'1 tuono Tal de la fiera bocca i negri
fiati, ,
Chioitro ricco . Font. Ricco, e lucido chioilro , Oue niufiche in- Tale il fetore, e le fauille fono Liber.4. 8. .
torno Fan pafiàggto le grafie, ed han foggiorno . Od.if Finelfra Rich. Arco che feocchi ogni hora Inuifibili llrali Di
.
Cibo. Cafon. Ella del Ciel gran dono, De l'orecchie vitale Cibo, te belle Hai fauille d'amor, tante hai fauelle Od. 8. . 1
angelico tuono De' cori, acuto firalc De l'alme, à l'alme fuela Fontana Bruii. Pcnfo talhora ad odorata bocca Fontana di dol-
.
L'imagini , che 1 cor fegrcte cela ; De la Natura fregi Info- i cezza, Lauacrode le Gratic,vrna d'Amore, Arco ond' Amor
gna, e le cagioni Apre, si lodati fregi De l'arte feopre, e i doni gli il -ali impenna, e feocca, Pompa de la bellezza
, Ondehà
Del Ciel palefa , afeende Humile al Cielo , c Dio placato ren- fiamme il mio fen, nodi il mio core , Rubino in due diuifo,
de 1. 4-
. Che lommerge col nfo Tra più fcogli di perle alma che mo. ,
finse Cupido , E non in Palo, in Amarunta, o in Gnido. 1.4. Fonte.! ont. Puro fonte d'ambrofia aureo,e diuino,Ouc il feruido
Conca purpurea Guar. Purpurea conca, in cui fi nutre, e mira_j
. cor picn d'allegrezza All'etato d'amor bcue dolcezza Od. sf. -
Canrlor di perle elette , e pellegrine Doue flillan rugiade al- , Formatrice de' baci Cafon. Bocca tu fei vermiglia Formatrice
.
me, e diurne, Doucèchi dolce parla, e dolce fpira. S011.65. de' baci, Iute l'alma s'appiglia A l'alma, c con tenaci Nodi
Conchiglia odorata AnguifT. E quelle orecchie aperfi A que' . fi (Iringc, e vnita Fan due alme, e duo cori
vna fol vita .1.4.
cari lamenti De la tua dolce bocca Odorata conchiglia, e bel- lunclb Sencc. Il genitore i figli Lacera, é prende in cibo mem-
.
i
la madre Di candidette perle Giud.i. ». . bri fuoi Con la fu nella bocca Thielt.4. 1. - .
Senza le tue parole Intorno à quelle arene Noioii mifariano to, Bocca bella,c gentil baciami alquanto Sia premio il bacio :
i dolci accenti I canori concenti De le vaghe Sirene Galat.j. . al mio cantar douuto , La mercede a la bocca , e'J premio toc-
Contumace. Bruii. Già de l'Hcroc di Pella II famofo deflrier , i ca, Che lodò, che cantò te, bella bocca Od.2 j. .
cui trofei Vagheggiò l'Oriente ; Contumace, erubclla Mo- Giardino odorofo Font. Odorofo giardino, Oue ordifeono i fa.
.
ftrò la bocca, e' 1 fianco A i Macedoni fproni , a freni Achei i ui Gli Amoretti volanti api foaui Od.rs. .
E folo obediente A i cenni d'Alefl'andro vnqua non llanco In Giardino preriofo Achil!. La belliflìma bocca E' d'animate gem-
.
bellica palcllra Soffrì il giogo d'vn morfo, e d'vna delira. Ven. me Preiiofo giardino Quiui fiorita ,c bella Curio fo vedrelìe :
Terr. Canz. 18. Sù corallina fiepe ogni hor la perla , Fan porta al bel giardino
Corallina Imper. E dal Ciel fclicifiimo Sabeo De l'odorata co-
. Duo
labra di rubino Rim. Idil.J. .
rallina bocca , Spirate del fuo dir l'aure feconde, Così al mio Gioconda. Font. Qui fuda aria intorno Pretiofo licor di dolce 1
dir, e al mio defir rifponde Ruth 14- . manna , Che la bocca gioconda Apre à i teneri fior chiaue fe-
Corttfc.Mar. Non mi concede pure di bocca cortefe Voce, O conda. Od.35.
che mi rifponda Samp.j. . Guardinga Piò. Non vuò patir che . si viuace bocca , Hor fia ve-
Cruda. Tanf Tu bocca cruda per mio mal t'aprifti , Quelli oc- nuta si guardinga, e parca, Che digiunar infin le felle olTerui
chi pij fi t hiufer per mio bene Lagr.i. 3 3. . S.Gugl.i. 1.
Curfore Cafon. Quali curfor veloce Per li campi de l'aria Tai
. Honore del vifo Mar. Ahi pur mi volgo à voi perle, e rubini , Te-
.
ondeggiar la voce Articolata, e varia, Che /piegando i con- foro di bellezza, Fontana di dolcezza, Bocca, honor del bel vi-
fpmge il voler, muta gli affetti 1. 4.
cetti Frena, e . fo, Nafce ilpianto dj lor, tu m'anri il rifo i.Lir. Madr.11. .
afeonde De' bianchi denti le minute fponde Tebai.z. i6v. . Horrida Leng. E la bocca, cui gli anni horrida han fatta, Fia,che
.
'
voi da l'acque empie honiicide Liber.14.75. . Immonda . Tali Quante mormorò mai profane note ThelTala_j
Dolce. Anguill. Loda la dolce bocca, cduolfi.e pena, Che i maga con la bocca immonda Libcr. 16. 37. .
frutti fuoi non prona, e non inrende Metani. 1. i$t* Impalta. Valuaf. Come tanti leon, poiché co' petti SofTopra ri-
.
non fatolli honiai la bocca edace ? I.agr. 1 60. lìe Tebai.7- 159. 1 . .
Egra.Herr. Langue, geme, s'affligge, e non contiene Piùl'egra Imperatrice delle bellezze Priul. La belliflìma bocca , La bocca .
Erario d'Amore Bruii. Apre due Libra oue trionfa aflìfo Sagit-
. tando il Sol del rifo , Porta al leggiadro vifo , Apre àie notti
,
tario di vita, Arder di morte, Bocca, ch'è di conilo in due mie lucido giorno Fontana di dolcezza, Di dolcezza infinita, .
diuifo, Perche il guardo Infingili il cor contorte Vago era- Ouediltilla il nettare, che feorre Tra il mormorio de' baci :
rio d'Amor , conca del tifo C'hà il fen di perle , e di rubili le Franti da' bei coralli Al fitibondo cor per darli vita Teforo di
, .
d'ardor tenera lingua Ven. Terr. Galat. purpureo fpatio S'infiora ogni parola , S'ingemma ogni folpi-
.
Efl'ecranda. Anguill Co' più poficnti carmi, Che fcioglicfle_> ro, Si raddolcifce il bacio , Che mi rende felice , Che mi rende
giamai Circe, o Medea Da l'eflecranda bocca Giud.4. 3. pregiata Baciatrice, e baciata Vina fiepe, che nutre , Che cu-
. -,
Fabra d'accenti Font. Bella fabra d'accenti , V aga culla del ri-
. Itodifcc in grembo, Tra le mordaci punte Di perle amorofette,
fo, Ricca cella d'odor, pompa del vifo, Ingemmata pngion Di pretiofe brine rugiadofe Animate le rofe , Rofe tri le cui
di cori ardenti, Amorofo fpiragho ond'odorato Efcealfoco porpore viuaci Pecchia l'anima mia Di balfamo, e di mei deli- .
Famelica. Bald. La famelica bocca De l'aperta voragine vora- Impura Car. L'horribil torma con gli adunchi artigli, Co' i fieri .
ce , Squarciato il feno àlacittàreina, Minacciaua rtiina Ma denti, e con le bocche impure Ghermir la preda En.j. :
.
poi ch'entro il buon Curtio vi trabocca D'vn falto, ella lì chiu- tnfame. Moron. Ne tal tcrror da' tuoni, e da baleni Timida pa- i
fc, c lì die pace Rim. Moral. Canz.?. . llorella Hebbe giamai qualhuom, che l'honor brami Da quelle
p
Feriiricc. Imper. Ochefoaue, e amabile ferita Sa rendere àia bocche infami i.Sacr. Ca/iz.i. .
bocca feritrice La bocca vendicandoli, ferita R11IT.9. Infedele Ghel. Nè di tal nouità cerchi nel corfo De la bocca in-
. .
Feroce. Ar. Rodomonte di Sarza il leon fpiega Chelaferoce_> fedel feotere il morfo . Rof 8. 4.
bocca ad vna briglia , Che li pou la fua donna aprir non ncga% Infidiofi Guar. Con auellainfidiofa, inconlìante Bocca, che . &
Fur-14- >4- 1 le dolcezze di Mirtillo Gradipur vna voJta Pali. 3. 3. .
Fetente. Ghel. E la fleffaalma tua, c'hor bacia, e tocca Sdegne- Interprete del core. Priul. La bocca à l'altra bocca Interprete
rà vfeir da sì fetente bocca liofili. 9. delcorealcorparlaua. Galat. 7.
.
Fetida. Ght,i. Da la fetida bocca onde s'aprio Al bacio infame, Lancia. Font. Noua lancia d'AcluIle, Che con colpi vitali Ne
le
. , , . ., ,
minio, e d'oro, Che chiude 111 fono candido teforo E' Ipira-
, ra, e leggiadra arciera, humidi llrali ardenti Con arco di C
.
rubin molle, e fpirante Ne l'anima feoccando Feritrice vital
col de gli Amori , E amor de gli arfi cori , ha la sferza ani- C fana piagando . Hort.
n ut.i Quinto lubrica più , tanto più grata ». Selu. Schcr. z. .
Prato Rich. Quella bocca gentile , Lilla dirò, che fia di Peilo
.
ti, Equi prelago altrui di lieto cucino Nauiga il rifo , & odo-
re, à cui natiuo L'animato rubin, la rofa pura Sono i cari con-
ralo è il vento Rim. Madr. .
fitij'imate mura. Prigionctta gemi!, che cinge intorno Di dol-
Melata Com. O rjual leticia de gli alimi cor tolfe Vn lieto rifo
.
ci perle candida catena , Ch'Amor cujtode fuo
ferra, e difì'erra,
vna usciata bocca , Mentre le vaghe menti in rete accolfe. Cap.
Che ticn fenza dolor l'anima chiufa Che libero prigion rifer- ,
Melodia*. Imper. Stringe intorta Cometa , e di fua angulta Me- ita il core , Il cor, che brama per
fua lieta force In si bella pri-
lodia bocca in tondo labro Co'i labri poco aperti apre di- gione hauer la morte Prigionctta vital, per cui fruifee Non_,
.
Mordace. Mar. Langue aach'egll d'amor l'angue feroce, Ggia la fi pone à le parole infane E cosi pur d'ogni mordace vada_»,
,
lingua, e la mordace bocca In (aetea d'amor, che baci ft occa .
d'opra la lingua, oue fi dee la fpidd Rocc.7. S. .
1
Mufita Imper. Alhor ch'aperta in melodia gentile La fua muli.
.
Rabbiofa.Car.Poichela furi*, e la rabbtOja bocca QtiictofIi,Enea
ca bocca armoniofa. Ridi. 14. ricominciando diflè En,6, .
Nettarea. Ghel. L'alza àie piaghe, e le Infinga, e tocca, Indi Ricetto Rich. DolcilTimo ricetto , Antro odorofo ; c caro ; Ni"
.
Teforo di beit i, fonte di bene Premio d'Amor, vafo di gioia, dente, e faccia h
,
i delicata
e pregio Piùpompofo del Gel, non che del Mondo, Non_,
Rofa animata Font. Frefca rofa animata Che da gelo, c d'arfu-
. ,
v'intiaghite ì Kutt.p.
raTi ferbi intacca, e ti mantien ficura Od. 15. .
Nido del nfo. Herr. Par la bocca gentil nido del rifo, Fontr_j
Rofa vermiglia Petr. Perle , e rofe vermiglie, oue l'accolto Do-
.
d'ambrofia, an/i prigion del core , Mantice vago, onde per via
lor formatta ardenti voci, 6 belle Son.n?. .
A far de la fua bocca, e de' fuoi baci Proua con qua! bcUifluno, Scena . Ricch. Quelì a di perle piena , Bocca tanto crudel
, quan-
ediuino Paragon di dolcezza, Quella bocca beata, Quella to ch'e bella, l'armi , Lilla mio cor, pompofa feena , Efoura
boccageiitii, che può ben dirli Conca d'Indo odorata Di per- lei colmo di gioia affilò Comico fembra, e recitante
il rifo
le Orientali, e pellegrine , E la parte che chiude, Ed apre il bel
Rim. Madr.
teforo, Goadolciflimo mei porpora milia. Pall.i. 1.
Sdenrata Bcnam. Il ventre intanto al mar fi gonfia, e poi Parto- .
Apenacundina Del'aere, invnfoipiro .Suamfcc alhor, ch'e goi Sdentata bocca, e vorcicofa apptelìa Colo(£i7tf. .
Offraflà, Ma poi viua rimanne' cori impreilà. 1.4. Sfiorita. Mar. Ciò dicendo s'inchina Sù la bocca sfiorita, E da le
Perfida. Grill. Sotto aujpici fanelli In quella bocca perfida na-
labra fredde Si compiace, e le gioua Rapir gli aridi baci. Sàp.8.
fccJh. J, Madr.S.
Siepe- Mar. Quella bocca mi porgi, ò cara bocca De la reggia del
Pietofa.Talf. Pictofi bocca , chefoleui invita Confolarilmio
rifo vlcio geminato, Siepe di rofe, in cui faetta, e feocca Vipe-
duo! di tueparole Liber.19. 108.
rctta amorofa Arabo fiato
.
c rofa Ridon gli Amori, ed amoreggia il nlo Geni. S011.56. Simphcetta Font. E quel die chiude il core Simplicetta la boc-
.
f
*
parete afpra, e feuera tit.8. 70. .
Soaue Tali". Mentre ci cosi ragiona , Erminia pende Da la foaue .
Torta del core Priul. Bocca porta del core , Reggia tranquilla
.
bocca intenta, e cheta. I.iber.7. 14.
ouerifiede Amore: Teatro oue egli mira Vagò di facttar, va-
Soffiante Andr. Due gran bocche fotfianti A l'accender d'amore .
Fluii de' baci Nel berfaglio del cor la bocca arciera . Galat.j.
Soggiorno. Ricch. Animato foggt'orno, Che porta hai di rubino,
Porta gentile Talli Porta gentil de la prigion de l'alma , Onde i
.
Di (chietto aiiorio, e fino Salde muraglie intorno , Oue in bel
medi d'Amor efeon fotientc E portan dolce pace , e dolce__» "
trono affilò Scherza vezzofn, e fìgnoreggia il rifo Rim.Canz. .
prati , E con boccile fp:ranti Stanno i pallidi lior miti affetati zi in guerra Del fuo fingile fumar le patrie neifi Lir.8. .
Spiimolà. Chiabr. Fan con bocca fptimofa Fieri per l'aria ri fo- per dar lui l'vltimo crollo Mortor.j. 3. .
nar nitriti. VoJ.j. Fiero Dole. Gli aperfe in quello il fiero boia il petto Dal manco
.
Tana. Rich. Tana vermiglia , e bella Di vipcrctta ardita, Che lato, e fuor gli traflè il core Marian.4. t. .
mordendo m'aita: Angulta, e nobil cella Di porpore viuaci Infame . Ghel. Marito anzi lafciuo, horboia infame Rof.10.75. .
Teatro. Font. Bel teatro gentil d'auorio, e d'olirò, Ouegioftra ebirri, e'1 fanguinario boia Mortor.i. 7. .
ga Òd.z5.
.
Tclloredc' Romanzi Mar. rungo gli affetti , e gl'intelletti fue- .
Temeraria Moron. . O
bocca temeraria, clicco' ifaflì Barter fi glio,Gran te/lor de'Romanzi in Hippocrene.Fabro nó è di me,
debbe. i.Sacr. Iiiuett.4. che fappia meglio Di poetici groppi ordir catene Galcr. Ritr. .
Tenera. Font. Voi che dolce piouelle Ne la tenera bocca Del Bolcia valigia, bifaccia , e denota ogni recettacolo,
. ogni co- &
l'ebano Caiuor manna cele/te Od. 10. . fi, che riteuga in fe, come è il golfo, e feno .
Tomba. Cafon. De* cori amata tomba , Culla al delio gradita , Dolente. Alani. Parean d'Abiflo le dolenti bolgie Oue arde di
Cara, c (onora tromba De la voce. cui vita lìreue l'ariapre- , giuffitia eterno il vampo Gir.Cort.3. .
fcriue , Ma in lei morendo ne le menti viue .1.4. Hornbilc Vua. Gridando in voci fpauenrofe, e melìe Per quelle
.
Traditrice, tirili. O bocca traditrice Da la bocca tradita Nel bolgie horribili, e funeffe . Peni:
bacio reo; velbgio Forfè rimale alhora. j.Madr.i j.
in te di vita Horrida Car. De l'Abiffo vedeffe quelle olcnre Dal Cielo abho-
.
Tripartita. Valuaii La fatai verga fa J'vfate prone, K fui nudo minatchorride bolgie. En.8.
terreno il can trabocca, Donato al fonno homai più non fi Ofeura. Tanf. Mi de' neri antri,ede le ofeure bolgie, Oue il dan-
mone ) Ne latra più la tripartita bocca Tebai.1.9. .
nato popol più s'alHigge. Lagni 1. 16.
Vaga. Kerr. Ride la bella, e con accorto auifo Ridendo il rifo Bom.orf gonfiamento, e gorgoglio, che fi il liquore, che bolle :
.
addoppia, e ben comprende La fagace d'Amor leggiadra ma- lignifica anco folleuamento, ìC'infiammamento d'animo .
Varco. Brace. Spira la bella bocca aura gioconda Di perle, edi alto bollornfuona , e gonfia Vn gran caldar, quand' hà di ver-
rubili varco gentile, Che parli, o fi raccheti in quel belvifo ghe a' fianchi, Che gli minilira ogni hor foco maggio r e, Quan-
Mouimcnto non ha che non fi a rifo Stanz. . do l'onda più ferue, e gorgogliando Più rompe, più fi volue, e
Varco odorato Hcrr. L'aure, che per pallore- Per l'odorato var-
. inuma, e verfo, L'I fuo negro vapor à l'aura eflala En.7. .
co De' teneri coralli , Chiedean d'edere accolte, Da la boc- Ardente Giou. Arder mi lènto d'vn bollor sì ardente, Che quan-
.
ca gent il,c pofeia accolte,Vaghe di riportare Bramauano l'vfci- te fredde in alpi acque fur mai Non potrian fpegner dramma
Ventola. 13. Tali. Dianzi Auftro , Aquilone Con la ventofa_» & i feruidi bollori Paneg. .
boeca Scotcuano ogni fcoglio,& ogni rocca Od.41. . Torbido Chiabr. Largo rufcel vi fi trabocca in confo Di torbido
.
Venni' lia. Bonar. làfua vermiglia bocca, Le fue rofate labra bollor fempre fpumanre. Fin.
Iiiuuaiifia carpir bocca da bocca Quelle purpuree fragole, Tumido Mar. Da fai nemici combattuto il mare Con tumido
.
Ch'in sùle voltre htbra amor matura. Fili. a. 3. bollor rauco llridendo , Mar più non già, mà diuentato pare_i
V crmigliezM Tali. lla così portatia La vita, e il volto , e così
• I
Di caligini, Ce vrli Inferno borrendo .
e»uaJmente volle La natura arricchire Di porpora, e di perle Boi.or.KA citta d'Italia nella Lombardia, madre de' ffudi
.
Ne le boccile vczzole E di minio , e di latte ambi compoii^ Athenc Felfinca Cap. Vanne vanne ti prego Nume piaccuolif- .
re ardite Del diletto, e d'amor bocche fagaci i.Lir. Madr.27. . Cantaua feioperato vn dì Sireno Idil. 13. .
Virile. Augnili. Ecco vini la man, vini la bocca , Baciami J'vna Città illuifre Cap. I à ve '1 paterno voflro amato fiume Bagna le
.
mi "Filami. 1. 3.
.
Dotta Brace. Con quattro figh hor è il terz." anno vfeita De la
.
Vrna di qemme. Mar. Vagheggiando la bocca à lei ragiona, Vrna dotta Bologna era Manfredi Crociò. 18. .
d] gemme, oue e il mio cor fepolto . Madre de" lludi Galcan. E dal tuo Reno vfccndo ad altro Reno,
.
Vlciera-Brun. De le gratie vaga vfeicra Feritricc , mà non fera I a gran madre de' Jtudi in madre haucfti Suppl. .
Arco e si rara bocca, Che laette d'auorio al cor miofeocca. Nutrice di virtù Cap. Ne la città ch'imperiofa fiede De I'Apen-.
i.Selu. Scher.i. nin fuperbo à le radici , Là doue il piccioJ Reno altero feorre.
Vfcio animato Rich. Del palagio d'Amore Vfcm animato, e ve-
.
Ch'osò fouente il fuo Leone opporre A l'Aquila tremenda, à i
ro Porta del mio penfiero ; Vago Ocean d'ardore, Ou" io pur
;
finti amici, Alhor che mouc intorno armato il piede , Ed hor
bramo in LorteTra fuoi fcogli di perle hauer la morte. Rim.Ciz. /incera fede Seruandoà lui, che la celellc foglia Apre, e chiu-
Vleio d'Amore Flcrr. Bocca, e gota leggiadra, oue formato Era
. de àfua voglia, Nutrice di virtù, madre de' lìudi Fafficonrra
di molli fiori vii paradifo Porta gentil di quel nettareo fiato : l'oblio più forti feudi Occup. Canz.i. .
dolce canto, e da lacetrailfuono. End. barbare rroppo Anco a barbari fieni Tor. i .
Vfcio foaue. Font. Tu ne gli vfei foaiu'Di due bocche gentili Ape Furia di ferro Tefau. Furie di ferro, al cui volo qualcuno Prende
.
indurire d'Amor iabriciii i faui . Od.17. fiero traftullo, Mànon alcun profitto Tor. .
Tullio Italico . Mar. De l'Italico Tullio il parlar faggio , Quel mi lico ordigno de le bombe, Benchej o feiocchezza fia Di quel
fpn io, Chi lia < he noi conofea ? Io fui , che rifchiarai col pri-
,
cicco inftrumento , Che nulla dillinguendo doue cada, Cade
mo raggio La. calighi de l'Arno ofeura, e fofea Galcr. Ritr. . più volte in vano.O più toffo pietà del Cielo ch'odia Sgomen-
ti più fpictati de' fuoi fulmini ; Grande fù lo fpauento, c poco
Bonn* proiimcia della Mifia oltre il Danubio
•
Alta di lito . Ghcl Cinta di felue, alta di /ito, e ricca La Boemia il danno. Tor.
di pefee Rof ?.6o.. Bombarda artiglieria : cosi detta dall'iftcflb fuono, perche rim-
.
BOVI BOM
Altiera Herr. E rifonò per ciafeun antro, e (peco fatto altiera
J05
.
Metallo grarudo Tor. II grauido metallo e
tuona , e frinse Fol-
.
le valli. [diL*.
De' bronzi arcien e inefpugnabii fchermo j Ah ch'ei vacilla in- Mole fulminea Herr. Mà poiché à pieno egli conofee,
fermo Se d'afprc cure l'ardimento il tocca. Giorn.8.
.
e feonre
L alta virtù de la fulminea mole Bab. 11. ij. .
Bronzo afpro. Herr. Così ammira ciafeun I'afpro,c tonante Moffro furibondo Aref. Vomita balenando e ferro,
Bronzo, al cui colpo ogni gran rocca cede. Bab. ri. 17.
. e foco Quel
furibondo, e itrepitofo mollro , Cui cede ogni
Bronzo cauo. Mar. S'vriirpotefTi ancorgli alti rimbombi , Che arma, ognidu-
rezza il loco , Cui non può f'ren porre
l'argento, o l'offro Pur
fanno i caui bronzi, e : Adi piombi Jana molle di lui far/T gioco Più d'vna volta
:
l'ifperienza hà ino-
Bronzo concauo. Mar. Ecco , che gorghi già di foco, e polue_> ltro. Impr. 19. #
Vomita il bronzo concauo, e forato , Scoccando si, che leqni i Strumento homdo. Herr. EfTo nota i gran bronzi,
apre , e di/lbluc Con fiero bombo il fulmine piombato Neb- e '1 varco ve-
de, Onde il folgord'Auernoeilafar mole.
Stupifce, mànon
:
bia d'horror cjliginofo inuolue, E mare, e Ciel da quello, ben con quelle ci crede Ch'atterrar potù ogni
e da più falda mole.
quel lato Sembra ogni canna, tante fiamme fnira La Ma perche il Duce, acciò fi prelli fede , Che fatta lia I'cfcerien-
gola <ii
Tifeo quando s'adira za vuole Per adoprar quagli horridi
flrumenti Vennero i la-
Bronzo di Marte Herr. Dilpofìi ad atterrar l'altere mura I gran
. bri ad obedirlo intenti. Bub.i 1. p.
bron/i diMan : erano intanto Bab. 1 1. 6i- . Terribile Brace. E già per Ja terribile bombarda
Bronzo tonarne Herr. Suona la valle,
li come llan ie valorofe fchicre De
i "ran e1 Cieldi fumo annera Ma rende incontro il cultodito loco
.
,
bronzi tonanti a la ditela Bab.11. 19. .
I uono per tuono à lei, foco per foco Rocc 2 61. . 1
Canna tonante Mar. Fonder di bronzo nomai più non Infogna
.
Canne tonanti, ò fulmini guerrieri Animale ferico. Cap. Minutimnu femi Ond' arricchito
Cannone fiero Mar. Ma col fiero cannon la notte e il giorno hauean ,
.
, pouero Imo I ferici animali Tolfe , e torfe il viario
L'cccelfc. torri, e
Ver le_,
gran giron tormenta il beate cime. Ititi. r j.
hred-.o de Jtorrjienti Mar. Non la bombarda eccello de'tor.
. Ammaletco indulìre. Brun. Mài! tuo faggio penficrciò
menti Non molitori cozzante
non_,
, il , e furibondo aphorra D' mdulfri animaletti opra e fatica Farò eh'
al fine à ,
Elpugnatriie. Baid Vfcian da le bombarde De le rocche, e de' II grand'opra accorra Epill. Heroi.i. 4. .
jimri cfpugnatrici , Fulminei globi, e palle vecidnrici Fabro indulìre Moron. Tal del ferico flame il fabro
Kim. .
.
indurire Fa'
Heroi. Canz.tì. a llanza e vi
vccel-
1,1.1
, fi chiude, e ferra , E n'efee al fin quali
FcrociiTinta C orto. Quando i lo fcoppio de' fulminei
.
tuoni linpaluilrc. 2. Sacr. Son. 80.
Che vomitando bombii fiamme, e lampi Mandauan ferociiTì- Famiglia produttrice. Cap. Tu cui
prima nutrice Vanta quella
me bombarde Alui.3.4. .
ingegnofa De le feriche fila Produttrice famiglia Idi! 1? .
Folgore atroce. Herr. C'haurai per efpugnar l'alte difefe Ma, Famiglia letifera.
Cap. Tentò coltei per odio Da l'inmdia con-
chine mai non vifle,e men inrcfé Arme, che l'Alemanna indo- cetto Contro quella fetifera famiglia Tentò già
.
Machina fonante. Herr. Con polue infamo per angufta via D'vri
cangiando pelo, Qual ricco verme à me llefiò teifen do , Per
obliquo forame vn della il foco, Arde lapolue.ei conceputi
che lo cor fillempre, La prigion doue ftarconuien piangen-
ardori La fulminea gran borea ellala fuori Parue tutta
ver- do. P.i. .
Pro-
. . . . . . . . . .
aperte Vomita il fi li- eda Gelido Morand. Dunque importuno ancor mormora, e fifehia
.
Rauco Mar. Lubrico
. è i ! fitffo, le fatici
Gelido Borea de l'Lllatc in taccia ì Guacc. Son.io.
me ofcuro in vna cote, Che per latebre tortuofc incerte , li per
caucriic concaue, ignote Serpe, e tra pietre rotte hifpide, & & Gentile. Mar. Cosi Borea gentil fi mofrri, e renda Maifempreà
gli occhi tuoi larga , e cortefe Quella beltà , che il freddo cor
erte Con rauchi bombi margini pere o te i
c'hauca il Rè fra mille eletti Metani. u- 160 Infellonito Malli. Già Borea infellonito , S'era appreltato à bat-
.
ui. .
tagliar col Sole Di quella balla, e più pelante sfera II non mo-
Pacifica Brace, t. fauoreiiolmentc il lido inonda Con bonaccia
.
naccia De la gioia rtahurba la faccia Hadr.4. j. vagna , c'1 vin fedendo al fuoco Sciogliam la bocca al rifo , i
detti al gioco Efl.ii.sS.
Bontà", il buono, e la buona qualità, che lì trouain ogni cofa. .
Alma. Augnili. Vi p*rego perìa voflra alma bontadc , Che vi là Neuofo Chiabr. Ecco dal Tracio albejgo Alato i piedi, e'1 tergo
.
Conefe .«Alain. Cile l'ha fentito, e gli donaua il vanto Di corcefe Propitio. Remig. Che già gonfiato hauea le vele refe Propino
bontadc. t,ir. Cort.7. Borea , e i nauiganti accorti Ingolfato haucan già le prore al-
Famofa . Orili. C he non fimi mai le diue bilione fpente , Signor, tere. Epilt.13.
di tua bontà grande, c famofa. Pen.joo. Rabbiofo Alani. Quafìhuom, che veggia in alto monte afiìfo
.
Integra. Alani. Di giuilitia,c d'iionor l'altero fpeglioDi bontà in- del cor, d'aura vezzo fa Tornar rigido Borea , Auttro cocente ?
tegra, il fido lume, e chiaro D'inuitta cortefia Colt.i. .
Lir.Bofch. Son.14.
Pia Fed. Real Madama generofa, e bella Specchio di pia bontà,
.
Signor de' Mar. Mira il Tirano Trace Fiero fignor de gl'Iper-
fiati.
borei fiati, le più denfs nubi Come rapifea , e rubi Noua
Tra
d'eccelfo amore Appi. .
Semplice, Guarg. La Semplice borni fra l'altre amata Seco godea beltà, ch'è del fuo tor capace Caler. Fauol. .
ineffabile piacerc,La concordia ch'vnita fi compiace Tranquil- Signori de' regni Cluabr. E porti guerra d'Anfitrite i l'onde Bo-
.
Jauafua voglia nella pace. Stanz, rea fignor de gl'Iperborei regni Vol-4-Batt. .
Boom, fegno ceivfle Soffio maggiore Mar. Borea, ò del gran Rè de gli altri monti
. O
Alpro.Chubr. Qual fe chiudendo in fen ghiaccio Rifeo,Cui con- Soffio maggior, che neue, e ghiaccio fpiri , E il pie liquido le-
denfa ad ogni horl'afpro Boote. Amed.i-5- ghi ouuuque giri Con nodo di diamante a' fiumi , a' fonti
AHìderato Augnili. I.eual'Orfe ne Paria, e via le caccia Verfo
.
Lir.Bofch. Som 19.
Boote alliderato, e lento. Metam.i. 1 75- Spirito Artico.Ciec.Artico fpirto in van ruggì 3 le porte De l'eter-
Canuto Scuce. Ne mcn . l'Artico carro Dal canuto Boote Mollo na cagion de' miei tormenti Rim.S0n.61. .
gerti a i Reti, à Marte fiumi. Ven. Terr. Od. 14. Tcmpcilofo Brace. Dou' ei col Borea il tempeflofo, e nero Afri-
.
Gelido. Malu. Là sii quel CieI,doue Califfo annida.Doue'.con len- co chiama a guerreggiar fouente Croc. 1 43. . .
ta man l'algenti rote Pigro girando il gelido Boote, De l'ira- Tiranno dell'aria. Rin. O tiranno de l'ana,ò d'Orithia Fero ama-
to Aqnilon ilanca le (Irida Del. S011.11. .
tor, tu che la valle, e'1 monte Fai muggir, fai tremar 1. S011.S4. .
Inftabile. Seuec. F. fia che caggia ancora L'inftabiìe Boote Tardo Trace procellofo Cap. Siluano, e falli il Icen tardo, e rclUo À lo
.
Boote, e d'Arianna Lamellata Corona. Mond.i. cio Borea, che le nubi, e iHutti Sifgombraauanti. En.11.
Tardo A ugni 11. F. tu non men di lor tardo Boote I'uggifii ancor
.
Tromba Mar. Borea d'afpra tenzon tromba guerriera Sfida il
.
Ipingeà la natiua arena. Crociò. 54. Bormio Fiume in Lombardia , il quale entra nel Tanaro preffo
.
l'aria, enel'angtifta fponda Non cape il rio, clic pria giacca Borr^a. herba nota degli horti, che fi mangia, chiamata da'
fenz'onda. Occup. Canz.i. Lombardi Borraginc
Autor del gelo. Anguill. L'altra detta Orithia di maggior zelo Afpra Alani. La ferbatclla humil,
. la borrana afpra, La lodata_j
Vide accender di fe l'autor del gelo Metam. 6. 393. .
acetofa, il rancio fiore . Colt. j.
Empio Reinig. Empio Borca.e crudelbollir fa l'onde, E mormo- Boschetto, bofeo picciolo.
rando le percote al lido Epifl. 1 7. .
Aprico. Mar. Quelli canta d'amor, quegli ragiona Conlafua_»
Freddo. Moron. Cosi folingo vii breue fpatio attefi Che di me , donna in vn bofehetto aprico
felle il Ciel, quand' ecco a vn tratto Dal freddo Borea vn gran Dolce. Gir. Verdi, fiorite ,auucnturofe riue , Morbide herberte,
rimbombo inteli . 1 .Sacr. Inuett. 10. fior vermigli, e gialli, Dolci bofehetti, auuenturofe valli, Pog.
Frigido . Bocc. Inanzi alquanto fi vedea al diretto Sonante con gi foaui, c\ oi fontane viue . 1. Son.17.
Fron.
. . . . . . . . . . . .
BOS BOT
Fronzuto Imper. E laua il rozo pie con acqua pura Al fronzuto
xo 7
.
Verde. Petr. Deh hor fofs'.o col Vago de
la Luna Addormentato
bofchLtto. Rulì._j. in qualche verde bofeo . Canz.37.
Ombro [••. Tali Qui doue ifacri, e verdeggianti allori Fonnan Vctuito Valuaf V
fra due colli vna profonda valle
di k vago bofehetto ombrofo Bofch. Son.7.
.
Adombra
.
c chiude vnjjran bofeo vetuilo Tebai.i. 247. .
Pallido E; un. Indilà doue vn pallido bofehetto Sembra
.
Solitario . Ar. D'Angelica gentil, che nuda tiene Nel folitario, e Crefpo.Mar. Vcnncui il noce opaco, il bofibcrcfpo
commodoboichetto. Fur.n.z. Samp.r. .
fiero. JaBi Cosi credeafi tVhabitante alcuno Da.' fiero bofeo tri
:
le lorze rotte Stanz. Term.2. .
&
FoliiO'mo. Alam. Enel più ballò andar riporto giace D'vnfol-
immonde botte à mille à mille D. Sett.i. .
tiilimo bofeo, ouc non pare , Che giamai piede humano orma
I.iuida Brace. I.iuide intorno , e venenofe botte Piene
(ramparle , di foli, .
Colt.s. .
rario atro Ipauento, Gonfiano relpirando aure corrotte
Folto Ar. Entra nel folto bofeo oue più fpclfe L'ombrofe fra-
. ,
Con
la pelle nel fen , la (puma al mento Vrb. 18.14. .
lche, e più intricate vede Iur.45.p2. .
Terrelire. Alam. Quella chiude il terrcn
, quella è veneno Ala
Fofco.Mar. Hauea de' fuoi dolor ftondofo, e fofeo Afcoltator,
notturna talpa, al topo ingordo, A la terrelire botta. Colt.2.
efpettatorilbofco Tebr. Fcrt.4. .
botte fallaci, e qual fian certe Li torna à mente Tur. 30. 2*.
Inlidiofo. Vd. Hor Turno, ch'informato Di tutto .
Apri-
. . , . .. ,.
io 8 BRAC BRAC
Aprica. Ghcl. Brabanza aprica, e tutto quel confino Cuinon_j Forte . Remig. Dal forte braccio fuo vibrato il ferro
Traoaffi il
puote eccitar V encrc, el vino Ro£<;. 56. .
cordi quel lamofo Duce, fcpiil.5.
Bracci un fl Tomento di legno che ar ma braccio per giocare Gagliardo Remig. Non ti pam' ei vergogna hauer d'intorno
• , i 1 .
Le
paIJongroiii»
a) , Che tolfer l'alma al ?ran
perle,
e l'oro a le gagliarde braccia
Elee adamantina. Giuli. Mula, dimmi, gli aderì , Che d'elei ada- leon Nemeo > Eput.9.
.
mantine il braccio arni. ito, E venti incarcerati In tonde fpo- Gentile Petr. Le man bianche, e fornii, E le braccia gentili, E gli
i .
Legno cauo Valuaf Tallio-; dicano legno il braccio velia Atro Guerriero. Muri. Perche, mio Sol, si fero In forma d'arco accol-
.
al groflb pallon far y aga of}'efa,Qiunra è la piazza có gran col- to Mollri il braccio guerriero t R1m.Madr.474. .
po il mandi, One è chi il ripercora, e rJìcI rimandi. Cacc.4.5 r. Un fino Geba. Spruzxa il nero liquor dal braccio lùrfuto II volto .
Esaccio. quel membro dell'huomo 3 che derina dalla /palla, e à quei che taglia l-.lf. 10. 64. .
termina alla mano Imbelle. Doni. Tra le palme, ci trofei fanciullo ardifei In fem-
.
Accorto Petr. Non pur qucll'vna bella ignuda mano, Che con_»
. bianza di guerra il fianco adorno Formar col braccio imbelle
grane mio danno il ruttile, Ma l'altra, e le due braccia accorte, afpra tenzone. Alcid.
c prette Son a Jlrmger il cor timido, e piano Son. 168. Incorruttibile . Brign. S i te fudaro incorrutribil braccia , Libero
.
roci nodo. Epilt.11. IndcfeiTo Malu. Ma che ? fe poi sù l'immaturo Rame Sollecitare .
talhor (ìringerc il collo Da le già tanto amate amiche braccia. Del. Son. zi.
Epill.IF. Infame Anguill. Alza egli il braccio infame, impudente Me- . & .
Annoia Car. Nel mezo erge le braccia annofe al Cielo Vn olmo me flromento, oue Lue forze imprime Di Dio l'eterno, e infari-
opaco, e grande En.6. . cabil braccio Giull.5. 5. .
Ardito. Vd. Ma le il fato lo vieta, tu gii mai Con duro ferro, ne Infermo Grill. Mentre .Maria dolente Fatte d'ambe le braccia». .
con braccio a'dito Troncar quel ramo , ne fchiantar potrai. infèrme,e frali Due fermi Poli al fuo be! Ciel languente.Caz.f.
En.<S. J5- Infido Angui 11. Tremaua ancor uè le fue braccia infide, E la lle£ .
di fortezza ndicio Samp-7. i Infleffibilé Grill. Lalla, d'ogni volìr' atto mi rimembra , E de te-
. .
Attratto. Moron. Più dir vorrei, ma' per iìanchezza i' tacio,Ch'ad neri vezzi , e de le braccia Prouare il caro nodo ancor mi fem-
ogni piccini moto io mi ritrouo Rotto 1] piede, arfo il petto, e bra. dolce mia catena, ahi che m'abbraccia Horviua mor- O
attratto il braccio. i.Sacr. Inuett.7. te, e par fol , ch'a mio danno Rigide, inflelTiiiili vi faccia_» &
Alni" icchian'x Alain. L'auuiticchi.uiti braccia, e l'ampie frondi
. Efleq. Cap.i.
De la crefeentc zi:cca hauer vicine Coit.y. Ingiuriofo. Campeg. E perche più ba.-baramente brami Ci afeuno
.
braccia. Fili. 59. Iniquo Anguill. Cosi dicendo, llende al Rè Ditteo Con l'empio .
collo Argia. Fur.45.y5. Innamorato Manzin." Non vna fiera nò, ma furo t Cieli , Ch'i le .
to, o feguo U polfo làccia à la futura febre Epill.19. Infano M. A. Arlot. E non inaridì quel braccio infar.o > E non
. .
Cadente. Jlouar. Folci a ne l'abbracciarmi Con le braccia caden- relfò chi lo diftefe vecifo ? Parn.Soi. Son.4.
ti Non mi ilringdli il feno . Fili. 1.5. Inllupidito.Ghel. Come tocco dal pefee al mar Tirreno, Che dal
Caro Valuaf. E'J T ebano bora in pianto fi dillilla Nel caro brac-
. torpor tragge gli cffetri.e'l nome, Rimane il pefeator languido
cio de !a madre accolto Tebai.7. 160. il feno, E più le braccia influpidite, e dome
.
Rof.iz. 75. .
Catena animata Priul. E llringendo le braccia , Animate catene Intormentito. Brigo. V'oppon lo feudo il fior , che nuuapauc
.
Crudo Petr. Giunto m'hà Amor fra belle, e crude braccia , Che Inumcibile Valuaf. E col furor che vien dal Ciel faetta , Da l'in- .
Cupido. Anguill. Conlecupide braccia ella l'auuinfe, E diede vn Leggiadro Molz. Da le belle leggiadre, e crude braeda , Che di .
bacio à quel color nouello Metani. 4. candqrhan gii l'àuorio (ranco". Stanz. Dolci.
.
Debile. Anguill. Potrà il fuo braccio debile , e mefehiuo Vn_j Lufingliiero Senec. Deh cono/ci Mogara, e quello figlio , Mira, .
franino arrellar di tanto pondo ? Metani. 15 41- che llende il Iulìnghiero braccio Èrcol. Fur.4. 1. • .
Deboletto Priul. E I'amorofe luci Rugiadofe di pianto Err/endo Molle Tali" Già il velo, c'I callo manto è a lei rapito , Strmgon
.
.
al colpo homai poco lontano , Con deboletto braccio , Con le molli braccia alpre ritorte Liber.i. z6. .
languidetta mano Contro si gran mina Sol faccua riparo al Mufcolofi». Car. E grandi homeri ignudo Le mufcolofe braccia, i
fuo bel volto. GaJat.11. e'1 corpo tutto B'andì più volte , e menò colpi à l'aura En.5. .
Decrepito Cap. Sì che del proprio figlio Vegganfi fra le braccia Nerboruto Ta/L So/pcfe Alcide il gran gigante, e Ibrinfe Di quel-
. .
Decrepite , e tremanti Ricchi dopo 1 fecondi i terzi heredi le, onde facean tenaci nodi Le nerborute braccia in vari modi.
idii.s; Libr. 19. 17. 1
Difuigorito. Brace. Che'l braccio homai difuigorito, e la/To Par Ncruofo Imper. linfourail capo ad ogni colpo alzando Lemu-
.
che con minor forza à i colpi cada Kocc.15. 78. . fcolo/è, e le neruof- braccia . Rull.4.' •
Dolce Cell. Cara parte del cor deh vienne ond' io TrouiiI mio
. Noiol'o Cali. Sciogliti homai da le nuiofe braccia, Candida Au--
.
dì ne gli occhi tuoi viuaci , E ne le dolci braccia il porto mio . rora, del tuo Ipo/o antico. Son. 5.
Amor. Otiofo. Ch'abr. Ella pofando in ampia fede eburna S'abbando-
Eburneo Brun. Nuotatrice sì bella Pria sù l'acque fi llende , Indi
. naua, e sù la manca cofeia Adagiaua la delira , e fopra il petto
l'acque flagella, E Je turba gentil, vaga le fende E con l'ebur- , Incrocicchiaua l'otiofe braccia . Voi. 1 Vern. .
nee oraccia,Métre le tragge à fe,da fe le fcaccia. Ven. Ter.Od.5 Onnipotente Manzin. Florida, chcfarai.dnuidio al Cielo Brac- .
Edera dell'afrori o Benam. Ella fouente le fue care braccia ( Ede- . cio per vendicarmi onnipotente» Flcr.4. 1.
re de l'affetto, aliai più rare Di quelle, che cingendo olmo ma- Pietofo. Petr. Quelle pietofe braccia In ch'io mi fido veggio
,
rito Fauno a l'amato tronco vn verde animato ) Auucntaua al aperte ancora Canz-59. .
mio collo, Quafi vezzofo ferto, alma ghirlanda Paft.Etn. 1.4. Placido Ghel. Mà l'Arcangel di lui fciolga col braccio , Che cu. . .
i colpi ad hor ad horpiù lenti I.iber.19. 10. Poderofo Anguill. E con le ignude, e poderofe braeda Tirano i
.
.
al gran monte vicino", E con braccio feroce, e fulminante Lan- Po/lente. Molz. E con po/fenti braccia, e inuitta lena Sul petto
ciolla dietro J fuggitiuo pino Anteo fi llrinfe il forte Alcide. Son.97.
Pre-
. . . , . .
BRAC BRAM io 9
Predatoti Stigl. Horchc m'inuola morte Col braccio predato- Atiara. Mar. E de le aitare brame Crefcendo il cibo
•
pati horchc si molle, E caro fen Ita frasi roze braccia ? Guaco Dilettola. Brace E'J pianger quiui 1 fuoi
conftncffi errori E' Ja fua
Som 9. dolce, e dilettoli brain.t. Vrb.io. 61. .
Ruuido Braco Con le ruuide braccia elee frondofa Fa fchermo Difdegnofa . Braco Né men Tarpea con difdegnofa
.
brama Riti-
.
à lei da h diurna tace . Crocio. 8. ra indarno 1! cor plaado , e lento Da l'amor di colui,
ch'odiar
Saldo 1 affi Seda dri/zò di cento gradi, e cento , E lei con brac-
. non puote, E'1 defìo combattuto in van fi fcuote Vrb.*. *i. .
cio tnancraiò st fai do, Ch'agile e nien piccioJa canna al vento. Dishonclta Moron. Soggetto il ventre à
infatiabil fame , Pieni i .
Seminudo .Malti. Semi il Limi le chiome Mmii'trauan le fiamme j fo Difordmate brame, e fpron lafciui Eft.4. 55. .
Seminude le braccia Minacciauiu ildardo Del. Idi). Difpcrata Benam. Quanti per te da dilpcrate brame Traggono .
.
paare, c lo fi ftrinfcal netto Rof.i8. gì.. Famelici .Braco Tal' è Ja turba, ouc il defìo la fpinge Con fame-
.
. feritilo, efentt in ogni ctade 11 gran valor del mio tonanre_j Feroce Cebi. Pur com' eipon le brame lite feroci Martin, che_j .
Tremante. Augnili. E mentre per l'età, ch'entro l'agghiaccia Si Focofa C eba. E fe tu ferui a le fuperbe voglie , E noi crediamo à .
vede «ì tremanti hauer le braccia Mctam.1j.75. le rocofe brame Del fello , che qualhor l'imperio toglie
.
Ag-
Tremolante Ma cala pur quel tremolante braccio Infelice mini-
.
giunge fempreà J'v 11 l'altro legame ErtLi.tj. .
Uro Giuli. y. 8.
.
Folk Tronf. Di Reginaldo ben lì duole à pieno , Che per si folli .
Tremulo. Mar. C hi le tremule braccia De la ipofà reggea. I'pit.4. . brame eltmto Zia. Colt. 17. 59.
Venofo.lerr. Sino al cubito ignude cran le braccia V^nofe, e ncr- Furibonda . Ceba. Come diuenne intre; ida, c
pterriera Dinanzi
uorute,e di pelante l.uminofa bipenne Ambe le mani armaua. al caualierla donna honelfa Quando aifalir cui; furibonda bra-
Mt'r.i. ]. ma telici fior fi vide, onde Itauea gloria, e lama EfU. 48. .
che fi faccia Dal cacciator, fi torna v'entra, e foia, Ne v'ece- , Con accenti celcAi , E gloriofa brama Già fiori d'eloquenza,
fpuglio d'alti vepri chiufo , Ch' eflò latrando non vi metta il aure di fama ? Ven.Terr. Canz.:o.
mulo . Hum. hi '.9. Immoderata Talf Non cupidigia in lui d'oro, o d'ùnpero, Mà
.
Vicorofo. Brace. Pur tanto al fin le vigorofe braccia Sforzaron d'honor brame immoderatc ardenti Liber.i. 10. .
tonde al contrailante fuolo , Che pairar dentro à la nien .fiera Immonda Ceba. Snudai! coitor de la fua donna eitìnta II petto,
.
faccia. Rocc.6. 55. e ciò che vieta, e ciò ch'afeonde Donna , che di roffor la guan-
Bracco cane, che troua, c Icua la fiera
. cia hà tinta , Cercati con gli occhi , e con Je brame immonde
Mcffaggicro de' cacciatori firmi. Qui dislacciano i bracchi Mef- . Eli. 16. 141.
faggicri fedeli De' cacciatori, c nuncij Di fucili caurioli, Di ti- Impancine Braco Perche voi dunque . memorando acquiflo :i
midettc lepri, Di fpumanti cingliiali i.Sclu. Cacti. . Non riuolger le brame impatienti ? E doue non s'adora in ter-
Sagace. Bruii. Altri ha nel fido fianco Allacciati veloci, e fidi vel- raChnlto Farlo vbidirda le rubclle genti ? Rocc.10. j6.
tri, Altri fagaci bracchi i-Selu. Cacc.
i . Impetuofa C eba. E che con brame impetuofe, e pronte Hà cia-
.
Cocente .Ghel. Che freddo humor in cano rame accolto Verfa Impura. Ceba. Nel fondo ancor di quefla cella ofeura Mi Cam-
calor di più cocente hrage
al Rof.4. ?4. . para da la fua brama impura Eli. 4. 1 1 j. .
Satollinola. Impc". E (è da le palpebre intorno orlate Di fànguino- Infellonita. Gatt. Perche k d'vn pallenti à tanti togli La vita, e
fa brace, e gli là vfeire l.agrimuctie di gioia, e di delire. ilull.7. con si infellonite brame Tante pouere madri augi, & addogli.
Brama Auidità, fonimo ileJidcrio, ingordigia . Addol.4. 71.
AbhòminéaoJc. Brign. Cosi il crudel l'abhomincuol brame D'al- Infida. Ceba. Vere, che la ragion rantolio il frena , E danna il
tri effetti col manto colorifce Giorn.tf- . fuo deuer le brame infide Eil.8. 8. .
Ambitiofa. Ceba. Che famiglia, o che gente in pie rimale, Quan- Inganneuole. Ghel. E con brame inganneuoli , e proterue Ad
do con fiere ambitiofebrarne Veder la volle infra le 11 el le al- Atalanta getta pomi d'oro Rof 25. 45. i .
zata Vnafornirla llolta, c federata Eft.ii.4*' . Ingiuriofa. Ceba. Ed ei con brama ingiuriofa, c fella Contrail
Amorofa Ghel. L'alma si ben, . m 'amorofa brama Piùn'efhil- i l benefattor la fpada hà Uretra Eli. 1 1. 110. .
e vinute, e gloria, e lama Tcmp.i<37- . Ingorda Qucr. Empia de' pefci al fin l'ingorde brame Sranz.61.
. .
1 he per me vinca la fame . Rocc6. 13. . me inique, e con misfatti impuri Colt.8. 16. .
Aili t.ira . Valuaf. Sappia col nudo pan vincer la fame, Soccorra il Infattibile Tronf. Defia con cieche infatiabil brame Più che'J
.
tonte a 1 aflctatc brame . Cacc. 4. 34- marito, Enfile il teforo CotLó. 13. .
K Lnfì-
. . , . . . ,
no BRAN BRAN
Inlidiofa. Ghel. Brame di fanguc al defiderio infano , Che dal llar fentiffi L'almo vigor de le leggiadre membra
Vol.-i.Dijf .
cor preme iufidiole, e conte . Rof. ì$-9'.. Alto Maur. L'alto brando diuin, eh' al /ècol noilro Delgran_»
.
Inuida . Ceba. Mà poiché ciafeun altro il premio ha chicllo , A Arduo Ridi. E recife quel brando ardito, e fiero , Temprato in
.
cui l'ha fpinto inuida brama, e cieca . Eftvijp itfi. Ciel dentro l'ardorde' lampi , A l'Argante del Reno il tefehio
Ladra. Vd. Contra J'agnel, che lunge ei.tro il conile Sicuro ode Rim.Son.
altero.
beLr folto la madre , E le lue brame accrefee ingorde, e ladre Afpro. Benam. Hor l'aurea lingua, hor l'atpro brando vfando
En.9. 14." '. 1
Ad honor del fuo rie Carlo immortale , Rendi la lingua al tuo
languida Brun. Non mai le brame hà-languide, e gelate , E mei
.
kran brando eguale , Rendi a la tua gran lingua eguale il bran-
co biafmain placida tenzone , Benché amante egli lia, tue vo- do Sei. Son. .
•
glie ingaie - Epilf. Heroi.i-. 11. Atroce B. Talf. E per dii'peration fjtro ficuro Torna à menar il
.
ancor quelt'alrra figlia infame Metani. 14. 10. . Amato Herr. Dille , e sfodrò con forfennato ardire Dal fianco
.
Chitofi fol d'opre terrene Chiedere ardrfea à DiodclCiel la trol molle Petto l'horrida punta alta s'ellolle. Babvj.tfj.
Tede, Di cùi'lof chipcr Jui paté e l'herede ? Scor.15. itf. Chiaro. Brun. in me i ferri volgete, in me arrotate I chiari bran-
*
Nobile Briprr. Sallò vnitó al coiiforte , onde lì cura D'etlcr con
.
di, le faette alate . z. Sclu. Cleop.
lui gentile hà nobil brama . Giorn.6. Crudele Brace. Come il brando crudel, c'hor punge , hor raglia
.
Nocente. Ghel. l a tema, il pianto j e di nocenti brame , Guer- Recidi hor piatirà, hor difeommette maglia Croc. 30. 70. .
ra, danno, follia, difeordia , e fame Rof.5. 11. . Crudo TalL Gli ficca ne i'afcclla il crudo brando , E tra' nerbi
.
denti, e le pungenti brame Col prezzo de lo fpirto , e ds la v 1- Duro . Berma. Ma a quel, che 1 molle labro in fe'deftina , Non
ta . Kur.4. 66. affente il cor fero, e il duro brando Cololf u|. .
Sanguinofa . Imper. L'hafta dal braccio^ e da la lingua ij brando Empio. Ar. Ma di ifoi fi col brando crudo ,ifc empio , Quel che
'
Con fangtnhofa brama alhor non mai Contra il germano fuo, la con la ialce il Villan d'herba . Fur. j 7. 79.
contrai! ucino Si vibrò, fi rotò crudele, irata lenti. 15. .
'
Fatale Fed. Stagliati Eroe felice : armaro in campo Spiega il
.
Scelerata.t el .:. Sfiorita d'Amati la Icelerata brama. Ell.1tf.105. valor, ch'è folo a te conceflò , Dal tuo brando fatai non haura
Sfrenata. Fol. Tacque l'accorto padre , e pofeia il prega , Ch'a fcampo, E cadera lo lluol peruerfo oppreflb Appi. .
bersl nel lino cor, che mai molla Vederli te i'infetiabil lame . laccia L'elmo d'almo fulgor giamai non fpento Amcd.7. .
re clpcrtaàle fuogliate brame Vrb; 1 1. 47. . I Fiero Ar. Lo feudo imbraccia, e ilringe il brando fiero , E sfida
.
Vcnenolà. Gliel. Anzi di Libia il più ptilifur angue Ne le rab- a la battagliai) caualiero . Flir ti. 19.
biofe, e'.venenofe brame Kof.16.75. . Fifchianre. Troni. Qual pino minar niol da gran monte, Tal
Bramito, mugghilo, come di toro ibrido, vrlo. : caia verfo lui brando fifehiante
•
C'oli, ix. 37. .
Ingorda. Stigl. E difefo nc'rifchi il gregge amato Da le branche do poderofo telo Colt. 19. 41. .
de" lupi ingorde, eV empie . Rim.hb.7. Haltegguro Imper. Tolto al graue imperar, al gran commando
.
Magnanima ."Bruii. Quelli, die già ne l'altrui fangue ha tinti Con Da cento armaci alkdiato è il mollro
E per iua lingua, in fuo ,
magnanima banca il gran Leone. 1. Selu. Bar. détaro chioltro Lingua s'infilza d'halleggiato brado. Caf.5.49.
RobulLi Guar. Come irato leon , che '1 fiero corno De l'indo-
. Ilomicida. Brun. Ne bruttata empia mano Hauria brando ho-
mito tauro Hora incontri, hora fugga , Vira fola- fiata, Che micida, Moltropiù ch'inhumano, Rigido parricida Agi. .
nel tergo l'afferri C on le robulte branche , Il lernu si, ch'ogni Holtile Vd. Che fopra il capo il brandohotlil gli feende Sotto
.
poter ìi'emunge Pali .4- 1. . entra al colpo, e ne lo feudo il prende. En.10 178.
Spietata Guil. Poi con la lingua hor le fpietate branche , Hor i
. Ingiuriofo. Brun. Che pur Enea, già prifeo Enea rapìo A la Pe-
piedi, hor il capo horrido , e tetro Forma , edi mole a rimirar h fga arfura , A i brandi hollili ingiuriofi, e rei , Da diuo lume
si brutta L'indullriafuafà vn animai perfetto D. Sctt.i.
, . feorto, 1 parnj Dei . Ven.Terr. Canz. 19.
Branujstocco fpecie d'arma da guerra . Inoperabile Chiabr. Amedeo l'vrta , e nel finillro lato II bran-
.
Forte. Btnam. J 'arme, di che coltoro armati vanno , Son forti do infuperabile profonda Amed.7. .
brundiltocchi, in cima a cui Lungb ferro s'incaitra, omi'aipro Inuitio Brun. Sbranar fin ne la tana Là ne' fonti del Nilo , oltre
aft'anno Rendali, quando lia il tempo , à i corpi altrui. Vit- l'Egitto, La gran lera Ottomana Ven.Terr. Canz. 11. .
tori. iS. Irato. Rich. Ancor, Madre di Dio, col brando irato Staffi il tuo
Brakuo fpada . f iglio a' noftri danni intefo Rim. Son. .
Acino. Mar. Quel eh' à far non ballò qual hor l'aflàlfe Duro Miiucciofo Mar. Troua di Marte il minacciofo brando , Il fin .
.
tirai, brando acuto, halla pungente lemp.i S7- . brocchier, l'auantaggiato vsbergo
Adirato Ferr. Con l'onde ìmpetùofc Del ino brando adirato
. Ottufo Tronf. E in brandi ottunda minaccia manca De l'vltim'
.
Ruppe l'argine holtile, e fuor nVfcio . Hort. ire, e del icrror ch'angue . Coli. io. 4f
Affilato. Chiabr. Pofeia la delira, ic l'affilato brando Volge d Pompofo Saloni. Pende a nobil gucrrier dal manco lato Ricco
.
cola ferir, douekgaro I picghcuoli ncrui il bullo, e '1 braccio. brando pompofo Simile à quel , eh" ardente , e
di fregio d'or ,
Altiero. Chiabr. Ma copre ricoperto il capo, e il bullo Fu di Rigido. 1 ronf. Larconteltr'nge rormidabil daga , Econ rigido
metallo ii buon Dauid, e cinto Del brando altiero , ci contra- brando Aigei te impiaga Coll.n. 45. .
Rio.
. . . . . . .
BRAM BRI
Rio . Ar. M.i a quello à pochi il brando rio concede , Ch'intorno quel Signor, ch'adoro. Rim.S0n.1r3.
Iti
moia il Saracm robuito fur. 16. 12. .
Argentea TaflJ Alhor che le verdi
Kicchiih'mo.VaJiiaf. E'J ricchifTimo brando hà poi
coperto In humidi fon d'argentea brina
herbe, e i vaghi fiori Sparli
.
P '
&
vn fodro d'auorio Indico, c bianco. Tcbai.9. ->oo. RinaLj 44, .
£
.
Verno aipro 1
Aqudon
del brando, ebe (indente , e grane gelato . Son.j.
( .liana per ferirlo
tai colpo Kiceue con lo feudo,
e io folk-mie. En.io.
Superbo. Vaiuaf. D'oro mafliccio fuuea la
li mor-
gh'fiede A °" te
coinmandar cento ruinc eletto. Sel.Stanz. .'
fi
T " e T ° fc tcm P reran fcrilil ^
Vcrfat.Jc Oatt. Michel Duce primier che
brine Giorn f '
V ^W*,
Tk
la gran delira I! ver-
.
Fr ,
^ £:cl
terra lpaile.
Gelida Ghel. Cosi i'Angel d.cea
in he 1-ALr0ra Ìa
v
lur.io.io.
P*"» brira Da Ic dogate role in
da, e vana ma
turni- ,
Qiul foglia i' tremo, e tu non m'apri ancora
bramirà En.n. iy8. . .
Vcniofa. Car. Prendi zuffe del pari , e poi vedrafli A cui quella Imperiata . Tronf. I prati ornaiia d'imperlate brine
ventola tua bramirà Honore acquali , Et indorami
En.ir. .
inionu il verde c^ine. Coli. 15.
a
Bri (i
fiume del Bergamafco, che mette 7
.
in Adda Molle. R1.1 Strugge la lunga età le molli brine
Vago. Vaiuaf. Dalp.è l'irriga il vago Brembo, , E sofeura ne gli
efeorre Finche occhi il chiaro raggio
quindi ien va ne l'Adda a porre .
J-.Sqb.xi
Ciccai. .
Mordace Valn.i'. Ma poiché Borea mento hifpido
fon» fiume, che corre preflb a Padoua
.
, enafee in Chiarenta-
.
ra. i.Son.j.
fuperbe antiche mu- ghe egodean
Pretiofa Font. Tu
l'aria, e l'ora.
conche marine Ingratiidando vai Di pretio-
le
Rof U 106.
'
O
ier gli occhi miei Inf.ji. .
la State ne accenda 1 ùoi
carboni. Rufl.3.
Vallo Senec. Il vallo Briareo, Ed fuperbo Gige
. il
, Che i Thcflà- Brio voce Spaglinola , e fignifica viuacità,
aamonu adunò inficine Ercol. Et.i. ».
.
animo, valore, buon **
.
cuore. '
foura
.
A l'aflifo Ro-
fi llende Cicop 4. 47.'
Gemmata Bei in. Onde conuerfa la gemmata briglia
Vcrfo la__,
.
.
Brocchuro rotella picciola, che fi fuol fare di ferro
.
terra fuoi coriier declina
i
Stanz.'Dok.i. .
.
FTno.Mar. Troua di Marte il minacciofo brando,
Ricca. Ar. Montar la fece s'vn ronzino, e in mano La ricca Il fin brocchier
bri- '
1 auuanraggiofo vsbergo .
glia di Frollini le meffc . Fur.13. 31.
Bronco . ramo d'albero, Sterpo, troncone
Brillo fplendorc fcintiJJantc per gioia. Se allegrezza di
.
cuore . Inutile. Imper. Colà giungiamo, one fra inutil
Tremolo .
Bruii. Famiglinola d'Amor, Vezzi ridenti Qui fan "l'in- bronchi, E fra
lqualJiac iierpi, e folte ortiche, E fra dumi
canti, e fon malie foaui Tremoli brilli d'occhi, e molli accenti. pungenti, e incolti
herbaggi , Improuiù ne appare, defolata D'vna
Epilt.Herni.i. z .
antica città
molle quadrala Ridi. 4. .
ti} BRV BV
Bvccia. pelle de animali.
Tenero Im^cr. Ecco là vn pallore!, che di vn caflagno Tolto vn
gli
.
E d'agrefte lunnoiiia irmlico Ventola Car. Due fon le pelli, c fon Dire chiamate Che d'alpi
tenero brónco ,.il dona ai labro
. ,
,
bronzo effigiato, e l'or inalliccio. Ruit.4. Bauofo. Andr. Deh mira infili quel bue, Come par che ti vibri oc-
fc t'1
chio di foco, E bauofo,c foiriante, le ritorte Corna abballando
Luniinoib. Ghel. L'acqua v'ondeggia, c pare argento, c pare Di
foco il bronzo luniinoib, c facro Rof.4- <5 1. .
ti minaccia morte. Adai;..^. 4.
Faticofo Brace. E così difu&ndc pafli intiia Doue la notte i fa-
Rifonantc. AagUill. Diiierfc conche fabneate ad arte Villandi
. i
Sonoro. Bruii, E con fpada fatai , bronzi fonori A fe il trionfo Feroce Valuaf. Di quattro pelli di feroci boi II gran feudo d'ac-
.
Spirante Na. E fon le palme a te vili, epaluilri , Et 1 bronzi fpi- Lento Petr. Et vna cerua errante, e fuggitiua Caccio con vn bue
.
Brvma, Verno, cuore del Verno. Bvi nAi aggiramento di ventigagliardi,c molte volte con acqua,
.
m'arde à la più algente bruma. Son.15.j- Indomita. Brace Nè laida mai l'indomita bufera Cafanon_»
difgucrnita, o torre intera
Afpra Valimi". Che mentre cede à l'afpra bruma ii Sole Mai non Vrb. 5 83. . .
Dolce Mmtur. Vaghi augelJctti, che per bel collume Lien fchcr-
.
de, o feiocchezze
zando in quelli ameni lidi Vanii lolete leggiadrctti nidi Ale Dolce. Anguill. Nè di fcherzar lì veggon maifatolli Tanto fon
più dolci, e più foaui brume 1.S011.1. .
dolci buftoncini, e folli . Metani. 13.186.
Tali' In qutlta nubilofa , e fredda bruma Scaldai pen- Piacenolc. A!am. Vn piaceuol buffon ci era da lato, Che di tener
Fredda.
de la sciata mente . 1. Amor.Son 106.
ila-
l'huom lieto hauea dottrina Gir. Cort.4. .
Mordace. Mar. E quando per la gelida campagna Irrigidire la E mpia Campeg. Pefa l'empia bugia, penfa al dolore , Ch'alhor
.
Netiofa. licmb. Se il foco mio quella neuofa bruma Non tem- mar fommerfe Le
Fallace. Chiabr. 1: gli dicea vadano in : fallaci
difotia. Son.48. .
Fanialtica Mar. di quante fàntaltiche bugie Monilruofe appa-
. O
Nubilofa.Taif. In quella nubilofa , c fredda bruma Scaldala pi- renze intorno vanno
Amor. Son.9. Infame. Ccmpcg. tutta dolor la falfa Idolatria Con l'infame
sra mia gelata niente 1 . .
ognitempo? Rim. Canz.i. Garrula Rich. E gli sbandi dal Foro La garrula bugia domò fe-
.
le ncui •
gia, sì federata pelle, Che non troua il guerriero onde, che la-
Mabiagìo Ghel. Così fugge fotrerra arido feme Del maluagio
.
brumai grandine, e pioggia. Rof.3. 74- ue, Se non il l'angue Tuo, macchia si grane Rocc.8. 13. .
O
grandi Scipioni, e fedel Bruto Quanto v'aggra- Nido infame. Tali". Trouar Bug,a, &: Algeri infami nidi Di Cor-
Fedele Petr. . ,
da , fe gli è ancor venuto Romor la giù del ben locato olticio fari, & Orati trouar più auauti . Liber.15. n.
Canz. 11. ,. ... ,
Bvio ofeurità .
*
Brvto. Marco Bruto, ch'vccife Cefare .
Bvri.a giuoco, fcherzo, Ipafìb, berla, foia
. .
Audace. Mar. Fuggifuggi lontano, Ecco il nemico vincitor fi Atroce Stroz. Ben parue al caualier la burla atroce Mentre di lei
.
vede Già vicino, che nedej Così timido, cfmortoa Bruto gioir largo fi crede Ven.18.zo. .
cun più antico ne fauclli) E' fama, che fuggir lontani molto Ofcuro Barbar. Diucntaro i palagi ampi deferti, E gli ofeuri bur-
.
rriutovolto S'allenner cani impalii, e lupi felli. Tcbai.i. iti. Bvsiri Rè d'Egitto crudeliilimo , che ibleua vecidere gli hofpiti
.
Ofcura. ht~ Con quei, che falfan le monete hà vlanza Di ripa- fanguc Trond.j. 1. .
peregrin le morti, il giullo l'angue Bellette ancor del perfido Franchi hebber prima horribil caccia. Conq.21. 54.
Bufin. Ercol. Fur.2.3. Marte bofeareccio Valuaf. Che fe tu vuoi faper di parte in parte .
Bvssi . perco/ìe, picchiar/ De' C3n famoiì le maniere, el'vfo, Onde feruirti al bofearec-
.
Acerbe. I oh Perche ti metter Jci , che donnafuttc Donde patir cio Marte Polla à tua voglia , e non rellar delufo Cacc. 1 70. .
.
douean d'acerbe bude Hum. lib.a. Nobiliflìma Guar. Verfo la doue intefo hauea, che SUuio Nobi-
.
.
Colorato Alani. Più di tutti è riducilo il falcio , e"l tiglio, E'1 Periglfofa. Tali. Ma qual fero leon di tana vfeito Co' figli apprcl-
.
lentilco, o l'agrifoglio Colt. 5. le filucttri pugne ; a/ico mi retta Quel che più vale,ò cacciator,
Bvstu il corpo ddi'huomo dalla gola alla cintura, non compu-
.
per farre Ritornar vindtor da la fioretta. Cacc.4.
tando le braccia o corpo tutto : Sanyuinofa TalT. E moriam quali beine in fero 'ludo Cinte d'in-
.
.
inferita Col bullo al tier tutta ingombrar rotte mbra Lir.9. Spietata*. Brace. Vdito hauea , com' ei pofeia mi ditte , Dal gio- :
Calluto Valuaf- M poi che il (angue ricourò, e'1 vigore Nel lar-
. i chetto Aminta De la fua Clori h. fpietara caccia Sdegn.4. 1. .
go collo, e nel calluto bullo Tebai.ii 199. Virrù cacciatrice Valuaf. fe non che quel popò! li compiace
.
. O
Delicato. Car. Di virgulti va fèretro, oue altamente Delgioui- D'\ na inutil bellezza,c rópe,e guatta La virtù cacciatrice, o co-
netrod delicato bullo Compoflo fi giacca En.11. meegregio Fora, Se aliai foiira ogni Ipefa il pregio. Cacci. So. .
più £'U';i r a, egli mori qua! forte. Liber. 19. 117. Accorto. Bruii. E fe poi lieto io miro a pie d'vn colle Accorto
Gloriolo Bruii- M:ì giace vinto al fin, ne d'altri aduna L'olia fa-
. cacciator, eh' i lacci afeonde Saggio tra fronde, e fronde. Agi.
mofe, t'iglonolo Butto, C onj'io d'Amor trastullo, cidi For- Anhelante Teli. Il cacciator tutro'atihelante, e latto Per (olita- .
Grande. Tafl] Mani ai... ancor la delira , e'1 bullo grande Molte Ardito. Anguill. Poi c'han la felua cinta d'ogn' intorno Glivni-
ferite hauea dal tergo al petto I.iber.K. ri cacciatoci arditi, e accorti. Metani. S. 106.
.
HOTttawo Mar. Vroa, che d'Aullria pregi, e de l'Ibero Le glo- Auaro Arefi Che datti in preda al cacciator auaro Cercandoli
. i .
rie Hi vn con l'bonorato bullo Ricevi in feti di quell' Ifpano fuo goder vago fembiante Impr.29. .
Augnilo, Chi iii Cicl trasiato il /ito terrcttre impero . Lir. Lu- BramoYo Golel. Qual fegue il catriaror bramofo , e franco Fe- .
Infame. Ghel. Nel inezo fuo, ne potrà dare vn crollo Findoue Curiofo. Brace. Qual curiofo cacciator, che fuole Spiar Porrne
annoda il bullo infame il collo Rofij. 119. .
à le fere, à l'ombra, al Sole. Vrb.2. 6.
Monco. TalT E con più chiari fagni il monco butto Conofcer Degno Galean. Non fù colto al conile,
. o rolro al laccio Di de-
vuole, e l'homicida ingiuilo Libcr.8. 6. . <;
gno cacciator mcn degne imprefe Guaec. Son.8. .
Nerboruto. Priul. Con la mafliccia mole De' butti nerboruti, c Duro. Valuaf. Quel eh' à voi fpeflbpcr le felue errando Gioua
torreggiami Serrano la gran v iaDue gran pefei sigari Galat.s. . mirar, fere feliucgie e cani , E duri cacciator, di" ad ambi in. ,
Nobile Tronf. Oue fol per raccorrc il nobil buffo , Il più forte
.
dando Intonin d'alti gridi monri, e piani Cacci. 20. i : .
guerricr con lei dimora Più di cordoglio che d'acciaro onufto. Errante Valuaf. E vita lì viuea lieta , e lerena Sempre tra bo-
.
Sangun-.ofo. Valuaf. Vide Hoplco ancor con la medefma luce Efperto Egid. Dilpofto al van delio preli quell'armi Che à efpcr-
.
Del fuo lìgnoril fànguinofò bullo. Tebai.io. iij-. to cacciator par che richieda . Cacc. Ani.
Snufiirato Augnili. E s'hanea troppo linifurato il bullo La fega
.
Indullre. Tronf. Induftre cacciator con finto augello Le torme
per lo letto il iacea giul'o . Metani. 7. 155. alletta de' pennuti erranti Coffe 1 1. 79. .
Smoderalo. Priul. li" cosi liranaguifa Sotto I'alpcttre padiglion Ingordo. Ghel. Indi à preda maggior, come taluoka Ingordo
del monte Lo (moderato bullo , Lo fmifurato capo, Vno feo- cacciator fnande , c difeioglie Ne la felua le reti horrida, c fol-
gho, vna valle Haoca lotto per letto, e per guanciale Galat.9. .
ta. Rof.15. 28.
Tronco Taff Prcfe l'armi la maga, e in effe rollo Vn tronco bu-
.
Pratiico. Anguill. Han voglia can d' in fanguinarc i denti , Mi i
mia, oue Ito lari Son gli Heroi,fono 1 Regi . i.Selu. Cacc. Scaltro. Bruii. Coturnato il pie raro , e inficine armato Difpc-
Alpra . Valuaf Qui j>iù ch'altroue Ami s'aflìia, e parte Godc,chc ron vago d'oro , Imporporate le fue membra altere , Seguito
1 bofehi, e l'afjirc caccic intende Cacc. 4 101. .
à cento à cento Dacaualieri, eferui, Dafcaltri cacciatori à
Delira . Valual Più delire caccie fon, più vaghe quelle , E di più mille à mille 2. Selu.Cacc. .
Dilettola. Mar. Ne chi dagli antri 1 e da' natiui horrori De' fel- i
Vagante Valuaf. E ne le felue mille volte , è mille Vagante cac-
.
uaggi couili Trahendo fuor le più feroci fere L'efponga al vol- ciator beltà ritroua. Cacc.4. 51.
go in dilettofa caccia Epit. 1 .
Cacciatrice donna, che caccia .
llori , Ch'cran concorfi a la famofa caccia Stau' io fuor de le Efpcrta Tronf! Màfol di fèretri mal nate piante Elpcrta cac-
.
lli, &
anhelanti cani , Che la fera perdura habbian di traccia,
1
de Cacciatrice indefelfa hor vàilancando Fill.x.j. .
Po/fa tu, come il reo tempo s'alienti . Cacc.^.tjj. fibil, che fa' arde , e mi tormenta , Haurei cagion di far larghi
K } cachin-
. . . , . .
t'orza- Rnn. Hcroi. Canz.6. Vergognofa. Paol. Vcrgognofa caduta E ioffi-irai si perigliofo
Ladrone. Oc
Caco ladron feroce, e furio/o D'ogni misfatto oltraggio ? Deh ti rifucgha, c penfa , Che dei tornar la doue_»
e d'ogni fceleranza Ardito, e frodolenre eiTecutorc . En.8. Con mano creatrice Da gli abiilì del nulla Ti traile il gran Fau
Mollrot Car. lui era già remota e dentro al monte Cauata vna , tor torma immortale Rjm. Madr.4. .
Ipclonca, ou' vuquail Sole Non pcnetraua , habitaiore vn la- Cafikio. Moine altillìmo di Negroponte
dro N'era Caco chiamato, vn inoltro borrendo, Mezofera, Fallace. Scnec. Vn humil onda,e iiigànatnce giace,C'haue ùfìofo
emez'huomo, c d'human fangue Auido si, che '1 l'uol n'ha, il guardo, oue ricopre 11 Cafareg làllace occulti faifi Sotto gli
uea mai femore Tepido, enegrominauan le pareti, Ncpen- auuolgimentijc fotto giri Di quella rapid'acqua. Agamén.3. 1. 1
deuanoi teféhi intorno arfìflì Dipallor, di fquallor lucidi, e Iì.famc Mar. «corre à Giai o, 011' han gli elfuli il bando , E in cui
.
marci . En.S. di topi la vorace fame Rode l'acciar de 1 Cafarei lafciando Ló-
s'impallidire j efembraa punto Cadauero Ijurante , egro , & dicator Cafareo monte , E gli Euboici fcogli En.u. .
efiàngue . t.Sacr. Son.67. Cagione quello d'onde deriua l'effetto rifpetco , conto ragio-
. :
,
Honorato . del Ong. Qui famofo Alfonfo di Gheuara L' nono- ne il tempo chiede . Liber.i. }6.
rato cadauero e f-polto . Runa. Antica Taff Ma l'antiche cagioni à l'ire noue Materia infìeme, e
.
Illultre. Bruii. Coprano in vece d'arca II cadauero illuitrc I van- Afpra. Remig. Non vedette il mio pianto, e nonvoleife Saper
ni de la Fama, e de l'Honore Ven. Terr. Canz.2.3. . Paipracagion de' pianti miei. Epiil.15.
Indomito Tali'. La vita nò, ma la virtù foftenta. Quel cadauero
•
Bella. Tafi. Da sì bella cagion dunque ìofpinto L'amicitia , e la
indomito, e feroce. Liber.S. 13. pacca te richiede Lìber.1.64. .
Infame . Tali'- I«fin ch'ella a Tancredi il cor non palli, E'1 cada- Bellillìma. Teli. Cinthia del mio bel foco BellifTima cagione , e .
uero infame a i comi Liber.ii. 104. laflì. non timoni? Lir zt>.
Infinito. Vili. Laflb, vegg' 10 dinanzi a gli occhi miei Languire il Chiara. Ghcl. La cagion non sò già chiara, eprecifa, Onde an-
tìglio, &
ogni hor più m'appare Vn infaullo cadauero d'aman- cilla miro pouera, e vile R0I.4. 3 j. .
te. Amar. 1.5. Debole. Ar. Che per cagion sì debole, e sì lieue (Come n'hai
Infelice, lalf. Viuerò al freddo fuo Cadauero infelice. Aniint.4.i- detto ) hoggi bruciar ti deue . Fur.zi. 5 7.
Infenfato . Bruti. Pur vien che morte hor me nncalce, e prema, Degna AnguiiL Se tanto il pio Troiano amo, ammiro, Giulia,
. &
Cadauero infeulato, ombra funeila . Eufr. e degna cagion mi moucafarlo Metani. 14. 64. .
Inl'epolto. Manzin- D'acquiftar nona fede: e che pretendo In- Dolce, tirigli. O
dì mie gioie vii tempo, bordi mie pene Dolce,
fcpolto cadauero nel Mondo ? Fler.3. 1. e acerba cagion, pupiLe amate Giorn. j. .
nuferabili, e fedeli
. Del- Lett. rolà cagion le bagna ti mìo Hit. 17. $6. .
Lordo Valuaf. Da quel lordo cadauero infepolto (Per quel Dubbiofà. Brace. Per dubbio/a cagion quella ritiene 11 gran Pa-
ch'alcun più antico ne fauclli) E' fama che fuggir lontani mol- ltor de l'anime , e ti manda Quella, che dal fuo trono 111 terra
to Con metto hubular notturni augelli, Tebai.i. 181. viene Rocc.iz. 17.
.
i rubclli il manto ! ofeo , Mira il nobil cadauero 111 dilparte. morte, e fopra il mio Sepolcro intaglerai l'empia cagione Del
Coir, is- 47- mio morir, con quelli verli breui . Epill.i.
Reo Tanf. Si letta Pietro, c prefo vn nouo calle Al cadauero reo
.
Equilibrata Manzin. E si efficacemente non mi dolgo , Che à si
.
volge le fpalle. Lagr.8.2.1. vailo dolore Non fi giudichi nomai Rofalua fola Cagione-»
Sozzo Vd. E'1 cadauero fozzo, e quella fpoglia Non pur mortai,
.
equilibrata. Fler.3. 3.
ma morta fuor conduce. En.8. 5 in- F.fpreilà Gfaei Se voglio, e debbo,, e n'hò cagione eipretfa Mille
.
spirante. Moron. Che però lon cad.mero fpirante. Mortor.i. 7. voice amar te più di me iteifa. Rof.10. 113.
Squarciato. Bruii. Legato a biga bellica n'andrai, Tratto lungo Funeila, Campég. Pregoti del mio fin cagion funeila , C he pria
le mura, e la gran torre, Eiquarciato cadauero farai . Epilt. ch'io Iafci l'odiofa luce, Io fappia almeno in che giamai t'of-
Heroi. z.S. fefi. filami. 4. 5.
Suj>erbo Mar. Per man del biondo Dio giacca trafitto II fuperbo
.
Generofa Ceba. Pietà, ch'in nobil cor giamai non dorme Gene-
.
drago n del valorofo Cadmo Ep1lt.11. . Giulta. Santi. Rare fiat, il Ciel le cagion giutle Indifefe abban-
Cadvci o verga di Mercurio .
dona, Benché forza a ragion talhor contralti . Canz.j.
Scrpcntato. Brace E con la mano a'gran bifogtii prcita Caduceo Grauc . Tati. Né porta alcuna in tal rifehio di guerra Senza graue
terpentato alto fofpende Stanz. . cagion mai ti diilèrra Liber.6. 78. .
V^rga fatale 1 Valuai. Ma come il tìglio del fupcrnoGioue Col Leggiadra. Pctr. In nulla tua tenzone Fur mai cagion si belle, e
caduceo fopra le tempie il tocca , La fatai verga la l'vfate pro- si leggiadre. Canz-S-
uc, E fui nudo terreno il can trabocca Teb.11.1. 9. . Leggiera Tati". Che lUnaldo l'vccife, e che fù ipinto Da leggiera
.
Fiera - Guai. 0 1 be fiera caduta \ a penai' pollò Moucrmi , e rilc- Noua.TaiT Onde fempre al ferir, fempre ila fretta Stimol no-
narmene . Palla. 6. uo s'aggiunge, e cagion noua. Liber.n. 56.
Grzuc Taff l auto d'impeto tolfe a la caduta , Ch'ella fù grane
.
Ondofa imper. . Gli articolati tuoi propri foipiri De l'alpre pene
si, ma' non mortale. A mi ne 5 1. fue principij iniàuili :
De le lagrime fue cagione ondoia. Ruli.3.
Immortale lìenam. Lampo tremendo , oue annunciò de i Traci
. Peruerfa Ceba. Vna femina vii, col reo martiro, Ondecondur
.
L'alta ruma, el'immortal caduta . Vittor. 1. 6 8. folfrì fe ftefià a morte, Fù peruerfa cagion.che i troni, e gli oltri
Irreparabile . Grat. Più couccilò non è, che il Ciel gli appretta-» Perdctfer lenza colpe padri noltri . hll.9. 6i* i
Pia.
. . . . . c,
.. . . . , . . . . . ,.
CAI CAL
Pia. Taf!" Che fi fugga da noirifchio,o fatica Per cagion cosi Humik . Benarw, Quello calamo humil fìa quella riga , Ch'à far.
.giuUa,c così pia. Liber.4. Si. mi dritta via farà poffente Cololf.71. .
Pietofa. Ceba. Ahi da quanto pietofa, cV'honorata Cagion che Sonoro . Mar. I calami fonori Dapoi ch'à vn lauro Titiro gli ap-
dolorofi effetti, e rei Eli- 7. 14. ! pele, Sdegnando i labri altrui Serbaro i pregi lor folo à collm
Sdegnofa. Contar. Scoprir volea Jo fdegno, Celar volea l'amore, Galer. Rirr.
Ma celando! temei non più fdegnare La fdegnofo cagion de Calamo Saetta .
l'ira mia. Fiamm.r. 1. Homicida. Vd. Volfcentc, che non sà d'onde fen' vegna Con tal
Soaue . Teli. A voi, ceneri ìlliilìri, olTa beate, Già foaue cagion_» furor il calamo homicida En.f. 89. .
Trilla Remig. Non hai, empio, cagione, ond' efler deggia Trilla
. Eburno Brun. L'Alba già vote hà l'vrne alabafìrine , E '1 fuo ca-
.
cagion de la mia enfia morte Epift.10. . latho ebumo j e co Hi, e prati Già raccolgono fior, beuon i 1 i
Varia . Tali" Mentre bisbiglia il campo, e la cagione De la morte lebrine. Epill. Hcroi.i. n.
di lui varia lì crede Liber.8. 50. .
Calavrom- o calabrone animale limile alla vefpa mà alquan-
. , ,
Arrabbiata.CanQuindo d'Afcanio l'arrabbiate cagne Gli s'aucn- Folta. Ceba. E con la fpidain man ne la più folta Calca figit-
taro. Emp- ta,c doppiai colpi, egira. Efl.10. ufi.
irò là. Cosi tri noi rullica cagna irofa Fa per i pargoletti ardente Grande. Yen. Chef cièforlè la calca così grande, Che dè af-
pugna. D. Sett.5. fogarla uente ? Hidal-i. 1.
Caico Fiume della Mifia prouincia dell'Alia minore
.
-
Impenetrabile Ven. La calca è impenetrabile, mà quale Edi
.
c rapido Caico, D'vna Naiade nacque di quell'onde Quella ìn- Impetuofa Tafl. Mà fouragiunfe impetuofa calca , Che di quel
.
douina vergine, ch'io dico Metani. 1. 119. . ragionar molto difaka Conq.4. 34. .
Emulo di Clirillo. Gatt. Norma ti lia di Caifa il cafo horrendo, Calcagno . Ja parte di dietro de! piede .
Caifà de) mio gran Figlio emulo audace , Che fotto a viua pel- Morto. Imper. Si come liorridamcnre pompeggiarne A le lor pia-
le nafeondendò Defir di l'angue, e voglia empia, e rapace , Del te la Natura il balfo Morto calcagno fe di vmo fallo RuH.14. .
popolo crudcl l'ira feguendo , Stimando indi goder il trono in TreitcAr Lent.ir la briglia col calcagno prclto Fece a'prelli
pace, Potè giudicio dar, ch'era fpediente Perder Chrilto, e fal- dell ricr far le vie corte Fur.3 7. 94. .
uar tutta la gente Addol.30. 41. . Calcasi f . Augure Greco nella fpeditione della guerra Troiana.
Iniquo Panig. L'iniquo Caifas quali profeta Per la fua dignità
. Buono. Anguill. Mà il buon Calcante quel che sa non tace De
predice il vero, Sol vn morir dee per l'humana gente Quaref. .
la tagion del'horride temperie Metani.; z. 11. .
Caino, primo figlio d'Adamo , il quale per inuidiaamazzò Abei po Greco arufpice e indouino ( Parlo del venerabile Calcan- ,
fraterno fangue horrido , e impuro , E col fuo fallo immondo Jor vari camiti l'accordo ei nota, Con infallibili calculo,e com-
Seminò primo l'homicidio al Mondo 1. Madr.j4i. .
paflò Conta i lor fochi, ipafli lor mifura. D. Sett.6.
Traditore. Ghel.Doue Lamech, e fù voler diurno , Difrczzavc- Caldaia . vafo grande di rame da fcaldarui acqua, o altro
cil'e il traditor Canio . Rof. 11. 15. Raniecauo. Anguill. Nel cauo rame intanto alto , e capace_»
Cairo citta regia dell'Egitto
. L'acque, i fior, le radici, e l'herbe mefee . Metam. 7. 81.
Popolofo.Ar. Menri perìe piramidi famofo , Vede à l'incontro Scorza rame» . Anguill. E tutta piena hauca la ramea fcorza_j
il Cairo popolofo Fur.15.6u. . D'vn puro fonte, e d'herbe fenza forza Metam.7. 111. .
Calabria Calauria, magna Grecia . Caldlkvcio calderino , e calderello : vcceilo piciolo da gabbia
.
Selce Indica. 1 eli. Con violenza ignota, Che Natura le infufe, e'J Inlopportabile Ar. L'acque bollenti, che v engon di fopra Por-
.
Tiranna Bent. Quei che fumofo penlà Eller di tutti i cori Cala-
.
Itiufitato . Tafl Tacque,- e dal Cielo infufo ir fra le vene Sentif-
mita tiranna. Corin.3. 1. (ì vn nouo inufìtato caldo Liber.8. 77. .
Tremenda. Guar. A quella dunque si tremenda, e graue Vollra e zolfo à far lfrage , e macello Di caflitade in cor libero, e bal-
calamita fpcra il buon padre, Di trouar fin con le bramate noz- do Il nafeofo nel vin venereo caldo. Rof. 13. 64.
ze . Paft.i. 1. Calibe, minilira di Giunone.
Calamo canna fotrile per fuonare, vf.ua da' pallori
. Sacerdoteflà . Car. Calibe in tutto fefTi : vna yecchiona, Ch'era
Canoro Brun. Et io che di cangiar hebbi il cor vago, Fra gli ftu-
. facerdoteflà, e guardiana DeJ tempio di Giunone. En.7.
di di PalladeHiuini In calamo canoro il tufo, e l'ago , Et in fo- 0:.;ce. per labcuanda, che e nel calice, o bicchiero, eperpaf-
glio immortai le lane, e i lini. Agi. lione_j
Agro.
. . ,
.. . .
1 1 6 CAL CAL
Agro Ciec. Quello
. e il punto, Reina, quello è l'agro , Quello è afpro, e ilrctto calle . F'ur.t. ti.
l'amaro calice, che 3 bere Iov'apprefcnto. Haìlr.i. ;. Autuluppato. TalC Poiché lafciar gli auuiJuppati calli, In lieto
Amaro Guar. Ma che mi vai , fe pur conuieii, eh" i' mora ? Ahi
.
afpetto il bel giardin s'aperfe . Libcr. 16. 9.
quello è pure fi duro patio , ahi quello li* pur l'amaro calice, Benigno. Petr. 1 miei fofpin più benigno calle Haurian per gire,
Nicandro l'ali. 4- . oue lor fpeme e viua. Son. 95.
Soaue Mar. E con foaui,
• c generali calici 11 rilloraro , e' 1 con- Buio. Brign. Per gireuole calle, e bùio il mena, Pofcia apre vn
t'ortaro à forgerò Sanip.7. vfeio, e in chiara (laiuail frena Giorn.7. .
Calici . p.iflione di Chrilto r.oftro Signore Cauernofo Bald. Ah non Zia mai, ch'io cerchi Per cauernofi cal-
.
Amaro, ianf. Dicetia: Padre mio , fa s'eflerpuote , Che da me li Altro ori mai , che quel ch'Amor mi fiocca D'vn aurea te-
palli quello amaro calce. Lagr.i. 14. tta. Rim.t. Amor. Canz.6.
Fero. Tafif. Vuol quel che il Padre , il qual non vuol zclante_j Dilettofo B.Talf. F. pare vn calle dilcttofo, e vago, Ch'a la fcfto-
.
Che '1 fero da Ini calice s'arretre . Lagr.i. 16. fa gente il riconduce. Fior. 2. 19.
Calicink. D«bttàl folta, l'ofcurità: e materia, che fi genera per Dirupato Guar. Si ch'io polla legnini, e non inciampi Per que-
.
d'atra caligine condetifì Liber.8. ij, • Difchiufo Benam. Più daficilc il calle Difchiufo, (palancato Di
.
teuda à Io fplendor del Sole Denfa, e bruna caligine di notte . Difcolcefo Mar. Ch'incominciò per difeofeefi calli A fallar folli,
.
denfa, e i cupi h orrori . Liber.9. 6v< lo, empio à Natura Magico vnguento , internai mittura_j. &
Tolta Valuaf. lalliando l'ombre , e la perduta gente, Verfo il
. Ven.Terr. Canz.11.
lucido di mollo le piante: Vna folta caligine, algente_» & Dritriflimo. Petr. La condurrà de' lacci antichi fciolta Perdrit-
Douunque molte il pie gli flà dauante , E l'aria da fe pigra an- tiflìmo calle, Al verace Oriente, ou* ella è volta Canz.f .
co l'implica , E gli aggiunge al panar noia, e fatica Tcbai.i. 1 . Dubbio. TafT. Tarteli, c mentre vi per dubbio calle ; Ode vn
Fofca.. Guar. In qual profonda notte, In qual fofea caliginc_j corfo apprettar ,ch'ogni hors'auanza I.iber.7. 27. .
d errore Son le nollr'almeimmerfe, Quando tu non le illu- Dubbiofo . Petr. Che l'alma ignuda , e fola Conuien ch'arriue 4
ftrij ò fommo Sole . l'ali, j. 6. quel dubbiofo calle . Canz.29.
Graue Mar. Qui • gli manca la voce indebolirà , E di grauc cali- Dufo. Bemb. Che fe'l tuo calìe, Amor e Cosi duro Che ria di , ,
gine i begli occhi Opprime si, ch'aprir più non lì poi.no De la me, che non sò gir ahroue ? Son. 57.
none fatai l'i ltimo forino. Eccello Qucr. Per quello cccelfo calle à gli honor primi Corfer
.
InuncnJà . Bn;n. Dunque ria tua magion dal Sol sbandita . Vago gli Heroi famoli, onde difeendi Son. 21. .
mio Sole, focrerranca grotta D'vna iminenfa caligine velata? Erto Guid. Per l'erto calle à vera fama va(Ti Oue tu moui i gio
. ,
Lhuda . Brace. Maftin vorace, c di tre "ole ofeure , Ch' egli {pa- Fuiielto . Tort. Deh quali i' veggio, e calco Per lo lunotto callt_j
lanca infra i bauofi denti , Caligini cfìalar Jiuide, e impure Ve- Veftigt insanguinati ? Idi J.
di, e tra loro accefe fiamme arJenii Vrb.17. fi. . Furtiuo Brace. Me n'elco, onde
. non vitto il muro apria Furtiuo
Nera Marab. Gcnerofo il penfìer la drizzo anch'io , Per fottrar-
. calle d i taciti relligi Rocc.4. ìì- .
mi de' nomi al crudo Arcicro > Ma , tra nere caligini d'oblio , Girimele. Tali* E fe ne van doue vn gircuol calle Li porta per fe-
De l'immortalità perdo il fenderò . Pali. cretiauuolgimenti. Libcr.19. 8.
Ombrala Brace b d'ombrofe caligini ripieno Ne l'afpctto hà
. Gloriofo. Borg. Poggiò di famailglorioio calle Per gir col nome
la morte, e '1 focoinfeno. Vrb.7- 16. al più fublime nìclo Rim. Son.15. .
ne inucr le mura . i.iber.9. 95. felue d'error calle honorato Vrb.6. 49. .
ginolapolue iui entro fparfe Colt. 5 . da, e precipitio atroce. Ven.i. 51.
Profonda Tali". Se non ic in quanto vn lampeggiar riluce Per
. Incognito. Valuaf Cacciate da le lor tane lìluettre Scender le
entro la caligine profonda liber. 16. 68. . fiere per-vfeir nel piano Da molti calli incogniti, e fecreti Te- .
Tenebrala. Leon. E gridar tutic mlorf.inella: in quale Tene* tergo , il piede errante Vagar notturno e querulo , e folingo ,
brofa caligine d'errore Son l'alme vollre iinnieiié,cgri mortali? Premer ( folle ) d'Amore il calle indegno Fler.4. 5. .
Taid..?. j. Intricato Tafl*. Tutto che il calle per ciò far lì troue Da lei pre-
.
gola imbelle , s duo Neroui Rof.24- fi- . ue la rofa col gefmin s'intrica 1. Son.4. .
Acerbo. Brace. Guerrier, die' ei, per calle acerbo, c duro Cosi fcofcele il ciglio (fatico , E non crede à fe (letto, e che'l pie va-
fi giunge a vera gloria, e quelle Son del mar de gli all'anni al da Per callc\nai si diuipato , e manco , E guarda pur su l'ani-
tempo oiluro Le procellofc, t torbide tempefte Crac. 16.41. . mofe piate Con quai penne hà falito il pie volate. Rocc. 2.43. 1
la Reggia, Sempre augnilo, e fainofo Ven.Terr.Od.u. - Morbido. Mar. Al fine il piè ben conlìgliato ei torfe Lungc dal
Augnilo TanjG Schiuc ampie ilrade, e per augnilo calle Cerca
. calle morbido & aperto , E dietro à lei , eh' à vero honor lo ,
al fuo grane duol degno lòggiorno. Lagr.5. n. fcorfe Scelfe da delira il faticofo, & erto .
Arduo. Benha, Poiché per gli erti Itogli , e l'arduo calle l'alta A Obliquo TaiT. 6 per lor ficurezza entro le valli Calando prcndon
.
cima del fuperbo monte Giunto farai, onde l'ofcura valle Sicu- lunghi obliqui calli . Liber.6. 96.
ro mirerai nel viuo fonte Sranz. Dole. r. . Ombralo Ghel. Altri di.lor van per
. gli ombrali talli Cogliendo
Alpro.Ar. Volta il cauallo, c ne la fdua folta Lo taccia per vn 1 fiori à le dolci aure elliite Rof 1 . 1 .
4f •
On-
. . . . . . .
CAL CAL nj
Ondofo Vd. One è vna felua, . cui diuidc, c parte Placido Lete_> hai pur di me Hello a farmi pnuo Rim. lib.n .
con ondolo talk En.6. jjs. Torbida. Brun. Fidi lifcogli, e torbide le calme
Paludofo Finge talhor a
. Brini. Ch'io qui tra' calli paludolì, e bui Dal fuol non limare. Ven. Terr.Canz.12.
m'ergo , e (piego ogni hor s'io canto , Ch'a la roca lurmonia Calokì. caldo
fol mergo fui . Ven.Pom. Son.64. Anelato. Alain. Poiché il celelle can tri l'onde
Paluitre. Bemb. Quando ecco
ammorza L'af
Amor, ch'ai Tuo calle paJuftrc Mi letato calore Colt.j. .
richiama, e Julìnga, c moltra il varco . S011. 104. Ferucnte. Brace. Qua] feruente calor , ch'ai lato
Penofo date. Tu gran Virago, à cui per prona turo Note l'ango-
manco L'inca-
. tenata giouanc gli accende Croc. 1 8. 88. .
fecon-
tfneaminafte al Regno Rim. Son.i 3. .
da. Ven.P0m.S0n.45.
Sicuro 1 affi 11 più viato fender lafciò Variano , Calle cercando
. Temprato. AngbilL Cosi intorno al fuo cor J'humida terra,
o più lìcuro, 0 ceno Libcr.19. ioi. E
il temprato cdor talmente adopra,
.
Solrngo Ar. E quid per fohngo, c lìrano calle Doue à lei piac-
.
trimcnto dolce humore, E viuace calor dal Ciel gli e dato.
que fu Zerbiu condotto lur.iu. 144. .
Son. ifi.
Spedito Valuaf. Ella uorrc, e Malca lal'cia à le jpaJle , E prende
.
Vitiaciflìnio Ghel. Mà l'Urinile più fiera, c più potente Gli fuc-
.
Stretto 'AnguilL Pcrvno tiretto calle alpeilre, ÒV erto Orfeo li dice elitre le colonne d'Ercole .
lì drizza, elei col carme inuita. Metam.10. 13. Alpeilre Sencc. Rorra con quelle man l'alpcllre Calpe Pofe
.
, Li
Torto Mar. . Mi si quel cali- e difeofeefo, e torto , Che tu con_* meta al mare. Ercol. Et.4. 1.
piante affai spedite afeendi Lir.Rilp. Son. 11.
.
Colonna Erculea L.Orf. In virtute
e valor per qu.ii lì poggia-, . ,
Toruiofo. trace. Qdando ecco a piedi, e fottorozo manto Due Con Lirghe ruote al C iel , e a fiinil fougia L'arme , e virai, coi
grandi vfcir d'vn tortuofo calie . Croc.18. 67. cor ti fiano guida Da gir più la,chel'Lrcu!ca cofonna Son.i. .
Tranquillo B un. Mentre la coppia , ond' anco SI mar s'honora
-
Erculea. B.Taffi Alzamlo lino al Ciclo il fallb humore Battei
Solca de l'onde i più tranquilli calli Ven.Terr.Galat. .
l'Erculea Calpe il manco Iato. FJor.i.Co.
Villarcccio ImjMr. Per bei giardini villarcccio vii calle Mi offre
.
Famofa. Tali: Son pronto i vendicar dal freddo carro Moucr :
Bella. Chiabr. Chi gli alti abili! in bella talma aflreatt? E chi fi Tarteflìa. Ferr. E JaTartellia Calpe, Che nel Mediterraneo il
tempcltar l'acque profonde ì Am-;d.?. piede alpeilre Immergil, e vede il mar che sferza , e bagna Di
Bonacdofa. Bonam. Crcfcon nel marie bonacciofa calme, Si fan Gioue il monte, oue il gran tiglio audace D'Amilcare ado- .
più folti i tcnebrolì horrori . Cololf.175. prando Agro liquore, e fiamma A poco à poco aperfe Mira- ,
crudele , Quanto di bacco entro le amabil onde , lui in perfi- foprauennea l'improuifo Ratto partiili . Solim.j'.ó.
da calma Nauiga il labro, e fi naufragio l'alma. Giorn.i.
Lungo. Ar. Già fendo in atto di partir, sVdiro Le Itrade rifonar
Perigliofa Col. Rimaa da! corlb fuo quafi fniarrita Naue, ch'af-
.
dietro le fpalle D'vnlu igo calpeitio , che gli occhi in giro Fe-
fretta in perighofa calma Rim. Son.? . 1
ce i tutti voltar giù ne la valle. Fur.? 7. 81.
Puceuole Moron. Ma tolto in dolce crin mutato appare Tutto
.
Sonoro . Herr. Erau confufe del morir le forti , Coiifufo il grido,
l'afièntio, &ifl piaceuol calma Quel tenipellofo Egeo quel , e 'I calpeitio fonoro , Come s'vrran talhor con furia pare Fiu-
gonfio mare ». Sacr. Cap.44 .
me fpumante, ed agitato mare , Bab.i. 55.
Placida. Giouan. Ecco homai del partir l'horas'apprclla , Mio Trito . Bonar. Eccomi dietro vn trito calpeitio Di corrente ani-
Bruni, e quella riua eletta, alma, Ou' io traili Ini hor placi- & male . FilLi. j.
da calma, Fia del naufragio mio foiaggiafuneila. l'ali." Calta . viola di colore gialdorato Fiore .
Soaue. Mar. Ofcmai prenderà Tifi ccTeile LI gran rimonde la Aurea. Ferr. Vicino à l'aurea calta II vago fiord'alifo Soura_*
beau naue, Da qu u fcogli fecura , à qtiai tempelfe Sottratta Dolce (b(j)iia in amorofo loco Hort.
l'herbctre affifo .
n8 GAL CAM
to& Son.tff to conuienfi al cafo indegno , Che la fcaltra calunnia vfa fiia_>
il , c di vermiglie . Ifls. 1
frode, E'1 tuo fguardo ceruicr con fìnto fegno Pur anco ingan-
Odorifera. Nard. l'or te per te biondeggia L'odorifera calta
Che d'aurato color Je piaggie fmaka Pam. Scai. Canz.i. .
na^ ne trionfa, e gode Var. .
Vapa. Mure la calta nonuicn vaga Tra l'herbofe maremme C.u^a . veftimento oella gamba
Spoglia Imper. Ne le polire gambe ammanta, c afeonde Spoglia
fllnuò le fue gemme Him. Can/.-t- .
.
piente infaufto. Gatt. Soura del monte infaufto , e dolorofo conteflo , Quanti il camaleonte ( Proteo de Pana ; adhor ad-
Ofcura giace , tfcllorrida prigione , Per meglio aflìcurar il cor hor ne prende. Epici.
dubbio!'; Vi chiudono co guardia il gran prigione. Addol.11.? Cambio, pcrniutatione, contracambio
Monte mortifero Tort. Horqual barbara mano Nel mortifero
.
Amaro. Cora. Mà fofpiriamo indarno il cambio amaro , Che fé
monte Sol per farti perir t'ha trafportato ? Itili. d'Ettore in Eleua il delfino Gen.5. .
colti poegi Del pcnofo Caluario Più che non fuole armato , c Galat. 7.
fuordel'vfo Tumultuofo fale ? Idil. Dannofo Morand. Dannofo cambio , ò . Lilla , ahi quelle brine»
Calvino Giotianni Cablino hcrefiarca di dannata memoria
.
. Haurai tollo nel crin , c'hor hai nel feno , E le crefpe nel fen
Crudo Brace. Vieti poi Caliiino, e non e alcun fra tanti Spirito
.
c'hor hai nel crine Guacc. Son. 1 3. .
o s'csli incanti Condiuerfe d'inganno arti fallaci, Crudo, Eccclfo . Bcnam. Che cambiò eccelfo, e (ingoiar l'hauere Cele-
auaro, ftiperbo , e con J'horrende Lafciuie il feflb , e la Natura liepace e per morrai battaglia Vutor. 1. 1 10. .
clemente pietà faina, elargita, Fugge il niifero incotto, e'1 Generofo . Achill. Quclf anima regale Colà sù le mie riue , Con
nome fpeflò Cangia , al proprio oblio dimanda aita , Giun- & generofo cambio Lafciò memorie eterne De" magnanimi ge-
ge anch'elfo à Gnieura , e '1 fuolo infido Pretta al fiero Dragon tti Rim.IdiJ.j.
.
Efiecrabile. Chiabr. Quando tai note l'effecrabil ferirle. Ode" Gradito Vili. E ben mi duol, ch'in quello diremo giorno Ren-
.
Itimi cclefli Fontana, ò Sol, che felli t Non t'adombralli di ben der non polla à te cambio gradito De l'alte corteue, di quelle
Vol.i.lib.y.
folto cccliflè ? eccelle Gratie, che fatte m'hai Amar. 3. 1. .
vita emendi? Sù l'altrui ben tu penfi? Di vitio, e di virtù cura do d'vna fanciulla a Dio rubeiia Liber.ii. 8f. .
tiprendi ? Tu riuolgi in pender vita celelie ? Tu ? de' fecoli no- Infelice Malli. Cambio certo infelice , e vii mercede Dar per
.
tiriincendio, e pefte ? Voi.» hb.j. fintine d'argento vn Tago d'oro Del. Son. 14. .
Infame. Brace, 'iheodoro Bcza il iufinghier fagicc De l'infame IngiuHo Manzin. Il capo fanguinofo , inhorridita , Spaucntata,
.
Caluin . Rocc.i 1. 55. coiifufa,diiperata, La Regina ripiglia: ahi cambio ingiuilo, In-
Nemico Mar. Quel gran nemico
.
del Romano impero, Ebro.chc giutliilìmo Cielo ! Fler.5.1.
gonfio di furor di vino Predicando , e fcriuendo oftefe il vero Camillo animale quadrupedo
. .
Pcnierfo . Chiabr. E ben facca mellicr ; che dir «atlante Era_» gobbo mai Io Ipecchio ondofo Teref. Son. 15. .
d'vn M peruerfo, Che qui pcrl'Vniuerfo Latrando vomitò rab- Scrignuto. Mar. Lo fcrignuto camelo, La cornuta giraffà,c cento,
bie cotante? E non trouonelCiel loco tanfalco, Che be-
e mille Al tenorlulìnghicro De l'arguto llromento Taciturni
RiilielloaChrillo. Mar. Qucll'huom di cor diabolico , e ferino Sozzo Imper. Cosi a fonte feren fozzo camelo Col pie hnc,ofo .
Riibello a C brillo , e contumace a Piero , Chi tollo non dirà , il puro vel confonde , Se vede rinfacciarli entro à queli' onde
quclf è Caluino ? Galer. Ritr. Torto fen, gobbo dorfo, hifpido pelo Caf. 1 36. . .
che mai folle D'Anglia, e di Galha i popoli iiagelia. Galer.Ritr. Orientai rubino, II bianco giglio d'Indico diamante. Di lucido
Ventò Aquilonare Mar. Quel vento Aquilouar, ch'alta procella
.
carneo Vhà il gclfoinino , Di zaflìr la viola, e fiammeggiante U
Ala Nane Apoiìolica commoflé-, E co' gelidi fiati eltiufe , e bel giacinto è di giacinto fino , Di topatio il papauero li mul-
ta, E di fchictto crifolito la calta
(coffe De la tede Germana ogni taccila Galer. Ritr. .
e purga dal caluitio aitero Per vendetta ui Dio l'anima, e'1 fan- cameretta i giorni fpendi i.Amor. Son. 148. .
Falla Anguill. Se la fila flolra lingua il modo eccede Ne le falfe Ca-lilrleko quegli che ferue altri alla camera
.
. .
calunnie, che m'hà date. Metani. 13. iotf. Fidato B. TafK Vn fuo fidato cameriero appella , Et à lui folo il .
Fica Mar. Diafì à le fiamme il mio ritratto vero, Fiera calunnia, Fiera Car. L'vltimaà la raflègna vien Camilla, Ch'era di Volfca
.
.
la calunnia iniqua, c fraudolente Metam.15. 15. armate Gran conduttier3 , e ne le guerre auezza Era fiera in
. .
Iniqua, celu. V è^gio, che con calunnia iniqua, e noua Te,che battaglia, e lieuc al corfo, Tanto che quali vn vento fonra ['ner-
da callita Ili lumi" e Ipecchio, Tentò coliui con fcelerara pro- ba Correndo non haurebbe anco de' hori Tocco,nc de l'ariflc
Render lbfpetta al mio malcauto orecchio Eli. 19. 97. il fomtno a pena En.7. . .
ti.;
Pura Doli Adunche non e ver quel che m'hai detto ? Anzi pura Guerriera famolà Car.
.
de l'Italia, difie, Ornamento, e follc^ . O
calunnia, e falla accufa Marian i. 3. gno habbi famofi Guerriera in grado, ch'io con te comparia
. :
Scaltra, Cell. Ben la giult'alma il nobil cor ti rode, Ma non quan- QuefU fatica. En.11.
Virapo
. 7 . .
noni *
° C
°
ì
Di cauaiieri,
S
e di caterue armate Si
Cam,JJo Chc liberò Ronia
bella "é e En , '
ornacafronte Tro
la'
Cauttno -viaegio .
.
n tanii,, ° Di
foto vn pano senza co-
^!r
gio nel piacer che apporta.
Cafj. 14.
gentile Porta il via-
s
? & di ^ Ah
e pt',o Colt
F P3r, >rCÌ
.
l
' ÌJ
" niln M0C° & Crt ° ' D0lce foallc
•
CieJ, qtiai ,
io fuo foraggio efporfi al danno pene ahi non fopporti ? al
La«r. 1 1 7
Seluagg.o. Rfo Hor vuò fcampar,
. Libero <,6
Amorofo Pctr. Morte può chiuder fola a' chedt-i morir nV accora
miei penlìcri L'amo- Ma nulla può murarmi ai fentier torto , Al
^
.
'
cZT
un
'
ce A1 dokc porto Jor al vallo gorgo i.Son.ipj.
Spwofo Valuaf Che quel eh' e/ce da voi, con
feluaggio camino >
t,imJno
tóK . W
voi fectiro Corra .
^
; .
1
di falute era-vicino Son.r.
A
Afprc
."°
ouar. Che m'ho lafctato a dierro,e V Ye Sc
?^ kc °PP ii, 1, «'"in veloce, Màformida-
.
,.
Wa
i
Cieco Doni Porgi mano al mio /campo, Camicia, velie di lino, che fi porta folle
carni , perlo più
. hor eh .o ti tolgo Per fino al ginocchio. ' f 0
IllCes c-giuda in laiiiin cicco, e torto
Son o Habito forale. Mar. De l'habito fertile il .
.
vole A te 1 .ino bianco. Mar Indoflb fi
per dmuiuimo camino richieggo per pietate , e il cor in- Jafciò femplice , efehietto
Sol de
3 vintila fpogh.i il bianco lino
chino Verace teflimoh de le parole.
Son.^tf.
Difperato. taratili. Non permette ad ogni
Sottile Ar. Benché nò gonna , nò faldiglia
vn la farai forte Di ne hauefìè , Che venne
nettare al pi,. Profondo loco, Il file
auuol.a uva Jeggier zendado, Che
camino è tfrlWo in tut- fopra vna camicia diali 1
to, Pur la virtù ci fa la rupe» tutto. Metani melfe Bianca , e fottìi nel più eccellente
14
'*& grado Fur. 7 =.8 .
.
r 1*? .
•»n amemflima campagna
0 6 " 0 Ji Gir. Cort 14 .
te^iLX ^?
hor violenza, ce hor agnati Liber.8.
cami " dl,ro Tonammo, Ami.ia^ Car.
?
Quinci non lunge fi diffende vn' ampia
. Campagna
^"""P 3 1
^^
,
Erto Anftfilli Su per Petto Cambrì che del pianto e nominata. En.tf. '
Vn rangolo camm fempre ha trouato. Metam 4 tii Mar Suiene ogni fiore, e fecca ogni
verdura
Fatale Malli. Hor die iràfòòrfo ha il
I
Per quella già si lieta hcrbolà chioftra
peregrino eterno Col car- Cruda Valuaf
ro d'oro il ino camin latale Del. Stanz. Guidatola in quella campagna cruda
, Chc del
.
.
volito, e del ano /angue ancor fuda
Faticelo. Moron. fanti piedi hor che finito O
haucte II camin D.lettofa. B.Tail. Tebai.7. 161 .
campagnedilettofe,e!ietc. i.Son.y.
"".eieEie
Felice Ar. Cosi mi Ila quefto camin
.
felice , Come tornar vuò
Ira duo meli al manco. 1-um8. 13.
Fccondifoma Taf! Da l'vno i l'altro mare,
e per li lieti Colti di .
Forte Ceb.t. Dou'e il camin più forre, e più fecondiilmie campagne. Amint.i.i.
feluaggio , Più tem- Fertile Anguill.
peftofo il Cicl,gh horror più denfi. EtU.éS. In vna amena , e fertile campagna
Douea Cad .
Che'l fetti-
Hermo Valuaf Ma da diteftó «min ipinofo , &: hcrmo PolTa
.
mo llupor nel Mondo apporta , Di fpatij immenfi, vna
.
in campa-
v
gna herbofa Ell.5.80.
porto arriuar gioiofo e lermo Rim. Canz. ?. , .
.
Hcrbofo. Alani. Ne '1 lucente crillallo, e '1 puro argento Inameninìma. Ghel. Da quello Iago à la città di Dite S'aprono
Pernii inanienifhme campagne R.o£*4*a».
herbofi camin con arre foniti A trar l'cftiua .
j
Antico. Tali: Ne dar l'antico Campidoglio^fTempio
D'aJcun_»
può
. . . ,
. . . . .
D'al- gli altri auucutiiroli campi , Ch'il bel vifo fereno hora vedete
plebe di Quirino Celebrò mai fui Campidoglio eccello
Canz. 3.
cuno (botino, e trionfante Duce 11 felice ritorno Epici» .
antichi ho- Dolce Taff'. E' dolce campo di battaglia il letto Fiaui , e l'her.
altero. Mei/. Altero fallò, lo cui giogo fpira Gii
.
Saffo
betta morbida de' prati Liber. 1 f 64. . .
.
:
Ferace Imper. Qui poi rimiro tra' feraci campi Là ve nel fecon-
Aitiamo. Taff. Qui ( vi fu ferino poi ) giace Dudone ; Honorate
.
la. E11.7.
Audace. Benam. Ti videa pena, che gridò fugace : Ranuccio,
Gloriofo. Ceba. Ella con forte , egenerofa prona In gloriolb
ohimè, vien quel campione audace Coioff. 1 if .
Villo al cader d'vn sì degno campione Cadutala campo al fin difeende kil.6. 9. .
Dc«no. Car.
Grande Taff. Impon, ch'il di feguentc in vn gran campo Tutto
contefa, e l'ardimento De le fchiere Latine En.io.
. fi
.
Fterbofo Brun. Vola vola, non corre Per quel!' herbofo campo,
lunque quelìione D'Amor rifoluer fai Samp. Paft.j.
.
.
Galcr. Ritr.
Famofo Teli. Sottra il lucido argento De le porte (ùperbc ìm-
.
Infaudo Tcfau. Infaudo campo affai più per la pugna, Che i fe-
preHc Armida Di fàmofo campion l'arme e gli amori Lir.i.
.
, .
Inimiche bandiere, bollili vsberghi Lir.28. Laltricato. Tronf. Oue di calli memorandi ,& ampi Flaminia
patri) alber-hi .
fupplice lo Sciiha Temp.i7». Lieto. Tali, Si parte, e doue paffai campi lieti Secca, e pallido il
il Mcdo, e .
Paludofo Tali' Padre del CicI, hor ch'atra nube il calle Deliro
minati tuoi campion giganti 1. CaAZ.it,
.
i .
0 la fpada in su l'arcione ; Onde poggiato Pcrigliofo Rin. Minacciofo il crudel sù l'alma rugge, Che feco è
.
mira dipinti Con le foglie cerulee i fei giacinti Piaccuolc Valuaf. Ecco e girando gli occhi à delira mano Vide
.
la rotella d'or
Nr potrai de la vergine regale Fra i campioni le- nel mezo d'vn piaceuol campo Sorger dal piano vn monticel
Lcgitimo . Taff.
faffofo Cacc. 4- 14J-
nitimi mclchiarti . Libcr.5. 8i. .... .
campi, lorr.4. 1.
de l'ouil campion poffente Lir.Boieh. Son.tfi. .
glorie (on, lenii i fudori , Mezo fon le fatiche, e fin gli honori
Singolare. Benam. Mira ch'in lui quel (ingoiar campione E' de
Caler. Fauol.
lTnfubre clima vn Sol lucente Coloff. J4. .
En.io. Verde Bemb. Verdi, vaghi, fioriti, e lieti campi , Chi fia ch'oda,
.
fo .
ituoT campi altieri, e lieti Metani. 5. 156- Altero . Profp. Haurò cura del rclto , e farò in breuc , Che que-
fatti .
Voglimi in campo aperto, o pur tra il chiufo De le llo altero, il qual fu fempre Vittoriofo, e non mai vin-
campo
Aperto . Taff.
to in guerra, Sarà con giudo titolo chiamato II vero doma,
mura impiegar, nulla ricufo 1 ibcr.i. 46- .
Metani. i. 81. Ardito Anguill. Partorifce ogni campo ardito , e forte Pianto,
.
pi arenofi.Vida terrJ •
fai
.
biande gli habitanti. Libera. 75 Difpcrfo.Vd. Turno che vede i fuoi rotti, c perdenti, Econo-
me,
. . . 1 , , . .
Efpcrto Anguill. Ch'à voi, che più d'vn campo efpcrto , e gro/fo Fcruido Sett 1 .
.
Senec. E dal feruido Cancro i curui
&
.
W
.
mofo all'ai , che forte Libcr.p. 17. .
A cer;llauorataconiflu ino nel mezo, che
Fedele. Tali'. Manc'l campo ledei, ne '1 Franco Duca Sidifcio- PP ardendo fi '
Podcrofo . Tal!' Poi, quando e nei meriggio il Solar lampo, A vi. Dolce-
raff.Arrofiirfca perla vergognai gigli
Ila fù del poderolo campo Liber. 19. 57. .
Al fuo doke can-
ilore. Bolch. Egl.3.
Schierato. Tali! Ne l'hora punto àia raflègna eletta Palla di- Gentile.
i Gtiid. I.abella man, ch'à fanarviemmi
il core, Che co-
nanzi a lui khierato il campo. Liber. 16. 9.
meappar fuor del leggiadro guanto Alluma Paria d'vn
Vincitore. Tali. Ch'vm'to e il campo vmeitor felice ; Che già S'è gentil
b
'
Canace. figlia d'Eolo Re de' venti, che li congiurile con Macareo ze D vn candore illibato , D'vn minio
,
.
non ha par 1 Indico feno , che di latteo candor
Tlia.Km. Se fingi in frena tu Fedra, o locafta , Oincelluofa Bi- de Amor. Son.51.
.
fe fteffo ecce-
blico ria Canace i.Son.52. .
Affaticato. Anguill. Ieuo da quei cocenti ardori Oli Manfueto . Mar. Vidi fidato, e manfueto cane , Benché magro , e
Quando ei
digiun , pur humilmente Quali cuftode al fuo fìgnor il pane_>
affaticati cani, e i cacciatori. Metam.j. 49-
lacci a Portar in bocca, e non fegnarui il dente Amor.Meffag. 10.
Accigliante. Brun. liceo, ecco cacciatori Scioglionoi
.
i
di pre- Mordace. Anguill. Per far la guardia al folitano hoftcllo Mai non
«li agognanti cani, Cui già tremula il core Perdefìo
i.Selu. Cacc. vi latra can mordace, e fido Metam. ti. 197-
dar, non per umore, Corron rapidi, c lieui
.
.
cia Liber-7-
.
per naturale illinto Rinal.7. ji.
Animai fido B.Taff Come fido animai , ch'ai fuo fìgnore Venu-
.
.
trante. Samp.2.
battaglie , e temerario affalta Cacci. 71. .
Pronto Anguill. Per linea retta i can veloci, e pronti Gli corron
Audace Valuaf- Il rerfo accorto, e parimente audace Con ar-
.
.
Rapido Brun. E con rapido can sfida à tenzone Anco timida le-
coraggioso cane apre la ftrozza
.
O di fedele e garrulo cuftode Giamai latrato in pre , Hor l'incalza, hor la preme Hor accorre, hor precorre ,
Cuilode-Cap. ,
chi, Che
Sanguinario Ceba. E bolle in sù le piaggic , e in sù le riue Del
laute menfe, Rare viuande, e nobili procaccia Verace,e certo
.
:
mia fede Che de' pomi c'hai 'n Se- Schiera abbaiatrice . Brign. Che pon valer, fe l'indomabil fiera A
Sinibol di tua fierezza, e di ,
drago vegghiante vn giro fol de le fue corna audaci Sbaraglia à pien l'abbaiatricc
no, à guardia fìede , Qua! vide Efperia già
Schiera? Giorni-
Rim.i. Amor. Son.fii.
Snello. Anguill. Le donò ancor col can fedele, e fucilo Quel dar-
Feroce Ceba. E fe contra la rabbia onde fremendo Già ti veniua
.
atta Cacci. 59. & Animaletto placido. Gofel. Placido animaletto, Ch'à la tua don-
canin gregge fortunata, .
abbaiante foce. Ei de l'arriuo altrui quan- cetto animai, fe teco à forte Pur qualche fpirto di ragion s'an-
de Stridolo vento di
nida. Lir.Amor. Son. 59.
do s'accorge, Grida a' ttranieri, a' famigliari tace, Onde à meS-
Animaletto vago Mar. Del vago animaletto ammira , e Ioda_.
fere , & à madonna ei piace
E vezzi Pvn , l'altra boccon gli , i i
.
porge S'altri,ingegnofo, •
brame Tenta placargli con le adirate Adon la ftrana, e barbara nccnezza Quei gli Saltella intorno, ,
gittato pane, Lafciail pan, non le flrida, accorto il cane ,C'hà e come goda Ambitiofo pur di fua bellezza Con la lingua fe. ,
fame Caf.4. 57-53. 59. lliua, e con la coda Lufinghcuole il lecca,e l'accarezza, Erge in
ltimolo di fè più che di .
femugghiua Gettando i vani, e non intelì preghi Aicaniinef- donna lei,Tanto Sei più noioSo à gli occni miei. 2.Lir.Madr.4j.
forabiii, e feroci . Samp.i. Gentile. Ar. Gran merauiglia, indi grandefire Venne à ku» &
Infellonito Fed. Hor qua! fi vede infellonito cane Da l'hattc , e
.
donna di quel can gentile Fur.43. 109. .
coti con fuc forze giunte varco anguflo contro l'arti ninna- A Hunule Valuaf. Qual cagnoletta humil pafeerfi auczza Di man
.
Ingiuriofo Angui 1). Tofto che i cani ingiunofi,e fidi Indicio dan
.
Latrante lufinghiero Mar. E và pur Seco , e mai da lui non parte .
Incordo. Anguill. Giàfcopertaèlafera,efirifcntc, E contrai Leggiadro. Brun. Malia gli altri à te ferba il mio Cupido Vn_»
pargoletto can , eh' e tra' più belli II più famofo, il più leggia-
cani ingórdi adopra il dente . Meram-7- 3°4-
dro, e fido Epill. Heroi.2. 7.
Infidiofo' Valuaf. Quei d'Acarnania in/hliofi, c cheti Adonran la
.
Lufìn-
. . 1. . . .. . .. . .
.
CAN CAM
Lufinghicro piceioletfo Gio.Caf. Mentre in pie t'ergi, c fcherzi .
prone feconde
**3
fi voltaro . Rocc8. 18.
Lu/inghier piccioletto, Tafchin, dolce, foauc animaletto, Debile Alani. Farle à terra cader : mcn
Ceno a quella, di cui Difcepol nouo fei, Tutto firn il ti ro- . ria dannofa Del robufio
ballon, la debU canna Colr.4. .
^ ^
forfè II tuo candor "famelico ti morfe i. Lir. Madr.47. .
porgeano a' lor coltor, Il dolce Iatte,e le
Rabbi alo Mar. Mentre ver me rabbiofo Ti volgi , e mi minacci
.
cortefi braccia, E Sei
d f rer
afpro, e crucciofo Ruggicr non ti chiani" io , Mi de l'infèrno ,
rc.me °HTd". pro? *»»«dinodo-
mio Cerbero di (pi erato 1. Lir. Madr.47 .
Ombrofa .
Car. E i crini, c'1 fronre auuolto Hauea d'ombrofiu,
Traftullo Valuaf. Fortunato animai che nome, e vanto Gratin, ^^"^
.
canna. I-n.R.
&amorpcrpiccioiezzaaccrefu, Dolce rrailullo de le Dame,
o quanto Di nona inuidia fpcfìb apporti, e mei'ci Dentro il cor
r
t^S ^of^b? E ,a guanda v"
SS? ^If^^ —
de gli amanti, a' quali inuoli Mille deh tic à lor debite foli
Cacci. 49. DC h
p^co
Vezzofo Mar. Mentre nel grembo à trailullar ti (lai De la mia
.
Nitido Car. Già con l'acqua, e con Cerere .ì la menta Gli aura*
.
Tremula. Mar. Chi fuor de l'onde trahe con
rivali, e nitidi caneilri , 1. 1 bi.ichiiììmi Uni eran lóparfi. En.i. lacci, e reti, Chi con
i
tremula canna p.-fci fuori 1
Cane Icario. Valuaf. Ella e fe'I caldo Sol nel Cancro ilalTÌ, E fé Flumile Mali: A la mia canna humil flridula,
l'Icario can cuoce l'arene Tebai.4. 1. . 1
.
tromba Sonante
altera fecondare e rolto S011.71. .
Cane infocato. Imper. E quando più de l'infocato cane , Che Immortale Guai. Mortale è fi, che caderà fprczzata
condente u.irdor morde dal Cielo, Sentite al vtuo il ìnorfi-
.
Qual tene-
ro ligulìro, o rofa frale , Se da canna immortal
cantc colpo Rull. 1. .
•
1
non e cantata
Line. Son. 4.
Cane rabbiofo Gofel. Horchedi mezoilCiel il can rabbiofo
.
Impeciata Andr. Fior che s'indugia? à l'infernali
Col feruido latrato corpi adugge 1. Son. 140. i
auene Al rau-
.
co fuon de l'impeciare canne, E mille altri
Canerouen'e. Guif Che'J freddo Borea fiedej e del fecondo difeordi mfaufii
Jegm La mano, c'1 labro pronco ho mai s'appoggi.
Quando il rouente cane anude l'herbe. D. Sett.s. Adam j z
Roza. Mar. Cosi diceano à fuon di roza canna Dinanzi
Guardator del Cielo Imper. Quel che dianzi parti fcruido cane al irrari
.
Bambinchnin pallori, E fiidò l'elee, c'1 pm nettare
Più che il Tnfauce guardator d'Inferno , Noiofo forfè «uardal , e man
na. Lir. Sacr. Son. 13.
tor del Celo , E che ne fà de' fuoi rabbioli denti , Ch'ala cote
RuftidJ Senec. Febo fatto pallor guidò l'armento,
aguzzò d'ira fdegnofa, L'afpre punture , egl'infocati morii,
.
E deponen-
do il plettro Con le rulìiche canne A
Più che non fé nel fuo furore eiliuo , Infuriati penetrare fechiamaua i non do-
alvi! mati tori . Ippol. Ch. 1.
uo . Ru(l. j.
Sonora. Ar. E dando ffmo 3 le fonore canne
Vel trocclcftc. Pater. Regna il veltro cclelte e'1 Sol con dritto Chiamò il fuo b
"ree-
s
,
ge fuor de le capanne. Fur. 17. 54.
Occhio mira del ccrchmMeridiano il Mondo . Nou.Fiam. lib.
Strideuole Bemb. Tacquimi già molfanni, e
5. Nen.j.
. diedi al tempio La
mal cerata mia ftrideuol canna. Son.ijj.
Canjyif canutezza .
Ii 4 CAN CAM
con qual inganno L'auidiflime canne egli {atol- Caf.i. 49.
qual arte di te,
voce con bauofe canne Fuor non gittalfe l'inuido veleno, E di- na fama. Canz.i.
AltilTimo Dani. Cosi vidi adunarla bella fcola Di quel iìgnor de
grignane rincartiate fanne Hum. lib.s. .
.
Mufica Imper. Tal qui fonar, tal qui cantar si dolce Fan le mu-
.
Amoroio Petr. Fior fia qui fine al mio amoro fo canto , Secca è
.
Vorace. Ceba. E dal furor de le voraci canne Afficuran le 111 an- ond' io non pollò aitarme , Son l'aura manzi à cui mia vita fug-
ge Son. 104.
drei le capanne . Elt.8-5.
Canna • fàetta Angofciofo Gofel. Fà di lagrime amare vn Oceano , Fà d'alpro
Fatale . Tali". A l'incauto Ademar, ch'era da lunge I.a fera pugna
Itili vn angofciofo canto 1. Son. 5 8. .
"à riguardar riuolto , La fatai canna arriua , e in fronte il pun- Argentino Priul. Soura la delira fp onda Comparuero due cigni
.
Ian"ofo.Mar. Così faltataal fin la belìia brutta Del fangofo can- Audace Mar. Ben audace il mio canto anco fi fnoda Di (piegar
.
neto , che ti porti allegro NeTaltr anno à venir l'vfata aita_, BeIJicofo Tronf L più che' fuon de' bellico/! canti, Spingcranui
. I
Alto Mar. Di quell'alto cantar le fiere note Già non chiegg' 10, Dolce . Anguill. Ma la Madre dolciflima d'Amore Nonfeppe_»
che/iggiaman dipingila . Temp.105. contrauire al dolce canto . Metani. 10. 7. »
le Sirene. Hadr. 1. 1.
Empireo Achill. Qui s'ode, e qui rifuona Fra due labra terrene
.
Godè d'vdir nel mio cantar pietofo Ch'Unno ce, e sì felice canto Son. 17. .
Pierolb. Lene- ,
e grato hauer taihora Di Venere, e d'Amor diletto , e gioia-. Fioco Anguill. Mà quando il nollro canto fu più fioco , E toc-
.
Ciel, o de la terra, Che si col canto , e co' begli occhi alletta te Signor fanto de' Santi. Rof.19. 38.
Son. *8. Giubilofo Grill. Angioli lagrimofi , Ahi doue, ahi doue fono la
.
CAKT CAMT
Giosefo. AnguilJ. lafciar gli ftupefatti faccrdoti De' facn'
car-
mJ g!or:oiò canto Metam.s1.j7tf. infcgnandoàrifonarj'arcnc) Al dolce plettro
ni . ij ro 2o cauto
uo
accordc Lir.Marit. Son. r. .
Orane Valuaf E con vn grane c miferabiJ canto Dar
.
loro il re- ,
Ruuido PaoJ. Ecco Jafelua,i cui taciti
gno del futuro pianto Tebai.6. 17. .
horrori Colmiofpc/To
.
&
.
cani;
ogni illullre canto il fuo fa fcorno Metani. 1 r. 44.
:
/
il canto Stanz j
(tini dumi fiiron,Coinc rapifea i .
cori Di poeta immonal l'im» Sl
Vc{fì U T Mci1tr< dic '' gnl
1
l'infall.bil
augelli ancor tu Hello il fai . 1 ebai.6.
E giouinerto iilufrrerd fuoi vanti Con foaue har-
iTcamol
Tremolctto. Brun. Qi.ì il rremoletto
tante,
.
loT
infaticabil canto De' celcfti
1
"
0n,C VOftr
,
.
vanto Di Flora Accorto Sper. De Ja madre
il agno hor te himofo , e chiaro Rende del tuo
:
dd Cielo : o come accorto Cantor .
l'inimitabil eh a belio ftuóo e con buon arte S,
canto Cont. S011.17. .
Tempo afferra. Rim.
pofa alquanto,
1 '
eluoTé » u,c
Infidìofo Grill Vento non turba mai l'onde
mmtode
.
M
fue chiare , E in Ini No ,le
dloib canto Di ria Sirena, mà concento
lo(pir calili, e di querele amare
fantoDi J" P'«
nobil cantor fprezzi co' carmi
3,UC F 18 fCrC d,A »'-riachi
D'empio cor ^ .
•
'
i
Hab
T r
°t or del na u"ufo .
efta^ Ah " rn con purpurea
H,ppocrene,( meo, buranó, e fonàtot
Di verdi allori coronato viene. CoiKj6.
velie, Sacro od-
ceklìc
^%l 1 ^
.
Epift.ii 4,
Tehano Galcan Per rurouar quiete .
:
2
Quando ad vna di lor C/tNTOIU .
.
b <u1 Hata,
n/ °" 3 taci ' ed affrena tuoi f
Mentre e per te ogni pietà fpietau.
.
™lPln, Tronpo fle-
i.Sdu.Caiiz.j.
1
^ f
Madr. 75.
.
homicida . Amor p \'Y . R.n. Ma tua canzone hum.k- apprefa hauea. Samn...
Hum.le ,
Pronto Anguill. Piaccia a Dio darmi ij canto pronto, Incolla Martin. Purga , incolta canzon
tu gli error miei Ciò
.
,
.
e certo Sì ch'.o dar non ri polfo haurai da lei
' ch'agguagli in prontezza Abbozi Canz
il gran delio. Mcrain.f. .
109
Raro Anguill. Fu detto FiIemone,e con la cetra
.
Rendea si raro ' ? f
dÌ
P cllr f Forofetra bella Incompolta oZn ™ ^ om
esifoauc ilcanro Metani. 11. 1 1. .
canzon non inen del enne. Suppl. '
1
Rio Tatt Chindiam l'orecchie al dolce canto, e rio Di Mella B.Tair. Meda canzone in quelle
.
feliie chiufa Tra l'ombr- .
I i Ca.
. »
.. ,,
>.
nò CAPA CAPE
Capanio nohile Greco,m:irito d'Euadne,pnmo inuentore d'op-
.
Rim. Ball.
pugnar ic mura nemiche con l'vlò delle fcale. Fulmini. Rin. Mille factte hi ne' begli occhi Elifa, Vn fulmine
Feroce Vainuf. Ecco riforge Capaneo feroce, Ch'ogni fatica gli
.
è di Siluia ogni capei!'). i.Soii.j.
Inanellati. Monten. Velo, the lieto t' aggiraui intorno Ai bei
è troppo nemica . Tebai.6. 2 1 s .
Ne l'orgoglio tacer, le fiiric , e l'armi fìeri, Mi legate, M' annodate Arnorofi carcerieri Rim. Ball.
Nemico di Giouc . Valuaf. .
de gli auuerfari offende. Tebai.8. a 14. Leggiadri. Sann. Dunque il bel velo , e quei leggiadri, e rari Ca-
;
c •
,
dolce rete amata D'ogni alma inamorata. Horr.
AgrefU Cap. Diemmi là nrefio al rio la vaca Eurina Hten al fu-
•
Anguill. In mezo al lago vn ifoletta forge , Che la denti già fur fozzi pie , volta fi ltende In bianche dita , e i maculofì
Debile .
mil canarina, e'ipouerello albergo Da le brine, e dai giel de r Pioggia d'oro Achill. Dolcifllmi legami, Bella mia pioggia»»
.
prcfììiuro. Epill.5. d'oro Qualhor fciolti cadete Da quelle ricche nubi , Oue rac-
1 afi". Non fendo i ftrai di Giouc anco molelli A l'igno- colte fete, E cadendo formate Pretiofe procelle, Onde con
Ignobile .
bil capanna,»! baffo tetto. Rinal.5.17. onde d'or bagnando andate Scogli di latte, e nue d'alabartro .
lllultrc. Rin. Voi tra capanne illuflri Cantate agrelli Numi Mil- Rim. Idi!. 7.
le bellezze in duo congiunti lumi . 1. Canz.io. Polucrofi . Tronf. Poluerofi la Furia, ed inornati Mortra in ruui-
Mendica. Bruii. Più vai mendica, e pouera capanna , Poiché fre- da fronte hirti capelli Coli. 14. 1. .
gio^ materia effer le fuole 11 giunco, c l'alga , e l'edera , e la Rari Brace. La fronte aguzza, il nafb adunco, e tiretto , Raro il
.
Vile Leon. A me più caro, e più gradito albergo Sara torte an-
.
ma mia Rim. Idil.7. .
iro, o cauemofi flanza, vii capanna d'intrecciati rami. O Sottili . Anguill. Medufa fopra ogni altra hebbe capelli Biondi,
i
morir che alta caparra Han già del fuo valor , e in nulla rea
,
. Rim. Ball.
Giorn.ó.
Sparfi Remig. Vannofi incolti intorno al collo , e /pari! I miei
.
Serpentelli, Viperettc Bifcic ghofe fchiere, Voi miei dardi , Miei ltendardi, Difpicgate—
Bilcie d'oro. Rich. Vaghi anelli ,
d'oro, Da cui morfo Alcun foccorfo Non attendo al mio
mar- mie bandere Rim. Ball. .
ridenti non , F. poi (e ne Con ve-i l'eterna Parca Soura il fufo fatai mia vita attorce
tclsè nobil ghirlanda A' comporti capei foaue
pefo . Hadr.4. 1. 4 Rim. Idil.7.
biondi Tele bionde. Rich. Bionde tele, Gonfie vele De la nauc del cor
Crefpi . Petr. E i tuoi lacci nafeondi Fra i capei crcipi, e
Canz.41. , '
mioj Vaglii remi, Care {perni Nel gran mar del mio delio.
,
Dimeni. Leng. A si vaghi capei nodo non tefli, Più alteri fon Rim. Ball.
quando più van dimefli , E fe perdono vn cerchio han mille— Te foro aureo Mar. Candida mera al crelbo aureo teforo , Mar-
.
m' afeonde Verghe Rich. Amorofe Nodcrofe Verghe belle che Cupido
ue, e calde neui homai Scoprite voi ch'auaro
vel . ,
Lir.Bfich.Son.il. D' oro inuefea, E v'adefea L'alma incauta à far fuo nido.
Fochi. Rich. Pochi accefi Che cortelì Contro l'vfo in gin fccn- Rim. Ball.
detc Ch'illultiare, Fiamme chiare , Le mie notti voi volete. Vipermo Andr. E in vece d'aureo . crine , E d'angelico afpetto
. . .
CAPI CAPO
Viperino è il tipe], Io (guardo bieco . Adam- r. j. Or, che defiòpiJi' dianzi. Lir.ji.
127
Volumi ondeggianti Bruii. Qtiai tu foura la fronte Porto d" au- Grande Tali. Et crollando il gran capo, alza la faccia
rate fila Ondeggiami volumi
.
Piena
-u*uisi
di sì
Epilt. Heroi.i. 13. . temone ardimento. Liber.j. 51.
Caputiio. laccio col quale s'impiccano gli huomini Hirfuto Mar. E v entrando, e fpauentofo
. inficine Per re^ra mar
Fiero . Imper. Rompe le file altrui, torce le lue , Onde feftefla à ita di meda nu.be L 'hirfuto capo, ci bruno ciglio ingombri!,
ficrcapeltroinnxiidc: Cosi Penilo inuentafìragi, e rende__i Saiup. 1. *" 0
Con fua ftrage final muggiti al bue Caf. i. 40. .
Horrendo. Mar. Tronca di Gioue il figlio
fune rigido Sjiina. Rigido"fune alhor s'attorce al collo , E chia- A la figlia di Forco d
.
capo Jiorreiulo Caler. Fauol. .
mando Satan fi la/eia à mezo II grido andare , e da fra l'aure il Piombile Valuaf. Crollò più che mai forte in
. viltà atroce L'hor-
crollo. Son.154. nbil capo, e die loco a la voce Tebai.S.
8. .
taccio vergognofo. Tanf. Huom condannato al vergognofo Ignudo Tafl: Ella quanto può meglio il capo
Che legger Lina
.
ignudo Si ricopre,
laccio, al tribunal Teucro Suoi graui eccelli, e 1 aliale, eVei s'arretra. Liber.3. 13. r *
ilcolloanuinto, e 1 braccio, Non giacque mai si finora, e iUullrc I .ni. E'1
- capo dJuftre, che tremar col cenno Fà
vergognofo Lagr.o. t. terra, e
.
mar, cimarli un' nuom fral fiede. Lagr.i.
Capitano, capo di loìdati 77
Immedicato. Manzin. Perrifparmio d'vn'crinc
Accorto Vd. L'accorto capitan quclto configlio Auanti al fuo Non dee rperire
.
immedicato il capo . Fier.i. 5.
partir Enea lor diede. Ln.9.9. Inarcocdnato Brace. E vede elfer da lui ficuro,
Accreditato Ghcl. Cerchi d'vn capitan, ch'erga, e rinforze L'ar- e tolto Celando .
.
il capo marcocchiato, e fimo
Rocc.3. 3. .
mi e l'armate al perigliofo gioco , Che fu ne le battaglie , e Infelice. Anguill.
,
Che l'infelice capo di Gorgone A tempo non
colfold.no Per lunga efpcrienza accreditato. Rof.3a.j3. hauria potuto opporre Metam.4. 410. .
Ardito. Car. De la «ente Marrubia vii Sacerdote Venne tra gli Inuitto Anguill.
Tu cingerai l'invitto capo intorno A i fonimi .
reo ungano egregio , A cui, ie nulla manca, e il nome regio Miuacciofo Inc. E /opra il capo tuo si minacciofo .
Cloriofo. Taff O gloriofo capitano, e molto Da! gran Dio cu- Odiofo T.Uf. Ma
s'alcun fia, ch'ai barbaro inhumano
itodito, al gran Dio caro Liber. 18. 86. Tronchi il .
.
capo odiofo, e me'l prelènti Liber. 17. 47. .
Pregiato. Ceba. Non fcniprc alhor che fronti: a fronte oppone Sanguin -do Manzin.
La leena, che li sbenda ( Ahi villa horren- .
Prcncipe de l'fioltc Tafl". E ch'a pieno adempito haurà gli vfSd, Schiomato Grill. S'il
-
Fler j 1
miferando oggetto , Che l'anima mi pana" .
Che fon douuti al prcncipe de l'holìe Liber. 1. 14. Non la molìr' hor col capo si negletto , E sì fcliiomato ? ò mio
. 1
Saggio, l'aff. Il faggio capitan con dolce morfo I defiderij lor Giesu diletto, Son si poco le fpme al tuo tormento Senza
guida, e feconda I iber.j. 1. cal-
.
umo, ohimè, si violento ? Efleq.
Sommo 1 all' Perche fe l'alta prouidenza elefie Te de l'imprefa Secco Anguill. Il capo ha lecco, Madr.19.
.
picciolo, e mal fano , Che fpef- .
fommo capitano Liber. 14. 13. .
fo poco turno empir fuol tutto. Metani 3.119.
Soprano Talfi Egli, o quel, che 'n Aia vece effer foprano De J'ef- Sonnacchiofo
.
Moltra, che (degna aliii più clic non tenie Eit.14. 41. Sublime. Tali. Miete i vili, e 1 potenti, e i più fublimi, Ei
.
Adulto. Valuaf Lafcia Lerrja ancor tepida ale (palle, t i capi adu- Superbo Guar. Mira li capo fuperbo , Che quindi
lti de l'Erculea belua. Tebai.i. :ij.
.
, e quinci in
tuo difprezzo s'arma Palt.4. 6. .
Altero Tafl". Crollando Tifaferno il capo altero, Dilfe : o fofs'io
.
TeuereJlo.Manzin. Non intefe miei voti II Cie!,s'altre ruine
fignordel mio talento Liber. 19. 73. .
Ri- i
Biondo. Ar. Palla la notte, e Febo il capo biondo Trahca dal ma- LL^'atano . Mar. Don Mecenate mi fe fuo Notario , E polio
re, e datu luce al Mondo Fitr.25. 44. .
il re-
ttamentoiu protocolio Mi lafciòde le berte Icatario Ga
Cadente Malu. E'J tuo capo cadente Conofcerd per prona Qual
.
0
ler. Ritr.
più duro nfponda a le percolle L'abete, o l'adamante. Del.ldll.
Capphio . frutto che
pianta nel muro , e fi mangia macerato in
fi
Caino Augnili. 11 volto crefpo, alllitto, e macilente 11 capo hà
.
;
aceto, e fai*, e chiamali cappero cosi il frutto, come la
caino, e '1 crine ha raro, e bianco pianta.
Motam.15.69. .
Crude*: Alain. Hor doue batte il Sol tra falli , e calce In
Capelluto Zop. Pallerò s'appellaua, ed e fenice Purpurea il ca-
.
.
arido
terrei! fi fèrri intorno II cappero crudel , eh' d tutti
po capelluto, e l'ale . S1.n1/.
nuoce La
vicinanza Aia, ne d'aleunopra Ricerca il fuo patron
Gemicato. Moron. Borbottando fi parte ; o come dura Han la , fenon
che al Marzo Se gli tagli taliior quel ch'e fouerchio Colt.5. .
ceruicc, e certiicaro il capo Quelle oltiuate- genti Mortor.1.1. !
Capha animai noto
. .
Cornuto. Anguill. Di quel ch'io lo de la CeraiLa gente, C'hauca Gagliarda. Ar. Pofcia che
Indarno i cerni , e le capre gagliarde
cornuto il capo come il toro Metani. 10. 101 .
hauer lì veggono legui te. Fur.j 9. 69.
Deforme Augnili. Sopra il deforme capo vn velo fteiide, E vuol
.
Ingorda Lor. Che de la ingorda capra il fero morfo Non
.
celarlo altrui fotto altra fpoglia te-
Metani. 1.51. . 1
miam, mentre al Mondo ei reità vino. Egl.4.
Ebro .Brign. Quando da l'India foggiogata il palio , Monta ver- Lanuta. Mar. Mentre Lidia piemea Dentro mitica coppa
fo Occidente il Dio vermiglio , E l'ebro capo di lottar già laffa Ala
lanuta la feconda poppa. 1. Lir. Madr.ji.
Col gran bicchier mal fofteneua il ciglio . Gjorn.7. Montana Taff. E ben maltra Natura a le montane Cajjre n 'info-
.
Eccelfo-Manzin. Quiui de la Fortuna, Sempre de* capi eccelli Au-
gna la virtù celata. Liber.11.73.
uerùria fatale, (ruggirei» l'ire,e sfuggirem gli oltraggi. Fler.f .4.
Semplicetta. Polit. Le feinplìcette capre vanno àfchiera Daca»
Eflecrabile.TelL Soura il capo eflecrab"ilc,e nefando Verlin quell'
ficure al'amorofa traccia. Gioitr.i. 88.
Si/-
. . .. ,,. . . . . .
I2 8 CAP CAR
Capta, cittàtelebre in Campagna
Silueftra . Guar. D'vn nerbami foumene, Ch' è molto nota a la
Quando ha lo llral ne! faettato fianco. Palt.j-7.
Antica Taff. La ve fondaro 1 fuoi NorniaTidi AuCrfa Contra l'an-
.
fihiefìra capra,
tica Capuaa Roma auuerfa Conq.z 41.
Vorace. Guif L'ouofo porcello, e laknofa Pecora, e la vorace
. 1.
Samp. Sofp.49. Bruno.Brun. Almen del Sol lontan l'ombra vegg' io Ne" fuof bru-
to ciò rider conuieminc .
mio Augi.
di lui , E di mordaci carmi, Che compongono ogni hora Con.
.
etuoni. Epift.i7- a i caratteri dolenti Più che i begli occhi il corpietofo inchina.
Cie,
Epiit.Hcroi. z. 10.
Caprétta figliuola della capra - .
f
'
ino. figliuolo della capra: capro. Facondo. Brun. Con quei Urani caratteri facondi Taciturno, e
loquace Parlò fempre il mio core Con eloquente amore Vcn,
Corr uoi tenuto Mar. Humil fen' viene a' tuoi facrati altari II.
.
Terr. Idil.i.
imo feroce coz/ator lanuto Quel sì nero sì crcfpo, e sì bar- , ,
buto Famofo tra le greggi, e tra' caprari. Lir. Bofch. Son.59. Fatale . Benam. Miro del Sol nel pallido fembiantc f Riconofco
i caratteri fatali ; Scritti de la fua morte i fenfi indegni Pali.
Lafciuo. Anguill. V'inceiierifcailcor col fuo vagito II lafciuo .
Stuolo mmuto .Mar. Quinci a' l'vue, à Je viti accorto impari Ri-
i
Indurre Brun. Quelli, benché dipinto, Conindullri caratteri
.
Cairi, ifofa vicina à Napoli. faufti caratteri fegnato Vcn. Terr. Giac. .
chiara, c si benigna Ch'Arguii oflelTo a diportar ne' fui legger aianzi à me hi dato Non ofeurii caratteri del faro Ven. .
pri*)
hi fpeflo, e chi f|ieceffe à lui . Rof.5. 77.
J.iti
Terr. Giac
Capriccio, peniìero, tantafia, ghiribizzo Preiiofo Priul. Scmbraua, che con quelli L'anima appafTionata»
.
volubile d'vn folo. Antig.4.3. carbonchio, il quale autua Senza ellintion ne le Aie proprie
Capricorno fegno cclefte .
fiamme. D. Sett.3.
Capro eterno. Achill. Arda pur le campagne Aualoraro Sirio Infiammato Hcrr. E fuor de I'vfo placida , e propitia Infiamma-
.
Valuaf. Gli e ver , che fin che '1 boi più bafiò gira Con fo, Come lo fpento
Stellato .
Altero . Bruii. Ed ecco vfeir da foliiaria fratta , Da folto abete, e Fofco Tronf. Vergato hà il piede,
. hi diftinto il petto Di car- &
"rande Altero calinolo , Mofirafuperba fronte, Eramofele bon fofco, e di purgato argento . Colt.i. 41.
corna, Porta d'or pallidetto adorno il manto, Sono d'ebano Rozo Mar. Così leggiadra imago ombreggia,' e finge Rozo car-
.
l'vnghie, Fugge, ne l'uggir ruolini Sul macchiofo terreno , Par bon, che poi più nobil art» D'illuilri, e bei: colori onu,e dipin.
che voli sù l'aria , Non tocca il folto leno Di fpatiofa pianta ge. Lir.Heroi.Son.23.
Sopito. Car. Il fopito carbon del giorno alianti Lieto della, e rac-
Di crclciuto virgulto, Elee da quegli flerpi , enei bel piano,
Bel rcatro de'bofchi Sfida i cani , e i deltrieri 1. Selli. Cacc. .
cende. En.S.
Corrente Valuaf. La lepre v'è, v'e il capnol corrente, Altrevi
.
Spento Mar. Però che in fpento, c gelido carbone Senz' alcun_j
.
fono ancor fere feluaggie. Cacca. 41- lume il foco fuo s'ammorza
Fuggitiuo . Anguill. Viuace. Coli. Che fottoilcener de l'incendio no Si vinati car*
Ne lòlla lepre, c'1 caprio fuggitiuo Vccife,
ina ogni belua ardita, e forte Metam.15. 45. boni il corri/erba. Son.z7. .
Incauto Mar. Hor damma errante, hor capriolo incauto L'em- Carcasso guaina oue fi portano le freccie
faretra, turcalfo. . :
.
pie, hor frutto maturo in fua ilagione Aureo. Mar. E nel finiflro fianco Da cintura barbarica gli pende
libello. Guif. Del capriolo ifnello Mirate il finto amor,che men-
Diftinto à l'Arabefca D'argento fin , di fino fmalto > e pregno
tre in monti Da ferri de la tremula vecchiezza Sono 1 fuoi pa- Di Paniche cjuadrelia aureo carcaffo Samp.i.
i
.
dri grauemente oppreflì De gli arbolcelli le più verdi cirne_» Carceri; prigione ,
.
Prooido viuandiero apporta loro D. Sctt.7. Cieco Ar. E non può riparar, che fino à morte Tu nel tuo cicco
.
.
Leggiero. Valuaf. O
'I can fagace, che con alto grido Segua il ca- carcere noi ferre Fur.43.3. .
prio icegierdi lido in lido . Cacc.4. 71. Crudo. Anguill. Che Hanno dentro à guardia de le porre Del cru-
Rainofo i Chiabr. Quale in campagna cacciator , ch'infetta Per do career de le genti morte. Metani. + 33
belle corna capriol ramofo Amed.16. Cupo Brace Così Maria trà lo fquallor vernilo Del cupo mimi-
.
.
"Rapido. Mar. Altri nel capriol rapido, e fnello Al veloce leurier do carcere Ianguifce Difcolorato, e mifero ligulto , Che vedo-
la Ma
allenta. uodel Soldifcolorifcc. Vrb.io. 14.
Semplice l ol. In quella guifa che faltar fi vede Semplice capriol Duro Brace. A qual mifero flato hoggi noi damo'
Ridotti , e in .
.
riede Per gli apportati velrri,che giù à baffo Precipitando in lui Funebre Mart.O pur me ancora accrefea Al mio bel Caro pegno,
.
già in mezo l'hanno, E fra' lor morii lacerando il vanno. Hum. E fia il carcere poi niello, e funebre. Rim.Canz.3j.
Jib. 3.
Funelto Tronf. Entro career funefto à morte pollo I giorni ici-
.
Snello. Valuaf. Alcuno è ch'à pigliar il caprio (hello, O la piccio- minaffe. Cofl.3. 34.
la lepre auczza nardi Cacc.4. 79. i .
Greue Moron. E per career ferina penofo, e greue, Tanto era il
.
de , e vuole impregionanne Pur com' io folli vn huom del vol- . più grate Carezze, che i
elt. Cn.3.
al Cicl fen' riedeCo" ceppi homai de la mortai prigione. Rim.
Si
Heroi. Son.ji.
Carciriiru cullodc, guardiano delle carceri
.
Mond.6.
Alta.Fiamm. E'1 Cielo,
Prencipi vermigli. Brun. Vincono i merti al fin, l'opra, e'1
valore, cende d'alca cantate Rim. Son. 4. .
e gli altri, e l'anime beate Orna, & ac-
,
3
o CARM CARM
dif il pouerel pafce, e riucile Per falda cari- Hcroi. Canz.n.
Salda • Ghel. Ella è
Rof.i. iì. Lamentofo. Su. Anzi da' fterpi, e marmi Lagrime tragga e Ia- ,
tà, non per abufo.
de la mentofì carmi Canz. 1.
Verace. Mar. Fcdcriforfe, c canta verace, E l'altre figlie
.
in fuo Cielo arde fuo Febo e ride Tua gloria in grembo a"
Vincolo. Tog. Vincolo canta d'amor verace, Che l'nuomo a
, il ,
afcolto,c l'arte, elo fpkndore Lodo, ammiro. Son.iJ*. & fuon de" numcrolì carmi RoCio. 50. .
grida, che tardi, alma fdegnofa ? Croci 1. 8. mu te voci, o in regifìrati carmi Rof. 4. 1 1- .
prima al Tebro con diuoto carme Chiede foc- Ruiìico Grill. Carme ruitico vii, che lì raggiri , L'alme alletta, e
Diiioto Vd. Mà
.
.
corlb al fuo delire vguale . Eli. 1 o. 96. del cor gli affetti moke, Ch'è per fecola incolta, ed infelice.
Che non portano già guerra quell'armi A l'opre Rim. Son. 136.
Dolce. Tali"
voftri dolci carmi Liber.7. 7. Ruuido .Petr. Ennio dioici cantò ruuido carme , Di quel!' altr'
voltrc, à i .
io o pur non indetto Gli Ila il mio ingegno , c'1 mio lodar
Dolorofo Borg. l.afciai gli amati pegni à i freddi marmi , Sfo-
.
: iv'
cando il duole 011 dolorofì carmi. Rim. Can7. 1. non grezze. Son. 154.
Sacro Augnili. Lafciar gli tumefatti Sacerdoti De' facri carmi il
Dotto, Anguiil Ma t'orli non hai tempo d'afcoltarmi, Ch'io fa-
.
Duro.Rin. Duri carmi tal volta, & afpre note Vergai cantando, Salutcuole. Brace. Saliiteuoli carmi ecco ri fuona L'allegra trom-
ba, e 1 monti aflorda, e il piano Crocè. 1 7.
pie girai louente Per calle humil , ne mai s'alzò la mente
.
c i
Sanguinolò . Vd. La rauca tromba par chc'l fegno porte Di guer.
Si le ltrade al falir mi furo ignote 3. Son.64. .
Ell'ecrabile • Valuaf. Tutti i mormori facri, e le parole, Che per bilfabro. Galer.Ritr.
A le donne di Colcho inicgnar fuo- Semplice . Tanf. Ode i femplici carini , ed inornati , E le fampo-
Ja teuebrofa burmda notte
edotte Quando per piaggie foli- gne allegre de pallori. Ch'intorno al ruuid' antro ragunati Fa-
lc In corali efferati j illuftri ,
tarie e fole Magic herbe a cercar fono ridotte, Canto la Dea no al Signor del Ciel feluaggi honori Lagr.7. 11. .
carme, Perca' illefo il garzon palli tri l'arme. Sonoro Mar. Al fin la tromba in più fonori carmi Dietro
. a l'au-
con efl'ecrabil
Tcbai.<>.
tor del Furiofo alzando Trattai duci , e guerrier , battaglie, &
l'Vniueifo aduna, nn'crgevn_» armi Galer. Ritr.
Fimofo. Sanfo. Famoll carmi
.
di tai fregi adorno Che li là tetto il Sol , bafe la Lu- Stigio.Ceba. Ne contro à fulminar di lligio carme Pon contra-
tempio ,
queftoìtànco ingegno. Son.izo. quercia filol turbo fonante Temprarne l'aria ltrcpuoù" canni
ecornacchie Girar per Rim.Prof. lib.i.
Ferale. Ohel. Parli vdir, e veder corui ,
ci°m eletti , armoniche Sirene , Fingi, al proprio horror fot- & Vaneggiarne. Guar. Le famofe bellezze, onde fur dome Del fu-
traegi e furi ? Ven. Poni. Son. 104. ,
perbo Illion le mura, e l'armi , Fattole tur de' vaneggianti car-
Inculto Teft. Hor di romita piaggia Rufìico habitator (sì vuole
.
mi, Che non hebber di vero altro che il nome Son.d7. .
Amore) Sii roze corde inculti carmi intcflb. Lir.i?. Viuace Anguiil. Fa col tenor de' fuoi viuaci carmi , .Ch'io non_»
.
Inlidiofo. Leon. Ne infidioli carmi Di fallace Sirena, o beltà lampi, Lr àie nubi, in cui s'indura il gelo Conq.*. 19. .
vaca Taid.C.h.4. .
Carna Dea delle porte appreiìbi Gentili.
.
Lagrùnofo . 1 all'. Lafcia.mufa, le cetre, e le ghirlande Di mirro, Dea M3r. Cai na, Dea de le porte, e de le chiaui, Di quell'entrata
.
e i bei mirteti , Olle talvolta Dolce camalli lagninoli carmi ageuolò le frodi , E di volger per entro i ferri cani L'adunco
. . . . . . . . , .
La ftagion de' dcJitri, o de' diletti , Lafcia i mal nati, e mal nu- Stanca . Ghel. Ben è douer, che dal digiun pa/Tato
La carne fian-
dnti affetti , E per Ja noua nomai Ja Ipogha antica . Rim. i6j, ca a ripofar fen' vada Rof 12.
13. .
Gli occhi, che hit d'Amor faretre,ed archi, Elea, e tane de' ver- Vibrata Gatt. Era la velie a J'vlcerata carne Di modo vnica
.
Cominciala à liorir d'vn aureo pelo. Rollili. 19. ve/71, temeraria, in vano ,,'S'altro non dai,
che duol, gioia pro-
Bella. Anguill. Tu le lue belle carni già godclti, Io la diuinità del metti , Circe crudel, che lusingando alletti , Indi in inoltro
fuo bel volto Metani. 4. 1 1 3. .
trasformi il fenfo humano. Lelìi, che già con fimulato vifo
Caduca Ghel. Più quella carne à la Aia pelle auuolta , Vergine
. : Porle a mal cauto Heroe donna homicida Latte foaue, ond'ei
sì, mà pur caduca, e frale Rof. i 61. . 1 .
fu pofci3 ancifo Hor te vegg' io , che dolcemente infida Do-
.
sicrude! quella man tronchi, Che fchifar debbon di mirarla gli mcllica nemica So! con Ja fuga la viatoria oitienfì
occhi Lagr.Ii. 16. .
Ribellante. Coni. Nè d'Aucrno procella, Né calcitrar di ribel-
Debile Anguill. Col ferro bacanal la gola lega , Ballò vn fol col-
.
lante carne , Sforzar potean J'alllitta nauicella A fiaccar/i tra i
po à la ma debil carne . Metam.<5. 377. fallì in mar d: pianto . Canz.
Delicata . Imper. Spatgean gli odor de più pregiati odori i
Le de- Venere. Mar. Quella è la donna .ch'importuna, e tenta Adam
licate alabaltrinc carni De le fue membra . Rult.i. per firchegulti efea interdetta La meretrice ch'in prigion_» :
no En.3. 140.
.
dTfraelc ad opra indegna j Quella è di Salamon la concubina,
Immacolata Ghel. E la tua carne immacolata, e pia E' di me ca-
.
Che follemente idolatrar gl'indegna L'infame Circe, Ja prò. .
ra parte, o tutta e mia. Rof 6. 13. teruaAlcina, L'Armida, che,fuiar l'alme s' ingegna ; La Ve-
Impigrita Bocc Dunque Alite sù fenz' e/Ter lenti , L'animo vin.
.
ner , che lontan da la ragione Al giardin del piacer conduce
cala carne impigrita Vtf.Amor.i. .
Adone_»
Incorruttibile. Foi. Le muli hebber vn facro , e fan to hollello Vczzofa. Mar. Specchio efl'er può verace, ancorché finto Dc_»
D'incorruttibil carne fabricato , Oue l'eterno Figlio à noi fra- I'huom, che Infingalo, cVinuaghito Da Ja carne vezzofa, e poi
tello Per vbidir al Padre s'è corcato Hum. lib.i. .
fchernito In guiJa tal, che ne rimane eltinto Galer. Ritr. .
buono, ch'in folitarie grotte Sembra cflèr villo ogni hor , e fen' Atroce. Fol. Ch'vnsì irai fedo al tribunal dauante Fra le man
vcniuaDiltruuo,e con le carni infrante, e rotte, Auuolto in . de" carnefici più atroci Non pura' legni, emarminonpiega-
panni incolti, e cniferandi En.3. 133. .
ro, Mà quelle à maggior llratio protiocaro . Hum. lib.j.
Inliuidita Gatt. Tutta hà la carne inliuidita,e peita , Quali tral-
. Crudo AnguilJ. Mentre il crudo carnefice la vuole Pornela-j
.
fitto l'ha l'afpro tormento. Addol. 19.37. folla, oue coprirla intende . Metani. 4. 144.
Latte animato. Mar. Souente il mar con mormoranti baci A lam- Fiero . Canipeg. I carnefici fieri in vaio huniore Stillanti tutti
birle il bel pie (lendea Ja lingua, E fatto nel baciarlo Del fuo onde ogni colpo langue Lagr.6. 13.
.
fpumofo argento Con quel latte animato Paragon di candore, Miniftrp fangiunofo. Valuaf. Venga il miniflro fanguinofo, e
Vinto cedeagli,e ritiraua il palio Samp.3. .
fello Ad elièquir in me la tua parola. Tebai.ir. 197.
Leue-Ghel. e quella carne Da fua mortalità libera, e fciolta Le- Spietaio. Mar. Odi fignorpietofo Carnefici fpietati Samp.i. .
pondo L'alme beate al terminar del Mondo Rof 1 1. 6z. . donna lporca : &
anco à beltia viua di trilla razza , o di molti
Liuida. Anguill. E come habbia d fentir tocca pian piano , Che difètti
non le vuol far lurida la carne . Metani. 10. 117. Chiabr. Et onde sbuchi tu tetra carogna ? Fir.9. Tetra .
le carne habbian periòna Liber.13.49. lui, l'alte carole Tempra i le note di celelle regno
-
Son. .
Mucida. Stroz. E le carni già mucide, e fetenti Tutte corrofe al Dolce Ar. E come il rolìgnol dolci carole Mena ne i rami
alhor .
le morbide carni ondeggia, e vela Eli. 11. 95. a! fuo moto, e'I voltro al fuo rifpondc 1. Amor. Canz.i.
.
.
Neue calda. Mar. E quelle fila d'or lucide, e bionde, E quelle Intrecciate Talli Bcomeauuiene in danza , Ch'alcuiw>in me. .
viuc , c calde ncui homai Scoprite voi, ch'auaro vel in" afeon- 20 e con due mani auuinto , E con due mani auuince, e quinci,
* e quin-
. . , . . . . . . ..
i 3 2 CAR CAR
c quindi I/intrecciata carola in lungo giro, Mentr* ella fi ri- Fugace. Mar. Nè chi con iiaffc, e vangaiuole allctti La trutta pi-
uolgc in fe ritorna Mond.j. .
gra, e'I carpion fugace .'
mormorar credon parole Tebai.8. vfti . Altera. Cicc. E donc prima le carrette altere Velociiilmamente
Scarfa. Goa. E di (carie carole Vn veloce Tenor confonde, c jblean correrc,Hor r.aui inecdon tarde d remi lcnti.Hadi.Prol.
niefee, Cosilo frange, e piega. Cosilo Ipinge, e lega. An- Carriera .
Cel loco in cerchio accolte Vaglie carole esercitare in danza . Difcioglic in velociffima camera . V0I.1. Tef.
Ve7zofa. Bruii. Vaghi d'amor con vergini amorofe S'inchinan Carro. Ilromcnto con quattro ruote, che tirato da' caualli, o
lor, a fan leggiadri umili A carole bcliiflìm.: vezzo/è . a. Selli. da'bouiferuci portar robbe: carro lì dice anco a quello che
Cleop. ferue per trionfo, o vfo folo di perfone nobili
Vezzofetta. Brun. L.i ve i Fauni, c le Naiadi fon pronte trar A Adorno Talli Né faria gii più allegro il militare Grido, o le tur-
.
carole vezzo/ette , e cari; Agi. . be intorno à lui più folte , Se, vinto l'Oriente, e'i mezo giorno
Cai'olaks. il ballare Trionfante ei n'andaffe in cirro adorno Liber. 18.5. .
Stuero .Matar. A la gran tromba tua, crudo , e arrogante Corre Altero. Vd. Quindi fen' venne fouravn carro altero Da'fupcrbi
di Marte al carolar feucro , Inuaghito de l'arnie il fido aman- corlier quitti condutto E11.7. ijd. .
te. Sou. Aurato. Taff Giunte Rinaldo, oue fui carro aurato Stauafì Armi-
Trito Laiicz. Con tardi dunque , e gratiofì palli Vi tutto il cer-
. da in militar fembianti Liber %r>. 91. .
chio mifuràdo involta Prima, ch'ai trito carolar trapani. Rim. Bello Anguill. Di ricche gemme è quel bel carro adorno , Et hi
.
Caronte . nocchiero infernale d'oro il timone, e l'alfe d'oro , Le cornature de le ruote intor-
Afpro Afcol. Vorrò, che tenga il vecchio afpro Caronte La fua
. no Da falda fafeia d'or cerchiare foro Metam.i. 48. .
barca, e con quella ombra mi faccia . Stanz. Term.i. Crudele Valuaf. Col falcato crude! carro fpartillì L'vn quinci, e
.
Condutiiero . Brace. Stà'l conduttierde l'anime difciolte Col l'altro quindi i morte arreca Tebai. 7. aia. .
manco pie fui mobile timone , E intorno l'acque torbide, e fe- Eminente. Augnili. Quando lì moffe il gran carro eminente Di
polte Batte co' 1 remi, e fà , che '1 lido fuone . Bianche, e lun- pampini, e di frondi ornato, e bello Metani. 3. ajj. .
ghe farian le chiome incolte Per lunga età , ma' Profanai ma- Falcato Taff Et a' carri falcati ini congiunfe Dellrier, che frena
.
gione L'imbruna affumicando, e le mentifee, Et ei per lo fqual- con mirabil atte Conq.16. 84. .
lor ringioucnifce B.occ.9. t,6. . Grande. Tali. Merauiglie dirò j s'aduna, e fuinge L'acr d'intorno
Demonio Car. Caroli demonio fpauentofo, e fozro , A cui lun-
. in niiuolo raccolto , Sì che il granxarro ne ricopre , e cinge .
ga dal incuto, incolta, cVhirta Vende canuta barba : hàglioc- Liber. 10. 16.
c hi accefi C ome di bragia hi come vn groppo al collo Appe- : Lampeggiante Mar. E la feorgea per mezo il folto horrore
. Re
fo vn lordo ammanto . bn.6. tanl carro lampeggiante, e vago Galer. Fauol. .
Marinaro adiifìo . Giuli. Efìadoue impaluda L'adtillo marinar Lieue Remig. Spellò mi piace ancor girar intorno Vn licite car-
.
la negra prora D'alme fuperbc Flegetonte auaro Od.t. . ro, o volteggiar col freno Vn fugace corfìero Epift.4. .
Nocchiero empio Sac. Anzi invdir il tuo bel canto ogni fiora
. Lubrico Mar. Là giù nel cupo, e tenebrofo fondo China il lubri-
.
Sopra Stige Ballando , e fouraAuerno L'empio nocchier cin- co carro , iui bibbia il vanto Lo tuo pallor di nere macchie..*
gesti il enn di Fiora. Cont. Son.37. immondo Lir.Amor. 9011.44. .
Nocchiero della palude. Daiu. Quinci fur quete lelanofcgotc Lucido Taff. Somiglia il carro à quel che porta il giorno Lucido
.
Al nocchier de la liutda palude, Che intorno à gli occhi ha- dipiropi, e di giacinti. Liber.17.54.
uea^di fiamme rote . I11L3. Nobile Anguill. Quel nobi! carro riccamente adorno Di fino, e
.
roti te di parlar il car,-o tiene, Caronte empio nocchier,horrcn- Pompofo . Anguill. Ver Corea il chiama al regno alto, e celeiìe
do, e brutto Squallido a più poter, tcrnLil tutto . IJpida bar-
, Sul carro trionfai pompofo, e diuo . Metani. 9. 107.
ba al mento, bianca, e iolta Porta, e ne eh occhi fiero ardor gli Rapido Tronf E ciò che l'vna di fue glorie vaga Sottra rapido
. ,
(blende, Dietro à le fpaljc fordida, incolta Velia i vn fol no- & carro audace oppugna Coll.4. ?z. .
do appefa fc gli Bende, Ei folo con vn palo Jpingc,c volta L'af- Superbo Anguill. Nel carro fuo toti;ò nobile, e degno Che più
.
,
fumicata barca e feioglic, e appende Le vele, e d'ombre, e cor- che mai fitperbo rffpjendea Metani, a. 180. .
pi il legno ornili o Varca vecchio, mi forte, e Dio robullo En. . Traboccheuole G B. Fona. Odia il deflriero audace E traboc-
.
,
quelli Scegliendo, o rifiutando vna gran copia Lunge tenea_» Veloce. TafT. La nube, e '1 carro ch'ogni intoppo varca Veloce
dal porto, e da l'arena. Eli. 6. si, diedi volargli cauifo. Liber.] o? 17.
Nocchiero fquallldo. Rin. Sgombra hor d'alme hauria Stige ogni Volubile Mar. Tollo che vide il non più villo augello, Che'l pre-
.
fua riua 1 o fquallido nocchier folo à fefeorta. i.Son. 176. gio qua fi toglie à la fenice, Il volubil fuo carro ornò di quello
Nocchiero vecchio. Mar. E tu vecchio nocchier.ch'altriii fai feor- Carro, della Notte
ta A quelle region maluagie, e crude Solcando l'onda ogni hor Stellato . Anguill. Toflo che vede in Ciel la notte ofeura Sopra il
• liuida,e fmorta De la bollente, e fètida palude carro llcllato andare in volta. Metani. 11. 107.
Paffaggiero crudo Tefl- L'onde di Stige amare Hanfì varcar,
. ;ì Cab no. del Sole.
nè'dopo il guado diremo Del crudo paffàggier venale è il re- Aureo [Valuaf. Mi quando l'aureo carro il Sol raggira Per ]a_i
.
Tafl.tggiero òVc Te/1 C he"! paflaggier de la fatai palude Ncga_r Fiammeggiante i Brun. I'pur conuien, che per l'vfata via Giri il
pattir fc non con l'ombre ignude . Lir.16. rapido carro, e fiammeggiante . a.Selu. Pancg. 1
Pa/faggiero inesorabile. Valuaf L'inntfforabil paffaggiero fchitta Lene . Petr. Ponimi oue il Sole vecide i fiori, e l'berba , doue_> O
Duorla ancor tri l'altre amine in barca Tebai. 80. . 1 . vince lui il ghiaccio, e la ncue : Ponimi ou' è il carro fuo tem-
Paflaggier nero V.iluaf. Equaldele infernali empie forclle II
. prato, e lene, Et oue chi cel rende, o chi cel ferba Son. 114. .
padre, o'J nero pdfaggicr d'Auerno .11.1 70. Rubicondo Iniper. E dal mar tratto à breue palio, e lento Già il
.
Faffaggiero Tartareo. Cora. Tartareo paffaggiero, Quand'habbia - rubicondo fuo carro auampantc, Lungo l'eteree vie girauail
ddltnato il padre Gioue, Ch' aneli' io debba difeenderc à l'In- Sole. Rult.8.
ferno. Gen.j. Carrozza carretta con quattro ruote per vfo di portar huomini.
.
Failàggiero. Mar. Velato il crin canuto Di paltiflri ghirlande II Carro gentile Inc. Soura carro gentil pefo giocondo Labdla_»
vecchio paflaggier de l'onde nere . Samp.y Fuluia in 111 adi j fedea Guacc. Son. 4. .
Carota . radice rolfa, e gialla, che fi mangia cotta per infalara Legno volatore Imper. Fu chi s'imaginò, chi ferino tenne Che
. ,
CART
«ida Natura m vefU'inenio, O de L cuoia de' cornuti armenti fragile carta il nome voflro. Rmi.
Rull. i. son.ifi
Machina volubile Inc. Ma mentre ricca dej pregiato
pondo
machina volubile correa Ine/pcrto garzpn die M fren
Precipitolla in loco atro, immondo - Guacc. Son.4.
.
&
reggea
] a
Frali
u.
Magi. E quindi auuicn, che chi l'occhio
.
,idteai P oauaro An
™
1 ; 1 l'alti 1 .onorate Je dotte, Annotate carte,
ile pompe arena ,&herBa
.
hn.10.»
Magiche Taf! Ella'pcrvfo il dì n'efee, eriuede
Bella Reiuig. Quando fia mai, ch'vna città /ìniile A la bella Car- Gii affari fuoi, le .
.
lue niagi.l e carte. Liber.16. ii5. Vi***
fano inalzi, e veegtì Da l'alta rocca ilpopolo fedele ?
i:pilt. 7 Memorabili B.TaiT. Ecco le dotte hiftorie, .
paipen^rfljuìn
. ^ d'alma immw mila i\
•'>••« indouina' Rufl.i
uik. i 4
.
" . t] .
,
^ P|I
tue \L„ v
„ Bemb. ì
ar '" fa *m.fa. L1tit.S0n.17. '
V
Ahere Bda!. v meta al1..granl'ir
\ archi
i^„ le volere pure carte, e
Ne mai ponendo ..... ... 1 , .
belle , Che vergate
delio Leggo l'altere
vollre, e dotte carte
.
i.Son.u. .
.
hor" honorarmi Più che metalli di Mirone , e
1
.
marmi Di
Fidiannfoncarc,ertild'ApeIle. Son. 116.
Balle Ghct cheil tutto fora Troppo alta imprefa à le mie
v
.
«»» t.31; " balle Ro/e. Inc. Mentre à vergar si lieto mi preparo
carte fCoti Di cosi bei pen.
'
lier si roze carte. Stauz. Dolci. "f c "-
Chiare Barb La voitra man, ch'in chiare carte ferine Reca
.
, "lo- Seuerc. Cell. Che demmo-poi fra
riaale Mufe,.i plettri honore Ven. Poni. Sor. u. 1
le Teucre carte Dolcezze al
.
li uno, e condimento à l'arte. V.-r
Conte. Borg. Mille carte vedranfi illullri,e conte A [zar qui Ara-
A' Su;.p)icheuoIi Corto. No,:
gona il nome a volo. Rim.Canz.2. Ha g.aue, Sire, il legger quella^ ti
Supphcheuole porgo. Aluij - carta, ch'io
Cortelì. Remig. Come ne mollran fuor -uoi grati accenti
ti
Eia Torrenti Vinai Bruni, col bruno mchioiiro
cortefe inalpettata carta i lumi ucm
ofeuri numi De Ù
.
. Epiiì.i 2. , .. ,
.
te paci- Armi dell'otio Fufc. Con venti,
fin:, & inerme, Non fol del tuo guerriero armato padre e venti erigiate carte
f Armi de
.
commetto, almo m;c Sole Son. 10^. . Vfmw m'c; e (parte, Fatti di cieca Dea
EtonaflaTti hormiiuljti, hor veri, Hor fchcrnian
campioni alneri,
Fortuaate.Coiì. E de Je dotte,e fortunate carte, Oue gli alti