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5 aprile 2023 - 15:16 > Versione online

Con la «macchina del tempo», Francesco


sale sul podio del Campionato di lingue
ISTRUZIONE. L'ultima fase della gara nazionale si è tenuta a Urbine. Lo studente
dell'Isis Einaudi è stato il migliore nella prova di inglese. Si è conclusa martedì 4 aprile la
13esima edizione del Campionato nazionale delle lingue, competizione promossa dal
Ministero dell'Istruzione e rientrante nel programma di Valorizzazione del merito e delle
eccellenze. Ultima tappa di un percorso iniziato ad ottobre, la finale si è tenuta presso il
Centro linguistico d'ateneo dell'università di Urbino ed è consistita in una prova di
scrittura creativa per verificare la capacità dei concorrenti di produrre un testo scritto
nella lingua scelta (spagnolo, tedesco, francese o inglese). Anche l'Isis Einaudi di
Dalmine si è presentato alle fasi finali della prestigiosa competizione . E torna a casa
con il sorriso: il «suo» Francesco Cereda, lo studente di 5CL delle scienze applicate che
si era qualificato lo scorso febbraio, ha infatti ottenuto il primo posto nella lingua inglese.
Il tema d'esame
Questo il tema oggetto d'esame: «Dove viaggiare con la macchina del tempo e
perché?». La scelta dello studente diciottenne è chiara: andare da Darwin a Newton, e
insieme a loro cambiare uno dei mali del mondo moderno, la manipolazione della natura
a fini egoistici. Scelta che Francesco è riuscito ad argomentare con un lessico perfetto e
un linguaggio estremamente comunicativo e coinvolgente, trasmettendo emozioni e
dimostrando competenze che toccano vari ambiti del sapere e della filosofia, spiccando
su tutti gli altri concorrenti. « Il successo di Francesco è stato strepitoso – commenta
Monica Fiorinelli, referente per la Valorizzazione del merito e delle eccellenze
dell'Einaudi –. La sua competenza linguistica è eccezionale, coltivata con cura
nell'ambito formativo ma soprattutto per interesse e passione personali. La dirigente
Maria Nadia Cartasegna, io, i suoi docenti e compagni ieri abbiamo seguito con
emozione la premiazione in diretta. La scuola si complimenta per il successo raggiunto,
sicura che sia il primo di tanti traguardi che la competenza, l'intraprendenza e l'umiltà
potranno tracciare nel suo percorso».
Imparare ascoltando
Il percorso di Francesco è fondamentalmente quello di un autodidatta che man mano,
con la pratica quotidiana e l'incontro con persone madrelingua, è riuscito a mettere in
pratica tutto quello che prima si limitava ad ascoltare più o meno attivamente . È questa
la chiave che lo ha portato ad ottenere un risultato così importante. «È una grandissima
soddisfazione e un forte momento di riscontro del mio percorso finora - commenta - .
Che la si chiami full immersion o con qualsiasi altro termine, ho imparato l'inglese
“copiando” altri, che di per sé è un'abilità che si affina. Come esempio terra terra la
pronuncia: man mano che ascolti i suoni cominci ad essere in grado di riprodurli,
imparando più velocemente. La stessa idea si applica ai modi di dire, o a costruzioni di
frasi che non trovi sui libri di scuola».

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