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Poste Italiane Spa Sped. Abb. Postale D.L. 353/2003 art.

1, comma 1, LO/MI
EDITORIALE GIORGIO MONDADORI Eur 9,40 in Francia, Eur 12,50 in Germania, Eur 9,20 in Grecia, Igs 7,30 in Gran Bretagna, Eur 8,40 in Lussemburgo, Eur 8,40 in Portogallo (Cont.), Chf 16,40 in Svizzera, Chf 16,30 in Svizzera Canton Ticino, Eur 9,40 in Principato di Monaco, Eur 9,20 in Spagna

INCHIESTA

VETRI DEL ’900


PARIGI & ROMA

Carlo Scarpa il classico


Comprare mobili antichi

MUSEO CORRER
La reggia di Franz e Sissi
NUMERO 377 SETTEMBRE 2012 - EURO 4,70 (IN ITALIA)

Le Biennali delle meraviglie

Canaletto & Guardi


VEDUTE
RECORD
MENSILE DI ARTE ANTICA, ARTI DECORATIVE, CULTURA, COLLEZIONISMO
Editoriale
MENSILE DI ARTE ANTICA, ARTI DECORATIVE, CULTURA, COLLEZIONISMO

SI RIPARTE DA PARIGI E DA ROMA


È tempo di Biennali, è tempo di ripartire. E i segnali
di una voglia di ripresa arrivano da Parigi e da Ro-
ma. Certo, non si può fingere che la crisi non esista,
ma è proprio in una situazione del genere
che va alzata la posta della scommessa,
di Parigi (vedi servizio a pag. 60 ) che per la sua 26ª edi-
zione si presenta con “numeri” d’eccezione: 120 galleristi
in arrivo da tutto il mondo, “maison” di alta gioielleria
(uno dei punti di forza dell’edizione di quest’anno) e un
Grand Palais “vestito a festa” dallo stilista Karl Lagerfeld
puntando su una qualità assoluta, che che, per l’evento, si è ispirato all’Esposizione Universale
mai come adesso è l’unico valore garan- del 1900: quella che diede l’avvio alla modernità. Quin-
tito. Lo sanno bene collezionisti e in- dici giorni dopo la kermesse parigina, nello scenario
vestitori che non hanno mai abbando- classico di Palazzo Venezia, sarà Roma la protagonista
nato il mercato dell’antiquariato: nel del grande antiquariato, con l’ottava edizione della
periodo 2006-2010, per esempio, un sua biennale (vedi servizio a pag. 84). La parola
euro investito in mobili antichi a inizio pe- d’ordine degli oltre 70 antiquari selezionati è una
riodo, dopo quattro anni valeva 1,38 euro. sola: mostrare il meglio. Perché le opere vera-
Più di quello investito in case (1,02). Si ripar- mente preziose non conoscono difficoltà.
te, dunque, con la Biennale des Antiquaires Buona lettura a tutti.
Il direttore

Un’immagine
di una scorsa
edizione della
Biennale
di Antiquariato
di Roma. Questo
anno si tiene
dal 5 al 14 ottobre.
(pagina 84).
Sommario
SERVIZI
Numero 377 - Settembre 2012
60 LA BIENNALE DES ANTIQUAIRES
Al Grand Palais di Parigi, 120 espositori da
tutto il mondo si riuniscono per la XXVI
edizione dell’evento più chic. Marina Mojana

66 LA LEZIONE DI CARLO SCARPA


Le creazioni di vetro realizzate per Venini
negli Anni 30 e 40 del Novecento
protagoniste di una grande mostra
e di un mercato raffinato. Alessandra Redaelli

72 CAPOLAVORI DEL GIOVIN SIGNORE


Un’autorità nei fondi oro, l’antiquario
fiorentino Fabrizio Moretti si è affermato
a livello internazionale, aprendo gallerie
a Londra e a New York. Fabiana Fruscella
Un angolo della
Sala dei pranzi
settimanali 78 IL MERCATO DEL MOBILE
negli appartamenti I consigli degli esperti per investire
imperiali del e collezionare arredi. Puntando su qualità,
Museo Correr
a Venezia (servizio rarità, materiali e “carattere”. Laura Civinini
a pagina 112).
84 MERAVIGLIE A PALAZZO VENEZIA
Anteprima: 70 espositori italiani e stranieri
portano il top delle loro selezioni
all’ottava edizione della Biennale
dell’Antiquariato di Roma. Lea Mattarella

90 IL TESORO DI ZILKHA
Il ricchissimo imprenditore di origine
irachena è anche un raffinato
collezionista di porcellane, argenti e vetri
tra Rinascimento e Barocco. Silvia Mapelli

96 LAGUNE RECORD
Le vedute di Canaletto e Francesco Guardi
celebrate in tre rassegne tra Parigi e Venezia
e da cifre record alle aste. Giovanna Poletti

102 UNIVERSI DI CARTA


Libri d’Ore e manoscritti miniati, tesori
di carta dal XIII al XV secolo, al centro
di un collezionismo vivace. Laura Signoretti

108 VAN CLEEF & ARPELS


Il mito prezioso della celebre Maison
di gioielleria parigina, fondata
nel 1906, celebrato al Musée des Arts
Décoratifs. Maria Luisa Magagnoli

112 BENVENUTI DA FRANZ E SISSI


Al Museo Correr di Venezia riaprono,
dopo un lungo restauro, gli appartamenti
abitati da Francesco Giuseppe d’Austria
ed Elisabetta di Baviera. Francesca Montorfano
Sommario
RUBRICHE
12 PRIMO PIANO
Piero della Francesca secondo lo storico Carlo Bertelli
14 DA LONDRA
Chelsea Fair e Lapada Fair: grande tradizione europea
16 DA PARIGI
Le arti primarie trionfano a Parcours des Mondes
18 DA NEW YORK
Arredi e design all’Armory, tappeti antichi al Carpet Show
20 COLLEZIONI
A Bellinzona, 40 dipinti dell’800 riuniti da Eugenio Balzan
22 ANTEPRIMA HONG KONG
120 espositori da tutto il mondo per Fine Art Asia
24 SCULTURA
Tutte le declinazioni del bronzo alla Royal Academy
26 IL PUNTO DI VISTA
Le passioni antiquarie di Piero Angela
29 MILITARIA
A Trento e a Besenello armi e armature medievali
32 NOVECENTO
Picasso superstar a Palazzo Reale di Milano
34 GRANDI MAESTRI
75 capolavori di Van Gogh all’Hermitage di Amsterdam
36 BELLE EPOQUE
Ad Albi, le più famose affiche di Jules Chéret
38 ANTEPRIMA PARMA
Oltre 1.000 espositori per Mercanteinfiera Autunno
40 PERSONAGGI
A Milano, le opere preferite di Sir Denis Mahon
42 SETTECENTO
A Torino, i paesaggi dipinti da Vittorio Amedeo Cignaroli
45 IN GALLERIA
Le sculture di Angelo Biancini dai primi Anni 30 ai 70
47 ASTE
Il calendario e i risultati di vendita

Figura 58 VETRINA
femminile Di galleria in galleria in cerca del Bello
Yangoru,
etnia Abelam
118 SARANNO FAMOSI
Orologi a cucù: dal ’700 alle reinterpretazioni di design
(a pagina 16).
IN ALTO: 120 NOTIZIE ITALIA
due di cinque Mostre, fiere e curiosità
fondi oro
di Giovanni 124 AGENDA ITALIA
del Biondo I principali eventi nazionali
e bottega
(pagina 26).
126 NOTIZIE ESTERO
Mostre, fiere e curiosità dal mondo
130 AGENDA ESTERO
I principali eventi internazionali
132 LIBRI
Le novità del mese
136 L’ESPERTO
Le risposte ai quesiti dei lettori
144 MERCATINI VISTI PER VOI
A Parigi, tra i 370 espositori di Porte de Vanves
146 AGENDA MERCATINI
Gli appuntamenti in Italia e all’estero
ARTE ANTICA, ARTI DECORATIVE, CULTURA, COLLEZIONISMO

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Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Albarello,


Armando Audoli, Sergio Baroni, Michela Delfino,
Renato Diez, Maria Luisa Magagnoli, Monica Magnani,
Silvia Mapelli, Lea Mattarella, Marina Mojana,
Francesca Montorfano, Livia Negri,
Chiara Pasqualetti Johnson, Giovanna Poletti,
Alessandra Redaelli, Vilma Sarchi, Silvia Tomasi

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09125 Cagliari; tel. 070-305250

Periodico associato alla FIEG


(Feder. Ital. Editori Giornali)

In copertina: “Piazza San Marco verso est”


(dettaglio), olio su tela di Canaletto
del 1740, cm 45x76, in mostra al Musée
Jacquemart-André di Parigi. Servizio a pagina 96.
Primo Piano

UN MAESTRO
PER DUE NEMICI
Partendo dal confronto dei ritratti di
due avversari, Carlo Bertelli ricostruisce
la colta figura del loro autore,
Piero della Francesca. Di Armando Audoli

P rospettico, cerebrale,
metafisico. «Maestro ra-
ro nelle difficultà de’ corpi re-
golari e nell’aritmetica e geo-
la Francesca: il ritratto di Sigi-
smondo Pandolfo Malatesta
del Louvre e quelli di Federico
da Montefeltro conservati a
metria», come lo descrisse il Brera e agli Uffizi. La mostra
protostorico dell’arte Giorgio saltò per l’insorgere di qualche
Vasari. Piero della Francesca difficoltà con il museo parigi-
(1412 circa -1492), figura no, ma quando mi chiesero di
principe della pittura italiana scrivere un testo, lo feci ugual-
del Quattrocento, rivive oggi mente, perché l’idea mi sti-
attraverso il confronto fra i ri- molava. Mi accorsi che veniva
tratti di due nemici giurati, fuori un racconto a sé, dal
nonché suoi committenti: Si- momento che si fronteggiava-
gismondo Malatesta e Fede- no due personaggi assoluta-
rico da Montefeltro. Il con- mente incompatibili, entram-
fronto è contenuto in un agile bi committenti di Piero e da
saggio edito da Skira, Piero. lui effigiati».
Un pittore per due nemici, ulti-
ma fatica dello specialista In sostanza, il suo saggio è
Carlo Bertelli, che ce la rac- anche uno spaccato storico QUI SOPRA: “Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta”,
conta in anteprima. del primo Rinascimento? tempera su tavola di Piero della Francesca (Parigi, Louvre).
«In un certo senso sì, senza
Professor Bertelli, come è tuttavia essere un trattato. Il 1463, nella battaglia di Seni- nante, a causa dell’odio visce-
nato questo suo nuovo libro? Rinascimento in Italia è una gallia, ma già tre anni prima rale che il senese Pio II covava
«Il libro nasce da una mostra storia di intrighi, tradimenti, era stato scomunicato e con- contro di lui».
mancata, che si doveva fare a colpi di mano e compraven- dannato a essere bruciato in
Brera e che doveva raccogliere dite. Sigismondo venne defi- effigie sui gradini di San Pie- Il motivo di una simile con-
alcuni capolavori di Piero del- nitivamente sconfitto nel tro, con un rogo impressio- danna?

UNO STORICO INTERNAZIONALE


Carlo Bertelli (di fianco) – romano di nascita e milanese d’adozione, classe 1930 –
è uno storico dell’arte di fama internazionale. Formatosi a Roma e a Londra,
è stato redattore dell’Enciclopedia dell’arte antica, classica e orientale dal 1956.
Ispettore dell’Istituto Centrale per il Restauro e direttore del Gabinetto Fotografico
Nazionale, si è occupato di antiche icone romane, del Quattrocento fiorentino,
dei restauri a Santa Sofia a Costantinopoli, degli affreschi in Santa Maria
in via Lata a Roma. Soprintendente a Milano dal 1978 al 1984, ha partecipato
alla riorganizzazione della Pinacoteca di Brera. Ha insegnato a Berlino,
Ginevra, Venezia, Berkeley e pubblicato numerosi saggi di critica d’arte.
ro era sofisticato e impre-
gnato di umanesimo?
«Sì e penso che avesse inte-
resse più per il progetto
umanistico di Federico da
Montefeltro che per la sua
persona. Era chiaramente
molto preso dai vasti proget-
ti del duca, in particolare
dalla riforma totale di Urbi-
no. Dipingeva il commit-
tente in una sorta di astra-
zione mentale. Sembrava
aver in testa l’idea aristoteli-
ca della sovranità, piuttosto
che quella dell’identificazio-
ne della persona».

Un personaggio come
Piero della Francesca
oggi sarebbe una star?
«Il concittadino Luca
Pacioli, importante fi-
gura di religioso e ma-
tematico, lo definì “il
monarca della pittu-
ra”. Piero della Fran-
cesca, insomma, era
un re».

QUI SOPRA: “Sacra Conversazione con la Madonna col Bambino, sei santi, quattro angeli Un artista intellettual-
e il donatore Federico da Montefeltro”, tempera su tavola di Piero della Francesca (Milano, Brera). mente impegnato, ma do-
tato di grande libertà
«Il Papa aveva chiesto al signo- questi due committenti? «Forse. Piero della France- d’azione…
re di Rimini di cedere dei ca- «Questa storia dei conflitti sca conosceva il latino: ave- «Certo. A differenza, per
stelli al suo eterno rivale, Fe- tra committenti l’artista la va imparato a leggere Ar- esempio, di Mantegna, che
derico da Montefeltro. Offe- conosceva bene, fin dalle chimede, Euclide e i mate- invece dipendeva comple-
so, Sigismondo prese certe origini: dal borgo natio di matici greci in traduzioni tamente dai Gonzaga. Pie-
iniziative che scatenarono le Sansepolcro, dove i Pichi e i latine. Era un umanista e ro era molto richiesto, ben
ire del Pontefice. Quindi si Graziani – ghibellini i primi un solidissimo professioni- pagato e si prendeva i suoi
trattava di un odio assoluto. e guelfi i secondi – si com- sta. Il suo rapporto con Le- tempi. Si distingueva per la
La cosa singolare era che i due battevano aspramente. Pie- on Battista Alberti è stato personalità singolare, molto
antagonisti condividevano ro, però, lavorò tanto per gli profondo: lo incontrò più forte, già sostenuta da una
comunque qualcosa: il “ritrat- uni quanto per gli altri, con volte a Roma e poi fu coin- favorevole condizione eco-
tista”, appunto. Il nocciolo un grande senso di superio- volto nei suoi lavori. Il nomica familiare. Quando
della questione, dunque, è na- rità, quasi ribaltando il rap- Tempio Malatestiano di Ri- aveva lavorato a Sansepol-
scosto proprio nel rapporto porto con la committenza». m i n i v e n n e r i n n ov a t o cro era stato sempre pagato
tra il pittore e il potere». dall’Alberti, sotto la signo- con appezzamenti di terra.
Era forse un senso di supe- ria di Sigismondo». Vantava notevoli proprietà
La figura di Piero riemer- riorità intellettuale, cosa ra- e il benessere gli dava sicu-
ge, così, dal contrasto tra ra per un pittore dell’epoca? Anche come ritrattista Pie- rezza».

Antiquariato ● 13
Da Londra

“La battuta di
caccia”, olio
su tela di Jan
Wick (1640-1702)
(41.000 euro
da Rountree Fine
Art alla Lapada).

UNA SICURA TRADIZIONE EUROPEA


Tris di fiere in contemporanea: Lapada e Chelsea Fair e Tribal Perspectives.
E sessant’anni di argenti britannici al Silver Vaults. Di Monica Magnani

D opo la pausa estiva


riprendono le im-
portanti fiere che richiama-
no espositori di livello e il
settembre e riunisce 95
galleristi e dealers specializ-
zati nei vari settori dell’arte
e dell’antiquariato, membri
con ricercati antichi mobili
inglesi; la Gallery Yacou,
con tappeti da collezione;
Campbell Wilson, con ar-
War; Lucas Rarities, con
eccezionali gioielli dall’Art
Déco agli Anni 70. I prezzi
orientativamente partono
calendario londinese di set- della prestigiosa associazio- te del periodo Preraffaelli- da 500 euro per superare i
tembre è davvero ricco. ne di settore LAPADA, che ta.Vi sono anche nuovi 6 5 0 m i l a : d a St e p h e n
hanno selezionato raffinati espositori come la Rebecca Kalms, per esempio, elabo-
Lapada Art and Antiques pezzi antichi, moderni e Hossack Gallery, specia- rati rinfrescatoi inglesi d’ar-
Fair. Allestita nel marquee contemporanei. Tra gli as- lizzata in arte aborigena; gento del 1810 sono in
di Berkeley Square, questa sidui partecipanti sono da Didier Ltd, con scultura e vendita a circa 100mila eu-
fiera si tiene dal 19 al 23 segnalare Lennox Cato, gioielleria di artisti Post ro, mentre da W. R. Har-
vey Antiques un elegante
divano con cornice in mo-
40 ESPOSITORI gano del periodo Chippen-
FUORI PORTA dale è proposto a quasi
21mila euro.
Porcellane, argenti, arte orientale, mobili, (www.lapadalondon.com).
dipinti, incisioni, tappeti e gioielleria del
XIX e XX secolo (di fianco, anello Anni
Chelsea Antiques Fair. In
60 con smeraldo e diamanti da Plaza)
sono solo alcune delle proposte di questa contemporanea, sempre dal
edizione della Tatton Park Antiques Fair 19 al 23 settembre, alla
(Tatton Park, Knutsford, nel Cheshire) Chelsea Old Town Hall in
dal 7 al 9 settembre. Vi partecipano oltre King’s Road si svolge questa
40 espositori da tutta la Gran Bretagna fiera veterana organizzata da
e il ventaglio di prezzi va da 40 a oltre Caroline Penman, che ora
15.000 euro (www.cooperevents.com). estende ancora di più il limite

14 ● Antiquariato
A SINISTRA: tavolo da centro attribuibile a George
Oakley, 1815 circa (da Freshfords alla Lapada Fair).
SOPRA: portabottiglie del 1968, saliera e pepiera
del 1967, tutto di Stuart Devlin (da Argenteus
al London Silver Vaults). DI FIANCO: ballerina déco
in bronzo di Démètre Chiparus (1886-1947) (circa
13.000 euro da Jeroen Markies alla Chelsea Fair).

cronologico delle opere espo- Seconda guerra mondiale a mondiale, c’è stato, per con-
ste, arrivando fino agli Anni oggi. Molto frequentata dai tro, un incremento di desi-
50 e 60. Sono 37 gli esposito- collezionisti, questa sorta di gner che hanno portato si-
ri e segnaliamo, in particola- wunderkammer degli ar- gnificative innovazioni,
re, Mayflower Antiques, dal genti riunisce trenta specia- esplorando nuove tecniche.
Worcestershire, con un pre- listi del settore e in questa E la produzione di questo
zioso cofanetto indoporto- rassegna presenta un’ampia periodo sta rapidamente
ghese in tartaruga e argento selezione di lavori dei prin- conquistando i collezionisti,
della fine del XVI secolo, cipali argentieri e designer interessati a opere come i
proposto a circa 11.500 britannici degli ultimi ses- portabottiglie di Stuart De-
euro; Richard Hoppé sant’anni, con lavori di Ge- vlin del 1968, proposti da
espone un set da liquori rald Benney, Stuart De- Argenteus a circa 3.500 eu-
con decanter e bicchieri vlin, Christopher Lawren- ro, e un paio di salsiere di
di cristallo del 1950 a ce e Robert Welch. Dagli R.E. Stone, Londra 1949,
circa 700 euro e una inizi del 1950 la tradi- esposte da Langfords a qua-
bottiglia da profumo zione argentiera bri- si 2.900 euro.
del 1930 a 450 euro. tannica si è ulterior- (www.thesilvervaults.com).
Da S&A Marsh, infi- mente sviluppata an-
ne, una zuccheriera in che con l’affermazione di Arte tribale. È giunta al
argento prodotta a singoli studi e botteghe di sesto anno Tribal Perspec-
Londra nel 1855 da geniali designer di argenti. tives, in corso dal 18 al 22
Edward & John Barnard In precedenza le tante crea- settembre alla Gallery 27
costa 2.200 euro. zioni disponibili sul merca- in Cork Street. Questa fiera
(www.penman-fairs.co.uk). to erano opera di importan- riunisce un gruppo di esper-
ti manifatture e il nome ti internazionali che pro-
Argenti post war. Al fa- dell’autore non emergeva. pongono arte oceanica,
m o s o L o n d o n S i l ve r In seguito, con la limitazio- aborigena, delle Americhe,
Vaults, al 53-64 di Chance- ne dell’utilizzo per uso do- dell’Africa, dell’Himalaya e
ry Lane, fino al 29 settem- mestico di questo prezioso del Sud Est asiatico.Tra essi,
bre si tiene una mostra metallo, indotta dai cam- anche il dealer e scrittore
dedicata agli ar- biamenti sociali Alex Arthur, direttore del
genti britannici dovuti alla Se- “Tribal Art Magazine”.
dalla fine della conda guerra (www.tribalperspectives.com).
Da Parigi

ARTI PRIMARIE
ALLA RISCOSSA
La creatività africana, oceanica
e indonesiana protagonista della sei
giorni dell’undicesima edizione
di Parcours des Mondes. Di Vilma Sarchi

F ra i tanti eventi che si svol-


gono in settembre a Parigi
ce n’è uno assolutamente da
non perdere. È Le Parcours
naio di opere maggiori prove-
nienti dall’arcipelago delle Bi-
smarck (Papua Nuova Gui-
nea). Di grande eleganza arti-
des Mondes, in corso dall’11 stica è la prua di piroga in le-
al 16 settembre (www.par- gno e pigmenti, tipica delle
cours-paris.eu). Questo salone isole dell’Ammiragliato, nel
internazionale dedicato alle Pacifico occidentale. Da non
arti primarie, all’undicesima mancare è anche una visita alla
edizione, si svolge all’interno galleria Olivier Castellano
di una sessantina di gallerie (34, rue Mazarine; tel. 0033-
specializzate della Rive Gau- 1-73751924) che allestisce
che, attorno a Saint-Germain- una mostra di opere prove-
des-Prés, che a loro volta ospi- nienti da Africa, Oceania e In-
tano le collezioni di gallerie donesia, dedicata al tema del
omologhe provenienti da tutte doppio nell’arte tribale. Ne è Prua di piroga
le parti del mondo. E attirano un esempio la scultura Dogon in legno e pigmenti
appassionati, grandi collezio- in legno che rappresenta due dalle isole
nisti e curatori museali. gemelli. Nel mito dei Dogon, dell’Ammiragliato,
nell’arcipelago
popolo che vive nel Mali, i ge- Bismarck
Piroghe e doppio. Tra le star melli sono le prime creature (da Voyageurs
del quartiere c’è la Galerie Vo- volute da Dio quando ha dato & Curieux).
yageurs & Curieux (2 rue origine al mondo. Acquistata SOPRA: figura
femminile in legno,
Visconti; tel. 0033-1- da un collezionista francese etnia Nago,
43261458) che per questa negli Anni 50 e rimasta fino a Benin (da Philippe
edizione ha riunito un centi- oggi nella sua raccolta, è uno Laeremans).

IL “FUORI BIENNALE”
DI LIOVA-PERPITCH
Durante la Biennale des Antiquaires di Parigi sono molti
gli eventi organizzati nelle gallerie. Come da Liova-Marc
Perpitch (52, rue du Bac; tel. 0033-1-45485330; www.
galerie-liova.com), che dal 12 al 29 settembre presenta
la mostra Dans le Detail. E se è vero che il dettaglio curato
riflette un savoir-faire ormai dimenticato, ecco un mobile
del Rinascimento francese (1570-1580) con incrostazioni
in madreperla e avorio e un trita tabacco del 1742 con
gli stemmi della Maison de France, appartenuto a Jean-
Baptiste de Durfort, duca di Duras, firmato Victor Martin.

16 ● Antiquariato
dei pochissimi esemplari del SOPRA, DA SINISTRA: coppia di gemelli in legno, etnia Galerie Crous (11, rue des
genere esistenti al mondo. Dogon (da Olivier Castellano); figura femminile Yangoru Beaux Arts; tel. 0033-1-
in legno e pigmenti, etnia Abelam (Arte y Ritual). SOTTO:
recipiente in legno del XIX secolo, Lesotho (da Jacaranda). 43541099), si è concentrata
Ospiti stranieri. Tra i mer- invece sull’arte di Papua Nuo-
canti d’arte figurano Jacaran- va Guinea, presentando, tra
da Tribal di New York, che gli altri, una raffinata figura
espone da Espace 54 (54, rue femminile Yangoru in legno e
Mazarine; tel. 0033-9- pigmenti, dell’etnia Abelam.
51361848) oggetti d’arte Questo pezzo antico, prove-
dell’etnia Sotho del Lesotho, niente dalla collezione John
nell’Africa australe, tra cui se- Friede, esprime la grande tra-
gnaliamo un recipiente in le- dizione del popolo Abelam,
gno del XIX secolo. Un riferi- che per ispirare timore reve-
mento all’arte di quest’area si renziale realizzava sculture li-
trova negli scritti del missiona- gnee di grandi dimensioni e
rio protestante Eugène Casa- con ricche decorazioni. Il bel-
lis (1812-1891) che nel 1869 ga Philippe Laeremans Tri-
citò proprio l’abilità nell’inta- bal Art, ospite della Galerie
glio dei Sotho: «Dopo aver Anne & Just Jaeckin (19, rue
studiato le proporzioni, inizia- Guénégaud; tel. 0033-1-
no a dare forma al blocco di 43267365), infine, espone
legno prescelto con un’accetta importanti esemplari di arte
e quando l’oggetto ha raggiun- africana, tra cui una statua
to la forma desiderata, ne sca- dell’etnia Nago del Benin, no-
vano l’interno». Arte y Ritual ta per il talento e la creatività
di Madrid, che espone nella dei suoi artisti.

Antiquariato ● 17
Da New York

ARREDI, DESIGN,
TAPPETI ANTICHI
Gli eventi antiquari dell’autunno:
Antiques, Art & Design at the
Armory e New York International
Carpet Show. Di Laura Civinini

L ocation prestigiosa,
espositori internazio-
nali, arredi di alto livello.
Torna, dal 20 al 24 settem-
Tiffany e Art Déco. Nume-
rose le categorie degli oggetti
in mostra: mobili francesi,
inglesi e italiani dal XVII al
bre, a Park Avenue Armory, XIX secolo; dipinti e disegni
il tradizionale appuntamen- di autori europei e americani
to autunnale con Antiques, otto-novecenteschi; argenti
Art & Design at the Armo- di Tiffany e Jensen; smalti
ry, mostra mercato specializ- russi e objets de vertu; arredi SOPRA: tappeto Serapi, Persia, 1900, cm 538x366
zata in mobili, dipinti, scul- francesi déco e modernisti (Persian Gallery, “New York International Carpet Show”).
ture, argenti, vetri, gioielli, italiani, vetri Art Nouveau e SOTTO: nave vichinga di Marius Hammer (1847-1927)
(John Jaffa Antiques, “Antiques, Art & Design”).
tappeti e oggetti d’arte lampade Tiffany; fotografie
dall’antichità al XX secolo. vintage e contemporanee;
porcellane cinesi da esporta-
Oltre 50 gli espositori, zione; manoscritti antichi,
provenienti dall’Europa autografi e libri rari.
e dagli USA. Tra le new
entry: Waterhouse & Mix di antico e design. Per
Dodd di Londra, Martin integrare le varie anime della
du Louvre di Parigi, Re- rassegna, un comitato di in-
hs Gallery e MME Fine terior decorator newyorchesi
Art di New York . ha selezionato gli oggetti di
maggior impatto proposti

dai galleristi e li ha esposti rative and Oriental Carpet


all’ingresso della mostra, District (7 West 34th Stre-
dando vita a un eclettico et), è la più importante rasse-
Shopping Show. Completa- gna americana dedicata al
no l’evento una serie di con- tappeto. Un selezionato
ferenze sul gusto e sul colle- gruppo di espositori interna-
zionismo nel Novecento, co- zionali presenta antichi tap-
me, per esempio, lo sviluppo peti orientali accanto a crea-
dell’Art Déco in Europa e la zioni contemporanee. Per-
passione per l’arte islamica sian Gallery, di New York,
dell’ereditiera Doris Duke. per esempio, specializzata in
(info: www.avenueshows.com) Heriz, Serapi, Lavar, Ker-
man, Oushak, Kilim, propo-
New York Carpet Show. In ne un raro esemplare persia-
Scrivania “meccanica” programma dal 9 all’11 set- no dei primi del ’900.
intarsiata di Alfred tembre nel cuore del Deco- (info: www.nyics.com)
Beurdeley, 1880
(MS Rau Antiques).
Mostre Collezioni

IL SENSO DI BALZAN PER L’OTTOCENTO


Quaranta dipinti di autori di scuole regionali della fine del XIX secolo, dalla
raccolta del famoso imprenditore e giornalista, esposti a Bellinzona. Di Renato Diez

N el 1933 il gerarca Ro-


berto Farinacci, patron
del quotidiano “Regime Fasci-
sta”, lo mise davanti a una scel-
ra”, abbandonò il giornale e
l’Italia. Con la sua collezione
di dipinti del secondo Otto-
cento italiano, che viene ora
di bozze. Fu poi cronista e in-
viato, prima di diventarne il
potentissimo amministratore.
Con il direttore Luigi Alber-
Dalbono e Francesco Paolo
Michetti. Particolarmente
nutrita la scuola lombarda,
con Gaetano Previati, Mosè
ta: «O ti iscrivi al Fascio o te ne esposta al Museo Civico Villa tini fece del quotidiano mila- Bianchi, Leonardo Bazzaro
vai». Eugenio Balzan, da qua- dei Cedri di Bellinzona, an- nese, passato dalle 75mila co- ed Eugenio Gignous. Ben
si trent’anni direttore ammini- dò a vivere a Lugano, dove pie tirate nel 1900 alle 600mi- rappresentata anche la scuola
strativo del “Corriere della Se- morì nel 1953. Figlio di un la del 1920, il più importante toscana, con i dipinti di Gio-
proprietario ter- giornale italiano. vanni Fattori e Plinio No-
riero che un’allu- mellini, e quella veneta, con
vione, nel 1882, La collezione. Balzan co- Giacomo Favretto, Luigi
aveva mandato in minciò a raccogliere quadri Nono ed Ettore Tito. Nel
rovina, Balzan era all’inizio degli Anni 20, orien- 1944 queste opere furono
entrato al “Cor- tandosi subito verso le scuole esposte alla Kunsthaus di
riere” nel 1897, regionali di fine Ottocento, Zurigo nella mostra “Pitture
come correttore molto popolari nel collezioni- italiane”.
smo borghese dell’epoca. La
mostra di Bellinzona mette in
DI FIANCO: scena una quarantina di opere
“La mia rossa” DOVE & QUANDO
che rappresentano al meglio
di Ettore Tito,
1888. IN ALTO: ogni scuola. Così, accanto a “La raccolta Eugenio Bal-
“La sultana due capolavori di Domenico zan”, Bellinzona, Museo
che torna Villa dei Cedri; tel. 0041-
Morelli come “La sultana che
dal bagno” 91-8218520, www.villace-
torna dal bagno” e “Il bagno dri.ch. Catalogo Skira.
di Domenico
Morelli, pompeiano”, saranno esposte Dal 29 settembre al 20
1877-1883. le tele dei suoi allievi Edoardo gennaio 2013.
Anteprima Hong Kong

DALLA CINA
CON FURORE
120 espositori da tutto il mondo
per l’ottava edizione di Fine Art Asia. Lampada
da tavolo
E una prima assoluta per il design “Dogwood”
di Tiffany,
Made in Italy. Di Fabiana Fruscella 1905 circa
(da Lillian
Nassau).

Coppa in
cristallo di rocca
di Hermann
Böhm,
Vienna, 1870
(da John Jaffa).

QUI SOPRA: “Meli in fiore”, olio su tela di Claude Monet


del 1878, cm 54,5x73,5 (da Gladwell Company).

L’ anno scorso è stata vi-


sitata da circa 19.800
persone provenienti da tutto
il mondo, attirate dai 5mila
porto franco dalla posizione
strategica e sede delle gran-
di aste autunnali.
Asian Art, entrambi di
Londra, di Siegelson di
New York, con gioielli an-
tichi, reduce dalla Biennale
Novità italiana. Si deve
alla galleria torinese Nova-
lis Contemporary Art la
prima mostra mai tenuta in
oggetti d’arte portati da oltre Parterre d’eccellenza. di Parigi. Tante, e impor- Asia sui mobili di design
100 dealers asiatici, europei e Saranno centoventi gli tanti, le new entry, tra cui italiani del XX secolo. In
nordamericani. E le vendite espositori internazionali, la newyorkese Lillian Nas- fiera si potranno ammirare
hanno registrato la cifra re- con una ricca selezione di sau, un’autentica autorità creazioni di autori come Et-
cord di oltre 34.500.000 mobili, disegni e stampe, mondiale nel campo delle tore Sottsass, Gaetano Pesce
euro, con un aumento del dipinti di Antichi maestri, creazioni Tiffany, e Ber- e Studio 65.
17 per cento rispetto al gioielli, orologi, argenti, nard Shapero Rare Books,
2010. Quest’anno, per l’ot- ceramiche, tessili e arte mo- sempre di New York, un
tava edizione di Fine Art derna, proposti da gallerie must per i bibliofili. Una
Asia, gli organizzatori spe- del livello di Michael Goe- proposta ricca e varia che DOVE & QUANDO
rano di superare quota dhuis di Londra e di Van- non può lasciare indiffe- “ Fi n e A r t A s i a 2 0 1 2 ” ,
Hong Kong Convention
20mila visitatori, e ovvia- d e r ve n & Va n d e r ve n rente il mercato cinese
and Exhibition Centre; per
mente di avere un giro di Oriental Art di ’s-Herto- dell’arte e dell’antiquariato, informazioni sito Internet:
affari all’altezza, grazie an- genbosch, di John Jaffa e diventato il più grande del www.fineartasia.com
che all’atout di Hong Kong, Littleton & Hennessy mondo. Dal 4 al 7 ottobre.

22 ● Antiquariato
Mostre Scultura Il “Carro del Sole”
di Trundholm
(Danimarca),
in bronzo e oro
risalente al XIV
secolo a.C. circa.

A QUALCUNO
PIACE... BRONZO
Alla Royal Academy di Londra 150
opere ripercorrono oltre cinquemila
anni di creatività: dalla preistoria
a Louise Bourgeois. Di Laura Signoretti

F u trovata per caso, fuori


da Porta San Lorentino,
in un’Arezzo novembrina,
durante i lavori per la co-
grafia, «il duca ricavava
grande piacere nel pulirla
personalmente con attrezzi
da orafo». Sono passati seco-
struzione di fortificazioni li e la Chimera, oggi conser-
medicee alla periferia della vata nel fiorentino museo
città. La scultura sembrava del Bargello, è stata scelta
un leone, a prima vista, ma con altre 150 opere d’arte
quella coda a forma di ser- per raccontare l’avventura
pente e la testa di capra nel del Bronzo nell’omonima
mezzo della schiena rende- mostra allestita alla Royal
vano l’identificazione incer- Academy of Arts di Londra.
ta. Era il 1553 e l’opera mi-
steriosa altro non era che la Una lega senza età. Tra
cosiddetta Chimera di inediti, scoperte, riattribu-
Arezzo, eccellente esempio zioni, rinvenimenti recenti
in bronzo di arte etrusca. Il e conferme storico artisti-
granduca di Toscana Cosi- che, le opere in mostra viag-
mo I de’ Medici la reclamò giano nel tempo e nello spa-
subito per la sua collezione e zio ripercorrendo le tappe di
la espose a Firenze, prima questa lega di rame e stagno
pubblicamente presso il Pa- (ma anche alluminio, ni-
lazzo Vecchio, poi nel suo chel, fosforo, piombo, zinco
studiolo di Palazzo Pitti. E o berillio) fin dal suo primo
qui, come riporta Benvenu- utilizzo, intorno al 3500
to Cellini nella sua autobio- avanti Cristo. Provenienti
da Asia, Africa ed Europa, i
lavori esposti testimoniano
Tra le più antiche opere in l’uso del bronzo durante
mostra spicca il “Carro l’età cui diede il nome, per
del Sole” scoperto a Trun- costruire attrezzi, armi, co-
dholm, in Danimarca. razze e strumenti che datano
Alcuni studiosi hanno fino al 1200 avanti Cristo.
supposto che nella sua Avvicinandosi l’avvento del
rappresentazione del viag- ferro, il destino del bronzo
gio giornaliero del Sole, si lega sempre più alla lavo-
del procedere dell’anno e razione di gioielli, monete e
delle stagioni, si celasse un beni di lusso. Ne è uno SOPRA: “Atleta”, copia in bronzo d’epoca romana
calendario basato su un splendido esempio in mo- di un originale d’età ellenistica della scuola di Lisippo;
periodo di 360 giorni. stra il Carro del Sole di proveniente da Ercolano, è alto cm 118.

24 ● Antiquariato
“Chimera di
Arezzo”, bronzo
etrusco del 400
circa avanti
Cristo; misura
cm 78,5x129.

Trundholm (nell’isola della ca di questa lega dall’antichi- quella nigeriana con co-
Selandia, in Danimarca), tà ai giorni nostri. Si va così rona, realizzata in zinco
un reperto di bronzo e oro, dall’enigmatica Chimera di e ottone tra il XIV e il
rinvenuto all’inizio del XX Arezzo del 400 avanti Cristo XV secolo; mentre è
secolo, realizzato col meto- al gigantesco Ragno IV (cm ellenistico il ritratto
do della cera persa intorno 203,2x180,3x53,3) realizza- del re tracio Seute III,
al 1400-1300 a.C. Attual- to nel 1996 dall’artista fran- un bronzo del IV secolo
mente conservato al Natio- co americana Louise Bou- avanti Cristo.
nalmuseet di Copenaghen, rgeois (1911-2010). O an-
raffigura un cavallo e un cora, dallo scattante Atleta Una questione di tecnica.
grande disco, nel quale gli d’epoca romana, copia da Molti e importanti sono i
studiosi hanno riconosciuto originale di età ellenistica, nomi degli artisti che si sus-
Sól, la dea del Sole della mi- all’acrobatico ginnasta che seguono: i rinascimentali
tologia scandinava. si esibisce in una verticale Gh i b e r t i , Do n a t e l l o ,
quasi perfetta nel bronzo sei- Giambologna; i moderni
Non solo facce di bronzo. centesco dello scultore fran- Rodin, Boccioni, Matisse,
Le sezioni che scandiscono la cese Barthelemy Prieur Picasso e Brancusi; i con-
mostra sono ordinate secon- (circa 1536-1611). E poi ri- temporanei Jasper Johns,
do un criterio tematico che lievi, come La Fucina di Moore e Beuys, solo per ci-
spazia dai soggetti anima- Vu l c a n o , b r o n z o ( c m tarne alcuni. Ma da non per-
lier alle figure umane, dai 47x56,5) del 1611, realizza- dere è anche la sezione dedi-
gruppi agli oggetti, alle divi- to dallo scultore olandese cata alla tecnica della lavora-
nità. Una scansione che con- Adriaen de Vries (circa zione del bronzo, che con-
sente al visitatore di seguire 1556-1626), busti e teste. sente di esplorarne le varie
l’evoluzione tecnica e artisti- Tra queste ultime, regale è fasi realizzative.

ALL’ASTA QUOTAZIONI A SINISTRA: “Acrobata


in verticale sulle mani”,
DA RECORD 1600 circa, bronzo
di Barthelemy Prieur
A fare i grandi numeri sono soprattutto i grandi nomi. (1536-1611), alto cm 29,3.
Nel dicembre del 2009, una ninfa seduta del 1503 di
Pier Jacopo Alari-Bonacolsi, detto l’Antico (1460-1528)
è stata venduta da Sotheby’s Londra, per 1.527.000 euro.
Nel febbraio 2010, sempre da Sotheby’s, “L’uomo DOVE & QUANDO
che cammina I” di Alberto Giacometti (1901-1966) “Bronzo”, Londra, Royal
ha registrato la cifra record di 75 milioni di euro. Mentre Academy of Arts; tel. 0044-
lo scorso giugno, da Christie’s Londra, “Il Bacio” di 207-3008000; www.royala-
Auguste Rodin ha spuntato 403mila euro e la “Bagnante cademy.org.uk. Dal 15 set-
in piedi” di Aristide Maillol (1861-1944) 135mila euro. tembre al 9 dicembre
Il punto di vista

PIERO ANGELA
E L’ANTICO
Il grande giornalista, ideatore di famosi
programmi culturali, svela le sue
passioni antiquarie e sottolinea il valore
della divulgazione. Di Alessandra Albarello

S olo lui, Piero Angela, po-


teva permettersi di ringio-
vanire Leonardo da Vinci o
di ricostruire virtualmente
conferito il Lorenzo d’oro
“per la sua lunga carriera
di regista di documentari
dedicati all’arte”: qual è
mosaici e colonne delle Do- il suo legame con l’arte e
mus romane rinvenute negli l’antiquariato?
scavi di Palazzo Valentini a «Nei nostri programmi ci sia-
Roma. Indagare sull’arte e mo spesso occupati di arte, nell’arredamento, dove non è rato da rilievi e dipinti. Mi af-
sull’archeologia è infatti una proponendo soprattutto do- più possibile percepire la per- fascina molto anche la pittura
declinazione naturale della cumentari su grandi maestri sonalità dell’artigiano. Ciò del ’300, perché i fondi oro
sua passione per la scienza, come Michelangelo o Leo- che invece mi piace sentire è hanno su di me un impatto
nata negli Anni 60 seguendo nardo, e abbiamo dedicato la storia degli oggetti che par- emotivo molto forte».
come giornalista i primi lanci molto spazio anche all’arche- la anche della creatività, della
dei missili sulla Luna. Impe- ologia. Abbiamo valorizzato sofferenza, del lavoro e quindi Ha fatto altri acquisti al-
gnatissimo a registrare le pros- un mondo in cui l’arte antica del vissuto che c’è dietro. È le aste?
sime puntate di Superquark, a è protagonista, raccontando per questo che, quando pos- «Un piccolo dipinto su metal-
presentare i suoi libri e a pre- storie che sono biografie o ri- so, visito i mercatini, dove si lo della seconda metà dell’800,
senziare a congressi e confe- visitazioni di un’epoca». trovano oggetti d’antiquaria- che rappresenta un teatrino di
renze, Piero Angela ci confes- to minore, ma con delle storie strada per bambini, con molti
sa un suo debole per i fondi Ha qualche passione col- da raccontare. Non sono un spettatori attorno. L’ho appe-
oro e per gli strumenti musi- lezionistica? collezionista, ma possiedo so nel mio studio e l’ho chia-
cali antichi. «Dalla fine dell’800, con l’av- qualche strumento musicale mato “Audience”. Durante i
vento delle macchine, il segno antico, come una spinetta e miei numerosi viaggi ho inve-
L’anno scorso la Biennale della manualità artigianale è una ghironda francese della ce comprato soprattutto ma-
di Antiquariato di Palaz- in gran parte scomparso, so- metà dell’800 acquistata a schere e arazzi in Africa, in In-
zo Corsini a Firenze le ha prattutto nell’architettura e un’asta, un bell’oggetto deco- dia e nel Tibet indiano, dove il

TELEVISIONE, CINEMA,
LIBRI E MEDAGLIE
Eclettico e innovativo, Piero Angela (nato a Torino nel 1928),
nella foto a fianco, inizia la sua carriera televisiva come
cronista in Rai. Negli ultimi 30 anni ha inventato e realizzato
programmi come Quark, Pillole di Quark, La Macchina
meravigliosa, per citarne solo alcuni. È anche autore
di un film realizzato da Giuliano Montaldo, “Il giorno
prima” (1983), oltre che di ben 32 libri, alcuni dei quali
tradotti in inglese, tedesco, francese e spagnolo. Nel 2002
gli è stata conferita la medaglia d’oro per la cultura
dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
DI FIANCO: cinque fondi oro su tavola di Giovanni
del Biondo e bottega (documentato a Firenze,
1356-1399), venduti per 285.000 euro a Londra
da Sotheby’s il 4 luglio scorso. IN BASSO:
l’American Museum of Natural History di New York.

Pedretti negli Anni 70 aveva gli uccelli” Leonardo abbia


provato a “liberare” questa voluto invece ritrarsi al dirit-
immagine dal testo, ma ci to usando due specchi: per
era riuscito solo in parte per- questo gli occhi guardano a
ché i mezzi tecnici di allora sinistra».
non lo consentivano. Oggi,
con la grafica computerizza- Quale importanza rive-
ta, è stato tutto molto più fa- stono la scienza e la cono-
cile e siamo così riusciti a ri- scenza nella salvaguardia
costruire questo viso, realiz- del patrimonio artistico
zando un DVD che è stato italiano?
proiettato alla mostra su Le- «La scienza ha aiutato molto
onardo da Vinci tenuta a Ve- l’arte, grazie anche alle scoper-
naria Reale. Ho così ringio- te della chimica e della biolo-
vanito il famoso autoritratto gia applicate al restauro. Cen-
di Leonardo rimettendogli i tri come l’Opificio delle pietre
denti superiori con la consu- dure di Firenze sono infatti
lenza di un chirurgo maxil- molto attrezzati dal punto di
lofacciale. Gli ho poi rialzato vista scientifico. Il problema è
il labbro e cancellato le rughe che in Italia abbiamo tanti
tempo sembra essersi fermato. «L’American Museum of Na- grazie alla collaborazione monumenti, reperti, bellezze,
Anche se è l’archeologia che tural History di New York, con un carabiniere del RIS siti storici e poche risorse fi-
mi interessa di più e alla quale un’istituzione antichissima (Reparti Investigazioni Scien- nanziarie a disposizione, per
sto attualmente lavorando. A con pezzi molto belli». tifiche, ndr) che è anche chi- cui tutto diventa più difficile,
Roma, negli scavi di Palazzo rurgo plastico. Alla fine i pa- a differenza di altri Paesi come
Valentini, dove sono stati rin- Nel 2009 lei ha dichiara- rametri antropometrici cor- l’America, che hanno esatta-
venuti i resti di due domus to di aver individuato un rispondevano esattamente a mente il contrario. Più che la
patrizie, insieme con Paco nuovo autoritratto di Le- quelli dell’autoritratto del conoscenza, è importante la
Lanciano di Superquark ab- onardo da Vinci nel “Co- “Codice del volo degli uccel- consapevolezza e secondo me
biamo realizzato un allesti- dice del volo degli uccel- li”. Ho poi notato che in c’è ancora poca educazione su
mento virtuale che permette li”. Come è avvenuta questo disegno lo sguardo questi temi. Per fortuna grup-
ai ruderi di riacquistare il loro questa scoperta? era rivolto a sinistra. In realtà pi e associazioni come il FAI e
aspetto originario. Un’opera- «Non è stata una vera scoper- il famoso autoritratto di Le- Italia Nostra riescono a tenere
zione simile l’abbiamo fatta ta. Avevo visto la copia del onardo da Vinci da vecchio è alta l’attenzione per evitare il
anche nella necropoli etrusca codice dal professor Carlo Pe- stato eseguito allo specchio e degrado. In questo senso an-
di Cerveteri». dretti, grande esperto di Leo- per avere l’immagine reale che la televisione potrebbe fa-
nardo da Vinci, e avevo nota- del suo volto andrebbe gira- re di più perché la divulgazio-
Qual è il suo museo del to che da una pagina scritta to. La mia ipotesi è quindi ne è fondamentale: non è suf-
cuore? spuntava un naso. Lo stesso che nel “Codice del volo de- ficiente solo parlarne, ma bi-
sogna farlo in modo chiaro e
avvincente per raggiungere un
pubblico sempre più vasto».
Laif/Contrasto

Qual è il valore della sto-


ria?
«Guardare al passato è utile,
ma le situazioni sono sempre
diverse e noi oggi abbiamo
bisogno di capire il presente e
soprattutto dove stiamo an-
dando. È vero che la storia è
maestra, ma oggi sono cam-
biati i compiti a casa…».

Antiquariato ● 27
Mostre Militaria

“Battaglia tra le
truppe imperiali
e quelle francesi”,
olio su tela di
Cornelis de Wael
(1592-1667).

IL MESTIERE DELLE ARMI Armatura


di Michael Witz
il giovane,
IN TRENTINO Innsbruck, eseguita
nel 1550 circa.

Al Castello del Buonconsiglio e a Castel Beseno


rivive l’epopea delle battaglie medievali
attraverso armature e dipinti. Di Silvia Tomasi

C ome “cavallieri antiqui”


ariosteschi subito siamo
soggiogati dal fascino di “ar-
me e amori”, tornei e giostre,
Capolavori in fortezza.
Castel Beseno è il più vasto
complesso fortificato del
Trentino: spunta come una
singolar tenzoni e virtù corte- delle città invisibili di Calvi-
si, perché l’epoca buia del no, all’improvviso, in cima a
Medioevo ha lasciato bagliori un vasto dosso di roccia. Ap-
e lame luminosissime fino pena entrati dal giro di mura,
all’oggi: si è sempre avuto bi- uno spadone oscilla a
sogno di sognare eroi puri e mezz’aria nel buio del pertu-
coraggiosi, salvatori di deboli gio di una stanza della guar-
fanciulle e di interi regni. Ora, dia; si prosegue con affacci a
per rivivere questo sogno del grandangolo sulla valle
Medioevo è visitabile la vasta dell’Adige. Le sale che si apro-
rassegna I cavalieri dell’Im- no sulla corte comitale della
peratore. Tornei, battaglie e fortezza sono palcoscenico
castelli, allestita in due castel- della ricostruzione di scene
li trentini: quello del Buon- belliche, scontri fra cavalieri,
consiglio, a Trento, e Castel duelli equestri e all’arma bian-
Beseno, a Besenello, a una ca. Quasi un esercito fantasma
quindicina di chilometri. che avanza (il castello è debi-
Nessun’altra sede sarebbe sta- tamente dotato di un “vero”
ta più opportuna. turbinoso spettro), ecco le ar-
Mostre Militaria

DI FIANCO, DALL’ALTO: “L’imperatore Carlo V”,


olio su tela di Pieter Paul Rubens (1577-1640);
tenda militare del 1600 e antiche armature allestite
in mostra. QUI SOPRA: “Arciduca Ferdinando
dell’Austria Interiore”, olio su tela del 1600-1610.

mature storiche messe in stello del Buonconsiglio di effigiato il Turco, nemico per mai l’epoca della cavalleria è
schiera nella sala affrescata Trento dialogano con gli af- antonomasia, sconfitto dagli finita e la modernità incom-
con il ciclo delle stagioni e freschi di Dosso e Battista Asburgo: il torneo, ormai be, con le sue carneficine
nella sala della Corte d’ono- Dossi, del Romanino e del svuotato della sua funzione all’ingrosso. I cavalieri
re: provengono soprattutto Fogolino o con il ritratto di storica, si va trasformando in dell’imperatore sono pronti a
dalla più completa collezione Carlo V opera di Rubens. Il carnevale. Spade, stocchi, da- diventare splendidi manichi-
al mondo di armi e armature mestiere delle armi trionfa ghe, armature e cimieri splen- ni da mettere in mostra.
da combattimento e da para- poi nei dipinti raffiguranti didamente istoriati con im-
ta forgiate a mano da maestri tornei e duelli o nelle prezio- magini sacre e simboli araldi-
fabbri rinascimentali: il Lan- se incisioni, come quelle di ci: la rassegna trentina segna
deszeughaus, l’Arsenale di Johannes Francolin, che soprattutto il trionfo di un’ar- DOVE & QUANDO
Graz in Austria. rappresentano con lenticola- te perduta, quella dell’arma- “I cavalieri dell’Imperato-
re minuzia giostre e tornei. iolo. Il progressivo affermarsi re. Tornei, battaglie e ca-
stelli”, Trento, Castello del
Affreschi e spade. A questa Fra le curiosità, spicca una delle armi da fuoco è testimo-
Buonconsiglio; Besenello
sontuosa collezione appar- maschera da giostra realiz- niato da spingarde, pistole (Trento), Castel Beseno;
tengono anche svariate ar- zata in ferro dipinto, pelle e col manico istoriato, fucili in tel. 0461-233770. Fino al
mature che nelle sale del Ca- crini di cavallo in cui viene legno e madreperla. Ma or- 18 novembre.

30 ● Antiquariato
Mostre Novecento “Due donne che
corrono sulla
spiaggia”, 1922
circa, gouache
su compensato
di Pablo Picasso,
cm 32,5x41,1.

L’UOMO CHE SCELSE DI ESSERE PICASSO


A Palazzo Reale di Milano, 250 lavori, tra dipinti, disegni, sculture e fotografie,
del maestro che ha rivoluzionato l’arte del XX secolo. Di Renato Diez

P ablo Picasso registra da


tempo quotazioni re-
cord. Negli ultimi anni due
capolavori, uno del 1905,
mondo. Ora tocca al Gug-
genheim di New York, che
si concentra sulla straordina-
ria produzione in bianco e
Una serie di rivoluzioni.
Per oltre settant’anni Picasso
ha dipinto, scolpito e inciso
rovesciando le regole della
Quaranta, oggi tra i più co-
stosi della sua produzione.
Ma sono stupefacenti anche i
lavori, caratterizzati da vio-
l’altro del 1932, hanno supe- nero di Picasso, e al Palazzo tradizione accademica e sca- lente e veloci sciabolate di
rato in asta i 100 milioni di Reale di Milano, dove torna tenando una rivoluzione do- pittura impresse su grandi
dollari, mentre una tela del dopo 59 anni. Nel 1953 fu po l’altra. Passò dalle atmo- tele con la pennellessa, dell’ul-
1941 è stata battuta a 95 mi- l’artista in persona a selezio- sfere sospese e poetiche dei timo periodo.
lioni di euro. Un diluvio di nare le opere di una mostra quadri dei periodi blu e rosa
mostre lo ha celebrato nei in cui spiccava l’iconica e che aveva dipinto, poco più Una carriera unica. Morì
musei più importanti del monumentale Guernica, che ventenne, all’inizio del nel 1973, a 91 anni, dopo
prestata allora dal Moma di Novecento, alle invenzioni aver prodotto più di tredici-
Nell’Italia degli anni New York e ora al Reina cubiste dei primi anni Dieci. mila opere, considerando
Cinquanta, il pittore Mi- Sofía di Madrid. Questa vol- Poi venne il tempo del ritor- solo i dipinti e i disegni. Il pri-
no Maccari fu caustico: ta i capolavori di una grande no a un realismo classico, mo quadro l’aveva dipinto a
«Bisogna accettare Picas- restrospettiva, che ripercorre negli anni Venti, seguito da sette anni. Picasso, che per
so», fingeva di rassegnar- la lunga carriera di Picasso, una colta contaminazione dei tutta la vita firmò le sue opere
si. Per aggiungere: «D’ac- arrivano dal Musée Natio- suoi modi precedenti nei con il cognome della madre,
cordo, dov’è l’accetta?». nal Picasso di Parigi. quadri degli anni Trenta e conosceva i segreti dei grandi

32 ● Antiquariato
A SINISTRA: “Ritratto
di Dora Maar”, 1937,
cm 92x65. A DESTRA:
“Ritratto di Olga su una
poltrona”, 1918, cm 130x88,8.
Due oli su tela di Pablo
Picasso in mostra a Milano.

maestri. Li aveva scoperti pri- Fino all’ultimo, l’uomo che confermato che i suoi quadri dalla più tenera età, anche il
ma al Prado di Madrid, poi al cambiò il corso dell’arte del erano l’autobiografia più fe- padre pittore che gli aveva
Louvre di Parigi, dove passa- Novecento amò Velázquez, dele. Sperimentava, nello regalato la sua tavolozza e i
va giornate intere a copiare Zurbarán, Goya e le moder- stile e nelle tecniche più di- suoi pennelli. La storia rac-
sculture e dipinti antichi. Un nissime figure del Greco, ma verse, alla ricerca di qualcosa conta che un giorno la ma-
pittore italiano, Ardengo nel 1964 rivelò che era stato che chiarì solo nella tarda dre gli aveva detto: «Se sce-
Soffici, raccontò di averlo in- Cézanne il pittore che più lo età: «Quando ero piccolo glierai di fare il soldato di-
contrato spesso nel museo aveva colpito. Influenze a par- potevo dipingere come Raf- venterai generale. Se sarai
parigino: «Andava e veniva a te, sembra che a partire dai faello, ma mi ci è voluta monaco, finirai per diven-
grandi passi, percorrendo le diciott’anni Picasso abbia in- una vita per dipingere come tare papa». Invece, concluse
sale delle antichità egizie e fe- ventato un nuovo stile per i bambini». Era cresciuto in lui con uno sberleffo, «ho
nicie come un cane da caccia ognuna delle tante donne una famiglia in cui tutti scelto di fare il pittore, e so-
che ha puntato la selvaggina». della sua vita. Lui stesso aveva avevano creduto in lui fin no diventato Picasso».

ORA FANNO RECORD A SINISTRA: “Grand vase


aux femmes voilées”,
ANCHE LE CERAMICHE ceramica di Picasso, venduto
da Christie’s a 914mila euro.
In 24 anni, dal 1946, oltre 633 lavori in ceramica,
in edizioni limitate, nacquero dalla collaborazione
di Pablo Picasso con Georges e Suzanne Ramié, proprietari
DOVE & QUANDO
del marchio Madoura a Vallauris, in Provenza.
Nel giugno scorso Christie’s ha venduto a Londra, “Pablo Picasso. Capolavori
dal Museo nazionale Picas-
per oltre dieci milioni di euro (una somma quattro
so di Parigi”, Milano, Pa-
volte superiore alle attese), una serie di ceramiche lazzo Reale; tel. 02-54911;
provenienti dalla collezione Madoura. Il record, www.mostrapicasso.it. Ca-
914mila euro, è stato stabilito da “Grande vase aux talogo 24ore Cultura. Dal
femmes voilées”, realizzato nel 1950 in 25 esemplari. 20 settembre al 6 gennaio.
Mostre Grandi maestri

“Girasoli”,
olio su tela di
Vincent van
Gogh, 1889,
cm 85x73.

VINCENT CAMBIA CASA... PER UN PO’


All’Hermitage di Amsterdam “trasloca” una parte della raccolta del Museo
Van Gogh in ristrutturazione. Con 75 capolavori dell’artista. Di Laura Civinini

P er qualche mese (sette


per la precisione) le opere
di van Gogh sono costrette a
traslocare. Il Museo Van Go-
SOTTO: “Il ponte sotto la pioggia” (tratto da Hiroshige),
olio su tela di Vincent van Gogh, 1887, cm 73x54.
collezione di stampe giappo-
nesi, è conservata al Museo
Van Gogh. Le opere furono
donate dal nipote di van Go-
gh di Amsterdam, progettato gh, Vincent Wilhelm, figlio
dal celebre architetto Gerrit del fratello minore del pitto-
Rietveld e aperto nel 1973, è re, Theo, allo Stato olandese
in fase di ristrutturazione e una nel 1962. Da allora la raccolta
parte della sua raccolta si è tra- è stata incrementata con altre
sferita all’Hermitage, succur- acquisizioni, per lo più opere
sale olandese del più noto mu- di artisti suoi amici, come
seo di San Pietroburgo. Dal 29 Paul Gauguin e Henri de
settembre al 25 aprile, 75 di- Toulouse-Lautrec, o di pit-
pinti, assieme a una selezione tori che ammirava, come
di disegni, lettere e oggetti per- Léon Lhermitte e Jean-
sonali del maestro, sono espo- François Millet.
sti nella rassegna Vincent. Il
Museo Van Gogh all’Hermi- In mostra ci sono alcune del-
tage di Amsterdam. le tele più famose di van Gogh,
come I girasoli, del 1889. Il
La più grande raccolta al dipinto è una delle tre versioni
mondo di opere dell’artista, tratte dalla serie ideata per de-
circa 200 dipinti, 400 dise- corare le pareti della stanza di
gni, 700 lettere e una ricca Gauguin ad Arles. Dello stesso

34 ● Antiquariato
“Mandorlo in
fiore”, olio su
tela di van
Gogh, 1890,
cm 73,5x92.

Va n Go g h d i pinse
“Mandorlo in fiore” nel
1890, in occasione della
nascita del figlio di suo
fratello Theo: un omag-
gio alla nuova vita.

periodo sono La stanza da


letto e La casa gialla (1888),
raffigurazioni del celebre rifu-
gio di Vincent nel Sud della
Francia, e Campo di grano
con corvi (1890), forse il suo
quadro più celebre, realizzato
poche settimane prima della
morte. A testimonianza della
sua passione per l’arte giappo-
nese, c’è invece Il ponte sotto
la pioggia (1887), soggetto
analogo alla stampa di Utaga-
wa Hiroshige presente nella
sua collezione.

DOVE & QUANDO


“Vincent. Il Museo Van
Gogh all’Hermitage di
Amsterdam”, Amsterdam,
Hermitage; tel. 0031-20-
5308755. Dal 29 settem-
bre al 25 aprile.
Mostre Belle Epoque

SOPRA, DA SINISTRA: “Bal du Moulin Rouge Place Blanche” del 1889; “L’Hippodrome, 4 clowns” del 1882.
Sono due litografie a colori di Jules Chéret in mostra al Musée Toulouse-Lautrec di Albi, nel Sud della Francia.

LA PUBBLICITÀ SECONDO CHERET


Ad Albi, in Francia, le più famose affiche del pittore ritenuto l’inventore
del manifesto e della réclame moderna. Di Chiara Pasqualetti Johnson

S e durante la Belle Épo-


que Parigi era l’ombeli-
co del mondo, l’epicentro di
quell’euforia vitale e dissi-
potrebbe immaginare nep-
pure senza i manifesti di Ju-
les Chéret (1836-1932) che
tappezzavano i muri di Pari-
dalle industrie nascenti
dell’automobile, del cine-
matografo e del varietà.
Chérette reclamizzava di
tutto, dagli spettacoli del
Moulin de la Galette al gior-
nale “Le Figaro”, dall’aperi-
pata era la collina di Mon- gi richiamando lo sguardo Una musa eclettica. L’em- tivo Dubonnet al petrolio
tmartre. Principi e banchie- con messaggi invitanti, affi- blema del suo repertorio per illuminazione Saxoléine.
ri, scrittori e artisti, sartine e dati ad ammalianti vedette. iconografico è la vaporosa
cocottes varcavano ogni sera Autentico pioniere delle Chérette, una fanciulla In concomitanza con la
a braccetto le porte del moderne réclame, fu il pri- bionda, maliziosa, ridente e mostra, viene pubblica-
Moulin Rouge per cantare, mo ad abolire la pedanteria sgambettante, ispirata alla ta “La Belle Époque de
ballare e bere champagne. delle scritte per tramutare la modella preferita di Chéret, Jules Chéret”, la mono-
Oggi non si potrebbe im- pubblicità in un gioioso l’attrice Charlotte Wiehe. grafia definitiva sull’ar-
maginare quell’epoca leg- mezzo di comunicazione, Sempre illuminata da un fa- tista, edita da Les Arts
gendaria senza il cancan e il dominato da disegni e colo- scio di luce colorata e inna- Décoratifs (368 pagine,
cabaret, l’assenzio e le Fo- ri che ben rispecchiavano le turale, tipica del palcosceni- 1.600 illustrazioni a co-
lies-Bergère. Ma non lo si nuove attrattive proposte co, la grazia sfrontata di lori, 59 euro).

36 ● Antiquariato
“Folies-
Bergère. La
Loïe Fuller”,
litografia
a colori di
Jules Chéret
del 1893.

Attorno a lei, Chéret imma- esibiva facendo fluttuare un


ginò un mondo popolato di ampio manto di seta. Battuto
maschere, ballerine e clown da Christie’s il 17 dicembre
accomunati da una conta- 2011 per 7.200 dollari, face-
giosa allegria pennellata di va parte della collezione pri-
giallo, arancione e rosso. vata di Elizabeth Taylor, ca-
pricciosa diva moderna tanto
Le più note affiche dell’ar- simile alle Chérette parigine.
tista (selezionate tra oltre Ma la mostra di Albi non si
1.400 esemplari, realizzati limita alle affiche di Chéret,
nell’arco di mezzo secolo) so- ne esplora anche l’attività,
no riunite al Musée Toulou- pur meno nota, di pittore e
se-Lautrec di Albi in occasio- decoratore, intrapresa soprat-
ne della mostra La Belle tutto in età avanzata. Espres-
Époque di Jules Chéret. sa, quest’ultima, per esempio,
Dall’affiche al décor: un’oc- nelle pitture parietali nella
casione imperdibile per am- villa La Sapinière del barone
mirare da vicino le sue lito- Joseph Vitta a Évian.
grafie, diventate nel tempo
sempre più preziose e ricerca-
te dai collezionisti, come te-
stimoniano i frequenti pas- DOVE & QUANDO
saggi in asta. Attuale top pri- “La Belle Époque di Jules
Chéret. Dall’affiche al dé-
ce è il celeberrimo manifesto cor”, Albi, Musée Toulouse-
di Chéret per lo spettacolo di Lautrec; tel. 0033-5-
Loïe Fuller (1862-1928), la 63495897. Dal 29 settembre
danzatrice americana che si al 31 dicembre.
Anteprima Parma

MERCANTEINFIERA
TOCCA QUOTA 31
Per l’edizione autunnale della fiera
più estesa del mondo, oltre
mille espositori, bastoni antichi
e motori hollywoodiani. Di Davide Lodi

T ra oltre mille espositori


qualcosa d’interessante
certamente si trova. Che sia
antiquariato, modernariato,
Il design,
d’autore e non
solo, è tra le
un gioiello oppure un orolo- proposte
gio. E, da questo autunno, presentate nel
che sia pure un’automobile padiglione 2.
d’epoca. Mercanteinfiera è,
non a caso, la più estesa fiera
di antiquariato e modernaria- soluta, un “ambasciatore” ne- giorni dedicata agli appassio-
to del mondo e la sua forza sta gli Stati Uniti. Un testimonial nati di motori e ricambi
proprio nei grandi numeri e con la funzione di promuove- d’epoca. In corso dal 28
nella praticamente infinita re l’evento presso collezioni- (giornata dedicata agli ope-
varietà di scelta. sti, dealer e appassionati ame- ratori) al 30 settembre, pro-
ricani: si tratta di Seymour pone esemplari storici, ri-
Motori e testimonial. Stein, vicepresidente della cambi rari.
L’edizione autunnale, la tren- Warner Music e cofondatore
tunesima, si tiene dal 29 set- di Sire Records, importante Curiosità “collaterali”.
tembre al 7 ottobre nei padi- etichetta discografica. Tra le Due le mostre collaterali di
glioni 2, 3 e 5 delle Fiere di novità di questa edizione, an- questa edizione: una dedicata
Parma e ha inoltre, novità as- che Mercanteinauto: una tre alle motociclette utilizzate a
Hollywood dagli Anni 50 a
oggi, e un’altra, Mondoba-
stone, organizzata dall’omo-
nima associazione, che pre-
senta 120 bastoni di vari
materiali, realizzati tra il XVII
secolo e in primi anni del No-
vecento. E come sempre, non
manca l’angolo dell’Esperto,
riservato al collezionista che
voglia una consulenza specia-
listica su qualche pezzo.

DOVE & QUANDO


“Mercanteinfiera Autun-
no”, Parma, Fiere di Par-
DI FIANCO: bastone italiano dell’ultimo ’700 con impugnatura ma; tel. 0521-9961. Dal 29
in avorio (in Mondobastone). QUI SOPRA: uno stand. settembre al 7 ottobre.
Mostre Personaggi

A MILANO, IL GUSTO
DI SIR DENIS MAHON
Cinquanta importanti capolavori del Seicento italiano
raccontano, a Palazzo Reale, la passione collezionistica
del grande storico dell’arte inglese Di Silvia Tomasi

C hi era sir Denis Mahon


(1910-2011)? Prima di
tutto «un grande gentiluomo
della storia dell’arte che con
inimitabile tratto e, insieme,
con britannica concretezza ha
profondamente influito sulla
riconsiderazione del primo
Seicento», come afferma Mi-
na Gregori nel presentare la
mostra pensata dallo stesso vator Rosa, Domenichino,
Mahon per i suoi cento anni. Pietro da Cortona, Luca
Sir Denis non ha fallito il ge- Giordano, fino a Caravag-
netliaco, purtroppo però non gio, accanto a opere di un altro
è arrivato a vedere la mostra autore amatissimo da Mahon,
celebrativa dei suoi studi e del sul quale ha condotto studi
suo lungo lavoro di collezioni- pionieristici: Nicolas Poussin.
sta appassionato e generoso. Sir Denis aveva cominciato la
La rassegna Da Guercino al sua raccolta con l’acquisto di
Caravaggio. Sir Denis Ma- “Madonna col un grande “Elia nel deserto” di
Bambino
hon. 100 anni di vita e di benedicente”,
Guercino, comperato a basso
studio attraverso il ’600, è al- olio su tela prezzo proprio per la allora
lestita a Palazzo Reale a Milano di Guercino, scarsa notorietà dell’artista. In
ed è curata proprio da Mina cm 135x104. seguito, Mahon si rallegrava
Gregori insieme con Daniele per aver conteso a un agguerri-
Benati. Successivamente la to corniciaio in un’asta “L’Eu-
mostra passerà all’Ermitage di TUTTO GUERCINO, ropa rapita” di Guido Reni e
San Pietroburgo. LIBRO PER LIBRO di averla acquistata al prezzo
della sola cornice, unico e vero
Connaisseur pioniere. Il Sir John Denis Mahon ha “regalato” Guercino obiettivo del suo contendente.
ruolo di raffinato collezioni- all’Italia. La sua è stata una lunga devozione
sta-mecenate svolto dal gran- all’artista. Arrivato fresco di studi da Oxford Un donatore d’arte. In
de studioso anglo-irlandese gli a Cento, patria di Guercino, Sir Denis Mahon, Mahon si uniscono il perfetto
armato nelle sue ricerche di una immensa macchina
ha consentito di radunare una connaisseur, l’attento indaga-
fotografica diventata leggendaria, pubblica
straordinaria raccolta privata tore dei passaggi antiquariali,
nel 1937 il primo saggio sull’artista confluito
composta di assolute eccellen- nella opera magistrale “Studies in Seicento lo studioso in grado di padro-
ze del Seicento italiano. Fra i Art and Theory”, del 1947, cui seguono altri neggiare un metodo preciso di
nomi di spicco della sua colle- studi: “Poussiniana” del 1962, “Guercino”, “Master analisi iconologica e storica di
zione, oltre al Guercino, da Painter of the Baroque” e “The Drawings of Guercino un’opera. Ma a muovere il
lui riscoperto in studi rimasti in the Collection of Her Majesty The Queen collezionista e il mecenate,
capitali fin dal 1947, ci sono at Windsor Castle” del 1982; interviene pure come sottolinea Daniele Be-
maestri come i Carracci, Sal- nel “Libro dei Conti del Guercino” di Barbara Ghelfi. nati, è soprattutto «la convin-

40 ● Antiquariato
Con il patrocinio di Assessorato
al Commercio
“I giocatori
di carte”,
olio su tela
di Caravaggio;
dimensioni:
cm 94,2x130,9.
MERCATINO
DELL’ ANTIQUARIATO

VENEZIA
La mostra milanese, che studio». Già molti anni fa, CAMPO SAN MAURIZIO
si trasferirà poi all’Ermi- Mahon aveva deciso di lascia-
tage di San Pietroburgo, re questi suoi quadri in parte
era stata concepita dallo alla National Gallery di Lon-
stesso Denis Mahon, già dra, in parte alla National
nel 2009, per festeggiare Gallery di Dublino e all’Art
i suoi 100 anni. Museum di Birmingham.
Ma anche alla Pinacoteca
zione che l’azione dell’arte sia Nazionale di Bologna e a
sempre civile», e in questo sen- quella Civica di Cento, la pa-
so educativa, basti ricordare la tria ferrarese del Guercino.
battaglia di Sir Denis Mahon,
in qualità di trustee della Na-
Non si può allora che sotto-
scrivere l’affermazione di Ni-
MARZO APRILE
tional Gallery di Londra, a cholas Penny, direttore della
favore dell’ingresso gratuito. National Gallery di Londra:
I curatori della mostra hanno
cercato di mettere in eviden-
«Quella di Sir Denis Mahon
è la collezione privata più
GIUGNO
za i nodi della sua ricerca, at- pubblica che ci sia». Non c’è
traverso una scelta mirata di epigrafe migliore per la seco-
50 dipinti articolati in sezio-
ni (La riscoperta del Guerci-
lare fedeltà di Sir Denis al
mondo dell’arte. SETTEMBRE
no, Lo studio del Caravaggio
nei rapporti con Longhi e la
critica italiana, Il Seicento di
Mahon...). Pur senza poter
ricomporre la collezione,
DOVE & QUANDO
“Da Guercino a Caravag-
DICEMBRE
l’esemplificazione presentata gio. Sir Denis Mahon. 100
è significativa dei gusti di Sir anni di vista e di studio at-
traverso il ’600”, Palazzo
Denis, «sorprendentemente Reale, Milano; tel. 06- www.mercatinocamposanmaurizio.it
più variegati e ricchi», fa no- 83516218. Catalogo Mar-
tare Benati, «di quanto fosse- silio. Dal 18 settembre al
ro i suoi specifici campi di 20 gennaio.
Mostre Settecento

LE DELIZIE DIPINTE
DI CIGNAROLI
Alla fondazione Accorsi-Ometto
di Torino, montagne, vallate e borghi
del Regno di Sardegna “visti”
dal pittore regio. Di Maria Luisa Magagnoli

G li angoli più pittoreschi


del Piemonte e delle
vallate alpine in epoca sabau-
da rivivono nella mostra
DI FIANCO: “Veduta
del Borgo del Pallone
e Real Palazzo
in lontananza”, olio su tela
di Angelo Cignaroli;
aperta dal 13 settembre alla dimensioni: cm 49x65,5.
fondazione Accorsi-Omet-
to di Torino. Dedicata
all’opera del paesaggista An- Nelle opere di Cignaroli
gelo Cignaroli (1767-1841), rivivono gli antichi pae-
verte sul tema Vedute del saggi piemontesi che og-
Regno di Sardegna, com- gi appaiono profonda-
prende una quarantina di mente mutati, e le solitu-
opere ed è curata da Vittorio dini dei monti e dei
Natale. Nominato nel 1792 ghiacciai alpini, all’epoca
regio pittore di “paesaggi e oggetto di ardite esplora-
boscarecce”, Cignaroli dipin- zioni scientifiche.
geva dal vero, ritraendo sia le
“Delizie reali”, ovvero le resi- Bogino in occasione della vi-
denze sabaude, alle quali è sita di Carlo Emanuele III”.
dedicata una sala della mo- Angelo, però, si discostò dal-
stra, sia le “situazioni bellissi- lo stile paterno a favore di
me”, borghi e città dominati una visione più rigorosa; i
da castelli, ville patrizie e san- suoi prediletti scorci paesag-
tuari. Destinate ad ambienti gistici sono arricchiti da per-
di rappresentanza, queste ve- sonaggi di fantasia, pastori e
dute ebbero un grande suc- cavalieri inseriti in un am-
cesso e servirono da modello biente oggi mutato e del
per numerose repliche. quale forniscono una prezio-
sa testimonianza.
Figlio d’arte. Il padre di
Angelo Cignaroli, Vittorio Montagne e ghiacciai. La
Amedeo Cignaroli (1730- seconda sezione della mostra
1800), era un pittore che la- è dedicata invece alla produ-
vorò a lungo sia alla Reggia zione di vedute alpine, che a
di Venaria sia alla Palazzina quel tempo erano al centro
di caccia di Stupinigi, dove si delle esplorazioni scientifi-
impose per le sue vedute ar- che grazie al naturalista sviz-
cadiche e idealizzate: in mo- DALL’ALTO: “Monte Bianco dalla Val Ferrett”, olio zero Horace-Bénédict de
stra, tra le altre sue opere, su tela, cm 39x51; “Veduta di Mondovì da vicino”, Saussure (1740-1799), con-
“Veduta della villa del Conte olio su tela, cm 37x49. Due opere di Angelo Cignaroli. siderato un padre dell’alpini-

42 ● Antiquariato
Cataloghi Milano

smo. Cignaroli sottolinea


l’aspetto remoto e inaccessi-
bile dei ghiacciai del Monte
Bianco in alcuni dipinti qui
esposti e pochissimo noti
perché da sempre in collezio-
L’INCANTO DEL PAESAGGIO
ni private. Visioni panoramiche nella pittura dell’Ottocento e Primo Novecento

Le stampe. L’esperienza di
Cignaroli ebbe una vasta a cura di
influenza sullo sviluppo Antonella Piccardi
iconografico del paesaggio, Italo Magnaguagno
in particolare nelle nume-
rose stampe topografiche
settecentesche. Una sezione Edizioni Selgraph srl 2012
è dedicata alle incisioni di
legatura rigida f.to 245x225
artisti suoi contemporanei
come Ignazio Scoplis di tav. a colori 76 - pag. 144
Borgostura (1727-1793) e
Giuseppe Piero Bagetti
(1764-1831), architetto e
acquarellista, famoso per le disponibile in Galleria
opere dedicate alla Campa- per informazioni
gna napoleonica in Italia e
alla Campagna di Russia.

Corso Monforte 23 - 20122 Milano


DOVE & QUANDO 02 76016510 - 328 8982043
“Angelo Cignaroli. Vedute
del Regno di Sardegna”, Tori-
www.galleriaarteidea.it info@galleriaarteidea.it
no, Museo Accorsi-Ometto;
tel. 011-8376883. Catalogo
Silvana Editoriale. Dal 13 set-
tembre al 6 gennaio 2013.
In Galleria

UNA “MATERIA”
EMOZIONANTE
L’arte vibrante del romagnolo
“La mensa delle
suore”, bozzetto
Angelo Biancini ripercorsa
di Biancini per una a Milano attraverso oltre
committenza
dagli Usa, 1965. venti opere realizzate tra gli
Anni Trenta e l’inizio dei 70.
Dalle prime esperienze
plastiche, fino alla fama
internazionale. Di Livia Negri

L e comuni origini roma-


gnole e soprattutto l’ap-
prezzamento per una creativi-
tà che unisce sapienza tecnica
rende le sue opere umana-
mente vere, vibranti di emo-
zioni. Basti vedere, proprio a
Milano, la soave pienezza di
della “Testa di Bianca Giardi-
ni” del 1949, dove la superfi-
cie levigata e le proporzioni
precise lasciano il posto a in-
del 1934, pure in mostra,
dove la caratterizzazione re-
alistica dei personaggi supe-
ra la retorica di regime tipi-
a uno stile di forte personalità “Donna romagnola” del crespature e a “stiramenti” ca di quegli anni.
hanno indotto da oltre un de- 1934 o la composta fanciul- plastici o, ancora, di “La
cennio l’antiquario milanese lezza del “Busto della contes- mensa delle suore” (1965). Finalmente il successo. È
Sergio Baroni a occuparsi di sina Maria Grazia Zanelli” La libertà interpretativa di degli Anni 30 l’inizio della
Angelo Biancini (1911- del 1938. Una modernità Biancini trapela anche nelle sua fama, con la conquista ex
1988) e a volerne celebrare il classica che dopo il periodo commissioni ufficiali, come aequo del Premio Rubicone
centenario della nascita. Pro- bellico metterà le ali: è il caso si può notare nell’Allegoria per la scultura con il “Busto
gettata assieme al Comune di di atleta” (1933), soggetto
Brisighella (fino al 9 settem- che gli verrà poi commissio-
bre la Rocca monumentale nato per lo Stadio dei Mar-
della cittadina roma- mi nel Foro Mussolini (oggi
gnola ospita la pro- Foro Italico). Tra il 1937 e il
duzione sacra 1940 è chiamato alla direzio-
dell’artista), la ne artistica della Società Ce-
mostra milanese ramica Italiana a Laveno
presenta opere per rinnovarne la produzio-
della collezio- ne: versatile come sempre,
ne Baroni af- A SINISTRA: Biancini si occuperà di og-
fiancate da “Testa di Bianca gettistica per la casa così co-
esemplari ap- Giardini”, 1949. me di statuaria di grandi di-
partenenti al fi- A DESTRA: mensioni.
“Busto di atleta”,
glio dell’artista, Ce- 1933, bronzo.
sare Biancini. Due opere
di Biancini.
Erede del Rinascimento. DOVE & QUANDO
Con le radici nella grande “Angelo Biancini a cent’an-
tradizione rinascimentale ni dalla nascita”, Milano,
Antichità Baroni, via Ma-
italiana, Biancini
donnina 17; tel. 02-
innalza la sua scul- 804504. Catalogo Danilo
tura a una libertà Montanari Editore. Fino al
d’espressione che 28 settembre.
Aste

PIOGGIA DI RECORD SUGLI OLD MASTER


A Londra Constable, Lorenzetti & Co. mietono milioni. E a Sarzana
le armi antiche attraggono sempre più i collezionisti. Di Fabiana Fruscella

ARREDI
È stato un successo l’asta
newyorkese dedicata
ad arredi e oggetti d’arte
di euro. Entusiasta
il commento di William
Strafford, capo del
europei provenienti da due dipartimento “Mobili
residenze americane. Tenuta europei e collezioni
da Christie’s lo scorso 21 private”, che ha sottolineato
giugno, ha registrato un l’ottimo andamento
venduto in valore dell’87 della stagione primaverile
Arazzo di Beauvais del 1722-24. per cento, per un totale delle arti decorative
125.215 euro. Da Christie’s. di poco meno di 3 milioni di Christie’s a New York.

MILITARIA U n venduto in sala


dell’80 per cento,
per un totale di circa
ruolo della casa d’aste
ligure nel campo
delle armi antiche, ma
1.600.000 euro: è che sottolinea anche
l’importante risultato come questo settore
dell’asta di militaria sia in costante crescita,
tenuta a Sarzana da affermandosi come
Czerny’s il 2 e 3 giugno una frontiera del
Ordine di Sant’Anna, XIX scorsi. Un successo che ha collezionismo che attira
secolo. 8.000 euro. Da Czerny’s. confermato il rilevante nuovi appassionati.

DIPINTI
I dipinti antichi sono una
garanzia di successo e un
ambito collezionistico che
per John Constable: la sua
tela “The lock” è stata
pagata 27.894.474 euro.
miete milioni. L’ennesima, In sala erano presenti
e spettacolare, conferma bidders da ben 22 Paesi
arriva dall’asta tenuta dei quattro continenti.
da Christie’s a Londra Altri sei record da registrare:
il 3 luglio scorso: un totale per Pietro Lorenzetti, Van
Rembrandt, ritratto. record di circa 105,7 milioni der Ast, Wtewael, Coorte,
10.492.474 euro. Da Christie’s. di euro e un record personale Saenredam, Zurbarán.

NOVECENTO
R isultato discreto
per le vendite
di Jugendstil tenute
dopo, ha piazzato il 54
per cento dei pezzi in
catalogo. Buoni gli esiti
da due case d’aste delle ceramiche, cui
viennesi. Dorotheum, è dedicata la pagina dei
il 21 maggio ha risultati: da Dorotheum,
aggiudicato circa il 61 infatti, il top price, 43.000
per cento dei lotti, euro, lo ha conquistato
Pappagallo in ceramica, 1925. mentre im Kinsky, un classico putto
3.125 euro. Da im Kinsky. esattamente un mese di Michael Powolny.

Antiquariato ● 47
Aste Risultati/Arredi

1 2 GRANDEUR FRANCESE DA
COLLEZIONI AMERICANE
1. Coppia di candelabri 6. Arazzo francese di
Luigi XVI a tre bracci, in or- Beauvais, 1722-24 circa, di
molu, bronzo patinato e Noël-Antoine Merou su di-
marmo, 1785 circa, su mo- segno di Guy Vernansal,
dello di Etienne Maurice Jean-Baptiste Belin de
Falconet; sono alti cm 96,5. Fontenay e Jean-Baptiste
(120.000/190.000) Monnoyer, raffigurante la
163.135 euro “Raccolta degli ananas” dalle
“Storie dell’imperatore della
Cina”; cm 343x249.
3 2. Coppia di candelabri (75.000/110.000)
Giorgio III a tre bracci in 125.215 euro
legno di tiglio intagliato e
dorato, 1775 circa, in ori- 7. Canapé Luigi XVI di
gine concepiti per delle Claude II Sene, 1780 circa,
torciere. Le cariatidi rive- in legno intagliato; è largo
lano il gusto per l’antico cm 223,5. Questo canapé fa
4
reso popolare dall’architet- parte di un salotto acquista-
to britannico di cor te to dal ricco banchiere Jean
William Chambers (1723- Lemaître per il suo castello
1796); sono alti cm 63,5. del Marais nel 1772 circa.
(30.000/45.000) (30.000/45.000)
44.400 euro 42.400 euro
Tutti i lotti sono stati vendu-

5
3. Coppia di vasi in porcel- ti a New York da Christie’s il
lana Yenyen di epoca Kangxi 21 giugno 2012.
(1662-1722) con montature
6 Luigi XVI in ormolu; sono
alti cm 49,5. Per saperne di più
(53.000/75.000)
47.200 euro UN LETTO PER
“SOCIALIZZARE”

4. Lit de repos Luigi XIV


in legno intagliato e dorato,
I l lit de repos è un
arredo che ha goduto
di grande successo.
realizzato nel 1690 circa; è Utilizzato non tanto per
lungo cm 195,5. riposare, quanto nei riti
(38.000/75.000) sociali, giocava un ruolo
34.500 euro importante nell’etichetta
del XVII e XVIII secolo:
7 5. Coppia di bruciaprofu-
era infatti uso, tra gli
aristocratici, ricevere gli
mo francesi in ormolu,
ospiti su questi letti. Negli
bronzo patinato e marmo inventari di Versailles,
bianco, realizzati alla fine durante il regno di re Luigi
del XIX secolo su modello XIV, ne risultavano
di François Rémond; sono addirittura oltre 48, tra
alti cm 67. i quali uno nel cabinet in
(12.000/19.000) cui il re teneva i consigli,
13.000 euro ricoperto in velluto rosso.
Fondantico di Tiziana Sassòli
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Giacomo Zoboli (Modena, 1681 - Roma, 1767) Ester sviene al cospetto di Assuero - olio su tela, cm 82x102 (part.)

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Crespina in maiolica diametro cm. 25. Zuccheriera in maiolica cm.11,5x9 - marca F in azzurro.
Decoro: “Mazzo di fiori recisi”. Decoro: “Fiori fini e roselline con piccoli insetti”.
Manifattura: A. Rolandi - G. Finck. Manifattura: Giuseppe e Leopoldo Finck.
Bologna. Seconda metà del XVIII° secolo. Bologna seconda metà secolo XVIII°.
Risultati/Militaria Aste

ANTICHE E DECORATE: 1
LE ARMI VANNO A RUBA
2
1. Fucile a ruota di lusso, 6. Paloscio da caccia di
Germania, terzo quarto del lusso, realizzato in Francia
XVII secolo. Questa rara nel XIX secolo, con lama a 3
arma presenta pregevoli un filo, ageminata alla base
scene incise del Vecchio con motivi floreali in oro,
Testamento sulla parte si- come pure il fornimento; è
nistra della cassa in legno, lungo cm 63.
ricoperta di ebano e osso; è (2.500/3.500) 6.200 euro
lungo cm 111,5.
(38.000/45.000)
34.000 euro 7. Ordine di Sant’Anna (or-
dine cavalleresco fondato
nel 1735), Russia, XIX se-
2. Balestra in osso con colo; croce di seconda classe
martinetto, Germania, fine con spade in oro e smalti
del XVI secolo; il teniere in rosso scuro, completa di na-
legno è completamente ri- stro da collo; dimensioni:
coperto da lastre d’osso cm 4,9x4,9.
incise; è lunga cm 66. (800/1.200) 8.000 euro
(13.000/16.000) 4
18.500 euro
Tutti i lotti sono stati vendu-
ti a Sarzana da Czerny’s il 2
3. Pregevole kanjarli del e 3 giugno 2012.
XVIII secolo, con lama
curva a due fili; classica
impugnatura con guancet-
te e pomo in avorio di
tricheco fissati da ribattini
in ferro rivestiti d’oro; è Per saperne di più 5
lungo cm 30,2.
(2.200/2.600) 3.500 euro UN ORDINE
PER LA DUCHESSA

4. Khula-kud (elmo con


maglia d’acciaio) indoper-
L’ ordine di Sant’Anna
(in origine solo ordine
di Anna) fu fondato
6

siano del 1800 circa con nel 1735 dal duca


coppo in ferro fittamente Carlo Federico di
decorato; è alto cm 60. Holstein-Gottorp in onore 7
(2.000/2.500) 4.500 euro della moglie Anna
Petrovna Romanova,
figlia di Pietro il Grande
5. Puffer (pistola a ruota che
di Russia. Nel 1797
fu inserito negli ordini
prende il nome dal tipico po- cavallereschi russi
mello dell’impugnatura) di da Carlo Pietro Ulrico,
Norimberga, fine del XVI figlio del fondatore.
secolo, con cassa in legno in- Lo zar Paolo I nel 1797
tarsiata; è lunga cm 56. lo suddivise in tre
(12.000/15.000) classi, rinominandolo
21.500 euro ordine di Sant’Anna.

Antiquariato ● 51
Aste Risultati/Dipinti
2

1 DA CHRISTIE’S, ANTICHI
MAESTRI MILIONARI
1. “The lock (la chiusa)”, 5. “Asparagi e ribes rosso su
olio su tela di John Constable un piano di pietra”, olio su
(1776-1837); misura cm carta applicata su tavola di
142,2x120,7. Il dipinto ha Adriaen Coorte (1660?-dopo
fatto registrare il record il 1707); cm 33,6x23,9
mondiale all’asta per l’arti- (1.600.000/2.200.000).
3 sta inglese. 2.842.000 euro
(23.000.000/28.000.000)
27.894.474 euro
6. “La canzone di Miriam”,
olio su tela di Luca Giordano
2. “Uomo con gorgiera e (1634-1705) in coppia con
berretto”, olio su tavola di “La partenza di Rebecca”;
4 Rembrandt (1606-1669); il misurano cm 156,6x233,7.
dipinto è stato realizzato Lo storico dell’arte Nicola
all’inizio del XVII secolo ed Spinosa sostiene che si tratta
era completo di cornice a delle uniche repliche, realiz-
cassetta fornita dal celebre zate da Giordano, delle tele
5
corniciaio Wiggins; misura della Basilica dell’Annunzia-
cm 39,8x29,4. ta a Napoli andate distrutte.
(9.000.000/13.000.000) (140.000/200.000)
10.492.474 euro 390.000 euro

3. “Ritratto di Hester Tutti i lotti sono stati battuti


Maria Thrale, ‘Queeney’ a Londra da Christie’s il 3
(1764-1857), da bambina luglio 2012.
con lo spaniel Belle vicino
alla culla”, olio su tela di
Johan Zoffany (1733-1810); Per saperne di più
dimensioni cm 73,6x60,3.
(340.000/560.000) L’INCENDIO
6
360.400 euro DELL’ANNUNZIATA

4. “Fiori in un vaso di vetro


L a Basilica della
Santissima
Annunziata a Napoli
su un tavolo con tovaglia, fu distrutta da un violento
con una tazza d’argento, incendio nel 1757 e con
frutta, insetti e uccelli”, olio essa le decorazioni di Luca
su tela di Jan Davidsz. de Giordano. La Basilica
Heem (1606-1684); misura faceva parte di un ampio
cm 114,3x91,4. Questo di-
complesso comprendente
anche un ospedale, un
pinto, documentato sin dal
orfanotrofio con la famosa
1764, è sempre stato consi- “ruota” per i bambini
derato uno dei capolavori abbandonati, un convento.
dell’artista, per l’armonia Dopo l’incendio, la chiesa
della composizione e per il fu ricostruita sotto
virtuosismo pittorico. la supervisione di Luigi
(1.400.000/2.000.000) Vanvitelli e completata
3.750.000 euro dal figlio Carlo.

52 ● Antiquariato
Risultati/Novecento Aste

I PUTTI DI POWOLNY 2
PIACCIONO SEMPRE
1. Putto di Michael 6. Raro vaso da terra
Powolny (1871-1954) raffi- “Orpheus” di Adolphe-Jean
gurante l’Inverno, ceramica Lavergne (1852-1901) in ce-
bianca naturale decorata in ramica, disegnato nel
policromia e oro, disegno del 1898-99 circa e realizzato
1907 circa, prodotto dalla dalla manifattura
Wiener Keramik; è alto cm Goldscheider a Vienna; è
39 (Dorotheum, Vienna, 21 alto cm 123,5. Decorato
maggio 2012). nelle tonalità di beige, bruno
(20.000/30.000) e oro, sul lato esposto pre-
43.000 euro senta la figura di Orfeo con 3
la lira a tutto tondo, circon-
dato da tre leoni e uccelli 4
2. Vaso di Hilda Jesser (Dorotheum, Vienna, 21
(1894-1985), in ceramica, maggio 2012).
realizzato dalle Wiener (4.000/6.000) 5.000 euro
Werkstätte nel 1921, alto
cm 23 (im Kinsky, Vienna,
21 giugno 2012). 7. Pappagallo in ceramica
(1.200/2.500) 2.500 euro disegnato da Fritz Holz-
manhofer e realizzato dalla
Wienerberger Ziegelfabriks 5
3. Coperchio in ceramica und Baugesellschaft,
disegnato da Pavel Janák op- Vienna, 1925 circa; è alto
pure Jaroslav Hajfler, Artel, cm 50 (im Kinsky, Vienna,
Praga, 1914 circa, alto cm 21 giugno 2012).
11 (im Kinsky, Vienna, 21 (2.500/5.000) 3.125 euro
giugno 2012).
(1.000/1.500) 1.250 euro
Per saperne di più 6

4. Maschera attribuita a HILDA JESSER,


DESIGNER-ARTISTA
Josef Humplik (1888-1958),
Austria, 1920 circa, cerami-
ca e terracotta; è alta, senza
zoccolo, cm 37 (im Kinsky,
I scrittasi alla Scuola
di Arti Applicate
di Vienna nel 1912, Hilda
Vienna, 21 giugno 2012). Jesser (1894-1985) tre
(1.500/2.500) 2.500 euro anni dopo fu ammessa 7
alla classe di architettura,
diretta da Josef Hoffmann,
5. Putto di Michael Po- con il quale iniziò
a lavorare sui tessuti. Nel
wolny in ceramica policroma
1916 realizzò le sue prime
raffigurante l’Autunno, di-
creazioni per le Wiener
segnato nel 1907 e realizzato Werkstätte, per le quali,
tra il 1907 e il 1912 dalla per sei anni, ideò
Wiener Keramik; è alto cm ceramiche, tessuti e oggetti
38 e presenta segni di re- per la decorazione
stauro (im Kinsky, Vienna, d’interni. Successivamente,
21 giugno 2012). divenne insegnante della
(3.000/5.000) 4.000 euro Scuola di Arti Applicate.
Aste Calendario

Maison Bibelot Gli arredi della villa Anni 50 27-28

FIRENZE
Corso Italia 6 della scrittrice Anna Rontani settembre
Tel. 055-295089

Boetto Antiquariato e dipinti del XIX secolo 24 settembre


GENOVA Mura dello Zerbino 10/r
Tel. 010-2541314

Il Ponte Decorazione d’interni: mobili, dipinti 25-26-27


Via Pontaccio 12 e oggetti (in via Pitteri) settembre
MILANO

Tel. 02-863141 Arredi e dipinti antichi, incisioni e libri 9-10-11


antichi ottobre

ROMA E PARIGI, Babuino Casa d’aste Arredi, dipinti antichi e argenti 18 settembre
NOBILTÀ E CHIC Via dei Greci 2/a Dipinti e arredi del XIX secolo 19 settembre
Tel. 06-32283800 Arte moderna e arredi del XX secolo 20 settembre
ROMA

Provengono dalle dimore


storiche dei principi romani Argenti, antiquariato corrente 21 settembre
Sforza Ruspoli alcuni dei e collezionismo
dipinti antichi e degli arredi
che vanno all’asta a Roma Stadion Oggettistica, stampe, arte moderna, 5-6 ottobre
TRIESTE

dal Babuino nelle quattro Riva Tommaso Gulli 10/a arredi e dipinti antichi, del XIX e XX
tornate dal 18 al 21 settembre.
Tel. 040-311319 secolo, gioielli e orologi da polso
Il lotto di maggior
richiamo sarà certamente una Meeting Art Opere d’arte moderna e contemporanea 15-16 sett.
“Veduta di Roma con il
Corso Adda 7 Opere d’arte moderna e contemporanea 19-20 sett.
Colosseo, la Tomba di
Nerone, alcune torri e Porta Tel. 0161-2291 Opere d’arte moderna e contemporanea 22-23 sett.
VERCELLI

San Paolo” (sopra) di Jan Opere d’arte moderna e contemporanea 26-27 sett.
Frans van Bloemen Opere d’arte moderna e contemporanea 29-30 sett.
(1662-1749), databile agli Dipinti antichi e arredi 3-4 ottobre
anni 40 del Settecento e Gioielli moderni e d’epoca 6-7 ottobre
stimato 80.000/120.000 euro.
Il 27 settembre da Christie’s Kunstauktionshaus Dipinti internazionali, mobili e oggetti 15-16
a Parigi va invece all’incanto
AHLDEN

Schloss Ahlden d'arte settembre


la collezione di dipinti,
Tel. 0049-5164-80100
arredi e oggetti d’arte
appartenuta a Hélène Rochas
(1927-2011), imprenditrice Christie’s La collezione di Hélène Rochas 27 settembre
ed ex modella. Gli esperti 9 avenue Matignon Vini pregiati 28 settembre
ritengono che questa Tel. 0033-1-40768585
selezione dovrebbe realizzare
PARIGI

circa 8 milioni di euro. Sotheby’s Collezione Marcel Brient - La Page 24 settembre


La raccolta comprende opere 76, rue du Faubourg Française
d’arte moderne e del Saint-Honoré
Dopoguerra, arredi e oggetti Tel. 0033-1-53055305
Art Déco, ma anche
dipinti e disegni di maestri Dorotheum Armi da caccia, competizione 1 settembre
antichi e del XIX secolo. Dorotheergasse 17 e collezionismo
Tel. 0043-1-515600 Francobolli 5-6 settembre
Manifesti e insegne pubblicitarie, fumetti, 12 settembre
storia del cinema e della fotografia
VIENNA

Dipinti a olio e acquarelli del XIX secolo 12 settembre


Armi d’epoca, uniformi e militaria 14 settembre
Arte tribale 24 settembre
Jugendstil e arte applicata del XX secolo 25 settembre
Tappeti orientali, tessuti e arazzi 26 settembre
Grafica moderna 26 settembre

La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date

56 ● Antiquariato
Senza titolo-1 1 25/07/12 12.10
Vetrina Antiquaria

CESELLI, RILIEVI
E SMALTI PREZIOSI
Dalla Madonna d’avorio intagliato
del Seicento italiano al comò
dell’800 che riprende i fasti
del XVIII secolo. Di Michela Delfino

S catola porta tè in porcellana di Sèvres, decorata in oro


e smalti policromi a rilievo, seconda metà dell’800.
In vendita da Antichità Chiossone a Casamassima,
Bari (via Algardi 11; tel. 080-6970247), a 700 euro.

L oving cup,
coppa Giorgio III
biansata in
argento, con punzoni
dei maestri argentieri
John Langlands I & John
Robertson, Newcastle,
1787. Da Giallombardo,
a Firenze (via dei Serragli
76/r; tel. 055-291555),
a 1.990 euro.

S cultura in avorio
raffigurante
Madonna con
Bambino. Di provenienza
italiana, risale alla fine
del XVII secolo. L’altezza
totale è pari a cm 15.
È proposta da Antonio
Cuoccio Antiquario
di Milano (via Pisacane
59; tel. 02-29516189)
a 2.900 euro.

C omò intarsiato in bois de rose con


fregi in bronzo cesellato e dorato
e piano in marmo, Francia, seconda
metà del XIX secolo. Si trova in vendita da
Torlo Centro Antico a Torre del Greco, Napoli
(via Curtoli 28; tel. 081-3580095), a 7.500 euro.

58 ● Antiquariato
AL GRAND PALAIS

La Biennale des Antiquaires


Parigi si mostra
Mobili, dipinti antichi e moderni, arte orientale e alta gioielleria: dal 14 al 23
settembre oltre 120 espositori da tutto il mondo danno vita alla XXVI edizione.
A rendere tutto più chic, l’allestimento ideato dallo stilista Karl Lagerfeld
di Marina Mojana

«A
tappa irrinunciabile per collezionisti e investitori: negli ul-
mo l’antiquariato, l’arte e tutto timi tre anni, infatti, il mercato dell’arte antica è raddop-
quello che la Biennale des Anti- piato di valore e sebbene gli scambi interessino poco più
quaires rappresenta, adoro il Grand del 10% dei ricavi mondiali, l’antiquariato costituisce
Palais, che è il luogo che preferisco a Parigi, e un’importante risorsa che va esaurendosi presso le case
ho molti ricordi delle sfilate di Chanel con decorazioni d’asta occidentali, ma rafforzandosi presso quelle asiatiche.
di grandi dimensioni...». Parola di Karl Lagerfeld, lo È pur vero che il grande collezionismo riguarda pochi sog-
stilista, fotografo e regista tedesco (nel 2013 compirà ot- getti – meno del 10% degli scambi si colloca oltre i 100mi-
tant’anni) che ha firmato l’allestimento della 26esima edi- la euro – e gli acquisti oltre i 500mila euro sono percen-
zione della kermesse parigina, al via dal 14 al 23 settem- tuali irrilevanti, tuttavia non pochi investitori iniziano a
bre (www.sna-france.com). L’appuntamento biennale con parlare di SWAG (Silver, Wine, Art, Gold) per indicare i
l’alto antiquariato, nato 52 anni fa, sta diventando una tradizionali beni rifugio. Lo conferma il rapporto Nomi-

Sopra, da sinistra: “Ritratto di Anna Elisabeth Hansen”, olio su tela di Giovanni Boldini del 1902 (da Robilant+Voena);
poltrona di Armand Albert Rateau del 1925 (da Galerie Mathivet); “Gemelli”, scultura in marmo
di Wilhelm Haverkamp del 1891 (da Michel Guy Chadelaud). A destra: un momento dell’inaugurazione dell’edizione 2010.
I NUMERI
DELLA FIERA
26 L’edizione di questa
Biennale, in corso
dal 14 al 23 settembre.
5.150 I metri quadrati
di stand allestiti.
7 I chilometri lineari
di pareti montate.
1 miliardo I chiodi
utilizzati per preparare
l’allestimento.
150 Gli espositori
internazionali partecipanti.
Sopra: “Il raccolto”, olio su tavola di Pieter Brueghel il Giovane, 1621 (da Galerie de Jonckheere).
Sotto, da sinistra: cammello e cammellieri in terracotta, Cina, Dinastia Tang (618-907 d.C.)
(da Galerie Christian Deydier); dettaglio di un bureau di Thomas Jeckyll del 1876 (da Oscar Graf ).
sma sul mercato antiquario condotto anche per il mercato e le grandi colle-
dall’economista Guido Candela per zioni internazionali». Deydier è l’uo-
il periodo 2006-2010: un euro inve- mo giusto al momento giusto, con il
stito in mobili di antiquariato a inizio compito di rafforzare l’offerta di arte
periodo, dopo quattro anni valeva orientale a fronte di una domanda
1,38 euro, meno di quello messo d’antico che parla sempre più cinese,
nell’oro (2,02 euro), ma più di quello arabo, indiano e russo. Deydier, in-
speso in case (1,02 euro). fatti, è uno dei più importanti esperti
d’arte cinese al mondo. Oltre a lui
Oriente in grande spolvero. In molti altri operatori specializzati in
questo scenario globale le proposte civiltà dell’Estremo Oriente sono pre-
della Biennale parigina sono tutte di L’ISPIRAZIONE senti al Grand Palais: le gallerie pari-
primissima scelta, presentate da oltre DI KAISER KARL gine Charbonnier e Gisèle Croës, lo
120 fra grandi galleristi internazionali storico negozio di Jacques Barrère,
e “maison” di alta gioielleria, ambien- Il progetto dell’allestimento aperto in Saint Germain nel 1969,
tate sullo sfondo del Grand Palais, di questa edizione della Biennale Eric Pouillot, specializzato in arte ci-
è stato affidato al celebre stilista
dove il gusto di Karl Lagerfeld ha cre- nese, Christophe Hioco e Alwane
Karl Lagerfeld (sopra), che ha
ato un inedito universo effimero: «La raccontato di essersi ispirato
Art Gallery. Punto di riferimento per
sua sensibilità, il suo gusto assoluto «all’architettura di Parigi, partendo gli appassionati di arte giapponese è,
rappresentano per noi il modo mi- dalla Esposizione Universale invece, Anisabelle Berès-Montanari,
gliore per iniziare una nuova fase del- di inizio ’900, ma andando anche figlia della fondatrice Huguette, che
la Biennale», spiega Christian più indietro, ai tipici “passages nel 1951 aprì sulla Rive Gauche, da-
Deydier, presidente SNA (Sindacato couverts” e alle gallerie del secolo vanti al Louvre, lo spazio espositivo
Nazionale degli Antiquari francesi), precedente, e al Grand Palais dedicato sia alle avanguardie francesi
«un segno che speriamo beneaugurale stesso, che conosco bene». sia alle stampe giapponesi. La Galerie

Sotto, da sinistra: “Fond noir aux traits”, olio su tela di Serge Poliakoff del 1952, cm 130x97 (da Galerie Applicat-Prazan);
“Il bacio”, bronzo di Auguste Rodin del 1898, cm 59x37x36 (da Sladmore Gallery). In alto: il celebre stilista
di origine tedesca Karl Lagerfeld, cui è stato affidato il progetto dell’allestimento di questa edizione della Biennale.
Sopra: “Le tre Grazie incoronano Amore”, olio su tela di Nicolas Colombel del 1690 (da Giovanni Sarti).
Qui sotto: scultura in bronzo raffigurante una Gorgone, Grecia, VI secolo avanti Cristo (da Phoenix Ancient Art).
In basso a sinistra: spilla déco di Mauboussin in platino, diamanti e smeraldi, 1934 (da Epoque Fine Jewels).

UN’EDIZIONE
SCINTILLANTE
Tra i grandi protagonisti di questa
XXVI edizione della Biennale
des Antiquaires ci sono sicuramente
i gioielli: da quelli antichi, proposti
da gallerie come Epoque Fine Jewels
e Siegelson, alle produzioni delle grandi
Maison. Tra le new entry di quest’anno
Bulgari e Chaumet,
mentre sono presenze
tradizionali Cartier,
il newyorkese Harry
Winston, Van Cleef
& Arpels (servizio
a pag. 108), Piaget,
Dior Joaillerie
e Chanel, con la
reinterpretazione
della collezione
disegnata da Coco
nel 1932. E infine,
dopo otto anni
di assenza, il ritorno
di Boucheron.

64 ● Antiquariato
Sopra, da sinistra: “Ritratto di William Burlton Bennet”, olio su tela di Henri-Pierre Danloux, 1802, cm 75,5x63
(da Didier Aaron); maschera lignea Baoulé, Costa d’Avorio, fine XIX-inizio XX secolo
(da Galerie Bernard Dulon). Sotto: Bodhisattva, Cina, fine dinastia Tang, X secolo dopo Cristo (da Galerie Barrère).

Berès può oggi essere considerata in lais di Parigi il top del mercato.
Francia una delle prime che – sulle Dall’Art Déco proposta da un’autorità
tracce dei fratelli Edmond e Jules de del settore come la galleria Vallois o
Goncourt – fece scoprire e amare le da Mathivet al fastoso Settecento,
stampe giapponesi a generazioni di rappresentato, per esempio, dalla sele-
occidentali, anche grazie a importanti zione di mobili di Riesener protagoni-
mostre organizzate in oltre mezzo se- sta dello spazio di Kraemer; dai di-
colo di attività: memorabile quella di pinti antichi portati, tra gli altri, dagli
Utamaro nel 1981. Tra gli specialisti italiani Moretti e Voena+Robilant,
di arte islamica si segnalano Kevor- alla grande ebanisteria, dove spicca un
kian e Alexis Renard: dal primo, an- importante comò di Pietro Piffetti
tiquario di origini armene che apre (1701-1777) intarsiato in madreperla
nel 1923 a Parigi, si possono ammira- ed essenze pregiate, portato in mostra
re opere ispirate al tema “Luxe, calme da Giovanni Sarti. Grandi maestri
et volupté”; dal secondo sculture in- moderni, invece, da Boccioni a Sironi
diane, del Sud-Est asiatico e di cultu- a Fontana e, ancora, a Boetti e Kan-
ra pakistana. dinsky, si possono ammirare nello
stand di Tornabuoni. Per non parlare
Dal Déco ai moderni da museo. dei gioielli, antichi e moderni, rappre-
Tornando in Europa, non bisogna sentati da importanti gallerie, ma an-
dimenticare che la Biennale des Anti- che dalle maison più prestigiose (box
quaires rappresenta in assoluto la vetri- a pag. 64).Un mix esclusivo per un
na migliore per gli appassionati di alta evento sempre più scintillante, quin-
decorazione: mobili, argenti, tappeti, tessenza della grandeur francese del
sculture, gioielli trovano al Grand Pa- Terzo millennio.

Antiquariato ● 65
MAESTRI DEL VETRO

La lezione di Carlo Scarpa


Il colore in forma
Rare, spettacolari e ricercatissime dai collezionisti, le creazioni degli Anni
30 e 40 del grande architetto continuano a essere insuperate per originalità
e varietà tecnica. Le sue “invenzioni” in mostra a Venezia. di Alessandra Redaelli

C ontesi dagli appassionati, protagoni-


sti, in asta, di sfide all’ultima offerta
il cui risultato è il triplicarsi delle stime
iniziali, i vetri di Carlo Scarpa (1906-1978) rap-
presentano, per certi versi, un’anomalia nel panorama del
getto, una specie di rodaggio, verrebbe da dire. Pare addirittu-
ra che al vetro, allora, Scarpa si sia avvicinato quasi per caso,
perché stava a Venezia e lì, cosa vuoi, nel vetro prima o poi si
finisce per inciampare. Quello era il lavoro che gli era stato
proposto e tanto valeva farlo al meglio. Decise che si sarebbe
impadronito della materia, che l’avrebbe domata, e ci riuscì.
collezionismo di arti decorative del Ventesimo secolo. «Passava giorni e notti con i maestri per scoprire tutti i segreti
Perché Carlo Scarpa, a tutti gli effetti, è universalmente cono- chimici e fisici del vetro», spiega David Landau, appassionato
sciuto prima di tutto come architetto. La sua esperienza di di- collezionista e raffinato conoscitore
rettore artistico per Venini, dal 1932 al 1947 (dai 25 ai 40 an- di Scarpa, «e se l’obiettivo che si era
ni, per capirci), è solo l’inizio di una grande carriera nel pro- posto era considerato impossibile,

“Cinesi”: vasi
in vetro nero, giallo,
rosso e azzurro
dalle forme ispirate
all’arte orientale;
sono creazioni
del 1940 di Carlo
Scarpa per Venini.
Come tutti gli
esemplari di questo
servizio, sono in
mostra a Venezia,
fino al 29 novembre,
nello spazio
“Le Stanze del Vetro”.
“A pennellate”, leggermente
vasi di Carlo iridato con
Scarpa per applicazioni
Venini del 1942. di sottili strati
Sono in vetro di vetro rosso
trasparente e arancio.

DAL VETRO
AI MUSEI
Nato nel 1906 a Venezia, Carlo
Scarpa (sopra) esordisce come
progettista nel vetro, a Murano. Alla
fine degli anni Quaranta lascia
il vetro per dedicarsi all’architettura
e si fa conoscere per una serie
di allestimenti di mostre museali
e restauri, come quello del Museo
di Castelvecchio a Verona. A metà
anni Cinquanta ottiene l’incarico
per il riordino e l’allestimento
delle Gallerie degli Uffizi a Firenze.
La laurea in architettura, honoris
causa, gli sarà conferita nel 1978, a
pochi mesi dalla morte, avvenuta per
un incidente a Sendai, in Giappone.

Antiquariato ● 67
“Rigati e tessuti”, non si dava pace finché non trovava il
vasi a sottili modo di renderlo possibile. Non tolle-
canne vitree rava ostacoli, era in continua sfida con
policrome,
Carlo Scarpa se stesso, con i maestri e con la mate-
per Venini, 1940. ria». Questo spirito caparbio, unito a
un senso altissimo della forma e a una
sensibilità fuori dal comune per il colo-
re, fanno dei vetri di Venini di quegli
anni un’esperienza unica, rivoluziona-
ria e avveniristica.

Un colpo di fulmine in mostra.


Un’esposizione a Venezia, nel nuovo
spazio Le Stanze del Vetro (isola di
San Giorgio Maggiore 1, tel. 041-
5230869, www.lestanzedelvetro.it) fa il
punto su questo capitolo fondamentale
della storia del vetro di Murano e del
design del Novecento. Resa possibile
anche grazie al recente ritrovamento
dell’archivio Venini, che si credeva fos-
se andato perso in un incendio nel
1972, la mostra Carlo Scarpa, Venini,
1932-1947, in programma fino al 29
novembre, raccoglie 300 pezzi firmati
dal maestro e ne racconta la storia e le
battaglie, tra l’altro, attraverso film, do-
cumentari, disegni e prototipi. Una
storia d’amore col vetro che comincia
nel 1925, quando uno Scarpa giovanis-
simo, fresco di diploma in disegno ar-
chitettonico, si trova a seguire il restau-
ro di Palazzo da Mula, a Murano, sede
“Iridati”, coppia della Maestri vetrai muranesi Cap-
di vasi in sottile pellin & C. e poi a lavorare come pro-
vetro nero
fortemente iridato, gettista della stessa azienda. Giacomo
Carlo Scarpa Cappellin, che era solito terrorizzare il
per Venini, 1940. predecessore di Scarpa, Vittorio Zec-
chin, quando durante le sue visite in
fornace al sabato mattina manifestava
il suo disappunto per i pezzi meno riu-
sciti distruggendoli con il suo bastone
da passeggio, si rivela particolarmente
benevolo verso il nuovo progettista.
Quando la ditta fallisce, nel 1932, pas-

«Tra i vetri di Scarpa che amo


di più ci sono certamente i
sommersi», dice il collezionista
David Landau. «Così pesanti,
massicci, con quella straordi-
naria mescolanza di oro e bolli-
cine, danno la sensazione di
trovarsi nell’acqua, dopo un
tuffo, e da lì guardare in su,
verso i bagliori del sole».
“A fili” e “a fasce”: A BORDEAUX
coppia di vasi
con decoro
SCARPA & SCARPA
a fili policromi, In programma dal 14 settembre
Carlo Scarpa al 31 dicembre al Musée
per Venini, 1942.
des arts décoratifs di Bordeaux
(39, rue Bouffard; telefono
0033-5-56101400), la mostra
Dialogo sospeso è un doppio
ritratto di Carlo Scarpa
e di suo figlio Tobia, come
lui architetto e designer.
L’esperienza presso Venini
è fondamentale anche per la
formazione di Tobia Scarpa,
che comincerà a collaborare con
la vetreria a 22 anni, nel 1957.
In mostra, progetti architettonici
e per interni, mobili, sculture
e vetri di Carlo Scarpa accanto
a lampade, arredi, progetti
e oggetti in argento di Tobia.

“Murrine romane”,
coppia di vasi
a tessere vitree
trasparenti
nere e rosse,
di Carlo Scarpa
per Venini, 1936.

Antiquariato ● 69
“Rigati e tessuti”, Scarpa affrontava il vetro da
vaso a canne vitree tecnico, non solo da designer.
rosse e nere e vaso
a sezione quadrata Voleva conoscerne tutti i se-
a canne verdi greti e per questo motivo tra-
e nere all’esterno
e rosse e nere scorreva ore intere con i mae-
all’interno, stri. E se puntava a un risulta-
Carlo Scarpa to non tollerava limiti: lottava
per Venini, 1940.
fino a renderlo possibile.

sa a Venini. «La grande intuizione di


Paolo Venini è stata proprio quella di
ingaggiare designer e architetti e dare
loro la libertà necessaria per un autenti-
co rinnovamento del vetro», sottolinea
Askan Quittenbaum, direttore
dell’omonima casa d’aste tedesca con
sede a Monaco. «Scarpa era il suo favo-
rito e insieme erano imbattibili». Così,
mentre la maggior parte delle vetrerie
muranesi continua a produrre pezzi
classici, soffiati, in stile antico, dalle
fornaci di Venini cominciano a uscire
vasi sorprendentemente nuovi, talvolta
“scandalosi”. Come quelli in vetro opa-
co, da qualcuno considerati addirittura
una degenerazione. Al di là di una sem-
pre maggiore semplificazione delle for-
me – con ispirazioni che vanno dalla
Wiener Werkstätte all’Estremo Orien-
te – la vera forza di Scarpa sta nell’aver
piegato la materia a una versatilità mai
SOMMERSI E LATTIMI AL TOP immaginata prima. L’elenco delle tipo-
logie dei vetri firmati da lui è pressoché
Modernissimi per l’epoca e lontani dal gusto delle masse, i vetri di Scarpa infinito, anche perché oltre a sperimen-
sono stati realizzati in pochi esemplari, il che li rende ancora più tare nuove soluzioni, Scarpa sa ridare
richiesti dai collezionisti. Simon Andrews, direttore del Dipartimento arti vita a tecniche antiche quasi dimenti-
decorative del XX secolo per Christie’s, si aspetta un’ulteriore crescita cate, come quella cinquecentesca dei
del mercato. I risultati d’asta più recenti vanno dai 5.200 euro per un vaso
vetri a reticello da lui riportata prepo-
“a bollicine” dei primi anni Trenta ai 18.300 euro di un “sommerso” con
tentemente in auge.
pagliuzze d’oro del 1934 fino ai 33.500 euro di un lattimo sferico del 1936.

Sotto: piccola coppa in vetro a murrine di Carlo Scarpa per Venini, 1940 Tecniche vincenti. I sommersi so-
circa, venduta per 11.160 euro da Porro & C. a Milano il 22 maggio 2012. no forse il più alto raggiungimento di
Scarpa in quei primi anni da Venini, e
ottengono enorme successo alla Bien-
nale del 1936. A tutt’oggi sono tra i
preferiti dai collezionisti. E poi ci sono
i vetri a bollicine, con una miriade di
bolle d’aria incluse nel tessuto vitreo
grazie all’aggiunta di nitrato di potassio
alla massa vetrosa. E, ancora, i vasi e i
piatti a murrine romane, fortemente
voluti da Paolo Venini, dalle superfici
scabre e irregolari. E poi gli straordinari
lattimi, candidi e dalle forme rigorose;
i corrosi, trattati con acido fluoridrico

70 ● Antiquariato
Due vetri e segatura; gli zigrinati, dai decori co-
di Carlo Scarpa per me trine; gli incisi, con motivi astratti
Venini del 1940:
vaso “a fili e fasce”
o figurativi. Il colore trionfa nelle serie
ed esemplare a puntini e strisce, in quella a cerchi e
“a fasce applicate” fasce, nei rigati, nei tessuti, nei rigoro-
verde e blu. si a incalmo e in quelli a pennellate, la
cui tecnica, raffinatissima, dà la sensa-
zione che siano stati realmente decorati
con un pennello. Semplicissimi e di
straordinaria eleganza sono gli iridati,
dall’aspetto lunare e metallico, e i lac-
cati neri e rossi. Tra i preferiti di David
Landau ci sono i granulari: nera mate-
ria ruvida in cui sono imprigionati pic-
coli frammenti candidi. Sono fragilissi-
mi e, di conseguenza, rarissimi.

La collaborazione con Venini


continuerà anche dopo che Scarpa
lascerà il ruolo di direttore artistico
per dedicarsi all’architettura. Nel
1951 porterà in visita alla vetreria il
grande architetto americano Frank
Lloyd Wright (1867-1959), che re-
sterà incantato da una ciotola inca-
miciata. Nel 1961 Scarpa firmerà per
Venini un sontuoso lampadario a po-
liedri e cinque anni dopo una vetrata.
Anche la mostra a Venezia si propone
di andare molto più in là dello scor-
cio storico che racconta, facendo da
apripista al progetto Le stanze del
vetro. Con mostre annuali sulla sto-
ria di Venini (la prossima vedrà pro-
tagonista Napoleone Martinuzzi) e
semestrali dedicate al vetro nel XX
secolo. Ma anche con un nuovo cen-
tro studi che sta lavorando a un ar-
chivio generale del vetro veneziano,
con una biblioteca specializzata e at-
traverso l’organizzazione di seminari,
convegni e laboratori.

INDIRIZZI
Galleria Barovier
Venezia, San Marco 3216;
tel. 041-5236748.
Michela Cattai
Milano, via Fiori Chiari 7;
tel. 02-36511840.
Rita Fancsaly
Milano, via Brera 6;
“Sommerso
a bollicine”, coppa in tel. 02-80509771.
vetro bicolore con Rossella Junck
inclusioni di foglia Venezia, San Marco 2004;
d’oro, 1934-36. tel. 041-3032189.

Antiquariato ● 71
LA PAROLA AGLI ANTIQUARI - 8

Tutti i capolavori di un
Giovin signore
Dopo aver fondato, a soli ventidue anni, la sua prima galleria
fiorentina, Fabrizio Moretti è “emigrato”, aprendo altri due spazi
a Londra e a New York. Un’autorità nei fondi oro, si è poi
rivolto ai dipinti antichi di epoche successive e si è imposto nel panorama
internazionale dell’antiquariato, partecipando alle biennali
di Firenze, Roma e Parigi. È stato invitato da subito a Tefaf Maastricht,
diventando anche un membro del suo board of trustees

di Fabiana Fruscella
Una sala della
galleria londinese
di Fabrizio
Moretti, al 4
S i definisce un cavallo maremmano migliorato attraver-
so un purosangue inglese, scherzando sulle sue origini.
Sì, perché Fabrizio Moretti, classe 1976, è nato a Prato da
padre toscano e madre inglese e, per continuare con la meta-
fora equina, è un giovane antiquario “di razza”. Si è affermato in breve
di Ryder Street tempo nel panorama internazionale per la qualità delle sue proposte di
(sito Internet:
morettigallery. alta epoca, fondi oro di straordinario livello. E pensare che, da giovanissimo,
com). Sopra: pensava soltanto all’equitazione. Ma non sempre le cose vanno come previsto e
“Ester e Assuero”, così Fabrizio Moretti si è trovato, un po’ per influsso familiare, un po’ per innata
olio su tela passione, a interessarsi sempre di più al mondo dell’arte, che ha imparato a co-
di Giovanni
Battista Vanni noscere a tutti i livelli, da quello base, «degli oggetti che costavano poco, al limi-
(1600-1660), te dell’originale», a quello delle grandi manifestazioni internazionali. Nel 1999,
cm 201x262. a soli ventidue anni, inaugura la sua galleria fiorentina con una mostra intitolata
A sinistra: una
sala della galleria
fiorentina di
Fabrizio Moretti,
al 17/r di piazza
degli Ottaviani,
inaugurata nel 1999.

Particolare
di “L’angelo
custode”, olio su
tela di Carlo Dolci
(1606-1686),
misura cm 78x65.
“Madonna
col Bambino tra
angeli e santi”,
tempera su tavola
di Cennino
Cennini (1370-
1440), cm 82x58.

Un “curriculum” titolato. Membro


della Fima (la Federazione Italiana Mercanti
d’Arte), dell’Associazione Antiquari d’Italia e
del Syndicat National des Antiquaires france-
se, Fabrizio Moretti (sopra) fa anche parte del
Board of Trustees di Tefaf Maastricht e nel
2004 è stato insignito in Francia del titolo di
Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres.

Da Bernardo Daddi a Giorgio Vasari, dove propone anche


diverse opere della collezione della sua famiglia. «I miei genitori
mi hanno fatto da finanziatori con questi dipinti che poi ho
venduto. Con i profitti ho avviato la mia attività e nel giro di
poco tempo sono diventato indipendente».

Un’ascesa rapidissima. Dopo la prima mostra, la strada è


stata tutta in discesa. Forse anche perché, come sostiene lo stesso
Moretti, «c’è stata una concomitanza di fortunate coincidenze e
di grande passione. Diversi mercanti internazionali mi hanno so-
stenuto “sponsorizzandomi” e questo mi ha permesso di entrare
in manifestazioni importanti. Poi», prosegue, «ho aperto anche le
sedi di Londra e di New York. In breve questo lavoro è diventato
per me una ragione di vita». Al punto da sostenere che per lui, in
fondo, i guadagni sono solo un mezzo per comprare altre opere e
poi ricollocarle, in un loop senza fine, ma molto gratificante. So-
no i fondi oro, senza dubbio, i lavori cui il suo nome è maggior-
mente legato, espressione di un periodo, quello compreso tra il
XIV e il XVI secolo, che, secondo Moretti, è il più affascinante
della storia dell’arte, anche se è dello scorso maggio una mostra a
Londra dedicata al Seicento fiorentino.

Da Firenze al board di Tefaf. La sua prima presenza alla


prestigiosa biennale dell’antiquariato di Firenze risale al 1999 e

Antiquariato ● 75
pochi anni dopo, nel 2003, Moretti par- A sinistra, dall’alto: (circa 1330-1399), importanti non soltanto per vendere, ma
tecipa alla manifestazione più importante “Madonna cm 47x25,8 anche per stringere contatti. D’altro can-
in assoluto del settore, Tefaf Maastricht. col Bambino tra (parte centrale), to, Moretti conosce l’importanza della
santi”, tavola cm 47x12,8
Quasi una legittimazione del suo valore di di Simone di (sportelli); una sala comunicazione, come ad esempio dimo-
antiquario: è infatti uno dei più giovani a Filippo Benvenuti, della galleria strano le sue presenze a diverse trasmissio-
essere ammesso con un suo stand, e suc- detto Simone fiorentina. Sopra: ni televisive dell’amico Piero Chiambret-
cessivamente, entra anche a far parte del dei Crocifissi la galleria londinese. ti e le rubriche tenute su Sky.
board. «Si è trattato di un riconoscimento
molto importante: è incredibile come all’estero si venga stimati Uno sguardo al mercato. In questa contingenza economica
più che in Italia...». Nonostante la giovane età, si potrebbe ag- negativa, come si comportano i dipinti antichi? «Il mercato di
giungere. «Ci vorrebbe maggiore collaborazione tra vecchie e altissimo livello non sente la crisi. Basta guardare i risultati delle
nuove leve, esattamente come accade a Tefaf Maastricht, dove grandi aste. Inoltre, quella degli Old master è sempre stata un
provo pure la soddisfazione dello scambio intellettuale, grazie categoria sottovalutata, anche perché sono opere che non si com-
anche alla presenza di tanti studiosi e curatori museali». Ma che prano per speculazione, ma per passione». E quindi non hanno
differenza c’è tra l’evento olandese e la biennale fiorentina? «La subito crolli proprio perché mai protagoniste di alcuna bolla
Biennale di Firenze è sicuramente una delle mostre più im- speculativa. Ma Moretti guarda sempre avanti e crede ferma-
portanti al mondo, ma Tefaf rimane un punto di riferimento mente che sia necessario attirare nuovi collezionisti: per questo
fondamentale. Purtroppo le leggi italiane, così restrittive, sono parteciperà a Frieze Masters, in corso a Londra dall’11 al 14 ot-
limitative per molti clienti stranieri, che sono restii a venire a tobre. Questa grande fiera in cui le opere esposte spaziano dai
comprare da noi». E così Moretti si muove con disinvoltura, dipinti antichi a quelli contemporanei è perfetta per Moretti, che
giostrandosi anche tra la biennale dell’antiquariato di Parigi, in dai fondi oro si è aperto al Seicento di qualità e, per sua stessa
corso dal 14 al 23 settembre (servizio a pag. 60) e quella di ammissione, potrebbe anche comprarsi un taglio di Fontana.
Roma, dal 5 al 14 ottobre (servizio a pag. 84). Appuntamenti Che la sua nuova parola d’ordine sia: “eclettismo”?

Antiquariato ● 77
INCHIESTA

Il mercato del mobile


Come investire?
Puntando sulla qualità e la rarità. È questo il consiglio unanime degli esperti
del settore. Per gli arredi di alto pregio la crisi non esiste. Per quelli
di fascia media, prezzi in gran ribasso. Dunque, è il momento di acquistare
di Laura Civinini

Tavolo da centro
di epoca Consolato
attribuito a Pierre-
Philippe Thomire,
601.000 euro
da Christie’s, Parigi,
19 settembre 2011.

S u una cosa in tanti sono d’accordo: il


mercato del mobile antico è morto!
E su un’altra gli esperti sono ancor più con-
cordi: è il momento ideale per acquistare
mobili antichi! Le due affermazioni, solo all’apparenza in
Prova a darla Giuseppe Beretti, restauratore e storico dell’arre-
do dal XVIII al XIX secolo e grande esperto di mobili Mag-
giolini: «Per capire com’è cambiato il mercato del mobile, bi-
sogna analizzare com’era strutturato dal Dopoguerra fino a
qualche anno fa. Fino al 2008 è stato un settore in continua
crescita per quanto riguarda i valori, ma non per il volume di
contrasto tra loro, richiedono una spiegazione. scambio, che aveva cominciato a diradarsi già intorno al 1994-

78 ● Antiquariato
Coppia di cassettoni
Luigi XV lastronati in
noce e radica di noce,
Veneto, XVIII secolo,
87.000 euro
da Cambi, Genova,
22 febbraio 2010.

Poltrona (di quattro)


in legno dorato
e laccato, Piemonte,
prima metà XIX
secolo, 56.000 euro
da Cambi, Genova,
11 maggio 2011.

Scrigno in ebano
e pietre dure attribuito
alle manifatture
granducali fiorentine,
1710-20, con base
francese, 1820-30,
817.000 euro,
Christie’s, Londra,
5 luglio 2012.

Antiquariato ● 79
Cornice intagliata in
legno di bosso e da frutto
di Giuseppe Maria
Bonzanigo, Torino,
1790, battuta a 75.600
euro da Sotheby’s,
Londra, 4 luglio 2012.

Cassettone in legno
decorato in pastiglia
dorata e motivi floreali,
Sicilia, metà secolo
XVIII, battuto a 42.500
euro da Pandolfini,
Firenze, 3 aprile 2012.

80 ● Antiquariato
MOBILE ANTICO:
I 7 REQUISITI
Come orientarsi nel complesso
mercato del mobile antico?
Gli esperti del settore indicano
i principali requisiti
per un acquisto sicuro.

Alta qualità, eleganza e buone


proporzioni.

Ottime condizioni e integrità:


tutte le parti devono essere
originali e i restauri mirati
e poco invasivi.

Materiali e decori di livello,


come essenze pregiate, pietre
dure, tartaruga, madreperla,
avorio, bronzo dorato.

Buona provenienza (collezioni


importanti o proprietari
famosi) e certificabilità,
con l’indicazione dei vari
passaggi di proprietà.

Funzionalità e piccole
dimensioni, per adattarsi alle
abitazioni di oggi e convivere
con arredi moderni.
Set di 12 sedie Giorgio
III su disegno di James Riconoscibilità in termini
Wyatts, probabilmente
realizzato da Gillows,
di stile, autore, scuola, regione.
1775, venduto a 588.000
euro da Sotheby’s, Costo adeguato alla qualità,
Londra, 4 luglio 2012. senza iper valutazione.

1995, per la scarsità di arredi “giusti”. La qualità innanzitutto. I risultati in legno padouk con medaglioni in avo-
Dopo il 2008, con la grande crisi finan- delle due ultime importanti aste interna- rio, ideato da Horace Walpole nel 1743
ziaria degli Stati Uniti, le cose sono ra- zionali di arredi antichi, Treaures. Prin- per Thomas Brand e aggiudicato a 1 mi-
dicalmente cambiate. Si è smesso di cely Taste di Sotheby’s e The Exceptio- lione 500mila euro, tra i top lot di Ex-
comprare mobili e oggetti antichi con nal Sale 2012 di Christie’s (tenutesi a ceptional Sale. O dallo scrigno in ebano e
la funzione di arredi e si è iniziato ad Londra, rispettivamente il 4 e il 5 luglio pietre dure delle manifatture granducali
acquistare works of art, opere d’arte. Il scorsi), sembrano confermare questa fiorentine nel 1710-1720, con supporto
cambiamento è stato dettato sia dalla nuova tendenza. «Non è del tutto corret- francese ottocentesco, battuto nella stessa
trasformazione del gusto, più spostato to parlare di crisi del mobile antico», spie- asta a oltre 800mila euro.
verso il Novecento, sia da una questio- ga a sua volta Laura Ventimiglia di
ne economica». I valori dei mobili an- Monteforte, senior specialist del Diparti- Di ogni epoca, purché unici. Dello
tichi erano diventati molto alti, in al- mento mobili e direttore del Diparti- stesso parere anche Francesco Morroni,
cuni casi persino insensati. E in pochi mento valutazioni di Christie’s. «Gli arre- direttore del Dipartimento mobili di
potevano permettersi di spendere cifre di di grande decoro, di celebre prove- Sotheby’s Italia: «Oggi si premiano l’alta
da capogiro solo per arredare la pro- nienza e con pochi restauri sono ancora qualità, l’eccellenza nei materiali, le otti-
pria abitazione. I works of art, invece, molto apprezzati dai collezionisti». Basti me condizioni di conservazione. In una
sono un investimento sicuro, più di pensare a risultati come quello spuntato parola: l’unicità». Per Morroni, non è
un fondo azionario. dal Brand Cabinet, mobiletto Giorgio II una questione di gusto o di epoca: «Non

Antiquariato ● 81
Poltrona Luigi XV
(coppia) proveniente
dal Palazzo ducale di
Colorno, Parma, metà
XVIII secolo, 47.800
euro da Sotheby’s,
Londra, 4 luglio 2012.

Coppia di cassettoni
in noce, olivo, altre
essenze e madreperla,
Lombardia, inizio XIX
secolo, 40.000 euro
da Pandolfini, Firenze,
3 aprile 2012.

ha importanza che un arredo sia del XVI


o del XX secolo, quello che influisce sul-
la valutazione è la rarità». Tra gli elemen-
ti che contribuiscono al successo di un
arredo, prosegue Francesco Morroni, ci
Commode Luigi XV sono i materiali di pregio, come le es-
di Gilles Joubert, 1770, senze rare, le pietre dure, l’avorio, la tar-
appartenente agli taruga, la malachite, gli smalti, oltre alla
arredi della corona di provenienza e all’autore. «Per i mobili
Francia, 264.000 euro
da Christie’s, Londra, francesi e tedeschi, l’ebanista ha molta
5 luglio 2012. importanza, mentre per quelli inglesi
conta più la provenienza. Ovviamente,

82 ● Antiquariato
Quattro console stile
Luigi XV laccate
e dorate (parte di un
salotto), XIX secolo,
36.000 euro,
da Cambi, Genova,
22 maggio 2010.

Kenure cabinet, epoca


Giorgio II, 1755-60,
attribuito a Thomas
Chippendale,
3.433.000 euro,
Christie’s, Londra,
18 giugno 2008.

ci sono autori che funzionano sempre e mente più bassi rispetto a qualche anno per Neri Mannelli, esperto della casa
non subiscono variazioni, come Pietro fa, quando il mercato era gonfiato, e c’è d’aste Pandolfini di Firenze, il gusto è
Piffetti (1701-1777). O le manifatture un’enorme possibilità di scelta. «Il Sette- cambiato: «Sono più apprezzati gli arre-
di nicchia, come Nottolini di Lucca, i cento è senza dubbio l’epoca più appeti- di neoclassici, dalle linee pulite e dalle
cui arredi Carlo X, di grande livello, so- bile oggi», afferma Matteo Cambi, dimensioni ridotte, facilmente colloca-
no molto apprezzati sul mercato». dell’omonima casa d’aste genovese. «Gli bili nelle abitazioni contemporanee, o
arredi Luigi XV e Luigi XVI sono mol- quelli Impero. Mentre il Seicento soffre:
Affari per tutti. E per chi non dispo- to richiesti, mentre funzionano meno i il mobile tradizionale, in noce scuro, in
ne di patrimoni a sei zeri? Anche in que- canterani del XVII secolo o i grandi ar- generale non piace più». Non c’è dub-
sto caso gli esperti sono concordi nell’af- madi in noce. Si preferiscono i mobili bio, i cambiamenti sul mercato sono ra-
fermare che è il momento giusto per laccati e dorati, con belle guarnizioni in dicali. Ma dopo la caduta c’è sempre la
fare ottimi affari. I prezzi sono decisa- bronzo dorato o marmi pregiati». Anche ripresa. Basta saperla anticipare.

Antiquariato ● 83
EVENTI

Meraviglie dal mondo in


Palazzo Venezia
Per l’ottava edizione della Biennale
dell’Antiquariato di Roma, settanta
espositori italiani e stranieri portano
il top delle loro selezioni di arredi
e oggetti d’arte. Per ridare fiducia
al mercato puntando sull’eccellenza

di Lea Mattarella

L a Biennale d’Anti-
quariato di Roma ce-
lebra la sua ottava edi-
zione in un clima tutt’altro
che euforico. La crisi c’è e si vede. È
un’emergenza economica mondia-
le e in parte anche di settore. Però i circa
70 espositori che dal 5 al 14 ottobre
partecipano a questo evento a Palazzo
Venezia, nato in collaborazione con la
Soprintendenza Speciale per il Polo
Museale di Roma, hanno trovato il loro
antidoto nell’eccellenza delle proposte.
Sono infatti convinti che non bisogna
conservare i capolavori per tempi mi-
gliori, perché le opere veramente pre-
ziose non conoscono difficoltà. La paro-
la d’ordine tra gli antiquari selezionati è
una sola: mostrare il meglio.

Una vetrina al top. Gli antiquari


partecipanti sono tutti pronti a sfog-
giare i loro gioielli che vanno da quadri
e sculture ad argenti, arredi, oggetti,
mobili e tappeti in una location in cui
saranno ammirati e magari acquisiti
dal meglio del collezionismo privato e
pubblico, cioè banche, fondazioni,
musei. C’è chi, come il decano degli

84 ● Antiquariato
DeA Picture Library, concesso in licenza ad Alinari

Alcune immagini come di consueto,


delle ultime a Palazzo Venezia,
due edizioni, dal 5 al 14 ottobre.
2008 e 2010, E in pole position
della Biennale ci sono sculture,
di Antiquariato dipinti di antichi
di Roma. L’VIII maestri, arredi
edizione si tiene, e oggetti d’arte.
“Concetto
spaziale” di Lucio
Fontana (1899-
1968) del 1967-68,
cm 92x73
(da Tornabuoni).

antiquari fiorentini Giovanni Pratesi pronti. Che rivela anche i pezzi forti del
(presidente dell’Associazione Antiquari suo stand: tra gli altri, dipinti di Orazio “Riposo durante
la fuga in Egitto”,
d’Italia) sostiene che «certo, l’arte antica Gentileschi, Mattia Preti, van Wittel. olio su tela di
è un piacere sottile che ha bisogno di Orazio Gentileschi
calma e serenità e in questo momento ce Dall’archeologia al moderno.Tra le (1563-1639),
n’è poca, ma non dimentichiamo che le new entry di questa edizione ecco un big cm 145,5x264,5
(da Lampronti).
grandi raccolte sono nate subito dopo la dell’archeologia come Cahn di Basilea,
crisi del ’29 e che i rivolgimenti econo- ma anche un gallerista impegnato sul
mici attivano processi interessanti. Inol- versante del Novecento storico come
tre il collezionista vero è una specie di Mazzoleni, che spiega: «Ho partecipato
tarantolato, come l’antiquario: è affetto al Mint e sono rimasto molto soddisfat-
da una passione morbosa relativa all’este- to. Oggi le fiere di arte contemporanea
tica e al desiderio di possedere belle ope- sono sempre più indirizzate verso le gio-
re». E da questo, a quanto pare non si vani proposte, mentre le opere degli anni
guarisce. Per questo tipo di pubblico, il Cinquanta e Sessanta che presento io
più raffinato e sofisticato, Pratesi porta in sono già un pezzo di storia dell’arte: per
Biennale due capolavori dell’Officina questo ho deciso di sperimentare Ro-
Farnesiana raffiguranti “all’antica” gli im- ma». Sbarcano a Palazzo Venezia i capo-
peratori Settimio Severo e Adriano con lavori di Alberto Burri, forte del record
la testa in bronzo e il corpo in marmi di oltre 3.600.000 euro ottenuto nell’Ita-
colorati, opere significative per la città lian sale di Sotheby’s a Londra nell’otto-
che ospita la manifestazione. A Roma, bre 2011, e di Lucio Fontana. E poi, na-
tra l’altro, gli antiquari fiorentini sono turalmente, i suoi “classici” Castellani e
tornati durante la scorsa edizione dopo Bonalumi. «Investire su Bonalumi in
una lunga diaspora. «Abbiamo riunito le questo momento può essere davvero in-
forze e oggi c’è un bel clima di collabora- teressante», spiega. «Si può acquistare
zione», spiega il romano Cesare Lam- un’opera degli anni Sessanta a 120mila

86 ● Antiquariato
Cavallo in terracotta
invetriata,
Cina, dinastia
Han (206 a.C.-220
d.C.), alto
cm 120 (da Ajassa).

Coppia di angeli
in argento del ’700,
attribuiti a Nicola
de Turris, disegno di
Francesco Solimena
(da Dario Ghio).

L’APPELLO DI
CESARE LAMPRONTI
Quello di Cesare Lampronti, presidente
del comitato organizzativo della Biennale
di Roma, è un SOS accorato: «Bisogna
cambiare la nostra legislazione: soltanto
così si sosterrà la valorizzazione del
patrimonio artistico italiano, oggi
penalizzato da regole troppo restrittive.
Per quanto riguarda i beni culturali,
l’Italia e la Grecia sono le uniche nazioni
a non aver aderito al Trattato di Maastricht
e questo si commenta da sé. Le opere
italiane sono penalizzate da una legge
di tutela troppo restrittiva com’è
oggi quella della notifica. E infatti sul
mercato hanno un valore inferiore
a quelle straniere benché la qualità sia la
medesima, se non addirittura superiore.
Succede inoltre che i collezionisti, anche
italiani, preferiscano andare a comprare
all’estero, e che moltissimi antiquari
italiani abbiano aperto delle gallerie fuori
dei nostri confini. Cosa che farò anche
io a Londra». La Biennale si pone dunque
anche come spazio di discussione
su temi importanti come questi da cui
dipende la sopravvivenza di un settore.

Antiquariato ● 87
“Natura morta”,
olio su tela
di Giovan Battista
Ruoppolo
(1629-1693),
cm 83x54
(da Art Collector).
A sinistra: teca con
intarsi in ambra,
avorio, lapislazzuli,
madreperla
ed essenze lignee,
contenente un
gruppo in avorio,
Sicilia, XVIII
secolo (dal
Quadrifoglio).

LA BIENNALE “Il consolatore”,


IN PRATICA olio su tela
di Giorgio De
L’ottava edizione della Biennale Chirico (1888-
Internazionale di Antiquariato 1978), cm 100x81
di Roma si tiene dal 5 al 14 ottobre (da Mazzoleni).
a Palazzo Venezia, in via del
Plebiscito 118 (gli autobus 40
e 64 fermano in piazza Venezia).
Sono 70 gli espositori partecipanti,
il 13 per cento dei quali
straniero, gli altri provenienti
da tutta Italia. La superficie
espositiva è di circa 1.200 metri
quadrati, il 15 per cento
in più rispetto alla scorsa edizione,
e le opere in mostra sono
almeno 2.000. I visitatori
del 2010 sono stati 17.000,
con un aumento del 51 per cento
rispetto all’edizione del 2008,
ed è un traguardo che gli
organizzatori sperano di raggiungere
e superare in questa edizione.
Il prezzo del biglietto di ingresso
intero è 10 euro, ridotto 8 euro.
L’orario della mostra è 11-20
tutti i giorni, tranne giovedì,
quando rimane aperta fino alle 23.
Per ulteriori informazioni: telefono
02-34538354, sito Internet:
www.biennale-antiquariato.roma.it

88 ● Antiquariato
Busto d’imperatore
(di una coppia),
all’antica, in bronzo
e marmi policromi,
seconda metà del
’500 (da Pratesi).

euro, una valutazione indubbiamen- nieri e una seconda di Gio-


te destinata a crescere». Tra i grandi van Battista Ruoppolo datata
nomi della prima metà del XX secolo 1653 e valutata intorno ai 120mila
Mazzoleni propone un Savinio del euro. E poi sfodera una “Nascita di Ga-
1929, un De Chirico che fonde aspira- latea” di Giuseppe Chiari e un “Eliazar al
zioni antiche e metafisiche e un Balla pozzo” di Pacecco de Rosa. «Nei mo-
futurista. Che è anche tra i pezzi forti menti di crisi», afferma, «restano i colle-
della romana galleria Russo. zionisti esperti, quelli che cercano il qua-
Croce devozionale dro che non hanno. Magari scompare
in cristallo di
La tenuta dei grandi maestri. rocca e argento, l’acquirente che punta all’opera come
Un omaggio a Roma è quello allestito Spagna, 1550 circa, arredo, ma chi raccoglie in maniera con-
nello stand in coppia di Alessandra e cm 34x16x14 sapevole è sempre lì. Per questo bisogna
Alberto Di Castro, che rivela: «Ogni (da Cesati). mantenersi su un livello alto». La pensa
anno facciamo una mostra a tema e que- nello stesso modo Maurizio Nobile di
sta volta abbiamo privilegiato un omag- Bologna, che punta su due dipinti del
gio al gusto romano». Tra le proposte ci settecentesco Alberto Carlieri, ma anche
sono due sfolgoranti dipinti di fiori su sul rinascimentale Amico Aspertini, del
specchio, alcune sculture e un trumeau quale espone un raffinato dipinto a gri-
romano del Settecento dal sapore archi- saille. Presenta inoltre un’anticipazione
tettonico. Di Castro è ottimista sull’an- di una mostra che farà in galleria dedica-
damento del mercato: «Io penso che, ta alla fine del mondo, dove compare
curiosamente, questo sia un momento “Le tre età dell’uomo”, un’opera di Gut-
positivo per l’antiquariato e soprattutto tuso del 1978. Infine, una bella novità:
per le arti decorative italiane, verso le Luigi Michielon, che organizza l’even-
quali c’è un grande interesse, che per- to, sottolinea la generosità di tutti i
sonalmente noi abbiamo già speri- partecipanti, che si sono divisi le spese
mentato a Tefaf Maastricht». Francesco del restauro dei dipinti della Cappella
Maglione di Art Collector di Pisa pun- della Passione in Santa Maria in Aquiro
ta sulle nature morte, proponendone a Roma. E se i tempi sono duri, queste
una di grandi dimensioni di Carlo Ma- sono buone notizie.

Antiquariato ● 89
I COLLEZIONISTI

Rinascimento e Barocco
Il tesoro di Zilkha
Imprenditore eclettico,
tra gli uomini più ricchi
del mondo, nato
a Baghdad, ma cosmopolita
di formazione, nell’arco
di quarant’anni ha
raccolto argenti, vetri
e porcellane preziose
di rarissima qualità

di Silvia Mapelli

P robabilmente è uno degli uo-


mini più ricchi del mondo.
Sicuramente uno dei più appas-
sionati collezionisti. Selim Zilkha,
nato a Baghdad il 7 aprile 1927, lo stesso
giorno in cui il padre, un noto e facoltoso ban-
chiere, fu costretto a lasciare l’Iraq per sfuggire
alle estorsioni nei confronti degli ebrei, è anche
un uomo molto riservato. Soprattutto quando si
tratta dei capolavori custoditi nella sua casa califor-
niana. «Collezioni molto particolari perché si focaliz-
zano su pezzi del XVI e XVII secolo. Provenienti da tutta
Europa. Francia, Germania, Italia e Inghilterra», ci rac-
conta Timothy Schroder, autore del recentissimo Re-
naissance and Baroque. Silver, Mounted Porcelain and
Ruby Glass from the Zilkha Collection (ed. Paul Holber-
ton, 60 sterline), nonché ex curatore del Dipartimento di
Arti Applicate del Los Angeles County Museum of Art.
«Raccolti nell’arco di 40 anni, gli argenti, i vetri, le por-
cellane raccontano la rivoluzione estetica dal Rinascimen-
to al Barocco. Oggetti d’arte, come la straordinaria Tazza
Aldobrandini, o il mazzo di carte da gioco appartenuto
all’Infanta Carlota Joaquina di Spagna, ma anche oggetti
d’uso quotidiano, di grande impatto e straordinaria bel-
lezza». Poco amante delle interviste, per Antiquariato mi-
ster Zilkha ha deciso di fare un’eccezione.

90 ● Antiquariato
Scodella con piatto A sinistra: coppa
in porcellana in argento, in parte
Imari e argento dorato, e noce
del 1717-22 di cocco, Germania
circa, diametro del sud, 1600 circa,
del piatto cm 21,8. alta cm 20,5.

Antiquariato ● 91
Sopra: goblet (antico calice) in vetro rubino di Brandeburgo precedente il 1700
e argento dorato, Berlino, 1700-1710 circa, con marchio di Paul Salomon
Gondrio, alto cm 19. Sotto: scodella in madreperla e argento, Inghilterra, 1610-20
circa, alta cm 9,5. A destra, dall’alto: Selim Zilkha con la compagna Mary
Hayley; tankard (boccale con coperchio) in argento, in parte dorato, Germania,
Francoforte sul Meno (città tedesca che all’epoca del Sacro Romano Impero era
al centro del commercio di ogni genere di bene di lusso), 1560-70 circa, alto cm 18.
Selim Zilkha è nato a Nell’introduzione al libro, lei ha scritto
Baghdad nel 1927, ultimo che, in un certo senso, deve a Stéphane
di sette figli, ma è cresciuto Boudin (designer voluto da Jackie Ken-
tra Libano, Egitto e Stati nedy come arredatore della Casa Bianca)
Uniti. Dopo gli studi in il suo amore per gli oggetti antichi.
America, ha lavorato nell’at- «Lo affermo perché è stato lui a instillar-
tività di famiglia (il padre mi un concetto fondamentale: solo gli
oggetti di qualità non hanno limitazioni
era banchiere), quindi si è temporanee. Non sono legati ad alcuna
trasferito in Gran Bretagna, moda e nel corso dei secoli mantengono
dove ha fondato Motherca- intatto il proprio valore».
Di fianco: coppa
re, azienda leader in prodot- in argento, in parte
ti per l’infanzia. Dopo aver- dorato, Germania Quando ha iniziato a considerarsi un
la venduta, è tornato negli del sud, 1655 circa,
alta cm 47,5.
collezionista?
Usa e ha fondato insieme «Non credo di averlo mai fatto.
con il figlio Michael la Zil- Mi considero una persona
kha Energy Company, per che compera e custodisce
ciò che ama. Il fatto che
poi aprire anche un’azienda conservi certi oggetti, e
vinicola. soprattutto li metta in
mostra all’interno
della mia casa, anche
se solo per farli vede-
re ad amici e parenti
stretti, è secondario.
Ammetto che il mio
interesse possa essere
più specifico di quello di
molte altre persone, ma
non credo che questo mi tra-
sformi automaticamente in
un collezionista nel senso
tradizionale».

Lei è proprietario di una serie


di porcellane straordinarie.
«Molti musei espongono por-
cellane orientali bianche e blu,
ma si tratta per lo più di esemplari
montati che risalgono alla metà o alla
fine del Settecento. Io, invece, ho pun-
tato su oggetti più antichi, tra il XVI e
gli inizi del XVIII secolo. Li vidi e me
ne innamorai. Ne riconobbi l’unicità e
decisi di acquistarli. In blocco. Consa-
pevole che, pur avendo a disposizione
tempo e denaro, se avessi iniziato da ze-
ro, non sarei mai riuscito a eguagliarne
la bellezza, comprai l’intera collezione
presso la galleria Kugel di Parigi. E lo
stesso ho fatto con i vetri rossi boemi.
Nel corso degli anni, ho quindi
aggiunto qualche pezzo, ma
data la scarsa frequenza con
cui appaiono sul mercato,
non si è trattato di aggiunte
sostanziali».

Antiquariato ● 93
Sopra: tankard in porcellana cinese (dinastia Qing, periodo Kangxi, 1662-1722),
montature in parte francesi e in parte tedesche, fine XVII-inizio XVIII secolo, alto
cm 23,5. Sotto: bicchiere in argento dorato, rame e smalto, Germania del sud, 1720,
Augusta, marchio di Elias Adam, alto cm 9,5. A destra, dall’alto: pot-pourri in porcellana
cinese (dinastia Qing, periodo Kangxi, 1662-1722), e bronzi dorati francesi, 1710 circa,
alto cm 14,5; coppa in vetro rubino di Boemia o Brandeburgo, secondo quarto
del XVIII secolo, e argento dorato probabilmente di Augusta, 1740 circa, alta cm 19,4.
Qual è la particolarità della sua collezio-
ne di vetri?
«Le rispondo citando Timothy
Schroder. Con circa 30 pezzi, si
tratta quasi sicuramente della
collezione privata di vetri ru-
bino all’oro più vasta e
completa al mondo. Per
lo più prodotti nella
Germania meridio-
nale e appartenenti
alla seconda fase di
questo brevissimo
fenomeno, quella
più prolifica e com-
merciale. Esplosa
attorno al 1685, la
moda dei vetri rubino
fu infatti alimentata da
una ristretta cerchia di
principi tedeschi, che la
sostennero fino al 1720
circa, quando cominciò a
essere considerata sorpassata».
A destra: versatoio
in porcellana Per i suoi acquisti, a chi preferisce rivol-
cinese (dinastia gersi, mercanti o case d’asta?
Ming, periodo
Wanli, 1573-1620) «Preferibilmente mi rivolgo ai mercanti.
e argento Ma non è detto che uno sia meglio
inglese, 1600 circa, dell’altro. Quello che mi interessa è
alto cm 31,7. l’oggetto».

Quando ha iniziato a interessarsi agli


argenti?
«Direi alla fine degli Anni 60, grazie ai
Norton (Nicolas, Jonathan e Francis,
ndr). Ha presente i pronipoti di S. J.
Phillips, il noto antiquario londinese?
Mostrandomi qualche pezzo, me ne fe-
cero subito innamorare».

Si ricorda il suo primo argento?


«Una coppa tedesca del 1620, che se
non sbaglio comprai nel 1967».

Che cosa la spinge a continuare ad am-


pliare le collezioni?
«Il piacere di averle in casa, la consape-
volezza di poterle ammirare ogni volta
che ne ho voglia. Un piacere che inclu-
de anche la collezione di animali in
bronzo che si trovano nel mio giardino.
Fu John Aspinall, un mio carissimo
amico, che me li fece conoscere. Mi
piacquero tanto che iniziai ad acquistar-
li, dalla collezione di Aspinall, e a com-
missionarli».

Antiquariato ● 95
TENDENZE

Canaletto & Guardi


Lagune record
Richiestissime dall’aristocrazia inglese nel Settecento. Oggi vendute a peso
d’oro alle aste internazionali. Sono le straordinarie vedute dei due artefici
della pittura veneziana del XVIII secolo, protagoniste di tre grandi mostre
a Parigi e a Venezia. Un genere e un mercato di assoluto successo mondiale

di Giovanna Poletti
I suoi collezionisti più celebri appartengono alla
casata dei Windsor, con la regina Elisabetta II
in testa, e ogni volta che una sua opera appare all’asta,
il mercato si infiamma. Stiamo parlando di Antonio Ca-
nal, detto il Canaletto (1697-1768), l’artista italiano che non ha
mai smesso di essere amato, non solo nel suo Paese, ma soprattut-
to all’estero. E anche oggi, alla luce dello straordinario record stabilito da
un suo splendido disegno acquerellato (2,4 milioni di euro lo scorso 3
luglio da Sotheby’s a Londra), non si direbbe passato di moda. A dire il
vero, sembra che per i vedutisti veneti sia scattata una vera e propria ma-
nia, confermata da valutazioni sempre in crescita. Le aggiudicazioni ul-
tramilionarie riguardano però solo i nomi maggiori e, in particolare,
quando si tratta di vedute veneziane. Capricci di artisti come Luca Carle-
varijs, Michele Marieschi o anche Marco Ricci, si possono trovare a
“Piazza San
Marco verso est”, prezzi compresi tra i 50 e i 200mila euro, a seconda delle di-
olio su tela mensioni e della qualità. Gli stessi autori, se la veduta è di
di Canaletto Venezia con la sua laguna e i suoi canali, possono persi-
del 1740, misura no superare il milione di euro. Sull’onda del succes-
cm 45x76 (in
mostra al Musée so delle recenti rassegne della National Gallery
Jacquemart- di Londra e Washington e approfittando
André a Parigi). del terzo centenario della nascita di
“Il Doge nel
Bucintoro
in partenza per
il Lido nel giorno
dell’Ascensione”,
olio su tela
di Francesco
Guardi, cm 66x101
(al Musée
Jacquemart-André).

© RMN (Musée du Louvre)/Béatrice Hatala


Francesco Guardi, Parigi e Venezia pittura veneziana del XVIII secolo, ma riunisce e confronta Canaletto e Guardi,
hanno organizzato tre imperdibili ap- anche per confrontare i diversi artisti che dal 14 settembre al 14 gennaio (www.
puntamenti per questo settembre. da sempre hanno estimatori e detrattori. musee-jacquemart-andre.com). Assicu-
Da una parte c’è chi apprezza il realismo randosi importanti prestiti dai maggiori
Una celebrazione parigina. Sono illuminista e quasi scientifico, talvolta musei del mondo e soprattutto ottenen-
oltre 150 le opere che i musei parigini fotografico, di Canaletto (come i colle- do ben otto opere eccezionali dalla Col-
Jacquemart-André e Maillol e il vene- zionisti e i critici inglesi), dall’altra chi lezione Reale della Corona Britannica, la
ziano Correr (vedi box) hanno radunato ama invece le atmosfere preromantiche e curatrice Bozena Anna Kowalczyk ha
nelle loro sale per celebrare una delle più quasi impressioniste di Guardi (come i realizzato una mostra panoramica, che
grandi stagioni del Vedutismo. Per gli francesi). Le due mostre parigine, pur include anche l’olandese italianizzato
appassionati è un’occasione unica non trattando lo stesso argomento, sono so- Gaspar van Wittel, considerato il padre
solo per conoscere e riconoscere i mag- stanzialmente diverse. Per la prima volta del Vedutismo, oltre a Luca Carlevarijs,
giori autori che hanno reso grande la in Francia, il museo Jacquemart-André Michele Marieschi e Bernardo Bellotto.

ALL’ASTA, MILIONI
“Venezia, il Canal Grande verso nord-
ovest”, olio su tela di Canaletto, cm 47x78,2.
PER VENEZIA
Venduto da Christie’s a Londra È dello scorso luglio l’ultimo
il 2 dicembre 2008 per 4.545.000 euro. exploit di Canaletto: da Sotheby’s
a Londra un suo disegno,
“Campo San Giacomo a Rialto”,
è stato pagato 2.423.199 euro.
Ma quando si tratta di dipinti, le
cifre lievitano considerevolmente.
Basti pensare ai 4.322.000 euro
di una “Veduta delle chiese
del Redentore e di San Giacomo”
da Sotheby’s New York lo scorso
26 gennaio, o agli oltre
27.158.000 euro pagati, sempre
da Sotheby’s, ma a Londra,
il 7 luglio 2005, per un “Canal
Grande verso il Ponte di Rialto”.

98 ● Antiquariato
Sopra: “La scala dei Giganti a Palazzo Ducale”, olio su tela di Canaletto; cm 175,2x139,5. Proviene dal castello di Alnwick, in Gran
Bretagna, dove è conservata la collezione del duca di Northumberland, che fu un suo grande committente (al Musée Maillol).
LE “IMPRESSIONI” DI GUARDI AL MUSEO CORRER
Non ha conosciuto la fama e la ricchezza di Canaletto, ma oggi i suoi dipinti sono il vanto dei più noti musei del
mondo. Ed è proprio in onore di Francesco Guardi (1712-1793) che il Museo Correr di Venezia, in occasione
del terzo centenario della nascita dell’artista, ha allestito la più grande mostra mai dedicatagli, in corso dal 28 settembre
al 6 gennaio 2013 (www.correr.visitmuve.it). L’esposizione ne esplora la produzione dagli esordi come pittore
di figure e scene alla Pietro Longhi agli estrosi capricci, passando per i tanti capolavori che tramandano le immagini
festose di Venezia nel suo secolo d’oro. Non è noto quando Guardi abbia intrapreso la sua carriera di vedutista,
forse a quaranta anni. Certo è che le opere dipinte attorno al 1755 sono ancora statiche, risentono di Canaletto
e Marieschi e non hanno ancora quel brio e quella pennellata, a tratti stenografica, che renderanno inconfondibili
le vedute dopo il 1770. A partire dal 1764 ricevette le prime commissioni da “forestieri” inglesi. Con il tempo,
le sue pennellate diventavano poco più che segni, semplici macchie di colore di sorprendente vitalità: proprio
per questa caratteristica, alcuni preferiscono le sue vedute a quelle del più celebrato Canaletto. Solo Guardi è infatti
riuscito a far rivivere le luci e le atmosfere come faranno cent’anni più tardi gli Impressionisti.

“Corteo di gondole nel Bacino di San Marco”, olio su tela di Francesco Guardi; dimensioni cm 98,1x138,1
(in mostra al Museo Correr di Venezia dal 28 settembre al 6 gennaio 2013).

INDIRIZZI
“Il Ponte di Rialto”, olio su
Canesso tela di Canaletto, realizzato
Parigi, nel 1740 circa, cm 76x45 (al
26 rue Laffitte; Musée Jacquemart-André).
tel. 0033-1-40226171.
Derek Johns
Londra,
12 Duke Street;
tel. 0044-20-78397671.
Cesare Lampronti
Roma,
via del Babuino 182;
tel. 06-3227194.
Robilant+Voena
Londra,
38 Dover Street;
tel. 0044-20-74091540.
Scarpa
Venezia,
Dorsoduro 1023a;
tel. 041-5239700.
Milano, Pinacoteca di Brera © Su concessione del Mibac
Sopra: “Veduta
del bacino
di San Marco
dalla punta
della Dogana”,
olio su tela
di Canaletto,
cm 54x71 (al
Musée Maillol).
A destra:
“Il Canale di
Cannaregio
con il Palazzo
Surian-Bellotto”,
olio su tela

© The Frick Collection


di Francesco
Guardi, misura
cm 48,9x77,5
(al Musée
Jacquemart-André).

L’elegante allestimento, che riprende il Il più amato dagli inglesi. Se da Smith, che raccoglievano ordini e pa-
gusto e la decorazione del secolo d’oro di secoli la star indiscussa dei vedutisti è gamenti degli aristocratici inglesi in
Venezia, fa dialogare gli artisti posando Canaletto, c’è una ragione. L’artista cerca di vedute-ricordo del Grand
l’accento sulle loro qualità, mettendo in conobbe immediata fortuna dappri- Tour. In seguito, il pittore si era addi-
gioco tecniche, luci, prospettive, eviden- ma a Venezia grazie alle committenze rittura trasferito a Londra per seguire
ziando le peculiarità di ciascuno. dell’impresario e mercante d’arte da vicino le richieste del duca di Bed-
La rassegna del Museo Maillol, curata Owen McSwiny e del console Joseph ford, del conte di Fitzwilliams, del
da Annalisa Scarpa e Charles Bed- conte di Carlisle e di altri aristocrati-
dington, è dedicata esclusivamente a ci. Anche questo spiega la passione
Canaletto. Tra le cinquanta opere pre- Gaspar van Wittel, nel per l’artista della regina d’Inghilterra
sentate dal 19 settembre al 10 febbra- 1720 circa, aveva fatto cono- e di colti personaggi come il professor
io (www.museemaillol.com), l’eccezio- scere al giovane Canaletto l’uso William George Constable, autore
nale Quaderno di disegni del Gabi- della camera ottica, già utiliz- nel 1962 del monumentale catalogo
netto dei disegni e delle stampe dell’Ac- ragionato di Canaletto, una vera Bib-
cademia di Venezia. Composto di 148
zata dagli artisti nordici. Ap- bia che raccoglie oltre 500 opere. E
pagine in sette fascicoli, contiene schiz- plicata all’affascinante Venezia, spiega anche la successione di quota-
zi e appunti e in mostra è sfogliabile divenne lo strumento chiave zioni a sette cifre spuntate dall’artista
virtualmente. del successo di Canaletto. nelle aste inglesi e americane.

Antiquariato ● 101
BIBLIOMANIA

Miniature antiche
Universi di carta
Dai Libri d’Ore
ai manoscritti
miniati ai preziosi
fogli singoli,
provenienti da
volumi smembrati:
il panorama
di opere dal XIII
al XV secolo offerto
a collezionisti,
esperti o a semplici
appassionati
è molto vario.
E non conosce
crisi di mercato

di laura signoretti

I tre Libri d’Ore


commissionati
da Lorenzo de’ Medici
come regalo
di nozze per le figlie.
Da sinistra: il codice
della Bayerische
Staatsbibliothek
di Monaco di Baviera;
il manoscritto
di Waddesdon Manor
in Gran Bretagna;
il codice della
Biblioteca Medicea
Laurenziana a Firenze.

102 ● Antiquariato
«Q uello per Maddalena abbia una
sovracoperta a scrigno, in oro zec-
chino e smalti. Per Luisa la legatura sia
in velluto viola, con borchie e cantona-
li in argento dorato filigranato, un grande lapislazzuli
questione è Lorenzo de’ Medici, l’epoca è quella della Firenze
rinascimentale e il risultato sono tre Libri d’Ore preziosi che
travalicano la funzione devozionale per rappresentare veri e
propri simboli di potere economico e politico. Dispersi tra la
Bayerische Staatsbibliothek di Monaco di Baviera, la Roth-
schild Collection di Waddesdon Manor in Inghilterra e la Bi-
e quattro quarzi rosa. Per Lucrezia, infine, che la lega- blioteca Medicea Laurenziana di Firenze, i tre “offizioli” dopo
tura sia in argento dorato e smalti». Parole di un padre che, fe- cinque secoli sono ora riuniti, fino al 20 ottobre, nella bibliote-
dele alla tradizione del tempo, commissiona per le figlie in ca fiorentina (tel. 055-210760; www.magnificitre.it) per “Ma-
procinto di sposarsi un compendio di preghiere da recitare nel gnifici tre. I libri-gioiello di Lorenzo de’ Medici”, vetrina d’ec-
corso della giornata, i cosiddetti “Uffici”. Solo che il padre in cezione di questi splendidi capolavori dell’arte della miniatura.

Antiquariato ● 103
Sopra: due fogli esposti a Firenze. Da sinistra: foglio 169r dal Libro d’Ore commissionato da Lorenzo de’ Medici per le nozze della figlia
Maddalena con Franceschetto Cybo, figlio naturale di papa Innocenzo VIII; il manoscritto (Ms. 16) è conservato a Waddesdon Manor;
foglio 13v dal Libro d’Ore per la figlia Luisa, promessa sposa al biscugino del padre, Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici,
detto il Popolano, morta a 11 anni nel 1488. Il codice (Ms. Ashburnam 1874) si trova nella Biblioteca Medicea Laurenziana, a Firenze.

Questa forma d’arte negli ultimi tempi ferma: «Vendiamo almeno un centinaio
ha conosciuto un singolare risveglio d’in- di manoscritti all’anno, inclusi Libri
teresse, anche «grazie a importanti mo- d’Ore e fogli medievali miniati. Non è
stre che hanno avvicinato il pubblico a facile dire che cosa attragga di più: ogni
un’espressione artistica per troppo tempo categoria ha il suo pubblico. I privati ac-
considerata “minore”», spiega Giuseppe quistano soprattutto Libri d’Ore, con
Solmi, esperto e titolare dell’omonimo immagini che offrono esperienze visive e
studio bibliografico in provincia di Bolo- che, tra i manoscritti, sono quelli meglio
gna. «Il motivo di questo successo? Per conosciuti».
capirlo basta prendere in mano un ma-
noscritto: il piacere di sfogliare un ogget- Una passione senza età. Chi è l’ac-
to unico e carico di storia, magari deco- quirente tipo? «Si va dall’appassionato di
rato con splendide miniature, regala su- pittura e miniatura all’amante della calli-
bito emozioni intense», afferma Solmi, grafia, dall’esperto medievista o cultore di
precisando che «nonostante si tratti di un testi rari al collezionista non specializzato,
genere di collezionismo non “facile” – og- senza dimenticare chi punta alla forma
getti piccoli, non vistosi che si assaporano d’investimento. Ci sono poi collezionisti
nell’intimità e racchiudono la loro bellez- che preferiscono il foglio singolo, per
za all’interno delle pagine – questa nicchia motivi economici (al costo di un volu-
di mercato è in crescita, in Italia come me si possono acquistare più fogli), di re-
all’estero». Sandra Hindman, proprieta- peribilità (collezionare manoscritti com-
ria della galleria Les Enluminures, con pleti anteriori al XII secolo è praticamen-
sedi a Parigi, New York e Chicago, con- te impossibile) o estetici (il foglio singolo

104 ● Antiquariato
Sopra: due fogli in mostra a Firenze. Da sinistra: foglio 203r del codice per Maddalena (o Libro d’Ore Medici Rothschild); nei margini,
tra festoni e putti, compare l’emblema mediceo del broncone, un tronco di alloro mozzato che rifiorisce, allusione al vigore della
dinastia medicea; foglio 14r del Libro per Luisa con l’incipit dell’Ufficio della Vergine. Sotto: particolare del decoro bas de page
del foglio 65r dell’Antifonario 4 del Secondo Maestro dell’Antifonario M di San Giorgio Maggiore a Venezia e bottega (a Bologna).

TRE VETRINE DI RARITÀ


IN ITALIA E OLTREOCEANO
BOLOGNA. “I corali benedettini di San Sisto a Piacenza”,
in corso al Museo civico Medievale (tel. 051-2193916)
dal 21 settembre al 2 dicembre, presenta otto manoscritti
pergamenacei miniati del Monastero di San Sisto a Piacenza.
Si tratta di corali quattrocenteschi che, dopo vari passaggi
di mano, il 12 novembre 2008 sono stati acquistati da un
collezionista privato all’asta londinese tenutasi da Christie’s.
FIRENZE. “Magnifici tre. I libri-gioiello di Lorenzo
de’ Medici ”, in corso alla Biblioteca Medicea Laurenziana
(tel. 055-210760) dall’11 settembre al 20 ottobre, riunisce
per la prima volta, dopo cinque secoli, i manoscritti miniati
fatti realizzare nel Quattrocento da Lorenzo il Magnifico
come dono nuziale per le tre figlie Luisa, Lucrezia
e Maddalena. I tre Libri d’Ore (cioè di preghiere) sono oggi
custoditi da tre diverse biblioteche: la Medicea Laurenziana,
la Bayerische Staatsbibliothek di Monaco e la Rothschild
Collection di Waddesdon Manor, in Inghilterra.
LOS ANGELES. “Arte devozionale nel Medioevo”, al J.
Paul Getty Museum, Getty Center (tel. 001-310-4407300)
fino al 3 febbraio presenta libri di preghiere e manoscritti
miniati di natura devozionale d’epoca medievale.

Antiquariato ● 105
Sopra, a sinistra: pagina dal Libro di preghiere di Giangaleazzo Visconti e Francesco Sforza, manoscritto miniato su pergamena, con testo
in latino, eseguito in Italia, a Pavia o a Milano, tra il 1389-1395 e il 1455 (Les Enluminures). Sopra, a destra: foglio 52 dalla “Etica
Nicomachea” di Aristotele, manoscritto miniato su pergamena da Gabriel Altadell, Italia o Spagna, 1458/9 (Jörn Günther). Sotto: foglio
con Davide che offre la sua anima a Dio in una iniziale “A”, miniato da Nerio, a Bologna intorno al 1310 (Les Enluminures).

UN MERCATO STABILE
ALL’ASTA E IN GALLERIA
«I manoscritti miniati, compresi i Libri d’Ore
e le singole miniature tratte da codici,
non conoscono flessione di mercato», spiega
Sandra Hindman, titolare della galleria Les
Enluminures di Parigi, New York e Chicago.
«Anzi, direi che un manoscritto raddoppia
il suo valore all’incirca ogni decade. Questo
perché non sono stati oggetto di speculazione,
come è avvenuto per l’arte contemporanea e la
pittura impressionista». A confermare la buona
tenuta sono anche i recenti risultati d’asta. Da
Sotheby’s Londra (dicembre 2011), un foglio
miniato a piena pagina del Maestro di Claudio
di Francia, tratto da un manoscritto francese
su pergamena del 1515 circa, è stato battuto
a 50mila euro, e nella stessa sede nel luglio
2012, un Libro d’Ore all’uso di Roma,
proveniente dal Nord della Francia e databile
al 1490, ha spuntato 74mila euro. Da Christie’s
Londra (giugno 2012) un foglio di antifonario
ha raggiunto i 17mila euro, mentre da Christie’s
Parigi (maggio 2012) un libro di preghiere
è stato venduto per 1 milione e 850mila euro.

106 ● Antiquariato
Sopra, a sinistra: carta 64, verso, di un Libro d’Ore datato 1444 e realizzato in Francia, probabilmente Parigi, da un miniatore della
bottega del Maestro di Boucicault; è un manoscritto su pergamena con miniatura a piena pagina rappresentante l’incoronazione
di Maria (Giuseppe Solmi Studio Bibliografico). Sopra, a destra: pagina di un Libro d’Ore miniato all’uso di Roma; è un manoscritto
miniato su pergamena e attribuito a Girolamo da Cremona, Ferrara o Venezia, 1470 circa (Libreria Antiquaria Pregliasco).

si può appendere alla parete)», ribadisce si stranieri deve sempre acquisire il per- zione al di fuori dei confini nazionali,
Solmi. Originari soprattutto dell’Europa messo di esportazione. Tasto dolente è causando una diminuzione considerevo-
occidentale, del Nord America, del Ca- poi la questione della notifica che in Ita- le del valore commerciale».
nada e del Giappone, i collezionisti non lia frena “di fatto” la libera circolazione
conoscono confini anagrafici, come ri- del bene. Ogni cambio di proprietà deve Falsi da museo. Per quanto riguarda i
corda Sandra Hindman: «Tempo fa, un essere preceduto dal benestare della So- falsi, a che cosa bisogna prestare attenzio-
ragazzino di otto anni iniziò ad acquistare printendenza che ne impedisce l’esporta- ne? Risponde Solmi: «I falsi moderni
da me fogli di manoscritti. Adesso studia non esistono: rifare ex novo un mano-
all’università di Harvard e non mi mera- scritto richiederebbe tempi lunghi e costi
viglierei se, tra una decina d’anni, diven- INDIRIZZI improponibili. Alla fine del XIX secolo e
tasse un ricco manager e collezionasse sino al 1930 furono spesso prodotti falsi
costosi manoscritti miniati». Dr. Jörn Günther raschiando e ridipingendo la pergamena
Rare Books AG antica. Esistono molti collezionisti di
Consigli per neofiti. Per chi muove i Basilea, Spalenberg 55; questi “falsi”, caratterizzati da incon-
primi passi in questo territorio poco bat- tel. 0041-61-2757575. gruenze stilistiche e cromatiche, spesso
Giuseppe Solmi
tuto, ma ricco di sorprese, il suggerimen- bellissimi, ma che rappresentano un Me-
Studio Bibliografico
to di Jörn Günther, antiquario di Basi- dioevo idealizzato e rivisto con occhi
Ozzano dell’Emilia
lea, è quello di rivolgersi a tre tipi di libri: (Bologna), via Stradelli moderni. Tra i falsari, il più famoso è il
un testo secolare, la Bibbia e un Libro Guelfi, 2; tel. 051-6511029 “falsario spagnolo”, cosiddetto perché
d’Ore. Va però bene anche «una piccola Les Enluminures le sue opere apparvero per la prima volta
miniatura, oppure un frammento di per- Parigi, 1 rue Jean-Jacques in Spagna alla fine dell’Ottocento. Ben
gamena manoscritto», chiosa Solmi. E Rousseau; riconoscibile per le particolari espressioni
conclude: «Ricordo comunque che qua- tel. 0033-1-42601558. dei volti, le sue opere sono molto quotate
lunque manoscritto per transitare in Pae- Libreria Antiquaria ed esposte in diversi musei».
Pregliasco
Torino, via dell’Accademia
Albertina 3;
tel. 011-8177114. Antiquariato ● 107
SUPER GIOIELLI

Castoni invisibili, fiori fantastici,


cerniere d’oro, innovazioni
tecniche studiate per stupire:
sono la ricetta del successo
della Maison nata a Parigi
nel 1906, che da subito si
affermò a livello mondiale.
Celebrata ora al Musée des Arts
Décoratifs da una grande
mostra e sempre protagonista
del collezionismo internazionale

DI MARIA LUISA MAGAGNOLI

Van Cleef & Arpels


Mito prezioso
108 ● Antiquariato
Dall’alto: clip
“Peonia” e clip
“Crisantemo” ; due
creazioni Van Cleef
& Arpels del 1937
in oro, platino,
rubini e diamanti
(in mostra a Parigi
dal 20 settembre
al 10 febbraio 2013).
A sinistra: collier Van
Cleef & Arpels, 1960
circa, con rubini,
smeraldi e diamanti,
venduto a Londra da
Christie’s il 13 giugno
2012 per 83.000 euro.

T utto comincia con un matrimonio.


È il 1895. Estelle Arpels, figlia di
un commerciante francese di pietre pre-
ziose, e Alfred Van Cleef, figlio di un taglia-
tore di diamanti, si sposano. Il loro desiderio è di
che porta i loro nomi è inaugurata nel 1906 in Place Vendô-
me a Parigi, grazie alla collaborazione tra Alfred e il cognato
Charles, cui poi si uniranno anche gli altri fratelli Arpels. Il
resto è storia: la giovane azienda si afferma rapidamente fi-
no a diventare un nome riconosciuto ovunque. La sua storia
e le sue avventure rivivono adesso in una grande mostra,
siglare l’unione con un’impresa destinata a dura- “Van Cleef & Arpels, l’arte dell’alta gioielleria” in program-
re nel tempo. Entrambi amano le pietre preziose, entrambi ma dal 20 settembre al 10 febbraio 2013 al Musée des Arts
sono nati e cresciuti nel mondo della gioielleria. La Maison Décoratifs di Parigi (www.lesartsdecoratifs.fr).

Antiquariato ● 109
Oro, brillanti
e lapislazzuli
per la coppia
di orecchini
di Van Cleef
& Arpels
degli Anni 70
(da Veschetti).

Sautoir “Ibiza”,
Van Cleef & Arpels,
1970 circa, con
coralli, ametiste
e diamanti, 530.000
euro all’asta da
Christie’s a New York
il 13 dicembre 2011
(dalla collezione
di Elizabeth Taylor).

I TESORI Braccialetto I fiori, la tecnica. Gli oltre


“Pampilles” in oro quattrocento pezzi esposti
DI LIZ TAYLOR e brillanti, evidenziano i punti di forza
Van Cleef & Arpels
«I gioielli di Van Cleef & Arpels sono un New York, della produzione. Prima fra
caposaldo della produzione orafa, dal 1946 (in mostra tutti la tecnica serti my-
Déco anni 30 ai motivi etnici dei 70 fino a Parigi). stérieux, inventata nel
ai più recenti modelli d’ispirazione 1933, fiore all’occhiello
esotica», spiega l’antiquario di Brescia della Maison: le pietre
Marco Veschetti. E un investimento preziose sono montate
sicuro. Un bel campionario lo ha fornito una accanto all’altra sen-
l’asta dei gioielli di Elizabeth Taylor,
za graffe né castoni, un
che ne possedeva diversi. Da Christie’s
metodo brevettato che
a New York il 13 dicembre 2011 un
anello con diamante cognac del 1974 è
permette di valorizzare al
arrivato a 1.762.000 euro; un girocollo massimo la pura luce del gio-
in oro con testa di leone ha toccato iello. Ne è un esempio la son-
i 685mila euro. Da Sotheby’s Ginevra, tuosa clip Crisantemo, del 1937,
invece, una demi parure con perle, in rubini e diamanti, che oltre al vir-
zaffiri, smeraldi e rubini, ha spuntato tuosismo dei maestri orafi mette in
142mila euro lo scorso 15 maggio. luce un’altra delle caratteristiche della

110 ● Antiquariato
Collier-braccialetto
“Zip”, Van Cleef
& Arpels Parigi,
1951, in platino,
oro, rubini, zaffiri,
smeraldi e brillanti
(in mostra a Parigi).

Sopra: bracciale Van Cleef & Arpels in oro, diamanti


e turchesi degli Anni 60 (da Veschetti; sito Internet
www.veschetti.com). Sotto: bracciale “Ludo”,
Van Cleef & Arpels Parigi, 1939, in mostra a Parigi.

produzione di Van Cleef & Arpels, lo conobbe varie rivisitazioni e ancora che riceve nuovo impulso: nel 1933
l’ispirazione floreale. La stessa di un oggi è in produzione: quando la zip è Louis Arpels, abile uomo d’affari e
altrettanto famoso pezzo storico, la aperta diventa una collana; chiusa, in- socialite, sposa Hélène Ostrowska,
clip Peonia, pensata in un set di due vece, si trasforma in un bracciale. Ne- nata a Monte Carlo da genitori russi.
esemplari, una con il fiore chiuso e gli Anni 40, lungo la stessa linea d’ispi- Dopo la Seconda guerra mondiale, la
l’altra con la corolla aperta. razione, si muove Passepartout, un coppia si stabilisce a New York, dove
girocollo in oro “tubo gas” con due fiori apre la sede americana di Van Cleef
Gioielli multiuso. Un principio ca- in zaffiri di Ceylon e rubini che si tra- & Arpels, destinata a rivestire un ruo-
ro alla griffe è quello della trasforma- sforma in bracciale, clip e cintura. Negli lo di primo piano nel successo del
bilità: creare gioielli duttili che posso- anni della guerra Renée Puissant restò a marchio. A Louis, che gli amici chia-
no cambiare carattere e utilizzo. Uno Parigi e paradossalmente, nonostante la mavano abitualmente Ludo, è legato
dei più famosi è la collana a zip, legata situazione, proprio allora nacquero al- il nome del famoso, omonimo brac-
alla Duchessa di Windsor che nel cuni gioielli-simbolo come quelli ispira- ciale. Ludo è formato da minuscoli
1938 aveva suggerito a Renée Puis- ti all’Uccello del Paradiso e la spilla esagoni articolati al centro di ognuno
sant, direttrice artistica della Maison e Fourragère, brevettata nel 1943. dei quali è incastonata una pietra pre-
figlia di Estelle e Alfred Van Cleef, un ziosa. In produzione fra il 1935 e il
gioiello innovativo ispirato alla cernie- L’avventura americana. Se la sto- 1950, è a tutt’oggi uno dei simboli più
ra lampo, all’epoca ormai popolare e ria della Maison prende avvio da un riconoscibili dell’alta gioielleria della
diffusa. Negli Anni 50, questo model- matrimonio è da un altro matrimonio prima metà del Novecento.

Antiquariato ● 111
INTERNI RITROVATI

Benvenuti a casa di
Franz e Sissi
A Venezia, al Museo Correr, riaprono al pubblico,
dopo un lungo e accurato restauro, gli appartamenti
abitati in varie riprese dall’imperatore Francesco
Giuseppe d’Austria ed Elisabetta di Baviera.
Un percorso dal Neoclassicismo al Romanticismo

di Francesca Montorfano
È uno spettacolo nuovo e inaspetta-
to, che colpisce per la sua magnifi-
cenza, quello che offre oggi il Museo
Correr di Venezia, e che si aggiunge a un
percorso già ricco di straordinari tesori d’arte. Sono
L’arrivo a Venezia. Sono giovani e bellissimi Franzi e
Sissi quando, il 25 novembre 1856, fanno il loro ingresso
in piazza San Marco, accolti con grande pompa dalle au-
torità, ma anche dalla freddezza e da un inquietante si-
lenzio della folla. È questa per l’imperatore Francesco
Giuseppe (1830-1916) e la diciottenne Elisabetta Amalia
infatti per la prima volta aperte al pubblico quelle Eugenia di Wittelsbach (1837-1898) la prima visita di
sale delPalazzo Reale tornate all’originario splendore Stato alla città lagunare, passata sotto il dominio austriaco
dopo un lungo restauro, dove ancora aleggia il mito dopo la caduta di Napoleone nel 1816. Un viaggio voluto
dell’affascinante principessa che vi soggiornò. per rinnovare l’immagine degli Asburgo grazie anche

Nella Sala delle


udienze degli
Appartamenti
Imperiali
al Museo Correr
di Venezia spicca
il ritratto
di Sissi, opera
di anonimo della
metà dell’800
(per informazioni:
correr.visitmuve.it).

Antiquariato ● 113
all’aura di simpatia che circonda l’impe- Sopra: dettaglio cinese sulla console Giardini Reali e il bacino di San Marco,
ratrice e per riconciliarsi con la popola- della Sala in legno dorato dove sarebbe ritornata ancora con piace-
zione dopo i tragici fatti del 1848. delle udienze; e intagliato. re, soggiornandovi per ben sette mesi tra
bronzetti Sotto: vaso in
ottocenteschi ceramica di Lodi, il 1861 e il 1862. Più volte ancora Sissi
Il recupero, ieri e oggi. Ma se, alme- e maioliche di fine XVII-inizi farà la sua apparizione a Venezia, ma
no agli inizi, furono difficili i rapporti Delft di gusto XVIII secolo. sempre di passaggio, fino all’ultima, nel
con i cittadini, sontuosa si rive- 1895, in occasione della prima
lò l’ospitalità loro riservata in Biennale, quando il Palazzo
quegli Appartamenti Impe- Reale era ormai diventato la di-
riali del Palazzo Reale dove mora veneziana di Umberto I
già avevano soggiornato Napo- e Margherita di Savoia. Con il
leone e Ferdinando I d’Austria passare degli anni, però, degli
e che, proprio per l’arrivo della Appartamenti Imperiali, diven-
coppia imperiale, erano stati tati nel Novecento proprietà
oggetto di ristrutturazioni e in- demaniale e destinati a uffici, si
terventi decorativi così impor- perse non solo l’antica bellezza,
tanti da richiedere addirittura ma addirittura il ricordo. Per
un’apposita commissione. Si- restituire loro i fasti originari
curamente Sissi deve aver ama- bisognerà così aspettare il XXI
to molto quella successione di secolo e l’intervento del Comi-
sale e ambienti sfarzosamente tato Francese per la Salva-
allestiti in uno sfavillio di stuc- guardia di Venezia che sotto
chi bianchi e oro, cristalli, affre- l’egida della Direzione Regio-
schi policromi e marmorini nale dei Beni Architettonici e
sotto gli stemmi dell’aquila im- Paesaggistici, della Soprinten-
periale e dei regni d’Austria e di denza e della Fondazione Mu-
Baviera. Un luogo dove lo sei Civici di Venezia ha pro-
sguardo poteva spaziare sui mosso e condotto il restauro

114 ● Antiquariato
Un angolo della
Sala dei pranzi
settimanali,
decorata da
Giuseppe Borsato
nel 1836.
A sinistra: nella
Camera da letto
dell’imperatrice,
lit de repos
di Eugenio
di Beauharnais.

Un angolo della
Sala del trono,
con mobili Impero
e, al centro del
tavolo, Apollino
in gesso patinato
attribuito a
Giovanni Volpato
(1732-1803).
Nello Studiolo dell’imperatrice campeggia un grande
mobile secrétaire di metà ’800 in stile neobarocco.
delle prime nove sale, in attesa che anche Sopra: primo della Sala dei stosa specchiera intagliata e dorata. Se-
le restanti, quelle riservate all’imperatore, piano sul grande pranzi settimanali. guono poi le stanze private, quella da
vengano ultimate. centrotavola Sotto: il soffitto bagno, lo Studiolo con un importante
francese Impero dell’Anticamera
in bronzo degli appartamenti, secrétaire neobarocco intagliato e lacca-
Ufficialità e quotidianità. Quello dorato e specchi, decorato da to, il Boudoir dai decori in marmorino,
nelle stanze di Sissi è un percorso della protagonista Giuseppe Borsato. microcristalli brillanti, motivi a fiori e
storia dell’arte che dal Neo- ghirlande e sulla parete “La to-
classicismo e dall’Impero ar- eletta di Venere”. Dopo la Ca-
riva al Biedermeier e al Ro- mera da letto, con gli affreschi
manticismo. I restauri hanno di Giovanni Bevilacqua e il
riportato alla luce lo splendore lit de repos di Eugenio di Be-
dei marmi e dei pavimenti, i auharnais, tra i pochi pezzi ri-
camini, le porte, gli affreschi, masti di epoca napoleonica,
gli stucchi e i decori di Gio- eccoci infine nell’anticamera e
vanni Rossi e Giuseppe Bor- quindi nella Sala Ovale, con
sato, ornatista e scenografo già decorazioni di ispirazione
in auge ai tempi di Napoleone, pompeiana e busti in marmo
mentre nuove tappezzerie fe- di Napoleone e Maria Luisa
deli alle originali, realizzate e d’Austria. «Con il recupero di
donate dall’azienda Rubelli, questi spazi un’importante pa-
sono state poste sulle pareti. gina di storia dell’Ottocento a
Ecco così la Sala dei pranzi lungo rimossa è stata final-
settimanali con soffitto a grot- mente restituita alla città», ha
tesche, affreschi policromi alle dichiarato Gabriella Belli, di-
pareti e figure alate a rilievo; rettrice della Fondazione Mu-
quella del Trono, con eleganti sei Civici di Venezia. «Un pas-
mobili Impero e lampadario so ulteriore verso un museo
settecentesco di Murano, e la sempre più flessibile e dinami-
Sala delle udienze con poltro- co, più ricco di proposte. Verso
ne del XVIII secolo e una fa- un Grande Correr».

Antiquariato ● 117
Saranno Famosi
DI FIANCO: cucù Foresta Nera con gallo,
1920 (530 euro, Artfour). SOTTO: raro
orologio a cucù Foresta Nera decorato con
orsi, Germania, 1930 (2.400 euro, Artfour).

SOPRA: monumentale orologio


a cucù della Foresta Nera, Germania,
1940 (altezza cm 310, 28.000 euro,
Artfour). DI FIANCO: cucù della
Foresta Nera con classico decoro
a cinque foglie e uccellino sul tetto,
carica a 12 ore, Germania, fine XIX
secolo (800 euro, Antichi Vizi).

È ARRIVATA L’ORA DEL... CUCÙ


Dai primi modelli a scudo agli esemplari a casetta che custodiscono l’uccellino
e altri automi. È caccia all’orologio della Foresta Nera. Di Michela Delfino

R einterpretati da designer
contemporanei, come
il Cu-cu di Pascal Tarabay
(Diamantini & Domeniconi,
do”, uno schermo piatto di-
pinto dietro cui si celavano i
meccanismi in legno. La tra-
dizione vuole che il primo a
gliori produttori della Foresta
Nera, cui si deve anche il cucù
da tavolo. Come il pendolo,
l’orologio a cucù funziona
2005) o il Cu-clock di Naoto inserire un cucù in un orolo- grazie al movimento di due o,
Fukasawa (Magis, 2011), gli gio sia stato il tedesco Franz nei modelli musicali con au-
orologi a cucù sono tornati di Anton Ketterer. La casetta tomi, tre pesi in ghisa da rica-
moda. Quello classico, che fa con le foglie di vite (Bahnhäu- ricare una volta al giorno o
parte dell’immaginario collet- sle), da cui discendono le va- dopo otto giorni. Immanca-
tivo, è in legno di tiglio o di rianti “a cinque foglie”, “trofeo bile, in ogni caso, l’uccellino
pino finemente intagliato e di caccia” e “chalet svizzero”, che sbuca dalla finestra per
proviene dalla Foresta Nera, fu disegnata invece nel 1850 dare l’ora facendo il verso del
nella Germania sud-occiden- dell’architetto Friedrich Ei- cuculo. Si trovano da Artfour,
tale. Gli esemplari più antichi, senlohr. La realizzò per la pri- in Germania (www.artfour.
risalenti a metà Settecento, ma volta nel 1854 Johann Cucù fine ’800 (1.300 euro da com), e da Antichi Vizi a Mi-
erano in realtà a forma di “scu- Baptist Beha, uno dei mi- Christie’s, New York, 2009). lano (www.antichivizi.com).

118 ● Antiquariato
Notizie Italia

SOPRA, DA SINISTRA: la formella con Storie della Creazione, prima e dopo il restauro. Si tratta di una delle dieci
formelle realizzate in bronzo e oro da Lorenzo Ghiberti (1378-1455), per la porta del Paradiso del Battistero di Firenze.

IL PARADISO IN DIECI FORMELLE


A Firenze, dopo un restauro di 27 anni, torna la porta di Ghiberti per il battistero
cittadino. E a palazzo Strozzi si celebra l’arte degli Anni Trenta. Di Laura Signoretti

FIRENZE RARITÀ A QUATTRO RUOTE


Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore; tel. 055- FIRENZE. Palazzo, Conventino e Giardino della
Gherardesca, Four Seasons Hotel; infoline 010-0897006.
230885, www.operaduomo.fi.it. Dall’8 settembre.
Dal 28 al 30 settembre. Al via la terza edizione
Ci sono voluti 27 anni a Lorenzo Ghiberti (1378-1455), scul-
di “uniques special ones®”, concorso ed esposizione
tore, orafo e architetto nella Firenze rinascimentale, per realiz- di auto di lusso e auto d’epoca, durante la quale
zare quella porta in bronzo e oro così sublime da farla definire sfilano un centinaio di quattro ruote uniche per design
“del Paradiso” da Michelangelo Buonarroti. E altri 27 ne so- e storia. Tra queste l’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara
no occorsi perché tornasse all’originale splendore dopo i danni Sport Spider 1935 della Carrozzeria Touring,
provocati dall’alluvione che colpì il capoluogo toscano nel appartenuta a Benito Mussolini, e la Jaguar XK 120
1966. Nel 1985 la porta, con le sue del 1949 dell’attore americano Clark Gable.
8 tonnellate di peso, un’altezza di O, ancora, le vetture appartenute a teste coronate,
5,20 metri, una larghezza di 3,10 come la Rolls-Royce Val d’Isère, commissionata
metri e uno spessore di 11 centi- dal sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah.
metri, passa nelle mani dell’Opifi-
cio delle Pietre Dure di Firenze che SOTTO: Alfa Romeo 6C 2300 Pescara Sport Spider
1935, Carrozzeria Touring, appartenuta a Mussolini.
ora, terminato il restauro, la resti-
tuisce al pubblico e alla città. Da
ammirare in una grande teca con
un vetro frontale al Museo
dell’Opera del Duomo di Firenze.

DI FIANCO: visione d’insieme,


dopo il restauro, della Porta
del Paradiso, realizzata in bronzo
e oro da Lorenzo Ghiberti
per il Battistero di Firenze.
Notizie Italia

BESANA BRIANZA (MONZA BRIANZA)


Villa Filippini; tel. 0362-996368. Dal 29 settembre al 22
novembre.
Il 17 luglio 1912 nasceva a Milano Aligi Sassu, pittore e scul-
tore che ha attraversato la storia dell’arte italiana partendo da
una formazione futurista per giungere, dopo aver aderito al “Tre adolescenti in ginocchio visti di schiena”, matrice in rame
movimento “Corrente”, a una cifra stilistica assolutamente (sopra) e stampa (sotto) di Giandomenico Tiepolo (1727-1804).
personale in cui la realtà incontra il
mito. A cento anni dalla nascita,
una retrospettiva ne ripercorre la
vicenda artistica in una cinquanti-
na di dipinti.

“Argonauti”, 1934, tempera


di Aligi Sassu (1912-2000);
misura cm 50x70.

PAVIA
Scuderie del Castello Visconteo di Pavia; tel. 02-45496874
/ 0382-538932. Catalogo Silvana Editoriale. Dal 15 set-
tembre al 16 dicembre.
Al pittore svizzero Charles Gley-
re che gli rimproverava di dipin-
gere per divertimento, Pierre VENEZIA
Auguste Renoir (1841-1919) Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento veneziano; call cen-
avrebbe risposto: «Per forza! Se ter 848-082000, tel. 041-42730892. Fino al 15 ottobre.
non mi divertissi, non dipinge- Il corpus delle acqueforti di Giambattista Tiepolo (1696-
rei!». Quel gusto per la vita, che 1770), dalla serie dei “Capricci” (1733-1742 circa) e da quel-
è stato anche il tratto dominante la degli “Scherzi di fantasia” (1743-1757), è riunito, per la
della sua arte, torna ora nella prima volta, alle matrici restaurate nella rassegna Tiepolo
rassegna Renoir. La vie en pein- Nero. Un evento che permette di scoprire il complesso pro-
ture. Del pittore della “joie de cesso artistico che porta l’immagine, incisa in controparte sul
vivre” sfila una selezione di di- rame, alla luminosità del foglio stampato. In mostra anche
“Bagnante”, olio su tela
pinti, pastelli e disegni che cele- stampe del figlio Giandomenico (1727-1804) – tra cui la
di Pierre-Auguste brano la bellezza femminile e raccolta “La fuga in Egitto” – che continua l’attività incisoria
Renoir (1841-1919). quella di tutta la natura. del padre, nonché alcuni disegni e bozzetti a essa collegata.

TRIESTE BOLOGNA
Civico Museo di Storia e Arte, Orto Lapidario; tel. 040- Museo Civico Medievale; tel. 051-2193916. Edizione
310500 / 308686. Fino al 15 novembre. fac-simile pubblicata da Electa Mondadori. Dal 21 set-
Winckelmann e l’arte presso gli egizi è la mostra che invita a tembre al 21 ottobre.
conoscere l’importante e vasta collezione egizia del museo trie- Nel 1947 l’editore parigino Tériade dava alle stampe un volu-
stino, forte di oltre un migliaio di reperti e materiale di studio, me realizzato dal pittore fauve Henri Matisse (1869-1954),
tra cui le incisioni. Da non perdere il monumento o cenotafio in una tiratura limitata di 250 copie. Il titolo, coniato dall’edi-
di J.J. Winckelmann, del 1833, in- tore in accordo con l’artista, si riferiva al principio di improv-
torno al quale venne creato, dieci visazione con cui i testi nell’opera erano assemblati alle im-
anni più tardi, l’Orto Lapidario. magini. Nasceva così Jazz, libro d’artista costituito da 20 ta-
vole colorate à pochoir (stencil) ispirate al circo, alla danza, al
Un foglio di papiro, proveniente
teatro, al viaggio. In occasione di “Artelibro Festival del Libro
dalla ricca sezione di arte d’Arte”, tradizionale manifestazione bibliofila in corso a Bo-
egizia del Civico museo triestino. logna dal 21 al 23 settembre, una di quelle copie è presentata
“I Bari”, replica autografa della
tela eseguita da Caravaggio, attorno
al 1595, per il cardinale del Monte.

MONTE S. MA-
RIA TIBERINA
(PERUGIA)
Palazzo Museo Bour-
bon del Monte; tel.
“Il circo”, illustrazione di Henri Matisse dal libro d’artista 075-8571004. Dal 28
“Jazz”, edizioni Tériade, Parigi 1947. settembre al 7 ottobre.
Un inedito dipinto di Caravaggio, ritrovato di recente e raffigu-
nella rassegna Jazz Matisse. Un libro d’artista della colle- rante “I Bari” – replica autografa della tela eseguita attorno al
zione Mingardi. È una rara occasione per ammirare da vici- 1595 per il cardinale Francesco Maria del Monte – e una sua co-
no quelle composizioni astratte che Matisse, ormai ultraset- pia antica, anch’essa inedita, sono i protagonisti della mostra I
tantenne e malato, imparò a “dipingere con le forbici”, grazie Bari a confronto. Il giovane Caravaggio nella casa del cardi-
alla tecnica del découpage, con ritagli di carta dal cromati- nale Francesco Maria del Monte. A corredo, una ventina di
smo intenso e brillante assemblati su grandi tavole. opere di caravaggeschi.

FIRENZE ROMA
Palazzo Strozzi; tel. 055-2645155, www.pa- Scuderie del Quirinale; tel. 06-
lazzostrozzi.org. Catalogo Giunti Edito- 39967500. Catalogo Skira. Dal
re. Dal 22 settembre al 27 gennaio. 27 settembre al 20 gennaio.
Novantasei dipinti, 17 sculture e 20 og- Attualmente di Johannes Vermeer
getti di design rievocano nella rassegna (1632-1675), “maestro della luce” e
Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fasci- tra i protagonisti della grande sta-
smo lo stato dell’arte, nell’epoca cruciale gione artistica dei Paesi Bassi nel
che precedette la Seconda guerra mon- XVII secolo, si conoscono 37 dipin-
diale, e i suoi protagonisti. Si va dai rap- ti. Pare non ne abbia realizzati più di
presentanti delle varie “scuole” come Achil- 50 e, comunque, solo 26 dei suoi
le Funi (Milano), Lorenzo Viani e Ottone capolavori – presenti in 15 diverse
Rosai (Firenze), Felice Carena e Antonio collezioni, ma nessuna italiana –
Donghi (Roma), Francesco Menzio e Gigi possono essere spostati. La rassegna
Chessa (Torino), Carlo Sbisà (Trieste) all’avan- Vermeer, il secolo d’oro dell’arte
guardia di Licini e Prampolini, Birolli, Sassu e olandese ne presenta ora otto ac-
Fontana, fino al design di Baldessari e Albini. canto a una cinquantina di opere di
artisti suoi contemporanei: Carel Fa- “Ragazza con
cappello rosso”,
“Il fiocinatore (Pescatore di fiocina)”,
britius, Pieter de Hooch, Gerard ter 1665/67, olio su tela,
1934, gesso colorato, oro, argento, nero Borch, Gerrard Dou, Gabriel Metsu di Johannes Vermeer
e bianco di Lucio Fontana (1899-1968). e Frans van Mieris. (1632-1675).

VISIONI DI FIRENZE PICCOLI, MA GRANDI L’ARTE DI CAPOGROSSI


Firenze Galleria d’arte moderna Palazzo Milano Biblioteca Nazionale Braidense, Venezia Peggy Guggenheim Collection,
Pitti; tel. 055-290383. Catalogo Sillabe. Sala Maria Teresa; tel. 02-86460907 int. Palazzo Venier dei Leoni; tel. 041-2405
Fino al 28 ottobre. La mostra “Firenze 507 o 536. Dal 28 settembre al 13 ottobre. 411. Dal 29 settembre al 10 febbraio.
negli occhi dell’artista. Da Signorini Tra le iniziative concertate per celebrare le “Capogrossi. Una retrospettiva” vuole
a Rosai” presenta 49 dipinti, tra vedute Giornate Europee del Patrimonio (29-30 ripercorrere l’iter artistico di Giuseppe
e rappresentazioni cittadine. Si parte dal settembre) si segnala “Piccoli, piccolissimi, Capogrossi (1900-1972) attraverso una
Settecento di G.M. Terreni e attraverso anzi grandissimi. Libri di piccolo formato settantina di opere, tra dipinti e lavori
Signorini, Pucci e Orlando di Collalto si e libri d’artista”. Mostra che, per il 29esimo su carta. Uno dei capolavori esposti è la
giunge alla Firenze “pratoliniana” di Rosai. anniversario della fondazione Archivio grande tela “Superficie 210” del 1957.
Libri d’Artista di Fernanda Fedi e Gino
“Via di S. Margherita Gini, riunisce mini-libri d’artista accanto “Superficie 210”,
a Montìci”, 1933 a volumi dal XVI al XX secolo, di formato 1957, olio su
circa, olio su tela ultra tascabile, selezionati tra i fondi tela di Giuseppe
di Ottone Rosai. storici e moderni della Biblioteca. Capogrossi.
Agenda Italia

LA CITTÀ E IL TEMA LE OPERE E LA SEDE LA CITTÀ E IL TEMA LE OPERE E LA SEDE


A Aosta Dipinti e tecniche miste di Kandinsky, accanto Firenze La storia e la cultura dei nativi d’America
a lavori di Arp, Domela, Dorazio, Magnelli, illustrate da dipinti, sculture e fotografie
Wassily Miró, Picabia e Veronesi. La nuova dalle collezioni del Gilcrease Museum.
Kandinsky e Museo Archeologico Regionale frontiera
l’astrattismo tra Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta Palazzo Pitti
Italia e Francia Info: tel. 0165-275902. Catalogo Sillabe
“Au Milieu”, 1942, olio su tavola Info: www.unannoadarte.it
Fino al 21 ottobre di Wassily Kandinsky. Fino al 9 dicembre Copricapo Sioux, fine ’800.

Aosta Importante nucleo di opere di Giorgio G Genova Ceramiche da tavola e da arredo del ’900
Giorgio De Chirico (1888-1978), tra cui alcuni inediti. Le forme della Wolfsoniana e maioliche, porcellane e
De Chirico. intelligenti. terraglie seicentesche dalle Civiche Raccolte.
Il labirinto Centro Saint-Bénin Ceramiche in
dei sogni Catalogo Silvana Editoriale dialogo tra Museo di Strada Nuova, Palazzo Tursi
e delle idee Info: tel. 0165-274401/272687. XVII e XX secolo Info: tel. 010-279185.
“Bagnante in riva a un torrente”, 1950, “Boccale Policentrico”, 1929,
Fino al 30 settembre olio su tela di Giorgio De Chirico. Fino al 30 settembre terracotta di Tullio d’Albisola.
B Bologna Novanta dipinti del XVII secolo riuniti Genova Dipinti e opere d’arte ricostruiscono
Pittura barocca dal celebre direttore d’orchestra la figura del diplomatico genovese
nella collezione e collezionista (1911-1996). Giacomo Durazzo tra Genova, Parigi, Vienna e Venezia.
del maestro 1717-1794, Museo di Palazzo Reale, Teatro
Francesco Palazzo Fava teatro musicale del Falcone
Molinari Pradelli Info: tel. 051-19936305. e collezionismo Info: tel. 010-2710236/286.
“Il ratto d’Europa”, 1650 circa, olio “Giovanni Luca II Durazzo”, 1705,
Fino al 7 ottobre su tela di Guido Cagnacci. Fino al 7 ottobre olio su tela di Domenico Parodi.

Bologna Strumenti scientifici, modelli di artiglierie, Guidonia Sculture, corredi funerari etruschi,
quadri, trattati e disegni riuniti da Montecelio reperti epigrafici di Alatri e il gruppo
La scienza Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730). (Roma) marmoreo della Triade Capitolina.
delle armi Museo di Palazzo Poggi
Catalogo edizioni Pendragon Archeologi Ex convento San Michele
Info: tel. 051-2099610. tra ’800 e ’900 Info: tel. 0774-301290/303435.
Fino al Monumento celebrativo di L.F. Marsili, Triade Capitolina (Minerva, Giove, Giunone),
4 novembre di Ottavio e Nicola Toselli. Fino al 5 novembre fine del II secolo d.C.

Bordighera Opere di Casorati, Morandi, Fontana, M Marostica Cento tra disegni, dipinti
(Imperia) Martini e Manzù dagli Anni 20 ai 60. (Vicenza) e litografie del pittore veneziano.
Sguardi sul ’900. Cosroe Dusi.
Collezionismo Fondazione Terruzzi Diario artistico Castello Inferiore
privato tra gusto Catalogo Skira del Tintoretto Catalogo Skira
e tendenza Info: tel. 0184-276111. dell’Ottocento Info: tel. 0424-72127.
“I due atleti”, olio su tela di Mario Sironi “Ritratto di Mugik”, tempera su carta
Fino al 30 settembre (1885-1961). Fino al 14 ottobre di Cosroe Dusi (1808-1859).
C Caserta 39 opere del pittore e scenografo tra vedute, Milano Il soggetto dell’Uomo scimmia attraverso
rovine, capricci e scenografie teatrali, oltre a locandine di film, tavole originali di maestri
Antonio Joli dipinti coevi dei veneti Marieschi e Bellotto. L’urlo di Tarzan. del fumetto, gadget, foto e memorabilia.
tra Napoli, Roma La leggenda
e Madrid. Reggia di Caserta compie 100 anni WOW Spazio Fumetto
Info: tel. 0823-448084. Info: tel. 02-49524744; www.museowow.it
“Capriccio con Arco di Traiano a Benevento”, Fino al Prima edizione del 1912 del romanzo
Fino al 14 ottobre olio su tela di Antonio Joli (1700-1777). 23 settembre “Tarzan” di Edgar Rice Burroughs.
F Fano (Pesaro Dipinti, album e documenti d’archivio Montelupo L’arte orientalista e gli scambi di modelli
Urbino) inediti di Bucci (1887-1955) accanto Fiorentino decorativi nel bacino del Mediterraneo
a opere di Martini, Oppi, Sironi, Wildt. (Firenze) attraverso dipinti, sculture, arredi, ceramiche
Anselmo Bucci e opere grafiche, dall’Ottocento a oggi.
e gli amici Galleria Carifano, Palazzo Corbelli Verso Oriente Palazzo Podestarile
di Novecento Info: tel. 199-151123. e ritorno Info: tel. 0571-518993/51352.
“La Bigia”, 1922, olio su tela Alzatina in legno dipinto realizzata, prima
Fino al 30 settembre di Anselmo Bucci (Montrasio Arte Monza). Fino al 14 ottobre del 1886, da Roberto Guastalla.

Firenze Dipinti, sculture, codici miniati, arte sacra P Possagno Gessi, disegni e gouache documentano
e profana dal 1375 al 1440. (Treviso) l’importanza della danza nell’opera
Bagliori dorati. di Antonio Canova (1757-1822).
Il gotico Galleria degli Uffizi Canova
internazionale Catalogo Giunti e la danza Museo e Gipsoteca Antonio Canova
a Firenze Info: tel. 055-294883. Catalogo Terra Ferma Edizioni
“Adorazione dei Magi”, 1423, Fino al Info: tel. 0423-544323.
Fino al 4 novembre tavola di Gentile da Fabriano. 30 settembre “Danzatrice”, tempera di Antonio Canova.
Firenze Cento dipinti inediti ricompongono la R Rieti L’iconografia di San Francesco attraverso
storica collezione Roster, Del Greco, Olschki. dipinti, sculture e preziosi paramenti sacri.
Da Fattori Francesco il
al Novecento Villa Bardini Santo. Capolavori Musei Civico e Diocesano, Palazzo
Catalogo casa editrice Leo S. Olschki nei secoli e dal Potenziani Fondazione Varrone
Info: tel. 055-20066206. territorio reatino Info: tel. 0746-259291.
“Cavallina nera”, olio su tavola “Riposo in Egitto con san Francesco”, 1520
Fino al 4 novembre di Giovanni Fattori (1825-1908). Fino al 4 novembre circa, di Antonio Allegri detto il Correggio.

124 ● Antiquariato
Agenda Italia

LA CITTÀ E IL TEMA LE OPERE E LA SEDE LA CITTÀ E IL TEMA LE OPERE E LA SEDE


Roma 300 pezzi, tra vasellame, gioielli Tolmezzo Tavole, incisioni e affreschi del friulano
e mosaici dal VI secolo a.C. al tardo Impero. (Udine) Gianfranco del Zotto da Socchieve
Vetri a Roma (1450 circa-1511), detto da Tolmezzo.
Curia Iulia, Foro romano Gian Francesco
Catalogo Electa da Tolmezzo Palazzo Frisacco
Info: tel. 06-39967700. e la sua epoca Info: tel. 0433-41247/466220/929290.
Fino al Alabastron in vetro decorato con motivo “Profeta”, 1493, affresco di G.F. da Tolmezzo
16 settembre a zig zag, fine VI-inizio IV secolo a.C. Fino al 7 ottobre della chiesa di San Martino a Socchieve.

Roma Sette secoli di storia della Chiesa in 130 tra Torino In esposizione una selezione di rari disegni
dipinti, sculture, oggetti d’arte e oreficeria. di Francesco Mosso (1848-1877).
I Papi della Museo Nazionale di Castel Francesco Mosso
memoria Sant’Angelo Tra Bohème GAM Torino - Wunderkammer
Catalogo Gangemi Editore e Scapigliatura Info: tel. 011-4429518.
Info: tel. 06-6819111.
“Ritratto di Clemente IX Rospigliosi”, 1667, Fino al “Testa di vecchio di tre quarti”, 1870-1874,
Fino all’8 dicembre olio su tela di G.B. Gaulli detto “il Baciccio”. 30 settembre carboncino e gessetto bianco di Francesco Mosso.

Rovereto Ottanta opere, tra dipinti e disegni, di Willi Trento Armi e armature, per battaglia e parate,
(Trento) Baumeister (1889-1955). I cavalieri dal Medioevo al Rinascimento.
dell’imperatore.
Willi Baumeister MartRovereto Duello e guerra Castello del Buonconsiglio
(1889-1955). Catalogo Electa nelle armerie Castel Beseno
Dipinti e disegni Info: tel. 800-397760 / 0464-438887. rinascimentali Info: tel. 0461-233770/0464-834600.
“KFLS”, 1936, olio su tela “Ritratto di un ufficiale di cavalleria”, dipinto
Fino al 23 settembre di Willi Baumeister (1889-1955). Fino al 18 novembre attribuito a Frans Luycx (1604-1668).

Rovereto Opere, fotografie, libri e corrispondenza Trieste Quaranta incisioni, tra autografi
(Trento) di Balla e Depero, Crali, di Rembrandt e fogli di bottega,
Prampolini e Thayaht, tra gli altri. Rembrandt. dalla collezione Malaspina.
Ricostruzione Incidere la luce. Scuderie del Castello di Miramare
futurista MartRovereto I capolavori Catalogo Silvana Editoriale
Info: tel. 0464-438887. della grafica Info: tel. 02-45496874.
“Condottiero. Il Duce come pietra miliare” “Faust”, 1652, bulino e puntasecca
Fino al 30 settembre (particolare), 1929, scultura di Thayaht. Fino al 7 ottobre di Rembrandt.
S Stra (Venezia) Settanta opere per raccontare vari aspetti V Venaria 13 esemplari unici delle famose uova pasquali
della vita lavorativa, tra XIX e XX secolo. (Torino) di Carl Fabergé (1846-1920) e 350 capolavori
Nobiltà del lavoro. della fabbrica orafa di San Pietroburgo.
Arti e Mestieri Museo Nazionale di Villa Pisani Fabergé La Venaria Reale, Sala delle Arti
nella pittura Catalogo Umberto Allemandi Editore alla Venaria Catalogo Silvana Editoriale
veneziana dell’800 Info: tel. 049-502270. Info: tel. 011-4992333.
“Le mondine in Polesine”, 1885, Fino al “Uovo Galletto” in oro, diamanti, perle,
Fino al 4 novembre olio su tavola di Ettore Tito (1859-1941). 9 novembre smalti, San Pietroburgo 1900.

Stra (Venezia) Trenta fotografie storiche del veneziano Venezia Acqueforti, e relative matrici, di Giambattista
Tomaso Filippi (1852-1948). Tiepolo (1696-1770) e del figlio
Arti e Mestieri Tiepolo nero. Giandomenico (1727-1804).
nell’obiettivo di “Casa del Giardiniere”, Villa Pisani Opera grafica Ca’ Rezzonico, Museo
Tomaso Filippi Info: tel. 049-502270. e matrici incise del Settecento veneziano
Info: tel. 848-082000 / 041-42730892.
Fino al “Studio di figura di donna: pescivendola”, “Tre adolescenti in ginocchio...”, matrice
30 settembre Venezia 1894-97, foto di Tomaso Filippi. Fino al 15 ottobre in rame incisa da Giandomenico Tiepolo.
T Teramo 220 maioliche di Castelli dal XVI al XVIII Venezia La “Fuga in Egitto”, telero di Tiziano,
secolo dalla collezione Matricardi. accanto a venti opere di grandi maestri
Capolavori Il Tiziano mai veneti, tra cui Giorgione, Bellini e Lotto.
della maiolica Pinacoteca Civica visto. La Fuga in Gallerie dell’Accademia
castellana: dal ’500 Catalogo Umberto Allemandi Editore Egitto e la gran- Catalogo Marsilio
al terzo fuoco Info: tel. 0861-250873/24054. de pittura veneta Info: tel. 041-5200345.
Bottiglia in maiolica policroma,1555-65, La “Fuga in Egitto”, 1507 circa, olio su tela
Fino al 31 ottobre Castelli, bottega Pompei. Fino al 2 dicembre realizzato da Tiziano Vecellio.

Tivoli (Roma) Oltre 50 sculture, rilievi, gemme e monete. Venezia Al museo di Altino opere vetrarie d’epoca
romana e area veneta; al Museo di Murano
Antinoo. Villa Adriana, Antiquarium Vetro Murrino vetri murrini dal XIX secolo a oggi.
Il fascino del Canopo da Altino
della bellezza Catalogo Electa a Murano Museo Archeologico di Altino
Info: tel. 06-39967900. Museo del Vetro di Murano
Ritratto di Antinoo in bronzo su base Fino al Info: tel. 0584-52030.
Fino al 4 novembre in marmo. 6 gennaio 2013 Esemplare murrino della vetreria Moretti.

Tivoli Vasi da pompa, preziose ceramiche, raffinate Viareggio In retrospettiva le opere del pittore pisano
posate accanto a mestoli e attrezzi da cucina. (Lucca) Odoardo Borrani (1832-1905).
Magnificenze Arazzi, nature morte, disegni, tessuti dell’epoca.
a tavola. Le arti Villa D’Este Borrani. Al di là Centro Matteucci per l’Arte Moderna
del banchetto Catalogo De Luca Editori d’Arte della macchia Catalogo Edizioni Centro Matteucci
rinascimentale Info: tel. 0774-335850. Info: tel. 0584-430614.
Coppa Turbo marmoratus, in conchiglia Fino al “Il dispaccio del 9 gennaio 1878”, 1880,
Fino al 4 novembre di madreperla e argento dorato, XVI secolo. 4 novembre olio su tela di Odoardo Borrani.

Antiquariato ● 125
Notizie Estero

LA MODERNITÀ UN SECOLO DOPO


A Colonia le opere e gli artisti di una mostra storica. La scultura
di Aristide Maillol torna a Rotterdam. Hodler è a New York. Di Laura Signoretti

COLONIA AL DI LÀ DELLA FINESTRA


Wallraf-Richartz-Museum & Fondation Corboud; tel.
LUGANO. Museo d’Arte e Museo Cantonale d’Arte;
0049-221-22121119. Fino al 30 dicembre. tel. 0041-58-8667214. Catalogo Skira. Dal 16 settembre
Nel 1909, a Düsseldorf, un gruppo di giovani artisti e di amanti al 6 gennaio. “Una finestra aperta sul mondo”: così
dell’arte si legò in una Sonderbund (unione speciale), la cui fama l’umanista, architetto e ingegnere Leon Battista Alberti,
si deve anche a tre rassegne d’arte internazionali tenutesi nel nel celeberrimo trattato De Pictura (1436), definiva
1910 e nel 1911 a Düsseldorf e nel 1912 a Colonia. Quest’ulti- il quadro quale luogo del processo artistico.
ma, in particolare, ebbe il merito di rappresentare una sintesi del Una metafora presa a
modernismo europeo grazie alla presenza di 173 artisti, per un prestito dal titolo della “Ritratto di giovane donna
totale di 577 tele e 57 sculture. Un secolo dopo, tornano a riunir- mostra che, spaziando da o Dama dei gelsomini”,
si nella mostra 1912. Missione Modernità protagonisti di quel- Albrecht Dürer a Piet 1485-1490, olio su tavola
la “avventura” come Cézan- Mondrian, indaga il tema di Lorenzo di Credi.
ne, Gauguin, Macke, della finestra, il rapporto
Munch, Nolde, Picasso, tra spazio interno e spazio
Schiele, Signac, van Gogh: esterno al dipinto e gli
120 le opere esposte. sviluppi della sua rap-
presentazione. Si va dalla
esemplificazione delle
IN ALTO, DA teorie albertiane nelle
SINISTRA: “Pescatrici.
Tahiti”, 1891, olio opere di Lorenzo di Credi e
su tela di Paul Gauguin; di Pieter de Hooch alla resa
“Donna incantata”, “emotiva” dei romantici
1911, olio su tela Johann Heinrich Füssli o
di Ferdinand Hodler. Hans Thoma; dalle
DI FIANCO: ricerche moderniste di
“La radura”, 1906/07,
olio su tela di Henri- Albers e Mondrian a quelle
Edmond Cross. surrealiste di Duchamp e
In mostra a Colonia. Magritte.
Notizie Estero “La caduta d’Issione”,
1588 circa, olio
su tela di Cornelis
van Haarlem.

BOSTON gni e le incisioni di Hendrick


MFA Museum of Fine Arts; Goltzius e con gli scritti
tel. 001-617-2679300. teorici di Karel van
Da settembre. Mander (artisti con i
Il Museo di Belle Arti di Bo- quali formò l’“Accademia di Haarlem”,
ston inaugura tre detta anche “I Manieristi di Haarlem”) giocarono un ruolo
nuove gallerie. La fondamentale nello sviluppo dell’arte nell’Olanda set-
Michael C. Ruett- tentrionale. La retrospettiva Cornelis van Haarlem, il
gers Gallery, intitolata “Michelangelo olandese”, (1562-1638), la prima dedi-
all’uomo d’affari che ha do- catagli, presenta ora una quarantina di opere dove l’ispira-
nato al museo 14 rare mo- zione tratta dai maestri italiani, primo fra tutti Michelange-
nete d’oro d’età romana, è lo Buonarroti, si rivela nelle sue caratteristiche figure aggra-
dedicata alla antica numi- ziate e allungate, ritratte in pose eleganti, sinuose e comples-
smatica e ospita 500 mo- se, in scene di vita quotidiana, bibliche e mitologiche.
Orecchino con Nike (Vittoria
nete d’epoca greca e roma- alata) che guida un carro a due
na. La galleria delle pietre cavalli, 350-325 a.C., in oro.
preziose e della gioiellieria HAARLEM
dell’antica area mediterranea presenta oltre 200 oggetti dalle Teylers Museum; tel. 0031-23-5160960. Dal 28 settem-
collezioni di gemme del museo e 150 preziosi manufatti aurei. bre al 6 gennaio.
La William I. Koch Gallery, infine, è destinata a rappresenta- Salgono a dodici i disegni di Raffaello Sanzio (1483-1520)
re il meglio della pittura europea del XVI e XVII secolo. conservati al museo Teylers di Haarlem. La scoperta è recente e
segue studi approfonditi su fogli del museo che, un tempo at-
tribuiti ad allievi del maestro urbinate, sono oggi riconosciuti
CHANTILLY come autografi del genio
Domaine de Chantilly, Jeu dePaume; tel. 0033-3-442731 rinascimentale. La mostra
80. Dal 30 settembre al 7 gennaio. Raffaello presenta ora i
Costruito tra il 1756 e il 1758 su richiesta del principe Louis tre nuovi disegni – “Ri-
Joseph de Bourbon Condé per praticare il gioco della palla, lo tratto di giovane” (1515-
Jeu de Paume fu successivamente uti- 17), “Putto alato” (1518)
lizzato dal duca d’Aumale come vetri- e “Giosuè parla ai capi
na per le sue collezioni. Parte del Do- della tribù israeliana a Si-
maine di Chantilly, tra i maggiori siti chem” (1516-18) – accan-
storici della Piccardia, lo Jeu de Pau- to a due dipinti raffaelle-
me è stato ora recuperato dalla Fon- schi, ad alcuni fogli di sua
dazione per la salvaguardia e lo svilup- mano e ad altri di suoi col-
po di Chantilly e destinato a ospitare laboratori, tra cui Giulio
esposizioni temporanee. Come quella Romano, Perin del Vaga,
inaugurale intitolata Delacroix e l’al- Giovanni da Udine e Poli-
ba dell’Orientalismo. A raccontare doro da Caravaggio.
la nascita di questo movimento sono
esposte opere di Delacroix, Decamps “Putto alato con gli attributi di Vulcano”, 1518, sanguigna
e Fromentin, tra gli altri. sopra disegno a stilo di Raffaello Sanzio (1483-1520).

“Studio di donna ebrea”, matita


e acquarello di Eugène Delacroix PARIGI
dall’Album di viaggio (1832). Musée du Louvre; tel. 0033-1-40205317. Da settembre.
Uno dei simboli dell’Islam? Il velo! E un enorme velo, realizza-
to in vetro e maglie leggere di metallo dagli architetti Mario
HAARLEM Bellini (milanese) e Rudy Ricciotti (francese) nella corte Vi-
Frans Hals Museum, tel. 0031-23-5115775. Dal 29 set- sconti al Museo del Louvre di Parigi, si “solleva” finalmente a
tembre al 20 gennaio. mostrare la ricca raccolta di arte orientale del museo. Sono
Il pittore Cornelis van Haarlem (1562-1638) fu uno dei pro- 2.800 i metri quadrati espositivi, situati su due livelli, pronti ad
tagonisti del Manierismo olandese. I suoi dipinti, con i dise- accogliere a rotazione 2.500/3.000 pezzi di un tesoro artistico

128 ● Antiquariato
Rilegatura in pelle e “La Montagna”,
cartone con scena di 1937, bronzo
caccia, Iran, seconda di Aristide Maillol;
metà del XVI secolo. cm 193x212x103.

che conta oltre 18.000 ROTTERDAM


opere: grandi elemen- Kunsthal Rotterdam; tel.
ti di architettura, tap- 0031-10-4400301. Dal 15
peti, vetri, metalli, settembre al 10 febbraio.
avori e ceramiche che La prima mostra dello sculto-
spaziano dal VII al re francese Aristide Maillol
XIX secolo, dalla Spa- (1861-1944), fuori dai confi-
gna all’India, dalle ci- ni natali, fu organizzata dal circolo dell’arte di Rotterdam nel
viltà andaluse passan- 1913. Ora, a distanza di quasi un secolo, l’artista torna nella
do dai mammelucchi città olandese con una retrospettiva che riunisce una ventina di
e dagli ottomani. Do- sue sculture monumentali, una decina di disegni inediti e alcu-
po circa cinque anni di lavori e un costo totale di oltre 100 mi- ni dipinti e studi della formazione e della maturità. A comple-
lioni di euro, finanziato al 30 per cento dallo Stato e dal Lou- tare questo ritratto a tutto tondo di Maillol concorrono anche
vre, l’arte islamica ha trovato casa. fotografie, estratti di diari, documenti e film.

PARIGI VIENNA
Musée Marmottan Monet; tel. 0033-1-44965033. Cata- Leopold Museum; tel. 0043-1-52570. “Gi-Chiku”,
logo Éditions Hazan. Dal 20 settembre al 3 febbraio. Dal 28 settembre al 28 gennaio. calligrafia di
Muso Soseki
Grazie a un accordo tra i Musées royaux des Beaux-Arts di È all’insegna dell’inedito la mostra
(1275-1351);
Bruxelles e il Musée Marmottan di Parigi, quest’ultimo pre- Giappone. La fragilità dell’esisten- cm 590x119.
senta nella rassegna za: è infatti presentata per la prima
Rubens, Van Dyck, volta al pubblico la cinquantina di ca-
Jordaens e gli altri polavori della tradizionale pittura a
una quarantina di di- inchiostro giapponese (Sumi-e) e di
pinti fiamminghi calligrafia (Shodō), selezionati in mo-
d’epoca barocca prove- stra e provenienti dalla collezione di
nienti dai musei reali Genzo Hattori (presidente della Seiko
belgi. In mostra pittura dal 1934 al 1964, anno della sua mor-
di storia e nature mor- te). Una collezione privata che, ora di
te, ritratti, scene di ge- proprietà di Toyoko Hattori – nuora
nere e paesaggi. di Genzo Hattori –, comprende opere
dal XII fino al XX secolo. Inedite an-
che le silografie a colori nipponiche,
“Susanna
e i vecchioni”, olio
datate dal XVII al XX secolo e parte
su tela di Cornelis della raccolta del Leopold Museum,
Schut (1597-1655). che completano la rassegna.

RIVOLUZIONARI ’60 LA RICERCA DI MUNARI L’INFINITO DI HODLER


Liegi Gare des Guillemins; tel. 0032-2- Londra Estorick Collection of Modern New York Neue Galerie New York ,
5282828; www.expo-goldensixties.be. Italian Art; tel. 0044-207-704 9522. Dal Museum for German and Austrian Art;
Fino al 28 aprile 2013. Avere vent’anni 19 settembre al 23 dicembre. La rassegna tel. 001-212-6286200. Dal 20
negli anni Sessanta? Chi c’era se lo “Bruno Munari: il mio passato futurista” settembre al 7 gennaio. Sessantacinque
ricorda bene che cosa ha significato. rievoca, attraverso un’ampia selezione dipinti e venti disegni, provenienti da
Chi è arrivato dopo può farsene un’idea di opere, la ricerca artistica dell’eclettico collezioni pubbliche e private, illustrano
grazie alla rassegna “I Sessanta d’oro. designer italiano (1907-1998): dalla nella mostra “Ferdinand Hodler: uno
Avevo 20 anni nei 60”. In mostra sono iniziale esperienza futurista, intorno al sguardo all’infinito” l’arte del grande
riuniti oltre 300 oggetti originali: 1927, all’attività post-bellica (dal 1950). pittore svizzero (1853-1918).
dai manoscritti del presidente Kennedy
al libretto rosso di Mao, dalle chitarre “Macchina inutile” “Gertrud Müller”
di Jimi Hendrix e John Lennon 1934, zucca, ritratta nel 1911 da
alla Harley-Davidson di Brigitte Bardot, legno e alluminio Ferdinand Hodler
fino a un pezzo del muro di Berlino. di Bruno Munari. (1853-1918).

Antiquariato ● 129
Agenda Estero

LA CITTÀ E IL TEMA LE OPERE E LA SEDE LA CITTÀ E IL TEMA LE OPERE E LA SEDE


A Amburgo Il genio del Novecento nelle fotografie F Filadelfia Più di centocinquanta reperti, tra cui
di Avedon, Brassaï, Ray, alcuni esemplari rinvenuti nel corso di recenti
Ritratti Cartier-Bresson e Beaton, tra gli altri. Maya 2012. scavi nei pressi di Copan, in Honduras.
fotografici MK&G Museum für Kunst und Signori
di Picasso Gewerbe Hamburg del tempo Penn Museum
Info: tel. 0049-40-428134880. Info: tel. 001-215-8984000.
“Pablo Picasso”, 1933, provino a contatto in Coperchio da incensiere in argilla:
Fino al 21 ottobre gelatina d’argento di Man Ray (1890-1976). Fino al 13 gennaio rappresenta uno dei 16 re di Copan.

Arras Carrozze e vetture da corteo accanto Francoforte Il lato oscuro del movimento romantico e la sua
a dipinti, sculture, slitte e portantine evoluzione simbolista e surrealista in 130 opere:
Roules dalle collezioni del Castello di Versailles. Romanticismo dipinti, sculture, grafiche, fotografie e film.
Carrosses! Dark: da Goya
Abbaye Saint-Vaast - Musée des a Max Ernst Staedel Museum
Beaux-Arts d’Arras Info: tel. 0049-69-605098170.
Fino al 10 Info: tel. 0033-3-21712643 / 21512695. 26 settembre “La Zattera della Medusa”, 1820 circa,
novembre 2013 Calesse detto“del Delfino”. 20 gennaio acquerello su carta di Théodore Géricault.
B Basilea L’opera più matura di Edgar Degas (1834- L L’Aja Dalla oreficeria di corte giavanese d’epoca
1917) in una ricca selezione di dipinti, precoloniale (0-1500 d. C.)
Edgar Degas pastelli, disegni, sculture e fotografie. Oro da Giava. alla produzione in argento seicentesca.
Argento
Fondation Beyeler dalla Batavia Gemeentemuseum
Info: tel. 0041-61-6459700. Info: tel. 0031-70-3381111.
30 settembre “Due ballerine in giallo”, 1896 circa, Versatoio con bacile d’argento, Batavia,
27 gennaio pastello e carboncino di Edgar Degas. Fino al 4 novembre Indonesia, 1700-1728, marchiato K. W.

Boston Dipinti, disegni, stampe, acquerelli, schizzi, Londra Reperti archeologici, porcellane, miniature
fotografie e libri rari, dalla Scuola e manoscritti islamici, esemplari in metallo
Arte delle dell’Hudson River ai primi modernisti. Il cavallo: prezioso e, naturalmente, dipinti.
Montagne dall’Arabia
Bianche MFA, Museum of Fine Arts al Royal Ascot The British Museum
Info: tel. 001-617-2679300. Info: tel. 0044-20-73238000.
Fino al 7 luglio “Randolph, New Hampshire”, 1915, Fino al Cavallo e cavaliere in terracotta, VIII secolo
2013 olio su tela di William Zorach. 30 settembre avanti Cristo, epoca neo-ittita.

Boulogne- Un centinaio di sculture animalier di maestri M Martigny La pittura del Novecento in 108 opere
Billancourt del XX secolo tra cui Bugatti, Giacometti, della collezione costituita in sessant’anni
Pompon, Picasso e Zadkine, tra gli altri. La Collezione da Werner e Gabrielle Merzbacher.
100 sculture ani- Merzbacher. Il
malièr. Bugatti, Musée des Années Trente mito del colore Fondation Pierre Gianadda
Pompon… Info: tel. 0033-1-55184642. Info: tel. 0041-27-7223978.
“Le Grand Cheval”, 1914/1955, bronzo “Forme plastiche di un cavallo”, 1913-14, olio
Fino al 28 ottobre di Raymond Duchamp-Villon. Fino al 25 novembre su tela di Umberto Boccioni (1882-1916).
C Cambridge 300 capolavori funerari in giada, oro, N New York Una quarantina di creazioni del ceramista
bronzo e ceramica realizzati in Cina durante Edward Lycett (1833-1910),
La ricerca la dinastia Han (206 a.C. -220 d.C). Ambizioni per la Faience Manufacturing Company.
dell’immortalità estetiche:
The Fitzwilliam Museum Edward Lycett Brooklyn Museum
Info: tel. 0044-1223-332900 Info: tel. 001-718-6385000.
Fino all’11 Musicista in ceramica, II secolo a.C., Fino al 16
novembre dinastia Han occidentale. giugno 2013 Vaso del 1886-90, di Edward Lycett.

Catskill I paesaggi del pittore statunitense Louis New York Ottanta oggetti, da parata e d’uso,
(New York) Rémy Mignot (1831-1870), tra i dal XVI al XVIII secolo.
Worlds between. protagonisti della scuola dell’Hudson River. Argento
I paesaggi britannico. The Metropolitan Museum of Art
di Louis Rémy The Thomas Cole Historic Site Ricchezza Info: tel. 001-212-5357710.
Mignot Info: tel. 001-518-9437465. di una nazione
“Due figure in una strada di campagna vicino Zuppiera d’argento, Londra 1736-37,
Fino al 28 ottobre a un cottage”, 1850 circa, di L. R. Mignot. Fino al 20 gennaio di Paul de Lamerie (1688-1751).
E Edimburgo Una selezione di paesaggi e vedute del romano P Parigi Riuniti i dieci arazzi che illustrano storie
Giovanni Battista Lusieri (1754-1821). di Mosè realizzati, tra il 1683 e il 1685,
Allargando gli Nicolas Poussin dalla reale manifattura dei Gobelins.
orizzonti. Lusieri National Galleries of Scotland e Mosè.
e la veduta Info: tel. 0044-131-6246200. Storie tessute Galerie des Gobelins
panoramica Info: tel. 0033-1-44085349.
“Il monumento a Filopappo, Atene”, Fino al “Mosè salvato dalle acque” (dettaglio),
Fino al 28 ottobre 1805-07, olio su tela di G. B. Lusieri. 15 dicembre arazzo da un dipinto di Nicolas Poussin.
Edimburgo Oltre 300 opere, commissionate o collezionate Parigi Il trompe-l’oeil in tutte le sue varianti:
dall’imperatrice, provenienti dalle raccolte Trompe-l’œil. dagli arredi ai giocattoli, ai tessuti.
Caterina dell’Ermitage di San Pietroburgo. Imitazioni,
la Grande: pastiches Les arts décoratifs
un’imperatrice National Museum of Scotland e altre illusioni Info: tel. 0033-1-44555750.
illuminata Info: tel. 0044-300-1236789.
“Caterina II sul suo cavallo Brilliant”, dopo Fino a Piastrella a forma di gabbia per uccelli,
Fino al 21 ottobre il 1762, olio su tela di Vigilius Eriksen. novembre 2013 1780 circa, porcellana di Delft.

130 ● Antiquariato
Agenda Estero

LA CITTÀ E IL TEMA LE OPERE E LA SEDE LA CITTÀ E IL TEMA LE OPERE E LA SEDE


Parigi Oltre un centinaio di oggetti e stoviglie S Saint-Tropez Sculture di una quindicina di pittori,
Le seduzioni da tavola e da cucina in ceramica, bronzo, Da Daumier tra cui Daumier, Degas, Renoir, Gauguin,
del palato. lacca, materiali preziosi, porcellana. a Giacometti, Bonnard, Derain, Picasso e Hans Arp.
Cucinare la scultura
e mangiare Musée du quai Branly dei pittori, L’Annonciade
in Cina Info: tel. 0033-1-56617000. 1850-1950 Info: tel. 0033-4-94178410.
Teiera a forma di anatra “Ballerina che aggancia la spallina del
Fino al 30 settembre della dinastia Qing (1644-1911). Fino all’8 ottobre corpetto”, 1921-1931, bronzo di Degas.

Parigi Una sessantina di marmi di Auguste Rodin Stoccolma Oltre 110 tra dipinti, fotografie, disegni e arte
(1840-1917), per lo più da collezioni private. applicata di artisti come Anders Zorn, Carl
Rodin, la carne Luce e oscurità Larsson, Bertha Wegmann e Jeanna Bauck.
e il marmo Musée Rodin
Info: tel. 0033-1-44186110. Nationalmuseum
Info: tel. 0046-8–51954410.
“La Danaide”, marmo del 1889-90 Fino al 3 “L’artista Jeanna Bauck” ritratta in un olio
Fino al 3 marzo ideato da Auguste Rodin (1840-1917). febbraio 2013 su tela del 1881 da Bertha Wegmann.

Parigi Artisti, zingari, emarginati: la vita T Troyes 150 porcellane della manifattura nazionale
“bohémienne” in oltre 180 opere, tra di Sèvres prodotte tra il 1850 e il 1930.
Bohèmes dipinti, fotografie, sculture e oggetti d’arte. Porcellana
di Sèvres. Musée Saint-Loup
Grand Palais, entrée Clemenceau Tradizione Info: tel. 0033-25-4220090.
Info: tel. 0033-1-44131717. e modernità.
26 settembre “La Zingarella”, 1504, tempera su tavola “Ballerina” in porcellana di Jean-Baptiste
14 gennaio di Boccaccio Boccaccino. Fino al 30 dicembre Gauvenet, decoro di Marcel Prunier, 1927.

Parigi Le Havre, gennaio 1906: l’avanguardia V Vienna Nature morte e paesaggi del pittore austriaco
di artisti e collezionisti riunitisi in circolo (1846-1903) accanto a opere
Il circolo dell’arte per sostenere l’arte moderna. In 90 opere. Carl Schuch. di Manet, Cézanne, Corot e Courbet.
moderna Un maestro
Musée du Luxembourg europeo. Belvedere inferiore, Orangerie
Info: tel. 0033-1-40136200. Info: tel. 0043-1-795570.
19 settembre “La donna bionda”, 1919, olio su tela “Natura morta con mele e bottiglia”,
6 gennaio di Albert Marquet (1875-1947). Fino al 14 ottobre 1885/86, olio su tela di Carl Schuch.

Parigi Una quarantina di dipinti rievocano Vienna In mostra 60 dei 109 fogli che compongono
l’arte pittorica del collezionista, mecenate, la monumentale Processione trionfale
Henri Rouart, ingegnere, industriale Henri Rouart. L’Imperatore di Albrecht Altdorfer e della sua bottega,
l’opera dipinta Massimiliano I accanto a silografie, disegni e libri.
(1833-1912) Musée Marmottan Monet e l’età di Dürer Albertina
Info: tel. 0033-1-44965033. Info: tel. 0043-1-534830.
13 settembre “Ritratto d’Henri Rouart”, 1871, olio 14 settembre “L’imperatore Massimiliano I”, disegno
11 novembre su tela di Edgar Degas (1834-1917). 6 gennaio di Albrecht Dürer del 1518.

Parigi Una sessantina di capolavori di Manet, Vienna Oltre 120 tra vedute, scene di genere, ritratti,
Monet, Renoir, Degas, Caillebotte, tra gli paesaggi di Rudolf von Alt, Tina Blau-Lang
Impressionismo altri, e una cinquantina di abiti e accessori. Oriente e ed Emil Jakob Schindler, tra gli altri.
e la moda Occidente.
Musée d’Orsay Pittori austriaci Belvedere inferiore
Info: tel. 0033-1-40494814. in viaggio Info: tel. 0043-1-795570.
25 settembre “Nella serra”, 1881, olio su tela “Veduta costiera in Dalmazia”, 1890, olio
20 gennaio di Albert Bartholomé (1848-1928). Fino al 14 ottobre su tavola di Emil Jakob Schindler.

Potsdam Centinaia di capolavori tra le 70 stanze Vienna Una selezione di capolavori klimtiani
della monumentale reggia di Potsdam. dalla collezione del museo viennese.
Friederisiko. Capolavori a
Federico Neues Palais fuoco: 150 anni Belvedere superiore
il Grande Info: www.friederisiko.de. di Gustav Klimt Info: tel. 0043-1-795570.

“Federico il Grande”, 1745, olio su tela “Ritratto di Fritza Riedler (1860-1927),


Fino al 28 ottobre di Antoine Pesne (1683-1757). Fino al 6 gennaio 1906, olio su tela di Gustav Klimt.

Praga Conferme, nuove attribuzioni e (ri)scoperte W Washington In rassegna 28 dipinti esemplari e l’unico
nella retrospettiva dedicata al pittore praghese. Eleganza disegno noto del pittore olandese,
Jakub e raffinatezza: Willem van Aelst (1627-dopo il 1683).
Schikaneder Waldstein Riding School la pittura di na-
(1855-1924) Info: tel. 0042-2-57073136. tura morta di NGA National Gallery of Art
Willem van Aelst Info: tel. 001-202-7374215.
“In solitudine (donna seduta)”, 1884, “Natura morta”, 1677 circa, olio su tela
Fino al 21 ottobre dipinto di Jakub Schikaneder. Fino al 14 ottobre di Willem van Aelst.
R Rancate Una selezione di opere, in buona parte Washington In rassegna 140 tra dipinti, disegni
inedite, del grande pittore barocco e incisioni del pittore, illustratore
Omaggio a Pier di origine ticinese, ma attivo a Roma. George Bellows e litografo statunitense (1882-1925).
Francesco Mola
(1612-1666) Pinacoteca cantonale Giovanni Züst National Gallery of Art
Info: tel. 0041-91-8164791. Info: tel. 001-202-7374215.
“Baccanale”, olio su tela di Pier Francesco “Dempsey e Firpo”, 1924, olio su tela
Fino al 13 gennaio Mola (1612-1666). Fino all’8 ottobre di George Bellows (1882-1925).

Antiquariato ● 131
Libri

TUTTI I TESORI
DELL’AMBROSIANA
I capolavori della celebre Pinacoteca
milanese. E poi la xilografia italiana, gli
intagli di Piccini e le memorie di Rosalba
Carriera. Di Chiara Pasqualetti Johnson

“Pinacoteca Ambrosiana” a cura di AA.VV., Electa,


Milano 2012, 6 volumi (130 euro ciascuno).
Non poteva bastare un solo volume a contenere le oltre tremi-
la opere che costituiscono l’ine-
stimabile patrimonio della Pi-
nacoteca Ambrosiana di Milano.
Il nuovo catalogo sistematico
delle collezioni, infatti, è costitu-
ito da ben sei tomi che presenta-
no per la prima volta l’intero pa-
trimonio museale dell’istituzione
fondata dal cardinale Federico
Borromeo nel 1618. Accanto a
capolavori notissimi come il “Ri-
tratto di musico” di Leonardo, il
cartone preparatorio di Raffaello SOPRA: “Madonna in trono con santi
per la “Scuola di Atene” e la “Ca- e il committente” (dettaglio), olio
nestra” di Caravaggio, sono censiti e tempera su tavola del Bergognone.
lavori meno noti, talvolta persino
inediti o mai esposti, custoditi negli
archivi e normalmente inaccessibili al pubblico. Ogni opera è “La xilografia italia- Sono passati esattamente
riprodotta a colori e descritta attraverso le sue vicende attri- na.1912-2012” a cura cento anni dall’esposizione
butive, le valutazioni critiche, le esposizioni e le pubblicazio- di Marzia Ratti e Gian del 1912 che portò a Levan-
ni. Introdotta da un testo sulle vicende storiche del museo e Carlo Torre, Silvana Edi- to, in Liguria, la prima mo-
delle sue raccolte, la catalogazione procede per temi in ordine toriale, Milano 2012, stra italiana sulla xilografia.
cronologico. Il primo volume raccoglie i dipinti dal Medioe- 144 pagine, 174 illustra- Grazie a questa rassegna, ma
vo fino alla metà del Cinquecento, in gran parte firmati dai zioni in b/n (20 euro). anche al supporto della sto-
maestri veneti e leonardeschi prediletti da Federico Borromeo rica rivista d’arte
e da lui stesso scelti come esempio per i giovani pittori dell’Ac- L’Eroica, fondata
cademia. Nel secondo sono presentati i dipinti dalla seconda nel 1911, l’incisio-
metà del Cinquecento alla prima metà del Seicento, tra i qua- ne su matrici di le-
li spiccano le nature morte fiamminghe e i santi del Moraz- gno visse nella pri-
zone e di Cerano. Il terzo è dedicato al nucleo dei ritratti e ma metà del XX se-
alle tele settecentesche, il quarto riunisce i quadri dell’Otto- colo una stagione
cento e del Novecento, con opere di Appiani, Bossi, Hayez e irripetibile. Utiliz-
una sezione dedicata alle miniature, mentre nel quinto tomo zata per la mera re-
si trovano le raccolte archeologiche e le sculture. L’opera si plica di immagini
chiude con lo studio delle raccolte donate da alcune storiche fino all’invenzione
famiglie milanesi, dai Settala ai Litta Modigliani, collezionisti della fotografia,
raffinati che riunivano nelle loro eterogenee wunderkammer questa tecnica, che
manufatti precolombiani, arti applicate e numismatica. richiede un’eccezio-

132 ● Antiquariato
nale abilità manuale, diven- volume corredato da grandi di sfidare le conven-
ne veicolo privilegiato di immagini a colori che per- zioni in un secolo
molti artisti, come Felice mettono di scandagliare in che ancora relegava
Casorati, Remo Wolf, Gio- ogni dettaglio statue, paliotti la donna al ruolo di
vanni Berio. Ormai affran- e cornici. La prima parte del moglie e di madre,
cata dal pregiudizio che la volume riunisce i saggi che lasciando emergere
considerava “arte minore”, ripercorrono la vita di Piccini sullo sfondo le vi-
viene ora celebrata da una e la storiografia delle sue ope- cende storiche del
mostra itinerante (fino al 14 re, ricostruita anche grazie al tempo e i suoi in-
ottobre a La Spezia, poi a Li- ritrovamento di un mano- contri con commit-
vorno dal 26 novembre al scritto autografo del 1724 tenti, amici e nemi-
24 gennaio 2013) e attraver- che elenca e descrive parec- ci, da Luigi XV di
so la pubblicazione di un in- chie sue opere. Segue il cor- Francia e Federico
teressante catalogo, ricco di pus fotografico, costituito da IV di Danimarca ai
illustrazioni e saggi critici. un centinaio di scatti che 1757) ripercorre la sua vita, banchieri Crozat e Law, dai
Privati e istituzioni hanno mostrano la vivacità delle sue intrecciando le vicende pri- pittori Canaletto, Marco e
messo a disposizione per figure di angeli e santi inta- vate a quelle dei protagonisti Sebastiano Ricci, al caricatu-
l’occasione molti capolavori gliati, ispirati alle storie dei suoi inconfondibili ri- rista Anton Maria Zanetti,
della xilografia, tra cui spic- dell’Antico e del Nuovo Te- tratti a pastello. Costruita dal Console Smith, mer-
cano le copertine dei libri stamento. Lo studio si con- come una sequenza di fla- cante e collezionista, alla
del primo Novecento e degli shback, questa biografia ro- cantante Faustina Bordoni,
anni tra le due guerre, ormai manzata della più celebre ri- dalla poetessa Luisa Bergal-
entrate nel patrimonio stori- trattista di tutti i tempi met- li, fino al legame con Antoi-
co dell’editoria, ma anche le te in evidenza la sua volontà ne Watteau.
opere di piccolo formato co-
me gli ex libris, le grandi in-
cisioni policrome realizzate CARAVAGGIO DETECTIVE
con legni composti e quelle REALTÀ E FICTION si mescolano in questo romanzo
ispirate alla tecnica giappo- dai risvolti gialli ambientato nella Roma post
nese Nishi-Ke. Il catalogo tridentina, dove Caravaggio (1571-1610) visse per
che le riunisce è destinato quasi dieci anni dipingendo madonne e santi ispirati
soprattutto a studiosi e col- ai volti di ladri e prostitute. Proprio l’improvvisa
uccisione di una delle sue
lezionisti e costituisce una modelle “di strada”, Anna
ricognizione esaustiva sulla Bianchini, avvia la trama che
storia della xilografia italiana conduce il giovane artista e la
moderna, corredata da una clude con le schede critiche sua amante Lena a indagare tra
bibliografia e dalle biografie di ogni lavoro, una cinquan- gli angoli oscuri e corrotti della
dei maestri storici e degli au- tina di manufatti che vanno Curia e dell’Accademia, dove
inevitabilmente finisce per farsi
tori contemporanei. dall’inginocchiatoio della dei pericolosi nemici, tanto da
parrocchiale di Telgate all’an- dover fuggire da un luogo
“Giovanni Giuseppe Pic- cona dello Spasimo di Capo all’altro fino a Porto Ercole,
cini scultore” a cura di di Ponte, al paliotto di Ce- dove muore in circostanze mai
Chiara Spanio, Bolis Edi- degolo e a quello di San Siro. chiarite. Il finale resta aperto e
l a v i c e n d a n o n è s e m p re
zioni, Bergamo 2011, 226
realistica, ma la trama è indub-
pagine,199 illustrazioni a “Il segreto nello sguar- biamente avvincente e il
colori e in b/n (40 euro). do” di Valentina Casa- racconto diventa un’occasione
Non capita spesso che a un rotto, Angelo Colla Edito- piacevole per ripercorrere un
intagliatore venga dedicata re, Novara 2012, 336 pa- momento fondamentale della
un’intera monografia. Acca- gine illustrate a colori storia dell’arte italiana, anche
grazie alla scelta di aprire ogni capitolo con l’immagine
de ora a Giovanni Giuseppe (16,50 euro).
di un’opera di Caravaggio per spiegarne poi
Piccini (1661-1725), ebani- Seduta al suo scrittoio, or- la genesi all’interno dell’intreccio (“Il quadro segreto
sta lombardo la cui produ- mai anziana e quasi cieca, di Caravaggio” di Francesco Fioretti, Newton
zione viene indagata in un Rosalba Carriera (1673- Compton Editori, Roma 2012, 306 pagine, 9,90 euro).

Antiquariato ● 133
Libri
DI FIANCO: scrivania
a ribalta in quercia
intagliata di Liberty & Co.

fine Ottocento e le immagi- tre nove milioni che com-


ni pubblicate dalle riviste pongono le collezioni del
dell’epoca alle fotografie a CSAC, il Centro Studi e Ar-
colori degli oggetti giunti fi- chivio della Comunicazione
no a noi, conservati presso dell’Università di Parma.
musei e collezioni private. Suddivise in cinque sezioni
Ne emerge una gamma va- – paesaggi, lavoro, rituali,
riegata di stili che vanno da- ritratti, storie – mescolano
gli accenti esotici alle forme
più classiche. Tra i tanti,
spiccano i pezzi firmati da
Leonard Wyburd, a lungo
responsabile delle scelte stili-
stiche dell’azienda. Comple-
tano il testo una cronologia
e un curioso capitolo sugli
slogan pubblicitari usati dal
Liberty per le pubblicità del
suo negozio.

“I Mille scatti per una


storia d’Italia” a cura di
Gloria Bianchino e Artu-
ro Carlo Quintavalle,
Skira, Milano 2012, 440 scatti firmati e anonime
pagine, 344 colori e 656 istantanee che immortalano
b/n (52 euro). il volto di Cavour e le mon-
Mille furono gli uomini che dine, la marcia su Roma e le
fecero l’Italia, e mille sono sagre di paese, fino ad arri-
dei più noti grandi magaz- gli scatti selezionati da Glo- vare alle contaminazioni con
zini londinesi dell’epoca, ria Bianchino e Arturo Car- la letteratura, il cinema e la
Arthur Lasenby Liberty lo Quintavalle per racconta- pittura di lavori recenti come
(1843-1917) decise infat- re la storia italiana degli ulti- “Modello Italia 2012” di
ti di rimboccarsi le mani- mi 150 anni, scelti tra gli ol- Emilio Isgrò, in copertina.
che e mettersi in proprio.
Nel 1875 aprì in Regent
Street le porte del suo LIBRI IN FESTA
negozio, Liberty & Co., Dal 21 al 23 settembre va in scena a Bologna la nona
specializzato nella vendita di edizione di Artelibro, quest’anno dedicata al collezionismo
“Liberty’s Furniture tessuti, ornamenti e oggetti librario. Il tema viene esplorato con la mostra a Palazzo Re
1875-1915. The Birth d’arte importati dall’Estre- Enzo, dedicata alle rarità editoriali. Sono esposti volumi
of Modern Interior De- mo Oriente e di mobili dise- antichi, pubblicazioni a tiratura limitata, pezzi unici creati
dagli artisti, editoria di pregio, di nicchia e sperimentale.
sign” di Daryl Bennett, gnati dagli artisti “modern
Attorno all’evento, la città si anima di iniziative, incontri
Antique Collector’s Club, style” delle Arts & Crafts. La e conferenze, dalla Libreria
Suffolk 2012, 328 pagine, sua influenza sul gusto in- dell’Arte in piazza Nettuno
414 illustrazioni a colori glese fu enorme e il suo no- alla mostra che presenta le
e 210 in b/n (45 sterline, me diventò presto sinonimo illustrazioni di Matisse per
57,50 euro). dell’Art Nouveau inglese. La il libro “Jazz”, alla tavola
rotonda del 21 settembre
Non tutti sanno che lo stile storia di Liberty viene riper-
presso la Sala del Quadrante
Liberty deve il suo nome a corsa in questo nuovo volu- con Umberto Eco e Franco
un impiegato insoddisfatto. me che accosta le illustrazio- Maria Ricci. Info: www.
Dopo aver bussato alle porte ni originali dei cataloghi di artelibro.it.

134 ● Antiquariato
“Félicie de Fauveau” di
Silvia Mascalchi, Leo S.
Olschki, Milano 2012,
146 pagine, 30 illustra-
zioni a colori e in b/n (25
euro).
Cultrice nostalgica di un
Medioevo idealizzato, nubi-
le e femminista ante litteram,
la scultrice Félicie de Fauve-
au (1801-1886) era certa-
mente un personaggio sin-
golare per la sua epoca. Cre-
sciuta a Parigi, negli anni
della Restauration frequenta-
va il salotto della rivoluzio-
naria duchessa de Berry e
con le sue sculture suscitava
l’ammirazione di Alexandre
Dumas e Stendhal. Dopo
essere stata esiliata dalla
Francia per aver sostenuto
l’insurrezione della Breta-
gna, aveva scelto di stabilirsi
a Firenze. La sua influenza
tra gli artisti stranieri del
granducato viene esplorata

in un saggio che ricostruisce,


su ricca base documentaria,
la vicenda biografica e arti-
stica di Félicie, artefice di
un’iconografia cattolica nu-
trita dalla simbologia araldi-
ca e declinata in forme neo-
gotiche e neorinascimentali.

Antiquariato ● 135
L’esperto risponde
A cura di Sergio Baroni
Ha collaborato Laura Civinini

La rubrica di expertise è
affidata al professor
BUREAU DEL ’700
Sergio Baroni, consulente,
membro del Collegio
Lombardo periti, esperti
NAPOLETANO
e consulenti, della
Camera di Commercio
e Industria e del Tribunale Non è un trumeau, parte inferiore, che po-
di Milano. Dal suo trebbe essere definita un
studio di consulenza ma un cassettone bureau, è del XVIII seco-
per l’antiquariato (via a ribalta con alzata lo, di ebanisteria napoleta-
Madonnina 17, Milano; na. Non è possibile quindi
tel. 02-804504), Sergio Invio la foto di questo tru- considerare il suo arredo
Baroni risponderà alle meau, presumibilmente del un trumeau, ma piuttosto
vostre lettere di richiesta
per valutazioni circa ’700, appartenuto per secoli un cassettone con ribalta,
argenti, mobili, dipinti, a una nobile famiglia cala- che valuterei 10-12.000
ceramiche, gioielli e brese di origine napoletana. euro per la qualità ebani-
oggetti da collezione Non è mai stato restaurato stica e per la rarità.
piccoli e grandi, dall’alta ed è in ottime condizioni.
Ferdinando Cioffi

epoca agli anni Cinquanta Misura cm 260x152x65.


del ’900. Per conoscerne Gradirei un suo giudizio
periodo, provenienza, sull’arredo e sul valore di Ritratto virile con
stile e valore. mercato. cornice Luigi Filippo
Maria Russo - Napoli
Invio l’immagine di un ri-
GLI SPECIALISTI DI QUESTO MESE tratto in mio possesso. Gra-
Alberto Chiesa è responsabile del direi un vostro parere sul-
dipartimento di Dipinti antichi di Sotheby’s l’opera, sul periodo e sull’au-
Italia (tel. 02-29500207). Figlio d’arte tore. Le dimensioni sono cm
(il padre era il noto libraio antiquario 76x94. Dopo un accurato re-
Carlo Alberto Chiesa), ha curato stauro sono emerse, sulla pa-
vendite all’asta di assoluto prestigio. gina del libro raffigurato, al-
cune lettere: “G H (oppure
Marco Riccomini, dopo una ventennale II), A” e la data 1813.
esperienza nel mercato dell’arte, nel 2005 Paolo Ranzato
è stato nominato capo del reparto Dipinti
e Disegni Antichi di Christie’s Italia (tel. 02- Il suo ritratto virile è raffi-
3032831). Sotto la sua direzione la divisione gurato frontalmente, con
ha ottenuto numerosi successi di vendita. un braccio appoggiato su
un banco e una mano che
Giuseppe Piva è antiquario di terza regge un paio di occhiali.
generazione. Nel 2006 ha inaugurato a Milano Le lenti sono un soggetto
la sua galleria di arte giapponese (via San inusuale in pittura: quel-
Damiano; tel 02-36564455; www.giuseppepiva. le ritratte nel suo dipinto
com), nella quale tratta per lo più armature sono chiamate lorgnette
da samurai, paraventi e oggetti decorativi. (lenti pieghevoli che si
Il suo cassettone-ribalta inseriscono in un astuc-
Neri Mannelli, laureato in Egittologia, con alzata è indubbiamen- cio). L’uomo è vestito con
collabora con la Soprintendenza archeologica te un bel mobile napole- un abito prettamente in-
per la Toscana. Dal 1997 lavora per la casa d’aste tano, ma ritengo non ci sia vernale, secondo la moda
Pandolfini di Firenze (Borgo degli Albizi 26; armonia fra la parte supe- dei primi decenni del
tel. 055-2340888), per la quale cura riore e quella inferiore, che XIX secolo, e l’ambien-
due vendite di archeologia all’anno. presentano stili molto di- tazione è caratterizzata da
versi. Gli intarsi e gli ele- una voluminosa tenda
menti decorativi come verde e da un trespolo sul
Si può inviare la richiesta qualità in formato jpg, cornici, volute e lesene, in- quale è appoggiata una
COME FARE

dettagliata di expertise, all’indirizzo: fatti, sono presenti solo campana raffigurante


con una fotografia lesperto@cairoeditore.it nella parte inferiore e que- Napoleone Bonaparte.
a colori, leggibile, Si prega di inviare sto mi fa supporre che Perciò la data che si legge
dell’oggetto a: L’esperto un solo oggetto per volta quella superiore sia stata sul dipinto, 1813, po-
risponde, Antiquariato, da analizzare. Tutte
Editoriale Giorgio le lettere e le e-mail eseguita e accorpata in un trebbe indicare effettiva-
Mondadori, corso pervenute saranno secondo momento. Non mente la data di realizza-
Magenta 55, 20123 pubblicate. A causa del posso dire quando sia stata zione dell’opera: con la
Milano. In alternativa, è grande numero di richieste realizzata, ma certamente caduta di Napoleone, nel
possibile spedire i tempi di risposta non è coeva all’altra. La 1815, non vi era più
un’e-mail, allegando non sono brevi. Ce ne
un’immagine di buona scusiamo con i lettori.
per lo schema compositivo, a Letto neoclassico IN BREVE
questo quadro, datato 1626 e
conservato al Bloomington del Nord Italia
Indiana University Art Mu- Le invio alcune foto di un Portapergamene
seum. Se si trattasse di una letto a barca in mio possesso. Emauela Cervo
copia di de Ribera, quale po- Gradirei avere informazioni La sua coppia di porta-per-
trebbe essere la sua quotazio- circa l’epoca e il valore di gamene in legno laccato ros-
ne? Come faccio ad avere mercato. so, con applicazioni in
un’expertise che ne riconosca Matteo - Torino stucco o altro materia-
il valore? Potrei proporlo a le (alte cm 48) andreb-
una casa d’aste? Suppongo sia un arredo in be analizzata dal vero
Giacomo - Rimini legno di noce, con sponde da uno specialista di
simmetriche, pensato per arte orientale come
Concordo che potrebbe essere appoggiato alla pare- Giuseppe Piva (si veda
essere una copia, proba- te. Presenta una bella deco- il box a pagina 136).
bilmente coeva, del pitto- razione con motivi intagliati Non sono in grado di
re spagnolo Jusepe de e applicati. Le due sponde stabilire se si tratta di
quella ostentazione di ci- Ribera, detto lo Spagno- sono arricchite da un inta- oggetti di epoca antica
meli e oggetti napoleonici letto (1591-1652). Per glio di grandi foglie d’acanto oppure di imitazioni otto-
come avviene nel suo qua- affermarlo con certezza, che si sviluppano su tutta la centesche o del primo Nove-
dro. All’epoca era di moda però, occorre- cento.
realizzare ritratti dei per- rebbe un’analisi
sonaggi più rappresentati- diretta dell’ope-
vi della famiglia, come ra in tutte le sue Incisione
motivo di vanto per il ca- parti: andrebbe- M.B.
sato. Purtroppo, nono- ro studiati la te- Non credo che la sua stampa
stante le iniziali, non mi è la, la materia (cm 10x12,5), raffigurante
stato possibile risalire al pittorica e il te- un uomo con abiti secente-
nome dell’effigiato. Non laio. Sarebbe sta- schi, sia un’opera di Rem-
penso che la cornice dora- to molto utile brandt del 1633 (come da
ta sia coeva, perché stilisti- che avesse spedi- lei suggerito). Sup-
camente la ritengo più di to anche le im- pongo si tratti di
epoca Luigi Filippo, ov- magini del dise- un’incisione di in-
vero della metà del XIX gno conservato al Bloo- superficie. La fascia frontale, fluenza fiamminga
secolo. Suppongo possa mington Indiana Univer- sostenuta da due montanti eseguita in epoca più
trattarsi di un dipinto sity Art Museum. Se si abbelliti da rosoni ovali e tarda, forse nell’Ot-
francese, oppure lom- trattasse di una copia coe- piedi ferini stilizzati, è in- tocento, periodo di
bardo, dato che la Lom- va al dipinto, potrebbe dubbiamente la parte più gran moda per la ri-
bardia all’epoca era di do- interessare a una casa ricca di ornamenti. Qui si produzione di opere d’alta
minio francese. Lo consi- d’aste di alto livello come trova un grande elemento epoca. In tal caso il valore
dero un interessante docu- Sotheby’s. Le consiglio, intagliato, un viso femmini- sarebbe decorativo più che
mento storico, sostenuto dunque, di rivolgersi ad le di notevole armonia e di antiquariale.
da una certa raffinatezza e Alberto Chiesa (si veda il sapore ancora neoclassico,
sensibilità pittorica, e lo box a pagina 136). In at- da cui si dipartono festoni
valuto tra i 5.000 e gli tesa di ulteriori chiari- per tutta la lunghezza della Tavolino
8.000 euro. menti, valuto il suo di- fascia. È difficile stabilire Manuela Golinelli
pinto sui 4.000-5.000 con precisione la provenien- Il suo tavolino da appoggio
euro. za ebanistica, ma indubbia- con piano di forma ottago-
mente si può collocare nel nale e intarsi a foglia di vite è
Forse una copia di Nord Italia: Regno di Sar- un arredo della seconda metà
Jusepe de Ribera degna, Lombardo-Veneto, del XIX secolo, del centro
Emilia. Lo considero un Italia. Era un tipico strumen-
Ho acquistato circa 15 anni mobile della prima metà to di lavoro femminile: il ce-
fa questo quadro raffiguran- del XIX secolo di stile Re- stello di forma rettangolare
te San Sebastiano (olio su te- staurazione e la stima è sui serviva per depositare i go-
la, cm 205x156). In seguito a 2.500-2.800 euro. mitoli di lana o di filo per il
un restauro è emerso che po- ricamo a piccolo o grande
trebbe essere una copia coeva punto, molto in voga
di un dipinto di Jusepe de nell’800. I piedini con rotelle
Rebera del 1636 conservato Nudo di fine ’900 permettevano
nel Friedrich-Museum di di gusto orientalista di spostarlo
Berlino fino al 1945, quando all’interno
fu distrutto da un bombar- Le invio la foto di un quadro dell’abitazione.
damento. Dell’opera rimane in mio possesso (cm La valutazione è
solo un disegno riferibile, 100,5x85,5). Purtroppo, non sui 1.200 euro.
L’esperto risponde

IN BREVE sono in grado di decifrare il Comò della seconda Dipinto secentesco


nome dell’autore. Siete in
grado di riconoscere la firma? metà del XIX secolo di ambito emiliano
Album figurine Potrebbe trattarsi di un arti-
Emilio Di Paola sta italiano? Possiedo questo comò intar- Sono in possesso di questo
Il suo album di figurine di ani- Donatella Landi siato, con piano di marmo e dipinto su tela (cm 48x38)
mali da tutto il mondo è del due cassetti. Credo sia del raffigurante, credo, “La chia-
1950, edito dalla casa editrice Il suo dipinto raffigura ’700 o dell’800 di provenien- mata di san Giovanni apo-
Astras di Mila- u n a d o n n a s e n z a ve l i za francese, acquistato in stolo”. Lo ritengo di bella
no. Non sono sdraiata su cuscini e tap- Germania diversi anni fa. Le fattura, ma non conosco epo-
uno specialista, peti orientali, quasi tutti misure sono: cm 116x54x88. ca, autore e valutazione. Le
ma credo che la di colore rosso, con ac- Gradirei un suo giudizio cir- sarei grato, quindi, se potesse
raccolta sia mol- canto a sé un vassoio con ca il valore di mercato. darmi un suo giudizio.
to incompleta. servizio da tè, un narghi- Enza Kallookaran Franco Spadon
Non ha specifi- lè per il fumo e un vaso
cato, infatti, di fiori su un piccolo ta- Il suo piacevole comò
quante figurine volo. Tutto l’insieme è presenta una struttura
mancano per indubbiamente caratte- leggermente bombata,
ultimare le 50 rizzato da un impianto con gambe ricurve e due
pagine da cui è scenografico di sapore grandi cassetti sul fronte,
composto e questo ne penaliz- orientalista. Questa mo- ed è abbellito da un gioco
za il valore commerciale. Po- da esotica influenzò pit- di intarsi a triangoli con-
trebbe contattare il Museo tori, scuole e accademie trapposti. I decori dei
della Figurina di Modena fianchi, il finale
(www.museodellafigurina.it). dei piedi e le ma-
niglie sono in
bronzo dorato.
Posate Presenta, infine Il suo dipinto presenta
Piero Trombella un piano in mar- un’iconografia alquanto
Purtroppo è difficile attribuire mo a becco di ci- insolita. Il suo suggeri-
un valore commerciale, anche vetta. Per stabilire mento circa il soggetto pit-
approssimativo, al suo servizio c o n p re c i s i o n e torico, ovvero “La chia-
di posate di 75 pezzi di Chri- l’epoca si dovreb- mata di san Giovanni
stofle, dal momento che non be eseguire apostolo”, mi lascia per-
ha inviato una fotografia. Non un’analisi diretta. plesso, perché San Giovan-
ha neppure specificato se si Personalmente, ni è sempre rappresentato
tratta di argento o di Sheffield suppongo sia un molto giovane, mentre in
(entrambi i materiali presen- arredo costruito questo caso è ritratto un
tano dei punzoni). Se fosse ar- europee fra la fine del nella seconda metà del uomo maturo. Però, se lei
gento, la stima è a peso (circa XIX e l’inizio del XX se- XIX secolo, quando vi avesse ragione, si potrebbe
1,50 euro al grammo); se fosse colo. La sua mi sembra era una forte richiesta di pensare a un dipinto non
Sheffield (materiale utilizzato un’opera napoletana, arredi in stile. Purtroppo, di carattere devozionale,
soprattutto per i servizi dei che risente dell’influenza negli ultimi decenni que- ma narrativo o illustrativo.
grandi alberghi) potrebbe es- del direttore dell’Accade- sta tipologia ha subito Potrebbe essere un’opera
sere stimato sui 450 euro tutto mia di Napoli Domeni- una forte riduzione di va- appartenente alla confra-
l’insieme. co Morelli (1826-1901) lore e di conseguenza sti- ternita di san Giovanni
o del suo successore Lui- merei il suo mobile, per il apostolo, forse di ambito
gi Scorrano (1849- bell’impatto decorativo e rurale, dato il carattere po-
Stampe 1924), che nella seconda la forma armoniosa, sui polare della pittura. Le
Gina Varetto metà del XIX secolo ese- 2.500-3.000 euro. confraternite delle grandi
Le sue quattro opere a stampa guirono vari dipinti vi- città, infatti, ricche e
(cm 118x54), intitolate cini a questo stile. Il potenti, potevano per-
“Donne bizantine”, sono at- numero “26” presente mettersi di commis-
tribuibili a Mary Goley sulla tela si riferisce sionare opere a impor-
(1869-1944), artista svizzera alla data, 1926, e con- tanti pittori dell’epoca,
specializzata in disegni di fio- ferma che si tratta di mentre quelle di am-
ri e uccelli di gusto Art un’opera dei primi bito rurale, con adepti
Nouveau. Sono databili del Novecento di gu- meno facoltosi, dove-
ai primi decenni del ’900 sto orientalista. Per vano accontentarsi di
e hanno un bell’impatto quanto riguarda l’auto- artisti meno noti. Lo ri-
decorativo. A mio giudi- re, non sono riuscito a tengo un dipinto di am-
zio, però, non c’è un identificarlo con certez- bito emiliano, del XVII
grande interesse com- za. Per il bell’impatto secolo, al quale assegne-
merciale per stampe co- decorativo, la stima è sui rei un valore di 3.500-
me le sue. 3.500-4.000 euro. 4.000 euro.

138 ● Antiquariato
Non è di Ico Parisi
il mobile Anni 60
Ho acquistato pochi mesi fa
questo mobile in legno di
palma. Il venditore mi ha as-
sicurato che si tratta di un
arredo disegnato da Ico Pari-
si, ma non mi ha saputo for-
nire una documentazione in
proposito. Volevo sapere se
l’attribuzione è esatta e se il
prezzo di 4.000 euro è in li-
nea con le quotazioni attuali
di questi mobili.
Paolo Vecchi

In questo ultimo periodo


vi è stato un forte interesse
per la produzione di Ico
Parisi (1916-1996), am-
piamente documentata e
consultabile presso il suo
archivio storico (il “Fondo
Ico Parisi” è ospitato dai
Musei Civici di Como:
www.museicivici.comu-
ne.como.it). Non credo
che il suo mobile possa in-
serirsi nella produzione di

questo autore. Non capi-


sco perché il commercian-
te che gliel’ha venduto
non le abbia fornito la do-
cumentazione dell’attri-
buzione. Credo, invece,
che si tratti di un arredo
degli Anni 60 e il prezzo
pagato non concorda con
il valore commerciale.

Altorilievo argentato
degli Anni 20-30
Le invio la fotografia di un
bassorilievo in bronzo, con
tracce di lumeggiatura in
oro, raffigurante la “Sacra
Famiglia” (cm 75x50). L’og-
getto appartiene alla mia fa-
miglia da oltre un secolo ed è

Antiquariato ● 139
L’esperto risponde

IN BREVE in buone condizioni. Gradi- liano Giovanni Antonio Il candelabro non è


rei un suo parere sulla qualità Matera (1653-1718), ma
artistica e sull’epoca, nonché ritengo che siano piutto- di Benjamin Stevens
Dipinto una stima indicativa. sto opera di un autore in-
Teresa Monacelli Anita Monti Guarnieri fluenzato da quell’artista. Ho visto sul n. 353 della rivi-
Il suo dipinto di forma ova- In tutto il Sud sta Antiquariato (settembre
le raffigurante un uomo ha Italia è florida 2010, pagina 104) un centro-
un’influenza neoclassica. Il la tradizione tavola vittoriano a cinque
busto del giovane è coperto delle statuine bracci di Benjamin Stevens,
da un ampio mantello con per il presepe. del valore di 43mila euro,
ricco panneggio. Il viso A Na p o l i , i n molto simile a un oggetto in
in luce è decisa- particolare, ar- mio possesso. Il mio centro-
mente di belle tisti e artigiani tavola è completato da una
fattezze, con hanno eseguito splendida base, marchiata,
un naso alla nel corso dei sulla quale si legge il motto
g re c a e u n a secoli statuine “Gradatim vincimus”. L’al-
lunga barba Si tratta di un altorilievo in di ogni tipo, e ancora og- tezza è di cm 60 circa e ha 4
c h e s i p e rd e metallo argentato raffigu- gi, nella zona di San Gre- bracci invece di 5 come quel-
nel fondo scuro. rante la Sacra Famiglia, gorio Armeno, si trova-
La cornice, che con san Giuseppe, la Ver- no figure di pastori inte-
suppongo sia coeva, gine e Gesù bambino che ressanti e molto richieste
conferma che si tratta si protende verso san Gio- (a Napoli tutte le statuine
un’opera del XIX secolo, vannino. Quest’ultimo del presepe sono chiama-
forse di scuola romana. Lo conduce un gregge di pe- te “pastori”). Anche in
trovo un dipinto di bella corelle verso Gesù, che al- Sicilia esiste un’impor-
qualità, anche se non è pos- larga le braccia per acco- tante tradizione di questi
sibile attribuirlo a un autore gliere il suo futuro annun- oggetti e non è difficile
preciso. Inoltre, non aven- ciatore. Naturalmente distinguere le due produ-
do allegato le dimensioni, questa iconografia ha un zioni. Quella siciliana è
fondamentali per una valu- valore simbolico, perché le più varia e ha un uso ete-
tazione, non posso sbilan- pecore rappresentano gli rogeneo dei materiali
ciarmi sul possibile valore. uomini che camminano (cartapesta, cera, terra-
verso il Salvatore. Per cotta), ma è più rustica e
quanto riguarda la data- non raggiunge l’eleganza
Ritratto zione dell’opera, la ritengo di quelle napoletana o ge-
Annalisa - Lecco del 1920-1930 circa, co- novese. Nel corso dei se-
Il suo dipinto è opera di me dimostra anche la cor- coli gli artigiani hanno
Piero Todeschini (1888- nice in legno con motivi a realizzato anche figure
1945), pittore lombardo cerchio ricorrenti nella fa- per altre rappresentazioni
c h e compì i suoi studi scia perimetrale, di gusto e religiose, come la Strage
all’Accademia delle belle stile novecentesco. Gene- degli innocenti, o la Cro- lo pubblicato. Desidererei
arti di Milano. Non fu un ralmente queste forme ar- cefissione, molto difficili un suo giudizio sull’epoca,
artista molto innovativo: tigianali erano realizzate su da trovare sul mercato. sapere se è della stessa scuola
inizialmente la sua espres- modello di un’opera di un Valuterei le sue due statu- dello Stevens e il valore com-
sione pittorica si avvi- artista noto ed erano uti- ine sui 600-800 euro. merciale.
cinò al Liberty, poi lizzate a protezione del ta- Adriano Rastelli
sviluppò una ve- lamo nunziale. La valuta-
na realista. Il zione è sui 600-800 euro. Ho esaminato con molto
suo dipinto, di interesse il suo oggetto,
cui ha dimen- che definirei un candela-
ticato di alle- bro a forma di ramo attor-
gare le dimen- Statuine del presepe cigliato, su una base roc-
sioni, raffigura di scuola siciliana ciosa e con quattro bracci
una giovane portacandele. Non ha spe-
donna di profilo, Desidererei avere un vostro cificato di che materiale
su un supporto ovale parere su questi due soldati sia fatto, un’informazione
con una cornice in stile Li- romani, alti circa cm 15, di fondamentale per poter
berty, probabilmente coe- scuola trapanese. Dovrebbe- dare un giudizio più con-
va. Il viso è il punto focale ro essere del ’700, opera di sono; potrebbe trattarsi di
della composizione, incor- Giovanni Antonio Matera. metallo, forse bronzo, con
niciato di luce. Le opere di Vito Curione una patina colorata a imi-
questo autore non hanno tazione della corteccia. A
mai alti valori commerciali Ho osservato le due figu- mio parere non vi è alcuna
e si aggirano intorno agli rine di soldati romani analogia con l’oggetto
800-1.000 euro. che lei attribuisce al sici- pubblicato su Antiquaria-

140 ● Antiquariato
L’esperto risponde

to. Quello era un lavoro ma dovrebbe mostrarlo a mentarsi con la tecnica


IN BREVE del noto argentiere Benja- uno specialista di anti- della fusione, proponen-
min Stevens; il suo, sup- chità per stabilirne l’au- do opere di interesse de-
Lampadario pongo, è un trofeo o un t e n t i c i t à , c o m e Ne r i corativo.
M.G. premio, come sembra Mannelli della casa
Il suo lampadario, con strut- confermare la scritta in la- d’aste Pandolfini (si veda
tura in ferro ricoperta da tino “Gradatim vinci- il box a pagina 136).
cristalli sfaccettati di color mus”. Perciò, non credo Non sono i Teniers
bianco, è un che il suo candelabro pos- gli autori dell’opera
arredo in stile sa avere un valore antiqua-
degli Anni 60- riale, ma solo di bella de- Sculture in bronzo Possiedo un quadro, che ri-
70. Non si può corazione. di metà ’900 tengo autentico, firmato
considerare di “David Teniers” e intitolato
interesse anti- Le chiedo un parere su que- “Giocatori di carte”. Si tratta
quariale, ma sto trittico, che fu regalato a
per il bell’im- Forse è una copia mio padre verso la metà degli
patto decorati- la testa in marmo Anni 70. So solo che è di
vo ed essendo bronzo e che fu realizzato da
abbinato a una coppia di ap- Ho ricevuto in eredità un og- una fonderia di Verona o del-
plique, valuterei l’insieme getto, che sembra un bassori- la Provincia.
sugli 800-1.000 euro. lievo in marmo, di epoca gre- Simone De Zorzi
ca o romana. Purtroppo non
ho notizie più dettagliate e La sua opera, composta
Zuccheriera pertanto vi chiedo se potete da tre diverse sculture in
Ferrara darmi una valutazione e un bronzo, è un esempio ar-
Difficile stabilire se valga la giudizio. tistico della metà del
pena di far ricostruire la va- Luigi - Treviso XX secolo. Si percepisce di un olio su tavola, che mi-
schetta in vetro della sua zuc- una vaga influenza sura cm 25,5x35,5 e penso
cheriera di manifattura otto- di Brancusi, di sia opera di David il Giovane
centesca, finita in mille pezzi, Alberto Giaco- (1610-1690). Gradirei una
senza una fotografia dell’og- metti o di Fausto valutazione.
getto. Esistono molti labora- Melotti: si tratta, Lettera firmata
tori che ricostruiscono ogget- infatti, di figure
ti in vetro, con le dimensioni umane molto sti- L’immagine inviata non
e le forme dell’originale, ma lizzate, filiformi, consente di compiere
dovrebbe accertarsi sul costo ma con elementi un’analisi professionale
dell’operazione. figurativi ben evi- del suo dipinto. Una luce
denti (arti, abiti, taglia la parte superiore
capelli). Purtrop- dell’opera, annullando la
Scultura po non ha tra- lettura di gran parte del la-
Maurizio Speciale smesso il nome to sinistro del dipinto.
La sua scultura, raffigurante Purtroppo non ha forni- della fonderia veronese, Non ritengo si tratti di
due grandi draghi attorci- to alcuna dimensione ma non penso valga la un’opera della bottega dei
gliati, suppongo sia una dell’oggetto, indispensa- pena di fare ulteriori ri- pittori fiamminghi Te-
produzione asiatica, forse bile per formulare una cerche. Sono senz’altro niers (David il Vecchio,
thailandese o cinese, come valutazione. Si tratta di e s p re s s i o n i a r t i s t i c h e 1582-1649, o David il
lei suggerisce, realizzata a una testa di giovane uo- della seconda metà del Giovane, 1610-1690).
scopo decorativo per il mer- mo in marmo. Potrebbe Novecento di un bravo Credo piuttosto sia una
cato europeo. Il materiale trattarsi di un bassorilie- artista, che ha voluto ci- copia più tarda, forse del-
usato non è un minerale, ma vo, come suggerisce lei, e la seconda metà
viene ottenuto con un potrebbe appartenere a dell’800. Prima di
procedimento sintetico un sarcofago romano. formulare un’ipotesi
a fusione. La scultura è Vo r re i r i c o rd a r l e c h e sul valore commercia-
sostenuta da una base qualunque reperto arche- le, occorrerebbe una
in legno, anch’essa inta- ologico, di epoca etrusca, analisi dal vero per ca-
gliata con decori tipici greca o romana, se sprov- pire quando è stata re-
dell’Oriente (bisogna visto di regolare docu- alizzata. Dal mio pun-
tener presente che il mentazione di prove- to di vista ha un valore
drago è un elemento nienza, va considerato di decorativo più che an-
tipico dell’iconografia proprietà dello Stato e tiquariale. Si può ri-
orientale). Non è un non può essere commer- volgere all’esperto di
oggetto di interesse cializzato. Credo che si dipinti antichi di Chri-
antiquariale o artisti- tratti di un’imitazione, stie’s, Marco Ricco-
co, ma solamente de- più che di un frammento mini (si veda il box a
corativo. archeologico originale, pagina 136).
Mercatini Visti per voi

L’ANTICA ARTE DI FARE LE PULCI


Due matinées parigine al mercatino di Porte de Vanves. Dove ogni sabato
e domenica si riuniscono 370 espositori. Testo e fotografie di Michela Delfino

A Parigi i mercatini delle


pulci sono una vera a
propria istituzione, tanto che
oggi si firmano petizioni per
George Lafenestre.
Antichità e oggetti-
stica di moder-
nariato attira-
avenue Lafe-
nestre. Ge-
rard Hanse
(tel. 0033-6-
conte di Buffon, editi dall’Im-
primerie Royale di Parigi dal
1771 al 1786 (400 euro l’uno),
oppure la quarta edizione
la loro salvaguardia. Alla fine no qui anche 89856903) è (1774) della stessa opera, ma
dell’Ottocento le “pulci” si esperti d’arte conosciuto in- in piccolo formato (45 volumi
svolgevano di nascosto nelle e personaggi vece per i bozzetti a 1.750 euro) e antiche carte
aree abbandonate dislocate famosi, da Ca- di tessuti, vestiti geografiche (20/80 euro).
dietro la porta di Clignan- therine De- e costumi di sce-
court, ora sede dei celebri neuve a Phi- na e le tappezze- Piccoli argenti e oggettistica
mercatini antiquari di Saint- lippe Starck o rie antiche. Da lui è pos- d’epoca, come ciondoli porta-
Ouen. In città l’unico merca- Christian La- sibile comprare gouache ritratti, scatoline, souvenir,
tino di questo tipo si trovava croix. e disegni di decori databili gemelli da polso degli Anni
nei pressi della Gare Mon- dal 1860 al 1970 (da 10 a 30/50 (da 60/80 euro in su) e
tparnasse e fu spostato un po’ Nella capitale dell’haute- 600 euro). spilloni da cravatta del XIX e
più a sud, nella zona di Porte couture non potevano man- XX secolo (da 15 a 60 euro)
de Vanves, alla fine degli an- care i riferimenti alla moda. Libri e stampe antiche si riempiono le vetrinette di Ca-
ni Cinquanta. Ogni sabato e Campionari originali di tes- acquistano da Marc Razé (tel. therine Mannocci (tel. 0033-
domenica mattina, dalle 7 suti del XX secolo (da 20 eu- 0033-6-15010018), che trat- 6-32351401). Da Alain Her-
alle 14 (Semaco; tel. 0033-1- ro), illustrazioni, fotografie e ta opere del XVIII-XIX seco- ry (tel. 0033-6-72037384) si
48859330), 370 commer- riviste degli anni 20/40, co- lo, come i tomi illustrati trovano vetri e ceramiche
cianti invadono avenue me Mode pratique e Madame, dell’Histoire naturelle des oise- francesi, come il servizio tête-
Marc Sangnier e avenue si trovano Chez Chantal, in aux di Georges-Louis Leclerc, à-tête déco marchiato Lon-

IN ALTO: seggiolina Anni 50 con rivestimento in peluche arancione da Sylvain Faivre. SOTTO, DA SINISTRA:
illustrazioni e campionari di tessuti della prima metà del Novecento in vendita da Chez Chantal; set in bachelite Beauty
prodotto dalla Philips negli Anni 70, proposto da Alain Herry; antichi volumi illustrati dal libraio Marc Razé.
BLOCK NOTES
Situato nel 14° arrondissement, nella zona
sud di Parigi, il mercatino di Porte de Vanves
è facilmente raggiungibile con i mezzi
pubblici. La fermata della metropolitana
più vicina è proprio quella di Porte de
Vanves, sulla Linea 13, ma vi arrivano anche
gli autobus 58 e 95 e il tram T3. Per chi
si muove in automobile è consigliabile
parcheggiare a pagamento presso l’Omniparc,
in avenue de Porte de Châtillon (286 posti,
tel. 0033-1-45415326). Parigi è ben
collegata con l’Italia sia dalle linee aeree,
che atterrano negli aeroporti di Orly (a 15
km), Charles de Gaulle-Roissy (a 41 km) e
Beauvais (a 69 km), sia da quelle ferroviarie.

SOPRA: banchi in avenue Bottoni, timbri, caratteri


Sangnier. A FIANCO: tipografici e vecchi articoli
dall’alto, bracciale Anni 40
in bachelite da 20 sur 20; da merceria del primo No-
disegni di tessuti e antiche vecento sono la specialità di
tappezzerie da Gerard Hanse; Christelle Amouriaux (tel.
caratteri da tipografo 0033-6-82994827). Fibbie,
da Christelle Amouriaux.
bottoni e stoffe antiche so-
no in vendita da Andrée
gwy (700 euro), ma anche Gullace (tel. 0033-
oggetti in bachelite degli Anni 615881841), Eric Hebert
70 (il set “Beauty” della Phi- tratta solo bottoni (tel.
lips costa 35 euro). Dipinti, 0033-6-68781844) e Da-
oggetti e argenteria sono pro- niel Duval (tel. 0033-6-
posti anche da Philippe Tis- 32495956) propone stampi
sié (tel. 0033-6-12516003): e matrici per medaglie, gio-
sul suo banco scatole in legno ielli e stoffe databili dal 1870
dipinto, in argento o in pa- al 1980 (da 5 a 10 euro).
pier-mâché, una parigina in
stile Impero in bronzo dorato Posate in metallo argentato,
al mercurio, due piccoli can- dal XIX secolo fino all’Art
delieri con corna di muflone e Déco, si acquistano da Mar-
una pendola a portale con fre- tina Archambault (tel.
gi in stile Retour d’Egypte. 0033-6-42101131) a partire
da 4 euro al pezzo. Di fronte
I mobili di modernariato a lei, in avenue Sangnier, José
degli Anni 50/70 sono trattati vende set composti da 12 po-
da Sylvain Faivre (tel. 0033- sate a 50 euro. I bicchieri so-
6-73357648), che per una no invece “schierati” sul ban-
coppia di sedie da scuola chie- co di Claire Lavoine (tel.
de 100 euro, 50 per lo sgabel- 0033-6-50429448).
lo di tipo industriale e 25 per
la seggiolina con rivestimento Bigiotteria in bachelite
in peluche degli Anni 50. Ver- degli Anni 30, 40 e 50 è pro-
negoces ( t e l . 0 0 3 3 - 6 - posta da 20 sur 20 di Jeanne
80388676) propone invece a Azocar (tel. 0033-1-
75 euro due sedie “scoubidou” 45084494). Per un colora-
degli Anni 60 e un tavolino in tissimo bracciale degli Anni
cristallo di Angelo Ostuni del 40 da lei si spendono da 80 a
1955 a 300 euro. 150 euro.

Antiquariato ● 145
Mercatini Italia

Piemonte
Alessandria piazza Garibaldi (tel. 0131-325344) Collezionismo, mobili, libri. 120 espositori I domenica

Asti piazza Alfieri e piazza Libertà (tel. 0141-399868) Mobili, oggetti da collezione. 100 espositori IV domenica

Bene Vagienna (CN) centro storico (tel. 0172-488083; 339-7767532) Carta, vetro e ceramica. 100 espositori 2 settembre

Soldatini Bene Vagienna (CN) centro storico (tel. 0172-488083; 339-7767532) Antiquariato e collezionismo. 400 espositori V domenica
e macchinine Borgo d’Ale (VC) presso mercato ortofrutticolo (tel. 0161-46132) Mobili, oggettistica, cartoline. 485 espositori III domenica

Carmagnola (TO) centro storico (tel. 011-9724218) Mobili, oggettistica, libri, stampe. 200 espositori II domenica
A Cremona
domenica 9 settembre Casale Monferrato (AL) piazza Castello (tel. 347-1987860) Antiquariato e collezionismo. 200 espositori II dom. e sab. prec.
è in programma
il tradizionale Fossano (CN) c/o frazione di Loreto (tel. 0172-637121) Città Antiquaria. 112 espositori mercato stabile
appuntamento Moncalieri (TO) piazza Vittorio Emanuele (tel. 011-6401226) Mobili, ceramiche, pizzi. 200 espositori I domenica
con “Un milione
di giocattoli”. Mondovì (CN) piazza Ellero e centro storico di Breo (tel. 0174-559271) Mobili, oggettistica. 70 espositori IV domenica
Giunto alla 37a Nizza Monferrato (AT) piazza Garibaldi (tel. 0141-721565) Utensili rurali, mobili. 400 espositori III domenica
edizione, presenta
circa 200 espositori Racconigi (TO) centro storico (tel. 339-7767532) Piccolo antiquariato e collezionismo. 100 espositori IV domenica
di giocattoli
Rivoli (TO) centro storico (tel. 011-9511884) Oggettistica e modernariato. 60 espositori III domenica
e bambole antiche
e l’esposizione Torino piazza Vittorio Veneto (tel. 011-4544157) Antiquariato minore. 80 espositori I domenica
collaterale
“Pinocchio”. Torino piazza Carlo Felice (tel. 331-7080733) Libri antichi e stampe d’epoca. 55 espositori I domenica
In mostra, varie Torino piazza Carlo Alberto (tel. 335-6696605) Extravaganza: vintage e modernariato. 44 esp. II sabato
edizioni del libro
di Carlo Collodi Torino via Borgo Dora e dintorni (tel. 011-4369741) Gran Balon: alto antiquariato e modernariato. 250 esp. II domenica
e giocattoli Furga,
Torino piazzetta della Gran Madre (tel. 335-6696605) Antiquariato e vintage. 60 espositori III domenica
Ingap, Lenci e Sevi
realizzati tra gli Anni Torino piazza Madama Cristina (tel. 051-19901432) Dischi in vinile da collezione. 100 espositori 23 settembre
20 e 50 e collezionati
da Tino Canobbio. Vercelli piazza Cavour (tel. 0161-501595) Mobili e piccolo antiquariato. 40 espositori I domenica
Orario: 10-17.
Ingresso: gratuito.
Valle d’Aosta
Sede: palestra Verrès (AO) centro storico (tel. 333-2675907; 0125-929550) Piccolo antiquariato e collezionismo. 230 espositori I domenica
comunale frazione
Verrès (AO) centro storico (tel. 333-2675907; 0125-929550) Libri di montagna e di alpinismo. 20 espositori 29 e 30 settembre
Cavatigozzi,
via Milano, uscita Lombardia
Cigliano dell’A4
Torino-Milano. Bergamo Alta piazza Vecchia (tel. 035-216374) Libri, stampe, oggetti da collezione. 30 espositori III domenica
Per informazioni: Bollate (MI) piazza della Resistenza (tel. 02-35005413) Mobili, quadri, stampe, oggettistica. 152 espositori tutte le domeniche
tel. 0372-35697
o 349-8669571; Brescia piazza della Vittoria (tel. 335-5468113; 030-2978794) Mobili, quadri, oggetti da collezione. 73 espositori II domenica
sito Internet: Buccinasco (MI) via Europa (tel. 02-48601444) Modernariato, bric-à-brac. 180 espositori II domenica
aigec.it
Carimate (CO) piazzetta dell’Antico Torchio (tel. 031-7894150) Oggettistica e collezionismo. 40 espositori III domenica

Castelleone (CR) centro storico (tel. 348-8555756; 0374-56784) Oggettistica, mobili. 180 espositori II domenica

Como viale Cesare Battisti (tel. 347-9748177) Mobili e oggettistica. 100 espositori III domenica

Corsico (MI) via Togliatti e Nenni (tel. 02-48601444) Mobili e oggettistica. 200 espositori I e III domenica

Cremona piazza Stradivari (tel. 335-7120025) Mobili e collezionismo. 80 espositori III domenica

Cremona palestra comunale, fraz. Cavatigozzi (tel. 0372-35697) Bambole e giocattoli antichi. 200 espositori 9 settembre

Cusago (MI) piazza del Castello Visconteo (tel. 349-3108542) Mobili e oggettistica. 70 espositori II domenica
Modellini
di automobili degli Desenzano del Garda (BS) piazza Malvezzi (tel. 030-918536) Mobili, oggettistica e vintage. 60 espositori I domenica
Anni 60 a Cremona Gonzaga (MN) centro storico (tel. 0376-58729; 335-7072502) Antiquariato, modernariato e collezionismo. 600 esp. 23 settembre
per “Un milione
di giocattoli”. Imbersago (LC) piazza Garibaldi (tel. 039-9920041; 346-9441969) Piccolo antiquariato, collezionismo. 120 espositori III domenica

Lecco via Amendola, loc. La Piccola (tel. 0341-1840044) Mobili e oggettistica. 60 espositori I domenica

Legnano (Mi) piazza Don Sturzo (tel. 347-9748177) Antiquariato e collezionismo. 70 espositori II domenica

Mantova piazza Virgiliana (tel. 0376-364090, 340-6508142) Piccolo antiquariato. 100 espositori III domenica

Martinengo (BG) centro storico (tel. 0363-986031) Piccolo antiquariato e collezionismo. 70 espositori I domenica

Milano Naviglio Grande (tel. 02-89409971) Modernariato, antiquariato, oggetti. 350 espositori ultima domenica

Milano piazza Diaz (tel. 02-804607) Libri antichi e vecchi. 100 espositori II domenica

Milano via Fiori Chiari (tel. 02-794593) Gioielli, vetri, modernariato. 60 espositori III domenica

146 ● Antiquariato
Mercatini Italia

Milano-Novegro Parco Esposizioni (tel. 0383-892342; 348-3542401) Filatelia, cartofilia, libri e collezionismo. 180 espositori 7, 8 e 9 settembre

Milano-Novegro Parco Esposizioni (tel. 02-70200022) Bambole, giocattoli e modellismo. 350 espositori 9 settembre

Milano-Novegro Parco Esposizioni (tel. 02-7562711) Antiquariato, modernariato e collezionismo. 270 esp. 14, 15 e 16 settembre

Monza via Bergamo (tel. 039-365140) Mobili, oggetti, cose vecchie. 90 espositori II domenica

Pavia viale XI Febbraio (tel. 340-3804042; 335-297842) Antiquariato e collezionismo. 100 espositori I domenica
Francobolli
Poggio Rusco (MN) corso Matteotti (tel. 0386-734405-732122) Collezionismo, oggettistica. 120 espositori II domenica e cartoline
Romano di Lombardia (BG) centro storico (tel. 0363-901951) Mobili, oggettistica e collezionismo. 70 espositori I sabato
A Novegro (Milano)
Roncadelle (BS) centro commerc. Brescia 2000 (tel. 338-3617200) Antiquariato, modernariato. 300 espositori ultima domenica da venerdì 7 a domenica
Sabbioneta (MN) via Vespasiano Gonzaga (tel. 0375-52039) Piccolo antiquariato, collezionismo. 150 espositori I domenica
9 settembre viene
organizzata la seconda
San Donato Milanese (MI) parcheggio Snam (tel. 02-48601444) Piccola oggettistica. 200 espositori IV domenica edizione di “Minumfil,
Tuttocarta e Milano
Sondrio via Piazzi (tel. 345-0552091) Antiquariato e modernariato. 20 espositori II sabato Colleziona”. Un unico
Sotto il Monte Giovanni XXIII (BG) piazza Caduti (tel. 338-5830385) Mobili d’antiquariato, oggettistica. 60 espositori I domenica ingresso per tre
appuntamenti
Suzzara (MN) centro storico (tel. 0376-5131) Piccolo antiquariato e modernariato. 100 espositori ultima domenica focalizzati su filatelia,
Tradate (VA) via Bernacchi (tel. 347-9748177) Antiquariato e collezionismo. 40 espositori I domenica
numismatica,
medaglistica, storia
Treviglio (BG) centro storico (tel. 338-5830385) Mobili, oggettistica. 120 espositori III domenica postale e cartoline,
per un totale di
Varese centro storico (tel. 0332-255522) Oggettistica e piccoli mobili. 50 espositori II domenica
circa 180 espositori.
Voghera (PV) piazza Duomo (tel. 349-3143592) Antiquariato, modernariato e collezionismo. 80 esp. III domenica Orario: venerdì 14-19,
sabato e domenica,
Liguria 9,30-18.
Albenga (SV) viale Martiri della Libertà (tel. 0182-582652; 339-1740210) Oggettistica e collezionismo. 120 espositori III domenica Ingresso: 5 euro.
Sede: Parco Esposizioni
Chiavari (GE) via Martiri della Liberazione (tel. 0185-323230) Mobili, oggettistica, monete. 200 espositori II dom. e sab. prec. di Novegro, padiglione
D, uscita Tangenziale
Finale Ligure (SV) centro storico (tel. 019-690112) Piccolo antiquariato e oggettistica. 40 espositori I dom. e sab. prec.
Est per Aeroporto
Genova Palazzo Ducale (tel. 349-6547734) Antiquariato e collezionismo. 60 espositori I dom. e sab. prec. Milano-Linate.
Per informazioni:
Genova galleria Mazzini (tel. 348-6061639) Oggettistica e collezionismo. 70 espositori 26 e 27 settembre tel. 0383-892342
La Spezia piazza Cavour (tel. 0187-727631) Oggettistica e mobili. 120 espositori I domenica o 348-3542401;
sito Internet:
Rapallo (GE) piazza Garibaldi e centro storico (tel. 0185-273092) Antiquariato e modernariato. 40 espositori IV domenica athena2italy.it
Santa Margherita Ligure (GE) Lungomare (tel. 346-5009253) Antiquariato e oggettistica. 30 espositori III dom. e sab. prec.

Sarzana (SP) centro storico (tel. 335-6447821) Antiquariato e oggettistica. 40 espositori IV dom. e sab. prec.

Savona (SP) corso Italia e via Paleocapa (tel. 019-8331338) Antiquariato e oggettistica. 200 espositori 23 settembre

Friuli-Venezia Giulia
Aviano (PN) piazza Duomo (tel. 0434-660750) Oggettistica e collezionismo. 180 espositori I domenica
Cartoline antiche
Cividale del Friuli (UD) centro storico (tel. 0432-732401) Oggettistica e collezionismo. 350 espositori IV domenica tra le proposte
Pordenone piazza della Motta (tel. 0434-1777805, 340-1690028) Oggettistica, mobili e gioielli. 60 espositori ultima domenica del triplice
appuntamento
San Daniele del Friuli (UD) centro storico (tel. 0432-943080) Antiquariato e oggettistica. 60 espositori ultima domenica
di Novegro.
Trieste via delle Beccherie e largo Granatieri (tel. 040-6758096) Collezionismo mitteleuropeo. 60 espositori III domenica

Veneto
Asiago (VI) centro storico (tel. 0424-464081) Mobili, dischi, monete, cartoline. 110 espositori 16 settembre

Asolo (TV) piazza del Mercato (tel. 0423-55967) Tessuti, gioielli, orologi, mobili. 70 espositori II domenica

Badoere (TV) piazza Indipendenza (tel. 0422-8377) Mobili, vetri, ceramiche, ferro battuto. 136 espositori I domenica

Brugine (PD) presso Villa Roberti (tel. 049-9730080) Collezionismo, mobili e usato. 300 espositori I domenica

Dolo (VE) piazza Cantiere (tel. 041-410112/410076) Antiquariato. 90 espositori IV domenica

Godega di Sant’Urbano (TV) c/o Fiera, via Roma (tel. 0438-430160) Antiquariato e collezionismo. 234 espositori III domenica

Marostica (VI) piazza Castello (tel. 0424-72127) Antiquariato, oggettistica e collezionismo. 130 esp. I domenica

Montegrotto (PD) piazza I Maggio (tel. 049-8928711) Oggettistica e modernariato. 70 espositori II domenica

Padova Prato della Valle e via Umberto I (tel. 049-8205881) Antiquariato, oggettistica. 160 espositori III domenica

Piazzola sul Brenta (PD) Villa Contarini (tel. 329-2372475) Antiquariato, modernariato, collezionismo. 1.200 esp. ultima domenica

Portobuffolè (TV) centro storico (tel. 0422-850075) Antiquariato, modernariato, collezionismo. 250 esp. II domenica

Antiquariato ● 147
Mercatini Italia

Soave (VR) centro storico (tel. 0457-680648, 348-2419419) Mobili d’antiquariato, oggettistica. 100 espositori III domenica

Treviso borgo Cavour (tel. 0422-419195) Mobili, ceramiche, libri, collezionismo. 120 espositori IV domenica

Valeggio sul Mincio (VR) piazza Carlo Alberto (tel. 349-8739767) Mobili, ceramiche, stampe. 120 espositori IV domenica

Venezia c/o Logge di Rialto (tel. 041-5207877; 339-5928385) Antiquariato e collezionismo. 52 espositori II dom. e lunedì success.

Mobili Venezia campo San Maurizio (tel. 333-9659994) Oggettistica, libri, modernariato, collezionismo. 56 esp. 14, 15 e 16 settembre

e oggettistica Verona c/o Basilica di San Zeno (tel. 045-8078658/575) Oggettistica e modernariato. 40 espositori III sabato

Vicenza centro storico (tel. 0444-323863) Antiquariato, collezionismo. 250 espositori II domenica
Vicenza. Domenica
9 settembre il “Mercato Villafranca (VR) piazza Castello (tel. 045-6339112) Antiquariato, mobili e oggettistica. 120 espositori II domenica
dell’antiquariato”
festeggia il centesimo
Emilia-Romagna
appuntamento: Bologna piazza Santo Stefano (tel. 051-203040/203111) Dischi, mobili Anni 40, arte orientale. 100 espositori II dom. e sab. prec.
in programma un
Bologna c/o Hotel Boscolo, viale Lenin 43 (tel. 336-524599) Cronomania: orologi d’epoca e da collezione. 50 esp. 16 settembre
intrattenimento
musicale, visite guidate Bologna c/o Museo della Libertà, via Dozza 24 (tel. 051-461100) Militaria. 50 espositori 8 e 9 settembre
gratuite delle
piazze che ospitano Budrio (BO) centro storico (tel. 333-9743303) Antiquariato, modernariato. 70 espositori I domenica
il mercatino, Busseto (PR) via Roma e piazza Verdi (tel. 0524-92272; 338-8247055) Antiquariato musicale, collezionismo. 110 espositori II domenica
consulenze peritali
e l’assegnazione Caorso (PC) via Roma (tel. 0523-821256, 328-4612704) Oggettistica, collezionismo, mobili. 120 espositori IV domenica
del “Premio
Cavriago (RE) piazza Angelo Zanti (tel. 0522-372028) Oggettistica, libri, stampe e collezionismo. 200 esp. III domenica
professionalità”.
Sede: centro storico. Cervia (RA) piazza Garibaldi e vie limitrofe (tel. 0541-53294) Antiquariato, oggettistica e collezionismo. 100 esp. 5 e 12 settembre (serale)
Per informazioni:
tel. 0444-323863; Cortemaggiore (PC) centro storico (tel. 0523-839080) Mobili, collezionismo. 240 espositori I domenica
sito Internet: Faenza (RA) c/o Fiera, via Risorgimento 1 (tel. 0541-53294) Antiquariato, modernariato e vintage. 200 espositori 15 e 16 settembre
iltritone.info
Ferrara piazza Trento Trieste (tel. 333-5770454) Déballage di mobili. 60 espositori I dom. e sab. prec.
Faenza (Ravenna)
Fontanellato (PR) Rocca Sanvitale (tel. 0521-823218) Modernariato, vecchi mobili. 250 espositori III domenica
sabato 15 e domenica
16 settembre ospita Gualtieri (RE) piazza Bentivoglio (tel. 0522-828872; 340-5973146) Collezionismo. 80 espositori II domenica
l’edizione straordinaria
del “Grande mercato Medicina (BO) centro storico (tel. 051-857529; 339-6288710) Antiquariato, oggettistica. 320 espositori I domenica
di cose vecchie Mirandola (MO) centro storico (tel. 0535-610944, 0535-607806) Antiquariato, oggettistica, filatelia. 150 espositori II domenica
e antiche”.
Due padiglioni Modena parco Novi Sad, via Berengario (tel. 348-5102671) Mobili e oggettistica. 160 espositori IV domenica
dedicati alle proposte Piacenza centro storico (tel. 011-4369741) Antiquariato, modernariato, vintage. 40 espositori III domenica
di circa 200
operatori, dai mobili Pieve di Cento (BO) centro storico (tel. 051-6862611/974593) Mobili, oggettistica. 200 espositori IV domenica
di antiquariato
all’oggettistica Ravenna piazza Garibaldi e vie limitrofe (tel. 0544-482025) Antiquariato e artigianato. 70 espositori III dom. e sab. prec.
da collezionismo. Reggio Emilia via Roma (tel. 0522-456443; 348-3601923) Antiquariato e collezionismo. 50 espositori II sabato
Orario: sabato 11-19,
domenica 9-19. Salsomaggiore Terme (PR) centro storico (tel. 0524-580211) Antiquariato e modernariato. 60 espositori II domenica
Ingresso: gratuito. San Giovanni in Marignano (RN) via V. Veneto (tel. 380-3012079) Mobili e oggettistica. 70 espositori IV domenica
Sede: Fiera, via
Risorgimento 1. Santarcangelo di Romagna (RN) piazza Ganganelli (tel. 0541-53294) Mobili, oggettistica e collezionismo. 100 espositori I domenica
Per informazioni:
tel. 0541-53294; Sant’Ilario d’Enza (RE) piazza Repubblica (tel. 0522-901134; 335-7213895) Antiquariato e modernariato. 110 espositori II domenica
sito Internet: Savigno (BO) centro storico (tel. 051-6700208) Mobili e oggettistica. 180 espositori II domenica
blunautilus.it
Toscana
Arezzo centro storico (tel. 0575-377475) Antiquariato e modernariato. 350 espositori I dom. e sab. prec.

I bastoni da Bientina (PI) centro storico (tel. 0587-758446) Oggettistica, mobili. 154 espositori IV dom. e sab prec.
collezione sono tra Calenzano (FI) hotel Delta Florence, via V. Emanuele 3 (tel. 330-565439) Giocattoli d’epoca e da collezione. 150 espositori 16 settembre
le proposte sui
banchi di Vicenza. Firenze piazza dei Ciompi (tel. 055-3283518) Libri, stampe, tessuti, oggettistica. 84 espositori ultima domenica

Firenze giardini Fortezza da Basso (tel. 055-2705272) Antiquariato, modernariato e collezionismo. 130 esp. III dom. e sab. prec.

Firenze piazza Santo Spirito (tel. 055-2705272) Antiquariato, modernariato e collezionismo. 110 esp. II domenica

Forte dei Marmi (LU) piazza Dante (tel. 346-5009253) Mobili, dipinti, oggettistica. 60 espositori II dom. e sab. prec.

Lucca via del Battistero e piazze della città (tel. 0583-442444/303) Mobili, stampe, tessuti, oggettistica. 240 espositori III dom. e sab. prec.

Orbetello (GR) centro storico (tel. 338-3798676) Antiquariato e modernariato. 40 espositori I dom. e sab. prec.

Pietrasanta (LU) centro storico (tel. 0584-795250/ 799018) Antiquariato e modernariato. 70 espositori I domenica

Pisa centro storico (tel. 050-888000) Antiquariato e modernariato. 40 espositori II dom. e sab. prec.

148 ● Antiquariato
Mercatini Italia

Pistoia c/o ex Cattedrale, via Pertini (tel. 0573-371905) Mobili, stampe, libri, oggettistica. 72 espositori II dom. e sab. prec.
Prato c/o Palazzetto dello Sport, via di Maliseti (tel. 051-19901432) Dischi in vinile e da collezione. 80 espositori 30 settembre

Siena piazza del Mercato (tel. 0577-281619) Collezionismo, monete, francobolli. 80 espositori III domenica

Terranuova Bracciolini (AR) centro storico (tel. 055-9737095) Antiquariato, modernariato. 100 espositori II domenica

Viareggio (LU) piazza D’Azeglio (tel. 0584-1841933) Mobili, oggettistica, collezionismo. 50 espositori IV dom. e sab. prec.
Libri
Vicopisano (PI) piazza Cavalca (tel. 050-796117) Piccolo antiquariato e collezionismo. 150 espositori II domenica e stampe
Lazio A Città di Castello
Albano Laziale (RM) Terme di Cellomaio (tel. 06-9323162) Mobili, oggetti da collezione. 80 espositori II domenica (Perugia) l’1 e 2
Aprilia (LT) piazza Roma (tel. 0773-600873; 347-3638993) Antiquariato, modernariato e collezionismo. 70 esp. III domenica settembre si tiene la
dodicesima edizione
Campagnano di Roma (RM) centro storico (tel. 06-9044263) Mobili, oggettistica, collezionismo. 130 espositori ultima domenica della “Mostra mercato
nazionale del libro
Cassino (FR) corso della Repubblica (tel. 0776-367055) Oggettistica, collezionismo. 100 espositori III domenica
antico e della stampa
Fiano Romano (RM) centro storico (tel. 06-9066050) Antiquariato, collezionismo, rigatteria. 45 espositori III domenica antica”. Oltre alla
consueta esposizione
Fiuggi (FR) piazza Nassiriya (tel. 0773-600873; 347-3638993) Antiquariato, collezionismo e vintage. 70 espositori IV dom. e sab. prec. di libri e stampe
Frosinone corso della Repubblica (tel. 338-3642778) Déballage aperto anche ai privati. 80 espositori I e III domenica antiche, il Comune
organizza una serie
Latina piazza del Popolo (tel. 0773-466611; 0773-690786) Mobili e oggetti antichi, modernariato. 200 espositori I domenica di eventi collaterali:
un’asta di Bloomsbury-
Monterotondo (RM) centro storico (tel. 06-9066050) Antiquariato, modernariato e usato. 100 espositori II domenica
Roma alle ore 15
Roma piazza Augusto Imperatore (tel. 392-9194626) Piccolo antiquariato, collezionismo. 100 espositori I e III e V domenica del 1° settembre nel
salone degli Specchi;
Roma presso Ponte Milvio (tel. 06-8541461; 335-6368827) Antiquariato, collezionismo. 150 espositori I e II domenica la mostra “Il cielo
Roma porta Pia (tel. 339-8319136) Antiquariato, collezionismo. 50 espositori II domenica e la terra nelle carte
celesti e planisferi”, con
Roma presso Villa Glori, viale maresciallo Pilsudski (tel. 06-8541461) Antiquariato, modernariato, collezionismo. 100 esp. III domenica 80 esemplari di carte
databili dal XV al XIX
Roma piazzale delle Belle Arti (tel. 339-8319136) Antiquariato, collezionismo. 50 espositori IV domenica
secolo, e un’esposizione
Santa Severa (RM) piazza Roma (tel. 338-9657690) Piccolo antiquariato, collezionismo. 60 espositori 1 e 2 settembre di oltre 560 ex-libris
di artisti giapponesi.
Marche Orario: 9,30-19-30.
Ascoli Piceno centro storico (tel. 0736-256956) Mobili, carte geografiche e collezionismo. 180 esp. III dom. e sab. prec. Ingresso: libero.
Sede: antico Loggiato
Fano (PU) centro storico (tel. 0721-887616/887520) Antiquariato e modernariato. 120 espositori II dom. e sab. prec. di Palazzo Bufalini,
piazza Matteotti.
Pesaro piazza del Popolo (tel. 0541-827254) Collezionismo, modernariato. 100 espositori III domenica
Per informazioni:
Umbria tel. 075-8529255;
sito Internet:
Città di Castello (PG) piazza Matteotti (tel. 075-8529346) Antiquariato, usato, collezionismo. 70 espositori III domenica cdcnet.net
Città di Castello (PG) Logge di Palazzo Bufalini (tel. 075-8529255) Libri e stampe antiche. 35 espositori 1 e 2 settembre

Perugia piazza Italia (tel. 075-5005110) Antiquariato e collezionismo. 100 espositori ultima dom. e sab. prec.

Pissignano di Campello (PG) centro storico (tel. 0743-521048) Antiquariato e collezionismo. 250 espositori I domenica Preziosi volumi
Spoleto (PG) centro storico (tel. 0743-218242) Piccolo antiquariato e modernariato. 90 espositori II domenica antichi a Città
di Castello per
Abruzzo la Mostra mercato
Lanciano (CH) via Trento e Trieste (tel. 338-2488438) Piccolo antiquariato e oggettistica. 70 espositori II domenica nazionale
del libro antico.
Pescara centro storico (tel. 338-2488438) Piccolo antiquariato e oggettistica. 60 espositori I domenica

Campania
Napoli Villa Comunale, viale Dohrn e via Caracciolo (tel. 335-6212723) Mobili, curiosità e oggettistica. 200 espositori 15-16, 22-23, 29-30 sett.

Sorrento (NA) piazza Veniero (tel. 339-3152686) Antiquariato e oggettistica. 50 espositori II domenica e sab. prec.

Calabria
Crotone piazza Duomo (tel. 0962-921729) Oggettistica, mobili, modernariato. 80 espositori I domenica

Soverato (CZ) corso Umberto I (tel. 329-3021366/338-6468526) Antiquariato e collezionismo. 60 espositori ultima domenica

Puglia
Lecce via XX Settembre (tel. 0832-682430) Antiquariato, oggettistica, pizzi. 60 espositori ultima domenica

Ostuni (BR) via Martiri di Kindù (tel. 0831-307215) Antiquariato, modernariato e collezionismo. 100 esp. II domenica

Sicilia
Palermo piazza Unità d’Italia (tel. 091-6090662; 339-6251359) Antiquariato, mobili, maioliche. 100 espositori I dom. e sab. prec.

Antiquariato ● 149
Mercatini Estero

Austria
Vienna Naschmarkt, presso Wienzeile (tel. 840999918) Oggetti, lampade Jugendstil, libri. 200 espositori ogni sabato

Belgio
Bruxelles place du Grand Sablon (tel. 0032-2-4782316) Libri, porcellane, oggettistica. 80 espositori ogni sabato e domenica

Mobili Tongeren Leopoldwal (tel. 0032-12-390192) Antiquariato. 350 espositori ogni domenica

e oggettistica Francia
Annecy presso Vieille Ville (tel. 0033-4-50338888) Antiquariato. 150 espositori ultimo sabato
La Chapelle-
Naude, in Borgogna Besançon Parc des Expositions et Congrès (tel. 0033-3-81410809) Antiquariato. 85 espositori II domenica
(Francia), nelle
domeniche del 2 e 23 La Chapelle-Naude c/o La Grange Rouge (tel. 0033-3-85758584) Antiquariato, oggettistica, collezionismo. 500 esp. 2 e 23 settembre
settembre ospita due Metz Parc des Expositions (tel. 0033-3-87556600) Oggettistica, vetri, ceramiche, mobili. 300 espositori 1° settembre
edizioni dei “Grands
marchés aux puces Montpellier presso Rond Point Schuman (tel. 0033-4-67347325) Oggettistica e modernariato. 300 espositori ogni domenica mattina
de la Grange
Nizza place Garibaldi (tel. 0033-6-60882605) Antiquariato e brocantage. 150 espositori III sabato
Rouge”, affascinanti
manifestazioni Parigi Saint-Ouen 85 rue des Rosiers (tel. 0033-1-40115969) Mobili ’700, tappeti, Art Nouveau. 220 espositori ogni sab. dom. e lunedì
campagnole
che richiamano Parigi Saint-Ouen 140 rue des Rosiers (tel. 0033-1-40102147) Antiquariato, arte orientale. 180 espositori ogni sab. dom. e lunedì
circa 500 espositori Parigi Saint-Ouen 142 rue des Rosiers (tel. 0033-1-40114893) Grammofoni, bijoux, dipinti. 100 espositori ogni sab. dom. e lunedì
di antiquariato
minore e oggettistica Parigi Saint-Ouen 110 rue des Rosiers (tel. 0033-1-40115414) Vecchie valigie, mobili, stampe. 130 espositori ogni sab. dom. e lunedì
da collezionismo. Il
primo appuntamento Parigi Saint-Ouen 99 rue des Rosiers (tel. 0033-1-40110956) Porcellane, gioielli, stampe d’epoca. 320 espositori ogni sab. dom. e lunedì
si svolge presso Parigi Saint-Ouen 7 rue Jules Vallès (tel. 0033-1-40115441) Pubblicità, macchine fotografiche. 120 espositori ogni sab. dom. e lunedì
La Grange Rouge,
un’antica fattoria Parigi Saint-Ouen 18 rue Paul Bert (tel. 0033-1-40118989) Juke-box, porcellane, arredi bistrot. 400 espositori ogni sab. dom. e lunedì
del XVII secolo
trasformata in centro Parigi porte de Vanves (tel. 0033-1-45801130) Mobili, case di bambole, dipinti. 130 espositori ogni sabato e domenica
culturale. Il secondo Villeurbanne rue du Canal (tel. 0033-4-72046565) Mobili, oggetti, modernariato. 400 espositori ogni domenica mattina
è invece allestito
a Champ de Foire, Germania
nel vicino comune
Berlino Arkonaplatz (tel. 0049-171-7101662) Modernariato, dischi e oggettistica. 100 espositori ogni domenica
di Louhans.
Orario: 5-18. Monaco Rosenheimerstrasse 143 (tel. 0049-89-4506920) Mobili, oggettistica. 80 espositori ogni venerdì e sabato
Ingresso: 2,50 euro,
gratuito per minori Gran Bretagna
di 16 anni. Londra Camden passage (tel. 0044-20-77303488) Mobili, modernariato, oggettistica. 70 espositori mer. e sab. mattina
Sede: prima
domenica: La Grange Londra Portobello road (tel. 0044-20-72298354) Mobili e oggettistica. 250 espositori ogni sabato
Rouge, 142 route
du Vauvret; quarta Londra Piccadilly market, St. James Church (tel. 0044-20-77344551) Mobili, vasi, gioielli. 200 espositori ogni martedì
domenica: Champ Londra Covent Garden (tel. 0044-20-78369136) Libri, stampe, oggettistica. 40 espositori lunedì
de Foire, Louhans.
Per informazioni: tel. Londra Bermondsey square, Abbey st. (tel. 0044-20-73515353) Mobili e argenti ’800, vecchi tessuti. 100 espositori ogni venerdì mattina
0033-3-85758584;
Woking c/o Leisure Centre, Kingfield road (tel. 0044-20-88940218 ) Antiquariato, modernariato, vintage. 200 espositori 29 settembre
sito Internet:
lagrangerouge.org Olanda
Amsterdam Noordermarkt (tel. 0031-20-5524074) Piccolo collezionismo, libri, stampe. 50 espositori lunedì

Antico armadio Amsterdam Waterlooplein (tel. 0031-20-5524071) Collezionismo, vintage. 300 espositori dal lunedì al venerdì
francese in noce Maastricht Stationstraat (0031-43-4072931) Ceramica, stampe, oggettistica. 40 espositori ogni sabato
intagliato. A La
Chapelle-Naude. Portogallo
Lisbona Campo de Santa Clara (tel. 02-794573) Libri, ceramiche, modernariato. 50 espositori martedì mattina e sabato

Slovenia
Lubiana Adamic-Lundrovo nabrezie (tel. 02-29511187) Modernariato, oggettistica, libri. 60 espositori ogni domenica mattina

Spagna
Barcellona Plaça de las Glóries Catalanes (tel. 0034-93-2463030) Mobili, piccolo collezionismo. 50 espositori ogni lun. mer. ven. e sab.

Madrid pl. Coscorro, c. Rib. de Curtidores (tel. 0034-1-3665477) Collezionismo, ceramiche, mobili. 80 espositori tutti i giorni

Sant Cugat del Vallès Rius i Taulet, 120 (tel. 0034-93-6744950) Antiquariato e modernariato. 100 espositori tutte le dom. pomeriggio

Stati Uniti
New York Columbus avenue (tel. 001-212-7210900) Modernariato, orologi, collezionismo. 100 espositori ogni domenica

La redazione non è responsabile di eventuali variazioni di date A cura di Michela Delfino


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