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Ricostruzione di Parma romana con, in evidenza, il cardine e il decumano massimi. Disegno di S. Catarsi Merlo, tratto da DallAglio, Parma e il suo territorio in et romana, Centro Studi Val Baganza.
Locazione:
Parma centro. Precisamente le via Farini e Cavour sorgono sul cardo massimo e le vie Repubblica, Mazzini e DAzeglio sul decumano massimo. 183 a.C. Il cardo maximus era una strada disposta da nord a sud. Il decumanus maximus si disponeva in direzione est-ovest. Le due arterie erano tracciate ortogonalmente e al loro incrocio si collocava il forum. Vie di comunicazione che costituivano anche la base della
Utilizzo
divisione del territorio in centuriae. cio in lotti di terreno quadrati delimitati da linee ortogonali distanti 710 metri e parallele al cardine e decumano massimi. Sulle linee principali (limites) venivano costruite le strade. Ogni quadrato era detto centuria, perch formato da cento parcelle (sortes) di due iugeri ognuna (superficie assegnata a una famiglia di coloni; uno iugero corrisponde a unarea di circa 2500 m2). Anche laccampamento militare era suddiviso nello stesso modo.
Pietra da taglio. Il cardine massimo era largo da 7 a 8 m., mentre il decumano massimo da 11 a 15 m. La base della strada romana era costituita da pi strati di pietre di diverse dimensioni. In superficie, si disponevano grosse pietre poligonali in basalto. Nei centri abitati si sono ritrovati anche marciapiedi e strisce pedonali formate da grossi massi di pietra distanziati, per permettere il passaggio dei carri.